Una settima a distanza ravvicinata
Lunedì pomeriggio.
Elly aveva appena finito con uno tema, i compiti del giorno.
Era ancora presto.
Nella camera non c’era proprio nessuno così decise di
stendersi per un breve riposino.
Non ci riuscì.
Il pensiero di Robbie la tormentava.
Non si era comportata bene con lui,ma questa volta non era
lei nella parte del torto.
Non lo avrebbe cercato,toccava a lui fare la prima mossa.
-
Sei pronta? – una voce la distolse dai quei pensieri
-
Per cosa? – chiese la ragazza a James che era appena entrato
-
Oggi mi devi portare a fare compere
-
Compere? Non hai abbastanza vestiti?
-
Ti sei dimenticata…immaginavo
Elly ci dovette riflettere sopra.
-
I libri…giusto?
-
Esatto….ma se non ne hai voglia facciamo un’altro giorno
-
No,oggi è perfetto – si tirò su dal letto,sistemò con una mano
i suoi abiti un po’ sgualciti, si infilò il cappotto e presa la borsa continuò
– andiamo?
-
Non aspettavo altro
Fuori era veramente freddo.
Chicago era una città decisamente
fredda ma in dicembre lo era ancora più.
Chiusi nei loro cappotti e con un
caffè caldo in mano,si inoltrarono tra e bancarelle disposte lunghe le stradine
strette di quel quartiere.
-
Da dove iniziamo? – chiese James guardandosi davanti
-
Qui ci sono gli autori dell’800,cominciamo con loro
-
Ok,ci buttiamo nella mischia allora?
-
Certamente
Circa due ore e mezzo dopo,i due
ragazzi riuscirono ad allontanarsi dalle bancarelle.
Entrambi erano pieni di borse a
loro volta colme di libri.
Solo quando riuscirono ad arrivare nella loro camera del college,
poterono finalmente appoggiare i loro “pesanti” acquisti.
-
Dove mettiamo tutta questa roba? – chiese la ragazza maniaca
dell’ordine
-
Avrei voluto dire “dove ci capita” ma il tuo sguardo non mi sembra
molto propenso – rispose James
-
Esatto….solo che non abbiamo nemmeno un ripostiglio…
-
A questo problema ci penso io domani…promesso…ora però andiamo
a letto,sono stravolto.
Martedì
pomeriggio.
Elly era appena uscita dalla camera di Nicole,quando vide
James trascinarsi dietro un enorme scatolone.
Correndo lo raggiunse poco prima che lui potesse entrare
nella loro stanza.
-
Cosa stai facendo? Cosa c’è lì? – la ragazza dopo avergli
aperto la porta cominciò a tempestarlo di domande
-
C’è una libreria
-
Una cosa?
-
Non ti esaltare diciamo che è una micro libreria. Non potevamo
tenere tutti questi libri sotto il letto
-
Tu hai comprato una libreria?
-
Mi sembrava di avertelo già detto
-
Una libreria con tutti gli scaffali?
-
Mi sembra logico altrimenti dove li appoggiavamo
-
Fammi capire, tu sei
andato in un negozio e l’hai comprata?
-
Ho provato a cercarla in strada,sai in quelle più deserte, ma
purtroppo non ne ho trovata nemmeno una…
-
Che fai?
-
Sto cercando di capire come si monta
-
Perché tu ora la monterai?
-
Beh non nel vero senso del termine… - sorrise ammiccando -
…anche se non trovo il libretto delle istruzioni…
Elly cominciò a ridere di gusto.
-
Ma sei scema o cosa?
-
Sei troppo carino….
-
L’ho sempre saputo di essere strepitoso,ma se smettessi solo
per un secondo di divertirti e mi aiutassi te ne sarei grato…
-
E mi chiedi anche aiuto?
-
Elly ti senti bene?
-
Sta succedendo qualcosa di veramente di strano
-
Stai impazzendo ma per il resto tutto bene
-
Questo giorno è da segnare sul calendario!
-
Novellina smetti di prendermi per il culo o….
-
Ok ok. Mi devi scusare ma vedere James Cooper prendersi cura
della sua stanza è veramente un miracolo.
-
Mi arrendo. Il cero di ringraziamento magari lo potresti
accendere dopo ora dammi una mano altrimenti questa sottospecie di mobile torna
dritto dritto al negozio.
Giovedì:ora di cena.
-
Eccomi!!- gridò James entrando nella stanza dove Elly,
comodamente stesa sul letto, stava terminando gli ultimi esercizi di algebra.
-
Era ora stavo morendo di fame!
-
C’è mancato poco che il sorvegliante non mi beccasse con tutto
questo cibo
-
Certo che ci sono regole molto stupide in questo college! Chi
può proibire a poveri studenti di sfamarsi nelle proprie stanze? Sicuramente
chi ha imposto questa direttiva doveva essere molto crudele…
-
….o molto a dieta…tieni! – disse il ragazzo lanciando due
confezione di cibo cinese verso l’amica
-
Grazie!
-
Di niente. Piuttosto tu ti sei ricordata della videocassetta?
-
Certo che si, ecco qua…Erin Brocovich…
-
Immaginavo,i soliti film con la donna supereroe
-
Lei non era una donna supereroe, era solo molto in gamba e…
-
Lascia stare il seguito lo conosco gia….mettila nel video
-
Si,tu intanto spegni la luce…
-
Certo signor capo!
Venerdì pomeriggio.
-
Ma non è giusto James!
-
Ma si che lo è
I due ragazzi, raggiungendo la palestra
principale,conversavano tranquillamente.
-
Ma io faccio il primo anno!
-
Appunto ti dovresti sentire onorata
-
Onorata per cosa? Ciao ragazzi – Melissa una ragazza piuttosto
minuta frequentante il terzo anno e compagna di corso di James si unì ai due.
-
Sarà stupida questa ragazza? – chiese lui alla nuova arrivata
-
Non sono stupida è solo che… - sussurrò Elly
-
Se mi spiegate posso darvi il mio giudizio – li zittì Melly
-
La Jonson ha voluto,per il saggio, mettere Elly tra le
ballerine del terzo anno – spiegò il ragazzo
-
Ma una cosa grandiosa! – sentenziò l’amica
-
Lo so pure io che dovrei essere contenta ma le ballerine sono
tutte più preparate di me e io ho paura di non farcela – si giustificò Elly
-
Se la Jonson ti ha dato fiducia non c’è motivo di
preoccuparsi, ce la farai - disse
Melissa
-
Ci pensi,ti allenerai con quelli più grandi…con noi! – urlò
euforico James
Sabato mattina.
-
Pronta novellina? – chiese James mettendo in moto l’auto
-
Si,possiamo andare
Così dicendo la macchina nera del ragazzo partì diretta
verso Boston.
Le lunghe code, il bucarsi di una gomma e le varie soste
permisero l’arrivo dei ragazzi solo a tarda sera.
James parcheggiò nel giardino di una bellissima casa
coloniale perfettamente ristrutturata.
-
Sei sicuro che per i tuoi vada bene la mia permanenza qui? –
chiese Elly sistemandosi i capelli
-
Ma sicuro…e poi se così non fosse ti avrei fatto venire fino a
qua? – le rispose il ragazzo suonando il campanello
-
Penso di no… - sorrise lei attendendo l’aprirsi della porta
Dopo qualche secondo davanti a loro comparve una donna di
mezza età,particolarmente elegante e ancora molto bella.
Li guardò pochi secondi poi dopo un bellissimo sorriso,si
gettò con slancio sul ragazzo
-
Tesoro!!- gridò la donna attaccandosi al collo del figlio
Pochi istanti dopo comparve anche un uomo alto e slanciato
che sostituì l’esile figura che prima abbracciava il ragazzo.
Finiti i saluti, i tre si girarono verso Elly che
tremendamente imbarazzata,invidiava quell’amabile atmosfera che si era creata.
-
Tu devi essere Eleonore,accomodati cara – disse la donna
facendola accomodare in salotto – io sono Lauren,la madre di James
-
Piacere
-
Sono felicissima che tu sia qui,finalmente conosciamo un’amica
del nostro ragazzo. Sai solitamente è piuttosto restio a farci conoscere il suo
mondo
Elly sorrise solamente
-
Io invece sono Richard – il padre allungò la mano verso la
ragazza
-
Allora vi siete presentati? – chiese James arrivando da dietro
i tre dopo aver riposto le valige al piano superiore
-
Si,i tuoi genitori sono splendidi.
I quattro si accomodarono sui divani.
-
Allora Eleonore – cominciò il signor Cooper
-
Meglio Elly – suggerì la ragazza
-
Elly,sei tu la famosa compagna di stanza di James?
-
Non so se sono famosa ma si, sono la sua compagna
-
Qui a casa nostra lo sei, è da quando sei arrivata che James
non fa latro che parlare di te
-
Papà non
esagerare….potrebbe montarsi la testa
-
Come ti trovi nella scuola cara? – chiese la signora
-
Bene, è dura lo devo ammettere però con un po’ di impegno si
va avanti bene
-
Hai trovato buoni amici?
-
Si…è un bell’ambiente. Poi è naturale che non si può andare
d’accordo con tutti…comunque con la maggior parte degli studenti che ho
conosciuto ho instaurato un buon rapporto
-
Insidiato dalla rivalità scenica?
-
A volte – sorrise la ragazza
-
Quindi il saggio che a breve verrà rappresentato è il primo per
te?
-
Si
-
Noi ci saremo sicuramente e faremo il tifo per te – sentenziò
il signor Cooper
-
Ci conto – Elly si sentiva veramente protetta
-
Sapete, lei si esibirà con gli studenti del terzo anno
-
Ma è grandioso,allora sei proprio brava come diceva James –
disse sicura la donna
-
Questa sera non starò ricevendo troppi complimenti? – chiese
Elly voltandosi verso il ragazzo
-
Ti ci devi abituare, loro sono così… - le rispose sorridendo
Continuarono la conversazione fino
a notte fonda,quando tutti si diressero verso le proprie stanze.
Elly si era appena seduta sul letto della stanza a lei
adibita,che bussarono alla porta .
-
Posso? – il volto di Lauren fece capolino
-
Si,entri pure
-
No, per favore dammi del tu, mi fai sentire vecchia – disse
sorridendo la donna dopo essersi seduta accanto alla ragazza
-
Ok,dimmi
-
James mi ha detto del rapporto burrascoso con i tuoi
-
Burrascoso è dir poco…
-
Volevo solo dirti che mi dispiace tanto….e che ti capisco
perfettamente. Sai quando ero giovane neppure io avevo ottimi rapporti con i
miei
-
Un’altra incompresa?
-
Si,sai loro non volevano che frequentassi Richard…
-
E perché? Mi sembra un uomo così perfetto…
-
E secondo me lo è…
-
E allora quale era il problema?
-
A quel tempo io ero la figlia di un ricco banchiere e lui il
povero figlio di un muratore
-
Capisco, e dopo come ha fatto a fargli cambiare idea sul conto
di suo marito?
-
Non l’ho fatto
-
Come?
-
Ho continuato a frequentarlo di nascosto e poi un
giorno,sempre in segreto, l’ho sposato e me ne sono andata
-
Ma non è stata dura?
-
Come no…
-
E come è finita?
-
Loro hanno ripreso a rivolgermi la parola solo quando è nato
James e quando Richard ha fatto carriera
-
Mi dispiace
-
Pure a me, ed è per questo che sono qui: ora che sei a casa
vai a trovarli….
-
Ci avevo pensato.
Domenica mattina.
-
Sul serio? –chiese Elly ridendo
-
Te lo giuro,sono caduto come uno stupido proprio davanti a
tutti
I due ragazzi si sedettero su una panchina del grande parco.
-
Adesso che facciamo? – chiese lui dopo qualche momento di
silenzio – siamo andati sia alla mia che alla tua vecchia scuola di danza,siamo
passati a trovare la tua amica Lucie ed Erik nonché i miei amici, abbiamo visto
pure tutti i negozi nuovi che hanno aperto…allora? Idee?
-
Io una ce l’avrei. Però è un posto dove dovrei andare sola… -
Elly fattasi seria guardò gli occhi dell’amico
-
Non ci sono problemi,ti accompagno e poi magari torni a casa
con la metro – le sussurrò lui con un leggero sorriso – sono felice di questa
decisione?
I due si erano capiti al volo e ora,finiti i loro caffè,si
diressero a braccetto verso la macchina del ragazzo.
** ciao! spero che questo capitolo vi sia piaciuto, perchè secondo me è veramente carino!! di nuovo a Boston eh? Vedremo come sarà rivedere i genitori e come loro si comporteranno dopo tanto tempo! continuate a recensire 1 bacione chia**