La Idol nel Sengoku

di Lena Mason
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAP 1 - L'INCONTRO ***
Capitolo 2: *** CAP 2- IL CONCERTO E..LA RICHIESTA ***
Capitolo 3: *** CAP 3 - A CASA HIGURASHI ***
Capitolo 4: *** CAP 4 - IL POZZO MISTERIOSO ***
Capitolo 5: *** CAP 5 - SESSHOMARU, IL PRINCIPE DEI DEMONI ***
Capitolo 6: *** CAP 6 - SPIEGAZIONI E..CANZONE ***
Capitolo 7: *** CAP 7 - ARRIVANO I NOSTRI!! ***
Capitolo 8: *** CAP 8 - RITORNO A CASA? ***
Capitolo 9: *** CAP 9 - COSA SONO? ***
Capitolo 10: *** CAP 10 - UNA NUOVA MINACCIA ***
Capitolo 11: *** CAP 11- VIAGGIO VERSO IL PALAZZO DI SESSHOMARU ***
Capitolo 12: *** CAP 12 - IL PALAZZO DEL REGNO DELL'OVEST ***
Capitolo 13: *** CAP 13 - LA CENA E L'ANNUNCIO DELLA SIGNORA MADRE ***
Capitolo 14: *** CAP 14 - UNA STRANA NOTTATA ***
Capitolo 15: *** CAP 15 - IL PIANO E L'INIZIO DELLA FINE ***
Capitolo 16: *** CAP 16 -NUOVI ARRIVI E L'ORGOGLIO FERITO DI UNA NIGEN ***
Capitolo 17: *** CAP 17 - LA VERITA' SU ROSSANA ***
Capitolo 18: *** CAP 18 -ALLENAMENTO E LITIGIO ***
Capitolo 19: *** CAP 19 - IL GALA' ***
Capitolo 20: *** CAP 20 - LA VERITA' DI ROSSANA ***
Capitolo 21: *** CAP 21 - IL DOLORE DI UN AMORE NON CORRISPOSTO ***
Capitolo 22: *** CAP 22 - LA VERITA' DI SESSHOMARU ***
Capitolo 23: *** CAP 23 - I PREPARATIVI PER LA GUERRA ***
Capitolo 24: *** CAP 24 - IL COMPLOTTO ***
Capitolo 25: *** CAP 25 - IL DUELLO ***
Capitolo 26: *** CAP 26 - IL MIO ODORE SU DI TE ***
Capitolo 27: *** CAP 27 - L'ARRIVO DI KOGA ***
Capitolo 28: *** CAP 28 - L'ARRIVO DEL NEMICO ***
Capitolo 29: *** CAP 29 - IL MIO AMORE PER TE ***
Capitolo 30: *** CAP 30 - L'INCUBO DI ROSSANA ***
Capitolo 31: *** CAP 31 - IL RACCONTO DI HITOSHI ***
Capitolo 32: *** CAP 32 - L'INIZIO DELLE OSTILITA' ***
Capitolo 33: *** CAP 33 - LA GUERRA -PARTE PRIMA ***
Capitolo 34: *** CAP 34 - LA GUERRA - PARTE SECONDA ***
Capitolo 35: *** CAP 35 - LA GUERRA - ULTIMA PARTE ***
Capitolo 36: *** CAP 36 - LA BATTAGLIA NELLA BATTAGLIA ***
Capitolo 37: *** CAP 37 - LA BATTAGLIA CON I DEMONI TIGRE ***
Capitolo 38: *** CAP 38 - IL DONO E L'INCUBO DI ROSSANA ***
Capitolo 39: *** CAP 39 - LA BATTAGLIA DEL CUORE ***
Capitolo 40: *** CAP 40 - LA DECISIONE DI SESSHOMARU ***
Capitolo 41: *** CAP 41 - LA BATTAGLIA DECISIVA -PARTE PRIMA- ***
Capitolo 42: *** CAP 42 - LA BATTAGLIA DECISIVA -PARTE SECONDA ***
Capitolo 43: *** CAP 43 - LA BATTAGLIA DELLE ANIME ***
Capitolo 44: *** CAP 44 - I RICORDI DIMENTICATI DI CAISHIA ***
Capitolo 45: *** CAP 45 - IL RITORNO ***
Capitolo 46: *** CAP 46 - IL CAOS. ***
Capitolo 47: *** CAP 47 - INIZIA LO SCONTRO DECISIVO ***
Capitolo 48: *** CAP 48 - IL SEGRETO DEI KAMI INFERNALI. LA FINE DEGLI SCONTRI. ***
Capitolo 49: *** CAP 49 -EPILOGO ***
Capitolo 50: *** CAP 50 - E POI ***



Capitolo 1
*** CAP 1 - L'INCONTRO ***


Cap uno : l’incontro

 

Urla.

Non urla di dolore ma urla di gioia.

Un nome. Urlato da migliaia di voci.

Il Palasport di Tokio era sold out da mesi.

Tutta la gioventù di Tokio era li.

Ad ascoltare e ammirare lei. La nuova super idol italiana.

Tra queste migliaia di persone ce ne sono due che conosciamo bene.

Se ci avviciniamo, riconosciamo due splendidi e profondi occhi cioccolato: Kagome Higurashi,terza media del liceo Jindai (?) di Tokio

E vicino a lei un affascinate ragazzo suo coetaneo con dei bellissimi occhi color del miele e dei lunghissimi capelli bianchi.

In testa porta un cappellino con visiera per nascondere niente di meno che due carinissime (e morbide ndKago) orecchie canine alquanto infastidite dal caos circostante.

-Kagome, DANNATA, perché mi hai trascinato in questo posto cosi rumoroso!!!!Con il mio finissimo udito sto impazzendo!!!-

-Inuyasha…  te l’ho già spiegato … la ragazza che terrà il concerto stasera di fronte a tutte queste persone ha passato un mese a casa mia per uno scambio culturale con il suo paese.

Ci siamo mantenute in contatto via telefono e mail nonostante i suoi impegni, così mi ha regalato due  biglietti con pass per assistere all’evento dell’anno …. alcune persone che conosco venderebbero l’anima per essere al tuo posto-

Infatti come già anticipato il concerto era sold out da mesi. La cantate aveva spedito l’invito a Kagome via posta pregandola di venire riservandole un posto addirittura in tribuna d’onore dove di solito stavano i vip!!!

-ALLORA DOVEVI CHIEDERLO A UNA DI LORO!!!TRA IL CASINO E TUTTI QUESTI ODORI DIVERSI MORIRO’!!!-

-Inuyasha…- gli risponde Kagome girandosi con due occhioni lacrimosi

-C -CHE VUOI?- dice Inuyasha un po’ preoccupato per la reazione della ragazza

- Per favore vai….. A CUCCIA!!

SDENG

-Dannata …. -Inuyasha spiaccicato

 

-ODDIO!!-una voce sconosciuta fece voltare Kagome

Kagome si volta e si trova davanti la idol più desiderata di tutto il mondo:

-Elina come stai?-

-chiamami Rossana per favore!!! Comunque io sto molto bene …a differenza del tuo accompagnatore … penso che essere spiaccicato a terra dalla fidanzata non sia il massimo no?-

-OH lui non è il mio fidanzato…è solo un amico O////O- ribatte imbarazzata Kagome

-Infatti, io con questa dannata non voglio averci a che fare- ribatté un Inuyasha stizzito che con non poca fatica si era appena rialzato. Sollevando gli occhi sulla ragazza appena entrata rimase basito

Grandi occhi marroni,ma più neri di Kagome,lunghi e lisci capelli castani scuro con riflessi ramati che le solleticano la schiena,alta almeno 10 cm in più di Kagome (l’altezza di Kagome,come la media giapponese, è di circa 1,58..mentre la ns Elina/Rossana,come la media italiana, è di circa 1.70),di corporatura media con tutto al punto giusto e un sorriso solare.

-oh sei sopravvissuto all’uragano Kagome … Piacere io sono Elina … O meglio il mio vero nome sarebbe Rossana..-

-io sono Inuyasha … perché usi un nome non tuo?-

-nel mondo dello spettacolo si usa così … è un nome d’arte … Non lo sapevi?-

Per fortuna intervenne Kagome prima che Inuyasha tradisca il loro segreto rispondendo in modo inopportuno, dicendo

-oh Ross ti ringrazio tantissimo per i biglietti e i pass …. sono cosi felice di assistere al tuo concerto-

-di niente Kagghy…quando ero ancora una semplice liceale italiana tu mi hai accolto in casa tua facendomi sentire una di famiglia…era il minimo per ricambiare…ora corro…la folla mi reclama…ciao kagghy….ciao Inuyasha-sama…tratta bene la mia amica….- inchinandosi sparisce dietro la stessa tenda da cui era entrata.

-allora che ne pensi Inuyasha?-

-oh….è molto carina…per fortuna non c’era miroku…se l’avesse vista sarebbe probabilmente morto sul colpo…-

-ahahaha è vero…comunque ho promesso a Sango che le avrei registrato il concerto... per fortuna ho avuto il permesso  per riprenderlo…-

-FHE’!che sarai mai sta Elina o Rossana…come diavolo si chiama…- e i due si voltarono verso il palco, dove la stessa ragazza che avevano incontrato poco prima salutava i suoi fan

 

 

 

E' la mia prima ff...in assoluto...quindi abbiate pietà di me...chiedo consigli e critiche...se non vi interessa la storia ditemelo pure che smetterò di pubblicare...grazie  ELENASAMA

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Capitolo 2
*** CAP 2- IL CONCERTO E..LA RICHIESTA ***


 

 

Cap due : IL CONCERTO E IL CAMERINO

 

Sul palco

-BUONASERA A TUTTI!!!!!!!!!!!!!!BENVENUTI AL MIO CONCERTO!!!!BUON DIVERTIMENTO E PER ESSERE TUTTI QUI…ARIGATOU..-urlò inchinandosi al suo pubblico

Come risposta ci fu un boato enorme che fece tremare la terra sotto i piedi e svenire il povero Inuyasha.

-ORA INIZIAMO!!!!-

E fu così che si sentirono le prime note della canzone pià ascoltata in Giappone :

Ever felt away with me
Just once that all I need
Entwined in finding you one day

Ever felt away without me

My love, it lies so deep
Ever dream of me

La voce chiara,potente e sensuale di Elina rimbombava in tutto il palasport…

Would you do it with me
Heal the scars and change the stars
Would you do it for me
Turn loose the heaven within

I'd take you away

Castaway on a lonely day
Bosom for a teary cheek
My song can but borrow your grace

Ever felt away with me

Just once that all I need
Entwined in finding you one day

Ever felt away without me

My love, it lies so deep
Ever dream of me

(Dream of me...)


Come out, come out wherever you are

So lost in your sea
Give in, give in for my touch
For my taste, for my lust

Ad ogni nota suonata dalla batteria piccolo fuochi d’artificio esplodevano ai lati del palco illuminando la cantante e la band…
 
Ever felt away with me
Just once that all I need
Entwined in finding you one day

Ever felt away without me

My love, it lies so deep
Ever dream of me

Your beauty cascaded on me

In this white night fantasy

(Dream of me...)


Ever felt away with me

Just once that all I need
Entwined in finding you one day

Ever felt away without me

My love, it lies so deep
Ever dream of me
(Dream of me...)

(se non conoscete la canzone ascoltatela, Ever dream dei Nightwish perché almeno capite quando sparano I fuochi ndme)

Il concerto durò due ore durante le quali Inuyasha svenne parecchie volte….(povero….ndME)(doveva mettersi i tappi ndElina)…

Al termine dell’estenuante concerto Rossana era nel suo camerino,una stanza di dimensioni medie,con due divanetti neri,

posti uno di fronte all’altro, al centro  dei quali vi era un tavolino. Sulla sinistra un mini bar con schifezze varie e bevande.

Dall’altro lato c’era la porta del bagno completo di doccia e specchio gigante con ripiano completamente coperto dai trucchi della giovane.

Dopo una rilassante doccia, Rossana con dei semplici jeans e una maglietta bianca stava guardando i vari commenti a caldo dei giornalisti appostati fuori dal Palasport..

Giornalista – è terminato ora l’evento dell’anno..il concerto della idol Elina…sold out da mesi non ha deluso le aspettative

del suo pubblico con effetti speciali ma soprattutto con la bellissima e bravissima Elina che con la sua voce e le sue

movenze sul palco ha lasciato di stucco tutti…anche i critici che le erano avversi….-

Anche le altre critiche erano più o meno sulla stessa lunghezza d’onda del giornalista della Fuji Television e anche i

fan intervistati erano al settimo cielo…alcuni addirittura piangevano e le urlavano proposte di matrimonio…

-VUOI FARE UN FIGLIO CON ME??-disse uno dei fan (discente di miroku ndInu…senza dubbio ndKago)

Rossana era soddisfatta….sfinita certo, ma estremamente felice di averla fatta pagare a chi la criticava dicendo che

aveva solo un bel faccino e un bel culo!!!!!

L’unica cosa che mancava nella sua vita era un po’ di calore umano. Dopo la prematura scomparsa dei suoi genitori

in un incidente stradale, quando lei aveva 14 anni (ora ne ha quasi 18)e si affacciava al mondo dello spettacolo,

la sua vita affettiva era fredda come il Polo sud (O come mio fratello Sesshomaru nd Inu ^^…. INUYASHA MUORI nd sesshomaru ).

Ah è doveroso precisare che il padre morto nell’incidente era il suo patrigno. Il padre biologico aveva abbandonato su madre e Rossana,poco dopo la nascita di quest’ultima.Si era ripresentato recentemente per avere dei soldi che,a suo dire, gli spettavano di diritto,ma grazie a dei valenti avvocati, Rossana era uscita vittoriosa dalla causa e suo ‘padre’ era sparito nel nulla da cui era apparso.Insomma la vita della nostra Pop star non era tutta rosa e fiori. Tutti i ragazzi che si avvicinavano a lei volevano solo una briciola di notorietà per poi abbandonarla quando l’avevano ottenuta. Oppure succedevano cose terribili come quella volta…

TOC TOC

Un lieve bussare svegliò Rossana, con un brivido, dal torpore pieno di tristi pensieri in cui era scesa.

-avanti-

Una ragazza dai capelli castani fece capolino dalla porta..

-disturbo?- chiese titubante

- no kagghy entra pure..-

La miko e Inuyasha entrarono. Rossana gli offrì da bere e si sedettero sui divanetti posti uno di fronte all’altro.-allora Kagghy la scuola procede bene?Ora sei in terza media vero? –-oh si!! A breve avrò l’esame di ammissione alle superiori e sono in crisi perché sono indietro con lo studio..-

-ehi!! Mica starai trascurando la scuola per stare con il tuo fidanzato qui presente vero?-

-Noi non siamo fidanzati Ross…..-rispose un Kagome mooolto imbarazzata

‘si però te piacerebbe’ pensò una perspicace Ross vedendo le guance rosse come un peperone di Kagome

-FHE’…io il suo fidanzato?Neanche morto!!!-si intromise un Inuyasha ancora seccato dai troppi rumori e odori che aveva sopportato quella sera…

Poi però si pentì della sua uscita..infatti un’aura maligna si stava ingrandendo al suo fianco emettendo fiamme bollenti..

-Facciamo i conti dopo…- sussurrò kagome a denti stretti..

-AHAHAHAHAH-Una risata li riscosse dal loro litigio e si trovarono di fronte una Rossana piegata in due dalle risate per la scena a cui aveva appena assistito…-Siete comici…non siete fidanzati ma vi comportate come se lo foste…ahahahaha- Inuyasha e Kagome imbarazzati e rossi in viso fino alla radice dei capelli non replicarono e rimasero voltati in due direzioni opposte per evitare di incrociare gli sguardi.

-senti Kagghy… so che ti sembrerà strana come richiesta…-

-spara pure..-

-da domani ho un po’ di tempo libero fino al prossimo concerto… solo che non ho molta voglia,ne di tornare in

italia dove non mi aspetta nessuno,ne di fare un viaggio…volevo chiederti se potevi ospitarmi a casa tua..lì sarei sicura di non essere assediata notte e giorno da giornalisti e fan…che ne dici- L’idol alzò lo sguardo speranzoso verso l’amica…Kagome teneva lo sguardo basso….poi si alzò di scatto e abbracciando l’amica urlo

-MA CERTO sei la benvenuta!!!!!!- Si sarebbe pentita di quella scelta………

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Capitolo 3
*** CAP 3 - A CASA HIGURASHI ***


Dopo che Kagome ebbe accettato la richiesta , con l’aiuto dei due amici Rossana raccattò le sue cose sparse per il camerino. Eh si il suo disordine era ormai cosa

nota sia alle cameriere degli alberghi in cui era passata sia alla sua amica Kagome!

Abilmente camuffata da una felpa con cappuccio e occhiali da sole ‘a mosca’che le coprivano metà viso e con l’aiuto delle sue guardie del corpo, i tre riuscirono a salire

su di un Suv con i vetri oscurati, per dirigersi all’hotel della pop star così da recuperarne i bagagli.

Dopo varie peripezie e una fuga dai giornalisti appostati all’albergo arrivarono, sfiniti, a casa di Kagome dove ad attenderli c’era tutta la famiglia Higurashi nonostante

solitamente a quell’ora fossero tutti a letto -Ciao mamma sono a casa!-

Il fratellino di Kagome correndole incontro iniziò a tempestarla di domande

-E’ stato bello?L’hai vista?E’ bella anche dal vivo?E’ brava a cantare dal vivo?-

La sorella con un sorriso sornione si avvicinò al fratellino e in un sussurò disse

-chiediglielo tu..- si spostò dall’ingresso dove Rossana attendeva di entrare

SDENG!Sota era svenuto….

-Sta rinvenendo…-Sota socchiuse gli occhi….Lunghi capelli castano ramati…profumo di fragola…non era sua sorella..Aprì di più gli occhi e si ritrovò a specchiarsi in due

profondi occhi castani sorridenti…Rossana

-stai bene..?- -sono morto e sono in paradiso?- -no io sono l’esatto opposto di un angelo…fidati…-

Sota resosi conto dell’enorme figuraccia che aveva fatto si rialzò e si scusò mille volte con la loro ospite. -non ti preoccupare… sono passati due anni da quando mi ha

vista la prima volta e tu ne avevi solo 8..è normale che non ti ricordi di me e vedi solo la pop star famosa in tutto il mondo..-

-non capisco…- disse Sota dubbioso…

-due anni fa ero qui in casa tua per uno scambio culturale con la scuola di Kagome-chan … insieme ne abbiamo combinate di tutti i colori e hai anche dormito con me

durante un temporale.. non ricordi?-

Sota si perde per un attimo nei suoi pensieri..poi sgrana gli occhi cosi simili a quelli della sorella e urla

-Rossana!!

-beh….è assodato…mio fratello è già stordito a 10 anni….povera me….-borbottò Kagome scuotendo il capo avvilita…

Dopo che Sota si era ricordato di chi fosse in realtà la sua Idol preferita fu molto più rilassato (e anche leggermente orgoglioso di averci dormito assieme) aiutando

perfino la ragazza a disfare le valigie e a sistemarsi nella camera degli ospiti visto che entrambe i suoi amici si erano eclissati,probabilmente per cercare un po’ di privacy.

O almeno così la pensava.

Invece i due si trovavano in giardino quando Inuyasha con il suo solito charme esordì dicendo -Kagome sei una stupida…- -Eh?Vuoi finire A CUCCIA?-

SDENG

-DANNATA!Perchè hai accettato la sua richiesta?Poi sono io quello scemo….come farai ad andare avanti e indietro dalla mia epoca se lei si aggira in casa?-

-Oddio!Non ci avevo pensato….-

Ed è proprio in questo momento che kagome si pentì di aver accolto la sua amica in casa sua.Il danno ormai era fatto e di certo non poteva cacciare l’amica

–Senti Inuyasha ci penseremo domattina con calma.E’ già l’una di notte e sono troppo stanca per pensare ad una soluzione!Comunque visto che Naraku ormai appartiene al passato, non è necessario tornare a breve al di là del pozzo, non credi?-

Eh si!Finalmente con una battaglia epocale i nostri begnamini erano riusciti,con non poche difficoltà, ad eliminare il nemico.Durante lo scontro però molti di loro,tra cui il monaco e persino Sesshomaru erano rimasti feriti.Il gruppo di Inyasha aveva così deciso di tornare nel villaggio della vecchia Kaede per permettere a Miroku di riprendersi e Kagome di tornare un pò dalla sua famiglia

-si ma io sto meglio nella mia epoca!Qui ci sono troppi odori diversi mischiati e anche troppi rumori per il mio udito superiore!- -ok!Ma pensiamoci domani, va bene?Se non vado a letto, finisce che mi addormento qui! - I due ragazzi si diressero verso la camera di Kagome dove, dopo aver indossato il pigiama, questa si addormentò di sasso

appena infilatasi sotto le coperte

-Intanto Rossana nella sua camera, al caldo sotto le coperte pensava e ripensava alla sua vita.Sapeva che mancava qualcosa.Sapeva che c’era qualcuno che l’aspettava da qualche parte,ma non riusciva a spiegarsi il perché di queste certezze.

Come spesso le capitava quando dormiva in un letto nuovo e quando pensava troppo, quella notte dormì pochissimo.

Infatti,alle 4.30 del mattino era già in piedi, e con passo felpato sgattaiolò in cucina dove avrebbe ringraziato la sua amica e famiglia per l’ospitalità preparando la colazione.

Si mise subito all’opera e, nonostante qualche difficoltà nel trovare qualche ingrediente, grazie alla sua conoscenza di casa Higurashi riuscì a preparare tutto per le 7.30 ora in cui

Kagome si svegliava per andare a scuola.

La prima a scendere in cucina fu però la madre della miko che di fronte a ciò che trovo sul tavolo rimase a bocca aperta.Una torta di mele era al centro del tavolo mentre

su un vassoio vi erano sfogliatelle e croissant lisci ancora caldi.Poi però capì chi era l’artefice di tutto quel cibo e avvicinandosi alla ragazza che stava pulendo il ripiano della cucina le disse

 – buongiorno!Ma Rossana non dovevi disturbarti sei nostra ospite!-

-Buongiorno Signora! Non si preoccupi,tanto Sono trattata da ospite ogni minuto della mia vita.. in questi giorni fingerò di essere una normale ragazza.Poi sa che adoro cucinare!-

-e se non ricordo male, sei anche molto brava!-disse una voce assonnata alle loro spalle.

Kagome con indosso la divisa scolastica aveva già addentato una delle sfogliatelle cucinate dalla sua amica , mentre nell’altra mano reggeva un caldo e schiumoso cappuccino.

-o buongiorno Kagome-chan!Vedo che apprezzi la mia colazione!Lì c’è anche il tuo bento – disse incando il contenitore del pranzo avvolto in un canovaccio con disegni di Hello Kitty –

mentre gli altri due sono per Sota e Inuyasha-

-Oh anche per Inuyasha?Lui non frequenta più la scuola!- ribattè Kagome abbasando lo sguardo-Ma come! Non ha la tua età? -

- no lui ha già finito gli studi e ora aiuta mio nonno qui al tempio-

-ah ok! – disse Rossana poco convinta – vorrà dire che lo mangerà qui più tardi!- Kagome che pregava di aver convinto almeno in parte la sua amica disse per uscire da

quella situazione-ora vado a scuola…ci vediamo questo pomeriggio…ciao Rossana, ciao Mamma-

Ma purtroppo Kagome fu fermata alla vista di Inuyasha beatamente appollaiato e addormentato su uno dei rami più alti del Goshinboku,dimentico della presenza di Rossana

fra le mura domestiche.-Inuyasha scendi…- sussurò Kagome sapendo che il  mezzo demone l’avrebbe comunque sentita. Il ragazzo la ignorò volutamente facendo

infuriare la miko che sempre sussurrando gli rivolse il solito a cuccia facendolo precipitare per almeno cinque metri.

-Kagome che diavolo ti prende!- bofonchiò Inuyasha ancora a terra

-Caro il mio Inuyasha io vado a scuola…..cerca di comportarti bene e tieni d’occhio il pozzo..e non farti scoprire da Rossana ….altrimenti ci saranno almeno 20 tu-sai-cosa per punizione..D’ACCORDO?(tipo vanna marchi ndme).Detto questo se ne andò a passo di marcia senza nemmeno attendere la risposta del mezzo demone.

 

 

 

Rigraziamenti

KiraKira90: ti ringrazio per aver letto e commentato sto obrobrio.Purtoppo come ti ho già anticipato sono un bel pò di anni che non scrivo più storie o simili.Spero di ingranare il prima possibile!!Grazie infinite per i consigli.Spero di averli almeno in parte seguiti.

 

Wolfmather: grazie per la recensione.Ho cercato di sistemare in parte i problemi che mi hai indicato.Scusa ma purtoppo la ruggine di anni di inattività come 'scrittrice' si fanno sentire anche a livello di grammatica.Ho tolto il soprannome Kaggy optando per Kagome-chan e ho anche diminuto l'uso di punti esclamitivi e lettere maiuscole!Continua pure a darmi consigli, magari mi aiuteranno a ingranare.Non ti preoccupare Rossana più avanti sarà tutta'altro che una Mary-sue!!!le odio pure io!!!

 

Grazie anche a chi legge solamente!!! (wolfmother scusa per i troppi !! ma sono come una droga!^^)

Elenasama

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Capitolo 4
*** CAP 4 - IL POZZO MISTERIOSO ***


CAP 4: IL POZZO MISTERIOSO

Nel pomeriggio, mentre Kagome era stata trattenuta a scuola per recuperare qualche verifica e lezione e Inuyasha pisolava all’ombra del Goshinboku, Rossana aiutava la mamma e l’anziano nonno di Kagome a spazzare il tempio. Si sentiva bene in quella casa. Era un po’ come ritrovare la sua famiglia. Certo era felice anche per la sua carriera, ma avere qualcuno al tuo fianco,che sia una genitore,un parente e un amico  che ti ama per quello che sei e non per quanto sei famosa era molto più appagante di folle urlanti il tuo nome d’arte. Mentre assaporava questi momenti, una piccola costruzione di legno attirò la sua attenzione. Fuori dalla porta c’era un cartello, ma essendo scritto in giapponese, lingua che sapeva parlare, ma di cui non conosceva bene la scrittura, la curiosa Rossana si sentì autorizzata a ignorarlo. Entrò nella piccola costruzione. Al suo interno non c’era un forte odore di chiuso come supponeva la ragazza ed era anche abbastanza pulito nonostante fosse chiuso al pubblico. Poi lo vide.

Al centro del tempietto c’era un pozzo senza nessun tipo di protezione,profondo qualche metro al quale si avvicinò per guardare dentro. Vi si appoggiò di spalle delusa nel trovarlo vuoto. Poi qualcosa di peloso e soffice strusciò contro le caviglie facendola sobbalzare(buyo….T-T ).Scivolò sul pavimento umido e cadde all’indietro all’interno del pozzo. La ragazza aspettava solo di sentire l’urto, ma questo non avvenne. Qualche misteriosa forza a lei sconosciuta l’accompagnò nella discesa evitandole così di farsi del male.

-OH...me la sono vista brutta!Se mi fossi rotta qualcosa il mio manager mi avrebbe divorata…..-

Ancora non sapeva che questo suo pensiero positivo si sarebbe spezzato una volta uscita dal pozzo.

Ancora non sapeva che lei, come la su amica Kagome, avrebbe visitato l’epoca Sengoku.

La nostra star, allenata grazie alle continue prove e concerti, riuscì a issarsi fuori da pozzo. Ciò che vide per poco non la fece cadere di nuovo al suo interno.

Non era più al tempio di casa Higurashi.

Probabilmente non era nemmeno a Tokio.

Si trovava in una rigogliosa foresta incontaminata che si estendeva ininterrottamente per diversi km sotto a un cielo azzurro senza una nuvola. L’aria era fresca e pura come quella che si trova in alta montagna.

-o mio dio. Dove diavolo sono finita?- Si chiese sbigottita guardandosi attorno. Poi riuscì a scorgere un sentiero poco visibile all’interno dell’intricata foresta. Agendo, come al suo solito, d’impulso decise di incamminarsi per vedere se riusciva a trovare una città o qualcuno che le potesse dare un’indicazione sul luogo in cui era capitata. Inoltratasi nella foresta, si accorse che era più buia di come sembrava all’esterno, perché i rami si erano intrecciati creando una fitta cupola verde, impedendo ai raggi solare di entrare. Inoltre poteva giurare che c’erano degli strani rumori … molto simili a sussurri. E la povera Rossana non sapeva di aver attirato su di se le attenzioni ben poco amichevoli di un essere nascosto nel buio del sottobosco. Purtroppo nonostante continuasse a camminare, non riusciva a scorgere l’uscita da quella foresta.

E poi…

-DANNAZIONE!!-

Si ritrovò di fronte al pozzo da dove era partita. Aveva camminato in cerchio per almeno un paio d’ore. ‘e ora che faccio?qui non c’è anima viva e continuando a camminare come una scema ho tirato fino al tramonto. Tra un po’ sarà buio e sono certa che questa foresta di notte non è un luogo adatto a una schiappa come me.’pensò. Si lasciò scivolare su un tronco e stringendosi le ginocchia al petto comincio a pensare a una soluzione..No lei non avrebbe pianto … aveva passato esperienze molto più massacranti e spaventose per spaventarsi per così poco … era però preoccupata per la reazione di Kagome alla sua scomparsa.

Infatti al di là del pozzo …

-E’ sparita?Come può essere?Come hai fatto a perderla di vista?-

-NON SONO IL SUO CONTROLLORE!-

-Ragazzi calmatevi!urlandovi addosso non risolverete nulla!-intervenne la madre di Kagome per sedare gli animi-Mamma sono preoccupata! lei non solo è una mia amica,ma è anche famosa!e se qualche fan l’avesse rapita?-

-sarebbe un bel guaio…Inuyasha non riesci a seguire il suo odore?-

-sarà un pochino complicato…stanotte è luna nuova. E’già il tramonto e i miei sensi sono ormai umani..-

-non ci resta che aspettare che tu ritorni ad essere un mezzo demone per cercarla..-

-ma mamma! Dovremmo aspettare l’alba … e Ross potrebbe essere in pericolo..-

-figlia mia ricordati che quella ragazza è tosta … non ha nemmeno diciotto anni e guarda quanto è diventata famosa senza aiuti e senza montarsi la testa!vedrai se la caverà fino all’alba…-

-non ne sono molto sicura..- rispose una ormai rassegnata Kagome.

-tua madre ha ragione…se la caverà..—Ormai rassegnati ad aspettare l’alba tutta la famiglia Higurashi si ritirò nelle proprie camere. Anche nell’epoca Sen Goku era scesa la notte..

La nostra Rossana era ancora ai piedi dell’albero quando -oh ma che bel bocconcino. Sei la stessa di questo pomeriggio. Da dove vieni ragazzina?Sei vestita strana…- disse una voce roca e bassa alle sue spalle il cui proprietario stava celato nell’ombra..

Sobbalzando al suono della voce alle sue spalle, Rossana si allontanò dall’albero. L’essere che aveva parlato uscì alla luce lunare..

-AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH- l’urlo lanciato da Rossana riecheggiò per tutta la foresta -ma cosa sei..?-

-ragazzina ma dove vivi?Sono un demone non lo vedi?-Alto almeno un paio di metri, l’essere aveva il corpo era di una tarantola nera e pelosa mentre la testa aveva si una forma umanoide, ma con due chele di ragno al posto della bocca e una moltitudine di occhi rossi…Rossana era terrorizzata….non riusciva a muoversi nonostante una voce nella sua testa urlasse ‘SCAPPA’.

Poi, risvegliandosi dallo stato di shock, si accorse che c’era davvero una voce non sua che le ordinava in modo freddo e perentorio di scappare. Risvegliandosi dallo shock si accorse che di fronte a lei di spalle c’era un ragazzo di circa 25 anni, illuminato in parte dalla luna…

-umana ti ho detto di scappare se non vuoi morire— ripetè il giovane con tono freddo e distaccato. Rossana a quelle parole, scattò in piedi e voltando le spalle al ragazzo corse lontano da li raggiungendo una radura dove si accasciò, per riprendere fiato.

 

 

Ringraziamenti:

Bennyrobin: ti ringrazio!!!spero che il capito ti piaccia e che continuerai a seguirmi e recensirmi!

Grazie a tutti quelli che leggono questa ‘cosa’!spero non faccia poi così schifo!

Elenasama

P.S nel prossimo capitolo arriva lui....^^

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Capitolo 5
*** CAP 5 - SESSHOMARU, IL PRINCIPE DEI DEMONI ***


 

CAP 5 : SESSHOMARU, IL PRINCIPE DEI DEMONI!

Rossana, in ginocchio sul prato della radura in cui si era rifugiata, sentì dei leggeri passi alle sue spalle seguiti da una voce glaciale.

-per essere un’insulsa umana corri veloce..-disse alle sue spalle la voce glaciale di poco prima..

-per salvarmi…anf..la pelle… anf certo che corro veloce…-

Con uno sforzo non indifferente visto il dolore alla milza si alzo e si voltò verso il ragazzo che l’aveva salvata. E pensò seriamente di impazzire. La prima cosa a cui penso fu ’Quanto è bello?’Aveva davanti una specie di dio!Alto,con lunghi lisci capelli colore della luna che incorniciavano il viso più bello che madre natura potesse regalare. Pelle dal candore lunare. Occhi color dell’ambra dal taglio felino,sguardo freddo,altero e affascinate. Sotto ai suoi meravigliosi occhi colore dell’ambra vi erano tatuati due tagli violacei, così come la luna sulla fronte. Alto,fiero e maestoso. Rossana però era anche turbata dalla sua presenza. Sentiva dentro di se che quel ‘ragazzo’ era centinaia di volte più pericoloso del demone-ragno che aveva ‘affrontato’ poco prima. Non riusciva a capire perché avesse quella certezza, ma qualcosa dentro le diceva di fuggire anche da lui. -che hai?sei spaventata?-

Sobbalzando, rispose- N-no…solo che tu…insomma non sei umano vero?-

-ovviamente no…io sono un demone…anche l’essere di prima lo era..ma io sono a un livello superiore-

-oh !Un demone …. cmq grazie per l’aiuto..

- non ringraziare!Ti ho salvato perché tu hai addosso un odore per me alquanto sgradevole….-

-eh???-

-perché puzzi come quello sporco mezzo-demone di Inuyasha?-

‘oh ma questo ha detto che puzzo?e poi come conosce Inuyasha?’

-conosci Inuyasha?-

-purtroppo è il mio bastardo fratellastro..-rispose lui in tono gelido

-ehi Inuyasha è un mio amico e conosce Kagome..quindi evita di chiamarlo bastardo..-

Gelo…ecco ciò che sentì quando il demone si avvicinò, immobilizzandola con il solo sguardo…

‘O kami da vicino è ancora più bello’ pensò Rossana..stava per abbassare lo sguardo intimorita da quel demone tanto affascinante. Ma poi il suo orgoglio le disse di non dargliela vinta!Non doveva mostrargli il suo timore!piuttosto che piegarsi al suo sguardo, sarebbe morta. Allora alzo gli occhi e piantò uno sguardo serio e arrabbiato in quello del demone.

‘guarda questa ragazzina..prima rimane scioccata da un insulso demone ragno e poi osa affrontare,me, Sesshomaru..tsk’ (oh ma come siamo modesti…bagna giù ndme)-vedi di non irritarmi o ti faccio fuori seduta stante-

-tsk….preferirei morire piuttosto che passare un altro minuto con un demone antipatico come te- detto questo, si volto sbattendo letteralmente i suoi capelli addosso a Sesshomaru…che ovviamente non gradi il gesto…Un ringhio..Una folata di vento…e spaventata se lo ritrovò davanti..

‘si è arrabbiato…adesso morirò’.Un altro ringhio…

-come osi voltarmi le spalle misera umana…-Non aveva urlato ma il suo tono l’aveva atterrita…crollò seduta a terra pronta a ricevere un colpo dal demone,pronta alla morte…ma poi

-SESSHOMARU-SAMA!!!RIN L’HA TROVATA!-

Una bambina di circa 6 anni correva incontro felice al demone. Gli si aggrappò alla gamba e lui non la fermò. Rossana era terrorizzata per la sorte della bambina. Quando vide la mano del demone avvicinarsi alla testolina della bimba intervenì-ehi non toccarla!!!!lei è piccola non sa che cosa sei!- poi rivolta alla bimba- allontanati dal li…è peri..- interruppe a metà la frase perché la bambina la guardava male e piangeva -sei cattiva-

-…- Rossana per la prima volta nella sua vita era rimasta senza parole.Cattiva?Ma se quella a cui era aggrappata era la gamba di un demone? La bambina proseguì tra le lacrime - Rin vuole bene a Sesshomaru-sama.Lui è gentile!

Rossana completamente allibita da quelle parole fissò la bambina che senza timore guardava allegra il demone. Fece appena in tempo a pensare ‘ Ah questo e troppo’ che la testa cominciò a girarle e svenne per la troppa stanchezza e per le mille emozioni che aveva provato in pochissime ore!Sesshomaru si era avvicinò alla ragazza pensando fosse morta, per accorgersi che era solo svenuta.Quella ragazzina era parecchio irritante perché osava tenergli testa con quello sguardo fiero!L’avrebbe lasciata lì! In pasto a demoni d’infimo livello,perché non meritava nemmeno la morte per mano del Sommo Sesshomaru.

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Nicole221095: ti ringrazio!Hai visto che finalmente Sesshomaru è arrivato?Spero mi seguirai ancora anche se questo capitolo non mi piace particolarmente!!

Grazie a chi legge!!

Nel prossimo capitolo Rossana mostrerà qualcosa di speciale a Sesshomaru…^^

Il capitolo è un pochino corto.CHIEDO VENIA!

Elenasama

 

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Capitolo 6
*** CAP 6 - SPIEGAZIONI E..CANZONE ***


 

CAP 6: SPIEGAZIONI E..CANZONE

Vento. Rossana sentiva una corrente d’aria fredda che la investiva. Però sentiva anche altro…una fonte di calore sulla parte destra del corpo. Istintivamente Rossana si aggrappò a quel calore così invitante.

-umana cerca di non approfittare della mia pazienza..-

Una voce fredda a lei nota la risvegliò totalmente dallo svenimento e alzando gli occhi vide il mento del demone..la stava portando in braccio da qualche parte. Com’era comoda in quella posizione…

Aspetta. Hai detto IN BRACCIO?

Caldo…un improvviso calore fece diventare rosso tendente al viola il volto della bella pop star

-ehi!!!perchè sono in questa posizione?- chiese irritata da tanta confidenza Rossana per poi pensare ‘non è che è un demone maniaco?(seeee magari ndme)

-sei qui solo perché Rin, la bambina che hai visto, mi ha chiesto di non abbandonarti in mezzo alla radura. Fosse per me, ti avrei lasciato in pasto ai demoni-

-allora avresti dovuto lasciarmi in pasto al demone ragno..mi chiedo ancora perché tu mi abbia salvata-

SDENG… si ritrovò col sedere a terra.

-ahia!!!ehi cerca di stare attento!!! -

Sesshomaru si voltò osservandola impassibile -Comunque grazie per il passaggio!!-disse sottovoce Rossana irritata dal fatto di essere in debito con il demone – comunque tu sei Sesshomaru-sama vero?Ti ha chiamato così la bimba-

-…-

-chi tace acconsente!Io sono Rossana!Senti, potresti dirmi dove sono finita?-

-…-

‘ah.. che pazienza ci vuole con questo…’ -tu non sei di questa epoca, vero?- le rispose una voce gracchiante alle spalle, facendola sobbalzare. Voltandosi si ritrovò davanti a un piccolo demone verdognolo, alto come un bambino di sei anni e molto simile a un rospo, che in quel momento stava scendendo da un drago bicefalo seguito dalla stessa bambina incontrata nella radura.

– e tu chi sei?- chiese curiosa la ragazza -io sono jaken e sono il devoto servitore di Lord Sesshomaru, Principe dei demoni, Signore delle terre dell’Ovest!-

-fiuuu..(fischio) Uh allora è importante come demone!!- ribatté la ragazza con un sorriso ironico

-certo!stupida umana!e vedi di usare un tono rispettoso quando parli con il mio Signore-

Sorvolando la sgarbata risposta del rospaccio chiese-senti, dato che lui-indica Sesshomaru alle sue spalle con il pollice - non mi risponde puoi dirmi dove siamo?-

-Ci troviamo in Giappone..anno 1520… ventitreesimo giorno del mese di Novembre..-

Rossana, allibita dalle rivelazioni del demonietto, si accasciò al suolo, sconsolata -come cavolo sono finita qui?- Jaken guardando il particolare abbigliamento della ragazza chiese,più perspicace del solito -conosci per caso una miko che sta sempre con il bastardo di Inuyasha? – di nuovo ignorò il malevolo appellativo verso il suo amico, preferendo continuare- ti riferisci a Kagome?- il demonietto annuì e proseguì- bene allora sarai sicuramente arrivata qua cadendo in un pozzo. Almeno l’umana che accompagna Inuyasha fa cosi a passare da questa parte- spiegò Jaken.

-oh si!!!il pozzo!! Ci sono caduta dentro nel tempietto a casa Higurashi!Ma quindi conoscete Kagome?- -si Kagome-chan ha medicato tante volte Rin!!lei è gentile!!!-rispose la bimba allegra al fianco di Sesshomaru.- quindi viene qui spesso…ma non mi ha detto nulla…- poi seguendo il filo dei suoi pensieri -oh ma aspetta un attimo….tu…- disse rivolta a Sesshomaru, folgorata – hai chiamato Kagome con il nome Miko e Inuyasha hai detto che era un mezzo demone…che significa?-

- stupida umana! Kagome è una potente sacerdotessa che con i suoi poteri purifica i demoni, mentre Inuyasha è un insulso mezzo demone…padre demone e madre umana..-

-questo è assurdo!Ah senti, guarda che io ho un nome e non sono per niente stupida!!!-

-io direi di si, visto che non ti sei accorta di nulla…-ribattè il demone avvicinandosi pericolosamente alla ragazza - Razza di stupido!!!non vedevo Kagome da due anni!!! Ero a casa su da nemmeno un giorno prima di cadere nel pozzo!!!come cavolo pretendi che io mi accorgessi di qualcosa?-

Quanto era irritante quella ragazzina?Non riuscì a trattenere un ringhio..

‘oh mamma è la seconda volta che mi ringhia contro… sembra un dobermann…mo’ mi ammazza stanne sicura!!!’Sesshomaru irritato dalle parole dell’umana si avvicinava lentamente.‘ora la elimino… nessumo deve mancare di rispetto a me,il grande Sesshomaru’(o signur…quanto è modesto ne?…ndme)

-Sesshomaru-sama!!Perdonatela!!!- gli chiese Rin alle sue spalle distraendolo dalla sua preda dandogli così modo di calmarsi e ricordarsi che c’era Rin e non poteva farla spaventare facendosi vedere mentre uccideva l’umana. Nel frattempo la ragazza aveva alzato lo sguardo su di lui.E fu allora che se ne accorse. Sesshomaru per la prima volta si soffermò sull’aspetto della ragazza. Era guardabile pur essendo un’umana. Era più alte delle donne umane che aveva visto nella sua vita. Aveva anche un bel viso, ma i suoi occhi… quelli lo irritavano...il suo sguardo fiero e senza timore nei suoi confronti!ODIOSA!Ma in fin dei conti aveva tutto il tempo per eliminare quell’umana..magari di fronte al bastardo di suo fratello…si avrebbe atteso… e si sarebbe divertito un po’ a terrorizzare quell’umana insolente…quando avrebbe visto il giusto terrore nei suoi occhi l’avrebbe eliminata….

-che hai da fissare?per stavolta lascio correrere..-avvicinandosi alla ragazza – ma la prossima volta che osi mancarmi di rispetto ti elimino umana-

-Rossana…mi chiamo Rossana… - ribattè la mora guardando il demone fisso negli occhi

-tsk… - rispose il demone allontanandosi e sedendosi su una pietra lontana dal falò che Jaken aveva acceso. Quella ragazza era la prima a fargli perdere così in fretta la pazienza .E se non l’aveva ancora uccisa, era per la presenza di Rin e perché si voleva un po’ divertire con lei.

-Ciao…-disse una vocetta-abbassando lo sguardo Rossana vide la piccola bimba

-Ciao! Tu sei Rin vero?-

-si!Tu conosci Kagome-chan e Inuyasha-sama?

-si sono miei amici e spero che presto vengano a riprendermi…-

-non ti piace stare con Rin, jaken e Sesshomaru-sama?-

-oh certo TU mi sei molto simpatica, ma purtroppo ho tantissime persone,direi milioni che mi aspettano al di là del pozzo…- -Bah!!non dire assurdità… nemmeno il grande Sesshomaru-sama ha tanti sudditi- ribattè un voce gracchiante..

- Jaken-sama vi posso assicurare che nel mondo dal quale provengo, sono in molti a conoscermi…perché sono una brava cantate…- rispose orgogliosa la nigen.

-Davvero? Canti qualcosa a Rin?-

Rossana si voltò verso Sesshomaru e vedendolo perso nei suoi pensieri,pensò che non aveva nulla in contrario -OK!!Nessun problema—

‘tsk non sarà mai a livello delle cantanti yasha’  penso sicuro di se jaken…

Mentre Rossana pensava alla canzone da cantare, Sesshomaru che sembrava del tutto indifferente alla ragazza attendeva anch’egli di sentire la voce della nigen…

-oh si ti canterò una canzone Giapponese che mi hanno recentemente fatto conoscere. Iniziando a battere il ritmo con il piede e schioccando le dita inizio a cantare con voce dolce,ma ugualmente potente

Mamorubeki mono nante                                    

Nayamu mademonaku hitotsu shikanakatta

Sakebi koe no kodama

Munashiku hibiita fukai mori no oku ni

 

Namida o koraerareta riyuu wa

Kasaneta yubi no nukumori no sei

 

Kimi ga inai mirai

Imi nado nai mirai

Nido to hanashitari wa shinai kara

Kimi to nozomu sekai

Mita koto nai sekai

Jikuu o koete haruka tabisuru bokura

 

Shinjitsu no utagoe

Yami ni hibikasete hitotsu mune ni chikau

Todomaru koto wa nai

Arashi no naka demo towa no rakuen made

 

Horobiru koto shiranai tamashii

Meguri meguru sadame da to shitemo

 

Kimi to kakenuketai

Kono sekai no hate mo

Nido to furikaeri wa shinai kara

Kimi to naraba yukeru

Hashiru mugen kidou

Owaranai yume yagate katari tsugerusa

 

Kimi ga inai mirai

Imi nado nai mirai

Nido to hanashitari wa shinai kara

Kimi to nozomu sekai

Mita koto nai sekai

Jikuu o koete haruka tabisuru bokura

 

Jikuu o koete haruka tabisuru bokura

(Kimi ga inai mirai” (Un futuro senza di te) dei Do as Infinity, altro non è che la sigla dell’ultima serie animata di Inuyasha)

 

-BRAVISSIMA ROSSANA-CHAN!che bella canzone-urlò un entusiasta Rin girandole intorno appena la ragazza fini la canzone -grazie piccola…-

‘ehi non era niente male’ penso Jaken, ma ovviamente non avrebbe mai ammesso che un’umana fosse brava in qualcosa – si sei a un buon livello per essere un’umana, ma niente a che vedere con le cantanti Yasha… loro siche sanno incantare con la loro voce soave..non è vero Sesshomaru-sama?- chiese voltandosi verso il padrone al quale era così devoto, per scoprire che si era eclissato poco dopo la fine della canzone della ragazza…

-hai dato fastidio a Sesshomaru-sama con la tua insulsa voce umana… - e Jaken corse via a cercare il suo signore.-Oh affari suoi..doveva dirlo che non voleva che cantassi- Nonostante questa risposta strafottente era rimasta offesa dal comportamento del demone. Nessuno era mai scappato quando lei cantava. Forse la sua voce era insopportabile per un udito super sviluppato come quello dell’youkai?

 Poco lontano da li seduto su una roccia l’affascinante principe dei demoni rifletteva. ‘Quell’umana non ha una voce normale. Una voce così non può appartenere a un’insulsa nigen, è superiore persino alle voci delle yasha del mio palazzo. E anche il suo aspetto fisico è migliore di qualunque nigen abbia mai incontrato. Non può essere semplicemente umana. Mi rifiuto categoricamente di crederlo’.

A questo pensava Sesshomaru prima che un gracchiante Jaken non lo riscosse dai suoi pensieri.

-SESSHOMARU-SAMA!!!Sono dispiaciuto per aver permesso che l’umana cantasse. Non credevo che avesse una voce così fastidiosa alle vostre orecchie- Sesshomaru non lo degnò della benché minima attenzione e ritornò al luogo in cui aveva lasciato le due umane.

Giunto nella radura, dove le due nigen si scaldavano intorno al fuoco, senti Rossana cantare una nenia a bassa voce mentre Rin dormiva beatamente con la testa appoggiata alle sue gambe. Accortasi della presenza del demone, smise di cantare, prese Rin in braccio per adagiarla vicino al fuoco e la coprì. Poi si voltò e guardando quel bellissimo e odioso demone gli disse in tono di sfida e leggermente seccato - Sesshomaru-sama, sono spiacente di aver causato fastidio al suo nobile udito con la mia voce da insulsa umana. Sono sicura che siate abituato a voci più … soavi.. rispetto alla mia. Vi prometto che non canterò mai più in vostra presenza, ma canterò solo per Rin quando vi allontanerete. Almeno fino a quando non tornerò nel mio mondo, dove per mia fortuna la mia voce è molto più apprezzata -

Detto questo,senza aspettare la risposta del demone si sdraiò vicino a Rin, rivolgendo al demone un’occhiata di odio puro per poi voltargli le spalle. Sesshomaru nel frattempo la fissava. Non era del tutto certo di non voler più sentire la voce di quella ragazza. Era rilassante sentirla. Ma doveva fargliela pagare per tutte le volte che gli aveva mancato di rispetto ed era convinto che impedendole di cantare in sua presenza sarebbe stata una bella punizione. Perchè ne era certo. A quella ragazzina piaceva cantare tanto quanto a lui adorava uccidere.

 

 

Traduzione canzone

Cosa dovrei proteggere?

Senza dubbio, c’era solo una cosa

Un pianto rimbombante

Un suono fatto invano nella foresta profonda

 

La ragione per cui avrei potuto trattenere le mie lacrime

era il calore sprigionato quando le nostre dita si toccavano

 

Un futuro senza di te

È un futuro senza significato

Non ti farò mai andare via di nuovo

Il mondo che vedo con te

È un mondo che non avevo mai visto prima

Viaggiamo attraverso il tempo e lo spazio in un lungo viaggio

 

La canzone della verità

Echeggia nell’oscurità come una promessa che ho fatto nel mio cuore

Non mi fermerò mai

Anche se sono in una tempesta, finché non raggiungerò il paradiso eterno

 

L’anima non può mai essere distrutta

Non importa quale destino ci attende

 

Voglio scappare con te

Anche se il mondo sparisse

Non ci guarderemo mai indietro di nuovo

Posso riuscirci con te

Un movimento infinito inizia

Un giorno racconteranno storie su questo sogno senza fine

 

Un futuro senza di te

È un futuro senza significato

Non ti farò mai andare via di nuovo

Il mondo che vedo con te

È un mondo che non avevo mai visto prima

Viaggiamo attraverso il tempo e lo spazio in un lungo viaggio.

 

Viaggiamo attraverso il tempo e lo spazio in un lungo viaggio.

(Testo e traduzione non sono miei ma li ho trovati navigando, mi sembrava doveroso dirlo)

  

 

 

 

 

 


Ringraziamenti:

Nicole221095: grazie per continuare a seguirmi!!!

Grazie a chi legge soltanto!!!^^

Elenasama.

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Capitolo 7
*** CAP 7 - ARRIVANO I NOSTRI!! ***


CAP 7: ARRIVANO I NOSTRI!!


Intanto dall’altra parte del pozzo Inuyasha come tutte le notti di novilunio non riusciva a dormire e attendeva fremente l’alba per cercare Rossana, così da risollevare Kagome che si era addormentata per il troppo piangere. E finalmente eccolo..il primo raggio di sole che annunciava l’alba e la fine del fastidioso novilunio. Inuyasha la sentiva..la forza demoniaca stava tornando pulsando all’interno del suo corpo. Pochi secondi dopo, eccolo ritornare alla sua consueta forma di mezzo demone con le sue orecchie canine e lo sguardo dorato che aveva fatto innamorare prima Kikyo e poi Kagome. Annusò l’aria alla ricerca dell’odore di Rossana. E fu colto dal panico.

-KAGOME!ALZATI ABBIAMO UN PROBLEMA!-Una Kagome assonnata e irritata dalla sveglia poco delicata si voltò verso il mezzo demone con gli occhi aperti a metà e gonfi per il pianto.

-Che hai Inuyasha???AWWW(sbadiglio ndme) e solo l’alba…- poi collegò e balzando giù dal letto urlo - DOV’E’ ROSSANA?ANNUSA!!!!!!--DANNATA HO GIA’ CAPITO DOV’E’!!SEI TU CHE SEI LENTA!!!-

- Dov’è?- chiese in un soffio Kagome fingendo di non aver sentito l’insulto del mezzo demone. Era preoccupata perché Inuyasha sembrava nervoso, come quando presagiva l’arrivo di suo fratello o di un nemico.

-Il suo odore si interrompe nel tempio del pozzo.-

Panico. Kagome faceva fatica a respirare. In pochi secondi era vestita e come un tornado si diresse assieme ad Inuyasha verso il pozzo, dove vennero raggiunti da tutto il resto della famiglia svegliatasi  a causa delle urla dei due ragazzi.

- La situazione è critica-

-Perché…awww… fratello cane?- chiese Sota tra uno sbadiglio e l’altro.

-perché per qualche assurdo motivo lei è riuscita ad attraversare il pozzo. Rossana è nella mia epoca..- rispose l’hayou -O MIO DIO!!- urlò disperata Kagome - sarà stata uccisa da qualche demone…ne sono sicura!!e ora che facciamo?- e si mise a piangere -non piangere stupida!!prima andiamo dall’altra parte e vediamo che le è successo!!!-

Kagome alzò gli occhi velati di lacrime verso il mezzo demone. Lui odiava vederla piangere, adorava troppo il suo sorriso solare, ma avendo la sensibilità di un autocarro non era proprio bravo a consolarla. -va bene…sigh…- rispose la miko asciugandosi gli occhi.

-ora attraversiamo il pozzo e la riportiamo indietro-

-bene!torno subito Inuyasha!-

Detto ciò corse in casa a preparare il solito zaino giallo infilandoci qualche cambio per l’amica, sperando di ritrovarla sana e salva!A quel pensiero s’incupì nuovamente, ma si risvegliò subito perchè era conscia che ogni minuto era prezioso per la sua amica.

- Fhè!Sempre a perdere tempo per quello stupido zaino!-

-Ti lamenti sempre, ma il cibo ninja, soprattutto il ramen ti piace vero?E poi Rossana avrà bisogno del cambio!-

-Brava figlia mia!Pensa positivo!- le disse affettuosa la madre – riportala qui!-

Le due donne si abbracciarono e poi scavalcando il bordo del pozzo, la miko e l’hayou ritornarono nell’epoca di quest’ultimo. Arrivati dall’altra parte raggiunsero,in pochi secondi grazie alla velocità del mezzo demone,  i loro compagni di viaggio: Sango la sterminatrice,Miroku il monaco depravato e Shippo un dolcissimo cucciolo di volpe.

-Divina Kagome,Inuyasha siete finalmente tornati..- disse il monaco avvicinandosi a Kagome e stringendole le mani da bravo maniaco.

- Miroku non abbiamo tempo da perdere con i tuoi scherzi da maniaco..- lo allontanò Inuyasha – ditemi avete per caso incontrato una ragazza strana, con abiti dell’epoca di Kagome in questi giorni?- -no però abbiamo sentito che vicino al pozzo hanno trovato i resti di un demone ragno che terrorizzava il villaggio..aveva già fatto parecchie vittime…- disse Sango

-oddio Inuyasha se l’ha incontrato anche lei sarà sicuramente morta!- ribatté Kagome disperata –

-ma di chi parlate?- - Miroku, devi sapere che una mia amica è riuscita in qualche modo a noi sconosciuto ad attraversare il pozzo ed è arrivata qui..-

-Divina Kagome – le prende di nuovo le mani - questa vostra amica è una Miko come voi?Oppure ha poteri demoniaci?-

-Perché questa domanda bonzo depravato?- chiede stizzito Inuyasha togliendo di nuovo le mani di Kagome strette in quelle del monaco -Caro e gentile Inuyasha…solo chi possiede una forza spirituale elevata o una forza demonica può attraversare il pozzo!- disse tra il saccente e l’ironico il monaco -Oh…non credo la mia amica abbia certi poteri!Oppure se li ha non ne è a conoscenza..- poi Kagome fu attirata dal comportamento di Inuyasha che annusava l’aria. Sniff sniff..

- Inuyasha che hai?-

- Il vento è cambiato. Rossana era vicina al demone ragno, ma è stato eliminato da qualcuno prima che le facesse anche solo un graffio. Infatti non sento altro odore di sangue oltre a quello del demone! Rossana è con chi ha eliminato il ragno…e non è una buona notizia…-

 



 

Nonostante la totale assenza di recensioni io pubblico comunque.Se qualcuno mi dirà che fa pena vedrò di eliminarla.

Comuque il capitolo sopra è corto, ma è solo di passaggio.Nel prossimo Rossana si arrabbierà parecchio...

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Capitolo 8
*** CAP 8 - RITORNO A CASA? ***


 

Cap 8 : RITORNO A CASA?

 

Inuyasha ghermì Kagome e se la issò in spalla con la forza e dopo aver ordinato ai suoi compagni di seguirlo iniziò a correre come un fulmine.

- Inuyasha…cosa succede..dov’è Rossana?Con qualche altro demone ragno?-

-No Kagome..molto peggio..lei è con Sesshomaru..ma è ancora viva..per questo dobbiamo sbrigarci!!-A quel nome la ragazza sbiancò.

Sesshomaru aveva sicuramente sentito l’odore di Inuyasha e Kagome addosso a Rossana e forse si sarebbe trattenuto dall’ucciderla..ma lei sapeva che la sua amica non era capace di tenere la bocca chiusa e sicuramente avrebbe fatto infuriare il demone, scatenandone l’ira. Con una sola conseguenza…

- Inuyasha…dobbiamo raggiungerli il prima possibile..Rossana è molto aggressiva e impertinente se si arrabbia e non credo che tuo fratello gradirà essere insultato da una nigen!!!-

Inuyasha aumentò la velocità seguito da Kirara con in groppa Miroku Sango e Shippo.

Per fortuna il gruppo di suo fratello non era molto lontano..che Sesshomaru li stesse gentilmente aspettando per riconsegnarli la ragazza che era solo un peso per lui?

Nah!!impossibile!!!

Piuttosto suo fratello stava aspettando lui per uccidere Rossana di fronte ai sui occhi. Ma Inuyasha non lo avrebbe permesso.

Non avrebbe permesso che Sesshomaru uccidesse quella simpatica ragazza così amica della sua Kagome.

E finalmente li scorsero. Erano accampati vicino ad un torrente. Purtoppo Kagome aveva ragione. Rossana, rossa in volto per il troppo urlare stava chiaramente litigando con Sesshomaru.

-Kagome appena arriviamo, prendi Rossana e allontati..quella ragazzina è riuscita in poche ore a far perdere il controllo a mio fratello..-

-lo sapevo…non tiene mai chiusa quella boccaccia-

Come era successo qualche anno prima. Ma allora non si trovava di fronte a SESSHOMARU dannazione!Possibile non avesse capito che era pericoloso?si vedeva lontano un miglio!!!

Intanto Rossana sbraitava contro l’hayou -MA QUANTO SEI ODIOSO?Ti ho chiesto dove potrei trovare qualcosa di commestibile!Io non ho un fiuto come il tuo e non conosco questi posti!Dopotutto non ti ho chiesto di portarmi la colazione a letto!- Sesshomaru ribolliva di rabbia. Non riusciva a capire come, ma quella ragazzina lo mandava su tutte le furie appena apriva bocca. Forse perché gli mancava di rispetto..no c’era qualcosa di più. Lei lo irritava tal punto che gli faceva venir voglia di combattere e di uccidere.

-ROSSANA!!!- urlò dall’alto una voce molto famigliare sia al demone che alla nigen.

Fu allora che si accorse che era talmente concentrato sulla ragazza da non vedere ne percepire l’arrivo di suo fratello e il gruppo di nigen al suo seguito.

-oh guarda..il bastardo!!-disse Sesshomaru ghignando -ECCOLO!!DI NUOVO!!TI HO DETTO CHE LUI SI CHIAMA INUYASHA..I-N-U-…coff-

Sesshomaru aveva preso Rossana per la gola troncando i suoi fastidiosi urli -Smettila di urlare mi dai noia- le disse in un sussurro gelido - Appunto….anf..lo facevo apposta..anf--parli anche cosi?e se ti spezzassi il collo?-la ragazza, terrorizzata abbassò lo sguardo. Intanto Inuyasha e Co giunti sul posto assistevano alla scena senza poter intervenire per il rischio di colpire Rossana.

-SESSHOMARU! Basta per favore!Perdonala!Lei è mia amica!- gli urlò una Kagome in lacrime -

-SILENZIO!!!- una voce stentorea echeggiò per tutta la pianura. E si accorsero che proveniva da Rossana. All’interno del corpo della bella nigen si era risvegliato qualcosa di arcano e misterioso. Questa presenza aveva cacciato la parte umana terrorizzata della ragazza e aveva preso il sopravvento. -Rossana che ti succede?-chiese titubante Kagome, avvicinatasi alla ragazza che si trovava ancora nella morsa di Sesshomaru, ma di cui ormai non sembrava più sentirne il dolore.

-Allontanati!altrimenti ti farai molto male!ora questo demone vedrà cosa significa farmi arrabbiare!!!-

Un vento fortissimo cominciò a mulinare nella landa e Sesshomaru finalmente poté vedere di nuovo gli occhi della sua vittima che fino ad allora erano rimasti bassi..erano completamente neri…tranne la pupilla di un azzurro ghiaccio…e anche i capelli stavano mutando colore divenendo di un rosso fuoco che sfumava all’arancio fino al giallo sulle punte..come se la testa della nigen fosse avvolta dalle fiamme. Sentiva anche un’aura dalla natura misteriosa crescere dentro di lei.

Quella potenza non era né demoniaca né spirituale. Aveva qualcosa di arcano -Credi di spaventarmi ragazzina?rimani sempre una nigen..- la ragazzina, grazie a una piccola distrazione del demone, si era liberata dalla presa di e si era avvicinata con il viso al suo orecchio elfico sussurandogli sensualmente

-E’ qui che ti sbagli..e’ un vero peccato doverti eliminare perché sei proprio bello,ma purtroppo detesto chi osa anche solo sfiorarmi con un dito senza avere il mio permesso…sparisci!!!- detto ciò appoggiò la piccola mano sul petto mamoreo del demone e concentradovi un aura di dimensioni pazzesche lo spinse via…

‘Cosa diavolo mi succede..non controllo più il mio corpo. Oddio l’ho spinto via!!Ma come!!Fermati!!voglio uscire’  la mente ‘’normale’’ di Rossana era terrorizzata e cercava di emergere per evitare che l’altra sua parte facesse ancora male a Sesshomaru.Il suo corpo agiva da solo.Ora era atterra in posizione di attacco, come un felino.Poi però il corpo della nigen si rilassò e..-BASTA!!!!- e con questo urlò liberatorio la nostra ragazza tornò normale. Mentre ansimava per lo sforzo di riprendere possesso del suo stesso corpo, i capelli si scurirono tornado del colore di sempre e cosi anche i suoi occhi.

Terrorizzata da ciò che aveva fatto corse, senza accorgersi della sua innaturale velocità, verso il luogo in cui aveva letteralmente spinto Sesshomaru.Il demone era in piedi, vivo ma ferito.

-Sesshomaru-sama?- sussurò una spaventata Rossana.Il demone alzò lo sguardo e avvicinandosi alla ragazza -cosa sei ?- una domanda che la ferì nel profondo. Lacrime calde cominciarono a spuntare dai suoi occhi. Ma fiera, come al solito, alzò il suo sguardo umido e ribattè –Un mostro!!Esattamente come te!Dimentichi che stavi cercando di uccidermi!Mi sono solo difesa!-

Detto questo, si voltò per ritrovare la calma. Nonostante tutto era contenta che Sesshomaru stesse bene. Si era stato antipatico e indisponente verso di lei, ma non era un buon motivo per ucciderlo.

Allora calmatasi, si voltò e sorridendogli disse – scusa per prima non so cosa mi sia preso!Sono felice che tu stia bene-

Calore. Ecco quello che sentiva Sesshomaru quando vide il sorriso aperto e sincero di quella nigen. Lei si stava allontanando. Doveva fermarla in qualche modo.

-Ti sei trattenuta all’ultimo istante. Perchè?-

-Io non sono un’assassina. Sono riuscita in qualche modo a tornare normale prima di…eliminarti-

-Eliminarmi? Non dire assurdità!!-

- smettila di negare l’evidenza!!- Rossana, con la stessa velocità di prima, era tornata indietro e ora affrontava faccia a faccia il demone

–sai benissimo che ti avrei ucciso se la mia coscienza non si fosse ripresa all’ultimo istante!!!- detto questo si allontanò dal demone perché sentiva la rabbia ribollire ancora e non voleva fargli del male.

-Me ne torno a casa!Addio!-

Cos’era? Una strana sensazione. Come se qualcosa dentro di lui urlasse di fermarla.

-Tsk.Era ora!!-

E fu così che Rossana tornò verso la landa dove Inuyasha e Kagome la stavano aspettando.

 

 

 

Grazie a Babydgv,Elfosnape,lady death E Zacurio per avermi aggiunto tra le storie seguite e a giuliettavr89 e Nicole221095 per avermi ‘ ricordata’!!!

Crisan: grazie l’incoraggiamento!!! Visto che ho già messo un altro capitolo?^^ spero gradirai!!!

Elenasama

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Capitolo 9
*** CAP 9 - COSA SONO? ***


 

CAP 9 – COSA SONO?

 

Mentre si dirigeva verso il luogo in cui erano atterrati i suoi amici, si rese conto di una cosa. Aveva lanciato Sesshomaru davvero molto lontano. Ma soprattutto non riusciva a spiegarsi come mai all’andata ci avesse messo pochi secondi a raggiungere il demone, mentre ora al ritorno ci stava mettendo molto di più.

-Ma cosa cavolo sono io in realtà?-

Forse era davvero un mostro. E quindi doveva stare lontana anche da Kagome e dagli altri. Dai suoi fans. Dal suo manager. Tutti erano in pericolo!

Poi li scorse. Erano seduti in cerchio parlottando tra loro, mentre una gigantesca tigre dai denti a sciabola e Ah-un si scrutavano accoccolati poco lontani. Si avvicinò con cautela a testa bassa, spaventata dalla reazione che avrebbero potuto avere i suoi amici. Forse stavano proprio discutendo il modo in cui eliminarla, togliendosi il peso di una minaccia.

-Rossana!Stai bene? – persa nelle sue congetture non si era accorta che Kagome era di fronte a lei. Alzò lo sguardo verso l’amica sicura di vederla terrorizzata, ma si sbagliava. Kagome le stava sorridendo. Fu quel sorriso a far capitolare Rossana.

Si buttò atterra e cominciò a piangere disperata. Tra le lacrime continuava a dire – cosa sono?chi sono?Sono un mostro!-

Kagome inginocchiata di fronte a lei l’abbracciò e le disse – sei la solita Rossana. Tanto forte fuori, quanto debole dentro.Sei la mia amica un po’ strana e disordinata. La mia amica sognatrice. La mia amica che sta di fronte a migliaia di persone, riuscendo a incantarle con la sua voce!Ecco cosa sei!- la ragazza rincuorata da quelle parole così dolci pronunciate dall’amica.

-Ma cosa mi è successo prima?Cos’era quella potenza?Cos’era la presenza dentro di me che mi schiacciava?-

-Non lo so tesoro!- Rossana allontanò l’amica -Kagome io sono pericolosa!Non dovresti starmi accanto!Ho quasi ucciso Sesshomaru che è potente!- - fhe! Se lo eliminavi una volta per tutte, mi facevi un favore!- intervenne Inuyasha –almeno non avrebbe più cercato di uccidermi. Guarda là! Mi sembra che stia bene- disse indicando alla fine della radura dove suo fratello maggiore era appena apparso apparentemente senza nessuna ferita e camminando fiero come al suo solito.

-Si ma il problema è che potrebbe succedere di nuovo!-

-E’ successo perché lui stava cercando di ucciderti!-Intervenne di nuovo Kagome – altrimenti ti sarebbe successo anche nella nostra epoca ogni volta che qualche tuo ammiratore diventava troppo insistente, non credi?- -si forse hai ragione!Ma posso davvero fidarmi di me stessa?E se un giorno perdessi il controllo e ti ferissi?-

Nessuno sapeva dare una risposta. Nonostante tutto erano turbati perché non riuscivano a capire cosa fosse successo a quella ragazza tanto gentile!

Fu allora che intervenne Miroku, fino allora rimasto in disparte insieme a Sango e Shippo.

-E se tornassimo al villaggio per chiedere consiglio alla vecchia Kaede?- Rossana alzò lo sguardo verso il nuovo venuto. Era un bel ragazzo di circa vent’anni con due grandi occhi blu e un buffo codino sulla parte bassa della nuca, vestito con uno strano kimono. Alle sue spalle riusciva a scorgere una bella ragazza, forse della stessa età del monaco, con occhi e capelli castani raccolti in un coda alta, con indosso una tuta aderente e in braccio un dolcissimo cucciolo di demone dagli occhi verdi e una vaporosa coda.

-oh scusate!ragazzi non vi ho presentati!Rossana questi sono Miroku,Sango e il piccolo Shippo-

-Piacere!- dissero tutti all’unisono tranne Miroku che avvicinandosi alla ragazza le prese le piccole mani tra le sue e le disse malizioso – Divina creatura, voi non siete per niente un mostro!Siete una visione talmente affascinante!Volete fare un figlio con me?-

BONK! L’Hiraikotsu di Sango lo aveva, come al solito, colpito in piena testa causandogli la comparsa di un bel bernoccolo!Tutto questo sotto gli occhi, ormai asciutti e addirittura sorridenti.

-Perdonalo ma fa sempre così!Per fortuna non ti ha palpata!-le disse Sango, scorata dal comportamento libertino del monaco.

-oh ma dammi la possibilità di rispondere alla sua gentile domanda!- Sango allibita vide la ragazza avvicinarsi al monaco, prendegli le mani e rispondergli -Signor Miroku sarei felice di fare un figlio con lei,anzi anche cento, ma purtroppo, essendo una ragazza per bene dovrebbe prima sposarmi!!E’ pronto per questo passo?- il monaco a questa risposta sbiancò – no grazie!- e si allontanò sconfitto da una ragazzina, tra le risate divertite dei suoi amici. Rossana, sorridendo, si voltò verso Kagome e le disse –mi riporteresti a casa?-

-Ok!Andiamo!- stavano per incamminarsi quando Rossana si bloccò di colpo. Si voltò verso il luogo in cui c’era Sesshomaru e rimase immobile.-Ross tutto ok? – la ragazza sembrava persa nei suoi pensieri e aveva anche piegato la testa verso destra come se stesse valutando una situazione per lei nuova -no Kagome!C’è qualcosa che si sta avvicinando!Sembra un essere simile a Sesshomaru ma più debole!- -E’ vero adesso la percepisco anch’io!Ma non sembra ostile!Più che altro sembra avere…- -fretta- completò per lei l’amica.

E fu allora che videro una specie di bolla bluastra avvicinarsi in volo a Sesshomaru per poi abbassarsi,scomparire e rivelare la figura di un demone sconosciuto.


Chi è quest’altro personaggio?


Un altro capitolo perché forse domani non riuscirò ad aggiornare…sorry -_-

Grazie a lolle23 per aver aggiunto la mia storia tra le seguite

Per Nicole221095: non ti preoccupare!l’importante è che lasci il tuo commento che è sempre il benvenuto!!!!^^ Elenasama

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Capitolo 10
*** CAP 10 - UNA NUOVA MINACCIA ***


 

 

 

CAP 10: UNA NUOVA MINACCIA


Rossana incuriosita dal nuovo arrivato si avvicinò a Sesshomaru. Il demone la sentì avvicinarsi, ma non si volto verso di lei. Sentiva l’odore residuo delle sue lacrime e non voleva vederla con i suoi occhi fieri arrossati. Non avrebbe sopportato quella visione. Non sapeva perché, ma sapere che quegli occhi, che lo guardavano senza timore e con orgoglio, avevano pianto lo irritava oltre ogni modo.

-Sommo Sesshomaru-

A parlare era stato il nuovo arrivato inginocchiato ai piedi dell’hayou –alzati- disse glaciale il Principe.

Il demone cane si alzò. Si rivelò essere molto bello. Aveva l’aspetto di un ragazzo di 25 anni, come Sesshomaru. Lunghi capelli blu, occhi color del sole. Alto e dal fisico prestante. Mentre Rossana lo fissava, non si accorse che anche il demone la stava studiando con un certo interesse.

‘Questa nigen che sia la compagna di Sesshomaru?Non sento l’odore del principe su di lei!Spero davvero non lo sia perché è davvero bella per essere un’umana’a questo pensava l’hayou.Poi però avvicinandosi a lei notò che il suo viso sembrava famigliare. Come se l’avesse già vista da qualche altra parte.

La ragazza si accorse dell’interesse del demone e ne fu particolarmente imbarazzata. Abituata ai commenti poco carini o del tutto inesistenti di Sesshomaru, non pensava di poter attirare le attenzioni di un demone.

-Allora che sei venuto a fare- avendo visto gli sguardi d’intesa tra l’hayou e la nigen, era intervenuto per interromperlo e per sapere che era venuto a fare.

-Mi perdoni Lord Sesshomaru – disse l’altro – io sono Darius, nuovo comandante delle guardie del palazzo dell’Ovest. Sono qui per richiedere il vostro intervento a palazzo.-

-perché?-

-una nuova minaccia da Nord sta cercando di invaderci. Abbiamo bisogno di voi con la vostra forza e la vostra guida-

-Rossana- la ragazza sobbalzò sentendo per la prima volta il suo nome pronunciato dal demone.’Come suona bene’ pensò – si Sesshomaru-sama? – raggiungi Inuyasha e il suo gruppo- Il demone voleva allontanare la ragazza da Darius. L’interesse malcelato di quel demone verso di lei gli procurava un certo fastidio. Dal canto suo Rossana per una volta pensò di non ribattere e si allontanò.

-Spiega- disse perentorio rivolgendosi a Darius appena Rossana si fu allontanata sufficientemente.

- il nuovo signore del Nord ci ha dichiarato guerra. A differenza del suo predecessore, non ha intenzione di mantenere lo stato di pace. Vuole conquistare i nostri territori per diventarne il signore!Dobbiamo fermarlo!-

- quindi dovrei tornare a palazzo.- detto ciò Sesshomaru si ritrovò a pensare ad una discussione avuta  più o meno cent’anni prima con sua Madre.

FLASHBACK

-Sesshomaru- il ragazzo si voltò verso la madre che lo stava accompagnando verso il portone di uscita – la prossima volta che tornerai a palazzo sarai costretto a sceglierti una compagna. Questa è la mia condizione per farti partire- l’emozione del viaggio e la paura di non poter partire fecero si che il giovane demone rispose senza pensarci –Come volete madre.-

FINE FLASHBACK

-Signore?- Darius riscosse Sesshomaru dai suoi pensieri – cosa ha intenzione di fare?-

-verrò naturalmente! Sappi che quel gruppo laggiù mi seguirà!Anche se non sono demoni, ma insulsi nigen e mio ‘fratello’ mezzo demone, se la cavano nel combattimento. E una di loro è un potente Miko-

-Nessun problema. Ogni sua richiesta è un ordine. Verrà anche la nigen che ho incontrato poco fa?-

Sesshomaru lo fissò con un sopracciglio alzato, al che Darius continuò, -Ho la sensazione di averla già vista da qualche parte, e a palazzo potrei capire dove.--si verrà. – tagliò corto Sesshomaru,poco convinto dalla spiegazione del demone-Ora torna a palazzo! Informa tutti che a breve tornerò!-

Detto questo il demone blu si inchinò e scomparve.

Nel piccolo gruppo di Kagome intanto Rossana, dopo che gli fu spiegata a grandi linee l’avventura che avevano vissuto i suoi nuovi amici fino ad allora, raccontava il poco che aveva sentito.

-Chissà che minaccia sarà..- chiese pensierosa Kagome -Fhè! Tanto a noi che importa!Sesshomaru non ci porterà mai con lui!-Ma si sbagliava. L’hayou si era avvicinato e con il suo solito tono glaciale e privo di emozioni pronunciò parole che lasciarono Inuyasha e il gruppo spiazzato.

 -Preparatevi. Voi mi seguirete a palazzo.- Mentre tutti gli altri erano rimasti allibiti,Rossana si alzò e affrontando il demone disse –COL CAVOLO!Io me ne torno a casa!!Qui non ci sto un momento di più! Qui, soprattutto stando con te, rischio di perdere il controllo e far fuori qualcuno!Se fossi tu non me ne importerebbe, ma di tutti gli altri si!Persino di Jaken!!-

-Tu verrai con me! –

-NO!-

Inuyasha intervenne – Lei non c’entra nulla con questa guerra!Lascia che lei e Kagome tornino nella loro epoca-

-Io non ti lascio Inuyasha - -non dire assurdità!Tu tornerai con lei a Tokio!E non ammetto repliche!-

-Scordatelo – ribattè Sesshomaru, lasciando Kagome a bocca aperta visto che lo stava per dire lei-la tua donna mi serve per i suoi poteri di Miko.Mentre tu – rivolgendosi a Rossana –Darius mi ha detto che a palazzo potresti capire qualcosa su ciò che ti è successo. Non sei interessata?-

Rossana lo fissò truce. L’aveva punta sul vivo. Lei voleva capire chi o cosa era. Sovrastando le urla di Kagome e Inuyasha che litigavano ancora per decidere se permettere alla miko di seguirlo,rispose-Va bene!Verrò a palazzo!Ma devi promettere che mi aiuterai a scoprire qualcosa sulla mia natura- disse puntando l’indice al petto del demone.Sesshomaru non aveva mai promesso niente a nessuno, ma doveva ammettere che era curioso di sapere cosa si celassa dentro all’anima della nigen – Promesso-. Soddisfatta del risultato, Rossana, si voltò per sedare il litigio di Inuyasha e Kagome e raccogliere i loro bagagli per la partenza.

 

 

Ringraziamenti:

Nicole221095: grazie per i complimenti!!

Elenasama

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Capitolo 11
*** CAP 11- VIAGGIO VERSO IL PALAZZO DI SESSHOMARU ***


 

 

 

CAP 11- VIAGGIO VERSO IL PALAZZO DI SESSHOMARU.

 


Prima di intraprendere un viaggio di almeno dieci giorni, per poter raggiungere il palazzo, Kagome Inuyasha e Rossana, fecero ritorno nel presente.

Giunti a casa di Kagome rassicurarono la madre di quest’ultima sulle condizioni di Rossana, avvisandola anche che la ragazza sarebbe tornata nel Sengoku con loro. La donna vedendo lo sguardo deciso dell’ idol decise di non opporsi, nonostante fosse preoccupata per le sorti di quella che considerava una seconda figlia.

Le ragazze recuperarono qualche vestito per il viaggio, la cassetta del pronto soccorso e altre piccole comodità del mondo moderno. Rossana, per un motivo ignoto a Kagome,decise di portarsi anche la chitarra, gli spartiti e un microfono a batterie- Ross non è che poi ti darà fastidio durante il viaggio?- - Al massimo chiederò al gentile Sesshomaru di portarmela!- a questa uscita persino Inuyasha scoppiò a ridere!Pronti i bagagli, si tuffarono di nuovo nel pozzo. Ad attenderli c’erano tutti.

Kagome salì come sempre sulle spalle del suo mezzo-demone mentre Miroku, da bravo cavaliere cedette il suo posto in groppa a Kirara a Rossana – Sango-chan, perdonami se ho rubato il posto del tuo compagno!-

La sterminatrice divenne rossa in volto e rispose balbettando –Lui n-non è il mio compagno..è solo un monaco maniaco!- -o scusa avevo frainteso tutto!- replicò una poco convinta Rossana alzando un sopracciglio ‘tra lei e Kagome nessuna ammetterà mai di essere innamorata!Fhè!Oddio parlo come Inuyasha!’.Le sue congetture furono interrotte da un lampo bianco che le passò vicino scompigliandole i capelli. Sesshomaru li aveva appena superati per mettersi alla testa del gruppo, così da indicargli la via, mentre Rin e Jaken in groppa ad Ah-un affiancavano Kirara.

Viaggiarono per tutto il giorno, attraversando foreste e pianure, senza incontrare nessuno a parte qualche demone minore e qualche nigen che, alla vista di Sesshomaru, scappava a gambe levate. Decisero di accamparsi vicino a delle terme naturali per la notte. Ovviamente Sesshomaru voleva proseguire perché non era minimamente affaticato.

- Sesshomaru, tu non senti la fatica, ma noi sì e anche Kirara e Ah-un!Devono riprendersi dopo averci portato sulla schiena così a lungo!- cercò di spiegargli Kagome.

Ovviamente il demone bianco non la degnò della minima risposta accomodandosi con grazia su una roccia lì vicino, mentre il resto del gruppo preparava l’accampamento per la notte.

Dopo aver acceso il fuoco e aver posto sulla calda fiamma una delle pentole di Kagome colma di zuppa, le ragazze seguite da Rin e Shippo si diressero verso le terme, dove spogliatesi, di immersero nell’acqua calda, così da rilassare i muscoli tesi dal viaggio.

-Ah ci voleva!- esclamò Rossana – è bello essere trasportata da Kirara, ma stare seduta mi ha provocato un mal di sedere- e dicendo questo si massaggiò la parte lesa imitando Miroku, suscitando l’ilarità delle sue compagne.

-Senti Rossana, come mai ha portato la chitarra e gli spartiti?- -oh beh! Non si sa mai quando può venire l’ispirazione per una canzone!E se venisse mentre mi trovo qui, volevo essere sicura di poterla scrivere prima che mi sfugga!- -dopo canti qualcosa per Rin? – la ragazza si rivolse triste alla bambina dicendole– mi dispiace ma ho giurato a Sesshomaru-sama che non avrei più cantato in sua presenza, dato che gli causa fastidio!- -Davvero? Non credevo potesse esistere qualcuno cui non piacesse la tua voce!Non è che hai mal interpretato il suo gesto?- -Kagome!Si è allontanato da me mentre cantavo!Che interpretazione dai a questo?- -Mah mi sembra così strano!!—beh potresti sempre cantare qui no?Lui non c’è fisicamente e anche se credo che sentirà comunque la tua voce, se si arrabbiasse potresti usare come scusa la sua assenza fisica!- disse Sango curiosa di sentire la voce di quella ragazza che ha detta di Kagome era bellissima.

-recupero la chitarra e torno- detto questo, con un’agilità che non credeva di possedere saltò fuori dall’acqua e indossando un accappatoio che si era portata dalla sua epoca si avvicinò di soppiatto all’accampamento. Non si accorse che Sesshomaru aveva già avvertito la sua presenza, grazie al suo fiuto e al suo udito!

-Dove vai?- sentendo quella voce alle sue spalle si voltò – oh mi hai sentita!- poi si ricordò due cose contemporaneamente: primo aveva indosso solo l’accappatoio, secondo faceva un freddo cane fuori dalla calda acqua termale. Istintivamente rabbrividì. Sesshomaru intanto la osservava curioso. Lo strano kimono che indossava la fasciava stretta mettendone in risalto le morbide curve di una ragazza che stava diventando donna. I suoi capelli bagnati emanavano un gradevole profumo di fragola.La ragazza sotto lo sguardo indagatore del demone abbassò lo sguardo, imbarazzata.-Ti ho chiesto dove stai andando.- sempre con lo sguardo basso, la nigen rispose – stavo tornando all’accampamento per prendere la mia chitarra- - perché?- - le altre vogliono che io canti-

Sapeva che Sesshomaru si sarebbe arrabbiato. Lui detestava sentirla cantare. Aspettava solo di sentire il solito ringhio. E invece – datti una mossa. Altrimenti ti ammalerai.- e il demone si allontanò da una Rossana allibita.

Forse Kagome aveva ragione e quella volta nella radura aveva mal interpretato il gesto del demone. Forse lui non era totalmente schifato della sua semplice voce umana.

Con cuore più leggero tornò dalle altre e annunciò che avrebbe cantato per tutti vicino al fuoco.

-E Sesshomaru?-

-L’ho incontrato e dalle sue risposte ho supposto che non gli desse fastidio che io cantassi. Spero solo non mi uccida se la canzone non gli piace!- le ragazze scoppiarono tutte a ridere mentre, uscite dall’acqua e rivestite, si avvicinavano all’accampamento.

Rossana prese la sua amata chitarra, si sedette su un tronco tra Kagome e Sango e iniziò a pizzicare le corde.

Dopo poche note ecco che la ragazza prese un bel respiro e lanciato un veloce sguardo a Sesshomaru iniziò a cantare dolcemente


I always needed time on my own
I never thought I'd need you there when I cry
And the days feel like years when I'm alone
And the bed where you lie is made up on your side
 
When you walk away I count the steps that you take
Do you see how much I need you right now

Rossana chiuse gli occhi e alzò la sua splendida voce

When you're gone
The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you

I've never felt this way before

Everything that I do reminds me of you
And the clothes you left, they lie on the floor
And they smell just like you, I love the things that you do

When you walk away I count the steps that you take

Do you see how much I need you right now

When you're gone

The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you

We were made for each other

Out here forever
I know we were, yeah
All I ever wanted was for you to know
Everything I'd do, I'd give my heart and soul
I can hardly breathe I need to feel you here with me, yeah

When you're gone

The pieces of my heart are missing you
When you're gone
The face I came to know is missing too
When you're gone
The words I need to hear to always get me through the day and make it ok
I miss you

Concluse la canzone alzandosi e con un inchino ringraziò i suoi amici per gli applausi. Chi non aveva ancora sentito la ragazza cantare era rimasto scioccato dalla sua bravura. Persino Kirara aveva ascoltato rapita la canzone. Ciò che fece più piacere alla ragazza fu però la presenza di Sesshomaru: questa volta non si era allontanato disgustato, anzi la stava fissando direttamente negli occhi con uno sguardo indecifrabile che fece arrossire notevolmente la nigen.

‘O ma che mi succede!Solitamente non arrossisco mai!Ma il suo sguardo mi fa sentire cosi strana’

Dal canto suo anche il ghiacciolo Sesshomaru era leggermente turbato. La voce di quella nigen, non sapeva come, lo metteva in agitazione. Gli arrivava in fondo all’anima e questo non riusciva a sopportarlo. Era questo il motivo per il quale trattava quella ragazza così male. Voleva mantenere le distanze.

 

 

La canzone di questo capitolo è ‘When you’re gone’ di Avril Lavigne

 

 

Ringraziamenti:

Nicole221095: è bello vedere che continui a seguirmi e che inserisci una recensione ad ogni capitolo!

Crisan: grazie mille..meno male che finalmente sto iniziando ad ingranare e a migliorare il mio stile!Ah ho cambiato la presentazione seguendo il tuo consiglio!

Elenasama

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Capitolo 12
*** CAP 12 - IL PALAZZO DEL REGNO DELL'OVEST ***




CAP 12 – IL PALAZZO DEL REGNO DELL’OVEST.


Erano già passati quasi dieci giorni e il nostro gruppo era vicino al palazzo. Era ormai il tramonto.

Sesshomaru era stranamente nervoso. Ovviamente questo non traspariva dal suo sguardo che rimaneva sempre freddo. Lo si percepiva per lo più dalla sua aura demoniaca sempre all’erta e anche dai continui litigi con Rossana.

In quegli ultimi giorni di viaggio, senza un motivo ben preciso la offendeva per qualsiasi cosa. La stava, in pratica, usando come valvola di sfogo per il suo nervosismo. I due litigavano per lo più quando Sesshomaru offendeva Inuyasha chiamandolo mezzo sangue o bastardo oppure quando chiamava lei insulsa nigen o stupida umana.

Rossana sapeva che non ce l’aveva con lei, ma purtroppo il suo carattere poco paziente e ribelle la spingeva a rispondere sempre male al demone, provocando così un nuovo litigio.Si era appena concluso l’ultimo battibecco che voltandosi videro un’imponente costruzione davanti ai loro occhi.

Un enorme palazzo si stagliava dinanzi a loro, appollaiato sul versante di una montagna.

Era completamente circondato da imponenti mura, sulle quali camminavano un centinaio di guardie, e da un fossato profondo almeno trenta metri in cui scorreva un’acqua nera.Il gruppo capeggiato da Sesshomaru si avvicinò.

Appena arrivati sul ciglio del fossato il ponte levatoio, si abbassò per permettere al gruppo di accedere a palazzo. Ovviamente tutti i demoni presenti avevano capito dall’odore che il loro signore era tornato.

Ciò che videro al di là del ponte li lasciò a bocca aperta. Il palazzo era di un colore dorato simile alle iridi di Inuyasha e Sesshomaru. Sulla facciata vi erano innumerevoli finestre protette da sbarre di ferro e qualche terrazzo.

Numerose torri si stagliavano contro il cielo di novembre che volgeva oramai al tramonto. Il Palazzo era circondato da un giardino che pareva infinito, con moltissime fontane con statue di varie forme,siepi tagliate con varie forme e moltissimi cespugli di rose.

 Una figura bianca e leggermente evanescente attirò l’attenzione dei nostri amici. Era ferma in cima alla scalinata che portava all’interno del palazzo. Il primo ad avvicinarsi fu Sesshomaru.

- Bentornato figlio mio – disse la demone bianca porgendo la mano – attendevo con trepidazione il tuo ritorno- Sesshomaru prese la mano e baciandola lievemente disse – buongiorno Madre.

La demone rivolse poi il suo gelido sguardo, così simile a quello del figlio, verso il gruppo che lo seguiva.

–Vedo che hai portato con te i tuoi servi – il suo sguardo era fermo su una figura in particolare. La nigen che si trovava direttamente alle spalle di suo figlio e che osservava a bocca aperta il palazzo attirò la sua attenzione. ‘Quella nigen ha un viso famigliare’ pensò la demone

-Non sono servi- la voce del figlio la risvegliò dai suoi pensieri – loro sono venuti per combattere-

-Vorrei sapere che tipo di aiuto possono darci dei nigen e quell’insulso e odioso mezzo demone di Inuyasha- - non vi preoccupate madre. Prima di portarli ho valutato attentamente la situazione-

Ma la Madre non aveva atteso la sua risposta. Lo aveva superato e ora si trovava di fronte a Rossana –Chi sei nigen?- la ragazza era leggermente intimorita da quella demone, ma rispose con voce chiara – Il mio nome è Rossana, Signora, e provengo da un tempo molto lontano dal vostro- aggiunse vedendo che la demone la squadrava.

Dopo qualche minuto in cui le sue donne si fissavano, la demone perse interesse ed entrò a palazzo seguita dal figlio e dal resto del gruppo animali esclusi.’Non ho sentito l’odore di Sesshomaru addosso a quella ragazza. Se fosse stato diversamente l’avrei eliminata’ pensò sollevata la demone.

L’ingresso del palazzo era magnifico. Il pavimento di marmo nero contrastava con il bianco lunare delle pareti illuminate dalle ampie vetrate. Di fronte a loro vi era una lunga scalinata anch’essa di marmo che conduceva ai piani superiori, da dove stava scendendo Darius, il demone a capo delle guardie reali, che aveva avvisato Sesshomaru della nuova minaccia.

Il demone raggiunse i suoi Signori ai piedi della scalinata, inchinandosi -Benarrivato Lord Sesshomaru. Ho fatto preparare tutto per il suo arrivo. Mi sono permesso anche di preparare le camere per il vostro seguito e anche un posto nelle stalle per i vostri animali-

-Bene.Ora accompagnagli nei loro alloggi – disse Sesshomaru – io conosco già la strada per le mie stanze-  detto così se ne andò seguito a ruota da Jaken, senza nemmeno salutare i suoi compagni di viaggio.(sempre il solito simpaticone).

-Come desidera – si avvicinò al gruppo e disse – salve a tutti voi! Mi chiamo Darius, sono il comandate delle guardie Reali di Sesshomaru-sama, vi prego di seguirmi nei vostri alloggi-

Si voltò per risalire la scalinata, rallentando apposta il passo per far si che la sua ‘preda’ lo raggiungesse. Infatti poco dopo la nigen era al suo fianco.

-Il suo nome è Rossana, vero Signorina?- la ragazza lo guardò e rispose sorridendogli – dammi pure del tu.Si mi chiamo Rossana. Mi dispiace che un comandate di così alto grado nell’esercito debba farci da cicerone- il demone si fermò, e sotto gli occhi stupiti dei compagni di viaggio di Rossana, le prese la mano e baciandola disse – non ti preoccupare Rossana..è un grande piacere per me accompagnarti- La nigen arrossì e sentendo i risolini compiaciuti dei suoi compagni, Inuyasha compreso, li fulminò con un sguardo che diceva ‘Dopo facciamo i conti’.

Arrivati al primo piano , Darius guidò le tre ragazze e la piccola Rin verso la quarta porta sulla destra e la spalancò. Uno spettacolo. La stanza, enorme, era tinteggiata con dei toni azzurro pastello. Vi erano quattro grandi letti a baldacchino ognuno con lenzuola e trapunte di un azzurro leggermente diverso dall’altro. Sul pavimento vi erano dei soffici e voluminosi tappeti bianchi mentre vicino alle pareti si trovavano tre giganteschi armadi, sempre bianchi, e due scrivanie del medesimo colore. Le finestre, le cui tende era anch’esse azzurre, erano molto grandi per far entrare la luce del sole e una di queste portava ad un piccolo terrazzo con un tavolino. Sembrava di camminare sulle nuvole in un limpido cielo estivo!

-E’ di vostro gradimento?- chiese titubante Darius vedendo che le ragazze non rispondevano

-CERTO!- urlarono queste all’unisono per poi lanciarsi sui letti che sembravano tanto comodi. Tutte tranne Rossana che si fermò dinanzi al demone e gli disse inchinandosi – Arigatou – contento per la reazione della nigen rispose sorridendo -Dovere- le gli sorrise per poi lanciarsi con Kagome e le altre sul letto!!

Miroku, Inuyasha e Shippo intanto erano appena fuori dalla porta e assistevano stupiti alla battaglia di cuscinate che le ragazze avevano appena iniziato davanti a un demone, senza porsi il benché minimo problema.

-Beh! Direi di andare nei vostri alloggi. Loro si stanno divertendo parecchio!-

Detto questo Darius e aprì la porta di fianco alla camera delle ragazze.

Questa era di medie dimensioni, ma non meno sfarzosa. Il colore dominante era il verde pastello.

Vi erano tre letti, copie perfette di quelli delle ragazze, ma con biancheria verde. Due armadi, una scrivania e due grandi finestre, ma niente terrazzo!

-Bene ora vi do il tempo di sistemarvi. Se avete bisogno di qualsiasi cosa, tirate quella corda vicino al letto di Inuyasha e qualcuno verrà da voi. I bagni si trovano in fondo al corridoio. Siete praticamente soli su questo piano quindi sono tutti per voi- si voltò per andarsene poi aggiunse – avvisate anche le ragazze di questo. Ah potete, dopo aver bussato, accedere alla loro stanza tramite quella porta verde scuro alla vostra destra- il solito monaco depravato si avvicinò alla porta già pregustando il momento in cui fosse entrato per beccare le ragazze mentre si cambiavano. Ma ci rimase molto male. Non c’era la maniglia –ehi ma manca la maniglia!- esclamò Miroku indignato -per questo vi ho detto che dovete bussare!La porta si apre solo dalla stanza delle ragazze-.

Intanto le nostre amiche stavano sistemando i letti disfatti per la lotta e videro solo allora un’altra porta blu, tra i due armadi della parete sinistra. La aprirono e Miroku cascò letteralmente ai piedi di Sango.

-oddio qui c’è la camera dai ragazzi- disse allibita Sango

-Si ho pensato che potreste aver bisogno di loro in caso di pericolo- spiegò Darius – ah prima non vi ho detto che nei vostri armadi troverete qualche kimono- disse rivolto a tutto il gruppo - Dovete sapere che la Signora Madre pretende un abbigliamento rigoroso a palazzo. Come ho detto ai ragazzi in fondo al corridoio vi sono i bagni. Vi pregherei di sistemarvi per la cena, che sarà servita tra un’ora e mezza nella sala al terzo piano. Cenerete con Sesshomaru e tutta la corte  -detto questo si congedò.

-Devo ammettere che ci stanno trattando davvero bene, non credi anche tu Inuyasha? – domandò Kagome al mezzo demone che da quando era entrato a palazzo non aveva aperto bocca –Kagome non credere che sia opera di mio fratello!Lui ci ha portati solo perché gli serviamo. Tutto questo e sicuramente un’idea di Darius ed entrambi sappiamo il perché..- detto questo volse lo sguardo verso Rossana che stava ridendo per uno dei soliti litigi tra Sango e Miroku dopo che questi le aveva palpato il sedere!-si è vero l’interesse di Darius verso Rossana è palese!E sai una cosa? Non credo che a lei dispiacciano le sue attenzioni! - - beh per fortuna non si è presa una cotta per Sesshomaru!- -quella sarebbe una battaglia persa in partenza,anche se ce li vedo insieme– aggiunse saggiamente Kagome.

Le ragazze chiusero la porta comunicante e, tornate in stanza, si gettarono verso gli armadi. All’interno vi erano kimoni di ogni stoffa,colore e modello,sia i più pregiati di seta per le grandi occasioni, sia quelli per tutti i giorni.

Ognuna scelse il suo, compresa la piccola Rin che aveva dei kimono personali.’Questa è sicuramente opera di Sesshomaru’ pensò Kagome e si diressero verso i bagni per prepararsi alla cena, leggermente nervose.



Ringraziamenti

Marrion:sono stra felice che la storia ti piaccia!

Nicole221095:sono felice che mi segui e mi lasci una recensione ad ogni capitolo.Spero che il presente sia di tuo gradimento

 

Grazie a chi ha aggiunto la sua storia nelle seguite e preferite

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La storia ora sarà ambientata a palazzo.Si scoprirà la vera natura di Rossana..e poi...mah...

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Capitolo 13
*** CAP 13 - LA CENA E L'ANNUNCIO DELLA SIGNORA MADRE ***


 

CAP 13 – LA CENA E L’ANNUNCIO DELLA SIGNORA MADRE.

 


Le ragazze erano pronte. Kagome indossava un kimono verde smeraldo, con ricami bianchi, dal motivo astratto, che partivano dal bordo vicino ai piedi per poi risalire per tutta la lunghezza delle gambe e interrompendosi sotto l’obi di un verde più chiaro. I capelli erano sciolti lungo le spalle. Sango indossava un kimono rosso con ricami anch’esso bianchi che però ne ricoprivano interamente il lato destro. L’obi era bianco. I suoi lunghi capelli questa volta erano sciolti tranne i ciuffi davanti che erano elegantemente sollevati sopra le orecchie con due fermagli rossi. Rin indossava un semplice kimono arancione con l’obi giallo e il solito codino spuntava sula sua testolina. Rossana indossava un kimono blu notte con ricami floreali argento che ne ricoprivano tutta la parte sinistra. L’obi era argento per richiamare i ricami. I capelli erano raccolti sulla sommità del capo, sorretti da una moltitudine di fermagli argento. Erano certamente molto belle. O almeno a questo pensavano Inuyasha e Miroku trovandosele di fronte.

I ragazzi indossavano dei kimoni semplici. Inuyasha aveva optato per un kimono verde come quello di Kagome (che coincidenza), Miroku ne indossava uno rosso scuro (altra casualità), mentre il piccolo Shippo ne indossava uno giallo.

Miroku con il suo solito fare da maniaco si era avvicinato alle tre ragazze complimentandosi con loro per la bellezza che irradiavano e cercando come al suo solito di palparle. E ovviamente fu colpito da un’arrabbiatissima Sango. Si diressero tutti insieme al terzo piano.

Giunti di fronte a una gigantesca porta nera di legno massiccio, furono raggiunti da Darius.Il demone era molto affascinante nella sua divisa da militare nera e argento.E ovviamente rimase incantato da Rossana.

-Rossana, questa sera, sei ancora più splendida – le disse in un sussurro per non farsi sentire dagli altri.La ragazza arrossì vistosamente e rispose – Grazie!Anche tu sei molto elegante!-

Darius aprì la porta e si ritrovarono nella sala.

Era decisamente enorme. Le grandi finestre sul lato destro lasciavano vedere il cielo stellato e la falce lunare. Un lunghissimo tavolo era posto al centro della sala e sopra di esso vi erano piatti, bicchieri e posate di pregiata fattura-Come mai tutto questo sfarzo?-chiese Sango allibita da tanta ostentazione di ricchezza -perché questa sera la Signora Madre ha un annuncio molto importante da fare che riguarda suo figlio Sesshomaru - le spiegò gentile Darius.

‘Chissà che dovrà dire’ pensò Rossana curiosa.

Proprio in quel momento, si stavano dirigendo verso il padrone del palazzo. Il povero cuore di Rossana perse un battito quando lo vide. Per l’occasione Sesshomaru indossava un kimono di taglio simile a quello che indossava di solito, ma molto scuro, di un colore strano che passava dal viola,al blu e al nero a seconda della luce che lo colpiva. Non indossava la solita armatura e aveva i capelli legati in una coda alta.La somiglianza con il padre era impressionante, ma questo Rossana non poteva di certo saperlo.Al contrario di Inuyasha,che rimase ne rimase allibito  e per poco non pensò di essere impazzito. Vedendoli avvicinare Sesshomaru, si congedò dal generale con sui stava parlando e li raggiunse.-Vedo che avete seguito i consigli di Darius e mi avete evitato una figuraccia di fronte all’intero palazzo - -fhè!sempre il solito arrogante e antipatico!-  Ribattè Inuyasha.-Secondo voi perché tutti ci fissano in questo modo?- domandò Rossana alle sue amiche, ignara dello sguardo intenso che Sesshomaru le stava rivolgendo.

-Non ne ho idea- risposero Sango e Kagome all’unisono.

- Probabilmente siamo le prime nigen che accedono a palazzo e che sono ancora vive per raccontarlo!- sussurrò Rossana suscitando i bassi risolini delle amiche che volevano evitare di attirare ancora di più l’attenzione. Darius, sentendo i commenti delle ragazze, si voltò verso di loro e disse – vi ammirano per la vostra bellezza, mie signore!- le tre arrossirono e mentre Kagome e Sango raggiungevano il resto del gruppo,allontanatosi per prendere posto, Rossana rimase indietro con Darius.

-ti ringrazio per la tua gentilezza nei nostri confronti, ma non penso ci osservino per la nostra bellezza. Piuttosto credo che siano, come dire, indignati che degli insulsi nigen siano entrati nel palazzo del loro signore e che sia stato proprio lui a portarceli.-

-Forse alcuni di loro la pensano così!Ma ti assicuro che la maggior parte sta parlando di voi, di te soprattutto, in altri termini – e le fece l’occhiolino complice .Rossana afferrò il concetto e ne fu oltremodo imbarazzata. Quel Darius ci stava provando in maniera spudorata!Infatti colse persino l’occasione di sederle accanto durante la cena. Rossana non poteva negare che le facesse piacere, perché quel demone era profondamente diverso da Sesshomaru.Con lui riusciva a parlare di tutto senza che si azzardasse mai ad insultarla sulla sua natura di nigen.Era l’esatto opposto del Signore del palazzo che sedeva a capotavola con la Madre, pochi posti più in là di Rossana.

Rossana e Darius non sapevano che lui stava ascoltando senza ritegno i loro discorsi. Si sentiva un po’ nervoso e infastidito per le attenzioni, ricambiate, che Darius rivolgeva a Rossana, ma nulla di tutte queste ‘emozioni’ traspariva dal suo sguardo che ora fissava intensamente la nuca della nigen, voltata per rivolgere di nuovo la parola al comandate dell’esercito.

Mentre discorreva con Darius, Rossana sentiva uno sguardo insistente sulla nuca e, voltandosi lentamente, si ritrovò a fissare due gelide pozze ambrate. Sesshomaru la scrutata da lontano e Rossana nel suo sguardo lesse rimprovero per le attenzioni che stava rivolgendo a un demone.Lei sapeva che quello sguardo non era dovuto alla gelosia del demone nei suoi confronti, ma piuttosto dal disgusto che provava nel pensare che un demone del livello di Darius potesse essere anche lontanamente interessato ad un’insulsa femmina, per lo più nigen, come lei.Un ombra, che non sfuggì al Principe, attraversò per un attimo gli occhi scuri di Rossana.Poi, però, sorrise radiosa a Sesshomaru, lasciandolo un attimo confuso, e voltandosi continuò a parlare con Darius.

Quella ragazza aveva la capacità non solo di irritarlo, ma anche di confonderlo con i suoi strani comportamenti. Inoltre, nonostante gli costasse fatica ammetterlo, era molto attraente e anche altri demoni la pensavano come lui.E lo esprimevano anche ad alta voce.

Proprio in quel momento uno dei generali stava chiedendo al suo vicino – Comandante Hitoshi, chi è la nigen che discorre con vostro nipote Darius ?- - credo si chiami Rossana. E’ giunta al palazzo al seguito di Sesshomaru-sama. Devo ammettere che è davvero bella. Sarei persino contento se mio nipote la volesse come compagna, nonostante la sua natura inferiore.

A Sesshomaru questi discorsi non piacevano e non se ne spiegava il motivo.

La cena proseguiva tranquilla. I commensali che si erano accomodati nei posti vicino ai nostri amici erano molto amichevoli ed erano per lo più generali anziani che avevano combattuto anche sotto il comando del grande demone cane Ino no Tashio, padre di Sesshomaru e Inuyasha.Infatti riconosciuto quest’ultimo come secondogenito del loro ex-comandante e grande amico, avevano iniziato a raccontare episodi della loro giovinezza. Alcuni erano talmente comici, come quello in cui il ‘grande’ Inu no Tashio era stato beccato completamente ubriaco,mentre cercava di sedurre una delle siepi del giardino tagliata a forma di donna, che i nostri riuscivano a stento a trattenersi dal ridere. Al termine della cena, prima che fosse servito il dolce la Signora Madre, il cui nome era Yamia come li aveva informati uno dei generali, si alzò facendo cadere il silenzio nella sala.

-Vi ho qui riuniti per fare un importante annuncio. Dovete sapere che cent’anni orsono, quando il mio adorato figlio qui presente stava partendo – indicò Sesshomaru che si alzò in tutta la sua eleganza accostandosi alla madre – mi promise una cosa molto importante- tutta la sala era in trepidazione per l’annunciò, così Yamia proseguì – promise che una volta tornato a palazzo avrebbe scelto tra le yasha più potenti e nobili la sua futura compagna. La scelta avverrà tra due settimane, durante un ballo che si terrà qui a palazzo. I presenti sono tutti invitati-

Alla fine del discorso tutta la sala applaudì. Erano molto felici di sapere che presto il loro Principe avrebbe trovato una degna compagna con cui continuare la stirpe dei demoni cane.

Erano tutti felici tranne una persona cui, per quelle parole, mancò un battito. Rossana era l’unica che non applaudiva.

Aveva lo sguardo basso, perso nel vuoto. Non si spiegava il perché, ma quella notizia la rendeva triste, incredibilmente. Solo tre persone si accorsero della sua reazione: una di queste era Kagome che con una gomitata la risvegliò dalla trance, così che anche lei potesse applaudire fingendo una felicità che non c’era.

Le altre due persone che avevano notato il suo comportamento erano il suo vicino di posto Darius e addirittura Sesshomaru, che per qualche motivo a lui sconosciuto, dopo l’annunciò della Madre aveva guardato Rossana, stranamente curioso di vedere la sua reazione. E ciò che vide lo lasciò alquanto perplesso.

Non si spiegava come mai, una ragazza che era così ostile nei suoi confronti, avesse quello sguardo così triste per l’annuncio del suo prossimo matrimonio. Poi aveva visto la donna di Inuyasha darle una gomitata.

Ma Sesshomaru nonostante la vide riprendersi, sorridere e battere le mani, era sicuro che l’alone di tristezza di prima era ancora nei suoi occhi.

Darius dal canto suo era un po’ turbato.

Lo sguardo della bella nigen al suo fianco parlava chiaro: era rimasta distrutta per quell’annuncio. E il motivo poteva essere uno solo: era attratta da Lord Sesshomaru. Ma glielo avrebbe tolto dalla mente e dal cuore a tutti i costi.

Rossana doveva essere SUA!

 

 

O mamma!La situazione si complica. Riuscirà Darius nel suo intento?

Ringrazio chi lascia una recensione.

Scusate se non vi ringrazio uno a uno ma ho fatto un piccolo incidente e portando il collare al collo(modello cane) non riesco a scrivere molto

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Capitolo 14
*** CAP 14 - UNA STRANA NOTTATA ***


 

CAP 14 – UNA STRANA NOTTATA.

 

 

 

 


La cena era finalmente finita. Dopo l’annuncio della Madre, Rossana aveva parlato poco.

 Persino Inuyasha, nonostante la su proverbiale sensibilità di autocarro, se n’era accorto. Tutto il gruppo, Darius incluso, si stava dirigendo al primo piano, la ragazza li seguiva per ultima, in silenzio, a testa bassa e, facendo attenzione, toglieva i fermagli con cui aveva acconciato i capelli.

 Il demone blu si era accorto dello strano comportamento di Rossana e si stava avvicinando per parlarle, ma fu anticipato da Inuyasha che con una scusa portò la ragazza su un terrazzo del secondo piano.

L’hayou chiuse la porta-finestra alle sue spalle e quando fu sicuro che gli altri si fossero allontanati, si voltò verso Rossana – che succede?- -niente Inuyasha, sto bene perché?- - o avanti Kagome mi ha detto che l’annuncio del fidanzamento di mio fratello ti ha turbata,perché? Credevo lo detestassi..- -infatti è così..sono solo delusa..- il mezzo demone la fissava incitandola a proseguire

‘mo’ che m’invento. Manco io so perché sono così abbattuta alla notizia’.Poi ecco l’idea.

-Sono delusa perché lui mi ha trascinato qui promettendomi che mi avrebbe aiutato a capire cosa mi era successo nella radura. Ma se deve preparare un matrimonio e una guerra non manterrà la promessa. Inuyasha, sono preoccupata. Sai, ho sempre saputo che dentro di me c’erano due personalità. Una gentile e debole, l’altra forte e strafottente! E’ grazie alla seconda se sono diventata famosa!Ma ciò che mi è capitato nella radura ha dimostrato che c’è qualcosa d’altro dentro di me..e questo qualcosa mi spaventa- ‘non sta dicendo la verità’ questo pensava Inuyasha

-Fhè!se è solo questa la motivazione ti aiuteremo gli altri ed io! E penso che anche Darius sarebbe contento di avere una scusa per passare del tempo con te. Ovviamente tutto ciò vale se è davvero quello il motivo del tuo turbamento- (come parla forbito Inu!)- -cosa credi che sia gelosa del ghiacciolo?- - mah..- scoppiando a ridere la idol disse – non dire assurdità!comunque grazie Inuyasha!- si avvicinò al mezzo demone e gli stampò un bacio sulla guancia, facendolo avvampare

-torniamo dagli altri o qualcuno si ingelosisce..- - eh?- -niente Inuyasha lascia stare- rispose Rossana scuotendo il capo e trascinando l’amico verso i loro alloggi.

Dopo essersi preparate per la notte, le ragazze e i ragazzi si infilarono sotto le calde coperte.

Kagome, Sango e Rin abituate a dormire ovunque si addormentarono come sassi.Rossana,come al solito, non riusciva a prendere sonno e si girava sbuffando nel letto, ripensando al discorso con Inuyasha.

‘E se fossi davvero gelosa di Sesshomaru?’ questo il pensiero che le attraversava la mente.Poi spazientita ‘ah! Ci rinuncio! Mi alzo !’

La ragazza indossò un paio di jeans, un maglione arancione,le scarpe sportive e un pesante piumino marrone che si era portata dal suo mondo,tanto a quell’ora la Madre era sicuramente nei suoi appartamenti. Prese anche la chitarra e gli spartiti e senza fare rumore uscì dalla stanza. La sua meta: il giardino che aveva visto al tramonto dalla finestra della camera.

Scese al primo piano e aprendo con non poche difficoltà il portone di ingresso uscì fuori.

Svoltò alla sua sinistra e superò un paio di siepi tagliate a forma di animali e alcune fontanelle la cui acqua sgorgava dalle boccuccie dei putti. E lo trovò. Un piccolo luogo incantato.

Siepi di rose multicolore erano poste in cerchio attorno ad una fontana. Questa aveva al centro la statua di una donna bellissima,con in mano un otre da cui fuoriusciva l’acqua. Tra la fontana e le siepi c’erano due panchine.

Rossana si sedette su una di queste e si lasciò cullare dal rumore dell’acqua che scorreva limpida nella fontana.

‘Cosa ci faccio qui? Perché non me ne sono tornata a casa, alla mia vita di sempre?’ a questo pensava ‘ se solo LUI non mi avesse ingannato,promettendomi di trovare la spiegazione alla mia trasformazione ora sarei su un palco a cantare.’.Immersa nei suoi pensieri, con la testa bassa e una mano sulla fronte, simbolo della sua disperazione interiore, non si accorse della figura che si avvicinava dall’altro lato del giardino incantato.

-Al diavolo!- sbottò la ragazza picchiando un pugno sulla panchina di pietra,troncando i suoi pensieri -Eppure stavolta non ho detto nulla- una voce, fredda, le fece alzare la testa e i suoi occhi scuri si rispecchiarono in quelli di Sesshomaru che, silenzioso si trovava di fronte a lei, sovrastandola.

-E tu che vuoi?- chiese acida la ragazza – abbassa i toni, umana, qui sei a casa mia- -eccolo che riparte a chiamarmi umana! Ho già abbastanza problemi, non ho voglia di immolarmi a capro espiatorio per il tuo malumore. Ci si vede!- detto questo fece per alzarsi ma Sesshomaru con una leggera spinta la riportò seduta – ehi!- -perché non sei a letto?Qui fuori non è molto sicuro per una nigen- - oh ti preoccupi per me?Ma quanto sei tenero!So difendermi da sola! E per quanto mi riguarda l’unico pericolo qui per me sei tu! Nessuno degli altri demoni mi ha ancora ringhiato contro! E nessuno di loro ha cercato di soffocarmi o di spezzarmi l’osso del collo..- Per evitare di aggredirla Sesshomaru prese un bel respiro e si sedette sulla panchina vicina.

-Come hai trovato questo posto? – le chiese – l’ho visto dalla finestra- -ti piace?- -è la prima volta che ci vengo, ma..si.. è tranquillo - -per questo ci vengo spesso- rispose lui voltando il viso perfetto verso la nigen – ah..messaggio ricevuto mio signore..- la ragazza si alzò e facendo un ironico saluto militare fece per andarsene –dove vai?- -a cercarmi un altro posto per stare in pace. Se ci sei tu nei dintorni mi deconcentro e non riesco a pensare!- - non sapevo di avere questo ascendente su di te!- -ehi non montarti la testa! Mi deconcentro perché mi irriti!- -siediti!- - non ci penso nemmeno- -Ora!- e la guardò dritta negli occhi. Rossana sostenne il suo sguardo ma, visto che non aveva voglia né di litigare né di morire quella sera, ubbidì.

Dopo alcuni attimi la tensione del quasi litigio scemò e Rossana azzardò uno sguardo in sua direzione. Il demone aveva lo sguardo perso davanti a se. Rossana allora, prese gli spartiti,e con una matita iniziò a scrivere.

I feel like I'm
A million miles away
From myself
More and more these days

Poi si portò la matita alla bocca, mordicchiandola e trovando le parole per andare avanti. E pensando alla confusione che la accompagnava in quei giorni cominciò a scrivere di getto

I've been down
So many open roads
But they never lead me home
And now I just don't know
Who I really am
How it's gonna be
Is there something that I can't see
I wanna understand

Corrugò la fronte per trovare le giuste rime per il ritornello,dopotutto essendo italiana, scrivere in inglese non era facilissimo

Maybe I will never be
Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be
Every part of me

Sesshomaru intanto la osservava attentamente, illuminata dalle torce del giardino e dalla luce lunare. Con quello sguardo concentrato era così dannatamente bella!E per la prima volta il demone si stupì e si spaventò per i suoi strani pensieri. Poi la ragazza, dimentica della presenza demoniaca al suo fianco prese la chitarra appoggiata vicino a Sesshomaru,sfiorando la mano artigliata del demone. Quella era la prima volta che lo toccava.La prima volta che lui sentiva la pelle liscia della nigen senza avere l’intento di farle male. Rossana, però, totalmente concentrata non si accorse del contatto e imbracciando la chitarra iniziò a pizzicare le corde, sorridendo felice, così da trovare la giusta melodia,per scriverla passo passo sugli spartiti che si era portata.

Appena finì si scarabocchiare e cancellare Sesshomaru la risvegliò dalla trance –cosa fai?-

Solo allora la nigen si ricordò della presenza del demone – Oh mi ero quasi dimenticata di te!Forse perché non hai parlato per insultarmi nemmeno una volta. Comunque sto scrivendo una canzone—perché?- -sono una cantante e dovrò pur cantare qualcosa di nuovo ogni tanto no?- il demone la fissava.’Non comprende’ –facciamo così..se vuoi…- era imbarazzata per la richiesta che stava per fare al demone – appena finisco te la canto…se non ti da fastidio..- si aspettava di sentire il consueto ringhio e i soliti insulti invece – va bene- -non manca molto- Detto questo riprese in mano spartiti e testo. Per un’oretta continuò a scrivere,suonare e cancellare, mentre Sesshomaru continuava indisturbato a fissarla.

Finalmente si alzò in piedi e disse – finita!Pronto a sentirla? – Sesshomaru annui. Il demone la fissava. Non capiva perché scrivere quella canzone l’aveva fatta così felice. Quando l’aveva vista sulla panchina appena arrivato nel giardino, era sicuro che fosse triste, anzi distrutta, da un qualche conflitto interiore.

-Ehi ci sei?- chiese la nigen sventolandogli una mano di fronte al viso e sghignazzando -perché sei così allegra ora? - -oh…bhe quando sono un po’ triste o confusa mi metto a scrivere canzoni e mi sento più leggera, perché so che cantando e suonando riesco ad esprimere i miei dubbi-

Il demone non capiva. Lui era totalmente estraneo al modo di pensare di quella ragazza. Forse perché lui non si era mai sentito confuso o triste. Lui era sempre freddo e calcolatore. Sapeva esattamente cosa fare in qualsiasi situazione (come McGuyver!).Prima che potesse fare altre domande Rossana aveva iniziato a suonare la chitarra.

Oh
I feel like I'm
A million miles away
From myself
More and more these days
I've been down
So many open roads
But they never lead me home
And now I just don't know
Who I really am
How it's gonna be
Is there something that I can't see
I wanna understand

Maybe I will never be
Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be
Every part of me ?


mentre cantava guardava il suo unico spettatore direttamente negli occhi. Per una volta tra i due non c’erano diversità, erano solo due esseri viventi, trascinati dalla musica

So I'll try
Try to sort things out
And find myself
Get my feet back on the ground
It'll take time
But I know I'll be alright
Cuz nothing much has changed
On the inside
It's hard to figure out
How it's gonna be
Cuz I don't really know now
I wanna understand

Maybe I will never be
Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be
Every part of me ?
Yeah
I don't wanna wait too long
To find out where I'm meant to belong
I've always wanted to be where I am today
But I never thought I'd feel this way

Maybe I will never be
Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be    
Every part of me?
Every part of me

Alla fine della canzone rimasero ancora un po’ a fissarsi, quasi studiandosi. Rossana, accortasi della situazione, avvampò e abbassò lo sguardo. Sesshomaru dal canto suo era rimasto sorpreso ancora una volta dalla voce della nigen. E oltretutto nessuno dei due era abituato a stare vicino all’altro senza né insultarsi né cercare di uccidersi.

-So che tu non hai capito nulla di quello che ho detto, ma farò tradurre il testo a Kagome in giapponese se vuoi..-  alzò la sguardo verso Sesshomaru che non disse nulla. Si limitò ad annuire e si allontanò.

Rossana si sentì sprofondare. Ancora una volta, nessun commento. Si era allontanato come al solito senza né lodarla né criticarla. Al silenzio avrebbe preferito anche un commento acido.Ma niente.Senza sapere il perché una lacrima solitaria scese sulla sua guancia rosea. Poi si alzò e, raccolte le sue cose, si diresse triste e a testa bassa verso la sua camera.

Sesshomaru in realtà non si era allontanato molto. Era scappato. Per la prima volta in vita sua aveva avuto paura. E di chi?Di una dannata e insulsa UMANA!Come poteva lui, il Principe dei demoni, aver paura di una ragazzina?Eppure era così. Aveva paura di lei perché quando gli stava vicino e, soprattutto quando cantava, lo mandava in confusione!Per quello se ne era andato senza dire nulla. Perchè non sapeva cosa dire. Avrebbe voluto commentare con qualcosa di acido per offenderla, così da alleviare, almeno in superficie la sua confusione, ma non aveva trovato le parole. Non poteva offenderla, era stata brava. E poi mentre pensava a tutto questo, sentì un odore famigliare. Lei stava piangendo. Una sola lacrima, ma per lui bruciava più del fuoco, perché era colpa sua se era scesa macchiando le guance rosee della nigen.

Nessuno dei due si era accorto che li stavano osservando. E gli osservatori, arrabbiati da ciò che avevano visto, erano in due.

Rossana intanto si era infilata sotto le coperte e, mentre le lacrime scendevano ormai senza freno, si addormentò, in mente solo un’immagine: la schiena si Sesshomaru che, ancora una volta, si allontanava da lei.

 

 

 

 

 

 

 

La canzone me l’ha fatta ascoltare la mia sorellina.E’ di Hannah Montana ‘Every Part of me’ e mi sembrava adatta al capitolo….non linciatemi per la scelta….-_-

Rigraziamenti:

Dark angel: grazie per la recensione.Non ti preoccupare aggiornerò comunque perché alcuni capitoli sono già pronti.Cmq mi hanno tamponato in auto…io ero la passeggera e mi son beccata il colpo di frusta…-_-

Razieletta_95: contenta che ti piaccia..ecco un altro capitolo

Nicole221095: grazie mille per essere sempre qui a leggere e a recensire

Sara_sessho: sono felice tu abbia recensito la mia storia visto che non lasci mai recensioni….continua a seguirmi

 

Grazie a chi mi segue e legge soltanto

Elenasama

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Capitolo 15
*** CAP 15 - IL PIANO E L'INIZIO DELLA FINE ***


 

 

CAP 15 – IL PIANO E L’INIZIO DELLA FINE.

 

 


Le due figure che avevano poco prima osservato disgustate la scena tra Sesshomaru e Rossana, altri non erano altri che la Darius e la Madre.

-Questo ‘rapporto’ va fermato sul nascere. Non permetterò a mio figlio di macchiare ancora la nostra stirpe come fece suo padre!- -ha perfettamente ragione Madre. Se volete avrei un’idea per allontanarli definitivamente. - -Spiega- - Io ho intenzione di invitare Rossana al galà di fidanzamento. Deve sapere che lei è una brava cantante. E se dopo che l’avessi invitata, Sesshomaru, la obbligasse a cantare al galà?-

Mentre i due complottavano, la notte scorreva e il cielo si tinse ben presto dei colori chiari dell’alba. Un dispettoso raggio di sole filtrò dalle pesanti tende e colpì in viso la nostra Rossana,che infastidita si svegliò di malavoglia. Poi però un brontolio la costrinse ad alzarsi. Aveva una fame da lupi. Alla cena non aveva mangiato molto perché troppo impegnata a chiacchierare con tutti e a guardarsi intorno. Prendendo il necessario per una veloce rinfrescata e un kimono ‘da giorno’ azzurro si diresse al bagno in fondo al corridoio. Ovviamente i suoi amici dormivano ancora, ma sapeva per esperienza, che i demoni del castello avevano dormito poco o niente ed erano già tutti svegli. Dopo una veloce sistemata uscì dal bagno e mentre sistemava meglio la spazzola nel beauty case andò a sbattere contro qualcuno

-Ahia che botta!- poi alzandosi e rivolgendosi all’altra persona disse- mi scusi ma ero dis…-

Davanti a lei c’era Sesshomaru -…tratta. Buongiorno Sesshomaru-sama..- - Sesshomaru e basta. Perchè sei già in piedi?- -o beh mi ha svegliato il sole entrato da una tenda tirata male!-

‘Ora che faccio…voglio allontanarmi senza che si accorga quanto sono a disagio dopo l’altra sera’

A quel ricordo la ragazza s’incupì, cosa che non sfuggì al demone.

-Come mai quella faccia? - - niente che ti riguardi!Ho solo fame!- fece per andarsene verso destra-guarda che la colazione la servono al secondo piano, terza porta a destra- -lo sapevo!(bugiarda)me lo ha detto Darius(bugiarda di nuovo)!Sto andando a riportare questo in stanza- disse mostrandogli il beauty case – credo che ti aspetterò per evitare che tu ti perda!- -fa come vuoi- ed entrando in camera gli chiuse la porta in faccia.

-Rossana…che succede?- le chiese Kagome con la voce impastata dal sonno- -niente dormi pure!- uscì dalla stanza e Kagome nonostante gli occhi semi chiusi riuscì a riconoscere la figura altera che aspettava la sua amica: Sesshomaru.’Come al mio solito c’avevo visto giusto’ e pensato questo si riaddormentò. Intanto il demone e la nigen stavano salendo le scale l’uno di fronte all’altra. Fu, come sempre del resto, Rossana a rompere il silenzio. Raggiungendo il demone chiese – hai già iniziato i preparativi per la guerra?- - no!mia madre mi sta obbligando a pensare prima al galà del mio fidanzamento!- e per una volta Rossana vide l’espressione del demone cambiare. Era lievemente disgustato.

-credo tu ti debba impegnare per trovare moglie no? Ne va del tuo futuro e della tua felicità-disse la ragazza leggermente atona – tsk..sono solo sciocchezze. Loro vogliono che trovi una compagna per generare un erede maschio. Non c’entrano nulla la felicità e tutte le assurdità di voi umani.-

Alla frase ‘generare un erede maschio’ Rossana sussultò e la sua reazione non sfuggì all’occhio di Sesshomaru. – Cos’hai?stavolta non può essere la fame!ti sei agitata perché ho parlato di generare un figlio? - -no mi sono agitata perché hai parlato di generare un figlio con una persona che non ami ne rispetti. Con una sconosciuta!Questa è una cosa assurda e ingiusta per la creatura che verrà al mondo!- -noi demoni siamo più forti di voi umani e non abbiamo bisogno di sentimenti - -non tutti!Darius è diverso!Lui non è freddo e altezzoso come TE!- -non osare paragonarmi a lui!-.

Mentre discutevano si erano fermati a metà della scalinata e ora Sesshomaru l’aveva letteralmente spinta con una delle pareti vicine. Le stava stringendo il polso destro e i loro sguardi erano fissi l’uno nell’altro.-lasciami mi fai male!- mentre si massaggiava il polso dolorante aggiunse – oltre a non avere sentimenti non mantenete nemmeno le promesse. O forse non mantenete quelle fatte a un’insulsa nigen - e senza degnarlo di uno sguardo se ne andò a fare colazione,anche se ormai la fame era passata. Sesshomaru dal canto suo non si era per niente dimenticato della promessa, ma non aveva tempo per mantenerla. Era un demone, ma anche per lui il giorno durava 24 ore e con la guerra imminente e il dannato galà, faceva fatica a trovare un momento libero persino per allenarsi.

Decise di scendere e di andare al solito posto. Quello che lui senza accorgersene aveva ribattezzato il ‘Loro giardino’.

Si sedette su una delle due panchine e lasciò scorrere liberi i suoi pensieri. Da quando l’aveva salvata dal demone ragno,quasi 15 giorni prima, quella ragazza era entrata come un uragano nella sua testa. L’aveva salvata perché aveva addosso l’odore di Inuyasha..almeno questa era la scusa che si era inventato sia per sé che per gli altri. In verità l’aveva salvata perché la presenza e l’odore di quella femmina gli erano piaciuti fin da quando era uscita dal pozzo. Lui sapeva che apparteneva allo stesso mondo della compagna del suo fratellastro per via di alcuni odori simili che portava con se.Ma doveva conoscere colei che aveva quell’odore e quell’aura così invitante per lui.Poi aveva scoperto che era anche dannatamente bella, quanto sfacciata! E aveva seriamente rischiato di farla fuori, prima che lei si trasformasse e lo allontanasse.

I suoi pensieri furono interrotti dall’arrivo di Darius. Ultimamente la presenza di quel demone lo irritava. Chissà perché. (è proprio vero..più son belli più son lenti!!!)

- Sesshomaru-sama la signora Madre vi sta cercando!-.Senza nemmeno rispondergli, si alzò e si diresse verso le stanze di Yamia. Darius ghignò. Il piano stava avendo inizio.

 

Rossana dopo essersi abbuffata con la colazione, si diresse al giardino sperando di essere sola. Vide in lontananza una figura. Avvicinandosi notò con sollievo che era Darius.

- Darius Buongiorno!- -o buongiorno, splendida fanciulla!Hai già fatto colazione?- -si mi sono letteralmente abbuffata!- -bene..senti avrei una richiesta da farti.. o meglio un invito- -dimmi pure-. Entrambe si sedettero sulla stessa panchina, dove prima c’era Sesshomaru –Vorrei che tu fossi la mia dama per il galà di fidanzamento del Principe - -o ma non credo che una nigen come me possa venire- -ho chiesto e la signora Madre vi ha incluso tra gli invitati su mia richiesta!- -quindi verranno anche gli altri?- -certo! Poi li avviserò!Ma la tua risposta qual è?-.Rossana era convinta di piacere molto a quel demone e visto che NESSUN’ALTRO l’avrebbe invitata –si con piacere- - bene allora farò recapitare nella tua stanza i vestiti per te e le tue amiche!- si alzarono. Rossana si sollevò sulle punte e gli stampò un bacio sulla guancia glabra e liscia –grazie sei sempre così gentile- il demone era incredibilmente arrossito – di niente!E’ un piacere!-.

Appena la nigen fu lontana Darius ghignò di nuovo. Tutto procedeva alla perfezione.

 


Ringraziamenti:
Elfosnape: vedrai che si avvicineranno piano piano..dopotutto parliamo di Sesshmaru-il-ghiacciolo!!!^^

Grazie a chi legge soltanto

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Capitolo 16
*** CAP 16 -NUOVI ARRIVI E L'ORGOGLIO FERITO DI UNA NIGEN ***


 

 

 

CAP 16 - NUOVI ARRIVI E L’ORGOGLIO OFFESO DI UNA NIGEN

 

 


Rossana era abbastanza felice per l’invito ricevuto e aveva avvisato le sue amiche. Kagome si era congratulata, ma la miko sapeva che il cavaliere che Rossana voleva era un altro. Con la sua innocenza di bambina Rin disse – Rossana-chan non va al ballo con Sesshomaru-sama?- Rossana gentilmente, anche se quella domanda l’aveva colpita nel profondo, rispose –no piccolina!Sesshomaru deve scegliere la sua futura moglie durante il galà- -e non può sposare Rossana-chan?- la nigen sprofondò ancora di più. Non poteva dire a quella bambina che il suo eroe detestava gli esseri umani. Kagome accortasi della difficoltà in cui si trovava l’amica rispose per lei – no piccolina!Purtroppo Sesshomaru-sama deve sposare una signora nobile, capisci?- - si ma per Rin non è giusto- - no tesoro non lo è!- aggiunse Sango,voltandosi con sguardo addolorato verso la figura che, guardava, appoggiata alla ringhiera del terrazzo, il panorama senza vederlo.

Rossana in quei giorni aveva volutamente evitato Sesshomaru. Oramai aveva accettato i suoi sentimenti. Era attratta da quel demone dispotico e algido. Non poteva più negarlo. Ma preferiva vederlo il meno possibile, perché sapeva che il suo sentimento non sarebbe mai stato ricambiato.

TOC TOC

Un lieve bussare, la destò dai suoi pensieri e la spinse a rientrare in camera.

Un cameriere era entrato portando 3 pacchi. All’interno vi erano i vestiti promessi da Darius per il galà.All’interno di quello di Rossana c’era un biglietto.

Alla stella più bella che il firmamento mi ha donato.
Darius.

Leggendo il biglietto, il suo umore venne risollevato. Almeno un pochino.

I giorni passavano. Ne mancavono solo 5 al galà e Rossana non aveva più visto Sesshomaru da nessuna parte. Non lo aveva intravisto nemmeno nel ‘giardino segreto’.Era li che si trovava una mattina con la sua chitarra e i suoi spartiti, quando un rumore e un vociare all’ingresso attirarono la sua attenzione. Raccolse le sue cose. Aveva da poco scritto un’altra canzone,ma non c’era nessun Sesshomaru ad ascoltarla. Il trambusto era provocato da 5 carrozze trainate da cavalli demoniaci. Le yasha promesse spose di Sesshomaru erano arrivate.

All’ingresso era raggruppata tutta la servitù del castello,mentre sulla scalinata c’era Sesshomaru con un kimono nero, bello come sempre, e sua madre.

Rossana intravide tra la folla Kagome e gli altri e con non poche difficoltà li raggiunse.

- Fhè!Ecco che arrivano le yasha più snob del mondo per il demone cane più stupido!- -Inuyasha non avere pregiudizi!Magari sono simpatiche!- Rossana allora intervenne – Kagome..devono sposare Sesshomaru..non possono essere simpatiche!- -concordo- disse una voce alle loro spalle. Darius e lo zio Hitoshi erano lì.-Buongiorno Hitoshi-sama!- -buongiorno Rossana.Affascinante come sempre.- e le baciò galantemente la mano vellutata.

-ora devo andare per presentarle..- e detto ciò Darius si dileguò tra la folla con una faccia a dir poco disgustata. In un attimo fu ai piedi della scalinata al fianco di Sesshomaru e Yamia.Iniziarono così le presentazioni. Darius leggeva nomi e paesi su una pergamena.

- Sakura Hanue,del regno di Agorà a Est- una bella Yasha dai capelli verdi

- Kishia Hatuni, del regno di An nostro vicino – un’altra dai capelli blu, molto alta

- Ania Rubinski del regno di Uski , nell’estremo est – una demone tutta bianca con indosso una pesante pelliccia

- Rubina Sima del regno di Sunni, a sud – una demone dai capelli gialli e dalla carnagione scura

- Yaisha Kurata del regno dell’Ovest – una yasha bellissima. Lunghi capelli neri contornavano un viso dal colorito lunare, molto simile a quello di Sesshomaru.Occhi verdi come le fronde degli alberi in estate. Portamento fiero ed elegante.

Due demoni a fianco di Rossana sussurrarono – Eccola!E’ lei la favorita al trono!-

Rossana si sentì sprofondare. Come poteva lei, una nigen anche se bella, competere con una Yasha così assurdamente affascinante? Le yasha quando sentivano il loro nome si inchinavano davanti a Sesshomaru e Madre.

La nostra idol decise che per quella giornata aveva ucciso abbastanza sia il suo cuore sia il suo orgoglio. E così sotto lo sguardo addolorato di Kagome, ritornò nel giardino dal quale era venuta.

Si sedette sulla solita panchina e liberatasi da qualsiasi impedimento, sollevò le gambe fino al petto e abbracciandole vi appoggiò la testa facendo scorrere le lacrime che premevano per uscire da ormai troppo tempo. Non si accorse che quel pianto aveva stuzzicato l’olfatto di Sesshomaru nonostante fosse lontano da lei. Stava di nuovo piangendo e lui sapeva che era di nuovo a causa sua. Ormai sapeva che la nigen sentiva qualcosa per lui, perché ogni volta che si incontravano il cuore della ragazza aumentava i battiti(che udito).

Una volta sistemati i bagagli nei loro alloggi, le Yasha vennero accompagnate da Sesshomaru e Madre a visitare il palazzo.

-Questi sono i giardini- stava spiegando la Madre quando una voce e una melodia attirò la sua attenzione. Si diressero verso il luogo in cui Rossana stava suonando la chitarra e cantando La stessa canzone che giorni prima aveva cantato per Sesshomaru.La madre irritata dalla presenza della nigen, fece chiamare qualcuno per accompagnarla dentro.

Un servo, con sguardo addolorato perché adorava quella nigen bella e gentile con tutti, la fece alzare indicando il gruppo alle sue spalle. Ambra. Ciò che vide furono i suoi occhi ambrati e gelidi fissarla. Distogliendo lo sguardo da lui, notò che le yasha ridacchiavano giulive nella sua direzione.

Decise di raccogliere le sue cose e, mentre fece per andarsene dal lato opposto da cui arrivavano le yasha, il servo, sempre più abbattuto, le disse che per ordine della Madre doveva proprio passare di fronte a loro e scusarsi. Rossana portandosi la chitarra sulla schiena, con la testa alta passò di fianco al gruppo, senza guardare Sesshomaru. Si inchinò di fronte alla Madre e disse – Sono davvero spiacente Somma Madre per avervi disturbato nel vostro giro del palazzo. Chiedo scusa anche alle vostre gentili ospiti – fece per andarsene quando Yamia –aspetta nigen!Non ti sei scusata con mio figlio!- -madre non è…- ma Rossana lo interruppe inchinandosi- chiedo scusa anche a voi Principe Dell’ovest. Posso congedarmi?- alzò lo sguardo verso Sesshomaru.Ciò che il demone vide era odio puro, misto a dolore e orgoglio ferito –si- sussurrò Sesshomaru.Mentre Rossana si allontanava Yaisha, commentò –vedo che ci sono dei volgari nigen a palazzo che ostentano anche un talento inesistente!Non ho mai sentito voce più insulsa e fastidiosa-

Fu un attimo. La nigen aveva appoggiato la chitarra a terra. Ed era tornata su i suoi passi. Ora affrontava faccia a faccia la yasha.

-ripeti ciò che hai detto- - credi di farmi paura nigen?- -sai credevo che voi demoni non aveste sentimenti. Ti informo che l’invidia è uno di questi- -invidia? E di che cosa?Della tua debole e stonata vocetta?- Rossana non rispose. E Sesshomaru sentendo un brivido lungo la schiena,sorpassò veloce le Yasha e ghermì la nigen da dietro allontanandola dalla demone saccente.-Madre allontanatevi da qui- -figlio non stringere una nigen in quel modo è sconveniente-

Poi anche lei la sentì.L’aura della nigen era cambiata.Ora qualcosa di potente si era risvegliato.E lei sapeva a chi apparteneva quella potenza.Si mise di fronte alle Yasha per proteggerle,ma se Sesshomaru non fosse riuscito a  trattenerla per loro era la fine.

-Lasciami dannato!l’ammazzo!come osa insultarmi!-  disse Rossana con voce stentorea.

  Sesshomaru la voltò verso di se. Era ormai completamente trasformata. Il suo orgoglio ferito aveva fatto risvegliare ciò che di strano albergava in lei.

-Riprenditi!.- e la schiaffeggiò. Talmente forte che la ragazza perse i sensi accasciandosi addosso al demone,leggermente soddisfatto da quel contatto. La Madre allora si calmò. Le yasha terrorizzate dall’aura della nigen continuavano a fissare il corpo privo di sensi adagiato tra le braccia del loro futuro sposo.-E quello cos’era? –chiese Yaisha –non vi preoccupate.Il pericolo è scampato.Sesshomaru portala via- . Sesshomaru la prese in braccio e la trasportò nelle sue stanze.‘Quella nigen è molto pericolosa!Sono tornati qui attraverso di lei per la profezia!’La Madre accompagnò le Yasha negli appartamenti reali per offrir loro un the così da calamarle.

Intanto Sesshomaru, davanti agli sguardi increduli di Inuyasha e Co adagiava il corpo inerme di Rossana sul letto.-Dannato che le hai fatto stavolta- -stupido mezzo demone non le ho fatto nulla. Si è trasformata di fronte a mia Madre e alle Yasha- - perché?- -una di loro ha offeso la sua voce.- -non può essere solo questo-. Ma la loro discussione fu interrotta dal gemito di Rossana.

 

Ringraziamenti

Dark angel: dal cartone che dici tu , che tra l’altro adoro anche io, ho preso solo il nome..comunque grazie per la recensione..

Razieletta_95: eh si Sesshomaru è duro di comprendonio…dopotutto è bello,ricco e potente..non si può avere tutto…

Marrion: grazie mille..non ti preoccupare.. essendo dolorante,oltre che senza lavoro, aggiornerò abbastanza di frequente anche perché ho già pronti un po’ di capitoli.Ah pittuosto aggiorna Audacemente Tua e La tentazione veste di nero…le sto seguendo…

Crisan: scusa se non ti ho ringraziato nel capitolo 15..lo faccio ora..Arigatou…^^

Sara_sessho: sono molto felice che tu continui a recensirmi e a seguirmi..grazie

Grazie a chi legge solamente

Elenasama

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Capitolo 17
*** CAP 17 - LA VERITA' SU ROSSANA ***


 

 

CAP 17 – LA VERITA’ SU ROSSANA

 

 


-mmm che male!- si lamentò la nigen accarezzandosi la guancia.-Ma le hai dato uno schiaffo? – chiese Kagome alterata -era necessario per porre fine alla trasformazione- Rossana aprì gli occhi e tutti le furono addosso per sapere come si sentiva. Vedendo che stava bene ed era tornata ad essere la solita Rossana, Sesshomaru si diresse alla porta.

-Fermo- si voltò incontrando lo sguardo pieno di rancore della nigen – uscite per favore.Io e lui dobbiamo parlare- .La ragazza, ancora barcollante, si alzò. Sesshomaru fece per aiutarla, ma con un gesto stizzito la nigen lo allontanò. Uscì sul terrazzo. Prese un bel respiro. Si appoggiò di schiena al parapetto del terrazzo e chiese – ti ricordi perché io sono qui?- -per capire il motivo delle tue trasformazioni-  -esatto! Sei stato tu a trascinarmi qui con la promessa che mi avresti aiutato a capire. Ma ora credo di aver commesso un grave errore a fidarmi di te. Il motivo per cui sono qui è la tua vendetta nei miei confronti. Tu vuoi vendicarti perché ho saputo tenerti testa. Perchè non mi sono piegata di fronte al Principe dei demoni. E così mi hai portato qui. Per farmi deridere dalle tue amichette. Per ricevere sguardi di disgusto da tua Madre e da tutti i demoni che come te non accettano l’esistenza di noi nigen. Sono stanca di tutto questo. Io ho un orgoglio. Ho dei sentimenti che ogni giorno vengono calpestati da chi come te si crede superiore  – contro la sua volontà un lacrima scese, subito asciugata dalla piccola mano della nigen. Di nuovo. Lei piangeva di nuovo a causa sua.-Perché Sesshomaru..perchè vuoi uccidermi dentro?Cosa ho fatto di così grave per meritare tutto questo? – il demone stava rispondendo,il dolore che sentiva quando la vedeva piangere non poteva più essere ignorato, ma una furia entrò nella stanza ponendosi a pochi centimetri da Rossana.La madre di Sesshomaru fissava truce la nigen, che la affrontava come al solito a testa alta.

-Seguitemi- la demone si voltò e seguita da i due si inoltrò nei sotterranei del palazzo.

Rossana vedeva poco in quella tenebra. Allora Sesshomaru,sentendo che continuava a cadere la prese per un braccio e la guidò nei corridoi. Grazie alle tenebre il demone non vide il colorito violaceo che la nigen aveva assunto per l’imbarazzo di quel contatto. Arrivarono davanti ad un portone nero gigantesco,intagliato con figure infernali. La madre utilizzando una grossa chiave spalancò il portone. Rossana crollò a terra, mentre una pulsazione arrivava dall’interno del portone. E poi anche Sesshomaru le sentì. Delle voci chiamavano il suo nome

            Rossana

      Rossana                                                   Rossana                                

Erano sussurri, ma la ragazza era in preda a un terrore senza fine si tappava le orecchie, piangendo e scuotendo la testa – no per favore!Basta!Tacete!SILENZIO!- e le voci cessarono.

All’interno del corridoio delle fiaccole si accesero. Sesshomaru guardò allora Rossana che nel frattempo si era alzata. –stai bene?- -certo!Perchè? – uno dei tuoi occhi non è normale-

Infatti uno degli occhi della nigen, il sinistro, era nero con la pupilla azzurra proprio come quando si trasformava. E anche i capelli erano per metà rossi.-Bene ragazzina!Sembri più forte di quanto pensavo- - cosa intendi madre?- -se non fosse riuscita a far tacere le voci e le immagini nella sua testa a quest’ora sarebbe morta.-beh grazie per avermi avvisata- - se fossi morta io sarei molto più tranquilla.Il tuo potere non è facile da gestire, soprattutto per una nigen!E se sfuggirà al tuo controllo NESSUNO ti fermerà!-Detto questo si inoltrò nel lungo corridoio. Mentre camminavano Yamia spiegò alcune cose – Dovete sapere che al servizio di Inu no Tashio, padre di Sesshomaru e Inuyasha, vi erano addirittura due Kami.Due dei. Una femmina e un maschio, che tra l’altro si amavano. La donna governava il fuoco, l’uomo il vento. Essendo Kami celesti erano totalmente privi di malvagità e combattevano solo se necessario. Un grande spreco di potenza, a mio parere. Comunque poco prima di sparire ebbero un erede maschio che racchiudeva in se i due poteri. A quanto pare anche lui come l’amico dei suoi genitori ha sporcato la stirpe divina con dei nigen.-

-Donna non insultare Inu no Taisho.Tu non sei degna di pronunciare nemmeno il suo nome!- a parlare era stata la presenza che si era risvegliata in Rossana –mi scusi- continuo con la solita voce di nigen – non hai parlato tu.Quello mi ha sempre detestato!Lui preferiva l’altra!Siamo arrivati. Dovete entrare senza di me.- -anche lui?- -i vostri destini sono legati, purtoppo-E cosi la nigen, terrorizzata, e il demone, indifferente, varcano la soglia,metà rossa e metà azzurra, di fronte a loro.

Vennero investiti da un’incredibile potenza. Sesshomaru faceva quasi fatica ad avanzare. Rossana invece stava ferma e mentre quella corrente la investiva, sorrideva con gli occhi chiusi come se essere colpita da quel vento fosse bellissimo.-Finalmente ci incontriamo, Rossana- quella voce lui la conosceva -Padre?- un presenza evanescente apparve. Il fantasma o il ricordo di Inu no Tashio sorrideva benevolo al figlio maggiore e alla nigen al suo fianco.-è un vero peccato non averti incontrato in vita Rossana. Sei bella quanto la mia Izayoi -La nigen arrossì –ma più timida- -Finiamola con queste assurdità!Cosa ci fai Tu qui?- -figlio mio, sono qui per un antico patto- la presenza sospirò – come Yamia vi ha spiegato al mio servizio vi erano due Kami celesti. Erano miei grandi amici e mi hanno aiutato molto nelle battaglie. Erano Caishia e Kuramo. Dea del fuoco e dio del vento. Il patto che ho stretto con loro si basa su una profezia.

Alla destra del demone apparve una figura femminile, sfocata, completamente avvolta dalle fiamme che lambivano il suo corpo senza bruciarla, mentre alla sinistra comparve una figura azzurra i cui vestiti e capelli erano scompigliati da un vento perenne. Furono loro a parlare. La voce dell’uomo era identica a quella che usava Rossana nelle sue trasformazioni, ma meno potente.

Quando il degno erede dell’Ovest, incontrerà sulla sua strada, la discendete dei Kami celesti perduti il mondo collasserà su se stesso per rinascere a vita nuova.

E La donna aggiunse

Ma la rinascita avverrà solo se i due combatteranno insieme come pari.

Pronunciate queste parole le due figure sparirono. -Che significa?- chiese Rossana -Significa che tu, Sesshomaru degno erede dell’ovest, e tu Rossana, discendente dei Kami perduti dovrete combattere insieme contro la minaccia che arriva da Nord per portare il nostro mondo a nuova vita.- - non vorrei essere irrispettosa, ma crede davvero che, noi due, possiamo combattere insieme da pari quando lui mi considera alla stregua di un insetto?- -eh dovrete imparare ad adattarvi. Io ho giurato che avremmo portato ad adempimento la profezia. Sai tu le somigli così tanto- - a chi?- -a Caishia..così orgogliosa, forte, gentile e anche ironica..mi faceva cosi ridere. Ah ovviamente la parte iraconda del tuo carattere è uguale a quella di Kuramo- La figura le si avvicinò –so che ce la farai. Sei nata per questo. E poi io sento cosa ti lega a mio figlio e anche se lui non dovesse ricambiare tu continueresti a provare questi sentimenti per lui.E saranno questi a portarti verso la vittoria- queste parole Sesshomaru non le sentì. Vide Rossana sorridere, imbarazzata, di rimando a suo padre.-Ora passiamo alle cose importanti. I tuoi antenati usavo queste come armi- tese le mani di fronte a se e sulla destra apparve un arco rosso fuoco con la corda arancione,mentre nella sinistra l’elsa azzurra di una spada.Si solo elsa.L’arma era priva di lama.Rossana prese le due armi.Appena le toccò una sensazione di benessere e completezza la invase.Era come se ora la sua mente fosse completamente lucida,mentre prima fosse oscurata per metà da qualcosa..

-.Ehm…come si usano?Mancano le frecce per l’arco e la spada è senza lama.-

-questo sta a voi scoprirlo –(te pareva!)- ora andate-. A queste parole una potente luce bianca li colpì in pieno e si ritrovarono all’esterno del primo portone, quello nero, dove ad aspettarli c’era la Madre.

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Crisan: grazie grazie….^^

Grazie a chi Legge

Elenasama

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Capitolo 18
*** CAP 18 -ALLENAMENTO E LITIGIO ***


CAP 18 – ALLENAMENTO E TRADIMENTI


-vedo che sei riuscita a recuperare le armi. Scommetto che Ino no Tashio ti ha dato una mano vista la sua simpatia per i nigen- -si è vero!Credo di essergli simpatica!Anche se non mi ha detto come usarle!- rispose indicando le due armi – lo scopriremo- disse alle sue spalle Sesshomaru – ah nemmeno per sogno figlio mio!Tu devi scegliere una compagna e devi seguire i preparativi per la guerra!Non hai il tempo per aiutare una nigen!Che si arrangi!- -Madre!Voi sapete benissimo qual è la profezia su di noi vero?- - tutte assurdità!Come puoi tu, Principe dei demoni, essere legato a questa nigen- e rivolse uno sguardo disgustato a Rossana – beh non sono proprio una normale nigen visto che ho poteri divini dentro di me!- -questo non cambia la tua natura di essere inferiore!- - ora basta Madre!Questi sono gli ordini!Dobbiamo capire come funzionano le due armi!Per il galà ci penserete voi, mentre Darius si occuperà, almeno per ora, di preparare l’esercito!-. Detto questo si allontanò da lì seguito da Rossana.-Dannata nigen!Non ti permetterò di rovinare mio figlio!-

Quando uscirono, era stranamente giunto il crepuscolo- ma che cavolo succede al tempo?- -credo che stando in quel luogo sia passato più in fretta!- -oh no l’ora di cena è già passata- disse abbattuta Rossana che era affamata -seguimi- Arrivarono direttamente nelle cucine del palazzo, dove alla vista di Sesshomaru, i servi s’inchinarono e chiesero di cosa avesse bisogno.-Date qualcosa da mangiare a lei!- e se ne andò -oh Rossana-chan sei tornata!- disse uno dei cuochi –cosa ti preparo?-.

Finalmente sazia uscì dalla cucina.-Potevi dirmelo che ti conoscevano- -oh Sesshomaru non dovevi aspettarmi!- -volevo solo dirti che domani mattina presto iniziamo!—agli ordini mio comandante!- e dopo avergli fatto il saluto militare se ne andò nella sua stanza. Non era riuscita a vedere che le labbra del demone si erano increspate in un lieve, E MAI VISTO, sorriso.

Giunta in stanza la ragazza fu aggredita da Rin – Rossana-chan è tornata!- -o Kami che sollievo!dopo che ti abbiamo visto andar via con la Madre così alterata, pensavamo al peggio..-le spiegò Sango.Poi dalla stanza dei maschi sopraggiunse il resto del gruppo. Kagome la sgridò per essere sparita. Poi vedendo Rossana seria decise di chiedere – cosa hai scoperto?-. E Rossana racconto tutto. Mostrò loro le armi e spiegò che doveva allenarsi PER FORZA con Sesshomaru e che questo la infastidiva. Poi disse – Sai Inuyasha..tuo padre ha amato seriamente tua madre. Ha detto che io sono bella come lei. E ho anche scoperto che il mio antenato Kuramo odiava Yamia e adorava Izayoi.- il mezzo demone la guardò con gratitudine-Io vado- -dove se sei appena tornata?- - a fare ciò che amo di più- e presa la sua chitarra si diresse nel solito giardino,dove il suo solito ascoltatore nascosto la stava aspettando.

Intanto Sango e Miroku erano usciti al seguito di Rossana e passeggiavano nei giardini. Rin giocava felice con Kirara e Ah-un nelle stalle e Kagome era sul terrazzo, sola con Inuyasha.-Sono felice che mio padre amasse davvero mia madre- -e io sono felice con te!- -grazie Kagome- - senti ma non dovremmo dire a Rossana che tuo fratello la ascolta di nascosto?- infatti il demone di ghiaccio sedeva sempre al di là dei cespugli di rose che contornavano il giardino segreto per ascoltare la voce delle nigen- no!Voglio che sia lui ad ammettere che quella ragazza è entrata nel suo cuore di ghiaccio!- -sei così dolce, Inu- la miko accarezzò una guancia dell’hanyou facendolo arrossire – se-senti Kagome…io de-devo dirti una cosa importante -.

Nel giardino anche un altro eterno indeciso stava compiendo il grande passo – Sa-Sango de-devo dirti una cosa importante- -io sono innamorato di te!—i due ragazzi anche se in parti diverse del palazzo, avevano pronunciato all’unisono queste fatidiche(e per le ragazze sudate) parole.

Le due ragazze erano rimaste basite dalla dichiarazione, ma come risposta gli saltarono al collo baciandoli.

In quel momento Rossana rientrò e loro si allontanarono arrossendo – ce l’avete fatta?- Kagome annuì imbarazzata –bene allora ringraziatemi- -in che senso?- la nigen appoggiò le sue mani sulle spalle dell’amica, con fare saccente –è un miracolo che finalmente si sia dichiarato,no? - -beh direi di si- -e chi fa i miracoli? - -I kami celesti!- -e allora ringrazia la loro discendenza INGRATA!- e scoppiò a ridere seguita da Kagome e Inuyasha.-Ah comunque Rin mi ha riferito che Sango e Miroku ce l’hanno fatta pure loro!- -ora manchi solo tu Rossana!- -io?ma io non sono innamorata!- e distolse lo sguardo imbarazzato- -o guarda c’è Sesshomaru!- le disse Kagome indicando un punto nel giardino. La idol si lanciò sul terrazzo urlando-dove?- -e poi non sei innamorata!- -Ka-chan ora morirai.- E iniziarono a inseguirsi per tutta la stanza.

Il mattino seguente, come di consuetudine, Rossana era sveglia all’alba. Decise che non avrebbe indossato nessun kimono. Si mise invece alcuni vestiti della sua epoca. Fuseaux fucsia, un maglione, nero, lungo fino a sopra le ginocchia e scarpe sportive. Prese l’arco e la spada e si diresse felice a fare colazione. Mentre scendeva, di ritorno dalla sala da pranzo, vide che Sesshomaru la aspettava all’ingresso accompagnato da una Yasha. Ed era la più odiosa. Yaisha.

-Buongiorno Sesshomaru-sama.Buongiorno Yaisha-sama- e si inchinò –buongiorno- risposero i due. Sesshomaru decise di spiegarle il perché del ‘terzo incomodo ’.-mia madre ha posto come condizione che una delle Yasha presenti a palazzo mi accompagni, se voglio allenarti- -non mi dovete alcuna spiegazione Sesshomaru-sama- -ovviamente- rispose stizzita e altezzosa Yaisha.

Evitando di ribattere Rossana li seguì all’aperto. Ma Yaisha non dermodeva. Voleva a tutti i costi gettare fango sulla nigen –Rossana-sama non credo che il suo abbigliamento sia adatto ad un palazzo!- -mi scuso, ma il kimono non è particolarmente comodo per allenarsi. Mi vesto spesso così quando mi preparo per i miei spettacoli nel mio mondo- -ah siete una geisha?- -no! Una cantante!- -ah nel suo tempo è ritenuta brava da qualcuno?- sentendo la rabbia di Rossana aumentare, Sesshomaru pose fine allo scambio di ‘idee’ tra le due dicendo che erano giunti sul luogo dell’allenamento. Si trovavano in una grande piazza poco distante dalle mura del castello.

-bene! Ora prendi questa spada e vediamo com’è la tua tecnica di base- detto questo le porse una spada con la lama.Rossana inizio a maneggiarla molto bene -non è necessario!Nel mio tempo ho già imparato a maneggiare spade e altre armi.Se questa spada avesse una lama sarei a cavallo!Credo dovrei iniziare col capire come far apparire una lama degna di tal nome no?--ho fatto alcune ricerche ieri.La lama appare solo se sei tu a chiamarla- Rossana alzò un sopracciglio –lasci perdere sommo Sesshomaru una nigen non riuscirà mai a usare poteri divini!- -vedo che siete ben informata su i miei poteri - -certo!Sesshoamru-sama mi dice tutto, vero?-

Il demone non rispose. E questo fece infuriare Rossana perché era come un assenso!!!

-non credo che ciò che mi riguardi debba essere di dominio pubblico Sesshomaru-sama –

-faccio ciò che voglio capito?- il demone le aveva risposto in malo modo. Al che una rabbia incommensurabile crebbe all’interno di Rossana.Ma la trasformazione non avvenne, a parte gli occhi che erano di nuovo neri con la pupilla azzurra.L’elsa della spada che teneva nella mano destra pulsava. Come Tessaiga poco prima ti trasformarsi.E fu allora che una sottilissima lama blu apparve.-Oh!- Rossana fu stupita dall’apparizione facendo così scemare la sua rabbia. E con essa anche la lama.-Credo di capire..- disse pensierosa la nigen –la lama appare quando qualcosa mi porta alla rabbia. Quando qualcuno ferisce il mio orgoglio. Oh beh ora capisco perché devo allenarmi con lei Sesshomaru-sama!Nessuno è più abile nel farmi arrabbiare!- sollevò lo sguardo irato su demone,che era rimasto colpito da quelle parole, ma lo ora ancor di più per il fatto che Rossana avesse già compreso il funzionamento dell’arma.Poi vide che la nigen prendeva l’arco. Era un oggetto molto bello. Completamente rosso,tranne la corda arancione, era finemente  decorato da quelle che sembravano fiamme. Rossana si rivolse direttamente all’arma –e tu come funzioni?- -vedo che i poteri le hanno già fatto perdere la ragione- intervenne Yaisha.Ma uno sguardo fulminante di Sesshomaru la fece desistere dal proseguire. Rossana intanto si era alzata. I suoi capelli erano rosso fuoco come quando si trasformava. Ma i suoi occhi erano gli stessi di sempre. Prese in mano l’arco e, incoccando una freccia invisibile, tese la corda. Poi la videro. Sulla scia della immaginaria tracciata da Rossana era apparsa una sottile freccia rossa, che la nigen scagliò lontano.La freccia di fuoco era molto debole e atterrando su un cespuglio ne bruciacchiò un po’ le foglie. Mentre i due demoni osservavano basiti il cespuglio,Rossana crollò a terra.

-Beh..anf..come primo giorno …anf..non è stato male- Sesshomaru si voltò verso di lei –direi di no- e lei sorrise.Com’era bello quel sorriso pensò Sessomaru.Se Yaisha non fosse stata tra i piedi avrebbe abbracciato la nigen per complimentarsi con lei.-Non è un granchè!Dopo una misera lama e un’insignificante freccia, sei già esausta—Non sono esausta per quello!Sono esausta perché è complicato dosare la forza!Quando ho preso in mano l’arco ho rischiato di perdere il controllo!A differenza che per la spada questo agisce in base ai buoni sentimenti!Amicizia, amore e via dicendo!io ho tanti amici e tante cose belle per cui essere contenta!Perciò la potenza che dovevo controllare era molto alta.L’arco apparteneva sicuramente a Caishia mentre la spada a Kuramo- -devi allenarti per trattenere la potenza.E io posso aiutarti. Ho imparato a dosare la mia forza demoniaca in base all’avversario che affronto. - -grazie- e si stese sul terreno battuto della piazza per riprendere fiato.Per il resto della mattinata Sesshomaru la fece combattere contro demoni di vario livello.Anche se aveva rischiato di abbrustolirne qualcuno e di affettarne qualcun altro, alla fine aveva ottenuto una lama e una freccia di discrete dimensioni. Era completamente esausta!E se pensava che doveva anche tornare a palazzo le veniva voglia di urlare, visto che era abbastanza lontano. Yaisha li aveva lasciati un’ora prima per andare a pranzo con la Madre dopo aver insistito perché Sesshomaru la seguisse. Erano completamente soli.Il demone dal canto suo aveva capito che la nigen era senza forze, ma non aveva intenzione di aiutarla se non fosse stata lei a chiederlo.

Rossana fece per alzarsi una decina di volte, ma puntualmente ricadeva a terra. -Aiutami.- -perché?- voleva divertirsi un po’ a stuzzicarla -non riesco a reggermi in piedi!- -no- e mentre si stava allontanando, sentì un flebile ‘per favore’ alle sue spalle. Quella nigen era più simile a lui di quanto pensasse e forse era questo il motivo per cui non andavano d’accordo. Si voltò e tese la mano artigliata verso di lei. La ragazza la ghermì riuscendo a sollevarsi, per poi finire direttamente tra le possenti braccia del demone. Questo improvviso contatto fece rabbrividire entrambi –scusa- -la situazione è più grave di quanto pensassi- -mi dispiace ma le gambe non rispondono ai miei comandi. E’ come se non le avessi- Ma il demone non si riferiva a quello. Si riferiva a ciò che aveva sentito per quel contatto con la nigen.Brividi avevano percorso il suo corpo marmoreo e il suo profumo,così vicino, gli aveva fatto perdere per un attimo la ragione. La sollevò senza fatica, prendendola in braccio ’questo si che è imbarazzante’ pensò la nigen.

-Non credo sia il caso che ci vedano così- disse al demone –non sono affari che li riguardano- -ma riguardano me!Se ci vedono così gireranno strane voci, come quando sono arrivata qui! - -cioè?-

-credevano tutti che io fossi… ehm…la tua…ehm..amante- e arrossì. Capelli compresi. Sesshomaru era allibito da quella dichiarazione. Doveva ammettere che ogni tanto aveva pensato a Rossana come amante, anche se sapeva che lei sarebbe morta piuttosto che stare con lui. Ci pensava soprattutto quando indossava qualche sfacciato vestito della sua epoca. Come quel giorno. Appena l’aveva vista scendere le scale vestita a quel modo,con i fuseaux che la stringevano, pensava di non riuscire più a trattenersi. Per fortuna la presenza di Yaisha lo aveva fermato.

Erano arrivati a palazzo. Nonostante gli sguardi stupiti dei demoni, Sesshomaru non li degnò della minima attenzione. Rossana invece era di nuovo rossa come prima.Arrivati alla stanza la trovarono vuota. Gli altri probabilmente erano a pranzo. Rossana si stese sul letto. Sesshomaru stava uscendo quando si ricordò della ‘commissione’ per sua madre- Rossana, mia madre ha un ordine per te- -eh?- -devi cantare al galà.- La nigen si sedette di colpo sul letto e urlò –COSA?non ci penso nemmeno!Io non sono una sua suddita!E poi- arrossì- ho già un invito!- -annullalo!- -non posso!Darius mi ha già regalato il kimono per la festa- ‘Darius..di nuovo quel dannato demone’ pensò Sesshomaru.-Per favore!Chiedi a tua madre di trovare qualcun altro!Dopotutto molte yasha credono che io canti male!Per favore- Sesshomaru la guardò. Era cosi carina mentre lo supplicava in ginocchio sul letto con le mani giunte in preghiera – no!E’ un ordine!Obbedisci!E’ la sua condizione per te se vuoi allenarti!!- Rossana ora si stava infuriando.-IO non obbedirò mai a tua madre!Non è colpa mia se il mio futuro è legato al tuo!Fosse per me ora me ne starei nel mio tempo e cantare! Ma sono qui perché è il mio destino!Ma né tu né tua madre potete obbligarmi a fare qualcosa che non voglio! - - tu lo farai!senza lamentarti!- -no!- il demone si avvicinò –vuoi smettere di allenarti?-La ragazza ci pensò su. Doveva dominare il suo potere se voleva vivere una vita normale.

-No non voglio smettere. Obbedirò agli ordini Sesshomaru-sama- disse a calcando la voce soprattutto sul modo di chiamarlo – ma sappia una cosa,Principe - - si avvicinò al demone e con sguardo di solo odio continuò – io vi odio, come non ho mai odiato nessun’altro!Odio il suo carattere,il suo modo di guardarmi dall’alto in basso, il suo sentirsi superiore. Detesto il suo volermi sempre ferire.Detesto anche il solo guardala in faccia.- -ora basta!- disse il demone sbattendola violentemente contro il muro –non mi importa nulla se mi odi o ti faccio schifo!Tu sei la MIA ARMA! Ti batterai per me! E d’ora in poi obbedirai a qualunque mio ordine senza discutere altrimenti ti eliminerò come avrei già dovuto fare appena ho posato il mio sguardo sul tuo disgustoso viso - Liberandosi €dalla presa di Sesshomaru scappò via da quella stanza, da quel demone che l’aveva fatta cadere ai suoi piedi per poi ucciderla dentro, scappò da un dolore senza scampo. Con una velocità assurda si allontanò da palazzo,fuori dalle mura –Sesshomaru io ti odio. Bugiardo!Traditore!- .E pianse. Pianse per un amore che non sarà mai corrisposto.

Mentre Rossana piangeva da sola tutte le sue lacrime qualcun’altro era allegro più che mai.

-Bravo Darius!Il tuo piano ha funzionato! - e scoppiarono entrambi in una sadica risata.





Ringraziamenti:

Dark Angel : ti ringrazio per tutti i complimenti..*me arrossisce O////O*

sara_sessho: sono onorata dell'attenzione che dedichi alla mia storiella...lasci una recensione a capitolo...*me ora commossa T-T*

Marrion: darò un occhiata anche alle altre tue storie.Grazie per la recensione

 


Eh.. i nostri due amici non sanno proprio andare d'accordo....-_-

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Capitolo 19
*** CAP 19 - IL GALA' ***


 

 
CAP 19 –IL GALA’

 


I giorni passarono. Ne mancava solo uno al galà. Rossana era letteralmente distrutta sia fisicamente che moralmente. Da quella famosa litigata erano già passati tre giorni. Lei e Sesshomaru continuavano ad allenarsi, accompagnati dalle yasha, ma non si rivolgevano la parola a meno che non fosse necessario. Anche se la sera era distrutta tra le prove per il galà e gli allenamenti, non chiedeva più aiuto a Sesshomaru.Era lentamente e dolorosamente ritornata ogni sera a palazzo con le sue gambe malferme,rischiando più volte di cadere. L’unica cosa buona era che dormiva tutte le notti senza sognare. Sapeva che questo era un bene,altrimenti avrebbe sicuramente sognato, ogni singola notte, il litigio con Sesshomaru.

Era fortunata ad avere almeno Darius al suo fianco (ma questo quanto è odioso?-_-). Ogni tanto la veniva a prendere agli allenamenti trasportandola in braccio al posto di Sesshomaru, che osservava stizzito la scena: dopotutto un altro osava toccare la sua arma. E poi il demone blu non si era offeso per il bidone di Rossana al galà. Non era colpa sua. Gli ordini della madre non si discutevano. Le aveva anche permesso di indossare il kimono che gli aveva regalato.

Finalmente la sera del galà era giunta. Rossana aveva convinto la madre a farle utilizzare quello che lei aveva definito ‘lo strano aggeggio’.Si trattava del lettore dvd portatile che Kagome aveva portato dal futuro per permettere a Sango e Miroku di vedere il concerto di Rossana.

Infatti la sterminatrice e il bonzo lo avevano visto. E Miroku era svenuto un paio di volte, con il sangue che gli colava dal naso, quando Rossana indossava qualche completino molto –ino oppure quando ballava..il solito maniaco insomma.

Il dvd di Kagome era super moderno e permetteva, se lo si sapeva usare, di isolare la musica dalla voce e dal casino dei fans. (non so se esistano lettori così). Così la nostra Rossana aveva le basi per cantare a anche il microfono a batterie.

Sesshomaru fino ad allora non l’aveva spiata mentre cantava.Voleva vedere cosa era riuscita a fare.

Le nostre donne erano finalmente pronte.

Kagome indossava un kimono blu notte con dei ricami azzurri,come l’obi.Per l’occasione si era fatta acconciare i capelli. Li aveva alzati in un raccolto molto elegante, impreziosito da perline blu e azzurre.Sango indossava invece un kimono viola molto scuro con ricami di un viola più chiaro, il cui colore era richiamato dall’obi e dai numerosi fermagli che raccoglievano i lunghi capelli della sterminatrice.Rin quella sera sarebbe rimasta in camera assieme a Shippo.Inuyasha indossava un kimono argento con ricami blu, mentre Miroku uno blu con ricami azzurri.

Nessuno di loro aveva visto Rossana. La madre l’aveva rapita più di un’ora prima. Voleva che fosse vestita,pettinata e truccata dalle sue schiave personali, per evitare qualche figuraccia. Così facendo non sapeva di compiere un errore madornale.

Gli ospiti erano ormai giunti tutti all’interno della sala al terzo piano.Non era la stessa della cena.Questa era molto più grande.Al centro c’era il palco dove Rossana avrebbe cantato.Era circolare così da permettere alle varie coppie di danzarle attorno.La pareti sembravano dipinte con l’oro puro. Tre sontuosi lampadari illuminavano quasi a giorno l’interno della sala,alla cui fine vi era un tavolo immenso pieno di leccornie e bevande.Le tre enormi finestre davano su dei terrazzi da cui si poteva ammirare la luna.

La madre salì altezzosa sul palco, seguita da Sesshomaru.Lei indossava un bellissimo kimono rosa di seta con ricami viola,come l’obi.I capelli colore della luna erano sciolti. Sesshomaru invece indossava un kimono nero con ricami bianchi.I capelli sciolti.–Buonasera miei ospiti!Vi ho invitato questa sera affinché conosciate chi sarà la yasha a regnare su di voi al fianco di mio figlio Sesshomaru.E ora eccole.

- Sakura Hanue,del regno di Agorà a Est- la bella Yasha dai verdi capelli indossava un kimono giallo canarino con obi arancio.

- Kishia Hatuni, del regno di An nostro vicino – con kimono rosa intenso con obi blu come i suoi capelli.

 - Ania Rubinski del regno di Uski , nell’estremo est – kimono nero in contrasto con la sua figura totalmente bianca, con obi bianco

- Rubina Sima del regno di Sunni, a sud – kimono rosso fuoco e obi giallo

- Yaisha Kurata del regno dell’Ovest – l’odiosa yasha indossava un kimono verde pastello molto elegante con obi di un verde più scuro,così da richiamare il colore dei suoi occhi.

Le yasha erano entrate una a una sentendosi chiamare e inchinandosi di fronte agli ospiti,che applaudivano alla loro bellezza.

-Visto che il musicista che abbiamo chiamato non si è presentato, una nigen nostra ospite con un po’ di talento nel canto- ‘un po’?dio quanto la odio’ pensava Kagome. –si è offerta per intrattenerci. Spero di non recarvi nessuna offesa facendola esibire.Rossana entra!-

E fu allora che il pubblico in sala ammutolì.Il brusio di curiosità che si era levato tra gli ospiti si fermò.

Rossana indossava un kimono bianco di seta con ricami floreali neri, che,partendo dalla gamba sinistra arrivavano fino alla spalla destra, girando intorno al bel corpo della nigen. I capelli erano in parte raccolti sulla sommità del capo, ma il resto cadeva morbido sulle spalle della ragazza. Era anche leggermente truccata con un ombretto bianco,matita nera a contornarle gli occhi scuri e un leggero rossetto rosato. Insomma bellissima. Era questo a cui pensavano i demoni maschi presenti nella sala.Sesshomaru compreso.

Darius le porse il braccio destro, sul quale la ragazza, imbarazzata per le attenzioni della sala, appoggiò la mano sinistra tremante.Il demone la accompagnò sul palco.La signora madre spiegò al suo pubblico sbalordito cosa fossero gli strani marchingegni che c’erano sul palco e li invitava a leggere le traduzioni in giapponese(opera di Kagome) dei testi delle canzoni di Rossana, che erano esposti sulle parete in ordine di ‘apparizione’.

-Bene! Ora puoi iniziare- - va bene signora madre. Buonasera Principe- ‘e’ così bello dannazione con il kimono nero..peccato che sia anche così malvagio’. I due demoni scesero dal palco lasciando Rossana sola.

La ragazza prese un bel respiro come prima di un qualsiasi concerto e schiacciò play sul dvd di Kagome, impugnò e accese il microfono sentendo l’adrelina crescere.. ora avrebbe fatto vedere ai quei demoni cosa poteva fare una nigen e voltandosi verso il pubblico,iniziò a cantare con voce soave e forte

I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
And if you have to leave
I wish that you would just leave
'Cause your presence still lingers here
And it won't leave me alone

These wounds won't seem to heal

This pain is just too real
There's just too much that
time cannot erase

When you cried I'd wipe away

all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
Dopo un attimo di stupore iniziale, verso quella nigen tanto bella quanto brava, gli ospiti avevano iniziato a danzare.Sesshomaru danzava con Sakura, l’unica gentile tra le yasha.
 
You used to captivate me
By your resonating light
Now I'm bound by the life
you left behind
Your face it haunts
My once pleasant dreams
Your voice it chased away
All the sanity in me
 
These wounds won't seem to heal  
This pain is just too real
There's just too much that
time cannot erase
 
When you cried I'd wipe away  
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me
 
I've tried so hard to tell myself  
that you're gone
But though you're still with me
I've been alone all along
 
When you cried I'd wipe away  
all of your tears
When you'd scream I'd fight away
all of your fears
I held your hand through
all of these years
But you still have
All of me

 

 

Dopo questa canzone Rossana ne canto altre quattro del suo repertorio. Poi cantò una canzone che le aveva chiesto Darius, che se ne era innamorato.La ragazza era ben felice di cantarla perché quella canzone era in sintonia con il suo stato d’animo.

 

La La La
La de da de da
La La La

How come everything turns out

Leaving me with more doubts
I feel like I'm upside down
And i don't wanna be here
I go right, shoulda gone left
And i say things i should of not said
Look at me in this big mess
I don't wanna be here

Everything i do

Is making me more confused
Oh it used to be easy
All i had to be was me
Not mixed up
Everywhere i go
Somewhere that i don't know
Oh I'm hoping that I'm dreaming
Cus I'm sick of this feeling
I'm mixed up
Somebody help me
La La La
La de da

Tell me how to fix this

I'd trade my world for one wish
To go back to my other life
Oh and get it right

Everything i do

Is making me more confused
Oh it used to be easy
All i had to be was me
Not mixed up
Everywhere i go
Somewhere that i don't know
Oh I'm hoping that im dreaming
Cus I'm sick of this feeling
I'm mixed up
Somebody help me

To hold me, To tell me

Everything is gonna be okay
Cus today it feels like
I wont make it to the top now
Don't know how to get outta this
So mixed up
Somebody help me

La La La


Everything i do

Is making me more confused
Oh it used to be easy
All i had to be was me
Not mixed up
Everywhere i go
Somewhere that i don't know
Oh I'm hoping that im dreaming
Cus im sick of this feeling
I'm mixed up
Somebody help me

I suoi amici, erano rattristati da quella canzone. Sapevano che la permanenza nel Sengoku per la loro amica era diventata insopportabile dopo il litigio con Sesshomaru, e dopo il fidanzamento sarebbe stato ancora peggio. Pensare di non avere nessuna speranza era dura, ma averne la totale certezza era una stilettata direttamente nel cuore. Stranamente nemmeno ‘il ghiacciolo’ era rimasto indifferente alla canzone. Soprattutto dopo aver capito cosa diceva. Per colpa sua Rossana voleva andarsene e tornare nell’altro tempo. Quello a cui lei apparteneva. Dove lui non poteva arrivare. L’avrebbe lasciato da solo. Fu allora che si avvicinò al palco.Rossana era voltata di spalle armeggiando con il dvd.

-Avrei una richiesta- Rossana senza voltarsi disse –si dica pure, ma di qualunque altra canzone non ho la traduzione disponibile. –ce l’ho io- -eh?- e fu allora che si voltò. Sesshomaru era lì di fronte a lei con un foglio tra le mani – questo l’ho trovato sotto la mia porta stamattina. E’ quella canzone vero? - -si.Penso che gliel’abbia consegnato la mia amica Kagome.La pregherei di esporlo così che tutti capiscano ciò che canto.- aveva risposto con tono freddo, come se parlasse come un qualsiasi altro demone del pubblico.Ma dentro di lei sentiva un dolore enorme.

Rivolgendosi al pubblico disse – Canterò un’ultima canzone, la cui traduzione la sta esponendo il Principe in questo momento.E’ una sua diretta richiesta, spero sarà di vostro gradimento.-

Imbracciò la chitarra.Avrebbe cantato senza microfono.

Oh
I feel like I'm
A million miles away
From myself
More and more these days
I've been down
So many open roads
But they never lead me home
And now I just don't know
Who I really am
How it's gonna be
Is there something that I can't see
I wanna understand
 
Maybe I will never be  
Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be
Every part of me ?

 

 

La loro canzone.Lui era stato il primo e unico a sentirla..il dolore al petto era forte ma avrebbe continuato fina alla fine.Lui era di fronte a lei,non ballava con nessuno,si stavano di nuovo fissando negli occhi come la prima volta.

So I'll try
Try to sort things out
And find myself
Get my feet back on the ground
It'll take time
But I know I'll be alright
Cuz nothing much has changed
On the inside
It's hard to figure out
How it's gonna be
Cuz I don't really know now
I wanna understand

Maybe I will never be

Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be
Every part of me ?
Yeah
I don't wanna wait too long
To find out where I'm meant to belong
I've always wanted to be where I am today
But I never thought I'd feel this way

Maybe I will never be

Who I was before
Maybe I don't know her anymore
Maybe who I am today
Ain't so far from yesterday
Can I find a way to be     
Every part of me?
Every part of me
 


Finita la canzone si alzò, si inchinò, appoggiò la chitarra e a passo spedito uscì dalla sala chiudendosi il portone alle spalle.

 

 


Le canzoni sono My immortal degli Evanescence, ‘Mixed up’ e ‘Every part of me’ di Hanna montana(so che non è il massimo ma nel contesto calzano a pennello).




Ringraziamenti

Sara_sessho: non sei l'unica a detestare Madre e Yasha..ma i cattivi ci devono essere no?

Crisan: t chiedo perdono.Volevo solo ricordarvi che anche gli altri oltre a Sesshomaru e Rossana erano vivi.Poi,ma non ne sono ancora sicura, più avanti cercherò di dargli più spazio.Purtroppo io ADORO il personaggio di Sesshomaru perchè gli altri diciamo che sono molto...normali..lui è fuori dalle regole.. perciò incentro la mia storia su di lui e Rossana.^^

Marrion: a parte ricordarti che attendo con impazienza i tuoi aggiornamenti..grazie mille per i complimenti..eh.. sesshomaru avrà anche più di 400 anni, ma in quanto a sentimenti ci capisce di più il mio nipotino di 18 mesi -_-'

Nicole221095: cava non ti devi pveoccupave...Quando hai tempo lascia una recensione..l'importante è che leggi..^^

Per chi sta seguendo la nuova serie di Inu sottotitolata..o mamma manca solo un episodio alla fine...sigh


Grazie a tuuuuttti quelli che leggono (se ce ne sono ovviamente eheh -_-')


Elenasama

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Capitolo 20
*** CAP 20 - LA VERITA' DI ROSSANA ***


 

CAP 20 –LA VERITA’ DI ROSSANA


Una volta uscita dalla sala, Rossana era scesa nei giardini raggiungendo quello che ormai era il suo luogo preferito.

Era seduta su una panchina con le gambe raccolte vicino al petto e la testa appoggiata sulle ginocchia.

-cosa vuoi?- chiese alla figura che si era avvicinata senza alzare lo sguardo.Ormai grazie agli allenamenti riusciva a riconoscere la maggior parte delle auree dei suoi amici.-volevo solo vedere dov’eri finita- -non si preoccupi mio Principe la sua arma è ancora qui. Non fuggirò. Sono una nigen non una codarda- aveva alzato i suoi occhi scuri colmi di rancore verso il viso così innaturalmente bello di Sesshomaru –hai intenzione di comportarti in questo modo per molto?- -di certo non l’ho voluto io!Siete stato voi,ancora una volta, a ferirmi chiamandomi arma..io sono una persona, non un oggetto. E sono sicura che questo suo comportamento causerà la nostra disfatta. Non porteremo a compimento la profezia. Noi non riusciremo a combattere come pari.Mai!- -perché vuoi combattere?Questo non è il tuo tempo.- -se non dovessi almeno provare a soddisfare la profezia, non ci sarebbe più nemmeno il mio di tempo!Senza un passato non può esistere nessun futuro!Per questo combatto!E combatto anche per Inuyasha,Kagome,Sango, Miroku,Rin Shippo e per Darius!!- - sei per caso innamorata di lui?- chiese Sesshomaru temendo la risposta – non sono affari che la riguardano.- - se la metti così, ti ordino, come tuo padrone, di rispondermi- - sempre più odioso…No non ne sono innamorata- -bene- -perché?- il demone era stato colto in fallo,ma con la sua proverbiale freddezza rispose – perché poteva essere fonte di distrazione- -ho detto di non essere innamorata di Darius, ma forse c’è qualcun altro- -chi?- -non vi risponderò nemmeno se me lo ordinate!Tanto non cambierebbe nulla per nessuno!Ora dovremmo rientrare!Voi dovete scegliere la vostra futura compagna!Precedetemi,io vi raggiungerò dopo per evitare qualche malalingua- il demone non insistette oltre per evitare che la nigen capisse quanto i suoi sentimenti fossero confusi.-un’ultima domanda: vuoi tornare a casa?- -appena finita la battaglia me ne andrò.Sono spiacente,ma non presenzierò al suo matrimonio-. Il demone si allontanò. ‘anche se ti rivelassi i miei sentimenti nulla cambierebbe, anzi la situazione potrebbe anche peggiorare!’ ‘Devo scoprire di chi è innamorata!Eliminerò chiunque esso sia!’

 

Dopo dieci minuti dal rientro di Sesshomaru, Rossana fece capolino nella sala salutando i suoi amici.

-Rossana, sei bellissima!- -grazie Kagome, anche tu!- -stai bene?—sono stata meglio!- -mi dispiace!Quelle canzoni parlavano chiaro!- .Intanto Darius si stava avvicinando.

-Vuoi ballare,mia dama?- -oh si!Ne sarei felice,mio cavaliere- e ridendo si avvicinarono alla pista e mentre una delle basi di Rossana suonava, iniziarono a ballare.

-Immaginarsi se non sapeva anche ballare quella nigen!- stava commentando Yaisha poco gentilmente.

-non vedo quale sia il tuo problema - le chiese Sakura –quello è il mio problema- indicò Sesshomaru,che nella sua solita posa di statua fissava con insistenza la coppia.Dentro il demone di ghiaccio c’era un conflitto. Una parte di lui voleva avvicinarsi alla coppia e lacerare Darius con gli artigli avvelenati, l’altra, quella razionale, glielo impediva.-Beh probabilmente gli causa fastidio vedere il Comandante delle guardie ballare con un nigen, non credi? - -no penso ci sia dell’altro. E lo scoprirò.-

Si avvicinò al demone e chiese con finta non curanza – è uno scandalo che un demone del livello di Darius balli con una nigen!- purtroppo per lei a rispondere fu Hitoshi,zio di Darius, giunto alle sue spalle – signorina, se quella ragazza fosse una demone completa, sarebbe molto più adatta a stare al fianco di Sesshomaru-sama di voi!E’ bella, brava e intelligente!Qualità che non sembrano appartenervi!- -non dica assurdità Hitoshi-sama!Quella nigen è molto bella per la sua razza, ma non può competere con noi yasha!E anche la sua voce non è nulla di speciale- - Yaisha, credevo che avessi imparato la lezione l’altra volta!Visto che Rossana stava per attaccarti dovresti evitare di criticarla!Con parole non vere tra l’altro!’ detto questo Sesshomaru si allontanò.

Ora Yaisha era convinta. Il Principe si stava innamorando di quella nigen!Infatti il demone si era allontanato perché era finita la canzone e avvicinandosi alla coppia,chiese il permesso a Darius di ballare con la sua dama. Ovviamente il comandante non poteva rifiutare una richiesta del Principe e stizzito accettò la richiesta. Rossana era in crisi!Ballare con lui, ne era certa, sarebbe stato tanto meraviglioso quanto doloroso. Sesshomaru con il braccio sinistro le circondò la sottile vita mentre Rossana appoggiò,sfiorandolo appena, la mano destra sulla spalla. Il demone poi con la mano destra prese la sinistra della dama. Rossana era caduta nel caos più profondo. Sentire la mano del demone sulla sua vita le faceva girare la testa. Iniziarono a volteggiare per la sala. Era decisamente un bello spettacolo vederli danzare. Entrambe, nonostante la razza diversa, si muovevano con leggiadria. Sembravano nati per ballare insieme.

-confermo ciò che ho detto: quella nigen sarebbe perfetta al fianco di Sesshomaru!-

- Hitoshi non dire assurdità!- lo interruppe iraconda la Madre – mio figlio non commetterà lo stesso errore di suo padre-. Mentre anche le altre coppie si univano ai nostri amici, questi ultimi, non visti, continuando a danzare erano giunti su uno dei terrazzi della sala. Qui si fermarono. Rossana appoggiò le mani sul parapetto del terrazzo, lasciando che il vento le accarezzasse il viso, scompigliandole i capelli. Fortunatamente i terrazzi si affacciavano su una corte interna e il freddo vento di Dicembre era leggermente mitigato.

-Vuoi rispondere alla mia domanda ora?- -a quale?- -di chi sei innamorata- -ancora!Non vedo cosa possa cambiare per voi!Io combatterò comunque!E poi l’altra persona non ricambia e per questo non può essere motivo di distrazione!—allora ditemelo se non cambia nulla- Rossana ora era nei guai.Il demone la fissava con occhi di ghiaccio. Si sentiva sempre piccola piccola di fronte a quegli occhi ambra così accattivanti. Non sapeva come fare –n-non credo che vi interessi!- -Se te lo chiedo penso sia il contrario- - ma io non posso dirvelo- -perché?- la nigen alzò il suo sguardo serio e lo piantò in quello del demone –perché se ve lo dicessi tutto cambierebbe. Probabilmente in peggio, almeno per me.E diciamo che la permanenza qui è già abbastanza complicata, non voglio peggiorarla ancora.-- -dimmelo!Ora!- -razza di stupido non ci arrivi da solo?- -vedo che hai abbandonato il ‘lei’!E hai iniziato di nuovo a insultarmi!Perchè sarei stupido?—perché proprio non ci arrivi da solo!Vuoi un disegnino esplicativo?—finiscila di girarci intorno e rispondi alla mia domanda- -..- Rossana aveva detto qualcosa talmente a bassa voce che persino Sesshomaru non aveva capito nonostante il suo fine udito – anche se impossibile da credere, non ho capito- Rossana voleva scappare ma l’unica sua via d’uscita era gettarsi dal terzo piano.E non era il caso – colui di cui sono innamorata..s-sei tu cretino!!!!!!!!!!- e detto ciò abbassò  la testa, pronta alla sfuriata di Sesshomaru. Ma questa non avvenne.Lui era li fermo che la scrutava senza battere ciglio, ne dire nulla.

La nigen allora lo sorpassò sempre a testa bassa –ti avevo detto che l’altro non ricambiava e che quindi non sarebbe servito a nulla dirtelo se non a farmi sentire una stupida! –e se ne andò da quel posto pieno di dolore, correndo verso la sua stanza.

Sesshomaru era impietrito da quella dichiarazione. Ora non sapeva che fare. Poteva lui il Principe dei demoni amare un nigen anche se speciale come Rossana?.





Ringraziamenti:

Marrion: eccoti accontentata.. il nuovo scottante capitolo...che farà Sesshomaru?

Elfosnape: ora le cose si fanno un pò più complicate..ora che si è dichiarata Rossana dovrà affrontare i suoi sentimenti e soprattutto la risposta del demone che non ha avuto la pazienza di attendere

Sara_sessho:sono contenta che ti piaccia Rossana..è bello vederla combattiva! Altro che Mary sue!!!


Dark Angel: no Darius nooo! e poi anche lui ha complottato per allontanare Rossana da Sesshomaru...cattivo!!!T-T

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Capitolo 21
*** CAP 21 - IL DOLORE DI UN AMORE NON CORRISPOSTO ***


CAP 21 – IL DOLORE DI UN AMORE NON CORRISPOSTO.


Rossana si era buttata sul letto completamente vestita e stava piangendo tutte le sue lacrime. Rin per fortuna stava dormendo con Shippo nella camera di quest’ultimo. Kagome aveva visto che Rossana era scappata e Inuyasha le aveva detto che stava piangendo. Così l’aveva raggiunta nella sua stanza.

-Rossana che è successo?- si era seduta sul letto vicino all’amica. Rossana, tra un singhiozzo e una lacrima riuscì a spiegarle cos’era successo.-Non capisco perché abbia insistito tanto per sapere di chi sei innamorata- -probabilmente..sigh..per potermi ferire più nel profondo,visto che gli do fastidio.- -mah!Sesshomaru sinceramente non si è mai comportato così!Se tu gli dessi fastidio ti avrebbe già eliminata da un bel pezzo!- -non lo so  Kagome. Ora lui sa tutto e penserà che sono una stupida! E poi…-altre lacrime scesero copiose da due occhi ormai gonfi – lui non ricambia!Sapevo che era così, ma la certezza fa ancora più male!Ogni più piccola speranza si è dissolta!-.Pianse tutta la notte sulle ginocchia della sua amica. Anche Sango le era vicina. Inuyasha aveva persino proposto di uccidere il fratello per lei. Nessuno di loro era rimasto in sala il tempo necessario per vedere la scelta di Sesshomaru.

-Figlio mio non puoi fare così!-disse Yamia mentre rientravano negli appartamenti reali - -ormai ho deciso madre!Sceglierò la mia compagna dopo la guerra!Non ha senso sceglierla ora se poi il mondo finirà!- -figlio mio, dimmi che non c’entra nulla quella nigen arrogante!- -no lei non c’entra nulla- ‘invece è lei che mi confonde. Anche se l’ho trattata come un oggetto lei si è comunque innamorata di me..e io?cosa sento per lei!’.Mentre questi strani pensieri arrovellavano il cervello di Sesshomaru, Rossana si era addormentata sfinita dal pianto,anche se ormai l’alba era giunta.

Poco prima di mezzogiorno Rossana si svegliò. Ora il peggio era passato, lei era così. Dopo aver confessato i suoi sentimenti a Sesshomaru, si era sentita più leggera. E anche se lui non li avrebbe né ricambiati né accettati, c’erano. Lei non poteva più negare che quel demone così bello e algido l’aveva fatta innamorare. Questo perché lui non si avvicinava per il suo essere una ‘diva’.Lui non sapeva cosa significava essere famosi nel mondo di Rossana.Nel mondo di Sesshomaru era lui la superstar. E di questo la nigen ne era felice. Perchè quando lui la raggiungeva nel giardino o quando, si lo aveva sentito, la spiava mentre cantava, lo faceva per ROSSANA e non per la star che rappresentava. Ora aveva accettato i suoi sentimenti. Sapeva che non erano ricambiati, ma non poteva ugualmente rinnegarli. Doveva solo aspettare che passassero ‘se solo potessi andarmene nel mio mondo, mi sarebbe più semplice dimenticarlo’.Si era alzata dal letto e ora si trovava sul terrazzo lasciandosi cullare dal leggero vento. Una figura la osservava da un giardino poco distante. Lei ne aveva già percepito la presenza. Era Darius.Decise che doveva confessare anche a lui i suoi sentimenti. Non voleva prenderlo in giro. Dopo essersi resa almeno presentabile, lo raggiunse in giardino.Lui le si avvicinò e le chiese –perché hai pianto?- -perché quando si ama a senso unico si soffre…- -cosa vuoi dire?- -Darius mi dispiace ma io amo un altro..- -chi è?- -Sesshomaru..so che mi prenderai per stupida ad amarlo senza conoscerlo fino in fondo.Ma io so che lui non è così freddo come vuole far credere.In qualunque caso lui, ovviamente, non ricambia—sei una stupida!Perchè perdi tempo con lui che non vede quanto sei speciale, quando io ti amo con tutto me stesso?- -Darius mi dispiace così tanto…non voglio che tu soffra..- il demone era arrabbiato.La prese per un polso –non posso accettarlo!Tu devi essere MIA!- -Darius mi fai male- -Lasciala!- un voce alle spalle di Rossana fece sobbalzare entrambe. Sesshomaru era lì.-Ho detto lasciala!Se dovesse spaventarsi ti aggredirebbe e io non sono sicuro che riuscirò a fermarla!- visto che Darius non mollava,Sesshomaru gli graffiò il braccio con i suoi artigli velenosi. Darius finalmente mollò la presa.-Lui non ti amerà mai!Per lui è più importante il sangue puro!Non vedrà mai che tu, Rossana, sei superiore a qualsiasi yasha!Lui vedrà sempre e solo una nigen!- -lo so darius…mi dispiace che tu soffra- il demone blu si allontanò stingendosi il braccio dolorante –stai bene?- chiese Sesshomaru – si non preoccuparti!Non ha stretto molto!Dopotutto io lo capisco…è dura accettare la realtà. Sesshomaru..mi dispiace- -per cosa?- per essermi innamorata di te…so che ti da fastidio, ma la realtà è questa e anche se non ricambi i miei sentimenti ti prego si accettarli comunque.- fece per andarsene, ma il demone la fermò voltandola verso di lui, a pochissimi centimetri dal viso –aspetta,voglio provare a fare una cosa- detto questo annullò la distanza tra le loro labbra.Rossana era allibita.Quel bacio lo aveva sognato moltissime volte.Era un bacio dolce e casto. Uno sfiorare di labbra che riempì entrambe di brividi.Poi però la nigen rinsavì.E si staccò –per favore, anche se non ricambi, non prendermi in giro.- e senza attendere risposta dal demone se ne andò. Sesshomaru era sconvolto. Quel bacio lo aveva scombussolato, il suo cuore per la prima volta da quando aveva memoria aveva iniziato a battere furiosamente nel petto..era ora di fare chiarezza nella sua testa e nel suo cuore. Decise di allontanarsi da palazzo. Nei dintorni c’era una grotta dove avrebbe potuto riflettere in pace.Visto che pioveva, arrivato nella grotta era ormai completamente zuppo. Accese un fuoco per scaldarsi e asciugarsi gli abiti.Lasciò scorrere liberi e veloci i suoi demoniaci pensieri..

Quella nigen era riuscita a mandarlo in confusione. Solo lei era in grado sia di farlo infuriare che di farlo divertire. E poi quando cantava, il cuore iniziava a battere furiosamente nel suo petto, come non era mai successo prima. Non riusciva bene a comprendere come una nigen potesse avere così tanti aspetti. Dolce e gentile con Rin, saccente e acida nei suoi confronti e così orgogliosa verso il resto del mondo. Adorava vederla arrabbiata se lui la insultava quando sbagliava qualcosa durante gli allenamenti. E la adorava ancora di più quando gli sorrideva. Ormai era sicuro. La sua veloce mente demoniaca aveva già compreso cosa lo legasse alla nigen.Un sentimento che lui non aveva mai provato: L’amore.

Rossana intanto era sul terrazzo della sua stanza. Sentiva ancora sulle sue labbra la pressione di quelle di Sesshomaru, così fredde ma che infondevano un tale calore.Erano ormai passate un paio d’ore dall’accaduto e lei continuava a rimuginare sui perché del gesto.Forse il demone voleva ‘assaggiare’ la sua arma?Oppure voleva capire cosa sentiva di strano per quella ragazza?Mah..lei proprio non  lo sapeva.




Ringraziamenti:

Marrion: grazie per le recensioni. Eccoti il capitolo

Dark angel: si sesshomaru  un pochino tonto nei sentimeni...-_-

crisan: ta da! a new capitolos....^^

Elfonsnape: eh si..poraccia..se tornava nel suo mondo mi sa che era meno faticoso...anche facendo 200 concerti al mese....^^

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Capitolo 22
*** CAP 22 - LA VERITA' DI SESSHOMARU ***


CAP 22 – LA VERITA’ DI SESSHOMARU.



Il demone tornò a palazzo quando ormai era scesa la notte.Con un agile balzo sorpassò le mura di recinzione.Nessuno lo aveva fermato perché avevano capito chi fosse.Doveva parlare con Rossana.Si diresse verso la sua stanza.Fuori dalla porta c’erano Inuyasha e Kagome che parlottavano tra loro.Sentendo l’aura del fratellastro avvicinarsi, Inuyasha divenne nero di rabbia.

-cosa le hai fatto?Perchè l’hai baciata se non ti interessa?Volevi vedere cosa si prova a baciare un essere inferiore?- -non sono affari che ti riguardano, Inuyasha!- -o si che ci riguardano se una nostra amica sta male a causa tua!- intervenne Kagome – andatevene devo parlare con lei-.Detto questo entrò senza bussare in camera e la vide.Completamente persa nei suoi pensieri fissava il panorama al di là delle mura reali con sguardo vuoto.Poi rinsavì avvertendo la sua presenza –vattene!hai già fatto abbastanza!—no- -cosa vuoi? Replicare? Sta volta giuro che ti uccido.- si era avvicinata a lui.Ora erano occhi negli occhi. Ambra contro cioccolato. Dolcezza nascosta contro ira evidente. E poi. Lui le accarezzò una guancia.Rossana trasalì.Ma rimase di pietra quando lui si avvicinò al suo orecchio destro e le sussurrò – sei bellissima quando ti arrabbi, ma preferisco il tuo sorriso- La nigen sentiva caldo in tutto il corpo.-Ma che stai dicendo?- -che ti trovo bella..non posso?- -si ma…sicuro di sentirti bene?- lo guardava sospettosa –benissimo- -Mi prendi di nuovo in giro?- -non l’ho mai fatto!Il bacio che ti ho dato era una si una prova..ma per comprendere un po’ i miei sentimenti. Perchè da quando sei arrivata ho capito di averne anche io. Per la prima volta ho provato cos’è la gelosia.- -Per quello mi hai obbligato a cantare? - -in parte si,ma era comunque un ordine di mia madre. - -non capisco- -vuoi anche tu un disegnino? Per la prima volta in quattrocentocinquant’anni sono innamorato. E di una nigen. Ora si che sono come mio padre!- Rossana aveva la bocca aperta per lo stupore.-Se-sesshomaru tu mi stai dicendo c-che tu sei innamorato di me? - -si- -ah..- e la nigen svenne. Sul serio.

Si risvegliò poco dopo in un letto che non era il suo.Era molto grande e le lenzuola erano di seta bianca.

-Ti sei ripresa- sobbalzando si voltò verso la finestra da cui proveniva la voce. Sesshomaru illuminato dalla luna era più bello che mai.-Dove sono?- -nella mia stanza- -eh?ma ma..- era rossa in volto e anche i capelli stavano mutando il loro colore – non ho approfittato di te mentre eri svenuta.Ti ho portata qui perché se Inuyasha e Kagome ti avessero vista a terra, avrebbero pensato che ti avessi uccisa- -beh ci sei quasi riuscito- -solo perché ti ho confessato di amarti?- -rossa di nuovo – beh si..- -non pensavo che ti avrei lasciata senza parole un giorno.- -ahah sei molto simpatico e stranamente chiacchierone- -ho imparato da te- -tornando al discorso di prima..dicevi sul serio?- -si- -ma non è possibile..tu detesti i nigen, a parte Rin ovviamente.- - e a parte te aggiungerei- si alzò dal davanzale sul quale era appollaiato e si avvicinò alla nigen con uno strano sguardo – non avere paura, voglio solo fare una cosa- e di nuovo la baciò. Però stavolta Rossana non lo scansò. Quel bacio era diverso dal precedente. Era più sentito e più dolce. Sapeva di menta fresca e di pino. Non c’era nessun dubbio. Appena si staccarono Rossana chiese – e ora?cosa facciamo?- -non lo so.Io dovrei scegliere la mia compagna tra le yasha che hai visto - -io non sarò mai una tua amante..mi rifiuto..- il demone la fissò –non mi pare di avertelo chiesto. Stavo solo pensando a come rivelare la nostra storia a tutti, soprattutto a mia madre.Da domani tutti sentiranno il mio odore più marcato su di te- - per un bacio?- -anche perché sei nel mio letto ora..il nostro olfatto e molto fine- -e se aspettassimo la fine di questa guerra?- -forse è il caso..ma sappi che la maggior parte della gente presente a palazzo saprà fin da subito che qualcosa è cambiato. Soprattutto se dovessimo, come dire, andare oltre al bacio- a questa dichiarazione, entrambe abbassarono lo sguardo, imbarazzati. Sesshomaru non aveva mai provato imbarazzo. Aveva avuto numerose amanti nei suoi quattrocento e oltre anni, ma nessuna era entrata così tanto dentro la sua anima.-Per quello abbiamo tempo. Dobbiamo cercare di tenere tutto nascosto per evitare ritorsioni interne, proprio durante i preparativi di una guerra.- - hai ragione. Informeremo solo i tuoi amici. Almeno potranno coprirci qualche volta- finì Sesshomaru.Deciso questo tornarono nella stanza della nigen.Ma qualcuno li vide uscire dalla stanza.E quel qualcuno non fu molto contento di vedere che i due si tenevano per mano.

Giunti di fronte alla porta della stanza delle ragazze, presero un bel respiro ed entrarono. Erano ancora per mano. Un urlò li fece sobbalzare.-E quelle?- Inuyasha indicava le loro mani intrecciate.

-Dannato cosa urli?E poi non ci arrivi da solo? – Inuyasha ci pensò su, poi sentendo l’odore di suo fratello sulla ragazza, e l’odore di Rossana, leggermente più accentuato su suo fratello, disse -vuol dire che tu ghiacciolo ti sei innamorato e tu, Rossana hai compiuto il miracolo?- -si- -allora è vero che sei uno dei kami!- e tutti scoppiarono a ridere. Poi la nuova coppia spiegò loro qual’era il piano e trovarono tutti d’accordo.Rin era al settimo cielo – allora Sesshomaru- sama e Rossana-chan faranno tanti fratellini e sorelline per Rin?- a quelle parole Rossana arrossì notevolmente, mentre tutti gli altri ridevano.

Quando Sesshomaru si fu allontanato i nostri amici si coricarono.Rossana ora si sentiva felice e completa.Ma non sarebbe durato molto.

 

 

 



Ringraziamenti:

crisan: grazie mille per continuare a recensirmi. Ho risposto alla tua mail....^^

Dark Angel: ma come mi piace il tuo nick name...cmq eh si Shessomaru... come volevasi dimostrare..bello,ricco potente e un pò stordit...^^

Elfosnape: eh aggiorno di meno perchè sono malvagia ahahaha..no sinceramente perchè i capitoli già pronti arrivano fino al 25...vi faccio attendere un pò di più ora per evitare attese lunghe dopo...cmq ho deciso che stasera pubblico ancora come ringraziamento per le tue continue recensioni sempre gradite...^^

Marrion: ti prometto che leggerò anche quelle di storie...però quella che mi interessa di più è Audacemente Tua...^^

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Capitolo 23
*** CAP 23 - I PREPARATIVI PER LA GUERRA ***


 

CAP 23 – I PREPARATIVI  PER LA GUERRA.

Nei giorni seguenti, Sesshomaru e Rossana passavano la maggior parte della giornata insieme. Si allenavano al mattino, la nigen diventava sempre più abile nella lotta e nell’uso delle due armi dei Kami, mentre nel pomeriggio s’isolavano nel loro giardino. Lei cantava per lui, mentre il demone con la testa appoggiata alle gambe della nigen si lasciava,per la prima volta nella sua vita,accarezzare i capelli bianchi morbidi come la seta.

Mentre si trovavano in quella posizione, una presenza poco lontana li fece mettere composti.

Darius si avvicinò alla nuova coppia – Lord Sesshomaru,vostra madre desidera vedervi insieme agli altri generali per i preparativi della guerra- il demone guardò la sua nigen,che gli sorrise. Si alzò e seguì il demone rivale.Dal giorno della dichiarazione il demone blu non aveva più rivolto la parola a Rossana.

Rossana approfittò di quel momento di solitudine per scrivere un’altra canzone che le girava in testa da un paio di giorni.

Non sapeva che da quel momento il rapporto con Sesshomaru sarebbe inevitabilmente precipitato.

Giunto nella sala dove si riunivano i generali Sesshomaru vide che Darius aveva preparato bene l’esercito – Ottimo lavoro Capitano.Mancano pochi preparativi per essere pronti all’attacco nemico- la madre intervenne – si in effetti è vero, ma ci serve la tua guida. Dobbiamo decidere chi sarà l’avanguardia- E fu così che iniziò una lunga discussione che si protrasse per tutto il pomeriggio e la notte.

Rossana non aveva visto Sesshomaru per tutto il giorno. Le mancava di già e poi dopo quel bacio nelle sue stanze non ne aveva ricevuti altri. Forse aveva paura che qualcuno lo vedesse?beh dopotutto quello era il loro patto: evitare ritorsioni interne a causa della loro relazione. Decise di smetterla di rimuginare su quei pensieri e si diresse nella sua stanza per riposare.

Il mattino seguente Sesshomaru non si presentò agli allenamenti.Mandò un -messaggiero con un biglietto

I preparativi della guerra sono più lunghi del previsto, dovrai allenarti da sola.

Sesshomaru

Nessuna parola di scusa.Il solito tono freddo.Era rattristata da quel biglietto, ma sapeva che prima o poi sarebbe successo.Era tornato a palazzo per una guerra, non per amoreggiare con lei.A quel pensiero arrossì..pensare ad amoreggiare con Sesshomaru la faceva sentire sempre imbarazzata.Dopotutto lui aveva più di quattrocento anni e sicuramente era molto più esperto di lei.

-ehi hai intenzione di allenarti o passerai tutta mattina a pensare a mio fratello? - -oh Inuyasha!Cosa ci fai qui?- -ho saputo che il pezzo di ghiaccio è impegnato con la sua famosa guerra.Se vuoi ti posso allenare io- -aggiudicato- entrambe impugnarono le spade.Una lama blu,molto più spessa della prima volta, apparve dall’elsa nelle mani della nigen.I suoi occhi erano di nuovo neri con le pupille azzurre.Ed eccola che si lanciò contro il mezzo demone.Era diverso combattere con lui.Era meno imprevedibile di Sesshomaru e appena era in difficoltà si agitava.Dopotutto lui era un mezzo demone.Il combattimento finì con un pari.

-Ehi ragazzina!Te la cavi bene con la spada!Hai una potenza enorme!—grazie..beh sinceramente l’ho un attimo trattenuta- - che?- -si scusami..ma non volevo farti male.Nemmeno con Sesshomaru la uso tutta la mia potenza.- -dici sul serio?- -si perché sarebbe pericoloso usarla tutta.-Il mezzo demone era stupito.Quella nigen era molto potente e, se si fosse arrabbiata, anche pericolosa. La vide poi prendere l’arco. Tese la corda e la solita freccia di fuoco comparve e come la lama anche questa aveva una consistenza maggiore della prima volta. Ma la nigen non la scagliò.Riporto l’arco in posizione di riposo.

-Perché non hai lanciato?- -avrei abbrustolito la metà delle mura..non vorrei che Sesshomaru si arrabbiasse-

Il mezzo demone era decisamente sconvolto. Ora capiva perché era suo fratello a doverla allenare. Era sicuro che fosse grazie a lui se la nigen non avesse distrutto tutto intorno a sé. Decisero di rientrare a palazzo per pranzare. Furono raggiunti anche dagli altri. Ma Sesshomaru non si fece vedere nemmeno in quell’occasione.

Rossana si sentiva leggermente inquieta. Aveva un brutto presentimento. E aveva ragione.

Nella sala delle riunioni, Sesshomaru e i generali discutevano sulle strategie di guerra. Il Principe ancora non aveva informato i suoi sottoposti della potenza di Rossana. Cercava, se fosse stato possibile, di evitare che lei prendesse parte alla guerra. Sapeva che non era giusto e che la profezia diceva tutt’altro, ma non poteva rischiare di perderla. Le mancava molto. Non poteva negarlo. Se non l’aveva al suo fianco si sentiva incompleto. Vuoto. Purtroppo i due innamorati non sapevano che qualcuno tramava ancora alle loro spalle.

Colei che li aveva visti mano nella mano altri non era che Yaisha. La demone non aveva esitato e aveva informato la Madre dell’accaduto. Yamia era andata su tutte le furie all’inizio, ma poi ascoltò attentamente le parole della yasha: dovevano allontanarli senza farsi scoprire e quale miglior scusa che la preparazione della guerra?Alle riunioni la nigen non era ammessa, mentre la yasha si. Avrebbero fatto di tutto per cancellare l’umana dalla mente del demone futuro re dell’ovest. Lui, volente o nolente, avrebbe sposato Yaisha, come voleva sua madre.

Mentre era sul terrazzo della sua stanza Rossana lo vide. Stava uscendo da palazzo con i suoi generali, Darius compreso. A fianco di Sesshomaru però c’era una figura che lei detestava: Yaisha. Era praticamente appiccicata al braccio del SUO Sesshomaru. Ovviamente da quella distanza non poteva vedere che faccia avesse il demone..poi pensandoci bene nemmeno da vicino l’avrebbe vista perché la sua espressione era sicuramente la solita: fredda e insondabile.Però doveva ammettere che vedere quella così vicina a lui le dava fastidio. Avrebbe tanto voluto esserci lei al suo fianco.Poi vide che, gentilmente e risoluto, Sesshomaru tolse il braccio della yasha dal suo per avvicinarsi ai suoi generali e controllare lo stato delle armi e delle armature dei suoi guerrieri. Di li a breve sarebbero arrivati anche altre casate di demoni ad aiutarli. Una di queste era la tribù degli Yoro capeggiata dal nostro amico Koga, che dopo la sconfitta di Naraku si era ritirato sui monti. Aveva avvisato del loro arrivo pochi giorni prima tramite una missiva.Era curiosa di conoscere questo famoso Koga che Inuyasha sembrava detestare.Infatti alla notizia del suo prossimo arrivo aveva sbottato ‘Fhè!così ci sarà odore di lupastri ovunque’.Sango aveva poi spiegato a Rossana che il demone lupo era innamorato di Kagome, rendendo Inuyasha terribilmente geloso.

In quel momento bussarono: era Jaken.

-oh Jaken-sama allora siete vivo - -ahah sempre la solita simpatica..sono stato lontano da palazzo come messaggero del Principe per raccogliere gli alleati. Comunque questo e per te.- disse progendole un foglio. Era una calligrafia sconosciuta

Fatti trovare dopo cena al terzo giardino.Quello con la statua di cervo nella fontana.

Sembrava una calligrafia femminile.Stava per chiedere a Jaken da chi provenisse il messaggio ma il demonietto si era eclissato.

Sesshomaru era nel frattempo rientrato nella sala delle riunioni. Visto che ormai i preparativi erano quasi terminati decise di uscire e andare nel suo giardino per vedere Rossana. Ma fu bloccato da Yaisha che lo costrinse a seguirla in una passeggiata.

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti

Elfosnape: Come promesso un altro capitolo e...ta da.. la spiona era la terza s*****a....ehehe.. io malvagia...sisi

Dark angel : per aggiungere le info al tuo profilo vai su 'il tuo account' - modifica informazioni personali..se vai sotto c'è lo spazio per scrivere e la casella per aggiungere le immagini...^^ spero di esserti stata utile....grazie per la recensione

Nicole221095: non importa se leggi 4 capitoli insieme..basta che continui a farlo...^^

 

 

 

Cap 24 - spoiler

'...la nigen cadde a terra.Era tornata normale e ora lo stava guardando con rancore -sei solo un bastardo!-'

 

a chi si riferisce la povera Rossana?^^

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Capitolo 24
*** CAP 24 - IL COMPLOTTO ***


 

CAP 24 – IL COMPLOTTO

 


Rossana dopo cena si recò nel giardino indicato dal biglietto. Non c’era nessuno ad aspettarla. Dopo 10 minuti di attesa decise di andarsene pensando ad uno scherzo.

Poi sentì una risata giuliva e per un motivo a lei sconosciuto decise di nascondersi tra i cespugli. Quello che vide tra le foglie la lasciò di stucco. Davanti a lei c’era Sesshomaru ed era in compagnia di Yaisha.La demone era a braccetto con lui. DI NUOVO. I due demoni si sedettero su una panchina e poi successe.La yasha fece qualcosa che non doveva fare: prese il viso di Sesshomaru, lo voltò verso il suo e…lo baciò.Rossana si sentì sprofondare.Era stata Yaisha a prendere l’iniziativa, ma Sesshomaru non si era opposto minimamente al bacio. La gelosia e il dolore presero il sopravvento.’Mi ha solo preso in giro. Rideva di me,quella. Rideva della stupida nigen che credeva di essere amata dal Principe dei demoni’ ed ecco che una lacrima solitaria scese. E fu quella che fece sussultare Sesshomaru.

‘Rossana è qui. Ha visto tutto’ pensò. Si staccò sgarbatamente dalla yasha e si guardò intorno. La vide e si avvicinò a lei. Allungò il braccio per toccarla-Non toccarmi!tu..tu mi ha solo presa in giro. E io come una stupida ti ho pure creduto- le lacrime ormai scendevano copiose- eppure non sono scema. Come ho potuto credere che il Sommo Sesshomaru potesse innamorarsi di una nigen, quando detesta questa razza?- lui allungò ancora il braccio ma lei lo scansò ed alzò lo sguardo.Era nero.Si stava trasformando – Ti ho detto di non toccarmi!- e detto questo un forte vento scagliò Sesshomaru lontano da lei.Il demone si ritrovò di fianco a Yaisha. –Vattene se non vuoi morire- -mi proteggerai tu da quell’essere- -no!E’ colpa tua se lei sta reagendo così.Ti avevo detto di non farla arrabbiare più.-

La nigen intanto si stava pericolosamente avvicinando ai due demoni.Sesshomaru si accorse che nonostante la trasformazione continuava a piangere.

Usando tutta la sua velocità riuscì ad abbracciarla forte e ad allontanarla dalla yasha che, anche se si meritava una punizione, non doveva rimanere ferita altrimenti avrebbero perso un alleato per la guerra –calmati Rossana- -Non voglio ripetermi!Tu non sei degno di sfiorare il corpo di questa nigen che ci racchiude in sè- sta volta a parlare era stata un’altra voce.Una voce femminile e sensuale – lei ti ama e tu l’hai tradita.Allontanati.-  Sesshomaru obbedì.La nigen cadde a terra.Era tornata normale e ora lo stava guardando con rancore- Sei solo un bastardo-. Stava per andarsene quando la yasha scoppiò a ridere – davvero credevi che lui ti amasse?Come hai potuto anche solo sperare che uno come LUI potesse innamorarsi di una come TE?IO sono quella destinata a lui!- - Yaisha taci!- le disse di rimando Sesshomaru con un ringhio gutturale.Lui lo sapeva che dietro al comportamento della yasha c’era lo zampino (o zampone visto che è una cagna gigante) si sua madre.Doveva aver scoperto la sua appena nata relazione con Rossana e voleva allontanarli. La nigen era di fronte a lui.Ora non piangeva più. Il suo orgoglio le aveva imposto di far tacere quella donna così odiosa. Stava guardando Yaisha con sfida.

-bene Yaisha..tu sei certa di essere a me superiore anche in combattimento?- -certo!rimani una sporca nigen- -bene..se il qui presente Principe e d’accordo facciamo una bella sfida- -non dire assurdità Rossana!—che c’è Sesshomaru hai paura che ti rovini la tua bambolina?- chiese Yaisha ironica –a dir la verità ho più paura di vedere te morta!- la yasha scoppiò in una risata sguaiata – oh non pensavo tu fossi anche così divertente!- Sesshomaru, che non sopportava più il comportamento così idiota di quella demone, decise che era ora di dare una lezione alla yasha e a sua madre e disse –seguitemi-.

I tre si diressero verso la sala delle riunioni. Lì la madre stava discutendo con Darius di alcuni spostamenti delle truppe. Appena li vide entrare la madre esclamò puntando il dito verso la nigen –lei non può stare qui!- - lo so!siamo venuti per proporre un patto- -dimmi figlio mio- -la qui presente Rossana vuole sfidare Yaisha in combattimento- -perché? Vuole morire?- -no vuole dimostrare a tutti, te compresa, che è degna di stare al mio fianco!- la madre, con la bocca aperta dallo stupore, si accasciò sulla sedia –figlio mio..cosa stai dicendo..lei è una nigen..non può salire con te al trono- -invece si perché, proprio come mio padre, e ne sono orgoglioso, amo una nigen!Ma visto che questo a voi non basta e continuereste a metterci i bastoni tra le ruote, possiamo risolvere la questione alla vecchia maniera:in duello- intervenne Rossana –in pratica chi vince starà al fianco di Sesshomaru come sua compagna e come sua pari, chi perderà dovrà rinunciare a tutto-

La madre rifletteva ‘questa nigen..non pensavo fosse così stupida..sfidare una demone completa..perderà sicuramente’ –va bene accetto. Il duello si terrà dopo domani nel pomeriggio nella piazza d’armi a ovest-

La madre non sapeva che la vera stupida era proprio lei!

 

 

 

 

 

 

 


Ringraziamenti:

Marrion: non ti preoccupare, recensisci quando riesci. L’importante è che leggi ^^ ho iniziato a leggere ‘Il canto delle sirene e i demoni della luce’ poi ti dico.

Crisan: grazie per avermi indicato l’errore.Ieri ero un po’ sovrappensiero e non me ne ero accorta…cmq questa volta è il capitolo giusto ^^

Grazie a chi legge

Elenasama

 

 

CAP 25 - IL DUELLO - SPOILER

 

' beh è vero loro sono molto affascinanti' disse, ghignando, vedendo la nigen abbassare lo sguardo sconfitta...'

so che è penoso, ma qualunque altro pezzo rivelava troppo.^^ e io sono malvaaaagiaaa

ah oggi un solo capitolo..... forse....hihihihi...*me ride malefica*

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Capitolo 25
*** CAP 25 - IL DUELLO ***


 

CAP 25 – IL DUELLO

 

 


Rossana e Sesshomaru uscirono dalla sala, lasciandovi all’interno la madre e Yaisha soddisfatte del risultato ottenuto: la nigen avrebbe perso sicuramente.

-Non ucciderla intesi?- -cercherò di trattenermi. O forse vuoi che la lasci vincere?Visto come la proteggi..- -smettila di dire idiozie. Se la uccidessi tra qualche tempo, te ne pentiresti!- -Sesshomaru..- disse Rossana in un soffio – cosa c’è?- -scusa- sussurrò appena udibile la nigen –prima ho esagerato..ma vederti li..con quella…che vi baciavate…mi ha mandato il sangue al cervello e Kuramo è saltato fuori per vendicarsi. Per fortuna Caisha si è risvegliata in tempo fermandomi. Se ti avessi ferito…sarei morta..- -tsk..forse anche io sono stato stupido. Conosco bene mia madre. Dovevo capire che tutte quelle odiose moine di Yaisha non erano altro che un complotto, per allontanarti da me..però anche tu non hai proprio nessuna fiducia - -beh…sinceramente..ancora non capisco il perché tu abbia scelto ME quando hai a disposizione le yasha..loro sono così belle- -beh è vero loro sono molto affascinanti- disse, ghignando, vedendo la nigen abbassare lo sguardo sconfitta. Si avvicinò e le sussurrò in un orecchio- ma nessuna è come te!- le sollevò il mento con l’indice e posò le sue sottili labbra su quelle piene della nigen che si lascò andare totalmente, felice.

Il giorno del duello arrivò in fretta. Kagome aveva chiesto a Rossana di rinunciare a quella lotta. Aveva paura per lei. Ma quando Rossana le disse –tu non lo faresti per Inuyasha?- lei non aveva più potuto replicare. Inuyasha, come Sesshomaru del resto, era più preoccupato per la yasha. Aveva sentito la potenza vera di Rossana e ne era rimasto terrorizzato. Intanto suo fratello maggiore gli si era avvicinato per sussurargli –se le cose con Rossana precipitano dovrai aiutarmi a fermarla- -o non ci credo..mi stai seriamente chiedendo aiuto? - -guarda che se non lo fai moriremo tutti.Kagome compresa- Inuyasha smise di ironizzare e accettò la richiesta più che lecita del fratello.

Le due contendenti erano una di fronte all’altra. Si scrutarono. Yaisha, indossava un kimono più corto dei soliti, così da essere libera nei movimenti. Rossana aveva volutamente esagerato nel vestiario quel giorno, per irritare l’odiosa madre e la malvagia yasha, indossando i suoi short (molto short) di jeans preferiti e una maglietta senza maniche azzurra, nonostante il freddo, e le scarpe sportive.Aveva legato i suoi capelli in una treccia lunga.

La madre prese la parola – su richiesta della qui presente nigen Rossana oggi si terrà un duello per decidere chi debba essere la compagna di mio figlio e futura regina dei demoni. L’unica regola che impongo è : non uccidere l’avversario. Ora iniziate.-

Le due cominciarono a girare in cerchio studiandosi a vicenda.Poi estrassero le spade.Quella della yasha era verde e aveva la lama sottile.Rossana estrasse la sua e dopo essersi concentrata ecco che la lama blu apparve insieme ai soliti occhi neri, che fecero leggermente sussultare la madre.- Figlio si sta trasformando!- -no, madre. Quando usa la spada, diventa così, ma rimane lucida-.Mentre parlavano il rumore dello cozzare delle lame li fece voltare verso lo scontro.Yaisha con un agile balzo aveva attaccato Rossana dall’alto, ma la nigen, dopo gli estenuanti allenamenti con Sesshomaru, era pronta e parò il colpo senza nemmeno scomporsi.

Poi la spinse via. Nessuno capì come –ha usato il vento- disse sagacemente Inuyasha rivolgendosi a una Kagome allibita. Quando Yaisha era stata spinta via aveva sentito un’aura enorme. Non era né demoniaca né spirituale, ma non era malvagia. Anzi era talmente pulita e priva di cattiveria che Kagome ne era rimasta totalmente spiazzata – quell’aura era…buona..fin troppo- disse Inuyasha un tantino a disagio –so cosa intendi, quando combatto contro di lei e usa la sua aura, rischio anche io di sentirmi davvero male- spiegò suo fratello maggiore –credo che Yaisha ora abbia capito che non sarà così facile sconfiggere la nigen, anche perché quando usa i suoi poteri di Kami diventa fisicamente resistente come un demone.-

Infatti sia la yasha che la madre ora iniziavano seriamente a temere l’esito del duello.La nigen si era rivelata molto potente ‘è più temibile di Kuramo!’ pensava la madre ‘forse perché dentro di sé ha anche i poteri di Caishia’. Yaisha non era appena riuscita a sfiorarla, facendole un graffio sull’avambraccio sinistro, che aveva fatto sussultare Sesshomaru. La nigen appena la yasha cercava di ferirla, con una potente raffica di vento, provocata dalla sua aura divina, la sbatteva contro una albero o contro gli spalti dove c’erano gli spettatori. Mentre continuavano a scrutarsi la differenza tra le due era palese : piena di tagli e con il kimono leggermente strappato la yasha, con qualche graffio e con un po’ di fiatone  Rossana. Poi la nigen parlò – ora, se permetti attacco io!- e si lanciò a velocità impressionante sulla yasha. Cominciò un duello serrato, dove le due spade cozzavano tra loro ad una velocità tale che persino alcuni demoni faticavano a seguire lo scontro.La yasha, nonostante tutto era molto forte. Poi, nessuno sa come, perché la velocità della nigen era assurda, videro che Yaisha era a terra, disarmata e con la lama blu puntata alla gola diafana.

-Dovresti imparare a non sottovalutare i nigen- poi tornado normale –soprattutto ME!-  e si allontanò girandole le spalle.La yasha la attaccò alle spalle urlando –NO LUI E’ MIO! – ma Hitoshi la fermò, buttandola di nuovo a terra, con il braccio teso – hai perso, mantieni almeno un po’ di orgoglio-. La madre e tutta la corte erano letteralmente a bocca aperta, mentre Inuyasha e il suo gruppo festeggiavano la loro amica.

-H-ha vinto?Come è possibile?- -madre l’hai sottovalutata. Io sapevo benissimo che avrebbe vinto. Perché l’ho allenata e ti posso assicurare che se usasse tutta la sua forza di Kami perduto, moriremmo tutti sotto la sua spada o sotto le frecce del suo arco- -figlio mio allora perché hai accettato il duello?- - non capite?io volevo che lei vincesse, così ora nessuno potrà dire nulla su di NOI, tu compresa!Perché ne sono innamorato e farò qualunque cosa per stare insieme a lei. Se potessi rinuncerei anche ad essere un demone! - -quindi i geni di tuo padre sono finalmente usciti allo scoperto.Anche tu innamorato di un’insulsa nigen- -insulsa? Madre quella nigen vi ucciderebbe senza nemmeno spettinarsi, se ne avesse l’occasione- Hitoshi , lo zio di Darius, si avvicinò al  Principe –posso congratularmi con voi,mio signore, per la splendida scelta della futura regina dell’Ovest? – e si inchinò –avrei preferito che fosse mio nipote il fortunato, ma lei era troppo speciale..credo che fosse davvero destino che vi incontraste- detto questo si allontanò.

Mentre il gruppo di Inuyasha, ancora leggermente stupito, dalla potenza di Rossana, continuava a complimentarsi con lei, Darius stava aiutando Yaisha ad alzarsi –dannazione! Sconfitta da una nigen- -non rammaricarti, non credo che qui ci sia qualcuno in grado di tenerle testa.Ho avuto davvero paura che ci potesse uccidere tutti se avesse perso il controllo- -ho evitato di prenderla in giro come al solito appena mi ha spinta via la prima volta…la sua aura era talmente potente e talmente priva di malvagità che mi sono seriamente sentita male, pensavo di morire- -no lei non lo avrebbe mai fatto. E’ un’erede dei Kami celesti. E’ totalmente incapace di fare del male a chi non se lo merita- -anche tu innamorato di lei, come il nostro Principe?- -lo ero. Ora ho capito che non sono adatto a lei. L’unico che può starle accanto è Sesshomaru - la Yasha quasi sfinita dallo scontro, non riusciva a reggersi in piedi.Così, come già aveva fatto per Rossana in passato, Darius la prese in braccio –con il vostro permesso Signora Madre, accompagnerei Yaisha a palazzo- la madre ancora scombussolata gli rispose solo con un gesto della mano.

Sesshomaru era lì che osservava la nigen in mezzo ai suoi amici. Ma come si era vestita? Voleva ucciderlo? Oppure voleva causare la morte di tutti i demoni di sesso maschile che osavano anche solo lanciarle un’occhiata poco casta, mentre si complimentavano per lo scontro?

-Ehi Rossana.Qualcuno si sta agitando per tutte le attenzioni che i demoni ti riservano-le sussurò Inuyasha -chi?- voltati-. Alle sue spalle c’era Sesshomaru che la guardava dall’alto con gli occhi gialli leggermente acidi –possiamo andare o devi star qui a mostrarti ancora?- -cosa sentono le mie orecchie da cane? IlGhiaccioloCheNonSaCosaSonoiSentimenti è per caso geloso?- -fatti gli affari tuoi Inuyasha- l’ennesimo demone si stava avvicinando a Rossana, ma un’occhiata gelida di Sesshomaru lo fece allontanare –Andiamo- disse prendendo Rossana in braccio con la forza e allontanandosi fuori dalle mura, con la sua innata grazia, volando.

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Elfosnape:  e ma senza suspance che storia sarebbe..anche questo capitolo e in sospeso…hihihi *me ghigna malvagia*
Marrion: eccoti l’aggiornamento, anche se tu non hai ancora aggiornato Audacemente tua ti ho comunque accontentata….^^

Sessybaby: o che bello una nuova lettrice che lascia una recensione. Spero che il discorso di Sesshomaru alla madre dopo lo scontro ti abbia convinta su i suoi sentimenti e sul perché ha voluto il duello. Era l’unico modo per evitare interferenze da quella s*****a di Yamia!!!

Sara_sessho: vai tranquilla..prima la scuola!! Eh si lo ammetto! Io adoravo andare a scuola…*me triste, io vecchia  T-T *

PunkGirl/ Sweet_Nightmares : eccoti l’aggiornamento che volevi..grazie per la recensione
Grazie a chi legge!!!

Elenasama
PS: Anche se è un personaggio marginale, per ora, adoro Hitoshi, lo zio dell'ex impiccione Darius. E voi?

Piccolo spoiler:
‘-Rossana non sfidare oltre la mia pazienza e il mio autocontrollo-‘

 

 

 

 

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Capitolo 26
*** CAP 26 - IL MIO ODORE SU DI TE ***


 

 

 

CAP 26 – IL MIO ODORE SU DI TE

 


-Sesshomaru, ma dove mi stai portando?Se voliamo ancora un po’ morirò congelata- -tsk potevi vestirti di più!- le disse acido, ma con un gesto veloce la avvolse nella sua morbida stuoia di pelliccia –grazie-. Finalmente stavano tornando a terra. Erano molto lontani da palazzo che ormai sembrava una casetta tanto era lontano.

-Dove siamo?- -questo posto l’ho scoperto io e ci vengo a pensare-.L’aveva portata alla grotta in cui finalmente aveva compreso i suoi sentimenti per la nigen.

Entrarono e Sesshomaru accese un bel fuoco per riscaldare la nigen –spiegami perché ti sei dovuta vestire così!- -non pensavo di star così male con indosso questi vestiti- rispose falsamente ingenua la nigen –sciocchezze!Avevi tutti i demoni addosso. E dall’odore che emanavano volevano fare tutt’altro che congratularsi con te- allora la nigen vedendo che il demone si dimostrava geloso per la prima volta decise di rincarare la dose  e mentre si solleticava il viso con la treccia lo guardò sorniona e disse- eh si..anche nel mio mondo erano molti i ragazzi che volevano stare con me…eh…- si allungò sul terreno della grotta appoggiandosi sulle mani dietro la schiena, mostrando così tutto il suo splendido corpo -Rossana non sfidare oltre la mia pazienza e il mio autocontrollo- -autocontrollo?- -si..cerca di coprirti in qualche modo dannazione!Vedere le tue gambe scoperte mi fa perdere il controllo-  le voltò le spalle, ma la nigen si alzò velocemente usando un po’ di potere celeste e lo abbracciò da dietro. Poi alzandosi in punta di piedi gli sussurrò –nessuno ti obbliga a trattenerti- il demone spalancò i suoi occhi ambrati e caldi di desiderio a quella frase. Si voltò verso la nigen completamente rossa in viso (e anche i capelli) –solo che io beh..- -se non te la senti non importa- -no...è che io- -lo so- -come?- -il tuo odore è puro.Non è mischiato a quello di un uomo.- -oh….-era ancora così imbarazzata – sei bellissima quando arrossisci- -o dai non prendermi in giro..tu hai quattrocentotrentatrè anni in più di me.Mi pare ovvio sentirmi inadatta- lui le si avvicinò e le sussurrò dolcemente all’orecchio – questa sarà la prima volta che mi unisco ad una femmina per amore…sono come te-.Rossana ora non aveva più dubbi.Quella frase l’aveva fatta capitolare. –Sesshomaru?- -si?- -non qui…- disse indicando la grotta –non ci penso nemmeno- la prese in braccio di nuovo, avvolgendola con la sua pelliccia e in men che non si dica erano di ritorno a palazzo.Con pochi balzi il principe era arrivato sul terrazzo della sua camera.Il cuore di Rossana cominciò a battere furiosamente nel petto. Aveva paura, ma sapeva che era la cosa giusta. Lei lo amava e lui ricambiava.

Il demone la condusse all’interno della stanza e la pose a terra –sei sicura?- la nigen non rispose.Lo baciò semplicemente. Il bacio era più profondo. Le loro lingue danzavano assaporando una il sapore dell’altro. Poi lui le tolse la maglia e lei fece altrettanto con il sopra del suo Kimono. Dio com’era bello. Il suo corpo era scolpito nella roccia. Gli sfiorò gli addominali e i pettorali di marmo e lui chiuse i suoi magnifici occhi ambrati a quel contatto inesperto, ma così caldo per lui. Poi la stese delicatamente sul letto, sfilandole anche i minuscoli pantaloncini, lasciandola in lingerie azzurra. Il demone si liberò da solo dei calzoni del kimono e si mise su di lei, baciandola appassionatamente, per poi scendere lungo il suo collo e il suo addome diafano. Si baciarono a vicenda per quelle che sembravano ore, ormai nudi uno sull’altro e poi –Rossana, sei sicura?- le chiese fissandola con gli occhi d’ambra,caldi di passione –si ma fa piano- le rispose anche lei ormai persa nei suoi baci. Lentamente il demone entrò in lei. Dopo qualche attimo di dolore, Rossana si rilassò, seguendo la danza del demone, fino a raggiungere insieme a lui il paradiso da cui i suoi antenati provenivano. Ora erano una cosa sola. –Ti amo, Rossana- -e io amo te, Sesshomaru- e si baciarono, prima di addormentarsi una accanto all’altra abbracciati e felici.

La mattina si annunciò con i caldi raggi di sole che svegliarono la nostra nigen, ormai donna. Aprì i suoi grandi occhi scuri. Sesshomaru se n’era già andato ma le aveva lasciato un biglietto.

Quando ti svegli raggiungimi nella sala riunioni
Sesshomaru.

La nigen si alzò e rivestendosi si diresse verso le sue stanze. Era talmente persa nei suoi pensieri che non si accorse degli sguardi stupiti che, i demoni incrociati nei corridoi, le rivolgevano. Loro lo sentivano: l’odore della nigen era cambiato. Ora era profondamente mischiato a quello del loro Signore. Alcuni, come Hitoshi, sorridevano felici per quell’evento, altri ne erano scandalizzati.

Arrivata nella sua stanza trovò tutti suoi amici ad attenderla. Snif snif.

Inuyasha la stava letteralmente annusando come un cane – Inuyasha non ho i biscotti per cani in tasca- -ahah hai già preso la simpatia di mio fratello? Stavo appunto annusandoti..ma com’è diverso il tuo odore… - la nigen arrossì completamente –R-rossana..tu e lui avete… -sempre più rossa la nigen abbassò i suoi occhioni scuri – o mio dio ma è bellissimo- prima che Miroku e Inuyasha cominciassero a sparare qualche battutina poco consona, Kagome e Sango li sbatterono fuori insieme al piccolo Shippo. Per fortuna almeno Rin era già fuori.

-Sei sicura che fosse giusto?- le chiese Sango – dopotutto tu sei così giovane- -si ne ero e ne sono totalmente sicura…poi li mi ha detto una cosa dopo… ha detto ‘ti amo Rossana’ e in quel momento ho creduto veramente di vedere il luogo dal quale provengono i Kami, miei avi- -Sesshomaru ha detto quelle parole?- Kagome era allibita. Il demone algido che lei aveva conosciuto non avrebbe mai pronunciato parole simili, soprattutto verso un’umana. Ma Rossana era così speciale. Lei adorava quella ragazza.

-oh dimenticavo! Devo cambiarmi! Mi aspettano in sala riunioni!se non mi sbrigo Sesshomaru mi fa fuori!- le tre ragazze cominciarono a ridere, mentre fuori dalla porta il maniaco e il mezzo demone aveva ascoltato tutto, appoggiandosi con le orecchie alla porta –non posso credere che mio fratello abbia davvero detto quelle cose- -cosa avrei detto, di grazia?- una voce glaciale alle loro spalle, li fece voltare –oh ciao Sesshomaru, bella giornata oggi, ne?- disse Inuyasha cercando di deviare l’attenzione del demone dai discorsi che stavano facendo lui Miroku ‘dannazione, il suo odore è diverso.Per quello non l’ho sentito arrivare alle mie spalle!’ – spostati devo entrare- senza che attendere che Inuyasha rispondesse, aprì la porta e Sbam! Un cuscino lo prese in pieno viso!

 

 

 

 

 

 


Riza Hawkeye: ho affrettato un bel po’ le cose perché tra un po’ inizia la guerra…e loro devono essere uniti per combattere secondo la profezia e niente li unirebbe più dell’amore (che frase sdolcinata)!! E poi Sesshomaru aveva seriamente il dubbio che Rossana scappasse con Darius…. Sinceramente vorrei che inu e sessho si sopportassero un po’ di più…ecco il perché della richiesta di aiuto di sesshomaru..ah visto il tuo nick scommetto che ti piace fma..appena finita questa ne scrivo una anche su quel manga!!!!

 

Dark_angel: ti chiedo scusa e spero che tu abbia ricevuto la mail..grazie per la recensione

 

 Sara_sessho: hihi e Yaisha è stata battuta *l’autrice gongola*

 

Elfosnape: ebbene si..sono sadica…*striscia le unghie sulla lavagna* cmq non poteva menarla di più..lei è buona (a parte quando si inca**a)

 

Marrion: sto già leggendo Il canto delle sirene e i demoni della luce…appena la finisco ti lascio un commento..grazie per la recensione e i compliments

 

PunkGirl: *Sesshomaru cerca di ucciderti per aver detto femminile nei suoi confronti* scherzo..cmq grazie per i complimenti e per le recensioni!!! ^^

 

Avviso: i capitoli già pronti sono finiti con questo...però tranquilli..visto che non ho un c***o da fare visto che sono ahimè disoccupata, scriverò spesso per evitare la mia morte cerebrale vedendo Barbara D'urso tutto il giorno alla tv!!!!^^

 

Ringrazio tutti quelli che mi seguono anche se non lasciano recensioni e a tutti quelli che mi hanno aggiunto tra le seguite, preferite o da ricordare

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Capitolo 27
*** CAP 27 - L'ARRIVO DI KOGA ***


 

CAP 27 – L’ARRIVO DI KOGA.

 


 

-Oddio scusa Sesshomaru- disse Kagome. Le tre ragazze avevano iniziato una lotta coi cuscini e quello lanciato dalla miko aveva preso Sesshomaru in pieno viso!-donna ho ucciso per molto meno!- le rispose il demone di ghiaccio avvicinandosi pericolosamente a Kagome –scusa cosa vorresti farle?- una voce a lui ben nota, lo fece voltare.Rossana lo stava guardando male, con le mani appoggiate sui fianchi –niente- rispose il demone –ecco bravo!- -ah comunque il tuo di odore è cambiato donna- disse il demone rivolto a Kagome –come??Ka-chan non mi hai detto nulla!- le dissero Rossana e Sango all’unisono –beh era più sensazionale la notizia di Rossana, visto il soggetto maschile…- - Rossana!- la nigen preoccupata per la reazione del demone si voltò lentamente. Dopotutto lei aveva spifferato cose private e probabilmente a lui non andava bene –seguimi-.Sesshomaru uscì elegamente dalla porta –Ragazze,vi voglio bene è stato un piacere conoscervi!Ricordatevi di me!Kagome mi dispiace, ma non potremo essere cognate- e tra le risate delle altre se andò salutandole teatralmente con un fazzoletto bianco.

Sesshomaru l’attendeva in fondo al corridoio. Appena lo raggiunse, il demone aprì la porta davanti al quale si era fermato.

-Perché entriamo?- -ho visto una cosa interessante qui dentro!- appena entrati Sesshomaru chiuse la porta, facendo piombare la stanza nelle tenebre. Rossana sapeva che lui era alle sue spalle, ne percepiva l’aura. Poi lui la prese e la voltò.

-Prima di mostrartela però devo fare una cosa- e la baciò con tutta la passione che possedeva. Il baciò era molto lungo, tanto che rischiavano di perdere il controllo e lasciarsi andare agli impulsi..-dai fermati!Mostrami ciò che hai scoperto!- Rossana si scostò da lui lentamente. Prendendola per mano, il demone la condusse in fondo alla grande stanza da letto. La fece sedere e poi apri le tende alle finestre e la luce inondò il luogo nel quale si trovavano. Era una stanza molto bella, dalle pareti e dai suppellettili rossi. Sembrava di stare in una fornace! Poi la nigen posò lo sguardo su un quadro appeso sopra il camino in pietra –o mio dio ma quella sono io!- lo stupore di Rossana era abbastanza ovvio. Di fronte a lei stava un quadro in cui era raffigurata la sua gemella. Poi lo vide. Nella mano destra la figura dipinta stringeva l’arco rosso.

-Caishia..- sussurrò la nigen, sorridendo al quadro –devo dire che mio padre aveva ragione. Siete identiche!- -è vero..e ne sono orgogliosa. Il suo sguardo è così fiero!E si vede che era una guerriera!- -tu non azzardarti ad indossare un vestito del genere a combattere- infatti Caishia nel quadro indossava un ‘vestito’ in pelle marrone chiaro. Una fascia le copriva il seno prosperoso.Da questa partivano due strisce di pelle che incrociandosi sull’addome piatto della Kami si univano ad un paio di calzoncini, sempre in pelle, che la coprivano lo stretto necessario.Ai piedi indossava dei sandali bassi, modello schiava. Intorno alla figura, vi erano delle fiamme rosse e arancioni. –Beh quei calzoncini sono simili ai miei- -per quello che mi sono ricordato di questo quadro.Ieri ho collegato il tuo abbigliamento audace al suo!Anche in questo vi assomigliate!Quando ero piccolo sentivo spesso mia madre lamentarsi per l’abbigliamento di Caishia, anche se io non l’ho mai incontrata!- -come mai ne parli solo ora?- -prima non mi ricordavo. Ho iniziato ieri dopo il tuo combattimento.- -grazie per avermi portata qui- la nigen, velocemente si era avvicinata al suo demone e lo aveva baciato lievemente. Ma lui non bastava e con un gesto poco cavalleresco la sbatté letteralmente sul letto, dove, con una passione e un sentimento che non credeva di possedere la fece sua di nuovo.

Appena si furono ripresi si incamminarono verso la sala riunioni. Arrivati di fronte alla porta Rossana prese un bel respiro ed entrò subito dietro a Sesshomaru.

I demoni presenti erano ammutoliti. Fissavano la coppia entrata con sguardi contrastanti. Chi come Hitoshi e i demoni che conoscevano Rossana avevano uno sguardo benevolo e complice, mentre altri, tra cui la madre ovviamente, avevano sguardi tra il disgustato e l’indignato.  Hitoshi intervenne, perché quella situazione lo infastidiva: lui aveva combattuto al fianco di Inu no Tashio e sapeva che a lui quell’unione sarebbe piaciuta moltissimo. Così si alzò e avvicinandosi a Rossana si inchinò, baciandole la mano con rispetto –Benvenuta mia Signora- la nigen lo guardò tra il grato e lo stupito, sorridendogli. Il demone orso le era sempre stato simpatico. Sapeva che era lo zio di Darius, ma nonostante la nigen avesse rifiutato la corte del nipote, l’aveva comunque sostenuta. Il demone si alzò.Era più anziano degli altri.Aveva lunghi capelli castano scuro leggermente screziati di argento. Era molto affascinante come demone, nonostante l’età avanzata. I suoi grandi occhi vermigli la guardavano con benevolenza, come un padre che guarda sua figlia.

-grazie Hitoshi-sama- - o solo Hitoshi, se Inu no Tashio fosse qui.. probabilmente mi avrebbe già scansato per renderti omaggio..e forse, conoscendolo, ci avrebbe addirittura provato..- -tsk- disse Sesshomaru, mentre Rossana rideva. Il Principe in realtà era molto grato per il gesto del demone orso. Comportandosi così aveva stemperato almeno in parte il pesante clima di tensione che si era creato al loro ingresso. Infatti dopo il suo gesto molti altri demoni si erano avvicinati a Rossana per accoglierla come loro Signora. Alcuni di loro erano gli stessi che il giorno del duello ci aveva provato con lei. E questo dava molto fastidio a Sesshomaru. Avrebbe preferito che trovassero Rossana poco attraente ‘come se ciò fosse possibile,tsk’ pensò il Principe. Poi successe una cosa incredibile. Darius si era avvicinato. Sesshomaru era pronto a colpire se avesse anche solo sfiorato la nigen.Ma il demone blu seguì l’esempio di suo zio e si inchinò –benvenuta mi Signora.Spero che nonostante il mio passato comportamento poco consono voi mi accetterete al vostro fianco, come Capitano dell’esercito- -alzati Darius. Non solo io ti accetto al mio fianco come comandante, ma, se vuoi, come ritrovato amico- il demone alzò lo sguardo allibito fino ad incontrare quello felice della nigen e..l’abbracciò. Poi un ringhio gutturale alle sue spalle lo fece desistere- mi perdoni mio Signore, sono stato troppo impetuoso- disse abbassando il capo, rivolto a Sesshomaru –che non si ripeta-

Il demone bianco si voltò, rivolgendosi al resto della corte, cioè a quelli che erano disgustati dalla presenza di Rossana –so che molti di voi crede che la nostra unione sia un abominio. lo credevo anche io fino a poco tempo fa. Ma ora questi sono i fatti. Io e Rossana siamo i futuri regnanti dell’ovest che a voi stia bene o meno. Chi non è d’accordo se la vedrà con me.-tutta la sala era nel totale silenzio.

-Oh Kami!Ste mummie non si muovono!- esclamò Hitoshi –ah mi scusi per l’imprecazione Rossana-sama- disse rivolto alla nigen che era tutt’altro che offesa- non si preoccupi Hitoshi-sama. E può continuare a darmi del tu come ha sempre fatto!- -grazie, ma tu fai altrettanto!- -va bene- -comuque visto che qui non parla nessuno intervengo io. Oggi giungeranno a palazzo gli alleati. Tribù Yoro compresa. Dove metteremo tutti? – e fu così che iniziarono i preparativi per accogliere le truppe alleate.

Nel tardo pomeriggio, mentre ancora discutevano sul dove mettere le truppe, Jaken entrò nella sala riunioni. –Signora Madre e Signor Sesshomaru, la tribù Yoro varcherà a breve i nostri portoni- -bene, andiamo ad accoglierli- poi il demone si rivolse a Rossana –vai a chiamare Inuyasha e il resto del gruppo- - vado-.

Così mentre la nigen correva verso la sua stanza, Sesshomaru e il resto della corte si dirigeva all’ingresso per accogliere i primi alleati.


Il gruppo di Rossana arrivò proprio mentre il demone lupo si stava inchinando di fronte alla Madre e Sesshomaru.Annusò l’aria e – o guarda!il botolo ringhioso!- -Dannato lupastro!Non ti sopporto già più!- ma il demone lupo non lo stava ascoltando più. Si era già fiondato su Kagome, stringendole le mani tra le sue, come faceva sempre. Inuyasha divenne rosso dalla rabbia e si avvicinò minaccioso al demone estraendo Tessaiga –dannato lasciala!Lei è MIA!- -Botolo..l’ho già capito.Il suo odore è diverso.Ora è mischiato al tuo.Le stavo solo chiedendo se fosse sicura della sua scelta!- - Certo Koga!Lo sai che ho sempre amato Inuyasha!- - e lei chi è?- chiese il demone indicando Rossana –il suo odore è mischiato niente meno che a quello di Sesshomaru. E’ la sua amante?- -Lupo! Lei è la mia compagna!Attento a quello che dici- - sono desolato!- si avvicinò alla ragazza e con fare da dongiovanni le prese la mano e le baciò –piacere io sono Koga!Che peccato che non ci siamo incontrati prima!Ora sei già impegnata- -piacere, io sono Rossana.Ti informo che anche se fossi libera non starei con te!- il demone era spiazzato dalla risposta delle nigen, come del resto tutti i presenti! –Ora capisco come fai a stare al fianco di Sesshomaru! Ironica, affascinante e scommetto potente- -ci puoi giurare!- e entrambe scoppiarono a ridere.I demoni lupo si accamparono nella piazza d’armi a est.Li c’era molto spazio e potevano allenarsi.Nei giorni seguenti sarebbero arrivati anche gli altri alleati. Ora lo scontro si avvicinava.






Ringraziamenti:

Elfosnape :aggiorno alla sera perchè sono più ispirata visto che non c'è nessuno in giro per casa che stressa ^^. Grazie per lasciarmi sempre la tua recensione!!


Nicole221095: ehilà! bentornata!! I demoni sono stupidi!!! però c'è sempre Hitoshi!! Grazie per continuare a segurmi

Sara_sessho: eccoti il nuovo capitolo! Spero ti piaccia. Grazie per il commento!!!!


Riza Hawkeye: non ti preoccupare anche io ODIO le ed/roy o le ed/uomo!!!Il biondino NON è gay! E' solo basso!!Cmq riprendi a leggere fma perchè diventa sempre più spettacolare!!!e il nuovo anime è molto diverso dal primo ed è migliore!!!Grazie per la recensione!


Sweet_Nightmares:  stai tranquilla! L'importante è che tu segua la mia fic e che lasci un commento! grazie di esserci sempre tra i commentatori


Marrion: * me va a leggere l'aggiornamento* poi lacio una recensione! Grazie per le tue!


Ringrazio anche Dark Angel sperando che non sia più arrabbiata con me e che continui a seguirmi!

Ringrazio tutti quelli che mi seguono e che leggono

Elenasama

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Capitolo 28
*** CAP 28 - L'ARRIVO DEL NEMICO ***



Chiedo scusa!!! In ritardo assurdo secondo le mie precedenti! Solo che ero un pochino bloccata!Questo capitolo è di transizione! Si conosceranno i fantomatici nemici ( che so pure boni ndme)e scopriremo che c'è anche un traditore tre le file dei nostri amici

Ringrazio

Elfosnape: ti chiedo scusa per il ritardo, ma come detto prima, ho avuto un mini blocco.Spero sia passato ^^

PunkGirl: si aggiorno meno perchè i capitoli pronti li ho finiti e adesso ho anche un pò meno l'ispirazione....ma non ti preoccupare... passerà

Sara_sessho: si Rossana è stata forte quando a rifiutato Koga. Grazie per la recensione

Marrion: eccoti il capitolo...spero sia contenta!

Riza Hawkeye:  sono felice che tu batta il record di recensioni con la mia storia!!! per sango e miroku ho in mente un capitolo solo per loro, come per Inuyasha e Kagome. Del resto sta iniziando la guerra.. Dovranno pure stare da soli nel caso succeda qualcosa.Comuque non c'entra l'età per vedere i cartoni! Io ne ho 25 e ne guardo un'infinità..inuyasha, fma, full metal panic, vampire knight, beyblade....quindi se ti va io ho tutti gli episodi del nuovo anime di fma sub ita...fammi sapere se li vuoi

Grazie a chi legge e segue la mia storia!!!



CAP 28 – L’ARRIVO DEL NEMICO.

 

La tribù Yoro si trovava a palazzo ormai da una settimana. Nei giorni seguenti al loro arrivo altri alleati erano giunti al palazzo dove, grazie alle enormi dimensioni di giardini e piazze d’armi si era sistemati tutti. Tra le tribù giunte, vi era anche quella dei demoni orso di cui Hitoshi e Darius facevano parte. Rossana andava molte volte a trovare quella tribù perché, oltre e quella di Koga, era l’unica ad accettarla come compagna di Sesshomaru e futura regina dell’Ovest.

Sesshomaru era molto impegnato in quei giorni e si vedevano poco spesso. La nigen si allenava sia con Inuyasha che con Koga, giocava con Shippo e Rin, la quale sentiva come lei la mancanza del demone, e chiacchierava con Kagome e Sango.

Fu proprio in uno di quei momenti che le yasha rimaste a castello, si avvicinarono alle tre amiche.

-Oh guarda quella che si suppone essere la futura regina dell’ovest sta ciarlando con le sue insulse amiche umane- appena finì la frase il gruppo delle yasha, Sakura esclusa, fu investito dall’ Hiraikotsu di Sango, da una freccia di fuoco di Rossana e da una freccia sacra di Kagome! Ovviamente le tre nigen, per non ucciderle, avevano lanciato le loro armi vicino alle demoni, solo per spaventarle

-chi sarebbero le insulse nigen?- chiesero in coro le tre.Le yasha se la diedero letteralmente a gambe per evitare di rimanerci!

L’unica yasha non presente era Sakura, la bella demone dai verdi capelli. Infatti questa, come Rossana aveva più volte constatato nelle sue visite al campo, girava spesso intorno a Darius e lui non ne era per niente infastidito.

-Sapete, credo che Sakura e Darius abbiano una storia! A volte vorrei essere come il mio cagnolino preferito e avere un buon fiuto per capire se ho ragione- purtroppo per la nigen il suo ‘cagnolino preferito’ era nei paraggi e aveva sentito tutto. ‘Pagherà ciò che ha osato dire’ disse Sesshomaru sogghignando furbo!

Poi tutto si fermò. Tutti i demoni a palazzo volsero i loro sguardi al di fuori delle mura.Rossana avvicinandosi a Inuyasha chiese –cosa sta succedendo? Cos’è quest’aura negativa in avvicinamento?- -il nemico è arrivato! Si è fermato a qualche miglio di distanza dalle nostre mura- la nigen si voltò e corse veloce da Sesshomaru.

 

-Bene bene- diceva una voce roca e sensuale –ecco il palazzo dell’ovest. Chissà come starà Sesshomaru?- a parlare era stato un bellissimo demone. Aveva lunghi capelli neri, con le punte sfumate di azzurro,stretti in una coda bassa e occhi come il mare d’estate.Alto, dal fisico asciutto e prestante si trovava nella tenda reale con il suo fratellino che prese parola -fratello Shinkichi non pensavo ti interessasse la sorte del principe- -infatti non è così  Chikao.. non la senti? - -l’aura pura vicino al principe? Si, è a dir poco nauseante!La si sente fino a qui- il fratellino era leggermente più basso di Shinkichi, ma ugualmente affascinante. Capelli rossi come il fuoco, sfumati di arancio sulle punte, legati in una lunga treccia e occhi felini del colore del tramonto. Anche lui , come il fratello, era ben messo a livello fisico. Si vedeva che i loro corpi erano stati scolpiti da duri allenamenti.- Sai non vedo l’ora di incontrare il portatore di quell’aura- continuò Shinkichi sognante - Spero sia una donna. Così la farò mia. Anche se sarà difficile conviverci. Kami Celesti e Infernali non possono vivere insieme- -fratellone se sai già che è l’erede dei Kami celesti non dovresti illuderti! E poi sai bene che è una femmina!La nostra informatrice ci ha detto che è anche una nigen e per di più è la compagna di Sesshomaru!- il maggiore rise, come al solito non aveva ascoltato le parole della loro informatrice, troppo impegnato a fare pensieri osè sulla stessa -compagna? Oddio si vede che si è davvero rammollito! Dici che si ricorderà di noi?- -credo proprio di si. Abbiamo passato molti anni ad allenarci insieme!- -bene chissà che faccia farà quando distruggeremo il suo regno e uccideremo la sua compagna!-

 

-Tu non combatterai!- -sesshomaru falla finita di fare l’idiota!Non ti ricordi la profezia? Io DEVO battermi con te!- -ti ho detto che non lo farai!- la nigen iniziava sul serio ad arrabbiarsi. Da quando il nemico si era finalmente presentato per la guerra, Sesshomaru le aveva detto che non l’avrebbe fatta combattere! L’avrebbe rimandata nel suo mondo e, se la guerra fosse finita con la vittoria dell’Ovest, allora Inuyasha sarebbe andata a riprenderla. –Sesshomaru, mi sto arrabbiando sul serio! Se non vuoi che ti rovini quel bel visetto da stronzo che ti ritrovi piantala di dire cazzate!Io combatterò! L’ho promesso anche a tuo padre! O forse pensi che ti sarei di impiccio? So che tu sei forte, ma ricordati chi hai davanti stupido! - -finiscila di insultarmi!Io non voglio perderti stupida!Questo lo capisci? Ora che ti ho trovata se dovessi morire non sopravvivrei!- -e se dovessi morire tu mentre io sono lontana! Come credi che mi sentirei sapendo che avrei potuto salvarti? Se mi ami non puoi lasciare che io viva nel rimorso eterno se ti dovesse succedere qualcosa! E comuque- - cosa??- -le due auree che Kagome, Miroku ed io abbiamo sentito erano particolari- -cioè?- -sono simili alla mia, ma al contempo molto diverse..credo che ti debba arrendere..se loro sono come me, cioè dei Kami, solo io posso fronteggiarli-il demone la squadrò irato.Negli occhi della nigen non c’era né dubbio né paura.Voleva combattere. –Va bene. Ma dovrai stare attenta, intesi? Se vedi che non ce la fai, scappi- -mpfh!Io sono una nigen e non una codarda!- -Rossana se dovessi morire, ti giuro che ti riporto in vita con Tenseiga solo per ammazzarti con le mie stesse mani per punizione- la nigen sorrise maliziosa si alzò sulle punte e gli sussurò all’orecchio , dopo averglielo morsicato leggermente –piuttosto perché quelle mani non le usi per farmi altro?- si allontanò ridendo e dirigendosi verso la sua camera, dove Sesshomaru usò le sue mani per stringerla a sé e farla sua di nuovo.





So che fa un pò pena, ma è un capitolo di transizione. Il prossimo sarà dedicato alla coppia InuxKag...Ah che ne pensate della coppi DariusxSakura? so che lui è stato odioso, ma era innamorato poraccio...Yaisha era troppo odiosa pure per lui....

Elenasama

 

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Capitolo 29
*** CAP 29 - IL MIO AMORE PER TE ***


 

Come mi ha consigliato Riza Hawkeye qualche capitolo fa, ho deciso di dare un po' di spazio anche alle altre coppie della storia..in un unico capitolo...

Ringrazio Sara_sessho e Marrion per essere sempre presenti con le loro recensioni che mi spronano ad andare avanti con la storia.Dedico il capitolo a queste tre ragazze ^^

CAP 29 – IL MIO AMORE PER TE

 

 

 

 

 

 

 


Mentre Rossana e Sesshomaru esprimevano il loro amore a livello fisico, Inuyasha e Kagome, passeggiavano mano nella mano nei pochi giardini del palazzo non invasi dalle truppe alleate. Decisero di fermarsi nei pressi di un giardino con la fontana el centro, la cui statua rappresentava una magnifica tigre. Seduti sulla panchina Kagome prese la parola appoggiando la testa sulla spalla del suo compagno

-oh Inuyasha sono così preoccupata per te. Questa guerra sarà complicata, molto di più che di quella con Naraku- -Kagome non preoccuparti, devi avere fiducia in me- -lo so ma quelle auree..mi spaventano..erano potenti come quella di Rossana, ma nere e malvagie!Se ti succedesse qualcosa ne morirei ora che…- Kagome arrossì -ora che hai detto di amarmi- - Kagome io tornerò vivo da quella battaglia!Ora che ho te al mio fianco ho una ragione di vita. Io ti amo e ti ho sempre amato. Me ne sono reso conto solo ora..anche quando Kikyo è tornata in vita, mi sono accorto che era te che cercavo in lei e non il contrario. Sei tu il mio sole ora- -o Inuyasha..- Kagome a quelle parole così dolci, dette da uno scorbutico come Inuyasha, non resistette e lo baciò con passione –Ka-kagome se fai così il mio autocontrollo va farsi benedire- -allora lasciati andare- gli sussurrò all’orecchio canino la miko.

Il mezzo demone non se lo fece ripetere due volte. La prese in braccio e si diresse velocemente verso il loro luogo preferito,un piccolo laghetto circondato da un fitto bosco, dove, seguendo per una volta l’esempio del fratello maggiore, la fece di nuovo sua.

Intanto una persona a noi ben nota, stava camminando, al fianco dell’affabile Hitoshi, nei corridoi del palazzo..

-Bella demone vorrebbe fare un mezzo demone con me?- Miroku, nonostante avesse palesato i suoi sentimenti a Sango era sempre il solito libertino.

-MIROKU!-

SDENG!

L’Hiraikotsu di Sango lo colpì direttamente sulla nuca facendo cadere di faccia sul duro pavimento di marmo –ohohoh te lo sei meritato- Hitoshi alla vista del monaco a terra si era piegato in due dal ridere, vedendo nel giovane bonzo qualcosa di simile al suo amico Inu no Taisho: ebbene sì, il padre di Inuyasha e Sesshomaru era un libertino. Forse il monaco aveva qualche parentela con lui…

-Sempre a fare il maniaco!E io ho pure creduto alle tue parole….innamorato di me un corno!Tu sei innamorato delle donne e basta!- -Sanguccia cara aspettami-

Il Monaco corse all’inseguimento della bella sterminatrice.L’aveva combinata grossa.

-Sango fermati per favore!- -Miroku cosa vuoi?Mi sembra che tu sia stato abbastanza chiaro con i tuoi comportamenti libertini!Non sei e non sarai mai innamorato di me!- -Ti sbagli!- -A si?- -io non mi comporto così con te proprio perché per me sei diversa..sei speciale…tu sei e sarai la mia donna!Sango alla fine di questa guerra vuoi sposarmi?- la sterminatrice sentì il suo cuore sussultare e perdere un battito.Si voltò lentamente verso  il monaco e chiese –dici sul serio?- -non scherzerei mai su queste cose, con te soprattutto!Aspetto la tua risposta- con le lacrime agli occhi disse –Si, mille volte si- (frase presa dal film Orgoglio e Pregiudizio che adoro,quando Bingley chiede a Jane di sposarlo). Si abbracciarono e dopo un lungo bacio passionale, il monaco prese la sterminatrice per mano, portandola nella sua stanza –Sango se non vuoi fa niente.Ti aspetterò anche tutta la vita!-(O_O miroku è drogato!) -Miroku..non sono stata più sicura in tutta la mia vita.Il mio corpo,il mio cuore e la mia anima…ti appartengono da sempre..-. Il monaco usando una delicatezza che non sembrava appartenergli la posò sul letto e dopo averla spogliata dal kimono la baciò, la coccolò e la sfiorò ovunque prima di farla sua per la prima volta.

E mentre i nostri  sei amici si addormentavano abbracciati, un’altra coppia, appena nata aveva compiuto il primo fatidico passo. Sakura, la yasha gentile e dai capelli verdi, e Darius, il bel demone blu, si trovavano nei pressi di un bel laghetto tra le mura del palazzo..

-Darius, scusa la mia sfacciataggine, ma tu sei per caso ancora invaghito di Rossana?- -no ormai è passata..non potevo essere io il suo compagno…lei era praticamente destinata a Sesshomaru- -l’ho pensato anche io, quando lo vista al galà esibirsi senza paura di fronte a tutti quei demoni..quella ragazza mi piace!Ha coraggio!- -si è vero, ma ultimamente mi sono accorto che qualcuno la supera in bellezza. Almeno ai miei occhi è così…- la yasha abbassò mesta lo sguardo. Nonostante la sua incredibile bellezza, si era sempre sentita inferiore a sua cugina Yaisha.

Ebbene si, anche se nessuno lo avrebbe mai detto, la dolce Sakura era cugina di quella strega di Yaisha.-ehi non fare quella faccia da cane bastonato- -senti chi parla!L’orso senza tatto!Vieni a dire proprio a me che ti piace un’altra!Eppure pensavo che tu avessi capito- -cosa?- -che mi piaci stupido orso bruno!- una risata roca le fece alzare lo sguardo smeraldino sul demone –che hai da ridere?- lui smise e guardandola serio disse –davvero non capisci?- -…- e annullò velocemente le distanze con la Yasha verde, lasciandola sbigottita dal quel bacio –sei tu che sei bellissima per me, stupida!- -e non potevi dirlo subito cretino?- e continuando a battibeccare come due adolescenti, i demoni centenari ritornarono all’accampamento di Darius per dare la notizia a Hitoshi.



Nel prossimo capitolo vedremo la reazione di Hitoshi ala notizia di Darius...e il nemico? Attaccherà?Il capitolo è corto, ma se tutto va bene pubblico anche stasera

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Capitolo 30
*** CAP 30 - L'INCUBO DI ROSSANA ***


CAP 30 - L’INCUBO DI ROSSANA

 

 

 

Come promesso un altro capitolo. Dedico il capitolo a Elfosnape, Punk_girl/Sweet nightmers, Dark angel, crisan che come le altre ragazze a cui ho dedicato il capitolo precedente, mi lasciano sempre la loro opinione facendomi felice ^^

 

Rossana e Sesshomaru stavano dormendo beatamente nel letto della nigen, ancora nudi. La nigen sognava un bel prato verde dove lei e il demone si stavano rincorrendo ridendo felici. Poi qualcosa cambio. Il cielo dapprima terso, si ricoprì di grossi nuvoloni neri carichi di piogga. I due amanti, che prima indossavano kimoni colorati, indossavano entrambe tenute da guerrieri e brandivano ognuno la propria spada di fronte ad un nemico che nel sogno non riusciva a distinguere.E poi un boato enorme costrinse i due a voltarsi. E fu allora che la nigen vide il massacro.Centinaia di corpi di demoni erano a terra e il loro sangue imbrattava l’erba verde. E tra quei corpi riconobbe i suoi amici: Darius, Hitoshi e Sakura con i visi coperti di terra, morti.

Poco più in là riuscì anche a scorgere i copri di Inuyasha, Miroku, sango e Kagome.

Le lacrime di dolore iniziarono a scendere copiose dai suoi occhi neri per la trasformazione. Mentre la terra tremava una voce che non riconobbe le disse –No Rossana devi mantenere il controllo!Quando tutto questo ti verrà mostrato di nuovo devi evitare che la potenza dei Kami in te sopita esploda!O per il nostro mondo non ci sarà scampo- la nigen si svegliò di soprassalto ricoperta da gocce di sudore e con il viso bagnato di lacrime.Qualcuno l’aveva scossa per svegliarla. Mettendo a fuoco la vista si specchiò nelle pozze ambrate del suo amore: Sesshomaru.

-Oh sesshomaru..- ma non riuscì a proseguire, piangeva come una fontana- stai tranquilla era un sogno- -è qu-questo il pr-problema…non era un sogno ma una premonizione! Moriranno tutti e io distruggerò il mondo con i miei poteri..loro sono qui per spingermi a farlo! Capisci?- -te lo impedirò io!Sono e sarò al tuo fianco per sempre se mi vorrai!Non permetterò che qualcuno muoia!Nemmeno quel mezzo demone di Inuyasha!E ti impedirò di distruggere tutto così da poterti stare accanto per sempre su questo mondo!- -spero proprio che tu ce la farai a trattenermi.Perderò sul serio il controllo…- -farò in modo che non succeda!Ora torna a dormire-

-Ahia!- -che hai Chikao?- -ho perso il contatto con la mente della nigen!Quel bastardo ha interferito, Shinichi!- -chi sarebbe?- -non so con certezza chi fosse, però era un uomo- -sarà stato quel verme di Kuramo!L’ho sempre destato!Se ne stava sempre tutto tronfio e guardarci dall’alto!Tsè come se fosse lui il più bello e non io!- -oh fratello! Gli porti ancora rancore per averti soffiato Caishia?- -certo e provo rancore per Sesshomaru perché è colpa del suo stupido genitore se loro si sono incontrati e innamorati!Perciò prenderò il regno dell’ovest e l’erede di Caishia che a quanto pare è identica alla mia dea!- -non cambierai mai!Però dobbiamo stare attenti..quella nigen mi preoccupa- Shinichi scoppiò a ridere -  ma che dici? È una nigen..per questo è debole!- -ma se così credi tu!-

Rossana non era per niente tranquilla nonostante le parole di Sesshomaru. Così si diresse da Hitoshi. Lui era l’unico in grado di parlare di Caishia e Kuramo avendoli conosciuti. Mentre stava arrivando alla tenda del capo tribù degli orsi, vide Darius e Sakura che la precedevano mano nella mano.

Decise di attendere fuori: dovevano sicuramente chiedere il permesso a Hitoshi, unico parente stretto di Darius ancora vivo, per il matrimonio. Dopo pochi minuti senti la risata fragorosa di Hitoshi.Decise così di entrare.Appena il demone orso la vide le disse –Rossana! Mio nipote di sposa!Come sono felice!Ancora non posso credere che una demone così bella lo voglia sposare con il caratteraccio che si ritrova- - o andiamo Hitoshi..tuo nipote è stato l’unico a trattarmi da pari appena sono giunta a palazzo…e anche Sakura è stata la sola tra le yasha a darmi sostegno dopo che…beh io e Sesshomaru..beh avete capito O////O- -sisi dopo che tu e SuaAltezzaIlghiacciolo avete fatto del sano e focoso sesso! - -Hitoshi!- urlarono tutti i presenti! –beh ragazzi! Anche Inu no Tashio era freddo fuori..ma non ho mai sentito una donna, umana o demone, lamentarsi dopo essere uscita dalle sue stanze!- -HITOSHI!- ripeterono i tre ragazzi all’unisono- ok ok la smetto..comunque nipote mio, anzi se posso, figlio mio io sono più che felice di darti il consenso per il matrimonio, ma ricordatevi che serve il consenso anche di Isoruko e Maiko i genitori di Sakura—ho preparato una missiva, mi serve la vostra firma per il consenso, poi aspetterò il verdetto dei miei genitori.- - Sakura- disse Rossana- voglio essere la prima a farvi le mie congratulazioni- -e noi ricambiamo- -o beh io non ho ancora ricevuto nessuna proposta- i tre si guardarono e poi Sakura e Darius uscirono dalla tenda –Rossana!- -dimmi Hitoshi- -lui non l’ha fatto?- -cosa?- -non ti ha ancora marchiata?- -non capisco- -siediti piccola mia, non sarà facile quello che ti dirò- -devi sapere che per i demoni cane come Sesshomaru, le parole o i fatti, non bastano per designare una compagna: loro la marchiano- - ??- -nel senso che mordendo la spalla destra della donna che amano la designano a loro compagna per la vita.. - -e perché Sesshomaru non l’ha fatto- -non ne ho idea…forse ha paura…- -no è solo uno stronzo ecco cos’è!- -Rossana cosa…- -non capisci Hitoshi? Se lui non mi marchia è perché non vuole me al suo fianco come compagna!- - non dire assurdità ragazzina! – Hitoshi si era arrabbiato –lui non farebbe mai una cosa del genere…se non ti amasse non ti avrebbe nemmeno avvicinata! Ricordati che lui ha sempre detestato i nigen!Non è facile per lui- -scusa…lo so…Sono solo un po’ preoccupata per un sogno che ho fatto..- -racconta-.

Appena ebbe finito il racconto, Hitoshi la fissava, grattandosi interrogativo il mento glabro –mmm….non so cosa pensare…- -sono venuta a chiederti se potevi raccontarmi qualcosa su Caishia e Kuramo…credo che mi aiuterebbe a capire di più sia me stessa che i miei nemici- - bene..vediamo da dove posso iniziare…-

 

 

Nel prossimo capitolo conosceremo meglio questi fantomatici Caishia e Kuramo e il loro rapporto con quei due bonazzi che hanno i nostri eroi per nemici...^^

Elenasama

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Capitolo 31
*** CAP 31 - IL RACCONTO DI HITOSHI ***


CAP 31- IL RACCONTO DI HITOSHI

 


Ringrazio:

Marrion: la dedica era d'obbligo visto che lasci sempre una bella recensione^^(sto leggendo Emergenza d'amore) poi ti dico

Elfosnape: te lo dissi che io sugnu malvagia...muuahahah (o mamma è terrificante ndKagome ti proteggo io nd Inu ma piantala botolo ndKoga)

Riza Haweye: o mamma..,spero che il capitolo sotto ti piaccia....poi quando i due Kami Infernali che più boni non si può si faranno vedere si scopriranno molte altre cose su Caishia e Kuramo!!!^^

Ringrazio chi legge, chi mi ha aggiunto alle preferite, alle seguite e alle storie da ricordare!!!^^



-Cara Rossana.. devi sapere che il padre di Sesshomaru ed io abbiamo sempre combattuto insieme. Un giorno di almeno 500 anni fa, trovammo una strana creatura a terra priva di sensi. Era un ragazzo che, all’apparenza, sembrava avere circa 25 anni. Solo che capimmo subito che non era un essere umano perché era completamente blu.Lo portammo a palazzo. Non era ferito, ma ci vollero ben tre giorni affinché riprendesse conoscenza…-

Nel passato…
-Hitoshi si è svegliato, presto andiamo-
I due demoni maggiori corsero verso le stanze in cui la strana creatura riposava.
Lo trovarono seduto al tavolo che mangiava voracemente il pranzo che gli era stato servito. Quando li vide entrare si interruppe. Si alzò e avvicinandosi ai due demoni inchinandosi –vi ringrazio dal profondo del mio cuore per avermi salvato e curato.Se permettete per sdebitarmi vi offro i miei servigi- -ehm..scusa la sfrontatezza, ma tu che cosa sei?- -Inu! Sempre il solito maleducato!- ma il ragazzo era già scoppiato a ridere, per niente offeso –mi avevano informato che il signore del palazzo era molto potente, ma anche burlone e affabile: tu devi essere Inu no Tashio, Demone maggiore e re dell’Ovest…- poi si rivolse a Hitoshi –tu invece sei Hitoshi Kaiosuke, demone maggiore della tribù degli orsi- -ma-ma come lo sai?- -o so molte cose….da noi si parla molto dei due demoni maggiori potenti ma buoni..- -da voi?- -ah scusatemi…io sono Kuramo..dio del vento..-

-Rossana dovevi vedere le nostre faccie…le mandibole erano praticamente a terra quando ci rivelò di essere un Kami Celeste..Inu no Tashio per poco non sveniva..- mentre si asciugava le due lacrimucce che gli erano spuntate agli occhi per il gran ridere disse –bene…mmm…proseguiamo..-

(nel passato..)

Il Kami, come promesso, rimase a palazzo per sdebitarsi. Vi era infatti una guerra alle porte con il potente regno dell’est, allora governato dei demoni pantera.
Il Kami era di una potenza inaudita, ma aveva un limite. Essendo un kami celeste doveva uccidere solo se assolutamente necessario. E questo era un grosso limite in una battaglia.
Arrivò, infine il giorno dello scontro. Inu no Tashio come al solito combatteva in maniera impeccabile, seminando morte con la stessa grazia che ha un cigno nel solcare le acque di un lago. Ma bisogna ammettere che anche Hitoshi se la cava bene.
Però c’era qualcun altro la cui potenza lascIò i due demoni sbigottiti. Kuramo combatteva senza mai fermarsi, ma anche dopo aver affrontato centinaia di nemici, non vi era nessun morto sulla coscienza del kami.Il suo potere del vento era in grado di lasciare privi di sensi per molto tempo, così da non costringerlo ad eliminare i suoi avversari.
La guerra finì dopo tre giorni di scontri con la vittoria dell’Ovest. Da allora Kuramo non lasciò più la terra dell’ovest. Rimase al fianco di Inu no Taishio e a quello di Hitoshi fino alla sua fine.
 

-Ma Caishia? Quando è arrivata?- -oh ci arrivo non ti preoccupare..-

 

Durante lo scontro si erano fatti numerosi prigionieri. Tra questi vi era una donna molto particolare. Era come Kuramo, solo che era completamente rossa come il fuoco che arde.
Quando Kuramo la vide rimase a bocca aperta. E non era facile sorprenderlo. Inu no Tashio aveva provato numerose volte a fare scherzi al kami, come mettere un secchio pieno d’acqua sopra una porta per far si che gli cadesse addosso, ma lui sapeva già in anticipo cosa stava per succedere.
-Ma tu eri morta!- -oh guarda chi si vede, Brezzino!- -Piantala di chiamarmi così!Sono cresciuto ormai Caishia!Sono anche io un dio, proprio come te- -siamo ridotti male se hanno fatto dio anche te..mancanza di personale?- -tsk..Inu no Tashio, Hitoshi..lei è un kami come me, potreste liberarla?- -non è che ci è ostile?- -no…è celeste anche lei..non può farvi male senza motivo-.Liberarono la dea dalle sue catene. Era di una bellezza sconvolgente. I lunghi capelli rossi,sfumavano all’arancio sulle punte.Alta e formosa, un viso dai fini lineamenti e una sguardo caldo e sensuale.
Inu no Tashio da bravo dongiovanni qual’era le si avvicinò con un sorrisetto audace- -piacere di conoscerti bellezza…io sono Inu no Tashio, Re dell’ovest- fece per prenderle la mano per posarvi un bacio, ma dovette ritrarla subito: era ustionante!
-Ehi ma scotti- -certo stupido demone io sono Caishia dea del fuoco!—inu no Tashio sei sempre il solito maniaco!Tu hai già una promessa sposa!Yamia Kamurama!- Inu no Tashio mise il broncio – ma lei è antipatica e fredda!Mi fa scendere gli ormoni sotto zero!- il demone orso e due kami era decisamente sbigottiti di fronte alle sue affermazioni : il demone cane maggiore più potente mai esistito faceva i capricci come un bambino…
E tutto iniziò allora.La dea era stata prigioniera dell’est per molto tempo. Infatti tra le file dei nemici appena sconfitti militavano due Kami Infernali.Uno di questi l’aveva rapita perché follemente attratto da lei, perciò Kuramo era convinto fosse morta.
Caishia spiegò che i due Kami infernali erano fuggiti quando avevano percepito l’aura di Kuramo :erano troppo deboli per affrontarlo, essendo da poco tornati dagli Inferi.

-ma come si sono innamorati?- -eheh tu e Sesshomaru me li ricordate molto, anche se a ruoli invertiti- -cioè?- - Caishia cercava in tutti i modi di tenere Kuramo lontano: lei non voleva innamorarsi!Ma il destino beffardo la spinse lentamente nelle possenti braccia del kami blu. E da quella unione nacque un bel piccolo kami, più o meno nello stesso periodo in cui venne al mondo Sesshomaru- -ma che fine fece il loro bambino?- -nessuno lo sa..appena nato i due kami sparirono e solo 100 anni dopo venimmo a sapere che erano entrambe periti…nessuno sa come…Però so una cosa…sicuramente il piccolo kami deve essersi innamorato di un’umana..altrimenti tu, splendida creatura, non saresti mai nata- la nigen arrosì vistosamente a quel complimento –non hai idea di quanto tu le somigli. Talmente bella che persino IlPrincipeGhiaccioloIncapaceDiAmare si è sciolto..- -o Hitoshi basta!Tornando seri..credo che i sue kami infernali si trovino nelle file nemiche,anzi credo ne siano addirittura i capi!- -eh…se così fosse stai attenta!Tu sei praticamente identica a Caishia!Uno dei due Kami Infernali ne era morbosamente attratto..- -si starò in guardia…- la nigen si alzò e mentre stava uscendo dalla tenda hitoshi la chiamò –Rossana, non ti preoccupare!Lui ti ama e quando lo riterrà opportuno ti marchierà- -grazie Hitoshi.-

 

 

Il capitolo sinceramente non mi piace moltissimo, ma più avanti renderò la descrizione dei due kami più precisa..
Elenasama

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Capitolo 32
*** CAP 32 - L'INIZIO DELLE OSTILITA' ***



CHIEDO SCUSA PER IL RITARDO! Ho avuto un altro blocco..infatti il capitolo che segue non è il massimo ma dal prox inizierà la guerra...

 

 

CAP 32 –L’INIZIO DELLE OSTILITA’

 

 


Rossana, dopo il racconto di Hitoshi si stava dirigendo verso le stanze di Sesshomaru, quando un rumore di zoccoli la fece voltare verso il ponte levatoio. Un demone a cavallo stava raggiungendo velocemente l’ingresso del palazzo. Alle sue spalle sentì un’altra presenza demoniaca: la Signora Madre era lì.Era dal giorno in cui Sesshomaru l’aveva portata alla riunione che non la vedeva. Era sempre bellissima ed evanescente, ma con una malinconia nello sguardo che prima non c’era. Probabilmente era dovuta alla scelta del figlio di avere una nigen come compagna di vita.

-Cosa vuoi messaggero?- -vengo a portarvi le richieste dei miei regnanti per evitare una guerra- -seguimi-.Il messaggero nemico la seguì all’interno del palazzo.Passando davanti a Rossana si fermò a fissarla ‘mio dio!E’ assolutamente identica a quella Kami!’ pensò per poi proseguire verso la sala delle riunioni. Rossana decise di seguire l’esempio del demone e seguì anche lei Yamia, sicura che nella sala delle riunioni avrebbe trovato Sesshomaru, Hitoshi e Darius ad accoglierla.

 

-I miei signori vi impongono queste condizioni per il ritiro delle truppe- il messaggero spiegò un rotolo di fine pergamena e lesse- l’abbandono del palazzo dell’Ovest, l’abbandono delle terre dell’ovest e dell’est in vostro potere e poi vogliono lei!- disse indicando Rossana. Tutti si voltarono verso la nigen –co-cosa? Me? Perché?- -o beh uno dei miei padroni ti vuole per lui.Crede tu sia, come dire, sprecata di fianco a Sesshomaru..- -tsk..- il principe dei demoni si alzò in tutta la sua magnificenza –Insulso demone, questa è la mia risposta ai tuoi “signori”: noi non ci ritireremo né dalle nostre terre né da palazzo, ma soprattutto, IO non cederò Rossana a nessuno!- -bene..allora sarà guerra- il messaggero con un fruscio di mantello si voltò e ritornò dal luogo da cui era venuto.

La notte fu molto movimentata.Dopo che il messaggero se ne fu andato, l’aura maligna del nemico era diventata più potente e carica di odio. Si preparava all’attacco.I nostri però non erano da meno. Con l’aiuto di Kagome e Sango, Rossana aveva allestito in una delle grandi sale del palazzo più nascosta, un ospedale dove avrebbero accolto i feriti. Sesshomaru, con Hitoshi e Darius al seguito, stava organizzando le truppe alleate. La tribù Yoro e quella degli Orsi di Hitoshi sarebbero state l’avanguardia seguite poi dalle altre tribù minori. Sesshomaru sarebbe stato in prima linea, nonostante le suppliche della madre di starne fuori fino a quando non fosse necessario. Alla sinistra Sesshomaru c’era nientedimeno che Inuyasha al cui fianco stava il monaco. Alla destra del principe vi era invece Rossana, anche se vedere il nome della sua nigen così vicino al fronte nemico gli causava una fitta tremenda al cuore, sapeva che lei si sarebbe infuriata se non l’avesse messa al suo fianco. Ne avevano discusso molto nei giorni successivi all’arrivo del nemico e la nigen era stata irremovibile: dovevano seguire la profezia alla lettera se volevano avere la possibilità di vincere e salvare tutti! E purtroppo non poteva darle torto. Lui,erede dell’ovest, e lei ,discendente dei Kami Perduti, dovevano combattere fianco a fianco, da pari,  se volevano la vittoria.

La notte buia e senza stelle stava sfumando nella bianca alba quando lo sentirono.In lontananza sentirono chiaro e forte il suono basso e grave di un corno da guerra.Il nemico si preparava all’attacco.

Sesshomaru,Rossana,Inuyasha e Sango erano sulle mura esterne per vedere le mosse del nemico, mentre Kagome sarebbe stata l’addetta all’ospedale vista la sua esperienza di miko.E poi lo sentirono.Un sibilo fortissimo giungeva dal campo nemico seguito da un nugolo fitto di frecce.

-A quelle ci penso io!- urlò Rossana ai compagni.Si posizionò sulla merlatura delle mura, causando un semi-infarto a Sesshomaru, tese il braccio destro verso l’esterno delle mura e con l’indice tracciò velocemente una linea immaginaria lungo tutto il campo nemico. Le migliaia di frecce che stavano raggiungendo il palazzo presero fuoco all’istante divenendo cenere.-Se non sapete fare meglio siete già morti!- urlò la nigen ai suoi nemici. Scese dalla merlatura e guardò Sesshomaru –ora inizia la vera battaglia- ed entrambi,seguiti dai loro amici saltarono dalle mura dirigendosi verso il nemico.

-quella dannata ha fermato il nostro attacco- -Chikao, davvero credevi che delle misere frecce potessero infastidire la discendete di Caishia e Kuramo?- -no,ma ci speravo!!- -fratellino, ricordati che lei deve uscire indenne dalla guerra.Tutti gli altri devono morire,ma lei è MIA!- -si lo so Shinichi..- -bene..ora viene il bello, non vedo l'ora di sentire il sangue del Principe dei Demoni scorrermi sulle dita-.I due Kami Infernali si voltarono verso il palazzo con due identici ghigni malefici.

 

 

Ringraziamenti

Elfosnape: eh si le tue parole anche questa volta sono volate via.....^^...sono cattiva gnegne

Marrion: eh per la fine devi aspettare ancora un po'......^^

Sara_sessho: non ti preoccupare se non riesci a recensire...l'importante è leggere...cmq per il marchio..devo trovare il momento giusto...e non è facile..

Riza Hawkeye: grazie per le tue lunghe recensioni, mi piace molto sapere la tua opinione.Sono felice che hai risolto con l'html e se mi dici che programma usi lo provo...questo del sito è carino ma alcuni caratteri non li passa.

Crisan:bentornata! spero che le due gemelline stiano bene e anche tu...continua a seguirmi

 

Ringrazio chi legge solamente

Elenasama

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Capitolo 33
*** CAP 33 - LA GUERRA -PARTE PRIMA ***


 

CAP 33 –LA GUERRA - PARTE PRIMA


Chiedo scusa per il ritardo, ma in questi giorni sono un po’ presa per alcune visite post incidente che ho avuto a pasqua….^^

Ringrazio:

Marrion: eccoti l’aggiornamento..cmq scusami ma in sto periodo sono un po’ presa e riesco a malapena a seguire le fic…

Riza Hawkeye: …vedrai che combatteranno schiena a schiena ma non penso in questo capitolo..però chi lo sa….^^

Sara_sessho: ta da da questo in poi ci daranno dentro con la guerra..

Sweet_nightmares: per cambiare carattere utilizzando l’html creator del sito devi selezionare la parte che ti interessa e selezionare su font family il tuo carattere preferito(non ce ne sono molti)…cmq grazie per i consigli e la recensione…

Comunque sappiate che nella mia fic non descriverò troppo le ferite o il sangue e quelle cose…non voglio che qualcuno smetta di seguire perché troppo sensibile a queste cose che, a parer mio, non sono del tutto necessarie per descrivere un combattimento

Ora il capitolo…^^

 

 

I nostri eroi si stavano velocemente dirigendo verso il fronte nemico. Alle loro spalle Rossana sentiva anche l’avanzare delle truppe appartenenti alle tribù Yoro e a quella di Hitoshi, che dovevano supportarli nella battaglia, così da permettere a Sesshomaru di arrivare ad affrontare i “signori” del Nord senza aver perso troppe forze.

Ed infine eccoli. Rossana scorgeva delle figure umanoidi avanzare verso di loro nella nebbiolina che si sollevava dal terreno.La tensione era talmente alta che tutto sembrava muoversi a rallentatore e la nigen, trasformata completamente, sentiva i battiti del suo cuore e il fruscio dell’erba sotto i suoi piedi. E poi un fragore. Lame che si scontravano tra loro.Volgendo il suo sguardo a Sesshomaru lo vide affondare la sua Bakusaiga nel petto di un demone gatto di basso livello. Rossana era terrorizzata e leggermente nauseata da quella scena.Ma non si doveva arrendere.Lei aveva scelto di combattere e anche se era spaventata non si sarebbe mai tirata indietro. E così corse verso il suo primo avversario estraendo la su spada blu e con una velocità e un sangue freddo eccezionale riuscì a eliminarlo senza troppi rimpianti. Ormai,dopo gli allenamenti e le parole di Sesshomaru capiva capiva una cosa importante: se lei non avesse ucciso il nemico, questi avrebbe eliminato un suo compagno.E non poteva permetterlo.

FLASH BACK

-Io non voglio uccidere,Sesshomaru!Quei demoni sono solo pedine!-

-non dire assurdità Rossana.Ricordati queste parole:uccidi o vieni ucciso!Se vuoi combattere al mio fianco come pari dovrai abituarti ad eliminare il nemico senza troppi ripensamenti,altrimenti rimani a palazzo!-

FINE FLASH BACK

-Sesshomaru, fermati. Lasciami tentare una cosa- urlò la nigen al suo compagno che,voltandosi, annuì e si fermò.La ragazza si concentrò al massimo.I suoi capelli rossi come il fuoco ondeggiavano anche se non c’era vento.I compagni e i nemici la sentivano.La sua aura di potere era magnifica. E poi aprì gli occhi di scattò e….BANG..un esplosione riecheggiò per tutte le terre dell’ovest.

Appena il polverone si diradò ciò che Sesshomaru e gli altri videro li lasciò a bocca aperta: un enorme cratere si era formato e del fronte nemico non vi era più traccia.

-DANNATA RAGAZZINA!- Chikao era letteralmente furioso – non pensavo che una nigen sapesse controllare e usare così bene i poteri dei Kami Celesti- alle sue spalle sopraggiunse un'altra figura  - fratellino, te l’avevo detto di non sottovalutare l’avversario!Quella splendida nigen è pericolosa!Soprattutto se combattesse al fianco di Sesshomaru, per noi sarebbe la fine!Ciò che dobbiamo fare è dividerli e io so come fare- -cioè cosa vuoi combinare Shinichi?- - faremo così..-(mica ve lo dico ^^).

Mentre i due affascinanti Kami Infernali discutevano del loro malefico piano, Rossana e il gruppo in prima linea furono raggiunti alle spalle dagli alleati, con Koga,Darius e Hitoshi davanti.Anche i tre demoni si stupirono del cratere lasciato da Rossana e guardandola meglio capirono che qualcosa  stava cambiando in lei. I suoi capelli erano rossi e gli occhi neri come quando si trasformava le altre volte, ma il colore della sua pelle non era più diafano, tendeva invece al viola (tra il rosso di Caishia e il blu di Kuramo credo che il viola sia il colore adatto). Il potere dei kami si stava ormai fondendo con la nigen trasformandola in ciò che la profezia aveva annunciato. Lei stava diventando seriamente l’erede dei Kami Celesti perduti. E questo significava solo una cosa: la battaglia sarebbe stata più dura del previsto.

 

I nostri eroi avanzavano in silenzio. Rossana in groppa a Kirara insieme a Sango sorvolava la zona, con l’arco teso pronto a colpire,così da permettere a Sesshomaru e agli altri di avanzare. E poi successe qualcosa che nessuno aveva previsto. Un’enorme nube nera si stava avvicinando a velocità impressionante. Rossana sentì una stretta violenta al cuore e il respiro cominciò a mancarle-Sango…anf..allontanati..contro quella non posso fare niente..anf..per ora..- la sterminatrice si allontanò, atterrando sulla radura in cui si erano riunite le truppe alleate, al riparo dalla nube grazie ad una barriera, creata grazie agli amuleti impregnati del grande potere spirituale di Kagome.

-Sesshomaru!- urlò Sango.Il demone corse verso la sterminatrice.Rossana faticava ancora a respirare, ma stava già riprendendo il colore violaceo di prima – Sesshomaru..- -shht non parlare.- -ascoltami invece e piantala di preoccuparti per me!Quella nube appartiene a Loro!E voglio solo una persona:ME!- -ma cosa dici?Ci volevano semplicemente attaccare!- -no..io li ho sentiti..nella nube c’erano due voci che mi chiamavano..ed era come se le conoscessi- -non dire assurdità!- una presenza si stava avvicinando ai due che discutevano – Sesshomaru, Rossana ha ragione!Probabilmente la parte di lei che ha ereditato da Caishia ha riconosciuto in quelle voce i suoi ex rapitori- disse Hitoshi –e quindi cosa dovrei fare?- disse gelido il principe, ancora scosso dal vedere Rossana così turbata-assolutamente nulla..dobbiamo solo combattere e sconfiggerli- gli rispose la nigen, che si era ormai alzata e stava decisamente meglio.

Poi la ragazza gli voltò le spalle e rivolgendosi a Miroku disse –Monaco!Abbassa la barriera..ora ci penso io a quella nube!-

 

 

 

 


Cosa farà Rossana?Sesshomaru la smetterà di trattarla come una semplice e fragile umana?E i due Kami Infernali cosa combineranno?Vi lascio col dubbio perchè sono malefica muaahahaha

Elenasama

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Capitolo 34
*** CAP 34 - LA GUERRA - PARTE SECONDA ***


CAP 34 – LA GUERRA- PARTE SECONDA

 

Visto che vi ho fatto attendere per un po’ l’aggiornamento provvedo ad inviare un altro capitolo..nei prox giorni non so se avrò molto tempo..^^

 





Rossana prese dalle mani di Miroku una decina di amuleti impregnati dell’aura spirituale di Kagome. Li dispose in un cerchio e vi si sedette in mezzo incrociando le gambe e unendo le mani in preghiera. Nemmeno lei sapeva cosa stava facendo: era l’istinto a guidarla. La nigen cominciò a parlare sotto voce in una lingua che il mondo non sentiva ormai da tempo.

-Questa è la lingua dei Kami!- esclamò Hitoshi –a volte Caishia e Kuramo parlavano tra loro in quel modo-

Rossana era avvolta da una forte aura, viola scuro. Gli amuleti a lei intorno iniziarono a sollevarsi dal suolo e a girarle vorticosamente intorno emanando la grande aura di Kagome, che si sommava a quella divina della ragazza.

-Miroku, togli la barriera…ORA!- il monaco, senza esitare, ubbidì alla nigen e, spostando uno degli amuleti posti all’estremità della landa in cui erano fermi, fece dissolvere la barriera spirituale.

La nube nera si avvicinò pericolosamente al gruppo di alleati, riducendo in cenere tutto ciò che toccava con il suo potere maligno.Era sempre più vicina, tanto che alcuni dei demoni più deboli delle tribù presenti svennero per il miasma emanato. Poi Rossana si alzò, aprì gli occhi e allargando le braccia disse –Sparisci-.Un enorme potere venne sprigionato. Sesshomaru e gli altri furono sbalzati lontani dall’onda d’urto provocata dallo scontro delle due auree.

Un gigantesco turbine di polvere s’innalzò nascondendo la nigen ai suoi compagni.

-Rossana!- urlò invano il principe dei demoni e fece per raggiungerla, ma una mano lo trattenne – Sesshomaru non andare- il monaco, in evidente difficoltà di fronte al vento impetuoso che soffiava nella landa, lo stava fermando – non devi avvicinarti o anche tu farai la fine della nube..-

-cioè?- chiese il demone – cioè verrai purificato stupido youkai!- continuò il mezzo demone Inuyasha, saldamente aggrappato ad un albero.

Tutto finì molto velocemente,così come era iniziato.Il vento si calmò improvvisamente. La polvere tornò a terra. E poi la videro.Rossana era ancora in piedi nello stesso punto di prima, completamente avvolta da una sfera viola di una purezza sconvolgente.Della nube nera non vi era più traccia.

-Ce l’ho fatta…- disse la nigen in un soffio prima di cadere a terra, priva di forze.



-Guarda guarda!La mia Rossana è riuscita a purificare la nube tossica che hai creato, Chikao!-  disse Shinichi. Il fratello minore era in ginocchio e ansimava per la fatica –quella dannata mi ha messo in seria difficoltà!Se non avessi ritirato la nube in tempo, mi avrebbe raggiunto e mi avrebbe purificato!Dobbiamo assolutamente impedire che combatta alla pari con Sesshomaru!Se un grande potere demoniaco come quello del principe dovesse unirsi con un potere celeste di grandi dimensioni come quello di Rossana,per noi non ci sarebbe scampo!-ribattè Chikao, leggermente alterato di fronte alla leggerezza con la quale il fratello affrontava la battaglia – lo so benissimo! Ma non devi preoccuparti! Sarà anche potente, ma rimane comunque una donna umana..e lo sai bene che gli esseri umani seguono sempre i loro sentimenti..e saranno proprio questi a causare la disfatta dell’Ovest: i sentimenti che legano Rossana a Sesshomaru e viceversa!-

Sesshomaru raggiunse in un lampo la nigen.

Non era ferita,fortunatamente, ma era completamente priva di forze.

Il nemico era fermo e non accennava ad attaccare.Sembrava quasi che volessero lasciare il tempo alla nigen di riprendersi.

Poi una voce echeggiò nella landa

Sesshomaru e alleati dell’ovest!Vi diamo la possibilità di far riprendere le forze alla vostra guerriera!La vogliamo al massimo delle capacità quando la prenderemo!- un a risata, che fece accapponare la pelle a Miroku, seguì questo messaggio inviato da Shinichi.

-Tse..sono stupidi- disse Sesshomaru –se fossero veri guerrieri attaccherebbero ora che Rossana è priva di sensi.Quei due sono solo due bambini stupidi che vogliono giocare a fare i signori della guerra- Hitoshi al sentire queste parole intervenne –non sottovalutarli,Principe!Se quei due kami infernali si comportano così, ci deve essere un motivo.E,se questo motivo è legato a Rossana, sono sicuro che non vi piacerà-concluse il saggio demone orso, volgendo, al pari di Sesshomaru, lo sguardo verso l’accampamento nemico.

 

 

 


 

Ringrazio marrion per la recensione!!!^^

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Capitolo 35
*** CAP 35 - LA GUERRA - ULTIMA PARTE ***


 


*schiva le pietre* ok! Avete ragione sono in ritardo…mi dispiace….-_-…ma proprio zero ispirazione….-_-

 

Ringraziamenti:

sara_sessho: eh si il pericolo arriverà..ma non in questo capitolo…quei due kami ne hanno in mente una grossa….-_-‘

Elfosnape: si che sono sadica lo so….cmq ad aiutare kagome scoprirai in questo capitolo chi c’è..mentre jaken…boh si sarà perso nel palazzo..no arriverà anche lui più avanti…ricordati che la sua missione è reclutare quanti più alleati possibili…mentre inu in questo capitolo si darà da fare parecchio^^

 

Ora al capitolo…

 

 CAP 35 -LA GUERRA - ULTIMA PARTE

 

 

 

Mentre Sesshomaru adagiava il corpo privo di sensi di Rossana sul letto all’interno della loro tenda, Kagome si stava organizzando per rendere l’ospedale il più accogliente possibile. La prima battaglia, grazie all’incredibile forza di Sesshomaru, Rossana,Inuyasha,Miroku e Sango si era svolta con pochi feriti lievi, che aveva già provveduto a curare ed erano ritornati sul campo di battaglia. Lei sperava che la situazione si mantenesse tale fino alla fine del conflitto, ma sapeva bene che non era concepibile. Prima o poi sarebbero arrivati feriti gravi ed era contenta che al suo fianco ci fosse quella Yasha così gentile e dolce.

Sakura, la compagna di Darius, non avendo una grande forza demoniaca si era offerta di supportare Kagome all’ospedale. Ed era un aiuto molto prezioso, perché nel suo paese, le donne demone, avendo una scarsa forza demoniaca, si applicavano molto nello studio: arte,canto, cucina e, per ultima ma non meno importante, medicina. Nonostante i suoi metodi erano antiquati agli occhi della moderna Kagome, conosceva tutte le erbe e i loro utilizzi. Per fortuna la miko, nell’ultimo viaggio di ritorno nella sua epoca aveva fatto una notevole scorta di medicine: antibiotici,antidoti per veleni comuni,antidolorifici, disinfettanti e poi si era procurata bende e cerotti.

La yasha dai verdi capelli era rimasta affascinata da tutto quello che Kagome aveva tirato fuori dal suo celeberrimo zaino giallo,la cui capienza sembrava infinita.*

Lasciando Kagome e Sakura ai loro doveri, torniamo al campo di battaglia.

 

Il mezzo demone dalle orecchie canine era rimasto di vedetta insieme al suo amico Miroku,per controllare se il nemico mantenesse la promessa di tregua fino al ristabilimento di Rossana.

-Sono felice che la divina Kagome sia rimasta a palazzo.Peccato che quella testona di Sango abbia voluto partecipare alla battaglia a tutti i costi-

-Fhè!Lei è una guerriera dalla nascita!Non puoi privarla del piacere della lotta!-

-Lo so Inuyasha!Ma NON deve succederle nulla!Devo ammettere che un po’ mi manca il vortice sulla mano destra!Dopotutto ci ha salvato la pelle parecchie volte-

-Stupido!Se non avessimo annullato la maledizione sconfiggendo Naraku ora saresti stato risucchiato e Sango sarebbe rimasta sola!-

-Hai ragione Inuyasha..ma a volte mi sento impotente..non sono certo di riuscire a proteggerla sempre!-

I due compagni di mille avventure si persero ognuno nei propri pensieri guardando le stelle che brillavano nel firmamento.

 

-ah la mia povera testa!!!- la prima cosa che sentì Rossana appena aprì gli occhi fu una terribile emicrania, che minacciava di spaccarle in due la testa

-Finalmente ti sei svegliata!-

-Oh ciao Sesshomaru!Grazie anch’io sono felice di vedere che stai bene!-rispose sarcastica la nigen di fronte all’atteggiamento glaciale del demone-dannazione mi esplode la testa!Ehi la nube?Lo cancellata?-

-Si stupida umana!- -ehi!ma che ti prende?- -il demone si alzò veloce dalla sedia su cui si era accomodato e le fu davanti in un nanosecondo,fissandola con astio –cosa mi prende?Potevi morire stupida nigen che non sa quali siano i suoi limiti!- -oh finiscila!sapevi benissimo che ce l’avrei fatta altrimenti mi avresti fermata- Rossana visto il mal di testa aveva poca voglia di litigare.Così per evitare di tentare di uccidere il demone che amava,si alzò dal letto e usci dalla tenda senza nemmeno guardarlo –Dove credi di andare?- sempre rimanendo di spalle la nigen con tono alterato rispose –senti Sesshomaru,io non ho bisogno della balia!So combattere e sono forte quanto te! Piantala di trattarmi come Rin!Io non sono né una bambina né un normale essere umano!Non capisci che mi sto trasformando lentamente?Ho perso tantissime energie eppure,a parte un gigantesco mal di testa, sto già bene!Quindi pensa a combattere e non preoccuparti per me!Se mi ferirò e morirò sarà a causa della mia debolezza e non per colpa tua!- senza attendere risposta dal demone si eclissò fuori, avendo come meta il palazzo: aveva bisogno di un antidolorifico della sua epoca e Kagome li aveva!!

Il demone albino era rimasto scioccato dalle parole della nigen,ma sapeva che aveva ragione.Lui si ostinava a trattarla come una fragile umana,ma aveva sentito che la sua aura e la sua natura stavano lentamente cambiando.I poteri dei kami celesti si stavano mischiando alla sua natura umana creando un essere unico nel suo genere.Uscì anche lui dalla tenda e si trovò di fronte Inuyasha

-Cosa vuoi fratellastro?-

-Beh facciamo passi avanti. Ora non mi chiami più bastardo!Comunque volevo avvisarti che Rossana è tornata a palazzo per prendere un antiqualcosa per la testa.Quando tornerà credo che i nemici,sentendo la sua aura, attaccheranno.-

-bene.Tu ed io staremo davanti stavolta.Dietro staranno Rossana e Miroku-

-Ok-rispose lievemente stupido il mezzo demone.Per la prima volta da quando aveva incontrato suo fratello,avrebbero combattuto fianco a fianco da pari!- ma Rossana si infurierà quando saprà della tua decisione!-

-tsk.Dovrà seguire i miei ordini- il mezzo demone non capiva il comportamento del fratello maggiore. Rossana era forte e combatteva bene. Era pari a Sesshomaru come potenza, velocità e agilità.-perché ti ostini a trattarla come una debole?- -non sono affari che ti riguardano- -lei non si merita questo!Lei merita il tuo rispetto e la tua fiducia nelle sue capacità!Dannazione Sesshomaru,so che sei in pena per lei quando combatte,ma fidati di me anche se sono un insulso mezzo demone: quella ragazza darebbe del filo da torcere a chiunque!- il demone completo lo stava fissando tra l’astio e il sorpreso, ma come al suo solito si riprese e con uno ‘tsk’ voltò le spalle al fratellastro per attendere il ritorno di Rossana al limitare dell’accampamento militare.

 

Dopo un paio d’ore la nigen, con la testa risanata da un divino antidolorifico, era in vista dell’accampamento.E lo vide.La figura bianca e maestosa di Sesshomaru si stagliava al limitare del campo e la stava aspettando. La nigen sentiva che il demone era irritato,probabilmente da quello che lei aveva detto.Rallentò la sua veloce corsa proprio di fronte al principe.

-nessuno ti ha dato il permesso di allontanarti-

-avevo bisogno di un antidolorifico per la testa, altrimenti non avrei sopportato i tuoi assurdi discorsi sulla mia protezione-

-tra poco inizierà la battaglia appena il nemico si accorgerà della tua ritrovata forza. Ho deciso che combatterai alle mie spalle a fianco del monaco.-

La nigen lo fissava a bocca aperta.Poi iniziò a tremare di rabbia

-io cosa dovrei fare?- chiese con voce tremante

-Tu starai in seconda fila,alle mie spalle, di fianco al monaco- ripetè meccanicamente Sesshomaru. La ragazza allora esplose e urlò

-Sesshomaru!Vaffanculo!- e completò l’opera schiaffeggiando il perfetto viso del demone, riuscendo per la prima volta nella storia e lasciare un bel segno rosso. Il demone,ancora voltato per la violenza dello schiaffo, rimase fermo.La rabbia stava salendo,ma doveva trattenersi.

-Tu sei solo un cretino!Uno stupido demone orgoglioso che non vuole accettare che una nata come nigen, possa anche solo eguagliare la tua potenza!- la nigen vedendo che il demone si ostinava a non guardarla girò verso di se il viso di Sesshomaru e fissandolo direttamente negli occhi gli disse –mi chiedo come tu possa amare una come me se ti irrita il fatto che io sia potente.Ma so già qual è la risposta: ti stai solo divertendo fino alla fine della guerra,poi mi scaricherai come un vecchio e inutile giocattolo.- poi abbassò lo sguardo e, abbattuta lo superò e gli sussurrò –per questo non mi hai marchiata.- e corse via per non sentire la conferma dei suoi timori dalle labbra del demone. Labbra che lei amava, come tutto ciò che rispondeva al nome di Sesshomaru.

Dal canto suo il demone,anche se dall’esterno niente traspariva, stava soffrendo le pene dell’inferno. Il suo piano stava funzionando. Lei si era arrabbiata proprio come voleva. Avrebbe perso il grande e unico amore della sua vita, ma non poteva permettere che lei morisse. Per questo aveva deciso di non marchiarla, anche se mentre facevano l’amore la tentazione era forte, così da farle credere che per lui era solo un gioco e non ne era seriamente innamorato.

E poi lo sentì.Lo stesso suono di corno della volta precedente.La seconda battaglia aveva inizio.

Rossana,Inuyasha e Miroku erano già pronti. Inuyasha aveva capito che la nigen aveva qualcosa che non andava, perché aveva ubbidito agli ordini di Sesshomaru e da quando era tornata, non aveva aperto bocca.

Il suo caro fratello maggiore li aveva appena raggiunti e mentre passava accanto alla nigen, questa lo aveva prima fulminato con il suo sguardo nero,facendo rabbrividire il mezzo demone, poi gli aveva letteralmente voltato le spalle, in segno di puro disprezzo. Voleva sapere cosa diavolo fosse successo tra quei due, ma ora non aveva tempo.Doveva combattere.

Il nemico avanzò velocemente verso i nostri eroi.E poi fu un attimo e l’aria fu impregnata dell’odore del sangue e dalle urla di dolore di nemici e non.Questa volta i demoni che li avevano attaccati erano più forti dei precedenti. Inuyasha ne aveva eliminati moltissimi grazie alla sua formidabile Tessaiga,mentre il monaco li purificava con i suoi amuleti.

-Cicatrice del vento!- l’ennesimo violento colpo di Tessaiga eliminò cento demoni nemici lasciando profondi graffi nel terreno.

-Inuyasha levati da lì- la voce di Rossana arrivava dall’alto.Alzò lo sguardo e la vide in piedi sul dorso di Kirara, in perfetto equilibrio.Sango infatti era a terra e stava combattendo con il suo Hiraikotsu, schiena a schiena con  niente di meno che Hitoshi

-Ehi ragazzina,te la cavi bene!-

-Grazie orsetto,anche tu nonostante l’età- e mentre il demone orso sghignazzava dalla risposta ricevuta continuarono a combattere fianco a fianco, come compagni.

-Ehi orecchie pelose,lancia una tua cicatrice del vento al mio tre-

-fhe poi me la paghi per quel nomignolo, dannata!-

-Pronto?- Inuyasha annui

-UNO

-DUE

-TRE

-cicatrice del vento-

Mentre Tessaiga sprigionava la sua potenza, Rossana saltò dal dorso del gatto demoniaco e con la sua spada blu tagliò l’aria,proprio al di sopra della cicatrice del vento.

Cioè che ne uscì fu un colpo degno dell’apocalisse.Un ‘esplosione riecheggiò fino alle mura del castello facendo tremare persino le spesse pareti di pietre, spaventando Rin,Shippo,Jaken e Kagome.

La madre invece era letteralmente a bocca aperta: aveva decisamente sottovalutato la nigen.

 

Appena la luce accecante del colpo combinato di Inuyasha e Rossana svanì ciò che videro li lasciò senza fiato.l nemici, da migliaia quali erano, erano stati decimati.

-Ehi voi Kami Infernali della malora!Vi conviene impegnarvi di più!Io vi sto aspettando!- urlò Rossana con tutto il fiato che aveva,dalla groppa di Kirara sulla quale era riatterrata dopo il balzo.

Sbang

-quella dannata osa sfidarci,Shinichi!-

-Ho sentito Chikao..mmm…non vedo l’ora di guardarla negli occhi e leggere il suo desiderio per me…quella nigen mi eccita in modo assurdo-

-fratello, se non sapessi che quella è la discendente di Caishia, mi faresti schifo.Eccitarsi per una nigen…-

-Oh Chikao, quanto sei cieco e inesperto.Quella ragazza non è mai stata una vera nigen-

-Non capisco-

-Sai che novità…Comunque tutto ciò che le è capitato fin’ora era scritto.Lei doveva giungere qui e liberare la sua vera natura.-

-E qual è questa natura?-

-Lo vedrai presto.E per questo dobbiamo ringraziare Sesshomaru che si è fatto odiare da lei-

Mentre la retroguardia eliminava il resto dei supersiti dell’attacco nemico, Sesshomaru si avvicinò a grandi passi alla nigen che parlava con Inuyasha.

Non gli era piaciuto vederla collaborare così con il fratellastro.E poi quando era atterrata aveva anche avuto l’ardire di corrergli incontro, abbracciarlo e di baciarlo su una guancia.

-Siamo forti insieme, Orecchie Pelose-

-Piantala di usare quel nomignolo-

-Potrei suggerirlo a Kagome,magari lo userà nell’intimità-

A queste parole, seguì l’ilarità di Miroku e il rossore del mezzo demone.

-Bene,come al solito non hai eseguito gli ordini- una voce alle sue spalle la fece trasalire

-O Principe.Non ho disubbidito agli ordini .Voi mi avete messo in seconda fila, ma non mi avete vietato di combattere.Se volete vietarmi di combattere fatelo,obbedirò anche a quell’ordine e mi lascerò trafiggere dalle spade del nemico,se è un vostro desiderio- e poi la nigen si voltò guardando tutto tranne che il demone a lei dinnanzi –ora posso congedarmi?- senza nemmeno guardarla, per evitare altro dolore al suo cuore, annuì e si allontanò da quella ragazza.

La nigen corse veloce verso un boschetto.Si sedette sulle radici di una pianta che spuntavano dal terreno e mentre iniziava a piovere, pianse tutte le sue lacrime.

 



*Mi sono sempre chiesta come cavolo faceva ad infilarci tutta quella roba in uno zaino grande quanto un'Invicta....-_-

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento

La guerra ovviamente non è finita,ma nei prossimi capitoli cambierò il titolo perchè saranno importanti.Questri tre erano solo il 'prologo'.In questo capitolo la nostra Rossana ha sofferto molto per il comportamento di Sesshomaru, ma orgogliosa come al solito non lo ha dato a vedere e preferisce piangere da sola....

Una cosa bella però c'è stata: Inu al fianco di Sesshomaru!!Fantastico il nostro Orecchie Pelose (ti uccido nd inu)


vi aspetto al prox capitolo"!!! ^^

Elenasama

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Capitolo 36
*** CAP 36 - LA BATTAGLIA NELLA BATTAGLIA ***


 

 

 

CAP 36 – LA BATTAGLIA NELLA BATTAGLIA







Dopo l’ultimo scontro i feriti erano decisamente aumentati. Kagome, aiutata da Sakura e dalla servitù del palazzo, correva avanti e indietro per curarli tutti.La maggior parte erano feriti lievi a parte un paio di casi che erano accidentalmente rimasti coinvolti nel colpo lanciato da Inuyasha e Rossana.

-Quella nigen è una potenza!Abbiamo fatto male a vederla come un intrusa!Se lei e il mezzo demone non fossero intervenuti adesso la maggior parte di noi sarebbe morta!-

-è vero!Anche il fratello del Principe, ci sa davvero fare!Pensavo fosse solo un bastardo che aveva rovinato la stirpe dei demoni cane,ma mi sono dovuto ricredere.-

Questi e altri complimenti giravano tra i demoni ricoverati nell’ospedale. Quello che sentiva faceva molto piacere a Kagome, perché capiva che grazie alla loro bravura sul campo di battaglia, Inuyasha e Rossana, e in minor misura Sango e Miroku, stavano iniziando ad essere accettati: ora non erano solo nigen,erano guerrieri e compagni d’armi.

-E’ un peccato che Sesshomaru-sama non voglia combattere insieme alla rossa. Insieme sarebbero invincibili-

Sentendo questa frase, Kagome si avvicinò al demone che aveva parlato:

-Scusa hai detto che Sesshomaru non combatte con Rossana al fianco?-

-Si il Principe l’ha messa in seconda fila, accanto al monaco. Non riusciamo a capire il perché.La ragazza è potente almeno quanto Sesshomaru-sama, ma lui si ostina a lasciarla nelle retrovie e a farla combattere poco-

Kagome ringraziò il demone e si allontanò verso la finestra per guardare da lontano il campo di battaglia.

‘Sesshomaru cosa diavolo stai combinando?’ pensò la nigen dagli occhi cioccolato ‘se ti comporti così la perderai e non vincerete mai divisi’.Con un sospiro si voltò per ritornare dai feriti.

 

Rossana era ancora seduta sulla radice con la testa appoggiata sulle ginocchia,circondate dalle braccia. Aveva smesso di piangere, probabilmente perché le lacrime erano ormai terminate.Sentì un fruscio poco distante e scattando in piedi, sfoderò la sua spada blu.

-Chi c’è?Fatti vedere- dai cespugli spuntarono, prima due orecchie pelose e poi vide due occhi d’ambra così simili e allo stesso tempo così diversi da quelli di Sesshomaru –Inuyasha- sussurò la nigen, prima di lanciarsi tra le braccia aperte del mezzo demone .Scoppiò nuovamente in lacrime,che in fin dei conti non erano finite.

-shht..Rossana che ti è successo?o meglio, cosa ti ha fatto quel dannato ghiacciolo di mio fratello?-

-lui…snif..mi tratta come una bambina inutile…come un essere inferiore..sigh…mi chiedo come possa amarmi- staccandosi dal mezzo demone, asciugandosi le lacrime, continuò –Inuyasha, posso farti una domanda personale?- -certo siamo amici no?- accennando un sorriso chiese- tu hai marchiato Kagome?- il mezzo demone arrossì visibilmente anche al buoi –beh..io..ehm..si l’ho marchiata la seconda volta che…che…-

-si ho capito tranquillo- la nigen si allontanò da lui e si sedette nuovamente sulla radice. Rimasero in silenzio per un po’ ascoltando il rumore delle ultime gocce d’acqua.Il mezzo demone, insofferente alle lacrime e ai silenzi disse – perché mi hai fatto quella domanda?-

-Perché, nonostante il tuo caro fratello dica di amarmi, non mi ha mai marchiato. Anzi credo che non abbia mai nemmeno avuto l’istinto di farlo.E c’è una sola spiegazione a questo: sono una nigen ed essendo un essere abbietto ed a lui inferiore non mi farà mai diventare la sua compagna, al massimo mi userà come amante, fino a quando non sarò talmente vecchia da risultargli disgustosa- finito il suo monologo due lacrime solitarie scesero dai suoi occhi castani pieni di tristezza

-Io non so cosa passi nella testa di ghiaccio di mio fratello, ma fidati che se non ti ha marchiato, avrà un motivo valido.Non è vero che non ti ama.Se non provasse qualcosa di vero e forte per te, fidati che, da quel poco che lo conosco, non ti avrebbe nemmeno rivolto la parola essendo una nigen-

-Inuyasha spero davvero che sia così, ma ci credo poco. Ora basta compiangersi. Devo almeno fare entrare in quella zucca dura che si ritrova il nostro Principe che, se non combatto al suo fianco, non vinceremo mai!-

-Credi di farcela?-

-certo!Non è il primo e nemmeno sarà l’ultimo che non ricambia i miei sentimenti!Sarà dura affrontarlo, ma sono o non sono Rossana?-si mise in una posa strana da super eroe, con un braccio sul fianco e l’altro rivolto verso il cielo con il pugno chiuso, causando l’ilarità di Inuyasha e, continuando a ridere come due cretini, si diressero verso la tenda di Sesshomaru.

 

Arrivati di fronte alla tenda del Principe, che era poi la stessa nella quale alloggiava Rossana, sentirono delle risate provenire dall’interno.

Rossana sbirciò dall’apertura della tenda e ciò che vide la fece sbiancare.

La tenda era molto grande e all’interno oltre al letto, vi era anche un tavolo dove i due di solito mangiavano.A capotavola vi era Sesshomaru e alla sua destra  c’era…Yaishia!

La nigen non poteva credere a ciò che vedeva.Stavano ridendo!Sesshomaru non rideva!Al massimo stirava le labbra come se fosse un crampo involontario.Cosa stava succedendo?Il mondo andava alla rovescia?Lui aveva sempre destato quella yasha.Oppure era quello che aveva fatto credere a lei.

Anche Inuyasha, alle spalle della nigen, era sconvolto dalla visione che gli si era parata dinnanzi.

Ovviamente Rossana non si sarebbe fermata.Infatti aprì con un gesto secco l’apertura della tenda e disse –mi dispiace disturbare una cena così divertente, ma ho urgenza di parlarvi, Principe-

-Oh guarda chi si vede!La nigen posseduta!- Yaisha come al suo solito punzecchiava Rossana, ormai sicura che Sesshomaru non avrebbe più preso le sue difese.

-Se credi che io abbia bisogno di lui per difendermi,sappi che stai commettendo un grave errore.Sparisci da qui o ti elimino senza nemmeno darti il tempo di dire ‘ahia’!-.La yasha guardò Sesshomaru.Lui aveva lo sguardo fisso su Rossana. Yaisha allora si alzò e si congedò, seguita da Inuyasha.

-Bene cos’era la cosa urgente di cui volevi parlarmi?- chiese freddamente il demone facendo roteare il vino rosso all’interno del bicchiere

-Da domani io combatterò in prima linea.E non ammetto repliche.Inoltre volevo informarla, Principe, che quando questa guerra sarà finita, se ne usciremo vincitori, io ritornerò nel mio tempo- detto questo Rossana gli voltò le spalle –d’ora in poi non vi sarà la necessità che voi mi rivolgiate la parola, a parte quando avete qualche ordine.Mi sistemerò nella tenda di Inuyasha.Mi troverete lì se vi servirò- mentre stava per uscire una mano artigliata la bloccò per il polso

-Dove credi di andare?Come ti permetti di entrare qui, allontanare una mia invitata e darmi degli ordini?-

-Mi lasci!-la nigen con un violento strattone si liberò della presa del demone e guardandolo dritto negli occhi ambrati sibilò –non mi importa nulla se nella vostra tenda c’è qualcuno.Se ho bisogno di parlarvi io entro senza problemi.E sapete il perché? Perché non vi conviene farmi arrabbiare..e lo sapete bene!-

-Tsk!Non credere di farmi paura piccola umana-

-Io non credo di farvi paura!Io sono SICURA che ne abbiate!-lo allontanò con una spinta e uscì nella fredda notte,lasciando Sesshomaru sbigottito dal suo comportamento.Era convinto che, se lui l’avesse trattata male, lei sarebbe tornata nella sua epoca, così da essere definitivamente al sicuro, ma si era sbagliato. In fin dei conti la conosceva proprio poco.Sapeva che era orgogliosa e talmente coraggiosa da sembrare incosciente a volte, ma non aveva mai visto questo suo lato duro, da vera guerriera. Aveva sbagliato a credere che sarebbe scappata in lacrime.Doveva saperlo che quella nigen indomita avrebbe continuato a combattere fino a quando il suo compito non sarebbe finito!

La mattina giunse con alba dai colori rosati che illuminavano il campo di battaglia. Un altro giorno di scontri si preannunciava.

Rossana era appena tornata dal fiume e aveva indossato la sua nuova divisa da guerriera. Lo aveva trovato in uno dei cassetti della stanza di Caishia. Era la stessa divisa che Caishia indossava nel quadro


FLASH BACK

 

-Caishia..- sussurrò la nigen, sorridendo al quadro –devo dire che mio padre aveva ragione. Siete identiche!- -è vero..e ne sono orgogliosa. Il suo sguardo è così fiero!E si vede che era una guerriera!- -tu non azzardarti ad indossare un vestito del genere a combattere- infatti Caishia nel quadro indossava un ‘vestito’ in pelle marrone chiaro. Una fascia le copriva il seno prosperoso.Da questa partivano due strisce di pelle che incrociandosi sull’addome piatto della Kami si univano ad un paio di calzoncini, sempre in pelle, che la coprivano lo stretto necessario.Ai piedi indossava dei sandali bassi, modello schiava. Intorno alla figura, vi erano delle fiamme rosse e arancioni. –Beh quei calzoncini sono simili ai miei- -per quello che mi sono ricordato di questo quadro.Ieri ho collegato il tuo abbigliamento audace al suo!

FINE FLASH BACK


Sorrise ripensando alla reazione di Sesshomaru di fronte a quel vestito succinto. Ma era tutta una bella recita per farla illudere.Per la prossima battaglia lo avrebbe indossato in onore di Caishia.

Si allontanò dal fiume avvicinandosi alla tenda di Inuyasha, leggermente più piccola rispetto a quella di Sesshomaru, dove aveva alloggiato la notte precedente.

-Ehi orecchie pelose sei pronto?-

Uscendo dalla tenda Inuyasha sbuffò e disse –devi chiamarmi ancora per molto in quel modo?-

-certo!-

Il mezzo demone alzò lo sguardo e divenne color melanzana.

-Ro-rossana..d-dove vai vestita così?Sesshomaru ti ucciderà!-

-Sai che me ne importa di quel dannato!Ieri si stava divertendo parecchio con quella stronza di Yaisha, no?Oggi è il mio turno di farlo soffrire!!-

-Ma così svestita attirerai gli sguardi di tutti e li distrarrai dalla battaglia.-

-Fhe!Non dire assurdità- un suono lontano li fece trasalire.

Il nemico avrebbe attaccato di nuovo.

I due alleati corsero verso il fronte alleato, dove ad attenderli vi erano Miroku, Sango, Hitoshi, Darius e Kirara. Mentre Rossana passava in mezzo ai soldati, alcuni fischiarono, altri urlavano complimenti poco casti.

Quando si avvicinò a Hitoshi questi gli disse –ora sei totalmente identica a Caishia.A parte il colore violaceo della tua pelle- e sghignazzò insieme alla nigen.

-Ti avevo vietato di vestirti in quel modo indecente-

Sesshomaru si stava facendo largo tra i soldati che si erano raggruppati per vedere meglio la nigen.

-Sai che me ne importa del tuo pensiero.Dopottutto io sono libera, no?Non appartengo al tuo mondo e quindi mi comporto come mi pare!-

Yaisha, alle spalle di Sesshomaru, sbuffò e rivolta al demone disse –lascia perdere.Ormai non è più un tuo problema se si rende ridicola di fronte a tutti-

-Altro che ridicola!Quella è bona!-

Ad urlare questo apprezzamento era stato Koga.Tutti si voltarono a guardarlo

-Ehi Rossana!Ti sei liberata del cane di ghiaccio abbastanza velocemente vedo?-

I loro discorsi, così poco adattati su un campo di battaglia, furono interrotti da un urlo di guerra proveniente dal campo nemico.

-Dannazione!Quelli sono demoni tigre!Sono molto forti!State attenti ai loro denti e ai loro artigli sono estremamente velenosi.- urlò Hitoshi alle truppe.

Poi iniziarono tutti a correre verso il fronte nemico, in testa Rossana, completamente trasformata e Sesshomaru.




 

 

In questo capitolo ho dato molto peso alla ‘fine’ del rapporto tra Sesshomaru e Rossana. Questo assurdo piano del demone cane, per allontanarla e proteggerla, porterà parecchi guai ai nostri eroi, perché il cuore ferito di una ragazza e più facilmente controllabile…ora basta perché se no vi dico troppo e poi faccio troppo felice Elfosnape, che ringrazio per la sua recensione…

Ancora una volta sono sadica e ti lascio in sospeso il capitolo…^^ Ringrazio anche Marrion che non mi abbandona mai

Per i prossimi giorni non aggiornerò più perché vado via per il week end con il my love!!!* me felice*.Ci risentiamo settimana prossima, se riesco!!!

Bye bye

ElenaSama

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Capitolo 37
*** CAP 37 - LA BATTAGLIA CON I DEMONI TIGRE ***


 

Sono tornata per deliziarvi (si come no ndVoi) con un nuovo capitolo.Questa storia è diventata lunghiiiisssimaa…Comunque oggi con tutta probabilità pubblicherò due volte…le idee sono tornate ed è meglio svilupparle prima che il mio cervello si atrofizzi nuovamente.

Ringrazio

Elfosnape: *sottofondo il rumore del vento* ebbene si le tue suppliche non attecchiscono nel mare della mia malvagità…hihihi e questo cap non è da meno….*rido sadica*

Dragona: benvenuta!!! Le nuove recensioni, come anche le altre, sono sempre le benvenute!!!!!grazie per i complimenti *me felice, saltella su un campo di fiori*

Marrion: Sesshomaru è un po’ stronzo ne? Cmq sono contenta che continui a seguirmi e che mi lasci sempre un commento…^^

Sweet_Nightmares: ehilà! Anche per me una donna deve essere come Rossana…mica star li a piangersi addosso se un maschio (tutti un po’ stupidi) ti tratta male!!!!^^

Sara_sessho: eh si..Rossana è proprio ferita dal comportamento del Ghiacciolo,ma è forte e non la da a vedere…prima o poi si sistemerà tutto…o no??

Ringrazio anche chi mi ha aggiunto nelle seguite,nelle preferite e nelle ‘da ricordare’ e chi legge solamente!!!!!

 

 

 


 

 

CAP 37 – LA BATTAGLIA CON I DEMONI TIGRE.

 

 

 


 

Rossana trucidava nemici senza la minima esitazione. Il suo cuore umano, ferito in profondità da Sesshomaru, era stato soppresso dal suo potere di Kami e ciò le permetteva di essere una perfetta macchina da guerra.

Il suo sguardo era freddo e impassibile, proprio come quello del Principe che combatteva poco distante da lei.

Il demone mentre uccideva i suoi nemici, ben attento a non farsi nemmeno graffiare, la osservava: era preoccupato dal suo comportamento.

Hitoshi gli aveva spiegato che il comportamento di Rossana era profondamente diverso da quello dei due kami che lui aveva conosciuto. Loro evitavano di uccidere se potevano, mentre la nigen non risparmiava nessuno ed elargiva morte ai suoi nemici con la stessa rapidità e lo stessa indifferenza di un demone. Sesshomaru aveva anche notato che alla fine delle battaglie la nigen appariva stranamente soddisfatta nel vedere i nemici morti per mano sua. Quella ragazza assomigliava a lui più di quanto aveva immaginato.

-Ehi Sesshomaru! Ritorna dal mondo dei sogni e dammi una mano-

La voce di Rossana lo risvegliò dai suoi preoccupati pensieri.

La nigen era circondata da una decina di demoni tigre. Nonostante la sua velocità e potenza i demoni uccisi, erano rimpiazzati subito da altri.Il contingente nemico sembrava infinito.

Il demone albino si fece largo e raggiungendo la nigen si posero schiena a schiena.

-Oh che onore!  Combatterò al fianco del grande Sesshomaru-

-finiscila di parlare a vuoto e combatti!-

-Qui ci vogliono le maniere forti-

La nigen impugnò la spada blu, la cui lama era ormai completamente ricoperta dal sangue nemico, e concentrandosi la impregnò della sua aura celeste. Con un deciso movimento da sinistra a destra scagliò il suo colpo.

Senza che li avesse nemmeno sfiorati con la lama, i nemici a lei di fronte caddero a terra esamini.

-Vediamo se sai fare di meglio Sesshomaru-

-Tsk,non sottovalutarmi, ragazzina. Bakusaiga!- con un fendente potentissimo Sesshomaru sterminò il resto dei demoni che li circondavano. La nigen era stupita, perché, non avendo mai visto Bakusaiga in azione, per la prima volta vide il terribile potere di quella spada. Nonostante avesse vibrato un solo colpo, questo si era propagato per diversi metri e aveva decimato le forze nemiche.

-Complimenti!Senti so che tu non mi sopporti, ma ho un’idea per porre fine allo scontro.- disse la nigen alle sue spalle.

-Sentiamo-.

Inuyasha,Sango e Miroku era impegnati una lotta senza esclusione di colpi. L’Hiraikotsu di Sango, potenziato dagli amuleti del monaco, tranciava in due i nemici, mentre Inuyasha con la su amata Tessaiga ne eliminava molti altri.Purtroppo però il monaco e la sterminatrice,anche se forti, erano comunque due umani e dopo quasi un’ora di scontro senza tregua, si ritrovavano senza forze. Inuyasha, grazie alla sua natura ibrida resisteva molto di più, ma anche per lui la stanchezza cominciava a farsi sentire.

-Dobbiamo trovare una soluzione!Questi gattoni sembrano non finire mai!- esclamò il  monaco affannato

-Lo so bene anche io!Ma come diavolo facciamo!Più ne uccido con Tessaiga più ne saltano fuori altri!-

-SANGO!-

La sterminatrice, piegata in due dalla stanchezza non vide la tigre che l’aveva raggiunta alle spalle.Gli artigli intrisi di veleno penetrarono nella bianca e giovane pelle della bella sterminatrice facendola cadere rovinosamente a terra, priva di sensi.

-Sango no!- il monaco dimentico di ritrovarsi su un campo di battaglia corse disperato verso la sua amata.Si inginocchiò e la sollevò da terra adagiandola dolcemente sulle sue braccia.

-Sango per favore rispondimi- la ragazza non rispondeva al richiamo del monaco il quale disperato,le controllò il polso, sentendosi sollevato quando sentì, anche se molto debole, il suo battito.

-Ehi Miroku! Come sta?- chiese Inuyasha mentre teneva lontani i demoni dalla coppia.

-E’ viva,ma il battito è debole-

-Ragazzo portala immediatamente a palazzo!- gli urlò Hitoshi dall’altra parte del campo di battaglia –ricordati il veleno-

FLASH BACK

-Dannazione!Quelli sono demoni tigre!Sono molto forti!State attenti ai loro denti e ai loro artigli sono estremamente velenosi.- Urlò Hitoshi alle truppe.

FINE FLASH BACK

-Inuyasha..-

-vai Miroku qui ci penso io!Kagome riuscirà a salvarla non ti preoccupare!-

-Grazie amico-

Il monaco con la sterminatrice tra le braccia, saltò in groppa a Kirara e velocemente si avviò a palazzo.

-Ehi nigen che ti succede?- chiese Sesshomaru,visto che Rossana sembrava persa nei suoi pensieri.E questi pensieri non erano molto positivi vista la sua faccia terrea.

-Ora manco per nome mi chiami?Sango è stata ferita!Sbrighiamoci a far fuori questo schifo di demoni.La devo vedere –

-Se è stata ferita da loro non avrà ancora molto da vivere!- ribattè gelido il demone

-tu segui il mio piano e poi a lei ci penserò io!-

-tsk-

Il demone e la nigen si voltarono e finalmente i loro sguardi si incrociarono per la prima volta durante quello scontro.

-Pronto?LANCIAMI!-

Sesshomaru la prese per la sottile vita e usando parte della sua enorme forza fisica la lanciò in aria.

Appena la nigen raggiunse un’altezza adeguata al loro piano, estrasse Bakusaiga nello stesso momento in cui Rossana, che stava lentamente riscendendo, tese il suo arco divino.

-ORA!-

La nigen scagliò un’enorme freccia di fuoco, mentre il demone vibrò un colpo micidiale con la sua spada.

 

Tutto ciò che rimase da quel terribile colpo, fu una landa desolata. Alberi, piante e soprattutto nemici erano stati spazzati via.Se l’alleanza con i poteri di Inuyasha aveva avuto buoni risultati, quella con Sesshomaru era strabiliante.

Dei nemici a loro di fronte non era rimasto niente.Nemmeno le pasanti armature che indossavano.

Il demone era stupito del risultato e iniziava anche a comprendere quanto avesse sbagliato a sottovalutare la nigen.

Un tonfo alle sue spalle lo fece voltare. Rossana era a terra che si massaggiava il suo bel fondoschiena con sguardo dolorante.

-Piuttosto di star li a contemplare il cielo potevi almeno riprendermi!-

-Non era parte del piano che io ti prendessi al volo-

La nigen borbottò qualcosa che somigliava molto a un ‘stronzo di un pezzo di ghiaccio, che tu sia dannato’ per poi alzarsi e togliersi la polvere dai ‘vestiti’ che indossava.

-Beh nonostante io sia un’insulsa e debole nigen, direi che me la sono cavata, no?- gli disse ironica e senza aspettare risposta dal demone albino Rossana si voltò e iniziò a correre verso il campo in cui Inuyasha e gli altri combattevano.

Anche qui la situazione volgeva in bene.Ormai i demoni tigre erano rimasti in pochi. Rossana e Sesshomaru giunti sul campo diedero manforte a Inuyasha, Darius e Koga e riuscirono in breve a eliminare i superstiti.

Dopo Sango, purtroppo, anche altri demoni erano rimasti feriti ma grazie a Hitoshi che, dopo essersi trasformato nella sua vera forma demoniaca, un enorme orso bruno, li aveva caricati in spalla per portarli a palazzo così da essere curati.Il veleno dei demoni tigre era molto pericoloso e andava contrastato subito, perché se fosse entrato in circolo per il ferito non vi erano più speranze. E ciò valeva sia per umani che per i demoni.

Intanto a palazzo, Miroku era a fianco di Sango tenendole la mano bollente per la febbre alta che l’aveva colpita.

Mentre pregava tutti i Kami di salvare la sua amata, le porte dell’ospedale si aprirono e Rossana entrò di corsa dirigendosi verso il monaco.

-Miroku! Come sta?-

-Kagome ha disinfettato la ferita e ha cercato di purificare il veleno con il suo potere spirituale, ma purtroppo la quantità di e troppa persino per lei-

-Dov’è Hitoshi?-

-è la in fondo.Lui è stato colpito di striscio e Kagome è riuscita a pulire e purificare la ferita perfettamente- il monaco parlava a voce bassa e iroca.Si vedeva che era distrutto per le condizione critiche in cui versava Sango.Infatti nonostante l’abbigliamento succinto di Rossana non aveva fatto nessun commento maniaco, segno che soffriva anche lui.

La nigen lasciò il povero monaco con il suo dolore e si avvicinò di gran carriera a Hitoshi

-Orsetto tutto bene?-

-Certo bimba cianotica!-

-beh caro Hitoshi se mi rispondi a tono vuol dire che Kagome ha fatto un buon lavoro.Senti ho una domanda da farti-

-Spara-

-perché a me il veleno non fa effetto?-

Il demone orso la guardò stupito prima di notare che la nigen era graffiata in più punti.

-Ma..non è possibile..Kuramo e Caishia non erano immuni al veleno demoniaco.Certo ci volevano grandi quantità per ucciderli, ma tu rimani comunque un umana!-

-Quindi nemmeno tu hai una spiegazione logica?-

-no per niente!A quest’ora, vista la tua natura di umana, dovresti essere già morta per quanto ne so!-

-bene allora la soluzione è una sola-

-cioè?-

La nigen gli sorrise e spiegò –devi sapere che nel mio mondo la medicina è molto progredita e analizzando il sangue umano si è scoperto che alcuni individui sono immuni a certe malattie.Io credo di essere immune al veleno dei gattoni-

Detto questo si voltò e si diresse verso Kagome.Avrebbe salvato Sango ad ogni costo.Lo avrebbe fatto perché l’amore tra la sterminatrice e il monaco era sincero e non sarebbe stata la morte a dividerli!

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Capitolo 38
*** CAP 38 - IL DONO E L'INCUBO DI ROSSANA ***


 

Ecco l’altro capitolo…tra oggi e domani, atrofizzazione cerebrale permettendo, dovrei aggiornare un po’ visto che sono libera da impegni ‘sentimentali’ * *

Ringrazio

Dragona: altro che fiaccola..lo deve buttare nel Monte Fato come l’anello di Sauron per farlo sciogliere..

Sara_sessho:quei due sono nati per combattere insieme..peccaro che Sesshino mica lo capisce…speriamo che l’idea di Rossana che vedrai in questo capitolo servirà a salvare tutti..

Marrion: giuro che appena riesco un commento ce lo lascio…cmq grazie per la recensione…

 

CAP 38 – IL DONO E L’INCUBO DI ROSSANA

 

 

 

 

-Non ci penso nemmeno!-

-o avanti Kagome finiscila!Tu come me vuoi salvare Sango, vero?-

-certo Rossana, ma non lo farò rischiando di perdere anche te!-

- senti sono la reincarnazione di due Kami celesti!Sono più resistente di un normale essere umano!Altrimenti ora sarei morta!!-

Kagome guardava l’amica in tralice.Come poteva chiederle una cosa così stupida?

Da quando aveva scoperto di essere immune al veleno dei demoni tigre, Rossana insisteva per usare il suo sangue misto per curare gli avvelenati.Ovviamente Kagome aveva rifiutato, ma la ragazza non demordeva.Ora capiva due cose: primo come era riuscita a diventare una idol così famosa alla sua giovane età e secondo come aveva fatto ad avvicinarsi così a Sesshomaru.Con quel carattere deciso e insistente nessuno poteva dirle di no!

-Senti Kagome! Proviamo con Sango e se non funziona la smetto ok?Ti va bene come compromesso?-

La miko la fissò ancora e poi sospirò –va bene, ma devono essere tutti d’accordo!-

-tutti chi?-

- Inuyasha, Miroku, Hitoshi e Sesshomaru!Non voglio grane se ti dovessi sentire male!-

La nigen sbuffò, ma seguì Kagome verso il gruppo dei loro alleati.

-Ragazzi!- tutti, Sesshomaru compreso, si voltarono verso Kagome –Rossana ha una proposta da farvi per tentare di salvare Sango e gli altri demoni avvelenati-

Tutti erano in ascolto e appena Kagome finì di spiegare il ‘piano’ di Rossana, tutti, tranne Sesshomaru, rimasero allibiti

-Non ci pensare nemmeno- disse il monaco, il primo a parlare –Sango non ti permetterebbe di rischiare la tua vita per la sua! La profezia parla chiaro!Tu e Sesshomaru dovete sopravvivere per salvare tutto!-

Sesshomaru si avvicinò pericolosamente alla nigen e SCIAF con un poderoso schiaffo la sbatté a terra, mentre tutti lo guardavano scioccati

-non dire assurdità!Non ti permetterò di mettere a repentaglio la tua vita-

-da quando sei tornato a interessarti della mia sorte?- gli chiese acida Rossana che si stava alzando, pulendosi il labbro sanguinante, con il dorso della mano

-Non mi importa nulla della tua miserabile vita da nigen, ma mi serve la tua forza per vincere questa guerra!-

La nigen lo fissò negli occhi ambrati e rispose

-Sesshomaru…mi sembra di avertelo già detto in passato…- appoggiò la sua mano viola sul petto possente del demone e disse ghignando sadica –Sparisci!!!- e concentrando la sua aura lo spedì contro la porta di ingresso dell’ospedale, proprio come fece la prima volta che lui la portò alla rabbia!

-ora che il cane maggiore è sistemato, qualcun altro ha da obbiettare?-

-Rossana non puoi per favore!- Kagome la stava letteralmente supplicando di non farlo, ma la nigen impugnò la sua spada blu, e dopo averla pulita e disinfettata accuratamente fece scorrere la lama affilata sul suo braccio violetto attenta a non recidere ne vene ne arterie, così da lasciare che il sangue, che era stranamente luminoso, sgorgasse raccogliendosi in una bacinella ai suoi piedi.

La nigen lasciò che il suo sangue misto scorresse per almeno cinque minuti fino a quando la bacinella non si riempì. Tamponò la ferita, con un panno bianco, che si tinse subito di rosso.

La nigen prese poi la bacinella, nonostante i violenti capogiri, appoggiandola sul tavolo delle erbe e insieme a Kagome, pregarono affinché il sangue fosse puro e aiutasse i loro amici a guarire.Il sangue della nigen brillava ancora di più e aveva assunto una strana colorazione argentea.

-Quel sangue ora è puro!- spiegò Hitoshi –io ho visto i Kami sanguinare qualche volta e anche il loro sangue aveva quel colore. Voi lo avete purificato dalla sua parte umana -

La ex idol annuì.Ormai la testa girava vorticosamente. Si alzò,ma fu una pessima scelta perché tutto divenne nero e fece in tempo solo a sentire Kagome che urlava il suo nome prima di sprofondare nelle tenebre.


Si trovava in un limbo completamente nero…dove non esistevano ne spazio ne tempo..esisteva solo lei rannicchiata  nell’oscurità totale
Rossana

La nigen si alzò guardandosi intorno nella fitta oscurità che la avvolgeva

Chi mi chiama?

Rossana…vieni da me…io saprò darti tutto ciò che vuoi…

Chi sei? Cosa vuoi?
Voglio solo te…

Fatti vedere!

Di fronte a Rossana apparve un bellissimo ragazzo con lunghi capelli neri, con le punte sfumate di azzurro,stretti in una coda bassa e occhi come il mare d’estate.Alto, dal fisico asciutto e prestante: Shinichi

Sei bella come pensavo…però sento che sei infelice

Ti ripeto cosa diavolo vuoi da me?

Te l’ho già detto..io voglio te e solo te…io saprei amarti come Lui non è in grado,e mai sarà, di fare…

Ti riferisci a Sesshomaru?

Si..povera piccola ragazza presa in giro dal demone che ama con tutta se stessa…posso sentire il canto di dolore del tuo cuore ferito e sanguinante…se tu verrai da me e starai al mio fianco tutto questo saprirà..

Tu sei uno dei miei nemici vero?

Così dicono..ma c’è solo una cosa che vorrei essere per te: il tuo compagno di vita…

Il kami sorrise..il sorriso più bello e ammaliante che la nigen avesse visto…

Anzi no…ma a cosa pensava? Lei un sorriso così bello lo aveva già visto.Anzi il sorriso di Sesshomaru era ancora più affascinante perché raro e inaspettato.La nigen si alzò e guardando negli occhi il bel Kami gli rispose
Mi dispiace ma non posso venire con te.Anche se lui non mi ama..io continuerò a farlo…perché noi umani siamo fatti così.Masochisti e stupidi.So bene che lui non mi amerà mai, ma io…non posso rinnegare i miei sentimenti per lui…soffro e soffrirò per molto tempo per questo amore non corrisposto…ma non lo rinnegherò…MAI!

Aveva urlato l’ultima parola, mentre calde lacrime di dolore bagnavano il suo viso di giovane donna

Sei solo una stupida…

Il kami infernale aveva una strana e inquietante luce rossa nei suoi occhi azzurri

Lui ti tradirà ancora e soffirai..sei così diversa da Caishia

Cosa intendi dire?

Lei aveva preferito smettere di soffrire

Cosa significa??

Il kami stava sparendo

Rispondi!

Urlò Rossana,ma ormai il kami si era dissolto nel nulla dal quale era venuto.

Si sdraiò nuovamente, stanca,ma una nuova voce parlò
 
Rossana…non cedere..credi in te, in Sesshomaru e nel sentimento che vi lega..
 
Chi sei?

Lo scoprirai presto…

 

La nigen fu investita da una potente luce bianca e si svegliò ansimando su un letto di ospedale sotto lo sguardo glaciale di due occhi d’ambra.

 

-Quella dannata non ha ceduto!- urlò rabbioso Shinichi sbattendo un violento pungo sul tavolo che si distrusse

- fratello davvero credevi che quella ragazza avrebbe ceduto così in fretta? Lei non è Caishia..essendo un’umana è per certi versi più forte di noi-

-cosa intendi fratellino?- gli chiese curioso e ormai calmo Shinichi (questo per me soffre di personalità multipla ndme)

-gli esseri umani, a differenza di demoni e Kami, sono abituati al dolore: soffrono per le malattie e le ferite, per la morte dei propri cari e soprattutto moltissimi soffrono per amore!Noi kami non conosciamo il dolore delle ferite ne della morte perché siamo immortali e non capiamo le pene d’amore perché poche sono le donne che ci resistono, coscienti o no!Capisci?-

-Quindi tu credi che la sua natura umana la renda un po’ più potente di Caishia stessa?-

-credo di si-

-Ah voi uomini…è vero i nigen conoscono bene il dolore…ma conoscono anche un altro sentimento…la gelosia-

-oh guarda la nostra bella spia..- sussurrò sensuale Shinichi

 

 

-Meno male che eri debilitata- sbottò il Principe dei demoni

-Perché?-

-continuavi ad agitarti e ripetevi in continuazione un nome-

La nigen spalancò gli occhi, ricordandosi il 'sogno' -ho bisogno di Hitoshi subito!- si alzò di scatto di nuovo e come prima vide tutto nero.Se due forti braccia non l’avessero sostenuta, sarebbe caduta a terra.

Ambra e cioccolato si incontrarono. Ora la nigen aveva il solito aspetto di ragazzina umana. La perdita di tutto quel sangue le impediva di rimanere trasformata. Entrambi non riuscivano a rompere il contatto.Era come vedersi per la prima volta.Il demone sorreggendola con un solo braccio, fece scorrere la sua mano artigliata sulla guancia liscia e leggermente pallida della nigen

-stai attenta a come ti muovi.Hai donato molto sangue.- le sussurò

La nigen, decisamente scombussolata da quel gesto così dolce, si risedette sul letto e sollevando lo sguardo imbarazzato disse

-grazie.Posso chiederti il favore di chiamarmi Hitoshi.Non credo che riuscirei a raggiungerlo.O forse solo strisciando..-

-Aspetta qui-

Il demone senza più guardarla si allontanò, lasciando la nigen confusa, pensando

‘Dannazione! Mi sono rammollito! Mi è bastato vederla pallida e svenuta per sentirmi morire! E poi tenerla tra le mie braccia mi ha mandato letteralmente in ebollizione il sangue e il cuore batteva ad un ritmo forsennato!Devo prestare attenzione o capirà che la mia indifferenza per lei è solo un piano per salvarla’

Con questi pensieri raggiunse Hitoshi.

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Capitolo 39
*** CAP 39 - LA BATTAGLIA DEL CUORE ***


Dragona: si all’inizio a volte ne postavo due in un giorno perché fino a un tot erano già pronti…poi ho rallentato per l’atrofizzazione cerebrale…^^

Marrion: segui i consigli che ti hanno dato per la tu fic ‘La tentazione veste di nero’ e se vuoi un mini aiuto, per quanto ne possa essere in grado, te lo darò volentieri

Sara_sessho: per la voce dovrai aspettare un po’…non si sa nemmeno se è di donna o uomo..^^..questo capitolo ti piacerà parecchio

CAP 39 – LA BATTAGLIA DEL CUORE




 

-Hitoshi- il demone orso sussultò al tono lievemente meno freddo del Principe.

-Dimmi Sesshomaru, come posso aiutarti?- anche se Hitoshi usava un tono di rispetto per il suo Principe, aveva tanta voglia di schiaffeggiarlo, come avrebbe fatto Inu no Taishio se avesse visto suo figlio comportarsi da idiota con la donna che ama.

- Rossana vuole parlarti-

Il demone orso, si alzò e velocemente raggiunse il luogo ove Rossana stava riposando per riprendersi.

-Hitoshi…- la nigen aveva lo sguardo terrorizzato

-cosa ti succede Rossana?-

-Mentre ero svenuta, Lui è venuto a trovarmi..-

-Chi?-

-uno dei due Kami..il suo nome è Shinichi-

Il demone orso spalancò la bocca dalla sorpresa e impallidì

-Sei certa che il suo nome fosse proprio quello?-

-Si..Hitoshi..Lui mi ha detto una cosa strana…-

-cioè?-

La nigen guardò Sesshomaru. Il demone orso le sussurrò

–vuoi che lo mandi via?-

-No,non fa nulla. Shinichi mi ha detto che se lo avessi seguito avrei smesso di soffrire..- abbassò la voce ad un sussurro che solo orecchie demoniache avrebbero sentito – per un amore non corrisposto-

Colpito. Il demone albino sentì un dolore che non aveva mai sentito all’altezza del petto. Lei soffriva. Lei stava male. Lei, probabilmente, perché non l’aveva mai vista, piangeva per lui. Di nuovo. Come in passato, prima che lui capisse ciò che lo legava alla nigen piombata da un’altra epoca.La nigen tenendo lo sguardo basso stava continuando il suo racconto, non accorgendosi del dolore del demone, visto che dai suoi occhi come al solito non traspariva nulla.

-Quando ho rifiutato mi ha detto ‘Sei così diversa da Caishia…lei aveva preferito smettere di soffrire’ ho cercato di avere spiegazioni, ma lui si è dissolto e io ho ripreso conoscenza.Ti ho cercato perché tu hai conosciuto un po’ Caishia di persona.Cosa può significare questo per te?-

-Sinceramente sono leggermente basito.Caishia era loro prigioniera.O così lei ci aveva raccontato-

-Hitoshi ho paura che mi abbiamo preso di mira per…-la nigen arrossì di nuovo- sai cosa-.

-Si è probabile- il demone orso si voltò verso il Principe che considerava un figlio –Sesshomaru,io non posso obbligarti ad amare Rossana se per lei non provi nulla, ma ti chiedo almeno di rispettare i suoi sentimenti.-

-Tsk.Io non ho fatto nulla di sconveniente-

-Ma sentilo- sbuffò Rossana seduta sul letto

-Cosa vuoi insinuare nigen?-

-Non insinuo niente. Ti volevo solo rinfrescare la memoria.Stasera a cena non ci sarà Yaisha con te?-

Il demone non ricordava quell’episodio e rimase spiazzato dal tono freddo e colmo di risentimento che aveva la nigen nei suoi confronti

-Non sono affari tuoi-

-Questo ormai lo so. Ma ti chiedo se, per favore, potessi evitare di sbattermi in faccia la tua relazione con quella Yasha!- la nigen si era alzata, senza più barcollare e lo stava affrontando faccia a faccia così che lui poté vedere i suoi occhi cioccolato mutare lentamente e tornare neri, così come i suoi capelli tornarono rossi e la pelle violacea.Si era ritrasformata.’Quindi ora sta bene’ pensò sollevato il demone bianco che senza accorgersi aveva alzato una mano artigliata verso il viso della nigen e ,come aveva già fatto poco prima, le stava accarezzando la guancia liscia.

-Mio principe i vostri comportamenti sono contradditori. Non potete dirmi di odiarmi e poi accarezzarmi come se fossi la cosa più preziosa per voi-

Il demone albino la guardò negli occhi, dove scorse una leggera punta di divertimento e senza dire nulla si allontanò da lei per tornare al campo di battaglia.

La nigen decise che avrebbe raggiunto il campo di battaglia più tardi.Ora doveva vedere se la sua idea per sconfiggere quel veleno era andata a buon fine.

Vide che alcuni dei letti dei demoni avvelenati erano vuoti.Ma non sapeva se perché già guariti o se..morti.

Raggiunse quindi Kagome che,di spalle, stava dosando alcune erbe per poi metterle in una bacinella di pietra e sminuzzarle.

-Ciao Ka-chan- le disse Rossana

La miko, concentrata nel suo lavoro, sobbalzò nel sentir pronunciare il suo nome e si voltò.Quando vide che era la sua amica Rossana, il suo viso cambiò espressione e avvicinandosi alla nigen le tirò un piccolo pugno in testa

-Ahia!Ma perché?-

-Finiscila di frignare che so di non averti fatto nulla per due motivi- le rimbeccò Kagome,voltadosi nuovamente di spalle e continuando il suo lavoro – primo la tua testa e più dura del marmo e secondo i tuo poteri di Kami ti rendono meno vulnerabile al dolore-

-Kagome..come stanno i pazienti?-

-La maggior parte dei demoni avvelenati sono già stati dimessi.La tua idea ha funzionato anche se ti ha fatto male!-

-E…Sango?-

Kagome non rispose,facendo preoccupare non poco Rossana.Poi le indicò un punto alle sue spalle. E li vide. Sango e Miroku stavano parlando allegramente e,nonostante il pallore, la sterminatrice era seduta sul letto e rideva di gusto.

-Bene sono contenta che si sia ripresa in fretta-

-Rossana,dobbiamo andare- Hitoshi la richiamo, giungendo alle sue spalle.

E così salutando Kagome, si diresse con l’orso al campo di battaglia.

Mentre correva veloce tra gli alberi che dividevano il palazzo dall’accampamento, Rossana ripensava ai comportamenti contradditori di Sesshomaru.Prima la trattava come una pezza da piedi,poi rimaneva accanto a lei quando era svenuta e per due volte le aveva sfiorato la guancia.

-Uff- sbuffò spazientita la nigen –sinceramente non lo comprendo proprio-

Hitoshi,anche se non sapeva leggere la mente, comprese bene quali fossero i suoi pensieri

-Oh piccola Rossana, non lo capisco io che lo conosco dalla nascita. Ma di una cosa sono certo.Quando ti ha sfiorato il suo sguardo era lo stesso che Inu no Tashio riservava solo ad una persona:Izayoi, la madre umana di Inuyasha. Quindi prova qualcosa di profondo per te –

-non so cosa passa per la testa dura di quel dannato, ma se mi sta facendo soffrire per qualche suo piano campato per aria, giuro che lo ammazzo con le mie mani!-

Mentre discutevano la nigen, voltata verso il suo interlocutore, non si accorse dell’ostacolo che aveva di fronte e ci andò a sbattere contro,per poi accorgersi guardandolo da terra, che si era scontrata con Sesshomaru.

-Scusa- sussurrò al demone che la squadrava gelido, prima di scappare verso la tenda di Inuyasha.

Il demone albino la guardò allontarsi, soffermandosi su i suoi fianchi, avendo pensieri ben poco casti verso di lei.Stava immagiando come era stato bello farla sua, aveva provato emozioni che con nessun'altra,nemmeno le yasha più belle, era riuscita a trasmettergli. Ma i suoi pensieri a luci rosse furono interrotti da Hitoshi

-Sesshomaru, cosa stai combinando con lei?-

Ritrovando la sua solita fredda e razionale lucidità Sesshomaru,fissava il demone orso e rispose

-Non è un problema tuo, Hitoshi-

Il demone orso non ci vide più. Con uno scatto veloce per la sua età (circa 1000 anni O.O) prese il giovane demone per la gola e lo sbatté contro uno degli alberi

-Invece è un problema mio per due motivi- strinse un po’ di più sentendo che Sesshomaru cercava di liberarsi – primo, quella ragazza non si merita tutto questo, soprattutto perché tu ne sei innamorato, e non cercare di negarlo con me, ragazzino, io ho conosciuto tuo padre e siete uguali! Secondo, se per colpa di qualche tua assurda idea perderemo la guerra, mio figlio e tutti gli alleati moriranno, e questo io non posso lasciartelo fare!Sei il nostro principe non il nostro padrone e non è tuo compito decidere della nostra vita o della nostra morte-

-Lei se ne deve andare- riuscì a dire Sesshomaru con voce strozzata dalla ferrea presa del demone

-Perché?- chiese Hitoshi lasciando finalmente la gola di Sesshomaru, stanco del comportamento assurdo di quel dannato youkai

-perché qui è in pericolo.E poi lei non appartiene a questo mondo-

-Ti sbagli. Lei è in pericolo,certo, ma come tutti noi che combattiamo. Sesshomaru i Kami contro cui combattiamo sono potenti. Solo voi due uniti potrete fronteggiarli. E sai benissimo che lei appartiene a questo mondo dal momento in cui ha scoperto di essere un’erede dei Kami, ma soprattutto da quando ha scoperto di amarti- il demone orso sospirò –cerca di riflettere e risolvi le cose con lei-

L’orso se ne andò lasciando il Principe perso nei suoi pensieri.Cosa doveva fare?Per prima cosa voleva verifica se il suo fratellino non si stesse avvicinando troppo alla sua nigen. Cosi il demone albino, geloso senza accorgesene, si diresse verso la tenda di Inuyasha. Trovò il suo fratellastro e la nigen seduti vicini che parlottavano e ridacchiavano.

-Non ti preoccupare,Rossana,capirà..quel testardo di mio fratello capirà-

-Cosa dovrei capire,di grazia?-

La voce glaciale alle loro spalle li fece irrigidire e voltare

-Oh!Guarda parli del diavolo…- disse la nigen sorridendogli

-Io me ne vado- Inuyasha si alzò e passando di fianco al fratello,che piano piano stava ritrovando, gli disse –fa la cosa giusta- per poi sparire tra gli alberi

-Alzati-. Ordinò il demone alla nigen che, per fortuna indossava,sopra al suo ‘vestito’ la casacca del kimono di Inuyasha

La nigen sbuffò a quell’ordine ma ubbidì.Il demone però non accennava a proseguire.I minuti scorrevano lenti e Rossana stava perdendo la pazienza

-Sesshomaru..cosa vuoi?- chiese leggermente stizzita

-Parlare con te-

-Allora dovresti iniziare.Altrimenti arriva notte.-

-Tsk.Stavo pensando.Non sono abituato a ciarlare senza freno come te e gli altri del tuo gruppo-

La nigen indispettita incrociò le braccia sul petto e mise il broncio

-Con Yaisha però sembravi stranamente loquace, visto come ridavate-

-Sei gelosa?- chiese il demone ghignando del rossore che imporporava le guance violacee della nigen, rendendole più scure rispetto al resto della carnagione.Si voltò verso di lui e, camminando nella sua direzione, tornò lentamente nella sua forma umana, ad ogni passo perdeva una delle caratteristiche dei Kami.Prima la carnagione che tornò diafana,poi i suoi capelli tornarono castani ed infine i suoi occhi. Quando era a un passo dal suo volto la nigen lo guardò con i suoi occhi cioccolato e gli disse

-Si sono gelosa. Detesto il solo pensiero di voi due vicini.Di voi due che parlate e ridete. Di voi due che vi sfiorate.Di voi due che vi amate…lo sai che io non ho MAI smesso di amarti.Il problema sei tu, che, da come ti comporti, non hai nemmeno iniziato.- stava per andarsene, quando una mano artigliata, così fredda e così calda, la fermò e senti il respiro caldo e dall’odore di menta del demone, passare attraverso i suoi capelli e solleticarle il collo .Poi la voltò e la abbracciò, stretta, costringendola ad appoggiare il viso sul suo petto, così da inspirare ed assaporare il suo profumo selvaggio di muschio.Rossana era stupita, felice, triste e…non sapeva nemmeno lei quali altre emozioni sentiva in quel momento.

Sentiva solo il battito del cuore di Sesshomaru e chiudendo gli occhi, ricambiò l’abbraccio del suo primo amore.

 

‘Cosa diavolo sto facendo?Se mi comporto così capirà che non ho mai mentito su i miei sentimenti verso di lei…ma non posso lasciarla.No. Vederla cadere a terra, svenuta mi ha straziato il cuore’ a questo pensava il demone albino mentre stringeva la sua nigen.

‘Sesshomaru,perché fai cosi?Mi stai confondendo…mi amo o no?Non capisco..ma sto così bene qui,tra le tue braccia’

Poi il demone sciolse l’abbraccio e la guardò serio.

 

 

E vi lascio così…hihihih..come sono sadica….ahahaha(questo è per elfosnape...che è sparitaaa!!!!!!)

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Capitolo 40
*** CAP 40 - LA DECISIONE DI SESSHOMARU ***


 

 

CAP 40 – LA DECISIONE DI SESSHOMARU

 


Mentre Sesshomaru fissava intensamente Rossana, al campo di battaglia c’era un gran fermento.

-Tu te ne torni a palazzo ora!-

-Finiscila Inuyasha!Avete perso Sango e Miroku come combattenti! E io cercherò di sostituirli-

-Ma Kagome chi rimarrà all’ospedale?-

-Ho lasciato tutto in mano a Sakura e Miroku, visto che anche lui non è molto in forma.Il suo corpo ha assorbito poco veleno,ma ha bisogno di tempo per riprendersi!-

Mentre i due litigavano sulla partecipazione di Kagome alla battaglia, a palazzo il piccolo Shippo e la piccola Rin stavano giocando in uno dei giardini.

-Shippo-chan tu non sei preoccupato per i tuoi amici?-

-si Rin-chan, ma loro sono forti e so che ce la faranno- proclamò il piccolo demone volpe con lo sguardo pieno di orgoglio.I due non vedevano che la Signora Madre e Jaken li osservavano da uno dei terrazzi.

-Mi chiedo ancora come mai mio figlio si sia portato dietro una mocciosa umana..-

-Mia signora- gracchiò Jaken – ho chiesto molte volte a suo figlio il perché di quella scelta,ma non mi ha mai dato risposta-

La signora Madre, come del resto faceva sempre il figlio, ignorò bellamente il demonietto e rientrò nelle sue stanze pensando al perché sia suo marito che suo figlio fossero così attratti dal genere umano.

 

Nella radura dove vi era la tenda del mezzodemone Sesshomaru continuava a fissare la nigen di fronte a sè

-Rossana-

-Dimmi Sesshomaru…- sussurrò la nigen rapita dalle sue iridi dorate

- noi non possiamo…-

-fare cosa?-

-stare insieme- il cuore della nigen si fermò per riprendere una corsa forsennata, indice della paura di Rossana per le parole pronunciate dal demone

-Perché?-

-se starai con me sarai sempre in pericolo.Inoltre tu non appartieni a quest’epoca-

-invece si che appartengo a questo mondo. I miei poteri e i miei sentimenti per te lo provano.Sesshomaru, sei davvero pronto a lasciarmi andare per la mia strada, sei davvero pronto a rinunciare a questo?-

La nigen, audace, prese tra le mani il viso perfetto del demone e lo baciò con passione. Sesshomaru non rispose subito,ma appena reagì la strinse forte a se, approfondendo il bacio, che non era più tanto casto.

-io direi che non sei pronto- la nigen ridacchiò sentendo il desiderio del demone premerle sul ventre.Lo trascinò verso la tenda di Inuyasha e senza che lui potesse minimamente ribellarsi, lo buttò sul giaciglio usando la sua forza divina, e gli si mise sopra,ricominciando a baciarlo.I due si spogliarono reciprocamente, poi Sesshomaru invertì le posizioni e mentre scivolava dentro di lei, strappandole un gemito le disse guardandola con occhi colmi di desiderio

-non sono e mai sarò pronto a rinunciare a te-

Si amarono più volte quella notte per recuperare il tempo perso in stupidi litigi, senza che nessuno dei due si accorgesse di una sinistra figura che li spiava da un albero (un guardone! ndme).

Il Principe e la ragazza si svegliarono il mattino dopo, ancora abbracciati.Rossana al ricordo della notte precedente arrossì.

-E’ inutile che arrossisci adesso.Stanotte non mi sembravi così timida- le ricordò Sesshomaru con un sorriso divertito

La nigen lo fissò e poi mettendo il broncio disse

-io non mi ricordo nulla di stanotte..-

-oh allora sarà meglio che ti rinfreschi la memoria..- il demone in lampo le fu sopra, cominciando a baciarla, mentre la nigen lentamente perdeva di nuovo il controllo

-Se-sesshomaru, fermati..-

-adesso ti ricordi?-

-s-si, ma ora basta…campo…-

-non ho capito…- e la baciò nell’incavo del collo e la nigen trattenendo a stento un gemito disse

-ci…aspettano..al campo…ricordi?siamo in guerra…-il demone la fissò a lungo negli occhi

-hai ragione..ma continueremo presto il discorso-

Mentre si rivestivano, il demone la guardò alla luce del sole che filtrava attraverso le pareti di stoffa della tenda.Era così bella leggermente illuminata dal sole, che il desiderio cominciò di nuovo a prendere possesso del suo corpo, tanto da spingerlo ad avvicinarsi a lei e ghermendola da dietro le sussurrò

-non azzardarti a metterti quella roba di pelle.Se sento qualche commento come quello di Koga di ieri, faccio una strage-

-o come siamo gelosi mio principe- la nigen si voltò verso di lui e mentre prendeva le sembianze di kami continuò –sapevo che vedermi così vestita ti avrebbe fatto imbestialire, ma il commento di Koga è stato provvidenziale…- mentre i capelli diventavano rossi, lo baciò lievemente sulle fredde labbra, e si avviò fuori dalla tenda.

Il demone, rivestitosi, la raggiunse e mentre Rossana fissava decisa il fronte nemico le disse

-ho deciso-

Distogliendo lo sguardo dal nemico la nigen lo posò su quello del suo amato

-che cosa avresti deciso?-

- di stare con te per il resto dei miei giorni-

La nigen spalancò la bocca dalla sorpresa per quella affermazione e gettandosi addosso al suo demone gli disse

-era ora che ti decidessi stupido demone di ghiaccio-

- ma ora perché piangi?- le chiese preoccupato

-perché sono felice-

-e allora non dovresti ridere?-

-lascia perdere…ti spiegherò più avanti le complesse emozioni umani..ora andiamo..la battaglia ci attende…-

I due si presero saldamente per mano e correndo alla massima velocità si diressero verso il fronte.

 

 

Il capitolo è molto corto perché di transizione.Il prossimo sarà il primo sulla battaglia decisiva.

Scusate, ma sono un po’ di fretta.Ringrazio Dragona,Marrion e Sara_sessho per le loro recensioni…^^

Alla prox

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Capitolo 41
*** CAP 41 - LA BATTAGLIA DECISIVA -PARTE PRIMA- ***


 

CAP 41 – LA BATTAGLIA DECISIVA– PARTE PRIMA

 

 

 

Quando i due amanti giunsero al fronte,la battaglia era già iniziata.Il nemico aveva schierato il meglio delle sue guarnigioni.Erano presenti demoni di ogni tipo: tigre,tasso,volpe e persino qualche demone cane traditore o esiliato.

Inuyasha e Kagome combattevano vicini,guardandosi le spalle a vicenda.Il mezzo demone purtroppo non poteva scagliare la cicatrice del vento o gli altri colpi di Tessaiga troppo spesso, perché vi era il serio rischio di colpire gli alleati.

Appena Rossana e Sesshomaru entrarono nella mischia, il loro apporto fu subito tangibile. Il nemico si fece meno audace di fronte alla potenza dei due combattenti che, uniti in battaglia, non avevano rivali. Schiena a schiena combattevano in sincronia perfetta, quasi stessero danzando.

Giravano su loro stessi continuando a combattere. Poi senza nemmeno parlare, ma solo con alcuni gesti di intesa, Rossana si fece lanciare in alto, come già in precedenza.da Sesshomaru,ma questa volta anche il demone la seguì.Caratterizzato dalla sua solita grazia, raggiunse la ragazza in volo e, mentre con la sinistra la sorreggeva al suo fianco, con la destra impugnava Bakusaiga. La nigen al suo fianco invece impugnava la sua spada blu e, dopo aver incanalato la sua aura nella lama, entrambe scagliarono i loro fendenti facendo terra bruciata nel campo sottostante.

Il resto del gruppo era spaventato dal loro gesto perché erano timorosi che il colpo potesse ferire gli alleati,ma si sbagliavano.

Grazie alla rinnovata intesa tra Sesshomaru e Rossana,quest’ultima aveva ritrovato la calma,la pace e il suo cuore era rinsaldato dai sentimenti, e ciò aveva portato un cambiamento nel suo modo di combattere.Prima combatteva per sfogare la sua rabbia uccidendo senza pensare, ora invece il suo supporto nel colpo di Sesshomaru aveva evitato feriti o morti tra gli alleati.

Mentre i due planavano lentamente a terra,abbracciati e guardandosi negli occhi, Inuyasha,Kagome e Hitoshi si avvicinarono loro.

-Ma com’è possibile che i nostri alleati siano salvi?- chiese basita la miko

-Credo di essere stata io a proteggerli- disse insicura Rossana –vero Hitoshi?-

-Si lo credo anche io. Dovete sapere che Kuramo e Caishia,nonostante i loro immensi poteri, non uccidevano se non era necessario- spiegò il demone a Inuyasha e Kagome –addormentavano il nemico,che rimaneva tale fino alla fine del conflitto-

-Quindi Rossana è in grado di dirigere i colpi di Sesshomaru solo sul nemico risparmiando noi alleati?- Inuyasha pronunciò queste parole in modo poco convinto

-esatto-

-Ma è fantastico!- esclamò Kagome entusiasta

-Ma allora perché prima distruggeva tutto quando colpiva?- chiese Inuyasha ancora incredulo

-Perché non ero serena- disse Rossana abbassando il capo –il deterioramento del mio rapporto con Sesshomaru, aveva annullato quasi del tutto la mia parte umana. Io mi accorgevo del cambiamento,ma non mi importava perché quando mutavo il dolore del mio cuore spezzato era solo un rumore di sottofondo, che grazie alla mia freddezza di essere divino potevo ignorare-

-In pratica se tu e Sesshomaru fate l’amore tu sei buona, se litigate ci ammazzi tutti?- chiese una voce alle loro spalle.

Miroku e una completamente ristabilita Sango, a giudicare dalle cinque dita sulla guancia del monaco, erano giunti sul campo di battaglia

-Detto in modo depravato si!- rispose Rossana imbarazzata,poi sorridendo aggiunse –sono felice di vedere che state entrambe bene-

-Ora basta con le chiacchiere. Arrivano-

Un'altra guarnigione nemica si avvicinava minacciosa.In questo gruppo erano presenti anche giganteschi oni che sormontavano i loro alleati vista la loro incredibile altezza.

-Sango dammi Kirara- urlò Rossana alla sterminatrice,la quale lanciò in aria il gattino a due code,che si trasformò in una gigantesca tigre dai denti a sciabola.

La nigen dai rossi capelli, salì sull’animale e innalzandosi tese la corda del suo arco e dopo aver materializzato la freccia la scoccò.Ma qualcosa bloccò la freccia a mezz’aria che si spense e scomparve.

La nigen guardava la sua freccia sparire.Ne scagliò un’altra e un’altra ancora, ma tutte facevano la stessa fine della prima.

‘Cosa succede?Perchè non funzionano?’

Poi la sentì.Una voce, mai sentita, echeggiò nella landa

-Ora i giochi sono finiti!E’ ora di mostrare il nostro vero potere!Cara la mia Rossana, i tuoi insulsi e poco sviluppati poteri divini non ti serviranno!-

 

Nella tenda principale dell’accampamento nemico, Chikao e Shinichi ridacchiarono malignamente,pronti a portare a termine la loro missione.

 

 

I demoni nemici non attaccavano.Se ne stavano fermi e fissare con astio.

-Ma perché non attaccano?- chiese la sterminatrice

-Perché aspettano un ordine da Shinichi- urlò Rossana sopra le loro teste.

Al sentire quel nome i demoni nemici, ringhiarono e soffiarono, in direzione della nigen,quasi fossero terrorizzati solo dal nome del loro padrone.

-Tutto questo non mi piace- continuò Rossana,planando e smontando da Kirara –la mie frecce su di loro non funzionano.C’è una sorta di barriera che impedisce alle mie frecce di fuoco di passare-

Inuyasha,assumendo un’aria da saputello,ribattè con

-Fhè!Non c’è barriera che possa resistere a Tessaiga!- e senza che Rossana riuscisse a fermarlo scagliò un fendente con la Tessaiga Rossa, che gli venne prontamente ributtato indietro.Il mezzo demone riuscì per poco a schivarlo.

-Dobbiamo aspettare una loro mossa- disse Hitoshi serio –finchè quella barriera è in piedi noi non possiamo fare nulla-

Tutti annuirono e,senza voltare le spalle al nemico, ritornarono al loro accampamento.

 

 

 

 

Ringraziamenti:


Marrion: doppio commento...grazie...spero di averti soddisfatto con il capitolo.Vorrei sapere la tua decisione per la fic 'La tentazione veste di nero'..fammi sapere

Dragona: visto che con la mia idea del Monte Fato si è sciolto?La fiamma ossidrica aveva scalfito solo la superficie

Riza Hawkeye: si ti capisco..anche io ultimamente aggiorno poco percè il mio boy è sempre tra i piedi...scherzo...gli voglio un mondo di bene, ma se ogni tanto mi lascia sola mica piango no?Volevo ribadirti di riprendere a vedere il nuovo anime di Fma..è spettacolare...ti consiglio di ascoltare l'ultima opening...si intitola Rain e la canta Sid...cmq questo cap non è l'ultimo...^^

Sara_sessho: era ora che si ripigliasse!!! Asinello!!! mah chi lo sa se ci sarà qualche sopresa??

 

 


 


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Capitolo 42
*** CAP 42 - LA BATTAGLIA DECISIVA -PARTE SECONDA ***


 

CAP 42 – LA BATTAGLIA DECISIVA –PARTE SECONDA

 

 

 

 

 

 

-Shinichi!- una voce femminile echeggiò nella tenda del nemico.

-Cosa vuoi?- rispose seccato il Kami, impegnato nel trovare una mossa vincente per quella guerra –hai qualche notizia? Sai come spia ultimamente non mi sei stata molto utile…Cara Yaisha-

-Sesshomaru e quella sgualdrina umana si sono riappacificati e ora la rabbia della nigen è sparita!-.

Il Kami lanciò un urlo di disappunto e sbatté il pugno sul tavolo, spezzandolo a metà quale fosse un ramoscello.

-Dannazione! Dobbiamo trovare il modo di indebolirla! Deve perdere le staffe, affinché Chikao riesca a controllarle la mente!-

-Un modo c’è! Sesshomaru ha commesso un errore-.

-Quale?-.

-Non l’ha ancora marchiata- la yasha pronunciò questa frase ghignando.

-Ehi guardate!- urlò Kagome, agitata.

Tutti si volsero verso lo schieramento nemico e si resero conto che i demoni avversari si stavano finalmente preparando all’attacco.

Tutto fu molto veloce.Una forte raffica di vento demoniaco spazzò il campo alleato, scagliando lontano molti demoni che, trafitti dalle lame di vento oppure sbattendo violentemente contro rocce e alberi, rimasero gravemente feriti o addirittura persero la vita.

Per fortuna, Rossana e Kagome furono trattenute a terra dalla forza demoniaca dei loro compagni, mentre Sango e Miroku si aggrapparono a Kirara.

Il nemico con quel colpo aveva causato molte perdite nel fronte alleato.

-Quei bastardi, attaccano a distanza perché sanno che nel corpo a corpo siamo migliori- urlò iracondo Hitoshi.

-Non ha senso arrabbiarsi- dichiarò glaciale come al solito Sesshomaru –dobbiamo avvicinarci. Per scagliare quel colpo hanno aperto una breccia nella barriera. Quando ne manderanno un altro con uno scatto, entrerò tra le file nemiche e ucciderò chi la crea-

-Io vengo con te- dichiarò Rossana guardando il Principe in un modo che non ammetteva repliche.Sesshomaru, accettò la richiesta senza protestare.

-Appena la barriera sarà tolta, attaccate- Sesshomaru annusò l’aria e disse- Arriva-.

Un’altra tempesta di vento demoniaco spazzò il campo, ma questa volta i nostri amici erano pronti.

Sesshomaru e Rossana scattarono faticosamente in avanti e riuscirono a penetrare la barriera, attraverso la breccia creatasi, per un soffio.

Appena furono all’interno, vennero circondanti.

-Tu cerca chi crea la barriera ed eliminalo. Io mi occupo di loro- proclamò Sesshomaru ingaggiando un combattimento con un demone falena alla sua destra.

Rossana, menando fendenti per farsi strada tra i nemici, sondava l’accampamento nemico in cerca di colui che erigeva la barriera.

Rimase di stucco quando vide che seduta a gambe incrociate, protetta da una decina di demoni di mista origine, vi era Yaisha.

- Oh cara Rossana- la accolse la yasha, sorridendo in modo ironico.

- Dannata! Perché ci hai tradito?-

La yasha si alzò furibonda urlando contro Rossana.

-Mi chiedi il perché dannata sgualdrina di una nigen?Tu me lo hai portato via! Io, e solo io, dovevo essere la Regina dell’ovest! Non tu insulsa nigen appartenente ad un tempo estraneo al nostro! Sei venuta qui solo per sconvolgere il corso degli eventi! Se tu non fossi mai piombata qui lui ora sarebbe mio!-

-Non dire assurdità! Lui non ti avrebbe amata nemmeno se io non fossi mai comparsa! Sei una sporca doppiogiochista e arrivista! Lui lo avrebbe capito subito!-

-Se la mettiamo sul piano dell’amore non credo che lui lo sia di te. Dopotutto non sento un marchio sulla tua pelle…-

Rossana non riuscì a ribattere. Aveva ragione. Nonostante la loro riappacificazione, Sesshomaru non l’aveva ancora marchiata erigendola a sua futura Regina.

-Lo farà- sussurrò infine, insicura.

-Non ci credi nemmeno tu! Non lo farà perché finita questa guerra ti rispedirà nel tuo tempo, dimenticandosi di te velocemente!-.

-Stai zitta!-.

Le parole acide di Yaisha aveva fatto perdere le staffe a Rossana, che si scagliò come una furia sui demoni posti come guardia alla demone, uccidendoli senza fatica ne rimorso.

La versione malvagia dei Kami nel corpo di Rossana era tornata.

 

Sesshomaru si accorse subito del cambiamento della nigen. Il suo corpo trasformato cambiava odore in modo impercettibile quando perdeva il controllo. Se quando era calma aveva un profumo di fiori di ciliegio, quando l’ira prendeva il sopravvento il suo odore era ferroso come quello del sangue di demone che versava senza rimorso alcuno.

Decise di raggiungerla per provare a farla risavire.

Mentre Sesshomaru su faceva largo tra i nemici, Rossana ormai in balia del suo sangue divino, trucidava qualunque demone si frapponese tra lei e la traditrice. Fino a quando non si ritrovarono faccia a faccia.

-- Ora ti pentirai di avermi fatto infuriare.-

Una voce già sentita, uscì dalle labbra di Rossana.

-Ma tu chi sei?- chiese terrorizzata Yaisha.

- Colei che non doveva essere risvegliata. Chiamami la distruttrice-

La demone spalancò la bocca dalla sorpresa, prima di essere colpita e uccisa dalla nigen che tanto aveva deriso.

-Finalmente sei sveglia-.

Una voce alle spalle fece voltare la Distruttrice.

-Shinichi sapevo che ci saremmo rivisti-

-Non ne avevo alcun dubbio mia cara Caishia…-.

 

Mi preparo a schivare le pietre….scusate il ritardo…-_-… ma la mia atrofizzazione cerebrale ha colpito di nuovo. E tra l’altro ho sfornato un'altra storia.

Comunque passo ai ringraziamenti:

 

GiulyRedRose: benvenutaaaa….grazie mille..per la voce ancora un attimo di pazienza.Credo che la sorpresa di questo capitolo siano sufficiente…vero?

Sara_sessho: eh si quei due cattivi hanno proprio un bel piano in mente.

Dragona: io con Inuyasha? Neanche morta! Nd Rossana…comunque scherzi a parte,loro due sono come fratello e sorella…si voglio un gran bene…e  poi Inu ama Kagome…^^

Marrion: mi dispiace per la tua decisione di abbandonare ‘La tentazione veste di nero’ però credo sia meglio che ti concentri su una fic alla volta. Gestire più storie non è facile. Per nessuno!

Ringrazio chi mi segue anche senza lasciare commenti. Arigatou!

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Capitolo 43
*** CAP 43 - LA BATTAGLIA DELLE ANIME ***



 

LA BATTAGLIA DELLE ANIME

 

 

 

 

 

Rossana, ormai completamente sotto il controllo di Caishia, si avvicinò a Shinichi. Quando gli fu davanti, lasciò che il Kami Infernale le mettesse un braccio attorno alla vita e la attirasse a sé.

- Caishia, sei ancora più bella che in passato-.

-Tu invece non sei cambiato per nulla Shinichi -.

-Eh questo perché sono immortale. Anche tu lo eri, ma hai rinunciato alla tua immortalità per una cosa così stupida!-.

Caishia non rispose. Non ricordava cosa l’avesse spinta ad abbandonare la sua immortalità, ma non avrebbe fatto lo stesso errore una seconda volta.

Shinichi sentì la presenza di Sesshomaru avvicinarsi velocemente a loro e chiese a Caishia:

-Perché non ricordiamo i vecchi tempi, tesoro?- il Kami avvicinò il viso a quello della ragazza. I loro respiri si mischiavano.

-Direi di si-.

I due si baciarono. Un bacio pieno di passione che fece bloccare Sesshomaru al limitare della landa, sul viso per la prima volta una smorfia di puro dolore.

-Rossana…- disse a bassa voce, sicuro che il Kami infernale lo avrebbe sentito.

Il Kami fece segno alla ragazza di voltarsi e così lui la vide. Non era la sua Rossana. Quella ragazza aveva solo il corpo della nigen. L’anima e lo sguardo erano di un’altra.

-Chi è quel demone albino?- chiese Caishia –assomiglia in modo impressionante a Inu no Tashio e Yamia-.

-Infatti è il loro primogenito- le rispose Shinichi.

La Kami si staccò da lui e alla velocità del fulmine si ritrovò davanti a Sesshomaru.

-Devo dire che è molto più affascinante di Inu no Taisho. Però non è il mio tipo- si volse verso Shinichi e chiese –ehi è lui il nostro nemico?-.

-Si, lui è il capo dei nemici!-.

-Bene- disse Caishia ghignando, malefica –allora è mio-.

E attaccò.

L’attacco fu fulmineo. Sesshomaru riuscì ad evitare il colpo per un soffio.

-Cosa fai Rossana?-.

- Io sono Caishia. Quella scema- disse indicando la testa di Yaisha – mi ha finalmente risvegliata. Di addio alla nigen. Non la rivedrai più, ora questo corpo è mio- e attaccò di nuovo.

Gli attacchi si susseguivano senza sosta. Era velocissima, molto di più di quanto fosse Rossana solitamente. Sesshomaru non capiva perché riuscisse a muoversi così in fretta. Il corpo rimaneva pur sempre quello di una nigen e nessun umano poteva muoversi così.

-Perché non attacchi e continui a difenderti?-

- Caishia quel demone e la nigen che ti ha gentilmente concesso il suo corpo era la sua compagna. Probabilmente ha paura di farle male-

-Demone- disse Caishia rivolta a Sesshomaru – io non sono Rossana! Io sono Caishia il Kami Celeste Rinnegato!-.

-Ah ora ricordi il tuo passato vedo-.

-Si, quei dannati kami celesti mi hanno esiliata dai cieli perché ero innamorata di un demone!- rispose iraconda la Kami –e poi ho incontrato Shinichi e Chikao e loro mi hanno accolta nel loro inferno. Finalmente avevo un posto dove essere me stessa! Poi arrivarono loro. Tuo padre e Kuramo ed è successo qualcosa che non riesco a ricordare-.

-Non ti preoccupare tesoro, non servono quei ricordi. L’importante è che ti ricordi di me!- le disse Shinichi, avvicinandosi a lei

-Certo, mi ricordo di te e del nostro amore- la kami si voltò verso di lui si baciarono ancora con la stessa intensità di prima.

-Cosa le hai fatto dannato Kami Infernale!-

-Io niente. Sappi che la traditrice, ora morta, l’ha solo messa di fronte alla verità. Tu non l’hai marchiata e quindi non la ami! E lei ha perso la testa, lasciando il controllo a Caishia. Povera nigen, chissà come sta soffrendo- concluse Shinichi, falsamente rattristato.

-Fratello, vedo che Caishia è tornata- un’altra voce giunse dal fondo della landa. Chikao era arrivato a dare man forte al fratello.

Sesshomaru era sconvolto. La sua Rossana, l’unica che avesse mai veramente amato, era sparita. Al suo posto c’era quella Kami E non aveva buone intenzioni.

-Bene, Demone- esordì Caishia –ti diamo la possibilità di tornare dai tuoi alleati e prepararti per lo scontro finale. Hai due ore di tempo, poi attaccheremo- detto questo si voltò e sparì con i due Kami, mano nella mano con Shinichi.

Sesshomaru ritornò verso l’accampamento. La sua Rossana. Sparita nel nulla. Il dolore che provava all’altezza del cuore era nuovo per lui. Vedere la sua nigen baciare e stare al fianco di un altro lo stava lentamente consumando nel dolore. Sapeva che Rossana non era in sé, ma vederla con un altro lo aveva fatto impazzire.

Mentre cercava di contenere il suo dolore era giunto all’accampamento.

Ora doveva spiegare la situazione agli altri. E non sarebbe stato facile per nessuno.

Caishia e i Kami infernali stavano attraversando l’accampamento, sotto gli occhi stupiti dei demoni presenti. Erano tutti stupiti nel vedere la ‘Furia Umana’, come avevano soprannominato Rossana, vicino ai loro generali.

-Demoni alleati. La donna al mio fianco è Caishia, Kami Celeste Rinnegato e nostra nuova alleata. Con lei finalmente al nostro fianco, nessuno ci fermerà-.

I demoni presenti urlavano e schiamazzavano rendendo omaggio alla loro nuova compagna d’armi. Mentre Caishia si godeva l’accoglienza calorosa, una voce dentro di lei si fece sentire nuovamente

- Caishia, torna in te. Tu non sei malvagia-.

La testa le esplodeva. Ricordi non voluti cercavano di riaffiorare e le causavano fitte lancinanti alla testa, che sembrava sul punto di scoppiare. La Kami svenne cadendo a terra.

Nella sua testa e nel suo corpo iniziò la lotta delle anime.

I due Kami presenti nel corpo e nell’anima di Rossana erano uno di fronte all’altra in un luogo completamente nero, privo di qualsiasi luce.

-Caishia- la chiamò Kuramo, dal volto triste – perché rifiuti di ricordare? Perché rifiuti di ricordare me?-

-Io no so chi sei e non sono interessata a saperlo!-  rispose la Kami adirata –e fammi uscire da qui! Ho una battaglia da vincere!-

-Non devi combattere contro Sesshomaru. Lui è il primogenito del nostro amico e alleato Inu no Tashio. Ti ricordi almeno di lui?-

-Si, ma ricordo solo che era mio nemico e che ha sconfitto Shinichi e Chikao, rimandandoli nel profondo dell’inferno, dove io non potevo raggiungerli!-

-Tu eri stata rinnegata dai Kami Celesti Superiori. Ti sei alleata con loro perché eri sola!-

-NO! L’ho fatto perché amavo e amo Shinichi!- urlò convinta la Kami. Kuramo non potè nulla contro quella convinzione così radiacata nel suo animo e scomparve permettendo a Caishia di riprendere i sensi.

 

 

 

 

 Ringraziamenti:

Ragazze scusate l'attesa. Spero vi sia piaciuto il capitolo sopra...ora

Riza Hawkeye: spero di aver soddisfatto la tua curisità spiegandoti perchè Caishia è 'malvagia'.

Grazie per i tuoi commenti chilometrici

Marrion: visto che ho aggiornato? grazie per il sostegno e i complimenti

Dragona: visto l'attimo di tregua dalla mia atrofizzazione cerebrale ho scritto...adesso chissà quando il mio cervello darà ancora segni di vita....-_-

Sara_sessho: eh si era proprio lei...meno male che è stata fatta fuori...non la sopportavo più!!!

GiulyRedRosa: credo che ora ti sia chiaro da che parte è caishia....o almeno per ora è così.....^^

Grazie a chi legge solamente 

Elenasama

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Capitolo 44
*** CAP 44 - I RICORDI DIMENTICATI DI CAISHIA ***


 

I RICORDI DIMENTICATI DI CAISHIA.

 

Chikao,Shinichi e Caishia si diressero verso il loro accampamento dopo che questa ebbe ripreso i sensi così da farla riprendere completamente.

I due Kami infernali la lasciarono sola nella tenda di Shinichi. A differenza che quella di Sesshomaru e degli alleati questa era nera e all’interno non si vedeva ad un palmo di naso. Ovviamente non era un problema per Caishia i cui sensi, dopo aver preso il controllo del corpo di Rossana, si era sviluppati e sensibilizzati maggiormente. Iniziò a guardarsi intorno per poi sedersi su una delle sedie in legno presenti. Cercava di capire cosa volesse dire quell’uomo apparsole nella visione. Cosa doveva ricordare di così importante? Poi si voltò verso il letto e un’ immagine le si presentò nella testa.

Lei e l’uomo sconosciuto addormentati nello stesso letto, abbracciati. Scosse la testa per cacciare quell’immagine, ma ormai il danno era fatto. Una serie di ricordi assopiti riemerse velocemente. Si ricordò del primo incontro con lui, dopo la Grande Guerra vinta da Ino noTashio.Si ricordò il suo nome,Kuramo il Kami Celeste del Vento, e anche del loro primo incontro dopo la sua cacciata dai cieli.E si ricordò anche di loro. Chikao e Shinichi.

FLASH BACK

Caishia rinnegata dagli altri Kami, per essersi innamorata di un demone, vagava senza meta in un bosco nero dove regnava un’atmosfera lugubre e malsana. Lei non sentiva nulla perché era svuotata dentro. Non aveva un posto dove andare, perché il demone che tanto amava, una volta scoperto che era stata cacciata dai Cieli, l’aveva abbandonata al suo destino. Quel bastardo mirava solo alla sua ascensione verso i Kami così da diventare invincibile.

Nel suo vuoto peregrinare giunse nei pressi di un enorme maniero.

Il castello si erigeva di fronte ai suoi occhi cremisi con una moltitudine di torri dalla punta aguzza e costellato da finestre con le sbarre. Gli uccelli notturni gracchiavano volteggiando intorno al castello, mentre l’ululato dei lupi si sentiva in lontananza. Caishia sentì un rumore alle sue spalle e si preparò al combattimento.

Dalla boscaglia ne uscì un bel ragazzo dai lunghi capelli neri e dagli occhi azzurri. Aveva le mani alzate in segno di resa

-Ferma. Non ho intenzione di aggredirti, Caishia-

-E tu come conosci il mio nome?-

-Sanno tutti che la grande Kami Celeste del fuoco è stata rinnegata per un amore sbagliato. E il fatto che tu ora sia qui significa che lo era sul serio. Non mi stupisco di questo. I demoni sono esseri abbietti e privi di sentimenti-

Caishia lo guardò dall’alto in basso e gli chiese:

-Tu chi diavolo sei?-

-Esatto..diavolo…o meglio io sono il Kami Infernale Shinichi, aguzzino di esseri doloranti e accompagnatore di anime sofferenti nelle profondità dell’inferno-

Caishia sbarrò gli occhi. Quello era uno dei Kami Infernali Maggiori. Se avessero ingaggiato un combattimento, lei sarebbe morta seduta stante.

-Cosa vuoi da me Shinichi?-

-Sento il dolore della tua anima. Vorrei alleviarlo-

FINE FLASH BACK

E da allora si era aggregata a Shinichi. Conobbe Chikao, un altro Kami Infernale Maggiore, che controllava la mente dei dannati evitando rivolte interne nei meandri dell’inferno e accompagnava le anime dei suicidi.

Passò la maggior parte del suo tempo ad allenarsi nel maniero. I due Kami avrebbero mosso guerra contro un demone, il Re dell’ovest, reputato troppo potente dalle autorità infernali. Infatti quel demone oltre alla sua forza demoniaca possedeva una spada in grado di ridare vita ai defunti, e questo diminuiva ‘l’affluenza’ di anime dannate negli inferi.

E così Caishia si ricordò tutta la battaglia. Per la prima volta usò i suoi enormi poteri per massacrare i nemici. Il fatto di essere rinnegata le aveva tolto tutti i sigilli posti alla sua nascita, ma non i poteri. Almeno non tutti, infatti i Kami Anziani non erano riusciti a sigillarli completamente, perché prima che finissero lei era riuscita sfuggire gettandosi dal Palazzo Celeste verso la Terra degli umani.

Poi successe qualcosa nella mente della Kami. Vide una lunga chioma bianca e due occhi color ambra. E li collegò al demone albino che aveva affrontato appena rinsavita.

Una tremenda fitta alla testa la fece cadere dalla sedia e accasciare al suolo con le mani premute sulle tempie doloranti,per poi svenire di nuovo.

 

Si ritrovava in un luogo completamente bianco dove una moltitudine di immagini le si presentava davanti. Alcune erano ricordi di Caishia, altri della nigen alla quale quel corpo apparteneva. E poi due immagini su tutte la fecero trasalire. In una, la nigen stava baciando appassionatamente il demone albino figlio di Inu no Taishio, mentre nell’altra c’era lei,Caishia, abbracciata a Kuramo. Non riusciva a capire cosa diavolo ci facesse tra le braccia di ‘Brezzino’, ma soprattutto perché lo stava baciando.

E poi la sentì di nuovo. La voce:

-Ora ti ricordi chi sono?-

-Tu sei Kuramo. Ma non capisco che rapporto avessimo-

-Semplice voi vi amavate- una voce femminile alle sue spalle la fece trasalire voltare di scatto. Rossana, la nigen che la ospitava, era di fronte a lei.

-Voi vi amavate proprio quanto noi- disse indicando l’immagine di lei e Sesshomaru che si baciavano.

-Ti sbagli umana. Lui è un demone e di sentimenti non ne prova. Vuole solo il tuo potere in battaglia-

La nigen e Kuramo uno di fianco all’altra negarono con il capo:

-Caishia, noi abbiamo combattuto con Inu no Tashio. Lui era diverso, ricordi? Lui amava seriamente un’umana, tanto da dare alla luce un figlio con lei. Ti ricordi Izayoi?-

A quel punto la Kami infernale iniziò a ricordare......

Okay…se volete eliminarmi fate pure…non ho scuse per il ritardo…comunque vi avviso che non so quando aggiornerò di nuovo perché aspetto sempre il lampo di ispirazione per questa fic….

 

Sono un pochino di fretta…comuque ringrazio le mie fedeli lettrici che mi aspettano con tanta pazienza come: Dragona,Marrion e Sara_shesso. Ringrazio in particolare Zakurio che nonostante non lasci mai un commento ha aggiunto entrambe le mie storie tra le seguite/ricordate…^^

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Capitolo 45
*** CAP 45 - IL RITORNO ***


 

IL RITORNO

 

 

 

Sesshomaru, ritornato al campo, aveva spiegato agli alleati la situazione. Erano tutti abbastanza sconvolti da quella rivelazione. Avrebbero dovuto combattere contro Rossana come se fosse una nemica. Il più colpito era ovviamente Sesshomaru.

Combattere contro di lei era come affrontare una parte di lui. Una parte essenziale della sua vita. Si sentiva un emerito stupido. Perché diavolo non l’aveva marchiata?Eppure la amava. Ma non aveva ancora avuto quell’istinto. Suo padre non era mai stato molto presente nella sua vita, ma una cosa gliel’aveva spiegata: marchiare una donna, umana o demone che sia, è istintivo. Non si poteva programmare. E fino ad ora non lo aveva ancora sentito. Ed ora…lei era sparita, eclissata da un potere troppo forte per una nigen. Gli mancava. Non pensava di sentire così tanto la sua assenza. Si aspettava si vederla apparire alla fine della radura che lo salutava. Aspetta un attimo.

Sesshomaru aguzzò la vista e la vide. Era davvero lì, non era un’allucinazione. Il vento le agitava i lunghi capelli rosso fuoco.

Si lanciò verso di lei alla velocità del fulmine e si ritrovò davanti alla sua Rossana.

-Sei tornata-.

 

*******


Caishia si riprese dalla trance in cui era caduta. Ora ricordava tutto. Kuramo. Lei lo amava. Infinitamente. Erano anche fuggiti insieme e lui aveva rinunciato ai Cieli per lei. Mentre Chikao e Shinichi erano i suoi nemici. Lei aveva scoperto che volevano distruggere il mondo umano, per spedire tutte le anime all’inferno. Dopo che si era ribellata al loro volere, l’avevano imprigionata, legandola con catene che ne sopivano i poteri. Shinichi non l’amava ne lo aveva mai fatto. Le si era avvicinato solo per avere i suoi poteri in battaglia. Poi Ino No Tashio li aveva rispediti nel loro inferno e lei era stata liberata. E fu allora che conobbe il vero amore: Kuramo. Lui era tutto ciò che cercava. Non l’aveva mai abbandonata. Aveva rinunciato a tutto per seguirla e per crescere il loro bambino. Ricordava tutto. Seinosuke, il frutto del loro amore. E ricordava anche che erano invecchiati. Erano diventati nonni. Ed erano morti insieme.  Avevano rinunciato alla loro immortalità per vivere e morire insieme. E adesso doveva scappare da lì e tornare da lui. Il demone albino. La nigen,a cui apparteneva il corpo che stava usando, lo amava. E lui, ne era sicura, ricambiava. Così con il favore delle tenebre e grazie alla sua velocità, scappò per dirigersi verso l’accampamento di Sesshomaru.

 

***


Lo vide seduto su un masso, perso nei suoi pensieri. Era bello. Incredibilmente bello. Doveva ammettere che Rossana aveva davvero buon gusto. E poi senza che se ne rendesse conto lui le era di fronte.

-Sei tornata-.

Si stava chinando per baciarla, ma lei lo allontanò, lasciandolo basito.

-Aspetta io non sono Rossana. Sono ancora Caishia. Sono qui per proporti un piano-.

Sesshomaru la squadrò da capo a piedi e poi si diressero verso la tenda delle riunioni in cui vi erano sicuramente tutti i generali.

 

Caishia, dopo alcuni screzi iniziali con i generali che non si fidavano, spiegò il suo piano.

-Ora devo andare prima che si accorgano della mia assenza. Attenetevi al piano e tutto andrà per il meglio-

Sesshomaru la accompagnò fino alla radura del loro incontro.

-Lei sta bene?- le chiese.

-Si, è stato grazie a lei se mi sono ricordata di tutto. Tornerà. Quando avrò assolto il mio compito qui, lei tornerà da te- sorrise e poi con uno scattò sparì nelle tenebre da cui era arrivata.

Sesshomaru la guardò sparire sperando che tutto si risolvesse senza intoppi.

 

Caishia ritornò alla tenda di Chikao e Shinichi. Non si erano accorti della sua assenza. Per fortuna. Poco dopo il suo rientro, i due Kami Infernali fecero il loro ingresso. Dovevano discutere del loro piano di attacco. Caishia ascoltò attentamente per adeguare le sue mosse a quelle dei due avversari.

 

Sesshomaru,Koga, Inuyasha,Darius e Hitoshi stavano preparando le loro mosse per la battaglia, seguendo attentamente il piano di Caishia. Erano abbastanza tesi per l’imminente scontro. Sarebbe stato l’ultimo e decisivo. La guerra si decideva in quella battaglia. E dovevano farcela tutti. Nessuno sarebbe morto.

 

***


La mattina giunse fredda e coperta da una leggera nebbiolina che saliva dal terreno. E poi si sentirono. Migliaia di piedi che calpestavano il terreno facendolo tremare come durante un terremoto. La tensione era alta. I nemici erano uno di fronte all’altro. Caishia era davanti a Sesshomaru, Inuyasha di fronte a Shinichi e Darius contro Chikao.

Si scrutavano e poi iniziò. Con un urlo di guerra i due gruppi si scontrarono in un clangore di spade.

La battaglia iniziò subito in modo cruento. I due Kami infernali mietevano vittime con il sorriso stampato. Caishia invece addormentava semplicemente i ‘nemici’ fingendo di colpirli a morte.

Poi arrivò il momento. Lei e Sesshomaru erano una di fronte all’altro. Shinichi e Chikao le urlavano di farlo fuori e di mettere fine a quella guerra. Lei sorrise a Sesshomaru e si voltò verso i due Kami Infernali.

-La commedia è finita. Ora morirete.-

 

Chikao e Shinichi non capirono subito cosa fosse successo. Poi guardarono Caishia e compresero. Qualcosa o qualcuno le aveva risvegliato i ricordi di Kuramo e il resto. Ora erano nei guai.I demoni che lei aveva addormentato di alzarono da terra e ripresero a combattere.

 

Caishia chiuse gli occhi e si concentrò. Il suo arco iniziò a cambiare forma. Divenne una spada dalla lama rossa totalmente identica a quella di Kuramo.

E poi partirono. Lei e Sesshomaru si scagliarono, fianco a fianco, contro i due Kami Infernali.

Le spade dei quattro guerrieri si incrociarono più volte, mentre i due eserciti cercavano di prendere il sopravvento uno sull’altro.

Caishia combatteva alternativamente contro Chikao e Shinichi, scambiando più volte posto con Sesshomaru così da confondere i due nemici. La fortuna dei nostri eroi era che i due Kami infernali non avevano recuperato tutti i loro poteri. Infatti la maggior parte di essi era ancora relegata nell’inferno in cui Ino no Tashio li aveva sigillati. E avevano solo un modo per riprenderseli: usare la spada del Regno dei Cieli, Tenseiga.


Stavano ormai combattendo da ore e nessuno dei due eserciti sembrava avere il sopravvento. Erano stati raggiunti anche da Miroku e da Sango. Nonostante le frecce di Kagome che purificavano decine di demoni nemici alla volta, questi non accennavano a diminuire. Caishia e Sessomaru continuavano la loro lotta a quattro con i Kami. Caishia aveva riportato una brutta ferita al braccio sinistro, mentre Sesshomaru aveva solo qualche graffio. Poi successe l’irreparabile. Caishia crollò a terra. Sotto le risate di Chikao.


-Ah, il mio veleno fa effetto..ora vediamo cosa succederà alla poverina..vediamo quale sarà la sua reazione a ciò che le mostrerò-


-Cosa vuoi dire?- chiese Sesshomaru gelido come sempre.


-Vuol dire che noi sapevamo che prima o poi i suoi ricordi sarebbero tornati. E sarà proprio grazie a quelli che distruggeremo il mondo. Il dolore di Caishia sommato a quello della nigen esploderà radendo al suolo tutto…-

 

-Ah non vedo l’ora. Ora il mio fratellino le mostrerà la vostra morte…chissà cosa farà la nigen Rossana…- continuo Shinichi ghignando diabolicamente.

 

 Caishia era a terra priva di sensi e ansimava pesantemente. Ogni suo respiro era un rantolo di dolore. Il suo corpo cercava di reagire al veleno, ma essendo in fin dei conti il corpo di una nigen, non era abbastanza forte per sopportarlo. E poi il dolore cessò, come era venuto. Spalancò gli occhi e si sollevò da terra. C’era uno strano silenzio nella landa dove si era tenuto lo scontro e poi li vide. I corpi dei suoi amici a terra privi di vita, proprio come nel sogno:

 

FLASH BACK

Rossana e Sesshomaru stavano dormendo beatamente nel letto della nigen, ancora nudi. La nigen sognava un bel prato verde dove lei e il demone si stavano rincorrendo ridendo felici. Poi qualcosa cambio. Il cielo dapprima terso, si ricoprì di grossi nuvoloni neri carichi di piogga. I due amanti, che prima indossavano kimoni colorati, indossavano entrambe tenute da guerrieri e brandivano ognuno la propria spada di fronte ad un nemico che nel sogno non riusciva a distinguere.E poi un boato enorme costrinse i due a voltarsi. E fu allora che la nigen vide il massacro.Centinai di corpi di demoni ero a terra e il loro sangue imbrattava l’erba verde. E tra quei corpi riconobbe i suoi amici: Darius, Hitoshi e Sakura erano a terra, i visi coperti di terra, morti.

Poco più in là riuscì anche a scorgere i copri di Inuyasha, Miroku, Sango e Kagome.

FINE FLASH BACK.

 

Il sogno si era infine realizzato. Poi si accorse della mancanza di Sesshomaru. Si guardò febbrilmente intorno e lo vide. Appoggiato ad un albero con una profonda ferita sul petto e lo sguardo vitreo, senza vita. E fu allora che lo sentì. Un tremendo dolore all’interno del petto. Un dolore che apparteneva anche a Caishia. E tutto iniziò a tremare intorno a lei.

***


Lo sentiva. Dal corpo privo di sensi di Rossana proveniva un’incredibile aura. E anche lui si ricordò delle parole della nigen

 


FLASH BACK

-Oh Sesshomaru..- ma non riuscì a proseguire, piangeva come una fontana- stai tranquilla era un sogno- -è qu-questo il pr-problema…non era un sogno ma una premonizione! Moriranno tutti e io distruggerò il mondo con i miei poteri..loro sono qui per spingermi a farlo! Capisci?- -te lo impedirò io!Sono e sarò al tuo fianco per sempre se mi vorrai!Non permetterò che qualcuno muoia!Nemmeno quel mezzo demone di Inuyasha!E ti impedirò di distruggere tutto così da poterti stare accanto per sempre su questo mondo!- -spero proprio che tu ce la farai a trattenermi.Perderò sul serio in controllo…- -farò in modo che non succeda!Ora torna a dormire-

FINE FLASH BACK.

 

Doveva assolutamente svegliarla. Se il veleno di Chikao le avesse mostrato ciò che aveva già visto in sogno, lo avrebbe sicuramente preso per la realtà.E si sarebbe scatenata, distruggendo tutto.

-Inuyasha, Darius- chiamò a gran voce il demone albino- tenete a bada questi due. Io devo risvegliare Rossana o saranno guai-.

 

Mentre Sesshomaru la chiamava a gran voce, scuotendola, Rossana era piegata in due dal dolore nella landa dove vi erano i corpi esanimi dei suoi compagni. Il dolore di vedere tutti, soprattutto il suo grande amore, morti la stava sopraffacendo, facendole perdere il controllo. Poi la sentì. La stessa voce intervenuta nel suo sogno. E tutto divenne bianco.

 

-Rossana. Ricordati…ricordati chi sei…-

-Chi parla?-

 

-Sono passati pochi anni dall’ultima volta che ci siamo parlate e già ti sei dimenticata la mia voce così simile alla tua?-

Una figura femminile le apparve davanti

-Ma tu..Mamma…-

 

 

 

 



RINGRAZIAMENTI:

Dragona: ebbene si non hai le allucinazioni...un altro capitolo....ti è piaciuto?


marrion: spero che questo capitolo sia un po' più succoso,comunque avviso che siamo in dirittura d'arrivo.


Lithia del sud: o ma che bello una nuova recensitrice (esiste?) si il cap precedente era davvero corto...spero che questo vada meglio....



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Capitolo 46
*** CAP 46 - IL CAOS. ***


 

 

CAP 46 – IL CAOS

 

 

 

 


 

Sesshomaru guardava la nigen ancora svenuta ai suoi piedi. La sua aura continuava ad aumentare senza sosta e aveva già creato parecchie crepe nel terreno. Gli alleati guardavano alla loro compagna d’armi con molta apprensione. Anche Kagome e Sango riuscivano a sentire la sua potenza e ne erano spaventate perché sentivano che ormai la perdita di controllo da parte della loro amica era vicina.

 

Rossana nel frattempo era di fronte a colei che le aveva dato la vita. Sua madre morta quattro anni prima in un incidente stradale era di fronte a lei, sorridente.

-Figlia mia, non cadere nella loro trappola-

-Ma loro sono morti- singhiozzò Rossana indicando i cadaveri dei suoi amici e del suo amato – loro li hanno uccisi. Devo vendicarli!-

La madre si abbassò, portando il viso, così simile a quello della figlia, a un’altezza tale da guardarla direttamente negli occhi.

-Credi davvero che i tuoi compagni e Sesshomaru siano così deboli da essere uccisi così facilmente? Lo sai meglio di me. Se Sesshomaru avesse fatto sul serio durante gli allenamenti, tu non saresti sopravvissuta. Kuramo e Caishia, i cui spiriti risiedono nella tua anima, ti conferiscono straordinari poteri, ma ricordati che sei e rimarrai comunque un essere umano. La loro presenza ti rende più forte, resistente e probabilmente ti allungherà la vita, ma rimarrai comunque un essere umano. Sesshomaru è un demone ed è molto più vicino a un Kami di quanto tu lo potrai mai essere, figlia mia. Nessuno può sconfiggerlo così facilmente-.

-Tua madre ha ragione- un’altra donna si avvicinò a lei, affiancata da un uomo cui teneva la mano – noi siamo rinati in te e grazie a te abbiamo ritrovato il nostro amore. Combatti con noi, Rossana. Ma rimani sempre te stessa. Svegliati. Distruggi questa illusione e salva il mondo a fianco di Sesshomaru-.

La nigen si asciugò le lacrime e si alzò in piedi. Barcollava leggermente. Si guardò intorno. Vedeva ancora i cadaveri dei suoi amici, ma quando stava ancora per crollare due braccia forti la sorressero. Alzò lo sguardo per incrociare due occhi ambrati identici a quelli di Sesshomaru:

-Inu no Tashio- soffiò la nigen- tu qui?-

-Si, mia cara. Dovrò pur tener da conto la mia futura nuora. Sei forte. Ce la farai. Ora torna indietro e scaccia quei due Kami Maledetti dal nostro mondo. Ora-

La nigen lo guardò sicura di sé e senza tentennamenti si alzò. Chiuse gli occhi e, mentre i suoi compagni le appoggiavano le mani sulle spalle, uscì dall’illusione rilasciando una quantità enorme di energia, che spazzò via buona parte dei nemici.

Inuyasha, dopo aver piantato Tessaiga nel terreno, vi si era aggrappato insieme a Kagome, mentre Miroku faceva lo stesso con il suo bastone.

-Ehi che diavolo succede?- urlò Inuyasha per sovrastare il rumore.

-Credo sia Rossana, Inuyasha- gli rispose il monaco con lo stesso tono di voce.

E la videro. Si stava alzando. Era tornata del solito colorito viola. Quindi ora al ‘comando’ c’era la loro amica e non la Kami. Aprì gli occhi. La sclera non era più nera come la notte, ma di bianco candido e puro come le piume di angelo, mentre l’iride rimaneva azzurra. La nuova Rossana, volse il suo sguardo verso i Kami, sbigottiti dalla piega che la battaglia stava prendendo.

-Dannazione, quella si è liberata dalla mia illusione- sbottò irato Chikao.

-Com’è possibile?Avrà anche poteri divini, ma rimane una debole nigen- chiese Shinichi irritato quanto il fratello.

-Ci sono state alcune interferenze. Prima la madre della nigen, poi i due Kami ora redenti dalla loro colpa di traditori dei cieli e anche il nostro caro amico Inu No Tashio l’hanno aiutata a uscirne-.

I due Kami volsero la loro attenzione alla ragazza. Nella mano destra stringeva la spada rossa, mentre nella sinistra la blu. La videro avvicinare le due spade, fino a farle toccare. Un’esplosione di luce avvolse il campo di battaglia accecando tutti.

Quando i presenti recuperarono la vista, videro la nuova arma di Rossana. Una spada viola dalla lama molto lunga. E sentirono. Sentirono la potenza che emanava quella spada.

Sesshomaru la guardava stupito. Era riuscita a uscire dall’incubo dei due Kami e ora era pronta a porre fine alla guerra. La nigen si voltò verso di lui e sorrise.

-Sesshomaru, andiamo. Dobbiamo adempiere il nostro dovere di Eletti. -

Il demone fece per brandire Bakusaiga, ma Rossana gli fece segno di diniego con il capo.

-No, devi usare quella- gli disse indicando Tenseiga, la spada che riporta in vita i defunti .

-Quella è inutile- rispose perentorio Sesshomaru.

La nigen lo guardò e gli disse –fidati di me-.

E così Sesshomaru estrasse Tenseiga dalla cintura e affiancò la sua amata pronto a fronteggiare i nemici.

 

-Dobbiamo aiutarli- stava dicendo Sango a Miroku e a tutti i presenti –facciamo in modo che gli altri non si avvicinino a quei quattro mentre combattono. Così i Kami non saranno avvantaggiati-.

-La nigen ha perfettamente ragione- si intromise Hitoshi, ferito a un braccio – ma come facciamo? Siamo davvero in pochi rispetto a loro-

-Vecchio è il numero che ti spaventa?- esordì Inuyasha, irrispettoso come il suo solito –allora guarda qui. Kagome. Seguimi -. La miko annuì, capendo al volo cosa il mezzo demone volesse fare. Era una nuova arma. Erano riusciti a padroneggiarla solo dopo la loro unione fisica e dopo il marchio degli Inu-Youkai presente sulla spalla di Kagome.

Si girò verso il nemico, prese la mira e mentre lui scagliava una cicatrice del vento potenziata, Kagome con la sua freccia evitava che il colpo ferisse gli alleati, spedendolo direttamente alle spalle dei due Kami infernali, riducendo a brandelli moltissimi demoni nemici. Ovviamente questi, appena compresa la gravità del danno subito, si lanciarono all’attacco, menando fendenti, mordendo, graffiando e trafiggendo con frecce l’esercito dell’Ovest, che si difendeva egregiamente grazie alla guida e al supporto del mezzo demone, secondogenito del grande Generale Inu No Tashio.

 

Mentre Inuyasha, Hitoshi, Kagome, Sango, Miroku, Darius e la prode Kirara, intrattenevano i ‘pesci piccoli’, i due futuri regnati dell’Ovest fronteggiavano i Kami.

Rossana sentiva la loro rabbia crescere e anche i loro sguardi erano diversi, più freddi e terrificanti. Sentiva la loro aura palpitare frenetica contro la pelle. Invadere il sangue e l’anima dei due diavoli. E poi mutarono. Il loro bell’aspetto scomparve lasciando spazio a due veri mostri.

Erano due diavoli alti più di due metri con lunghe corna ricurve sulla testa, zanne affilate che spuntavano dalle labbra tese in un ringhio e occhi di fuoco. Sulle loro spalle vi erano grandi ali di cuoio nero e dalla base della spina dorsale spuntava una lunga coda irta di aculei ossei. Le unghie dei piedi e delle mani erano diventate artigli ricurvi in grado di prendere e dilaniare la vittima designata. Si distinguevano l’uno dall’altro solo per il colore della pelle spessa: Shinichi era di un colore blu scuro, cupo e minaccioso, mentre Chikao era di un rosso sangue.

Shinichi parlò con voce stentorea e terrificante, proveniente dai meandri più neri e profondi dell’inferno:

-Ora conoscerete la paura. Conoscerete il dolore. Conoscerete il Caos- guardò con astio i suoi nemici – tradito due volte dalla stessa puttana e sfidato ancora una volta da quei bastardi demoni cane. Ma questa volta sarà diverso. Morirete tutti. E poi grazie a Tenseiga, risorgeremo dall’Inferno in cui Inu no Tashio ci ha spediti e distruggeremo questo mondo, culla di una civiltà, umana e demoniaca, troppo arrogante-.

Senza attendere oltre Shinichi tese il braccio destro verso l’esterno e nella sua mano apparve una lunga lancia nera, sulla cui sommità vi erano delle fiamme bluastre. Stesso gesto compì Chikao, allontanando dal corpo il braccio sinistro e brandendo una lancia dalle fiamme rosse.

Contemporaneamente batterono con forza le loro lance a terra urlando:

-Inferno sulla Terra!-

Il buio della notte più nera avvolse tutti e tutto. Rossana non riusciva a vedere nemmeno il suo corpo. Sapeva di essere viva sola perché sentiva i suoi compagni chiamarsi l’un l’altro. Cosa dannazione aveva fatto quei due? Le sue elucubrazioni furono però interrotte dalle urla. Quei bastardi attaccavano in quella tenebra profonda. E poi qualcosa la colpì pesantemente alla testa facendola stramazzare al suolo. Riuscì a non perdere i sensi e si rialzò. Un altro colpo sulla parte posteriore delle ginocchia la fece cadere. La ferita sulla testa pulsava e il sangue le scendeva lungo la tempia. Non sembrava grave, ma il colpo l’aveva stordita. Poi sentì la sua voce.

- Rossana, concentrati. Ripensa agli allenamenti!- le disse Sesshomaru.

 

FLASK BACK

Rossana e Sesshomaru, ancora ignari dei sentimenti reciproci, si stavano allenando nella solita piazza d’armi. Il demone prese una benda nera e la avvolse intorno alla testa della nigen, rendendola cieca.

-Ehi che fai? Così sono completamente in tuo potere-

-Devi imparare a capire la posizione del nemico, anche se hai perso la vista in combattimento e se ti ritrovi nella tenebra più oscura-

FINE FLASK BACK


Rossana chiuse gli occhi e si concentrò, cercando di sentire i movimenti del nemico. Si ricordò che i due diavoli avevano grandi ali nere di cuoio e sicuramente le stavano usando per spostarsi velocemente in quelle tenebre così da colpire più nemici possibili. Escluse tutti i suoni dalla sua mente. Le grida, i lamenti e le richieste di aiuto scemavano fino a lasciare un solo suono: il pesante sbattere di enormi ali.

Uno di questi era proprio sopra di lei, che riuscì per un soffio a evitare la lancia che il nemico aveva scagliato dall’alto.

-Dannata, come diavolo hai fatto?-

-Duro allenamento Shinichi!- rispose strafottente.

Il diavolo, con la sua perfetta vista notturna, la vide sogghignare nell’oscurità e si stupì nel vedere che teneva gli occhi chiusi. Quella dannata seguiva i suoi movimenti grazie al rumore che facevano le sue ali. Allora decise di scendere a terra. Nonostante l’enorme stazza era davvero silenziosa nei movimenti.

Rossana non sentiva più lo sbattere di ali. Da nessuna parte. I due dovevano essere sicuramente atterrati perché avevano scoperto il loro trucco. E ora era nei guai perché il loro modo silenzioso di muoversi non le permetteva di capire da dove avrebbero attaccato. E fu così che il corpo di Rossana fu trafitto da parte a parte, all’altezza dello stomaco, da una lunga lancia dalla punta con fiamme blu. Mentre cadeva a terra con la bocca spalancata dalla sorpresa e con gli occhi fuori dalle orbite per il dolore, un altro fende la trafisse all’altezza della spalla. Mentre cadeva a terra, sanguinante e morente, le tenebre si dissolsero.

Appena la luce tornò Sesshomaru vide ciò che più temeva. Rossana, la sua Rossana, era a terra trafitta dalle due lance dei Kami infernali, priva di sensi e riversa nella pozza del suo stesso sangue che diventava sempre più ampia.

Sesshomaru urlò il suo nome con tutto il fiato che aveva in corpo, conscio per la prima volta di un dolore che tante volte aveva inflitto agli essere umani, ma di cui non era mai stato protagonista. Raggiunse la nigen in un lampo e delicatamente la voltò, appoggiando il corpo martoriato alle sue ginocchia e sorreggendole il capo con il braccio destro. Rivoli di sangue colavano dai lati della bocca di Rossana.

-Sesshomaru, mi dispiace. Non ho seguito il tuo consiglio- riuscì a buttare fuori la nigen con il poco fiato rimasto, prima di iniziare a tossire sangue.

-Non parlare, ti salverai-.

La nigen lo guardò con occhi velati –sono una nigen, non sono una stupida. Io sto morendo, ma tu devi vincere. Fallo per me, per il tuo popolo e per il ricordo di tuo padre. Ti amo Sesshomaru-.

E Rossana spirò tra le braccia del demone albino.

 

 

 




*schivo le pietre*..eh sì..Rossana è morta....ora che farà Sesshomaru????



RINGRAZIO LE MIE TRE FEDELI: DRAGONA,MARRION E LITHIA DEL SUD!!!!^^

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Capitolo 47
*** CAP 47 - INIZIA LO SCONTRO DECISIVO ***


CAP 47 –INIZIA LO SCONTRO DECISIVO.

 

 

 


Rossana. Svegliati. Apri gli occhi. Sesshomaru voleva urlare tutto questo, ma il suo essere un demone, glielo impediva. Lei. La sua luce nell’oscurità, era morta. Trafitta dalle lance del nemico. Un nemico che forse era troppo forte per loro. E poi la sentì. La rabbia iniziò a montare. Il sangue demoniaco ribolliva nelle vene. Si voltò verso i due diavoli che ghignavano malefici e fu un attimo. Prese una delle due lance estratte dal corpo martoriato della ragazza che amava e si lanciò all’attacco. Con la lancia dalle fiamme blu trafisse Chikao da parte a parte facendolo urlare dal dolore e stramazzare al suolo.

-Fratello!- urlò Shinichi, con la voce resa roca dalla trasformazione –dannato bastardo! Come facevi a saperlo?-

-Sapere cosa?-

-Che ci puoi uccidere!-

-Ho solo provato, ma orane ho la certezza e tocca a te!-

Ma purtroppo Shinichi non era uno sprovveduto come Chikao, più adatto ai combattimenti mentali, e richiamò la sua lancia e quella del fratello. Le unì e creò una nuova lancia, dalla doppia lama fiammeggiante. I due iniziarono a scontrarsi in un duello serrato senza esclusione di colpi.

Mentre Sesshomaru combatteva contro Shinichi, Inuyasha e Kagome, avevano recuperato il corpo esamine di Rossana. La miko era disperata. Piangeva senza riuscire a fermarsi così come Miroku e Sango. Adagiarono la nigen sotto un albero. Inuyasha si volse verso il fratello che combatteva con Shinichi. Lui non urlava. Lui non piangeva, ma Inuyasha sapeva. Lo aveva visto nei suoi occhi ambrati, di solito così gelidi, il dolore. Il dolore di un uomo che perde la sua amata. Lo stesso che avrebbe sentito lui se fosse successo a Kagome.

-Io vado ad aiutarlo- senza aspettare risposte dagli altri, si fiondò suoi nemici brandendo Tessaiga, così da evitare che potessero dare una mano a Shinichi.

Gli alleati, ancora sconvolti dalla morte della gentile nigen, videro Inuyasha scagliarsi contro i nemici e decisero di seguirlo. Avrebbero vendicato la morte di quella ragazza che aveva sciolto il futuro Re dell’Ovest, rendendolo più simile al defunto Inu no Tashio.

A vegliare sul corpo della nigen rimase solo Kagome. Le aveva pulito il viso dal sangue con uno dei suoi fazzoletti. Non riusciva ancora a credere che la sua amica fosse morta.

***

 

-Rossana…-

-Chi mi chiama…-

-Apri gli occhi…-

- non riesco-

-Sforzati, piccola mia-

La nigen con uno sforzo sovraumano aprì gli occhi e fu investita da una dolorosa luce bianca.

Di fronte a lei vi era un immenso cancello bianco, la cui base spariva nelle soffici nuvole bianche su cui era sdraiata. E di fronte ad esso vi era un uomo. Un uomo che aveva i suoi stessi capelli e il suo stesso sorriso. Suo padre.

-Papà…allora è vero…io sono morta…-

-Sì figlia mia. Il cancello che vedi alle spalle è quello del Regno dei Cieli. Ma prima di varcarlo ci sono alcune ‘persone’ che ti vogliono parlare-.

Alle spalle di suo padre, apparvero dal nulla quattro entità.

Lentamente i loro contorni divennero meno confusi e Rossana si trovò di fronte a ben quattro Kami celesti.

-Chi siete?-

-Noi siamo Kinnosuke e Kameko, genitori di Kuramo. Io sono il precedente Dio del Vento, mentre mia moglie e la Dea del Fulmine- disse il Kami blu alla destra di suo padre.

-Mentre io sono Chojiro e mia moglie è Chiyo. Come puoi capire noi siamo i genitori di Caishia. Io sono il precedente Dio del Fuoco mentre la mia consorte è la Dea della Terra- spiegò il dio che invece stava alla sinistra di suo papà.

I quattro Kami erano magnifici. Risplendevano di una luce propria. I genitori di Kuramo erano avvolti da una luce azzurra il padre e da una luce arancio la madre, mentre quelli di Caishia erano avvolti da una luce rossa e da una verde.Il loro risplendere rendeva i tratti somatici poco chiari, ma si intuiva tutta la loro bellezza e se ne percepiva l’enorme potenza. Rossana riuscì a capire che Kuramo assomigliava in modo impressionante a Kameko, nonostante avesse preso i poteri di Kinnosuke, mentre Caishia assomigliava a Chojiro sia nell’aspetto che nel potere.

-Perché siete qui?-

-Come Inu No Tashio aveva predetto a te e a Sesshomaru, dovevate combattere uniti per sconfiggere la minaccia per il mondo umano. Ma ora tu sei morta-.

-Lo so. Mi dispiace tanto. Ora tutti moriranno per colpa della mia incapacità-.

Rossana iniziò a piangere disperata, pensando che anche Sesshomaru sarebbe morto.

-Non piangere bambina mia- disse suo padre avvicinatole senza che se ne accorgesse – c’è ancora una soluzione, ma sarai tu a decidere se accettarla o no-.

 

A terra, tra i comuni mortali, lo scontro si faceva sempre più acceso. Shinichi era un avversario straordinario e riusciva a tenere testa a Sesshomaru senza evidenti difficoltà. I due contendenti erano anche riusciti a ferirsi a vicenda, cosa mai successa in un combattimento, a nessuno dei due.

-Sei forte, forse anche più di tuo padre- disse Shinichi a Sesshomaru.

Il demone nemmeno gli rispose. Lui non vedeva nient’altro che il corpo martoriato di Rossana, esanime. E la colpa era di quell’essere abbietto con cui combatteva. Per fortuna l’altro si era rivelato un avversario fin troppo facile da battere. Purtroppo Sesshomaru si sbagliava. Chikao non era morto. Anzi si era già alzato e si stava dirigendo verso Sesshomaru e Shinichi per dare man forte al fratello. Però sulla sua strada incontrò un'altra chioma albina. Inuyasha era di fronte a lui, brandendo Tessaiga.

-Oh guarda, il figlio inutile e bastardo di Inu No Tashio-.

-Il figlio inutile adesso ti ucciderà una volta per tutte-

-E chi ti dice che io possa morire?-

-Quel somaro di tuo fratello ha spiattellato tutto a Sesshomaru-

‘Dannato stupido! Loro ci credevano immortali!Mai che riesca a tenere la bocca chiusa’. I suoi pensieri poco amichevoli verso il fratello maggiore, furono interrotti da Inuyasha:

-Avanti fatti sotto-

Chikao, la cui precedente arma era stata presa dal fratello, raccolse una delle katane dei suoi alleati e iniziò un violento scontro con il minore dei Tashio.

-Inuyasha, sta attendo- riuscì a dire Kagome tra le lacrime amare che ancora versava per la sua amica.

 

Sango e Miroku, affiancanti da Darius e Hitoshi, stavano invece contenendo l’invasione nemica combattendo con tutte le loro forze.

-Avanti fatevi sotto, bastardi! Voi siete compagni di chi ha ucciso la mia piccola Rossana- stava dicendo Hitoshi, al culmine della rabbia, verso nemico.

-Padre, sta attento- gli disse Darius, parando un colpo diretto alla schiena del genitore.

-Credo sia ora di fare sul serio. Ehi voi!- disse rivolgendosi ai nigen che combatteva con lui –allontanatevi un po’-.

Dopo che Sango, Miroku e Darius ebbero eseguito gli ordini, Hitoshi mutò, assumendo la sua reale forma demoniaca di gigantesco orso bruno, lasciando basiti e spaventati i nemici. Con le sue enormi zampe schiacciò e uccise moltissimi nemici riducendone il numero a poche decine. Poi, dopo pochi minuti, tornò nella sua forma umanoide, sfinito.

-La vecchiaia si fa sentire. Faccio davvero fatica a mantenere quella forma- spiegò il demone orso, mentre il figlio lo sorreggeva e lo portava verso un albero dove avrebbe potuto riposare.

-Ascolta, figlio mio-.

-Dimmi, padre-.

-Vendicala. Lei è tutto ciò di cui Sesshomaru aveva bisogno. Lei è ciò che Izayoi fu per Inu No Tashio-.

-Va bene, padre. Ora riposate-

-Si direi che questo vecchio ne ha proprio bisogno-.

Hitoshi chiuse gli occhi e dopo pochi secondi il suo respiro si fece lento e regolare, segno che si era addormentato. Miroku alle spalle di Darius prese dei talismani e mettendone alcuni intorno a Hitoshi, creò una barriera per proteggerlo.

-Grazie monaco-

-Di niente. Siamo noi che dobbiamo ringraziare tuo padre. Con un paio di zampate ha ridotto davvero male il nemico. Ora andiamo a vincere questa guerra-

 

Intanto nel Regno dei Cieli, Rossana attendeva trepidante la soluzione a cui suoi padre aveva accennato.

-Qual è questa soluzione, padre?-

-Devi rinunciare alla tua umanità-

-Non capisco-

-Vedi tu sei la reincarnazione di ben due Kami Celesti, ma il tuo corpo è pur sempre quello di una ragazza umana-

-Questo lo so-

-E il problema è proprio questo. E’ il tuo corpo a essere morto. Non i tuoi spiriti-

-Spiriti?-

- Si tesoro mio. Per un motivo che nemmeno noi riusciamo a spiegarti, nel tuo corpo albergano tre spiriti: quelli di Rossana, di Kuramo e di Caishia. In pratica tu devi rinunciare alla tua mortalità-.

-Quali rischi comporta?-

-Molti, tesoro mio. Per prima cosa non potrai più tornare nel tuo vero tempo-

-Non lo avrei fatto comunque. Sarei rimasta al fianco di Sesshomaru fino alla mia morte-

-Lo so, ma essere immortali non è bello come sembra. Non avrai mai la pace che solo la morte può dare e vedrai le persone che ami invecchiare e morire una dopo l’altra senza nessun mutamento sul tuo corpo e senza che tu possa fare nulla. Tu sei giovane e la prospettiva di una vita eterna so che può essere allettante, figlia mia. Ma rifletti bene sulla tua decisione-.

-E’ solo questa la soluzione?-.

-Sì, mi dispiace-.

-Posso pensarci un po’?-

-Certo ma ricordati che la battaglia infuria là sotto- le ricordò il padre indicando un punto al di sotto delle nuvole.

 ***

 

Sango era distrutta. Nonostante il grande aiuto dato loro da Hitoshi, i nemici sembravano infiniti. Anche la sua Kirara ansimava pesantemente e le fiamme, che contornavano le zampe e la coda, ardevano meno del solito.  Anche Miroku era ormai al limite, infatti i suoi talismani non uccidevano più i nemici, ma li tramortivano solamente. Era in questi momenti che sentiva davvero la mancanza del suo vortice. Entrambi erano anche afflitti dal dolore della scomparsa di Rossana. Si erano molto affezionati a lei e vedere il suo corpo martoriato li aveva scossi profondamente. La forza dimostrata dalla ragazza in combattimenti, aveva fatto loro dimenticare che era comunque una normale nigen. Aveva sì poteri celesti, ma comunque rimaneva una ragazza umana di appena diciotto anni.

Colui che provava più dolore era Sesshomaru. Quando Rossana aveva esalato l’ultimo respiro si era sentito morire. Aveva già pensato a utilizzare Tenseiga, ma si accorto con grande rammarico che con la nigen non funzionava. Non capiva perché, ma probabilmente la sua natura di Kami Celeste rendeva nullo il potere della spada essendo essa stessa proveniente dal Regno dei Cieli. Mentre il suo pensiero era costantemente fermo su Rossana, continuava a combattere contro Shinichi sperando che uccidendolo, un po’ del suo immenso dolore si sarebbe sanato.

 

-*****

-Padre ho deciso. Rinuncerò alla mia mortalità per salvare il mondo-.

-Sono orgoglioso di te figlia mia- le sorrise il padre – bene ora dovrai tornare indietro. Ti avviso che sarà difficile. Sarà come nascere nuovamente, ma questa volta con coscienza-.

I Kami celesti presenti si misero in cerchio attorno a Rossana, stesa sul bianco soffice delle nuvole. Stesero le braccia in avanti, ponendo i palmi delle mani diretti verso la ragazza e intonarono una nenia. Più la nenia proseguiva più Rossana sentiva le palpebre pesanti, fino a quando si addormentò completamente, ritrovandosi in un lungo corridoio nero. Alla fine dello stesso vide un puntino luminoso e, su suggerimento delle voci dei Kami nella sua testa, iniziò a correre per raggiungerlo, accorgendosi di sentire sempre di più la mancanza di ossigeno, man mano che si avvicinava.

 

***-

A terra il corpo della nigen si sollevò improvvisamente dal suolo, facendo cacciare un urlo a Kagome che attirò così l’attenzione di tutti, Shinichi e Sesshomaru compresi.

La defunta nigen era avvolta da una luce bianca abbacinante. Ci fu poi un’esplosione di luce che oltre ad accecare gli astanti li fece anche allontanare con delle forti raffiche di vento.

 ***-

 

Si sentiva soffocare. La luce bianca era ormai vicina, ma il suo respiro era troppo corto e l’ossigeno troppo poco. Si sentiva svenire, ma sapeva che doveva farcela. Ora capiva perché sua padre le aveva detto che era come nascere una secondo volta, ma coscienti di ciò che accade. Infatti era come uscire dal grembo materno e abituare i polmoni, abituati a respirare grazie alla madre, ad arrangiarsi da soli. Doveva farcela. Per il mondo, ma anche per se stessa. Doveva vederlo. Doveva abbracciarlo, baciarlo, rassicurarlo e finalmente farsi marchiare da lui sancendola così come sua compagna. Rossana lottava per salvare il mondo e per salvare il suo grande amore dalla solitudine nel quale si era relegato per troppo tempo.

E finalmente ce la fece. Con un profondo e rantolante respiro Rossana ritornò nel mondo dei vivi. Ritornava da immortale.

 

***-

Non poteva crederci, ma lo sentiva. Il suo cuore era tornato a battere. Sentiva il suo suono accelerato anche da quella distanza e sentiva il suo respiro profondo e irregolare. Doveva vedere e capire cosa era successo. Spinse pesantemente Shinichi basito da ciò che succedeva e con uno scatto fu sul luogo, dove aveva adagiato il corpo esanime di Rossana. La vide alzarsi faticosamente in piedi. Il vestito da battaglia portava ancora i segni dei colpi mortali dei nemici sulla schiena e sull’addome, ma la sua pelle diafana era intatta. Non era nemmeno sporca di sangue e non vi era segno di cicatrice. Rossana, nella sua totale forma umana, alzò i suoi occhi cioccolato fondente verso Sesshomaru. E sorrise. E fu allora che Sesshomaru capì quanto gli sarebbe mancata. Quanto tutto ciò che lei rappresentava lo avrebbe distrutto con la sua assenza. E così, dimentico dello scontro con Shinichi, le corse incontro e la strinse a sé così da essere certo di non sognare.

-Sesshomaru…-

-Sei tornata…-

-Si, ma mi stai stritolando. Così morirò di nuovo e ti assicuro che tornare in vita non è bello!-

Il demone sciolse la sua stretta mortale e allontanandola un po’ da sé la osservo.

-Cosa c’è? Perche mi fissi?-

-Tu non sei più trasformata-

-Ora non ne ho bisogno-

-In che senso?-

I suoi compagni la attorniarono piangenti, ma felici del suo ritorno. Tutti le chiedevano, come Sesshomaru, in che modo fosse tornata e il perché della mancata trasformazione, ma tutte le loro domande furono interrotte dalla stessa Rossana

-Le spiegazioni a dopo. Ora poniamo fine alla guerra-.

La nigen alzò lo sguardo verso Shinichi e Chikao pronta a dare battaglia.

 

Raccolse da terra la sua spada dalla lunga lama violacea. Ora era più leggera di prima, forse perché rinunciando alla mortalità anche la sua forza era cambiata. Sesshomaru le fu subito a fianco fronteggiando il nemico. Rossana avrebbe affrontato Chikao, mentre Sesshomaru Shinichi. L’unico a non essere d’accordo era Inuyasha, che protestava perché Rossana gli aveva ‘rubato’ l’avversario. Il mezzo demone era estremamente felice per il ritorno della nigen, ma essendo degno fratellastro di Sesshomaru, cercava di nasconderlo.

-non ti preoccupare Inuyasha- gli urlò Sango –qui ci sono nemici per tutti-

Il mezzo demone ghignò e con pochi balzi si trovò in mezzo ai suoi amici pronto a dare battaglia. Ora che Rossana era lì, a fianco di suo fratello tutto sarebbe andato per il meglio. Avrebbero vinto.

 

-Bene vedo che si tornata- esordì Shinichi con la sua voce roca

-Sono dura a morire- la ragazza poi si rivolse a Chikao – è inutile che cerchi di entrare nella mia testa. Ora io sono diversa-

Il Kami Infernale spalanco l’orrenda bocca piena di zanne affilate e disse:

-Lo hai fatto sul serio. Tu hai rinunciato alla mortalità-

-Sì e lo fatto per eliminarvi definitivamente. Ora basta. Facciamo parlare le spade-

-Non aspettavo di meglio- disse Shinichi che con un gesto secco divise la lancia dalla doppia lama in due, facendo riapparire l’arma del fratello.

Rossana scattò in avanti, in perfetta sincronia con Sesshomaru. Le lame dei due amanti cozzarono simultaneamente contro le lame dei nemici.

-Vento Celeste- sussurrò la nigen, facendo così indietreggiare Chikao per qualche metro. La spada oltre a sembrare più leggere, le sembrava anche più potente. O forse era lei a esserlo. Era lei che persa la sua umanità percepiva cose che prima le erano sconosciute. Infatti nel breve tempo che aveva avuto, si era resa conto di molti cambiamenti. Il suo udito era migliore e anche la sua vista. Poteva combattere con Chikao e sapere come proseguivano gli altri scontri senza perdere concentrazione. Forse era così che si sentiva sempre Sesshomaru. E anche in lui aveva visto un cambiamento. Solo ora si rendeva conto di quanto lui fosse forte. La sentiva, la sua enorme forza demoniaca che pulsava nelle vene e in ogni singola cellula del suo essere.

-Ehi cerca di non distrarti, rimani comunque una debole ragazzina umana- la risvegliò Chikao.

-Razza di idiota ancora non te ne sei reso conto? Rinunciando alla mia mortalità ho rinunciato anche al mio essere umana- con uno scatto gli fu alle spalle – e ora sono superiore anche a te-. La ragazza, dopo un balzo, circondò le spalle di Chikao con il braccio sinistro e gli portò la lama della spada alla gola.

-Vedi, ora potrei ucciderti, ma non sarebbe divertente-

-Noi non moriamo così facilmente-

-Ah si?-  la ex-nigen con un gesto secco tagliò la gola a Chikao, il cui corpo stramazzò al suolo –non direi-.

Rossana sia allontanò dal corpo di Chikao, ma questi tossendo, si rialzò, ghignando con un sorriso rosso di sangue.

-Ehi, guarda che non hai finto con me-

Rossana si bloccò e voltandosi, iniziò a chiedersi perché era ancora vivo. Loro, su confessione di Shinichi, non avevano ancora recuperato l’immortalità, allora perché dopo un taglio netto alla gola Chikao sembrava più vivo di prima? C’era qualcosa che le sfuggiva e doveva capire cosa.

 

Inuyasha e il gruppo di combattenti era ormai allo stremo. E fu allora che una fortuna insperata giunse. Sentirono un corno alle loro spalle e alla fine della landa comparve Koga con le tribù dei demoni lupo. Il demone dalla lunga coda nera raggiunse in un lampo Inuyasha.

-Ehi lupo rognoso dove diavolo eri finito?-

-Sta zitto botolo. Un contingente nemico di demoni insetto era riuscito ad infiltrarsi e ci hanno dato un bel da fare. Molti dei miei compagni sono morti per il veleno-.

-Mi dispiace Koga-

-Ma mi era giunta voce della morte di Rossana, invece la vedo in piena forma-

-A dir la verità era morta, ma poi, non si sa come è tornata. Se vogliamo scoprirlo poniamo fine alla guerra-

Detto questo i due ricominciarono a combattere.

Rossana, mentre combatteva, cercava di capire quale fosse il modo per eliminarli definitivamente. I loro movimenti erano molto simili, quasi fossero uno lo specchio dell’altro. E quando lei e Sesshomaru li colpivano, contemporaneamente, sembrava che provassero più dolore.  E poi tutto fu chiaro.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Dragona: giuro che se non lasci una recensione la  lascio incompiuta…e poi vedi che la Rossana l’è turnada? (è tornata in brianzolo)

 

Marrion: spero che anche questo capitolo ti piaccia….Rossana è tornata più forte di prima, ma mai quanto il Sesshino

Sara_shesso: *me cerca di ucciderti* come sei andata in vacanza??? Non è giusto…sigh…io vedrò il mare solo in cartolina quest’anno…comunque ben tornata…

 

Allora carissime, la fine è ormai prossima (era ora dopo centordici capitoli ndvoi) nel prox capitolo Rossana svelerà il segreto dei due Kami…secondo voi qual è?

 

Alla prossima

Elenasama

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Capitolo 48
*** CAP 48 - IL SEGRETO DEI KAMI INFERNALI. LA FINE DEGLI SCONTRI. ***


 

CAP 48 – IL SEGRETO DEI KAMI INFERNALI. LA FINE DEGLI SCONTRI.

 

 

 

 

Grazie all’arrivo di Koga e degli altri demoni lupo, gli alleati di Sesshomaru, capeggiati dal fratellastro di quest’ultimo, stavano avendo la meglio sulle truppe nemiche.  Inuyasha era il più provato. Ansimava pesantemente e aveva parecchie ferite su braccia e gambe. Il resto del gruppo non era messo meglio. Sango, ormai allo stremo, aveva i capelli scompigliati e parecchie ferite su varie parti del corpo. Il povero Miroku, invece, non riusciva più a trasferire la sua aura spirituale sugli amuleti esorcizzanti, perché non ne aveva più. Per fortuna i nemici erano notevolmente diminuiti e alcuni di essi, vedendo la fine dei compari, avevano disertato. Gli alleati ne erano ben felici. Mancava davvero poco per eliminare i pochi supersiti dell’esercito nemico e, grazie anche alle frecce di Kagome, ci sarebbero riusciti. La loro unica preoccupazione era il combattimento tra Rossana, Sesshomaru e i due Kami Infernali.  I due amanti non riuscivano a sconfiggere  il nemico. Ogni volta che li colpivano a morte questi si rialzavano come se nulla fosse. Doveva esserci pur un modo per eliminarli definitivamente!

E poi tutto fu chiaro.

 

-Sesshomaru! So come farli fuori!- urlò Rossana al suo compagno –dobbiamo colpirli nello stesso momento!-.

Allora i due dandosi un segnale, trafissero i due demoni. Rossana taglio la gola di netto a Chikao, mentre Sesshomaru trapassò il cuore di Shinichi.

I due stramazzarono al suolo, ma dopo un attimo di felicità per i ‘buoni’, i due Kami si rialzarono. Questa volta, però, entrambi avevano accusato il colpo. Infatti le ferite non erano completamente rimarginate.

-Rossana, non ha funzionato- le disse Sesshomaru.

-Questo lo vedo da me- rispose rabbiosa –ma se fai attenzione i colpi inferti a entrambi nello stesso momento, lasciano il segno!-

-Sì ma dovrebbero essere morti!-

-Lo so. C’è qualcosa che mi sfugge- senza aspettare oltre si scagliarono sul nemico. La loro intesa era tale che, ormai, non avevano più bisogno di segnali per attaccare. Colpirono moltissime volte i loro avversari a morte, ma questi si rialzavano sempre. Avevano qualche segno di ferita sul corpo, ma i più provati erano Rossana e Sesshomaru. Doveva capire cosa gli sfuggiva. Quale fosse il segreto di quei due. Ormai era appurato che colpendoli contemporaneamente si ferivano maggiormente, ma come diavolo si faceva a ucciderli?

Rossana sentiva la rabbia pulsarle nelle vene. Doveva eliminarli. Non sopportava più di avere di fronte quei due esseri ripugnanti e poi non voleva che facessero del male ai suoi amici. I suoi amici che avevano finalmente sconfitto il nemico. I pochi superstiti erano scappati a gambe levate, imitando i disertori. Ora mancavano solo i due Kami da eliminare, ma nessuno tra Inuyasha e gli altri, poteva aiutarli. Primo perché erano esausti e feriti, secondo perché nessuno di loro sarebbe stato all’altezza di Shinichi e Chikao. Miroku, che nonostante non lo desse mai a vedere, era intelligente e cercava di capire come potessero morire i due Kami.

Rossana e Sesshomaru, ormai al limite delle forze, continuavano a uccidere i due Kami, i quali iniziavano a risentire dell’abbondante perdita di sangue dovuta alle continue ferite. Chikao, al limite della sopportazione, attaccò Rossana con tutte le sue forze, facendola volare per diversi metri fino a farla sbattere contro un albero. Shinichi invece era partito all’attacco di Sesshomaru e ora erano impegnati in un duello serrato.

Rossana intanto, stordita dal colpo subito, si stava lentamente rialzando. La sua vista era leggermente confusa, ma poteva vedere distintamente le aure dei due Kami e d era certa che in un punto queste si unissero. Che fosse quello il punto da colpire? ‘Tentare non nuoce’ pensò la neo-immortale, per poi partire all’attacco. Raggiunse Chikao in men che non si dica e con un colpo deciso di spada, calò la lama apparentemente nel vuoto, ma le facce sbigottite dei due Kami parlavano chiaro: Rossana aveva capito.

-Cosa diavolo fai? Tagli l’aria?- le chiese, sarcastico, Sesshomaru.

-No, cretino ho tagliato una specie di corda d’aura che legava questi due- gli spiego Rossana- proviamo di nuovo ad ammazzarli?-

-Certo, niente di più divertente!-

-Dannato sadico- disse Rossana prima di spiccare un salto, atterrare Chikao e, come sempre, tagliargli la gola, mentre Sesshomaru, con estrema grazia, compiva il suo solito ‘trapasso cardiaco’. I due osservarono i corpi dei Kami. I muniti scorrevano lenti e mentre gli alleati già esultavano, Rossana e Sesshomaru pensarono in contemporanea ‘ non è finita’.

Infatti i Kami si rialzarono, nonostante ansimassero pesantemente e con il sangue che gli colava dalla bocca, ancora vivi.

-Ragazzina- disse Chikao con la voce roca dalla trasformazione –hai tagliato il nostro collegamento spirituale, ma non hai ancora appreso appieno il nostro segreto. Ritenta, se ci riesci, sarai più fortunata-. Il Kami attaccò Rossana brandendo la sua lancia fiammeggiante, prontamente bloccata dalla nigen.

 

-Come dannazione si uccidono quei due cosi?- stava chiedendo ancora una volta Inuyasha.

-Piuttosto di continuare a chiedere perché non mi dai una mano a pensare alla soluzione?- sbottò uno stanco Miroku

-Sai che non sono bravo a pensare!-

-Oh questo lo sappiamo bene tutti, botolo ringhioso!- esclamò Koga, mentre Kagome gli fasciava un braccio.

-Sta zitto lupo rognoso, nemmeno tu sei un grande pensatore-

-Tsè. A dir la verità io un’idea ce l’avrei su come eliminarli-

-E cosa aspettavi a dirlo?- urlò il resto dei presenti

-Beh credevo ci sareste arrivati anche voi, ma evidentemente è troppo difficile-

-Koga parla!- gridò Inuyasha avvicinandosi con Tessaiga già in mano

-Credo sia necessario colpirli a morte contemporaneamente e nello stesso punto. Se ci pensate i due piccioncini là in fondo, colpiscono i due mostri insieme, ma in due punti diversi. Rossana alla gola, Sesshomaru al cuore.-

-Quindi tu credi che se li colpissero nello stesso punto i due morirebbero?- chiese, scettico, Miroku.

-Beh, credo che dovrebbero almeno provare-

 

Rossana era ormai sfinita. Colpiva e uccideva a ripetizione. Ormai era diventato tutto meccanico e sentiva male ovunque. Le sue braccia le urlavano di fermarsi e le sue gambe minacciavano di cedere da un momento all’altro, ma doveva resistere. Le era stata concessa una seconda possibilità di vittoria e una seconda vita. Non doveva fallire nella sua missione. Un sibilo alle sue spalle la fece voltare e vide una freccia di Kagome piantata nel terreno. Legato alla freccia vi era uno dei fazzoletti di Kagome. Mentre Sesshomaru, senza nemmeno che lei lo chiedesse, teneva occupati entrambi i Kami, prese il messaggio e lo lesse.

Per ucciderli dovete colpirli insieme nello stesso punto. Forse.

Provate.

-Sesshomaru- il demone si voltò verso la ragazza e mentre lei correva superandolo per combattere con i Kami, gli lasciò un fazzoletto tra le mani. Dopo averlo letto si affiancò alla sua amata. Ora dovevano solo provare e sperare che funzionasse.

 

Vide poi che Sesshomaru brandiva Tenseiga.

-Perché quella spada?-

-Sesto senso-

La ragazza si fidava ciecamente di lui e accettò la sua idea. Al massimo avrebbero riprovato con una spada normale. Ormai li avevano uccisi talmente tante volte da essere diventato noioso. E così scattarono. Erano talmente in sincronia che calcavano il terreno con lo stesso piede. Se Sesshomaru appoggiava il sinistro, anche Rossana lo faceva. Erano a dir poco incredibili a vedersi. Respiravano in perfetta sincronia. E con la stessa sincronia saltarono e calando sui nemici li buttarono a terra per poi trapassargli il cuore, simultaneamente.

I due Kami ghignavano, ma quando si resero conto della loro reale situazione, sbarrarono gli occhi impietriti. Shinichi guardò il fratello e trovandosi davanti la sua copia rossa nella medesima situazione comprese. Comprese che la loro fine era giunta. Guardò i suoi nemici con odio e con voce gorgogliante dato il sangue che aveva in gola, disse:

-Dannati bastardi, lo avete capito. Mi consola una cosa sola. Tu piccola stronza dovrai rimanere qui per sempre, al fianco di un demone freddo come il ghiaccio che non ti amerà mai quanto tu ami lui!- e mentre ghignava sadico insieme al fratello i due Kami infernali spirarono, riducendosi in cenere e sparendo nel vento.

 

 

Rossana si sollevò dal corpo del Kami, si voltò verso i suoi compagni e alzò la spada in segno di vittoria, per poi crollare al suolo, completamente senza forze.

 

 

***

 

Sentiva delle voci concitate provenire da un punto, che le pareva lontano miglia. I suoi occhi, come già successo dopo la sua morte, non volevano aprirsi. Era forse morta di nuovo? Non era mica immortale? E dai non poteva avere così tanta sfortuna..

Poi capì di trovarsi in un letto. E si decise ad aprire gli occhi. Vide sedute ai piedi del letto, che poi altri non era altro che quello di Sesshomaru, Kagome e Sango che parlottavano. Per fortuna, a parte qualche benda o cerotto qua e là, sembravano in forma.

-Sicura che sia così?- stava dicendo Kagome

-Si ormai sono 10 giorni che mancano-

- lo spero per te. Sarebbe magnifico-

Poi una voce, leggermente roca, che non sentivano da un po’ le fece sobbalzare.

-Ehi voi due io sarei sveglia e attendo il vostro ben tornata- .

Le due castane si voltarono verso Rossana. Era sveglia e stava sorridendo.

 

Si lanciarono subito sul letto, attente a non stringerla troppo per via delle costole rotte. Kagome piangeva come una fontana.

-Avanti, sono viva che hai da piangere? Non dirmi che preferivi la mia morte..-

-Baka! Sei rimasta svenuta per 10 giorni!-

Rossana iniziò ad agitarsi. Aveva mille domande da fare.

-La battaglia? Abbiamo vinto? Gli altri come stanno? Sesshomaru?-

-Rossana cerca di darti una calmata- una voce glaciale proveniente dalla porta-finestra fece voltare le tre. Sesshomaru, con indosso un kimono nero, era lì.

Rossana completamente dimentica delle ferite e del dolore da esse causato, scese veloce dal letto e saltò direttamente al collo di Sesshomaru, baciando le labbra fredde con forza.

Kagome e Sango, non abituate alla confidenza con Sesshomaru, guardavano la scena allibite, ma lo furono molto di più quando il demone stesso, sollevò Rossana da terra e cingendole la vita rispose al bacio con ancora più forza.

-Ah l’amore, cambia davvero le persone- esordì una voce leggermente maliziosa proveniente dalla porta.

E sulla soglia vi erano tutti: Inuyasha con un braccio rotto dal troppo uso di Tessaiga ma ormai guarito, Miroku con una quantità infinita di bende, Koga e Darius senza danni evidenti, grazie al loro sangue demoniaco e Hitoshi con un gran sorriso.

Rossana corse loro incontro, ma mentre Inuyasha la abbracciava sussurrandole ‘mi sei mancata’ la sua forza venne meno e si accasciò tra le braccia del mezzo demone con un gran sorriso.



 

 

 


Spero che la morte dei Kami vi renda felici ma soprattutto vi piaccia come ho messo finalmente fine allo scontro...direi che mancano due capitoli per concludere la fic un epilogo e un 'E poi...'



Ringraziamenti:

Dragona: grazie mille per aver recensito...e ci avevi quasi azzeccato per il segreto dei Kami, brava!!!^^


Lithia del Sud: hai fatto bene a schivare le pietre...eri sparita...sigh...per 4 capitoli....comunque ben tornata


Marrion: grazie mille per i tuoi sempre ben accetti complimenti...,visto che ho aggiornato...^^


Elfosnape: per le spiegazioni sull'immortalità di Rossana arriveranno nell'epilogo da una persona che non è molto simpatica....so che aggiorno in tempi lunghi, ma adesso va meglio con l'ispirazione e credo che la finirò a breve anche perchè ne ho un'altra in corso su Beyblade e ho un'ideuzza su Naruto...^^ e comunque si..sono sadica...^^

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Capitolo 49
*** CAP 49 -EPILOGO ***


 

 

 

CAP 49 – EPILOGO.

 

 

 


Rossana ci mise un altro giorno per riprendere completamente le forze.Ci aveva messo molto, data la sua natura immortale, ma Sakura aveva spiegato che probabilmente la sua debolezza fosse dovuta sia alle ferite riportare da mortale, che le avevano causato un’enorme perdita di sangue, sia dal grande dispendio di aura celeste utilizzata durante il combattimento.

Dopo che si fu ripresa, giunse il momento di dire la verità ai suoi amici sulla sua immortalità. Chissà come l’avrebbe presa Kagome. Dopotutto non sarebbe più potuta tornare nel suo mondo, anche se non lo avrebbe fatto comunque. Lì si sentiva finalmente a casa e completa. E poi aveva Sesshomaru che in quei giorni era stato sorprendente. Era sempre presente al suo fianco e passava il tempo ad accarezzarle le mani, la testa e la schiena, a coccolarla insomma. Era così strano il suo comportamento che Rossana decise di chiedere il perché.

-Mi pare ovvio- rispose il demone- sei ferita, ma appena starai meglio credo che dovrai rendermi tutte queste attenzioni- le disse ridendo malizioso, provocando una trasformazione in pomodoro di Rossana, che per rimediare all’imbarazzo gli lanciò un cuscino, prontamente schivato.

La ragazza aveva deciso che nel pomeriggio avrebbe dato le spiegazioni richieste dai suoi amici. Ne avevano il diritto.

Si riunirono tutti in un giardino interno del palazzo che Rossana non aveva mai visto. Era coperto da un’enorme cupola di vetro e al suo interno vi era una quantità enorme di fiori e piante. Cespugli di rose adornavano il viale che portava alle panchine disposte a cerchio intorno alla fontana, rappresentante il passato re dell’Ovest, Inu No Tashio. Grandi querce circondavano le panchine così da rendere l’ambiente fresco anche durante l’estate. Rossana, trasportata in braccio da Sesshomaru nonostante le sue accorate proteste, stava aspettando l’arrivo di tutti. I primi ad arrivare furono Sango e Miroku. In quel periodo sembrava molto strani. Si erano ripresi entrambi dalle ferite e passavano tutta la giornata tra loro parlando in sussurri e ridacchiando per qualcosa che solo loro sapevano. Lentamente furono raggiunti anche dagli altri: Kagome, Inuyasha, Darius, Hitoshi, Sakura, Jaken, Rin, Shippo,Koga e persino la Madre si era degnata di presiedere.

Rossana mentre tutti ascoltavano attentamente spiegò cosa era successo dopo la sua, breve, dipartita dal mondo mortale. Gli raccontò del suo incontro con i genitori di Kuramo e Caishia e anche di suo padre.

-Se devo essere sincera non so bene perché io sia diventata immortale, ma so cosa comporta questa mia scelta- prese un bel respiro –comporta il totale abbandono della mia vita umana. Non potrò tornare nel mio tempo e vivrò per sempre-

Kagome spalancò la bocca e le chiese –Come farai con chi ti aspetta al di là del pozzo?-

-Al di là del pozzo io non ho nessuno-

-Non dire assurdità! I tuoi fans, mia mamma, il nonno e Souta non ti vedranno mai più!-

-Beh Kagome, anche se tu rimarrai qui, con Inuyasha, non ti vedranno più molto spesso no? Io sarei rimasta comunque, mortale o non-

-Tsk- il suono di stizza fece loro ricordare della sgradevole presenza della Madre – vuoi rimanere per mio figlio? E ti aspetti che io dia il trono dell’Ovest in mano a una nigen?-

Rossana si alzò e dirigendosi verso Yamia la guardò direttamente negli occhi color dell’oro:

-Non mi interessa il trono, io rimango per Sesshomaru. E comunque io di nigen non ho proprio più nulla-

-Dimostramelo-

-Mi dica come-

-Battimi-

-Con piacere-

Rossana senza sentire le proteste di Sesshomaru e Kagome, tese il braccio destro verso l’esterno e concentrando una quantità enorme di aura nella mano fece apparire la sua fedele spada dalla lunga lama. Yamia la guardò interdetta per un attimo, ma si riprese prontamente, scagliandosi all’attacco. Rossana parò il suo affondo di artigli senza sforzo, così come gli altri attacchi per poi scansare una mano della Regina con la spada e puntarle la lama direttamente alla gola.

-Ora mi credete?-

La regina, stizzita, allontanò la lama con un gesto secco, per poi alzarsi e voltare le spalle alla nigen.

-Sappi una cosa. Io non accetterò mai una nata nigen come Regina, ma se mio figlio ha così deciso io non mi opporrò più- si voltò guardandola negli occhi – e sappi anche che se vuoi puoi rinunciare alla tua immortalità quando ti pare- senza aggiungere altro se ne andò in un fruscio di vesti.

Rossana tornò a sedersi sulla panca sotto lo sguardo truce di Sesshomaru, arrabbiato per il rischio che aveva corso.

-Rossana, non hai altre informazioni sulla tua nuova situazione?-

-No purtroppo. La battaglia infuriava e non avevo il tempo per chiedere altro. Forse era già scritto che io morissi. Diciamoci la verità, se io non fossi diventata immortale, non avrei mai potuto combattere alla pari con lui- disse indicando Sesshomaru – se i miei poteri erano forse superiori ai suoi, il mio corpo era comunque quello di una nigen e come tale soggetto alla stanchezza e alle ferite molto di più rispetto a quello di un demone-

-Si questo lo pensavo anch’io- disse Miroku penserioso –ma quindi credete che fosse tutto scritto? Questa cosa è così strana e anche un po’ inquietante-

-Perché?- chiese Sango al suo compagno

-Perché se Rossana non fosse morta ora lo saremo tutti. E anche tutta la battaglia, le nostre ferite, l’arrivo di Koga nel momento giusto era tutto un disegno già fatto da qualcuno in passato…insomma, noi non avevamo scelta e questo per me è inquietante-

-Invece ti sbagli, Miroku- esordì Rossana –io potevo scegliere di tornare al mio tempo senza ascoltare ciò che la profezia diceva. Oppure Sesshomaru poteva decidere di non allenarmi o di non far combattere Inuyasha. E così via. Il destino esiste, ne sono certa, ma credo che qualcosa si può sempre cambiare, grazie alle nostre scelte e al libero arbitrio-.

I compagni parlarono per molto tempo di tutto. Poi Miroku, in accordo con Sango, si alzò in piedi e, schiarendosi la voce per attirare l’attenzione, disse:

-Ragazzi, io e la mia amata Sango abbiamo un annuncio molto importante da farvi-  si guardò intorno, per assicurarsi di avere l’attenzione e anche per creare un attimo di tensione – diventeremo genitori-. Tutti i presenti li guardavano a bocca aperta, poi assimilata la notizia, i ragazzi presero in braccio Miroku per farlo saltare in aria mentre le ragazze si congratulavano con Sango, leggermente arrossita sul viso raggiante. Rossana però aveva un’ombra sul bel viso tanto che Sesshomaru le chiese:

-Che ti prende?-

-Beh..io non so se potrò avere bambini dopo che sono morta e rinata..-

-Non c’è problema. Ci proveremo per vedere se puoi o no-

-E se non potessi? Tu non avresti eredi-

-Ci sarebbe sempre la progenie di Inuyasha-

Rossana lo guardò sbalordita. Aveva davvero, il sommo Sesshomaru, pronunciato quelle parole? Non ci poteva davvero credere, ma il suo nuovo udito da immortale non poteva sbagliare.

-Faresti bene a dirglielo, lo renderesti felice-

-Tsk. Prima vediamo se riusciamo ad avere un vero erede, poi glielo dico, altrimenti si monta la testa quadra che si ritrova-

Rossana rise divertita a quell’affermazione, priva di qualsiasi paura dopo il discorso di Sesshomaru.

 

Mentre tutti tornavano nei loro alloggi Sesshomaru e Rossana si diressero verso quello che era ormai diventato il loro giardino. Ma una volta arrivati lì, il demone non si fermò, per proseguire invece verso il limitare del grande parco che circondava il palazzo. Giunsero in un luogo che Rossana non aveva mai visto. Era una splendida conca di acqua calda, alimentata da una cascata, circondata da rocce, per nascondere i bagnanti dai curiosi, e da alberi e cespugli di fiori profumati, i cui petali cadevano sulla superficie dell’acqua colorandola e profumandola. Sesshomaru senza dire nulla alla sua compagna si spogliò completamente, facendo arrossire la povera Rossana che alle sue spalle aveva di fronte la schiena scolpita, ma soprattutto il sedere sodo, e s’immerse nell’acqua fino alla vita per poi fare segno alla ragazza di seguirlo.

La ex- nigen non se lo fece ripetere due volte e, tolto l’ingombrante kimono, si immerse nell’acqua tiepida e raggiunse Sesshomaru, al di là della cascata, nuotando.

Si ritrovarono, una di fronte all’altro, completamente nudi. Il demone prese la ragazza per la vita, attirandola a sé fino a far aderire i loro corpi riscaldati dall’acqua e dai loro sentimenti. Si baciarono per un tempo infinito, dimenticandosi tutto ciò che li circondava. Poi Sesshomaru la prese in braccio e allacciandosi le gambe della ragazza dietro la schiena, la appoggiò sulla parete di roccia alle loro spalle e, come altre volte, la fece sua. Questa volta però Rossana sentiva qualcosa di diverso.Sesshomaru era sempre molto dolce, ma questa volta lo era ancora di più. Mentre facevano l’amore, il demone, contrariamente alla sua fredda natura, le continuava a sussurrare ‘ti amo’ accompagnando le parole a un bacio su una parte del corpo di Rossana. Poi dopo aver raggiunto insieme il culmine lui le disse:

-Questo farà male, amore mio, ma solo così tutti sapranno chi sarà la futura regina dell’Ovest- prima che la ragazza, ancora ottenebrata dal piacere datole, potesse dire qualcosa, il demone affondò i suoi canini appuntiti nel collo della ragazza, quasi fosse un vampiro. Rossana urlò di dolore, ma appena si rese conto di cosa Sesshomaru avesse fatto, pianse. Pianse di gioia abbracciando e baciando ripetutamente il suo demone.

Mentre si rivestivano Rossana chiese una cosa, per lei molto importante, a Sesshomaru:

-Perché non mi hai marchiata da umana?-

-Mi sembra ovvio-

-Per me non lo è, spiegami-

-Se tu fossi rimasta umana io non avrei mai potuto marchiarti, anche avendone l’istinto-

-Perché?-

-Perché le mie zanne sono velenose e una nigen non avrebbe mai retto al veleno. Per Inuyasha e diverso. Lui non è velenoso-

-Quindi se io fossi la Rossana di prima, non sarei potuta rimanere?-

-Certo, ma non saresti mai stata Regina e i demoni conservatori non ti avrebbero mai riconosciuta come mia compagna-

-Oh beh sai che me ne importava. Se per te ero l’unica a me andava comunque bene-

-Tsk, ti sarebbe andato bene anche che mi avessero fatto trovare una Yasha diversa ogni notte nel letto, per spingermi ad avere un erede?- mentre la ragazza sbiancava a quella prospettiva, il demone la strinse a sé dicendole- non succederà mai. Sai credo che tutto questo fosse un disegno già prestabilito. Ovviamente anche grazie alle nostre scelte, ma penso che mio padre, i tuoi genitori e i Kami avessero in qualche modo pianificato tutto. Dalla tua venuta in questo tempo, fino a oggi-

-Beh se così fosse, dovremmo solo ringraziarli, no?-.

 

I due innamorati si diressero, abbracciati, verso le camere di Sesshomaru. Le camere dei futuri regnanti.

 

 

 

 

 

Eh si..ancora un capitolo e poi è finita.... ringrazio

Lithia del sud: no mi dispiace, ma non credo proprio farò un seguito...


Dragona: spero che l'epilogo sia soddisfacente...finalemente Sesshomaru l'ha marchiata, e ha anche spiegato perchè non lo faceva prima....


Elfosnape: beh..non è che si sia capito bene come mai sia immortale, vero? Più che altro non sapevo bene che dire e ho optato per un ' era destino'. Un po' striminzito, ma non tutto si puà sapere nella vita, no? E come hai visto in parte, la simpatica Madre, ha contribuito.

 


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Capitolo 50
*** CAP 50 - E POI ***


 

CAP 50 – E POI…

 

Al limitare del villaggio di Minokoto, nei pressi del palazzo Reale:

 

- Mizuki lascia in pace tua sorella Sayoko- stava urlando Sango alla sua figlia maggiore intenta a regalare alla sorellina un nuovo taglio di capelli.

-ma madre, le danno così fastidio- le disse, falsamente innocente la bimba. Sango sbuffò. Quella piccola peste di tre anni era la primogenita sua e di Miroku, totalmente somigliante al padre, con grandi occhi blu e lunghi capelli corvini. Era nata dopo nove mesi dal loro annuncio nel giardino di palazzo Tashio. Nella culla, ignara dei dispetti della sorella, dormiva beata la secondogenita di un anno. La piccola Sayoko invece era un bel miscuglio. Aveva i capelli della madre e anche i lineamenti del viso, ma il taglio degli occhi era sicuramente quello di Miroku. Purtroppo, come tutti i bimbi piccoli, anche la sua Mizuki era vittima della gelosia fraterna e non era la prima volta che faceva dei dispetti alla piccola. Sango era davvero molto stanca e si massaggiava ripetutamente il ventre, reso gonfio dalla terza gravidanza. Questa volta sperava fosse un maschio, così avrebbe dato del filo da torcere alla peste di Mizuki.

- Sango, sono a casa- Miroku era appena rientrato da uno dei suoi esorcismi, che compiva in coppia con Kagome. O almeno solitamente era così, ma la sua amica ora aspettava il primogenito di Inuyasha e si stancava troppo facilmente per assolvere i suoi doveri di miko del villaggio.

-Bentornato, la cena è quasi pronta. Verranno anche Kagome e Inuyasha-

-Bene, devo parlare con Kagome di un esorcismo complicato che mi si è presentato e valutare con lei se chiamare l’altra nostra amica-

-Non credo che Rossana verrà- disse Sango. La loro amica con i poteri di Kami, riusciva a purificare moltissimi demoni in poco tempo - Itachi e Sasuke le danno parecchio da fare. Sasuke soprattutto. Mi stupisco sempre nel costatare quanto sia degno figlio di suo padre. Ha uno sguardo talmente freddo che mi fa paura. Itachi invece sembra più dolce, vero Mizuki?- chiese Sango, sogghignando.

-Si, poi lui è il mio moroso e quando sarò grande, lo sposerò!-

Miroku a quell’affermazione, sputò il sakè e poi iniziò a piangere senza ritegno, mugugnando su quanto i figli crescessero in fretta, facendo ridere Sango di cuore.

Mentre la vita dei coniugi Mashimoto proseguiva tranquilla, in un’altra accogliente capanna, un mezzo demone dalla chioma albina stava aiutando la sua consorte ad alzarsi. All’ottavo mese di gravidanza, Kagome riusciva malapena a muoversi, soprattutto a causa dell’enorme quantità di chili presi. La miko ormai ne era convinta: erano due gemelli e sperava fossero delle femmine. Anche se era sicura che Inuyasha sarebbe diventato veramente geloso di loro e avrebbe allontanato con il terrore qualunque futuro ragazzo.

La miko era molto maturata in quei tre lunghi passati nell’epoca Sengoku. Faceva ancora da pendolare con la sua epoca, soprattutto per sua madre, orgogliosa di diventare nonna. Quando tornava nel suo tempo sentiva sempre una brutta fitta al cuore. Rossana la sua grande amica e famosa cantante della sua epoca, non poteva tornare mai più. Era impossibile per due motivi: primo in tre anni di vita Rossana non era cambiata di una virgola e dimostrava ancora diciotto anni, secondo nella sua epoca l’avevano ormai data per deceduta, tesi avvallata dal suo manager,ormai a conoscenza di tutto. Molti fans, anche dopo tre anni, continuavano il pellegrinaggio verso il tempio della famiglia della miko per rendere omaggio al monumento funebre della star. Kagome, nonostante sapesse la verità, non poteva fare a meno di sentirsi sempre triste quando vedeva la lapide dell’amica, perché nonostante fosse viva e felice, una parte di lei era davvero morta. Era sempre la sua amica Rossana, ma molto meno fragile ed emotiva. Aveva perso qualcuna delle sue peculiari caratteristiche umane. Per esempio, se Sasuke la faceva imbestialire, non gridava più come in passato, ma si limitava a fissarlo truce fino a quando il bambino non si profondeva in scuse accorate, con le lacrime agli occhi. I due maschietti di casa Tashio erano molto più terrorizzati dallo sguardo della madre che dalla spada del padre. Era ormai un anno che non li vedeva. Chissà come si erano fatti belli e grandi i due piccoli diavoli, che si divertivano sempre un mondo a torturare il loro zio, probabilmente su indicazione di Sesshomaru stesso che, anche se lo nascondeva bene, godeva un mondo nel vedere il piccolo Sasuke tirare le orecchie del fratellastro. Li avrebbe rivisti solo alla festa per le sue bambine…eh si ne era sempre più convinta..erano sicuramente due femmine.

 

 

 

-Piccolo diavolo dai capelli neri, fermati immediatamente!- la povera governante ogni santo giorno doveva combattere contro quella peste di due anni che rispondeva al nome di Sasuke No Tashio. I capelli neri come le ali di corvo e gli occhi ambrati, lo rendeva un bambino davvero bello, se non fosse per quel caratteraccio che si ritrovava. Era simile alla madre nell’aspetto fisico, ma il carattere era sicuramente quello di Sesshomaru. Infatti era freddo, scostante e si lasciava difficilmente andare a gesti di affetto.

-Sasuke, piantala e vieni a vestirti- lo esortò il fratello maggiore. Itachi, talmente calmo e serio da dimostrare almeno dieci volte i suoi tre anni, era un caso a parte. Ancora nessuno capiva a chi dei genitori assomigliasse. Aveva i capelli di un nero particolare, tendente al grigio, ma la cosa particolare erano i suoi occhi, che mutavano colore in base all’umore.I lineamenti era pressoché perfetti e qualche servo mormorava che assomigliasse in modo impressionante al defunto nonno. I suoi occhi, il cui colore variava dall’azzurro dei cieli al giallo dell’oro, in quel momento erano profondi e neri, segno che le grida della governante e gli strilli del fratello lo stavano infastidendo.

 Come Sasuke del resto, il piccolo Itachi era veramente sveglio per la sua età. Sapeva già scrivere il suo nome, leggeva brevi frasi scritte dalla madre, sapeva contare, ma la cosa più sbalorditiva erano i discorsi maturi che faceva.

-Se non ti vesti, la mamma si arrabbierà, ti guarderà male, piangerai e nessuno di noi due si allenerà con papà per punizione. Quindi vestiti e fai silenzio, scoiattolo!-

-Tsk. Va bene donnola dei miei stivali. Ora mi vesto e usciamo-

Sasuke nonostante la sua indole ribelle aveva solo due anni, ma come il fratello aveva abilità incredibili. Se Itachi era molto intelligente, Sasuke era il più forte fisicamente. A soli due anni sapeva già combattere molto bene, rendendo ancora più orgoglioso il padre. Ovviamente Sesshomaru era orgoglioso di entrambi i due figli donategli da Rossana, ma non lo avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura dinnanzi a loro. Sapeva bene che Itachi, il primo nella linea di successione, sarebbe stato un regnante perfetto, data la sua intelligenza e pazienza, mentre Sasuke sarebbe sicuramente diventato un grande combattente e condottiero.

 

Mentre Sasuke indossava le scarpe per combattere, la presenza inquietante della madre giunse alle sue spalle. Sesshomaru poteva capire bene il figlio minore. La sua amata quando era arrabbiata faceva paura sul serio. Lui e Sasuke erano freddi di natura, mentre Itachi e Rossana erano molto più affettuosi e bonari, ma quando quei due si arrabbiavano erano dolori per tutti. Il loro sguardo era in grado di pietrificare e terrificare qualsiasi malcapitato avesse causato la loro ira.

-Dove credi di andare, Sasuke? Credi che io non abbia visto la faccia sconvolta della povera Chiyo?Hai di nuovo disubbidito?-.

Il piccolo Sasuke cercava di nascondersi dietro la gamba destra del padre.

-Mi dispiace, madre. Non succederà più!-

Stessa scena tutte le mattine. Lei lo sgridava, lui si scusava e lei s’infuriava ancora di più.

-Lo dici tutti i giorni, piccolo scoiattolo impertinente e maleducato! Ma adesso basta! Finisci diritto in punizione per due settimane. Niente allenamenti, ne libri, né altro! Così Itachi diventerà un genio e tu rimarrai uno stupido!-.

Sasuke aveva, come da copione, iniziato a piangere, tirando su con il naso e cercando di assumere un’aria da cucciolo innocente e colpevole. Di solito funzionava, ma quella mattina Rossana fu irremovibile. Il piccolo allora si tolse le scarpe e con passo funebre si diresse verso la sua stanza, borbottando frasi sconnesse su una donnola antipatica e ruffiana. Rossana lo sentì benissimo e pensò bene di rincarare la dose aggiungendo altri tre giorni alla punizione, facendo così tacere ogni borbottio.

Itachi intanto aveva ben pensato di nascondersi dietro alla poltrona su cui poco prima era seduto, cercando di leggere una nuova frase.

-Esci di lì, Itachi. So che sta volta non c’entri niente. La governante mi ha spiegato tutto-.

Il piccolo uscì dal suo rifugio e si avvicinò titubante alla madre, senza avere il coraggio di guardarla negli occhi.

-Alza lo sguardo. Sei o no un Tashio?-

Il moro allora la guardò. I suoi enigmatici occhi erano ora di un bel rosso caldo, segno che era felice, nonostante la sfuriata di sua madre. Felice perché lei gli stava sorridendo, in quel modo speciale che tanto amavano, sia lui che Sasuke.Il sorriso che lei gli donava quando facevano qualcosa di buono.

Sesshomaru era rimasto in disparte. A suo avviso la punizione era stata troppo pesante, ma purtroppo quando si parlava di Sasuke o Itachi, lui perdeva la sua razionalità. Amava quei piccoli demoni almeno quanto Rossana.

Stramente anche sua madre, nonché nonna dei piccoli, sembrava sopportarne la presenza. Il suo preferito, e non esitava a ostentare la sua palese preferenza, era Itachi, data la sua natura calma, paziente, ma soprattutto per la sua intelligenza sopraffina che la faceva ben sperare per il futuro del regno. Dopotutto quella ex-nigen aveva dato una degna prole a suo figlio. Quei due avrebbero fatto grandi cose in futuro, ne era certa. Ovviamente se non avessero frequentato tanto spesso nigen e mezzo demoni sarebbe stato meglio, ma purtroppo gli ‘amici’ di quella donna erano tutti di natura disdicevole. Così diceva ogni tanto la madre, rivolta la figlio.

 

-Hai qualcosa da dire, Sesshomaru?- gli chiese con un sopracciglio alzato Rossana

-No!- disse il demone per poi voltarsi –andiamo, Itachi-.

Mentre padre e figlio si allontanavano Rossana gli urlò:

-Ricordati che domani andremo da tuo fratello!-

Sesshomaru non diede nessun segno di aver capito, ma Rossana sapeva che era così.

Nella terra dell’est,intanto, un demone orso di nostra conoscenza era in trepidante attesa

 

-Hitoshi- sama è il momento- una governante piccola e minuta era entrata trafelata nel salotto di casa – la signora Sakura sta per partorire!-

Il vecchio demone orso si alzò di scatto, e con una notevole agilità, giunse in un batter d’occhio al fianco del figlio, cinereo in volto, appostato davanti alla camera della sua consorte, da cui provenivano grida di dolore.

-Avanti figlio mio. E’ normale per una donna urlare così in certi momenti!- lo rincuorò il padre appoggiando una grande mano, sulla spalla tornita del figlio.

 

I minuti scorrevano inesorabili e le grida di Sakura furono sostituite dal pianto di un neonato: il primogenito di Darius e Sakura era finalmente nato. Era una bella bambina con i pochi capelli di un verde scuro. Era bella paffuta e la madre sorrideva felice mentre la stringeva a sè per la prima volta. E fu allora che Hitoshi scoppiò a piangere senza ritegno. Sakura aveva dato alla bambina il nome della defunta nonna paterna: Asako.

 

I mesi passavano inesorabili tra litigi, punizioni e segni di affetto. Itachi diventava ogni giorno sempre più sveglio, mentre Sasuke inventava sempre nuovi modi per far infuriare la madre e far scappare le governanti.

Una mattina i regnanti attendevano i loro piccoli demoni davanti alla carrozza.

-Sasuke! Datti una mossa o ti lasciamo qui! Le bambine di Kagome non aspetteranno di certo te!- urlò Rossana all’indirizzo del minore.

-arrivo mamma! Solo un attimo!-

Il piccolo di casa Tashio, stava trafficando con uno zaino in cui di solito ci ficcava il numero maggiore di giochi che riusciva a portare con le sue forze. A differenza sua, da bravo ruffiano come lo descriveva sempre, Itachi pensò bene di portare dei libri.

-Guarda che io non ti presterò nessun gioco-

-Chissene, io leggerò, come vuole la nonna!-

-Ruffiano- borbottò Sasuke.

Mentre continuavano a battibeccare giunsero alla carrozza, dove uno sguardo truce di Rossana li fece tacere e accomodare, senza proferir verbo.

 

 

 

A Minokoto intanto Kagome stava allattando le due bimbe, nate da poco più di un mese: Kaede e Kikyo. Decise, in accordo con Inuyasha, di chiamarle come le due grandi donne che aveva conosciuto nel Sengoku e che erano scomparse. La vecchia Kaede era morta dopo la prima gravidanza di Sango, per problemi al cuore, lasciando un grande vuoto. Ma la miko non voleva lasciarsi andare a tristi ricordi e infatti sorrise felice, mentre Inuyasha prendeva Kikyo addormentata e sazia per adagiarla sul lettino.

 

Mentre sia i coniugi Tashio che i Mashimoto erano riuniti nella loro intimità famigliare sentirono lo sferragliare di carrozze. I loro primi ospiti erano arrivati.

Sentirono il pianto accorato di una piccola. Kagome sperava fossero Rossana e Sesshomaru, ma erano nientedimeno che Ayame e Koga. I due demoni lupo si erano uniti in matrimonio poco tempo dopo la fine della guerra e pochi mesi prima del loro arrivo a casa Tashio, Ayame aveva dato alla luce Akemi, una bimba deliziosa, dai capelli ramati.

-Su piccola, ora la mamma ti da la pappa- stava dicendo Koga zuccheroso

-Oddio lupo rognoso, mi farai venire il diabete- esordì Inuyasha con Kaede in braccio, per fare il ruttino.

-Senti chi parla! Botolo ringhioso tu sta facendo digerire tua figlia…-.

I due si guardarono per poi scoppiare a ridere, da veri amici quali erano.

-Siamo proprio ridotti male, lupastro. Incastrati da due marmocchie!-.

-Si ma guarda là –gli disse il demone lupo indicando la carrozze bianca in lontananza – arriva chi è messo sicuramente peggio-.

 

La carrozza bianca portò con sé una raggiante Sakura e un distrutto Darius. Purtroppo, come spiegò il demone orso, la piccola dormiva poco la notte e lui, troppo innamorato di lei, si alzava ogni qual volta piangesse, respingendo anche le proposte di Sakura di accudirla. Darius si era innamorato della piccola, subito dopo averla stretta tra le braccia, avvolta nell’asciugamano con cui l’avevano avvolta dopo il primo bagnetto e non riusciva a staccarsi da lei quando era a casa. Ovviamente adorava e amava anche Sakura, che riempiva di attenzioni, grato per il bellissimo dono.

 

Sango e Miroku giunsero a casa Tashio con le due pesti.  Mizuki, sapendo dell’arrivo di Itachi, ci aveva messo una vita a scegliere il kimono da indossare. Ne aveva scelto uno bianco come la neve dai ricami argentati. I capelli corvini erano allacciati sopra la nuca. Quella bambina era davvero meravigliosa. La più piccola di casa Mashimoto invece, giaceva addormentata tra le braccia del padre, che sorrideva ebete guardando la sua bimba. Miroku ogni tanto si lasciava ancora andare a qualche comportamento libertino con le ragazze del villaggio, ma poi il pensiero delle sue tre donne lo faceva desistere dai suoi comportamenti. Amava la sua famiglia. Ed era estremamente felice di avere al fianco Sango.

 

Alcuni schiamazzi fecero voltare il nutrito gruppo di persone di fronte a casa Tashio. Rin e Shippo stavano correndo verso la capanna. La non più bambina Rin si era trasformata in una bella ragazza di tredici anni, con lunghi capelli corvini legati in una mezza coda e due grandi occhi cioccolato,e il piccolo Shippo era cresciuto sia in età, era coetaneo di Rin, sia in fascino. Aveva perso un po’ dei lineamenti da cucciolo e ora, era in grado di avere una forma umana completa: quindi niente più coda né zampette da volpe. I suoi occhi verdi e i suoi capelli ramati, ormai cresciuti e legati in una coda, facevano sospirare parecchie ragazzine del villaggio, ma i suoi amici sapevano che lui non aveva occhi che per la protetta del Re: Rin per l’appunto.

 

 

Mentre tutti si salutavano e facevano i complimenti alle neo-mamme, una carrozza nera e argento fece la sua apparizione al limitare del villaggio. Il re e la regina erano arrivati.

 

Mentre Sesshomaru smontava dalla carrozza con la sua estrema grazia, un proiettile nero giunse in un lampo di fronte a Inuyasha. Il piccolo Sasuke era pronto a torturare lo zio, ma i suoi piani furono bloccati dalla vista della bimba in braccio a Koga.

-lei chi è?- chiese il piccolo scoiattolo, non avendo mai visto la bimba, al demone lupo.

-Lei è la mia bambina, Akemi-.

-E’ bella-.

-Grazie- rispose Ayame, incuriosita da quel bambino, così piccolo e così carino –anche tu sei un bel bambino-.

-Ho deciso!- proruppe Sasuke, attirando su di sé gli sguardi di tutti, compreso quello preoccupato di sua madre – io sposerò Akemi quando sarò grande!-

Tutti i presenti ammutolirono. Koga lo guardava con la bocca e gli occhi spalancati. Quel marmocchio aveva appena detto che Akemi sarebbe diventata sua moglie? Lo guardò bene e il suo sguardo deciso, così simile a quello di Sesshomaru, lo fece scoppiare a ridere.

-Sai, non mi dispiacerebbe avere te, piccola peste, come genero!-

Rossana tirò un sospiro di sollievo e rimase stupita quando Sasuke, con una dolcezza mai vista, si sedette vicino a Koga per osservare la bimba. Questa, appena si svegliò lo guardò e, sotto lo sguardo stranito di Koga, sorrise a Sasuke.

-Ehi marmocchio! Tu le piaci! È il suo primo sorriso!-

 

Mentre Sasuke sorrideva gioioso, Itachi si era appartato sotto un albero ed era già intento a leggere il libro che si era portato, quando Mizuki gli si avvicinò.

Il ragazzo dagli strani occhi sollevò il suo sguardo enigmatico verso la sua amica.

-Ciao Itachi-san-.

-Ciao Mizuki-san-.

-Posso sedermi?-

-Certo. Però aspetta- il bimbo tirò fuori un fazzoletto pulito dalla tasca e lo adagiò sul terreno accanto a sé. La bimba lo guardò strana e lui le disse sorridendo –altrimenti ti sporcherai il kimono che indossi e che ti sta bene-.

Mizuki arrossì fino alla punta dei capelli e si sedette al fianco di quel bambino, senza vedere che i suoi occhi erano di un bel rosso profondo, segno della sua contentezza.

 

 

-Ehi Rossana!- esordì Inuyasha – quand’è che ci darete una bella femmina? Quei due marmocchi sono fin troppo simili al padre! Voglio vedere una piccola Rossana che li tiene d’occhio!-.

Rossana rise guardando la faccia di Sesshomaru. Il demone albino voleva sì un altro figlio dalla consorte, ma preferiva di gran lunga un maschio. Se avesse avuto una bimba, sarebbe stato talmente protettivo che nessuno l’avrebbe potuta toccare. Guardò la sua compagna e vide che il suo sguardo era rivolto al ventre. E capì. Il suo timore era fondato. Rossana aspetta il terzo.

-Credo che ben presto ci sarà un altro arrivo oltre a quello di Sango- sussurrò la ex-nigen. Tutti la guardarono, prima di congratularsi con lei e con Sesshomaru.

 

 

E così, mentre il piccolo Itachi insegnava a leggere a Mizuki, Sasuke accarezzava delicatamente la fronte di Akemi sotto gli sguardi dolci di Ayame e Koga, Miroku e Sesshomaru accarezzavano i ventri pieni di amore delle compagne, Kagome sorrideva a Inuyasha mentre Kaede gli tirava una ciocca di capelli e Shippo donava un giglio bianco a Rin, Rossana si ricordò di aver scritto una canzone proprio per quel momento.

La ex Idol prese la chitarra nella carrozza e mentre i suoi due figli,Itachi mano nella mano con Mizuki, innamorati della voce della madre, la raggiungevano, iniziò a pizzicare le corde della chitarra:

 


Waking up I see that everything is ok
The first time in my life and now it’s so great
Slowing down I look around and I am so amazed
I think about the little things that make life great
I wouldn’t change a thing about it
This is the best feelingThis innocence is brilliant, I hope that it will stay
This moment is perfect, please don’t go away, I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

I found a place so safe, not a single tear
The first time in my life and now it’s so clear
Feel calm I belong, I’m so happy here
It’s so strong and now I let myself be sincere
I wouldn’t change a thing about it
This is the best feeling

This innocence is brilliant, I hope that it will stay
This moment is perfect, please don’t go away, I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

It’s the state of bliss you think you’re dreaming
It’s the happiness inside that you’re feeling
It’s so beautiful it makes you wanna cry

It’s the state of bliss you think you’re dreaming
It’s the happiness inside that you’re feeling
It’s so beautiful it makes you wanna cry

It’s so beautiful it makes you want to cry

This innocence is brilliant, it makes you want to cry
This innocence is brilliance, please don’t go away
Cause I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

This innocence is brilliant, I hope that it will stay
This moment is perfect, please don’t go away, I need you now
And I’ll hold on to it, don’t you let it pass you by

 

Finita la canzone tutti guardarono Rossana. La sua voce era sempre la stessa. La stessa voce melodiosa che aveva fatto capitolare il freddo principe dei demoni. Lo stesso che la stava baciando di fronte a tutti, mentre Sasuke esordiva con un ‘ma che schifo’ suscitando l’ilarità generale.

 

La giornata trascorse piacevolmente tra i ricordi di tutti, fino a quando il tramonto non lasciò spazio alla notte e mille lucciole si alzarono dal prato in cui avevano preparato il tavolo per il banchetto serale, facendo sorridere tutti.

 

-Sesshomaru?- lo chiamò la ragazza, mentre lui la abbracciava da dietro

-Si, Rossana?-

-Sai che ti amo più della mia vita?-

-Certo, e tu sai che per me è lo stesso?-

-Si, ma è piacevole sentirselo dire!-

La donna si voltò verso di lui e si baciarono ancora, mentre Sasuke da lontano urlava:

-Ehi sono troppo piccolo per queste cose, genitori senza pudore!-

Ma dove diavolo trovava quei vocabolari quel piccolo demone dai capelli neri?

 

 

La vita di tutti proseguiva serena e felice da quella sera. Grazie alla vicinanza Kagome, Rossana e Sango si vedevano spesso ed erano raggiunte molte volte da Sakura e Ayame.

Finalmente Rossana era felice.

Finalmente era a casa.

Finalmente era completa.

 

 

 

FINE

 

 

 

Spero che quest’ultimo capitolo sia stato soddisfacente per tutti coloro che mi hanno sempre seguito.In particolare devo ringraziare Marrion, Sara_sessho, Dragona, Dark Angel (contenta che ti sia passata l’arrabbiatura),Elfosnape, Riza_Hawkeye, GiulyRedRose, Sweetnigthmares, The_girl_that_punk, Nicole221095, crisan, razieletta95, bennirobin, Earandir e Kira kira 90, che sono coloro che bene o male mi hanno sempre lasciato una recensione, chi tante (come la mia adorata marrion, sempre presente dal primo capitolo) chi solo una, facendomi comunque felice!!!!

 

Ringrazio anche chi ha messo la Idol nel Sengoku tra le preferite

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Grazie infinite a tutti….anche alle quasi 2400 persone che hanno letto la fic....mettere la spunta su conclusa a questa fic mi fa diventare un po' triste perchè è stata la prima...sono commossa dal vostro affetto…spero che seguirete il mio futuro lavoro nel fandom di naruto (da cui ho preso spunto per i nomi dei figli di Rossana…i fratelli Uchiha  versione demoni. Per chi non seguisse naruto, informo che il nome Itachi significa davvero donnola mentre Sasuke, scoiattolo.) e anche la fic su beyblade….Arigatou!!!!

 

La canzone dell’ultimo capitolo è Innocence  di Avril Lavigne

Traduzione

 

Svegliandomi vedo che tutto va bene
la prima volta nella mia vita e adesso è tutto così bello
rallento, mi guardo attorno e sono così meravigliata
penso alle piccole cose che rendono grande la vita
non cambierei niente, e questa è la migliore sensazione

questa innocenza è brillante, spero che durerà
questo momento è perfetto, per favore non andare via
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero?

ho trovato un posto così sicuro, nemmeno una lacrima
la prima volta nella mia vita e adesso è così chiaro
mi sento calma, so di appartenere a questo posto
e sono felice qui, è così forte (questa sensazione)
e adesso sarò sincera: non cambierei niente,
e questa è la migliore sensazione

questa innocenza è brillante, spero che durerà
questo momento è perfetto, per favore non andare via
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero?

è lo stato di beatitudine che pensi di star sognando
è la felicità dentro quella che stai sentendo
è così bello che ti fa venir voglia di piangere (x2)

è così bello che ti fa venir voglia di piangere

questa innocenza è brillante, spero che durerà
questo momento è perfetto, per favore non andare via
ho bisogno di te adesso e terrò stretto questo amore
non permetterai che questo amore ti sorpassi vero? (x2)

 


 Elenasama

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