Tales from the kitchen di SakiJune (/viewuser.php?uid=25189)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro. ***
Capitolo 1 *** Capitolo Uno. ***
Saki sforna una serie DIVERTENTE!
*nuuuu*
Drabble croccanti come il pane cotto nel forno di Camelot!
*gnammmm*
Tre alla volta! Farete indigestione!
*munch*
Da tempo sognavo di scrivere qualcosa sul periodo trascorso da Gareth
come sguattero di cucina, ma all'inizio pensavo al suo primo incontro
con Lancelot, con Gawain o a strane cosaaacce con Kay. Poi ho letto
come fu concepito Elyan, il figlio di Bors... e mi sono messa nei panni
della sorella di Sagramore: e se anche lei avesse lavorato a Camelot in incognito? E se,
e se... tra un "se", un "ma" e una puntata di Axis Powers Hetalia, ho
creato questi Chibi!Gareth e Chibi!Claire per la goduria di chi leggerà.
Se qualcuno poi sa anche disegnare e volesse trasformare questa serie
in un fumetto, me lo faccia sapere ;)
ORGOGLIO DI FANCIULLA
- Giusto per non avere grane... non tollero porcate in queste cucine,
Beaumains! - grugnì Sir Kay.
Gareth si guardò intorno. C'erano solo tre donne.
Una era guercia, con il labbro sporgente. L'altra aveva circa
sessant'anni e non aveva più denti.
La terza aveva circa la sua età, i capelli come un soffione e i piedi
nudi. Era diventata rossa e guardava da un'altra parte.
- E con chi? - domandò candidamente.
Le spalle della ragazzina, voltata verso il pentolone traboccante,
tremavano d'orgoglio calpestato e fu per intercessione divina se una
cascata di zuppa non lo ustionò a morte.
LA TOVAGLIA
La
ragazzina lo odiava: era chiaro come il sole che quella mattina
splendeva glorioso. Peccato, aveva sperato che avrebbero fatto
amicizia, perché a lui mancava tanto la sua sorellina.
Quel giorno stavano piegando insieme una tovaglia, e si era fatto
coraggio intavolando un argomento:
- Hai dei bei capelli. Mia madre dice che bisogna dare cento colpi di
pettine, altrimenti vengono i nodi...
In un attimo si trovò a terra, e la tovaglia bianca si era sporcata di
fango. Il ruggito di Kay e un improvviso bruciore all'orecchio
distolsero Gareth dal ricordo di Morgause e da ogni altro pensiero
coerente.
COME TI CHIAMI?
- Ti chiami davvero Beaumains?
I secchi erano pesanti e il pozzo stava dall'altra parte del cortile.
Gareth si sedette un istante, ansando, e la ragazzina lo imitò.
- No, l'ha inventato Sir Kay. Ho giurato di non dire a nessuno il mio
vero nome. Non ti dispiace, vero?
Lei gli mostrò la lingua. - Sai che me ne importa! - Afferrò un secchio
e trotterellò verso la porta esterna delle cucine.
Gareth si grattò la testa. Sua madre era strana, zia Morgana di più, ma
questa le superava tutte.
- Io sono Claire, comunque - gridò lei prima di entrare.
Lui sorrise trasognato.
(continua)
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Capitolo 2 *** Capitolo Due. ***
Non posso fare a meno di aggiornare. Quando tanta grazia di Dio
trabocca, io la condivido. Buon pro vi faccia.
@Ila: Amore? Non lo so. Non ti anticipo nulla XD D'altronde, se vuoi
spoilerarti in anticipo basta leggere qui :)
LA FERITA
- Mia sorella si chiama Clarissant. Quasi come te, non è una bella
combinazione? E porta sempre un vestito giallo. A te piace il giallo?
- Non mi piace il giallo, non mi piace tua sorella, non mi piaci tu e
lasciami finire di tagliare le cipolle se no... ahi!
Gareth vide che si era ferita e si precipitò a succhiarle il dito. Con
l'altra mano, lei gli tirò i capelli così forte che le loro teste
cozzarono.
- Beaumains! Cosa c'è nelle parole "niente-porcate-qui-dentro" che non
hai afferrato?
Con Sir Kay, a nulla valeva spiegare l'equivoco.
A PROPOSITO DI SAGRAMORE
- Guarda che anch'io sono qui in incognito - si era confidata Claire,
mentre accendevano il fuoco. - Mio fratello non si fida dei suoi
compagni d'armi, e pensa che così sia al sicuro.
- Da cosa? - La legna era umida e lo faceva dannare.
- Da chi vuole attentare alla mia virtù - sillabò lei, piccata.
- Cioè?
- Ecco, appunto. Non potrei essere più al sicuro di così.
La fiamma attecchì all'improvviso e Gareth cadde all'indietro, con le
sopracciglia bruciacchiate. Si dimenava e Claire osservò:
- Sembrate mio fratello quando ha un attacco.
Si lavò le mani e mise il pentolone sul fuoco.
NOBILTÀ
La minestra calda non era l'ideale in quella stagione, ma erano
entrambi affamati.
- E così, tuo fratello è il principe d'Ungheria! Cosa ci fa una
principessa a lavorare nelle cucine di Camelot?
- Non sono la principessa d'Ungheria, Sir Sagramore è il mio
fratellastro.
Gareth fece segno d'aver capito. Meglio così. Se fosse stata di sangue
reale, avrebbe dovuto trattarla coi guanti e non rispondere ai suoi
dispetti...
- Però mio nonno è l'imperatore dei territori d'Oriente.
Lo spruzzo di minestra andò a colpire i calzoni di Sir Kay, e capirete
già come andò a finire.
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Capitolo 3 *** Capitolo Tre. ***
VANTI QUOTIDIANI
- Mio fratello piace a tutte le donne - cominciava Claire quando non
aveva null'altro da fare che rompergli le scatole. Ormai lei sapeva
tutto sulle sue origini e viceversa.
- Oh, anche il mio, si è sposato tre volte.
- Mio fratello conosce il vero
erede al trono.
- Ma capirai... Mordred lo conoscono tutti.
- Mio fratello è l'Impetuoooooso!
- Il mio è il Cavaliere del Soooole!
Claire sbuffava e insisteva, ma non c'era nulla in cui Sir Gawain fosse
inferiore a Sir Sagramore.
- MIO FRATELLO MUORE E RISORGEEEE!
Gareth le rise in faccia, ma quando tempo dopo conobbe Sagramore
dovette ricredersi.
L'INCIDENTE
- Non dirmi che ti fanno paura i cavalli!
Claire era rimasta fuori dalle scuderie, timorosa.
- Guarda, questo è Gringolet. Vedi, mi conosce. Perché non vieni ad
accarezzarlo? È buonissimo.
Lei scosse la testa e corse via.
Un cavaliere che passava non riuscì a tirare in tempo le redini e finì
per travolgerla in una nuvola di polvere.
Quando Claire aprì gli occhi, l'uomo era chino su di lei. - Sono morta?
- mormorò estasiata.
Gareth era accorso, preoccupatissimo, e aveva tirato un sospiro di
sollievo vedendola riprendere i sensi.
- Beaumains, mi sono innamorata.
Che avesse battuto la testa veramente, veramente forte?
PICCOLI FAVORI
- Vuoi che prepari io la salsa, Beaumains?
- Lo so che vuoi andare a vedere il torneo, ci penso io qui.
- Riposati, lavo io i piatti.
Dopo una settimana di simili gentilezze, Gareth non capiva più nulla.
Forse Claire voleva davvero essergli amica!
Ma poi aveva cominciato a girargli intorno, come i bimbi quando
chiedono qualcosa.
- Parla, insomma, cosa ti capita?
Lei gli si attaccò all'orecchio e prese a bisbigliare, mentre le
sopracciglia di Gareth si alzavano.
- Devo indagare su quel cavaliere? Tutto qui? L'avrei fatto comunque!
Claire dovette ammettere di non aver mai conosciuto una persona tanto
generosa.
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Capitolo 4 *** Capitolo Quattro. ***
Ultimo capitolo! ^__^ Sono contenta delle recensioni, questo fandom è
decisamente sottovalutato... è una gioia trovare lettori!
Spero di trovare presto qualche altra ideuzza...
Saki
IL VOTO
Aveva chiesto a Sir Kay, e le notizie non erano buone.
Ma il lunedì non aveva potuto fare rapporto a Claire, per via della
composta di frutta bollente.
Il martedì c'erano le tovaglie.
Il mercoledì dovevano lavare i coltelli, per carità.
La sera del giovedì lei lo prese da parte in dispensa e gli chiese:
- Allora, sei riuscito a sapere chi è?
Gareth alzò le braccia: - Se giuri di non picchiarmi... si chiama Sir
Bors.
- Ebbene...
- È il cugino di Sir Lancelot.
- Che bello!
- Ha fatto un voto di cast-
BAM!
Sir Ironside sarebbe stato una bazzecola, a confronto.
L'ANELLO FATATO
- Guarda.
L'anello pendeva da una catenina, davanti a lui. Sembrava prezioso.
- Beeeeello! Non hai paura che te lo rubino?
Claire negò. - Se succede, saprò che sei stato tu, perché sei l'unico a
cui l'ho mostrato.
Gareth si sentì onorato della fiducia: - Dì, non sarà mica magico? Mia
madre a volte fa di queste cose...
Lei si nascose l'anello sul seno e gli lanciò uno sguardo malizioso.
- Tu che dici?
Quando quella sera Sir Kay gli chiese dove fosse finita Claire, Gareth
rispose che non lo sapeva... ma un'idea se l'era fatta. Aaaah, le donne.
IL LIMONE
Sarebbe stato l'ultimo giorno sotto le grinfie di Sir Kay. Il re aveva
tutta l'intenzione di mantenere la promessa.
- E così, domattina tu sarai cavaliere. E io... ummh...
Sopraffatta dalla nausea, si infilò una fettina di limone tra le
labbra, poi la sputò.
- E tu darai un figlio a Sir Bors. - le ricordò. - Sarà costretto a
sposarti, ormai!
Claire scosse la testa. - No, torno in Oriente. Se mio fratello venisse
a saperlo...
- Gli verrebbe un attacco, capisco.
Gareth non riusciva a crederci: si arrendeva così?
Raccolse la fetta di limone e succhiò. Fu il suo primo, aspro bacio.
FINE
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