Learn to be lonely

di sydney bristow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Car crash ***
Capitolo 2: *** Temptations ***
Capitolo 3: *** Vuoi che ti parli un po' di me? ***
Capitolo 4: *** Complicazioni pelose ***
Capitolo 5: *** impasse ***
Capitolo 6: *** Svegliati, idiota! ***
Capitolo 7: *** Fortress of Tears ***
Capitolo 8: *** I love shopping con Alice ***
Capitolo 9: *** Convalescenza ***
Capitolo 10: *** Non lo so ***
Capitolo 11: *** Vampire's fanfic ***
Capitolo 12: *** Arancia emo ***
Capitolo 13: *** conato ***
Capitolo 14: *** Una notte ***
Capitolo 15: *** midnight sun ***
Capitolo 16: *** Mannaggia al sole! ***
Capitolo 17: *** Sistem of a down ***
Capitolo 18: *** Errors are not options ***
Capitolo 19: *** la sfiga, pozzo senza fondo ***
Capitolo 20: *** Now you know ***
Capitolo 21: *** It's the fear ***
Capitolo 22: *** Rose ***
Capitolo 23: *** Let it snow ***
Capitolo 24: *** Jacksonville ***
Capitolo 25: *** Andarla a prendere ***
Capitolo 26: *** Florida non tanto florida ***
Capitolo 27: *** Mission impossible ***
Capitolo 28: *** My EVIL PLAN ***
Capitolo 29: *** This place is not a home ***
Capitolo 30: *** 23 dicembre ***



Capitolo 1
*** Car crash ***


Comatose 1                                                          COMATOSE...






                                                                                                   ,,,



                                           ""Non riuscivo a liberarmi dal sospetto strisciante che il motivo dell'assenza di Edward Cullen fossi io.""
                                  Era impossibile, eppure non riuscivo a non temere che fosse proprio così.






BELLA'S POV:


Era più di una settimana che non vedevo Edward Cullen.
E questa era una cosa che mi agitava e, allo stesso tempo, mi rassicurava molto.
Avevo quasi imparato a memoria, se non tutti quanti i nomi, i volti di tutti i miei compagni di scuola.
Impossibile non ricordarsi almeno quelli che mi rompevano le scatole ogni due minuti, chiedendomi cose ad ogni ora.
Capivo perfettamente perchè i Cullen preferivano stare per conto loro.
C'era una di loro, la bionda regina dei ghiacci, che, ogni volta che la incontravo con lo sguardo, mi uccideva.
Ma che le avevo fatto?
-Mah...strani tutti quanti...sarà la mancanza di vitamina D...-
Mi diressi verso il mio poverissimo pick up, quel vecchissimo ammasso di latta arancione.
Toh...Charlie aveva messo le catene alle gomme nuove...
Che strano, mi sentivo quasi commossa: non ero molto abituata che qualcuno si prendesse silenziosamente cura di me.
Con Reneè, o ero io ,oppure Phil, ad occuparsi di certe cose.
Mi chinai a controllarle e fu in quel momento che sentii qualcosa, un rumore un po' strano.
Era un fischio molto acuto, come una frenata, sempre più vicina e inquietante.
Alzai gli occhi, sbigottita.
Vidi parecchie cose contemporaneamente, ma, non essendo un film, niente rallentatore.
Un furgoncino blu di Tyler che sbandava.
Ruotava, impazzita, a causa dell'asfalto ghiacciato e della totale mancanza di catene o gomme adatte.
Stava per schintarsi contro il retro del mio pick-up, pronto a prendermi in pieno.
Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere gli occhi.





EDWARD'S POV:


...


Non stava andando per niente meglio. Erano passati sei giorni, da sei giorni mi nascondevo qui nella desolata Denali.
Persi persino la voglia di scrivere e di pubblicare le mie storie su quel sito di fanfiction, quando la vidi per la prima volta.
Storie...
Quelle di un vampiro, Anthony.
Ovviamente nessuno poteva sapere che non erano cose inventate.
Ma quell'Anthony...ero io...Le storie pubblicate narravano di cose veramente successe.
Era un modo come un altro di alleggerire un po' il peso delle mie azioni, andandolo a raccontare ad ignoti lettori.
Meno male che la sezione dei vampiri non era così tanto visitata, tutti spazientivano per altre cose.
Di questi tempi, quasi nessuno s'interessava di storie su noi succhiasangue.
Credevo che, scappando, mi sarei liberato di lei.
Ma non ero più vicino alla libertà di quanto non fossi la prima volta che avevo colto il suo dannato profumo.
-Uff...-
Poi, lo spezzarsi di un ramoscello, mi riportò al mondo.
Tanya mi aveva seguito.
Ancora.
Torni a casa, vero?
-Non l'ho ancora deciso, ma non posso trattenermi qui.Mi sento esageratamente di troppo...-
Mi osservò giocherellare con un cumuletto di neve.
Problemi con una donna?
-No.-
Sembra che qualcosa ti stia dando la caccia e non ne sarai fuori, almeno finchè non l'affronterai di petto...
Detto questo, sparì nella foresta.
Ah...prima di quell’ora di biologia a Forks,non avevo mai dubitato della mia risolutezza e del mio coraggio.
Ma chi diavolo era quella bambina, per farmi mettere in discussione?
Nessuno...
Sapevo che Alice mi avrebbe visto che tornavo a casa, che l’avrebbe detto agli altri.
Avevo deciso, tornai in casa e, senza pensarci, presi le chiavi della macchina e partii in fretta e furia.
Arrivai a casa e, invece di trovare una scontata accoglienza super-calorosa, mi trovai a fare i conti con un mortorio.
-Ciao.Sei tornato...-
Tutti cercavano di non pensare, o di cercare di nascondermi qualcosa.
Rosalie fu l'unica a risparmiarsi questa farsa, rivolgendomi uno sguardo estremamente triste e dispiaciuto.
Poi, notando che tutti stavano zitti, sbottò.
-E' inutile che glielo nascondiamo, prima o poi dovrà saperlo anche lui!-
Non fecero neanche in tempo ad aprire bocca, che subito visualizzai la cosa che volevano nascondermi.
Una ragazza.
Il furgoncino di Tyler.
Lei.
Si voltò per vedere la morte in faccia.
Un letto d'ospedale.
Una cartella clinica passata in vaglio da mio padre:

Nome: Isabella Marie Swan.
Stato:  comatoso.




 








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Capitolo 2
*** Temptations ***


Cap2 Ed ecco che "la posta di Sydney" diventa...L'Angolo della posta di Alice!!!!!!!!

vannagio: Ringrazio quella molliccia dell'autrice da parte tua!Che dici, ha aggiornato presto?
Felix: secondo me, si.
Alice: vattene, questa è la MIA posta.
Sydney: ma non era la mia????

_newyorker: Gracias, gracias!!!Le storie di Eddy saranno più confessioni di una mente pericolosa, che fanfiction...; )
Edward: mente pericolosa?Senti chi parla...

Toru85: Thanks! Vediamo se ti piace anche questo capitolo, allora!

stellalilly: Grazie di seguire la mia storia!!!
Sydney: ma non era la mia?
Alice: dettagli...

serve: Sapevo che non avresti fatto niente, l'avevo previsto...sono IO che ti tengo d'occhio, ragazza! ^W^
Sydney: si, ci sentiamo su msn...l'angolo della posta è stato messo sotto sequestro...

***********************

Sydney: Passiamo alla fic...Ringrazio tutti quelli che l'hanno messa come preferita, quelli che la seguono e quelli che l'hanno solo letta.
Alice: Si, ok.Hai avuto una riga di spazio, ora puoi anche eclissarti...
Sydney: Vi lascio ad Alice ed alla storia!Ciao!
Alice: Ah!Per ovvie ragioni, i prossimi capitoli saranno solo sotto il POV di Edwardino-fratellino!
Edward: Smettila, Alice-nel-paese-degli-stupefacenti... -_-'



-------Temptations------
The Swan Song

Winter has come for me, can't carry on.
The chains to my life are strong but soon they'll be gone.
I'll spread my wings one more time.

(Chorus)
...Is it a dream?
...All the ones I have loved calling out my name.
...The sun warms my face.
...All the days of my life, I see them passing me by.

In my heart I know I can let go.
In the end I will find some peace inside.
New wings are growing tonight.

(Chorus)

As I am soaring I'm one with the wind.
I am longing to see you again, it's been so long.
We will be together again.

(Chorus)

.

EDWARD'S POV:

In coma...
Era colpa mia, indubbiamente.
Quel giorno maledetto dovevo essere lì.
Dovevo proteggerla.
Ma avevo ritenuto più opportuno scappare da quel bouquet di fiori ambulante.
Codardo...
Appena appresa la notizia, mi precipitai al suo capezzale che, come previsto, era già popolato da un sacco di gente.
Ma solo l'ispettore-capo Swan era dentro con lei.
Non avevo mai dedicato molto tempo a lui, l’avevo sempre considerato un uomo tardo di comprendonio.
Solo ora mi rendevo conto che ero io quello tardo.
I suoi pensieri erano parzialmente nascosti, non assenti, ma ora si potevano intuire senza nemmeno usare il mio potere.
Perdonami, Bells...non avrei mai dovuto darti quel pick-up, era troppo vecchio...Gesù, fai che si svegli...
Il suo preoccuparsi era l'unico sincero: gli altri stavano lì solo per il gusto di starci.
Falsi...
Tyler era consumato dal senso di colpa per via del fatto che l’aveva quasi uccisa, e questo lo salvò dalla mia ira.
Stava soffrendo già per conto suo...
Quando entrai nella sua stanza, a notte fonda, lui dormiva tranquillo (merito dei sonniferi presi) e lei...
Non so...
Gli occhi erano chiusi, il suo respiro era regolarissimo: sembrava quasi che si stesse facendo solo una dormita.
Sbirciai la sua cartella clinica e un dolore insopportabile si fece strada nel mio petto.
Il risveglio dal coma, per un essere umano normale, doveva avvenire al massimo dopo quattro settimane.
I casi in cui era avvenuto dopo questo limite, non erano molto comuni.
E, comunque, non era detto che il paziente non risentisse di problemi di vario genere.
Il bastardo che l'aveva investita e ridotta così, invece, sarebbe tornato a casa, tutto lindo e pitto, il giorno dopo.
Mi rallegrai di questo, almeno non le sarebbe stato più accanto.
Mi ripromisi che, una volta uscito da lì, sarei andato da Carlisle e gli avrei detto di metterla in una stanza tutta per sé.
Non importa se ci volevano soldi, avrei volentieri svuotato tutto il mio conto in banca per darle la cura migliore.
E, stare con altri pazienti, non le avrebbe giovato.
Senza parlare che, con quella sistemazione, non avrei potuto visitarla quando e quanto mi sarebbe stato più comodo.
Mi impressi nella mente ogni particolare di quel bellissimo viso,
reso inespressivo e malinconico da quel sonno artificiale.
Feci per andarmene, poi cambiai idea e tornai indietro.
Volevo...volevo...
Staccai la presa skart al cervello e mi chinai su di lei.
Rischiai il tutto-per-tutto e poggiai, il più delicatamente possibile, le mie labbra fredde sulla sua fronte calda e morbida.
Era troppo calda, doveva avere qualche linea di febbre...lo dovevo far presente a Carlisle.
Mandai giù tutto il veleno che era raffiorato, deglutendo forte.
Mi staccai da lei e mi diressi verso la porta.
Mi girai per l'ultima volta e, benchè non potesse sentirmi, la salutai e le promisi che sarei passato il giorno dopo.

-Posso , Carl?-
Entra pure, figliolo...come sta la ragazza?
-Penso che abbia qualche linea di febbre, manda un'infermiera.-
Mio padre trovava molto strano il mio attaccamento per una normale umana, ma ne era contento.
Premette il pulsante sul monitor del computer e disse all'infermiera di andare a controllare subito Isabella.
Mi devi chiedere qualcos'altro?
Annuì con un cenno della testa.
-Voglio che abbia una stanza tutta per sé, la pagherò io.-
Senso di colpa?
-Anche...-
Ammisi, ma non era solo quella la ragione.
-D'accordo, domani mattina si libera una stanza e possiamo trasferirla lì.-
Bene.
-Pagherò su internet, quando torno a casa.-
Ok...a Charlie Swan metterò una scusa per spiegare la cosa, tanto non penso che gli dispiacerà...
Lo ringraziai di cuore, per l'aiuto prezioso che mi stava dando.
-Bene...però, forse è meglio che domani tu ti presenti a scuola...-
Sei stato assente molti giorni...
Con estrema riluttanza gli promisi che sarei andato in quell'edificio portatore di noia.
Da Bella sarei tornato il pomeriggio.












Forse il chap è un po' cortino??? Dirò alla  molliccia di rimediare, facendone di più lunghi.
Per vedere come mi farò gli affari di Edward e Bella...beh, dovrete aspettare un po'.
Ma non disperate, il mio zampino ci sarà.
Saluti!
Alice Cullen.














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Capitolo 3
*** Vuoi che ti parli un po' di me? ***


Cap3 *^*L'angolo della posta di Alice*^*

Shinalia: L'autrice ti ringrazia  per i complimenti!!!Sei curiosa?Guarda che io non parlo, eh?Non sono mica Gossip Girl!
Rosalie: si, certo...ed io sono il brutto anatroccolo...

nanerottola: Edward, da grande imbecille qual è lui, sa già cosa prova. Ma lui è un coniglio, e questo lo sanno tutti.
Bella: è vero, chissà quanto mi toccherà aspettare...tra un po' diventerò tutta una ragnatela...

serve: Povero Tayler, che cos'ha fatto?Si, va bene, ha l'ha messa sotto...ma tanto, prima o poi, le sarebbe capitato.
Tanya: almeno mi ha risparmiato il sangue sulle ruote della mia Ferrari...
Eleazar: ma la Meyer non specifica che tipo di macchina hai!
Zia Steph: penso che a nessuno interessi, quindi l'ho omesso fin dall'inizio! ; )

Little_Princess_In_A_LoveStory: Grazie, grazie! E' tutto merito mio!
Sydney: ma...ma! °_________°
Alice: zitta tu!

Luisa98: Grazie! Beh, allora ci sentiamo nei prossimi capitoli!


vannagio: No, no, è una molliccia!Io sono immortale, non posso essere eclissata così a buffo! Ahahahahahahahah!!!!!
Felix: non puoi, ma io posso sempre rubarti il posto!
Rosalie: fai il numeretto, mettiti in fila!



Vuoi che ti parli un po' di me?

.

Jillian (i'd give my heart)

I've been dreaming for so long,to find a meaning to understand the secret of life.
Why am I here to try again?
Will I always, will you always see the truth when it stares you in the face?
Will I ever, will I never free myself by breaking these chains?

(Chorus)
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back, it's my fault.
Your destiny is forlorn, have to live till it's undone.
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back and then at last I'll be on my way.

I've been living for so long, many seasons have passed me by.
I've seen kingdoms through ages rise and fall, I've seen it all.
I've seen the horror, I've seen the wonders happening just in front of my eyes.
Will I ever, will I never free myself by making it right?

(Chorus)

Jillian our dream ended long ago.
All our stories and all our glory I held so dear.
We won't be together for ever and ever, no more tears.
I'll always be here until the end.
Jillian, no more tears...
Jillian, no more tears...

(Chorus)



La scuola oggi era persino più noiosa di quanto non mi fosse sembrata neanche una settimana prima.
Fissavo incessantemente le crepe sul muro per resistere al prurito fastidiosissimo che mi faceva desiderare ardentemente
di prendere le mie cose e di scappare velocemente da quel lager, solo per poter raggiungere di nuovo Isabella.
-Cullen?-
Ah, ti ho beccato distratto!Adesso voglio proprio vedere se te la cavi...non t'interessano le trasformazioni di Lorentz, eh?
Maledetto Barner...vai a rompere le scatole a quelli che stanno dormendo sotto il tuo naso...
-Le trasformazioni di Lorentz, alla base della relatività ristretta di Einstein.-
Diamine!Eppure sembrava non stesse seguendo...
Finita la giornata, prima di andare in ospedale da lei, accompagnai i miei fratelli a casa.
Fummo tutti stranamente silenziosi.
Rosalie stava pensando alle modifiche da apportare alla sua macchina.
Jasper stava pensando a che regalo fare alla moglie, senza che lei lo scoprisse subito.
Emmett aveva fame, pensava agli orsi.
Alice...
Alice si stava ripassando mentalmente tutta la nuova collezione di Chanel "pour femme".
Sarebbe stato normale, se non avesse parlato con se stessa in occitanico.
Mi nascondeva qualcosa.
Lalalalalala...lalalalala...Ein ganzes dahr und moeh viel mehr...lalalal...die liebe nahm kein ende mehr....lalalalalalalala
Subdola donna.
-Andate pure, io e la pazza dobbiamo parlare un attimo...-
Gli altri se ne andarono in casa, incuriositi dalla foga con cui chiesi loro di andare per primi e di lasciarmi solo con Alice.
Doh!
-Proprio "doh", Alice...proprio "doh"...-
Lalalala...Und als man ihm die botschaft bracht...lalalala...dass drin herzliebehen im sterben lag...lalalalalalalalalalala...
-ALICE!Riguarda la ragazza umana?Bella?-
Si lasciò distrarre un secondo, così vidi anch'io ciò che aveva visto lei.
-NO!-
Non era possibile, non potevo accettarlo passivamente.
-Ci sono rimaste solamente due alternative per lei...l’una o l’altra...a stasera, Ed.-
Detto questo, uscì dalla macchina e se ne andò in casa.
Doveva esserci un modo per cambiare il futuro, d'altronde le visioni di Alice erano sempre molto soggettive.
Avevo l'obbligo di trovare un'alternativa.
E questa andava a configurarsi completamente con la completa guarigione di Bella.
Io avevo l'obbligo di aiutarla a svegliarsi, lei quello di combattere.

Passai prima dal fioraio poi dalla biblioteca medica dell'ospedale, dove presi qualche libro sul coma,ed andai da Bella.
Sempre uguale, stessa posizione, situazione invariata.
Misi le rose, rigorosamente rosse, in un vaso e lo posizionai sul comodino.
-Ciao...ti ho portato qualche libro di medicina, te li leggerò io.-
Mi sedetti su di una poltrona ed incominciai a leggerle qualche cosa: dicevano che era molto d'aiuto, parlare ad un paziente in coma.
-Bla...quindi il tuo coma è diverso dallo stato vegetativo, dal sonno e dalla morte celebrale,ok?E' così perché lo dico io.
Perché sono sicuro che ti sveglierai...poi, per lo stesso motivo, le conseguenze del coma non ci interessano neanche un po'...
Che dici sulle questioni etiche?No, neanche queste ti servono....Ah, le NDE ti possono interessare?Alur, quindi puoi avere:
o delle esperienze ultraterrene (vedi strane entità o parenti morti, ed attraversare tipo tunnel di luce o spazi aperti)
oppure esperienze extracorporee (puoi volare via dal tuo corpo ed assistere agli eventi esterni che accadono intorno a te)...-
La guardai attentamente, nella speranza che si muovesse anche solo di un millimetro.
Riusciva a percepire il pericolo che le era vicino?
No.
Certo che ero proprio ridicolo...inorridivo ogni volta, vedendo delle persone che si dicevano "innamorate" in soli due giorni.
Non era possibile: l'amore, tra due persone, non impiega solo una manciata di giorni.
Eppure, ogniqualvolta la guardassi, cominciavo a sentire un non-so-cosa agitarsi all'altezza del petto.
Non poteva essere amore.
No.
Amarla non mi avrebbe evitato l'ucciderla, ma andarmene si.
E lo avrei fatto, ma solo dopo averla vista risvegliarsi e tornare ad una vita normale.
-Basta libri sul coma!-
E li gettai lontano, mandandoli a sfracellarsi sul muro.
Poi mi venne in mente un'idea.
-Visto che tu non puoi parlare, vuoi che io ti parli un po' di me?-
Le raccontai, censurando un po' di cose ovvie, dei miei interessi e dei miei disinteressi, della mia famiglia...
-Sono stato adottato da Carlisle e da Esme, i miei genitori naturali sono morti anni fa...ho due due fratelli, Jazz ed Emmett.
Due sorelle, Alice e Rosalie. La prima è una sottospecie di folletta pazza, l'altra è più una modella di Abercrombie.-
Ad un tratto sentii un rumore di passi, accompagnati da una scia di pensieri, avvicinarsi alla stanza di Bella.
Era il padre, dovevo sloggiare.
-Ciao, a stanotte!-
Avevo scelto bene la stanza per lei, era che aveva una finestra che dava direttamente sul giardino dell'ospedale.
Così mi calai giù, naturalmente dopo essermi assicurato di non avere nessun spettatore.
Poi andai a casa.












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Capitolo 4
*** Complicazioni pelose ***


Cap4 *^*^*La posta di ALICE *^*^*
Alice: Ho deciso, per mia pura bontà, di cogestire la posta con quella là.
Sydney: quella là sarei io...



RenEsmee_Carlie_Cullen
: Ciao!Povero Edduccio, lui è tanto triste...ç__ç

Luisa98
: Beh, in teoria,  dovrebbe aiutare il paziente...la scelta del libro...beh, Bella dovrà pure sapere in che stato si trova, no?Si, la visione è quella.
Bella: Che culo, eh...e, poi, come mi sarebbe d'aiuto sapere il mio stato?Sto in C-O-M-A!!!!!!!!!
Edward: ma, magari, senti qualcosa...sto parlando inutilmente, vero?ç____ç

nanerottola
: Una sola cosa....XDDDDDDDDDDDD
Sydney: si, la scelta dei libri è stata colpa mia. Volevo farvi avere più informazioni sullo stato comatoso.

vannagio
: Yep, cambio di titolo!XD No, non è ancora cotto... *scappa in giardino a rigirare Eddy dall'altro lato del barbecue*
Sydney: penso che tra poco lo sarà! XD Vuoi che io abbia un po' di spazio?Al massimo me ne creo uno abusivo e provo a fare un condono!!!!!

serve: Lizzieeeeeeeeeeeee!!!!Anche a me piace di più il nuovo title!Vabbeh, ma noi dobbiamo amare Eddino con tutti i suoi difetti!
Sydney: Edward ha un solo difetto: Isabella Marie Swan.......Si, sono stata veloce con l'aggiornamento perché già avevo fatto l'altro chap!




Complicazioni pelose

...

You're going down (by Sick Puppies)

Define your meaning of war, to me it's what we do when we're bored
I feel the heat comin off of the blacktop and it makes me want it more
Because I'm hyped up, outta control
If it's a fight I'm ready to go
I wouldn't put my money on the other guy if you know what I know that I know


(Chorus)
It's been a long time coming and the tables' turned around
Cause one of us is goin', one of us is goin' down
I'm not runnin', it's a little different now 'cause one of us is goin'
ONE OF US IS GOIN' DOWN!!!

Define your meaning of fun, is it fuckin' druggin' or guns?
I feel the heat comin' off of the blacktop, so get ready for another one
Let's take a trip down memory lane
The words circle in my brain
You can treat this like another all the same, but don't cry like a bitch when you feel the pain
(Chorus)
This is hardly worth fighting for, but it's the little petty shit that I can't ignore
With my fist in your face and your face on the floor
It'll be a long time comin', but you got the message now
Cause I was never goin'
Yeah, you're the one that's going down!
One of us is going down
I'm not runnin', it's a little different now 'cause one of us is goin'
One of us is going down
ONE OF US IS GOIN' DOWN
!!!


DUE SETTIMANE DOPO...

Finii di succhiare tutta la linfa vitale da quell'enorme puma, poi tornai a casa.
Avevo bisogno di tutto il nutrimento possibile per stare accanto a Bella senza dover sentire il bisogno di prosciugarla.
Erano due settimane che andavo a trovarla, ormai conoscevo il suo volto anche meglio della madre che l'aveva generata.
Ed incominciavo a sentire uno strano attaccamento verso quella ragazza.
Ormai passavo più tempo in ospedale che a casa...
-Ciao Ed! Vai ancora da Bella?-
Lei mi guardò stranamente, non voleva che capissi quello che stava pensando.
Stava traducendo gli "Inni alla notte di Novalis", che erano in tedesco, in giapponese antico.
Emmett, controllato dalla moglie, stava chino sui libri, doveva finire un saggio sulla letteratura inglese del seicento.
Annuii, infatti contavo di andare da lei entro l'alba.
-Scusa, eh!Se sei stato tutto il tempo fuori, quando diavolo l'avresti fatto il saggio per domani?-
Alice, appena scesa di sotto, sbarrò gli occhi.
No, non dirglielo!Mi rovini lo scherzo!Per una volta che si mette a fare qualcosa!
-Beh...Alice non ti ha detto che la professoressa ha l'influenza A e che non verrà a scuola?-
Salii in camera per prendere alcune cose, lasciando azzuffare la folletta e lo scimmione (sotto lo sguardo divertito di Rose)
Presi l'ipod ed il mio laptop.
Volevo far sentire a Bella che genere di musica mi piaceva, poi mi sarei messo a scrivere qualcosa.
Andai a prendere le chiavi della Volvo, ma non le trovai al loro posto.
-L'ha presa Jazz!!!!!!Usa l'Aston Martin!!!!!!-
Alice, aggrappata alla schiena di Emm come un koala, era impegnata a tirargli dei cazzottoni.
Così presi la Vanquish.

***

Dopo aver parcheggiato nel garage privato dei medici, mi diressi verso l'entrata principale dell'ospedale.
Mi saltò al naso un tanfo considerevolmente appestante.
Difatti un licantropo, che corrispondeva al nome di Jacob Black, stava appena uscendo.
Sembrava abbastanza dolorante, camminava in un modo MOLTO strano.
Ecco il fratello stronzo di quella barbie con i canini...'zzo ci fai qui?
Mi uccise con lo sguardo, ma non ci feci caso più di tanto.
-Auuuuuuuuuu!!!!-
Imitai un lupo quando passò accanto a me, gonfiando i muscoli.
Quanto potevo essere cattivo!Ma che poteva farmi in un luogo pubblico con tanti testimoni umani?
-Ringrazia il cielo che sei nel tuo territorio, altrimenti non saresti ancora vivo...pipistrello.-
-Corri a casa dal padrone, Lessie!-
Me lo lasciai alle spalle, camminando lentamente e con la massima tranquillità.

***

Entrai nella sua stanza solo quando ebbi la certezza che si trovava da sola.
-Bella...-
Poggiai la mia roba ed andai a metterle le rose nuove nel vaso.
Notai, con rabbia, che "qualcuno" aveva buttato nel secchio quelle del giorno prima, sostituendole con banali margherite.
Cosi le presi e le buttai fuori dalla finestra, lasciando spazio alle mie bellissime rose rosse.
Adesso si, pensai, che andava bene!
Era stato quel cane, nella stanza si sentiva il suo odore schifoso...
-Il cagnaccio è un amico tuo, eh?Non mi piace che ti impuzzolisca così, però!-
M'intenerii come un bambino quando osservai la sua espressione così serena durante il suo "sonno artificiale" .
Mi sedetti nella poltrona accanto al suo letto ed estrassi l'ipod dalla tasca del giaccone.
-Ho portato della musica da farti sentire...-
Le misi nell'orecchio l'auricolare sinistro, quello destro lo presi io, e tenni la sua mano calda tra le mie per tutto il tempo..
Accesi il "cosetto dell'mp3" ed inserii la playlist della musica classica, quella piena dei miei pezzi preferiti.
Per prima partì Clair de lune, di Debussy.
La lasciai finire tutta, poi partii con le considerazioni.
-E' il mio pezzo preferito, ma anche tutto il repertorio de "La Mer" è fantastico!-
La guardai, poi mi venne in mente che, forse, la musica classica non potesse piacerle (come è comune tra i ragazzi di oggi)
Poi...
-I notturni di Chopin, fantastici per rilassarsi...oppure per diventare violento...-
Le raccontai di quando quasi uccisi Emmett, che se ne era uscito con schiamazzi da stadio mentre stavo ascoltando Chopin.
Dopo aver ascoltato quasi tutta la playlist, arrivò il Danubio Blu di Strauss.
-Il giorno che ti chiederò un ballo, sarà per questa canzone...-
Perché, io avevo intenzione di chiederle di prenotarmi un ballo?Aha...sempre se...conterò di stare ancora negli Stati Uniti.
Le tolsi la cuffietta, meglio non esagerare.
-Dispiace se prendo il pc?Sto scrivendo una storia, un capitolo a volta, su di un sito strano...non so se lo conosci...-
Accesi il computer e mi misi a scrivere, dicendo a voce alta quello che facevo apparire, digitando cose, sullo schermo.
La storia parlava di un vampiro, Anthony (preso dal mio secondo nome).
-Praticamente c'è questo vampiro che, dopo essersi ribellato al nutrirsi di animali, scappa a Chicago...
voleva libertà ed invece si ritrovò più schiavo di prima, nutrendosi di umani...le sue vittime erano cattivi, ma sempre umani...
Lo scrivo sotto forma di diario...non sembra una bella storia, eh?Sarà per questo che non la commenta nessuno, a parte Alice.-
Finito di scrivere il capitolo, premo il pulsante per la connessione wireless per vedere se c'è una porta disponibile.
C'erano, ma protette.
Trillò il mio telefonino, era la pazza sclerotica dal manicomio (ergo, casa Cullen) che mi aveva mandato un messaggio.
Mi aveva scritto i codici delle reti dell'ospedale.
Così mi collegai al sito e postai il capitolo.
Approfittai della connessione veloce pure per scaricare qualche canzone.
-Se dovessero mettere un anno di galera per ogni cosa scaricata...penso che dovrei starci per un millennio!XD-






...


Rosalie's Pov.  (scusate ma lo devo mettere, per me è una specie di firma)

Ero passata in ospedale da Carlisle per dargli delle carte da parte di Esme.
Lo studio era vuoto, lui stava facendo delle visite, quindi mi sarebbe toccato aspettarlo per un po'.
-Uff...-
Avevo tante cose da fare, eppure mi venne la malsana idea di andar a vedere come stava messa quella stupida umana.
Ma non sapevo la stanza e, di certo, alla segretaria di Carl non l'avrei chiesto neanche per un milione di dollari in lingotti.
La odiavo, era ossessionata da mio marito.
Quindi preferii mettere le mani sulla lista pazienti del mio padre adottivo.
-Stanza...021.-
Allora mi diressi lì, ma, non appena entrata in quella maledetta stanza, realizzai troppo tardi che c'era già un ragazzo.
Un giovane Quileute, ergo...un lurido cane schifoso e puzzolente.
-Ehilà!-
Mi salutò con un grandissimo sorriso, si vedeva che era un cane novello e che ancora non sapeva riconoscere i "freddi"...
Cercai di avanzare dalla mia postazione, ma lui mi si parò davanti.
-Guarda che sarebbe educato salutare...-
-Sarebbe più educato, e consono alla legge, non far entrare i cani nell'ospedale.-
Sorrisi solo per dar mostra delle mie zanne.
Infatti s'irrigidii ed incominciò ad insultare la mia specie in ogni modo possibile ed immaginabile.
-Provaci e ti spappolo le palle...-
Novellino...
Tentò di attaccarmi, così gli diedi un calcio dove avevo promesso. Ed avevo messo gli stivali con i tacchi.
Se ne andò arrancando sui suoi stessi passi.
Così tornai a Bella.
La guardai.
Mi assicurai che stesse tutto "ok".
Me ne andai.
Lui non doveva trovarmi lì.
Non era vero, ma mi era più facile che credesse che a me non importasse nulla.
Uscii da quella stanza e tornai ad indossare la maschera della stronza.
Come sempre.














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Capitolo 5
*** impasse ***


Cap4 *^*^*La posta di Sydney*^*^*

RenEsmee_Carlie_Cullen: Rose the best! Comunque...penso di protrarre 'sta cosa del coma per un altro capitolo (oltre questo)

Luisa98: Bella si sveglia tra un capitolo (nella fic sarebbero due settimane e quattro giorni)...A MORTE I LYCAN!!!!!!!

Jordy Klein: Grazie! Spero che ti piaccia anche questo capitolo!

nanerottola: Pallosino??NOOOOOOOO!!!!No, quella non è Bella!!!!!E' la segretaria di Carlisle!!!!Rileggi bene il capitolo!!!

yle_cullen: Ciao!!!Mi raccomando...ROMPI SEMPRE!!!!!!!!!!!!!!! XDDDDDDDDDDDDDD

dolcenera_cullen: Linduzz!Si, secondo me l'agnello è Edward...Ma Rose è buona!Poverina, non è colpa sua se le fanno indossare la maschera della stronza!

serve: Liz!!! Infatti non l'ho scritto per farlo capire!XD Ah, vedo che ti sei fatta un'idea ben precisa della mia intelligenza, eh!!!!CATTIVA!




*^*^*^*^*^* IMPASSE *^*^*^*^*^*


...

Evanescence__Imaginary

I linger in the doorway of alarm clock screaming
Monsters calling my name
Let me stay, where the wind will whisper to me
Where the raindrops  ,as they’re falling, tell a story

[Chorus:]
In my field of paper flowers and candy clouds of lullaby
I lie inside myself for hours and watch my purple sky fly over me

Don’t say I’m out of touch with this rampant chaos- your reality
I know well what lies beyond my sleeping refuge
The nightmare I built my own world to escape

[Chorus]

Swallowed up in the sound of my screaming
Cannot cease for the fear of silent nights
Oh how I long for the deep sleep dreaming
The goddess of imaginary light

[Chorus]

Oooo people fly away
Oooo people fly away



Dove cavolo mi trovavo?
Sentivo un odore ributtante di disinfettante e di...mela.
Che fame...
Dove diavolo mi trovavo?
Aprii gli occhi e, riacquistando piano la vista, mi guardai attorno per capire qualcosa di più.
Era una stanza di ospedale.
Poi ricordai tutto, del ghiaccio sull'asfalto, di Tyler, del furgoncino...il dolore lancinante che sentii poco dopo l'impatto.
Mi sentivo leggera...
Ero morta?
Mi alzai dal letto e feci un giretto per la stanza.
C'era la cartella clinica attaccata all'interno della porta e, non vedendo nessuno, pensai di farmi un po' i cavoli miei.
Isabella Marie Swan: stato comatoso.
-EH?????????????-
No, ero sveglia...ma quale stato comatoso?Avevo solo fatto una lunghissima e debilitante dormita.
Poi mi girai e cacciai un urlo pazzesco con tutto il fiato che avevo in...in cosa?In etere?
Il mio corpo stava ancora sul letto.
-O. Mio. Dio.-
La porta della stanza si aprì di scatto ed entrò un ragazzo dai capelli rossicci e gli occhi ambrati.
Edward Cullen?
Non capivo, che ci faceva lui qui?E quelle rose rosse?E quella pila di libri???
Era venuto già altre volte?
-Ciao...ti ho portato qualche libro di medicina, te li leggerò io.-
Cosa gli dovevo dire? Ciao anche a te, e scusa se non mi faccio vedere perché il mio corpo si trova staccato da me????
Mi sedetti sul mio letto e mi misi ad ascoltarlo.
-Bla...quindi il tuo coma è diverso dallo stato vegetativo, dal sonno e dalla morte celebrale,ok?E' così perché lo dico io.-
Illuminante, Edward...che vuol dire è così perché lo dici tu?
-Perché sono sicuro che ti sveglierai...poi, per lo stesso motivo, le sue conseguenze non ci interessano neanche un po'...-
Sentii una stretta al cuore, allora lui non mi odiava come credevo!
-Che dici sulle questioni etiche?No, neanche queste ti servono....Ah, le NDE ti possono interessare?-
Che sono le NDE, Cullen?Ah, si...le esperienze in prossimità di morte...
-Alur, possono essere: delle esperienze ultraterrene (vedi strane cose o morti, ed attraversare tunnel di luce o spazi aperti)-
No, non è proprio così...a meno che, il morto in questione, non sia tu...e mi pare che ti trovi in piena salute.
-Oppure esperienze extracorporee (puoi volar via dal tuo corpo ed assistere agli eventi che accadono intorno a te)...-
Bingo!
Doveva essere quella, la spiegazione della mia situazione...che cretina, avevo anche fatto la rima...
Quindi stavo vivendo in contemporanea al mio sonno...
Smise di parlare e si mise a fissare, con un'espressione molto strana, il mio corpo addormentato.
-Basta libri sul coma!-

Prese i libri e li mandò a sfracellarsi sul muro, facendomi fare un salto gigantesco dalla paura.
Il ragazzo non era normale, doveva avere qualche tipo di squilibrio comportamentale...troppi cambiamenti d'umore...
-Visto che tu non puoi parlare, vuoi che io ti parli un po' di me?-
Questo m'interessava, attizzai le orecchie.
-Sono stato adottato da Carlisle e da Esme, i miei genitori naturali sono morti...ho due due fratelli, Jazz ed Emmett.
Due sorelle, Alice e Rosalie. La prima è una sottospecie di folletta pazza, l'altra è più una modella di Abercrombie.-
Avrebbe continuato, se non avesse sentito qualcosa che lo costrinse ad andarsene via.
-Ci vediamo Stanotte!-
Stanotte?
Restai a guardare la scena come una baccalà.
Si era appena calato dalla finestra?????

****

Ormai erano due settimane che Edward, ormai potevo chiamarlo così, veniva a trovarmi.
Era strano, molto strano.
Il fatto che, a volte, si calava dalla finestra e si presentava a notte fonda, mi faceva pensare ad una doppia vita.
O a qualcosa del genere.
Ma, ormai, mi ero molto affezionata a lui ed incominciava quasi a terrorizzarmi l'idea che non venisse sempre da me.
Certo, venivano anche Charlie e Jacob...
A volte andavo persino in giro per l'ospedale, tanto per non rimanere sempre in quella stanza.
Un giorno, tornando da una passeggiata, sorpresi la sorella di Edward (Rosalie Hale) mentre usciva dalla mia stanza.
-Mah...-

***

-Bella...-
Prese i fiori di Jacob e li buttò dalla finestra, facendo spazio alle sue bellissime rose rosse.
Oggi si era portato appresso il portatile?
-Il cagnaccio è un amico tuo, eh?Non mi piace che ti impuzzolisca così, però!-

Si sedette vicino al letto e tirò fuori dalla tasca un ipod.
-Ho portato della musica da farti sentire...-
Ah, bello!
Tornai nel mio corpo, per sentire la musica che piaceva ad Edward.
Mi fece sentire Clair de Lune, di Claude Debussy, il mio pezzo di musica classi preferito.
-E' il mio pezzo preferito, ma anche tutto il repertorio de "La Mer" è fantastico!-
Fantastico...avevamo gli stessi gusti in fatto di musica e di libri ( a parte quella piccola discrepanza su Cime Tempestose)
Anche a lui piacevano i notturni di Chopin, mi raccontò di quando, per i nervi, quasi non ammazzò il fratello maggiore.
Emmett Cullen dava l'impressione di essere un agitatore di sistemi nervosi...
Arrivati all'ultima canzone sulla palylist, il Danubio Blu di Strauss, Edward espresse il desiderio di ballarlo con me.
Ahah...forse non sapeva che io era negata.
In quei giorni scoprii un'altra cosa stranissima su di lui: scriveva fanfiction.
Era molto bravo, per quello che potevo dire (dato che mi leggeva quello che stava per scrivere), ma lui credeva di no.
La storia del suo vampiro Anthony era avvincente, ti trascinava dalla prima all'ultima parola.
Diceva che, la sua storia, la commentava solo la sorella Alice...non poteva saperlo, ma aveva un'altra fan.

***

Erano passate altre due settimane, ed ancora non riuscivo a tornare nel mio corpo.
I medici incominciavano a preparare Charlie alla cosa.
Qualcuno già parlava di propormi per la donazione degli organi...
Meno male che avevo la compagnia di Edward, mi faceva sentire come se non avessi le ore contate.
Ma anche lui, ogni tanto, si chiedeva se mai mi sarei risvegliata o no.
Lo faceva persino adesso che aveva preso una mia mano e se l'era portata sulla guancia, odorandone il profumo.
La sua era la domanda che mi autoponevo ogni minuto.
Mi sarei più svegliata?
Diversamente dai primi giorni, ogni giorno che passava...diventava sempre più triste, lo leggevo nei suoi occhi.
Oggi più di tutti.
Erano passati trentacinque giorni dall'incidente.
La probabilità di guarigione era bassa.
Lo sapevo bene.
Me n'ero fatta una ragione, ma, a quanto pare, lui non ci riusciva.
Andai ad abbracciarlo, ma lui non sentì niente.















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Capitolo 6
*** Svegliati, idiota! ***


Cap6 ***^*^**La posta di Sydney**^*^***

Jordy Klein: Grazie!Bella non si è svegliata dal coma, è solo il suo spirito che, in attesa del risveglio o della morte, gironzola per l'ospedale.

Luisa98: Grazie mille!!!!Chiedi scusa a tua sorella anche da parte mia! XD

RenEsmee_Carlie_Cullen: Che sia mai!Nascondi i sacri biglietti!!!!!!!Era davvero così triste e doloroso?XD

Shinalia: Vero?Me la immagino, tutta saltellante e fischiettante tra i poveri malati di influenza A, con una lunga camicia da notte bianca!!!!XDDD

vannagio: Ciao!No, non ti preoccupare!!!Vuoi altri capitoli tristi e strappalacrime come quello precedente???Gli altri non li sopporterebbero!XD

dolcenera_cullen: Regolare!Ne vedrai delle belle, dopo che Bella si sveglia!Misà che serve (la lettrice sotto di te)  mi ammazza...XD

serve: Ciao tesoro!!!Todo bien, todo bien!Se è per quello, ha provato anche a picchiarli...XD  Felixuccio mio fa certi massaggi....PERVERT MODE: ON!


...

Our truth__Lacuna Coil

Clock is ticking while I’m killing time
Spinning all around
Nothing else that you can do to turn it back
Wicked partnership in this crime
Ripping off the best condescending smile

(Chorus)
Trying to forget
- Wasting my time
We’re falling right through
Lying to forget
- Telling more lies
We’re raising our truth
Go on and tease me

Clock is ticking while I’m stealing time
Can’t you turn it back?
Stop the cycle, let it free, run away
Silent Sneaking along my Path
Rugged the Road but we feel it like we’re flying

(Chorus)



EDWARD'S POV:

Erano passati esattamente trentasei giorni dal giorno in cui il furgoncino di Tyler aveva investito la povera Bella...
Le probabilità di risveglio erano quasi nulle, ma io continuavo a sperare.
Le parlavo in continuazione.
Di qualsiasi cosa, nella speranza che l'aiutasse.
Del tempo, del cibo, di libri, di film, di profumi, di attualità, di storia, di arte, di scuola, di fiori...
In quel momento mi trovavo dal fioraio.
-Voglio le solite rose.Trentasei, stavolta...ha, per caso, un bigliettino su cui scrivere?-
Pagai il tutto e, una volta in macchina, mi misi a scrivere il bigliettino da mettere nel mazzo di fiori.

Svegliati.

Bastava questo, non mi sarei aspettato di scrivere altro.
Mentre guidavo verso l'ospedale, pensavo alle cose più disparate e dispersive possibili.
Come...perché Alice non riusciva ad avere altre visioni sul futuro di Bella?
Mi risposi molto velocemente, la causa si poteva certamente ricondurre alla presenza dei cangnacci putridi di La Push.
-Mah...-
Parcheggiai la Volvo nel garage sotterraneo dell'ospedale e presi l'ascensore.
Arrivato al mio piano, quando si aprì la porta dell'elevatore, mi ritrovai faccia a faccia con Charlie Swan.
-Ciao ragazzo...anche oggi dalla mia Bella?-
Aveva gli occhi spenti dalla tristezza per la possibile perdita, poverino...nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai figli...
-Si...arrivederci, signore.-
Lo lasciai entrare e, per allontanarmi, aspettai che le porte si chiudessero del tutto.
Poi andai da lei.
Non era sola, c'erano due laureandi in neurochirurgia che stavano raccogliendo qualche dato.
Non si erano accorti della mia presenza dietro di loro, continuarono la loro raccolta di dati sulla mia Isabella.
Cosa strana, l'avevo visto fare poche ore prima da mio padre...
Così mi azzardai a chiedere.
-Cosa state facendo?-
-Raccogliamo dati per vedere se la paziente è idonea alla donazione organi.-
Donazione organi?
Questi due infami la stavano già dando per morta!
-Tu non raccogli un bel niente!Non avete nemmeno chiesto il consenso al padre!-
Si, ma è inutile aspettare che questa si svegli.
-ANDATEVENE!-
Mi fiondai su quello che teneva il foglio, strappandoglielo dalle mani, e gli intimai di andarsene immediatamente via.
-...non fatevi più vedere, o vi farò trasferire a Baghdad!ANDATE VIA!-
Mi scappò un ringhio pazzesco e quelli, spaventati a morte, se ne scapparono di corsa.
-Uff...-
Strappai il foglio dei dati in mille pezzi e li gettai nel secchio dell'immondizia.
Mi scompigliai i capelli, cercando di raccogliere un minimo di calma, ed andai a mettere apposto le rose.
Quella volta mi sedetti sul letto accanto a lei.
Le passai una mano sulla fronte, per saggiarne la temperatura.
-Niente febbre, bene.-
Passai sulla guancia e, lì, indugiai per un po', accarezzandogliela piano-piano.
I miei occhi finirono irrimediabilmente sulla bocca
Mandai giù tutto il veleno, i miei pensieri e le mie intenzioni non erano delle più pure e disinteressate.
-Bella, Bella...-
Mi chinai su di lei, appoggiando l'orecchio sul petto.
Il cuore batteva normalmente.
Rimasi un po' in quella posizione, beandomi del suo calore, finché non sentii qualcosa di inaspettato.
Aveva mosso qualcosa?
Mi alzai di scatto e vidi che le dita della mano destra sembravano tentare di muoversi.
Con la speranza nel cuore, mi fiondai in un nanosecondo da Carlisle per riportargli questa novità inaspettata.
-Ha tentato di muovere la mano?-
-SI!-
Si precipitò subito da lei ed incominciò ad esaminare la cosa.
Ci volle qualche minuto, lungo quanto un'intera vita umana, affinché Carl si girasse e mi desse il responso.
-Figliolo...vieni, andiamo fuori...-
Lo lessi nei suoi pensieri, non c'era alcun bisogno che lo dicesse a voce, mi avrebbe soltanto fatto peggio.
Era una contrazione involontaria, non aveva nulla a che fare con il risveglio.
Non c'era speranza.
-...almeno che...-
Almeno che?Almeno che?Cosa?
Se ci tieni così tanto, potresti trasformarla, d'altronde il suo cuore è ancora forte...
-Preferisco vederla sottoterra che vederla diventare un mostro!-
Lo sapevo che gli dispiaceva moltissimo sentirmi parlare così, lo faceva sentire in colpa per avermi tramutato.
-Sai che non devi sentirti in colpa....solo...non voglio che lei soffra come abbiamo sofferto noi!-
Allora è meglio che ti prepari al peggio, sono passati troppi giorni...
-Tenterò.-
Mi posò la mano sulla spalla, cercando di trasmettermi un po' di amore e tranquillità.
Ma lui non era Jasper.
Mi sentivo anche peggio di prima.
Suonò il cercapersone di Carlisle, lo stavano cercando per un'emergenza in sala operatoria.
Fatti forza...ci vediamo dopo...


*****

-Penso che stanotte andrò ad uccidere Tyler e getterò il suo cadavere in pasto agli orsi del monte Reiner...-
Poi ci ripensai.
-No, prima lo clono per cento volte. Così avrò centuplicato il piacere di ammazzarlo in più modi!-
Stavo pensando...
Azzannarlo no, non volevo immettere in me il sangue di un così grande balordo...Annegarlo, no...Bruciarlo, forse.
Avvelenarlo?Valida alternativa anche quello...Vabbeh, poi potevo sempre soffocarlo o investirlo con la Jeep...
Immaginarmi i diversi modi di ucciderlo, non mi aiutava a non pensare che Bella stava rischiando la vita.
Tra qualche minuto sarebbero arrivati il cane ed il padre sulla sedia a rotelle.
Il loro fetore arrivava fin dal parcheggio per i visitatori.
Questo significava che la mia visita, per quel giorno, stava per giungere al termine.
-Ti devo salutare, stanno arrivando i due stronzi...-
Mi chinai su di lei e le diedi, il più delicatamente possibile, un leggerissimo bacio sulla fronte.
Fermai il mio viso a pochi centimetri dal suo, i nostri nasi quasi si toccavano.
Era l'ultima occasione che avevo per farlo.
Non mi trattenni.
Feci combaciare le sue labbra perfette con le mie.
Non era proprio un bacio.
Eppure quel soffio leggero bastò per accendere il mio sangue di una brama ardente.
Dovevo allontanarmi da lei.
O niente e nessuno avrebbe potuto trattenermi dal divorare quell'angelo e di renderle l'anima mia per l'eternità.
-Svegliati, te ne prego!-
Fu un dolore fisico allontanarmi dalle sue labbra, ma dovevo farlo.
-Svegliati!-
Mi buttai giù dalla finestra, i cani stavano arrivando.
Svegliati, idiota!
Svegliati e ricomincia a vivere!























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Capitolo 7
*** Fortress of Tears ***


Cap7 ***^**^*La posta di Sydney*^**^***

__cory__:  Grazie per i complimenti!Spero che ti piaccia anche questo capitolo, allora!

RenEsmee_Carlie_Cullen: I porci cani arrivano dopo!XD Vabbeh, dai!Dimmi se ti piace questo chap!

Luisa98
:         °________________° 

vannagio: Eccoti accontentata!!!! Penso che, tra un po', incominceranno ad accadere strane cose al povero Tyler...

Jordy Klein: Ho aggiornato presto?XD Grazie dei complimenti!!!!

_la sua bella_: Grazie!!!!!!!!!Troppi complimenti, non ne merito neanche uno!!!! XD

dolcenera_cullen: Trasuda?No, Edward usa lo stesso deodorante di Ben Affleck!!!!Vergognarmi??????Ci sentiamo!


serve: Ho aggiornato cosi presto perché avevo visto che i miei recensitori abituari avevano già lasciato una recensione!
Quello di Edward...è un forte sentimento non identificato!XD Voglio proprio vedere chi vuole morto Tyler!




..

Fortress of tears_Him

No one can hurt you now in this haven safe and sound
No one can save you now from this grace you are drowning in
Just hold your breath on your way down

(Chorus)
This fortress of tears I've built from my fears - for you
This fortress won't fall I've built it strong - for you

No one can free you now from the chains around your heart
Don't be afraid now
Just dive in this emptiness and hold your breath on your way down

(Chorus)

No one can hurt you now in this haven safe and sound
Just hold your breath on your way down

(Chorus) x2


Mi sentii strana.
Qualcosa non andava nel mio...etere, si.
Mi sentivo estremamente pesante ed avevo l'estremo bisogno di tornare nel mio corpo.
Così ci tornai.
E, strana cosa, sentii anche il bisogno di chiudere gli occhi e di isolarmi da tutti i rumori esterni.
Non sentivo, ne vedevo, più nulla.
Volevo alzarmi.
Tentai di muovere la mano, ma niente...sembrava come se ci fosse un peso ad impedirmelo.
Tentai di parlare, ma la bocca era sigillata.
Sigillata.
Cos'era che non mi faceva parlare?
Sentii qualcosa poggiarsi sulle mie labbra, qualcosa di molto freddo.
Era un bacio?
-Svegliati, te ne prego!-
Chi era che mi aveva appena pregato di svegliarmi?
Io la conoscevo bene quella voce, mi era molto familiare e cara...ma non ricordavo di chi fosse.
Sentii altri rumori che non riconobbi.
-Bella!-
Basta, ci sento!Non urlare, idiota!Mi fa male la testa!
-Ho...-
Sentii gridolini strozzati da gallina e di nuovo tentativi di dirmi se ero sveglia o no.
-Senti..to...abb...-
-Bella!O mio Dio, Bella!!!!!!!Sei sveglia?????????-
Eh no, eh! Adesso mi ero veramente stufata con tutto questo "Bella di qua, Bella di là, Bella svegliati, blablabla"
-E ABBASSA QUELLA CAZZO DI  VOCE!-
Silenzio.
Finalmente aprii gli occhi.
Mi ritrovai davanti il faccione marrone di Jacob Black.
-Oddio!!!!!Vado a chiamare il dottore!!!-
Tanto velocemente mi abbracciò e tanto velocemente sparì dalla stanza, lasciandomi da sola come una cretina.
Era stato lui a baciarmi, prima?Che grandissimo bastardo, approfittare del mio sonno!
Perché mi trovavo in ospedale?
Ah, si...quel bastardo di Tyler mi aveva messo sotto con il furgoncino...
Da quanto tempo ero in quello stato?
Avevo una fame...


***

-Ciao Isabella!Sono il dottor Cullen, come ti senti?-
Cullen?Mi ricordava qualcosa...ah, si...lui doveva essere il padre di quei cinque ragazzi strani di scuola...
-Salve...mi sento tremendamente affamata...-
Sorrise, divertito dalla mia risposta.
-Certo, ma prima devo farti qualche esame!-
Qualche?
Me ne fece miliardi e miliardi, di esami.
Riuscii a mangiare qualcosa solo dopo tre ore e passa!
Mangiare, poi...se un brodino giallognolo poteva essere etichettato come "roba da mangiare".
Finalmente, la sera, arrivò mio padre.
-Bells!!!!Sia lodato il cielo!-
Non era mai stato una persona molto espansiva, ma l'abbraccio stritolatore disperato diceva il contrario.
Poverino...per colpa mia aveva dovuto passare giorni d'inferno...
-Mi dispiace papà...-
-Ora stai bene, il resto non conta!-
Mi disse che, contro le aspettative di tutti i medici, avevo ripreso già da subito le mie facoltà mentali e fisiche.
Qualche altro giorno in osservazione, lì in ospedale, e poi avrei potuto fare la riabilitazione anche a casa mia.
-Dobbiamo avvisare un mondo di gente!A Renee ho già pensato...ad Edward glielo dirà sicuramente il padre...-
Frena, frena, frena.
-Edward?-
L'unico Edward che conoscevo era quello della mia classe di biologia...ma non stava ancora fuori città?
-Si, Edward Cullen!Caro ragazzo...veniva a trovarti quasi tutti i giorni con un mazzo di rose!-
Wow...Edward Cullen...tutti i giorni?Mazzo di rose?Allora non mi odiava veramente!
Forse mi ero fatta un'idea completamente sbagliata di lui...
Non vedevo l'ora di poterlo ringraziare per tutto il tempo perso accanto a me, era stato così gentile!
Stranamente mi venne persino voglia di andare a scuola.

***

L'aspettai, ma lui non venne a trovarmi.
Eppure la notizia del mio risveglio avrebbe dovuto essergli giunta da un pezzo...
Preparai le mie cose, buttandole alla rinfusa nella valigia, e le diedi a Charlie per portarle in macchina.
Stavamo in garage quando vidi arrivare una Volvo grigia metallizzata.
Il mio cuore accelerò senza ragione.
Pensavo, speravo, che ci fosse lui in quell'automobile.
-Bella!!!-
Non era lui, era la sorella Alice.
Sembrava uscita da "colazione da Tiffany", solo che non teneva i capelli tirati su (quella era una cosa impossibile)
Un po' mi dispiaceva che lui non ci fosse, ma tentai di non darlo a vedere.
-Alice, giusto?-
-Si!Che bello che ti sei ripresa!!!Sono contentissima!!!-
Mi lasciai abbracciare, sorprendendomi dell'espansività di questa piccola folletta vivente.
Charlie, un po' imbarazzato, disse che mi aspettava in macchina.
-Wow...certo che un mese di riabilitazione è lunghetto da fare da sola...posso venire a trovarti, qualche volta?-
-Mi farebbe piacere.-
Era vero.
Infondeva allegria e felicità a non finire, come potevo dirle di no?
E poi avevo sempre bisogno di un'amica.
-Bene, passo domani dopo scuola!Cosi ti porto anche gli appunti delle materie che hai perso!-
Mi salutò ancora ed andò a prendere l'ascensore.
Ok...
Avevo un lunghissimo mese davanti a me.













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Capitolo 8
*** I love shopping con Alice ***


cAP8 ****^***^**^*La posta di Sydney*^**^***^****


mikkettina: A parte che ,di parolacce, ne ho messa una sola...vabbeh, va...grazie comunque per i complimenti.

cullenpersempre: Grazie!!Dipendenza, addirittura???Beh, Edward non può stare sempre lì!XDD Ciao!!!

leanis87:  Grazie mille!!!!Allora speriamo che ti piaccia questo capitolo!!!!

nanerottola: Nu, non si ricorda nulla!XD Dai, che questo problema si può rimediare!Alla prossima!!

Luisa98: In questo capitolo troverai tutte le risposte alle tue domande!XD

RenEsmee_Carlie_Cullen : Ciao! La spiegazione è in questo capitolo, spero che ti piaccia!!Al prossimo capitolo!

serve: Oh a Lizzie!!!Mica s'è arrabbiato perché Bella si è svegliata con Jacob!No, hai toppato bellamente in pieno!
Mi dispiace dirlo, ma il tuo fiuto da mastino napoletano incomincia a vacillare!Quasi tutte le immagini che vedi sono
prese da deviantart, compresa
quella del capitolo precedente.



g


Ordinary day_Dolores 'O Riordan
This is just an ordinary day
Wipe the insecurities away
I can see that the darkness will erode
Looking out the corner of my eye
I can see that the sunshine will explode
Far across the desert in the sky

(Ritornello)
Beautiful girl
Won't you be my inspiration?
Beautiful girl
Don't you throw your love around
What in the world, what in the world
Could ever come between us?
Beautiful girl, beautiful girl
I'll never let you down
Won't let you down

This is the beginning of your day
Life is more intricate than it seems
Always be yourself along the way
Living through the spirit of your dreams
(Rit x2)
Won't let you down
Down, down...


EDWARD'S POV:


Mah...
Mi squillò il telefonino, era Alice che mi cercava e mi chiedeva di accompagnarla a comprare un portatile.
-Ovviamente con l'ADS annessa!-
Uff...ci voleva Jasper per queste cose, era lui l'informatico di casa Cullen.
Stranamente, in quel momento esatto, il signorino si trovava a caccia con Emmett e Rosalie.
Ed Alice aveva questo bisogno impellente di un computer.
Qualcosa puzzava di bruciato.
-Tra cinque minuti da Starbucks, ok? P-U-N-T-U-A-L-E!-
Corsi come un pazzo per arrivare in tempo all'appuntamento con mia sorella.
Parcheggiai l'auto lì davanti e la raggiunsi.
-C'è un negozio d'informatica, qui all'angolo!-
Mi prese a braccetto e mi trascinò in un buco di locale pieno di diavolerie tecnologiche.
Da sotto il bancone spuntò un uomo panzuto con gli occhiali.
Oh per Xena!!!Questo è il giorno più bello della mia vita!!Grazie per avermi fatto vivere fino ad oggi!
Non sapevo se ridere, per Alice, o piangere, per la stupidità dell'umano.
-Ci servirebbe un computer portatile, di quelli piccoli...e poi un modem veloce di internet.-
Si fece un giretto tra i computer e prese quello più semplice da usare.
Poi prese il cosetto per internet.
Adesso gliene do uno che necessita di un tecnico per la configurazione, così posso rivedere questa dea!
-No, guarda.-  Dissi  -Dammi quello lì bianco e verde.-
Doh!
-Certo.-
Ce ne andammo velocemente da quel maledetto dungeon, dopo aver pagato ancora più in fretta.
-Adesso accompagnami da Abercrombie, devo comprarti qualcosa!!!-
Non discussi più di tanto, ormai niente e nessuno poteva fermarla da trascinarmi in quel maledetto negozio.
Incominciò a buttarmi in mano miliardi di capi di vestiario, miliardi veramente!
Mi trascinò fino alle cabine di prova, dove bisognava chiamare la commessa per farmene aprire una.
-Non puoi provarle tutte quante in una volta sola!-
-Ti prego...-
Non volevo aspettare ancora di più per andarmene da lì.
La sua era solo una scusa per trattenermi, l'avevo scoperta anche senza leggerle la mente.
-Ok...-
Ed incominciai a provarmi la roba.
-Alice???-
Mi si presentò davanti quella di prima.
-Vuoi che entri e che ti dia una mano?-
Ehm...una mano...una mano...una mano, si...proprio una mano...
Feci per dirle di no, ma si presentò mia sorella nel momento più opportuno.
-Guarda, ci penso io al mio ragazzo!-
COSA?
Aprii di botto la porta.
Mi guardò divertita, pensava che l'avessi presa sul serio!
-Beh?Non ti piacerebbe?-
STO SCHERZANDO, PEZZETTO DI DEFICIENTE!
Le misi in mano le cose che avevo scelto, grugnendo come un animale imbronciato.
-Prendo questi. Andiamocene da qui!-

*****
 
Non aprii bocca, almeno fino a quando non ci ritrovammo in macchina.
-Ora mi dici il perché di questo acquisto.-
E' Natale, è Natale e si può fare di piùùùùùù!!!!E' Natale, è Natale e si può dare di più...A Natale puoi!!!!!!
Ah, era così che funzionava?
-Sai...-
Iniziai con tutta la calma e falsa innocenza del mondo.
-Si?-
-Tra un po' si avvicina il tuo compleanno...-
Si???Esto è muy interessante!Stai a veder che Eddy...
-Hai visto quella Porche Carrera, lì al concessionario dove Carlisle ha preso la Mercedes classe R?-
-No...non l'ho notata.-
Bugia!
-Ma come?Quella giallo canarino...quella che sfiora i trecento orari...interni in pelle?-
-Non mi dice nulla.-
-Allora dovrò pensare ad un altro regalo di compleanno...-
Eravamo arrivati a casa e scesi dall'auto con estrema nonchalance, aspettando che il pesce abboccasse.
-NO!Voglio dire...ok , d'accordo...Bella si è svegliata, quelli erano regali per la convalescenza...-
Si, ma ora sta riposando e ci sono i cani nei paraggi...vedo che andrai stasera, attieniti alla visione.
Wow.
Che notizia felice!
Presi Alice da sotto le braccia e, alzata, le feci fare l'aeroplano.
Ero contentissimo, la giornata non avrebbe mai potuto concludersi in una maniera migliore di quella!
Basta!!!Mettimi giùù!!!!!
La misi giù e l'abbracciai forte, promettendole che avrebbe avuto la sua auto anche prima del compleanno.


*****


Andai in ospedale verso le tre di notte, volevo essere sicuro di non incontrare altre complicazioni pelose.
Non portai rose, stavolta.
Charlie se n'era andato da poco e se il giorno dopo avesse trovato dei fiori freschi...beh, sarebbero sorte domande.
Dormiva, stavolta per davvero.
Avrei dovuto fare anche meno rumore del silenzio, per non farla svegliare.
Mi venne da ridere...poche ore prima avevo chiesto solo che si svegliasse, adesso desideravo solo che dormisse.
Andai al mio posto sulla poltrona e mi misi a riflettere un pochino.
Mi sarebbe mancata un mondo quella sorta di "complicità" che si era venuta a creare tra me e la bella addormentata.
Avrei dovuto ricominciare la conoscenza da zero.
Ma la cosa non mi spaventava, anzi.
Beh, si...c'era la parte vampiresca di me che non poteva essere svelata a cuor leggero, o svelata affatto.
E, naturalmente, c'era il problema del sublime sangue di Bella che cantava solo per me...
Non le avrei fatto male, piuttosto mi sarei ucciso da solo.
Tuttavia non avevo più voglia, e forza, di scappare dai miei problemi.
Dovevo affrontarli e, dove possibile, trasformarli in vantaggi e cose piacevoli.
Certo che...
Trascorrendo un mese di convalescenza a casa, non potevo vederla tutti i giorni come avevo fatto fino a quel momento.
Dovevo trovare un modo per conoscerla comunque...
Oppure una scusa per gironzolare indisturbato per casa sua, senza dover entrare di nascosto dalla finestra...
Pensai...
Se il pc , quello comprato oggi,  era per lei...le serviva qualcuno per configurare il modem...Ahah!
Lo avrei fatto io.
Per questo avevo un piano.
Data la convivenza con la regina degli intrighi, avevo acquisito una grande esperienza in fatto di cospirazioni.
Avevo in mente una cosa machiavellica.
Mi serviva Alice.














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Capitolo 9
*** Convalescenza ***


Cap 9 *****^****^***^**^*La Posta di Sydney*^**^***^****^*****

10 RECENSIONI PER LO SCORSO CAPITOLO!!!!!GRAZIEEEEEEE!!!!!!!!!!!!

vannagio: wow, sei la prima persona che si lamenta per un aggiornamento veloce!XD Ok, rallenterò un pochino!

RenEsmee_Carlie_Cullen: il ricatto di Ed me l'ha ispirato una conversazione con mia madre (la regina dei ricatti)

mikkettina: Nelle mie storie, se ci sono, i licantropi sono sempre i cattivi. Finalmente Ed tira fuori le balls!


Shinalia: sai come si dice...buon sangue di alce non mente!XD Il piano di Edward non è proprio così assurdo!

leanis87: spero che l'intrigo di Edward ti piaccia! Grazie per aver recensito!


dolcenera_cullen: Dai, non ti preoccupare!A Malcom non avevo proprio pensato!XD
Povera Bells!XD
Si, ci hai preso in pieno!Edward le manda in pappa la connessione ad internet!Vabbeh, Ed ripara tutto!
Incrociamo le dita, Linda!!!!!!!

Jordy Klein: solo perchè non gli andava di incontrare i cani e, poi, trova più comodo andarci di notte.

nessieblack: grazie!Mi fa piacere che ti piaccia!Spero di aver aggiornato abbastanza presto!

cullenpersempre : Grazie!C'è molta gente che vorebbe veder morti i cani...sto ideando qualcosa, però!


serve : Edward non è arrabbiato, sei caduta in pieno nella mia trappola (fatta apposta per sviarti) Non va per i cani,
per non disturbare l'intimità familiare degli Swan, perchè ha scuola e perchè trova più comodo andarci di notte.
Mi piace che non capisci un tubo, mi fa sentire potente! XD  Ciao!


f

Paramore__Brighter

So this is how it goes, well, I would have never known
And if it ends today, well, I'll still say that you shine brighter than anyone


(Chorus)
Now I think we're taking this too far, don't you know that it's not this hard?
Well it's not this hard, but if you take what's yours and I take mine
Must we go there? Please not this time. No, not this time.

Well this is not your fault, but if I'm without you
Then I will feel so small and if you have to go
Always know that you shine brighter than anyone does.


(Chorus)

If you run away now, will you come back around?
And if you ran away, I'd still wave goodbye
Watching you shine bright.


(Chorus)

And I'll wave goodbye, watching you shine bright
(You shine bright, you shine bright)
And I'll wave goodbye tonight.






-Capito, Bella?Evita qualunque tipo di sforzo e bada a cosa mangi!Niente schifezze, eh!-
Schifezze?Tipo Cocacola, patatine, biscotti?
Quello era Charlie, non io.
-Non si preoccupi, dottore...-
Mi diede il calendario per le analisi e i controlli da fare: ne avevo almeno uno a settimana.
Fui quasi tentata di chiedergli di suo figlio, ma preferii stare zitta.

Finalmente ero libera!
Libera...potevo benissimo dire che mi trovavo agli arresti domiciliari, a fare la prigioniera a casa mia.
Non facevo nulla di emozionante, mi stavo annoiando a morte.
I libri erano sempre quelli da leggere.
E non potevo stare tutto il tempo davanti alla tv.
Il pc era mezzo morto e la connessione ad internet era più lenta di una tartaruga.
Non potevo gettarmi sul cibo.
Charlie lavorava.
Stavo pensando seriamente a prendere un animale da compagnia.
Non potevo neanche studiare, se Alice Cullen non mi portava il programma svolto durante quel periodo del coma.
Ormai la mia giornata verteva sul fatto che l'avrei ricevuta  a casa, nel pomeriggio.
Tentai di dare alla casa almeno la parvenza di essere in ordine.
E mi vestii normalmente, non rimasi nella mia solita tenuta casalinga (tuta, magliettaccia e pantofole)

***

Finalmente sentii il campanello suonare.
Ero agitata...
Una Cullen, equivalente della perfezione, aveva tutta l'intenzione di essere mia amica.
-Bella!!!!!!!!-
Mi si presentò sotto gli occhi la nana, con un borsone ed un pacchetto regalo.
Proposi il mio aiuto per portare dentro la roba, ma lei rifiutò perché era stata informata che non potevo portare pesi.
Era vestita perfettamente, come al solito.
-Non dovevi portarmi solo il quaderno degli appunti con il programma?-
Poggiò il borsone sul tavolino davanti al divano, facendo un sacco di rumore.
Poi, dallo zaino che aveva usato a scuola, estrasse un quadernone ad anelli e me lo mise in mano.
-Grazie mille, non so come ripagarti!-
Si sedette sul divano e fece uno gesto con la mano che interpretai come "oh, non devi ripagarmi affatto".
Mi sedetti accanto a lei per vedere cosa mi aveva portato.
-Alur...ti ho portato qualche film...-
Aprii le tasche laterali dell'enorme borsone per mostrarmi una miriade infinita di dvd di ogni genere.
-...qualche libro...-
Aprii la tasca principale, dalla quale fuoriuscirono una quantità mostruosa di libri che non avevo mai letto.
-...qualche cd di musica...-
Ed ecco una valanga di cd musicali.
-...e poi c'è il regalo che ti abbiamo fatto per la tua guarigione!-
Alice Cullen era pazza, ma che, in tempi recenti, aveva saccheggiato un intero drugstore? (*negozi sempre aperti che vendono tutto)
Un altro regalo???
-Abbiamo?-
-Si, io e i miei fratelli!-
E mi mise in mano un pacco abbastanza grande, tutto infiocchettato.
Feci attenzione a non rompere la carta, togliendo tutto l'imballaggio (doveva essere qualcosa di fragile)
Ci rimasi come un ebete.
UN COMPUTER PORTATILE CON ADSL?????????????????
-Nooooo!!!Non avreste dovuto!Non posso assolutamente accettare un regalo così costoso!!Alice!!-
-A caval donato non si guarda in bocca. Detto italiano, molto attuale...Ti prendi il pc e ti stai zitta, ok?E' un regalo!-
Non ci pensai due volte e l'abbracciai.
Ero commossa.
Neanche mi conoscevano...chissà quanti soldi avevano speso per tutto quanto!
-Bella??Piangi????Tu non sei normale!-
Mi ritirai dall'abbraccio e me ne tornai al mio posto, stropicciandomi gli occhi per mandar via le lacrime.
-E' che non sono abituata...!-

*****

Stavamo sempre sul divano, a cercare di capire qualcosa in più sul computer.
-Dice se voglio mettere un messaggio iniziale...-
Lei ci pensò un po' su e poi, come se fosse la cosa più normale del mondo, se ne uscì con una frase infelice.
-Ave domina, tibi honor et gloria!-
Più imparavo a conoscerla, più pensavo che mi trovavo da sola con una pazza squilibrata.
Cliccai di no, non volevo un messaggio iniziale.
Ci facemmo un giretto per le funzioni del computer: c'erano tutte quante, eccetto la connessione ad internet.
Per quella ci voleva un tecnico.
-Mannaggia!!Volevo farti leggere una cosaaa!!!-
La guardai curiosa.
-Un sito di fanfiction, te ne volevo far leggere una...aspetta!-
Si mise a scribacchiare qualcosa sul block-notes di windows e lo salvò sul desktop, in modo da ricordarmelo.
Ad un certo punto suonò il campanello di casa, interrompendoci le nostre cavolate.
Charlie non poteva essere, sarebbe tornato la sera tardi.
-Penso sia mio fratello, gli devo ridare le chiavi della sua Volvo!-
Edward era qui?
La prima cosa che notai, non appena gli aprii la porta, era un sorriso smagliante che mi mandò tutto in pappa.
-Sei tornato.-
Non era una domanda, mi riferivo al fatto che era tornato da quel periodo di assenza dopo il primo giorno di scuola.
Era felice di vedermi? Di certo non più di quanto lo ero io.
-Stai bene!Sono contento!-
Quella voce calma...profonda...terribilmente sensuale...quella era la prima volta che la sentivo.
Eppure mi ricordava qualcosa, forse un sogno.
Lasciai correre.
Lo feci accomodare in casa, gli presi il giacchetto e lo misi all'attaccapanni dell'ingresso.
-Eddinooo!!!Scusa per le chiavi!!!-
Mi sentivo assai a disagio sotto il suo sguardo curioso ed insistente.
Spezzando un silenzio imbarazzantissimo, mi chiese se il regalo che mi avevano fatto era di mio gradimento.
-Lo è!Non dovevate farlo!-
-Si che dovevamo!Edward, io non so configurare il router!Lo faresti tu???-
Acconsentì a farlo ed andò a prendersi il libretto delle istruzioni del modem di internet.
Alice, che non aveva mostrato urgenza di andarsene, tutto ad un tratto disse che aveva un impegno improrogabile.
-...Edward me lo vengo a riprendere dopo, sempre se non hai nulla in contrario...-
-NULLA!-
Ok, forse l'avevo detto con troppa velocità ed impeto.
Ridettero tutti e due.
Poi, Alice ci salutò e ci lasciò da soli, scomparendo dalla porta di casa.
Ripiombò il silenzio.
Lui si mise a trafficare con il pc ed io mi limitai a guardarlo.
-Vuoi qualcosa da bere?Da mangiare?-
Sorrise come se mi stesse dicendo di si, ma fece cenno di no con la testa.
Smanettò in silenzio per qualche altro minuto, poi se ne uscì che aveva già sistemato tutto quanto.
Mi fece vedere come accenderlo e come spegnerlo (tutto quello che mi bastava sapere)
-Praticamente non servono fili, puoi portarti il pc in ogni parte della casa ed internet funzionerà lo stesso.-
-Grazie-
No, non poteva ripiombare il silenzio imbarazzante di prima.
-Ti volevo ringraziare anche per essermi stato vicino, sai...Charlie mi ha detto quanto hai fatto per me.-
L'ho detto.
Ultimamente non faccio altro che ringraziare la gente...soprattutto i Cullen.
-E'...è una cosa che mi ha scosso molto, il tuo incidente...e...-
Smise di parlare, non riusciva a trovare le parole adatte per finire il suo discorso?
Sentii avvicinarsi una macchina al vialetto, era sicuramente la volante della polizia di Charlie.
Edward si alzò in piedi.
-Penso che sia ora che vada via...Alice mi aspetta...-
Lo accompagnai all'ingresso, doveva prendere la sua giacca, e poi lo ringraziai (ancora) di tutto.
Disse che mi era dovuto e che non dovevo ringraziare.
Restammo imbambolati come due scemi davanti alla porta di casa.
-...senti...posso vederti?-
Non so cosa mi prese, non riuscii a comprendere il significato della suo domanda.
Mi ero fatta altri film mentali, a riguardo.
-Come?-
Balbettava anche lui, cercò di farmi la stessa domanda in una maniera più comprensibile.
-...tornarti a trovare qui a casa tua, intendo...-
-C-certo...-
Fece un sorriso obliquo che non mi fece capire più nulla, mi aveva incantata.
Come mi incantò ancora di più il baciamano.
Un uomo così era da illegalizzare.
Illegalizzare.















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Capitolo 10
*** Non lo so ***


Cap10 ******^*****^****^***^**^*La posta di Sydney*^**^***^****^*****^******

RenEsmee_Carlie_Cullen: Mia madre non è un mito, è solo MOLTO stronza!Se lei inizia a ricattarti, allora si che hai finito di vivere!

cullenpersempre: Non ho un'alta opinione dei ricatti di mia madre, ti soffocano finchè non fai quello che vuole lei...Non diventarmi fic-dipendente!
Mi raccomando, eh?XD Se ti faccio questo effetto, penso sia meglio che io smetta di scrivere!XD

Jordy Klein: Grazie! Spero che ti piaccia anche questo!Ciao!

Simona_Cullen: Grazie mille! Al prossimo capitolo!!

vannagio: Se è cosi non ti posso dire nulla...XD Allenterò un  po' il ritmo!

leanis87: Eccoti accontentata!Alla prossima, allora!

dolcenera_cullen: Non merito nemmeno che tu ne incrocia anche solo mezzo, di dito...non sai quanto mi sento in colpa per quella cosa....
Penso che tua madre mi odi profondamente...non volermene, se i miei genitori sono peggio di due carcerieri (come avrai capito, li odio profondamente)
Non appena c'è qualcosa che parla di New Moon o di Milano, cambio canale come una pazza posseduta... I'M SO FUCKING SORRY! ç___ç

serve: Io sono la più pazza e la più stronza messe insieme...Niente proposta di matrimonio per Isabella Marie Swan per ora, mi dispiace.
Sono così giù per motivi personali, che non posso nemmeno sentire le cose al telegiornale sul film...non so nemmeno se ho più voglia di vederlo...


.....................
Some say  (by Sum41)

Some say we're never meant to grow up
I'm sure they never knew enough
I know the pressures won't go away, It's too late
Find out the difference somehow, it's too late to even have faith
Don't think things will ever change, you must be dreaming

(Chorus)
Think before you make up your mind
You don't seem to realize I can do this on my own
And if I fall I'll take it all, it's so easy after all

Believe me 'cause now's the time to try
Don't wait, the chance will pass you by
Time's up to figure it out, you can't say it's too late
Seems like everything we knew turned out were never even true
Don't trust, things will ever change, you must be dreaming
Dreaming

(Chorus)

Some say we're better off without, knowing what life is all about
I'm sure they'll never realize the way, it's too late
Somehow it's different everyday, in some ways it never fades away
Seems like it's never gonna change, I must be dreaming
Dreaming, Dreaming

(Chorus)

Believe me, it's alright, it's so easy after all
Believe me, it's alright, it's so easy after all



Stavo arrivando tardi per il mio piano.
Accesi il lettore cd e mi ritrovai inserito quello di Emmett.
Infatti non mi sembrava possibile di aver messo, neanche erroneamente, il remix di Mortal Kombat nelle mie playlist.
Iniziai a guidare come un pazzo sclerotico, andando a più di cento all'ora.
Finalmente arrivai a casa Swan.
Parcheggiai la macchina, mi parai davanti alla porta e rimasi indeciso sul suonare o no.
Alla fine suonai.
-Penso sia mio fratello, gli devo ridare le chiavi della sua Volvo!-
Alice era già lì, bene.
Era tutto il giorno che proprio non riuscivo a togliermi dalla faccia quel sorriso felice di un deficiente.
Wow, ero nervosissimo.
E lei era bellissima.
Molto più del giorno prima, grazie ai suoi bellissimi occhi dello stesso colore del cioccolato.
-Sei tornato.-
Sicuramente alludeva al fatto che ero sparito dopo quella fatidica lezione di biologia del primo giorno di scuola.
Vabbeh, acqua passata.
Ero lì davanti a lei.
Chissà se le importava di vedermi, se era felice almeno un'infinitesima parte di quanto potevo esserlo io.
Le feci la radiografia.
-Stai bene!Sono contento!-
Mi fece entrare in casa e mi prese la giacca, andandola ad appendere all'attaccapanni di legno.
-Eddinooo!!!Scusa per le chiavi!!!-
Quanto diavolo ci hai messo, eh??Stavo esaurendo quasi tutte le scuse!
Dopo queste parole di Alice, piombò nel salone un incredibile silenzio imbarazzantissimo.
Dì qualcosa, stupido!
Buttai la prima cosa che mi capitava in mente.
-Ti è piaciuto il regalo?-
-Moltissimo!Non dovevate farlo!-
Come sospettavo, forse nemmeno voleva accettarlo un regalo così costoso da persone che conosceva poco.
O niente!
Aha...dovevo tenere a mente una cosa del genere, nel caso di un'eventuale regalo futuro.
Niente cose costose...
-Si che dovevamo!Edward, io non so configurare il router!Lo faresti tu???-
Brava Alice, perfetto così.
Chissà se a Volterra facevano un premio per vampiri...come gli Emmy...I Golden Globe dei vampiri.
L'avrebbe vinto sicuramente lei.
-Certo!-
Per l'occasione, tutta la mattinata l'avevo impiegata per capire come installare un modem in pochissimo tempo.
Con quello sarebbe stato un gioco da ragazzi.
Così mi sedetti sul divano davanti alla tv a far finta di sfogliare velocemente il libretto delle istruzioni.
Ed, io vado eh?

-Oh Bella!Mi dispiace, ma ho un impegno con Jasper...Edward passo a prendermelo dopo, ok?-
Ok, dovevo solo aspettare che il pesce abboccasse e...
-NULLA!!!-
Aveva abboccato.
Mia sorella scoppiò a ridere come una pazza, facendomi sghignazzare senza motivo.
Poi ci salutò, lasciandoci soli, e se ne andò a tutta birra con la mia auto.
Mi misi subito a trafficare con il pc, cavi e scatola grigia.
-Vuoi qualcosa da bere?Da mangiare?-
Sorrisi, ma, per ovvie ragioni, fui costretto a declinare l'offerta.
Attaccai, mediante un filo, il modem ad una presa del telefono, un cavo alla presa di corrente e premetti "ON"
Ed azionai la funzione wireless del oc.
-Fatto!-
-Di già?-
Dubitava delle mie capacità?
Le feci cenno di sedersi accanto a me, così le avrei fatto vedere come usarlo.
Le spiegai i tasti, quali fili non toccare ecc...
Non le dissi, però, che casualmente la connessione sarebbe stata interrotta il giorno dopo.
Così mi avrebbe chiamato ed avrei avuto una scusa più che valida per venirla a trovare senza entrare dalla finestra.
Era questo il mio piano.
Sabotarle internet.
-Praticamente non servono fili, puoi portarti il pc in ogni parte della casa ed internet funzionerà lo stesso.-
-Grazie-
Oddio no, non volevo che tornasse il silenzio imbarazzante di prima!
Ma non sapevo che dire.
-Ti volevo ringraziare anche per essermi stato vicino, sai...Charlie mi ha detto quanto hai fatto per me.-

Aha!Mannaggia a quello spione di Charlie...
Oddio...Solo in quel momento mi accorsi che lei era veramente troppo vicina, sentivo tutto il suo calore.
Eppure, in quel mese che le ero stato accanto, credevo di essermici abituato...
Ma la cosa era diversa, in quel momento.
Lei era cosciente.
Ed il suo sguardo m'incendiava.
E non sapevo che dire.
-E'...è una cosa che mi ha scosso molto, il tuo incidente...e...-
Non riuscivo proprio a...ero troppo distratto dal suo collo bianco e dalle sue labbra morbide.
Il ricordo di quel "bacio" era troppo vivido nella mia mente.
Dovetti mandare giù litri di veleno.
Ad un tratto, però, sentii chiaramente avvicinarsi alla casa la volante della polizia di Charlie.
Salvato dal palo, proprio.
Mi alzai, dicendo che forse era meglio se tornavo a casa.
Mi feci accompagnare all'ingresso, dovevo prendere la giacca, poi rimanemmo qualche istante davanti alla porta.
-Bhe...grazie ancora per..per tutto.-
Le dissi che non doveva ringraziarci, che le cosa che avevamo fatto non erano nulla.
-...senti...posso vederti?-
La mia coscienza, un grillo con la testa di Alice, incominciò a darmi contro per la mia stupidità.
Dove avevo lasciato la grammatica?
-Come?-
Infatti...neanche lei aveva capito quello che volevo dire.
Quindi glielo dissi in un altro modo.
-...tornarti a trovare qui a casa tua, intendo...-
-C-certo...-
Sorrisi come un ebete, mi sentivo al settimo cielo.
Forse il piano del duo Cullen non sarebbe nemmeno servito.
Era arrivato il momento di salutarla, ma non potevo certo né abbracciarla e né baciarla.
La stretta di mano era inadatta.
Allora andai sul classico (e con classico intendo "dei miei tempi" ) e, prendendola, le baciai il dorso della mano.
Diventò rossa come un peperone.
A stanotte!
Ma questo lei non lo sapeva.















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Capitolo 11
*** Vampire's fanfic ***


CAP 11 *******^******^*****^****^***^**^*La posta di Sydney*^**^***^****^*****^******^*******

Avviso per le mie lettrici (e lettori, se ci sono...ma penso di no)
Il capitolo di oggi sarà un po' breve a causa di improvvisa mancanza di ispirazione, quindi non arrabbiatevi!
Poi...volevo anche dirvi che dovrò rallentare sul serio i ritmi per l'aggiornamento a causa di problemi personali e scolastici.
Se può esservi d'aiuto, posso dirvi che (più o meno) aggiornerò il venerdì ed un altro giorno indefinito...
e che, la cosa, durerà fino al 17 Dicembre (giorno degli scrutini) per poi riprendere il suo normale ciclo di aggiornamenti.
Mi scuso in anticipo.


Sydney.

RenEsmee_Carlie_Cullen: No, non l'ho visto...andare al cinema da sola confermerebbe il mio stato attuale: da depressa...
Se mai troverò un'anima gentile che mi faccia il grandissimo favore di accompagnarmi...beh, allora lo andrò a vedere.

leanis87: Grazie, spero che ti piaccia anche questo!

vannagio: Peggio di Alice non c'è nessuno (a parte zia Steph, che l'ha creata) Grazie per i complimenti! Alla prossima!

Shinalia: Alice è la più suonata, ovviamente! Edward è solo uno contagiato da lei, il suo adepto preferito!XD

dolcenera_cullen: Dici?Secondo me neanche per Breakin Dawn ce la facciamo, a meno che io non scopra di esser stata adottata
e che i miei genitori biologici sono altri...ç__ç  Troppo tardi per non farmi venire i sensi di colpa, ormai ce li ho e me li devo tenere! ç__ç
Si, vabbeh, però non spiattellarmi in faccia che sei andata al cinema! Non è corretto! XD

serve: Non voglio sembrare emo, meglio che non te lo dico (almeno non qui)... se non trovo qualcuno, non posso andare a vederlo!
Mi fai contenta che ti piace il chappy, comunque...Ciao!

ppp





Quella notte feci
un sogno veramente strano.
Sicuramente, non mi veniva in mente altro, ieri avevo mangiato pesante.
Sognai di stare in camera mia...con me c'era anche Edward.
Lui faceva spuntare tulipani rossi da ogni parte e dopo me li regalava, tutto felice.
Poi i fiori (non so come) si scioglievano e grondavano sangue...
Aveva una strana luce negli occhi, ora neri carobne.
Mi stava guardando come se mi volesse uccidere e mangiare.

Era tutta la giornata che mi rigiravo i pollici, non mi andava molto di studiare.
Presi il portatile dei Cullen e lo accesi, volevo farmi un giro su internet e vedere un po' di cose.
Appena sollevai lo schermo, notai il post-it rosa di Alice (dove c'era segnato un sito)
Poi mi ricordai, era quel sito di fanfiction che mi aveva suggerito lei.
Mi aveva anche scritto il nome dell'autore e la storia che voleva che io vedessi.
Tutto ad un tratto ebbi una specie di ricordo intrusivo, un flash.
Era buio, ma sentivo chiaramente dire "
Non sembra una bella storia, eh?Sarà per questo che non la commenta nessuno"
Boh...
Non sapevo che dire.
Tentavo di ricordarmi dove avevo sentito quella frase, se l'avevo anche solo inventata.
Nulla, non mi diceva nulla.
Accesi internet come mi aveva insegnato Edward.
Ed andai su quel sito.
-Mannaggia...-
Bisognava registrarsi...lo feci, ma ci misi tutte cavolate, di certo non misi il mio nome.
Dopo miliardi di tentativi per un nick, i più gettonati erano occupati, decisi.
Sarei stata Austen's fan.
La fan della Austen.
Andai a cercare su "cerca autori" quello scrittore che mi aveva suggerito Alice.
Anthony1918.
Alla fine lo trovai, aveva pubblicato solo una storia.
Su di un vampiro.
-Wow...non sono un'appassionata del fantasy, però...-
Ma ero curiosa...se piaceva a  quella pazza squinternata, magari ne valeva la pena.
Cliccai sul titolo "confessioni di un vampiro pericoloso".
Ed incominciai a leggere il primo capitolo, formato da pochissime righe.



Esisto e mi maledico ogni giorno per questo.
Esisto, eppure mi mimetizzo tra la gente comune.
Vorrei non esistere e vengo rimproverato sempre, per questo.
Vorrei non esistere, eppure mi mimetizzo tra la gente comune.

Sono un vampiro e, visto che stai leggendo la mia storia, sicuramente tu non lo sei.
Sono reale, proprio come sei reale tu.
I vampiri esistono.
Hai paura?



Si, ho paura.
-No, ma che dici, Bella!-
Mi sbattei una mano sulla fronte, dandomi della deficiente.
Certo...che inizio misterioso e...beh, il protagonista doveva essere un po' depresso.
Però m'intrigava...
Cliccai sull'opzione di passare al capitolo dopo, ma la pagina non si caricava.
Fu solo allora che mi accorsi che era sparita la pallina della connessione ad internet.
La pallina...quella sopra i due computerini...dai, quella della connessione!
Ci passai sopra con il mouse e apparve una finestra con scritto "accesso solo locale"
-Ehhh???-
Oddio...oddio...forse l'avevo già rotto!
Ad un certo punto squillò il telefonino, era Alice Cullen.
Oddio...e che le potevo dire...?
-Ciao Bellina!!Come va internet??????-
-Ehm...-
No, dovevo dirle la verità.
-Non ho toccato nulla, ma non funziona!!!Non apre le pagine!Dice "accesso solo locale"!-
Giurai di averla sentita sghignazzare.
-Guarda, Edward è nei pressi di casa tua per delle commissioni...ora lo chiamo!-
Edward?No!
Cioè...c'era tutto questo bisogno di fargli sapere che ero una brocca totale?
E che, forse, avevo già rotto il loro costosissimo regalo???
-No, senti Alice...-
Aveva attaccato.
Improvvisamente suonò il campanello di casa.
Doveva essere Charlie.
Andai ad aprire.
-Ciao!-
Davanti a me c'era Edward Cullen.
E mi sorrideva come un cretino, come se sapesse che avevo combinato un casino.
Ops...






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Capitolo 12
*** Arancia emo ***


CAP 12 ...  La posta di Sydney e Alice  .

Alur...Niente di che...premetto che la canzone, messa per il capitolo, non mi piace affatto...però il testo si prestava bene...
Non ho ancora visto New Moon, quindi, se mi volete bene anche un minimo, non lo menzionate sennò impazzisco.
Ah, sono entrata in fissa con il nuovo cd di Pink (Funhouse) e con la cover di Over the rainbow dei Sum41.
Sempre dei Sum, mi sono fissata anche con So long goodbye...
XD
Ho finito di leggere Evermore, è carino!
Ave atque vale!


leanis87: Grazie! Speriamo che ti piaccia anche questo!XD

Jordy Klein: XD Thanks a lot!!!!!!!!Al prossimo capitolo!!!!

RenEsmee_Carlie_Cullen: Si, sono l'unica dalla mente acuta in quell'antro pieno di pipistrelli formato maxi...; )
Sydney: Tenebrosa la fic di Eddy???Ma nooooo!!!XD Comunque sono di Roma!XD Grazie comunque per la disponibilità!

cullenpersempre: La continuo, solo che aggiornerò con meno frequenza ed i capitoli saranno un po' più cortini! XD
Alice: Non ti preoccupare, non andiamo da nessuna parte...a meno che non c'è la nuova collezione di Valentino scontata....

dolcenera_cullen: Ma io non ho amiche Twilighter a portata di zampa...ç_ç...ed andare da sola...boh...va a finire che me lo scarico!
Alice: Che è illegale...
Sydney: Guarda che lo fanno tutti, eh!
Alice: Fa come ti pare, Madame Bovary...comunque si, faremo impazzire Bella!
Rose: E' il nostro obiettivo primario, oltre ad insegnare il galateo ad Emmett.
Eddy: Già.

serve: Si, te lo dico io...si ricorderà, ma tra un bel po'...penso che facciamo prima ad imparare in uzbeko "Dei Sepolcri" a memoria...
Sydney: Va a finire che prendo il primo barbone che trovo, gli pago il biglietto e mi faccio fare compagnia da lui...
Alice: Se non esistessi solo su carta stampata e nella tua mente...beh, verrei a farti compagnia io!
Sydney: Ah, non mi becchi?Ogni volta che entro io esci tu! XD


...
Silverstein, My Heroin

The drugs began to peak
A smile of joy arrives in me, but sedation changes to panic and nausea
And breath starts to shorten and heartbeats pound softer.
You wont try to save me, you just want to hurt me and leave me desperate.

(Chorus)
You taught my heart a sense I never knew I had
I can't forget the times that I was lost and depressed from the awful truth
How do you do it? You're my heroine.

You won't leave me alone
Chisel my heart out of stone
I give in everytime.

(Chorus)

I bet you laugh  at the thought of me thinking for myself (myself)
I bet you believe (bet you believe) that I'm better off with you than someone else

Your face arrives again
All hope I had becomes surreal, but under your cover's
More torture than pleasure and just past your lips
There's more anger than laughter
Not now or forever will I ever change you
I know that to go on I'll break you, my habit

(Chorus)

I will save myself.





-Signor Cullen!Dove crede di andare?-
Maledetto professor Medina...proprio non la smette di infastidirmi?
-A casa.-
Già, la lezione sui gruppi sanguigni andava saltata...a meno che...
No, a meno che niente.
Gli sventolai il permesso di uscita anticipata sotto gli occhi e lo mandai
in bestia, sapendo che si sarebbe andato subito a scolarsi una birra.
Che teneva in una bottiglietta, spacciandola per the.
Girai i tacchi e me ne andai in macchina.
Accesi subito l'ipod e lo attaccai all'adattatore per le casse della Volvo.
Così me ne andai a casa, dove non c'era neanche Esme.
Mi rintanai in camera.
Sul letto trovai alcuni dei miei indumenti puliti, così mi decisi a metterli
tutti nel loro posto...almeno finché non trovai un intruso.
-E questa????-
Una magliettina rosa, molto piccola e molto strana.
Inclinai la testa da un lato per osservare meglio il disegnino sul davanti.
Un giovane arancia disperata che, davanti ad un bicchiere di spremuta,
chiede "mamma??"
Era di Alice.
Lasciai perdere tutto per usare il pc, cosi andai sul sito delle fanfic e
mi adoperai per pubblicare un nuovo capitolo.
Aha!Il secondo della mia storia!
Il primo? Due persone l'avevano letto. Commentato, solo una:
Compra-per-tutto-c'è-masterard09
Alice, quella maledetta rompi con la passione delle arance emo.
La seconda doveva essere per forza uno dei miei familiari.
Ebbi il tempo solo ad aprire il programma per l'Html, ma non ne ebbi
anche solo per poter scrivere sulla tastiera una sola lettera.
Suonò il cellulare.
-Il panda è nella tana ed il bambù si sta per rompere.Devo andare.-
Il segnale, a Bella si era bloccato internet.
Ripresi la Volvo ed andai da lei.
Due minuti e già mi trovavo a suonare il campanello di casa sua.
-Ciao!-
Mi guardava con aria mortificata, come se si sentisse colpevole.
Sicuramente per internet.
Non poteva di certo sapere che il suo modem era stato programmato
appositamente per spegnersi dopo due minuti dalla sua accensione!
Ma quegli occhioni da cerbiattino indifeso ed impaurito...!
Povera Bella...forse, con Alice, avevamo esagerato un po'...
Sentii una dolorosa stretta al cuore quando mi guardò in quel modo.
Mi venne voglia...
Di prendere il suo viso tra e le mani e...
baciarla così a lungo da consumarle tutte le labbra.
Scossi subito la testa ed eliminai quel filmino dalla mia testolina.
Mi promisi di metterle apposto la connessione definitivamente.
Difatti, per tutta la durata di quel pomeriggio avevo da portar avanti
l'ambiziosissimo progetto di entrare nelle grazie di Isabella.
Così non avrei avuto bisogno di scuse per andarla a trovare.
E di manometterle internet.
-Bella...-
Le presi, molto delicatamente, la mano e le la portai alle labbra.
Lei arrossì violentemente, facendomi ingoiare veleno.
Tuttavia...amavo troppo vederla imbarazzata per quel gesto.
La rendeva ancora più amabile ai miei occhi.
Come se non lo fosse già...
Amabile, intendo.
























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Capitolo 13
*** conato ***


CAP 12 ...  La posta di Sydney e Alice  .





kawaiireby: Davvero?XD Grazie 1000!!!!!

RenEsmee_Carlie_Cullen: Ma io mi diverto un mondo a creare questi dialoghetti!
Alice: Anche io!!!!!XD Il segnale è una mia invenzione, il primo di una lunghissima serie!

cullenpersempre
: Grazie, grazie!!! In cantiere ce ne sono altri!
Jasper: Ma guarda che non c'è solo Edward, di gentiluomo che fa il baciamano! ç_ç

Jordy Klein: Io mi ci impegno, ma non posso promettere nulla! ç_ç I'm so sorry, cercherò di non deludervi!

leanis87: Ahaha! Ci riuscirà, gli darò tutte le mani di cui dispongo!

vannagio: XDDD Non preoccuparti di nulla, non mi arrabbio mica, eh?XD Molto dark la fic di Eddy!

dolcenera_cullen: Cos'hai con i miei messaggi in codice?Mi sono anche impegnata ad inventarli! ç_ç
Edward: Nuooo!Povera la mia aspirapolvere nana folletto...non dice sul serio!

serve
: Mi piace quando te ne esci con queste cavolate, mi fai sentire estremamente brava et contenta!
E' il mio obiettivo fregarti, lo sai bene...You are warned, dude! Ma non ci sei mai su msn??? ç___ç

Xx_scritrice88_xX: Ciao, certo che mi ricordo!Ti ho risposto sul "contatta autori", vai a controllare!!

...

Somewhere, over the rainbow, way up high.
There's a land that I heard of Once in a lullaby.
Somewhere, over the rainbow, skies are blue.
And the dreams that you dare to dream
Really do come true.
Someday I'll wish upon a star and wake up where the clouds are far Behind me.
Where troubles melt like lemon drops, Away above the chimney tops.
That's where you'll find me.
Somewhere, over the rainbow, bluebirds fly. Birds fly over the rainbow,
Why then - oh, why can't I?
If happy little bluebirds fly beyond the rainbow,
Why, oh, why can't I
?




Edward Cullen, alle farfalle del mio stomaco, faceva fare mille giri.
Un solo baciamano per mandarmi in iperventilazione?
Ero uscita da poco dal coma e non volevo rischiare di crepare.

Non ora.
Lo lasciai smanettare con il computer.
Io dovevo ancora preparare qualcosa da mangiare per me e per Charlie,
dovendo anche tener conto della dieta speciale che dovevo seguire.
Accesi la piastra , dopo aver messo un filo d'olio, ci misi su una bistecca.
-Fatto! Stavolta la connessione non farà scherzi!-
La voce di Edward sembrava provenire dal salone, dove stava prima,
eppure, non appena mi girai, mi trovai il suo viso davanti.
Ok.
Lo ringraziai infinite volte per l'aiuto che mi stava dando con il pc
perché, sicuramente, gli stavo stravolgendo tutta la sua giornata.
Non feci nemmeno in tempo a proferire parola.
Mi suonò il cellulare.
Era Charlie, dalla stazione, che mi diceva che sarebbe tornato la sera
e che non dovevo affannarmi per preparargli il pranzo.
-...quindi riposati, non fare sforzi...mi farò perdonare, dai!Ciao!-
Mi venne un sorriso.
Mio padre era proprio carino quando tentava di fare il tipo espansivo.
Riposi il telefonino in tasca e tornai ad Edward.
Che, con i suoi occhi dorati, mi stava chiedendo se era successo qualcosa.
-Charlie torna tardi, sto da sola a pranzo...ho preparato inutil...-
Buttare la carne era un peccato...cosi mi venne in mente un 'idea.
Deglutii, mi schiarii bene la voce e raccolsi un po' di coraggio.
-...ti andrebbe di pranzare con me?-
Ecco. L'ho detto.
Mi sembrò un attimo titubare, dava l'impressione che si stesse perdendo
in chissà quali questioni esistenziali, poi mi disse che andava bene.
Ma si preoccupava se, la sua presenza, avesse potuto essere un disturbo.
-Nessuno!Mi fa piacere che mi fai compagnia.-
Oggi era la giornata del coraggio, meglio cogliere al volo la cosa.
Il coniglio Isabella avrebbe potuto far ritorno tra poco.
Cadde un silenzio imbarazzante che, con Edward, era ormai una costante.
Cosi mi adoperai per apparecchiare la tavola.
-Ti aiuto.-
Avevo i piatti di coccio impilati uno sopra l'altro.
Mi sarei mostrata una pessima padrona di casa, se avessi acconsentito.
-No, sei un ospite. Faccio io.-
Tutto ad un tratto, andai ad inciampare su una piega del tappeto persiano e,
se non fosse stato per Edward, sarei sicuramente andata a sfracellarmi.
Ma lui afferrò sia me che i piatti (nel frattempo scivolati dalle mie mani)
mostrando una prontezza di riflessi che io mi sarei sempre sognata.
Anche se c'erano i vestiti a separare le nostre pelli...
quella di Edward era fredda da morire, potevo chiaramente sentirlo.
-Sei freddissimo...stai bene?-
Mi lasciò e mise i piatti al loro posto, dicendo che era tutto a posto.
-...sei tu che sei troppo calda!-
Ridacchiò tra sé e sé, quasi volesse prendermi in giro.
Andai a prendere il cibo e misi tutto a tavola.
Lui si era già seduto.
-Buon appetito!-
Mi guardò come se avessi detto la più grande atrocità del mondo.
Mah...magari l'avevo solo immaginato.
Come, magari, stavo immaginando di averlo accanto a me per pranzo.
Ecco.
Questo si che era altamente improbabile.
-Buon appetito, Bella...-
Io mangiai le mie cose velocemente, cosa rapida ed indolore.
Lui aveva una faccia quasi disgustata.
Smuoveva con la forchetta la roba che aveva nel piatto.
Oddio... avevo cucinato ad Edward una cosa che gli faceva schifo?
Troppo sale?Troppo pepe?Troppo olio?? O.O'
Quando si accorse che avevo finito il cibo ,e che lo stavo osservando,
incominciò a mandar giù, seriamente, le cose che avevo preparato per lui.
Distolsi lo sguardo, forse gli dava fastidio.
Dopo poco tornai a guardarlo e mi meravigliai: aveva spazzolato tutto.
Eppure sembrava...
-Grazie per il pranzo, era tutto ottimo!-
Perché suonava come una frase fatta e non come un complimento?
-Prego.-
Mi alzai ed incominciai a sparecchiare.
Lui mi aiutò con la roba e mi seguì, a ruota, fino alla cucina.
Si propose anche di aiutarmi a lavare i piatti.
-NO!-
Mi guardò con aria interrogativa.
Abbassai il tono della voce, schiarendola, e gli spiegai meglio.
-Non voglio fare una figura peggiore di quanto non lo stia facendo ora.
Sto dando una pessima mostra di me come padrona di casa...Ehm...-
Mi rivolse un sorriso obliquo, divertito, e si posizionò accanto a me.
Vicinissimo.
-Allora io lavo i piatti e tu li asciughi. Su questo non tratterò!-
-Ok...-
Aveva vinto.


*********************************


Edward Cullen, il dio greco, aveva lavato i piatti dell'umile casa Swan.
Ed ora stava guardando Vampire's diaries con me.
-Nooooo Damon è uno stronzoooo!!!!-
Mi guardò in modo strano, cosi arrossii come un chili messicano.
Ridacchiò ancora di me.
-E' tutta colpa di Katherine, invece...Damon è un vampiro a posto...-
Adesso ero io a guardarlo, stranita.
Anche lui era un appassionato di quel telefilm sui vampiri??
-...ho letto i libri.-
Ah, si...c'erano anche quelli, certo.
Improvvisamente lo vidi reprimere un colpo di tosse...no.
Penso fosse più un conato di vomito.
Si stava sentendo male???
-Edward!!!Oddio che hai!?????-
Mi chiese, riuscendoci molto a stento, dove si trovasse il bagno.
Glielo indicai e lui si rinchiuse lì dentro.
Anche con la porta del bagno chiusa, e benché mi trovassi in salone,
si poteva sentire chiaramente che stava rimettendo tutto il pranzo.
Che fosse bulimico?No...no, non sembrava...
Influenza intestinale?
Si, al telegiornale dicevano che stava girando a Seattle e dintorni...
Gli avevano fatto schifo le cose che gli avevo preparato?
Aveva smesso, sentii tirare lo sciacquone e, dopo poco, tornò da me.
Si sedette sul divano, tirando un sospiro di sollievo.
-Tutto ok...senti, io dovrei andare...-
Come "tutto ok"???Mi stava prendendo in giro???
-Stai scherzando, vero?Non ti muovere.-
Andai a prendere il termometro in camera mia e scesi immediatamente.
Benché mi guardò come se fossi pazza, glielo appioppai in mano.
-Misurala, dai...-
-Ma...!-
-Niente "MA"!Sei ancora più pallido del solito!-
Sospirò, ormai rassegnato, e si mise il termometro sotto l'ascella.
Mi sedetti dall'altro lato dal divano, a tenere i minuti.
Quando gli dissi di toglierlo, scaduto il tempo, mi guardò implorante.
Sembrava un bambino.
Allungai la mano, aspettando di ricevere da lui quel diavolo di coso.
Sobbalzai.
Doveva esserselo messo male...oppure era il termometro che era andato.
La sua temperatura corporea era più bassa dei normali 36 gradi!
Mi avvicinai a lui e gli misi la mano sulla fronte.
No, no...misà proprio che il termometro aveva ragione...oddio...
-Tu stai male!-
Tentò di alzarsi dal divano ed io, trattenendolo con una mano, lo buttai giù.
Gli dissi di non muoversi assolutamente e tornai su in camera.
Presi due coperte pesanti, non sapendo che altro fare...
Tornai giù e lo coprii, dopo averlo fatto stendere del tutto (senza scarpe)
Sbuffò come un moccioso capriccioso, diceva che stava benissimo.
Mi prendeva per il culo?
Era pallido come la morte, era un ghiacciolo ed aveva appena vomitato!
Chiamai subito Alice.
-Bellina!!Ciao!-
-Alice,senti...Edward si è sentito male e sta facendo il bambino...
E' più freddo del normale, è più pallido del solito ed ha vomitato!
Gli dici qualcosa tu?Se ne vuole andare da solo!-
Non sembrava minimamente toccata dalla cosa, mi liquidò con poco.
Tutti loro erano fuori città e non sarebbero tornati a casa prima di domani.
Questo voleva dire...
-Non possiamo proprio venire a prenderlo...non è che...?-
-Farlo stare da me?-
-Beh, si...se non è di disturbo, eh!Domani mattina lo veniamo a prendere!-
Detto questo, mi attaccò il telefono in faccia.
Mi girai verso Edward, che già aveva intuito la cosa a grandi linee.
-Sono fuori città?-
Annuii.
-...vengono a prenderti domani mattina...-
























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Capitolo 14
*** Una notte ***


Cap 14 ...  La posta di Sydney e Alice  .



RenEsmee_Carlie_Cullen: Ma che ne può sapere quella poraccia di Bella che Eddy è un non-morto??!Si, comunque sono meno di 34° XD
Alice: No, in effetti mi trovavo in giardino a potare le rose di Esme e...
Esme: Noi non abbiamo rose...
Alice: Non è vero, ne abbiamo una!
Emmett: Ehh??????Vuoi potare la mia Rose????Viè qua che te spiezzo in due, nana malefica!!!!!!
Rose: ç__ç


Xx_scritrice88_xX: Chissà, magari le cose che aveva cucinato Bella facevano veramente schifo...XD


francef80
: Grazie mille!!! Spero che ti piaccia anche questo chappy, allora!


lisa76: Concesso...nulla si da se non si riceve qualcosa in cambio, no? ^w^
Sydney: Grazie per i complimenti!


fabifabi
: Il suo orgoglio vampiro era già stato messo sotto dai suoi piani cretini per vedere Bella! XD


hale_y: Continuo, continuo!XD Don't worry e grazie mille per i complimenti!


cullenpersempre
: MuahMuahMuah!!! Lo sai che sono perfida!!!
Sydney: In che senso "interrompere così" ? No, dai lo so in che senso!Mi sembrava giusto stopparlo lì!XD


Shinalia
: Se non è cosi stupido da gettare nel water l'occasione che gli ho dato su di un piatto di argento...


nanerottola
: Si, per il lettore è comica! Ma sai i sensi di colpa e la paura di Bellina????XDDD
Victoria: Si, cosi magari schiattava una volta per tutte...


vannagio
: No, il burattinaio sono solo io! Ad Eddy il vomito è venuto veramente, non l'ha fatto apposta, povero ciccio!


dolcenera_cullen: Linduzz!Beh, diciamo che, uscire da quella casa, non è proprio nei suoi interessi! In pensiero per cosa?O.O


serve: Zi, questo chappy sarà secondo il punto di vista di Eddino-vampirino! Ciao Lizzieee!!!!!!


....


-...ti andrebbe di pranzare con me?-
L'ha detto veramente o lo stavo solo sognando io?Stupido vampiro...
Calcolai, nel minor tempo possibile, tutti i pro ed i contro della nostra situazione.
Sarebbe dovuto andare tutto per il meglio, il mio autocontrollo era allenato e forte.
Tuttavia, naturalmente, dovevo avere la piena certezza che non le sarei stato di disturbo.
-Nessuno!Mi fa piacere che mi fai compagnia.-
Mi fece contento assai più del dovuto, dicendomi quelle parole, perchè voleva dire che,
con me, molto stranamente (e contro ogni logica umana e vampiresca) si trovava a suo agio.
Anche io lo ero.
Mi proposi per aiutarla ad apparecchiare la tavola per due, ma lei si oppose vibratamente.
Non capivo perchè, a dirla tutta.
Si, ok...ero un ospite.
E allora?
Dopo avermi tolto i piatti dalle mani fece per andare nella sala da pranzo,ma, incianpando
in una piega del tappeto persiano, rischiò di farsi male e di far cocci.
Mi affrettai ad afferrarla e, dopo essermi assicurato che si fosse ben retta a me, presi al volo
anche il resto della roba che stava per ricaderci addosso: piatti, forchette e coltelli.
Questa ragazza umana aveva una tale inclinazione verso gli incidenti!
Se non ci fossi stato io?
I pensieri di accidenti e catastrofi varie sparirono non appena mi resi veramente conto di tutto.
Praticamente tenevo Bella stretta a me, quanto bastava per mandarmi in pappa.
Potevo sentire il suo calore della sua pelle anche cosi...
-Sei freddissimo...stai bene?-
No, non sto affatto bene se continui a starmi cosi appiccicata...e non starai bene nemmeno tu.
-...sei tu che sei troppo calda!-
Già, stavo cercando di far passare lei per stupida.
Era l'unico modo per indurla a non notare tanti piccoli particolari strani.
La lasciai immediatamente andare, imprecando dal più profondo angoletto del mio volere.
Cosi andai ad aspettarla, seduto al tavolo nel primo posto che avevo trovato.
Non potei fare a meno, quando si sedette accanto a me, di immaginarmi un'altra scena.
Me, umano, che pranzavo, al ritorno dal lavoro, con mia moglie.
-Buon appetito!-
Stupido due volte, cretino di un vampiro!
Quella semplice espressione mi riportò alla realtà: buon appetito, per me, significava la sua morte.
Non sapeva quello che mi aveva appena augurato...
Ma ci passai sopra, per educazione verso di lei, ricambiai anch'io.

***

Il sogno di me umano tornò ancora, esattamente quando l'aiutai a lavare i piatti.
Finì, di nuovo, quando Bella decise di accendere la tv e di vedere "i diari del vampiro"
E la menava con Damon! Si era messa in testa che lui era il cattivo della situazione.
Voleva mostrare di essere cattivo e duro a tutti costi, ma in realtà era un vampiro a posto.
Era tutta colpa della ragazza, era lei che lo portava a comportarsi cosi.
Non consapevolmente, chiaro.
Ma lo faceva.
Esattamente come Bella tentava il vampiro cattivo che c'era in me, per quanto assopito.
Ad un certo punto sentii uno strano gorgoglio nel mio stomaco: era il pranzo umano.
Dovevo, sentivo il bisogno di espellere quella schifezza dal mio corpo.
E dovevo assumere cibo vero.
Cercai di trattenermi dall'espellere proprio davanti a lei e, infatti, dovetti scappare in bagno.
Mi ripulii lo stomaco da tutte quelle sozzerie che avevo ingurgitato e mi sciacquai bene.
Così tornai da Isabella che, sicuramente, nel frattempo si era fatta chissà quali film mentali
sul mio violento ed improvviso attacco di vomito.
Tentai di assumere pose ed atteggiamenti naturali e disinvolti, sedendomi sul divano.
Tirai un grande sospiro di sollievo e, ritenendo fosse giusto -data la tarda ora- rientrare a casa,
le riferii che era davvero giunto il momento di togliere il disturbo da casa Swan.
Saltò in piedi, scattando.
-Stai scherzando, vero?Non ti muovere.-
Scomparì dal salone, andando al piano di sopra a prendere chissà cosa, poi torno subito giù.
Per giunta con una velocità impressionante, per un'umana.
Ed in mano cosa aveva, un...un termometro?
Ma era pazza?No, ok, non lo era...solo io stavo ragionando come un cretino ottuso.
-Misurala, dai...-
-Ma...!-
-Niente "MA"!Sei ancora più pallido del solito!-
Fui costretto ad infilarmi quella maledettissima stecchetta di vetro sotto l'ascella.
E neanche a dire che, attraverso vari trucchetti, potevo truccare la temperatura!
Bella si era seduta apposta accanto a me, per impedirmi una possibile fuga e per tenere i minuti.
Sobbalzò, scaduto il tempo, quando attestò che avevo la temperatura più bassa dei 35°.
Si chinò su di me e mi mise una mano, incandescente, sulla fronte gelida.
-Tu stai male!-

Quel tocco cosi naturale e scontato mi mandò tutto in subbuglio.
Avevo la tentazione di afferrarla e di tenerla stretta  a me.
Tentai di alzarmi, ma lei mi ributtò giù.
Sparì, di nuovo, ai piani superiori per poi presentarsi con due enormi coperte di lana pesante.
Sgranai gli occhi non appena le vidi.
Non contenta nemmeno di avermi imbacuccato come un salame ungherese, chiamò Alice.
-Alice,senti...Edward si è sentito male e sta facendo il bambino...E' più freddo del normale,
più pallido del solito ed ha vomitato! Gli dici qualcosa tu?Se ne vuole andare da solo!-
La pazza folletta!Chissà che...no, oddio...!
I PIANI MALVAGI DI ALICE!
-Farlo stare da me?-
Noooo!!!La scusa del "no, guarda...mi dispiace ma stiamo tutti fuori città" era ancora in uso!
Che avrebbe risposto lei?
Oddio sono rovinato! R-O-V-I-N-A-T-O!
Quando, come e dove andrò a cacciare un qualsiasi essere vivente non parlante????
-...vengono a prenderti domani mattina...-
Una notte intera qui??
Troppo!


****

Charlie, non appena tornò a casa (molto tardi) , si ritrovò una scomoda sorpresina in salone.
Il divano era occupato da un moccioso malato che gli impediva di vedere i Mariner sul divano...
Non si sentiva tranquillo con me nei paraggi.
Era convinto che avrei tentato di combinare qualcosa con la figlia, non appena sarebbe andato a letto.
E che la malattia era una scusa per infilarsi in casa.
Cosa non lontana dalla verità.
Ma, alla fine della serata, si rassegnò ed andò a rintanarsi in camera sua.
Così rimasi da solo, con Bella che mi stava allestendo il divano come un letto frequentabile.
-...per il pigiama...ho una vecchia tuta di papà, ti andrà larga...aspetta qui.-
Si girò, ma, improvvisamente, notai un vertiginoso aumento del battito cardiaco ed uno sbiancamento.
Mi precipitai a sincerarmi delle sue condizioni, le si era alzata la pressione con la paura e l'agitazione.
-Bella, devi smetterla di preoccuparti e di affannarti!Non fa bene a te, chiaro?-
Volle andare da sola al piano di sopra, ma, temendo qualcosa,  l'accompagnai fino su.
Era la prima volta che ci entravo, con lei sveglia e cosciente.
Rovistò tra qualche armadio e mi mise in mano una tuta grigia ed una maglietta nera.
La tuta era di Charlie, mentre la maglietta era sicuramente sua.
-E' tua?-
-Come hai fatto a capire?-
Risposi, estremamente imbarazzato, che su quella si sentiva moltissimo il suo profumo.
Lei ribatté che non usava nessuna fragranza.
Feci le spallucce, cercando di lavar via immediatamente il problema.
-Vai a dormire, dai...ci vediamo domani.-
Giocherellava con le ciocche dei capelli, arricciandole, e poi ne mise una dietro l'orecchio.
-Buonanotte, Edward...-
Le feci un cenno con la testa e, prima di scomparire da dietro la porta, ricambiai.


***

Non fu affatto una buona notte.
Il russare di Charlie stravinceva in fastidio provocato dai rumori di una falegnameria.
Io, non potendo né dormire né fare qualcosa che svegliasse gli Swan, rimasi sveglio.
A contemplare le crepe nel soffitto bianco del salone, pensando a tutt'altre cose.
Per esempio che Bella stava riposando sopra la mia testa.
Beata ed inconsapevole del fatto che la morte le era entrata in casa e stava nel suo salotto.
Mi innervosiva, mi faceva avvertire un senso di enorme frustrazione.
Stare cosi vicini e non poter...
Chiusi un momento gli occhi, per ripulirmi da pensieri di cui mi sarei sicuramente pentito.
Mi disturbò, ad un certo punto, un  rumore strano ed un'imprecazione.
-Edward sei sveglio?-
Allungai la mano per accendere la lucetta, per illuminarle l'ambiente.
Era Bella.
-Non riuscivo a dormire...neanche tu, a quanto pare.-
Mi prese quasi un colpo, vederla fasciata solo da un'insulsa camicetta da notte celeste.
Ma resistetti.
Mi tirai su a sedere e le feci cenno con la mano, sbattendola più volte sul divano, di venire.
La vidi parecchio pallida e preoccupata, cosi le chiesi perché aveva problemi ad addormentarsi.
-E'...da quando mi sono svegliata dal coma che faccio incubi...quello di stanotte era orribile...-
Sembrava sinceramente spaventata.
Mi feriva profondamente vederla in quello stato, mi faceva sentire una nullità.
Con un po' di timore, non sapendo in anticipo la sua reazione, la circondai con le braccia.
E, finalmente, potei attirarla a me.
Non mi si oppose, si lasciò persino cullare per lunghi istanti.
Allora le chiesi se aveva voglia di raccontarmi che tipo di incubi faceva la notte.
Sembravano un film horror dove non mancavano licantropi, vampiri, morte, occhi osservanti...
Sicuramente era l'inconscio che le stava suggerendo di tenersi alla larga da me.
Ma lei, questo, non poteva capirlo.
-...ed ho so...-
Smise di parlare di colpo.
Dopo un iniziale sbigottimento, mi accorsi che si era solo addormentata con il mio cullarla.
Cosi, non ritenendo il divano adatto a lei, la presi in braccio e la portai in camera sua.
L'adagiai sul letto e le rimboccai le coperte fino alle spalle.
-...zzz...ward...angelo custode...zzzz....puzza di cane bagnato...zzz....-
Che carina, parlava nel sonno!
Io?
Io come l'angelo custode?Potevo esserlo?
No.
Al massimo, sarei potuto essere il suo vampiro custode per sempre.
Sempre se le sarebbe andato bene.
O anche no.
Lo avrei fatto comunque.
Sarei stato il suo vampiro custode per sempre.





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Capitolo 15
*** midnight sun ***


CAP 15 ...  La posta di Sydney e Alice  .



dolcenera_cullen: Vabbeh, povera Bellina!!!!Lei si è comportata come un qualsiasi altro essere umano, con un amico malato!XD

vannagio: Perfida e calcolatrice io???Vuoi che Jane prenda il mio posto come capo-redattore della posta???
Sydney: Scherza, non ti preoccupare.....migliorando di capitolo in capitolo?Eppure, data la scarsità di tempo, non mi ci sto impegnando molto...
Alice: E te credo!Scrivo tutto io!Tu pensa a studiare, và!

nanerottola: Eddy ha ragione: è il subconscio di Bella che, mandandole quei sogni, tenta di avvisarla di tenersi alla larga da lui. Alla prossima!

cullenpersempre: Guarda...se vogliamo proprio fare riflessioni di tipo filosofico...XD...il tuo vampiro custode esiste.
Sydney: Eh????Ma che sei paz...si, lo sei.
Alice: Stavo dicendo...se tu pensi ad un vampiro custode, questo deve esistere per forza da qualche parte (sennò non potresti neanche pensarlo)
Sydney: Basta....hai rotto....adesso ti faccio sostituire da Jane o da Heidi!

lisa76: Non è lui che si finge malato, è Bella che crede che lo sia (ed a ragione!XD) Dimmi se ti piace questo chappy!!!!

Xx_scritrice88_xX: AH BELLAAAAAAAA!!!!!!!!Ti ho fatto una sorpresina! Di New Moon ho pro e contro (più contro, però)

RenEsmee_Carlie_Cullen
: Perchè devi potare mia sorella???? °_______° Non è che potresti allungare me di qualche centimetro???????
Sydney: Ma stava scherzando...
Rosalie: Lo spero...

serve: Non la ama ancora, per lui è un affetto istintivo (di natura ancora da indagare) misto a curiosità...beh, dai!Charlie è iperprotettivo, ossessionato dallo sport
(anch'io farei la stessa cosa se la Roma dovesse giocare una partita importante) Senza contare che le sue supposizioni sono giuste. Ah, non sono sparita.
Alice: E non l'hanno nemmeno rapita gli alieni.
Sydney: A meno che la mia orrida professoressa di matematica e fisica non sia una marziana...
Alice: Io non ci conterei...

Nella storia vedrete delle frasi in blu ed in rosa. Quelle in rosa sono di Bella  (di chi sono quelle blu, dovrete capirlo da soli! ;)


...


Era passata una settimana da quella notte che avevo ospitato Edward Cullen in casa mia.
Stranamente...mi sembrava troppo presto per affermare una cosa del genere...beh, mi mancava.
Una settimana che non ricevevo visite né da lui, né da sua sorella Alice.
Anche lei mi mancava da pazzi, avevo bisogno di attingere ad un po' della sua allegria disarmante.
In compenso, però, era tutta una settimana che a Forks c'era un bellissimo sole abbagliante.

Mi era permesso di uscire un pochino, per fare qualche passeggiata.
E poi c'era lui.
Il mio amico di Chicago, lo scrittore, Anthony.
La storia del suo vampiro mi riempiva quasi tutte le giornate, ecco perché Charlie si lamentava.
-Bella!Spegni quel coso e vai a dormire!!-
-Siii!!!Un secondo!!!!-
Aprii la finestra di windows messanger e, cliccato su "Anthony1918", iniziai a scrivere.
Si, da quando avevo lasciato un commento sul primo capitolo della sua storia, avevamo inziato la
nostra amicizia mediante l'angolo dei commenti della sua storia e poi c'eravamo scambiati l'indirizzo
della posta elettronica. Poi, data la scomodità, lo convinsi a farsi msn per sentirci più spesso.

Scusa, Anthony...c'è quel rompiscatole di mio padre che insiste che io spenga il computer...
Non ti preoccupare, anzi. Forse ha ragione lui, devi riposare! ;)
Ma non sono mica moribonda!E poi non ho nemmeno sonno, sai?
Non fare la difficile, Bella!Dai, vai a dormire che noi ci possiamo sentire anche domani!
A domani!Quand'è che posti il nuovo capitolo?
Domani!XD
Ok...non vedo l'ora!!Buonanotte Anthony!!Salutami Chicago!
E tu Phoenix, buonanotte!!!


Alla fine spensi il computer e me ne andai a dormire, finalmente, dopo ore ed ore.
Il giorno dopo sarei dovuta andare alla consueta visita di controllo all'ospedale.
Magari sarebbe stata la volta buona che il dottor Cullen mi avrebbe dato il permesso per scuola.
Mi annoiavo a morte a casa da sola...

***

Di nuovo sole, a Forks.
Mi dovetti svegliare presto per andare all'ospedale per la visita settimanale del controllo.
Le mie previsioni furono esatte, il sostituto del dottor Cullen mi diede l'ok per scuola.
Ma sarei dovuta stare a casa ancora una settimana, per precauzione.
Perfetto così, non chiedevo di meglio.
Tornai a casa che ero tutta un ciclone di allegria, oggi era proprio una "giornata si".
Mi feci lasciare da Charlie davanti casa, poi lui tornò in centrale.
La prima cosa che feci, dopo essermi preparata il pranzo, fu controllare se Anthony aveva postato.
No, ancora no.
Andai a vedere su msn.
Non appena mi connisi, lui mi mandò un messaggio.

Ciao!
Ciao!!Come va?
Come sempre...anzi, sono due amici del ragazzo di mia sorella...

Non ti piacciono?
Diciamo che viviamo sotto ottiche diverse...lasciamo stare, tanto rimarranno per qualche giorno...Te invece?
Niente di che, tra una settimana torno a scuola...ma non ce la faccio più a restare a casa da sola.
Non hai amici che ti vengono a trovare?
Beh, essendo arrivata qui da poco, posso dire che ne ho solo due...ma è da una settimana che non si fanno vivi...
Vabbeh, dai!Ci sono io, per quanto possa essere utile per te!
Scherzi?La tua storia ormai è entrata nel mio cerchio personale degli interessi!Ma tu sei a scuola?
Si, ora di informatica!
Ah, allora ti lascio che tra un po' dovrebbe suonare la campanella!!Ci sentiamo quando ci sentiamo, ok?
Ok...ah, ho postato un nuovo capitolo...l'ho dedicato a te!Ciao!
Ciao Anthony!

Non appena lui staccò msn, io tornai a vedere se aveva effettivamente messo il nuovo chappy.
Si, eccolo lì.
Prima, però, andai a prendermi un bicchiere d'acqua per la solita medicina.
Chissà per quanto altro tempo avrei dovuto prenderla...
Controllai l'ora...erano solo se tre del pomeriggio...che altro mi sarei messa a fare?
Lasciai perdere tutti i pensieri inutili e mi persi nella lettura della storia.



I miei occhi s’incrociarono per non più di un secondo con un paio marroni come il cioccolato, incastonati in un viso a forma di cuore.
Conoscevo bene quel viso perfetto,
nonostante non lo avessi visto prima di questo momento, perché aveva avviluppato ogni mente oggi.
La nuova studentessa.
Di nuovo, il mio sguardo indugiò sugli stessi grandi occhi marroni.
Era seduta esattamente dov’era prima, e ci guardava, una cosa naturale da fare, supposi...pensare a noi sarebbe stato altrettanto naturale.
Eppure non riuscivo a sentire neppure un bisbiglio.

Mi sentii a disagio, non mi era mai capitato prima....C’era qualcosa che non andava in me?Perché non riuscivo a leggerla?
Eppure mi sentivo come sempre.

Questa ragazza pareva molto più fragile dei suoi nuovi compagni di scuola,  la sua pelle era trasparente al punto che
era difficile credere che potesse proteggerla davvero dalle aggressioni del mondo circostante.

Riuscivo a vedere il sangue che circolava ritmicamente nelle vene sotto la membrana chiara, pallida…
Mi alzai e me ne andai in classe, non potevo stare ancora lì, ed andai a sedermi al mio solito banco da solo, aspettando i
miei compagni.
Entrò il professor Barner, seguito dalla nuova ragazza.
No!Anche qui me la dovevo ritrovare!Poverina, il posto accanto al mio era l’unico disponibile.
Non appena si avvicinò, il suo odore mi colpì come una testa di ariete da sfondamento.
Nessun modo per spiegare il "violento" poteva essere applicato a quello che sentivo.
Io ero un predatore e lei era la mia preda.
Al mondo non esisteva altra verità a parte questa.

Io ero un vampiro, e lei aveva il sangue più dolce che avessi mai odorato negli ultimi ottant’anni.
Non avrei mai neppure lontanamente pensato che potesse esistere un profumo del genere.
Se avessi saputo che c’era, l’avrei cercato molto tempo prima.
Avrei setacciato il pianeta per lei.






No...ma finisce così????Ero curiosa di sapere se se la sarebbe pappata oppure no!
-Certo che...-
Non so, quello che aveva scritto...boh, mi sembrava un pochino familiare...come un sogno...
Mi stavo sbagliando, sicuramente.
Ad un certo punto squillò il telefonino, era un numero che non conoscevo.
E chi poteva essere?
-Pronto?-
-Bella?-
Una voce maschile...profonda...estremamente sens...
Era Edward Cullen?Allora non era morto e sepolto dalla febbre come credevo!
-Ciao Edward!Stai bene?-
Non stavamo un gran che tutti e due, quella sera lì...
-Si, bene, grazie...tu come stai?Ho saputo che tra una settimana torni a scuola!-
-Si, non vedo l'ora...-
Lasciai intendere tutto quello che volevo fosse inteso, ma non ottenni quel risultato.
Poi, di getto (e senza nemmeno consultare il criceto nella mia testa) gli chiesi se poteva venire.
-Ahi...di mattina non posso.-
Doh!Ecco, sapevo che non dovevo chiederglielo!Ho fatto una bellissima figura di sterco.
-...ma, se vuoi, sarò da te dopo cena!-
Aaha!Davvero?
-Ohh...ehm...perfetto, allora!Alle nove!-
Attaccai che avevo ancora il cuore agitato ed il criceto che aveva smesso di girare la ruota.
Mi era venuto ancora sonno, cosi me ne andai a fare il sonnellino pomeridiano.
E continuai a fare strani sogni, come al solito.

Quella volta mi trovavo in un ospedale che non conoscevo.

In un'epoca che non era la nostra, il calendario appeso ad un muro diceva "1918".
Vedevo tutto in bianco e nero.
C'era una sfilza di malati, tutti in pessime condizioni, che occupavano i corridoi...
Il mio corpo, contro il mio volere, si incamminò verso la stanza dove si tenevano i morti.
Appena entrati, un tavolo da operazione con sopra un cadavere.
Andai a vedere.
Lo osservai, un ragazzo nel pallore della sua morte.
Quando realizzai chi fosse, urlando il suo nome, lui spalancò gli occhi di colpo.
Erano rossi come il sangue.

Poi, ringraziando Dio, mi svegliai.

























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Capitolo 16
*** Mannaggia al sole! ***


Cap16 ...  La posta di Sydney e Alice  .


Premetto una cosa...se ci sono troppi "tumba" ,o simili, è tutta colpa di vannagio !Mi ha contagiato con questo termine!
Poi volevo chiedervi una cosa...vorreste che io mettessi in un capitolo tutti e due i POV oppure vi va bene uno per capitolo?
Nel primo caso dovrei spezzettare un po' la storia e verrebbe un po' più lunga (la storia, non i capitoli che rimarranno della stessa lunghezza...)
Scrivetemi e ditemi cosa preferite.


grepattz
: Grazie!Purtroppo si sa: Isabella Swan è una gran stupida, non è capace di fare simili associazioni! xD

dolcenera_cullen
: Ok. Ora inizio a preoccuparmi sul serio...
Alice: Solo ora?Avresti dovuto iniziare a farlo già da un bel pezzo!XD
Sydney; Coooomunque....grazie a te!

Shinalia: Già...beh, d'altronde lo fa anche nella saga di zia Steph!Mi attengo alla sua caratterizzazione originaria, almeno ci provo!
Alice: Edward non è pazzo, è mio fratello!
Sydney: Che poi è la stessa cosa...

Xx_scritrice88_xX
: I know, i know!Quella piccola bugia mi serviva a rendere un po' movimentata la storia, sennò sai che piatta veniva?
Alice: Cooomunque...noi non ci stiamo facendo vedere per il sole...Sai sennò?Rischio di essere rapita e deportata in una fabbrica Swarosky!!!!

Kris91Cullen: Grazie, grazie!Fare da Cupido è la mia attività più riuscita!!!!
Sydney: Grazie mille per i complimenti!!!

vannagio: TUMBA????Aahahahahahahahah!!!!!! 'sto termine è fantastico!!!!!!XD Sono caduta dalla sedia quando l'ho letto!!!!!!!!
Jane: Sentiamo...perché non vuoi parlare con me?ò___ò

nanerottola
: No, sono tumbi tutti e due!!XD Quello che lei ha visto non può ricondurlo ad un vampiro, sebbene lo fosse...cooomunque campa cavallo!

cullenpersempre: Sono legata al segreto professionale, non posso rivelarlo...grazie comunque per i complimenti!!

lisa76
: Non ti preoccupare, supponi bene!Non è che sei tarda, sono io che ho inserito quella piccola bugia per non rendere la storia troppo piatta!
Esatto tutto quanto, hai capito bene (vedi che non sei tumba???XD) Ciao, alla prossima!!!!!

serve: Cosa ti ricorda? No, comunque non lo sa che è Bella la ragazza che gli lascia i commenti!XD E' tumbo pure lui!!!!
Sydney: Si, sono una patita di calcio!Ci gioco pure!Ma perché vergogna?La roma è nel mio DNA come la malattia interista è nel tuo!XD
Alice: Per fortuna che l'autrice non è una curvasudista estremista...a quest'ora saresti già legata ed esposta come prigioniera di guerra a Piazza Venezia...
Sydney: un'ultima cosa....CASSETTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


...


Che noia indicibile...
Noia, noia, noia, noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia e noia...
E' una settimana intera che non possiamo uscire di casa, mannaggia a quel sole maledetto!
Strano a dirlo, ed anche solo pensarlo, ma sentivo che le mie giornate erano vuote, senza Isabella.
Mi mancavano i miei assurdi tentativi per intrufolarmi in casa sua.
Si, lo facevo tutte le notti.
Ma lei dormiva come un angiole...no, ultimamente il suo sonno era infestato da brutti sogni.
Quanto poteva essere assurdo il mio attaccamento per quella piccola umana?
Troppo.
Era pericoloso.
Sbagliato.
Eccetera, eccetera, eccetera...
Tuttavia anche questa settimana aveva avuto i suoi risvolti positivi...no, solo uno.
Finalmente, oltre alla mia rompiscatole-sorella Alice, la mia storia era seguita da un'altra persona.
Si faceva chiamare Austen's fan (una ragazza, fino a prova contraria) ed era di Phoenix (forse).
Dopo i primi commenti, ci eravamo scambiati l'indirizzo email ed avevamo iniziato una corrispondenza.
Io, stupidamente (ma poi mica tanto), le dissi che ero di Chicago (e questa era una mezza verità).
A parte questo, la nostra pseudo-amicizia sembrava davvero funzionare.
Era facile su intenet, almeno non mi veniva voglia di saltarle addosso e di dissanguarla in un secondo!
Alle undici e cinquantacinque ancora ci stavamo scrivendo.
Per me l'ora non era assolutissimamente un problema, ma per lei sicuramente lo era.

***

Come al solito, pubblicai il nuovo capitolo di "Midnight sun" appena sfornato da Word.
Mannaggia al sole...rivoglio le nubi...
-...e non rompere le scatole! E dillo che ti manca Bella e falla finita!Non è mica un crimine, sai?-
Ecco Alice...ma non doveva?Ah, si...me li aveva riportati i cd che le avevo prestato.
-Ma è un crimine...-
L’amavo? Non lo credevo. O, almeno, non ancora.
Posò le mie cose sulla scrivania con totale assenza di tatto e riguardo e mi rubò il telefono di casa.
-Lo sarà se finisce male...ma non ci saranno problemi, fidati che l'ho visto!-
Fece un numero che non conoscevo ed attese.
-A chi stai chiamando?-
-Zitto che non sento squillare!-
Sentii un "pronto?" ed Alice mi appioppò in mano il telefono, che accostai all'orecchio.
-Pronto??-
Era Bella, quella peripatetica di mia sorella aveva chiamato l'umana!
-Bella?-
-Ciao Edward!Stai bene?-
Ora che stavo abbastanza lontano da lei e che ero sicuro che non le avrei fatto del male, si...
-Si, bene, grazie...tu come stai?Ho saputo che tra una settimana torni a scuola!-
Già, Carlisle mi aveva dato la bella notizia il giorno prima.
-Si, non vedo l'ora...-
Il tono della sua voce andò scemando, come se volesse lasciar intendere qualcosa.
Ma non capii, quindi lasciai correre.
Poi mi chiese se avevo voglia di andare a trovarla, che si sentiva sola.
Osservai fuori: il sole risplendeva come non mai.
Sbuffai.
-Ahi...di mattina non posso...-
Alice mi guardò malissimo e mi diede un calcio sugli stinchi, mimando con la bocca "al tramonto".
Trattenni il lamento di dolore, ma quanto poteva far male quella nana?
-
...ma, se vuoi, sarò da te dopo cena!-
-Ohh...ehm...perfetto, allora!Alle nove!-
Attaccò il telefono e mi lasciò libero di cacciare un lamento per il mio povero stinco.
-Che dolorrrrrrrr!!!!!!!-
Alice mi lasciò solo con il mio stinco dolorante e se ne andò da qualche parte della casa.
Cosi, aspettando direttamente le nove di sera, mi misi a scrivere (non sapendo sempre che fare).

Non appena suoi occhi scivolarono verso di me, con un movimento che evidentemente avrebbe voluto che fosse furtivo,
il suo sguardo incrociò il mio, e mi vidi riflesso nell’immenso specchio dei suoi occhi marroni.
Lo shock provocatomi dalla faccia che vidi lì le salvò la vita appena in tempo.
Ma non mi rese le cose più facili.
Il sangue le aveva inondato nuovamente le guance, donando alla sua pelle la tonalità più deliziosa che avessi mai vista.
Il suo profumo nella mia mente era una spessa nebbia. A malapena riuscivo a pensarci attraverso.

I miei ricordi di quel giorno erano sempre vividi e ben presenti alla mia mente.
Come scordarli?
Anche la bestia li ricordava.
Ma con dispiacere, perché quel giorno non ebbe il piacere di assaggiare il suo sangue.

Era così vulnerabile, così debole...Addirittura più del normale per un essere umano.
La ragazza si sarebbe seduta accanto a me, ed io l’avrei dovuta uccidere.
Gli spettatori che si trovavano nell’aula, diciotto ragazzi ed un adulto, non avrebbero mai più potuto lasciare questa stanza.
Non avevo mai ucciso degli innocenti, mai in ottant’anni. E ora programmavo di massacrarne venti tutti in una volta.
Mi trovavo al centro dell’aula, nella fila posteriore più arretrata. Prima avrei dovuto occuparmi del lato destro.
Calcolavo di poter spezzare quattro o cinque dei loro colli al secondo e senza fare alcun tipo di rumore.
Perché doveva venire qui? Perché doveva esistere? Perché doveva rovinare la pace di questa mia non-vita?
Perché mai quest’esacerbante essere umana era mai nata? Chi era questa creatura? Perché a me, perché adesso?
Perché dovevo perdere tutto solo perché aveva casualmente scelto di fare la sua comparsa in questa città inverosimile?
Perchè era venuta qui!
Smisi di far affluire l’aria ai polmoni; il sollievo fu immediato, ma relativo. Un’ora! Soltanto un’ora.
Non dovevo pensare al profumo, al gusto.
Ma la campanella aveva suonato...salvato dalla campanella...Eravamo entrambi salvi.

Rimasi per tutto il giorno chiuso in macchina, aspettando i miei fratelli.
Quando arrivarono, in primis mia sorella (quella a cui ero più affezionato) notò che c'ea qualcosa che non andava in me.
Si era messa a rovistare nel futuro per me, ora...entrambi elaborammo quello che vedeva ed entrambi ne rimanemmo sorpresi.
“Te ne vai?” mormorò.
Gli altri fissavano me adesso.
Poi lo vide, nell’istante in cui la mia determinazione vacillava ed un’altra scelta spingeva il mio futuro in una più cupa direzione.
“Oh”.
La ragazza di prima, morta, i miei occhi, di un rosso incandescente per il sangue appena consumato.
L’inchiesta...il tempo che avremmo dovuto far passare perché fosse sicuro trasferirci e ricominciare daccapo…
“Oh”
L’immagine si faceva sempre più dettagliata, ma poi la visione nella sua mente cambiò di nuovo.
Una strada deserta, di notte, gli alberi che la costeggiavano ricoperti di neve, baluginanti a quasi trecentoventi chilometri l’ora.
“Mi mancherai”, disse. “Non importa per quanto poco tempo starai via”.

Con quelle ultime parole decretai finito il capitolo, per quel momento non  mi veniva in mente oltre.
Certo, non avrei messo il mio soggiorno a Denali...giusto un cenno qui e lì...
Così mi limitai ad aspettare diligentemente le nove meno dieci.
E, quando scoccarono sul mio orologio, mi precipitai a prendere le chiavi della Volvo.
Salii in macchina e, con la stessa fretta con la quale ero salito, partii alla volta di casa Swan.
Arrivai lì esattamente alle nove meno due minuti.
Solo che mi sembrava troppo manicale presentarmi alle nove spaccate.
Così aspettai che la melodia di Alexandre Desplat finisse e poi andai a suonare il campanello.
Suonai più di una volta, forse quattro.
Dopo un iniziale trambusto, un violento scendere dalle scale, ecco Bella davanti alla porta.
C'era qualcosa che non andava: era più pallida del solito, aveva gli occhi gonfi e rossastri.
E, in oiù, aveva la faccia di una che avesse vissuto chissà quale tragedia.
-Hey...tutto bene?-
Scosse la testa e mi fece cenno di entrare in casa.
Non ci volle molto per capire che, dopo essersi addormentata, si era fatta uno di quei suoi incubi.
-Cos'hai sognato stavolta?-
Abbassò lo sguardo, per evitare il mio,e  poi mi disse che aveva sognato me.
-Tu...morto...in un obitorio...mi sono avvicinata e...hai aperto gli occhi...erano rossi e...-
Ahah...le mie teorie sui suoi incubi erano esatte.
Lei sognava quelle cose perché intuiva qualcosa di strano in me.
Allora tentai di sdrammatizzare, sorridendo.
-Se mi hai sognato morto, vuol dire che mi hai allungato la vita, sai?Non è una cosa brutta...-
Sorrise anche lei, sebbene avesse capito che era tutta una scusa per tirarla su di morale.
Proposi di sederci sul divano e di parlare un po'.
-E cosi torni a scuola...immagino che tu non possa guidare ancora il tuo pick up...-
-No, infatti mi accompagnerà Charlie...-
Mi venne in mente un'idea tanto fulminea quanto geniale e subdola.
-Non scomodarlo, ti accompagnerò io con la mia macchina.-
Alzò il sopracciglio come se stesse vagliando seriamente la possibilità di rifiutare.
-Non vuoi?-
Abbassò lo sguardo, arrossendo come un peperone messicano e tormentandosi le mani.
-Non sei costretto...-
Mi avvicinai di più a lei, costringendola ad alzare lo sguardo per guardarmi negli occhi.
In preda ad un attacco di noncuranza, incominciai a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli.
Una sensazione di sconvolgimento mi prendeva lo stomaco ogni volta che la sfioravo...
Eppure non capivo perché si abbattesse in quel modo e non credesse alle mie parole.
-Per me è un piacere, chiaro?Non sei un peso, voglio accompagnarti sul serio a scuola...-
Intanto la mia mano era finita chissà come sulla sua guancia.
Intanto lei voltò il viso verso la mia mano, chiaramente potevo sentirne sul dorso le sue labbra .
Mi sentii pervaso da una scossa elettrica, ma sorrisi mestamente per quel gesto.
Non andava bene...
-Sarebbe più…prudente per te non essermi amica...non sono...bravo, con le persone...-
-Ma se sei il ragazzo più buono e gentile che io abbia mai conosciuto...-
Allontanai la mano dal suo viso e la rimisi giù, sbuffando per la sua ingenuità inaudita.
Non ero quello buono, ero il cattivo.
Il più cattivo.
-Eddai, Edward!Chi è che passerebbe tutto il suo tempo con una in coma, eh??-
-Non io...-
Mi fece sorridere, certo che era proprio incapace di pensar male di qualcuno...
-Vedi che stai sorridendo?-
Anche lei si mise a ridere, notando la mia finta espressione accigliata.
Mi scappò l'occhio sull'orologio, era davvero tardi per lei che doveva assolutamente riposare.
Le dissi che era meglio che io togliessi le tende e tornassi a casa.
-Torno domani alla stessa ora, va bene per te?-
-Perfetto!-
Non capii cosa volle fare, pensai che si doveva solo alzare dal divano, ma poi si sporse verso di me
(e, prevenendo una qualsiasi cosa, bloccai immediatamente il respiro) e mi abbracciò.
Cercai di mantenere una certa distanza tra noi, toccandole solo i vestiti.
Però sentivo comunque caldo.
E fame.
Cercai di non pensare quando adagiò la sua testa sulla mia spalla.
Tutte queste "pippe mentali" per un abbraccio dalla durata di due/tre secondi.
Possibile che lei non riuscisse a capire neppure un minimo dell’attrazione che esercitava su di me?
Quando l'allontanai da me, ed il mio sguardo finì sulle sue labbra, mi persi.
Per mezzo secondo fui distratto dall’idea, dall’impossibilità, o da qualunque cosa cui somigliasse al baciarla.
Le mie labbra sulle sue labbra, fredda pietra su seta calda, morbida…
E poi lei muore.


























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Capitolo 17
*** Sistem of a down ***


Cap 17 ...  La posta di Sydney e Alice  .


 Xx_scritrice88_xX: Eliii!!!!Lo so, sei puntuale come un orologio svizzero!XD Speriamo che questo chap ti piaccia!

gothika85: Bella non è da meno!Per cosa vivo?Per la nuova collezione di Valentino?
Sydney: Alice, ma quanto sei venale?

lisa76: Facciamo che è tutte e due le cose?XD Vuoi la scuola?Allora eccoti accontentata!XD Ciao!

grepattz
: Si, lo so...è un po' un ossimoro, però era carino dai!XD Al prossimo chap! Grazie dei complimenti!

RenEsmee_Carlie_Cullen: Grazie!Sto chiedendo all'imperatore Palpatine(alias Joseph Ratzinger) per la canonizzazione!
Sydney: Ma come ti possono venire in mente questi paragoni?Il papa e l'imperatore di Guerre stellari!
Alice: Ma guarda che si assomigliano un botto!XD

dolcenera_cullen: Sono così anche nella vita reale! XD Non so essere mai completamente seria o smielata!
Alla fine l'elemento comico/sarcastico ci scappa sempre! In questo capitolo nisba, ma prima del 2110 farà qualcosa!XD
Alice: Tanto staremo tutti qui ad aspettare, tra cento anni!

cullenpersempre: Nu, non lo sa! E' tumbo! E lento.
Sydney: No, comunque Bella l'ha capito che la loro non è solo amicizia (almeno da parte sua)

vannagio: Certo che mi piace!Nella mia cerchia si è già diffuso!!!XD 'Sto capitolo è ancora con un solo pov!XD Ciao!!
Jane: Uff...certo che è difficile trovare qualcuno disposto a farsi torturare al giorno d'oggi...
Alice: Vai da Edward, è lui il leone pazzo e masochista.

serve: Davvero?Non ci avevo mai fatto caso!!!XD No, comunque non ci sono mai perché, dopo una brutta litigata con i miei,
mi hanno sequestrato la chiavetta internet con cui mi collego di solito!Già è tanto che riesco ad aggiornare dal pc della scuola!
Ah boh, in questo capitolo se lo chiederà anche Bella!XD  FORZA ROMA!


...



Era passata una settimana intera...
Quel giorno avrei dovuto ricominciare scuola...la prospettiva, prima, non mi dispiaceva affatto.
Ma, ora, solo il pensiero di dover risubire tutto quello che avevo subito il primo giorno di scuola...
brrrr, mi sentivo male..odiavo essere al centro dell'attenzione.
Un altro valido motivo per essere super-agitata come una donna in meno-pausa?
Edward mi avrebbe accompagnato a scuola.
Purtroppo, cosa assolutamente strana e non rassicurante da ammettere, mi ero affezionata a lui
molto più del solito limite consentito de "l' amicizia-che-c'è-tra-un-uomo-ed-una-donna".
Completamente superato.
E non potevo nemmeno farci niente.
Beh, come se avessi voluto anche solo provarci!Lo vedevo ogni giorno!
Però c'era una cosa che m'infastidiva veramente più di tutte quante messe insieme:
non capire se lui provasse per me qualcosa di più di una semplice amicizia.
A volte sembrava così, credevo di poterglielo leggere nel modo in cui mi guardava.
A volte si comportava solo come l'amico che non sarebbe mai diventato più di quello che era.
Sembrava spaventato dal contatto fisico...che avesse qualche forma patologica?
Mah...
Come avevo già detto, era impossibile da leggere.
Raccolsi un po' di coraggio e mi avvicinai alla sua Volvo grigio-argentata tirata a lucido,
cercando di, come al mio solito, di scivolare e di fratturarmi un qualsiasi osso dei tanti .
Entrai che l'abitacolo era caldissimo, Edward aveva acceso "a palla" l'aria calda.
Mi accolse con un sorriso enorme, che ricambiai con maggior densità.
-Pronta per tornare nel più temuto carcere minorile?-
-Mh...-
Affondai nei sedili in pelle e chiusi gli occhi, cercando di immaginarmi la scena da film horror.
-I tuoi fratelli?-
-A New York per la settimana della moda, Alice e Rosalie non volevano assolutamente perdersela.-
Lo guardai strabuzzando gli occhi, tentando invano di immaginare la cosa.
Lui ridacchiò ed accese la radio.
Finirono le indicazioni sul traffico, poi mandarono in onda una canzone che non sopportavo.
Non che la odiassi, ma stando con lui, mi faceva riflettere e riflettere su quello finiva male.
Bleeding love.
-Non ti piace?-
Riaprii gli occhi e lo vidi assorto in chissà quali pensieri.
-No, è che...-
Che gli dovevo dire, eh? Niente, perché rimasi zitta per non fare la figura della...vabbeh, basta.
-La cambio.-
-No!Puoi lasciarla, se vuoi...-
Spense direttamente la radio, anche perché eravamo arrivati a scuola e stava parcheggiando.
A quanto mi ricordavo.
Lui uscì dalla macchina e venne ad aprirmi lo sportello, ma io rimasi ancora dentro.
Sorrise, beffardo.
-Dovrai uscire prima o poi...dai, non preoccuparti delle voci!Concentrati su altro!-
Mi tese la mano, per aiutarmi ad uscire dalla macchina, e, una volta fuori, mi chiuse lo sportello.
Che sensazione orribile, mi sentivo addosso lo sguardo di tutta la scuola.
Soprattutto quello di Jessica Stanley.
-Fregatene.-
Mi cinse le spalle con un braccio e mi trascinò dentro, fulminandola con un'occhiataccia.
Edward restò pazientemente con me fino all'inizio della lezione, davanti l'aula di matematica,
sorbendosi tutte le mie considerazioni sull'inizio della giornata senza parlare, ascoltando e basta.
Poi suonò la campanella e fu costretto a lasciarmi da sola, lui aveva un'altra lezione.
-A mensa pranzi con me?-
Annuii, contenta della naturalezza e dell'ovvietà con cui me lo chiese.
-Bene!Aspettami...anzi no, ti vengo a prendere io.-
Il saluto mi si strozzò in gola, non riuscii a spiaccicare alcuna parola.
Lui mi prese la mano e ne baciò il dorso, facendomi venire un'infiammazione al tunnel carpale...
Inutile mettere il punto al fatto che avvampai.
Poi lui se ne andò.
-Ehm...Edward!-
Si girò immediatamente e mi guardò in maniera interrogativa per capire che cosa volessi.
-...hai ancora la mia cartella sulla spalla.-
-Ops...-

*************

Non appena Edward mi lasciò sola, tutti quanti si precipitarono a farmi mille domande.
Il più seccante di tutti era Tyler, quello che mi aveva quasi messo sotto con il minivan blu, 
che ancora andava cercando di inventarsi ogni scusa possibile per scrollarsi il peso della colpa.
Mike era un po' più discreto, ma comunque seccante.
Jessica...qualcuno doveva dirle che c'era un autobus che portava direttamente a quel paese.
Angela era l'unica che si salvava.
Come la campanella, la mia più grande ancora di salvezza in attesa della pausa pranzo.
-Aspetta Bella!Posso accompagnarti in mensa?Vuoi magiare con me e i miei amici??-
Mike, prima che potessi raggiungere l'uscita verso la libertà, mi corse dietro e mi fermò.
Non seppi che rispondere.
-Non può.-
Edward, con la faccia da scontro armato frontale, spuntò dal corridoio e si mise a fianco a me.
Ancora una volta, mi cinse le spalle con il braccio (con fare possessivo) e mi accompagnò.
Lasciando Newton come un fesso.
Accomodatici nel tavolo più discreto della sala, mi mise davanti un vassoio pieno di roba.
Ovviamente per lui non aveva preso proprio nulla, diceva che non aveva fame e, comunque,
del cibo della mensa non poteva sopportare nemmeno l'odore.
Mangiai solo le cose che mi sembravano commestibili, quindi ci misi pochissimo.
-Com'è andata il primo giorno?-
-Gnnnnnn...-
-Capito...dai che dopodomani c'è una gita...-
Sorrise e si mise a giocare con il tappo della mia bottiglia d'acqua.
Solo che aveva fatto esaurire i nervi, a forza di far girare e rigirare quel cosetto bianco.
Allora, per farlo smettere, lo fermai (ed anche la sua mano) sbattendoci sopra la mia destra.
-Sei freddino...-
Mi guardò atterrito, spaventato quasi, sicuramente voleva che togliessi la mano.
Magari si era risentito perché lo avevo fermato?
Così mi affrettai a dirgli che scherzavo, che la sua temperatura non era cosi fredda.
Tentai di prendere meglio la sua mano, afferrandola bene ma delicatamente.
Nell'esatto momento in cui stavo per decidermi, ecco un Mike imbarazzato che si avvicinava.
Edward interruppe il contatto tra noi.
Perché non si decideva? Ero così banale e semplice per lui?Non ero abbastanza per un Cullen?
-Ciao Bella!Ecco...volevo...chiederti se domani ti andrebbe di andare al cinema..alle otto...-
Ero appena tornata e già mi chiedevano di uscire?Ma avevano idea della "convalescenza"?
Un minimo di educazione e di buona creanza! Uff...
La mia attenzione e i miei occhi, tuttavia, finirono immediatamente su quelli di Edward.
Sembrò dirmi con gli occhi di declinare l'invito.
Forse non aveva capito che avevo in mente un piano per sapere se aveva intenzione di...
Vabbeh, di farmi capire che gli interessavo in quel senso lì.
Così, sorridendo sorniona ad Edward e poi rivolgendo ancora la mia attenzione a Mike,
dissi che per me andava benissimo quell'orario e che ne sarei stata molto contenta.
Lui se ne tornò al suo tavolo, tutto sorridente e contento.
Mentre il mio amico difronte a me...beh, non mi disse più nulla.
Ovviamente non considerando quell' "a dopo" quando suonò la campanella della lezione.
E, quando arrivò il momento del viaggio di ritorno verso casa, il silenzio diventò insopportabile.
Stranamente, però, alla fine fu lui a parlare per primo.
-E così esci con quello, eh?-
-Aha...-
Non ebbi il coraggio di guardarlo,perché sennò mi sarei mostrata interessata alla sua opinione.
Infatti fu lui a continuare ad interessarsi, benché fossimo arrivati davanti casa.
-Mmm...non mi va affatto a genio il fatto che quel vile di Newton ti abbia invitato ad uscire...-
Ma perché non dice niente che mi faccia capire?Perché?
-Perché?-
Stette zitto, sicuramente si stava pentendo persino di aver aperto bocca...Dio che nervi!
-Potevi chiedermelo tu.-
Detto questo, scesi dalla macchina bruscamente e filai dritta in casa senza guardarmi indietro.


*****

Finiti i compiti per il giorno dopo, finita la cena, potei concedermi il lusso di stare su internet.
Controllai immediatamente l'aggiornamento delle storie che seguivo sul sito di fanfiction,
ma Anthony non aveva postato nessun nuovo capitolo di Midnight Sun...Uffa...
In compenso, però, stava su msn.

Anthony!
Ciao Austen!
Austen...XD Come va??Come mai nessun nuovo capitolo?
Mi dispiace...purtroppo sono stato impegnato!Mi farò perdonare!A me va tutto bene, a te?
Mah...C'è un mio amico che mi sta dando veramente sui nervi.
Vuoi raccontarmelo?
Beh, che c'è da dire...lui mi piace troppo, ma non so se è il caso di rovinare un'amicizia così
(magari lui
tiene a me solo come amica e non come ipotetica ragazza...non so se mi spiego!)
la cosa irritante è che lui non mi aiuta a capire se devo provare a fare qualcosa!

Brutta situazione...anch'io ho un problema simile, sai?
Povero te, se stai male almeno la metà di quanto ci sto io...ma non ho intenzione di mollare.
Magari si ingelosisce se esco con un altro, o magari ne proverò un'altra per farmi capire...
Fai bene!Fallo soffrire! ; )
Soffrire no, però gli darò un po' fastidio!XDD Vabbeh, io devo andare a dormire!Ci sentiamo!
Anch'io vado...ciao!
Ciao Anth!


******

C'era il bisogno di tenermi il muso tutto il giorno?Lo avevo ferito così tanto ieri?Mah...
Erano quasi le otto meno cinque e Mike ancora non si faceva vedere,
senza contare che fuori dal cinema faceva un freddo cane e mi stavo annoiando a morte.
Ad un certo punto squillò il telefono: era Newton.
-Oddio scusami!C'è la mia macchina che è partita!Ha iniziato a bruciare il cofano!-
-E tu stai bene?-
-Si, solo un po' di intossicamento...ma tu stai già li?Scusami, facciamo un'altra volta???-
-Sisi.Ciao.-
Quasi ero contenta di aver evitato la cosa, bastava che Edward credesse che ci fosse stata.
Mi misi i guanti, faceva troppo freddo.
-Hei, ti ha dato buca?-
Non ci potevo credere. Lui qui?Mi aveva seguito o era stata soltanto una coincidenza?
Annuì, spiegandogli la situazione.
Perché non la smetteva di sorridere?Che gli fossero passate tutte le fresche di quella mattina?
O, magari, era contento perché l'uscita con Newton era saltata? Speravo l'ultima.
-Siamo qui...vuoi andare a vedere un film?-
Mi porse la sua mano fredda ed io l'accettai all'istante senza nemmeno pensare,
non riflettendo sul fatto che mi sarei ritrovata in un luogo buio accanto a lui.
Avevo mille tra i peggiori brividi (di che natura, difficile stabilirlo)

****

Mike Newton?E chi era??????
E meno male che dovevo essere io ad abbacinare Edward, non il contrario!
Però che pizza...la nostra era un'uscita tra amici, non aveva senso che io mi esaltassi...
Mi illudevo che dietro qualche sorriso, la gentilezza e la confidenza ecc... ci fosse qualcos'altro.
Magari era colpa mia, forse lui non c'entrava nulla.
Eppure non riuscivo a togliermi dalla testa...no, dovevo dimenticare e basta!
Non mi avrebbe portato a nessuna parte, eppure...
La serata era stata perfetta, non c'era veramente nulla da rimpiangere.
Eppure...
Si poteva spiegare perché stavamo davanti alla porta ed io giocavo con le chiavi, senza aprire?
Secondo uno dei vari manuali che tentavano di decifrare il linguaggio del corpo,
quello era un comportamento tipo di una donna che...
-Grazie di tutto, Edward...-
Venuto il momento di salutarlo, mi venne in mente di provare una cosa.
Quando mi baciò sulla guancia, volutamente voltai il viso verso di lui con le labbra increspate.
Ero io ad essermi immaginata che volesse quasi rispondere?
Toccando lievemente le sue, dischiusi le labbra lasciandomi scappare un flebile gemito.
Immediatamente lo sentii tramutarsi in una pietra marmore insensibile.
Mi allontanai da lui all'istante.
-Bella...io non...non posso...-
Ecco, lo sapevo.
Ero un'amica ed avevo rovinato tutto per un mio stupido capriccio...che stupida che ero stata...
-Non fa niente.-
Era dispiaciuto di avermi ferito?Troppo tardi e, infondo, lui non aveva di che da scusarsi.
Ero io che, stupidamente, mi ero fatta tutto un film mentale-comico-demenziale sul fatto che
alcuni dei suoi atteggiamenti potevano essere interpretati in un certo modo.
Non doveva essere così in pena per me.
-Ci vediamo domani mattina...-
Non doveva sentirsi in obbligo solo perché mi aveva appena respinto, non era giusto.
E, sinceramente, non me la sentivo io di passare del tempo con lui dopo...
dopo quello che avevo fatto.
Mi vergognavo, se lo guardavo in faccia mi veniva in mente la mia stupidità.
-No, da domani voglio prendere il pick up.-
Come potevo anche solo pensare che uno come lui potesse pensare a me in quel modo?
Che stupida...
Forse e lo ripetevo troppo poco.
Dovevo riuscire ad entrare nell'ottica perché lo ero.
Stupida.






Lonely day_Sistem of a down

Such a lonely day
And it’s mine
The most loneliest day of my life
Such a lonely day should be banned
It’s a day that I can’t stand
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
Such a lonely day  shouldn’t exist
It’s a day that ill never miss
Such a lonely day
And it’s mine
The most loneliest day of my life
And if you go I wanna go with you
And if you die I wanna die with you
Take your hand and walk away
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
Such a lonely day
And it’s mine
It’s a day im glad I survived

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Capitolo 18
*** Errors are not options ***


Cap 18 ...  La posta di Sydney e Alice  .

serve: Giusto, è tutta colpa mia!MuahMuahuah!!!!
James: E meno male che ero io, il sadico!
Sydney: No, comunque spero che sia una cosa passeggera...altrimenti vado io a comprarmene una! FORZA ROMA!

Eva17
: Grazie dei complimenti!Spero che ti piaccia anche questo capitolo, allora!Ciau!

cullenpersempre
: Ah boh! Di certo non io, stavo a New York a fare spese!
Sydney: E nemmeno io, stavo scrivendo il capitolo 19...
*Edward si fa scappare un colpo di tosse*

grepattz: Nuuuuu!!!!!Non piangere adesso, che il peggio deve ancora arrivare!!!!!

RenEsmee_Carlie_Cullen: Dammi un capitolo di tempo e torno a rompere gli ovetti kinder a tutti quanti! XD

gothika85
: Povero Eddino!Non è facile baciare una persona quando immagini di condirla con sale e mangiarla!XD

vannagio
: Ciao! Si, lo so...sono estremamente sadica ed ho una mente che fa ragionamenti machiavellici...

lisa76: Ma la colpa non è tutta di Eddino! ç___ç Lui non vuole fare di Bella un barbecue...! XDD Alla prossima!


...



Stavo davanti casa di Bella da quasi mezz'ora, aspettando che uscisse di casa.
Oggi avrebbe dovuto ricominciare quella dannata scuola ed io non volevo perdermi l'evento.
Anche perché dovevo proteggerla dagli sguardi e dai pensieri di tutti.
E, forse, perché lei doveva proteggere me, evitare che io uccidessi qualcuno...qualcuno?
Una scuola di paese intera.
Ora ero certo che lei tenesse a me, come non capirlo?Ormai ci vedevamo tutti i giorni.
Anche io, stando a contatto con lei da molto, cominciavo ad avere addosso il suo inebriante profumo.
Rabbrividii al pensiero.
Non sarei mai potuto essere un ragazzo ordinario.
Come avrebbe mai potuto amare uno che, da qualunque prospettiva lo si considerasse, era un mostro?
Se avesse saputo la verità su di me, l’avrei spaventata e disgustata.
Lei era troppo buona per unvampiro.
Non ero io quello cui era destinata a dire di si, ma a qualcuno di umano e di caldo.
E non potevo neanche concedermi – quando quel si fosse stato detto – di dargli la caccia ed ucciderlo,
perché era quello che lei voleva...a lei era dovuta tutta la felicità e l'amore con chiunque avesse scelto.
Eccola...
Era così bella che mi toglieva sempre il respiro...O lo farebbe, pensai sarcasticamente, se fossi vivo.
Ah, a proposito, l'adoravo…in modi spaventosi e terribilmente pericolosi.
Mi salutò con un enorme sorriso ed entrò in macchina.
Mi girava la testa, ma dovevo abituarmici, se volevo avere un qualunque tipo di relazione con lei.
-Pronta per tornare nel più temuto carcere minorile?-
-Mh...-
Affondò nei sedili dell'auto e chiuse gli occhi. Sonno?No, stava pensando a qualcosa...
-I tuoi fratelli?-
-A New York per la settimana della moda, Alice e Rosalie non volevano proprio perdersela.-
Già, per un po' potevo permettermi di respirare anche a casa...niente rumori strani...litigate...
non mi pareva vero che loro non fossero lì a rovinare tutto.
Di sicuro avevo scandalizzato Bella, difatti mi guardava impietrita.
Forse doveva abituarsi a certe stranezze di Alice, se aveva intenzione di tenersela come amica.
Accesi la radio.
La canzone trasmessa in quel momento sembrava dispiacere a Bella, fece una faccia strana.
-Non ti piace?-
Bleeding love, di Leona Lewis...Amore sanguinante...
Sarebbe stato così per me, avrei amato questa fragile umana per tutto il resto della mia esistenza...
Quindi ero destinato a soffrire.
-No, è che...-
-La cambio.-
Se a lei non piaceva, non era costretta a sentirla (benché piacesse a me)
-No!Puoi lasciarla, se vuoi...-
Troppo tardi, eravamo già arrivati al parcheggio della scuola, spensi direttamente la radio.
Fu una cosa orribile, per me e per lei.
Sentivo tutti i pensieri diretti a Bella, pensieri di ogni natura che mi stavano dando sui nervi.
Soprattutto quelli del versante maschile.
A lei, invece, stavano dando fastidio quelli della Stanley, che imprecava mentalmente in ogni modo.
La fulminai con lo sguardo, quando passai accanto a lei (stando vicino a Bella con fare possessivo)
Dovevo mandare un chiaro messaggio a tutta la popolazione di Forks:
Se qualcuno avesse anche solo osato sfiorarla...se la sarebbe dovuta vedere con me, lei era MIA.
Aspettai l'inizio delle lezioni con lei, non volevo lasciarla un attimo sola.
-A mensa pranzi con me?-
Annuì immediatamente, come se, dirmi di si, fosse la cosa più naturale del mondo.
-Bene!Aspettami...anzi no, ti vengo a prendere io.-
Il solito baciamano, che mi mandò in bocca un sacco di veleno, ed andai verso la mia classe.
Con ancora il suo zaino in spalla.
-Edward hai ancora la mia cartella sulla spalla.-
-Ops...-

****

-Aspetta Bella!Posso accompagnarti in mensa?Vuoi magiare con me e i miei amici al nostro tavolo??-
La smania con cui Newton la guardava – come fosse qualcosa da avere – mi provocava più delle sue fantasie a luci rosse.
Lui era il più sorprendente dei miei tormenti.
Mi divertivo immaginando di fargli attraversare l’aula con un cazzotto tale da schiantarlo contro la parete più lontana…
-Non può.-
Lo odio, vorrei che crepasse. Spero precipiti giù da un burrone con la sua Volvo...Non poteva lasciarla in pace?
Non intendevo discutere oltre con quel miserabile umano con ancora la candela al naso.
Che schifo il modo in cui la guarda, mi fa gelare il sangue.
Lo piantammo lì come un allocco e, una volta in mensa, ci accomodammo al tavolo dove la mia famiglia si sedeva di solito.
Mangiò pochissimo delle cose che aveva preso...forse aveva fatto bene, considerando la schifezza del menù.
-Com'è andata il primo giorno?-
-Gnnnnnn...-
Un verso molto animalesco, tuttavia molto eloquente.
-Capito...dai che dopodomani c'è una gita...-
Già, con il professor Barner...chissà che gusto prova a portarci in giro per i boschi a trovare dei minerali per le lezioni...
Non mi piaceva l'idea di Bella in giro per un luogo così pericoloso...
Meno male che, stando nello stesso corso di biologia, sarei dovuto andarci anche io!
Intanto mi misi a giocare, facendo girare come una trottola il tappo della bottiglia di acqua che aveva preso Isabella.
Forse la feci innervosire, poiché mi fermò con la sua mano.
L'effetto che mi faceva il suo calore non sembrava assomigliare a nulla che avessi mai sentito prima di quel momento.
-Sei freddino...-
Ecco, la mia pelle la disgustava...
-Scherzo, non sei così freddo!Forse sono io che sono troppo calda...-
Tsk...tentava persino di non dare a vedere che provava repulsione per la mia freddezza.
Prese delicatamente la mia mano nella sua e, osservandola mentre lo faceva, un mezzo sorriso le incurvò la bocca.
Come se trovasse piacevole quel contatto.
Ora, glielo devo dire ora....
Newton...
Ritirai la mia mano e la misi sotto il tavolo, prima che la mia straordinaria resistenza svanisse del tutto.
-Ciao Bella!Ecco...volevo...chiederti se domani ti andrebbe di andare al cinema..alle otto...-
Strinsi i pugni per la rabbia accecante, vera e propria.
Strinsi forte anche i denti, così forte che avrei anche potuto polverizzare un enorme blocco di marmo.
Lei accettò l'invito di quel vile...
Aveva detto si a lui.
L’angoscia e la furia della mia gelosia erano in tutto e per tutto potenti come la prima volta che le avevo provate.
In quel momento avrei tanto voluto prenderla tra le mie braccia, troppo rapido per occhi umani, e trascinarla  in Brasile.
Un vero e proprio rapimento per sottrarla al mio probabile nuovo pasto.
-A dopo...-
Dovevo calmarmi, dovevo perché sennò l'avrei veramente rapita e portata in un posto dove potevo vederla solo io.
Però, anche se dovevo raffreddare i bollenti spiriti, nulla poteva vietarmi di vendicarmi dell'affronto.
Newton, in un modo o nell'altro, l'avrebbe pagata cara.

*****

Il viaggio di ritorno fu il più stressante della mia vita.
-E così esci con quello, eh?-
Forse non avevo controllato bene la voce, sembrava quasi che la stessi minacciando di chissà cosa...
-Aha...-
Lanciai uno sguardo buio oltre il parabrezza, poi tornai a lei.
Abbassò gli occhi, rifiutandosi d’incrociare i miei mentre i secondi passavano più lentamente del solito.
-Mmm...non mi va affatto a genio il fatto che quel vile di Newton ti abbia invitato ad uscire...-
Sembrò quasi arrabbiata quando mi chiese il perché e quando non ebbi il coraggio di rispondere alla sua domanda.
Scappa, Bella. Scappa prima che sia troppo tardi...
-Potevi chiedermelo tu.-
Detto questo e, dopo aver violentemente sbattuto lo sportello dietro di se, filò dritta in casa senza voltarsi addietro.
Perfetto...
Vibrò il telefonino dalla mia tasca: mi era arrivato un messaggio.
 Ma il vampiro dei minchioni ti ha succhiato il cervello? Rose ed io concordiamo sul fatto che sei un'idiota.
Alice...
Chiusi il cellulare e lo gettai senza cura nella tasca del giacchetto.
Perché quella non si faceva mai i cavoli suoi?Adesso ci si metteva anche Rose!Ma non era lei quella contro gli umani??


*****

Ahah...
Il piccolo Newton si trovava da solo a casa, i genitori stavano ancora al negozio.
Tutto questo mi avrebbe aiutato sicuramente nel mio piano per estromettere il biondino dalla vita della mia Bella.
Avevo portato con me tutto quello che serviva: una semplice tanica di acqua.
Avevo pensato ad un tappo da mettere nel tubo di scappamento dell'auto, ma così avrei fatto saltare in aria anche lui.
Semplicemente gli misi, al posto della benzina, l'acqua.
Cosi avrebbe avuto il minimo necessario di tempo per scappare dall'abitacolo prima che il motore scoppiasse.
MuahMuahMuahMuah!!!!
Con il telefonino chiamai il negozio dei genitori di Michael, fingendomi uno del reparto di ginecologia dell'ospedale.
-Pronto, signora Newton?Sono Garrett, del reparto di ginecologia del Forks general hospital!Si, cercavo suo figlio...
Posso dirlo a lei?Gli dica che il risultato del test di gravidanza della ragazza Jessica Stanley è pronto, è urgente!Grazie!-
Attaccai all'istante.
Ora non sarebbe più uscito con nessuno.
Me ne stavo rendendo conto solo in quel momento: la gelosia nei confronti di Bella poteva rendermi perfido e sadico.
Fatto il misfatto, mi andai a rifugiare su di un ramo in alto di un albero del giardino di casa Newton.
Mi godetti tutta la scena.
E, sopratutto, mi godetti la telefonata fatta a Bella per disdire l'appuntamento.
E a scena di quando i genitori, tornati dal negozio, incolparono Mike di tutto quello che era successo alla macchina.
Gli proibirono di uscire per tutta la vita, per quella cosa del test di gravidanza.
Poi, con andamento da vampiro, mi precipitai all'unico cinema di Forks, comparendo al fianco di Bella.
Bellissima...
-Hei, ti ha dato buca?-
Non riuscii dall'attenermi alla serietà, sapendo quello che era accidentalmente successo al povero Newton.
Quando me lo raccontò, mi sforzai al massimo per non scoppiarle a ridere in faccia.
Ogni tanto, persino l'essere cattivo aveva i suoi pregi.
-Siamo qui...vuoi andare a vedere un film?-
Le porsi la mia mano ed entrammo, optando per Ragione e Sentimento, tratto dall'omonimo libro di Jane Austen.
Non potei fare a meno di pensare, per un nanosecondo, alla fan della mia storia che portava il suo nome.
Anche lei stava vivendo una relazione pseudo-amorosa complicata come la mia.
Non aveva importanza per me, avevo in programma di prestare attenzione a nulla che non riguardasse Bella.
Era un'esperienza bizzarra, averla più vicina del solito, ma sentivo che  non era abbastanza.
Non mi sentivo soddisfatto.
E vedere che lei aveva messo la mano sul bracciolo, tenendo il palmo aperto verso l'alto, non mi aiutava.
Reclamava la mia destra?
La mia mano si protese verso di lei ,senza il permesso del mio cervello, solo per toccare la sua e per tenerla.
Sarebbe stato un errore così tragico? Se non voleva, doveva solamente spingermi via…
Avvertiva l'urgenza di questo desiderio proprio come me, solo che io dovevo saper controllarmi.
NIENTE ERRORI.
Ritirai la mano ed incrociai le braccia all'altezza del petto, per evitare una situazione simile a quella di prima.
Il tempo passò lentamente, troppo lentamente.
Alla fine del film, quando riaccesero le luci, emisi un lamento di disappunto.
Intanto lei si stiracchiò come un gatto.


****

Quella sera la portai ad un ottimo ristorante per umani, dove ovviamente mangiò solo lei.
Poi andammo a farci una passeggiata nel parco comunale, nella pace serale era una cosa quasi sublime.
E lì rubai un tulipano rosso, staccandolo da un'aiuola con tanto di recintino, e glielo regalai.
Chissà se sapeva il significato di quel fiore abbinato a quel colore...
E' meglio che ti fai bastare solo il ricordo di questa serata, Ed...- pensai amaramente, davanti casa Swan.
-Grazie di tutto, Edward...-
Il mio desiderio di toccarla per un'ultima volta fu, anche se solo per poco, persino più forte della mia sete di lei.
Lottai per trovare la forza ed il controllo per essere capace di poggiare la mia bocca sulla sua pelle…
Un bacio sulla guancia, niente di più.
Capii che quando avevo cominciato a respirare più velocemente, lei aveva smesso proprio di farlo.
E quando lei voltò il viso verso il mio, con le labbra increspate, incominciai a tremare peggio di una fogliolina.
E, quando le nostre labbra si sfiorarono, mi si sciolsero le ginocchia.
Nessuno, tra i miei familiari, aveva mai voluto così tanto tornare umano come me in quel momento.
Dischiuse per me quei due petali di rosa, emettendo persino un lamento che non mi sostenne.
Anche senza odorarla, potevo sentirne il gusto sulla lingua.
Tutta quanta la mia gola andò all'improvviso in fiamme per la brama di lei che mi ardeva dentro.
Aveva la stessa intensità di quel primo istante del primo giorno di scuola, quando avevo colto il suo profumo.
Dovevo cercare di trovare la forza di allontanarmi da lei e di andarmene via.
Amarla non mi avrebbe impedito di ucciderla, se mi fossi concesso di fare errori.
Serrai i denti ben stretti e cercai di ricompormi.
-Bella...io non...non posso...-
Non avrei mai potuto abbassare la guardia...tralasciare ogni respiro, fregarmene della distanza di sicurezza.
-Non fa niente.-
Era triste, maledizione!
Perché dovevo sempre fare soffrire le persone che amavo?
Potevo farlo?Stare con lei e lasciarla umana?
No, non avrei commesso errori.
-Ci vediamo domani mattina...-
L'avevo ferita, come a me feriva il lasciarla andare? L’unico conforto era che l’avrei vista in nottata.
-No, domani voglio prendere il pick up.-
Era rabbia, quella nella sua voce?Non voleva più vedermi e troncare ogni rapporto, a causa del mio "rifiuto" ?
No, per favore!Non poteva farlo!
Entrò in casa e sparì dalla mia vista, per quella sera.
Giurai a me stesso che, una volta addormentata, sarei andato a trovarla per sincerarmi delle sue condizioni.
Per sapere quanto dovevo odiarmi.
Tornai in macchina e partii a tutta birra, via da quella casa.
Sembrava come se stessi sempre correndo verso Bella o correndo lontano da lei, senza mai fermarmi.
Avrei dovuto trovare un modo per tenere duro se mai avessimo voluto un po' di pace.
Gli errori non erano opzioni.


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Capitolo 19
*** la sfiga, pozzo senza fondo ***


Cap 19 ...  La posta di Sydney e Alice  .


RenEsmee_Carlie_Cullen: Ciao! In realtà gli avevo inviato un sms!Comunque...per ora aiuterò Eddy sparendo!;)

grepattz
: Scappa?No, se ne va a casa!Non è che può commettere un'effrazione con Bella (sveglia) in casa!XDGrazie!

lisa76: Meglio di quelle cose che hai detto: torno a Forks a rompergli le palle!XD

erika1975 : E' stupido, poverino!Però, oltre a questo, non gli si può rimproverare nulla!Al prossimo capitolo!

francef80
: Ha messo in mezzo Jessica perchè non gli piace cosa pensa e come si comporta con Bella!Ti è arrivata la mail?
Vabbeh, te lo riscrivo qui! Se mischi acqua e benzina, la macchina s'ingolfa e basta. Se ci metti solo l'acqua c'è una buona
probabilità che scoppi il motore. Il tulipano rosso sta per un amore che dura in eterno!XD Grazie per i complimenti!!

cullenpersempre:Ovviamente ha imparato dalla migliore! ; )

vannagio
: No, no ci stava tutto!!!XD Uhm...in questo capitolo veranno fuori cose interessanti!
Edward: come la conferma della mia teoria più famosa: le disgrazie capitano tutte a Bella.

dolcenera_cullen: Beh...io non salterei addosso ad uno che mi dice di essere un vampiro e che, ogni volta che gli sto vicino,
mi vuole dissanguare tutta per cena...anche se mi vuole bene, in tutta sincerità, avrei sempre un po' di paura!
Ah, per Natale ti spedisco due cosette!Oggi vado a comprare i francobolli!

serve: LIZZIEEEE!!! Senti, ti propongo una cosa: diciamoci quando, più o meno, stiamo su msn!Cosi ci becchiamo!
Si, lo sai che sono sadica tanto quanto Jane!Ho in mente una cosa assai tanto peggiore di quelle che puoi aspettarti!
Ti dico solo una cosa: Bella, finalmente, incomincerà a pensare come un normale essere umano...Interpreta! W ROMA!



...


Era già arrivato il momento di alzarsi dal letto?Ma a che ora mi sono addormentata ieri?
Guardai l'orologio.
6:30
Sbadigliai rumorosamente.
Purtroppo la mia melatonina era troppo alta, restai ferma a letto senza fare nulla.
Mancava ancora un'ora alla sveglia, così la rimandai e mi ributtai giù.

*****

Era strano, non avevo più sonno e la sveglia ancora non aveva suonato.
Accesi la lucetta piccola e guardai che ore erano.
-Porca puzzola!-
Mancavano le due del pomeriggio!Non avevo sentito l'allarme!
Oddio, avevo saltato il secondo giorno di scuola!
Uffa...vabbeh, quel giorno era andata così.
-Meglio per me...-
Almeno avevo evitato Edward e sentirmi più stupida di quanto non mi sentissi già.
Andai a farmi una doccia e mi misi in tenuta da casa, tanto non sarei andata da nessuna parte.
Lo sapevo che non era molto ortodosso, ma, invece di fare il pranzo, mangiai facendo colazione.
Non mi andava di cucinare, proprio no.
E non mi andava di fare nulla di impegnativo, cosi mi misi sul divano a vedere cavolate.
Una pubblicità di sconti in un negozio, mi ricordò che mancavano dieci giorni a Natale.
Uhm...avrei dovuto incominciare a fare i regali, prima che la mia mente facesse tabula rasa.
A Charlie sicuramente una bella camicia nuova, certamente.
A Renee...un libro di cucina, magari era la buona volta che imparasse a fare un piatto di pasta.
A Phil il nuovo cd dei Sistem of a down.
Poi...dovevo fare qualcosa ai Cullen...loro erano sempre stati così gentili, glielo dovevo.
Ad Alice...una bella cosa, ma avevo bisogno dell'aiuto di qualcuno.
Ad Emmett...un bel pupazzo di un orso bruno, dato che me lo ricordava tanto.
A Jasper...un libro sul training autogeno, solo per poter sopportare Alice.

A Rosalie una stufa per sciogliere il ghiaccio..no, sul serio...un adattatore dell'ipod per la BMW.
Ad Edward...
Che potevo fare a lui?
Sparire dalla sua vista ed evitarlo costantemente gli sarebbe bastato?
Basta pensarci!
Andai a fare i compiti, dato che l'indomani avrei avuto una gita nel bel mezzo dei boschi.
Ma si poteva fare una lezione così solo per cercare qualche minerale per il laboratorio?
Solo in un paesino scrauso come Forks si poteva buttar via una lezione in quel modo stupido.


******

(Due ore dopo)

Allora...il teorema di Bolzano-Weierstrass recita che se y uguale f di x è una funzione continua...
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Avevano suonato nell'istante esatto in cui stavo per riuscire a memorizzare quel teorema.
Chi poteva essere?Non Charlie.
Se fosse stato Edward avrei fatto finta di non esserci, era la cosa migliore da fare.
Piano-piano scesi al piano di sotto ed andai a vedere, attraverso lo spioncino, chi aveva suonato.
Mi ritrovai, deformata, la faccia allegra e da folletto di Alice.
Inspirai ed aprii la porta solo dopo aver controllato di essere presentabile al pubblico maturo.
-Bellinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-
Mi abbracciò con foga quasi buttandosi adosso a me, mi fece persino indietreggiare.
-Bellina mi sei mancata da morire!-
Ehm...
-Anche tu, Alice!-
Notai l'enorme quantità di buste solo quando la feci entrare in casa ed accomodare sul divano.
Si era consumato per quanto ci si sedevano, avrei dovuto dire a Charlie di prenderne un altro.
-Ci dobbiamo raccontare un sacco di cose...!-
Questo includeva che avrei dovuto parlare anch'io?Ma anche no- pensai immediatamente.
Allora iniziai per prima le infinite domande sul viaggio a New York,
nella speranza di sentirla parlare tanto a lungo da farle scordare le sue.
-Tutto bello, tutto bello!Ho comprato una miriade di cose!Anche per te, guarda!-
Strabuzzai gli occhi come un'oca strozzata quando mi resi conto che tutta quella roba era mia.
-Maglietta, jeans, felpa di Abercrombie...scarpe Jimmy Choo, vestito di Chanel...stivali di Ugc...-
Continuavo ad osservare il mostro dalla forma umana che aveva un pozzo senza fine di denaro.
Ma da dove gli uscivano?Meglio non dirlo...
-Le cose di Abercrombie me le metto domani, d'accordo?Cosi vedi come mi stanno!-
Me lo sconsigliò, dicendo che, facendo una gita nel bosco, me li sarei sicuramente sporcati..
-Il vestito blu di Chanel ti piacerà, ti starà d'incanto quando lo metterai alla vigilia di Natale!-
Frena, frena, FRENA!
La guardai, chiedendomi se veramente aveva intenzione di sottopormi a quell'immane tortura.
In quel momento le parole di Alice sembravano quelle di una zingara fasulla del lunapark.
Una serata così importante a casa dei Cullen?
Nella casa doveva viveva Edward?
Una serata intera?
E che dovevamo fare?Guardarci insieme the nightmare before christmas?
Cosa sensata, visto che stavamo parlando di incubi...
Assolutamente no!Giammai!
-Ovviamente festeggerai con noi, con tuo padre potrai passare il venticinque!-
-Mi dispiace rovinare i tuoi programmi, ma io non posso assolutamente fare la vigilia con voi...-
Mi fulminò con lo sguardo, come se avessi detto la peggiore delle bestemmie.
-Perché non dovresti!???-
Allora le raccontai quello che era successo tra me ed Edward nei giorni in cui lei non c'era.
Omettendo perticolari più scomodi e personali, riservandomeli con assoluta gelosia.
Perché non sembrava sorpresa dal mio racconto?
-Mio fratello è un idiota senza speranza di redenzione!Non puoi dirmi di no solo per lui!-
-Ehm...si?-
La mia sembrava più una domanda che un'affermazione decisa.
-SBAGLIATO!-
Aveva quasi urlato, mi fece fare un salto enorme.
Poi rimodulò la voce ed assunse il normale tono amichevole e zuccheroso si sempre,
dicendomi che,
con Edward, si sarebbe risolto tutto quanto.
Ne dubitavo fortemente, non c'era rimedio alla mia situazione di sterco.
-Te l'assicuro!-
-Sei una veggente, per caso?-
-Mah...-
Si alzò e prese la borsa nuova, dicendo che era il caso che se togliesse il disturbo.
-Je dovrei andare alla maison...devo dare ancora i regali a tutti gli altri!Au revoir Bellina!-


*****


Stavo annegando nell'acqua gelida.
Non riuscivo a respirare, di li a pochi minuti sarei sicuramente morta.
Sentii chiaramente qualcuno chiamare il mio nome, preoccupato, ma non vedevo un'acca.
Stavo malissimo e stavo veramente morendo dal freddo...

-Ihhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!-
Aprii gli occhi di scatto, mi trovavo al sicuro nel mio letto caldo-caldo.
Era solo un sogno.
Ancora.
Mi sentivo ancora addosso la sensazione di paura, benché fossi sveglia.
Guardai la sveglia: mancavano solo dieci minuti, così decisi di alzarmi dal letto e basta.
Così, quella mattina, ebbi anche il tempo di truccarmi un pochino-ino-inetto.
Anche perché sembravo la sposa cadavere di Tim Burton.
Non feci colazione, avevo lo stomaco completamente chiuso ed avevo perso la voglia.
Così arrivai a scuola persino una ventina di minuti prima dell'orario stabilito.
Restai ad aspettare nel rassicurante calduccio del mio pick up, ascoltando radio rock.
In quel momento davano
"Just feel better" di Carlos Santana e Steven Tyler.
Bellissima...
La voce di Steven e la bravura di Santana con la chitarra...rendevano la canzone perfetta.
Ripensando al video, ritenni che la protagonista assomigliava VAGAMENTE a Rosalie.
-Lupi in fabula...-
Ecco tutta la tribù dei Cullen ammassata nella stupida Volvo metallizzata di Edward.
Mancavano ancora dieci minuti, non c'era ragione di scendere e di andare dal prof Barner.
Presi il mio ipod e me lo misi all'orecchio, cominciando il mio isolamento musicale.
Giunte le nove, scesi e mi avvicinai al professore, dove stavano anche studenti del mio corso.
I Cullen, come al solito, stavano in disparte.
Allora salutai immediatamente con un gesto della mano solo la folletta Alice,
facendo automaticamente scomparire il sorriso dalle labbra quando vidi lui.
-Allora, per la fine della giornata dovete raccogliere almeno un po' di quarzo rosa...ecc-
Smisi di ascoltarlo quando se ne uscì con il quarzo.
Mi addentrai nel bosco con tutti gli altri, ma non ci volle molto tempo per rimanere indietro.
Era un continuo inciampare su cortecce e cavoli vari e cadere per terra.
Rimasi così tanto indietro che non mi accorsi nemmeno che la distanza aumentò a dismisura.
Lo realizzai qualche ventina di minuti dopo.
-Merda!-
Oh, vabbeh...tornerò a scuola e li aspetterò li al parcheggio...- pensai giustamente.
Io venivo da sud...vediamo...sentivo chiaramente il suono debole dello scrosciare dell'acqua (c'era una cascatella?Un pozzo?)
La mia attenzione fu catturata da uno strano bagliore, così andai a controllare tra i cespugli.
Era un'ametista viola!
Bellissima!
Tirai fuori il coltellino svizzero e, applicando tutta la forza che avevo, la estrassi.
E quella che è? Sembrava un altro luccichio, lì dentro quella piccola cavità...
Allora mi affacciai, incuriosita da quello stranissimo bagliore, a vedere cosa fosse,
ma il terreno cedette rivelando che quella lì non era affatto una piccola cavità come pensavo.
Scivolai, sentendo tutto vuoto d'aria, ed affondai nell'acqua gelida.
Era un pozzo naturale!
Toccavo il fondo con i piedi e l'acqua mi arrivava fino al petto...ma stavo abbastanza in basso.
Lo spiraglio di luce, che vedevo lassù, non illuminava quasi per niente dove stavo io.
Sono spacciata!
L'acqua era così fredda che sembrò quasi che la mia pelle fosse traforata da mille e più aghi.
Cristo Santissimo!
Tentai più volte di aggrapparmi alle pareti rocciose per risalire fino su,
ma ero davvero troppo pesante con i vestiti bagnati che mi si erano appiccati addosso.
Non feci nemmeno un metro che ricaddi subito giù.
Tentai finché non finii le forze.
Tremavo come una trivellatrice, avrei persino potuto rompermi i denti per la forza impiegata.
Benché non avessi neanche la più minima intenzione di morire, incominciai sul serio,
con la poca lucidità che ancora credevo di possedere, a pensare alla mia imminente morte.
Avevo finito le speranze.
Se non era stato il furgone di Tyler, a farmi fuori sarebbero stati il freddo e la goffaggine.
Era veramente un destino inevitabile che crepassi a Forks, lontano dalla mia bella, soleggiata
e calda Phoenix, e che non vivessi tanto a lungo da poter vedere almeno la prossima alba.
Non avrei più rivisto mia madre, Charlie, Phil...Alice...ed Edward.
Mi sentii una merda pensando che, l'ultima volta che ci eravamo visti, l'avevo trattato male.
Era pur sempre un mio amico ed io ero una stronza.
Non avrei rivisto più nemmeno lui.
Ecco, stavo per perdere anche conoscenza...L'ora di Bella Swan era arrivata, alla fine.
-Bella!!!!!!-
Edward?Era proprio la voce di Edward quella che sentivo, o era la pazzia prima della morte?
Tentai, ma ne uscii più un flebile mormorio, di rispondere.
Sentii il rumore di qualcosa che veniva polverizzato e la luce ora era molta di più.
Se un secondo prima stavo da sola, il tempo di un battito di ciglia ed Edward stava accanto a me.
Ero intontita, non capivo molto di quello che stava accadendo attorno.
-Come...?-
-Shh...-
Mi prese in braccio e, stentai veramente a credere che non fossi una pazza da rinchiudere,
si assicurò che mi tenesse tenendo abbastanza forte, spiccò un salto e già stavamo fuori.
Un salto solo, Dio Santo!Con un salto solo!Quanti metri erano?
Come si era calato giù cosi velocemente?
Non era umano, nessun comune mortale avrebbe compiuto un'impresa tale.
Basta, decretai che stavo per morire sul serio piuttosto che accettare una simile eventualità.
Sentii veramente la sensazione di stare per abbandonare il mio corpo per andare chissà dove.
Non capii molto delle cose che sarebbero successe da lì a qualche minuto

















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Capitolo 20
*** Now you know ***


Cap 20 ...  La posta di Sydney e Alice  .


UNA SOLA COSA PRIMA DI PARTIRE CON LE RECENSIONI E CON LA STORIA...

TANTI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!!!!!!!!!!


..
....................


Xx_scritrice88_xX
: Dai, mica sto con un fucile puntato perché non recensisci un capitolo!XD GLITTERMAN????????MI PIACEEEEEEE!!!!! 

lisa76
: Dire che è sfortunata è poco!XD Facciamo che è la mala sorte fattasi persona!!! XD

vannagio
: Ci hai preso in pieno! Ti avviso però: volendo rispecchiare il mio umore attuale, l'esito sarà un po' diverso da quello di zia Sthep.

nanerottola: Non la trasforma, non muore, non crepa. Le prende solo un grandissimo colpo!Che fai, anche tu vuoi uccidermi come serve?

Shinalia: Adoro Tim Burton!!!!Non vedo l'ora che esce Alice nel paese delle meraviglie in 3D!
Edward: Casomai Alice nel paese degli stupefacenti in 3strisce...
Alice: Idiota. Te lo meriti proprio quello che ti capita in questo capitolo!!

Eva17: Si parlano, ma...vabbeh, leggi questo chappy!XD Non la prendere male, però eh!

francef80: Non c'è bisogno di candidarla, lo vince lei a prescindere. Credimi, l'ho visto! Si, ha avuto uno pseudo-sogno premonitore!

cullenpersempre
: In effetti anche l'essere sfigata di Bella ha i suoi lati positivi... ;)  Se ti dico che succede, allora perché scrivere il capitolo?XD

gothika85: O PORCO DRACULA CHE CASTRONATA PAZZESCAAA!!!! I'M SO SORRY! MI SONO DISTRATTA!!!!!!
Grazie per l'accorgimento, l'ho apprezzato molto!Ti confesso che non rileggo mai i capitoli, quindi non me ne sarei nemmeno accorta!XD
Indovina?Io il Natale lo guardo per davvero the Nightmare before Christmas!!!

dolcenera_cullen: Ma che genio!Un genio non farebbe errori di scrittura...-__-' Oggi vado ad imbucare la tua lettera!

serve: Il mio cervellino sta andando lentamente a farsi fottere!Un giorno di questi picchio a morte quello stronzo epocale di mio padre...
PERCHÉ' CARLISLE NON PUÒ ADOTTARE ANCHE ME????? Visto il mio umore nero, non rispondo degli eventi di questo capitolo...


.

DRAGULA_Rob Zombie

Dead I am the one, exterminating son
Slipping through the trees, strangling the breeze
Dead I am the sky, watching angels cry
While they slowly turn, conquering the worm

(Chorus)
Dig through the ditches,
Burn through the witches
I slam in the back of my Dragula

(Chorus)

Dead I am the pool, spreading from the fool
Weak and want you need, nowhere as you bleed
Dead I am the rat, feast upon the cat
Tender is the fur, dying as you purr

(Chorus) x2

Do it baby, do it baby
Do it baby, do it baby
Burn like an animal

Dead I am the life, dig into the skin
Knuckle crack the bone, 21 to win
Dead I am the dog, hound of hell you cry
Devil on your back, I can never die.

(Chorus) x2

Do it baby, do it baby
Do it baby, do it baby
Burn like an animal

(Chorus) x3



Avevo detto che sarei passato da Bella per vedere quanto dovevo odiarmi.
Beh...considerando che aveva pianto fino ad addormentarsi a notte fonda, l'astio nei confronti di me stesso era molto.
L'avevo fatta piangere, che grandissimo bastardo che ero.
Aveva un'espressione corrucciata che avrei voluto cancellarla con la punta del dito, ma ovviamente non potevo toccarla.
Quando, per colpa dell'albeggiare, dovetti tornarmene a casa mia, pensai fosse meglio non andare a scuola.
Sia per evitare a Bella di incontrarmi e soffrire più di quanto non lo stesse facendo...sia perché non volevo soffrire io.
Ma, sostanzialmente, lo facevo per lei.
Anche se non poteva saperlo, ma Isabella Marie Swan aveva un personale vampiro protettore.
Avrei badato io a lei, l’avrei tenuta al sicuro, fintanto che potevo giustificarlo.
Chissà...forse neanche avevo un motivo valido per fare in modo che lei mi perdonasse e che riallacciassimo i rapporti.
Almeno non l'avrei fatta soffrire ancora e non avrei più messo a rischio il mio segreto.
La mattinata la passai chiuso in camera mia a sentirmi un po' di musica, nell'assurda speranza di potermi calmare.
Sapevo, dai pensieri e dai rumori, che erano tornati i miei fratelli...ma, in quel momento, non avevo voglia di vederli.
Soprattutto non volevo vedere lei.
La pazza.
Già m'infastidivano gli insulti mentali rivolti alla mia orrida persona....
Avevo ferito indirettamente anche lei, rifiutando Bella, e giurava ritorsioni e colate di cemento per tappare buchi.
Tanto è inutile che origli, brutto vampiro dal cuore di coniglio!aHAH!Tanto oggi andrò da Bella e la inviterò per Natale!
-Basta!-
A Natale in un covo di vampiri?
No, non avrebbe mai e poi mai accettato l'invito di Alice.
Ovviamente non se la sarebbe sentita di stare nella casa dello stronzo che l'aveva rifiutata e fatta soffrire...
Quindi non mi preoccupai più di tanto.
Dovevo fare qualcosa, o rischiavo di perdere completamente la ragione.
Accesi il portatile e ricominciai la storia del mio Anthony Masen dove l'avevo lasciata una settimana prima.
Ero arrivato al punto cruciale: il ritorno da Denali e la scoperta del coma di Bella.

Tra me ed il bianco soffitto della mia stanza, un paio di occhi marroni che mi fissavano di rimando.
Pensai, allora, cos'avrebbe significato per lei la mia decisione di tornare a Forks.

Non mi dilungai molto sul mio ritorno, passai quasi subito alla scoperta che la mia umana era entrata in coma.

No, non potevo permettermi di trovarla attraente. Quanto più lo facevo, tanto più era probabile che l’avrei morsa.

Poi passai al lunghissimo mese passato accanto a lei...un amore a senso unico che cominciava ad accendersi...ed il risveglio.

Ripensandoci, feci un grande errore ad andarla sempre a trovare perché aveva solo rinforzato la mia dipendenza da lei.

Basta, mi ero stufato anche di quello.
Andai a casa di Bella, a controllare un pochino la sua situazione: avevo saputo che quel giorno non era andata a scuola.
Sicuramente perché non aveva neanche la più minima intenzione di vedermi, pensai amaramente.
Tremava come una foglia, sbatteva i denti dal freddo.
La goffaggine fattasi persona si era tolta le coperte, facendo una sorta di lotta greco-romana nel letto.
Ridacchiai e le rimisi fino su le coperte,  infilando le estremità un  po' sotto il materasso in modo da non lasciarla scoperta.
Ok, aveva smesso di fare "tataratatatattata" con i denti.
Un'ultima controllata e me tornai a casa perché dovevo farmi una doccia e prepararmi mentalmente per il giorno dopo.
E fu esattamente quello che feci.

******

Perfetto, Alice non mi parlava più.
Per quanto mi dispiacesse, la cosa non mi toccava più di tanto perché, con Bella, avevo agito per il meglio.
Per la sua e la mia incolumità fisica e psichica.
Non appena parcheggiai la Volvo, una frase ,detta a qualche macchina più in la, mi fece sussultare.
-Lupi in fabula...-
Bella...ci stava pensando?Gesù, quanto avrei voluto sapere in che termini...!
Ok, forse potevo intuire i termini perché, non appena incrociò il mio sguardo, l'espressione serena sparì dal suo volto.
Mi sentivo una merda e questo era quello che meritavo di sentire.
Per tutto il tempo dell'attesa ,per i restanti ritardatari della classe di biologia, rimasi attaccato alla macchina ad osservarla.
Si era chiusa a riccio con l'ipod.
Non guardava, né parlava con nessuno.
Quando arrivò il momento di avviarci tutti nel bosco per le ricerche di svariate pietre, mi misi alla testa de gruppo.
Il più lontano possibile da Bella.
Ah, e poi perché chi avesse trovato tutte le cose da cercare sarebbe potuto tornare al parcheggio ed aspettare lì tutti.
Infatti presi un po' di quarzo rosa, un po' di ametiste e mi incamminai, a passo umano, verso la scuola.
Solo che, ad un certo punto, avvertii come un tonfo di qualcosa nell'acqua ed un grido di donna.
Era Bella, potevo esserne sicuro al cento per cento.
Mi precipitai sul posto da dove, pensai, era venuto quell'urlo...ma non c'era nulla.
Era lei! Ma dov'era? Merdissima situazione di sterco, non sentivo il suo odore!
E, visto che non lo odoravo ma sentivo la sia voce, ipotizzai che si sarebbe dovuta trovare sott'acqua o qualcosa del genere.
Forks era piena di pozzi naturali o roba simile...e se lei fosse caduta in uno di questi? Sarebbe stato tipico di lei...
Oh, per amore di tutto quel che c’era di sacro, sarebbero mai finite le catastrofi?
-Cristo Santissimo!-
Eccola!
Meno male che aveva imprecato! Ora potevo facilmente risalire a lei...Noooooo!!!!!Un pozzo naturale!!!
C'era una parte di terreno franato giù che rivelò una cavità abbastanza grande per inghiottire una persona gracile come lei.
Avevo già esagerato quand’avevo sbriciolato con una manata una parte consistente di roccia (per poterci passare anch'io),
non mi ero reso ben conto dell’errore che stavo commettendo nemmeno quando mi tuffai giù per prenderla.
Sapere che la paura di cadere nell'errore non mi aveva fermato, non mi aveva reso conscio del rischio che stavo correndo
non solamente per me stesso, ma per tutta quanta la mia famiglia.
Esposizione.
Ma non potevo permettermi e permettere a Bella di morire in quel momento lì.
Era più pallida di un lenzuolo, la bocca era diventata quasi violacea e mi era sembrato che stesse quasi per trapassare.
Ma aveva gli occhi sgranati per lo shock di avermi visto quasi materializzare accanto a lei.
Sapevo di essere nel pieno di una crisi, ma quanto aveva visto?
-Come...?-
-Shh...-

Aveva visto troppo, ma non era quello l'importante.
Dovevo portarla via di lì, o sarebbe sicuramente morta per ipotermia.
Il suo corpo si muoveva come fosse senza linfa vitale, mentre l'afferrai cingendole la vita senza l'urgenza di controllarmi.
Mi si stava gelando a me il cuore, vedendola in quello stato.
Spiccai un salto ed uscii da quel maledetto pozzo della morte, affrettandomi verso casa Cullen.
Aprii la porta con un calcio sbrigativo, tanta era la fretta che avevo di riscaldarla e di metterla in salvo.
Misi al massimo la temperatura della casa ed accesi il camino del salone.
La portai in camera di Alice e Jasper, dove rubai i vestiti più pesanti di mia sorella.
 Che dovevo fare?Non poteva tenersi addosso i vestiti bagnati, ma io non potevo di certo...
No, potevo e non dovevo nemmeno fare discorsi del genere in un momento così critico come quello.
-Ce la fai da sola?-
Le tremavano le mani, così allungai una mano per aiutarla, ma lei la rifiutò indietreggiando di qualche passo.
-Vado a prendere una cosa, intanto mettiti quei vestiti.-
Andai a prendere il phon di Rosalie e la coperta di pelliccia di grizzly da Emmett, quella si che teneva caldo.
La trovai che stava quasi per prendere sonno.
-Non addormentarti, prima devi asciugarti per bene i capelli...-
Sembravo una bambinaia...
L'avvolsi con il copertone di pelliccia e, presa in braccio, la portai davanti al caminetto acceso del salone.
Inserii la spina del phon nella presa della corrente più vicina ed incominciai ad asciugare quella marea di capelli.
Considerando che mi stava dando le spalle, non potevo essere sicuro che Bella non si addormentasse lì sul momento.
O forse si...
Ogni volta che le toccavo i capelli, sentivo sotto le dita i brividi di paura che le stavo provocando.
Bene, da lì a qualche minuto avrei dovuto sputare il rospo...
Si, sono un vampiro...no, non mangio umani...e non ti ho frequentato solo perché mi piace da impazzire il tuo sangue...
Ah, un'ultima cosa...ti amerò per sempre e non potrò mai annullare quello che sento per te...
Smisi di pensare a tutte le cose più assurde e disperate solo quando capii che i capelli di Bella erano asciutti da un pezzo.
La lasciai lì un secondo ed andai ad avvicinare il divano al caminetto, così avrebbe potuto dormire davanti al fuoco.
Presi Bella e l'adagiai sopra, mentre io mi inginocchiai per terra ed appoggiai la testa al bordo, quasi toccando la sua mano.
Ora che non aveva più i brividi di freddo a tenerla occupata, non faceva altro che osservarmi con gli occhi semi-chiusi.
Vedendola perfetta anche in quel momento, l'idea di tenerla imprigionata in casa mia per sempre non era più così assurda.
Purtroppo non ero egoista fino a quel punto.
-Sei vero?-
Tornai a rivolgerle le mie attenzioni e la trovai che mi stava sfiorando il viso con la punta delle dita.
Sospirai, da lì a qualche ora non avrebbe mai più voluto un contatto di quel genere con me...sarebbe corsa via.
-Purtroppo si...rimandiamo a dopo le spiegazioni, ok?-
Le presi la mano e gliela rimisi a posto, dicendole che era ora di fare un sonnellino e che l'avrei controllata io.
La guardai addormentarsi e poi estrassi il telefonino dalla tasca.
-Cavoli!-
Era morto annegato nell'acqua gelida di quel pozzo naturale...
Solo la morte per annegamento del mio cellulare mi fece ricordare che io ero ancora tutto fradicio come un pulcino.
Prima di farmi la doccia e di cambiarmi, usai il telefonino di Esme per mandare un messaggio ad Alice.

So che hai visto tutto, voi cercate di tornare a casa il più tardi possibile...chiama Charlie ed inventati una scusa.

Perdonatemi, non potevo lasciarla lì a morire...

****

Mi feci una bella doccia calda, bollente un verità, e mi vestii con le prime cose che trovai nell'armadio.
Controllai se Alice aveva risposto al mio messaggio di prima.

Ok, tutto apposto con Charlie...Non ti preoccupare, siamo tutti dispiaciuti per te...tra un'ora e mezza si sveglia.

Bene.
Approfittai per andare a caccia, dovevo essere nel pieno delle forze per quel momento lì.
Dissanguai la bellezza di tre alci puzzolenti e due cervi, spendendo tempo a fare il conto della battuta.
Passai la lingua sui denti, per pulire via il sangue, e, sfregando con il pollice, feci sparire il rivoletto che mi colava sul mento.
Tornai a casa Cullen, nascosi nel cuore del bosco la mia Aston Martin (dall'ira di Rose) e mi precipitai da lei.
La trovai, sveglia, ad aspettarmi.
Sembrava che stesse bene, a parte quell'espressione strana che aveva assunto non appena mi aveva visto.
Stava seduta sul mio letto a gambe incrociate, ancora avvolta dalla pelliccia di orso.
Bene, ora si che provava ribrezzo per il mostro...che sguardo da agnello sacrificale...l'avevo combinata grossa.
Rimasi a guardarla, nel pieno dell'angoscia, riprendere piano piano il suo solito colorito.
Ok...e ora che si fa? pensai di certo non posso lasciarla andare via, se non sono sicuro che non riveli nulla...
Si, ma che potevo fare?Rapirla e tenerla chiusa in casa Cullen per sempre?
-Ho sempre sospettato che tu fossi...non fossi normale.-
Aha...e come avrebbe potuto altrimenti?Era una ragazza troppo intelligente per lasciarsi sfuggire certi particolari.
-Cosa sei?-
Sospirai, era arrivato il momento.
-Sono un vampiro...-
La vidi spiccare un salto enorme per la paura, si fece così indietro che sbatté la testa sulla parete.
Non fece quello che mi sarei aspettato, scoppiò in una risata canzonatoria.
-Non ci credo, mi prendi in giro?Ok. Sono morta e sto sognando.-
Usai la mia velocità per sedermi
accanto a lei, nel lasso di una frazione di secondo, e per prenderle la mano.
-Hai visto con che velocità sono arrivato?Mi senti? Sono freddo e pallido come un cadavere!-
-Sono impazzita...-
-Non sei pazza, io sono veramente un vampiro!-
Aprii la bocca e feci mostra delle mie zanne.
Lei tentò di toccarle con la punta delle dita, ma, per riflesso condizionato, mi allontanai fulmineamente da lei.
-O mio Dio...tu...-
Finalmente aveva capito che non era pazza, ma solo tremendamente disgraziata...-
-Bella...-
Invano mossi un passo verso di lei, mi urlò in faccia di stare il più possibile lontano.
Ora tremava per il terrore, non più per il freddo.
Mi faceva strano vederla osservarmi con quello sguardo pieno di rabbia e paura, non ero affatto abituato.
Sospirai, le dissi che dovevo andare un secondo nello studio di Carlisle per prenderle un termometro.
Così le avrei lasciato qualche minuto per riflettere.
Chiusi la porta della mia stanza dietro di me ed attraversai il corridoio per andare nello studio di Carl.
Mentre cercavo quel coso, risi di me stesso perché non sapevo proprio assistere un malato come Isabella Swan...
Ero più nervoso io di lei.
Il mio essere nevrotico m'impedì di ragionare lucidamente: e se lei, approfittando della mia assenza, tentasse la fuga?
Difatti...
Mi materializzai davanti alla porta della mia stanza, impedendole di scappare e di danneggiare la sua salute.
Il topo stava crepando dalla paura alla vista del gatto, sembrava che stesse per collassare sul posto.
-Non puoi ancora andartene!-
Ehm...forse lo dissi con troppa foga, lei sobbalzò terrorizzata e cercò di scappare da un'altra parte.
Mi parai ancora davanti a lei e, ignorando la sua resistenza, la presi in braccio e la rimisi sotto le coperte.
Uff...in questo momento mi starà odiando- pensai con angoscia -il mio piano per entrare nelle grazie di Bella è fallito...
Allora mi sedetti accanto Bella e rimasi zitto a contemplare il suo bellissimo volto segnato dalla paura.
Mi chinai su di lei, solo intenzionato a saggiare la sua temperatura corporea.
La mia cantante capì fischi per fiaschi ed incominciò a tremare come una fragilissima fogliolina.
-Non farmi del male...Edward, ti prego...-
Pronunciato da lei in quel modo per quella supplica, il mio nome sembrava quello di un pericoloso assassino.
Mi si fermò il cuore per la terza volta.
-Come puoi...solo...pensare...una cosa del genere.-
Non m'importava se quello che avevo intenzione di fare non fosse corretto, ma era l'ultima occasione per farlo.
Catturai le sue labbra con le mie.
Delicatamente, come fosse fatta del più sottile dei vetri, come se fosse fragile come una bolla di sapone.
Non ero in grado nemmeno di formulare anche il più semplice dei pensieri, perché la gioia ed il dolore erano troppo potenti,
il conflitto tra di loro troppo delirante per dar vita ad uno stralcio di pensiero abbastanza coerente.
Stare con lei era la felicità più grande che avessi mai conosciuto...ma terminava qui.
-Mi dispiace...solo...non dire di noi a nessuno, o saremo rovinati...poi ti lascerò stare per sempre...-
Poi lo dissi ad alta voce più per me, che per lei.
-Puoi tornare a casa, ora stai bene...-






......................






















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Capitolo 21
*** It's the fear ***


Cap 21 ...  La posta di Sydney e Alice  .

grepattz: In realtà no, devo essere sicera...torneranno dopo insieme, ma non nel modo che dici te.
Grazie dei complimenti!Buon 2010!!!!!!!!!!!!
Alice: Anche da parte miaaaaa!!!

cullenpersempre: Evvabeh, ma se le avesse spiattellato tutto subito che scrivevo dopo io? XD
Alice: E dopo io con chi me la prendevo, se non con la stupidità di mio fratello?
Sydney: Comunque....Buon 2010!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alice: Facciamo il trenino!!!!!! A-E-I-O-U-IPSILON!!TUTTI INSIEMEEEEE!!!!

vannagio: Tanto tumba non direi, segue solo l'isitinto di sopravivenza.
Alice: Cosa che avrebbe dovuto fare anche in Twilight, così la storia sarebbe finita subito lì.
Sydney: E perchè?
Alice: Come perchè?Cosi sarei diventata la protagonista indiscussa!
Sydney: Secondo me ti confondi con Alice nel paese delle meraviglie...Cmq...BUON 2010!!!!!!!!!!!!!
Alice: Prepara le bottiglie di champagne!!!!!!!

RenEsmee_Carlie_Cullen: Non fa niente, dai!XD BUON ANNOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
Alice: Chi recensisce a capodanno, recensisce tutto l'anno!!!
Sydney: Lo sappiamo che vedi il futuro, ma ora stai andando troppo avanti...
Alice: Cmq...tenterò di fare qualcosa, ma il grosso lo farà Rose.

lisa76: Invece lo fa...non ti crucciare troppo, però!^^ BUON ANNO A TEEE!!!!!!!!!!!!
Alice: Ciauuuuuuuuuuu!!!!!!!!

dolcenera_cullen: Non sono crudele, la reazione di Bella è stata come doveva essere.
Grazie per i complimenti! Cmq nella lettera ci sono due disegnucci e quella cacchio di cartolina!
Alice: Te la ricordi, nè?
Sydney: L'indirizzo mi sono scordata di scrivertelo!Vabbeh, ti manderò un sms!
Alice: HAPPY NEW YEARRRRRR!!!!!!!!!!!!!
Sydney: BUON ANNO NUOVOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!

serve: Se ne va, se ne va...appunto, prenditela con Edward se Bella torna a casa terrorizzataXD
Diciamo che era così nervoso che si era scordato quel "PICCOLO" dettaglio sulla sua dieta.
E poi si sa, è stata zia Steph a fare Edward così ingenuotto e con il tatto di un pachiderma...XD
Grazie per i compliments!!!!!! BUON ANNO NUOVO LIZZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
Alice: Auguriii!!!!







Il prossimo capitolo sarà ancora secondo il pov di Bella.
Ho lavorato come una matta per fare entro oggi questo capitolo!
Forse non avrei nemmeno dovuto mettere quell'avviso!XD I'M SORRY!



...

Within temptation_It's the fear

It waits for the day I will let it out.
To give it a reason, to give it its might.

(Chorus)
I fear who I am becoming, I feel that I am losing the struggle within.
I can no longer restrain it, my strength it is fading, I have to give in.
It's the fear, fear of the dark it's growing inside of me, that one day will come to life.
Have to save, to save my beloved,
There is no escape, because my faith is horror and doom.

Hold down your head now, just let me pass by.
Don't feed my fear, if you don't want it out.

(Chorus)

Long ago it came to me and ever since that day,
Infected with its rage, but it ends today.

(Chorus)


Mai come quel giorno avevo pensato davvero seriamente alla mia potenziale pazzia.
Edward, il mio dolce e innocuo Edward, era uscito da quel pozzo profondo con un salto solo.
Uno solo!
Portandomi in braccio!
Ok...ero UN PO' intontita dal freddo...MA POSSIBILE CHE MI ERO IMMAGINATA TUTTO?
Edward che poteva muoversi più velocemente di una Zonda (una delle macchine più veloci al mondo)?
Edward che aveva sfondato la porta di una casa con un semplicissimo calcio?
Ok...DOVEVO essere intontita perchè sennò...sennò...altrimenti...necessariamente...di conseguenza...
Edward Cullen non era umano.
Mi portò in una stanza imprecisata della casa e posò dei vestiti asciutti sul letto.
-Ce la fai da sola?-
Mi tolsi la giacca ed il maglione ma non riuscii a sbottonarmi la camicia (tanto mi tremavano le mani).
Lui fece per aiutarmi, allungando la mano, ma indietreggiai di un passo.
Uno: non potevo togliermi la camicia davanti a lui.
Due...sentivo che c'era qualcosa di profondamente sbagliato nelle cose che sapeva fare...ed avevo paura.
Sbagliata, irrazionale, ingiustificata per tutto quello che aveva fatto per me...ma c'era.
L'istinto mi diceva di stare sull'attenti.
-Vado a prendere una cosa, intanto mettiti quei vestiti.-
Approfittai della sua temporanea assenza per svestirmi del tutto e per mettermi le cose che mi aveva dato.
Dopo, non appena mi sedetti un secondo su di un letto assurdo, mi prese un attacco violento di sonno.
Sarei caduta addormentata, con tutti i capelli bagnati, se Edward non mi avesse tenuta sveglia.
-Non addormentarti, prima devi asciugarti per bene i capelli...-
Mi avvolse con una pelliccia (di orso?) e, ignorando il mio parere, mi prese in braccio e mi portò di sotto.
E si adoperò personalmente per asciugarmi i capelli.
Cosi facendo, ogni volta che mi sfiorava...non avrei saputo dire...mi faceva rabbrividire?
A parte il fatto che io avevo -e lui era- freddo...quei brividi erano un misto di paura e...evvabbeh...
Chissà a cosa stava pensando...
I miei capelli erano asciutti e lui ancora continuava con il phon acceso.
Ma lui non stava gelando?Era ancora fradicio...Edward aveva il sangue freddo come le lucertole?
Quando finalmente se ne accorse anche lui, staccò la spina all'asciugacapelli e, dopo aver facilmente spostato (con una manata) un divano enorme e pesante accanto al caminetto acceso, mi ci adagiò sopra.
Come poteva fare cose simili?Steroidi?Mutazione genetica?Morsi di ragni?Era alieno?
Eppure sembrava umano...
Persino quando si inginocchiò e poggiò la testa sul divano, sebbene sembrasse una statua immobile
di marmo di Massa Carrara, aveva le stesse caratteristiche somatiche di un uomo ( eccetto la bellezza).
Ero morta?Pazza?O stavo solo sognando?
-Sei vero?-
La mia mano, ignorando le direttive del mio cervello, andò ad accarezzargli la guancia.
Sembrava vero.
-Purtroppo si...rimandiamo a dopo le spiegazioni, ok?-
Purtroppo?Cosa voleva dire "purtroppo?
Mi prese delicatamente la mano e la rimise al suo posto, dicendomi che era ora di fare un sonnellino
e che ci sarebbe stato lui, a vegliare su di me per tutto il tempo.
Potevo veramente dormire tranquilla?
Caddi addormentata senza la certezza di cosa ne sarebbe stato della stupida Isabella Marie Swan.
Ma ne ebbi una mezza idea quando mi risvegliai in una stanza che non conoscevo.
Edward non c'era.
Però doveva essere la sua stanza, riconoscevo alcune sue cose sparpagliate in giro.
Dov'era lui?
Mi doveva qualche spiegazione.
Tuttavia, nonostante una certa ansia, non potei fare a meno di rallegrarmi per la mia salute:
non avevo più così tanto freddo, era sopportabile.
Mi tirai su a sedere non appena avvertii la sua presenza nella stanza.
Forza, Bella...tira fuori gli attributi e fatti dire...chiedigli, senza farlo arrabbiare...cosa...è.

-Ho sempre sospettato che tu fossi...non fossi normale...cosa sei?-
Oddio...non avevo formulato bene la domanda...quella cosa del sospetto non dovevo metterla...
Sperai che...
-Sono un vampiro.-
CHE COSA????????CHECOSACHECOSACHECOSACHECOSA???????CHE COSA?
Vampiro-zanne-collo-morso-sangue-morte.
Mi impressi nella mente, ormai fusa del tutto, questa piccola sequenza.
Ok, prima avevo qualche reticenza ad ammetterlo.Ora sono sicura. Sono pazza.
Scoppiai a ridere.
-Non ci credo, mi prendi in giro?Ok. Sono morta e sto sognando.-
Sognando...e allora perchè, quando Edward si materializzò accanto a me e mi prese la mano,
incominciai a prendere in considerazione che fosse veramente un...
-Hai visto con che velocità sono arrivato?Mi senti? Sono freddo e pallido come un cadavere!-
-Sono impazzita...-
Sicuro, non c'era alcuna spiegazione plusibile da sostituire...
-Non sei pazza, io sono veramente un vampiro!-
Se lui era un vampiro ed io sana di mente, allora ero più bella di Rosalie.
Impossibile, quindi.
Ad un  certo punto spalancò la bocca e mi fece vedere le sue zanne affilate come lame.
Allungai una mano, volevo vedere se fossero...Dai, Bella!Certo che quei canini lì sono veri!
Edward non si sarebbe mai e poi mai messo dei denti finti per spaventarmi...
Quindi...
-O mio Dio...tu...-

Era vero. Non ero pazza. Edward...un...oddiomio...un...
Io mi ero innamorata di un vampiro?
Un vampiro?
Vampiro?
-Bella...-
In quel momento ero divisa in due: da una parte Bella e dall'altra Isabella.
Una mi diceva di non curarmi della vera natura di Edward, perchè era stato leale fin da subito.
Non aveva mai tentavo di uccidermi o torcermi un capello...
L'altra, però, faceva appello alla razionalità (tirando in ballo la favola della rana e dello scorpione).
Era la sua natura (sebbene fosse buono) bere sangue, quindi io ero un suo potenziale
spuntino.
Un minimo gesto, un attimo di distrazione e quello poteva spaccarmi il cranio, anche accidentalemente...
Ed io, siceramente, non avevo affatto intenzione di cedere alle avanches della morte.
Già due volte aveva tentato di portarmi via, non avrei permesso ci fosse stata una terza.
Isabella prese il sopravvento.
Così, quando lui tentò di avvicinarsi ancora di più, gli intimai di stare lontano.
Lo so, era crudele...ma non potevo farne a meno.
Cosa aveva aspettato a dirmelo?
Avrebbe anche potuto farlo prima di farmi innamorare di lui, mi avrebbe risparmiato tutta la confusione.
Non sapendo che fare, purtroppo per i sentimenti, lasciavo spazio alla razionalità dei fatti.
-Vado a prenderti un termometro...-
E si smaterializzò davanti ai miei occhi, ancora increduli.
Immediatamente mi venne in mente un piano: finchè lui stava via, potevo tentare la fuga.
Non potevo stare in una casa di vampiri, da sola.
Tuttavia, prima ancora di poggiare la mano sulla maniglia della porta, venni fermata da Edward.
Avrei dovuto aspettarmelo, eppure mi spaventai ancora per il suo materializzarsi all'improvviso.
-Non puoi ancora andartene!-

Oddio...si era arrabbiato...l'avevo fatto arrabbiare...dovevo scappare finchè potevo.
Tentai di andare da un'altra parte, ma lui mi bloccò ancora prima.
Anche dimenandomi, lui mi caricò sulla sua spalla e mi ributtò nel letto, rimboccadomi le coperte.
Rimanemmo in silenzio, a studiarci, per qualche istante.
Poi lui, improvvisamente, si chinò su di me.
Tutte le cellule del mio corpo lanciavano razzi di avvertimento: pericolo, pericolo, pericolo!
Vampiro-zanne-collo-morso-sangue-morte.
Allora lo pregai, pregai Edward di non farmi del male.
Lui rimase pietrificato per un attimo, poi assunse la sua ben nota maschera di dolore.
Aveva la stessa faccia, quel giorno che lui...si, insomma, quando mi rifiutò.
-Come puoi...solo...pensare...una cosa del genere.-
Ed allora che cosa diavolo dovevo pensare?A quale genere di cose?
Senza darmi nemmeno il tempo per realizzare la cosa, lui si chinò ancora di più su di me.
Potevo contare le pagliuzze dorate dei suoi occhi, sentire il suo gelo sulla faccia.
Mi baciò.
Piano, come se temesse di rompere un bicchiere di cristallo.
Tra tante cose...perchè?Perchè lo aveva fatto?Perchè si prendeva gioco dei miei sentimenti?
Non connisi molto, dopo.
Nemmeno quando lui si staccò da me.
-Mi dispiace...solo...non dire di noi a nessuno, o saremo rovinati...poi ti lascerò stare per sempre...-
A lui dispiaceva quello? L'essersi esposto ad un'umana? Non averla morsa?
O gli dispiaceva avermi baciata?

-Puoi andartene… ora stai bene… -
In quel momento non mi ricordavo più nemmeno il motivo per cui ero stata male.
Ero libera di andare?
Allora perché le mie gambe non accennavano neppure il più lieve dei movimenti?
Ah… mi venne in mente solo in quel momento che ero a piedi.
In più, non avevo proprio un’idea di dove si trovasse esattamente casa Cullen e di come tornare a casa.
Forse anche lui stava pensando alla stessa cosa, perché mi chiese se avrei accettato un passaggio da lui.
Annuii con la testa, ma, dentro di me, questo assenso mi stava facendo venire un’ansia pazzesca.
Stare, io e lui da soli, in un abitacolo così piccolo…
Anche se non mi aveva mai torto neppure un quarto di capello (seppur potendo in ogni momento)
e mi aveva da poco salvato la vita, alla luce della scoperta della verità, non ero così tranquilla
(il vecchio istinto di sopravvivenza tornava a bussare alle mie porte).
La solita equazione “vampiro-sangue-morso-morte” tornava a tormentarmi.
Senza dire una parola, oppure guardarmi in faccia, mi porse una felpa e la sua giacca invernale nera.
Scese di sotto, uscì di casa ed io con lui.
Prese la macchina del fratello e mi fece cenno di entrare.
Nessuno dei due spiccicò una parola, il re Silenzio regnava incontrastato nell’enorme JeepWrangler.
Durante il tragitto pensai a cosa fare.
No, non avrei fatto parola con nessuno della vera natura della famiglia Cullen...
Edward mi aveva comunque salvato la vita e glielo dovevo.
Però, di certo, non sapevo se avrei avuto la forza per guardarli sotto la stessa ottica di prima.
E, sicuramente, non avrei passato la vigilia di Natale a casa loro.
In pratica…Non so se avrei avuto il coraggio di riallacciare un rapporto di grandissima amicizia con loro.
-Siamo arrivati.-
Neanche in quell'occasione si risparmiò di aprirmi lo sportello della macchina.
-Edward!Bella!-
Era Charlie che usciva dal garage...dovevo tentare di assumere un'espressione più naturale possibile.
Edward, intanto, era sbiancato ancora di più e mi guardava preoccupato e supplicante.
-Ciao papà...-
-Com'è andato il pomeriggio tra amici?-
Pomeriggio tra amici?Ah...Edward sicuramente aveva inventato una balla per nascondere l'incidente.
Non ero brava, solitamente, a dire le bugie, ma mi riuscii molto bene.
-Benissimo!Mi sono proprio divertita!-
Mentre Charlie si compiacque, il mio accompagnatore vampiro tirò un sospiro di sollievo.
Non ero bastarda fino a quel punto, non avrei tradito il loro segreto.
-Dai, saluta Edward che dentro ti aspetta una sorpresa!-
Intanto lui se ne entrò in casa.
Un'altra sorpresa?
Basta, ne avevpo avute troppe.
-Grazie...per aver deciso di mantenere il nostro segreto...-
Annuii, poi, ricordandomi che io portavo ancora addosso la sua giacca, feci per sfilarmela.
-Tienila, non devi prendere freddo.-
Ero confusa, non sapevo che fare e che dire...però, intanto, mi misi le mani in tasca...
-Suppongo che questa sia l'ultima volta che ci vediamo da amici...-
Purtroppo era così, almeno finchè...dovevo avere la sicurezza che avrebbe mantenuto il controllo.
E non l'avevo.
-...posso almeno dirti addio?-
Annuii, ma non spiccicai ancora una parola di senso compiuto.
Sembrò più lui, l'indeciso.
Fece scorrere il dorso della sua mano dal mio mento fino alla tempia, molto lentamente.
Poi mi baciò la fronte e, avrei potuto giurarlo, mi annusò.
-Add...-
Non lo disse nemmeno per intero, salì sulla Jeep e se ne andò via.
Non appena sola, mi concessi almeno il lusso di qualche lacrima...poche, Charlie non doveva vederle.
O si sarebbe chiesto il perchè ed avrebbe indagato su quello che era successo.
Meglio stamparsi in faccia una finta tranquillità.
Mi ricomposi ed entrai in casa.
C'erano Billy e Jacob Black a cena, ma questo, a me, cosa poteva importare?
Che razza di sorpresa era?
Poi mi accorsi he sulla tavola c'era un posto in più apparecchiato.
-Amore della mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!-
E subito mi diede un abbraccio stritolatore di ossa, non lasciandomi nemmeno il fiato per salutare.
Renee?Ma non doveva essere in giro per nnìon so dove con Phil?Che ci faceva a Forks?
Finalmente, quando si staccò, potei chiederglielo.
-Hanno preso finalmente Phil come titolare!!Ci trasferiamo stabilmente a Jacksonville!
Non riuscivo, o non volevo, a collegare la notizia alla sa venuta nello stato più piovoso d'America.
-E...?-
-E ti sono venuta a prendere!Ti lascio due giorni per decidere, tanto sono gli ultimi giorni di scuola prima della fine delle vacanze di Natale, vero?Così avrai il tempo di salutare gli amici!-
-...-

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Capitolo 22
*** Rose ***


Cap 22 ...  La posta di Sydney e Alice  .

sessyli
: Probabile, probabile ;)

lisa76: Diventa una vampira, solo tra un bel po'...forse.
Sydney: Alice, ma perchè non ti stai un po' zitta? Le stai spiattellando sullo schermo tutta la storia!

vannagio: Alle brutte ingaggiamo qualche vampiro e la costringiamo a ritrattare!XD

nanerottola: C'è la fila, fai prima il numeretto! ;)

grepattz: Misà che anche per questo c'è la fila per il numeretto... ;)

RenEsmee_Carlie_Cullen: Lo fa, lo fa! XD

serve
: Non ho mai ricevuto una recensione più lunga di questa, non so se essere contenta! XD
E non sto scherzando, no.
Il punto è che, per Bella, Edward è il mafioso che va in giro a bersi la gente
(ricorda che non sa che è "vegetariano")
E, pure se 'sto mafioso la ama,
lei non è mica sicura di voler stare  con uno che un secondo prima ha ammazzato qualcuno...

C'è una cosa detta da Alice che ti chiarisce il perchè del dog, devi cercarla da te e trarre le tue conclusioni.
Posso chiarirti le altre cose (non sono sicura di volerlo fare) perchè ti direi tutto il resto della storia !
Buon anno anche a te tesoro!XD








(Scusate per il ritardo :(  Comunque il prossimo capitolo sarà per 1/4  un Bella's pov e per 3/4 un Edward's pov)
Non volevo interrompere il capitolo così a metà, ma avevo bisogno di una pausetta...
Ignoro quanto sia venuto lungo, con lo schermetto insulso del notebook non mi so proprio regolare...
Calo di recensioni?E' per le feste, vero?Speriamo che tornino alla normale regolaritàXD
Perdonate gli innumerevoli difetti :(

...


[Testo della canzone del capitolo]


Non potevo crederci: mia madre Renee, dopo avermi scaricata da mio padre per non farmi fare
da terzo incomodo tra lei ed il suo nuovo baby-marito, ora mi veniva a cercare?Per portarmi via?
Continuava a parlare della casa appena acquistata e della mia nuova stanza.
Guardai Charlie: mi stava praticamente gridando con gli occhi di non andarmene via di nuovo.
Volevo vivere a Forks con lui, non a Jacksonville con i neosposini e la neosuocera di mia madre...
-E se io non volessi?-
Mi guardò un secondo, poi, non considerandomi per niente, continuò a dire a Charlie che sarei stata bene.
Allora, per farmi sentire, alzai la voce.
-E se volessi restare con papà?-
Il mio sguardo passava tra quello grato di mio padre e quello infuriato di mia madre.
Da quando si era sposata con Phil era diventata una persona ottusa e poco incline a considerare le esigenze di persone che non fossero il suo nuovo amatissimo marito o la squisitissima suocera.
Renee era diventata il perfetto esempio di come il matrimonio, a volte, cambia in peggio le persone.
-Non dire sciocchezze,tu farai esattamente quello che ti dico io.-
Stavo per risponderle a tono, ma s'intromise Charlie.
-Renee ora basta!-
Mio padre aveva appena alzato la voce,visibilmente arrabbiato.
-Se Bella vuole restare, resta!Non puoi piombare qui all'improvviso e costringerla a fare i bagagli!
Se avessi saputo prima quello che volevi, non ti avrei fatto entrare!
E' anche mia figlia, porca zozza!-
Intanto i Black si guardavano tra loro, imbarazzati.
Ma chi li voleva???Non avevano un minimo di decenza?Non capivano che erano di troppo?
-Charlie, ce l'ho io in affidamento...chiaro?-
Stava ricattando mio padre?
Praticamente gli stava dicendo che, se non acconsentiva al mio trasferimento improvviso in Florida,
gli avrebbe tolto persino la possibilità da vedermi anche quel poco che gli era stato concesso?
Ma cosa poteva importargli? Un anno e mezzo e sarei diventata maggiorenne!
Guardai mio padre che, abbassando lo sguardo, annuì a Renee.
-D'accordo...-
Renee sorrise malignamente e, in quel momento, mi sembrò di rivedere la madre di Phil.
Quella donnaccia orribile che non poteva sopportarmi, quella che stava avvelenando mia madre.
Batté le mani, tutta soddisfatta, e disse che sarebbe tornata a prendermi dopo due giorni.
-Non ti preoccupare, Charlie, non mi offendo se non m'inviti a cena!-
-Va all'inferno.-
Sorrise e se ne andò a Port Angeles, aveva preso una camera in un albergo lì.
Io andai a rintanarmi in camera mia.
Odiavo a morte mia madre, che era venuta a rovinare quel poco di bello che c'era tra me e Charlie.
E ce l'avevo anche un po' con mio padre, che non aveva fatto nulla di che per impedirglielo.
Mi lasciai cadere sul letto ed incominciai a riflettere sulla piega che stava prendendo la mia vita.
Dopo aver rischiato di morire chissà quante volte per motivi idioti, sballottata da mille parti,
innamorata di un ragazzo che si era rivelato un'immortale bevitore di sangue ...ora un altro trasferimento.
Dovevo solo decidere quale, delle mie catastrofi, fosse peggio.
Mi girai da un lato e, guardando il notebook che avevo lasciato sul comò, mi venne in mente Edward.
Con lui mi ero comportata male, ma non avevo potuto farne a meno.
Non avrei potuto continuare a vederlo senza pensare alla sua natura come qualcosa di pericoloso.
In vari libri avevo letto che i vampiri erano le creature più sadiche del creato.
Che giocavano con la vittima, come il gatto con il debole topolino, prima di dissanguarla.
Prima non credevo esistessero affatto, potevo essere sicura che fossero come quelli nei libri e nei film?
Pensai ai due Cullen a cui tenevo di più, contrapponendoli alle figure di Lestat e "la regina dei dannati".
Come potevano essere creature che andavano in giro a cibarsi di innocenti?
Magari si erano evoluti e umanizzati, magari non bevevano sangue umano...o forse no?
-E io che ne posso sapere?-
Bene, avevo iniziato anche a parlare da sola.
Se mi fossi trasferita a Jacksonville, non avrei rivisto i Cullen per un bel pezzo (o, forse, mai più).
Anche se erano vampiri, mi sarebbero comunque mancati i sorrisi di Alice ed Edward.
Avrei dovuto dirglielo?Che me ne sarei andata l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale?
Il comitato studentesco, per il 22, aveva organizzato una giornata sul risicatissimo campo da sci di Forks.
A qualche chilometro da Forks, esattamente.
Sarei andata? Si...
Avevo già prenotato lo snowboard all'unico noleggio ed avevo già messo la tuta a prendere aria.
Strano...nonostante i miei problemi con l'equilibrio, andare con la tavola era una cosa che facevo bene.
Sapevo sciare, ma con lo snow cadevo di meno...e poi non dovevo nemmeno mettere gli scarponi rigidi.
Sbadigliai, il sonno incominciava a farsi sentire...
Andai a mettermi i pigiama e, dopo aver rimesso dentro la tuta, mi venne da pensare se...
Chissà se loro...certo, sicuramente sarebbero andati...

***

Quella notte non feci i miei soliti incubi.
Sognai che Edward si trovava accucciato sul mio letto, osservandomi pensieroso.
Più che un mio sogno, sembrava un quadro di Fussli...una raffigurazione eterea di un Incubus.
Era così reale...sentivo persino il freddo della sua pelle e del suo lento respirare.
Tanto reale da svegliarmi di colpo e da poter ancora sentire il suo profumo.
Accesi la luce: non c'era nessuno.
Però la finestra era aperta...ecco da dove veniva tutto quel freddo cane...
-Strano...credevo di averla chiusa...-
Andai a richiuderla.

***

Il mattino dopo, a scuola, fu uno strazio.
Non appena guardai i Cullen, incontrai lo sguardo combattuto di Alice e quello triste di Edward.
Anch'io stavo combattendo contro l'abitudine di andare a salutarli e passarci l'intera giornata.
Accennai ad un saluto con la mano, ma non andai da loro.
Gli altri erano solo preoccupati, sicuramente avevano paura che potessi spifferare ai venti IL SEGRETO.
Rosalie era incazzata, anche.
Quel giorno avrei avuto in comune con loro solo due ore su sei.
Storia europea, alla prima ora, con Alice e letteratura. all'ultima ora, con Rosalie.
Stranamente c'era un banco in meno e qualcuno sarebbe rimasto in piedi.
Jessica, vedendomi ancora in piedi (indecisa sul se sedermi o no), andò a sedersi al mio posto.
Almeno, ci provò.
Alice la fulminò con lo sguardo e le chiese, in malo modo, cosa volesse.
-...sedermi?-
-Questo è il posto di Bella.-
Dicendolo, mi guardò come se si aspettasse che andassi a sedermi immediatamente vicino a lei.
-E cosa dovrei fare io, stare in piedi?-
Si girò a guardare Jessica.
-Già è tanto che le fanno entrare a scuola, le oche, e che non le mettono in gabbie apposite...-
Lei fece per replicare, ma Alice la guardò torva (facendo venire alla Stanley la pelle d'oca)
Decisi che era il caso di andare al mio posto, la lezione stava per cominciare.
Non ci guardammo direttamente, ma, ogni tanto, ci osservavamo con la coda degli occhi.
Nessuna delle due azzardava una parola.
Tuttavia, a metà ora, fece scivolare un bigliettino dalla mia parte di banco.

Edward ti ha detto tutto?

Annuii con la testa, poi si riprese il bigliettino per poi riscriverci sopra.

Sicura?Allora perchè ci stai evitando come si cerca di evitare un vibrione di colera?
Mi dispiace che non te l'abbiamo detto subito...ci avresti preso per  una famiglia di pazzi da ricovero.
"Sai, Bella?Siamo vampiri..." Sinceramente, che cosa avresti risposto? Non ci avresti preso sul serio.
Non possiamo cambiare ciò che siamo in nessun modo, non ce lo siamo cercati...
Però, sicuramente, avremmo voluto aspettare un altro po' e prepararti lentamente alla cosa...
E ,comunque, non mi arrendo con te.

-Signorina Cullen?-
Il professore, sospettando una mancanza di attenzione, fece una domanda per testare.
-Stavamo parlando della rivalità tra Lev Trosky e Stalin.-
Annuì e poi riprese con la spiegazione.
-Dopo che Edward ti ha accompagnato a casa, cos'è successo?Oltre a "noi", c'è altro che ti assilla.
Vedo qualcosa, solo che non so bene cos'è...vuoi dirmelo?Io posso aiutarti, se me lo permetti...-
Glielo avrei quasi detto, del trasferimento, se non fosse stato per la seguente interruzione.
Il professore, notando la parlantina di Alice, la richiamò al silenzio.
E, per tutto il resto dell'ora, non spiccicò più parola.

***

Alla pausa pranzo, non avendo affatto fame, andai ad aspettare direttamente nella classe di trigonometria.
Le ore dopo passarono velocemente, tutte tranne l'ultima.
Rosalie, per chissà quale segreto dell'arcano, decise di mettersi a sedermi accanto.
Lasciò Erik, che dovette sedersi vicino a Lauren Mallory, come un baccalà.
Passai tutta l'ora a domandarmi perchè tenesse costantemente i suoi occhi neri su di me.
Avrei anche potuto perderci le penne, sotto il suo sguardo glaciale... sperava di farmi fuori in quel modo?
Sprizzava rabbia da tutti i pori, lo avvertivo fin dal mio posto.
Però, alla fine della noiosissima lezione, si alzò e se ne andò senza dirmi nulla di nulla.
Tirai un sospiro di sollievo.
Raccolsi la mia roba e, nel frattempo, la classe si svuotò degli altri studenti.
Poi andai a prendere i moduli necessari per poter cambiare scuola, scoprendo che erano già stati presi.
-E da chi, scusi?-
La signorina Cope controllò su di un registro e mi fece vedere una firma.
-Renee Dwight è sua madre, giusto?E' passata ieri pomeriggio ed ha fatto tutto lei, non ti preoccupare.-
-Ah...mi scusi per il disturbo...-
Aveva preparato tutto ancor prima di renderlo noto a me ed a Charlie?
Ero ancora in segreteria didattica, quando mi accorsi di aver lasciato ancora un libro in classe.
Così tornai a riprenderlo e m'imbattei in Erik.
-Hai dimenticato qualcosa?-
-Si...-
Andai a vedere sotto il banco, ma non lo trovai.
-Domani ci vieni in gita?Io no, non so proprio tenermi in piedi con gli sci...-
Gli dissi che ci sarei andata, ma non aggiunsi oltre e non gli feci la stessa domanda.
-Cullen non ti gira più intorno...avete litigato, eh?Posso sapere perchè?-
Non risposi affatto, non me la sentivo proprio di affrontare l'argomento "Edward Cullen".
E, soprattutto, non con lui.
Cercai il mio libro nei cassetti della cattedra, ma c'erano solo dei fogli, una penna e del gesso colorato.
-Ho sentito che parlavi con la signora Cope, te ne vai domani sera...-
Perchè faceva tutte quelle domande?Sentivo un senso di profonda irritazione salire vertiginosamente.
-Già...problemi familiari.-
Cercai nell'armadio della classe, ma non uscì fuori neanche lì.
Solo quando mi girai, mi accorsi che il mio libro di letteratura lo teneva Erik dietro la schiena.
-Il libro...-
Feci per prenderlo, ma lui me lo impedì.
-Con il signor Cullen sei sempre gentile, non potresti esserlo anche con me?-
-Edward-  scandii il nome con estrema chiarezza -non è come te...è educato e...pulito.Tu puzzi.-
Dato che lo teneva in alto, mi misi in punta di piedi e cercai di afferrarlo.
Lui mi bloccò il braccio con la mano, prima che potessi schiaffeggiarlo e me lo strinse fino a farmi male.
-Prima che tu te ne vada, dammi quello che hai dato anche a lui...-
-Ok.-
Non era quello che avevo dato anche ad Edward, ma Erik, quella ginocchiata all'inguine, se la meritò.
-Brutta stronza!!!-
Mi spinse e mi fece sbattere contro il muro, facendomi un male cane alla testa.
Subito fece per raggiungermi  -per farmi chissà cosa-
Qualcu...qualcosa, più simile ad una folata di vento che ad altro, lo scaraventò dall'altra parte della classe.
Erik era appiccicato al muro, ora pieno di crepe, come una mosca schiacciata da un ammazza-mosche.
Credei, sarei stata pronta a scommettere tutte le mie sostanze auree, che fosse stato Edward.
Rimasi basita: ero stata appena salvata da Rosalie.
Dopo quello che aveva fatto, con quello sguardo pieno di collera, faceva ancora più paura del solito.
Adesso si che è terrificante come un mostro succhiasangue...e...è morto, quello?
-Non è morto, si riprenderà tra qualche ora...-
-Grazie...-
Deglutii rumorosamente e, arreggendomi ad un banco lì vicino ed alla parete, mi misi in piedi.
Barcollai, forse avevo preso una bella botta in testa.
-Andiamo, ti accompagno.-
Faticai come una matta a non cadere, cercando di tenere il passo della falcata veloce di Rosalie.
Come non c'erano anche gli altri con lei?
Senza neanche che glielo domandassi, mi disse che doveva prendere dei depliant per scegliere il college
e che, dopo aver sentito quello che mi stava succedendo, era corsa a darmi una mano.
-L'ho fatto solo per Alice ed Edward...non mi avrebbero mai perdonato se ti fosse successo qualcosa.-
Vedendomi dirigere verso il pick-up, mi disse di salire sulla Bmw.
-Non dovresti guidare in uno stato di shock, il tuo coso di latta arancione te lo riporteremo dopo...-
-O...ok...-
Così mi misi nel posto davanti, quello accanto a lei.
Dio, quanto mi metteva in soggezione!Anche prima di sapere mi faceva lo stesso effetto...
Incrociai le braccia, incurvando le spalle e facendomi ancora più piccola.
Quando la vidi svoltare per Port Angeles, mi comunicò che,prima di portarmi, doveva fare una cosa.
Non indagai oltre, non volevo irritarla ancora di più.
Rallentò davanti ad una specie di cortile di una scuola (c'erano un sacco di bambini che giocavano)
e, una volta entrata, parcheggiò la sua "modesta utilitaria" davanti ad un vecchio portone di legno.
Scese ed andò a prendere due bustone (una più grossa dell'altra) nei posti dietro.
-Vieni con me, voglio farti vedere una cosa.-
Scesi anch'io.
Lessi su una targhetta in ottone "orfanotrofio".
Cosa ci faceva una vampira (di chissà quanti anni) in un orfanotrofio gestito da suore?
Quando quei bambini di prima si accorsero di Rosalie, subito si fiondarono da lei come orsi al miele.
Felici come se la sorella di Edward fosse Babbo Natale con i regali.
Difatti domandavano cosa avesse portato. quella volta.
-Dentro, andiamo dentro!-
Era la prima volta che vedevo Rosalie Hale, raggiante, dispensare sorrisi come caramelle mou.
Tutto, tutto di lei ispirava "mamma".
Rimasi basita dall'affetto che si leggeva nei suoi occhi ed in quelli dei bambini.
In quel momento sembrò più umana lei, che me.
-Vieni anche tu dentro, amica di tata Rose?-
Una bellissima bambina, Jane, mi prese per mano e mi condusse in una sala dove c'erano altri bimbi.
Anche loro, alla vista della bionda Cullen, si fiondarono ad abbracciarla.
Lei tirò fuori dalla bustona più grande, un giocattolo a testa per tutti quanti i bambini presenti.
Poi, non trovando qualcuno, chiese ad una suora di un certo "Felix".
-E' in camera sua, te lo vado a chiamare.-
Fece la sua comparsa un bambino bellissimo: capelli neri e tristissimi occhi blu.
Occhi che si accesero di contentezza, non appena focalizzarono il viso perfetto di Rosalie.
-Tata Roseeeeeeeeeeee!!!!-
Lui le saltò persino addosso, appicciandosi come un cucciolo di koala.
-Come sta il mio lottatore preferito?-
-Bene!-
L'altra busta era solo per lui, conteneva un sacco da boxe (con guanti) a misura di bambino.
Rimanemmo per un altro po' lì, poi, giunta l'ora di andare, Rose lasciò la promessa di tornare presto.
Aprì bocca solo quando mise in moto la Bmw.
-Ti starai sicuramente chiedendo come mai un vampiro frequenta un orfanotrofio...non so se lo sai,
ma le femmine della nostra specie non possono avere figli...sono molto legata a questi bambini umani...-
Raccontò quella cosa come se fosse il più grande lutto del mondo, vidi che le si oscurò il viso.
-Fin da umana, avevo sempre desiderato averne...la mia natura di vampiro non me lo consente.
Non posso dare questa gioia all'amore della mia vita, come pensi che mi senta?Uno schifo, ecco come.
Hai visto Felix?L'ho salvato, che aveva solo tre anni, da un altro vampiro...è stato amore a prima vista.
E' il figlio che ho sempre sognato di avere da Emmett...come mai ti sto dicendo questo, piccola stupida?
Lui sa che sono una pericolosa "succhiasangue", eppure mi vuole bene come se fossi la sua vera madre.
Felix, un umano, ha accettato la mia mostruosità e mi vuole bene comunque...E' più intelligente lui, di te.-
Un ghigno canzonatorio comparve sulla sua faccia.
Io abbassai lo sguardo e mi vergognai di me stessa: sapevo che Rosalie aveva perfettamente ragione.
Ma lei non poteva nemmeno giudicare me, non si trovava nella mia stessa situazione.
Forse...quel mio ragionamento poteva essere anche una scusa per non accettare la mia evidente stupidità.
Anche per questo, probabilmente, parlava solo lei ed io non dicevo nulla per controbattere.
-Però, ti confesso,c'è una cosa che mi sfugge. Se tenevi ai miei fratelli, prima di "sapere", ora che cambia?
Sul loro affetto (credimi, è difficile guadagnarselo) non puoi dubitare, perchè è sempre stato sincero...
Se lo è anche il tuo, perchè ti lasci guidare da stupidi pregiudizi?Così soffrite e basta.Tutti e tre.-
Se me lo diceva lei che mi odiava a morte...poveri Alice ed Edward...che bastarda che ero stata...
Dovevo riparare almeno un po' al danno che avevo fatto, almeno prima della mia partenza.
Avrei dovuto dirglielo a scuola, avevo perso un'occasione preziosa...
Finì di parlare che eravamo già davanti casa mia.
Di Renee nessuna traccia.
-Grazie Rosalie...a domani...venite, vero?-
Annuì, muovendo la testa, ed allora scesi dalla macchina, chiudendomi lo sportello dietro le spalle.
Feci per avviarmi verso casa, ma, ad un certo punto, la vampira bionda mi chiamò.
-Fai ancora soffrire Alice ed Edward...e giuro che ti sveno.-
Non scherzava, lo avrebbe fatto sul serio.
Abbassò il finestrino e se ne andò, lasciandomi lì come un ebete all'aperto.
Una volta da sola in camera mia, dopo aver fatto le valigie, mi decisi a mandare un messaggio ad Alice.
Volevo sapere se sarebbe andata anche lei sulle piste da sci.
Non feci in tempo a digitare una sola lettera, che subito mi arrivò un suo sms da parte sua.

Abbiamo già caricato l'attrezzatura sulla jeeppona di Emm! Stai con noi, domani ^____^

Vedeva il futuro?Era quello che volevo sapere!
-Probabile...-
E chissà quante altre cose poteva fare...a parte polverizzarmi con una sola carezza...

















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Capitolo 23
*** Let it snow ***


Cap 24
...  La posta di Sydney e Alice  .


Eva17: Si, si aggiusta sempre tutto! XD Al prossimo capitolo!

grepattz: Rose è la meglio!Volendo si, potrebbe anche adottare Felix. Vedremo, dai! Ciao!!!

nanerottola
: La famiglia Swan è una famiglia di perdenti, si sa... ;) Grazie per aver recensito!

lisa76
: No, Rosalie ha classe!Non la sfiorerebbe mai, troverebbe altri modi per tormentarla fino a portarla alla disperazione!XD
Alice: Noooo!!!La prenderebbe solo per il collo e la strozzerebbe come si fa per le galline!

RenEsmee_Carlie_Cullen
: In che senso sono sempre la solita???Devi vedere che faccio in questo capitolo!

sessyli
: Beh, nella saga di Twilight non è che ci sia tutto questo spazio (a parte poche pagine)  per i personaggi all'infuori di Bella-Edward e Jacob...
Comunque Rosalie la vedo cosi, quella che si finge dura ma in realtà non lo è. La adoro! Grazie per la recensione!

cullenpersempre
: Grazie per i complimentiii!!!!!! In realtà i neuroni di Bella sono due. Si abbracciano, disperati, giurandosi di non lasciarsi mai...
neurone1: non mi lasciareeeeeeeee!!!!!!
neurone2: anche tu, stai con meeeeeeeeee!!!!!!!!!!!

vannagio
: Anche tu del fan club di Rosalie Hale?????Qua la zampa, collega!!!!! Purtroppo si, ci sono twilighters che pensano questo...cattivi!!! ç___ç
Rosalie: Si sa, Edward è un coglione che fa coppia con Bella, un altro coglione.
Sydney: Comunque...ho chiamato gli orfani come i Volturi perchè, visto che non li inserirò nella storia, almeno gli dò un piccolo spazio.

dolcenera_cullen: Arrivata 'sta cavolo di lettera????Ti giuro, se non ti arriva entro questa settimana, faccio causa alle Poste Italiane!
Linda °___° non sapevo che avessi una mente malvagia e perversa come quella di serve! Che pensieri assurdi!Peggio di come fa Dante agli ignavi!
Poi un'altra cosa...me la stai a tirà? XD

serve: Mi sono sbagliata io sull'età, pardon! Comunque non devi per forza capirla, Bella!Anzi, ti consiglio vivamente di lasciar perdere!Carino il paragone finale!




..


EDWARD's Pov


My chemical romance_ I don't love you.

Well, when you go, don't ever think I'll make you try to stay
And maybe when you get back I'll be off to find another way
And after all this time that you still owe
You're still the good-for-nothing I don't know
So take your gloves and get out, better get out while you can

(Chorus)
When you go, would you even turn to say
"I don't love you like I did yesterday"

Sometimes I cry so hard from pleading
So sick and tired of all the needless beating
But baby when they knock you down and out
It's where you oughta stay
And after all the blood that you still owe
Another dollar's just another blow
So fix your eyes and get up, better get up while you can
Whoa, whooa

(Chorus)

Well come on, come on
When you go, would you have the guts to say
"I don't love you like I loved you yesterday"  (x2)



Posso almeno dirti addio?
Ma come diavolo mi era venuto in mente!Dovevo lottare per lei, non scappare come un branco di licantropi effeminati!
Però... Dovevo anche ammettere che ero rimasto un po' ferito dalla reazione di Bella.
Non aveva fatto altro che buttarmi di forza nel profondo baratro di autopenitenza che avevo appositamente costruito per me,
mi sentivo un mostro
ancora più di quanto mi sentivo prima di conoscere quell'insulsa umana.
E non me lo meritavo perché non lo ero più.
Tuttavia, da quando Bella mi aveva guardati con quegli occhi, mi ci risentii ugualmente.
Anche Alice soffriva per quella situazione almeno quanto me, essendosi molto affezionata a Bella e considerandola una sorella.
Ma lei non avrebbe dovuto coesistere con un amore non corrisposto, non avrei più amato e non sarei mai potuto essere felice.
Certo che era proprio brutto sentirsi rifiutati a quel modo...
Eppure l'avevo sempre protetta...ricevevo quello, in cambio?Cos'aveva il mio cuore di diverso da quello degli altri umani?Nulla.
Lei aveva conosciuto, ed avrebbe sempre posseduto, tutto ciò che, di me, era migliore.
La mia anima.
Se lei aveva quella, cosa le poteva importare della mia diversità?
Mi chiedevo se, a quel punto, se avessi avuto il viso sfigurato (facendo un esempio), sarebbe stato lo stesso?
Inutile continuare ad argomentarci sopra, la verità era che Isabella non voleva avere accanto uno della mia specie.
-Mi dispiace....zzzzzzz....mi dispiace...zzzz...z......-
Mi sarebbe piaciuto chiederle se le dispiaceva della mia natura o proprio del fatto che aveva conosciuto un vampiro.
Erano ore che stavo appollaiato sul suo letto, a pochi centimetri da lei,  ad osservarla dormire.
Ad un tratto fece per aprire gli occhi ed io riuscii a malapena a scappare senza essere visto.
Solo che non feci in tempo a chiudere la finestra.

****

Incrociai il suo sguardo solo una volta in tutto l'arco della giornata, nel parcheggio della scuola, la mattina presto.
Come previsto, si tenne a debita distanza da noi ed accennò solo ad un debole gesto della mano.
Alice stava combattendo contro l'abitudine di comportarsi come al solito e  di capire cos'era quel buco nero nel suo futuro.
Era successa una cosa, dopo che l'avevo accompagnata a casa, che alterava le sue visioni su di lei.
Jasper era molto dispiaciuto per la situazione della moglie, dato che era molto tempo che...
no, in effetti non l'ho mai vista così depressa...meglio usare il mio potere...
Emmett era triste, ma non così profondamente toccato come noi, mentre Rosalie era...incazzata.
Brutta stupida!Si, si...sembri tanto debole, eppure com'è stato facile ferire i miei fratelli, eh?Grrrr
Si, non c'era modo per inquadrarla meglio.
Lo era perché Bella sapeva di noi, ma lo era ancor più perché aveva fatto soffrire me ed Alice.
Progettava qualcosa, stava recitando l'Elektra di Euripide in Svedese, ma sarebbe rimasto ignoto, visto che me ne tornai a casa.
Ed era passata solo la prima ora.
Ormai al sicuro dallo sguardo di Bella, nella tranquillità della mia stanza, mi potei sfogare.
Presi il computer e scrissi tutti i pensieri che si accavallavano nella mia mente, pubblicandoli sul sito di fanfiction.
Dovevo avvisare che la storia di Anthony era terminata perché non poteva continuare senza di lei, tanto valeva smettere.
E poi...Sinceramente. A parte la mia Alice, chi mai poteva averla letta?

*****

Mentre giocavamo -o, almeno, facevamo finta di- giocare a scacchi, Alice incominciò a parlare.
-Sei sicuro che tu abbia detto tutto, a Bella?Secondo me la sua reazione è stata troppo esagerata...
Voglio dire...ok, siamo vampiri. Ma non mangiamo più umani! E le vogliamo bene! Uffa....
Conosco abbastanza bene  Bella, sarebbe passata sopra questo piccolo dettaglio e ci avrebbe perdonato per averle mentito!
Edward, mi dici cosa le hai detto PRECISAMENTE? Pensa che oggi mi è sembrato che temesse persino un attacco!Ti giuro!-
Stavo per rispondere, ma ci interruppe il rumore del motore della Bmw di Rosalie.
Difatti, dopo qualche secondo, entrò in casa e, non appena mi vide, sbiancò.
Past the point of no return...no backward glances,our games that we've done till here are at an end...
Mi stava nascondendo qualcosa, perché stava cantando?
Past the point of "if" or "when"...no use resisting, abandon thoughts and let the dream descend...
-Ciao ragazzi!-
La guardai  e le chiesi cosa fosse successo di tanto importante da nascondermelo.

Past the point of "right" or "wrong"...one final question...how long shall we to wait before we're one
-Vado a farmi una doccia.-
When will the blood begin to race...when will the flames at last consume us?
E se ne andò al piano di sopra continuando, nella mente, a cantare.
Poi tornai alla domanda di Alice.
-Dicevamo?-
-Tra due mosse farò scaccomatto?Ah, no. Se hai detto proprio tutto a Bella.-
Andai a ripescare i ricordi di quell'orribile giornata, alla ricerca delle mie precise parole.
-Beh...mi pare...-
Venni illuminato dall'immensa stupidità: avevo dimenticato di espletare ad Isabella i due piccoli particolari più importanti.
Il mio amore per lei poteva anche passare, in quanto glielo avevo dimostrato in tantissimi modi.
Come il bacio, per esempio.
Beh, però...i giovani del ventunesimo secolo si scambiavano effusioni come figurine di calciatori.
Magari necessitavano di sentirselo dire...forse era per quello che Bella non aveva capito...
Poi che avevo dimenticato...allora...eh...poi...mah...uh...Mannaggia alla mia emotività!
Avevo dimenticato di dirle che non ci nutrivamo di umani da più di mezzo secolo!
Per amor di Lestat!Che cavolo!
-...non le ho detto che ci nutriamo di animali.-
Alice polverizzò la regina che teneva tra le dita e diventò addirittura più bianca del normale.
Dimmi se è vero...dimmi se quello che sentito corrisponde alla realtà...Perchè, se è vero, mi rassegno.
-MA TI HANNO SUCCHIATO IL CERVELLO CON UNA CANNUCCIA???PER AKASHA!
Brutto ratto anoressico!Sei più brutto di un opossum!Sei impermeabile all'intelligenza!
Era partita...E mi aveva appena disintegrato la scacchiera in testa.
-COS'HAI AL POSTO DEL MIDOLLO SPINALE, IDIOTA, DEL NERO DI SEPPIA????-
E mi stava tirando addosso qualunque oggetto le capitasse a tiro.
-MA PERCHE' NON METTI UN DITO NELLA PRESA, ALMENO DAI UN IMPULSO AL TUO CERVELLO??
SOFFRI DI DOPPIA PERSONALITA'! UNA IDIOTA E L'ALTRA COMPLETAMENTE IMBECILLE! PANTEGANA!
SEI UN  MINUS ABENS, PIRLA! NON TROVO PAROLE PER DESCRIVERTI!NO, UNA SI...CRETINO!!!!!-
Indietreggiai sotto i suoi colpi fino alla porta di casa, poi, uscii ed iniziai a correre.
Me la svignai il più velocemente possibile per non farmi raggiungere dalla furia assassina di Mary Alice Brandon che,
nel frattempo, brandiva un paletto di frassino e, ruotandolo sopra la testa, mi stava dando la caccia per ammazzarmi.
Mi fermai solo quando fui sicuro di essere in salvo.
Sarei tornato a casa solo quando si sarebbe data una calmata, tenevo alla mia pelle.

*****

Rientrai dalla caccia a notte fonda, che tutti si erano "appartati" nelle loro stanze.
Trovai sul letto un biglietto di Alice che mi comunicava che gli sci della mia misura, al noleggio vicino agli impianti,
erano finiti e che, mi assicurava solo per quella volta, a me sarebbe toccata una tavola e non i soliti sci.
Poi mi ricordava che lei teneva particolarmente che partecipassi a quella giornata sulla neve.
Ovvio che sarei andato, avevo bisogno di divagarmi un po'.
Tanto, conoscendo la goffaggine di Bella, potevo star certo che sarebbe rimasta a casa sua.
Solo che...uff...non ero mai andato su uno snowboard...strano, però, che erano finiti tutti gli sci...
Sbuffai ancora e mi adoperai per trovare una...
-Ma dai!-
Avevo perso tempo a cercare ed Alice aveva già messo la mia tuta sopra il letto.

*****

-Allora...hai capito come si gira, Eddy?-
Mi trovavo con Alice, che mi stava spiegando delle cose su come andare sulla tavola senza ammazzare qualcuno, 
sulla seggiovia che portava fino ad una semplicissima pista blu che sapevano fare anche i bambini.
-E per frenare?E' come per lo sci?-
-No, devi metterti in orizzontale, blablabla...spostare il peso in su...blablabla...-
Le fresche del giorno prima le erano completamente passate.
Però era ancora arrabbiata con me, stava recitando la Medea di Seneca in Aramaico.
Nonostante la mia compagna di viaggio, riuscii ad arrivare sano e salvo in cima.
La mia attenzione finì su un cartellino nero che diceva che la pista era per gli sciatori più esperti.
-Alice...-
Mia sorella, con gli sci ai piedi, partì senza problemi e, in un lampo e con classe, arrivò giù.
Jasper, facendo le spallucce per lo scherzo che mi avevano fatto, scese giù con la stessa facilità.
-Dai, Eddyy!!!!!!!!!!!-
Emmett e Rosalie, gli snowboardisti di casa, trovavano a fare chissà quale fuoripista pericoloso.
Non avevo qualcuno di esperto a darmi una mano.
-Proviamo...-
Lo dissi ad alta voce per auto-convincermi, poi scesi.
Ok...
Sembrava andare bene e...
Poi non seppi dire cosa diavolo mi capitò, potevo solo asserire che stavo perdendo il controllo.
Prendevo velocità e non riuscivo -più che altro non sapevo- come fermare quel coso.
-PISTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Rischiai persino di travolgere una snowboardista, che si girò a vedere chi era il pazzo che le stava urlando di togliersi.
Era Bella!
-EDWARD????-
-TOGLITI DA LI!!!!!!!!-
Fui libero di andarmi a schiantare contro una montagna di neve, facendo
un buco a forma di snowboarder sulla superficie.
A.A.A maestro di snowboard cercasi.
Feci per uscire da quella voragine, ma una voce (quella di Bella), mi disse di non farlo.
-Esci quando te lo dico io, sta arrivando qualcuno!-
Beh, in effetti...Una voragine simile poteva crearla solo un missile o qualcosa di straordinariamente potente.
Non un "banale" ragazzo che si era schiantato.
Il qualcuno appena arrivato era Mike Newton, altrimenti conosciuto come "il vile"-
-Cos'è quel buco a forma di snowboarder?-
-Ehm...uno prima si è divertito a farlo...ce ne sono altri, in giro.-
Ah...che cretino..
-Ti va di venire sulla pista rossa con me?-
-No, grazie. Volevo un po' riposarmi  e poi volevo andare a fare i salti con lo snow...-
Oh...ecchecavolo però!Volevo stare un po' da solo con lei! Cuore di ghiaccio-Swan.
-Vabbeh ciao.-
Qualche secondo e potei finalmente uscire da lì.
-Tutto appost...oh, certo. Non puoi farti male con queste cavolate...-
E quel cambiamento?Mi rivolgeva persino parola?Magari era solo perché era in debito con me e con la mia famiglia.
-Già...-
Rimanemmo in silenzio per un secondo, poi decisi di liberarmi della tavola ed andare a piedi.
Bella si propose di insegnarmi e mi stupì per la terza volta in quella giornata.
La prima perché avevo scoperto che poteva non fare una brutta figura almeno in uno sport.
La seconda perché mi aveva parlato.
La terza perché si era proposta ad aiutarmi con quell'aggeggio infernale.
-Guarda che non sei costretta a fare nulla per me...-
Scosse la testa, liquidandomi così, e mi porse una mano.
-Afferrala, dai.-
Al diavolo, la presi comunque.
-Allora...vai avanti ed indietro per scivolare giù, poi ti guiderò io...-
Feci quello che mi aveva detto ed iniziai a scivolare giù assieme a lei, piano piano.
-Per girare devi giocare sul peso, ok?-
Feci quella pista senza ammazzarci ed arrivai alla seggiovia tutto intero, grazie a Bella.
-Andiamo su, che io devo tornare a casa...-
Non indagai oltre, non erano più affari miei, ma salii comunque con lei sulla seggiovia.
Anche io avevo dato, per quella giornata.
Toh...Cullen e la Swan...non avevano litigato?Aha ti sta bene, Mike! pensava Jessica Stanley
Crepa, buzzurro di un Cullen!!Ecco perchè Bella non voleva venire con me! si diceva Newton
Non mi crucciai più di tanto, salii e basta.
Successe quello che mi aspettavo: non ci scambiammo la benchè minima parola.
Ad interrompere quell'imbarazzante silenzio, una telefonata da Alice.
-Ora sistema le cavolate che hai fatto.-
-Che?-
Tututututuuuuuuuututututuuu.... Aveva già attaccato...Ma che voleva dire?
Nello stesso momento in cui guardai Bella, che ricambiò la stessa espressione stranita, la seggiovia si fermò.
Mi girai.
Vidi Alice e Rose, con fare furtivo, che stavano dando una mazzetta al capomacchinista.
-Sono state le mie sorelle...non ci faranno ripartire a meno che non ci chiariamo...-


















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Capitolo 24
*** Jacksonville ***


Cap 25 ...  La posta di Sydney e Alice  .


CIAO RAGAZZE/I !!!!! SCUSATE PER IL RITARDO!
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA COME VI SONO PIACIUTI QUELLI PRECEDENTI!
VOLEVO ANCHE AVVISARVI CHE, SE VOLETE ANDARE A DARE UN'OCCHIATA, HO PUBBLICATO UNA NUOVA FIC!


Austen95
: Grazie! Spero solo di non averti fatto aspettare troppo! ;D
Alice: un'eternità...

cullenpersempre
: Un vampiro che non sa andare sullo snowboard è come il pinguino che fa l'autostop!XD
Sydney: Ma da dove ti è uscita questa????XD
Alice: Boh!

vannagio: Tu che dici? Lascio spazio alla tua immaginazione, poi vedremo se hai azzeccato! AL ROGO RENEE!!!!!
Alice: Si accettano idee su come cuocerla. Grazie per i complimenti!

Luisa98: Grazie, grazie!!! Edward è un cretino! U____U

nanerottola: Non c'è nessuno che non la ami alla follia!!!! Al prossimo capitolo!

grepattz: Perché? Ci ha guadagnato un bel centone! ;D I miei metodi sono sempre i migliori (guarda che ho fatto in Italia, ho corrotto un carabiniereXD)

erika1975: Ti va bene un numero compreso tra meno e più infinito??XD

RenEsmee_Carlie_Cullen: Alcuni li ho presi dalla mia vecchia fic!Sono intramontabili! XD Al prossimo capitolo!

dolcenera_cullen
: A me va bene se, fino a che non torna, prendi il posto di Serve. A dir la verità, le sue minacce mi mancano un po'! XD
Coooooomunque...non me la prendo, ma ti pare? Già è tanto che a Roma mi sono trattenuta dall'erigere un monumento in tuo onore! Ho letto l'sms!
Se capita l'occasione, te ne mando altri! Al prossimo capitolo!


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Aspettai Alice e gli altri per una mezz'oretta, poi decisi di farmi una prima pista da sola.
Mi divertii come una pazza a vedere Jessica Stanley rotolare come una palla giù per la discesa, con i suoi adepti a seguirla.
Passai davanti a loro con estrema soddisfazione.
Ok, era andato tutto apposto: la neve era abbastanza buona e si scivolava che era una meraviglia.
Potevo anche andare sulla pista nera.
Nera...
Al massimo potevano etichettarla come rossa, ma nera proprio no.
Mi feci i primi muri con una certa tranquillità, poi, però, sopraggiunsero due schegge che, a momenti, mi fecero la permanente.
Alice e Jasper, con gli sci ai piedi! A più di cento all'ora con una pendenza simile!
-Ciao Bella!!!!!-
Mi salutarono con un gesto della mano ed andarono subito alla seggiovia, senza nemmeno aspettarmi.
A proposito di aspettare...ma Edward dov'era?
Non feci nemmeno in tempo a dire "A" che dietro di me, un tizio urlava come un forsennato, avendo lo snowboard fuori controllo.
-PISTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Mi girai a vedere meglio chi fosse e quasi venni travolta da Edward! Edward il vampiro che non sapeva usare la tavola!
-EDWARD????-
-TOGLITI DA LI!!!!!!!!-
Mi scansai, temendo il peggio, e lo guardai andare a schiantarsi contro una montagna di neve.
Meno male che, in quel momento, potevo averlo visto solo io!
Mi precipitai a sincerarmi delle sue condizioni anche se, com'era ovvio che fosse, non si era fatto nemmeno un graffio.
Aveva SOLO lasciato un buco a forma di snowboarder sulla superficie dell'impatto.
Sciolsi gli scarponi  e mi affacciai a vedere: stava uscendo dalla voragine -profondissima- che aveva fatto.
-Esci quando te lo dico io, sta arrivando qualcuno!-
Stava arrivando Mike ed Edward non poteva farsi vedere mentre usciva da lì, o gli avrebbero fatto delle domande e si sarebbero insospettiti.
Difatti la prima cosa che chiese fu
-Cos'è quel buco a forma di snowboarder?-
-Ehm...uno prima si è divertito a farlo...ce ne sono altri, in giro.-
La prima cosa che mi venne in mente...abbastanza stupida, ne ero cosciente...ma, in una frazione di secondo, non mi era venuto nient'altro.
-Ti va di venire sulla pista rossa con me?-
No, mi irriti...considerando che il tuo amichetto ieri mi ha aggredito...no grazie, preferisco la compagnia di un vampiro, alla tua.
-No, grazie. Volevo un po' riposarmi  e poi volevo andare a fare i salti con lo snow...-
-Vabbeh ciao.-
Bene...sebbene si fosse offeso, l'aveva bevuta come cocacola.
Qualche secondo ed Edward fu fuori.
Data la violenza dell'impatto e la quantità innumerevole di schegge rocciose sparse per i suoi capelli, mi venne naturale chiedere
-Tutto appost...oh, certo. Non puoi farti male con queste cavolate...-
Vero. I vampiri erano immortali...dovevo farci l'abitudine a quelle figure di sterco....
Si ripulì i capelli e la tuta dalla neve, scrollando la testa, mentre io mi allacciai gli scarponi.
-Già...-
Dovevo provare ad essere civile...
Quando lo vidi provare a slacciarsi gli scarponi, mi venne automatico chiedergli se potevo dargli qualche lezione di snow.
Lo avevo trattato malissimo e volevo rimediare, almeno per quell'ultimo giorno che avrei passato con lui.
-Guarda che non sei costretta a fare nulla per me...-
Ecco, mi sarei aspettata una reazione del genere da parte sua...era prevedibile e giustificabile.
Ero stata una stronza.
Però volevo veramente rimediare.
-Afferrala, dai.-
Ci pensò su un minuto, guardingo, poi cedette e la prese, mettendosi in posizione per partire.
-Allora...vai avanti ed indietro per scivolare giù, poi ti guiderò io...-
Fece i miei stessi movimenti ed iniziò a scendere giù senza andarci a schiantare contro un palo della luce.
-Per girare devi giocare sul peso, ok?-
Per fortuna Edward era uno che imparava incredibilmente in fretta: arrivammo alla seggiovia quasi senza problemi.
I problemi vennero quando dovemmo salire insieme.
Io e lui da da soli.
Passammo metà tragitto in silenzio...finché una chiamata sul cellulare di Edward non lo interruppe.
-Che?-
Di colpo si fermò la seggiovia, incominciando ad oscillare.
Lui attaccò subito e si girò a vedere qualcosa.
Poi tornò a me.
-Sono state le mie sorelle...non ci faranno ripartire a meno che non ci chiariamo...-
-Cosa c'è da chiarire?-
Non mi stava guardando negli occhi, ma stava guardando un punto fisso dietro le mie spalle.
-Io...non ti ho detto alcune cose...-
Cos'altro ci poteva essere? Cosa non sapevo ancora di lui?
Il mio cuore stava battendo così velocemente che credevo stesse prendendo il volo per abbandonarmi all'istante.
Potei solo dire che la risposta che ne seguì...beh, non corrispondeva minimamente a quella che mi aspettavo.
-Vedi...si, noi siamo vampiri...ma non ci nutriamo di umani, beviamo solo in sangue animale...scusami se l'altra volta non te l'ho detto.
Sinceramente?Mi ero così innervosito per il disgusto che provavi per me...beh, avevo dimenticato di dirlo.Non uccidiamo, non siamo mostri.
Certo, per me il tuo sangue è paradisiaco...ma mi sono comportato sempre bene. Starti accanto è uno sforzo immane, ma non rinuncio a te.
Questo cambia qualcosa?C'è una minuscola possibilità, per quanto improbabile, di ricominciare tutto daccapo?-
Questo cambia tutto pensai e spiega tantissime cose.
Dall'occhiatacce assassine che mi lanciò in quella prima lezione di biologia...il terrore per il contatto fisico...gli innumerevoli salvataggi.
Non voleva mai voluto farmi del male.
Ed io ero stata una perfetta stupida a non accorgermene.
-Si...-
Riuscii a dire solo quello, tanta era la vergogna che si stava impossessando del mio corpo.
-Si?-
Mi guardò come se stesse ancora cercando una conferma: forse pensava che lo avessi preso in giro anche quella volta?
Scandii bene quelle uniche due lettere, marcando il concetto.
-S.I.-
Annuì con la testa, ma non diede segno di aver veramente compreso.
-Si.-
Mi stava prendendo in giro?
-Siiiii!-
Finalmente si accese come una lampadina e sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli: da infarto.
Si!-
Non feci in tempo a dire "oh!Ma hai finito?" che subito mi attirò a sé e mi abbracciò, facendo pendolare la seggiovia solo da un lato.
Ed un secondo dopo Edward lasciò la presa, facendomi respirare.
-Mi dispiace...non so cosa mi sia preso...-
-No, non fa niente...-
Credevo fosse stata superata la cosa, però piombò di nuovo il ben noto silenzio imbarazzante.
-C'è qualcos'altro che vorresti sapere?-
Un'infinità di cose.
Ma mi limitai a chiedergliene solo qualcuna sulla veridicità di alcune cose, se aveva qualche potere, se esistevano vari vampiri...
Rimasi scandalizzata di una cosa.
Sotto la luce del sole non rimaneva carbonizzato...BRILLAVA!!!!
Non mi controllai: gli sbottai a ridere in faccia.
In quel momento esatto ripartì la seggiovia, che riprese il suo normale corso.
Però...
No, dico.
Io, Lestat, non ce lo vedevo proprio a scorrazzare di giorno mentre sbrilluccicava come un diamante od uno Swaroski!
Mi guardò bieco e ricominciò a parlare solo quando la feci finita di fare la cretina.
Scoprii che la maggior parte delle cose che si dicevano sui vampiri erano delle cavolate assurde...e questo si poteva anche accettare.
MA SCINTILLARE AL SOLE!!!!!
Al solo pensiero di vedere Edward splendere più di una pietra preziosa, ridacchiai ancora.
-Ridi ancora per quello?-
-SI!-
Lo vidi incrociare le braccia al petto ed imbronciarsi.
-Almeno non sono io quella che straparla come una logorroica pure nel sonno...OPS!-
Cosa. Poteva. Aver. Sentito.
Io parlavo, lo sapevo...Renee me lo diceva sempre e mi sfotteva molto, per questo piccolo inconveniente.
Ma cosa poteva aver sentito?
-Tu mi spii quando dormo???Da quando???E perchè, soprattutto!!!-
-Volendo essere sinceri?Da quando ho saputo, tornato a Forks, che eri entrata in coma...tutti i giorni.-
Feci per rispondere, ma lui mi fece notare che dovevamo alzare la sbarra e che dovevamo sbrigarci a scendere dalla seggiovia.
Eravamo arrivati.
Volevo, dovevo sapere il perchè di quelle visite nel bel mezzo della notte.
Ma, come al nostro solito, squillò il telefonino.
Quella volta fu il mio.
-Non rispondi?-
Estrassi il Nokia dalla tasca del giaccone e guardai il display: era il mein furer, altrimenti conosciuta come Renee Dwight.
-Dove sei???Sbrigati che devi ancora finire di fare le valige!!!Forza, muovi quelle chiappe!!-
Mi attaccò il telefono in faccia, non appena finì di dire "chiappe", e mi lasciò interdetta per qualche istante.
-Devo andare...in primo pomeriggio passi da me?Vorrei dirti una cosa, visto che adesso non ho tempo...-
Già, prima di partire, volevo almeno dirgli arrivederci in modo serio.
E pensare che non sapevo nemmeno a che ora avevo l'aereo per Jacksonville!Sapevo solo che era tipo verso le sette di sera...
Volevo soprattutto assicurargli che, prima o poi, sarei tornata.
-Certo!-
Sorrise contento, quasi mi uccideva il fatto di dover dare a lui ed alla sorella una simile notizia...proprio dopo aver chiarito!
Sarebbe stata una pugnalata...
Una volta liberata dalla tavola, la goffaggine acuta tornò a colpirmi.
Scivolando sul ghiaccio maledetto, atterrai di sedere e feci fuori il mio povero et vetusto Nokia 3330, che si aprì in mille pezzi.
Edward scoppiò a ridere come un cretino.
-Che ti ridi?Aiutami!-
Mi diede una mano a rialzarmi e mi mise in mano le reliquie del mio ex-cellulare.
-Se da ancora segni di vita, potresti tentare di salvare almeno la sim...-
Annuii, poi mi sbrigai, tentando di non ricadere come la volta precedente, a raggiungere il pick up.


***

Non appena entrai in casa, Renee -dall'espressione accigliata in volto si poteva vedere che era arrabbiata- spuntò dalla cucina.
-Torni a quest'ora????Le valigie te le ho fatte io, forza!Andiamo!-
Indicò con la mano tutta la mia roba bella che impacchettata, pronta ad essere trasportata in un altro stato.
-COME, SCUSA?PERCHÉ'??-
-Dobbiamo passare a Seattle a comprare delle Jimmy Choo alla madre di Phil.-
Rimasi basita: io non potevo salutare i Cullen solo perché alla vecchiaccia servivano delle costosissime scarpe(che le stavano pure male)?
-Va' all'inferno.-
-E tu vai a cambiarti.-

***

Scoppiai a piangere.
Non potevo chiamare Alice ed Edward, non potevo avvisarli...non potevo fare nulla...perché il cellulare mi aveva abbandonata?
-Isabella, scendi???-
Da quando ero arrivata, quella vecchia non aveva fatto altro che criticare, criticare e criticare.
E perché sei un vero cataclisma...e perché hai rischiato la pelle...e perché tuo padre è uno stupido...e perché il mio Phil è meglio...
Ed io non avevo fatto altro che rimanere dentro la mia stanza a fare la Bridget Jones, ben chiusa a chiave da dentro.
Una volta calmata, andai ad accendere il pc e mi adoperai per connettermi ad internet: dovevo distrarmi.
Andai a vedere se Anthony si era connesso su msn, ma non lo trovai.
Allora andai su quel sito di fanfiction per vedere se aveva almeno postato un nuovo capitolo.
Quello si.
Non appena lessi "Avviso" già capii di cosa voleva avvisare i suoi lettori.
Ma lo andai a leggere comunque.


La mia storia si interrompe qui.
Perché? Dopo aver riflettuto a lungo sulla vita di discrezione di un vampiro, sono giunto ad una conclusione.
Una relazione del genere, tra un dannato come me ed un'umana, non può aver luogo.
Fallirebbe miseramente.
Non potrei mai essere me stesso con una donna di un'altra specie.
Al minimo gesto, la povera malcapitata...l'oggetto di tanto affetto, incominciò a tremare come una foglia.
Anche se tentai di mostrarle il mio amore, persino con un innocuo bacio, lei non capì e si spaventò a morte.
Mi supplicò persino di non farle del male.
Sebbene vegetariano, supplicato da lei in quel modo, ho pensato a me stesso come un pericoloso assassino.
E sono stato costretto dai sensi di colpa a lasciarla andare via.
Per l'umana non è stata una grande perdita, la sua specie rimpiazza gli amori di una vita in un batter d'occhio.
Per me non ci sarà più l'opportunità di amare qualcun altro, se non lei.
Una vita senza amore non è interessante.
E' orribile.
Senza di lei, la storia della mia vita non ha più senso.
Quindi finisce.


Ci rimasi di sasso.
La mia (già provata) capacità di associazione mi aveva appena mostrato una cosa che non avevo mai visto.
Era assurdo, ma l'istinto mi stava dicendo che Edward ed Anthony erano la stessa persona e che l'umana in questione ero io.
Il modo di parlare era lo stesso: antiquato, ottocentesco quasi.
Le cose che aveva scritto...la reazione dell'umana alla natura del vampiro...era stata la stessa che avevo avuto io.
Il primo capitolo parlava dell'arrivo di una nuova ragazza in città...la descrizione poteva anche starci...poi aveva menzionato Barner!
Ripensai a tutto quello che era successo in quell'ora di biologia: lo sguardo assassino di Edward, il disgusto che  gli leggevo in faccia...

-BELLA!!APRI QUESTA CAVOLO DI PORTA!SONO ORE CHE STAI LI' DENTRO!FORZA, VIENI A CENA!-
Renee mi stava chiamando da minuti interi, ma il mio cervello era occupato in tutt'altre cose che preoccuparmi di mangiare.
Perché tutto corrispondeva.
Anthony, lo scrittore di fanfiction sui vampiri, in realtà è Edward Cullen!
Non appena lo dissi mentalmente, un flash di immagini confuse mi entrò intrusivamente in testa.
...Ecco qualche libro di medicina, te li leggerò io...puoi volare via dal tuo corpo ed assistere agli eventi che accadono intorno a te...
...Ciao! Ho portato della musica da farti sentire...Il giorno che ti chiederò un ballo, sarà per questa canzone...Sto scrivendo una storia...
...
c'è questo vampiro che scappa a Chicago...non la commenta nessuno, a parte Alice...Ci vediamo stanotte...Bella, Bella...
...
Penso che stanotte andrò ad uccidere Tyler e getterò il suo cadavere in pasto agli orsi del monte Reiner...Svegliati, te ne prego!
Era lui, quella voce che sentivo nel sonno!
Era lui quello che mi teneva sempre la mano e mi faceva sentire della musica bellissima!
Era lui quello che mi amava in silenzio, anche se stavo in un letto di ospedale.
Ed ero solo io, il mostro.












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Capitolo 25
*** Andarla a prendere ***


Cap 25 .     La posta di Sydney e Alice  .


CIAO RAGAZZE/I !!!!! SCUSATE PER IL RITARDO!


Eva17: Puoi fare quello che vuoi, di Renee! : D

PAZZA96: Grazie mille! Beh, penso che qualcuno le farebbe peggio di un viaggetto nella lavatrice ;D

grepattz: Se Bella è una sfigata, deve esserlo anche il suo cellulare! Dai, dai! Si aggiusterà tutto! Ciao!

Dreamerchan: L'imperdonabile sono io, che non ho aggiornato subito! Penso sia ora di dirti che dovrai odiarla molto di più!

RenEsmee_Carlie_Cullen
Ma dai!!!!Vuoi davvero uccidermi? (*faccia e vocina di Kuzco delle Follie dell'imperatore che chiede ad Izma se vuole ucciderlo)

cullenpersempre
: No, non avrà nessun danno fisico...XD Grazie mille per i complimenti!

VerdeEvidenziatore
: Forse è giunto il momento di fondare il club "odiamo Renee e la vogliamo morta"  XD Scusami per il ritardo! E bel nick!

nanerottola: Dai, su! Adesso persino la nonnastra e ...un'altra persona incominceranno a rompere le ***** !

congy: E' già partita! xD In questo capitolo ne accadranno di carine...XP Grazie per il commento!

vannagio: Penso che lo farà, ma non è detto che Edd, dopo aver terminato la fic, vada a controllare su (chiamiamolo per convenzione) Efp.
Rosalie. Non uccido nessuno che abbia legami di sangue con quella tumba di Bella, anch'io ho una dignità! U___U

Austen95
: E per questo ritardo mi perdoni? Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo!

garakame: Purtroppo Bells sta già a Jacksonville e, senza il cellulare, l'unica cosa che può fare è lasciare un commento sulla fanfic di Ed/Anthony

dolcenera_cullen: Nessun genio, solo pazzia immonda! xD Non ti preoccupare per i disegni! Io te ne ho fatto un altro su Katherine//Elena Gilbert,
ma non so se te lo invierò per posta...me ne sono innamorata e penso proprio di tenermelo!!!!

serve: Non scherzo! E dimmi...senza cellulare come avrebbe potuto (considerando che, appena tornata dallo sci, Renee l'ha trascinata via?)
Lizzie...ti prego, non farlo. Non chiamarmi Cicci....preferisco che torni la solita stalker, con le solite minacce, di sempre!! ç___ç


.


-Cosa c'è da chiarire?-
Non riuscivo proprio a guardarla negli occhi, così scelsi un punto fisso dietro le sue spalle e non rimossi lo sguardo da lì.
Solo allora decisi di sputare il rospo e le dissi che c'erano alcune cose che mi ero dimenticato di dirle.
Mi avrebbe preso per un cretino, lo sapevo.
Presi fiato e sparai tutto quello che dovevo dirle in poco più di quattro secondi.
-Vedi...si, noi siamo vampiri...ma non ci nutriamo di umani, beviamo solo in sangue animale...scusami se l'altra volta non te l'ho detto.
Sinceramente?Mi ero così innervosito per il disgusto che provavi per me...beh, avevo dimenticato di dirlo.Non uccidiamo, non siamo mostri.
Certo, per me il tuo sangue è paradisiaco...ma mi sono comportato sempre bene. Starti accanto è uno sforzo immane, ma non rinuncio a te.
Questo cambia qualcosa?C'è una minuscola possibilità, per quanto improbabile, di ricominciare tutto daccapo?-
Ora mi sentivo obbligato a guardarla negli occhi, ma, quella volta, su lei a distoglierli ed evitare in qualsiasi maniera i miei.
Si stava torturando le mani.
Con tutti i guanti.
-Si...-
Come?Non ci credevo...Com'era solo possibile una cosa del genere, se giorni prima era scappata a gambe levate?
Le chiesi una conferma.
-Si?-
-S.I.-
Sebbene avessi annuito con la testa, al suo scandire bene quel "si", mi pareva di non aver capito ancora.
Mi aspettavo sempre la fregatura, che scappasse di nuovo.
-Si.-
Più che altro, il mio, fu un pensare ad alta voce...il pensare di uno sciocco. Ad alta voce. Non una presa in giro.
Possibile che...?
-Siiiii!-
Si. Aveva detto si a me, un vampiro!
Non aveva detto si ad un banalissimo Newton o ad un pidocchioso licantropo!
Aveva detto si a me!
-Si!-
Feci la cosa che, in quel momento, mi venne più naturale.
L'attirai e la tenni stretta tra le mie braccia come per paura che potesse andarsene da me.
Fu  un gesto impulsivo, pericoloso...ma, in fondo, non me ne fregava nulla.
Sarebbe stata mia, l'avrei riconquistata.
Lo giurai a me stesso.
Tuttavia, quando mi resi conto che si era irrigidita un po', la lasciai andare e mi scusai per l'impulsività.
-No, non fa niente...-
Detto questo, il solito silenzio (quello cosi imbarazzante da potermi far fuori anche in una sola frazione di secondo) ripiombò.
Prevenendo la mia morte, ruppi il ghiaccio e le chiesi se voleva sapere altro.
Mi chiese di parlare dei vampiri in modo molto generico: così le raccontai un po' tutto di quello che c'era da sapere su di noi.
Di certo non mi sarei mai aspettato una cosa.
Quasi schiattò dalle risate quando le dissi  di cosa accadeva ad un vampiro, se esposto alla luce del sole.
La capivo, però.
Sicuramente stava immaginando un vampiro, uno di quelli famosi nella storia dei libri e della televisione, scintillare come un diamante.
Forse lei non se ne era accorta, impegnata com'era a ridere, ma la seggiovia stava riprendendo a muoversi.
Ad un certo punto sembrò veramente finirla, ma, non appena incrociò il mio sguardo, riprese a ridere come una matta.
-Ridi ancora per quello?-
-SI!-
Sciocca umana...
-Almeno non sono io quella che straparla come una logorroica pure nel sonno...-
Solo vedendo l'espressione scandalizzata di Bella, realizzai di aver veramente detto quello che temevo di aver detto.
-Tu mi spii quando dormo???Da quando???E perché, soprattutto!!!-
Mi presi la mia piccola vendetta.
-Volendo essere sinceri?Da quando ho saputo, tornato a Forks, che eri entrata in coma...tutti i giorni.-

Chissà cosa stava per dirmi...
Tuttavia le feci notare che eravamo quasi arrivati e che dovevamo alzare la sbarra della seggiovia, se non volevamo rifare il giro.
Scendemmo e ci togliemmo di mezzo.
Fece per rispondermi alla provocazione di prima, ma le squillò il telefonino.
Non rispose e, quando la suoneria si era fatta insistente, le feci notare che, forse, era il caso di rispondere.
Rimase pochissimo al telefono, quasi non spiccicò parola.
-Devo andare...in primo pomeriggio passi da me?Vorrei dirti una cosa, visto che adesso non ho tempo...-
Sorrisi, fiducioso nel fatto che sarebbe tornato tutto come prima, ed accettai molto volentieri il suo invito a casa.
Aveva ragione Alice, lei aveva capito.
Ero felice.

Un po' meno quando dovemmo salutarci.
Tuttavia, quando la vidi scivolare a terra (rompendo il telefonino) non potei fare a meno di scoppiare a ridere.
-Che ti ridi?Aiutami!-
Le diedi subito una mano e le raccolsi tutti i pezzi del suo ex-telefono cellulare.
-Se da ancora segni di vita, potresti tentare di salvare almeno la sim...-

***

-Edward??Ti fai un'ultima pista con noi???-
Per poi spappolarmi contro una montagna come prima?No, grazie. Dovevo essere in forma perfetta per quel pomeriggio!
Mi tolsi i guanti e presi le chiavi della Volvo.
Volevo tornare a casa per andare a caccia, farmi un bel bagno e rilassarmi.
La giornata-suicida ,sulle piste sciistiche di Forks, di Edward Cullen era ufficialmente finita.
-Passo, vai con Rose! Grazie Alice!-
Secondo me, questo si è fatto un altro tipo di pista...
Rosalie credeva che mi fossi fatto una dose di eroina...e Anne Rice solo sapeva quanto ciò poteva rasentare la verità.
Ma ero troppo contento per curarmi di rispondere.
Voglio proprio vedere come sarai contento, tra qualche ora, caro pinguino in amore...Tanya and Co. saranno qui a momenti.
-Aha!Oggi pomeriggio ho un appuntamento con Bella e, molto sfortunatamente, non sarò presente!Fregati tutti quanti!-
Salutai le due oche con i canini e me ne andai in macchina, fischiettando.
E, sempre fischiettando, parcheggiai l'auto nel garage ed andai direttamente nella foresta a caccia di puma.
Stranamente non avevo tutta questa fame, catturai il primo che trovai e mi fermai con quello.
Il sapore del sangue di quel gattone era più buono del solito, constatai con sorpresa.
O magari ero io...
Lasciai che altri animali finissero il mio lavoro, io me ne tornai a casa.
Emettei un lamento di dolore nel vedere, parcheggiata accanto alla mia Volvo, la Mercedes classe E di Eleazar.
Sentivo parlare lui, Carmen, Esme, Carlisle ed Irina sulla possibilità di raggiungere i miei fratelli sulle piste da sci/morte.
A quanto pareva, sondando i pensieri dei nostri ospiti, Tanya era uscita e li aveva preceduti.
Tirai un sospiro di sollievo ed entrai in casa.
-Edward!Vedo che ti sei rimesso dall'ultima volta!Meno male, sono contenta!-
Li salutai e li ringraziai per l'ospitalità che mi avevano offerto in quel "particolare periodo" della mia vita.
Fu il turno di Irina che, invece di salutarmi, mi disse se avevo incrociato Tanya per strada e se li avrei raggiunti alle piste.
-Sono costretto a declinare. Mi dispiace.-
Non è vero.
Forse se ne risentì un po', mi chiese se l'umana con cui avevo avuto dei problemi era ancora viva o sotto terra.
-E' viva.-
Piombò un attimo di silenzio, poi, attaccandomi in faccia un sorriso di convenienza, dissi che mi sarei ritirato nella mia stanza.
Mi liberai degli ingombratissimi dopo-sci neri e scaraventai
sul divano, senza un briciolo di delicatezza, la borsa ed il giaccone.
Poi mi preparai i vestiti da mettere e li misi sulla sedia vicino alla porta del bagno, liberatomi della tuta.
Fu solo allora che notai uno strano odore provenire dalla mio bagno.
E pensieri.
Mi ero cosi perso nel ricordo della bellissima giornata passata con Bella che non avevo avvertito nulla.
Fu con il mio più grande orrore che aprii la porta e mi ritrovai con Tanya, completamente svestita, nella mia vasca da bagno.
Aveva persino tempestato l'ambiente con delle candele.
Ecco dov'era andata...
-Ho usato la vasca, spero che non ti dispiaccia...vieni a farmi compagnia?-
I suoi pensieri riproducevano a manetta una sottospecie di filmino osé con me e lei protagonisti.
-Prima che diventi rude. Non voglio che accada nulla di quello che tu speri. Sei bellissima, ma non sei tu quella che amo.-
Come previsto, diventò una maschera di rabbia ed incominciò a sbraitarmi contro.
-E' L'UMANA, VERO?-
Quel tono non mi piacque affatto, ritenni meglio mettere le cose in chiaro.
Isabella era mia.
-Si. E non resterà un'umana tanto a lungo.-
-La tramuterai?-
Non risposi, lasciai che fosse il mio silenzio a parlare in mia vece ed a darle la conferma che cercava.
-Non farti trovare nella mia stanza o nel mio bagno, quando torno.-
Presi tutta la mia roba ed andai a lavarmi in quello della stanza degli ospiti del piano di sotto.

***

-Una rosa rossa, per favore. La più bella che ha.-
Pagai la fioraia , tornai alla mia macchina, misi il fiore sul cruscotto e partii a tutta birra per casa di Bella.
Ero felice.
Lo sapevo che stavo andando per un motivo futile, ma, per me, era un nuovo inizio.
La musica sembrava più bella, il tempo più bello, la solita Forks sembrava più bella se io ero contento.
In meno di cinque minuti ero già davanti casa sua.
Presi la rosa e, dopo aver messo l'allarme alla macchina, andai a bussare alla porta.
Mi venne ad aprire Charlie, tutto trafelato e con gli occhi arrossati.
Aveva pianto?
-Oh Edward...Bella non c'è...-
Stava lì a mantenere la porta socchiusa, ma non mi disse oltre.
-...e quando torna?-
Perché non ho avuto io, l'affidamento, invece di quella sgallettata di Renee e famiglia acquisita?
Affidamento?
-Non so nemmeno se lo farà...la madre se l'è riportata a Jaksonville oggi stesso...-
Lei voleva rimanere!Perché Renee non poteva starsene a casa con quel bellimbusto?Mannaggia a me!Dovevo fare qualcosa!
In quel momento Charlie Swan mi diede una stilettata al cuore.
La madre l'aveva portata via senza il suo volere?
Era questo, quello che voleva dirmi?Voleva che le dessi una mano per farla rimanere qui a Forks?
In quel momento la fantomatica Renee era l'unica persona che avrebbe mai potuto farmi tornare a bere sangue umano.
Mi feci dare il numero e l'indirizzo della sua casa in Florida.
Me la sarei andata a riprendere.
E non m'importava se, allo scopo, avessi dovuto rendermi colpevole di una carneficina.
L'avrei riportata nella sua vera casa. Con Charlie, con la mia famiglia e con me.
Non appena mi congedai dall'ispettore Swan, guardando la mia macchina, vidi mia sorella Alice che mi aspettava.
Aveva avuto la visione della partenza di Bella solo in quel momento ed era venuta ad avvisarmi.
Ma ci ha già pensato lui...che vuoi fare adesso?
-La vado a prendere e la riporto qui.-
Mi osservò per un istante.
-Vengo con te.-

















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Capitolo 26
*** Florida non tanto florida ***


Cap28 .     La posta di Sydney e Alice  .
*Per problemi di tempistica, la posta oggi sarà gestita solo dall'autrice*



Per Santa Anne Rice...!
Mi hanno ridato tutto quanto!!!!
Con un impareggiabile sms, tutto intriso di eristica sofistica ( tiè, pure la rima) ho convinto mia madre a ritrattare.
Mi sono serviti davvero molto tutti i vostri consigli, ne ho tirato fuori un mix assurdo e geniale!
Quindi posso ufficialmente dirvi che la storia può riprendere il suo corso normale!
Ma quanto mi piace filosofia????XD

serve:
Lizzie!!!Noi ci siamo sentite ieri ed il nodo del mio problema l'ho sciolto stamattina! ^^
Sono contenta di dirti che è tutto apposto (ma tengo comunque in considerazione i nostri piani di fuga, non si sa mai)
Ah, recapiterò il messaggio a Tanya.

vannagio:
Ci ho messo una manciata di giorni, ma quanto cacchio ho lavorato!Ah, comunque...parlando dello scorso cap.
Si, Edward è un po' Ooc perché non ero d'accordo con alcuni atteggiamenti che zia Sthep fa avere ad Eddy.
Grazie, che mi aspetti sempre! ^^ Sei meglio di Hachyko (o come si scrive...)

garakame: Grazie mille!!! ç____ç  Edward ed Alice corrono solo fino all'aeroporto ed a momenti perdono pure il volo!

LittleWhiteAngel: Non vedo l'ora di avere una casa tutta mia e di non avere più questo genere di problemi...
Ah, tanto per farti capire...Renee è ispirata a mia madre e la suocera alla vecchia zia di mio padre XD Comunque grazie!

sessyli: Dai, sono stata abbastanza veloce! E' stato il massimo che ho saputo fare e spero che il cap sia abbastanza bello!

rei__: Per risolvere tutto ho usato una commistione di tutti i vostri consigli, belli intrisi di miele... ;) Grazie mille!

grepattz: Mi scuso per il ritardo, ma adesso tornerà tutto come al solito! Per il Pov di Eddy devi aspettare il prox capitolo!

e1994: Grazie mille per la comprensione! Io ho un Lg che entra su Efp ma non posso caricarci i capitoli, posso solo leggere.
Meno male che si è risolto tutto per il meglio, mi sono risparmiata i soldi per l'internet-point! Salutoni!

Eva17: Ti ringrazio infinitamente per la comprensione! ç_ç

Dreamerchan: I Cullen viaggeranno di pomeriggio/notte e la mattina si barricano in albergo o nelle bare dei cimiteri
(com'è normale per un vero vampiro...dai, scherzo!) Comunque grazie per il messaggio: almeno c'è qualcuno come me!

dolcenera_cullen: Linduzzz!!! Tutto ok. C'è mia madre che a Pasqua vuole tornare a Ginevra...vabbeh, tanto io
pensavo di venire tra il 30/31...alle brutte, se andiamo in Svizzera, chiedo di passare un secondo da te!

VerdeEvidenziatore: Prego! Anzi, scusa per il ritardo...a Renee le faremo capitare qualcosina, dai.
Alle brutte assumiamo Tony Ciccione XD

LadySile: In che senso "l'avresti sciolta"? XD No, dai...non voglio saperlo. Vediamo come andrà avanti la storia!^^

Austen95: Scusami se aggiorno solo adesso. Spero che il capitolo ti piaccia!


Un ringraziamento speciale a: serve, Dreamerchan, Eva17, e1994, grepattz, rei__ , sessyli, LittleWhiteAngel, garakame e vannagio
,

-Pronto?Papà?-
-Bella!Come stai?Ok...pessima domanda.-
Pessima, si. Avrei potuto fare una strage di civili (ergo la famiglia di Phil) in quel momento, tanto ero arrabbiata.
-Fa niente, tanto ho intenzione di fuggire dalla nuova Alcatraz della costa est...Che mi dici?-
Avevo chiesto a Charlie di passare dai Cullen e di avvisare Edward o ,al massimo, Alice.
Non che sperassi di vederli comparire sul vialetto della mia casa di Jacksonville, ma almeno di spiegargli perché non avevo avvisato!
Perché diavolo ero così cretina da cadere sul cellulare, eh?!!!!
Balena.
-Edward ed Alice sono partiti, nessuno dei Cullen sa dove siano andati...e non sono rintracciabili con il telefonino.-
Imprecai in tutte le lingue possibili ed immaginabili, in un primo momento, poi cominciai a realizzare meglio la cosa ed a deprimermi.
Cosa che, nelle ultime ore, facevo in continuazione.
Il dio degli idioti e degli sfigati mi aveva proprio preso sotto la sua nuvola di Fantozzi...
-Ah...d'accordo...beh...ciao papà.-
Alzai gli occhi e, immaginandomi di essere ascoltata da "quel" qualcuno, lo ringraziai di avermi fatto cosi sfigata e stupida.
Forse era davvero ora che uscissi da quel buco di camera.
Ma prima...
Accesi il computer ed andai su quel sito di fanfiction, nella speranza che Edward potesse loggarsi e vedere il messaggio.

Edward, sono Bella.
Mia madre, di cattiveria, mi ha trascinato a Jaksonville senza nemmeno darmi il tempo di dirtelo.
Tornerò a Forks quando sarò maggiorenne, ma tu aspettami.
Charlie ti ha cercato, ma ha detto che sei partito con Alice...penso che, comunque, i tuoi ti chiameranno per dirtelo.
Senza il cellulare, io non posso farlo.
Ti ho mandato il numero di casa via mail, così, appena lo vedi, mi chiami e parliamo.

Bene...potevo solo sperare.
-BELLA!!!!!VIENI CHE E' PRONTOOOOO!!!!!!!!!!!-
Sbuffai, chiusi il computer e scesi.
Trovai, seduti a tavola con aria arcigna, gli allegri sposini ad aspettarmi...e la suocera che mi fulminava con lo sguardo.
Ok...il rispetto per gli anziani...ma quella non era umana, era più malvagia di un vampiro.
Rosalie incavolata metteva meno paura.
-Abbiamo preso il cibo messicano che ti piace tanto...-
Guardai i cartoni e, vedendoci sopra le vagonate di peperoncino del diablo, quasi mi venne da star male.
L'unica cosa messicana che potevo sopportare erano i Nachos...e, di quelli, lì non c'era nemmeno una minima traccia.
-Mamma, sono stata sempre allergica a quella roba e lo sai benissimo...-
-Quanti cavoli, ragazzina!!!Zitta e mangia!-
Mangiala tu quella schifezza, vecchiaccia inacidita!Vuoi uccidermi, vero?????
Bella, Bella...il rispetto per gli anziani...ricorda...il rispetto per le persone anziane...educazione, Bella, educazione...
-Sono costretta a declinare, mi dispiace veramente...mamma, posso tornare su?Il viaggio mi ha stancata e vorrei riposare.-
Tentai di passare sopra il fatto che, dalla sua bocca, grondava pura brodaglia rossa ed io stavo per vomitare.
-Certo, vai pure!-
Lei continuò a trangugiare cibo, ma il marito posò la forchetta e la guardò come se avesse detto una cavolata.
-Renee!Non è educato, rimane qui a tavola finché non ci alziamo anche noi!-
Eh?????No, ti prego. Voglio solo andarmene da qui e non vedervi ingozzare come oche da macello!
-D'accordo, amore...Bella, ci aspetti qui.-
Non c'era più niente da fare, ormai Renee era completamente soggiogata dalla sua nuova famiglia.
Della mia adorata sbadata alla Lorelai Gilmore non era più rimasto niente.
-Ma...!-
E di nuovo la vecchiaccia Umbridge tornò ad impicciarsi.
Ma perché non la sopprimevano?Cosi avrebbero potuto sfamare un intero stato del terzo mondo!
-Hai sentito quello che ti ha detto tua madre, ragazzina?-
Sfinita, smisi di parlare ed aspettai pazientemente, guardando costantemente l'orribile orologio a pendolo, che finissero di mangiare.
Ovviamente, sparecchiare toccò a me.
Lo feci senza replicare, prolungando la mia maledetta attesa per rimanere un solo secondo in pace, da sola.
Misi tutto in lavastoviglie, di lavare i piatti non se ne parlava proprio.
Pensai di vedere The Mentalist in tv, ma dovetti rinunciarci perché la Umbridge stava guardando le repliche di Beautiful.
Nello stesso istante in cui mi decisi di salire quelle dannate scale, suonò il campanello di casa.
-Bella, amore!Vai tu!-
Ebbi un pensiero irrazionale.
E se fosse stato Edward che era venuto a portarmi via da quel post maledetto?
Mi precipitai ad aprire, con il cuore che batteva a mille.
-Ciao Bruttina!-
Altro che il mio vampiro sulla sua Volvo scintillante...era la nipote bastarda di Phil, Caroline.
La solita biondina (ovviamente tinta per questioni di moda) magra senza cervello.
Avrei voluto presentarle Rose e farle vedere che nel mondo c'era una bionda naturale con più cuore e cervello di lei.
Non potei fare a meno di notare il trolley, segno che sarebbe rimasta a dormire.
E che avrei dovuto dividere la stanza con lei.
Il mio sogno di un attimo di pace era andato ufficialmente in mille pezzi.

***

Ovviamente mi era toccato il letto più corto e scomodo.
Erano le due di notte ed io stavo ancora sveglia.
Ad un certo punto, l'oca accese la luce e potei notare che, invece del pigiama, si era messa un vestito succinto.
-Bruttina, io vado in discoteca!Vedi di coprirmi con Phil e la nonna!-
La vidi prendere una borsetta e darsi una controllata allo specchio per vedere se i capelli stavano bene.
-Ah, vedi di lasciarmi la finestra aperta, che entro da lì.-
-Ma...-
Niente da fare, era già sparita.
La finestra la lasciai chiusa, c'era l'escursione termica e faceva freddo.
Non volevo di certo ammalarmi per lei.
L'avrei aperta quando sarebbe tornata...tanto avrei sentito la sua macchina fermarsi nel vialetto e mi sarei svegliata.
Finalmente mi addormentai.

***

Mi svegliai di soprassalto dal mio sonno senza sogni: qualcuno stava bussando alla finestra.
Accesi la lucetta del comodino e notai che erano le cinque del mattino, da lì a poco sarebbe sorto il sole.
Ancora picchiettava sul vetro con le dita.
Svogliatamente, mi alzai dal letto e lentamente raggiunsi la finestra.
Solo che, quando cominciò a bussare più insistentemente (aveva paura che non mi sarei svegliata?) sbraitai.
-Hai rotto le scatole Caroline!Hai le chiavi, diamine!Entra dalla porta!-
Aprii di scatto la finestra.
-Caroline?-
Stavo per lanciare un urlo, dalla sorpresa, ma lui fui veloce e mi mise una mano sulla bocca per non farmelo fare.
No, forse non mi ero ancora svegliata e stavo sognando...era impossibile che quello che avevo davanti fosse Edward.
Però quel viso era il suo, la voce era la sua e quel profumo inconfondibile era il suo.
In quel momento mi venne in mente Subito mi "buttai" su di lui e lo tenni stretto a me.
Mi ricordai che forse il contatto era un problema, solo quando lo sentii un po' irrigidito.
Quindi mi scostai e gli chiesi scusa.
Mi disse che non era nulla, solo che, con quel gesto impulsivo, lo avevo preso un secondo alla sprovvista.
Stavo morendo dalla felicità, nel vederlo.
Ma mi venne naturale pensare che, visto come lo avevo trattato male...no, vabbeh...
Feci per chiedergli cosa ci faceva lì, ma lui mi anticipò.
Indicò il letto e mi disse di sederci e di parlare.
Mentre io aspettavo una risposta, lui mi catturò lo sguardo con il suo, serio.
-Perché non saltiamo tutto ed andiamo direttamente alla parte in cui ti dico di fare le valige perché ti riporto a casa?-
Quel pensiero di prima che ritenevo irrazionale...beh, non lo era affatto.
Le parole di Edward erano le più gradite che avevo ascoltato in quella maledetta giornata.
Mi guardava tutto impaurito, forse temeva che io gli dicessi di no, che volevo rimanere con la famiglia Addams?
Non desideravo altro che andarmene a casa mia.
A Forks, con lui.
Ma c'era un piccolo problemino...l'affidamento.
-Non che io non voglia, anzi...ma come pensi di riuscirci, senza l'appoggio di Renee?Mi rapisci?-
-Alice, in questo preciso momento, sta "conversando in modo assolutamente corretto e gentile" con un importante senatore.
Lui le farà il piccolo favore di dare a Charlie il tuo affidamento...così domani, appena cala il sole, veniamo a prenderti.-
Gli rivolsi il sorriso più bello che avevo nel mio modesto repertorio.
Poi tornai seria: era ora che affrontassi quell'argomento.
Quello che aveva l'urgenza di essere affrontato, esattamente dallo stesso istante in cui avevo letto la fine della sua storia.
Lui ci teneva a me, in quel senso.
E' di nuovo cosi?Dopo essere stata così stronza...eppure è qui e non sarebbe venuto se non mi volesse ancora...
Presi un bel respiro ed incominciai a parlare.
-Ti ho trattato male, Edward, ti ho fatto soffrire...prima non ero pronta, per affrontare la tua realtà...-
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, ero troppo imbarazzata.
Incominciai a torturarmi le mani, per il nervoso.
-...e, se tu sei venuto fin qui per me...
ora lo sono, se mi rivuoi.-
Con mia sorpresa, Edward si protese a prendermi la mano nella propria.
-Ti va di togliere quel fermaglio?-
Non avevo nessun motivo per rifiutare, anche se mi sembrava piuttosto strana come richiesta.
Aprii il fermaglio, poi scossi la testa per smuovere i capelli e lo gettai sul letto, visto che non avevo tasche.
Come se fosse stata la cosa più naturale del mondo, lui mi passò le dita fra i capelli, stendendomeli sulle spalle.
Dal momento che pareva fosse consentito toccarsi, adagiai la mano sulla guancia.
Come al solito prese un unico gran respiro e poi smise proprio di farlo, diventando un blocco di marmo.
Sapevo che non era colpa sua, ma avvertii un senso di costrizione al petto, amarezza per la cosa che mi veniva negata.
Lo sentii borbottare qualcosa come "oh, ma perché no..."
Allora mi protesi ad appoggiare le labbra contro la sua guancia gelida, inspirando il suo -ormai familiare- profumo.
Lo sentii rabbrividire, poi girò la testa in modo che le nostre labbra s'incontrassero, e ,dopo un istante, gli cinsi il collo.
Il bacio si fece più profondo, e io schiusi le labbra.
Sentii il respiro che mi si accelerava insieme all'insorgere del desiderio che accadessero anche altre cose.
D'un tratto, Edward si ritrasse; appariva scosso, cosa che mi fece un piacere infinito.
Entrambi volevamo parlare, ma ,l'avvicinarsi improvviso della macchina di Caroline, ci fermò.
-Devi andare...-
Mi prese la mano e, guardandomi con occhi dolci mentre io arrossivo, ne baciò il dorso e poi si alzò in piedi.
Poi, prima di sparire dalla mia vista, mi ricordò di mettere tutto in valigia al più presto.
-Tieniti pronta ed aspettami: al tramonto sarò da te.-





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Capitolo 27
*** Mission impossible ***


Cap29 .     La posta di Sydney e Alice  .

Saaaalve!!!!!!
Alla fine ce l'ho fatta ad aggiornare...certo che faticaccia scrivere due storie contemporaneamente!
Alice: Ma infatti come ti è venuta questa strabiliante idea...-_-'
Vabbeh, passiamo alla logistica: questo chappy è secondo il punto di vista di Edwardino.
Il prossimo, a breve, sarà uno special one: sarà sulla conversazione "assolutamente corretta et gentile" tra Alice ed il senatore.
Alice: Si, c'è un inserto speciale perché pensavo che molti di voi state rodendo dentro per sapere cosa è successo tra me e lui!


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LadySile: Oh ma quella è una cosa normale...neanche mia madre sa che mangio di solito!XD
Alice: Non è una cosa per cui vantarsi, Syd...

LittleWhiteAngel: Ma infatti nemmeno l'autrice sa come le è venuto in mente il titolo!Povero senatore, se l'è passata veramente male!
Autrice: Ah, ma secondo me l'hai quasi ammazzato...la maggiore età è una fregatura, un po' come Babbo NataleXD

vannagio: Seeee!!!La Caroline del telefilm non è cosi malvagia! La mia è una che si chiama Carolina e mi sta tremendamente sul *****
Alice: Ciao!Sono tornata!
Autrice: Guarda che non gliene frega nulla, eh!

grepattz: Secondo me il senatore è rimasto nelle stesse condizioni in cui l'ho lasciato... ^W^

nanerottola: Spero che ti piaccia sia il capitolo che lo special!Il secondo ti farà morire dal ridere (almeno ci provo!)

Dreamerchan: Ah, ma non ti preoccupare...con Renee non ho ancora finito!
Alice: Si, si...te l'assicuro io!

garakame: Ziii!!Sono tornata, finalmente!!!! Sicuramente devo riprendere un secondo il ritmo di prima XD
Alice: E direi eh!

Eva17: Grazie! Questo capitolo sarà meno dolce e più...più...no, vabbeh!Te lo lascio scoprire da sola!XD Al prossimo angolo della posta!
Alice: questo capitolo sarà un po' più alicioso...

sessyli: Elaaaaa!!Orgogliosa!!!XD Mi imbarazzi cosi!!!!! Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo!!!

dolcenera_cullen: Una cosa sola:    °__________________________________________________________________________°

Austen95: Grazie! Vediamo che pensi di questo chap!

vanderbit: Sinceramente?Non ne ho la più pallida idea!Comunque grazie per i complimenti!
Alice: Sai che ti dico?Va a finire che, per lavarsi le mani, vi ammolla un finale bello (ma bello tanto) aperto...XD
Autrice: Zitta tu!

kekka cullen: Semplice più che altro ( perché non so scrivere meglio...-_-' ) Non capisco perché mi sopravvalutino sempre, però mi piace!Grazie!
Alice: I ringraziamenti per la posta te li faccio io, visto che è merito mio se qualcuno ci presta ancora attenzione!XD  
Autrice: Ma non è vero!L'angolo è utile per chiarimenti, anticipazioni e...
Alice: ...

serve: As soon as possible? I did my best, my dear! No critics from you?Miracle... : D BTW I love youuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!
Alice: Scusala, si è fumentata perché hai scritto in inglese "al più presto possibile"


...

-Andiamo lì correndo?-
-Ed il sole?Poi te l'attraversi tutta l'America da costa a costa con Bella sulle spalle...prendiamo l'aereo, ho prenotato.-
Mi diede il mio passaporto e s'infilò il suo in tasca, dopo esser uscita dalla macchina.
Corriamo fino all'aeroporto di Seattle, il nostro volo parte tra un'ora.
Ci impiegammo cinque minuti per arrivare, ma, per non esser visti, ci "smaterializzammo" nel bagno degli stuart.
Solo che scegliemmo il momento sbagliato: ce n'era uno.
E 'sti due??Si sono materializzati dal nulla?Oh Gerry ti fumi troppi spinelli...laaaa...bum, vai co' 'n'altra cannaaaaa...
-Beh, di certo non puoi dire che non si diverta con poco...-
Magari posso fregargliene una, tanto manco se ne accorge...chissà se fa effetto sui vampiri...
-Non ci provare nemmeno, andiamo al check-in.-
Uscimmo da quel luogo, con una cappa di fumi di canapa, e ci dirigemmo al controllo documenti e dal metal detector.
M
ettemmo gli oggetti di metallo che avevamo con noi in quella sottospecie di bacinella di plastica ed incominciammo la fila.
Tra tante ufficiali di dogana, a noi doveva capitare quella che crea sempre problemi e che fa troppe domande.
Ci osservava con quegli occhi piccoli da topo, pensando male e morendo dall'invidia per il giro-vita "da anello di totano" di Alice.
Le consegnammo i documenti, che controllò e ricontrollò più volte.
Questi non mi convincono...sono troppo giovani, non hanno bagagli...hanno pure uno strano odore di fumo...
-Siete minorenni...stavate tentando una fuga amorosa?-
Io e te...una fuga amorosa????Ma neanche Luciana Littizzetto e Fabio Fazio!Ma neanche se fossi la capra di Heidi!!!!!!
Ok...ero così brutto?Beh...prima di far coppia Alice ed io, lo faranno Bud Spencer e Terence Hill...cioè mai.
-Nossignora, questa ragazza qui è mia sorella. Prego, ricontrolli pure i documenti di entrambi.-
Glieli porsi di nuovo, ma lei li rifiutò.
Credevamo finito l'interrogatorio, ma poi ricominciò con le domande.
-Come mai state viaggiando senza un adulto?-
Ci penso io, Eddy.
Assunse un'espressione che avevo visto in quel cerbiattino della Disney ed incominciò a sparare cavolate.
-Un nostro parente è molto anziano e malato e noi stiamo andando a prenderlo per riportarlo a casa...sa, si è pure rotto il femore.-
Roba che, secondo me, nel caso di Bellina potrebbe anche essere possibile...dopo controlla se ha qualcosa di rotto.
-Avete un documento che lo attesti?-
Tirò fuori un foglio e la fotocopia della carta d'identità di Carlisle, dandola alla poliziotta con un musone lungo due metri.
-Nostro padre ci ha fatto una delega...ecco qui la fotocopia del suo documento...-
Alla fine quella, impietositasi dagli occhioni luccicosi e dall'espressione triste della folletta, rinunciò a romperci le scatole.
-...d'accordo, passate sotto il mental...ehm, metal detector.-
Finita tutta quella tiritera, andammo subito al nostro gate, aspettando l'imbarco.
Ci sedemmo su una delle sedie lì vicino e, dopo esserci guardati in faccia, incominciammo a ridere come dei cretini.
-Vabbeh, io vado a rifarmi il trucco.-
Ah le donne con la mania del trucco...ma che senso aveva rifarselo ogni santo minuto?Che senso aveva se lo faceva Alice, piuttosto.
Sbuffai.
Presi il giornale che stava sulla sedia accanto alla mia e mi misi a leggere, ma poi mi stufai.
Ad un certo punto il mio sguardo venne catturato da un gruppetto di venti ragazze, lì vicino, che urlarono al solo vedermi.
Si, facevo una bellissima impressione sulle umane, ma...
-OH MIO DIO E' ROBERT PATTINSONNNN, QUELLO DI REMEMBER ME!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-Ehm...io non sono...-
In quel momento mi sembrarono degli agitatori di masse pronti a colpire un portone con un ariete da sfondamento.
Era la hostess che chiamava il nostro volo, quella voce di sottofondo?
Sentii toccarmi la spalla e credetti fosse un'altra assalitrice: era solo Alice con il trucco nuovo.
-Beh?Perché quello sguardo da criceto impaurito?-
-OH MIO DIO  E' ASHLEY GREENE????ALLORA LUI E' VERAMENTE ROBERT!!PRENDIAMOLIIII!!!!-
Solo un secondo per afferrare le nostre cose ed eravamo già davanti all'assistente di volo che ci augurava un buon viaggio.
Un altro secondo per sederci al nostro posto e per respirare un secondo.
Un ultimo secondo per scoppiare a ridere di nuovo come dei perfettissimi cretini.
Sghignazzammo un altro po', poi cominciammo a pianificare un'operazione di salvataggio a noi congeniale.
Avremmo provato a convincere la madre di Bella con le buone.
-Oh.-
Alice aveva appena avuto la visione di noi due cacciati fuori di casa da quella vecchia della suocera.
-Preleviamola con la forza.-
-Si chiama sequestro di minore, Edward...-
-Se costringessimo la madre ad acconsentire...però è lei che ha l'affidamento...-
Dato che non ricevetti nessuna riposta o nessun cenno d'attenzione da parte di mia sorella, mi girai verso di lei.
Si era incantata a vedere un programma televisivo sulla tv.
C'era una conturbante tizia che stava ricattando un importante politico: o lui avrebbe dato gli arresti domiciliari al fidanzato
oppure lei avrebbe divulgato le foto di lui in atteggiamenti assolutamente irreprensibili con delle minorenni.
-Beh?-
Si svegliò come da uno stato di trance, poi estrasse l'i-phone dalla tasca ed incominciò a smanettarci su.
Con internet aveva cercato il nome ed una foto del senatore della Florida.
Poi spense e se lo rimise in tasca.
Lanciai un'occhiata prima a quel programma televisivo, poi a mia sorella che faceva la vaga.
-Non starai pensando di...-
-Perché no?Nessuno riuscirebbe a dare l'affidamento di Bella a Charlie più rapidamente di un senatore!-
Tu lascia fare a me...se ti da fastidio, non sbirciare più nella mia testa...

***

Arrivati all'aeroporto, ci sbrigammo ad uscire.
Andammo al noleggio auto ed Alice prese l'unica macchina decente che superasse i cento: una discretissima Toyota Celica.
Pagò il tizio dell'auto con i pochi soldi che aveva in tasca e si mise subito alla guida, lasciandomi l'onere del posto accanto al suo.
-Alur... cerchiamo la catapecchia di Renee...-
Non fece in tempo a girare la chiave, ebbe una specie di brivido che precedette una visione.
Tutta una casa era buia fino a che non si accese la luce di una stanza al secondo piano.
-Ah, vedi di lasciarmi la finestra aperta, che entro da lì.-
Questa voce femminile non la conoscevo: non era di Bella, ma nemmeno di una donna dalla mezz'età in poi.
Nella mente di Alice vidi una bionda vestita da donna di strada che si stava controllando il trucco.
 Chi era?
-Ma...-

Ecco, questa era la voce della mia sirena tentatrice!

-Uh, casa di Bella...vabbeh, dille che noi ci vediamo domani. Io vado a fare quattro chiacchiere con il senatore.-

***

Non potevo affatto esprimere la gioia di poterla tenere ancora tra le mie braccia, era indescrivibile.
Volevo che tutto tornasse come prima, lo volevo ed avevo fretta.
-Perché non saltiamo tutto ed andiamo direttamente alla parte in cui ti dico di fare le valige perché ti riporto a casa?-
Se avessi potuto, in quel momento sarei sbiancato ancora di più: lei si era irrigidita ed il suo sguardo si era fatto più cupo.
In quel momento venni fatto preda dalle mie più grandi riflessioni illogiche, senza criterio.
Tuttavia rifiatai un secondo dopo.
-Non che io non voglia, anzi...ma come pensi di riuscirci, senza l'appoggio di Renee?Mi rapisci?-
Il rapimento era il nostro piano B ed io l'avrei sicuramente preferito a quello della pazza furiosa di mia sorella.
-Alice, in questo preciso momento, sta "conversando in modo assolutamente corretto e gentile" con un importante senatore.
Lui le farà il piccolo favore di dare a Charlie il tuo affidamento...così domani, appena cala il sole, veniamo a prenderti.-
Corretto e gentile, corretto e gentile.
Ma chi prendevo in giro?
Avevo veramente paura per la salute mentale e fisica di quel povero senatore indifeso!
Ma il fine giustificava i mezzi, quindi decisi di mettere un paraocchi.
Improvvisamente alzò lo sguardo su di me, confusa come se avessi aperto bocca e fatto una domanda scomoda.
Poi la confusione di Bella si trasformò in qualcos’altro, forse nervosismo, e, quando incominciò a farfugliare, cominciai ad impaurirmi.
-Ti ho trattato male, Edward, ti ho fatto soffrire...prima non ero pronta, per affrontare la tua realtà...-
Prima?Ed in quel momento?
Ero del tutto intenzionato a chiederlo ma lei non mi stava guardando negli occhi, teneva lo sguardo sulle mani che si stava torturando.
Stavo lì lì per prenderle il volto tra le mani e costringerla a guardarmi, ma poi ricominciò il suo discorso da dove l'aveva lasciato.
-...e, se tu sei venuto fin qui per me...ora lo sono, se mi rivuoi.-
Tutto il calore, meraviglia, fascino che zampillava dai miei occhi, fluttuava riflesso nel morbido cioccolato dei suoi
La gioia che provavo quando sedeva accanto a me in questo modo non aveva precedenti.
Nonostante apprezzassi l’amore e la compagnia della mia famiglia, non ero mai stato davvero così tanto felice.

Se la rivolevo?Se la rivolevo?
Io non avevo mai smesso di volerla, la bramavo dal momento in cui il mio sguardo cinico si poggiò su di lei.
Non avrei più commesso errori, non avrei più pregiudicato la nostra felicità.
Presi la sua mano nella mia, beandomi dello straordinario calore, e finalmente lei trovò il coraggio di guardarmi negli occhi.
Prima mi sembrarono incerti, poi, in risposta al mio sorriso, s'illuminarono e mi riscaldarono il cuore.
Non seppi spiegarmi perché, ma mi venne in mente quel giorno di sole in cui beccai Newton a giocherellare con i suoi capelli.
Era stato straziante poter solo restare a guardare, impotente, confinato tra le ombre della foresta dalla luce.
Ora non dovevo temere nulla, lei voleva me.

-Ti va di togliere quel fermaglio?-
Il gesto di scuotere la testa per liberare i capelli catturò i miei occhi, trascinandoli nelle spire dei desideri che restavano nascosti…
Allungai la mano con attenzione e glieli sistemai lungo le spalle.
I capelli sciolti risaltavano di più la dolcezza dei lineamenti del suo bellissimo viso d'angelo, a mio avviso.
La sua reazione ora non era affatto identica a quella che aveva avuto quando era stato Newton, a sfiorare una sola ciocca.
Ora gli occhi si erano lievemente spalancati, il sangue affluito sotto la pelle, il battito del cuore forte ed irregolare.
E questo aumentò quando mi accarezzò la guancia, appiccando un fuoco su di un povero vampiro.
Smisi di respirare, non ero più abituato a contatti così...
-Oh, perché no...-
Più di ogni altra cosa al mondo, in quel momento volevo solo sentire il calore delle sue labbra sulle mie.
E, quando lei mi baciò la guancia, il mio corpo venne immediatamente percorso tutto da miliardi e miliardi di scariche elettriche.
Per un solo secondo, lottai disperatamente per trovare la forza, il controllo, per poter poggiare la mia bocca delicatamente.
Così girai leggermente la testa, per poter incontrare le sue labbra, e le feci mie.
Praticamente, quello era il nostro secondo/terzo bacio.
Tuttavia, in via teorica poteva essere considerato il primo: era stato voluto da tutti e due, non era stato rubato.
Continuammo in quel modo finché non fu troppo.
Il mio corpo era troppo eccitato, troppo affamato, i miei muscoli erano tesi, il veleno scorreva e lei era così calda e profumata.
Rimasi come abbacinato dal suo viso: le si erano arrossate le gote, i suoi occhi sembravano più vivi ed il sorriso più luminoso.
Feci per parlare, ma mi arrestò il rumore di una macchina sul vialetto della casa.
Doveva essere quella ragazza bionda della visione.
-Devi andare...-
Anche se l'avrei rivista al tramonto, quindi presto, non potevo proprio fare a meno di non essere addolorato.
Tuttavia sarebbe stata una separazione temporanea, quindi sopportabile.
Durante il giorno mi sarei intrattenuto con il pensare a lei.
Dopo averle preso di nuovo la mano, ne baciai delicatamente il dorso e poi potei avviarmi alla finestra.
Le ricordai che la sua valigia, con tutti suoi effetti, doveva essere tenuta bella pronta.
Il tempo di far morire ancora la luce del giorno e sarei tornato.
-Tieniti pronta ed aspettami: al tramonto sarò da te.-

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Capitolo 28
*** My EVIL PLAN ***


Cap30 .     La posta di Sydney e Alice  .


SCUSATE IL RITARDO, HO AVUTO UN SACCO DI PROBLEMI A SCUOLA... TAT ...PERDONATEMI!


kekka cullen: Ciao! Si, lo so che mi merito la nomina di sotto-lavorazione del suino...ecco il capitolo special!

LadySile: Certo che ci riusciranno! Il povero senatore, alias il contenitore del suo ex-cervello, sarà il fautore di tutto ciò!
Alice: L'ho cucinato a fuoco lento lento...non per niente ho studiato malvagità applicata con Hannibal Lecter!

grepattz: E' stato un cap moooolto buio della storia...io e quel moscio scambiati per amanti...devo dimenticare in fretta!
Autrice: Ah, la nostra folletta non promette che non ci saranno azioni crudeli y muy dolorossse ai danni del senatore!

LittleWhiteAngel: Le armi più vecchie ed efficaci del mondo....no, non sto parlando di fargli vedere Beautiful. XD

serve: Ciao tesssssoro! Eccoti la traduzione: Speriamo che l'anno che viene sia più bello e radioso e gioioso di quello passato.
E se lo è già, stiamo bene (non penso che sia chiaro questo) , allora lo sia lo stesso!Buon anno e tanta salute! E se ti
("ghet minga capì" non so che significa) vai a dare via i ciapp (i che????????) e pure il sedere....  °___________° 
Alice: Ma è un invito a luci rosse oppure un augurio per l'anno nuovo?

Dreamerchan: Ciao! Si, Edward salverà la povera Bellina in pericolo...quello che dirà Alice al senatore è una x.

vannagio: Ahah IO sto bene...te invece?No, i'm sorry...la mia pazzia può contagiare solo i pipistrelli depressi come Eddy!

vanderbit: Più o meno...ma Renesmee non ci sarà (io non accetto, non mi capacito della sua esistenza)

nanerottola: Colloquio?E chi ha mai parlato di colloquio?
 *silenzio di tomba*
Edward: Ma scusa...Non l'hai convinto con un colloquio?

garakame: Nuoooooo!!!! Perché dovrei insozzare il sangue puro di Alice ed Edward con quello vomitevole di un oca???
Alice: Già, perché? Volete avvelenarmi? ç___________ç

sessyli: Una sola cosa *\\\\\\\\\\*

dolcenera_cullen: Cosa ti ricorda?????Su, dimmi!Cmq...per questa Alice mi sono ispirata al mio mito: PAM!!!!Onore a lei!

Austen95: Vediamo se ti piace questo, allora!




...


-SALLLLLLLLLLVEEEEEEEEE!!!!!!-
Prima tappa del mio "evil plan: parte uno" era entrare nel più provocante negozio di intimi d'America: Victoria's Secret.
Quindi mi armai di tanta (ma proprio tanta) fantasia creativa e di tanto (ma proprio tanto) pecunio.
Potevo anche dire, tornata a casa con quella roba, che sarebbe stato una sorta di anticipo del regalo di natale per il mio Jas...
Non che ce ne fosse tanto bisogno, di un completino nuovo, ma io le cose le dovevo fare per bene.
Oppure per niente.
Tanto, avendolo già visto, avevo liquidato tutti gli altri capi di lingerie per un reggiseno zebrato (push-up, ovviamente)
Il dio dei vampiri purtroppo non mi aveva dato, dopo la trasformazione, due taglie in più...
Anche il pezzo "di sotto" era zebrato, come doveva necessariamente essere.
Pagai il tutto alla cassa -la carta di credito si alleggerì un bel po'- e ritirai contenta il mio bottino di guerra.
Seconda tappa: un vestito provocante che toglieva il fiato ai mortali.
Questo fu proprio una scelta difficile, ero indecisa tra uno rosso ed uno nero (ovviamente entrambi di pelle)
Dovevo entrare in un nightclub, non nel convento delle clarisse!
Fermai un tizio a me vicino, che diceva di essere lì per comprare un pigiama alla madre, e gli chiesi un consiglio.
-Se dovessi incontrarmi con un'amante, dice?Quello nero...-
-Ok. Prenderò quello rosso.-
Che poi, alla fine, era il migliore per l'occasione...e quell'intreccio, quello dal petto in giù, del laccio a scarpe di ballerina?
Favoloso.
Ci abbinai anche delle scarpe con i tacchi alti, ovviamente rosse...ma chissà se era così ovvia come cosa?
Terza tappa: Sephora.
Volevo dei trucchi nuovi, per augurarmi la buona riuscita dell' "evil plan".
Quarta tappa: parruccheria...come mai c'era una parruccheria lì vicino?Ma poi esisteva proprio la parola "parruccheria"? °__°
Lasciai correre e mi comprai una parrucca di un colore tra il rosso ed il viola.
Da urlo.
Quinta ed ultima tappa: il nightclub.
Dovevo assolutissimamente rubare un frustino a qualcuno...

***

Oh Santa Anne Rice!
Ma in che diavolo di posto mi ero andata a cacciare?Il club degli zozzoni!!!
Evidentemente...no, visto che ci andava assiduamente...il senatore della Florida era un pervertito...CRAP!
C'erano un sacco di persone vestite in un modo assurdo, alcuni si erano persino messi il collare del proprio cane/animale!
Truccati da panda, oltretutto...sembrava che qualcuno avesse tirato loro un sonoro pugno in pieno occhio...
E la musica?Quella roba house...altro che casa, con quei rumori una casa la sfasciavano!Ne avevo le orecchie piene.
Mi fermai ad banco ed ordinai un drink.
Dovevo almeno dare la minima parvenza di umanità, facendo finta di ingurgitare quello schifo.
Tanto, stando ai miei calcoli, avrei abbacinato il senatore da lì a qualche minuto.
Mi avrebbe scambiato per una lucciola (quanto mi costava questa cosa!) e mi avrebbe proposto di appartarci.
In una stanza insonorizzata e, senza nemmeno telecamere, sarebbe scattata la terza ed ultima parte dell' "evil plan".
Eccolo...
Era accompagnato da due scorte in borghese, due armadi a tre ante, due gorilla, gli anelli mancanti.
Mandai giù l'ultimo goccio di quella roba e m'incamminai verso di lui, cercando si sembrare...più lucciola possibile.
Arrivata, picchiettai con il manico del frustino sulla mia mano e chiesi chi, tra loro, era stato il più cattivo.
Quei tre si guardarono tra loro, stupiti.
Tanto lo sapevo che il senatore era un masochista...gli diedi un colpetto innocuo con la corda e chiesi.
-Tu?-
-Forse...-
Bingo. Il pesce è nella rete. Passo. Il pesce è nella rete.
-Io penso proprio di si...-
Cercai di essere il più provocante possibile, usando tutta la mia natura di vampiro.
Come per attirare una preda.
-Devo essere punito?-
Bravo pollo.
Sorrisi, per rispondere, e lo presi per la cravatta, allarmando i suoi gorilla.
Il Perv, ormai avevo deciso di chiamarlo così, gli fece cenno di rilassarsi e di lasciarmi fare...quello che dovevo.
-Vieni con me...-

***

In meno di dieci minuti già stava a torso nudo, con mani e piedi legati, ancora immerso nella sua illusione perversa.
Lo avevo anche fatto bere, così, se qualcosa fosse andato storto, l'esame alcolemico mi avrebbe parato il io bel posteriore.
-Mi piace cantare quando sono punito...va bene per te?-
-No!-
Sferzata sul fondoschiena...Jane avrebbe dovuto incominciare a temere per il ruolo della più sadica nella saga.
-Ora...Mr Reed...avrei qualche richiesta da farle...-
Si finse ostico, disse che avrei dovuto strappargliele di dosso...mi invitava a nozze.
Ad un certo punto si bloccò e, avendo acceso il cervello momentaneamente, capì che io ero lì apposta per lui.
-Come fai a sapere il mio nome?-
Non gli risposi, mi limitai ad aprire la borsetta ed a prendere la macchina fotografica.
La misi su di un mobiletto e la programmai per l'autoscatto.
-Tua moglie si chiama Lauren, uh?-
-Come fai a sapere il nome di mia moglie?-
Non gli risposi, ma andai da lui e mi misi in posa per le peggiori foto da ricatto mai fatte da anima viva.
Voyeur allo stato puro.
Ne scattai una trentina e, al posto del cheese, decisi di dire "Ciao Lauren!".
Alla fine, dopo aver controllato che con le foto fosse tutto ok, tornai al signor coniglio pervertito.
-Se non vuoi che tua moglie ed il senato vedano queste foto...beh, voglio un piccolo favore in cambio...-
Basta, dovevo smettere di vedere le repliche di Alias, mi faceva male.

***

A missione compiuta, feci ingurgitare una pillola di sonnifero al senatore.
Una volta addormentato, lo slegai e lo misi sul letto.
Per ovviare a qualsiasi inconveniente con chiunque lo avesse trovato, gli feci abbracciare la bottiglia vuota dello champagne.
Poi scomparii da quel posto orribile come una folata di vento improvviso.
Naturalmente andai in albergo a cambiarmi: Edward mi avrebbe rinnegato come sorella ed avrebbe fatto la spia a Jas.
Avrei bloccato la crescita a Bella.
Ed avrei subito un calo di stile, se mi fossi fatta vedere in giro conciata in quel modo.
Soddisfatta del mio ritrovato aspetto da vampira rispettabile e semi-umana, presi la macchina e mi avviai verso casa Dwight.
Durante il viaggio, però, feci una breve chiamata alla mia dolce sorellina Rose.
Al senatore avevo chiesto anche un'altra cosa.
-Rosellina bella????Che fai?-
-Niente.-
-Domani vai da Felix?-
-Ahah...-
-Di poche parole, eh?Su, fa pace con Emmett, non intendeva tamponare la tua Bmw con la sua Jeep!-
-CHE COSA HA FATTO EMMETT??-
-Ops...vabbeh, succederà domani, ma se esci per le quattro...e mezza, dovresti evitarlo. Ciao!-

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Capitolo 29
*** This place is not a home ***


Capitolo 31 .     La posta di Sydney e Alice  .




dolcenera_cullen: Brava, brava!Sfruttatrice!
Autrice: Guarda che lo faccio pure io...a proposito di sfruttatrici...quando comprerò e finirò Blood, mi sparo tutta la serie di TruBlood.

kekka cullen: Ahah!Se poi pensi che molti senatori e politici sono come lui!Risate!
Alice: Si, ma il lavoro sporco l'ho fatto io!Non ci vedo nulla da ridere!

LittleWhiteAngel: Se l'è cercata!!!!!Fosse stata Rose, al posto mio, sarebbe finito tutto con un omicidio U_____U

ELLAPIC: Secondo me hai una palla di vetro...
Autrice: Vedi, Alice?Non sei l'unica che sa leggere il futuro, è arrivata la concorrenza!

ese96: Le nuove fan sono sempre ben accette!
Alice: Per essere come me basta calarsi un po' di pasticchette biancheXD

vannagio: Beh, una parodia è stata la mia prima fanfiction in assoluto, forse qualcosa di quel periodo è rimasto!
Alice: Non penso che Jas, con tutte quelle cicatrici, gradisca il frustino...quello è più Emmett.
Jane: Ed il posto di super-sadica rimane mio, a meno che zia Steph non decida altrimenti.
Victoria: E poi il secondo posto ce l'ho io!

garakame: I politici di oggi, soprattutto quelli italiani, sono feccia...poi c'è un'altra categoria che odio quanto loro...
Alice: Meglio non farci i commenti sopra, Syd, potresti ferire i sentimenti di qualcuno...

Dreamerchan: Magari un mix tra Sex&theCity ed Alias?No perché mi sono ispirata proprio a quei due...!XD

nanerottola: Niente pallottole e sangue alla "C'era una volta in Messico"...
Alice: Già, non è il nostro stile...ma dico?Lo è!

love_vampire: Non devi perdere mai le speranze, almeno per quanto riguarda me!Questa storia non la lascio, ci tengo!
E poi tengo anche di più alle persone che la seguono!Spero che tu non abbia aspettato così tanto!Ciao!

Austen95: ç______________________ç
Non trattarmi male, io faccio quello che posso per pubblicare due storie contemporaneamente!

serve: Ok, Liz. Iniziamo dallo scioglilingua. Non ci ho capito un emerito tubo.
Alice: Poi. Quella versione di me è nata dalle pasticche di "zucchero di canna" che mi ero calata prima di partire...
Autrice: A proposito...se mi steccano, quest'estate ho un sacco di tempo per venirti a trovare!ç_ç


.

EDWARD'S POV:

Stavo aspettando Alice da mezz'ora e stavo seriamente pensando alla possibilità di fare da solo irruzione in casa di Bella.
Basta...cinque minuti ancora e poi entro...
-EDDY!-
Alice era appena arrivata, come una che si era appena calata un paio di pasticche, e sventolava sopra la testa i fogli dell'affidamento.
Mi prese a braccetto ed andammo a bussare alla porta.
Ci aprii una ragazza, molto probabilmente la cuginastra "oca cattiva" di Bella, che subito mi rivolse un sorriso inquietante.
Non mi conosceva affatto e già ci provava...
-Volete?-
-Cerchiamo Bella, siamo suoi amici. E' in casa?-
Ecchecavolo! Ti pareva? Per una volta che incontro uno strafigo degno di questo nome, subito arriva quella e me lo frega!
Ci fece cenno di entrare e di accomodarci in salone: lei sarebbe andata a chiamarla.
In quel buco, dove ci aveva messo ad aspettare, trovammo una vecchia signora che stava guardando il David Letterman's show.
Vidi chiaramente i suoi occhi soffermarsi su di noi per un istante, ma ci ignorò e tornò alla televisione.
Alice, disturbata dalla sua maleducazione, con un colpo di tosse tentò di catturare l'attenzione.
Ma nulla.
Ad un certo punto arrivò il secondo marito di Renee, Phil, con una bottiglia di birra in mano.
-oH!Siete amici di Caroline?-
La vecchietta, al nome della cuginastra del mio amore, sembrò incominciare ad essere interessata a noi due.
-No, amici di Bella.-
Di quella sciatta hippie rognosa?E che diavolo vogliono da noi? Pensò l'anziana signora, tutta inacidita.
L'uomo embrò annuire con la testa, ma improvvisamente la scosse e ripeté la nostra risposta, chiedendo anche da dove venissimo.
-Forks.-
E sono venuti qui di corsa?Non sarà per caso che...
Al rumore di passi furiosi che scendevano le scale, mi alzai fulmineamente dalla poltrona e l'aspettai in piedi.
Era lei, quelli erano i suoi passi.
Quante volte, quella notte a casa di Bella, avevo sperato che scendesse da quelle dannate scale che ci tenevano separati
?
Alla fine apparì, bella come il tramonto che l'accompagnava, con solo uno zaino in spalla.
Andai subito da lei, le presi la mano e gliela baciai, guadagnandomi uno suoi sorrisi più belli che potesse regalarmi.
-Bellina!!!!-
Mia sorella, ignorando ogni etichetta e la presenza di ottusi sudisti, la travolse e l'intrappolò in un abbraccio stritolante.
-Andiamo, che l'aereo non ci aspetta!-
-AEREO?QUALE AEREO?ISABELLA, NON STARAI MICA SCAPPANDO DI CASA????-
Ecco, la madre era appena comparsa sulla scena nel momento meno opportuno.
Tutti i pensieri degli abitanti di quella casa vertevano sul rifiuto categorico di farla uscire di casa, figuriamoci dallo stato.
Bella mi prese la mano, stringendomela forte e si fece coraggio.
-Me ne torno a casa mia da Charlie, mamma.-
La signora era sconvolta, nessuno dei suoi pensieri sfilavano nella sua mente secondo un criterio logico.
Fu l'anziana della televisione a parlare, aggredire, per conto suo.
-Non puoi, ragazzaccia che non sei altro!Renee ha la tua custodia!!-
Ma cosa c'entrava lei in tutto questo?
-Ha ragione!E se complichi le cose, tuo padre può scordarti di vederti persino nella vacanze estive!-
Anche Phil era contrario alla dipartita di Bella, ma perché?
Renee era sua madre, non voleva solo, ed unicamente, il bene e la felicità della sua unica figlia?Perché la ostacolava?
Risentimento verso il marito?Possessività e gelosia morbosa?Oppure era solo una mente con tanti problemi?
Alice, visibilmente urtata da tutta quell'ostilità nei confronti della sua amica, incominciò ad arrabbiarsi.
-Sono costretta a dissentire, la custodia di Bella è stata or ora affidata a Charlie...lei non ha più alcun potere su di lei!-
Renee stava dando i numeri, vedevo la sua faccia contrarsi in mille modi.
-Mamma...io ti voglio bene, ma non voglio stare qui...-
Alla fine rivolse un'occhiata d'odio alla figlia e se ne andò in cucina, bestemmiando in mille modi.
Feci cenno ad Alice di portare fuori Bella e lei, cingendole le spalle con un braccio, l'accompagnò fuori da quella casa.
Però la folletta si era voluta togliere uno sfizio.
Si rivolse alla vecchia signora e le disse di non osannare troppo la buona condotta della sua Caroline.
-E' rimasta incinta, da ubriaca, di uno sconosciuto...il parto avverrà ad Agosto.Adieu!-
Io andai in cucina a parlare con la signora Dwight.
Dovevo farlo, prima di lasciarci la Florida e quella casa dannata alle spalle.
-Signora...Isabella le vuole bene, ma in questa casa...con queste persone, con lei che è cambiata, non vive serenamente...
Amo vostra figlia e me ne prenderò cura per sempre, farò in modo che la perdoni...ma lei torni ad essere sua madre, la prego.-
Mi dette sempre le spalle, ma a me non importava.
Sapevo che le mie parole avevano fatto centro e stavano provando a fare chiarezza in quel pantano che era il suo cuore.
Fatto quello, potei andarmene da lì con l'anima in pace.
Trovai Bella ed Alice che si abbracciavano, contente di tornare a casa insieme e di ricominciare una vita senza segreti.
Io le tenevo nascosto qualcosa, ma non era un segreto.
Era più che altro un progetto.
-Non ti preoccupare, sorellina, la rivedrai tornare da te con la coda tra le gambe in meno di otto mesi...-
Alice mi scoccò un'occhiata davvero eloquente.
Il mio progetto non era più un segreto.

***

Bella aveva passato tutto il viaggio in aereo a dormire come un orso.
Io avevo passato tutto il viaggio ad osservarla.
Alice aveva passato tutto il viaggio a pensare a come mettere a nuovo la camera degli ospiti del secondo piano.
Le avevo chiesto chi fosse questo misterioso ospite, ma lei non mi volle dire nulla e mi tenne fuori dalla sua mente.
Brutta cosa, pensare in aramaico per nascondersi dal proprio fratello.
Di certo, quel giorno, avevo guadagnato la stima e la fiducia perpetua dell'ispettore-capo Swan...un traguardo raggiunto.
Non ci trattenei a cena, non volendo avvelenarci lo stomaco, ma promisi alla mia amata che l'avrei aspettata in camera sua.
Difatti mi trovò sdraiato, con le mani dietro la testa, sul suo letto.
-Che giornata...-
Si tolse le scarpe, scalciando, e si venne a stendere accanto a me, appoggiando la testa sul mio petto.
-L'importante è che sei tornata...mi sarebbe dispiaciuto passare un anno a Jacksonville...troppo sole, ci saremmo visti solo di notte...-
Alzò la testa, per guardarmi negli occhi e mi chiese se, qualora Alice non avesse risolto con l'affidamento, sarei rimasto lì con lei.
Ridacchiai per l'impossibilità del fallimento del folletto, ma ribadii che sarei rimasto con lei comunque.
-Ci vorrà più di qualche chilometro di distanza per cancellare l'amore che ho per te!-
Lei puntellò sui gomiti e mi diede un bacio a fior di labbra.
-Ti amo anche io...-
Cercai di dire altro, ma lei mi tappò la bocca con la sua.
Allora io, con la mente imprigionata in chissà quale luogo nascosto del mio cuore, incominciai a disseminarla si baci.
Le cose andarono bene, finché ci attenemmo ai baci.
Finchè lei non allacciò la sua gamba alle mie e finché la mia mano, infilatasi nella sua maglietta, incominciava a perlustrarle la schiena.
Quando ce ne rendemmo conto, la lasciai andare e, rimanendo sempre vicini, tornammo a pancia in su per riprendere fiato.
Bella ridacchiò insieme a me e, dopo aver appoggiato la testa nell'incavo del mio collo, cadde addormentata.


****
*******
****

..


ROSALIE'S POV:

Grazie ad Alice avevo evitato alla mia adorata macchina una terribile ammaccatura sul retro.
Ed avevo evitato ad Emmett il trapasso.
Chissà perché la pazza mi aveva chiamato...mah, e chi la capiva mia sorella?Non dovevo sforzarmici troppo...
Parcheggiai davanti al portone dell'orfanotrofio e mi avviai.
Venne ad aprirmi una delle tante suore di lì e subito mi portò nella sala dove giocavano i bambini.
Appena entrata mi accorsi della mancanza di Alec, Jane e di Demetri e chiesi alla suora di prima perché non erano lì a giocare.
-Non lo sa?Sono stati adottati tutti e tre da una coppia di Seattle, se ne sono andati proprio ieri...-
Ero davvero molto contenta per loro tre, però non potei fare a meno di essere triste per il mio Felix: loro erano i suoi migliori amici.
Difatti lui non si trovava lì, era rimasto in camera sua a piangere per tutto il giorno.
Lo trovai che stringeva al petto Emmy-bear, l'orsacchiotto che gli avevo comprato un po' di tempo prima.
Mi inginocchiai davanti a lui e gli scostai una ciocca di capelli dal viso, tutto arrossatosi per il pianto.
-Rose...mi hanno lasciato da solo!-
Lo abbracciai e lo tenni stretto a me, cullandolo e dicendogli che sicuramente li avrebbe rivisti ancora.
-Seattle è vicina, sai?-
Smise di singhiozzare e si sfregò gli occhi per asciugarsi le lacrime.
-Tu non te ne andrai, vero?-
-E chi si muove!Ho tutta l'eternità per starti accanto!-
Ad un certo punto venni mandata a chiamare dalla direttrice dell'orfanotrofio per motivi che non sapevo.
Ero agitata, ma irragionevolmente.
Perché avrei dovuto?
-Signorina Hale...l'ho mandata a chiamare perché penso le interessi che qualcuno si è fatto avanti per adottare Felix.-
Quello fu veramente una stilettata in pieno cuore.
Non me lo sarei mai aspettata...o meglio, prima poi sarebbe dovuto succedere...ma proprio adesso?
-Chi??-
La suora mi guardò stranita, come se fosse normale esserne a conoscenza.
-Come, non sapeva?Guardi, qui c'è un documento stilato proprio da un noto senatore (*nb) -
Lo presi tra le mani ed incominciai convulsamente a leggere.
Dovevo sapere a chi sarebbe finito il mio Felix!
-Eh...?-
Sotto la riga dove stava il nome del genitore che lo prendeva in affidamento, c'era il mio nome di battesimo.
-Non mi dica che non lo sapeva...-
Con le mani tremolanti dal nervosismo, mi misi alla ricerca del telefonino e chiamai subito una persona.
-Rosellina?-
-Devi dirmi qualcosa di importante?-
-Solo questo...ti piace il mio regalo di Natale?-

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Capitolo 30
*** 23 dicembre ***


Capitolo 32 .     La posta di Sydney e Alice  .

INSONNIA TIME DA BEN 5 GIORNI...AVREI BISOGNO DI UN FIGHT CLUB...

Con l'insonnia, nulla è reale.
Tutto è lontano.
Tutto è una copia, di una copia, di una copia.


INFO PER CHI NON AVESSE INTERPRETATO IL ROSALIE'S POV DELLO SCORSO CAPITOLO:
E' STATA ALICE A FARE QUELLA CHIAMATA ED E' STATA LEI AD OTTENERE IL PERMESSO DI FAR ADOTTARE FELIX!
POI...VOLEVO AVVISARE CHE LA STORIA E' QUASI GIUNTA AL TERMINE... ç_____ç
SIGH...

grepattz: Vedi che i miei sacrifici sono valsi a qualcosa, dopotutto?Ho fatto sciogliere l'Iceberg!!!!

nanerottola: Ho postato il più in fretta possibile, spero che anche questo capitolo sia sorprendente come il precedente!

Dreamerchan: Sono stata io a costringere il senatore ad affidare il piccolo volturo a Rose, non quella pappamolla!
Autrice: comunque non penso che ci saranno problemi, anzi. Felix aumenterà la felicità di casa Cullen!

kandy_angel: Grazie mille!!!Vediamo se questo chappy ti piace di più! Ciao!

serve: My darling!!!!Tradurre quello scioglilingua è stato inutile come Metapod (non so se cogli il riferimento)
Ehi chi sono gli attori inutili della saga???Se mi interessano, ci vado io!!Tanto quest'estate avrò tanto tempo libero...ç_ç

vannagio: Hai le mie stesse doti?Sai già del progetto di Eddino?
Autrice: molte delle mie lettrici si...ho paura che mi spiino come faceva una volta serve...bei tempi, quelli...

ese96: Dietro a quel cuore firmato Armani c'è qualcosa di più, vero? *___*

fabiolina: Si, andrà tutto bene!Te lo prometto! Vediamo se questo chappy ti piace, spero di aver aggiornato presto!

love_vampire: Sadismo allo stato puro. Jane dovrebbe seriamente guardarsi le spalle!Ah, sono stata io a fare quel regalo a Rose!!

Austen95: Ce lo vedo bene Emmett come papà!Chissà se le prenderà da Felix...XD

LittleWhiteAngel: Modestamente!XD
Autrice: Credo che questo capitolo ti piacerà un sacco...fammi sapere che ne pensi! Alla prossima!

garakame: Sai che ho visto?La figlia di Caroline avrà proprio il suo nome!!!Muahmuahmuah!!!Cacca e vomito sulla nonna!!!!!

dolcenera_cullen: I vecchietti pazzi...chi li capisce...sopratutto quelli azzoppati che, ogni volta che sull'autobus vedono un
posto libero a chilometri di distanza, si trasformano in ninja...hai presente il vecchietto di Ranma?Ti osservo!
In questo momento, tanto per parlare di connessione wifi, sto navigando a sbafo con la linea del mio vicino di casa!!!!!XD


.

Bella's Pov:


Il buongiorno si vede dal mattino?
Ecco, allora era un bel giorno. Un giorno perfetto, uno di quelli da segnare a penna sul calendario che stava per finire.
Ero a casa mia, da mio padre, da Edward e dalla sua/mia vera famiglia.
Nessuno aveva tentato di uccidermi, di bere il mio sangue fino a lasciarmi senza vita.
Nessuno mi aveva investito con un furgoncino, non ero finita in ospedale in uno stato comatoso.
Nessuno aveva reclamato la mia custodia, nessuno mi aveva trascinato in una città che odiavo con una famiglia a me estranea.
-Buongiorno amore mio...-
Non appena avevo aperto gli occhi, avevo incontrato quelli di Edward e mi ero sentita al mio posto, accolta dal suo sorriso.
Ecco, era un bel giorno.

***

Charlie era già andato a lavorare, ma mi aveva lasciato un post-it sul frigo e mi augurava una bella giornata.
Edward era dovuto andare via per delle commissioni...commissioni importanti, diceva lui.
Non ero riuscita a capire cosa lo avesse trattenuto dal passare con me la mattinata, finché non venni illuminata dall'albero.
Era il ventitré di dicembre.
Il giorno dopo sarebbe stata la Vigilia di Natale!
Andai nel panico: non avevo fatto neanche un regalo!Anzi...peggio!Non ci avevo nemmeno pensato!
Presi immediatamente carta e penna e scrissi subito i nomi delle persone a cui dovevo fare almeno un pensierino.
Charlie, Edward, Alice, Emmett, Rosalie, Jasper, Esme, Carlisle...e Renee, a mio malgrado.
Ricordavo di aver fatto un simile programma, poco tempo prima, ma l'avevo completamente dimenticato.
A Charlie...panico...panico...panico...una camicia nuova?Poteva andare...oppure no?Vabbeh, se la sarebbe fatta bastare.
Ad Alice...panico anche qui...aha!Una macchina fotogra...no, ce l'aveva sicuramente.AHA! TROVATO!
Ad Emmett sapevo già cosa fare. Un orso della Trudi.
A Rosalie...o mio Dio...panico anche qui...panicopanicopanicopanicopanico...aha!No.
Improvvisamente mi chiamò Alice: cavolo, probabilmente aveva già visto cosa le avrei regalato!Eh no, però eh!
-Bellinaaaaaa!Stai facendo la lista dei regali???Passo a prenderti tra un quarto d'ora e ti accompagno a farli a Port Angeles!!-
-O ok...
-E non preoccuparti, so io che cosa regalare a Rose!Ti giuro che farai ribaltare il suo karma negativo!!-
Staccò subito ed io ripresi con la lista.
A Jasper, per parità con Emmett, avrei fatto un leone della Trudi.
Ad Esme un libro di cucina umana.
A Carisle una nuova cornice da mettere allo studio: quelle che aveva erano di una bellezza discutibile.
Il vero panico arrivò quando scrissi il nome di Edward.
Che cosa avrei fatto a lui?
Si, un'idea mi era venuta in mente...e forse, molto probabilmente, potevo anche fare la scelta più giusta.

***

Edward's Pov:

Passai tutta la notte a guardarla dormire tra le mie braccia: aveva un sorriso scolpito sulle labbra e non voleva andare via.
Un sorriso che illuminava il mio cuore dannato senza regole, rendendolo la parte più nobile di me.
Non avrei mai creduto di poter volare, ma, ora che finalmente l'avevo con me, toccavo le nuvole con un angelo.

Però ero particolarmente nervoso, quel giorno...nervoso che aumentò non appena la lasciai.
Nervoso nel senso buono.
Forse sembrava strano a dirsi, ma la più felice di casa Cullen era mia sorella Rosalie.
Alice le aveva fatto il regalo più bello del mondo e neanche la presenza dei vampiri di Denali potevano innervosirla.
Dispensava sorrisi a chiunque, persino a quella odiosa di Tanya.
Se lei era contenta, lo ero anche io.
Meritava di prendersi cura e di crescere quel bambino umano, nessuno più di lei poteva.
Benché ci fosse quell'atmosfera di felicità pura, io non potevo fare a meno di essere nervoso comunque.
Quella stessa mattina avevo convocato tutti i miei familiari ed avevo detto loro del mio progetto, del mio unico obiettivo.
Nessuno ebbe niente da ridire, finalmente.
Persino Rose, che l'aveva sempre osteggiato, ora sembrava persino la più propensa ad aiutarmi.
Alice mi avrebbe aiutato.
Con le sue mille vie traverse, avrei capito esattamente dove e cosa comprare.
Per questo seguii lei ed Isabella fino a Port Angeles, tenendomi a debita distanza per non farmi vedere.
Alla fine passarono davanti a quella vetrina.
Vai Alice...
-Sai Bellina?Io e Jasper festeggiamo le nozze d'oro...mi servirebbe un anello speciale...te quale sceglieresti?-
La vidi perdersi per un attimo e poi indicò con il dito qualcosa.
Lo vidi nella mente di mia sorella: era un anello semplice, d'argento od oro bianco, con una pietruzza di acquamarina.
Semplice, delicato, non troppo vistoso e senza pretese.
Giusto per lei, per le sue dita.
Per me.
Aspettai che loro si allontanassero un bel po', poi mi avviai verso la gioielleria e rimasi un secondo fuori ad osservarlo.
Ad immaginare.
Ad immaginare come sarebbe stato su di lei, come sarebbe stato metterglielo al dito.
Ad immaginare possibili reazioni, possibili ripercussioni, possibili delusioni.
Ma ci avevo rimuginato da tempo, troppo tempo.
Era lei che volevo, per sempre ed avrei vegliato su di lei notte e giorno, in ogni caso.
Sapevo che era troppo affrettato, ma Alice mi aveva assicurato: qualunque fosse stata la risposta di Bella, non mi avrebbe lasciato.
Quindi potevo, dovevo tentare.
E giocarmi la carta nel miglior modo possibile.
E quale momento migliore, per chiedere la mano alla propria amata, della Vigilia di Natale?Allo scoccar della mezzanotte?
Non era tempo di lasciare tutto al caso: quando la vidi per la prima volta, fu amore all'improvviso.
Lei era la Musa inspiratrice del mio cuore, perché era la mia musica, il mio più grande amore
Ed avrei fatto di lei mia moglie.

***

Bella's Pov:

Si, l'adesivo per la macchina con scritto "mom number one" era perfetto per Rosalie.
Avevo comprato tutti quanti i regali e li avevo già fatti eclissare per il resto del mondo umano e sovrannaturale.
Tutti tranne quello di Edward, stavo apportando delle piccole modifiche.
Gli avevo comprato un album delle foto molto carino, di quelli dove bisognava metterci l'adesivo e non un raccoglitore plastificato.
Così si poteva anche scrivere.
Ed era, per la precisione, quello che stavo esattamente facendo in quel momento: una dedica.

Questo è solo un piccolo pensiero, ma spero che ti piaccia: l'ho fatto con il cuore
Un piccolo regalo di Natale che, spero, sarà il primo di una lunga serie.
Ti amo.








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