Pent-up Anger. Indissoluble Love.

di elizadaemon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Revenge ***
Capitolo 2: *** Coming Back ***



Capitolo 1
*** Revenge ***


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Pent-up Anger. Indissoluble Love.
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Al, non possiamo più stare insieme”.

 

 

Non potevo accettarlo, in nessun modo. Quella frase mi rimbombava e sbatteva brutalmente sulle pareti del mio cervello, dalla prima volta che me lo dicesti.

Ma che ti aspettavi..? Che accettassi con un sorriso sulle labbra? Non puoi dirmi “è meglio così”! Che significa? Che vuol dire? Tutto ciò che abbiamo passato è niente, è nulla? È il vuoto?

Ma la cosa che odio di più di tutto questo è la tua codardia a non mollarmi, semplicemente. Cosa significava quel “non possiamo più stare insieme”, se abbiamo continuato a stare insieme? ..se abbiamo continuato a tenerci per m…

No. Non è più successo da quella frase. Niente gesti affettuosi in pubblico. Solo amore dentro una camera deserta e buia. Cos’era quella apatia improvvisa? Cos’era cambiato? Ti eri stufato di me? E perché non mi hai semplicemente lasciato? Era solo voglia di sesso? Era la paura di restare solo? Ma cosa sono io per te? Un oggetto? Un gioccattolo sessuale? Uno sfogo?

Cazzo! Che vuoi da me?!

Non puoi conquistarmi, farmi innamorare di te, strapparmi la verginità e poi ignorarmi! E poi, senza un motivo logico!

E’ finita, Ed.

“Troia”.

. . . cosa?!

E poi, beh, abbiamo discusso molto animatamente. Ma è inutile stare a raccontare di insulti, offese e minaccie, e più ne ha più ne metta.  Cos’altro ti aspettavi? Non eri tu quello che aveva detto la sacrosanta frase “Non possiamo più stare assieme”?

Ora hai Winry… sarai contento, no? Una terza abbondante, occhi blu, simpatica, dolce e ..femmina.. e tutte le altre stronzate. Congratulazioni, che vuoi che ti dica?

Ma non venirmi a dire che è stata colpa mia, che sono stato io il motivo della nostra separazione, che sono stato IO a mollarti.

Oh beh, sempre che tu non voglia anche l’altro occhio.. nero. Sai com’è finita poi, giusto?

Ma sì, infondo la nostra relazione amorosa è nata dal nulla, e nel nulla è finita.

Ora siamo due fratelli che si odiano e si ignorano a vicenda. Che c’è di strano? Tra molti fratelli è così.

Oh… ma guarda un po’, sto ancora pensando a te. Non è buffo? ..No; infatti.

E’ deprimente piuttosto. E molto anche.

 

Plin Plon.

 

Chi cazzo è che disturba le mie strafottutissime seghe mentali adesso??

“Chi è?”

Beh, dai, ci assomiglia al mio pensiero, no? No.

“Apri, Al! Sono io! Perché hai chiuso la porta a chiave?”.

Ah, perfetto. La famosa voce meravigliosa, melodica, bellissima, limpidissima, altissima e levissima (cancello perché come battuta fa pena. ndMe). In una parola: Winry. La SUA nuova ragazza, macchebbello.

“Non rompere, Winry!”, sbottai scocciato.

Non rispose per un po’. “Al! Non farmi incazzare! Apri! Subito!”.

Ma chi cazzo sei??

“No!”

“Capisco. Sei troppo impegnato a farti le seghe. Ma non me lo sarei mai aspettata da te, Al. Cristo, va bene tutto… ma mettere al secondo posto un’amica, rispetto ad una stupida eiac…”.

Uno scatto e una porta che si spalanca violentemente. Mi appoggiai di peso sullo stipite della porta di camera mia.

“Cosa vuoi, Win?”, la mia voce suonò distrutta. Benissimo.

“Oh, dio! Che hai fatto?”

Cosa? A cosa si riferiva? Oh… a queste..

Mi asciugai prontamente il viso. “Mio dio, Al, sei messo uno schifo! Ma mi dici che hai? È da mesi che non ci sentiamo nemmeno al telefono! Ero preoccupata e sono venuta a trovarti… e guarda come sei ridotto! E guarda che braccia fine! Ma mangi, Al?”. E ..Bla Bla Bla. Ma farti una padellata di cazzi tuoi, no eh?

“Ora ti fai una doccia, ti metti dei vestiti decenti. Esci con me stasera!”.

Non hai il tuo carissimo e dolcissimo e pucciosissimo Ed per uscire!?

Cazzo! Perché ogni volta che penso al tuo nome mi si stringe lo stomaco? Dio, fa così male. ..Devo vomitare.

Corsi in bagno sotto lo sguardo allibito di Winry e rigettai tutto quello che avevo mangiato poco prima. Ecco dove va tutto quello che mangio, cara Win!

Ero nel bel mezzo dell’adorata azione del vomitare, quando sentìì dei passi avvicinarsi alla porta del bagno, e fermarsi poco prima di entrare.

“Ma che schifo!”. Odio quella voce. La odio, la odio, la odio. La odio! Soprattutto il tono, è così diverso da quando dolcemente mi sussurravi all’orecchio “Ti amo”. “Hai fatto indigestione di gelosia, Al?”.

No, ti ho visto. - Ma fottiti.

Appena finii di vomitare anche l’anima, alzai lo sguardo cercando il tuo, pieno di sé, ma non lo trovai. E rimasi paralizzato. Altra fitta.

E vai, un’altra andata.

Oh.. ma la pagherai per questo, Edward Elric! Lo giuro sulla mia testa. La pagherai, e non manca tanto..

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Capitolo 2
*** Coming Back ***


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Pent-up Anger. Indissoluble Love.

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Coming Back

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Il tuo pensiero non si levava dalla testa. Nemmeno se guardavo altrove, nemmeno se pensavo ad altro, nemmeno se osservavo, sì, quella ragazza di cui avevo sempre avuto una piccola cotta. Assolutamente niente allontanava il tuo ricordo sublime. E chi vedo là? Un ragazzo? No. È un ragazzo con il tuo viso. Perfetto, ora ho anche le allucinazioni. Sapevo di aver sfiorato la pazzia, ma arrivare a questo punto, davvero, non me lo sarei mai aspettato. Vederti in ogni viso che incontro, dio! Che fastidioso! E che dannatamente assurdo!

Ebbene? Ci farò l’abitudine. Semplice, no? Ah-ah, mai parole sono state più… stronzate.

“Al! Aspettami “ -  John? -  “Anche tu in ritardo, eh?”

Ritardo?  “Perché, che ore sono?”, chiesti stupito al mio vecchio amico d’infanzia che mi aveva seguito alle superiori. “Ma che sei, nel mondo dei sogni, Alphonse?”. Non capivo.

Ma sì, infatti, per una persona certa che il tempo si fosse fermato tempo fa, la cognizione del tempo vale quanto carta straccia. “Oh, santissimo! Sono le 8 e un quarto, muoviamoci!”, mi strattonò per un braccio.

A scuola non successe nulla di particolarmente allarmante, eccetto il solo fatto di averti incrociato, quante? Due o tre volte? Equivalgono a due/tre pugnalate al cuore, sapevi?

Stavo scendendo tranquillo le scale con John, quando, proprio svoltato l’angolo, incrociai il tuo brutto muso. Cazzo.

Immaginai che qualcosa ti fosse passato per la testa, notando come rimanesti paralizzato. Certo, io non ero da meno, ma… eh, cazzo!  John rimase dietro di me ad osservare la strana situazione, che si protrasse per non più di due secondi e mezzo – forse anche meno.

Svoltai, dissi la prima scusa che mi venne in mente e trascinai via un John perplesso.

“Dio mio, ma che c’avete voi due? I vostri sguardi per un momento hanno preso fuoco!”. Non me ne parlare.

Ed ecco che puntualmente un ricordo di te mi ritorna alla mente. Ogni volta cambia, ogni volta un attimo diverso. Quasi sempre meravigliosi. Eh, sì, la mia mente è molto esperta nel cancellare i ricordi orribili dalla mente e lasciare solo quelli che mi hanno segnato. Positivamente, intendo.

Ricordo perfettamente, come se fosse ieri, quando baciavi la mia tenera schiena e ci passavi dolcemente la lingua. E lo sento come se stesse accadendo ora. Il cuore mi batte nello stesso modo. Forte e rapido. Ed è quello a ricordarmelo di più. È quello a renderlo reale. Anche se non lo è, ovvio. E i baci? Ricordi i baci? Così appassionati, così proibiti, così… rubati.

Non ci saziavamo mai, ricordi? E io che a volte mi rifiutavo di baciarti per gioco, e tu che facevi scene super-sexy per stuzzicarmi. Risi.

Cazzo ti ridi, Alphonse?? Idiota.

Al, io sento ancora qualcosa. Ma io, ecco, non so cosa pensare”, disse lo schermo del cellulare pochi minuti dopo. Il mio cuore sfarfallò, quasi volesse prendere il volo. Anch’io sento ancora qualcosa, ma, no…

E’ troppo tardi.”

Ti prego, dammi un’altra chance!”

“Mai.”

Freddo. Ero freddo come il ghiaccio. Come il mio cuore da quando ero praticamente stato mollato. Ma cosa volevi, Edward? Tu eri felicemente insieme a Winry. E le offese… gli insulti? Perché dopo un incrocio casuale era tutto cambiato? Perché facevi finta che non fosse cambiato niente? Come potevi riuscire a tornare indietro? Prima di tutto. Prima della fine.

E vecchi ricordi volano ribelli, come colombe appena liberate dalla loro gabbia dopo anni di prigionia.

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“Hai passato tutta la vita ad amare. Adesso smettila. Ora, lasciati amare”.

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“Alphonse, sentilo …” una mano che si sposta sul petto “questo è per te”.

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“Sei adorabile quando sei geloso, Al”. Un abbraccio romantico e un viso che arrossisce prontamente.

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Non ricordo molto di come proseguì quel giorno, forse i brutti ricordi sono stati estratti ed eliminati dal mio cervello in nome dell’istinto di sopravvivenza.

Forse per questo ricordo ben poco del mio periodo di depressione profonda, ricordo solo che non mi alzavo dal letto se non per andare a mangiare o al bagno. Ero davvero messo male. E questo per cosa?

Per chi?

Per l’altra metà del mio cuore, che tu, prepotentemente t’eri tenuto per te. E io rimanevo con una voragine sanguinante nel petto quanto tu avevi entrambi i nostri cuori. Pulsanti.

Ti amavo. Ti amavo e non volevo. Ti amavo e volevo solo ucciderti. Ti amavo… Cazzo, ti amavo! Ma dovevo ammetterlo a me stesso, se non volevo che ne rimettesse la mia sanità mentale ..e il mio stomaco.

Non potevo piangere per sempre. Non potevo osservarti per sempre a scuola e distolgere lo sguardo prima di fare qualcosa di insensato e umiliante.

Deve finire questa agonia.

Ma non avevo la forza di vendicarmi.

Ma l’ho giurato. E lo farò. Qualsiasi cosa succeda. Ti ucciderò.

Solo così il mio cuore avrebbe smesso di patire.

Perché l’unico modo per far smettere di sanguinare un cuore incurabile, è strapparlo dal petto.

 

 

E’ passato così tanto… Mi sono innamorato di tante altre persone dopo di te. Forse ho amato come non ho mai amato nessuno, nemmeno te. Ma non sono mai riuscito a mettermi con nessuno. Non sono mai riuscito a fidarmi di nessuno. Ho te nella testa, come unico amore della mia vita. Come l’unica persona al mondo che abbia mai perforato le mie difese quando erano ancora ingenue e deboli. Come l’unica persona che mi abbia mai amato in vita mia (anche se per finta, credo).

Adesso siamo distanti quasi un anno da quegli eventi, eppure ogni volta che sento pronunciare il tuo nome il mio cuore salta un battito. Non so perché, non ne ho assolutamente idea.

Non so che mi succede… ma credo che nella scelta di qualcuno, io cerco sempre una parte di te. Perché io ti cerco, Edward. Ti cerco ovunque. Voglio richiamarti “Nii-san”, amore. Voglio sentire di nuovo il sapore di un tuo bacio, e ridere per le tue battute sceme. Voglio continuare a insistere, ridendo, a farti bere quel benedetto latte, che so che non berrai mai. Voglio davvero ritornare come prima.

Ma ora è davvero troppo tardi.

 

 

 

 

 

*si alzano le luci* E anche questo secondo capitolo è concluso! *si asciuga la goccia di sudore dalla fronte*

xD In questo capitolo si nota la differenza di emozioni che nuotano nella testolina di Al *-* Rabbia repressa e amore (indissolubile). Da qui, il titolo della fanfic *o*

Beh, a parte questa perla di saggezza XD passiamo alle cose serie, ovvero alle recensione dello scorso capitolo *w*

 

Yahoithebest: Ma quale rompere *w* è sempre un piacere ricevere una tua recensione ^^ (ovvio u.u *ihih*). Beh, riguardo Aru… ;_;  Gomen Gomen ;_; *si inchina ritmicamente* Alla mia testolina piace far soffrire nei peggiori dei modi i miei piccini *coccola* Edo invece deve morire!! *sguardo malefico* Per il chappy, beh.. eccotelo in tutta la sua magnificenza *O* (Tiratela meno! Tsk.. u_ù nd.Ed) (Ma nii-san, poverina… lasciala viaggiare nel suo mondo fatato dove è una scrittrice famosa. Infondo non fa male a nessuno..! é_è nd.Al) (Al kawaii!! *w* Tu si che mi capisci *strapazza* nd.Me) ùwù

Arashi_ai:  Ciao, tata ** Grazie della recensione ma e per i complimenti *occhi dolciosi* Li apprezzo moltissimo! ^^ Ed eccoti il chappy ^^

CaskaLangley: Beh, Aru è stato lasciato dal suo amore ;_; dovevo farlo un po’.. ecco, impazzito, no? XD Grazie mille per la recensione! (:

E un ringraziamento a tutti gli altri lettori timidi che hanno messo nei preferiti e nelle seguite questo piccolo tesoruccio a cui voglio tanto bene **

Mi sembra scontato dire che ricevere qualche piccola recensione mi farebbe tanto felice, vale molto per me! **

 

Ora siamo proprio alla fine, miei carissimi elricestomani *///* xD *si dilegua salutando con la manina e si spengono le luci*

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