Obligation or Truth?

di Albascura_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Obligation or Truth? ***
Capitolo 2: *** cap2 ***



Capitolo 1
*** Obligation or Truth? ***


Obligation or Truth?

“Insomma ci volete spiegare perché ci avete portato qui?” chiese Matt, spazientito.

“Ecco, appunto” gli fece eco un Joel abbastanza teso.

Tutti e dieci i ragazzi (Will, Irma, Taranee, Cornelia, Hay Lin, Matt, Joel, Nigel, Peter e Eric) si trovavano nel salotto di Rebecca, che non era presente perché era andata a New York per lavoro.

Will si alzò dalla sua postazione per andare al centro della sala. “Siamo tutti qui riuniti…” declamò “ per fare un gioco divertentissimo!” Le altre Witch applaudirono e fischiarono, mentre i ragazzi erano decisamente sconcertati.

“Allora vuoi dirci che ci avete rapiti e portati qui per fare ‘un gioco divetentissimo’?” Peter era decisamente alterato.

“Insomma non fate storie inutili. Siamo qui per divertirci, quindi mettetevi l’anima in pace” rispose a tono Irma.

Taranee sposto tutti i mobili per creare un ampio spazio al centro della sala.

“Ora ci disporremo a cerchio, un maschio e una femmina. Matt siediti qui. Poi Hay Lin, Peter, Will, Joel, Cornelia, Nigel, Irma, Eric e infine io.

“Qui al centro c’è una bottiglia, immagino capiate a cosa serve” Intervenne Hay Lin maliziosamente.

I ragazzi cominciavano ad essere interessati.

“Come avevo cominciato prima, stiamo per affrontare ungioco divertentissimo’ comunemente chiamato *OBBLIGO o VERITà*” Disse Will in tono pratico.

“Faremo girare la bottiglia e la persona indicata dal collo sarà il *carnefice*, cioè quello che darà gli ordini, mentre la persona che verrà indicata dal fondo, sarà la *vittima*, il che vuol dire che dovrà ubbidire al carnefice. Tutto chiaro?” dichiarò Cornelia con il suo tono da ‘sotutto’.

E si possono fare qualsiasi tipo di domande. Cominciamo!” concluse Hay Lin, molto diretta e schietta, quel pomeriggio.

Taranee fece girare la bottiglia, che dopo qualche volteggio si fermò a indicare Nigel come carnefice e Hay Lin come vittima.

“Bene Hay Hey. Obbligo o verità?”

“Verità, meglio verità”

“Ottimo. Hai mai fatto dei sogni su qualcuno in questa stanza?”

Uff. Meno male una domanda facile. Certo che si.” Rispose.

Che tipo di sogni?”

“Il mio obbligo di verità e finito. Gira la bottiglia.”

Nigel girò la bottiglia, che indicò Irma come carnefice e peter come vittima.

“Obbligo o verità?”

“Obbligo. Sono coraggioso io.”

Ok vediamo tutto il tuo coraggio. Ti obbligo di andare in cucina con la tua Corny. Avrete tre minuti di tempo per scambiarvi tutti i vestiti, compresi slip e reggiseno. Non provate ad imbrogliare, controlleremo!” Irma era molto soddisfatta di sé.

“Non è giusto! Non sono uscita io!” Protestava Cornelia.

“La colpa è tutta del tuo prode cavaliere. Forza muovetevi.”

Peter e Cornelia si avviarono verso la cucina, ormai rassegnati alla loro fine.

Il timer scattò.

Nella cucina Cornelia si era nascosta dietro l’anta della credenza e man mano che si toglieva qualcosa la lanciava a Peter che gli aveva messo a suoi indumenti vicini, sul pavimento.

Mentre cercavano di vestirsi il più velocemente possibile, volavano belle parole come “Sei un idiota! Come ti è venuto in mente di scegliere obbligo!! Me la pagherai! Te lo giuro!”

Intanto nel salone gli altri giocatori si divertirono a fare congetture su cosa stava accadendo di là.

I tre minuti passarono in fretta.

Quando Irma urlò “Tempo scaduto!!!” e spalancò la porta della cucina, Cornelia sembrava una repper con i pantaloni enormi del suo ragazzo e la maglietta di quattro taglie in più; mentre Peter non riusciva proprio a farsi entrare la maglietta della bionda e anche con i jeans aveva dei problemi: la cerniera non voleva proprio chiudersi, così si poteva vedere perfettamente il perizoma con le farfalle che poco prima era di Cornelia.

Tutti cominciarono a ridere vedendo quel buffo spettacolo.

La bottiglia venne girata ancora, e Will si trovò a decidere la sorte di Eric, che scelse obbligo.

“Ti obbligo di baciare Joel

I due ragazzi baciarono, fin troppo appassionatamente.

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Capitolo 2
*** cap2 ***


Ci volle un carro armato per separare quei due bisex che amoreggiavano

           Obligation or Truth?

 

Ci volle un carro armato per separare quei due bisex che amoreggiavano.

Irma e Hay Lin erano sconcertate…Ma con chi cavolo si erano andate a mettere?

La bottiglia girò ancora: uscì Peter, che decise di prendersi la sua vendetta su Irma in un modo esemplare.

“Allora Irma, Il momento della mia vendetta è arrivato.

“Taglia corto. Scelgo Obbligo, perché sono comunque superiore a te”

“Ah ah ah. Adesso rimpiangerai di avermi fatto mettere il perizoma con le farfalle!!!  Ti obbligo di toglierti la maglietta e restare in reggiseno!”

Irma era molto imbarazzata. Tutti sapevano che era restia a mostrare i suoi kiletti di troppo. Ma, riluttante, si tolse la maglietta azzurra e rimase in reggiseno.

Gli occhi dei 5 ragazzi in sala si dilatarono, attirati come una calamita verso la terza molto, molto, molto generosa (Diciamo che era una quinta, così facciamo prima) premuta contro il reggiseno nero imbottito.

Irma era rossa come un pomodoro.

I ragazzi avevano gli occhi fuori dalle orbite, alcuni quasi piangevano.

(Infatti tutte le altre Witch erano piuttosto piatte.)

Joel stava decantando come fosse un uomo fortunato, tornando felicemente alla vita eterosessuale.

Irma, ancora imbarazzatissima, si fece forza e girò la bottiglia, che segnò Taranee come carnefice e Will come vittima.

Finalmente l’attenzione di tutti si spostò su qualcosa che non era il davanzale di Irma.

“Allora Willina cara, ora pagherai per quello che hai fatto alla mia macchina fotografica!!”

Ma non l’ho rotta apposta!” si difese Will.

Ceeerto! Come no! L’hai solo fatta esplodere!”

Sguardi interrogativi dei ragazzi all’oscuro dell’accaduto, sghignazzi delle ragazze a conoscenza del crimine.

“Allora carissima, la tua punizione va ben oltre a quelle a cui abbiamo assistito fin ora… infatti devi fare un pompino a Matt, e ritieniti fortunata che sia lui!”

Will sbiancò.

Matt si illuminò.

Cornelia strinse la mano di Will, voleva infonderle un po’ di coraggio.

“…ma…qua davanti a tutti…?”

“No, sarà meglio che andiate di la, non vorrei che la situazione degenerasse”

Matt si alzò e tutto contento saltellò nello stile Heidi verso la camera da letto.

Will si alzò con molta difficoltà, come se avesse dei pesi da 100 kg legati alle braccia e alle gambe e come un fantasma fluttuò anche lei verso la famelica stanza.

Matt richiuse la porta alle loro spalle.

“…allora…”

“Dai Will, non è mica una cosa tanto difficile!”

“Brutto porco, maniaco, troglodita! Lasciami stare!”

“Oh ma certo che sei pesa! Stiamo insieme da un anno e neanche un ditalino ti vuoi far fare!”

 Senti io ho i miei tempi! Voglio i miei spazi!”

Matt battè ripetutamente due dita sull’incavo del braccio sinistro (Traduzione: Che flebo!!!).

“Smettila! Non sono mica la tua bambola gonfiabile io!”

“Certo…tu non sarai mai all’altezza di Margaretvedessi che giochini sa fare lei!”

Ma è di plastica, cazzo! Come fai a paragonarmi a una bambola?”

“Dimostrami che sai fare di meglio”

Will era stato punta sul vivo, la sua vocazione da leader esplose, insieme alla voglia di dimostrare che lei era il meglio, era superiore alla bambola Margaret e a tutte le altre troiette di Matt.

Gli si avvicinò e senza troppi preamboli gli slacciò la cintura, sbottonò i pantaloni e tirò giù tutto.

(Ehm, ehm… pensieri poco raffinati di entrambi…*censura* *censura* e ancora *censura*…)

La ragazza si inginocchiò da vanti a quel *censura* e si mise all’opera.

Lo prese tra le dita, chinandosi con le labbra a baciarne la punta, lo accarezzò con la lingua, sentendo il suo sapore  leggermente salato.

Strinse l’asta con più forza, prendendone in bocca la punta, succhiandolo piano….poi accarezzandolo con la lingua, poi succhiando ancora….abbassandosi ogni volta un poco di più.

Lo sentiva teso ed eccitato, molto eccitato…

Lo prese tutto in bocca, succhiando un po’ più forte…ancora un poco…

Sentì la mano di lui affondarle nei capelli e sollevarle la testa per guardarla negli occhi, le pupille dilatate dalla passione.

E venne in quella bocca calda che lo avvolse fino in fondo, la vide ingoiare la sua essenza e leccargli la punta delle ultime gocce.

Si alzò e lo baciò.

Matt bevve il succo che colava da quelle labbra, poi spinse in alto il viso cercando la sua lingua.

E in quel momento Taranee irruppe nella stanza.

“Avete finito?” Rimase sorpresa di non vedere Will accoccolata in un angolino con la testa tra le mani, bensì la trovò quasi coricata su un Matt caduto sul letto.l

Chiamò i rinforzi per separarli e riportarli di là.

“Allora Matt, Will ha eseguito il suo compito?”

Cazzo se l’ha eseguito!”

Matt e Will, anche se seduti in posti separati avevano gli occhi fissi gli uni sugli altri.

Però adesso mi viene un dubbio…sei stata troppo brava per non averlo mai fatto prima…”

Will sorrise. “Infatti ne avevo già fatto uno…a

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