Pensieri sui prìncipi

di Xion92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri di Aqua su Kairi ***
Capitolo 2: *** Pensieri di Mog su Kazi ***



Capitolo 1
*** Pensieri di Aqua su Kairi ***


Ciao a tutti! Sono tornata! Ormai sono partita con lo scrivere, non mi ferma più nessuno!
Ok, scherzi a parte, terminata la mia prima fanfiction, visto che è quasi un anno che la scrivo e mi sono affezionata tantissimo ai vari personaggi, ho deciso di scrivere uno spinoff in cui i vari personaggi secondari della storia hanno dei pensieri e riflessioni sui loro due principi (Kairi e Kazi). A volte sarà una song-fic, ma se in certi casi le canzone adatte non le trovo, scriverò i capitoli senza canzoni. Intanto, se volete, mandatemi anche le vostre idee sull'altro spinoff che voglio scrivere (su cose secondarie che non ho raccontato nella storia principale. Accetto tutte le idee, poi le rielaboro io).
Questo è il primo capitolo, e sono i pensieri di Aqua su sua sorella Kairi (chiaramente, è l'Aqua della mia fanfiction, non quella di KHBbS, che non ha nulla a che fare con Kairi).
La canzone è "il canto di Kengah", del cartone "storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare" (canzone stupenda ...)



Pensieri di Aqua su Kairi

Un volo breve ma bello questa vita mia,
ma nessun rimpianto si porta via.
Queste mie ali contro il cielo blu,
oh, niente era più bello che volar lassù.

Lo sento ancora … il profumo della mia casa … le corse libere coi miei amici … i combattimenti frenetici … il tornare dalla famiglia dopo lunghe settimane di assenza …
Questa era la mia vita. Da quando sono stata in grado di reggermi sulle gambe, questo è stato il mio modo di vivere. La mia vita ha visto la fine a 17 anni. Sono stata insieme ai miei compagni per poco, lo so. Ma in questi anni, ho esplorato molti mondi sconosciuti, ho fatto esperienze, sono maturata. La mia amicizia con Terra, Ven e Kazi non la scorderò mai.
La mia vita è stata corta, ma intensa. Se potessi tornare indietro, ripeterei tutte le cose che ho fatto, dalla prima all’ultima. Ma di una cosa sola mi rammarico …


Ma sono triste perché
Perché io non ci sarò con te.
Tu mi cercherai …
E io non ci sarò per te …

Una delle cose più belle che mi sono capitate è di essere diventata tua sorella. Oh, non dimenticherò mai quando ti ho vista la prima volta. Così piccola, ma già incantevole e amabile. Io ti volevo bene, e tu ne volevi a me. Purtroppo sei sparita da casa. Per colpa di Xehanort, lo so. E io me ne sono dovuta andare per sempre.
Per questo sono triste. Io sono morta, tu invece la tua vita la stai continuando. E io, questa vita, non potrò condividerla e viverla con te. So anche che tu non ricordi nulla di me … certo, gli altri ti hanno parlato di me, ma se tu ora sai che sono tua sorella, lo sai solo per sentito dire: lo sai perché te lo ha detto qualcun altro, non perché lo senti nel tuo cuore.
Ma in fondo, io lo sento che hai bisogno di me, anche se sei ora l’erede di nostro padre, anche se sei a capo di un regno; ti ho vista quando hai scoperto di essere incinta: hai avuto paura, hai pianto, sei stata male, è stato terribile per te … e io non c’ero lì con te, non ho potuto proteggerti e rassicurarti, come invece ti avevo promesso … mi maledico per questo, e posso solo dirti che mi dispiace, sorella mia.


Ti prego che amici veri ti aiutino
Fino a che sarai un po’ cresciuta tu
Perché se io non posso più
Volerai tu … volerai tu …

Io con te non ci sarò mai più, ma non sei rimasta sola. Hai tanti amici, lo so. Hai tutta la gente del nostro regno, hai Aerith, Yuffie, Cloud, Merlino, e tutti i tuoi sudditi. Loro saranno con te. Loro ti aiuteranno al posto mio. Non sei sola, non essere triste. Ora sei quasi una donna. Sei in grado di cavartela benissimo anche senza di me.
Devo ammettere, però, che un po’ ti invidio: entrambe ci siamo staccate da nostro padre e entrambe abbiamo provato a volare. Tu ci sei riuscita egregiamente, hai spiccato il volo, hai lasciato il nido, e ti stai librando nel cielo come un cigno. Ora sei una ragazza, non sei più una bambina, la tua vita la stai vivendo, stai volando.
Io, che sono la sorella maggiore, invece non ci sono riuscita: ho cercato di aprirti la strada, ho provato a darti l’esempio, ma il mio volo non è andato oltre il balzo di un tacchino. Sono stata stroncata nel fiore degli anni, quando avevo appena cominciato ad assaporare la vita nella sua pienezza. Non sono riuscita a stare al passo con te … per questo ti invidio, e ti ammiro.
Ti è appena nato un figlio, il primo. Lo osservo attentamente. Mi piace. È molto bello, Kairi, sei stata brava. Ma allora mi viene da pensare: forse io non sono sparita del tutto; anche se sono morta, i miei geni, la mia presenza saranno sempre presenti nei nostri discendenti. A cominciare da quel bambino, che ha i miei occhi. Allora, Kairi, forse la mia vita è servita, in fondo, a qualcosa. Forse non sono stata abbattuta nel momento del decollo … forse un piccolo volo sono riuscita a spiccarlo anch’io …


è la mia prima songfic, se non è all'altezza non stupitevi. A me sembra però che sia venuta abbastanza bene ... Ditemi voi! (se vi va, ditemi su chi volete che scriva il prossimo capitolo)

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Capitolo 2
*** Pensieri di Mog su Kazi ***


Ecco qui un nuovo capitolo! Ringrazio moltissimo i due che hanno recensito, in particolare Cipotta91 mi fa arrossire tutte le volte che commenta.^///^ Non credevo di essere capace addirittura di emozionare le persone con una fanfiction... Buono a sapersi.
Questo capitolo qui è sull'eterna e strana amicizia fra Kazi e il suo moguri. Chiaramente è Mog a parlare del suo caro amico. La canzone è "Un caro amico come te" di Sting (commovente, a mio parere.) Ditemi se ho fatto un buon lavoro!

Pensieri di Mog su Kazi

Nella calma della notte
Quando il cielo è illuminato
Ed il giorno è un po’ stanco
Vuoi parlare del passato

Che bella sera, al Radiant Garden. È una notte limpida; tutte le stelle sono visibili. In questi momenti, quando il regno dorme, mi viene da ripensare al passato, ai momenti che tu e io abbiamo passato insieme.

Ho scoperto sai
Dov’è che sbaglio
Ti puoi confondere, lo so.
Tu hai creduto in me
Io ho capito che
Non importa avere tutto
Un dettaglio è più importante
E per questo va protetto
Le illusioni sono tante

Kazi, mi ricordo quando ti ho visto per la prima volta: per me eri solo un mocciosetto che strillava. Per me non eri niente, eri un neonato come tanti altri neonati. Solo il tuo stato di principino ti elevava un po’ al di sopra degli altri, ma nient’altro. E prima di questo, ti ho anche odiato: tua madre, prima che nascessi, a causa tua è stata malissimo. Era triste e molto abbattuta. Io ero molto addolorato per lei, guardavo il suo ventre crescere con odio e rancore: come ti permettevi di far soffrire la nostra principessa in questo modo? Lei non aveva nessuna colpa, non ti aveva mai voluto. Perché dovevi farla soffrire così? Solo ora mi sono accorto di quanto avevo sbagliato. E anche dopo che sei nato, dopo che ho imparato a conoscerti un po’ meglio, non mi garbavi molto. Eri troppo vivace per il mio carattere tranquillo. Troppo ribelle. Non mi piacevi. Mi occupavo di te solo perché me lo aveva chiesto tua madre. Ma adesso, adesso non ti cambierei, non voglio che il tuo carattere cambi. Mi piaci adesso, esattamente come sei. È questo che è veramente importante.

Ma tu sei al mio fianco
Il mondo intorno a me è confuso
Ma con la fede tua ritroverò la mia

Da quando sei diventato un bambino indipendente, sei sempre stato con me. Ti avevo sempre tra i piedi, non sono mai riuscito a staccarti da me. Non credere che io non abbia avuto i miei momenti di debolezza. A causa tua, ho sofferto moltissimo anch’io. Per esempio quel giorno che sei scomparso. Tutti si disperavano, io mi sono disperato, ma forse sono stato l’unico ad avere una fede di fondo che mi diceva che non eri morto. Ci ho creduto fino all’ultimo momento, e questo mi ha dato ragione.

Nel cielo immagini di stelle
Costellazioni come te e me
Provare forse è follia
Potremmo perderci o volare via
Siamo tu ed io nella notte
È questione di fortuna se
La vita ha dato a me
Un caro amico come te

Quando osservo il cielo chiaro di stelle del nostro regno, vedo sempre noi due. Facciamo le cose che ci piacciono di più: ci rincorriamo, giochiamo, lottiamo. In questo buio, in questa notte, penso: sono stato proprio fortunato ad averti conosciuto. Un amico come te non si trova ovunque: è stata solo fortuna la mia, è stato un caso, come è stata un caso la tua nascita. Tua madre non ti aveva voluto. Nemmeno io ti avevo voluto, nessuno di noi ti aveva voluto. Ora invece siamo grandi amici.

Non sono più lo stesso e so perché
La Terra gira anche senza me
Sei tu che mi hai mostrato
Un mondo molto duro
Credevo fosse giusto
Ma io non ero mai sicuro
E ti ho visto come per magia
Con l’universo che se ne andava via
Ma ciò che resta in me
È un amico come te

Mi ricordo quello che tua madre mi ha detto una volta: “Mog, ti ringrazio per aiutarmi a crescere mio figlio.” Ma sono davvero solo io a farti crescere? Non credo. Anche tu, involontariamente e passivamente, hai fatto crescere me. Mi confronto come sono ora con quello che ero alcuni anni fa, e non mi riconosco. Allora non ero capace di giocare, di ridere per una sciocchezza, ero un tipo molto serio e pacato. Tu mi hai passato un po’ del tuo carattere. E adesso, se qualcuno ci dice che siamo uguali, lo prendo come un complimento. E devo dire che mi piaccio di più ora, rispetto a quello che ero prima. È proprio vero che gli amici, quelli veri, ti trasformano in una persona migliore.

Nel cielo immagini di stelle
Costellazioni come te e me
Decidi tu quale vuoi essere
Non so se ridere o piangere
Come le immagini nel cielo
Staremo insieme sulla stessa via
Non sai che cosa mai ci riunirà
Fin quando un nuovo giorno nascerà

Le cose stanno cambiando qui. Hai ritrovato tuo padre. Sono contento per te, oltre che orgoglioso per aver riportato la pace nell’universo. Ora c’è Sora qui. Lui starà con te, lui ti insegnerà e ti istruirà alla vita, perché è tuo padre. Io ero solo un suo sostituto. Il mio compito era stare con te perché lui non c’era e tua madre non aveva tempo per te. Ora non sono più necessario. So quando è il momento di farmi da parte. Invidio molto tuo padre. Ho una specie di senso di possesso nei tuoi confronti, ti avrei voluto tutto per me, permettevo solo a tua madre di dividerti con me. Ora invece devo cedere il posto a questo ragazzo che ho visto sì e no due volte. Ma è giusto. Io non sono tuo padre. Tuo padre è lui. Ma anche se adesso sarò meno presente nella tua vita, questa straordinaria amicizia mi rimarrà per sempre nel cuore. Nel buio della notte eterna, la via in cui cammineremo sarà la stessa.

Ma se avessi un’altra opportunità
Non farei storie e tu lo sai
Chi manderei però
In un cielo di angeli
Se non due amici come noi?

Quanto tempo è passato? Molti anni. Moltissimi. Sei grande ormai. Hai 15 anni. E ti osservo col tuo mantello nuovo, mentre insieme a tua madre, scruti fiero il tuo regno dall’alto, e io accetto con amarezza il fatto che d’ora in poi avrai ancora meno bisogno di me. Ora sei un capo, una guida. Nella tua vita ora sarò ancora meno presente. Non riuscirei ad accompagnarti ovunque come una volta, comunque. Sono vecchio, ormai. Ignoro le grida emozionate dei tuoi fratelli. Per me loro non sono mai stati, e non saranno mai, come te. In questi anni, però, il nostro rapporto è continuato, e tu mi hai fatto capire come invecchiare nella maniera giusta. Ho passato una bella vita qui nel Radiant Garden, insieme a te. Non so se ci sarò ancora quando sarai più grande e avrai il tuo regno al massimo splendore, ma non importa. Quello che conta per me è la nostra amicizia e le avventure che abbiamo vissuto insieme.
E dopo averti visto fissare imperturbabile e speranzoso il cielo, alla ricerca di un segno, non posso che dirti: “Buona fortuna, cara peste, caro principe.”


E adesso ... su chi posso scrivere? Devo pensarci. Ah, faccio notare che l'altra fanfiction ho cominciato a scriverla, ma devo raccogliere un po' le idee. Buona Domenica a tutti! (-25 alla fine della scuola!! Ok, non c'entra niente, ma DOVEVO dirlo!)

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