Le nuove avventure dei Cullen

di kylebroflowski81
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


prologo
Prologo

Mia madre è la donna più bella del mondo.
Ricordo ancora con precisione il momento esatto in cui sono diventata totalmente consapevole di questa verità innegabile:
Ero venuta al mondo da meno di una settimana (anche se il mio aspetto era quello di una bambina di 2-3 mesi) e ridevo di gusto guardando mia madre che dava libero sfogo alla sua euforia per aver battuto a braccio di ferro zio Emmett, quando improvvisamente il sole rosso del tramonto spuntò dalla coltre di nubi che copre quasi costantemente il cielo di Forks (la piccola cittadina nella penisola Olimpica che mi ha dato i natali) e in un attimo mi fu chiaro che neanche nei miei sogni più sfrenati sarei mai riuscita a somigliare a quella dea. Sfiorata dai raggi del sole la sua pelle brillava come se vi fossero incastonati milioni di piccoli rubini. Accostai il mio braccio al suo e al confronto il tenue bagliore rosato della mia pelle sembrava insignificante. Quando si accorse del mio disappunto la mamma mi baciò la fronte, mi accarezzò i capelli e mi sussurrò all'orecchio di non preoccuparmi, perché io ero molto più carina di lei. Ma anche prima che papà dissentisse, sorridendo dolcemente alla mamma, mi ero resa conto che quella era una bugia detta solo nel vano tentativo di rassicurarmi. E nel corso degli anni la sensazione di essere totalmente trasparente, se nella stessa stanza con me c'è mia madre, si è fatta sempre più forte. Nonostante l'impulso a mantenere le distanze che istintivamente ogni vampiro suscita nei comuni mortali, nonostante la presenza di mio padre al suo fianco e nonostante siano anche loro accompagnati, quando entra mia madre in un locale, gli occhi di tutti i maschi presenti si fissano su di lei e ci vuole tutto il leggendario autocontrollo di mio padre per impedirgli di svitare loro la testa una volta letti i pensieri che fanno su sua moglie.
Ma forse invece di continuare con le mie divagazioni sarà il caso di fare un passo indietro e presentarmi come si deve.
Mi chiamo Reneesme Carlie Cullen (Nessie per amici e famigliari) e sono figlia di un vampiro di nome Edward Cullen e di una mortale di nome Isabella Swan. La mia natura ibrida ha messo gravemente a rischio la salute di mia madre durante la gestazione e il parto l'ha quasi uccisa. Solo grazie all'intervento tempestivo di mio padre che le ha inettato il suo veleno trasformandola in vampira è riuscita a sopravvivere. Il primo ricordo che ho di lei è il suo volto morente che mi fissa con occhi pieni di adorazione e anche se tutti mi hanno rassicurata dicendomi che mia madre voleva diventare vampira anche prima del mio concepimento e che non devo assolutamente sentirmi responsabile per quello che ha dovuto passare, perché il vedermi sorridere e il potermi stringere a sé la ripagano totalmente delle sofferenze patite per mettermi al mondo, il suo volto morente continua a perseguitare i miei sogni e mi ricorda la persona straordinaria che ho per madre. Per questo non riesco a farle una colpa del senso di inadeguatezza che provo nei suoi confronti non solo per la consapevolezza di non poter mai raggiungere un tale livello di bellezza. Essendo solo mezza vampira, non avrò mai l'aura di magnificenza che appartiene a tutti i vampiri e la mia pelle non brillerà mai se esposta alla luce diretta del sole (alla luce del sole i vampiri non diventano cenere, diventano dei), non sarò mai forte o veloce come loro né altrettanto infaticabile. I vampiri respirano solo per abitudine e per sentire gli odori durante la caccia, io ho bisogno di respirare per vivere e questo tra le altre cose significa che non potrò mai attraversare la Manica a nuoto come nonno Carlisle. Certo detta così sembra che essere una mezza vampira sia solo una fregatura, ma in realtà ci sono anche molti aspetti positivi. Il non brillare alla luce del sole è anche un vantaggio perché mi permette di espormici senza destare sospetti sulla mia natura da parte dei mortali. Inoltre essendo ancora mezza mortale, la mia sete di sangue non è mai insopportabile come quella dei vampiri e questo mi permette di integrarmi molto meglio degli altri nel mondo umano.
Ma ancora una volta mi sono lasciata prendere dal discorso e ho perso di vista ciò che volevo dire. Stavo cercando di introdurvi nel mio mondo e di presentarvi i protagonisti della storia che voglio raccontarvi. Quindi torniamo alle presentazioni.
Oltre a me, mio padre e mia madre, la nostra famiglia conta altri sette elementi. Nonno Carlisle ha l'aspetto di un uomo sulla trentina, con i capelli biondi e il fisico asciutto, rinnegando la propria natura ha scelto di rinunciare al sangue umano accontentandosi di bere il sangue degli animali. Questo ha dato alle sue iridi un colore dorato invece che rosso come quello dei vampiri che si nutrono di umani. Inoltre ha dedicato la propria vita alla pratica medica per cercare di salvare vite invece di spegnerle. E' il patriarca della nostra famiglia, avendone iniziato all'immortalità ben quattro membri. E' stato lui a trasformare mio padre, salvandolo da un'epidemia di Spagnola, nonna Esme, salvandola da un tentativo di suicidio per aver perso il bambino che portava in grembo, zia Rosalie, salvandola da un'aggressione e zio Emmett salvandolo dall'attacco di un orso. Nonna Esme ha l'aspetto di una donna sulla tentina con lunghi capelli rossi e il volto amorevole. E' la moglie di nonno Csarlisle e la madre adottiva di tutti gli altri. Zia Rosalie ha l'aspetto di una ventenne, con i capelli biondi e il fisico di una fotomodella. Doveva essere la compagna di papà, ma tra loro non c'è mai stato niente di diverso dall'amore fraterno. Zio Emmett ha l'aspetto di un ragazzo sui vent'anni, con il fisico possente e i capelli corti e neri. E' il vampiro più forte della famiglia, titolo che mia madre gli ha conteso per circa un anno dopo la trasformazione, perché i vampiri freschi di trasformazione hanno una forza esorbitante che va calando col tempo e si stabilizza intorno al primo anno. E' il marito di zia Rosalie che lo ha trovato in fin di vita e ha deciso di salvarlo, ma temendo di non poter resistere alla sete lo ha portato da nonno Carlisle per non rischiare di ucciderlo nel tentativo di trasformarlo. Zia Alice e zio Jasper si sono uniti alla famiglia in un secondo momento e sono gli unici vampiri a non avere un legame di tipo creatore-creatura tra loro o con gli altri membri della famiglia. Ciò non di meno il loro legame d'affetto con gli altri è forte e sincero. Oltre ai poteri canonici dei vampiri (forza, velocità, invulnerabilità, infaticabilità e ipersensi), come mio padre e mia madre, anche zio Jasper e zia Alice hanno dei doni particolari.
Zio Jasper è un empatico e può far provare qualunque emozione a chiunque. Può incitare una folla o sedarla, far sentire un senso di affiatamento ad una compagine e seminare discordia in quella avversaria. Il rovescio della medaglia è che deve sentire costantemente le emozioni di chi gli sta intorno e questo è uno dei motivi per cui si è unito alla nostra famiglia: per poter giovare del nostro clima emotivo sereno. Zia Alice è una veggente e può prevedere tutte le conseguenze di ogni scelta, ma solo una volta che la decisione è presa. Le uniche eccezioni al suo potere siamo io e i licantropi della tribù Quileute, di cui fa parte Jacob Black, l'ultimo membro della nostra famiglia e l'unico licantropo. Tornerò più tardi sul perché un licantropo (storicamente nemico giurato dei vampiri) abbia deciso di unirsi alla nostra famiglia. Ora mi preme farvi una descrizione del suo aspetto e dei suoi poteri. Jacob ha l'aspetto di un venticinquenne con lunghi capelli neri e il fisico più imponente che abbia visto. Essendo un Nativo Americano, la sua carnagione è scura e in netto contrasto con quella pallida dei vampiri. Essendo un licantropo, è superforte, superveloce, ha un fattore di guarigione accelerato e in forma di lupo i suoi denti possono perforare la pelle dei vampiri. In fine quando è un lupo può comunicare telepaticamente con i propri compagni di branco anche a cinquecento chilometri di distanza. Il motivo per cui Jacob si è unito alla nostra famiglia e ci segue nei nostri frequenti spostamenti dettati dalla necessità di non far notare a nessuno il mio sviluppo accelerato (a una settimana dalla nascita dimostravo tre mesi, a tre mesi dimostravo due anni e a sei anni ne dimostravo sedici) è che io sono l'oggetto del suo imprinting. Per me ha lasciato la riserva Qileute pur essendo il capobranco per diritto di nascita. Per me ha abbracciato l'immortalità continuando a trasformarsi regolarmente per evitare di riprendere a crescere. Io sono il centro esatto dell'universo per lui. 
Nel corso degli anni per me è stato un Babysitter, un compagno di giochi, un fratello, il mio migliore amico e se lo vorrò, quando lo vorrò, sarà il mio ragazzo. Fino a ieri  la mia vita è stata talmente frenetica che non ho avuto  modo di pensarlo in quel ruolo. Ma oggi cambia tutto. Oggi ho compiuto sette anni e la mia crescita si è ufficialmente arrestata. Dimostro diciotto anni e il mio aspetto non cambierà più. A partire da domani potrò iniziare a vivere la mia  vita da immortale.


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se state leggendo queste parole significa che siete arrivati a leggere fino alla fine del capitolo senza annoiarvi e questo è un buon segno^^

so che come prologo è un po' lunghetto e non dice praticamente niente di nuovo rispetto ai romanzi, ma anche se tutti i personaggi della mia storia sono i protagonisti di una fortunata serie di romanzi e milioni di lettori conoscono le loro gesta, nel prenderli in mano mi è sembrato giusto reintrodurli a modo mio^^

Quindi non disperate miei cari lettori, dal prossimo capitolo (che tra parentesi conto di postare sabato prossimo) finiranno i cenni al passato e ci rivolgeremo al futuro^^

Mi raccomando, recensite numerosi e fatemi sapere cosa ne pensate


ciao^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


prologo
Capitolo 1


Fermo l'auto a fianco alla Porshe di zia Alice, nel parcheggio riservato agli studenti della Paradise High School, ma prima di scendere mi prendo un attimo per ripensare al passato recente e a come mi abbia condotto qui.
Da qualche settimana ci siamo trasferiti a Paradise, in Michigan, nella regione dei Grandi Laghi. L'abbiamo scelta per la sua vicinanza al Parco Statale delle Cascate Tahquamenon, per il cielo quasi sempre coperto di nuvole che caratterizza il Nord degli Stati Uniti e per un capriccio di mia madre, che non vuole ancora ricominciare da stundentessa delle superiori e ha approfittato del posto lasciato vacante dal pensionamento di Miss Cooper per sfruttare la laurea in Lettere presa alla Dartmouth e insegnare alla Paradise High (nonostante la Laurea con il massimo dei voti, c'erano sicuramente candidati migliori di una ventiquattrenne fresca di college senza alcuna esperienza lavorativa, ma il Preside è un uomo e alla mamma è bastato vestirsi bene e accennare un sorriso per ottenere il posto). Anche zio Emmett ha trovato un impiego alla Paradise High come assistente dell'insegnante di Educazione Fisica mentre nonno Carlisle lavorerà come medico nel Pronto Soccorso dell'ospedale locale. Zio Jasper e zia Alice frequenteranno la Paradise High insieme a me mentre Jacob lavorerà come assistente dello Sceriffo.
Per gli ignari cittadini di Paradise nonno Carlisle e nonna Esme saranno i genitori adottivi di mamma, zia Alice (che sarà veramente sorella della mamma), zio Jasper e zia Rosalie (che sarà la sorella di zio Jasper). Zio Emmett sarà il marito di zia Rosalie, papà sarà il marito della mamma e io sarò la sorellina di papà (fatto che mi creerà di sicuro parecchi problemi) andata a vivere col fratello maggiore dopo la triste dipartita dei nostri genitori. Jacob sarà il fratello adottivo di nonno Carlisle e vivrà insieme al resto della famiglia.
E questo ci riporta a me, seduta al posto del guidatore della mia Lamborghini Gallardo e in preda a una crisi di panico in piena regola. E se non dovessi piacere a nessuno? Cosa farò se non dovessi riuscire a controllare la mia forza? Nessuno troverà strano che la mia pelle è più calda del normale? E se non dovessi riuscire a stare dietro alle lezioni? Finora ho sempre studiato a casa, con i miei tempi; chi mi assicura che i tempi della scuola non siano più brevi?
Qualcuno bussa al finestrino della mia auto.
Lo abbasso per vedere meglio la nuova arrivata: è una ragazza minuta, sarà alta non più di un metro e sessanta, i lunghi capelli rossi e ricci, la carnaggione chiara ricoperta di efelidi e gli occhi verdi ne tradiscono le origini irlandesi. Nel complesso è una ragazza graziosa con un viso molto gentile
- Scusa se ti disturbo, ma ti ho vista arrivare e la tua auto mi ha incuriosita. Così mi sono fermata ad aspettare che uscissi per vedere chi ci fosse alla guida. Ma poi ho notato che non accennavi a muoverti e mi sono preoccupata. Va tutto bene?
Forse ho appena risolto il problema amicizie
- Si, tutto bene. Solo un po' di ansia. Sai, è il mio primo giorno in una nuova scuola!
E' il mio primo giorno in una scuola in assoluto, ma non credo sia il caso di dirglielo.
- Ah! Sei la figlia del nuovo dottore! So che tua sorella insegna lettere, vero?
- In realtà, non sono la figlia del dottor Cullen. Mio fratello Edward ha sposato Bella Cullen, la nuova insegnante di lettere. E' lei la figlia di Carlisle.
- Oh! Mi dispiace per l'equivoco.
Arrossisce leggermente
- Tranquilla, siamo così tanti che è facile fare confusione!
Le sorrido amichevole e lei ricambia
- Vero, il fatto è che non si vedono in giro molte famiglie così unite, non offenderti, ma sembrate us
citi da una telenovela. Se non sono troppo indiscreta, potresti raccontarmi la vostra storia?
La osservo un attimo valutando la sua richiesta. Non sembra in preda a una curiosità morbosa. Mi guarda con un misto di interesse e preoccupazione, come se cercasse di farmi parlare per farmi dimenticare le mie ansie. E probabilmente è proprio così. Non so leggere il pensiero come mio padre, ma sono abbastanza brava a leggere il linguaggio del corpo e il suo mi sta dicendo "fidati". Credo che lo ascolterò
- Sicura di volerla sentire? E' una storia lunga!
Mi sorride rincuorata
- Di tempo ne abbiamo! La prima lezione inizia tra venti minuti. Credi di riuscire a raccontarmi tutta la storia?
- Ci proverò. Alla peggio finirò di raccontartela a mensa. Dunque... Da dove inizio... Ah, si! I genitori di Carlisle hanno adottato Jacob, il nuovo assistente dello Sceriffo, quando aveva cinque anni. Purtroppo  dieci anni fa, sono 
morti in un incidente aereo insieme ai genitori di Bella e Alice e a quelli di Rosalie e Jasper. Carlisle, che a quei tempi aveva vent'anni e si era da poco sposato con Esme, non poteva permettere che Bella, Alice, Rosalie e Jasper venissero dati in affidamento, specie considerando che Bella e Rosalie erano le uniche amiche di Jacob. Così, forte dell'immenso patrimonio che aveva ereditato, si fece avanti per adottare tutti. Nonostante le possibilità finanziarie, i Servizi Sociali erano titubanti nel dare quei quattro ragazzi in affidamento ad una coppia di giovani sposi poco più che maggiorenni. Ma i genitori di Esme garantirono per il genero e per la figlia e a quel punto tutte le perplessità dei Servizi Sociali svanirono e i sette poterono vivere insieme. Anche dopo che Bella e Rosalie si sono sposate con Edward ed Emmett (che tra parentesi è il nuovo assistente del professore di Educazione Fisica), continuavano a sentire un forte attaccamento al resto della famiglia e quindi hanno deciso di continuare a vivere insieme agli altri. Due anni fa anche i miei genitori sono morti e così mi sono unita anch'io alla "tribù".
La ragazza dai capelli rossi mi guarda stupita. Che c'è? Non dirmi che ho parlato troppo in fretta! Dannazione! Dovevo stare più attenta!
- Wow! Che storia interessante! Ma in tutto questo non mi hai ancora detto come ti chiami!
Mi rilasso e le sorrido
- Non lo hai detto neanche tu!
le faccio notare. Lei arrossisce vistosamente
- Oh, già, giusto! Scusami, sono davvero maleducata. Comunque è facile da rimediare. Mi chiamo Elisabeth Sullivan, ma gli amici mi chiamano Lilibeth.
Mi tende la mano che sono felice di stringere
- Piacere di conoscerti Lilibeth. Io mi chiamo Renesmee Masen, ma tutti mi chiamano Nessie.
Fatte le presentazioni ci avviamo insieme verso la scuola e improvvisamente mi sento più positiva, come se tutte le mie ansie si fossero dissolte. Andrà alla grande. Me lo sento. Il mio primo giorno di scuola sarà un successo.


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e anche questo capitolo è finito (e l'ho anche postato in anticipo rispetto alle mie previsioni, ma non fateci l'abitudine)^^


so che praticamente non è successo niente e mi dispiace immensamente se vi ha deluso eo annoiato, ma dopo aver reintrodotto i personaggi dovevo introdurli nel nuovo scenario (dove vivono, chi fingeranno di essere e quale passato fittizio si sono inventati)

prometto che a partire dal prossimo (che salvo imprevisti dovrebbe essere pronto per sabato o al più tardi domenica in mattinata) la trama della storia prenderà forma, quindi vi prego non abbandonatemi T__T

p.s. vorrei ringraziare xlillyx e gobra1095 per i complimenti e spero continuiate a recensire la storia^^
solo una piccola precisazione: io sono un maschio^^

ringrazio poi chi mi ha dato fiducia inserendo la mia storia tra i preferiti^^

Mi raccomando, recensite numerosi e fatemi sapere cosa ne pensate


ciao^^

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
Capitolo 2

Confronto il mio orario giornaliero con quello di Lilibeth e scopro di avere solo due lezioni in comune con la mia nuova amica: Letteratura ed Educazione Fisica. Avrei preferito avere più lezioni con lei, ma va bene anche così. In fondo qelle sono le lezioni che mi spaventano di più, perché so che mi sentirò terribilmente in imbarazzo e l'idea di avere Lilibeth al mio fianco mi conforta molto.

La prima lezione è proprio Letteratura. Arrivata in aula, noto che i posti più defilati sono tutti presi e resta libera solo la prima fila. Mi sentirei in imbarazzo ovunque mi sedessi, ma così è davvero troppo. Mi dirigo decisa verso due ragazzi seduti in fondo all'aula che mi hanno mangiata con gli occhi appena entrata e chiedo loro di cederci il posto (avrò forse metà del fascino di mia madre, ma è più che sufficente per convincere un sedicenne in preda alla tempesta ormonale a gettarsi da una scogliera o infilare la testa tra le fauci di un leone). Mi siedo e indico a Lilibeth il posto libero a sinistra del mio. Le sue occhiate stupite mi fanno temere di essermi messa un po' troppo in mostra, ma ho visto talmente tante volte i miei famigliari sfruttare il proprio fascino per ottenere ciò che vogliono, che per me è diventato naturale come respirare. Per fortuna (o purtroppo, a seconda dei punti di vista) l'ingresso di mia madre cattura l'attenzione di tutti, facendo dimenticare a Lilibeth le domande che sta per farmi. La mamma sembra appena uscita dal catalogo della collezione Autunno-Inverno di un famoso stilista. Indossa un tailleur nero gessato con una camicetta bianca, ma da come la guardano tutti sembra sia entrata in aula completamente nuda. Non ho l'udito dei vampiri di razza pura, ma è comunque abbastanza sviluppato da sentire i commenti indecenti che tutti i ragazzi si sono scambiati a bassa voce.

State parlando della mia mamma, razza di porci schifosi! Datevi un contegno! E poi, siate realistici: che speranze pensate mai di avere con lei?

Lilibeth si accorge che c'è qualcosa che non va e mi tocca il braccio per scuotermi
- Nessie, va tutto bene?
- Si.
Mento prontamente
- Bugiarda.
Lilibeth mi sorride amichevole
- Qualcosa ti turba. E' abbastanza evidente. Forse parlarne con un'amica ti aiuterebbe!
Mi arrendo. Non posso certo dirle tutta la verità, ma mi sforzerò di essere il più sincera possibile
- Stavo ripensando ad una conversazione avuta con Bella ed Edward qualche settimana fa. Ho cercato di convincerli a non farmi seguire Letteratura perché temevo che sarebbe stato imbarazzante avere mia cognata come insegnante. Ma non immaginavo che sarebbe stato così fastidioso! Voglio dire, guardali! Se la mangiano con gli occhi! E' una donna sposata, che cazzo! Com'è possibile che non riescano a trattenersi?
Vedendo che sto per prendere fuoco Lilibeth mi stringe la mano (o almeno, da come si contraggono i muscoli della sua mano, penso che me la stringa; in realtà sento solo una carezza leggera) mentre cerca di consolarmi
- Dai, cerca di calmarti! Capisco che la cosa possa darti fastidio, ma se continui così ti verranno le rughe prima del tempo!
Sorrido dell'ironia che la mia nuova amica non può cogliere: io non avrò mai il problema delle rughe. Ma non basta certo così poco a farmi passare il nervoso.
Per fortuna in aiuto di Lilibeth arriva il ragazzo seduto alla mia destra
- Scusami se te lo domando, ma perché la situazione ti sorprende tanto? Non sapevi già che i ragazzi fanno tutti schifo?
Mi volto verso di lui per guardarlo bene in faccia. Ha i capelli castano chiaro lunghi fino alle spalle, gli occhi azzurri e un sorriso sornione. Se non avessi sempre vissuto circondata da divinità pagane avrei anche potuto considerarlo un bel ragazzo. Purtroppo per lui i miei standard sono decisamente alti.
- Io lo sapevo. Mi sorprende che lo sappia tu!
Mi sorride divertito
- Oh, beh, sto infrangendo una legge non scritta confessandotelo, ma la verità è che sappiamo benissimo di fare schifo! La buona notizia è che ci siamo riuniti e abbiamo deciso di sforzarci di smettere di fare schifo per qualche giorno.
Malgrado il malumore gli restituisco il sorriso
- Se qesti sono i risultati forse dovreste impegnarvi un po' di più.
Continua a sorridermi
- Beh, potrei anche perorare la tua causa alla prossima riunione, se tu e la tua amica mi invitaste al vostro tavolo una volta o l'altra!
E' decisamente uno sfacciato, ma uno sfacciato simpatico.
- Puoi venire al nostro tavolo anche oggi se ti va, ma ti avverto che ci saranno anche Jasper e Alice, i fratelli della professoressa Cullen.
Annuisce soddisfatto
- Nessun problema. Ma se dobbiamo pranzare insieme, sarà il caso che mi presenti come si deve. Mi chiamo Brian Chambers e sono nuovo qui a Paradise. Vengo da Springfield, la capitale dell'Illinois e mi sono trasferito insieme a mia madre dopo che lei ha divorziato da papà.
Ci presentiamo anche noi e passiamo il resto dell'ora a chiacchierare sommessamente del più e del meno. Grazie ai miei nuovi amici smetto di ascoltare i commenti piccanti su mia madre e il mio umore ne giova visibilmente.

Il resto della giornata non è così traumatico al confronto. La pausa pranzo è molto piacevole, anche grazie a zio Jasper e al suo particolare talento nel calmare gli animi e far sentire tutti a proprio agio. Educazione Fisica non è pessima come credevo. Certo avrei fatto a meno delle frecciatine di zio Emmett, ma nel complesso il mio primo giorno di scuola è andato meglio di quanto sperassi.

Tornata a casa, non trovo nessuno. Niente di strano, sapevo che avevano in programma una battuta di caccia. Salgo in camera mia e mi metto a leggere un po'. Ma mi annoio in fretta e il rumore improvviso di un cuore che batte mi avvisa del rientro di Jacobb. Questo mi suggerisce un idea che comprende me, il mio licantropo preferito, le cascate Tahquamenon e una gara di tuffi. Con un sorrisetto perfido dipinto sul volto corro a coinvolgere il mio migliore amico nei miei piani per la serata.

 


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e salutiamo anche il capitolo due che ha introdotto un altro nuovo comprimario. Cosa ne pensate di Brian? Vi piace? Lo odiate? Vi è del tutto indifferente?

nel prossimo capitolo (che posterò mercoledì salvo imprevisti) rivedremo il resto della famiglia Cullen (in particolare Jacobb) quindi siate pazienti e restate sintonizzati^^

vorrei ringraziare chi ha recensito i capitoli precedenti, chi ha aggiunto la storia ai preferiti ma anche chi ha semplicemente letto. Grazie di cuore. Scrivere mi piace parecchio, ma non so se contiuerei a farlo senza il vostro sostegno



Mi raccomando, recensite numerosi e fatemi sapere cosa ne pensate


ciao^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
Capitolo 3

Jacob P.O.V.


Ho appena aperto la porta d'ingresso, quando un
corpo duro come il marmo mi colpisce in pieno petto e mi spinge a terra. Ogni volta che la mia Nessie mi si getta tra le braccia con foga, l'effetto è quello di una valanga. Alzo lo sguardo e mi ritrovo a fissare negli occhi la ragazza più bella del mondo. Mi sorride, divertita dagli effetti della propria irruenza e come spesso mi capita in sua presenza, smarrisco il senso di me beandomi della sua felicità.
- Ciao Jake!
Riprendo il controllo delle mie facoltà mentali e rispondo al saluto
- Nessie! Com'è andato il tuo primo giorno di scuola? Hai fatto amicizia con qualcuno? Qualcuno ti ha dato fastidio? I tuoi parenti ti hanno messa in imbarazzo?
Improvvisamente si fa scura in volto. Le mie domande devono averle ricordato qualcosa di spiacevole
- La mia giornata è andata bene, tutto sommato. Ho conosciuto una ragazza di nome Lilibeth. E' fantastica. Mi ha aiutata ad ambientarmi nella nuova scuola e mi è stata vicina quando ho sentito alcuni ragazzi fare degli apprezzamenti volgari sulla mamma.
Ecco svelato il motivo dell'ombra sul suo viso. Merda, quando Edward leggerà questa storia nei ricordi di sua figlia, s'incazzerà a morte.
- Quello è stato il momento peggiore della giornata. Stavo per alzarmi e sbriciolare loro le ossa, ma per fortuna Lilibeth mi ha calmata. Ho conosciuto anche Brian. Anche lui è stato molto gentile e mi ha aiutata a calmarmi.
Odio già questo Brian. Non è niente di personale. Ma non sopporto l'idea che possa ronzare intorno alla mia Nessie
- Il resto della giornata è stato una passeggiata. Zia Alice e zio Jasper si sono comportati benissimo con i miei nuovi amici e hanno legato con loro senza problemi. Zio Emmett ha fatto sfoggio del suo repertorio di battutine imbarazzanti, ma a quelle sono
abituata, più o meno.
Il viso le si illumina di nuovo e fa un sorrisetto che non promette nulla di buono
- Ma non mi sono gettata tra le tue braccia per raccontarti la mia giornata! Gli altri sono fuori a caccia, quindi ho pensato che tu ed io potevamo approfittare del tuo ruolo istituzionale per andare a fare una gara di tuffi dalle cascate!
Come faccio a dirle di no, se mi guarda così? E poi, devo ammettere che ha avuto un'idea grandiosa!
- Va bene, ottima idea! Però adesso fammi alzare, così vado a cambiarmi e partiamo!
Nessie batte le mani in preda all'entusiasmo
- Evviva! Sapevo che saresti stato d'accordo! Grazie Jake, sei sempre il migliore!
Poi mi appoggia le mani sul torace, mi sfiora le labbra con un rapido bacio e corre al piano di sopra, probabilmente per andare a indossare il costume.

E quello cos'era? Un ringraziamento? Una dimostrazione d'affetto fraterno? Il primo indizio di un nuovo e più forte sentimento nei miei confronti? Piano Jake, frena l'immaginazione. Probabilmente è giusta la prima ipotesi: mi voleva ringraziare per aver accettato il suo invito alle cascate.

Mi alzo dal pavimento e vado anch'io a cambiarmi in camera. Mi tolgo la divisa e appendo la fondina con la pistola alla spalliera del letto (che cosa stupida ed inutile! Cosa me ne faccio io di una pistola?). Mi infilo un paio di bermuda e indosso la mia maglietta preferita (nera, elasticizzata, con la scritta "Alì" sul davanti, che sovrasta il volto del più grande pugile della storia). Quindi scendo di nuovo le scale e mi dirigo verso l'ingresso. Quando vedo il fine ultimo di ogni mio respiro che mi aspetta impaziente davanti alla porta d'ingresso il mio cuore perde un battito. I lunghi ricci color bronzo le cadono morbidi sulle spalle e sulla schiena, i suoi magnifici occhi color cioccolato brillano di trepidazione, il suo profumo dolce ed invitante riempie l'aria, le sue gambe affusolate fanno bella mostra di se sotto la magliettina azzurro cielo e i seni perfetti si muovono ritmicamente ad ogni suo respiro.

Riprenditi, Jake! Lei ti sta apettando!

Faccio qualche altro passo nella sua direzione
- Vogliamo andare?
Lei mi sorride
felice
- Stavo aspettando te! Ma quanto ci hai messo a cambiarti? Non sai che è maleducazione far aspettare una signorina?

Anche sul mio viso si fa spazio un sorriso
- Specie una carina come te! Chiedo umilmente perdono, ma non sono veloce come te. O almeno, non in questa forma!
Arrossisce per il complimento, poi il suo sorriso si fa spavaldo
- Se voleva essere una sfida, accetto volentieri. Non vedo l'ora di dimostrarti che non puoi starmi dietro neanche quando ti trasformi!
Anch'io le sorrido spavaldo
- D'accordo, parti quando vuoi! Io mi tolgo i vestiti e ti raggiungo in un attimo!
Senza farselo ripetere una seconda volta apre la porta di casa e sfreccia via lungo il viale.
- Ehi! Così non vale! Potevi aspettare almeno che chiudessi la porta di casa!
Il vento mi porta in risposta la sua risata euforica.
Mi sfilo maglietta e pantaloncini, li lego alla mia caviglia sinistra e mi fiondo all'inseguimento.


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chi vincerà la gara di corsa? cosa faranno una volta arrivati alle cascate?
la risposta a questi e a molti altri interrogativi verrà svelata nel prossimo episodio. Restate sintonizzati^^


Il capitolo era narrato dal punto di vista di jacob. E' un personaggio che mi è simpatico e che sento nelle mie corde. Quindi ho deciso di dedicargli questo e il prossimo capitolo.

Ed ora i soliti ringraziamenti:
ringrazio

Gobra1095
xlillyx
alex150588
LivinginForks
MartinaCullen
franci_cullen

per aver recensito i capitoli precedenti

bellemorte86
Francy13 
Gobra1095
LivinginForks 
mikelina 
nene_cullen 
NeSsIeCuLlEn 
Paretta
sab
SilVerphoenix 
Sophie x Daniel
Targul 
Twilighter001
twinings


per aver aggiunto la storia ai preferiti


e tutti quelli che continuano a leggere per essere arrivati fin quì^^


ci sentiamo nel prossimo capitolo


ciao XD

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
Capitolo 4

Jacob P.O.V.


Seguo l'odore della mia piccola "vampirastra" attraverso il bosco, lontano dai percorsi turistici. Si è presa un discreto vantaggio, ma la strada è lunga e riuscirò a riprenderla.
 
Accidenti! Nessie ha tagliato per il parco passando tra i rami degli alberi. Con la mia mole, non posso certo arrampicarmi sugli alberi e saltare di ramo in ramo come lei. E i turisti nel parco non reaggirebbero bene alla vista di un enorme lupo dal pelo rossiccio. Io dovrò fare il giro largo e perderò ancora terreno. La sfida si sta facendo interessante. Se non mi do da fare sul serio, rischio di farmi bagnare il naso.

Per fortuna sono arrivato alla base della montagna. Ora dovrò affrontare la scalata per arrivare in cima alle cascate. Posso finalmente sfoggiare tutta la mia potenza e la mia abilità di scalatore e recuperare gran parte del distacco.

Corro a perdifiato e quando raggiungo la cima e il terreno si fa nuovamente pianeggiante, le tracce del passaggio di Nessie si fanno più fresche.

Ma anche il traguardo si fa sempre più vicino. Probabilmente sarà un arrivo al foto-finish. Inizio a sentire i passi leggeri della mia piccola vampirastra davanti a me. Alzo lo sguardo ed eccola lì che si gode il senso di libertà che solo correre riesce a farti provare. Anche lei si accorge della mia presenza e gira un attimo la testa per controllare. Poi inizia a spingere al massimo mentre una risata di pura estasi da vittoria si fa strada nella sua gola
- Sta volta vinco io!

Mi dispiace, piccola mia! 

Sfruttando tutta la potenza delle mie quattro zampe, spicco un salto prodigioso e le atterro davanti. Quindi, nello spazio dello stesso respiro, riprendo a correre e me la lascio alle spalle.

Quando anche lei raggiunge trafelata lo spiazzo da cui faremo i tuffi, io ho avuto il tempo di riprendere le sembianze umane, indossare la maglietta e i bermuda e rilassarmi, appoggiato al tronco di un abete.  La guardo mentre riprende fiato, piegata in avanti con le mani sulle ginocchia e le sorrido beffardo
- Sembra che abbia vinto io anche questa volta!
Lei alza la testa e mi lancia un'occhiataccia
- Non fare lo sbruffone!
Continua a fissarmi irritata, poi lentamente il suo sguardo si addolcisce e le labbra si piegano a formare il più affascinante dei sorrisi
- La prossima volta vincerò di sicuro!

La prossima volta vedrò di lasciarti vincere, se ci tieni così tanto!

-
L'importante è che ne sia convinta tu!
Le passo una mano tra i capelli e glieli scompiglio affettuosamente. Non avrei dovuto farlo. Perché ora il profumo del suo shampoo mi arriva dritto al cervello e fa inserire il pilota automatico. Mi trovo in compagnia della ragazza che amo più della mia stessa vita e la mia mano è tra i suoi capelli. Usare quella mano per attirare il suo viso più vicino al mio e baciarla è logicamente conseguente.

Anche tutto il resto è coneguente.


So cosa state pensando. Non sono un telepate, ma non è difficile immaginare i vostri pensieri in questo momento. Ha solo sette anni. Anche se ha l'aspetto di una diciottenne, è ancora una bambina. E questo fa di me uno schifoso pedofilo. Ma vi sbagliate. So che vi sembrerà un po' campata in aria come teoria, ma concedetemi il beneficio del dubbio e stattemi ad ascoltare, prima di emettere giudizi. Nessie non è propriamente un essere umano. E' più come un gatto. A sette anni considerate un gatto ancora un cucciolo? Ovviamente no. Ecco, lo stesso discorso vale per Nessie. A sette anni ha raggiunto la maturità fisica ed intellettiva. Non è una bambina. Non lo è assolutamente. O almeno, questo è quanto continuo a ripetere a me stesso, nella speranza di iniziare a crederci davvero. Non l'ho stuprata. Lei è un'adulta ed era consenziente. Adulta. Consenziente. Ma se è vero che è un'adulta ed era consenziente...

PERCHE' MI SENTO COME SE L'AVESSI PROFANATA?


*****************************************************

E su questo interrogativo ci congediamo per un po' dai nostri protagonisti.

La reazione di Nessie al precipitare degli eventi, dovrà aspettare un po'(in parte perché un po' di suspence fa sempre bene... e in parte perché non ho ancora deciso quale dovrebbe essere di preciso la reazione di Nessie agli eventi occorsi in questo capitolo)^^

Nel prossimo capitolo avremo il punto di vista di Bella sulla giornata appena trascorsa e nel finale...
 
ma non voglio rovinarvi la sorpresa.

quindi restate sintonizzati^^

ed ora lo spazio dei ringraziamenti:

ringrazio quelli che hanno aggiunto la storia ai preferiti: siamo a 19, quando arriveremo a 30 vi regalerò un capitolo speciale^^

ringrazio chi si prende la briga di recensire, in special modo Gobra1095 che ha commentato con solerzia tutti i capitoli: grazie davvero, non sai quanto apprezzo il tuo sostegno

in fine ringrazio tutti quelli che hanno letto i capitoli precedenti e non si sono ancora stancati di me^^

detto questo come al solito vi saluto dicendovi:

ci sentiamo nel prossimo capitolo


ciao XD

 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


capitolo 5
Capitolo 5

Bella P.O.V.

Poggio la testa sul torace di Edward e con la mano accarezzo lenta i suoi muscoli perfetti. Duemilaseicento notti da sogno e ancora la passione e la frenesia nei confronti di mio marito non sono calate di un punto. I miei doveri di madre e l'amore per mia figlia sono i soli motivi che mi spingono fuori dal letto ogni mattina. E la prospettiva della prossima notte da sogno è ciò che rende sopportabile l'idea di separarmi per qualche ora da mio marito.
Mio marito. Curioso come un tempo (in un'altra vita) queste due parole mi procurassero l'orticaria. Un lieve sorriso mi si disegna sul volto, mentre Edward mi passa una mano tra i capelli, riportando su di sé la mia attenzione.
- Se non ti alzi, farai tardi al lavoro, amore mio!
Mi regala il sorriso sghembo che preferisco ed
è davvero un lavoraccio resistere alla tentazione di riprendere da dove abbiamo appena lasciato. Ma lotto contro tutti i miei istinti e mi convinco ad alzarmi dal letto e a dirigermi verso la cabina armadio. Per l'occasione ho scelto di indossare un tailleur nero gessato, che fa molto professoressa. Mi guardo allo specchio e anche il mio occhio ipercritico deve ammettere che la donna riflessa ha un aspetto decisamente attraente.
Edward mi si avvicina alle spalle, mi circonda la vita con le braccia e mi posa le labbra sul collo.
- Sei splendida!
Gli passo una mano tra i capelli, giro la testa verso le sue labbra e le sfioro con un bacio.
- Adulatore! Se continui a distrarmi, finirò per fare tardi sul serio.
Smette di baciarmi e mi guarda con aria furba
- Hai ragione. Allora basta così!
Lo fisso imbronciata
- Cattivo! Almeno un altro.
Il suo sorriso si fa sempre più malizioso
- Sicura che riuscirai afermarti?
Mi passo la lingua sulle labbra. No. Non sono affatto sicura di potermi fermare. Ma in fondo, chi se ne importa! La lezione non inizierà di certo senza l'insegnante!

Nonostante le "distrazioni", quando Emmett ferma l'auto nel parcheggio riservato agli insegnanti della Paradise High, siamo perfettamente in orario. Ieri sera il mio enorme cognato mi ha sfidata ad una gara di lotta per decidere chi avrebbe guidato e quale auto avremmo preso oggi. Nonostante sia molto più forte di me e abbia molta più esperienza, non è così infrequente che io riesca a battere Emmet in un incontro di lotta. Fa troppo affidamento sulla sua forza, i suoi attacchi sono prevedibili e io ho avuto ottimi maestri. Ma se la posta in gioco è interessante, neanche Jasper riesce a tenergli testa. Così ho dovuto accettare che fosse lui a guidare e che prendessimo la mia Ferrari. Sbatto la portiera con una certa forza e fisso il mio cognato preferito con uno sguardo pieno di stizza
- Sei felice ora? Guardati intorno! Vedi qualche altra fuoriserie europea parcheggiata? Saremo sulla bocca di tutti. Come se non bastasse il fatto di essere nuovi a far parlare la gente.
Emmett mi sorride beffardo
- Andiamo, sorellina! Ti sei guardata allo specchio ultimamente? Se anche fossi coperta di stracci, tutti si volterebbero comunque a guardarti e inizierebbero a parlare di te. Non possiamo evitare di essere sulla bocca di tutti. Quindi tanto vale dare loro qualcosa di succoso di cui parlare. E poi, dovresti sapere per esperienza che questo tipo di chiacchiere si esauriscono in fretta.
Lo guardo ancora imbronciata
- Lo so, Em. Ma questo non significa che mi faccia piacere. Sai bene che ricevere troppe attenzioni mi ha sempre messa a disagio.
Mi rivolge uno strano sorriso
- Non avresti dovuto vestirti così, allora!
Poi corre via come il vento, senza darmi modo di rispondergli per le rime. Ancora stizzita, mi giro verso la scuola, per raggiungere l'aula in cui terrò la mia prima lezione.

Entro in aula e una rapida occhiata mi basta per trovare la mia bambina. E' seduta in fondo, vicino a una ragazza dai lunghi capelli rossi che sembra essere già parecchio in confidenza con lei. Sapevo che non avrebbe avuto problemi a fare amicizia. Il ragazzo seduto alla sua destra invece è tutto un altro discorso. Le occhiate che lancia a mia figlia mi mettono a disagio, ma non sembra una persona cattiva. Solo uno che non conosce bene i propri limiti. Mia figlia è troppo in alto per te, ragazzino.
Mi presento alla classe e inizio a parlare del teatro elisabettiano, ma il brusio incessante di sottofondo inizia ad essere fastidioso. A quanto pare Emmet aveva ragione. Non avrei dovuto indossare quest'abito. Quando sono entrata, tutti mi hanno squadrata e gli apprezzamenti volgari si sono sprecati. Li avevo messi in conto e preferisco che li rivolgano a me piuttosto che a mia figlia (se sentissi qualche commento volgare sulla mia Renesmee farei una strage), ma qui si sta esagerando e ho paura che la mia bambina possa essere turbata. Le rivolgo uno sguardo apprensivo e le mie paure trovano fondamento. E' chiaramente turbata, ma sembra che la sua nuova amica la stia calmando. E inaspettatamente anche il ragazzo alla sua destra si sta dimostrando utile con la sua corte sfacciata, ma non esagerata. Quando sembra che Renesmee si sia calmata, smetto di origliare e mi concentro sulla lezione.

Il resto della giornata procede tranquilla. Dopo aver spiato un po' la sala mensa e aver constatato quanto Alice e Jasper abbiano legato facilmente con i nuovi amici della mia piccolina, vado anch'io a pranzare insieme ad Emmett in un locale vicino, dove si riunisce gran parte del corpo insegnanti per il pranzo. Ci raggiungono anche Rosalie ed Edward, ed improvvisamente il nostro tavolo diventa il centro dell'attenzione di tutti gli avventori del locale. Quando mio marito e la mia splendida cognata si congedano da noi, veniamo circondati da un capannello di curiosi che ci sommergono di domande su noi e sui nostri consorti.

Quello era tuo marito? Come si chiama? Che lavoro fa? Sembra un ragazino! Quella era tua moglie? Come si chiama che lavoro fa? come vi siete conosciuti?

Rispondo loro che si, quello era mio marito, si chiama Edward, è un compositore di musica classica ed un pianista molto affermato. In effetti ha tre anni meno di me, ma non ci bado molto perché sono pazza di lui. Emmett invece parla di Rosalie, spiegando che lavora come Assistente Sociale e che si sono conosciuti per via di un ragazzo seguito da Rosalie che era anche un suo studente.

Lungo la via del ritorno, ho una piccola discussione con Emmett, che mi confessa di aver messo un po' in imbarazzo Renesmee, tanto per passare il tempo. La cosa mi infastidisce, ma so che le frecciatine fanno parte del suo modo tutto personale di dimostrare affetto, quindi non mi è difficile passarci sopra, dopo avergli chiesto di non esagerare.

Quando arriviamo a casa, gli altri ci stanno aspettando per andare a caccia. Mentre ci prepariamo, parliamo di come abbiamo trascorso la giornata. Edward è rimasto a casa, ha perfezionato la propria copertura inserendo in rete degli articoli di giornale che parlano della sua musica e qualche sito di appassionati, tanto per rendere credibile la sceneggiata. Rosalie ha avuto il suo primo incarico. Le hanno assegnato una ragazza di 12 anni che ha cambiato affidatari ogni sei mesi, negli ultimi 3 anni. Dopo aver passato la mattinata a pedinare i nuovi affidatari, per assicurarsi che non bevessero, non si drogassero e non avessero vizi strani, Rose ha deciso di potersi fidare e ha lasciato la piccola Lindsay alle cure degli Shepard. La giornata di Carlisle è stata abbastanza tranquilla, solo un paio di bambini che hanno fatto il vaccino per l'influenza. Esme ha passato la giornata con un cliente che vuole ristrutturare un cottage che ha appena comprato. Alice e Jasper hanno passato una giornata abbastanza noiosa, se si esclude la pausa pranzo, che è stata molto piacevole. Renesmee ha lasciato detto che voleva fermarsi un po' con Lilibeth e Brian e che sarebbe rientrata più tardi. Peccato, volevo tanto parlarle per sapere come ha passato la giornata! Dovremo rimandare al nostro ritorno dalla battuta di caccia.

La caccia si svolge senza grosse sorprese, vivere in prossimità di una riserva naturale rende più facile procurarsi il cibo, anche se  bisogna sempre stare attenti agli escursionisti troppo avventati che si allontanano dai percorsi segnalati e rischiano di finire coinvolti loro malgrado. Ma il dono della preveggenza di Alice si rivela sempre molto utile per evitare tragedie. Sulla strada del ritorno incrociamo le scie di Renesmee e Jacob. Niente di allarmante, Edward mi aveva accennato che nostra figlia stava programmando una gara di tuffi dalle cascate. Decido di raggiungerla insieme al mio sposo e ci separiamo dagli altri che invece proseguono verso casa. Quando siamo in prossimità della cima e le scie di Jake e di nostra figlia si fanno più fresche, Edward si blocca completamente, lo sguardo carico di furia omicida.
- NO! CANE MALEDETTO! COS'HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA?
Jacob ha fatto qualcosa di male a Renesmee? Impossibile! Lei è l'oggetto del suo imprinting, morirebbe piuttosto che farle del male!
- Cos'è successo Edward? Renesmee sta bene? Cos'ha combinato Jacob?
Lo sguardo carico d'odio di mio marito non promette nulla di buono.
- QUEL LURIDO CANIDE MUTANTE HA DEFLORATO NOSTRA FIGLIA!
Il mio cervello si scollega, improvvisamente vedo tutto rosso e un urlo di pura furia sanguinaria mi cresce nella gola. Inizio a correre come una pazza spinta dalla sete di sangue che decuplica le mie forze. L'unica cosa a cui riesco a pensare è quello stupido licantropo. Jacob. Jacob. JACOB! Lo farò a pezzi, brucerò i resti e ballerò intorno al fuoco.



*******************************************************

Questa era la giornata di Bella.
So che come capitolo è un po' lungo, ma non volevo dividerlo in due per non tirarla troppo per le lunghe.

Il prossimo sarà nuovamente narrato da Renesmee e affronterà le conseguenze degli eventi narrati nel finale di questo capitolo

Jacob sopravviverà alla furia di Bella? per saperlo non dovete far altro che leggere il prossimo capitolo

quindi mi raccomando: restate sintonizzati^^


ed ora l'angolo dei ringraziamenti:

ringrazio chi ha aggiunto la storia ai preferiti: grazie davvero, non so più come dirvi quanto mi faccia piacere il vostro sostegno

ringrazio chi recensisce i capitoli: leggere i vostri incoraggiamenti mi riempie di gioia, ma volevo dirvi che so anche accettare le critiche, se sono accompagnate da consigli su come migliorare. Se dovete dire semplicemente "fa schifo", potete risparmiarvelo, ma critiche tipo: "il capitolo non è un granché: avresti dovuto trattare meglio questa parte, o dare più spazio a questo personaggio, o tagliare questa parte" e via di seguito, sono ben accette perchè mi aiutano a migliorare.

In fine come sempre ringrazio tutti quelli che continuano a leggere, anche se per un motivo o per l'altro non recensiscono^^

ci sentiamo nel prossimo capitolo



ciaoXD


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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
Capitolo 6


Ho appena fatto l'amore.
Wow! Non riesco a credere che sia successo! Sarò cambiata esteriormente? Perché io mi sento diversa. La mia testa è più leggera e mi sembra di respirare meglio. Mi sento come se fino ad oggi avessi vissuto con una zavorra enorme ed ora me ne fossi finalmente liberata e potessi iniziare a vivere davvero. Chissà se anche Jake si sente così. Sarò stata all'altezza delle sue aspettative? Perché lui ha superato di gran lunga le mie! E' stato così fantastico che non trovo le parole per descriverlo. Ugh, quest'estate sarà imbarazzante! Dovrò cercare Nahuel e spiegargli la situazione con calma. E' un caro amico e l'unico altro mezzovampiro che conosca. Non voglio che ci resti male. E' vero, l'estate scorsa abbiamo avuto una mezza storia, ma era solo una storiella estiva! Non mi sento come se oggi lo avessi tradito! Ma forse è così che la vedrà lui. Probabilmente, nella sua mente di aborigeno dell'Amazzonia, siamo una vera coppia a tutti gli effetti e vorrà riprendere il discorso da dove lo abbiamo lasciato l'estate scorsa. Aaaagh! Ma cosa vado a pensare! Concentriamoci sul momento attuale e cerchiamo di goderci ogni sfumatura. Sono distesa al fianco di Jacob e con la mano, sto percorrendo distrattamente la linea tra i suoi pettorali. Lui mi stringe a sé, cingendomi le spalle con il braccio e con la mano mi accarezza i capelli, sovrappensiero. Improvvisamente si blocca, i muscoli del collo si tendono come se stesse serrando le mascelle. Si alza in piedi e inizia a fissare con una certa preoccupazione il sentiero. Tendo le orecchie per capire chi o cosa abbia causato la reazione di Jacob.

OH, MERDA!

STA ARRIVANDO MIA MADRE!

E a giudicare dal passo spedito e dal suo ringhiare furioso, sembra non abbia preso particolarmente bene quello che è successo tra me e Jacob. Ma da cosa l'ha capito? Ci avrà sentiti mentre lo facevamo? Non credo. Abbiamo finito già da un po' e lei era ancora lontana. Oh Dio, fa che fosse lontana! Mi vergognerei come una ladra, se mi avesse sentita! Ma in qualche modo deve averlo capito, perché se ancora non sapesse, non sarebbe così furiosa. Oh, ma certo! Avrei dovuto pensarci prima. Mio padre ha sentito i nostri pensieri! E i passi leggeri dietro mia madre confermano la mia ipotesi. Di tutte le volte che il potere di mio padre si è rivelato inopportuno, questa è di certo la peggiore! Se sopravviverò a questa giornata, io e papà faremo una bella chiacchierata su come non debba permettersi di sbirciare nella mia testa! I miei pensieri sono miei e basta! Se voglio condividerli, posso usare il mio potere per farlo, non serve che me li prenda senza chiedere il permesso!
Ma la mia sfuriata nei confronti di papà dovrà aspettare, perché ho appena visto la mamma spuntare da dietro la curva.

Succede tutto in un attimo. Una frazione di secondo pima Jacob è in piedi con le mani alzate, subito dopo mia madre gli si getta addosso con tutta la forza di cui è capace e l'impatto scaglia entrambi giù per la cascata. Per sopravvivere all'impatto con l'acqua, Jacob si trasforma in lupo. Sorpresa dall'improvviso aumento di volume, mamma allarga le braccia e si lascia sfuggire l'enorme lupo dal pelo rossiccio, che usando la coda per darsi una spinta e bilanciarsi a mezz'aria, riesce ad evitare le rocce e a non farsi troppo male finendo in acqua. Anche la mamma esegue un doppio avvitamento ed entra in acqua con una grazia degna di una tuffatrice olimpionica. Riemerso dall'acqua, Jacob riprende forma umana e inizia ad urlare contro mia madre. Le urla sono talmente
forti da arrivare fino a me, coprendo il rumore della cascata.

- MA SEI COMPLETAMENTE USCITA DI TESTA? HAI RISCHIATO DI AMMAZZARMI!

Mia madre gli risponde a tono

- PECCATO SOLO CHE NON CI SIA RIUSCITA! COME HAI OSATO ALLUNGARE LE TUE SPORCHE MANACCE SULLA MIA BAMBINA? HA SOLO SETTE ANNI, RAZZA DI SCHIFOSO PERVERTITO!

Oh mio Dio! Mia madre ha veramente detto quello che le ho sentito dire? Andiamo! Io non ho sette anni! Beh, veramente sì, ma ne dimostro almeno venti e il mio cervello è maturo quanto il mio fisico, se non di più. E' davvero così importante la mia età anagrafica?

- Sì. Che ti piaccia o no, la tua età anagrafica è molto importante per me e tua madre.

Volto la testa e vedo mio padre che mi guarda con aria severa, ma allo stesso tempo amorevole.

- Forse farai fatica ad accettarlo, ma sforzati almeno di capirci. I genitori normali hanno molto tempo per godersi l'infanzia delle proprie figlie ed abituarsi all'idea che un giorno diventeranno donne. Io e tua madre ti abbiamo vista attraversare tutte le fasi della crescita in un attimo per trasformarti nella splendida giovane donna che ora mi sta incenerendo con lo sguardo.

Sorrido, e il mio sguardo si addolcisce appena un po'

- Senza contare tutta la dannata faccenda dell'imprinting! Credi sia stato facile per noi accettare i sentimenti di Jacob nei tuoi confronti? Osservarvi giorno dopo giorno. Guardare ogni abbraccio, ogni carezza che vi scambiavate e sforzarsi di non vederci più di quel che c'era. Vedere come il vostro rapporto si evolveva. Constatare che i tuoi sentimenti per Jacob cambiavano in accordo con i suoi per te. Ed ora questo! Avremmo odiato Jacob anche se fosse successo tra dieci anni, ma oggi è maledettamente troppo presto! Riesci a capirlo?

Abbasso lo sguardo. Certo che capisco! Agli occhi dei miei genitori, sarò sempre una bambina. Ma il fatto che lo capisco, non significa che mi stia anche bene!

- Nessuno ti chiede tanto. Mi basta che tu capisca. Se capisci perché la tua relazione con Jacob mi infastidisce tanto, capirai anche perché, con effetto immediato, ti proibisco di continuare la vostra storia. Non sono così crudele da separare Jacob dall'oggetto del suo imprinting. Potrete continuare a vedervi. Ma se vi toccherete, se vi guarderete, se anche soltanto vi penserete in un modo che non reputerò opportuno, non esiterò un attimo ad allontanarlo dalle nostre vite. E a quel punto, se continuerà a ronzarti intorno, STRAPPERO' PERSONALMENTE LA TESTA DI JACOB BLACK DAL SUO STUPIDO COLLO E SCOPRIRO' SE E' CAPACE DI FARSENE RICRESCERE UN'ALTRA!


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e con le urla di Edward che ci risuonano nelle orecchie, si conclude anche il capitolo 6.

nel prossimo sentiremo la risposta di Renesmee, scopriremo come si è concluso il confronto tra Jacob e Bella e nel finale...

restate sintonizzati e lo saprete^^

ed ora come al solito lo spazio dei ringraziamenti:

ringrazio chi ha recensito i capitoli precedenti: i vostri complimenti mi lusingano, ma non sono sicuro di meritarli. come fa notare gobra1095, nel capitolo 5 ho tirato un po' via cercando di comprimere in un singolo capitolo eventi che potevano tranquillamente occuparne due. non volevo ripetere l'errore del capitolo 4 (che a mio avviso non dice quasi niente e si conclude troppo in fretta) ed ho esagerato. mi dispiace. per farmi perdonare sono ritornato ai miei soliti ritmi ed ho spezzato la vicenda del capitolo 6 in due capitoli (questo e il prossimo). spero di aver fatto un buon lavoro^^

ringrazio chi ha aggiunto la storia ai preferiti (siamo a 27, il traguardo dei 30 si avvicina)

ed in fine ringrazio come sempre tutti quelli che leggono la mia storia. anche se non vogliono o non possono lasciare un commento, il semplice fatto che continuino a leggerla mi incoraggia a continuare a scriverla^^

e con questo ho davvero finito

ci sentiamo nel prossimo capitolo
 
ciao XD

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


capitolo 7
Capitolo 7


"Ti proibisco di continuare la vostra storia". Proibisco. Proibisco. Pro-i-bis-co.

Le parole di mio padre mi risuonano in testa svuotate di ogni senso. Crede davvero di potermi proibire qualcosa? Non sono più una bambina!

Quando avevo due anni, durante una battuta di caccia, mi sono allontanata dal gruppo per seguire una scia più allettante. Nella mia incoscienza di bambina ho cercato di assalire il mio primo grizzly! Gli sono piombata addosso ed ho trovato facilmente il punto da mordere, all'attaccatura tra spalle e collo. Quello che non avevo previsto è che un orso è molto più forte di un cervo. Mi si è scrollata di dosso con una rampata, mi ha schiacciata a terra e mi ha ringhiato contro. E' stata l'esperienza più spaventosa di tutta la mia vita! Ancora oggi, a distanza di cinque anni, non mi avvicino a più di sessanta metri ad un orso, se non c'è almeno un altra persona insieme a me. Ovviamente tutto si è risolto per il meglio. Due secondi dopo aver sentito l'orso ringhiare, mio padre gli si gettava contro e mia madre mi stringeva tra le braccia per controllare che non mi fossi fatta niente di male. Quella stessa sera sono stata messa in castigo in camera mia per la prima volta. La mamma, che ha sempre avuto il cuore più tenero di mio padre, è venuta quasi subito a farmi compagnia. Quando ha visto che stavo piangendo, è corsa ad abbraccarmi, mi ha asciugato le lacrime con un bacio e ha iniziato a cullarmi dolcemente.
- Su, su. Non piangere, piccola mia. Oggi mi hai fatto prendere un bello spavento, sai?
Ho alzato la testa dalla sua spalla e l'ho guardata ancora coi lucciconi agli occhi
- Oh mamma! Ti prego perdonami! Ti prometto che non sarò mai più così avventata!
A quelle parole mia madre è scoppiata a ridere.
- Non fare promesse che non puoi mantenere! So già che farai ancora una marea di stupidaggini. Sei mia figlia! Hai ereditato il mio gusto per il brivido, la mia sventatezza e la mia testaccia dura.
Ho ricambiato il suo sorriso, ma poi la mia faccia si è rabbuiata di nuovo
- Papà è ancora molto arrabbiato?
Il suo sorriso si è fatto improvvisamente dolce
- Devi capirlo! Si preoccupa per te. Quando ero ancora una mortale, ho fatto un sacco di cose pericolose, prima tra tutte frequentare un vampiro. Ed ora, constatando quanta parte del mio carattere hai ereditato, ha paura che tu possa cacciarti in qualche grosso guaio.

A quei tempi, ho accettato di buon grado i divieti imposti da mio padre, li vedevo come prove del suo amore nei miei confronti. Ma oggi è diverso. Se crede che mi lascerò mettere in castigo come quando avevo due anni, si sbaglia di grosso. Non so ancora cosa farò, ma troverò il modo di continuare a vedere Jacob nonostante tutto.

Il flusso dei miei pensieri viene interrotto dalle urla che salgono dal fondo della cascata
- IO SONO UN LUPO!
La risposta di mia madre non tarda ad arrivare
- E QUESTO PERDONA TUTTE LE TUE COLPE, VERO? Quando hai iniziato a trasformarti, mi hai trattata da schifo, ma ti ho perdonato, perché non era colpa tua. Sei un lupo, dovevi seguire gli ordini dell'alfa! Ho sopportato con pazienza tutte le offese ad Edward e al resto dei Cullen, perché non era colpa tua. Sei un lupo, l'odio per i vampiri ti viene istintivo! Ho anche più o meno accettato la storia dell'imprinting tra te e Renesmee, perché neanche quella è colpa tua. MA SE CREDI CHE TI LASCERO' ALLUNGARE IMPUNEMENTE LE TUE ZAMPACCE SU MIA FIGLIA, SEI COMPLETAMENTE FUORI STRADA! E COMUNQUE, CHE VORREBBE SIGNIFICARE CHE SEI UN LUPO, QUESTA VOLTA?
Jacob sembra in imbarazzo per le accuse di mia madre
- Semplicemente che non riesco facilmente a dominare i miei istinti. Quando ho fame mangio, quando ho sonno dormo, quando voglio correre corro. Questa sera ho sentito l'impulso irrefrenabile di baciare Nessie e l'ho fatto. Se lei mi avesse respinto, sarebbe sicuramente finita lì. Mi sarei scusato e avrei odiato me stesso per la mia debolezza. Ma non mi ha respinto. Ha ricambiato il mio bacio con altrettanto trasporto. E a quel punto che scelta mi restava? Lei è tutta la mia vita! Come potevo negarle ciò che voleva, quando era ciò che volevo anch'io? Quando ogni singola cellula del mio corpo mi imponeva di proseguire, come potevo anche solo pensare di fermarmi?
Mia madre continua a guardarlo furiosa, ma ora un accenno di comprensione inizia a farsi strada sul suo volto
- Ma, se credi che non condivida le accuse che mi hai mosso
, sei totalmente in errore! Credi che non sia perfettamente consapevole del fatto che Nessie ha solo sette anni? Credi che non mi senta anch'io uno schifoso pedofilo?

Che cosa? Anche Jacob tira fuori la storia della mia età?

- Mi sono odiato per quello che le avevo appena fatto. Ma poi ho capito che stavo guardando la situazione dalla prospettiva sbagliata.

Non so ancora dove voglia andare a parare, ma mi piace!

- Mi ero fissato sull'età anagrafica di Nessie, senza considerare la sua vera età! Nessie non è una bambina di sette anni, è una mezza-vampira che a sette anni ha raggiunto la maturità fisica ed intellettiva. So che non ti piace sentirtelo dire, perché ti piace pensare a lei come a una bambina, ma tua figlia è cresciuta ed è diventata una giovane donna bellissima e molto intelligente.

Improvvisamente e del tutto inaspettatamente, il volto di mia madre si apre in un sorriso

- Sul bellissima non discuto, ma certo il suo pessimo gusto in fatto di ragazzi non denota intelligenza!

Anche Jacob si rilassa e inizia a ridacchiare

- Ehi! Piano con le offese. Ti ricordo che anche tu hai subito il fascino selvaggio di questo magnifico esemplare di Nativo Americano!

Cosacosacosa? Mia madre e il mio Jacob? Perché non è mai venuta fuori questa storia?


Mamma rivolge a Jacob la sua espressione finto-imbronciata

- E dopo tanti anni, pago ancora le conseguenze di questo errore! Se avessi saputo allora i fastidi che mi avresti causato, avrei lasciato che Edward ti cambiasse i connotati!
Jake sbuffa e alza gli occhi al cielo
- Sei sempre convinta che vincerebbe il tuo succhiasangue?
Mia madre si limita a fare spallucce
- Edward è più forte di me. Ed io potrei batterti facilmente!
Jacob le rivolge uno sguardo sorpreso
- Mi sta forse sfidando, signora Cullen?
Mia madre gli sorride maliziosa
- Può scommetterci, signor Black. E per rendere la sfida più interessante, se riuscirai a battermi, accetterò la tua storia con mia figlia. Ovviamente se dovessi vincere io, vi dovrete limitare ad un rapporto platonico almeno per i prossimi dieci anni!

Mamma si flette sulle ginocchia, pronta ad attaccare, mentre Jacob assume la sua forma di lupo. So che dall'esito di questo scontro dipendono tutte le mie possibilità di vivere una vita felice insieme al mio ragazzo. So anche che dovrei tifare per Jacob. Ma mia madre sembra così fragile e indifesa difronte al mastodontico lupo dal pelo rossiccio, che non posso fare a meno di preoccuparmi per lei.
- A chi lo dici!
Mio padre mi posa una mano sulla spalla
- Mi dispiace per aver avuto una reazione esagerata. Comunque vada a finire lo scontro, se tua madre è disposta ad accettare la cosa, posso farlo anch'io.
Poso una mano sopra la sua
- Sei perdonato. Spesso esageri e mi mandi ai pazzi, ma  in fondo so che cerchi sempre di fare la cosa migliore per me e per la mamma.
Il volto di mio padre si apre in un sorriso
- Almeno ci provo! Ma voi due non me lo rendete affatto facile.  
Gli sorrido furba
- Vedrò di farci qualcosa in futuro, ma ora che ne dici se tornassimo allo scontro?
Papà annuisce soddisfatto
- Mi trovi pienamente d'accordo. In fondo, non è detto che tua madre non riesca a sorprendermi come suo solito!
Ci voltiamo verso la cascata ed osserviamo lo svolgersi degli eventi in un misto di aspettativa ed apprensione.


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e qui finisce anche il capitolo 7

nel prossimo Bella e Jacob decideranno il destino di Renesmee^^
e nel finale ci sarà l'avvenimento da cui prenderà le mosse il resto della fanfiction^^

sono riuscito ad incuriosirvi? allora ho raggiunto il mio scopo^^

vi garantisco che la storia non è neanche iniziata ancora

quindi mi raccomando restate sintonizzati^^

ed ora lo spazio dei ringraziamenti

come sempre ringrazio chi si prende la briga di recensire, chi mi ha aggiunto ai preferiti e chi si è preso semplicemente la briga di leggere la storia


ci sentiamo nel prossimo capitolo e mi raccomando: recensite numerosi^^

ciao XD

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


capitolo 8
Capitolo 8

Edward P.O.V.

Sorprendente!
Veder combattere la mia bellissima moglie mi toglie il respiro ogni volta. L'ho vista nuda, mi sono perso rimirando il suo volto nell'estasi della passione; ma vederla così, osservarla mentre prende le misure all'avversario, valutandone le debolezze per cercare un'apertura di cui approfittare per passare all'attacco, rendersi conto di quanto sia assolutamente perfetta e letale in ogni suo gesto, è un'esperienza che non ha eguali!
Lei e Jacob si girano intorno, studiandosi reciprocamente. La spavalderia che contraddistingue ogni azione del licantropo, ha lasciato il posto quasi subito ad un atteggiamento più prudente. In un attimo si è reso conto che tutta la secolare esperienza di combattimenti con i vampiri che ha ereditato dai propri antenati non l'aiuterà molto in questa circostanza. L'unico scontro che ha avuto con lei in precedenza è stato sette anni fa, quando Bella è venuta a conoscenza dell'imprinting tra lui e nostra figlia. Era una semplice neonata, senza alcuna esperienza di combattimento, ma è comunque riuscita a lottare usando il cervello ed evitando di attaccare a testa bassa. Oggi non ha più la sua esorbitante forza da vampira neonata, ma la sua tecnica si è notevolmente affinata e pochi vampiri potrebbero esserle pari in combattimento.
Questi e molti altri pensieri di questo genere affollano la mente di Jacob bloccando ogni suo slancio e costringendolo sulla difensiva. Al contrario Bella sembra avere tutto sotto controllo e i suoi movimenti sono sicuri e ben ponderati.
Poi soccede tutto in un istante.
Il lupo fa un passo falso, mostrando il fianco e invitando Bella a farsi sotto. Invito che la mia incoscente mogliettina coglie prontamente.

Attenta, tesoro! E' una finta! Jacob ti balzerà addosso sfruttando la sua mole per schiacciarti ed immobilizzarti sotto le proprie zampe!

Ma la mia apprensione si rivela inutile.
La stupenda creatura che ho avuto la fortuna di sposare si ferma all'ultimo secondo e salta di lato schivando il contrattacco di Jacob. Troppo tardi l'enorme lupo rossiccio si accorge del proprio errore e si ritrova completamente scoperto quando Bella gli salta sulla groppa e gli stringe le braccia intorno al collo togliendogli l'aria. Jacob inizia a sgroppare come un forsennato tentando di liberarsi, ma il mio amore gli stringe saldamente i fianchi con le gambe vanificando ogni suo sforzo. In un ultimo gesto dettato dalla disperazione, il lupo si getta sulla schiena per schiacciarla col suo peso e costringerla a mollare la presa. Ma Bella lascia andare i fianchi di Jacob e pianta saldamente i piedi nel terreno continuando a stringere con le braccia. Pochi istanti dopo il lupo perde conoscenza e ritorna alla sua forma umana.

Mi sto beando della magnificenza della mia dolce metà, quando l'urlo disperato di mia figlia mi fa tornare coi piedi per terra

- JACOB, NOOO!!!

Stringo Renesmee tra le braccia per impedirle di gettarsi dalla cascata

- Dai, teoro, calmati! Tua madre non farebbe mai del male a Jacob. Ha solo perso i sensi. Probabilmente si sveglierà con un gran mal di testa, ma passerà presto.

Sul mio volto si fa spazio un sorriso

- E poi tu e il tuo ragazzo sarete liberi di frequentarvi come vorrete!

Mia figlia si irriggidisce tra le mie braccia. Poi si volta stupita verso di me, con gli occhi ancora lucidi di pianto

- M-ma io c-credevo... I-insomma, Jake ha perso q-quindi...

Continuo a sorriderle

- Tua madre ha appena abbassato il suo schermo mentale per comunicarmelo. A quanto pare, le parole di Jacob l'avevano convinta, ma non ha saputo resistere alla tentazione di sfidarlo seriamente, quindi ha approfittato della situazione e si è inventata che se Jacob avesse perso, avrebbe dovuto rinunciare a te.

Afferrando il senso delle mie parole, Renesmee inizia a sorridere

- Mi stai davvero dicendo che posso frequentare Jacob come fidanzato?

Faccio un cenno di assenso

- E' esattamente quello che sto dicendo. Certo, dovranno esserci delle regole e dovrete cercare di evitare di pensare certe cose in mia presenza, ma in buona sostanza sì, tu e Jacob potrete frequentarvi come fidanzati, se è proprio questo che volete.

Mia figlia inizia a saltellare e battere le mani, poi mi abbraccia con forza

- Oh, papà! Grazie, grazie, grazie!

Le passo una mano tra i capelli e le bacio la fronte

- Dovresti ringraziare tua madre, in fondo è stata lei ad accettare la cosa per prima!

Renesmee scioglie l'abbraccio, poi mi guarda con occhi carichi d'affetto

- Hai ragione, corro a raggiungerla!

Poi parte veloce come il vento, lasciandomi indietro. Sorrido con dolcezza, riflettendo su quanto mia figlia abbia preso dalla madre, quando il mio sguardo si sofferma sugli abiti di Jacob. Li raccolgo e mi avvio senza fretta verso valle.


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ed ora visto che vi avevo promesso un capitolo speciale per celebrare il fatto che la storia è tra i preferiti di più di 30 persone, il capitolo continua, narrato da Renesmee^^

continuate a leggere, ci risentiamo nelle note di fine capitolo^^


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Evviva!

Evviva, evviva, evviva!

Mamma e papà hanno accettato la mia storia con Jacob!

Non vedo l'ora di fare la nostra prima uscita ufficiale come coppia! So che siamo già usciti insieme un sacco di volte, ma ora stiamo insieme, quindi sarà tutto diverso. Sarà migliore! O almeno spero. Oh mio Dio! E se fosse un disastro? Se fossimo imbarazzati e rovinassimo completamente l'atmosfera? E se... Stop! Non correre troppo Renesmee. State insieme ufficialmente da meno di un'ora e già ti crei tutti questi problemi? Fai un bel respiro, calmati e riavvia il cervello.
Woff. Bene. Che stavo dicendo? Ah, sì. Jacob! Appena torno a casa devo informare Lilibeth delle novità! Ma forse starà dormendo. Chissà che ore sono!

La mia mente sta viaggiando a ruota libera, quando mi rendo conto che mio padre si è fermato. A giudicare dall'aria assorta, deve aver colto qualche pensiero inaspettato proveniente dalla casa, che ormai è in vista. Mia madre gli è subito accanto

- E' successo qualcosa?

Il viso di mio padre si rilassa

- Sì, ma non è qualcosa di brutto. Solo inaspettato. Ma quando arriveremo, Alice vi racconterà tutta la storia.

Mia madre annuisce poi si rivolge a me e Jacob

- Allora sbrighiamoci ad arrivare a casa e sapremo tutto.

Quando entriamo a casa, sono la prima a parlare

- Mentre arrivavamo, papà ha letto alcuni pensieri provenienti dalla casa, ma non ci ha voluto dire di che si trattava.

Fisso zia Alice con aria interrogativa

- Ha detto che zia Alice ci avrebbe spiegato tutto.

Zia Alice sembra leggermente imbarazzata

- Beh, non è niente di che. Domani pomeriggio il clan di Siobhan verrà a farci visita.

Continuo a fissarla

- E non c'è altro?

Zia Alice fa un sospiro

- C'è il motivo per cui ci faranno visita. Oggi, quando ci hai presentato Lilibeth, il suo cognome mi è suonato familiare, ma non ho detto niente subito, perché prima volevo controllare. Ma quando ho deciso di fare delle ricerche sull'albero genealogico di Lilibeth, ho avuto una visione del clan Irlandese che veniva a farci visita. Questo ha confermato i miei sospetti, ma ho comunque fatto la ricerca e ho comunicato i risultati a Siobhan.

Stò iniziando a spazientirmi, solitamente zia Alice non è tipo a cui bisogna tirar fuori le parole con le pinze

- E quali sono i risultati?

La zia sospira di nuovo e poi mi fissa con intensità

- Lilibeth è la pronipote di Maggie.

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allora, cosa ne dite?

vi è piaciuto lo scontro tra Jacob e Bella?

e l'idea del capitolo diviso in due parti con due narratori?

e cosa mi dite del finale?

ve lo aspettavate?

vi ha sorpreso?

non ve lo aspettavate, ma non vi ha colpito più di tanto?

fatemi sapere^^

ed ora lo spazio dei ringraziamenti:

ringrazio


1 - acqua1879 [Contatta]
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per aver inserito la storia tra i preferiti

ringrazio chi recensisce (anche se ultimamente le recensioni iniziano a scarseggiare T__T, cos'è, la mia storia vi sta annoiando?)

in fine ringrazio comunque tutti i lettori^^

anche se non recensite, immagino che la storia vi piaccia comunque visto che continuate a leggerla^^

e come sempre vi saluto dicendovi

restate sintonizzati

ciao XD








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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


capitolo 9
Capitolo 9

Sorseggio il mio caffè, mentre ricontrollo per l'ennesima volta gli esercizi di trigonometria alla ricerca del passaggio errato che causa l'incongruenza tra il mio risultato e quello del libro. Da quando, due settimane fa, ho trovato questa graziosa caffetteria in una stradina poco distante dalla Paradise High, faccio colazione qui praticamente tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. In generale, non ho una gran predilezione per il cibo umano (anche la bistecca più succulenta non regge il confronto col sangue caldo di un grosso mammifero), ma la pasticceria italiana mi manda letteralmente in estasi, senza contare la sana dipendenza che ho sviluppato per il caffè espresso. Chiudo sconsolata il quaderno e controllo l'orologio per essere sicura di arrivare in tempo a lezione.

E' passato un mese da quando ho scoperto che la mia amica Lilibeth è la pronipote di Maggie, una vampira irlandese in ottimi rapporti con la mia famiglia. Le due si sono anche incontrate, quando ho invitato Lilibeth a studiare a casa mia, ma ovviamente la mia amica è rimasta all'oscuro del legame di parentela che condivide con la graziosa ragazza irlandese che le è stata presentata come una vecchia amica di nonna Esme. La versione ufficiale è che, ai tempi dell'università, nonna Esme ha viaggiato per l'Europa per studiare l'architettura Classica. A Dublino ha fatto amicizia con Maggie e da allora sono rimaste in contatto facendosi anche visita reciprocamente di tanto in tanto.

L'idea di dover mentire alla mia amica non mi piace per niente, ma so che è necessario farlo per la sua sicurezza e anche per quella della nostra famiglia. I Volturi, un potente clan di vampiri italiani che da più di mille anni si è imposto come clan dominante e vigila sul mondo dei vampiri, hanno dettato delle leggi, che mirano tutte ad un unico obiettivo: mantenere l'esistenza dei vampiri un segreto per gli esseri umani. Chi trasgredisce, viene eliminato e viene preso qualunque provvedimento necessario a cancellare i danni causati dalla trasgressione. Solo a titolo esemplificativo: l'incendio che ha devastato Chicago nel 1871 è stato una copertura dei Volturi e non è certo stato un iceberg ad affondare il Titanic! In passato, in virtù dell'amicizia tra nonno Carlisle ed Aro, il leader dei Volturi, i rapporti tra i due clan erano molto buoni. Ma recentemente, il fatto che zia Alice ed il suo stupefacente dono si siano uniti alla famiglia Cullen, ha scatenato l'invidia di Aro che ha colto ogni occasione per costringere Alice ad unirsi al suo clan. L'ultimo confronto è avvenuto circa sette anni fa, quando il clan italiano ha cercato di uccidermi, perché la mia natura ibrida costituiva un'incognita troppo rischiosa. Lo scontro è stato scongiurato dall'intervento in mio favore del branco di licantropi di cui faceva parte il mio Jacob, di un nutrito gruppo di amici( di cui faceva parte anche il clan irlandese) e di Nahuel, che ha testimoniato quanto abbiamo in comune con i vampiri puri. Ma la questione è stata semplicemente rimandata. I Volturi non rinunceranno facilmente ai propri obiettivi (tra i quali rientrano anche mio padre per il suo dono della telepatia e mia madre che può proiettare uno scudo per difendere se stessa e gli altri dagli attacchi di natura psichica), quindi bisogna sempre fare attenzione a non dare loro alcun motivo per entrare in azione. Per questo ogni giorno devo guardare la mia migliore amica negli occhi, sorridere, rovesciarle addosso una valanga di menzogne, quindi fare lo stesso col suo ragazzo Brian (che tra parentesi, pensavo volesse provarci con me, ma stava semplicemente usando la strategia "per arrivare ad una ragazza, passa per la sua migliore amica". Non c'è che dire, un altro duro colpo alla mia già fragile autostima). Non posso proprio fare altrimenti. Questo è l'unico modo per proteggere loro e noi. Mentire. E mentire bene! Perché le conseguenze di un errore sarebbero catastrofiche.

E' con questi pensieri in testa che parcheggio la mia Lamborghini nel piazzale degli studenti e mi appresto ad iniziare un'altra giornata di scuola. Non ho fatto neanche venti metri, quando Lilibeth mi si fa in contro, mano nella mano con Brian.

- Ciao, migliore amica! Fatto qualcosa di interessante questo fine settiana?

Oh, si! Io e Jake siamo stati a caccia di puma e poi abbiamo raggiunto i miei genitori a Forks. Mamma voleva fare visita a nonno Charlie ed io ho passato un po' di tempo col mio ragazzo a La Push, la riserva indiana su cui vigilano i licantropi della tribù Quilleute. Sam, il capobranco originale, ha smesso di trasformarsi per vivere insieme ad Emily, da cui sei anni fa ha avuto due splendidi gemelli. Anche altri due membri del branco, Paul e Jared, si sono ritirati per sposare Rachel (la sorella di Jacob) e Kim. Ora il branco è guidato da Leah Clearwater, la prima donna diventata licantropo da quando Taha Aki (il capostipite leggendario dei licantropi Quilleute) unì il proprio spirito con quello di un lupo. Avrebbe dovuto essere Quill (il migliore amico di Jacob) a guidare il branco, ma ci ha rinunciato perché il legame con Claire (la ragazzina di appena dieci anni con cui ha avuto l'imprinting) lo spinge a metterla davanti alle esigenze del branco e sente di non essere in grado di gestire la responsabilità del comando.
Ma ovviamente non posso raccontare a Lilibeth neanche un decimo di tutto questo.

-  Oh, niente di speciale. Edward, Bella, Jacob ed io abbiamo fatto una  gita ai Laghi. Per quanto grande sia casa nostra, vivere con altre otto persone rende l'intimità una merce rara e molto preziosa. Quindi ho accolto volentieri la prospettiva di passare due giorni solo col mio ragazzo, visto che anche mio fratello e sua moglie volevano starsene un po' da soli. Ma a differenza di Jake, io non sono un'appassionata di campeggi e preferisco i confort di una suite al Grand Hotel alle zanzare che mi mangiano viva in una tenda in mezzo ai boschi.

La mia amica mi osserva con un'espressione indecifrabile dipinta sul volto. Da quando ho scoperto la verità sulla sua famiglia, inizio a credere che abbia ereditato lo stupefacente talento della prozia nello svelare le menzogne

- Oh, povera! Questo weekend Brian ed io abbiamo in proggetto di andare a Chicago. Il mio cucciolorso sta cercando di convincermi a vedere una partita dei Cubs. Magari potreste aggregarvi anche tu e Jake!

Lilibeth colpisce col gomito le costole di Brian

- Diglielo anche tu, fidanzato!

Brian si massaggia il fianco e mi sorride amichevole

- Ma certo, venite anche voi! Ho idea che Jake apprezzerà la cosa più della mia cucciolorsa.

Gli restituisco il sorriso. La proposta è davvero interessante. Il baseball è il mio sport preferito e questa settimana i Cubs affronteranno gli Yankies, la mia squadra del cuore.

- Beh, non saprei... Non sono una grande appassionata di baseball. Però probabilmente hai ragione: Jake si divertirà un mondo! Ma sì, dai! Accetto l'invito!

Stabiliti i piani per il weekend, ci dirigiamo verso l'aula di Lettere. Questa nuova avventura si prospetta divertente, ma avrò il mio bel dafare per convincere i miei a lasciarmi andare da sola con Jake!

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e questo era il capitolo 9.

se volete saperne di più del weekend passato da Jacob e Renesmee a La Push, non perdetevi il prossimo capitolo, che sarà narrato da Jacob^^


ed ora una piccola annotazione: quando ho iniziato a scrivere questa storia non avevo molto chiaro in mente dove volevo condurre la trama. Avevo pensato di complicare la storia tra Jake e Nessie e introdurre un triangolo Brian-Renesmee-Jacob, con Lilibeth a struggersi in silenzio per Brian. Ma poi ho deciso di mettere Lilibeth al centro della trama portante e relegare le storie d'amore sullo sfondo, rendendole serene, perché il dramma scaturirà da un'altra fonte. quindi ho risolto in fretta tutti gli impicci tra Jake e Nessie per far procedere la loro storia al meglio e ho messo Brian insieme a Lilibeth, perché il suo ruolo di rivale per Jacob non rientrava più nei piani

chiedo scusa se ho cambiato direzione così all'improvviso, ma ora sò dove voglio portare la storia e se avrete la pazienza di seguirmi, vedrete che non vi deluderò^^

ed ora per la gioia di grandi e piccini, una piccola sfida:

per il modo di parlare di Lilibeth, che chiama tutti con il proprio ruolo (fidanzato, migliore amica) mi sono ispirato ad un personaggio di un telefilm che seguivo qualche anno fa. chi indovina per primo a chi mi riferisco, avrà una menzione speciale nel prossimo capitolo e, se vorrà riceverà delle succose anticipazioni riguardo alla trama^^

in fine i ringraziamenti:

ringrazio Tay_ per la recensione del capitolo precedente: come ho spiegato sopra ho deciso di risolvere in fretta i drammi d'amore per concentrare l'attenzione sul quadro generale, spero di non averti delusa troppo^^

ringrazio chi ha aggiunto la storia ai preferiti

e ringrazio chi legge la storia. ma vi prego: se non vi è troppo disturbo, lasciatemi una recensioncina^^

ci sentiamo nel prossimo capitolo

restate sintonizzati

ciaoXD

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10
Capitolo 10

Jacob P.O.V.


Che noia!
Sono sdraiato sul letto nella mia stanza, a fissare il soffitto e non riesco a pensare ad altro, se non al fatto che mi sto annoiando a morte. Perché mi annoio così tanto, quando non sono in compagnia della mia piccola vampirastra? Un tempo avevo una vita mia. Avevo il mio branco. Il legame telepatico che condividevamo ci rendeva uniti, ci faceva sentire protetti e faceva sì che nessuno di noi si sentisse mai solo. Da quando il mio amore per Nessie mi ha trascinato in giro per il Nord America e mi ha separato dai miei fratelli, ho iniziato a soffrire spesso di solitudine. Certo, i Cullen mi sono stati vicino e Bella è sempre la mia migliore amica, ma il legame che condividevo coi miei compagni di branco è unico e insostituibile e mi manca ogni giorno.
Probabilmente è l'aver fatto visita a mio padre che mi rende nostalgico. Aver rivisto i miei amici, mi ha ricordato ciò a cui ho rinunciato per seguire il mio cuore. Sam si è calato nel ruolo di padre con la stessa passione e lo stesso impegno con cui ha affrontato il compito di capobranco. Ed Emily sembra nata per essere madre. Julia e Jason sono fortunati ad averli come genitori! In oltre, anche se Paul è assolutamente insopportabile, adoro la mia sorellona ed averla vista così felice mi ha scaldato il cuore. Ma, anche se fino a qualche anno fa non ci avrei scommesso un dollaro, la persona che mi ha fatto più piacere vedere è stata Leah. Quella ragazza riesce a sorprendermi ogni volta. Per essere una che urlava ai quattro venti di voler lasciare La Push e che si lamentava in continuazione del fatto di essere un licantropo, devo dire che si è calata decisamente bene nei panni del capobranco! Da quando i pensieri di Sam per Emily non la tormentano più, ha iniziato ad accettare meglio la propria condizione e quando anche Jared si è ritirato, ha accolto di buon grado le richieste di Quill e si è assunta l'onere del comando col sorriso sulle labbra. Immagino che l'opportunità di poter utilizzare il timbro vocale dell'Alfa su suo fratello Seth abbia facilitato molto la sua scelta, ma resta comunque sorprendente. Ma nonostante tutto l'affetto e tutta la nostalgia che provo per i miei vecchi compagni di branco, quella di lasciare La Push è una scelta che rifarei ogni giorno, perché veder sorridere la mia piccola vampirastra è l'unica cosa che da un senso ai battiti del mio cuore. Quindi sì, correre con Leah, lottare con Seth, tuffarmi dalla scogliera con Quill ed Embry è stato fantastico, ma niente regge il confronto con il tempo che ho passato da solo con la mia Nessie. Passeggiare mano nella mano sulla spiaggia, fare un pic-nic alla "radura di Bella" e fare l'amore nella mia vecchia stanza, su quel letto che già era troppo piccolo quando ci dormivo da solo, sono esperienze che non cambierei con niente al mondo. Io sono felice con lei e, cosa più importante, lei è felice con me. Finché questo continuerà ad essere vero, posso reggere qualunque altra cosa.
Sono ancora immerso nei miei pensieri, quando il mio amore che mi si getta tra le braccia mi riporta alla realtà. L'impatto tra i nostri corpi è tale da sbalzarci fuori dal letto e spingerci per pura inerzia contro l'armadio a muro che occupa tutta la parete sud, fracassare un'anta e rovesciarci addosso una montagna di vestiti. Quando riemergo da sotto il mucchio di magliette che mi ha sommerso, travolgo la mia ragazza con una sequela di imprecazioni

- Merda! Accidenti a te e ai tuoi stupidi scherzi del cazzo! Ti sembra il modo di comportarsi?

Nessie è letteralmente piegata in due dalle risate. Impiega diversi lunghissimi minuti a ricomporsi, tempo nel quale la mia rabbia svanisce lentamente, sostituita dal calore e dal senso di completezza che provo sempre in sua presenza. Quando si asciuga le ultime lacrime provocate dal troppo ridere e mi rivolge il più abbacinante dei sorrisi, il mio umore è decisamente migliore.

- Scusa amore, ma non ho proprio potuto resistere! E comunque, devi ammettere che, per essere un polizziotto, è terribilmente facile prenderti di sorpresa!

Accidenti! Perché è così difficile restare arrabbiato con lei?

- Beh, perdonami se non mi aspettavo che una vampirastra pestifera ed eccessivamente irruenta mi aggredisse in camera mia!

Lei mi fissa ancora sorridente

- Sei perdonato, ma la prossima volta stai più attento! Per tornare al motivo primario della mia irruzione...

Le chiudo le labbra con un bacio, la prendo tra le mie braccia e la riporto sul letto. Quando stacco le mie labbra dalle sue, le rivolgo un sorrisetto malizzioso

- Volevi cogliere la rara opportunità fornita dal fatto che siamo soli in casa per approfittare subdolamente di me?

Ha il fiato corto e le guance arrossate

- B-beh, no! O almeno, non solo! Diciamo che quello sarebbe stato il dessert. La portata principale era informarti che Lilibeth e Brian ci hanno invitati a passare il prossimo finesettimana con loro a Chicago, per vedere gli Yankies che ridicolizzano i Cubs.

Sorrido, pregustando già le ore che passeremo da soli in una stanza d'albergo a Chicago.

- Mi sembra un'ottima idea!

Ora è lei a sorridere maliziosa, mentre allunga una mano sulla mia coscia

- Se la questione è risolta, potremmo passare al dessert!

Il fuoco della passione inizia a bruciarmi dentro, consumando tutto al suo passaggio. Se non lo spengo al più presto rischio di morire, ma per fortuna l'unica persona al mondo in grado di aiutarmi, la stessa che ha acceso le fiamme e le alimenta con la propria presenza, è qui vicina a me e non vede l'ora di collaborare.



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e questo era il capitolo dieci. spero che vi siate goduti la pausa, perché nel prossimo gli eventi precipiteranno^^

ringrazio chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia ai preferiti

p.s. nessuno ha indovinato il personaggio a cui mi sono ispirato per l'intercalare di Lilibeth. Solo per vostra conoscenza, si trattava di Brooke Davis di One Tree Hill

ci sentiamo nel prossimo capitolo

restate sintonizzati^^

ciao XD

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11
Capitolo 11


Adoro la sensazione del vento che mi accarezza il viso a 240 chilometri orari!
Sono alla guida della Bmw rosso fuoco di zia Rose, con Jacob seduto al mio fianco e i miei amici Lilibeth e Brian seduti dietro, e siamo in prossimità dell'uscita per Chicago. Convincere zia Rose a permettere a Jake di salire sulla sua auto è stata un'impresa epica. Ha iniziato a lamentarsi che la puzza di cane bagnato è difficile da mandar via dai sedili di pelle, che i peli avrebbero intasato l'impianto dell'aria condizionata e che non sopportava i tappetini sporchi. Ho dovuto far ricorso a tutte le mie doti persuasive ed arrivare a simulare una crisi di pianto, per farla cedere. Ma ne è valsa decisamente la pena. Di tutte le auto con il sedile posteriore di proprietà della mia famiglia, questa è la più veloce, la più bella e, fatto non trascurabile, è l'unica decappottabile!
Sorrido sbirciando lo specchietto retrovisore. Sembra che Lilibeth non gradisca particolarmente la mia guida sportiva. O forse ha colto al volo l'opportunità di passare un po' di tempo stretta tra le braccia di Brian e sta semplicemente facendo un po' di scena. Quale che sia la ragione, il risultato è che la testa della mia migliore amica è affondata nel petto del suo ragazzo, che di tanto in tanto le passa anche una mano tra i capelli per tranquillizzarla. Ma a giudicare dalla tensione che gli si legge in volto, neanche Brian è perfettamente a proprio agio col mio stile di guida. Questo, unito al fatto che perfino Jake da segni di inquietudine, mi spinge a diminuire la pressione sull'acceleratore e a riportare la velocità entro i limiti legali. Poco male, in ogni caso siamo già in vista dell'albergo.

Parcheggiata l'auto, tiro sù la capotte, spengo il motore e mi preparo al fiume di improperi che sta per travolgermi. La prima a partire all'attacco è Lilibeth

- TU GUIDI COME UNA PAZZA!!! Hai infranto almeno una decina di regole del codice stradale e dopo il cinquantesimo ho smesso di contare i poveri pedoni indifesi che hai lisciato per un pelo!

Prima che io possa risponderle, volta lo sguardo verso Jacob e riprende a sbraitare

- E tu! Tu saresti un agente di polizia? Le hai lasciato fare tutto quello che voleva senza dire una parola, e se credi mi sia sfuggito il tuo sorrisetto divertito quando i pedoni si ritraevano spaventati al nostro passaggio, beh lasciatelo dire: ti sbagli di grosso!

Jake fa spallucce

- Cosa pensi che avrei dovuto fare? Non sono in servizio, e se anche lo fossi, non sono un agente della stradale. In oltre, sono ben al di fuori della mia giurisdizione. Se Nessie brucia i semafori, non rispetta le precedenze agli incroci e non si ferma agli stop, io che ci posso fare? E comunque non mi sembra che ci siamo lasciati dietro una scia di feriti e contusi! Nonostante le gravi inadempienze al codice stradale, devi ammettere che la mia piccolina ha sempre avuto il pieno controllo della situazione.

La logica delle affermazioni di Jake, sembra convincere la mia migliore amica

- Non hai tutti i torti...

Lilibeth si volta nuovamente verso di me e mi incenerisce con lo sguardo

- ...ma questo non toglie che, una volta tornati a casa, non salirò mai più su un'auto guidata da te!

Brian, che finora si è limitato a tenere stretta la mano della sua ragazza, si fa avanti e prende le mie difese

- Dai amore, ora non fare la melodrammatica!

Lilibeth rivolge i suoi occhi color smeraldo che brillano di una strana luce omicida verso Brian che, rendendosi conto della china pericolosa su cui si sta muovendo, cerca di correggere il tiro

- Ora non fraintendermi! Penso anch'io che Nessie guidi come una pazza e non mi vergogno ad ammettere di aver avuto paura, anche se cercavo di dissimularla per tranquillizzarti. Ma in fondo, è stato anche divertente. Specialmente osservare i pedoni che fuggivano spaventati!

Abbozza un sorriso, che contagia anche Lilibeth. Ora devo solo fare la mia giocata e risolvere la situazione. Abbasso la testa e fisso lo sguardo sui miei piedi

- Mi dispiace tanto, Lilibeth! Io adoro guidare veloce e sentire il vento sulla faccia, ma se a te da così fastidio, posso anche andare entro i limiti di legge e rispettare il codice stradale.

Alzo lentamente lo sguardo e mostro alla mia amica la mia migliore espressione contrita

- Allora, sono perdonata?

Lilibeth mi rivolge un sorriso caldo e amichevole

- Sei perdonata.

Punta il dito indice verso di me con fare accusatorio

- Ma se superi di nuovo i limiti di velocità...

Sorrido alzando le mani i segno di resa

- Pace, pace! Prometto che al ritorno guiderò piano.

Lasciata la lite alle spalle, ci avviamo verso la Hall dell'albergo, per posare i bagagli nelle nostre stanze, fare una doccia e prepararci per la cena.

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non ci posso credere!

la lista dei preferiti è arrivata a 40^^

per festeggiare, anche questo sarà un capitolo doppio e sarà diviso tra due narratori.

continuate a leggere la parte narrata da Jacob^^

ci risentiamo nelle note finali


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Jacob P.O.V.


Adoro Chicago!
Passo distrattamente le dita tra i capelli di Nessie che dorme beata tra le mie braccia e intanto rifletto sul fatto che devo assolutamente ricordarmi di ringraziare Lilibeth e Brian per averci invitati. La nostra stanza d'albergo è spaziosa e molto confortevole. La doccia ha retto decisamente bene al nostro passaggio e si è dimostrata un piacevole diversivo. La cena è stata piacevole: osservare la mia Nessie che mangiava tutto, fingendo di non trovarlo disgustoso (non sarà una vampira purosangue, ma il cibo umano non le va proprio a genio) è uno spettacolo per cui si dovrebbe pagare il biglietto. Avevo qualche riserva sul film che hanno scelto le ragazze (i film strappalacrime non sono proprio il mio genere), ma devo ammettere che non mi è dispiaciuto affatto l'umore che ha messo addosso alla mia piccola vampirastra. Quando siamo tornati in albergo mi è letteralmente saltata addosso ed il letto ha dimostrato coi fatti di poter sopportare l'irruenza di due giovani amanti dalla forza non convenzionale. Spero che anche le pareti abbiano fatto il loro lavoro assorbendo i rumori.
Sbatto le palpebre un paio di volte sentendole sempre più pesanti, la terza volta le chiudo e reclino la testa da un lato scivolando tra le braccia di Morfeo.

Ancora mezzo addormentato, nonostante sia già giorno da un pezzo, allungo un braccio nel lato del letto di Nessie. E' caldo, ma lei non c'è e questo basta a strapparmi al mio stato di semiincoscenza. Dopo aver constatato che il mio amore ha lasciato la stanza, chiudo gli occhi e mi concentro sull'imprinting per stabilire dove si trovi ora. Questo è forse l'aspetto più sconcertante dell'intera faccenda. Oltre ad essere un legame d'amore puro ed incondizionato, l'imprinting si manifesta anche come una vera e propria forza d'attrazione che punta a Nessie con intenzità direttamente proporzionale alla distanza che ci separa (maggiore è la distanza, maggiore è l'intensità). Questo mi permette di stabilire in ogni momento dove si trovi Nessie con un'approssimazione accettabile. Nessie è ancora nell'albergo e più precisamente nella Hall, probabilmente intenta a sfogliare una rivista con aria annoiata (l'ultima parte è solo un'ipotesi basata sulla conoscenza che ho di lei, ma dato che la conosco molto bene, sarei pronto a scommettere che la mia ipotesi si rivelerà corretta). Mi alzo dal letto mi fiondo in bagno e mi faccio una doccia molto rapida. Quindi mi vesto il più velocemente possibile e, senza nemmeno valutare l'ipotesi di fermarmi a fare colazione, scendo le scale come se avessi dietro le fiamme dell'inferno e mi dirigo verso la Hall. Ed eccola lì, seduta esattamente dove l'avevo immaginata, intenta a sfogliare una rivista di gossip con aria annoiata. Dopo essermi preso il mio consueto minuto di adorazione estatica, mi avvicino a lei a testa bassa pronto ad incassare la sua sfuriata per il fatto che la faccio sempre aspettare. Ma questa volta la sfuriata non arriva. Alza lo sguardo dalla rivista sentendomi arrivare e quando mi vede, un sorriso caldo e pieno d'amore le illumina il volto.

- Ciao, amore!

Vedendola sorridere mi rilasso anch'io e le sorrido di rimando

- Scusa se ti ho fatta aspettare, ma avresti anche potuto svegliarmi!

Continua a guardarmi con occhi pieni d'amore

- Oh, dormivi talmente bene, che mi è sembrato un peccato! E poi non è così tardi. Piuttosto scendendo hai visto forse Lilibeth e Brian?

Scuoto lentamente la testa

- Mi dispiace, non ho visto nessuno dei due. Ma non sono ancora scesi? Che strano! Quando si ferma a dormire a casa nostra Lilibeth è sempre così mattiniera!

Ci guardiamo negli occhi per un attimo, poi saliamo nuovamente al piano di sopra, mentre una strana inquietudine inizia a farsi largo nel mio animo. Mentre ci avviciniamo inizio a percepire una traccia olfattiva familiare e quando arriviamo davanti alla porta della loro stanza non mi sorprende di trovarla scardinata. Come non mi sorprende di vedere la devastazione che ci aspetta all'interno della stanza. Ho sentito per la prima volta questo odore sette anni fa, in una radura poco lontana da Forks. I succhiasangue rumeni una volta li avevano chiamati i gemelli stregati. Le punte di diamante dei Volturi. Alec e Jane.

********************************************************************

scommetto che questa non ve l'aspettavate!

ma vi avevo pur detto ce la storia sarebbe entrata nel vivo^^

ma non è finita quì! nel prossimo capitolo vi aspettano altri colpi di scena ed una rivelazione sconcertante!

p.s. per quanto riguarda il fatto del legame d'attrazione dell'imprinting, so che come teoria è un po' tirata per i capelli ma ne avevo bisogno per il futuro, quindi spero possiate accettare questa piccola libertà che mi sono preso, come spero che accetterete lo sviluppo che ho deciso di dare ai poteri di Nessie nel prossimo capitolo^^

p.s. il capitolo precedente ha ricevuto la miseria di "0" (zero) recensioni T___T

vi prego recensite T__T

ciao XD

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12
Capitolo 12


Perché i Volturi hanno rapito Lilibeth e Brian?

Aro ha scoperto il legame di sangue tra la mia amica e Maggie del clan Irlandese? L'ha fatta rapire per poter ricattare Maggie? Se questo fosse vero, che c'entrava Brian? Sono contenta che non lo abbiano ucciso, ma non riesco a capire perché abbiano deciso di portar via anche lui. E poi che bisogno c'era di coinvolgere Alec e Jane? Non bastavano dei semplici soldati per rapire una coppia di umani? Non c'è altra spiegazione: lo sapevano! Sapevano che io e Jacob ci saremmo trovati insieme a Lilibeth e Brian. Aro voleva che capissimo subito chi c'era dietro al rapimento. Lilibeth e Brian non sono i veri obbiettivi. Sono semplicemente l'esca che hanno scelto per attirarci in trappola! Ma averlo capito non cambia di una virgola ciò che so di dover fare. Trappola o meno non posso lasciare i miei amici in mano a dei vampiri assetati di sangue! E se mentre ci aspettano decidessero di fare colazione? Dobbiamo ritrovarli. E ritrovarli in fretta, per evitare tragedie.

Mentre il panico inizia a farsi strada all'interno del mio animo, sento Jacob al mio fianco che accende il cellulare e decido di accantonare i miei pensieri e le mie paure per prestare attenzione alle sue parole

- Bella? Sono Jake.

La mamma? Perché ha telefonato a lei? Oh, certo! Se dovremo batterci contro Alec e Jane, avremo bisogno dello scudo di mia madre, per proteggerci dai poteri dei gemelli.

- Ok. Allora vi aspettiamo. Tranquilla Bells, non farei mai nulla che possa mettere in pericolo Nessie. Ci vediamo questa sera all'aereoporto.

Questa sera? Sono le dieci e mezza di mattina e non sarà sera prima delle sette del pomerigio. Non possiamo restarcene otto ore e mezza a rigirarci i pollici! Faccio per protestare ma Jacob mi chiude la bocca con la mano

- So cosa stai pensando! Ma per nessuna ragione al mondo ti lascerò dare la caccia a quei due prima che i tuoi ci abbiano raggiunto. Alec e Jane sono troppo pericolosi! Non saremmo d'aiuto a nessuno se ci facessimo sconfiggere e andremmo solo a ingrossare il numero degli ostaggi! Quindi aspetteremo l'arrivo di Bella, Edward ed Emmett. Ma questo non significa che ce ne staremo con le mani in mano.
Dovrai occuparti tu di fare i rilevamenti in questa stanza. Se mi trasformassi qui ho idea che darei un po' troppo nell'occhio, e senza trasformarmi i miei sensi sono solo di poco superiori alla media. Inoltre la puzza di succhiasangue mi brucia le narici e copre tutti gli altri odori. Vedi se riesci a cogliere qualche indizio che può essere sfuggito alla nostra prima analisi. Io intanto vado dal direttore a chiedere di visionare i video del parcheggio per cercare di scoprire su che auto se ne sono andati e con un po' di fortuna riuscire a leggere anche il numero di targa 

Improvvisamente uno strano luccichio gli fa brillare gli occhi per un attimo

- Ma certo! Come ho fatto a non pensarci subito? La devastazione!

Fisso il mio ragazzo con aria perplessa

- In che senso la devastazione?

Jake mi rivolge uno sguardo carico di eccitazione febbrile

- Beh guardati intorno, amore. I segni della collutazione sono abbastanza evidenti. Credi che Lilibeth e brian avrebbero potuto reagire e creare un tale disastro, se avessero veramente affrontato dei vampiri
? Senza contare che Alec avrebbe potuto renderli inoffensivi in un attimo senza bisogno di alzare un dito. No, questo scenario è totalmente sbagliato! Credo che i rapitori siano dei semplici esseri umani e che abbianno sparso in giro l'odore di Alec e Jane per scoraggiarci e farci rinunciare all'inseguimento.

Penso, che Jake abbia colto nel segno, ma c'è ancora qualcosa che non torna

- Ma come hanno fatto a procurarsi  l'odore di Alec e Jane e a spargerlo ovunque? Dovevano per forza conoscerli per poter fare una cosa simile.

Jake si stringe nelle spalle

- Non ho mai detto che i rapitori non collaborino con i Volturi, ho semplicemente detto che sono umani e che probabilmente non si sono portati dietro nessuna sanguisuga. Da quel che mi ha detto tuo padre, non è così infrequente che i Volturi utilizzino collaboratori umani, promettendo loro di "vampirizzarli" se svolgono al meglio i propri compiti.

Gli occhi del mio licantropo preferito si illuminano di una luce minacciosa

- Ma questa volta hanno commesso un errore, sottovalutandoci un po' troppo. Dai, amore! Mostra a quegli idioti di cosa è capace Renesmee Carlie Cullen!

Mi metto subito all'opera, espandendo al massimo ogni mia percezione sensoriale, ma concentrandomi in particolare sull'olfatto. Non è un'operazione facile, perché l'odore dei vampiri tende a coprire tutto il resto, ma concentrandomi a fondo, inizio a cogliere altre tracce olfattive. Sesso. L'odore del sesso è forte quasi quanto quello dei vampiri. Lilibeth e Brian si sono dati parecchio da fare. Dalla porta del bagno arriva odore di pino silvestre misto ad un tenue sentore di violette. Odore di abiti smessi da una borsa aperta, posata ai piedi del letto. Nonostante i miei sforzi, le uniche traccie olfattive sembrano essere quelle dei miei amici e dei vampiri. Poi il vento cambia e dal corridoio mi arriva chiara e distinta una traccia olfattiva familiare.

- Brian!

Urlo a Jacob gettandomi come un razzo fuori dalla stanza. Percorro il corridoio fino alle scale, nella direzione opposta a quella da cui siamo arrivati. Che strano! L'odore di Brian sale verso il piano superiore. Cosa ci è andato a fare? Senza fermarmi troppo a pensare riprendo la mia corsa, che mi porta dieci piani più in alto. Ha fatto dieci piani a piedi? Perché non ha preso l'ascensore? E l'aspetto più inquietante di tutta la faccenda è che la sua scia si confonde con un'altra che sono abbastanza sicura di non conoscere, ma che in qualche modo mi risulta familiare. Arrivo davanti alla porta dietro la quale scompare la scia di Brian e senza aspettare l'arrivo di Jacob, che sento ansimare due piani sotto di me, la apro senza curarmi del fatto che sia chiusa a chiave.
 
L'immagine che mi si presenta davanti è quanto di più assurdo io abbia avuto modo di vedere nei miei sette anni di vita. Brian, comodamente seduto su una poltrona, che abbraccia una ragazza dai lunghi capelli neri seduta sulle sue ginocchia, mentre quest'ultima gli bacia languidamente il collo. Dalla mia posizione non riesco a vederle il viso, coperto dai capelli, ma vedo bene Lilibeth bendata, imbavagliata e legata come un salame che si agita sul letto.  


*********************************************************************

ed ecco che Brian cala la maschera^^

cosa ne pensate di quest'ultima rivelazione? vi ha impressionato? era troppo scontata?

vatemi sapere le vostre impressioni^^

p.s. ringrazio di cuore i 48 che hanno aggiunto la storia ai preferiti

p.p.s. @tatinaj: ebbene si, sono un maschio. Perché la cosa ti sconvolge così tanto?

Comunque grazie dei complimenti e delle osservazioni: effettivamente è vero che non mi soffermo abbastanza a descrivere la psicologia dei personaggi.

in fine ringrazio come sempre tutti i lettori, che invito a commentare la storia e mi raccomando:

restate sintonizzati^^

ciaoXD


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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13
Capitolo 13


Che diavolo stà succedendo? Brian ha rapito Lilibeth? Perché? Che c'entra Brian coi Volturi? Questa storia non ha senso! Conosco Brian da mesi. E' anche stato a casa nostra. Com'è possibile che nessuno abbia capito che stava mentendo? Zio Jasper avrebbe dovuto percepire la sua inquietudine, zia Alice avrebbe dovuto prevedere le sue azioni, ma soprattutto, mio padre avrebbe dovuto leggere la verità nei suoi pensieri! Come ha fatto questo semplice umano a ingannare tutti? E chi è la brunetta che gli stà facendo un succhiotto? In che modo è implicata? Il mio primo istinto, di fronte alla scena che si presta ai miei occhi, è quello di saltare addosso a quest'impostore e alla sua puttanella e strappar loro fuori la verità a suon di pugni, ma papà mi ha ripetuto un milione di volte che la violenza non è mai la risposta. Zio Emmett ha sempre ridacchiato a tali raccomandazioni e dal modo in cui la mamma abbassava lo sguardo, ho il sospetto che il discorso fosse rivolto anche a lei. Ma guardando mio nonno, osservando l'uomo che ha fatto di mio padre la persona straordinaria che è oggi, avvertendo la pace e la serenità che emanano i suoi profondi occhi dorati, mi sono convinta della verità di tali affermazioni e sono giunta alla conclusione che sposare la sua filosofia di vita, sia il modo migliore di condurre la mia esistenza. Per questo faccio un lungo respiro,  metto a tacere i miei istinti bellicosi e mi convinco a tentare di ottenere le mie risposte in maniera più civile

- Cos'è questa storia, Brian? Chi è quella ragazza e perché Lilibeth è legata come un salame?

Brian mi guarda ammiccando perplesso, come se non capisse quello che gli stò chiedendo. Poi la sua amica gli sussurra qualcosa all'orecchio, così piano che non riesco a capire niente nonostante i miei ipersensi. E improvvisamente il suo sguardo si fà più consapevole

- Perdona la mia perplessità. Ma vedi, il fatto è che per un attimo ho creduto che stessi parlando a qualcuno che solo tu riuscivi a vedere.

E questo che diavolo vorrebbe significare? Ora tocca a me fissare Brian con aria perplessa.

- Sei sorpresa? Beh, è comprensibile. La mia non è una storia che si sente tutti i giorni! Devi accettare il fatto di non capire immediatamente tutto quello che sto per dire. Ma se avrai pazienza, vedrai che alla fine ti sarà tutto chiaro.

Sento i passi di Jacob sempre più vicino, e faccio cenno a Brian di fermarsi un attimo

- Prima di continuare la tua spiegazione, saresti così gentile da aspettare che il mio ragazzo si unisca a noi? Perché ho idea che, al contrario di me, Jake non sarà così disposto a concederti il beneficio del dubbio e se non lo calmo io, la situazione rischia di degenerare

Come temevo, la reazione di Jacob alla scena surreale che si trova davanti è quella di gettarsi a capofitto contro Brian. Prima che possa raggiungerlo, gli passo le braccia sotto le ascelle e lo stringo a me, bloccando la sua vanzata.

- Calmati, Jake! Dagli modo di spiegare!

Il mio irruento fidanzato mi fissa con occhi stravolti dalla rabbia

- Spiegare? Che c'è da spiegare? Questo pezzo di merda ha tentato di rapire Lilibeth! Quindi non so tu, ma io gli farò sputare sangue per questo. E se la sua amichetta si metterà in mezzo, pesterò anche lei!

L'amica di Brian scoppia a ridere, una risata cristallina molto simile a quella di mia madre, fatto che mi spinge ad osservarla con maggiore attenzione. E' una ragazza minuta, non più alta di zia Alice, forse addirittura un paio di centimetri più bassa. Ha gli occhi più azzurri che abbia mai avuto modo di vedere, ma la carnagione chiara, simile alla mia e l'odore particolare che mi aveva sorpreso sulle scale, non lasciano spazio a molti dubbi sulla sua natura: è una mezza-vampira.

- Nervosetto, l'amico! Forse è il caso che tu segua il consiglio della tua saggia ragazza, perché anche se non te ne sei ancora accorto, non siamo del tutto indifesi.

A queste parole, la porta del bagno si apre e ne escono due vampiri, ma non i due che mi sarei aspettata. Demetri e Felix. Il segugio più infallibile e il guerriero più abile dei Volturi. Ora sì che siamo nei guai! Questa storia si stà facendo sempre più assurda. Com'è possibile che non abbiamo percepito la loro presenza? E anche ora che li vedo, continuo a non sentire il loro odore!
Jacob smette di dimenarsi, ma quando lo libero si mette al mio fianco e mi stringe nervosamente la mano, pronto a trasformarsi al primo cenno di pericolo. Ma nonostante la tensione sia palpabile, i due vampiri non danno segno di voler attaccare. Si siedono sul bordo del letto e iniziano a fissarci con aria divertita. Forte del precario equilibrio che nessuno sembra intenzionato a rompere, Brian riprende le spiegazioni

- Se il tuo focoso compagno si è calmato, credo sia giunto il momento di chiarire i vostri dubbi. Innanzitutto vorrei spiegarti perché mi abbia sorpreso sentirmi chiamare Brian. Il fatto è che... beh, è un po' complicato, ma detto nel modo più diretto possibile: io non sono Brian. O almeno, non lo sono ora e con ogni probabilità non dovrò esserlo mai più. Mi chiamo Guglielmo Veronesi, sono nato a Volterra e la mia famiglia collabora coi vampiri da generazioni. Mia madre Gianna è entrata a far parte della guardia quattro anni fa e mio padre è stato il suo primo pasto. La cosa non mi ha toccato più di tanto, perché ho smesso di considerarlo parte della famiglia quando ho compiuto tre anni. Sono cresciuto giocando a nascondino con Demetri e facendo la lotta con Felix. Anche Jane mi ha fatto da babysitter qualche volta e mi sono sempre divertito un mondo a vedere come si contorcevano le persone quando le investiva col proprio dono. Quindi, quando si è presentata l'opportunità di rendere un servizio alla mia famiglia, l'ho colta al volo e mi sono offerto volontario per questa missione. Non saprei spiegarvi i dettagli dell'operazione, anche perché non li conosco, ma il risultato è che sono stato ipnotizzato e mi è stata fornita una nuova identità: Brian per l'appunto. Il mio subconscio è stato condizionato al fine di trovare Lilibeth irresistibile e di volerla portare a Chicago. Vi starete chiedendo perché ho dovuto essere ipnotizzato e suggestionato. Il fatto è che, anche se non potevamo prevedere il vostro arrivo a Paradise, sospettavamo che Lilibeth potesse aver ereditato in qualche misura i poteri della prozia e dovevamo essere certi che si fidasse completamente di me. E l'unico modo per ottenere tale risultato era che io fossi realmente convinto di essere una persona diversa da quella che sono e di essere attratto da Lilibeth. La missione è stata un succeso. Ho portato Lilibeth a Chicago e questa mattina, la mia compagna mi ha fatto riottenere la piena coscienza di me pronunciando una parola chiave. Ed è per questo che sono rimasto sorpreso quando mi hai chiamato Brian, io non sapevo che nome avrebbero scelto per la mia identità fittizzia e quando mi sono svegliato ho completamente rimosso tutti i ricordi legati a quell'idiota.

Non riesco a credere a quello che ho appena sentito. Ipnosi? Condizionamento mentale? Parole chiave? Mi sembra di trovarmi in un episodio di Alias, o di essere tornata ai tempi della Guerra Fredda, quando si era diffusa la paranoia dei cosiddetti "dormienti". Persone insospettabili, padri e madri di famiglia, onesti lavoratori che da un momento all'altro potevano trasformarsi in agenti del KGB semplicemente sentendo pronunciare una parola d'ordine che risvegliava la loro vera personalità. Vorrei prendermi del tempo per elaborare il tutto, ma la sgualdrinella ha preso la parola

- Ora che Guglielmo vi ha spiegato chi è in realtà e cosa stà succedendo, credo sia arrivato anche per me il momento delle presentazioni. Mi chiamo Alexandra e sono la sorellastra di Nahuel. Il mio dono, che ha fatto impazzire i vostri nasi, è quello di creare illusioni olfattive. Vi ho fatto percepire l'odore di Alec e Jane e vi ho nascosto quello di Felix e Demetri. L'ho fatto per attirarvi nella mia trappola e voi, da bravi pesciolini, vi siete lasciati prendere all'amo. Ma che senso ha tutto questo, vi starete chiedendo. Per rispondere a questa domanda, dovrò tornare un po' indietro nel tempo e parlarvi del mio ingresso nel clan dei Volturi. Sette anni fa, i Volturi hanno ucciso mio padre Joham, perché i suoi atteggiamenti rischiavano di compromettere la segretezza del mondo dei vampiri, ma a me e alle mie sorelle è stato offerto di unirci al clan. Offerta che abbiamo accettato al volo anche perché, a volerla dire tutta, stavamo per ammazzarlo noi quel maniaco bastardo che aveva ucciso le nostre madri. Ma non voglio annoiarvi con l'odio per il mio padre biologico. Quello che mi preme farvi notare è che, in quanto mezze-vampire, le mie sorelle ed io risultiamo invisibili ai poteri di precognizione di Alice. E questo è il motivo per cui mi è stata assegnata questa missione, mentre le mie sorelle ne svolgono altre simili. Abbiamo già rapito un discendente di Charlotte, il figlio del fratello di Tia del clan egizziano e l'unico erede vivente di Garrett, che è stato così gentile da unirsi al clan di Denali, permettendoci di fare pressione anche su di loro, cosa altrimenti impossibile visto che non esistono tracce di famigliari per nessun'altro in quel clan.

Oh mio Dio! Questa storia diventa più inquietante ad ogni parola che aggiunge!

- E avete fatto tutto questo per costringermi ad unirmi a voi?

La mia domanda scatena l'ilarità generale, facendomi diventare rossa di vergogna. Questa volta è Felix a parlare

- Sciocca ragazzina egocentrica! Perché diavolo dovremmo volere te, quando abbiamo già Alexandra e le sue sorelle? Solo per il tuo bel visetto? Trasmettere i pensieri al contatto! Te lo raccomando quel tuo stupido potere! Noi ti rapiremo, su questo non ci sono dubbi. Ma tu ci servi solo come esca per ottenere ciò che vogliamo davvero: i tuoi fantastici genitori!


********************************************************************

e con questa (spero) sorprendente rivelazione, si conclude anche il capitolo 13

Per celebrare come si conviene il supermento della soglia dei 50 preferiti, il prossimo capitolo avrà la bellezza di 4 narratori. Vedremo la storia dal punto di vista di Nessie, di Jake, di Edward e di Bella^^


ed ora l'angolo dei ringraziamenti:

innanzitutto ringrazio come sempre chi ha aggiunto la storia ai preferiti (51 è davvero un gran risultato, ma chissà se prima della fine riuscirò ad arrivare a 100^^)

poi chi ha recensito il capitolo precedente:

@tatinaj: accidenti! hai una gran reputazione dei maschi in generale! comunque sono contento di aver guadagnato 1000 punti^^. p.s. accidenti hai sgamato che sono qui solo per rimorchiare! e io che credevo fosse un piano ingegnoso XD scherzi a parte, mi piace scrivere e ho adorato la serie di twilight. se la maggior parte (per non dire la quasi totalità) dei lettori di questa grandiosa serie di romanzi ha il cromosoma xx, io che ci posso fare?^^

@barbyemarco: grazie!^^, purtroppo i capitoli lunghi necessitano di tempo per essere scritti. spero che mi perdonerai per i miei ritardi cronici e che continuerai seguirmi^^

in fine ringrazio come sempre tutti quelli (o quelle) che continuano a leggere i miei deliri
restate sintonizzati (o sintonizzate)^^

ciaoXD

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14
Prima di iniziare il capitolo volevo chiedere scusa a tutti per il ritardo nella publicazione

Sono pessimo e non merito lettori così affezionati, ma vi prego di credere che i miei ritardi sono dovuti solo all'esigenza di offrirvi un prodotto degno di essere letto

Prometto che in futuro posterò almeno un capitolo a settimana, a prescindere dalla lunghezza

Detto questo, non mi resta che invitarvi a continuare a seguirmi e augurarvi buona lettura

ci sentiamo nelle note finali^^



Capitolo 14



Attraverso il palmo della mano trasmetto a Jake i miei pensieri e il mio piano d'attacco. Se questi bastardi pensano di potermi rapire per costringere i miei genitori ad unirsi al loro stupido clan, avranno una bella sorpresa!
In un'esplosione di energia il corpo del mio ragazzo si trasforma in quello di un enorme lupo dal pelo rossiccio che si avventa contro Felix. Normalmente, in uno scontro uno-contro-uno anche il più forte dei licantropi non avrebbe molte speranze contro un vampiro esperto e possente come la guardia dei Volturi.

Ma queste non sono circostanze normali!

Con il mio aiuto, Jake farà a pezzi quell'idiota nel giro di pochi secondi. Perché in questi sette anni il mio dono si è evoluto enormemente ed ora non ho più bisogno di un contatto fisico per infilare i miei pensieri nella testa di quel grandissimo sbruffone. Mi basta fissare su di lui il mio sguardo ed un flusso di pensieri distoglie l'incauto vampiro dal combattimento facendogli abbassare la guardia. Dura solo un attimo, ma è più che sufficente al mio ragazzo per strappare via con un morso il braccio destro del suo avversario ed affondargli i denti nel collo. Ed ecco che la testa di Felix va a fare compagnia al braccio sul pavimento. Felix è stato stupido. Felix è fuorigioco. Prima che Demetri possa ripredersi dalla sorpresa e passare all'attacco, blocco anche lui coi miei pensieri. Il piano è molto semplice. Finché pensa quello che stò pensando io, non può pensare a difendersi ed è un facile bersaglio per le zanne affilate del mio fidanzato.

Un sorriso di rivalsa mi si allarga sul viso.
Stupidi poteri eh? Guardate cosa vi combina la sciocca ragazzina egocentrica coi suoi stupidi poteri!

Ma sono davvero una sciocca ragazzina e il pugno di Alexandra mi ricorda che non era quello il momento di darsi delle arie. Il punto debole del mio piano è che se devo combattere anch'io, non posso aiutare Jake e tener fermo il suo avversario. Mentre rivolgo ad Alexandra la mia attenzione, prego che Jake sia riuscito a danneggiare abbastanza Demetri da riuscire a batterlo senza il mio aiuto.

Anche se non sono una vampira purosangue, mi sono allenata con zio Jasper e zio Emmett e sono più che in grado di tener testa ad un vampiro. Il problema è che anche la mia avversaria deve essersi allenata come si deve, perché mi sta dando parecchio filo da torcere. Se continua così ci meterò una vita ad atterrarla e Felix avrà il tempo di riattaccarsi la testa e il braccio.
Per fortuna Jake ha notato le mie difficoltà e si è gettato sulla sgualdrinella bloccandola sotto il peso delle sue zampe.
Prima che Demetri possa andare in soccorso della compagna, torno a bloccarlo coi miei poteri e le sorti dello scontro sembrano ormai segnate.

- BASTA COSI'!

L'urlo imperioso di Brian o come cavolo si chiama davvero distoglie l'attenzione di tutti dagli scontri e la concentra su di sè. Il bastardo ha estratto un coltello a serramanico e lo sta puntando sul collo di Lilibeth

- L'unica ragione per cui questa troia è ancora viva è impedire a voi di fare quello che state facendo. Se continute così, non mi farò alcuno scrupolo a tagliarle la gola.

Il sorriso sul suo volto è talmente agghiacciante da non farmi dubitare minimamente che sarebbe capace di mettere in pratica le sue minacce. Con un ultimo guaito di disappunto, Jake lascia andare Alexandra e si ritrasforma. Poi sento un forte dolore alla base del cranio e il mio mondo diventa nero.

Jacob P.O.V.


Vedo Felix colpire Nessie e lei che si accascia al suolo e sento l'impulso irrefrenabile di trasformarmi di nuovo. Ma so che non servirebbe a niente. Non posso fare niente per lei, ora. Hanno detto che volevano prenderla in ostaggio per ricattare Bella ed Edward, quindi confido che non le faranno alcun male, almeno finché sarà utile ai loro scopi. Inoltre, grazie all'Imprinting posso ritrovarla ovunque tentino di nasconderla e non mi darò pace finché non potrò stringerla di nuovo tra le mie braccia.

L'enorme vampiro mi si avvicina con un ghigno beffardo sul volto. Un attimo dopo mi ritrovo steso a terra con la bocca piena di sangue e un paio di denti in meno

- Questo era per avermi staccato la testa.

Poi mi sale sul braccio e sento le ossa rompersi sotto la pressione del suo piede mentre mi sforzo di non urlare di dolore. Non voglio dargli questa soddisfazione

- E questo era per il braccio. Avrei voglia di strapparti il cuore e mangiarmelo, ma ci serve qualcuno che consegni il nostro messaggio ai genitori di quella stupida puttana della tua ragazza, quindi ringrazia la tua buona stella!

Detto questo esce dalla stanza insieme agli altri, portandosi dietro le due ragazze svenute e lasciandomi steso a terra a maledire la mia inettitudine.

Stupido fallito del cazzo!

"Non Preoccupatevi, non permetterò a nessuno di fare del male a Nessie"

Bella prova, coglione!

Ti sei fatto mettere nel sacco come un pollo ed ora la tua ragazza è in mano a dei pazzi fanatici.

Come lo spiegherai ad Edward?

E Bella?

La tua migliore amica si è fidata di te e ti ha permesso di frequentare sua figlia. E come la ripaghi? Permettendo a degli sporchi vampiri di rapirla senza alzare un dito!

Stasera, all'aereoporto avrai molte spiegazzioni da dare.


Bella P.O.V.


I Volturi.

Sono così stanca di ritrovarmeli tra i piedi, che potrei mettermi ad urlare. Quanto odio può covare un singolo indviduo? E quanto a lungo le sue azioni possono essere alimentate da un sentimento così malsano? Perché non possono semplicemente curarsi dei propri affari e lasciarci amministrare i nostri come meglio crediamo? Quale insulso gusto perverso prova quella mummia rattrappita di Aro nel continuare a provocarci?

La vendetta è un piatto che va gustato freddo e sette anni non sono poi così lunghi quando ne hai già vissuti più di mille ed hai di fronte la prospettiva dell'eternità.

Ma nonostante tutto, continua a sembrarmi assurdo che quel vecchio incartapecorito non si sia ancora rassegnato alla sconfitta e continui a tessere le proprie trame per cercare di annientarci.
Senza contare il fatto che non riesco ad immaginare che tipo di vantaggio pensino di ricevere dal rapimento di quei poveri ragazzi! Pensano davvero che mia figlia sia tanto stupida da cadere in una trappola così evidente? No, ci dev'essere per forza sotto qualcos'altro. Probabilmente hanno scoperto chi è la prozia di Lilibeth. Ma anche se fosse, i conti non tornerebbero! Perché rapire anche Brian? Solo perché si trovava nel posto sbagliato? Da quando quei sadici si fanno scrupoli ad uccidere degli innocenti?

Aaagh, basta!

Se continuo a pensarci mi scoppierà il cervello!

La mano di Edward che sfiora la mia, mi riporta alla realtà

- Vedrai che si risolverà tutto per il meglio!

Per un attimo mi perdo nel suo sorriso abbacinante come mi capita praticamente dalla prima volta che ho posato il mio debole sguardo umano su questo miracolo.

- Credevo non potessi leggermi nella mente quando non abbasso lo scudo.

Se possibile il suo sorriso si fa ancora più luminoso

- Vero. Per questo ho dovuto ingegnarmi per riuscire a decifrare il linguaggio del tuo corpo. E il fatto che il corpo di cui dovevo studiare il linguaggio appartenesse alla donna più bella del mondo mi ha aiutato parecchio.

Mi senti?

Sono la tua insaziabile libido e ti ordino di baciare immediatamente l'Adone che hai di fronte

Da brava bambina obbediente eseguo gli ordini senza obiettare.

Quando il brusio intorno a noi inizia a farsi insistente, mi stacco dalle labbra del mio adorato marito e pronuncio l'esclamazione che interrompe sempre le nostre effusioni, quando il momento lo richiede

- Ops!

Sfoggiando ancora una volta il suo sorriso migliore Edward riprende il discorso

- Come stavo cercando di dire prima di essere interrotto dalla tua irruenza, che devo dire ho apprezzato particolarmente, sono diventato parecchio bravo a capire quando sei preoccupata. E visto lo scopo del nostro viaggio, non ho dovuto tirare ad indovinare per sapere cosa ti preoccupi! Ma ti ripeto ciò che ti ho detto prima: vedrai che si risolverà tutto per il meglio!

Sorrido anch'io e faccio un cenno di assenso


-Lo so. Ma il problema è che questo aereo è dannatamente lento e il volo stà durando un'eternità! Quando ero ancora una semplice ragazza mortale, credevo che di fronte alla prospettiva dell'eternità, la mia percezione dello scorrere del tempo sarebbe stata accelerata e gli anni mi sarebbero passati in un attimo. Chi andava ad immaginare che essendo molto più veloce di un comune essere umano, un minuto di inattività mi sarebbe sembrato un anno?
Devo assolutamente trovare qualcosa da fare per le prossime due ore o metterò a rischio la mia sanità mentale.

Mio marito mi fissa con uno strano sorrisetto malizioso

- Beh, il bagno è insonorizzato ed è anche abbastanza spazioso. Senza contare che il Club del Sesso ad Alta Quota accetta sempre con gioia i nuovi iscritti!

Ho mai detto quanto amo quest'uomo?


Edward P.O.V.


Scesi dall'aereo, cerchiamo di individuare Jake e Nessie, ma subito sorge il primo problema: Jake è da solo. Il secondo problema si presenta quando vediamo la sua espressione mortificata ed il terzo quando leggo nei suoi pensieri cos'è successo a nostra figlia.

Sapevo già da mesi che sarebbe successo, ma questo non attenua molto la mia pena per la sorte toccata alla mia bambina.

Ma ora non è il momento di preoccuparmi di ciò che sento io.

La mano che stritola la mia mi ricorda che, al contrario di me, mia moglie non sa cosa sia appena successo.

E di sicuro non immagina minimamente che io sapessi già da parecchio tempo che sarebbe successo, ma non potevo impedirlo perché le conseguenze sarebbero state disastrose. Se avessi interferito prima coi piani dei Volturi, sarebbe scoppiata una guerra.

Avremmo vinto, ma il prezzo da pagare in termini di vite sarebbe stato insostenibile!

Lasciare che mia figlia fosse rapita è stata la decisione più difficile che abbia preso negli ultimi cento anni.

Ma non avevo alternative accettabili. E il fatto che, agendo in questo modo, le sorti della guerra siano state rivolte decisamente in nostro favore, ha aiutato parecchio la mia scelta.

Il problema sarà confessare a Bella i miei segreti evitando di farmi strappare la faccia a morsi.



*********************************************************************


e questo era il capitolo 14

nel prossimo (che sarà narrato da Edward) scopriremo come fà il nostro vampiro a sapere quello che sa e vedremo le prime fasi del contrattacco dei buoni

se avete continuato a seguirmi nonostante il mio comportamento inqualificabile, mi raccomando di non abbandonarmi ora, perché le pedine sono state schierate e d'ora in poi ci sarà da divertirsi^^

ci sentiamo nel prossimo capitolo

restate sintonizzati

ciaoXD

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15
Capitolo 15

Edward P.O.V.

- COS'E' SUCCESSO A MIA FIGLIA?

Sento le urla di mia moglie, vedo il suo volto contratto dall'ira e dall'angoscia, vedo l'espressione contrita sul volto di Jacob e so che è giunto il momento di vuotare il sacco.

Poso delicatamente una mano sulla spalla di Bella, cercando di tranquillizzarla

- Dai amore, ora calmati! Jacob non ha colpe. Se c'è un colpevole, quello sono io.

Due paia d'occhi carichi di stupore mi fissano spingendomi a continuare con la mia spiegazione

- Sapevo già da qualche mese che Nessie sarebbe stata rapita. Alice lo aveva previsto. La storia che potesse prevedere solo il futuro di umani e vampiri, perché è stata umana ed è una vampira, mi è sempre sembrata assurda. Alice non è mai stata un cervo, ma è sempre stata in grado di prevedere gli spostamenti dei branchi con grande precisione. Quindi perché i licantropi e i mezzivampiri erano diversi? La risposta è che non lo erano! Il problema è che non li conosceva e quindi i suoi poteri avevano bisogno di un po' di tempo per registrarli e imparare a riconoscerli. Passare gli ultimi anni a stretto contatto con Jake e Nessie ha risolto il problema e già da un anno Alice riesce a vedere perfettamente anche loro. Ma abbiamo dovuto tenere il segreto, perché questa nuova consapevolezza è giunta insieme alla visione di Nessie morente tra le braccia di Jacob.

Lo stupore sui volti di mia moglie e di Jacob lascia il posto ad un'espressione di pura angoscia che riflette quella che ho visto sul volto di Alice quando mi ha rivelato il contenuto della sua visione

- Naturalmente Alice ha subito ripercorso all'indietro gli eventi per scoprire le cause scatenanti di un futuro tanto nefasto ed ha scoperto che la causa principale sarebbe stata proprio lei rivelandoci ciò che aveva visto. Questo perché Jacob avrebbe subito dichiarato apertamente la sua intenzione di riunire il branco e marciare su Volterra. Alice avrebbe tentato di dissuaderlo dichiarando che sarebbero andati incontro ad una totale disfatta, ma Jake sarebbe stato irremovibile e avrebbe dichiarato che sarebbe morto volentieri pur di impedire che fosse fatto del male a Nessie. A questo punto, per scongiurare la catastrofe, Nessie sarebbe scappata di casa e sarebbe andata a consegnarsi ai suoi aguzzini. Non potendo accettare di essere lei la causa del disastro, Alice ha deciso di tenersi per se le sue visioni, ma ha detto tutto a me, perché sapeva che comunque lo avrei scoperto coi miei poteri. Insieme, abbiamo passato mesi a valutare tutti i possibili scenari, alla disperata ricerca di un modo per scongiurare quel terribile futuro. E ciò che abbiamo scoperto è che la nostra unica se pur lieve possibilità di vittoria consisteva proprio nel lasciare che i piani dei Volturi giungessero a compimento col rapimento di Nessie.

Sul volto di Bella l'angoscia lascia il posto all'ira. La forza del suo sguardo è tale da costringermi ad abbassare la testa

- E HAI DECISO DI TENERMI ALL'OSCURO DI TUTTO FINO A GIOCHI FATTI? MESI, EDWARD! HAI FATTO L'AMORE CON ME, MI HAI SORRISO, E INTANTO CONTINUAVI A MENTIRMI! DOPO TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO PASSATO, COME HAI POTUTO MENTIRMI COL SORRISO SULLE LABBRA? RENESMEE E' ANCHE MIA FIGLIA!

La furia di mia moglie mi investe con la violenza di un fiume in piena. Ma nonostante tutto, so di aver fatto la cosa giusta. Con questa certezza ben radicata nel mio cuore, alzo nuovamente lo sguardo su di lei

- Se pensi veramente quello che hai appena detto, allora non mi conosci affatto. Se credi che ti abbia mentito a cuor leggero, se sei convinta che mentirti non mi abbia ucciso un po' ogni giorno, devo seriamente rivalutare i miei sentimenti per te.

La risolutezza del mio sguardo e la calma della mia voce, fanno vacillare i sentimenti di mia moglie

- Mi conosci. Conosci il mio cuore meglio del tuo. Come puoi pensare che mentirti non sia stata la cosa più difficile che abbia mai dovuto fare? Ma DOVEVO farlo. Anche se mi uccideva. E tu dovresti riuscire a capirlo molto bene. L'ultima volta che abbiamo affrontato i Volturi, sei stata tu a mantenere i segreti di Alice. Anche se ti faceva star male, ti sei attaccata alla convinzione di stare agendo per il meglio e hai fatto quello che sentivi di dover fare.

Il volto di Bella si distende impecettibilmente

- Non è la stessa cosa.

Continuo a fissarla con la stessa intensità

- Perché? Cosa rende questa situazione tanto diversa? Il fatto che Alice sia venuta da me e non da te? O il fatto che io sia più bravo di te a tenere i segreti? Volevo dirtelo! Mi sono immaginato un milione di volte a dirtelo. Ma non potevo farlo. NON sapendo quello che sapevo. Perché sapevo che se te lo avessi detto, tu saresti corsa a consegnarti ai Volturi e questo non avrei MAI potuto accettarlo.

Sorrido leggermente dell'espressione stupefatta sul volto di mia moglie

- Perché sei così sorpresa? Pensi che avresti agito diversamente? Da chi credi che nostra figlia abbia preso la sua impulsività, se non dalla sua pazza, temeraria ed adorabile madre?

Bella abbassa lo sguardo, e per un attimo mi sorprendo a rimpiangere di averla trasformata in vampiro, perché a questo punto le sue guance sarebbero state colorate da un delizioso rossore.
Jacob al contrario sembra tutt'altro che convinto

- MA PER PIACERE! Non dirmi che ti sei fatta convincere dalle sue stronzate! Questo bastardo ha mentito a tutti per mesi! E ha lasciato che Nessie fosse rapita da un branco di fottuti succhiasangue senza muovere un dito!

Fisso lo sguardo su Jacob, sfidandolo apertamente ad abbassarlo prima di me

- Avresti preferito che la lasciassi suicidarsi? Se avessi potuto stringere tra le tue braccia il suo corpo morente ed assaporare il suo ultimo respiro, ti saresti sentito meglio?

Ogni mia frase colpisce Jake con l'intensità di uno schiaffo, ma ancora non distoglie lo sguardo

- O forse avresti preferito che lasciassi sacrificare mia moglie? Avresti potuto continuare a guardarti allo specchio sapendo che l'anima della tua migliore amica, l'anima più bella e pura del mondo veniva corrotta e pervertita dalle immonde abitudini dei Volturi? Perché è esattamente QUESTO che sarebbe successo. L'avrebbero torturata. Per secoli. L'avrebbero piegata fino a spezzarla. E alla fine sarebbe diventata una di loro anima e corpo.

Lo sguardo di Jacob si sposta da me a mia moglie, per poi fissarsi sul pavimento.

Lo osservo con apprensione, mentre viene a patti con la consapevolezza che al mio posto si sarebbe comportato esattamente come me.

In fine, dopo più di mezz'ora, alza di nuovo lo sguardo verso di me. La sua espressione è completamente cambiata. Dove prima c'erano rabbia e frustrazione, ora c'è solo determinazione.

- Non ti ho perdonato. Forse, quando sarà tutto finito, se davvero andrà bene come dici, ci riuscirò. Ma in ogni caso, capisco perché hai agito così. E sono pronto a segurti. Quindi, che diavolo aspetti a dirmi qual'è la nostra prossima mossa?

********************************************************************

e qui si conclude il capitolo 15



cosa ve ne sembra dlle rivelazioni di Edward?

per quanto riguarda i poteri di Alice, in parte li ho potenziati perché era funzionale alla storia, in parte perché effettivamente la spiegazione che da l'autrice sui punti ciechi delle visioni di Alice non mi convinceva molto per i motivi che ho espresso per bocca di Edward

prima che mi linciate per aver liquidato la questione in quattro righe, vi anticipo che la reazione di Bella alle bugie di Edward avrà maggiore spazio nel prossimo capitolo, che mostrerà anche il confronto tra Bella ed Alice

quindi mi raccomando: continuate a seguirmi^^


ed ora lo spazio dei ringraziamenti, che questa volta sono più numerosi del solito^^

ringrazio lovvi e sab per aver aggiunto la storia ai seguiti

ringrazio chi ha aggiunto la storia ai preferiti (mi ero preoccupato perché il contatore si era fermato a 51, ma noto con piacere che ha ripreso a salire)^^

in fine ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente:

@DarkViolet92: sorprendervi è il mio obbiettivo principale^^ spero che la spiegazione di Edward ti sia piaciuta. p.s. grazie per avermi inserito tra gli autori preferiti

@barbyemarco: non so dirti quanto mi renda felice sapere che continui a seguirmi, come vedi questo capitolo è arrivato esattamente una settimana dopo il precedente come promesso^^

@tatinaj: grazie per i complimenti. per quanto riguarda le critiche: sinceramente non le ho capite. se dici che non spiego le motivazioni delle azioni dei personaggi, devo alzare le braccia e riconoscere la sconfitta. perché l'ottanta per cento della storia sono pensieri e discorsi, quindi se non sono riuscito a farti capire i pensieri dei personaggi scrivendoli, non so che altro fare. se invece dici che i personaggi non pensano e non agiscono in conformità con quanto descritto nei romanzi ufficiali, è una cosa di cui mi sono reso conto anch'io, ma purtroppo io non sono la Meyer^^ se ti può bastare come giustificazione, diciamo che sono passati sette anni e i personaggi sono un po' cambiati? in fondo Bella è diventata un vampiro, Jacob ha avuto l'imprinting ed Edward, beh... Edward non lo so, ma suppongo che sposare la propria anima gemella e crescere una figlia possa aver cambiato un po' anche lui^^

per il futuro mi sforzerò di renderli il più canonici possibile nel rispetto dell'autrice e dei miei adorati lettori, ma se non ci dovessi riuscire... spero che saprete perdonarmi^^

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16
Capitolo 16

Bella P.O.V.


Avverto un sottile senso di rivalsa nel vedere Emmett che aiuta Edward a rialzarsi. Quando siamo tornati da Chicago ed Edward ha raccontato a tutti gli ultimi avvenimenti, confessando i segreti che aveva mantenuto per mesi, la prima reazione del mio mastodontico cognato è stata colpire mio marito alla mascella e mandarlo a frantumare la libreria in stile Vittoriano che faceva bella mostra di sé sulla parete del soggiorno.

- Dovresti ringraziarmi. Rosalie non ci sarebbe andata tanto leggera!

A conferma delle parole del marito, la mia bellissima cognata emette un ringhio basso e minaccioso.

Avendo subito la trasformazione prima di poter generare figli suoi, Rosalie ha riversato su mia figlia tutto il suo istinto materno. I
n passato, ci sono state occasioni in cui la cosa mi ha messo un po' a disagio, specie quando il suo essere iperprotettiva la portava a contestare alcune mie scelte. Ma in generale, ed oggi in particolar modo, avere lei ed Emmett dalla mia parte mi fa solo che piacere.

Razionalmente, so che Edward ha agito per il meglio e non riesco a fargli una colpa del fatto di avermi tenuta all'oscuro di tutto. Ma cuore e cervello non vanno sempre d'accordo e nonostante ciò che so essere vero, non riesco ad accettare l'idea che Edward, il mio Edward, l'uomo più buono e onesto che abbia conosciuto, che amo alla follia e a cui ho scelto di legare il mio destino per l'eternità, possa avermi mentito così a lungo.

E se poi penso che Alice, la mia sorella-nata-da-genitori-diversi, che mi ha sempre sostenuta in ogni mia scelta (tranne in quella di portare a compimento la mia gravidanza, ma questo solo perché non voleva vedermi soffrire), che spesso mi ha incoraggiata spingendomi a prendere coscenza di me stessa, del mio fascino e del posto che lei vorrebbe per me nell'ordine cosmico (vale a dire il centro esatto del palcoscenico con un milione di luci puntate addosso), non solo è stata sua complice, ma ha organizzato l'intera cospirazione ai miei danni, la rabbia generata dal tradimento raggiunge livelli incontrollabili e solo i poteri calmanti di Jasper mi impediscono di saltarle al collo e fare qualcosa di cui poi, a mente lucida, potrei pentirmi.

Ma ciò non toglie che la mia cognata preferita mi debba molte spiegazioni e non intendo aspettare ancora per ottenerle.

Inchiodo Alice sotto il mio sguardo accusatore e dò voce ai miei sentimenti

- E tu non devi dirmi niente? Ti volevo bene come ad una sorella, ti ho permesso di organizzarmi la cerimonia nuzziale, anche se il mio primo impulso era stato quello di fuggire a Las Vegas e far celebrare le nozze ad un tizio vestito da Elvis. Quando Edward si rifiutava categoricamente di trasformarmi, ti ho persino chiesto di mordermi, confidando che il tuo affetto nei miei confronti sarebbe stato più forte della sete di sangue. Ed è così che ripaghi la mia fiducia ed il mio affetto? RENESMEE E' MIA FIGLIA, ALICE! MIA FIGLIA! COME HAI POTUTO TENERMI NASCOSTA UNA COSA TANTO IMPORTANTE? E COME TI SEI PERMESSA DI COINVOLGERE MIO MARITO NELLE TUE MACCHINAZIONI?

Alice mi fissa con una calma glaciale che rasenta l'indifferenza

- Hai finito?

La facilità con cui sembra che Alice si faccia scivolare addosso tutte le mie accuse mi fa infuriare ancora di più

- NON HO NEANCHE INIZIATO! TUUUU... TUUUU... TU SEI... TU SEI... BEH, ANCORA NON SO DIRTI COSA SEI PERCHE' STO CERCANDO UNA PAROLA CHE ESPRIMA IL CONCETTO CHE HO IN MENTE MEGLIO DI "SPORCA TRADITRICE" O "FALSA COME I SOLDI DEL MONOPOLI", MA QUANDO L'AVRO' TROVATA, QUANDO AVRO' TROVATO IL MODO DI ESPRIMERE A PIENO CIO' CHE PROVO PER TE IN QUESTO MOMENTO BEH... NON TI PIACERA'! NON TI PIACERA' AFFATTO!

Alice aspetta alcuni secondi per capire se io abbia finito la sfuriata nei suoi confronti.
Quando in fine prende la parola la sua voce è calma e pacata, il suo sguardo è tranquillo e niente in lei lascia trasparire la minima ombra di turbamento.

- Se ti sei sfogata e sei disposta ad ascoltare con calma ciò che ho da dire, ci sarebbero alcune cose che vorrei precisare. Conosco Edward da molti anni. Prima di essere tuo marito è stato mio fratello e in tutto questo tempo siamo sempre stati l'uno per l'altra i custodi dei rispettivi segreti. Il mio potere mi permette di prevedere le conseguenze di ogni singola scelta e il suo gli permette di leggere anche i più intimi segreti del cuore di chi ha intorno. Devi accettare il fatto che ci siano e ci saranno sempre cose che, per quieto vivere, teniamo nascoste anche alle persone che amiamo di più.

Sento il muro della mia rabbia che inizia a cedere sotto i colpi delle parole di Alice e istintivamente distolgo lo sguardo da lei per posarlo su Jasper che, al contrario di me sembra aver accettato con stoicismo le menzogne di sua moglie

- So come ti senti in questo momento. In parte perché posso percepire la tua confusione coi miei poteri e in parte perché ci sono passato anch'io. Quando ci siamo uniti alla famiglia, ho visto nascere lo strano rapporto che lega Alice ed Edward. L'ho visto crescere e rafforzarsi ogni giorno. Non ti nasconderò che all'inizio la cosa mi ha indispettito parecchio. Voglio dire: anch'io ho dei poteri speciali, quindi perché la mia compagna si confidava con lui e non con me? Mi sono macerato per mesi, ho anche pensato di andarmene e lasciare Alice ad Edward se questo era ciò che voleva lei. Ma la mia piccola veggente mi ha visto andare via e mi ha fermato spiegandomi per bene la situazione. Mi ha detto che tra lei ed Edward non c'era la benché minimia attrazione fisica ed era proprio questo il motivo per cui riusciva a cofidarsi con lui. Tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui dividere i nostri segreti. E raramente questo qualcuno è anche la persona con cui dividiamo il letto. Alice ha Edward, Edward ha Alice, tu hai Jacob ed io... Beh, io ho Rosalie. Il fatto che  mi faccia passare per suo fratello non è solo un espediente dettato da una certa somiglianza fisica. Quando penso che Alice mi nasconda qualcosa, è da Rosalie che vado a lamentarmi. Lei mi ascolta sempre con pazienza, sopporta i miei sfoghi e trova sempre il modo di restituirmi il buon umore. Ed è con immenso piacere che le ricambio il favore quando l'esuberanza di Emmett le fa perdere il lume della ragione.

Mi fermo a fissare ipnotizzata l'intricato disegno delle cicatrici che coprono la mascella di Jasper, si allungano sul collo e scompaiono sotto la maglietta. Agli occhi di un vampiro, quelle cicatrici sono come un'insegna al neon che indica pericolo.

Ed è un'indicazione giusta.

Jasper è probabilmente la persona più pericolosa del mondo. Ognuna di quelle cicatrici è il ricordo di un vampiro che ha tentato di sopraffarlo ed è morto nel tentativo. Ma se si riesce ad andare oltre la minaccia di morte di quelle cicatrici, si può scoprire un mondo che si dischiude solo di fronte ad uno spirito affine. Jasper è una delle persone migliori che abbia conosciuto. Quando vuole, con chi vuole, sa essere davvero socevole e spiritoso. Le sue battute sono molto più pungenti dell'umorismo sboccato di Emmett e più sagaci dell'ironia di Jacob.

Ma la voce di Alice riporta la mia attenzione al presente

- Sono sempre io, Bella! Sono ancora la stessa persona che ti ha organizzato la festa di diploma e le nozze. La stessa che ti ha trascinata a Volterra per impedire ad Edward di compiere un gesto inconsulto. La stessa che ti ha indicato un modo per metterre in salvo tua figlia quando tutto sembrava perduto. Prima hai detto che mi volevi bene come ad una sorella. Beh, io ti considero mia sorella dalla prima volta che sei entrata nelle mie visioni e non ho mai smesso un minuto di considerarti tale. Quindi ti chiedo: non è più così per te? Lacerai che il risentimento ti faccia dimenticare il bene che ti voglio? Non farlo, Bella. Ripensa ai bei momenti e convinciti che se ti ho mentito, avevo le mie buone ragioni. Non l'ho fatto a cuor leggero e certamente non l'ho fatto per danneggiarti. Ho lasciato che i Volturi rapissero tua figlia, questo è vero. Ma se lo avessi impedito, le cose sarebbero andate peggio. Sarebbe morta o sarebbe morto Jake. Oppure, e questa era l'ipotesi più spaventosa, tu, Edward, Jasper ed io saremmo entrati nella guardia dei Volturi, Nessie e Jake sarebbero scappati e il resto della famiglia sarebbe stato ucciso insieme al clan Denali, perché ciò che più vuole Aro è sradicare sul nascere la tendenza dei vampiri a diventare vegetariani. Forse non te ne sarai resa conto, ma la nostra vittoria di sette anni fa ha spinto un numero sempre crescente di vampiri ad abbracciare il nostro stile di vita. Noi abbianmo mostrato loro un'alternativa all'omicidio e una strada che permette la creazione di legami molto più profondi di quanto immagginassero possibile. E' un processo lento, ma tutto lascia prevedere che nel giro di cento anni, ci saranno più vegetariani che carnivori e questo i Volturi non possono permetterlo.

Crede veramente che non lo sappia? So benissimo che i Volturi saranno sempre una minaccia e che lo scontro è inevitabile. E conoscendo le alternative, so anche che Alice ha agito per il meglio. Non ce l'ho con lei per aver lasciato che mia figlia fosse rapita, se questo può portare alla sconfitta definitiva dei Volturi. Rapita è sicuramente meglio che morta. In realtà ce l'ho con lei perché non riesco ad accettare il fatto che se me l'avesse detto prima, sarei stata io a causare tanto dolore alla mia famiglia. Mi sarei veramente consegnata loro per evitare che colpissero mia figlia? Sarei stata così sconsiderata? Non faccio che pensarci da quando Edward me l'ha detto e ancora non riesco a farmi una ragione della mia stupidità.
A volte, la vita ci mette di fronte a delle scelte che non siamo in grado di affrontare da soli.
Ed è per far fronte a queste situazioni che ci circondiamo di persone fidate che possano aiutarci a sostenere il peso del mondo.
Amo mia figlia e non  esiste cosa al mondo che non sacrificherei col sorriso sulle labbra per lei. La mia anima, quella di Edward, le vite dei miei famigliari. Lascerei che i Volturi si prendano tutto ciò che ho da dare loro e li ringrazzierei dal più profondo del cuore, se risparmiassero mia figlia. Togliendomi ogni alternativa, mettendomi di fronte all'inevitabilità del conflitto e costringendomi a trovare la forza di fronteggiare la situazione a testa alta, come sempre Alice ha fatto la cosa migliore. Per il mio bene e per il bene dei miei cari.

Percorro rapidamente la stanza con lo sguardo e mi rendo conto che mi stanno fissando tutti. Sento lo sguardo amorevole e preoccupato di Esme e quello calmo e rassicurante di Carlisle al suo fianco. Vedo Emmett che mi sorride con la testa poggiata sulla spalla di Rosalie, probabilmente pregustando lo scontro imminente. Anche Rosalie sorride, e nel suo sguardo non mi sorprende di cogliere la complicità che ci lega da quando mi ha aiutata a portare a termine la mia gravidanza. Quando i miei occhi si posano su Jasper, sorrido e rispondo con un cenno di assenso al suo sguardo di approvazione. Alice sa già cosa stò per dire, e il suo sorriso rilassato è più eloquente di mille parole. Ho lasciato Edward per ultimo, perché al pari di nostra figlia è la persona più importante del mondo per me, e voglio fissare i suoi occhi per trarre la forza di dar voce ai miei pensieri e comunicare a tutti la mia decisione.

- Mi dispiace. Ti ho scaricato addosso le mie frustrazioni, senza capire che ero io quella da biasimare. Ti amo.
Sei l'uomo migliore del mondo e sono davvero fortunata ad essere tua moglie. In tutti questi anni non hai mai smesso un attimo di proteggermi. Mi hai protetta dagli altri e, quando è stato necessario, mi hai protetta da me stessa. Diventando un vampiro, speravo di poterti togliere questo peso dalle spalle. Speravo di riuscire a difendermi da sola, e non sai il sollievo che ho provato quando ho scoperto di poter coprire altre persone con il mio scudo. Pensavo che le cose sarebbero cambiate, pensavo che finalmente avrei potuto essere io a proteggere te. Ma a quanto pare mi sbagliavo. Nonostante la forza, la resistenza, la velocità e i sensi supersviluppati, nonostante i miei poteri mentali, tu sei sempre il cavaliere con la scintillante armatura ed io sono sempre la damigella indifesa. Ci ho messo un po', ma alla fine ho capito i miei errori e ti chiedo scusa. Puoi perdonare la tua stupida moglie per essersi comportata in maniera tanto orribile?

Ed eccolo lì. Come per incanto gli angoli della bocca di Edward si incurvano a formare il sorriso sghembo che preferisco

- Piano con le parole! Stai parlando della donna che amo. Non hai niente da farti perdonare. La tua reazione era assolutamente comprensibile. Se tu avessi reagito diversamente, non saresti stata tu, e probabilmente non ti avrei amato così tanto! Quindi ti prego amore mio, scrollati di dosso il mantello della colpa, perché non ti si addice affatto. Abbiamo ancora un sacco di cose da fare. Jacob è andato a La Push per riunire il branco, e da lì partirà per andare a liberare nostra figlia e il resto degli ostaggi. Noi intanto dobbiamo riunire i nostri alleati e prepararci ad affrontare il grosso delle forze dei Volturi in campo aperto. Questa volta Aro ha passato il segno, e dovrà subire in pieno le conseguenze del suo sbaglio!

Ho mai detto quanto amo quest'uomo?



********************************************************************

e questo era il capitolo 16

chiedo scusa a tutti per l'ennesimo ritardo

riuscire a trasmettere le sensazioni del conflitto interiore di Bella è stato parecchio difficile, ma spero di esserci riuscito e che aver scritto un buon capitolo sia sufficente per farmi perdonare^^

il prossimo capitolo avrà due narratori

Jacob ci racconterà la prima parte della missione di recupero di Nessie, mentre non sò ancora chi, ma probabilmente Edward, ci racconterà il raduno delle forze alleate

ed ora i ringraziamenti:

ringrazio come sempre i 56 preferiti e i 3 seguiti

sapere che ci siete è uno stimolo costante a non trascurare i miei doveri di scrittore e a tentare di migliorare sempre^^

ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente

@roby28: benvenuta^^ sono davvero contento che la mia storia ti piaccia, spero che tu abbia trovato gradevole anche questo capitolo. in caso contrario, sentiti pure libera di esternare le tue lamentele: una recensione negativa è pur sempre una recensione^^

@tatinaj: finalmente ho capito cosa intendi^^ spero di essere riuscito a trasmettere bene il dissidio di Bella questa volta, perché è il punto focale del capitolo.

@darkviolet92: grazie dei complimenti^^ cosa mi dici delle riflessioni di Bella? troppo scontate? ha perdonato tutti troppo in fretta?

@barbyemarco: ho cercato di rendere al meglio la situazione emotiva di Bella in quel momento, quindi le urla erano assolutamente necessarie. Sono contento che il capitolo ti sia piaciuto.
p.s. spero mi perdonerai se il capitolo è in ritardo, ma come ho già detto, ho cercato di fare del mio meglio perché ci tenevo che fosse scritto bene

@padfoot_07: edward preferisce vedere nessie in mano ai volturi piuttosto che bella perché sa che la terranno solo in ostaggio, mentre bella sarebbe stata costretta a diventare una di loro.

in fine ringrazio come sempre tutti quelli che leggono la mia storia. se vorrete lasciarmi un commentino, positivo o negativo che sia, mi farebbe molto piacere.

ma non voglio forzarvi, se non ve la sentite, va bene anche così. l'importante è che continuiate a leggere^^

quindi mi raccomando:

restate sintonizzati^^

ciaoXD


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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


capitolo 20
Capitolo 17

Jacob P.O.V.

E' quasi ora

La voce di Leah nella mia testa mi avverte dell'approssimarsi del cambio della guardia nel casolare in cui i Volturi hanno stabilito la loro base provvisoria e in cui Nessie e gli altri sono tenuti prigionieri.
E' un vecchio casale diroccato circondato da una fitta boscaglia in mezzo alla quale si aggirano quattro vampiri che sorvegliano i dintorni con aria svogliata, annoiati dalla prospettiva di dover passare un'altra lunga giornata di inattività a fare la guardia ai prigionieri all'interno.
Le sanguisughe non sentono la fatica e in teoria non sarebbe necessario alcun cambio della guardia perché le stesse persone possono stare di guardia all'infinito senza mai stancarsi. Ma il problema è che chi resta all'interno del casale si annoierebbe e quindi, ogni otto ore, si danno il cambio e mentre quattro nuovi vampiri vanno a divertirsi all'esterno, gli altri otto restano all'interno a sorvegliare i prigionieri.
Teniamo d'occhio la situazione dall'alto di una scarpata che domina la vallata sottostante e dopo due giorni di appostamenti abbiamo concordato che il momento migliore per attaccare è il cambio della guardia, quando i quattro del turno precedente non sono ancòra rientrati, i quattro del turno successivo sono già usciti e restano solo quattro sanguisughe all'interno.  Le correnti ascenzionali che spirano nella valle trasportano il loro odore dolciastro, rendendoli dei facili bersagli e coprendo la nostra discesa.
Caliamo su di loro come una valanga e l'espressione sui loro volti è di puro terrore mentre fissano lo sguardo su venti enormi lupi agguerriti che avanzano a ventaglio in mezzo alla sterpaglia. Seguendo il piano concordato, Seth ed io ci stacchiamo dalla formazione principale insieme a tre giovani lupi che non conosco ancòra bene (erano dei bambini quando ho lasciato La Push), mentre il resto del branco getta scompiglio nelle file disorganizzate delle sanguisughe. Irrompiamo nel casolare travolgendo i quattro vampiri che, allarmati dalle grida dei compagni, stavano uscendo per unirsi allo scontro. Non conosco nessuno di loro, ma l'odio atavico tra le nostre razze, unito alla furia che mi scuote le viscere al pensiero del mio amore in pericolo, mi spinge a scaraventarmi sul primo bersaglio che incontro sulla mia strada e a dilaniarlo con le mie zanne dopo averlo bloccato sotto il peso del mio corpo. Lo scontro è cruento ma breve e nel giro di un minuto sono pronto a dare manforte ai miei compagni più giovani che, non avendo ancòra avuto esperienze dirette di scontri con i vampiri, stanno avendo qualche difficoltà con i loro avversari che, al contrario, sono stati addestrati a far parte del più formidabile esercito di vampiri della storia. Anche Seth liquida facilmente il proprio avversario e in breve tempo i brandelli degli ultimi due vampiri vanno a far compagnia agli altri nel mucchio e nel casolare scende un silenzio rotto solo dagli echi dello scontro che infuria all'esterno.
I miei compagni escono dal casolare e si uniscono allo scontro, mentre io mi dirigo verso il fondo e con una zampata faccio saltare la pesante porta d'acciaio temprato che chiude la fossa dei prigionieri. Guardo all'interno e improvvisamente tutta la mia rabbia si dissolve come neve al sole, quando fisso lo sguardo sul volto sorridente della donna che è il centro esatto del mio universo

- Ciao Amore. Ce ne hai messo di tempo ad arrivare!

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Renesmee P.O.V.


Osservo i volti dei miei compagni di prigionia e vi leggo lo stesso terrore che attanaglierebbe il mio cuore, se non fossi più che certa che questo supplizio finirà presto e che potrò riabbracciare i miei cari.
Da oltre la porta mi arrivano le voci soffocate dei nostri carcerieri. Nonostante il mio udito supersviluppato, riesco a cogliere solo alcuni stralci di conversazione, ma sono comunque sufficenti a darmi un'idea di ciò che stà succedendo là fuori. I vampiri si stanno spazientendo. La lunga inattività li stà snervando e il non riuscire a vedere la fine di questa situazione li stà rendendo sempre più insofferenti. Sono creature d'azione, si sono addestrati a combattere e starsene quì fermi ad aspettare che qualcosa si sblocchi non è il massimo che potevano chiedere alla vita.
Poi la situazione si sblocca, ma non nel modo che avevano preventivato!
La noia lascia il posto alla trepidazione quando sentono le grida d'allarme delle sentinelle all'esterno.
La trepidazione si trasforma improvvisamente in orrore quando la porta viene sfondata e un branco di lupi urlanti si riversa all'interno. Le urla diventano gorgogli strozzati e l'aria si riempie del rumore di fauci e di corpi fatti a brandelli.
Intorno a me tutti si agitano in preda al terrore, non riuscendo a capire cosa stia succedendo e cosa siano i rumori che sentono.
Lilibeth mi scuote la spalla, notando il sorriso che mi illumina il volto
- Perché ridi? Che stà succedendo là fuori?
Il mio sorriso si fà ancora più ampio mentre abbraccio la mia amica e cerco di tranquillizzarla
- Il mio ragazzo è venuto a salvarci!
 
********************************************************************

Dunque...

Che dire?

SCUSAAAAAAAAAAAAATEMIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!


Ho avuto un blocco pazzesco

in teoria sapevo come volevo procedere (sapevo che Jake avrebbe salvato Nessie), ma in pratica non sapevo cosa scrivere (non riuscivo a decidere come si sarebbe svolto il salvataggio in pratica)

se c'è ancòra qualcuno all'ascolto, scusatemi di nuovo

se invece è la prima volta che leggete la mia storia...

sappiate già da ora che io ci metto le migliori intenzioni, ma non restateci troppo male, se si ripeterà di nuovo qualcosa del genere

(anche se spero vivavemente di riuscire a portare a termine la storia in tempi brevi^^)

detto questo, ringrazio comunque chi leggerà, rinnovo come sempre il mio invito a commentare e...

ci sentiamo nel prossimo capitolo (se mai uscirà^^)

ciao XD

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18
Capitolo 18

Jacob P.O.V.


Dovrei sentirmi in imbarazzo.

Sono completamente nudo e il corpo della mia ragazza stretto al mio in un abbraccio stà provocando una certa reazione alle mie parti basse.
Sò che il fatto di essere nudo ed eccitato di fronte a dei perfetti estranei dovrebbe imbarazzarmi, ma in questo momento sono troppo felice per badare a certe cose. Annuso i capelli di Nessie e il suo profumo dolce ed invitante mi riempie il cervello facendomi dimenticare tutto il resto. Ma la situazione è tutt'altro che risolta e quindi mi sforzo di allontanarla leggermente e la fisso con aria decisa

- Non è ancòra finita.

Come a voler sottolineare le mie parole, le urla di un'orda di vampiri inferociti riempono l'aria e raggiungono l'interno del casale.
Nascosti dal potere di modificare gli odori di Alexandra, cinquanta vampiri neonati si riversano nella valle confidando sulla propria superiotà numerica e sul fattore sorpresa.
Nessie mi fissa terrorrizzata, temendo per la vita degli amici che sono accorsi in suo aiuto incuranti del pericolo
- Era una trappola!
La stringo nuovamente a me per tranquillizzarla, le accarezzo i lunghi riccioli castani che arrivano a metà della schiena e accosto le labbra al suo orecchio
- E quegli stupidi succhiasangue ci sono cascati con tutte le scarpe.
La mia piccola vampirastra mi fissa stupìta, non riuscendo a capire il senso delle mie parole. Il suo stupore è comprensibile, visto che lei non può sapere che i poteri di Alice si sono evoluti, che ora riesce a vedere chiaramente anche i lupi e i mezzosangue e che quindi, l'attacco a sorpresa di Alexandra era stato messo in conto e sono state prese le contromisure del caso.
L'orda di neonati avanza inesorabile, allargandosi ai fianchi del branco di lupi con l'intento di chiudersi a tenaglia e tagliare ogni via di fuga. Accecati dalla superbia non si rendono conto che i lupi nella loro fuga apparentemente disordinata li stanno portando vicini al bordo della scarpata che in precedenza abbiamo disceso per raggiungere la valle. Solo quando i primi massi iniziano a cadere si rendono conto del terribile errore che hanno commesso, ma ormai è troppo tardi. Dall'alto della scarpata, Benjamin, il compagno di Tia del clan egizziano, scatena il suo potere di controllo sugli elementi e le urla di terrore dei vampiri si perdono nel fragore della frana, quando vengono sepolti da una tonnellata di rocce e detriti.

Raggiunto dagli echi del boato che ha accompagnato la frana, mi lascio andare all'esultanza
- Così si fa!
Nessie continua a fissarmi stupefatta. Prendo le sue mani tra le mie e le sorrido con trepidazione
- Ti spiego tutto più tardi. Adesso dobbiamo correre ad unirci alla festa, o quei bastardi non ci lasceranno neanche gli avanzi!
La mia piccola vampirastra scuote la testa per riprendersi dalla sorpresa e quando torna a fissarmi, il suo sguardo è determinato e foriero di vendetta
- Che stiamo aspettando?
Annuisco soddisfatto, mi scosto di lato, mi inchino e la invito a precedermi con galanteria
- Dopo di lei, mia signora!
Il mio amore accenna una rapida riverenza, poi mi sorpassa e si getta di corsa verso il teatro dello scontro.
Mi vòlto un attimo verso gli altri prigionieri, cercando con lo sguardo Lilibeth.
- Sò che vorreste farmi un milione di domande, ma non siete ancora fuori pericolo. Abbiamo fatto a pezzi i vostri aguzzini, ma per distruggerli definitivamente bisogna bruciarli. Quindi, uscite di qui, date fuoco al casolare e lasciate che le fiamme completino il lavoro. Vi prometto che quando tutto questo sarà finito risponderò personalmente alle vostre domande.
Lilibeth mi guarda sconvolta e dubbiosa, ma nonostante tutto capisce che può fidarsi di me e mi fà un cenno di assenso con la testa.
Le restituisco il gesto, quindi mi vòlto verso l'uscita, mi trasformo nuovamente e corro a raggiungere Nessie.

Non basta una frana ad uccidere qualcuno che non ha bisogno di respirare per vivere. ma per il momento, almeno trenta sanguisughe sono bloccate sotto una tonnellata di roccia e prima che possano liberarsi, le altre, ancòra sotto shock, saranno una facile preda per il branco.
Come previsto, quando raggiungo i miei compagni le sorti dello scontro pendono a nostro favore. Siamo pari in numero, ma loro sono semplici neonati, tutta forza e niente tecnica, i loro attacchi sono prevedibili e la situazione è perfettamente sotto controllo.
Nessie si stà battendo con Alexandra e lo scontro sembra molto equilibrato. Stò per andare a darle una mano, ma lei mi chiede di non farlo mostrandomi un'immagine molto eloquente del mio collo tra le sue mani serrate, quindi decido di rendermi utile altrove. Anche Leah si stà comportando da perfetta capobranco. Non stà ferma un attimo. Salta da uno scontro all'altro. Strappa un braccio di quà, travolge una sanguisuga difendendo un compagno di là, alza di nuovo la testa per vedere dove può rendersi utile. Cerco di trovare il momento per inserirmi in qualche scontro, quando un grido d'aiuto mi esplode nella testa. Due vampiri sono emersi dalle macerie e ora Quill è in un mare di guai.  Mi getto a capofitto nella mischia, travolgendo i due nuovi arrivati e lasciando a Quill il tempo di fronteggiare il suo. Se dovesse succedere qualcosa al mio vecchio amico, non riuscirei mai a perdonarmelo. Quill avrebbe voluto restare a La Push e badare a Claire. Vederlo combattere contro gli istinti dettati dall'imprinting per tener fede alla nostra amicizia è stato straziante, ma alla fine ha deciso di unirsi a noi, anche se il suo cuore gli diceva il contrario. Quindi il mio primo dovere è onorare la sua amicizia e fare in modo che non debba avere a pentirsi della sua scelta. Dopo la sorpresa iniziale, i miei due avversari riprendono ad attaccare a testa bassa, ma si muovono spinti dal puro istinto senza un minimo di strategia e non mi è difficile scanzarmi e farli cozzare l'uno contro l'altro. Balzo di nuovo loro addosso e nell'impeto dell'assalto mi porto dietro metà del braccio destro che uno dei due aveva portato al volto per difendersi. Lo scontro potrebbe andare per le lunghe e i rumori di roccia graffiata che vengono dal tumulo mi avvertono che presto potremmo avere compagnia. Ma Benjamin non se ne è restato con le mani in mano a guardare e dopo aver fatto crollare mezza montagna sulle sanguisughe ha concentrato nuovamente i propri poteri per richiamare una tempesta ed ora una pioggia di fulmini stà iniziando a cadere con precisione millimetrica sui nostri avversari sbigottiti gettandoli ancòra più nel panico. E' quello di cui avevamo bisogno e nel giro di un minuto la radura è nuovamente silenziosa e non ci resta altro da fare che aspettare che i vampiri sepolti sotto le macerie si facciano largo e abbatterli rapidamente e senza esitazione.

Anche Nessie stà avendo la meglio su Alexandra. All'inizio lo scontro era equilibrato, ma a lungo andare la rabbia accumulata durante la prigionia ha fatto sentire il proprio peso e la mia piccola vampirastra ha preso un discreto vantaggio sulla sua avversaria.

Ma non riesce a concludere.

Il suo più grande pregio, in questa situazione disperata si stà dimostrando un difetto fatale: le manca totalmente l'istinto omicida.

Nonostante il giusto rancore che prova nei confronti della sua avversaria per l'oltraggio subìto, nonostante da questo dipenda la sua stessa vita, la mia piccola vampirastra non riesce a menare il colpo decisivo e togliere la vita ad una sua simile.

Il suo cuore enorme è uno dei motivi per cui la amo, ma che io sia dannato se permetterò che Alexandra, che al contrario non si fà di questi scrupoli, possa farle del male per un motivo del genere.

Con un balzo le sono addosso e affondo i miei denti nel suo collo, facendo sgorgare un fiume di sangue dalla ferita. Sangue che si porta via con sè la sua stessa vita, lasciandola accasciare inerte al suolo. Forse Nessie mi odierà per questo, ma non mi importa. Finché resta viva, posso sopportare tutto. Anche il suo odio. E poi, se davvero mi ama come credo, prima o poi capirà perché l'ho fatto. Perché ho dovuto farlo. E mi perdonerà.

*******************************************************************

E anche la parte del salvataggio si è conclusa

Non avrete mica creduto davvero che fosse finita nel capitolo precedente, no!?

Nel prossimo capitolo (che non sò ancòra quando finirò, ma che spero di poter postare entro giovedì) inizierà la parte dello scontro tra i Volturi e i Cullen


Ringrazio DarkViolet82 e barbyemarco per la recensione: sono contento di vedere che non ho perso tutti i miei lettori e sono contento che il capitolo vi sia piaciuto. come vedete ho postato il capitolo successivo abbastanza presto^^

spero che leggiate anche questo e che possa piacervi

ringrazio anche chi ha aggiunto la storia ai seguìti e chi l'ha semplicemente letta

ci sentiamo nel prossimo capitolo^^

ciao XD

 







 

  

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19
Capitolo 19
Bella P.O.V.

E' la fine.

Di fronte a me, ovunque si posi il mio sguardo nella sconfinata radura a poche miglia da Volterra, non riesco a vedere altro che le file compatte dell'immenso esercito che avanza verso quello che sarà il teatro della più devastante battaglia mai reggistrata negli Annali della storia dei vampiri. Tre alte figure vestite di nero procedono con aria solenne circondate da cinquanta soldati coperti da mantelli che ricoprono tutta la gamma di sfumature del grigio. E dietro questo schieramento già di persé imponente, meno disciplinati, ma non per questo meno terrificanti, procedono duecento vampiri neonati, tenuti in riga da cinque figure minute, le figlie mezzosangue di Johan, il vampiro rinnegato che ha teorizzato per primo la nascita di questa nuova specie cui appartengono anche Nauhel e mia figlia Renéesme.
Stringo la mano di Edward, cercando di trarre conforto dal contatto con mio marito, ma anche così non posso impedire alla mia sicurezza di vacillare di fronte all'immensità dell'impresa che stiamo per affrontare.
Carlisle ed Esme, Emmett e Rosalie, Jasper e Alice, la famiglia a cui ho scelto di legare il mio destino è al mio fianco come sempre, formando un fronte unito contro coloro che cercano di annientarci. Accanto a noi si sono stretti ancora una volta i nostri amici più cari, Peter e Charlotte, il clan Irlandese, il clan Denali, che più di ogni altro condivide il nostro destino, avendo scelto come noi di rinnegare la sete di sangue umano e il clan delle Amazzoni, cui si sono recentemente uniti Nauhel e sua zia. Zafrina avrebbe voluto prendere parte alla liberazione degli ostaggi, visto il grande affetto che la lega a Renesmee, ma Alice l'ha dissuasa, spiegandole che il suo potere sarà fondamentale per portarci alla vittoria e quindi è anche lei qui, insieme a noi, ad aspettare l'inizio della fine. Perché nonostante le rassicurazioni di Alice, guardando l'enorme schieramento di forze messo in campo dai Volturi per annichilirci, non posso fare a meno di chiedermi come faremo ad uscirne vincitori. Anche Stefan e Vladimir, i due vampiri Rumeni avversari storici dei Volturi si sono uniti a noi, allettati dalla prospettiva di poter contribuire a decretare la fine dei loro odiati nemici. E insieme a loro altri, infiammati dall'indole rivoluzzionaria di Garrett e tenuti uniti dai poteri empatici di Jasper. Anche loro come noi e come il clan Denali hanno intravisto la promessa di quella vita pacifica e in armonia con il resto del mondo che può nascere solo rinunciando al sangue umano e scegliendo di nutrirsi di animali.

E' una scelta difficile, specie per chi si è sforzato di mettere a tacere la propria coscenza ed ha accettato di convivere con quella che sente come una maledizione cui non è possibile sfuggire. Ma dopo aver osservato la nostra famiglia, dopo aver visto la forza dei legami che si instaurano quando si lotta insieme per un fine superiore, i vecchi istinti troppo a lungo negati iniziano a far sentire nuovamente la propria voce e una volta tolto il coperchio e lasciata la speranza libera di rinsaldare quegli istinti, non è più possibile tornare indietro.

Che cosa strana, la speranza. In un romanzo letto nei miei anni di adolecente, veniva accomunata alla luce di una candela. E' piccola, debole e tremolante e non basta a scacciare le tenebre, che continuano a chiudersi intorno ad essa come una cappa impenetrabile, ma se vi si accosta un'altra candela e a quella un'altra ancòra e così via per un numero sufficente di volte, insieme le piccole candele genereranno una tale luminosità da trasformare la notte in giorno.

E improvvisamente, mi rendo conto che è per questo che vinceremo. Loro sono molto più numerosi di noi. Ai nostri occhi sembrano una 
forza inarrestabile e fanno paura. Ma per quanto noi possiamo temere loro, loro temono noi cento volte di più. Perché noi abbiamo dalla nostra parte la speranza, che ci tiene uniti e ci rende un muro inamovile.

"Cosa succede quando una forza inarrestabile incontra un muro inamovibile?" Il mio insegnante di Fisica una volta ci ha posto questa domanda per introdurci il concetto di relatività e per farci capire che quando ci si basa su degli assoluti, si corre il rischio di incorrere in paradossi come questo. La risposta alla domanda è: "Un tale sontro non può avvenire, perché la forza e il muro non possono esistere contemporaneamente". 
Se esiste una forza inarrestabile allora, per definizione di inarrestabile, non può esistere alcun muro in grado di arrestarne l'avanzata. Ma ovviamente è vero anche il viceversa. Se esiste un muro inamovibile, allora nessuna forza può essere in grado di smuoverlo...

- Stanno per attaccare.

La voce di Edward e il tocco leggero della sua mano sulla mia spalla mi riportano alla realtà, ma ormai ogni traccia di timore ha abbandonato la mia mente. Fisso di nuovo l'imponente esercito schierato contro di noi, ma il mio sguardo è deciso e un sorriso sprezzante mi incurva gli angoli della bocca.

Noi siamo più forti di loro,
perché possiamo vantare legami più solidi e perché siamo spinti da motivazioni più valide.
 
Prendendo in ostaggio i nostri famigliari questi bastardi hanno fatto il passo molto più lungo della gamba.

E per questo moriranno tutti.

Lo so io.

Lo sanno loro.

********************************************************************

Questo era il capitolo 19

Lo so, lo so.

E' un po' corto.

Ma non volevo spezzettare troppo lo scontro e quindi ho deciso di chiuderlo qui.

Ho cercato di mostrare il passaggio di Bella dal terrore nei confronti dell'esercito in marcia alla sicurezza nella propria famiglia e nel legame che li rende uniti

Spero di esserci riuscito e che la mia tirata sulla speranza e sul paradosso della forza e del muro non vi abbiano fatto smettere di leggere prima della fine^^

Angolo dei ringraziamenti

ringrazio chi ha letto il capitolo precedente, chi ha aggiunto la storia ai seguiti e ringrazio particolarmente DarkViolet per aver lasciato un commento

p.s. solo per correttezza, perché non voglio essere accusato di essermi finto qualcunaltro, ci tengo a precisare che, come ho avuto modo di dire anche in passato, io sono un maschio.

il fatto di aver letto la saga scritta da Stephenie Meyer probabilmente mi farà sembrare un effemminato, ma per come la vedo io se qualcosa è scritto bene la trama è secondaria. Ritengo la Meyer una scrittrice eccezionale. Avrei preferito che la storia fosse leggermente meno sdolcinata e leggermente più sanguinolenta? Probabilmente sì, ma questo non significa che non l'abbia comunque apprezzata.

perdonate il mio sproloquio, ma ogni tanto ci tengo a chiarire le cose

ci sentiamo nel prossimo capitolo

ciaoXD
  

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Capitolo 20
Capitolo 20

Bella P.O.V.

Come da copione, l'orda di Neonati si incarica della prima offensiva.

Gettati al macello per testare la solidità delle nostre difese e nella vaga speranza che la semplice forza del  loro numero possa sopraffarci e favorire una rapida vittoria, i duecento vampiri si riversano nella valle coprendo in breve tempo la distanza che li separa da noi e si infrangono sul grosso della nostra forza d'attacco, trenta vampiri guidati da Emmett, Jasper e Garrett, i nostri combattenti migliori.

Nel poco tempo che abbiamo avuto, non sono riuscita a conoscerli come avrei voluto e anche con l'aiuto della mia mente iperattiva, non ho potuto fare molto di più che mandare a memoria i loro nomi, ma nonostante ciò tengo ad ognuno di loro quanto ai miei famigliari e farò tutto ciò che è in mio potere per facilitare loro il compito.

Qualcosa stà andando per il verso sbagliato. I Neonati stanno attaccando con una coordinazione ben superiore a quella che ci si aspetterebbe da qualcuno che dovrebbe muoversi solo per puro istinto. Qualcuno li stà muovendo come pedine su una scacchiera, rendendoli molto più pericolosi del dovuto.


- Nelindra.

La voce di Eleazar richiama la mia attenzione su di sè

- E' una telepate molto potente e stà coordinando gli attacchi dei Neonati sin dall'inizio dello scontro. 


Una rapida occhiata al campo di battaglia mi è sufficente per notare una figuretta che è rimasta fuori della mischia e che se ne stà seduta in posa meditativa, le braccia poggiate sulle ginocchia e gli occhi chiusi per la concentrazione.

L'aspetto più stupefacente del potere empatico di Jasper è la capacità di infondere negli altri un'illimitata sicurezza nei propri mezzi, aiutandoli a focalizzare i propri poteri e a compiere imprese che prima ritenevano irrealizzalibili.

Mi sono esercitata con Jasper per migliorare i miei poteri e ora la piccola Nelindra sarà la prima a sperimentare i frutti del mio allenamento.

La distanza è quasi proibitiva, ma con un notevole sforzo di volontà proietto uno scudo intorno al mio obiettivo e gli effetti della mia mossa sono istantanei e catastrofici.

Perché quello non è uno dei miei soliti scudi. Un tempo potevo proiettare degli scudi per proteggere un bersaglio da attacchi di tipo mentale provenienti dall'esterno. Ora posso isolare un bersaglio ed impedirgli di usare i suoi poteri all'esterno della barriera.

Liberi dal controllo mentale di Nelindra i Neonati si guardano intorno spaesati, nel panico più completo.

Senza dare loro il tempo di riorganizzarsi, passiamo al contrattacco dando inizio alla seconda fase della nostra offensiva.

Il potere di controllare gli elementi di Benjamin, ci avrebbe fatto sicuramente molto comodo in questa battaglia, ma grazie a Jasper, Siobhan, la matriarca del clan Irlandese, saprà essere una degna sostituta.

Il potere di Siobhan è sempre stato quello di alterare il campo delle probabilità intorno a lei e in sostanza di far andare le cose come vuole che vadano. Non può far piovere zolfo, non ancora almeno, ma può rendere i nostri uomini, in mancanza di un termine migliore, molto fortunati.

Ogni volta che un avversario tenta di attaccare uno dei nostri, l'attacco va a vuoto. Calibrano male il salto, trattengono la forza dei pugni e si ritrovano puntualmente a colpire l'aria. Al contrario, gli attacchi dei nostri uomini vanno a segno con una precisione assoluta.

Jasper è semplicemente spettacolare. Si muove sul campo di battaglia ineffabile come uno spettro concentrato anima e corpo in una danza foriera di morte e devastazione. Gli avversari gli cadono intorno uno dopo l'altro e in breve è costretto ad arrestare la sua danza, perché i nemici preferiscono fuggire a gambe levate che affrontare quella che sembra l'incarazione stessa della Morte.

Lo stile di Emmett è meno raffinato, ma non meno efficace. Si batte facendo affidamento solo sulla propria forza esagerata. In teoria un vampiro Neonato dovrebbe essere molto più forte di lui e in effetti io stessa mi sono divertita a batterlo nelle prove di forza quando ero ancora fresca di trasformazione, ma il mio mastodontico fratello si limita ad opporre alle teorie la concretezza dei suoi bicipiti possenti in grado di fare a pezzi un avversario dopo l'altro. Anche lui rimane ben presto a corto di nemici.

Ma il più sorprendente di tutti è certamente Garrett. Nato ai tempi in cui gli Stati Uniti erano ancòra delle colonie inglesi, il compagno di Kate del clan Denali sà bene cosa significa opporsi ad un tiranno e battersi in difesa di un ideale superiore. E quindi combatte. Unendo un'abilità inferiore solo a quella dello stesso Jasper ad una forza prodigiosa, che lo rende uno dei pochi vampiri che conosco in grado di reggere senza risentirne particolarmente le scariche di energia della sua compagna.

Lo scontro è cruento ma breve. Nel giro di qualche minuto i pochi Neonati sopravvissuti si danno alla fuga senza guardarsi indietro e sul campo restano solo
i nostri uomini, usciti relativamente illesi.

Ma lungi dall'essere vinta, la battaglia non è neanche iniziata. Neanche i Volturi sono tanto presuntuosi da credere che un attacco del genere potesse piegarci. Probabilmente speravano di poter causare più danni e di non doverci affrontare su un piede di parità, ma sapevano già che saremmo usciti vincitori dallo scontro e hanno preso le contromisure del caso.

Dal grosso dello schieramento avversario, si staccano cinque figure coperte da ampi mantelli color antracite e iniziano a correre a testa bassa incontro ai nostri uomini.

Cos'ha in mente Aro? Cinque contro trenta? Anche supponendo che abbiano dei poteri particolari, non riusciranno comunque a fare molti danni prima di essere sopraffatti!

- RIPIEGATE!

L'urlo di Edward sovrasta il sommesso vociare degli uomini sorpresi da questa mossa inaspettata dei Volturi.

- ZAFRINA! RALLENTA LA LORO AVANZATA E COPRI LA RITIRATA DEI NOSTRI!

Senza fermarsi un solo istante a riflettere sull'apparente assurdità dell'ordine di Edward, l'amazzone si concentra sui propri bersagli che un attimo dopo si trovano a rallentare vistosamente fino a fermarsi, intrappolati nelle illusioni indotte dal suo potere.

Mi volto verso mio marito, come fanno anche molti altri intorno a me, in cerca di una spiegazione al suo comportamento.

- Quei cinque sono protetti da uno scudo che assorbe gli impatti e permette loro di scaricarli tutti in una volta contro gli avversari. Una delle figlie di Johan è una psionica e può proteggere se stessa e gli altri da ogni tipo di attacco fisico.

Questa proprio non me l'aspettavo!

Le cose iniziano a mettersi male.

*******************************************************************

Lo sò!

Sono in mostruoso ritardo!

Vi chiedo scusa, ma questa volta non è tutta colpa mia.

Il modem mi ha abbandonato e sono riuscito solo oggi a postare il capitolo.

Per farmi perdonare il prossimo capitolo sarà più lungo e concluderà lo scontro con i Volturi

Ed ora qualche considerazione sul capitolo odierno

L'idea di usare il potere di Siobhan per rendere fortunati i vampiri buoni mi è venuta dal sesto libro di Harry Potter, in particolare dallo scontro finale tra i Mangiamorte e i membri dell'Esecito di Silente che avevano bevuto la Felix Felicis. Spero che la nuova evoluzione dei poteri di Siobhan vi sia piaciuta, ma in caso contrario, sentitevi pure liberi di dissentire lasciandomi un commento^^

Neanche l'idea dello scudo telecinetico e dei poteri psionici della figlia di Johan è tutta farina del mio sacco, visto che l'ho presa da un romanzo della saga di Drizzt Do'Urden scritta da R.A. Salvatore di cui sono un appassionato lettore ed estimatore

La nuova evoluzione dei poteri di Bella invece è tutta farina del mio sacco^^

Cosa ne pensate?

Troppo scontata?

Troppo esagerata?

Fatemi sapere, mi raccomando^^

Ed ora i ringraziamenti

Ringrazio come sempre chi ha recensito il capitolo precedente, chi ha aggiunto la storia ai preferiti e ai seguiti e chi continua a leggere i miei umili sforzi di rendere omaggio ad una delle migliori scrittrici contemporanee

ci risentiamo nel prossimo capitolo

ciaoXD



 


   
 

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


Capitolo 21
Capitolo 21


Bella P.O.V.


- Di Teresa dovrà occuparsene Kate

Con efficenza, in tono calmo ma allo stesso tempo deciso, Edward illustra il piano ideato da Alice che ci darà le maggiori possibilità di vitoria

- I tuoi poteri non sono di natura fisica e quindi sono gli unici adatti a superare le sue difese. Una scarica concentrata dovrebbe riuscire a stordirla abbastanza da costringerla ad abbassare lo scudo telecinetico che avvolge lei e i cinque che sono partiti all'attacco. A quel punto dovrai farla a pezzi rapidamente, mentre noi ci occuperemo dei "Fantastici Cinque".

Kate sorride e si passa la lingua sulle labbra, pregustando il momento in cui entrerà in azione. A volte (molto spesso in realtà) quella donna mi fà paura. Ma averla dalla nostra parte è molto confortante e non potrei sperare in un'alleata migliore.

- Il problema sarà riuscire a raggiungerla, visto che si è ritirata nelle retrovie

Così dicendo, Edward indica con un cenno della testa l'esile figura di una ragazzina ( ad una prima occhiata, non sembra avere più di dodici anni) dai lunghi capelli neri che le cadono morbidi lungo la schiena che si é portata alle spalle dello schieramento dei Volturi.


- Ma di questo ci occuperemo noi. Tu cerca di tenerti per quanto possibile vicina a noi ma lontana dagli scontri e al momento opportuno ti apriremo una strada fino al tuo bersaglio.

Detto questo, rivolge
a me la sua attenzione. Mi prende le mani tra le sue ed entrambi traiamo conforto dal contatto reciproco. Quindi sorride, il sorriso sghembo che mi ha rapito il cuore, e riprende a parlare con dolcezza e in tono complice, come se fossimo soli, come se ci trovassimo nell'intimità della nostra camera da letto e non nel mezzo della battaglia che deciderà il nostro destino.

- Quando tutto questo sarà finito, io e te ci prenderemo una lunga e meritata vacanza. Stavo pensando di tornare sull'isola di Esme e di portare con noi anche Nessie e Jacob, visto che è impossibile separarlo da nostra figlia. Credo sia giusto farle visitare i luoghi in cui è stata concepita e poi, la nostra prima Luna di miele non si è conclusa in maniera proprio tranquilla e sento che è mio dovere di marito devoto rimediare.

Gli regalo il più caldo e amorevole dei miei sorrisi, quello che rivolgo solo a lui. Per un attimo mi lascio sorprendere dall'assurdità dell'intera situazione, ma l'attimo passa e mi gusto a pieno questa parentesi splendida e perfetta, nel giorno più drammatico della mia vita. Potremmo morire tutti. Nonostante le previsioni cautamente ottimistiche della vigilia, la battaglia potrebbe concludersi in una disfatta totale, mitigata solo dalle buone notizie giunte in mattinata insieme alla telefonata di Nessie e Jacobb, ma ora tutto questo non ha importanza. Ora ci siamo solo io e l'uomo che amo più di ogni altra cosa al mondo che ci teniamo per mano e ci scambiamo sguardi carichi d'amore.
Il resto è solo polvere e vento. Il resto non conta nulla.
Abbasso il mio scudo e permetto a mio marito di entrarmi in testa. Gli mostro ciò che ho nel cuore, ma i miei sentimenti per lui sono così forti che sento la necessità di esprimerli anche a parole.  

- Ti amo.

Buffo come bastino due parole per esprimere un concetto così importante. Il sorriso sul volto di Edward si fà più ampio

- Ti amo anch'io. Nella buona e nella cattiva sorte, per tutti i giorni della nostra vita.

Edward Cullen, l'uomo più romantico del mondo

- Che sarà ancora molto lunga e felice, quindi vedi di chiudere in fretta la questione, mio cavaliere dalla scintillante armatura. Io resterò quì e annullerò i poteri dei nostri avversari. Ma sono parecchi, quindi non penso di poter resistere più di venti minuti.

Lascia andare le mie mani. Il distacco non è la più piacevole delle sensazioni, ma non ho tempo di pensare a questo ora. Ora devo concentrarmi e fare la mia parte nello scontro.

Anche Edward deve fare la sua, ma prima di allontanarsi mi rivolge un ultimo sorriso

- Ne basteranno dieci

Poi si volta e corre in contro allo schieramento nemico seguito dalla maggior parte dei nostri alleati.

Accanto a me restano solo Siohban, Zafrina ed Eleazar. La prima ha già esaurito la sua parte in questa storia. Proteggere la nostra avanguardia durante l'attacco dei Neonati l'ha prosciugata e ora ha bisogno di tempo per riprendersi. La seconda deve restare indietro per trattenere i "Fantastici Cinque" con le sue illusioni finché Kate non farà la sua mossa. Ed Eleazar deve restare accanto a me, individuare i vampiri con poteri pericolosi ed indicarmeli perché io possa avvolgerli con i miei scudi e privarli del loro vantaggio.

Inizio ad isolare quelli che già conosco. Un piacevole senso di rivalsa mi cresce dentro dandomi accesso a risorse di energia che non sospettavo di avere, quando Alec e Jane si guardano intorno con aria stupìta, incapaci di bloccare la nostra avanzata coi loro poteri. Nelindra si è già ritirata nelle retrovie, ancora incapace di utilizzare la sua telepatia per coorinare i suoi alleati. Non che questo cambi di molto le carte in tavola. I Volturi sono capaci di battersi come un solo uomo anche senza essere coordinati telepaticamente da lei. Con Alec e Jane fuori gioco, spetta a Renata il compito di difendere l'armata dei Volturi. E lo fà in maniera spettacolare, innalzando una barriera che avvolge tutto lo schieramento stendendosi in cerchio per più di cinquecento metri. Un tempo il suo scudo poteva avvolgere solo Aro e all'occorrenza Marcus e Caius. Anche i suoi poteri si sono evoluti parecchio.

Ma non basterà certo questo a fermare la nostra avanzata. Aspetto che i nostri uomini arrivino quasi al limite della barriera e poi avvolgo anche Renata in uno dei miei scudi inibitori. L'effetto è istantaneo. La barriera si dissolve in uno sbuffo di fumo e i due schieramenti si trovano ad affrontarsi corpo a corpo.

Un ulteriore sforzo e Chelsea non non può più tentare di minare la nostra fiducia reciproca coi suoi poteri.

La loro maggiore esperienza in scontri del genere e l'addestramento ricevuto pongono i Volturiin vantaggio rispetto al nostro schieramento, composto in gran parte di persone poco abituate alla lotta d'insieme.

Ma noi abbiamo dalla nostra la forza delle nostre convinzioni, la certezza di essere nel giusto e la sete di vendetta per l'oltraggio subìto col rapimento dei nostri cari. E questo centuplica le nostre forze, riportando lo scontro su un piede di parità.

Per ognuno dei nostri che cade una nuova ferita si apre nel mio cuore inerte; e il fatto che per uno di noi ne cadano due di loro non mitiga affatto il mio dolore.



Ma nonostante le perdite subite, lo scontro stà volgendo in nostro favore. Privati dei loro poteri i Volturi non sembrano più così minacciosi e per un attimo inizio a credere sul serio che nonostante tutto saremo noi a vincere.

Poi accade l'irreparabile.

Avviene tutto in meno di un minuto, ma il mio cervello registra tutta la scena e mi mostra una sequenza dopo l'altra come in un proiettore di diapositive

Zafrina cade in ginocchio esausta, incapace di continuare ad usare i suoi poteri.

I cinque vampiri, liberi dalle illusioni dell'Amazzone, si gettano nella mischia 
avvolti nei loro scudi telecinetici.

I colpi di chi cerca di fermare la loro avanzata vengono assorbiti senza causare danni, per poi essere rispediti al mittente, mandando in polvere un avversario dopo l'altro.

Kate ha quasi raggiunto Teresa, ma ormai è troppo tardi.

Perché uno dei Cinque ha raggiunto Esme, la dolce e amorevole Esme, colpevole solo di aver amato troppo i propri figli.

Ha solo il tempo di invocare il nome di Carlisle, prima di essere mandata in pezzi da un pugno che potrebbe abbattere una montagna.

Carlisle si ferma un solo istante, raggelato dall'urlo di morte della propria moglie
. E quell'istante gli è fatale quando Felix, che già si vedeva all'altro mondo messo alle strette da quello che non riteneva un avversario alla sua altezza, ne approfitta per mettergli le mani intorno al collo e spiccargli la testa dal busto.

Una calma irreale scende sul campo di battaglia e per un attimo nessuno muove un muscolo, tutti ugualmente incapaci di fronteggiare l'assurdità della scena che hanno di fronte.

E' Emmett a rompere il silenzio e il suo grido carico d'angoscia riempie l'aria e si diffonde in tutta la valle

- PAPA', MAMMA, NOOOOO!!!
  
Poi si getta di nuovo nella mischia, forte di una furia vendicativa che decuplica le sue già prodigiose risorse. Ci sono almeno dieci persone tra lui e il suo bersaglio, ma Emmett non le vede neanche. Nella sua carica travolge un avversario dopo l'altro lasciando sul suo cammino una serie di corpi  contusi e frastornati e in un attimo è addosso a Felix.  Le dita delle loro mano si intrecciano e si serrano in una morsa d'acciaio.

Felix è il più forte mondo. In tutta la sua lunga e onorata carriera di guardia dei Volturi non ha mai perso uno scontro. Mai, neanche per un singolo istante, la possibilità di una sconfitta ha attraversato il suo cervello. Ma Felix non ha mai affrontato Emmett. E soprattutto un Emmett così infuriato e assetato di sangue. Lanciando un urlo liberatorio il mio mastodontico fratello strappa le braccia di Felix  dal busto e dopo averle afferrate per i polsi inizia ad usarle come clave. Probabilmente Felix era già morto dopo i primi tre o quattro colpi, ma Emmett non smette di agitare  le sue armi improvvisate finché del suo avversario non resta che polvere.

Nel frattempo Kate ha raggiunto Teresa, l'ha stordita con la scarica più forte di cui è capace e le ha affondato i denti nella giugulare. I mezzi-vampiri hanno la pelle dura e impenetrabile come quella dei vampiri, ma per il resto il loro corpo è umano. Il loro cuore batte e il sangue scorre nelle loro vene.

Il cuore di Teresa rallenta i propri battiti e in fine si ferma del tutto, mentre il  suo sangue viene assorbito dall'organismo di Kate.

Più tardi, Kate proverà vergogna per questo gesto impulsivo che ha cancellato  in un attimo gli anni di sacrifici e rinunce a cui si è sottoposta per un bene superiore. Ma questo solo più tardi. Adesso, in questo momento, con l'organismo saturo di sangue umano e una forza che non ricordava di aver mai avuto in corpo, Kate si sente totalmente euforica e tutto ciò a cui riesce a pensare è dove può procurarsi un'altra dose.

Poi avvista Nelindra e il sorriso maligno sul suo volto
sporco di sangue, la rende se possibile ancòra più minacciosa. Si lecca famelica le labbra, pregustando la prossima bevuta e si getta sulla sua vittima inerme e terrorizzata.

Per tutta la vita Nelindra è stata una cacciatrice e ritrovarsi sbalzata nell'ultimo gradino della catena alimentare non è una sensazione piacevole. Scappa terrorizzata, ma anche in condizioni normali non può egualiare lo scatto di un vampiro puro. Ora che ha bevuto sangue umano poi, Kate raggiunge la sua preda in meno di dieci secondi. Due secondi dopo le ha messo una mano sulla spalla mentre con l'altra le tira indietro la testa esponendo la giugulare.

Una frazione di secondo prima che possa affondare i denti nel collo della sua vittima e gustarsi il meritato banchetto, una figura indistinta la atterra con un placcaggio degno di un giocatore di rugby professionista e intima a Nelindra di scappare.

Kate emette una delle sue scariche migliori, nel tentativo di scrollarsi di dosso il suo assalitore. Ma Garrett se l'aspettava, anche se forse non con tale intensità (probabilmente il sangue umano ha aumentato anche l'intensità delle sue scariche, penserà in un secondo momento) e stringe ancòra di più la presa sulla magnifica donna che ha imparato ad amare più della sua stessa vita, lui che per secoli aveva pensato di poter bastare a se stesso e che un'avventura occasionale ogni tanto avrebbe soddisfatto i suoi bisogni fisici.

- Fai del tuo peggio, amore mio! Ma non credere neanche per un attimo che ti lascerò commettere un altro errore. Tu sei meglio di così! E' solo sete! Puoi sconfiggerla! Lo hai già fatto in passato e puoi farlo di nuovo!

La voce del compagno la riporta improvvisamente alla ragione. Smette di lottare, il suo corpo si rilassa tra le braccia del suo uomo e inizia a singhiozzare sommessamente.

- I...io non volevo! M...ma aveva un odore così buono! Oddio cosa ho fatto! M...mi dispiace così tanto!

Ma mentre Kate e Garrett hanno il loro momento catartico, la battaglia non è finita e la mia attenzione viene attirata da un'urlo così disperato da rivaleggiare con quello di Emmett

- ALEEEC, NNOOOOOO!

Ad urlare è Jane, che assiste impotente alla caduta del fratello per mano di Jasper.

Quando Esme e Carlisle sono caduti uno dopo l'altra, Alice si è bloccata, è caduta in ginocchio completamente priva di forze e ha iniziato a mormorare come un mantra

- Non è così che doveva andare, non è così che doveva andare, non è...

Ancora privo di poteri, ma non per questo inerme, Alec le si è avventato contro tentando di approfittare della situazione. Ma non aveva fatto i conti con il resto della famiglia. Percependo i propositi omicidi di Alec, Edward si disinteressa del proprio avversario (comunque ridotto a mal partito) e inizia a correre verso Alice. Edward è un velocista, ma la distanza che lo separa dalla sua amata sorella è proibitiva anche per lui. Continua comunque a correre, ma contemporaneamente scorre con lo sguardo il campo di bataglia alla disperata ricerca di un alleato che possa intervenire prima di lui. A pochi passi da Alice nota Jasper, apparentemente inconsapevole del pericolo che stà correndo la sua compagna, impegnato com'è in uno scontro serrato con Demetri.

- Jazz! Alice è in pericolo!

Girarsi verso la propria compagna e gettarsi contro Alec sono una cosa sola per Jasper e mentre lui affronta il nuovo avversario, Edward prende in consegna Demetri.

Un attimo dopo Demetri ed Alec sono ridotti a pezzi e Jane emette l'urlo che ha attirato la mia attenzione.

Non può usare i propri poteri, ma per un attimo pensa comunque di gettarsi addosso a Jasper e vendicare la morte del fratello. Poi fissa lo sguardo su quel corpo ricoperto di cicatrici e vi legge la propria morte. Quindi si volta verso la foresta da cui è venuta e inzia a correre disinteressandosi di tutto e di tutti. La battaglia è persa, o lo sarà presto. E comunque suo fratello è morto. E tutto il resto, la sua fedeltà alla causa, il suo orgoglio di guerriera, il suo odio nei nostri confronti, non contano più nulla di fronte all'immensità della tragedia che le è appena capitata.

La previsione di Jane si rivela giusta. La battaglia è davvero finita. Stefan ha appena decapitato Marcus e Vladimir ha riservato un analogo destino ad Aro. Caius dichiara la resa e i pochi sopravvissuti si dileguano in un attimo. Concediamo loro di ritirarsi. In ogni caso non costituiscono più una minaccia.

E alla fine sulla pianura scende nuovamente il silenzio, rotto solo dal mormorio sommesso di Alice

- Non è così che doveva andare....


********************************************************************


So cosa state pensando

Non avrei dovuto far morire Esme e Carlisle

Purtroppo, la loro morte era necessaria (o se non la loro, quella di qualcuno di altrettanto importante)

Quando ho scritto la parte del salvataggio di Nessie, in qualche modo sentivo che c'era qualcosa che stonava.

Ho pensato a cosa potesse essere e sono giunto a questa conclusione:  

E' andato tutto troppo liscio

Ho cercato di inserire un po' di tragedia nel finale, ma ci sono riuscito solo in parte

Quindi ho deciso di inserire almeno una morte eccellente nella battaglia conclusiva. Perché una battaglia senza morti manca di pathos e io volevo che la mia battaglia fosse spettacolare

Spero riusciate a capirmi e perdonarmi

Il prossimo capitolo sarà l'Epilogo

Dovrete aspettare un po' per leggerlo (capirai che novità, di solito posti un capitolo ogni 10 anni ndTutti)

Ma vi prometto fin da ora che vi piacerà un sacco^^

quindi restate in ascolto

ci sentiamo nel prossimo ( e ultimo T__T) capitolo

ciao XD

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Capitolo 23
*** Epilogo ***


Epilogo
Epilogo

E' passato un anno dal giorno in cui le nostre vite sono cambiate per sempre.

Papà e mamma sono in piedi di fronte alla folla che si è riunita nella valle che è stata il teatro dello scontro che ha visto spegnersi le vite e le speranze di così tante persone.

Molti di quei morti, la maggior parte a dirla tutta, erano persone cattive, che hanno pagato il giusto prezzo per la condotta disdicevole delle loro orribili vite. Ma questo non ha importanza. Non ora. Non più. E forse, ma solo forse, non ne ha mai avuta davvero.

Quel che importa è che sono morte, che non potranno più ridere insieme ad un amico, guardare con occhi innamorati il proprio compagno o la propria compagna, o confortare quelli che sono rimasti a piangerli. E che sono qui, insieme agli altri, per porgere loro un ultimo saluto e assicurarsi che niente di simile possa più accadere.

Perché di fronte alla Morte, di fronte all'inesorabile Mietitrice che non guarda in faccia a nessuno e sembra ridere beffarda di quanti ritenevano di averla sconfitta per sempre, siamo tutti ugualmente piccoli e indifesi e tutti abbiamo bisogno di conforto, di sentirci dire che, nonostante l'evidenza dei fatti dimostri chiaramente il contrario, tutto andrà bene, o quanto meno andrà meglio.

Vedere Nauhel stretto in un abbraccio con le sorelle a piangere Teresa ed Alexandra, mi fà uno strano effetto, specie considerando che i poteri di Teresa hanno ucciso mia nonna e che Alexandra mi ha rapita e tenuta in ostaggio per giorni, prima che Jake venisse a salvarmi, con l'aiuto dei lupi di La Push e di Benjamin del clan egiziano.

E ancora più strano è vedere Caius e Jane in piedi accanto ai miei genitori, le teste basse e i volti deformati da una smorfia di dolore che sembra destinata a non scomparire mai più.

I quattro oratori che si sono incarcati del triste compito di celebrare la commemorazione, attendono che tutti i convenuti trovino posto e facciano silenzio. Ne approfittano per porsi le reciproche condoglianze e per stabilire l'ordine degli interventi. E per quanto irreale possa sembrare, sono condoglianze sincere e sentite.

Poi si scambiano un cenno di assenso con la testa e la commemorazione ha finalmente inizio.

Il primo a parlare è mio padre

- Un anno fà, in questa valle, si è svolto l'epilogo di una faida sanguinosa che ha privato tutti noi dei nostri affetti più cari. Non è importante chi l'abbia inziata, non siamo quì per puntare il dito contro nessuno. Continuare ad odiarci a vicenda sarebbe facile, ma sarebbe anche molto pericoloso. Perché la verità è che siamo tutti ugualmente colpevoli. Ci siamo arroccati nelle nostre posizioni senza sforzarci più di tanto di capire le posizioni degli altri e abbiamo portato il nostro dissidio all'estremo. Certo, col senno di poi è facile parlare, analizzare la situazione e dire: Ecco! E' qui che ho sbagliato! Se avessi reaggito in maniera differente tutto questo si sarebbe potuto evitare e mio padre e mia madre sarebbero ancòra qui, a darmi tutto l'amore e i buoni consigli di cui avrei tanto bisogno. Il difficile è fermarsi a riflettere quando le nostre azioni possono fare davvero la differenza. Perché la rabbia e l'orgoglio danno pessimi consigli, ma lo fanno a voce alta e perentoria ed è così dannatamente difficile ignorarli. Ma difficile non vuol dire impossibile. Quindi dobbiamo continuare a provarci e quando falliamo, dobbiamo prendere atto della nostra debolezza e impegnarci maggiormente per il futuro. 

Le parole di mio padre colpiscono nel segno e per un attimo ci ritroviamo tutti a guardarci dentro, per cercare il momento in cui abbiamo fatto la scelta sbagliata. Ma nonostante quel che ha detto mio padre, anche col senno di poi, non è affatto facile individuare quel momento, perché nella maggior parte dei casi non c'è un singolo momento, ma tutta una serie di scelte una più sbagliata dell'altra e risalire la corrente fino ad arrivare alla fonte può rivelarsi davvero difficoltoso.

Ma dobbiamo rimandare a più tardi il momento dell'autoanalisi, perché Caius ha appena preso la parola

- I pensieri di Edward sono i miei. Quando il mio mondo è crollato su se stesso, ho avuto molto tempo per fare dell'autocritica e cercare di capire dove avevo sbagliato e cosa avrei potuto fare per evitare che si giungesse al punto di scendere in guerra per annichilire una parte così grande della nostra comunità. A distanza di un anno, non riesco ancora a condividere la vostra scelta di rinnegare la nostra natura e nutrirsi di animali. Sarà perché considero anche gli esseri umani dei semplici animali, a malapena più evoluti di quelli cui date la caccia voi, o forse dipenderà dal fatto che ho vissuto molto più a lungo di quasi chiunque altro qui a parte Stefan e Vladimir; e quando hai avuto secoli per abituarti a fare le cose in un certo modo, è parecchio difficile cambiare le proprie abitudini. Sia come sia, il punto è che una differenza così stupida e insignificante non avrebbe mai dovuto causare una simile frattura tra di noi. Per secoli io e i miei fratelli ci siamo assunti l'incarico di vigilare sulla nostra comunità, circondandoci di seguaci che condividevano le nostre convinzioni e prendendo tutte le contromisure necessarie affinché la nostra esistenza rimanesse un segreto per gli esseri umani. Alcune delle nostre scelte ci hanno resi impopolari e a volte i nostri metodi potrebbero essere sembrati discutibili, ma ancora una volta non posso fare a meno di pensare che il tempo abbia giocato un ruolo fondamentale nel corromperci. Siamo stati il clan dominante per così tanto tempo da credere che ogni nostra decisione fosse giusta per principio e da non fermarci più a vagliare altre linee di condotta. Ci siamo trasformati in dittatori, ma vi prego di credere che non sono mai state queste le nostre intenzioni. Pur con tutto il
rancore che possono nutrire  nei nostri confronti, Stefan e Vladimir dovranno comunque ammettere che prima di noi la situazione stava diventando ingestibile e le stragi mascherate da epidemie e disastri naturali, stavano aumentando a ritmo esponenziale.

Fa una pausa e tutti ci voltiamo verso i due vampiri rumeni che confermano le sue parole con un cenno riluttante della testa

- Ora il mio clan è stato distrutto. In buona parte siamo stati noi stessi gli artefici della nostra sconfitta e quindi non posso e non voglio prendermela con chi mi è stato nemico nella guerra che ha causato la nostra fine. Ma anche se abbiamo commesso degli errori, svolgevamo comunque con efficenza il compito di controllare tutti quei vampiri poco assennati che rischiano di esporre il segreto della nostra esistenza all'attenzione degli umani. E' un fatto che dopo la nostra caduta gli omicidi siano aumentati e anche se la situazione è ancòra relativamente tranquilla e gestibile, il rischio di essere scoperti è abbastanza concreto. "Carnivori" o "vegetariani", mezzi-vampiri o vampiri "puri", siamo tutti ugualmente in pericolo ed è nostra responsabilità comune controllare la situazione al fine di mantenere segreta la nostra esistenza. E quindi dobbiamo tutti tenere d'occhio le mine vaganti e fare in modo che non diventino un problema.

Il discorso di Caius ha preso una piega inaspettata e a giudicare dagli sguardi carichi di dubbio degli altri convenuti, non sono l'unica ad essere rimasta perplessa di fronte a questo cambio di rotta. Quindi è con una certa dose di curiosità mista ad apprensione che mi appresto a seguire le parole di Jane

- Quando io e mio fratello ci siamo uniti al clan dei Volturi lo abbiamo fatto mossi dalle migliori intenzioni. Non vi mentirò:
Io adoro usare i miei poteri. Vedere le mie vittime che si contorcono in preda agli spasmi di dolore quando li investo con le mie scariche mentali è una sensazione molto appagante. Provare piacere nell'infliggere dolore al prossimo fà di me un mostro? Forse si. Ma provate a negare il piacere che vi provoca affondare i denti nel collo della vostra vittima (che sia un animale o un essere umano non fà molta differenza) e manderete in tilt il radar rivela-cazzate della rossa in prima fila. Perché la verità è che siamo tutti mostri. Tutti noi, nessuno escluso. O forse non lo è nessuno. Siamo semplicemente il gradino più alto della catena alimentare e non c'è niente di innaturale o morboso nel prenderne atto ed accettarlo, magari godendosi anche i vantaggi che la situazione porta con sé. Sia come sia, quando Aro ha chiesto ad Alec e me di unirci al clan dei Volturi, ho creduto di aver preso i classici due piccioni con una fava. Finalmente potevo usare liberamente i miei poteri e non sentirmi intimamente un mostro per questo. Perché le mie vittime meritavano di provare tutto il dolore che infliggevo loro per i crimini di cui si erano macchiate.
Per più tempo di quanto abbia voglia di ricordare ho vissuto come in un sogno. Uno di quei bellissimi sogni in cui tutto ti và nel verso giusto e ti senti in grado di fare qualunque cosa.
Poi, un anno fa il mio sogno è finito. Mi sono risvegliata nel modo più traumatico possibile, con mio fratello fatto a pezzi davanti ai miei occhi mentre io non potevo fare nulla per aiutarlo. Ho passato mesi a nutrire dell'odio più profondo e viscerale i miei propositi di vendetta nei confronti di chi mi aveva portato via mio fratello. Finché un giorno, veloce com'era venuto, l'odio se ne è andato; lasciandosi dietro solo il dolore per la perdita, che è stato un fidato compagno nel mio personale percorso di autoanalisi. Alla fine sono riuscita ad accettare il fatto di aver avuto delle responsabilità nella tragedia che mi ha colpito, nella tragedia più grande che ha colpito tutti noi. Ma non è stato facile. Non è stato facile arrivare a prendere in considerazione il quadro generale, quando tutto ciò a cui riuscivo a pensare era che mio fratello, il mio migliore amico, l'unica persona al mondo per cui io avessi mai provato sentimenti d'affetto, di tenerezza, d'amore era scomparso per sempre e non avrei potuto riportarlo indietro come avevo fatto in passato, quando l'A.I.D.S. lo stava consumando lentamente e io lo avevo trasformato in un vampiro.     No, non è stato affatto facile! Ma ci sono riuscita. E oggi posso stare in piedi di fronte alla persona che me lo ha portato via e non provare l'impulso irrefrenabile di staccargli la testa e ridurre il resto del suo corpo in frammenti microscopici. Perché sò che non è stata tutta colpa sua. Sò che ha fatto quel che ha fatto per proteggere i propri cari e non posso certo fargli una colpa del fatto di essersi dimostrato un combattente migliore di Alec. Lo sò, come sò che se non avessimo spinto le nostre divergenze al punto di trasformarle in aperta ostilità e farle in fine sfociare in una guerra, Alec sarebbe ancora al mio fianco e oggi nessuno di noi si troverebbe qui a piangere i morti. Ma quel che è stato è stato. Non ci siamo riuniti qui, a un anno dalla tragedia che ci ha visti protagonisti, per perdonarci a vicenda i nostri peccati. Ci siamo riuniti per testimoniare il dolore che hanno causato, in modo da non commetterli nuovamente in futuro.

E improvvisamente, vedere lei e Caius in piedi al fianco dei miei genitori non mi sembra più così strano. E non mi sembra strano vedere Nauhel che tiene per mano sua sorella Nelindra. Inprovvisamente il vero significato di questa commemorazione mi diventa chiaro. Non siamo venuti a piangere i nostri morti. Siamo venuti a vedere gli altri piangere i loro. Per poter finalmente superare le differenze che ci distinguono e riuscire ad empatizzare con il dolore che ci accomuna. Ed è in questo clima di fratellanza che stà nascendo tra di noi, che mia madre inizia il proprio intervento.

- Quando avevo diciassette anni, il marito di mia madre ha ottenuto un ingaggio in una squadra di Baseball. Era una grande occasione, ma avrebbe dovuto viaggiare molto con la sua nuova squadra e mia madre era dilaniata tra i suoi doveri di madre, che la trattenevano al mio fianco e il suo amore per Phill, che la spingeva a seguirlo nelle trasferte. Così, seguendo l'impulso del momento, ho deciso di trasferirmi a Forks e vivere con mio padre. Dopo aver preso la mia decisione, ho passato giorni interminabili a maledire il mio altruismo, ma non mi sono mai veramente pentita della mia scelta. Perché pensavo, e lo penso ancòra oggi nonostante tutto, che la parte difficile sia prendere una decisione. In seguito, si tratta solo di restare fedeli alle proprie scelte ed accettarne le conseguenze, buone o cattive che siano. Ma se seguiamo la nostra coscenza, difficilmente le nostre scelte si riveleranno totalmente sbagliate. Potranno esserci degli ostacoli e a volte potremmo trovarci a pensare che se avessimo fatto una scelta differente le cose sarebbero andate meglio, per noi e per quelli che abbiamo intorno. Ma alla fine, se siamo stati onesti con noi stessi e abbiamo preso le nostre decisioni in accordo con i principi che governano il nostro cuore, le nostre scelte si riveleranno sempre giuste e non avremo mai nulla di cui pentirci. Per questo non posso condividere in pieno l'invito all'autoanalisi di Edward. Perché in fondo credo che sia un esercizio inutile e il più delle volte dannoso, capace solo di insinuare dubbi oziosi nelle nostre menti. Il mio invito è piuttosto a riflettere bene sulle possibili conseguenze delle nostre scelte prima di prenderle, di fermarci ad ascoltare la voce del nostro cuore e di segure i suoi consigli. Può essere molto difficile da sentire, perché spesso viene sovrastata da una voce più forte e ammaliante, che ci invita a prendere la strada facile, promettendoci benefici maggiori e gratificazioni immediate, ma quella è la voce della paura, dell'odio e dell'egoismo, la strada che ci suggerisce di prendere porta alla Dannazione della nostra anima e anche se sembra migliore, nel lungo periodo non porterà mai niente di buono. Quindi dobbiamo diffidare delle soluzioni semplici, prenderci il tempo di riflettere, svuotare la nostra mente di tutte le voci e aspettare fiduciosi che il cuore ci indichi la strada migliore. A volte lo farà con la voce di un amico che sussurra buoni consigli al nostro orecchio, più spesso avrà la nostra stessa voce e dirà quello che in fondo già sappiamo: che per le cose veramente importanti non ci servono consigli, che la stada giusta è sempre stata davanti ai nostri piedi e che dobbiamo solo prenderla e non guardare più indietro. Ho scelto così di assecondare i miei sentimenti per Edward, disinteressandomi del fatto che era un vampiro: lo amavo, quindi non poteva essere una persona cattiva. E' così che ho deciso di portare a termine la mia gravidanza e dare alla luce mia figlia, quando tutto e tutti mi dicevano che ero pazza, che sarei morta e che la mia morte avrebbe distrutto la mia nuova famiglia. Ma sapevo di aver preso la decisione giusta. Era mia figlia, la figlia dell'uomo che amavo più della mia stessa vita, dalla sua nascita non poteva venire altro che bene.

La vista mi si appanna e quando sbatto le palpebre una lacrima di commozione mi riga la guancia. Passo così tanto tempo con mia madre che a volte dimentico quanto sia straordinaria.

- Non ho mai rimpianto di averla messa al mondo e neanche per un attimo ho rimpianto la mia scelta di difenderla contro tutto e tutti. Mi dispiace che Carlisle ed Esme abbiano pagato con la vita per le mie scelte? Certo che sì! Mi mancano terribilmente e non passa giorno senza che pensi che se avessi agìto diversamente forse sarebbero ancòra vivi. Ma la verità è che non avrei mai potuto fare una scelta diversa. Quando si tratta di mia figlia, non ho veramente possibilità di scegliere: devo proteggerla con le unghie e con i denti e fare tutto ciò che posso per garantirle un futuro migliore. E quando si tratta di me, anche le scelte dei miei famigliari sono molto limitate: devono darmi il loro supporto incondizionato, sostenendomi nelle mie scelte anche se non le condividono. E' per questo che siamo una famiglia e questo è il motivo per cui ci circondiamo di spiriti affini e diamo loro il nome di famiglia: per ricevere sostegno nei momenti difficili e per fare la nostra parte quando loro hanno bisogno di noi. Avrei dato la mia vita per loro senza esitazione e sò che loro hanno dato le proprie vite per me allo stesso modo: senza esitazioni né rimpianti. Quindi piango la loro morte, ma non intendo insultare il loro sacrificio rinnegando le mie convinzioni. La guerra che me li ha portati via è stata una tragedia. Ma combatterla è stato giusto, perché le alternative erano inaccettabili. E questo mi riporta al motivo che ci vede riuniti qui oggi, nel primo anniversario della tragedia: come ha detto Jane siamo qui per accettare le conseguenze, per testimoniare il nostro dolore ed essere testimoni del dolore degli altri. Siamo qui per accettare il fatto che tutte queste morti erano inevitabili, per capire fino in fondo quanto male abbiano causato e per assicurarci di non doverci più trovare in futuro in una situazione simile. E per fare questo, come ha suggerito Caius, dobbiamo capire che i tratti che abbiamo in comune sono più importanti delle differenze che inevitabilmente ci distinguono. Perché siamo individui, ognuno con i propri gusti e le proprie aspirazioni, ognuno con le nostre particolarità che ci rendono unici e irripetibili, ma siamo anche una comunità, se non proprio una famiglia e dobbiamo proteggerci e sostenerci a vicenda. Non voglio essere il leader intorno a cui si stringe la comunità e non voglio proporre nessuno per tale ruolo. Perché a mio avviso è stato questo l'errore di fondo: lasciare che qualcuno si assumesse il gravoso compito di proteggerci tutti dai rischi legati all'esposizione del segreto della nostra esistenza al resto del mondo. La guerra dell'anno scorso e il dolore che ha causato provano al di là di ogni dubbio che il compito di proteggere il nostro segreto è troppo pesante perché qualcuno se ne faccia carico per tutti. Che sia stata una sua iniziativa personale o che tale compito gli sia stato imposto di comune accordo dalla comunità non cambia la sostanza dei fatti: proteggere il nostro segreto è una responsabilità comune e dobbiamo farcene carico tutti. La soluzione che proponiamo è difficile e troveremo sicuramente molti ostacoli sul nostro percorso, ma se ascoltate la voce della vostra coscenza, saprete anche voi, come sò io, che è la strada giusta e che le alternative, anche se sembrano così allettanti, sono profondamente sbagliate e pericolose e possono portare solo al ripetersi della tragedia dell'anno scorso.

Per un lungo momento sulla valle scende una cappa di silenzio assoluto ed impenetrabile, mentre i convenuti riflettono sulle parole della mamma e degli altri che hanno parlato prima di lei. Eravamo venuti a partecipare ad una commemorazione funebre e ci siamo ritrovati a fare introspezione e ad assumerci l'onere dei nostri doveri nei confronti della comunità. Una cosa del genere lascerebbe sfasato chiunque!

Poi qualcuno inizia a battere le mani e un attimo dopo gli scrosci degli applausi riempono tutta la valle.

I miei genitori e i rappresentanti del clan dei Volturi restano in piedi di fronte alla folla, a ricevere l'applauso che viene loro tributato.

Poi, improvviso come è iniziato l'applauso si spegne e i quattro oratori raggiungono i propri famigliari e amici.

Le strette di mano e le pacche sulle spalle si sprecano, come le dichiarazzioni di fratellanza e amicizia imperitura.

In mezzo a tutte le persone che si scambiano abbracci e strette di mano, avviene la più improbabile delle riconciliazioni (e nemmeno per un secondo mi sfiora l'idea che zio Jasper possa averla "favorita" coi suoi poteri).

Jane si avvicina a zio Jasper, si ferma un attimo, poi gli porge esitante la mano, che lui stringe prontamente.

Si scambiano uno sguardo pieno di significato, poi annuiscono entrambi, mentre un sorriso identico si disegna sui loro volti.

"Pensavo veramente quello che ho detto prima: sò che la morte di Alec non è stata colpa tua"

"So che lo sai, ma mi ha fatto piacere sentirtelo dire, perché davvero, non era niente di personale"

Probabilmente si sono detti qualcosa del genere, parola più parola meno. Potrei chiedere conferma a papà, ma non sono sicura che me lo direbbe anche se avesse origliato la loro "conversazione".

Un paio di braccia calde e muscolose mi cingono la vita, mentre Jacob mi posa le labbra sul collo, facendomi perdere il filo dei miei pensieri.

Un assemblamento così imponente di vampiri poteva diventare pericoloso e anche se si è tenuto in disparte per tutto il tempo, Jake non avrebbe mai potuto lasciarmi venire quì da sola.

- Hai sentito tutto?

Volto la testa per guardarlo negli occhi, per fissare lo sguardo calmo e pieno di calore che mi ha fatta innamorare così perdutamente.

Mi fissa a sua volta, poi fa un cenno affermativo con la testa

- Parola per parola. E devo dire che non sono rimasto sorpreso da quello che è stato detto.

Smette di parlare per un attimo, ma il mio sguardo interrogativo lo spinge a spiegarsi meglio

- Conosco i tuoi genitori da abbastanza tempo da riuscire a prevedere dove andranno a parare i loro pensieri. Anche se può sembrare il contrario, è sempre stata tua madre quella forte. Procede dritta per la sua strada come un treno sui binari, fermandosi solo di fronte ad uno scambio per scegliere il binario giusto su cui continuare la corsa. E una volta scelto non torna mai indietro. Per questo quando è venuta a trovarmi dopo la storia di Victoria, ho capito subìto che era finita. Era già passata per quello scambio e anche se le era costato fatica, perché Dio solo sà se non mi sono giocato tutte le carte che avevo per renderle difficile la scelta, era rimasta sul binario della relazione con Edward.

Normalmente, sentirlo parlare della sua relazione con la mamma mi provoca "una punta di gelosia", per usare un eufemismo, ma oggi mi sembra la cosa più naturale del mondo

- La scelta più azzeccata della mia vita! A volte mi domando cosa diavolo ci avessi visto in te. 

La voce cristallina di mia madre risuona nell'aria avvertendoci che i miei genitori stanno venendo a unirsi a noi

- Attenzione! Quì volano pugnalate al cuore!

La replica di Jake non si fa attendere.

Quella della mamma invece dovrà aspettare, perché ora lei è impegnata a stringermi in uno dei suoi abbracci "sei il mio tesoro più prezioso e non smetterei un attimo di farti le coccole".

Jacob dal canto suo stà scambiando una stretta di mano e una pacca sulla spalla con mio padre. Il giorno in cui quei due decideranno di dimostrarsi veramente l'affetto che provano l'uno per l'altro all'inferno nevicherà.

- Ed è esattamente per questo che non ci vedrai mai farlo!

Sussurra al mio orecchio papà, mentre mi abbraccia, prendendo il posto lasciato libero dalla mamma.

Nel frattempo mia madre ha abbracciato Jacobb e gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio.

Nonostante il mio superudito, non riesco a carpire il contenuto dei suoi bisbigli, più tardi dovrò chiedere a Jake.

Ma evidentemente doveva essere qualcosa di divertente, perché ora stanno ridendo entrambi, scambiandosi uno sguardo complice.

Terminati gli abbracci, Jacobb si porta nuovamente dietro di me, cingendomi la vita con un braccio e appoggiando la testa alla mia spalla, imitato da mio padre che assume con la mamma una posa speculare alla nostra

- Desolata di aver interrotto il vostro scambio di pettegolezzi su di noi, ma Edward ed io dobbiamo dirvi una cosa che vi farà fare salti di gioia!

Potremo sposarci e andare a vivere da soli?

- No, per sposarvi e andare a vivere da soli dovrete aspettare ancora qualche anno. Non meno di dieci, tanto per porre dei limiti alla tua fantasia.

A volte è così difficile voler bene a mio padre...

- Quella che vogliamo proporvi è una lunga vacanza nell'isola di Esme. Io e tua madre abbiamo bisogno di una seconda Luna di Miele, visto che la prima si è conclusa abbastanza in fretta. E ci è sembrata un'idea carina invitare anche voi. L'isola è abbastanza grande perché possiamo avere tutti l'intimità che ci serve e pensavamo fosse giusto che tu vedessi il posto in cui ha avuto inzio la tua storia.

A volte invece è così facile!


FINE


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E questo era l'Epilogo

Non posso quasi credere di aver concluso la mia storia T__T

vi è piaciuta?

vi ha fatto schifo?

se volete farmi sapere cosa ne pensate questa è la vostra ultima occasione

mi raccomando, lasciatemi una recensioncina

saluto tutti quelli che hanno avuto la pazienza e il buon cuore di seguirmi e per l'ultima volta vi dico

CiaoXD

kylebroflowski81 (Aka Marco)
            

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