Learn to be lonely di sydney bristow (/viewuser.php?uid=36393)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Car crash ***
Capitolo 2: *** Temptations ***
Capitolo 3: *** Vuoi che ti parli un po' di me? ***
Capitolo 4: *** Complicazioni pelose ***
Capitolo 5: *** impasse ***
Capitolo 6: *** Svegliati, idiota! ***
Capitolo 7: *** Fortress of Tears ***
Capitolo 8: *** I love shopping con Alice ***
Capitolo 9: *** Convalescenza ***
Capitolo 10: *** Non lo so ***
Capitolo 11: *** Vampire's fanfic ***
Capitolo 12: *** Arancia emo ***
Capitolo 13: *** conato ***
Capitolo 14: *** Una notte ***
Capitolo 15: *** midnight sun ***
Capitolo 16: *** Mannaggia al sole! ***
Capitolo 17: *** Sistem of a down ***
Capitolo 18: *** Errors are not options ***
Capitolo 19: *** la sfiga, pozzo senza fondo ***
Capitolo 20: *** Now you know ***
Capitolo 21: *** It's the fear ***
Capitolo 22: *** Rose ***
Capitolo 23: *** Let it snow ***
Capitolo 24: *** Jacksonville ***
Capitolo 25: *** Andarla a prendere ***
Capitolo 26: *** Florida non tanto florida ***
Capitolo 27: *** Mission impossible ***
Capitolo 28: *** My EVIL PLAN ***
Capitolo 29: *** This place is not a home ***
Capitolo 30: *** 23 dicembre ***
Capitolo 1 *** Car crash ***
Comatose 1
COMATOSE...
""Non riuscivo a liberarmi dal sospetto strisciante che il motivo dell'assenza di Edward Cullen fossi io.""
Era
impossibile, eppure non riuscivo a non temere che fosse proprio così.
BELLA'S POV:
Era più di una settimana che non vedevo Edward Cullen.
E questa era una cosa che mi agitava e, allo stesso tempo, mi
rassicurava molto.
Avevo quasi imparato a memoria, se non tutti quanti i nomi, i volti di
tutti i miei compagni di scuola.
Impossibile non ricordarsi almeno quelli che mi rompevano le scatole
ogni due minuti, chiedendomi cose ad ogni ora.
Capivo perfettamente perchè i Cullen preferivano stare per conto
loro.
C'era una di loro, la bionda regina dei ghiacci, che, ogni volta che la
incontravo con lo sguardo, mi uccideva.
Ma che le avevo fatto?
-Mah...strani tutti quanti...sarà la mancanza di vitamina D...-
Mi diressi verso il mio poverissimo pick up, quel vecchissimo ammasso
di latta arancione.
Toh...Charlie aveva messo le catene alle gomme nuove...
Che strano, mi sentivo quasi commossa: non ero molto abituata che
qualcuno si prendesse silenziosamente cura di me.
Con Reneè, o ero io ,oppure Phil, ad occuparsi di certe cose.
Mi chinai a controllarle e fu in quel momento che sentii qualcosa, un
rumore un po' strano.
Era un fischio molto acuto, come una frenata, sempre più vicina
e inquietante.
Alzai gli occhi, sbigottita.
Vidi parecchie cose contemporaneamente, ma, non essendo un film, niente
rallentatore.
Un furgoncino blu di Tyler che sbandava.
Ruotava, impazzita, a causa dell'asfalto ghiacciato e della totale
mancanza di catene o gomme adatte.
Stava per schintarsi contro il retro del mio pick-up, pronto a
prendermi in pieno.
Non ebbi nemmeno il tempo di chiudere gli occhi.
EDWARD'S
POV:
Non stava andando per niente meglio. Erano passati sei giorni, da sei
giorni mi nascondevo qui nella desolata Denali.
Persi persino la voglia di scrivere e di pubblicare le mie storie su
quel sito di fanfiction, quando la vidi per la prima volta.
Storie...
Quelle di un vampiro, Anthony.
Ovviamente nessuno poteva sapere che non erano cose inventate.
Ma quell'Anthony...ero io...Le storie pubblicate narravano di cose
veramente successe.
Era un modo come un altro di alleggerire un po' il peso delle mie
azioni, andandolo a raccontare ad ignoti lettori.
Meno male che la sezione dei vampiri non era così tanto
visitata, tutti spazientivano per altre cose.
Di questi tempi, quasi nessuno s'interessava di storie su noi
succhiasangue.
Credevo che, scappando, mi sarei liberato di lei.
Ma non ero più vicino alla libertà di quanto
non fossi la prima volta che avevo colto il suo dannato profumo.
-Uff...-
Poi, lo spezzarsi di un ramoscello, mi riportò al mondo.
Tanya mi aveva seguito.
Ancora.
Torni a casa, vero?
-Non l'ho ancora deciso, ma non posso trattenermi qui.Mi sento
esageratamente di troppo...-
Mi osservò giocherellare con un cumuletto di neve.
Problemi con una donna?
-No.-
Sembra che qualcosa ti stia dando la
caccia e non ne sarai fuori, almeno finchè non l'affronterai di
petto...
Detto questo, sparì nella foresta.
Ah...prima di quell’ora di biologia a Forks,non avevo mai dubitato della mia risolutezza e del mio coraggio.
Ma chi diavolo era quella bambina, per farmi mettere in discussione?
Nessuno...
Sapevo che Alice mi avrebbe visto che tornavo a casa, che l’avrebbe
detto agli altri.
Avevo deciso, tornai in casa e, senza pensarci, presi le chiavi della
macchina e partii in fretta e furia.
Arrivai a casa e, invece di trovare una scontata accoglienza
super-calorosa, mi trovai a fare i conti con un mortorio.
-Ciao.Sei tornato...-
Tutti cercavano di non pensare, o di cercare di nascondermi qualcosa.
Rosalie fu l'unica a risparmiarsi questa farsa, rivolgendomi uno
sguardo estremamente triste e dispiaciuto.
Poi, notando che tutti stavano zitti, sbottò.
-E' inutile che glielo nascondiamo, prima o poi dovrà saperlo
anche lui!-
Non fecero neanche in tempo ad aprire bocca, che subito visualizzai la
cosa che volevano nascondermi.
Una ragazza.
Il furgoncino di Tyler.
Lei.
Si voltò per vedere la morte in faccia.
Un letto d'ospedale.
Una cartella clinica passata in vaglio da mio padre:
Nome:
Isabella Marie Swan.
Stato:
comatoso.
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Capitolo 2 *** Temptations ***
Cap2
Ed ecco che "la posta di Sydney" diventa...L'Angolo della
posta di Alice!!!!!!!!
vannagio:
Ringrazio quella molliccia dell'autrice da parte tua!Che dici, ha
aggiornato presto?
Felix: secondo me, si.
Alice: vattene, questa è la MIA posta.
Sydney: ma non era la mia????
_newyorker:
Gracias, gracias!!!Le storie di Eddy saranno più confessioni di
una mente pericolosa, che fanfiction...; )
Edward: mente pericolosa?Senti chi parla...
Toru85:
Thanks! Vediamo se ti piace anche questo capitolo, allora!
stellalilly:
Grazie di seguire la mia storia!!!
Sydney: ma non era la mia?
Alice: dettagli...
serve:
Sapevo che non avresti fatto niente, l'avevo previsto...sono IO che ti
tengo d'occhio, ragazza! ^W^
Sydney: si, ci sentiamo su msn...l'angolo della posta è stato
messo sotto sequestro...
***********************
Sydney: Passiamo alla
fic...Ringrazio tutti quelli che l'hanno messa come preferita, quelli
che la seguono e quelli che l'hanno solo letta.
Alice: Si, ok.Hai avuto una riga di spazio, ora puoi anche eclissarti...
Sydney: Vi lascio ad Alice ed alla storia!Ciao!
Alice: Ah!Per ovvie ragioni, i prossimi capitoli saranno solo sotto il
POV di Edwardino-fratellino!
Edward: Smettila, Alice-nel-paese-degli-stupefacenti... -_-'
-------Temptations------
The Swan Song
Winter
has come for me, can't carry on.
The
chains to my life are strong but soon they'll be gone.
I'll
spread my wings one more time.
(Chorus)
...Is
it a dream?
...All
the ones I have loved calling out my name.
...The
sun warms my face.
...All
the days of my life, I see them passing me by.
In
my heart I know I can let go.
In
the end I will find some peace inside.
New
wings are growing tonight.
(Chorus)
As
I am soaring I'm one with the wind.
I
am longing to see you again, it's been so long.
We
will be together again.
(Chorus)
EDWARD'S POV:
In coma...
Era colpa mia, indubbiamente.
Quel giorno maledetto dovevo essere lì.
Dovevo proteggerla.
Ma avevo ritenuto più opportuno scappare da quel bouquet di
fiori
ambulante.
Codardo...
Appena appresa la notizia, mi precipitai al suo capezzale che, come
previsto, era già popolato da un sacco di gente.
Ma solo l'ispettore-capo Swan era dentro con lei.
Non avevo mai dedicato molto tempo a lui, l’avevo sempre considerato un
uomo tardo di comprendonio.
Solo ora mi rendevo conto che ero io quello tardo.
I suoi pensieri erano parzialmente nascosti, non assenti, ma ora si
potevano intuire senza nemmeno usare il mio potere.
Perdonami, Bells...non avrei mai
dovuto darti quel pick-up, era troppo vecchio...Gesù, fai che si
svegli...
Il suo preoccuparsi era l'unico sincero: gli altri stavano lì
solo per il gusto di starci.
Falsi...
Tyler era consumato dal senso di colpa per via del fatto che l’aveva
quasi uccisa, e questo lo salvò dalla mia ira.
Stava soffrendo già per conto suo...
Quando entrai nella sua stanza, a notte fonda, lui dormiva tranquillo
(merito dei sonniferi presi) e lei...
Non so...
Gli occhi erano chiusi, il suo respiro era regolarissimo: sembrava
quasi che si stesse facendo solo una dormita.
Sbirciai la sua cartella clinica e un dolore insopportabile si fece
strada nel mio petto.
Il risveglio dal coma, per un essere umano normale, doveva avvenire al
massimo dopo quattro settimane.
I casi in cui era avvenuto dopo questo limite, non erano molto comuni.
E, comunque, non era detto che il paziente non risentisse di problemi
di vario genere.
Il bastardo che l'aveva investita e ridotta così, invece,
sarebbe tornato a casa, tutto lindo e pitto, il giorno dopo.
Mi rallegrai di questo, almeno non le sarebbe stato più accanto.
Mi ripromisi che, una volta uscito da lì, sarei andato da
Carlisle e gli avrei detto di metterla in una stanza tutta per
sé.
Non importa se ci volevano soldi, avrei volentieri svuotato tutto il
mio conto in banca per darle la cura migliore.
E, stare con altri pazienti, non le avrebbe giovato.
Senza parlare che, con quella sistemazione, non avrei potuto visitarla quando e quanto mi sarebbe stato più comodo.
Mi impressi nella mente ogni particolare di quel bellissimo viso, reso
inespressivo e malinconico da quel sonno artificiale.
Feci per andarmene, poi cambiai idea e tornai indietro.
Volevo...volevo...
Staccai la presa skart al cervello e mi chinai su di lei.
Rischiai il tutto-per-tutto e poggiai, il più delicatamente
possibile, le mie labbra fredde sulla sua fronte calda e morbida.
Era troppo calda, doveva avere qualche linea di febbre...lo dovevo far
presente a Carlisle.
Mandai giù tutto il veleno che era raffiorato, deglutendo forte.
Mi staccai da lei e mi diressi verso la porta.
Mi girai per l'ultima volta e, benchè non potesse sentirmi, la
salutai e le promisi che sarei passato il giorno dopo.
-Posso , Carl?-
Entra pure, figliolo...come sta la
ragazza?
-Penso che abbia qualche linea di febbre, manda un'infermiera.-
Mio padre trovava molto strano il mio attaccamento per una normale
umana, ma ne era contento.
Premette il pulsante sul monitor del computer e disse all'infermiera di
andare a controllare subito Isabella.
Mi devi chiedere qualcos'altro?
Annuì con un cenno della testa.
-Voglio che abbia una stanza tutta per sé, la pagherò io.-
Senso di colpa?
-Anche...-
Ammisi, ma non era solo quella la ragione.
-D'accordo, domani mattina si libera una stanza e possiamo trasferirla
lì.-
Bene.
-Pagherò su internet, quando torno a casa.-
Ok...a Charlie Swan metterò
una scusa per spiegare la cosa, tanto non penso che gli
dispiacerà...
Lo ringraziai di cuore, per l'aiuto prezioso che mi stava dando.
-Bene...però, forse è meglio che domani tu ti presenti a
scuola...-
Sei stato assente molti giorni...
Con estrema riluttanza gli promisi che sarei andato in quell'edificio
portatore di noia.
Da Bella sarei tornato il pomeriggio.
Forse il chap è un po'
cortino??? Dirò alla molliccia di rimediare, facendone di
più lunghi.
Per vedere come mi farò
gli affari di Edward e Bella...beh, dovrete aspettare un po'.
Ma non disperate, il mio
zampino ci sarà.
Saluti!
Alice Cullen.
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Capitolo 3 *** Vuoi che ti parli un po' di me? ***
Cap3
*^*L'angolo
della posta di Alice*^*
Shinalia: L'autrice ti
ringrazia per i complimenti!!!Sei curiosa?Guarda che io non
parlo, eh?Non sono mica Gossip Girl!
Rosalie: si, certo...ed io sono il brutto anatroccolo...
nanerottola: Edward, da grande
imbecille qual è lui, sa già cosa prova. Ma lui è
un coniglio, e questo lo sanno tutti.
Bella: è vero, chissà quanto mi toccherà
aspettare...tra un po' diventerò tutta una ragnatela...
serve: Povero Tayler, che cos'ha
fatto?Si, va bene, ha l'ha messa sotto...ma tanto, prima o poi, le
sarebbe capitato.
Tanya: almeno mi ha risparmiato il sangue sulle ruote della mia
Ferrari...
Eleazar: ma la Meyer non specifica che tipo di macchina hai!
Zia Steph: penso che a nessuno interessi, quindi l'ho omesso fin
dall'inizio! ; )
Little_Princess_In_A_LoveStory:
Grazie, grazie! E' tutto merito mio!
Sydney: ma...ma! °_________°
Alice: zitta tu!
Luisa98: Grazie! Beh, allora ci
sentiamo nei prossimi capitoli!
vannagio: No, no, è una
molliccia!Io sono immortale, non posso essere eclissata così a
buffo! Ahahahahahahahah!!!!!
Felix: non puoi, ma io posso sempre rubarti il posto!
Rosalie: fai il numeretto, mettiti in fila!
Vuoi
che ti parli un po' di me?
Jillian (i'd give my heart)
I've been dreaming for so
long,to find a meaning to understand the secret of life.
Why am I here to try again?
Will I always, will you always see
the truth when it stares you in the face?
Will I ever, will I never free myself
by breaking these chains?
(Chorus)
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back, it's my fault.
Your destiny is forlorn, have to live
till it's undone.
I'd give my heart, I'd give my soul.
I'd turn it back and then at last
I'll be on my way.
I've been living for so long, many
seasons have passed me by.
I've seen kingdoms through ages rise
and fall, I've seen it all.
I've seen the horror, I've seen the
wonders happening just in front of my eyes.
Will I ever, will I never free myself
by making it right?
(Chorus)
Jillian our dream ended long ago.
All our stories and all our glory I
held so dear.
We won't be together for ever and
ever, no more tears.
I'll always be here until the end.
Jillian, no more tears...
Jillian, no more tears...
(Chorus)
La scuola oggi era persino più noiosa di quanto non mi fosse
sembrata neanche una settimana prima.
Fissavo incessantemente le crepe sul muro per resistere al prurito
fastidiosissimo che mi faceva desiderare ardentemente
di prendere le mie cose e di scappare velocemente da quel lager, solo
per poter raggiungere di nuovo Isabella.
-Cullen?-
Ah, ti ho beccato distratto!Adesso
voglio proprio vedere se te la cavi...non t'interessano le
trasformazioni di Lorentz, eh?
Maledetto Barner...vai a rompere le scatole a quelli che stanno
dormendo sotto il tuo naso...
-Le trasformazioni di Lorentz, alla base della relatività
ristretta di Einstein.-
Diamine!Eppure sembrava non stesse seguendo...
Finita la giornata, prima di andare in ospedale da lei, accompagnai i
miei fratelli a casa.
Fummo tutti stranamente silenziosi.
Rosalie stava pensando alle modifiche da apportare alla sua macchina.
Jasper stava pensando a che regalo fare alla moglie, senza che lei lo
scoprisse subito.
Emmett aveva fame, pensava agli orsi.
Alice...
Alice si stava ripassando mentalmente tutta la nuova collezione di
Chanel "pour femme".
Sarebbe stato normale, se non avesse parlato con se stessa in
occitanico.
Mi nascondeva qualcosa.
Lalalalalala...lalalalala...Ein
ganzes dahr und moeh viel mehr...lalalal...die liebe nahm kein ende
mehr....lalalalalalalala
Subdola donna.
-Andate pure, io e la pazza dobbiamo parlare un attimo...-
Gli altri se ne andarono in casa, incuriositi dalla foga con cui chiesi
loro di andare per primi e di lasciarmi solo con Alice.
Doh!
-Proprio "doh", Alice...proprio "doh"...-
Lalalala...Und als man ihm die
botschaft bracht...lalalala...dass drin herzliebehen im sterben
lag...lalalalalalalalalalala...
-ALICE!Riguarda la ragazza umana?Bella?-
Si lasciò distrarre un secondo, così vidi anch'io
ciò che aveva visto lei.
-NO!-
Non era possibile, non potevo accettarlo passivamente.
-Ci sono rimaste solamente due alternative per lei...l’una o
l’altra...a stasera, Ed.-
Detto questo, uscì dalla macchina e se ne andò in casa.
Doveva esserci un modo per cambiare il futuro, d'altronde le visioni di
Alice erano sempre molto soggettive.
Avevo l'obbligo di trovare un'alternativa.
E questa andava a configurarsi completamente con la completa guarigione
di Bella.
Io avevo l'obbligo di aiutarla a svegliarsi, lei quello di combattere.
Passai prima dal fioraio poi dalla biblioteca medica dell'ospedale,
dove presi qualche libro sul coma,ed andai da Bella.
Sempre uguale, stessa posizione, situazione invariata.
Misi le rose, rigorosamente rosse, in un vaso e lo posizionai sul
comodino.
-Ciao...ti ho portato qualche libro di medicina, te li leggerò
io.-
Mi sedetti su di una poltrona ed incominciai a leggerle qualche cosa:
dicevano che era molto d'aiuto, parlare ad un paziente in coma.
-Bla...quindi il tuo coma è diverso dallo stato
vegetativo, dal sonno e dalla morte celebrale,ok?E' così perché lo dico io.
Perché sono sicuro che ti sveglierai...poi, per lo
stesso motivo, le conseguenze del coma non ci interessano neanche un
po'...
Che dici sulle questioni etiche?No, neanche queste ti servono....Ah, le
NDE ti possono interessare?Alur, quindi puoi avere:
o delle esperienze ultraterrene (vedi strane entità o
parenti morti, ed attraversare tipo tunnel di luce o spazi aperti)
oppure esperienze extracorporee (puoi volare via dal tuo
corpo ed assistere agli eventi esterni che accadono intorno a te)...-
La guardai attentamente, nella speranza che si muovesse anche solo di
un millimetro.
Riusciva a percepire il pericolo che le era vicino?
No.
Certo che ero proprio ridicolo...inorridivo ogni volta, vedendo delle
persone che si dicevano "innamorate" in soli due giorni.
Non era possibile: l'amore, tra due persone, non impiega solo una
manciata di giorni.
Eppure, ogniqualvolta la guardassi, cominciavo a sentire un non-so-cosa
agitarsi all'altezza del petto.
Non poteva essere amore.
No.
Amarla non mi avrebbe evitato l'ucciderla, ma andarmene si.
E lo avrei fatto, ma solo dopo averla vista risvegliarsi e tornare ad
una vita normale.
-Basta libri sul coma!-
E li gettai lontano, mandandoli a sfracellarsi sul muro.
Poi mi venne in mente un'idea.
-Visto che tu non puoi parlare, vuoi che io ti parli un po' di me?-
Le raccontai, censurando un po' di cose ovvie, dei miei interessi e dei
miei disinteressi, della mia famiglia...
-Sono stato adottato da Carlisle e da Esme, i miei genitori naturali
sono morti anni fa...ho due due fratelli, Jazz ed Emmett.
Due sorelle, Alice e Rosalie. La prima è una sottospecie di
folletta pazza, l'altra è più una modella di Abercrombie.-
Ad un tratto sentii un rumore di passi, accompagnati da una scia di
pensieri, avvicinarsi alla stanza di Bella.
Era il padre, dovevo sloggiare.
-Ciao, a stanotte!-
Avevo scelto bene la stanza per lei, era che aveva una finestra che
dava direttamente sul giardino dell'ospedale.
Così mi calai giù, naturalmente dopo essermi assicurato
di non avere nessun spettatore.
Poi andai a casa.
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Capitolo 4 *** Complicazioni pelose ***
Cap4
*^*^*La posta di ALICE
*^*^*
Alice: Ho deciso, per mia pura
bontà, di cogestire la posta con quella là.
Sydney: quella là sarei io...
RenEsmee_Carlie_Cullen: Ciao!Povero Edduccio, lui è tanto
triste...ç__ç
Luisa98: Beh, in teoria, dovrebbe aiutare il paziente...la
scelta del libro...beh, Bella dovrà pure sapere in che stato si
trova, no?Si, la visione è quella.
Bella: Che culo, eh...e, poi, come mi sarebbe d'aiuto sapere il mio
stato?Sto in C-O-M-A!!!!!!!!!
Edward: ma, magari, senti qualcosa...sto parlando inutilmente,
vero?ç____ç
nanerottola: Una sola cosa....XDDDDDDDDDDDD
Sydney: si, la scelta dei libri è stata colpa mia. Volevo farvi
avere più informazioni sullo stato comatoso.
vannagio: Yep, cambio di titolo!XD No, non è ancora
cotto... *scappa in giardino a rigirare Eddy dall'altro lato del
barbecue*
Sydney: penso che tra poco lo sarà! XD Vuoi che io abbia un po'
di spazio?Al massimo me ne creo uno abusivo e provo a fare un
condono!!!!!
serve:
Lizzieeeeeeeeeeeee!!!!Anche a me piace di più il nuovo
title!Vabbeh, ma noi dobbiamo amare Eddino con tutti i suoi difetti!
Sydney: Edward ha un solo difetto: Isabella Marie Swan.......Si, sono
stata veloce con l'aggiornamento perché già avevo fatto
l'altro chap!
Complicazioni
pelose
You're going down (by Sick Puppies)
Define your meaning of war, to me
it's what we do when we're bored
I feel the heat comin off of the
blacktop and it makes me want it more
Because I'm hyped up, outta control
If it's a fight I'm ready to go
I wouldn't put my money on the other
guy if you know what I know that I know
(Chorus)
It's been a long time coming and the tables' turned around
Cause one of us is goin', one of us is goin' down
I'm not runnin', it's a little different now 'cause one of us is goin'
ONE OF US IS GOIN' DOWN!!!
Define your meaning of fun, is it fuckin' druggin' or guns?
I feel the heat comin' off of the blacktop, so get ready for another one
Let's take a trip down memory lane
The words circle in my brain
You can treat this like another all the same, but don't cry like a
bitch when you feel the pain
(Chorus)
This is hardly worth fighting for, but it's the little petty shit that
I can't ignore
With my fist in your face and your face on the floor
It'll be a long time comin', but you got the message now
Cause I was never goin'
Yeah, you're the one that's going down!
One of us is going down
I'm not runnin', it's a little different now 'cause one of us is goin'
One of us is going down
ONE OF US IS GOIN' DOWN!!!
DUE
SETTIMANE DOPO...
Finii di succhiare tutta la linfa vitale da quell'enorme puma, poi
tornai a casa.
Avevo bisogno di tutto il nutrimento possibile per stare accanto a
Bella senza dover sentire il bisogno di prosciugarla.
Erano due settimane che andavo a trovarla, ormai conoscevo il suo volto
anche meglio della madre che l'aveva generata.
Ed incominciavo a sentire uno strano attaccamento verso quella ragazza.
Ormai passavo più tempo in ospedale che a casa...
-Ciao Ed! Vai ancora da Bella?-
Lei mi guardò stranamente, non voleva che capissi quello che
stava pensando.
Stava traducendo gli "Inni alla notte di Novalis", che erano in
tedesco, in giapponese antico.
Emmett, controllato dalla moglie, stava chino sui libri, doveva finire
un
saggio sulla letteratura inglese del seicento.
Annuii, infatti contavo di andare da lei entro l'alba.
-Scusa, eh!Se sei stato tutto il tempo fuori, quando diavolo l'avresti
fatto il saggio per domani?-
Alice, appena scesa di sotto, sbarrò gli occhi.
No, non dirglielo!Mi rovini lo
scherzo!Per una volta che si mette a
fare qualcosa!
-Beh...Alice non ti ha detto che la professoressa ha l'influenza A e
che non verrà a scuola?-
Salii in camera per prendere alcune cose, lasciando azzuffare la
folletta e lo scimmione (sotto lo sguardo divertito di Rose)
Presi l'ipod ed il mio laptop.
Volevo far sentire a Bella che genere di musica mi piaceva, poi mi
sarei messo a scrivere qualcosa.
Andai a prendere le chiavi della Volvo, ma non le trovai al loro posto.
-L'ha presa Jazz!!!!!!Usa l'Aston Martin!!!!!!-
Alice, aggrappata alla schiena di Emm come un koala, era impegnata a
tirargli dei cazzottoni.
Così presi la Vanquish.
***
Dopo aver parcheggiato nel garage privato dei medici, mi diressi verso
l'entrata principale dell'ospedale.
Mi saltò al naso un tanfo considerevolmente appestante.
Difatti un licantropo, che corrispondeva al nome di Jacob Black, stava
appena uscendo.
Sembrava abbastanza dolorante, camminava in un modo MOLTO strano.
Ecco il fratello stronzo di quella
barbie con i canini...'zzo ci fai
qui?
Mi uccise con lo sguardo, ma non ci feci caso più di tanto.
-Auuuuuuuuuu!!!!-
Imitai un lupo quando passò accanto a me, gonfiando i muscoli.
Quanto potevo essere cattivo!Ma che poteva farmi in un luogo pubblico
con tanti testimoni umani?
-Ringrazia il cielo che sei nel tuo territorio, altrimenti non saresti
ancora vivo...pipistrello.-
-Corri a casa dal padrone, Lessie!-
Me lo lasciai alle spalle, camminando lentamente e con la massima
tranquillità.
***
Entrai nella sua stanza solo quando ebbi la certezza che si trovava da
sola.
-Bella...-
Poggiai la mia roba ed andai a metterle le rose nuove nel vaso.
Notai, con rabbia, che "qualcuno" aveva buttato nel secchio quelle del
giorno prima, sostituendole con banali margherite.
Cosi le presi e le buttai fuori dalla finestra, lasciando spazio alle
mie bellissime rose rosse.
Adesso si, pensai, che andava bene!
Era stato quel cane, nella stanza si sentiva il suo odore schifoso...
-Il cagnaccio è un amico tuo, eh?Non mi piace che ti
impuzzolisca così, però!-
M'intenerii come un bambino quando osservai la sua espressione
così serena durante il suo "sonno artificiale" .
Mi sedetti nella poltrona accanto al suo letto ed estrassi l'ipod dalla
tasca del giaccone.
-Ho portato della musica da farti sentire...-
Le misi nell'orecchio l'auricolare sinistro, quello destro lo
presi io, e tenni la sua mano calda tra le mie per tutto il tempo..
Accesi il "cosetto dell'mp3" ed inserii la playlist della musica
classica, quella piena dei miei pezzi preferiti.
Per prima partì Clair de lune, di Debussy.
La lasciai finire tutta, poi partii con le considerazioni.
-E' il mio pezzo preferito, ma anche tutto il repertorio de "La Mer"
è fantastico!-
La guardai, poi mi venne in mente che, forse, la musica classica non
potesse piacerle (come è comune tra i ragazzi di oggi)
Poi...
-I notturni di Chopin, fantastici per rilassarsi...oppure per diventare
violento...-
Le raccontai di quando quasi uccisi Emmett, che se ne era uscito con
schiamazzi da stadio mentre stavo ascoltando Chopin.
Dopo aver ascoltato quasi tutta la playlist, arrivò il Danubio
Blu di Strauss.
-Il giorno che ti chiederò un ballo, sarà per questa
canzone...-
Perché, io avevo intenzione di chiederle di prenotarmi un
ballo?Aha...sempre se...conterò di stare ancora negli Stati
Uniti.
Le tolsi la cuffietta, meglio non esagerare.
-Dispiace se prendo il pc?Sto scrivendo una storia, un capitolo a
volta, su di un sito strano...non so se lo conosci...-
Accesi il computer e mi misi a scrivere, dicendo a voce alta quello che
facevo apparire, digitando cose, sullo schermo.
La storia parlava di un vampiro, Anthony (preso dal mio secondo nome).
-Praticamente c'è questo vampiro che, dopo essersi ribellato
al nutrirsi di animali, scappa a Chicago...
voleva libertà ed invece si ritrovò più schiavo di
prima, nutrendosi di umani...le sue vittime erano cattivi, ma sempre umani...
Lo scrivo sotto forma di diario...non sembra una bella storia,
eh?Sarà per questo che non la commenta nessuno, a parte Alice.-
Finito di scrivere il capitolo, premo il pulsante per la connessione
wireless per vedere se c'è una porta disponibile.
C'erano, ma protette.
Trillò il mio telefonino, era la pazza sclerotica dal manicomio
(ergo, casa Cullen) che mi aveva mandato un messaggio.
Mi aveva scritto i codici delle reti dell'ospedale.
Così mi collegai al sito e postai il capitolo.
Approfittai della connessione veloce pure per scaricare qualche
canzone.
-Se dovessero mettere un anno di galera per ogni cosa scaricata...penso
che dovrei starci per un millennio!XD-
Rosalie's Pov.
(scusate ma lo devo mettere, per me è una specie di firma)
Ero passata in ospedale da Carlisle per dargli delle carte da parte di
Esme.
Lo studio era vuoto, lui stava facendo delle visite, quindi mi sarebbe
toccato aspettarlo per un po'.
-Uff...-
Avevo tante cose da fare, eppure mi venne la malsana idea di andar a
vedere come stava messa quella stupida umana.
Ma non sapevo la stanza e, di certo, alla segretaria di Carl non
l'avrei chiesto neanche per un milione di dollari in lingotti.
La odiavo, era ossessionata da mio marito.
Quindi preferii mettere le mani sulla lista pazienti del mio padre
adottivo.
-Stanza...021.-
Allora mi diressi lì, ma, non appena entrata in quella maledetta
stanza, realizzai troppo tardi che c'era già un ragazzo.
Un giovane Quileute, ergo...un lurido cane schifoso e puzzolente.
-Ehilà!-
Mi salutò con un grandissimo sorriso, si vedeva che era un cane
novello e che ancora non sapeva riconoscere i "freddi"...
Cercai di avanzare dalla mia postazione, ma lui mi si parò
davanti.
-Guarda che sarebbe educato salutare...-
-Sarebbe più educato, e consono alla legge, non far entrare i
cani nell'ospedale.-
Sorrisi solo per dar mostra delle mie zanne.
Infatti s'irrigidii ed incominciò ad insultare la mia specie in
ogni modo possibile ed immaginabile.
-Provaci e ti spappolo le palle...-
Novellino...
Tentò di attaccarmi, così gli diedi un calcio dove avevo promesso. Ed avevo messo gli stivali con i tacchi.
Se ne andò arrancando sui suoi stessi passi.
Così tornai a Bella.
La guardai.
Mi assicurai che stesse tutto "ok".
Me ne andai.
Lui non doveva trovarmi lì.
Non era vero, ma mi era più facile che credesse che a me non
importasse nulla.
Uscii da quella stanza e tornai ad indossare la maschera della stronza.
Come sempre.
|
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Capitolo 5 *** impasse ***
Cap4
*^*^*La posta di Sydney*^*^*
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Rose the best! Comunque...penso di protrarre 'sta cosa del coma per un
altro capitolo (oltre questo)
Luisa98:
Bella si sveglia tra un capitolo (nella fic sarebbero due settimane e
quattro giorni)...A MORTE I LYCAN!!!!!!!
Jordy Klein:
Grazie! Spero che ti piaccia anche questo capitolo!
nanerottola:
Pallosino??NOOOOOOOO!!!!No, quella non è Bella!!!!!E' la
segretaria di Carlisle!!!!Rileggi bene il capitolo!!!
yle_cullen:
Ciao!!!Mi raccomando...ROMPI SEMPRE!!!!!!!!!!!!!!! XDDDDDDDDDDDDDD
dolcenera_cullen:
Linduzz!Si, secondo me l'agnello è Edward...Ma Rose è
buona!Poverina, non è colpa sua se le fanno indossare la
maschera della stronza!
serve:
Liz!!! Infatti non l'ho scritto per farlo capire!XD Ah, vedo che ti sei
fatta un'idea ben precisa della mia intelligenza, eh!!!!CATTIVA!
*^*^*^*^*^*
IMPASSE
*^*^*^*^*^*
Evanescence__Imaginary
I linger in the doorway of alarm
clock screaming
Monsters calling my name
Let me stay, where the wind will
whisper to me
Where the raindrops ,as they’re
falling, tell a story
[Chorus:]
In my field of paper flowers and
candy clouds of lullaby
I lie inside myself for hours and
watch my purple sky fly over me
Don’t say I’m out of touch with this
rampant chaos- your reality
I know well what lies beyond my
sleeping refuge
The nightmare I built my own world to
escape
[Chorus]
Swallowed up in the sound of my
screaming
Cannot cease for the fear of silent
nights
Oh how I long for the deep sleep
dreaming
The goddess of imaginary light
[Chorus]
Oooo people fly away
Oooo people fly away
Dove cavolo mi trovavo?
Sentivo un odore ributtante di disinfettante e di...mela.
Che fame...
Dove diavolo mi trovavo?
Aprii gli occhi e, riacquistando piano la vista, mi guardai
attorno per capire qualcosa di più.
Era una stanza di ospedale.
Poi ricordai tutto, del ghiaccio sull'asfalto, di Tyler, del
furgoncino...il dolore lancinante che sentii poco dopo l'impatto.
Mi sentivo leggera...
Ero morta?
Mi alzai dal letto e feci un giretto per la stanza.
C'era la cartella clinica attaccata all'interno della porta e, non
vedendo nessuno, pensai di farmi un po' i cavoli miei.
Isabella Marie Swan: stato comatoso.
-EH?????????????-
No, ero sveglia...ma quale stato comatoso?Avevo solo fatto una
lunghissima e debilitante dormita.
Poi mi girai e cacciai un urlo pazzesco con tutto il fiato che avevo
in...in cosa?In etere?
Il mio corpo stava ancora sul letto.
-O. Mio. Dio.-
La porta della stanza si aprì di scatto ed entrò un
ragazzo dai capelli rossicci e gli occhi ambrati.
Edward Cullen?
Non capivo, che ci faceva lui qui?E quelle rose rosse?E quella pila di
libri???
Era venuto già altre volte?
-Ciao...ti ho portato qualche libro di medicina, te li leggerò
io.-
Cosa gli dovevo dire? Ciao anche a te, e scusa se non mi faccio vedere
perché il mio corpo si trova staccato da me????
Mi sedetti sul mio letto e mi misi ad ascoltarlo.
-Bla...quindi il tuo coma è diverso dallo stato vegetativo, dal
sonno e dalla morte celebrale,ok?E' così perché lo dico io.-
Illuminante,
Edward...che vuol dire è così perché lo dici tu?
-Perché
sono sicuro che ti sveglierai...poi, per lo stesso motivo, le sue
conseguenze non ci interessano neanche un po'...-
Sentii una stretta al cuore, allora lui non mi odiava come credevo!
-Che dici sulle questioni etiche?No, neanche queste ti servono....Ah,
le NDE ti possono interessare?-
Che sono le NDE, Cullen?Ah, si...le esperienze in prossimità di
morte...
-Alur, possono essere: delle esperienze ultraterrene (vedi strane cose
o morti, ed attraversare tunnel di luce o spazi aperti)-
No, non è proprio così...a meno che, il morto in
questione, non sia tu...e mi pare che ti trovi in piena salute.
-Oppure esperienze extracorporee (puoi volar via dal tuo corpo ed
assistere agli eventi che accadono intorno a te)...-
Bingo!
Doveva essere quella, la spiegazione della mia situazione...che
cretina, avevo anche fatto la rima...
Quindi stavo vivendo in contemporanea al mio sonno...
Smise di parlare e si mise a fissare, con un'espressione molto strana,
il mio corpo addormentato.
-Basta libri sul coma!-
Prese i libri e li mandò a sfracellarsi sul muro, facendomi
fare un salto gigantesco dalla paura.
Il ragazzo non era normale, doveva avere qualche tipo di squilibrio
comportamentale...troppi cambiamenti d'umore...
-Visto che tu non puoi parlare, vuoi che io ti parli un po' di me?-
Questo m'interessava, attizzai le orecchie.
-Sono stato adottato da Carlisle e da Esme, i miei genitori naturali
sono morti...ho due due fratelli, Jazz ed Emmett.
Due sorelle, Alice e Rosalie. La prima è una sottospecie di
folletta pazza, l'altra è più una modella di Abercrombie.-
Avrebbe continuato, se non avesse sentito qualcosa che lo costrinse ad
andarsene via.
-Ci vediamo Stanotte!-
Stanotte?
Restai a guardare la scena come una baccalà.
Si era appena calato dalla finestra?????
****
Ormai erano due settimane che Edward, ormai potevo chiamarlo
così, veniva a trovarmi.
Era strano, molto strano.
Il fatto che, a volte, si calava dalla finestra e si presentava a notte
fonda, mi faceva pensare ad una doppia vita.
O a qualcosa del genere.
Ma, ormai, mi ero molto affezionata a lui ed incominciava quasi a
terrorizzarmi l'idea che non venisse sempre da me.
Certo, venivano anche Charlie e Jacob...
A volte andavo persino in giro per l'ospedale, tanto per non rimanere
sempre in quella stanza.
Un giorno, tornando da una passeggiata, sorpresi la sorella di Edward
(Rosalie Hale) mentre usciva dalla mia stanza.
-Mah...-
***
-Bella...-
Prese i fiori di Jacob e li buttò dalla finestra, facendo spazio
alle sue bellissime rose rosse.
Oggi si era portato appresso il portatile?
-Il cagnaccio è un amico tuo, eh?Non mi piace che ti
impuzzolisca così, però!-
Si sedette vicino al letto e tirò fuori dalla tasca un ipod.
-Ho portato della musica da farti sentire...-
Ah, bello!
Tornai nel mio corpo, per sentire la musica che piaceva ad Edward.
Mi fece sentire Clair de Lune, di Claude Debussy, il mio pezzo di
musica classi preferito.
-E' il mio pezzo preferito, ma anche tutto il repertorio de "La Mer"
è fantastico!-
Fantastico...avevamo gli stessi gusti in fatto di musica e di libri ( a
parte quella piccola discrepanza su Cime Tempestose)
Anche a lui piacevano i notturni di Chopin, mi raccontò di
quando, per i nervi, quasi non ammazzò il fratello maggiore.
Emmett Cullen dava l'impressione di essere un agitatore di sistemi
nervosi...
Arrivati all'ultima canzone sulla palylist, il Danubio Blu di Strauss,
Edward espresse il desiderio di ballarlo con me.
Ahah...forse non sapeva che io era negata.
In quei giorni scoprii un'altra cosa stranissima su di lui: scriveva
fanfiction.
Era molto bravo, per quello che potevo dire (dato che mi leggeva quello
che stava per scrivere), ma lui credeva di no.
La storia del suo vampiro Anthony era avvincente, ti trascinava dalla
prima all'ultima parola.
Diceva che, la sua storia, la commentava solo la sorella Alice...non
poteva saperlo, ma aveva un'altra fan.
***
Erano passate altre due settimane, ed ancora non riuscivo a tornare nel
mio corpo.
I medici incominciavano a preparare Charlie alla cosa.
Qualcuno già parlava di propormi per la donazione degli organi...
Meno male che avevo la compagnia di Edward, mi faceva sentire come se
non avessi le ore contate.
Ma anche lui, ogni tanto, si chiedeva se mai mi sarei risvegliata o no.
Lo faceva persino adesso che aveva preso una mia mano e se l'era
portata sulla guancia, odorandone il profumo.
La sua era la domanda che mi autoponevo ogni minuto.
Mi sarei più svegliata?
Diversamente dai primi giorni, ogni giorno che passava...diventava
sempre più triste, lo leggevo nei suoi occhi.
Oggi più di tutti.
Erano passati trentacinque giorni dall'incidente.
La probabilità di guarigione era bassa.
Lo sapevo bene.
Me n'ero fatta una ragione, ma, a quanto pare, lui non ci riusciva.
Andai ad abbracciarlo, ma lui non sentì niente.
|
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Capitolo 6 *** Svegliati, idiota! ***
Cap6
***^*^**La
posta di Sydney**^*^***
Jordy Klein:
Grazie!Bella non si è svegliata dal coma, è solo il suo
spirito che, in attesa del risveglio o della morte, gironzola per
l'ospedale.
Luisa98: Grazie mille!!!!Chiedi
scusa a tua sorella anche da parte mia! XD
RenEsmee_Carlie_Cullen: Che sia
mai!Nascondi i sacri biglietti!!!!!!!Era davvero così triste e
doloroso?XD
Shinalia: Vero?Me la
immagino, tutta saltellante e fischiettante tra i poveri malati di
influenza A, con una lunga camicia da notte bianca!!!!XDDD
vannagio: Ciao!No, non ti
preoccupare!!!Vuoi altri capitoli tristi e strappalacrime come quello
precedente???Gli altri non li sopporterebbero!XD
dolcenera_cullen:
Regolare!Ne vedrai delle belle, dopo che Bella si sveglia!Misà
che serve (la lettrice sotto
di te) mi ammazza...XD
serve: Ciao tesoro!!!Todo bien,
todo bien!Se è per quello, ha provato anche a
picchiarli...XD Felixuccio mio fa certi massaggi....PERVERT MODE:
ON!
Our
truth__Lacuna Coil
Clock is ticking while I’m killing
time
Spinning all around
Nothing else that you can do to turn
it back
Wicked partnership in this crime
Ripping off the best condescending
smile
(Chorus)
Trying to forget
- Wasting my time
We’re falling right through
Lying to forget
- Telling more lies
We’re raising our truth
Go on and tease me
Clock is ticking while I’m stealing
time
Can’t you turn it back?
Stop the cycle, let it free, run away
Silent Sneaking along my Path
Rugged the Road but we feel it like
we’re flying
(Chorus)
EDWARD'S POV:
Erano passati esattamente trentasei giorni dal giorno in cui il
furgoncino di Tyler aveva investito la povera Bella...
Le probabilità di risveglio erano quasi nulle, ma io continuavo
a sperare.
Le parlavo in continuazione.
Di qualsiasi cosa, nella speranza che l'aiutasse.
Del tempo, del cibo, di libri, di film, di profumi, di
attualità, di storia, di arte, di scuola, di fiori...
In quel momento mi trovavo dal fioraio.
-Voglio le solite rose.Trentasei, stavolta...ha, per caso, un
bigliettino su cui scrivere?-
Pagai il tutto e, una volta in macchina, mi misi a scrivere il
bigliettino da mettere nel mazzo di fiori.
Svegliati.
Bastava questo, non mi sarei aspettato di scrivere altro.
Mentre guidavo verso l'ospedale, pensavo alle cose più disparate
e dispersive possibili.
Come...perché Alice non riusciva ad avere altre visioni sul
futuro di Bella?
Mi risposi molto velocemente, la causa si poteva certamente ricondurre
alla presenza dei cangnacci putridi di La Push.
-Mah...-
Parcheggiai la Volvo nel garage sotterraneo dell'ospedale e presi
l'ascensore.
Arrivato al mio piano, quando si aprì la porta dell'elevatore,
mi ritrovai faccia a faccia con Charlie Swan.
-Ciao ragazzo...anche oggi dalla mia Bella?-
Aveva gli occhi spenti dalla tristezza per la possibile perdita,
poverino...nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai figli...
-Si...arrivederci, signore.-
Lo lasciai entrare e, per allontanarmi, aspettai che le porte si
chiudessero del tutto.
Poi andai da lei.
Non era sola, c'erano due laureandi in neurochirurgia che stavano
raccogliendo qualche dato.
Non si erano accorti della mia presenza dietro di loro, continuarono la
loro raccolta di dati sulla mia Isabella.
Cosa strana, l'avevo visto fare poche ore prima da mio padre...
Così mi azzardai a chiedere.
-Cosa state facendo?-
-Raccogliamo dati per vedere se la paziente è idonea alla
donazione organi.-
Donazione organi?
Questi due infami la stavano già dando per morta!
-Tu non raccogli un bel niente!Non avete nemmeno chiesto il consenso al
padre!-
Si, ma è inutile aspettare che
questa si svegli.
-ANDATEVENE!-
Mi fiondai su quello che teneva il foglio, strappandoglielo dalle mani,
e gli intimai di andarsene immediatamente via.
-...non fatevi più vedere, o vi farò trasferire a
Baghdad!ANDATE VIA!-
Mi scappò un ringhio pazzesco e quelli, spaventati a morte, se
ne scapparono di corsa.
-Uff...-
Strappai il foglio dei dati in mille pezzi e li gettai nel secchio
dell'immondizia.
Mi scompigliai i capelli, cercando di raccogliere un minimo di calma,
ed andai a mettere apposto le rose.
Quella volta mi sedetti sul letto accanto a lei.
Le passai una mano sulla fronte, per saggiarne la temperatura.
-Niente febbre, bene.-
Passai sulla guancia e, lì, indugiai per un po',
accarezzandogliela piano-piano.
I miei occhi finirono irrimediabilmente sulla bocca
Mandai giù tutto il veleno, i miei pensieri e le mie intenzioni
non erano delle più pure e disinteressate.
-Bella, Bella...-
Mi chinai su di lei, appoggiando l'orecchio sul petto.
Il cuore batteva normalmente.
Rimasi un po' in quella posizione, beandomi del suo calore,
finché non sentii qualcosa di inaspettato.
Aveva mosso qualcosa?
Mi alzai di scatto e vidi che le dita della mano destra sembravano
tentare di muoversi.
Con la speranza nel cuore, mi fiondai in un nanosecondo da Carlisle per
riportargli questa novità inaspettata.
-Ha tentato di muovere la mano?-
-SI!-
Si precipitò subito da lei ed incominciò ad esaminare la
cosa.
Ci volle qualche minuto, lungo quanto un'intera vita umana,
affinché Carl si girasse e mi desse il responso.
-Figliolo...vieni, andiamo fuori...-
Lo lessi nei suoi pensieri, non c'era alcun bisogno che lo dicesse a
voce, mi avrebbe soltanto fatto peggio.
Era una contrazione involontaria, non aveva nulla a che fare con il
risveglio.
Non c'era speranza.
-...almeno che...-
Almeno che?Almeno che?Cosa?
Se ci tieni così tanto,
potresti trasformarla, d'altronde il suo cuore è ancora forte...
-Preferisco vederla sottoterra che vederla diventare un mostro!-
Lo sapevo che gli dispiaceva moltissimo sentirmi parlare così,
lo faceva sentire in colpa per avermi tramutato.
-Sai che non devi sentirti in colpa....solo...non voglio che lei soffra
come abbiamo sofferto noi!-
Allora è meglio che ti prepari
al peggio, sono passati troppi giorni...
-Tenterò.-
Mi posò la mano sulla spalla, cercando di trasmettermi un po' di
amore e tranquillità.
Ma lui non era Jasper.
Mi sentivo anche peggio di prima.
Suonò il cercapersone di Carlisle, lo stavano cercando per
un'emergenza in sala operatoria.
Fatti forza...ci vediamo dopo...
*****
-Penso che stanotte andrò ad uccidere Tyler e getterò il
suo cadavere in pasto agli orsi del monte Reiner...-
Poi ci ripensai.
-No, prima lo clono per cento volte. Così avrò
centuplicato il piacere di ammazzarlo in più modi!-
Stavo pensando...
Azzannarlo no, non volevo immettere in me il sangue di un così
grande balordo...Annegarlo, no...Bruciarlo, forse.
Avvelenarlo?Valida alternativa anche quello...Vabbeh, poi potevo sempre
soffocarlo o investirlo con la Jeep...
Immaginarmi i diversi modi di ucciderlo, non mi aiutava a non pensare
che Bella stava rischiando la vita.
Tra qualche minuto sarebbero arrivati il cane ed il padre sulla sedia a
rotelle.
Il loro fetore arrivava fin dal parcheggio per i visitatori.
Questo significava che la mia visita, per quel giorno, stava per
giungere al termine.
-Ti devo salutare, stanno arrivando i due stronzi...-
Mi chinai su di lei e le diedi, il più delicatamente possibile,
un leggerissimo bacio sulla fronte.
Fermai il mio viso a pochi centimetri dal suo, i nostri nasi quasi si
toccavano.
Era l'ultima occasione che avevo per farlo.
Non mi trattenni.
Feci combaciare le sue labbra perfette con le mie.
Non era proprio un bacio.
Eppure quel soffio leggero bastò per accendere il mio sangue di
una brama ardente.
Dovevo allontanarmi da lei.
O niente e nessuno avrebbe potuto trattenermi dal divorare quell'angelo
e di renderle l'anima mia per l'eternità.
-Svegliati, te ne prego!-
Fu un dolore fisico allontanarmi dalle sue labbra, ma dovevo farlo.
-Svegliati!-
Mi buttai giù dalla finestra, i cani stavano arrivando.
Svegliati, idiota!
Svegliati e ricomincia a vivere!
|
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Capitolo 7 *** Fortress of Tears ***
Cap7
***^**^*La posta di Sydney*^**^***
__cory__:
Grazie per i complimenti!Spero che ti piaccia anche questo capitolo,
allora!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
I porci cani arrivano dopo!XD Vabbeh, dai!Dimmi se ti piace questo chap!
Luisa98
: °________________°
vannagio:
Eccoti accontentata!!!! Penso che, tra un po', incominceranno ad
accadere strane cose al povero Tyler...
Jordy
Klein: Ho aggiornato presto?XD Grazie dei complimenti!!!!
_la sua
bella_: Grazie!!!!!!!!!Troppi complimenti, non ne merito neanche
uno!!!! XD
dolcenera_cullen:
Trasuda?No, Edward usa lo stesso deodorante di Ben
Affleck!!!!Vergognarmi??????Ci sentiamo!
serve:
Ho aggiornato cosi presto perché avevo visto che i miei
recensitori abituari avevano già lasciato una recensione!
Quello di Edward...è un forte sentimento non identificato!XD
Voglio proprio vedere chi vuole morto Tyler!
Fortress of
tears_Him
No one can hurt you now in this haven
safe and sound
No one can save you now from this
grace you are drowning in
Just hold your breath on your way down
(Chorus)
This fortress of tears I've built
from my fears - for you
This fortress won't fall I've built
it strong - for you
No one can free you now from the
chains around your heart
Don't be afraid now
Just dive in this emptiness and hold
your breath on your way down
(Chorus)
No one can hurt you now in this haven
safe and sound
Just hold your breath on your way down
(Chorus) x2
Mi sentii strana.
Qualcosa non andava nel mio...etere, si.
Mi sentivo estremamente pesante ed avevo l'estremo bisogno di tornare
nel mio corpo.
Così ci tornai.
E, strana cosa, sentii anche il bisogno di chiudere gli occhi e di
isolarmi da tutti i rumori esterni.
Non sentivo, ne vedevo, più nulla.
Volevo alzarmi.
Tentai di muovere la mano, ma niente...sembrava come se ci fosse un
peso ad impedirmelo.
Tentai di parlare, ma la bocca era sigillata.
Sigillata.
Cos'era che non mi faceva parlare?
Sentii qualcosa poggiarsi sulle mie labbra, qualcosa di molto freddo.
Era un bacio?
-Svegliati, te ne prego!-
Chi era che mi aveva appena pregato di svegliarmi?
Io la conoscevo bene quella voce, mi era molto familiare e cara...ma
non ricordavo di chi fosse.
Sentii altri rumori che non riconobbi.
-Bella!-
Basta, ci sento!Non urlare, idiota!Mi fa male la testa!
-Ho...-
Sentii gridolini strozzati da gallina e di nuovo tentativi di dirmi se
ero sveglia o no.
-Senti..to...abb...-
-Bella!O mio Dio, Bella!!!!!!!Sei sveglia?????????-
Eh no, eh! Adesso mi ero veramente stufata con tutto questo "Bella di
qua, Bella di là, Bella svegliati, blablabla"
-E ABBASSA QUELLA CAZZO DI VOCE!-
Silenzio.
Finalmente aprii gli occhi.
Mi ritrovai davanti il faccione marrone di Jacob Black.
-Oddio!!!!!Vado a chiamare il dottore!!!-
Tanto velocemente mi abbracciò e tanto velocemente sparì
dalla stanza, lasciandomi da sola come una cretina.
Era stato lui a baciarmi, prima?Che grandissimo bastardo, approfittare
del mio sonno!
Perché mi trovavo in ospedale?
Ah, si...quel bastardo di Tyler mi aveva messo sotto con il
furgoncino...
Da quanto tempo ero in quello stato?
Avevo una fame...
***
-Ciao Isabella!Sono il dottor Cullen, come ti senti?-
Cullen?Mi ricordava qualcosa...ah, si...lui doveva essere il padre di
quei cinque ragazzi strani di scuola...
-Salve...mi sento tremendamente affamata...-
Sorrise, divertito dalla mia risposta.
-Certo, ma prima devo farti qualche esame!-
Qualche?
Me ne fece miliardi e miliardi, di esami.
Riuscii a mangiare qualcosa solo dopo tre ore e passa!
Mangiare, poi...se un brodino giallognolo poteva essere etichettato
come "roba da mangiare".
Finalmente, la sera, arrivò mio padre.
-Bells!!!!Sia lodato il cielo!-
Non era mai stato una persona molto espansiva, ma l'abbraccio
stritolatore disperato diceva il contrario.
Poverino...per colpa mia aveva dovuto passare giorni d'inferno...
-Mi dispiace papà...-
-Ora stai bene, il resto non conta!-
Mi disse che, contro le aspettative di tutti i medici, avevo ripreso
già da subito le mie facoltà mentali e fisiche.
Qualche altro giorno in osservazione, lì in ospedale, e poi
avrei potuto fare la riabilitazione anche a casa mia.
-Dobbiamo avvisare un mondo di gente!A Renee ho già pensato...ad
Edward glielo dirà sicuramente il padre...-
Frena, frena, frena.
-Edward?-
L'unico Edward che conoscevo era quello della mia classe di
biologia...ma non stava ancora fuori città?
-Si, Edward Cullen!Caro ragazzo...veniva a trovarti quasi tutti i
giorni con un mazzo di rose!-
Wow...Edward Cullen...tutti i giorni?Mazzo di rose?Allora non mi odiava
veramente!
Forse mi ero fatta un'idea completamente sbagliata di lui...
Non vedevo l'ora di poterlo ringraziare per tutto il tempo perso
accanto a me, era stato così gentile!
Stranamente mi venne persino voglia di andare a scuola.
***
L'aspettai, ma lui non venne a trovarmi.
Eppure la notizia del mio risveglio avrebbe dovuto essergli giunta da
un pezzo...
Preparai le mie cose, buttandole alla rinfusa nella valigia, e le diedi
a Charlie per portarle in macchina.
Stavamo in garage quando vidi arrivare una Volvo grigia metallizzata.
Il mio cuore accelerò senza ragione.
Pensavo, speravo, che ci fosse lui in quell'automobile.
-Bella!!!-
Non era lui, era la sorella Alice.
Sembrava uscita da "colazione da Tiffany", solo che non teneva i
capelli tirati su (quella era una cosa impossibile)
Un po' mi dispiaceva che lui non ci fosse, ma tentai di non darlo a
vedere.
-Alice, giusto?-
-Si!Che bello che ti sei ripresa!!!Sono contentissima!!!-
Mi lasciai abbracciare, sorprendendomi dell'espansività di
questa piccola folletta vivente.
Charlie, un po' imbarazzato, disse che mi aspettava in macchina.
-Wow...certo che un mese di riabilitazione è lunghetto da fare
da sola...posso venire a trovarti, qualche volta?-
-Mi farebbe piacere.-
Era vero.
Infondeva allegria e felicità a non finire, come potevo dirle di
no?
E poi avevo sempre bisogno di un'amica.
-Bene, passo domani dopo scuola!Cosi ti porto anche gli appunti delle
materie che hai perso!-
Mi salutò ancora ed andò a prendere l'ascensore.
Ok...
Avevo un lunghissimo mese davanti a me.
|
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Capitolo 8 *** I love shopping con Alice ***
cAP8
****^***^**^*La
posta di Sydney*^**^***^****
mikkettina: A parte che ,di
parolacce, ne ho messa una sola...vabbeh, va...grazie comunque per i
complimenti.
cullenpersempre:
Grazie!!Dipendenza, addirittura???Beh, Edward non può stare
sempre lì!XDD Ciao!!!
leanis87: Grazie
mille!!!!Allora speriamo che ti piaccia questo capitolo!!!!
nanerottola: Nu, non si ricorda
nulla!XD Dai, che questo problema si può rimediare!Alla
prossima!!
Luisa98: In questo capitolo
troverai tutte le risposte alle tue domande!XD
RenEsmee_Carlie_Cullen
: Ciao! La spiegazione è in questo capitolo, spero che ti
piaccia!!Al prossimo capitolo!
serve: Oh a Lizzie!!!Mica
s'è arrabbiato perché Bella si è svegliata con
Jacob!No, hai toppato bellamente in pieno!
Mi dispiace dirlo, ma il tuo fiuto da mastino napoletano incomincia a
vacillare!Quasi tutte le immagini che vedi sono
prese da deviantart, compresa quella del capitolo precedente.
Ordinary
day_Dolores 'O Riordan
This is just an ordinary day
Wipe the insecurities away
I can see that the darkness will
erode
Looking out the corner of my eye
I can see that the sunshine will
explode
Far across the desert in the sky
(Ritornello)
Beautiful girl
Won't you be my inspiration?
Beautiful girl
Don't you throw your love around
What in the world, what in the world
Could ever come between us?
Beautiful girl, beautiful girl
I'll never let you down
Won't let you down
This is the beginning of your day
Life is more intricate than it seems
Always be yourself along the way
Living through the spirit of your
dreams
(Rit x2)
Won't let you down
Down, down...
EDWARD'S POV:
Mah...
Mi squillò il telefonino, era Alice che mi cercava e mi chiedeva
di accompagnarla a comprare un portatile.
-Ovviamente con l'ADS annessa!-
Uff...ci voleva Jasper per queste cose, era lui l'informatico di casa
Cullen.
Stranamente, in quel momento esatto, il signorino si trovava a caccia
con Emmett e Rosalie.
Ed Alice aveva questo bisogno impellente di un computer.
Qualcosa puzzava di bruciato.
-Tra cinque minuti da Starbucks, ok? P-U-N-T-U-A-L-E!-
Corsi come un pazzo per arrivare in tempo all'appuntamento con mia
sorella.
Parcheggiai l'auto lì davanti e la raggiunsi.
-C'è un negozio d'informatica, qui all'angolo!-
Mi prese a braccetto e mi trascinò in un buco di locale pieno di
diavolerie tecnologiche.
Da sotto il bancone spuntò un uomo panzuto con gli occhiali.
Oh per Xena!!!Questo è il
giorno più bello della mia vita!!Grazie per avermi fatto vivere
fino ad oggi!
Non sapevo se ridere, per Alice, o piangere, per la stupidità
dell'umano.
-Ci servirebbe un computer portatile, di quelli piccoli...e poi un
modem veloce di internet.-
Si fece un giretto tra i computer e prese quello più semplice da
usare.
Poi prese il cosetto per internet.
Adesso gliene do uno che necessita di
un tecnico per la configurazione, così posso rivedere questa dea!
-No, guarda.- Dissi -Dammi quello lì bianco e verde.-
Doh!
-Certo.-
Ce ne andammo velocemente da quel maledetto dungeon, dopo aver pagato
ancora più in fretta.
-Adesso accompagnami da Abercrombie, devo comprarti qualcosa!!!-
Non discussi più di tanto, ormai niente e nessuno poteva
fermarla da trascinarmi in quel maledetto negozio.
Incominciò a buttarmi in mano miliardi di capi di vestiario,
miliardi veramente!
Mi trascinò fino alle cabine di prova, dove bisognava chiamare
la commessa per farmene aprire una.
-Non puoi provarle tutte quante in una volta sola!-
-Ti prego...-
Non volevo aspettare ancora di più per andarmene da lì.
La sua era solo una scusa per trattenermi, l'avevo scoperta anche senza
leggerle la mente.
-Ok...-
Ed incominciai a provarmi la roba.
-Alice???-
Mi si presentò davanti quella di prima.
-Vuoi che entri e che ti dia una mano?-
Ehm...una mano...una mano...una mano,
si...proprio una mano...
Feci per dirle di no, ma si presentò mia sorella nel momento
più opportuno.
-Guarda, ci penso io al mio ragazzo!-
COSA?
Aprii di botto la porta.
Mi guardò divertita, pensava che l'avessi presa sul serio!
-Beh?Non ti piacerebbe?-
STO SCHERZANDO, PEZZETTO DI
DEFICIENTE!
Le misi in mano le cose che avevo scelto, grugnendo come un animale
imbronciato.
-Prendo questi. Andiamocene da qui!-
*****
Non aprii bocca, almeno fino a quando non ci ritrovammo in macchina.
-Ora mi dici il perché di questo acquisto.-
E' Natale, è Natale e si
può fare di
piùùùùùù!!!!E' Natale,
è Natale e si può dare di più...A Natale puoi!!!!!!
Ah, era così che funzionava?
-Sai...-
Iniziai con tutta la calma e falsa innocenza del mondo.
-Si?-
-Tra un po' si avvicina il tuo compleanno...-
Si???Esto è muy
interessante!Stai a veder che Eddy...
-Hai visto quella Porche Carrera, lì al concessionario dove
Carlisle ha preso la Mercedes classe R?-
-No...non l'ho notata.-
Bugia!
-Ma come?Quella giallo canarino...quella che sfiora i trecento
orari...interni in pelle?-
-Non mi dice nulla.-
-Allora dovrò pensare ad un altro regalo di compleanno...-
Eravamo arrivati a casa e scesi dall'auto con estrema nonchalance,
aspettando che il pesce abboccasse.
-NO!Voglio dire...ok , d'accordo...Bella si è svegliata, quelli
erano regali per la convalescenza...-
Si, ma ora sta riposando e ci sono i
cani nei paraggi...vedo che andrai stasera, attieniti alla visione.
Wow.
Che notizia felice!
Presi Alice da sotto le braccia e, alzata, le feci fare l'aeroplano.
Ero contentissimo, la giornata non avrebbe mai potuto concludersi in
una maniera migliore di quella!
Basta!!!Mettimi
giùù!!!!!
La misi giù e l'abbracciai forte, promettendole che avrebbe
avuto la sua auto anche prima del compleanno.
*****
Andai in ospedale verso le tre di notte, volevo essere sicuro di non
incontrare altre complicazioni pelose.
Non portai rose, stavolta.
Charlie se n'era andato da poco e se il giorno dopo avesse trovato dei
fiori freschi...beh, sarebbero sorte domande.
Dormiva, stavolta per davvero.
Avrei dovuto fare anche meno rumore del silenzio, per non farla
svegliare.
Mi venne da ridere...poche ore prima avevo chiesto solo che si
svegliasse, adesso desideravo solo che dormisse.
Andai al mio posto sulla poltrona e mi misi a riflettere un pochino.
Mi sarebbe mancata un mondo quella sorta di "complicità" che si
era venuta a creare tra me e la bella addormentata.
Avrei dovuto ricominciare la conoscenza da zero.
Ma la cosa non mi spaventava, anzi.
Beh, si...c'era la parte vampiresca di me che non poteva essere svelata
a cuor leggero, o svelata affatto.
E, naturalmente, c'era il problema del sublime sangue di Bella che
cantava solo per me...
Non le avrei fatto male, piuttosto mi sarei ucciso da solo.
Tuttavia non avevo più voglia, e forza, di scappare dai miei
problemi.
Dovevo affrontarli e, dove possibile, trasformarli in vantaggi e cose
piacevoli.
Certo che...
Trascorrendo un mese di convalescenza a casa, non potevo vederla tutti
i giorni come avevo fatto fino a quel momento.
Dovevo trovare un modo per conoscerla comunque...
Oppure una scusa per gironzolare indisturbato per casa sua, senza dover
entrare di nascosto dalla finestra...
Pensai...
Se il pc , quello comprato oggi, era per lei...le serviva
qualcuno per configurare il modem...Ahah!
Lo avrei fatto io.
Per questo avevo un piano.
Data la convivenza con la regina degli intrighi, avevo acquisito una
grande esperienza in fatto di cospirazioni.
Avevo in mente una cosa machiavellica.
Mi serviva Alice.
|
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Capitolo 9 *** Convalescenza ***
Cap 9
*****^****^***^**^*La Posta
di Sydney*^**^***^****^*****
10 RECENSIONI PER LO SCORSO CAPITOLO!!!!!GRAZIEEEEEEE!!!!!!!!!!!!
vannagio:
wow, sei la prima persona che si lamenta per un aggiornamento veloce!XD
Ok, rallenterò un pochino!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
il ricatto di Ed me l'ha ispirato una conversazione con mia madre (la
regina dei ricatti)
mikkettina:
Nelle mie storie, se ci sono, i licantropi sono sempre i cattivi.
Finalmente Ed tira fuori le balls!
Shinalia:
sai come si dice...buon sangue di alce non mente!XD Il piano di Edward
non è proprio così assurdo!
leanis87:
spero che l'intrigo di Edward ti piaccia! Grazie per aver recensito!
dolcenera_cullen:
Dai, non ti preoccupare!A Malcom non avevo proprio pensato!XD
Povera Bells!XD
Si, ci hai preso in pieno!Edward le manda in pappa la
connessione ad internet!Vabbeh, Ed ripara tutto!
Incrociamo le dita, Linda!!!!!!!
Jordy
Klein:
solo perchè non gli andava di incontrare i cani e, poi, trova
più comodo andarci di notte.
nessieblack:
grazie!Mi fa piacere che ti piaccia!Spero di aver aggiornato abbastanza
presto!
cullenpersempre
: Grazie!C'è molta gente che vorebbe veder morti i cani...sto
ideando qualcosa, però!
serve :
Edward non è arrabbiato, sei caduta in pieno nella mia trappola
(fatta apposta per sviarti) Non va per i cani,
per non disturbare l'intimità familiare degli Swan,
perchè ha scuola e perchè trova più comodo andarci
di notte.
Mi piace che non capisci un tubo, mi fa sentire potente! XD Ciao!
Paramore__Brighter
So this is how it goes, well, I
would have never known
And if it ends today, well,
I'll still say that you shine brighter than anyone
(Chorus)
Now I think we're
taking this too far, don't you know that it's not this hard?
Well it's not this hard, but
if you take what's yours and I take mine
Must we go there? Please not
this time. No, not this time.
Well this is not your fault,
but if I'm without you
Then I will feel so small
and if you have to go
Always know that you shine
brighter than anyone does.
(Chorus)
If you run away now,
will you come back around?
And if you ran away, I'd
still wave goodbye
Watching you shine bright.
(Chorus)
And I'll wave goodbye,
watching you shine bright
(You shine bright, you shine
bright)
And I'll wave goodbye
tonight.
-Capito,
Bella?Evita qualunque tipo
di sforzo e bada a cosa mangi!Niente schifezze, eh!-
Schifezze?Tipo
Cocacola, patatine,
biscotti?
Quello era
Charlie, non io.
-Non si
preoccupi, dottore...-
Mi diede il
calendario per le analisi
e i controlli da fare: ne avevo almeno uno a settimana.
Fui quasi
tentata di chiedergli di
suo figlio, ma preferii stare zitta.
Finalmente ero libera!
Libera...potevo benissimo dire che
mi trovavo agli arresti domiciliari,
a fare la prigioniera a casa mia.
Non facevo nulla di emozionante, mi
stavo annoiando a morte.
I libri erano sempre quelli da
leggere.
E non potevo stare tutto il tempo
davanti alla tv.
Il pc era mezzo morto e la
connessione ad internet era più lenta
di una tartaruga.
Non potevo gettarmi sul cibo.
Charlie lavorava.
Stavo pensando seriamente a
prendere un animale da compagnia.
Non potevo neanche studiare, se
Alice Cullen non mi portava il
programma svolto durante quel periodo del coma.
Ormai la mia giornata verteva sul
fatto che l'avrei ricevuta a
casa, nel pomeriggio.
Tentai di dare alla casa almeno la
parvenza di essere in ordine.
E mi vestii normalmente, non rimasi
nella mia solita tenuta casalinga
(tuta, magliettaccia e pantofole)
***
Finalmente sentii il campanello
suonare.
Ero agitata...
Una Cullen, equivalente della
perfezione, aveva tutta l'intenzione di
essere mia amica.
-Bella!!!!!!!!-
Mi si presentò sotto gli
occhi la nana, con un borsone ed un
pacchetto regalo.
Proposi il mio aiuto per portare
dentro la roba, ma lei rifiutò
perché era stata informata che non potevo portare pesi.
Era vestita perfettamente, come al
solito.
-Non dovevi portarmi solo il
quaderno degli appunti con il programma?-
Poggiò il borsone sul
tavolino davanti al divano, facendo un
sacco di rumore.
Poi, dallo zaino che aveva usato a
scuola, estrasse un quadernone ad
anelli e me lo mise in mano.
-Grazie mille, non so come
ripagarti!-
Si sedette sul divano e fece uno
gesto con la mano che interpretai come
"oh, non devi ripagarmi affatto".
Mi sedetti accanto a lei per vedere
cosa mi aveva portato.
-Alur...ti ho portato qualche
film...-
Aprii le tasche laterali
dell'enorme borsone per mostrarmi una miriade
infinita di dvd di ogni genere.
-...qualche libro...-
Aprii la tasca principale, dalla
quale fuoriuscirono una
quantità mostruosa di libri che non avevo mai letto.
-...qualche cd di musica...-
Ed ecco una valanga di cd musicali.
-...e poi c'è il regalo che
ti abbiamo fatto per la tua
guarigione!-
Alice Cullen era pazza, ma che, in
tempi recenti, aveva saccheggiato un
intero drugstore? (*negozi sempre aperti che vendono
tutto)
Un altro regalo???
-Abbiamo?-
-Si, io e i miei fratelli!-
E mi mise in mano un pacco
abbastanza grande, tutto infiocchettato.
Feci attenzione a non rompere la
carta, togliendo tutto l'imballaggio
(doveva essere qualcosa di fragile)
Ci rimasi come un ebete.
UN COMPUTER PORTATILE CON
ADSL?????????????????
-Nooooo!!!Non avreste dovuto!Non
posso assolutamente accettare un
regalo così costoso!!Alice!!-
-A caval donato non si guarda in
bocca. Detto italiano, molto
attuale...Ti prendi il pc e ti stai zitta, ok?E' un regalo!-
Non ci pensai due volte e
l'abbracciai.
Ero commossa.
Neanche mi
conoscevano...chissà quanti soldi avevano speso per
tutto quanto!
-Bella??Piangi????Tu non sei
normale!-
Mi ritirai dall'abbraccio e me ne
tornai al mio posto, stropicciandomi
gli occhi per mandar via le lacrime.
-E' che non sono abituata...!-
*****
Stavamo sempre sul divano, a
cercare di capire qualcosa in più
sul computer.
-Dice se voglio mettere un
messaggio iniziale...-
Lei ci pensò un po' su e
poi, come se fosse la cosa più
normale del mondo, se ne uscì con una frase infelice.
-Ave domina, tibi honor et gloria!-
Più imparavo a conoscerla,
più pensavo che mi trovavo da
sola con una pazza squilibrata.
Cliccai di no, non volevo un
messaggio iniziale.
Ci facemmo un giretto per le
funzioni del computer: c'erano tutte
quante, eccetto la connessione ad internet.
Per quella ci voleva un tecnico.
-Mannaggia!!Volevo farti leggere
una cosaaa!!!-
La guardai curiosa.
-Un sito di fanfiction, te ne
volevo far leggere una...aspetta!-
Si mise a scribacchiare qualcosa
sul block-notes di windows e lo
salvò sul desktop, in modo da ricordarmelo.
Ad un certo punto suonò il
campanello di casa, interrompendoci
le nostre cavolate.
Charlie non poteva essere, sarebbe
tornato la sera tardi.
-Penso sia mio fratello, gli devo
ridare le chiavi della sua Volvo!-
Edward era qui?
La prima cosa che notai, non appena
gli aprii la porta, era un sorriso
smagliante che mi mandò tutto in pappa.
-Sei tornato.-
Non era una domanda, mi riferivo al
fatto che era tornato da quel
periodo di assenza dopo il primo giorno di scuola.
Era felice di vedermi? Di certo non
più di quanto lo ero io.
-Stai bene!Sono contento!-
Quella voce
calma...profonda...terribilmente sensuale...quella era la
prima volta che la sentivo.
Eppure mi ricordava qualcosa, forse
un sogno.
Lasciai correre.
Lo feci accomodare in casa, gli
presi il giacchetto e lo misi
all'attaccapanni dell'ingresso.
-Eddinooo!!!Scusa per le chiavi!!!-
Mi sentivo assai a disagio sotto il
suo sguardo curioso ed insistente.
Spezzando un silenzio
imbarazzantissimo, mi chiese se il regalo che mi
avevano fatto era di mio gradimento.
-Lo è!Non dovevate farlo!-
-Si che dovevamo!Edward, io non so
configurare il router!Lo faresti
tu???-
Acconsentì a farlo ed
andò a prendersi il libretto delle
istruzioni del modem di internet.
Alice, che non aveva mostrato
urgenza di andarsene, tutto ad un tratto
disse che aveva un impegno improrogabile.
-...Edward me lo vengo a riprendere
dopo, sempre se non hai nulla in
contrario...-
-NULLA!-
Ok, forse l'avevo detto con troppa
velocità ed impeto.
Ridettero tutti e due.
Poi, Alice ci salutò e ci
lasciò da soli, scomparendo
dalla porta di casa.
Ripiombò il silenzio.
Lui si mise a trafficare con il pc
ed io mi limitai a guardarlo.
-Vuoi qualcosa da bere?Da mangiare?-
Sorrise come se mi stesse dicendo
di si, ma fece cenno di no con la
testa.
Smanettò in silenzio per
qualche altro minuto, poi se ne
uscì che aveva già sistemato tutto quanto.
Mi fece vedere come accenderlo e
come spegnerlo (tutto quello che mi
bastava sapere)
-Praticamente non servono fili,
puoi portarti il pc in ogni parte della
casa ed internet funzionerà lo stesso.-
-Grazie-
No, non poteva ripiombare il
silenzio imbarazzante di prima.
-Ti volevo ringraziare anche per
essermi stato vicino, sai...Charlie mi
ha detto quanto hai fatto per me.-
L'ho detto.
Ultimamente non faccio altro che
ringraziare la gente...soprattutto i
Cullen.
-E'...è una cosa che mi ha
scosso molto, il tuo incidente...e...-
Smise di parlare, non riusciva a
trovare le parole adatte per finire il
suo discorso?
Sentii avvicinarsi una macchina al
vialetto, era sicuramente la volante
della polizia di Charlie.
Edward si alzò in piedi.
-Penso che sia ora che vada
via...Alice mi aspetta...-
Lo accompagnai all'ingresso, doveva
prendere la sua giacca, e poi lo
ringraziai (ancora) di tutto.
Disse che mi era dovuto e che non
dovevo ringraziare.
Restammo imbambolati come due scemi
davanti alla porta di casa.
-...senti...posso vederti?-
Non so cosa mi prese, non riuscii a
comprendere il significato della
suo domanda.
Mi ero fatta altri film mentali, a
riguardo.
-Come?-
Balbettava anche lui, cercò
di farmi la stessa domanda in una
maniera più comprensibile.
-...tornarti a trovare qui a casa
tua, intendo...-
-C-certo...-
Fece un sorriso obliquo che non mi
fece capire più nulla, mi
aveva incantata.
Come mi incantò ancora di
più il baciamano.
Un uomo così era da
illegalizzare.
Illegalizzare.
|
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Capitolo 10 *** Non lo so ***
Cap10
******^*****^****^***^**^*La posta di Sydney*^**^***^****^*****^******
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Mia madre non è un mito, è solo MOLTO stronza!Se lei
inizia a ricattarti, allora si che hai finito di vivere!
cullenpersempre:
Non ho un'alta opinione dei ricatti di mia madre, ti soffocano
finchè non fai quello che vuole lei...Non diventarmi
fic-dipendente!
Mi raccomando, eh?XD Se ti faccio questo effetto, penso sia meglio che
io smetta di scrivere!XD
Jordy Klein:
Grazie! Spero che ti piaccia anche questo!Ciao!
Simona_Cullen:
Grazie mille! Al prossimo capitolo!!
vannagio:
Se è cosi non ti posso dire nulla...XD Allenterò un
po' il ritmo!
leanis87:
Eccoti accontentata!Alla prossima, allora!
dolcenera_cullen:
Non merito nemmeno che tu ne incrocia anche solo mezzo, di dito...non
sai quanto mi sento in colpa per quella cosa....
Penso che tua madre mi odi profondamente...non volermene, se i miei
genitori sono peggio di due carcerieri (come avrai capito, li odio
profondamente)
Non appena c'è qualcosa che parla di New Moon o di Milano,
cambio canale come una pazza posseduta... I'M SO FUCKING SORRY!
ç___ç
serve:
Io sono la più pazza e la più stronza messe
insieme...Niente proposta di matrimonio per Isabella Marie Swan per
ora, mi dispiace.
Sono così giù per motivi personali, che non posso nemmeno
sentire le cose al telegiornale sul film...non so nemmeno se ho
più voglia di vederlo...
Some say (by Sum41)
Some say we're never meant to grow up
I'm sure they never knew enough
I know the pressures won't go away,
It's too late
Find out the difference somehow, it's
too late to even have faith
Don't think things will ever change,
you must be dreaming
(Chorus)
Think before you make up your mind
You don't seem to realize I can do
this on my own
And if I fall I'll take it all, it's
so easy after all
Believe me 'cause now's the time to
try
Don't wait, the chance will pass you
by
Time's up to figure it out, you can't
say it's too late
Seems like everything we knew turned
out were never even true
Don't trust, things will ever change,
you must be dreaming
Dreaming
(Chorus)
Some say we're better off without,
knowing what life is all about
I'm sure they'll never realize the
way, it's too late
Somehow it's different everyday, in
some ways it never fades away
Seems like it's never gonna change, I
must be dreaming
Dreaming, Dreaming
(Chorus)
Believe me, it's alright, it's so
easy after all
Believe me, it's alright, it's so
easy after all
Stavo arrivando tardi per il mio piano.
Accesi il lettore cd e mi ritrovai inserito quello di Emmett.
Infatti non mi sembrava possibile di aver messo, neanche erroneamente,
il remix di Mortal Kombat nelle mie playlist.
Iniziai a guidare come un pazzo sclerotico, andando a più di
cento all'ora.
Finalmente arrivai a casa Swan.
Parcheggiai la macchina, mi parai davanti alla porta e rimasi indeciso
sul suonare o no.
Alla fine suonai.
-Penso sia mio fratello, gli devo ridare le chiavi della sua Volvo!-
Alice era già lì, bene.
Era tutto il giorno che proprio non riuscivo a togliermi dalla faccia
quel sorriso felice di un deficiente.
Wow, ero nervosissimo.
E lei era bellissima.
Molto più del giorno prima, grazie ai suoi bellissimi occhi
dello stesso colore del cioccolato.
-Sei tornato.-
Sicuramente alludeva al fatto che ero sparito dopo quella fatidica
lezione di biologia del primo giorno di scuola.
Vabbeh, acqua passata.
Ero lì davanti a lei.
Chissà se le importava di vedermi, se era felice almeno
un'infinitesima parte di quanto potevo esserlo io.
Le feci la radiografia.
-Stai bene!Sono contento!-
Mi fece entrare in casa e mi prese la giacca, andandola ad appendere
all'attaccapanni di legno.
-Eddinooo!!!Scusa per le chiavi!!!-
Quanto diavolo ci hai messo,
eh??Stavo esaurendo quasi tutte le scuse!
Dopo queste parole di Alice, piombò nel salone un incredibile
silenzio imbarazzantissimo.
Dì qualcosa, stupido!
Buttai la prima cosa che mi capitava in mente.
-Ti è piaciuto il regalo?-
-Moltissimo!Non dovevate farlo!-
Come sospettavo, forse nemmeno voleva accettarlo un regalo così
costoso da persone che conosceva poco.
O niente!
Aha...dovevo tenere a mente una cosa del genere, nel caso di
un'eventuale regalo futuro.
Niente cose costose...
-Si che dovevamo!Edward, io non so configurare il router!Lo faresti
tu???-
Brava Alice, perfetto così.
Chissà se a Volterra facevano un premio per vampiri...come gli
Emmy...I Golden Globe dei vampiri.
L'avrebbe vinto sicuramente lei.
-Certo!-
Per l'occasione, tutta la mattinata l'avevo impiegata per capire come
installare un modem in pochissimo tempo.
Con quello sarebbe stato un gioco da ragazzi.
Così mi sedetti sul divano davanti alla tv a far finta di
sfogliare velocemente il libretto delle istruzioni.
Ed, io vado eh?
-Oh Bella!Mi dispiace, ma ho un impegno con Jasper...Edward passo
a prendermelo dopo, ok?-
Ok, dovevo solo aspettare che il pesce abboccasse e...
-NULLA!!!-
Aveva abboccato.
Mia sorella scoppiò a ridere come una pazza, facendomi
sghignazzare senza motivo.
Poi ci salutò, lasciandoci soli, e se ne andò a tutta
birra con la mia auto.
Mi misi subito a trafficare con il pc, cavi e scatola grigia.
-Vuoi qualcosa da bere?Da mangiare?-
Sorrisi, ma, per ovvie ragioni, fui costretto a declinare l'offerta.
Attaccai, mediante un filo, il modem ad una presa del telefono, un cavo
alla presa di corrente e premetti "ON"
Ed azionai la funzione wireless del oc.
-Fatto!-
-Di già?-
Dubitava delle mie capacità?
Le feci cenno di sedersi accanto a me, così le avrei fatto
vedere come usarlo.
Le spiegai i tasti, quali fili non toccare ecc...
Non le dissi, però, che casualmente la connessione sarebbe stata
interrotta il giorno dopo.
Così mi avrebbe chiamato ed avrei avuto una scusa più che
valida per venirla a trovare senza entrare dalla finestra.
Era questo il mio piano.
Sabotarle internet.
-Praticamente non servono fili, puoi portarti il pc in ogni parte della
casa ed internet funzionerà lo stesso.-
-Grazie-
Oddio no, non volevo che tornasse il silenzio imbarazzante di prima!
Ma non sapevo che dire.
-Ti volevo ringraziare anche per essermi stato vicino, sai...Charlie mi
ha detto quanto hai fatto per me.-
Aha!Mannaggia a quello spione di Charlie...
Oddio...Solo in quel momento mi accorsi che lei era veramente troppo
vicina, sentivo tutto il suo calore.
Eppure, in quel mese che le ero stato accanto, credevo di essermici
abituato...
Ma la cosa era diversa, in quel momento.
Lei era cosciente.
Ed il suo sguardo m'incendiava.
E non sapevo che dire.
-E'...è una cosa che mi ha scosso molto, il tuo incidente...e...-
Non riuscivo proprio a...ero troppo distratto dal suo collo bianco e
dalle sue labbra morbide.
Il ricordo di quel "bacio" era troppo vivido nella mia mente.
Dovetti mandare giù litri di veleno.
Ad un tratto, però, sentii chiaramente avvicinarsi alla casa la
volante della polizia di Charlie.
Salvato dal palo, proprio.
Mi alzai, dicendo che forse era meglio se tornavo a casa.
Mi feci accompagnare all'ingresso, dovevo prendere la giacca, poi
rimanemmo qualche istante davanti alla porta.
-Bhe...grazie ancora per..per tutto.-
Le dissi che non doveva ringraziarci, che le cosa che avevamo fatto non
erano nulla.
-...senti...posso vederti?-
La mia coscienza, un grillo con la testa di Alice, incominciò a
darmi contro per la mia stupidità.
Dove avevo lasciato la grammatica?
-Come?-
Infatti...neanche lei aveva capito quello che volevo dire.
Quindi glielo dissi in un altro modo.
-...tornarti a trovare qui a casa tua, intendo...-
-C-certo...-
Sorrisi come un ebete, mi sentivo al settimo cielo.
Forse il piano del duo Cullen non sarebbe nemmeno servito.
Era arrivato il momento di salutarla, ma non potevo certo né
abbracciarla e né baciarla.
La stretta di mano era inadatta.
Allora andai sul classico (e con classico intendo "dei miei tempi" ) e,
prendendola, le baciai il dorso della mano.
Diventò rossa come un peperone.
A stanotte!
Ma questo lei non lo sapeva.
|
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Capitolo 11 *** Vampire's fanfic ***
CAP 11
*******^******^*****^****^***^**^*La
posta di Sydney*^**^***^****^*****^******^*******
Avviso per le mie
lettrici (e lettori, se ci sono...ma penso di no)
Il capitolo di oggi
sarà un po' breve a causa di improvvisa mancanza di ispirazione,
quindi non arrabbiatevi!
Poi...volevo anche dirvi
che dovrò rallentare sul serio i ritmi per l'aggiornamento a
causa di problemi personali e scolastici.
Se può esservi
d'aiuto, posso dirvi che (più o meno) aggiornerò il
venerdì ed un altro giorno indefinito...
e che, la cosa,
durerà fino al 17 Dicembre (giorno degli scrutini) per poi
riprendere il suo normale ciclo di aggiornamenti.
Mi scuso in anticipo.
Sydney.
RenEsmee_Carlie_Cullen:
No, non l'ho visto...andare al cinema da sola confermerebbe il mio
stato attuale: da depressa...
Se mai troverò un'anima gentile che mi faccia il grandissimo
favore di accompagnarmi...beh, allora lo andrò a vedere.
leanis87:
Grazie, spero che ti piaccia anche questo!
vannagio:
Peggio di Alice non c'è nessuno (a parte zia Steph, che l'ha
creata) Grazie per i complimenti! Alla prossima!
Shinalia:
Alice è la più suonata, ovviamente! Edward è solo
uno contagiato da lei, il suo adepto preferito!XD
dolcenera_cullen:
Dici?Secondo me neanche per Breakin Dawn ce la facciamo, a meno che io
non scopra di esser stata adottata
e che i miei genitori biologici sono altri...ç__ç
Troppo tardi per non farmi venire i sensi di colpa, ormai ce li ho e me
li devo tenere! ç__ç
Si, vabbeh, però non spiattellarmi in faccia che sei andata al
cinema! Non è corretto! XD
serve:
Non voglio sembrare emo, meglio che non te lo dico (almeno non qui)...
se non trovo qualcuno, non posso andare a vederlo!
Mi fai contenta che ti piace il chappy, comunque...Ciao!
Quella notte feci un sogno veramente strano.
Sicuramente, non mi veniva in mente altro, ieri avevo mangiato pesante.
Sognai di stare in camera mia...con me c'era anche Edward.
Lui faceva spuntare tulipani rossi da ogni parte e dopo me li regalava,
tutto felice.
Poi i fiori (non so come) si scioglievano e grondavano sangue...
Aveva una strana luce negli occhi, ora neri carobne.
Mi stava guardando come se mi volesse uccidere e mangiare.
Era tutta la giornata che mi rigiravo i pollici, non mi andava molto di
studiare.
Presi il portatile dei Cullen e lo accesi, volevo farmi un giro su
internet e vedere un po' di cose.
Appena sollevai lo schermo, notai il post-it rosa di Alice (dove c'era
segnato un sito)
Poi mi ricordai, era quel sito di fanfiction che mi aveva suggerito lei.
Mi aveva anche scritto il nome dell'autore e la storia che voleva che
io vedessi.
Tutto ad un tratto ebbi una specie di ricordo intrusivo, un flash.
Era buio, ma sentivo chiaramente dire "Non sembra una bella
storia, eh?Sarà per questo che non la commenta nessuno"
Boh...
Non sapevo che dire.
Tentavo di ricordarmi dove avevo sentito quella frase, se l'avevo anche
solo inventata.
Nulla, non mi diceva nulla.
Accesi internet come mi aveva insegnato Edward.
Ed andai su quel sito.
-Mannaggia...-
Bisognava registrarsi...lo feci, ma ci misi tutte cavolate, di certo
non misi il mio nome.
Dopo miliardi di tentativi per un nick, i più gettonati erano
occupati, decisi.
Sarei stata Austen's fan.
La fan della Austen.
Andai a cercare su "cerca autori" quello scrittore che mi aveva
suggerito Alice.
Anthony1918.
Alla fine lo trovai, aveva pubblicato solo una storia.
Su di un vampiro.
-Wow...non sono un'appassionata del fantasy, però...-
Ma ero curiosa...se piaceva a quella pazza squinternata,
magari ne valeva la pena.
Cliccai sul titolo "confessioni di un vampiro pericoloso".
Ed incominciai a leggere il primo capitolo, formato da pochissime righe.
Esisto e mi maledico ogni giorno per
questo.
Esisto, eppure mi mimetizzo tra la
gente comune.
Vorrei non esistere e vengo
rimproverato sempre, per questo.
Vorrei non esistere, eppure mi
mimetizzo tra la gente comune.
Sono un vampiro e, visto che stai
leggendo la mia storia, sicuramente tu non lo sei.
Sono reale, proprio come sei reale tu.
I vampiri esistono.
Hai paura?
Si, ho paura.
-No, ma che dici, Bella!-
Mi sbattei una mano sulla fronte, dandomi della deficiente.
Certo...che inizio misterioso e...beh, il protagonista doveva essere un
po' depresso.
Però m'intrigava...
Cliccai sull'opzione di passare al capitolo dopo, ma la pagina non si
caricava.
Fu solo allora che mi accorsi che era sparita la pallina della
connessione ad internet.
La pallina...quella sopra i due computerini...dai, quella della
connessione!
Ci passai sopra con il mouse e apparve una finestra con scritto
"accesso solo locale"
-Ehhh???-
Oddio...oddio...forse l'avevo già rotto!
Ad un certo punto squillò il telefonino, era Alice Cullen.
Oddio...e che le potevo dire...?
-Ciao Bellina!!Come va internet??????-
-Ehm...-
No, dovevo dirle la verità.
-Non ho toccato nulla, ma non funziona!!!Non apre le pagine!Dice
"accesso solo locale"!-
Giurai di averla sentita sghignazzare.
-Guarda, Edward è nei pressi di casa tua per delle
commissioni...ora lo chiamo!-
Edward?No!
Cioè...c'era tutto questo bisogno di fargli sapere che ero una
brocca totale?
E che, forse, avevo già rotto il loro costosissimo regalo???
-No, senti Alice...-
Aveva attaccato.
Improvvisamente suonò il campanello di casa.
Doveva essere Charlie.
Andai ad aprire.
-Ciao!-
Davanti a me c'era Edward Cullen.
E mi sorrideva come un cretino, come se sapesse che avevo combinato un
casino.
Ops...
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Capitolo 12 *** Arancia emo ***
CAP 12
La posta di Sydney e Alice
Alur...Niente di che...premetto che la
canzone, messa per il capitolo, non mi piace affatto...però il
testo si prestava bene...
Non ho ancora visto New Moon, quindi,
se mi volete bene anche un minimo, non lo menzionate sennò
impazzisco.
Ah, sono entrata in fissa con il nuovo
cd di Pink (Funhouse) e con la cover di Over the rainbow dei Sum41.
Sempre dei Sum, mi sono fissata anche
con So long goodbye...
XD
Ho finito di leggere Evermore,
è carino!
Ave
atque vale!
leanis87: Grazie! Speriamo che ti piaccia anche
questo!XD
Jordy Klein: XD Thanks a lot!!!!!!!!Al prossimo
capitolo!!!!
RenEsmee_Carlie_Cullen: Si, sono l'unica dalla mente acuta
in quell'antro pieno di pipistrelli formato maxi...; )
Sydney: Tenebrosa la fic di
Eddy???Ma nooooo!!!XD Comunque sono di Roma!XD Grazie comunque per la
disponibilità!
cullenpersempre:
La continuo, solo che
aggiornerò con meno frequenza ed i capitoli saranno un po'
più cortini! XD
Alice: Non ti preoccupare, non
andiamo da nessuna parte...a meno che non c'è la nuova
collezione di Valentino scontata....
dolcenera_cullen: Ma io non ho amiche Twilighter a
portata di zampa...ç_ç...ed andare da sola...boh...va a
finire che me lo scarico!
Alice: Che è illegale...
Sydney: Guarda che lo fanno
tutti, eh!
Alice: Fa come ti pare, Madame
Bovary...comunque si, faremo impazzire Bella!
Rose: E' il nostro obiettivo primario, oltre ad insegnare il galateo ad
Emmett.
Eddy: Già.
serve: Si, te lo dico io...si
ricorderà, ma tra un bel po'...penso che facciamo prima ad
imparare in uzbeko "Dei Sepolcri" a memoria...
Sydney: Va a finire che prendo
il primo barbone che trovo, gli pago il biglietto e mi faccio fare
compagnia da lui...
Alice: Se non esistessi solo su
carta stampata e nella tua mente...beh, verrei a farti compagnia io!
Sydney: Ah, non mi becchi?Ogni
volta che entro io esci tu! XD
Silverstein, My Heroin
The drugs began to peak
A smile of joy arrives in me, but
sedation changes to panic and nausea
And breath starts to shorten and
heartbeats pound softer.
You wont try to save me, you just
want to hurt me and leave me desperate.
(Chorus)
You taught my heart a sense I never
knew I had
I can't forget the times that I was
lost and depressed from the awful truth
How do you do it? You're my heroine.
You won't leave me alone
Chisel my heart out of stone
I give in everytime.
(Chorus)
I bet you laugh at the thought
of me thinking for myself (myself)
I bet you believe (bet you believe)
that I'm better off with you than someone else
Your face arrives again
All hope I had becomes surreal, but
under your cover's
More torture than pleasure and just
past your lips
There's more anger than laughter
Not now or forever will I ever change
you
I know that to go on I'll break you,
my habit
(Chorus)
I will save myself.
-Signor Cullen!Dove crede di andare?-
Maledetto professor Medina...proprio non la smette di infastidirmi?
-A casa.-
Già, la lezione sui gruppi sanguigni andava saltata...a meno
che...
No, a meno che niente.
Gli sventolai il permesso di uscita anticipata sotto gli occhi e lo
mandai
in bestia, sapendo che si sarebbe andato subito a scolarsi una birra.
Che teneva in una bottiglietta, spacciandola per the.
Girai i tacchi e me ne andai in macchina.
Accesi subito l'ipod e lo attaccai all'adattatore per le casse della
Volvo.
Così me ne andai a casa, dove non c'era neanche Esme.
Mi rintanai in camera.
Sul letto trovai alcuni dei miei indumenti puliti, così mi
decisi a metterli
tutti nel loro posto...almeno finché non trovai un intruso.
-E questa????-
Una magliettina rosa, molto piccola e molto strana.
Inclinai la testa da un lato per osservare meglio il disegnino sul
davanti.
Un giovane arancia disperata che, davanti ad un bicchiere di spremuta,
chiede "mamma??"
Era di Alice.
Lasciai perdere tutto per usare il pc, cosi andai sul sito delle fanfic
e
mi adoperai per pubblicare un nuovo capitolo.
Aha!Il secondo della mia storia!
Il primo? Due persone l'avevano letto. Commentato, solo una:
Compra-per-tutto-c'è-masterard09
Alice, quella maledetta rompi con la passione delle arance emo.
La seconda doveva essere per forza uno dei miei familiari.
Ebbi il tempo solo ad aprire il programma per l'Html, ma non ne ebbi
anche solo per poter scrivere sulla tastiera una sola lettera.
Suonò il cellulare.
-Il panda è nella tana ed il bambù si sta per
rompere.Devo andare.-
Il segnale, a Bella si era bloccato internet.
Ripresi la Volvo ed andai da lei.
Due minuti e già mi trovavo a suonare il campanello di casa sua.
-Ciao!-
Mi guardava con aria mortificata, come se si sentisse colpevole.
Sicuramente per internet.
Non poteva di certo sapere
che il suo modem era stato programmato
appositamente per spegnersi dopo due minuti dalla sua accensione!
Ma quegli occhioni da
cerbiattino indifeso ed impaurito...!
Povera Bella...forse, con Alice, avevamo esagerato un po'...
Sentii una dolorosa stretta al cuore quando mi guardò in quel
modo.
Mi venne voglia...
Di prendere il suo viso tra e le mani e...
baciarla così a lungo da consumarle tutte le labbra.
Scossi subito la testa ed eliminai quel filmino dalla mia testolina.
Mi promisi di metterle apposto la connessione definitivamente.
Difatti, per tutta la durata di quel pomeriggio avevo da portar avanti
l'ambiziosissimo progetto di entrare nelle grazie di Isabella.
Così non avrei avuto bisogno di scuse per andarla a trovare.
E di manometterle internet.
-Bella...-
Le presi, molto delicatamente, la mano e le la portai alle labbra.
Lei arrossì violentemente, facendomi ingoiare veleno.
Tuttavia...amavo troppo vederla imbarazzata per quel gesto.
La rendeva ancora più amabile ai miei occhi.
Come se non lo fosse già...
Amabile, intendo.
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Capitolo 13 *** conato ***
CAP 12
La posta di Sydney e Alice
kawaiireby: Davvero?XD Grazie 1000!!!!!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Ma io mi diverto un mondo a
creare questi dialoghetti!
Alice: Anche io!!!!!XD Il
segnale è una mia invenzione, il primo di una lunghissima serie!
cullenpersempre: Grazie,
grazie!!! In cantiere ce ne sono altri!
Jasper: Ma guarda che non c'è solo Edward, di gentiluomo che fa
il baciamano! ç_ç
Jordy Klein: Io mi ci impegno, ma non posso
promettere nulla! ç_ç I'm so sorry, cercherò di
non deludervi!
leanis87: Ahaha! Ci riuscirà, gli
darò tutte le mani di cui dispongo!
vannagio: XDDD Non preoccuparti di nulla, non
mi arrabbio mica, eh?XD Molto dark la fic di Eddy!
dolcenera_cullen: Cos'hai con i miei messaggi in
codice?Mi sono anche impegnata ad inventarli! ç_ç
Edward: Nuooo!Povera la mia aspirapolvere nana folletto...non dice sul
serio!
serve: Mi piace quando te ne esci con queste
cavolate, mi fai sentire estremamente brava et contenta!
E' il mio obiettivo fregarti, lo
sai bene...You are warned, dude! Ma non ci sei mai su msn???
ç___ç
Xx_scritrice88_xX: Ciao, certo che mi ricordo!Ti ho
risposto sul "contatta autori", vai a controllare!!
Somewhere, over the rainbow, way
up high.
There's a land that I heard
of Once in a lullaby.
Somewhere, over the rainbow,
skies are blue.
And the dreams that you dare
to dream
Really do come true.
Someday I'll wish upon a
star and wake up where the clouds are far Behind me.
Where troubles melt like
lemon drops, Away above the chimney tops.
That's where you'll find me.
Somewhere, over the rainbow,
bluebirds fly. Birds fly over the rainbow,
Why then - oh, why can't I?
If happy little bluebirds
fly beyond the rainbow,
Why, oh, why can't I?
Edward Cullen, alle farfalle del mio stomaco, faceva fare
mille giri.
Un solo baciamano per mandarmi in iperventilazione?
Ero uscita da poco dal coma e non volevo rischiare di crepare.
Non ora.
Lo lasciai smanettare con il computer.
Io dovevo ancora preparare qualcosa da mangiare per me e per Charlie,
dovendo anche tener conto della dieta speciale che dovevo seguire.
Accesi la piastra , dopo aver messo un filo d'olio, ci misi su una
bistecca.
-Fatto! Stavolta la connessione non farà scherzi!-
La voce di Edward sembrava provenire dal salone, dove stava prima,
eppure, non appena mi girai, mi trovai il suo viso davanti.
Ok.
Lo ringraziai infinite volte per l'aiuto che mi stava dando con il pc
perché, sicuramente, gli stavo stravolgendo tutta la sua
giornata.
Non feci nemmeno in tempo a proferire parola.
Mi suonò il cellulare.
Era Charlie, dalla stazione, che mi diceva che sarebbe tornato la sera
e che non dovevo affannarmi per preparargli il pranzo.
-...quindi riposati, non fare sforzi...mi farò perdonare,
dai!Ciao!-
Mi venne un sorriso.
Mio padre era proprio carino quando tentava di fare il tipo espansivo.
Riposi il telefonino in tasca e tornai ad Edward.
Che, con i suoi occhi dorati, mi stava chiedendo se era successo
qualcosa.
-Charlie torna tardi, sto da sola a pranzo...ho preparato inutil...-
Buttare la carne era un peccato...cosi mi venne in mente un 'idea.
Deglutii, mi schiarii bene la voce e raccolsi un po' di coraggio.
-...ti andrebbe di pranzare con me?-
Ecco. L'ho detto.
Mi sembrò un attimo titubare, dava l'impressione che si stesse
perdendo
in chissà quali questioni esistenziali, poi mi disse che andava
bene.
Ma si preoccupava se, la sua presenza, avesse potuto essere un disturbo.
-Nessuno!Mi fa piacere che mi fai compagnia.-
Oggi era la giornata del coraggio, meglio cogliere al volo la cosa.
Il coniglio Isabella avrebbe potuto far ritorno tra poco.
Cadde un silenzio imbarazzante che, con Edward, era ormai una costante.
Cosi mi adoperai per apparecchiare la tavola.
-Ti aiuto.-
Avevo i piatti di coccio impilati uno sopra l'altro.
Mi sarei mostrata una pessima padrona di casa, se avessi acconsentito.
-No, sei un ospite. Faccio io.-
Tutto ad un tratto, andai ad inciampare su una piega del tappeto
persiano e,
se non fosse stato per Edward, sarei sicuramente andata a sfracellarmi.
Ma lui afferrò sia me che i piatti (nel frattempo scivolati
dalle mie mani)
mostrando una prontezza di riflessi che io mi sarei sempre sognata.
Anche se c'erano i vestiti a separare le nostre pelli...
quella di Edward era fredda da morire, potevo chiaramente sentirlo.
-Sei freddissimo...stai bene?-
Mi lasciò e mise i piatti al loro posto, dicendo che era tutto a
posto.
-...sei tu che sei troppo calda!-
Ridacchiò tra sé e sé, quasi volesse prendermi in
giro.
Andai a prendere il cibo e misi tutto a tavola.
Lui si era già seduto.
-Buon appetito!-
Mi guardò come se avessi detto la più grande
atrocità del mondo.
Mah...magari l'avevo solo immaginato.
Come, magari, stavo immaginando di averlo accanto a me per pranzo.
Ecco.
Questo si che era altamente improbabile.
-Buon appetito, Bella...-
Io mangiai le mie cose velocemente, cosa rapida ed indolore.
Lui aveva una faccia quasi disgustata.
Smuoveva con la forchetta la roba che aveva nel piatto.
Oddio... avevo cucinato ad Edward una cosa che gli faceva schifo?
Troppo sale?Troppo pepe?Troppo olio?? O.O'
Quando si accorse che avevo finito il cibo ,e che lo stavo osservando,
incominciò a mandar giù, seriamente, le cose che avevo
preparato per lui.
Distolsi lo sguardo, forse gli dava fastidio.
Dopo poco tornai a guardarlo e mi meravigliai: aveva spazzolato tutto.
Eppure sembrava...
-Grazie per il pranzo, era tutto ottimo!-
Perché suonava come una frase fatta e non come un complimento?
-Prego.-
Mi alzai ed incominciai a sparecchiare.
Lui mi aiutò con la roba e mi seguì, a ruota, fino alla
cucina.
Si propose anche di aiutarmi a lavare i piatti.
-NO!-
Mi guardò con aria interrogativa.
Abbassai il tono della voce, schiarendola, e gli spiegai meglio.
-Non voglio fare una figura peggiore di quanto non lo stia facendo ora.
Sto dando una pessima mostra di me come padrona di casa...Ehm...-
Mi rivolse un sorriso obliquo, divertito, e si posizionò accanto
a me.
Vicinissimo.
-Allora io lavo i piatti e tu li asciughi. Su questo non
tratterò!-
-Ok...-
Aveva vinto.
*********************************
Edward Cullen, il dio greco, aveva lavato i piatti dell'umile casa Swan.
Ed ora stava guardando Vampire's diaries con me.
-Nooooo Damon è uno stronzoooo!!!!-
Mi guardò in modo strano, cosi arrossii come un chili messicano.
Ridacchiò ancora di me.
-E' tutta colpa di Katherine, invece...Damon è un vampiro a
posto...-
Adesso ero io a guardarlo, stranita.
Anche lui era un appassionato di quel telefilm sui vampiri??
-...ho letto i libri.-
Ah, si...c'erano anche quelli, certo.
Improvvisamente lo vidi reprimere un colpo di tosse...no.
Penso fosse più un conato di vomito.
Si stava sentendo male???
-Edward!!!Oddio che hai!?????-
Mi chiese, riuscendoci molto a stento, dove si trovasse il bagno.
Glielo indicai e lui si rinchiuse lì dentro.
Anche con la porta del bagno chiusa, e benché mi trovassi in
salone,
si poteva sentire chiaramente che stava rimettendo tutto il pranzo.
Che fosse bulimico?No...no, non sembrava...
Influenza intestinale?
Si, al telegiornale dicevano che stava girando a Seattle e dintorni...
Gli avevano fatto schifo le cose che gli avevo preparato?
Aveva smesso, sentii tirare lo sciacquone e, dopo poco, tornò da
me.
Si sedette sul divano, tirando un sospiro di sollievo.
-Tutto ok...senti, io dovrei andare...-
Come "tutto ok"???Mi stava prendendo in giro???
-Stai scherzando, vero?Non ti muovere.-
Andai a prendere il termometro in camera mia e scesi immediatamente.
Benché mi guardò come se fossi pazza, glielo appioppai in
mano.
-Misurala, dai...-
-Ma...!-
-Niente "MA"!Sei ancora più pallido del solito!-
Sospirò, ormai rassegnato, e si mise il termometro sotto
l'ascella.
Mi sedetti dall'altro lato dal divano, a tenere i minuti.
Quando gli dissi di toglierlo, scaduto il tempo, mi guardò
implorante.
Sembrava un bambino.
Allungai la mano, aspettando di ricevere da lui quel diavolo di coso.
Sobbalzai.
Doveva esserselo messo male...oppure era il termometro che era andato.
La sua temperatura corporea era più bassa dei normali 36 gradi!
Mi avvicinai a lui e gli misi la mano sulla fronte.
No, no...misà proprio che il termometro aveva ragione...oddio...
-Tu stai male!-
Tentò di alzarsi dal divano ed io, trattenendolo con una mano,
lo buttai giù.
Gli dissi di non muoversi assolutamente e tornai su in camera.
Presi due coperte pesanti, non sapendo che altro fare...
Tornai giù e lo coprii, dopo averlo fatto stendere del tutto
(senza scarpe)
Sbuffò come un moccioso capriccioso, diceva che stava benissimo.
Mi prendeva per il culo?
Era pallido come la morte, era un ghiacciolo ed aveva appena vomitato!
Chiamai subito Alice.
-Bellina!!Ciao!-
-Alice,senti...Edward si è sentito male e sta facendo il
bambino...
E' più freddo del normale, è più pallido del
solito ed ha vomitato!
Gli dici qualcosa tu?Se ne vuole andare da solo!-
Non sembrava minimamente toccata dalla cosa, mi liquidò con poco.
Tutti loro erano fuori città e non sarebbero tornati a casa
prima di domani.
Questo voleva dire...
-Non possiamo proprio venire a prenderlo...non è che...?-
-Farlo stare da me?-
-Beh, si...se non è di disturbo, eh!Domani mattina lo veniamo a
prendere!-
Detto questo, mi attaccò il telefono in faccia.
Mi girai verso Edward, che già aveva intuito la cosa a grandi
linee.
-Sono fuori città?-
Annuii.
-...vengono a prenderti domani mattina...-
|
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Capitolo 14 *** Una notte ***
Cap 14
La posta di Sydney e Alice
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Ma che ne può sapere
quella poraccia di Bella che Eddy è un non-morto??!Si, comunque
sono meno di 34° XD
Alice: No, in effetti mi
trovavo in giardino a potare le rose di Esme e...
Esme: Noi non abbiamo rose...
Alice: Non è vero, ne
abbiamo una!
Emmett: Ehh??????Vuoi potare la mia Rose????Viè qua che te
spiezzo in due, nana malefica!!!!!!
Rose: ç__ç
Xx_scritrice88_xX: Chissà, magari le cose che
aveva cucinato Bella facevano veramente schifo...XD
francef80: Grazie mille!!! Spero che ti piaccia
anche questo chappy, allora!
lisa76: Concesso...nulla si da se non si
riceve qualcosa in cambio, no? ^w^
Sydney: Grazie per i complimenti!
fabifabi: Il suo
orgoglio vampiro era già stato messo sotto dai suoi piani
cretini per vedere Bella! XD
hale_y: Continuo, continuo!XD Don't worry e
grazie mille per i complimenti!
cullenpersempre: MuahMuahMuah!!! Lo sai che sono
perfida!!!
Sydney: In che senso
"interrompere così" ? No, dai lo so in che senso!Mi sembrava
giusto stopparlo lì!XD
Shinalia: Se non è cosi stupido da
gettare nel water l'occasione che gli ho dato su di un piatto di
argento...
nanerottola: Si, per il lettore è comica!
Ma sai i sensi di colpa e la paura di Bellina????XDDD
Victoria: Si, cosi magari schiattava una volta per tutte...
vannagio: No, il burattinaio sono solo io! Ad
Eddy il vomito è venuto veramente, non l'ha fatto apposta,
povero ciccio!
dolcenera_cullen: Linduzz!Beh, diciamo che, uscire da
quella casa, non è proprio nei suoi interessi! In pensiero per
cosa?O.O
serve: Zi, questo chappy sarà secondo
il punto di vista di Eddino-vampirino! Ciao Lizzieee!!!!!!
-...ti andrebbe di pranzare con me?-
L'ha detto veramente o lo stavo solo sognando io?Stupido vampiro...
Calcolai, nel minor tempo possibile, tutti i pro ed i contro della
nostra situazione.
Sarebbe dovuto andare tutto per il meglio, il mio autocontrollo era
allenato e forte.
Tuttavia, naturalmente, dovevo avere la piena certezza che non le sarei
stato di disturbo.
-Nessuno!Mi fa piacere che mi fai compagnia.-
Mi fece contento assai più del dovuto, dicendomi quelle parole,
perchè voleva dire che,
con me, molto stranamente (e contro ogni logica umana e vampiresca) si
trovava a suo agio.
Anche io lo ero.
Mi proposi per aiutarla ad apparecchiare la tavola per due, ma lei si
oppose vibratamente.
Non capivo perchè, a dirla tutta.
Si, ok...ero un ospite.
E allora?
Dopo avermi tolto i piatti dalle mani fece per andare nella sala da
pranzo,ma, incianpando
in una piega del tappeto persiano, rischiò di farsi male e di
far cocci.
Mi affrettai ad afferrarla e, dopo essermi assicurato che si fosse ben
retta a me, presi al volo
anche il resto della roba che stava per ricaderci addosso: piatti,
forchette e coltelli.
Questa ragazza umana aveva una tale inclinazione verso gli incidenti!
Se non ci fossi stato io?
I pensieri di accidenti e catastrofi varie sparirono non appena mi resi
veramente conto di tutto.
Praticamente tenevo Bella stretta a me, quanto bastava per mandarmi in
pappa.
Potevo sentire il suo calore della sua pelle anche cosi...
-Sei freddissimo...stai bene?-
No, non sto affatto bene se continui a starmi cosi appiccicata...e non
starai bene nemmeno tu.
-...sei tu che sei troppo calda!-
Già, stavo cercando di far passare lei per stupida.
Era l'unico modo per indurla a non notare tanti piccoli particolari
strani.
La lasciai immediatamente andare, imprecando dal più profondo
angoletto del mio volere.
Cosi andai ad aspettarla, seduto al tavolo nel primo posto che avevo
trovato.
Non potei fare a meno, quando si sedette accanto a me, di immaginarmi
un'altra scena.
Me, umano, che pranzavo, al ritorno dal lavoro, con mia moglie.
-Buon appetito!-
Stupido due volte, cretino di un vampiro!
Quella semplice espressione mi riportò alla realtà: buon
appetito, per me, significava la sua morte.
Non sapeva quello che mi aveva appena augurato...
Ma ci passai sopra, per educazione verso di lei, ricambiai anch'io.
***
Il sogno di me umano tornò ancora, esattamente quando l'aiutai a
lavare i piatti.
Finì, di nuovo, quando Bella decise di accendere la tv e di
vedere "i diari del vampiro"
E la menava con Damon! Si era messa in testa che lui era il cattivo
della situazione.
Voleva mostrare di essere cattivo e duro a tutti costi, ma in
realtà era un vampiro a posto.
Era tutta colpa della ragazza, era lei che lo portava a comportarsi
cosi.
Non consapevolmente, chiaro.
Ma lo faceva.
Esattamente come Bella tentava il vampiro cattivo che c'era in me, per
quanto assopito.
Ad un certo punto sentii uno strano gorgoglio nel mio stomaco: era il
pranzo umano.
Dovevo, sentivo il bisogno di espellere quella schifezza dal mio corpo.
E dovevo assumere cibo vero.
Cercai di trattenermi dall'espellere proprio davanti a lei e, infatti,
dovetti scappare in bagno.
Mi ripulii lo stomaco da tutte quelle sozzerie che avevo ingurgitato e
mi sciacquai bene.
Così tornai da Isabella che, sicuramente, nel frattempo si era
fatta chissà quali film mentali
sul mio violento ed improvviso attacco di vomito.
Tentai di assumere pose ed atteggiamenti naturali e disinvolti,
sedendomi sul divano.
Tirai un grande sospiro di sollievo e, ritenendo fosse giusto -data la
tarda ora- rientrare a casa,
le riferii che era davvero giunto il momento di togliere il disturbo da
casa Swan.
Saltò in piedi, scattando.
-Stai scherzando, vero?Non ti muovere.-
Scomparì dal salone, andando al piano di sopra a prendere
chissà cosa, poi torno subito giù.
Per giunta con una velocità impressionante, per un'umana.
Ed in mano cosa aveva, un...un termometro?
Ma era pazza?No, ok, non lo era...solo io stavo ragionando come un
cretino ottuso.
-Misurala, dai...-
-Ma...!-
-Niente "MA"!Sei ancora più pallido del solito!-
Fui costretto ad infilarmi quella maledettissima stecchetta di vetro
sotto l'ascella.
E neanche a dire che, attraverso vari trucchetti, potevo truccare la
temperatura!
Bella si era seduta apposta accanto a me, per impedirmi una possibile
fuga e per tenere i minuti.
Sobbalzò, scaduto il tempo, quando attestò che avevo la
temperatura più bassa dei 35°.
Si chinò su di me e mi mise una mano, incandescente, sulla
fronte gelida.
-Tu stai male!-
Quel tocco cosi naturale e scontato mi mandò tutto in
subbuglio.
Avevo la tentazione di afferrarla e di tenerla stretta a me.
Tentai di alzarmi, ma lei mi ributtò giù.
Sparì, di nuovo, ai piani superiori per poi presentarsi con due
enormi coperte di lana pesante.
Sgranai gli occhi non appena le vidi.
Non contenta nemmeno di avermi imbacuccato come un salame ungherese,
chiamò Alice.
-Alice,senti...Edward si è sentito male e sta facendo il
bambino...E' più freddo del normale,
più pallido del solito ed ha vomitato! Gli dici qualcosa tu?Se
ne vuole andare da solo!-
La pazza folletta!Chissà che...no, oddio...!
I PIANI MALVAGI DI ALICE!
-Farlo stare da me?-
Noooo!!!La scusa del "no, guarda...mi dispiace ma stiamo tutti fuori
città" era ancora in uso!
Che avrebbe risposto lei?
Oddio sono rovinato! R-O-V-I-N-A-T-O!
Quando, come e dove andrò a cacciare un qualsiasi essere vivente
non parlante????
-...vengono a prenderti domani mattina...-
Una notte intera qui??
Troppo!
****
Charlie, non appena tornò a casa (molto tardi) , si
ritrovò una scomoda sorpresina in salone.
Il divano era occupato da un moccioso malato che gli impediva di vedere
i Mariner sul divano...
Non si sentiva tranquillo con me nei paraggi.
Era convinto che avrei tentato di combinare qualcosa con la figlia, non
appena sarebbe andato a letto.
E che la malattia era una scusa per infilarsi in casa.
Cosa non lontana dalla verità.
Ma, alla fine della serata, si rassegnò ed andò a
rintanarsi in camera sua.
Così rimasi da solo, con Bella che mi stava allestendo il divano
come un letto frequentabile.
-...per il pigiama...ho una vecchia tuta di papà, ti
andrà larga...aspetta qui.-
Si girò, ma, improvvisamente, notai un vertiginoso aumento del
battito cardiaco ed uno sbiancamento.
Mi precipitai a sincerarmi delle sue condizioni, le si era alzata la
pressione con la paura e l'agitazione.
-Bella, devi smetterla di preoccuparti e di affannarti!Non fa bene a
te, chiaro?-
Volle andare da sola al piano di sopra, ma, temendo qualcosa,
l'accompagnai fino su.
Era la prima volta che ci entravo, con lei sveglia e cosciente.
Rovistò tra qualche armadio e mi mise in mano una tuta grigia ed
una maglietta nera.
La tuta era di Charlie, mentre la maglietta era sicuramente sua.
-E' tua?-
-Come hai fatto a capire?-
Risposi, estremamente imbarazzato, che su quella si sentiva moltissimo
il suo profumo.
Lei ribatté che non usava nessuna fragranza.
Feci le spallucce, cercando di lavar via immediatamente il problema.
-Vai a dormire, dai...ci vediamo domani.-
Giocherellava con le ciocche dei capelli, arricciandole, e poi ne mise
una dietro l'orecchio.
-Buonanotte, Edward...-
Le feci un cenno con la testa e, prima di scomparire da dietro la
porta, ricambiai.
***
Non fu affatto una buona notte.
Il russare di Charlie stravinceva in fastidio provocato dai rumori di
una falegnameria.
Io, non potendo né dormire né fare qualcosa che
svegliasse gli Swan, rimasi sveglio.
A contemplare le crepe nel soffitto bianco del salone, pensando a
tutt'altre cose.
Per esempio che Bella stava riposando sopra la mia testa.
Beata ed inconsapevole del fatto che la morte le era entrata in casa e
stava nel suo salotto.
Mi innervosiva, mi faceva avvertire un senso di enorme frustrazione.
Stare cosi vicini e non poter...
Chiusi un momento gli occhi, per ripulirmi da pensieri di cui mi sarei
sicuramente pentito.
Mi disturbò, ad un certo punto, un rumore strano ed
un'imprecazione.
-Edward sei sveglio?-
Allungai la mano per accendere la lucetta, per illuminarle l'ambiente.
Era Bella.
-Non riuscivo a dormire...neanche tu, a quanto pare.-
Mi prese quasi un colpo, vederla fasciata solo da
un'insulsa camicetta da notte celeste.
Ma resistetti.
Mi tirai su a sedere e le feci cenno con la mano, sbattendola
più volte sul divano, di venire.
La vidi parecchio pallida e preoccupata, cosi le chiesi perché
aveva problemi ad addormentarsi.
-E'...da quando mi sono svegliata dal coma che faccio incubi...quello
di stanotte era orribile...-
Sembrava sinceramente spaventata.
Mi feriva profondamente vederla in quello stato, mi faceva sentire una
nullità.
Con un po' di timore, non sapendo in anticipo la sua reazione, la
circondai con le braccia.
E, finalmente, potei attirarla a me.
Non mi si oppose, si lasciò persino cullare per lunghi istanti.
Allora le chiesi se aveva voglia di raccontarmi che tipo di incubi
faceva la notte.
Sembravano un film horror dove non mancavano licantropi, vampiri,
morte, occhi osservanti...
Sicuramente era l'inconscio che le stava suggerendo di tenersi alla
larga da me.
Ma lei, questo, non poteva capirlo.
-...ed ho so...-
Smise di parlare di colpo.
Dopo un iniziale sbigottimento, mi accorsi che si era solo addormentata
con il mio cullarla.
Cosi, non ritenendo il divano adatto a lei, la presi in braccio e la
portai in camera sua.
L'adagiai sul letto e le rimboccai le coperte fino alle spalle.
-...zzz...ward...angelo custode...zzzz....puzza di cane
bagnato...zzz....-
Che carina, parlava nel sonno!
Io?
Io come l'angelo custode?Potevo esserlo?
No.
Al massimo, sarei potuto essere il suo vampiro custode per sempre.
Sempre se le sarebbe andato bene.
O anche no.
Lo avrei fatto comunque.
Sarei stato il suo vampiro custode per sempre.
|
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Capitolo 15 *** midnight sun ***
CAP 15
La posta di Sydney e Alice
dolcenera_cullen: Vabbeh, povera Bellina!!!!Lei si
è comportata come un qualsiasi altro essere umano, con un amico
malato!XD
vannagio: Perfida e calcolatrice io???Vuoi che
Jane prenda il mio posto come capo-redattore della posta???
Sydney: Scherza, non ti
preoccupare.....migliorando di capitolo in capitolo?Eppure, data la
scarsità di tempo, non mi ci sto impegnando molto...
Alice: E te credo!Scrivo tutto
io!Tu pensa a studiare, và!
nanerottola: Eddy ha ragione: è il
subconscio di Bella che, mandandole quei sogni, tenta di avvisarla di
tenersi alla larga da lui. Alla prossima!
cullenpersempre: Guarda...se vogliamo proprio fare
riflessioni di tipo filosofico...XD...il tuo vampiro custode esiste.
Sydney: Eh????Ma che sei
paz...si, lo sei.
Alice: Stavo dicendo...se tu
pensi ad un vampiro custode, questo deve esistere per forza da qualche
parte (sennò non potresti neanche pensarlo)
Sydney: Basta....hai
rotto....adesso ti faccio sostituire da Jane o da Heidi!
lisa76: Non è lui che si finge
malato, è Bella che crede che lo sia (ed a ragione!XD) Dimmi se
ti piace questo chappy!!!!
Xx_scritrice88_xX: AH BELLAAAAAAAA!!!!!!!!Ti ho fatto
una sorpresina! Di New Moon ho pro e contro (più contro,
però)
RenEsmee_Carlie_Cullen: Perchè devi potare mia
sorella???? °_______° Non è che potresti allungare me di
qualche centimetro???????
Sydney: Ma stava scherzando...
Rosalie: Lo spero...
serve: Non la ama ancora, per lui è
un affetto istintivo (di natura ancora da indagare) misto a
curiosità...beh, dai!Charlie è iperprotettivo,
ossessionato dallo sport
(anch'io farei la stessa cosa se
la Roma dovesse giocare una partita importante) Senza contare che le
sue supposizioni sono giuste. Ah, non sono sparita.
Alice: E non l'hanno nemmeno
rapita gli alieni.
Sydney: A meno che la mia orrida
professoressa di matematica e fisica non sia una marziana...
Alice: Io non ci conterei...
Nella
storia vedrete delle frasi in blu ed in rosa. Quelle in rosa sono di
Bella (di chi sono quelle blu, dovrete capirlo da soli! ;)
Era passata una settimana da quella notte che avevo ospitato
Edward Cullen in casa mia.
Stranamente...mi sembrava troppo presto per affermare una cosa del
genere...beh, mi mancava.
Una settimana che non ricevevo visite né da lui, né da
sua sorella Alice.
Anche lei mi mancava da pazzi, avevo bisogno di attingere ad un po'
della sua allegria disarmante.
In compenso, però, era tutta una settimana che a Forks c'era un
bellissimo sole abbagliante.
Mi era permesso di uscire un pochino, per fare qualche
passeggiata.
E poi c'era lui.
Il mio amico di Chicago, lo scrittore, Anthony.
La storia del suo vampiro mi riempiva quasi tutte le giornate, ecco
perché Charlie si lamentava.
-Bella!Spegni quel coso e vai a dormire!!-
-Siii!!!Un secondo!!!!-
Aprii la finestra di windows messanger e, cliccato su "Anthony1918",
iniziai a scrivere.
Si, da quando avevo lasciato un commento sul primo capitolo della sua
storia, avevamo inziato la
nostra amicizia mediante l'angolo dei commenti della sua storia e poi
c'eravamo scambiati l'indirizzo
della posta elettronica. Poi, data la scomodità, lo convinsi a
farsi msn per sentirci più spesso.
Scusa,
Anthony...c'è quel rompiscatole di mio padre che insiste che io
spenga il computer...
Non ti
preoccupare, anzi. Forse ha ragione lui, devi riposare! ;)
Ma non sono mica moribonda!E
poi non ho nemmeno sonno, sai?
Non fare la difficile, Bella!Dai, vai a dormire che noi ci possiamo
sentire anche domani!
A
domani!Quand'è che posti il nuovo capitolo?
Domani!XD
Ok...non
vedo l'ora!!Buonanotte Anthony!!Salutami Chicago!
E tu
Phoenix, buonanotte!!!
Alla fine spensi il computer e me ne andai a dormire, finalmente, dopo
ore ed ore.
Il giorno dopo sarei dovuta andare alla consueta visita di controllo
all'ospedale.
Magari sarebbe stata la volta buona che il dottor Cullen mi avrebbe
dato il permesso per scuola.
Mi annoiavo a morte a casa da sola...
***
Di nuovo sole, a Forks.
Mi dovetti svegliare presto per andare all'ospedale per la visita
settimanale del controllo.
Le mie previsioni furono esatte, il sostituto del dottor Cullen mi
diede l'ok per scuola.
Ma sarei dovuta stare a casa ancora una settimana, per precauzione.
Perfetto così, non chiedevo di meglio.
Tornai a casa che ero tutta un ciclone di allegria, oggi era proprio
una "giornata si".
Mi feci lasciare da Charlie davanti casa, poi lui tornò in
centrale.
La prima cosa che feci, dopo essermi preparata il pranzo, fu
controllare se Anthony aveva postato.
No, ancora no.
Andai a vedere su msn.
Non appena mi connisi, lui mi mandò un messaggio.
Ciao!
Ciao!!Come va?
Come sempre...anzi, sono due
amici del ragazzo di mia sorella...
Non
ti piacciono?
Diciamo che
viviamo sotto ottiche diverse...lasciamo stare, tanto rimarranno per
qualche giorno...Te invece?
Niente di
che, tra una settimana torno a scuola...ma non ce la faccio più
a restare a casa da sola.
Non hai
amici che ti vengono a trovare?
Beh,
essendo arrivata qui da poco, posso dire che ne ho solo due...ma
è da una settimana che non si fanno vivi...
Vabbeh,
dai!Ci sono io, per quanto possa essere utile per te!
Scherzi?La
tua storia ormai è entrata nel mio cerchio personale degli
interessi!Ma tu sei a scuola?
Si, ora di
informatica!
Ah, allora
ti lascio che tra un po' dovrebbe suonare la campanella!!Ci sentiamo
quando ci sentiamo, ok?
Ok...ah, ho
postato un nuovo capitolo...l'ho dedicato a te!Ciao!
Ciao
Anthony!
Non appena lui staccò msn, io tornai a vedere se aveva
effettivamente messo il nuovo chappy.
Si, eccolo lì.
Prima, però, andai a prendermi un bicchiere d'acqua per la
solita medicina.
Chissà per quanto altro tempo avrei dovuto prenderla...
Controllai l'ora...erano solo se tre del pomeriggio...che altro mi
sarei messa a fare?
Lasciai perdere tutti i pensieri inutili e mi persi nella lettura della
storia.
I miei occhi s’incrociarono
per non più di un secondo con un paio marroni come il
cioccolato, incastonati in
un viso a forma di cuore.
Conoscevo bene quel viso perfetto, nonostante non lo avessi visto prima di
questo momento, perché aveva avviluppato ogni mente oggi.
La nuova studentessa.
Di nuovo, il mio sguardo
indugiò sugli stessi grandi occhi marroni.
Era seduta esattamente dov’era
prima, e ci guardava, una cosa naturale da fare, supposi...pensare a noi sarebbe stato
altrettanto naturale.
Eppure non riuscivo a sentire neppure un bisbiglio.
Mi sentii a disagio, non mi era mai
capitato prima....C’era
qualcosa che non andava in me?Perché non riuscivo a leggerla?
Eppure mi sentivo come sempre.
Questa ragazza pareva molto
più fragile dei suoi nuovi compagni di scuola, la sua pelle era trasparente al punto che
era difficile credere che potesse proteggerla davvero dalle aggressioni
del mondo circostante.
Riuscivo a vedere il sangue che
circolava ritmicamente nelle vene sotto la membrana chiara, pallida…
Mi alzai e me ne andai in classe,
non potevo stare ancora lì, ed andai a sedermi al mio solito banco da
solo, aspettando i miei compagni.
Entrò il professor Barner,
seguito dalla nuova ragazza.
No!Anche qui me la dovevo
ritrovare!Poverina, il posto accanto al mio era l’unico disponibile.
Non appena si avvicinò, il
suo odore mi colpì come una testa di ariete da sfondamento.
Nessun modo per spiegare il
"violento" poteva essere applicato a quello che sentivo.
Io ero un predatore e lei era la
mia preda.
Al mondo non esisteva altra verità a parte questa.
Io ero un vampiro, e lei aveva il
sangue più dolce che avessi mai odorato negli ultimi ottant’anni.
Non avrei mai neppure lontanamente
pensato che potesse esistere un profumo del genere.
Se avessi saputo che c’era, l’avrei
cercato molto tempo prima.
Avrei setacciato il pianeta per lei.
No...ma finisce così????Ero curiosa di sapere se se la sarebbe
pappata oppure no!
-Certo che...-
Non so, quello che aveva scritto...boh, mi sembrava un pochino
familiare...come un sogno...
Mi stavo sbagliando, sicuramente.
Ad un certo punto squillò il telefonino, era un numero che non
conoscevo.
E chi poteva essere?
-Pronto?-
-Bella?-
Una voce maschile...profonda...estremamente sens...
Era Edward Cullen?Allora non era morto e sepolto dalla febbre come
credevo!
-Ciao Edward!Stai bene?-
Non stavamo un gran che tutti e due, quella sera lì...
-Si, bene, grazie...tu come stai?Ho saputo che tra una settimana torni
a scuola!-
-Si, non vedo l'ora...-
Lasciai intendere tutto quello che volevo fosse inteso, ma non ottenni
quel risultato.
Poi, di getto (e senza nemmeno consultare il criceto nella mia testa)
gli chiesi se poteva venire.
-Ahi...di mattina non posso.-
Doh!Ecco, sapevo che non dovevo chiederglielo!Ho fatto una bellissima
figura di sterco.
-...ma, se vuoi, sarò da te dopo cena!-
Aaha!Davvero?
-Ohh...ehm...perfetto, allora!Alle nove!-
Attaccai che avevo ancora il cuore agitato ed il criceto che aveva
smesso di girare la ruota.
Mi era venuto ancora sonno, cosi me ne andai a fare il sonnellino
pomeridiano.
E continuai a fare strani sogni, come al solito.
Quella volta mi trovavo in un ospedale che non conoscevo.
In un'epoca che non era la nostra, il
calendario appeso ad un muro diceva "1918".
Vedevo tutto in bianco e nero.
C'era una sfilza di malati, tutti in
pessime condizioni, che occupavano i corridoi...
Il mio corpo, contro il mio volere,
si incamminò verso la stanza dove si tenevano i morti.
Appena entrati, un tavolo da
operazione con sopra un cadavere.
Andai a vedere.
Lo osservai, un ragazzo nel pallore
della sua morte.
Quando realizzai chi fosse, urlando
il suo nome, lui spalancò gli occhi di colpo.
Erano rossi come il sangue.
Poi, ringraziando Dio, mi svegliai.
|
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Capitolo 16 *** Mannaggia al sole! ***
Cap16
La posta di Sydney e Alice
Premetto una cosa...se ci sono troppi
"tumba" ,o simili, è tutta colpa di vannagio !Mi ha
contagiato
con questo termine!
Poi volevo chiedervi una
cosa...vorreste che io mettessi in un capitolo tutti e due i POV oppure
vi va bene uno per capitolo?
Nel primo caso dovrei spezzettare un
po' la storia e verrebbe un po' più lunga (la storia, non i
capitoli che rimarranno della stessa lunghezza...)
Scrivetemi e ditemi cosa preferite.
grepattz: Grazie!Purtroppo si sa: Isabella
Swan
è una gran stupida, non è capace di fare simili
associazioni! xD
dolcenera_cullen: Ok.
Ora inizio a preoccuparmi sul serio...
Alice: Solo ora?Avresti dovuto
iniziare a farlo già da un bel pezzo!XD
Sydney; Coooomunque....grazie
a te!
Shinalia: Già...beh, d'altronde lo fa
anche nella saga di zia Steph!Mi attengo alla sua caratterizzazione
originaria, almeno ci provo!
Alice: Edward non è
pazzo, è mio fratello!
Sydney: Che poi è la
stessa cosa...
Xx_scritrice88_xX: I know, i know!Quella piccola bugia
mi serviva a rendere un po' movimentata la storia, sennò sai che
piatta veniva?
Alice: Cooomunque...noi non ci
stiamo facendo vedere per il sole...Sai sennò?Rischio di essere
rapita e deportata in una fabbrica Swarosky!!!!
Kris91Cullen: Grazie, grazie!Fare da Cupido
è la mia attività più riuscita!!!!
Sydney: Grazie mille per i
complimenti!!!
vannagio: TUMBA????Aahahahahahahahah!!!!!!
'sto termine è fantastico!!!!!!XD Sono caduta dalla sedia quando
l'ho letto!!!!!!!!
Jane: Sentiamo...perché non vuoi parlare con
me?ò___ò
nanerottola: No, sono
tumbi tutti e due!!XD Quello che lei ha visto non può ricondurlo
ad un vampiro, sebbene lo fosse...cooomunque campa cavallo!
cullenpersempre: Sono legata al segreto
professionale, non posso rivelarlo...grazie comunque per i complimenti!!
lisa76: Non ti preoccupare, supponi
bene!Non è che sei tarda, sono io che ho inserito quella piccola
bugia per non rendere la storia troppo piatta!
Esatto tutto quanto, hai
capito bene (vedi che non sei tumba???XD) Ciao, alla prossima!!!!!
serve: Cosa ti ricorda? No, comunque non lo
sa che è Bella la ragazza che gli lascia i commenti!XD E' tumbo
pure lui!!!!
Sydney: Si, sono una patita di
calcio!Ci gioco pure!Ma perché vergogna?La roma è nel mio
DNA come la malattia interista è nel tuo!XD
Alice: Per fortuna che
l'autrice non è una curvasudista estremista...a quest'ora
saresti già legata ed esposta come prigioniera di guerra a
Piazza Venezia...
Sydney: un'ultima cosa....CASSETTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che noia indicibile...
Noia, noia, noia, noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia,noia
e noia...
E' una settimana intera che non possiamo uscire di casa, mannaggia a
quel sole maledetto!
Strano a dirlo, ed anche solo pensarlo, ma sentivo che le mie giornate
erano vuote, senza Isabella.
Mi mancavano i miei assurdi tentativi per intrufolarmi in casa sua.
Si, lo facevo tutte le notti.
Ma lei dormiva come un angiole...no, ultimamente il suo sonno era
infestato da brutti sogni.
Quanto poteva essere assurdo il mio attaccamento per quella piccola
umana?
Troppo.
Era pericoloso.
Sbagliato.
Eccetera, eccetera, eccetera...
Tuttavia anche questa settimana aveva avuto i suoi risvolti
positivi...no, solo uno.
Finalmente, oltre alla mia rompiscatole-sorella Alice, la mia storia
era seguita da un'altra persona.
Si faceva chiamare Austen's fan (una ragazza, fino a prova contraria)
ed era di Phoenix (forse).
Dopo i primi commenti, ci eravamo scambiati l'indirizzo email ed
avevamo iniziato una corrispondenza.
Io, stupidamente (ma poi mica tanto), le dissi che ero di Chicago (e
questa era una mezza verità).
A parte questo, la nostra pseudo-amicizia sembrava davvero funzionare.
Era facile su intenet, almeno non mi veniva voglia di saltarle addosso
e di dissanguarla in un secondo!
Alle undici e cinquantacinque ancora ci stavamo scrivendo.
Per me l'ora non era assolutissimamente un problema, ma per lei
sicuramente lo era.
***
Come al solito, pubblicai il nuovo capitolo di "Midnight sun" appena
sfornato da Word.
Mannaggia al sole...rivoglio le nubi...
-...e non rompere le scatole! E dillo che ti manca Bella e falla
finita!Non è mica un crimine, sai?-
Ecco Alice...ma non doveva?Ah, si...me li aveva riportati i cd che le
avevo prestato.
-Ma è un crimine...-
L’amavo? Non lo credevo.
O, almeno, non ancora.
Posò le mie cose sulla scrivania con totale assenza di
tatto e
riguardo e mi rubò il telefono di casa.
-Lo sarà se finisce male...ma non ci saranno problemi, fidati
che l'ho visto!-
Fece un numero che non conoscevo ed attese.
-A chi stai chiamando?-
-Zitto che non sento squillare!-
Sentii un "pronto?" ed Alice mi appioppò in mano il telefono,
che accostai all'orecchio.
-Pronto??-
Era Bella, quella peripatetica di mia sorella aveva chiamato l'umana!
-Bella?-
-Ciao Edward!Stai bene?-
Ora che stavo abbastanza lontano da lei e che ero sicuro che non le
avrei fatto del male, si...
-Si, bene, grazie...tu
come stai?Ho saputo che tra una settimana torni
a scuola!-
Già, Carlisle mi aveva dato la bella notizia il giorno prima.
-Si, non vedo l'ora...-
Il tono della sua voce andò scemando, come se volesse lasciar
intendere qualcosa.
Ma non capii, quindi lasciai correre.
Poi mi chiese se avevo voglia di andare a trovarla, che si sentiva sola.
Osservai fuori: il sole risplendeva come non mai.
Sbuffai.
-Ahi...di mattina non
posso...-
Alice mi guardò malissimo e mi diede un calcio sugli stinchi,
mimando con la bocca "al tramonto".
Trattenni il lamento di dolore, ma quanto poteva far male quella nana?
-...ma, se vuoi,
sarò da te dopo cena!-
-Ohh...ehm...perfetto,
allora!Alle nove!-
Attaccò il telefono e mi lasciò libero di cacciare un
lamento per il mio povero stinco.
-Che dolorrrrrrrr!!!!!!!-
Alice mi lasciò solo con il mio stinco dolorante e se ne
andò da qualche parte della casa.
Cosi, aspettando direttamente le nove di sera, mi misi a scrivere (non
sapendo sempre che fare).
Non appena suoi occhi scivolarono verso di me, con un movimento
che evidentemente avrebbe voluto che fosse furtivo,
il suo sguardo incrociò il mio, e mi vidi riflesso nell’immenso
specchio dei suoi occhi marroni.
Lo shock provocatomi dalla faccia che vidi lì le salvò la
vita appena in tempo.
Ma non mi rese le cose più facili.
Il sangue le aveva inondato nuovamente le guance, donando alla sua
pelle la tonalità più deliziosa che avessi mai vista.
Il suo profumo nella mia mente era una spessa nebbia. A malapena
riuscivo a pensarci attraverso.
I miei ricordi di quel giorno erano sempre vividi e ben presenti
alla mia mente.
Come scordarli?
Anche la bestia li ricordava.
Ma con dispiacere, perché quel giorno non ebbe il piacere di
assaggiare il suo sangue.
Era così vulnerabile, così debole...Addirittura
più del normale per un essere umano.
La ragazza si sarebbe seduta accanto a me, ed io l’avrei dovuta
uccidere.
Gli spettatori che si trovavano nell’aula, diciotto ragazzi ed un
adulto, non avrebbero mai più potuto lasciare questa stanza.
Non avevo mai ucciso degli innocenti, mai in ottant’anni. E ora
programmavo di massacrarne venti tutti in una volta.
Mi trovavo al centro dell’aula, nella fila posteriore più
arretrata. Prima avrei dovuto occuparmi del lato destro.
Calcolavo di poter spezzare quattro o cinque dei loro colli al secondo
e senza fare alcun tipo di rumore.
Perché doveva venire qui? Perché doveva esistere?
Perché doveva rovinare la pace di questa mia non-vita?
Perché mai quest’esacerbante essere umana era mai nata? Chi era
questa creatura? Perché a me, perché adesso?
Perché dovevo perdere tutto solo perché aveva casualmente
scelto di fare la sua comparsa in questa città inverosimile?
Perchè era venuta qui!
Smisi di far affluire l’aria ai polmoni; il sollievo fu immediato, ma
relativo. Un’ora! Soltanto un’ora.
Non dovevo pensare al profumo, al gusto.
Ma la campanella aveva suonato...salvato dalla
campanella...Eravamo entrambi salvi.
Rimasi per tutto il giorno chiuso in macchina, aspettando i miei
fratelli.
Quando arrivarono, in primis mia sorella (quella a cui ero più
affezionato) notò che c'ea qualcosa che non andava in me.
Si era messa a rovistare nel futuro per me, ora...entrambi elaborammo
quello che vedeva ed entrambi ne rimanemmo sorpresi.
“Te ne vai?” mormorò.
Gli altri fissavano me adesso.
Poi lo vide, nell’istante in cui la mia determinazione vacillava ed
un’altra scelta spingeva il mio futuro in una più cupa direzione.
“Oh”.
La ragazza di prima, morta, i miei occhi, di un rosso incandescente per
il sangue appena consumato.
L’inchiesta...il tempo che avremmo dovuto far passare perché
fosse sicuro trasferirci e ricominciare daccapo…
“Oh”
L’immagine si faceva sempre più dettagliata, ma poi la visione
nella sua mente cambiò di nuovo.
Una strada deserta, di notte, gli alberi che la costeggiavano ricoperti
di neve, baluginanti a quasi trecentoventi chilometri l’ora.
“Mi mancherai”, disse. “Non importa per quanto poco tempo starai via”.
Con quelle ultime parole decretai finito il capitolo, per quel
momento non mi veniva in mente oltre.
Certo, non avrei messo il mio soggiorno a Denali...giusto un cenno qui
e lì...
Così mi limitai ad aspettare diligentemente le nove meno dieci.
E, quando scoccarono sul mio orologio, mi precipitai a prendere le
chiavi della Volvo.
Salii in macchina e, con la stessa fretta con la quale ero salito,
partii alla volta di casa Swan.
Arrivai lì esattamente alle nove meno due minuti.
Solo che mi sembrava troppo manicale presentarmi alle nove spaccate.
Così aspettai che la melodia di Alexandre Desplat finisse e poi
andai a suonare il campanello.
Suonai più di una volta, forse quattro.
Dopo un iniziale trambusto, un violento scendere dalle scale, ecco
Bella davanti alla porta.
C'era qualcosa che non andava: era più pallida del solito, aveva
gli occhi gonfi e rossastri.
E, in oiù, aveva la faccia di una che avesse vissuto
chissà quale tragedia.
-Hey...tutto bene?-
Scosse la testa e mi fece cenno di entrare in casa.
Non ci volle molto per capire che, dopo essersi addormentata, si era
fatta uno di quei suoi incubi.
-Cos'hai sognato stavolta?-
Abbassò lo sguardo, per evitare il mio,e poi mi disse che
aveva sognato me.
-Tu...morto...in un obitorio...mi sono avvicinata e...hai aperto gli
occhi...erano rossi e...-
Ahah...le mie teorie sui suoi incubi erano esatte.
Lei sognava quelle cose perché intuiva qualcosa di strano in me.
Allora tentai di sdrammatizzare, sorridendo.
-Se mi hai sognato morto, vuol dire che mi hai allungato la vita,
sai?Non è una cosa brutta...-
Sorrise anche lei, sebbene avesse capito che era tutta una scusa per
tirarla su di morale.
Proposi di sederci sul divano e di parlare un po'.
-E cosi torni a scuola...immagino che tu non possa guidare ancora il
tuo pick up...-
-No, infatti mi accompagnerà Charlie...-
Mi venne in mente un'idea tanto fulminea quanto geniale e subdola.
-Non scomodarlo, ti accompagnerò io con la mia macchina.-
Alzò il sopracciglio come se stesse vagliando seriamente la
possibilità di rifiutare.
-Non vuoi?-
Abbassò lo sguardo, arrossendo come un peperone messicano e
tormentandosi le mani.
-Non sei costretto...-
Mi avvicinai di più a lei, costringendola ad alzare lo sguardo
per guardarmi negli occhi.
In preda ad un attacco di noncuranza, incominciai a giocherellare con
una ciocca dei suoi capelli.
Una sensazione di sconvolgimento mi prendeva lo stomaco ogni volta che
la sfioravo...
Eppure non capivo perché si abbattesse in quel modo e non
credesse alle mie parole.
-Per me è un piacere, chiaro?Non sei un peso, voglio
accompagnarti sul serio a scuola...-
Intanto la mia mano era finita chissà come sulla sua guancia.
Intanto lei voltò il viso verso la mia mano, chiaramente potevo
sentirne sul dorso le sue labbra .
Mi sentii pervaso da una scossa elettrica, ma sorrisi mestamente per
quel gesto.
Non andava bene...
-Sarebbe più…prudente per te non essermi amica...non
sono...bravo, con le persone...-
-Ma se sei il ragazzo più buono e gentile che io abbia mai
conosciuto...-
Allontanai la mano dal suo viso e la rimisi giù, sbuffando per
la sua ingenuità inaudita.
Non ero quello buono, ero il cattivo.
Il più cattivo.
-Eddai, Edward!Chi è che passerebbe tutto il suo tempo con una
in coma, eh??-
-Non io...-
Mi fece sorridere, certo che era proprio incapace di pensar male di
qualcuno...
-Vedi che stai sorridendo?-
Anche lei si mise a ridere, notando la mia finta espressione accigliata.
Mi scappò l'occhio sull'orologio, era davvero tardi per lei che
doveva assolutamente riposare.
Le dissi che era meglio che io togliessi le tende e tornassi a casa.
-Torno domani alla stessa ora, va bene per te?-
-Perfetto!-
Non capii cosa volle fare, pensai che si doveva solo alzare dal divano,
ma poi si sporse verso di me
(e, prevenendo una qualsiasi cosa, bloccai immediatamente il respiro) e
mi abbracciò.
Cercai di mantenere una certa distanza tra noi, toccandole solo i
vestiti.
Però sentivo comunque caldo.
E fame.
Cercai di non pensare quando adagiò la sua testa sulla mia
spalla.
Tutte queste "pippe mentali" per un abbraccio dalla durata di due/tre
secondi.
Possibile che lei non riuscisse a capire neppure un minimo
dell’attrazione che esercitava su di me?
Quando l'allontanai da me, ed il mio sguardo finì sulle sue
labbra, mi persi.
Per mezzo secondo fui distratto dall’idea, dall’impossibilità, o
da qualunque cosa cui somigliasse al baciarla.
Le mie labbra sulle sue labbra, fredda pietra su seta calda, morbida…
E poi lei muore.
|
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Capitolo 17 *** Sistem of a down ***
Cap 17
La posta di Sydney e Alice
Xx_scritrice88_xX:
Eliii!!!!Lo so, sei puntuale
come un orologio svizzero!XD Speriamo che questo chap ti piaccia!
gothika85: Bella non è da meno!Per cosa
vivo?Per la nuova collezione di Valentino?
Sydney: Alice, ma quanto sei
venale?
lisa76: Facciamo che è tutte e due
le cose?XD Vuoi la scuola?Allora eccoti accontentata!XD Ciao!
grepattz: Si, lo so...è un po' un
ossimoro, però era carino dai!XD Al prossimo chap! Grazie dei
complimenti!
RenEsmee_Carlie_Cullen: Grazie!Sto chiedendo all'imperatore
Palpatine(alias Joseph Ratzinger) per la canonizzazione!
Sydney: Ma come ti possono
venire in mente questi paragoni?Il papa e l'imperatore di Guerre
stellari!
Alice: Ma guarda che si
assomigliano un botto!XD
dolcenera_cullen: Sono così anche nella vita
reale! XD Non so essere mai completamente seria o smielata!
Alla fine l'elemento
comico/sarcastico ci scappa sempre! In questo capitolo nisba, ma prima
del 2110 farà qualcosa!XD
Alice: Tanto staremo tutti qui
ad aspettare, tra cento anni!
cullenpersempre: Nu, non lo sa! E' tumbo! E lento.
Sydney: No, comunque Bella
l'ha capito che la loro non è solo amicizia (almeno da parte sua)
vannagio: Certo
che mi piace!Nella mia cerchia si è già diffuso!!!XD 'Sto
capitolo è ancora con un solo pov!XD Ciao!!
Jane: Uff...certo che è
difficile trovare qualcuno disposto a farsi torturare al giorno
d'oggi...
Alice: Vai da Edward, è
lui il leone pazzo e masochista.
serve: Davvero?Non ci avevo mai fatto
caso!!!XD No, comunque non ci sono mai perché, dopo una brutta
litigata con i miei,
mi hanno sequestrato la
chiavetta internet con cui mi collego di solito!Già è
tanto che riesco ad aggiornare dal pc della scuola!
Ah boh, in questo capitolo se
lo chiederà anche Bella!XD FORZA ROMA!
Era passata una settimana intera...
Quel giorno avrei dovuto ricominciare scuola...la prospettiva, prima,
non mi dispiaceva affatto.
Ma, ora, solo il pensiero di dover risubire tutto quello che avevo
subito il primo giorno di scuola...
brrrr, mi sentivo male..odiavo essere al centro dell'attenzione.
Un altro valido motivo per essere super-agitata come una donna in
meno-pausa?
Edward mi avrebbe accompagnato a scuola.
Purtroppo, cosa assolutamente strana e non rassicurante da ammettere,
mi ero affezionata a lui
molto più del solito limite consentito de "l'
amicizia-che-c'è-tra-un-uomo-ed-una-donna".
Completamente superato.
E non potevo nemmeno farci niente.
Beh, come se avessi voluto anche solo provarci!Lo vedevo ogni giorno!
Però c'era una cosa che m'infastidiva veramente più di
tutte quante messe insieme:
non capire se lui provasse per me qualcosa di più di una
semplice amicizia.
A volte sembrava così, credevo di poterglielo leggere nel modo
in cui mi guardava.
A volte si comportava solo come l'amico che non sarebbe mai diventato
più di quello che era.
Sembrava spaventato dal contatto fisico...che avesse qualche forma
patologica?
Mah...
Come avevo già detto, era impossibile da leggere.
Raccolsi un po' di coraggio e mi avvicinai alla sua Volvo
grigio-argentata tirata a lucido,
cercando di, come al mio solito, di scivolare e di fratturarmi un
qualsiasi osso dei tanti .
Entrai che l'abitacolo era caldissimo, Edward aveva acceso "a palla"
l'aria calda.
Mi accolse con un sorriso enorme, che ricambiai con maggior
densità.
-Pronta per tornare nel più temuto carcere minorile?-
-Mh...-
Affondai nei sedili in pelle e chiusi gli occhi, cercando di
immaginarmi la scena da film horror.
-I tuoi fratelli?-
-A New York per la settimana della moda, Alice e Rosalie non volevano
assolutamente perdersela.-
Lo guardai strabuzzando gli occhi, tentando invano di immaginare la
cosa.
Lui ridacchiò ed accese la radio.
Finirono le indicazioni sul traffico, poi mandarono in onda una canzone
che non sopportavo.
Non che la odiassi, ma stando con lui, mi faceva riflettere e
riflettere su quello finiva
male.
Bleeding love.
-Non ti piace?-
Riaprii gli occhi e lo vidi assorto in chissà quali pensieri.
-No, è che...-
Che gli dovevo dire, eh? Niente, perché rimasi zitta per non
fare la figura della...vabbeh, basta.
-La cambio.-
-No!Puoi lasciarla, se vuoi...-
Spense direttamente la radio, anche perché eravamo arrivati a
scuola e stava parcheggiando.
A quanto mi ricordavo.
Lui uscì dalla macchina e venne ad aprirmi lo sportello, ma io
rimasi ancora dentro.
Sorrise, beffardo.
-Dovrai uscire prima o poi...dai, non preoccuparti delle
voci!Concentrati su altro!-
Mi tese la mano, per aiutarmi ad uscire dalla macchina, e, una volta
fuori, mi chiuse lo sportello.
Che sensazione orribile, mi sentivo addosso lo sguardo di tutta la
scuola.
Soprattutto quello di Jessica Stanley.
-Fregatene.-
Mi cinse le spalle con un braccio e mi trascinò dentro,
fulminandola con un'occhiataccia.
Edward restò pazientemente con me fino all'inizio della lezione,
davanti l'aula di matematica,
sorbendosi tutte le mie considerazioni sull'inizio della giornata senza
parlare, ascoltando e basta.
Poi suonò la campanella e fu costretto a lasciarmi da sola, lui
aveva un'altra lezione.
-A mensa pranzi con me?-
Annuii, contenta della naturalezza e dell'ovvietà con cui me lo
chiese.
-Bene!Aspettami...anzi no, ti vengo a prendere io.-
Il saluto mi si strozzò in gola, non riuscii a spiaccicare
alcuna parola.
Lui mi prese la mano e ne baciò il dorso, facendomi venire
un'infiammazione al tunnel carpale...
Inutile mettere il punto al fatto che avvampai.
Poi lui se ne andò.
-Ehm...Edward!-
Si girò immediatamente e mi guardò in maniera
interrogativa per capire che cosa volessi.
-...hai ancora la mia cartella sulla spalla.-
-Ops...-
*************
Non appena Edward mi lasciò sola, tutti quanti si precipitarono
a farmi mille domande.
Il più seccante di tutti era Tyler, quello che mi aveva quasi
messo sotto con il minivan blu,
che ancora andava cercando di inventarsi ogni scusa possibile per
scrollarsi il peso della colpa.
Mike era un po' più discreto, ma comunque seccante.
Jessica...qualcuno doveva dirle che c'era un autobus che portava
direttamente a quel paese.
Angela era l'unica che si salvava.
Come la campanella, la mia più grande ancora di salvezza in
attesa della pausa pranzo.
-Aspetta Bella!Posso accompagnarti in mensa?Vuoi magiare con me e i
miei amici??-
Mike, prima che potessi raggiungere l'uscita verso la libertà,
mi corse dietro e mi fermò.
Non seppi che rispondere.
-Non può.-
Edward, con la faccia da scontro armato frontale, spuntò dal
corridoio e si mise a fianco a me.
Ancora una volta, mi cinse le spalle con il braccio (con fare
possessivo) e mi accompagnò.
Lasciando Newton come un fesso.
Accomodatici nel tavolo più discreto della sala, mi mise davanti
un vassoio pieno di roba.
Ovviamente per lui non aveva preso proprio nulla, diceva che non aveva
fame e, comunque,
del cibo della mensa non poteva sopportare nemmeno l'odore.
Mangiai solo le cose che mi sembravano commestibili, quindi ci misi
pochissimo.
-Com'è andata il primo giorno?-
-Gnnnnnn...-
-Capito...dai che dopodomani c'è una gita...-
Sorrise e si mise a giocare con il tappo della mia bottiglia d'acqua.
Solo che aveva fatto esaurire i nervi, a forza di far girare e rigirare
quel cosetto bianco.
Allora, per farlo smettere, lo fermai (ed anche la sua mano)
sbattendoci sopra la mia destra.
-Sei freddino...-
Mi guardò atterrito, spaventato quasi, sicuramente voleva che
togliessi la mano.
Magari si era risentito perché lo avevo fermato?
Così mi affrettai a dirgli che scherzavo, che la sua temperatura
non era cosi fredda.
Tentai di prendere meglio la sua mano, afferrandola bene ma
delicatamente.
Nell'esatto momento in cui stavo per decidermi, ecco un Mike
imbarazzato che si avvicinava.
Edward interruppe il contatto tra noi.
Perché non si decideva? Ero così banale e semplice per
lui?Non ero abbastanza per un Cullen?
-Ciao Bella!Ecco...volevo...chiederti se domani ti andrebbe di andare
al cinema..alle otto...-
Ero appena tornata e già mi chiedevano di uscire?Ma avevano idea
della "convalescenza"?
Un minimo di educazione e di buona creanza! Uff...
La mia attenzione e i miei occhi, tuttavia, finirono immediatamente su
quelli di Edward.
Sembrò dirmi con gli occhi di declinare l'invito.
Forse non aveva capito che avevo in mente un piano per sapere se aveva
intenzione di...
Vabbeh, di farmi capire che gli interessavo in quel senso lì.
Così, sorridendo sorniona ad Edward e poi rivolgendo ancora la
mia attenzione a Mike,
dissi che per me andava benissimo quell'orario e che ne sarei stata
molto contenta.
Lui se ne tornò al suo tavolo, tutto sorridente e contento.
Mentre il mio amico difronte a me...beh, non mi disse più nulla.
Ovviamente non considerando quell' "a dopo" quando suonò la
campanella della lezione.
E, quando arrivò il momento del viaggio di ritorno verso casa,
il silenzio diventò insopportabile.
Stranamente, però, alla fine fu lui a parlare per primo.
-E così esci con quello, eh?-
-Aha...-
Non ebbi il coraggio di guardarlo,perché sennò mi sarei
mostrata interessata alla sua opinione.
Infatti fu lui a continuare ad interessarsi, benché fossimo
arrivati davanti casa.
-Mmm...non mi va affatto a genio il fatto che quel vile di Newton ti
abbia invitato ad uscire...-
Ma perché non dice niente che mi faccia capire?Perché?
-Perché?-
Stette zitto, sicuramente si stava pentendo persino di aver aperto
bocca...Dio che nervi!
-Potevi chiedermelo tu.-
Detto questo, scesi dalla macchina bruscamente e filai dritta in casa
senza guardarmi indietro.
*****
Finiti i compiti per il giorno dopo, finita la cena, potei concedermi
il lusso di stare su internet.
Controllai immediatamente l'aggiornamento delle storie che seguivo sul
sito di fanfiction,
ma Anthony non aveva postato nessun nuovo capitolo di Midnight
Sun...Uffa...
In compenso, però, stava su msn.
Anthony!
Ciao Austen!
Austen...XD Come va??Come mai
nessun nuovo capitolo?
Mi dispiace...purtroppo sono stato impegnato!Mi farò perdonare!A
me va tutto bene, a te?
Mah...C'è un mio amico
che mi sta dando veramente sui nervi.
Vuoi raccontarmelo?
Beh, che c'è da
dire...lui mi piace troppo, ma non so se è il caso di rovinare
un'amicizia così
(magari lui tiene a me
solo come amica e non come ipotetica ragazza...non so se mi spiego!)
la cosa irritante è che lui non mi aiuta a capire se devo
provare a fare qualcosa!
Brutta situazione...anch'io ho un problema simile, sai?
Povero te, se stai male almeno
la metà di quanto ci sto io...ma non ho intenzione di mollare.
Magari si ingelosisce
se esco con un altro, o magari ne proverò un'altra per farmi
capire...
Fai bene!Fallo soffrire! ; )
Soffrire no, però gli
darò un po' fastidio!XDD Vabbeh, io devo andare a dormire!Ci
sentiamo!
Anch'io vado...ciao!
Ciao Anth!
******
C'era il bisogno di tenermi il muso tutto il giorno?Lo avevo ferito
così tanto ieri?Mah...
Erano quasi le otto meno cinque e Mike ancora non si faceva vedere,
senza contare che fuori dal cinema faceva un freddo cane e mi stavo
annoiando a morte.
Ad un certo punto squillò il telefono: era Newton.
-Oddio scusami!C'è la mia macchina che è partita!Ha
iniziato a bruciare il cofano!-
-E tu stai bene?-
-Si, solo un po' di intossicamento...ma tu stai già li?Scusami,
facciamo un'altra volta???-
-Sisi.Ciao.-
Quasi ero contenta di aver evitato la cosa, bastava che Edward credesse
che ci fosse stata.
Mi misi i guanti, faceva troppo freddo.
-Hei, ti ha dato buca?-
Non ci potevo credere. Lui qui?Mi aveva seguito o era stata soltanto
una coincidenza?
Annuì, spiegandogli la situazione.
Perché non la smetteva di sorridere?Che gli fossero passate
tutte le fresche di quella mattina?
O, magari, era contento perché l'uscita con Newton era saltata?
Speravo l'ultima.
-Siamo qui...vuoi andare a vedere un film?-
Mi porse la sua mano fredda ed io l'accettai all'istante senza nemmeno
pensare,
non riflettendo sul fatto che mi sarei ritrovata in un luogo buio
accanto a lui.
Avevo mille tra i peggiori brividi (di che natura, difficile stabilirlo)
****
Mike Newton?E chi era??????
E meno male che dovevo essere io ad abbacinare Edward, non il contrario!
Però che pizza...la nostra era un'uscita tra amici, non aveva
senso che io mi esaltassi...
Mi illudevo che dietro qualche sorriso, la gentilezza e la confidenza
ecc... ci fosse qualcos'altro.
Magari era colpa mia, forse lui non c'entrava nulla.
Eppure non riuscivo a togliermi dalla testa...no, dovevo dimenticare e
basta!
Non mi avrebbe portato a nessuna parte, eppure...
La serata era stata perfetta, non c'era veramente nulla da rimpiangere.
Eppure...
Si poteva spiegare perché stavamo davanti alla porta ed io
giocavo con le chiavi, senza aprire?
Secondo uno dei vari manuali che tentavano di decifrare il linguaggio
del corpo,
quello era un comportamento tipo di una donna che...
-Grazie di tutto, Edward...-
Venuto il momento di salutarlo, mi venne in mente di provare una cosa.
Quando mi baciò sulla guancia, volutamente voltai il viso verso
di lui con le labbra increspate.
Ero io ad essermi immaginata che volesse quasi rispondere?
Toccando lievemente le sue, dischiusi le labbra lasciandomi scappare un
flebile gemito.
Immediatamente lo sentii tramutarsi in una pietra marmore insensibile.
Mi allontanai da lui all'istante.
-Bella...io non...non posso...-
Ecco, lo sapevo.
Ero un'amica ed avevo rovinato tutto per un mio stupido capriccio...che
stupida che ero stata...
-Non fa niente.-
Era dispiaciuto di avermi ferito?Troppo tardi e, infondo, lui non aveva
di che da scusarsi.
Ero io che, stupidamente, mi ero fatta tutto un film
mentale-comico-demenziale sul fatto che
alcuni dei suoi atteggiamenti potevano essere interpretati in un certo
modo.
Non doveva essere così in pena per me.
-Ci vediamo domani mattina...-
Non doveva sentirsi in obbligo solo perché mi aveva appena
respinto, non era giusto.
E, sinceramente, non me la sentivo io di passare
del tempo con lui dopo...
dopo quello che avevo fatto.
Mi vergognavo, se lo guardavo in faccia mi veniva in mente la mia
stupidità.
-No, da domani voglio prendere il pick up.-
Come potevo anche solo pensare che uno come lui potesse pensare a me in
quel modo?
Che stupida...
Forse e lo ripetevo troppo poco.
Dovevo riuscire ad entrare nell'ottica perché lo ero.
Stupida.
Lonely day_Sistem of a down
Such a lonely
day
And it’s mine
The most loneliest day of my life
Such a lonely day should be banned
It’s a day that I can’t stand
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
Such a lonely day shouldn’t exist
It’s a day that ill never miss
Such a lonely day
And it’s mine
The most loneliest day of my life
And if you go I wanna go with you
And if you die I wanna die with you
Take your hand and walk away
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
The most loneliest day of my life
Such a lonely day
And it’s mine
It’s a day im glad I survived
|
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Capitolo 18 *** Errors are not options ***
Cap 18
La posta di Sydney e Alice
serve: Giusto, è tutta colpa
mia!MuahMuahuah!!!!
James: E meno male che ero io, il sadico!
Sydney: No, comunque spero che
sia una cosa passeggera...altrimenti vado io a comprarmene una! FORZA
ROMA!
Eva17: Grazie dei
complimenti!Spero che ti piaccia anche questo capitolo, allora!Ciau!
cullenpersempre: Ah boh! Di certo non io, stavo a
New York a fare spese!
Sydney: E nemmeno io, stavo
scrivendo il capitolo 19...
*Edward si fa scappare un colpo di tosse*
grepattz: Nuuuuu!!!!!Non piangere adesso, che
il peggio deve ancora arrivare!!!!!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Dammi un capitolo di tempo e
torno a rompere gli ovetti kinder a tutti quanti! XD
gothika85: Povero Eddino!Non è facile
baciare una persona quando immagini di condirla con sale e mangiarla!XD
vannagio: Ciao! Si, lo so...sono
estremamente sadica ed ho una mente che fa ragionamenti machiavellici...
lisa76: Ma la colpa non è tutta di
Eddino! ç___ç Lui non vuole fare di Bella un barbecue...!
XDD Alla prossima!
Stavo
davanti casa di Bella da quasi mezz'ora, aspettando che uscisse di casa.
Oggi avrebbe
dovuto ricominciare quella dannata scuola ed io non volevo perdermi
l'evento.
Anche
perché dovevo proteggerla dagli sguardi e dai pensieri di tutti.
E, forse,
perché lei doveva proteggere
me, evitare che io uccidessi qualcuno...qualcuno?
Una scuola di
paese intera.
Ora ero certo
che lei tenesse a me, come non capirlo?Ormai ci vedevamo tutti i giorni.
Anche io, stando
a contatto con lei da molto, cominciavo ad avere addosso il suo
inebriante profumo.
Rabbrividii al
pensiero.
Non sarei mai
potuto essere un ragazzo ordinario.
Come avrebbe mai
potuto amare uno che, da qualunque prospettiva lo si considerasse, era
un mostro?
Se avesse saputo
la verità su di me, l’avrei spaventata e disgustata.
Lei era troppo
buona per unvampiro.
Non ero io
quello cui era destinata a dire di si, ma a qualcuno di umano e di
caldo.
E non potevo
neanche concedermi – quando quel si fosse stato detto – di dargli la
caccia ed ucciderlo,
perché
era quello che lei voleva...a lei era dovuta tutta la felicità e
l'amore con chiunque avesse scelto.
Eccola...
Era così
bella che mi toglieva sempre il respiro...O lo farebbe, pensai
sarcasticamente, se fossi vivo.
Ah, a proposito,
l'adoravo…in modi spaventosi e terribilmente pericolosi.
Mi salutò
con un enorme sorriso ed entrò in macchina.
Mi girava la
testa, ma dovevo abituarmici, se volevo avere un qualunque tipo di
relazione con lei.
-Pronta per
tornare nel più temuto carcere minorile?-
-Mh...-
Affondò
nei sedili dell'auto e chiuse gli occhi. Sonno?No, stava pensando a
qualcosa...
-I tuoi
fratelli?-
-A New York per
la settimana della moda, Alice e Rosalie non volevano proprio
perdersela.-
Già, per
un po' potevo permettermi di respirare anche a casa...niente rumori
strani...litigate...
non mi pareva
vero che loro non fossero lì a rovinare tutto.
Di sicuro avevo
scandalizzato Bella, difatti mi guardava impietrita.
Forse doveva
abituarsi a certe stranezze di Alice, se aveva intenzione di tenersela
come amica.
Accesi la radio.
La canzone
trasmessa in quel momento sembrava dispiacere a Bella, fece una faccia
strana.
-Non ti piace?-
Bleeding love,
di Leona Lewis...Amore sanguinante...
Sarebbe stato
così per me, avrei amato questa fragile umana per tutto il resto
della mia esistenza...
Quindi ero
destinato a soffrire.
-No, è
che...-
-La cambio.-
Se a lei non
piaceva, non era costretta a sentirla (benché piacesse a me)
-No!Puoi
lasciarla, se vuoi...-
Troppo tardi,
eravamo già arrivati al parcheggio della scuola, spensi
direttamente la radio.
Fu una cosa
orribile, per me e per lei.
Sentivo tutti i
pensieri diretti a Bella, pensieri di ogni natura che mi stavano dando
sui nervi.
Soprattutto
quelli del versante maschile.
A lei, invece,
stavano dando fastidio quelli della Stanley, che imprecava mentalmente
in ogni modo.
La fulminai con
lo sguardo, quando passai accanto a lei (stando vicino a Bella con fare
possessivo)
Dovevo mandare
un chiaro messaggio a tutta la popolazione di Forks:
Se qualcuno
avesse anche solo osato sfiorarla...se la sarebbe dovuta vedere con me,
lei era MIA.
Aspettai
l'inizio delle lezioni con lei, non volevo lasciarla un attimo sola.
-A mensa pranzi
con me?-
Annuì
immediatamente, come se, dirmi di si, fosse la cosa più naturale
del mondo.
-Bene!Aspettami...anzi
no, ti vengo a prendere io.-
Il solito
baciamano, che mi mandò in bocca un sacco di veleno, ed andai
verso la mia classe.
Con ancora il
suo zaino in spalla.
-Edward hai
ancora la mia cartella sulla spalla.-
-Ops...-
****
-Aspetta
Bella!Posso accompagnarti in mensa?Vuoi magiare con me e i miei amici
al nostro tavolo??-
La smania con
cui Newton la guardava – come fosse qualcosa da avere – mi provocava
più delle sue fantasie a luci rosse.
Lui era il
più sorprendente dei miei tormenti.
Mi divertivo
immaginando di fargli attraversare l’aula con un cazzotto tale da
schiantarlo contro la parete più lontana…
-Non può.-
Lo odio, vorrei che crepasse. Spero
precipiti giù da un burrone con la sua Volvo...Non poteva
lasciarla in pace?
Non intendevo
discutere oltre con quel miserabile umano con ancora la candela al naso.
Che schifo il modo in cui la guarda, mi fa
gelare il sangue.
Lo piantammo
lì come un allocco e, una volta in mensa, ci accomodammo al
tavolo dove la mia famiglia si sedeva di solito.
Mangiò
pochissimo delle cose che aveva preso...forse aveva fatto bene,
considerando la schifezza del menù.
-Com'è
andata il primo giorno?-
-Gnnnnnn...-
Un verso molto
animalesco, tuttavia molto eloquente.
-Capito...dai
che dopodomani c'è una gita...-
Già, con
il professor Barner...chissà che gusto prova a portarci in giro
per i boschi a trovare dei minerali per le lezioni...
Non mi piaceva
l'idea di Bella in giro per un luogo così pericoloso...
Meno male che,
stando nello stesso corso di biologia, sarei dovuto andarci anche io!
Intanto mi misi
a giocare, facendo girare come una trottola il tappo della bottiglia di
acqua che aveva preso Isabella.
Forse la feci
innervosire, poiché mi fermò con la sua mano.
L'effetto che mi
faceva il suo calore non sembrava assomigliare a nulla che avessi mai
sentito prima di quel momento.
-Sei freddino...-
Ecco, la mia
pelle la disgustava...
-Scherzo, non
sei così freddo!Forse sono io che sono troppo calda...-
Tsk...tentava
persino di non dare a vedere che provava repulsione per la mia
freddezza.
Prese
delicatamente la mia mano nella sua e, osservandola mentre lo faceva,
un mezzo sorriso le incurvò la bocca.
Come se trovasse
piacevole quel contatto.
Ora, glielo devo dire ora....
Newton...
Ritirai la mia
mano e la misi sotto il tavolo, prima che la mia straordinaria
resistenza svanisse del tutto.
-Ciao
Bella!Ecco...volevo...chiederti se domani ti andrebbe di andare al
cinema..alle otto...-
Strinsi i pugni
per la rabbia accecante, vera e propria.
Strinsi forte
anche i denti, così forte che avrei anche potuto polverizzare un
enorme blocco di marmo.
Lei
accettò l'invito di quel vile...
Aveva detto si a lui.
L’angoscia e la
furia della mia gelosia erano in tutto e per tutto potenti come la
prima volta che le avevo provate.
In quel momento
avrei tanto voluto prenderla tra le mie braccia, troppo rapido per
occhi umani, e trascinarla in Brasile.
Un vero e
proprio rapimento per sottrarla al mio probabile nuovo pasto.
-A dopo...-
Dovevo calmarmi,
dovevo perché sennò l'avrei veramente rapita e portata in
un posto dove potevo vederla solo io.
Però,
anche se dovevo raffreddare i bollenti spiriti, nulla poteva vietarmi
di vendicarmi dell'affronto.
Newton, in un
modo o nell'altro, l'avrebbe pagata cara.
*****
Il viaggio di
ritorno fu il più stressante della mia vita.
-E così
esci con quello, eh?-
Forse non avevo
controllato bene la voce, sembrava quasi che la stessi minacciando di
chissà cosa...
-Aha...-
Lanciai uno
sguardo buio oltre il parabrezza, poi tornai a lei.
Abbassò
gli occhi, rifiutandosi d’incrociare i miei mentre i secondi passavano
più lentamente del solito.
-Mmm...non mi va
affatto a genio il fatto che quel vile di Newton ti abbia invitato ad
uscire...-
Sembrò
quasi arrabbiata quando mi chiese il perché e quando non ebbi il
coraggio di rispondere alla sua domanda.
Scappa, Bella.
Scappa prima che sia troppo tardi...
-Potevi
chiedermelo tu.-
Detto questo e,
dopo aver violentemente sbattuto lo sportello dietro di se, filò
dritta in casa senza voltarsi addietro.
Perfetto...
Vibrò il
telefonino dalla mia tasca: mi era arrivato un messaggio.
Ma
il vampiro dei minchioni ti ha succhiato il cervello? Rose ed io
concordiamo sul fatto che sei un'idiota.
Alice...
Chiusi il
cellulare e lo gettai senza cura nella tasca del giacchetto.
Perché
quella non si faceva mai i cavoli suoi?Adesso ci si metteva anche
Rose!Ma non era lei quella contro gli umani??
*****
Ahah...
Il piccolo
Newton si trovava da solo a casa, i genitori stavano ancora al negozio.
Tutto questo mi
avrebbe aiutato sicuramente nel mio piano per estromettere il biondino
dalla vita della mia Bella.
Avevo portato
con me tutto quello che serviva: una semplice tanica di acqua.
Avevo pensato ad
un tappo da mettere nel tubo di scappamento dell'auto, ma così
avrei fatto saltare in aria anche lui.
Semplicemente
gli misi, al posto della benzina, l'acqua.
Cosi avrebbe
avuto il minimo necessario di tempo per scappare dall'abitacolo prima
che il motore scoppiasse.
MuahMuahMuahMuah!!!!
Con il
telefonino chiamai il negozio dei genitori di Michael, fingendomi uno
del reparto di ginecologia dell'ospedale.
-Pronto, signora
Newton?Sono Garrett, del reparto di ginecologia del Forks general
hospital!Si, cercavo suo figlio...
Posso dirlo a
lei?Gli dica che il risultato del test di gravidanza della ragazza
Jessica Stanley è pronto, è urgente!Grazie!-
Attaccai
all'istante.
Ora non sarebbe
più uscito con nessuno.
Me ne stavo
rendendo conto solo in quel momento: la gelosia nei confronti di Bella
poteva rendermi perfido e sadico.
Fatto il
misfatto, mi andai a rifugiare su di un ramo in alto di un albero del
giardino di casa Newton.
Mi godetti tutta
la scena.
E, sopratutto,
mi godetti la telefonata fatta a Bella per disdire l'appuntamento.
E a scena di
quando i genitori, tornati dal negozio, incolparono Mike di tutto
quello che era successo alla macchina.
Gli proibirono
di uscire per tutta la vita, per quella cosa del test di gravidanza.
Poi, con
andamento da vampiro, mi precipitai all'unico cinema di Forks,
comparendo al fianco di Bella.
Bellissima...
-Hei, ti ha dato
buca?-
Non riuscii
dall'attenermi alla serietà, sapendo quello che era
accidentalmente successo al povero Newton.
Quando me lo
raccontò, mi sforzai al massimo per non scoppiarle a ridere in
faccia.
Ogni tanto,
persino l'essere cattivo aveva i suoi pregi.
-Siamo
qui...vuoi andare a vedere un film?-
Le porsi la mia
mano ed entrammo, optando per Ragione e Sentimento, tratto dall'omonimo
libro di Jane Austen.
Non potei fare a
meno di pensare, per un nanosecondo, alla fan della mia storia che
portava il suo nome.
Anche lei stava
vivendo una relazione pseudo-amorosa complicata come la mia.
Non aveva
importanza per me, avevo in programma di prestare attenzione a nulla
che non riguardasse Bella.
Era
un'esperienza bizzarra, averla più vicina del solito, ma sentivo
che non era abbastanza.
Non mi sentivo
soddisfatto.
E vedere che lei
aveva messo la mano sul bracciolo, tenendo il palmo aperto verso
l'alto, non mi aiutava.
Reclamava la mia
destra?
La mia mano si
protese verso di lei ,senza il permesso del mio cervello, solo per
toccare la sua e per tenerla.
Sarebbe stato un
errore così tragico? Se non voleva, doveva solamente spingermi
via…
Avvertiva
l'urgenza di questo desiderio proprio come me, solo che io dovevo saper
controllarmi.
NIENTE ERRORI.
Ritirai la mano
ed incrociai le braccia all'altezza del petto, per evitare una
situazione simile a quella di prima.
Il tempo
passò lentamente, troppo lentamente.
Alla fine del
film, quando riaccesero le luci, emisi un lamento di disappunto.
Intanto lei si
stiracchiò come un gatto.
****
Quella sera la
portai ad un ottimo ristorante per umani, dove ovviamente mangiò
solo lei.
Poi andammo a
farci una passeggiata nel parco comunale, nella pace serale era una
cosa quasi sublime.
E lì
rubai un tulipano rosso, staccandolo da un'aiuola con tanto di
recintino, e glielo regalai.
Chissà se
sapeva il significato di quel fiore abbinato a quel colore...
E' meglio che ti fai bastare solo il
ricordo di questa serata, Ed...- pensai amaramente, davanti casa
Swan.
-Grazie di
tutto, Edward...-
Il mio desiderio
di toccarla per un'ultima volta fu, anche se solo per poco, persino
più forte della mia sete di lei.
Lottai per
trovare la forza ed il controllo per essere capace di poggiare la mia
bocca sulla sua pelle…
Un bacio sulla
guancia, niente di più.
Capii che quando
avevo cominciato a respirare più velocemente, lei aveva smesso
proprio di farlo.
E quando lei
voltò il viso verso il mio, con le labbra increspate,
incominciai a tremare peggio di una fogliolina.
E, quando le
nostre labbra si sfiorarono, mi si sciolsero le ginocchia.
Nessuno, tra i
miei familiari, aveva mai voluto così tanto tornare umano come
me in quel momento.
Dischiuse per me
quei due petali di rosa, emettendo persino un lamento che non mi
sostenne.
Anche senza
odorarla, potevo sentirne il gusto sulla lingua.
Tutta quanta la
mia gola andò all'improvviso in fiamme per la brama di lei che
mi ardeva dentro.
Aveva la stessa
intensità di quel primo istante del primo giorno di scuola,
quando avevo colto il suo profumo.
Dovevo cercare
di trovare la forza di allontanarmi da lei e di andarmene via.
Amarla non mi
avrebbe impedito di ucciderla, se mi fossi concesso di fare errori.
Serrai i denti
ben stretti e cercai di ricompormi.
-Bella...io
non...non posso...-
Non avrei mai
potuto abbassare la guardia...tralasciare ogni respiro, fregarmene
della distanza di sicurezza.
-Non fa niente.-
Era triste,
maledizione!
Perché
dovevo sempre fare soffrire le persone che amavo?
Potevo
farlo?Stare con lei e lasciarla umana?
No, non avrei
commesso errori.
-Ci vediamo
domani mattina...-
L'avevo ferita,
come a me feriva il lasciarla andare? L’unico conforto era che l’avrei
vista in nottata.
-No, domani
voglio prendere il pick up.-
Era rabbia,
quella nella sua voce?Non voleva più vedermi e troncare ogni
rapporto, a causa del mio "rifiuto" ?
No, per
favore!Non poteva farlo!
Entrò in
casa e sparì dalla mia vista, per quella sera.
Giurai a me
stesso che, una volta addormentata, sarei andato a trovarla per
sincerarmi delle sue condizioni.
Per sapere
quanto dovevo odiarmi.
Tornai in
macchina e partii a tutta birra, via da quella casa.
Sembrava come se
stessi sempre correndo verso Bella o correndo lontano da lei, senza mai
fermarmi.
Avrei dovuto
trovare un modo per tenere duro se mai avessimo voluto un po' di pace.
Gli errori non
erano opzioni.
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Capitolo 19 *** la sfiga, pozzo senza fondo ***
Cap 19
La posta di Sydney e Alice
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Ciao! In realtà gli
avevo inviato un sms!Comunque...per ora aiuterò Eddy sparendo!;)
grepattz:
Scappa?No, se ne va a casa!Non
è che può commettere un'effrazione con Bella (sveglia) in
casa!XDGrazie!
lisa76:
Meglio di quelle cose che hai
detto: torno a Forks a rompergli le palle!XD
erika1975
: E' stupido,
poverino!Però, oltre a questo, non gli si può
rimproverare nulla!Al prossimo capitolo!
francef80:
Ha messo in mezzo Jessica
perchè non gli piace cosa pensa e come si comporta con Bella!Ti
è arrivata la mail?
Vabbeh, te lo riscrivo qui! Se
mischi acqua e benzina, la macchina s'ingolfa e basta. Se ci metti solo
l'acqua c'è una buona
probabilità che scoppi
il motore. Il tulipano rosso sta per un amore che dura in eterno!XD
Grazie per i complimenti!!
cullenpersempre:Ovviamente ha imparato dalla
migliore! ; )
vannagio:
No, no ci stava tutto!!!XD
Uhm...in questo capitolo veranno fuori cose interessanti!
Edward: come la conferma della mia teoria più famosa: le
disgrazie capitano tutte a Bella.
dolcenera_cullen:
Beh...io non salterei addosso
ad uno che mi dice di essere un vampiro e che, ogni volta che gli sto
vicino,
mi vuole dissanguare tutta per
cena...anche se mi vuole bene, in tutta sincerità, avrei sempre
un po' di paura!
Ah, per Natale ti spedisco due
cosette!Oggi vado a comprare i francobolli!
serve:
LIZZIEEEE!!! Senti, ti
propongo una cosa: diciamoci quando, più o meno, stiamo su
msn!Cosi ci becchiamo!
Si, lo sai che sono sadica
tanto quanto Jane!Ho in mente una cosa assai tanto peggiore di quelle
che puoi aspettarti!
Ti dico solo una cosa: Bella,
finalmente, incomincerà a pensare come un normale essere
umano...Interpreta! W ROMA!
Era già arrivato il momento di alzarsi dal letto?Ma
a che ora mi sono addormentata ieri?
Guardai l'orologio.
6:30
Sbadigliai rumorosamente.
Purtroppo la mia melatonina era troppo alta, restai ferma a letto senza
fare nulla.
Mancava ancora un'ora alla sveglia, così la rimandai e mi
ributtai giù.
*****
Era strano, non avevo più sonno e la sveglia ancora non aveva
suonato.
Accesi la lucetta piccola e guardai che ore erano.
-Porca puzzola!-
Mancavano le due del pomeriggio!Non avevo sentito l'allarme!
Oddio, avevo saltato il secondo giorno di scuola!
Uffa...vabbeh, quel giorno era andata così.
-Meglio per me...-
Almeno avevo evitato Edward e sentirmi più stupida di quanto non
mi sentissi già.
Andai a farmi una doccia e mi misi in tenuta da casa, tanto non sarei
andata da nessuna parte.
Lo sapevo che non era molto ortodosso, ma, invece di fare il pranzo,
mangiai facendo colazione.
Non mi andava di cucinare, proprio no.
E non mi andava di fare nulla di impegnativo, cosi mi misi sul divano a
vedere cavolate.
Una pubblicità di sconti in un negozio, mi ricordò che
mancavano dieci giorni a Natale.
Uhm...avrei dovuto incominciare a fare i regali, prima che la mia mente
facesse tabula rasa.
A Charlie sicuramente una bella camicia nuova, certamente.
A Renee...un libro di cucina, magari era la buona volta che imparasse a
fare un piatto di pasta.
A Phil il nuovo cd dei Sistem of a down.
Poi...dovevo fare qualcosa ai Cullen...loro erano sempre stati
così gentili, glielo dovevo.
Ad Alice...una bella cosa, ma avevo bisogno dell'aiuto di qualcuno.
Ad Emmett...un bel pupazzo di un orso bruno, dato che me lo ricordava
tanto.
A Jasper...un libro sul training autogeno, solo per poter sopportare
Alice.
A Rosalie una stufa per sciogliere il ghiaccio..no, sul serio...un
adattatore dell'ipod per la BMW.
Ad Edward...
Che potevo fare a lui?
Sparire dalla sua vista ed evitarlo costantemente gli sarebbe bastato?
Basta pensarci!
Andai a fare i compiti, dato che l'indomani avrei avuto una gita nel
bel mezzo dei boschi.
Ma si poteva fare una lezione così solo per cercare qualche
minerale per il laboratorio?
Solo in un paesino scrauso come Forks si poteva buttar via una lezione
in quel modo stupido.
******
(Due ore dopo)
Allora...il teorema di Bolzano-Weierstrass recita che se y uguale f di
x è una funzione continua...
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!
Avevano suonato nell'istante esatto in cui stavo per riuscire a
memorizzare quel teorema.
Chi poteva essere?Non Charlie.
Se fosse stato Edward avrei fatto finta di non esserci, era la cosa
migliore da fare.
Piano-piano scesi al piano di sotto ed andai a vedere, attraverso lo
spioncino, chi aveva suonato.
Mi ritrovai, deformata, la faccia allegra e da folletto di Alice.
Inspirai ed aprii la porta solo dopo aver controllato di essere
presentabile al pubblico maturo.
-Bellinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-
Mi abbracciò con foga quasi buttandosi adosso a me, mi fece
persino indietreggiare.
-Bellina mi sei mancata da morire!-
Ehm...
-Anche tu, Alice!-
Notai l'enorme quantità di buste solo quando la feci entrare in
casa ed accomodare sul divano.
Si era consumato per quanto ci si sedevano, avrei dovuto dire a Charlie
di prenderne un altro.
-Ci dobbiamo raccontare un sacco di cose...!-
Questo includeva che avrei dovuto parlare anch'io?Ma anche no- pensai immediatamente.
Allora iniziai per prima le infinite domande sul viaggio a New York,
nella speranza di sentirla parlare tanto a lungo da farle scordare le
sue.
-Tutto bello, tutto bello!Ho comprato una miriade di cose!Anche per te,
guarda!-
Strabuzzai gli occhi come un'oca strozzata quando mi resi conto che
tutta quella roba era mia.
-Maglietta, jeans, felpa di Abercrombie...scarpe Jimmy Choo, vestito di
Chanel...stivali di Ugc...-
Continuavo ad osservare il mostro dalla forma umana che aveva un pozzo
senza fine di denaro.
Ma da dove gli uscivano?Meglio non dirlo...
-Le cose di Abercrombie me le metto domani, d'accordo?Cosi vedi come mi
stanno!-
Me lo sconsigliò, dicendo che, facendo una gita nel bosco, me li
sarei sicuramente sporcati..
-Il vestito blu di Chanel ti piacerà, ti starà d'incanto
quando lo metterai alla vigilia di Natale!-
Frena, frena, FRENA!
La guardai, chiedendomi se veramente aveva intenzione di sottopormi a
quell'immane tortura.
In quel momento le parole di Alice sembravano quelle di una zingara
fasulla del lunapark.
Una serata così importante a casa dei Cullen?
Nella casa doveva viveva Edward?
Una serata intera?
E che dovevamo fare?Guardarci insieme the nightmare before christmas?
Cosa sensata, visto che stavamo parlando di incubi...
Assolutamente no!Giammai!
-Ovviamente festeggerai con noi, con tuo padre potrai passare il
venticinque!-
-Mi dispiace rovinare i tuoi programmi, ma io non posso assolutamente
fare la vigilia con voi...-
Mi fulminò con lo sguardo, come se avessi detto la peggiore
delle bestemmie.
-Perché non dovresti!???-
Allora le raccontai quello che era successo tra me ed Edward nei giorni
in cui lei non c'era.
Omettendo perticolari più scomodi e personali, riservandomeli
con assoluta gelosia.
Perché non sembrava sorpresa dal mio racconto?
-Mio fratello è un idiota senza speranza di redenzione!Non puoi
dirmi di no solo per lui!-
-Ehm...si?-
La mia sembrava più una domanda che un'affermazione decisa.
-SBAGLIATO!-
Aveva quasi urlato, mi fece fare un salto enorme.
Poi rimodulò la voce ed assunse il normale tono amichevole e
zuccheroso si sempre,
dicendomi che, con Edward, si sarebbe risolto
tutto quanto.
Ne dubitavo fortemente, non c'era rimedio alla mia situazione di sterco.
-Te l'assicuro!-
-Sei una veggente, per caso?-
-Mah...-
Si alzò e prese la borsa nuova, dicendo che era il caso che se
togliesse il disturbo.
-Je dovrei andare alla maison...devo dare ancora i regali a tutti gli
altri!Au revoir Bellina!-
*****
Stavo annegando nell'acqua gelida.
Non riuscivo a respirare, di li a
pochi minuti sarei sicuramente morta.
Sentii chiaramente qualcuno chiamare
il mio nome, preoccupato, ma non vedevo un'acca.
Stavo malissimo e stavo veramente
morendo dal freddo...
-Ihhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!-
Aprii gli occhi di scatto, mi trovavo al sicuro nel mio letto
caldo-caldo.
Era solo un sogno.
Ancora.
Mi sentivo ancora addosso la sensazione di paura, benché fossi
sveglia.
Guardai la sveglia: mancavano solo dieci minuti, così decisi di
alzarmi dal letto e basta.
Così, quella mattina, ebbi anche il tempo di truccarmi un
pochino-ino-inetto.
Anche perché sembravo la sposa cadavere di Tim Burton.
Non feci colazione, avevo lo stomaco completamente chiuso ed avevo
perso la voglia.
Così arrivai a scuola persino una ventina di minuti prima
dell'orario stabilito.
Restai ad aspettare nel rassicurante calduccio del mio pick up,
ascoltando radio rock.
In quel momento davano "Just feel better" di
Carlos Santana e Steven Tyler.
Bellissima...
La voce di Steven e la bravura di Santana con la chitarra...rendevano
la canzone perfetta.
Ripensando al video, ritenni che la protagonista assomigliava VAGAMENTE
a Rosalie.
-Lupi in fabula...-
Ecco tutta la tribù dei Cullen ammassata nella stupida Volvo
metallizzata di Edward.
Mancavano ancora dieci minuti, non c'era ragione di scendere e di
andare dal prof Barner.
Presi il mio ipod e me lo misi all'orecchio, cominciando il mio
isolamento musicale.
Giunte le nove, scesi e mi avvicinai al professore, dove stavano anche
studenti del mio corso.
I Cullen, come al solito, stavano in disparte.
Allora salutai immediatamente con un gesto della mano solo la folletta
Alice,
facendo automaticamente scomparire il sorriso dalle labbra quando vidi
lui.
-Allora, per la fine della giornata dovete raccogliere almeno un po' di
quarzo rosa...ecc-
Smisi di ascoltarlo quando se ne uscì con il quarzo.
Mi addentrai nel bosco con tutti gli altri, ma non ci volle molto tempo
per rimanere indietro.
Era un continuo inciampare su cortecce e cavoli vari e cadere per terra.
Rimasi così tanto indietro che non mi accorsi nemmeno che la
distanza aumentò a dismisura.
Lo realizzai qualche ventina di minuti dopo.
-Merda!-
Oh, vabbeh...tornerò a scuola
e li aspetterò li al parcheggio...- pensai giustamente.
Io venivo da sud...vediamo...sentivo chiaramente il suono debole dello
scrosciare dell'acqua (c'era una cascatella?Un pozzo?)
La mia attenzione fu catturata da uno strano bagliore, così
andai a controllare tra i cespugli.
Era un'ametista viola!
Bellissima!
Tirai fuori il coltellino svizzero e, applicando tutta la forza che
avevo, la estrassi.
E quella che è? Sembrava un altro luccichio, lì dentro
quella piccola cavità...
Allora mi affacciai, incuriosita da quello stranissimo bagliore, a
vedere cosa fosse,
ma il terreno cedette rivelando che quella lì non era affatto
una piccola cavità come pensavo.
Scivolai, sentendo tutto vuoto d'aria, ed affondai nell'acqua gelida.
Era un pozzo naturale!
Toccavo il fondo con i piedi e l'acqua mi arrivava fino al petto...ma
stavo abbastanza in basso.
Lo spiraglio di luce, che vedevo lassù, non illuminava quasi per
niente dove stavo io.
Sono spacciata!
L'acqua era così fredda che sembrò quasi che la mia pelle
fosse traforata da mille e più aghi.
Cristo Santissimo!
Tentai più volte di aggrapparmi alle pareti rocciose per
risalire fino su,
ma ero davvero troppo pesante con i vestiti bagnati che mi si erano
appiccati addosso.
Non feci nemmeno un metro che ricaddi subito giù.
Tentai finché non finii le forze.
Tremavo come una trivellatrice, avrei persino potuto rompermi i denti
per la forza impiegata.
Benché non avessi neanche la più minima intenzione di
morire, incominciai sul serio,
con la poca lucidità che ancora credevo di possedere, a pensare
alla mia imminente morte.
Avevo finito le speranze.
Se non era stato il furgone di Tyler, a farmi fuori sarebbero stati il
freddo e la goffaggine.
Era veramente un destino inevitabile che crepassi a Forks, lontano
dalla mia bella, soleggiata
e calda Phoenix, e che non vivessi tanto a lungo da poter vedere almeno
la prossima alba.
Non avrei più rivisto mia madre, Charlie, Phil...Alice...ed
Edward.
Mi sentii una merda pensando che, l'ultima volta che ci eravamo visti,
l'avevo trattato male.
Era pur sempre un mio amico ed io ero una stronza.
Non avrei rivisto più nemmeno lui.
Ecco, stavo per perdere anche conoscenza...L'ora di Bella Swan era
arrivata, alla fine.
-Bella!!!!!!-
Edward?Era proprio la voce di Edward quella che sentivo, o era la
pazzia prima della morte?
Tentai, ma ne uscii più un flebile mormorio, di rispondere.
Sentii il rumore di qualcosa che veniva polverizzato e la luce ora era
molta di più.
Se un secondo prima stavo da sola, il tempo di un battito di ciglia ed
Edward stava accanto a me.
Ero intontita, non capivo molto di quello che stava accadendo attorno.
-Come...?-
-Shh...-
Mi prese in braccio e, stentai veramente a credere che non fossi una
pazza da rinchiudere,
si assicurò che mi tenesse tenendo abbastanza forte,
spiccò un salto e già stavamo fuori.
Un salto solo, Dio Santo!Con un salto solo!Quanti metri erano?
Come si era calato giù cosi velocemente?
Non era umano, nessun comune mortale avrebbe compiuto un'impresa tale.
Basta, decretai che stavo per morire sul serio piuttosto che accettare
una simile eventualità.
Sentii veramente la sensazione di stare per abbandonare il mio corpo
per andare chissà dove.
Non capii molto delle cose che sarebbero successe da lì a
qualche minuto
|
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Capitolo 20 *** Now you know ***
Cap 20
La posta di Sydney e Alice
UNA SOLA COSA PRIMA DI
PARTIRE CON LE RECENSIONI E CON LA STORIA...
TANTI AUGURI DI BUON
NATALE E FELICE ANNO NUOVO!!!!!!!!!!!
Xx_scritrice88_xX : Dai, mica sto con un fucile puntato
perché non recensisci un capitolo!XD GLITTERMAN????????MI
PIACEEEEEEE!!!!!
lisa76
: Dire che è sfortunata
è poco!XD Facciamo che è la mala sorte fattasi persona!!!
XD
vannagio: Ci hai preso in pieno! Ti avviso
però: volendo rispecchiare il mio umore attuale, l'esito
sarà un po' diverso da quello di zia Sthep.
nanerottola: Non la trasforma, non muore, non
crepa. Le prende solo un grandissimo colpo!Che fai, anche tu vuoi
uccidermi come serve?
Shinalia: Adoro Tim Burton!!!!Non vedo l'ora
che esce Alice nel paese delle meraviglie in 3D!
Edward: Casomai Alice nel paese degli stupefacenti in 3strisce...
Alice: Idiota. Te lo meriti
proprio quello che ti capita in questo capitolo!!
Eva17: Si parlano, ma...vabbeh, leggi
questo chappy!XD Non la prendere male, però eh!
francef80: Non c'è bisogno di
candidarla, lo vince lei a prescindere. Credimi, l'ho visto! Si, ha
avuto uno pseudo-sogno premonitore!
cullenpersempre: In effetti anche l'essere sfigata di
Bella ha i suoi lati positivi... ;) Se ti dico che succede,
allora perché scrivere il capitolo?XD
gothika85: O PORCO DRACULA CHE CASTRONATA
PAZZESCAAA!!!! I'M SO SORRY! MI SONO DISTRATTA!!!!!!
Grazie per l'accorgimento, l'ho
apprezzato molto!Ti confesso che non rileggo mai i capitoli, quindi non
me ne sarei nemmeno accorta!XD
Indovina?Io il Natale lo guardo
per davvero the Nightmare before Christmas!!!
dolcenera_cullen: Ma che genio!Un genio non farebbe
errori di scrittura...-__-' Oggi vado ad imbucare la tua lettera!
serve: Il mio cervellino sta andando
lentamente a farsi fottere!Un giorno di questi picchio a morte quello
stronzo epocale di mio padre...
PERCHÉ' CARLISLE NON
PUÒ ADOTTARE ANCHE ME????? Visto il mio umore nero, non rispondo
degli eventi di questo capitolo...
DRAGULA_Rob Zombie
Dead I am the one, exterminating son
Slipping through the trees, strangling the breeze
Dead I am the sky, watching angels cry
While they slowly turn, conquering the worm
(Chorus)
Dig through the ditches,
Burn through the witches
I slam in the back of my Dragula
(Chorus)
Dead I am the pool, spreading from the fool
Weak and want you need, nowhere as you bleed
Dead I am the rat, feast upon the cat
Tender is the fur, dying as you purr
(Chorus) x2
Do it baby, do it baby
Do it baby, do it baby
Burn like an animal
Dead I am the life, dig into the skin
Knuckle crack the bone, 21 to win
Dead I am the dog, hound of hell you cry
Devil on your back, I can never die.
(Chorus) x2
Do it baby, do it baby
Do it baby, do it baby
Burn like an animal
(Chorus) x3
Avevo detto che sarei passato da Bella per vedere quanto dovevo
odiarmi.
Beh...considerando che aveva pianto fino ad addormentarsi a notte
fonda, l'astio nei confronti di me stesso era molto.
L'avevo fatta piangere, che grandissimo bastardo che ero.
Aveva un'espressione corrucciata che avrei voluto cancellarla
con la punta del dito, ma ovviamente non potevo toccarla.
Quando, per colpa dell'albeggiare, dovetti tornarmene a casa mia,
pensai fosse meglio non andare a scuola.
Sia per evitare a Bella di incontrarmi e soffrire più di quanto
non lo stesse facendo...sia perché non volevo soffrire io.
Ma, sostanzialmente, lo facevo per lei.
Anche se non poteva saperlo, ma Isabella Marie Swan aveva un personale
vampiro protettore.
Avrei badato io a lei, l’avrei tenuta al sicuro, fintanto che potevo
giustificarlo.
Chissà...forse neanche avevo un motivo valido per fare in modo
che lei mi perdonasse e che riallacciassimo i rapporti.
Almeno non l'avrei fatta soffrire ancora e non avrei più messo a
rischio il mio segreto.
La mattinata la passai chiuso in camera mia a sentirmi un po' di
musica, nell'assurda speranza di potermi calmare.
Sapevo, dai pensieri e dai rumori, che erano tornati i miei
fratelli...ma, in quel momento, non avevo voglia di vederli.
Soprattutto non volevo vedere lei.
La pazza.
Già m'infastidivano gli insulti mentali rivolti alla mia orrida
persona....
Avevo ferito indirettamente anche lei, rifiutando Bella, e
giurava ritorsioni e colate di cemento per tappare buchi.
Tanto è inutile che origli,
brutto vampiro dal cuore di
coniglio!aHAH!Tanto oggi andrò da Bella e la inviterò per
Natale!
-Basta!-
A Natale in un covo di vampiri?
No, non avrebbe mai e poi mai accettato l'invito di Alice.
Ovviamente non se la sarebbe sentita di stare nella casa dello stronzo
che l'aveva rifiutata e fatta soffrire...
Quindi non mi preoccupai più di tanto.
Dovevo fare qualcosa, o rischiavo di perdere completamente la ragione.
Accesi il portatile e ricominciai la storia del mio Anthony Masen dove
l'avevo lasciata una settimana prima.
Ero arrivato al punto cruciale: il ritorno da Denali e la scoperta del
coma di Bella.
Tra me ed il bianco soffitto della
mia stanza, un paio di occhi marroni che mi fissavano di rimando.
Pensai, allora, cos'avrebbe
significato per lei la mia decisione di tornare a Forks.
Non mi dilungai molto sul mio ritorno, passai quasi subito alla
scoperta che la mia umana era entrata in coma.
No, non potevo permettermi di
trovarla attraente. Quanto più lo facevo, tanto più era
probabile che l’avrei morsa.
Poi passai al lunghissimo mese passato accanto a lei...un amore a senso
unico che cominciava ad accendersi...ed il risveglio.
Ripensandoci, feci un grande errore
ad andarla sempre a trovare perché aveva solo rinforzato la mia
dipendenza da lei.
Basta, mi ero stufato anche di quello.
Andai a casa di Bella, a controllare un pochino la sua situazione:
avevo saputo che quel giorno non era andata a scuola.
Sicuramente perché non aveva neanche la più minima
intenzione di vedermi, pensai amaramente.
Tremava come una foglia, sbatteva i denti dal freddo.
La goffaggine fattasi persona si era tolta le coperte, facendo una
sorta di lotta greco-romana nel letto.
Ridacchiai e le rimisi fino su le coperte, infilando le
estremità un po' sotto il materasso in modo da non
lasciarla scoperta.
Ok, aveva smesso di fare "tataratatatattata" con i denti.
Un'ultima controllata e me tornai a casa perché dovevo farmi una
doccia e prepararmi mentalmente per il giorno dopo.
E fu esattamente quello che feci.
******
Perfetto, Alice non mi parlava più.
Per quanto mi dispiacesse, la cosa non mi toccava più di tanto
perché, con Bella, avevo agito per il meglio.
Per la sua e la mia incolumità fisica e psichica.
Non appena parcheggiai la Volvo, una frase ,detta a qualche macchina
più in la, mi fece sussultare.
-Lupi in fabula...-
Bella...ci stava pensando?Gesù, quanto avrei voluto sapere in
che termini...!
Ok, forse potevo intuire i termini perché, non appena
incrociò il mio sguardo, l'espressione serena sparì dal
suo volto.
Mi sentivo una merda e questo era quello che meritavo di sentire.
Per tutto il tempo dell'attesa ,per i restanti ritardatari della classe
di biologia, rimasi attaccato alla macchina ad osservarla.
Si era chiusa a riccio con l'ipod.
Non guardava, né parlava con nessuno.
Quando arrivò il momento di avviarci tutti nel bosco per le
ricerche di svariate pietre, mi misi alla testa de gruppo.
Il più lontano possibile da Bella.
Ah, e poi perché chi avesse trovato tutte le cose da cercare
sarebbe potuto tornare al parcheggio ed aspettare lì tutti.
Infatti presi un po' di quarzo rosa, un po' di ametiste e mi
incamminai, a passo umano, verso la scuola.
Solo che, ad un certo punto, avvertii come un tonfo di qualcosa
nell'acqua ed un grido di donna.
Era Bella, potevo esserne sicuro al cento per cento.
Mi precipitai sul posto da dove, pensai, era venuto quell'urlo...ma non
c'era nulla.
Era lei! Ma dov'era? Merdissima situazione di sterco, non sentivo il
suo odore!
E, visto che non lo odoravo ma sentivo la sia voce, ipotizzai che si
sarebbe dovuta trovare sott'acqua o qualcosa del genere.
Forks era piena di pozzi naturali o roba simile...e se lei fosse caduta
in uno di questi? Sarebbe stato tipico di lei...
Oh, per amore di tutto quel che c’era di sacro, sarebbero mai finite le
catastrofi?
-Cristo Santissimo!-
Eccola!
Meno male che aveva imprecato! Ora potevo facilmente risalire a
lei...Noooooo!!!!!Un pozzo naturale!!!
C'era una parte di terreno franato giù che rivelò una
cavità abbastanza grande per inghiottire una persona gracile
come lei.
Avevo già esagerato quand’avevo sbriciolato con una manata
una parte consistente di roccia (per poterci passare anch'io),
non mi ero reso ben conto dell’errore che stavo commettendo nemmeno
quando mi tuffai giù per prenderla.
Sapere che la paura di cadere nell'errore non mi aveva fermato,
non mi aveva reso conscio del rischio che stavo correndo
non solamente per me stesso, ma per tutta quanta la mia famiglia.
Esposizione.
Ma non potevo permettermi e permettere a Bella di morire in quel
momento lì.
Era più pallida di un lenzuolo, la bocca era diventata quasi
violacea e mi era sembrato che stesse quasi per trapassare.
Ma aveva gli occhi sgranati per lo shock di avermi visto quasi
materializzare accanto a lei.
Sapevo di essere nel pieno di una crisi, ma quanto aveva visto?
-Come...?-
-Shh...-
Aveva visto troppo, ma non era quello l'importante.
Dovevo portarla via di lì, o sarebbe sicuramente morta per
ipotermia.
Il suo corpo si muoveva come fosse senza linfa vitale, mentre
l'afferrai cingendole la vita senza l'urgenza di controllarmi.
Mi si stava gelando a me il cuore, vedendola in quello stato.
Spiccai un salto ed uscii da quel maledetto pozzo della morte,
affrettandomi verso casa Cullen.
Aprii la porta con un calcio sbrigativo, tanta era la
fretta che avevo di riscaldarla e di metterla in salvo.
Misi al massimo la temperatura della casa ed accesi il camino del
salone.
La portai in camera di Alice e Jasper, dove rubai i vestiti
più
pesanti di mia sorella.
Che dovevo fare?Non poteva tenersi addosso i vestiti
bagnati, ma io non
potevo di certo...
No, potevo e non dovevo nemmeno fare discorsi del genere in un momento
così critico
come quello.
-Ce la fai da sola?-
Le tremavano le mani, così allungai una mano per aiutarla, ma
lei la rifiutò indietreggiando di qualche passo.
-Vado a prendere una cosa, intanto mettiti quei vestiti.-
Andai a
prendere il phon di Rosalie e la coperta di pelliccia di grizzly da
Emmett, quella si che teneva caldo.
La trovai che stava quasi per prendere sonno.
-Non addormentarti, prima devi asciugarti per bene i capelli...-
Sembravo una bambinaia...
L'avvolsi con il copertone di pelliccia e, presa in braccio, la portai
davanti al caminetto acceso del salone.
Inserii la spina del phon nella presa della corrente
più vicina ed incominciai ad asciugare quella marea di capelli.
Considerando che mi stava dando le spalle, non potevo essere
sicuro che Bella non si addormentasse lì sul momento.
O forse si...
Ogni volta che le toccavo i capelli, sentivo sotto le dita i brividi di
paura che le stavo provocando.
Bene, da lì a qualche minuto avrei dovuto sputare il rospo...
Si, sono un vampiro...no, non mangio
umani...e non ti ho frequentato solo perché mi piace da
impazzire il tuo sangue...
Ah, un'ultima cosa...ti amerò
per sempre e non potrò mai annullare quello che sento per te...
Smisi di pensare a tutte le cose più assurde e
disperate solo quando capii che i capelli di Bella erano asciutti da un
pezzo.
La lasciai lì un secondo ed andai ad avvicinare il divano al
caminetto, così avrebbe potuto dormire davanti al fuoco.
Presi Bella e l'adagiai sopra, mentre io mi inginocchiai per terra ed
appoggiai la testa al bordo, quasi toccando la sua mano.
Ora che non aveva più i brividi di freddo a tenerla occupata,
non faceva altro che osservarmi con gli occhi semi-chiusi.
Vedendola perfetta anche in quel momento, l'idea di tenerla
imprigionata in casa mia per sempre non era più così
assurda.
Purtroppo non ero egoista fino a quel punto.
-Sei vero?-
Tornai a rivolgerle le mie attenzioni e la trovai che mi stava
sfiorando il viso con la punta delle dita.
Sospirai, da lì a qualche ora non avrebbe mai più voluto
un contatto di quel genere con me...sarebbe corsa via.
-Purtroppo si...rimandiamo a dopo le spiegazioni, ok?-
Le presi la mano e gliela rimisi a posto, dicendole che era ora di fare
un sonnellino e che l'avrei controllata io.
La guardai addormentarsi e poi estrassi il telefonino dalla tasca.
-Cavoli!-
Era morto annegato nell'acqua gelida di quel pozzo naturale...
Solo la morte per annegamento del mio cellulare mi fece ricordare che
io ero ancora tutto fradicio come un pulcino.
Prima di farmi la doccia e di cambiarmi, usai il telefonino di Esme per
mandare un messaggio ad Alice.
So che hai visto tutto, voi cercate di tornare a casa il più
tardi possibile...chiama Charlie ed inventati una scusa.
Perdonatemi, non
potevo lasciarla lì a morire...
****
Mi feci una bella doccia calda, bollente un verità, e mi vestii
con le prime cose che trovai nell'armadio.
Controllai se Alice aveva risposto al mio messaggio di prima.
Ok, tutto apposto
con Charlie...Non ti preoccupare, siamo tutti dispiaciuti per te...tra
un'ora e mezza si sveglia.
Bene.
Approfittai per andare a caccia, dovevo essere nel pieno delle forze per quel momento lì.
Dissanguai la bellezza di tre alci puzzolenti e due cervi, spendendo
tempo a fare il conto della battuta.
Passai la lingua sui denti, per pulire via il sangue, e, sfregando con
il pollice, feci sparire il rivoletto che mi colava sul mento.
Tornai a casa Cullen, nascosi nel cuore del bosco la mia Aston Martin
(dall'ira di Rose) e mi precipitai da lei.
La trovai, sveglia, ad aspettarmi.
Sembrava che stesse bene, a parte quell'espressione strana che aveva
assunto non appena mi aveva visto.
Stava seduta sul mio letto a gambe incrociate, ancora avvolta dalla
pelliccia di orso.
Bene, ora si che provava ribrezzo per il mostro...che sguardo da
agnello sacrificale...l'avevo combinata grossa.
Rimasi a guardarla, nel pieno dell'angoscia, riprendere piano piano il
suo solito colorito.
Ok...e ora che si fa? pensai di certo non posso lasciarla andare via,
se non sono sicuro che non riveli nulla...
Si, ma che potevo fare?Rapirla e tenerla chiusa in casa Cullen per
sempre?
-Ho sempre sospettato che tu fossi...non fossi normale.-
Aha...e come avrebbe potuto altrimenti?Era una ragazza troppo
intelligente per lasciarsi sfuggire certi particolari.
-Cosa sei?-
Sospirai, era arrivato il momento.
-Sono un vampiro...-
La vidi spiccare un salto enorme per la paura, si fece così
indietro che sbatté la testa sulla parete.
Non fece quello che mi sarei aspettato, scoppiò in una risata
canzonatoria.
-Non ci credo, mi prendi in giro?Ok. Sono morta e sto sognando.-
Usai la mia velocità per sedermi accanto a lei,
nel lasso di una frazione di secondo, e per prenderle la mano.
-Hai visto con che velocità sono arrivato?Mi senti? Sono freddo
e pallido come un cadavere!-
-Sono impazzita...-
-Non sei pazza, io sono veramente un vampiro!-
Aprii la bocca e feci mostra delle mie zanne.
Lei tentò di toccarle con la punta delle dita, ma, per riflesso
condizionato, mi allontanai fulmineamente da lei.
-O mio Dio...tu...-
Finalmente aveva capito che non era pazza, ma solo tremendamente
disgraziata...-
-Bella...-
Invano mossi un passo verso di lei, mi urlò in faccia di stare
il più possibile lontano.
Ora tremava per il terrore, non più per il freddo.
Mi faceva strano vederla osservarmi con quello sguardo pieno di rabbia
e paura, non ero affatto abituato.
Sospirai, le dissi che dovevo andare un secondo nello studio di
Carlisle per prenderle un termometro.
Così le avrei lasciato qualche minuto per riflettere.
Chiusi la porta della mia stanza dietro di me ed attraversai il
corridoio per andare nello studio di Carl.
Mentre cercavo quel coso, risi di me stesso perché non sapevo
proprio assistere un malato come Isabella Swan...
Ero più nervoso io di lei.
Il mio essere nevrotico m'impedì di ragionare lucidamente: e se
lei, approfittando della mia assenza, tentasse la fuga?
Difatti...
Mi materializzai davanti alla porta della mia stanza, impedendole di
scappare e di danneggiare la sua salute.
Il topo stava crepando dalla paura alla vista del gatto, sembrava che
stesse per collassare sul posto.
-Non puoi ancora andartene!-
Ehm...forse lo dissi con troppa foga, lei sobbalzò terrorizzata
e cercò di scappare da un'altra parte.
Mi parai ancora davanti a lei e, ignorando la sua resistenza, la presi
in braccio e la rimisi sotto le coperte.
Uff...in questo momento mi
starà odiando- pensai con angoscia -il mio piano per entrare nelle grazie di
Bella è fallito...
Allora mi sedetti accanto Bella e rimasi zitto a contemplare il suo
bellissimo volto segnato dalla paura.
Mi chinai su di lei, solo intenzionato a saggiare la sua temperatura
corporea.
La mia cantante capì fischi per fiaschi ed incominciò a
tremare come una fragilissima fogliolina.
-Non farmi del male...Edward, ti prego...-
Pronunciato da lei in quel modo per quella supplica, il mio nome
sembrava quello di un pericoloso assassino.
Mi si fermò il cuore per la terza volta.
-Come puoi...solo...pensare...una cosa del genere.-
Non m'importava se quello che avevo intenzione di fare non fosse
corretto, ma era l'ultima occasione per farlo.
Catturai le sue labbra con le mie.
Delicatamente, come fosse fatta del più sottile dei vetri, come
se fosse fragile come una bolla di sapone.
Non ero in grado nemmeno di formulare anche il più semplice dei
pensieri, perché la gioia ed il dolore erano troppo potenti,
il conflitto tra di loro troppo delirante per dar vita ad uno stralcio
di pensiero abbastanza coerente.
Stare con lei era la felicità più grande che avessi mai
conosciuto...ma terminava qui.
-Mi dispiace...solo...non dire di noi a nessuno, o saremo
rovinati...poi ti lascerò stare per sempre...-
Poi lo dissi ad alta voce più per me, che per lei.
-Puoi tornare a casa, ora stai bene...-
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Capitolo 21 *** It's the fear ***
Cap 21
La posta di Sydney e Alice
grepattz: In
realtà no, devo essere sicera...torneranno dopo insieme, ma non
nel modo che dici te.
Grazie dei complimenti!Buon 2010!!!!!!!!!!!!
Alice: Anche da parte miaaaaa!!!
cullenpersempre:
Evvabeh, ma se le avesse spiattellato tutto subito che scrivevo dopo
io? XD
Alice: E dopo io con chi me la prendevo, se non con la stupidità
di mio fratello?
Sydney: Comunque....Buon 2010!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alice: Facciamo il trenino!!!!!! A-E-I-O-U-IPSILON!!TUTTI
INSIEMEEEEE!!!!
vannagio: Tanto
tumba non direi, segue solo l'isitinto di sopravivenza.
Alice: Cosa che avrebbe dovuto fare anche in Twilight, così la
storia sarebbe finita subito lì.
Sydney: E perchè?
Alice: Come perchè?Cosi sarei diventata la protagonista
indiscussa!
Sydney: Secondo me ti confondi con Alice nel paese delle
meraviglie...Cmq...BUON 2010!!!!!!!!!!!!!
Alice: Prepara le bottiglie di champagne!!!!!!!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Non fa niente, dai!XD BUON ANNOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
Alice: Chi recensisce a capodanno, recensisce tutto l'anno!!!
Sydney: Lo sappiamo che vedi il futuro, ma ora stai andando troppo
avanti...
Alice: Cmq...tenterò di fare qualcosa, ma il grosso lo
farà Rose.
lisa76: Invece lo
fa...non ti crucciare troppo, però!^^ BUON ANNO A
TEEE!!!!!!!!!!!!
Alice: Ciauuuuuuuuuuu!!!!!!!!
dolcenera_cullen:
Non sono crudele, la reazione di Bella è stata come doveva
essere.
Grazie per i complimenti! Cmq nella lettera ci sono due disegnucci e
quella cacchio di cartolina!
Alice: Te la ricordi, nè?
Sydney: L'indirizzo mi sono scordata di scrivertelo!Vabbeh, ti
manderò un sms!
Alice: HAPPY NEW YEARRRRRR!!!!!!!!!!!!!
Sydney: BUON ANNO NUOVOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!
serve: Se ne va, se
ne va...appunto, prenditela con Edward se Bella torna a casa
terrorizzataXD
Diciamo che era così nervoso che si era scordato quel "PICCOLO"
dettaglio sulla sua dieta.
E poi si sa, è stata zia Steph a fare Edward così
ingenuotto e con il tatto di un pachiderma...XD
Grazie per i compliments!!!!!! BUON ANNO NUOVO
LIZZIEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
Alice: Auguriii!!!!
Il prossimo capitolo sarà ancora secondo il pov di Bella.
Ho lavorato come una matta per fare entro oggi questo capitolo!
Forse non avrei nemmeno dovuto mettere quell'avviso!XD I'M SORRY!
Within temptation_It's the fear
It waits for the day I will let
it out.
To give it a reason, to give it its
might.
(Chorus)
I fear who I am becoming, I feel that
I am losing the struggle within.
I can no longer restrain it, my
strength it is fading, I have to give in.
It's the fear, fear of the dark it's
growing inside of me, that one day will come to life.
Have to save, to save my beloved,
There is no escape, because my faith
is horror and doom.
Hold down your head now, just let me
pass by.
Don't feed my fear, if you don't want
it out.
(Chorus)
Long ago it came to me and ever since
that day,
Infected with its rage, but it ends
today.
(Chorus)
Mai come quel giorno avevo pensato davvero seriamente alla mia
potenziale pazzia.
Edward, il mio dolce e innocuo Edward, era uscito da quel pozzo
profondo con un salto solo.
Uno solo!
Portandomi in braccio!
Ok...ero UN PO' intontita dal freddo...MA POSSIBILE CHE MI ERO
IMMAGINATA TUTTO?
Edward che poteva muoversi più velocemente di una Zonda (una
delle macchine più veloci al mondo)?
Edward che aveva sfondato la porta di una casa con un semplicissimo
calcio?
Ok...DOVEVO essere intontita perchè
sennò...sennò...altrimenti...necessariamente...di
conseguenza...
Edward Cullen non era umano.
Mi portò in una stanza imprecisata della casa e posò dei
vestiti asciutti sul letto.
-Ce la fai da sola?-
Mi tolsi la giacca ed il maglione ma non riuscii a sbottonarmi la
camicia (tanto mi tremavano le mani).
Lui fece per aiutarmi, allungando la mano, ma indietreggiai di un passo.
Uno: non potevo togliermi la camicia davanti a lui.
Due...sentivo che c'era qualcosa di profondamente sbagliato nelle cose
che sapeva fare...ed avevo paura.
Sbagliata, irrazionale, ingiustificata per tutto quello che aveva fatto
per me...ma c'era.
L'istinto mi diceva di stare sull'attenti.
-Vado a prendere una cosa, intanto mettiti quei vestiti.-
Approfittai della sua temporanea assenza per svestirmi del tutto e per
mettermi le cose che mi aveva dato.
Dopo, non appena mi sedetti un secondo su di un letto assurdo, mi prese
un attacco violento di sonno.
Sarei caduta addormentata, con tutti i capelli bagnati, se Edward non
mi avesse tenuta sveglia.
-Non addormentarti, prima devi asciugarti per bene i
capelli...-
Mi avvolse con una pelliccia (di orso?) e, ignorando il mio parere, mi
prese in braccio e mi portò di sotto.
E si adoperò personalmente per asciugarmi i capelli.
Cosi facendo, ogni volta che mi sfiorava...non avrei saputo dire...mi
faceva rabbrividire?
A parte il fatto che io avevo -e lui era- freddo...quei brividi erano
un misto di paura e...evvabbeh...
Chissà a cosa stava pensando...
I miei capelli erano asciutti e lui ancora continuava con il phon
acceso.
Ma lui non stava gelando?Era ancora fradicio...Edward aveva il sangue
freddo come le lucertole?
Quando finalmente se ne accorse anche lui, staccò la spina
all'asciugacapelli e, dopo aver facilmente spostato (con una manata) un
divano enorme e pesante accanto al caminetto acceso, mi ci
adagiò sopra.
Come poteva fare cose simili?Steroidi?Mutazione genetica?Morsi di
ragni?Era alieno?
Eppure sembrava umano...
Persino quando si inginocchiò e poggiò la testa sul
divano, sebbene sembrasse una statua immobile
di marmo di Massa Carrara, aveva le stesse caratteristiche somatiche di
un uomo ( eccetto la bellezza).
Ero morta?Pazza?O stavo solo sognando?
-Sei vero?-
La mia mano, ignorando le direttive del mio cervello, andò ad
accarezzargli la guancia.
Sembrava vero.
-Purtroppo si...rimandiamo a dopo le spiegazioni, ok?-
Purtroppo?Cosa voleva dire "purtroppo?
Mi prese delicatamente la mano e la rimise al suo posto,
dicendomi che era ora di fare un sonnellino
e che ci sarebbe stato lui, a vegliare su di me per tutto il tempo.
Potevo veramente dormire tranquilla?
Caddi addormentata senza la certezza di cosa ne sarebbe stato della
stupida Isabella Marie Swan.
Ma ne ebbi una mezza idea quando mi risvegliai in una stanza che non
conoscevo.
Edward non c'era.
Però doveva essere la sua stanza, riconoscevo alcune sue cose
sparpagliate in giro.
Dov'era lui?
Mi doveva qualche spiegazione.
Tuttavia, nonostante una certa ansia, non potei fare a meno di
rallegrarmi per la mia salute:
non avevo più così tanto freddo, era sopportabile.
Mi tirai su a sedere non appena avvertii la sua presenza nella stanza.
Forza, Bella...tira fuori gli
attributi e fatti dire...chiedigli, senza farlo
arrabbiare...cosa...è.
-Ho sempre sospettato che tu fossi...non fossi normale...cosa sei?-
Oddio...non avevo formulato
bene la domanda...quella cosa del
sospetto non dovevo metterla...
Sperai che...
-Sono un vampiro.-
CHE COSA????????CHECOSACHECOSACHECOSACHECOSA???????CHE COSA?
Vampiro-zanne-collo-morso-sangue-morte.
Mi impressi nella mente, ormai fusa del tutto, questa piccola sequenza.
Ok, prima avevo qualche reticenza ad
ammetterlo.Ora sono sicura. Sono pazza.
Scoppiai a ridere.
-Non ci credo, mi prendi in giro?Ok. Sono morta e sto
sognando.-
Sognando...e allora perchè, quando Edward si materializzò
accanto a me e mi prese la mano,
incominciai a prendere in considerazione che fosse veramente un...
-Hai visto con che velocità sono arrivato?Mi senti?
Sono freddo e pallido come un cadavere!-
-Sono impazzita...-
Sicuro, non c'era alcuna spiegazione plusibile da sostituire...
-Non sei pazza, io sono veramente un vampiro!-
Se lui era un vampiro ed io sana di mente, allora ero più bella
di Rosalie.
Impossibile, quindi.
Ad un certo punto spalancò la bocca e mi fece vedere le
sue zanne affilate come lame.
Allungai una mano, volevo vedere se fossero...Dai, Bella!Certo che quei canini lì
sono veri!
Edward non si sarebbe mai e poi mai messo dei denti finti per
spaventarmi...
Quindi...
-O mio Dio...tu...-
Era vero. Non ero pazza. Edward...un...oddiomio...un...
Io mi ero innamorata di un vampiro?
Un vampiro?
Vampiro?
-Bella...-
In quel momento ero divisa in due: da una parte Bella e dall'altra
Isabella.
Una mi diceva di non curarmi della vera natura di Edward, perchè
era stato leale fin da subito.
Non aveva mai tentavo di uccidermi o torcermi un capello...
L'altra, però, faceva appello alla razionalità (tirando
in ballo la favola della rana e dello scorpione).
Era la sua natura (sebbene fosse buono) bere sangue, quindi io ero un
suo potenziale spuntino.
Un minimo gesto, un attimo di distrazione e quello poteva spaccarmi il
cranio, anche accidentalemente...
Ed io, siceramente, non avevo affatto intenzione di cedere alle
avanches della morte.
Già due volte aveva tentato di portarmi via, non avrei permesso
ci fosse stata una terza.
Isabella prese il sopravvento.
Così, quando lui tentò di avvicinarsi ancora di
più, gli intimai di stare lontano.
Lo so, era crudele...ma non potevo farne a meno.
Cosa aveva aspettato a dirmelo?
Avrebbe anche potuto farlo prima di farmi innamorare di lui, mi avrebbe
risparmiato tutta la confusione.
Non sapendo che fare, purtroppo per i sentimenti, lasciavo spazio alla
razionalità dei fatti.
-Vado a prenderti un termometro...-
E si smaterializzò davanti ai miei occhi, ancora increduli.
Immediatamente mi venne in mente un piano: finchè lui stava via,
potevo tentare la fuga.
Non potevo stare in una casa di vampiri, da sola.
Tuttavia, prima ancora di poggiare la mano sulla maniglia della porta,
venni fermata da Edward.
Avrei dovuto aspettarmelo, eppure mi spaventai ancora per il
suo materializzarsi all'improvviso.
-Non puoi ancora andartene!-
Oddio...si era arrabbiato...l'avevo fatto arrabbiare...dovevo
scappare finchè potevo.
Tentai di andare da un'altra parte, ma lui mi bloccò ancora
prima.
Anche dimenandomi, lui mi caricò sulla sua spalla e mi
ributtò nel letto, rimboccadomi le coperte.
Rimanemmo in silenzio, a studiarci, per qualche istante.
Poi lui, improvvisamente, si chinò su di me.
Tutte le cellule del mio corpo lanciavano razzi di avvertimento:
pericolo, pericolo, pericolo!
Vampiro-zanne-collo-morso-sangue-morte.
Allora lo pregai, pregai Edward di non farmi del male.
Lui rimase pietrificato per un attimo, poi assunse la sua ben nota
maschera di dolore.
Aveva la stessa faccia, quel giorno che lui...si, insomma, quando mi
rifiutò.
-Come puoi...solo...pensare...una cosa del genere.-
Ed allora che cosa diavolo dovevo pensare?A quale genere di cose?
Senza darmi nemmeno il tempo per realizzare la cosa, lui si
chinò ancora di più su di me.
Potevo contare le pagliuzze dorate dei suoi occhi, sentire il suo gelo
sulla faccia.
Mi baciò.
Piano, come se temesse di rompere un bicchiere di cristallo.
Tra tante cose...perchè?Perchè lo aveva
fatto?Perchè si prendeva gioco dei miei sentimenti?
Non connisi molto, dopo.
Nemmeno quando lui si staccò da me.
-Mi dispiace...solo...non dire di noi a nessuno, o saremo
rovinati...poi ti lascerò stare per sempre...-
A lui dispiaceva quello? L'essersi esposto ad un'umana? Non averla
morsa?
O gli dispiaceva avermi baciata?
-Puoi andartene… ora stai bene… -
In quel momento non mi ricordavo più nemmeno il motivo per cui
ero stata male.
Ero libera di andare?
Allora perché le mie gambe non accennavano neppure il più
lieve dei movimenti?
Ah… mi venne in mente solo in quel momento che ero a piedi.
In più, non avevo proprio un’idea di dove si trovasse
esattamente casa Cullen e di come tornare a casa.
Forse anche lui stava pensando alla stessa cosa, perché mi
chiese se avrei accettato un passaggio da lui.
Annuii con la testa, ma, dentro di me, questo assenso mi stava facendo
venire un’ansia pazzesca.
Stare, io e lui da soli, in un abitacolo così piccolo…
Anche se non mi aveva mai torto neppure un quarto di capello (seppur
potendo in
ogni momento)
e mi aveva da poco salvato la vita, alla luce della scoperta della
verità, non ero così
tranquilla
(il vecchio istinto di sopravvivenza tornava a bussare alle
mie porte).
La solita equazione “vampiro-sangue-morso-morte” tornava a tormentarmi.
Senza dire una parola, oppure guardarmi in faccia, mi porse una felpa e
la sua giacca invernale nera.
Scese di sotto, uscì di casa ed io con lui.
Prese la macchina del fratello e mi fece cenno di entrare.
Nessuno dei due spiccicò una parola, il re Silenzio regnava
incontrastato nell’enorme JeepWrangler.
Durante il tragitto pensai a cosa fare.
No, non avrei fatto parola con nessuno della vera natura della famiglia
Cullen...
Edward mi aveva comunque salvato la vita e glielo dovevo.
Però, di certo, non sapevo se avrei avuto la forza per guardarli
sotto la stessa ottica di prima.
E, sicuramente, non avrei passato la vigilia di Natale a casa loro.
In pratica…Non so se avrei avuto il coraggio di riallacciare un
rapporto di grandissima amicizia con loro.
-Siamo arrivati.-
Neanche in quell'occasione si risparmiò di aprirmi lo sportello
della macchina.
-Edward!Bella!-
Era Charlie che usciva dal garage...dovevo tentare di assumere
un'espressione più naturale possibile.
Edward, intanto, era sbiancato ancora di più e mi guardava
preoccupato e supplicante.
-Ciao papà...-
-Com'è andato il pomeriggio tra amici?-
Pomeriggio tra amici?Ah...Edward sicuramente aveva inventato una balla
per nascondere l'incidente.
Non ero brava, solitamente, a dire le bugie, ma mi riuscii molto bene.
-Benissimo!Mi sono proprio divertita!-
Mentre Charlie si compiacque, il mio accompagnatore vampiro tirò
un sospiro di sollievo.
Non ero bastarda fino a quel punto, non avrei tradito il loro segreto.
-Dai, saluta Edward che dentro ti aspetta una sorpresa!-
Intanto lui se ne entrò in casa.
Un'altra sorpresa?
Basta, ne avevpo avute troppe.
-Grazie...per aver deciso di mantenere il nostro segreto...-
Annuii, poi, ricordandomi che io portavo ancora addosso la sua giacca,
feci per sfilarmela.
-Tienila, non devi prendere freddo.-
Ero confusa, non sapevo che fare e che dire...però, intanto, mi
misi le mani in tasca...
-Suppongo che questa sia l'ultima volta che ci vediamo da amici...-
Purtroppo era così, almeno finchè...dovevo avere la
sicurezza che avrebbe mantenuto il controllo.
E non l'avevo.
-...posso almeno dirti addio?-
Annuii, ma non spiccicai ancora una parola di senso compiuto.
Sembrò più lui, l'indeciso.
Fece scorrere il dorso della sua mano dal mio mento fino alla tempia,
molto lentamente.
Poi mi baciò la fronte e, avrei potuto giurarlo, mi
annusò.
-Add...-
Non lo disse nemmeno per intero, salì sulla Jeep e se ne
andò via.
Non appena sola, mi concessi almeno il lusso di qualche
lacrima...poche, Charlie non doveva vederle.
O si sarebbe chiesto il perchè ed avrebbe indagato su quello che
era successo.
Meglio stamparsi in faccia una finta tranquillità.
Mi ricomposi ed entrai in casa.
C'erano Billy e Jacob Black a cena, ma questo, a me, cosa poteva
importare?
Che razza di sorpresa era?
Poi mi accorsi he sulla tavola c'era un posto in più
apparecchiato.
-Amore della mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!-
E subito mi diede un abbraccio stritolatore di ossa, non lasciandomi
nemmeno il fiato per salutare.
Renee?Ma non doveva essere in giro per nnìon so dove con
Phil?Che ci faceva a Forks?
Finalmente, quando si staccò, potei chiederglielo.
-Hanno preso finalmente Phil come titolare!!Ci trasferiamo stabilmente
a Jacksonville!
Non riuscivo, o non volevo, a collegare la notizia alla sa venuta nello
stato più piovoso d'America.
-E...?-
-E ti sono venuta a prendere!Ti lascio due giorni per decidere, tanto
sono gli ultimi giorni di scuola prima della fine delle vacanze di
Natale, vero?Così avrai il tempo di salutare gli amici!-
-...-
|
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Capitolo 22 *** Rose ***
Cap 22
La posta di Sydney e Alice
sessyli: Probabile,
probabile ;)
lisa76: Diventa una vampira, solo tra un bel
po'...forse.
Sydney: Alice, ma
perchè non ti stai un po' zitta? Le stai spiattellando sullo
schermo tutta la storia!
vannagio: Alle brutte ingaggiamo qualche
vampiro e la costringiamo a ritrattare!XD
nanerottola: C'è la fila, fai prima il
numeretto! ;)
grepattz: Misà che anche per questo
c'è la fila per il numeretto... ;)
RenEsmee_Carlie_Cullen: Lo fa, lo fa! XD
serve: Non ho mai ricevuto una recensione
più lunga di questa, non so se essere contenta! XD
E non sto scherzando, no.
Il punto è che, per
Bella, Edward è il mafioso che va in giro a bersi la gente
(ricorda che non sa che è "vegetariano")E, pure se 'sto mafioso la ama,
lei non è mica sicura di voler stare con uno che un
secondo prima ha ammazzato qualcuno...
C'è una cosa detta da
Alice che ti chiarisce il perchè del dog, devi cercarla da te e
trarre le tue conclusioni.
Posso chiarirti le altre cose
(non sono sicura di volerlo fare) perchè ti direi tutto il resto
della storia !
Buon anno anche a te tesoro!XD
(Scusate
per il ritardo :( Comunque il prossimo capitolo sarà per
1/4 un Bella's pov e per 3/4 un Edward's pov)
Non volevo interrompere il capitolo
così a metà, ma avevo bisogno di una pausetta...
Ignoro quanto sia venuto lungo, con lo schermetto insulso del notebook
non mi so proprio regolare...
Calo di recensioni?E' per le feste, vero?Speriamo che tornino alla
normale regolaritàXD
Perdonate gli innumerevoli difetti :(
[Testo della canzone del capitolo]
Non potevo crederci: mia madre Renee, dopo avermi scaricata da mio
padre per non farmi fare
da terzo incomodo tra lei ed il suo nuovo baby-marito, ora mi veniva a
cercare?Per portarmi via?
Continuava a parlare della casa appena acquistata e della mia nuova
stanza.
Guardai Charlie: mi stava praticamente gridando con gli occhi di non
andarmene via di nuovo.
Volevo vivere a Forks con lui, non a Jacksonville con i neosposini e la
neosuocera di mia madre...
-E se io non volessi?-
Mi guardò un secondo, poi, non considerandomi per niente,
continuò a dire a Charlie che sarei stata bene.
Allora, per farmi sentire, alzai la voce.
-E se volessi restare con papà?-
Il mio sguardo passava tra quello grato di mio padre e quello infuriato
di mia madre.
Da quando si era sposata con Phil era diventata una persona ottusa e
poco incline a considerare le esigenze di persone che non fossero il
suo nuovo amatissimo marito o la squisitissima suocera.
Renee era diventata il perfetto esempio di come il matrimonio, a volte,
cambia in peggio le persone.
-Non dire sciocchezze,tu farai esattamente quello che ti dico io.-
Stavo per risponderle a tono, ma s'intromise Charlie.
-Renee ora basta!-
Mio padre aveva appena alzato la voce,visibilmente arrabbiato.
-Se Bella vuole restare, resta!Non puoi piombare qui all'improvviso e
costringerla a fare i bagagli!
Se avessi saputo prima quello che volevi, non ti avrei fatto entrare!E'
anche
mia
figlia,
porca
zozza!-
Intanto i Black si guardavano tra loro, imbarazzati.
Ma chi li voleva???Non avevano un minimo di decenza?Non capivano che
erano di troppo?
-Charlie, ce l'ho io in affidamento...chiaro?-
Stava ricattando mio padre?
Praticamente gli stava dicendo che, se non acconsentiva al mio
trasferimento improvviso in Florida,
gli avrebbe tolto persino la possibilità da vedermi anche quel
poco che
gli era stato concesso?
Ma cosa poteva importargli? Un anno e mezzo e sarei diventata
maggiorenne!
Guardai mio padre che, abbassando lo sguardo, annuì a Renee.
-D'accordo...-
Renee sorrise malignamente e, in quel momento, mi sembrò di
rivedere la madre di Phil.
Quella donnaccia orribile che non poteva sopportarmi, quella che stava
avvelenando mia madre.
Batté le mani, tutta soddisfatta, e disse che sarebbe tornata a
prendermi dopo due giorni.
-Non ti preoccupare, Charlie, non mi offendo se non m'inviti a cena!-
-Va all'inferno.-
Sorrise e se ne andò a Port Angeles, aveva preso una camera in
un albergo lì.
Io andai a rintanarmi in camera mia.
Odiavo a morte mia madre, che era venuta a rovinare quel poco di bello
che c'era tra me e Charlie.
E ce l'avevo anche un po' con mio padre, che non aveva fatto nulla di
che per impedirglielo.
Mi lasciai cadere sul letto ed incominciai a riflettere sulla piega che
stava prendendo la mia vita.
Dopo aver rischiato di morire chissà quante volte per motivi
idioti, sballottata da mille parti,
innamorata di un ragazzo che si era rivelato un'immortale bevitore di
sangue ...ora un altro trasferimento.
Dovevo solo decidere quale, delle mie catastrofi, fosse peggio.
Mi girai da un lato e, guardando il notebook che avevo lasciato sul
comò, mi venne in mente Edward.
Con lui mi ero comportata male, ma non avevo potuto farne a meno.
Non avrei potuto continuare a vederlo senza pensare alla sua natura
come qualcosa di pericoloso.
In vari libri avevo letto che i vampiri erano le creature più
sadiche del creato.
Che giocavano con la vittima, come il gatto con il debole topolino,
prima di dissanguarla.
Prima non credevo esistessero affatto, potevo essere sicura che fossero
come quelli nei libri e nei film?
Pensai ai due Cullen a cui tenevo di più, contrapponendoli alle
figure di Lestat e "la regina dei dannati".
Come potevano essere creature che andavano in giro a cibarsi di
innocenti?
Magari si erano evoluti e umanizzati, magari non bevevano sangue
umano...o forse no?
-E io che ne posso sapere?-
Bene, avevo iniziato anche a parlare da sola.
Se mi fossi trasferita a Jacksonville, non avrei rivisto i Cullen per
un bel pezzo (o, forse, mai più).
Anche se erano vampiri, mi sarebbero comunque mancati i sorrisi di
Alice ed Edward.
Avrei dovuto dirglielo?Che me ne sarei andata l'ultimo giorno di scuola
prima delle vacanze di Natale?
Il comitato studentesco, per il 22, aveva organizzato una giornata sul
risicatissimo campo da sci di Forks.
A qualche chilometro da Forks, esattamente.
Sarei andata? Si...
Avevo già prenotato lo snowboard
all'unico noleggio ed avevo già messo la tuta a prendere aria.
Strano...nonostante i miei problemi con l'equilibrio, andare con la
tavola era una cosa che facevo bene.
Sapevo sciare, ma con lo snow cadevo di meno...e poi non dovevo nemmeno
mettere gli scarponi rigidi.
Sbadigliai, il sonno incominciava a farsi sentire...
Andai a mettermi i pigiama e, dopo aver rimesso dentro la tuta, mi
venne da pensare se...
Chissà se loro...certo, sicuramente sarebbero andati...
***
Quella notte non feci i miei soliti incubi.
Sognai che Edward si trovava accucciato sul mio letto, osservandomi
pensieroso.
Più che un mio sogno, sembrava un quadro di Fussli...una
raffigurazione eterea di un Incubus.
Era così reale...sentivo persino il freddo della sua pelle e del
suo lento respirare.
Tanto reale da svegliarmi di colpo e da poter ancora sentire il suo
profumo.
Accesi la luce: non c'era nessuno.
Però la finestra era aperta...ecco da dove veniva tutto quel
freddo cane...
-Strano...credevo di averla chiusa...-
Andai a richiuderla.
***
Il mattino dopo, a scuola, fu uno strazio.
Non appena guardai i Cullen, incontrai lo sguardo combattuto di Alice e
quello triste di Edward.
Anch'io stavo combattendo contro l'abitudine di andare a salutarli e
passarci l'intera
giornata.
Accennai ad un saluto con la mano, ma non andai da loro.
Gli altri erano solo preoccupati, sicuramente avevano paura che potessi
spifferare ai venti IL SEGRETO.
Rosalie era incazzata, anche.
Quel giorno avrei avuto in comune con loro solo due ore su sei.
Storia europea, alla prima ora, con Alice e letteratura. all'ultima
ora, con Rosalie.
Stranamente c'era un banco in meno e qualcuno sarebbe
rimasto in piedi.
Jessica, vedendomi ancora in piedi (indecisa sul se sedermi
o no),
andò a sedersi al mio posto.
Almeno, ci provò.
Alice la fulminò con lo sguardo e le chiese, in malo modo, cosa
volesse.
-...sedermi?-
-Questo è il posto di Bella.-
Dicendolo, mi guardò come se si aspettasse che andassi a sedermi
immediatamente vicino a lei.
-E cosa dovrei fare io, stare in piedi?-
Si girò a guardare Jessica.
-Già è tanto che le fanno entrare a scuola, le oche, e
che non le mettono in gabbie apposite...-
Lei fece per replicare, ma Alice la guardò torva (facendo venire
alla Stanley la pelle d'oca)
Decisi che era il caso di andare al mio posto, la lezione stava per
cominciare.
Non ci guardammo direttamente, ma, ogni tanto, ci osservavamo con la
coda degli occhi.
Nessuna delle due azzardava una parola.
Tuttavia, a metà ora, fece scivolare un bigliettino dalla mia
parte di banco.
Edward ti ha detto tutto?
Annuii con la testa, poi si riprese il bigliettino per poi riscriverci
sopra.
Sicura?Allora perchè ci stai
evitando come si cerca di evitare un vibrione di colera?
Mi dispiace che non te l'abbiamo
detto subito...ci avresti preso per una famiglia di pazzi da
ricovero.
"Sai, Bella?Siamo vampiri..."
Sinceramente, che cosa avresti risposto? Non ci avresti preso sul serio.
Non possiamo cambiare
ciò che siamo in nessun modo, non ce lo siamo cercati...
Però, sicuramente, avremmo voluto
aspettare un altro po' e prepararti
lentamente alla cosa...
E ,comunque, non mi arrendo con te.
-Signorina Cullen?-
Il professore, sospettando una mancanza di attenzione, fece una domanda
per testare.
-Stavamo parlando della rivalità tra Lev Trosky e Stalin.-
Annuì e poi riprese con la spiegazione.
-Dopo che Edward ti ha accompagnato a casa, cos'è successo?Oltre
a "noi", c'è altro che ti assilla.
Vedo qualcosa, solo che non so bene cos'è...vuoi dirmelo?Io
posso
aiutarti,
se me lo permetti...-
Glielo avrei quasi detto, del trasferimento, se non fosse stato per la
seguente interruzione.
Il professore, notando la parlantina di Alice, la richiamò al
silenzio.
E, per tutto il resto dell'ora, non spiccicò più parola.
***
Alla pausa pranzo, non avendo affatto fame, andai ad aspettare
direttamente nella classe di trigonometria.
Le ore dopo passarono velocemente, tutte tranne l'ultima.
Rosalie, per chissà quale segreto dell'arcano, decise di
mettersi a sedermi accanto.
Lasciò Erik, che dovette sedersi vicino a Lauren Mallory, come
un baccalà.
Passai tutta l'ora a domandarmi perchè tenesse costantemente i
suoi occhi neri su di me.
Avrei anche potuto perderci le penne, sotto il suo sguardo glaciale...
sperava di farmi fuori in quel modo?
Sprizzava rabbia da tutti i pori, lo avvertivo fin dal mio posto.
Però, alla fine della noiosissima lezione, si alzò e se
ne andò senza dirmi nulla di nulla.
Tirai un sospiro di sollievo.
Raccolsi la mia roba e, nel frattempo, la classe si svuotò degli
altri studenti.
Poi andai a prendere i moduli necessari per poter cambiare scuola,
scoprendo che erano già stati presi.
-E da chi, scusi?-
La signorina Cope controllò su di un registro e mi fece vedere
una firma.
-Renee Dwight è sua madre, giusto?E' passata ieri pomeriggio ed
ha fatto tutto lei, non ti preoccupare.-
-Ah...mi scusi per il disturbo...-
Aveva preparato tutto ancor prima di renderlo noto a me ed a Charlie?
Ero ancora in segreteria didattica, quando mi accorsi di aver lasciato
ancora un libro in classe.
Così tornai a riprenderlo e m'imbattei in Erik.
-Hai dimenticato qualcosa?-
-Si...-
Andai a vedere sotto il banco, ma non lo trovai.
-Domani ci vieni in gita?Io no, non so proprio tenermi in piedi con gli
sci...-
Gli dissi che ci sarei andata, ma non aggiunsi oltre e non gli feci la
stessa domanda.
-Cullen non ti gira più intorno...avete litigato, eh?Posso
sapere perchè?-
Non risposi affatto, non me la sentivo proprio di affrontare
l'argomento
"Edward Cullen".
E, soprattutto, non con lui.
Cercai il mio libro nei cassetti della cattedra, ma c'erano solo dei
fogli, una penna e del gesso colorato.
-Ho sentito che parlavi con la signora Cope, te ne vai domani sera...-
Perchè faceva tutte quelle domande?Sentivo un senso di profonda
irritazione salire vertiginosamente.
-Già...problemi familiari.-
Cercai nell'armadio della classe, ma non uscì fuori neanche
lì.
Solo quando mi girai, mi accorsi che il mio libro di letteratura lo
teneva Erik dietro la schiena.
-Il libro...-
Feci per prenderlo, ma lui me lo impedì.
-Con il signor Cullen sei sempre gentile, non potresti esserlo anche
con me?-
-Edward- scandii il nome con estrema chiarezza -non è come
te...è educato e...pulito.Tu puzzi.-
Dato che lo teneva in alto, mi misi in punta di piedi e cercai di
afferrarlo.
Lui mi bloccò il braccio con la mano, prima che potessi
schiaffeggiarlo e me lo strinse fino a farmi male.
-Prima che tu te ne vada, dammi quello che hai dato anche a lui...-
-Ok.-
Non era quello che avevo dato anche ad Edward, ma Erik, quella
ginocchiata all'inguine, se la meritò.
-Brutta stronza!!!-
Mi spinse e mi fece sbattere contro il muro, facendomi un male cane
alla testa.
Subito fece per raggiungermi -per farmi chissà cosa-
Qualcu...qualcosa, più simile ad una folata di vento che ad
altro, lo scaraventò dall'altra parte della classe.
Erik era appiccicato al muro, ora pieno di crepe, come una mosca
schiacciata da un ammazza-mosche.
Credei, sarei stata pronta a scommettere tutte le mie sostanze auree,
che fosse stato Edward.
Rimasi basita: ero stata appena salvata da Rosalie.
Dopo quello che aveva fatto, con quello sguardo pieno di collera,
faceva ancora più paura del solito.
Adesso si che è terrificante
come un mostro succhiasangue...e...è morto, quello?
-Non è morto, si riprenderà tra qualche ora...-
-Grazie...-
Deglutii rumorosamente e, arreggendomi ad un banco lì vicino ed
alla parete, mi misi in piedi.
Barcollai, forse avevo preso una bella botta in testa.
-Andiamo, ti accompagno.-
Faticai come una matta a non cadere, cercando di tenere il passo della
falcata veloce di Rosalie.
Come non c'erano anche gli altri con lei?
Senza neanche che glielo domandassi, mi disse che doveva prendere dei
depliant per scegliere il college
e che, dopo aver sentito quello che mi stava succedendo, era corsa a
darmi una mano.
-L'ho fatto solo per Alice ed Edward...non mi avrebbero mai perdonato
se ti fosse successo qualcosa.-
Vedendomi dirigere verso il pick-up, mi disse di salire sulla Bmw.
-Non dovresti guidare in uno stato di shock, il tuo coso di latta
arancione te lo riporteremo dopo...-
-O...ok...-
Così mi misi nel posto davanti, quello accanto a lei.
Dio, quanto mi metteva in soggezione!Anche prima di sapere mi faceva lo
stesso effetto...
Incrociai le braccia, incurvando le spalle e facendomi ancora
più piccola.
Quando la vidi svoltare per Port Angeles, mi comunicò che,prima
di portarmi, doveva fare una cosa.
Non indagai oltre, non volevo irritarla ancora di più.
Rallentò davanti ad una specie di cortile di una scuola (c'erano
un sacco di bambini che giocavano)
e, una volta entrata, parcheggiò la sua "modesta utilitaria"
davanti ad un vecchio portone
di legno.
Scese ed andò a prendere due bustone (una più grossa
dell'altra) nei posti dietro.
-Vieni con me, voglio farti vedere una cosa.-
Scesi anch'io.
Lessi su una targhetta in ottone "orfanotrofio".
Cosa ci faceva una vampira (di chissà quanti anni) in un
orfanotrofio gestito da suore?
Quando quei bambini di prima si accorsero di Rosalie, subito si
fiondarono da lei come orsi al miele.
Felici come se la sorella di Edward fosse Babbo Natale con i regali.
Difatti domandavano cosa avesse portato. quella volta.
-Dentro, andiamo dentro!-
Era la prima volta che vedevo Rosalie Hale, raggiante, dispensare
sorrisi come caramelle mou.
Tutto, tutto di lei ispirava "mamma".
Rimasi basita dall'affetto che si leggeva nei suoi occhi ed in quelli
dei bambini.
In quel momento sembrò più umana lei, che me.
-Vieni anche tu dentro, amica di tata Rose?-
Una bellissima bambina, Jane, mi prese per mano e mi condusse in una
sala dove c'erano altri bimbi.
Anche loro, alla vista della bionda Cullen, si fiondarono ad
abbracciarla.
Lei tirò fuori dalla bustona più grande, un giocattolo a
testa per tutti quanti i bambini presenti.
Poi, non trovando qualcuno, chiese ad una suora di un certo "Felix".
-E' in camera sua, te lo vado a chiamare.-
Fece la sua comparsa un bambino bellissimo: capelli neri e tristissimi
occhi blu.
Occhi che si accesero di contentezza, non appena focalizzarono il viso
perfetto di Rosalie.
-Tata Roseeeeeeeeeeee!!!!-
Lui le saltò persino addosso, appicciandosi come un cucciolo di
koala.
-Come sta il mio lottatore preferito?-
-Bene!-
L'altra busta era solo per lui, conteneva un sacco da boxe (con guanti)
a misura di bambino.
Rimanemmo per un altro po' lì, poi, giunta l'ora di andare, Rose
lasciò la promessa di tornare presto.
Aprì bocca solo quando mise in moto la Bmw.
-Ti starai sicuramente chiedendo come mai un vampiro frequenta un
orfanotrofio...non so se lo sai,
ma le femmine della nostra specie non possono avere figli...sono molto
legata a questi bambini umani...-
Raccontò quella cosa come se fosse il più grande lutto
del mondo, vidi che le si oscurò il viso.
-Fin da umana, avevo sempre desiderato averne...la mia natura
di vampiro non me lo consente.
Non posso dare questa gioia all'amore della mia vita, come pensi che mi
senta?Uno schifo, ecco come.
Hai visto Felix?L'ho salvato, che aveva solo tre anni, da un altro
vampiro...è stato amore a prima vista.
E' il figlio che ho sempre sognato di avere da Emmett...come mai ti sto
dicendo questo, piccola stupida?
Lui sa che sono una pericolosa "succhiasangue", eppure mi vuole bene
come se fossi la sua vera madre.
Felix, un umano, ha accettato la mia mostruosità e mi vuole bene
comunque...E' più intelligente lui, di te.-
Un ghigno canzonatorio comparve sulla sua faccia.
Io abbassai lo sguardo e mi vergognai di me stessa: sapevo che Rosalie
aveva perfettamente ragione.
Ma lei non poteva nemmeno giudicare me, non si trovava nella mia stessa
situazione.
Forse...quel mio ragionamento poteva essere anche una scusa per non
accettare la mia evidente stupidità.
Anche per questo, probabilmente, parlava solo lei ed io non dicevo
nulla per controbattere.
-Però, ti confesso,c'è una cosa che mi sfugge. Se tenevi
ai miei fratelli, prima di "sapere", ora che cambia?
Sul loro affetto (credimi, è difficile guadagnarselo) non puoi
dubitare, perchè è sempre stato sincero...
Se lo è anche il tuo, perchè ti lasci guidare da stupidi
pregiudizi?Così soffrite e basta.Tutti e tre.-
Se me lo diceva lei che mi odiava a morte...poveri Alice ed
Edward...che bastarda che ero stata...
Dovevo riparare almeno un po' al danno che avevo fatto, almeno prima
della mia partenza.
Avrei dovuto dirglielo a scuola, avevo perso un'occasione preziosa...
Finì di parlare che eravamo già davanti casa mia.
Di Renee nessuna traccia.
-Grazie Rosalie...a domani...venite, vero?-
Annuì, muovendo la testa, ed allora scesi dalla macchina,
chiudendomi lo sportello dietro le spalle.
Feci per avviarmi verso casa, ma, ad un certo punto, la vampira bionda
mi chiamò.
-Fai ancora soffrire Alice ed Edward...e giuro che ti sveno.-
Non scherzava, lo avrebbe fatto sul serio.
Abbassò il finestrino e se ne andò, lasciandomi lì
come un ebete all'aperto.
Una volta da sola in camera mia, dopo aver fatto le valigie, mi decisi
a mandare un messaggio ad Alice.
Volevo sapere se sarebbe andata anche lei sulle piste da sci.
Non feci in tempo a digitare una sola lettera, che subito mi
arrivò un suo sms da parte sua.
Abbiamo già caricato
l'attrezzatura sulla jeeppona di Emm! Stai con noi, domani ^____^
Vedeva il futuro?Era quello che volevo sapere!
-Probabile...-
E chissà quante altre cose poteva fare...a parte polverizzarmi
con una sola carezza...
|
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Capitolo 23 *** Let it snow ***
Cap 24
La posta di Sydney e Alice
Eva17: Si, si
aggiusta sempre tutto! XD Al prossimo capitolo!
grepattz: Rose è la
meglio!Volendo si, potrebbe anche adottare Felix. Vedremo, dai! Ciao!!!
nanerottola: La famiglia
Swan è una famiglia di perdenti, si sa... ;) Grazie per aver recensito!
lisa76: No, Rosalie ha
classe!Non la sfiorerebbe mai, troverebbe altri modi per tormentarla
fino a portarla alla disperazione!XD
Alice: Noooo!!!La prenderebbe solo per il collo e la strozzerebbe come
si fa per le galline!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
In che senso sono sempre la solita???Devi vedere che faccio in questo
capitolo!
sessyli: Beh, nella saga
di Twilight non è che ci sia tutto questo spazio (a parte poche
pagine) per i personaggi all'infuori di Bella-Edward e Jacob...
Comunque Rosalie la vedo cosi, quella che si finge dura ma in realtà
non lo è. La adoro! Grazie per la recensione!
cullenpersempre: Grazie
per i complimentiii!!!!!! In realtà i neuroni di Bella sono due. Si
abbracciano, disperati, giurandosi di non lasciarsi mai...
neurone1: non mi lasciareeeeeeeee!!!!!!
neurone2: anche tu, stai con meeeeeeeeee!!!!!!!!!!!
vannagio: Anche tu del
fan club di Rosalie Hale?????Qua la zampa, collega!!!!! Purtroppo si,
ci sono twilighters che pensano questo...cattivi!!! ç___ç
Rosalie: Si sa, Edward è un coglione che fa coppia con Bella, un altro
coglione.
Sydney: Comunque...ho chiamato gli orfani come i Volturi perchè, visto
che non li inserirò nella storia, almeno gli dò un piccolo spazio.
dolcenera_cullen: Arrivata 'sta
cavolo di lettera????Ti giuro, se non ti arriva entro questa settimana,
faccio causa alle Poste Italiane!
Linda °___° non sapevo che avessi una mente malvagia e perversa come
quella di serve! Che pensieri assurdi!Peggio di come fa Dante agli
ignavi!
Poi un'altra cosa...me la stai a tirà? XD
serve: Mi sono sbagliata io sull'età, pardon! Comunque non
devi per forza capirla, Bella!Anzi, ti consiglio vivamente di lasciar
perdere!Carino il paragone finale!
EDWARD's Pov
My chemical romance_ I don't love you.
Well, when you go, don't ever think
I'll make you try to stay
And maybe when you get back I'll be
off to find another way
And after all this time that you
still owe
You're still the good-for-nothing I
don't know
So take your gloves and get out,
better get out while you can
(Chorus)
When you go, would you even turn to
say
"I don't love you like I did
yesterday"
Sometimes I cry so hard from pleading
So sick and tired of all the needless
beating
But baby when they knock you down and
out
It's where you oughta stay
And after all the blood that you
still owe
Another dollar's just another blow
So fix your eyes and get up, better
get up while you can
Whoa, whooa
(Chorus)
Well come on, come on
When you go, would you have the guts
to say
"I don't love you like I loved you
yesterday" (x2)
Posso almeno dirti addio?
Ma come
diavolo mi era venuto in mente!Dovevo lottare per lei, non scappare
come un branco
di licantropi effeminati!
Però... Dovevo anche ammettere che ero rimasto un po' ferito dalla
reazione di
Bella.
Non aveva fatto altro che buttarmi di forza nel profondo baratro di
autopenitenza che avevo appositamente costruito per me,
mi sentivo un mostro ancora più di quanto mi sentivo prima di
conoscere quell'insulsa umana.
E non me lo meritavo perché non lo ero più.
Tuttavia, da quando Bella mi aveva guardati con quegli occhi, mi ci
risentii
ugualmente.
Anche Alice soffriva per quella situazione almeno
quanto me, essendosi molto affezionata a Bella e considerandola una
sorella.
Ma lei non avrebbe dovuto coesistere con un amore non corrisposto, non
avrei più amato e non sarei mai potuto essere felice.
Certo che era proprio brutto sentirsi rifiutati a quel modo...
Eppure l'avevo sempre protetta...ricevevo quello, in cambio?Cos'aveva
il mio cuore di diverso da quello degli altri umani?Nulla.
Lei aveva conosciuto, ed avrebbe sempre posseduto, tutto ciò che, di
me, era migliore.
La mia anima.
Se lei aveva quella, cosa le poteva importare della mia diversità?
Mi chiedevo se, a quel punto, se avessi avuto il viso sfigurato
(facendo un
esempio), sarebbe stato lo stesso?
Inutile continuare ad argomentarci sopra, la verità era che Isabella
non voleva avere accanto uno della mia
specie.
-Mi dispiace....zzzzzzz....mi dispiace...zzzz...z......-
Mi sarebbe piaciuto chiederle se le
dispiaceva della mia natura o proprio del fatto che aveva conosciuto un
vampiro.
Erano ore che stavo appollaiato sul suo letto, a pochi centimetri da
lei, ad osservarla dormire.
Ad un tratto fece per aprire gli occhi ed io riuscii a malapena a
scappare senza essere visto.
Solo che non feci in tempo a chiudere la finestra.
****
Incrociai il suo sguardo solo una volta in tutto l'arco della giornata,
nel parcheggio della scuola, la mattina presto.
Come previsto, si tenne a debita distanza da noi ed accennò solo ad un
debole gesto della mano.
Alice stava combattendo contro l'abitudine di
comportarsi come al solito e di capire cos'era quel buco nero nel
suo futuro.
Era successa una cosa, dopo che l'avevo accompagnata a casa, che
alterava le sue visioni su di lei.
Jasper era molto dispiaciuto per la situazione della moglie, dato che
era molto tempo che...
no, in effetti non l'ho mai vista
così depressa...meglio usare il mio potere...
Emmett era triste, ma non così profondamente toccato come noi, mentre
Rosalie era...incazzata.
Brutta stupida!Si, si...sembri tanto
debole, eppure com'è stato facile ferire i miei fratelli, eh?Grrrr
Si, non c'era modo per inquadrarla meglio.
Lo era perché Bella sapeva di noi, ma lo era ancor più perché aveva
fatto soffrire me ed Alice.
Progettava qualcosa, stava recitando l'Elektra di Euripide
in Svedese, ma sarebbe rimasto ignoto, visto che
me ne tornai a casa.
Ed era passata solo la prima ora.
Ormai al sicuro dallo sguardo di Bella, nella tranquillità della mia
stanza, mi potei sfogare.
Presi il computer e scrissi tutti i pensieri che si accavallavano nella
mia mente, pubblicandoli sul sito di fanfiction.
Dovevo avvisare che la storia di
Anthony era terminata perché non poteva continuare senza di lei, tanto
valeva smettere.
E poi...Sinceramente. A parte la mia Alice, chi mai poteva averla letta?
*****
Mentre giocavamo -o, almeno, facevamo finta di- giocare a scacchi,
Alice incominciò a parlare.
-Sei sicuro che tu abbia detto tutto, a Bella?Secondo me la sua
reazione è stata troppo esagerata...
Voglio dire...ok, siamo vampiri. Ma non mangiamo più umani! E le
vogliamo bene! Uffa....
Conosco abbastanza bene Bella, sarebbe passata sopra questo
piccolo dettaglio e ci avrebbe perdonato per averle mentito!
Edward, mi
dici cosa le hai detto PRECISAMENTE? Pensa che oggi mi è sembrato
che temesse persino un attacco!Ti giuro!-
Stavo per rispondere, ma ci interruppe il rumore del motore della Bmw
di Rosalie.
Difatti, dopo qualche secondo, entrò in casa e, non appena mi vide,
sbiancò.
Past
the
point of no return...no backward glances,our games that we've done
till here are at an end...
Mi stava nascondendo qualcosa, perché stava cantando?
Past
the
point of "if" or "when"...no use resisting, abandon thoughts and
let the dream descend...
-Ciao ragazzi!-
La guardai e le chiesi cosa fosse successo di tanto importante da
nascondermelo.
Past the point of "right" or
"wrong"...one final question...how long shall we to wait before we're
one
-Vado a farmi una doccia.-
When will the blood begin to
race...when will the flames at last consume us?
E se ne andò al piano di sopra continuando, nella mente, a cantare.
Poi tornai alla domanda di Alice.
-Dicevamo?-
-Tra due mosse farò scaccomatto?Ah, no. Se hai detto proprio tutto a
Bella.-
Andai a ripescare i ricordi di quell'orribile giornata, alla ricerca
delle mie precise parole.
-Beh...mi pare...-
Venni illuminato dall'immensa stupidità: avevo dimenticato di
espletare ad Isabella i due piccoli particolari
più importanti.
Il mio amore per lei poteva anche passare, in quanto glielo avevo
dimostrato in tantissimi modi.
Come il bacio, per esempio.
Beh, però...i giovani del ventunesimo secolo si scambiavano effusioni
come figurine di calciatori.
Magari necessitavano di sentirselo dire...forse era per quello che
Bella non aveva capito...
Poi che avevo dimenticato...allora...eh...poi...mah...uh...Mannaggia
alla mia emotività!
Avevo dimenticato di dirle che non ci nutrivamo di umani da più di
mezzo secolo!
Per amor di Lestat!Che cavolo!
-...non le ho detto che ci nutriamo di animali.-
Alice polverizzò la regina che teneva tra le dita e diventò addirittura
più bianca del normale.
Dimmi se è vero...dimmi se quello che
sentito corrisponde alla realtà...Perchè, se è vero, mi rassegno.
-MA TI HANNO SUCCHIATO IL CERVELLO CON UNA CANNUCCIA???PER AKASHA!
Brutto ratto anoressico!Sei più
brutto di un opossum!Sei impermeabile all'intelligenza!
Era partita...E mi aveva appena disintegrato la scacchiera in testa.
-COS'HAI AL POSTO DEL MIDOLLO SPINALE, IDIOTA, DEL NERO DI SEPPIA????-
E mi stava tirando addosso qualunque oggetto le capitasse a tiro.
-MA PERCHE' NON METTI UN DITO NELLA PRESA, ALMENO DAI UN IMPULSO
AL TUO
CERVELLO??
SOFFRI DI DOPPIA PERSONALITA'! UNA IDIOTA E L'ALTRA COMPLETAMENTE
IMBECILLE! PANTEGANA!
SEI UN MINUS ABENS, PIRLA! NON TROVO PAROLE PER DESCRIVERTI!NO,
UNA SI...CRETINO!!!!!-
Indietreggiai sotto i suoi colpi fino alla porta di casa, poi, uscii ed
iniziai a correre.
Me la svignai il più velocemente possibile per non farmi raggiungere
dalla furia
assassina di Mary Alice Brandon che,
nel frattempo, brandiva un paletto di
frassino e, ruotandolo sopra la testa, mi stava dando la
caccia per ammazzarmi.
Mi fermai solo quando fui sicuro di essere in salvo.
Sarei tornato a casa solo quando si sarebbe data una calmata, tenevo
alla mia pelle.
*****
Rientrai dalla caccia a notte fonda, che tutti si erano "appartati"
nelle loro stanze.
Trovai sul letto un biglietto di Alice che mi comunicava che gli sci
della mia misura,
al noleggio vicino agli impianti,
erano finiti e che, mi assicurava solo per quella
volta, a me sarebbe toccata una tavola e non i soliti sci.
Poi mi
ricordava che lei teneva particolarmente che partecipassi a quella
giornata sulla neve.
Ovvio che sarei andato, avevo bisogno di divagarmi un po'.
Tanto, conoscendo la goffaggine di Bella, potevo star certo che sarebbe
rimasta a casa sua.
Solo che...uff...non ero mai andato su uno snowboard...strano, però,
che erano finiti tutti gli sci...
Sbuffai ancora e mi adoperai per trovare una...
-Ma dai!-
Avevo perso tempo a cercare ed Alice aveva già messo la mia tuta sopra
il letto.
*****
-Allora...hai capito come si gira, Eddy?-
Mi trovavo con Alice, che mi stava spiegando delle cose su come andare
sulla tavola senza ammazzare qualcuno,
sulla
seggiovia che portava fino ad una semplicissima pista blu che sapevano
fare anche i bambini.
-E per frenare?E' come per lo sci?-
-No, devi metterti in orizzontale, blablabla...spostare il peso in
su...blablabla...-
Le fresche del giorno prima le erano completamente passate.
Però era ancora arrabbiata con me, stava recitando la Medea di Seneca
in Aramaico.
Nonostante la mia compagna di viaggio, riuscii ad arrivare sano e salvo
in cima.
La mia attenzione finì su un cartellino nero che diceva che la pista
era per gli sciatori più esperti.
-Alice...-
Mia sorella, con gli sci ai piedi, partì senza problemi e, in un lampo
e con classe, arrivò giù.
Jasper, facendo le spallucce per lo scherzo che mi avevano fatto, scese
giù con la stessa facilità.
-Dai, Eddyy!!!!!!!!!!!-
Emmett e Rosalie, gli snowboardisti di casa, trovavano a fare chissà
quale fuoripista pericoloso.
Non avevo qualcuno di esperto a darmi una mano.
-Proviamo...-
Lo dissi ad alta voce per auto-convincermi, poi scesi.
Ok...
Sembrava andare bene e...
Poi non seppi dire cosa diavolo mi capitò, potevo solo asserire che
stavo perdendo il controllo.
Prendevo velocità e non riuscivo -più che altro non sapevo- come
fermare quel coso.
-PISTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Rischiai persino di travolgere una
snowboardista, che si girò a vedere chi era il pazzo che le stava
urlando di togliersi.
Era Bella!
-EDWARD????-
-TOGLITI DA LI!!!!!!!!-
Fui libero di andarmi a schiantare contro
una montagna di neve, facendo un buco a forma di snowboarder
sulla superficie.
A.A.A maestro di snowboard cercasi.
Feci per uscire da quella voragine, ma una voce (quella di Bella), mi
disse di non farlo.
-Esci quando te lo dico io, sta arrivando qualcuno!-
Beh, in effetti...Una voragine simile poteva crearla solo un missile o
qualcosa di
straordinariamente potente.
Non un "banale" ragazzo che si era schiantato.
Il qualcuno appena arrivato era Mike Newton, altrimenti conosciuto come
"il vile"-
-Cos'è quel buco a forma di snowboarder?-
-Ehm...uno prima si è divertito a farlo...ce ne sono altri, in giro.-
Ah...che cretino..
-Ti va di venire sulla pista rossa con me?-
-No, grazie. Volevo un po' riposarmi e poi volevo andare a fare i
salti con lo snow...-
Oh...ecchecavolo però!Volevo stare un
po' da solo con lei! Cuore di ghiaccio-Swan.
-Vabbeh ciao.-
Qualche secondo e potei finalmente uscire da lì.
-Tutto appost...oh, certo. Non puoi farti male con queste cavolate...-
E quel cambiamento?Mi rivolgeva persino
parola?Magari era solo perché era in debito con me e con la mia
famiglia.
-Già...-
Rimanemmo in silenzio per un secondo, poi decisi di liberarmi della
tavola ed andare a piedi.
Bella si propose di insegnarmi e mi stupì per la terza volta in quella
giornata.
La prima perché avevo scoperto che poteva non fare una brutta figura
almeno in uno sport.
La seconda perché mi aveva parlato.
La terza perché si era proposta ad aiutarmi con quell'aggeggio
infernale.
-Guarda che non sei costretta a fare nulla per me...-
Scosse la testa, liquidandomi così, e mi porse una mano.
-Afferrala, dai.-
Al diavolo, la presi comunque.
-Allora...vai avanti ed indietro per scivolare giù, poi ti guiderò
io...-
Feci quello che mi aveva detto ed iniziai a scivolare giù assieme a
lei, piano piano.
-Per girare devi giocare sul peso, ok?-
Feci quella pista senza ammazzarci ed arrivai alla seggiovia tutto
intero, grazie a Bella.
-Andiamo su, che io devo tornare a casa...-
Non indagai oltre, non erano più affari miei, ma salii comunque con lei
sulla seggiovia.
Anche io avevo dato, per quella giornata.
Toh...Cullen e la Swan...non avevano
litigato?Aha ti sta bene, Mike! pensava Jessica Stanley
Crepa, buzzurro di un Cullen!!Ecco
perchè Bella non voleva venire con me! si diceva Newton
Non mi crucciai più di tanto, salii e basta.
Successe quello che mi aspettavo: non ci scambiammo la benchè minima
parola.
Ad interrompere quell'imbarazzante silenzio, una telefonata da Alice.
-Ora sistema le cavolate che hai fatto.-
-Che?-
Tututututuuuuuuuututututuuu....
Aveva già attaccato...Ma che voleva dire?
Nello stesso momento in cui guardai Bella, che ricambiò la
stessa espressione stranita, la seggiovia si fermò.
Mi girai.
Vidi Alice e Rose, con fare furtivo, che stavano dando una mazzetta al
capomacchinista.
-Sono state le mie sorelle...non ci faranno ripartire a meno che non ci
chiariamo...-
|
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Capitolo 24 *** Jacksonville ***
Cap 25
La posta di Sydney e Alice
CIAO RAGAZZE/I !!!!! SCUSATE PER IL RITARDO!
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA COME VI SONO PIACIUTI QUELLI
PRECEDENTI!
VOLEVO ANCHE AVVISARVI CHE, SE VOLETE ANDARE A DARE UN'OCCHIATA, HO
PUBBLICATO UNA NUOVA FIC!
Austen95: Grazie! Spero solo di non averti
fatto aspettare troppo! ;D
Alice: un'eternità...
cullenpersempre: Un vampiro che non sa andare sullo
snowboard è come il pinguino che fa l'autostop!XD
Sydney: Ma da dove ti è
uscita questa????XD
Alice: Boh!
vannagio: Tu che dici? Lascio spazio alla tua
immaginazione, poi vedremo se hai azzeccato! AL ROGO RENEE!!!!!
Alice: Si accettano idee su
come cuocerla. Grazie per i complimenti!
Luisa98: Grazie, grazie!!! Edward è un
cretino! U____U
nanerottola: Non c'è nessuno che non la
ami alla follia!!!! Al prossimo capitolo!
grepattz: Perché? Ci ha guadagnato un
bel centone! ;D I miei metodi sono sempre i migliori (guarda che ho
fatto in Italia, ho corrotto un carabiniereXD)
erika1975: Ti va bene un numero compreso tra
meno e più infinito??XD
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Alcuni li ho presi dalla mia
vecchia fic!Sono intramontabili! XD Al prossimo capitolo!
dolcenera_cullen : A me va bene se, fino a che non
torna, prendi il posto di Serve. A dir la verità, le sue minacce
mi mancano un po'! XD
Coooooomunque...non me la
prendo, ma ti pare? Già è tanto che a Roma mi sono
trattenuta dall'erigere un monumento in tuo onore! Ho letto l'sms!
Se capita l'occasione, te ne
mando altri! Al prossimo capitolo!
Aspettai Alice e gli altri per una mezz'oretta, poi decisi di
farmi
una prima pista da sola.
Mi divertii come una pazza a vedere Jessica Stanley rotolare come una
palla giù per la discesa, con i suoi adepti a seguirla.
Passai davanti a loro con estrema soddisfazione.
Ok, era andato tutto apposto: la neve era abbastanza buona e si
scivolava che era una meraviglia.
Potevo anche andare sulla pista nera.
Nera...
Al massimo potevano etichettarla come rossa, ma nera proprio no.
Mi feci i primi muri con una certa tranquillità, poi,
però, sopraggiunsero due schegge che, a momenti, mi fecero la
permanente.
Alice e Jasper, con gli sci ai piedi! A più di cento all'ora con
una pendenza simile!
-Ciao Bella!!!!!-
Mi salutarono con un gesto della mano ed andarono subito alla
seggiovia, senza nemmeno aspettarmi.
A proposito di aspettare...ma Edward dov'era?
Non feci nemmeno in tempo a dire "A" che dietro di me, un tizio urlava
come un forsennato, avendo lo snowboard fuori controllo.
-PISTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Mi girai a vedere meglio chi fosse e quasi venni travolta da Edward!
Edward il vampiro che non sapeva usare la tavola!
-EDWARD????-
-TOGLITI DA LI!!!!!!!!-
Mi scansai, temendo il peggio, e lo guardai andare a schiantarsi contro
una montagna di neve.
Meno male che, in quel momento, potevo averlo visto solo io!
Mi precipitai a sincerarmi delle sue condizioni anche se, com'era ovvio
che fosse, non si era fatto nemmeno un graffio.
Aveva SOLO lasciato un buco a forma di snowboarder sulla superficie
dell'impatto.
Sciolsi gli scarponi e mi affacciai a vedere: stava uscendo dalla
voragine -profondissima- che aveva fatto.
-Esci quando te lo dico io, sta arrivando qualcuno!-
Stava arrivando Mike ed Edward non poteva farsi vedere mentre usciva da
lì, o gli avrebbero fatto delle domande e si sarebbero
insospettiti.
Difatti la prima cosa che chiese fu
-Cos'è quel buco a forma di snowboarder?-
-Ehm...uno prima si è divertito a farlo...ce ne sono altri, in
giro.-
La prima cosa che mi venne in mente...abbastanza stupida, ne ero
cosciente...ma, in una frazione di secondo, non mi era venuto
nient'altro.
-Ti va di venire sulla pista rossa con me?-
No, mi irriti...considerando che il
tuo amichetto ieri mi ha aggredito...no grazie, preferisco la compagnia
di un vampiro, alla tua.
-No, grazie. Volevo un po' riposarmi e poi volevo andare a fare i
salti con lo snow...-
-Vabbeh ciao.-
Bene...sebbene si fosse offeso, l'aveva bevuta come cocacola.
Qualche secondo ed Edward fu fuori.
Data la violenza dell'impatto e la quantità innumerevole di
schegge rocciose sparse per i suoi capelli, mi venne naturale chiedere
-Tutto appost...oh, certo. Non puoi farti male con queste cavolate...-
Vero. I vampiri erano immortali...dovevo farci l'abitudine a quelle
figure di sterco....
Si ripulì i capelli e la tuta dalla neve, scrollando la testa,
mentre io mi allacciai gli scarponi.
-Già...-
Dovevo provare ad essere civile...
Quando lo vidi provare a slacciarsi gli scarponi, mi venne automatico
chiedergli se potevo dargli qualche lezione di snow.
Lo avevo trattato malissimo e volevo rimediare, almeno per quell'ultimo
giorno che avrei passato con lui.
-Guarda che non sei costretta a fare nulla per me...-
Ecco, mi sarei aspettata una reazione del genere da parte sua...era
prevedibile e giustificabile.
Ero stata una stronza.
Però volevo veramente rimediare.
-Afferrala, dai.-
Ci pensò su un minuto, guardingo, poi cedette e la prese,
mettendosi in posizione per partire.
-Allora...vai avanti ed indietro per scivolare giù, poi ti
guiderò io...-
Fece i miei stessi movimenti ed iniziò a scendere giù
senza andarci a schiantare contro un palo della luce.
-Per girare devi giocare sul peso, ok?-
Per fortuna Edward era uno che imparava incredibilmente in fretta:
arrivammo alla seggiovia quasi senza problemi.
I problemi vennero quando dovemmo salire insieme.
Io e lui da da soli.
Passammo metà tragitto in silenzio...finché una chiamata
sul cellulare di Edward non lo interruppe.
-Che?-
Di colpo si fermò la seggiovia, incominciando ad oscillare.
Lui attaccò subito e si girò a vedere qualcosa.
Poi tornò a me.
-Sono state le mie sorelle...non ci faranno ripartire a meno che non ci
chiariamo...-
-Cosa c'è da chiarire?-
Non mi stava guardando negli occhi, ma stava guardando un punto fisso
dietro le mie spalle.
-Io...non ti ho detto alcune cose...-
Cos'altro ci poteva essere? Cosa non sapevo ancora di lui?
Il mio cuore stava battendo così velocemente che credevo stesse
prendendo il volo per abbandonarmi all'istante.
Potei solo dire che la risposta che ne seguì...beh, non
corrispondeva minimamente a quella che mi aspettavo.
-Vedi...si, noi siamo vampiri...ma non ci nutriamo di umani, beviamo
solo in sangue animale...scusami se l'altra volta non te l'ho detto.
Sinceramente?Mi ero così innervosito per il disgusto che provavi
per me...beh, avevo dimenticato di dirlo.Non uccidiamo, non siamo
mostri.
Certo, per me il tuo sangue è paradisiaco...ma mi sono
comportato sempre bene. Starti accanto è uno sforzo immane, ma
non rinuncio a te.
Questo cambia qualcosa?C'è una minuscola possibilità, per
quanto improbabile, di ricominciare tutto daccapo?-
Questo cambia tutto pensai e spiega tantissime cose.
Dall'occhiatacce assassine che mi lanciò in quella prima lezione
di biologia...il terrore per il contatto fisico...gli innumerevoli
salvataggi.
Non voleva mai voluto farmi del male.
Ed io ero stata una perfetta stupida a non accorgermene.
-Si...-
Riuscii a dire solo quello, tanta era la vergogna che si stava
impossessando del mio corpo.
-Si?-
Mi guardò come se stesse ancora cercando una conferma: forse
pensava che lo avessi preso in giro anche quella volta?
Scandii bene quelle uniche due lettere, marcando il concetto.
-S.I.-
Annuì con la testa, ma non diede segno di aver veramente
compreso.
-Si.-
Mi stava prendendo in giro?
-Siiiii!-
Finalmente si accese come una lampadina e sfoderò uno dei suoi
sorrisi più belli: da infarto.
Si!-
Non feci in tempo a dire "oh!Ma hai finito?" che subito mi
attirò a sé e mi abbracciò, facendo pendolare la
seggiovia solo da un lato.
Ed un secondo dopo Edward lasciò la presa, facendomi respirare.
-Mi dispiace...non so cosa mi sia preso...-
-No, non fa niente...-
Credevo fosse stata superata la cosa, però piombò di
nuovo il ben noto silenzio imbarazzante.
-C'è qualcos'altro che vorresti sapere?-
Un'infinità di cose.
Ma mi limitai a chiedergliene solo qualcuna sulla veridicità di
alcune cose, se aveva qualche potere, se esistevano vari vampiri...
Rimasi scandalizzata di una cosa.
Sotto la luce del sole non rimaneva carbonizzato...BRILLAVA!!!!
Non mi controllai: gli sbottai a ridere in faccia.
In quel momento esatto ripartì la seggiovia, che riprese il suo
normale corso.
Però...
No, dico.
Io, Lestat, non ce lo vedevo proprio a scorrazzare di giorno mentre
sbrilluccicava come un diamante od uno Swaroski!
Mi guardò bieco e ricominciò a parlare solo quando la
feci finita di fare la cretina.
Scoprii che la maggior parte delle cose che si dicevano sui vampiri
erano delle cavolate assurde...e questo si poteva anche accettare.
MA SCINTILLARE AL SOLE!!!!!
Al solo pensiero di vedere Edward splendere più di una pietra
preziosa, ridacchiai ancora.
-Ridi ancora per quello?-
-SI!-
Lo vidi incrociare le braccia al petto ed imbronciarsi.
-Almeno non sono io quella che straparla come una logorroica pure nel
sonno...OPS!-
Cosa. Poteva. Aver. Sentito.
Io parlavo, lo sapevo...Renee me lo diceva sempre e mi sfotteva molto,
per questo piccolo inconveniente.
Ma cosa poteva aver sentito?
-Tu mi spii quando dormo???Da quando???E perchè, soprattutto!!!-
-Volendo essere sinceri?Da quando ho saputo, tornato a Forks, che eri
entrata in coma...tutti i giorni.-
Feci per rispondere, ma lui mi fece notare che dovevamo alzare la
sbarra e che dovevamo sbrigarci a scendere dalla seggiovia.
Eravamo arrivati.
Volevo, dovevo sapere il perchè di quelle visite nel bel mezzo
della notte.
Ma, come al nostro solito, squillò il telefonino.
Quella volta fu il mio.
-Non rispondi?-
Estrassi il Nokia dalla tasca del giaccone e guardai il display: era il
mein furer, altrimenti conosciuta come Renee Dwight.
-Dove sei???Sbrigati che devi ancora finire di fare le valige!!!Forza,
muovi quelle
chiappe!!-
Mi attaccò il telefono in faccia, non appena finì di dire
"chiappe", e mi lasciò interdetta per qualche istante.
-Devo andare...in primo pomeriggio passi da me?Vorrei dirti una cosa,
visto
che adesso non ho tempo...-
Già, prima di partire, volevo almeno dirgli arrivederci in modo
serio.
E pensare che non sapevo nemmeno a che ora avevo l'aereo per
Jacksonville!Sapevo solo che era tipo verso le sette di sera...
Volevo soprattutto assicurargli che, prima o poi, sarei tornata.
-Certo!-
Sorrise contento, quasi mi uccideva il fatto di dover dare a lui ed
alla sorella una simile notizia...proprio dopo aver chiarito!
Sarebbe stata una pugnalata...
Una volta liberata dalla tavola, la goffaggine acuta
tornò a colpirmi.
Scivolando sul ghiaccio maledetto, atterrai di sedere e feci fuori il
mio povero et vetusto Nokia 3330, che si aprì in mille pezzi.
Edward scoppiò a ridere come un cretino.
-Che ti ridi?Aiutami!-
Mi diede una mano a rialzarmi e mi mise in mano le reliquie del mio
ex-cellulare.
-Se da ancora segni di vita, potresti tentare di salvare almeno la
sim...-
Annuii, poi mi sbrigai, tentando di non ricadere come la volta
precedente, a raggiungere il pick up.
***
Non appena entrai in casa, Renee -dall'espressione accigliata in volto
si poteva vedere che era arrabbiata- spuntò dalla cucina.
-Torni a quest'ora????Le valigie te le ho fatte io, forza!Andiamo!-
Indicò con la mano tutta la mia roba bella che impacchettata,
pronta ad essere trasportata in un altro stato.
-COME, SCUSA?PERCHÉ'??-
-Dobbiamo passare a Seattle a comprare delle Jimmy Choo alla madre di
Phil.-
Rimasi basita: io non potevo salutare i Cullen solo perché alla
vecchiaccia servivano delle costosissime scarpe(che le stavano pure
male)?
-Va' all'inferno.-
-E tu vai a cambiarti.-
***
Scoppiai a piangere.
Non potevo chiamare Alice ed Edward, non potevo avvisarli...non potevo
fare nulla...perché il cellulare mi aveva abbandonata?
-Isabella, scendi???-
Da quando ero arrivata, quella vecchia non aveva fatto altro che
criticare, criticare e criticare.
E perché sei un vero cataclisma...e perché hai rischiato
la pelle...e perché tuo padre è uno stupido...e
perché il mio Phil è meglio...
Ed io non avevo fatto altro che rimanere dentro la mia stanza a fare la
Bridget Jones, ben chiusa a chiave da dentro.
Una volta calmata, andai ad accendere il pc e mi adoperai per
connettermi ad internet: dovevo distrarmi.
Andai a vedere se Anthony si era connesso su msn, ma non lo trovai.
Allora andai su quel sito di fanfiction per vedere se aveva almeno
postato un nuovo capitolo.
Quello si.
Non appena lessi "Avviso" già capii di cosa voleva avvisare i
suoi lettori.
Ma lo andai a leggere comunque.
La mia
storia si interrompe qui.
Perché?
Dopo aver riflettuto a lungo sulla vita di discrezione di un vampiro,
sono giunto ad una conclusione.
Una
relazione del genere, tra un dannato come me ed un'umana, non
può aver luogo.
Fallirebbe
miseramente.
Non potrei
mai essere me stesso con una donna di un'altra specie.
Al
minimo gesto, la povera malcapitata...l'oggetto di tanto affetto,
incominciò a
tremare come una foglia.
Anche
se tentai di mostrarle il mio amore, persino con un innocuo bacio, lei
non capì e si spaventò a morte.
Mi
supplicò persino di non farle del male.
Sebbene
vegetariano, supplicato da lei in quel modo, ho pensato a me stesso
come un pericoloso assassino.
E sono
stato costretto dai sensi di colpa a lasciarla andare via.
Per
l'umana non è stata una grande perdita, la sua specie rimpiazza
gli amori di una vita in un batter d'occhio.
Per me
non ci sarà più l'opportunità di amare qualcun
altro, se non lei.
Una
vita senza amore non è interessante.
E'
orribile.
Senza
di lei, la storia della mia vita non ha più senso.
Quindi
finisce.
Ci rimasi di sasso.
La mia (già provata) capacità di associazione mi aveva
appena mostrato una cosa che non avevo mai visto.
Era assurdo, ma l'istinto mi stava dicendo che Edward ed Anthony erano
la stessa persona e che l'umana in questione ero io.
Il modo di parlare era lo stesso: antiquato, ottocentesco quasi.
Le cose che aveva scritto...la reazione dell'umana alla natura del
vampiro...era stata la stessa che avevo avuto io.
Il primo capitolo parlava dell'arrivo di una nuova ragazza in
città...la descrizione poteva anche starci...poi aveva
menzionato Barner!
Ripensai a tutto quello che era successo in quell'ora di biologia: lo
sguardo assassino di Edward, il disgusto che gli leggevo in
faccia...
-BELLA!!APRI QUESTA CAVOLO DI PORTA!SONO ORE CHE STAI LI' DENTRO!FORZA,
VIENI A CENA!-
Renee mi stava chiamando da minuti interi, ma il mio
cervello era occupato in tutt'altre cose che preoccuparmi di mangiare.
Perché tutto corrispondeva.
Anthony, lo scrittore di fanfiction
sui vampiri, in realtà è Edward Cullen!
Non appena lo dissi mentalmente, un flash di immagini confuse mi
entrò intrusivamente in testa.
...Ecco qualche libro di
medicina, te li leggerò
io...puoi volare via dal tuo
corpo ed assistere agli eventi che accadono intorno a te...
...Ciao! Ho portato della musica
da farti sentire...Il giorno che
ti chiederò un ballo, sarà per questa
canzone...Sto scrivendo una
storia...
...c'è questo vampiro che
scappa a Chicago...non la
commenta nessuno, a parte Alice...Ci vediamo stanotte...Bella, Bella...
...Penso che stanotte
andrò ad uccidere Tyler e getterò il
suo cadavere in pasto agli orsi del monte Reiner...Svegliati, te ne prego!
Era lui, quella voce che sentivo nel sonno!
Era lui quello che mi teneva sempre la mano e mi faceva sentire della
musica bellissima!
Era lui quello che mi amava in silenzio, anche se stavo in un letto di
ospedale.
Ed ero solo io, il mostro.
|
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Capitolo 25 *** Andarla a prendere ***
Cap 25
La posta di Sydney e Alice
CIAO RAGAZZE/I !!!!! SCUSATE PER
IL RITARDO!
Eva17: Puoi fare quello che vuoi, di Renee!
: D
PAZZA96: Grazie mille! Beh, penso che qualcuno
le farebbe peggio di un viaggetto nella lavatrice ;D
grepattz: Se Bella è una sfigata, deve
esserlo anche il suo cellulare! Dai, dai! Si aggiusterà tutto!
Ciao!
Dreamerchan: L'imperdonabile sono io, che non ho
aggiornato subito! Penso sia ora di dirti che dovrai odiarla molto di
più!
RenEsmee_Carlie_Cullen:
Ma dai!!!!Vuoi davvero
uccidermi? (*faccia e vocina di Kuzco delle Follie dell'imperatore che
chiede ad Izma se vuole ucciderlo)
cullenpersempre: No, non avrà nessun danno
fisico...XD Grazie mille per i complimenti!
VerdeEvidenziatore: Forse è giunto il momento di
fondare il club "odiamo Renee e la vogliamo morta" XD Scusami per
il ritardo! E bel nick!
nanerottola: Dai, su! Adesso persino la nonnastra
e ...un'altra persona incominceranno a rompere le ***** !
congy: E' già partita! xD In questo
capitolo ne accadranno di carine...XP Grazie per il commento!
vannagio: Penso che lo farà, ma non
è detto che Edd, dopo aver terminato la fic, vada a controllare
su (chiamiamolo per convenzione) Efp.
Rosalie. Non uccido nessuno che abbia legami di sangue con quella tumba
di Bella, anch'io ho una dignità! U___U
Austen95: E per questo ritardo mi perdoni?
Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo!
garakame: Purtroppo Bells sta già a
Jacksonville e, senza il cellulare, l'unica cosa che può fare
è lasciare un commento sulla fanfic di Ed/Anthony
dolcenera_cullen: Nessun genio, solo pazzia immonda! xD
Non ti preoccupare per i disegni! Io te ne ho fatto un altro su
Katherine//Elena Gilbert,
ma non so se te lo
invierò per posta...me ne sono innamorata e penso proprio di
tenermelo!!!!
serve: Non scherzo! E dimmi...senza
cellulare come avrebbe potuto (considerando che, appena tornata dallo
sci, Renee l'ha trascinata via?)
Lizzie...ti prego, non farlo.
Non chiamarmi Cicci....preferisco che torni la solita stalker, con le
solite minacce, di sempre!! ç___ç
-Cosa c'è da chiarire?-
Non riuscivo proprio a guardarla negli occhi, così scelsi un
punto fisso dietro le sue spalle e non rimossi lo sguardo da lì.
Solo allora decisi di sputare il rospo e le dissi che c'erano alcune
cose che mi ero dimenticato di dirle.
Mi avrebbe preso per un cretino, lo sapevo.
Presi fiato e sparai tutto quello che dovevo dirle in poco più
di quattro secondi.
-Vedi...si, noi siamo vampiri...ma non ci nutriamo di umani,
beviamo
solo in sangue animale...scusami se l'altra volta non te l'ho detto.
Sinceramente?Mi ero così innervosito per il disgusto che provavi
per me...beh, avevo dimenticato di dirlo.Non uccidiamo, non siamo
mostri.
Certo, per me il tuo sangue è paradisiaco...ma mi sono
comportato sempre bene. Starti accanto è uno sforzo immane, ma
non rinuncio a te.
Questo cambia qualcosa?C'è una minuscola possibilità, per
quanto improbabile, di ricominciare tutto daccapo?-
Ora mi sentivo obbligato a guardarla negli occhi, ma, quella volta, su
lei a distoglierli ed evitare in qualsiasi maniera i miei.
Si stava torturando le mani.
Con tutti i guanti.
-Si...-
Come?Non ci credevo...Com'era solo possibile una cosa del genere, se
giorni prima era scappata a gambe levate?
Le chiesi una conferma.
-Si?-
-S.I.-
Sebbene avessi annuito con la testa, al suo scandire bene quel "si", mi
pareva di non aver capito ancora.
Mi aspettavo sempre la fregatura, che scappasse di nuovo.
-Si.-
Più che altro, il mio, fu un pensare ad alta voce...il pensare
di uno sciocco. Ad alta voce. Non una presa in giro.
Possibile che...?
-Siiiii!-
Si. Aveva detto si a me, un vampiro!
Non aveva detto si ad un banalissimo Newton o ad un pidocchioso
licantropo!
Aveva detto si a me!
-Si!-
Feci la cosa che, in quel momento, mi venne più naturale.
L'attirai e la tenni stretta tra le mie braccia come per paura che
potesse andarsene da me.
Fu un gesto impulsivo, pericoloso...ma, in fondo, non me ne
fregava nulla.
Sarebbe stata mia, l'avrei riconquistata.
Lo giurai a me stesso.
Tuttavia, quando mi resi conto che si era irrigidita un po', la lasciai
andare e mi scusai per l'impulsività.
-No, non fa niente...-
Detto questo, il solito silenzio (quello cosi imbarazzante da potermi
far fuori anche in una sola frazione di secondo) ripiombò.
Prevenendo la mia morte, ruppi il ghiaccio e le chiesi se voleva sapere
altro.
Mi chiese di parlare dei vampiri in modo molto generico: così le
raccontai un po' tutto di quello che c'era da sapere su di noi.
Di certo non mi sarei mai aspettato una cosa.
Quasi schiattò dalle risate quando le dissi di cosa
accadeva ad un vampiro, se esposto alla luce del sole.
La capivo, però.
Sicuramente stava immaginando un vampiro, uno di quelli famosi nella
storia dei libri e della televisione, scintillare come un diamante.
Forse lei non se ne era accorta, impegnata com'era a ridere, ma la
seggiovia stava riprendendo a muoversi.
Ad un certo punto sembrò veramente finirla, ma, non appena
incrociò il mio sguardo, riprese a ridere come una matta.
-Ridi ancora per quello?-
-SI!-
Sciocca umana...
-Almeno non sono io quella che straparla come una logorroica
pure nel
sonno...-
Solo vedendo l'espressione scandalizzata di Bella, realizzai di aver
veramente detto quello che temevo di aver detto.
-Tu mi spii quando dormo???Da quando???E perché,
soprattutto!!!-
Mi presi la mia piccola vendetta.
-Volendo essere sinceri?Da quando ho saputo, tornato a Forks, che eri
entrata in coma...tutti i giorni.-
Chissà cosa stava per dirmi...
Tuttavia le feci notare che eravamo quasi arrivati e che dovevamo
alzare la sbarra della seggiovia, se non volevamo rifare il giro.
Scendemmo e ci togliemmo di mezzo.
Fece per rispondermi alla provocazione di prima, ma le squillò
il telefonino.
Non rispose e, quando la suoneria si era fatta insistente, le feci
notare che, forse, era il caso di rispondere.
Rimase pochissimo al telefono, quasi non spiccicò
parola.
-Devo andare...in primo pomeriggio passi da me?Vorrei dirti una cosa,
visto
che adesso non ho tempo...-
Sorrisi, fiducioso nel fatto che sarebbe tornato tutto come prima, ed
accettai molto volentieri il suo invito a casa.
Aveva ragione Alice, lei aveva capito.
Ero felice.
Un po' meno quando dovemmo salutarci.
Tuttavia, quando la vidi scivolare a terra (rompendo il telefonino) non
potei fare a meno di scoppiare a ridere.
-Che ti ridi?Aiutami!-
Le diedi subito una mano e le raccolsi tutti i pezzi del suo
ex-telefono cellulare.
-Se da ancora segni di vita, potresti tentare di salvare almeno la
sim...-
***
-Edward??Ti fai un'ultima pista con noi???-
Per poi spappolarmi contro una montagna come prima?No, grazie. Dovevo
essere in forma perfetta per quel pomeriggio!
Mi tolsi i guanti e presi le chiavi della Volvo.
Volevo tornare a casa per andare a caccia, farmi un bel bagno e
rilassarmi.
La giornata-suicida ,sulle piste sciistiche di Forks, di Edward Cullen
era ufficialmente finita.
-Passo, vai con Rose! Grazie Alice!-
Secondo me, questo si è fatto
un altro tipo di pista...
Rosalie credeva che mi fossi fatto una dose di eroina...e Anne
Rice
solo sapeva quanto ciò poteva rasentare la verità.
Ma ero troppo contento per curarmi di rispondere.
Voglio proprio vedere come sarai
contento, tra qualche ora, caro pinguino in amore...Tanya and Co.
saranno qui a momenti.
-Aha!Oggi pomeriggio ho un appuntamento con Bella e, molto
sfortunatamente, non sarò presente!Fregati tutti quanti!-
Salutai le due oche con i canini e me ne andai in macchina,
fischiettando.
E, sempre fischiettando, parcheggiai l'auto nel garage ed andai
direttamente nella foresta a caccia di puma.
Stranamente non avevo tutta questa fame, catturai il primo che trovai e
mi fermai con quello.
Il sapore del sangue di quel gattone era più buono del solito,
constatai con sorpresa.
O magari ero io...
Lasciai che altri animali finissero il mio lavoro, io me ne tornai a
casa.
Emettei un lamento di dolore nel vedere, parcheggiata accanto alla mia
Volvo, la Mercedes classe E di Eleazar.
Sentivo parlare lui, Carmen, Esme, Carlisle ed Irina sulla
possibilità di raggiungere i miei fratelli sulle piste da
sci/morte.
A quanto pareva, sondando i pensieri dei nostri ospiti, Tanya era
uscita e li aveva preceduti.
Tirai un sospiro di sollievo ed entrai in casa.
-Edward!Vedo che ti sei rimesso dall'ultima volta!Meno male, sono
contenta!-
Li salutai e li ringraziai per l'ospitalità che mi avevano
offerto in quel "particolare periodo" della mia vita.
Fu il turno di Irina che, invece di salutarmi, mi disse se avevo
incrociato Tanya per strada e se li avrei raggiunti alle piste.
-Sono costretto a declinare. Mi dispiace.-
Non è vero.
Forse se ne risentì un po', mi chiese se l'umana con cui avevo
avuto dei problemi era ancora viva o sotto terra.
-E' viva.-
Piombò un attimo di silenzio, poi, attaccandomi in faccia un
sorriso di convenienza, dissi che mi sarei ritirato nella mia stanza.
Mi liberai degli ingombratissimi dopo-sci neri e scaraventai sul
divano, senza un briciolo di delicatezza, la borsa ed il
giaccone.
Poi mi preparai i vestiti da mettere e li misi sulla sedia vicino alla
porta del bagno, liberatomi della tuta.
Fu solo allora che notai uno strano odore provenire dalla mio bagno.
E pensieri.
Mi ero cosi perso nel ricordo della bellissima giornata passata con
Bella che non avevo avvertito nulla.
Fu con il mio più grande orrore che aprii la porta e mi ritrovai
con Tanya, completamente svestita, nella mia vasca da bagno.
Aveva persino tempestato l'ambiente con delle candele.
Ecco dov'era andata...
-Ho usato la vasca, spero che non ti dispiaccia...vieni a farmi
compagnia?-
I suoi pensieri riproducevano a manetta una sottospecie di filmino
osé con me e lei protagonisti.
-Prima che diventi rude. Non voglio che accada nulla di quello che tu
speri. Sei bellissima, ma non sei tu quella che amo.-
Come previsto, diventò una maschera di rabbia ed
incominciò a sbraitarmi contro.
-E' L'UMANA, VERO?-
Quel tono non mi piacque affatto, ritenni meglio mettere le cose in
chiaro.
Isabella era mia.
-Si. E non resterà un'umana tanto a lungo.-
-La tramuterai?-
Non risposi, lasciai che fosse il mio silenzio a parlare in mia vece ed
a darle la conferma che cercava.
-Non farti trovare nella mia stanza o nel mio bagno, quando torno.-
Presi tutta la mia roba ed andai a lavarmi in quello della stanza degli
ospiti del piano di sotto.
***
-Una rosa rossa, per favore. La più bella che ha.-
Pagai la fioraia , tornai alla mia macchina, misi il fiore sul
cruscotto e partii a tutta birra per casa di Bella.
Ero felice.
Lo sapevo che stavo andando per un motivo futile, ma, per me, era un
nuovo inizio.
La musica sembrava più bella, il tempo più bello, la
solita Forks sembrava più bella se io ero contento.
In meno di cinque minuti ero già davanti casa sua.
Presi la rosa e, dopo aver messo l'allarme alla macchina, andai a
bussare alla porta.
Mi venne ad aprire Charlie, tutto trafelato e con gli occhi arrossati.
Aveva pianto?
-Oh Edward...Bella non c'è...-
Stava lì a mantenere la porta socchiusa, ma non mi disse oltre.
-...e quando torna?-
Perché non ho avuto io,
l'affidamento, invece di quella sgallettata di Renee e famiglia
acquisita?
Affidamento?
-Non so nemmeno se lo farà...la madre se l'è riportata a
Jaksonville oggi stesso...-
Lei voleva rimanere!Perché
Renee non poteva starsene a casa con quel bellimbusto?Mannaggia a
me!Dovevo fare qualcosa!
In quel momento Charlie Swan mi diede una stilettata al cuore.
La madre l'aveva portata via senza il suo volere?
Era questo, quello che voleva dirmi?Voleva che le dessi una mano per
farla rimanere qui a Forks?
In quel momento la fantomatica Renee era l'unica persona che avrebbe
mai potuto farmi tornare a bere sangue umano.
Mi feci dare il numero e l'indirizzo della sua casa in Florida.
Me la sarei andata a riprendere.
E non m'importava se, allo scopo, avessi dovuto rendermi colpevole di
una carneficina.
L'avrei riportata nella sua vera casa. Con Charlie, con la mia famiglia
e con me.
Non appena mi congedai dall'ispettore Swan, guardando la mia macchina,
vidi mia sorella Alice che mi aspettava.
Aveva avuto la visione della partenza di Bella solo in quel momento ed
era venuta ad avvisarmi.
Ma ci ha già pensato lui...che
vuoi fare adesso?
-La vado a prendere e la riporto qui.-
Mi osservò per un istante.
-Vengo con te.-
|
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Capitolo 26 *** Florida non tanto florida ***
Cap28
La posta di Sydney e Alice
*Per problemi di tempistica, la posta oggi sarà gestita solo
dall'autrice*
Per Santa Anne Rice...!
Mi hanno ridato tutto quanto!!!!
Con un impareggiabile sms, tutto
intriso di eristica sofistica ( tiè, pure la rima) ho convinto
mia madre a ritrattare.
Mi sono serviti davvero molto tutti i
vostri consigli, ne ho tirato fuori un mix assurdo e geniale!
Quindi posso ufficialmente dirvi che
la storia può riprendere il suo corso normale!
Ma quanto mi piace filosofia????XD
serve: Lizzie!!!Noi ci siamo sentite ieri ed il nodo del mio
problema l'ho sciolto stamattina! ^^
Sono contenta di dirti che è tutto apposto (ma tengo comunque in
considerazione i nostri piani di fuga, non si sa mai)
Ah, recapiterò il messaggio a Tanya.
vannagio: Ci ho messo una manciata di giorni, ma quanto cacchio
ho lavorato!Ah, comunque...parlando dello scorso cap.
Si, Edward è un po' Ooc perché non ero d'accordo con
alcuni atteggiamenti che zia Sthep fa avere ad Eddy.
Grazie, che mi aspetti sempre! ^^ Sei meglio di Hachyko (o come si
scrive...)
garakame: Grazie mille!!!
ç____ç Edward ed Alice corrono solo fino
all'aeroporto ed a momenti perdono pure il volo!
LittleWhiteAngel: Non vedo
l'ora di avere una casa tutta mia e di non avere più questo
genere di problemi...
Ah, tanto per farti capire...Renee è ispirata a mia madre e la
suocera alla vecchia zia di mio padre XD Comunque grazie!
sessyli: Dai, sono stata
abbastanza veloce! E' stato il massimo che ho saputo fare e spero che
il cap sia abbastanza bello!
rei__: Per risolvere tutto ho
usato una commistione di tutti i vostri consigli, belli intrisi di
miele... ;) Grazie mille!
grepattz: Mi scuso per il
ritardo, ma adesso tornerà tutto come al solito! Per il Pov di
Eddy devi aspettare il prox capitolo!
e1994: Grazie mille per la
comprensione! Io ho un Lg che entra su Efp ma non posso caricarci i
capitoli, posso solo leggere.
Meno male che si è risolto tutto per il meglio, mi sono
risparmiata i soldi per l'internet-point! Salutoni!
Eva17: Ti ringrazio
infinitamente per la comprensione! ç_ç
Dreamerchan: I Cullen
viaggeranno di pomeriggio/notte e la mattina si barricano in albergo o
nelle bare dei cimiteri
(com'è normale per un vero vampiro...dai, scherzo!) Comunque
grazie per il messaggio: almeno c'è qualcuno come me!
dolcenera_cullen: Linduzzz!!!
Tutto ok. C'è mia madre che a Pasqua vuole tornare a
Ginevra...vabbeh, tanto io
pensavo di venire tra il 30/31...alle brutte, se andiamo in Svizzera,
chiedo di passare un secondo da te!
VerdeEvidenziatore: Prego!
Anzi, scusa per il ritardo...a Renee le faremo capitare qualcosina, dai.
Alle brutte assumiamo Tony Ciccione XD
LadySile: In che senso
"l'avresti sciolta"? XD No, dai...non voglio saperlo. Vediamo come
andrà avanti la storia!^^
Austen95: Scusami se aggiorno
solo adesso. Spero che il capitolo ti piaccia!
Un ringraziamento speciale a:
serve,
Dreamerchan, Eva17, e1994, grepattz, rei__ , sessyli, LittleWhiteAngel,
garakame e vannagio
-Pronto?Papà?-
-Bella!Come stai?Ok...pessima domanda.-
Pessima, si. Avrei potuto fare una strage di civili (ergo la famiglia
di Phil) in quel momento, tanto ero arrabbiata.
-Fa niente, tanto ho intenzione di fuggire dalla nuova Alcatraz della
costa est...Che mi dici?-
Avevo chiesto a Charlie di passare dai Cullen e di avvisare Edward o
,al massimo, Alice.
Non che sperassi di vederli comparire sul vialetto della mia casa di
Jacksonville, ma almeno di spiegargli perché non avevo avvisato!
Perché diavolo ero così cretina da cadere sul cellulare,
eh?!!!!
Balena.
-Edward ed Alice sono partiti, nessuno dei Cullen sa dove siano
andati...e non sono rintracciabili con il telefonino.-
Imprecai in tutte le lingue possibili ed immaginabili, in un primo
momento, poi cominciai a realizzare meglio la cosa ed a deprimermi.
Cosa che, nelle ultime ore, facevo in continuazione.
Il dio degli idioti e degli sfigati mi aveva proprio preso sotto la sua
nuvola di Fantozzi...
-Ah...d'accordo...beh...ciao papà.-
Alzai gli occhi e, immaginandomi di essere ascoltata da
"quel" qualcuno, lo ringraziai di avermi fatto cosi sfigata e stupida.
Forse era davvero ora che uscissi da quel buco di camera.
Ma prima...
Accesi il computer ed andai su quel sito di fanfiction, nella speranza
che Edward potesse loggarsi e vedere il messaggio.
Edward, sono Bella.
Mia madre, di cattiveria, mi ha
trascinato a Jaksonville senza nemmeno darmi il tempo di dirtelo.
Tornerò a Forks quando
sarò maggiorenne, ma tu aspettami.
Charlie ti ha cercato, ma ha detto
che sei partito con Alice...penso che, comunque, i tuoi ti chiameranno
per dirtelo.
Senza il cellulare, io non posso
farlo.
Ti ho mandato il numero di casa via
mail, così, appena lo vedi, mi chiami e parliamo.
Bene...potevo solo sperare.
-BELLA!!!!!VIENI CHE E' PRONTOOOOO!!!!!!!!!!!-
Sbuffai, chiusi il computer e scesi.
Trovai, seduti a tavola con aria arcigna, gli allegri sposini ad
aspettarmi...e la suocera che mi fulminava con lo sguardo.
Ok...il rispetto per gli anziani...ma quella non era umana, era
più malvagia di un vampiro.
Rosalie incavolata metteva meno paura.
-Abbiamo preso il cibo messicano che ti piace tanto...-
Guardai i cartoni e, vedendoci sopra le vagonate di peperoncino del
diablo, quasi mi venne da star male.
L'unica cosa messicana che potevo sopportare erano i Nachos...e, di
quelli, lì non c'era nemmeno una minima traccia.
-Mamma, sono stata sempre allergica a quella roba e lo sai benissimo...-
-Quanti cavoli, ragazzina!!!Zitta e mangia!-
Mangiala tu quella schifezza,
vecchiaccia inacidita!Vuoi uccidermi, vero?????
Bella, Bella...il rispetto per gli
anziani...ricorda...il rispetto per le persone anziane...educazione,
Bella, educazione...
-Sono costretta a declinare, mi dispiace veramente...mamma, posso
tornare su?Il viaggio mi ha stancata e vorrei riposare.-
Tentai di passare sopra il fatto che, dalla sua bocca, grondava pura
brodaglia rossa ed io stavo per vomitare.
-Certo, vai pure!-
Lei continuò a trangugiare cibo, ma il marito posò la
forchetta e la guardò come se avesse detto una cavolata.
-Renee!Non è educato, rimane qui a tavola finché non ci
alziamo anche noi!-
Eh?????No, ti prego. Voglio solo
andarmene da qui e non vedervi ingozzare come oche da macello!
-D'accordo, amore...Bella, ci aspetti qui.-
Non c'era più niente da fare, ormai Renee era completamente
soggiogata dalla sua nuova famiglia.
Della mia adorata sbadata alla Lorelai Gilmore non era più
rimasto niente.
-Ma...!-
E di nuovo la vecchiaccia Umbridge tornò ad impicciarsi.
Ma perché non la sopprimevano?Cosi avrebbero potuto sfamare un
intero stato del terzo mondo!
-Hai sentito quello che ti ha detto tua madre, ragazzina?-
Sfinita, smisi di parlare ed aspettai pazientemente, guardando
costantemente l'orribile orologio a pendolo, che finissero di mangiare.
Ovviamente, sparecchiare toccò a me.
Lo feci senza replicare, prolungando la mia maledetta attesa per
rimanere un solo secondo in pace, da sola.
Misi tutto in lavastoviglie, di lavare i piatti non se ne parlava
proprio.
Pensai di vedere The Mentalist in tv, ma dovetti rinunciarci
perché la Umbridge stava guardando le repliche di Beautiful.
Nello stesso istante in cui mi decisi di salire quelle dannate scale,
suonò il campanello di casa.
-Bella, amore!Vai tu!-
Ebbi un pensiero irrazionale.
E se fosse stato Edward che era venuto a portarmi via da quel post
maledetto?
Mi precipitai ad aprire, con il cuore che batteva a mille.
-Ciao Bruttina!-
Altro che il mio vampiro sulla sua Volvo scintillante...era la nipote
bastarda di Phil, Caroline.
La solita biondina (ovviamente tinta per questioni di moda) magra senza
cervello.
Avrei voluto presentarle Rose e farle vedere che nel mondo c'era una
bionda naturale con più cuore e cervello di lei.
Non potei fare a meno di notare il trolley, segno che sarebbe rimasta a
dormire.
E che avrei dovuto dividere la stanza con lei.
Il mio sogno di un attimo di pace era andato ufficialmente in mille
pezzi.
***
Ovviamente mi era toccato il letto più corto e scomodo.
Erano le due di notte ed io stavo ancora sveglia.
Ad un certo punto, l'oca accese la luce e potei notare che, invece del
pigiama, si era messa un vestito succinto.
-Bruttina, io vado in discoteca!Vedi di coprirmi con Phil e la nonna!-
La vidi prendere una borsetta e darsi una controllata allo specchio per
vedere se i capelli stavano bene.
-Ah, vedi di lasciarmi la finestra aperta, che entro da lì.-
-Ma...-
Niente da fare, era già sparita.
La finestra la lasciai chiusa, c'era l'escursione termica e faceva
freddo.
Non volevo di certo ammalarmi per lei.
L'avrei aperta quando sarebbe tornata...tanto avrei sentito la sua
macchina fermarsi nel vialetto e mi sarei svegliata.
Finalmente mi addormentai.
***
Mi svegliai di soprassalto dal mio sonno senza sogni: qualcuno stava
bussando alla finestra.
Accesi la lucetta del comodino e notai che erano le cinque del mattino,
da lì a poco sarebbe sorto il sole.
Ancora picchiettava sul vetro con le dita.
Svogliatamente, mi alzai dal letto e lentamente raggiunsi la finestra.
Solo che, quando cominciò a bussare più insistentemente
(aveva paura che non mi sarei svegliata?) sbraitai.
-Hai rotto le scatole Caroline!Hai le chiavi, diamine!Entra dalla
porta!-
Aprii di scatto la finestra.
-Caroline?-
Stavo per lanciare un urlo, dalla sorpresa, ma lui fui veloce e mi mise
una mano sulla bocca per non farmelo fare.
No, forse non mi ero ancora svegliata e stavo sognando...era
impossibile che quello che avevo davanti fosse Edward.
Però quel viso era il suo, la voce era la sua e quel profumo
inconfondibile era il suo.
In quel momento mi venne in mente Subito mi "buttai" su di lui e lo
tenni stretto a me.
Mi ricordai che forse il contatto era un problema, solo quando lo
sentii un po' irrigidito.
Quindi mi scostai e gli chiesi scusa.
Mi disse che non era nulla, solo che, con quel gesto impulsivo, lo
avevo preso un secondo alla sprovvista.
Stavo morendo dalla felicità, nel vederlo.
Ma mi venne naturale pensare che, visto come lo avevo trattato
male...no, vabbeh...
Feci per chiedergli cosa ci faceva lì, ma lui mi anticipò.
Indicò il letto e mi disse di sederci e di parlare.
Mentre io aspettavo una risposta, lui mi catturò lo sguardo con
il suo, serio.
-Perché non saltiamo tutto ed andiamo direttamente
alla parte in cui ti dico di fare le valige perché ti riporto a
casa?-
Quel pensiero di prima che ritenevo irrazionale...beh, non
lo era affatto.
Le parole di Edward erano le più gradite che avevo ascoltato in
quella maledetta giornata.
Mi guardava tutto impaurito, forse temeva che io gli dicessi di no, che
volevo rimanere con la famiglia Addams?
Non desideravo altro che andarmene a casa mia.
A Forks, con lui.
Ma c'era un piccolo problemino...l'affidamento.
-Non che io non voglia, anzi...ma come pensi di riuscirci,
senza l'appoggio di Renee?Mi rapisci?-
-Alice, in questo preciso momento, sta "conversando in modo
assolutamente corretto e gentile" con un importante senatore.
Lui le farà il piccolo favore di dare a Charlie il tuo
affidamento...così domani, appena cala il sole, veniamo a
prenderti.-
Gli rivolsi il sorriso più bello che avevo nel mio modesto
repertorio.
Poi tornai seria: era ora che affrontassi quell'argomento.
Quello che aveva l'urgenza di essere affrontato, esattamente dallo
stesso istante in cui avevo letto la fine della sua storia.
Lui ci teneva a me, in quel senso.
E' di nuovo cosi?Dopo essere stata
così stronza...eppure è qui e non sarebbe venuto se non
mi volesse ancora...
Presi un bel respiro ed incominciai a parlare.
-Ti ho trattato male, Edward, ti ho fatto soffrire...prima non ero
pronta, per affrontare la tua realtà...-
Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, ero troppo imbarazzata.
Incominciai a torturarmi le mani, per il nervoso.
-...e, se tu sei venuto fin qui per me...ora lo sono, se mi
rivuoi.-
Con mia sorpresa, Edward si protese a prendermi la mano
nella propria.
-Ti va di togliere quel fermaglio?-
Non avevo nessun motivo per rifiutare, anche se mi sembrava piuttosto
strana come richiesta.
Aprii il fermaglio, poi scossi la testa per smuovere i capelli e lo
gettai sul letto, visto che non avevo tasche.
Come se fosse stata la cosa più naturale del mondo, lui mi
passò le dita fra i capelli, stendendomeli sulle spalle.
Dal momento che pareva fosse consentito toccarsi, adagiai la mano sulla
guancia.
Come al solito prese un unico gran respiro e poi smise proprio di
farlo, diventando un blocco di marmo.
Sapevo che non era colpa sua, ma avvertii un senso di costrizione al
petto, amarezza per la cosa che mi veniva negata.
Lo sentii borbottare qualcosa come "oh, ma perché no..."
Allora mi protesi ad appoggiare le labbra contro la sua guancia gelida,
inspirando il suo -ormai familiare- profumo.
Lo sentii rabbrividire, poi girò la testa in modo che le nostre
labbra s'incontrassero, e ,dopo un istante, gli cinsi il collo.
Il bacio si fece più profondo, e io schiusi le labbra.
Sentii il respiro che mi si accelerava insieme all'insorgere del
desiderio che accadessero anche altre cose.
D'un tratto, Edward si ritrasse; appariva scosso, cosa che mi fece un
piacere infinito.
Entrambi volevamo parlare, ma ,l'avvicinarsi improvviso
della macchina di Caroline, ci fermò.
-Devi andare...-
Mi prese la mano e, guardandomi con occhi dolci mentre io arrossivo, ne
baciò il dorso e poi si alzò in piedi.
Poi, prima di sparire dalla mia vista, mi ricordò di mettere
tutto in valigia al più presto.
-Tieniti pronta ed aspettami: al tramonto sarò da te.-
|
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Capitolo 27 *** Mission impossible ***
Cap29
La posta di Sydney e Alice
Saaaalve!!!!!!
Alla fine ce l'ho fatta ad
aggiornare...certo che faticaccia scrivere due storie
contemporaneamente!
Alice: Ma
infatti come ti è venuta questa strabiliante idea...-_-'
Vabbeh, passiamo alla logistica:
questo chappy è secondo il punto di vista di Edwardino.
Il prossimo, a breve, sarà uno special one: sarà sulla
conversazione "assolutamente corretta et gentile" tra Alice ed il
senatore.
Alice:
Si,
c'è un inserto speciale perché pensavo che molti di voi
state rodendo dentro per sapere cosa è successo tra me e lui!
**__**__**__**__**__**__**__**__**__**__**__**__*__**__**__**__**__**__**__**
LadySile: Oh ma quella è una cosa
normale...neanche mia madre sa che mangio di solito!XD
Alice: Non è una cosa
per cui vantarsi, Syd...
LittleWhiteAngel: Ma infatti nemmeno l'autrice sa come
le è venuto in mente il titolo!Povero senatore, se l'è
passata veramente male!
Autrice: Ah, ma secondo me l'hai
quasi ammazzato...la maggiore età è una fregatura, un po'
come Babbo NataleXD
vannagio: Seeee!!!La Caroline del telefilm non
è cosi malvagia! La mia è una che si chiama Carolina e mi
sta tremendamente sul *****
Alice: Ciao!Sono tornata!
Autrice: Guarda che non gliene
frega nulla, eh!
grepattz: Secondo me il senatore è
rimasto nelle stesse condizioni in cui l'ho lasciato... ^W^
nanerottola: Spero che ti piaccia sia il capitolo
che lo special!Il secondo ti farà morire dal ridere (almeno ci
provo!)
Dreamerchan: Ah, ma non ti preoccupare...con Renee
non ho ancora finito!
Alice: Si, si...te l'assicuro
io!
garakame: Ziii!!Sono tornata, finalmente!!!!
Sicuramente devo riprendere un secondo il ritmo di prima XD
Alice: E direi eh!
Eva17: Grazie! Questo capitolo sarà
meno dolce e più...più...no, vabbeh!Te lo lascio scoprire
da sola!XD Al prossimo angolo della posta!
Alice: questo capitolo
sarà un po' più alicioso...
sessyli: Elaaaaa!!Orgogliosa!!!XD Mi imbarazzi
cosi!!!!! Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo!!!
dolcenera_cullen: Una cosa sola:
°__________________________________________________________________________°
Austen95: Grazie! Vediamo che pensi di questo
chap!
vanderbit: Sinceramente?Non ne ho la più
pallida idea!Comunque grazie per i complimenti!
Alice: Sai che ti dico?Va a
finire che, per lavarsi le mani, vi ammolla un finale bello (ma bello
tanto) aperto...XD
Autrice: Zitta tu!
kekka cullen: Semplice più che altro (
perché non so scrivere meglio...-_-' ) Non capisco perché
mi sopravvalutino sempre, però mi piace!Grazie!
Alice: I ringraziamenti per la
posta te li faccio io, visto che è merito mio se qualcuno ci
presta ancora attenzione!XD
Autrice: Ma non è
vero!L'angolo è utile per chiarimenti, anticipazioni e...
Alice: ...
serve: As soon as possible? I did my best,
my dear! No critics from you?Miracle... : D BTW I love
youuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!
Alice: Scusala, si è
fumentata perché hai scritto in inglese "al più presto
possibile"
-Andiamo lì correndo?-
-Ed il sole?Poi te l'attraversi tutta l'America da costa a costa con
Bella sulle spalle...prendiamo l'aereo, ho prenotato.-
Mi diede il mio passaporto e s'infilò il suo in tasca, dopo
esser uscita dalla macchina.
Corriamo fino all'aeroporto di
Seattle, il nostro volo parte tra un'ora.
Ci impiegammo cinque minuti per arrivare, ma, per non esser visti, ci
"smaterializzammo" nel bagno degli stuart.
Solo che scegliemmo il momento sbagliato: ce n'era uno.
E 'sti due??Si sono materializzati
dal nulla?Oh Gerry ti fumi troppi spinelli...laaaa...bum, vai co'
'n'altra cannaaaaa...
-Beh, di certo non puoi dire che non si diverta con poco...-
Magari posso fregargliene una, tanto
manco se ne accorge...chissà se fa effetto sui vampiri...
-Non ci provare nemmeno, andiamo al check-in.-
Uscimmo da quel luogo, con una cappa di fumi di canapa, e ci dirigemmo
al controllo documenti e dal metal detector.
Mettemmo gli oggetti di metallo che
avevamo con noi in
quella sottospecie di bacinella di plastica ed incominciammo la fila.
Tra tante ufficiali di dogana, a noi doveva capitare quella che crea
sempre problemi e che fa troppe domande.
Ci osservava con quegli occhi piccoli da topo, pensando male e morendo
dall'invidia per il giro-vita "da anello di totano" di Alice.
Le consegnammo i documenti, che controllò e ricontrollò
più volte.
Questi non mi convincono...sono
troppo giovani, non hanno bagagli...hanno pure uno strano odore di
fumo...
-Siete minorenni...stavate tentando una fuga amorosa?-
Io e te...una fuga amorosa????Ma
neanche Luciana Littizzetto e Fabio Fazio!Ma neanche se fossi la capra
di
Heidi!!!!!!
Ok...ero così brutto?Beh...prima di far coppia Alice ed io, lo
faranno Bud Spencer e Terence Hill...cioè mai.
-Nossignora, questa ragazza qui è mia sorella. Prego,
ricontrolli pure i documenti di entrambi.-
Glieli porsi di nuovo, ma lei li rifiutò.
Credevamo finito l'interrogatorio, ma poi ricominciò con le
domande.
-Come mai state viaggiando senza un adulto?-
Ci penso io, Eddy.
Assunse un'espressione che avevo visto in quel cerbiattino della Disney
ed incominciò a sparare cavolate.
-Un nostro parente è molto anziano e malato e noi stiamo andando
a prenderlo per riportarlo a casa...sa, si è pure rotto il
femore.-
Roba che, secondo me, nel caso di
Bellina potrebbe anche essere possibile...dopo controlla se ha qualcosa
di rotto.
-Avete un documento che lo attesti?-
Tirò fuori un foglio e la fotocopia della carta
d'identità di Carlisle, dandola alla poliziotta con un musone
lungo due metri.
-Nostro padre ci ha fatto una delega...ecco qui la fotocopia del suo
documento...-
Alla fine quella, impietositasi dagli occhioni luccicosi e
dall'espressione triste della folletta, rinunciò a romperci le
scatole.
-...d'accordo, passate sotto il mental...ehm, metal detector.-
Finita tutta quella tiritera, andammo subito al nostro gate, aspettando
l'imbarco.
Ci sedemmo su una delle sedie lì vicino e, dopo esserci guardati
in faccia, incominciammo a ridere come dei cretini.
-Vabbeh, io vado a rifarmi il trucco.-
Ah le donne con la mania del trucco...ma che senso aveva rifarselo ogni
santo minuto?Che senso aveva se lo faceva Alice, piuttosto.
Sbuffai.
Presi il giornale che stava sulla sedia accanto alla mia e mi misi a
leggere, ma poi mi stufai.
Ad un certo punto il mio sguardo
venne catturato da un gruppetto di venti ragazze, lì vicino, che
urlarono al solo vedermi.
Si, facevo una bellissima impressione sulle umane, ma...
-OH MIO DIO E' ROBERT PATTINSONNNN, QUELLO DI REMEMBER
ME!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
-Ehm...io non sono...-
In quel momento mi sembrarono degli agitatori di masse pronti a colpire
un portone con un ariete da sfondamento.
Era la hostess che chiamava il nostro volo, quella voce di sottofondo?
Sentii toccarmi la spalla e credetti fosse un'altra assalitrice: era
solo Alice con il trucco nuovo.
-Beh?Perché quello sguardo da criceto impaurito?-
-OH MIO DIO E' ASHLEY GREENE????ALLORA LUI E' VERAMENTE
ROBERT!!PRENDIAMOLIIII!!!!-
Solo un secondo per afferrare le
nostre cose ed eravamo già davanti all'assistente di volo che ci
augurava un buon viaggio.
Un altro secondo per sederci al nostro posto e per respirare un secondo.
Un ultimo secondo per scoppiare a ridere di nuovo come dei
perfettissimi cretini.
Sghignazzammo un altro po', poi cominciammo a pianificare
un'operazione di salvataggio a noi congeniale.
Avremmo provato a convincere la madre di Bella con le buone.
-Oh.-
Alice aveva appena avuto la visione di noi due cacciati fuori di casa
da quella vecchia della suocera.
-Preleviamola con la forza.-
-Si chiama sequestro di minore, Edward...-
-Se costringessimo la madre ad acconsentire...però è lei
che ha l'affidamento...-
Dato che non ricevetti nessuna riposta o nessun cenno d'attenzione da
parte di mia sorella, mi girai verso di lei.
Si era incantata a vedere un programma televisivo sulla tv.
C'era una conturbante tizia che stava ricattando un importante
politico: o lui avrebbe dato gli arresti domiciliari al fidanzato
oppure lei avrebbe divulgato le foto di lui in atteggiamenti
assolutamente irreprensibili con delle minorenni.
-Beh?-
Si svegliò come da uno stato di trance, poi estrasse l'i-phone
dalla tasca ed incominciò a smanettarci su.
Con internet aveva cercato il nome ed una foto del senatore della
Florida.
Poi spense e se lo rimise in tasca.
Lanciai un'occhiata prima a quel programma televisivo, poi a mia
sorella che faceva la vaga.
-Non starai pensando di...-
-Perché no?Nessuno riuscirebbe a dare l'affidamento di Bella a
Charlie più rapidamente di un senatore!-
Tu lascia fare a me...se ti da
fastidio, non sbirciare
più nella mia testa...
***
Arrivati all'aeroporto, ci sbrigammo ad uscire.
Andammo al noleggio auto ed Alice prese l'unica macchina decente che
superasse i cento: una discretissima Toyota Celica.
Pagò il tizio dell'auto con i pochi soldi che aveva in tasca e
si mise subito alla guida, lasciandomi l'onere del posto accanto al suo.
-Alur... cerchiamo la catapecchia di
Renee...-
Non fece in tempo a girare la chiave, ebbe una specie di brivido che
precedette una visione.
Tutta una
casa era buia fino a che non si accese la luce di una stanza al secondo
piano.
-Ah, vedi di lasciarmi la finestra aperta, che entro da lì.-
Questa voce femminile non la conoscevo: non era di Bella, ma nemmeno di
una donna dalla mezz'età in poi.
Nella mente di Alice vidi una bionda vestita da donna di strada che si
stava controllando il trucco.
Chi era?
-Ma...-
Ecco, questa era la voce della mia sirena tentatrice!
-Uh, casa di Bella...vabbeh, dille
che noi ci vediamo domani. Io vado
a fare quattro chiacchiere con il senatore.-
***
Non potevo affatto esprimere la gioia di poterla tenere ancora tra le
mie braccia, era indescrivibile.
Volevo che tutto tornasse come prima, lo volevo ed avevo fretta.
-Perché non saltiamo tutto ed andiamo
direttamente
alla parte in cui ti dico di fare le valige perché ti riporto a
casa?-
Se avessi potuto, in quel momento
sarei sbiancato ancora di più: lei si era irrigidita ed il suo
sguardo si era fatto più cupo.
In quel momento venni fatto preda dalle mie più grandi
riflessioni illogiche, senza criterio.
Tuttavia rifiatai un secondo dopo.
-Non che io non voglia, anzi...ma come pensi di riuscirci,
senza l'appoggio di Renee?Mi rapisci?-
Il rapimento era il nostro piano B ed io l'avrei sicuramente preferito
a quello della pazza furiosa di mia sorella.
-Alice, in questo preciso momento, sta "conversando in modo
assolutamente corretto e gentile" con un importante senatore.
Lui le farà il piccolo favore di dare a Charlie il tuo
affidamento...così domani, appena cala il sole, veniamo a
prenderti.-
Corretto e gentile, corretto e
gentile.
Ma chi prendevo in giro?
Avevo veramente paura per la salute mentale e fisica di quel povero
senatore indifeso!
Ma il fine giustificava i mezzi, quindi decisi di mettere un paraocchi.
Improvvisamente alzò lo sguardo su di me, confusa come se avessi
aperto bocca e fatto una domanda scomoda.
Poi la confusione di Bella si trasformò in qualcos’altro, forse
nervosismo, e, quando incominciò a farfugliare, cominciai ad
impaurirmi.
-Ti ho trattato male, Edward, ti ho fatto
soffrire...prima non ero
pronta, per affrontare la tua realtà...-
Prima?Ed in quel momento?
Ero del tutto intenzionato a chiederlo ma lei non mi stava guardando
negli occhi, teneva lo sguardo sulle mani che si stava torturando.
Stavo lì lì per
prenderle il volto tra le mani e costringerla a guardarmi, ma poi
ricominciò il suo discorso da dove l'aveva lasciato.
-...e, se tu sei venuto fin qui per me...ora
lo sono, se mi
rivuoi.-
Tutto il calore, meraviglia, fascino
che zampillava dai miei occhi,
fluttuava riflesso nel morbido cioccolato dei suoi
La gioia che provavo quando sedeva accanto a me in questo modo non
aveva precedenti.
Nonostante apprezzassi l’amore e la compagnia della mia
famiglia, non ero mai stato davvero così tanto felice.
Se la rivolevo?Se la rivolevo?
Io non avevo mai smesso di volerla, la bramavo dal momento in cui il
mio sguardo cinico si poggiò su di lei.
Non avrei più commesso errori, non avrei più pregiudicato
la nostra felicità.
Presi la sua mano nella mia, beandomi dello straordinario calore, e
finalmente lei trovò il coraggio di guardarmi negli occhi.
Prima mi sembrarono incerti, poi, in risposta al mio sorriso,
s'illuminarono e mi riscaldarono il cuore.
Non seppi spiegarmi perché, ma mi venne
in mente quel giorno di sole in cui beccai Newton a giocherellare con i
suoi capelli.
Era stato straziante
poter solo restare a guardare, impotente, confinato tra le ombre della
foresta dalla luce.
Ora non dovevo temere nulla, lei voleva me.
-Ti va di togliere quel fermaglio?-
Il gesto di scuotere la testa per
liberare i capelli catturò i miei
occhi, trascinandoli nelle spire dei desideri che restavano nascosti…
Allungai la mano con attenzione e glieli sistemai lungo le spalle.
I capelli sciolti risaltavano di più la dolcezza dei lineamenti
del suo bellissimo viso d'angelo, a mio avviso.
La
sua reazione ora non era affatto
identica a quella che aveva avuto quando era stato Newton, a sfiorare
una sola ciocca.
Ora gli occhi si erano lievemente spalancati, il sangue affluito sotto
la pelle, il battito del cuore forte ed irregolare.
E questo aumentò quando mi
accarezzò la guancia, appiccando un fuoco su di un povero
vampiro.
Smisi di respirare, non ero più abituato a contatti
così...
-Oh, perché no...-
Più di ogni
altra cosa al mondo, in quel momento volevo solo sentire il calore
delle sue labbra sulle mie.
E, quando lei mi baciò la guancia, il mio corpo venne
immediatamente percorso tutto da miliardi e miliardi di scariche
elettriche.
Per un solo
secondo, lottai disperatamente per trovare la forza, il controllo, per
poter
poggiare la mia bocca delicatamente.
Così girai leggermente la testa, per poter incontrare le sue
labbra, e le feci mie.
Praticamente, quello era il nostro
secondo/terzo bacio.
Tuttavia, in via teorica poteva essere considerato il primo: era stato
voluto da tutti e due, non era stato rubato.
Continuammo in quel modo finché non fu troppo.
Il mio corpo era troppo eccitato, troppo affamato, i miei muscoli erano
tesi, il veleno scorreva e lei era così calda e profumata.
Rimasi come abbacinato dal suo viso: le si erano arrossate le gote, i
suoi occhi sembravano più vivi ed il sorriso più luminoso.
Feci per parlare, ma mi arrestò il rumore di una macchina sul
vialetto della casa.
Doveva essere quella ragazza bionda della visione.
-Devi andare...-
Anche se l'avrei rivista al tramonto, quindi presto, non potevo proprio
fare a meno di non essere addolorato.
Tuttavia sarebbe stata una separazione temporanea, quindi sopportabile.
Durante il giorno mi sarei intrattenuto con il pensare a lei.
Dopo averle preso di nuovo la mano, ne baciai delicatamente il dorso e
poi potei avviarmi alla finestra.
Le ricordai che la sua valigia, con tutti suoi effetti, doveva essere
tenuta bella pronta.
Il tempo di far morire ancora la luce del giorno e sarei
tornato.
-Tieniti pronta ed aspettami: al tramonto sarò da te.-
|
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Capitolo 28 *** My EVIL PLAN ***
Cap30
La posta di Sydney e Alice
SCUSATE IL RITARDO, HO AVUTO UN SACCO
DI PROBLEMI A SCUOLA... TAT ...PERDONATEMI!
kekka cullen: Ciao! Si, lo so che mi merito la
nomina di sotto-lavorazione del suino...ecco il capitolo special!
LadySile: Certo che ci riusciranno! Il povero
senatore, alias il contenitore del suo ex-cervello, sarà il
fautore di tutto ciò!
Alice: L'ho cucinato a fuoco
lento lento...non per niente ho studiato malvagità applicata con
Hannibal Lecter!
grepattz: E' stato un cap moooolto buio della
storia...io e quel moscio scambiati per amanti...devo dimenticare in
fretta!
Autrice: Ah, la nostra folletta
non promette che non ci saranno azioni crudeli y muy dolorossse ai
danni del senatore!
LittleWhiteAngel: Le armi più vecchie ed
efficaci del mondo....no, non sto parlando di fargli vedere Beautiful.
XD
serve: Ciao tesssssoro! Eccoti la
traduzione: Speriamo che l'anno che viene sia più bello e
radioso e gioioso di quello passato.
E se lo è già,
stiamo bene (non penso che sia chiaro questo) , allora lo sia lo
stesso!Buon anno e tanta salute! E se ti
("ghet minga capì" non so
che significa) vai a dare via i ciapp (i che????????) e pure il
sedere.... °___________°
Alice: Ma è un invito a
luci rosse oppure un augurio per l'anno nuovo?
Dreamerchan: Ciao! Si, Edward salverà la
povera Bellina in pericolo...quello che dirà Alice al senatore
è una x.
vannagio: Ahah IO sto bene...te invece?No, i'm
sorry...la mia pazzia può contagiare solo i pipistrelli depressi
come Eddy!
vanderbit: Più o meno...ma Renesmee non
ci sarà (io non accetto, non mi capacito della sua esistenza)
nanerottola: Colloquio?E chi ha mai parlato di
colloquio?
*silenzio di tomba*
Edward: Ma scusa...Non l'hai convinto con un colloquio?
garakame: Nuoooooo!!!! Perché dovrei
insozzare il sangue puro di Alice ed Edward con quello vomitevole di un
oca???
Alice: Già,
perché? Volete avvelenarmi? ç___________ç
sessyli: Una sola cosa *\\\\\\\\\\*
dolcenera_cullen: Cosa ti ricorda?????Su,
dimmi!Cmq...per questa Alice mi sono ispirata al mio mito: PAM!!!!Onore
a lei!
Austen95: Vediamo se ti piace questo, allora!
-SALLLLLLLLLLVEEEEEEEEE!!!!!!-
Prima tappa del mio "evil plan: parte uno" era entrare nel più
provocante negozio di intimi d'America: Victoria's Secret.
Quindi mi armai di tanta (ma proprio tanta) fantasia creativa e di
tanto (ma proprio tanto) pecunio.
Potevo anche dire, tornata a casa con quella roba, che sarebbe stato
una sorta di anticipo del regalo di natale per il mio Jas...
Non che ce ne fosse tanto bisogno, di un completino nuovo, ma io le
cose le dovevo fare per bene.
Oppure per niente.
Tanto, avendolo già visto, avevo liquidato tutti gli altri capi
di lingerie per un reggiseno zebrato (push-up, ovviamente)
Il dio dei vampiri purtroppo non mi aveva dato, dopo la trasformazione,
due taglie in più...
Anche il pezzo "di sotto" era zebrato, come doveva necessariamente
essere.
Pagai il tutto alla cassa -la carta di credito si alleggerì un
bel po'- e ritirai contenta il mio bottino di guerra.
Seconda tappa: un vestito provocante che toglieva il fiato ai mortali.
Questo fu proprio una scelta difficile, ero indecisa tra uno rosso ed
uno nero (ovviamente entrambi di pelle)
Dovevo entrare in un nightclub, non nel convento delle clarisse!
Fermai un tizio a me vicino, che diceva di essere lì per
comprare un pigiama alla madre, e gli chiesi un consiglio.
-Se dovessi incontrarmi con un'amante, dice?Quello nero...-
-Ok. Prenderò quello rosso.-
Che poi, alla fine, era il migliore per l'occasione...e
quell'intreccio, quello dal petto in giù, del laccio a scarpe di
ballerina?
Favoloso.
Ci abbinai anche delle scarpe con i tacchi alti, ovviamente rosse...ma
chissà se era così ovvia come cosa?
Terza tappa: Sephora.
Volevo dei trucchi nuovi, per augurarmi la buona riuscita dell' "evil
plan".
Quarta tappa: parruccheria...come mai c'era una parruccheria lì
vicino?Ma poi esisteva proprio la parola "parruccheria"? °__°
Lasciai correre e mi comprai una parrucca di un colore tra il rosso ed
il viola.
Da urlo.
Quinta ed ultima tappa: il nightclub.
Dovevo assolutissimamente rubare un frustino a qualcuno...
***
Oh Santa Anne Rice!
Ma in che diavolo di posto mi ero andata a cacciare?Il club degli
zozzoni!!!
Evidentemente...no, visto che ci andava assiduamente...il senatore
della Florida era un pervertito...CRAP!
C'erano un sacco di persone vestite in un modo assurdo, alcuni si erano
persino messi il collare del proprio cane/animale!
Truccati da panda, oltretutto...sembrava che qualcuno avesse tirato
loro un sonoro pugno in pieno occhio...
E la musica?Quella roba house...altro che casa, con quei rumori una
casa la sfasciavano!Ne avevo le orecchie piene.
Mi fermai ad banco ed ordinai un drink.
Dovevo almeno dare la minima parvenza di umanità, facendo finta
di ingurgitare quello schifo.
Tanto, stando ai miei calcoli, avrei abbacinato il senatore da
lì a qualche minuto.
Mi avrebbe scambiato per una lucciola (quanto mi costava questa cosa!)
e mi avrebbe proposto di appartarci.
In una stanza insonorizzata e, senza nemmeno telecamere, sarebbe
scattata la terza ed ultima parte
dell' "evil plan".
Eccolo...
Era accompagnato da due scorte in borghese, due armadi a tre ante, due
gorilla, gli anelli mancanti.
Mandai giù l'ultimo goccio di quella roba e m'incamminai verso
di lui, cercando si sembrare...più lucciola possibile.
Arrivata, picchiettai con il manico del frustino sulla mia mano e
chiesi chi, tra loro, era stato il più cattivo.
Quei tre si guardarono tra loro, stupiti.
Tanto lo sapevo che il senatore era un masochista...gli diedi un
colpetto innocuo con la corda e chiesi.
-Tu?-
-Forse...-
Bingo. Il pesce è nella rete. Passo. Il pesce è nella
rete.
-Io penso proprio di si...-
Cercai di essere il più provocante possibile, usando tutta la
mia natura di vampiro.
Come per attirare una preda.
-Devo essere punito?-
Bravo pollo.
Sorrisi, per rispondere, e lo presi per la cravatta, allarmando i suoi
gorilla.
Il Perv, ormai avevo deciso di chiamarlo così, gli fece cenno di
rilassarsi e di lasciarmi fare...quello che dovevo.
-Vieni con me...-
***
In meno di dieci minuti già stava a torso nudo, con mani e piedi
legati, ancora immerso nella sua illusione perversa.
Lo avevo anche fatto bere, così, se qualcosa fosse andato
storto, l'esame alcolemico mi avrebbe parato il io bel posteriore.
-Mi piace cantare quando sono punito...va bene per te?-
-No!-
Sferzata sul fondoschiena...Jane avrebbe dovuto incominciare a temere
per il ruolo della più sadica nella saga.
-Ora...Mr Reed...avrei qualche richiesta da farle...-
Si finse ostico, disse che avrei dovuto strappargliele di dosso...mi
invitava a nozze.
Ad un certo punto si bloccò e, avendo acceso il cervello
momentaneamente, capì che io ero lì apposta per lui.
-Come fai a sapere il mio nome?-
Non gli risposi, mi limitai ad aprire la borsetta ed a prendere la
macchina fotografica.
La misi su di un mobiletto e la programmai per l'autoscatto.
-Tua moglie si chiama Lauren, uh?-
-Come fai a sapere il nome di mia moglie?-
Non gli risposi, ma andai da lui e mi misi in posa per le peggiori foto
da ricatto mai fatte da anima viva.
Voyeur allo stato puro.
Ne scattai una trentina e, al posto del cheese, decisi di dire "Ciao
Lauren!".
Alla fine, dopo aver controllato che con le foto fosse tutto ok, tornai
al signor coniglio pervertito.
-Se non vuoi che tua moglie ed il senato vedano queste foto...beh,
voglio un piccolo favore in cambio...-
Basta, dovevo smettere di vedere le repliche di Alias, mi faceva male.
***
A missione compiuta, feci ingurgitare una pillola di sonnifero al
senatore.
Una volta addormentato, lo slegai e lo misi sul letto.
Per ovviare a qualsiasi inconveniente con chiunque lo avesse trovato,
gli feci abbracciare la bottiglia vuota dello champagne.
Poi scomparii da quel posto orribile come una folata di vento
improvviso.
Naturalmente andai in albergo a cambiarmi: Edward mi avrebbe rinnegato
come sorella ed avrebbe fatto la spia a Jas.
Avrei bloccato la crescita a Bella.
Ed avrei subito un calo di stile, se mi fossi fatta vedere in giro
conciata in quel modo.
Soddisfatta del mio ritrovato aspetto da vampira rispettabile e
semi-umana, presi la macchina e mi avviai verso casa Dwight.
Durante il viaggio, però, feci una breve chiamata alla mia dolce
sorellina Rose.
Al senatore avevo chiesto anche un'altra cosa.
-Rosellina bella????Che fai?-
-Niente.-
-Domani vai da Felix?-
-Ahah...-
-Di poche parole, eh?Su, fa pace con Emmett, non intendeva tamponare la
tua Bmw con la sua Jeep!-
-CHE COSA HA FATTO EMMETT??-
-Ops...vabbeh, succederà domani, ma se esci per le quattro...e
mezza, dovresti evitarlo. Ciao!-
|
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Capitolo 29 *** This place is not a home ***
Capitolo 31
La posta di Sydney e Alice
dolcenera_cullen: Brava, brava!Sfruttatrice!
Autrice: Guarda che lo faccio
pure io...a proposito di sfruttatrici...quando comprerò e
finirò Blood, mi sparo tutta la serie di TruBlood.
kekka cullen: Ahah!Se poi pensi che molti senatori
e politici sono come lui!Risate!
Alice: Si, ma il lavoro sporco
l'ho fatto io!Non ci vedo nulla da ridere!
LittleWhiteAngel: Se l'è cercata!!!!!Fosse
stata Rose, al posto mio, sarebbe finito tutto con un omicidio U_____U
ELLAPIC: Secondo me hai una palla di vetro...
Autrice: Vedi, Alice?Non sei
l'unica che sa leggere il futuro, è arrivata la concorrenza!
ese96: Le nuove fan sono sempre ben accette!
Alice: Per essere come me basta
calarsi un po' di pasticchette biancheXD
vannagio: Beh, una parodia è stata la
mia prima fanfiction in assoluto, forse qualcosa di quel periodo
è rimasto!
Alice: Non penso che Jas, con
tutte quelle cicatrici, gradisca il frustino...quello è
più Emmett.
Jane: Ed il posto di super-sadica rimane mio, a meno che zia Steph non
decida altrimenti.
Victoria: E poi il secondo posto ce l'ho io!
garakame: I politici di oggi, soprattutto quelli
italiani, sono feccia...poi c'è un'altra categoria che odio
quanto loro...
Alice: Meglio non farci i
commenti sopra, Syd, potresti ferire i sentimenti di qualcuno...
Dreamerchan: Magari un mix tra Sex&theCity ed
Alias?No perché mi sono ispirata proprio a quei due...!XD
nanerottola: Niente pallottole e sangue alla
"C'era una volta in Messico"...
Alice: Già, non è
il nostro stile...ma dico?Lo è!
love_vampire: Non devi perdere mai le speranze,
almeno per quanto riguarda me!Questa storia non la lascio, ci tengo!
E poi tengo anche di più
alle persone che la seguono!Spero che tu non abbia aspettato
così tanto!Ciao!
Austen95:
ç______________________ç
Non trattarmi male, io faccio
quello che posso per pubblicare due storie contemporaneamente!
serve: Ok, Liz. Iniziamo dallo
scioglilingua. Non ci ho capito un emerito tubo.
Alice: Poi. Quella versione di
me è nata dalle pasticche di "zucchero di canna" che mi ero
calata prima di partire...
Autrice: A proposito...se mi
steccano, quest'estate ho un sacco di tempo per venirti a
trovare!ç_ç
EDWARD'S POV:
Stavo aspettando Alice da mezz'ora e stavo seriamente pensando alla
possibilità di fare da solo irruzione in casa di Bella.
Basta...cinque minuti ancora e poi entro...
-EDDY!-
Alice era appena arrivata, come una che si era appena calata un paio di
pasticche, e sventolava sopra la testa i fogli dell'affidamento.
Mi prese a braccetto ed andammo a bussare alla porta.
Ci aprii una ragazza, molto probabilmente la cuginastra "oca cattiva"
di Bella, che subito mi rivolse un sorriso inquietante.
Non mi conosceva affatto e già ci provava...
-Volete?-
-Cerchiamo Bella, siamo suoi amici. E' in casa?-
Ecchecavolo! Ti pareva? Per una volta
che incontro uno strafigo degno di questo nome, subito arriva quella e
me lo frega!
Ci fece cenno di entrare e di accomodarci in salone: lei sarebbe andata
a chiamarla.
In quel buco, dove ci aveva messo ad aspettare, trovammo una vecchia
signora che stava guardando il David Letterman's show.
Vidi chiaramente i suoi occhi soffermarsi su di noi per un istante, ma
ci ignorò e tornò alla televisione.
Alice, disturbata dalla sua maleducazione, con un colpo di tosse
tentò di catturare l'attenzione.
Ma nulla.
Ad un certo punto arrivò il secondo marito di Renee, Phil, con
una bottiglia di birra in mano.
-oH!Siete amici di Caroline?-
La vecchietta, al nome della cuginastra del mio amore, sembrò
incominciare ad essere interessata a noi due.
-No, amici di Bella.-
Di quella sciatta hippie rognosa?E
che diavolo vogliono da noi? Pensò l'anziana signora,
tutta inacidita.
L'uomo embrò annuire con la testa, ma improvvisamente la scosse
e ripeté la nostra risposta, chiedendo anche da dove venissimo.
-Forks.-
E sono venuti qui di corsa?Non
sarà per caso che...
Al rumore di passi furiosi che scendevano le scale, mi alzai
fulmineamente dalla poltrona e l'aspettai in piedi.
Era lei, quelli erano i suoi passi.
Quante volte, quella notte a casa di Bella, avevo sperato che scendesse
da quelle dannate scale che ci tenevano separati?
Alla fine apparì, bella come il tramonto che l'accompagnava, con
solo uno zaino in spalla.
Andai subito da lei, le presi la mano e gliela baciai, guadagnandomi
uno suoi sorrisi più belli che potesse regalarmi.
-Bellina!!!!-
Mia sorella, ignorando ogni etichetta e la presenza di ottusi sudisti,
la travolse e l'intrappolò in un abbraccio stritolante.
-Andiamo, che l'aereo non ci aspetta!-
-AEREO?QUALE AEREO?ISABELLA, NON STARAI MICA SCAPPANDO DI CASA????-
Ecco, la madre era appena comparsa sulla scena nel momento meno
opportuno.
Tutti i pensieri degli abitanti di quella casa vertevano sul rifiuto
categorico di farla uscire di casa, figuriamoci dallo stato.
Bella mi prese la mano, stringendomela forte e si fece coraggio.
-Me ne torno a casa mia da Charlie, mamma.-
La signora era sconvolta, nessuno dei suoi pensieri sfilavano nella sua
mente secondo un criterio logico.
Fu l'anziana della televisione a parlare, aggredire, per conto suo.
-Non puoi, ragazzaccia che non sei altro!Renee ha la tua custodia!!-
Ma cosa c'entrava lei in tutto questo?
-Ha ragione!E se complichi le cose, tuo padre può scordarti di
vederti persino nella vacanze estive!-
Anche Phil era contrario alla dipartita di Bella, ma perché?
Renee era sua madre, non voleva solo, ed unicamente, il bene e la
felicità della sua unica figlia?Perché la ostacolava?
Risentimento verso il marito?Possessività e gelosia
morbosa?Oppure era solo una mente con tanti problemi?
Alice, visibilmente urtata da tutta quell'ostilità nei confronti
della sua amica, incominciò ad arrabbiarsi.
-Sono costretta a dissentire, la custodia di Bella è stata or
ora affidata a Charlie...lei non ha più alcun potere su di lei!-
Renee stava dando i numeri, vedevo la sua faccia contrarsi in mille
modi.
-Mamma...io ti voglio bene, ma non voglio stare qui...-
Alla fine rivolse un'occhiata d'odio alla figlia e se ne andò in
cucina, bestemmiando in mille modi.
Feci cenno ad Alice di portare fuori Bella e lei, cingendole le spalle
con un braccio, l'accompagnò fuori da quella casa.
Però la folletta si era voluta togliere uno sfizio.
Si rivolse alla vecchia signora e le disse di non osannare troppo la
buona condotta della sua Caroline.
-E' rimasta incinta, da ubriaca, di uno sconosciuto...il parto
avverrà ad Agosto.Adieu!-
Io andai in cucina a parlare con la signora Dwight.
Dovevo farlo, prima di lasciarci la Florida e quella casa dannata alle
spalle.
-Signora...Isabella le vuole bene, ma in questa casa...con queste
persone, con lei che è cambiata, non vive serenamente...
Amo vostra figlia e me ne prenderò cura per sempre, farò
in modo che la perdoni...ma lei torni ad essere sua madre, la prego.-
Mi dette sempre le spalle, ma a me non importava.
Sapevo che le mie parole avevano fatto centro e stavano provando a fare
chiarezza in quel pantano che era il suo cuore.
Fatto quello, potei andarmene da lì con l'anima in pace.
Trovai Bella ed Alice che si abbracciavano, contente di tornare a casa
insieme e di ricominciare una vita senza segreti.
Io le tenevo nascosto qualcosa, ma non era un segreto.
Era più che altro un progetto.
-Non ti preoccupare, sorellina, la rivedrai tornare da te con la coda
tra le gambe in meno di otto mesi...-
Alice mi scoccò un'occhiata davvero eloquente.
Il mio progetto non era più un segreto.
***
Bella aveva passato tutto il viaggio in aereo a dormire come un orso.
Io avevo passato tutto il viaggio ad osservarla.
Alice aveva passato tutto il viaggio a pensare a come mettere a nuovo
la camera degli ospiti del secondo piano.
Le avevo chiesto chi fosse questo misterioso ospite, ma lei non mi
volle dire nulla e mi tenne fuori dalla sua mente.
Brutta cosa, pensare in aramaico per nascondersi dal proprio fratello.
Di certo, quel giorno, avevo guadagnato la stima e la fiducia perpetua
dell'ispettore-capo Swan...un traguardo raggiunto.
Non ci trattenei a cena, non volendo avvelenarci lo stomaco, ma promisi
alla mia amata che l'avrei aspettata in camera sua.
Difatti mi trovò sdraiato, con le mani dietro la testa, sul suo
letto.
-Che giornata...-
Si tolse le scarpe, scalciando, e si venne a stendere accanto a me,
appoggiando la testa sul mio petto.
-L'importante è che sei tornata...mi sarebbe dispiaciuto passare
un anno a Jacksonville...troppo sole, ci saremmo visti solo di notte...-
Alzò la testa, per guardarmi negli occhi e mi chiese se, qualora
Alice non avesse risolto con l'affidamento, sarei rimasto lì con
lei.
Ridacchiai per l'impossibilità del fallimento del folletto, ma
ribadii che sarei rimasto con lei comunque.
-Ci vorrà più di qualche chilometro di distanza per
cancellare l'amore che ho per te!-
Lei puntellò sui gomiti e mi diede un bacio a fior di labbra.
-Ti amo anche io...-
Cercai di dire altro, ma lei mi tappò la bocca con la sua.
Allora io, con la mente imprigionata in chissà quale luogo
nascosto del mio cuore, incominciai a disseminarla si baci.
Le cose andarono bene, finché ci attenemmo ai baci.
Finchè lei non allacciò la sua gamba alle mie e
finché la mia mano, infilatasi nella sua maglietta, incominciava
a perlustrarle la schiena.
Quando ce ne rendemmo conto, la lasciai andare e, rimanendo sempre
vicini, tornammo a pancia in su per riprendere fiato.
Bella ridacchiò insieme a me e, dopo aver appoggiato la testa
nell'incavo del
mio collo, cadde addormentata.
****
*******
****
ROSALIE'S POV:
Grazie ad Alice avevo evitato alla mia adorata macchina una terribile
ammaccatura sul retro.
Ed avevo evitato ad Emmett il trapasso.
Chissà perché la pazza mi aveva chiamato...mah, e chi la
capiva mia sorella?Non dovevo sforzarmici troppo...
Parcheggiai davanti al portone dell'orfanotrofio e mi avviai.
Venne ad aprirmi una delle tante suore di lì e subito mi
portò nella sala dove giocavano i bambini.
Appena entrata mi accorsi della mancanza di Alec, Jane e di Demetri e
chiesi alla suora di prima perché non erano lì a giocare.
-Non lo sa?Sono stati adottati tutti e tre da una coppia di Seattle, se
ne sono andati proprio ieri...-
Ero davvero molto contenta per loro tre, però non potei fare a
meno di essere triste per il mio Felix: loro erano i suoi migliori
amici.
Difatti lui non si trovava lì, era rimasto in camera sua a
piangere per tutto il giorno.
Lo trovai che stringeva al petto Emmy-bear, l'orsacchiotto che gli
avevo comprato un po' di tempo prima.
Mi inginocchiai davanti a lui e gli scostai una ciocca di capelli dal
viso, tutto arrossatosi per il pianto.
-Rose...mi hanno lasciato da solo!-
Lo abbracciai e lo tenni stretto a me, cullandolo e dicendogli che
sicuramente li avrebbe rivisti ancora.
-Seattle è vicina, sai?-
Smise di singhiozzare e si sfregò gli occhi per asciugarsi le
lacrime.
-Tu non te ne andrai, vero?-
-E chi si muove!Ho tutta l'eternità per starti accanto!-
Ad un certo punto venni mandata a chiamare dalla direttrice
dell'orfanotrofio per motivi che non sapevo.
Ero agitata, ma irragionevolmente.
Perché avrei dovuto?
-Signorina Hale...l'ho mandata a chiamare perché penso le
interessi che qualcuno si è fatto avanti per adottare Felix.-
Quello fu veramente una stilettata in pieno cuore.
Non me lo sarei mai aspettata...o meglio, prima poi sarebbe dovuto
succedere...ma proprio adesso?
-Chi??-
La suora mi guardò stranita, come se fosse normale esserne a
conoscenza.
-Come, non sapeva?Guardi, qui c'è un documento stilato proprio
da un noto senatore (*nb) -
Lo presi tra le mani ed incominciai convulsamente a leggere.
Dovevo sapere a chi sarebbe finito il mio Felix!
-Eh...?-
Sotto la riga dove stava il nome del genitore che lo prendeva in
affidamento, c'era il mio nome di battesimo.
-Non mi dica che non lo sapeva...-
Con le mani tremolanti dal nervosismo, mi misi alla ricerca del
telefonino e chiamai subito una persona.
-Rosellina?-
-Devi dirmi qualcosa di importante?-
-Solo questo...ti piace il mio regalo di Natale?-
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Capitolo 30 *** 23 dicembre ***
Capitolo 32
La posta di Sydney e Alice
INSONNIA TIME DA BEN 5 GIORNI...AVREI BISOGNO DI UN FIGHT CLUB...
Con l'insonnia, nulla è reale.
Tutto è lontano.
Tutto è una copia, di una copia, di una copia.
INFO PER CHI NON AVESSE INTERPRETATO IL ROSALIE'S POV DELLO SCORSO
CAPITOLO:
E' STATA ALICE A FARE QUELLA CHIAMATA ED E' STATA LEI AD OTTENERE IL
PERMESSO DI FAR ADOTTARE FELIX!
POI...VOLEVO AVVISARE CHE LA STORIA E' QUASI GIUNTA AL TERMINE...
ç_____ç
SIGH...
grepattz: Vedi che i miei
sacrifici sono valsi a qualcosa, dopotutto?Ho fatto sciogliere
l'Iceberg!!!!
nanerottola: Ho postato il
più in fretta possibile, spero che anche questo capitolo sia
sorprendente come il precedente!
Dreamerchan: Sono stata io a
costringere il senatore ad affidare il piccolo volturo a Rose, non
quella pappamolla!
Autrice: comunque non penso che
ci saranno problemi, anzi. Felix aumenterà la felicità di
casa Cullen!
kandy_angel: Grazie
mille!!!Vediamo se questo chappy ti piace di più! Ciao!
serve: My darling!!!!Tradurre
quello scioglilingua è stato inutile come Metapod (non so se
cogli il riferimento)
Ehi chi sono gli attori inutili
della saga???Se mi interessano, ci vado io!!Tanto quest'estate
avrò tanto tempo libero...ç_ç
vannagio: Hai le mie stesse
doti?Sai già del progetto di Eddino?
Autrice: molte delle mie
lettrici si...ho paura che mi spiino come faceva una volta serve...bei
tempi, quelli...
ese96: Dietro a quel cuore
firmato Armani c'è qualcosa di più, vero? *___*
fabiolina: Si, andrà
tutto bene!Te lo prometto! Vediamo se questo chappy ti piace, spero di
aver aggiornato presto!
love_vampire: Sadismo allo
stato puro. Jane dovrebbe seriamente guardarsi le spalle!Ah, sono stata
io a fare quel regalo a Rose!!
Austen95: Ce lo vedo bene
Emmett come papà!Chissà se le prenderà da
Felix...XD
LittleWhiteAngel: Modestamente!XD
Autrice: Credo che questo
capitolo ti piacerà un sacco...fammi sapere che ne pensi! Alla
prossima!
garakame: Sai che ho visto?La
figlia di Caroline avrà proprio il suo
nome!!!Muahmuahmuah!!!Cacca e vomito sulla nonna!!!!!
dolcenera_cullen: I vecchietti
pazzi...chi li capisce...sopratutto quelli azzoppati che, ogni volta
che sull'autobus vedono un
posto libero a chilometri di
distanza, si trasformano in ninja...hai presente il vecchietto di
Ranma?Ti osservo!
In questo momento, tanto per
parlare di connessione wifi, sto navigando a sbafo con la linea del mio
vicino di casa!!!!!XD
Bella's Pov:
Il buongiorno si vede dal mattino?
Ecco, allora era un bel giorno. Un giorno perfetto, uno di quelli da
segnare a penna sul calendario che stava per finire.
Ero a casa mia, da mio padre, da Edward e dalla sua/mia vera famiglia.
Nessuno aveva tentato di uccidermi, di bere il mio sangue fino a
lasciarmi senza vita.
Nessuno mi aveva investito con un furgoncino, non ero finita in
ospedale in uno stato comatoso.
Nessuno aveva reclamato la mia custodia, nessuno mi aveva trascinato in
una città che odiavo con una famiglia a me estranea.
-Buongiorno amore mio...-
Non appena avevo aperto gli occhi, avevo incontrato quelli di Edward e
mi ero sentita al mio posto, accolta dal suo sorriso.
Ecco, era un bel giorno.
***
Charlie era già andato a lavorare, ma mi aveva lasciato un
post-it sul frigo e mi augurava una bella giornata.
Edward era dovuto andare via per delle commissioni...commissioni
importanti, diceva lui.
Non ero riuscita a capire cosa lo avesse trattenuto dal passare con me
la mattinata, finché non venni illuminata dall'albero.
Era il ventitré di dicembre.
Il giorno dopo sarebbe stata la Vigilia di Natale!
Andai nel panico: non avevo fatto neanche un regalo!Anzi...peggio!Non
ci avevo nemmeno pensato!
Presi immediatamente carta e penna e scrissi subito i nomi delle
persone a cui dovevo fare almeno un pensierino.
Charlie, Edward, Alice, Emmett, Rosalie, Jasper, Esme, Carlisle...e
Renee, a mio malgrado.
Ricordavo di aver fatto un simile programma, poco tempo prima, ma
l'avevo completamente dimenticato.
A Charlie...panico...panico...panico...una camicia nuova?Poteva
andare...oppure no?Vabbeh, se la sarebbe fatta bastare.
Ad Alice...panico anche qui...aha!Una macchina fotogra...no, ce l'aveva
sicuramente.AHA! TROVATO!
Ad Emmett sapevo già cosa fare. Un orso della Trudi.
A Rosalie...o mio Dio...panico anche
qui...panicopanicopanicopanicopanico...aha!No.
Improvvisamente mi chiamò Alice: cavolo, probabilmente aveva
già visto cosa le avrei regalato!Eh no, però eh!
-Bellinaaaaaa!Stai facendo la lista dei regali???Passo a prenderti tra
un quarto d'ora e ti accompagno a farli a Port Angeles!!-
-O ok...
-E non preoccuparti, so io che cosa regalare a Rose!Ti giuro che farai
ribaltare il suo karma negativo!!-
Staccò subito ed io ripresi con la lista.
A Jasper, per parità con Emmett, avrei fatto un leone della
Trudi.
Ad Esme un libro di cucina umana.
A Carisle una nuova cornice da mettere allo studio: quelle che aveva
erano di una bellezza discutibile.
Il vero panico arrivò quando scrissi il nome di Edward.
Che cosa avrei fatto a lui?
Si, un'idea mi era venuta in mente...e forse, molto probabilmente,
potevo anche fare la scelta più giusta.
***
Edward's Pov:
Passai tutta la notte a guardarla dormire tra le mie
braccia: aveva un sorriso scolpito sulle labbra e non voleva andare via.
Un sorriso che illuminava il mio cuore dannato senza regole, rendendolo
la parte più nobile di me.
Non avrei mai creduto di poter volare, ma, ora che finalmente l'avevo
con me, toccavo le nuvole con un angelo.
Però ero particolarmente nervoso, quel giorno...nervoso che
aumentò non appena la lasciai.
Nervoso nel senso buono.
Forse sembrava strano a dirsi, ma la più felice di casa Cullen
era mia sorella Rosalie.
Alice le aveva fatto il regalo più bello del mondo e neanche la
presenza dei vampiri di Denali potevano innervosirla.
Dispensava sorrisi a chiunque, persino a quella odiosa di Tanya.
Se lei era contenta, lo ero anche io.
Meritava di prendersi cura e di crescere quel bambino umano, nessuno
più di lei poteva.
Benché ci fosse quell'atmosfera di felicità pura, io non
potevo fare a meno di essere nervoso comunque.
Quella stessa mattina avevo convocato tutti i miei familiari ed avevo
detto loro del mio progetto, del mio unico obiettivo.
Nessuno ebbe niente da ridire, finalmente.
Persino Rose, che l'aveva sempre osteggiato, ora sembrava persino la
più propensa ad aiutarmi.
Alice mi avrebbe aiutato.
Con le sue mille vie traverse, avrei capito esattamente dove e cosa
comprare.
Per questo seguii lei ed Isabella fino a Port Angeles, tenendomi a
debita distanza per non farmi vedere.
Alla fine passarono davanti a quella vetrina.
Vai Alice...
-Sai Bellina?Io e Jasper festeggiamo le nozze d'oro...mi servirebbe un
anello speciale...te quale sceglieresti?-
La vidi perdersi per un attimo e poi indicò con il dito qualcosa.
Lo vidi nella mente di mia sorella: era un anello semplice, d'argento
od oro bianco, con una pietruzza di acquamarina.
Semplice, delicato, non troppo vistoso e senza pretese.
Giusto per lei, per le sue dita.
Per me.
Aspettai che loro si allontanassero un bel po', poi mi avviai verso la
gioielleria e rimasi un secondo fuori ad osservarlo.
Ad immaginare.
Ad immaginare come sarebbe stato su di lei, come sarebbe stato
metterglielo al dito.
Ad immaginare possibili reazioni, possibili ripercussioni, possibili
delusioni.
Ma ci avevo rimuginato da tempo, troppo tempo.
Era lei che volevo, per sempre ed avrei vegliato su di lei notte e
giorno, in ogni caso.
Sapevo che era troppo affrettato, ma Alice mi aveva assicurato:
qualunque fosse stata la risposta di Bella, non mi avrebbe lasciato.
Quindi potevo, dovevo tentare.
E giocarmi la carta nel miglior modo possibile.
E quale momento migliore, per chiedere la mano alla propria amata,
della Vigilia di Natale?Allo scoccar della mezzanotte?
Non era tempo di lasciare tutto al caso: quando la vidi per
la prima volta, fu amore all'improvviso.
Lei era la Musa inspiratrice del mio cuore, perché era la
mia musica, il mio più grande amore
Ed avrei fatto di lei mia moglie.
***
Bella's Pov:
Si, l'adesivo per la macchina con scritto "mom number one" era perfetto
per Rosalie.
Avevo comprato tutti quanti i regali e li avevo già fatti
eclissare per il resto del mondo umano e sovrannaturale.
Tutti tranne quello di Edward, stavo apportando delle piccole modifiche.
Gli avevo comprato un album delle foto molto carino, di quelli dove
bisognava metterci l'adesivo e non un raccoglitore plastificato.
Così si poteva anche scrivere.
Ed era, per la precisione, quello che stavo esattamente facendo in quel
momento: una dedica.
Questo è solo un piccolo
pensiero, ma spero che ti piaccia: l'ho fatto con il cuore
Un piccolo regalo di Natale che,
spero, sarà il primo di una lunga serie.
Ti amo.
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