Svegliarsi con te

di domaris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Semplicemente (Tony/Ziva) ***
Capitolo 2: *** Guardandoti negli occhi (Kate/Tony) ***
Capitolo 3: *** Linee da attraversare (Gibbs/Tony) ***



Capitolo 1
*** Semplicemente (Tony/Ziva) ***


Note: queste flashfic sono state scritte il mese scorso in risposta ai prompt ricevuti dalla mia preziosa beta.  Come sempre risponderò agli eventuali commenti in fondo alle "storie". Buon San Valentino a tutti!

Semplicemente

Prompt: la canzone “Per una donna” (Pooh)

Genere: romantico

Personaggi: Tony/Ziva

N. parole: 242

 

Gli bruciavano gli occhi ma non voleva dormire. Preferiva continuare a guardare la donna distesa accanto a lui, i capelli scuri sparsi sul cuscino, le spalle nude e la mano posata sul suo petto. Una mano così piccola eppure forte, capace di infliggere dolore e impugnare un'arma come se fosse la cosa più normale del mondo. Sorrise, spostando la propria mano sotto alle lenzuola, fino a quando non raggiunse la pelle calda della gamba liscia intrecciata alle sue. Quanto tempo era andato sprecato prima di arrivare a questo punto!

Come due idioti avevano combattuto contro l'inevitabile, fingendo che solo un'attrazione superficiale increspasse il loro rapporto di lavoro.

La verità si era rivelata come un fulmine a ciel sereno nel momento in cui aveva creduto di averla persa per sempre. Ritrovarla lo aveva scosso a tal punto da non essere più in grado di mentire e inaspettatamente era diventato tutto più facile. Semplicemente non poteva vivere senza di lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa per tenersela accanto.

La sorpresa più grande era stato rendersi conto che lei provava quelle stesse emozioni ed era pronta a correre il rischio di amarlo e per loro capirsi era diventato improvvisamente naturale come respirare.

La mano di lei scese dal torace fino a cingerlo in vita attirandolo a sé possessivamente e lui si rese conto che non aveva bisogno di restare sveglio. Avrebbe continuato a trovarla accanto a sé ogni mattina, per il resto della loro vita.


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Capitolo 2
*** Guardandoti negli occhi (Kate/Tony) ***


Guardandoti negli occhi

Prompt: Se guardandoti negli occhi potessi dirti basta ti guarderei. (Mina)

Genere: romantico

Personaggi: Kate/Tony

N. parole: 447

 

Kate era sveglia da qualche minuto, una mano sul volto per impedire al sole di colpire gli occhi, l'altra sullo stomaco sopra quella di Tony. Sospirò, accarezzandogli distrattamente il braccio, la mente rivolta alla notte prima. Come sempre non aveva saputo resistergli quando si era presentato alla sua porta con l'immancabile pizza e una bottiglia di vino. “E' solo sesso”, si era detta le prime volte. Ottimo, appagante sesso e nient'altro. Ma sapeva di non darla a bere nemmeno a se stessa. C'erano risate, complicità, tenerezza e un'intera gamma di altre sensazioni che non sapeva catalogare ma che rendevano il tempo passato da sola con lui intenso e irrinunciabile. Tutto bellissimo, tranne per un particolare: non aveva idea di cosa ci fosse realmente tra loro. Sul lavoro continuavano come sempre, tra battute taglienti, lancio di palline di carta e altri comportamenti infantili. E quando arrivava il venerdì sera, se non erano impegnati con un caso o uno dei due non aveva un appuntamento, Tony andava da lei con l'ultimo film noleggiato, la cena e la promessa di una serata perfetta. E ogni volta lei era intenzionata a dirgli di no ma alzava il volto, lo guardava negli occhi e non poteva costringersi a farlo. Quando non si nascondeva dietro ad un sorriso impenitente c'era in quegli splendidi occhi chiari un'intensità sconcertante e Kate desiderava più di ogni altra cosa scoprire cosa si celasse dietro la maschera. “Deformazione professionale”, pensava nei momenti di lucidità, dopo una lunga giornata in ufficio alle prese con la sua versione più infantile e irritante.

Un movimento nel letto la fece voltare verso di lui. Tony aprì gli occhi e la guardò intensamente, mentre la attirava a sé e la baciava con una dolcezza disarmante.

- Hai da fare oggi? - le chiese tra un bacio e l'altro.

Lei sorrise con indulgenza.

- Bucato, aspirapolvere, provviste. Ti dice nulla? - domandò con una punta di divertimento nella voce.

- Posso darti una mano e poi invitarti fuori a cena?

Kate era sorpresa e passò lunghi secondi ad osservarlo per capire se faceva sul serio.

- Lo dici solo per mettere le mani nella mia biancheria, vero? - disse ridendo.

- Non ti si può nascondere nulla, Katie - rise lui di rimando.

Le scostò una ciocca di capelli dal viso mentre l'espressione diventava seria, quasi timida.

- Se vuoi che me ne vada...

In quel momento Kate decise di rischiare.

- Tu non ti avvicini al bucato e ai miei cassetti e io ti lascio scegliere dove portarmi a cena, - lo ammonì.

Il sorriso che ricevette in risposta non nascondeva nulla ed era il più bello che avesse mai visto.

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Capitolo 3
*** Linee da attraversare (Gibbs/Tony) ***


Linee da attraversare

Prompt: Nella vita ci sono linee che devono essere attraversate. (dal film: “All You've Got” di Neena Barnette)

Genere: romantico

Personaggi: Gibbs/Tony

N. parole: 498

 

Gibbs entrò nella stanza e sorrise alla vista del giovane addormentato di traverso sul letto e quasi completamente scoperto dal lenzuolo. Una parte di lui voleva svegliarlo, far scorrere le mani e le labbra su quel corpo solido e liscio che conosceva così bene ma amava continuare a scoprire ogni volta. Si trattenne, ricordando quanto fosse stato esausto solo un paio di ore prima, al punto di addormentarsi sul divano durante l'intervallo della partita.

Si spogliò, rimanendo in boxer e pazientemente cercò di spostare Tony, in modo da poter andare a letto a sua volta. Se lo avesse visto adesso il resto della squadra, la sua fama di bastardo sarebbe andata in frantumi e la cosa strana era che aveva smesso di importargli. Sospirò, mentre si stendeva accanto al suo amante, per niente infastidito dal fatto che istintivamente si accoccolasse contro di lui, con la testa sulla sua spalla e un braccio a circondargli la vita. E ancora una volta si chiese perché aveva aspettato tanto prima di accettare quello che il giovane aveva continuato ad offrirgli sin dal primo momento. Per anni si era tenuto a distanza, sfruttando ogni scusa possibile, delineando una linea invisibile e apparentemente invalicabile tra loro.

Non aveva fatto i conti con l'ostinazione di Tony però, quella tenacia che lo rendeva un ottimo agente ma anche un cocciuto, persistente, fastidioso...

Sorrise tra sé. Poteva lamentarsi fino alla fine del mondo, ma era grato di non essere mai riuscito a smorzare quel suo innato entusiasmo, nemmeno quando chiunque altro si sarebbe arreso. Come quando aveva abbandonato tutto dopo l'esplosione, ma soprattutto dopo il modo in cui era tornato, senza una parola di spiegazione e con la faccia tosta di fare finta che nulla fosse cambiato.

- Jethro, vuoi smetterla di pensare? Non sei per niente comodo come cuscino quando sei così rigido, - la voce assonnata e attutita dalla posizione in cui il giovane si trovava.

Lo scappellotto che ricevette come risposta era più una carezza che altro e Tony sorrise beatamente.

- Torna a dormire, - ordinò Gibbs mentre la mano dai capelli scendeva ad accarezzargli le spalle e la schiena.

- Non so, forse dovremmo fare qualcosa per rendere più disteso il mio cuscino? - chiese con finta innocenza, un lampo di desiderio negli occhi.

- Domani è giorno di scuola, Tony - gli fece notare il compagno, usando una delle sue espressioni preferite.

- Se tu leggessi le email, sapresti che domani si terrà il solito seminario sulle molestie sessuali, - rispose con un sorriso trionfante mentre rotolava fino a coprire il suo corpo con il proprio.

- E tu vorresti fare pratica? - chiese Gibbs con voce arrochita, facendo scivolare le mani lungo i suoi fianchi.

Tony non aveva alcun bisogno di rispondere, non a parole per lo meno. Mentre il bacio diventava sempre più esigente, prima di lasciarsi andare del tutto, Gibbs pensò che aver attraversato quella linea era la cosa più intelligente che avesse fatto in vita sua.

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