Androginamente acido di Ali_Lambert (/viewuser.php?uid=19829)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** / ***
Capitolo 2: *** / ***
Capitolo 3: *** / ***
Capitolo 4: *** / ***
Capitolo 5: *** / ***
Capitolo 6: *** / ***
Capitolo 7: *** / ***
Capitolo 8: *** / ***
Capitolo 9: *** / ***
Capitolo 10: *** / ***
Capitolo 11: *** / ***
Capitolo 12: *** / ***
Capitolo 13: *** / ***
Capitolo 14: *** / ***
Capitolo 15: *** / ***
Capitolo 16: *** / ***
Capitolo 17: *** / ***
Capitolo 18: *** / ***
Capitolo 19: *** / ***
Capitolo 20: *** / ***
Capitolo 21: *** / ***
Capitolo 22: *** / ***
Capitolo 23: *** / ***
Capitolo 24: *** / ***
Capitolo 25: *** / ***
Capitolo 26: *** / ***
Capitolo 27: *** *.* ***
Capitolo 28: *** / ***
Capitolo 29: *** ... ***
Capitolo 30: *** - ***
Capitolo 31: *** .. ***
Capitolo 32: *** - ***
Capitolo 33: *** 33 ***
Capitolo 34: *** 34 ***
Capitolo 1 *** / ***
Nuova pagina 1
What if?...
E se Harry e Draco fossero due semplici ventenni londinesi?
E se Harry e Draco non si fossero mai conosciuto e di conseguenza mai odiati?
E se Harry e Draco si incontrassero per caso in un giorno di pioggia?
Androginamente acido
Chiunque può
arrabbiarsi, questo è facile; ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado
giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo
non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.
_Aristotele_
Sbuffò per l’ennesima volta, rendendosi conto che il suo cellulare aveva quasi
esaurito la batteria.
Si passò
nervosamente una mano tra i capelli scuri adocchiando l’orologio, era in
ritardassimo e lui odiava arrivare in ritardo agli appuntamenti! Quel giorno
però il destino sembrava odiarlo particolarmente.
Erano
solo le undici di mattina, ma come recitava un famoso proverbio le disgrazie
non vengono mai sole, infatti: non era suonata la sveglia, il tostapane si
era fulminato, si era tagliato la guancia destra facendosi la barba, non aveva
trovato il suo paio di calzini portafortuna, la macchina non si era decisa a
partire costringendolo così a prendere la metropolitana, ed ora il telefono era
praticamente morto!
-Accidenti!- fissò sconsolato le piccole goccioline d’acqua che cadevano dal
cielo… Aveva dimenticato l’ombrello!
Strinse
i denti dando un’ultima occhiata all’orologio, ok, aveva dieci minuti di tempo
per arrivare praticamente dall’altra parte della città!
Con un
sospiro si portò la valigetta, che fino a quel momento aveva tenuto in mano,
sopra la testa, in un mero tentativo di ripararsi dalla pioggia che stava
diventando più fitta.
-Oh, al
diavolo!- senza pensarci un secondo di più, uscì dalla metropolitana.
Proprio
non riusciva a capire perché suo padre avesse insistito così tanto per fargli
fare quel colloquio, il proprietario del giornale era lui a che serviva quindi
presentare una domanda di lavoro? Era ovvio che sarebbe stato assunto.
Rabbrividì al pensiero, la parola “lavoro” nel suo vocabolario personale non era
minimamente presente!
Corrucciò le belle labbra piene in una smorfia di disappunto, se suo padre
credeva di incastrarlo così facilmente si sbagliava di grosso! Draco Malfoy non
si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, e questo era un dato di fatto.
Annoiato
dall’attesa iniziò a giocare con il suo cellulare, acquistato appena due giorni
prima a New York.
Aveva
quasi battuto il boss del quarto livello, quando qualcuno irruppe nella piccola
stanzetta con la grazia di un elefante. Seccato da quell’intrusione alzò gli
occhi dal display e fissò truce il nuovo arrivato.
Ad
occhio e croce doveva avere la sua età, alto, ben fatto… Straccione e bagnato
fradicio!! Osservò con disgusto crescente il ragazzo, che aveva preso a
guardarsi intorno nervosamente. Quando lo vide i suoi occhi verdi si
spalancarono speranzosi.
-Oh,
grazie a Dio sono arrivato in tempo…- mugugnò, lasciandosi cadere stancamente su
una delle poltroncine, Draco inarcò un sopracciglio biondo
-In
tempo per cosa?- fece acido, il ragazzo biondo lo guardò con un’espressione
allucinata
-Ma
scusa, non è qui che si tiene il colloquio per quel posto da giornalista
sportivo?- Draco storse il naso
-Si, ma
è inutile che rimani, il posto è già mio- il ragazzo spalancò gli occhi
mortificato e prese a mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore,
nascondendo malamente la sua delusione
-Ah… Bè,
ok…- borbottò, poi alzò nuovamente lo sguardo, puntandolo in quello metallico di
Draco
-Che
maleducato, non mi sono neppure presentato! Io sono Harry, Harry Potter- esclamò
ritornando sorridente, Draco sbuffò, che seccatura quel Potter!
Noncurante dello sguardo di Harry puntato su di lui riprese a giocare con il suo
cellulare
-E tu
come ti chiami?- Draco strinse i denti irritato, come poteva quella nullità non
riconoscerlo?!
-Io sono
Draco Lee Malfoy!- ringhiò, Harry sussultò.
-Tu se
quel Draco Malfoy?- fece incredulo
-Per
quanto ne so, si!- quel ragazzo gli dava sui nervi, non c’era niente da fare,
era una questione di pelle!
Harry
stava per rispondergli quando la porta della stanza si aprì nuovamente
-Signor
Malfoy, signor Potter, sono felice di fare la vostra conoscenza- Harry si alzò
subito dalla poltrona e porse la sua mano destra al buffo uomo che era appena
entrato.
-Il
piacere è tutto mio signor Dumbledore, è un onore enorme per me essere stato convocato
qui per sostenere questo colloquio- Dumbledore
sorrise e strinse con forza la mano di Harry nella sua
-Il
piacere è tutto mio ragazzo, il tuo professore di letteratura mi ha parlato
molto bene di te, so che saresti perfetto per questo lavoro…- fece una piccola
pausa prima di continuare –Tuttavia, abbiamo anche un altro candidato-
Harry
annuì e si voltò verso Draco, che incurante della presenza di Dumbledore stava
giocando con il cellulare. Harry strinse i denti, quel ragazzo era di un’acidità
insopportabile! E da quello che aveva potuto notare era anche parecchio
maleducato!
-Non
potresti avere almeno la gentilezza di alzarti?!- sbottò infastidito Harry,
Draco alzò finalmente lo sguardo, seccato all’inverosimile da quell’osservazione
-Come
osi parlarmi così?! Razza di straccione..- sibilò maligno, Harry assottigliò gli
occhi, aveva ormai capito con chi aveva a che fare, i giornali avevano ragione a
dipingere Draco Malfoy come un arrogante e viziato signorino di alta società!
-Chi sei
tu per parlarmi così!- ringhiò, Draco si alzò e si avvicinò a lui
minaccioso
-Ragazzi, basta così!- entrambi si voltarono verso Dumbledore
-Mi
scusi signore…- borbottò mortificato Harry, Draco ghignò
-Femminuccia…- gli sussurrò cattivo, Potter gli rivolse un’occhiataccia
-Androgino… Il posto sarà mio!- il ghigno di Draco si allargò, quel Potter aveva
proprio una bella lingua!
-Credici
finché puoi…- sbottò pungente, ma prima che Harry potesse rispondergli
intervenne Dumbledore a calmare le acque
-Stavo
dicendo, signor Potter, che c’è un altro candidato oltre a lei per questo posto.
Ma non si deve preoccupare perché io ho deciso di assumervi entrambi-
-Cosa?!-
esclamarono all’unisono Harry e Draco, Dumbledore si accarezzò i lunghi baffi
bianchi ridacchiando
-Perché
vi stupite così tanto? Lei, Harry, è perfetto per questo incarico, e lei Draco…
Bè, sa bene che non posso non assumerla per ovvie ragioni- Harry sorrise
raggiante per quell’inaspettato complimento
-Grazie
per l’opportunità che mi sta offrendo! Non la deluderò signore!- esclamò al
settimo cielo, Draco pestò un piede a terra stizzito
-No! Non
accetterò mai che questo pezzente venga a lavorare nel mio giornale!!-
ringhiò inviperito, Dumbledore sospirò
-Il
giornale non suo, ma di suo padre; e comunque la direzione è affidata a me,
quindi io decido di assumere tutte e due. La discussione è chiusa, ci vediamo
domani alle sette. Puntuali.- senza aggiungere altro uscì dalla stanza,
lasciando soli Harry e Draco.
***
*_* No, davvero
ditemi che ne pensate! E’ almeno un po’ decente?
Quando scrivevo
questa fic avevo in mente i miei Draco ed Harry ideali, precisamente:
Draco
à Roger Garth à
http://1.bp.blogspot.com/_qDdkmMSh5u8/SYdJAwS8wYI/AAAAAAAAE4k/fM9WTlp1oBY/s400/roger-garth-1.jpg
http://j.bdbphotos.com/fashion/pictures/4L/76/5476_large.jpg
Harry
à Tom
Welling
à
http://handson.provocateuse.com/images/photos/tom_welling_05.jpg
http://handson.provocateuse.com/images/photos/tom_welling_03.jpg
Sono perfetti a
parer mio ^^ In particolar modo adoro Roger *_* Ma anche Tom ovviamente, e voi
che ne pensate??
Cally
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Capitolo 2 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Non devi combattere troppo spesso con un
nemico,
altrimenti gli insegnerai tutta la tua
arte bellica.
_Napoleone I_
Harry si
lasciò cadere a peso morto sul letto, le molle cigolarono in modo sinistro ma
lui non se ne curò.
Con un
po’ di fortuna nel nuovo lavoro sarebbe riuscito a dare una sistemata al suo
appartamento. In effetti il termine “appartamento” era un po’ azzardato se
riferito alla sua abitazione. Sorrise, ormai erano quasi tre anni che viveva li,
ma non aveva apportato alcuna modifica.
Il
lavabo del bagno perdeva acqua come quando era arrivato, il muro della sua
camera da letto si stava scrostando, le mattonelle della cucina erano di uno
stomachevole giallo canarino, il forno era rotto e l’acqua calda mancava sei
volte su dieci. Eppure non aveva il coraggio di cercarsi un’altra casa.
Per lui,
che una famiglia vera e propria non l’aveva mai avuta, quel piccolo appartamento
rappresentava il mondo intero.
Chiuse
gli occhi, ancora non riusciva a credere alla fortuna che aveva avuto… Il lavoro
al giornale era un sogno! Non avrebbe mai finito di ringraziare Dumbledore per
l’opportunità, questo era sicuro.
Se solo
non ci fosse stato Malfoy, quella specie di androgino acido e maleducato,
sicuramente si sarebbe sentito ancora più felice.
-Lo
detesto…-
-Lo
detesto!! Blaise, non ti rendi conto dell’umiliazione che ho dovuto sopportare
per colpa di quel… Quel… Ah! Potter è una piaga!- Il ragazzo moro sorrise
divertito, vedere Draco così inviperito era uno spasso. Draco però non prese
affatto bene il suo sorriso, considerandolo un affronto vero e proprio
-E
detesto anche te Blaise!- sbuffò offeso, tirando la camicia che aveva in mano
direttamente in faccia all’amico.
-Non
capisco se ti bruci di più il fatto che Dumbledore abbia assunto anche Potter
oltre a te, oppure che tuo padre ti abbia costretto a cercarti un lavoro- Draco
borbottò qualcosa di poco comprensibile, aspirando una boccata di fumo dalla
sigaretta che teneva fra le dita
-Tu non
capisci! Domani dovrò alzarmi alle sette!- ringhiò esasperato il biondo, Blaise
scrollò la testa
-Mi
spiace deluderti, ma alle sette dovrai essere al giornale. Questo vuol dire che
come minimo la tua sveglia suonerà alle cinque, considerano soprattutto il tempo
che ti ci vuole per preparati-
-Ah! Non
dirmelo!- in preda ad una mezza crisi di nervi finì la sigaretta. Poi si andò a
stendere sul letto. Blaise sorrise e prese ad accarezzargli lentamente i capelli
biondi. Draco ne approfittò per chiudere gli occhi.
-Non so
se ce la farò Blaise…- mugugnò, iniziando a fare le fusa
-Tu se
Draco Malfoy, certo che ce la farai…-
Quella
mattina era decisamente di buon umore. Tutto sembrava andare per il verso
giusto, aveva addirittura trovato cinque sterline per terra! Con un mega sorriso
stampato in faccia varcò la soglia dello Sport Gazet, pronto come non mai ad
iniziare il suo nuovo incarico.
-Potter,
sei in ritardo!- Harry sussultò e si voltò verso Malfoy, che dall’alto del suo
metro e ottanta lo guardava con sdegno.
-Non
rovinarmi la giornata Malfoy, trovati qualcosa da fare e lasciami in pace!-
sbottò seccato, non avrebbe permesso a quel signorino di minare il suo splendido
umore! Vide Draco arricciare il naso e puntargli il dito indice contro
-Sei tu
che rovini la giornata a me, brutto pezzente!- ringhiò il biondo. Harry decise
di ignorarlo e continuò a camminare, diretto all’ufficio di Dumbledore
-E non
ignorarmi!!- strillò Draco, correndogli dietro. Quando arrivò davanti alla porta
dell’ufficio di Dumbledore Harry si fermò e controllò il suo aspetto, si, poteva
andare.
-Pezzente sei e pezzente rimani- il moro alzò gli occhi al cielo, ma come faceva
Malfoy ad essere così insopportabili già di prima mattina?!
-Ragazzi, cercavate me?- entrambi trasalirono e si
voltarono verso Dumbledore, apparso magicamente alle loro spalle.
-Salve!
Stavo per bussare al suo ufficio… Volevo sapere le mie mansioni- spiegò Harry,
Draco annuì con enfasi
-Era
quello che stavo per fare anch’io!- proclamò, Harry lo fulminò con
un’occhiataccia, bene, pure bugiardo quel Malfoy!
Dumbledore batté le mani divertito e appuntò qualcosa sul piccolo taccuino che
teneva nella tasca della camicia
-Seguitemi pure, vi condurrò nel vostro ufficio. Li ci sarà qualcuno che vi
aiuterà…- Harry e Draco lo seguirono più o meno docilmente fino a che arrivarono
in una grossa stanza.
Draco
inarcò un sopracciglio piacevolmente colpito, al giornale lavorava un sacco di
gente! Allora forse non avrebbe passato tutto il suo tempo con Potter…
-Draco,
Harry, visto che in teoria avrei dovuto assumere uno solo di voi… Vi toccherà
dividere la scrivania- Draco sospirò sconsolato, come non detto. Peggio di così
non poteva proprio andare… No?
-Ah,
naturalmente lavorerete agli stessi articoli- Il biondo scrollò la testa, al
peggio non c’era mai fine.
Harry al
contrario di Draco sembrava veramente entusiasta, continuava a guardarsi attorno
proprio come avrebbe potuto fare un bambino in una pasticceria. E Draco questo
non lo sopportava.
-Signor
Black, può raggiungermi un attimo?- un uomo giovane ed abbronzato si alzò da una
scrivania in fondo alla stanza e si diresse lentamente verso di loro, una volta
che li ebbe raggiunti Silente procedette alle presentazioni
-Sirius,
questi sono il Signor Potter e il Signor Malfoy, i nostri nuovi acquisti- Sirius
squadrò entrambi con un sorriso
-Piacere
di fare la vostra conoscenza, vedrete che qui al Gazet vi troverete bene- disse
deciso, porgendo la mano ad Harry che la strinse tra la sua. Quando però si
voltò verso Draco ricevette solo un occhiata piena di sufficienza. Sirius non si
scompose più di tanto, limitandosi a ricambiare l’occhiata.
-Sirius,
potresti portare Harry e Draco alla loro scrivania?- Black annuì e dopo aver
salutato Dumbledore fece cenno a Draco e Harry di seguirlo…
***
Capitolo cortino, lo so ç_ç ma perdonatemi, sto cercando di
aggiornare il prima possibile per farvi felici!
Addirittura 9 recensioni… E chi se lo aspettava? Sono veramente
felice! Mi fa piacere che la storia interessi a così tanta gente! ^^
Un grazie immenso a:
Cristie
claudiag
Berenice
kithiara
piper1831
(si, il titolo viene da quel blog ^^)
ShortMaggot
lake
zafirya
Resha91
Noto con
piacere che si sono create due fazioni, una in favore di Roger e l’altra… No ç_ç
Ammetto che la scelta è un po’ azzardata per diversi fattori, ma a me lui piace
tantissimo ^^
A presto
(spero) continuate a seguirmi!
Un bacione
Cally
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Capitolo 3 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Il denaro non può comprare degli amici,
ma può procurarti una classe migliore di
nemici.
_Spike Milligan_
-Hei!
Sirius ha dato a me il compito di scrivere l’articolo! Tu devi solo limitarti a
startene buono in un angolo!- Draco ignorò bellamente le urla del moro,
continuando imperterrito a pigiare lettere a caso dalla tastiera.
-Malfoy!
Smettila di… Che cavolo stai facendo?! Si può sapere?!- urlò stizzito Harry,
spingendolo malamente giù dalla sedia girevole.
Approfittando della momentanea “assenza” del biondo, Harry si appropriò della
sedia e fissò scocciato il monitor del computer. Quel cretino aveva sprecato
un’ora di tempo a scrivere dieci pagine, completamente senza senso, di World!
-Ma
almeno lo sai usare il computer?- sbuffò irritato, cancellando completamente il
lavoro del Biondo.
Draco si
alzò da terra con un ringhio, conosceva Potter da meno di quarantotto ore ma
poteva già giurare di odiarlo dal più profondo del cuore.
-Non
sottovalutarmi Potter, potresti pentirtene- sibilò, Harry si voltò appena verso
di lui e rise divertito.
-E
questa cosa sarebbe, una minaccia?- esclamò, Draco assottigliò pericolosamente
gli occhi
-Fottiti
Potter- e senza aggiungere altro uscì inviperito dalla sala. Harry si
mangiucchiò l’interno della guancia destra, indeciso sul da farsi. Doveva
scusarsi con lui?... Naa, Malfoy era solo un egocentrico figlio di papà, e lui
non si sarebbe mai abbassato a fargli delle scuse, che peraltro non si meritava
minimamente.
-Malfoy
dov’è?- Harry alzò lo sguardo e incontrò gli occhi scuri di Sirius
-E’
fuggito…- borbottò, trattenendo a stento un sorriso. Sirius inarcò un
sopracciglio
-Fuggito?- domandò sorpreso, Harry annuì
-Diciamo
che non aveva molta voglia di lavorare con me, sai, non apprezza il fatto di
dover dividere il computer con me- Black sorrise
-Scommetto che il principino è andato a lamentarsi da papà- con un sorriso Harry
si aggiustò gli occhiali che avevano la brutta abitudine di scivolargli sul naso
-Non
capisco perché Dumbledore abbia assunto anche lui…- borbottò
-Se
consideri che il papà del nostro Principe è il proprietario del giornale, nonché
l’uomo che scuce i nostri stipendi…- commentò saggiamente Sirius. Harry storse
il naso, Malfoy continuava a non piacergli.
Entrò
nel salone a testa alta, con la fierezza che lo contraddistingueva. Adorava
sentire gli sguardi della gente su di sé.
Quando
arrivò davanti alla scrivania che divideva con Potter, lo trovò intento a
sfogliare un vecchio numero del Gazet.
-Già a
corto di idee?- il moro alzò lo sguardo e lo fissò sorpreso mentre Draco
posizionava il suo computer portatile sulla scrivania.
-Che
stai facendo?- Draco gli rivolse un’occhiata di pura sufficienza
-Devo
finire l’articolo- Harry assottigliò gli occhi
-Mi
sembrava di averti già detto che…-
-Non
rompere sfigato! Si da il caso che il famoso nuotatore Theodore Nott sia uno dei
miei migliori amici, ragion per cui mi ha concesso un’intervista in esclusiva
per il Gazet- Draco gongolò nel vedere l’espressione dapprima stupita e poi
scioccata di Potter.
-Non
ringraziarmi Potter, l’articolo porterà solo la mia firma- infierì il biondo.
Harry batté un pugno sulla scrivania
-Non
puoi farlo Malfoy! Dumbledore ha detto che dobbiamo lavorare in coppia!
Lo conosci il significato di questa parola?!- ringhiò esasperato, Draco sorrise
compiaciuto, Potter arrabbiato era uno spettacolo niente male.
-Hum…
Non è che adesso hai bisogno di me? Prima mi sembravi piuttosto restio a
coinvolgermi…- commentò Draco, godendo della rabbia che bruciava negli occhi
verdi di Potter
-Senti,
a te questo lavoro potrà far schifo, ma per me rappresenta l’occasione di una
vita!- borbottò minacciosamente Harry, il sorriso del biondo si allargò
-E io
posso offrirti i mezzi per diventare il migliore- il moro lo fissò sospettoso
-E in
cambio cosa vorresti, la mia anima?- Draco si lasciò sfuggire dalle labbra una
risatina bassa
-Mi
piacerebbe molto Potter, ma fortunatamente posso ambire a molto di più. Ti
voglio a mia disposizione, sempre- quella rivelazione lasciò Harry completamente
senza parole.
Sbatté
le palpebre un paio di volte, la salivazione ridotta a zero. Malfoy non poteva
avergli fatto una proposta del genere! No signore!l… Allora perché adesso lo
stava fissando… Così? Sembrava un lupo pronto a balzare sulla sua preda!
-Mi
spiace deluderti Malfoy, ma proprio non mi interessi in quel senso. Cioè,
io non ho nulla contro i…- si interruppe un attimo, ponderando bene il termine
–Contro di te, però sono totalmente etero- borbottò a disagio, Draco lo
fissò per qualche secondo poi scoppiò a ridere.
-Non
preoccuparti Potter, non attenterò alla tua purezza, solitamente non mi piace
intrattenermi con i morti di fame. Tuttavia devo ammettere che saresti un
compagno di letto niente male…- fece scorrere il suo sguardo sulla figura del
moro che arrossì lievemente.
Draco
dovette ammettere che fisicamente Potter era piuttosto portato, spalle larghe,
petto ampio, gambe lunghe e muscolose… Anche il viso non era male, un po’
anonimo forse, ma piacevole.
-Quindi
cosa vorresti da me?- Harry si maledì mentalmente, da quando la sua voce era
così stridula? Draco sogghignò, divertito dall’evidente confusione del moro.
-Per
adesso niente, ma vedrai che presto saprai renderti utile- Harry aprì la bocca
per rispondere ma l’arrivo di Sirius gli impedì di ottenere spiegazioni più
precise.
Così
accantonò l’argomento, limitandosi a lanciare di tanto in tanto qualche occhiata
a Malfoy, impegnato come al solito a non far niente.
***
Ok, i capitoli sono sempre più corti =_= CHE VERGOGNAAA!!! Ma voi
mi perdonate vero?? Cercherò di aggiornare prestissimissimo!!!
Un mega grazie a:
Pinku
Arli
Fiamma90
Lake
Diavolettadark
Zafirya
Grazie mille per la vostra recensione!! Continuate a seguirmi mi
raccomando!
Grazie naturalmente anche a tutti quelli che leggono la storia ma
sono troppo pigri o schifati per commentare ^^
In risposta ad una richiesta di Diavolettadark vi dirò come
immagino il mio Sirius ideale:
http://www.specialtygiftsandmore.net/Johnny_Depp.jpg Non è azzeccatissimo??
I love Johnny!!
Ciauz e alla prossima!!
Cally
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Capitolo 4 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Non si è mai troppo prudenti nella
scelta dei propri nemici
_Oscar Wilde_
“Voglio Sirius”
Harry si
lasciò sfuggire un sospiro frustrato, nascondendo la testa sotto il cuscino.
Da
quando Malfoy, appena due giorni prima, gli aveva fatto quell’insolita richiesta
non aveva più avuto un attimo di pace.
Il
biondo gli tendeva veri e propri agguati durante l’orario di lavoro per scoprire
a che punto era il loro piano. Peccato che il loro piano non
esistesse!
Insomma,
che avrebbe dovuto fare? Andare da Sirius e chiedergli di consegnarsi a Draco
Malfoy oppure avrebbe pagato con la vita?... E poi che ne sapeva lui che Sirius
fosse gay?...
Rotolò
sul letto alla ricerca di una posizione ottimale per dormire, e quando
finalmente la trovò chiuse gli occhi.
Un’immagine fugace di Malfoy e Sirius avvinghiati gli balenò in testa,
costringendolo ad emettere un mugugno schifato.
No,
decisamente doveva convincere Malfoy a cambiare bersaglio. Teneva troppo a
Sirius per consegnarlo nelle mani del nemico.
Si era
appena assopito quando il cellulare, che aveva lasciato incautamente acceso,
iniziò a suonare con insistenza.
Imprecando anche contro Santi non esistenti, lo afferrò e di malavoglia lo portò
all’orecchio, senza nemmeno controllare il numero sul display.
“Che
c’è?!” ok, non molto amichevole come approccio, ma diavolo, era appena riuscito
ad addormentarsi dopo nove ore trascorse a lavoro!
“Attento
a come parli pezzente!” la voce acida che giunse al suo orecchio lo fece
rabbrividire.
“Malfoy?!...” balbettò sorpreso, udì una risatina
“Ovviamente Potter” Harry si alzò con uno scatto di reni, come faceva Malfoy ad
avere il suo numero di cellulare?!
“Come
fai ad avere il mio numero di cellulare?!” sbottò irritato
“Ho i
miei informatori…” Harry preferì non approfondire la questione “informatori”
“E si
può sapere che vuoi?!”
“Volevo
semplicemente invitarti a cena” quella proposta, apparentemente normale, fece
trasalire Harry.
“Sono le
nove Malfoy, non ti sembra un po’ tardi per uscire a cena?”
“Come
sei puntiglioso Potter, renditi almeno un po’ decente che tra dieci minuti sono
a casa tua”
“Ma come
diavolo fai a sapere dove abito?!..”
“Domanda
retorica Potter”
“Scommetto che te l’hanno riferito i tuoi informatori…”
“Esatto,
de ora preparati!”
“Guarda
che io non ti ho detto di si! Domani devo alzarmi presto e andare in università,
quindi… Malfoy?”
“Tu-tu-tu…” Harry spense il cellulare con un gesto rabbioso. Al diavolo Malfoy.
Draco
sorrise impercettibilmente, osservando lo scorrere del paesaggio dal finestrino
della limousine su cui viaggiava.
Immaginava già la reazione di Harry non appena avesse aperto la porta del suo
appartamento.
-Ronald,
rallenta. Voglio fermarmi nel nuovo negozio di Gucci che hanno aperto in
centro.- l’autista, un ragazzo poco più che ventenne rosso di capelli, rallento
progressivamente.
-Mi
scusi ma a quest’ora i negozi non sono chiusi?- Draco si passò una mano fra i
capelli biondi sbuffando
-Non per
me Ronald, lo sai.- Il rosso annuì, ovvio che per Mr. Malfoy i negozi fossero
sempre aperti, no?...
-Siamo
arrivati, quanto pensa di metterci signore?- doveva ammetterlo, un po’ gli
faceva senso dare del “signore” ad un ragazzo della sua età, ma dopotutto il
lavoro era lavoro e ancora non si capacitava della fortuna che aveva avuto nel
trovare lavoro come autista personale di Draco Malfoy.
-Non più
di una decina di minuti, tu aspettami più avanti-
-Sissignore-
Harry
finì di risciacquarsi i denti e sputò l’acqua nel piccolo lavandino bianco.
Aveva appena finito di infilarsi la maglietta del pigiama quando suonarono alla
porta.
Il moro
si irrigidì, non credeva veramente che Malfoy sarebbe passato a prenderlo.
Pensava si trattasse di un altro dei suoi stupidissimi scherzi.
Lentamente si avviò verso la porta, e, con la stessa vivacità di un condannato a
morte, la aprì.
-Che
schifo!- Harry chiuse gli occhi, contando mentalmente fino a tre. Magari si
trattava di un illusione e Malfoy non era veramente davanti a lui vestito di
tutto punto.
-Hei
Potter, non ti avevo detto di vestirti?!... Non dirmi che sei vestito perché non
ci credo! E poi aprì gli occhi per la miseria, ti sto parlando!- Harry riaprì
gli occhi e Malfoy lo fulminò con un’occhiataccia delle sue. No, decisamente non
era un’illusione.
Draco,
stufo del silenzio di Harry, lo spintonò, entrando nell’appartamento. Non
nascose un’espressione di puro disgusto nel constatare in che ambiente, a parer
suo squallidissimo, viveva Potter.
-Prego,
entra pure- borbottò sarcastico Harry, notando le occhiate critiche che Malfoy
lanciava alla sua casa. Draco scrollò la testa.
-Ovviamente non mi aspettavo di meglio, considerando il proprietario di questa
casa… Però devo ammettere che adori il gusto dell’orrido! Non so come tu riesca
a vivere in questa topaia- Harry inarcò un sopracciglio
-Punto
uno, preferisco chiamarla casa. Punto due, che diavolo ci fai in casa mia?!-
Draco si voltò a guardarlo
-Mi
sembra di avertelo detto per telefono, voglio uscire a cena con te.- Harry
sbuffò pesantemente
-No! Non
uscirò a cena con te per poter parlare di Sirius!- ringhiò Harry, poi, senza
aspettare una risposta da parte del biondo, andò in camera sua.
Se
Malfoy credeva di persuaderlo ad aiutarlo nella conquista di Sirius si sbagliava
di grosso! Eccome se si sbagliava!
-E se
giurassi di non toccare l’argomento Sirius, usciresti con me?- Harry si voltò
sorpreso verso Malfoy, che lo osservava a braccia conserte, appoggiato allo
stipite della porta.
-No-
fece convinto Harry, ormai aveva imparato a conoscere i trucchi di Malfoy.
Draco
roteò gli occhi annoiato.
-Dai
Potter, non farti pregare, ti ho chiesto una cena non una scopata- dalla bocca
di Harry uscì un verso strozzato
-Malfoy!- urlò scandalizzato il moro, Draco si umettò le labbra
-Ti do
dieci minuti di tempo per vestirti, in caso tu mi dica di no ti comunico che
procederò personalmente- Harry puntò lo sguardo negli occhi metallici del
biondo, era serio, dannatamente serio.
-…Ok!
Però il locale lo scelgo io! Non mi va di andare in un ristorante di lusso o
roba del genere!- perché cavolo riusciva sempre a ficcarsi in situazioni del
genere?! Draco rifletté qualche secondo sulla sua proposta poi annuì.
-Ed ora
fuori di qui! Mi devo cambiare-
-Non ti
facevo così pudico Potter- Harry afferrò uno dei cuscini che teneva sul letto e
lo tirò a Malfoy che riuscì a schivarlo facilmente
-Fuori!-
***
Che shock! Ron autista di Malfoy *_* !!... Ah! Come sono sadica… ^^
Ma non è finita qui con le sorprese, pian piano faranno la loro comparsa anche
altri personaggi della saga! (Nooo!!! N.D.Tutto il mondo) A proposito, voi
conoscete qualche autore che potrebbe corrispondere al nostro Ronald?? Io
sinceramente no ç_ç
Che combineranno Draco e Harry a cena?? Bò! ^^
Vabbuò… Capitolo più lungo del solito, ve ne siete accorti?? ^^ Ok,
la smetto.
Alla prossima bella gente! Un grazie alle due anime di Lake e
Kimmalfoy che hanno commentato il precedente capitolo!
Ciauz!
Cally
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Capitolo 5 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Non vi e' altro
modo di liberarsi da una tentazione che soccombere ad essa. Se resistete,
l'anima vostra si ammalerà di desiderio per quelle cose che le sono state
rifiutate.
_Oscar Wilde_
-E
questa che cavolo è?!- sibilò Harry, osservando scioccato la lunga limousine
nera. Draco osservò prima lui poi la macchina
-Una
limousine Potter, capisco che nella tua condizione ti sia capitato raramente di
vederne una però…-
-Andremo
a piedi Malfoy, questa è un’altra delle mie condizioni- sentenziò deciso il
moro. Draco sbuffò spazientito
-Posso
sapere quante condizioni mi propinerai ancora?! Mi sembra di averti accontentato
concedendoti di scegliere il ristorante- Harry scrollò la testa
-Vuoi o
no uscire a cena?!- il biondo lo fissò per qualche secondo, poi sbuffò
rumorosamente
-E va
bene!- ringhiò, Harry sorrise soddisfatto
-Allora,
andiamo?- Draco annuì, trattenendosi a stento dal mandarlo al diavolo.
Dopotutto Harry Potter gli serviva come alleato. Senza dire un’altra parola lo
seguì in silenzio per tutto il tragitto, che si rivelò tra l’altro molto breve.
-Siamo
arrivati Malfoy- Draco alzò lo sguardo e per poco non si strozzò con la sua
stessa saliva. Spalancò gli occhi sentendosi sbiancare, no, non poteva essere!
-No!
Assolutamente, tassativamente e rigorosamente no!- strillò, facendo un paio di
passi all’indietro per sottolineare il suo rifiuto. Harry sorrise divertito, si
era immaginato una reazione simile, ma vederla con i proprio occhi era un vero
spasso!
-Si può
sapere che hai?- domandò con noncuranza, Draco gli puntò un dito contro e
assottigliò lo sguardo
-Se… Se
pensi che io… No! Non mi abbasserò mai a tanto!- ringhiò il biondo, facendosi
aria con la mano sinistra. Harry sollevò gli occhi al cielo.
-Malfoy
che c’è che non va?- in realtà lo sapeva benissimo cosa non andava, ma infierire
su Malfoy ridotto in quello stato… Era una tentazione troppo allettante.
Draco
osservò con disgusto crescente la grossa “M” luminosa che lampeggiava imperiosa sul tetto del locale.
-Cosa
c’è che non va?! Io sono un Malfoy! M-a-l-f-o-y!!!- urlò con il fiatone, Harry
riuscì a trattenere per puro miracolo un sorriso, che come minimo avrebbe fatto
scoppiare Malfoy.
-Grazie
per avermi fatto lo spelling del tuo cognome, ma continuo a non capire cosa non
vada in un…-
-Non
dirlo! Non dire quel nome!-
-McDonald- terminò Harry con un sorrisetto appena accennato. Draco sussultò,
l’aveva detto!
-Potter!
Razza di sgraziato che non sei altro! Come hai osato portarmi in un posto del
genere?! Io non mangio Hamburger di dubbia provenienza! E nemmeno patatine
fritte! Non voglio morire di colesterolo tra due anni a differenza tua!- ringhiò
furente, osservando con astio Harry.
Il moro
lo osservò in silenzio per qualche secondo poi scoppiò in una fragorosa risata
non riuscendo più a trattenersi.
-Smettila di ridere!- sibilò Draco, Harry cercò di ricomporsi
-Veramente tu… Non sei mai stato in un McDonald?...- domandò più sorpreso che
divertito, Draco annuì orgoglioso
-Ovviamente Potter, con tutti i soldi della mia famiglia perché dovrei
abbassarmi a mangiare in un posto simile?- Harry si aggiustò gli occhiali e fece
spallucce
-Perché
lo fanno tutti- spiegò. Draco storse il naso
-Esatto,
tutti gli sfigati come te.- scattò sarcastico, Harry strinse i denti. Possibile
che Malfoy riuscisse ad offendere in ogni momento?... Evidentemente si.
-Allora
tornatene sulla tua limousine che ti riporterà al tuo attico super accessoriato!
Se mi vuoi scusare adesso vado a mangiare, ci si vede Malfoy- si voltò
arrabbiato e fece per entrare nel locale
-Non
provarci Potter non…- Harry lo ignorò e spinse la porta di ingresso, entrando e
lasciando solo il biondo. Draco rimase qualche secondo a fissare la porta poi si
decise a fare una cosa che mai avrebbe pensato di poter fare…
-Potter!- il moro si voltò sorpreso verso Malfoy, appena entrato nel locale.
Velocemente il biondo lo raggiunse davanti al bancone e gli tirò una manica
della maglietta.
-Questa
me la pagherai…- sbottò rabbioso, osservandosi nervosamente intorno. Harry
sorrise
-Che
vuoi mangiare?-
-…
Insalata. Scondita. Con crostini a parte- Harry annuì voltandosi verso la
cameriera, una ragazza paffutella che osservava con interesse il fondoschiena di
Malfoy, richiamando la sua attenzione.
-Due Big
Mac menù- la ragazza annotò ed Harry gli porse una banconota.
-Potter!
Che cavolo parlo a fare io?! Me lo spieghi?!- Harry ignorò le proteste del
biondo e afferrò il vassoio che la ragazza gli stava porgendo.
-Andiamo
a sederci laggiù- Draco lo seguì, borbottando una serie di insulti. Arrivati al
tavolo Harry si accomodò su una delle due sedie ed invitò Draco a fare lo
stesso.
-Di che
volevi parlarmi?- chiese a Draco, infilandosi in bocca una buona dose di
patatine fritte. Draco lo osservò disgustato.
-Che
schifo! Io non mangerò mai questa roba!- Harry lo ignorò e morsicò con gusto il
suo panino. Draco abbassò lo sguardo sulla sua porzione di cibo e corrucciò le
labbra. Come minimo, dopo aver dato un morso a quel panino demoniaco, avrebbe
dovuto fare tre ore di jogging per smaltire tutte le calorie accumulate!
-Bè, non
mangi proprio niente?- gli chiese Harry, osservandolo mentre guardava il panino
come se stesse per esplodere
-Guarda
che non morirai per un po’ di calorie in più, e poi detto fra noi, ti farebbero
solo bene. Non te l’ha mai detto nessuno che sei troppo magro?- Draco spalancò
gli occhi
-Io non
sono troppo magro!- ringhiò, ficcandosi in bocca una patatina. Harry sorrise.
-Ti sei
reso conto che hai una patatina in bocca vero?- Draco sussultò. Nella sua bocca
una vera e propria orgia di sapori. Senza fiatare ne mangiò una decina di
seguito, assolutamente deliziose!
-Mh… Non
male…- mormorò, fissando con interesse il panino.
-Ora mi
dici perché sei voluto uscire con me a cena?- Draco fece spallucce
-Non
avevo niente da fare- Harry inarcò un sopracciglio
-Tutto
qui? Niente doppi fini o roba del genere?- domandò guardingo, Draco scrollò la
testa e si concesse un morso dal panino.
-Volevo
solo parlare con te, dopotutto saremo collegi di lavoro e mi sembrava giusto
conoscerti meglio-
-Per
potermi insultare?-
-Anche-
Harry sorrise, viva la sincerità.
***
Ah! Ah! Ah! ^^ Come mi sono divertita a scrivere questo capitolo!
Ovviamente il Big Mac non è una mia invenzione ma appartiene alla
catena McDonald.
Povero il mio Dracuccio, che crudeltà Harry a portarlo in un posto
del genere ^_^
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto almeno la metà di quanto
sia piaciuto a me scriverlo *_^
Grazie mille a
Zafirya,
lillychan, lake, lasagne80, arli, HP Mary per aver commentato il precedente capitolo! Grazie davvero
e continuate a seguirmi!
P.S. Spero che abbiate capito il senso della mia citazione ^^
Cally
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Capitolo 6 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Accidenti a te Potter! Come minimo dovrò fare un mese di palestra per riuscire
a smaltire tutti i grassi che ho accumulato questa sera- Harry sorrise appena,
divertito dall’espressione fintamente infastidita di Malfoy.
-Dopo il
secondo hamburger te l’ho detto che stavi esagerando- Draco storse il naso,
Potter non aveva tutti i torti, ma lui non era mai stato bravo a resistere alle
tentazioni.
-Bene,
io tornerei a casa mia adesso. E’ quasi mezzanotte e domani devo alzarmi
prestissimo, quindi…- Harry lasciò la frase in sospeso e fece spallucce. Draco
annuì.
-Certo
Potter, allora arrivederci a domani pomeriggio. Nell’attesa cercherò di non fare
danni- Harry annuì
-Provaci
Malfoy, provaci-
Draco
aspettò che Ronald gli aprisse la portiera, poi scese dalla lunga limousine. Si
frugò in tasca e dopo aver estratto una banconota da cinquanta sterline la porse
al rossino.
-Se non
ricordo male domani è il tuo compleanno, prenditi pure la giornata libera- Ron
sbarrò gli occhi, sorpreso dalle parole di Draco. Ok, non era mai stato un
cattivo ragazzo… Magari un po’ stronzo, ma ricordarsi del compleanno di un suo
dipendente e offrirgli addirittura la giornata libera… Bè, questo non era
proprio da lui!
-Ma… Io
non so se sia il caso…- Draco inarcò un sopracciglio e lo fissò come se fosse
scemo.
-Insomma, ho avuto una bella serata e sono di buon umore, non ti sembra furbo
approfittarne?- Ronald annuì
-Allora
grazie…- mormorò un po’ a disagio, Draco gli fece un cenno di saluto e si avviò
verso il portone del suo palazzo, dove Severus, il suo maggiordomo, lo aspettava
sorridente.
-Severus, domani hai la giornata libera…-
Aspettò
che il dolore passasse, poi, come gli aveva suggerito il medico, ingoiò un paio
di pasticche di calmante. Nessuno era a conoscenza della sua malattia, eccetto
il suo medico e Lupin, il suo professore di lettere.
Ormai
erano sei anni che i dottori gli avevano diagnosticato quella dannata… Cosa, ma
ancora non era riuscito a guarire del tutto.
Si bagnò
le mani e se le passò sul viso, cercando in qualche modo di rinfrescarsi. Si
sentiva la febbre ma ormai era abituato a sopportarla. Quello che veramente non
sopportava erano quei dolori improvvisi al petto. Sembrava di avere un coltello
affondato nella carne.
Sorrise
debolmente, era così stanco di dover mentire a tutti, era così stanco di contare
unicamente sulle sue forze… Era davvero stanco.
Il suo
sguardo si spostò sulla piccola cornice di legno e immancabilmente il suo
sguardo si incupì. Dietro a quel sottile pezzo di vetro si trovava l’unico
ricordo che possedesse dei suoi genitori.
Osservò
sua madre che sorrideva contenta, i lunghi capelli rossi mossi dal vento e gli
occhi socchiusi in un espressione felice. Suo padre era posizionato appena
dietro di lei e le cingeva amorevolmente i fianchi con un braccio. Anche lui
sembrava felice, o almeno questo si capiva dalla sua espressione serena.
Ai piedi
dei due stava lui, accucciato, intento a giocare con una piccola pallina dorata.
Scrollò
la testa, se non fosse stato per quell’unica foto non sarebbe più riuscito a
ricordare i loro visi… Era così piccolo quando era successo…
Ma ormai
era inutile pensarci, piangersi addosso non li avrebbe fatti ritornare in vita,
questo era sicuro.
“Cos…
Cos’è che hai fatto?! Lo sai vero che non riuscirai a sopravvivere?”
“Quanto
la fai tragica, ho solo dato un giorno di riposo ai miei domestici” dall’altro
capo del telefono Blaise borbottò qualcosa di incomprensibile, poi sospirò.
“Tu non
sei normale amico mio, fidati. Comunque, ti ricordi vero che domani Pansy ci
aspetta alla sua villa per quella festicciola…”
“Ovviamente Blaise, per chi mi hai preso? Andremo con la tua macchina per una
volta”
“L’avevo
capito… Ti passo a prendere alle nove, così mi aiuti a scegliere il regalo più
adatto a lei” Draco ridacchiò
“Secondo
me il più bel regalo che potresti farle è una bella cintura di castità”
“Ma che
dici scemo, lei è fedele” il ghigno di Draco si allargò
“Infatti
poi dovresti indossarla tu, e naturalmente gettare via la chiave. Sai, non credo
che sarebbe molto felice di scoprire che te la fai con mezza Londra”
“Uff… Il
solito esagerato! Solo perché mi sono concesso qualche scappatella…” sbottò
indignato Blaise. Draco scrollò la testa, certo che Blaise Zabini aveva una
faccia tosta invidiabile!
“Ok, ok,
ci vediamo domani. Notte Blaise”
“Buona
notte Draco…” Draco chiuse la comunicazione e spense il telefono, odiava essere
disturbato la notte.
Si
accomodò sulla grande poltrona di pelle nera situata proprio sotto l’ampia
vetrata ed iniziò a massaggiarsi il collo. Ripensò a quando, quasi cinque anni
prima, Blaise e Pansy si erano fidanzati. Lei era ancora innamorata persa di
Blaise, ma lui… Bè, la fedeltà non era mai stata il suo forte. Eppure non si
decideva a lasciarla, continuava a ripetergli che l’amava, a modo suo
ovviamente.
Senza
nemmeno rendersene conto sprofondò nel sonno.
***
Ah Ah Ah! Come sono sadica, Piton maggiordomo!! ^^ Me lo immagino
proprio!
Passando alla storia… Avete visto che Harry non sta bene? Poverino
ç_ç Sono proprio stronza, lo so!
Se interessa a qualcuno vi dico chi ha il ruolo di Blaise nel mio
cervellino:
WENTWORTH MILLER,
guardate questa foto e capirete ^^
http://www.geocities.com/jan_salas/wentworth_miller.jpg
Grazie 1000 a: Lake
(grazie per aver commentato tutti i capitoli ^^)
zafyria,
HP Mary,
Goten,
lasagne80, sappe_89
Continuate a seguirmi che ne vedremo delle belle, promesso!!
Cally
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Capitolo 7 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Entrò
nel piccolo ufficio che condivideva con Malfoy e lo trovò desolatamente vuoto.
Aggrottò le sopracciglia, strano, la pausa pranzo era finita da un pezzo. Ma
allora dove cavolo era Malfoy?
Uscì
dalla stanza e andò a controllare i due luoghi preferiti da Malfoy, la saletta
svago e il bar, ma niente. Il biondo sembrava misteriosamente scomparso nel
nulla.
-Chi
stai cercando Harry?- il moro si voltò sorpreso verso Sirius
-Oh,
ciao Sirius, stavo cercando Malfoy, tu non l’hai visto per caso?- Sirius lo
guardò stupito
-Guarda
che il principino oggi non si è fatto vedere, credevo che avesse chiesto un
permesso come te- Harry strinse i denti, ecco cosa si otteneva a fidarsi di un
Malfoy!
-No,
ieri sera mi aveva assicurato che sarebbe venuto in ufficio per iniziare
l’articolo. Dumbledore lo vuole sulla sua scrivania alle sei- Sirius osservò
l’orologio appeso al muro.
-Magari
vi può posticipare la consegna…- azzardò, Harry scrollò la testa
-Non
esiste, non esiste proprio!... Io lo ammazzo quello!-
Aprì gli
occhi lentamente, disturbato dalla luce che filtrava dalle tende della finestra.
Si stiracchiò pigramente e la sua mano destra incontrò qualcosa di duro, voltò
appena la testa e i suoi dubbi ottennero conferma, la cosa che aveva appena
toccato era la schiena di qualcuno.
Cercò di
ricordarsi con chi aveva appena scopato ma le quattro bottiglie di birra,
mischiate a tutte le altre cose che si era tracannato, non lo aiutarono di
certo.
Rammentava solo tre ragazzi che avevano flirtato spudoratamente con lui per
tutta la mattina e buona parte del pomeriggio, ma allora chi era il fortunato?
Lentamente, cercando di muovere il materasso il meno possibile, si sporse verso
lo sconosciuto che dormiva ancora profondamente.
Capelli
scuri, proprio come piacevano a lui, labbra carnose e perfette, proprio quelle
che preferiva baciare. Ghignando divertito sollevò appena il lenzuolo e diede
una sbirciatina al corpo del ragazzo. Assolutamente divino.
Stava
per sfiorare il petto ampio dello sconosciuto quando il suo cellulare iniziò a
suonare con insistenza. Il ragazzo mugugnò qualcosa, e Draco si affrettò a
rispondere.
“Tu! Se
non arrivi tra due minuti, ti conviene non farti vedere mai più qui al Gazet! O
giuro su Dio che ti uccido!!!- Draco storse il naso, allontanando appena il
cellulare dal suo orecchio. Ma che cacchio aveva Potter da urla… re…
-Cazzo
l’articolo!-
“Ecco
bravo, hai detto proprio la parola giusta! L’articolo avrebbe già dovuto
trovarsi sulla scrivania di Dumbledore! Non eri tu quello con le conoscenze?!
Bene, allora sfruttale, ora!” Draco si passò una mano sulla fronte. Si era
completamente dimenticato di quel fottuto articolo.
“Senti,
sappiamo tutti che sai scrivere molto bene, quindi datti da fare. Io non posso
fare i miracoli, e poi sono impegnato” dall’altro capo del telefono sentì
distintamente la furia di Harry aumentare.
“Ascoltami bene, giuro che…”
-Draco…
Con chi stai parlando?- Il biondo sussultò colto alla sprovvista, voltandosi
verso il ragazzo steso nel letto che ora lo guardava con un’espressione
divertita.
-Senti
occhioni verdi, sono un attimo occupato…- disse sbrigativo al ragazzo
“Draco
Malfoy! Mi ascolti o no?! Muovi quelle chiappe e vieni qui in ufficio! Sono
riuscito a rimandare la consegna ma Dumbledore vuole quell’articolo domani
mattina! E non chiamarmi occhioni verdi”
Draco
sollevò gli occhi al cielo, certo che tutte le situazioni più assurde capitavano
a lui.
“Non
stavo parlando con te Potter! E come ti ho già detto ora sono occup… Mh… Ah!”
quel dannato ragazzo ci sapeva veramente fare con la lingua. Riuscì ad
immaginarsi perfettamente l’espressione scioccata di Potter nel sentirlo gemere
al telefono. La reazione del moretto non si fece attendere.
“Malfoy!
Fai veramente schifo! Non mi importa cosa stai facendo, continuerai un’altra
volta! Ed ora muoviti!” tuonò scandalizzato. Draco sogghignò e a malincuore
dovette rifiutare le attenzioni che il suo, ormai ex, amante gli stava
riservando.
“Ok,
Potter” senza neanche aspettare una risposta da parte del moro chiuse la
comunicazione.
-Che c’è
Draco, non hai più voglia? Prima mi sembravi entusiasta…- lo stuzzicò il
ragazzo. Lui inarcò un sopracciglio biondo e gli sorrise goloso.
-Io ho
sempre voglia… Ma di norma preferisco sapere il nome dei ragazzi con cui vado a
letto-
-Ma
come, non lo ricordi? Io mi chiamo Harrison- Draco si sentì gelare, quel nome…
Si alzò di scatto e recuperò velocemente i suoi vestiti sparsi per la stanza,
indossandoli il più in fretta possibile.
-Piacere
di averti conosciuto e ciao- fece per uscire dalla stanza ma il moro, che nel
frattempo aveva provveduto ad alzarsi e ad indossare un paio di boxer, lo
agguantò per un polso.
-Posso
sapere che hai?- Draco si liberò dalla sua stretta infastidito. Odiava la gente
che lo toccava senza motivo.
-Non mi
piace il tuo nome, e questo è tutto- gli spiegò semplicemente. Harrison spalancò
la bocca, incapace di ribattere, e Draco ne approfittò per uscire dalla stanza.
Peccato dover rinunciare al bel corpo di Harrison, ma infondo di tipi così
pronti a saltare nel suo letto ne aveva a bizzeffe.
Al piano
inferiore la festa di Pansy stava procedendo alla grande, intravide la padrona
di casa e Blaise appartati in un angolo e preferì non disturbarli. Li avrebbe
chiamati più tardi per scusarsi.
Harry
fissava il display del computer come allucinato, erano ore che pensava a quel
dannato articolo ma non aveva avuto ancora un’idea decente che gli permettesse
di cominciare.
Maledisse Malfoy e tutti i suoi antenati per la centesima volta e osservò
nervosamente le lancette dell’orologio che implacabili continuavano ad avanzare.
Erano già le sette e di quel deficiente neanche l’ombra! Cominciava seriamente a
pensare che non si sarebbe presentato.
Ripensò
alla telefonata e hai gemiti del biondo. Sicuramente quel bastardo era in
compagnia di qualche aitante ragazzetto e non si sognava minimamente di
raggiungerlo.
Scrollò
la testa, fortuna che fino al giorno prima si era proclamato interessatissimo a
Sirius!
-Harry?
Non vai a casa?... Sbaglio o non hai ancora mangiato niente?- Harry sorrise
dolcemente a Sirius
-Non
preoccuparti, mi trattengo in ufficio ancora per qualche ora poi me ne vado a
nanna. Sai, non mi va di deludere Dumbledore…- Sirius annuì, lo capiva
benissimo. Un tempo anche lui era stato come Harry, ambizioso e diligente.
-Ok, ma
non stancarti troppo. Mi spiace dirtelo ma non hai una bella cera- Harry annuì.
In effetti si sentiva decisamente stanco. Aveva passato tutta la mattinata
all’università e poi era corso dal suo dottore per farsi prescrivere altri
medicinali. Dopo la colazione non aveva toccato più cibo e ora iniziava ad aver
fame.
Immaginò
la predica che gli avrebbe fatto Remus e sorrise.
-Grazie
Sirius ma non preoccuparti, ora vai, ci vediamo domani mattina- Sirius annuì
poco convinto e dopo un ultimo saluto lasciò l’ufficio.
Harry
iniziò a sfogliare distrattamente un vecchio numero del Gazet e sentì la testa
iniziare a girargli pericolosamente. Si alzò, probabilmente aveva bisogno di un
po’ di aria. Fece appena un paio di passi quando le tenebre lo avvolsero.
***
Ok, sono ufficialmente una stronza =_= Che avrà Harry? Ma
soprattutto, Malfoy arriverà prima o poi? Si accettano scommesse! ^^
A proposito di Malfoy, il nostro biondino preferito non perde
occasione per divertirsi è?? ^^ Ok, mi odiate ma non posso farci niente ^^ La
mia vena sadica è sempre li.
Ho in mente di far incontrare Sirius e Remus, voi che ne dite??
Grazie 1000 a le mie affezionate: Lake, fiamma90,
zafirya, HP Mary, lasagne80, sappe89, Arli e Bernice.
X le suxgemelle:
se avete qualcosa da dirmi ho una mail apposta. Siete pregate di non usare lo
spazio recensioni. GRAZIE
|
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Capitolo 8 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Sicuramente Potter lo avrebbe ricoperto di insulti non appena avesse varcato la
porta dell’ufficio, così decise di prendersi ancora un paio di minuti di
libertà; allo scadere ei quali avrebbe affrontato coraggiosamente il suo
destino.
-Oh, al
diavolo…- aprì la porta dell’ufficio giusto in tempo per vedere Potter cadere a
terra come una pera cotta. Inarcò un sopracciglio, niente male come benvenuto.
Si
avvicinò al corpo inerme del ragazzo pensando si trattasse di qualche stupido
scherzo architettato per fargliela pagare.
-Ok
Potter, ho capito l’antifona, ora ti alzi? Abbiamo un po’ di lavoro arretrato se
non sbaglio…- niente, Potter era ancora a terra.
Si
avvicinò e gli toccò il costato con la punta del piede, sperando così di
infastidirlo, ma lui non si alzò ugualmente.
Il
sospetto che Potter fosse realmente svenuto davanti ai suoi occhi lo colpì
all’improvviso. Quel cretino non stava affatto scherzando!
Si
inginocchiò immediatamente maledicendosi per non aver mai seguito le lezioni di
pronto soccorso a scuola.
Iniziò a
scrollarlo ma quel cretino non si decideva ad aprire gli occhi.
-Avanti
Potter! Pensi di essere spiritoso?! Bè, ho una notizia per te: non lo sei
affatto!- sull’orlo di una crisi di nervi lo schiaffeggiò. Nei film lo facevano
sempre.
-Mh…-
Ma
allora funzionava! Lo schiaffeggiò ancora, tanto per essere sicuro che Potter si
svegliasse totalmente. Harry socchiuse appena gli occhi.
-C… Che
è… Success…o- mormorò debolmente, coprendosi gli occhi con il braccio.
-E’
successo che sei svenuto!- Harry si lasciò sfuggire un gemito frustrato
-Ancora…- sbuffò contrariato. Provò ad alzarsi ma con scarsi risultati. Draco
assottigliò gli occhi.
-Che
vuol dire ancora?- domandò sospettoso. Harry si morse la lingua,
accidenti a lui e a quegli attacchi improvvisi!
-Niente
niente, ora sarà meglio iniziare con l’articolo- sbottò Harry sbrigativo. Draco
lo guardò con sufficienza.
-E tu
vorresti lavorare in queste condizioni? Ti vorrei far notare che sembri sul
punto di morire da un momento all’altro- gli rispose pungente. Harry si
massaggiò le tempie stancamente. Malfoy non aveva tutti i torti, non riusciva
nemmeno ad alzarsi.
-Mi dai
una mano per favore?- Draco fissò qualche secondo la mano che Harry gli stava
porgendo, poi si decise ad afferrarla, aiutandolo così ad alzarsi da terra.
-Deve
essere un calo di zuccheri. E’ da questa mattina che non mangio- si affrettò a
spiegare al biondo.
-Non che
la cosa mi tocchi più di tanto, ma non credo che riuscirai a lavorare conciato
così- Harry fece per raggiungere la sua scrivania ma un giramento di testa
improvviso lo fece barcollare pericolosamente.
-A
questo punto lo credo anche io…- prese un respiro profondo prima di continuare
la frase –Senti Malfoy, non te lo chiederei se fosse una situazione normale… Ma
credo di aver bisogno di un passaggio a casa- Draco ghignò, Potter che si
abbassava a chiedergli un favore? Ma che avvenimento eclatante!
-Mi
spiace doverti deludere ma oggi il mio autista si è preso un giorno di vacanza,
così come il mio maggiordomo e le mie domestiche- Harry scrollò appena la tesa,
che si poteva aspettare da uno come Draco Malfoy?
-Ok,
grazie comunque. Almeno potresti farmi la cortesia di avvisare Dumbledore ch..-
-Potter!!- Draco lo afferrò al volo, salvandolo da una brutta caduta.
-Hei
Potty!... … No, ancora?!- Harry era svenuto di nuovo.
Aroma di
caffè e di brioches appena sfornate. Odore di pulito e di nuovo. Profumo di… Di…
Buono. Provò a concentrarsi per provare ad indovinare il tipo di profumo che lo
circondava… Inutile, era qualcosa che non aveva mai sentito prima.
Aprì
piano gli occhi e intuì subito di non essere nel suo letto. Lenzuola di seta
verde. Lui poteva permettersi al massimo il cotone.
Osservò
la stanza avvolta nella penombra, era tutto ordinato con una cura maniacale. Si
sentì immediatamente un intruso in tutta quella perfezione.
Si alzò
con fatica, la testa girava ancora ma almeno si sentiva un po’ più stabile. Si
accorse di essere a petto nudo tuttavia, nonostante il pessimo tempo, non
sentiva freddo.
Uscì
dalla grande camera e si ritrovò in un ampio salone. Li, seduto comodamente su
una poltrona, vide Malfoy sorseggiare una tazza di caffè mentre sfogliava con
interesse un libro. Non appena il biondo percepì la sua presenza alzò lo sguardo
su di lui.
-Finalmente ti sei svegliato! Sai che sei proprio un tipo impegnativo?!- Harry
storse il naso quando il suo stomaco cominciò a borbottare mentre Malfoy ghignò.
-Hai per
caso fame Potter?- gli domandò divertito, alzandosi dalla poltrona. Harry, suo
malgrado, si ritrovò ad annuire.
-Allora
seguimi- il moro non si fece pregare e lo seguì docile fino alla cucina, dove si
accomodò sul primo sgabello che riuscì a trovare.
Draco
armeggiò un po’ ai fornelli poi gli mise davanti un piatto ricolmo di uova
strapazzate, bacon e toast imburrati. Harry lo fissò sorpreso.
-Sai
cucinare??- esclamò, Draco sbuffò
-Che
pensavi? Certo che so cucinare, e anche molto bene mi dicono. Ora mangia in
fretta e poi tornatene a casa- sbottò acido. Harry sorrise appena, Malfoy non si
smentiva mai.
Iniziò a
mangiare, accompagnando il tutto con un buon bicchiere di succo d’arancia. Si
fermò improvvisamente e Draco lo fissò come se fosse scemo.
-L’articolo!- esclamò, il biondo alzò gli occhi al cielo.
-Prima
di svenire per la seconda volta mi hai gentilmente chiesto di informare il
vecchio ed io l’ho fatto- Harry sospirò sollevato ricominciando a mangiare.
-Gnon ti
ho gnemmeno ringraziato…- Draco arricciò le labbra disgustato.
-Lo
farai quando avrai la bocca vuota Potter! Non mi interessa vedere il cibo nella
tua bocca! Ed ora se non ti dispiace vado a farmi una doccia. Trasportarti fino
a qui mi ha fatto sudare!- stizzito il biondo uscì dalla cucina lasciandolo
solo.
Harry
sorrise continuando a mangiare con gusto, infondo, ma molto infondo, Malfoy
riusciva ad essere gentile.
***
Bel capitolo è?? Mi sono o no superata?? No dai, scherzo =_=
Grazie per le numerose recensioni!!
Un mega bacio a: onlykitsune, mezzosecolo, zafirya, HP Mary,
Goten, lasagne80, zizela, lake, fiamma 90, sappe_89, Rukachan, Shiry Malfoy.
Spero di non aver dimenticato nessuno ^^ e scusate per il ritardo!
Cally
|
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Capitolo 9 *** / ***
Androginamente acido
Sospirò
piano mentre le piccole gocce d’acqua scivolavano sul suo corpo, lavando via i
residui di bagnoschiuma.
Si
concesse ancora un paio di minuti di relax poi spense il getto. Uscì dalla
cabina e dopo essersi asciugato velocemente, indossò la sua vestaglia di seta.
Per un
attimo il suo pensiero ritornò a Potter seduto in cucina che divorava la
colazione preparata da lui. Sorrise, lo conosceva da meno di una settimana e
già se l’era portato a casa?... Non era da lui.
Bè, in
effetti nemmeno lo strano rapporto che lo legava a Potter era da lui. Non erano
amici ma sentiva che non erano nemmeno nemici.
Qualcuno,
o per meglio dire Harry, bussò discretamente alla porta del bagno facendolo
sobbalzare.
-Malfoy?...-
la voce di Potter gli giunse ovattata da dietro la spessa porta.
-Che vuoi
Potter?! Non riesci a stare da solo neanche per cinque minuti?!- sbottò
stizzito aprendo la porta. Harry lo fissò in silenzio per qualche secondo poi
le sue guance si colorarono di rosso.
-Allora?!
Se non hai niente da dirmi finirei di prepararmi- il moro abbassò lo sguardo e
si aggiustò nervosamente gli occhiali.
-Io…
Credo di aver combinato un casino di la in cucina…- mormorò debolmente, Draco
incrociò le braccia al petto e sospirò.
-Cioè?!-
gli domandò scontroso, Harry iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore
facendolo innervosire ancora di più.
-Potter!
Devo cavartele di bocca io le parole?!- ringhiò esasperato, finalmente Harry
alzò lo sguardo puntandolo in quello metallico di Draco-
-Hem… La
lavastoviglie perde…- Draco spalancò gli occhi inorridito e la sua bocca
assunse la forma di una piccola “o”. Harry si grattò con noncuranza il mento,
velato da un accenno di barba.
-Ecco,
volevo lavare i piatti ma… Credo di aver sbagliato a schiacciare qualche
bottone. Sai… Non sono molto pratico con queste cose…- non riuscì nemmeno a terminare
la frase che Draco lo spinse di lato e corse in cucina. Harry lo raggiunse
velocemente e lo trovò con le mani nei capelli.
-Il mio
pregiatissimo parquet!!!- strillò all’improvviso
-Malfoy,
se mi dai…-
-Taci
tu!- velocemente recuperò degli stracci ed iniziò a tamponare l’acqua che
continuava ad uscire imperterrita dalla lavastoviglie
-E
spegnila!!- urlò ad Harry che non se lo fece ripetere due volte.
Venti
minuti, nove stracci, cento insulti ed un paio di crisi di nervi dopo, il danno
sembrò finalmente risolto.
-Gesù…
Potter, sei veramente una piaga!!- mormorò Draco, appoggiandosi senza più forze
al tavolo di cristallo.
-Mi
spiace veramente Malfoy…- il problema era che Harry si sentiva veramente in colpa nei confronti di
Malfoy. Per quanto arrogante e capriccioso potesse essere l’aveva aiutato in un
momento di difficoltà, senza peraltro fargli domande indiscrete, e l’aveva
perfino ospitato a casa sua.
-Credo
sia il minimo Potter…- sbottò Draco
-Cosa
posso fare per farmi perdonare??- azzardò il moro, Draco puntò lo sguardo su di
lui e si rese conto in che stato indecente si trovasse. Aveva i capelli
spettinati, era sudato e a dorso nudo.
-Peccaminoso…-
sussurrò assottigliando gli occhi.
-Che hai
detto?- gli chiese subito Harry, non avendo capito la parola che il biondo
aveva appena sussurrato. Draco ghignò.
-Potresti
venire fuori a pranzo con me, tanto è quasi mezzogiorno e abbiamo tutta la
giornata libera- Harry spalancò gli occhi, sorpreso da quella proposta. Si era
aspettato una serie di minacce di morte e di ricatti, ma non… questo.
-Ecco…
Si… Per me va bene suppongo…- biascicò imbarazzato, Draco sorrise mettendo in
bella mostra una fila di denti bianchissimi.
-Bravo
Potter, ora è meglio se ti fai una doccia, non so se ti sei visto allo
specchio- Harry arrossì ancora di più
-Si… Ok,
mi puoi ridare il maglione che avevo ieri?- il biondo scrollò la testa con
decisone
-No, non
se ne parla neanche. Tu non verrai a mangiare in mia compagnia con indosso quel
coso pulcioso! Chi te l’ha fatto, tua nonna?- lo punzecchiò, Harry riacquistò
un po’ di sicurezza
-Si da il
caso che quel “coso pulcioso” come lo chiami tu, sia un regalo a cui tengo
molto e…-
-E niente
Potter, ti farò l’onore di prestarti qualcosa io che poi provvederò a
disinfettare. Ed ora poche storie, fila in bagno e datti una mossa!- ed ecco
che il caro ed odioso Draco Malfoy ritornava a dare ordini. Harry si voltò
indispettito e con calma si diresse verso il bagno. Regalando a Malfoy
un’interessante inquadratura del suo didietro.
-No! No!
No! Io non indosserò mai un maglione del valore di trecento sterline!! Con i
soldi che tu hai speso per comprare questo pezzo di stoffa avrei potuto pagarmi
una retta dell’università!- sbottò Harry, sedendosi sul letto di Malfoy e
rifiutandosi categoricamente anche solo di toccare l’indumento che il biondo
gli stava porgendo.
Draco
prese un respiro profondo per impedirsi di saltare al collo di Harry e
strozzarlo.
-Senti
Potter, nel mio armadio non esiste qualcosa di… economico- precisò,
pronunciando con disgusto l’ultima parola.
Harry
continuò imperterrito a tenere le braccia incrociate.
-Allora
uscirai nudo, va bene?!- Potter riusciva veramente a farlo impazzire!
-Ok-
sbottò offeso il moro
-Ok!-
-Ok!!-
-Ok!!!-
-Ok!!!!-
-Basta
Potter!!! Tu indosserai questo dannato maglione! A costo di dovertelo infilare
di persona!- strillò Draco, avvicinandosi minaccioso. Harry lo sfidò con lo
sguardo.
-Non
avresti mai il coraggio!- lo provocò, Draco esibì un ghigno poco rassicurante
prima di saltargli letteralmente addosso.
Senza
neanche accorgersene, Harry si ritrovò schiacciato sul letto con Draco a
cavalcioni sopra di lui.
-Malfoy!!-
urlò scioccato
***
Mwahhhhh come sono perfida io!!! Sono stata veloce ad aggiornare
è? È? E?? Ma non prendeteci l’abitudine!! ^^
Comunque mi sono divertita troppo a scrivere questo capitolo!
Draco sarà pure impossibile da trattare, ma anche Harry non scherza! =_=
Per quanto riguarda la questione “malattia di Harry” non
disperate, prima o poi saprete qualcosa. Idem per la “Siry/Rem” io adoro questa
coppia quindi... ^^
Grazie mille a: onlykitsune,
mezzosecolo, zafirya, HP Mary, Goten, lasagne80, zizela, fiamma 90, gokychan.
x le recensioni
Ciauz!!
Cally |
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Capitolo 10 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Potter,
i casi sono due. O indossi questo maglione o ne subirai le conseguenze- Harry
deglutì, dei due lui era certamente quello svantaggiato… Allora perché cavolo
sentiva l’adrenalina scorrergli a mille nelle vene? Un sorriso strafottente
comparve sul suo volto.
-Sto
morendo dalla paura Malfoy- lo stuzzicò, maledicendosi subito dopo. Draco
sfoggiò il suo solito ghigno.
-Dovresti
Potter, dovresti…- il sorriso di Harry non accennò a scomparire.
-Perché,
quale sarà la punizione? Mi farai indossare il tuo intero guardaroba?- ok, era
ufficialmente fuori di testa. Provocare Malfoy non era una bella cosa. No,
decisamente no.
Draco si
accomodò meglio sul suo stomaco e si mise ad osservarlo placidamente.
-Allora?!-
sbottò all’improvviso Harry. Quella posizione non gli piaceva neanche un po’,
era decisamente… Equivoca!
-Allora
che?- Harry sbuffò
-Ti togli
o no? Capisco che trovi questa posizione altamente stimolante, però…- Draco gli
tappò la bocca con una mano impedendogli di finire la frase e si avvicinò
pericolosamente al suo viso. Harry sgranò appena gli occhi quando il biondo gli
sfilò gli occhiali.
-Te l’ha
mai detto nessuno che senza questi fondi di bottiglia stai decisamente meglio?
Hai mai sentito parlare di lenti a contatto?- gli sussurrò, gettando gli
occhiali in un punto definito della stanza.
-Mhhh…!!-
-Oh, non
ci vedi senza Potter?- gli domandò Draco, fintamente dispiaciuto. Il moro
scrollò, per quanto gli fu possibile, la testa. Senza quei dannati occhiali ci
vedeva meno di zero!
-Allora
adesso farai il bravo bambino e indosserai il maglione? Oppure preferisci
restare così per tutta la sera? A te la scelta…-
-Mhh…!!-
-Oh,
giusto!- Draco tolse la mano dalla bocca di Harry, guadagnandosi un’occhiata al
vetriolo.
-Sei
insopportabile Malfoy!-
-Me lo
dici spesso, sai?-
-Allora sarà
vero-
-Se lo
dici tu…-
-Ti togli
o no?!-
-Posso
risponderti di no?-
-NO!!!-
-…-
-Malfoyyy!!!-
iniziò ad agitarsi provando a far scivolare Malfoy, ma l’unico risultato che
ottenne fu quello di farlo accomodare meglio.
Nuovo
appunto per il futuro: mai istigare Malfoy, per nessuna ragione al mondo!!
Stava per perdere ogni speranza quando Malfoy si alzò da lui in tutta fretta e
schizzò in bagno come un indemoniato.
Harry si
grattò la testa sorpreso e si alzò a sedere. E ora che gli prendeva?... Fece spallucce,
forse era meglio non saperlo.
Decise di
non provocare ulteriormente Malfoy ed indossò il maglione, sebbene con estrema
riluttanza. Continuava a non capire come si potesse spendere così tanto per un
pezzo di stoffa…
Benedetto
Potter e tutta la sua ingenuità. Se al posto di quel celebroleso ci fosse stato
un uomo con un minimo di cervello avrebbe subito capito il suo piccolo…
Inconveniente. Ma fortunatamente Potter rimaneva sempre Potter.
-Hei
Malfoy? Non sei ancora pronto?!- Draco ringhiò qualcosa di incomprensibile e
finì di allacciarsi la camicia. Harry sbuffò e dopo essersi steso nuovamente
sul letto si mise ad osservarlo.
Certo che
Malfoy aveva proprio tutti gli atteggiamenti di una primadonna. Ci mancava solo
che tirasse fuori il beauty dei trucchi!... Inarcò un sopracciglio e si mise a
ridere di gusto, immaginandosi Malfoy intendo a passarsi sulle labbra del rossetto.
Draco
storse il naso, dallo specchio poteva vedere benissimo Potter che se la rideva
alla grande.
-E adesso
si può sapere perché ridi? Io continuo a sostenere la tua infermità mentale…-
Harry ignorò la battutina acida del biondo e gli tirò uno dei due cuscini, che
sfortunatamente Draco schivò con grazia.
-Allora,
dovrò aspettare ancora molto? Ho famee…- Draco strinse i denti, frenando
quell’impulso che gli diceva di saltargli addosso e soffocarlo.
-Sei una
lagna Potter! Ho finito, contento?!- sbottò seccato, il moro annuì tutto felice
e si alzò.
-Finalmente
si mangia!!-
-E questo
che roba è?- Harry strizzò gli occhi per poter leggere meglio l’insegna del
locale. Draco arricciò le labbra.
-Questo,
Potter, è uno dei locali più esclusivi di Londra-
-Res…
Restu…-
-Restaurant
Bourbon- lo corresse subito Draco. Harry gli rivolse un’occhiata stupita.
-Sai
anche il Francese??- Draco si passò con noncuranza una mano fra i capelli,
stando attento a non spettinarli.
-Ovviamente
Potter. Ho studiato per cinque anni in una liceo privato a Parigi, ed ora
entriamo-
-Ma sarà
sicuramente pieno di gente a quest’ora! Dubito che riusciremo…-
-Stop!
Potter pensa prima di parlare. Io sono Draco Malfoy, non una personcina
qualunque- sbottò stizzito il biondo. Harry sorrise appena.
-Me lo
ricorderò…-
-Andiamo!-
Draco afferrò Harry per una manica del maglione e lo trascinò letteralmente
dentro il lussuosissimo ristorante.
Non
appena varcata la soglia, un buffissimo omino di mezza età corse loro incontro.
-Un
pinguino!!- sussurrò divertito Harry. Draco gli pestò un piede con molta poca
grazia.
-Silenzio
Potter!- sibilò, incenerendolo con uno sguardo. Harry si morsicò il labbro
inferiore per impedirsi di scoppiargli a ridere in faccia. Intanto il pinguino
si stava sbracciando per farsi notare da Draco.
-Bonjour
Monsieur Draco! Il solito tavolo per lei questa sera?-
-Oui Louis-
-Bien,
allora mi segua- Harry prese un respiro profondo, e seguì docilmente Draco e il
pinguino per tutto il corridoio, finché i due non si fermarono in un angolo
appartato del locale.
-Bene
Louis, ora portaci dello champagne e due menù-
-Certo
monsieur…- il pinguino si voltò e agile come un’anguilla si destreggiò tra i
vari tavoli, scomparendo dalla loro vista.
-Che fai,
non ti siedi Potter?- Harry si accomodò esattamente davanti a Draco e prese a
fissarlo con insistenza.
-Bè?-
Harry sorrise
-Stavo
solo pensando che sono seduto al tavolo di un ristorante con Draco Malfoy, e al
fatto che ti conosco da meno di una settimana- spiegò con semplicità il moro.
Draco scrollò la testa.
-O pensi
poco o pensi troppo tu-
***
*_* Bè, vi aspettavate qualcos’altro?? Mwahahahahah!!! Sono
troppissimo cattiva!!!
Harry mi sta un attimino sfuggendo di mano… Chissà che combinerà
quel benedetto ragazzo!!
A proposito, voi avete capito il “problemino” di Draco?? ^^
Ringrazio le mie solite affezionate (voi sapete che vi amo no??)
cercherò di aggiornare al più presto!!
Ciao
Cally |
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Capitolo 11 *** / ***
Nuova pagina 1
Dedico questo
capitolo a Luna, che è stata per me una fedele compagna per 7 lunghi anni. Mi
mancherai molto ma vedrai che il paradiso dei cani esiste!
Androginamente acido
-Malfoy…-
Draco alzò lo sguardo dal menù e lo puntò su Harry che sembrava sull’orlo di
una crisi esistenziale.
-Che
c’è?- il moro osservò di sfuggita il menù che aveva tra le mani e sbuffò
-… Non ci
capisco niente!- confessò a mezza voce, Draco sorrise.
-Lo
immaginavo Potter, è per questo che ordinerò per due- Harry annuì.
-Solo…
Sono allergico al pesce-
-Mi stai
prendendo in giro?! Qui cucinano le ostriche più buone di tutta Londra!-
esclamò stizzito il biondo. Harry prese a picchiettare nervosamente un dito sul
tavolo.
-Non è
colpa mia!- sbottò offeso, Draco sospirò teatralmente e richiamò l’attenzione
del cameriere che, non appena lo vide, si precipitò al loro tavolo.
-Vuole
ordinare Monsieur?- Draco annuì
-Allora…
Oggi gradirei della Fondue Bourguignonne, prima però vorrei la solita Salade
Lyonnaise- il cameriere prese nota
-Niente
Huìtres Mornary oggi?-
-No
Louis, per oggi niente ostriche-
-E al
signore che porto?-
-Mangerà
quello che mangio io, porta una porzione doppia-
-Sarà
fatto monsieur- dopo un breve inchino il cameriere si diresse verso le cucine.
-Posso
sapere cosa hai ordinato?- azzardò Harry, Draco scrollò la testa e bevve un
piccolo sorso di champagne.
-Ovviamente
no Potter- Harry assottigliò gli occhi sospettoso
-Non è
che hai ordinato le lumache vero?? Perché nei film le mangiano sempre.- gli
domandò guardingo, Draco lo fissò qualche secondo come se fosse scemo.
-Potter,
taci- lo freddò, Harry gonfiò le guance come un bambino piccolo. Offeso da
quell’ordine così diretto, e Draco si ritrovò a sorridere scioccamente.
-Non ho
ordinato niente di strano Potter, ed ora togliti dalla faccia
quell’espressione. Sembri ancora più demente di quel che già non sei- inutile, non
poteva resistere, gli veniva naturale punzecchiare Potter.
Continuarono
a bisticciare finché un cameriere non portò loro due piatti di Salade. Harry
storse il naso osservando la sua minuscola porzione. Una comunissima insalata
con due crostini! Ecco cos’era!
-Che
schifo- sbottò, spostando un crostino con l’aiuto della forchetta. Draco
sbuffò.
-Potter,
non te l’ha mai detto nessuno che non si gioca con il cibo? Ed ora mi fai il
piacere di assaggiare?- lo riprese subito Draco.
-No, non
assaggio questa… Roba! Io non mangio erba, non sono una capra!-
-A volte
non si direbbe proprio. Allora Potter, ti devo imboccare?- Harry ricordandosi
l’episodio del maglione preferì non provocare oltre Malfoy. Si tappò il naso e ingoiò
una forchettata di insalata.
-Non è
una medicina! Dovresti gustarla- lo rimproverò Draco. Il moro deglutì
lentamente, non male come sapore…
-Allora?
E’ così terribile?-
-…No…-
Finirono
in silenzio le rispettive porzioni e il cameriere arrivò con le altre due
portate. Posizionò al centro del tavolo un pentolino ricolmo d’olio bollente e
un vassoio di carne cruda.
Dopodiché
si premurò di portare quattro piccole tazze, contenenti quattro salse diverse.
Harry
stava per dire qualcosa ma Draco gli puntò il dito indice contro.
-Prima di
dire qualunque cosa, assaggia!- infilzò un pezzo di carne con l’apposita
forchetta poi lo immerse nell’olio bollente. Dopo pochi secondi il pezzetto di
carne risultò ben cotto.
Lo
intinse leggermente in una delle salse poi lo porse ad Harry.
-Apri la
bocca- sentenziò deciso. Harry arrossì lievemente.
-Non mi
farò imboccare da te Malfoy- borbottò imbarazzato, guardandosi nervosamente
intorno.
-Potter,
perché ti ostini a non ubbidirmi?- Harry corrugò le sopracciglia
-Ubbidirti?
Non sono mica un cane io…- Draco sbuffò annoiato e gli fece segno di mangiare
il pezzo di carne. Maledicendo se stesso, Malfoy e tutti i Francesi, Harry aprì
la bocca e mangiò quello il biondo gli stava porgendo.
-Allora?-
Harry si concesse qualche secondo per gustare quello che aveva in bocca.
-Ottimo-
sentenziò alla fine, Draco sorrise trionfante.
-Lo
immaginavo!-
Mangiarono
con calma tutta la carne, discutendo, non molto civilmente, del più e del meno.
-Perché
vivi solo?- domandò con noncuranza il biondo, Harry si incupì per un attimo.
-Per il
tuo stesso motivo suppongo-
-Touchè.
I tuoi genitori dove sono?- Ancora si mosse nervosamente sulla sedia. Non amava
parlare del suo passato, troppi ricordi, troppo dolore.
-Loro non
ci sono più- bisbigliò. Draco inarcò un sopracciglio.
-Vuoi
dire che ti hanno abbandonato?- Harry chiuse gli occhi sentendo il tanto
famigliare senso di nausea chiudergli lo stomaco.
-Non mi
va di parlarne Malfoy. Io non ho più fame. Andiamo? Dumbledore ci aspetta nel
pomeriggio, no?- scattò Harry. Draco si rese conto di aver spezzato la sottile
linea di pace che si era creata tra di loro.
-Ok,
andiamo-
Non si
sentiva ancora bene. Ma questo ormai stava diventando una routine. I mal di
testa, la nausea, gli attacchi… Erano sempre dietro l’angolo.
Aveva
voglia di parlare con qualcuno che sapesse tutta la verità su di lui.
Aveva
appena di riordinare un plico di fogli, quando qualcuno bussò alla porta del
suo ufficio.
-Avanti…-
rimase alquanto sorpreso quando si trovò davanti il suo figlioccio. Da quanto
tempo non lo vedeva? Fece un rapido calcolo mentale, quattro giorni.
-Harry,
Che sorpresa… E’ successo qualcosa?- di solito Harry non lo disturbava mai in
ufficio. Il moro annuì e si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania.
-E’
successo ancora…- borbottò tristemente Harry, e Remus intuì subito di cosa
parlasse.
-Ti sei
sentito ancora male? Ma il dottore aveva detto…-
-Già, aveva detto. Ieri sono ritornato per una
visita di controllo e mi è sembrato preoccupato- Remus lo guardò attentamente e
notò che Harry sembrava profondamente stanco.
-Ti
riposi abbastanza Harry? Mangi con regolarità? Se vuoi posso dire a Dumbledore
di concederti qualche giorno di permesso- Harry scrollò appena la testa e gli
sorrise riconoscente.
-No Rem,
il lavoro è l’unica cosa che mi distrae. E poi al lavoro c’è lui…- Remus lo
fissò stupito.
-Lui?...-
-Si, lui…
L’essere più seccante che io abbia mai incontrato-
-Un
cane?- azzardò Remus, ed Harry si mise finalmente a ridere.
-No, Dra…
Malfoy non sarebbe felice di sentire che l’hai paragonato ad un cane…- esclamò
tra le risate. Anche Remus Sorrise.
-Dumbledore
me ne ha parlato. Dice che quel ragazzo ha interessanti capacità- Harry ripensò
all’episodio del maglione ed arrossì lievemente.
-Già…
Comunque con tutte le sciocchezze che fa e dice non mi fa pensare alla mia…
Situazione-
-Allora è
una buona cosa. Perché non me lo presenti?- Harry strabuzzò gli occhi.
-Cos… No!
Tassativamente no! Finirebbe per fare qualcosa di indecente!-
-Suvvia
Harry, mi fa piacere che tu ti sia trovato un amico, mi piacerebbe conoscerlo-
Harry ci pensò su per qualche secondo. Remus non gli aveva poi chiesto qualcosa
di così strano. Però lui e Malfoy non erano propriamente amici…
-Ok-
capitolò alla fine. Remus gli sorrise.
-Bene,
allora che ne dici se vi aspetto sabato a casa mia per un drink?-
-Sabato?
Ma sabato è…-
-E’…?- lo
incoraggiò Remus. Harry scrollò la testa.
-Niente,
niente. Ok, proverò a chiederlo a lui ma non ti assicuro niente-
-Ok
Harry-
***
TANTI AUGURI A ME!!! FINALMENTE MAGGIORENNE!!! ^^
Sono stata buona oggi, no? Il capitolo è perfino più lungo del
solito ^^’’
Ta-daann!! Ed ecco a voi l’entrata in scena del più bel
lupacchiotto del mondo!!
Quindi, se fate 1+1 riuscirete a capire cosa succede nel prossimo
capitolo ^^
Un grande bacio a: Lake,
Mezzosecolo, HP Mary, Zafirya, Zizela, Fiamma90, Animablu, OnlyKitsune e Goten!!
Grazie per aver seguito la mia fic fino a qui, mi sto divertendo
troppo a scriverla ed è anche merito vostro!! ^^
A prestissimo!!
Cally |
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Capitolo 12 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Malfoy,
ti andrebbe di accompagnarmi in un posto… No! Malfoy, sabato hai qualche
impegno?...-
-Non
ancora, ma vorrei farti notare che stai parlando da solo- Harry sussultò colto
alla sprovvista e si voltò stupito verso Draco. Il biondo lo stava fissando in
maniera strana, appoggiato allo stipite della porta del bagno.
Harry si
ritrovò ad arrossire proprio come un bambino colto con le mani nella scatola di
biscotti.
-Hem… Che
vuoi Malfoy?- Draco fece spallucce
-Niente,
semplicemente sono venuto a controllare che non fossi annegato nel water- Harry
si passò nervosamente una mano sul collo e constatò che scottava da morire. Ma
non a causa della febbre.
-Grazie
per l’interesse ma stavo semplicemente…-
-Parlando
con il tuo riflesso allo specchio, si Potter, me n’ero accorto- Harry storse il
naso.
-Io non
stavo parlando con il mio riflesso! Semplicemente stavo… Ti andrebbe di
accompagnarmi in un posto Sabato??- Draco inarcò un sopracciglio.
-Cioè tu
vorresti uscire con me?- Harry si affettò a scrollare la testa.
-No!!...
Cioè, Remus, il mio padrino, ti vorrebbe conoscere- biascicò.
-E
perché?- Harry ci pensò su qualche secondo
-Suppongo
perché gli ho parlato di te- Draco sorrise
-E così
gli hai parlato di me? Quale onore, piuttosto come mi hai dipinto?- Harry lo
fissò dritto negli occhi e gli sorrise.
-Ovviamente
come un damerino viziato, arrogante, acido e pomposo- la bocca di Draco si aprì
fino a formare una piccola “o” di disappunto.
-Bene
Potter, se è questo che pensi di me… No! Ma come diavolo hai osato dire una
cosa simile?! Io sarei un damerino pomposo?!- esclamò stizzito. Il sorriso di
Harry si allargò.
-Bè… Magari
pomposo no, però damerino si. Dai Malfoy, come fai a negarlo??- Draco incrociò
le braccia al petto e fece spallucce.
-Io sono
perfetto così- sentenziò deciso.
-L’importante
è crederci…- lo punzecchiò Harry, sempre più divertito dall’espressione corrucciata
e mortalmente offesa di Malfoy.
-Cos…-
-Ragazzi!-
Draco sussultò facendo un salto di mezzo metro mentre Harry si limitò a
scoppiare a ridere. Sirius era appena comparso alle spalle di Malfoy.
-Sirius!
Non puoi farmi prendere questi spaventi! La mia bellissima pelle ne risente!!-
strillò subito Draco, cercando di regolarizzare il suo respiro. Sirius gli
sorrise malizioso.
-Scusa
principino, prometto che non lo farò più- anche Draco gli sorrise ed Harry si
sentì stranamente inquieto. Da quando Malfoy e Sirius si sorridevano… Così?!
-Hem…
Hem…- si schiarì la voce, richiamando sial l’attenzione del biondo sia quella
di Black. Quando si accorse del suo gesto rabbrividì interiormente, sembrava
quasi… Geloso. Ma geloso di che?!
-Che c’è
Harry?- lui scrollò la testa
-Niente
Sirius, niente…-
-Hei
Sirius, ti andrebbe di accompagnarmi in un posto sabato??-
-Come
Principino??- Draco gli rivolse una delle sue occhiate ammaliatrici.
-Sabato
Harry mi ha invitato dal suo padrino, io allargo l’invito anche a te- gli rispose
con naturalezza. Sirius osservò Harry che sembrava stranamente di cattivo
umore.
-Bè, se
Harry è d’accordo non vedo perché no…- Harry borbottò qualcosa di
incomprensibile e Draco ne approfittò per avvicinarsi a lui. Non appena gli fu
davanti gli sillabò, molto chiaramente, di invitare Sirius.
Harry lo
ignorò totalmente e lo spintonò lontano da sé molto poco gentilmente,
dirigendosi poi con calma verso Sirius.
-Sirius,
ti andrebbe di accompagnarmi dal mio padrino Sabato? Sai, ci terrebbe a
conoscere i miei colleghi di lavoro…- Sirius annuì sorridente
-Certo,
con molto piacere-
-Ok,
allora ti passo a prendere io con la mia limousine!- Harry si voltò
indispettito verso Draco.
-Ma se
non sai nemmeno dove abita!- lo rimbeccò, forse un po’ troppo acidamente.
-Oh, ma
io lo so dove abita Sir.. Sai, mi ha già invitato a pranzo una volta- Harry
spalancò gli occhi assumendo un’espressione buffissima, con l’unico risultato
di far scoppiare a ridere Draco.
-Mi
spiace lasciarvi ragazzi ma il dovere mi chiama, ci vediamo dopo-
-A dopo
Sir…- sussurrò Draco. Nella mente di Harry cominciò a formarsi l’idea che
forse… Sirius poteva sentirsi attratto da Malfoy!!
Ok Harry, sta calmo! Questa sera
deve andare tutto alla perfezione. Non permetterai a Malfoy di innervosirti con
i suoi comportamenti senza senso… No!
Harry
finì di ingellarsi i capelli mentre cercava di auto convincersi che tutto
quella sera sarebbe riuscito alla grande.
-Harry
sei pronto? I tuoi amici arriveranno tra breve- la voce ovattata e dolce di
Remus lo raggiunse nel bagno. Velocemente si risciacquò le mani ed uscì dalla
piccola stanzetta, raggiungendo Remus in salotto.
Proprio
in quel momento suonarono alla porta. Harry controllò un ultima volta che tutto
fosse in ordine poi corse ad aprire.
-Ciao- Harry
sorrise a Sirius e gli fece cenno di entrare, dopodiché spostò lo sguardo su
Malfoy. Deglutì, incapace di formulare un pensiero coerente. Come riusciva
quello stronzetto ad essere sempre così perfetto?...
-Potter,
mi fai entrare o no?- sbottò acidamente il biondo, riservandogli un’occhiata di
sufficienza. Harry annuì e si spostò per farlo passare. Draco gli passò accanto
e lui percepì lo strano profumo di quel giorno.
-Benarrivati,
io sono il padrino di Harry, Remus Lupin- Remus li accolse con il solito
sorriso dolce stampato sulle labbra.
-Lupin?!-
Remus fissò bene Sirius ed impallidì violentemente.
-… Black,
quanto tempo…- sussurrò a mezza voce. Harry fissava alternativamente Remus e
Sirius sempre più confuso. Possibile che i due si conoscessero già?
-Ma voi
vi conoscete?- Sirius si voltò verso Draco ed annuì
-Io e
lui… Frequentavamo lo stesso liceo parecchi anni fa- Harry non ci mise molto a
fare due più due.
-Quindi
anche tu conoscevi i miei genitori!- esclamò, l’espressione di Sirius si incupì
lievemente.
-Si-
tagliò corto.
-Certo
che conosceva i tuoi genitori Harry, lui è stato per un anno il ragazzo di tua
madre- Sirius si voltò furioso verso Remus che si limitò a fissarlo con
ostilità.
-Zitto
Lupin!- ruggì Sirius
-Suppongo
che avrai letto della loro morte su qualche giornale no? Ma non mi sembra di
averti visto al loro funerale- continuò impietoso Remus. Harry si morsicò con
forza il labbro inferiore, ma che diavolo stava succedendo?!
-Cosa, i
genitori di Potter sono morti??- domandò all’improvviso Draco, Harry abbassò lo
sguardo mentre Remus annuiva gravemente.
-Harry
aveva solo pochi mesi quando successe quella… Disgrazia-
-Disgrazia?
Come fai a chiamarla disgrazia?! Quel maniaco…-
-BASTA!!-
l’urlo improvviso di Harry mise fine alla parole di Sirius che si voltò
scioccato a guardarlo.
-Basta!
Non voglio ricordare tutte quelle cose! Io sono stanco di pensarci e
soffrire!...- l’ultimo pezzo di frase lo sussurrò appena, dopodiché spalancò la
porta di ingresso e corse fuori. Ignorando i richiami di Remus.
-Accidenti
a te Black! Dovevi proprio dire quelle cose?! Harry non sopporta di sentir
parlare di quella notte!- Sirius mollò un pugno sulla parete.
-Dannazione
Remus, io non avevo nemmeno capito che Harry fosse figlio di James e Lily!...-
-Scusate
ma… Io vado a cercare Potter. Non vorrei che lo trovassero morto congelato
domani mattina- Draco afferrò il cappotto di Harry ed uscì dalla casa.
Una volta
soli Remus Sirius si fissarono per un lungo, interminabile, istante.
-Quando
si dice il destino… Non sapevo che fossi tornato in città- sussurrò Remus con
voce incerta.
-Già…
Sono tornato solo un paio di anni fa. La vita in America non mi andava più-
-Capisco…-
-Ci sono
molte cose che devo sapere, vero?- Remus annuì e gli fece sego di seguirlo in
cucina.
***
Ok, innanzitutto scusatemi per il ritardo =_= Ma in questi giorni
ho avuto parecchio da fare ^^
Scrivere questo capitolo è stato per me mooolto difficile. E’ da
un po’ che avevo in mente l’incontro tra Rem e Sirius, ma decisamente
immaginare e scrivere sono due cose completamente diverse =_= Per cui mi scuso
se la scena non vi piace.
Nel prossimo capitolo scoprirete finalmente che fine hanno fatto i
Potter e forse… Ci saranno degli sviluppi interessanti ^^
Non preoccupatevi per la malattia di Harry, molto presto vi
svelerò finalmente cosa fa star male il nostro Potterino ^^
Un bacio grande a: koorime, gokychan,
fiamma90, animablu,
zafirya (BUONE VACANZE ^^), mezzosecolo, zizela,
bob, HP Mary
(BUONE VACANZE ANCHE A TE!!!),
*Eirene*,
Luc_y, RedBlackEM
(Lo so, ho stravolto parecchie cose in questa fic ^^)
Cally
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Capitolo 13 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Se ne
stava seduto sull’altalena del parco vicino a casa di Remus, dondolandosi
mollemente di tanto in tanto.
Aveva un
freddo incredibile, perché nella fretta di uscire di casa aveva dimenticato il
giubbotto, ma non sarebbe certo ritornato a prenderlo… A costo di morire
congelato!...
Rabbrividì
violentemente. I cinque gradi di quella sera non aiutavano certo i suoi
propositi.
-Resterai
li ancora per molto?- il moro si voltò appena verso Malfoy, seduto
sull’altalena accanto alla sua.
-E’ la
decima volta che me lo chiedi Malfoy, cos’è che non ti è chiaro?- Draco sbuffò,
e una piccola nuvoletta di fumo fuoriuscì dalle sue labbra.
-Per
esempio perché ti ostini a stare seduto su un’altalena a gelarti il culo mentre
potresti essere al caldo a sorseggiare un caffè-
-Invece
tu potresti spiegarmi perché ti ostini a stare qui? Io non te l’ho chiesto,
sai?- Draco prese a dondolarsi, ignorando la domanda del moro. Harry borbottò
qualcosa di incomprensibile e si alzò.
Non fece
in tempo a fare un passo che si ritrovò Malfoy a fianco.
-Hai
intenzione di seguirmi per tutta la sera?!- sbottò esasperato. Draco gli
sorrise furbo.
-Può
darsi… Piuttosto, non faresti meglio ad indossare il giubbotto? Fa piuttosto
freddo- gli fece notare. Harry inarcò un sopracciglio.
-Ah Ah
Ah! Guarda, tu e le tue battute mi fate morire dal ridere- fece sarcastico
all’indirizzo di Draco.
-Punto
uno: la mia non era una battuta-
-Punto due?-
Draco si strinse nel giubbotto
-Non c’è
un punto due- rispose secco. Harry sorrise.
-E un
punto tre?- Vide Malfoy tremare.
-Insomma
Potter, la smetti?! Pensavo di essere io il più capriccioso tra i due, ma oggi
ho avuto la conferma che mi sbagliavo.-
-Hu… Come
sei suscettibile signor Malfoy- lo canzonò Harry. Draco lo spintonò lontano da
se e prese a camminare.
-Ed ora
dove vai??-
-Fatti
miei. Ah, il tuo giubbotto è sulla panchina dietro all’altalena- rispose
scontroso il biondo, senza nemmeno fermarsi. Harry recuperò velocemente il suo
giubbotto e, dopo averlo indossato, si affrettò a raggiungere Draco.
-Vorrei
farti notare che quello incazzato dovrei essere io questa sera…- Draco si fermò
all’improvviso e lo fissò dritto negli occhi.
-Bene,
ora siamo in due. E poi scusa, perché ti sei arrabbiato? Sirius non ha…-
-Taci!-
Draco si zittì immediatamente, sconcertato dall’espressione di Harry. Il moro accortosi
della sua reazione apparentemente esagerata abbassò il viso, nascondendo il
dolore presente nei suoi occhi.
-…
Potter, tutto… Ok?- Harry annuì debolmente
-Si, ora
se non ti dispiace me ne torno a casa. Avvisa tu Remus e Sirius così non
staranno in pensiero per me- si voltò ma prima che riuscisse a fare un passo
Draco gli afferrò una manica del giubbotto, impedendogli di muoversi.
-Non
penserai veramente che ti lasci andare via così, potresti almeno spiegarmi cosa
succede- Harry si liberò dalla sua stretta con un gesto brusco.
-E perché
dovrei spiegarti che succede?! Noi due non siamo nemmeno amici!- ringhiò. Draco
fece un passo indietro e strinse le labbra.
-Sono
pienamente d’accordo con te Potter. Tuttavia mi sembri pericolosamente fuori di
testa in questo momento. Cambi umore ad una velocità allarmante e, lasciatelo
dire, a meno che tu non abbia il ciclo, questa cosa non è affatto normale!-
sbottò acido.
Harry
sbuffò nascondendo a stento un sorriso. Vedere Malfoy con quell’espressione
assassina in volto era davvero spettacolare. Prese un respiro profondo, in
fondo Malfoy aveva ragione, i suoi cambi d’umore erano inquietanti perfino per
lui.
Ma non ci
poteva fare niente. Ogni volta che gli capitava di parlare dei suoi genitori...
Bè, non ne era propriamente felice.
-Ok,
riconosco di essere stato un po’ brutale, scusa Malfoy- Draco spalancò gli
occhi sorpreso. Si aspettava tutto ma non quello.
-Tu ti
sei appena scusato?- mormorò scioccato, Harry annuì sorridendo.
-Ma non
abituarti Malfoy. Di solito preferisco uccidere che scusarmi-
-Tu non
sei normale- asserì convinto il biondo. Harry fece spallucce.
-Può
darsi, non ho mai sostenuto il contrario… Io-
-Cosa
vorresti insinuare?- sbottò stizzito –che io non sono normale ma sostengo di
esserlo-
-Esattamente-
Draco pestò un piede a terra offesissimo e mise subito il broncio. Harry alzò
gli occhi al cielo.
-Sta’ per
piovere- sentenziò. Draco corrugò la fronte e lo fissò come se fosse scemo.
-Ma se il
cielo è sereno-
-Non
senti l’odore della pioggia?-
-Ok
Potter, ho la certezza che tu hai qualche rotella fuori… Ma… Questa…- Draco si
toccò una guancia bagnata da una goccia d’acqua.
-Ok, Weather
Man, proporrei di andare da qualche parte prima che…- prima ancora che
riuscisse a finire il suo ragionamento dal cielo iniziarono a cadere grosse
gocce di pioggia. Harry scoppiò a ridere mente Draco i lasciò sfuggire un
urletto.
-Muoviti
scemo! Andiamo a casa mia- riuscì a dire Harry tra le risate. Un secondo dopo i
due stavano correndo alla ricerca di un taxi.
-Tieni,
bevi questo. Servirà quando inizieremo a parlare- Sirius afferrò il bicchiere
che Remus gli stava porgendo e, dopo averlo portato alle labbra, lo svuotò in
un solo sorso. Tossicchiò un paio di volte poi allungò il bicchiere a Remus che
lo riempì nuovamente.
-Non ho
mai trovato nessuno in grado di reggere l’alcool come ci riesci tu- mormorò
Remus, fissando pensieroso il bicchiere che aveva in mano.
-Suppongo
non sia un complimento-
-Già…-
-…-
-…-
-…-
-Sirius?-
-Che c’è?-
-Mi sei
mancato… Mi sei mancato molto in questi anni, lo sai vero?- Sirius posò il
bicchiere sul tavolo della cucina e si avvicinò Remus, intento a chiudere la
bottiglia di whisky.
-Lo so
Rem… Anche tu mi sei mancato- sussurrò. Remus alzò lo sguardo e Sirius si sentì
improvvisamente lo stesso ragazzetto che era stato un tempo. Perché Remus
riusciva, con un solo sguardo, a farlo tremare? Quegli occhi color ambra erano
sempre gli stessi, malinconici ma incredibilmente dolci. Eppure avevano
acquistato una risolutezza che aveva il potere di disarmarlo completamente.
-Sai che
ti ho odiato, vero Sirius?- il moro sorrise appena.
-Certo,
ma hai usato il passato. Quindi ora non mi odi più?- l’istante dopo si ritrovò
con le labbra incollate a quelle di Remus.
***
Mwahahah!! La mia cattiveria non ha limiti *-* Vi avevo promesso
news ed eccole qua ^^ Rem e Siri si stanno baciando, Rem e Siri si stanno
baciando, Rem e Siri si stanno baciando!! Ok, sono partita =.= ma mi perdonate
vero??
Ieri sera ho visto The fog, presente l’horror con protagonista Tom
Welling?? *_* Il film in se faceva abbastanza pena ma lui… XD!! Assolutamente
super! E mi è venuta subito voglia di scrivere il nuovo capitolo della fic ^^
Ok, i misteri non si sono risolti e non si risolveranno a breve,
quindi… Pazientate mie care *_* Poiché: “la pazienza è la virtù dei forti” ^^
(più o meno =.=)
A prestissimo!!
Naturalmente un grande bacio a:
Fiamma90
Gokychan
Animablu
Lake
RedBlackEM (il gel per capelli non è niente XD aspetta di vedere il resto!!
^^)
Cally
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Capitolo 14 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Il
termine “bagnati fino all’osso” era riduttivo se applicato a loro due. Tutta
colpa dei taxi misteriosamente scomparsi.
Harry si
accucciò davanti al caminetto, unica cosa davvero utile in inverno, e cominciò
ad armeggiare per accenderlo.
Dietro di
lui sentì Malfoy brontolare qualcosa riguardo un vero sistema di riscaldamento.
-Potter!
Voglio fare un bagno, qui si gela!-
-E
secondo te che sto facendo? I segnali di fumo?!- Draco sbuffò spazientito e si
avvicinò al camino.
-Potter,
muoviti!- Harry lo ignorò bellamente, almeno finché non si ritrovò con qualcosa
di bagnato appiccicato addosso.
-MALFOY!-
vide Draco, rigorosamente a petto nudo, sghignazzare divertito.
-O ti
muovi ad accendere quel camino oppure io continuo con il mio spogliarello. Sai,
non vorrei che mi venisse un raffreddore…- annunciò maligno. Harry sgranò gli occhi
incredulo, quando lo vide sfilarsi la cintura con gesti lenti e volutamente
provocatori.
-Smettila
immediatamente!- strillò, rendendosi conto con orrore di essere arrossito come
una femminuccia. Draco continuò a sorridere e, dopo essersi lasciato scivolare
sul divano, si sfilò le calze e successivamente le scarpe.
-Guarda
che questo tuo tentativo di scandalizzarmi non attacca! Non mi spaventa vedere
un uomo nudo!- esclamò Harry, proprio mentre Malfoy si sfilava i pantaloni.
-Nemmeno
se l’uomo sono io?- gli domandò
suadente il biondo. Harry scrollò la testa con vigore e si impose di ignorarlo.
Si concentrò nuovamente sul camino e finalmente riuscì ad accenderlo.
-Oh.. Che
peccato, proprio ora che veniva la parte più interessante- si lasciò sfuggire
Draco con malizia. Harry si voltò verso di lui e per poco non si strozzò con la
sua stessa saliva.
Chiuse
gli occhi e si concesse un lungo respiro, magari era un miraggio e Malfoy non
era veramente nudo davanti a lui. Si, sicuramente era così.
-Bè, non
mi hai appena detto che non ti spaventa vedere un uomo nudo? Allora apri gli
occhi- lo stuzzicò Draco.
Harry
socchiuse appena l’occhio destro e si ritrovò a fissare gli occhi metallici del
biondo ad un centimetro dalla sua faccia. Sussultò, colto alla sprovvista, e
scivolò seduto per terra. Draco rise.
-Sicuro
di non essere gay?- gli domandò con aria innocente. Harry sussultò per la
seconda volta nel giro di pochi secondi; certo che era sicuro di non essere
Gay! A lui i maschi non piacevano! Piuttosto adorava due belle tette e un viso
grazioso… Appunto, questo significava che non era Gay. Allora perché si sentiva
così… Strano, quando stava in compagnia di quell’esaltato?... Non era normale.
Cioè, non gli era mai capitato di arrossire davanti al corpo di un altro uomo.
-…
Potter? Sei ancora vivo?- Harry sbatté le palpebre un paio di volte ed annuì
incerto. Che diavolo gli stava capitando?...
-N… Non
volevi farti un bagno tu?...- mormorò Harry, pericolosamente scosso dagli
ultimi avvenimenti.
-Certo,
lo fai con me? Sei tutto bagnato…- Harry si portò una mano sul cuore, perché
batteva più forte del normale? E perché Malfoy continuava con quelle sue
proposte diaboliche?
-Malfoy…
Vai a farti quel bagno e smettila con queste sciocchezze- sbottò. Draco si alzò
lentamente.
-Sicuro
che non vuoi unirti a me?- Niente da fare, era troppo divertente stuzzicare
Potter. E poi non avrebbe disdegnato poterlo osservare senza veli, chissà
com’era messo…
-Malfoy,
fila via!- Draco sorrise leggermente e si diresse ancheggiando verso il bagno.
Sicuro di avere lo sguardo smeraldo del moro puntato sul suo fondoschiena.
Una volta
solo, Harry si coricò sul tappeto davanti al camino completamente senza forze.
Draco lo
stava provocando deliberatamente!... Non perdeva occasione per stuzzicarlo. Ma
doveva ammettere che la cosa non gli dispiaceva del tutto, era da un sacco di
tempo che non si sentiva così… Vivo.
Da quando
Ginevra l’aveva lasciato per mettersi con un suo compagno di corso.
Ripensò
con nostalgia a tutti gli anni trascorsi con lei. Otto anni… Erano ancora
bambini inesperti quando si erano fidanzati, eppure il loro amore gli era
sempre sembrato fortissimo e puro.
Un
sorriso amaro gli si dipinse sulle labbra. Evidentemente si era sbagliato anche
su quello.
Solo un
paio di settimane prima l’aveva incontrata in un Caffè in centro, e mai gli era
sembrata così splendente e serena. I suoi occhi brillavano di gioia. Una gioia
che lui non aveva mai visto prima. Ed allora aveva capito.
Ed ora
Malfoy… Quello stronzetto esaltato che da poco più una settimana infestava le
sue giornate, bè, era una medicina niente male contro la sua solitudine.
Lui si
che si godeva la vita in tutte le sue sfaccettature, aveva una moltitudine di “amici”,
soldi, gloria, una famiglia e, soprattutto, era decisamente… Bello.
Peccato
che fosse così… Così… Ambiguo.
-Potter?-
Harry non si mosse di un centimetro, Malfoy era ancora in bagno quindi poteva
stare tranquillo.
-Che
vuoi?- soffiò scontroso. Lo sentì ridere.
-Mi vieni
a lavare la schiena?- Ecco, appunto, Malfoy era nato per essere ambiguo.
-Arrangiati!-
Però forse avrebbe potuto… Mai!
-Ma come
sei cattivo. Sai che i bambini cattivi non ci vanno in paradiso?- Harry sbuffò
divertito.
-Nemmeno
quelli peccaminosi come te- si rese conto troppo tardi di aver effettivamente
pronunciato quella frase. Si maledì un milione di volte ma rimase comunque in
attesa della risposta di Malfoy.
-Oh, ma
io non sono affatto peccaminoso…-
-See… E’
come dire che all’inferno non c’è il fuoco- che situazione ridicola. Lui
coricato sul tappeto del salotto che parlava con Malfoy intento a farsi un
bagno.
-Bè,
nessuno sa con precisione come sia l’inferno- gli fece notare il biondo. Harry
si coprì gli occhi con un braccio.
-Era solo
un esempio stupido Malfoy…-
-Io ti
sto aspettando-
-Allora
aspetterai ancora per molto-
-Ma l’acqua
si raffredda, mi farai ammalare- Capriccioso all’inverosimile, ecco un
aggettivo perfetto per Malfoy.
-Se non
ti sei ammalato a girare nudo per il salotto, non ti ammalerai certo facendo il
bagno-
-Prometto
che non faccio niente, tu però vieni a lavarmi la schiena??-
-… Se
muovi anche solo un dito giuro che ti affogo- Aveva appena accettato di lavare
la schiena a Malfoy?!...
-Mh… Va
bene-
***
Viva la mia malvagità sconfinata!!!! Mwahahahah!!! *-*
Dite che il nostro Harry si è finalmente reso conto di quanto
irresistibile sia Malfoy?? Io non vi anticipo nulla ^.^
Per quanto riguarda Rem e Siry non disperate, nel prossimo
capitolo ci sarà spazio anche per loro!!!
Un bacione grande alle mie affezionate lettrici, vi voglio bene
carissimeeee!!!!
Cally
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Capitolo 15 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Entrò in
bagno e lo trovò immerso in una quantità indicibile di bagnoschiuma. Bè, chissà
perché ma se lo aspettava da un tipo come lui.
-Ce ne hai
messo di tempo- lo apostrofò subito Draco. Harry non gli rispose, osservandolo
attentamente. I capelli solitamente biondissimi, ora erano più scuri a causa
dell’acqua e appiccicati alle sue guance. Gli occhi erano più limpidi, quasi
azzurri ed il suo viso era stranamente colorito. Così, a mollo nella sua vasca,
non era più il ragazzo perfezionista che aveva conosciuto.
-Bè? Mi
fisserai ancora per molto?- Harry sorrise.
-Ti
dispiacerebbe?- Draco finse di pensarci su.
-… No, mi
piace essere ammirato- confessò allegramente.
-Sei
proprio…- Harry si zittì, cercando un aggettivo azzeccato per Malfoy, ma il
biondo lo precedette.
-Affascinante?
Bellissimo? Superlativo? Grazie per i complimenti Potter, ed ora me la lavi o
no la schiena?- il moro preferì non replicare e si avvicinò alla vasca. Si
tolse i pantaloni e il maglione, rimanendo con un semplice paio di boxer neri.
Draco non fiatò. Osservando con attenzione ogni suo gesto.
-Piegati
un po’ in avanti…- Draco ubbidì ed Harry si accomodò sul bordo della vasca,
mentre il biondo gli dava le spalle. Immerse le gambe nell’acqua fino al
ginocchio, sfiorando inavvertitamente la schiena di Draco. Lo sentì
rabbrividire impercettibilmente.
-Mi passi
la spugna?- Draco gli passò l’oggetto richiesto e rimase in attesa. Harry
iniziò a massaggiargli piano il collo e successivamente le spalle.
-Mh…- non
appena le sue orecchie percepirono il gemito lieve del biondo, Harry sentì una
strana sensazione alla bocca dello stomaco.
-Stai
facendo le fusa Malfoy…- sussurrò, umettandosi appena le labbra. Draco si
spinse ancora di più contro la spugna e di conseguenza contro di lui.
-… Lo so
Potter… Mi capita spesso…- sussurrò, e ad Harry quella frase sembrò una
provocazione bella e buona. Perché allora non divertirsi un po’? Magari poi l’avrebbe
rimpianto per il resto della sua vita, ma sinceramente era stanco di frenare le
sue emozioni nel timore di rimanere scottato.
-Ma
davvero? Peccato, credevo di aver avuto l’esclusiva…- quello che accadde dopo,
Harry non riuscì proprio ad impedirlo. Nel giro di due secondi si ritrovò
immerso nella schiuma fino al collo, con Draco posizionato esattamente in mezzo
alle sue gambe.
-MALFOY!!!
Avresti potuto spezzarmi l’osso del collo!!- esclamò stizzito, cercando di
regolarizzare il respiro. Il biondo sbuffò.
-Esagerato,
almeno così riesci a lavarmi meglio- sussurrò, vagamente lascivo. Harry inarcò
un sopracciglio, anche se Draco non poté notarlo.
-Addirittura
lavarti? E poi guarda che prima ero molto pi… MALFOY!!- Harry sussultò,
lasciandosi sfuggire un singulto strozzato. Perché diavolo Malfoy stava
cercando di sfilargli i boxer?! La situazione, già abbastanza critica, stava
decisamente sfuggendo al suo controllo.
-E dai
Potter, rilassati. Mica ti mangio…-
-Chissà perché
ma non ci credo molto…- borbottò Harry a disagio, cercando invano di alzarsi
per fuggire. Draco ridacchiò e, con non poca fatica, riuscì a voltarsi verso il
moro.
-Ricordami
di regalarti una vasca più grande, questa è proprio scomoda- sbuffò, cercando
di sistemarsi meglio che poteva.
-Questa
va benissimo! Ed ora scusa ma ti lascio al tuo bagno- provò nuovamente ad
alzarsi ma Draco gli bloccò le gambe.
-Hu… Vuoi
scappare Potty? Non ti va di divertirti un po’??- lo stuzzicò, pizzicandogli un
fianco. Harry sussultò.
-No
Malfoy, ti ho già detto che a me piacciono le donne!- Draco arricciò il naso.
-Solo perché
ancora non hai provato me- gli
sussurrò, avvicinandosi al suo viso. Harry sgranò appena gli occhi.
-Non ti
piacerebbe provarmi?... – continuò malizioso il biondo. Harry si rese conto di
stare trattenendo il respiro. Ma la cosa che lo scioccò oltre ogni dire era il
fatto che il suo corpo non aveva nessuna intenzione di muoversi.
Quando
sentì le labbra di Draco posarsi lievi sul suo collo trattenne a stento un
gemito.
Chiuse
gli occhi quasi senza accorgersene, abbandonandosi contro il bordo della vasca.
Le labbra di Malfoy erano morbide… Incredibilmente morbide.
La testa
aveva iniziato a girargli, forse a causa dell’alta temperatura dell’acqua.
-Mal…- Draco
continuò a baciargli la pelle abbronzata del collo. Lasciandogli di tanto in
tanto piccoli segni rossi. Ok, lui non era mai stato bravo a trattenersi dall’ottenere
qualcosa che desiderava, e in quel momento Potter era esattamente quello che
desiderava. I loro rapporti non erano affatto idilliaci, eppure… Diavolo, quel
cretino riusciva ad accenderlo come un fuoco con tutti i suoi comportamenti
così innocenti. Non gli era mai capitato di arrivare a desiderare così tanto
qualcuno, nemmeno con Sirius. Eppure Potter non aveva niente di speciale se
messo a confronto con tutti i suoi ex amanti, tutt’altro.
-Potter,
sei pronto per la scopata più sensazionale di tutta la tua vita?...- mormorò,
mordicchiandogli la spalla destra. Non ricevette risposta.
-Capisco
che sei senza parole, ma… Potter?... Ancora?!- Era svenuto ancora! Proprio
mentre lui gli stava finalmente facendo la proposta più indecente che mai
avrebbe ricevuto!
-Ahhh!! Potter
sei proprio una piaga!!!-
-Sir…
Sparirai ancora adesso?- Remus si accoccolò meglio contro il torace del moro,
attendendo una risposta.
-Ma no
che non sparirò scemo! Non vorrei farti morire di crepacuore- Remus gli mollò
uno schiaffò sulla fronte.
-Io non
morirò di crepacuore, ma ti verrò a cercare questa volta- annunciò con
decisione. Sirius sorrise e lo tirò nuovamente a sé, riappropriandosi delle sue
labbra.
Continuarono
a baciarsi per un tempo che parve a loro infinito, finché Remus, senza fiato,
dovette porvi fine.
-… Siamo
troppo vecchi per queste cose…- Sirius scoppiò a ridere divertito.
-Parla
per te nonnino, io sono sempre pieno di forze!- lo stuzzicò. Anche Remus
sorrise.
-Quindi
se adesso io ti chiedessi di fare nuovamente l’amore con me, ne saresti in
grado?- Sirius si finse mortalmente offeso per quella domanda. E, dopo averlo
allontanato da se, gli voltò le spalle.
-Eddai
scherzavo…-
***
*.* Bè dai, c’eravamo quasi!! Prometto che nel prossimo capitolo
scoprirete che malattia ha Harry ^.^
Un grazie speciale a: Goten, Zafirya, onlykitsune,
kymanu, gokychan, zizela, RedBlackEM, animablu, lupetta e London!!!!
Continuate a seguirmi tessore mieeee!!!!
Cally
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Capitolo 16 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Aveva
fame, senza dubbio. E poi c’era qualcosa che gli solleticava la spalla.
Qualcosa di incredibilmente morbido… Morbido e profumato.
Socchiuse
appena gli occhi rabbrividendo. Non appena le sue iridi misero a fuoco cosa
effettivamente gli stava toccando la spalla si sentì prendere dal panico.
Malfoy
stava dormendo beatamente con la testa appoggiata sul suo torace!... No, ancora
peggio!
Malfoy
stava dormendo beatamente nudo, con
la testa appoggiata sul suo torace!
Sempre più scioccato si rese conto di avere addosso solo i boxer.
Prese un
respiro profondo e provò a riordinare le idee. Che diavolo era successo la
notte prima?...
Pioggia,
bagno, Malfoy che lo provocava spudoratamente, lui che finiva nella vasca,
ancora Malfoy che lo provocava, piccoli baci…
-Oh
Cazzo!!- urlò in preda al panico, scordandosi per un attimo della presenza del
biondo al suo fianco.
-Hum…-
Draco si lasciò sfuggire un mugugno infastidito e gli si appiccicò ancora di
più addosso. Harry trattenne il respiro, sperando con tutto il cuore che non si
svegliasse. Aspetto qualche secondo, giusto per essere più sicuro, poi riprese
ad immagazzinare ossigeno.
Ancora
una volta cercò di ripercorrere gli avvenimenti della sera prima, lui e Malfoy
non potevano veramente… No, era una cosa ridicola.
Va bene,
Malfoy l’aveva punzecchiato fino all’esasperazione ed era arrivato perfino a
baciargli il collo, ma da li a passare una notte con lui… Era stato proprio
Draco a sottolineare il fatto che non sarebbe mai andato a letto con un morto
di fame come lui!
-Gesù
santissimo…- bisbigliò, mentre una fugace immagine di lui e Malfoy avvinghiati
e ansanti gli attraversava la mente. Adesso si metteva pure ad immaginare cose
oscene?!...
-Mh…
Potter… Perché non te ne stai un po’ zitto?...- Harry puntò immediatamente lo
sguardo su Malfoy che sbadigliò sonoramente. Si ritrovò a sorridere come uno
scemo, dov’era finita tutta la finezza che quel biondino si vantava di
possedere?...
-Bè, e
ora che hai da sorridere?...- domandò Malfoy, con la voce ancora impastata dal
sonno. Harry decise che non era il caso di continuare a farlo e tornò
immediatamente serio.
-Malfoy…
Noi due…- Draco sbuffò e si alzò a sedere, iniziando a stiracchiarsi pigramente
sotto lo sguardo attento di Harry.
-No, noi
due non abbiamo fatto nulla se è questo che vuoi sapere. Tu sei svenuto sul più
bello- lo informò Malfoy, voltandosi a guardarlo. Harry si mordicchiò nervosamente
il labbro inferiore e si alzò dal letto. Allora era svenuto nuovamente…
-Ok,
grazie per l’informazione. Hai fame? Io molta- fece appena in tempo a fare un
paio di passi verso la porta quando la domanda che più di tutte temeva lo
ghiacciò sul posto.
-Posso
sapere che cos’hai? E non raccontarmi cazzate per favore, sono piuttosto
irritabile appena sveglio- Harry si lasciò sfuggire una risatina, sempre più
nervoso.
-Io?...
Ma io sto benissimo- annunciò, cercando di sembrare il più credibile possibile.
Draco, dopo essersi avvolto il lenzuolo attorno alla vita, si alzò dal letto e
si posizionò esattamente davanti ad Harry.
-Andiamo
Potter, mi credi veramente così idiota?- sbuffò, pizzicandogli un fianco nudo. Harry
fece un saltello all’indietro, stupito da quel gesto così… Confidenziale, e
deglutì. Forse poteva fidarsi di Malfoy… E poi avrebbe dovuto passare molto
tempo con lui, e se fosse svenuto nuovamente? Non poteva continuare a
propinargli la scusa del calo di zuccheri.
-Io… Ok,
sarà una cosa piuttosto lunga perciò andiamo a fare colazione- Il biondo annuì
e lo seguì in cucina, dove si appollaiò su uno sgabello, in attesa delle parole
del moro. Harry tirò fuori dal frigo del succo d’arancia e ne vuotò un
bicchiere a Draco.
-Dunque,
giusto per cominciare dall’inizio… Ho subito un trapianto di cuore- ammise
schietto. Draco quasi non si strozzò con il succo che stava bevendo.
-Come
scusa?- sussurrò, sicuro di aver capito male. Harry fece spallucce.
-Ho
subito un trapianto di cuore tre anni fa, ma ora il mio nuovo cuore si è messo
a fare i capricci come hai potuto notare- Draco posò il bicchiere sul tavolo e
lo fissò leggermente sconvolto.
-Tranquillo
Malfoy, non ho intenzione di mettermi a piangere ne di farmi consolare.
Comunque sto già facendo dei controlli e forse dovrò subire una nuova
operazione- Il biondo scese dallo sgabello e lo raggiunse. Harry si grattò la
testa a disagio.
-Questa
cosa è… Confidenziale. Nessuno ne è a conoscenza, a parte ovviamente Remus…
Quindi ti pregherei di… Hei!- Draco l’aveva appena spinto contro il forno.
-Potter,
tu potresti crepare da un momento all’altro e me lo dici così?! Come se mi
stessi raccontato che hai mangiato a cena?!- ringhiò Draco, raggelandolo con
un’occhiataccia delle sue. Harry sorrise debolmente.
-Io non
la metterei proprio così… Ma a proposito di cena, ho una fame…-
-Non
provare a cambiare discorso!- tuonò Draco, ed Harry si zittì immediatamente.
-Sai cosa
sei Potter? Lo vuoi proprio sapere?- il moro annuì incerto.
-Sei un
deficiente! Aspetta rettifico, sei un egoista deficiente! Se io non ti avessi
obbligato a dirmelo tu… Ahh! Sei proprio uno stronzo! Questa davver… Nh…- le
labbra di Harry che si appoggiarono lievemente sulle sue misero fine al suo
fiume di parole.
Puntò lo
sguardo negli occhi di Harry e poté notare che da vicino sembravano ancora più
verdi.
Velocemente,
senza alcun indugio, socchiuse appena le labbra e accolse la lingua del moro
nella sua bocca. Un scarica elettrica attraversò entrambi, facendoli fremere di
desiderio.
Draco lo
agguantò per le spalle e lo trascinò a terra. Ora non gli sarebbe più sfuggito.
Harry si
ritrovò schiacciato sul pavimento a baciarsi con Draco seduto sopra il suo
stomaco.
-Mh… Il
letto…- riuscì a sussurrare il moro, tra un bacio e l’altro. Draco iniziò a
baciargli il petto.
-Non
rompere Potter…-
Quando la
lingua del biondo arrivò vicino all’elastico dei suoi boxer, Harry gemette
forte. Il suo autocontrollo era gentilmente andato a farsi benedire.
Si
concesse un sorriso prima di abbandonarsi completamente alle attenzioni di
Draco.
Per la
seconda volta in quella mattina Harry si svegliò affamato. Ma la sua non era
voglia di cibo. Allungò il braccio destro alla ricerca del corpo di Malfoy ma
tutto quello che riuscì a toccare fu il cuscino. Spalancò gli occhi e si voltò,
di Draco nessuna traccia.
La realtà
lo colpì duramente, tanto che si diede mentalmente del cretino per aver solo
pensato che Malfoy potesse aver trovato piacevole… Stare con lui.
Chiuse
gli occhi e nascose la testa sotto il cuscino, completamente privo di forze.
Nel giro
di una mattinata si era sputtanato allegramente agli occhi di Malfoy, su questo
non c’era alcun dubbio.
Gli aveva
raccontato della malattia e ci aveva pure fatto sesso!... Già, Harry Potter era
stato con un uomo…
Strinse i
denti, per quanto cercasse di trovare qualcosa di disgustoso in quello che
aveva appena fatto… Bè, non ci riusciva!
-Potter,
che fai ti alzi o no?? La colazione o per meglio dire il pranzo è quasi pronto-
-Che
palle che sei… Malfoy?!!- tirò fuori
la testa da sotto il cuscino e lo fissò scioccato. Ma allora non se n’era
andato!...
***
Ooook gente, i due hanno ufficialmente consumato!! Sedici capitolo
ma ci siamo arrivati ^.^ E in più avete pure scoperto cosa affligge il nostro
Harry!
Non ve lo aspettavate vero?? *.* Oppure si? O.O …
Sorratemi per la scena alquanto scarsina ma ricordatevi che i
reating è Arancione, per cui.. ^^
Ora passiamo alle cose serie, spero di riuscire ad aggiornare
prima di sabato giorno in cui parto per le meritate vacanze, se così non fosse
mi dispiace ma dovrete attendere un pochino perché il 5 e il 6 sono a Roma per
i Tokio Hotel ^^ Amori miei *.*
Cercherò di fare il possibile comunque!
Ed ora i doverosi ringraziamenti alle 12 anime buone che hanno
letto questa fic fino a qui ^.^
Zizela
Goten
Zafirya
Mezzosecolo
Animablu
RedBlackEM
Fiamma90
Gokychan
Twinkle
Kymanu
Ginny W
London
Graaazie mille e continuate a seguirmi!!!
Cally
|
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Capitolo 17 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Rabbrividì.
Quello che sentiva era il rumore della pioggia. Non cadeva più tanto forte come
poche ore prima; adesso la sentiva scendere lieve e leggera, ma comunque
inarrestabile.
Rabbrividì
ancora e si strinse nelle coperte. Ignorava totalmente che ore fossero.
Aprì
svogliatamente un occhio: buio. Sbirciò il display luminoso della sveglia che
teneva sul comodino, segnava le diciannove passate.
Si mosse,
considerando l’idea di alzarsi per concedersi un bel bagno bollente. Tuttavia
dovette immediatamente accantonarla quando qualcosa gli arpionò il braccio
destro.
-Dove
vai.. Potty?..- Harry sorrise, divertito dalla voce incredibilmente assonnata e
terribilmente dolce di Draco.
-Da
nessuna parte Malfoy, continua a dormire..- gli bisbigliò, con lo stesso tono
di un genitore divertito dalla cocciutaggine del figlio.
Draco
borbottò qualcosa i imprecisato poi si riaddormentò di botto, stringendo forte
il suo braccio.
Harry
sospirò piano e non poté fare altro che ripensare alla giornata trascorsa in
compagnia del biondo.
In realtà
non avevano fatto altro che scopare come conigli e la cosa, vista dal punto
giusto, era dannatamente esaltante.
Prima di
Ginny aveva avuto solo un altro paio di ragazza e dopo di lei più nessuna. Non
era mai stato un tipo tanto attaccato al sesso lui.
Ma con
Malfoy… Bè, con lui era tutta un’altra storia!
Quel
biondino maledetto riusciva a farlo eccitare con un solo e semplicissimo
sguardo, e la cosa lo sconvolgeva non poco in effetti.
Insomma,
aveva sempre pensato di essere un tipo capace di controllare perfettamente le
proprie emozioni, ma Draco, in una sola settimana, era riuscito ad abbattere
tutte le sue barriere. Sette giorni erano bastati per far crollare tutte le sue
convinzioni, in primis quella di essere attratto solo ed esclusivamente dal
sesso femminile. Forse il loro era stato solo un capriccio, dopotutto lui non
si sentiva affatto gay, forse l’indomani mattina avrebbero riso sulla cosa
sorseggiando una bella tazza di caffè.
Non
riuscì a capacitarsi dell’irritazione che provò nel pensare a quelle cose.
Possibile che Malfoy fosse già così importante per lui?...
Spostò lo
sguardo sul viso rilassato del biondo e sentì qualcosa incrinarsi dentro al suo
stomaco. Decise che per il momento poteva anche finirla con le sue pare mentali
e concedersi una lunga dormita. Di tempo per i chiarimenti vari ce n’era in
abbondanza.
Era un
sacco di tempo che non sentiva più il suo corpo così intorpidito. Precisamente
dall’ultimo viaggio che aveva fatto, quasi quattro mesi prima, in compagnia di
Blaise e Theodore.
Quindici
giorni in Spagna davvero da ricordare i loro. Tanto sesso, tanto alcool, ancora
tanto sesso e poi… Sesso ovviamente.
Era
proprio vero quello che si diceva sui latini, amanti focosi oltre ogni dire.
Si
stiracchiò pigramente e senza volerlo sfiorò la gamba sinistra di Harry che
mugugnò qualcosa.
Si voltò
lentamente verso il moro, realizzando solo in quel momento dove effettivamente,
ma soprattutto con chi, si trovasse.
Aveva
passato tutta la giornata in strettissima
compagnia di Potter e senza nemmeno aver bevuto!
Sorrise
sornione. Harry Potter non era poi così un bravo ragazzo come pensavano tutti.
Certo, un po’ impacciato, ma era pronto a scommettere che con il passare del
tempo e con l’aiuto di un buon amante sarebbe certamente diventato… Sublime.
-Mh…
Malfoy… Che ore sono?...- Draco afferrò il cellulare e si lasciò sfuggire un
sibilo frustrato.
Dieci
chiamate perse, cinque di Blaise, una di sua madre e quattro di suo padre.
Senza contare i sue messaggi minatori gentilmente inviati dal suo migliore
amico e quello stucchevole di un certo Dylan. Sicuramente in futuro sarebbe
stato più attento a comunicare il suo numero di telefono alle varie conquiste
giornaliere.
-Malfoy…-
-Che
palle Potter! Sono le due del mattino!-sbottò seccato. Harry si decise a
svegliarsi e si alzò a sedere lentamente, accendendo poi l’abatjour.
-Che
succede?...- gli domandò, ancora assonnato. Draco sbuffò.
-Succede
che ho dimenticato il cellulare in modalità silenziosa e praticamente tutto il
mondo mi ha cercato!- Harry si passò una mano sugli occhi e si concesse uno
sbadiglio.
-E
allora? Domani mattina sarà tutto come prima e tu li richiamerai- gli fece
notare il moro. Draco lo fissò qualche secondo senza parlare, poi scagliò il
cellulare in fondo al letto.
-Cosa?
Che significa che tutto sarà come prima?!- ruggì. Harry aprì la bocca per
parlare ma Draco gli fece cenno di stare zitto.
-Così
vorresti credere che non hai più intenzione di scopare con me?!- strillò, Harry
arrossì.
-Veramente…-
-E’ così
allora?! Bene! Osserva bene questo culo perché non lo rivedrai mai più!- con un
diavolo per capello cercò di alzarsi dal letto, ma si ritrovò intrappolato nel
groviglio di lenzuola.
-Accidenti
a questo letto!!- sibilò contrariato.
-Malfoy,
aspetta un secondo, io…-
-Taci
piattola! Non mi interessano le tue ragioni! Lo sapevo già che questa cosa si
sarebbe rivelata un gigantesco errore!-
-Malfoy…-
-Spiegami
come ho fatto a venire a letto con te! Cosa avevo in testa? Le scimmie
urlatrici?!!... Dio come sono caduto in basso!-
-MALFOY!!!-
Draco sussultò e si voltò ancora verso Harry, che lo stava fissando con uno
sguardo a metà tra l’indemoniato e il divertito. Con un gesto fulmineo afferrò
una ciocca dei suoi capelli tra le dita e la strattonò verso il basso.
-Ahi!
Potter ma sei idiota?!- mugolò, cercando di sottrarsi dalla stretta di Harry
che però non mollò la presa.
-Ora sta
un po’ zitto tu! Razza di psicopatico arrapato! Come al solito hai frainteso
tutte le mie parole! Non intendevo dire che non voglio più venire a letto con
te, io..-
-Quindi
ti è piaciuto?- domandò improvvisamente Draco. Harry mollò la presa sul ciuffo
e si mosse agitato.
-E questo
che centra scusa?- Draco sorrise trionfante. Felice di averlo messo a disagio.
-Dai
Potty, rispondi sinceramente…- lo stuzzicò ancora. Harry sbuffò.
-Bè… Non
è stato male se è questo che vuoi sapere- borbottò nervosamente, abbassando lo
sguardo. Draco inarcò un sopracciglio.
-Non è
stato male? Questo dovrei dirlo io caso mai, tu dovresti dirmi che è stato
fantastico, splendido, favoloso, indimenticabile, assolutamente…-
-Ok! Mi è
piaciuto!... E’ stato strano ma… Decisamente bello- confessò Harry, con gli
occhi resi lucidi dalla vergogna. Il biondo annuì soddisfatto.
-Bene,
così va decisamente meglio-
-…-
-Allora?!-
sbuffò Draco, richiamando l’attenzione di Harry.
-Allora cosa?-
-Allora
che mi stavi dicendo?!- Harry si grattò il mento sorridendo.
-Bè…
Forse abbiamo precipitato un po’ le cose, ma… Non mi dispiace affatto- confessò
Harry, stando ben attento a fissare gli occhi grigi del biondo. Draco sorrise
goloso, e si leccò lentamente il labbro superiore.
-Allora
che ne dici di divertirti un altro po’ con il sottoscritto?- sussurrò,
avvicinandosi pericolosamente al viso di Harry.
-Si,
suppongo che potremmo ma…- prima ancora che Harry riuscisse a finire il suo
discorso, Draco colmò la distanza che separava le loro labbra.
-Mal…
Nh.. Malfoy…- Draco si staccò appena iniziando a mordicchiargli lievemente il
labbro inferiore.
-Che c’è?...-
-Io…-
-Tu?...-
scese a baciargli il collo e successivamente il petto.
-Io… Ho
una fame tremenda…- Draco si bloccò immediatamente e tornò a fissarlo negli
occhi, pensando si trattasse di una battuta.
-… Tu…
Sei veramente una piattola!!- sbottò, lasciandosi cadere supino sul letto.
Harry incrociò le braccia al petto e lo fissò speranzoso.
-Che
vuoi?!-
-Mi
cucini qualcosa??- Draco spalancò la bocca.
-A parte
che sono le due di notte, io non sono la tua massaia personale Potter!- sbottò
acido. Harry sorrise e gli depositò un bacio sul ventre piatto e lasciato
scoperto dal lenzuolo. Draco si lasciò sfuggire un piccolo gemito.
-Prometto
che dopo ti ricompenserò adeguatamente…- sussurrò lascivamente Harry. Draco
finse di pensarci su, poi scattò in piedi.
-Omelette
e Nutella?-
***
Pensavate fossi morta o in alternativa scappata con i Tokio è??
Ammettetelo *.* E invece no, sono ancora qui ç.ç accidentaccio!
Scusate ma Roma si fa ancora sentire nel mio cervello bacato!
Gesù, due giorni di inferno ma ne è valsa assolutamente la pena!! *.* Ho visto
Billuccio e Tommino mio dal vivo!! Ovviamente non dimentico Gorge e Gusty! ^.^”
Ed ora aspetto solo il concerto del 30 che se va come deve andare…
*.*
Ma parlando di cose serie ^.^” questo capitolo mi ha stressata da
morire! Non capisco come ho fatto a scriverlo. Diciamo che era necessario per
la storia in se, però non mi piace un gran che =.= In compenso ho in mente l’idea
per un capitolo super! ^.^ Mi è venuta stando in spiaggia, pensate un po’ ^.^”
Se qualcuno di voi pensa che le cose tra Harry e Draco siano
andate un po’ toppo velocemente.. Bè, non ditelo a me, la storia mi sta
sfuggendo dalle mani ç.ç
Grazie mille a i miei fantastici recensori (è giusto il termine? Non
penso ma è uguale! ^.^” )
London
Twinkle
Gokychan
Mezzosecolo
Koorime
Fiamma90
Animablu
Zafirya
Zizela
Scar
Kymanu
HP Mary
Onlykitsune (perdonamii! Non mi
sono dimenticata di te carissima ç.ç Bacione grosso!)
Arli
RedBlackEM
Goten
Anter
Sacre Bleu! Addirittura 17 recensioni O.O sono onoratissima!!! Non
finirò mai di ringraziarvi!!
Cally
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Capitolo 18 *** / ***
Androginamente acido
-Entro prima
io. Tu aspetta cinque minuti- Harry si strinse nel pesante giubbotto di lana
che indossava.
-Tu sei
folle se pensi che io aspetterò qui fuori al freddo solo perché tu… Già, mi
spieghi di cosa hai paura?- Draco alzò gli occhi al cielo, profondamente seccato
dalla domanda del moro. Lui non aveva paura proprio di un bel niente, solo…
Voleva evitare che quelli del Gazet iniziassero a sparlare.
-Io non
ho paura proprio di niente Potter. Se proprio muori dal freddo entra prima tu-
Harry scrollò la testa.
-Sai che
ti dico? Arrangiati! Se vuoi rimanere qui a gelarti le chiappe solo per una tua
stupida fissa, bè, fai pure!- irritato dall’atteggiamento del biondo spinse la
porta ed entrò nella redazione.
-Harry!
Come ti senti figliolo?- il moro sorrise a Dumbledore, magicamente apparso davanti a lui.
-Salve
signore. Oggi sto molto meglio. Mi scusi per il disagio che ho provocato al
Gazet- Dumbledore gli diede un paio di amichevoli pacche sulla spalla.
-Figurati
Harry, l’importante è che ora tu stia meglio. Ho saputo che Malfoy si è preso
cura di te-
-Non è
vero!- Harry sospirò e si voltò verso Draco, che decisamente aveva scelto un
brutto momento per entrare.
-Sono già
passati cinque minuti?- lo punzecchiò. Draco storse il naso e fece un cenno di
saluto a Dumbledore.
-Salve
Draco, si sente meglio anche lei vedo…- Draco arrossì colpevole e riservò
un’occhiataccia ad Harry.
-Si,
avevo… Un po’ di influenza…- si giustificò, lasciandosi sfuggire un paio di
colpetti di tosse. Harry si morse il labbro inferiore per impedirsi di
scoppiargli a ridere in faccia.
-Bene
bene, visto che ci siete entrambi vorrei proporvi una cosa-
-Di che
si tratta?- indagò subito Draco
-E’ una
proposta di lavoro, ma direi di parlarne nel mio ufficio diciamo tra… Una
ventina di minuti, ora ho delle cose da fare-
-Sissignore.-
Dumbledore sorrise ad entrambi poi si allontanò, lasciandoli soli a scambiarsi
un’occhiataccia al vetriolo.
-Tu sei
un’idiota!!- lo aggredì subito il moro. Harry gli mostrò il dito indice.
-L’idiota
qui sei tu! Idiota!- Draco assottigliò gli occhi e dopo averlo agguantato per
il colletto della camicia, lo trascino nella stanza della fotocopiatrice. Una
volta dentro si premurò di chiudere la porta a chiave.
-Si può
sapere che ti è preso?!- sbottò Harry, appoggiandosi con indolenza al muro.
Draco gli si avvicinò minaccioso, puntandogli un dito contro.
-Dobbiamo
mettere un bel po’ di cose in chiaro noi due! Non ho intenzione di far sapere a
tutto il Gazet che noi due abbiamo scopato, chiaro?!- ringhiò il biondo. Harry
abbozzò un sorrisetto che lo fece sorridere ancora di più.
-Che hai
da sorridere?!- il ghigno di Harry si allargò.
-Mh..
Pensavo che sei sexy quando ti arrabbi- ammise candidamente, a Draco sfuggì una
mezza imprecazione.
-Potter!
Io sto dicendo una cosa seria e tu mi provochi?!- strillò esasperato. Harry
fece spallucce.
-Io non
ti sto provocando. Mi hai chiesto che avevo da sorridere e io ti ho
risposto-Draco scrollò la testa.
-Tu mi
fai paura Potter… Forse ti ho plagiato a mia immagine e somiglianza! Dio,
adesso diventerai un malato del sesso! E dire che fino a ieri eri uno sfigato
pudico e moralista…- Harry si staccò dal muro e si avvicinò a lui.
-E chi te
lo dice che prima di conoscere te ero uno sfigato moralista?- soffiò. Draco
incrociò le braccia al petto. Puntando i suoi occhi in quelli verdi e brillanti
di Harry. Si fissarono in perfetto silenzio per qualche istante.
-Vieni
qui…- mormorò suadente Harry. E Draco, senza nemmeno accorgersene, fece un paio
di passi verso di lui. Un secondo dopo si ritrovò schiacciato tra il corpo di
Harry e il muro, con le labbra del moro premute sulle sue.
-Potter,
dobbiam.. Parl.. Ah!- ignorando le proteste del biondo, Harry infilò le mani
sotto al suo maglione, accarezzandogli piano il ventre piatto. Lo sentì
rabbrividire e sorrise sornione. Draco poteva fare il sostenuto quanto voleva
ma tanto non sarebbe riuscito a resistergli a lungo.
-Non ne
hai voglia…?- sussurrò languido. Draco arricciò le labbra in una smorfia di
disappunto.
-Potter,
parlando sinceramente, ti fa male stare in mia compagnia- Harry si leccò piano
il labbro inferiore poi si lasciò cadere in ginocchio.
-Si,
questo non lo metto in dubbio. La tua presenza è intossicante- mormorò. Poi,
lentamente, fece scorrere le mani fino all’apertura dei jeans del biondo. Ne
slacciò il bottone poi abbassò la zip.
Draco
rabbrividì nuovamente e si appiattì contro al muro, cercando di sostenersi per
non crollare a terra.
-Hu Hu..
Qualcuno qui è eccitato- sussurrò giocoso Harry, sfiorando con un dito il
rigonfiamento dei boxer. Draco si lasciò sfuggire un versetto a metà tra un
gemito ed un’imprecazione.
Come
diavolo faceva Potter ad essere così sfacciatamente… Sfacciato?!
-Oh
signore…- la persona che stava leccando con impudenza e disinvoltura il suo
inguine non poteva essere lo stesso Potter che aveva conosciuto!
-Forse ti
sei fatto un’idea sbagliata di me, Malfoy- soffiò Harry, abbassando con uno
scatto i boxer di Draco.
-Ho
notato Potter, ho notato…-
Dumbledore
osservò per l’ennesima volta l’orologio a forma di gufo posto sopra la porta
del suo ufficio. Harry e Draco erano in ritardo.
Sollevò
la cornetta del telefono pronto a chiamare uno dei due, ma proprio in
quell’istante qualcuno bussò alla porta.
-Avanti-
-Ci scusi
per il ritardo signore, ma.. Hem.. La fotocopiatrice non funzionava e…- Harry
si zittì, osservando l’espressione divertita di Dumbledore. Draco gli mollò una
gomitata nel fianco destro e proseguì con le scuse.
Come
diceva Potter, la fotocopiatrice si era guastata e miss Darcy ha chiesto il
nostro aiuto- Dumbledore annuì.
-Capisco
Draco. Sai, credevo che Miss Darcy fosse a casa con l’influenza, ma
evidentemente la persona che mi ha telefonato poco fa non era lei…- Harry e
Draco abbassarono contemporaneamente lo sguardo, palesemente a disagio.
-Ma
ritornando al motivo per cui vi ho convocato qua.. Vorrei proporvi un lavoro
che a mio parere sarebbe perfetto per due giornalisti in erba come voi due. La
prossima settimana a Honolulu si terrà una delle manifestazioni di surf più
importanti dell’anno, ed io vi vorrei la come inviati del Gazet- Harry spalancò
la bocca, scioccato da quella proposta improvvisa mentre Draco si limitò ad
annuire.
-Grazie
per la possibilità che ci sta offrendo! Non la deluderemo signore!- esclamò
Harry, completamente su di giri. Dumbledore sorrise.
-Ne sono
certo Harry. Allora accettate la mia proposta?-
-Sicuro!-
-Si
signore-
-In
questo caso partirete domani e soggiornerete a Honolulu per una settimana-
Draco inarcò un sopracciglio.
-Domani
ho un impegno- proclamò seccamente. Harry gli rifilò uno sguardo di odio puro.
-Ma
certamente lo rimanderai!- ringhiò
-No-
-Non si
preoccupi signore, io e Malfoy partiremo domani!-
-Potter,
forse i è sfuggito il fatto che io…-
-Domani!-
Draco ringhiò qualcosa di incomprensibile e mise il broncio.
-Ok, in
questo caso andate pure a casa a preparare la valige. Mi rendo conto di avervi
dato poco preavviso. Avete il volo domani mattina alle otto, io sarò ad
aspettarvi per darvi ulteriori informazioni e per consegnarvi i biglietti.-
-Certo
signore, a domani!-
-Capisci
Blaise?! Io e la piattola soli per una settimana a Honolulu! Probabilmente lo
soffocherò già sull’aereo!- ruggì Draco, osservando con occhio critico il
contenuto della sua seconda e indispensabile valigia.
-Io credo
invece che ti divertirai parecchio. Da quello che mi hai raccontato Potter non
sta con le mani in mano…- Draco gli lanciò addosso un maglioncino Chanel.
-Non dire
cretinate! Un conto è scopare di tanto in tanto, un conto è rimanere solo con
lui per una settimana!- sbuffò Draco.
-E io ti
ripeto che sarà una settimana molto, molto, interessante…-
***
Ciao a tuttiiii!!! Lo so, sono in ritardo ma come al solito non è
colpa mia!!!
La scuola è iniziata T.T e con lei le interrogazioni e le
verificheeeee!!! T.T
Sacrissimo Bleu, non so se sopravvivrò allo stress dell’ultimo
anno! L’unica cosa che mi rincuora in questo periodo è l’imminente concerto dei
Tokio *.* I miei amorini!!!
In più mi sono inscritta a scuola guida e proprio oggi mi hanno consegnato
il foglio rosa, quindi occhio, da oggi c’è un pericolo in più sulle strade!!
(mi faccio della bella pubblicità io! =.=”)
Ma parlando di questa storia… Well, questo capitolo è stato
scritto a scuola durante le ore di italiano e filosofia, quindi potete
immaginare lo sbattimento XD
Bè, al posto di Kant io pensavo a Dracuccio *.* e credo che la
prof se ne sia accorta =.=”
Harry mi sta decisamente sfuggendo dalle mani, ormai fa quello che
più gli piace ignorandomi completamente =.= Assomiglia sempre di più a Draco e
questo mi inquieta =.=
Ho una buona notizia e una cattiva gente! La buona è che il
prossimo capitolo è quasi finito, devo solo controllarlo e scriverlo sul pc (è
questo il dramma!!).
La brutta notizia è che mio papà si è deciso a cambiare Adsl e
quindi per un po’
rimarrò senza internet!! Sto già pensando a come suicidarmi quindi
abbiate pietà di me! Spero di riuscire ad aggiornare prima che questo terribile
dramma si abbatta sulla mia povera vita T.T
Ed ora un ringraziamento ai miei ammmmmori belli!!
Gokychan
Zafirya
Kymanu
Scar
Goten
Arli
Twinkle
Ran
Malfoy
HP
Mary
Zizela
Animablu
Dark90
Ginny
W
RedBlackEM
London
Spero di non aver dimenticato nessuno!! ^^
Un bacio grande e prestooo!!!!
Cally
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Capitolo 19 *** / ***
Androginamente acido
La vita
riusciva ad essere ingiusta, dannatamente ingiusta. Con lui poi si stava
rivelando stramaledettissimamente ingiusta! Bloccato su un aereo con
Harry-Piattola-Potter comodamente stravaccato sul sedile di fianco al suo!... E
come se questo già non bastasse per farlo impazzire, era in…
-Classe
economy…-
-Basta
Malfoy! E’ la centesima volta in cinque ore che me stressi con questa storia!
Lo so che stare seduto in classe economy è un affronto alla tua persona, ma
ormai le cose stanno così, perciò: zitto!- Draco borbottò qualcosa, sicuramente
un insulto rivolto a lui e si voltò a guardare fuori dal piccolo finestrino.
Non che il panorama fosse entusiasmante, ma dopotutto era sempre più divertente
che osservare il poggiatesta del sedile di fronte al suo. Chiuse gli occhi.
Classe
economy… Niente Champagne, niente crostini burro e salmone, niente salviettine
calde… Niente di niente!
Riaprì
gli occhi. Sarebbe sicuramente morto di crepacuore continuando a pensare alla
prima classe, quindi doveva assolutamente trovare un modo con cui ingannare il
tempo.
Si voltò
verso Potter, impegnato nella lettura di un noiosissimo romanzo, e sbuffò
contrariato. Non aveva voglia di ascoltare la musica, non aveva sonno e
naturalmente di leggere non se ne parlava neanche.
-Potter
mi annoio-
-Dormi-
gli rispose secco il moro, senza nemmeno alzare lo sguardo dalle pagine del
libro.
-Non ho
sonno- rincarò Draco.
-Allora
va a farti un giro-
-Non ne
ho voglia… Mi annoio!- Harry si aggiustò gli occhiali e decise di ignorarlo.
Quando iniziava a comportarsi da moccioso viziato era insopportabile.
Draco
rimase in silenzio giusto cinque secondi, poi iniziò a picchiettare il dito
indice sul bracciolo, producendo un fastidiosissimo rumore. Harry strinse i
denti, doveva ignorarlo.
Maligno
più che mai, Draco iniziò a far cozzare il piede destro contro il suo sedile.
Harry si
impose di rimanere calmo. Calmo, calmo, cal…
-Malfoy!
Se cerchi delle vere emozioni perché non provi ad aprire il portellone
dell’aereo?!- ringhiò esasperato, continuando la sua lettura.
-Fanculo
Potter… Perché non mi accompagni in bagno?- Harry distolse finalmente lo
sguardo dal libro e lo puntò su Draco.
-Come
scusa?- Draco ghignò e si sporse verso di lui.
-Ti ho
appena chiesto se mi accompagni in bagno, sai, non mi sento gran che bene-
sussurrò languido al suo orecchio. Harry chiuse il libro lentamente e lo ripose
nel suo zaino.
-Muoviti…-
bisbigliò poi, artigliandogli un braccio.
“Sono
preoccupato Sir…” Sirius sospirò piano.
“Dai Rem,
Harry è adulto e vaccinato, riuscirà a cavarsela senza di te per una settimana.
E poi con lui c’è Malfoy…”
“E’
proprio questo che mi preoccupa Sirius. Se Harry si stanca troppo gli attacchi
diventano più frequenti e il cuore si indebolisce” mormorò tetro.
“Non
pensarci, vedrai che non accadrà niente di brutto. Harry è forte, proprio come
lo era James” Remus ridacchiò.
“Già… Bè,
ora devo proprio andare. La mia lezione inizia tra pochi minuti…”
“Ok, ci
vediamo questa sera professore”
“Va bene
giornalista”
“E non
stressare Harry!”
“Va bene,
va bene…”
-Hanno
bussato Malfoy!-
-Ohh!
Nessuno a bussato Potter…- Draco inarcò la schiena. Posizionandosi meglio sulle
gambe di Harry.
-M…
Malfoy! Zitto! E non muoverti, si sta già scomodi così!- il fastidioso
ticchettio sulla porta si ripeté, più forte di prima.
-Bussano!-
Draco sbuffò spazientito.
-Che
palle! Non sono neanche venuto!- sbottò irritato.
-Nemmeno
io se è per questo!- gli fece notare Harry. Il biondo lo fissò negli occhi poi
si avventò sulle sue labbra. Harry ricambiò, almeno finché il misterioso
individuo che si trovava dall’altra parte della stanza bussò nuovamente.
-Muoviti
Malfoy, oppure andrà a chiamare una hostess…- Draco si alzò imbronciato,
sistemandosi i capelli.
-Giuro
che questa notte ti lego al letto!- proclamò deciso, lanciandogli uno sguardo
di fuoco. Harry sorrise divertito.
-Qualcuno
qui è ha voglia di sesso?- lo punzecchiò. Draco gli mollò uno scappellotto
sulla testa.
-Alzati
da quel cesso cretino!-
Ad
attenderli in aeroporto trovarono un ragazzo ed una ragazza. Entrambi
sorridenti ed entrambi decisamente abbronzati.
-Voi
dovreste essere Draco ed Harry, dico bene?- Harry annuì in direzione della
ragazza che gli sorrise raggiante.
-Piacere
di conoscervi allora. Io sono Lyla e questo tipo è mio fratello Brian- Si
presentò. Anche il ragazzo sorrise ed Harry sorprese Draco a guardarlo con un
po’ troppo interesse. Con un po’ troppo
interesse.
-Allora,
che ne dite se vi portiamo in albergo? Immagino sarete stanchi per il viaggio…-
propose Lyla.
-Si,
ottima idea- esclamò Draco, dirigendosi verso Brian. Harry però gli afferrò un
braccio bloccandolo.
-Se non
vi dispiace dovrei scambiare due parole con lui, sapete, cose di lavoro…- Brian
e Lyla annuirono e li aspettarono a qualche metro di distanza.
-Bè? Si
può spere che vuoi?- sbottò Draco, liberandosi dalla sua stretta.
-Brian
non mi piace!- esclamò deciso Harry. Draco corrucciò le labbra.
-A me
invece si, e molto-
-Ecco,
appunto! Non lo conosci neanche e già dici che ti piace!- Draco fece un passo
indietro.
-Sei un
po’ paranoico Potter-
-Io non
sono paranoico! Per quello che ne sappiamo quel tipo potrebbe essere uno
psicopatico!- Draco esibì un ghignetto, capendo improvvisamente cosa veramente
affliggeva quel mentecatto.
-Non
dirmi che sei geloso- le guance di Harry avvamparono.
-No! Ma
che cavolo dici! E’ solo che.. – si bloccò incapace di trovare le parole.
-Solo
che?-
-Non mi
piace come ti guarda…- confessò in un sussurro. Desiderando ardentemente che
una gigantesca voragine si aprisse sotto di lui e lo inghiottisse.
-Perché,
come mi guarda?- indagò divertito Draco. Harry puntò lo sguardo a terra.
-Ti
guarda come tu guardi lui…-
-Suvvia
Potter, non esagerare. Non ti è passato per il cervello che Brian possa essere
etero?- Harry scrollò la testa.
-No! E’
evidente che anche lui è così- Draco
inarcò un sopracciglio. A volte Potter riusciva ad essere veramente idiota.
-Così
come?- Harry sbuffò a disagio. Parlare di certe cose in mezzo ad un aeroporto non
era esattamente.. Stimolante.
-Così come te- borbottò.
-E come
te- lo corresse subito Draco.
-No, io
non sono così-
-A no?
Forse ti è sfuggito il fatto che sono un uomo?- soffiò Draco. Le guance di
Harry si imporporarono ancora di più.
-Ma no
scemo! E’ solo che a me non piacciono tutti
gli uomini..- sussurrò piano, osservandosi attorno con attenzione per essere
sicuro che nessuno li stesse ascoltando.
-Quindi
ti piaccio solo io?-
-Se
vogliamo metterla in questi termini…- Draco sorrise e fece una delle tante cose
che mai si sarebbe aspettato di fare. Si avvicinò a Potter e gli sfiorò le
labbra con un bacio in presenza di centinaia di persone. Anche se in effetti
quasi nessuno si accorse di loro.
***
Je suis nuovamente qui!! Che dire, la scuola mi stimola proprio
^.^ I capitoli si scrivono che è una meraviglia, ma come ho già detto il brutto
arriva quando devo ricopiarli sul pc =.=
Carucci Draco e Harry sull’aereo?? Chi non vorrebbe un compagno
come Malfoy durante un volo alzi la mano ^^ (è.é Ioooo!!! N.D.Harry)
Vabbè, a Honolulu ci sono arrivati e sono pure entrati in scena
due nuovi personaggi che nulla hanno a che vedere con il mondo di HP.
Se può interessare a qualcuno vi dico come me li immagino. Dunque…
Lyla: http://www.comicus.it/images/analisi/jessicaalba.jpg
Brian: http://a3.vox.com/6a00cd9700115b4cd500d09e68c7dbbe2b-500pi (Non moritemi è XD!!)
Ok, personalmente adoro sia Jessica che Jonathan, anche se in
questa fic… XD Vabbè, mi cucio le labbra o finisco per spoilerare è.é
Come al solito ringrazio tutte le fantastiche ragazzuole che
recensiscono questa fic che capitolo dopo capitolo mi sfugge di mano XD Ma
pazienza, ormai mi dovete prendere come sono ^^”
Perciò, un grosso bacio a:
Scar
Zizela
Animablu
Goten
Kymanu
Felpatosb
Dark90
Zafyria
Twinkle
E… *Rullo di tamburi* a Adamanthea che si è sparata tutta la fic in poche ore O.oì ma come hai fatto mia
cara?? Io sarei sclerata prima!
Dunque, innanzitutto ti ringrazio per
tutte le tue recensioni e per i tuoi complimenti ^^
Ebbene si, mentre Malfoy cucinava per
Harry era nudo ed aveva addosso solo un grembiule *.* Avrei voluto descrivere
la scena ma come al solito sono troppo pigra =.=
Ora scappo perché mi aspetta un’interessantissima ora di teoria a
guida =.=
A prestoooo!!!!
Cally
|
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Capitolo 20 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
La
camera era bella. Semplice, pulita, ordinata e con un delizioso terrazzo che
dava direttamente sul mare.
Li
lasciò cadere sul letto con un sospiro. Era completamente esausto, e l’idea
della cena a cui quella sera avrebbe dovuto presenziare in compagnia di Draco
come portavoce del Gazet, non lo entusiasmava minimamente.
Avrebbe
solo voluto concedersi una bella dormita per essere nel pieno delle forze il
giorno seguente.
Chiuse
gli occhi e il suo cellulare iniziò a squillare con insistenza. Con un sospiro
lo sfilò dalla tasca dei jeans che indossava e se lo portò all’orecchio.
“Pronto?..”
“Harry
ciao, come ti senti? Tutto bene?”
“Remus..
Certo che sto bene”
“Ok.
Però non stancarti troppo, chiaro? Il dottore è stato molto chiaro a riguardo.
Devi fare meno sforzi possibili, almeno finché..”
“Si.
Lo so Rem. Cibo sano e niente sforzi”
“Ti
sei dimenticato poco sesso Harry. Non devo spiegarti
nuovamente il perché, vero?” Harry sbuffò. Voleva bene a Remus, questo era un
dato di fatto, però a volte lo trovava un po’ troppo opprimente nei suoi
confronti.
“No
Rem, non ho bisogno che mi rispieghi nuovamente il perché” sbottò secco. Remus rimase
in silenzio per qualche secondo, poi Harry udì un mezzo sospiro.
“Scusa
se mi comporto come un vecchio bacchettone Harry. E’ solo che sono molto
preoccupato per questa situazione. Sabato non sono nemmeno riuscito a parlarti,
ed ora sei così lontano..” Harry sorrise dolcemente, capiva benissimo le
preoccupazioni del suo padrino.
“Non
fa niente, lo so che parli così perché sei preoccupato per me. E non posso che
essere felice. Ora però stacco perché sono davvero stanchissimo e voglio
dormire un po’. Ci sentiamo presto, ciao Rem..”
“Ok,
sta attento e.. Divertiti” Harry schiacciò il bottone rosso e mise fine alla
comunicazione, posando poi il cellulare sul comodino di fianco al letto. Si
voltò poi a pancia in giù, affondando il viso nel cuscino.
Aveva
completamente dimenticato il fatto del poco
sesso, ed ora sarebbe stato un grosso problema spiegarlo a Malfoy. Sbuffò,
aveva scelto proprio un brutto momento per invaghirsi di quel biondino malefico
e sessualmente attivo!
Chiuse
nuovamente gli occhi e senza nemmeno accorgersene sprofondò nel sonno, non
accorgendosi minimamente di Draco che entrava nella sua stanza.
Il
biondo lo fissò deluso, aveva in mente un modo divertente e incredibilmente
costruttivo per ingannare il tempo in attesa della cena; ma evidentemente
Potter non era del suo stesso avviso. Mosso da pietà decise di non svegliarlo.
Pazienza, avrebbe preteso di più quella notte.
Silenzioso
com’era entrato uscì dalla camera, dirigendosi in spiaggia. Magari avrebbe
trovato qualcos’altro di interessante da fare…
Quando
Harry si svegliò, fuori aveva già iniziato ad albeggiare. Con la mente ancora
annebbiata dal sonno afferrò il cellulare per guardare l’ora e per poco non
collassò: era dannatamente tardi! Si alzò dal letto con un balzo e il collasso
rischiò di averlo veramente.
-Malfoy!
Che ci fai qui?!- strillò, mezzo morto per lo spavento. Draco che lo stava
fissando, comodamente seduto sulla poltrona davanti alla finestra, sbuffò
annoiato.
-Volevo
vedere se ti saresti svegliato in tempo- Harry spalancò la bocca scioccato.
-Ma
sei cretino?! Non potevi svegliarmi prima? Ora ho solo quindici minuti per
prepararmi!- urlò il moro. Draco si fissò le unghie perfettamente curate della
mano destra.
-Veramente
ora sono diventati tredici- annunciò. Harry fremette di rabbia. Ma perché Malfoy
doveva essere sempre così stupido?!
-Sei
assurdo, veramente assurdo!!- ringhiò correndo in bagno.
-Dodici
Potter, dodici. Più fatti e meno parole-
-Fanculo
Malfoy!- Nonostante lo scrosciare dell’acqua, Draco riuscì perfettamente a
sentire l’insulto di Harry, e questo lo fece ridacchiare.
In
attesa di vederlo ricomparire grondante d’acqua, decise di sbirciare il
contenuto della sua valigia. Puntò lo sguardo sulla cosa marrone che si trovava ai piedi del letto e che probabilmente
Potter considerava come una valigia. Storse il naso schifato, già si immaginava
che tipo di vestiti Potter si fosse portato.
Cercando
di toccare quella cosa il meno
possibile, riuscì, dopo numerosi tentativi, ad aprirla e ciò che trovò al suo
interno lo fece mugugnare sconsolato.
Potter
necessitava di un corso accelerato sul buongusto, nel frattempo si sarebbe
abbassato a prestargli qualcosa. Dopotutto era in gioco il buon nume del Gazet.
Corse
in camera sua e fece un vero e proprio blitz di camice e jeans, poi ritornò
nella stanza di Potter.
-Meno
cinque Potty. Non vorrei metterti fretta.- la porta del bagno si spalancò,
rivelando un Harry ancora gocciolante e con il fiatone.
-Smettila
Malfoy, lo so anche io che è tardi! Se tu mi avessi svegliato prima ora non mi
troverei in questa situazione!-
-Dio
Potter, mi sembri un profugo- lo prese in giro Draco, osservandolo asciugarsi la
testa con un lembo di asciugamano. Harry lo ignorò e si accucciò di fianco alla
valigia per prendere un paio di boxer, trovandola già aperta.
-L’hai
aperta tu?- domandò a Draco che annuì. Harry allora inarcò un sopracciglio
sospettoso.
-E perché
scusa?-
-Ovviamente
cercavo qualcosa di decente da farti indossare, ma mi sono dovuto arrendere all’evidenza.
Perciò ho deciso che ti metterai… Questi- Harry si ritrovò sepolto da una
decina di camicie e almeno cinque paia di pantaloni.
-Cioè
dovrei mettermi tutta questa roba?- domandò divertito Harry. Draco arricciò le
labbra.
-Ma come
siamo spiritosi oggi Potter. Scegli qualcosa e alla svelta!- Harry buttò tutti
i vestiti sul letto e li osservò pensieroso. Quelle camicie avevano l’aria di
costare un occhio della testa, per non parlare poi dei pantaloni!
-Veramente
Malfoy io preferirei…-
-Muoviti
Potter!- Harry sospirò. Inutile, con Malfoy non si poteva ragionare.
-Ok,
allora metterò… Questa- borbottò, sollevando una camicia a mezze maniche verde
scuro. Draco sorrise compiaciuto.
-Ottima
scelta Potty. Quella che hai tra le mani è un Armani da trecentocinquanta
sterline. Personalmente la abbinerei a quel paio di jeans neri di Gucci- Harry
scrollò la testa, Draco era una battaglia persa in partenza.
Senza
ulteriori indugi si affrettò ad indossare i due capi di abbigliamento.
-Trenta
secondi..-
-Non puoi
contare i secondi Malfoy!- strillò Harry, cercando disperatamente di dare un
senso ai suoi capelli.
-Lo sto
già facendo Potter, meno quindici…-
-Ok! Sono
pronto! Sono le otto e trenta?-
-No, sono
le sette e trenta- Harry corrugò le sopracciglia.
-Non è
possibile, la cena è alle otto e trenta, e il mio cellulare…- si zittì
scioccato, comprendendo cosa effettivamente era successo.
-Dimmi
che non l’hai fatto…- sussurrò, mentre una piccola vena iniziava a pulsargli
sul collo. Draco sorrise angelico.
-Dovevo
pur vendicarmi in qualche modo, mi hai mandato in bianco, e io non perdono chi
lo fa. E poi ora abbiamo un’ora intera per recuperare il tempo perso- annunciò
soave.
-Cioè tu
avresti cambiato l’ora del mio cellulare solo per ripicca?- Draco ci pensò un
po su.
-Bè, se
vogliamo metterla così…-
-Sei
morto Malfoy, tu sei morto!!-
***
Salve belle gioie!
Siamo già al ventesimo capitolo T.T La mia fic sta scoscendo,
sigh!
Aggiorno ora perché la prossima settimana sarà un vero inferno e
sarò occupatissima a non morire =.=
Ma comunque, parlando di cose belle… Draco è proprio stronzo XD Ah,
come gli voglio bene *.* Mi dispiace un po’ per Harry perché in questa fic lo
maltratto non poco, ma finché non si lamenta.. ^.^
Bè, dal prossimo capitolo ne accadranno delle belle davvero! Si
si, mi sono proprio sbizzarrita *.*
Noto con piacere che avete apprezzato l’entrata in scena di
Briannuccio! Quel caro figliolo ne sa una più del diavolo e presto ve ne
accorgerete. Già in questo capitolo doveva essere presente una scena per così
dire.. Ambigua. Ma poi l’ho tagliata, la inserirò più avanti per la vostra
gioia ^^
Vabbuò, ora scappo che mi tocca studiare mezzo libro di italiano!
Viva la domenica =.=
Ma prima un ringraziamento a tutte le gioie (esatto, oggi mi piace
questa parola ^^”)
Che hanno commentato il precedente capitolo!
Grazieeeee!!!! Prometto che nel prossimo capitolo vi menzionerò
tutte, se avete qualche question chiedete pure che poi provvederò a rispondere.
Cally
|
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Capitolo 21 *** / ***
Androginamente acido
Seduti a
tavola erano più di cinquanta. Tutti giornalisti arrivati ad Honolulu per la
gara di surf.
Harry si
sentiva incredibilmente a disagio, mentre Draco non faceva altro che elargire
sorrisi a destra e a manca, come se conoscesse quelle persone da sempre.
Come se
non bastasse, Harry aveva notato che Brian continuava a lanciare strane
occhiatine a Draco, e quel cretino di un Malfoy gli sorrideva pure!
Infilò
con rabbia la forchetta nel suo soufflé di carote, immaginando di infilarla
direttamente nell’occhio di quell’hawaiano da strapazzo.
Non era
mai stato un tipo collerico lui, almeno non in modo eccessivo, ma Brian gli
dava sui nervi in una maniera incredibile!
-Harry,
qualcosa non va?- Lyla lo stava fissando stupita e lui si affrettò a sorriderle
rassicurante.
-No, no,
sono solo un po’ stanco… E mi fa male la testa, quindi… Quindi credo che andrò
in camera a riposare- Lyla gli accarezzò un braccio.
-Oh… Se
vuoi ti accompagno..- gli propose dolcemente. Harry le sorrise di rimando.
-No, ce
la faccio da solo, non preoccuparti-
-Sicuro?-
-Certo
certo…-
-Allora
domani ti passerò a chiamare verso le otto, così se ti fa piacere possiamo fare
colazione insieme-
-Ma certo
che mi fa piacere, ma.. Passi a chiamare solo me?- Lyla annuì.
-Draco e
Brian si recheranno in spiaggia per intervistare qualche surfista prima dell’inizio
della gara.- gli spiegò. Harry sentì l’ormai familiare senso di fastidio.
-Ah… Ok,
bè, io vado… Buonanotte- si alzò da tavola sotto lo sguardo di tutti i
presenti, e a testa bassa lasciò il salone.
Arrivato
in camera chiuse la porta a chiave, per evitare che Draco si imbucasse come
aveva fatto poche ore prima. Non aveva proprio voglia di vederlo, anche se
dubitava fortemente che sarebbe venuto a cercarlo. Dopotutto aveva a
disposizione Brian!
-Merda…-
borbottò nervoso. Si stava comportando proprio con un fidanzatino geloso e
sinceramente non ne aveva motivo. Le cose tra lui e Malfoy erano molto chiare.
Sesso senza complicazioni sentimentali. Stop.
Allora
perché diavolo si sentiva così male?!
Draco
finì il suo bicchiere di vino, ripensando all’espressione afflitta che Potter
aveva quando si era alzato per andarsene. Ma poi perché cavolo se n’era
andato?...
Si vuotò
un altro po’ di vino e spostò lo sguardo su Lyla. Aveva visto chiaramente
Potter parlottare con lei. Lyla non gli piaceva nemmeno un po’, era chiaro come
il sole che era attratta dalla Piattola.
-Brian io
me ne vado a dormire, ci vediamo domani mattina- si alzò. Sarebbe andato a
parlare con quello stupido e avrebbe messo in chiaro la situazione una volta
per tutte.
-Te ne
vai di già? Pensavo di portarti in un locale veramente fantastico…- borbottò
deluso Brian.
-Facciamo
un altro giorno, ok? Ora ho solo voglia di dormire- sbottò Draco, e senza
aggiungere altro uscì dalla sala.
Stava per
entrare nella doccia quando bussarono alla porta. Scocciato decise di non
rispondere ma pochi secondi dopo bussarono con più decisione.
-Potter!
Apri questa porta, subito!- Malfoy…
Harry si avvolse velocemente un asciugamano intorno alla vita e corse ad
aprire. Quando aprì la porta, Draco lo spinse malamente di lato ed entrò nella
stanza.
-Si può
sapere perché te ne sei andato?!- ringhiò il biondo, fissandolo con astio.
Harry chiuse la porta e si voltò per fronteggiarlo.
-Sono
fatti miei Malfoy. Solo fatti miei.- Draco incrociò le braccia al petto e lo
fissò gelido.
-Sono
anche fatti miei se con il tuo comportamento metti in cattiva luce la rivista-
Harry sbarrò gli occhi.
-Io non
ho messo in cattiva luce la rivista! A questo pensi già tu con i tuoi
comportamenti ambigui!- urlò Harry, rosso in viso. Draco assottigliò gli occhi.
-Che hai
detto scusa?- sibilò. Harry prese un respiro profondo prima di continuare.
-Ho detto
che sono i tuoi comportamenti ambigui a mettere in cattiva luce la rivista. Ho
visto come vi guardate tu e Brian! Quello non aspetta altro che saltare nel tuo
letto e tu non mi sembri poi così dispiaciuto!- si zittì con il fiatone quando
vide gli occhi grigi di Draco luccicare di rabbia.
Si era
immaginato una settimana decisamente diversa, e quello era solo il primo
giorno.
-Potter,
osa ripeterlo un'altra volta e io…-
-Cosa
dovrei ripetere? Che tu ci stai provando spudoratamente con Brian o che tu sei
un maledetto stronzo?- senza nemmeno sapere come si ritrovò a terra con uno
zigomo dolorante. Draco Malfoy gli aveva appena tirato un micidiale destro.
-Ti
ricordi quando ti dissi di non sottovalutarmi? Bene, avresti fatto meglio a
seguire il mio consiglio. Ed ora se non ti dispiace troppo vado a divertirmi
con Brian!- posò la mano destra sulla maniglia e la abbassò, ma prima di uscire
si voltò un’ultima volta verso Harry.
-Ah, io
ero venuto in pace ma tu sei completamente fuori di testa!- Harry aprì la bocca
per parlare ma il biondo non gli e ne diede il tempo ed uscì dalla camera.
-Malfoy!
Torna subito qui!- Harry si alzò ed uscì in corridoio. Lo vide entrare in
ascensore.
-Malfoy!-
strillò, correndo verso di lui. Doveva scusarsi con lui, lo aveva trattato come
una…
-Potter!
Lasciami in pace!- ringhiò Draco, premendo con rabbia il pulsante del piano
terra. Harry non lo ascoltò e riuscì ad infilarsi nell’ascensore un secondo
prima che le porte si chiudessero.
-A…
Ascolta, io… Scusa…- borbottò impacciato il moro. Draco lo ignorò, continuando
ad osservare con ostinazione il pavimento- Harry sospirò. Conoscendolo gli
avrebbe tenuto il muso per un tempo infinito, e questa volta se lo meritava
veramente. Lo aveva accusato senza motivo.
Senza
pensarci schiacciò il pulsante di stop
e l’ascensore si fermò improvvisamente. Draco strinse i denti e batté un pugno
contro la porta di esso, facendo sussultare Harry.
-Si può
sapere che cazzo vuoi da me?!- urlò il biondo.
-Voglio
solo scusarmi…- sussurrò Harry.
-Non mi
interessano le tue scuse! Sei solo uno sfigato! Ed ora schiaccia quel dannato
pulsante!-
-No!- si
impuntò Harry.
-Desideri
così tanto un altro pugno?!- sibilò Draco. Harry scrollò la testa.
-Voglio
solo che tu capisca…-
-Io non
sono tenuto a capire un bel niente!- con uno scatto Harry gli afferrò una mano
e lo attirò contro di se, sfiorandogli le labbra con un bacio.
-Vuoi
questo Potter? Scopare?- gli domandò ironico Draco. Harry gli lasciò la mano.
Quella domanda così cattiva l’aveva ferito.
-No…-
sussurrò. Draco scrollò le spalle.
-In
questo caso non abbiamo niente da dirci noi due- Harry capì che le cose non si
sarebbero sistemate tanto facilmente. Schiacciò ancora il bottone di Stop e l’ascensore
ricominciò a scendere.
Arrivati
al piano terra le porte si aprirono e Draco uscì, senza nemmeno guardarlo in
faccia.
Harry si
diede del bastardo un milione di volte quella notte. Aveva fatto una enorme,
gigantesca cazzata.
***
Ma come sono perfida è.é I nostri due eroi non hanno mai un attimo
di pace XD
Ma io vi avevo avvertito che le cose non sarebbero state facili
per i due, soprattutto con l’entrata in scena di Brian.
Vi avviso che ho scritto il ventitreesimo capitolo e mi sto deprimendo
da sola =.=
Un grosso bacio a tutte voi che continuate a sostenermi!! ^^
Uff.. Lunedì mi interroga in biologia, quindi mi tocca andare a
studiare =.= Che tristezza sprecare il sabato e la domenica a studià è.é
Ciauz!!!
|
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Capitolo 22 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Harry,
sei sicuro di aver mangiato abbastanza? Bevi un altro po’ d succo…- Harry
osservò il bicchiere e represse a stento un conato di vomito.
-N… No,
davvero, sto bene così…- mormorò, allontanando il bicchiere. Lyla sospirò
preoccupata.
-Mi
sembri così pallido…-
-Bè, se
messo a confronto con te…- scherzò il moro. Lyla sorrise.
-Allora
che ne dici di andare? Sta per iniziare la conferenza stampa con i dirigenti
della gara-
-E
Malfoy? Non scende a colazione?- Lyla scrollò la testa.
-Lui e
Brian sono usciti da un pezzo. Volevano arrivare alla spiaggia per primi-
-Capisco…
Allora andiamo?- Ok. Non sarebbe riuscito a parlare con Malfoy per tutto il
giorno! Ottimo inizio per una riappacificazione!
-Harry?-
il moro si voltò verso Lyla, che lo stava pazientemente aspettando davanti alla
porta.
-Arrivo…-
Dio, non
aveva mai dormito così male! Nemmeno il letto di Potter lo sfigato gli aveva
impedito di addormentarsi…
-Cazzo!-
ringhiò rabbioso, calciando una piccola conchiglia bianca. Doveva smettere di
pensare a quello stronzo! Era solo un dannatissimo spreco di tempo!
-Hai per
caso litigato con Harry?- gli domandò divertito Brian. Draco si voltò a
guardarlo.
-Da cosa
l’hai notato?- sbottò ironico. Brian sorrise e gli fece l’occhiolino.
-Mi
sembri un tantino irritato-
-E’
ovvio. Potter è uno stronzo.- affermò con decisone Draco.
-Allora
vi siete lasciati?-
-Io e
Potter non ci siamo lasciati! Io e lui non siamo mai nemmeno stati assieme se è
questo che pensi. Figurati se potrei mettermi seriamente con quel coso…- soffiò
schifato. Notò gli occhi scuri di Brian illuminarsi.
-Buon per
me allora. Questa sera sei ufficialmente invitato a casa mia per una cenetta e
poi ti porto in quel locale fantastico che ti dicevo.-
-E se io
non accettassi?- lo provocò Draco, sorridendo malizioso.
-Ma tu
accetterai- rispose sicuro Brian. Il sorriso di Draco si allargò.
Non aveva
avuto nemmeno un attimo di pace per tutto il giorno. Dopo due ore di conferenza
stampa e l’intervista che uno degli organizzatori dell’evento gli aveva
concesso, erano dovuti correre in spiaggia per parlare con il fotografo.
Nel
pomeriggio, dopo un panino volante, avevano parlato con i giudici della gara e
lui aveva iniziato ad imbastire la prima parte dell’articolo.
-Sono
stanchissimo!- sbuffò, facendosi aria con la mano destra.
-A chi lo
dici… Io non sento più i piedi! Che ne dici di tornare in albergo?- gli propose
Lyla. Harry annuì.
-Buona
idea. Ho un sonno incredibile! Giuro che se tocco il letto non mi sveglio per
dodici ore di fila!-
-Mi sa
che dovrai rivedere i tuoi piani perché questa sera sei invitato a cena a casa
mia-
-Oh…-
Si diede
un’ultima controllata allo specchio e sorrise soddisfatto. Perfetto come
sempre.
La
camicia grigio perla che aveva addosso era una delle sue preferite e,
soprattutto, si intonava in modo splendido con i jeans scuri si Armani che
aveva scelto.
Ripensò
alla giornata trascorsa con Brian. Assolutamente piacevole. Quel ragazzo era
veramente fantastico! A parte il fatto che l’aveva provocato apertamente per
tutto il giorno, era risuscito a farlo
divertire come non gli accadeva da tempo.
Dopo aver
intervistato due surfisti in croce, avevano girovagato per la città facendo
shopping sfrenato e divertendosi a scioccare le commesse.
Sicuro di
essere perfetto uscì dalla sua stanza. Era già abbastanza in ritardo.
Quando
arrivò nella Hall, trovò Potter intento a parlottare con una cameriera. Lo
ignorò totalmente e uscì dall’albergo.
-Hei!
Malfoy, aspettami!- Draco continuò a camminare a passo spedito. Da quello che
aveva capito la casa di Brian era poco lontana, quindi poteva tranquillamente
evitare di prendere un taxi.
Continuò
a camminare per una decina di minuti, finché trovò quella che doveva essere la
casa di Brian. Era esattamente come lui glie l’aveva descritta: piccola e
gialla!
Suonò il
campanello e rimase in attesa.
-Potevi
aspettarmi però…- Draco si voltò verso Harry che lo stava fissando con una
stupidissima espressione da cucciolo.
-Mi
spieghi perché diavolo mi hai seguito?!- scattò subito innervosito. Il moro lo
raggiunse davanti alla porta di ingresso.
-Lyla mi
ha invitato a cena…- spiegò semplicemente. Draco strinse i denti. Bene, la
serata non poteva iniziare in un modo migliore!
Osservò
Harry mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore, dondolandosi
aritmicamente avanti e indietro.
-Smettila
di muoverti Potter! Mi fai venire la nausea!- sibilò. Harry si bloccò
immediatamente e lo guardò di sottecchi.
-Malfoy
io… Ti devo delle scuse… Non potrei…-
-Draco!
Sei arrivato finalmente, la cena è quasi pronta. Entra dai.- Draco sorrise a
Brian ed entrò in casa, fregandosene completamente di quello che Harry stava
tentando di dirgli.
-Oh,
Harry ci sei anche tu allora…- Harry assottigliò gli occhi davanti
all’espressione fintamente sorpresa di Brian. Entrò in casa assestandogli una
spallata e subito Lyla gli corse incontro con un vassoio.
-Harry
assaggia dai! Brian si è rifiutato…- mormorò con il broncio. Il moro la osservò
divertito. Era veramente bellissima quella sera.
-Scommetto
che saranno buonissime…-
Il clima
durante la cena non era stato dei migliori. Lui e Draco non si erano rivolti la
parola nemmeno per sbaglio e Brian non lo aveva perso di vista nemmeno per un
attimo.
-Ragazzi
che ne dite di un film?- propose Lyla, finendo di asciugare i piatti. Brian
rivolse un’occhiata complice a Draco, e questo non sfuggì all’occhio vigile di
Harry.
-Mi
dispiace sorellina. Io e Draco questa sera usciamo, lo porto all’Havana- Harry
strinse i pugni. Stronzi tutti e due!
-Perché
non andiamo anche noi Lyla?- Harry si rese effettivamente conto di quello che
aveva appena proposto a Lyla, quando si ritrovò addosso gli sguardi scocciati
di Draco e Brian.
-Non mi
sembra il caso Harry. Questa mattina non avevi una bella cera e quel posto è
abbastanza… Rumoroso. Preferirei rimanere qui se sei d’accordo.-
-Esatto
Harry, resta qui a tener compagnia a Lyla-
***
Ciao a tutte mie tessssssoreeeee!!!!!
Mi sorro subito per il ritardo ma come vi avevo già accennato, i
nefasti giorni per me sono arrivati… Non ho più internet causa cambio adsl!!!!
T.T
Riesco ad aggiornare solo grazie al mio cuggi che mi ha prestato
il suo pc per qualche ora =.= Guardate come sono ridotta =.=
Fortuna che a tenere luminosi i miei giorni ci pensano i TH *.* In
particolare mi riferisco al loro splendidissimo concerto!!!!!!
Comunque, ritornando alla storia… Brian sta cominciando a starmi
sulle palle e questa non è cosa buona e giusta dato che l’ho creato io ^^” Ma
mi serve ai fini della storia, quindi… Mi toccherà non farlo morire.
Come avrete notato le cose tra Harry e Dracuccio non si sono
sistemate e, dato che ormai avrete imparato a conoscere la mia mente sadica e
malata, non sperate che si sistemino tanto alla svelta *.*
Bene ora vi lascio, parte la mia spedizione per andare ad
ammazzare quelli di Tiscali!!!!! >.<
A presto spero!!
Un bacione
Cally
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Capitolo 23 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Dunque,
se non aveva sbagliato nessun calcolo, quello che aveva in mano era il suo
settimo bicchiere di vodka. I primi due erano stati alla menta, gli ultimi
quattro al limone. Ed ora era il turno di quella liscia. Quella vera e forte.
Si portò
il bicchierino alle labbra e lo svuotò con un unico sorso. Sentì l’alcool
scendergli in gola, terribilmente caldo e piacevole.
-Un altro-
Il barista gli allungò un altro bicchiere e lui si affrettò a svuotarlo. Si
sentiva decisamente leggero…
-Perché
non assaggi questo? E’ delizioso…- Draco si votò lentamente verso Brian e fissò
con interesse lo strano miscuglio azzurro che conteneva il suo bicchiere.
-Che roba
è?- Brian sorrise, e il piccolo anellino che aveva attaccato al labbro
inferiore scintillò in modo invitante.
-Quanti
ne hai?- gli chiese Draco, indicando il piercing e dimenticandosi per un attimo
del cocktail.
-Tre-
Draco storse il naso curioso. Ne aveva uno sul labbro e uno sul sopracciglio
destro, ma il terzo?
-Io ne
vedo solo due…- mormorò avvicinandosi. Brian posò il bicchiere sul bancone e
fece un paio di passi verso il biondo. Quando fu abbastanza vicino gli mise una
mano dietro la nuca e lo attirò contro le sue labbra. Draco rabbrividì e
quando, pochi secondi dopo, si staccarono, sorrise sornione.
-Mh…
Credo di aver capito…- sussurrò divertito.
Forse
stava per commettere una cazzata, un’enorme, gigantesca cazzata. Ma doveva
assolutamente chiarire con lui. Non se ne sarebbe andato da quella stanza
finché quel cretino non lo avesse ascoltato!
Guardò
l’ora e sbuffò irritato. Era tardissimo e Malfoy non si decideva a tornare.
Dove cavolo si era cacciato?!
Stava per
mandargli un messaggio quando sentì qualcuno armeggiare con la serratura della
porta. Si mise subito sull’attenti.
Spense la
luce e si nascose in camera da letto. Era davvero agitato. Quando la porta
della stanza finalmente si aprì lui si sentì morire dentro.
-D…
Draco, hei… Fa piano…- Sussurrò Brian, chiudendo con fatica la porta. Malfoy
sorrise goloso e gli si appiccicò addosso, iniziando a torturargli il collo con
dei piccoli morsi.
Non si
erano minimamente accorti di lui. Harry strinse le labbra ed accese l’abatjour.
Vide Brian e Draco staccarsi e voltarsi sorpresi verso di lui.
-Dunque
non mi ero sbagliato a giudicarti una… Puttana…
Perché è quello che sei, e me lo hai dimostrato proprio adesso. Quindi evita di
fare il santarellino.- sibilò gelido.
-P… Potter!
Che cazzo ci fai qui?! Come hai fatto ad entrare?!- soffiò Draco, passandosi il
dorso della mano sulle labbra gonfie e umide di baci. Harry sorrise amaro.
-Volevo
scusarmi per l’ennesima volta e chiarire tutto… Ora capisco che non ne vale la
pena. Divertiti pure in compagnia di questo stronzo. Probabilmente è proprio
vero che Dio li fa e poi li accoppia.-
Draco aprì la bocca per parlare ma Harry gli fece segno di rimanere zitto,
dopodiché uscì dalla stanza, nauseato da quella situazione.
Camminò
lentamente, come in trans, fino alla sua camera. Si sentiva un perfetto idiota.
Si era fatto fregare completamente da quel biondino, doveva ammetterlo.
Evidentemente
per Draco stare con lui non aveva rappresentato altro che un passatempo. Un
fottutissimo passatempo.
Sentì
qualcosa di caldo rotolargli lungo la guancia destra, ed un secondo dopo sulle
labbra sentì il sapore salato delle lacrime.
Odiava
sentirsi così debole ed ora sentiva di odiare anche Malfoy.
Perché
vedere lo sguardo ferito di Potter gli aveva fatto attorcigliare lo stomaco?
Perché quando lo aveva visto andarsene aveva provato l’impulso di rincorrerlo e
fermarlo? Perché quando gli aveva dato della puttana aveva sentito di meritarselo?
Perché
subito dopo che aveva sentito la porta chiudersi aveva cacciato Brian in
malomodo?... Probabilmente perché era schifosamente ubriaco. Non poteva esserci
un altro motivo.
Tra lui e
Potter non era mai cominciata nessuna relazione, quindi lui non aveva fatto
niente di male. Punto. E poi Potter non meritava di certo la sua attenzione!
Sbuffò e
si mise steso a pancia in giù sul letto, nascondendo il viso nel cuscino.
La testa
gli scoppiava e, inutile nasconderlo, per la prima volta in vita sua provava un
sentimento molto vicino alla colpa. E proprio non ne capiva il motivo.
Un’altra
giornata a dir poco stressante. Aveva continuato a correre come un matto per
tutta la città, accompagnato naturalmente da Lyla che altrettanto naturalmente
aveva notato lo stato pietoso in cui era ridotto e lo aveva tempestato di domande.
Si
sentiva semplicemente distrutto.
L’unica
nota positiva della giornata era che con tutto il lavoro che aveva fatto non
aveva avuto il tempo per pensare a… lui.
Non avrebbe più pensato a lui, questo era un dato di fatto.
E poi
Lyla quella sera lo aveva invitato ad uscire per svagarsi un po’, e lui era
stato ben felice di accettare. Si sarebbe sicuramente divertito in sua
compagnia. Lyla sapeva essere veramente dolcissima e, nonostante la conoscesse
da pochi giorni, aveva capito che di lei si poteva fidare.
Aprì la
sua valigia con un gesto secco e subito il suo sguardo si rabbuiò. Afferrò i
vestiti di Malfoy e senza pensarci un secondo li buttò fuori dalla finestra.
Quel
dannatissimo mal di testa non accennava a scomparire, nonostante le tre aspirine
che si era bevuto!
Si
appoggiò stizzito al davanzale della finestra, sperando che un po’ di aria
fresca riuscisse ad alleviare almeno in parte il dolore.
Fu
proprio in quel preciso istante che vide tre deliziose magliette e un paio di
jeans precipitare nel vuoto. Ci mise circa un secondo a capire che quelle
meraviglie erano effettivamente sue.
Spalancò
la bocca inorridito e si sporse dalla finestra, osservando i suoi vestiti
finire dritti dritti nella piscina dell’albergo.
-Potter…
Brutto coglione!-
Batté le
mani, infinitamente più sollevato. Si, aveva fatto bene a liberarsi di quegli
stracci.
Stava per
chiudere la finestra quando la porta della sua stanza si spalancò di colpo,
rivelando la figura ansimante di Malfoy.
-Potter!-
-Malfoy!-
-Potter! Perché
cazzo non chiudi mai la porta della tua stanza?!-
-Malfoy! Perché
cazzo sei qui?! Vattene immediatamente!- i due si osservarono in cagnesco per
qualche secondo.
-Tu hai
lanciato dalla finestra i miei
vestiti!- sibilò Draco accusatorio, chiudendo la porta con un calcio. Harry
sorrise mellifluo.
-Oh, ma
davvero erano i tuoi?- Draco strinse i pugni.
-Hai idea
di quanto mi siano costati?!-
-A te non
sono costati proprio niente! Sono soldi che ti passa il tuo paparino quelli che
spendi!-
-Stronzo!-
-Vaffanculo!-
-Sfigato!-
-Esci di
qui!- Draco si passò la punta della lingua sul labbro superiore e lo fisso
dritto negli occhi.
-No.-
asserì deciso. Harry si voltò, dandogli le spalle.
-Non te
lo ripeterò un’altra volta Malfoy, vattene…-
-No.-
Harry sospirò.
-Perché vuoi
restare, Draco?- domanda da un
milione di dollari.
-…-
-Allora?-
Harry sentì la porta della stanza aprirsi e poi chiudersi con un tonfo sordo.
Quando si voltò, Draco era sparito.
***
MI E’ TORNATO INTERNETTTTTTT!!!!!!!!!!! XD
Ok, inizia a mettermi una certa angoscia questa storia =.= Draco è
ufficialmente il più coglione del mondo, mentre Harry poverino se potesse (e ne
sono sicurissima >.<) mi riempirebbe di botte per come lo sto trattando. A
pensarci bene è proprio sfigato, non glie ne va mai bene una, poraccio!
Vabbè, la storia va così quindi beccatevi sti capitoli deprimenti
=.=
Come avrete notato, tra le righe, c’è stato un piccolo sviluppo.
Harry (lo sfigato XD) sta cominciando a prendere coscienza dei sentimenti che
nutre per la testa bionda, mentre Draco rimane il solito idiota XD E lo rimarrà
ancora per un po’!
La fine si avvicina, e sappiate che ho scritto l’inizio dell’ultimo
capitolo, anche se non ho ancora minimamente pensato ai capitoli prima!! XD
Ho intenzione di fare un seguito, non prendetemi per pazza ma ho
già in mente la storia a grandi linee. Idee per il titolo?? *.* Fatevi
sentire!!
Grazie mille per le recensioni, vi ho già detto che sono
contentissima che questa storia vi piaccia così tanto??? ^^
Un bacione a tutte!
Cally
|
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Capitolo 24 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Allora
Harry, ti piace il locale?- il moro si osservò un po’ attorno per poi tornare a
fissare la sottile figura di Lyla. Quella sera era davvero uno splendore e il
corto abitino color avorio che aveva scelto le donava tantissimo.
-Ti ho
già detto che sei bellissima?- le guance della ragazza si colorarono di rosa.
-Dai, mi
metti in imbarazzo così…- mugugnò lei, lisciandosi delle inesistenti pieghe
sulla gonna.
-Ma io
sono sincero- la punzecchiò Harry con un sorriso. Ed era vero. Lyla sbuffò
qualcosa che lui non riuscì a capire e si voltò impacciata, alla ricerca della
borsetta.
-Lyla!
Che ci fai qui?!- la ragazza si bloccò, riconoscendo immediatamente quella
voce.
-Brian!-
esclamò, indietreggiando di un passo verso Harry.
-Allora, che
cosa ci fai qui? Credevo fossi a casa- Harry vide Lyla abbassare lo sguardo
mortificata e senza pensarci la attirò contro di se, circondandogli poi la vita
con un baraccio. Non gli piaceva nemmeno un po’ l’espressione che aveva sul
viso quello stronzo.
-Ma che
sorpresa Brian, non mi aspettavo di trovarti in un locale del genere. Non è un
po’ troppo soft per te?- lo provocò
subito Harry. Brian lo fulminò con un’occhiata al vetriolo.
-E così
adesso esci con mia sorella?- soffiò schifato. Harry fece spallucce.
-Bè,
suppongo di si visto che questa sera Lyla ha avuto la gentilezza di tenermi
compagnia- Harry sentì Lyla bisbigliare qualcosa e vide lo sguardo di Brian
incupirsi ulteriormente.
-Bene,
allora ti lascio in buona compagnia sorellina.
Draco mi sta aspettando in hotel.- Harry strinse i denti ma rimase impassibile.
Brian gli sorrise un’ultima volta poi se ne andò, lasciandolo solo con Lyla.
-Scusalo
Harry, lui… Non è sempre stato così…- sussurrò subito lei, avvilita dalla
conversazione che avevano avuto. Harry le sorrise tranquillo, mascherando
perfettamente lo stato di inquietudine nel quale era caduto.
-Tranquilla,
non devi scusarti. Non me la prendo di certo per un paio di parole…-
-Ma è
tutto così…- Lyla si zittì. Trattenendo a stento un singhiozzo. Harry si
accorse che aveva gli occhi pericolosamente lucidi.
-E’ tutto
ok?- lei scrollò la testa e si passò stancamente una mano sulla fronte.
-Niente è
ok da un bel po’…- bisbigliò alla fine.
-Ti va di
parlarne?- le domandò il moro.
-Io…
Grazie Harry-
Non era
male. Non era male per niente. Brian spinse più forte.
-Mhh…
Dai, spingi di più…- mugolò languido. Brian gli baciò il collo.
-Sei
assolutamente indecente Draco. Dovresti vederti in questo momento, la tua
presenza è intossicante.- Il biondo si irrigidì immediatamente.
La tua presenza è intossicante… Anche Potter gli aveva sussurrato
quelle parole una volta.
-Togliti.
Non mi va più!- sbottò secco. Scrollandosi di dosso il corpo di Brian che
inarcò un sopracciglio sorpreso.
-Dai, non
fare il difficile. Il massaggio che ti stavo facendo ti piaceva, che hai ora?-
per tutta risposta Draco si riallacciò la camicia in tutta fretta. Brian
allungò una mano e gli sfiorò una guancia ma il biondo lo scansò ancora.
-Non
rompere! Ti ho detto che non mi va più di essere toccato!-
-Io… Sono
innamorata di Brian- sussurrò flebilmente Lyla, tanto che Harry ci mise qualche
secondo a capire il significato effettivo di quelle parole. Quando finalmente
ci riuscì spalancò gli occhi scioccato, si aspettava di tutto in realtà, ma
decisamente non… Quello.
-Squallido,
vero?...- bisbigliò lei, con una nocetta strozzata e incredibilmente triste.
Harry senza pensarci le prese le mani fra le sue e le strinse con sicurezza.
-Va tutto
bene, davvero. Se non ti va di parlarne lo capisco, io…-
-No
Harry, ti prego, fammi parlare… Non ce la faccio più a tenermi dentro questa
cosa…- il moro annuì.
-Allora
ti ascolto…- Lyla contraccambiò la stretta con le sue mani e finalmente alzò lo
sguardo che fino a quel momento aveva tenuto ostinatamente fisso al suolo.
Harry rimase turbato dalle mille emozioni che lesse nei suoi occhi. L’amore che
provava per Brian era sincero, come aveva fatto a non accorgersene prima? Era
così palese.
Lyla si
concesse un respiro profondo poi iniziò a raccontare la sua storia.
-Io ho
tre anni in più di Brian, e… Bè, noi non siamo veramente fratelli. Sai, noi non
siamo originari di Honolulu, i nostri genitori viaggiavano molto per lavoro e
ci adottarono entrambi in un orfanotrofio a New York quando eravamo entrambi
molto piccoli. Abbiamo viaggiato molto con loro ma quando io avevo diciassette
anni e Brian solo quattordici decisero di trasferirsi in modo definitivo qui,
in modo da poterci fornire un ambiente stabile e sicuro per la crescita- Lyla
si zittì un attimo e si lasciò sfuggire un piccolo sospiro, poi riprese il
racconto –Il legame tra me e Brian è stato sempre molto forte, a causa
soprattutto delle ripetute assenze dei nostri genitori. Tuttavia tra i due la
più forte non ero di certo io, sono sempre stata insicura e fragile… Brian al
contrario si è sempre dimostrato responsabile ed attento nei miei confronti. E
poi è nata questa cosa… Non so quando è successo… Ma è stata tutta colpa mia!
Brian era solo un bambino…- Harry prese un respiro profondo.
-Tra voi
due è successo qualcosa?- si azzardò a chiedere. Lyla lo guardò con gli occhi
pieni di lacrime ed annuì gravemente.
-Avrei
dovuto resistere, ma proprio non ce l’ho fatta… Dovevo proteggerlo ma gli ho
fatto solo del male… Eppure lo amavo così tanto…-
-Lo
amavi?-
-Lo amo.
Lo amo da impazzire ma so che non è corretto questo mio sentimento, è insano!-
mormorò debolmente. Harry scrollò la testa confuso.
-E lui?
Cioè… Io credevo fosse omosessuale…- Lyla sorrise amareggiata
-No,
Brian è semplicemente ambiguo. E’ sempre stato così…-
-E… I
vostri genitori?- Lyla sospirò
-Loro…
Sono venuti a sapere di noi due nel modo peggiore possibile. Io e Brian non
siamo stati abbastanza attenti e così… Alla fine lo spedirono in un collegio,
il più lontano possibile da me-
-E il
vostro rapporto?-
-… Promisi
ai miei genitori di troncare la storia e di non parlarne più, nemmeno in futuro.
Così iniziai a frequentare un ragazzo della mia età. Andava tutto bene, almeno
finché lui non tornò a casa. I miei genitori erano così cechi… Ma io no. Brian
odiava il mio ragazzo, lo odiava perché stava con me… Così lo lasciai. Ma Brian
era già cambiato, era diverso dal ragazzino dolce che era cresciuto con me. Era
cambiato, è cambiato...- una piccola lacrima rotolò sulla guancia destra di Lyla,
ed Harry si affrettò ad asciugarla con il palmo della mano.
-Io non
ho una vita, lo capisci Harry? Io vivo esclusivamente per lui… Ma è inutile
ormai. Hai visto anche tu com’è adesso…- Harry la attirò contro il suo petto e
la abbracciò forte, tentando di trasmetterle più calore possibile.
-Risolveremo
questa cosa Lyla, te lo prometto!- disse deciso Harry. E lo pensava veramente.
***
Ta-dannnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!! Il new capitolo è pronto!!!!!!
Pensavate fossi morta è?? L’ho pensato anche io veramente =.= Il
fatto è che ho passato gli ultimi 15 giorni a letto malata e… Bè, la voglia di scrivere
la storia era pari a 0. Ma adesso sono tornata, quindi iniziate a tremare mie
care *.*
Siete scioccati dalla piega che ha preso la storia?? Bene, era mia
intenzione! XD
Non ve lo aspettavate questo colpo di scena dico bene?? XD
Per la vostra gioia vi avviso che il prossimo capitolo è molto…
Love!! *.*
A presto gioie miei belle, e grazie per le recensioni
ovviamenteeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!
Kusse
Cally
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Capitolo 25 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Spalancò
gli occhi all’improvviso e scattò a sedere rabbrividendo violentemente,
nonostante l’afa che regnava sovrana nella stanza.
Si passò
una mano sulla fronte e la trovò imperlata di sudore. So sentiva dannatamente
male. Gli mancava il respiro e, tanto per cambiare, la testa gli sembrava sul punto di esplodere.
Con un
gemito si lasciò ricadere supino sul letto imponendosi di rimanere calmo, tanto
non sarebbe servito a nulla agitarsi.
Perché
cavolo aveva fatto ritornare a casa Lyla?...
Senza
pensarci afferrò il cellulare e digitò un numero facendo partire la chiamata.
Un secondo dopo sentì le sue forze sparire e il buio lo avvolse dolcemente.
Qualcosa,
sotto al suo cuscino, prese a vibrare con insistenza. Sbuffò infastidito, possibile
che non riuscisse mai a dormire in santa pace?! Lentamente, così magari quel
dannato affare avrebbe smesso di vibrare, infilò la mano sotto al cuscino.
Naturalmente quando lo raggiunse, il cellulare vibrava ancora.
-Che
pall…- le parole gli morirono in gola quando vide lampeggiare il nome di chi lo
stava chiamando sul display. E adesso che cavolo voleva?! Ricordargli che era
uno stronzo privo di cuore anche alle tre di notte?! Rimase a fissare il
display qualche secondo, incerto sul da farsi, poi si decise a rispondere.
-Che
diavolo vuoi?! Hai notato che ore sono?!- soffiò subito irritato, tuttavia
ottenne come risposta solo un inquietante silenzio.
-Potter,
mi hai chiamato alle tre di notte e non mi parli nemmeno? Voglio sperare che
questo non sia uno stupidissimo scherzo o io… Potter! Vuoi rispondere?!!-
strillò, leggermente inquieto. Ancora nessuna risposta.
-Per caso
hai intenzione di ansimare o farmi proposte indecenti? Guarda che le telefonate
stile psicopatico sono passate di moda!!- Silenzio.
-Potter!!-
un’improvvisa intuizione lo fece inorridire. Brian gli aveva raccontato di aver
visto Potter in compagnia di sua sorella quella sera… Magari ora quella stava
abusando di lui! Dopotutto era palese l’infatuazione di quella tipa per Potter,
e Potter non era di certo famoso per la sua perspicacia!
-Potter
arrivo! Resisti!- si lanciò letteralmente giù dal letto, e con addosso solo un
paio di miseri boxer si precipitò fuori dalla stanza. Venticinque secondi dopo
si trovava davanti alla porta di Potter. Provò subito ad abbassare la maniglia,
ma questa rimase ben ferma al suo posto.
-Accidenti!-
Accostò l’orecchio alla porta ma non udì alcun rumore sospetto. Pensandoci
bene, Lyla avrebbe potuto pure imbavagliarlo! Doveva assolutamente procurarsi
la chiave!
-Receptions!-
un minuto e dieci secondi dopo si trovava davanti al bancone della receptions a
suonare il campanello, in attesa che qualcuno si degnasse di ascoltarlo.
Finalmente, dopo due interminabili minuti, fece la sua comparsa una cameriera
che prese subito a squadrarlo con interesse.
Draco si
ricordò di essere in boxer e imprecò fra i denti. Ci mancava solo una cameriera
repressa che lo molestava per concludere degnamente la giornata.
-Voglio
la chiave della stanza 583!- la cameriera inarcò un sopracciglio. Ok,
probabilmente non le stava facendo una buona impressione.
-Lei è?-
-Io sono
Draco Malfoy- la pigiare qualche tasto sulla tastiera del computer.
-Mi
dispiace ma qui leggo che la stanza è prenotata a nome di Harry Potter, e poi
il responsabile della receptions è assente e io…-
-Non me
ne frega un cazzo! Io voglio quella chiave, subito!- ringhiò. La ragazza
incrociò le braccia al petto e lo fissò severa.
-Senta,
si calmi perché con me queste tattiche non funzionano. Ed ora mi faccia il
piacere di tornare nella sua camera, oppure mi vedrò costretta a chiamare la
sicurezza!- Draco chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. Amali estremi…
-C’è
qualcosa che posso fare per farle cambiare idea?- le domandò il più gentilmente
possibile. Lei sorrise.
-Bè…-
Draco rabbrividì schifato, immaginandosi già che tipo di richiesta avrebbe
avanzato.
-Il
bracciale che indossa è molto bello…- Oh, ma allora aveva buon occhio la
ragazza! Draco capì al volo l’antifona e si sfilò il bracciale.
-Questo
vale cinquemila sterline. Ed ora mi darebbe la chiave?- lei annuì sorridente e
gli porse la tessera magnetica.
Draco la
afferrò e corse nuovamente davanti alla camera di Potter e finalmente riuscì ad
aprire la porta.
-Senti
brutta stronza, ti avviso che se non sparisci immediatamente io…- si zittì
quando capì che nella stanza non si stava svolgendo nessuno strano giochino
sessuale.
Accese la
luce e trovo Potter steso sul letto, nella mano destra stringeva ancora il
cellulare.
Senza
rendersene conto Draco si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, ma subito si
incupì. Allora le crisi non erano passate.
-Potter…-
Si mosse
appena e sentì qualcosa stringergli la mano destra. Aprì un occhio e capì, dopo
qualche secondo di totale smarrimento, di essere steso a letto.
Si umettò
le labbra secche con la punta della lingua. Aveva sete. Provò inutilmente a
muovere la mano.
-Dove
pensi di andare di grazia?- Harry voltò appena la testa ed incontrò lo sguardo
semi divertito di Malfoy.
-Sono…-
Draco annuì, prima ancora che Harry riuscisse a finire la frase.
-Mi hai
chiamato ed io ho chiamato un dottore- Harry annuì.
-E…-
-E ha
detto che devi assolutamente stare a riposo e mi ha consigliato di non farti
stressare troppo- Il moro sorrise amaro.
-Bè, ci
stai riuscendo benissimo devo dire…- Draco sbuffò piano.
-Ho anche
telefonato a Lupin..- continuò il biondo, ed Harry si lasciò sfuggire un mugolo
addolorato.
-Lui si
che mi causa stress…-
-.. E gli
ho detto che mi occuperò io di te- finì Draco. Harry spalancò gli occhi,
palesemente scioccato.
-Che gli
hai detto??- Draco ridacchiò.
-Che mi
occuperò io di te, piattola. Lupin era già pronto a pendere il primo aereo
diretto ad Honolulu.- Harry non fece fatica a credere alle parole di Draco.
-Conoscendolo…-
bisbigliò divertito.
-Mi
spiace…- Harry sospirò e strinse la mano di Draco.
-Anche a
me… Ora però voglio dormire… Quando mi sveglierò, tu sarai ancora qui?- Draco
annuì.
-Io ti
aspetto…- Harry chiuse gli occhi, cullato dal suono del respiro di Malfoy, e si
addormentò nel giro di pochi minuti. Draco lo osservò per qualche istante, poi
gli sfiorò la fronte con la mano libera.
Sentì la
tensione che aveva accumulato durante le ultime ore, sciogliersi come neve al
sole, prontamente sostituita da una stanchezza spossante.
Si stese
accanto al corpo di Harry, stando ben attento a non svegliarlo e continuando a
stringergli la mano.
Prima di
addormentarsi pensò che lui e Potter avrebbero dovuto discutere di un sacco di
cose.
***
Ta-daaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnn!!!!!!!!!!!
Non vi aspettavate un aggiornamento così veloce è??? *.* In fondo
sono pur sempre un’anima buona io!! XD
Comunque, originariamente il capitolo doveva essere mooolto più
lungo, fin troppo. Così ho deciso ti tagliarlo e farne 2, insomma, un casino XD
Bè, io mi sono divertita tantissimo a scrivere questo capitolo!
Draco mi ha fatto letteralmente morire dal ridere! XD Harry invece è sfigato
come al solito, ma lui è un caso a parte =.=
Noto con piacere che la svolta amorosa di Lyla vi ha lasciato
sorpresi *.* Bè, non ci crederete, ma io no ho mai pensato di farla innamorare
di Harry. No no *.* Per fare casino basta Brian!
Bando alle ciance, vi lasciò perché devo studiare diritto =.= Alla
prossimaaaa!!!!!!!
Cally
|
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Capitolo 26 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Lyla finì
di apparecchiare la tavola per la colazione, poi decise di andare a svegliare
Brian. La notte prima non l’aveva sentito rientrare ma dubitava che si fosse
fermato a dormire fuori. Nonostante tutto era sempre tornato da lei.
Sorrise
appena, ripensando alla lunga chiacchierata che aveva fatto con Harry la sera
prima. Si, aveva fatto decisamente bene a confidarsi con lui.
Ok, non
lo conosceva da tanto, eppure sentiva di potersi fidare. Harry era veramente un
ottimo amico, e poi le dispiaceva vederlo così triste a causa di Brian.
Già.
Brian. Lui si che era sempre stato un mago nel creare problemi agli altri.
Com’era
sua abitudine, arrivata davanti alla porta del fratello, non si preoccupò di
bussare ma entrò direttamente nella stanza. Avrebbe fatto meglio a non farlo.
I suoi
occhi registrarono subito quello che stava succedendo e lei si sentì morire.
Stava per
richiudere la porta quando Brian si accorse di lei e le sorrise in quel modo
che le faceva accapponare la pelle.
Si rese
perfettamente conto di essere ridicola, immobile e tremante com’era, per questo
fece velocemente un paio di passi indietro e richiuse la porta.
Tirò su
col naso e scappò in camera sua.
Brian.
Due ragazze. Nudi sul letto che…
-Perché…-
singhiozzò, gettandosi sul letto e affondando la testa nel cuscino.
Forse era
ora di cambiare qualcosa nel loro rapporto. Non aveva più alcun senso
continuare così. Si stavano facendo solamente del male a vicenda.
Rimase
coricata per qualche minuto, poi si alzò. Avrebbe fatto un giro in spiaggia,
non voleva rimanere in casa e rischiare di incontrarlo.
Indossò
velocemente i suoi sandali ed afferrò la tracolla. Dopodiché uscì dalla sua
stanza.
Quanto
aveva dormito? Un paio d’ore forse, eppure non riusciva più a prendere sonno.
Si voltò
verso Harry che dormiva ancora pesantemente; decise di non disturbarlo e optò
per farsi un bagno. Magari sarebbe finalmente riuscito a rilassarsi.
Si
districò dalle coperte e scese dal letto, dirigendosi lentamente in bagno.
Una volta
li, si sfilò maglietta e boxer per poi immergersi fino al mento nell’acqua
tiepida. Senza nemmeno accorgersene finì per assopirsi, si risvegliò solo
quando sentì qualcosa sfiorargli la gamba destra.
Socchiuse
appena gli occhi, mettendo a fuoco l’immagine di Harry.
-Ciao…-
gli sussurrò il moro con un sorriso. Draco sbadigliò e sorrise a sua volta.
L’acqua era diventata fredda.
-Ciao
Potty, di un po’, non dovresti essere a letto a fare la nanna??- bisbigliò
giocoso. Harry fece spallucce, accomodandosi meglio nella vasca. Con un
movimento lento aprì il rubinetto dell’acqua calda.
-Ti
ricorda qualcosa questa situazione?- gli chiese Harry dopo un momento di
silenzio e fu in quel preciso istante che il sorriso di Draco si trasformò in
un ghignetto sornione.
-Si, che
io odio le vasche piccole!- Harry inarcò un sopracciglio.
-Mh…
Sinceramente a me ricordava un’altra cosa…- borbottò pensieroso,
picchiettandosi un dito sul mento. Il biondo si sporse verso di lui e gli
pizzicò una guancia leggermente velata di barba.
-E’ ora
che ti fai la barba sai? Pungi!- Harry storse il naso e gli mostrò la lingua.
Draco diventò improvvisamente serio.
-Stai…
Meglio?- gli domandò in un soffio. Harry gli passò una mano dietro al collo e
lo attirò contro le sue labbra.
-Si,
tranquillo…- mormorò piano, iniziando a mordicchiargli maliziosamente il labbro
inferiore. Draco si lasciò sfuggire un mezzo gemito.
-Sicuro?...
Non è che svieni di nuovo? Guarda che ti lascio annegare questa volta!- Harry
ridacchiò divertito e lo aiutò a posizionarsi meglio in mezzo alle sue gambe.
-So che
non lo faresti Malfoy, altrimenti poi come riusciresti ad avermi?- Draco
arricciò il naso.
-E che ti
vuole…- bisbigliò divertito, Harry si abbassò e gli morsicò forte una spalla.
-Ahi!!
Vuoi la guerra per caso?!- soffiò il biondo, assottigliando gli occhi. Il moro
lo ignorò bellamente e passò piano la punta della lingua sul segno rosso che
gli aveva lasciato sulla spalla. Draco rabbrividì.
-Mi sei
mancato piattola…- sussurrò Draco, rilassandosi contro al petto di Harry e
godendosi le carezze che gli stava offrendo.
-Anche tu
mi sei mancato-
-Quindi…
Non sei più arrabbiato per la storia di Brian?- azzardò Draco. Harry si
irrigidì per un momento, poi sospirò.
-Dobbiamo
proprio parlarne?-
-Si-
-In
questo caso… No, non sono più arrabbiato. Contento?- Draco puntò i suoi occhi
chiari in quelli del moro per cercare di capire se diceva la verità. Li trovò
limpidi e incredibilmente verdi.
Harry
sfiorò lentamente le sue labbra e Draco sentì qualcosa incrinarsi dentro al suo
stomaco. Si incollò ancora di più contro al corpo del moro e approfondì il
bacio. Harry resistette giusto qualche secondo, poi lo allontanò piano.
Draco lo
fissò confuso, corrugando le sopracciglia. Fece per scostarsi ma Harry gli
afferrò saldamente un braccio e glie lo impedì.
-Resta
qui…- sussurrò.
-Tu non
mi sembri entusiasta però…- borbottò Draco. Le guance di Harry si arrossarono
appena.
-Ecco… Io
vorrei, ma… Il dottore ha detto che… Insomma…- Draco spalancò gli occhi,
capendo al volo a cosa si riferisse Harry.
-Vuoi
dire niente sesso??- soffiò
scioccato. Per tutta risposta Harry iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore,
totalmente a disagio.
-Oh…-
***
Beccatevi questo capitolo così com’è, mi dispiace se è corto ma
purtroppo ultimamente sono stata impegnatissima! Comincio a pensare che i miei
professori vogliano vedermi sputare sangue =.=
Comunque, aggiorno principalmente per augurarvi un…
BUON
NATALEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Non preoccupatevi, aggiornerò prestissimo ed avrete pure la tanto
agognata “love love” (termine inesistente ma che si adatta benissimo alla
situazione! XD)
Mi raccomando, mangiate tanto panettone e pensatemi!!! *.*
Un mega bacione a tutte!!!!!!!!!!!!
Cally
|
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Capitolo 27 *** *.* ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
-Malfoy…-
Il biondo
mugugnò qualcosa di imprecisato e si attorcigliò ancora di più nelle coperte.
Harry sbuffò divertito, certo che Draco era veramente un dormiglione!
-Malfoy…-
-Mhh…-
-Draco…-
Il biondo
spalancò immediatamente gli occhi ed Harry sorrise.
-Ciao.-
gli sussurrò, una volta certo di avere la sua attenzione. Draco continuò a
fissarlo ad occhi aperti.
-Ti sei
riaddormentato con gli occhi aperti per caso?- lo prese in giro il moro.
-Mi hai
chiamato per… Nome…- scandì Draco, mettendosi a sedere. Harry fece spallucce.
-Ti da
fastidio? Se vuoi continuo a chiamarti con il tuo amatissimo cognome.-
Draco si
affrettò a scrollare la testa, così facendo un ciuffo biondo gli scivolò
davanti agli occhi. Harry si sporse verso di lui e lo prese fra le dita,
tirandolo poi leggermente. Draco non fiatò e non oppose nessuna resistenza.
-Lo sai
che sei particolarmente buffo?- mormorò Harry, divertito dall’espressione che
si era dipinta sul volto del biondo.
Draco
borbottò qualcosa e si lasciò ricadere steso sul letto. Harry si accomodò al
suo fianco.
-Ha
telefonato Dumbledore, mi ha detto di comunicarti che il lavoro che abbiamo
fatto è ottimo e che gli articoli sono piaciuti molto ai lettori del Gazet.-
Draco si
rigirò sul letto e si mise a pancia in giù.
-Non
avevo dubbi, quello che faccio io è sempre perfetto.- miagolò, iniziando a
pavoneggiarsi come al suo solito. Harry lo lasciò parlare senza interromperlo
poi scoppiò a ridere. Draco lo fissò perplesso.
-Bè? E
ora che hai da ridere?!- borbottò offeso. Harry gli fece l’occhiolino.
-Mi sono
mancati i tuoi comportamenti megalomani.-
-Cos.. Io
non sono affatto megalomane!- strillò Draco indignato.
-See, è
come dire che io non sono figo.-
Draco si
sollevò suoi gomiti e lo fissò dritto negli occhi.
-Ma tu
non sei figo.-
Harry gli
mollò uno schiaffo sulla testa.
-Stronzo!-
sbuffò poi, per tutta risposta Draco gli pizzicò il braccio sinistro.
-Piattola!-
-Biondo
finto!-
-Potter!-
-… Che
vuoi?!-
-Te.-
Harry
sentì distintamente il suo cuore mancare di un battito e un fastidiosissimo
formicolio diffondersi sulle sue guance e sul suo collo. Capì di essere
arrossito.
-Lo sai
che…-
-Certo
Potter, me lo ricordo il discorsetto che abbiamo avuto nella vasca da bagno…
Questo però non cambia le cose.-
-Già…
Suppongo sia così anche per me.-
-Supponi
bene allora.-
-Sono le
dieci Malfoy, Lyla ci aspetta tra meno di un’ora in spiaggia.-
-Stai
cercando di cambiare discorso Potter?-
Harry si
mordicchiò nervosamente il labbro inferiore.
-No, io…
Hem, in realtà la versione ufficiale del dottore dice che non mi è del tutto
proibito fare… Hem… Sesso. Solo mi ha detto di contenermi il più possibile,
sai… Per evitare inutili affaticamenti…-
Draco
rimase in silenzio per qualche secondo poi un sorriso sornione comparve sul suo
volto. Cercò gli occhi di Harry che però era impegnato a fissare un punto
imprecisato del soffitto.
-In
parole povere… Tu hai paura di non riuscire a contenerti stando con me!-
Harry
incrociò le braccia al petto e si rifiutò categoricamente di rispondere a
quell’insinuazione. Draco a quel punto, con un gesto fulmineo, gli afferrò il
mento fra le dita della mano destra e gli voltò bruscamente il viso verso il
suo.
-Allora
Potter?- soffiò piano. Harry sbuffò.
-Che vuoi
sentirti dire?-
-Non so,
forse che vorresti scopare con me.-
Harry
chiuse gli occhi, imprecando fra i denti. Draco Malfoy era semplicemente
impossibile!
-Sei un
maniaco.- constatò Harry, per tutta risposta Draco cominciò ad accarezzargli in
modo lascivo la gamba sinistra. Harry si mosse a disagio, sentendo il sangue
iniziare a scorrere più velocemente nelle sue vene.
-Ma è proprio
questo che ti piace di me…- lo stuzzicò Draco. Suo malgrado Harry si ritrovò ad
annuire. Al diavolo la sua malattia e pure il dottore! Rischiava di restarci
secco ma in quel momento gli importava meno di zero, desiderava solo Draco.
Un
secondo dopo il biondo si ritrovò schiacciato sotto il suo corpo.
-Risveglio
perfetto Potter…-
Non aveva
bisogno di Lyla per stare bene. Poteva benissimo cavarsela da solo… Allora
perché diavolo faticava a respirare se ripensava al suo viso? Strinse i pugni
rabbiosamente, osservando una nuvoletta bianca che viaggiava leggera
trasportata dal vento.
L’oceano
aveva sempre avuto un effetto rilassante su di lui, ma mai come in quel momento
avrebbe desiderato trovarsi in un altro posto.
Allacciò
le gambe attorno ai fianchi di Harry e si spinse ulteriormente contro di lui,
soffocando un gemito contro la sua spalla.
Harry
raccolse molto volentieri quell’esplicita richiesta ed aumento la velocità
delle sue spinte.
-Mh..hh..
Potter…- Draco si tese al massimo ed Harry lo sentì sciogliersi contro di lui.
-C… Credo che mi stia per venire un
infarto…- ansimò a quel punto il moro, rotolando su un fianco ed abbandonandosi
sfinito sul letto. Draco ridacchiò, cercando di calmare il suo respiro.
-Suvvia,
non esagerare. Per così poco?- bisbigliò divertito. Harry si portò una mano sul
cuore e lo sentì battere impazzito.
-Per così
poco dici? Non so tu, ma io sono completamente senza forze.- gli fece notare
Harry. Draco si stiracchiò voluttuosamente e si alzò a sedere.
Harry lo
osservò goloso. Quel biondino maledetto riusciva ad essere perfetto anche dopo
aver appena finito di fare l’amo…
-Sesso!-
strillò, alzandosi a sua volta a sedere assolutamente scioccato per quello che
la sua mente stava per…
-Cosa?
Hai ancora voglia di sesso? Ma se hai appena detto che sei sfinito.- gli fece
notare il biondo. Harry arrossì violentemente dandosi del cretino.
-N… No,
scusa, vado un attimo in bagno!- si avvolse velocemente il lenzuolo attorno ai
fianchi e saltò giù dal letto. Tuttavia prima che riuscisse a fare un solo
passo, Draco afferrò un lembo del lenzuolo e lo tirò nuovamente sul letto.
-Malfoy!-
strillò Harry, cercando inutilmente di rimettersi in piedi. Draco lo bloccò
completamente salendo a cavalcioni su di lui e accomodandosi sul suo addome.
-Mi
spieghi perché hai detto quella cosa e poi hai cercato di filartela?- Harry
storse il naso indispettito.
-Io non
ho cercato di filarmela, volevo semplicemente andare in bagno, è forse
vietato?- Draco inarcò un sopracciglio.
-Pensi
che io sia stupido per caso? Te ne stavi buono buono a pensare a quanto
fantastico sia stato fare…- Harry si agitò sotto di lui e Draco capì al volo
cosa lo aveva turbato un attimo prima.
-Già, che
abbiamo fatto noi Potter?- sussurrò roco, schioccandogli un bacio sulla gola.
Harry rabbrividì. Come cavolo riusciva a ficcarsi sempre in quelle situazioni
assurde doveva ancora capirlo.
-Mh? Che
intendi? Mi sembra ovvio Malfoy.-
-Ah si?
Allora illuminami…-
-Illuminati
da solo!- sbottò Harry irritato.
-Andiamo
Potty, se me lo dici in cambio ti faccio un pom…-
-Malfoy!-
strillò Harry, assolutamente scandalizzato. Draco sorrise smagliante e si passò
la lingua sulle labbra, iniziando a strusciarsi lentamente sul suo bacino.
Harry si si irrigidì all’istante.
-Malfoy
smettila, non fare il bambino…-
-Allora
tu dimmelo.- una sfida vera e propria.
-E’ un
ricatto?-
-Si.-
-Io non cedo ai ricatti.- soffiò Harry
indispettito.
-In
questo caso…-
-No! Ok!
Ok!- dannazione a quelle mani!
-Dimmelo.-
-Cosa?-
-Quello
che abbiamo appena fatto.-
-Bè,
noi…- prima che potesse finire la frase il suo cellulare iniziò a suonare
allegramente. Con uno scatto improvviso di reni ribaltò Draco e cose a
rispondere.
-Potter!
Brutto stronzo, torna qui o giuro che ti faccio morire!! Non ci metto tanto
sai?!- sibilò Draco, assottigliando pericolosamente gli occhi.
Harry si
limitò a fare spallucce e rispose al cellulare. Parlò fitto fitto per qualche
minuto poi mise fine alla conversazione.
-Era
Lyla, ci sta aspettando da più di mezz’ora e noi come al solito siamo in
ritardo.-
Draco
arricciò il naso, offeso a morte.
-Pensi
che me ne fregi qualcosa se quella aspetta?!-
Harry
scrollò la testa.
-Bè, se
conti sul fatto che non saremmo qui per lavorare… Forse dovrebbe.-
-Non la
pensavi così dieci minuti fa.- lo punzecchiò Draco. Harry sorrise.
-Ad
essere sinceri nemmeno adesso mi va di lavorare, ma oggi c’è l’ultima gara e
noi non possiamo mancare. Domani sarà la giornata conclusiva e poi avremmo due giorni
interi a disposizione per divertirci. Contento?-
-Mh…
Forse si e forse no. Comunque prima di uscire io indosserei qualcosa, non so se
tutti sarebbero felici di vedere il tuo pacco. Personalmente lo trovo davvero…
Mhh… Stimolante, ma dubito che qualcun altro la pensi com… Hei!- le sue parole
furono interrotte da una cucinata.
***
… Ebbene si, qui è il fantasma di Cally che vi scrive per
informarvi che la carissima autrice della storia si è presa un periodi di
vacanza dal suo cervello. Periodo alquanto lungo in effetti che però
sembrerebbe terminato… Forse. XD
Ok, ragazze vi ricordate ancora di me? Spero di si T.T
Mi dispiace un sacco per l’attesa ma purtroppo quel che è
successo è successo -.-
A mia discolpa posso solo dire che in questi mesi mi sono
successe cose che preferirei dimenticare e che purtroppo hanno interferito con
la stesura di questa storia.
Insomma, un gran bel casino. Spero di riuscire ad aggiornare in fretta,
parte del prossimo capitolo è già scritta (l’ho ritrovata nel mio vecchio quaderno
di scuola) ma per il resto è un buco nero -.- Che Dio mi aiuti! Incrocio le dita
e spero in un aiuto divino.
Vorrei comunque ringraziare dal più profondo del cuore tutte voi
che mi siete rimaste a fianco fino ad ora, grazie ragazze!!
Un bacio grande grande
Cally! !n jfjfj
|
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Capitolo 28 *** / ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Quando,
dopo mille peripezie, riuscirono a
raggiungere la spiaggia l’ultima gara di Surf era appena iniziata. Non appena
Lyla li vide arrivare corse loro incontro.
-Vi
sembra l’ora di arrivare? Vi siete persi l’inizio della gara!- li rimproverò
-Fatti
i cazz… Ahi!- Harry mise fine all’acidità di Draco con una gomitata ben
assestata nelle sue costole, poi sorrise alla ragazza.
-Scusaci
Lyla, il fatto è che questa sera dopo che te ne sei andata non mi sono sentito
bene e… Draco è rimasto a farmi compagnia. Sai, siamo a pezzi, abbiamo dormito
pochissimo…- si scusò Harry. Il biondo rabbrividì, Harry lo aveva chiamato per
nome già due volte nel giro di poche ore e la cosa gli faceva stranamente
piacere.
-Oh…
Capisco, ma adesso stai bene?-
-Sta
benissimo. Sbaglio o dovresti essere ad assicurarti che la gara proceda nel
migliore dei modi?- soffiò subito Draco, dopodiché agguantò Harry per un
braccio e lo strattonò verso di lui.
-Malfoy puoi comportarti da persona matura una
volta tanto?!- ringhiò Harry, liberandosi dalla sua stretta. Draco non mancò di
notare che Harry era passato nuovamente a chiamarlo con il suo cognome.
Lyla
suo malgrado si ritrovò a ridacchiare divertita, quei due insieme erano
veramente uno spasso… Almeno quando non litigavano.
Il
biondo quando se ne accorse la fulminò con una delle sue famose occhiate.
-Bè…
Harry, appena hai un momento libero ti vorrei parlare…- mormorò Lyla piuttosto
a disagio sotto lo sguardo attento di Draco.
-Si
da il caso che oggi Harry sia
impegnato. Con me. Per tutto il giorno.- soffiò velenoso il biondo
all’indirizzo della ragazza. Sia lei che Harry lo fissarono sorpresi, poi il
moro sbuffò.
-Non
farci caso Lyla, i Malfoy sono una razza piuttosto possessiva. Per me possiamo
parlare anche ora, per cui Draco perché
nel frattempo non assisti alla gara e ci lasci un attimo soli?-
Draco
arricciò le labbra.
-Ma
certo, mi levo subito dai piedi!- ringhiò, assolutamente indignato. Poi
fiancheggiando seccamente si allontanò lasciando soli Lyla e Harry.
-Scusami
Harry... Per colpa mia ora Draco ti terrà il muso. Se vuoi vai pure da lui,
possiamo parlare in un altro momento, non c’è nessuno problema, dico davvero.-
-Ma
figurati, Malfoy può resistere senza di me per cinque minuti, me ne ha dato
ampiamente prova.-
-Quindi
le cose fra di voi si sono sistemate?... Siete tornati insieme?-
Harry
sospirò.
-In
realtà noi due non siamo mai stati fidanzati. Voglio dire… Prima di lui ero
sicuro che mi piacessero solamente le ragazze, ed invece guardami adesso… E poi
ci conosciamo pochissimo. Lavoriamo insieme da poco più di due settimane.-
-Eppure
quando vi vedo insieme… Non so, mi
sembrate una coppia così affiatata. State veramente benissimo insieme, sai?-
Harry
arrossì appena.
-…
Grazie, e le cose tra te e Brian si sono sistemate? Come mai non è qui?-
Lyla
abbassò lo sguardo e sorrise tristemente.
-E’
appunto di questo che ti volevo parlare. Io… Me ne sono andata di casa.-
-Davvero?!
E adesso dove andrai a vivere?-
-Mi
ospita una mia amica finché non troverò una sistemazione definitiva. Ci vorrà
del tempo suppongo…-
-E
Brian? Lui come l’ha presa?-
Lyla
fece spallucce.
-Non
ha cercato di fermarmi se è questo che vuoi sapere. Non me lo aspettavo neanche
a dir la verità… E forse è stato meglio così, probabilmente se mi avesse
chiesto di restare io… Ma è inutile pensarci, ormai me ne sono andata.-
-Mhh…
Il tuo tono di voce però mi fa capire che non è realmente quello che pensi.- la
rimproverò dolcemente Harry. Lyla annuì.
-Già,
forse hai ragione… Ma sono convinta di aver preso la giusta decisione. Ormai io
e lui ci stavamo distruggendo a vicenda. Prima o poi uno di noi due sarebbe
esploso, quindi se ci pensi io ho solo accelerato i tempi…-
Harry
annuì e, distogliendo un attimo lo sguardo da Lyla, si accorse che poco lontano
da lui Draco stava spudoratamente
civettando con un giudice della gara. Lyla seguì il suo sguardo e si
ritrovò a sorridere.
-Vai
pure a difendere l’onore del tuo biondino Harry, io intanto vado ad
intervistare un organizzatore.-
Harry
strinse i pugni.
-Grazie
Lyla, ci vediamo dopo.- soffiò, poi a grandi falcate, raggiunse Draco e senza
dire una parola lo trascinò lontano da quel tipo e da qualsiasi altro essere di
sesso maschile.
-Si
può sapere che cavolo stavi facendo?!- lo aggredì Harry, una volta lontano da
sguardi indiscreti. Draco lo fissò infastidito.
-Stavo
parlando Potter! Mi è forse vietato?!-
Harry
incrociò le braccia al petto.
-Non
prendermi in giro, tu ci stavi provando con quel tipo! Non sono mica stupido
sai?!- ruggì il moro. Gli occhi di Draco brillarono e sul suo viso comparve un
ghigno divertito.
-Mhh…
Gelosetto Potter?- insinuò immediatamente. Harry storse il naso.
-Malfoy!
E’ impossibile che non ti possa lasciare solo cinque secondi senza che tu ti
metta a flirtare con qualcuno! Sei a dir poco impossibile da gestire!- Strillò
Harry, esasperato dal suo comportamento.
-Si
si, tu sei proprio geloso… E la cosa non mi dispiace affatto…- miagolò Draco,
un secondo prima di saltargli addosso. Harry, sorpreso da quel gesto, non
riuscì a mantenere l’equilibrio e in breve si ritrovarono tutti e due sdraiati
sulla sabbia.
Aprì la
porta di casa ma non la trovò ad attenderlo come invece si era aspettato.
Lasciò cadere la sua borsa per terra e senza nemmeno preoccuparsi di richiudere
la porta si diresse in cucina, aveva bisogno di un po’ di alcool per sopportare
quel silenzio...
***
Ebbene si, è successo gente… Ho aggiornato in tempi assolutamente
record!!! *.*
Nonostante il capitolo sia cortino sono proprio soddisfatta, forse
mi è servita la lunga pausa perché ora mi sento più motivata XD
Comunque se qualcuna di voi avesse qualche idea… ^^
Grazie ad angama, The Dark Side of a Girl e Ocatarinetabelasciscix
per aver avuto la forza di recensire il precedente capitolo XD
Per quanto riguarda le mie affezionate lettrici di una volta… Mi
mancateeee!! T.T Lo so che non mi perdonerete mai T.T
Un bacio ad Hp Mary, adamanthea, Scar, Zizela, kymanu, animablu, RedBlackEM e
ad ogni singola persona che ha letto o leggerà questa fic!
|
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Capitolo 29 *** ... ***
Androginamente acido
Per la
prima volta da quando erano arrivati sull’isola, Draco si svegliò con un
gigantesco sorriso stampato in faccia.
Le gare
infatti erano ufficialmente terminate e per i successivi due giorni avrebbe
potuto godersi una mini vacanza in compagnia di Potty.
Si rigirò
nel letto e prese a fissare Harry che dormiva ancora beatamente. Sorrise
sornione, l’espressione serena che aveva sul volto era merito del regalino che
gli aveva fatto la notte prima, ne era sicurissimo.
-Potty…-
sussurrò piano. Erano già le dieci e lui non intendeva rimanere a letto un
secondo di più. Il moro mugugnò qualcosa e socchiuse appena gli occhi.
-Potter…-
Harry si
voltò a guardarlo e si concesse uno sbadiglio.
-Mh… Che
c’è?- borbottò, con la voce ancora impastata dal sonno.
-Dobbiamo
alzarci, voglio andare a fare un po’ di shopping!- disse deciso. Harry sospirò
affranto, per un volta che poteva rimanersene a letto a poltrire doveva
sottostare alle voglie di quel dannato biondino.
-Perché
non rimaniamo a letto ancora un po’?- propose stancamente, Draco si alzò a
sedere.
-Non ci
penso nemmeno Potter! Ora muovi quel culo e fatti una doccia, ti voglio pronto
e profumato tra dieci minuti!-
-Ohh… Che
palle…- Harry intuì, molto saggiamente, che era inutile cercare di fargli
cambiare idea. Perciò, arrendendosi al suo triste destino di zerbino della
situazione, si alzò dal letto e brontolando si chiuse in bagno.
Una volta
solo Draco si stiracchiò pigramente, scese dal letto e si recò sul terrazzo
della camera, godendosi l’aria tiepida del mattino.
Doveva
assolutamente rimodernare il guardaroba di Potty o ne sarebbe andato del suo
buon nome. Una volta tornati a Londra avrebbe dovuto provvedere ad inserirlo
nel suo giro di amicizie o perlomeno presentarlo a Blaise e Pansy, perciò
doveva fargli assumere un aspetto quantomeno presentabile. Finì per ritrovarsi
a ridere immaginando la faccia schifata dei suoi amici alla vista dei simpatici
maglioni che Potter soleva indossare.
-Hei
scemo, ridi da solo?-
Draco si
voltò e si ritrovò a fissare la figura seminuda di Harry.
-Cazzo
Potter! Come faccio a trattenermi se tu ti presenti così davanti a me?...-
mugugnò sofferente Draco continuando ad osservare il corpo del moro.
Harry si
godette a pieno quello sguardo decisamente famelico, per una volta deciso a
farsi ammirare.
-E chi ha
detto che ti devi trattenere? Lo sanno tutti che fare attività fisica al
mattino fa bene, anche ai malati di cuore…- lo stuzzicò. Draco ghignò. Potter
lo stava bellamente prendendo in giro ma la cosa non lo infastidiva per niente.
-Mh…
Buono a sapersi…- sussurrò avvicinandosi ad Harry.
-Ma poi non dare la colpa a me se ti viene un
infarto, chiaro?…-
Aveva appena finito di disfare la sua valigia
quando sentì suonare alla porta. Pensando si trattasse di Francis, l’amica che
aveva deciso di ospitarla, aprì senza preoccuparsi di controllare chi
effettivamente avesse suonato.
-Ciao Fran…- le parole le morirono letteralmente in
gola quando vide chi aveva davanti.
-E’ lei la signorina Lyla Diamond?-
-S… Si, perché agente? E’ successo qualcosa?!-
sussurrò con il cuore che le batteva a mille nel petto. L’uomo annuì
gravemente.
-Si tratta di suo fratello signorina Diamond, ha
avuto un incidente…-
Lyla si sentì morire e dovette appoggiarsi alla
porta per impedirsi di cadere al suolo.
-Come… Come sta?-
-Ora si trova alla stazione di polizia, la prego di
seguirmi, la porterò da lui.-
-Si…-
-Allora
Potty, ti sei cambiato o no? E’ da una vita che sei in quel camerino. Pensavo
di essere io il Narciso della situazione, ma anche tu non scherzi a quanto
pare…-
Draco
stava iniziando ad annoiarsi e questo era un male. Stava anche iniziando a
dubitare che Potter fosse realmente in grado di infilasi autonomamente un paio
di pantaloni e una camicia in effetti.
Quando
ormai aveva perso del tutto la speranza di vederlo uscire vivo da li dentro,
Harry aprì la porta della cabina.
-Come mi
sta?… Ho impiegato una vita ad allacciare tutti questi maledetti cosi!-
borbottò il moro, riferendosi alla lunga striscia di bottoncini che chiudevano
la camicia che aveva addosso. Draco sorrise maliziosamente.
-Bè,
potevi anche lasciarla aperta quella camicia, non mi sarebbe affatto dispiaciuto,
sai?-
-Immagino…-
Sbuffò Harry divertito.
-Oh,
quella camicia le dona moltissimo signore… Se desidera avrei degli altri capi
da farle provare, sono sicura che le starebbero benissimo addosso.-
Draco si
voltò infastidito verso la commessa che aveva appena osato parlare con Potter e
si mise subito sull’attenti, Harry invece le sorrise cordiale.
-Non si
preoccupi signorina, ho già un ottimo consigliere.-
Draco
annuì deciso.
-Mi
chiami pure Lise, e per qualsiasi cosa non esiti a chiamarmi…- mormorò
lei suadente. Harry continuò a sorridere mentre Draco ribolliva di rabbia. Come
diavolo si permetteva quella gallinella di dire simili sconcerie ad Harry?!
-Senti
tesoro, perché non vai a farti un giro?- ringhiò il biondo.
La
ragazza lo fissò stizzita.
-Sto solo
facendo il mio lavoro, signore.-
-Si,
certo. E io non sono gay.- Ribatté acido Draco. Harry intervenne per
scongiurare la catastrofe.
-Hem…
Lise, potresti gentilmente lasciarci soli?-
-Certo!-
soffiò lei indispettita. Poi se ne andò lasciandoli soli.
-Gallina!-
-Draco,
smettila immediatamente!- lo riprese Harry, proprio come avrebbe fatto con un
bambino di due anni. Lui mise subito il broncio.
-Quella
mirava ad una cosa sola Potter, e non era certamente venderti la camicia.-
borbottò.
-Può
anche essere, ma ti ho dato forse motivo di pensare che avrei accettato le sue
proposte? Andiamo, non essere stupido. Io mi sono sempre
comportato bene con te.-
Draco
sussultò, punto sul vivo. Ed ecco che il suo insignificante flirt con Brian
ritornava a galla.
-Va bene,
ho capito.-
Harry
richiuse la porta della cabina e si cambiò velocemente, indossando i suoi
vestiti.
-Andiamo…-
Draco
annuì e lo seguì fuori dal negozio senza dire una parola. Forse aveva appena
rovinato quel che rimaneva della vacanza.
***
Salve a tutte le mie carissimi gioie *.*
Duuunque, capitolo breve ma intenso, giusto? XD
Pensavo di far finire questa storia, che ormai per i miei standard
sta diventando infinita, quando Draco ed Harry ritorneranno a Londra. Quindi
tra pochi capitoli in effetti, per poter poi realizzare un probabile seguito.
Che ne pensate? ^^
Sto già scrivendo il prossimo capitolo, quindi state tranquille
che non vi abbandono. Al massimo ritarderò un pochetto perché il mio computer è
partito per la tangente e mio fratello ha dovuto formattarlo T.T Sono
decisamente in lutto -.-
Un bacione a: Ocatarinetabelasciscix,
Lelorinel, sssweety, The Dark Side of a Girl, felpatosb, Gy__MrSMaLfOy, Jackye_Chan, Sanguy, PAMPAM (che
si è sparata tutta la mia fic in due giorni e ha commentato tutti i capitoli,
sono commossa! *.*)
Cally |
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Capitolo 30 *** - ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Draco
camminava lentamente, un paio di passi più indietro rispetto ad Harry. Erano
usciti da quel dannato negozio da venti minuti buoni e ancora non si erano
rivolti la parola.
Il biondo
si sentiva, per la prima volta in vita sua, colpevole e terribilmente
angosciato. Non avrebbe mai pensato di poter provare simili sensazioni a causa
di un tipo come Harry… Tra loro era nato tutto come uno stupido scherzo ma ora
le cose erano diventate più serie di quanto si sarebbe mai aspettato.
Se al
posto di Harry ci fosse stato un qualsiasi altro ragazzo non si sarebbe fatto
certo problemi a tradirlo, ne era più che sicuro.
Iniziò a
mordicchiarsi il labbro inferiore. Doveva fare qualcosa per sistemare la
situazione… Già, ma cosa? Non voleva ammettere di provare qualcosa per lui.
-Malfoy,
torna pure in albergo. Io devo fare una cosa.-
Draco
sgranò gli occhi e lo guardò allibito. Potter lo stava forse… Scaricando?…
Si
riprese immediatamente e il suo sguardo divenne gelido. I Malfoy non si
facevano scaricare, semmai scaricavano!
-Certo!-
sibilò in risposta.
-Suo
fratello si è ritrovato nel bel mezzo di una rissa e non ne è certamente uscito
vincente. Al nostro arrivo lo abbiamo trovato a terra privo di sensi.
Fortunatamente, a parte un occhio nero e qualche livido, è tutto intero. -
-… Posso
vederlo?-
L’agente
annuì e la scortò in una piccola stanzetta.
-Aspetti
qui.-
Lyla si
lasciò cadere su una delle sedie vicine al tavolo. Pochi secondi dopo la porta
della stanza si riaprì e fece il suo ingresso Brian, scortato dall’agente.
-Vi
lascio soli per qualche minuto, dopo il sig. Diamond dovrà venire nel mio
ufficio per la deposizione.-
-Certo.
Grazie per tutto quanto signore.- mormorò Lyla alzandosi ed evitando di
guardare Brian. L’uomo le sorrise e lasciò la stanza.
-E così
hai sprecato un po’ del tuo prezioso tempo per venire a recuperare il tuo
povero fratello ammaccato??- sputò Brian, velenoso come al suo solito. Lyla si
voltò a guardarlo, gli occhi ambrati già pieni di lacrime.
-Sei
proprio uno stronzo! Non riesci a restare fuori dai guai è?!! Lo fai apposta,
almeno ammettilo!!- urlò. Brian ghignò.
-Mi
dispiace deluderti, ma non tutto quello che faccio ruota intorno a te, sorellina.-
-Smettila
di chiamarmi così! Io non sono tua sorella!!-
-Oh, ma
davvero? I nostri genitori non la pensano come noi, lo avevi notato? E neanche
tu la pensavi così fino a poco fa. Non è forse vero?-
Lyla
singhiozzò. Questo era il prezzo che doveva pagare per averlo abbandonato.
-…I…
Io… Pensavo che… Che ti fosse successo
qualcosa!… Perché non capisci che ti am… Mh!-
Nel giro
di due secondi Lyla si ritrovò addossata alla parete con le labbra di Brian
incollate alle sue. Dimenticò ogni pensiero razionale e rispose a quel bacio
tanto desiderato. Gli passò le braccia intorno al collo e si strinse a lui
senza alcun ritegno.
Non le
importava di essere scoperta, in quel momento desiderava solo sentire Brian…
Si
separarono alcuni secondi dopo, ma prima che qualcuno dei due potesse dire
qualcosa, l’agente ritornò nella stanza.
-E’
pronto per la deposizione signor Diamond?-
Brian
annuì e fece per seguire l’uomo, ma Lyla lo trattenne per un braccio. Quando si
rese conto del suo gesto lo lasciò immediatamente.
-Scusa,
io…-
-Aspettami,
torniamo a casa insieme.-
Lyla lo
guardò senza parole, poi gli sorrise emozionata.
-Va
bene..-
Steso sul
letto, lo stesso letto che nelle ultime quarantotto ore era stato testimone
della sua riappacificazione con Harry, Draco fissava il soffitto.
Ancora
non riusciva a credere che Potter lo avesse liquidato. Il suo orgoglio ne era
uscito pericolosamente ferito e la cosa lo infastidiva terribilmente.
Si
ritrovò a pensare alla prima volta in cui si erano incontrati. Lo aveva
immediatamente catalogato come il classico sfigato-casa-lavoro-famiglia, ma
aveva dovuto ricredersi presto… Anche perché lui una vera famiglia neanche ce
l’aveva.
Deglutì,
cercando di scacciare il fastidiosissimo nodo che aveva in gola con scarsi
risultati.
Col
passare dei giorni si era affezionato a Potter, inutile mentire, e il fatto che
ora… No. Non poteva proprio pensare di essere stato lasciato.
Preso
com’era dalle sue riflessioni, non si accorse della porta della camera che si
apriva.
-Hei…-
Draco
sussultò spaventato e si alzò a sedere con uno scatto felino.
-Che
diavolo vuoi, si può sapere?!- soffiò indispettito quando si accorse di
trovarsi di fronte ad Harry.
Il moro
inarcò un sopracciglio sorpreso.
-Bè? Che
ti prende? Grazie per la tua accoglienza calorosa. Non immaginavo certo che mi
saresti saltato addosso, però… Insomma, ti puoi sforzare un po’ di più…-
borbottò Harry, sedendosi al suo fianco. Draco si scansò, evitando
accuratamente ogni contatto.
-Scusa,
cosa pretendi? Mi hai dato il benservito e io dovrei pure darti il bentornato?
Per chi mi hai preso?!-
-Benservito?…-
Harry comprese in un lampo a cosa si riferiva Draco e gli scoppiò letteralmente
a ridere in faccia.
-Che
scemo che sei…-
Draco lo
fissò allibito. Oltre al danno la beffa?
-Scemo
sarai tu!- strillò offeso, poi cercò di alzarsi ma Harry lo fermò afferrandogli
una mano.
-Guarda
che hai frainteso tutto come al tuo solito. Non ti ho affatto dato il
benservito Draco. Sono solo andato a comprare una cosa…- il moro sfilò un
piccolo pacchettino dalla tasca destra dei suoi jeans e lo porse a Draco.
-Oh…-
Draco si complimentò mentalmente per la grande figura di merda che aveva appena
fatto.
-Non lo
apri?- gli domandò Harry, pizzicandogli piano una guancia pallida. Draco annuì,
prese il pacchetto e lo scartò velocemente. Il moro sorrise soddisfatto nel
notare l’espressione stupita che si era dipinta sulla sua faccia di Draco non
appena aveva capito quello che conteneva la scatola.
-Ma
questo è…- Nella scatolina era ripiegata su se stessa una catena d’argento, o
per meglio dire un sottile collare compreso di un piccolo lucchetto con incisa
una H.
-Esatto,
così tutti sapranno che hai un padrone…- sussurrò giocoso Harry. Draco sorrise,
per nulla infastidito da quel dono.
-Grazie…-
-Dei del
cielo, il signor Malfoy mi ha appena ringraziato!-
Draco
ignorò quel commentino sarcastico, abbandonò il regalo sul suo cuscino e si
sporse a baciarlo, incredibilmente sollevato.
***
Hum… Capitoletto faticoso ^^” ma davvero
taaaanto tenero *.*
Potrei intitolarlo “E così assistemmo alla
rivincita di Harry” XD
Comunque, Draco ormai è stra-arci-cotto,
Harry… Bè, lui lo era già da un po’ ma era cattivo e non lo ammetteva >.<
con il gesto del collare si è risolto tutto no??
Tutto risolto anche per Lyla e Brian, chissà,
chi vivrà vedrà! XD
Per
quanto riguarda il sequel ho le idee abbastanza chiare, insomma, quello che
questa fic lascerà in sospeso sarà svelato poi con calma.
Grazie
per le recensioniiii!!!
Cally
|
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Capitolo 31 *** .. ***
Nuova pagina 1
Comunicazione di servizio: Ragazze se mi volete bene mentre
leggete questo capitolo ascoltate la canzone What Hurts The Most dei Rascal Flatts
Androginamente acido
Appena arrivata a
casa, Lyla si precipitò a farsi una doccia. Non si sentiva così emozionata e
piena di aspettativa da parecchio tempo, precisamente dall’ultima volta che era
stata con Brian.
Sorrise e si concesse un piccolo sospiro ricordando il
bacio che si erano scambiati alla stazione di polizia. Ancora non riusciva a
credere che fosse successo davvero.
Uscì dalla cabina doccia avvolta in un morbido telo di
spugna e si diresse in camera sua. Non appena entrò nella sua stanza però, si
incupì immediatamente.
Era una cosa che non voleva nemmeno prendere in
considerazione, tuttavia la sua razionalità stava cominciando a farle presente
che forse… Forse Brian si era voluto solamente prendere gioco di lei. Un’altra
volta.
Si strinse nell’asciugamano e rabbrividì. Non lo avrebbe
sopportato, di questo ne era sicura… Ma era un’ipotesi da prendere in
considerazione.
All’entusiasmo che aveva provato poco prima, si sostituì
una sensazione di sconforto che le fece riempire gli occhi di lacrime.
Più ripensava al bacio e al comportamento che Brian aveva
avuto con lei, più si convinceva che si era illusa per l’ennesima volta… Niente
sarebbe tornato com’era un tempo. Brian non poteva averla perdonata, lei non
gli aveva dato fornito nessun motivo per farlo… Anzi, l’aveva abbandonato
un’altra volta!
Una piccola lacrima sfuggì al suo controllo e rotolò lungo
la sua guancia destra.
-Hei…-
-Brian!- Lyla si voltò così velocemente verso la porta
della sua stanza che inciampò nei suoi stessi piedi e finì stesa sul letto.
Una risata leggera e divertita riempì l’intera stanza.
-Sembri quasi sorpresa di vedermi, dubitavi forse che
sarei venuto da te?- la stuzzicò lui, sedendosi a sua volta sul letto.
Lei si alzò a fatica e lo fissò, incapace di formulare un
pensiero razionale. Ma allora…
-Io… Credevo che…- senza nemmeno finire di parlare, Lyla
lo abbracciò di slancio. Brian la strinse forte contro il suo torace e iniziò
ad accarezzarle lentamente la schiena nuda. Poi avvicinò il viso al suo
orecchio sinistro.
-Ti ho odiato molto Lyla.- le sussurrò. Lei si irrigidì
fra le sue braccia ma non si spostò di un centimetro. Sapeva di meritare quelle
parole.
-Ti ho odiato più di qualsiasi altra persona al mondo
quando mi hai lasciato. Però… Non ho mai potuto e non posso fare a meno di te.
Tu sei la mia famiglia Lyla. Sei una parte di me che ho compreso di non poter
allontanare… Nonostante tutto e tutti.
So di essermi comportato da stronzo, bè… Forse perché lo
sono veramente e tu lo sai. Lo sai perché conosci tutti i lati del mio
carattere, così come io conosco i tuoi.
Probabilmente tra di noi non andrà sempre tutto bene,
all’orizzonte vedo solo tante difficoltà…
Prima fra tutte la nostra famiglia, ma non per questo posso permettermi di
rinunciare a te. Nessuno mi farà più rinunciare a te!… Sono pronto a
ricominciare tutto da capo...-
-Voglio fare l’amore con te…-
Fino a pochi giorni prima Draco non avrebbe mai pensato di
potersi sentire così… Vivo. Eppure in quel momento, seduto in spiaggia
con Harry ad osservare il tramonto, si sentiva in pace con il mondo intero e
soprattutto con se stesso.
Sorrise ed allungò una mano a sfiorare quella del moro,
Harry la strinse e continuò ad osservare il sole che spariva dietro la linea
dell’orizzonte.
-Harry…?-
-Mh…-
Prima che Draco avesse il tempo di parlare il cellulare di
Harry iniziò a suonare con insistenza. Il biondo sbuffò irritato, mentre Harry
rispose.
-Ciao Remus!… Si, va tutto bene… Si, sono stato attento a
non esagerare!… Ok, te lo saluto… No, partiamo domani sera… Davvero? E’ una
splendida notizia!… Allora ci vediamo lunedì, salutami Sirius… Ciao.-
Quando Harry mise fine alla conversazione, Draco lo fissò
curioso.
-Che ti ha detto di bello?-
-Probabilmente non ci crederai, ma lui e Sirius… Si stanno
frequentando!- esclamò felice il moro. Draco sorrise sornione. Aveva visto quei
due insieme solo una volta, ma conoscendo Sirius e il suo carattere focoso…
Harry sembrò intuire i suoi pensieri poco casti perché gli pizzicò con forza
una guancia.
-Hei! E ora cosa ho fatto?- si lamentò subito il biondo,
Harry lo ignorò e si allontanò un po’ da lui.
-Guarda che tra noi due solo posso essere quello
perennemente imbronciato!…- soffiò Draco, avvicinandosi piano ad Harry che però
si alzò e si allontanò di nuovo.
-Potter, vieni subito qui!- strillò imperioso il biondo.
Harry sogghignò e gli fece cenno con il dito indice della mano destra di avvicinarsi.
Draco non se lo fece ripetere due volte e si catapultò letteralmente su di lui,
tuttavia Harry non lo abbracciò come invece si aspettava il biondo, ma se lo
caricò agilmente su una spalla.
Draco, con il sedere all’aria, cominciò a urlare epiteti
poco carini all’indirizzo di Harry che intanto se la rideva alla grande.
-Potterrr!! Mettimi giù, immediatamente! Guarda che non
scherzo!!-
-Lo so principessa, ho imparato a conoscerti ormai.-
Draco strabuzzò gli occhi e ammutolì di colpo, Potter lo aveva
appena chiamato… Principessa?… Quando riuscì, parecchi secondi dopo, a
riprendersi, scoprì con sommo orrore che quel cretino si era immerso ormai fino
al ginocchio nell’acqua tiepida.
-Cos… Cosa credi di fare?! Non provare a buttarmi in acqua
sai?! I miei pantaloni non sono fatti per essere bagnati e ti faccio presente
che costano più di tutta la tua casa!-
Harry sbuffò annoiato. Sempre la solita storia.
-Come la fai lunga…-
Un attimo dopo Draco si ritrovò, inesorabilmente, in
acqua. Quando riemerse, tossendo come un ossesso e spuntando acqua, trovò Harry
che rideva divertito.
-T… Tu! Maledetto!-
-Questa è la punizione per aver pensato a Sirius. Sappi
che non sono più disposto a dividerti con nessuno.- gli fece presente il moro
assottigliando gli occhi.
Draco boccheggiò alla ricerca di aria. Ancora non capiva
come Potter riuscisse a dire cose come quelle così tranquillamente. Tuttavia
non disse nulla, semplicemente si avvicinò ad Harry e, dopo averlo stretto in
un abbraccio, lo baciò, cercando di fargli capire con quel gesto tutto quello
che sentiva di provare per lui. Harry sorrise appena contro le sue labbra e lo
strinse a se, facendo combaciare alla perfezione il corpo bagnato di Draco al
suo, e rispose al bacio.
Rimasero nell’acqua a baciarsi per parecchi minuti, poi
Draco rabbrividì violentemente ed Harry lo trascinò ancora sulla spiaggia.
-Draco…?-
-Mh?…-
-Ti amo…-
-Scusa, non ho capito bene…- mormorò Draco, lasciandosi
cadere sulla sabbia sempre più sconvolto. Harry ridacchiò.
-Ho detto che ti amo, nonostante tu sia l’essere più
assurdamente assurdo che abbia mai incontrato. Sei dispotico, acido, bugiardo,
egocentrico e anche… Maledettamente favoloso… In sostanza non voglio più fare
finta di niente. Non mi interessa che tu sia un uomo… Un uomo stronzo a dir la
verità, io… Io ti voglio al mio fianco.-
Draco dovette far
appello al suo leggendario autocontrollo per non farsi venire un attacco di
cuore fulminante.
Potter non poteva avergli detto davvero quelle cose!
Quando però lo guardò negli occhi ne ebbe la conferma e si sentì morire di
nuovo. In tutta la sua vita nessuno gli aveva mai detto di amarlo, neppure i
suoi genitori. Certo, qualcuno dei suoi partner occasionali ci aveva provato,
ma lui era sempre stato attento a glissare con abilità la questione, ma ora…
Ora era tutta un’altra storia. Potter era li, davanti a lui, e lo fissava con
una strana luce negli occhi che assomigliava pericolosamente all’aspettativa.
Già, perché Harry si aspettava qualcosa da lui, quantomeno una risposta e
questo lo capiva, ciononostante non riusciva a dire nulla.
Nei secondi seguenti, proprio come dicevano accadesse nel
momento della morte, davanti ai suoi occhi cominciarono a scorrere le immagini
dei momenti che aveva trascorso con Harry: il giorno in cui si erano conosciuti
e lui lo aveva trovato uno straccione… estremamente carino, la loro prima
litigata, la cena al McDonald e al ristorante francese, le rivelazioni sulla
malattia di Harry, la prima volta che avevano fatto l’amore… Era davvero pronto
ad accettare completamente Potter nella sua vita?…
-Draco?- Harry lo chiamò piano
-Si cazzo! Sono
pronto!- esclamò all’improvviso Draco, e prima che Harry avesse il tempo di
fare qualsiasi cosa lo trascinò sulla sabbia e si posizionò a cavalcioni su di
lui. Il moro lo fissò perplesso.
-Draco ma che…-
-Zitto Potter perché non so quando riuscirò a ripetere
questa cosa… Io… Io… Oh, al diavolo! Harry Potter io ti amo!-
***
Bene, bene, bene… A quanto vedo siamo giunti ad una
svolta *.*
Quanto Love in questo capitolo, mi è quasi
venuto il diabete XD
La fine di “Androginamente acido” si avvicina
e a questo punto si avvicina anche il sequel… Yessss!!!! *.*
Un mega bacione a tutte e grazie per le
recensioni, vi adoroooo!!!!
Cally
|
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Capitolo 32 *** - ***
Questo capitolo è stato scritto interamente con la canzone dei Train –Drops
of Jupiter- per cui se vi va ascoltatela XD
Androginamente acido
Harry
lo amava, lo amava! Amava lui, Draco Malfoy. Nonostante nella sua mente
continuasse a ripeterselo, ancora non riusciva a crederci del tutto. Si rigirò
nel letto per l’ennesima volta. Quella notte non era riuscito a chiudere occhio
e la colpa era tutta di Harry. In primis aveva preteso un tour de force sotto le
lenzuola, ignorando bellamente i consigli del medico, e poi… Beh, gli aveva
ripetuto di amarlo una decina di volte.
-Mi ama…- sussurrò elettrizzato, salvo poi darsi
dell’idiota per aver pensato a voce alta. Fortuna che Harry era uscito alla
ricerca di qualcosa da mangiare, altrimenti era sicuro che avrebbe iniziato a
sfotterlo e lui sarebbe stato costretto ad ucciderlo… E decisamente non voleva
farlo.
Nonostante tutta la confusione che aveva in testa sorrise beato, era solo in
camera e per una volta non doveva preoccuparsi di sguardi indiscreti.
Improvvisamente sentì la mancanza della voce calda e rassicurante di Blaise,
così afferrò il suo cellulare e compose velocemente il numero dell’amico. Non
era mai stato per così tanto tempo senza parlargli e si sentì leggermente in
colpa per essersi quasi dimenticato di lui.
Il
telefono squillò a vuoto un paio di volte poi finalmente Blaise rispose.
“Oh,
lo stronzetto si è ricordato di avere un amico?” lo punzecchiò subito, senza
nemmeno salutarlo. Draco ridacchiò.
“Ciao
anche a te Blaise, allora, come procede la vita senza avermi intorno? Immagino
che in questi giorni tu e Pansy vi siate sentiti persi senza di me…”
“Mh…
A dir la verità non ci siamo mai sentiti così… Liberi di scopare come conigli,
ecco, senza avere il terrore che tu potessi piombare in casa da un momento
all’altro.”
“Siete proprio due bastardi ingrati!…" Sbuffò Draco risentito. Questa volta fu
Blaise a ridacchiare divertito.
“E la
tua vacanza come procede? Se non sbaglio deve essere agli sgoccioli.”
“Guarda caro che io non sono in vacanza!… Sto lavorando io!…”
“Oh…
Si, certo…”
“Cos…
Hei! Stai per caso facendo l’accondiscendente con me?”
“Ma
che ti viene in mente Draco, lo sai che non lo farei mai…”
“Si,
certo, e io non farei mai del sesso con Harry!” sbottò seccato il biondo.
Dall’altra parte del telefono per parecchi secondi udì solo il respiro calmo di
Blaise.
“Sai cosa penso Draco? Che c’è qualcosa che tu muoia
dalla voglia di raccontarmi.” Gli disse all’improvviso con Blaise, sfoderando
per l’occasione la sua migliore voce suadente, quella che sapeva avrebbe fatto
parlare Draco.
“Hum… E cosa te lo fa credere di grazia?” indagò subito
Draco, iniziando poi a mordicchiarsi piano il labbro superiore. Blaise sospirò
teatralmente.
“Il fatto che tu abbia chiamato Potter con il suo nome
suppongo. Ti conosco troppo bene Draco. Non puoi pensare di fregarmi veramente.”
Cazzo, cazzo, cazzo! Draco si insultò mentalmente, che
errore da dilettante aveva appena fatto, chiamare Potter per nome… Cazzo!
“Be? Sono giorni che parlo praticamente solo con lui, è
ovvio che a volte lo chiami per nome.” Si affrettò a spiegare.
“Non sarà invece che lo chiami così perché ormai siete
entrati molto in confidenza?” gli domandò candidamente Blaise, sapendo
bene di toccare un tasto dolente. Tuttavia Draco non lo mandò a fanculo come si
aspettava, non subito almeno.
“In effetti, ora che mi ci fai pensare, c’è una cosa che
non ti ho detto.”
“E sarebbe?”
“Credo che Harry Potter sia diventato il mio ragazzo.”
Blaise per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.
Ok, non era psicologicamente pronto per una confessione del genere.
“Cosa vuol dire credo?!! Ne devi essere certo per
la miseria! Ne sei certo Draco?!” strillò con il respiro accelerato. Conosceva
quel biondo da ventitré anni e mai lo aveva sentito dire una cosa del genere.
“Se calcoliamo il fatto che abbiamo passato gli ultimi
due giorni a fare sesso e ieri lui ha detto di amarmi… Si, ne sono praticamente
certo.” Confessò. Certo, avrebbe potuto aggiungere che anche lui aveva
confessato i suoi sentimenti ad Harry, ma proprio non gli sembrava il momento.
“Oh cazzo…” Draco sorrise, ecco perché lui e Blaise erano
amici.
“Avremo tutto il tempo per parlare di questa cosa quando
una volta che sarò tornato a Londra, per favore non dire nulla a Pansy, vorrei
farlo io.”
“Come vuoi… Scusa ma mi serve un po’ di tempo per
assimilare questa… cosa. Non avrei mai creduto che un giorno qualcuno
sarebbe riuscito a metterti al guinzaglio… Deve essere proprio eccezionale
questo Potter, non vedo l’ora di conoscerlo e potergli parlare di persona. A
proposito, quand’è che tornerete?”
“Domani alle sei del mattino arriveremo in aeroporto…
Domani sera farò un salto da te, ok?”
“Va bene, salutami Harry allora.” Lo stuzzicò, poi
mise fine alla comunicazione.
-Che scemo…- mormorò Draco, lasciandosi cadere ancora
steso sul letto.
-Con chi parlavi?- Draco si lasciò sfuggire un urletto
spaventato, intento com’era a parlare con Blaise non si era minimamente accorto
del ritorno di Harry, che ora lo stava fissando con in mano un vassoio ricolmo
di cibarie.
-Mi hai fatto spaventare… Stavo parlando con Blaise…-
mormorò, facendo poi segno ad Harry di raggiungerlo sul letto. Il moro non si
fece pregare e si accomodò al suo fianco, posando il vassoio sul materasso,
proprio davanti a loro.
-Pensavo che prima di partire potremmo andare a salutare
Lyla e… Brian.- Nonostante, proprio un’ora prima, Lyla gli avesse inviato un
messaggio molto eloquente in cui gli raccontava che era al settimo cielo perché
lei e Brian erano tornati insieme, ancora non riusciva a pronunciare il nome del
ragazzo senza provare un senso di disgusto. Era contento per Lyla e sperava con
tutto il cuore che la loro storia potesse funzionare per sempre, tuttavia non
aveva ancora dimenticato che Brian era quasi riuscito a portargli via Draco.
-Mh… Sbaglio o tu hai appena pronunciato il nome di
Brian?-
Harry fece spallucce.
-Lui e Lyla sono tornasti insieme.- si limitò a fargli
presente.
-Ahh, ora capisco un sacco di cose…-
-Idiota! Pensa a mangiare che è meglio…- borbottò Harry,
improvvisamente di cattivo umore. Draco sorrise, il tipico sorriso di chi la
sapeva molto lunga, e, dopo aver immerso il dito indice nella ciotola piena di
cioccolato fuso, si affrettò a sporcare il naso di Harry.
-Hei!- si lamentò il moro cercando subito di pulirsi con
il dorso della mano, Draco però fu più veloce di lui perché gli bloccò il
braccio e, dopo aver tirato fuori la punta della lingua, pulì lo pulì a modo
suo.
Lyla controllò per l’ultima volta che tutto fosse in
perfetto ordine, poi si lisciò la gonna con le mani. Era abbastanza tesa, doveva
ammetterlo, ma era ampiamente giustificata, dopotutto l’ultima volta che si
erano trovati tutti e quattro sotto lo stesso tetto era successo un casino
gigantesco.
-Hei, c’è qualcosa che non va?- gli domandò Brian. Lei si
affrettò a scrollare la testa stando ben attenta a tenere lo sguardo puntato sul
pavimento, così facendo un ricciolo scuro sfuggì dall’acconciatura precaria nel
quale era rinchiuso, scivolandole sulla guancia. Brian allungò una mano, lo
strinse delicatamente tra le dita poi lo tirò leggermente, così facendo Lyla si
ritrovò obbligata ad alzare il viso verso di lui.
-Dimmi cosa ti turba, avanti.-
Lei sorrise dolcemente. Erano anni che Brian non si
preoccupava più per lei.
-Nulla, davvero. Piuttosto, Harry e Draco stanno per
arrivare. Il loro aereo partirà questo pomeriggio, perciò hanno deciso di venire
a salutarci.-
-Nh…-
-Comportati bene, chiaro?-
Brian gli fece una linguaccia prima di lasciare andare la
ciocca di capelli che ancora teneva stretta in mano.
-Vado a farmi una doccia, chiamami quando arrivano i
piccioncini…-
Lyla lo spintonò scherzosamente verso il bagno.
-E io che pensavo di unirmi a te per una doccia
rinfrescante, sto morendo di caldo…- mormorò Lyla giocosa, fancendosi aria con
una mano. Brian la osservò con un sopracciglio inarcato per qualche secondo, poi
sorrise sornione.
-Direi che si può fare…- mormorò, un secondo prima di
afferrarle un braccio e trascinarla con lui in bagno.
***
Olè, eccomi con un altro
capitolo ^.^ Sono molto soddisfatta, devo ammetterlo.
Dunque, dunque, ormai è un
sacco di tempo che continuo a ripetervi che la storia sta per finire e ancora
sono qui a scrivere, per cui vi posso dire ufficialmente che tra due capitoli
(salvo complicazioni) la fic ci abbandonerà per lasciare posto al continuo *.* …
Sono un po’ triste in verità T.T
Un bacione a tutte le gioie
che hanno commentato! Grazie per tutti i complimenti che mi fate!!! XD
Ah, non preoccupatevi troppo
per la salute di Harry, almeno per ora Mwahahahaha!! XD
Ah 2, ho ripostato il primo
capitolo perché le foto di Draco e Harry non si vedevano più, dateci
un’occhiata! ^.^
Cally
|
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Capitolo 33 *** 33 ***
Nuova pagina 1
Androginamente acido
Harry
ringraziò mentalmente tutti i santi di cui conosceva il nome, pochi a dir la
verità, perché il pranzo si era concluso in fretta e senza inutili spargimenti
di sangue. Certo, inizialmente c’era stata un po’ di tensione fra lui e Brian,
soprattutto perché quello stronzetto non aveva perso una singola occasione per
punzecchiarlo, però in fin dei conti tutto era filato liscio.
Era
perfino riuscito a rimanere solo con Lyla per qualche minuto, giusto in tempo
per farsi raccontare tutte le news di cui non era a conoscenza e strapparle la
promessa di continuare a tenersi in contatto nonostante la lontananza, e poi erano
dovuti correre in aeroporto in ritardo come al solito.
Sorrise
e si stiracchiò appena, erano sull’aereo da tre ore e si stava già annoiando a
morte. Si sarebbe accontentato anche di sentire le lamentele di Draco riguardo
la classe economy ma il biondo si era addormentato di botto con la testa
appoggiata alla sua spalla, appena saliti a bordo, così lui aveva dovuto
rinunciare perfino a leggere un quotidiano.
-Mh…
Potter, vuoi stare fermo? Qui c’è qualcuno che cerca di dormire…- mugugnò
infastidito Draco. Harry sbuffò. Se quel damerino viziato credeva di poterlo
usare come cuscino fino a Londra si sbagliava di grosso.
-Peccato,
stavo giusto pensando che mi sarebbe piaciuto finire il discorso che avevamo
iniziato una settimana fa.-
Draco
mugugnò insofferente.
-Quale
discorso?- volle comunque sapere. Sul viso di Harry comparve un ghignetto
malizioso.
-Quello
che avevamo iniziato in bagno, se non ricordo male ci avevano interrotto
proprio sul più bello…-
Draco
aprì gli occhi ed inarcò un sopracciglio, osservando Harry piacevolmente
sorpreso.
-E
bravo il nostro Potty, chi se la aspettava una simile proposta da te? Oh, quasi
rimpiango il ragazzino puro ed innocente dei primi tempi…-
Harry
scrollò la testa, esasperato dal tono melodrammatico di Draco.
-Come
al solito, ti vorrei far notare che la colpa è solo la tua se quel ragazzino è
scoparso. Quindi evita di dispiacerti.-
Draco
si rilassò contro lo schienale del suo sedile e chiuse nuovamente gli occhi.
-E
chi ha detto che mi dispiace? Preferisco di gran lunga il ragazzaccio che si
diventato.-
-Manianco,
io non sono un ragazzaccio.- borbottò Harry, punto sul vivo.
Draco
ridacchiò.
-Certo,
certo.- convenne quietamente, per una volta in vita sua non era intenzionato a
bisticciare con Potter.
-Sei
una vipera.- sibilò il moretto indispettito.
-Lo
so, e so anche che tu mi ami soprattutto per questo.-
-Ne
sei così sicuro?-
-Si.-
-…
Ok, questa te la concedo.-
Draco
sorrise gongolante, adorava averla vinta su Potter e, questo doveva ammetterlo,
nel loro rapporto accadeva raramente che il moro si facesse incastrare da lui.
-Grazie
Potter, ed ora che ne diresti di accompagnarmi in bagno? Sai, non credo di
sentirmi molto bene…-
Harry
sorrise e si alzò dal sedile.
-Oh,
ma certamente, non sopporterei che ti accadesse qualcosa…-
-Si
può sapere chi cavolo stiamo aspettando?- sbottò Harry, infastidito dal
misterioso comportamento del Biondo. Erano scesi dall’aereo da meno di mezz’ora
ma le occasioni che Draco gli aveva fornito per strangolarlo o ucciderlo
direttamente, erano state molteplici.
-Lui.-
-Lui
chi?-
Draco
lo ignorò bellamente e fece cenno ad un ragazzo dai capelli talmente rossi da
sembrare fuoco vivo di avvicinarsi a loro.
-Buongiorno
signor Malfoy. Spero che il viaggio sia stato piacevole e mi scuso per il lieve
ritardo. Prego, dia pure a me le valigie.-
-Grazie
Ronald, prendi anche quella.- gli rispose Draco, indicando la sacca di Harry.
Ronald si sporse per afferrarla ma Harry lo anticipò.
-Grazie
ma non devi disturbarti, ce la faccio benissimo da solo a portarla.- si affrettò
poi a spiegargli.
-Nessun
disturbo signore.-
-Potter,
Ronald è il mio autista e lo pago anche per servizi del genere.- gli fece
notare Draco. Per tutta risposta Harry gli rivolse un’occhiata gelida.
-E’
pagato per portare le tue valigie, della mia me ne occupo io. Comunque piacere
di conoscerti Ron… Posso chiamarti Ron, vero? Io sono Harry.- disse Harry
gioviale all’indirizzo del Rosso, tendendogli poi la mano.
Ron
lo fissò a bocca aperta, sorpreso da quel gesto così… Umano, ma si riprese
immediatamente e si affrettò a tendergli la mano a sua volta.
-Pi…
Piacere di conoscerla, signore.- borbottò un po’ impacciato. Harry gli sorrise
in modo rassicurante.
-Naturalmente
devi darmi del tu.-
-Oh,
bè… Si, certo. Allora… Allora piacere di conoscerti… Harry.-
Draco
sfece schioccare la lingua, palesemente disgustato da quei convenevoli. Potter
doveva sempre dare confidenza agli straccioni!
-Ora
che hai fatto la tua buona azione quotidiana, ti senti realizzato?- sbottò
scocciato Draco all’indirizzo di Harry.
Ron,
captando aria di tempesta, optò saggiamente per battere in ritirata.
-Hem,
signor Malfoy se non le dispiace io vi precedo con i bagagli…-
-Sarà
meglio per te!- tuonò Draco in risposta, fulminandolo con un’occhiata al
vetriolo.
Harry
osservò Ronald andarsene di corsa e non poté fare a meno di scrollare la testa.
Draco era davvero incorreggibile.
-Si
può sapere che ti è preso?- gli domandò Harry, cercando di rimanere il più
calmo possibile.
-Si
può sapere che è preso a te?!! Se non te ne fossi accorto Ronald è un mio
dipendente, e i dipendenti si trattano come… Dipendenti, non come amici!!- lo
aggredì immediatamente Draco. Harry assottigliò gli occhi.
-Vorresti
forse dire che quel povero ragazzo non si merita nemmeno che io gli rivoglia un
saluto cordiale? Io avrò sorvolato sul fatto che sia un tuo dipendente, ok, ma
tu hai sorvolato sul fatto che lui è anche un essere umano! Magari gli fa
piacere se una volta lo tratti come una persona con un po’ di cervello invece
che limitarti ad impartigli stupidissimi ordini!-
-Cos…
Vorresti dire che non lo tratto come una persona?! Io non sono un mostro!- urlò
indignato Draco. Harry sorrise sprezzante.
-No,
certo, però sei un damerino viziato che si crede onnipotente!-
-Ma…
Ma Ronald è pagato profumatamente per fare quello che fa…- Bisbigliò Draco. Non
era giusto che Harry facesse quelle insinuazioni su di lui. Per una volta in
vita sua si sentì profondamente ferito da delle semplici parole.
Harry
si accorse del cambiamento di Draco e si affrettò ad abbracciarlo.
-Scusa,
non avevo il diritto di dirti quelle cose…- gli sussurrò ad un orecchio. Aveva
decisamente esagerato e se ne rendeva conto. Draco si strinse di più a lui.
-Mh…
Ok, accetto le tue scuse, ma la prossima volta te la faccio pagare…-
Harry
sorrise sollevato, aveva evitato un’ennesima catastrofe.
-Andiamo
allora? Se non sbagli oggi abbiamo un bel po’ di visite da fare, e prima vorrei
riposarmi un po…-
-Si,
certo.-
***
Olè,
sono tornati a Londra e hanno già incominciato a litigare, come si amano i miei
amorucci *.*
Scusate
per il ritardo ma sono stata in vacanza (a proposito, nel seguito ci sarà posto
per due o tre aneddoti che riguardano un certo bagnino XD)
Nel
prossimo capitolo entreranno nuovamente in scena Remus, Sirius, Blaise e Pansy ed
ovviamente ci sarà pure il gran finale *.* … Anche se poi non sarà un vero e
proprio finale dato che ci sarà un sequel, ma comunque… Non vedo l’ora!!! XD
Un
bacio a tutte quante!!!
Cally
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Capitolo 34 *** 34 ***
Androginamente acido
-Draco,
Harry, mi congratulo con voi per l’ottimo lavoro che avete svolto. In redazione
sono arrivate tantissime mail di apprezzamento per i vostri articoli.-
Draco,
orgoglioso per quei complimenti assolutamente meritati, gonfiò immediatamente
il petto. Ad Harry, che lo stava osservando divertito, ricordò vagamente un
pavone pronto a fare la ruota davanti ad una macchina fotografica.
-Siamo
noi a doverla ringraziare per l’occasione professionale che ci ha offerto.- si
schernì comunque il biondo. Harry spalancò la bocca, troppo scioccato per dire
qualsiasi cosa. Draco si era appena mostrato… umile, roba da non credere!
Si
riprese solo quando udì la risata gentile di Dumbledore riecheggiare per
l’intera stanza.
-Oh,
ti trovo cambiato ragazzo. Devo forse attribuirne il merito ad Harry?-
Il
moro si ritrovò ad arrossire sotto lo sguardo malizioso di Dumbledore, mentre
Draco annuì con convinzione. In fondo che male c’era ad ammetterlo? Il suo
pseudo cambiamento era da attribuire Harry, solo ed esclusivamente a lui. Era a
causa di quel moro da strapazzo se ormai aveva rivoluzionato il suo modo di
vivere, in due semplici settimane lo aveva cambiato quasi totalmente.
Inoltre
era sicuro che il vecchio non avrebbe mai detto una parola con nessuno riguardo
alla loro discussione.
-Ora
vi lascio andare, immagino sarete stanchi per il viaggio. Domani non
preoccupatevi di venire in redazione perché avete la giornata libera, perciò
riposate.-
Harry
sorrise riconoscente, finalmente lo attendeva un giorno di completo relax. Ne
avrebbe approfittato per andare a parlare con il suo dottore.
Dopo
un ultimo saluto, Draco gli afferrò il braccio con poca grazia e lo trascinò
letteralmente dentro la limousine.
-Ronald,
accompagnaci al mio appartamento per cortesia.- borbottò esausto,
abbandonandosi contro il sedile della vettura.
-Oh,
Ron, non dargli retta. Prima potresti accompagnarci dal mio padrino?-
Draco
sospirò affranto, si era completamente dimenticato della visita che ancora
dovevano fare a Remus e Sirius. Almeno lui aveva avuto la decenza di dare
appuntamento a Blaise e Pansy solo nel tardo pomeriggio. Ma in fondo di che si
stupiva poi, Potter era ,e sarebbe rimasto per sempre, un deficiente.
-E
quel sospirone a cosa era dovuto?- gli domandò Harry, accoccolandosi meglio al
suo fianco. Draco si autoinflisse mentalmente un calcio nelle palle.
-Lasciamo
perdere…- borbottò imbronciato. Harry, dal canto suo, lo trovò semplicemente
adorabile me evitò di farglielo presente.
-Prometto
che sarà una visita veloce, poi mi farò perdonare.- mormorò languido all’orecchio
di Draco che sorrise sornione, forse il cervello di Harry cominciava a dare
segni di vita dopotutto.
-Dunque
Potty, patti chiari e amicizia lunga. Questo è un momento topico per me… Voglio
dire, fino ad oggi Blaise e Pansy, soprattutto Blaise a dire il vero, sono
venuti a conoscenza di pochissimi dei miei partners. Quindi puoi ben immaginare
come mi sento.-
Harry
arricciò il naso e sprofondò, più di quanto già non fosse, nel sedile della
limo.
-Cosa
intendi per pochi, Draco?-
-Domanda
legittima Potty. Mhh… Il primo risale a quando avevo quattordici anni. Il lui
in questione si chiamava Aaron ed era un affarista amico di mio padre. Più che
di un vero e proprio legame affettivo, potrei parlare di una storia basata
quasi esclusivamente sul sesso. Io ero giovane, tenero e bellissimo, lui
disposto ad iniziarmi alle gioie della vita sotto le lenzuola. Ci siamo
frequentati per un annetto o giù di li, poi lui a deciso di finirla di
cornificare la sua mogliettina, così abbiamo smesso di vederci.-
Harry
riuscì a stento a reprimere un conato di vomito all’idea di un giovanissimo
Draco che se la faceva con un ultra quarantenne.
-Non
sono molto sicuro di voler sapere anche degli altri…- mugugnò sofferente il
moro. Draco sbuffò.
-Suvvia
Potter, non fare il moralista ora. Comunque eravamo rimasti ad Aaron giusto?
Bene, dopo di lui c’è stato Jean. Avevamo entrambi sedici anni per la tua gioia
ed eravamo compagni di classe al liceo che ho frequentato a Parigi. Siamo
rimasti insieme all’incirca sei mesi, durante le vacanze estive che ho passato
qui a Londra infatti, ho capito che la monogamia prolungata non faceva per me.
Siamo rimasti amici comunque, devo dire che è proprio un caro ragazzo.-
-Immagino…-
borbottò Harry, sempre più cupo.
-Poi,
in ordine cronologico ci sono stati: Andreas, Noah, Richard, Matt, Thomas,
Julian e Mitch, fino ad arrivare all’unico ragazzo che ha avuto la sfortuna di
farmi piangere e penare per averlo...-
Harry
si morsicò il labbro con forza in attesa di sentire il nome dello sconosciuto. Draco
se ne accorse e ridacchiò.
-Sto
parlando di te, scemo.-
Harry
sorrise, infinitamente più tranquillo, e si sporse a baciare una guancia di
Draco. –Che dire, sono onorato…-
-Ci
mancherebbe altro, tu invece non mi dici
niente riguardo ai tuoi ex?- domandò curioso il biondo. Harry fece spallucce.
Messa a confronto con quella di Draco, la sua vita amorosa appariva
incredibilmente… Scialba e noiosa.
-In
realtà non ho molto da raccontarti Draco. Ho avuto una sola ragazza e sono
rimasto con lei per otto anni, finché non mi ha lasciato per mettersi con un
suo compagno di corso. Probabilmente però, se lei non avesse deciso di mettere
fine alla nostra relazione, le avei chiesto di sposarmi. Sarebbe stato un
gigantesco errore, lo ammetto, ma me ne rendo conto solo ora. Lei mi faceva
sentire bene, in pace con me stesso. Il nostro amore aveva finito per diventare
un legame quasi fraterno, lei se ne è accorta per prima, tutto qui.-
-Posso
sapere il nome della Lei in questione?-
-Ginevra.-
-E…
Hai ancora dei contatti con lei?-
Harry
inarcò un sopracciglio, ormai parlare della sua storia con Ginevra non gli
faceva più alcun effetto, ma Draco sembrava stranamente ansioso.
-Ci
incrociamo qualche volta la mattina a prendere il caffè, ma non le ho più
parlato se è questo che intendi.-
Draco
deglutì sollevato. Scoprire che Harry aveva avuto una sola ragazza per oltre
otto anni era stato un vero shock per il suo ego.
-Quindi
in pratica tu… Sei stato a letto solo con lei?-
-No
Draco, sono stato con un paio di altre ragazze ma senza molte complicazioni
sentimentali. Non sono poi così un santarellino come credi tu, anche se
effettivamente le mie conquiste messe a confronto con le tue impallidiscono.-
Draco
si ritrovò a sorridere beato, Potter aveva perfettamente ragione. Aveva fatto
bene a tacergli le sue storielle extraconiugali,
in caso contrario Harry lo avrebbe considerato alla stregua di un ninfomane.
-Tutto
è bene ciò che finisce bene, non è forse così che si dice? E poi ora tu stai
con me, ci penserò io ad insegnarti tutto quello che non sai.-
-Ed
ecco che ricominci a fare il galletto… Stava iniziando a piacermi il Malfoy
sentimentale in vena di confidenze.-
-Vedi
di non farci l’abitudine Potter, sono pur sempre uno stronzo.-
-Già,
ancora non capisco come ho fatto ad innamorarmi di te. Paragonato a Ginevra
tu…-
-Potter!
Vedi di non stuzzicarmi troppo!- ringhiò Draco, fulminandolo con un’occhiata.
Harry finse di rabbrividire.
-Certo,
mio signore.-
-Idiota!-
Blaise
era in preda ad una vera e propria crisi di nervi. Pansy aveva passato tutta la
mattina e buona parte del pomeriggio facendo un rumore infernale per pulire
casa, infischiandosene bellamente del fatto che la notte prima era tornato a
casa ad un orario indecente e che probabilmente desiderava dormire. Era un modo
per punirlo, lo sapeva bene, eppure non riusciva a non essere incazzato a morte
con lei.
-Pansy!
Spegni quel dannato coso o giuro che ti ammazzo!- urlò, indicano come un
ossesso l’aspirapolvere che lei stringeva ancora nella mano destra. Pansy lo
squadrò con sufficienza e Blaise sentì il sangue ribollirgli nelle vene.
-Fra
poco Draco sarà qui e voglio che sia tutto perfettamente in ordine. Non è certo
colpa mia se questa notte hai preferito rimanere alla festa con quelle
sgualdrine da due soldi, piuttosto che tornare a casa con me.- sibilò
-Non
fare la gelosa, non ti si addice per niente, lo sai?- soffiò Blaise velenoso.
Per tutta risposta Pansy accese nuovamente l’aspirapolvere.
Il
ragazzo contò mentalmente fino a dieci, trattenendosi dall’impulso di
strangolarla. Non la godeva proprio quando era così acida, e tutto perché aveva
preferito la compagnia di altre ragazze. Come se fosse una novità poi. Quando
si erano fidanzati lui era stato il più fedele degli innamorati per tre anni,
ma ad un certo punto, nonostante continuasse ad amare Pansy, aveva sentito il
bisogno di altre donne. Aveva iniziato così a frequentare segretamente un paio
di altre ragazze, almeno finché Pansy non lo aveva scoperto e lasciato.
Tuttavia entrambi, dopo poco tempo, avevano sentito la necessità l’uno
dell’altra ed avevano finito per tornare insieme. Lui però era stato
chiarissimo, voleva la libertà di poter uscire con altre ragazze e Pansy aveva
capitolato pur di stare con lui. Qualche giorno dopo essersi rimessi insieme
avevano deciso di andare a convivere, ma le cose non andavano sempre benissimo
tra loro, proprio come quel giorno.
-Sei
una dannata strega! Maledetto il giorno in cui ho deciso di tornare con te!-
Senza
nemmeno spegnere l’elettrodomestico, Pansy gli sferrò un calcio nello stinco.
-E
tu sei uno stronzo, ma questo lo sappiamo entrambi!-
Blaise
non si lasciò sfuggire un solo gemito di dolore ma afferrò Pansy per un braccio
e la strattonò con forza verso di lui.
-Posso
sapere che diavolo hai?- ringhiò il moro, spegnendo con la mano libera
l’aspirapolvere. Lei si lasciò sfuggire un urletto.
-Secondo
te?!... Io… Io… Oh, sei un maledetto cretino! Ed ora lasciami andare, devo
andare a prepararmi.-
Blaise
lasciò la presa facendo schioccare la lingua infastidito.
Draco
controllò un’ultima volta l’aspetto di Potter poi si decise a suonare il
campanello di casa Zabini-Parkinson.
La
porta si spalancò quasi immediatamente e lui fu investito da un uragano dai
capelli scuri che gli si appiccicò letteralmente addosso.
-Ciao
anche a te Pansy, ti trovo splendida come al solito…-
La
ragazza ridacchiò e gli schioccò prontamente un bacio sul collo.
-Quanto
mi sei mancato tesoro!-
-Anche
tu mi sei mancata Pansy.-
Harry,
che aveva assistito a tutta la scenetta in religioso silenzio, si decise a
schiarirsi la voce. Solo a quel punto Draco e Pansy sciolsero l’abbraccio che
ancora li stava unendo.
-Hem,
ciao, io sono Harry…- borbottò a quel punto il moro, decisamente imbarazzato.
La ragazza lo osservò per qualche secondo ed Harry ne approfittò per fare
altrettanto, notando solo in quel momento quanto effettivamente bella e
particolare fosse. Il suo viso era molto particolare, con lineamenti marcati ma
non per questo poco femminili. I suoi occhi erano grandi, scuri e finemente
truccati; le labbra rosse e carnose mentre il naso piccolo e leggermente
schiacciato. Fisicamente era minuta, messa a fianco di Draco faticava ad
arrivargli alle spalle di Draco, tuttavia aveva un seno abbondante e fianchi
decisamente rotondi, abilmente mascherati dal vestitino che indossava.
-Piacere
di conoscerti Harry. Vorrei dirti che Draco mi ha parlato molto di te ma in
effetti non è così. Sono a conoscenza solo di alcune cosucce piuttosto
interessanti a dire il vero, ma sono sicura che Blaise sarà informatissimo.-
Harry
sorrise incerto, magari si stava sbagliando, ma avrebbe giurato di aver sentito
una punta di acidità nelle parole di Pansy. Suo malgrado si augurò di non
esserne la causa.
-Non
essere sciocca Pansy, sai benissimo che anche Blaise sa pochissimo sul conto di
Harry.- pigolò Draco. Lei gli accarezzò amorevolmente la schiena.
-Ok,
mi fido. Ora entriamo in casa, sto facendo la figura della maleducata con
Harry.-
Draco
annuì e fece cenno al moro di seguirli in casa. Blaise li stava aspettando in
salotto, comodamente seduto su un piccolo divano di pelle rossa. Il moro rimase
un attimo stordito dalla perfezione che sembrava emanare Zabini.
-E
così tu devi essere il famoso Harry Potter. Complimenti per la scelta Draco, è
davvero carino il ragazzo.-
Harry
si grattò la punta del naso, imbarazzato a morte, Draco sfoderò il suo miglior
sorriso da predatore.
-Avevi
forse qualche dubbio Blaise?-
-Su,
non fare il permaloso Draco. Piuttosto, il viaggio com’è andato? Ho letto
alcuni dei vostri articoli e devo dire che non erano niente male.-
-Il
solito adulatore…-
-Draco,
ti dispiace se ti rubo Harry per qualche minuto? Lo porto in cucina e gli offro
un caffè, così tu e Blaise potete starvene tranquilli a parlare.-
-Mi
sembra un’ottima idea Pansy. Harry, seguila in cucina.-
Il
moro corrucciò le labbra, risentito dalle parole di Draco. Gli sembrava proprio
di essere appena stato… liquidato.
-Io
veramente…- il suo debole tentativo di ammutinamento fu stroncato sul nascere dall’occhiata
eloquente di Draco.
-Ok,
fammi strada Pansy…-
Aveva
passato le ultime due ore a parlare fitto fitto con Pansy ed aveva scoperto
cose di Draco che ignorava totalmente, nonostante questo iniziava davvero a
sentirsi ignorato dal suo ragazzo. Erano tornati da poco da un viaggio a dir
poco stressante, personalmente si sentiva a pezzi e ansioso per la visita che
avrebbe dovuto fare da li a poco per controllare come se la passava il suo
cuore, e tutto quello che sapeva fare Draco era starsene seduto su un divano a
chiacchierare amabilmente con il suo migliore amico. Cazzo.
-Pansy
sono davvero molto stanco, non ti offendi vero se propongo a Draco di
accompagnarmi a casa?-
La
morettina gli sorrise.
-Ci
mancherebbe, piuttosto sono convinta che Draco non prenderà bene il fatto di
essere interrotto nel bel mezzo di una delle sue chiacchierate con Blaise. Sai,
è piuttosto rancoroso.-
Harry
alzò gli occhi al cielo, sapeva perfettamente quanto Draco riuscisse ad essere
seccante.
-Correrò
il rischio, sono a dir poco distrutto…- sbuffò Harry, alzandosi lentamente
dalla poltrona. La ragazza gli sorrise complice.
-Devo
proprio dirtelo, Draco non poteva trovare un ragazzo migliore di te.-
Harry
si rese conto, ovviamente con orrore, di essere arrossito tremendamente perché
Pansy iniziò a ridacchiare divertita.
-Bè,
grazie…- borbottò a quel punto Harry, piuttosto imbarazzato. Per tutta risposta
la ragazza gli fece segno di andare da Draco. Il moro annuì prontamente e
velocemente marciò fino al salotto dove, come si aspettava, trovo Draco e
Blaise ancora impegnati a discutere.
-Draco?-
lo chiamò piano. Il biondo smise di parlare all’amico e si voltò verso di lui.
-Che
vuoi?- sbottò, evidentemente infastidito. Blaise sorrise sornione, Harry invece
si irrigidì visibilmente.
-Tornare
a casa mia, sempre se non ti dispiace. Sono stanco e…-
-Si,
mi dispiace. Se non te ne fossi accorto io stavo parlando con Blaise. Torna in
cucina da Pansy.-
Harry
strinse i denti, soffocando per puro miracolo la voglia che aveva di prendere a
schiaffi il volto sorridente di Blaise e quello seccato di Draco. Era stanco di
farsi mettere i piedi in testa da quel deficiente.
-Bene,
in questo caso torno a casa da solo. Non ho certo bisogno del tuo permesso.
Ciao Blaise, è stato veramente un piacere conoscerti.- in realtà non era vero,
ma la sua buona educazione gli aveva imposto di mentire. Bello schifo essere
educato. Afferrò al volo la sua giacca e la indossò sotto lo sguardo glaciale
di Draco e quello sempre più divertito di Blaise. Harry ignorò entrambi ed uscì
dall’appartamento senza nemmeno voltarsi indietro. Una volta fuori si bloccò,
Draco non aveva neppure provato a fermarlo. All’improvviso si sentì
incredibilmente triste. A testa china si diresse verso l’uscita dell’edificio,
ma prima che potesse uscire due braccia gli circondarono la vita.
-Si
può sapere dove pensi di andare?- gli sussurrò Draco all’orecchio destro. Harry
rabbrividì.
-Mi
pare di avertelo già detto, sto tornando a casa mia. Sono stanco.- Harry si
sforzò di rimanere distaccato ma Draco non gli rese le cose facili dato che
abbassò la testa e gli depositò un piccolo bacio alla base del collo.
-Ok,
sei sicuramente stanco. Ma c’è qualcos’altro che non va, dico bene?-
Harry
sfuggì dalla sua stretta e si voltò a fronteggiarlo.
-Si
Draco, c’è qualcos’altro che non va. Ho bisogno di sapere che per te io vengo
prima di tutto, anche tedi tuoi amici… anche di Blaise. Sono stato infelice per
molto tempo e me ne rendo conto solo ora, non voglio esserlo di nuovo Draco…
Non so se riuscirei a sopportarlo.-
-Io
voglio un bene infinito a Pansy e Blaise, sono due persone necessarie perché io
continui ad essere quello che sono. Non pretendo che tu riesca a capirlo, però
è te che amo Harry, e questo per me è una certezza. Non puoi chiedermi di
rinunciare a loro, non ce la farei…-
Si
fissarono in silenzio per qualche secondo poi Draco gli saltò letteralmente addosso.
-Andiamo,
o giuro che ti scopo qui sul marciapiede.- sussurrò Draco, strusciandosi
lascivamente addosso ad Harry. Il moro sorrise e gli baciò una guancia. Chissà
come sarebbe finita la loro storia…
-Non
sarebbe male, sai?-
FINE
Ho
iniziato questa storia un po’ per gioco nell’estate del 2007 e da allora sono
successe un sacco di cose. Tanto per cominciare io sono invecchiata! Ahahahah! E
anche voi a causa di tutti i miei ritardi T.T Scusate ancora!
Ancora
non riesco a credere di aver finito di scrivere “Androginamente acido”, sono
molto emozionata *.*
Ok,
ammetto che il finale è piuttosto aperto e sono rimaste irrisolte un sacco di
questioni. Il motivo è presto detto, tra poco arriverà un Sequel XD
Grazie
a tutte per avermi seguito fino ad oggi, un grosso bacione e… speriamo di
risentirci presto se vi va!
P.S.
Il sequel si intitolerà Pensavo che l’amore vero esistesse solo nelle favole a suo tempo capirete
il perché *.*
Cally
!”!
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