Androginamente acido

di Ali_Lambert
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** / ***
Capitolo 2: *** / ***
Capitolo 3: *** / ***
Capitolo 4: *** / ***
Capitolo 5: *** / ***
Capitolo 6: *** / ***
Capitolo 7: *** / ***
Capitolo 8: *** / ***
Capitolo 9: *** / ***
Capitolo 10: *** / ***
Capitolo 11: *** / ***
Capitolo 12: *** / ***
Capitolo 13: *** / ***
Capitolo 14: *** / ***
Capitolo 15: *** / ***
Capitolo 16: *** / ***
Capitolo 17: *** / ***
Capitolo 18: *** / ***
Capitolo 19: *** / ***
Capitolo 20: *** / ***
Capitolo 21: *** / ***
Capitolo 22: *** / ***
Capitolo 23: *** / ***
Capitolo 24: *** / ***
Capitolo 25: *** / ***
Capitolo 26: *** / ***
Capitolo 27: *** *.* ***
Capitolo 28: *** / ***
Capitolo 29: *** ... ***
Capitolo 30: *** - ***
Capitolo 31: *** .. ***
Capitolo 32: *** - ***
Capitolo 33: *** 33 ***
Capitolo 34: *** 34 ***



Capitolo 1
*** / ***


Nuova pagina 1

What if?...

 

E se Harry e Draco fossero due semplici ventenni londinesi?

E se Harry e Draco non si fossero mai conosciuto e di conseguenza mai odiati?

E se Harry e Draco si incontrassero per caso in un giorno di pioggia?

 

 

 

Androginamente acido

 

 

 

Chiunque può arrabbiarsi, questo è facile; ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.

 

_Aristotele_

 

 

 

Sbuffò per l’ennesima volta, rendendosi conto che il suo cellulare aveva quasi esaurito la batteria.

Si passò nervosamente una mano tra i capelli scuri adocchiando l’orologio, era in ritardassimo e lui odiava arrivare in ritardo agli appuntamenti! Quel giorno però il destino sembrava odiarlo particolarmente.

Erano solo le undici di mattina, ma come recitava un famoso proverbio le disgrazie non vengono mai sole, infatti: non era suonata la sveglia, il tostapane si era fulminato, si era tagliato la guancia destra facendosi la barba, non aveva trovato il suo paio di calzini portafortuna, la macchina non si era decisa a partire costringendolo così a prendere la metropolitana, ed ora il telefono era praticamente morto!

-Accidenti!- fissò sconsolato le piccole goccioline d’acqua che cadevano dal cielo… Aveva dimenticato l’ombrello!

Strinse i denti dando un’ultima occhiata all’orologio, ok, aveva dieci minuti di tempo per arrivare praticamente dall’altra parte della città!

Con un sospiro si portò la valigetta, che fino a quel momento aveva tenuto in mano, sopra la testa, in un mero tentativo di ripararsi dalla pioggia che stava diventando più fitta.

-Oh, al diavolo!- senza pensarci un secondo di più, uscì dalla metropolitana.

 

 

 

Proprio non riusciva a capire perché suo padre avesse insistito così tanto per fargli fare quel colloquio, il proprietario del giornale era lui a che serviva quindi presentare una domanda di lavoro? Era ovvio che sarebbe stato assunto.

Rabbrividì al pensiero, la parola “lavoro” nel suo vocabolario personale non era minimamente presente!

Corrucciò le belle labbra piene in una smorfia di disappunto, se suo padre credeva di incastrarlo così facilmente si sbagliava di grosso! Draco Malfoy non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, e questo era un dato di fatto.

Annoiato dall’attesa iniziò a giocare con il suo cellulare, acquistato appena due giorni prima a New York.

Aveva quasi battuto il boss del quarto livello, quando qualcuno irruppe nella piccola stanzetta con la grazia di un elefante. Seccato da quell’intrusione alzò gli occhi dal display e fissò truce il nuovo arrivato.

Ad occhio e croce doveva avere la sua età, alto, ben fatto… Straccione e bagnato fradicio!! Osservò con disgusto crescente il ragazzo, che aveva preso a guardarsi intorno nervosamente. Quando lo vide i suoi occhi verdi si spalancarono speranzosi.

-Oh, grazie a Dio sono arrivato in tempo…- mugugnò, lasciandosi cadere stancamente su una delle poltroncine, Draco inarcò un sopracciglio biondo

-In tempo per cosa?-  fece acido, il ragazzo biondo lo guardò con un’espressione allucinata

-Ma scusa, non è qui che si tiene il colloquio per quel posto da giornalista sportivo?- Draco storse il naso

-Si, ma è inutile che rimani, il posto è già mio- il ragazzo spalancò gli occhi mortificato e prese a mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore, nascondendo malamente la sua delusione

-Ah… Bè, ok…- borbottò, poi alzò nuovamente lo sguardo, puntandolo in quello metallico di Draco

-Che maleducato, non mi sono neppure presentato! Io sono Harry, Harry Potter- esclamò ritornando sorridente, Draco sbuffò, che seccatura quel Potter!

Noncurante dello sguardo di Harry puntato su di lui riprese a giocare con il suo cellulare

-E tu come ti chiami?- Draco strinse i denti irritato, come poteva quella nullità non riconoscerlo?!

-Io sono Draco Lee Malfoy!- ringhiò, Harry sussultò.

-Tu se quel Draco Malfoy?- fece incredulo

-Per quanto ne so, si!- quel ragazzo gli dava sui nervi, non c’era niente da fare, era una questione di pelle!

Harry stava per rispondergli quando la porta della stanza si aprì nuovamente

-Signor Malfoy, signor Potter, sono felice di fare la vostra conoscenza- Harry si alzò subito dalla poltrona e porse la sua mano destra al buffo uomo che era appena entrato.

-Il piacere è tutto mio signor Dumbledore, è un onore enorme per me essere stato convocato qui per sostenere questo colloquio- Dumbledore sorrise e strinse con forza la mano di Harry nella sua

-Il piacere è tutto mio ragazzo, il tuo professore di letteratura mi ha parlato molto bene di te, so che saresti perfetto per questo lavoro…- fece una piccola pausa prima di continuare –Tuttavia, abbiamo anche un altro candidato-

Harry annuì e si voltò verso Draco, che incurante della presenza di Dumbledore stava giocando con il cellulare. Harry strinse i denti, quel ragazzo era di un’acidità insopportabile! E da quello che aveva potuto notare era anche parecchio maleducato!

-Non potresti avere almeno la gentilezza di alzarti?!- sbottò infastidito Harry, Draco alzò finalmente lo sguardo, seccato all’inverosimile da quell’osservazione

-Come osi parlarmi così?! Razza di straccione..- sibilò maligno, Harry assottigliò gli occhi, aveva ormai capito con chi aveva a che fare, i giornali avevano ragione a dipingere Draco Malfoy come un arrogante e viziato signorino di alta società!

-Chi sei tu per parlarmi così!- ringhiò, Draco si alzò e si avvicinò a lui minaccioso

-Ragazzi, basta così!- entrambi si voltarono verso Dumbledore

-Mi scusi signore…- borbottò mortificato Harry, Draco ghignò

-Femminuccia…- gli sussurrò cattivo, Potter gli rivolse un’occhiataccia

-Androgino… Il posto sarà mio!- il ghigno di Draco si allargò, quel Potter aveva proprio una bella lingua!

-Credici finché puoi…- sbottò pungente, ma prima che Harry potesse rispondergli intervenne Dumbledore a calmare le acque

-Stavo dicendo, signor Potter, che c’è un altro candidato oltre a lei per questo posto. Ma non si deve preoccupare perché io ho deciso di assumervi entrambi-

-Cosa?!- esclamarono all’unisono Harry e Draco, Dumbledore si accarezzò i lunghi baffi bianchi ridacchiando

-Perché vi stupite così tanto? Lei, Harry, è perfetto per questo incarico, e lei Draco… Bè, sa bene che non posso non assumerla per ovvie ragioni- Harry sorrise raggiante per quell’inaspettato complimento

-Grazie per l’opportunità che mi sta offrendo! Non la deluderò signore!- esclamò al settimo cielo, Draco pestò un piede a terra stizzito

-No! Non accetterò mai che questo pezzente venga a lavorare nel mio giornale!!- ringhiò inviperito, Dumbledore sospirò

-Il giornale non  suo, ma di suo padre; e comunque la direzione è affidata a me, quindi io decido di assumere tutte e due. La discussione è chiusa, ci vediamo domani alle sette. Puntuali.- senza aggiungere altro uscì dalla stanza, lasciando soli Harry e Draco.

 

 

***

 

*_* No, davvero ditemi che ne pensate! E’ almeno un po’ decente?

Quando scrivevo questa fic avevo in mente i miei Draco ed Harry ideali, precisamente:

 

Draco à Roger Garth à 

 

http://1.bp.blogspot.com/_qDdkmMSh5u8/SYdJAwS8wYI/AAAAAAAAE4k/fM9WTlp1oBY/s400/roger-garth-1.jpg

http://j.bdbphotos.com/fashion/pictures/4L/76/5476_large.jpg

 

Harry à Tom Welling à 

 

http://handson.provocateuse.com/images/photos/tom_welling_05.jpg

http://handson.provocateuse.com/images/photos/tom_welling_03.jpg

 

Sono perfetti a parer mio ^^ In particolar modo adoro Roger *_* Ma anche Tom ovviamente, e voi che ne pensate??

 

Cally

 

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Capitolo 2
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

Non devi combattere troppo spesso con un nemico,

altrimenti gli insegnerai tutta la tua arte bellica.

 

_Napoleone I_

 

 

Harry si lasciò cadere a peso morto sul letto, le molle cigolarono in modo sinistro ma lui non se ne curò.

Con un po’ di fortuna nel nuovo lavoro sarebbe riuscito a dare una sistemata al suo appartamento. In effetti il termine “appartamento” era un po’ azzardato se riferito alla sua abitazione. Sorrise, ormai erano quasi tre anni che viveva li, ma non aveva apportato alcuna modifica.

 

Il lavabo del bagno perdeva acqua come quando era arrivato, il muro della sua camera da letto si stava scrostando, le mattonelle della cucina erano di uno stomachevole giallo canarino, il forno era rotto e l’acqua calda mancava sei volte su dieci. Eppure non aveva il coraggio di cercarsi un’altra casa.

 

Per lui, che una famiglia vera e propria non l’aveva mai avuta, quel piccolo appartamento rappresentava il mondo intero.

Chiuse gli occhi, ancora non riusciva a credere alla fortuna che aveva avuto… Il lavoro al giornale era un sogno! Non avrebbe mai finito di ringraziare Dumbledore per l’opportunità, questo era sicuro.

Se solo non ci fosse stato Malfoy, quella specie di androgino acido e maleducato, sicuramente si sarebbe sentito ancora più felice.

 

-Lo detesto…-

 

 

 

 

-Lo detesto!! Blaise, non ti rendi conto dell’umiliazione che ho dovuto sopportare per colpa di quel… Quel… Ah! Potter è una piaga!- Il ragazzo moro sorrise divertito, vedere Draco così inviperito era uno spasso. Draco però non prese affatto bene il suo sorriso, considerandolo un affronto vero e proprio

 

-E detesto anche te Blaise!- sbuffò offeso, tirando la camicia che aveva in mano direttamente in faccia all’amico.

 

-Non capisco se ti bruci di più il fatto che Dumbledore abbia assunto anche Potter oltre a te, oppure che tuo padre ti abbia costretto a cercarti un lavoro- Draco borbottò qualcosa di poco comprensibile, aspirando una boccata di fumo dalla sigaretta che teneva fra le dita

 

-Tu non capisci! Domani dovrò alzarmi alle sette!- ringhiò esasperato il biondo, Blaise scrollò la testa

 

-Mi spiace deluderti, ma alle sette dovrai essere al giornale. Questo vuol dire che come minimo la tua sveglia suonerà alle cinque, considerano soprattutto il tempo che ti ci vuole per preparati-

 

-Ah! Non dirmelo!- in preda ad una mezza crisi di nervi finì la sigaretta. Poi si andò a stendere sul letto. Blaise sorrise e prese ad accarezzargli lentamente i capelli biondi. Draco ne approfittò per chiudere gli occhi.

 

-Non so se ce la farò Blaise…- mugugnò, iniziando a fare le fusa

 

-Tu se Draco Malfoy, certo che ce la farai…-

 

 

 

 

Quella mattina era decisamente di buon umore. Tutto sembrava andare per il verso giusto, aveva addirittura trovato cinque sterline per terra! Con un mega sorriso stampato in faccia varcò la soglia dello Sport Gazet, pronto come non mai ad iniziare il suo nuovo incarico.

 

-Potter, sei in ritardo!- Harry sussultò e si voltò verso Malfoy, che dall’alto del suo metro e ottanta lo guardava con sdegno.

 

-Non rovinarmi la giornata Malfoy, trovati qualcosa da fare e lasciami in pace!- sbottò seccato, non avrebbe permesso a quel signorino di minare il suo splendido umore! Vide Draco arricciare il naso e puntargli il dito indice contro

 

-Sei tu che rovini la giornata a me, brutto pezzente!- ringhiò il biondo. Harry decise di ignorarlo e continuò a camminare, diretto all’ufficio di Dumbledore

 

-E non ignorarmi!!- strillò Draco, correndogli dietro. Quando arrivò davanti alla porta dell’ufficio di Dumbledore Harry si fermò e controllò il suo aspetto, si, poteva andare.

 

-Pezzente sei e pezzente rimani- il moro alzò gli occhi al cielo, ma come faceva Malfoy ad essere così insopportabili già di prima mattina?!

 

-Ragazzi, cercavate me?- entrambi trasalirono e si voltarono verso Dumbledore, apparso magicamente alle loro spalle.

 

-Salve! Stavo per bussare al suo ufficio… Volevo sapere le mie mansioni- spiegò Harry, Draco annuì con enfasi

 

-Era quello che stavo per fare anch’io!- proclamò, Harry lo fulminò con un’occhiataccia, bene, pure bugiardo quel Malfoy!

Dumbledore batté le mani divertito e appuntò qualcosa sul piccolo taccuino che teneva nella tasca della camicia

 

-Seguitemi pure, vi condurrò nel vostro ufficio. Li ci sarà qualcuno che vi aiuterà…- Harry e Draco lo seguirono più o meno docilmente fino a che arrivarono in una grossa stanza.

Draco inarcò un sopracciglio piacevolmente colpito, al giornale lavorava un sacco di gente! Allora forse non avrebbe passato tutto il suo tempo con Potter…

 

-Draco, Harry, visto che in teoria avrei dovuto assumere uno solo di voi… Vi toccherà dividere la scrivania- Draco sospirò sconsolato, come non detto. Peggio di così non poteva proprio andare… No?

 

-Ah, naturalmente lavorerete agli stessi articoli- Il biondo scrollò la testa, al peggio non c’era mai fine.

Harry al contrario di Draco sembrava veramente entusiasta, continuava a guardarsi attorno proprio come avrebbe potuto fare un bambino in una pasticceria. E Draco questo non lo sopportava.

 

-Signor Black, può raggiungermi un attimo?- un uomo giovane ed abbronzato si alzò da una scrivania in fondo alla stanza e si diresse lentamente verso di loro, una volta che li ebbe raggiunti Silente procedette alle presentazioni

 

-Sirius, questi sono il Signor Potter e il Signor Malfoy, i nostri nuovi acquisti- Sirius squadrò entrambi con un sorriso

 

-Piacere di fare la vostra conoscenza, vedrete che qui al Gazet vi troverete bene- disse deciso, porgendo la mano ad Harry che la strinse tra la sua. Quando però si voltò verso Draco ricevette solo un occhiata piena di sufficienza. Sirius non si scompose più di tanto, limitandosi a ricambiare l’occhiata.

 

-Sirius, potresti portare Harry e Draco alla loro scrivania?- Black annuì e dopo aver salutato Dumbledore fece cenno a Draco e Harry di seguirlo…

 

 

***

 

Capitolo cortino, lo so ç_ç ma perdonatemi, sto cercando di aggiornare il prima possibile per farvi felici!

Addirittura 9 recensioni… E chi se lo aspettava? Sono veramente felice! Mi fa piacere che la storia interessi a così tanta gente!  ^^

Un grazie immenso a:

Cristie

claudiag

Berenice

kithiara

piper1831 (si, il titolo viene da quel blog ^^)

ShortMaggot

lake

zafirya

Resha91

 

Noto con piacere che si sono create due fazioni, una in favore di Roger e l’altra… No ç_ç Ammetto che la scelta è un po’ azzardata per diversi fattori, ma a me lui piace tantissimo ^^

 

A presto (spero) continuate a seguirmi!

Un bacione

 

Cally

 

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Capitolo 3
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Nuova pagina 1

 

Androginamente acido

 

 

Il denaro non può comprare degli amici,

ma può procurarti una classe migliore di nemici.

_Spike Milligan_

 

 

 

-Hei! Sirius ha dato a me il compito di scrivere l’articolo! Tu devi solo limitarti a startene buono in un angolo!- Draco ignorò bellamente le urla del moro, continuando imperterrito a pigiare lettere a caso dalla tastiera.

 

-Malfoy! Smettila di… Che cavolo stai facendo?! Si può sapere?!- urlò stizzito Harry, spingendolo malamente giù dalla sedia girevole.

 

Approfittando della momentanea “assenza” del biondo, Harry si appropriò della sedia e fissò scocciato il monitor del computer. Quel cretino aveva sprecato un’ora di tempo a scrivere dieci pagine, completamente senza senso, di World!

 

-Ma almeno lo sai usare il computer?- sbuffò irritato, cancellando completamente il lavoro del Biondo.

Draco si alzò da terra con un ringhio, conosceva Potter da meno di quarantotto ore ma poteva già giurare di odiarlo dal più profondo del cuore.

 

-Non sottovalutarmi Potter, potresti pentirtene- sibilò, Harry si voltò appena verso di lui e rise divertito.

 

-E questa cosa sarebbe, una minaccia?- esclamò, Draco assottigliò pericolosamente gli occhi

 

-Fottiti Potter- e senza aggiungere altro uscì inviperito dalla sala. Harry si mangiucchiò l’interno della guancia destra, indeciso sul da farsi. Doveva scusarsi con lui?... Naa, Malfoy era solo un egocentrico figlio di papà, e lui non si sarebbe mai abbassato a fargli delle scuse, che peraltro non si meritava minimamente.

 

-Malfoy dov’è?- Harry alzò lo sguardo e incontrò gli occhi scuri di Sirius

 

-E’ fuggito…- borbottò, trattenendo a stento un sorriso. Sirius inarcò un sopracciglio

 

-Fuggito?- domandò sorpreso, Harry annuì

 

-Diciamo che non aveva molta voglia di lavorare con me, sai, non apprezza il fatto di dover dividere il computer con me- Black sorrise

 

-Scommetto che il principino è andato a lamentarsi da papà- con un sorriso Harry si aggiustò gli occhiali che avevano la brutta abitudine di scivolargli sul naso

 

-Non capisco perché Dumbledore abbia assunto anche lui…- borbottò

 

-Se consideri che il papà del nostro Principe è il proprietario del giornale, nonché l’uomo che scuce i nostri stipendi…- commentò saggiamente Sirius. Harry storse il naso, Malfoy continuava a non piacergli.

 

 

 

 

Entrò nel salone a testa alta, con la fierezza che lo contraddistingueva. Adorava sentire gli sguardi della gente su di sé.

Quando arrivò davanti alla scrivania che divideva con Potter, lo trovò intento a sfogliare un vecchio numero del Gazet.

 

-Già a corto di idee?- il moro alzò lo sguardo e lo fissò sorpreso mentre Draco posizionava il suo computer portatile sulla scrivania.

 

-Che stai facendo?- Draco gli rivolse un’occhiata di pura sufficienza

 

-Devo finire l’articolo- Harry assottigliò gli occhi

 

-Mi sembrava di averti già detto che…-

 

-Non rompere sfigato! Si da il caso che il famoso nuotatore Theodore Nott sia uno dei miei migliori amici, ragion per cui mi ha concesso un’intervista in esclusiva per il Gazet- Draco gongolò nel vedere l’espressione dapprima stupita e poi scioccata di Potter.

 

-Non ringraziarmi Potter, l’articolo porterà solo la mia firma- infierì il biondo. Harry batté un pugno sulla scrivania

 

-Non puoi farlo Malfoy! Dumbledore ha detto che dobbiamo lavorare in coppia! Lo conosci il significato di questa parola?!- ringhiò esasperato, Draco sorrise compiaciuto, Potter arrabbiato era uno spettacolo niente male.

 

-Hum… Non è che adesso hai bisogno di me? Prima mi sembravi piuttosto restio a coinvolgermi…- commentò Draco, godendo della rabbia che bruciava negli occhi verdi di Potter

 

-Senti, a te questo lavoro potrà far schifo, ma per me rappresenta l’occasione di una vita!- borbottò minacciosamente Harry, il sorriso del biondo si allargò

 

-E io posso offrirti i mezzi per diventare il migliore- il moro lo fissò sospettoso

 

-E in cambio cosa vorresti, la mia anima?- Draco si lasciò sfuggire dalle labbra una risatina bassa

 

-Mi piacerebbe molto Potter, ma fortunatamente posso ambire a molto di più. Ti voglio a mia disposizione, sempre- quella rivelazione lasciò Harry completamente senza parole.

Sbatté le palpebre un paio di volte, la salivazione ridotta a zero. Malfoy non poteva avergli fatto una proposta del genere! No signore!l… Allora perché adesso lo stava fissando… Così? Sembrava un lupo pronto a balzare sulla sua preda!

 

-Mi spiace deluderti Malfoy, ma proprio non mi interessi in quel senso. Cioè, io non ho nulla contro i…- si interruppe un attimo, ponderando bene il termine –Contro di te, però sono totalmente etero- borbottò a disagio, Draco lo fissò per qualche secondo poi scoppiò a ridere.

 

-Non preoccuparti Potter, non attenterò alla tua purezza, solitamente non mi piace intrattenermi con i morti di fame. Tuttavia devo ammettere che saresti un compagno di letto niente male…- fece scorrere il suo sguardo sulla figura del moro che arrossì lievemente.

Draco dovette ammettere che fisicamente Potter era piuttosto portato, spalle larghe, petto ampio, gambe lunghe e muscolose… Anche il viso non era male, un po’ anonimo forse, ma piacevole.

 

-Quindi cosa vorresti da me?- Harry si maledì mentalmente, da quando la sua voce era così stridula? Draco sogghignò, divertito dall’evidente confusione del moro.

 

-Per adesso niente, ma vedrai che presto saprai renderti utile- Harry aprì la bocca per rispondere ma l’arrivo di Sirius gli impedì di ottenere spiegazioni più precise.

Così accantonò l’argomento, limitandosi a lanciare di tanto in tanto qualche occhiata a Malfoy, impegnato come al solito a non far niente.

 

 

***

 

Ok, i capitoli sono sempre più corti =_= CHE VERGOGNAAA!!! Ma voi mi perdonate vero?? Cercherò di aggiornare prestissimissimo!!!

 

Un mega grazie a:

 

Pinku

Arli

Fiamma90

Lake

Diavolettadark

Zafirya

 

Grazie mille per la vostra recensione!! Continuate a seguirmi mi raccomando!

Grazie naturalmente anche a tutti quelli che leggono la storia ma sono troppo pigri o schifati per commentare ^^

 

In risposta ad una richiesta di Diavolettadark vi dirò come immagino il mio Sirius ideale: http://www.specialtygiftsandmore.net/Johnny_Depp.jpg Non è azzeccatissimo?? I love Johnny!!

 

Ciauz e alla prossima!!

 

Cally

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Capitolo 4
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Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

Non si è mai troppo prudenti nella scelta dei propri nemici

 

_Oscar Wilde_

 

 

 

 

“Voglio Sirius”

Harry si lasciò sfuggire un sospiro frustrato, nascondendo la testa sotto il cuscino.

Da quando Malfoy, appena due giorni prima, gli aveva fatto quell’insolita richiesta non aveva più avuto un attimo di pace.

Il biondo gli tendeva veri e propri agguati durante l’orario di lavoro per scoprire a che punto era il loro piano. Peccato che il loro piano non esistesse!

 

Insomma, che avrebbe dovuto fare? Andare da Sirius e chiedergli di consegnarsi a Draco Malfoy oppure avrebbe pagato con la vita?... E poi che ne sapeva lui che Sirius fosse gay?...

Rotolò sul letto alla ricerca di una posizione ottimale per dormire, e quando finalmente la trovò chiuse gli occhi.

Un’immagine fugace di Malfoy e Sirius avvinghiati gli balenò in testa, costringendolo ad emettere un mugugno schifato.

No, decisamente doveva convincere Malfoy a cambiare bersaglio. Teneva troppo a Sirius per consegnarlo nelle mani del nemico.

 

Si era appena assopito quando il cellulare, che aveva lasciato incautamente acceso, iniziò a suonare con insistenza.

Imprecando anche contro Santi non esistenti, lo afferrò e di malavoglia lo portò all’orecchio, senza nemmeno controllare il numero sul display.

 

“Che c’è?!” ok, non molto amichevole come approccio, ma diavolo, era appena riuscito ad addormentarsi dopo nove ore trascorse a lavoro!

 

“Attento a come parli pezzente!” la voce acida che giunse al suo orecchio lo fece rabbrividire.

 

“Malfoy?!...” balbettò sorpreso, udì una risatina

 

“Ovviamente Potter” Harry si alzò con uno scatto di reni, come faceva Malfoy ad avere il suo numero di cellulare?!

 

“Come fai ad avere il mio numero di cellulare?!” sbottò irritato

 

“Ho i miei informatori…” Harry preferì non approfondire la questione “informatori”

 

“E si può sapere che vuoi?!”

 

“Volevo semplicemente invitarti a cena” quella proposta, apparentemente normale, fece trasalire Harry.

 

“Sono le nove Malfoy, non ti sembra un po’ tardi per uscire a cena?”

 

“Come sei puntiglioso Potter, renditi almeno un po’ decente che tra dieci minuti sono a casa tua”

 

“Ma come diavolo fai a sapere dove abito?!..”

 

“Domanda retorica Potter”

 

“Scommetto che te l’hanno riferito i tuoi informatori…”

 

“Esatto, de ora preparati!”

 

“Guarda che io non ti ho detto di si! Domani devo alzarmi presto e andare in università, quindi… Malfoy?”

 

“Tu-tu-tu…”  Harry spense il cellulare con un gesto rabbioso. Al diavolo Malfoy.

 

 

 

Draco sorrise impercettibilmente, osservando lo scorrere del paesaggio dal finestrino della limousine su cui viaggiava.

Immaginava già la reazione di Harry non appena avesse aperto la porta del suo appartamento.

 

-Ronald, rallenta. Voglio fermarmi nel nuovo negozio di Gucci che hanno aperto in centro.- l’autista, un ragazzo poco più che ventenne rosso di capelli, rallento progressivamente.

 

-Mi scusi ma a quest’ora i negozi non sono chiusi?- Draco si passò una mano fra i capelli biondi sbuffando

 

-Non per me Ronald, lo sai.- Il rosso annuì, ovvio che per Mr. Malfoy i negozi fossero sempre aperti, no?...

 

-Siamo arrivati, quanto pensa di metterci signore?- doveva ammetterlo, un po’ gli faceva senso dare del “signore” ad un ragazzo della sua età, ma dopotutto il lavoro era lavoro e ancora non si capacitava della fortuna che aveva avuto nel trovare lavoro come autista personale di Draco Malfoy.

 

-Non più di una decina di minuti, tu aspettami più avanti-

 

-Sissignore-

 

 

 

Harry finì di risciacquarsi i denti e sputò l’acqua nel piccolo lavandino bianco. Aveva appena finito di infilarsi la maglietta del pigiama quando suonarono alla porta.

Il moro si irrigidì, non credeva veramente che Malfoy sarebbe passato a prenderlo. Pensava si trattasse di un altro dei suoi stupidissimi scherzi.

Lentamente si avviò verso la porta, e, con la stessa vivacità di un condannato a morte, la aprì.

 

-Che schifo!- Harry chiuse gli occhi, contando mentalmente fino a tre. Magari si trattava di un illusione e Malfoy non era veramente davanti a lui vestito di tutto punto.

 

-Hei Potter, non ti avevo detto di vestirti?!... Non dirmi che sei vestito perché non ci credo! E poi aprì gli occhi per la miseria, ti sto parlando!- Harry riaprì gli occhi e Malfoy lo fulminò con un’occhiataccia delle sue. No, decisamente non era un’illusione.

Draco, stufo del silenzio di Harry, lo spintonò, entrando nell’appartamento. Non nascose un’espressione di puro disgusto nel constatare in che ambiente, a parer suo squallidissimo, viveva Potter.

 

-Prego, entra pure- borbottò sarcastico Harry, notando le occhiate critiche che Malfoy lanciava alla sua casa. Draco scrollò la testa.

 

-Ovviamente non mi aspettavo di meglio, considerando il proprietario di questa casa… Però devo ammettere che adori il gusto dell’orrido! Non so come tu riesca a vivere in questa topaia- Harry inarcò un sopracciglio

 

-Punto uno, preferisco chiamarla casa. Punto due, che diavolo ci fai in casa mia?!- Draco si voltò a guardarlo

 

-Mi sembra di avertelo detto per telefono, voglio uscire a cena con te.- Harry sbuffò pesantemente

 

-No! Non uscirò a cena con te per poter parlare di Sirius!- ringhiò Harry, poi, senza aspettare una risposta da parte del biondo, andò in camera sua.

 

Se Malfoy credeva di persuaderlo ad aiutarlo nella conquista di Sirius si sbagliava di grosso! Eccome se si sbagliava!

 

-E se giurassi di non toccare l’argomento Sirius, usciresti con me?- Harry si voltò sorpreso verso Malfoy, che lo osservava a braccia conserte, appoggiato allo stipite della porta.

 

-No- fece convinto Harry, ormai aveva imparato a conoscere i trucchi di Malfoy.

 

Draco roteò gli occhi annoiato.

 

-Dai Potter, non farti pregare, ti ho chiesto una cena non una scopata- dalla bocca di Harry uscì un verso strozzato

 

-Malfoy!- urlò scandalizzato il moro, Draco si umettò le labbra

 

-Ti do dieci minuti di tempo per vestirti, in caso tu mi dica di no ti comunico che procederò personalmente- Harry puntò lo sguardo negli occhi metallici del biondo, era serio, dannatamente serio.

 

-…Ok! Però il locale lo scelgo io! Non mi va di andare in un ristorante di lusso o roba del genere!- perché cavolo riusciva sempre a ficcarsi in situazioni del genere?! Draco rifletté qualche secondo sulla sua proposta poi annuì.

 

-Ed ora fuori di qui! Mi devo cambiare-

 

-Non ti facevo così pudico Potter- Harry afferrò uno dei cuscini che teneva sul letto e lo tirò a Malfoy che riuscì a schivarlo facilmente

 

-Fuori!-

 

 

***

 

Che shock! Ron autista di Malfoy *_* !!... Ah! Come sono sadica… ^^ Ma non è finita qui con le sorprese, pian piano faranno la loro comparsa anche altri personaggi della saga! (Nooo!!! N.D.Tutto il mondo) A proposito, voi conoscete qualche autore che potrebbe corrispondere al nostro Ronald?? Io sinceramente no ç_ç

 

Che combineranno Draco e Harry a cena?? Bò! ^^

 

Vabbuò… Capitolo più lungo del solito, ve ne siete accorti?? ^^ Ok, la smetto.

 

Alla prossima bella gente! Un grazie alle due anime di Lake e Kimmalfoy che hanno commentato il precedente capitolo!

 

Ciauz!

 

Cally

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Capitolo 5
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Non vi e' altro modo di liberarsi da una tentazione che soccombere ad essa. Se resistete, l'anima vostra si ammalerà di desiderio per quelle cose che le sono state rifiutate.

 

_Oscar Wilde_

 

 

-E questa che cavolo è?!- sibilò Harry, osservando scioccato la lunga limousine nera. Draco osservò prima lui poi la macchina

 

-Una limousine Potter, capisco che nella tua condizione ti sia capitato raramente di vederne una però…-

 

-Andremo a piedi Malfoy, questa è un’altra delle mie condizioni- sentenziò deciso il moro. Draco sbuffò spazientito

 

-Posso sapere quante condizioni mi propinerai ancora?! Mi sembra di averti accontentato concedendoti di scegliere il ristorante- Harry scrollò la testa

 

-Vuoi o no uscire a cena?!- il biondo lo fissò per qualche secondo, poi sbuffò rumorosamente

 

-E va bene!- ringhiò, Harry sorrise soddisfatto

 

-Allora, andiamo?- Draco  annuì, trattenendosi a stento dal mandarlo al diavolo. Dopotutto Harry Potter gli serviva come alleato. Senza dire un’altra parola lo seguì in silenzio per tutto il tragitto, che si rivelò tra l’altro molto breve.

 

-Siamo arrivati Malfoy- Draco alzò lo sguardo e per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Spalancò gli occhi sentendosi sbiancare, no, non poteva essere!

 

-No! Assolutamente, tassativamente e rigorosamente no!- strillò, facendo un paio di passi all’indietro per sottolineare il suo rifiuto. Harry sorrise divertito, si era immaginato una reazione simile, ma vederla con i proprio occhi era un vero spasso!

 

-Si può sapere che hai?- domandò con noncuranza, Draco gli puntò un dito contro e assottigliò lo sguardo

 

-Se… Se pensi che io… No! Non mi abbasserò mai a tanto!- ringhiò il biondo, facendosi aria con la mano sinistra. Harry sollevò gli occhi al cielo.

 

-Malfoy che c’è che non va?- in realtà lo sapeva benissimo cosa non andava, ma infierire su Malfoy ridotto in quello stato… Era una tentazione troppo allettante.

Draco osservò con disgusto crescente la grossa “M” luminosa che lampeggiava imperiosa sul tetto del locale.

 

-Cosa c’è che non va?! Io sono un Malfoy! M-a-l-f-o-y!!!- urlò con il fiatone, Harry riuscì a trattenere per puro miracolo un sorriso, che come minimo avrebbe fatto scoppiare Malfoy.

 

-Grazie per avermi fatto lo spelling del tuo cognome, ma continuo a non capire cosa non vada in un…-

 

-Non dirlo! Non dire quel nome!-

 

-McDonald- terminò Harry con un sorrisetto appena accennato. Draco sussultò, l’aveva detto!

 

-Potter! Razza di sgraziato che non sei altro! Come hai osato portarmi in un posto del genere?! Io non mangio Hamburger di dubbia provenienza! E nemmeno patatine fritte! Non voglio morire di colesterolo tra due anni a differenza tua!- ringhiò furente, osservando con astio Harry.

Il moro lo osservò in silenzio per qualche secondo poi scoppiò in una fragorosa risata non riuscendo più a trattenersi.

 

-Smettila di ridere!- sibilò Draco, Harry cercò di ricomporsi

 

-Veramente tu… Non sei mai stato in un McDonald?...- domandò più sorpreso che divertito, Draco annuì orgoglioso

 

-Ovviamente Potter, con tutti i soldi della mia famiglia perché dovrei abbassarmi a mangiare in un posto simile?- Harry si aggiustò gli occhiali e fece spallucce

 

-Perché lo fanno tutti- spiegò. Draco storse il naso

 

-Esatto, tutti gli sfigati come te.- scattò sarcastico, Harry strinse i denti. Possibile che Malfoy riuscisse ad offendere in ogni momento?... Evidentemente si.

 

-Allora tornatene sulla tua limousine che ti riporterà al tuo attico super accessoriato! Se mi vuoi scusare adesso vado a mangiare, ci si vede Malfoy- si voltò arrabbiato e fece per entrare nel locale

 

-Non provarci Potter non…- Harry lo ignorò e spinse la porta di ingresso, entrando e lasciando solo il biondo. Draco rimase qualche secondo a fissare la porta poi si decise a fare una cosa che mai avrebbe pensato di poter fare…

 

 

 

-Potter!- il moro si voltò sorpreso verso Malfoy, appena entrato nel locale. Velocemente il biondo lo raggiunse davanti al bancone e gli tirò una manica della maglietta.

 

-Questa me la pagherai…- sbottò rabbioso, osservandosi nervosamente intorno. Harry sorrise

 

-Che vuoi mangiare?-

 

-… Insalata. Scondita. Con crostini a parte- Harry annuì voltandosi  verso la cameriera, una ragazza paffutella che osservava con interesse il fondoschiena di Malfoy, richiamando la sua attenzione.

 

-Due Big Mac menù- la ragazza annotò ed Harry gli porse una banconota.

 

-Potter! Che cavolo parlo a fare io?! Me lo spieghi?!- Harry ignorò le proteste del biondo e afferrò il vassoio che la ragazza gli stava porgendo.

 

-Andiamo a sederci laggiù- Draco lo seguì, borbottando una serie di insulti. Arrivati al tavolo Harry si accomodò su una delle due sedie ed invitò Draco a fare lo stesso.

 

-Di che volevi parlarmi?- chiese a Draco, infilandosi in bocca una buona dose di patatine fritte. Draco lo osservò disgustato.

 

-Che schifo! Io non mangerò mai questa roba!- Harry lo ignorò e morsicò con gusto il suo panino. Draco abbassò lo sguardo sulla sua porzione di cibo e corrucciò le labbra. Come minimo, dopo aver dato un morso a quel panino demoniaco, avrebbe dovuto fare tre ore di jogging per smaltire tutte le calorie accumulate!

 

-Bè, non mangi proprio niente?- gli chiese Harry, osservandolo mentre guardava il panino come se stesse per esplodere

 

-Guarda che non morirai per un po’ di calorie in più, e poi detto fra noi, ti farebbero solo bene. Non te l’ha mai detto nessuno che sei troppo magro?- Draco spalancò gli occhi

 

-Io non sono troppo magro!- ringhiò, ficcandosi in bocca una patatina. Harry sorrise.

 

-Ti sei reso conto che hai una patatina in bocca vero?- Draco sussultò. Nella sua bocca una vera e propria orgia di sapori. Senza fiatare ne mangiò una decina di seguito, assolutamente deliziose!

 

-Mh… Non male…- mormorò, fissando con interesse il panino.

 

-Ora mi dici perché sei voluto uscire con me a cena?- Draco fece spallucce

 

-Non avevo niente da fare- Harry inarcò un sopracciglio

 

-Tutto qui? Niente doppi fini o roba del genere?- domandò guardingo, Draco scrollò la testa e si concesse un morso dal panino.

 

-Volevo solo parlare con te, dopotutto saremo collegi di lavoro e mi sembrava giusto conoscerti meglio-

 

-Per potermi insultare?-

 

-Anche- Harry sorrise, viva la sincerità.

 

 

***

 

Ah! Ah! Ah! ^^ Come mi sono divertita a scrivere questo capitolo!

Ovviamente il Big Mac non è una mia invenzione ma appartiene alla catena McDonald.

 

Povero il mio Dracuccio, che crudeltà Harry a portarlo in un posto del genere ^_^

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto almeno la metà di quanto sia piaciuto a me scriverlo *_^

 

Grazie mille a Zafirya, lillychan, lake, lasagne80, arli, HP Mary per aver commentato il precedente capitolo! Grazie davvero e continuate a seguirmi!

 

P.S. Spero che abbiate capito il senso della mia citazione ^^

 

 

Cally

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Capitolo 6
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

-Accidenti a te Potter! Come minimo dovrò fare un mese di palestra per riuscire a smaltire tutti i grassi che ho accumulato questa sera- Harry sorrise appena, divertito dall’espressione fintamente infastidita di Malfoy.

 

-Dopo il secondo hamburger te l’ho detto che stavi esagerando- Draco storse il naso, Potter non aveva tutti i torti, ma lui non era mai stato bravo a resistere alle tentazioni.

 

-Bene, io tornerei a casa mia adesso. E’ quasi mezzanotte e domani devo alzarmi prestissimo, quindi…- Harry lasciò la frase in sospeso e fece spallucce. Draco annuì.

 

-Certo Potter, allora arrivederci a domani pomeriggio. Nell’attesa cercherò di non fare danni- Harry annuì

 

-Provaci Malfoy, provaci-

 

 

 

Draco aspettò che Ronald gli aprisse la portiera, poi scese dalla lunga limousine. Si frugò in tasca e dopo aver estratto una banconota da cinquanta sterline la porse al rossino.

 

-Se non ricordo male domani è il tuo compleanno, prenditi pure la giornata libera- Ron sbarrò gli occhi, sorpreso dalle parole di Draco. Ok, non era mai stato un cattivo ragazzo… Magari un po’ stronzo, ma ricordarsi del compleanno di un suo dipendente e offrirgli addirittura la giornata libera… Bè, questo non era proprio da lui!

 

-Ma… Io non so se sia il caso…- Draco inarcò un sopracciglio e lo fissò come se fosse scemo.

 

-Insomma, ho avuto una bella serata e sono di buon umore, non ti sembra furbo approfittarne?- Ronald annuì

 

-Allora grazie…- mormorò un po’ a disagio, Draco gli fece un cenno di saluto e si avviò verso il portone del suo palazzo, dove Severus, il suo maggiordomo, lo aspettava sorridente.

 

-Severus, domani hai la giornata libera…-

 

 

 

Aspettò che il dolore passasse, poi, come gli aveva suggerito il medico, ingoiò un paio di pasticche di calmante. Nessuno era a conoscenza della sua malattia, eccetto il suo medico e Lupin, il suo professore di lettere.

Ormai erano sei anni che i dottori gli avevano diagnosticato quella dannata… Cosa, ma ancora non era riuscito a guarire del tutto.

Si bagnò le mani e se le passò sul viso, cercando in qualche modo di rinfrescarsi. Si sentiva la febbre ma ormai era abituato a sopportarla. Quello che veramente non sopportava erano quei dolori improvvisi al petto. Sembrava di avere un coltello affondato nella carne.

Sorrise debolmente, era così stanco di dover mentire a tutti, era così stanco di contare unicamente sulle sue forze… Era davvero stanco.

Il suo sguardo si spostò sulla piccola cornice di legno e immancabilmente il suo sguardo si incupì. Dietro a quel sottile pezzo di vetro si trovava l’unico ricordo che possedesse dei suoi genitori.

Osservò sua madre che sorrideva contenta, i lunghi capelli rossi mossi dal vento e gli occhi socchiusi in un espressione felice. Suo padre era posizionato appena dietro di lei e le cingeva amorevolmente i fianchi con un braccio. Anche lui sembrava felice, o almeno questo si capiva dalla sua espressione serena.

Ai piedi dei due stava lui, accucciato, intento a giocare con una piccola pallina dorata.

Scrollò la testa, se non fosse stato per quell’unica foto non sarebbe più riuscito a ricordare i loro visi… Era così piccolo quando era successo…

Ma ormai era inutile pensarci, piangersi addosso non li avrebbe fatti ritornare in vita, questo era sicuro.

 

 

 

“Cos… Cos’è che hai fatto?! Lo sai vero che non riuscirai a sopravvivere?”

 

“Quanto la fai tragica, ho solo dato un giorno di riposo ai miei domestici” dall’altro capo del telefono Blaise borbottò qualcosa di incomprensibile, poi sospirò.

 

“Tu non sei normale amico mio, fidati. Comunque, ti ricordi vero che domani Pansy ci aspetta alla sua villa per quella festicciola…”

 

“Ovviamente Blaise, per chi mi hai preso? Andremo con la tua macchina per una volta”

 

“L’avevo capito… Ti passo a prendere alle nove, così mi aiuti a scegliere il regalo più adatto a lei” Draco ridacchiò

 

“Secondo me il più bel regalo che potresti farle è una bella cintura di castità”

 

“Ma che dici scemo, lei è fedele” il ghigno di Draco si allargò

 

“Infatti poi dovresti indossarla tu, e naturalmente gettare via la chiave. Sai, non credo che sarebbe molto felice di scoprire che te la fai con mezza Londra”

 

“Uff… Il solito esagerato! Solo perché mi sono concesso qualche scappatella…” sbottò indignato Blaise. Draco scrollò la testa, certo che Blaise Zabini aveva una faccia tosta invidiabile!

 

“Ok, ok, ci vediamo domani. Notte Blaise”

 

“Buona notte Draco…” Draco chiuse la comunicazione e spense il telefono, odiava essere disturbato la notte.

Si accomodò sulla grande poltrona di pelle nera situata proprio sotto l’ampia vetrata ed iniziò a massaggiarsi il collo. Ripensò a quando, quasi cinque anni prima, Blaise e Pansy si erano fidanzati. Lei era ancora innamorata persa di Blaise, ma lui… Bè, la fedeltà non era mai stata il suo forte. Eppure non si decideva a lasciarla, continuava a ripetergli che l’amava, a modo suo ovviamente.

Senza nemmeno rendersene conto sprofondò nel sonno.

 

 

***

 

 

Ah Ah Ah! Come sono sadica, Piton maggiordomo!! ^^ Me lo immagino proprio!

Passando alla storia… Avete visto che Harry non sta bene? Poverino ç_ç Sono proprio stronza, lo so!

 

Se interessa a qualcuno vi dico chi ha il ruolo di Blaise nel mio cervellino:

WENTWORTH MILLER, guardate questa foto e capirete ^^ http://www.geocities.com/jan_salas/wentworth_miller.jpg

 

Grazie 1000 a: Lake (grazie per aver commentato tutti i capitoli ^^) zafyria,

HP Mary, Goten, lasagne80, sappe_89

 

Continuate a seguirmi che ne vedremo delle belle, promesso!!

 

Cally

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Capitolo 7
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Entrò nel piccolo ufficio che condivideva con Malfoy e lo trovò desolatamente vuoto. Aggrottò le sopracciglia, strano, la pausa pranzo era finita da un pezzo. Ma allora dove cavolo era Malfoy?

Uscì dalla stanza e andò a controllare i due luoghi preferiti da Malfoy, la saletta svago e il bar, ma niente. Il biondo sembrava misteriosamente scomparso nel nulla.

-Chi stai cercando Harry?- il moro si voltò sorpreso verso Sirius

 

-Oh, ciao Sirius, stavo cercando Malfoy, tu non l’hai visto per caso?- Sirius lo guardò stupito

 

-Guarda che il principino oggi non si è fatto vedere, credevo che avesse chiesto un permesso come te- Harry strinse i denti, ecco cosa si otteneva a fidarsi di un Malfoy!

 

-No, ieri sera mi aveva assicurato che sarebbe venuto in ufficio per iniziare l’articolo. Dumbledore lo vuole sulla sua scrivania alle sei- Sirius osservò l’orologio appeso al muro.

 

-Magari vi può posticipare la consegna…- azzardò, Harry scrollò la testa

 

-Non esiste, non esiste proprio!... Io lo ammazzo quello!-

 

 

 

Aprì gli occhi lentamente, disturbato dalla luce che filtrava dalle tende della finestra. Si stiracchiò pigramente e la sua mano destra incontrò qualcosa di duro, voltò appena la testa e i suoi dubbi ottennero conferma, la cosa che aveva appena toccato era la schiena di qualcuno.

Cercò di ricordarsi con chi aveva appena scopato ma le quattro bottiglie di birra, mischiate a tutte le altre cose che si era tracannato, non lo aiutarono di certo.

Rammentava solo tre ragazzi che avevano flirtato spudoratamente con lui per tutta la mattina e buona parte del pomeriggio, ma allora chi era il fortunato?

Lentamente, cercando di muovere il materasso il meno possibile, si sporse verso lo sconosciuto che dormiva ancora profondamente.

Capelli scuri, proprio come piacevano a lui, labbra carnose e perfette, proprio quelle che preferiva baciare. Ghignando divertito sollevò appena il lenzuolo e diede una sbirciatina al corpo del ragazzo. Assolutamente divino.

Stava per sfiorare il petto ampio dello sconosciuto quando il suo cellulare iniziò a suonare con insistenza. Il ragazzo mugugnò qualcosa, e Draco si affrettò a rispondere.

“Tu! Se non arrivi tra due minuti, ti conviene non farti vedere mai più qui al Gazet! O giuro su Dio che ti uccido!!!- Draco storse il naso, allontanando appena il cellulare dal suo orecchio. Ma che cacchio aveva Potter da urla… re…

 

-Cazzo l’articolo!-

 

“Ecco bravo, hai detto proprio la parola giusta! L’articolo avrebbe già dovuto trovarsi sulla scrivania di Dumbledore! Non eri tu quello con le conoscenze?! Bene, allora sfruttale, ora!” Draco si passò una mano sulla fronte. Si era completamente dimenticato di quel fottuto articolo.

 

“Senti, sappiamo tutti che sai scrivere molto bene, quindi datti da fare. Io non posso fare i miracoli, e poi sono impegnato” dall’altro capo del telefono sentì distintamente la furia di Harry aumentare.

 

“Ascoltami bene, giuro che…”

 

-Draco… Con chi stai parlando?- Il biondo sussultò colto alla sprovvista, voltandosi verso il ragazzo steso nel letto che ora lo guardava con un’espressione divertita.

 

-Senti occhioni verdi, sono un attimo occupato…- disse sbrigativo al ragazzo

 

“Draco Malfoy! Mi ascolti o no?! Muovi quelle chiappe e vieni qui in ufficio! Sono riuscito a rimandare la consegna ma Dumbledore vuole quell’articolo domani mattina! E non chiamarmi occhioni verdi”

Draco sollevò gli occhi al cielo, certo che tutte le situazioni più assurde capitavano a lui.

 

“Non stavo parlando con te Potter! E come ti ho già detto ora sono occup… Mh… Ah!” quel dannato ragazzo ci sapeva veramente fare con la lingua. Riuscì ad immaginarsi perfettamente l’espressione scioccata di Potter nel sentirlo gemere al telefono. La reazione del moretto non si fece attendere.

 

“Malfoy! Fai veramente schifo! Non mi importa cosa stai facendo, continuerai un’altra volta! Ed ora muoviti!” tuonò scandalizzato. Draco sogghignò e a malincuore dovette rifiutare le attenzioni che il suo, ormai ex, amante gli stava riservando.

 

“Ok, Potter” senza neanche aspettare una risposta da parte del moro chiuse la comunicazione.

 

-Che c’è Draco, non hai più voglia? Prima mi sembravi entusiasta…- lo stuzzicò il ragazzo. Lui inarcò un sopracciglio biondo e gli sorrise goloso.

 

-Io ho sempre voglia… Ma di norma preferisco sapere il nome dei ragazzi con cui vado a letto-

 

-Ma come, non lo ricordi? Io mi chiamo Harrison- Draco si sentì gelare, quel nome… Si alzò di scatto e recuperò velocemente i suoi vestiti sparsi per la stanza, indossandoli il più in fretta possibile.

 

-Piacere di averti conosciuto e ciao- fece per uscire dalla stanza ma il moro, che nel frattempo aveva provveduto ad alzarsi e ad indossare un paio di boxer, lo agguantò per un polso.

 

-Posso sapere che hai?- Draco si liberò dalla sua stretta infastidito. Odiava la gente che lo toccava senza motivo.

 

-Non mi piace il tuo nome, e questo è tutto- gli spiegò semplicemente. Harrison spalancò la bocca, incapace di ribattere, e Draco ne approfittò per uscire dalla stanza. Peccato dover rinunciare al bel corpo di Harrison, ma infondo di tipi così pronti a saltare nel suo letto ne aveva a bizzeffe.

Al piano inferiore la festa di Pansy stava procedendo alla grande, intravide la padrona di casa e Blaise appartati in un angolo e preferì non disturbarli. Li avrebbe chiamati più tardi per scusarsi.

 

 

 

Harry fissava il display del computer come allucinato, erano ore che pensava a quel dannato articolo ma non aveva avuto ancora un’idea decente che gli permettesse di cominciare.

Maledisse Malfoy e tutti i suoi antenati per la centesima volta e osservò nervosamente le lancette dell’orologio che implacabili continuavano ad avanzare. Erano già le sette e di quel deficiente neanche l’ombra! Cominciava seriamente a pensare che non si sarebbe presentato.

Ripensò alla telefonata e hai gemiti del biondo. Sicuramente quel bastardo era in compagnia di qualche aitante ragazzetto e non si sognava minimamente di raggiungerlo.

Scrollò la testa, fortuna che fino al giorno prima si era proclamato interessatissimo a Sirius!

 

-Harry? Non vai a casa?... Sbaglio o non hai ancora mangiato niente?- Harry sorrise dolcemente a Sirius

 

-Non preoccuparti, mi trattengo in ufficio ancora per qualche ora poi me ne vado a nanna. Sai, non mi va di deludere Dumbledore…- Sirius annuì, lo capiva benissimo. Un tempo anche lui era stato come Harry, ambizioso e diligente.

 

-Ok, ma non stancarti troppo. Mi spiace dirtelo ma non hai una bella cera- Harry annuì. In effetti si sentiva decisamente stanco. Aveva passato tutta la mattinata all’università e poi era corso dal suo dottore per farsi prescrivere altri medicinali. Dopo la colazione non aveva toccato più cibo e ora iniziava ad aver fame.

Immaginò la predica che gli avrebbe fatto Remus e sorrise.

 

-Grazie Sirius ma non preoccuparti, ora vai, ci vediamo domani mattina- Sirius annuì poco convinto e dopo un ultimo saluto lasciò l’ufficio.

Harry iniziò a sfogliare distrattamente un vecchio numero del Gazet e sentì la testa iniziare a girargli pericolosamente. Si alzò, probabilmente aveva bisogno di un po’ di aria. Fece appena un paio di passi quando le tenebre lo avvolsero.

 

***

 

Ok, sono ufficialmente una stronza =_= Che avrà Harry? Ma soprattutto, Malfoy arriverà prima o poi? Si accettano scommesse! ^^

 

A proposito di Malfoy, il nostro biondino preferito non perde occasione per divertirsi è?? ^^ Ok, mi odiate ma non posso farci niente ^^ La mia vena sadica è sempre li.

 

Ho in mente di far incontrare Sirius e Remus, voi che ne dite??

 

Grazie 1000 a le mie affezionate: Lake, fiamma90, zafirya, HP Mary, lasagne80, sappe89, Arli e Bernice.

 

X le suxgemelle: se avete qualcosa da dirmi ho una mail apposta. Siete pregate di non usare lo spazio recensioni. GRAZIE

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Capitolo 8
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Sicuramente Potter lo avrebbe ricoperto di insulti non appena avesse varcato la porta dell’ufficio, così decise di prendersi ancora un paio di minuti di libertà; allo scadere ei quali avrebbe affrontato coraggiosamente il suo destino.

-Oh, al diavolo…- aprì la porta dell’ufficio giusto in tempo per vedere Potter cadere a terra come una pera cotta. Inarcò un sopracciglio, niente male come benvenuto.

Si avvicinò al corpo inerme del ragazzo pensando si trattasse di qualche stupido scherzo architettato per fargliela pagare.

 

-Ok Potter, ho capito l’antifona, ora ti alzi? Abbiamo un po’ di lavoro arretrato se non sbaglio…- niente, Potter era ancora a terra.

Si avvicinò e gli toccò il costato con la punta del piede, sperando così di infastidirlo, ma lui non si alzò ugualmente.

Il sospetto che Potter fosse realmente svenuto davanti ai suoi occhi lo colpì all’improvviso. Quel cretino non stava affatto scherzando!

 

Si inginocchiò immediatamente maledicendosi per non aver mai seguito le lezioni di pronto soccorso a scuola.

Iniziò a scrollarlo ma quel cretino non si decideva ad aprire gli occhi.

-Avanti Potter! Pensi di essere spiritoso?! Bè, ho una notizia per te: non lo sei affatto!- sull’orlo di una crisi di nervi lo schiaffeggiò. Nei film lo facevano sempre.

 

-Mh…-  

Ma allora funzionava! Lo schiaffeggiò ancora, tanto per essere sicuro che Potter si svegliasse totalmente. Harry socchiuse appena gli occhi.

 

-C… Che è… Success…o- mormorò debolmente, coprendosi gli occhi con il braccio.

 

-E’ successo che sei svenuto!- Harry si lasciò sfuggire un gemito frustrato

 

-Ancora…- sbuffò contrariato. Provò ad alzarsi ma con scarsi risultati. Draco assottigliò gli occhi.

 

-Che vuol dire ancora?- domandò sospettoso. Harry si morse la lingua, accidenti a lui e a quegli attacchi improvvisi!

 

-Niente niente, ora sarà meglio iniziare con l’articolo- sbottò Harry sbrigativo. Draco lo guardò con sufficienza.

 

-E tu vorresti lavorare in queste condizioni? Ti vorrei far notare che sembri sul punto di morire da un momento all’altro- gli rispose pungente. Harry si massaggiò le tempie stancamente. Malfoy non aveva tutti i torti, non riusciva nemmeno ad alzarsi.

 

-Mi dai una mano per favore?- Draco fissò qualche secondo la mano che Harry gli stava porgendo, poi si decise ad afferrarla, aiutandolo così ad alzarsi da terra.

 

-Deve essere un calo di zuccheri. E’ da questa mattina che non mangio- si affrettò a spiegare al biondo.

 

-Non che la cosa mi tocchi più di tanto, ma non credo che riuscirai a lavorare conciato così- Harry fece per raggiungere la sua scrivania ma un giramento di testa improvviso lo fece barcollare pericolosamente.

 

-A questo punto lo credo anche io…- prese un respiro profondo prima di continuare la frase –Senti Malfoy, non te lo chiederei se fosse una situazione normale… Ma credo di aver bisogno di un passaggio a casa- Draco ghignò, Potter che si abbassava a chiedergli un favore? Ma che avvenimento eclatante!

 

-Mi spiace doverti deludere ma oggi il mio autista si è preso un giorno di vacanza, così come il mio maggiordomo e le mie domestiche- Harry scrollò appena la tesa, che si poteva aspettare da uno come Draco Malfoy?

 

-Ok, grazie comunque. Almeno potresti farmi la cortesia di avvisare Dumbledore ch..-

 

-Potter!!- Draco lo afferrò al volo, salvandolo da una brutta caduta.

 

-Hei Potty!... … No, ancora?!- Harry era svenuto di nuovo.

 

 

 

 

Aroma di caffè e di brioches appena sfornate. Odore di pulito e di nuovo. Profumo di… Di… Buono. Provò a concentrarsi per provare ad indovinare il tipo di profumo che lo circondava… Inutile, era qualcosa che non aveva mai sentito prima.

Aprì piano gli occhi e intuì subito di non essere nel suo letto. Lenzuola di seta verde. Lui poteva permettersi al massimo il cotone.

Osservò la stanza avvolta nella penombra, era tutto ordinato con una cura maniacale. Si sentì immediatamente un intruso in tutta quella perfezione.

Si alzò con fatica, la testa girava ancora ma almeno si sentiva un po’ più stabile. Si accorse di essere a petto nudo tuttavia, nonostante il pessimo tempo, non sentiva freddo.

Uscì dalla grande camera e si ritrovò in un ampio salone. Li, seduto comodamente su una poltrona, vide Malfoy sorseggiare una tazza di caffè mentre sfogliava con interesse un libro. Non appena il biondo percepì la sua presenza alzò lo sguardo su di lui.

 

-Finalmente ti sei svegliato! Sai che sei proprio un tipo impegnativo?!- Harry storse il naso quando il suo stomaco cominciò a borbottare mentre Malfoy ghignò.

 

-Hai per caso fame Potter?- gli domandò divertito, alzandosi dalla poltrona. Harry, suo malgrado, si ritrovò ad annuire.

 

-Allora seguimi- il moro non si fece pregare e lo seguì docile fino alla cucina, dove si accomodò sul primo sgabello che riuscì a trovare.

 

Draco armeggiò un po’ ai fornelli poi gli mise davanti un piatto ricolmo di uova strapazzate, bacon e toast imburrati. Harry lo fissò sorpreso.

 

-Sai cucinare??- esclamò, Draco sbuffò

 

-Che pensavi? Certo che so cucinare, e anche molto bene mi dicono. Ora mangia in fretta e poi tornatene a casa- sbottò acido. Harry sorrise appena, Malfoy non si smentiva mai.

Iniziò a mangiare, accompagnando il tutto con un buon bicchiere di succo d’arancia. Si fermò improvvisamente e Draco lo fissò come se fosse scemo.

-L’articolo!- esclamò, il biondo alzò gli occhi al cielo.

 

-Prima di svenire per la seconda volta mi hai gentilmente chiesto di informare il vecchio ed io l’ho fatto- Harry sospirò sollevato ricominciando a mangiare.

 

-Gnon ti ho gnemmeno ringraziato…- Draco arricciò le labbra disgustato.

 

-Lo farai quando avrai la bocca vuota Potter! Non mi interessa vedere il cibo nella tua bocca! Ed ora se non ti dispiace vado a farmi una doccia. Trasportarti fino a qui mi ha fatto sudare!- stizzito il biondo uscì dalla cucina lasciandolo solo.

 

Harry sorrise continuando a mangiare con gusto, infondo, ma molto infondo, Malfoy riusciva ad essere gentile.

 

***

 

Bel capitolo è?? Mi sono o no superata?? No dai, scherzo =_=

 

Grazie per le numerose recensioni!!

Un mega bacio a: onlykitsune, mezzosecolo, zafirya, HP Mary, Goten, lasagne80, zizela, lake, fiamma 90, sappe_89, Rukachan, Shiry Malfoy.

 

Spero di non aver dimenticato nessuno ^^ e scusate per il ritardo!

Cally

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Capitolo 9
*** / ***


Androginamente acido

 

 

Sospirò piano mentre le piccole gocce d’acqua scivolavano sul suo corpo, lavando via i residui di bagnoschiuma.

Si concesse ancora un paio di minuti di relax poi spense il getto. Uscì dalla cabina e dopo essersi asciugato velocemente, indossò la sua vestaglia di seta.

Per un attimo il suo pensiero ritornò a Potter seduto in cucina che divorava la colazione preparata da lui. Sorrise, lo conosceva da meno di una settimana e già se l’era portato a casa?... Non era da lui.

Bè, in effetti nemmeno lo strano rapporto che lo legava a Potter era da lui. Non erano amici ma sentiva che non erano nemmeno nemici.

Qualcuno, o per meglio dire Harry, bussò discretamente alla porta del bagno facendolo sobbalzare.

-Malfoy?...- la voce di Potter gli giunse ovattata da dietro la spessa porta.

-Che vuoi Potter?! Non riesci a stare da solo neanche per cinque minuti?!- sbottò stizzito aprendo la porta. Harry lo fissò in silenzio per qualche secondo poi le sue guance si colorarono di rosso.

-Allora?! Se non hai niente da dirmi finirei di prepararmi- il moro abbassò lo sguardo e si aggiustò nervosamente gli occhiali.

-Io… Credo di aver combinato un casino di la in cucina…- mormorò debolmente, Draco incrociò le braccia al petto e sospirò.

-Cioè?!- gli domandò scontroso, Harry iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore facendolo innervosire ancora di più.

-Potter! Devo cavartele di bocca io le parole?!- ringhiò esasperato, finalmente Harry alzò lo sguardo puntandolo in quello metallico di Draco-

-Hem… La lavastoviglie perde…- Draco spalancò gli occhi inorridito e la sua bocca assunse la forma di una piccola “o”. Harry si grattò con noncuranza il mento, velato da un accenno di barba.

-Ecco, volevo lavare i piatti ma… Credo di aver sbagliato a schiacciare qualche bottone. Sai… Non sono molto pratico con queste cose…- non riuscì nemmeno a terminare la frase che Draco lo spinse di lato e corse in cucina. Harry lo raggiunse velocemente e lo trovò con le mani nei capelli.

-Il mio pregiatissimo parquet!!!- strillò all’improvviso

-Malfoy, se mi dai…-

-Taci tu!- velocemente recuperò degli stracci ed iniziò a tamponare l’acqua che continuava ad uscire imperterrita dalla lavastoviglie

-E spegnila!!- urlò ad Harry che non se lo fece ripetere due volte.

Venti minuti, nove stracci, cento insulti ed un paio di crisi di nervi dopo, il danno sembrò finalmente risolto.

-Gesù… Potter, sei veramente una piaga!!- mormorò Draco, appoggiandosi senza più forze al tavolo di cristallo.

-Mi spiace veramente Malfoy…- il problema era che Harry si sentiva veramente in colpa nei confronti di Malfoy. Per quanto arrogante e capriccioso potesse essere l’aveva aiutato in un momento di difficoltà, senza peraltro fargli domande indiscrete, e l’aveva perfino ospitato a casa sua.

-Credo sia il minimo Potter…- sbottò Draco

-Cosa posso fare per farmi perdonare??- azzardò il moro, Draco puntò lo sguardo su di lui e si rese conto in che stato indecente si trovasse. Aveva i capelli spettinati, era sudato e a dorso nudo.

-Peccaminoso…- sussurrò assottigliando gli occhi.

-Che hai detto?- gli chiese subito Harry, non avendo capito la parola che il biondo aveva appena sussurrato. Draco ghignò.

-Potresti venire fuori a pranzo con me, tanto è quasi mezzogiorno e abbiamo tutta la giornata libera- Harry spalancò gli occhi, sorpreso da quella proposta. Si era aspettato una serie di minacce di morte e di ricatti, ma non… questo.

-Ecco… Si… Per me va bene suppongo…- biascicò imbarazzato, Draco sorrise mettendo in bella mostra una fila di denti bianchissimi.

-Bravo Potter, ora è meglio se ti fai una doccia, non so se ti sei visto allo specchio- Harry arrossì ancora di più

-Si… Ok, mi puoi ridare il maglione che avevo ieri?- il biondo scrollò la testa con decisone

-No, non se ne parla neanche. Tu non verrai a mangiare in mia compagnia con indosso quel coso pulcioso! Chi te l’ha fatto, tua nonna?- lo punzecchiò, Harry riacquistò un po’ di sicurezza

-Si da il caso che quel “coso pulcioso” come lo chiami tu, sia un regalo a cui tengo molto e…-

-E niente Potter, ti farò l’onore di prestarti qualcosa io che poi provvederò a disinfettare. Ed ora poche storie, fila in bagno e datti una mossa!- ed ecco che il caro ed odioso Draco Malfoy ritornava a dare ordini. Harry si voltò indispettito e con calma si diresse verso il bagno. Regalando a Malfoy un’interessante inquadratura del suo didietro.

 

 

-No! No! No! Io non indosserò mai un maglione del valore di trecento sterline!! Con i soldi che tu hai speso per comprare questo pezzo di stoffa avrei potuto pagarmi una retta dell’università!- sbottò Harry, sedendosi sul letto di Malfoy e rifiutandosi categoricamente anche solo di toccare l’indumento che il biondo gli stava porgendo.

Draco prese un respiro profondo per impedirsi di saltare al collo di Harry e strozzarlo.

-Senti Potter, nel mio armadio non esiste qualcosa di… economico- precisò, pronunciando con disgusto l’ultima parola.

Harry continuò imperterrito a tenere le braccia incrociate.

-Allora uscirai nudo, va bene?!- Potter riusciva veramente a farlo impazzire!

-Ok- sbottò offeso il moro

-Ok!-

-Ok!!-

-Ok!!!-

-Ok!!!!-

-Basta Potter!!! Tu indosserai questo dannato maglione! A costo di dovertelo infilare di persona!- strillò Draco, avvicinandosi minaccioso. Harry lo sfidò con lo sguardo.

-Non avresti mai il coraggio!- lo provocò, Draco esibì un ghigno poco rassicurante prima di saltargli letteralmente addosso.

Senza neanche accorgersene, Harry si ritrovò schiacciato sul letto con Draco a cavalcioni sopra di lui.

-Malfoy!!- urlò scioccato

 

***

 

Mwahhhhh come sono perfida io!!! Sono stata veloce ad aggiornare è? È? E?? Ma non prendeteci l’abitudine!! ^^

Comunque mi sono divertita troppo a scrivere questo capitolo! Draco sarà pure impossibile da trattare, ma anche Harry non scherza! =_=

 

Per quanto riguarda la questione “malattia di Harry” non disperate, prima o poi saprete qualcosa. Idem per la “Siry/Rem” io adoro questa coppia quindi... ^^

 

Grazie mille a: onlykitsune, mezzosecolo, zafirya, HP Mary, Goten, lasagne80, zizela, fiamma 90, gokychan.

 

x le recensioni

 

Ciauz!!

 

Cally

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Capitolo 10
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

-Potter, i casi sono due. O indossi questo maglione o ne subirai le conseguenze- Harry deglutì, dei due lui era certamente quello svantaggiato… Allora perché cavolo sentiva l’adrenalina scorrergli a mille nelle vene? Un sorriso strafottente comparve sul suo volto.

-Sto morendo dalla paura Malfoy- lo stuzzicò, maledicendosi subito dopo. Draco sfoggiò il suo solito ghigno.

-Dovresti Potter, dovresti…- il sorriso di Harry non accennò a scomparire.

-Perché, quale sarà la punizione? Mi farai indossare il tuo intero guardaroba?- ok, era ufficialmente fuori di testa. Provocare Malfoy non era una bella cosa. No, decisamente no.

Draco si accomodò meglio sul suo stomaco e si mise ad osservarlo placidamente.

-Allora?!- sbottò all’improvviso Harry. Quella posizione non gli piaceva neanche un po’, era decisamente… Equivoca!

-Allora che?- Harry sbuffò

-Ti togli o no? Capisco che trovi questa posizione altamente stimolante, però…- Draco gli tappò la bocca con una mano impedendogli di finire la frase e si avvicinò pericolosamente al suo viso. Harry sgranò appena gli occhi quando il biondo gli sfilò gli occhiali.

-Te l’ha mai detto nessuno che senza questi fondi di bottiglia stai decisamente meglio? Hai mai sentito parlare di lenti a contatto?- gli sussurrò, gettando gli occhiali in un punto definito della stanza.

-Mhhh…!!-

-Oh, non ci vedi senza Potter?- gli domandò Draco, fintamente dispiaciuto. Il moro scrollò, per quanto gli fu possibile, la testa. Senza quei dannati occhiali ci vedeva meno di zero!

-Allora adesso farai il bravo bambino e indosserai il maglione? Oppure preferisci restare così per tutta la sera? A te la scelta…-

-Mhh…!!-

-Oh, giusto!- Draco tolse la mano dalla bocca di Harry, guadagnandosi un’occhiata al vetriolo.

-Sei insopportabile Malfoy!-

-Me lo dici spesso, sai?-

-Allora sarà vero-

-Se lo dici tu…-

-Ti togli o no?!-

-Posso risponderti di no?-

-NO!!!-

-…-

-Malfoyyy!!!- iniziò ad agitarsi provando a far scivolare Malfoy, ma l’unico risultato che ottenne fu quello di farlo accomodare meglio.

Nuovo appunto per il futuro: mai istigare Malfoy, per nessuna ragione al mondo!! Stava per perdere ogni speranza quando Malfoy si alzò da lui in tutta fretta e schizzò in bagno come un indemoniato.

Harry si grattò la testa sorpreso e si alzò a sedere. E ora che gli prendeva?... Fece spallucce, forse era meglio non saperlo.

Decise di non provocare ulteriormente Malfoy ed indossò il maglione, sebbene con estrema riluttanza. Continuava a non capire come si potesse spendere così tanto per un pezzo di stoffa…

 

 

Benedetto Potter e tutta la sua ingenuità. Se al posto di quel celebroleso ci fosse stato un uomo con un minimo di cervello avrebbe subito capito il suo piccolo… Inconveniente. Ma fortunatamente Potter rimaneva sempre Potter.

-Hei Malfoy? Non sei ancora pronto?!- Draco ringhiò qualcosa di incomprensibile e finì di allacciarsi la camicia. Harry sbuffò e dopo essersi steso nuovamente sul letto si mise ad osservarlo.

Certo che Malfoy aveva proprio tutti gli atteggiamenti di una primadonna. Ci mancava solo che tirasse fuori il beauty dei trucchi!... Inarcò un sopracciglio e si mise a ridere di gusto, immaginandosi Malfoy intendo a passarsi sulle labbra del rossetto.

Draco storse il naso, dallo specchio poteva vedere benissimo Potter che se la rideva alla grande.

-E adesso si può sapere perché ridi? Io continuo a sostenere la tua infermità mentale…- Harry ignorò la battutina acida del biondo e gli tirò uno dei due cuscini, che sfortunatamente Draco schivò con grazia.

-Allora, dovrò aspettare ancora molto? Ho famee…- Draco strinse i denti, frenando quell’impulso che gli diceva di saltargli addosso e soffocarlo.

-Sei una lagna Potter! Ho finito, contento?!- sbottò seccato, il moro annuì tutto felice e si alzò.

-Finalmente si mangia!!-

 

 

-E questo che roba è?- Harry strizzò gli occhi per poter leggere meglio l’insegna del locale. Draco arricciò le labbra.

-Questo, Potter, è uno dei locali più esclusivi di Londra-

-Res… Restu…-

-Restaurant Bourbon- lo corresse subito Draco. Harry gli rivolse un’occhiata stupita.

-Sai anche il Francese??- Draco si passò con noncuranza una mano fra i capelli, stando attento a non spettinarli.

-Ovviamente Potter. Ho studiato per cinque anni in una liceo privato a Parigi, ed ora entriamo-

-Ma sarà sicuramente pieno di gente a quest’ora! Dubito che riusciremo…-

-Stop! Potter pensa prima di parlare. Io sono Draco Malfoy, non una personcina qualunque- sbottò stizzito il biondo. Harry sorrise appena.

-Me lo ricorderò…-

-Andiamo!- Draco afferrò Harry per una manica del maglione e lo trascinò letteralmente dentro il lussuosissimo ristorante.

Non appena varcata la soglia, un buffissimo omino di mezza età corse loro incontro.

-Un pinguino!!- sussurrò divertito Harry. Draco gli pestò un piede con molta poca grazia.

-Silenzio Potter!- sibilò, incenerendolo con uno sguardo. Harry si morsicò il labbro inferiore per impedirsi di scoppiargli a ridere in faccia. Intanto il pinguino si stava sbracciando per farsi notare da Draco.

-Bonjour Monsieur Draco! Il solito tavolo per lei questa sera?-  

-Oui Louis-

-Bien, allora mi segua- Harry prese un respiro profondo, e seguì docilmente Draco e il pinguino per tutto il corridoio, finché i due non si fermarono in un angolo appartato del locale.

-Bene Louis, ora portaci dello champagne e due menù-

-Certo monsieur…- il pinguino si voltò e agile come un’anguilla si destreggiò tra i vari tavoli, scomparendo dalla loro vista.

-Che fai, non ti siedi Potter?- Harry si accomodò esattamente davanti a Draco e prese a fissarlo con insistenza.

-Bè?- Harry sorrise

-Stavo solo pensando che sono seduto al tavolo di un ristorante con Draco Malfoy, e al fatto che ti conosco da meno di una settimana- spiegò con semplicità il moro. Draco scrollò la testa.

-O pensi poco o pensi troppo tu-

 

 

***

 

 

 

*_* Bè, vi aspettavate qualcos’altro?? Mwahahahahah!!! Sono troppissimo cattiva!!!

 

Harry mi sta un attimino sfuggendo di mano… Chissà che combinerà quel benedetto ragazzo!!

A proposito, voi avete capito il “problemino” di Draco?? ^^

 

Ringrazio le mie solite affezionate (voi sapete che vi amo no??) cercherò di aggiornare al più presto!!

 

Ciao

 

Cally

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Capitolo 11
*** / ***


Nuova pagina 1

Dedico questo capitolo a Luna, che è stata per me una fedele compagna per 7 lunghi anni. Mi mancherai molto ma vedrai che il paradiso dei cani esiste!

 

Androginamente acido

 

 

-Malfoy…- Draco alzò lo sguardo dal menù e lo puntò su Harry che sembrava sull’orlo di una crisi esistenziale.

-Che c’è?- il moro osservò di sfuggita il menù che aveva tra le mani e sbuffò

-… Non ci capisco niente!- confessò a mezza voce, Draco sorrise.

-Lo immaginavo Potter, è per questo che ordinerò per due- Harry annuì.

-Solo… Sono allergico al pesce-

-Mi stai prendendo in giro?! Qui cucinano le ostriche più buone di tutta Londra!- esclamò stizzito il biondo. Harry prese a picchiettare nervosamente un dito sul tavolo.

-Non è colpa mia!- sbottò offeso, Draco sospirò teatralmente e richiamò l’attenzione del cameriere che, non appena lo vide, si precipitò al loro tavolo.

-Vuole ordinare Monsieur?- Draco annuì

-Allora… Oggi gradirei della Fondue Bourguignonne, prima però vorrei la solita Salade Lyonnaise- il cameriere prese nota

-Niente Huìtres Mornary oggi?-

-No Louis, per oggi niente ostriche-

-E al signore che porto?-

-Mangerà quello che mangio io, porta una porzione doppia-

-Sarà fatto monsieur- dopo un breve inchino il cameriere si diresse verso le cucine.

-Posso sapere cosa hai ordinato?- azzardò Harry, Draco scrollò la testa e bevve un piccolo sorso di champagne.

-Ovviamente no Potter- Harry assottigliò gli occhi sospettoso

-Non è che hai ordinato le lumache vero?? Perché nei film le mangiano sempre.- gli domandò guardingo, Draco lo fissò qualche secondo come se fosse scemo.

-Potter, taci- lo freddò, Harry gonfiò le guance come un bambino piccolo. Offeso da quell’ordine così diretto, e Draco si ritrovò a sorridere scioccamente.

-Non ho ordinato niente di strano Potter, ed ora togliti dalla faccia quell’espressione. Sembri ancora più demente di quel che già non sei- inutile, non poteva resistere, gli veniva naturale punzecchiare Potter.

Continuarono a bisticciare finché un cameriere non portò loro due piatti di Salade. Harry storse il naso osservando la sua minuscola porzione. Una comunissima insalata con due crostini! Ecco cos’era!

-Che schifo- sbottò, spostando un crostino con l’aiuto della forchetta. Draco sbuffò.

-Potter, non te l’ha mai detto nessuno che non si gioca con il cibo? Ed ora mi fai il piacere di assaggiare?- lo riprese subito Draco.

-No, non assaggio questa… Roba! Io non mangio erba, non sono una capra!-

-A volte non si direbbe proprio. Allora Potter, ti devo imboccare?- Harry ricordandosi l’episodio del maglione preferì non provocare oltre Malfoy. Si tappò il naso e ingoiò una forchettata di insalata.

-Non è una medicina! Dovresti gustarla- lo rimproverò Draco. Il moro deglutì lentamente, non male come sapore…

-Allora? E’ così terribile?-

-…No…-

Finirono in silenzio le rispettive porzioni e il cameriere arrivò con le altre due portate. Posizionò al centro del tavolo un pentolino ricolmo d’olio bollente e un vassoio di carne cruda.

Dopodiché si premurò di portare quattro piccole tazze, contenenti quattro salse diverse.

Harry stava per dire qualcosa ma Draco gli puntò il dito indice contro.

-Prima di dire qualunque cosa, assaggia!- infilzò un pezzo di carne con l’apposita forchetta poi lo immerse nell’olio bollente. Dopo pochi secondi il pezzetto di carne risultò ben cotto.

Lo intinse leggermente in una delle salse poi lo porse ad Harry.

-Apri la bocca- sentenziò deciso. Harry arrossì lievemente.

-Non mi farò imboccare da te Malfoy- borbottò imbarazzato, guardandosi nervosamente intorno.

-Potter, perché ti ostini a non ubbidirmi?- Harry corrugò le sopracciglia

-Ubbidirti? Non sono mica un cane io…- Draco sbuffò annoiato e gli fece segno di mangiare il pezzo di carne. Maledicendo se stesso, Malfoy e tutti i Francesi, Harry aprì la bocca e mangiò quello il biondo gli stava porgendo.

-Allora?- Harry si concesse qualche secondo per gustare quello che aveva in bocca.

-Ottimo- sentenziò alla fine, Draco sorrise trionfante.

-Lo immaginavo!-

Mangiarono con calma tutta la carne, discutendo, non molto civilmente, del più e del meno.

-Perché vivi solo?- domandò con noncuranza il biondo, Harry si incupì per un attimo.

-Per il tuo stesso motivo suppongo-

-Touchè. I tuoi genitori dove sono?- Ancora si mosse nervosamente sulla sedia. Non amava parlare del suo passato, troppi ricordi, troppo dolore.

-Loro non ci sono più- bisbigliò. Draco inarcò un sopracciglio.

-Vuoi dire che ti hanno abbandonato?- Harry chiuse gli occhi sentendo il tanto famigliare senso di nausea chiudergli lo stomaco.

-Non mi va di parlarne Malfoy. Io non ho più fame. Andiamo? Dumbledore ci aspetta nel pomeriggio, no?- scattò Harry. Draco si rese conto di aver spezzato la sottile linea di pace che si era creata tra di loro.

-Ok, andiamo-

 

 

 

Non si sentiva ancora bene. Ma questo ormai stava diventando una routine. I mal di testa, la nausea, gli attacchi… Erano sempre dietro l’angolo.

Aveva voglia di parlare con qualcuno che sapesse tutta la verità su di lui.

 

 

 

Aveva appena di riordinare un plico di fogli, quando qualcuno bussò alla porta del suo ufficio.

-Avanti…- rimase alquanto sorpreso quando si trovò davanti il suo figlioccio. Da quanto tempo non lo vedeva? Fece un rapido calcolo mentale, quattro giorni.

-Harry, Che sorpresa… E’ successo qualcosa?- di solito Harry non lo disturbava mai in ufficio. Il moro annuì e si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania.

-E’ successo ancora…- borbottò tristemente Harry, e Remus intuì subito di cosa parlasse.

-Ti sei sentito ancora male? Ma il dottore aveva detto…-

-Già, aveva detto. Ieri sono ritornato per una visita di controllo e mi è sembrato preoccupato- Remus lo guardò attentamente e notò che Harry sembrava profondamente stanco.

-Ti riposi abbastanza Harry? Mangi con regolarità? Se vuoi posso dire a Dumbledore di concederti qualche giorno di permesso- Harry scrollò appena la testa e gli sorrise riconoscente.

-No Rem, il lavoro è l’unica cosa che mi distrae. E poi al lavoro c’è lui…- Remus lo fissò stupito.

-Lui?...-

-Si, lui… L’essere più seccante che io abbia mai incontrato-

-Un cane?- azzardò Remus, ed Harry si mise finalmente a ridere.

-No, Dra… Malfoy non sarebbe felice di sentire che l’hai paragonato ad un cane…- esclamò tra le risate. Anche Remus Sorrise.

-Dumbledore me ne ha parlato. Dice che quel ragazzo ha interessanti capacità- Harry ripensò all’episodio del maglione ed arrossì lievemente.

-Già… Comunque con tutte le sciocchezze che fa e dice non mi fa pensare alla mia… Situazione-

-Allora è una buona cosa. Perché non me lo presenti?- Harry strabuzzò gli occhi.

-Cos… No! Tassativamente no! Finirebbe per fare qualcosa di indecente!-

-Suvvia Harry, mi fa piacere che tu ti sia trovato un amico, mi piacerebbe conoscerlo- Harry ci pensò su per qualche secondo. Remus non gli aveva poi chiesto qualcosa di così strano. Però lui e Malfoy non erano propriamente amici…

-Ok- capitolò alla fine. Remus gli sorrise.

-Bene, allora che ne dici se vi aspetto sabato a casa mia per un drink?-

-Sabato? Ma sabato è…-

-E’…?- lo incoraggiò Remus. Harry scrollò la testa.

-Niente, niente. Ok, proverò a chiederlo a lui ma non ti assicuro niente-

-Ok Harry-

 

 

***

 

 

TANTI AUGURI A ME!!! FINALMENTE MAGGIORENNE!!! ^^

 

 

Sono stata buona oggi, no? Il capitolo è perfino più lungo del solito ^^’’

 

Ta-daann!! Ed ecco a voi l’entrata in scena del più bel lupacchiotto del mondo!!

Quindi, se fate 1+1 riuscirete a capire cosa succede nel prossimo capitolo ^^

 

Un grande bacio a: Lake, Mezzosecolo, HP Mary, Zafirya, Zizela, Fiamma90, Animablu, OnlyKitsune e Goten!!

 

Grazie per aver seguito la mia fic fino a qui, mi sto divertendo troppo a scriverla ed è anche merito vostro!! ^^

 

A prestissimo!!

 

Cally

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Capitolo 12
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

-Malfoy, ti andrebbe di accompagnarmi in un posto… No! Malfoy, sabato hai qualche impegno?...-

-Non ancora, ma vorrei farti notare che stai parlando da solo- Harry sussultò colto alla sprovvista e si voltò stupito verso Draco. Il biondo lo stava fissando in maniera strana, appoggiato allo stipite della porta del bagno.

Harry si ritrovò ad arrossire proprio come un bambino colto con le mani nella scatola di biscotti.         

-Hem… Che vuoi Malfoy?- Draco fece spallucce

-Niente, semplicemente sono venuto a controllare che non fossi annegato nel water- Harry si passò nervosamente una mano sul collo e constatò che scottava da morire. Ma non a causa della febbre.

-Grazie per l’interesse ma stavo semplicemente…-

-Parlando con il tuo riflesso allo specchio, si Potter, me n’ero accorto- Harry storse il naso.

-Io non stavo parlando con il mio riflesso! Semplicemente stavo… Ti andrebbe di accompagnarmi in un posto Sabato??- Draco inarcò un sopracciglio.

-Cioè tu vorresti uscire con me?- Harry si affettò a scrollare la testa.

-No!!... Cioè, Remus, il mio padrino, ti vorrebbe conoscere- biascicò.

-E perché?- Harry ci pensò su qualche secondo

-Suppongo perché gli ho parlato di te- Draco sorrise

-E così gli hai parlato di me? Quale onore, piuttosto come mi hai dipinto?- Harry lo fissò dritto negli occhi e gli sorrise.

-Ovviamente come un damerino viziato, arrogante, acido e pomposo- la bocca di Draco si aprì fino a formare una piccola “o” di disappunto.

-Bene Potter, se è questo che pensi di me… No! Ma come diavolo hai osato dire una cosa simile?! Io sarei un damerino pomposo?!- esclamò stizzito. Il sorriso di Harry si allargò.

-Bè… Magari pomposo no, però damerino si. Dai Malfoy, come fai a negarlo??- Draco incrociò le braccia al petto e fece spallucce.

-Io sono perfetto così- sentenziò deciso.

-L’importante è crederci…- lo punzecchiò Harry, sempre più divertito dall’espressione corrucciata e mortalmente offesa di Malfoy.

-Cos…-

-Ragazzi!- Draco sussultò facendo un salto di mezzo metro mentre Harry si limitò a scoppiare a ridere. Sirius era appena comparso alle spalle di Malfoy.

-Sirius! Non puoi farmi prendere questi spaventi! La mia bellissima pelle ne risente!!- strillò subito Draco, cercando di regolarizzare il suo respiro. Sirius gli sorrise malizioso.

-Scusa principino, prometto che non lo farò più- anche Draco gli sorrise ed Harry si sentì stranamente inquieto. Da quando Malfoy e Sirius si sorridevano… Così?!

-Hem… Hem…- si schiarì la voce, richiamando sial l’attenzione del biondo sia quella di Black. Quando si accorse del suo gesto rabbrividì interiormente, sembrava quasi… Geloso. Ma geloso di che?!

-Che c’è Harry?- lui scrollò la testa

-Niente Sirius, niente…-

-Hei Sirius, ti andrebbe di accompagnarmi in un posto sabato??-

-Come Principino??- Draco gli rivolse una delle sue occhiate ammaliatrici.

-Sabato Harry mi ha invitato dal suo padrino, io allargo l’invito anche a te- gli rispose con naturalezza. Sirius osservò Harry che sembrava stranamente di cattivo umore.

-Bè, se Harry è d’accordo non vedo perché no…- Harry borbottò qualcosa di incomprensibile e Draco ne approfittò per avvicinarsi a lui. Non appena gli fu davanti gli sillabò, molto chiaramente, di invitare Sirius.

Harry lo ignorò totalmente e lo spintonò lontano da sé molto poco gentilmente, dirigendosi poi con calma verso Sirius.

-Sirius, ti andrebbe di accompagnarmi dal mio padrino Sabato? Sai, ci terrebbe a conoscere i miei colleghi di lavoro…- Sirius annuì sorridente

-Certo, con molto piacere-

-Ok, allora ti passo a prendere io con la mia limousine!- Harry si voltò indispettito verso Draco.

-Ma se non sai nemmeno dove abita!- lo rimbeccò, forse un po’ troppo acidamente.

-Oh, ma io lo so dove abita Sir.. Sai, mi ha già invitato a pranzo una volta- Harry spalancò gli occhi assumendo un’espressione buffissima, con l’unico risultato di far scoppiare a ridere Draco.

-Mi spiace lasciarvi ragazzi ma il dovere mi chiama, ci vediamo dopo-

-A dopo Sir…- sussurrò Draco. Nella mente di Harry cominciò a formarsi l’idea che forse… Sirius poteva sentirsi attratto da Malfoy!!

 

 

Ok Harry, sta calmo! Questa sera deve andare tutto alla perfezione. Non permetterai a Malfoy di innervosirti con i suoi comportamenti senza senso… No!

Harry finì di ingellarsi i capelli mentre cercava di auto convincersi che tutto quella sera sarebbe riuscito alla grande.

-Harry sei pronto? I tuoi amici arriveranno tra breve- la voce ovattata e dolce di Remus lo raggiunse nel bagno. Velocemente si risciacquò le mani ed uscì dalla piccola stanzetta, raggiungendo Remus in salotto.

Proprio in quel momento suonarono alla porta. Harry controllò un ultima volta che tutto fosse in ordine poi corse ad aprire.

-Ciao- Harry sorrise a Sirius e gli fece cenno di entrare, dopodiché spostò lo sguardo su Malfoy. Deglutì, incapace di formulare un pensiero coerente. Come riusciva quello stronzetto ad essere sempre così perfetto?...

-Potter, mi fai entrare o no?- sbottò acidamente il biondo, riservandogli un’occhiata di sufficienza. Harry annuì e si spostò per farlo passare. Draco gli passò accanto e lui percepì lo strano profumo di quel giorno.

-Benarrivati, io sono il padrino di Harry, Remus Lupin- Remus li accolse con il solito sorriso dolce stampato sulle labbra.

-Lupin?!- Remus fissò bene Sirius ed impallidì violentemente.

-… Black, quanto tempo…- sussurrò a mezza voce. Harry fissava alternativamente Remus e Sirius sempre più confuso. Possibile che i due si conoscessero già?

-Ma voi vi conoscete?- Sirius si voltò verso Draco ed annuì

-Io e lui… Frequentavamo lo stesso liceo parecchi anni fa- Harry non ci mise molto a fare due più due.

-Quindi anche tu conoscevi i miei genitori!- esclamò, l’espressione di Sirius si incupì lievemente.

-Si- tagliò corto.

-Certo che conosceva i tuoi genitori Harry, lui è stato per un anno il ragazzo di tua madre- Sirius si voltò furioso verso Remus che si limitò a fissarlo con ostilità.

-Zitto Lupin!- ruggì Sirius

-Suppongo che avrai letto della loro morte su qualche giornale no? Ma non mi sembra di averti visto al loro funerale- continuò impietoso Remus. Harry si morsicò con forza il labbro inferiore, ma che diavolo stava succedendo?!

-Cosa, i genitori di Potter sono morti??- domandò all’improvviso Draco, Harry abbassò lo sguardo mentre Remus annuiva gravemente.

-Harry aveva solo pochi mesi quando successe quella… Disgrazia-

-Disgrazia? Come fai a chiamarla disgrazia?! Quel maniaco…-

-BASTA!!- l’urlo improvviso di Harry mise fine alla parole di Sirius che si voltò scioccato a guardarlo.

-Basta! Non voglio ricordare tutte quelle cose! Io sono stanco di pensarci e soffrire!...- l’ultimo pezzo di frase lo sussurrò appena, dopodiché spalancò la porta di ingresso e corse fuori. Ignorando i richiami di Remus.

-Accidenti a te Black! Dovevi proprio dire quelle cose?! Harry non sopporta di sentir parlare di quella notte!- Sirius mollò un pugno sulla parete.

-Dannazione Remus, io non avevo nemmeno capito che Harry fosse figlio di James e Lily!...-

-Scusate ma… Io vado a cercare Potter. Non vorrei che lo trovassero morto congelato domani mattina- Draco afferrò il cappotto di Harry ed uscì dalla casa.

Una volta soli Remus Sirius si fissarono per un lungo, interminabile, istante.

-Quando si dice il destino… Non sapevo che fossi tornato in città- sussurrò Remus con voce incerta.

-Già… Sono tornato solo un paio di anni fa. La vita in America non mi andava più-

-Capisco…-

-Ci sono molte cose che devo sapere, vero?- Remus annuì e gli fece sego di seguirlo in cucina.

 

 

***

 

Ok, innanzitutto scusatemi per il ritardo =_= Ma in questi giorni ho avuto parecchio da fare ^^

 

Scrivere questo capitolo è stato per me mooolto difficile. E’ da un po’ che avevo in mente l’incontro tra Rem e Sirius, ma decisamente immaginare e scrivere sono due cose completamente diverse =_= Per cui mi scuso se la scena non vi piace.

Nel prossimo capitolo scoprirete finalmente che fine hanno fatto i Potter e forse… Ci saranno degli sviluppi interessanti ^^

 

Non preoccupatevi per la malattia di Harry, molto presto vi svelerò finalmente cosa fa star male il nostro Potterino ^^

 

Un bacio grande a: koorime, gokychan, fiamma90, animablu, zafirya (BUONE VACANZE ^^), mezzosecolo, zizela, bob, HP Mary (BUONE VACANZE ANCHE A TE!!!),

*Eirene*, Luc_y, RedBlackEM (Lo so, ho stravolto parecchie cose in questa fic ^^)

 

Cally

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Capitolo 13
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Se ne stava seduto sull’altalena del parco vicino a casa di Remus, dondolandosi mollemente di tanto in tanto.

Aveva un freddo incredibile, perché nella fretta di uscire di casa aveva dimenticato il giubbotto, ma non sarebbe certo ritornato a prenderlo… A costo di morire congelato!...

Rabbrividì violentemente. I cinque gradi di quella sera non aiutavano certo i suoi propositi.

-Resterai li ancora per molto?- il moro si voltò appena verso Malfoy, seduto sull’altalena accanto alla sua.

-E’ la decima volta che me lo chiedi Malfoy, cos’è che non ti è chiaro?- Draco sbuffò, e una piccola nuvoletta di fumo fuoriuscì dalle sue labbra.

-Per esempio perché ti ostini a stare seduto su un’altalena a gelarti il culo mentre potresti essere al caldo a sorseggiare un caffè-

-Invece tu potresti spiegarmi perché ti ostini a stare qui? Io non te l’ho chiesto, sai?- Draco prese a dondolarsi, ignorando la domanda del moro. Harry borbottò qualcosa di incomprensibile e si alzò.

Non fece in tempo a fare un passo che si ritrovò Malfoy a fianco.

-Hai intenzione di seguirmi per tutta la sera?!- sbottò esasperato. Draco gli sorrise furbo.

-Può darsi… Piuttosto, non faresti meglio ad indossare il giubbotto? Fa piuttosto freddo- gli fece notare. Harry inarcò un sopracciglio.

-Ah Ah Ah! Guarda, tu e le tue battute mi fate morire dal ridere- fece sarcastico all’indirizzo di Draco.

-Punto uno: la mia non era una battuta-

-Punto due?- Draco si strinse nel giubbotto

-Non c’è un punto due- rispose secco. Harry sorrise.

-E un punto tre?- Vide Malfoy tremare.

-Insomma Potter, la smetti?! Pensavo di essere io il più capriccioso tra i due, ma oggi ho avuto la conferma che mi sbagliavo.-

-Hu… Come sei suscettibile signor Malfoy- lo canzonò Harry. Draco lo spintonò lontano da se e prese a camminare.

-Ed ora dove vai??-

-Fatti miei. Ah, il tuo giubbotto è sulla panchina dietro all’altalena- rispose scontroso il biondo, senza nemmeno fermarsi. Harry recuperò velocemente il suo giubbotto e, dopo averlo indossato, si affrettò a raggiungere Draco.

-Vorrei farti notare che quello incazzato dovrei essere io questa sera…- Draco si fermò all’improvviso e lo fissò dritto negli occhi.

-Bene, ora siamo in due. E poi scusa, perché ti sei arrabbiato? Sirius non ha…-

-Taci!- Draco si zittì immediatamente, sconcertato  dall’espressione di Harry. Il moro accortosi della sua reazione apparentemente esagerata abbassò il viso, nascondendo il dolore presente nei suoi occhi.

-… Potter, tutto… Ok?- Harry annuì debolmente

-Si, ora se non ti dispiace me ne torno a casa. Avvisa tu Remus e Sirius così non staranno in pensiero per me- si voltò ma prima che riuscisse a fare un passo Draco gli afferrò una manica del giubbotto, impedendogli di muoversi.

-Non penserai veramente che ti lasci andare via così, potresti almeno spiegarmi cosa succede- Harry si liberò dalla sua stretta con un gesto brusco.

-E perché dovrei spiegarti che succede?! Noi due non siamo nemmeno amici!- ringhiò. Draco fece un passo indietro e strinse le labbra.

-Sono pienamente d’accordo con te Potter. Tuttavia mi sembri pericolosamente fuori di testa in questo momento. Cambi umore ad una velocità allarmante e, lasciatelo dire, a meno che tu non abbia il ciclo, questa cosa non è affatto normale!- sbottò acido.

Harry sbuffò nascondendo a stento un sorriso. Vedere Malfoy con quell’espressione assassina in volto era davvero spettacolare. Prese un respiro profondo, in fondo Malfoy aveva ragione, i suoi cambi d’umore erano inquietanti perfino per lui.

Ma non ci poteva fare niente. Ogni volta che gli capitava di parlare dei suoi genitori... Bè, non ne era propriamente felice.

-Ok, riconosco di essere stato un po’ brutale, scusa Malfoy- Draco spalancò gli occhi sorpreso. Si aspettava tutto ma non quello.

-Tu ti sei appena scusato?- mormorò scioccato, Harry annuì sorridendo.

-Ma non abituarti Malfoy. Di solito preferisco uccidere che scusarmi-

-Tu non sei normale- asserì convinto il biondo. Harry fece spallucce.

-Può darsi, non ho mai sostenuto il contrario… Io-

-Cosa vorresti insinuare?- sbottò stizzito –che io non sono normale ma sostengo di esserlo-

-Esattamente- Draco pestò un piede a terra offesissimo e mise subito il broncio. Harry alzò gli occhi al cielo.

-Sta’ per piovere- sentenziò. Draco corrugò la fronte e lo fissò come se fosse scemo.

-Ma se il cielo è sereno-

-Non senti l’odore della pioggia?-

-Ok Potter, ho la certezza che tu hai qualche rotella fuori… Ma… Questa…- Draco si toccò una guancia bagnata da una goccia d’acqua.

-Ok, Weather Man, proporrei di andare da qualche parte prima che…- prima ancora che riuscisse a finire il suo ragionamento dal cielo iniziarono a cadere grosse gocce di pioggia. Harry scoppiò a ridere mente Draco i lasciò sfuggire un urletto.

-Muoviti scemo! Andiamo a casa mia- riuscì a dire Harry tra le risate. Un secondo dopo i due stavano correndo alla ricerca di un taxi.

 

 

-Tieni, bevi questo. Servirà quando inizieremo a parlare- Sirius afferrò il bicchiere che Remus gli stava porgendo e, dopo averlo portato alle labbra, lo svuotò in un solo sorso. Tossicchiò un paio di volte poi allungò il bicchiere a Remus che lo riempì nuovamente.

-Non ho mai trovato nessuno in grado di reggere l’alcool come ci riesci tu- mormorò Remus, fissando pensieroso il bicchiere che aveva in mano.

-Suppongo non sia un complimento-

-Già…-

-…-

-…-

-…-

-Sirius?-

-Che c’è?-

-Mi sei mancato… Mi sei mancato molto in questi anni, lo sai vero?- Sirius posò il bicchiere sul tavolo della cucina e si avvicinò Remus, intento a chiudere la bottiglia di whisky.

-Lo so Rem… Anche tu mi sei mancato- sussurrò. Remus alzò lo sguardo e Sirius si sentì improvvisamente lo stesso ragazzetto che era stato un tempo. Perché Remus riusciva, con un solo sguardo, a farlo tremare? Quegli occhi color ambra erano sempre gli stessi, malinconici ma incredibilmente dolci. Eppure avevano acquistato una risolutezza che aveva il potere di disarmarlo completamente.

-Sai che ti ho odiato, vero Sirius?- il moro sorrise appena.

-Certo, ma hai usato il passato. Quindi ora non mi odi più?- l’istante dopo si ritrovò con le labbra incollate a quelle di Remus.

 

 

***

 

Mwahahah!! La mia cattiveria non ha limiti *-* Vi avevo promesso news ed eccole qua ^^ Rem e Siri si stanno baciando, Rem e Siri si stanno baciando, Rem e Siri si stanno baciando!! Ok, sono partita =.= ma mi perdonate vero??

 

Ieri sera ho visto The fog, presente l’horror con protagonista Tom Welling?? *_* Il film in se faceva abbastanza pena ma lui… XD!! Assolutamente super! E mi è venuta subito voglia di scrivere il nuovo capitolo della fic ^^

 

Ok, i misteri non si sono risolti e non si risolveranno a breve, quindi… Pazientate mie care *_* Poiché: “la pazienza è la virtù dei forti” ^^ (più o meno =.=)

 

A prestissimo!!

 

Naturalmente un grande bacio a:

 

Fiamma90

Gokychan

Animablu

Lake

RedBlackEM (il gel per capelli non è niente XD aspetta di vedere il resto!! ^^)

 

Cally

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Capitolo 14
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Il termine “bagnati fino all’osso” era riduttivo se applicato a loro due. Tutta colpa dei taxi misteriosamente scomparsi.

Harry si accucciò davanti al caminetto, unica cosa davvero utile in inverno, e cominciò ad armeggiare per accenderlo.

Dietro di lui sentì Malfoy brontolare qualcosa riguardo un vero sistema di riscaldamento.

-Potter! Voglio fare un bagno, qui si gela!-

-E secondo te che sto facendo? I segnali di fumo?!- Draco sbuffò spazientito e si avvicinò al camino.

-Potter, muoviti!- Harry lo ignorò bellamente, almeno finché non si ritrovò con qualcosa di bagnato appiccicato addosso.

-MALFOY!- vide Draco, rigorosamente a petto nudo, sghignazzare divertito.

-O ti muovi ad accendere quel camino oppure io continuo con il mio spogliarello. Sai, non vorrei che mi venisse un raffreddore…- annunciò maligno. Harry sgranò gli occhi incredulo, quando lo vide sfilarsi la cintura con gesti lenti e volutamente provocatori.

-Smettila immediatamente!- strillò, rendendosi conto con orrore di essere arrossito come una femminuccia. Draco continuò a sorridere e, dopo essersi lasciato scivolare sul divano, si sfilò le calze e successivamente le scarpe.

-Guarda che questo tuo tentativo di scandalizzarmi non attacca! Non mi spaventa vedere un uomo nudo!- esclamò Harry, proprio mentre Malfoy si sfilava i pantaloni.

-Nemmeno se l’uomo sono io?- gli domandò suadente il biondo. Harry scrollò la testa con vigore e si impose di ignorarlo. Si concentrò nuovamente sul camino e finalmente riuscì ad accenderlo.

-Oh.. Che peccato, proprio ora che veniva la parte più interessante- si lasciò sfuggire Draco con malizia. Harry si voltò verso di lui e per poco non si strozzò con la sua stessa saliva.

Chiuse gli occhi e si concesse un lungo respiro, magari era un miraggio e Malfoy non era veramente nudo davanti a lui. Si, sicuramente era così.

-Bè, non mi hai appena detto che non ti spaventa vedere un uomo nudo? Allora apri gli occhi- lo stuzzicò Draco.

Harry socchiuse appena l’occhio destro e si ritrovò a fissare gli occhi metallici del biondo ad un centimetro dalla sua faccia. Sussultò, colto alla sprovvista, e scivolò seduto per terra. Draco rise.

-Sicuro di non essere gay?- gli domandò con aria innocente. Harry sussultò per la seconda volta nel giro di pochi secondi; certo che era sicuro di non essere Gay! A lui i maschi non piacevano! Piuttosto adorava due belle tette e un viso grazioso… Appunto, questo significava che non era Gay. Allora perché si sentiva così… Strano, quando stava in compagnia di quell’esaltato?... Non era normale. Cioè, non gli era mai capitato di arrossire davanti al corpo di un altro uomo.

-… Potter? Sei ancora vivo?- Harry sbatté le palpebre un paio di volte ed annuì incerto. Che diavolo gli stava capitando?...

-N… Non volevi farti un bagno tu?...- mormorò Harry, pericolosamente scosso dagli ultimi avvenimenti.

-Certo, lo fai con me? Sei tutto bagnato…- Harry si portò una mano sul cuore, perché batteva più forte del normale? E perché Malfoy continuava con quelle sue proposte diaboliche?

-Malfoy… Vai a farti quel bagno e smettila con queste sciocchezze- sbottò. Draco si alzò lentamente.

-Sicuro che non vuoi unirti a me?- Niente da fare, era troppo divertente stuzzicare Potter. E poi non avrebbe disdegnato poterlo osservare senza veli, chissà com’era messo…

-Malfoy, fila via!- Draco sorrise leggermente e si diresse ancheggiando verso il bagno. Sicuro di avere lo sguardo smeraldo del moro puntato sul suo fondoschiena.

Una volta solo, Harry si coricò sul tappeto davanti al camino completamente senza forze.

Draco lo stava provocando deliberatamente!... Non perdeva occasione per stuzzicarlo. Ma doveva ammettere che la cosa non gli dispiaceva del tutto, era da un sacco di tempo che non si sentiva così… Vivo.

Da quando Ginevra l’aveva lasciato per mettersi con un suo compagno di corso.

Ripensò con nostalgia a tutti gli anni trascorsi con lei. Otto anni… Erano ancora bambini inesperti quando si erano fidanzati, eppure il loro amore gli era sempre sembrato fortissimo e puro.

Un sorriso amaro gli si dipinse sulle labbra. Evidentemente si era sbagliato anche su quello.

Solo un paio di settimane prima l’aveva incontrata in un Caffè in centro, e mai gli era sembrata così splendente e serena. I suoi occhi brillavano di gioia. Una gioia che lui non aveva mai visto prima. Ed allora aveva capito.

Ed ora Malfoy… Quello stronzetto esaltato che da poco più una settimana infestava le sue giornate, bè, era una medicina niente male contro la sua solitudine.

Lui si che si godeva la vita in tutte le sue sfaccettature, aveva una moltitudine di “amici”, soldi, gloria, una famiglia e, soprattutto, era decisamente… Bello.

Peccato che fosse così… Così… Ambiguo.

-Potter?- Harry non si mosse di un centimetro, Malfoy era ancora in bagno quindi poteva stare tranquillo.

-Che vuoi?- soffiò scontroso. Lo sentì ridere.

-Mi vieni a lavare la schiena?- Ecco, appunto, Malfoy era nato per essere ambiguo.

-Arrangiati!- Però forse avrebbe potuto… Mai!

-Ma come sei cattivo. Sai che i bambini cattivi non ci vanno in paradiso?- Harry sbuffò divertito.

-Nemmeno quelli peccaminosi come te- si rese conto troppo tardi di aver effettivamente pronunciato quella frase. Si maledì un milione di volte ma rimase comunque in attesa della risposta di Malfoy.

-Oh, ma io non sono affatto peccaminoso…-

-See… E’ come dire che all’inferno non c’è il fuoco- che situazione ridicola. Lui coricato sul tappeto del salotto che parlava con Malfoy intento a farsi un bagno.

-Bè, nessuno sa con precisione come sia l’inferno- gli fece notare il biondo. Harry si coprì gli occhi con un braccio.

-Era solo un esempio stupido Malfoy…-

-Io ti sto aspettando-

-Allora aspetterai ancora per molto-

-Ma l’acqua si raffredda, mi farai ammalare- Capriccioso all’inverosimile, ecco un aggettivo perfetto per Malfoy.

-Se non ti sei ammalato a girare nudo per il salotto, non ti ammalerai certo facendo il bagno-

-Prometto che non faccio niente, tu però vieni a lavarmi la schiena??-

-… Se muovi anche solo un dito giuro che ti affogo- Aveva appena accettato di lavare la schiena a Malfoy?!...

-Mh… Va bene-

 

 

***

 

Viva la mia malvagità sconfinata!!!! Mwahahahah!!! *-*

 

Dite che il nostro Harry si è finalmente reso conto di quanto irresistibile sia Malfoy?? Io non vi anticipo nulla ^.^

 

Per quanto riguarda Rem e Siry non disperate, nel prossimo capitolo ci sarà spazio anche per loro!!!

 

Un bacione grande alle mie affezionate lettrici, vi voglio bene carissimeeee!!!!

 

Cally

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Capitolo 15
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

Entrò in bagno e lo trovò immerso in una quantità indicibile di bagnoschiuma. Bè, chissà perché ma se lo aspettava da un tipo come lui.

-Ce ne hai messo di tempo- lo apostrofò subito Draco. Harry non gli rispose, osservandolo attentamente. I capelli solitamente biondissimi, ora erano più scuri a causa dell’acqua e appiccicati alle sue guance. Gli occhi erano più limpidi, quasi azzurri ed il suo viso era stranamente colorito. Così, a mollo nella sua vasca, non era più il ragazzo perfezionista che aveva conosciuto.

-Bè? Mi fisserai ancora per molto?- Harry sorrise.

-Ti dispiacerebbe?- Draco finse di pensarci su.

-… No, mi piace essere ammirato- confessò allegramente.

-Sei proprio…- Harry si zittì, cercando un aggettivo azzeccato per Malfoy, ma il biondo lo precedette.

-Affascinante? Bellissimo? Superlativo? Grazie per i complimenti Potter, ed ora me la lavi o no la schiena?- il moro preferì non replicare e si avvicinò alla vasca. Si tolse i pantaloni e il maglione, rimanendo con un semplice paio di boxer neri. Draco non fiatò. Osservando con attenzione ogni suo gesto.

-Piegati un po’ in avanti…- Draco ubbidì ed Harry si accomodò sul bordo della vasca, mentre il biondo gli dava le spalle. Immerse le gambe nell’acqua fino al ginocchio, sfiorando inavvertitamente la schiena di Draco. Lo sentì rabbrividire impercettibilmente.

-Mi passi la spugna?- Draco gli passò l’oggetto richiesto e rimase in attesa. Harry iniziò a massaggiargli piano il collo e successivamente le spalle.

-Mh…- non appena le sue orecchie percepirono il gemito lieve del biondo, Harry sentì una strana sensazione alla bocca dello stomaco.

-Stai facendo le fusa Malfoy…- sussurrò, umettandosi appena le labbra. Draco si spinse ancora di più contro la spugna e di conseguenza contro di lui.

-… Lo so Potter… Mi capita spesso…- sussurrò, e ad Harry quella frase sembrò una provocazione bella e buona. Perché allora non divertirsi un po’? Magari poi l’avrebbe rimpianto per il resto della sua vita, ma sinceramente era stanco di frenare le sue emozioni nel timore di rimanere scottato.

-Ma davvero? Peccato, credevo di aver avuto l’esclusiva…- quello che accadde dopo, Harry non riuscì proprio ad impedirlo. Nel giro di due secondi si ritrovò immerso nella schiuma fino al collo, con Draco posizionato esattamente in mezzo alle sue gambe.

-MALFOY!!! Avresti potuto spezzarmi l’osso del collo!!- esclamò stizzito, cercando di regolarizzare il respiro. Il biondo sbuffò.

-Esagerato, almeno così riesci a lavarmi meglio- sussurrò, vagamente lascivo. Harry inarcò un sopracciglio, anche se Draco non poté notarlo.

-Addirittura lavarti? E poi guarda che prima ero molto pi… MALFOY!!- Harry sussultò, lasciandosi sfuggire un singulto strozzato. Perché diavolo Malfoy stava cercando di sfilargli i boxer?! La situazione, già abbastanza critica, stava decisamente sfuggendo al suo controllo.

-E dai Potter, rilassati. Mica ti mangio…-

-Chissà perché ma non ci credo molto…- borbottò Harry a disagio, cercando invano di alzarsi per fuggire. Draco ridacchiò e, con non poca fatica, riuscì a voltarsi verso il moro.

-Ricordami di regalarti una vasca più grande, questa è proprio scomoda- sbuffò, cercando di sistemarsi meglio che poteva.

-Questa va benissimo! Ed ora scusa ma ti lascio al tuo bagno- provò nuovamente ad alzarsi ma Draco gli bloccò le gambe.

-Hu… Vuoi scappare Potty? Non ti va di divertirti un po’??- lo stuzzicò, pizzicandogli un fianco. Harry sussultò.

-No Malfoy, ti ho già detto che a me piacciono le donne!- Draco arricciò il naso.

-Solo perché ancora non hai provato me- gli sussurrò, avvicinandosi al suo viso. Harry sgranò appena gli occhi.

-Non ti piacerebbe provarmi?... – continuò malizioso il biondo. Harry si rese conto di stare trattenendo il respiro. Ma la cosa che lo scioccò oltre ogni dire era il fatto che il suo corpo non aveva nessuna intenzione di muoversi.

Quando sentì le labbra di Draco posarsi lievi sul suo collo trattenne a stento un gemito.

Chiuse gli occhi quasi senza accorgersene, abbandonandosi contro il bordo della vasca. Le labbra di Malfoy erano morbide… Incredibilmente morbide.

La testa aveva iniziato a girargli, forse a causa dell’alta temperatura dell’acqua.

-Mal…- Draco continuò a baciargli la pelle abbronzata del collo. Lasciandogli di tanto in tanto piccoli segni rossi. Ok, lui non era mai stato bravo a trattenersi dall’ottenere qualcosa che desiderava, e in quel momento Potter era esattamente quello che desiderava. I loro rapporti non erano affatto idilliaci, eppure… Diavolo, quel cretino riusciva ad accenderlo come un fuoco con tutti i suoi comportamenti così innocenti. Non gli era mai capitato di arrivare a desiderare così tanto qualcuno, nemmeno con Sirius. Eppure Potter non aveva niente di speciale se messo a confronto con tutti i suoi ex amanti, tutt’altro.

-Potter, sei pronto per la scopata più sensazionale di tutta la tua vita?...- mormorò, mordicchiandogli la spalla destra. Non ricevette risposta.

-Capisco che sei senza parole, ma… Potter?... Ancora?!- Era svenuto ancora! Proprio mentre lui gli stava finalmente facendo la proposta più indecente che mai avrebbe ricevuto!

-Ahhh!! Potter sei proprio una piaga!!!-

 

 

 

-Sir… Sparirai ancora adesso?- Remus si accoccolò meglio contro il torace del moro, attendendo una risposta.

-Ma no che non sparirò scemo! Non vorrei farti morire di crepacuore- Remus gli mollò uno schiaffò sulla fronte.

-Io non morirò di crepacuore, ma ti verrò a cercare questa volta- annunciò con decisione. Sirius sorrise e lo tirò nuovamente a sé, riappropriandosi delle sue labbra.

Continuarono a baciarsi per un tempo che parve a loro infinito, finché Remus, senza fiato, dovette porvi fine.

-… Siamo troppo vecchi per queste cose…- Sirius scoppiò a ridere divertito.

-Parla per te nonnino, io sono sempre pieno di forze!- lo stuzzicò. Anche Remus sorrise.

-Quindi se adesso io ti chiedessi di fare nuovamente l’amore con me, ne saresti in grado?- Sirius si finse mortalmente offeso per quella domanda. E, dopo averlo allontanato da se, gli voltò le spalle.

-Eddai scherzavo…-

 

 

 

***

 

*.* Bè dai, c’eravamo quasi!! Prometto che nel prossimo capitolo scoprirete che malattia ha Harry ^.^

 

Un grazie speciale a: Goten, Zafirya, onlykitsune, kymanu, gokychan, zizela, RedBlackEM, animablu, lupetta e London!!!!

 

Continuate a seguirmi tessore mieeee!!!!

 

 

Cally

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Capitolo 16
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

Aveva fame, senza dubbio. E poi c’era qualcosa che gli solleticava la spalla. Qualcosa di incredibilmente morbido… Morbido e profumato.

Socchiuse appena gli occhi rabbrividendo. Non appena le sue iridi misero a fuoco cosa effettivamente gli stava toccando la spalla si sentì prendere dal panico.

Malfoy stava dormendo beatamente con la testa appoggiata sul suo torace!... No, ancora peggio!

Malfoy stava dormendo beatamente nudo, con la testa appoggiata sul suo torace!  Sempre più scioccato si rese conto di avere addosso solo i boxer.

Prese un respiro profondo e provò a riordinare le idee. Che diavolo era successo la notte prima?...

Pioggia, bagno, Malfoy che lo provocava spudoratamente, lui che finiva nella vasca, ancora Malfoy che lo provocava, piccoli baci…

-Oh Cazzo!!- urlò in preda al panico, scordandosi per un attimo della presenza del biondo al suo fianco.

-Hum…- Draco si lasciò sfuggire un mugugno infastidito e gli si appiccicò ancora di più addosso. Harry trattenne il respiro, sperando con tutto il cuore che non si svegliasse. Aspetto qualche secondo, giusto per essere più sicuro, poi riprese ad immagazzinare ossigeno.

Ancora una volta cercò di ripercorrere gli avvenimenti della sera prima, lui e Malfoy non potevano veramente… No, era una cosa ridicola.

Va bene, Malfoy l’aveva punzecchiato fino all’esasperazione ed era arrivato perfino a baciargli il collo, ma da li a passare una notte con lui… Era stato proprio Draco a sottolineare il fatto che non sarebbe mai andato a letto con un morto di fame come lui!

-Gesù santissimo…- bisbigliò, mentre una fugace immagine di lui e Malfoy avvinghiati e ansanti gli attraversava la mente. Adesso si metteva pure ad immaginare cose oscene?!...

-Mh… Potter… Perché non te ne stai un po’ zitto?...- Harry puntò immediatamente lo sguardo su Malfoy che sbadigliò sonoramente. Si ritrovò a sorridere come uno scemo, dov’era finita tutta la finezza che quel biondino si vantava di possedere?...

-Bè, e ora che hai da sorridere?...- domandò Malfoy, con la voce ancora impastata dal sonno. Harry decise che non era il caso di continuare a farlo e tornò immediatamente serio.

-Malfoy… Noi due…- Draco sbuffò e si alzò a sedere, iniziando a stiracchiarsi pigramente sotto lo sguardo attento di Harry.

-No, noi due non abbiamo fatto nulla se è questo che vuoi sapere. Tu sei svenuto sul più bello- lo informò Malfoy, voltandosi a guardarlo. Harry si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore e si alzò dal letto. Allora era svenuto nuovamente…

-Ok, grazie per l’informazione. Hai fame? Io molta- fece appena in tempo a fare un paio di passi verso la porta quando la domanda che più di tutte temeva lo ghiacciò sul posto.

-Posso sapere che cos’hai? E non raccontarmi cazzate per favore, sono piuttosto irritabile appena sveglio- Harry si lasciò sfuggire una risatina, sempre più nervoso.

-Io?... Ma io sto benissimo- annunciò, cercando di sembrare il più credibile possibile. Draco, dopo essersi avvolto il lenzuolo attorno alla vita, si alzò dal letto e si posizionò esattamente davanti ad Harry.

-Andiamo Potter, mi credi veramente così idiota?- sbuffò, pizzicandogli un fianco nudo. Harry fece un saltello all’indietro, stupito da quel gesto così… Confidenziale, e deglutì. Forse poteva fidarsi di Malfoy… E poi avrebbe dovuto passare molto tempo con lui, e se fosse svenuto nuovamente? Non poteva continuare a propinargli la scusa del calo di zuccheri.

-Io… Ok, sarà una cosa piuttosto lunga perciò andiamo a fare colazione- Il biondo annuì e lo seguì in cucina, dove si appollaiò su uno sgabello, in attesa delle parole del moro. Harry tirò fuori dal frigo del succo d’arancia e ne vuotò un bicchiere a Draco.

-Dunque, giusto per cominciare dall’inizio… Ho subito un trapianto di cuore- ammise schietto. Draco quasi non si strozzò con il succo che stava bevendo.

-Come scusa?- sussurrò, sicuro di aver capito male. Harry fece spallucce.

-Ho subito un trapianto di cuore tre anni fa, ma ora il mio nuovo cuore si è messo a fare i capricci come hai potuto notare- Draco posò il bicchiere sul tavolo e lo fissò leggermente sconvolto.

-Tranquillo Malfoy, non ho intenzione di mettermi a piangere ne di farmi consolare. Comunque sto già facendo dei controlli e forse dovrò subire una nuova operazione- Il biondo scese dallo sgabello e lo raggiunse. Harry si grattò la testa a disagio.

-Questa cosa è… Confidenziale. Nessuno ne è a conoscenza, a parte ovviamente Remus… Quindi ti pregherei di… Hei!- Draco l’aveva appena spinto contro il forno.

-Potter, tu potresti crepare da un momento all’altro e me lo dici così?! Come se mi stessi raccontato che hai mangiato a cena?!- ringhiò Draco, raggelandolo con un’occhiataccia delle sue. Harry sorrise debolmente.

-Io non la metterei proprio così… Ma a proposito di cena, ho una fame…-

-Non provare a cambiare discorso!- tuonò Draco, ed Harry si zittì immediatamente.

-Sai cosa sei Potter? Lo vuoi proprio sapere?- il moro annuì incerto.

-Sei un deficiente! Aspetta rettifico, sei un egoista deficiente! Se io non ti avessi obbligato a dirmelo tu… Ahh! Sei proprio uno stronzo! Questa davver… Nh…- le labbra di Harry che si appoggiarono lievemente sulle sue misero fine al suo fiume di parole.

Puntò lo sguardo negli occhi di Harry e poté notare che da vicino sembravano ancora più verdi.

Velocemente, senza alcun indugio, socchiuse appena le labbra e accolse la lingua del moro nella sua bocca. Un scarica elettrica attraversò entrambi, facendoli fremere di desiderio.

Draco lo agguantò per le spalle e lo trascinò a terra. Ora non gli sarebbe più sfuggito.

Harry si ritrovò schiacciato sul pavimento a baciarsi con Draco seduto sopra il suo stomaco.

-Mh… Il letto…- riuscì a sussurrare il moro, tra un bacio e l’altro. Draco iniziò a baciargli il petto.

-Non rompere Potter…-

Quando la lingua del biondo arrivò vicino all’elastico dei suoi boxer, Harry gemette forte. Il suo autocontrollo era gentilmente andato a farsi benedire.

Si concesse un sorriso prima di abbandonarsi completamente alle attenzioni di Draco.

 

 

 

Per la seconda volta in quella mattina Harry si svegliò affamato. Ma la sua non era voglia di cibo. Allungò il braccio destro alla ricerca del corpo di Malfoy ma tutto quello che riuscì a toccare fu il cuscino. Spalancò gli occhi e si voltò, di Draco nessuna traccia.

La realtà lo colpì duramente, tanto che si diede mentalmente del cretino per aver solo pensato che Malfoy potesse aver trovato piacevole… Stare con lui.

Chiuse gli occhi e nascose la testa sotto il cuscino, completamente privo di forze.

Nel giro di una mattinata si era sputtanato allegramente agli occhi di Malfoy, su questo non c’era alcun dubbio.

Gli aveva raccontato della malattia e ci aveva pure fatto sesso!... Già, Harry Potter era stato con un uomo…

Strinse i denti, per quanto cercasse di trovare qualcosa di disgustoso in quello che aveva appena fatto… Bè, non ci riusciva!

-Potter, che fai ti alzi o no?? La colazione o per meglio dire il pranzo è quasi pronto-

-Che palle che sei… Malfoy?!!- tirò fuori la testa da sotto il cuscino e lo fissò scioccato. Ma allora non se n’era andato!...

 

 

***

 

Ooook gente, i due hanno ufficialmente consumato!! Sedici capitolo ma ci siamo arrivati ^.^ E in più avete pure scoperto cosa affligge il nostro Harry!

Non ve lo aspettavate vero?? *.* Oppure si? O.O …

Sorratemi per la scena alquanto scarsina ma ricordatevi che i reating è Arancione, per cui.. ^^

 

Ora passiamo alle cose serie, spero di riuscire ad aggiornare prima di sabato giorno in cui parto per le meritate vacanze, se così non fosse mi dispiace ma dovrete attendere un pochino perché il 5 e il 6 sono a Roma per i Tokio Hotel ^^ Amori miei *.*

Cercherò di fare il possibile comunque!

 

Ed ora i doverosi ringraziamenti alle 12 anime buone che hanno letto questa fic fino a qui ^.^

 

Zizela

Goten

Zafirya

Mezzosecolo

Animablu

RedBlackEM

Fiamma90

Gokychan

Twinkle

Kymanu

Ginny W

London

 

Graaazie mille e continuate a seguirmi!!!

 

Cally

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Capitolo 17
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

Rabbrividì. Quello che sentiva era il rumore della pioggia. Non cadeva più tanto forte come poche ore prima; adesso la sentiva scendere lieve e leggera, ma comunque inarrestabile.

Rabbrividì ancora e si strinse nelle coperte. Ignorava totalmente che ore fossero.

Aprì svogliatamente un occhio: buio. Sbirciò il display luminoso della sveglia che teneva sul comodino, segnava le diciannove passate.

Si mosse, considerando l’idea di alzarsi per concedersi un bel bagno bollente. Tuttavia dovette immediatamente accantonarla quando qualcosa gli arpionò il braccio destro.

-Dove vai.. Potty?..- Harry sorrise, divertito dalla voce incredibilmente assonnata e terribilmente dolce di Draco.

-Da nessuna parte Malfoy, continua a dormire..- gli bisbigliò, con lo stesso tono di un genitore divertito dalla cocciutaggine del figlio.

Draco borbottò qualcosa i imprecisato poi si riaddormentò di botto, stringendo forte il suo braccio.

Harry sospirò piano e non poté fare altro che ripensare alla giornata trascorsa in compagnia del biondo.

In realtà non avevano fatto altro che scopare come conigli e la cosa, vista dal punto giusto, era dannatamente esaltante.

Prima di Ginny aveva avuto solo un altro paio di ragazza e dopo di lei più nessuna. Non era mai stato un tipo tanto attaccato al sesso lui.

Ma con Malfoy… Bè, con lui era tutta un’altra storia!

Quel biondino maledetto riusciva a farlo eccitare con un solo e semplicissimo sguardo, e la cosa lo sconvolgeva non poco in effetti.

Insomma, aveva sempre pensato di essere un tipo capace di controllare perfettamente le proprie emozioni, ma Draco, in una sola settimana, era riuscito ad abbattere tutte le sue barriere. Sette giorni erano bastati per far crollare tutte le sue convinzioni, in primis quella di essere attratto solo ed esclusivamente dal sesso femminile. Forse il loro era stato solo un capriccio, dopotutto lui non si sentiva affatto gay, forse l’indomani mattina avrebbero riso sulla cosa sorseggiando una bella tazza di caffè.

Non riuscì a capacitarsi dell’irritazione che provò nel pensare a quelle cose. Possibile che Malfoy fosse già così importante per lui?...

Spostò lo sguardo sul viso rilassato del biondo e sentì qualcosa incrinarsi dentro al suo stomaco. Decise che per il momento poteva anche finirla con le sue pare mentali e concedersi una lunga dormita. Di tempo per i chiarimenti vari ce n’era in abbondanza.

 

 

Era un sacco di tempo che non sentiva più il suo corpo così intorpidito. Precisamente dall’ultimo viaggio che aveva fatto, quasi quattro mesi prima, in compagnia di Blaise e Theodore.

Quindici giorni in Spagna davvero da ricordare i loro. Tanto sesso, tanto alcool, ancora tanto sesso e poi… Sesso ovviamente.

Era proprio vero quello che si diceva sui latini, amanti focosi oltre ogni dire.

Si stiracchiò pigramente e senza volerlo sfiorò la gamba sinistra di Harry che mugugnò qualcosa.

Si voltò lentamente verso il moro, realizzando solo in quel momento dove effettivamente, ma soprattutto con chi, si trovasse.

Aveva passato tutta la giornata in strettissima compagnia di Potter e senza nemmeno aver bevuto!

Sorrise sornione. Harry Potter non era poi così un bravo ragazzo come pensavano tutti. Certo, un po’ impacciato, ma era pronto a scommettere che con il passare del tempo e con l’aiuto di un buon amante sarebbe certamente diventato… Sublime.

-Mh… Malfoy… Che ore sono?...- Draco afferrò il cellulare e si lasciò sfuggire un sibilo frustrato.

Dieci chiamate perse, cinque di Blaise, una di sua madre e quattro di suo padre. Senza contare i sue messaggi minatori gentilmente inviati dal suo migliore amico e quello stucchevole di un certo Dylan. Sicuramente in futuro sarebbe stato più attento a comunicare il suo numero di telefono alle varie conquiste giornaliere.

-Malfoy…-

-Che palle Potter! Sono le due del mattino!-sbottò seccato. Harry si decise a svegliarsi e si alzò a sedere lentamente, accendendo poi l’abatjour.

-Che succede?...- gli domandò, ancora assonnato. Draco sbuffò.

-Succede che ho dimenticato il cellulare in modalità silenziosa e praticamente tutto il mondo mi ha cercato!- Harry si passò una mano sugli occhi e si concesse uno sbadiglio.

-E allora? Domani mattina sarà tutto come prima e tu li richiamerai- gli fece notare il moro. Draco lo fissò qualche secondo senza parlare, poi scagliò il cellulare in fondo al letto.

-Cosa? Che significa che tutto sarà come prima?!- ruggì. Harry aprì la bocca per parlare ma Draco gli fece cenno di stare zitto.

-Così vorresti credere che non hai più intenzione di scopare con me?!- strillò, Harry arrossì.

-Veramente…-

-E’ così allora?! Bene! Osserva bene questo culo perché non lo rivedrai mai più!- con un diavolo per capello cercò di alzarsi dal letto, ma si ritrovò intrappolato nel groviglio di lenzuola.

-Accidenti a questo letto!!- sibilò contrariato.

-Malfoy, aspetta un secondo, io…-

-Taci piattola! Non mi interessano le tue ragioni! Lo sapevo già che questa cosa si sarebbe rivelata un gigantesco errore!-

-Malfoy…-

-Spiegami come ho fatto a venire a letto con te! Cosa avevo in testa? Le scimmie urlatrici?!!... Dio come sono caduto in basso!-

-MALFOY!!!- Draco sussultò e si voltò ancora verso Harry, che lo stava fissando con uno sguardo a metà tra l’indemoniato e il divertito. Con un gesto fulmineo afferrò una ciocca dei suoi capelli tra le dita e la strattonò verso il basso.

-Ahi! Potter ma sei idiota?!- mugolò, cercando di sottrarsi dalla stretta di Harry che però non mollò la presa.

-Ora sta un po’ zitto tu! Razza di psicopatico arrapato! Come al solito hai frainteso tutte le mie parole! Non intendevo dire che non voglio più venire a letto con te, io..-

-Quindi ti è piaciuto?- domandò improvvisamente Draco. Harry mollò la presa sul ciuffo e si mosse agitato.

-E questo che centra scusa?- Draco sorrise trionfante. Felice di averlo messo a disagio.

-Dai Potty, rispondi sinceramente…- lo stuzzicò ancora. Harry sbuffò.

-Bè… Non è stato male se è questo che vuoi sapere- borbottò nervosamente, abbassando lo sguardo. Draco inarcò un sopracciglio.

-Non è stato male? Questo dovrei dirlo io caso mai, tu dovresti dirmi che è stato fantastico, splendido, favoloso, indimenticabile, assolutamente…-

-Ok! Mi è piaciuto!... E’ stato strano ma… Decisamente bello- confessò Harry, con gli occhi resi lucidi dalla vergogna. Il biondo annuì soddisfatto.

-Bene, così va decisamente meglio-

-…-

-Allora?!- sbuffò Draco, richiamando l’attenzione di Harry.

-Allora cosa?-

-Allora che mi stavi dicendo?!- Harry si grattò il mento sorridendo.

-Bè… Forse abbiamo precipitato un po’ le cose, ma… Non mi dispiace affatto- confessò Harry, stando ben attento a fissare gli occhi grigi del biondo. Draco sorrise goloso, e si leccò lentamente il labbro superiore.

-Allora che ne dici di divertirti un altro po’ con il sottoscritto?- sussurrò, avvicinandosi pericolosamente al viso di Harry.

-Si, suppongo che potremmo ma…- prima ancora che Harry riuscisse a finire il suo discorso, Draco colmò la distanza che separava le loro labbra.

-Mal… Nh.. Malfoy…- Draco si staccò appena iniziando a mordicchiargli lievemente il labbro inferiore.

-Che c’è?...-

-Io…-

-Tu?...- scese a baciargli il collo e successivamente il petto.

-Io… Ho una fame tremenda…- Draco si bloccò immediatamente e tornò a fissarlo negli occhi, pensando si trattasse di una battuta.

-… Tu… Sei veramente una piattola!!- sbottò, lasciandosi cadere supino sul letto. Harry incrociò le braccia al petto e lo fissò speranzoso.

-Che vuoi?!-

-Mi cucini qualcosa??- Draco spalancò la bocca.

-A parte che sono le due di notte, io non sono la tua massaia personale Potter!- sbottò acido. Harry sorrise e gli depositò un bacio sul ventre piatto e lasciato scoperto dal lenzuolo. Draco si lasciò sfuggire un piccolo gemito.

-Prometto che dopo ti ricompenserò adeguatamente…- sussurrò lascivamente Harry. Draco finse di pensarci su, poi scattò in piedi.

-Omelette e Nutella?-

 

 

***

 

Pensavate fossi morta o in alternativa scappata con i Tokio è?? Ammettetelo *.* E invece no, sono ancora qui ç.ç accidentaccio!

 

Scusate ma Roma si fa ancora sentire nel mio cervello bacato! Gesù, due giorni di inferno ma ne è valsa assolutamente la pena!! *.* Ho visto Billuccio e Tommino mio dal vivo!! Ovviamente non dimentico Gorge e Gusty! ^.^”

Ed ora aspetto solo il concerto del 30 che se va come deve andare… *.*

 

Ma parlando di cose serie ^.^” questo capitolo mi ha stressata da morire! Non capisco come ho fatto a scriverlo. Diciamo che era necessario per la storia in se, però non mi piace un gran che =.= In compenso ho in mente l’idea per un capitolo super! ^.^ Mi è venuta stando in spiaggia, pensate un po’ ^.^”

Se qualcuno di voi pensa che le cose tra Harry e Draco siano andate un po’ toppo velocemente.. Bè, non ditelo a me, la storia mi sta sfuggendo dalle mani ç.ç

 

Grazie mille a i miei fantastici recensori (è giusto il termine? Non penso ma è uguale! ^.^” )

 

London

Twinkle

Gokychan

Mezzosecolo

Koorime

Fiamma90

Animablu

Zafirya

Zizela

Scar

Kymanu

HP Mary

Onlykitsune (perdonamii! Non mi sono dimenticata di te carissima ç.ç Bacione grosso!)

Arli

RedBlackEM

Goten

Anter

 

Sacre Bleu! Addirittura 17 recensioni O.O sono onoratissima!!! Non finirò mai di ringraziarvi!!

 

Cally

 

 

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Capitolo 18
*** / ***


Androginamente acido

 

 

-Entro prima io. Tu aspetta cinque minuti- Harry si strinse nel pesante giubbotto di lana che indossava.

-Tu sei folle se pensi che io aspetterò qui fuori al freddo solo perché tu… Già, mi spieghi di cosa hai paura?- Draco alzò gli occhi al cielo, profondamente seccato dalla domanda del moro. Lui non aveva paura proprio di un bel niente, solo… Voleva evitare che quelli del Gazet iniziassero a sparlare.

-Io non ho paura proprio di niente Potter. Se proprio muori dal freddo entra prima tu- Harry scrollò la testa.

-Sai che ti dico? Arrangiati! Se vuoi rimanere qui a gelarti le chiappe solo per una tua stupida fissa, bè, fai pure!- irritato dall’atteggiamento del biondo spinse la porta ed entrò nella redazione.

-Harry! Come ti senti figliolo?- il moro sorrise a Dumbledore, magicamente apparso davanti a lui.

-Salve signore. Oggi sto molto meglio. Mi scusi per il disagio che ho provocato al Gazet- Dumbledore gli diede un paio di amichevoli pacche sulla spalla.

-Figurati Harry, l’importante è che ora tu stia meglio. Ho saputo che Malfoy si è preso cura di te-

-Non è vero!- Harry sospirò e si voltò verso Draco, che decisamente aveva scelto un brutto momento per entrare.

-Sono già passati cinque minuti?- lo punzecchiò. Draco storse il naso e fece un cenno di saluto a Dumbledore.

-Salve Draco, si sente meglio anche lei vedo…- Draco arrossì colpevole e riservò un’occhiataccia ad Harry.

-Si, avevo… Un po’ di influenza…- si giustificò, lasciandosi sfuggire un paio di colpetti di tosse. Harry si morse il labbro inferiore per impedirsi di scoppiargli a ridere in faccia.

-Bene bene, visto che ci siete entrambi vorrei proporvi una cosa-

-Di che si tratta?- indagò subito Draco

-E’ una proposta di lavoro, ma direi di parlarne nel mio ufficio diciamo tra… Una ventina di minuti, ora ho delle cose da fare-

-Sissignore.- Dumbledore sorrise ad entrambi poi si allontanò, lasciandoli soli a scambiarsi un’occhiataccia al vetriolo.

-Tu sei un’idiota!!- lo aggredì subito il moro. Harry gli mostrò il dito indice.

-L’idiota qui sei tu! Idiota!- Draco assottigliò gli occhi e dopo averlo agguantato per il colletto della camicia, lo trascino nella stanza della fotocopiatrice. Una volta dentro si premurò di chiudere la porta a chiave.

-Si può sapere che ti è preso?!- sbottò Harry, appoggiandosi con indolenza al muro. Draco gli si avvicinò minaccioso, puntandogli un dito contro.

-Dobbiamo mettere un bel po’ di cose in chiaro noi due! Non ho intenzione di far sapere a tutto il Gazet che noi due abbiamo scopato, chiaro?!- ringhiò il biondo. Harry abbozzò un sorrisetto che lo fece sorridere ancora di più.

-Che hai da sorridere?!- il ghigno di Harry si allargò.

-Mh.. Pensavo che sei sexy quando ti arrabbi- ammise candidamente, a Draco sfuggì una mezza imprecazione.

-Potter! Io sto dicendo una cosa seria e tu mi provochi?!- strillò esasperato. Harry fece spallucce.

-Io non ti sto provocando. Mi hai chiesto che avevo da sorridere e io ti ho risposto-Draco scrollò la testa.

-Tu mi fai paura Potter… Forse ti ho plagiato a mia immagine e somiglianza! Dio, adesso diventerai un malato del sesso! E dire che fino a ieri eri uno sfigato pudico e moralista…- Harry si staccò dal muro e si avvicinò a lui.

-E chi te lo dice che prima di conoscere te ero uno sfigato moralista?- soffiò. Draco incrociò le braccia al petto. Puntando i suoi occhi in quelli verdi e brillanti di Harry. Si fissarono in perfetto silenzio per qualche istante.

-Vieni qui…- mormorò suadente Harry. E Draco, senza nemmeno accorgersene, fece un paio di passi verso di lui. Un secondo dopo si ritrovò schiacciato tra il corpo di Harry e il muro, con le labbra del moro premute sulle sue.

-Potter, dobbiam.. Parl.. Ah!- ignorando le proteste del biondo, Harry infilò le mani sotto al suo maglione, accarezzandogli piano il ventre piatto. Lo sentì rabbrividire e sorrise sornione. Draco poteva fare il sostenuto quanto voleva ma tanto non sarebbe riuscito a resistergli a lungo.

-Non ne hai voglia…?- sussurrò languido. Draco arricciò le labbra in una smorfia di disappunto.

-Potter, parlando sinceramente, ti fa male stare in mia compagnia- Harry si leccò piano il labbro inferiore poi si lasciò cadere in ginocchio.

-Si, questo non lo metto in dubbio. La tua presenza è intossicante- mormorò. Poi, lentamente, fece scorrere le mani fino all’apertura dei jeans del biondo. Ne slacciò il bottone poi abbassò la zip.

Draco rabbrividì nuovamente e si appiattì contro al muro, cercando di sostenersi per non crollare a terra.

-Hu Hu.. Qualcuno qui è eccitato- sussurrò giocoso Harry, sfiorando con un dito il rigonfiamento dei boxer. Draco si lasciò sfuggire un versetto a metà tra un gemito ed un’imprecazione.

Come diavolo faceva Potter ad essere così sfacciatamente… Sfacciato?!

-Oh signore…- la persona che stava leccando con impudenza e disinvoltura il suo inguine non poteva essere lo stesso Potter che aveva conosciuto!

-Forse ti sei fatto un’idea sbagliata di me, Malfoy- soffiò Harry, abbassando con uno scatto i boxer di Draco.

-Ho notato Potter, ho notato…-

 

 

 

Dumbledore osservò per l’ennesima volta l’orologio a forma di gufo posto sopra la porta del suo ufficio. Harry e Draco erano in ritardo.

Sollevò la cornetta del telefono pronto a chiamare uno dei due, ma proprio in quell’istante qualcuno bussò alla porta.

-Avanti-

-Ci scusi per il ritardo signore, ma.. Hem.. La fotocopiatrice non funzionava e…- Harry si zittì, osservando l’espressione divertita di Dumbledore. Draco gli mollò una gomitata nel fianco destro e proseguì con le scuse.

Come diceva Potter, la fotocopiatrice si era guastata e miss Darcy ha chiesto il nostro aiuto- Dumbledore annuì.

-Capisco Draco. Sai, credevo che Miss Darcy fosse a casa con l’influenza, ma evidentemente la persona che mi ha telefonato poco fa non era lei…- Harry e Draco abbassarono contemporaneamente lo sguardo, palesemente a disagio.

-Ma ritornando al motivo per cui vi ho convocato qua.. Vorrei proporvi un lavoro che a mio parere sarebbe perfetto per due giornalisti in erba come voi due. La prossima settimana a Honolulu si terrà una delle manifestazioni di surf più importanti dell’anno, ed io vi vorrei la come inviati del Gazet- Harry spalancò la bocca, scioccato da quella proposta improvvisa mentre Draco si limitò ad annuire.

-Grazie per la possibilità che ci sta offrendo! Non la deluderemo signore!- esclamò Harry, completamente su di giri. Dumbledore sorrise.

-Ne sono certo Harry. Allora accettate la mia proposta?-

-Sicuro!-

-Si signore-

-In questo caso partirete domani e soggiornerete a Honolulu per una settimana- Draco inarcò un sopracciglio.

-Domani ho un impegno- proclamò seccamente. Harry gli rifilò uno sguardo di odio puro.

-Ma certamente lo rimanderai!- ringhiò

-No-

-Non si preoccupi signore, io e Malfoy partiremo domani!-

-Potter, forse i è sfuggito il fatto che io…-

-Domani!- Draco ringhiò qualcosa di incomprensibile e mise il broncio.

-Ok, in questo caso andate pure a casa a preparare la valige. Mi rendo conto di avervi dato poco preavviso. Avete il volo domani mattina alle otto, io sarò ad aspettarvi per darvi ulteriori informazioni e per consegnarvi i biglietti.-

-Certo signore, a domani!-

 

 

 

-Capisci Blaise?! Io e la piattola soli per una settimana a Honolulu! Probabilmente lo soffocherò già sull’aereo!- ruggì Draco, osservando con occhio critico il contenuto della sua seconda e indispensabile valigia.

-Io credo invece che ti divertirai parecchio. Da quello che mi hai raccontato Potter non sta con le mani in mano…- Draco gli lanciò addosso un maglioncino Chanel.

-Non dire cretinate! Un conto è scopare di tanto in tanto, un conto è rimanere solo con lui per una settimana!- sbuffò Draco.

-E io ti ripeto che sarà una settimana molto, molto, interessante…-

 

 

***

 

Ciao a tuttiiii!!! Lo so, sono in ritardo ma come al solito non è colpa mia!!!

La scuola è iniziata T.T e con lei le interrogazioni e le verificheeeee!!! T.T

Sacrissimo Bleu, non so se sopravvivrò allo stress dell’ultimo anno! L’unica cosa che mi rincuora in questo periodo è l’imminente concerto dei Tokio *.* I miei amorini!!!

 

In più mi sono inscritta a scuola guida e proprio oggi mi hanno consegnato il foglio rosa, quindi occhio, da oggi c’è un pericolo in più sulle strade!! (mi faccio della bella pubblicità io! =.=”)

 

Ma parlando di questa storia… Well, questo capitolo è stato scritto a scuola durante le ore di italiano e filosofia, quindi potete immaginare lo sbattimento XD

Bè, al posto di Kant io pensavo a Dracuccio *.* e credo che la prof se ne sia accorta =.=”

 

Harry mi sta decisamente sfuggendo dalle mani, ormai fa quello che più gli piace ignorandomi completamente =.= Assomiglia sempre di più a Draco e questo mi inquieta =.=

 

Ho una buona notizia e una cattiva gente! La buona è che il prossimo capitolo è quasi finito, devo solo controllarlo e scriverlo sul pc (è questo il dramma!!).

La brutta notizia è che mio papà si è deciso a cambiare Adsl e quindi per un po’

rimarrò senza internet!! Sto già pensando a come suicidarmi quindi abbiate pietà di me! Spero di riuscire ad aggiornare prima che questo terribile dramma si abbatta sulla mia povera vita T.T

 

Ed ora un ringraziamento ai miei ammmmmori belli!!

 

Gokychan

Zafirya

Kymanu

Scar

Goten

Arli

Twinkle

Ran Malfoy

HP Mary

Zizela

Animablu

Dark90

Ginny W

RedBlackEM

London

 

Spero di non aver dimenticato nessuno!! ^^

 

Un bacio grande e prestooo!!!!

 

Cally

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Capitolo 19
*** / ***


Androginamente acido

 

 

La vita riusciva ad essere ingiusta, dannatamente ingiusta. Con lui poi si stava rivelando stramaledettissimamente ingiusta! Bloccato su un aereo con Harry-Piattola-Potter comodamente stravaccato sul sedile di fianco al suo!... E come se questo già non bastasse per farlo impazzire, era in…

-Classe economy…-

-Basta Malfoy! E’ la centesima volta in cinque ore che me stressi con questa storia! Lo so che stare seduto in classe economy è un affronto alla tua persona, ma ormai le cose stanno così, perciò: zitto!- Draco borbottò qualcosa, sicuramente un insulto rivolto a lui e si voltò a guardare fuori dal piccolo finestrino. Non che il panorama fosse entusiasmante, ma dopotutto era sempre più divertente che osservare il poggiatesta del sedile di fronte al suo. Chiuse gli occhi.

Classe economy… Niente Champagne, niente crostini burro e salmone, niente salviettine calde… Niente di niente!

Riaprì gli occhi. Sarebbe sicuramente morto di crepacuore continuando a pensare alla prima classe, quindi doveva assolutamente trovare un modo con cui ingannare il tempo.

Si voltò verso Potter, impegnato nella lettura di un noiosissimo romanzo, e sbuffò contrariato. Non aveva voglia di ascoltare la musica, non aveva sonno e naturalmente di leggere non se ne parlava neanche.

-Potter mi annoio-

-Dormi- gli rispose secco il moro, senza nemmeno alzare lo sguardo dalle pagine del libro.

-Non ho sonno- rincarò Draco.

-Allora va a farti un giro-

-Non ne ho voglia… Mi annoio!- Harry si aggiustò gli occhiali e decise di ignorarlo. Quando iniziava a comportarsi da moccioso viziato era insopportabile.

Draco rimase in silenzio giusto cinque secondi, poi iniziò a picchiettare il dito indice sul bracciolo, producendo un fastidiosissimo rumore. Harry strinse i denti, doveva ignorarlo.

Maligno più che mai, Draco iniziò a far cozzare il piede destro contro il suo sedile.

Harry si impose di rimanere calmo. Calmo, calmo, cal…

-Malfoy! Se cerchi delle vere emozioni perché non provi ad aprire il portellone dell’aereo?!- ringhiò esasperato, continuando la sua lettura.

-Fanculo Potter… Perché non mi accompagni in bagno?- Harry distolse finalmente lo sguardo dal libro e lo puntò su Draco.

-Come scusa?- Draco ghignò e si sporse verso di lui.

-Ti ho appena chiesto se mi accompagni in bagno, sai, non mi sento gran che bene- sussurrò languido al suo orecchio. Harry chiuse il libro lentamente e lo ripose nel suo zaino.

-Muoviti…- bisbigliò poi, artigliandogli un braccio.

 

 

 

“Sono preoccupato Sir…” Sirius sospirò piano.

“Dai Rem, Harry è adulto e vaccinato, riuscirà a cavarsela senza di te per una settimana. E poi con lui c’è Malfoy…”

“E’ proprio questo che mi preoccupa Sirius. Se Harry si stanca troppo gli attacchi diventano più frequenti e il cuore si indebolisce” mormorò tetro.

“Non pensarci, vedrai che non accadrà niente di brutto. Harry è forte, proprio come lo era James” Remus ridacchiò.

“Già… Bè, ora devo proprio andare. La mia lezione inizia tra pochi minuti…”

“Ok, ci vediamo questa sera professore”

“Va bene giornalista”

“E non stressare Harry!”

“Va bene, va bene…”

 

 

 

-Hanno bussato Malfoy!-

-Ohh! Nessuno a bussato Potter…- Draco inarcò la schiena. Posizionandosi meglio sulle gambe di Harry.

-M… Malfoy! Zitto! E non muoverti, si sta già scomodi così!- il fastidioso ticchettio sulla porta si ripeté, più forte di prima.

-Bussano!- Draco sbuffò spazientito.

-Che palle! Non sono neanche venuto!- sbottò irritato.

-Nemmeno io se è per questo!- gli fece notare Harry. Il biondo lo fissò negli occhi poi si avventò sulle sue labbra. Harry ricambiò, almeno finché il misterioso individuo che si trovava dall’altra parte della stanza bussò nuovamente.

-Muoviti Malfoy, oppure andrà a chiamare una hostess…- Draco si alzò imbronciato, sistemandosi i capelli.

-Giuro che questa notte ti lego al letto!- proclamò deciso, lanciandogli uno sguardo di fuoco. Harry sorrise divertito.

-Qualcuno qui è ha voglia di sesso?- lo punzecchiò. Draco gli mollò uno scappellotto sulla testa.

-Alzati da quel cesso cretino!-

 

 

 

Ad attenderli in aeroporto trovarono un ragazzo ed una ragazza. Entrambi sorridenti ed entrambi decisamente abbronzati.

-Voi dovreste essere Draco ed Harry, dico bene?- Harry annuì in direzione della ragazza che gli sorrise raggiante.

-Piacere di conoscervi allora. Io sono Lyla e questo tipo è mio fratello Brian- Si presentò. Anche il ragazzo sorrise ed Harry sorprese Draco a guardarlo con un po’ troppo interesse. Con un po’ troppo interesse.

-Allora, che ne dite se vi portiamo in albergo? Immagino sarete stanchi per il viaggio…- propose Lyla.

-Si, ottima idea- esclamò Draco, dirigendosi verso Brian. Harry però gli afferrò un braccio bloccandolo.

-Se non vi dispiace dovrei scambiare due parole con lui, sapete, cose di lavoro…- Brian e Lyla annuirono e li aspettarono a qualche metro di distanza.

-Bè? Si può spere che vuoi?- sbottò Draco, liberandosi dalla sua stretta.

-Brian non mi piace!- esclamò deciso Harry. Draco corrucciò le labbra.

-A me invece si, e molto-

-Ecco, appunto! Non lo conosci neanche e già dici che ti piace!- Draco fece un passo indietro.

-Sei un po’ paranoico Potter-

-Io non sono paranoico! Per quello che ne sappiamo quel tipo potrebbe essere uno psicopatico!- Draco esibì un ghignetto, capendo improvvisamente cosa veramente affliggeva quel mentecatto.

-Non dirmi che sei geloso- le guance di Harry avvamparono.

-No! Ma che cavolo dici! E’ solo che.. – si bloccò incapace di trovare le parole.

-Solo che?-

-Non mi piace come ti guarda…- confessò in un sussurro. Desiderando ardentemente che una gigantesca voragine si aprisse sotto di lui e lo inghiottisse.

-Perché, come mi guarda?- indagò divertito Draco. Harry puntò lo sguardo a terra.

-Ti guarda come tu guardi lui…-

-Suvvia Potter, non esagerare. Non ti è passato per il cervello che Brian possa essere etero?- Harry scrollò la testa.

-No! E’ evidente che anche lui è così- Draco inarcò un sopracciglio. A volte Potter riusciva ad essere veramente idiota.

-Così come?- Harry sbuffò a disagio. Parlare di certe cose in mezzo ad un aeroporto non era esattamente.. Stimolante.

-Così come te- borbottò.

-E come te- lo corresse subito Draco.

-No, io non sono così-

-A no? Forse ti è sfuggito il fatto che sono un uomo?- soffiò Draco. Le guance di Harry si imporporarono ancora di più.

-Ma no scemo! E’ solo che a me non piacciono tutti gli uomini..- sussurrò piano, osservandosi attorno con attenzione per essere sicuro che nessuno li stesse ascoltando.  

-Quindi ti piaccio solo io?-

-Se vogliamo metterla in questi termini…- Draco sorrise e fece una delle tante cose che mai si sarebbe aspettato di fare. Si avvicinò a Potter e gli sfiorò le labbra con un bacio in presenza di centinaia di persone. Anche se in effetti quasi nessuno si accorse di loro.

 

***

 

 

Je suis nuovamente qui!! Che dire, la scuola mi stimola proprio ^.^ I capitoli si scrivono che è una meraviglia, ma come ho già detto il brutto arriva quando devo ricopiarli sul pc =.=

 

Carucci Draco e Harry sull’aereo?? Chi non vorrebbe un compagno come Malfoy durante un volo alzi la mano ^^ (è.é Ioooo!!! N.D.Harry)

Vabbè, a Honolulu ci sono arrivati e sono pure entrati in scena due nuovi personaggi che nulla hanno a che vedere con il mondo di HP.

 

Se può interessare a qualcuno vi dico come me li immagino. Dunque…

 

Lyla: http://www.comicus.it/images/analisi/jessicaalba.jpg

Brian: http://a3.vox.com/6a00cd9700115b4cd500d09e68c7dbbe2b-500pi (Non moritemi è XD!!)

 

Ok, personalmente adoro sia Jessica che Jonathan, anche se in questa fic… XD Vabbè, mi cucio le labbra o finisco per spoilerare è.é

 

Come al solito ringrazio tutte le fantastiche ragazzuole che recensiscono questa fic che capitolo dopo capitolo mi sfugge di mano XD Ma pazienza, ormai mi dovete prendere come sono ^^”

 

Perciò, un grosso bacio a:

 

Scar

Zizela

Animablu

Goten

Kymanu

Felpatosb

Dark90

Zafyria

Twinkle

 

E… *Rullo di tamburi* a Adamanthea che si è sparata tutta la fic in poche ore O.oì ma come hai fatto mia cara?? Io sarei sclerata prima!

Dunque, innanzitutto ti ringrazio per tutte le tue recensioni e per i tuoi complimenti ^^

Ebbene si, mentre Malfoy cucinava per Harry era nudo ed aveva addosso solo un grembiule *.* Avrei voluto descrivere la scena ma come al solito sono troppo pigra =.=

 

 

Ora scappo perché mi aspetta un’interessantissima ora di teoria a guida =.=

 

A prestoooo!!!!

 

Cally

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Capitolo 20
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

La camera era bella. Semplice, pulita, ordinata e con un delizioso terrazzo che dava direttamente sul mare.

Li lasciò cadere sul letto con un sospiro. Era completamente esausto, e l’idea della cena a cui quella sera avrebbe dovuto presenziare in compagnia di Draco come portavoce del Gazet, non lo entusiasmava minimamente.

Avrebbe solo voluto concedersi una bella dormita per essere nel pieno delle forze il giorno seguente.

Chiuse gli occhi e il suo cellulare iniziò a squillare con insistenza. Con un sospiro lo sfilò dalla tasca dei jeans che indossava e se lo portò all’orecchio.

“Pronto?..”

“Harry ciao, come ti senti? Tutto bene?”

“Remus.. Certo che sto bene”

“Ok. Però non stancarti troppo, chiaro? Il dottore è stato molto chiaro a riguardo. Devi fare meno sforzi possibili, almeno finché..”

“Si. Lo so Rem. Cibo sano e niente sforzi”

“Ti sei dimenticato poco sesso Harry. Non devo spiegarti nuovamente il perché, vero?” Harry sbuffò. Voleva bene a Remus, questo era un dato di fatto, però a volte lo trovava un po’ troppo opprimente nei suoi confronti.

“No Rem, non ho bisogno che mi rispieghi nuovamente il perché” sbottò secco. Remus rimase in silenzio per qualche secondo, poi Harry udì un mezzo sospiro.

“Scusa se mi comporto come un vecchio bacchettone Harry. E’ solo che sono molto preoccupato per questa situazione. Sabato non sono nemmeno riuscito a parlarti, ed ora sei così lontano..” Harry sorrise dolcemente, capiva benissimo le preoccupazioni del suo padrino.

“Non fa niente, lo so che parli così perché sei preoccupato per me. E non posso che essere felice. Ora però stacco perché sono davvero stanchissimo e voglio dormire un po’. Ci sentiamo presto, ciao Rem..”

“Ok, sta attento e.. Divertiti” Harry schiacciò il bottone rosso e mise fine alla comunicazione, posando poi il cellulare sul comodino di fianco al letto. Si voltò poi a pancia in giù, affondando il viso nel cuscino.

Aveva completamente dimenticato il fatto del poco sesso, ed ora sarebbe stato un grosso problema spiegarlo a Malfoy. Sbuffò, aveva scelto proprio un brutto momento per invaghirsi di quel biondino malefico e sessualmente attivo!

Chiuse nuovamente gli occhi e senza nemmeno accorgersene sprofondò nel sonno, non accorgendosi minimamente di Draco che entrava nella sua stanza.

Il biondo lo fissò deluso, aveva in mente un modo divertente e incredibilmente costruttivo per ingannare il tempo in attesa della cena; ma evidentemente Potter non era del suo stesso avviso. Mosso da pietà decise di non svegliarlo. Pazienza, avrebbe preteso di più quella notte.

Silenzioso com’era entrato uscì dalla camera, dirigendosi in spiaggia. Magari avrebbe trovato qualcos’altro di interessante da fare…

 

 

 

Quando Harry si svegliò, fuori aveva già iniziato ad albeggiare. Con la mente ancora annebbiata dal sonno afferrò il cellulare per guardare l’ora e per poco non collassò: era dannatamente tardi! Si alzò dal letto con un balzo e il collasso rischiò di averlo veramente.

-Malfoy! Che ci fai qui?!- strillò, mezzo morto per lo spavento. Draco che lo stava fissando, comodamente seduto sulla poltrona davanti alla finestra, sbuffò annoiato.

-Volevo vedere se ti saresti svegliato in tempo- Harry spalancò la bocca scioccato.

-Ma sei cretino?! Non potevi svegliarmi prima? Ora ho solo quindici minuti per prepararmi!- urlò il moro. Draco si fissò le unghie perfettamente curate della mano destra.

-Veramente ora sono diventati tredici- annunciò. Harry fremette di rabbia. Ma perché Malfoy doveva essere sempre così stupido?!

-Sei assurdo, veramente assurdo!!- ringhiò correndo in bagno.

-Dodici Potter, dodici. Più fatti e meno parole-

-Fanculo Malfoy!- Nonostante lo scrosciare dell’acqua, Draco riuscì perfettamente a sentire l’insulto di Harry, e questo lo fece ridacchiare.

In attesa di vederlo ricomparire grondante d’acqua, decise di sbirciare il contenuto della sua valigia. Puntò lo sguardo sulla cosa marrone che si trovava ai piedi del letto e che probabilmente Potter considerava come una valigia. Storse il naso schifato, già si immaginava che tipo di vestiti Potter si fosse portato.

Cercando di toccare quella cosa il meno possibile, riuscì, dopo numerosi tentativi, ad aprirla e ciò che trovò al suo interno lo fece mugugnare sconsolato.

Potter necessitava di un corso accelerato sul buongusto, nel frattempo si sarebbe abbassato a prestargli qualcosa. Dopotutto era in gioco il buon nume del Gazet.

Corse in camera sua e fece un vero e proprio blitz di camice e jeans, poi ritornò nella stanza di Potter.

-Meno cinque Potty. Non vorrei metterti fretta.- la porta del bagno si spalancò, rivelando un Harry ancora gocciolante e con il fiatone.

-Smettila Malfoy, lo so anche io che è tardi! Se tu mi avessi svegliato prima ora non mi troverei in questa situazione!-

-Dio Potter, mi sembri un profugo- lo prese in giro Draco, osservandolo asciugarsi la testa con un lembo di asciugamano. Harry lo ignorò e si accucciò di fianco alla valigia per prendere un paio di boxer, trovandola già aperta.

-L’hai aperta tu?- domandò a Draco che annuì. Harry allora inarcò un sopracciglio sospettoso.

-E perché scusa?-

-Ovviamente cercavo qualcosa di decente da farti indossare, ma mi sono dovuto arrendere all’evidenza. Perciò ho deciso che ti metterai… Questi- Harry si ritrovò sepolto da una decina di camicie e almeno cinque paia di pantaloni.

-Cioè dovrei mettermi tutta questa roba?- domandò divertito Harry. Draco arricciò le labbra.

-Ma come siamo spiritosi oggi Potter. Scegli qualcosa e alla svelta!- Harry buttò tutti i vestiti sul letto e li osservò pensieroso. Quelle camicie avevano l’aria di costare un occhio della testa, per non parlare poi dei pantaloni!

-Veramente Malfoy io preferirei…-

-Muoviti Potter!- Harry sospirò. Inutile, con Malfoy non si poteva ragionare.

-Ok, allora metterò… Questa- borbottò, sollevando una camicia a mezze maniche verde scuro. Draco sorrise compiaciuto.

-Ottima scelta Potty. Quella che hai tra le mani è un Armani da trecentocinquanta sterline. Personalmente la abbinerei a quel paio di jeans neri di Gucci- Harry scrollò la testa, Draco era una battaglia persa in partenza.

Senza ulteriori indugi si affrettò ad indossare i due capi di abbigliamento.

-Trenta secondi..-

-Non puoi contare i secondi Malfoy!- strillò Harry, cercando disperatamente di dare un senso ai suoi capelli.

-Lo sto già facendo Potter, meno quindici…-

-Ok! Sono pronto! Sono le otto e trenta?-

-No, sono le sette e trenta- Harry corrugò le sopracciglia.

-Non è possibile, la cena è alle otto e trenta, e il mio cellulare…- si zittì scioccato, comprendendo cosa effettivamente era successo.

-Dimmi che non l’hai fatto…- sussurrò, mentre una piccola vena iniziava a pulsargli sul collo. Draco sorrise angelico.

-Dovevo pur vendicarmi in qualche modo, mi hai mandato in bianco, e io non perdono chi lo fa. E poi ora abbiamo un’ora intera per recuperare il tempo perso- annunciò soave.

-Cioè tu avresti cambiato l’ora del mio cellulare solo per ripicca?- Draco ci pensò un po su.

-Bè, se vogliamo metterla così…-

-Sei morto Malfoy, tu sei morto!!-

 

 

***

 

 

Salve belle gioie!

Siamo già al ventesimo capitolo T.T La mia fic sta scoscendo, sigh!

Aggiorno ora perché la prossima settimana sarà un vero inferno e sarò occupatissima a non morire =.=

 

Ma comunque, parlando di cose belle… Draco è proprio stronzo XD Ah, come gli voglio bene *.* Mi dispiace un po’ per Harry perché in questa fic lo maltratto non poco, ma finché non si lamenta.. ^.^

 

Bè, dal prossimo capitolo ne accadranno delle belle davvero! Si si, mi sono proprio sbizzarrita *.*

 

Noto con piacere che avete apprezzato l’entrata in scena di Briannuccio! Quel caro figliolo ne sa una più del diavolo e presto ve ne accorgerete. Già in questo capitolo doveva essere presente una scena per così dire.. Ambigua. Ma poi l’ho tagliata, la inserirò più avanti per la vostra gioia ^^

 

Vabbuò, ora scappo che mi tocca studiare mezzo libro di italiano! Viva la domenica =.=

 

Ma prima un ringraziamento a tutte le gioie (esatto, oggi mi piace questa parola ^^”)

Che hanno commentato il precedente capitolo!

Grazieeeee!!!! Prometto che nel prossimo capitolo vi menzionerò tutte, se avete qualche question chiedete pure che poi provvederò a rispondere.

 

 

Cally

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Capitolo 21
*** / ***


Androginamente acido

 

 

 

Seduti a tavola erano più di cinquanta. Tutti giornalisti arrivati ad Honolulu per la gara di surf.

Harry si sentiva incredibilmente a disagio, mentre Draco non faceva altro che elargire sorrisi a destra e a manca, come se conoscesse quelle persone da sempre.

Come se non bastasse, Harry aveva notato che Brian continuava a lanciare strane occhiatine a Draco, e quel cretino di un Malfoy gli sorrideva pure!

Infilò con rabbia la forchetta nel suo soufflé di carote, immaginando di infilarla direttamente nell’occhio di quell’hawaiano da strapazzo.

Non era mai stato un tipo collerico lui, almeno non in modo eccessivo, ma Brian gli dava sui nervi in una maniera incredibile!

-Harry, qualcosa non va?- Lyla lo stava fissando stupita e lui si affrettò a sorriderle rassicurante.

-No, no, sono solo un po’ stanco… E mi fa male la testa, quindi… Quindi credo che andrò in camera a riposare- Lyla gli accarezzò un braccio.

-Oh… Se vuoi ti accompagno..- gli propose dolcemente. Harry le sorrise di rimando.

-No, ce la faccio da solo, non preoccuparti-

-Sicuro?-

-Certo certo…-

-Allora domani ti passerò a chiamare verso le otto, così se ti fa piacere possiamo fare colazione insieme-

-Ma certo che mi fa piacere, ma.. Passi a chiamare solo me?- Lyla annuì.

-Draco e Brian si recheranno in spiaggia per intervistare qualche surfista prima dell’inizio della gara.- gli spiegò. Harry sentì l’ormai familiare senso di fastidio.

-Ah… Ok, bè, io vado… Buonanotte- si alzò da tavola sotto lo sguardo di tutti i presenti, e a testa bassa lasciò il salone.

Arrivato in camera chiuse la porta a chiave, per evitare che Draco si imbucasse come aveva fatto poche ore prima. Non aveva proprio voglia di vederlo, anche se dubitava fortemente che sarebbe venuto a cercarlo. Dopotutto aveva a disposizione Brian!

-Merda…- borbottò nervoso. Si stava comportando proprio con un fidanzatino geloso e sinceramente non ne aveva motivo. Le cose tra lui e Malfoy erano molto chiare. Sesso senza complicazioni sentimentali. Stop.

Allora perché diavolo si sentiva così male?!

 

 

Draco finì il suo bicchiere di vino, ripensando all’espressione afflitta che Potter aveva quando si era alzato per andarsene. Ma poi perché cavolo se n’era andato?...

Si vuotò un altro po’ di vino e spostò lo sguardo su Lyla. Aveva visto chiaramente Potter parlottare con lei. Lyla non gli piaceva nemmeno un po’, era chiaro come il sole che era attratta dalla Piattola.

-Brian io me ne vado a dormire, ci vediamo domani mattina- si alzò. Sarebbe andato a parlare con quello stupido e avrebbe messo in chiaro la situazione una volta per tutte.

-Te ne vai di già? Pensavo di portarti in un locale veramente fantastico…- borbottò deluso Brian.

-Facciamo un altro giorno, ok? Ora ho solo voglia di dormire- sbottò Draco, e senza aggiungere altro uscì dalla sala.

 

 

Stava per entrare nella doccia quando bussarono alla porta. Scocciato decise di non rispondere ma pochi secondi dopo bussarono con più decisione.

-Potter! Apri questa porta, subito!- Malfoy… Harry si avvolse velocemente un asciugamano intorno alla vita e corse ad aprire. Quando aprì la porta, Draco lo spinse malamente di lato ed entrò nella stanza.

-Si può sapere perché te ne sei andato?!- ringhiò il biondo, fissandolo con astio. Harry chiuse la porta e si voltò per fronteggiarlo.

-Sono fatti miei Malfoy. Solo fatti miei.- Draco incrociò le braccia al petto e lo fissò gelido.

-Sono anche fatti miei se con il tuo comportamento metti in cattiva luce la rivista- Harry sbarrò gli occhi.

-Io non ho messo in cattiva luce la rivista! A questo pensi già tu con i tuoi comportamenti ambigui!- urlò Harry, rosso in viso. Draco assottigliò gli occhi.

-Che hai detto scusa?- sibilò. Harry prese un respiro profondo prima di continuare.

-Ho detto che sono i tuoi comportamenti ambigui a mettere in cattiva luce la rivista. Ho visto come vi guardate tu e Brian! Quello non aspetta altro che saltare nel tuo letto e tu non mi sembri poi così dispiaciuto!- si zittì con il fiatone quando vide gli occhi grigi di Draco luccicare di rabbia.

Si era immaginato una settimana decisamente diversa, e quello era solo il primo giorno.

-Potter, osa ripeterlo un'altra volta e io…-

-Cosa dovrei ripetere? Che tu ci stai provando spudoratamente con Brian o che tu sei un maledetto stronzo?- senza nemmeno sapere come si ritrovò a terra con uno zigomo dolorante. Draco Malfoy gli aveva appena tirato un micidiale destro.

-Ti ricordi quando ti dissi di non sottovalutarmi? Bene, avresti fatto meglio a seguire il mio consiglio. Ed ora se non ti dispiace troppo vado a divertirmi con Brian!- posò la mano destra sulla maniglia e la abbassò, ma prima di uscire si voltò un’ultima volta verso Harry.

-Ah, io ero venuto in pace ma tu sei completamente fuori di testa!- Harry aprì la bocca per parlare ma il biondo non gli e ne diede il tempo ed uscì dalla camera.

-Malfoy! Torna subito qui!- Harry si alzò ed uscì in corridoio. Lo vide entrare in ascensore.

-Malfoy!- strillò, correndo verso di lui. Doveva scusarsi con lui, lo aveva trattato come una…

-Potter! Lasciami in pace!- ringhiò Draco, premendo con rabbia il pulsante del piano terra. Harry non lo ascoltò e riuscì ad infilarsi nell’ascensore un secondo prima che le porte si chiudessero.

-A… Ascolta, io… Scusa…- borbottò impacciato il moro. Draco lo ignorò, continuando ad osservare con ostinazione il pavimento- Harry sospirò. Conoscendolo gli avrebbe tenuto il muso per un tempo infinito, e questa volta se lo meritava veramente. Lo aveva accusato senza motivo.

Senza pensarci schiacciò il pulsante di stop e l’ascensore si fermò improvvisamente. Draco strinse i denti e batté un pugno contro la porta di esso, facendo sussultare Harry.

-Si può sapere che cazzo vuoi da me?!- urlò il biondo.

-Voglio solo scusarmi…- sussurrò Harry.

-Non mi interessano le tue scuse! Sei solo uno sfigato! Ed ora schiaccia quel dannato pulsante!-

-No!- si impuntò Harry.

-Desideri così tanto un altro pugno?!- sibilò Draco. Harry scrollò la testa.

-Voglio solo che tu capisca…-

-Io non sono tenuto a capire un bel niente!- con uno scatto Harry gli afferrò una mano e lo attirò contro di se, sfiorandogli le labbra con un bacio.

-Vuoi questo Potter? Scopare?- gli domandò ironico Draco. Harry gli lasciò la mano. Quella domanda così cattiva l’aveva ferito.

-No…- sussurrò. Draco scrollò le spalle.

-In questo caso non abbiamo niente da dirci noi due- Harry capì che le cose non si sarebbero sistemate tanto facilmente. Schiacciò ancora il bottone di Stop e l’ascensore ricominciò a scendere.

Arrivati al piano terra le porte si aprirono e Draco uscì, senza nemmeno guardarlo in faccia.

Harry si diede del bastardo un milione di volte quella notte. Aveva fatto una enorme, gigantesca cazzata.

 

 

***

 

 

Ma come sono perfida è.é I nostri due eroi non hanno mai un attimo di pace XD

Ma io vi avevo avvertito che le cose non sarebbero state facili per i due, soprattutto con l’entrata in scena di Brian.

Vi avviso che ho scritto il ventitreesimo capitolo e mi sto deprimendo da sola =.=

 

Un grosso bacio a tutte voi che continuate a sostenermi!! ^^

 

Uff.. Lunedì mi interroga in biologia, quindi mi tocca andare a studiare =.= Che tristezza sprecare il sabato e la domenica a studià è.é

 

Ciauz!!!

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Capitolo 22
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

-Harry, sei sicuro di aver mangiato abbastanza? Bevi un altro po’ d succo…- Harry osservò il bicchiere e represse a stento un conato di vomito.

-N… No, davvero, sto bene così…- mormorò, allontanando il bicchiere. Lyla sospirò preoccupata.

-Mi sembri così pallido…-

-Bè, se messo a confronto con te…- scherzò il moro. Lyla sorrise.

-Allora che ne dici di andare? Sta per iniziare la conferenza stampa con i dirigenti della gara-

-E Malfoy? Non scende a colazione?- Lyla scrollò la testa.

-Lui e Brian sono usciti da un pezzo. Volevano arrivare alla spiaggia per primi-

-Capisco… Allora andiamo?- Ok. Non sarebbe riuscito a parlare con Malfoy per tutto il giorno! Ottimo inizio per una riappacificazione!

-Harry?- il moro si voltò verso Lyla, che lo stava pazientemente aspettando davanti alla porta.

-Arrivo…-

 

 

 

Dio, non aveva mai dormito così male! Nemmeno il letto di Potter lo sfigato gli aveva impedito di addormentarsi…

-Cazzo!- ringhiò rabbioso, calciando una piccola conchiglia bianca. Doveva smettere di pensare a quello stronzo! Era solo un dannatissimo spreco di tempo!

-Hai per caso litigato con Harry?- gli domandò divertito Brian. Draco si voltò a guardarlo.

-Da cosa l’hai notato?- sbottò ironico. Brian sorrise e gli fece l’occhiolino.

-Mi sembri un tantino irritato-

-E’ ovvio. Potter è uno stronzo.- affermò con decisone Draco.

-Allora vi siete lasciati?-

-Io e Potter non ci siamo lasciati! Io e lui non siamo mai nemmeno stati assieme se è questo che pensi. Figurati se potrei mettermi seriamente con quel coso…- soffiò schifato. Notò gli occhi scuri di Brian illuminarsi.

-Buon per me allora. Questa sera sei ufficialmente invitato a casa mia per una cenetta e poi ti porto in quel locale fantastico che ti dicevo.-

-E se io non accettassi?- lo provocò Draco, sorridendo malizioso.

-Ma tu accetterai- rispose sicuro Brian. Il sorriso di Draco si allargò.

 

 

 

Non aveva avuto nemmeno un attimo di pace per tutto il giorno. Dopo due ore di conferenza stampa e l’intervista che uno degli organizzatori dell’evento gli aveva concesso, erano dovuti correre in spiaggia per parlare con il fotografo.

Nel pomeriggio, dopo un panino volante, avevano parlato con i giudici della gara e lui aveva iniziato ad imbastire la prima parte dell’articolo.

-Sono stanchissimo!- sbuffò, facendosi aria con la mano destra.

-A chi lo dici… Io non sento più i piedi! Che ne dici di tornare in albergo?- gli propose Lyla. Harry annuì.

-Buona idea. Ho un sonno incredibile! Giuro che se tocco il letto non mi sveglio per dodici ore di fila!-

-Mi sa che dovrai rivedere i tuoi piani perché questa sera sei invitato a cena a casa mia-

-Oh…-

 

 

 

Si diede un’ultima controllata allo specchio e sorrise soddisfatto. Perfetto come sempre.

La camicia grigio perla che aveva addosso era una delle sue preferite e, soprattutto, si intonava in modo splendido con i jeans scuri si Armani che aveva scelto.

Ripensò alla giornata trascorsa con Brian. Assolutamente piacevole. Quel ragazzo era veramente fantastico! A parte il fatto che l’aveva provocato apertamente per tutto il giorno, era risuscito a farlo divertire come non gli accadeva da tempo.

Dopo aver intervistato due surfisti in croce, avevano girovagato per la città facendo shopping sfrenato e divertendosi a scioccare le commesse.

Sicuro di essere perfetto uscì dalla sua stanza. Era già abbastanza in ritardo.

Quando arrivò nella Hall, trovò Potter intento a parlottare con una cameriera. Lo ignorò totalmente e uscì dall’albergo.

-Hei! Malfoy, aspettami!- Draco continuò a camminare a passo spedito. Da quello che aveva capito la casa di Brian era poco lontana, quindi poteva tranquillamente evitare di prendere un taxi.

Continuò a camminare per una decina di minuti, finché trovò quella che doveva essere la casa di Brian. Era esattamente come lui glie l’aveva descritta: piccola e gialla!

Suonò il campanello e rimase in attesa.

-Potevi aspettarmi però…- Draco si voltò verso Harry che lo stava fissando con una stupidissima espressione da cucciolo.

-Mi spieghi perché diavolo mi hai seguito?!- scattò subito innervosito. Il moro lo raggiunse davanti alla porta di ingresso.

-Lyla mi ha invitato a cena…- spiegò semplicemente. Draco strinse i denti. Bene, la serata non poteva iniziare in un modo migliore!

Osservò Harry mordicchiarsi nervosamente il labbro inferiore, dondolandosi aritmicamente avanti e indietro.

-Smettila di muoverti Potter! Mi fai venire la nausea!- sibilò. Harry si bloccò immediatamente e lo guardò di sottecchi.

-Malfoy io… Ti devo delle scuse… Non potrei…-

-Draco! Sei arrivato finalmente, la cena è quasi pronta. Entra dai.- Draco sorrise a Brian ed entrò in casa, fregandosene completamente di quello che Harry stava tentando di dirgli.

-Oh, Harry ci sei anche tu allora…- Harry assottigliò gli occhi davanti all’espressione fintamente sorpresa di Brian. Entrò in casa assestandogli una spallata e subito Lyla gli corse incontro con un vassoio.

-Harry assaggia dai! Brian si è rifiutato…- mormorò con il broncio. Il moro la osservò divertito. Era veramente bellissima quella sera.

-Scommetto che saranno buonissime…-

 

 

 

Il clima durante la cena non era stato dei migliori. Lui e Draco non si erano rivolti la parola nemmeno per sbaglio e Brian non lo aveva perso di vista nemmeno per un attimo.

-Ragazzi che ne dite di un film?- propose Lyla, finendo di asciugare i piatti. Brian rivolse un’occhiata complice a Draco, e questo non sfuggì all’occhio vigile di Harry.

-Mi dispiace sorellina. Io e Draco questa sera usciamo, lo porto all’Havana- Harry strinse i pugni. Stronzi tutti e due!

-Perché non andiamo anche noi Lyla?- Harry si rese effettivamente conto di quello che aveva appena proposto a Lyla, quando si ritrovò addosso gli sguardi scocciati di Draco e Brian.

-Non mi sembra il caso Harry. Questa mattina non avevi una bella cera e quel posto è abbastanza… Rumoroso. Preferirei rimanere qui se sei d’accordo.-

-Esatto Harry, resta qui a tener compagnia a Lyla-

 

 

***

 

 

Ciao a tutte mie tessssssoreeeee!!!!!

Mi sorro subito per il ritardo ma come vi avevo già accennato, i nefasti giorni per me sono arrivati… Non ho più internet causa cambio adsl!!!! T.T

 

Riesco ad aggiornare solo grazie al mio cuggi che mi ha prestato il suo pc per qualche ora =.= Guardate come sono ridotta =.=

 

Fortuna che a tenere luminosi i miei giorni ci pensano i TH *.* In particolare mi riferisco al loro splendidissimo concerto!!!!!!

 

Comunque, ritornando alla storia… Brian sta cominciando a starmi sulle palle e questa non è cosa buona e giusta dato che l’ho creato io ^^” Ma mi serve ai fini della storia, quindi… Mi toccherà non farlo morire.

Come avrete notato le cose tra Harry e Dracuccio non si sono sistemate e, dato che ormai avrete imparato a conoscere la mia mente sadica e malata, non sperate che si sistemino tanto alla svelta *.*

 

Bene ora vi lascio, parte la mia spedizione per andare ad ammazzare quelli di Tiscali!!!!! >.<

A presto spero!!

 

Un bacione

Cally

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Capitolo 23
*** / ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

Dunque, se non aveva sbagliato nessun calcolo, quello che aveva in mano era il suo settimo bicchiere di vodka. I primi due erano stati alla menta, gli ultimi quattro al limone. Ed ora era il turno di quella liscia. Quella vera e forte.

Si portò il bicchierino alle labbra e lo svuotò con un unico sorso. Sentì l’alcool scendergli in gola, terribilmente caldo e piacevole.

-Un altro- Il barista gli allungò un altro bicchiere e lui si affrettò a svuotarlo. Si sentiva decisamente leggero…

-Perché non assaggi questo? E’ delizioso…- Draco si votò lentamente verso Brian e fissò con interesse lo strano miscuglio azzurro che conteneva il suo bicchiere.

-Che roba è?- Brian sorrise, e il piccolo anellino che aveva attaccato al labbro inferiore scintillò in modo invitante.

-Quanti ne hai?- gli chiese Draco, indicando il piercing e dimenticandosi per un attimo del cocktail.

-Tre- Draco storse il naso curioso. Ne aveva uno sul labbro e uno sul sopracciglio destro, ma il terzo?

-Io ne vedo solo due…- mormorò avvicinandosi. Brian posò il bicchiere sul bancone e fece un paio di passi verso il biondo. Quando fu abbastanza vicino gli mise una mano dietro la nuca e lo attirò contro le sue labbra. Draco rabbrividì e quando, pochi secondi dopo, si staccarono, sorrise sornione.

-Mh… Credo di aver capito…- sussurrò divertito.

 

 

 

Forse stava per commettere una cazzata, un’enorme, gigantesca cazzata. Ma doveva assolutamente chiarire con lui. Non se ne sarebbe andato da quella stanza finché quel cretino non lo avesse ascoltato!

Guardò l’ora e sbuffò irritato. Era tardissimo e Malfoy non si decideva a tornare. Dove cavolo si era cacciato?!

Stava per mandargli un messaggio quando sentì qualcuno armeggiare con la serratura della porta. Si mise subito sull’attenti.

Spense la luce e si nascose in camera da letto. Era davvero agitato. Quando la porta della stanza finalmente si aprì lui si sentì morire dentro.

-D… Draco, hei… Fa piano…- Sussurrò Brian, chiudendo con fatica la porta. Malfoy sorrise goloso e gli si appiccicò addosso, iniziando a torturargli il collo con dei piccoli morsi.

Non si erano minimamente accorti di lui. Harry strinse le labbra ed accese l’abatjour. Vide Brian e Draco staccarsi e voltarsi sorpresi verso di lui.

-Dunque non mi ero sbagliato a giudicarti una… Puttana… Perché è quello che sei, e me lo hai dimostrato proprio adesso. Quindi evita di fare il santarellino.- sibilò gelido.

-P… Potter! Che cazzo ci fai qui?! Come hai fatto ad entrare?!- soffiò Draco, passandosi il dorso della mano sulle labbra gonfie e umide di baci. Harry sorrise amaro.

-Volevo scusarmi per l’ennesima volta e chiarire tutto… Ora capisco che non ne vale la pena. Divertiti pure in compagnia di questo stronzo. Probabilmente è proprio vero che Dio li fa e poi li accoppia.- Draco aprì la bocca per parlare ma Harry gli fece segno di rimanere zitto, dopodiché uscì dalla stanza, nauseato da quella situazione.

Camminò lentamente, come in trans, fino alla sua camera. Si sentiva un perfetto idiota. Si era fatto fregare completamente da quel biondino, doveva ammetterlo.

Evidentemente per Draco stare con lui non aveva rappresentato altro che un passatempo. Un fottutissimo passatempo.

Sentì qualcosa di caldo rotolargli lungo la guancia destra, ed un secondo dopo sulle labbra sentì il sapore salato delle lacrime.

Odiava sentirsi così debole ed ora sentiva di odiare anche Malfoy.

 

 

 

Perché vedere lo sguardo ferito di Potter gli aveva fatto attorcigliare lo stomaco? Perché quando lo aveva visto andarsene aveva provato l’impulso di rincorrerlo e fermarlo? Perché quando gli aveva dato della puttana aveva sentito di meritarselo?

Perché subito dopo che aveva sentito la porta chiudersi aveva cacciato Brian in malomodo?... Probabilmente perché era schifosamente ubriaco. Non poteva esserci un altro motivo.

Tra lui e Potter non era mai cominciata nessuna relazione, quindi lui non aveva fatto niente di male. Punto. E poi Potter non meritava di certo la sua attenzione!

Sbuffò e si mise steso a pancia in giù sul letto, nascondendo il viso nel cuscino.

La testa gli scoppiava e, inutile nasconderlo, per la prima volta in vita sua provava un sentimento molto vicino alla colpa. E proprio non ne capiva il motivo.

 

 

 

Un’altra giornata a dir poco stressante. Aveva continuato a correre come un matto per tutta la città, accompagnato naturalmente da Lyla che altrettanto naturalmente aveva notato lo stato pietoso in cui era ridotto e lo aveva tempestato di domande.

Si sentiva semplicemente distrutto.

L’unica nota positiva della giornata era che con tutto il lavoro che aveva fatto non aveva avuto il tempo per pensare a… lui. Non avrebbe più pensato a lui, questo era un dato di fatto.

E poi Lyla quella sera lo aveva invitato ad uscire per svagarsi un po’, e lui era stato ben felice di accettare. Si sarebbe sicuramente divertito in sua compagnia. Lyla sapeva essere veramente dolcissima e, nonostante la conoscesse da pochi giorni, aveva capito che di lei si poteva fidare.

Aprì la sua valigia con un gesto secco e subito il suo sguardo si rabbuiò. Afferrò i vestiti di Malfoy e senza pensarci un secondo li buttò fuori dalla finestra.

 

 

 

Quel dannatissimo mal di testa non accennava a scomparire, nonostante le tre aspirine che si era bevuto!

Si appoggiò stizzito al davanzale della finestra, sperando che un po’ di aria fresca riuscisse ad alleviare almeno in parte il dolore.

Fu proprio in quel preciso istante che vide tre deliziose magliette e un paio di jeans precipitare nel vuoto. Ci mise circa un secondo a capire che quelle meraviglie erano effettivamente sue.

Spalancò la bocca inorridito e si sporse dalla finestra, osservando i suoi vestiti finire dritti dritti nella piscina dell’albergo.

-Potter… Brutto coglione!-

 

 

 

Batté le mani, infinitamente più sollevato. Si, aveva fatto bene a liberarsi di quegli stracci.

Stava per chiudere la finestra quando la porta della sua stanza si spalancò di colpo, rivelando la figura ansimante di Malfoy.

-Potter!-

-Malfoy!-

-Potter! Perché cazzo non chiudi mai la porta della tua stanza?!-

-Malfoy! Perché cazzo sei qui?! Vattene immediatamente!- i due si osservarono in cagnesco per qualche secondo.

-Tu hai lanciato dalla finestra i miei vestiti!- sibilò Draco accusatorio, chiudendo la porta con un calcio. Harry sorrise mellifluo.

-Oh, ma davvero erano i tuoi?- Draco strinse i pugni.

-Hai idea di quanto mi siano costati?!-

-A te non sono costati proprio niente! Sono soldi che ti passa il tuo paparino quelli che spendi!-

-Stronzo!-

-Vaffanculo!-

-Sfigato!-

-Esci di qui!- Draco si passò la punta della lingua sul labbro superiore e lo fisso dritto negli occhi.

-No.- asserì deciso. Harry si voltò, dandogli le spalle.

-Non te lo ripeterò un’altra volta Malfoy, vattene…-

-No.- Harry sospirò.

-Perché vuoi restare, Draco?- domanda da un milione di dollari.

-…-

-Allora?- Harry sentì la porta della stanza aprirsi e poi chiudersi con un tonfo sordo. Quando si voltò, Draco era sparito.

 

 

***

 

MI E’ TORNATO INTERNETTTTTTT!!!!!!!!!!! XD

 

Ok, inizia a mettermi una certa angoscia questa storia =.= Draco è ufficialmente il più coglione del mondo, mentre Harry poverino se potesse (e ne sono sicurissima >.<) mi riempirebbe di botte per come lo sto trattando. A pensarci bene è proprio sfigato, non glie ne va mai bene una, poraccio!

Vabbè, la storia va così quindi beccatevi sti capitoli deprimenti =.=

 

Come avrete notato, tra le righe, c’è stato un piccolo sviluppo. Harry (lo sfigato XD) sta cominciando a prendere coscienza dei sentimenti che nutre per la testa bionda, mentre Draco rimane il solito idiota XD E lo rimarrà ancora per un po’!

 

La fine si avvicina, e sappiate che ho scritto l’inizio dell’ultimo capitolo, anche se non ho ancora minimamente pensato ai capitoli prima!! XD

 

Ho intenzione di fare un seguito, non prendetemi per pazza ma ho già in mente la storia a grandi linee. Idee per il titolo?? *.* Fatevi sentire!!

 

Grazie mille per le recensioni, vi ho già detto che sono contentissima che questa storia vi piaccia così tanto??? ^^

 

Un bacione a tutte!

Cally

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Capitolo 24
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Androginamente acido

 

 

-Allora Harry, ti piace il locale?- il moro si osservò un po’ attorno per poi tornare a fissare la sottile figura di Lyla. Quella sera era davvero uno splendore e il corto abitino color avorio che aveva scelto le donava tantissimo.

-Ti ho già detto che sei bellissima?- le guance della ragazza si colorarono di rosa.

-Dai, mi metti in imbarazzo così…- mugugnò lei, lisciandosi delle inesistenti pieghe sulla gonna.

-Ma io sono sincero- la punzecchiò Harry con un sorriso. Ed era vero. Lyla sbuffò qualcosa che lui non riuscì a capire e si voltò impacciata, alla ricerca della borsetta.

-Lyla! Che ci fai qui?!- la ragazza si bloccò, riconoscendo immediatamente quella voce.

-Brian!- esclamò, indietreggiando di un passo verso Harry.

-Allora, che cosa ci fai qui? Credevo fossi a casa- Harry vide Lyla abbassare lo sguardo mortificata e senza pensarci la attirò contro di se, circondandogli poi la vita con un baraccio. Non gli piaceva nemmeno un po’ l’espressione che aveva sul viso quello stronzo.

-Ma che sorpresa Brian, non mi aspettavo di trovarti in un locale del genere. Non è un po’ troppo soft per te?- lo provocò subito Harry. Brian lo fulminò con un’occhiata al vetriolo.

-E così adesso esci con mia sorella?- soffiò schifato. Harry fece spallucce.

-Bè, suppongo di si visto che questa sera Lyla ha avuto la gentilezza di tenermi compagnia- Harry sentì Lyla bisbigliare qualcosa e vide lo sguardo di Brian incupirsi ulteriormente.

-Bene, allora ti lascio in buona compagnia sorellina. Draco mi sta aspettando in hotel.- Harry strinse i denti ma rimase impassibile. Brian gli sorrise un’ultima volta poi se ne andò, lasciandolo solo con Lyla.

-Scusalo Harry, lui… Non è sempre stato così…- sussurrò subito lei, avvilita dalla conversazione che avevano avuto. Harry le sorrise tranquillo, mascherando perfettamente lo stato di inquietudine nel quale era caduto.

-Tranquilla, non devi scusarti. Non me la prendo di certo per un paio di parole…-

-Ma è tutto così…- Lyla si zittì. Trattenendo a stento un singhiozzo. Harry si accorse che aveva gli occhi pericolosamente lucidi.

-E’ tutto ok?- lei scrollò la testa e si passò stancamente una mano sulla fronte.

-Niente è ok da un bel po’…- bisbigliò alla fine.

-Ti va di parlarne?- le domandò il moro.

-Io… Grazie Harry-

 

 

 

Non era male. Non era male per niente. Brian spinse più forte.

-Mhh… Dai, spingi di più…- mugolò languido. Brian gli baciò il collo.

-Sei assolutamente indecente Draco. Dovresti vederti in questo momento, la tua presenza è intossicante.- Il biondo si irrigidì immediatamente.

La tua presenza è intossicante… Anche Potter gli aveva sussurrato quelle parole una volta.

-Togliti. Non mi va più!- sbottò secco. Scrollandosi di dosso il corpo di Brian che inarcò un sopracciglio sorpreso.

-Dai, non fare il difficile. Il massaggio che ti stavo facendo ti piaceva, che hai ora?- per tutta risposta Draco si riallacciò la camicia in tutta fretta. Brian allungò una mano e gli sfiorò una guancia ma il biondo lo scansò ancora.

-Non rompere! Ti ho detto che non mi va più di essere toccato!-

 

 

 

-Io… Sono innamorata di Brian- sussurrò flebilmente Lyla, tanto che Harry ci mise qualche secondo a capire il significato effettivo di quelle parole. Quando finalmente ci riuscì spalancò gli occhi scioccato, si aspettava di tutto in realtà, ma decisamente non… Quello.

-Squallido, vero?...- bisbigliò lei, con una nocetta strozzata e incredibilmente triste. Harry senza pensarci le prese le mani fra le sue e le strinse con sicurezza.

-Va tutto bene, davvero. Se non ti va di parlarne lo capisco, io…-

-No Harry, ti prego, fammi parlare… Non ce la faccio più a tenermi dentro questa cosa…- il moro annuì.

-Allora ti ascolto…- Lyla contraccambiò la stretta con le sue mani e finalmente alzò lo sguardo che fino a quel momento aveva tenuto ostinatamente fisso al suolo. Harry rimase turbato dalle mille emozioni che lesse nei suoi occhi. L’amore che provava per Brian era sincero, come aveva fatto a non accorgersene prima? Era così palese.

Lyla si concesse un respiro profondo poi iniziò a raccontare la sua storia.

-Io ho tre anni in più di Brian, e… Bè, noi non siamo veramente fratelli. Sai, noi non siamo originari di Honolulu, i nostri genitori viaggiavano molto per lavoro e ci adottarono entrambi in un orfanotrofio a New York quando eravamo entrambi molto piccoli. Abbiamo viaggiato molto con loro ma quando io avevo diciassette anni e Brian solo quattordici decisero di trasferirsi in modo definitivo qui, in modo da poterci fornire un ambiente stabile e sicuro per la crescita- Lyla si zittì un attimo e si lasciò sfuggire un piccolo sospiro, poi riprese il racconto –Il legame tra me e Brian è stato sempre molto forte, a causa soprattutto delle ripetute assenze dei nostri genitori. Tuttavia tra i due la più forte non ero di certo io, sono sempre stata insicura e fragile… Brian al contrario si è sempre dimostrato responsabile ed attento nei miei confronti. E poi è nata questa cosa… Non so quando è successo… Ma è stata tutta colpa mia! Brian era solo un bambino…- Harry prese un respiro profondo.

-Tra voi due è successo qualcosa?- si azzardò a chiedere. Lyla lo guardò con gli occhi pieni di lacrime ed annuì gravemente.

-Avrei dovuto resistere, ma proprio non ce l’ho fatta… Dovevo proteggerlo ma gli ho fatto solo del male… Eppure lo amavo così tanto…-

-Lo amavi?-

-Lo amo. Lo amo da impazzire ma so che non è corretto questo mio sentimento, è insano!- mormorò debolmente. Harry scrollò la testa confuso.

-E lui? Cioè… Io credevo fosse omosessuale…- Lyla sorrise amareggiata

-No, Brian è semplicemente ambiguo. E’ sempre stato così…-

-E… I vostri genitori?- Lyla sospirò

-Loro… Sono venuti a sapere di noi due nel modo peggiore possibile. Io e Brian non siamo stati abbastanza attenti e così… Alla fine lo spedirono in un collegio, il più lontano possibile da me-

-E il vostro rapporto?-

-… Promisi ai miei genitori di troncare la storia e di non parlarne più, nemmeno in futuro. Così iniziai a frequentare un ragazzo della mia età. Andava tutto bene, almeno finché lui non tornò a casa. I miei genitori erano così cechi… Ma io no. Brian odiava il mio ragazzo, lo odiava perché stava con me… Così lo lasciai. Ma Brian era già cambiato, era diverso dal ragazzino dolce che era cresciuto con me. Era cambiato, è cambiato...- una piccola lacrima rotolò sulla guancia destra di Lyla, ed Harry si affrettò ad asciugarla con il palmo della mano.

-Io non ho una vita, lo capisci Harry? Io vivo esclusivamente per lui… Ma è inutile ormai. Hai visto anche tu com’è adesso…- Harry la attirò contro il suo petto e la abbracciò forte, tentando di trasmetterle più calore possibile.

-Risolveremo questa cosa Lyla, te lo prometto!- disse deciso Harry. E lo pensava veramente.

 

 

***

 

Ta-dannnnnnnn!!!!!!!!!!!!!!! Il new capitolo è pronto!!!!!!

Pensavate fossi morta è?? L’ho pensato anche io veramente =.= Il fatto è che ho passato gli ultimi 15 giorni a letto malata e… Bè, la voglia di scrivere la storia era pari a 0. Ma adesso sono tornata, quindi iniziate a tremare mie care *.*

 

Siete scioccati dalla piega che ha preso la storia?? Bene, era mia intenzione! XD

Non ve lo aspettavate questo colpo di scena dico bene?? XD

 

Per la vostra gioia vi avviso che il prossimo capitolo è molto… Love!! *.*

 

A presto gioie miei belle, e grazie per le recensioni ovviamenteeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!

 

Kusse

 

Cally

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Capitolo 25
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Androginamente acido

 

 

Spalancò gli occhi all’improvviso e scattò a sedere rabbrividendo violentemente, nonostante l’afa che regnava sovrana nella stanza.

Si passò una mano sulla fronte e la trovò imperlata di sudore. So sentiva dannatamente male. Gli mancava il respiro e, tanto per cambiare, la testa  gli sembrava sul punto di esplodere.

Con un gemito si lasciò ricadere supino sul letto imponendosi di rimanere calmo, tanto non sarebbe servito a nulla agitarsi.

Perché cavolo aveva fatto ritornare a casa Lyla?...

Senza pensarci afferrò il cellulare e digitò un numero facendo partire la chiamata. Un secondo dopo sentì le sue forze sparire e il buio lo avvolse dolcemente.

 

 

Qualcosa, sotto al suo cuscino, prese a vibrare con insistenza. Sbuffò infastidito, possibile che non riuscisse mai a dormire in santa pace?! Lentamente, così magari quel dannato affare avrebbe smesso di vibrare, infilò la mano sotto al cuscino. Naturalmente quando lo raggiunse, il cellulare vibrava ancora.

-Che pall…- le parole gli morirono in gola quando vide lampeggiare il nome di chi lo stava chiamando sul display. E adesso che cavolo voleva?! Ricordargli che era uno stronzo privo di cuore anche alle tre di notte?! Rimase a fissare il display qualche secondo, incerto sul da farsi, poi si decise a rispondere.

-Che diavolo vuoi?! Hai notato che ore sono?!- soffiò subito irritato, tuttavia ottenne come risposta solo un inquietante silenzio.

-Potter, mi hai chiamato alle tre di notte e non mi parli nemmeno? Voglio sperare che questo non sia uno stupidissimo scherzo o io… Potter! Vuoi rispondere?!!- strillò, leggermente inquieto. Ancora nessuna risposta.

-Per caso hai intenzione di ansimare o farmi proposte indecenti? Guarda che le telefonate stile psicopatico sono passate di moda!!- Silenzio.

-Potter!!- un’improvvisa intuizione lo fece inorridire. Brian gli aveva raccontato di aver visto Potter in compagnia di sua sorella quella sera… Magari ora quella stava abusando di lui! Dopotutto era palese l’infatuazione di quella tipa per Potter, e Potter non era di certo famoso per la sua perspicacia!

-Potter arrivo! Resisti!- si lanciò letteralmente giù dal letto, e con addosso solo un paio di miseri boxer si precipitò fuori dalla stanza. Venticinque secondi dopo si trovava davanti alla porta di Potter. Provò subito ad abbassare la maniglia, ma questa rimase ben ferma al suo posto.

-Accidenti!- Accostò l’orecchio alla porta ma non udì alcun rumore sospetto. Pensandoci bene, Lyla avrebbe potuto pure imbavagliarlo! Doveva assolutamente procurarsi la chiave!

-Receptions!- un minuto e dieci secondi dopo si trovava davanti al bancone della receptions a suonare il campanello, in attesa che qualcuno si degnasse di ascoltarlo. Finalmente, dopo due interminabili minuti, fece la sua comparsa una cameriera che prese subito a squadrarlo con interesse.

Draco si ricordò di essere in boxer e imprecò fra i denti. Ci mancava solo una cameriera repressa che lo molestava per concludere degnamente la giornata.

-Voglio la chiave della stanza 583!- la cameriera inarcò un sopracciglio. Ok, probabilmente non le stava facendo una buona impressione.

-Lei è?-

-Io sono Draco Malfoy- la pigiare qualche tasto sulla tastiera del computer.

-Mi dispiace ma qui leggo che la stanza è prenotata a nome di Harry Potter, e poi il responsabile della receptions è assente e io…-

-Non me ne frega un cazzo! Io voglio quella chiave, subito!- ringhiò. La ragazza incrociò le braccia al petto e lo fissò severa.

-Senta, si calmi perché con me queste tattiche non funzionano. Ed ora mi faccia il piacere di tornare nella sua camera, oppure mi vedrò costretta a chiamare la sicurezza!- Draco chiuse gli occhi e prese un respiro profondo. Amali estremi…

-C’è qualcosa che posso fare per farle cambiare idea?- le domandò il più gentilmente possibile. Lei sorrise.

-Bè…- Draco rabbrividì schifato, immaginandosi già che tipo di richiesta avrebbe avanzato.

-Il bracciale che indossa è molto bello…- Oh, ma allora aveva buon occhio la ragazza! Draco capì al volo l’antifona e si sfilò il bracciale.

-Questo vale cinquemila sterline. Ed ora mi darebbe la chiave?- lei annuì sorridente e gli porse la tessera magnetica.

Draco la afferrò e corse nuovamente davanti alla camera di Potter e finalmente riuscì ad aprire la porta.

-Senti brutta stronza, ti avviso che se non sparisci immediatamente io…- si zittì quando capì che nella stanza non si stava svolgendo nessuno strano giochino sessuale.

Accese la luce e trovo Potter steso sul letto, nella mano destra stringeva ancora il cellulare.

Senza rendersene conto Draco si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo, ma subito si incupì. Allora le crisi non erano passate.

-Potter…-

 

 

Si mosse appena e sentì qualcosa stringergli la mano destra. Aprì un occhio e capì, dopo qualche secondo di totale smarrimento, di essere steso a letto.

Si umettò le labbra secche con la punta della lingua. Aveva sete. Provò inutilmente a muovere la mano.

-Dove pensi di andare di grazia?- Harry voltò appena la testa ed incontrò lo sguardo semi divertito di Malfoy.

-Sono…- Draco annuì, prima ancora che Harry riuscisse a finire la frase.

-Mi hai chiamato ed io ho chiamato un dottore- Harry annuì.

-E…-

-E ha detto che devi assolutamente stare a riposo e mi ha consigliato di non farti stressare troppo- Il moro sorrise amaro.

-Bè, ci stai riuscendo benissimo devo dire…- Draco sbuffò piano.

-Ho anche telefonato a Lupin..- continuò il biondo, ed Harry si lasciò sfuggire un mugolo addolorato.

-Lui si che mi causa stress…-

-.. E gli ho detto che mi occuperò io di te- finì Draco. Harry spalancò gli occhi, palesemente scioccato.

-Che gli hai detto??- Draco ridacchiò.

-Che mi occuperò io di te, piattola. Lupin era già pronto a pendere il primo aereo diretto ad Honolulu.- Harry non fece fatica a credere alle parole di Draco.

-Conoscendolo…- bisbigliò divertito.

-Mi spiace…- Harry sospirò e strinse la mano di Draco.

-Anche a me… Ora però voglio dormire… Quando mi sveglierò, tu sarai ancora qui?- Draco annuì.

-Io ti aspetto…- Harry chiuse gli occhi, cullato dal suono del respiro di Malfoy, e si addormentò nel giro di pochi minuti. Draco lo osservò per qualche istante, poi gli sfiorò la fronte con la mano libera.

Sentì la tensione che aveva accumulato durante le ultime ore, sciogliersi come neve al sole, prontamente sostituita da una stanchezza spossante.

Si stese accanto al corpo di Harry, stando ben attento a non svegliarlo e continuando a stringergli la mano.

Prima di addormentarsi pensò che lui e Potter avrebbero dovuto discutere di un sacco di cose.

 

***

 

Ta-daaaaaaaannnnnnnnnnnnnnnnnn!!!!!!!!!!!

Non vi aspettavate un aggiornamento così veloce è??? *.* In fondo sono pur sempre un’anima buona io!! XD

 

 

Comunque, originariamente il capitolo doveva essere mooolto più lungo, fin troppo. Così ho deciso ti tagliarlo e farne 2, insomma, un casino XD

 

Bè, io mi sono divertita tantissimo a scrivere questo capitolo! Draco mi ha fatto letteralmente morire dal ridere! XD Harry invece è sfigato come al solito, ma lui è un caso a parte =.=

 

Noto con piacere che la svolta amorosa di Lyla vi ha lasciato sorpresi *.* Bè, non ci crederete, ma io no ho mai pensato di farla innamorare di Harry. No no *.* Per fare casino basta Brian!

 

Bando alle ciance, vi lasciò perché devo studiare diritto =.= Alla prossimaaaa!!!!!!!

 

Cally

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Capitolo 26
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Androginamente acido

 

 

 

Lyla finì di apparecchiare la tavola per la colazione, poi decise di andare a svegliare Brian. La notte prima non l’aveva sentito rientrare ma dubitava che si fosse fermato a dormire fuori. Nonostante tutto era sempre tornato da lei.

Sorrise appena, ripensando alla lunga chiacchierata che aveva fatto con Harry la sera prima. Si, aveva fatto decisamente bene a confidarsi con lui.

Ok, non lo conosceva da tanto, eppure sentiva di potersi fidare. Harry era veramente un ottimo amico, e poi le dispiaceva vederlo così triste a causa di Brian.

Già. Brian. Lui si che era sempre stato un mago nel creare problemi agli altri.

Com’era sua abitudine, arrivata davanti alla porta del fratello, non si preoccupò di bussare ma entrò direttamente nella stanza. Avrebbe fatto meglio a non farlo.

I suoi occhi registrarono subito quello che stava succedendo e lei si sentì morire.

Stava per richiudere la porta quando Brian si accorse di lei e le sorrise in quel modo che le faceva accapponare la pelle.

Si rese perfettamente conto di essere ridicola, immobile e tremante com’era, per questo fece velocemente un paio di passi indietro e richiuse la porta.

Tirò su col naso e scappò in camera sua.

Brian. Due ragazze. Nudi sul letto che…

-Perché…- singhiozzò, gettandosi sul letto e affondando la testa nel cuscino.

Forse era ora di cambiare qualcosa nel loro rapporto. Non aveva più alcun senso continuare così. Si stavano facendo solamente del male a vicenda.

Rimase coricata per qualche minuto, poi si alzò. Avrebbe fatto un giro in spiaggia, non voleva rimanere in casa e rischiare di incontrarlo.

Indossò velocemente i suoi sandali ed afferrò la tracolla. Dopodiché uscì dalla sua stanza.

 

 

 

Quanto aveva dormito? Un paio d’ore forse, eppure non riusciva più a prendere sonno.

Si voltò verso Harry che dormiva ancora pesantemente; decise di non disturbarlo e optò per farsi un bagno. Magari sarebbe finalmente riuscito a rilassarsi.

Si districò dalle coperte e scese dal letto, dirigendosi lentamente in bagno.

Una volta li, si sfilò maglietta e boxer per poi immergersi fino al mento nell’acqua tiepida. Senza nemmeno accorgersene finì per assopirsi, si risvegliò solo quando sentì qualcosa sfiorargli la gamba destra.

Socchiuse appena gli occhi, mettendo a fuoco l’immagine di Harry.

-Ciao…- gli sussurrò il moro con un sorriso. Draco sbadigliò e sorrise a sua volta. L’acqua era diventata fredda.

-Ciao Potty, di un po’, non dovresti essere a letto a fare la nanna??- bisbigliò giocoso. Harry fece spallucce, accomodandosi meglio nella vasca. Con un movimento lento aprì il rubinetto dell’acqua calda.

-Ti ricorda qualcosa questa situazione?- gli chiese Harry dopo un momento di silenzio e fu in quel preciso istante che il sorriso di Draco si trasformò in un ghignetto sornione.

-Si, che io odio le vasche piccole!- Harry inarcò un sopracciglio.

-Mh… Sinceramente a me ricordava un’altra cosa…- borbottò pensieroso, picchiettandosi un dito sul mento. Il biondo si sporse verso di lui e gli pizzicò una guancia leggermente velata di barba.

-E’ ora che ti fai la barba sai? Pungi!- Harry storse il naso e gli mostrò la lingua. Draco diventò improvvisamente serio.

-Stai… Meglio?- gli domandò in un soffio. Harry gli passò una mano dietro al collo e lo attirò contro le sue labbra.

-Si, tranquillo…- mormorò piano, iniziando a mordicchiargli maliziosamente il labbro inferiore. Draco si lasciò sfuggire un mezzo gemito.

-Sicuro?... Non è che svieni di nuovo? Guarda che ti lascio annegare questa volta!- Harry ridacchiò divertito e lo aiutò a posizionarsi meglio in mezzo alle sue gambe.

-So che non lo faresti Malfoy, altrimenti poi come riusciresti ad avermi?- Draco arricciò il naso.

-E che ti vuole…- bisbigliò divertito, Harry si abbassò e gli morsicò forte una spalla.

-Ahi!! Vuoi la guerra per caso?!- soffiò il biondo, assottigliando gli occhi. Il moro lo ignorò bellamente e passò piano la punta della lingua sul segno rosso che gli aveva lasciato sulla spalla. Draco rabbrividì.

-Mi sei mancato piattola…- sussurrò Draco, rilassandosi contro al petto di Harry e godendosi le carezze che gli stava offrendo.

-Anche tu mi sei mancato-

-Quindi… Non sei più arrabbiato per la storia di Brian?- azzardò Draco. Harry si irrigidì per un momento, poi sospirò.

-Dobbiamo proprio parlarne?-

-Si-

-In questo caso… No, non sono più arrabbiato. Contento?- Draco puntò i suoi occhi chiari in quelli del moro per cercare di capire se diceva la verità. Li trovò limpidi e incredibilmente verdi.

Harry sfiorò lentamente le sue labbra e Draco sentì qualcosa incrinarsi dentro al suo stomaco. Si incollò ancora di più contro al corpo del moro e approfondì il bacio. Harry resistette giusto qualche secondo, poi lo allontanò piano.

Draco lo fissò confuso, corrugando le sopracciglia. Fece per scostarsi ma Harry gli afferrò saldamente un braccio e glie lo impedì.

-Resta qui…- sussurrò.

-Tu non mi sembri entusiasta però…- borbottò Draco. Le guance di Harry si arrossarono appena.

-Ecco… Io vorrei, ma… Il dottore ha detto che… Insomma…- Draco spalancò gli occhi, capendo al volo a cosa si riferisse Harry.

-Vuoi dire niente sesso??- soffiò scioccato. Per tutta risposta Harry iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore, totalmente a disagio.

-Oh…-

 

 

***

 

Beccatevi questo capitolo così com’è, mi dispiace se è corto ma purtroppo ultimamente sono stata impegnatissima! Comincio a pensare che i miei professori vogliano vedermi sputare sangue =.=

 

Comunque, aggiorno principalmente per augurarvi un…

 

BUON NATALEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Non preoccupatevi, aggiornerò prestissimo ed avrete pure la tanto agognata “love love” (termine inesistente ma che si adatta benissimo alla situazione! XD)

 

Mi raccomando, mangiate tanto panettone e pensatemi!!! *.*

 

Un mega bacione a tutte!!!!!!!!!!!!

 

Cally

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Capitolo 27
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Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

-Malfoy…-

Il biondo mugugnò qualcosa di imprecisato e si attorcigliò ancora di più nelle coperte. Harry sbuffò divertito, certo che Draco era veramente un dormiglione!

-Malfoy…-

-Mhh…-

-Draco…-

Il biondo spalancò immediatamente gli occhi ed Harry sorrise.

-Ciao.- gli sussurrò, una volta certo di avere la sua attenzione. Draco continuò a fissarlo ad occhi aperti.

-Ti sei riaddormentato con gli occhi aperti per caso?- lo prese in giro il moro.

-Mi hai chiamato per… Nome…- scandì Draco, mettendosi a sedere. Harry fece spallucce.

-Ti da fastidio? Se vuoi continuo a chiamarti con il tuo amatissimo cognome.-

Draco si affrettò a scrollare la testa, così facendo un ciuffo biondo gli scivolò davanti agli occhi. Harry si sporse verso di lui e lo prese fra le dita, tirandolo poi leggermente. Draco non fiatò e non oppose nessuna resistenza.

-Lo sai che sei particolarmente buffo?- mormorò Harry, divertito dall’espressione che si era dipinta sul volto del biondo.

Draco borbottò qualcosa e si lasciò ricadere steso sul letto. Harry si accomodò al suo fianco.

-Ha telefonato Dumbledore, mi ha detto di comunicarti che il lavoro che abbiamo fatto è ottimo e che gli articoli sono piaciuti molto ai lettori del Gazet.-

Draco si rigirò sul letto e si mise a pancia in giù.

-Non avevo dubbi, quello che faccio io è sempre perfetto.- miagolò, iniziando a pavoneggiarsi come al suo solito. Harry lo lasciò parlare senza interromperlo poi scoppiò a ridere. Draco lo fissò perplesso.

-Bè? E ora che hai da ridere?!- borbottò offeso. Harry gli fece l’occhiolino.

-Mi sono mancati i tuoi comportamenti megalomani.-

-Cos.. Io non sono affatto megalomane!- strillò Draco indignato.

-See, è come dire che io non sono figo.-

Draco si sollevò suoi gomiti e lo fissò dritto negli occhi.

-Ma tu non sei figo.-

Harry gli mollò uno schiaffo sulla testa.

-Stronzo!- sbuffò poi, per tutta risposta Draco gli pizzicò il braccio sinistro.

-Piattola!-

-Biondo finto!-

-Potter!-

-… Che vuoi?!-

-Te.-

Harry sentì distintamente il suo cuore mancare di un battito e un fastidiosissimo formicolio diffondersi sulle sue guance e sul suo collo. Capì di essere arrossito.

-Lo sai che…-

-Certo Potter, me lo ricordo il discorsetto che abbiamo avuto nella vasca da bagno… Questo però non cambia le cose.-

-Già… Suppongo sia così anche per me.-

-Supponi bene allora.-

-Sono le dieci Malfoy, Lyla ci aspetta tra meno di un’ora in spiaggia.-

-Stai cercando di cambiare discorso Potter?-

Harry si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore.

-No, io… Hem, in realtà la versione ufficiale del dottore dice che non mi è del tutto proibito fare… Hem… Sesso. Solo mi ha detto di contenermi il più possibile, sai… Per evitare inutili affaticamenti…-

Draco rimase in silenzio per qualche secondo poi un sorriso sornione comparve sul suo volto. Cercò gli occhi di Harry che però era impegnato a fissare un punto imprecisato del soffitto.

-In parole povere… Tu hai paura di non riuscire a contenerti stando con me!-

Harry incrociò le braccia al petto e si rifiutò categoricamente di rispondere a quell’insinuazione. Draco a quel punto, con un gesto fulmineo, gli afferrò il mento fra le dita della mano destra e gli voltò bruscamente il viso verso il suo.

-Allora Potter?- soffiò piano. Harry sbuffò.

-Che vuoi sentirti dire?-

-Non so, forse che vorresti scopare con me.-

Harry chiuse gli occhi, imprecando fra i denti. Draco Malfoy era semplicemente impossibile!

-Sei un maniaco.- constatò Harry, per tutta risposta Draco cominciò ad accarezzargli in modo lascivo la gamba sinistra. Harry si mosse a disagio, sentendo il sangue iniziare a scorrere più velocemente nelle sue vene.

-Ma è proprio questo che ti piace di me…- lo stuzzicò Draco. Suo malgrado Harry si ritrovò ad annuire. Al diavolo la sua malattia e pure il dottore! Rischiava di restarci secco ma in quel momento gli importava meno di zero, desiderava solo Draco.

Un secondo dopo il biondo si ritrovò schiacciato sotto il suo corpo.

-Risveglio perfetto Potter…-

 

 

Non aveva bisogno di Lyla per stare bene. Poteva benissimo cavarsela da solo… Allora perché diavolo faticava a respirare se ripensava al suo viso? Strinse i pugni rabbiosamente, osservando una nuvoletta bianca che viaggiava leggera trasportata dal vento.

L’oceano aveva sempre avuto un effetto rilassante su di lui, ma mai come in quel momento avrebbe desiderato trovarsi in un altro posto.

 

 

Allacciò le gambe attorno ai fianchi di Harry e si spinse ulteriormente contro di lui, soffocando un gemito contro la sua spalla.

Harry raccolse molto volentieri quell’esplicita richiesta ed aumento la velocità delle sue spinte.

-Mh..hh.. Potter…- Draco si tese al massimo ed Harry lo sentì sciogliersi contro di lui.

-C… Credo che mi stia per venire un infarto…- ansimò a quel punto il moro, rotolando su un fianco ed abbandonandosi sfinito sul letto. Draco ridacchiò, cercando di calmare il suo respiro.

-Suvvia, non esagerare. Per così poco?- bisbigliò divertito. Harry si portò una mano sul cuore e lo sentì battere impazzito.

-Per così poco dici? Non so tu, ma io sono completamente senza forze.- gli fece notare Harry. Draco si stiracchiò voluttuosamente e si alzò a sedere.

Harry lo osservò goloso. Quel biondino maledetto riusciva ad essere perfetto anche dopo aver appena finito di fare l’amo…

-Sesso!- strillò, alzandosi a sua volta a sedere assolutamente scioccato per quello che la sua mente stava per…

-Cosa? Hai ancora voglia di sesso? Ma se hai appena detto che sei sfinito.- gli fece notare il biondo. Harry arrossì violentemente dandosi del cretino.

-N… No, scusa, vado un attimo in bagno!- si avvolse velocemente il lenzuolo attorno ai fianchi e saltò giù dal letto. Tuttavia prima che riuscisse a fare un solo passo, Draco afferrò un lembo del lenzuolo e lo tirò nuovamente sul letto.

-Malfoy!- strillò Harry, cercando inutilmente di rimettersi in piedi. Draco lo bloccò completamente salendo a cavalcioni su di lui e accomodandosi sul suo addome.

-Mi spieghi perché hai detto quella cosa e poi hai cercato di filartela?- Harry storse il naso indispettito.

-Io non ho cercato di filarmela, volevo semplicemente andare in bagno, è forse vietato?- Draco inarcò un sopracciglio.

-Pensi che io sia stupido per caso? Te ne stavi buono buono a pensare a quanto fantastico sia stato fare…- Harry si agitò sotto di lui e Draco capì al volo cosa lo aveva turbato un attimo prima.

-Già, che abbiamo fatto noi Potter?- sussurrò roco, schioccandogli un bacio sulla gola. Harry rabbrividì. Come cavolo riusciva a ficcarsi sempre in quelle situazioni assurde doveva ancora capirlo.

-Mh? Che intendi? Mi sembra ovvio Malfoy.-

-Ah si? Allora illuminami…-

-Illuminati da solo!- sbottò Harry irritato.

-Andiamo Potty, se me lo dici in cambio ti faccio un pom…-

-Malfoy!- strillò Harry, assolutamente scandalizzato. Draco sorrise smagliante e si passò la lingua sulle labbra, iniziando a strusciarsi lentamente sul suo bacino. Harry si si irrigidì all’istante.

-Malfoy smettila, non fare il bambino…-

-Allora tu dimmelo.- una sfida vera e propria.

-E’ un ricatto?-

-Si.-

-Io non cedo ai ricatti.- soffiò Harry indispettito.

-In questo caso…-

-No! Ok! Ok!- dannazione a quelle mani!

-Dimmelo.-

-Cosa?-

-Quello che abbiamo appena fatto.-

-Bè, noi…- prima che potesse finire la frase il suo cellulare iniziò a suonare allegramente. Con uno scatto improvviso di reni ribaltò Draco e cose a rispondere.

-Potter! Brutto stronzo, torna qui o giuro che ti faccio morire!! Non ci metto tanto sai?!- sibilò Draco, assottigliando pericolosamente gli occhi.

Harry si limitò a fare spallucce e rispose al cellulare. Parlò fitto fitto per qualche minuto poi mise fine alla conversazione.

-Era Lyla, ci sta aspettando da più di mezz’ora e noi come al solito siamo in ritardo.-

Draco arricciò il naso, offeso a morte.

-Pensi che me ne fregi qualcosa se quella aspetta?!-

Harry scrollò la testa.

-Bè, se conti sul fatto che non saremmo qui per lavorare… Forse dovrebbe.-

-Non la pensavi così dieci minuti fa.- lo punzecchiò Draco. Harry sorrise.

-Ad essere sinceri nemmeno adesso mi va di lavorare, ma oggi c’è l’ultima gara e noi non possiamo mancare. Domani sarà la giornata conclusiva e poi avremmo due giorni interi a disposizione per divertirci. Contento?-

-Mh… Forse si e forse no. Comunque prima di uscire io indosserei qualcosa, non so se tutti sarebbero felici di vedere il tuo pacco. Personalmente lo trovo davvero… Mhh… Stimolante, ma dubito che qualcun altro la pensi com… Hei!- le sue parole furono interrotte da una cucinata.

 

 

***

 

… Ebbene si, qui è il fantasma di Cally che vi scrive per informarvi che la carissima autrice della storia si è presa un periodi di vacanza dal suo cervello. Periodo alquanto lungo in effetti che però sembrerebbe terminato… Forse. XD

 

Ok, ragazze vi ricordate ancora di me? Spero di si T.T

 

Mi dispiace un sacco per l’attesa ma purtroppo quel che è successo è successo -.-

A mia discolpa posso solo dire che in questi mesi mi sono successe cose che preferirei dimenticare e che purtroppo hanno interferito con la stesura di questa storia.

 

Insomma, un gran bel casino. Spero di riuscire ad aggiornare in fretta, parte del prossimo capitolo è già scritta (l’ho ritrovata nel mio vecchio quaderno di scuola) ma per il resto è un buco nero -.- Che Dio mi aiuti! Incrocio le dita e spero in un aiuto divino.

 

Vorrei comunque ringraziare dal più profondo del cuore tutte voi che mi siete rimaste a fianco fino ad ora, grazie ragazze!!

 

Un bacio grande grande

 

Cally!  !n  jfjfj

 

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Capitolo 28
*** / ***


Nuova pagina 1

 

Androginamente acido

 

 

Quando, dopo mille peripezie, riuscirono a raggiungere la spiaggia l’ultima gara di Surf era appena iniziata. Non appena Lyla li vide arrivare corse loro incontro.

-Vi sembra l’ora di arrivare? Vi siete persi l’inizio della gara!- li rimproverò

-Fatti i cazz… Ahi!- Harry mise fine all’acidità di Draco con una gomitata ben assestata nelle sue costole, poi sorrise alla ragazza.

-Scusaci Lyla, il fatto è che questa sera dopo che te ne sei andata non mi sono sentito bene e… Draco è rimasto a farmi compagnia. Sai, siamo a pezzi, abbiamo dormito pochissimo…- si scusò Harry. Il biondo rabbrividì, Harry lo aveva chiamato per nome già due volte nel giro di poche ore e la cosa gli faceva stranamente piacere.

-Oh… Capisco, ma adesso stai bene?-

-Sta benissimo. Sbaglio o dovresti essere ad assicurarti che la gara proceda nel migliore dei modi?- soffiò subito Draco, dopodiché agguantò Harry per un braccio e lo strattonò verso di lui.

-Malfoy puoi comportarti da persona matura una volta tanto?!- ringhiò Harry, liberandosi dalla sua stretta. Draco non mancò di notare che Harry era passato nuovamente a chiamarlo con il suo cognome.

Lyla suo malgrado si ritrovò a ridacchiare divertita, quei due insieme erano veramente uno spasso… Almeno quando non litigavano.

Il biondo quando se ne accorse la fulminò con una delle sue famose occhiate.

-Bè… Harry, appena hai un momento libero ti vorrei parlare…- mormorò Lyla piuttosto a disagio sotto lo sguardo attento di Draco.

-Si da il caso che oggi Harry sia impegnato. Con me. Per tutto il giorno.- soffiò velenoso il biondo all’indirizzo della ragazza. Sia lei che Harry lo fissarono sorpresi, poi il moro sbuffò.

-Non farci caso Lyla, i Malfoy sono una razza piuttosto possessiva. Per me possiamo parlare anche ora, per cui Draco perché nel frattempo non assisti alla gara e ci lasci un attimo soli?-

Draco arricciò le labbra.

-Ma certo, mi levo subito dai piedi!- ringhiò, assolutamente indignato. Poi fiancheggiando seccamente si allontanò lasciando soli Lyla e Harry.

-Scusami Harry... Per colpa mia ora Draco ti terrà il muso. Se vuoi vai pure da lui, possiamo parlare in un altro momento, non c’è nessuno problema, dico davvero.-

-Ma figurati, Malfoy può resistere senza di me per cinque minuti, me ne ha dato ampiamente prova.-

-Quindi le cose fra di voi si sono sistemate?... Siete tornati insieme?-

Harry sospirò.

-In realtà noi due non siamo mai stati fidanzati. Voglio dire… Prima di lui ero sicuro che mi piacessero solamente le ragazze, ed invece guardami adesso… E poi ci conosciamo pochissimo. Lavoriamo insieme da poco più di due settimane.-

-Eppure quando vi vedo insieme… Non so, mi sembrate una coppia così affiatata. State veramente benissimo insieme, sai?-

Harry arrossì appena.

-… Grazie, e le cose tra te e Brian si sono sistemate? Come mai non è qui?-

Lyla abbassò lo sguardo e sorrise tristemente.

-E’ appunto di questo che ti volevo parlare. Io… Me ne sono andata di casa.-

-Davvero?! E adesso dove andrai a vivere?-

-Mi ospita una mia amica finché non troverò una sistemazione definitiva. Ci vorrà del tempo suppongo…-

-E Brian? Lui come l’ha presa?-

Lyla fece spallucce.

-Non ha cercato di fermarmi se è questo che vuoi sapere. Non me lo aspettavo neanche a dir la verità… E forse è stato meglio così, probabilmente se mi avesse chiesto di restare io… Ma è inutile pensarci, ormai me ne sono andata.-

-Mhh… Il tuo tono di voce però mi fa capire che non è realmente quello che pensi.- la rimproverò dolcemente Harry. Lyla annuì.

-Già, forse hai ragione… Ma sono convinta di aver preso la giusta decisione. Ormai io e lui ci stavamo distruggendo a vicenda. Prima o poi uno di noi due sarebbe esploso, quindi se ci pensi io ho solo accelerato i tempi…-

Harry annuì e, distogliendo un attimo lo sguardo da Lyla, si accorse che poco lontano da lui Draco stava spudoratamente civettando con un giudice della gara. Lyla seguì il suo sguardo e si ritrovò a sorridere.

-Vai pure a difendere l’onore del tuo biondino Harry, io intanto vado ad intervistare un organizzatore.-

Harry strinse i pugni.

-Grazie Lyla, ci vediamo dopo.- soffiò, poi a grandi falcate, raggiunse Draco e senza dire una parola lo trascinò lontano da quel tipo e da qualsiasi altro essere di sesso maschile.

-Si può sapere che cavolo stavi facendo?!- lo aggredì Harry, una volta lontano da sguardi indiscreti. Draco lo fissò infastidito.

-Stavo parlando Potter! Mi è forse vietato?!-

Harry incrociò le braccia al petto.

-Non prendermi in giro, tu ci stavi provando con quel tipo! Non sono mica stupido sai?!- ruggì il moro. Gli occhi di Draco brillarono e sul suo viso comparve un ghigno divertito.

-Mhh… Gelosetto Potter?- insinuò immediatamente. Harry storse il naso.

-Malfoy! E’ impossibile che non ti possa lasciare solo cinque secondi senza che tu ti metta a flirtare con qualcuno! Sei a dir poco impossibile da gestire!- Strillò Harry, esasperato dal suo comportamento.

-Si si, tu sei proprio geloso… E la cosa non mi dispiace affatto…- miagolò Draco, un secondo prima di saltargli addosso. Harry, sorpreso da quel gesto, non riuscì a mantenere l’equilibrio e in breve si ritrovarono tutti e due sdraiati sulla sabbia.

 

 

 

Aprì la porta di casa ma non la trovò ad attenderlo come invece si era aspettato. Lasciò cadere la sua borsa per terra e senza nemmeno preoccuparsi di richiudere la porta si diresse in cucina, aveva bisogno di un po’ di alcool per sopportare quel silenzio...

 

 

 

***

 

 

Ebbene si, è successo gente… Ho aggiornato in tempi assolutamente record!!! *.*

Nonostante il capitolo sia cortino sono proprio soddisfatta, forse mi è servita la lunga pausa perché ora mi sento più motivata XD

Comunque se qualcuna di voi avesse qualche idea… ^^

 

Grazie ad angama, The Dark Side of a Girl e Ocatarinetabelasciscix per aver avuto la forza di recensire il precedente capitolo XD

Per quanto riguarda le mie affezionate lettrici di una volta… Mi mancateeee!! T.T Lo so che non mi perdonerete mai T.T

 

Un bacio ad Hp Mary, adamanthea, Scar, Zizela, kymanu, animablu, RedBlackEM e ad ogni singola persona che ha letto o leggerà questa fic!

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Capitolo 29
*** ... ***


 

 

 

Androginamente acido

 

Per la prima volta da quando erano arrivati sull’isola, Draco si svegliò con un gigantesco sorriso stampato in faccia.

Le gare infatti erano ufficialmente terminate e per i successivi due giorni avrebbe potuto godersi una mini vacanza in compagnia di Potty.

Si rigirò nel letto e prese a fissare Harry che dormiva ancora beatamente. Sorrise sornione, l’espressione serena che aveva sul volto era merito del regalino che gli aveva fatto la notte prima, ne era sicurissimo.

-Potty…- sussurrò piano. Erano già le dieci e lui non intendeva rimanere a letto un secondo di più. Il moro mugugnò qualcosa e socchiuse appena gli occhi.

-Potter…-

Harry si voltò a guardarlo e si concesse uno sbadiglio.

-Mh… Che c’è?- borbottò, con la voce ancora impastata dal sonno.

-Dobbiamo alzarci, voglio andare a fare un po’ di shopping!- disse deciso. Harry sospirò affranto, per un volta che poteva rimanersene a letto a poltrire doveva sottostare alle voglie di quel dannato biondino.

-Perché non rimaniamo a letto ancora un po’?- propose stancamente, Draco si alzò a sedere.

-Non ci penso nemmeno Potter! Ora muovi quel culo e fatti una doccia, ti voglio pronto e profumato tra dieci minuti!-

-Ohh… Che palle…- Harry intuì, molto saggiamente, che era inutile cercare di fargli cambiare idea. Perciò, arrendendosi al suo triste destino di zerbino della situazione, si alzò dal letto e brontolando si chiuse in bagno.

Una volta solo Draco si stiracchiò pigramente, scese dal letto e si recò sul terrazzo della camera, godendosi l’aria tiepida del mattino.

Doveva assolutamente rimodernare il guardaroba di Potty o ne sarebbe andato del suo buon nome. Una volta tornati a Londra avrebbe dovuto provvedere ad inserirlo nel suo giro di amicizie o perlomeno presentarlo a Blaise e Pansy, perciò doveva fargli assumere un aspetto quantomeno presentabile. Finì per ritrovarsi a ridere immaginando la faccia schifata dei suoi amici alla vista dei simpatici maglioni che Potter soleva indossare.

-Hei scemo, ridi da solo?-

Draco si voltò e si ritrovò a fissare la figura seminuda di Harry.

-Cazzo Potter! Come faccio a trattenermi se tu ti presenti così davanti a me?...- mugugnò sofferente Draco continuando ad osservare il corpo del moro.

Harry si godette a pieno quello sguardo decisamente famelico, per una volta deciso a farsi ammirare.

-E chi ha detto che ti devi trattenere? Lo sanno tutti che fare attività fisica al mattino fa bene, anche ai malati di cuore…- lo stuzzicò. Draco ghignò. Potter lo stava bellamente prendendo in giro ma la cosa non lo infastidiva per niente.

-Mh… Buono a sapersi…- sussurrò avvicinandosi ad Harry.

-Ma poi non dare la colpa a me se ti viene un infarto, chiaro?…-

 

 

Aveva appena finito di disfare la sua valigia quando sentì suonare alla porta. Pensando si trattasse di Francis, l’amica che aveva deciso di ospitarla, aprì senza preoccuparsi di controllare chi effettivamente avesse suonato.

-Ciao Fran…- le parole le morirono letteralmente in gola quando vide chi aveva davanti.

-E’ lei la signorina Lyla Diamond?-

-S… Si, perché agente? E’ successo qualcosa?!- sussurrò con il cuore che le batteva a mille nel petto. L’uomo annuì gravemente.

-Si tratta di suo fratello signorina Diamond, ha avuto un incidente…-

Lyla si sentì morire e dovette appoggiarsi alla porta per impedirsi di cadere al suolo.

-Come… Come sta?-

-Ora si trova alla stazione di polizia, la prego di seguirmi, la porterò da lui.-

-Si…-

 

 

 

-Allora Potty, ti sei cambiato o no? E’ da una vita che sei in quel camerino. Pensavo di essere io il Narciso della situazione, ma anche tu non scherzi a quanto pare…-

Draco stava iniziando ad annoiarsi e questo era un male. Stava anche iniziando a dubitare che Potter fosse realmente in grado di infilasi autonomamente un paio di pantaloni e una camicia in effetti.

Quando ormai aveva perso del tutto la speranza di vederlo uscire vivo da li dentro, Harry aprì la porta della cabina.

-Come mi sta?… Ho impiegato una vita ad allacciare tutti questi maledetti cosi!- borbottò il moro, riferendosi alla lunga striscia di bottoncini che chiudevano la camicia che aveva addosso. Draco sorrise maliziosamente.

-Bè, potevi anche lasciarla aperta quella camicia, non mi sarebbe affatto dispiaciuto, sai?-

-Immagino…- Sbuffò Harry divertito.

-Oh, quella camicia le dona moltissimo signore… Se desidera avrei degli altri capi da farle provare, sono sicura che le starebbero benissimo addosso.-

Draco si voltò infastidito verso la commessa che aveva appena osato parlare con Potter e si mise subito sull’attenti, Harry invece le sorrise cordiale.

-Non si preoccupi signorina, ho già un ottimo consigliere.-

Draco annuì deciso.

-Mi chiami pure Lise, e per qualsiasi cosa non esiti a chiamarmi…- mormorò lei suadente. Harry continuò a sorridere mentre Draco ribolliva di rabbia. Come diavolo si permetteva quella gallinella di dire simili sconcerie ad Harry?!

-Senti tesoro, perché non vai a farti un giro?- ringhiò il biondo.

La ragazza lo fissò stizzita.

-Sto solo facendo il mio lavoro, signore.-

-Si, certo. E io non sono gay.- Ribatté acido Draco. Harry intervenne per scongiurare la catastrofe.

-Hem… Lise, potresti gentilmente lasciarci soli?-

-Certo!- soffiò lei indispettita. Poi se ne andò lasciandoli soli.

-Gallina!-

-Draco, smettila immediatamente!- lo riprese Harry, proprio come avrebbe fatto con un bambino di due anni. Lui mise subito il broncio.

-Quella mirava ad una cosa sola Potter, e non era certamente venderti la camicia.- borbottò.

-Può anche essere, ma ti ho dato forse motivo di pensare che avrei accettato le sue proposte? Andiamo, non essere stupido. Io mi sono sempre comportato bene con te.-

Draco sussultò, punto sul vivo. Ed ecco che il suo insignificante flirt con Brian ritornava a galla.

-Va bene, ho capito.-

Harry richiuse la porta della cabina e si cambiò velocemente, indossando i suoi vestiti.

-Andiamo…-

Draco annuì e lo seguì fuori dal negozio senza dire una parola. Forse aveva appena rovinato quel che rimaneva della vacanza.

 

 

 

***

 

Salve a tutte le mie carissimi gioie *.*

 

Duuunque, capitolo breve ma intenso, giusto? XD

 

Pensavo di far finire questa storia, che ormai per i miei standard sta diventando infinita, quando Draco ed Harry ritorneranno a Londra. Quindi tra pochi capitoli in effetti, per poter poi realizzare un probabile seguito. Che ne pensate? ^^

 

Sto già scrivendo il prossimo capitolo, quindi state tranquille che non vi abbandono. Al massimo ritarderò un pochetto perché il mio computer è partito per la tangente e mio fratello ha dovuto formattarlo T.T Sono decisamente in lutto -.-

 

Un bacione a: Ocatarinetabelasciscix,  Lelorinel, sssweety, The Dark Side of a Girl, felpatosb,  Gy__MrSMaLfOy,  Jackye_Chan,  Sanguy,  PAMPAM  (che si è sparata tutta la mia fic in due giorni e ha commentato tutti i capitoli, sono commossa! *.*)

 

Cally

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Capitolo 30
*** - ***


Nuova pagina 1

 

Androginamente acido

 

 

Draco camminava lentamente, un paio di passi più indietro rispetto ad Harry. Erano usciti da quel dannato negozio da venti minuti buoni e ancora non si erano rivolti la parola.

Il biondo si sentiva, per la prima volta in vita sua, colpevole e terribilmente angosciato. Non avrebbe mai pensato di poter provare simili sensazioni a causa di un tipo come Harry… Tra loro era nato tutto come uno stupido scherzo ma ora le cose erano diventate più serie di quanto si sarebbe mai aspettato.

Se al posto di Harry ci fosse stato un qualsiasi altro ragazzo non si sarebbe fatto certo problemi a tradirlo, ne era più che sicuro.

Iniziò a mordicchiarsi il labbro inferiore. Doveva fare qualcosa per sistemare la situazione… Già, ma cosa? Non voleva ammettere di provare qualcosa per lui.

-Malfoy, torna pure in albergo. Io devo fare una cosa.-

Draco sgranò gli occhi e lo guardò allibito. Potter lo stava forse… Scaricando?…

Si riprese immediatamente e il suo sguardo divenne gelido. I Malfoy non si facevano scaricare, semmai scaricavano!

-Certo!- sibilò in risposta.

 

 

 

 

-Suo fratello si è ritrovato nel bel mezzo di una rissa e non ne è certamente uscito vincente. Al nostro arrivo lo abbiamo trovato a terra privo di sensi. Fortunatamente, a parte un occhio nero e qualche livido, è tutto intero. -

-… Posso vederlo?-

L’agente annuì e la scortò in una piccola stanzetta.

-Aspetti qui.-

Lyla si lasciò cadere su una delle sedie vicine al tavolo. Pochi secondi dopo la porta della stanza si riaprì e fece il suo ingresso Brian, scortato dall’agente.

-Vi lascio soli per qualche minuto, dopo il sig. Diamond dovrà venire nel mio ufficio per la deposizione.-

-Certo. Grazie per tutto quanto signore.- mormorò Lyla alzandosi ed evitando di guardare Brian. L’uomo le sorrise e lasciò la stanza.

-E così hai sprecato un po’ del tuo prezioso tempo per venire a recuperare il tuo povero fratello ammaccato??- sputò Brian, velenoso come al suo solito. Lyla si voltò a guardarlo, gli occhi ambrati già pieni di lacrime.

-Sei proprio uno stronzo! Non riesci a restare fuori dai guai è?!! Lo fai apposta, almeno ammettilo!!- urlò. Brian ghignò.

-Mi dispiace deluderti, ma non tutto quello che faccio ruota intorno a te, sorellina.-

-Smettila di chiamarmi così! Io non sono tua sorella!!-

-Oh, ma davvero? I nostri genitori non la pensano come noi, lo avevi notato? E neanche tu la pensavi così fino a poco fa. Non è forse vero?-

Lyla singhiozzò. Questo era il prezzo che doveva pagare per averlo abbandonato.

-…I… Io…  Pensavo che… Che ti fosse successo qualcosa!… Perché non capisci che ti am… Mh!-

Nel giro di due secondi Lyla si ritrovò addossata alla parete con le labbra di Brian incollate alle sue. Dimenticò ogni pensiero razionale e rispose a quel bacio tanto desiderato. Gli passò le braccia intorno al collo e si strinse a lui senza alcun ritegno.

Non le importava di essere scoperta, in quel momento desiderava solo sentire Brian…

Si separarono alcuni secondi dopo, ma prima che qualcuno dei due potesse dire qualcosa, l’agente ritornò nella stanza.

-E’ pronto per la deposizione signor Diamond?-

Brian annuì e fece per seguire l’uomo, ma Lyla lo trattenne per un braccio. Quando si rese conto del suo gesto lo lasciò immediatamente.

-Scusa, io…-

-Aspettami, torniamo a casa insieme.-

Lyla lo guardò senza parole, poi gli sorrise emozionata.

-Va bene..-

 

 

 

 

Steso sul letto, lo stesso letto che nelle ultime quarantotto ore era stato testimone della sua riappacificazione con Harry, Draco fissava il soffitto.

Ancora non riusciva a credere che Potter lo avesse liquidato. Il suo orgoglio ne era uscito pericolosamente ferito e la cosa lo infastidiva terribilmente.

Si ritrovò a pensare alla prima volta in cui si erano incontrati. Lo aveva immediatamente catalogato come il classico sfigato-casa-lavoro-famiglia, ma aveva dovuto ricredersi presto… Anche perché lui una vera famiglia neanche ce l’aveva.

Deglutì, cercando di scacciare il fastidiosissimo nodo che aveva in gola con scarsi risultati.

Col passare dei giorni si era affezionato a Potter, inutile mentire, e il fatto che ora… No. Non poteva proprio pensare di essere stato lasciato.

Preso com’era dalle sue riflessioni, non si accorse della porta della camera che si apriva.

-Hei…-

Draco sussultò spaventato e si alzò a sedere con uno scatto felino.

-Che diavolo vuoi, si può sapere?!- soffiò indispettito quando si accorse di trovarsi di fronte ad Harry.

Il moro inarcò un sopracciglio sorpreso.

-Bè? Che ti prende? Grazie per la tua accoglienza calorosa. Non immaginavo certo che mi saresti saltato addosso, però… Insomma, ti puoi sforzare un po’ di più…- borbottò Harry, sedendosi al suo fianco. Draco si scansò, evitando accuratamente ogni contatto.

-Scusa, cosa pretendi? Mi hai dato il benservito e io dovrei pure darti il bentornato? Per chi mi hai preso?!-

-Benservito?…- Harry comprese in un lampo a cosa si riferiva Draco e gli scoppiò letteralmente a ridere in faccia.

-Che scemo che sei…-

Draco lo fissò allibito. Oltre al danno la beffa?

-Scemo sarai tu!- strillò offeso, poi cercò di alzarsi ma Harry lo fermò afferrandogli una mano.

-Guarda che hai frainteso tutto come al tuo solito. Non ti ho affatto dato il benservito Draco. Sono solo andato a comprare una cosa…- il moro sfilò un piccolo pacchettino dalla tasca destra dei suoi jeans e lo porse a Draco.

-Oh…- Draco si complimentò mentalmente per la grande figura di merda che aveva appena fatto.

-Non lo apri?- gli domandò Harry, pizzicandogli piano una guancia pallida. Draco annuì, prese il pacchetto e lo scartò velocemente. Il moro sorrise soddisfatto nel notare l’espressione stupita che si era dipinta sulla sua faccia di Draco non appena aveva capito quello che conteneva la scatola.

-Ma questo è…- Nella scatolina era ripiegata su se stessa una catena d’argento, o per meglio dire un sottile collare compreso di un piccolo lucchetto con incisa una H.

-Esatto, così tutti sapranno che hai un padrone…- sussurrò giocoso Harry. Draco sorrise, per nulla infastidito da quel dono.

-Grazie…-

-Dei del cielo, il signor Malfoy mi ha appena ringraziato!-

Draco ignorò quel commentino sarcastico, abbandonò il regalo sul suo cuscino e si sporse a baciarlo, incredibilmente sollevato.

 

 

***

 

Hum… Capitoletto faticoso ^^” ma davvero taaaanto tenero *.*

 

Potrei intitolarlo “E così assistemmo alla rivincita di Harry” XD

 

Comunque, Draco ormai è stra-arci-cotto, Harry… Bè, lui lo era già da un po’ ma era cattivo e non lo ammetteva >.< con il gesto del collare si è risolto tutto no??

 

Tutto risolto anche per Lyla e Brian, chissà, chi vivrà vedrà! XD

 

Per quanto riguarda il sequel ho le idee abbastanza chiare, insomma, quello che questa fic lascerà in sospeso sarà svelato poi con calma.

 

Grazie per le recensioniiii!!!

 

 

Cally

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 31
*** .. ***


Nuova pagina 1

 

Comunicazione di servizio: Ragazze se mi volete bene mentre leggete questo capitolo ascoltate la canzone What Hurts The Most dei Rascal Flatts

 

 

Androginamente acido

 

 

 

 

Appena arrivata a casa, Lyla si precipitò a farsi una doccia. Non si sentiva così emozionata e piena di aspettativa da parecchio tempo, precisamente dall’ultima volta che era stata con Brian.

Sorrise e si concesse un piccolo sospiro ricordando il bacio che si erano scambiati alla stazione di polizia. Ancora non riusciva a credere che fosse successo davvero.

Uscì dalla cabina doccia avvolta in un morbido telo di spugna e si diresse in camera sua. Non appena entrò nella sua stanza però, si incupì immediatamente.

Era una cosa che non voleva nemmeno prendere in considerazione, tuttavia la sua razionalità stava cominciando a farle presente che forse… Forse Brian si era voluto solamente prendere gioco di lei. Un’altra volta.

Si strinse nell’asciugamano e rabbrividì. Non lo avrebbe sopportato, di questo ne era sicura… Ma era un’ipotesi da prendere in considerazione.

All’entusiasmo che aveva provato poco prima, si sostituì una sensazione di sconforto che le fece riempire gli occhi di lacrime.

Più ripensava al bacio e al comportamento che Brian aveva avuto con lei, più si convinceva che si era illusa per l’ennesima volta… Niente sarebbe tornato com’era un tempo. Brian non poteva averla perdonata, lei non gli aveva dato fornito nessun motivo per farlo… Anzi, l’aveva abbandonato un’altra volta!

Una piccola lacrima sfuggì al suo controllo e rotolò lungo la sua guancia destra.

-Hei…-

-Brian!- Lyla si voltò così velocemente verso la porta della sua stanza che inciampò nei suoi stessi piedi e finì stesa sul letto.

Una risata leggera e divertita riempì l’intera stanza.

-Sembri quasi sorpresa di vedermi, dubitavi forse che sarei venuto da te?- la stuzzicò lui, sedendosi a sua volta sul letto.

Lei si alzò a fatica e lo fissò, incapace di formulare un pensiero razionale. Ma allora…

-Io… Credevo che…- senza nemmeno finire di parlare, Lyla lo abbracciò di slancio. Brian la strinse forte contro il suo torace e iniziò ad accarezzarle lentamente la schiena nuda. Poi avvicinò il viso al suo orecchio sinistro.

-Ti ho odiato molto Lyla.- le sussurrò. Lei si irrigidì fra le sue braccia ma non si spostò di un centimetro. Sapeva di meritare quelle parole.

-Ti ho odiato più di qualsiasi altra persona al mondo quando mi hai lasciato. Però… Non ho mai potuto e non posso fare a meno di te. Tu sei la mia famiglia Lyla. Sei una parte di me che ho compreso di non poter allontanare… Nonostante tutto e tutti.

So di essermi comportato da stronzo, bè… Forse perché lo sono veramente e tu lo sai. Lo sai perché conosci tutti i lati del mio carattere, così come io conosco i tuoi.

Probabilmente tra di noi non andrà sempre tutto bene, all’orizzonte vedo solo tante difficoltà… Prima fra tutte la nostra famiglia, ma non per questo posso permettermi di rinunciare a te. Nessuno mi farà più rinunciare a te!… Sono pronto a ricominciare tutto da capo...-

-Voglio fare l’amore con te…-

 

 

 

 

Fino a pochi giorni prima Draco non avrebbe mai pensato di potersi sentire così… Vivo. Eppure in quel momento, seduto in spiaggia con Harry ad osservare il tramonto, si sentiva in pace con il mondo intero e soprattutto con se stesso.

Sorrise ed allungò una mano a sfiorare quella del moro, Harry la strinse e continuò ad osservare il sole che spariva dietro la linea dell’orizzonte.

-Harry…?-

-Mh…-

Prima che Draco avesse il tempo di parlare il cellulare di Harry iniziò a suonare con insistenza. Il biondo sbuffò irritato, mentre Harry rispose.

-Ciao Remus!… Si, va tutto bene… Si, sono stato attento a non esagerare!… Ok, te lo saluto… No, partiamo domani sera… Davvero? E’ una splendida notizia!… Allora ci vediamo lunedì, salutami Sirius… Ciao.- 

Quando Harry mise fine alla conversazione, Draco lo fissò curioso.

-Che ti ha detto di bello?-

-Probabilmente non ci crederai, ma lui e Sirius… Si stanno frequentando!- esclamò felice il moro. Draco sorrise sornione. Aveva visto quei due insieme solo una volta, ma conoscendo Sirius e il suo carattere focoso… Harry sembrò intuire i suoi pensieri poco casti perché gli pizzicò con forza una guancia.

-Hei! E ora cosa ho fatto?- si lamentò subito il biondo, Harry lo ignorò e si allontanò un po’ da lui.

-Guarda che tra noi due solo posso essere quello perennemente imbronciato!…- soffiò Draco, avvicinandosi piano ad Harry che però si alzò e si allontanò di nuovo.

-Potter, vieni subito qui!- strillò imperioso il biondo. Harry sogghignò e gli fece cenno con il dito indice della mano destra di avvicinarsi. Draco non se lo fece ripetere due volte e si catapultò letteralmente su di lui, tuttavia Harry non lo abbracciò come invece si aspettava il biondo, ma se lo caricò agilmente su una spalla.

Draco, con il sedere all’aria, cominciò a urlare epiteti poco carini all’indirizzo di Harry che intanto se la rideva alla grande.

-Potterrr!! Mettimi giù, immediatamente! Guarda che non scherzo!!-

-Lo so principessa, ho imparato a conoscerti ormai.-

Draco strabuzzò gli occhi e ammutolì di colpo, Potter lo aveva appena chiamato… Principessa?… Quando riuscì, parecchi secondi dopo, a riprendersi, scoprì con sommo orrore che quel cretino si era immerso ormai fino al ginocchio nell’acqua tiepida.

-Cos… Cosa credi di fare?! Non provare a buttarmi in acqua sai?! I miei pantaloni non sono fatti per essere bagnati e ti faccio presente che costano più di tutta la tua casa!-

Harry sbuffò annoiato. Sempre la solita storia.

-Come la fai lunga…-

Un attimo dopo Draco si ritrovò, inesorabilmente, in acqua. Quando riemerse, tossendo come un ossesso e spuntando acqua, trovò Harry che rideva divertito.

-T… Tu! Maledetto!-

-Questa è la punizione per aver pensato a Sirius. Sappi che non sono più disposto a dividerti con nessuno.- gli fece presente il moro assottigliando gli occhi.

Draco boccheggiò alla ricerca di aria. Ancora non capiva come Potter riuscisse a dire cose come quelle così tranquillamente. Tuttavia non disse nulla, semplicemente si avvicinò ad Harry e, dopo averlo stretto in un abbraccio, lo baciò, cercando di fargli capire con quel gesto tutto quello che sentiva di provare per lui. Harry sorrise appena contro le sue labbra e lo strinse a se, facendo combaciare alla perfezione il corpo bagnato di Draco al suo, e rispose al bacio.

Rimasero nell’acqua a baciarsi per parecchi minuti, poi Draco rabbrividì violentemente ed Harry lo trascinò ancora sulla spiaggia.

-Draco…?-

-Mh?…-

-Ti amo…-

-Scusa, non ho capito bene…- mormorò Draco, lasciandosi cadere sulla sabbia sempre più sconvolto. Harry ridacchiò.

-Ho detto che ti amo, nonostante tu sia l’essere più assurdamente assurdo che abbia mai incontrato. Sei dispotico, acido, bugiardo, egocentrico e anche… Maledettamente favoloso… In sostanza non voglio più fare finta di niente. Non mi interessa che tu sia un uomo… Un uomo stronzo a dir la verità, io… Io ti voglio al mio fianco.-

Draco dovette far appello al suo leggendario autocontrollo per non farsi venire un attacco di cuore fulminante.

Potter non poteva avergli detto davvero quelle cose! Quando però lo guardò negli occhi ne ebbe la conferma e si sentì morire di nuovo. In tutta la sua vita nessuno gli aveva mai detto di amarlo, neppure i suoi genitori. Certo, qualcuno dei suoi partner occasionali ci aveva provato, ma lui era sempre stato attento a glissare con abilità la questione, ma ora… Ora era tutta un’altra storia. Potter era li, davanti a lui, e lo fissava con una strana luce negli occhi che assomigliava pericolosamente all’aspettativa. Già, perché Harry si aspettava qualcosa da lui, quantomeno una risposta e questo lo capiva, ciononostante non riusciva a dire nulla.

Nei secondi seguenti, proprio come dicevano accadesse nel momento della morte, davanti ai suoi occhi cominciarono a scorrere le immagini dei momenti che aveva trascorso con Harry: il giorno in cui si erano conosciuti e lui lo aveva trovato uno straccione… estremamente carino, la loro prima litigata, la cena al McDonald e al ristorante francese, le rivelazioni sulla malattia di Harry, la prima volta che avevano fatto l’amore… Era davvero pronto ad accettare completamente Potter nella sua vita?…

-Draco?- Harry lo chiamò piano

-Si cazzo! Sono pronto!- esclamò all’improvviso Draco, e prima che Harry avesse il tempo di fare qualsiasi cosa lo trascinò sulla sabbia e si posizionò a cavalcioni su di lui. Il moro lo fissò perplesso.

-Draco ma che…-

-Zitto Potter perché non so quando riuscirò a ripetere questa cosa… Io… Io… Oh, al diavolo! Harry Potter io ti amo!-

 

 

***

 

Bene, bene, bene… A quanto vedo siamo giunti ad una svolta *.*

Quanto Love in questo capitolo, mi è quasi venuto il diabete XD

 

La fine di “Androginamente acido” si avvicina e a questo punto si avvicina anche il sequel… Yessss!!!! *.*

 

Un mega bacione a tutte e grazie per le recensioni, vi adoroooo!!!!

 

Cally

 

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Capitolo 32
*** - ***


Questo capitolo è stato scritto interamente con la canzone dei Train –Drops of Jupiter- per cui se vi va ascoltatela XD

 

Androginamente acido

 

 

Harry lo amava, lo amava! Amava lui, Draco Malfoy. Nonostante nella sua mente continuasse a ripeterselo, ancora non riusciva a crederci del tutto. Si rigirò nel letto per l’ennesima volta. Quella notte non era riuscito a chiudere occhio e la colpa era tutta di Harry. In primis aveva preteso un tour de force sotto le lenzuola, ignorando bellamente i consigli del medico, e poi… Beh, gli aveva ripetuto di amarlo una decina di volte.

-Mi ama…- sussurrò elettrizzato, salvo poi darsi dell’idiota per aver pensato a voce alta. Fortuna che Harry era uscito alla ricerca di qualcosa da mangiare, altrimenti era sicuro che avrebbe iniziato a sfotterlo e lui sarebbe stato costretto ad ucciderlo… E decisamente non voleva farlo.

Nonostante tutta la confusione che aveva in testa sorrise beato, era solo in camera e per una volta non doveva preoccuparsi di sguardi indiscreti.

Improvvisamente sentì la mancanza della voce calda e rassicurante di Blaise, così afferrò il suo cellulare e compose velocemente il numero dell’amico. Non era mai stato per così tanto tempo senza parlargli e si sentì leggermente in colpa per essersi quasi dimenticato di lui.

Il telefono squillò a vuoto un paio di volte poi finalmente Blaise rispose.

“Oh, lo stronzetto si è ricordato di avere un amico?” lo punzecchiò subito, senza nemmeno salutarlo. Draco ridacchiò.

“Ciao anche a te Blaise, allora, come procede la vita senza avermi intorno? Immagino che in questi giorni tu e Pansy vi siate sentiti persi senza di me…”

“Mh… A dir la verità non ci siamo mai sentiti così… Liberi di scopare come conigli, ecco, senza avere il terrore che tu potessi piombare in casa da un momento all’altro.”

“Siete proprio due bastardi ingrati!…" Sbuffò Draco risentito. Questa volta fu Blaise a ridacchiare divertito.

“E la tua vacanza come procede? Se non sbaglio deve essere agli sgoccioli.”

“Guarda caro che io non sono in vacanza!… Sto lavorando io!…”

“Oh… Si, certo…”

“Cos… Hei! Stai per caso facendo l’accondiscendente con me?”

“Ma che ti viene in mente Draco, lo sai che non lo farei mai…”

“Si, certo, e io non farei mai del sesso con Harry!” sbottò seccato il biondo. Dall’altra parte del telefono per parecchi secondi udì solo il respiro calmo di Blaise.

“Sai cosa penso Draco? Che c’è qualcosa che tu muoia dalla voglia di raccontarmi.” Gli disse all’improvviso con Blaise, sfoderando per l’occasione la sua migliore voce suadente, quella che sapeva avrebbe fatto parlare Draco.

“Hum… E cosa te lo fa credere di grazia?” indagò subito Draco, iniziando poi a mordicchiarsi piano il labbro superiore. Blaise sospirò teatralmente.

“Il fatto che tu abbia chiamato Potter con il suo nome suppongo. Ti conosco troppo bene Draco. Non puoi pensare di fregarmi veramente.”

Cazzo, cazzo, cazzo! Draco si insultò mentalmente, che errore da dilettante aveva appena fatto, chiamare Potter per nome… Cazzo!

“Be? Sono giorni che parlo praticamente solo con lui, è ovvio che a volte lo chiami per nome.” Si affrettò a spiegare.

“Non sarà invece che lo chiami così perché ormai siete entrati molto in confidenza?” gli domandò candidamente Blaise, sapendo bene di toccare un tasto dolente. Tuttavia Draco non lo mandò a fanculo come si aspettava, non subito almeno.

“In effetti, ora che mi ci fai pensare, c’è una cosa che non ti ho detto.”

“E sarebbe?”

“Credo che Harry Potter sia diventato il mio ragazzo.”

Blaise per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Ok, non era psicologicamente pronto per una confessione del genere.

“Cosa vuol dire credo?!! Ne devi essere certo per la miseria! Ne sei certo Draco?!” strillò con il respiro accelerato. Conosceva quel biondo da ventitré anni e mai lo aveva sentito dire una cosa del genere.

“Se calcoliamo il fatto che abbiamo passato gli ultimi due giorni a fare sesso e ieri lui ha detto di amarmi… Si, ne sono praticamente certo.” Confessò. Certo, avrebbe potuto aggiungere che anche lui aveva confessato i suoi sentimenti ad Harry, ma proprio non gli sembrava il momento.

“Oh cazzo…” Draco sorrise, ecco perché lui e Blaise erano amici.

“Avremo tutto il tempo per parlare di questa cosa quando una volta che sarò tornato a Londra, per favore non dire nulla a Pansy, vorrei farlo io.”

“Come vuoi… Scusa ma mi serve un po’ di tempo per assimilare questa… cosa. Non avrei mai creduto che un giorno qualcuno sarebbe riuscito a metterti al guinzaglio… Deve essere proprio eccezionale questo Potter, non vedo l’ora di conoscerlo e potergli parlare di persona. A proposito, quand’è che tornerete?”

“Domani alle sei del mattino arriveremo in aeroporto… Domani sera farò un salto da te, ok?”

“Va bene, salutami Harry allora.” Lo stuzzicò, poi mise fine alla comunicazione.

-Che scemo…- mormorò Draco, lasciandosi cadere ancora steso sul letto.

-Con chi parlavi?- Draco si lasciò sfuggire un urletto spaventato, intento com’era a parlare con Blaise non si era minimamente accorto del ritorno di Harry, che ora lo stava fissando con in mano un vassoio ricolmo di cibarie.

-Mi hai fatto spaventare… Stavo parlando con Blaise…- mormorò, facendo poi segno ad Harry di raggiungerlo sul letto. Il moro non si fece pregare e si accomodò al suo fianco, posando il vassoio sul materasso, proprio davanti a loro.

-Pensavo che prima di partire potremmo andare a salutare Lyla e… Brian.- Nonostante, proprio un’ora prima, Lyla gli avesse inviato un messaggio molto eloquente in cui gli raccontava che era al settimo cielo perché lei e Brian erano tornati insieme, ancora non riusciva a pronunciare il nome del ragazzo senza provare un senso di disgusto. Era contento per Lyla e sperava con tutto il cuore che la loro storia potesse funzionare per sempre, tuttavia non aveva ancora dimenticato che Brian era quasi riuscito a portargli via Draco.

-Mh… Sbaglio o tu hai appena pronunciato il nome di Brian?-

Harry fece spallucce.

-Lui e Lyla sono tornasti insieme.- si limitò a fargli presente.

-Ahh, ora capisco un sacco di cose…-

-Idiota! Pensa a mangiare che è meglio…- borbottò Harry, improvvisamente di cattivo umore. Draco sorrise, il tipico sorriso di chi la sapeva molto lunga, e, dopo aver immerso il dito indice nella ciotola piena di cioccolato fuso, si affrettò a sporcare il naso di Harry.

-Hei!- si lamentò il moro cercando subito di pulirsi con il dorso della mano, Draco però fu più veloce di lui perché gli bloccò il braccio e, dopo aver tirato fuori la punta della lingua, pulì lo pulì a modo suo.

 

 

 

Lyla controllò per l’ultima volta che tutto fosse in perfetto ordine, poi si lisciò la gonna con le mani. Era abbastanza tesa, doveva ammetterlo, ma era ampiamente giustificata, dopotutto l’ultima volta che si erano trovati tutti e quattro sotto lo stesso tetto era successo un casino gigantesco.

-Hei, c’è qualcosa che non va?- gli domandò Brian. Lei si affrettò a scrollare la testa stando ben attenta a tenere lo sguardo puntato sul pavimento, così facendo un ricciolo scuro sfuggì dall’acconciatura precaria nel quale era rinchiuso, scivolandole sulla guancia. Brian allungò una mano, lo strinse delicatamente tra le dita poi lo tirò leggermente, così facendo Lyla si ritrovò obbligata ad alzare il viso verso di lui.

-Dimmi cosa ti turba, avanti.-

Lei sorrise dolcemente. Erano anni che Brian non si preoccupava più per lei.

-Nulla, davvero. Piuttosto, Harry e Draco stanno per arrivare. Il loro aereo partirà questo pomeriggio, perciò hanno deciso di venire a salutarci.-

-Nh…-

-Comportati bene, chiaro?-

Brian gli fece una linguaccia prima di lasciare andare la ciocca di capelli che ancora teneva stretta in mano.

-Vado a farmi una doccia, chiamami quando arrivano i piccioncini…-

Lyla lo spintonò scherzosamente verso il bagno.

-E io che pensavo di unirmi a te per una doccia rinfrescante, sto morendo di caldo…- mormorò Lyla giocosa, fancendosi aria con una mano. Brian la osservò con un sopracciglio inarcato per qualche secondo, poi sorrise sornione.

-Direi che si può fare…- mormorò, un secondo prima di afferrarle un braccio e trascinarla con lui in bagno.

 

 

 

***

 

 

Olè, eccomi con un altro capitolo ^.^ Sono molto soddisfatta, devo ammetterlo.

Dunque, dunque, ormai è un sacco di tempo che continuo a ripetervi che la storia sta per finire e ancora sono qui a scrivere, per cui vi posso dire ufficialmente che tra due capitoli (salvo complicazioni) la fic ci abbandonerà per lasciare posto al continuo *.* … Sono un po’ triste in verità T.T

 

Un bacione a tutte le gioie che hanno commentato! Grazie per tutti i complimenti che mi fate!!! XD

 

Ah, non preoccupatevi troppo per la salute di Harry, almeno per ora Mwahahahaha!! XD

 

Ah 2, ho ripostato il primo capitolo perché le foto di Draco e Harry non si vedevano più, dateci un’occhiata! ^.^

 

Cally

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 33
*** 33 ***


Nuova pagina 1

Androginamente acido

 

 

 

Harry ringraziò mentalmente tutti i santi di cui conosceva il nome, pochi a dir la verità, perché il pranzo si era concluso in fretta e senza inutili spargimenti di sangue. Certo, inizialmente c’era stata un po’ di tensione fra lui e Brian, soprattutto perché quello stronzetto non aveva perso una singola occasione per punzecchiarlo, però in fin dei conti tutto era filato liscio.

Era perfino riuscito a rimanere solo con Lyla per qualche minuto, giusto in tempo per farsi raccontare tutte le news di cui non era a conoscenza e strapparle la promessa di continuare a tenersi in contatto nonostante la lontananza, e poi erano dovuti correre in aeroporto in ritardo come al solito.

Sorrise e si stiracchiò appena, erano sull’aereo da tre ore e si stava già annoiando a morte. Si sarebbe accontentato anche di sentire le lamentele di Draco riguardo la classe economy ma il biondo si era addormentato di botto con la testa appoggiata alla sua spalla, appena saliti a bordo, così lui aveva dovuto rinunciare perfino a leggere un quotidiano.

-Mh… Potter, vuoi stare fermo? Qui c’è qualcuno che cerca di dormire…- mugugnò infastidito Draco. Harry sbuffò. Se quel damerino viziato credeva di poterlo usare come cuscino fino a Londra si sbagliava di grosso.

-Peccato, stavo giusto pensando che mi sarebbe piaciuto finire il discorso che avevamo iniziato una settimana fa.-

Draco mugugnò insofferente.

-Quale discorso?- volle comunque sapere. Sul viso di Harry comparve un ghignetto malizioso.

-Quello che avevamo iniziato in bagno, se non ricordo male ci avevano interrotto proprio sul più bello…-

Draco aprì gli occhi ed inarcò un sopracciglio, osservando Harry piacevolmente sorpreso.

-E bravo il nostro Potty, chi se la aspettava una simile proposta da te? Oh, quasi rimpiango il ragazzino puro ed innocente dei primi tempi…-

Harry scrollò la testa, esasperato dal tono melodrammatico di Draco.

-Come al solito, ti vorrei far notare che la colpa è solo la tua se quel ragazzino è scoparso. Quindi evita di dispiacerti.-

Draco si rilassò contro lo schienale del suo sedile e chiuse nuovamente gli occhi.

-E chi ha detto che mi dispiace? Preferisco di gran lunga il ragazzaccio che si diventato.-

-Manianco, io non sono un ragazzaccio.- borbottò Harry, punto sul vivo.

Draco ridacchiò.

-Certo, certo.- convenne quietamente, per una volta in vita sua non era intenzionato a bisticciare con Potter.

-Sei una vipera.- sibilò il moretto indispettito.

-Lo so, e so anche che tu mi ami soprattutto per questo.-

-Ne sei così sicuro?-

-Si.-

-… Ok, questa te la concedo.-

Draco sorrise gongolante, adorava averla vinta su Potter e, questo doveva ammetterlo, nel loro rapporto accadeva raramente che il moro si facesse incastrare da lui.

-Grazie Potter, ed ora che ne diresti di accompagnarmi in bagno? Sai, non credo di sentirmi molto bene…-

Harry sorrise e si alzò dal sedile.

-Oh, ma certamente, non sopporterei che ti accadesse qualcosa…-

 

 

-Si può sapere chi cavolo stiamo aspettando?- sbottò Harry, infastidito dal misterioso comportamento del Biondo. Erano scesi dall’aereo da meno di mezz’ora ma le occasioni che Draco gli aveva fornito per strangolarlo o ucciderlo direttamente, erano state molteplici.

-Lui.-

-Lui chi?-

Draco lo ignorò bellamente e fece cenno ad un ragazzo dai capelli talmente rossi da sembrare fuoco vivo di avvicinarsi a loro.

-Buongiorno signor Malfoy. Spero che il viaggio sia stato piacevole e mi scuso per il lieve ritardo. Prego, dia pure a me le valigie.-

-Grazie Ronald, prendi anche quella.- gli rispose Draco, indicando la sacca di Harry. Ronald si sporse per afferrarla ma Harry lo anticipò.

-Grazie ma non devi disturbarti, ce la faccio benissimo da solo a portarla.- si affrettò poi a spiegargli.

-Nessun disturbo signore.-

-Potter, Ronald è il mio autista e lo pago anche per servizi del genere.- gli fece notare Draco. Per tutta risposta Harry gli rivolse un’occhiata gelida.

-E’ pagato per portare le tue valigie, della mia me ne occupo io. Comunque piacere di conoscerti Ron… Posso chiamarti Ron, vero? Io sono Harry.- disse Harry gioviale all’indirizzo del Rosso, tendendogli poi la mano.

Ron lo fissò a bocca aperta, sorpreso da quel gesto così… Umano, ma si riprese immediatamente e si affrettò a tendergli la mano a sua volta.

-Pi… Piacere di conoscerla, signore.- borbottò un po’ impacciato. Harry gli sorrise in modo rassicurante.

-Naturalmente devi darmi del tu.-

-Oh, bè… Si, certo. Allora… Allora piacere di conoscerti… Harry.-

Draco sfece schioccare la lingua, palesemente disgustato da quei convenevoli. Potter doveva sempre dare confidenza agli straccioni!

-Ora che hai fatto la tua buona azione quotidiana, ti senti realizzato?- sbottò scocciato Draco all’indirizzo di Harry.

Ron, captando aria di tempesta, optò saggiamente per battere in ritirata.

-Hem, signor Malfoy se non le dispiace io vi precedo con i bagagli…-

-Sarà meglio per te!- tuonò Draco in risposta, fulminandolo con un’occhiata al vetriolo.

Harry osservò Ronald andarsene di corsa e non poté fare a meno di scrollare la testa. Draco era davvero incorreggibile.

-Si può sapere che ti è preso?- gli domandò Harry, cercando di rimanere il più calmo possibile.

-Si può sapere che è preso a te?!! Se non te ne fossi accorto Ronald è un mio dipendente, e i dipendenti si trattano come… Dipendenti, non come amici!!- lo aggredì immediatamente Draco. Harry assottigliò gli occhi.

-Vorresti forse dire che quel povero ragazzo non si merita nemmeno che io gli rivoglia un saluto cordiale? Io avrò sorvolato sul fatto che sia un tuo dipendente, ok, ma tu hai sorvolato sul fatto che lui è anche un essere umano! Magari gli fa piacere se una volta lo tratti come una persona con un po’ di cervello invece che limitarti ad impartigli stupidissimi ordini!-

-Cos… Vorresti dire che non lo tratto come una persona?! Io non sono un mostro!- urlò indignato Draco. Harry sorrise sprezzante.

-No, certo, però sei un damerino viziato che si crede onnipotente!-

-Ma… Ma Ronald è pagato profumatamente per fare quello che fa…- Bisbigliò Draco. Non era giusto che Harry facesse quelle insinuazioni su di lui. Per una volta in vita sua si sentì profondamente ferito da delle semplici parole.

Harry si accorse del cambiamento di Draco e si affrettò ad abbracciarlo.

-Scusa, non avevo il diritto di dirti quelle cose…- gli sussurrò ad un orecchio. Aveva decisamente esagerato e se ne rendeva conto. Draco si strinse di più a lui.

-Mh… Ok, accetto le tue scuse, ma la prossima volta te la faccio pagare…-

Harry sorrise sollevato, aveva evitato un’ennesima catastrofe.

-Andiamo allora? Se non sbagli oggi abbiamo un bel po’ di visite da fare, e prima vorrei riposarmi un po…-

-Si, certo.-

 

 

***

 

 

Olè, sono tornati a Londra e hanno già incominciato a litigare, come si amano i miei amorucci *.*

 

Scusate per il ritardo ma sono stata in vacanza (a proposito, nel seguito ci sarà posto per due o tre aneddoti che riguardano un certo bagnino XD)

Nel prossimo capitolo entreranno nuovamente in scena Remus, Sirius, Blaise e Pansy ed ovviamente ci sarà pure il gran finale *.* … Anche se poi non sarà un vero e proprio finale dato che ci sarà un sequel, ma comunque… Non vedo l’ora!!! XD

 

Un bacio a tutte quante!!!

 

Cally

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 34
*** 34 ***


Androginamente acido

 

 

 

 

 

-Draco, Harry, mi congratulo con voi per l’ottimo lavoro che avete svolto. In redazione sono arrivate tantissime mail di apprezzamento per i vostri articoli.-

Draco, orgoglioso per quei complimenti assolutamente meritati, gonfiò immediatamente il petto. Ad Harry, che lo stava osservando divertito, ricordò vagamente un pavone pronto a fare la ruota davanti ad una macchina fotografica.

-Siamo noi a doverla ringraziare per l’occasione professionale che ci ha offerto.- si schernì comunque il biondo. Harry spalancò la bocca, troppo scioccato per dire qualsiasi cosa. Draco si era appena mostrato… umile, roba da non credere!

Si riprese solo quando udì la risata gentile di Dumbledore riecheggiare per l’intera stanza.

-Oh, ti trovo cambiato ragazzo. Devo forse attribuirne il merito ad Harry?-

Il moro si ritrovò ad arrossire sotto lo sguardo malizioso di Dumbledore, mentre Draco annuì con convinzione. In fondo che male c’era ad ammetterlo? Il suo pseudo cambiamento era da attribuire Harry, solo ed esclusivamente a lui. Era a causa di quel moro da strapazzo se ormai aveva rivoluzionato il suo modo di vivere, in due semplici settimane lo aveva cambiato quasi totalmente.

Inoltre era sicuro che il vecchio non avrebbe mai detto una parola con nessuno riguardo alla loro discussione.

-Ora vi lascio andare, immagino sarete stanchi per il viaggio. Domani non preoccupatevi di venire in redazione perché avete la giornata libera, perciò riposate.-

Harry sorrise riconoscente, finalmente lo attendeva un giorno di completo relax. Ne avrebbe approfittato per andare a parlare con il suo dottore.

Dopo un ultimo saluto, Draco gli afferrò il braccio con poca grazia e lo trascinò letteralmente dentro la limousine.

-Ronald, accompagnaci al mio appartamento per cortesia.- borbottò esausto, abbandonandosi contro il sedile della vettura.

-Oh, Ron, non dargli retta. Prima potresti accompagnarci dal mio padrino?-

Draco sospirò affranto, si era completamente dimenticato della visita che ancora dovevano fare a Remus e Sirius. Almeno lui aveva avuto la decenza di dare appuntamento a Blaise e Pansy solo nel tardo pomeriggio. Ma in fondo di che si stupiva poi, Potter era ,e sarebbe rimasto per sempre, un deficiente.

-E quel sospirone a cosa era dovuto?- gli domandò Harry, accoccolandosi meglio al suo fianco. Draco si autoinflisse mentalmente un calcio nelle palle.

-Lasciamo perdere…- borbottò imbronciato. Harry, dal canto suo, lo trovò semplicemente adorabile me evitò di farglielo presente.

-Prometto che sarà una visita veloce, poi mi farò perdonare.- mormorò languido all’orecchio di Draco che sorrise sornione, forse il cervello di Harry cominciava a dare segni di vita dopotutto.

 

 

-Dunque Potty, patti chiari e amicizia lunga. Questo è un momento topico per me… Voglio dire, fino ad oggi Blaise e Pansy, soprattutto Blaise a dire il vero, sono venuti a conoscenza di pochissimi dei miei partners. Quindi puoi ben immaginare come mi sento.-

Harry arricciò il naso e sprofondò, più di quanto già non fosse, nel sedile della limo.

-Cosa intendi per pochi, Draco?-

-Domanda legittima Potty. Mhh… Il primo risale a quando avevo quattordici anni. Il lui in questione si chiamava Aaron ed era un affarista amico di mio padre. Più che di un vero e proprio legame affettivo, potrei parlare di una storia basata quasi esclusivamente sul sesso. Io ero giovane, tenero e bellissimo, lui disposto ad iniziarmi alle gioie della vita sotto le lenzuola. Ci siamo frequentati per un annetto o giù di li, poi lui a deciso di finirla di cornificare la sua mogliettina, così abbiamo smesso di vederci.-

Harry riuscì a stento a reprimere un conato di vomito all’idea di un giovanissimo Draco che se la faceva con un ultra quarantenne.

-Non sono molto sicuro di voler sapere anche degli altri…- mugugnò sofferente il moro. Draco sbuffò.

-Suvvia Potter, non fare il moralista ora. Comunque eravamo rimasti ad Aaron giusto? Bene, dopo di lui c’è stato Jean. Avevamo entrambi sedici anni per la tua gioia ed eravamo compagni di classe al liceo che ho frequentato a Parigi. Siamo rimasti insieme all’incirca sei mesi, durante le vacanze estive che ho passato qui a Londra infatti, ho capito che la monogamia prolungata non faceva per me. Siamo rimasti amici comunque, devo dire che è proprio un caro ragazzo.-

-Immagino…- borbottò Harry, sempre più cupo.

-Poi, in ordine cronologico ci sono stati: Andreas, Noah, Richard, Matt, Thomas, Julian e Mitch, fino ad arrivare all’unico ragazzo che ha avuto la sfortuna di farmi piangere e penare per averlo...-

Harry si morsicò il labbro con forza in attesa di sentire il nome dello sconosciuto. Draco se ne accorse e ridacchiò.

-Sto parlando di te, scemo.-

Harry sorrise, infinitamente più tranquillo, e si sporse a baciare una guancia di Draco. –Che dire, sono onorato…-

-Ci mancherebbe altro, tu  invece non mi dici niente riguardo ai tuoi ex?- domandò curioso il biondo. Harry fece spallucce. Messa a confronto con quella di Draco, la sua vita amorosa appariva incredibilmente… Scialba e noiosa.

-In realtà non ho molto da raccontarti Draco. Ho avuto una sola ragazza e sono rimasto con lei per otto anni, finché non mi ha lasciato per mettersi con un suo compagno di corso. Probabilmente però, se lei non avesse deciso di mettere fine alla nostra relazione, le avei chiesto di sposarmi. Sarebbe stato un gigantesco errore, lo ammetto, ma me ne rendo conto solo ora. Lei mi faceva sentire bene, in pace con me stesso. Il nostro amore aveva finito per diventare un legame quasi fraterno, lei se ne è accorta per prima, tutto qui.-

-Posso sapere il nome della Lei in questione?-

-Ginevra.-

-E… Hai ancora dei contatti con lei?-

Harry inarcò un sopracciglio, ormai parlare della sua storia con Ginevra non gli faceva più alcun effetto, ma Draco sembrava stranamente ansioso.

-Ci incrociamo qualche volta la mattina a prendere il caffè, ma non le ho più parlato se è questo che intendi.-

Draco deglutì sollevato. Scoprire che Harry aveva avuto una sola ragazza per oltre otto anni era stato un vero shock per il suo ego.

-Quindi in pratica tu… Sei stato a letto solo con lei?-

-No Draco, sono stato con un paio di altre ragazze ma senza molte complicazioni sentimentali. Non sono poi così un santarellino come credi tu, anche se effettivamente le mie conquiste messe a confronto con le tue impallidiscono.-

Draco si ritrovò a sorridere beato, Potter aveva perfettamente ragione. Aveva fatto bene a tacergli le sue storielle extraconiugali, in caso contrario Harry lo avrebbe considerato alla stregua di un ninfomane.

-Tutto è bene ciò che finisce bene, non è forse così che si dice? E poi ora tu stai con me, ci penserò io ad insegnarti tutto quello che non sai.-

-Ed ecco che ricominci a fare il galletto… Stava iniziando a piacermi il Malfoy sentimentale in vena di confidenze.-

-Vedi di non farci l’abitudine Potter, sono pur sempre uno stronzo.-

-Già, ancora non capisco come ho fatto ad innamorarmi di te. Paragonato a Ginevra tu…-

-Potter! Vedi di non stuzzicarmi troppo!- ringhiò Draco, fulminandolo con un’occhiata. Harry finse di rabbrividire.

-Certo, mio signore.-

-Idiota!-

 

 

 

Blaise era in preda ad una vera e propria crisi di nervi. Pansy aveva passato tutta la mattina e buona parte del pomeriggio facendo un rumore infernale per pulire casa, infischiandosene bellamente del fatto che la notte prima era tornato a casa ad un orario indecente e che probabilmente desiderava dormire. Era un modo per punirlo, lo sapeva bene, eppure non riusciva a non essere incazzato a morte con lei.

-Pansy! Spegni quel dannato coso o giuro che ti ammazzo!- urlò, indicano come un ossesso l’aspirapolvere che lei stringeva ancora nella mano destra. Pansy lo squadrò con sufficienza e Blaise sentì il sangue ribollirgli nelle vene.

-Fra poco Draco sarà qui e voglio che sia tutto perfettamente in ordine. Non è certo colpa mia se questa notte hai preferito rimanere alla festa con quelle sgualdrine da due soldi, piuttosto che tornare a casa con me.- sibilò

-Non fare la gelosa, non ti si addice per niente, lo sai?- soffiò Blaise velenoso. Per tutta risposta Pansy accese nuovamente l’aspirapolvere.

Il ragazzo contò mentalmente fino a dieci, trattenendosi dall’impulso di strangolarla. Non la godeva proprio quando era così acida, e tutto perché aveva preferito la compagnia di altre ragazze. Come se fosse una novità poi. Quando si erano fidanzati lui era stato il più fedele degli innamorati per tre anni, ma ad un certo punto, nonostante continuasse ad amare Pansy, aveva sentito il bisogno di altre donne. Aveva iniziato così a frequentare segretamente un paio di altre ragazze, almeno finché Pansy non lo aveva scoperto e lasciato. Tuttavia entrambi, dopo poco tempo, avevano sentito la necessità l’uno dell’altra ed avevano finito per tornare insieme. Lui però era stato chiarissimo, voleva la libertà di poter uscire con altre ragazze e Pansy aveva capitolato pur di stare con lui. Qualche giorno dopo essersi rimessi insieme avevano deciso di andare a convivere, ma le cose non andavano sempre benissimo tra loro, proprio come quel giorno.

-Sei una dannata strega! Maledetto il giorno in cui ho deciso di tornare con te!-

Senza nemmeno spegnere l’elettrodomestico, Pansy gli sferrò un calcio nello stinco.

-E tu sei uno stronzo, ma questo lo sappiamo entrambi!-

Blaise non si lasciò sfuggire un solo gemito di dolore ma afferrò Pansy per un braccio e la strattonò con forza verso di lui.

-Posso sapere che diavolo hai?- ringhiò il moro, spegnendo con la mano libera l’aspirapolvere. Lei si lasciò sfuggire un urletto.

-Secondo te?!... Io… Io… Oh, sei un maledetto cretino! Ed ora lasciami andare, devo andare a prepararmi.-

Blaise lasciò la presa facendo schioccare la lingua infastidito.

 

 

 

Draco controllò un’ultima volta l’aspetto di Potter poi si decise a suonare il campanello di casa Zabini-Parkinson.

La porta si spalancò quasi immediatamente e lui fu investito da un uragano dai capelli scuri che gli si appiccicò letteralmente addosso.

-Ciao anche a te Pansy, ti trovo splendida come al solito…-

La ragazza ridacchiò e gli schioccò prontamente un bacio sul collo.

-Quanto mi sei mancato tesoro!-

-Anche tu mi sei mancata Pansy.-

Harry, che aveva assistito a tutta la scenetta in religioso silenzio, si decise a schiarirsi la voce. Solo a quel punto Draco e Pansy sciolsero l’abbraccio che ancora li stava unendo.

-Hem, ciao, io sono Harry…- borbottò a quel punto il moro, decisamente imbarazzato. La ragazza lo osservò per qualche secondo ed Harry ne approfittò per fare altrettanto, notando solo in quel momento quanto effettivamente bella e particolare fosse. Il suo viso era molto particolare, con lineamenti marcati ma non per questo poco femminili. I suoi occhi erano grandi, scuri e finemente truccati; le labbra rosse e carnose mentre il naso piccolo e leggermente schiacciato. Fisicamente era minuta, messa a fianco di Draco faticava ad arrivargli alle spalle di Draco, tuttavia aveva un seno abbondante e fianchi decisamente rotondi, abilmente mascherati dal vestitino che indossava.

-Piacere di conoscerti Harry. Vorrei dirti che Draco mi ha parlato molto di te ma in effetti non è così. Sono a conoscenza solo di alcune cosucce piuttosto interessanti a dire il vero, ma sono sicura che Blaise sarà informatissimo.-

Harry sorrise incerto, magari si stava sbagliando, ma avrebbe giurato di aver sentito una punta di acidità nelle parole di Pansy. Suo malgrado si augurò di non esserne la causa.

-Non essere sciocca Pansy, sai benissimo che anche Blaise sa pochissimo sul conto di Harry.- pigolò Draco. Lei gli accarezzò amorevolmente la schiena.

-Ok, mi fido. Ora entriamo in casa, sto facendo la figura della maleducata con Harry.-

Draco annuì e fece cenno al moro di seguirli in casa. Blaise li stava aspettando in salotto, comodamente seduto su un piccolo divano di pelle rossa. Il moro rimase un attimo stordito dalla perfezione che sembrava emanare Zabini.

-E così tu devi essere il famoso Harry Potter. Complimenti per la scelta Draco, è davvero carino il ragazzo.-

Harry si grattò la punta del naso, imbarazzato a morte, Draco sfoderò il suo miglior sorriso da predatore.

-Avevi forse qualche dubbio Blaise?-

-Su, non fare il permaloso Draco. Piuttosto, il viaggio com’è andato? Ho letto alcuni dei vostri articoli e devo dire che non erano niente male.-

-Il solito adulatore…-

-Draco, ti dispiace se ti rubo Harry per qualche minuto? Lo porto in cucina e gli offro un caffè, così tu e Blaise potete starvene tranquilli a parlare.-

-Mi sembra un’ottima idea Pansy. Harry, seguila in cucina.-

Il moro corrucciò le labbra, risentito dalle parole di Draco. Gli sembrava proprio di essere appena stato… liquidato.

-Io veramente…- il suo debole tentativo di ammutinamento fu stroncato sul nascere dall’occhiata eloquente di Draco.

-Ok, fammi strada Pansy…-

 

 

Aveva passato le ultime due ore a parlare fitto fitto con Pansy ed aveva scoperto cose di Draco che ignorava totalmente, nonostante questo iniziava davvero a sentirsi ignorato dal suo ragazzo. Erano tornati da poco da un viaggio a dir poco stressante, personalmente si sentiva a pezzi e ansioso per la visita che avrebbe dovuto fare da li a poco per controllare come se la passava il suo cuore, e tutto quello che sapeva fare Draco era starsene seduto su un divano a chiacchierare amabilmente con il suo migliore amico. Cazzo.

-Pansy sono davvero molto stanco, non ti offendi vero se propongo a Draco di accompagnarmi a casa?-

La morettina gli sorrise.

-Ci mancherebbe, piuttosto sono convinta che Draco non prenderà bene il fatto di essere interrotto nel bel mezzo di una delle sue chiacchierate con Blaise. Sai, è piuttosto rancoroso.-

Harry alzò gli occhi al cielo, sapeva perfettamente quanto Draco riuscisse ad essere seccante.

-Correrò il rischio, sono a dir poco distrutto…- sbuffò Harry, alzandosi lentamente dalla poltrona. La ragazza gli sorrise complice.

-Devo proprio dirtelo, Draco non poteva trovare un ragazzo migliore di te.-

Harry si rese conto, ovviamente con orrore, di essere arrossito tremendamente perché Pansy iniziò a ridacchiare divertita.

-Bè, grazie…- borbottò a quel punto Harry, piuttosto imbarazzato. Per tutta risposta la ragazza gli fece segno di andare da Draco. Il moro annuì prontamente e velocemente marciò fino al salotto dove, come si aspettava, trovo Draco e Blaise ancora impegnati a discutere.

-Draco?- lo chiamò piano. Il biondo smise di parlare all’amico e si voltò verso di lui.

-Che vuoi?- sbottò, evidentemente infastidito. Blaise sorrise sornione, Harry invece si irrigidì visibilmente.

-Tornare a casa mia, sempre se non ti dispiace. Sono stanco e…-

-Si, mi dispiace. Se non te ne fossi accorto io stavo parlando con Blaise. Torna in cucina da Pansy.-

Harry strinse i denti, soffocando per puro miracolo la voglia che aveva di prendere a schiaffi il volto sorridente di Blaise e quello seccato di Draco. Era stanco di farsi mettere i piedi in testa da quel deficiente.

-Bene, in questo caso torno a casa da solo. Non ho certo bisogno del tuo permesso. Ciao Blaise, è stato veramente un piacere conoscerti.- in realtà non era vero, ma la sua buona educazione gli aveva imposto di mentire. Bello schifo essere educato. Afferrò al volo la sua giacca e la indossò sotto lo sguardo glaciale di Draco e quello sempre più divertito di Blaise. Harry ignorò entrambi ed uscì dall’appartamento senza nemmeno voltarsi indietro. Una volta fuori si bloccò, Draco non aveva neppure provato a fermarlo. All’improvviso si sentì incredibilmente triste. A testa china si diresse verso l’uscita dell’edificio, ma prima che potesse uscire due braccia gli circondarono la vita.

-Si può sapere dove pensi di andare?- gli sussurrò Draco all’orecchio destro. Harry rabbrividì.

-Mi pare di avertelo già detto, sto tornando a casa mia. Sono stanco.- Harry si sforzò di rimanere distaccato ma Draco non gli rese le cose facili dato che abbassò la testa e gli depositò un piccolo bacio alla base del collo.

-Ok, sei sicuramente stanco. Ma c’è qualcos’altro che non va, dico bene?-

Harry sfuggì dalla sua stretta e si voltò a fronteggiarlo.

-Si Draco, c’è qualcos’altro che non va. Ho bisogno di sapere che per te io vengo prima di tutto, anche tedi tuoi amici… anche di Blaise. Sono stato infelice per molto tempo e me ne rendo conto solo ora, non voglio esserlo di nuovo Draco… Non so se riuscirei a sopportarlo.-

-Io voglio un bene infinito a Pansy e Blaise, sono due persone necessarie perché io continui ad essere quello che sono. Non pretendo che tu riesca a capirlo, però è te che amo Harry, e questo per me è una certezza. Non puoi chiedermi di rinunciare a loro, non ce la farei…-

Si fissarono in silenzio per qualche secondo poi Draco gli saltò letteralmente addosso.

-Andiamo, o giuro che ti scopo qui sul marciapiede.- sussurrò Draco, strusciandosi lascivamente addosso ad Harry. Il moro sorrise e gli baciò una guancia. Chissà come sarebbe finita la loro storia…

-Non sarebbe male, sai?-

 

 

 

FINE

 

 

Ho iniziato questa storia un po’ per gioco nell’estate del 2007 e da allora sono successe un sacco di cose. Tanto per cominciare io sono invecchiata! Ahahahah! E anche voi a causa di tutti i miei ritardi T.T Scusate ancora!

Ancora non riesco a credere di aver finito di scrivere “Androginamente acido”, sono molto emozionata *.*

Ok, ammetto che il finale è piuttosto aperto e sono rimaste irrisolte un sacco di questioni. Il motivo è presto detto, tra poco arriverà un Sequel XD

 

Grazie a tutte per avermi seguito fino ad oggi, un grosso bacione e… speriamo di risentirci presto se vi va!

 

 

P.S. Il sequel si intitolerà  Pensavo che l’amore vero esistesse solo nelle favole a suo tempo capirete il perché *.*

 

 

Cally

 

 

 

 

 

!”!

 

 

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