Le avventure di Katerella 2

di Fairy Inn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un compleanno particolare ***
Capitolo 2: *** Il Re Marpione ***
Capitolo 3: *** Nightmare Before Lucca ***



Capitolo 1
*** Un compleanno particolare ***


LeDo Tales

Un compleanno particolare


- Nooooo! Maledetti topi - La Matrigna Devil non era affatto contenta quel giorno. Aveva scoperto ancora una volta quella spietata banda di roditori saccheggiarle il cibo.... direttamente nel piatto. Ovviamente non poteva che trovare una sola risposta a tutte le sue frustrazioni.
- Katerellaaaaa!- Urlò la bisbetica.
Intanto gli impellicciati si stavano dando alla fuga.
Nella stanza entrò a perdifiato la figliastra adibita a mansioni di sguattera e colf, ovviamente senza neppure uno stipendio, ma questo certo non impietosiva la matrigna, abituata a ben altri trattamenti da fame; la fuga del suo marito Fubo, tra l'altro, aveva gettato l'ombra della miseria sull'intera famiglia, e farsi carico di  una famiglia costringeva a grossi sacrifici: uno tra tutti, la rinuncia alla TV via cavo, ma questi sono altri dettagli.
Katerella era entrata armata di scopa, con l'ìntento di cacciare i maledetti roditori. In realtà era tutta una finta, e i topi lo sapevano, in quanto Katerella era una loro grande amica, e si sarebbe limitata ad agitare la scopa come un'ossessa, sperando nel frattempo, di non beccare per sbaglio nessuno.
I topi si dispersero, tranne uno: un pachidermico, grassissimo topo sfacciatamente intento a masticare la scamorza avanzata l'altro giorno.

Un topo si fermò, e corse indietro per andare a prelevare il suo adiposo compare. Troppo tardi si avvide della ramazzata che disgraziatamente Katerella gli diede in faccia. Il mondo si fece buio.

Il topo si svegliò. - Squit....Squitt Squitt???? -  Si domandò. A fianco a lui c'era una meravigliosa topina con un paio di occhiali e una parrucca bionda che gli rispose: "Squitt... Squitt!! Squitttit!!!
- Oh, squitto - Il topo sospirò.


(ehy un momento, queste scene hanno dei dialoghi, me li volete doppiare oppure no????? grazie. ndA)

Il topo sentì un dolore al volto, che gli ricordò la  botta ricevuta in faccia. Si tastò il muso con la zampina, e al tattò notò un solco.

- Cosa.... cosa mi è successo? -  Chiese Squatt Mousehart, questo il suo nome. La sua amica e mentrice bionda, si affrettò a porgergli uno specchio, dove l'inorridito topino scorse un orribile sfregio.
- E' stato un incidente - volle giustificare la topina - non voleva ridurti in questo stato.
- Non ti preoccupare Squistis - si affrettò a calmarla Squatt. - Non potrei mai portare rancore alla nostra amica umana e benefattrice Katerella -
Il modo particolarmente affezionato con cui parlava di Kate, portò una ventata di malinconia nel cuore di Squistis. Si sentiva un pochino gelosa di non poter rivestire un ruolo altrettanto importante nel cuore di Squatt. Sospirò, rassegnandosi al suo ruolo di "sorella maggiore" quando venne interrotta dall'arrivo del resto del gruppo.
Vi era Squitty, il capo e il più simpatico, con un musetto dolce stile Stuart Little. Poi vi era un topino tutto nero chiamato Squotty, che era la controparte lampadata del capo, e copiava tutto quello che faceva lui. Vi era un topino piccolino, la mascotte del gruppo, dal nome di Squincy: era il medico del gruppo, anche se con la gran moria di topi che avveniva di solito, poteva lavorare più che altro su cadaveri: infatti si considerava un medico legale.
Il Ciccione del gruppo, venuto per scusarsi, era seduto sul suo grosso sederone, e anche in quello stato dispiaciuto, non riusciva a non avere un pezzo di salciccia in bocca.

Squatt, che odiava le tristezze e i problemi, minimizzò il tutto - Non ti preoccupare Squisyt, non è colpa tua, il tuo appetito lo conosciamo tutti. E poi questo sfregio trovo che mi doni un'aria particolarmente cool. - disse il giovane topo guardandosi allo specchietto. - Sono piuttosto preoccupato per Katerella. -

- Katerella? Si sentiva molto in colpa nei tuoi confronti. Temeva di averti ucciso. - spiegò Squincy.

- Sgfnrigoermiwepmhrpwepo,mgqpij3ippomp5pom -

Parole incomprensibli giungevano dall'ultimo giunto sulla scena. Era una creatura caratterizzata da una fitta, fittissima peluria, tale da non sembrare nemmeno un topo, quanto piuttosto una palla di pelo. Inoltre, parlava in una maniera così veloce da risultare incomprensibile: lo chiamavano Cugino Squitt.

Per una qualche alchimia, Squistis era in grado di capirlo. E le notizia che Cugino Squitt portava erano molto interessanti.


Da qualche parte nella sua stanza. Katerella stava rimurginando sul suo senso di colpa. Fortuna voleva che la Matrigna fosse impegnata a fare indagini sulla strana vecchina  loro vicina di casa, mentre invece le due gemelline piccoline erano impegnate in giardino con una catapulta a giocare al Jet Scrander.

E pensare che oggi era un giorno speciale per Katerella, beh, certo, nessuno era lì con lei per festeggiare, ma dopotutto, considerate le parenti, era MOLTO meglio così.  In realtà si sentiva un pò frustrata, perché si sarebbe sentita di ballare e cantare come il suo ruolo sotto contratto Disney le avrebbe permesso. E allora avrebbe sgattaiolato per la casa con filastrocche bambinesche e liriche puerili per la gioia dei piccini, e con una minigonna per la gioia dei grandi. Purtroppo però i suoi gusti erano un tantino differenti, e già una volta aveva provato a cantare opere liriche danesi e finlandesi, ma il pubblico di bambini pareva non capire bene, e quindi sia la matrigna, sia la Disney stessa, le proibirono in seguiti di esibirsi in cotal modo. Ma il suo orgoglio giammai le avrebbe fatto sculettare con canzoni indegne del suo estro creativo,
Ma ancora più che quel vago senso di frustrazione, questa volta era angustiata dal senso di colpa che provava nei confronti di quel povero topino sfregiato dalla sua ramazza. Era la sua festa, ma non le riusciva di festeggiare.

- Noo, povero topino - sospirò la sventurata - Devo assolutamente farmi perdonare da lui.

L'occhio le ricadde su un vecchio filatoio. Era lo stesso che usava anni fa per cucirsi gli abiti di scena. Poi la miseria le fece mancare la disponibilità di tessuti da cucire, e oltre il suo vestito di stracci, non potè permettersi null'altro. Le balenò un'idea.

- Gli confezionerò un vestito! -

Le dimensioni ridotte del prodotto non avrebbero necessitato di un grande quantitativo di materiale. Aveva persino messo da parte una pelle di coniglio imboscata dallo stenditoio della vicina.

E così Katerella, ancora una volta dopo tanti anni, si sedette davanti al filatoio, e cominciò a muovere il pedale.....

Sulle note di "Dolce Katy"



È Kate una ragazzina
dall'aria sbarazzina
Odia i capelli corti,
di notte sogna i morti
Con la sua compagnia
Sta sempre in birreria
Servizio un pò scadente
Ma prezzi da pezzente

Dolce dolce dolce Kate
Tieni scritto sul profilo
"Son la venere di Milo"
Dolce dolce dolce Kate
I tuoi occhi maliziosi
Attiran sguardi lussuriosi
Dolce dolce Kate.



Sfinita dalla stanchezza, Katerella si assopì con la sua nuovissima creazione.

In quel momento fece capolino la banda dei topi, con in testa Squott. Il topino vide tra le mani della fanciulla una bellissima giacchetta in pelle, e istintivamente se la provò.

Era morbida e calda. Soprattutto, si sentiva con quanto affetto fosse stata creata.

Squatt si mise una zampina sulla faccia.

- E' il suo compleanno, e nonostante tutto, è lei a fare il regalo a me -

Frattanto Katerella si svegliò, e fu un gran sorpresa per lei trovare colui che aveva ferito, provarsi direttamente il regalo fatto da lei. Fu felicissima di trovare sul musetto di lui un'espressione fredda, ma serena.

- Molto bene - bisbigliò Squatt - vorra dire che il mio regalo sarà di confessare finalmente i miei sentimenti verso di lei, quello che provo nei suoi confronti, ma non mi è mai riuscito di dirle! -

Il topino alzò lo sguardo, esitò un instante, prese un bel respiro e aprì la bocca per dire:


- Squit! Squit! Squiiit! -

- Squatt! Sono contento ti piaccia la giacca! Mi perdoni vero? -

- Squitt!!! Squitt!!! Squitttt!!! - urlava incredulo Squatt: perché adesso squittiva?

(Grazie per il lavoro ragazzi, ma il budget non permette ulteriori doppiaggi. Potete andare a casa ndA)


- Squitt!!! Squittt!!! Squitttt!!!!- tentava di spiegarsi disperatamente Squatt.

Katerella, nel suo limitato linguaggio topino, credette che Squatt stesse squittendo di felicità per la sua nuova giacchetta. Alla fine Squatt si rassegnò alla sua condizione di topo, sia pur con una giacchetta figa.

Nel frattempo arrivò il resto della tribù dei topi, tutti saltellanti e felicitanti, per festeggiare quello che era una festa in onore di Katerella.... e del suo amico Squatt.

- Buon compleanno Katerella! -

E con questo augurio Katerella e i topi festeggiarono e si divertirono fino a notte fonda.

Tranne qualche particolare a parte.

- Squatt, mio topino preferito, è tutta la sera che hai l'aria imbronciata. Che hai? -

- Squitt- (*Lascia perdere*) - Squitt -

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Capitolo 2
*** Il Re Marpione ***


LeDo Tales
Il Re Marpione


Palazzo reale, stanza del principino Junta.

- Papà, perché devo indossare questi strani vestiti? -

- Si chiamano "vestiti alla moda", figliolo - esordì Re March - se devi sedurre le tue compagne di scuola, devi dare un'occhio anche all'apparenza -

- Ma papà, ho 6 anni! -

- Si, lo so che non reggono il confronto con una donna adulta - convenne il Re - Ma ti devi abituare già a questa età a tenere un occhio, e non solo, di riguardo verso l'universo femminile che ti si spalancherà innanzi, soprattutto con le gambe. - sghignazzò solitario come suo solito alla battutaccia.

- Uffaaa, le donne non mi interessano - protestò Junta.

Questa frase spaventò molto Re March.

- N- non ti piaceranno i maschi per caso? -

- Ma papà, cosa dici? Io preferisco i robottoni, le femmine sono noiose -

March stava sudando freddò, si precipito davanti a uno specchio e cercò di rassicurarsi allo specchio ripetendosi diverse volte:

- Non intendeva in quel senso! Non intendeva in quel senso! Non intendeva in quel senso!..... -

Junta fece spallucce e torno ai suoi giocattoli. Mentre smanettava con le sue action figures, una domanda si stava facendo strada nella sua mente. Questa domanda gli venne in mente più e più volte, quando a un certo punto decise che la curiosità era più forte della voglia di giocare, e posò i bambolotti per andare dal ciambellano, quella persona vecchia e fedele che aveva sempre vissuto con suo padre fin da quando questi non era che un frugoletto.

Il ciambellano era in piedi immerso nei fatti suoi quando si sentì tirare la calzamaglia.... dal basso, intendiamoci.... no, cioè, intendo dalla caviglia! La manina di un bambino stava tirandogli le braghette nel tentativo di ottenere la sua attenzione.

- Principino Junta, cosa posso fare per voi? -

- Beh, gran ciambellano. Stavo pensando a questa storia di mio padre che tenta a tutti i costi di inculcarmi qualcosa a proposito delle bambine, e al fatto che sia una tradizione di famiglia. Sembra tenerci molto... ma alla mia età lui com'era? -

- Oh, il Re da bambino era decisamente ligio agli insegnamenti di suo padre, vostro nonno buonanima, e si è sempre distinto per un particolare entusiasmo nell'imparare le tradizioni di famiglia: mi ricordo che.....


Tanti anni prima, il ciambelllano era certo più giovane, con un filo di pancia in meno, e dall'aria perennemente agitata, complice il fatto di dover star sempre dietro quella furia che era il principino March

(http://www.youtube.com/watch?v=fAzorf7GUrI
)

March:
 Ma io sarò un grande perv
Donne, attente a voi!

Ciambellano:
Non ho visto mai un perv così
Innocente come sei!

March:
Farò la scop... del secolo
Un nuovo perv sarò..
E con un membro fantastico
Tutte quante impalerò!

Ciambellano:
Bah! Adesso non sei proprio
Un granchè...

March:
Voglio diventar presto un perv!

Ciambellano:
Avrai molta strada da fare, principino, se pensi...

March:
Niente più "mani a posto"...

Ciambellano:
Quando te l'ho detto, io...

Quel gran burlone del padre di March, contento per il figlio:
Niente più "sta buono"...

Ciambellano:
Volevo dire che...

March:
Niente più "stai fermo"...

Ciambellano:
Quello che tu capisci è...

March e suo padre:
Niente più "Castità"!!!

Ciambellano:
Ora ascoltami bene!

March:
Fottere in libertà..

Ciambellano:
Questo è sicuramente da escludere.

March
Farmi sempre chi mi va.

Ciambellano:
Mi sembra proprio l'ora che
Si parli un po', io e te.

March:
Non è il caso che un verginello
Dia consigli a un perv!

Ciambellano:
Se questa è la sessualità,
Io proprio non ci sto!
Io voglio la parità
O mi dimetterò!!! AH!!!
Mi sta sfuggendo dalle mani, ahimè....

March:
Voglio diventar presto un perv!!

Donne alla mia destra...
Ragazze a sinistra...
Io me le ribalto...
Senza perdere lo smalto!!!

Coro di Sudditi Canterini:
E non è suino, madrillo o scimpanzè
Racconta in cielo e in terra, e tutti che
Si senton soddisfatti, come me!

March:
Oh sì.... :cuore

March & Coro di Sudditi Canterini:
Voglio diventar presto un perv!
Voglio diventar presto un perv!
Voglio diventar... presto un perv!




- Ah, quelli sì che erano bei tempi - intervenne il re, che aveva origliato la conversazione e si era crogiolato per un attimo nel bel ricordo.
- Grazie ciambellano, sei stato gentile a raccontare a mio figlio di quella storia, ma da qui in poi ci penso io. Puoi andare - il Re congedò il Ciambellano. - A proposito, figliolo, lo sai che a dispetto del suo nome, il Ciambellano non ha affatto un bell'ano - E  maniacalmente Re March sghignazzò alla sua oscena battuta.  
Il principino Junta era troppo giovane per capire la battuta, e il ciambellano preferì andarsene facendo finta di non aver sentito l'irriverente riferimento alle sue parti oscurate dal sole.
- Papà, ma io da quella storia non ho capito nulla. Perché le donne dovrebbero essere così entusiasmanti? -

Re March fece un lungo respiro, e spiegò per l'ennesima volta.

- Vedi figliolo, fa tutto parte della tradizione che si tramanda non solo la nostra famiglia, ma tutto il creato dall'alba dei tempi. Fa tutto parte del grande ciclo della vita. Tutte le creature viventi nascono, cacciano, mangiano, muoiono, ma soprattutto, si riproducono!E questa è una cosa che ci hanno insegnato gli avi, e che dovremo tramandare per le generazioni future. Dunque.... per spiegartela in una canzone....

Re March prese in considerazione Hakuna Patata .... uhm, ma letteralmente significa "Senza patata".... Eresia!!! Ah, no, aspetta, ecco! La vecchia canzone tramandata fin dagli antenati africani, quella che canta il Cerchio della F...ehm Vita!

(http://www.youtube.com/watch?v=SjzVxAvOHpo)

Voci Africane:

Aaaazz... fregnaaaa

fregnaa pilu pilu fregnaaaa
in fregna we trust

Coretti africani:

Un maial-un ma- un maial....
Un maial- un ma- un maial....

(http://www.youtube.com/watch?v=Jt72Gw2yXrQ)

dopo i cori africani, stoppate e mettete questa per la canzone completa

Cantante:
E un bel giorno ti accorgi, se sbirci

Tra le gambe hai un cosino anche tu
Non per tua volontà, che si irrigidirà
Questo qui, servirà, ma per chi?
 
La visione di un nudo ti abbraccia
I tuoi occhi si tingon di blu
E ti basta così, ogni dubbio va via
La certezza, si fa sempre più dur.

E' un amplesso che va, un sesso che
Tira dentro noi e non si calma mai
E ogni maschio lo sa che si ecciterà
Procreazione, la vita è questa qua.

Poi un lampo di orgasmo ti sfiora
E il calore che senti sarà
La forza di cui hai bisogno.
Se vuoi resterà forte davanti a te.
Devi solo sentirlo più duro
C'è una donna già nuda per noi.
Alza gli occhi e se vuoi
tu vederla potrai
la certezza, si farà ancor più dur.
 
E' un amplesso che va, un sesso che
Tira dentro noi e non si calma mai
E ogni maschio lo sa che si ecciterà
Riproduzione, la vita è questa qua.


Il principe Junta si grattò la testa, un pò confuso, però abbozzò un sorriso.

- Sai, papà, molto vagamente, ma forse ho capito -

- Finalmente!- sospirò di soddisfazione il venerabile Re.

- Tuttavia continuo a preferire i Robottoni -

Re March scrollò la testa, rassegnato: sapeva che prima o poi sarebbe arrivata, quella maledetta pubertà....


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Capitolo 3
*** Nightmare Before Lucca ***


LeDo Tales
Nightmare Before Lucca




Questa è una storia che va al di là di una cosplayer nullapagata con una parrucca da zucca e dei datori di lavoro alquanto insidiosi. Quei tempi sarebbero venuti più tardi. In linea con le altre storie, anche questa è un prequel, per cui ci adegueremo e sposteremo la macchina del tempo indietro di qualche anno. Pronti?

Tessa si stava ancora domandando, in fila davanti alla biglietteria, come avessero fatto a convincerla a partecipare a quella strana manifestazione.
Era pur vero che fosse una grande appassionata di fumetti, che seguisse Inuyasha tutte le settimane in TV, e vantasse alle spalle una solida carriera di fanwriter con specializzazione in Pokemon.
Tuttavia il suo backgroud, nonostante fosse ben nutrito, non l'aveva preparata per quella che sembrava il più grande evento d'Italia sull'argomento Anime e Manga. Una Mecca che doveva essere visitata almeno una volta nella vita, e per raggiungere il karma cosmico che le avrebbe portato definitiva fortuna anche come scrittrice fantasy, avrebbe dovuto persino prendere l'impegno di prepararsi un costume e indossarlo per quella strana fiera.
Era la sua prima volta, il grande passo che l'avrebbe tramutata da una comune mortale a un vera cosplayer. Era stata allenatrice di Raichu, poteva fare anche questo. "Coraggio, Tessa!" si disse mentalmente.  Le tremavano le gambe, e non solo perchè aveva dei pantaloni a mezza gamba in pieno Novembre. Durante il tragitto era stata accarezzata più volte dalla tentazione di fare dietrofront e tornarsene a casa.
Una banale canotta su maglia rosa, in mezzo a tutti quei costumi professionistici, che figura ci  farà? Quell'aria un pò maschiaccia la aiutava d'altra parte al semplice soggetto di Videl. Ma lei non si sentiva sicura.
"No, gente, io me ne vado" avrebbe voluto gridare, ma per fortuna i suoi amici il quel frangente furono più irremovibili di lei, impresa straordinaria, in quanto di solito era lei a recitare la parte del rinoceronte inarrestabile.
Ancora pochi metri, un minimo di resistenza, Tessa chiuse gli occhi per un attimo, mentre le mani del bigliettaio strappano il biglietto, e con esso l'ultima fascia di resistenza dentro di lei.
La ragazza riaprì gli occhi e.....

Sulle note della canzone "Cos é" di Nightmare Before Christmas


Cos'è? Cos'è? Ma che festival è?
Cos'è? La fiera intorno a me?
Cos'è? Io non l'ho vista mai! Starò sognando? In guardia, Tess!
Ma cos'è??

CoS’è?


Cos'è? Cos'è? Qualcosa qui non va!
Cos'è? Cartoni in quantità!
Cos'è? Le strade sono piene di persone che si comprano fumetti, sono otaku o bambinetti?
Ma cos'è?
COS'E?

Ragazzi mascherati, si espongono così
facendo pose strane stanno a spasso tutto il dì
e brilla ogni stand, oh non so che cosa sia
quel piccolo calore mai provato in vita mia!

Oh no! Cos'è quel palco messo lì?
Così! Ti fan le foto, sì!
Eppoi il Quartiere Giapponese, mille scatti, tante pose, come mai?

COS’è?

Cos’è? Follia! Un disegnatore che
Sta lì, io non so più perché
Perché,
lo applaudon lo intervistan poi lo acclaman e riveriscon con affetto e simpatia

Io non capisco cosa sia!
Mi sembra gioia, sembra gioia,  forse il sogno è già realtà

Chissà!


Oddio, che c'è? Quaggiù si ride già?
Perché tristezza non ce n'è!
No-no! Dolori nè Disgrazie
NIENTE LACRIME O SCIAGURE
I bimbi sognano felici con i loro beniamini...

COS'E'???

Traditori non ci sono e ipocriti mai più

e tutto sembra bello come fossimo in Tivù
io sento  il candore dei sogni intorno a me
e un pò di fantasia che mi da felicità

E' QUI! E' qui!
Il posto dove io

vorrei
restare per magia!

Vorrei
scaldarmi il cuore
e ridere

e vivere,
adesso voglio vivere!
Io voglio, sì lo voglio, si lo voglio e lo farò!!
Io lo saprò! Io lo saprò
Se questo posto è vero o no
Che co-sè?


Gli amici riuscirono finalmente a fermarla.

- Tessa, sei incorreggibile. Prima pianti delle storie che quasi ti dobbiamo scardinare dagli stipiti di casa per invitarti a venire, e adesso sei qua a saltellare su e giù per la fiera cantando e indicando ogni cosa! -

Tessa non potè che ridacchiare di fronte alla situazione. Il peggio era passato. Il sogno era iniziato. Seguirono tre giorni come un paradiso in terra. E poi l'evento si ripetè, anno dopo anno.

Era nata Tessa, la cosplayer.

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