Music, love & life

di Kia85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Obsession ***
Capitolo 2: *** Bodyguard ***
Capitolo 3: *** Rockstar ***
Capitolo 4: *** Concert ***
Capitolo 5: *** Walk ***
Capitolo 6: *** Nightmare ***
Capitolo 7: *** Nocturne ***
Capitolo 8: *** Hold ***
Capitolo 9: *** Date ***
Capitolo 10: *** Gossip ***
Capitolo 11: *** Dedication ***
Capitolo 12: *** Music ***
Capitolo 13: *** Memories ***
Capitolo 14: *** Dreamcatcher ***
Capitolo 15: *** Jealousy ***
Capitolo 16: *** Wuthering heights ***
Capitolo 17: *** Friends ***



Capitolo 1
*** Obsession ***


Music, love and…life!”


Prologo: “Obsession”



Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta

ed il battito del cuore di chi ascolta.”

(Kahlil Gibran)

Un temporale dei più burrascosi si stava accanendo sulla città di Tokyo. Ma i temerari che si avventuravano per le strade della metropoli sembravano non curarsene più di tanto.

Uno di loro camminava con passo sostenuto. Forse perchè non aveva l'ombrello e voleva giungere al più presto a casa. O forse perchè aveva qualcosa di urgente da fare. Camminava, ma in realtà avrebbe voluto correre... Nessuno poteva accorgersi del ghigno di impazienza che si era dipinto sul suo viso...

Finalmente l'uomo giunse a casa: si tolse l'impermeabile e le scarpe e corse verso la sua scrivania. Aveva il respiro affannato e il cuore batteva rapidamente.

Avvicinò al viso la rivista che aveva appena comprata e la estrasse dall'involucro protettivo. In copertina c'era lei, vestita con un delizioso abitino da gothic lolita, nero con pizzi bianchi e la stampa di un pentagramma sulla gonna. Oh, era davvero bellissima, lei, Sakura...la nuova promessa della musica j-pop.

Non sapeva dire cosa gli piacesse di più di lei: i suoi occhi color smeraldo, il suo sorriso dolce o la voce angelica...

Avrebbe fatto di tutto per averla solo per sè, almeno per una notte, e sentirle sospirare il suo nome...Koichi...

Ma lei non sarebbe mai stata sua, non sapeva neanche della sua esistenza.

Koichi appoggiò la rivista sulla scrivania e si avvicinò allo stereo: lo accese e subito partì la sua canzone preferita di Sakura...”Wish”. Desiderio, come il suo desiderio di farsi conoscere da lei.

Ma forse c'era un modo, sì, un modo già sperimentato una volta. Koichi tornò alla scrivania e guardò la parete di fronte a sè: era completamente tappezzata da articoli e foto di Sakura. Tranne un piccolo angolino.

Lì vi era ancora un articolo riguardante non Sakura, bensì la sua precedente ossessione...Haiko. L'uomo staccò l'articolo e lesse il titolo: “Tragedia nella notte: è morta Haiko, la popolare cantante giapponese”.

Koichi sbuffò: tragedia...ma quale tragedia? Se lo meritava, quella sgualdrinella!

Sembra che verso le tre di notte Haiko sia stata coinvolta in un incidente stradale. In macchina con lei c'era solo il suo amante, sopravvissuto senza ferite gravi. Nulla si sa della sua guardia del corpo. La causa dell'incidente sembra sia stato l'inseguimento di un fanatico...”

Fanatico lui? In fondo stava solo cercando risposte. Perchè stava tradendo il suo compagno, lei, che sembrava la perfezione personificata? Come poteva causare la sofferenza in un uomo che aveva la fortuna di amarla?

Non l'avrebbe mai capito. Ma ormai non aveva importanza. Perciò gettò l'articolo nella spazzatura e si sedette sulla sedia. Prese un paio di forbici e cominciò a tagliare tutte le foto e gli articoli riguardanti Sakura dalla nuova rivista. Infine cercò di attaccarli alla parete, sebbene non ci fossero più spazi.

Quando ebbe finito si fermò per qualche istante a rimirare la sua opera d'arte. Sakura gli sorrideva da ogni angolo della parete e Koichi, soddisfatto, scoppiò a ridere.

Ma sì, era giunto il momento di farsi conoscere da lei...con una bellissima lettera d'amore!



Prossimo capitolo: “Bodyguard”



Eccomi con una nuova fafiction! Spero vi piaccia. Non ci saranno le carte, né Kerochan e Yue. Sakura è una cantante, mentre il ruolo degli altri personaggi lo sveleremo a partire dal prossimo capitolo!!!

Ringrazio paperella96 che mi ha spinto a pubblicarla!! ^^

A presto

kia85

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Capitolo 2
*** Bodyguard ***


Music, love and…life!”

Capitolo 1: “Bodyguard”

Ecco a te, Li! Mi raccomando, ricorda che domani l’appuntamento è alle nove. All’hotel Sakura Ikebukuro!”

Syaoran Li, un giovane uomo dai capelli castani e gli occhi color dell’ambra, sbuffò, afferrando il dvd che gli porse il suo capo, l’ispettore Tanemura.

Ma questa ragazzina è proprio sciocca. Vuole farsi trovare? Perché allora non mette i cartelli in giro con le indicazioni per raggiungerla?” commentò Syaoran, seccato.

L’ispettore lo guardò, quasi a volerlo rimproverare solo con gli occhi: “Li! Non è questo il modo di cominciare!”

Syaoran scosse il capo, appoggiando una mano sulla fronte. Odiava se stesso quando faceva certi commenti acidi, ma era più forte di lui.

Sì, mi scusi!! Le prometto che domani mi comporterò bene. Come una guardia del corpo che incontra la sua nuova protetta!”

Il che non si discosta molto dalla realtà!”

Syaoran annuì, non particolarmente entusiasta: “Appunto. Allora, ci vediamo domani! Sono curioso di conoscere questa cantante di nome Sakura!”

In realtà, non gli importava poi molto di questa Sakura, ma l’ispettore gli aveva affidato questo incarico, aveva avuto fiducia in lui nonostante quello che era successo con la sua ultima protetta. E Syaoran non voleva fallire, avrebbe protetto questa ragazza anche a costo della vita.

Così, una volta giunto nel suo appartamento, Syaoran inserì il dvd nel lettore e, mentre questo si caricava, andò in cucina, afferrando una birra dal frigorifero. La aprì e si lasciò cadere sul divano, sbottonandosi i primi quattro bottoni della camicia.

Il video partì e sullo schermo cominciarono a scorrere immagini e scene di una ragazza assai bella, con i capelli castano chiaro e occhi verdi, di uno splendido verde giada.

Poi si sentì una voce, sicuramente appartenente al tecnico addetto ai filmati della polizia: “Sakura Kinomoto, cantante pop/rock molto popolare da circa un anno, è nata a Tokyo il primo aprile di ventitré anni fa. La madre, Nadeshiko Kinomoto, era una modella e morì quando lei aveva appena tre anni. Così Sakura ha vissuto nel piccolo paese di Tomoeda con il padre, Fujitaka Kinomoto, docente di Archeologia presso l’Università di Tokyo, e con il fratello maggiore Touya. Sakura ha debuttato come cantante un anno fa grazie alla sua manager, Tomoyo Daidoji, conosciuta sui banchi di scuola. Da circa dieci mesi frequenta Hiro Setsu, cantante rock di una popolare band giapponese.”

Mentre la voce narrante raccontava la storia di Sakura, si susseguivano sullo schermo immagini della ragazza durante i suoi concerti o insieme a quello che molto probabilmente era il suo ragazzo. E una foto riuscì a colpire Syaoran, una foto in cui Sakura sorrideva. Quel sorriso di una dolcezza e un calore infiniti gli fecero trattenere il respiro per una frazione di secondo. Ma subito Syaoran scosse il capo energeticamente e bevve dalla bottiglia di birra.

Sciocchezze!” commentò fra sé.

La voce narrante riprese: “Circa un anno fa, un fan di Sakura, perse la testa per lei. Cominciò a molestarla con telefonate, pedinamenti, lettere, regali. Sakura fu così costretta a denunciarlo e questo lo fece imbestialire a tal punto da minacciarla di morte. Perciò la cantante in questione ha ora bisogno di una guardia del corpo!”

E quella guardia del corpo sarebbe stata Syaoran.


*****


La notte fu molto agitata per Syaoran e, come al solito, piena di incubi. Incubi dove lei era viva, dove però Syaoran si sentiva così impotente da non riuscire a salvarla dalla sua terribile fine. La rivedeva sorridente, ma non più accanto a lui, accanto a un altro uomo ed era così dannatamente difficile saperli insieme. Se poi il suo incubo andava avanti, Syaoran poteva vederli, tutti e due, in quella macchina che correva ad alta velocità, in quella maledettissima curva…

No, basta!

Non voleva più vedere quella scena!

Syaoran aprì gli occhi di colpo, accorgendosi di essere sudato sulla fronte e sul petto che bruciava di dolore per quelle immagini. Il giovane uomo ricadde indietro sul letto, con una mano sulla fronte e un solo nome in testa…

Haiko…

Dopo un breve sonno ristoratore, questa volta senza incubi, Syaoran si svegliò, più tranquillo, e si preparò in breve tempo. Per un impegno importante doveva vestirsi in modo elegante, stile giacca e cravatta. Ma lui odiava le cravatte e infatti non la indossò. Si vestì semplicemente con pantaloni e giacca neri e camicia bianca.

Dopodiché uscì di casa e con la sua decappottabile color grigio metallizzato, raggiunse il Sakura Hotel Ikebukuro. Parcheggiò l’auto ed entrò nell’albergo. Qui trovò subito l’ispettore Tanemura.

Buongiorno, capo!” salutò Syaoran, con un inchino.

Tanemura ricambiò l’inchino: “Buongiorno, Li! Vogliamo andare?”

Sì, certamente!”

Attualmente la signorina Kinomoto abita nella suite dell’hotel, all’ultimo piano.”

Ho capito!”

Fu così che i due entrarono nell’ascensore e l’ispettore premette il pulsante per l’ultimo piano.

Ho notato che non ci sono molte guardie all’entrata!” iniziò a dire Syaoran.

Esatto. In compenso ci sono molte telecamere, sorvegliate 24h su 24. Se per caso il nostro amico dovesse farsi vivo o ci fosse qualunque persona sospetta i nostri uomini entrerebbero subito in azione.”

Bene.” esclamò Syaoran, incrociando le braccia sul petto.

Hai visto il filmato ieri sera?” domandò Tanemura.

Sì.”

C’è una cosa che non rientra nel filmato. Riguarda il molestatore della signorina Kinomoto.”

Cosa esattamente?”

Ebbene, è una cosa che volevo dirti di persona. Il nome del molestatore è Koichi Mitsuno!”

Syaoran si voltò immediatamente verso il capo. Quel nome maledetto tornava nuovamente nella sua vita. All’improvviso si sentì così impotente. Nonostante quello che sicuramente aveva fatto, quell’uomo era ancora in libertà per mancanza di prove contro di lui. O almeno questo disse il tribunale. Ma Syaoran non ci aveva mai creduto: sapeva che Koichi era il figlio di un importante uomo politico; per cui non potè fare a meno di sospettare che la giuria fosse stata corrotta...con qualche generosa donazione. Beh, adesso era diverso. Se avesse fatto un solo passo falso con Sakura, Syaoran in persona l’avrebbe arrestato e gettato in prigione per il resto della sua vita.

Volevo dirtelo io di persona per i motivi che ben conosci!”

Comprendo perfettamente!”

Ho pensato di affidare a te il caso perché sei il più valente dei miei uomini, ma non vorrei che questa cosa ti turbasse più del necessario. Se non te la senti puoi rinunciare!”

No, va bene così. Se solo si avvicina a Sakura, lo arresto!” affermò convinto Syaoran.

Ottimo! È questo lo spirito giusto!”

L’ascensore si fermò e, quando le porte si aprirono, i due uomini uscirono. Subito Syaoran notò almeno quattro porte, nel lungo corridoio elegantemente arredato in stile occidentale, con la moquette bordeaux e le pareti color pesca.

Queste stanze sono occupate?” domandò Syaoran con interesse.

No, abbiamo consigliato all’hotel di non prenotarle a nessuno!”

Certo!”

Quando giunsero davanti alla stanza numero 131, l’ispettore bussò alla porta. Dall’altra parte rispose una voce maschile.

Chi è?”

Sono l’ispettore Tanemura insieme all’agente scelto Li Syaoran.”

Subito dopo si udì lo scatto della serratura e la porta si aprì, rivelando un giovane uomo dai capelli biondi, impomatati e irti come spilli. Aveva occhi di uno strano colore grigio-azzurro ed era alto e molto magro. Indossava una maglietta bianca stracciata in diversi punti, pantaloni neri di pelle e un collare nero con borchie appuntite. Aveva anche una specie di orecchino a forma di teschio all’orecchio destro.

Buongiorno, signor Setsu!”

Sì, era il fidanzato della cantante. Che gusti bizzarri che aveva la ragazza!

Buongiorno, ispettore!” salutò lui con un inchino.

Le presento la nuova guardia del corpo della signorina Kinomoto. Si chiama Li Syaoran!”

Piacere di conoscerla!”

Il piacere è mio!” affermò Syaoran, cercando di apparire convinto.

Prego, entrate pure!”

Nonostante l’aspetto, lo strano ragazzo conosceva almeno le buone maniere. Hiro condusse i due ospiti nella grande sala che si affacciava su una vista mozzafiato di Tokyo.

Purtroppo Sakura si sta ancora preparando. Ieri sera il concerto è finito molto tardi!” spiegò Hiro.

Non si preoccupi!” disse Syaoran, avvicinandosi al balcone.

Sì, erano davvero molto in alto. Poco male, non si sarebbe dovuto preoccupare di spiacevoli visite provenienti dall’esterno.

Vi posso offrire una tazza di tè?” chiese Hiro.

No, grazie!” disse Syaoran.

Per me sì, invece, grazie!” esclamò l’ispettore.

Gliela servo subito!”

Hiro sparì dietro una porta e Syaoran si guardò intorno. Per essere la stanza di una rockstar era piuttosto ordinata. Non c’erano vestiti o oggetti sparsi sul pavimento ed era tutto molto pulito. Grazie al cielo, perchè lui non sopportava il disordine.

In quell’istante una porta si spalancò e nella stanza entrò una ragazza dall’aria trafelata.

Perdonate l’attesa!” disse con un inchino.

L’ispettore si alzò, sorridendo: “Non si preoccupi, signorina. Non abbiamo aspettato poi molto, vero, Li?”

A quel nome Sakura alzò lo sguardo e nello stesso momento Syaoran incrociò il suo. Dal vivo lo sguardo della ragazza era di un verde ancor più brillante e il suo viso delicato era incorniciato dai capelli chiari e leggermente umidi.

No…non abbiamo aspettato molto!” esclamò lui, schiarendosi poi la voce.

Sakura sorrise: “Meglio così. Sapete, ieri sera abbiamo finito molto tardi e quindi questa mattina non abbiamo sentito la sveglia. Sono andata a fare la doccia venti minuti fa!!”

L’ispettore Tanemura ridacchiò, poi si avvicinò alla ragazza.

Signorina, le presento Li Syaoran, è un agente scelto, uno dei nostri migliori agenti e sarà la sua guardia del corpo.”

Mi fa piacere conoscerla, signor Li!” disse lei, con un inchino.

Anche Syaoran si inchinò: “Il piacere è mio!”

Allora, dovremmo passare un po’ di tempo insieme!” esclamò Sakura, sedendosi sul divano.

Direi molto tempo!” la corresse Syaoran, andando a sedersi dalla parte opposta.

Sakura gli rivolse uno sguardo malizioso: “Oh…ha già le idee molto chiare!”

Infatti, a questo proposito, pensavo che sarebbe meglio se mi trasferissi nella stanza qui a fianco!”

Sakura corrugò improvvisamente la fronte: “Per quale motivo?”

Sono la sua guardia del corpo, mi sembra naturale che non possa proteggerla vivendo dall’altra parte della città!” rispose lui, ridendo senza particolare divertimento.

Mi sembra un’ottima idea, Li. Vado subito a parlare con il direttore dell’hotel!” affermò Tanemura, entusiasta.

Ah, capo, vorrei anche che nella stanza dove alloggerò siano installati televisori collegati a tutte le telecamere dell’hotel!”

Vedrò cosa posso fare. Vado dal direttore. Voi intanto approfondite la vostra conoscenza!” esclamò Tanemura.

Non appena l’ispettore uscì dalla stanza, Sakura tornò a guardare Syaoran.

Non c’è alcun bisogno che si trasferisca qui di fianco!”

Se permette, sono io il poliziotto e so io cosa fare oppure no!”

Ma…c’è Hiro insieme a me. Non resta tutte le sere, d’accordo, ma quando sono con lui non ci dovrebbe essere pericolo!” esclamò lei, lievemente nervosa.

Oh, non sapevo che il suo ragazzo fosse un poliziotto!”

Sakura balzò in piedi, rossa in viso: “Non lo è!”

Appunto, perché è un cantante, no? Allora si rassegni. Sarò la sua ombra, non la perderò mai di vista fino a quando non sarà al sicuro!” disse lui, tranquillissimo.

Syaoran la guardò intensamente: era davvero arrabbiata. Probabilmente era una di quei protetti a cui non piaceva essere controllati. Beh, decisamente poco adatto alla professione che aveva scelto. Comunque, doveva ammettere che litigare con lei al primo incontro era stato molto stimolante.

Cosa sta succedendo?”

Hiro li aveva raggiunti, portando in mano un vassoio con tazze per il tè e la teiera.

Niente, un piccolo diverbio con la mia guardia del corpo!” rispose Sakura, lo sguardo fisso su Syaoran.

Essendo io la sua guardia del corpo, ho deciso di trasferirmi qui accanto, così da starle più vicino!”
“Ah, mi sembra fantastico! È un’idea splendida!” esclamò il giovane, entusiasta.

Sakura, sorpresa, guardò Hiro: “Eh?”

Hiro appoggiò il vassoio sul tavolino.

Ah, l’ispettore è andato via!- disse, rivolgendosi poi a Sakura- Tesoro, è giusto così. Se ti è vicino, può proteggerti meglio! Lo so che a te non piace essere controllata, sei un meraviglioso spirito libero, ma dobbiamo pensare al tuo bene prima di tutto!”

Hiro la abbracciò e la baciò sul capo. Sakura sembrò rilassarsi tra le sue braccia, infatti sorrise.

E’ proprio quello che intendevo dire!” intervenne Syaoran.

Ah, davvero?” esclamò Sakura, rivolgendogli uno sguardo scettico.

Syaoran arrossì lievemente: “Sì. Inoltre…conosco questo signor Mitsuno. Dobbiamo stare molto attenti, quell’uomo ha qualche problema di mente! È imprevedibile e pericoloso!”

Sakura si sciolse dall’abbraccio, assumendo un’espressione incuriosita.

Lo conosce? Come mai?”

Syaoran chinò il capo, rattristandosi improvvisamente.

Una cosa accaduta tempo fa. Ma mi dovete perdonare: non ho alcuna voglia di parlarne!” rispose lui, con fare sbrigativo.

Ok, scusi!”

Non importa!”

Sakura andò a sedersi accanto a lui: “Allora…posso farle una domanda?”

Dipende dalla domanda! Sentiamo!”

Lei ha mai ascoltato qualche mia canzone?”

Syaoran scosse il capo appena: “Mi dispiace, no! Non avevo mai sentito parlare di lei!”

Sakura sorrise, divertita.

Quindi, che genere di musica ascolta?”

Io non ascolto musica!” rispose lui, secco.

Per quale motivo?”

Io odio la musica!”

Sakura lo guardò, sorpresa: “Non ci credo. La musica piace a tutti!”

A me no. E con questo chiudiamo l’argomento!”

Così dicendo, Syaoran si alzò e si avviò verso la porta.

Ah, la prego!- esclamò Sakura, seguendolo- Non volevo farla arrabbiare!”

Syaoran si voltò a guardarla: sembrava sinceramente dispiaciuta. E qualcosa in quell’espressione gli fece passare tutto il nervosismo.

D’accordo!”

Senta, dato che ho accettato che lei si trasferisca qui accanto, non sarebbe meglio fare pace?” domandò lei, porgendogli la mano destra.

Syaoran esitò per pochi istanti: poi strinse la sua mano, scoprendo che era esile e molto morbida. Sakura sorrise, serena.

Potrei proporle un’altra cosa?”

Cosa?” domandò Syaoran.

Possiamo darci del tu e chiamarci per nome? In fondo, dovremmo passare molto tempo insieme…”

Syaoran sospirò: “Mi sembra fattibile…Sakura!”

Oh, che bello!! Ti ringrazio molto, Syaoran!- esclamò Sakura, con un saltello- E per festeggiare, voglio farti un regalo!”

Sakura sparì in camera sua e Syaoran si concentrò sull’istante in cui lei aveva pronunciato il suo nome. Era da tanto che non lo sentiva pronunciare da persone esterne alla sua famiglia.

Dopo pochi minuti, Sakura ritornò, portando qualcosa tra le mani.

Ecco, prendi!”

Sakura gli porse un...cd!

Cos’è?”

Il mio ultimo cd, “Dream catcher”!”

Syaoran lo prese e lo guardò: in copertina c’era Sakura, seduta un po’ scomposta, ma sempre con una certa grazia, con la schiena appoggiata a una parete completamente bianca, le gambe piegate e le ginocchia una conto l’altra. Indossava un vestito bianco, con un’ampia gonna di raso e inserti di pizzo rosa; gli occhi erano truccati appena con ombretto rosa e sui capelli c’era una cuffietta dello stesso colore del vestito. Era davvero molto bella, seppur strana.

So che forse non lo ascolterai mai, ma se ti venisse voglia di farlo…beh, eccolo qui!”

Mh…grazie!”

Detto questo, Syaoran aprì la porta: “Ora vado a casa a preparare le mie cose. Ti prego di restare qui, fino a quando non sarò tornato. E se può restare anche il signor Setsu sarebbe meglio!”

Hiro annuì: “Sì, certo, non ci sono problemi!”

Perfetto, allora…a dopo!”

Ciao!”

Syaoran entrò subito nell’ascensore e premette il pulsante per scendere al piano terra. Quella Sakura… che ragazza singolare! Non sembrava una disposta a sottostare a ogni sua condizione, ma questo, invece di preoccuparlo, lo divertiva. Sarebbe stato molto esaltante farle la guardia.





Prossimo capitolo: “Rockstar”



Hello!!! Ecco a voi il nuovo capitolo!! Spero che vi sia piaciuto! Volevo fare una precisazione: tutte le canzoni che saranno presenti nella fanfiction sono di Olivia Lufkin, colei che canta le canzoni di Reira nell'anime Nana.

Ringraziamenti...

mamogirl:grazie per la recensione, cinz!!!sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo...però continua a essere imparziale, ok?? ^^ non avere pietà solo perchè sono io...

paperella96: ciao, grazie per la recensione. Hai visto che syaoranuccio è arrivato?! Spero che ti piaccia in versione bodyguard!!^_^

mysteryofthekey: grazie per la recensione! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Comunque, che bel nickname!! posso chiederti da cosa deriva?



A presto

kia85

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Capitolo 3
*** Rockstar ***


Music, love and…life!”

Capitolo 2: “Rockstar”

La notte l’incubo fu meno angosciante per Syaoran. Il che era sicuramente un bene per lui, tormentato ormai da troppo tempo da quelle visioni che avrebbe voluto non rivivere più.

Così la mattina si sentì decisamente meglio rispetto agli altri giorni, aveva una sorta di...voglia di mettersi alla prova, un'emozione decisamente eccitante. Si svegliò molto presto e si guardò intorno: il giorno prima era riuscito a portare le cose più importanti nella sua stanza d’albergo, accanto a quella di Sakura, la sua nuova protetta.

A proposito di Sakura...

Syaoran vide il cd che lei gli aveva regalato, appoggiato sul tavolino della sua stanza. Si alzò e lo prese con una mano, fissandolo per qualche secondo: decise che non era pronto per ascoltarla, anche se era sicuro che prima o poi sarebbe accaduto. Se non altro perché avrebbe dovuto seguirla nei suoi concerti e non avrebbe certo potuto tapparsi le orecchie pur di non sentire il più piccolo accordo. Era vero che lui la odiava...la musica... ma questo consisteva più che altro nel non ascoltare musica di sua spontanea volontà. Altrimenti non sarebbe più potuto uscire o ascoltare e vedere alcunché, perchè la musica era dappertutto: nei negozi, in televisione, alla radio...nell'aria primaverile, quando gli usignoli e i passerotti in amore cantavano soavemente, quando la leggera brezza smuoveva i rami fioriti dei ciliegi...

E pensare che una volta adorava tutto questo! Ma quando ritornava a quei momenti gli sembrava fosse passata un'eternità.

Dopo essersi preparato, Syaoran fece colazione in camera e poi raggiunse la porta della stanza di Sakura.

Bussò due volte, poi Sakura venne ad aprire la porta.

Regola numero uno…-iniziò a dire Syaoran, sospirando e appoggiandosi allo stipite della porta-…chiedere sempre chi è prima di aprire la porta!”

Sakura gli sorrise, divertita: “Buongiorno anche a te, Syaoran!”

Syaoran entrò, per niente divertito.

Non sto scherzando, è una cosa seria! Si può capire molto dalla voce che ti risponde, anche se è modulata!”

Ok, ho capito!” disse lei, annuendo come una bambina appena rimproverata dalla madre.

A parte questo, buongiorno!” sbottò lui, ancora lievemente nervoso.

Sakura ridacchiò, andando a sedersi sul divano per fare colazione con ciò che c’era sul tavolino: uova strapazzate, fette biscottate, caffè, succo di frutta...

Hai già fatto colazione?”

Sì, grazie!”

Adoro la colazione internazionale! Tu no?”

Sì, abbastanza!- rispose Syaoran, guardandosi poi in giro- Non c’è il tuo ragazzo?”

Afefa un imfeno!” esclamò lei, con una fetta biscottata tra i denti.

Eh?”

Sakura prese la fetta tra le mani: “Scusa! Aveva un impegno ed è uscito molto presto!”

Capisco…” disse lui, andando a sedersi di fronte a lei.

La guardò quasi per studiarla. Indossava una maglietta bianca con una stampa di un pentagramma e note colorate di diversa durata sparse su tutta la maglietta e dei pantaloncini azzurri che le arrivavano a metà coscia, scoprendo le gambe lisce e chiare.

Tutto a posto, Syaoran?” chiese lei, che a quanto pareva non si era accorta del suo sguardo.

Sì…benissimo!”

Vuoi una fetta biscottata? Te la preparo io. Preferisci la marmellata di ciliegie o di albicocche?” chiese lei, premurosa.

Syaoran scosse il capo: “No, grazie, sono a posto così!”

Va bene!- disse lei, bevendo poi un po’ di caffè- Tra poco dovrebbe arrivare la mia amica Tomoyo!”

Daidoji?”

Sì, esatto. È la mia migliore amica, nonché manager e mia personale look stylist!”

Ah sì?” domandò lui, curioso.

Sakura annuì vigorosamente: “E’ lei che sceglie e crea i vestiti che uso per i concerti e i servizi fotografici!”

Come mai?”

Sakura si appoggiò con la schiena al divano: “Non c’è un motivo particolare. Le piace semplicemente creare i miei vestiti. Ha una fantasia sconfinata in questo campo! Potrebbe essere una grande stilista, ma lei preferisce starmi accanto e farmi da manager. È una grande amica e una bellissima persona.”

E vi siete conosciute a scuola?”

Sì, alle elementari nel nostro paese! Eravamo vicine di banco e siamo diventate subito amiche. E poi da lì abbiamo frequentato insieme le medie e le superiori.”

Come sei arrivata a cantare?”

Sakura sorrise a un ricordo lontano: “Quello che mi ha spinto a cantare è stato il pensiero di mia madre.Non ricordo molto di lei. Ma so che le piaceva la musica: era una modella, ma adorava suonare il pianoforte e cantare. Mi ricordo di qualche ninna nanna che mi canticchiava dolcemente per farmi addormentare. Aveva una voce bellissima, che non dimenticherò mai. Insomma, alla fine delle superiori Tomoyo mi propose di intraprendere la carriera di cantante: e pensai che fosse un modo efficace per trasmettere le mie emozioni non solo al mondo, ma anche al cielo e quindi a mia madre. Dopo qualche tempo riuscì ad avere un contratto con la mia attuale casa discografica. Adesso sono sicura che ogni volta che canto nei miei concerti, mia madre da lassù possa sentirmi. E io in qualche modo spero di renderla felice anche da quaggiù! Penserai che sia un po' infantile come aspirazione...”

Syaoran la guardò serio, accorgendosi di quanto sembrasse bella con quell’espressione malinconica.

No, non è infantile, è sincera e sono sicuro che tua madre sia molto felice di sentirti cantare!”

Sakura gli sorrise di cuore: “Grazie!”

In quel momento qualcuno bussò alla porta. Come se non avesse appena ricordato qualcosa di triste, Sakura balzò in piedi con un salto.

Questa dev’essere Tomoyo!-esclamò e corse verso la porta, ma si fermò a metà strada, voltandosi verso Syaoran- Meglio chiedere chi è prima, vero?”

Syaoran annuì, sorpreso nel vederla così spensierata.

Chi è?”

Tomoyo, che domande!” rispose una voce decisamente femminile.

Sakura aprì la porta, sorridendo all’amica: “Ne ero certa, ma sono le nuove regole della mia guardia del corpo!”

A quelle parole Tomoyo divenne eccitatissima!!

Ah, ti prego, fammela conoscere!!!” esclamò, prendendo le mani di Sakura.

Ma certo, vieni!”

Sakura fece avanzare Tomoyo nella stanza in modo da renderla visibile anche a Syaoran, che si alzò in piedi.

Tomoyo, ti presento Li Syaoran, la mia guardia del corpo! Syaoran, ti presento Tomoyo Daidoji, mia manager, nonché amica del cuore!”

Syaoran si inchinò e anche Tomoyo fece lo stesso.

Mi fa molto piacere conoscere la persona a cui abbiamo affidato la nostra preziosa Sakura!”

Il piacere è mio, signorina Daidoji!”

E’ un vero gentiluomo!- commentò Tomoyo, divertita, guardando Sakura- Ed è anche carino!”

Sakura ridacchiò: “Tomoyo!”

Syaoran arrossì e tornò a sedersi, imbarazzato. Non era abituato a quei complimenti… Dopodichè Sakura spinse Tomoyo a sedersi sulla poltrona e poi guardò Syaoran.

Scusala, Syaoran, dice sempre quello che pensa, ma non voleva metterti in imbarazzo!”

Tutto a posto, Sakura, non preoccuparti!”

Gli occhi di Tomoyo si illuminarono: “Ah, vi conoscete da appena un giorno e già vi chiamate per nome? Questo sì che è feeling!”

Non è come pensi tu, sciocchina!!” esclamò Sakura, arrossendo anche lei.

Mentre le due ragazze discutevano allegramente, Syaoran si soffermò a studiare l’aspetto di Tomoyo: aveva occhi di un particolare violetto, vivaci, ma che sapevano essere anche maturi e dolci, i capelli erano corvini e lunghissimi, appena mossi verso il basso; era alta più o meno quanto Sakura e indossava una camicia bianca a maniche corte e degli eleganti pantaloni lunghi di colore grigio.

Dunque, Sakura, nella borsa all’ingresso c’è il vestito che devi indossare per l’intervista per la rivista per teenager!” disse Tomoyo, tornando seria.

Perché non posso andare vestita normalmente?”

Hanno pagato per farti anche qualche foto!”

D’accordo, vado a cambiarmi!” sospirò Sakura e si alzò per raggiungere camera sua.

Quando se ne andò, Syaoran si rivolse a Tomoyo.

Avrei bisogno di un favore…” iniziò lui, seriamente.

Dica pure!” esclamò lei con un sorriso gentile.

Desidererei avere tutti gli impegni di Sakura, con relativi spostamenti. Capisce che, essendo la sua guardia del corpo, non posso certo andare insieme a lei allo sbaraglio.”

Tomoyo annuì: “Sì, ovviamente!”

Ho bisogno di sapere sempre dove dobbiamo andare. Pensa che si possa fare?”

Tomoyo afferrò la sua borsa e ne tirò fuori due congegni elettronici di color grigio metallizzato. Erano di forma rettangolare e avevano un display a colori con tanto di touch screen. Sul retro c’era un’icona con una D particolarmente decorata.

Tomoyo ne consegnò uno a Syaoran: “Tenga!”

Cosa…sarebbe?” domandò Syaoran, guardando l'oggetto tra le sue mani.

E’ uno degli ultimi prodotti della ditta di mia madre, la Daidoji & co. Si tratta di una specie di mini portatile: può tenere un’agenda, una rubrica e tutto quello che offre un normale pc. Ciò che lo rende particolare è che può funzionare anche come un cellulare.”

Quindi…è per me?”

Tomoyo annuì: “Certo. Credo che le sarà molto utile. Inoltre, ero praticamente sicura che la guardia del corpo mi chiedesse i suoi impegni, così ho già inserito tutto anche nel suo dispositivo. Se si aggiungerà qualche altro impegno o ci sarà qualche cambiamento glielo comunicherò immediatamente e lei potrà visualizzarlo sul suo display!”

Syaoran era allibito: non si aspettava tanta efficienza!

La ringrazio moltissimo!”

Si figuri, questo e altro per il bene della mia amica. Sono convinta che con lei è in buone mani!”

Già, erano in tanti a pensarlo e, a quanto pareva, lui era l'unico a non crederci. Ma non poteva certo andare avanti così, altrimenti avrebbe fallito nuovamente.

Eccomiiiiiiiiiiiii!” canticchiò Sakura, raggiungendoli.

Indossava un abito che le arrivava appena sopra le ginocchia. Era di seta nera, con una gonna ampia grazie agli strati di raso bianco che si intravedevano da sotto l’orlo. Le maniche corte erano a palloncino e sul davanti c’era un ampio inserto di pizzo bianco con due nastrini neri che lo percorrevano paralleli a intervalli regolari per tutta la lunghezza. Le gambe erano ricoperte da un paio di calze nere che si fermavano appena sopra il ginocchio con due specie di giarrettiere nere. E sui capelli c’era la cuffietta coordinata al vestito.

Tomoyo balzò in piedi, sembrava al settimo cielo: “Ti sta benissimo! Ah, come sono contenta!!!”

Grazie, Tomoyo, come sempre!” le disse Sakura, sorridendo lievemente imbarazzata.

Syaoran, perplesso, si alzò in piedi: “Potrei fare una domanda?”

Sì!” risposero le due in coro.

Perché mai farle indossare questi vestiti così strani?”

Ma questa è la moda più in voga in Giappone negli ultimi anni!!- esclamò Tomoyo- E’ il gothic lolita!”

Ovvero?”

Lo stile Gothic Lolita o gothloli è basato sull’unione della moda romantica/gotica del 19° secolo, insomma del periodo vittoriano, e la moda Lolita, molto femminile, in cui vengono usati nastri e pizzi!” spiegò prontamente Tomoyo.

Mmhh… ho capito. A me comunque sembra molto strana!”

Sakura rise e Tomoyo sospirò: “Ah…si vede che non capisce granchè di moda!”

E’ vero, ma a dire la verità non mi interessa riuscire a capire la moda d’oggi!”

Ognuno ha i suoi gusti!- esclamò Tomoyo, guardando poi l’orologio- Sarà meglio andare ora! Siamo in ritardo!”

Così i tre uscirono dall’hotel con Syaoran in testa che si guardava intorno con circospezione, attento ad ogni più piccolo movimento. Quando salirono sulla macchina di Tomoyo, Syaoran chiese dove avrebbero dovuto incontrare la giornalista per l’intervista.

Alla sede della nostra casa discografica. Hanno una sala per le interviste private e lo spazio per qualche foto!” rispose Tomoyo.

Il viaggio non durò molto e quando arrivarono a destinazione, Syaoran scese dalla macchina prima di Sakura per controllare se ci fosse qualcuno di sospetto nei dintorni. Dopodiché diede a Sakura il permesso di scendere.

Però! È esaltante avere una guardia del corpo!” commentò Sakura, divertita, mentre entravano nell’edificio.

Tra qualche giorno sono sicuro che lo troverai insopportabile!- ribattè Syaoran- Succede a tutti prima o poi!”

No…a me non accadrà. Lo pensavo all’inizio, ma adesso mi piace! Mi fa sentire così al sicuro!”

Sakura gli sorrise e Syaoran, imbarazzato, distolse lo sguardo. Quando raggiunsero la sala, la giornalista era già arrivata, insieme al fotografo.

Buongiorno, scusate il ritardo!” disse Tomoyo, con un inchino, mentre Sakura la imitava.

Non si preoccupi. Siamo qui solo da un paio di minuti!” rispose la giornalista, ricambiando poi l’inchino.

Le presento Sakura!” disse Tomoyo, indicando l’amica.

Piacere di conoscerla!”

Il piacere è mio! Mi chiamo Miyu Shizuka!- esclamò la giornalista, sorridendo- Vogliamo cominciare?”

Sì!”

*****


Allora, quale sarà il suo nuovo singolo?”

Si intitolerà “Dreamcatcher” ed uscirà tra qualche settimana!”

Dreamcatcher vuol dire acchiappasogni. Lei quale sogno vorrebbe afferrare?”

Sakura chinò il capo per un istante, per risollevarlo dopo pochi istanti, sorridente.

La felicità!”

Non è felice?”

Oh, sì, lo sono. Vorrei solo che la mia felicità durasse per sempre.”

Che cos’è la felicità per lei?”

Beh, per me è stare sempre con le persone che amo: la mia famiglia, i miei amici e, naturalmente, il mio fidanzato!”

La giornalista sorrise: “Ci sono molte ragazze che la invidiano per aver trovato Hiro Setsu! Cosa può consigliare a queste ragazze?”

Di essere sempre loro stesse. Solo così potranno trovare la felicità!”

Un’ultima domanda a cui lei può anche non rispondere e che in ogni caso le assicuro non finirà nell’articolo!- disse Miyu, spegnendo il registratore- E’ vero che è stata minacciata di morte?”

Sakura divenne leggermente pallida in volto, ma rispose lo stesso.

Sì! Perciò mi hanno assegnato una guardia del corpo!”

La ringrazio, signorina Sakura, e le auguro ogni bene!” esclamò Miyu, porgendole la mano.

Sakura la strinse: “Grazie!”

Potremmo farle qualche foto?” chiese poi Miyu.

Certamente!”

Mentre Sakura era impegnata con il servizio, Tomoyo si avvicinò a Syaoran.

Non trova che la nostra Sakura sia proprio deliziosa?”

Cosa?” esclamò Syaoran, colto alla sprovvista dalla domanda.

E’ sempre così gentile con tutti e non dice mai di no a nessuno.”

Si riferisce all’ultima domanda dell'intervista?”

Tomoyo annuì: “Lei cerca di non darlo a vedere per non farci preoccupare, ma in realtà credo che sia molto spaventata da queste maledette minacce di morte.”

Non si deve preoccupare. Io la proteggerò a tutti i costi, è il mio lavoro!” disse Syaoran, convinto.

Tomoyo lo guardò intensamente: “Lo so e so anche cosa le è capitato l’anno scorso!”

Syaoran, sorpreso e turbato insieme, evitò di guardarla e chinò il capo.

Non si fida di me?”

No, al contrario. Proprio per ciò che le è accaduto, sono sicura che farà del suo meglio per proteggere Sakura!” esclamò Tomoyo, riportando lo sguardo sull’amica, che ora sorrideva serenamente all’obiettivo della macchina fotografica.

Syaoran annuì: “Sì, ma lei...intendo...Sakura ne è al corrente?”

No e non ho intenzione di informarla. Il suo segreto è al sicuro.”

Gliene sono molto grato!”

Quando l’incontro terminò i tre se ne andarono e raggiunsero l’hotel. Ma Tomoyo non sarebbe salita insieme a loro.

Ho un appuntamento con Kimihiro!- spiegò a Sakura-Pranziamo insieme.”

Sakura sorrise maliziosa: “Aha…allora la cosa si fa seria!”

Tomoyo le fece una smorfia.

Smettila!!”

Allora ci vediamo domani!”

Aspetta! Ti ho portato una cosa!” esclamò Tomoyo, afferrando la sua borsa.

Sakura, eccitata e ansiosa, sorrise: “Un regalo?”

Più o meno…”

Tomoyo prese dalla borsa un ciondolo con tanto di collanina. Sakura lo prese e lo guardò: era rotondo e d’argento, con un piccolo pulsante rosa nel centro che sembrava fatto di rodocrosite.

Una collana?”

Non è una collana qualsiasi. Se premi quel pulsante al centro, sul portatile di Li arriva subito un segnale.”

Ah, ho capito! Se mi trovassi in difficoltà potrei chiamare Syaoran con questo!”

Proprio così! Che ne pensi, Li?”

Ah…sì, mi sembra perfetto!!”

Ok, allora a domani!”

Ciao, Tomoyo!”

Ciao, Sakura! Li!”

Sì, ehm…ciao!”

Così, dopo che Tomoyo li lasciò, Syaoran condusse Sakura dentro l’hotel e poi salirono all’ultimo piano con l’ascensore.

Allora, come ti è sembrata questa mattina?” domandò Sakura, mentre Syaoran premeva il pulsante.

In che senso?” domandò lui, non riuscendo a capire la domanda.

Voglio dire…ti sembrerà facile la vita di una rockstar!”

No, per niente.”

Davvero?” chiese Sakura, sorpresa.

Sì, anche questo è un lavoro. Ed è un lavoro pieno di impegni e anche stressante in alcuni momenti. Quindi non penso che la tua vita sia facile. Tutt’altro…”

Sakura gli sorrise: “Grazie!”

Il suo sorriso, così pieno di calore e gratitudine, gli fece provare una strana sensazione all’altezza dello stomaco. Ma non ne comprese il motivo. Forse aveva solo fame…

Quando le porte dell’ascensore si aprirono, Sakura e Syaoran uscirono e videro davanti alla porta di Sakura Hiro.

Hiro!” esclamò lei e corse più veloce che poteva tra le sue braccia.

Sul volto di Hiro comparve un gran sorriso e, quando Sakura finì tra le sue braccia, la baciò appassionatamente sulle labbra.

Syaoran cercò di non guardarli. Certe scene gli facevano venire la nausea da quando…

sì, da quando era successo…

Mi sei mancata, sai, tesoro?” le disse lui, appoggiando la fronte su quella di Sakura.

Anche tu, tantissimo!- esclamò lei- E come è andata la mattina?”

Syaoran notò un tremolio nello sguardo di Hiro.

Abbastanza bene!! La tua?” domandò lui, come se avesse fretta di cambiare argomento.

Pure. Ho fatto un’intervista e posato per qualche foto.”

Scusate…- intervenne Syaoran- …io vado a pranzo. Voi restate in camera?”

Sì, credo di sì!” rispose Hiro.

Allora ci vediamo più tardi!” disse Syaoran, entrando subito dopo in camera sua.

Quando si chiuse la porta alle spalle, sospirò. Il suo sguardo vagò distratto per la stanza e si soffermò poi sul tavolo al centro. Si avvicinò e vide il cd di Sakura. Lo prese in mano, senza alcuna intensione di ascoltarlo, e sotto scorse una foto. La foto di Haiko…insieme a se stesso.

La prese in mano e la guardò: com’era bella Haiko…i capelli mossi, lunghi e neri, gli occhi azzurri come due zaffiri, l’espressione sempre allegra, le labbra sottili e rosse così attraenti...

Ricordava Sakura in certi momenti…

Ma Sakura non sarebbe mai stata importante come Haiko. Certo lui l’avrebbe protetta, ma non sarebbe più accaduto quello che era successo con Haiko.




Prossimo capitolo: “Concert


Buonasera! Eccoci con il nuovo capitoluccio! Spero vi piaccia! Nel prossimo finalmente assisteremo al primo concerto di Sakura!!


Ringraziamenti...


mamogirl: holly&benij...mwahahaha! Secondo me la nostra fanfiction avrebbe riscosso molto successo, talmente era assurda!! comunque, sono contenta che ti piaccia la mia storia, anche se il pairing non è uno dei tuoi soliti...

paperella96: sono molto contenta che tu segua questa storia. Spero che continuerai a farlo!!! ^_^ p.s: sì, avevo capito che ti piaceva syaoran...ma a chi non piace??

esmeralda94: grazie mille per la recensione. Spero che anche questo capitoluccio ti sia piaciuto!!




A presto

kia85

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Capitolo 4
*** Concert ***


Music, love and…life!”

Capitolo 3: “Concert”

Il sole splendeva alto nel cielo e la temperatura era estremamente gradevole. Syaoran si affacciò al balcone, godendosi il panorama per qualche minuto: era davvero una magnifica giornata. Ma era anche il giorno in cui avrebbe sentito cantare per la prima volta Sakura: il primo concerto di Sakura a Tokyo. Durante la notte aveva pensato molto a come avrebbe reagito. Lui d'altronde aveva passato un periodo di vera e propria melafobia (ndA: paura della musica), subito dopo quel fattaccio. Se n'era accorto quando aveva cominciato a tremare non appena sentiva un qualsiasi accordo o accenno di musica: rabbrividiva e aveva l'istinto di scappare il più lontano possibile da quella musica. Il suo medico, il fratello della madre di Haiko, gli disse che era affetto da melafobia e che l'origine di questa sua paura era associata al trauma appena subito: in sostanza, tramite la musica lui rievocava quel terribile ricordo. Perciò proprio la musica divenne l'oggetto della sua fobia. Fortunatamente il periodo critico era passato. Adesso non aveva più paura della musica, semplicemente non aveva più voglia di ascoltarla perchè non gli trasmetteva più alcuna emozione. Ma era pur sempre la guardia del corpo di una cantante e non poteva sottrarsi al suo lavoro. Così, mentre aspettava Sakura, seduto sul divano della sua stanza, Syaoran diede un’occhiata al piccolo portatile che gli aveva regalato Tomoyo. Gli impegni di Sakura per la giornata prevedevano:

-prova costumi alla mattina

-pranzo in camerino

-appuntamento con la parrucchiera

-e ovviamente il concerto alle 20

Syaoran sospirò e si mise le mani tra i capelli. L'ultimo concerto a cui aveva assistito era stato più di un anno fa e ovviamente era stato il suo concerto. Quella sera, come altre, Haiko non era serena e allegra come suo solito, eppure Syaoran non l' aveva considerato poi così importante. Era accecato da ciò che provava per lei. E se non fosse stato così perdutamente innamorato di lei, forse avrebbe potuto evitare quello che accadde in seguito.

Vogliamo andare?” chiese Sakura, raggiungendolo e riportandolo alla realtà.

Syaoran sollevò distrattamente lo sguardo: Sakura indossava un vestito di seta rosa, senza maniche, con stampe a fiori bianchi verso l’orlo inferiore. Per un momento la giovane cantante, così semplice, con il viso acqua e sapone, con l’espressione ingenua, ma in modo delizioso, era incredibilmente…irresistibile.

Syaoran sbattè le palpebre per tornare in sé, dopo quel pensiero decisamente sconveniente.

Sì!”

Così i due uscirono dalla stanza: Syaoran allerto come sempre e Sakura spensierata.

Dov’è il signor Setsu?”

Aveva un altro impegno con la sua band!!”

Ah, capisco!” commentò lui, perplesso.

Syaoran ripensò istintivamente a quel tremolio che aveva intravisto negli occhi di Hiro. Aveva un che di familiare e poco convincente, ma sembrava che Sakura non fosse preoccupata affatto. Infatti, in ascensore Sakura si mise a canticchiare con la bocca chiusa. Syaoran la guardò e lei, accorgendosi del suo sguardo, si fermò.

Scusa!” esclamò con aria colpevole.

N-non ti preoccupare. Va bene così!” la rassicurò lui.

Il suo sguardo si posò sul collo di Sakura, scorgendo la collanina che le aveva regalato Tomoyo.

Vedo che porti la collana che ti ha regalato Daidoji!”

Sakura la prese tra le mani e la guardò: “Ah questa! Sì, è utile, no?”

Syaoran annuì, poi, titubante, le fece una domanda.

Hai paura?”

Sakura lo guardò e, dopo un po’, sorrise: “Non particolarmente. Ci sei tu a proteggermi.”

Questo significa che ti fidi ciecamente di me?” domandò Syaoran, sorpreso.

Sì, direi di sì!”

Ma come puoi? Ci conosciamo solo da pochi giorni!”

Sakura si portò un dito sulle labbra, pensierosa: “Non saprei. C’è qualcosa nel tuo sguardo e nel tuo comportamento che mi ispira molta fiducia. Forse può sembrare strano, ma è la verità! Sei gentile e ti impegni molto per proteggermi!”

E' solo il mio lavoro!”

Lo so, però penso che potremmo diventare anche amici, non trovi?”

Improvvisamente quelle parole gli sembrarono molto familiari, erano più o meno le stesse che gli aveva rivolto Haiko…tanti anni fa, quando lui era arrivato dalla Cina.

Lo so che stai soffrendo, ma non pensi che potremmo diventare amici? Sai, gli amici si aiutano nei momenti difficili e io voglio aiutarti!”

Era solo una bambina quando gli aveva rivolto quelle parole e forse proprio per questo l'aveva convinto a fare amicizia con lei e con...Kei.

Syaoran?” lo chiamò lei, dolcemente, appoggiando una mano sul suo braccio.

Syaoran sussultò, destato dai suoi pensieri.

Non credo che sia una buona idea…è…è meglio considerare il nostro rapporto come un semplice rapporto di lavoro, niente di più!”

Sakura non sembrò prendere molto bene questa risposta e, sorridendo imbarazzata, guardò altrove.

Sì, scusa.”

Il suo tono dispiaciuto non potè passare inosservato e Syaoran si maledisse per averla fatta rattristare.

Quello che voglio dire io è che…è meglio così per adesso. Quando passerà il pericolo, potremmo anche diventare amici!” cercò di spiegare lui, imbarazzato.

Poi con la coda dell’occhio la vide sorridere fra sé e Syaoran sentì una sorta di leggerezza nel cuore, una sensazione decisamente piacevole.

Fuori dall’albergo c’era Tomoyo che li aspettava nella sua macchina.

Buongiorno!” la salutarono Sakura e Syaoran.

Buongiorno a voi!- esclamò lei, soffermando lo sguardo su Sakura- Vedo con piacere che sei pimpante!”

Sakura, ancora sorridente, le spiegò il motivo: “Syaoran ha detto che quando il pericolo passerà, potremmo essere amici!”

Ma davvero?”

E così dicendo lanciò un’occhiata maliziosa a Syaoran, che non comprese il motivo di quello sguardo.

Sì, e non sai quanto mi abbia reso felice!”

Posso immaginarlo. Beh, sono contenta per voi!”

Detto questo partirono in direzione del Fashion Theatre di Tokyo, che si trovava nel dinamico quartiere di Shibuya. Syaoran guardò dai finestrini l’ambiente circostante che gli scorreva davanti non molto velocemente a causa del traffico: gli edifici erano pieni di megaschermi e insegne coloratissime, c’erano molti negozi, ristoranti e love hotel. Passarono anche davanti alla statua di Hachiko, il cane protagonista di una storia molto toccante. Nel quartiere girovagavano i personaggi più strani, dalle kogal alle ganguro, tutte ragazzine fra i 15 e 20 anni, con un discutibile stile d’abbigliamento. Sicuramente era un quartiere in cui uno come Koichi poteva passare facilmente inosservato.

Arrivati al teatro Sakura, Syaoran e Tomoyo entrarono dall’entrata posteriore, dove ad attenderli c’era l’ispettore Tanemura.

Buongiorno capo!”

Buongiorno, Li! Signorina Kinomoto, signorina Daidoji!” disse lui, con un inchino rivolto alle due ragazze.

Buongiorno, ispettore!”

Pronta per il concerto?” domandò Tanemura, mentre si dirigevano verso il camerino di Sakura.

Ah, sì, certamente!”

Ci saranno anche mia moglie e mia figlia. Sono sue accanite fan!”

Sakura sorrise: “Davvero? Perché dopo il concerto non le porta nel mio camerino? Mi farebbe piacere conoscerle!”

Sarebbe delizioso e certamente mi farebbe guadagnare dei punti sia come padre che come marito!” commentò Tanemura, entusiasta.

Sakura e Tomoyo ridacchiarono.

Sì, non ci sono dubbi!”

Allora, come si trova con il nostro Li?-domandò poi l’ispettore- Vi ho lasciati che stavate quasi litigando…”

Sakura rivolse un rapido sguardo a Syaoran.

Oh, benissimo! È stato solo un momento. L’idea di avere una guardia del corpo mi spaventava. Ma adesso andiamo d’accordo! Syaoran è molto gentile con me!”

Sono contento di sentirle dire questo! Li è il nostro migliore agente!”

Fortunatamente per Syaoran e il suo imbarazzo che stava aumentando vertiginosamente, erano arrivati al camerino di Sakura. Syaoran entrò e controllò ogni angolo del camerino. Quando accertò che era sicuro, fece entrare Sakura e Tomoyo.

Allora, se mi prometti che resterai rinchiusa qui fino al mio ritorno, io mi allontano un attimo per controllare i sistemi di sicurezza e tutto il resto!”

Sakura, sorridendo, gli prese le mani e Syaoran arrossì appena.

Vai pure tranquillo, Syaoran. C’è Tomoyo a proteggermi e, visto che la prova costumi è…diciamo, segreta per tutti gli altri, non faremo entrare nessuno!”

D-d’accordo!- balbettò Syaoran, percependo un lieve calore sulle dita, lì dove si erano appoggiate quelle di Sakura- Allora…io vado.”

Appena Sakura chiuse la porta del camerino, Syaoran cominciò a incamminarsi verso la sala dei sistemi di sicurezza, con la mente rivolta a quel calore sulle sue mani lasciato da Sakura. Fino a pochi giorni prima pensava che persone come Haiko non esistessero, che lei fosse unica al mondo: nessuna era così vitale, così piena di calore umano, così disposta a cederlo al suo prossimo...nessuna a parte, forse, Sakura?

Sakura è una ragazza molto carina!” disse l’ispettore al suo fianco.

Essendo soprappensiero, Syaoran fu riportato alla realtà un po’ bruscamente: “Eh?”

Ho detto che la ragazza è molto carina.”

Ah, davvero non saprei!”

L’ispettore ridacchiò con l’aria di uno che la sapeva fin troppo lunga. Ma Syaoran non ci fece caso. In quel momento l’unica cosa a cui doveva pensare erano i sistemi di sicurezza: controllare tutte le videocamere installate, sapere chi fossero i tecnici quella sera, assicurarsi che all’entrata ci fossero controlli severi e che nessuno entrasse con armi o altri strumenti pericolosi.

Sì, perché era quello solo il suo lavoro.


*****


Alle 19 le porte si aprirono e gli spettatori paganti cominciarono ad entrare e prendere posto. Syaoran supervisionò il controllo dei biglietti e l’ingresso degli spettatori, insieme all’ispettore.

Poi decise di andare nel camerino di Sakura.

Capo, io vado. Se ci fosse qualche problema me lo comunichi immediatamente con l’auricolare!” esclamò Syaoran indicando il piccolo auricolare all' orecchio destro.

Sì, va’ pure, Li! Ci vediamo dopo il concerto!”

A grandi passi, Syaoran si avviò verso la sua destinazione. Giunto davanti la porta del camerino, bussò.

Chi è?” domandò la voce di Tomoyo.

Bene, anche lei aveva imparato la regola!

Syaoran!”

Ah, appena in tempo!” disse Tomoyo e lo lasciò entrare.

Sakura, vedendolo arrivare, si alzò in piedi e si voltò verso di lui.

Allora, come sto?” domandò, raggiante.

Per una frazione di secondo, Syaoran si sentì mancare il respiro. Per quanto vestita in modo strano, Sakura era davvero incantevole quella sera.

Indossava un abito formato da un corsetto color rosa antico, con nastrini sul davanti di colore nero, bretelle di pizzo, lo stesso che ornava la scollatura appena accennata. La gonna arrivava poco più sopra del ginocchio: era dello stesso colore del corsetto ed era composta da molti strati di raso che dondolavano al più piccolo movimento. Ai piedi indossava degli stivali semplici di colore marrone. I capelli erano diventati mossi e tra i riccioli si notava un cerchietto nero con un fiocco di pizzo sul lato destro dello stesso colore del vestito.

Be…bene…- iniziò a dire lui, schiarendosi la voce-…stai molto bene…”

Tomoyo sorrise con la stessa espressione dell’ispettore, mentre Sakura sorrideva timidamente al complimento di Syaoran. Quest’ultimo scosse il capo, imbarazzato, chiedendosi cosa gli stesse accadendo. Probabilmente era solo nervoso perchè stava per cominciare il concerto.

Sì, era per quello!

E’ quasi ora!” le avvisò poi con voce ferma.

Sì, andiamo!”

Tomoyo e Sakura gli passarono davanti e Syaoran potè percepire il profumo della sua protetta, un delicato profumo di muschio e gelsomino, che gli solleticò piacevolmente la bocca dello stomaco.

Concentrazione, Syaoran…concentrazione… continuava a ripetersi imperterrito.

Syaoran?” lo chiamò Sakura.

Sì?”

Per caso hai visto Hiro?”

No, perché?”
Sakura divenne preoccupata: “Aveva detto che sarebbe venuto un’ora prima dell’inizio. Ma non si è visto!”

Tomoyo le mise una mano sulla spalla e le sorrise per tranquillizzarla.

Vedrai che avrà avuto solo un contrattempo! Arriverà fra poco!” le disse l’amica.

Sì, è vero. Arriverà!”

Giunsero dietro le quinte e Syaoran si sporse per vedere la platea: era strapiena.

Ah, c’è il pienone stasera!” commentò.

C’è sempre il pienone!” ribattè Tomoyo.

Non lo sapevo, scusa!”

Sakura rise, più rilassata.

Vedo che non sei per niente nervosa!” fece notare Syaoran.

Solo un po’. Quando canto cerco di non pensare a tutte le persone presenti in sala! Penso a mia madre che mi sta guardando da lassù. Se non facessi così...non potrei farcela...da sola.”

Capisco. Allora, in bocca al lupo!”

Crepi! Spero che, anche se non ti piace la musica, riuscirai almeno a sopportare la mia!”

Beh…potrei anche cominciare a essere incuriosito dalla tua musica!”

Sakura diventò sempre più raggiante: “Allora la prima canzone la canterò per te!”

Grazie!”

Ci vediamo più tardi!”

Le luci nella sala si spensero e Sakura raggiunse il centro del palco, mentre gli spettatori cominciarono a urlare di eccitazione e a chiamare il suo nome.

Sì, Syaoran stava diventando decisamente curioso di ascoltarla, il che era piuttosto strano per lui.

E finalmente Sakura cominciò a cantare, illuminata da un unico faro e circondata di fumo.

A twinkle of light calls the wind,

A smile dissolves the noise

The angel in your eye whispers:

That everything is starting now'”

La sua voce, solista, senza alcun accompagnamento strumentale, inondò la sala, che aveva espresso appieno il proprio apprezzamento subito dopo aver riconosciuto la canzone. La voce di Sakura giunse anche a Syaoran, così soave, così perfetta, così toccante. Giunse direttamente al suo cuore, riempiendolo di una sensazione stupenda, di pace e serenità, emozioni che non lo toccavano più da tanto tempo. E tutto gli sembrava ancor più sconvolgente, perché Syaoran non si sarebbe mai aspettato di ascoltare una voce dolce come quella di Sakura.

Dopo i primi versi, gli strumentisti attaccarono, accompagnando il canto di Sakura, e il palco si riempì di luci colorate. E anche grazie a questo Syaoran tornò alla realtà.

Baby, this world is different from yesterday's

I can't see anything but you

Baby, my wish on a wing

is to tear up the sky with a single overflowing word”

Sakura cantava sempre deliziosa, si muoveva con grazia sul palco, saltava, girava su se stessa, con il microfono in mano.

A brilliant light reached my eyes, and without hesitation

I ran to you but

For my still heart I took a break

As if I was on some arduous journey”

Nonostante tutte le luci del teatro, Sakura sembrava una stella che emanava luce propria e che non stava mai ferma. Ogni suo movimento era una calamita per gli occhi di Syaoran, che la seguivano senza perdere neanche un dettaglio della sua esibizione: il modo in cui i capelli svolazzavano dappertutto, le balze della gonna, le gambe che sembravano muoversi indipendentemente da Sakura, la mano che teneva il microfono, l’altra che volava in aria per incitare il pubblico a cantare insieme a lei.

E’ brava, non trova?” domandò Tomoyo al suo fianco.

Sì…”

Baby, I don't need

The future or promises any more

Just having you there is enough for me

Baby, my wish on a wing

Is for my voice to soar up

And pierce through that wavering star.”

Non era solo brava, non c’erano parole per descriverla. Sul palco dava tutta se stessa, non cantava tanto per farlo. Si percepiva la passione che proveniva dal suo cuore. Syaoran ricordò quando lei gli aveva detto di cantare per sua madre. Era per quello che si impegnava con anima e corpo.

Gli ricordava sempre di più Haiko… e anche quello che stava provando in quel momento sembrava vagamente ciò che gli aveva fatto provare anche Haiko…

Ma non poteva rischiare di soffrire di nuovo. Le sue ferite non erano ancora guarite e chissà se lo sarebbero mai state veramente.


*****


Il concerto terminò verso le 22.30. Sakura doveva essere stanchissima, dopo due ore e mezza di salti qua e là sul palco. Mentre salutava il pubblico che continuava ad applaudire, Syaoran venne affiancato da un trafelato Hiro.

Ah, è già finito!” commentò riprendendo fiato.

Syaoran lo guardò, scettico: “Sì…”

Peccato!” sospirò Hiro, scrollando le spalle.

Lei ci teneva a vederla prima dell’inizio!” esclamò Syaoran, guardandolo bene da capo a piedi.

Sì, la fa sentire più sicura!”

Comunque se l’è cavata bene anche senza di lei!”

Il commento di Syaoran risultò essere molto acido, tanto che Hiro lo guardò perplesso.

Buon per lei!”

Quando Sakura li raggiunse, Hiro aveva ancora lo sguardo fisso su Syaoran.

Hiro!” esclamò lei, buttandogli le braccia al collo.

Ciao, piccola! Scusa se ho fatto tardi!” disse lui, dandole un rapido bacio.

Non ti preoccupare. Sono sicura che tu sia stato trattenuto per un buon motivo!” disse lei, ingenua.

Syaoran scosse il capo: quella ragazza era l' ingenuità personificata! Possibile che non si accorgesse di niente?

Dai, andiamo nel tuo camerino. Sarai stanca e io ho un regalino per te!” disse Hiro, afferrandole un braccio.

Ma Sakura si fermò subito e si voltò verso Syaoran.

Aspetta, Hiro!- disse, rivolgendosi poi alla sua guardia del corpo- Allora, ti è piaciuto il concerto?”

Syaoran incrociò le braccia, guardando verso il palco: “Sei stata brava, devo ammetterlo!”

Sakura scosse il capo, sorridendo.

Non voglio sapere se sono stata brava o meno, voglio sapere se a te sono piaciute le mie canzoni!”

Syaoran sbattè le palpebre, perplesso, ma si rese conto che c’era una bella differenza. Perciò sospirò.

Credo di sì...”

Molto bene. Sono contenta!- disse lei, serenamente- E grazie per aver detto che sono stata brava!”

Dopodiché seguì Hiro verso il suo camerino, dicendogli che però avrebbe dovuto incontrare la figlia e la moglie dell’ispettore.

Li, mi senti?” lo chiamò all'improvviso l’ispettore dall’auricolare.

Sì, parli pure, capo!”

Qui è tutto tranquillo! Non ci sono stati problemi né all’ingresso, né durante il concerto!”

Ottimo!”

Pensi che l’invito della signorina Kinomoto sia ancora valido?” domandò poi Tanemura.

Sì, certamente! Si sbrighi a portare la sua famiglia da Sakura, tra qualche minuto dovremmo andarcene!”

Ok, grazie infinite, Li!”

Di niente!”

In realtà, prima di poter tornare in hotel, Sakura avrebbe dovuto cambiarsi. Quindi perché mai dire una bugia del genere all’ispettore? Forse…per non concedere troppo tempo ai due piccioncini?

Syaoran allontanò quella domanda dalla sua mente, perché portava a una conclusione tanto strana quanto improbabile.

Una cosa era certa: la sua vita stava cambiando, seppur passo per passo. Ma Syaoran doveva ancora capire se ciò fosse giusto o meno.




Prossimo capitolo: “Walk”



Aggiornamento a tempo di record, probabilmente non è mai capitato con le altre storie...^_^ vabbè, l'ho fatto per la felicità di mamogirl!!! mwahahahah!!! La canzone inserita nel capitolo è “Wish” di Olivia Lufkin, bellissima song, la adoro!

Scrivendo questo capitolo ho scoperto che la melafobia esiste davvero. Strano, eh... Allora nel prossimo “Walk” è inteso come passeggiata, ovviamente di Sakura e Syaoran!! eheheh... chissà se Syaoran si scioglierà un pochino!!^_^

Ringraziamenti...

mamogirl: anche se indovini non vinci niente!!! :-P però continua a dirmi le tue ipotesi, mi divertono assai!!! mwahahahaha!! e recupera quella ff su holly e benji, che mi voglio fare due risate! ^_^

paperella96: ehi, grazie per la recensione!!! eh, ovviamente non a tutti può piacere qualcuno. Si vede che le tue amiche hanno gusti diversi dai tuoi. -.- Comunque, spero che il capitolo ti sia piaciuto!! ^.^

lakia: grazie per la recensione. Spero anche io di non sospenderla. Per adesso un po' di capitoli sono scritti, intanto penso alla fine! Allora, mi auguro che il capitolo ti sia piaciuto!!


A presto

kia85


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Capitolo 5
*** Walk ***


Music, love and…life!”

Capitolo 4: “Walk”

La mattina dopo Syaoran si svegliò un po’ tardi: aveva addosso una sensazione di pesantezza, un piccolo ricordino del nuovo incubo. Nuovo...insomma, era sempre lo stesso, sebbene non fosse particolarmente angosciante da farlo svegliare nel cuore della notte, sudato e spaventato. Fortunatamente una bella doccia rinfrescante lo preparò ad affrontare la giornata nel migliore dei modi.

Decise subito di controllare quali fossero gli impegni di Sakura e rimase sorpreso constatando che non c’era assolutamente niente. Poi Syaoran si ricordò della sera prima, quando Tomoyo, accompagnandoli in hotel, aveva spiegato che il giorno dopo un concerto Sakura era sempre libera, per riposarsi e svagarsi. E a quel proposito Sakura aveva espresso il desiderio di uscire a fare un po’ di shopping…una cosa che lui odiava, profondamente. Ma, essendo la sua guardia del corpo, non poteva farla uscire da sola, con un maniaco in giro pronto ad ucciderla per i suoi folli piani. Hiro non l’avrebbe accompagnata in quanto aveva le prove della sua band.

Così Syaoran si preparò con calma e, mentre si allacciava la camicia, qualcuno bussò alla sua porta. Domandandosi chi mai potesse essere, si diresse verso la porta e la aprì.

Ah, buongiorno!” disse, riconoscendo Sakura.

Buongiorno!-rispose lei, radiosa- Perché non hai chiesto 'chi è' ?”

Beh…io non sono in pericolo di vita!”

Ma dovresti darmi il buon esempio! Sei tu il poliziotto!”

Syaoran riconobbe che non aveva tutti i torti e sospirò, rassegnato: “D’accordo, comincerò a farlo anch’io!”

Ottimo! Sei pronto per lo shopping?”

Quasi!”

Allora, posso entrare?” chiese lei, più seriamente.

Ehm…certo…”

Detto questo, Syaoran si fece da parte e la fece passare. Sakura entrò timidamente, dando un’occhiata in giro. Sembrava particolarmente incuriosita dalla stanza. Il suo sguardo passò dalla scrivania dove erano appoggiati i televisori per controllare ciò che riprendevano le telecamere dell’albergo, al letto perfettamente rifatto, al cui fianco c’era un comodino con i ripiani pieni di libri, fino a che non si soffermò sul tavolino al centro, vicino a due divanetti.

Che bella stanza!-commentò- E com’è ordinata!”

Sono un poliziotto. Se io per primo non mantengo l'ordine in casa mia, come faccio ad assicurarlo in società?”

Sakura rise: “Hai ragione!”

Poi il suo sguardo indagatore scorse il suo cd sul tavolino: perciò lo raggiunse e, prendendolo fra le mani, si sedette sul divano.

Ah, vedo che non l’hai buttato!”

No. Perché avrei dovuto farlo? È un regalo. Inoltre, ieri sera mi ha permesso di capire il titolo della prima canzone che hai eseguito!”

Entusiasta dell’interesse di Syaoran, Sakura sorrise: “Sì, si chiama Wish! Allora…ti è piaciuta davvero!”

Certo, non mentivo ieri sera!” affermò, raccogliendo le proprie cose dal comodino.

Sono davvero molto contenta…ah!”

L’esclamazione di Sakura lo fece voltare subito e lui si accorse che la ragazza aveva notato la foto con Haiko e l’aveva presa in mano.

Wow, che bella ragazza!- commentò Sakura- E questo sei tu! Che carino sei!!”

Il cuore di Syaoran impazzì e cominciò a battere a un ritmo irregolare. Perciò, velocemente si avvicinò a lei.

E’ la tua ragazza? È molto bella, come si chiama?” domandò lei, eccitata.

Ma Syaoran le tolse con forza la foto dalle mani.

Lascia stare! Non sono cose che ti riguardano!” disse poi, con tono brusco, riponendo la foto in uno dei suoi libri.

Sakura non disse nulla, ma Syaoran si accorse che era rimasta ferita dal suo comportamento: aveva lo sguardo chino e contratto dal dispiacere e dall’imbarazzo.

Scusa, non volevo essere inopportuna!”

Syaoran la guardò per qualche secondo, così sofferente, e questo gli fece provare una stretta al cuore. Perciò si avvicinò a lei e le si sedette accanto.

No, scusa tu.- disse più rilassato, appoggiando una mano sopra quella di Sakura- Non avrei dovuto reagire in quel modo brusco. Mi dispiace!”

Sakura alzò il capo e lo guardò, gli occhi lucidi e dispiaciuti: “Però sono stata un po’ invadente. Non avrei dovuto. Il fatto è che sei così misterioso...stimoli la mia curiosità in continuazione come nessun altro. Vorrei sapere tutto su di te, ma so che non è giusto!”

Mi fa piacere il tuo interesse per me, ma, sai, quella foto, anzi, quella ragazza nella foto è un argomento che non voglio trattare!”

Allora, non ti chiederò niente. Ma, se un giorno volessi confidarti con me, sai dove trovarmi!” gli disse lei, sorridendo tranquillamente.

D’accordo!”

Vogliamo andare?”

Sì, ma…- disse lui, dandole una rapida occhiata-…esci così?”

Sakura indossava una maglietta in stile kimono, dei jeans bianchi e scarpe basse rosse : la maglia era nera con una fantasia di fiorellini rossi e bianchi, aveva lo scollo a v, con un top bianco sotto, e le mezze maniche erano a pagoda. La banda intorno allo scollo era di colore nero come quella che si trovava all’altezza del taglio sotto il seno e che si annodava sul retro.

Sakura si guardò incerta e poi si rivolse a Syaoran.

Cosa ho che non va?”

Ah, niente...- rispose lui, schiarendosi la voce-...solo che non indossi uno dei vestiti cuciti da Daidoji!”

Sakura rise, infilandosi gli occhiali da sole e un cappellino sul capo, e si sistemò la borsa a tracolla.

Se andassi in giro con quei vestiti darei più nell’occhio e potrebbero riconoscermi. Così dovrei passare inosservata, sembreremo una coppia di fidanzatini!”

Syaoran cercò di non pensare all’ultima affermazione e si alzò in piedi.

Va bene, andiamo!”

Fu così che i due uscirono e ad attenderli c’era il posteggiatore dell’hotel con la macchina di Syaoran.

Wow!” esclamò Sakura, notando la bmw decappottabile.

Già!”

Il posteggiatore aprì la portiera per far entrare Sakura.

Oh, grazie!” esclamò lei, sorpresa.

Mio dovere. Buona giornata, signori!”

Altrettanto!”

Detto questo, Syaoran partì a tutto gas.

Dove andiamo?” le chiese.

Non saprei. –rispose lei, abbandonando il capo sullo schienale dell’auto- Portami dove vuoi tu!”

Sei sicura che vuoi uscire? Voglio dire, non sei stanca dopo ieri sera?”

No, per niente. E comunque ho dormito bene stanotte. Se riesco a dormire almeno otto ore mi riprendo da qualunque fatica!”

Buon per te!”

Dopo diversi minuti Syaoran parcheggiò l’auto e i due scesero: erano giunti nel quartiere Ginza.

Ahhhh!! Ginza, così chic, così elegante, colorata....mi piace molto questo quartiere!- commentò Sakura - Oh, guarda, Syaoran. Si vede il fiume!”

Syaoran seguì l'indicazione di Sakura: in effetti si scorgeva l’acqua del fiume Sumida, che scorreva lentamente, sotto i ponti. E, più indietro, in mezzo ai grattacieli imponenti spiccava la fredda e maestosa torre di Tokyo.

E' vero!” esclamò lui, notando poi quanta gente ci fosse in giro.

Erano più che altro turisti, carichi di borse provenienti dai negozi delle grandi firme che si trovavano a Ginza.

Sono contenta che tu mi abbia portato qui. È una zona talmente frenetica che non puoi fare altro che divertirti!”

Syaoran la guardò perplesso e sospirò: solo lei poteva trovare divertente il caos e la frenesia. E proprio per questo forse Syaoran aveva sbagliato destinazione. Rischiava di perderla di vista. Ma ormai il danno era fatto: Sakura era già su di giri!

Allora, ci buttiamo nella mischia?”

Sakura gli sorrise: “Sì, ma...che ne dici se prima facciamo una passeggiata sul lungofiume?”

D-d’accordo!” rispose lui, piuttosto sorpreso.

Così Sakura si avviò verso il ponte. E Syaoran la seguì, immediatamente per non perderla d'occhio.

Che meraviglia!” commentò lei, guardando tutto il lungofiume.

Il viale che costeggiava il fiume era composto da moltissimi ciliegi in fiore, che lasciavano cadere i loro petali con estrema grazia sul suolo. Sakura si fermò sotto uno di questi e aprì la mano per afferrarne uno.

E’ bellissimo, non trovi?” chiese Sakura, entusiasta.

Sì…davvero.”

Sai, vorrei farti una domanda, Syaoran!”

Dimmi!”

Quand’è il tuo compleanno?”

Il 13 luglio!”

Ah, in estate! Mi piace come data!” esclamò lei, voltandosi in direzione del fiume.

Grazie! Invece il tuo è già passato, vero?"

Sakura lo guardò, sorpresa: "In effetti è vero, è il primo aprile. Ma come fai a saperlo?"

Ho ricevuto questa e altre informazioni su di te prima di diventare la tua guardia del corpo.”

Davvero?”

Certo. Sono tutte rinchiuse in un breve dvd!”

Sakura scoppiò a ridere: “Non ci posso credere. Esiste un dvd sulla mia vita?”

Mm...sì, qualcosa del genere! Facciamo le cose per bene, in polizia!”

Non c'è alcun dubbio! - affermò lei, divenendo improvvisamente seria- Anche se avere un dvd del genere nell'archivio della polizia...non è proprio la massima aspirazione di una cantante agli inizi come me!”

Syaoran notò lo sguardo abbattuto della giovane e capì che, in fondo, Sakura aveva un animo fragile. Nonostante sorridesse sempre a tutti quelli che la circondavano, nonostante il suo ottimismo persistente, era proprio come un fiore di ciliegio: all'apparenza meraviglioso, di una effimera bellezza, ma...basta un niente per farlo tremare, cadere e morire. E Syaoran era colui il quale avrebbe dovuto impedire questo.

Sakura si sporse dal muretto verso il fiume e guardò in giù, tenendosi il cappello. Syaoran la affiancò.

Io sono sicuro che quel video non rimarrà molto nel nostro archivio. Anzi, sono sicuro che fra poco potremo toglierlo definitivamente. E quando questo avverrà, potrai avere l'onore di distruggerlo per sempre!”

Sakura sorrise e tornò a guardarlo, con un velo di dolcezza negli occhi.

Sei molto gentile, Syaoran, e ti ringrazio infinitamente per quello che fai per me! Ma...”

Ma cosa?”

Sarebbe un peccato distruggere un dvd. - esclamò lei- Credi che possa tenerlo io? In fondo, per quanto terribile come esperienza, è proprio grazie a questa che ho conosciuto persone meravigliose come l'ispettore e, naturalmente, te!”

Syaoran si sentì arrossire lievemente e provò un desiderio decisamente sconveniente di abbracciarla. Così chinò il capo e si perse con lo sguarda nell'acqua non perfettamente limpida del fiume.

Per quale motivo si sentiva così a disagio con lei? L'ultima volta che aveva provato qualcosa di simile aveva poi capito di essere innamorato di Haiko, la donna della sua vita. E adesso non era assolutamente concepibile che lui provasse la stessa cosa per Sakura. Perchè lei apparteneva a Hiro...

No, non per questo.

Perchè Syaoran non si sarebbe mai più innamorato. Lo aveva promesso a se stesso un anno prima e lui manteneva sempre le sue promesse.

Ehi, Syaoran, possiamo andare a vedere la torre di Tokyo?” esclamò Sakura, riportandolo con i piedi per terra.

Ah...sì, direi di sì!”

Ottimo! Andiamo!”

Perciò i due si avviarono verso la torre di Tokyo. Nel tragitto si fermarono per entrare nei negozi d’abbigliamento dove a Sakura sembrava piacere di tutto. Infatti provava ogni capo d’abbigliamento che le veniva proposto dalle commesse, tutte estremamente gentili. Ma, alla fine, non comprò nulla. D'altronde Tomoyo provvedeva generosamente ai suoi vestiti!

Fu così che passarono in rassegna per un paio di orette tutti i negozi del quartiere. Poi, si diressero imperterriti verso la torre. Arrivati al famoso incrocio pedonale di Ginza, lo sguardo di Syaoran venne attirato dalle luminose e colorate insegne pubblicitarie dei palazzi. C'era davvero di tutto sulle facciate di quei palazzi.

Ad un certo punto, su una delle insegne più grandi apparve la foto di una bellissima giovane donna: era la pubblicità per una marca di abbigliamento intimo. Syaoran fissò meglio il viso della ragazza e riconobbe Sakura, proprio la sua protetta. Dopo l'iniziale stupore, si accorse di non riuscire a distogliere lo sguardo da quella foto. Sakura che indossava solamente un completo intimo era una vera meraviglia: era sdraiata su un divano, con il braccio sinistro abbandonato sul ventre e l'altro piegato sotto la testa. Il completino intimo era composto da un bustino di pizzo nero, con sfondo rosa sulla parte frontale, che arrivava a metà tra il seno e l’ombelico. Della stessa fantasia erano la culotte e la sottoveste allacciata con un unico bottone sul petto. L’effetto generale era davvero qualcosa di stupendo, proprio perché ad indossarlo era Sakura, con quel suo corpo che sembrava perfetto, così fine, con curve dolci e morbide…

Syaoran si sentì pervadere da un’ondata incontrollabile di caldo e quando Sakura si avvicinò a lui, sobbalzò.

Ti prego…- lo implorò lei, estremamente calma-…non guardare più quella foto…”

Syaoran distolse il suo sguardo e lo posò su di lei.

Scusa!” disse, vergognandosi un po' per come si era comportato davanti a lei.

Sakura sorrise, leggermente rossa in viso: “Non devi scusarti. In fondo quella foto è lì per essere guardata. Ma tu, per favore, non la guardare più. Non ne sono molto orgogliosa!”

Come mai?”

Andiamo a parlarne da un’altra parte!” disse lei, guardandosi intorno.

Sakura e Syaoran camminarono in silenzio per qualche minuto, fino a quando non entrarono nei giardini pi palazzo Hama. Erano giardini dalla bellezza mozzafiato: verdeggianti, lussuriosi, con alberi perfettamente curati sparsi qua e là. Al centro vi era un laghetto su cui si affacciava una graziosa e tipica casa da tè.

Qui c'è sempre poca gente e in mezzo alla natura si riesce a parlare meglio di qualunque cosa, non credi?” chiese Sakura.

Sì, hai ragione!”

I due si avviarono verso il sentiero che costeggiava il laghetto.

Devi sapere che, quando ho fatto quella foto, ero all’inizio della mia carriera. Tomoyo mi propose questo servizio, che però non mi convinceva. Certo, volevo farmi conoscere, ma non in questo modo.”

E' proprio da te!”

Grazie! Comunque in quel periodo conobbi Hiro. Iniziammo a frequentarci e dopo qualche sera lo invitai a cena a casa mia. Lui probabilmente aveva frainteso lo scopo della serata e mi fece capire di voler passare la notte con me. Ma io ero troppo spaventata e non mi sentivo ancora pronta. Così lo respinsi e litigammo. Per qualche giorno non parlammo più. Poi arrivò la proposta di questa pubblicità. Come ho detto prima, non ero molto convinta. Ma poi stupidamente pensai che potevo accettare per farmi perdonare da Hiro. Ovviamente ero troppo innamorata per capire che era una cosa di cui mi sarei pentita prima o poi...”

E lui ti ha perdonata?” domandò Syaoran, mentre dentro di sé malediceva quell'idiota di Setsu.

Sì, certo. Disse anche che ero venuta molto bene nella foto!”

Direi di sì...”

Sakura arrossì lievemente: “Grazie!”

Syaoran comprese solo in quel momento cosa comportasse la sua risposta e arrossì anche lui. Quel giorno non ne combinava una giusta!

Continuarono a camminare in silenzio, poi Syaoran si schiarì la voce.

Quindi...ecco...vuoi dire che…tu e lui…non avete mai…”

Sakura scosse il capo: “No, mai! Non sono pronta per questo!”

Ho capito!” disse lui, voltandosi a guardarla.

Era chiaramente in imbarazzo ed era ancora rossa in viso. Ora aveva capito il motivo di quella foto.

Senti, Hiro è il tuo compagno. Non dovrebbe aver bisogno di una foto come quella ricavare un po’ di piacere!”

Cosa vuoi dire?”

Tu sei una ragazza molto bella, ma oltre a questo possiedi anche qualcosa che ti rende speciale. Sarà la dolcezza del tuo animo o il tuo costante buonumore. Ma tu riesci ad essere sensuale in ogni piccolo movimento che compi: quando ridi, quando canti e balli sul palco, quando ti preoccupi per chiunque ti sta accanto. Non hai bisogno di svestirti un po' per lui. Se Hiro è un uomo intelligente, aspetterà il momento in cui tu sarai pronta per lui, senza metterti fretta né pretendere questi piccoli favori.”

Sakura lo guardò in silenzio per un po’ e il rossore sulle sue guance divenne sempre più visibile. Anche per Syaoran, che si accorse di aver aumentato il suo imbarazzo.

Scusa, non volevo causarti disagio!”

Sakura rise: era deliziosa con il sorriso sulle labbra e le guance arrossate.

Non preoccuparti. Se è quello che pensi, va bene!”

Sì, in effetti lo è!”

Allora, grazie!” disse lei e gli appoggiò una mano sul braccio.

Tutta quella combinazione di eventi causarono in Syaoran un piccolo sorriso. E quando Sakura se ne accorse, il suo viso si illuminò.

Syaoran, tu hai sorriso!”

Beh, ogni tanto lo faccio anch’io!”

Veramente io non ti avevo ancora visto. Ma sono contenta che tu mi abbia sorriso!”

Già, la stessa cosa che gli aveva detto Haiko, la prima volta che lui le aveva sorriso: sembrava fossero trascorsi secoli da quel giorno.

Ho detto qualcosa di sbagliato?” domandò Sakura, preoccupata.

No, affatto.”

Mi era sembrato che ti avessi fatto rattristare!”

Syaoran scosse il capo energicamente: “Tranquilla, non è niente! Dai, andiamo alla torre di Tokyo. Si sta facendo tardi!”

D'accordo!”


*****


Ah!! È stato bellissimo!!!” commentò Sakura, una volta usciti dalla torre.

Sì!”

Il panorama dalla torre di Tokyo era spettacolare. La giornata era perfetta e il cielo limpido permise la visione in lontananza della sagoma del monte Fuji. Quando il sole cominciò a tramontare, la città assunse una bellezza singolare. Di giorno la tecnologica città era sempre così frenetica, ma non appena il sole tramontava ecco che veniva avvolta da un'atmosfera di quiete e pace. E poi le luci della città si accendevano e iniziava la movimentata vita notturna. Quel breve attimo di apparente calma era il momento preferito di Syaoran. Infatti il ricordo più bello di Haiko avvenne proprio al tramonto...

Il panorama era davvero mozzafiato! Tu c’eri già stato, Syaoran?”

Sì, una volta sola!”

Al primo appuntamento con Haiko, loro due da soli al tramonto. La luce calda del sole che si ritirava rendeva così bella la sua Haiko. In quell'istante non desiderava altro che baciarla. Ma non ne aveva il coraggio. Fu lei a prendere l’iniziativa ed era stato perfetto, anche meglio di come se l’era immaginato Syaoran.

Uno sbadiglio di Sakura lo riportò alla realtà.

Sei stanca?”

Un po’!”

Sarà meglio tornare in albergo. Domani se non sbaglio hai un servizio fotografico!”

Sì, è vero!”

Detto questo i due si avviarono verso la macchina di Syaoran. Sakura stava dicendo che avrebbe raccontato quella giornata a Tomoyo nei minimi particolare, quando Syaoran notò nel marciapiede più avanti Hiro Setsu in compagnia di una ragazza molto carina, con capelli lunghi e rossi. Ma la cosa peggiore era il suo braccio attorno alle spalle della giovane e i suoi sorrisi maliziosi per lei.

Istintivamente appoggiò le mani sulle spalle di Sakura e la voltò nella direzione opposta, fermandosi al semaforo pedonale.

Che fai?” chiese lei, sorpresa.

Da questa parte arriviamo prima!”

Ah sì? Non lo sapevo!” esclamò lei, ingenuamente.

Syaoran si voltò indietro e vide Hiro entrare insieme alla ragazza in un love hotel. Se avesse potuto l’avrebbe rincorso e sbattuto contro il muro: ma come poteva far una cosa talmente ignobile a Sakura? Non sapeva che lei avrebbe sofferto molto se lo avesse scoperto? Non capiva quanto fosse fortunato ad avere ancora una ragazza come Sakura?

Quando salirono in macchina, Sakura gli rivolse uno sguardo perplesso.

Stai bene, Syaoran? Da quando siamo usciti dalla torre sei così silenzioso e pensieroso!”

Non è niente!”

Così accese il motore dell’auto e partirono in direzione dell’albergo. Sì, era vero, era pensieroso. Si chiedeva se non fosse il caso di dirlo a Sakura oppure di parlare prima con Hiro per capire cosa stesse combinando con quella sua testa bacata!

Giunti all’hotel, lasciarono la macchina al posteggiatore ed entrarono. Il receptionist chiamò immediatamente Sakura.

Signorina Kinomoto, una messaggio per lei!”

Sakura si avvicinò, con un sorriso: “Da parte di chi?”

Del signor Setsu!”

Ah, grazie mille!”

Sull’ascensore Sakura aprì il biglietto, lo lesse, dopodiché sospirò, rassegnata.

Brutte notizie?” domandò Syaoran.

Hiro dice che le prove durano un po’ più del previsto. Passerà più tardi portandomi la cena per farsi perdonare!”
Syaoran la guardò: “Non mi sembri sorpresa!”

Sakura ridacchiò, ma senza un vero divertimento.

Me l’aspettavo, in un certo senso. Ultimamente lo vedo poco perché è sempre impegnato con la sua band. Immagino che sia perché tra qualche settimana inizia il loro tour!” rispose lei, accartocciando il biglietto fra le mani.

Se Syaoran avesse avuto ancora una ragazza, avrebbe fatto di tutto per stare con lei. Invece Hiro stava buttando al vento la sua fortuna...

Quando arrivarono di fronte alla porta di Sakura, Sakura lo ringraziò per la bella giornata trascorsa insieme.

Mi sono divertita moltissimo!”

Anch’io!”

Mi fa piacere! Allora…buonanotte!” disse lei, aprendo la porta.

Ma Syaoran la trattenne, quasi involontariamente, afferrandola per un braccio: “Se…dovessi avere bisogno di me…sai dove trovarmi.”

Sakura annuì e gli sorrise: “Grazie!”

Buonanotte!”

Dopo essersi assicurato che Sakura avesse chiuso bene la porta, entrò nella sua camera. Sospirò e si lasciò cadere sul divano. Si sentiva così strano ultimamente…da quando aveva conosciuto Sakura…ma per quale motivo?

La sua parte inconscia, più irrazionale lo sapeva benissimo qual era il motivo. Ma Syaoran non poteva ammetterlo. Non era possibile…lui d’altronde pensava ancora ad Haiko.




Prossimo capitolo: “Nightmare




Buonasera!! Il nuovo capitolo è online. Spero di tornare presto con il prossimo...Nightmare, incubo...Chissà che accadrà!! ^_^

Ringraziamenti...

mamogirl: ehehe, anch'io spero di non sospenderla. Per adesso sono pronti almeno altri dieci capitoli. Poi magari appena finisco gli esami mi rimetto all'opera...^_^ comunque sono contenta che ti piaccia davvero!!

lakia: ahah, il nostro nome è bellissimo!!! Chiara!! *.* non conosco il manga che hai citato, ma mi fido di quello che dici!! spero che ti sia piaciuto questo capitolo!

Emilissa15: beh, non posso dirti se le tue supposizioni sono giuste o meno, non voglio spoilerare nessuno!! ^^ comunque, hai ragione, tomoyo era più portata a fare la cantante. Ma tanto questa è solo una fanfiction!! e sto pensando di inserire anche un piccolo cammeo di kero-chan! Non può mancare!! ahaha

laurettachan96: beh, direi che il capitolo ha risposto alla tua domanda su hiro!! ^^ questa la aggiorno più velocemente perchè ho diversi capitoli già pronti. L'altra l'avevp scritta su un quaderno, quindi devo trascriverla a computer e ci vuole un po' di più!! spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!!!


A presto

kia85




 




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Capitolo 6
*** Nightmare ***


Music, love and…life!”

Capitolo 5: “Nightmare

Syaoran…”

La ragazza che mormorava il suo nome, la ragazza che lui stava baciando…oh sì, la conosceva molto bene… riconosceva la sua voce, il suo tocco caldo, il suo sapore…Quanto gli era mancata!

Haiko…

Ma poi d’improvviso lui gliela portava via, Kei, il suo migliore amico…

La sua ragazza, il suo migliore amico…insieme…era troppo da sopportare!

Haiko, non lasciarmi!

Ma Haiko era lontana, con Kei, non poteva sentire il suo desiderio, non voleva sentirlo!

Poi l’incidente, la corsa in ospedale, scoprire la loro relazione… E Syaoran che rimaneva da solo, in balia dell'oscurità, che lo avvolgeva e straziava…

No, torna qui. Io...non sono niente senza di te…

Tutto ad un tratto…una voce giunse alle sue orecchie: stava cantando una canzone. Ma a chi apparteneva? Le parole della canzone erano poco comprensibili, però la melodia aveva un che di familiare. E la voce era così dolce che di colpo Syaoran non era più solo. L'oscurità apparve improvvisamente meno buia e anche le ferite del suo cuore sembravano rimarginarsi.

Chi sei?

Ma Syaoran non fece in tempo a capire a chi appartenesse quella voce perchè aprì gli occhi e si ritrovò nel suo letto. Era stato un sogno o un incubo? Che strano, era da tanto che non viveva incubi così strazianti…l’ultimo lo aveva avuto la prima notte in cui aveva dormito nell’hotel, ossia il giorno in cui aveva conosciuto Sakura.

Ma davvero lei aveva a che fare con la sparizione dei suoi incubi? Assolutamente no, altrimenti non avrebbe avuto un altro incubo quella notte. Un incubo che però si era trasformato in una speranza. Dunque quel sogno cosa voleva dirgli? Forse che per poter guarire il suo cuore ferito...aveva bisogno della vicinanza di Sakura?

Ah, che mal di testa!” disse, prendendosi la testa fra le mani.

Syaoran decise di non pensarci più. Così si preparò e, quando raggiunse la porta di Sakura, fece per bussare. Ma la porta si aprì prima che la mano di Syaoran la sfiorasse.

Buongiorno, Syaoran!”

Syaoran la guardò sorpreso: “B-buongiorno! Come hai...?”

Ho sentito che uscivi e ti ho anticipato!”

Ah, bene, sei pronta?”

Sì!”

Sakura uscì e si chiuse la porta alle spalle: “Tomoyo ci sta aspettando giù!”

Ok!”

Entrati in ascensore, Syaoran subito si accorse che gli occhi di Sakura erano lievemente arrossati.

Non hai dormito bene?” le chiese, preoccupato.

Sakura rise nervosamente: “No, che dici? Ho dormito perfettamente!”

Non convinto dal tono della ragazza, Syaoran insistette.

Allora, perché hai gli occhi arrossati?”

Sakura , rassegnata, sospirò e chinò il capo.

Hai ragione, non ho dormito molto!”

Per quale motivo?” domandò lui, preoccupato.

Ieri sera, quando è venuto Hiro, abbiamo litigato! Gli ho detto che avrei voluto passare più tempo con lui, ma Hiro si è arrabbiato e ha cominciato a urlare che lui era impegnato con la band, che non dovevo essere egoista e cose di questo genere. Mi ha sorpresa, non mi aspettavo che reagisse in questo modo. È sempre stato un tipo molto calmo! Invece ieri si è arrabbiato per niente e poi se n'è andato, ancora arrabbiato!”

Sarà stato le stress del traditore! Syaoran sapeva bene che, quando si tradisce qualcuno, inventando scuse su scuse, si è sottoposti a uno stress notevole. Evidentemente Hiro non era abbastanza forte da sopportarlo!

Mi spiace!”

Non preoccuparti. Dopotutto, questo litigio mi ha fatto pensare!”

Riguardo cosa?”

Il tempo che passo insieme a Hiro. Ci sono giorni in cui non riusciamo proprio a vederci, a causa dei nostri impegni. Allora mi sento sola e desidero vivamente che lui abbandonasse tutto e corresse da me. Ma poi mi accorgo che il mio desiderio, come ha detto ieri Hiro, è molto egoista perchè non sono l'unica ad avere una carriera. Anche lui lavora e l’inizio del loro tour è così imminente. Perciò probabilmente ieri ho sbagliato a dirgli che volevo passare più tempo con lui!”

Syaoran non ne poteva più di ascoltarla, mentre si addossava una colpa che non era sua, ma al contrario apparteneva proprio a un vile codardo quale era Hiro.

No, non è vero. Non sei affatto egoista! Anzi, il tuo desiderio è assolutamente normale! Hai tutto il diritto di stare più tempo con lui e lui dovrebbe accontentarti se ti ama davvero! Non occorre sacrificare la propria carriera, per stare con la persona che si ama. Si possono tranquillamente avere entrambe le cose.”

L'ascensore si fermò al piano terra e Sakura gli sorrise, gli occhi un po’ lucidi, e gli sfiorò un braccio: “Grazie, Syaoran!”

Detto questo uscì dall'ascensore e Syaoran la seguì, toccandosi il braccio, nel punto in cui si era appoggiata la mano di Sakura. Un dolce tepore cominciò a spandersi nel suo corpo da quel punto, incantandolo per qualche secondo. Era la stessa sensazione provata nel suo ultimo sogno.

Hiro!” esclamò la voce di Sakura.

L' esclamazione della sua protetta lo fece tornare alla realtà. Hiro era nella hall dell’hotel, in attesa di Sakura, con un esagerato mazzo di rose rosse tra le braccia. Vi erano almeno una trentina di rose.

Ciao, Sakura!” la salutò lui.

Ciao! -esclamò lei, sorridendo un po' forzatamente- Cosa ci fai qui?”

Con aria colpevole, Hiro le porse le rose: “Tieni, sono per te!”

Grazie!” rispose lei, afferrando il mazzo.

Sakura odorò le rose e Syaoran sapeva che con quel gesto Hiro avrebbe ottenuto da lei il perdono che non meritava.

Ieri sera sono stato uno stupido, non volevo risponderti male!” si scusò lui, grattandosi la testa, chiaro segnale della sua insicurezza.

Lo so! Era lo stress per il tour!”

Sakura si allontanò un attimo da Hiro e appoggiò le rose sul banco della reception: “Potreste metterle in un vaso con l’acqua e portarle nella mia stanza?”

Certamente, signorina!” rispose il receptionist.

Dopo aver affidato le rose alla reception, Sakura tornò da Hiro.

Dicevamo?”

Beh…stavo cercando di chiederti scusa per ieri!- esclamò lui, sembrando sinceramente dispiaciuto- Perdonami, se puoi, Sakura!”

Sakura riflettè per un po’, poi sorrise e lo abbracciò.

Scuse accettate!”

Ti ringrazio, piccola!”

Detto questo la baciò e Syaoran istintivamente si voltò dall’altra parte. Com’è che d’un tratto gli dava fastidio quel bacio? Non era certo la prima volta che assisteva alle loro effusioni da piccioncini.

Senti, Hiro, vuoi venire con noi? Devo fare un servizio fotografico!”

Ah, mi piacerebbe tanto, tesoro. Ma sono stanchissimo da ieri. Che ne diresti se ti aspetto in camera tua?”

Mi sembra un’ottima idea!” rispose lei, gli occhi brillanti di gioia.

E, dopo un ultimo bacio, si salutarono. Quando Syaoran passò davanti a Hiro, gli lanciò un’occhiata fulminante che lo lasciò perplesso. Era decisamente un vile codardo e lui non l’avrebbe mai perdonato se Sakura avesse sofferto per causa sua.


*****


Erano in macchina già da mezz’ora e sembrava che le case della città si stessero diradando sempre di più.

Ma dov’è che dobbiamo andare?” domandò Syaoran, con tono decisamente scontroso.

Ah, allora parla ancora!” commentò Tomoyo, sarcastica.

Effettivamente, Syaoran, non hai parlato da quando siamo partiti!” fece notare Sakura, preoccupata.

Ah…sì?”

Sì!”

Allora, vi chiedo perdono.” disse lui, cercando di rilassarsi un po'.

In effetti era pieno di nervosismo, dopo la scena idilliaca a cui aveva assistito pochi minuti prima. L'ingenuità di Sakura e il suo amore per Hiro la accecavano e le inibivano il raziocinio. Era questo un lato negativo dell'essere innamorati e lui stesso ne era stato vittima.

Tomoyo scoppiò a ridere: “Non ho mai visto qualcuno scusarsi solo per essere rimasto un po' in silenzio!”

Perchè Syaoran è ben educato, a differenza di te!!” commentò Sakura, rivolgendole una simpatica smorfia.

Vedo che sei più allegra del solito, Sakura. Si può sapere che è successo?”

Certo, ho fatto pace con Hiro!”

Tomoyo annuì, sorridendo: “Questo spiega i tuoi occhi brillanti!”

Sì, è stato molto dolce! Mi ha anche regalato un mazzo di rose!”

Wow, l'aveva combinata proprio grossa allora!!”

Stanco di quei discorsi, Syaoran decise di porvi fine e intromettersi.

Non avete risposto alla mia domanda!”

Ah, già! Siccome è una bellissima giornata, faremo il servizio fotografico all’aperto, in piena campagna!” rispose Tomoyo.

Ora si spiega questo lungo peregrinare!- esclamò Syaoran, provocando le risate di Tomoyo e Sakura - Piuttosto, di che servizio si tratta?”

Un servizio per una fotografa molto rinomata nel campo della moda. Si tratta di Misaki Miyamoto. Sakura poserà per lei insieme a Hideki Tonami, un altro giovane cantante esordiente.”

Sì, e proprio ieri sera in televisione hanno trasmesso un'intervista di Tonami!” affermò Sakura.

E che cosa ha detto?” domandò Syaoran, turbato.

Beh, ha detto che è molto orgoglioso di posare insieme a me per una fotografa così famosa e poi ha detto che è entusiasta che il servizio si svolgerà in campagna, visto che lui è nato e cresciuto lì!”

Syaoran divenne più preoccupato: “Ha rivelato il luogo del set?”

No, non con precisione. È un problema?” domandò Sakura.

Certo che è un problema! Se il tuo persecutore lo venisse a sapere, sarebbe assai pericoloso! Non va per niente bene. Dovrò informare l'ispettore e farmi mandare una sorta di scorta!”

Sakura rimase sorpresa dalle parole di Syaoran: “Non avevo pensato a questa possibilità!”

Vedi di pensarci più spesso! Che tu sia al settimo cielo solo per aver fatto pace con Setsu non esclude la minaccia di morte a cui sei sottoposta!”

Sakura arrossì violentemente e rimase delusa e amareggiata dal tono usato da Syaoran. Al momento lui non ci badò. Pensò piuttosto a informare l'ispettore Tanemura, che si disse subito pronto a mandargli un paio di volanti con quattro agenti di polizia.

Bene, sono partiti. Arriveranno tra pochi minuti!”

Perfetto, noi intanto siamo arrivati!” affermò Tomoyo, spegnendo la macchina.

Era ora! - sospirò Sakura- L'aria qui dentro è diventata irrespirabile!”

Detto questo, Sakura fece per aprire la portiera e scendere, ma Syaoran le afferrò la mano, trattenendola nell'auto.

Aspetta!”

Che vuoi?” sbottò lei, stizzita.

Già, cosa voleva Syaoran?

Chiederle scusa: le aveva risposto male solo perchè era nervoso e preoccupato insieme. E quando Syaoran si sentiva così, non riusciva a controllare le sue azioni.

Io... ecco...scusa per poco fa...non volevo risponderti in quel modo. Questa preoccupazione improvvisa mi ha decisamente colto alla sprovvista.”

Lo sguardo di Sakura abbandonò l'espressione offesa e le fibre del suo corpo si rilassarono.

Sei la mia protetta...- continuò lui -...e devi ricordarti che il pericolo è sempre imminente!!!”

In effetti...forse Hiro mi ha un po' distratta. Scusami anche tu, Syaoran!” esclamò poi, stringendogli la mano.

Allora, è tutto chiarito?”

Sì! Dai, usciamo. Ci stanno aspettando!”

Quando scesero dall'auto Syaoran si guardò intorno: si trovavano in un campo di grano abbandonato, con bellissime querce poco più in là e betulle e faggi dalle verdi fronde. Ai margini del campo c’erano diverse roulotte e dappertutto gente che andava e veniva.

Sono arrivati!” esclamò una voce.

Ah, benissimo!”

Una giovane donna si avvicinò a loro: aveva i capelli castani raccolti in una coda e indossava una semplice maglietta e dei jeans scuri.

Salve, sono Misaki Miyamoto!- disse con un inchino- Sono la vostra fotografa!”

Piacere di conoscerla! – esclamò Tomoyo, inchinandosi insieme a Sakura e Syaoran- Mi chiamo Tomoyo Daidoji e loro sono Sakura Kinomoto e Syaoran Li, la sua guardia del corpo!”

Buongiorno!” la salutarono Sakura e Syaoran.

Bene, sono davvero contenta che la signorina Sakura abbia accettato questo servizio. Sono una sua grande fan!”

Grazie! Anche io sono una sua fan! - esclamò Sakura, entusiasta- Adoro i suoi servizi! Sono davvero belli e originali!”

Mi fa piacere! Allora se vuole andare a prepararsi, tra poco cominciamo. Dobbiamo ancora aspettare il signor Tonami!”

D'accordo!”

Perciò Sakura andò a prepararsi nella roulotte, mentre Syaoran rimase fuori, in attesa delle volanti della polizia. In quel momento squillò il cellulare della signorina Miyamoto. Syaoran la vide rispondere, anche se non riusciva a capire chiaramente cosa stesse dicendo. Ma a un certo punto la sua espressione si incupì e divenne estremamente preoccupata. Ciò rese la conversazione ancora più interessante per Syaoran, che continuò a tenere lo sguardo fisso sulla fotografa. Alla fine, la conversazione terminò. Misaki ripose il cellulare e sospirò piuttosto delusa.

Tutto a posto, Misaki?” le chiese una giovane ragazza, probabilmente la sua assistente.

No, per niente. Tonami è stato coinvolto in un incidente!”

Ora che le due si stavano avvicinando alla roulotte di Sakura, Syaoran drizzò le orecchie più che poteva.

Per tutti gli dei! Come è successo?”

Non si sa ancora. Erano sulla superstrada e a un certo punto la macchina è sbandata! Ma lui e il suo manager sono sani e salvi. Tonami ha riportato una frattura alla tibia e un leggero trauma cranico. Il manager se l'è cavata con una frattura al braccio!”

Oh, poverini!”

Syaoran divenne pensieroso. Quell'incidente era davvero una brutta storia. Fortunatamente non era successo niente di grave, però gli dava comunque diversi grattacapi. Era troppo strano: il giorno prima Tonami rilasciava quell'intervista e adesso l'incidente. Poteva essere solo una coincidenza?

Adesso come faremo, Misaki?”

Non lo so. È un bel problema! La rivista compra il servizio solo se i modelli sono un ragazzo e una ragazza. Sai come sono queste riviste per giovani…”

Appunto. Quindi cosa facciamo?”

Dobbiamo cercare un sostituto il più rapidamente possibile!”

Syaoran aveva ancora lo sguardo fisso su di loro, quando all'improvviso le due ragazze si voltarono verso di lui. Subito il giovane arrossì e si voltò da un'altra parte. Ma le signore, dopo essersi scambiate dei sussurri, si avvicinarono a lui.

Signor Li, giusto?” disse Misaki.

Syaoran, con le spalle al muro, riportò lo sguardo su di loro: “Sì?”

Avrei un favore da chiederle.”

D-dica!” esclamò lui, mentre un bruttissimo presentimento si formava nella mente.

Ecco, il signor Tonami ha avuto un incidente...”

Sì, non volendo ho sentito!”

Ok, allora sa che siamo senza modello per il servizio!”

Un tremolio si impossessò delle sue mani e gambe: “L'avevo intuito!”

Penso che lei vada molto bene per il mio servizio! Ha i lineamenti e il fisico che sto cercando.”

Nonostante fosse mentalmente preparato, Syaoran rimase allo stesso modo turbato: “Io?”

Sì, che ne dici, Arina?”

L'assistente della fotografa lo guardò attentamente: “Per me va bene, ma l'esperta non sono io, lo sai!”

Ehi, Akira, vieni un attimo!” esclamò a gran voce Misaki.

Un giovane uomo che passava di lì con occhiali da sole e capelli a spazzola biondissimi li raggiunse.

Sì, Misa-chan?”

Tonami non può venire e dobbiamo trovare un sostituto. Che ne dici di lui?” chiese Misaki e indicò Syaoran, il quale si sentiva sempre più a disagio.

L’uomo di nome Akira si avvicinò a lui, si abbassò gli occhiali da sole e cominciò a ispezionarlo da vicino: lo guardò negli occhi, di profilo, gli ravviò i capelli, studiò le linee dell’avambraccio e del collo.

Sì, potrebbe andare. Sembra un vero modello!”

Ehi, no, un attimo. Io non sono d’accordo!” si intromise Syaoran.

Oh, la prego, signor Li!- lo implorò Misaki- E’ la nostra unica speranza! Abbiamo una scadenza da rispettare!”

Syaoran non sapeva cosa fare, certo avrebbe voluto aiutarli, ma si sentiva tremendamente in imbarazzo.

Ma...non sappiamo se Sakura sia d'accordo o meno!”

Sarà sicuramente entusiasta. Ormai vi conoscete e potrete sentirvi a vostro agio l'uno con l'altra!”

Misaki sembrava molto sicura di ciò che diceva, Syaoran un po' meno...anzi, era convinto che sarebbe stato molto, ma molto difficile. Ormai era in trappola: erano tutti e tre uniti contro di lui. Come diamine si era ritrovato in quella situazione?

Perciò sospirò: “D’accordo!”

E a quella parola Misaki, Arina e Akira festeggiarono.

Ma a una condizione!” continuò subito Syaoran.

Tutto quello che vuole!” esclamò Misaki, raggiante.

Non deve comparire assolutamente il mio nome né nessun altra informazione su di me.”

Ne è sicuro?” domandò Misaki.

Sì!”

Ok, ha la mia parola! Allora, tutti a prepararsi!”

Syaoran si sentì spingere verso la roulotte accanto quella di Sakura.

Venga con me!” disse Akira.

Syaoran venne perciò preparato per il servizio: lo pettinarono, sollevando un po’ i capelli con il gel, gli fecero indossare un jeans stracciato in diversi punti, scarpe nere e una camicia nera con le maniche arrotolate perfettamente fin sopra il gomito, leggermente aderente al torace.

Aha, noto un accenno di barba qui ai lati del viso…” disse Akira, che a quanto pareva era il truccatore/costumista maschile.

E così dicendo gli toccò la mandibola, studiandolo con attenzione.

Sì...- rispose Syaoran, imbarazzato-...stamattina mi sono dimenticato di radermi!”

No, invece, va bene così. Da un tocco perfetto al tuo look e all'idea che ha in mente Misaki!”

E che idea sarebbe?”

Akira ridacchiò: “Beh, ve lo spiegherà lei fra poco!”

Syaoran sospirò.

Dai, sei pronto! Andiamo!”

Finita la tortura, iniziò l'incubo vero e proprio. Syaoran uscì dalla roulotte e raggiunse la fotografa. Si sentì gli occhi di tutti i presenti addosso. Ed effettivamente non aveva tutti i torti: uomini e donne lo guardavano soddisfatti e ammirati. Erano arrivati anche i suoi colleghi poliziotti.

Per tutti gli dei! È perfetto!” commentò Misaki.

Syaoran arrossì lievemente: “Sì, mi scusi un attimo!”

Così dicendo, Syaoran raggiunse i poliziotti schierati più in là.

Ehi, come siamo eleganti, Li!” esclamò Kamui.

Sta' zitto, lasciamo perdere!”

Abbiamo sentito che dovrai posare con la tua protetta!” continuò Subaru.

Già, avete notizie dell'incidente in cui è stato coinvolto il signor Tonami?”

Sì! - rispose Subaru- L'ispettore Tanemura è sul luogo, stanno cercando di capire la causa effettiva dell'incidente!”

Ok, allora fatemi sapere immediatamente appena avrete notizie!”

Sì, tranquillo!” assicurò Kamui.

Chi avete portato con voi?”

Kurogane e Fujimoto! Sono in perlustrazione.”

Ottimo!”

Miseriaccia, Li, la tua protetta è uno schianto!” esclamò all'improvviso Kamui, guardando in un punto dietro Syaoran.

Syaoran si voltò verso la roulotte in cui era entrata la sua protetta: lei scendeva le scale, più bella che mai.

Aveva un vestitino aderente nero di pizzo, con bretelle sottili, e scarpe da ginnastica di tela blu. Il vestito le arrivava a metà coscia, lasciando scoperte gambe sottili e bianche. Il respiro di Syaoran aumentò il ritmo di poco, quel tanto che bastava per mandarlo in confusione. La seguì con lo sguardo, mentre Misaki si avvicinava a lei e iniziava a parlarle: dalle espressioni molteplici che si susseguivano sul volto di Sakura, Syaoran capì che Misaki le stava spiegando la situazione.

Poi Sakura si voltò verso di lui, gli sorrise, un po’ sorpresa forse di vederlo conciato in quel modo.

Già...io vado...” disse Syaoran, ritrovandosi improvvisamente in gola un magone difficile da mandar via.

Così la raggiunse: lei continuava a sorridere, mentre Tomoyo ridacchiava divertita.

Syaoran, sei…- iniziò a dire lei-…stai benissimo!”

E lei era perfetta e bellissima!

G-grazie…anche tu…stai bene…”

Coraggio, iniziamo prima che la luce giusta sparisca!”


*****


Prima di cominciare, Misaki spiegò l'idea di base del suo servizio.

E' piuttosto semplice. Si tratta di due giovani, un uomo e una donna ovviamente. Lui è pazzo di lei, farebbe di tutto solo per amore suo. Lei, all'inizio, non si accorge dell'effetto che ha su di lui. Perciò tutto il servizio è incentrato su di lui che cerca di farle capire il suo amore, di sedurla in qualche modo. Il signor Li quindi dovrà trasmettere con lo sguardo i sentimenti per lei. Mentre Sakura sarà sfuggente, ma ad ogni foto dovrai cercare di mostrare piano piano il vostro avvicinamento. È tutto chiaro?”

Tutto chiaro!” ripetè Sakura, entusiasta, mentre Syaoran annuì titubante.

Fu così che gli operai allestirono il set per la prima foto: un tappeto e dei cuscini dai colori caldi. Syaoran si accorse di essere troppo emozionato. Sicuramente avrebbe fatto una brutta figura.

Syaoran?” lo chiamò Sakura, al suo fianco.

Dimmi!”

Sai, non ti ho ancora detto che sono molto contenta di posare con te. Certo, sono dispiaciuta per ciò che è successo a Tonami, ma ho questa occasione e ne sono molto entusiasta!”

Perchè?”

Beh, una volta mi hai detto che non potevamo essere amici per il momento. Ma adesso che hai accettato di fare questo servizio insieme a me, ho la certezza che siamo diventati davvero amici!”

Amici?”

Non dire che non è vero, perchè so che è così. Lo sento da come ti comporti verso di me. Ti preoccupi se soffro e cerchi di confortarmi! Questo significa essere amici!”

Syaoran annuì: si era ripromesso di non lasciarsi coinvolgere troppo da quella giovane cantante, ma alla fine era caduto nella sua meravigliosa trappola. In fondo, non era poi così male. Peccato che lei non si accorgesse dell'effetto che aveva su di lui.

Hai ragione!” affermò dunque con un sorriso.

Finalmente Misaki li esortò a posizionarsi sul set. Nella prima foto li fecero sdraiare uno accanto all’altra, in mezzo ad alcune betulle; il braccio di Syaoran era steso sotto la testa di Sakura, mentre le braccia di Sakura erano abbandonate una sul ventre, l'altra accanto al capo.

D'accordo, signor Li, guardi verso di lei. Sakura, vorrei che tu guardassi direttamente nell'obiettivo!” disse Misaki.

Quelli furono i primi scatti. Syaoran aveva potuto guardare da vicino la sua protetta, sentire il suo respiro per niente agitato, ammirare la sua espressione tranquillla... E questo, in qualche modo, lo aiutò a rilassarsi. Probabilmente i suoi timori erano esagerati.

La seconda foto li vedeva entrambi in piedi su un’altalena, appesa a un robusto ramo di quercia. Syaoran salì per primo e poi aiutò Sakura a salire di fronte a lui. Sakura rise, mentre cercavano di stabilizzare l'altalena.

Se continui a ridere, non riusciremo mai a fermarci!” le fece notare Syaoran.

Hai ragione!”

Alla fine ci riuscirono e Misaki cercò il punto migliore per scattare le foto: la luce che filtrava dalle fronde rigogliose degli alberi era calda e rendeva l'atmosfera intensa, ma nello stesso tempo serena.

Bene! - disse Misaki, posizionandosi- Adesso voglio che Sakura guardi in basso, con un’espressione timida, ma non esageratamente, e Li cerchi la sua attenzione con lo sguardo.”

Sakura chinò il capo e Syaoran la guardò, mettendo il dito indice sotto il mento della ragazza, come se stesse per sollevarlo verso di lui. La pelle del suo viso era morbida e delicata, più di quanto lui stesso se l'era immaginata.

Ottimo, davvero perfetto, Li! Bene anche tu, Sakura!”

Sakura lo guardò, sfuggendo al suo tocco e gli sorrise: “Ah, così hai un talento nascosto. Sei un vero modello, Syaoran!”

Faccio solo quello che mi dice lei.” esclamò lui, scendendo dall'altalena e aiutando poi anche lei.

Sì, ma lo fai molto bene!”

Grazie!”

Seguirono altre foto, che rendevano perfettamente l'avvicinamento fra i due protagonisti del servizio.

A un certo punto si spostarono all'aperto, in una zona lontana dagli alberi. Misaki fece sedere Syaoran a terra, con le gambe incrociate, e Sakura, accovacciata dietro di lui, doveva abbandonarsi totalmente sulla sua schiena.

Li, porti una mano alla fronte e rivolga indietro lo sguardo verso di lei. Sakura, appoggia le mani sulle sue spalle. Devi appoggiarti a lui totalmente!”

Syaoran si sentì mancare un battito quando la mano di Sakura raggiunse leggera la sua spalla, quando aprì appena le gambe per far aderire completamente i loro corpi, quando percepì il suo viso appoggiato alla sua schiena. Il giovane uomo si accorse che in verità i suoi timori iniziali erano più che fondati. Cercò di pensare ad altro, sperando che la fotografa finisse più in fretta che poteva il servizio. Ma la realtà era che lui non voleva separarsi da lei, sarebbe potuto rimanere per sempre con lei in quella posizione. E sapeva che prima di quella sera avrebbe finalmente capito cosa provava per lei.

Dopo quella foto, finalmente giunsero all’ultimo scatto.

In questa arriviamo alla fine del processo di seduzione. Sakura, Li ti ha cercato per tutto il servizio, adesso finalmente cedi ed entrambi sapete di appartenere l’una all’altro.”

Le premesse non erano delle migliori. Misaki fece sedere Syaoran sulle ginocchia e poi disse a Sakura di sedersi su di lui a cavalcioni, abbracciandolo.

Syaoran non riusciva più a respirare regolarmente. D’accordo, lo volevano vedere morto!

Quando Sakura si sedette su di lui, con le gambe che circondavano le sue, il suo corpo così aderente al suo, Syaoran credette davvero di morire: le sue mani, appoggiate sulla schiena, lo stringevano a sé, il suo petto appena sotto il viso di Syaoran, le sue labbra gli sfioravano la fronte…

Sakura è a posto, ma Li…vorrei vederla più coinvolto. Potrebbe appoggiare almeno una mano sul suo fondoschiena?”

Ah…non so se…” disse a lui, guardando Sakura.

Lei gli sorrise per tranquillizzarlo: “Va bene così. Fai come ti dice, così finiamo prima!”

Aggiunse le ultime parole mormorandole appena. Così Syaoran fece scivolare una mano sul suo fondoschiena, attirandola ancor di più a sé.

Bene, così. Adesso guardate verso di me! Voglio uno sguardo che lasci trasparire quanto apparteniate l’un l’altra!- disse Misaki, facendo un paio di scatti- Davvero perfetti! E ora guardatevi negli occhi!”

Gli occhi color ambra di Syaoran si incrociarono con quelli verde giada di Sakura e in quel momento il mondo si fermò. Non esistevano altri che loro due. Syaoran era come intrappolato in quel mare verde, così stretto a lei, il battito del suo cuore in sintonia con quello di Sakura.

Ok, aveva vinto lei, Syaoran si stava innamorando di Sakura…


*****


Durante il viaggio di ritorno, Syaoran non disse una parola. Era ancora troppo preso da ciò che aveva compreso nell’ultima posa con Sakura. Ma come poteva essersi innamorato di lei? Non poteva…

Primo, perché lei apparteneva a un altro uomo.

Secondo, perché una parte di Syaoran, chissà quanto importante, era ancora legata ad Haiko. I pensieri che aveva su Sakura…era come se stesse tradendo colei che era stata il primo grande amore di Syaoran. E come poteva tradire proprio la ragazza che gli aveva insegnato ad amare?

Chissà, forse la cosa giusta da fare era cercare di far scomparire quei sentimenti per Sakura? Ma come poteva farlo, se era sempre accanto a lei?

Misaki era entusiasta di come è andato il servizio!” commentò Tomoyo, a un certo punto.

E' vero! Si è complimentata con me e anche con Syaoran! Vero?” domandò Sakura, voltandosi verso di lui.

Ah, sì!” rispose lui, evitando di guardarla.

In effetti siete stati bravi, perfino Li. Non c'è da dire, sembrava completamente a suo agio nella parte!”

Syaoran lanciò uno sguardo fulminante alla ragazza manager. Poteva forse essere che lei avesse ormai capito in che razza di situazione si era cacciato?

E' vero. Ha un talento nascosto il nostro Syaoran!”

Chissà quante altre sorprese ci riserva...” esclamò divertita Tomoyo.

Sakura rise, mentre Syaoran sospirò: ne aveva fin troppe di sorprese per Sakura e sicuramente lei non era pronta per conoscerle tutte.

Comunque, al concerto di domani sera ho invitato Nanami Tanaka!” affermò Tomoyo.

E chi è?” domandò Sakura perplessa.

La direttrice del negozio di musica dove dovrai esibirti fra un paio di giorni! Vorrebbe conoscerti prima di quel giorno!”

Oh, perfetto! Anch'io sono curiosa di conoscerla!”

Syaoran prese l'agenda elettronica e controllò l'appuntamento di cui stavano parlando le due ragazze: Sakura aveva un incontro con i fans due giorni dopo, in un negozio di dischi nel quartiere di Ikebukuro, non molto lontano, quindi, dal loro hotel.

In quel momento il cellulare di Syaoran squillò e lui mise da parte l'agenda e rispose prontamente.

Sì, pronto?”

Li, sono Tanemura!”

Ah, buonasera ispettore!”

Tutto a posto?”

Sì, stiamo tornando in hotel!”

Ah, già. Mi hanno detto che hai posato in un servizio con la nostra Sakura!”

Syaoran maledisse mentalmente quegli spioni dei suoi colleghi: sicuramente era opera di Kamui.

Ho dovuto farlo per cause di forza maggiore! E comunque ho detto di non scrivere assolutamente il mio nome!”

Molto bene, Li! A proposito, abbiamo notizie dell'incidente!”

Mi dica!”

Dunque, l'incidente sembra sia stato causato da freni non funzionanti. Il manager del signor Tonami ci ha assicurato che fino alla sera precedente l'auto funzionava perfettamente. Quindi abbiamo dedotto che la causa dell'incidente sia di natura dolosa. Probabilmente c'è stata una manomissione dei freni.”

Koichi ovviamente!”

A quel nome, Sakura si voltò verso di lui intimorita e Syaoran per tranquillizzarla le appoggiò una mano sopra la sua.

Sì, d'accordo. Ma per adesso non abbiamo prove. Indagheremo e ti terrò aggiornato. Tu pensa solo a fare il tuo lavoro!”

Certo, lo farò. La ringrazio, capo!”

Arrivederci, Li. Porgi i miei saluti alle due signorine!”

Sicuramente!”

Così dicendo, Syaoran terminò la chiamata e ripose il cellulare.

Era l'ispettore?” domandò Sakura, tremante.

Sì. Mi ha dato informazioni sull'incidente di Tonami!”

Sakura chinò il capo: “E'...è stato...lui?”

Sembrerebbe di sì, ma stanno ancora indagando!”

Allora sapeva che dovevamo lavorare insieme!”

Direi di sì!”

Ma perchè non ha colpito direttamente me?” domandò lei, cominciando a diventare ansiosa.

I suoi occhi divennero lentamente lucidi e il suo corpo cominciò a tremare.

Perchè è folle, ma astuto. Vuole metterti paura, ma non devi preoccuparti, io...”

Sì, ci penserai tu a proteggermi. - lo anticipò Sakura- Ma Tonami...lui non aveva niente a che fare con questa storia! Perchè ha dovuto fargli del male?”

Le lacrime cominciarono a scivolare sulle guance pallide di Sakura e Syaoran non sapeva cosa rispondere. Sakura si sentiva in colpa per ciò che era accaduto al ragazzo e sembrava soffrirne parecchio. Ma Syaoran non poteva vederla in quello stato, doveva farla reagire in qualche modo.

Vuole solo spaventarti e ricordarti che lui è sempre vigile e pronto a colpirti. - le spiegò, convinto- Non devi lasciarti abbattere, perchè altrimenti farai il suo gioco e lui crederà di poterti colpire facilmente. Ma non è così. Perchè tu sei forte, sei più forte e astuta di lui.”

Sakura si passò una mano sugli occhi per asciugarsi le lacrime : evidentemente le parole e il tono usato da Syaoran riuscirono a calmare quell'attacco di panico. Infatti gli sorrise.

Grazie, Syaoran!”

Syaoran annuì: “Non ci pensare per adesso, ok?”

Però, vorrei mandare qualcosa a Tonami e al suo manager!”

Ci penso io, Sakura. Sta' tranquilla. Gli farò avere dei fiori e dei cesti pieni di delizie!” esclamò Tomoyo allegramente.

Ottima idea. Grazie anche a te, Tomoyo! Come farei senza di voi?” sospirò Sakura.

Poi si abbandonò sul sedile posteriore e Syaoran la vide chiudere gli occhi, più rilassata. Aveva decisamente affrontato troppe emozioni quel giorno e adesso era esausta. In effetti anche Syaoran si sentiva stanco; così imitò Sakura e chiuse gli occhi, aspettando di arrivare in hotel.

Dopo una decina di minuti finalmente giunsero a casa. Syaoran fece scendere Sakura e, dopo aver salutato Tomoyo, entrarono entrambi nell’edificio.

Mi pare che abbiamo finito più in fretta del previsto, nonostante l'incidente!” commentò Sakura, guardando l’orologio, mentre entravano nell’ascensore.

E’ vero!”

Beh, credo sia normale quando si hanno due modelli perfetti come noi!” scherzò lei, ridendo.

La sua ritrovata allegria fece compiere una piacevole capriola al cuore di Syaoran, che si ritrovò in seria difficoltà. Anche se avesse voluto disinnamorarsi di lei, come poteva farlo, se lei lo attirava con una semplice risata?

Comunque…- continuò lei, tornando improvvisamente seria-…sono davvero molto felice di aver fatto il servizio insieme a te!”

Ah…sì…” disse lui, chinando il capo.

Probabilmente se ci fosse stato Tonami, avrei avuto qualche difficoltà a mostrare le emozioni richieste dalla fotografa. Ma insieme a te mi sento sempre più a mio agio. Anche se effettivamente non ci conosciamo da tanto tempo, sento di conoscerti da una vita. Perciò è stato facile fingere di amarti alla follia!”

Già…fingere…era proprio quello il problema. Quel servizio fotografico era stato difficile solo per lui: aveva compreso che si stava innamorando lentamente di lei e ora doveva affrontare quella nuova scoperta e tutti i problemi che comportava. Sakura, invece, non si era trovata neanche per un secondo a disagio e, nonostante tutte le sue belle parole, lui per lei non era altro che la sua guardia del corpo e un semplice amico.

Quando uscirono dall’ascensore, Sakura corse verso la sua porta: “Chissà cosa sta facendo Hiro?”

Ti starà aspettando!” disse lui, portandosi una mano sulla fronte.

Sentirle pronunciare il nome di Hiro con così tanto entusiasmo gli causò un improvviso mal di testa e Sakura si accorse della sua espressione sofferente.

Cos’hai? Non ti senti bene?” domandò, preoccupata, appoggiando una mano sul suo braccio.

Syaoran si sottrasse al tocco e indietreggiò di un passo.

Mm…sarà un colpo di sole!”

Stenditi un po’ sul letto, allora.”

Dopo! Adesso devo assicurarmi che sarai al sicuro in camera tua!”

Certo, c'è Hiro!”

Sakura aprì la porta e Syaoran la seguì. La luce era accesa e Sakura si guardò in giro, ansiosa.

Hiro? Dove sei?” domandò Sakura, a gran voce.

Mentre Sakura chiamava il suo ragazzo, l'attenzione di Syaoran fu richiamata da indumenti abbandonati per terra, accanto al divano: alcuni appartenevano sicuramente a Hiro, altri sembravano molto femminili, ma molto poco in stile Sakura.

S-sakura?!” esclamò Hiro, raggiungendoli.

Indossava solo un paio di boxer e lo sguardo tradiva un'agitazione fin troppo evidente. Syaoran capì che era in guai molto seri e lui non aveva alcuna intenzione di aiutarlo.

Ciao!- disse Sakura, correndo ad abbracciarlo- Cosa stavi facendo?”

Un bagno!” rispose lui, con voce tremante.

Bravo!” rispose Sakura, ridacchiando.

Syaoran desiderò che quella ragazza non fosse così ingenua, ma evidentemente era chiedere troppo. Così decise di intervenire lui personalmente, per il bene di Sakura. Doveva sapere la verità, non meritava di essere presa in giro in quel modo.

E c'era bisogno di svestirsi qui?” esclamò Syaoran, indicando gli indumenti vicino al divano.

Sakura, a quel punto, guardò verso la direzione indicata da Syaoran. Si avvicinò al divano e guardò i vestiti per terra. Sul suo volto si dipinse un'espressione di panico, simile a quella provata pochi minuti prima in macchina.

Ma...questi...di chi sono?” dimandò Sakura, con voce tremante.

Aspetta, Sakura, lascia che ti spieghi...” iniziò a dire Hiro.

Ma Sakura non lo stette ad ascoltare e si diresse verso la sua camera da letto.




Prossimo capitolo: “Cry”


Nuovo capitolo, nuovi avvenimenti!!! Chissà cosa o chi troverà Sakura in camera sua, eh? ^^

Questo capitolo è stato un po' difficile da scrivere, ma alla fine è andata! Lo dedico a mamogirl perchè mi ha consigliato e aiutato!!! grazie, cinzia!!! ^^

Gli scatti del servizio fotografico sono ispirati ad alcune foto dei protagonisti Twilight, ma solo perchè mi piaceva come servizio, altrimenti io detesto tutta 'sta saga!!! -.-

Infine per gli amanti delle opere delle Clamp, ho inserito 4 personaggi provenienti da altrettante opere: Kamui da X1999, Subaru da Tokyo Babylon, il mitico Kurogane-san da Tsubasa Chronicle e l'adorabile Fujimoto-san da Kobato!!! ^^

Passiamo ai ringraziamenti...

mamogirl: grazie grazie grazie!!! meno male che ci sei tu ad aiutarmi!!! bene, so già cosa pensi di questo capitolo, quindi adesso dovrai aspettare il prossimo...ma magari te lo faccio pure leggere in anticipo...chissà ^^

laurettachan: grazie per la recensione! Insomma, si dovrà aspettare ancora un po' per i momenti più belli fra i due!! intanto, spero che questo ti sia piaciuto!! ^^

emilissa15: grazie per la recensione. E come inserirò kero-chan? Beh, non deve essere per forza come nel manga, vivo e magico...^^ comunque, spero che lo sviluppo del triangolo ti stia piacendo!!! fammi sapere!


A presto

kia85

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Capitolo 7
*** Nocturne ***


Music, love and…life!”


Capitolo 6: “Nocturne”


Sakura entrò nella sua camera da letto seguita da Hiro, mentre Syaoran rimase nel salottino: sapeva già cosa avrebbe trovato. Forse non era giusto che lui restasse lì, ad assistere alla scena. Ma non avrebbe abbandonato Sakura perchè sicuramente avrebbe avuto bisogno del suo sostegno.

Da un momento all'altro Syaoran si aspettava un urlo, una qualsiasi imprecazione da parte della sua protetta. Ma questo non arrivò. Anzi, Sakura tornò velocemente sui suoi passi: aveva una mano sulla bocca, il viso arrossato e l'espressione disgustata. Hiro la seguì nuovamente.

Sakura, lascia che ti spieghi, per favore…”

Cosa devi spiegarmi? Che non è ciò che penso? Non credo che fosse una situazione ambigua. Era perfettamente chiaro quello che stavi facendo con lei! Credi forse sia stupida?”

Sakura raccolse i vestiti per terra e iniziò a scaraventarli contro il ragazzo, uno per uno, compresi quelli dell'amante. Syaoran si chiese se fosse il caso di intervenire e fermare Sakura; ma, dopotutto, i vestiti non avrebbero fatto alcun male fisico né a Hiro né alla sua amante che li aveva raggiunti. Perciò rimase a guardare, ansioso non tanto per la scenata in sé, quanto per Sakura, che era sì molto agitata e arrabbiata, ma sul suo volto tardava a comparire la benchè minima traccia di lacrime.

Hiro raccolse i suoi vestiti e cominciò ad indossarli, mentre la ragazza, la giovane dai capelli rossi con cui Syaoran l'aveva intravisto a Ginza, recuperò le sue cose e scappò via da quella stanza la cui temperatura cominciava a salire vertiginosamente.

Sakura, so...lo so di aver sbagliato. Però…ecco, io sono pur sempre un uomo con dei bisogni…”

Oh, sì, tu e i tuoi bisogni lussuriosi! Sono talmente irrefrenabili che non puoi fare altro di soddisfarli con la prima che passa per la strada, invece di aspettare la tua fidanzata.”

Non è una qualunque. L'ho conosciuta prima di te!”

Ah, questo sì che cambia tutto! Bravo, complimenti. Io mi fidavo di te, ciecamente. Sei stato il mio primo vero amore, avrei fatto qualunque cosa per te. E tu mi hai tradito. Perciò adesso non posso dirti altro se non continua così, Hiro, ma ti prego, fammi il favore di uscire dalla mia vita per sempre!”

Detto questo, Sakura si avvicinò al vaso con le rose regalate da Hiro e lo gettò a terra. Con un suono assordante il vaso si frantumò in mille pezzi, facendo sobbalzare Hiro. La sua espressione divenne piuttosto preoccupata. Possibile che finalmente si fosse reso conto di quanto era stato idiota?

Sakura, aspetta, parliamone. - esclamò con voce tremante- Posso cambiare, dammi un'altra possibilità!”

No, non cambierai e lo sai anche tu!” affermò lei, mestamente.

Hiro cercò di avvicinarsi a lei e di prenderle un braccio, ma Sakura si sottrasse.

Vattene!” gli ripetè, guardandolo direttamente negli occhi.

Il giovane però sembrava non volersene andare. E tentò nuovamente di afferrarle la mano. Così Syaoran fu costretto ad intervenire.

Se non sbaglio ti ha detto di andare via!” disse con la massima calma.

Cosa c’entri tu? Fatti gli affari tuoi!” sbraitò Hiro, voltandosi verso di lui.

Syaoran si avvicinò a Sakura, parandosi davanti a lei.

C’entro eccome! La stai importunando adesso. E come sua guardia del corpo la devo proteggere. Quindi, per l’ultima volta, vattene o chiamo i rinforzi!”

Hiro, seppur contrariato, sembrò convincersi ad andarsene. Così raccolse le sue cose e uscì dalla stanza.

Syaoran restò fermo in quella posizione per qualche secondo e lo stesso fece Sakura. Era sicuro che da un momento all’altro l’avrebbe sentita piangere. Invece, ancora una volta, non ci fu nessun singhiozzo.

Sentì solo la mano di Sakura afferrargli la camicia sulla schiena.

Grazie…”

Era mio dovere!”

Grazie lo stesso.”

Syaoran si voltò verso di lei: aveva il capo chino e non sembrava avere intenzione di guardarlo negli occhi. Peccato, perché lui avrebbe voluto incrociare nuovamente il suo sguardo e dirle che Hiro era il più grande idiota dell’universo per aver gettato al vento quella sua immensa fortuna, di nome Sakura.

Stai bene?” domandò lui, anche se era la domanda più banale che potesse rivolgerle in un momento come quello.

No…ma non fa niente!”

Devo chiamare Tomoyo?”

La chiamo io più tardi, ma stasera vorrei restare un po’ da sola.”

Syaoran annuì e si allontanò.

Per qualunque cosa, sai dove trovarmi!”

Sì, grazie!”

Syaoran chiuse la porta della sua camera. Avrebbe tanto voluto rimanerle accanto, però lei lo aveva allontanato. In fondo non poteva biasimarla, conosceva perfettamente la sensazione che stava provando in quel momento. Ma una volta ritrovatosi solo, in camera sua, si maledisse. Forse se si fosse comportato meglio con lei, Sakura gli avrebbe permesso di starle vicino quella sera. Ma non era andata così e ora lui detestava se stesso. Sakura soffriva e lui non poteva aiutarla in nessun modo. Era per lei una presenza del tutto futile.


*****


La campagna…delle querce più in là…una foresta rigogliosa…

Quello era certamente il set del servizio fotografico, ma non c’era nessuno in giro a parte…

Syaoran…e sotto di lui…Sakura…

Syaoran la stava baciando appassionatamente, mentre le sue mani le sollevavano il vestito nero di pizzo, scoprendole le gambe. Le rivolse uno sguardo adorante e le accarezzò le gambe delicatamente…

Le sue gambe bianche lo avevano accolto e lo stringevano a lei…

Le sue mani gli accarezzavano la schiena…

Le sue labbra erano calde e morbide sotto quelle di Syaoran…

E lui si sentiva impazzire, ma adorava quella sensazione che riusciva a trasmettergli Sakura. Lo faceva sentire di nuovo così vivo.

Sempre più ansioso, Syaoran scese a baciarle il collo, assaporando quel sapore dolce della sua pelle bianca come la neve. Sakura inarcò la schiena, come per sentirsi più vicina a lui. Poi le sue mani scesero sulla sua schiena e afferrarono i lembi della maglietta di Syaoran. Lui si fermò per un istante e la aiutò, mentre lei, sorridendo, gli sfilava la maglietta.

Oh, sì, anche lei lo desiderava!

Syaoran, impaziente, tornò a baciarla sullo sterno, abbassando il vestito che le copriva il seno, e intanto con una mano le accarezzava l’addome piatto.

Poi tutto ad un tratto, i colori della campagna svanirono, lasciando il posto a un nero tetro. Anche Sakura scomparve.

Pensi davvero che potrai essere felice con lei?

Chi aveva parlato? Syaoran alzò lo sguardo e vide Haiko, i capelli neri che ricadevano sulle spalle esili, gli occhi azzurri e le labbra sottili che gli rivolgevano uno strano ghigno… Non era Haiko, lei non lo avrebbe mai guardato così…

Perché no?”

Perché sarebbe una felicità momentanea…perderesti anche lei, come è successo con me…

Tu non sei Haiko!” ribattè Syaoran, convinto.

Sì, io…sono colei che è morta per colpa tua…

No, non è stata colpa mia!”

La visione di Haiko si inginocchiò di fronte a lui, sollevandogli il viso con una mano fredda come il ghiaccio sotto il mento.

Sì, è stata colpa tua. E tu lo sai benissimo. È questo che ti tormenta da quando sono morta, vero?

Syaoran non rispose: Haiko aveva ragione. Era colpa sua, solo colpa sua.

Non sei stato in grado di proteggermi adeguatamente. Hai fallito la tua missione perché non eri concentrato.

No...no…” ripetè Syaoran, le mani fra i capelli.

Sì, è così…ed è per questo che non puoi stare con Sakura. Perderesti anche lei. Morirebbe per colpa tua e tu rimarrai di nuovo solo e soffrirai…

Perché mi dici questo?”

Per ricordarti il tuo passato. Syaoran, mi hai già dimenticata? Non conto più niente per te?

Syaoran scosse il capo: “Non ti ho dimenticata…ma…tu non ci sei più…”

Haiko appoggiò una mano sul cuore di Syaoran.

No, io sono qui, nel tuo cuore. Resterò per sempre dentro di te e non potrai più cancellare il ricordo di me.

Mai più...

Syaoran si svegliò tutto d’un tratto, sudato. Si tocco la maglia del pigiama, accorgendosi di quanto fosse fradicia; ma all'altezza del cuore la pelle era gelida, proprio lì, dove l'aveva toccato Haiko.

Dopo l’incubo appena avuto era più che naturale essere sconvolti e fradici. Prima l’eccitazione di essere con Sakura, baciarla e toccarla così intimamente. Poi i fantasmi del suo passato che tornavano a fargli visita, rammentando cosa era successo e perché.

Haiko aveva ragione. Era colpa sua se lei era morta e non poteva lasciare che anche Sakura morisse per lo stesso motivo. Quindi, d’ora in poi, l’avrebbe protetta con tutte le sue forze, ma avrebbe ignorato i sentimenti che provava per lei, sperando che un giorno, non lontano, svanissero completamente.

Mentre era sotto la doccia (rigorosamente fredda!), Syaoran si ricordò che quel giorno Sakura aveva un altro concerto. Perciò si chiese se lei fosse nella condizione psicologica adatta per esibirsi. Quando, pochi minuti più tardi, la vide uscire da camera sua, notò che aveva solo gli occhi un po’ arrossati. Forse aveva pianto o forse non aveva dormito.

Buongiorno!” la salutò Syaoran.

Buongiorno!”

Sakura gli sorrise e Syaoran si chiese subito dove fosse andata la vera Sakura: il suo sorriso era spento, gli occhi vuoti, il viso aveva perso il suo normale colorito. Non era più lei.

Tutto a posto?” le domandò preoccupato.

Sì, grazie!”

Sei sicura di voler fare il concerto stasera?”

Certo! Perchè non dovrei farlo?- rispose lei, ma non aspettò la risposta di Syaoran- Dai, andiamo. Tomoyo ci sta aspettando!”

Syaoran, poco convinto che lei stesse davvero bene, la seguì fino all’uscita dell’hotel. Quando uscirono dall'ascensore, trovarono Tomoyo ad attenderli e anche lei rimase piuttosto turbata, accorgendosi di quanto fosse strana Sakura. Ma probabilmente sul momento non ci badò più di tanto. Pensò piuttosto a correre verso di lei per abbracciarla.

Sakura!!!” esclamò Tomoyo, stringendola con affetto.

Evidentemente Sakura le aveva detto ciò che era successo.

Ciao, Tomoyo!”

Come stai?”

Sakura ridacchiò: “Sto bene, davvero!”

Sei sicura?- chiese lei, prendendole il viso tra le mani e guardandola da vicino- Se vuoi, possiamo rinviare il concerto!”

Rinviare?!”

Sì, faccio qualche telefonata e comunico che hai preso la varicella o il morbillo!”

Ma sarebbe mentire!” protestò Sakura.

Lo farei per il tuo bene!”

Non dovete preoccuparvi! Io sto bene e stasera posso fare il concerto!!! D’altronde, come si dice…The show must go on…”

Peccato che Syaoran non credeva a una sola parola di ciò che aveva detto!


*****


Sì, Sakura stava anche bene, ma non era più se stessa. Cantava e ballava, ma non metteva più in ogni canzone la passione che provava per la musica. Era apatica, senza vita e, come Syaoran e Tomoyo, anche il pubblico se ne accorse: la applaudiva, certo, ma non con lo stesso entusiasmo delle sere precedenti. Le parole delle canzoni le scivolavano addosso come acqua sull’impermeabile, le emozioni che trasmetteva con la sua voce stupenda non erano più le stesse…

La scaletta dei concerti cambiava ogni volta, a seconda di ciò che provava Sakura in quel preciso giorno. Così Sakura lasciò “Wish” come penultima canzone quella sera e quando terminò il pubblico la applaudì.

Vi ringrazio di cuore.- disse poi lei, sedendosi al pianoforte- Ora, prima di salutarci, vorrei cantare per voi una canzone inedita che ho composto questa notte! Si intitola Shadow of love. Spero vi piaccia!”

Dietro le quinte, Tomoyo assunse un'espressione stupita e guardò Syaoran.

Tu sapevi qualcosa di questa storia?”

Syaoran scosse il capo, altrettanto sorpreso: “No, per nulla!”

La ragazza sospirò con un misto di rassegnazione e preoccupazione.

Per questa volta passi, ormai non posso salire sul palco e fermarla!”

Già!”

Le dita sottili di Sakura cominciarono a muoversi sulla tastiera del piano, producendo note malinconiche come la sua voce che iniziò a cantare.

The rings we vowed on,

the red string that binds us

I can't see them now,

not that we made any promises, but

Please don't let go of my hand,

the truth only holds sadness,

at this rate...”

Era chiaro qual’era stata l’ispirazione per quella canzone: quell’idiota di Hiro. Non la meritava affatto una canzone. Sakura cercava disperatamente di mettere tutta se stessa in quella canzone, ma non ci riusciva.

Trust in me

even if we were to become untied

our memories and our bond won't fade.

Will you trust in me?

the star we reached for with our fingertips - you can see it can't you?”

Ma Hiro non aveva creduto in lei, non aveva saputo aspettarla né rispettarla. Perciò da vile codardo qual’era, la tradì con una qualunque, che non valeva neanche la metà di Sakura. E ora lei era ridotta in quello stato.

We always tried to hide,

for the first time, let's tell them.

The person reflected in my eyes

is you.

You just have to believe that

we can surpass this critical world,

if we're together”

Ah…non ha dato il meglio di sé, stasera!” commentò Tomoyo.

Non l’ha fatto apposta.- la giustificò Syaoran-Non è riuscita per colpa di quell’idiota!”

Tomoyo lo guardò, sorridendo soddisfatta: “Già!”

Quando Sakura terminò, il pubblico chiese il bis e lei lo concesse volentieri.

Spero che si riprenda presto!” disse Syaoran, lo sguardo fisso su Sakura.

Anche io. Non può certo continuare in questo modo per sempre. Deve riprendersi!”

Hai provato a parlarle?” domandò Syaoran.

Ma certo. Ieri sera quando mi ha chiamata. Io le ho detto che sarei rimasta volentieri con lei, ma Sakura ha detto che preferiva rimanere da sola. E ora capisco per quale motivo. Certamente scrivere quella canzone le sarà stato anche d'aiuto. Ma non è ciò che le serve!”

Syaoran, ansioso, chiese: “Allora, di cosa ha bisogno?”

Ha bisogno di qualcuno che riesca a farle accettare ciò che le è successo. Lei ha un animo gentile e ha sempre pensato che ci fosse del buono in ogni persona a questo mondo. È ingenua, ma è più forte di lei non credere che ci sono persone fuori di qui capaci di farle del male. Li, io non posso aiutarla, perchè la conosco troppo bene e neanche io riesco ad accettare che qualcuno la possa far soffrire o, addirittura, la voglia uccidere. Sakura è la mia migliore amica e farei di tutto per lei. Ma questo proprio non posso farlo!”

Syaoran rimase piuttosto sorpreso di vedere Tomoyo così turbata: aveva gli occhi lucidi ed era sinceramente dispiaciuta per ciò che stava accadendo a Sakura. Era davvero strano vederla in quello stato perchè fino ad allora Tomoyo era sempre stata allegra e divertente. Adesso sembrava fragile almeno quanto Sakura.

Syaoran capì cosa gli stava implicitamente chiedendo la ragazza: “Vuoi...vuoi che le parli io?”

Sì, te lo chiedo come favore personale. Tu sei l'unico tra le persone vicine a Sakura consapevole dei rischi che corre e sei l'unico che glieli può far accettare!”

Syaoran, pensieroso, chinò il capo. Lui le avrebbe anche parlato, ma se Sakura lo avesse allontanato ancora una volta?

Non saprei, Daidoji. Ieri sera non ha voluto neanche me al suo fianco. Cosa ti fa credere che vorrà ascoltarmi?”

Ieri sera la ferita era troppo fresca! Sono sicura che prima o poi arriverà il momento in cui ti permetterà di starle vicino!”

Syaoran sospirò: “D'accordo, ci proverò!”

Grazie! Sai...- continuò Tomoyo, risollevata-...sono contenta che ti preoccupi per Sakura. Significa che non sei indifferente a lei!”

Ah, se Tomoyo avesse saputo quanto lui non fosse per niente indifferente a Sakura, probabilmente sarebbe stato il bersaglio delle sue occhiatine divertite per tutta la vita.

E’ la mia protetta, è chiaro che non mi sia indifferente!”

No, non è più solo un rapporto di lavoro e lo sai perfettamente anche tu!” esclamò lei, puntandogli un dito sul petto, all'altezza del cuore.

Syaoran la guardò diffidente: quella ragazza, o almeno il suo intuito, faceva davvero paura. Sembrava che sapesse leggere nella mente delle persone; ovviamente non era possibile, ma aveva ragione. Non era più un semplice rapporto di lavoro, né per lui, né per lei.

Tomoyo!!”

Una voce femminile chiamò la ragazza, che si voltò. Anche Syaoran cercò con lo sguardo chi si stava avvicinando. Si trattava di una giovane donna, alta, snella, con capelli rossi, lunghi e ondulati e due occhi azzurri come il ghiaccio.

Ah, Nanami!”

Le due giovani donne si salutarono con un inchino.

Sono molto contenta che sia riuscita a venire!” disse Tomoyo.

Anch'io! Il concerto è stato stupendo. Ma non mi sembrava che Sakura stesse bene. Ha qualche problema?”

Oh...niente di grave! Tranquilla! Domani starà alla grande!”

Lo spero. Prevediamo che arrivino molte persone domani pomeriggio!”

Bene, ottimo! - disse Tomoyo, evidentemente a disagio- Ah, Nanami, scusa. Ti presento la guardia del corpo di Sakura. Li Syaoran!”

Lo sguardo freddo di Nanami si posò su Syaoran e si illuminò improvvisamente.

Piacere di conoscerla, signor Li!”

Il piacere è mio, signorina...”

Tanaka, Nanami Tanaka!”

Signorina Tanaka!” terminò lui, con un inchino.

Nanami si portò un dito sulle labbra, pensierosa: “Mi dica, signor Li, il suo nome non mi sembra giapponese!”

No, infatti, la mia famiglia è di origini cinesi!”

Molto interessante. Di dove esattamente?”

Hong Kong!”

Splendida metropoli. Ci sono stata un paio di anni fa ed è stata un'esperienza bellissima che ripeterei subito, se potessi!”

Io non ricordo molto di Hong Kong, ero piccolo quando ci siamo trasferiti!”

Posso chiedere il motivo?”

No, vorrei mantenere quell'alone di mistero tipico delle guardie del corpo!”

Nanami scoppiò a ridere, mentre Tomoyo lo guardò con un espressione scettica e un sopracciglio alzato.

Lei è molto divertente, signor Li. Sakura è davvero una ragazza molto fortunata ad averla trovata!”

Grazie, anche se sarebbe stato meglio in circostanze diverse.”

Nanami annuì, tornando seria: “Oh, certamente. È terribile quello che sta passando!”

Già!- rispose Tomoyo, con fare sbrigativo- Allora, Nanami, ci vediamo domani, ok?”

Volevo salutare Sakura prima di andare!” ribattè la donna.

Sai, Sakura oggi non è proprio in forma, come hai notato anche tu! Quindi vorrei portarla a casa, per farla riposare meglio!”

Sì, mi sembra giusto, non ci avevo pensato!- commentò Nanami- Allora, ci vediamo domani, Tomoyo!”

Sì, a domani!”

Spero di rivedere anche lei, signor Li!”

Syaoran annuì: “Certo, ci sarò sicuramente!”

Meraviglioso! Buonanotte!”

Tomoyo la salutò con la mano e, non appena Nanami fu piuttosto lontana, si voltò verso Syaoran.

Allora?” esclamò con tono brusco.

Syaoran le rivolse uno sguardo perplesso: “Allora cosa?”

Stava civettando con te!” gli fece notare Tomoyo.

Syaoran sbuffò, divertito: “Ma che stai dicendo?”

Oh, Hong Kong è stata un'esperienza bellissima che ripeterei subito se potessi!” ripetè Tomoyo, imitando il tono usato da Nanami.

In effetti, sembrava davvero un tono da flirt. Perciò, preoccupato, Syaoran si portò una mano sulla bocca.

Oh, no!”

Invece sì! Credo che ti abbia messo gli occhi addosso!”

No, non è possibile!”

Senti, Li, ti stava mangiando con gli occhi. Senza alcun pudore! E non te ne sei accorto. Anzi, sembrava che anche tu stessi facendo la stessa cosa!”

No, davvero, non volevo assecondarla!” protestò Syaoran.

Allora, stai molto attento domani!”

Lui sospirò: “D'accordo, però non dirlo a Sakura, ok?”

Cosa?!”

Sakura li raggiunse e li guardò curiosamente. Syaoran arrossì e si volto verso Tomoyo, implorandola per essere aiutato.

Oh, mannaggia, Sakura! - esclamò Tomoyo- Ci hai preso in flagrante!”

Perchè? Stavate sparlando di me?” domandò lei, avviandosi verso il camerino.

Gli altri due la seguirono.

Beh, in un certo senso...”

Sentiamo, cosa stavate dicendo?”

Stasera non eri brillante come le altre volte!”

Sakura entrò nel camerino: “Tutto qui? Me ne sono accorta anche io!”

Quindi?” domandò Tomoyo.

Quindi, stai tranquilla, Tomoyo. Domani andrà meglio, mi riprenderò!”

Tomoyo annuì: “Ne sono sicura!! Prima è venuta la direttrice del negozio. Voleva parlarti, ma le ho detto che non stavi bene e dovevi andare subito a casa.”

Ah, brava, grazie. Non me la sarei proprio sentita di incontrarla.”

Allora, cambiati, così ce ne andiamo!”

Sakura annuì e chiuse la porta dietro di sé. Tomoyo e Syaoran si scambiarono un'occhiata.

Almeno se n'è resa conto anche lei!” commentò Tomoyo.

Già, è un bel passo avanti!”

Perciò ricordati di quello di cui stavamo parlando prima!”

Sì, rilassati!!” la calmò Syaoran.


*****


Quando Sakura fu pronta i tre partirono alla volta dell'hotel.

Domani pomeriggio ci vediamo direttamente al negozio, allora!” esclamò Tomoyo.

Come mai, non vieni tu a prenderci?” domandò Sakura.

Andiamo con una macchina della polizia! - rispose Syaoran- Per scoraggiare un eventuale attacco di Koichi!”

Ah, certo!” disse Sakura, volgendo lo sguardo malinconico fuori dal finestrino.

Non ci sarà nessun pericolo, Sakura. Domani controllerò tutti i sistemi di sicurezza del negozio. Andrà tutto bene!”

Sì, lo so...” mormorò lei.

Arrivati all’hotel, Sakura e Syaoran salutarono Tomoyo e salirono in camera di Sakura. Syaoran le aprì la porta e la fece entrare.

Allora…buonanotte!” le disse.

Ma lei lo guardò, titubante, sostando sulla soglia della porta.

Ecco, Syaoran, forse ti sembrerà un po’ strano ma…ti andrebbe di restare un po’ con me, stanotte?”

Syaoran arrossì, ma continuò a guardarla: era una bellissima tentazione a cui lui non sapeva se cedere oppure resistere.

Ah…ehm…io…non so…se…”

Solo per farmi compagnia per un po’. Non voglio restare da sola!” esclamò lei, afferrandogli la camicia.

Gli occhi di Sakura lo stavano praticamente implorando. Così Syaoran annuì e si lasciò trascinare da Sakura dentro la stanza.

Vuoi qualcosa da bere?” gli chiese lei.

No, grazie!” rispose lui, notando che Sakura non si era ricordata di accendere la luce.

La stanza non era totalmente al buio: c’era il pallido e argenteo riflesso della luna piena che penetrava dalle grandi finestre e illuminava la stanza, conferendole un aspetto malinconico.

Riesci a vedere al buio? Vuoi che accenda la luce?” domandò lui, cercando l'interruttore.

No!- esclamò Sakura- Ti prego, non accendere la luce!”

Ma…così non si vede molto…”

Non è vero. La luce della luna è più che sufficiente stanotte!” commentò lei, dirigendosi verso il suo piccolo stereo.

Rassegnato ad adattare i suoi occhi al buio, Syaoran decise di sedersi sul divano.

Ti dispiace se metto un po’ di musica?” domandò Sakura, evitando di guardarlo e aprendo la custodia di un cd.

N-no…”

Sakura inserì il cd nello stereo e ne avviò la riproduzione.

Sai, è un cd di musica classica. - spiegò poi lei- Ti piace?”

Sì, mi piaceva molto...prima...”

Prima di cosa?”

Syaoran guardò fuoi dalla finestra. Non era ancora giunto il momento di informarla sul suo passato, non era pronto né lui né lei, tantomeno in una serata come quella.

Ovviamente il prima si riferiva a prima dell'ultimo anno trascorso. Certo che amava quel genere di musica. Era la preferita di Haiko. Quando lei, da ragazzina, tornava dalle sue lezioni di pianoforte, aveva sempre un nuovo brano da far ascoltare a Syaoran e Kei, i suoi due migliori amici. Perciò si esibiva unicamente per loro: e una volta era lo struggente Chiaro di luna di Beethoven, la volta dopo un' allegra sonata di Mozart, e ancora le sonate appassionate del romantico Schumann, per cui lei impazziva. Lo adorava: era un incompreso, ma la sua musica era passionale e piena di sentimenti dolci, sensuali e intimi, come l'animo di Haiko. E fu proprio mentre Haiko suonava una sua sonata che Syaoran si accorse di esserne innamorato. Era nella sua camera con Haiko e Kei e lei stava suonando nuovamente per loro. Quando Syaoran la vide così presa dalla musica che produceva dal semplice tocco dei tasti d'avorio del pianoforte, capì che la loro amicizia si era evoluta in qualcosa di puro e più profondo.

Syaoran?” lo richiamò Sakura.

Syaoran scosse appena il capo per tornare in sé e guardò Sakura: “Scusa, un giorno te lo dirò!”

D'accordo!”

La musica che si diffondeva nella stanza era dolce e malinconica, delicata e triste. Syaoran aveva già sentito quel brano, ma non ricordava cosa fosse né chi fosse l’autore. Sakura si sedette, accanto a lui, rannicchiandosi e circondando le gambe con le braccia.

Non ricordo, che brano è?” domandò Syaoran.

E’ uno dei notturni più famosi di Chopin!- spiegò lei- E’ la musica adatta per una notte come questa. Ogni volta che mi sento triste e sola, questo brano mi fa compagnia, riesce a commuovermi sia con le sue frasi dolci e sognanti, sia con quelle più nostalgiche e struggenti. È davvero il mio brano preferito!”

L'hai ascoltato anche ieri sera?”

Sakura sorrise vagamente.

No, ieri sera l'ho suonato prima di comporre la mia canzone!”

Allora, perchè non me lo fai sentire suonato da te?” domandò Syaoran.

Non seppe neppure lui il motivo di quella richiesta. Forse era semplicemente perchè quel brano riusciva a farla star bene. Allora, qualunque cosa in quel momento la rincuorasse e tranquillizzasse era ben accetta. Anche la musica...

Sakura lo guardò perplessa: “Parli sul serio?”

Certo. Sempre che sia possibile assistere a un tuo concerto privato!”

Gli occhi di Sakura si illuminarono per un breve istante e Syaoran non dovette ripeterglielo due volte. Sakura spense lo stereo; poi si avvicinò a lui e lo prese per mano, conducendolo con sé nella sua camera da letto.

La sua camera era ampia: nel centro vi erano un letto a due piazze con un copriletto bianco panna, accanto un comodino di faggio e di fronte un armadio dello stesso legno. Vicino alle grandi finestre che si affacciavano sulla visione notturna di Tokyo, illuminato dalla luce riflessa della luna, c'era un pianoforte a muro di mogano. Lo stile era moderno e semplice, con una raffinata decorazione dorata sulla parte anteriore.

E' il tuo pianoforte?” domandò Syaoran.

Sì! In realtà apparteneva a mia madre, poi ho iniziato a suonarlo e mio padre me lo ha regalato. Adesso lo porto sempre con me, anche se è un po' scomodo da trasportare!”

Ci credo! Ma è un bel ricordo, perciò è giusto così! Posso aprirlo?”

Certo!”

Syaoran scoprì la tastiera, rivelando i lucenti tasti d'avorio bianco intervallati da quelli neri. La sua mano destra, quasi d'istinto, si mosse verso la tastiera e riprodusse un accordo di Do maggiore, il ricordo della sua prima lezione di pianoforte con Haiko. Dopo che si era reso conto dei suoi sentimenti per lei, le aveva chiesto se poteva insegnargli a suonare il pianoforte e lei aveva accettato entusiasta. Alla sua prima lezione gli insegnò a suonare la scala di Do maggiore.

E' quella più facile, Syaoran, anch'io ho iniziato così. Vedi, il suo accordo è formato da Do-Mi-Sol. Devi premere questi tasti con il pollice, il medio e il mignolo!”

E così dicendo gli aveva corretto la posizione della mano sui tasti. Ma lui era sempre troppo distratto per ricordarsi tutto quello che le diceva, perchè la sua sola vicinanza lo mandava in confusione.

Sai suonare qualcosa, Syaoran?”

Syaoran allontanò velocemente la mano dal pianoforte: “No, una volta, qualcosa sapevo fare. Ma non ricordo più niente!”

Capisco! Allora, sei proprio sicuro di volermi sentire, Syaoran?” chiese poi lei, sedendosi sulla panca.

Sì! - rispose lui, sinceramente- Desidero sentirti suonare!”

D'accordo. Siediti pure sul letto, se vuoi!”

Syaoran obbedì, mentre Sakura posizionò le mani sui tasti d'avorio. La sua esibizione cominciò e Syaoran ne fu subito rapito. Non era neanche lontanamente paragonabile al brano riprodotto dal cd. La musica di Sakura era più calda e malinconica, adesso era davvero la musica adatta a quella notte; forse non era perfetta, ma Sakura stava mettendo tutta se stessa in quell'esibizione, a differenza del concerto di pochi minuti prima. Syaoran respirava piano, quasi non volesse disturbare Sakura, il suo cuore batteva regolare, ma con intensità, e il suo sguardo era fisso su di lei: circondata dalla luce argentea che entrava dalla finestra era una visione celestiale, la cosa più bella che lui avesse mai visto. Era brava almeno quanto Haiko, ma in quel momento era come se non riuscisse più a pensare a lei. C'era solo Sakura nei suoi occhi, nella sua mente e nel suo cuore.

La melodia divenne più struggente e Sakura chiuse gli occhi.

Ma, in fondo, era giusto aver sostituito la sua Haiko con Sakura? Forse lei in quel momento stava davvero soffrendo per questo e anche l'incubo della notte prima era stato piuttosto chiaro. Haiko non voleva che lui si dimenticasse di lei.

Dopo un po' la musica si interruppe e Syaoran, preoccupato, sembrò risvegliarsi da un sogno. Sakura aveva smesso di suonare e non si muoveva; cominciò, invece, a piangere, le mani ancora ferme sui tasti del pianoforte. Syaoran non seppe come comportarsi: in quel momento sembrava estremamente piccola e fragile. Era come un fiore in balia del vento impetuoso. Sarebbe crollato da un momento all'altro, se qualcuno non l'avesse sostenuto.

Perciò Syaoran si alzò e fece per avvicinarsi.

No, non ti muovere!” lo pregò Sakura.

Perchè?”

Perchè...ti prego, scusami…- disse tra i singhiozzi Sakura-…non volevo piangere davanti a te…”

Lei si coprì il viso con le mani e Syaoran, incurante della sua richiesta, le fu subito accanto.

Non c’è nulla di sbagliato nel pianto, anzi, non può fare altro che bene in questo momento!”

Così dicendo, Syaoran le porse il suo fazzoletto e quando lei lo prese, alzò lo sguardo verso di lui.

Allora, grazie!”

Di...niente.”

Sakura si asciugò gli occhi, mentre i singhiozzi via via diventavano meno frequenti. Ma come poteva Syaoran restarle indifferente se tutto ciò che faceva era una calamita per i suoi occhi e un fremito per il suo cuore?

Mi dispiace che tu abbia assistito a…quella scena, ieri sera…”

Syaoran sospirò: “E a me dispiace che Setsu ti abbia tradito con un’altra!”

Sakura gli sorrise e si alzò in piedi, avvicinandosi alla finestra.

Sai, io ero veramente innamorata di Hiro. – cominciò a dire lei, guardando in basso- Lo sono sempre stata. E’ stato un vero e proprio colpo di fulmine. Ci siamo incontrati a una festa della nostra casa discografica. C’era qualcosa nel suo sorriso furbo che mi ha attirato subito. Quella sera lui riuscì a strapparmi un appuntamento. Fu così che a un primo appuntamento ne seguì un secondo e via dicendo. Ero molto felice quando mi disse che si era innamorato di me, ero al settimo cielo. Poi, a un certo punto, lui cominciò a volere molto di più da me. Ma non me ne accorsi subito, perchè come avrai notato, sono un po' tonta per queste cose. Tomoyo me lo dice sempre, ma non ci posso fare niente, sono fatta così.”

Syaoran la affiancò e lei si voltò verso di lui.

Sì, l'ho notato. Ma non puoi continuare così. C'è troppa gente malintenzionata, pronta ad approfittarsi delle persone innocenti e sincere come te, a prenderle in giro e fare loro del male. Non puoi pensare che siano tutti buoni e gentili.”

Hai ragione, Syaoran. Ma io non posso farcela da sola!” esclamò Sakura, con voce tremante, mentre una lacrima ribelle le scappò dagli occhi.

Syaoran sorrise e le asciugò la guancia con una mano. Era morbida e calda e lui avrebbe volentieri lasciato la mano in quella posizione per sempre.

D'accordo, ti aiuterò io! Ma adesso devi dormire un po'. Hai promesso a Daidoji che domani saresti stata in forma!”

Sì, solo che...posso chiederti un altro favore?”

Tutto quello che desideri!”

Sakura andò a sedersi sul suo letto e Syaoran la seguì, restando in piedi di fronte a lei.

Hiro si è portato una ragazza nel mio letto. Mi ha dato molto fastidio perchè mi ha tradito proprio lì dove abbiamo dormito insieme qualche volta, quando non volevo restare da sola e lui mi faceva compagnia. Ieri sera mentre cercavo di dormire, continuavo a immaginarli insieme, nel mio letto e non sono riuscita a dormire. Perciò mi chiedevo se...volessi dormire qui...solo per stasera, si capisce...”

Sakura glielo chiese timidamente e Syaoran si sentì arrossire, in preda a una violenta agitazione.

Ma come poteva sottrarsi a quella meravigliosa tentazione? Sapeva che se avesse accettato, Haiko sarebbe tornata a fargli visita in uno dei suoi incubi. Ma Sakura stava chiedendo il suo aiuto e se c’era anche la più piccola cosa che lui poteva fare per farla stare meglio, allora lui l’avrebbe accontentata. E Haiko…che tornasse pure a ricordargli il suo passato… In quel momento Sakura aveva bisogno di lui.

Perciò annuì, convinto: “Va bene!”

Sakura si spostò dall'altra parte del letto, lasciando il posto a Syaoran, che si sedette e poi si sdraiò, con Sakura accanto a lui. C'era fin troppo silenzio per i suoi gusti, correva il rischio che Sakura si accorgesse della tempesta che infuriava dentro il suo petto. Ma Syaoran non riusciva a controllare il suo cuore.

Syaoran?” lo chiamò Sakura.

Syaoran si voltò sul fianco sinistro, accorgendosi che lei lo stava guardando seriamente.

Sì?”

Forse sono un po' ripetitiva, ma ti ringrazio moltissimo per quello che sta facendo per me!” gli disse lei, appoggiando una mano sopra la sua.

Syaoran sentì il proprio cuore mancare un battito o forse addirittura due, tre… Ma quella era davvero la più piacevole delle sensazioni: si sentì arrossire vistosamente e ringraziò gli dei che Sakura non potesse vederlo in faccia a causa del buio.

E' un piacere...”

Sakura sorrise e poi chiuse gli occhi: “Buonanotte!”

Si dimenticò di allontanare la sua mano, ma a Syaoran non importò molto. La sua mano piccola, calda e profumata era perfetta per stare lì dove stava, sopra la sua.

Buonanotte, Sakura!”

Restarono così per un tempo infinito. Poi Syaoran si accorse che Sakura si era addormentata: il suo respiro era rallentato ed era più profondo. Syaoran la guardò dormire e sorrise.

D’accordo, Haiko, vieni pure nei miei incubi e mettimi in guardia. Ma per adesso lasciami godere di questo momento…

E poi si addormentò.



Prossimo capitolo: “Hold”


Eccoci di nuovo. Allora, rispetto a quanto detto nel precedente capitolo, il titolo di questo è cambiato, proprio all'ultimo. Ma è molto meglio questo. Perchè alcune scene mi sono venute in mente ascoltando I brani citati. A proposito, per chi è interessato, il notturno di Chopin in questione è l'op.9 numero 2. *.*

Ora tutti saranno contenti per Hiro, ma a me fa un po' pena, perchè in verità è debole... ultimamente mi stanno piacendo I cattivi...chissà perchè...-.-

Nel prossimo capitolo vedremo cosa accadrà nel negozio di cd...mah!! ^^

Ringraziamenti...

mamogirl: grazie ancora per I tuoi preziosi consigli. Sono molto felice che mi stia aiutando in questa ff. Ma non fare recensioni troppo divertenti, altrimenti non smetto di ridere...ahahahah ^^'

paperella96: ciao, grazie per la recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente e spero che ti sia piaciuto anche questo, in particolare il modo in cui Sakura ha reagito al tradimento.

Laurettachan: grazie per la recensione e la domanda che mi hai fatto. In verità scrivere è solo un passatempo, non credo di avere la serietà di fare la scrittrice di romanzi...ahahaha -.-'


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Capitolo 8
*** Hold ***


Music, love and…life!”

Capitolo 7: “Hold”

Quando Syaoran apri gli occhi non riuscì a capire dove si trovasse. Non era il suo letto, né la sua camera. Cosi si mise a sedere, mentre i ricordi della sera prima cominciarono a diventare più chiari: Sakura che suonava per lui e gli chiedeva di dormire accanto a lei, lui che accettava, il tocco della sua mano calda, lei che si addormentava…

Ricordava tutto alla perfezione. Sospirando, Syaoran si passò una mano fra i capelli: percepiva ancora il calore del corpo di Sakura accanto al suo. Chissà se fosse stato proprio questo a proteggerlo dai suoi incubi…In effetti non aveva avuto problemi, aveva dormito tranquillo, senza sogni sconvolgenti e incubi terrificanti. Un gran bel passo avanti per lui...

Buongiorno!” lo salutò Sakura, raggiungendolo con una tazza di tè in mano.

B-buongiorno!” disse lui, guardandola.

Era radiosa e allegra, quasi come suo solito. Che fosse davvero stato merito di Syaoran?

Ho fatto portare la colazione in camera. Hai fame?” chiese lei.

No, grazie!”

Sai…mi dispiace per ieri sera. Ma avevo paura a restare da sola!” disse lei, sedendosi accanto a lui.

Syaoran scosse il capo: “Non ti preoccupare! Non mi ha dato fastidio. Spero solo di esserti stato d'aiuto!”

Sakura emise un sospiro di sollievo e si sedette sul letto.

Oh, sì, moltissimo! Mi sono sentita bene con te al mio fianco. Ero al sicuro…e con questa sensazione, sono riuscita a superare la mia paura. Se non fosse stato così, conoscendomi, d'ora in poi avrei dormito sempre sul divano!”

E, così dicendo, Sakura rise. Syaoran non disse niente, ma si accorse che le sue guance erano diventate appena appena più colorite. Sì, stava decisamente meglio.

Bene, sono contento. Credo che adesso sia il caso di tornare in camera mia a cambiarmi…” disse lui, cambiando argomento e alzandosi in piedi.

D’accordo! Ti accompagno?”

No, grazie, conosco la strada. Resta pure qui, tranquilla!”

Ok!”

Ci vediamo dopo!” disse Syaoran.

A dopo!”

Non appena Syaoran si rifugiò in camera sua, si lasciò cadere sul suo letto. In confronto a quello dove aveva appena dormito era freddo e poco confortevole. Tutta la camera era poco accogliente e rassicurante. Era proprio lì che aveva sognato gli incubi più inquietanti, incubi che non avevano osato tormentarlo quella notte insieme a Sakura. Incredibile come la sola presenza di una persona potesse tranquillizzarlo e aiutarlo tanto. Se avesse potuto non avrebbe più fatto a meno di lei.

Syaoran sospirò nuovamente: tutti quei pensieri e la convinzione di non poterla avere lo stavano facendo ricadere in una nuova crisi. E invece lui voleva che quella meravigliosa sensazione di pace lo accompagnasse per tutta la giornata. Decise perciò di distrarre la sua mente cominciando a prepararsi. Quel giorno Sakura aveva l'incontro con i suoi fan nel negozio di dischi della signorina Tanaka. E, a proposito di questa signorina, Syaoran si ricordò di ciò che gli aveva detto Daidoji la sera prima. Doveva stare attento a non assecondare i suoi flirt. Lei non era certo il suo tipo!

Quando sia lui che Sakura furono pronti, scesero con l’ascensore e uscirono: ad attenderli, come già annunciato, non c’era Tomoyo, bensì l’ispettore Tanemura insieme a un agente con un'auto della polizia. Speravano, in questo modo, di scoraggiare un eventuale attacco di Koichi, cosa molto probabile considerata la confusione che si sarebbe creata nel negozio.

Buongiorno, ispettore!” lo salutarono Sakura e Syaoran, inchinandosi.

Buongiorno a voi!- esclamò Tanemura – Siete pronti per andare?”

Assolutamente sì, ispettore!” esclamò Sakura.

Allora andiamo!”

Il gruppetto si avviò verso l'uscita e Syaoran si accorse che Sakura era eccitatissima.

Andremo davvero con una macchina della polizia?” esclamò Sakura.

Sì, certo!”

Wow! Sarà un’esperienza nuova per me. Non ci sono mai salita!”

Buon per lei, signorina Kinomoto!” commentò l’ispettore, divertito.

Sakura gli rivolse un gran sorriso, dei più luminosi: “Ah, la prego, mi chiami Sakura! Non sono abituata a sentirmi chiamare per cognome!”

L'ispettore arrossì lievemente e la ringraziò.

Sarebbe un onore!”

Perplesso, Syaoran guardò l’ispettore di sottecchi. Era possibile che l’ispettore Tanemura si fosse invaghito di Sakura? Lei così giovane, bella e vivace, e lui, ormai cinquantenne, brizzolato, non più giovane come una volta. Sì, forse era anche così, ma l’ispettore era un padre di famiglia, fedele e serio. Non c’era bisogno di preoccuparsi. Sicuramente gli sarebbe passata.

Ma, Syaoran, ispettore…- disse Sakura, diventando pensierosa tutto d’un tratto-…arrivare con la macchina della polizia non è come confessare apertamente a tutti che sono sotto scorta?”

Ovviamente l’auto si fermerà all’ingresso posteriore del negozio.- rispose Syaoran-Così nessuno dovrebbe vederci entrare insieme!”

Oh, allora è tutto a posto!”

Sakura entrò nell’auto, sedendosi sul sedile posteriore, seguita da Syaoran. Durante il tragitto Syaoran tenne lo sguardo fisso fuori dal finestrino oscurato. I cartelloni di tutta la città mostravano foto di Sakura e riportavano la pubblicità dell’evento di quella giornata. Sicuramente ci sarebbe stata molta gente e Syaoran aveva un brutto presentimento. Lo stesso che aveva percepito quando Haiko ebbe l’incidente con Kei. Solo che allora non ci aveva fatto caso perchè aveva la testa fra le nuvole…Ma non avrebbe commesso lo stesso errore! Non questa volta!

Quando arrivarono dietro l’edificio, Syaoran si voltò verso Sakura, seriamente.

Sakura!” disse Syaoran, prima di scendere.

Sì!” esclamò lei, attenta.

Dovrebbero aver organizzato controlli accurati in tutto il negozio, perciò ti terrò sempre sott’occhio. Ma anche tu devi stare attenta! Se vedi qualcosa di sospetto chiamami subito!! Siamo intesi?”

Intesi!”

Ok, andiamo!”

Così Syaoran scese dalla macchina e si guardò intorno con circospezione per vedere se ci fosse qualcuno di sospetto. Dopodiché aiutò Sakura a scendere e, una volta che lei mise piede a terra, Syaoran la scortò fin dentro l'edificio. Quando entrarono videro subito Tomoyo tutta intenta a parlare con quella che Syaoran riconobbe essere la signorina Tanaka.

Ah, Sakura, Li!!”

Le due donne si voltarono verso di loro e Syaoran seguì Sakura, facendosi coraggio.

Bene, siete arrivati!” commentò Nanami, entusiasta.

Sakura, ti presento la signorina Nanami Tanaka, la dirigente del negozio! Nanami, ti presento la nostra Sakura!”

Piacere di conoscerla!” disse Sakura, con un inchino.

Nanami Tanaka ricambiò l’inchino: “Il piacere è mio!”

Signorina Tanaka, le prometto che mi impegnerò al massimo oggi. Non la deluderò!” assicurò Sakura.

Certo che no! Sono sicura che andrà benissimo!– disse lei, sorridendo e volgendo poi lo sguardo verso Syaoran- Piacere di rivederla, signor Li!”

Buongiorno!” salutò lui, freddo.

Sakura, curiosa, guardò prima lui e poi la signorina Tanaka: “Vi conoscete già?”

Veramente sì. Ci siamo conosciuti ieri sera!” rispose lei.

Davvero?”

Quando sono venuta al suo concerto!”

Ah, sì, capisco!”

A quel punto, Syaoran si intromise, schiarendosi la voce.

Se mi permette, signorina Tanaka, volevo chiederle se i sistemi di sicurezza sono tutti attivati.”

Nanami posò lo sguardo su di lui: “Sì, certamente. Ma se vuole assicurarsi di persona del loro funzionamento, posso accompagnarla io!”

Syaoran, titubante, guardò Sakura. Non voleva allontanarsi da lei, lo sgradevole presentimento era ancora vivo in lui.

Non preoccuparti per me, Syaoran. Vai pure! Io devo andare a prepararmi con Tomoyo!” lo rassicurò Sakura, toccandogli il braccio con una mano.

Il suo sguardo rassicurante lo calmò davvero, così decise di andare.

Ok, vado un attimo, allora!”

Venga, signor Li, mi segua!” disse Nanami, incamminandosi.

Syaoran ricevette un sorriso tranquillo da Sakura e uno sguardo perplesso da Tomoyo e poi seguì Nanami.

Girando per il negozio, si accorse subito che c’era davvero moltissima gente: ragazzi e ragazze che indossavano magliette con foto di Sakura, adulti e bambini, tutti con in mano il suo cd, tutti che invocavano il suo nome, sperando si vederla al più presto… C’era troppa gente per i suoi gusti.

Mi dica, signor Li, dev’essere faticoso stare dietro a una cantante famosa come Sakura!” disse lei, guardandolo di sottecchi.

Syaoran scrollò le spalle, evitando di rivolgere lo sguardo verso Nanami.

Mm…non direi, ormai credo di essermi abituato a questi ritmi!”

Già, è abituato. In fondo, non era forse lei era la guardia del corpo di Haiko-chan?”

Syaoran si fermò immediatamente, voltandosi a guardarla. Quel nome riportò subito a galla i ricordi terribili che si era ripromesso di allontanare, almeno per quella giornata.

Come ha detto, scusi?”

Ha capito benissimo. So perfettamente cosa le è successo in passato! Ho diverse conoscenze in questo campo e non è stato difficile scoprire la sua relazione con la nuova promessa del pop giapponese e la sua tragica fine.”

Allora...- iniziò lui, con voce tremante-...capirà facilmente che non è un argomento di cui parlo volentieri!”

Infatti non è questo che mi interessa. Vorrei chiederle una cosa: lei crede che si ripeterà la stessa storia anche con Sakura?”

Syaoran, turbato, molto turbato, non riuscì più a guardarla negli occhi. Ora tremava ogni singola fibra del suo corpo e, a stento, riusciva a controllarsi. Avrebbe voluto urlare e mandarla a quel paese. Ma non era da lui, non poteva farlo davanti a tutte quelle persone.

Se per caso lei si innamorasse di Sakura, non la metterebbe in pericolo?” continuò Nanami, infierendo sulle sue ferite che bruciavano nuovamente dopo un periodo di assopimento.

Syaoran non rispose e fece per andarsene, ma Nanami lo seguì.

Vedo che non risponde! Allora, forse,è già successo? È già innamorato?”

Syaoran la ignorò e continuò a camminare. Ma era così difficile distrarsi da ciò che gli stava dicendo Nanami. Non riusciva neanche a capire dove stava andando.

Ah, dunque non conferma, ma neanche smentisce! Interessante!”

Esasperato da quella situazione, Syaoran si fermò di colpo e Nanami, dietro di lui, andò a sbattergli contro.

Oh, che schiena forte e ampia!” commentò lei, ammirata.

Senta, si può sapere cosa vuole da me?” sbottò infastidito.

Nanami si portò un dito sulle labbra pensierosa; poi lo guardò maliziosa e Syaoran capì che non era affatto un buon segno.

Che ne dice di uscire con me?”

Il giovane sbattè le palpebre perplesso. Non riusciva a credera a ciò che aveva appena sentito!

Eh?”

Le sto chiedendo un appuntamento, signor Li.”

Un appuntamento? Per quale motivo?”

Perché la trovo affascinante e interessante! Per quale altro motivo?” esclamò lei, ridendo.

Syaoran ci riflettè su un momento. Non poteva accettare, per nessun motivo. Ma Nanami sembrò leggergli nella mente.

So che non volete far sapere che Sakura è stata minacciata di morte. Ma, se lei dovesse rifiutare la mia offerta, annuncerò a tutti questa terribile notizia!”

Syaoran la guardò, spaventato: “Non lo farebbe mai!”

Sì, lo farei eccome! - rispose lei, incrociando le braccia- Sa, in quanto direttrice di uno dei più famosi negozi di musica di Tokyo, io conosco molti cantanti. So molti particolari delle loro vite e le mie informazioni sono ritenute sempre molto attendibili. Quindi qualsiasi giornale scandalistico sarebbe ben felice di ascoltare e pubblicare ciò che ho da dire riguardo lei e Sakura! So anche che fra una settimana circa verrà pubblicato il vostro servizio fotografico. Secondo lei non sarebbe interessante rivelare a tutti che quel modello altri non era che la guardia del corpo di Sakura?”

Syaoran era combattuto: non poteva accettare! Quello era un ricatto bello e buono. Ma era anche vero che se lei avesse rivelato ciò che aveva scoperto, Sakura avrebbe avuto ancor più problemi. E in quel periodo stava già soffrendo a causa delle minacce di morte e di Hiro.

Non posso allontanarmi da Sakura. È la mia protetta!”

Beh…cosa sarà mai una sera di libertà? Sono sicura che farà la cosa migliore per se stesso e per Sakura, ovviamente! So che ha appena subito una delusione d’amore! Poverina, dopo le minacce, il tradimento del signor Setsu.”

Perché doveva essere così crudele? Cosa la spingeva a comportarsi a quel modo? Era davvero una donna terribile con cui Syaoran non voleva avere niente a che fare. Ma doveva proteggere Sakura, in qualunque modo e da qualunque cosa le arrecasse dolore. Perciò sospirò.

D'accordo, ha vinto lei!”

Nanami sorrise vittoriosa: “Una saggia decisione, signor Li, davvero. Mi complimento con lei! Allora passi da me lunedì sera per le 20. Le preparerò una cena con i fiocchi! Tenga, questo è il mio indirizzo!”

Nanami gli porse un biglietto da visita e Syaoran lo afferrò con poco garbo, rassegnato e per nulla entusiasta.

In che guaio si era cacciato?

Dannato lui e la sua incapacità a nascondere i suoi sentimenti!


*****

Sakura cantò un paio di canzoni, di cui una era Wish. La cantò come la prima volta che Syaoran l’aveva ascoltata: piena di gioia e vitalità, con tutta la passione che aveva per la musica. Il pubblico rimase come al solito affascinato, e anche Syaoran rimase colpito. Sakura era davvero incredibile! Fino alla sera prima piangeva disperata e soffriva fortemente per colpa di Hiro; in quel momento invece sembrava non aver mai avuto alcuna difficoltà. Aveva una grande capacità di ripresa…una cosa che lui le invidiava molto.

Grazie, Li!” disse Tomoyo, affiancandolo.

Syaoran le rivolse uno sguardo, sorpreso: “Per cosa?”

Per averla consolata!”

Non ho fatto poi molto!”

Come no! Prima Sakura mi ha raccontato che ieri sera le sei stato accanto, mentre lei piangeva e si sfogava!”

Sì, ma…non ho fatto altro che starle accanto e ascoltarla!”

Non è vero, l'hai consolata e aperto gli occhi. So che per te può sembrare una cosa da nulla, ma è stato così importante quello che hai fatto. Sai, Sakura non è una ragazza che ha bisogno di grandi gesti! Anche solo un abbraccio o un sorriso per lei contano molto. Basta questo per farla stare meglio!”

Così pare...”

Syaoran tornò a guardare Sakura, che ora sorrideva, firmando autografi e posando insieme ai suoi fan

per delle foto ricordo. Il suo cuore compì una nuova e piacevola capriola e lui si sentì come in trappola. Era stata Sakura a costruire lentamente quella trappola intorno a lui…la più dolce delle trappole, a cui Syaoran non voleva sottrarsi. Non c’era via d’uscita, era sempre più innamorato di lei! E anche se ci fosse stata una via d’uscita, lui non se ne sarebbe servito. Voleva continuare a vivere quel sentimento, quell’emozione perfetta e unica, che si prova solo una o due volte nella vita. Non voleva disinnamorarsi di lei, ma non poteva neanche confessarle i suoi sentimenti. Sakura sarebbe stata in pericolo di vita insieme a lui.

In quel momento fu riportato bruscamente alla realtà dall’arrivo di Nanami.

Allora, mi sembra che sia andato tutto bene!”

Sì, è così!” commentò Tomoyo.

Io ora devo andare, ho un impegno urgente. Mi raccomando, signor Li, non si dimentichi del nostro appuntamento di lunedì!”

Syaoran annuì, precipitando da un paradiso di purezza e perfezione a un inferno di crudeltà e cupidigia.

Allora non se l’era solo immaginato: aveva davvero un appuntamento con quella donna. Un appuntamento che aveva un qualcosa di deprimente, soprattutto perché aveva dovuto accettare in seguito a un ricatto.

Quando Nanami sparì dalla loro vista, Tomoyo gli rivolse uno sguardo letteralmente sconvolto.

Hai un appuntamento con Nanami Tanaka?” esclamò lei.

Non è stata una mia idea!!”

Sì, va bene, ma io credevo che…”

Tomoyo si interruppe e Syaoran la guardò, chiedendosi cosa credesse Daidoji di lui.

Cosa?”

Beh, non ti arrabbiare, ma pensavo che...fossi innamorato di Sakura…”

Improvvisamente Syaoran si sentì più sollevato. Ora sapeva di condividere il suo segreto con un’altra persona e ciò rendeva tutto più leggero. Perciò sorrise vagamente. Non aveva alcuna intenzione di negare.

Sei brava a leggere dentro le persone, eh?”

Tomoyo tenne lo sguardo fisso su di lui: “Che ci posso fare? È la mia dote naturale. Tutti ne abbiamo almeno una!”

Già! Allora...non hai detto nulla a Sakura, vero?”

No, figurati. Non sa nulla! Non riuscirebbe a capirlo neanche da sola!”

Bene. Ti prego di non dirle niente!”

Come mai?”

Semplicemente...non è il momento giusto...”

Ok, farò come desideri! Ma perchè tu hai accettato questo appuntamento?”

Non posso dirtelo. Promettimi solo che quella sera resterai in camera con lei per tutta la notte!”

Tomoyo lo guardò, dispiaciuta, e annuì: “Sì, non preoccuparti! Ci penso io a lei!”

Grazie!”

In quel momento Syaoran si accorse che Sakura era stata circondata ed era stata sottratta alla sua vista da una calca di fan, più impazienti di tutti gli altri.

Che succede?” domandò Tomoyo, preoccupata.

Non lo so, ma non va bene!”

E, così dicendo, Syaoran cominciò a correre verso la calca : riuscì subito a intravedere i due agenti in borghese accanto a Sakura che cercavano di allontanarla. Ma qualcosa, anzi qualcuno, la trattenne per un braccio con forza. Era un giovane ragazzo piuttosto gracilino, ma aveva un paio di forbici ben appuntite in mano.

Syaoran!”

Sakura urlò il suo nome a gran voce e Syaoran, con tutte le sue forze, riuscì ad arrivare al centro della calca. L’uomo che stava trattenendo con la forza Sakura non era Koichi, fortunatamente. Ma non si stava comportando bene. Da ciò che farneticava il fanatico, Syaoran intuì che desiderava a tutti i costi una ciocca di capelli di Sakura come ricordo e ovviamente lei non aveva gradito la richiesta. Così aveva cominciato a dare di matto, trattenendola con forza e sbraitando che non se ne sarebbe andato senza una sua ciocca di capelli.

Syaoran lo afferrò subito per la collottola, riuscendo a fargli allentare la presa su Sakura e sul pericoloso paio di forbici, che gli cadde di mano. Poi lo gettò a terra e raggiunse subito la sua protetta, circondandole le spalle con un braccio e attirandola a sè.

Voi occupatevi di lui!” ordinò Syaoran ai due agenti, indicando l’uomo a terra.

Detto questo, trascinò Sakura lontano dai suoi fan, che, nel frattempo, avevano cominciato a protestare sonoramente.

Stai bene?” le chiese lui, continuando a camminare.

Sì! Però…mi sono un po’ spaventata, non me l'aspettavo...”

Essendo una cantante cosi di successo, dovresti sapere dell’esistenza di certi fanatici che farebbero di tutto per vederti o averti…”

Fino ad adesso nessuno mi aveva chiesto una ciocca di capelli come cimelio. Neanche fossi morta!” commentò Sakura.

Oh, per carità, Sakura. Non dirlo neanche per sogno!” esclamò lui, decisamente contrariato.

Hai ragione, scusa. È stata una battuta di cattivo gusto!”

Quando raggiunsero Tomoyo, la ragazza emise un sospiro di sollievo e la abbracciò.

Sakura, per fortuna! Che spavento mi hai fatto prendere!”

Sakura le rivolse uno sguardo offesa: “Io non ho fatto proprio nulla!! E' stato quel ragazzo!! Voleva prendersi una ciocca dei miei capelli!”

Davvero?”

Sì, si era portato anche le forbici! Possibile che esistano ammiratori così fanatici?”

E' possibile! Te l'ho detto anche ieri sera!” intervenne Syaoran.

Mah, chissà cosa gli è saltato in testa...pretendere una ciocca di capelli!”

I capelli sono assai importanti.- esclamò Tomoyo- Baciarli o portarne con sé una ciocca è segno di adorazione!”

Adorazione?” ripetè Sakura, perplessa.

Sì, esatto! Evidentemente quel ragazzo era sì un fanatico assai pericoloso, ma ti adorava come una dea!”

Non so se questa sia una cosa positiva!”

Beh, lo sarebbe stato se anche tu avessi ricambiato i suoi sentimenti. Nell'Ottocento era piuttosto comune per un uomo portare con sé una ciocca di capelli della propria amata. Solitamente l'uomo chiedeva il permesso di poterli tagliare e la donna acconsentiva se ricambiava l'affetto! Alcuni lo considerano un comportamento da feticisti, ma quando è fatto davvero con amore allora non ci vedo nulla di sbagliato!”

Sì, hai ragione. Hiro non mi ha mai chiesto qualcosa del genere!” disse lei, pensierosa.

Hiro non ti amava veramente!” commentò Tomoyo.

Sakura annuì, con un velo di nostalgia nello sguardo. Syaoran decise perciò di cambiare argomento.

Scusate, ritengo pericoloso sostare ulteriormente in questo negozio. Vogliamo andare?”

Certamente!”

Si avviarono verso il camerino di Sakura. Syaoran la guardò camminare davanti a lui e il suo sguardo si soffermò sui suoi capelli, mentre ripensava alle parole di Tomoyo. Probabilmente portare sempre con sé qualcosa che appartenesse a Sakura, lo avrebbe aiutato definitivamente con il problema degli incubi.

A quel pensiero, però, Syaoran arrossì. Non avrebbe mai avuto il coraggio di chiederle una cosa simile. Per quanto ingenua, sicuramente Sakura avrebbe capito ciò che aveva cominciato a provare per lei e, magari, ne sarebbe rimasta turbata, tanto da allontanarlo.

Eppure... Syaoran non potè fare a meno di chiedersi se Sakura avrebbe mai potuto ricambiare i suoi sentimenti, anche solo in parte. Non che poi avrebbero potuto vivere tranquillamente la loro storia come una normale coppia. Ma sapere solo che lei era disposta a provare un piccolo sentimento d'amore per lui, sarebbe stato appagante. Sì, gli sarebbe bastato solo quello per andare avanti




Prossimo capitolo: “Date”



Bene, nuovo capitolo! Allora, credo che per almeno una settimana non potrò più aggiornare...impegni universitari...-.- sigh Chissà cosa combinerà nel prossimo capitolo Syaoran, eh?? ^_^

Ringraziamenti...

mamogirl: grazie per la recensione “seria”...ahaha ^o^ sono contenta che sia riuscita a capire quello che volevo dire nello scorso capitolo! In fondo anche per me la musica, il mio clarinetto, è un bellissimo sfogo di cui non farei mai a meno! *.* comunque, alla prossima recensione...ihihihih

laurettachan: grazie mille per la gentile recensione! Certo, il bacio ci stava bene, ma non è ancora il momento, non credi? ^_^ magari prima o poi arriverà, chissà!!! ehehe!! com'è che odi la povera Haiko? A me piace molto come personaggio, ma forse perchè so già la sua storia!! ^_^ intanto, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!

paperella96:grazie per la recensione. Che ne dici, il signore ha già illuminato Sakura? Mmm...ho i miei dubbi!! vedremo se rinsavisce nel prossimo, eh? Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!


A presto

kia85

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Capitolo 9
*** Date ***


Music, love and…life!”

Capitolo 8: “Date”

La settimana passò anche troppo velocemente, almeno per Syaoran. Il lunedì mattina cominciò a sentirsi agitato per l’appuntamento della sera con Nanami Tanaka. Non tanto per l’appuntamento in sè, quanto per quello che avrebbe dovuto dire a Sakura per giustificare la sua assenza. Doveva dirle la verità oppure mentirle? Non voleva mentirle perchè non era capace di farlo: glielo si leggeva negli occhi quando mentiva. Haiko glielo diceva sempre: “Non è nella tua natura mentire, Syaoran...sei troppo onesto per farlo...”

Ma, d'altra parte, Syaoran aveva anche paura di informare Sakura dell'appuntamento. Come avrebbe reagito? Ne sarebbe stata felice? Oppure sarebbe stata contraria? O ancora…gelosa?

Ma no! Che andava pensando? Sakura non sarebbe mai stata gelosa di lui, perchè per lei era solo un amico, come gli aveva detto tante volte.

Invece lui…Sakura non lo sapeva e forse non l’avrebbe mai saputo, ma lui era già suo… anima e corpo...

E, probabilmente, proprio per quanto importante fosse lei per Syaoran, il giovane decise di dirle solo la verità.

Quella mattina Sakura aveva deciso di passare l’intera giornata in camera sua a riposarsi. La sera prima Sakura aveva donato tutta se stessa sul palco, durante il concerto. Era piena di vitalità e passione e aveva dato l'impressione di volersi riscattare per la performance non brillante dello scorso concerto. Infatti quando il concerto terminò e Sakura lo raggiunse, era talmente esausta da sembrare proprio sul punto di svenire. E Syaoran la sostenne fino in camera sua. Quindi quella mattina Sakura sarebbe stata da sola e tranquilla. Quale momento migliore per comunicarle la notizia?

Perciò Syaoran recuperò tutto il suo coraggio e uscì dalla sua camera. Bussò per due volte alla porta di Sakura. La giovane rockstar impiegò qualche minuto ad aprire la porta.

Oh, buongiorno, Syaoran!” disse lei, lievemente assonnata.

Syaoran le rivolse uno sguardo preoccupato:“Buongiorno. Stai bene?”

Si…- disse lei, sbadigliando-…scusa!”

Stavi dormendo per caso?”

Sakura annuì, stroppicciandosi un occhio: in effetti i capelli non erano perfettamente pettinati e lei indossava ancora il pigiama.

Mi dispiace di averti svegliata!”

Non ti preoccupare! Sono quasi le dieci. Era anche ora che mi svegliassi!” esclamò Sakura, con un sorriso sincero, ma assonnato.

Facciamo così: passo più tardi!”

Syaoran fece per andarsene, ma la mano esile di Sakura trattenne la sua e quando lui si voltò, vide sul suo volto un lieve rossore e un’espressione sorpresa, come se fosse stato un gesto involontario.

Aspetta…- gli disse lei, in un sussurro-…dai, vieni. Entra.”

Syaoran esitò un istante, fissando le loro mani unite: era una visione da batticuore, la sua mano in quella di Sakura. Erano perfettamente combacianti, come se fossero state create per stare insieme. Poi Syaoran si accorse di essersi incantato e, per destarsi dai suoi pensieri, annuì vigorosamente. Cosi Sakura lo trascinò dentro la sua camera. Syaoran si accomodò sul divano e Sakura si sedette accanto a lui.

Allora, hai dormito bene?” le chiese Syaoran.

Si, molto!” rispose lei, stiracchiandosi.

Ottimo. Ieri sera eri molto esausta. Mi hai fatto preoccupare!”

Sakura lo guardò e Syaoran sentì una stretta alla bocca dello stomaco. Quei suoi occhi verde giada avevano uno strano effetto su di lui. Lo mandavano in confusione, lo trascinavano in un’altra dimensione, gli facevano dimenticare quello che stava dicendo.

Non devi preoccuparti, ora sto bene. Ti ringrazio, Syaoran. Sei il mio angelo custode!” gli disse lei, con un sorriso.

Di…niente!”

Allora, Syaoran, hai la faccia di uno che deve dirmi qualcosa di importante!” esclamò lei, appoggiando la schiena al divano.

Effettivamente…do-dovrei dirti una cosa…” disse lui, balbettando improvvisamente.

Cosa?”

Syaoran chinò il capo e le guardò le mani appoggiate sulle ginocchia. Appoggiò cosi le sue mani sopra quelle di Sakura.

Devi promettermi che stasera rimarrai chiusa in camera con Tomoyo!”

Sakura lo guardò perplessa e divertita: “Perchè?”

Beh…devo allontanarmi da te per poche ore…”

Le parole di Syaoran ebbero uno strano effetto su Sakura: divenne quasi…ansiosa…

Come? Cosa devi fare?”

Ho un appuntamento!”

L’espressione di Sakura non poteva essere più sorpresa: “Con chi?”

Con Nanami Tanaka!”

La direttrice del negozio di dischi?!”

Syaoran annuì e Sakura scattò in piedi, lasciando le mani di Syaoran.

Ma, ma perché?- continuò lei, iniziando a camminare avanti e indietro nervosamente- Voglio dire…ti piace?”

Syaoran fece spallucce: “Non saprei…”

La sua risposta sembrò innervosire ancora di più Sakura.

Come non lo sai? No, non è normale! Non puoi uscire con una ragazza e non sapere se ti piace oppure no! Insomma, fino a prova contraria, quando si esce con una persona dobbiamo essere sicuri che quella persona almeno ci piaccia!”

Sakura continuava a straparlare e Syaoran la fissava sbalordito. Non riusciva a capire cosa le stesse accadendo. Perché reagiva a quel modo? Cosa aveva determinato quel suo scatto improvviso?

Perciò Syaoran si alzò subito in piedi e le si avvicinò. Poi, di colpo, le afferrò un polso, costringendola a fermarsi. Sakura lo guardò sorpresa e smise di parlare, continuando ad ansimare.

Perché stai reagendo così?” le chiese, fissandola negli occhi con serietà.

Lei chinò il capo, imbarazzata: “N-non…saprei…io ho reagito così…d’istinto… Non ho mai pensato a te sotto questo punto di vista e...inoltre, pensavo fossi fidanzato...”

Per quale motivo?”

Beh, per la foto che ho visto l'altro giorno in camera tua, quella in cui eri insieme a quella bella ragazza!”

Ricordando il giorno in cui Sakura aveva visto la foto di Haiko, Syaoran si incupì tutto ad un tratto e lasciò la presa del suo polso.

Lei...non è più la mia fidanzata...”

Ah...scusa...non lo sapevo...”

Appunto, non lo sapevi. Non devi preoccuparti per me!” esclamò lui, voltandosi di lato.

Ma Sakura corse a posizionarsi di nuovo davanti a lui, guardandolo ansiosa.

Perchè non devo preoccuparmi per te? Siamo amici, è normale e, ultimamente, è più forte di me!”

Syaoran non disse nulla e lo sguardo smeraldino di Sakura si posò sul suo petto, così come l’altra mano di Sakura. E nel punto in cui lei lo stava toccando per Syaoran fu come se fosse divampato un incendio.

Vorrei che tu fossi felice, Syaoran…perché sento che qui dentro c’è molta tristezza da troppo tempo. Non so cosa l' abbia provocata e spero che un giorno vorrai condividere le tue sofferenze insieme a me. Ma non potrai essere felice con lei…non è adatta a te…”

Syaoran si accorse di avere il respiro corto e cercò di calmarsi.

Allora, chi sarebbe la ragazza adatta a me?” domandò poi, curioso.

Sakura arrossì e guardò da un’altra parte: “Non so, una più dolce, che abbia davvero bisogno di te. Nanami non mi da questa impressione!”

Syaoran sospirò e sorrise quasi divertito: probabilmente la sua ingenuità cominciava a diminuire.

Facciamo così: io stasera esco lo stesso e tu, semmai dovessi trovare una ragazza adatta a me, potresti presentarmela!”

Sakura annuì poco convinta. Chissà se era davvero gelosa di lui, anche solo un pochino…

Per Syaoran sarebbe stato davvero stupendo.


*****


Alle 20 precise Syaoran era davanti al cancello dell’abitazione di Nanami Tanaka. La zona era piuttosto raffinata: le ville erano grandi e molto belle, in stile occidentale. I viali erano costeggiati da bellissimi ciliegi, alcuni dei quali ancora in fiore. Di fronte alla casa di Nanami c'era un bellissimo parco verdeggiante con aiuole fiorite.

Syaoran guardò il cielo che volgeva al tramonto: non prometteva niente di buono, nubi nere incombevano pericolosamente. Sospirando, il giovane si esortò a suonare il campanello: prima faceva questa cosa, prima era libero di tornare a casa, da Sakura. Quando pochi minuti prima Syaoran era andato in camera sua per controllare che ci fosse Tomoyo, Sakura lo guardò come se volesse implorarlo di non andare da Nanami. Ma lei non sapeva che lui era costretto ad andare.Così avvicinò il dito al pulsante del citofono e suonò.

Pochi istanti dopo si ritrovò nella casa di Nanami.

Sono contenta che tu sia venuto. È stata sicuramente la scelta migliore!” gli disse lei.

Indossava un abito nero semplice che le arrivava al ginocchio, con un coprispalle leggero, i capelli erano boccolosi e particolarmente lucenti. Sì, era carina, ma non sarebbe mai stata il suo tipo.

Preferirei non parlare delle modalità di questo appuntamento!”

Sì, non è stato molto romantico, lo so...”

Romantico non è proprio la parola adatta! Credo che...sì, ricatto sia molto più adeguato!”

Nanami ridacchiò divertita: “Oh, suvvia. Diciamo che abbiamo negoziato e con qualche difficoltà siamo arrivati a una soluzione!”

Che ne dici di smettere di parlare di questa cosa e passare ad altro?”

Bene, allora...- esclamò lei, ammirata-…vuoi passare subito al dunque, eh?”

Vorrei almeno far finta che sia una serata normale!”

Sì, certo! Vieni pure di qua! Ho preparato una cena con i fiocchi!”

Per quanto odiasse stare lì, Syaoran cercò per tutta la sera di essere se stesso, di essere gentile e cordiale, sebbene quella donna non avesse alcun effetto su di lui. E tutto sommato lei gradì la sua compagnia e Syaoran mangiò pietanze molto buone: salmone affumicato con alghe, ravioli giapponesi e tempura di pesce.

Complimenti per l'ottima cena!” esclamò Syaoran.

Nanami gli sorrise: “Grazie!”

Hai cucinato tutto tu?”

Sì, modestamente me la cavo. Mi piace, lo trovo rilassante!”

Sono d'accordo, anche a me piace cucinare!”

Io ho imparato da mio padre, lui era un cuoco eccellente e la sua specialità era la tempura di gamberi!”

Davvero deliziosa...” commentò Syaoran.

Esatto. Ne vuoi ancora?”

Syaoran scosse il capo: “Oh, no, grazie...sono arrivato al limite!”

Beh, mi dispiace, ma dovresti ritagliarti un piccolo spazio per il dessert!”

Direi che si può fare, per il dessert questo e altro!”

Nanami rise, poi si alzò e sparì in cucina. Syaoran sospirò e guardò l'orologio: erano già le 22. Fuori, in lontananza, si vedevano lampi accecanti, seguiti da tuoni che annunciavano un violento temporale.

Eccoci qui!”

Il dessert consisteva ne...i classici sakura mochi!! Graziose polpettine rosate di riso, avvolte in foglie di ciliegio, ripiene di pasta di fagioli rossi. Il che riportò velocemente i suoi pensieri alla sua giovane protetta: chissà cosa stava combinando Sakura, se era tutto a posto, se stava bene...

Syaoran sentiva la sua mancanza e non gradì particolarmente la scelta di Nanami: la trovava inappropriata. Lei, probabilmente, se ne accorse.

Il dessert non è di tuo gradimento?” domandò Nanami, sorpresa.

Syaoran appoggiò le bacchette sul tavolo e la guardò: “Cosa significa questo?”

Niente!”

Oh, per favore! Non fare finta di non capire!”

D'accordo, d'accordo! Rilassati! Sapendo che eri venuto qui controvoglia, ho pensato di fare qualcosa che ti ricordasse lei. Magari ti avrebbe aiutato a lasciarti andare!”

Non ci contare. Io ho sempre il controllo della situazione!”

Nanami gli sorrise, maliziosa. Poi si alzò e si avvicinò a lui.

Sei sicuro?”

Certo!”

Nanami gli scompigliò i capelli, accarezzandogli il collo.

Io penso invece, che qui sia io ad avere il controllo della situazione. In fondo ti ho convinto ad accettare il mio invito. E ora che sei qui, non te ne andrai finchè non te lo dirò io!”

Syaoran, stufo di quella situazione, scattò in piedi. Non sarebbe rimasto un solo secondo in più in quella casa.

Hai per caso intenzione di sequestrarmi? Lo sai che è illegale?”

No, ma tu sai bene che se non resti qui stanotte, sarò costretta a spifferare a tutti cosa sei veramente per Sakura e quale grande pericolo la minaccia!”

Sei proprio senza cuore! Non resterò qui stanotte!”

Syaoran fece per andarsene, ma Nanami lo trattenne.

Non hai sentito quello che ho detto? Se adesso te ne vai, la prima cosa che farò sarà telefonare a un mio caro amico che lavora per un noto quotidiano...Sono sicura che faranno di tutto per pubblicare questa cosa già domani!”

Syaoran le rivolse uno sguardo disgustato e si liberò dalla presa di Nanami.

Bene, fai pure! Non importa!”

Non pensi che in questo modo Sakura avrà più problemi?”

Sì, ma io la proteggerò, a qualunque costo. Soffrirebbe se sapesse che mi sono venduto per mantenere il segreto su di lei e non voglio che soffra. Vorrei vedere sempre il sorriso sul suo viso. È la cosa più bella che abbia mai visto! Perciò dillo pure a chi vuoi! Non importa, affronterò insieme a lei le difficoltà che seguiranno la rivelazione!”

Nanami lo guardò attentamente: sembrava parecchio infastidita. Così si avvicinò a lui e la sua mano si appoggiò sul petto di Syaoran proprio dove l’aveva toccato Sakura.

Nessuno mi ha mai detto di no. Ma ti do un'ultima occasione!”

Syaoran appoggiò una mano sopra quella della donna. Era incredibile come il tocco di Nanami fosse così differente da quello di Sakura: la mano della sua protetta era più delicata, l’aveva solo sfiorato, ma gli aveva fatto provare un’emozione così travolgente che a confronto il gesto di Nanami era come inesistente. Perciò afferrò la mano di Nanami e la allontanò.

Bene! Addio!”

Syaoran le voltò le spalle e si avviò verso la porta.

Aspetta! Torna indietro, Li! Non puoi lasciarmi così!”

Ma Syaoran non la ascoltò e uscì dalla casa. Diluviava e la pioggia fitta rendeva difficile la visione per strada. Voleva tornare il più presto possibile da Sakura, dal suo sguardo gentile, dal suo sorriso dolce. Voleva tornare a casa. Quando raggiunse l'auto prese le chiavi e aprì la portiera. E in quel preciso istante uno strano rumore richiamò la sua attenzione. Era come un pianto debole, ma acuto. Incuriosito, Syaoran si guardò intorno, ma non vide nulla di strano, non c'era nessuno. Poi finalmente scorse una macchia nera sotto un lampione. Sempre più curioso, Syaoran si avvicinò cercando di non fare movimenti bruschi. Quando giunse accanto al lampione, guardò per terra: lì, giaceva un bellissimo gatto nero, dal pelo lucido e ormai zuppo d'acqua. Era evidentemente morto e Syaoran si inginocchiò per accertarsene. Così facendo, scoprì, sotto una delle zampe anteriori, la presenza di un altro micio nero, vivo: era denutrito, fradicio, aveva due occhi azzurri come il cielo, mentre la coda mancava totalmente, consisteva solo in un piccolo abbozzo. Era un vero splendore! Probabilmente era il figlio della gatta morta. Così avvicinò lentamente una mano al piccino, che non si ritrasse, e lo prese tra le braccia, accorgendosi di un ciuffetto bianco sulla punta della coda e uno appena sopra il nasino. Tremava in modo incontrollabile e il suo cuoricino batteva troppo velocemente. Nonostante anche Syaoran fosse fradicio, il giovane aprì la sua giacca e coprì il micio, cercando di scaldarlo con il corpo. Non sapeva cosa fare, ma certamente non poteva lasciare quella povera creatura lì. Aveva perso la figura più importante della sua vita e non se ne voleva separare. Era rimasto accanto a lei, cercando ancora le sue cure e il suo calore. Ma lei non poteva più donargli ciò di cui aveva bisogno perchè se n'era andata. In un certo senso, quel gattino debole e spaventato era come Syaoran dopo la morte di Haiko. E quel pensiero lo aiutò a capire a chi affidare il micio.

Non preoccuparti...ti porto da qualcuno che ti darà tutto ciò di cui hai bisogno, una casa e il suo amore!”

Si tolse definitivamente la giacca e la avvolse attorno al gattino. Poi lo portò in macchina, sistemandolo sul sedile posteriore. Ma prima di andare via, portò la madre del micio nel boschetto vicino e la coprì con foglie e tutto ciò che riuscì a trovare.

Tranquilla, il tuo piccolo sarà in buone mani...

Tornato in auto, la mise in moto e partì. Prima di tornare in albergo, decise che era necessario fermarsi in un supermercato notturno per poter comprare qualcosa di utile al nuovo ospite dell'albergo. Il micio sembrava essersi calmato, non piangeva più, ma non si era addormentato. Probabilmente era ancora piuttosto agitato per la morte della madre, come era comprensibile. Per distrarlo un po' decise di accendere la radio e abbassò il volume al minimo. Il deejay disse che erano quasi le 23. Aveva passato quasi tre ore con quell’arpia che voleva mettere le sue grinfie su di lui. Ma lui l'aveva rifiutata, ben conscio delle conseguenze che quel rifiuto avrebbe causato. E non aveva alcun rimpianto perchè sapeva che aveva fatto la cosa più giusta, per lui e per Sakura. Non aveva paura di ciò che sarebbe successo il giorno dopo, lo avrebbe affrontato insieme a Sakura. Ora era lei la sua unica e meravigliosa forza.

La voce del deejay alla radio catturò la sua attenzione: nel suo programma gli ascoltatori potevano chiamare e chiedere una canzone.

Bene! Passiamo alla prossima telefonata! Pronto? Chi parla?”

Buonasera, Mick, mi chiamo Keiko!”

Ciao, Keiko! Quanti anni hai e da dove chiami?”

Ho 25 anni e chiamo da Osaka!”

Allora, dimmi, qual è la canzone che vorresti ascoltare?”

Bleeding heart di Sakura!”

Ah, la dolce Sakura. Posso chiederti il motivo?”

Sono stata al suo concerto ieri sera e quando ha cantato questa canzone…non so, mi sono commossa. È stata bravissima! E poi il testo mi ha molto colpita. Sai, sto uscendo da una relazione importante…”

Mi dispiace, Keiko. Allora cercheremo di curare il tuo cuore sanguinante con la voce di Sakura. Buon ascolto!”

Syaoran alzò di poco il volume: voleva che la voce di Sakura riempisse l’abitacolo dell’auto, per fargli compagnia durante il viaggio, oltre al micio ovviamente.

Quietly close your eyes
Turn the lock with an unseen hand
In your dreams there's nothing you can't do
Light falls the same on desert and city”

Tutto d'un tratto, Syaoran capì che non odiava più la musica, anzi, adesso amava ascoltare la voce di Sakura che cantava così dolcemente e piena di sentimento. Sorrise: aveva anche alzato il volume! Era davvero guarito dalla sua melofobia.

Bleeding heart
You don't know anything
Petals so bright they bring tears to your eyes
Are always waiting
Somewhere your heart can't reach
Love that strong and innocent loneliness
Your bleeding heart
Just head for the sky
Until you bloom”

Chissà se Sakura avesse potuto guarire il suo cuore ferito, con i suoi sorrisi, i suoi sguardi, le sue risate… Sicuramente sarebbe riuscita a farlo stare meglio…sì… Era così piena di vita e calore che avrebbe contagiato pure lui. E lui voleva esserne contagiato più di qualunque altra cosa!

The only meaning of those words

you were able to string together
Will someday change
Like an anagram the world
You awaken to tomorrow
Will be filled with light”

Se solo lui avesse avuto il coraggio di aprirle il suo cuore. Ma sapeva che non sarebbe mai successo, non avrebbe mai compiuto lui per primo quel passo, perché così facendo Sakura sarebbe stata ancor più in pericolo di vita. Invece il suo compito primario era la sua protezione!

Bleeding heart
There's nothing to fear
The color of sorrow is still the same
The petals are waiting in your heart
For the signal to begin you're the only one who will recognize that sign
Your bleeding heart
Just smiling
Until you bloom”

Eppure quella canzone e la voce melodiosa di Sakura riuscivano a infondergli in quel momento di sconforto una speranza, piccola ma pur sempre presente dentro di lui. Magari un giorno, chissà quanto lontano, Syaoran avrebbe ricominciato davvero a vivere insieme a Sakura.


*****


Prima di entrare in albergo, Syaoran avvolse bene il micio nella sua giacca, riuscendo in qualche modo a nasconderlo senza per forza soffocarlo. Ancora non sapeva se i dirigenti dell'albergo avrebbero permesso la presenza di un gattino. Per fortuna il piccolo felino era talmente tranquillo che nessuno si sarebbe accorto della sua presenza.

Infatti, Syaoran entrò nella hall dell'albergo: in un braccio aveva il micio, con l'altra mano teneva la busta contenente cibo, lettiera e sabbia per il piccolo felino. Salutò frettolosamente il receptionist, augurandogli la buonanotte, e filò dritto verso l'ascensore. Non appena arrivarono all'ultimo piano, Syaoran sospirò.

Allora, ce l'abbiamo fatta, eh, piccolino?” chiese, accarezzandogli la testolina con un dito.

Il micio sembrò gradire e alzò il capo, per avvicinarsi al suo dito. Syaoran sorrise e poi raggiunse la porta della stanza di Sakura, bussando lievemente. Probabilmente Sakura e Tomoyo stavano già dormendo.

Non dovette aspettare molto, perchè udì subito dei passi affrettati e la porta si spalancò.

Syaoran!” esclamò Sakura, abbracciandolo all'improvviso.

Syaoran non se l'aspettava, ma gradì quell'abbraccio. Lui era zuppo d'acqua e quel gesto sembrò riscaldarlo con dolcezza.

Sakura, che si rese conto solo in seguito del suo gesto, si allontanò immediatamente da lui e chinò il capo, arrossendo.

Scusa....Syaoran...non capisco cosa mi sia preso...”

Syaoran sorrise, vedendola così imbarazzata: “Non fa niente, non preoccuparti!”

Ero un po' preoccupata per te. Fuori diluviava e avevo paura che ti succedesse qualcosa di brutto!”

Come vedi, sto bene!”

Sakura alzò lo sguardo verso di lui e notò che era tutto bagnato.

Sì, ma...sei tutto fradicio! Dai, entra, ti do un'asciugamano!”

Syaoran non se lo fece ripetere due volte e la seguì. Lei sparì nel bagno e lui si sedette sul divano, tenendo il micio sulle gambe. Sakura era così preoccupata per lui, che non si era ancora accorta del gattino.

La ragazza tornò subito con una grande asciugamano e si inginocchiò davanti a lui: gli coprì il capo con il telo e iniziò ad asciugargli i capelli.

Oh, sei proprio zuppo!” esclamò lei, ridacchiando.

Non avevo l'ombrello!”

E come è andata la cena?” domandò Sakura, provando a celare la sua immensa curiosità.

Avevi ragione. Non è adatta a me!”

Sakura si fermò e lo guardò negli occhi: “Davvero?”

Sì!”

Mi...mi dispiace!”

Beh, non fa niente, non ci tenevo particolarmente. Ho solo provato!”

Allora, meglio così!”

Syaoran le sorrise e in quel momento il gattino miagolò, quasi volesse catturare la sua attenzione.

Cos'è stato?” domandò Sakura.

Ah, già, ti ho portato una sorpresa!”

Syaoran tolse il micio dalla giacca e lo porse a Sakura, i cui occhi si illuminarono di gioia e di sorpresa.

Oh, che amore!”

Sakura lo prese tra le braccia, guardandolo teneramente.

L'ho trovato vicino all'auto. La madre è morta, probabilmente investita da qualcuno, e lui era accanto a lei, miagolando per chiedere aiuto. Era talmente piccolo e indifeso che non potevo abbandonarlo a se stesso!”

Hai fatto bene. Ma guardalo, è anche lui bagnato come un pulcino. Dammi l'asciugamano!”

Syaoran, divertito, le passò l'asciugamano: era passato in secondo piano tra le sue attenzioni, ma era giusto così. Il gattino era piccolo e denutrito, mentre lui era grande e forte. Così guardò interessato Sakura, mentre asciugava il piccolo e lo stringeva tra le braccia, per scaldarlo con il suo corpo.

Ma non ha la coda!- esclamò Sakura, all'improvviso- Se la sarà tagliata in un incidente?”

Non credo, anche la madre era così. Credo sia proprio un bobtail giapponese!”(ndA: razza giapponese la cui caratteristica principale è proprio la mancanza della coda. Esistono diverse colorazioni di pelo.)

E' vero, potrebbe davvero essere un bobtail. Un meraviglioso Maneki Neko in carne e ossa. nero come il carbone!” (ndA: il maneki neko è la famosa statuetta di gattino con la zampetta alzata, simbolo di fortuna. Il classico maneki neko rappresenta proprio un bobtail giapponese bianco con chiazze marroncine e nere)

Senti, gli ho preso anche qualcosa per stasera!” affermò Syaoran, mostrandole il contenuto della busta.

Che premuroso, Syaoran!! Sono contenta che ti sia affezionato a questo gattino. Lo terrai?”

Syaoran ridacchiò: “Ma, Sakura, io avevo intenzione di darlo a te. Sei la più adatta per dargli ciò di cui ha bisogno!”

Sakura fu piuttosto sorpresa dalle sue parole: “Volevi darlo a me?”

Certo. Lui ha bisogno non solo di un posto dove stare, ma anche di qualcuno che sappia dargli l'amore necessario. E tu ne hai così tanto che saresti perfetta per prenderti cura di lui!”

Sakura arrossì lievemente e guardò il micio, accarezzandolo sulla testa: “Grazie, Syaoran, per quello che pensi di me e per avermi portato questo amore di gattino! Mi farà bene la sua compagnia!”

Sì, ti farà sentire meno sola!”

Sakura gli sorrise e poi sollevò il micio con le mani: “Lo chiamerò Neko-chan!”

Neko-chan...mi sembra perfetto!”

Ha un suono dolce come lui!”

Detto questo Sakura appoggiò il gatto per terra e questo, rinfrancato dal calore della sua nuova padroncina, cominciò a camminare per la stanza, in perlustrazione. Era un tipetto curioso, ma doveva essere anche piuttosto affamato. Perciò Sakura gli versò un po' di latte in una scodella e gliela avvicinò. Neko-chan annussò il contenuto della scodella, ma non aveva intenzione di mangiare.

Ehi, cosa ti prende?” domandò Sakura, prendendolo in braccio.

Probabilmente è ancora troppo piccolo per mangiare da solo. Penso che la madre lo stesse ancora allattando!” esclamò Syaoran.

Cosa facciamo? Se non mangia si ammalerà certamente...”

Beh...proviamo così...”

Syaoran si inginocchiò accanto a Sakura e bagnò il dito mignolo nel latte. Poi lo avvicinò al musetto di Neko-chan, il quale lo annusò e poi lo leccò, mostrando chiaramente di essere affamato.

Wow! Ci sei riuscito, Syaoran! Sei un genio!”

L'ho visto fare in un documentario, provaci anche tu!”

Sakura, entusiasta, imitò subito il gesto di Syaoran e il micio sembrò godere di quel pasto: la zampina si appoggiava sempre sulla mano di Sakura, quasi volesse trattenerla vicino a sé. A interrompere quel delizioso quadretto ci pensò Syaoran, con un improvviso starnuto.

Salute!!- esclamò Sakura- Syaoran, ti conviene andare a cambiarti e metterti sotto le coperte. Altrimenti ti prenderai un bel raffreddore!”

Hai ragione! Sarà meglio che vada in camera mia! Posso lasciarti da sola con il gattino?”

Ma sì, non preoccuparti. Poi in camera mia c'è Tomoyo, che sta dormendo. Eventualmente sveglio lei, una volta aveva un gatto, quindi sa cosa fare!”

D'accordo!! Allora, vado!” esclamò Syaoran, alzandosi in piedi.

Mi raccomando, fai come ti ho detto!”

Syaoran si avvicinò alla porta e guardò indietro un'ultima volta verso Sakura. Era decisamente più allegra ed era merito suo. Finalmente aveva fatto qualcosa per lei, qualcosa di utile che le aveva risollevato il morale. E d era certo che quel pensiero lo avrebbe aiutato a dormire tranquillamente, allontanando i suoi incubi peggiori.

Buonanotte, Sakura!”

Sakura gli sorrise: “Buonanotte, Syaoran!”




Prossimo capitolo: “Gossip


Finalmente ce l'abbiamo fatta ad aggiornare!! Spero che il capitolo sia piaciuto. Nel prossimo scopriremo se l'arpia avrà fatto la spia oppure no, si accettano scommesse!! XD

Ringraziamenti..

mamogirl: te con il tuo sadismo mi preoccupi, sei peggio delle clamp, che hanno graziato almeno sakura e syaoran in ccs!! grazie per il tuo sostegno, ormai sei anche tu una betareader!! ^^

paperella96: ahaha, divertente la tua recensione! Ti ringrazio. Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo!!! ^_^

laurettachan: grazie per la recensione! Beh, dai, l'arpia ti assicuro che non si farà più vedere...^^ Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!

hermy95: allora nel capitolo due dico che sakura ha 23 anni. Syaoran non l'ho detto, ma ha all'incirca la sua stessa età! Non so se preciserò durante la storia, voglio mantenere un alone di mistero intorno a Syaoran, anche se a un certo punto si scoprirà la sua storia...vabbè! Sono contenta ti sia piaciuta la mia storia e mi piace il tuo nivk, immagino tu sia una potteriana come me...^^



A presto

kia85


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Capitolo 10
*** Gossip ***


Music, love and…life!”


Capitolo 9: “Gossip”


La mattina Syaoran si svegliò decisamente ristorato dal sonno notturno. La sera prima era tornato a casa leggermente innervosito dal comportamento della signorina Tanaka e bagnato fino al midollo a causa del violento temporale che si era abbattuto su Tokyo. Ma, nonostante tutto, era riuscito a rasserenarsi un po', grazie al pensiero di aver contribuito, anche solo in minima parte, alla felicità di Sakura, portandole quel grazioso gattino trovato per strada. Era stato solo un piccolo pensiero, eppure gli aveva fatto dimenticare le preoccupazioni dovute all'appuntamento con Nanami.

Ora si sentiva perfettamente in grado di affrontare qualunque cosa fosse accaduta quel giorno. Perciò si preparò in fretta e decise di andare a controllare cosa stessero combinando Sakura e Tomoyo con il nuovo piccolo ospite.

Ma non appena aprì la porta della sua camera, si ritrovò di fronte proprio le due ragazze.

Oh, buongiorno, Syaoran!” esclamò Sakura, sorpresa piacevolmente.

Buongiorno!”

Possiamo entrare un secondo?” domandò Tomoyo, diretta.

Ehm...certo, prego!”

Syaoran si fece da parte e le fece passare, dopodichè chiuse la porta: notò che Tomoyo era già vestita perfettamente, mentre Sakura indossava ancora il suo pigiama.

Cosa...?” iniziò a dire lui, ma venne interrotto da Tomoyo.

Allora, Li, non hai qualche…confessione da fare a Sakura?” esclamò divertita.

Syaoran non riuscì a capire cosa intendesse dire e le guardò perplesso. Sakura, invece, era arrossita e rimproverò l'amica.

Tomoyo, dai, non scherzare!”

Si può sapere di cosa state parlando?” domandò Syaoran, ben consapevole della risposta che avrebbe ottenuto.

Tomoyo si avvicinò al suo televisore: “Posso?”

Certo!”

Tomoyo accese il televisore e, dopo aver smanettato con il telecomando, esclamò: “Eccolo qui!”

La ragazza aveva sintonizzato un canale musicale molto famoso in tutto il mondo: il programma che stava andando in onda sembrava una specie di telegiornale condotto da due presentatori, un uomo e una donna. I cartellini davanti alle loro postazioni riportavano i loro nomi: Ryusei e Hana.

Da fonti attendibili siamo venuti a conoscenza di una notizia sconvolgente riguardante la popolare cantante Sakura! -iniziò a dire Hana- La news ha lasciato tutti piuttosto sconcertati, ma sembra che sia purtroppo confermata. A quanto pare, la giovane cantante è stata minacciata di morte da un fanatico. Per questo motivo è ora sotto la protezione di una guardia del corpo, assegnatale dalla polizia di Tokyo!”

Sembra che la notizia sia giunta alla redazione di un famoso quotidiano e da qui sia rimbalzata su tutti i giornali che sono riusciti a pubblicarla in tempo per oggi.” proseguì Ryusei.

E, mentre i due presentatori parlavano, sullo schermo alle loro spalle scorrevano immagini di Sakura.

Nulla si sa sull'identità del fanatico, ma siamo riusciti a identificare la guardia del corpo in questo giovane ragazzo!” continuò l'uomo.

Detto questo, sullo schermo comparve proprio una sua foto, una foto di Li Syaoran, insieme a Sakura mentre la scortava dentro il negozio di dischi della signorina Tanaka. Syaoran ripensò a quella donna con rabbia: aveva proprio organizzato la sua vendetta nei minimi dettagli.

Questo giovane agente di polizia si chiama Li Syaoran ed è la guardia del corpo di Sakura. Ma non è tutto!”

Syaoran si preoccupò ulteriormente: cos’altro avevano saputo?

Hai ragione, Ryusei. Infatti sembra che tra i due sia nata una storia d’amore! Evidentemente Sakura è un tipo di ragazza che supera facilmente le delusioni d’amore, visto che la sua relazione con il cantante Hiro Setsu è terminata da poco tempo. Proprio oggi, inoltre, è uscito un servizio su una popolare rivista per teenager, che li ritrae insieme.” disse Hana, mentre la regia mandava in onda le foto di Sakura e Syaoran.

Il ragazzo è chiaramente lui, la sua guardia del corpo! - esclamò Ryusei- E notate come si legga perfettamente il coinvolgimento sui loro visi! Evidentemente stare così vicini avrà fatto scoppiare la scintilla, non credi, Hana-chan?”

Sono assolutamente d'accordo con te. È anche possibile che Sakura abbia lasciato Hiro Setsu per la sua guardia del corpo. Non è la prima volta che acc...”

Sakura afferrò il telecomando dalle mani di Tomoyo e spense il televisore.

Basta con queste sciocchezze!” esclamò particolarmente contrariata e ancora rossa in viso.

Tomoyo sospirò: “D'accordo, ma, scusate, dobbiamo prendere questa cosa alla leggera. Non c’è nulla di cui preoccuparsi!”

Sì, ma hanno scoperto che ho una guardia del corpo! Syaoran non voleva che si sapesse!” esclamò Sakura, preoccupata.

Effettivamente sarebbe stato meglio che la notizia non fosse trapelata. Koichi avrebbe potuto riconoscerlo e forse si sarebbe sentito più eccitato nella sua caccia a Sakura, visti i loro trascorsi. Ma ora che la notizia era stata scoperta, Syaoran non poteva fare altro che impegnarsi di più nel proteggere Sakura.

Ormai il danno è fatto e non possiamo farci niente. – disse Syaoran- Anzi, aumenteremo i sistemi di sicurezza!”

E per la questione della presunta storia d’amore?” domandò Tomoyo.

Possiamo smentire oppure lasciar correre! Non importa!”

Lasciar correre?!” ripeterono in coro Tomoyo e Sakura.

Sì, non c’è problema per me! Certo, fossi nei panni di Sakura mi affretterei a smentire, precisando che la rottura con Setsu è unicamente dovuta al suo essere fedigrafo!”

Sakura gli sorrise gentilmente: “Syaoran, forse hai ragione. Ma so quanto Hiro si sia impegnato con la sua band e adesso che sta cominciando il loro tour non ho intenzione di rovinare la sua reputazione!”

In questo modo, però, ti faranno apparire come una sciocca civetta capricciosa quando, al contrario, sei una persona matura, coraggiosa, che pensa sempre al bene degli altri prima che a se stessa.”

Ti ringrazio. Ma tu sai la verità, come tutte le persone a me care e questo è l'importante!!”

Syaoran cominciò a pentirsi della scelta della sera precedente. Non avrebbe mai pensato che la reputazione di Sakura si potesse guastare in quel modo assurdo.

Mi dispiace solo che tutto questo sia successo per colpa mia.” ammise, pentito.

Sakura lo guardò preoccupata: “Ma che stai dicendo, Syaoran? Perchè dovrebbe essere colpa tua?”

Vedi…l’appuntamento con Nanami di ieri sera aveva lo scopo di evitare tutto ciò.”

In che senso?” domandò Tomoyo, sorpresa, ma mai quanto Sakura.

Quando hai cantato nel suo negozio, lei mi ha detto che avrebbe rivelato ai giornali scandalistici tutta questa storia se io non avessi cenato con lei!”

Le parole di Syaoran sconvolsero Sakura, mentre Tomoyo aveva assunto la stessa espressione di chi finalmente ha trovato il tassello mancante del puzzle.

Ma che persona ignobile!” commentò Sakura.

Tomoyo sospirò: “Non pensavo che potesse arrivare a tanto!”

Neanch’io!”

Però…- continuò Tomoyo, tornando a essere perplessa-…i conti non tornano. Ieri sera avete cenato insieme!”

Ah…io…ecco, è successo che…”

La sua voce cominciò a tremare e il suo viso divenne più rosso che mai: di sicuro lo avevano notato anche le due ragazze, che adesso pendevano letteralmente dalle sue labbra.

Che?” incalzò Tomoyo.

Non le bastava solo cenare con me…lei voleva anche…sì, insomma…”

Non riusciva a continuare la frase, si sentiva troppo in imbarazzo, soprattutto davanti a Sakura.

Venire a letto con te?” concluse Tomoyo, tranquillamente.

Syaoran annuì, con lo sguardo basso. E Sakura si portò le mani sulla bocca, sempre più sbalordita.

E’ terribile!”

Ma se le notizie sono trapelate, significa che Li si è rifiutato!- fece notare Tomoyo- Non è così?”

Sì, infatti! Me ne sono andato prima!”

Sakura tirò un sospiro di sollievo. Poi, si avvicinò a Syaoran e gli prese una mano.

Ti ringrazio per quello che hai fatto, Syaoran. Ma non c’è bisogno che mi protegga anche dai pettegolezzi. Lascia che dicano quello che vogliono su di me. Non importa.”

Sì, ora lo so!”

Bene! Perciò, la prossima volta parlane prima con me. Affronteremo insieme tutto ciò che diranno di noi! Sei d’accordo?”

Syaoran annuì: non poteva essere più d'accordo, considerato il fatto che anche lui la sera prima aveva pensato la stessa cosa. Certo, Nanami era stata terribile, ma se non altro non aveva rivelato ulteriori notizie su di lui: come il suo passato o i suoi sentimenti per Sakura. Almeno di questo doveva esserle grato.

Perfetto. Adesso che è tutto chiarito, possiamo andare? Sakura ed io abbiamo una riunione straordinaria alla casa discografica! So già cosa vorranno dirci!”

Sì, va bene, Tomoyo. Però prima vado in camera mia. Devo cambiarmi e preparare Neko-chan!”

Io, invece, andrò alla reception a chiedere se puoi tenerlo...il nuovo ospite felino...”

Lo sai, Syaoran, ha mangiato tanto ieri sera! E poi l'ho portato sul mio letto per dormire!”

E si è addormentato?”

Oh sì! Ma stamattina si è svegliato presto e ha fatto svegliare presto anche noi, vero Tomoyo?”

Già!! Con i miagolii e le leccatine.”

Dai, è piccolino. Ha bisogno del nostro affetto.”

Ne sono convinta!”

Sakura, divertita, aprì la porta: “Syaoran, vuoi venire a vedere come sta Neko-chan?”

Ah....certo!”

Bene, però mi raccomando, Sakura, preparati in fretta!”

Sì, sì, va bene!”

Fu così che Sakura e Syaoran raggiunsero la camera di Sakura, mentre Tomoyo scese al piano terra. Non appena i due entrarono in camera, Neko-chan corse verso di loro, con le sue zampette corte ed esili.

Eccomi, Neko-chan! Hai visto che sono tornata?”

Sakura si accovacciò per terra e accarezzò la testa del micio. Syaoran la imitò.

Sembra stare molto meglio rispetto a ieri! sera”

Sì, vero?- esclamò Sakura, entusiasta- È bastato un letto caldo e un po' di latte! Senti come è morbido il pelo.”

Seguendo il suo invito, Syaoran avvicinò una mano e sfiorò quella di Sakura che si stava allontanando dal gatto. Quel semplice tocco lo avrebbe mandato subito in confusione, se Sakura, con un movimento brusco che non passò inosservato, non si fosse alzata in piedi tutto ad un tratto.

Ehi, che succ...?” iniziò a dire lui.

Ma Sakura lo interruppe e, evitando di guardarlo, gli domandò: “Stai un po' con lui, mentre vado a cambiarmi?”

S-sì...certo!” rispose Syaoran, balbettando incredulo per la reazione strana di Sakura.

Dopodichè la guardò entrare in camera sua frettolosamente. Non capì il motivo di quel cambiamento improvviso d'umore e, sicuramente, se ci avesse riflettuto sopra, non avrebbe trovato alcuna spiegazione accettabile. Anzi, ne avrebbe ricavato solo un gran mal di testa. Perchè ultimamente Sakura era un vero mistero per lui, certi sguardi, certe azioni...non li capiva più. Perciò Syaoran si dedicò al gatto. Lo accarezzò, constatando che il pelo era davvero morbido come la seta, e poi lo prese in braccio per andare a sedersi sul divano.

Lo sai che è un maschietto?”

La domanda proveniva dalla camera di Sakura e il tono sembrava essere il solito, sereno e spensierato. Questo non fece che confermare i dubbi di Syaoran.

Davvero?” esclamò Syaoran, andando subito a esaminare il micio.

In effetti, sì, era un bel maschietto, Neko-chan.

Sì. Ieri sera ho fatto anche qualche ricerca su internet sulla sua razza e ho scoperto che sono gatti molto sani e perfetti come animali da compagnia.”

Ottimo!”

Sono sicura che andremo molto d'accordo io e lui...”

Lo credo anche io!”

Syaoran chinò il capo verso il micio, che lo stava guardando con i suoi meravigliosi occhi azzurri. Da come le era corso incontro pochi istanti prima, Syaoran pensò che, probabilmente, anche lui era già pazzo di Sakura.

Allora, come sto?” esclamò Sakura, raggiungendolo.

Syaoran alzò lo sguardo: Sakura indossava un abito rosa antico, allacciato dietro al collo, che le arrivava appena sopra le ginocchia e terminava con una serie di piccole balze. A livello del taglio sotto il seno vi era un nastro bianco di seta che si annodava sulla schiena e ricadeva lungo il vestito. Era incredibile come potesse passare velocemente dalla tenera ragazza che indossava ancora il pigiama a una bellissima elegante giovane donna.

Bene...molto bene...” riuscì a dire lui, senza nascondere la sua ammirazione.

Evidentemente Sakura se ne accorse, perchè arrossì lievemente: “Grazie!”

Allora...ehm...lui cosa fa, rimane qui?” domandò Syaoran, indicando il micio.

Sakura ridacchiò e si avvicinò, prendendo Neko-chan in braccio: “Ma certo che no. Neko-chan viene con noi! Devo solo trovare un modo per portarlo!”

Potremmo fermarci un attimo a comprare una gabbietta per trasportare i gatti!”

Ottima idea! Faremo proprio così!”

E così fecero. Tomoyo non ne fu particolarmente entusiasta, ma Sakura aveva insistito, eccitata dalle notizie riportate dall'amica: la reception dell'hotel aveva acconsentito affinchè lei si occupasse di quel gatto. Ovviamente era assolutamente vietato lasciare il gattino libero di girare per i corridoi dell'hotel.

I tre ragazzi trovarono un negozio di animali e Sakura comprò una gabbietta piuttosto ampia per Neko-chan, che sembrò gradire il suo alloggio momentaneo.

Una volta giunti, finalmente, alla casa discografica, Sakura e Tomoyo si chiusero dentro una stanza insieme al produttore e al dirigente della casa, non prima di aver affidato Neko-chan alle cura di Syaoran, che si trovava, invece, in una stanza adiacente: sembrava una specie di archivio. Le pareti erano coperte interamente da scaffali su cui erano riposti decine e decine di raccoglitori, tutti colorati. Su ogni raccoglitore c’era scritto un nome. Sicuramente erano i nomi dei cantanti appartenenti a quella casa discografica.

Incuriosito, Syaoran si mise a sbirciare tra i raccoglitori, alla ricerca di quello che riportava il nome di Sakura. Fortunatamente erano in ordine alfabetico.

Sachi…Saeko…Sakiko…Sakura!

La sua mano destra scattò e afferrò il raccoglitore color cremisi. Syaoran, impaziente, andò a sedersi su una poltroncina e lo aprì. Era il book fotografico di Sakura.

Nelle prime pagine c’erano foto di un servizio per il suo primo cd. Sakura indossava un vestito completamente bianco: le maniche corte terminavano con orli di pizzo arricciato color rosa antico, il quale si ritrovava anche all’altezza della scollatura da dove partiva verso il basso per terminare all’inizio della gonna, ornata anch’essa di diverse strisce di pizzo. Le gambe erano coperte da calzamaglia bianca e gli stivali anch’essi bianchi erano semplici, arrivavano al ginocchio ed erano decorati da nastrini dello stesso colore del pizzo e si intrecciavano per tutta la lunghezza. I suoi capelli erano leggermente arricciati e le guance lievemente truccate di rosa. Nella copertina del cd, Sakura era distesa su un pavimento ricoperto da fiori di ciliegio ed era rannicchiata, appoggiata sul fianco sinistro, con gli occhi chiusi, come se stesse dormendo. Tra i capelli e sul vestito erano posati i petali dei fiori….sembrava lei stessa un fiore: un piccolo, delicato fiore che Syaoran doveva proteggere a tutti i costi.

E il raccoglitore era pieno di foto di Sakura, in alcune sorrideva, in altre aveva uno sguardo serio e così intenso da far aumentare i battiti del cuore di Syaoran in una frazione di secondo. Era stupenda e, nonostante i suoi vestiti strani, pieni di pizzi e merletti, era così sensuale, eppure lei sembrava non accorgersene. Ma ancor più eccitante era la ragazza che aveva avuto il coraggio di piangere davanti a lui, che si presentava con un semplice pigiama, l'aria assonnata o, ancora, con i capelli umidi dopo aver fatto la doccia. Era forse lei la preferita di Syaoran, semplice e straordinariamente sensuale...irresistibile per lui!

Syaoran sospirò: doveva essere proprio masochista per guardare le foto della ragazza che amava, ma che non poteva avere. Perciò chiuse il raccoglitore e lo rimise al suo posto, proprio pochi secondi prima che Tomoyo e Sakura lo raggiungessero.

Syaoran, che stavi facendo?” chiese Sakura, notando quanto fosse vicino agli scaffali.

Syaoran, imbarazzato, arrossì lievemente: “Io? Niente...curiosavo!”

Tomoyo rise divertita e Sakura sorrise: “Stavi guardando il mio book?”

Beh…io…ecco…sì…- ammise Syaoran, chinando il capo sempre più a disagio- Non sapevo cosa fare e ho dato un'occhiata in giro!”

Non fa niente, Syaoran. Anzi, mi fa piacere se ti interessi a me. È normale tra nuovi amici, no?”

Sakura gli sorrise e Syaoran percepì la solita piacevole stretta alla bocca dello stomaco. Insomma, non è che lui provasse solo dell’amicizia per lei…era qualcosa di molto più travolgente. Ma, ovviamente, lei non lo sapeva.

Sì!”


*****


Prima di tornare in hotel, Sakura espresse il desiderio di fare una passeggiata con Tomoyo e Syaoran. Decisero, perciò, di andare a Shibuya, dove anche una cantante famosa come Sakura sarebbe passata del tutto inosservata in mezzo alla fiumana di gente che occupava le strade di quel quartiere. Nessuno avrebbe fatto caso a loro con tutte le ragazze e i ragazzi vestiti con gli stili più improbabili.

I tre ragazzi fecero una lunga passeggiata, visitarono la statua del cagnolino Hachiko, sempre circondata da turisti, e, a ora di pranzo, decisero che era il momento di fermarsi a cercare ristoro. Così entrarono in un delizioso sushi bar e pranzarono. Anche Neko-chan riuscì a mangiare un po' di pesce e sembrò gradirlo, nonostante fosse ancora così piccolo. Una volta recuperate le forze raggiunsero il centro commerciale più famoso di Shibuya: conteneva centinaia di negozi di abbigliamento e accessori, rivolti soprattutto a una clientela femminili. Gli uomini che si riuscivano a contare all'interno del centro commerciale erano davvero pochissimi, il che non rese Syaoran particolarmente entusiasta. Ma, se non contava Neko-chan, era in netta minoranza, rispetto alle due giovani donne che erano con lui. Perciò le seguì.

Tomoyo era eccitatissima: riusciva a trovare i vestiti più strani da far provare a Sakura e lei l'accontentava, ma era più che evidente che non avrebbe mai comprato neanche uno di quegli abiti. Mentre Tomoyo e Sakura si dedicavano a questa attività, Syaoran, cui era stata afffidata la gabbietta di Neko-chan, si guardava intorno. Dovunque guardasse riusciva a scorgere le cosidette “gals”, ultra-accessoriate, truccate perfettamente e vestite all'ultima moda. Syaoran le fissava insistentemente, non tanto perchè fosse attratto da loro, quanto per il loro aspetto davvero insolito. E si meravigliava di constatare che quelle ragazze non avevano neanche 16 anni. Syaoran era così assorto nei suoi pensieri che non si accorse di due ragazze che si erano chinate di fronte a lui per osservare il piccolo Neko-chan nella sua gabbietta.

Che grazioso! Come si chiama?”

La domanda di una delle due ragazze lo riportò con i piedi per terra e Syaoran guardò verso il basso: erano proprio due gals!

Scusa?”

Ho chiesto come si chiama il tuo gattino?” ripetè la ragazza.

Indossava un abitino leopardato un po' troppo corto e stivali neri lunghi fino alle ginocchia; i capelli ramati erano arricciati, le braccia erano piene di braccialetti e le unghie colorate e lunghissime. La sua amica, invece, portava una canottiera che le scopriva l'ombelico e dei pantaloncini che non arrivavano neanche a metà coscia; i suoi capelli erano lisci e neri, ma si intravedevano ciocche azzurre qua e là. Per il resto era accessoriata come la sua compagna e, sicuramente, arrivavano a malapena ai sedici anni d'età.

Ehm...Neko-chan.” rispose Syaoran.

Oh, che nome carino! È davvero un bel micio!”

Grazie!”

Le due ragazze si scambiarono uno sguardo divertito, poi la rossa gli chiese: “E tu, invece, come ti chiami?”

Syaoran, ricordandosi che adesso il suo nome era associato a quello di Sakura su tutti i giornali, decise che era meglio inventarsi un altro nome. E il primo che gli venne in mente fu quello del ragazzo che una volta era il suo migliore amico.

Ah...Kei!”

Kei! Si scrive con l'ideogramma di lucciola?”

Sì!”

Bene, Kei!- esclamò la rossa- Io sono Aya, mentre lei è la mia amica Machi!”

Syaoran si rese improvvisamente conto che appartenere al genere maschile e girare in un luogo come quello, pullulante di giovani ragazze, con un gattino grazioso era un chiaro invito a essere abbordati: e così imprecò nella sua mente.

Piacere di conoscervi!”

Le due ragazze risero.

Allora, Kei, sei qui da solo oppure puoi accompagnarci nella nostra passeggiata?” domandò Aya.

In realtà, non sono da solo.”

E' un vero peccato! Certo che lasciarti qui da solo...è pericoloso, sei talmente carino che qualcuno potrebbe rapirti solo per passare un pomeriggio con te...”

Aya gli rivolse uno sguardo particolarmente malizioso e gli accarezzò il viso con un dito sottile. Syaoran indietreggiò e cominciò a chiedersi che fine avessero fatto le due ragazze che erano con lui.

Non avrai paura di noi, vero?”

Neanche per sogno, ma vi prego di lasciarmi in pace.”

Aya sospirò rassegnata: “D'accordo, come vuoi!”

Detto questo afferrò una piccola agenda dalla sua borsa, scrisse qualcosa e strappò un piccolo pezzo di carta.

Se cambi idea, chiamami, ok?” esclamò, facendogli l'occhiolino e infilandogli il biglietto nel tasca della giacca.

Le due ragazze se ne andarono e Syaoran, incuriosito, prese il biglietto della ragazzina: vi era riportato un numero di cellulare e il suo nome “Aya” accompagnato da un cuoricino.

Quindi, hai fatto conquiste?”

La domanda proveniva da una voce fin troppo familiare. Così Syaoran si voltò e vide Sakura e Tomoyo: la prima era piuttosto rossa in viso e sembrava nervosa, mentre la seconda aveva un'espressione ammirata.

Io veramente non ho fatto nulla, sono state loro ad avvicinarsi!”

Sì, l'avevamo intuito, vero, Sakura?”

Sakura, che fino ad allora non gli aveva tolto gli occhi di dosso, annuì vagamente.

Andiamo adesso. Torniamo in hotel!” esclamò lei, camminando svelta e passando proprio davanti a lui.

Syaoran la seguì con lo sguardo, poi si voltò verso Tomoyo: “Che cosa le prende?”

Tomoyo scosse la testa e sospirò.

Ah, uomini, bisogna dirvi sempre tutto!” commentò lei, poi seguì l'amica.

Syaoran, non riuscendo a capire la sua affermazione, si rispose che probabilmente Sakura era stanca e aveva solo bisogno di riposarsi. Oltre alla fatica fisica accumulata, c'era anche da contare un notevole stress psicologico dovuto alle rivelazioni uscite sui giornali. Per cui seguì le due ragazze, non prima di aver buttato il biglietto nel cestino.

Durante il viaggio verso l'hotel, Sakura non parlò più. Syaoran, invece, si rese conto che ancora non aveva chiesto nulla sulla riunione alla casa discografica.

Ehm...dunque...che cosa vi hanno detto stamattina alla riunione?”

Come immaginavo, volevano discutere su quanto è trapelato oggi in tv!- rispose Tomoyo- Ci hanno chiesto cosa avevamo intenzione di fare!”

E cosa avete risposto?”

Beh, abbiamo detto che non è nostra intenzione smentire né le minacce di morte né la vostra presunta storia!” affermò Tomoyo.

Hanno approvato?”

Certamente. Secondo loro è la cosa migliore da fare. Affrettarsi a smentire è come ammettere che tutto ciò sia vero. Per cui lasceremo correre e, se per caso dovessero rivolgerle delle domande a riguardo, nelle interviste, allora, solo in quel momento Sakura dirà la verità sia per quanto riguarda il suo persecutore, sia per quanto riguarda i pettegolezzi su voi due...”

Mi sembra l'unica soluzione possibile!” commentò Syaoran.

E sì, è la cosa migliore per tutti, vero Sakura?”

Ma Sakura sembrava non stesse partecipando alla conversazione. Aveva lo sguardo perso fuori dal finestrino e con una mano accarezzava distrattamente la testolina di Neko-chan, che ronfava sul suo grembo. Era completamente assorta nei suoi pensieri, tanto che non si accorse dei richiami di Tomoyo.

Sakura? Sakura, ci sei?”

Syaoran, preoccupato e fissandola attentamente, avvicinò una mano e la appoggiò sopra quella di lei, che sobbalzò spaventata.

Ehi, tutto a posto?” le domandò Syaoran.

Sì...- si affrettò a rispondere lei-...sì, sto bene...”

Sembravi soprappensiero. C'è qualcosa che ti preoccupa?”

Oh, no, no...va tutto bene, Syaoran. Tranquillo!” lo rassicurò lei, arrossendo e sorridendo non convinta.

Allora, ci sei, Sakura?” esclamò Tomoyo.

Sì, scusa, Tomoyo. Stavo solo osservando il paesaggio!”

Capisco, stavo informando Li di ciò che ci hanno detto alla riunione!”

Ah, bene...Sono stati molto gentili!”

Sì, è vero!”

Poi, notando che erano giunti all'hotel, Sakura ripose il piccolo micio nella gabbietta, facendo attenzione a non svegliarlo.

Bene, siete arrivati!” esclamò Tomoyo.

Grazie del passaggio!” disse Syaoran.

Tomoyo sorrise: “Figurati! Ci vediamo domani, ragazzi!! Fate i bravi!”

Sbaglio, o noto un po' di fretta nello sbarazzarti di noi?” commentò Sakura, tornando a essere se stessa e facendo ridere l'amica.

Scusatemi, ho una cena con Kimihiro e i suoi genitori!”

Wow! Sei emozionata?”

Un po', è la prima volta che li incontro!”

Allora, in bocca al lupo, Tomoyo. Sono sicura che gli piacerai moltissimo!”

Grazie! Buona serata!”

Altrettanto a te!”

Sakura e Syaoran scesero dalla macchina e, dopo essere entrati in hotel, si avviarono verso l'ascensore.

Ah! - sospirò Sakura, appoggiandosi alla parete dell'ascensore- Com'è fortunata Tomoyo!”

Per quale motivo?”

Perchè ha trovato l'uomo della sua vita. Kimihiro è un bravissimo ragazzo. L'ho incontrato solo due volte, ma mi ha dato l'impressione di essere un giovane gentile e molto innamorato di Tomoyo!”

Syaoran guardò la sua espressione sognante, trovandola incantevole: “Anche tu lo troverai, un giorno...ne sono convinto!”

Sakura incrociò il suo sguardo, con un'espressione seria, e restò di fronte a lui. Syaoran si accorse che era molto difficile sostenere quel tipo di sguardo: era raro che lei lo guardasse in quel modo, così piena di sentimento, era bellissimo e Syaoran non era in grado di distogliere i suoi occhi da lei. Aveva paura che riuscisse a capire l'immenso sentimento che provava per Sakura, eppure non voleva interrompere quel contatto, perchè era un momento perfetto.

In quell'istante si aprirono le porte dell'ascensore e Sakura si sciolse in un sorriso: “Grazie.”

P-prego...”

Quando giunsero di fronte alla porta della camera di Sakura, lei la aprì ed entrò, liberando subito dopo Neko-chan dalla sua gabbietta. Il micio cominciò a correre vivacemente per tutta la stanza, sotto lo sguardo divertito di Sakura.

Allora…- esclamò lui, sostando sulla soglia della porta-…ci…ci vediamo domani!”

Sakura si voltò verso di lui e aprì la bocca per dire qualcosa. Ma la richiuse subito dopo, chinando il capo.

D'accordo!”

Buonanotte!”

Buonanotte...Syaoran!”

Syaoran uscì e si chiuse la porta alle spalle. Restò pensieroso con le spalle contro la porta di Sakura. La sua giovane protetta era stata particolarmente strana in quella giornata: i suoi continui sbalzi d'umore non erano normali, prima era allegra, poi sfuggente e dopo ancora distratta; per non parlare della sua strana reazione al centro commerciale e di quegli sguardi particolari. Cosa le stava accadendo?

La sua attenzione, all’improvviso, fu catturata da un uomo appena uscito dall’ascensore. Era Hiro e si stava dirigendo verso di lui con passo affrettato. In mano aveva una rivista dai colori sgargianti e Syaoran non ci mise molto a capire il motivo della sua visita. Perciò si diresse rapidamente verso di lui.

Vattene!” gli intimò.

Sparisci, lurido verme!” sbottò Hiro, cercando di toglierselo dai piedi.

Ma Syaoran riuscì a trattenerlo per il torace.

Se non sbaglio Sakura non ti vuole più vedere!”

Ah, sì? E perché? Sta con te?” esclamò Hiro, scocciato.

No, perché tu sei solo un idiota e un vigliacco!”

Le parole di Syaoran lo fecero infuriare e Hiro lo afferrò per il colletto della camicia e lo fece sbattere contro una parete.

Sta’ zitto! Mi hai rovinato la vita. Me l’hai portata via!”

Non te l’ho portata via io! Tu l’hai tradita e le hai spezzato il cuore. Non hai neanche il coraggio di ammetterlo! Che razza di uomo sei? L’hai fatta soffrire molto e per colpa tua non ha dato il massimo la sera dopo, al concerto. Ma si è sfogata con me e adesso sta molto meglio. Non ti permetterò di turbare l’equilibrio che ha raggiunto!”

Hiro lo guardò ancor più intensamente negli occhi e poi rise, ma senza un reale divertimento: “Non ci posso credere. È vero allora. Ti sei innamorato di lei…Avevo ragione a dire che sei stato tu a portarmela via!”

Adesso basta!” esclamò Syaoran, cominciando ad irritarsi.

Così riuscì a liberarsi dalla sua presa, sospingendolo con un calcio dall’altra parte del corridoio.

Vattene via, te lo ripeto per l’ultima volta!”

No! Voglio delle spiegazioni! Sakura non può essersi innamorata di uno smidollato come te!”

E, più veloce di Syaoran, raggiunse la porta di Sakura, bussando con foga. Sakura aprì la porta, con un gran sorriso, ma, trovandosi di fronte Hiro, si spaventò e indietreggiò istintivamente.

Hiro..che ci fai qui?” domandò incredula.

Hiro le mostrò la rivista: “Voglio sapere se questo vero! Stai insieme a Li?”

Sakura aggrottò le sopracciglia e lo guardò indispettita.

Non sono affari che ti riguardano!”

Sì, invece. Sono il tuo ex ragazzo!”

Hai detto bene. Ex! Non sono fatti tuoi!” esclamò lei, incrociando le braccia.

Questo sembrò far infuriare ancor di più Hiro che la afferrò con forza per le spalle.

Dimmelo! Devo saperlo!” ripeteva lui, scrollandola senza riguardo.

Ma quel gesto fece scattare Syaoran, che si gettò su di lui e lo afferrò per le braccia, allontanandolo da Sakura. Hiro però non si arrese così facilmente e lo colpì in viso con un pugno.

Syaoran!”

Syaoran cadde a terra e Sakura lo raggiunse.

Sta’ lontana da lui, Sakura. È un approfittatore succhiasangue!”

Sta’ lontano tu da me, Hiro! Vattene via da qui!” gli disse Sakura per l'ennesima volta, mentre le lacrime cominciavano ad annebbiarle la vista.

Hiro sembrò calmarsi di fronte alla determinazione di Sakura.

Sakura…”

Ti ho detto che devi sparire dalla mia vita. Non riesci a capirlo? Non voglio più vederti. Sei stato importante per me, ma mi hai fatto troppo male e non potrei mai perdonarti. Perciò vattene!”

Ma Hiro, sebbene fosse più tranquillo, sembrava non aver alcuna intenzione di andarsene da quella stanza.

Fai come ti ho detto. Altrimenti chiamo la polizia e ti denuncio!”

Sei proprio una sciocca, Sakura!”

Detto questo, Hiro se ne andò e Sakura guardò Syaoran preoccupata.

Stai bene?” le chiese lui.

Sakura rise divertita, asciugandosi con una mano le lacrime: “Veramente, dovrei essere io a chiedertelo. Hai un occhio che si sta gonfiando!”

Oh…beh, non è poi così doloroso!”

Riesci ad alzarti?”

Syaoran annuì e Sakura lo aiutò prima ad alzarsi, poi a sedersi sul divano della sua stanza.

Vado a prendere un po’ di ghiaccio!”

Syaoran appoggiò il capo all’indietro sul divano, riflettendo: pensò che non era riuscito a proteggere completamente Sakura da Hiro. Se al posto di Hiro, ci fosse stato Koichi in quegli istanti insieme a lei avrebbe potuto ucciderla facilmente. Tutto per colpa dei riflessi rallentati di Syaoran. Non poteva più permettersi certi errori. Perdere una protetta era già terribile, ma perdere una protetta di cui si è innamorati era ancor peggio. Lui aveva provato quell’esperienza già una volta. Non voleva si ripetesse, soprattutto a una ragazza meravigliosa come Sakura.

A interrompere il flusso dei suoi pensieri arrivò Neko-chan che saltò prima sul divano e poi avanzò verso di lui: raggiunse le sue gambe e si accoccolò, chiudendo gli occhi. Syaoran sorrise fra sé e gli accarezzò la testolina. Subito dopo, Sakura lo raggiunse e in mano teneva una borsa del ghiaccio.

La valigetta del pronto soccorso ogni tanto serve!”

Sì, ma è meglio non doverla usare!!”

Hai ragione!”

Così dicendo, Sakura si inginocchiò sul divano, accanto a dove lui era seduto. Il braccio di Syaoran sfiorava la sua gamba, facendogli provare tanti piccoli brividi di piacere in tutto il corpo. Probabilmente stava anche arrossendo, ma sperò che Sakura non se ne accorgesse.

Oh, sta diventando proprio nero!” commentò Sakura e appoggiò la borsa del ghiaccio sull’occhio di Syaoran.

Ah- esclamò lui, sobbalzando- E’ freddo!”

E’ ghiaccio! L’intento è proprio quello!” disse lei, ridacchiando.

Restarono qualche secondo in silenzio e Syaoran godette della sua vicinanza: era una bella sensazione di pace e amore. Era l’emozione perfetta.

Neko-chan ti vuole proprio bene!” commentò lei, osservando il gattino sulle sue gambe.

Oh...beh...sembra di sì.”

Ma sì, è normale. Sei il suo salvatore!”

Già...ogni tanto riesco a salvare davvero qualcuno!” commentò amaramente Syaoran.

Ma lo disse quasi in un sussurro e Sakura non udì la sua affermazione.

Cosa hai detto?”

Syaoran inspirò profondamente: “Ho detto che mi dispiace che lui sia riuscito ad avvicinarsi a te!”

Suvvia, non è stato così grave!”

Neanche per sogno! Se fosse stato Koichi…avrebbe potuto uc…”

Basta adesso! – disse lei tranquilla- Non ci pensare più, è andato tutto bene…a parte il tuo occhio!”

Io...Sakura, io ti prometto che d’ora in poi starò più attento…”

Ma Sakura sembrava non ascoltarlo più: aveva appoggiato una mano sulla sua guancia, mentre con l’altra gli tamponava l’occhio nero con la borsa del ghiaccio. E lo guardava come pochi minuti prima in ascensore.

Sai...non mi ero mai resa conto di quanto fossero belli i tuoi occhi, Syaoran!”

Eh?” disse lui.

Ma la voce gli uscì con un tono da perfetto imbecille e subito dopo Syaoran si diede mentalmente dello stupido.

Sì, sono davvero belli! Hanno il color dell’ ambra, ma guardandoli da così vicino si possono intravedere delle pagliuzze dorate tutto attorno. Sono veramente incantevoli…”

Syaoran non sapeva cosa rispondere e si sentì arrossire. Anche gli occhi di Sakura erano splendidi da vicino. Vedere se stesso riflesso nei suoi occhi…era così emozionante. Avrebbe voluto vedere sempre e solo se stesso in quegli occhi meravigliosi.

Poi Sakura si chinò su di lui e gli baciò la guancia e Syaoran pensò di essere in paradiso. Eppure le labbra di Sakura così sottili e morbide avevano veramente toccato la sua pelle, lasciando in quel punto un piccolo incendio che probabilmente non sarebbe mai passato e che Syaoran non voleva passasse.

Grazie di tutto, Syaoran!”

Il sorriso di Sakura in quel momento gli sembrò diverso, più caldo, più dolce, più sicuro…

E Syaoran non potè fare a meno di chiedersi…come mai?



Prossimo capitolo: “Dedication”


Bene, bene, bene... allora il segreto è stato rivelato. Nanami è stata cattiva, ma neanche più di tanto. ^_^ Poteva mettere davvero nei guai il nostro Syaoran!!

Dunque, tenetevi forte perchè il prossimo capitolo diventa davvero interessante...ehehe...chi farà la dedica a chi? È perchè? Ihihih! Spero di aggiornare prima di partire!! Ma sì, ce la farò sicuramente!!!

Ringraziamenti...

mamogirl: sempre grazie per il sostegno! Sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo!!! peccato che per un giorno non abbiamo aggiornato di nuovo insieme! Ehhhh!!

paperella96: grazie per la recensione. Ehehe, carina l'idea di Syaoran vestito da gattino per farsi coccolare...chissà...magari non dovrà aspettare così tanto...^_^ in fondo già qui ha ricevuto una bella dose di attenzioni!!

laurettachan: grazie per la recensione! Dici che sakura ci metterà più tempo...mah, chissà...mai dire mai...ci potrebbe sorprendere la signorinella!!! ^.^ comunque diciamo che neko-chan è il sostituto vivente di kero-chan...ma magari prima o poi arriverà un vero e proprio cameo del nostro peluche preferito!! ^^

hermy95: grazie per la recensione, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Scusa, ma quando si parla di harry potter mi sciolgo...^^ sebbene non abbia apprezzato certe scelte dell'ultimo libro, tra cui una che riguarda hermione, è stata una saga che ha segnato la mia vita!! *_*


A presto

kia85

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Capitolo 11
*** Dedication ***


Music, love and…life!”

Capitolo 10: “Dedication”

Un paesaggio di ciliegi in fiore…il periodo dell’hanami…

C’era molta gente nel parco: le persone mangiavano, chiacchieravano allegramente, i bambini giocavano…Erano tutti così spensierati e Syaoran era fra loro, sotto il più bel ciliegio di tutto il paesaggio. Ma sapeva che non era reale, era solo un sogno. Un sogno oppure...un incubo?

Syaoran guardò verso l’alto: i petali dei fiori cadevano con grazia verso di lui, si posavano tra i suoi capelli, sui suoi vestiti…Il loro profumo era inebriante.

Syaoran allungò una mano, il palmo rivolto verso l’alto. E subito un fiore di ciliegio si posò sulla sua mano. Fu come se quel fiore stesse cercando un riparo dalla caduta inevitabile tra le mani sicure di Syaoran. Come se quel fiore fosse…

Sakura?”

Le dita della mano di Syaoran si chiusero delicatamente attorno al fiore. Ma dalle dita di quella stessa mano fuoriuscì un liquido rosso vivo…era…sangue!

Inorridito, Syaoran aprì la mano e se la ritrovò sporca di sangue. Ma del fiore non c’era più alcuna traccia. Sempre più spaventato, Syaoran si guardò attorno: le persone erano sparite, tutto il paesaggio era svanito nel nulla.

L’oscurità lo aveva avvolto e Syaoran era rimasto solo, sotto quell’immenso ciliegio. La sue fronde erano ancora di uno stupendo colore rosato, ma quando i petali, cadendo, andavano a posarsi di lui si trasformavano in gocce di sangue.

Perché? Perché toccandolo i fiori di ciliegio diventano sangue?

Tu sai perché…

Syaoran guardò davanti a sé e vide di nuovo Haiko, pallida, con indosso una veste candida e leggera.

Significa che Sakura con me è in pericolo?”

Haiko annuì e afferrò un fiore con la sua mano piccola, di un bianco cadaverico: E’ così, Syaoran. Hai visto cosa è successo con il suo ex ragazzo?

Ma è andato tutto bene. Non le è successo niente!”

Sei stato fortunato, Syaoran, ma di questo passo la metterai seriamente in pericolo!

E così dicendo Haiko appoggiò il fiore sulla mano di Syaoran e questo puntualmente si sciolse in un liquido rosso vivo.

NO!”

Syaoran si svegliò nel suo letto, grondante di sudore, con il fiato corto e il cuore che batteva quasi fosse impazzito. L'urlo emesso nel sogno sembrò rimbombare ancora nella stanza. Si mise seduto, con le gambe incrociate e le mani sulla faccia. Era spaventato come poche volte prima d'allora. La paura di perdere Sakura era aumentata vertiginosamente in una sola notte.

Ma perché aveva ancora quei sogni? Perché Haiko lo tormentava in quel modo?

Perché...

Sì, era colpa sua se lei non c’era più, era solo colpa di Syaoran. Il giovane uomo guardò la sua mano, la stessa che nel sogno aveva stretto il piccolo fiore e l’aveva trasformato in sangue. Stava tremando, impercettibilmente, ma lui lo sentiva. Tremava ogni fibra del suo corpo, tremava per lei...

Se lui fosse rimasto accanto a Sakura, prima o poi lei avrebbe subito la stessa sorte di Haiko. E Syaoran non avrebbe potuto sopportarlo, non ora che lei era diventata così importante. Il suo cuore aveva a malapena retto quel primo grande dolore, non avrebbe affrontato la stessa sofferenza una seconda volta. Sakura era importante per lui almeno quanto lo era stata Haiko...o forse lo era ancor di più, perchè in poco tempo era riuscita ad abbattere quel muro di indifferenza che lui aveva eretto nei confronti del mondo esterno. E si era impossessata del suo cuore con immensa tenerezza.

Per questo motivo doveva salvarla a qualunque costo e forse un modo esisteva: certo, era una soluzione che non dava felicità a nessuno dei due, ma era davvero l'unica cosa da fare.

Il problema era…come dirlo a Sakura?

Quando, pochi minuti dopo, nella sua stanza, Sakura gli diede il buongiorno, gli rivolse un sorriso meraviglioso, di quelli che gli mozzavano il respiro. E lui non riuscì proprio a iniziare quel discorso. Ma quando l’avesse fatto, Syaoran sapeva sicuramente che lei non l’avrebbe presa molto bene.

Si accorse, poi, che Sakura aveva l'aria stanca e gli occhi arrossati e si preoccupò immediatamente.

Hai gli occhi rossi, non hai dormito bene?” domandò.

Sì, in effetti, ho dormito poco!”

Come mai? Eri ancora spaventata per colpa di Setsu?”

No, no, Hiro non ha nulla a che fare con questo. Avevo solo un po' di pensieri per la testa!”

Syaoran divenne sempre più curioso: “Che genere di pensieri?”

Niente di rilevante. Ma qui non sono certo io la malata. Piuttosto, tu, come va con l' occhio nero?” domandò Sakura, scrutandolo da vicino.

Oh, bene...sì, direi bene.”

In effetti non era poi tanto livido: il che significava che o Hiro non aveva un gran destro, oppure le cure di Sakura avevano avuto i risultati sperati.

Sono contenta! Significa che sono stata una brava infermiera, Syaoran?” domandò lei, entusiasta.

Un'ottima infermiera!!”

Sakura rise, soddisfatta. Sebbene avesse l'aria assonnata, sembrava stare bene. E Syaoran si chiese con che cuore avrebbe mai potuto infrangere la sua serenità, comunicandole la sua scelta. Sakura gli aveva assicurato che Hiro non aveva nulla a che fare con la sua insonnia, ma era evidente che stava mentendo. Hiro era riuscito a turbarla e spaventarla, tanto da non farla dormire... Syaoran non poteva aggiungere ulteriori preoccupazioni.

Syaoran?”

Sakura lo destò dai suoi pensieri appoggiando una mano sul suo braccio sinistro: gli stava rivolgendo due occhi verdi pieni d'ansia che gli fecero provare la solita stretta al cuore.

Scusa!”

Avevi uno sguardo così preoccupato in questi istanti. Hai qualche problema?”

N-no...nessun problema!” rispose lui, con fare sbrigativo.

Mannaggia a lei e a quello sguardo magnetico! Riusciva sempre, in qualunque modo, ad averlo in pugno, senza neanche rendersene conto. Perciò Syaoran diede una veloce occhiata all'orologio. Tra qualche istante sarebbe arrivata Tomoyo a prenderli e portarli al teatro dove Sakura avrebbe cantato quella sera.

E' ora di andare. Sei pronta?”

Sì, devo solo sistemare Neko-chan nella sua gabbietta!”

Ha già mangiato?”

Certo!”

Syaoran la seguì con lo sguardo mentre prendeva in braccio il gattino e, distraendolo con le grattatine sotto il mento, lo infilava nella gabbietta.

Lo sai, quando sarà più grandicello, vorrei comprargli un collare con una medaglietta e fargli incidere il suo nome!”

Ottima idea!”

Dici?”

Certo! Ci starebbe bene anche un campanellino!”

Sakura sorrise: “Hai ragione! D'altronde anche i Maneki Neko hanno il campanellino. E lui sarebbe perfetto, è un vero gatto portafortuna!”

E' con te da pochi giorni e ti ha già portato fortuna?” domandò lui, incuriosito.

Sakura si avviò verso la porta e si fermò un istante, dandogli le spalle e chinando il capo: “Oh, sì...mi ha portato una grande fortuna!”

Quale?” incalzò Syaoran.

Sakura si voltò verso di lui e gli sorrise, le gote lievemente arrossate: “Te lo dirò senz'altro, ma non adesso, d'accordo?”

Ok!”

Syaoran annuì, perplesso: certo che Sakura, quando voleva, sapeva essere proprio enigmatica, un vero mistero per lui. Chissà cosa le passava in testa negli ultimi giorni...

Una volta arrivati al teatro, Syaoran scortò Sakura dentro l'edificio, fino al camerino. Qui la lasciò sola con Tomoyo e, subito dopo, andò in perlustrazione, assicurandosi che tutti i sistemi di sicurezza funzionassero al meglio. Controllò che ogni agente inviatogli dall'ispettore fosse al proprio posto e che non ci fosse nulla di sospetto nelle tribune. Era un lavoro lungo, ma era il suo lavoro. Doveva farlo per il bene di Sakura. Si era ripromesso che, fin quando fosse stato al suo fianco, l'avrebbe protetta nel migliore dei modi.

A pochi minuti dall’inizio del concerto Syaoran, terminati i suoi controlli accurati, tornò nel camerino di Sakura. Tomoyo gli aprì la porta, facendolo entrare.

E’…è ora…” disse lui, ma la voce gli morì in gola non appena vide Sakura.

Indossava un abito nuovo, color rosa antico: le bretelle erano arricciate, il corpetto rigido e ricamato le fasciava perfettamente il petto e la gonna a balze arrivava a metà coscia . Al collo era legato un fiocchettino nero di raso e tutto il vestito era decorato da nastrini dello stesso colore. Era incantevole e perfetta.

E non poteva essere sua!

Allora, come sto?” gli domandò lei, facendo una giravolta.

Ma in quel modo fu come se la giravolta l’avesse fatta lui. Solo dopo pochi secondi, Syaoran riuscì a sbiascicare una risposta.

Ah.. sei…ehm…stai molto bene…” disse con voce tremante.

Sakura sorrise timidamente e arrossì per il complimento. Ormai anche un'ingenua come lei si sarebbe accorta dell'effetto che gli provocava. E se l'avesse davvero intuito? Forse lo strano comportamento di Sakura di quei giorni era dovuto al fatto che ormai aveva intuito anche lei che Syaoran si era innamorato. Questo spiegava i suoi momenti di imbarazzo con Syaoran, i suoi attimi di distrazione, i suoi sorrisi enigmatici.

Oh, era davvero nei guai fino al collo! Doveva assolutamente porre rimedio a quella situazione spiacevole. Così improvvisamente Syaoran trovò il coraggio di comunicarle la sua decisione.

Ecco…forse non è il momento giusto per dirtelo, ma devo farlo, prima o poi. “

Cosa?” domandò lei, guardandolo fiduciosa.

Io...sto seriamente pensando di affidare la tua protezione a un altro agente!”

Sì, ce l'aveva fatta. L'aveva detto tutto d'un fiato, ma c'era riuscito!

Tomoyo e Sakura rimasero sbalordite, con la bocca leggermente aperta e totalmente incredule.

Co....come scusa?”

Non posso più essere la tua guardia del corpo!”

La voce di Sakura tremava in modo appena percettibile, così come la meravigliosa luce dei suoi occhi verdi. Sembrava stesse per avere un altro scatto nervoso come il giorno in cui lui le comunicò l'appuntamento con la signorina Tanaka.

Pe-perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Se sono troppo invadente, ti prometto che starò al mio posto, non ti darò alcun fastidio!” esclamò lei, una domanda dietro l'altra.

Sakura lo guardava con occhi lucidi e imploranti e Syaoran, turbato dalla sua reazione, si avvicinò e la afferrò per le spalle.

No, non è per te! - le spiegò con calma- Non sono più adatto a questo tipo di lavoro! Preferisco affidarti a un agente migliore di me!”

Le mani di Sakura scattarono sul suo petto, afferrandogli con forza la sua camicia: mai e poi mai Syaoran si sarebbe aspettato una tale forza in quelle piccole mani.

No, non c'è nessuno meglio di te...nessuno più adatto a me...Syaoran, ti prego, resta con me! Non potrei mai avere questo…rapporto con un’altra persona!”

Sakura scoppiò a piangere e lo abbracciò con foga. Syaoran, sorpreso dal suo gesto improvviso e bellissimo, si accorse di averla fatta agitare proprio poco prima del concerto e si maledisse. Doveva farla calmare. C’era riuscito una volta, poteva farcela anche quella volta.

Non ti trovi bene, con me?” disse lei, il viso premuto contro il suo petto.

Gli stava inondando la camicia con le sue lacrime copiose e amare. Syaoran non sapendo esattamente cosa rispondere, la abbracciò, senza troppa foga. Ma...che sensazione meravigliosa! Come poteva essere tanto stupido da privarsene?

Ascolta, Sakura…ci sto solo pensando, non è ancora sicuro. Non ne ho neanche parlato con l’ispettore!”

Davvero?” chiese lei, guardandolo negli occhi.

Syaoran si perse nel mare verde del suo sguardo dolce che, in quel momento, così tremolante e pieno di lacrime, aveva riacquistato un lieve barlume di speranza.

Sì! È solo una mia idea!”

Sakura, rincuorata dalle parole di Syaoran, si allontanò da quell'abbraccio e, con il capo chino, si asciugò le lacrime.

Allora…spero che quest’idea svanirà nel nulla. Resta con me, non sai quanto abbia bisogno di te!” esclamò lei, sollevando poi la testa per guardarlo negli occhi.

Syaoran notò che il suo viso era parecchio arrossato e umido per le lacrime versate, ma, se non altro, era un po’ più rilassato. Perciò annuì e Sakura gli sorrise.

Ora che avete chiarito, andiamo? È ora di cominciare!” disse Tomoyo.

Sakura annuì e uscì dal camerino. Tomoyo la seguì, non prima di aver lanciato uno sguardo di rimprovero a Syaoran. Evidentemente neanche lei era d’accordo con la sua idea. Lei che sapeva probabilmente il perché di quella decisione.


*****


Dopo due ore di concerto, Syaoran aveva già perso il conto di quante volte aveva fatto il giro del teatro. Ma non poteva soffermarsi neanche per un secondo a guardarla. Il suo cuore non avrebbe retto l’emozione: perché dentro di lui si erano create due personalità. La prima che desiderava Sakura, incondizionatamente, senza pensare alle conseguenze; la seconda che la amava, ma che sapeva anche di non poter stare insieme a lei, per non metterla in pericolo. Perché tutto quello che Syaoran toccava, si disintegrava.

Poi la voce di Sakura giunse alle sue orecchie e gli fece dimenticare quei pensieri tristi.

Vorrei dedicare la prossima canzone a una persona speciale, una persona che mi è vicino e con cui passo molto tempo. Prima del concerto...mi ha comunicato una notizia spiacevole, che davvero non mi aspettavo. Ora so che in questo momento mi sta guardando, qui, da qualche parte nel teatro e vorrei dirgli solo…ti prego, ascolta bene la prossima canzone, perché è solo per te!”

Syaoran si accorse che aveva trattenuto il respiro: le parole di Sakura lo avevano confuso. Si riferiva proprio a lui? Forse prestando attenzione alla sua canzone, avrebbe potuto capire la risposta a quella domanda. Perciò si fermò a guardarla, in fondo al teatro.

La melodia della canzone invase tutto l'ambiente. Era struggente già dall’inizio. E la voce di Sakura era più suadente che mai.

Travel to the mooon

While you sleep, a dream untangles.

There's no one else here, while we play with the starlight

The two of us together can definitely get back

the smile we forgot and become strong again.”

La voce era dolce sì, ma era anche tremante. E proprio per questo la performance prometteva di essere tra le migliori. Syaoran sentì il proprio cuore battere lentamente e con una tale intensità, che era sicuro lo sentisse anche Sakura dal palco.

Please realize

I'm here waiting for you

even if the future awaiting us is unlike today

I'm here waiting for you

and I keep on screaming

I'm sure my heart is tugging on the string that binds us,

so that the me back then will open her eyes

No need to cry.”

Cosa voleva dirgli, Sakura? Perché gli stava dedicando quella canzone dalle parole e melodia struggenti? Perchè la sua voce tremava mentre cantava?

Travel in silence

I'm sure I could touch you if I reached out

but you are far away so that must be in my head.

I can hear your voice, if I close my eyes

even this little pain is dear to me”

Forse aveva paura di perderlo? Ma perderlo solo come guardia del corpo? Come amico? Oppure come qualcos’altro? Sakura era…innamorata di lui? Quell’ipotesi gli fece mancare un battito. Sarebbe stato meraviglioso, se solo lui avesse potuto ricambiarla apertamente.

Poi, in quel momento, Sakura sembrò accorgersi di dove si trovasse lui. E da quel momento i suoi occhi non si allontanarono più da lui.

Please look at me

I'm here waiting for you

even if I'm lost alone, blown upon the wind

I'm here waiting for you

gazing up at the sky

My heart will always open my hands to protect you,

until the you back then will turn and look at me

No need to cry”

La canzone volgeva al termine, ma Sakura non distoglieva gli occhi da Syaoran e neanche lui riusciva a guardare altrove. Si sentiva intrappolato nel suo sguardo intenso e così pieno di quello che non poteva essere altro che...amore.

In quel momento era come se non ci fosse nessun altro nel teatro, solo Sakura e Syaoran e lei cantava unicamente per lui.

Sakura terminò la sua canzone e il pubblico applaudì con foga: aveva riconosciuto con quanto sentimento aveva cantato quella canzone. E con quella canzone il concerto terminò. Sakura iniziò a salutare il suo pubblico, mentre Syaoran corse rapidamente dietro le quinte.

Non sapeva cosa avrebbe fatto, l’unica cosa di cui era certo era che voleva delle spiegazioni in qualche maniera e le voleva da Sakura. Dietro le quinte, Syaoran incrociò Tomoyo: aveva lo sguardo preoccupato e fissava Sakura. Quando Syaoran la raggiunse, così turbato, Tomoyo si voltò verso di lui.

Gran finale, eh?” domandò Tomoyo.

Già!”

Cosa farai adesso?”

Syaoran, pensieroso, guardò verso Sakura: “Io...non lo so...ma prima devo parlare con lei!”

Perché?- esclamò Tomoyo, incrociando le braccia- Non hai capito cosa voleva dirti?”

Voglio che me lo dica apertamente!”

E poi? Che farai? La abbandonerai lo stesso?”

Syaoran, preso in contropiede, chinò il capo: “Non…non lo so…”

Se la farai soffrire, questa volta sarà diverso!”

Syaoran stava per dirle che non avrebbe mai voluto farla soffrire, perché per lui era importante che lei stesse bene e fosse felice. Ma Sakura giunse fra loro e quando si accorse di Syaoran, arrossì lievemente.

Brava, Sakura! Sei stata perfetta!” le disse Tomoyo, cercando di sorriderle in modo sincero.

Grazie!”

Syaoran stava diventando impaziente. Se avesse potuto, l'avrebbe afferrata per un polso e portata via con sé, per poterle parlare da solo. Ma, prima di tornare in hotel, Sakura doveva cambiarsi e recuperare Neko-chan.

Quei minuti passati fuori dal suo camerino sembrarono lunghissimi e interminabili. Quanto ci impiegava a cambiarsi? L'ansia lo stava consumando dall'interno: il cuore non accennava a rallentare i suoi battiti, il respiro era corto, le mani tremavano. Syaoran stava perdendo il controllo di sé e non poteva permetterselo.

Poi, inaspettatamente, la porta del camerino di Sakura si aprì e lei uscì insieme a Tomoyo.

Vogliamo andare?” gli domandò lei, tranquillamente.

Syaoran annuì. Così intrapresero il viaggio di ritorno: Tomoyo guidava l'auto, mentre Sakura era seduta dietro accanto a Syaoran. Solo la gabbietta di Neko-chan li divideva. Nei primi minuti di viaggio nessuno parlò. Nell'abitacolo era calato un silenzio carico di tensione e misto a sentimenti fra loro contrastanti: l'angoscia di un cuore che sapeva di esser corrisposto, ma che non poteva assecondare quell'amore; l'animo sereno di una giovane che finalmente aveva chiarito i suoi sentimenti e aveva avuto il coraggio di esporsi; e, infine, la sincera preoccupazione di un'amica per il futuro di quella stessa ragazza.

Allora...- iniziò a dire Tomoyo, dopo essersi schiarita la voce-...anche se il teatro era piccolo, c'era moltissima gente!”

Sì!”

Domani hai la partecipazione in quel programma televisivo, ti ricordi, Sakura?”

Ah...sì, certo. È in diretta vero?”

Sì. Ti faranno sicuramente qualche domanda sulle indiscrezioni uscite ieri. Tu dì solo la verità e non innervosirti, ok?”

Non preoccuparti, Tomoyo. Andrà tutto bene!”

Lo so...”

La strada verso l'hotel sembrava non finire più. Ma finalmente quell’attesa snervante terminò. Tomoyo fermò l'auto davanti all'entrata principale.

Allora, buonanotte, ragazzi!”

Buonanotte!” risposero i due all'unisono.

Syaoran scese dalla macchina e, prima che Sakura lo seguisse, la ragazza fu trattenuta dall'amica.

Mi raccomando, Sakura, cerca di riposare, d'accordo?”

Sì, Tomoyo. Ci vediamo domani mattina!”

A domani!”

Sparita Tomoyo, tornò il silenzio. Sakura rimase ferma, guardando la macchina dell'amica allontanarsi lentamente e immergersi nel mare di luci notturne di Tokyo. Nonostante fosse l'inizio di giugno, quella sera l'aria era particolarmente fresca e soffiava un venticello pungente. Syaoran notò che l'abbigliamento di Sakura era piuttosto leggero: indossava una camicia di seta viola con maniche corte e drappeggiate e un fiocco sotto il colletto. I pantaloncini neri non arrivavano neanche al ginocchio. Sicuramente si sarebbe raffreddata se non fosse entrata subito in hotel.

Così Syaoran le fu subito accanto e le sfiorò la mano: “Sakura, non senti che vento freddo? Entriamo, rischi di ammalarti!”

Hai ragione, Syaoran!” disse lei, con un sorriso.

Finalmente entrarono e, tramite l'ascensore, giunsero all'ultimo piano. Il silenzio non li aveva mai abbandonati, era come una presenza fissa dalla fine del concerto. E cosa assai strana, Syaoran sembrava l'unico a essere preoccupato e ansioso: Sakura, al contrario, era il ritratto della pace interiore.

Arrivati davanti alla porta di Sakura, Syaoran si convinse che doveva assolutamente parlarle.

Posso entrare solo un istante?”

Sakura annuì, quasi si aspettasse una richiesta del genere. Perciò aprì la porta e fece entrare Syaoran. Dopodichè liberò Neko-chan e il micio corse nella camera da letto di Sakura.

Syaoran, so che sei preoccupato per colpa mia. Perciò perchè non mi chiedi subito quello che vuoi sapere?” domandò lei, senza troppi giri di parole.

Syaoran cercò di calmare la tempesta che si stava abbattendo dentro il suo petto e prese un respiro profondo.

Cosa…cosa voleva dire…quella canzone?”

Sakura continuò a fissarlo con la sua espressione seria e serena: “Non hai capito?”

Io…vorrei sentirlo dire da te…”

Riuscì a dirglielo senza distogliere i suoi occhi da quelli di Sakura. Era di nuovo intrappolato! Sakura non rispose subito e si avvicinò a lui.

In questi giorni mi sono comportata in modo strano, lo so. Ho capito che eri preoccupato per me e non volevo darti pensieri. Eppure era più forte di me. Dalla sera in cui sei andato a cena con la signorina Tanaka ho compreso che qualcosa era cambiato in me. Sei stato tu a provocare questo cambiamento. Perciò, all'improvviso, stare vicino a te era diventato il momento più dolce della giornata e pensare a te era l'unica cosa che potessi fare, perchè sentivo che questo sentimento è l'unico che io possa provare nei tuoi confronti. Non voglio essere solo il tuo lavoro, né una semplice amica, perchè, Syaoran, io sono innamorata di te.”

Sakura glielo disse sorridendo beatamente e poi appoggiò la fronte sul petto di Syaoran, stringendo la sua camicia fra le mani.

Per questo motivo non voglio che tu te ne vada. Quando sei con me, sto bene e mi sento al sicuro. La tua sola vicinanza tira fuori il meglio di me!”

Era bellissimo ciò che Sakura gli stava dicendo e lui avrebbe volentieri ascoltato per sempre la sua voce mentre gli confessava il suo amore. Ma le mani di Syaoran, tremando, si appoggiarono quasi istintivamente sulle spalle di Sakura. Così facendo, Syaoran si accorse che dalle sue mani sulle spalle di Sakura cominciò a sgorgare del sangue. Sorpreso e spaventato, Syaoran scosse il capo e capì che era solo un’illusione, non c’era alcuna traccia di sangue sul corpo di Sakura, lì dove si erano appoggiate le sue mani.

Però l’incubo della notte precedente, la paura che aveva provato, tornarono a tormentarlo. E c’era solo una cosa da fare per salvare Sakura dalla sua sciagurata persona.

Così le mani di Syaoran la allontanarono da sé e sul volto di Sakura si dipinse un’espressione spaventata.

Non dovresti provare queste cose per me!” le disse, con tono freddo.

Syaoran, che stai dicendo?” domandò lei, perplessa.

Devi superare questa cotta perchè è del tutto sconveniente!”

Sakura lo fissava con un'espressione del tutto incredula e scosse il capo energicamente, tutta rossa in viso.

Ma Syaoran, non è certo una cosa che posso controllare. È capitato e sono felice di stare provando questo sentimento proprio per te. E ciò che provo non è una semplice cotta! Io sono innamorata. Quello che provo per te è diverso da qualunque altro sentimento, diverso e più intenso perfino di ciò che provavo per Hiro. Quando mi guardi, il mio cuore batte più forte e quando la tua mano mi sfiora…- disse lei, appoggiando le mani sul petto di Syaoran-…non riesco più a respirare. Vado in confusione, ma in qualche modo è una confusione delle più piacevoli!”

Perché stava rendendo tutto più difficile? Perché doveva essere così maledettamente…perfetta per lui?

Sakura, sei l’unica a provare questo sentimento! Io non provo niente più di una semplice amicizia per te!”

Stranamente quella grande bugia risultò estremamente credibile, almeno per Sakura. I suoi occhi si riempirono di lacrime, che poi scesero sul suo viso divenuto improvvisamente pallido. Ma lei non scoppiò a piangere. Continuò dignitosamente a guardarlo in silenzio.

Syaoran..- disse lei in un sussurro-... c’è qualcosa che ci lega. Qualcosa di molto speciale, come è possibile che non lo senta anche tu?”

Syaoran la fissava, con una voglia indescrivibile di prenderla fra le braccia e dirle che lo sentiva…quel legame, era vivo dentro di lui. E confessarle che anche lui era innamorato era la cosa più dolce che potesse fare per lei in quel momento: ma con la dolcezza non si salvavano le vite umane. Syaoran aveva bisogno di coraggio per rinunciare alla sua felicità e garantire la sicurezza di Sakura. Un giorno anche lei lo avrebbe capito.

No! Non sento niente di tutto questo!”

Dopodichè, Syaoran le diede le spalle e si avvicinò alla porta: doveva allontanarsi da lei prima di perdere la poca convinzione che gli era rimasta.

Forse…ora è meglio che tu sia affidata davvero a un’altra guardia del corpo. - aggiunse lui, con tono decisamente apatico- Così mi dimenticherai più in fretta!”

No, non potrei mai dimenticarti. E non mi interessa quello che pensi o ciò che farai. Dovunque tu vada, sarai sempre legato a me e io ti aspetterò per sempre!”

Più in fretta che poteva, Syaoran uscì dalla sua camera e si chiuse la porta alle spalle.

Stupida, Sakura!

Perché non voleva accettare il suo rifiuto? Perché aveva la capacità di tenere legato a sé il cuore di Syaoran, di farlo innamorare ogni giorno di più? Ora come poteva abbandonarla?

Forse pensando che lo faceva solo per il suo bene ci sarebbe riuscito. Syaoran portava solo guai alle sue protette, Haiko era l’esempio più triste. E Sakura ben presto avrebbe avuto la stessa sorte se lui non si fosse allontanato da lei il più presto possibile.




Prossimo capitolo: “Music”



Olè, rieccomi di nuovo. I prossimi due aggiornamenti saranno piuttosto rapidi se riesco. Sicuramente dovrei farcela prima di sabato 24.

Allora Sakura si è dichiarata ed è stata respinta. Mah, vedremo cosa capiterà nel prossimo... La canzone di questo capitolo è molto bella e si intitola “A little pain”. Ce ne sarà una anche nel prossimo, altrimenti perchè si intitolerebbe Music!! Mwahahah! Seh...vabbè, passiamo ai ringraziamenti che è meglio, vah!

Mamogirl: grazie per la pre-opinione!! ehehe!! comunque, dai, non è che nello scorso capitolo syao sia stato salvato da sakurina. In fondo il pugno se l'è preso lui...povero ciccio!! ^^

laurettachan: grazie per la recensione. Come vedi, sakura ha risparmiato tempo e glielo ha detto chiaro e tondo. Altrimenti ora ci arrivava syaoran!! ehehe ^^

hermy95: grazie per la recensione. Non ti preoccupare, Hiro non tornerà più!! riguardi il potter...insomma non mi è piaciuta la lista nera dei morti alla fine. Capisco che ce n'era bisogno per renderla più realistica, ma alcuni perchè? Tipo colin canon...e Hermione che sceglie Ron? Banale e assolutamente poco adatto a lei. Ma ormai quel che è fatto è fatto!

Paperella96:grazie per la recensione. Dici sakura confessa? E lei ha confessato!! eheh!!! spero ti sia piaciuto!!!

Un ringraziamento anche a LisaAngius per la sua mail!!! ^_^


A presto

kia85





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Capitolo 12
*** Music ***


Music, love and…life!”

Capitolo 11: “Music”

Sei sicuro della tua decisione, Li?”

Syaoran era al telefono con l’ispettore Tanemura. Appena sveglio, quella mattina, dopo aver dormito appena un paio di ore, aveva chiamato subito il suo capo con l'intenzione di comunicargli la sua decisione di abbandonare il suo compito di guardia del corpo di Sakura. L'ispettore non aveva preso bene la notizia, piuttosto non se la aspettava proprio. Ma Syaoran era ormai determinato ad andare avanti.

Sì, sono sicuro!”

Come mai? C’è qualcosa che non va?” gli chiese l'ispettore, seriamente preoccupato.

No, va tutto bene!”

Trovo piuttosto strana questa decisione. Sembravate andare molto d'accordo, ormai. Avete per caso litigato?”

No, non…proprio…”

La risposta dell’ispettore tardò ad arrivare, come se stesse riflettendo profondamente sulle parole di Syaoran.

D’accordo, Li. Vedrò cosa posso fare! Potrei rivolgermi al tuo collega Subaru!”

Grazie mille, capo! Subaru sarebbe perfetto!” disse lui.

Però, pensaci ancora un po’, ok? Spero che chiamerai al più presto per comunicarmi di aver cambiato idea. Sai perfettamente di essere il più adatto a questo lavoro!”

Syaoran sospirò e salutò l'ispettore con fare sbrigativo: “A presto, capo!”

Arrivederci, Li!”

Syaoran chiuse la connessione e ripose il cellulare in tasca. Ormai era fatta! Il tempo di avvisare il suo sostituto e poi avrebbe detto addio a Sakura.

Oh, tutta la notte aveva trascorso pensando come si sarebbe svolto quel momento! Ma proprio non riusciva neanche a immaginare di dirle addio. Non poteva credere che non avrebbe più rivisto il suo sorriso, né il suo sguardo magnetico verde giada, né l’avrebbe più sfiorata.

Syaoran si portò una mano sulla fronte. Quella notte non aveva dormito molto bene. Le parole di Sakura continuarono ad aleggiare nella sua mente per tutta la notte. Saperla innamorata di lui era stupendo, ma ovviamente inopportuno. Il modo in cui glielo aveva detto, così diretta e spontanea, l'aveva turbato ulteriormente. Sembrava non avesse paura dei suoi sentimenti, al contrario di Syaoran, come se lui fosse la cosa più giusta per lei.

Ma non era la cosa più giusta per lei! Tutt'altro! Era il peggiore sbaglio che potesse fare, accettare Syaoran nella sua vita.

Syaoran si alzò dal letto e il suo sguardo cadde sul comodino accanto al letto, dove giaceva il cd di Sakura, la foto di Haiko insieme a lui e accanto...quel libro...

Cime tempestose...

Glielo aveva regalato Haiko al suo ultimo compleanno passato insieme a lei. Gli disse che era un libro che aveva appena letto anche lei e l' aveva talmente scossa che voleva condividere con lui quell'emozione. Solo in seguito aveva compreso il motivo per cui lei si era così affezionata a quel libro. Semplicemente perchè rispecchiava la loro situazione. A un occhio esterno alla vicenda, probabilmente Syaoran corrispondeva al personaggio di Mr.Linton. Ma, in verità, dentro di lui si celava l'animo passionale e vendicativo di Heathcliff. Quante volte, dopo la morte di Haiko, aveva avuto l'istinto di correre da Kei e fargliela pagare per averla sottratta a lui quella notte? Poi il suo rancore si affievoliva, pensando che Haiko ne avrebbe sofferto e lui non voleva causarle ulteriori sofferenze, anche se ovviamente lei non era più con lui.

Syaoran prese il libro in mano e notò il segnalibro inserito sempre nello stesso punto, nel punto esatto in cui Syaoran aveva smesso di leggere. Appena prima che Cathy morisse...perchè era sicuro che lei sarebbe morta. Non poteva continuare a leggere di quei momenti che troppo rimandavano il suo pensiero a quella maledetta notte.

Sospirando, Syaoran lo ripose nuovamente sul comodino. Chissà se un giorno sarebbe riuscito a terminarlo, quel libro. Sì, sicuramente ci sarebbe riuscito. Il suo amore per Sakura aveva fatto miracoli dentro di lui. Gli aveva fatto ritrovare il sorriso, aveva allontanato la sua paura per la musica e aveva riportato nel suo cuore i palpiti d'amore che Syaoran pensava non avrebbe mai più provato.

Ora Haiko era per lui un dolce ricordo, il più dolce che avesse, sebbene fosse macchiato di sangue. Per questo motivo Syaoran doveva allontanarsi da Sakura: voleva ricordarla con la stessa dolcezza e custodirla teneramente nel suo cuore. Ma senza alcuna oscurità, perchè lei era ancora viva!

Certamente stava facendo la cosa giusta, glielo avrebbe detto anche Kei... Quando Syaoran correva da lui a chiedergli consigli per questo o quel motivo, Kei ascoltava sempre i suoi dubbi e ciò che lui aveva intenzione di scegliere. E ogni volta gli assicurava che la sua scelta era sempre quella giusta. La mano di Syaoran afferrò nuovamente il cellulare e cercò d'istinto il numero di Kei nella rubrica. Chissà dove si trovava in quel momento o cosa stava facendo... Capì di provare nostalgia per quell'unico amico rimasto. E anche se avrebbe tanto voluto nuovamente un suo consiglio, non era ancora pronto per incontrarlo! Non l'aveva ancora perdonato. E prima di perdonare Kei, Syaoran doveva perdonare se stesso.

Lasciando i pensieri più importanti della sua vita lì sul comodino, Syaoran si preparò più in fretta che poteva. Sapeva che Sakura non aveva preso bene il suo rifiuto e la sua idea di abbandonarla, perciò Syaoran voleva assicurarsi che lei stesse bene. Anche se probabilmente lei non aveva alcuna intenzione di incontrarlo. Beh, doveva resistere solo ancora un po'. Tra qualche giorno Subaru avrebbe preso il suo posto.

Ignorando il moto di gelosia che gli strinse il cuore, Syaoran terminò la preparazione. E aveva appena finito di abbottonarsi la camicia, quando vide dai monitor in camera sua, un'agitatissima Tomoyo Daidoji, dirigersi con passo affrettato verso la sua stanza.

Infattì due secondi dopo bussò alla porta: Syaoran andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti Tomoyo e i suoi occhi color indaco furenti più che mai.

Ebbene...- esordì lei-...sono andata a portare Neko-chan in un gattile qui vicino, almeno per oggi, quando mi sono detta: perchè non vai a vedere cosa combina l'uomo che sta facendo soffrire la mia amica?”

Ah…Daidoji…”

Sì può sapere cosa ti è preso?” esclamò lei, senza lasciargli il tempo di spiegarsi.

Tomoyo lo spinse dentro la stanza e chiuse la porta con una notevole forza.

Ehm...io non volevo farla soffrire!” spiegò lui, cogliendo quell'attimo di silenzio.

Non fare il santarellino con me! Tu non ti rendi conto di quello che le hai fatto! - sbottò Tomoyo, sempre più agitata- Quando Sakura mi ha detto cosa è successo ieri sera, ho pensato: ma perché se lui ne è innamorato, la respinge e addirittura la vuole abbandonare?”

Perché non…posso stare con lei…” disse Syaoran, con voce sofferente.

Tomoyo sembrò calmarsi lievemente: “Per quello che è successo nel tuo passato?”

Syaoran la guardò e, dopo un istante di esitazione, annuì. Tomoyo sospirò e si avvicinò a lui, guardandolo con gli occhi socchiusi a due piccole fessure.

Tu non ti rendi conto di quanto sia importante per lei. La conosco da una vita e so che quello che prova per te è un sentimento unico. Non è paragonabile neanche a ciò che provava per Hiro, e lui è stato il suo primo grande amore. Si è innamorata di te lentamente, dal primo giorno e non se n'è neanche resa conto. Mi ha confessato di averlo capito la sera in cui sono rimasta con lei. La luce che brillava nei suoi occhi, mentre mi parlava, non l'avevo mai vista prima d'allora. E ieri, quando mi ha detto che avrebbe voluto confessarti i suoi sentimenti, era piena di gioia come una bambina. Poi sei arrivato tu, con quella notizia assurda e sei riuscito a sconvolgerla. E rifiutandola, le hai spezzato il cuore più di quanto non avesse già fatto Hiro. Non le basterà piangere per riprendersi questa volta. E io non ti perdonerò mai se lei non dovesse più ritrovare il sorriso!”

Io…non posso farci niente…è più forte di me!” ribattè lui.

Seguì un momento di religioso silenzio, in cui Syaoran non riuscì a guardarla negli occhi, perchè, in fondo, sapeva che Tomoyo aveva ragione a essere arrabbiata con lui. E lei, d'altro canto, lo fissava e il suo nervosismo sembrò scemare sempre più. Infatti, l'espressione di Tomoyo, decisamente più calma, si addolcì.

Li, so che tieni a lei e che non vorresti farla soffrire, ma…forse per una volta dovresti pensare un po’ di più a te stesso.”

A me stesso?”

Sì, sei una persona gentile e altruista. Faresti di tutto per Sakura. Ma ogni tanto essere egoisti non è sbagliato, perchè potrebbe rendere felice la persona che si ama!”

Syaoran non riuscì a capire le parole di Tomoyo e la guardò avvicinarsi alla porta.

Andiamo, dai…lei non ti mangerà!”

No?” esclamò lui, scettico.

No, certo non sta bene, ma a meno che non sia tu a provocarla, non ti farà scenate.”

Cosa significa che non sta bene?”

Beh...- sospirò Tomoyo-...credo che abbia preso un po' di freddo, è pallida e la fronte è calda, non in modo preoccupante, però non è nelle migliori condizioni!”

E' colpa mia vero? Oh non avrei mai dovuto accettare questo incarico, lo sapevo che non ero adatto. Sakura dovrebbe odiarmi, non amarmi. Sono il primo a detestarmi!”

Tomoyo, esasperata, si portò le mani sui fianchi e lo guardò deicsamente contrariata: “Smettila per una volta di piangerti addosso! E smettila anche di pensare che il tuo passato debba influenzare il resto della tua vita. Buttati tutto alle spalle e cerca di ricominciare finalmente da capo. Sai perfettamente anche tu che sei l'unico adatto per proteggere Sakura, perciò pensa solo a questo. E se vuoi amarla, allora fallo, perchè in fondo lei non ti chiede altro!”

Le parole di Tomoyo sembrarono rincuorarlo un po'. Aveva certamente ragione, lei. E Syaoran avrebbe fatto qualunque cosa, in quel momento, per far avverare tutto ciò che gli aveva appena detto. Ma ogni volta che pensava di farcela, gli tornava in mente il viso di Haiko, delicato e bellissimo, macchiato di sangue, gli occhi azzurri pieni di terrore, le mani esili tremanti e ricoperte di graffi...e lui assisteva inerte, senza porte fare nulla per salvarla. E la paura che quel viso appartenesse a Sakura, che quegli occhi azzurri spaventati fossero sostituiti da altri color verde giada, sovrastava qualunque altro sentimento, anche il più forte e ingombrante dell'amore per lei.

Scusa...- disse poi Syaoran-...mi sono lasciato prendere dal panico. Non accadrà più!”

Non importa. In fondo la tua reazione è un chiaro segnale di quanto lei conti per te, no?”

Tomoyo sorrise fiduciosa e Syaoran, con il morale sollevato, annuì.

Andiamo!”

Fu così che entrambi uscirono dalla stanza di Syaoran. E nello stesso momento in cui lui chiuse la porta, quella di Sakura si aprì e lei uscì. Nonostante la sua espressione apatica e il viso pallido, era deliziosa: indossava un abito nero con le maniche a palloncino; in un angolo della scollatura era appuntato un fiocchetto e la gonna era molto vaporosa. La stoffa nera che ricopriva la gonna si sollevava da un lato, arrivando fino al fianco, ed era appuntata con un fiocco e sotto la gonna c’erano diverse balze di colore bianco che arrivavano al ginocchio. L'incontro non sembrò causarle alcun tipo di emozione, almeno apparentemente. Al contrario, Syaoran, era tutto un fremito.

Buongiorno, Sakura!” la salutò, cercando di essere cordiale.

Sakura gli rivolse uno sguardo completamente spento e gli passò davanti, lasciandosi dietro una scia di profumo delicato, una fragranza floreale ed inebriante, che gli solletico piacevolmente tutti i sensi. Bene, perfetto! Sarebbe stata una giornata molto difficile!

Infatti per tutto il viaggio verso gli studi televisivi, anche se erano seduti vicini, Sakura non lo guardò né gli rivolse la parola. Era così frustrante essere ignorato proprio da lei, mentre lui non faceva che pensare a lei, ogni giorno da quando aveva capito di esserne innamorato. L'indifferenza era il peggior sentimento che si potesse subire, ancor peggio dell'odio. Perlomeno nell'essere odiati c'era una notevole parte di considerazione. L'indifferenza no, era proprio non esser considerati. E Sakura non era tipo da provare un tale sentimento, soprattutto nei suoi confronti.

Quando arrivarono agli studi Syaoran aiutò Sakura a scendere dall’auto, prendendole la mano. Ma, non appena la ragazza fu a terra, si sottrasse alla sua presa, con un gesto brusco. Quella reazione fece infuriare Syaoran, che la afferrò nuovamente con un po’ troppa foga.

Ehi! Aspetta!”

Sakura si voltò verso di lui e lo guardò, indispettita: “Che vuoi?”

Non puoi ignorarmi per sempre!”

Sakura inarcò un sopracciglio ed esitò a rispondere, fissandolo con lo stesso sguardo di sfida.

Ah, tu credi? Perché non dovrei ignorare l’uomo che mi sta facendo soffrire?”

Non era mia intenzione, lo sai!”

Ad ogni modo, è quello che hai fatto, che lo volessi o meno. Adesso, se tu puoi decidere di abbandonarmi anche come guardia del corpo, non posso fare altro che cercare di ignorarti, piuttosto che affrontare la tristezza che mi stringe il cuore. Può darsi che in questo modo riesca a uscire da questa situazione. Anche se l’unico che possa aiutarmi questa volta sei solo tu…”

L’espressione malinconica di Sakura gli provocò un dolore al petto...lo stesso che probabilmente provava Sakura. Perciò la lasciò andare dentro gli studi insieme a Tomoyo.


*****


Allora, Sakura, arriviamo alla domanda che tutti i nostri telespettatori vorrebbero chiederti!”

Sakura era incredibile: nonostante il suo stato, la delusione appena subita proprio da Syaoran, la sua sfuriata prima di entrare, sembrava essere sempre la solita. Aveva imparato a nascondere il suo dolore molto bene. Come se, varcata la soglia che divideva la vita privata da quella pubblica, qualunque pensiero negativo fosse lasciato indietro. Sakura rispondeva alle domande della presentatrice e del pubblico presente in sala, tutte giovani ragazze, con tranquillità, anche alle più personali.

Sentiamo!” disse con un sorriso.

E’ vero che tu e Hiro Setsu vi siete lasciati?”

Il sorriso di Sakura si incupì e lei si passò una mano fra i capelli: “Sì, è vero, ma non posso dire altro a riguardo!”

E che mi dici delle voci sulla tua presunta relazione con la tua guardia del corpo, Li Syaoran?”

Syaoran si irrigidì e fissò attentamente Sakura sul grande schermo. La sua espressione non era più rilassata, anche lei era diventata un po’ più tesa. Chissà che tipo di pensiero gli stava rivolgendo: dolce o pieno di rancore? Sicuramente non gli era più indifferente... il suo viso tradiva la sua preoccupazione...

Non c’è alcuna relazione. Anzi è molto probabile che presto la mia guardia del corpo verrà sostituita!” rispose lei, con tono deciso, dopo un momento di esitazione.

Syaoran rimase sorpreso dalla convinzione con cui lei affermò quella verità amara.

Quindi, al momento sei single…”

Esatto!”

Allora, che ne dici di regalarci una canzone dal vivo?”

Sakura si rallegrò nuovamente: “Mi sembra un’ottima idea!”

La presentatrice si alzò in piedi e la accompagnò al pianoforte.

Cosa ci fai ascoltare?”

Sakura si sedette sul panchetto del pianoforte, sistemandone l’altezza con le rotelle ai lati.

Winter sleep!”

Allora, ragazze e ragazzi, a voi, Sakura!”

Il pubblico in sala applaudì, in trepidante attesa, e Sakura ritrovò la calma interiore prima di cominciare a suonare. Le sue dita si appoggiarono sui tasti d’avorio del pianoforte e li premettero con delicatezza. E la sua voce era più celestiale che mai…

It keeps coming back to me

I remember this pain

It spreads across my eyes

Everything is dull

Everyone's smiling, they're smiling

It pushes me far far away

I can't understand

Everything is blue

Can you hear me out there?”

Sakura suonava e cantava. I suoi occhi erano chiusi, segno che la sua concentrazione era al massimo. Oppure semplicemente stava cercando di immaginarsi qualcuno nella sua mente, mentre cantava. E con molte probabilità quel qualcuno era Syaoran.

Will you hold me now Hold me now My frozen heart?

I'm gazing from the distance and

I feel everything pass through me

I can't be alone right now

Will you hold me now Hold me now My frozen heart?

I'm lost in a deep winter sleep

I can't seem to find my way out alone

Can you wake me?”

Oh, quella canzone struggente era una disperata richiesta di aiuto. Sakura chiedeva l’aiuto di Syaoran.

Le sue mani tra i tasti bianchi e neri, le sue dita scivolavano e il suono si diffondeva nello studio, avvolgendo gli ascoltatori, ma coinvolgendo solo Syaoran. Come poteva sottrarsi a quella meravigliosa richiesta di aiuto?

I know when I let it in

It hides love from this moment

So I guard it close

I watch the moves it makes

But it gets me, but it gets me

I wish I could understand how I

Could make it disappear, make it disappear

Anyone out there hear me now?”

Syaoran guardò meglio nello schermo, perchè la voce di Sakura fu attraversata da un fremito e suscitò la sua curiosità, e intravide gli angoli dei suoi occhi luccicare...

...Sakura stava piangendo...

Chinando il capo, Syaoran strinse i pugni con forza.

Will you hold me now Hold me now My frozen heart?

Kiss my lips and maybe you can take me to your world for now

I can't be alone right now

Will you hold me now Hold me now My frozen heart?

Please make it all go away

Am I ever gonna feel myself again?

I hope I will”

Sì, Sakura stava davvero piangendo. Le lacrime le scesero lungo le guance e quel pianto silenzioso era stato causato da Syaoran, proprio lui che era l’unico a poterla aiutare. E la tentazione di cedere era sempre più forte e più dolce.

In quel momento Syaoran capì il significato delle parole di Tomoyo: essere egoista significava permettere a se stesso di amare Sakura liberamente, senza paura. E questo certamente avrebbe reso Sakura felice, perché in fondo lei non gli chiedeva altro che essere amata. Perchè se la musica gli aveva tolto Haiko, adesso gli aveva generosamente donato Sakura.

Ma prima di confessarle che anche lui la amava, con infinita tenerezza, doveva affrontare il suo passato. Sakura doveva sapere cosa era accaduto a lui e ad Haiko. Poi sarebbe stata libera di decidere se accettarlo anche con quelle colpe che si trascinava dietro da circa un anno o respingerlo.


*****


Quando l’intervista terminò, Tomoyo riaccompagnò Sakura e Syaoran in hotel. Prima però, passarono a prendere Neko-chan al gattile che si trovava nel quartiere dell'hotel. Era pimpante e pieno di energie, per cui doveva aver passato una bella giornata insieme agli altri gatti. Quando Sakura lo ebbe nuovamente fra le braccia, se lo strinse al petto, con la malinconia nello sguardo.

Stai bene, Sakura?- domandò Tomoyo, guardandola preoccupata dallo specchietto retrovisore- Mi sembri così pallida…”

Sì, sto bene, non ti preoccupare!”

Tomoyo fermò l'auto davanti all'hotel: “No, non mi convinci per niente!”

Perciò scese dall'auto, così come Sakura e Syaoran, e Tomoyo raggiunse l'amica: appoggiò una mano sul suo braccio e una sulla sua fronte.

Oh, Sakura...hai ancora la fronte calda. Credo ti stia venendo la febbre!”

No, sono solo un po’ accaldata. Forse mi ha un po' presa l'intervento nel programma televisivo. Hai sentito che domande mi ha fatto? E poi tutti questi sbalzi di temperatura, fuori caldo, dentro freddo, un po’ di stress…”

Sì, sì, d'accordo! Adesso però voglio che vai in camera tua e ti infili nel letto! E se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiamarmi!”

Sakura sorrise, come se avesse appena ricevuto un ordine dalla mamma: “Va bene!”

Li, la affido a te!” esclamò Tomoyo, rivolgendo il suo sguardo verso di Syaoran.

Syaoran, chiamato in causa, annuì prontamente, mentre Sakura chinò il capo, arrossendo. Infine, si congedarono da Tomoyo e Syaoran la guardò anche lui preoccupato.

Sicura di stare bene, forse Daidoji ha ragione…”

Sakura evitò di guardarlo negli occhi e gli rispose con un tono decisamente freddo.

Sto bene!”

Detto questo entrò in hotel, e Syaoran, infastidito da quel suo atteggiamento scostante nei suoi confronti, la seguì. Poi, senza che lei se lo aspettasse, la sorresse con una mano.

Sakura lo guardò, sorpresa, ma dagli occhi di Syaoran, così pieni di determinazione, capì che non poteva sottrarsi alla sua presa. E si lasciò condurre docilmente nella sua stanza.

Una volta arrivati davanti alle loro porte, Sakura si liberò con gentilezza dalla sua presa e aprì la porta della sua camera. Syaoran sapeva che lei stava male, ma voleva in qualche modo risollervarle l'animo.

Io...ecco...”

Sakura si voltò a guardarlo, in attesa.

Mi...mi dispiace di averti fatto del male…” le disse lui.

Sakura, presa in contropiede, non sappe cosa dire; per cui rimase lì, di fronte a Syaoran, senza fiatare.

Io credo di sapere come posso rimediare. Perciò ti chiedo, vuoi ascoltarmi?”

Syaoran le porse una mano e Sakura esitò. Guardò prima Syaoran, poi la mano rivolta verso di lei. Infine, chiuse la porta e la sua esile mano si appoggiò su quella forte di lui. Syaoran la strinse e la condusse in camera sua. La fece accomodare sul divano e si avvicinò al comodino, afferrando la foto di Haiko.

C'è una cosa che devi sapere su di me!” esclamò, guardando Haiko bella e sorridente nella foto.

Sakura trattenne il respiro per un secondo: “Cosa?”

Una cosa che riguarda il mio passato. Vuoi?”

Sakura annuì: “Sì!”

Allora guarda! Per parlare del mio passato…- disse Syaoran, porgendole la foto-…devo parlarti di lei!”

Sakura la prese e la osservò attentamente.

Lei è Haiko!” continuò lui.

Ah, sì. Ora mi ricordo di lei. Era una cantante molto brava e popolare!”

Sì! Hai detto bene... era!”

Come se una rivelazione le fosse comparsa nella mente all'improvviso, Sakura spalancò gli occhi, guardandolo spaventata.

Lei…Haiko è…”

Morta, sì! E io ero la sua guardia del corpo!”

Sakura si portò una mano, sulla bocca, estremamente turbata.

Io ero suo e lei era mia, o almeno così credevo…”





Prossimo capitolo: “Memories”


Fiuùù!!! Eccolo qui!! sono sicura che mi odierete per aver interrotto proprio sul più bello, ma tanto dovrei aggiornare venerdì, quindi ci risentiremo presto!!! Allora, Syaoran è rinsavito dal suo essere baka!! e nel prossimo racconterà finalmente la sua storia!!

Ringraziamenti...

Mamogirl: ehi, hai visto, il povero Syaoran è rinsavito!! ^^ bene, il tuo parere lo so già, ma grazie lo stesso... *me si inchina*

Laurettachan: grazie per la recensione. Come vedi, non li sto facendo soffrire più di tanto, non ne avrei il cuore, poverini!! spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

Hermy95:grazie per la recensione. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!! non disperare per Syaoran, è tornato in sé!! ^^ ah, ecco, la morte di fred...gran brutta faccenda, sono rimasta sconvolta, con che cuore lo ha potuto far morire??? su ron e hermy, meglio che non mi esprima...li odio insieme, separati no!! hermy doveva stare con harry...>.<

Paperella96: grazie per la recensione. Beh, dai, il momento di crisi di syaoran è passato. Ora fa il bravo, altrimenti sono guai!! ahaha! Spero ti sia piaciuto il capitolo!! ^^


Ringraziamento anche per lisaangius!!! grazie per le mail!! ^_^


A presto

kia85


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Capitolo 13
*** Memories ***


Music, love and…life!”

Capitolo 12: “Memories”

Non so da dove cominciare…”

Syaoran si trovava seduto sul divano di camera sua, con il capo. Accanto a lui c'era Sakura, in trepidante attesa.

Comincia dall’inizio!” gli consigliò lei, appoggiando una mano sulla sua.

Il suo tocco gentile lo aiutò a iniziare il suo racconto.

Sono nato a Hong Kong, come ultimo di cinque figli della famiglia Li. Mio padre era un procuratore antimafia, mia mamma una casalinga: oltre a me, hanno avuto altre quattro figlie, tutte più grandi di me!”

Quindi eri l’unico figlio maschio.”

Syaoran annuì: “Sì. Le mie sorelle sono sempre state molto premurose con me, così come mia madre. Dopo 8 anni dalla mia nascita, mio padre raccolse importanti indizi che incastravano il boss della mafia cinese. Ricevette per questo delle minacce di morte, ma il governo non gli assegnò la scorta. E così, il giorno prima dell'inizio del processo, mio padre fu ucciso mentre andava a lavoro.”

E’ terribile!” commentò Sakura, mentre la sua mano stringeva delicatamente quella di Syaoran.

E quel semplice gesto lo rincuorava per tutte le sofferenze che stava per affrontare.

Già. Io ero troppo piccolo per capire cosa stesse accadendo realmente intorno a me. Ma sapevo che mio padre era stato ucciso, per questo decisi che sarei diventato un poliziotto e avrei protetto tutti quelli in pericolo di vita come mio padre. Mia madre, preoccupata per la nostra incolumità, decise di trasferirsi in Giappone, in un paese fuori Tokyo, dove aveva dei parenti. Fu così che acquistammo una casa e ci trasferimmo in Giappone. La morte di mio padre fu un grande shock per me. Diventai un bambino incapace di divertirsi con i suoi coetanei. Ma, in quel periodo oscuro, fui salvato da due persone della mia stessa età. Una era Haiko e l’altra il suo amico Kei. Erano entrambi miei vicini di casa e loro si conoscevano fin dalla più tenera età. Quando arrivai nel loro quartiere, furono subito molto gentili con me. Mi cercavano sempre per giocare insieme e per andare a scuola. Haiko era così solare e piena di vita che, ben presto, mi contagiò con la sua personalità vivace. Fu grazie a lei che cominciai a vivere di nuovo e a sorridere.”

Allora era proprio speciale!”

Sì, lo era davvero. Haiko, Kei ed io diventammo praticamente inseparabili. Eravamo sempre insieme, a scuola e fuori. Ma più tardi accadde l'inevitabile. Crescendo, cominciai a capire che ciò che provavo per lei non era solo amicizia, ma era qualcosa di più dolce. Io mi ero innamorato di lei. Per paura di rovinare la nostra amicizia, sentivo di non avere il coraggio di confessarle i miei sentimenti, così prima ne parlai con Kei, che, nel frattempo, faceva strage di cuori. Tutte le ragazze al liceo erano innamorate di lui: era bello, abile in tutti gli sport ed era tra i più bravi a scuola!”

E tu com’eri? Avevi successo con le ragazze?” chiese lei, timidamente, ma estremamente curiosa.

Syaoran arrossì: “Sì, anch’io me la cavavo a scuola, avevo sempre ottimi voti, come Kei, ed ero il capitano della squadra di basket. Haiko mi diceva sempre che le sue amiche la invidiavano perché il semplice fatto che era mia amica, ma a me interessava solo lei, non mi accorgevo delle altre.”

Quindi, ne parlasti con Kei?”

Esatto. Senza esitazione, lui mi incoraggiò e mi consigliò di dichiararmi, perché era sicuro che anche lei provava la stessa cosa per me.”

E tu l’hai fatto?”

Sì, l’ultimo anno del liceo. Ricordo che iniziai il mio discorso mentre eravamo sulla terrazza della scuola. Ma Haiko mi interruppe, abbracciandomi e dicendomi che era innamorata di me!”

Così iniziò la vostra storia!”

Sakura sorrise e Syaoran annuì, malinconico.

Iniziò quello che allora per me era il periodo più bello della mia vita! Quando finimmo il liceo, ognuno di noi aveva le idee ben chiare su cosa fare: io iniziai l’addestramento per diventare poliziotto, Kei voleva diventare giornalista e si iscrisse all’università, mentre Haiko, che aveva sempre sognato di diventare cantante, riuscì a ottenere un contratto con una piccola casa discografica. Suonava il pianoforte divinamente e quando cantava per me e Kei pensavo che nessuno possedesse una voce più angelica della sua. Così fece il suo debutto e fu un grande successo. Divenne in poco tempo una cantante popolare e brillante. Il suo talento venne riconosciuto subito da milioni di fans. Nel frattempo, io terminai il mio addestramento e diventai un poliziotto a tutti gli effetti. Anche la mia storia con Haiko diventava sempre più perfetta: quando stavo con lei, mi sentivo felice e talmente euforico che non riuscivo a vedere cosa stava accadendo intorno a me!”

Cosa stava accadendo?” domandò Sakura.

Kei, l’amico d’infanzia di Haiko, il mio migliore amico, si stava allontanando da noi. Cominciò a trovare scuse assurde per evitare di incontrarci. Fino ad arrivare al punto di partire: decise di fare uno stage in America, a Los Angeles. E da quel momento, anche Haiko cominciò a cambiare. Divenne più distratta, era più pensierosa e, anche quando facevamo l’amore, non era più come prima. La sentivo tanto lontana da me. Solo che, allora, non ci feci molto caso!”

Perchè?”

Oltre a essere follemente innamorato di lei, mi preoccupava la situazione che si stava creando intorno ad Haiko, in quanto personaggio pubblico. In quel momento Haiko era all’apice del successo. I suoi fans aumentavano sempre di più, così come i fanatici. Accadde che una sera, durante uno dei suoi concerti, Haiko non diede il meglio di sé e i suoi fans se ne accorsero, infatti arrivò anche qualche fischio. Quando le chiesi cosa le stesse accadendo, lei non mi rispose. Ma, a quel punto, cominciai a preoccuparmi davvero. E mi chiesi cosa stava accadendo a quella giovane donna che tempo prima era ridente e piena di voglia di vivere. Il problema era che, se solo accennavo a quella situazione, Haiko cominciava a scaldarsi e innervosirsi. Eravamo costantemente sulla soglia del litigio e siccome nessuno dei due voleva litigare, lei trovava sempre il modo di farmi dimenticare le mie preoccupazioni. Sapeva essere estremamente convincente certi giorni. Fu così che, dopo un altro concerto disastroso, Haiko ricevette una minaccia di morte da un suo ammiratore fanatico.”

Oh, anche lei ha ricevuto minacce di morte?”

Sì, e le ha ricevute anche lei da Koichi Mitsuno!”

Detto ciò, Syaoran la sentì trattenere il fiato e si voltò a guardarla. Sembrava sorpresa dalla rivelazione e spaventata dalla conseguenza che sicuramente non aveva dimenticato.

E'...lo stesso...vero?”

Sì!”

Sakura chinò il capo, riprendendo a respirare. Lo sguardo di Syaoran si corrucciò: era già preoccupata...sicuramente non lo avrebbe voluto più nella sua vita, dopo aver saputo la verità.

Continua, ti prego!”

Syaoran sospirò e si alzò in piedi, avvicinandosi al balcone per guardare il cielo che volgeva lentamente al tramonto, con splendide tonalità calde.

Bene! La questione della minaccia di morte non sembrò turbare Haiko più di tanto, ma io ero terrorizzato e mi offrii come sua guardia del corpo. Lei accettò, senza particolare entusiasmo. Ritenni che fosse dovuto alla minaccia del fanatico. Così chiamai Kei, pensando che in quanto amico di entrambi dovesse essere informato su ciò che stava accadendo. Lui, preoccupato per Haiko, si precipitò subito in Giappone. E quando Haiko lo rivide, tornò subito a essere la ragazza spensierata di prima, tranne che con il sottoscritto. Mi convinsi che probabilmente per lei era difficile essere sia la mia protetta che la mia ragazza. Così una sera glielo dissi. Questa volta lei si arrabbiò molto e litigammo.”

Il ricordo di quel litigio lo costrinse a fermarsi per qualche secondo: non aveva mai litigato così furiosamente con Haiko.

Quella sera la ricorderò per tutta la vita. Volarono parole grosse: io le feci notare che non era più la ragazza di cui mi ero innamorato e lei mi chiese perchè non la lasciassi. Restammo a casa sua per tutta la sera, senza scambiarci più una parola. Nell'aria c'era una tensione altissima: se qualcuno di noi avesse ripreso il discorso, probabilmente sarebbe stata la fine della nostra storia. Fu così che andammo a letto presto e io mi addormentai in poco tempo. Ricordo che fui svegliato più tardi dallo squillo del telefono. Mi alzai per rispondere e mi accorsi che Haiko non era né al mio fianco né da nessun’altra parte della casa. Così, preoccupato, risposi al telefono, pensando che fosse lei. Invece era l’ispettore Tanemura. Mi disse che Haiko aveva avuto un incidente con l’auto e che era stata ferita gravemente! Così mi precipitai in ospedale. Arrivai giusto in tempo per vederla entrare in sala operatoria stesa sulla barella. Era coperta di sangue in più punti del corpo e pensai che non potesse essere possibile: non avrei mai immaginato di vederla, un giorno, con tutto quel sangue, il suo sangue, sul corpo. Capii subito che le sue condizioni erano serie e, certamente, lo sapeva anche lei, perchè quando mi vide, i suoi occhi si illuminarono e mi volle a tutti i costi al suo fianco: mi prese la mano, dicendomi che le dispiaceva, e poi mi chiese di perdonarla. Io non riuscii a dirle niente, ero troppo sconvolto. Così mentre veniva operata, chiesi i dettagli dell’incidente all’ispettore. Mi disse che Haiko si trovava in auto con Kei ed erano stati inseguiti da Koichi, che si era appostato sotto casa sua. Haiko e Kei si erano accorti di essere inseguiti e, pensando fossero paparazzi, accelerarono con l'intenzione di seminarli. L’inseguimento terminò con l’auto di Kei che perse il controllo e andò a schiantarsi contro il guard rail a una velocità di 100km/h. Anche Kei era rimasto ferito più lievemente, ma in quel momento non avevo alcuna intenzione di vederlo. Lo interrogai solo il giorno dopo sui particolari dell’incidente, ma non volli sapere nulla sua relazione con Haiko. In seguito, seppi che si vedevano di nascosto, quando mi dovevo allontanare da Haiko o durante la notte. L’inseguitore era sparito subito dopo aver causato l’incidente. E, sebbene fosse stato identificato, al processo non venne condannato per mancanza di prove. Ma io so che fu lui a causare l'incidente.”

Come è possibile che non lo condannarono?” domandò Sakura, interessata.

Ho avuto il sospetto che la giuria fosse stata corrotta dal padre di Koichi. Il signor Mitsuno è un importante politico, per cui sicuramente avrà fatto di tutto per non rovinare la sua immagine pubblica.”

Capisco... Haiko, invece...morì...”

Sì. Dopo un paio di ore sotto ai ferri, Haiko morì. Il chirurgo che l’aveva operata disse che aveva fatto di tutto, ma le ferite erano troppo gravi. Non mi ricordo cosa pensai quando mi comunicò la notizia. Ricordo solo che dentro di me c’erano emozioni intense, di vario tipo: mi sentivo tradito dal mio migliore amico e dalla mia ragazza, odiavo l’uomo che aveva causato la morte di Haiko, odiavo anche il chirurgo che l’aveva operata e più di tutti odiavo me stesso!”

Syaoran si portò una mano sulla fronte.

Perché?” domandò Sakura, con un sussurro.

Perché non avevo saputo proteggere la donna che amavo. Sì, è vero, lei mi aveva tradito, ma io non me ne sono mai accorto. Forse se l’avessi saputo prima, avremmo potuto risolvere in qualche modo. È da quando è successo, circa un anno fa, che mi tormento, chiedendomi in che modo avrei potuto evitare la sua morte. Ed è da un anno che lei mi tormenta nei miei incubi. Mi dice che è colpa mia se lei è morta, che tutto ciò che tocco si distrugge. Per questo dovresti stare alla larga da me. Io porto solo guai…”

Syaoran si coprì il viso con le mani, non voleva che lei vedesse la sua espressione affranta. E non voleva vedere la delusione negli occhi di Sakura e la sua fiducia persa per sempre. Ma poi, le mani esili di Sakura si posarono sulle sue e lui le abbassò. Sakura lo aveva affiancato e ora stava piangendo, guardandolo con l’espressione più dolce che gli avesse mai rivolto.

Non è stata colpa tua, Syaoran, non sei tu il responsabile della sua morte!- disse lei, con voce tremante, accarezzandogli una guancia- Lei aveva capito di essere innamorata del suo migliore amico e tu non avresti potuto fare nulla per fermarli!”

Syaoran chiuse gli occhi e appoggiò una mano sopra quella di Sakura, la mano che lo stava accarezzando.

Inoltre…sono sicura che, nonostante tutto, lei ti abbia amato veramente, anche se per poco tempo. Sono convinta che eri davvero speciale per lei. Per questo la ragazza che vedi nei tuoi incubi non può essere lei. È solo il frutto del tuo senso di colpa, ma devi superarlo, Syaoran. Devi lasciare che il tuo cuore guarisca da tutte queste ferite. Solo così potrai tornare a vivere serenamente! Se me lo permetti, ti starò accanto e ti aiuterò!”

Come puoi fidarti ancora di me dopo quello che ti ho raccontato?” domandò lui, perplesso.

E' proprio perchè hai voluto condividere questo triste evento con me, che io mi fido ancor più di te. La sincerità è una qualità rara e preziosa e mostra il tuo animo umile, ma nello stesso tempo, estremamente nobile.”

Sakura arrossì e lo toccò all'altezza del cuore.

Credo...- continuò lei, evitando di guardarlo negli occhi-...di amarti ancora di più, adesso!”

Sei una che non si arrende tanto facilmente.”

Sì, sono un po' testarda! Tomoyo me lo dice sempre. - esclamò lei, sorridendogli timidamente- Ma voglio che sia solo tu a vegliare su di me!”

Syaoran non resistette un minuto di più. Avrebbe seguito il consiglio di Sakura e si sarebbe lasciato aiutare da lei.

Ieri…non avevo davvero intenzione di respingerti.”

Credo di averlo capito, adesso.” disse lei, mentre il suo sguardo lasciava trasparire una felicità immensa.

Syaoran coprì con la sua mano quella che Sakura aveva lasciato sul suo petto: “La verità è che nei miei incubi c’eri pure tu, ultimamente.”

Davvero?”

Sì, e Haiko mi diceva che se continuavo a stare insieme a te, sicuramente ti sarebbe successo qualcosa di brutto. Ma...io non voglio che accada. Non potrei mai perdonarmelo!”

Non mi accadrà nulla, Syaoran! Io non mi separerò mai da te!” lo rassicurò Sakura.

Improvvisamente, Syaoran la strinse a sé, mentre il cuore riprese il solito ritmo anomalo, ma estremamente piacevole: il ritmo da Sakura-nelle-vicinanze.

Sakura...sono innamorato di te!”

Sakura chiuse gli occhi, avvolgendo le sue braccia intorno a Syaoran, e lui la sentì sospirare di sollievo.

Perciò, ti prometto che non ti accadrà niente. Ti proteggerò a qualunque costo!”

Va bene!”

Così dicendo, Sakura si avvicinò lentamente al suo viso e appoggiò la sua fronte a quella di Syaoran. E subito lui si accorse di quanto fosse calda su tutto il viso.

Sakura, tu scotti. Devi andare subito a letto a riposare!”

Sto bene!” lo rassicurò lei, non riuscendo a trattenere un brivido.

Non mi pare!”

Ho solo un po’ di freddo, tutto qui!”

Syaoran sospirò e le accarezzò la guancia con delicatezza, guardandola negli occhi. Era molto preoccupato per lei, la sua fronte scottava molto, eppure non voleva allontanarsi da lei, voleva stringerla tra le sue braccia, riscaldarla come lei aveva riscaldato il suo cuore…

Con un gesto deciso, si chinò su di lei, mentre Sakura chiudeva gli occhi. Le sfiorò le labbra sottili e morbide e la sentì rabbrividire nuovamente. Così la strinse ancor di più a sé, riscaldandola con le sue braccia. Il bacio che le aveva dato nel suo sogno non era neanche paragonabile a quello vero, soprattutto perché lei era vera, viva, calda…e ora era sua.

Syaoran era riuscito ad aprirle il suo cuore. Finalmente ora poteva ricominciare a vivere e ad amare, grazie a Sakura. Il suo sorriso dolce e caldo era il miglior medicinale che avesse mai preso. Per questo motivo desiderava vederla sorridere per sempre, per lui solo. E d'ora in poi avrebbe visto solo lui riflesso negli occhi verdi di Sakura.



Prossimo capitolo: “Dreamcatcher”


Ecco qui, il nuovo capitolo!!! Un po' corto, ma bello intenso!! Il titolo del prossimo è provvisorio, quindi non è sicuro sia questo. Domani vado in vacanza per cui almeno fino a dopo ferragosto non ci saranno più aggiornamenti! Ma intanto continuerò a scrivere così mi porto avanti!!

Ringraziamenti...

mamogirl: ehi, stavo ridendo come una scema al consiglio sul libro per Syaoran. Troppo forte quella scena di friends!! e grazie per la recensione!! ^^

paperella96: grazie per la recensione, spero ti sia piaciuto il capitolo. Non credi che 220 figli siano un po' tanti, povera Sakura!! ^_^

hermy95:grazie per la recensione. In verità questa storia mi è stata ispirata dall'anime di Tsubasa Chronicle. Perchè lì Syaoran sembra proprio la guardia del corpo di Sakura *.* Poi la puntata dove Sakura canta you are my love ha dato il colpo di grazia. Il film guardia del corpo l'ho visto dopo, per prendere spunto. ^_^

laurettachan: grazie per la recensione, spero che il capitolo ti sia piaciuto! Tomoyo...insomma, ci sono persone a cui non piace il suo personaggio, nel manga, invece io la trovo troppo carina. È divertente, fedele e saggia!!!E' l'amica perfetta.

hikari_a18: ti ringrazio molto per la recensione molto gentile! Spero che il capitolo ti sia piaciuto. Dunque, il Subaru nominato è sempre un personaggio di Tokyo Babylon sempre delle mitiche clamp. Ma ho preso solo il nome, così come gli altri 3 agenti che compaiono in uno dei capitoli precedenti: kurogane, fujimoto e kamui!! tutti personaggi by clamp e provenienti da manga diversi!!! ^_^ io sono una fan accanita delle clamp, non so se si è notato!! ahaha



A presto

kia85

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Capitolo 14
*** Dreamcatcher ***


Music, love and…life!”

Capitolo 13: “Dreamcatcher”


Syaoran…”

Syaoran aprì gli occhi e si ritrovò disteso e immerso in un bianco candore. Tutto attorno a lui era chiaro, lucente e gelido come la neve. Non riuscì a capire dove si trovasse, ma doveva essere sicuramente un sogno.

Syaoran!”

Qualcuno lo stava chiamando, una voce femminile, chiara, familiare… Lentamente, Syaoran si sollevò e si guardò intorno. Con sua grande sorpresa scorse Haiko di fronte a lui: pallida in viso, con indosso una veste talmente bianca da confondersi con l'ambiente circostante; solo i capelli neri risaltavano fortemente, ma per il resto, sembrava fosse diventata parte integrante di quel mondo così puro, ma anche così malinconico.

Haiko?”

Haiko gli sorrise e Syaoran si accorse di quanto fosse diversa rispetto ai suoi incubi. Sembrava davvero lei.

Sì!”

Syaoran sbattè le palpebre, perplesso: “Questo è…un altro incubo?”

Haiko sorrise e scosse il capo, energicamente.

No, non preoccuparti. Questo è solo un sogno.”

Un sogno? Vuol dire che non ci saranno visioni del tuo incidente, né quelle su Sakura?” domandò lui.

Haiko si avvicinò a lui e appoggiò una mano sulla sua guancia.

No, quel periodo della tua vita è finito!”

Sebbene fosse solo un sogno, la mano di Haiko, piccola e bianca, era gelida, ma inconfondibile: quante volte si era intrecciata con la sua? Quante volte gli aveva accarezzato il viso? Syaoran non era sicuro fosse vera, ma era bello rivederla ancora una volta, con la dolcezza che l'aveva sempre caratterizzata.

Haiko…perché eri sempre presente nei miei incubi?” le domandò perplesso.

Suvvia, non ero io, Syaoran.Il rimorso che ti tormentava ha generato quegli incubi. Ma non devi pensare che quello che mi è successo sia colpa tua. Non è affatto così.” esclamò lei, quasi implorandolo.

Ma tu sei… non ci sei più e il mio compito era proteggerti!”

Syaoran, hai fatto tutto quello che potevi con me! Ma quando Kei partì, io…mi resi conto di essere innamorata di lui. E quando tornò, non riuscii a controllarmi e gli confessai i miei sentimenti.”

E...anche lui era innamorato di te?”

Haiko annuì, abbassando lo sguardo: “Sì, abbiamo cominciato a vederci di nascosto: la notte aspettavo che tu ti addormentassi e uscivo di casa con lui. Per me Kei era importante, più importante di qualunque altra cosa.”

Più importante di me?” domandò lui, insicuro di desiderare una risposta.

Gli occhi di Haiko si inumidirono e le lacrime cominciarono a scivolare sul suo viso.

Mi dispiace, Syaoran. Tu per me sei sempre stato un caro amico e per qualche tempo sono stata davvero innamorata di te. Ma Kei, anche se non l’ho capito subito, il mio cuore batteva per lui. E, sebbene il tempo passato con lui sia stato assai breve, mi ha resa molto felice. Pensavo che niente avrebbe potuto rendermi più felice di così.”

Syaoran annuì: “Capisco…”

Non sai quante volte sono stata sul punto di dirti tutto. Ma non ce l’ho fatta. Kei ed io non volevamo farti soffrire, eri il nostro più caro amico. Per questo ti chiedo ancora una volta di perdonarmi se puoi.”

Ormai le lacrime le bagnavano tutto il viso e Haiko si portò le mani sul volto. Syaoran sentì una stretta al cuore: non aveva ragione a farla stare sulle spine, perciò le prese una mano.

Certo, Haiko, non preoccuparti. Io ti perdono!”

Haiko si asciugò gli occhi con il dorso della mano e poi gli sorrise.

Lo sai, Syaoran, sono tanto felice per te!”

Per me?”

Sì, Sakura è proprio adatta a te! Lei ti starà vicino e non devi preoccuparti, perché non le accadrà nulla!”

Syaoran chinò il capo: “Ho tanta paura di fallire e perderla…come ho perso te!”

Haiko gli prese il viso tra le mani, guardandolo intensamente negli occhi: “Syaoran, no! Non accadrà! Lo sai che è così. Tu sei forte e coraggioso e Sakura è in buone mani! Non avere paura!”

Syaoran annuì, più convinto.

Sì! Hai ragione! Non lascerò che le accada qualcosa di brutto!”

Haiko gli rivolse uno dei suoi sorrisi più dolci: “Ecco, adesso riconosco il mio Syaoran!”

Syaoran le prese le mani fra le sue, stringendole intensamente, nonostante fossero gelide come il ghiaccio.

Grazie, Haiko!”

Syaoran, promettimi che vivrai insieme a Sakura e che vivrai anche per me!”

Te lo prometto!”

E ora, mio caro amico, devo lasciarti!” disse lei, cercando di sfuggire alla presa di Syaoran.

Ma lui la trattenne vicino a sé, fissandola negli occhi.

Voglio tu sappia che, anche se adesso il mio cuore appartiene a Sakura, tu sarai sempre importante per me!”

Sì, lo so…- disse lei, sorridendo e appoggiando una mano sul suo cuore-…vivrò sempre qui dentro. Ma, ricorda, io rappresento il tuo passato. Sakura è il tuo presente e futuro!”

Syaoran annuì: “Lo ricorderò!”

Allora, addio, Syaoran. Sii felice!”

Haiko cominciò a svanire, divenne sempre più candida, come se stesse diventando parte di quel paradiso innevato…Syaoran tese una mano verso di lei, per sfiorarla per l’ultima volta, ma si ritrovò disteso a pancia in su, il braccio destro proteso verso l'alto, la mano aperta.

Sospirò, chiedendosi se quello che aveva appena vissuto fosse stato davvero un semplice sogno. Haiko sembrava così vera e Syaoran poteva percepire perfettamente il freddo tocco sul petto e sulla guancia. Forse Haiko gli era apparsa in sogno per aiutarlo a superare definitivamente i suoi sensi di colpa e per augurargli la felicità insieme a Sakura.

Già...Sakura...

Syaoran si mise subito a sedere. Guardandosi attorno, si accorse di essere nella camera della ragazza e lentamente gli tornarono in mente tutti i ricordi della sera prima: aveva condiviso i ricordi del suo passato insieme a Sakura, lei lo aveva accettato e, infine, lui le aveva confessato di essere innamorato di lei. L’aveva baciata e stretta a sé, accorgendosi che la fronte le scottava. Così l’aveva accompagnata in camera e si era assicurato che andasse subito a letto. Poi, preoccupato per lei, era rimasto in camera sua e aveva dormito sul divano.

Ah, buongiorno, Li!”

Syaoran alzò il capo e vide una raggiante Tomoyo avvicinarsi con passo svelto.

Buongiorno, Daidoji!”

Dormito bene?” domandò lei, sedendosi accanto a lui.

Sì, più o meno! Che ore sono?”

Tomoyo diede una rapida occhiata al suo orologio da polso: “Le otto e mezza!”

Syaoran si alzò in piedi e si sgranchì la schiena: dormire sul divano non era certamente il massimo della comodità. Sebbene fosse ancora presto il sole era già alto nel cielo di Tokyo: si prevedeva un'altra splendida giornata estiva.

Daidoji, è insolito che sia già qui a quest'ora. Posso chiedere come mai?”

Tomoyo ridacchiò divertita: “Volevo congratularmi con voi due! Sono così felice che ti sia confidato con lei. Non sai quanto ci speravo!”

Grazie…- rispose lui, imbarazzato- ma…come fai a saperlo?”

Beh, in verità, Li...- continuò Tomoyo, cercando di essere un po' seria-... Sakura si è svegliata molto presto: la febbre le si era alzata e stava davvero male, così mi ha chiamata. Ovviamente sono venuta subito, le ho fatto prendere un antipiretico (nda: farmaco atto a far abbassare la febbre) e, dopo che lei si è calmata un po’, mi ha raccontato cosa vi è successo ieri sera. A quanto pare l’hai riscaldata un po’ troppo!”

Syaoran arrossì violentemente: “Ma che dici? L’ho solo...baciata!”

Un gran bel bacio a quanto pare!” esclamò lei, divertita.

Piuttosto, Sakura come sta?” domandò Syaoran, estremamente preoccupato.

Adesso sta dormendo. La febbre è passata. Ma è meglio se per oggi resta a letto a riposare. Domani ha un impegno importante a cui non può mancare e oggi le ho già annullato tutti gli appuntamenti!”

Di cosa si tratta?”

L'appuntamento di domani? Beh, è un incontro con uno studio di animazione. Stanno realizzando un film su un famoso anime che sta avendo molto successo e vorrebbero che Sakura cantasse le canzoni della colonna sonora. Purtroppo la doppiatrice della protagonista non è in grado di cantare, perciò Sakura la dovrebbe sostituire in un paio di canzoni, una delle quali cantata in coppia con il doppiatore del protagonista maschile.”

Interessante come lavoro! Sakura ha accettato?”

Non ancora. Prova a convincerla tu se ci riesci!” sospirò Tomoyo, rasseganta.

Evidentemente aveva insistito più volte con la sua amica per quanto riguardava quell'occasione e non aveva ottenuto alcun risultato. Perchè Sakura sapeva essere molto testarda quando voleva.

Non ti preoccupare. Mi occuperò io di lei e le parlerò anche di questo!”

Ti ringrazio! - esclamò Tomoyo con un sorriso- Allora, credo che adesso me ne possa anche andare.”

Syaoran annuì: “Sì, tranquilla!”

Tomoyo si alzò, aggiustandosi il vestito, e poi rivolse uno sguardo malizioso in direzione di Syaoran.

D’accordo! Mi raccomando, fate i bravi!”

Syaoran, pieno di imbarazzo, divenne nuovamente rosso su tutto il viso, come se fosse divampato un improvviso incendio sulle sue guance.

Daidoji!”

Tomoyo ridacchiò, poi lo salutò e uscì. Syaoran, dopo essersi dato una sistemata, andò nella camera da letto di Sakura. Sembrava stesse ancora dormendo: aveva gli occhi chiusi, era distesa sul lato destro, sotto le lenzuola, e l’espressione del viso era rilassata. Ai piedi del letto c'era Neko-chan, che ronfava beatamente, incurante probabilmente della difficile notte appena passata dalla sua padroncina. Syaoran si avvicinò, cercando di non fare troppo rumore e si sedette sulla sedia accanto al letto. Si chinò su di lei e le scostò una ciocca di capelli dalla fronte fresca. Sembrava davvero che non avesse più la febbre.

Syaoran…” mormorò lei.

Sì. Scusa, ti ho svegliata?”

Sakura aprì gli occhi e gli sorrise: “Non preoccuparti, Syaoran. Ero già sveglia!”

D'accordo, allora buongiorno!”

Buongiorno a te!”

Come ti senti?” le chiese Syaoran, appoggiando una mano sulla sua fronte.

Bene, un po’ assonnata, ma sto bene!” rispose lei, con un sorriso lievemente affaticato.

La mano di Syaoran scese ad accarezzarle una guancia: “Potevi chiamare me stamattina. Ho dormito sul divano proprio per questo motivo!”

Sakura chinò il capo: “Lo so, ma…quando sono venuta da te, ho notato che l’espressione del tuo viso era serena e ho pensato che stessi sognando qualcosa di bello. Dopo tutti gli incubi che hai avuto, non volevo rovinarti un sonno tranquillo!”

Invece mi avrebbe fatto piacere, starti accanto e prendermi cura di te.”

Sakura arrossì: “Mi dispiace.”

Non importa, ma promettimi che la prossima volta che avrai bisogno di aiuto mi chiamerai.”

Te lo prometto, Syaoran!” esclamò Sakura.

Così dicendo, Sakura appoggiò una mano sopra quella di Syaoran che le stava accarezzando la guancia e chiuse gli occhi, sorridendo beatamente.

Allora, era davvero un bel sogno?” domandò poi Sakura, curiosa.

Syaoran riflettè sul sogno che aveva avuto quella notte: sì, era strano e piuttosto sconvolgente se considerava che Haiko era morta. Ma lei era stata troppo importante per lui ed era stato bello rivederla in un modo così inaspettato.

In un certo senso…sì…”

Posso sapere cosa hai sognato?” chiese lei, timidamente.

Io credo...di aver sognato Haiko!”

L’espressione di Sakura divenne improvvisamente preoccupata ed era chiaramente evidente anche un pizzico di gelosia. Sakura era totalmente incapace di nascondere qualunque sentimento, il che la rendeva deliziosa agli occhi innamorati del giovane Syaoran.

Ah…capisco.”

Ma non è come credi. –le spiegò Syaoran, dolcemente- Era un sogno un po' strano.”

Un po' strano?” ripetè lei, interessata.

Sì, beh...non pensare che sia pazzo, ma credo fosse davvero Haiko.”

In che senso?”

Mi parlava come se fosse davvero lei. So che non è possibile, perchè lei non c'è più, ma è quello che ho sentito. Parlava di lei e Kei, mi ha spiegato che la ragazza dei miei incubi non era lei, bensì il prodotto dei miei sensi di colpa. Poi mi ha rassicurato, dicendomi che non avrei potuto fare nulla per evitare la sua morte: era innamorata di Kei e avrebbe fatto di tutto per stare con lui. E, nonostante quello che le è successo, mi è sembrata felice.”

Certo, anche se per poco tempo è riuscita a vivere la sua storia d’amore con il vostro migliore amico. Sono sicura che era davvero felice!” affermò Sakura, convinta.

Quindi...non credi che sia impazzito?”

Sakura ridacchiò e si sedette, sistemandosi un cuscino dietro la schiena: “Certo che no, Syaoran. Credo davvero che tu abbia visto Haiko. Potrebbe essere una sorta di segno: finalmente hai chiuso con il tuo passato e sei pronto per andare avanti con la tua vita!”

Syaoran le rivolse uno sguardo pieno di tenerezza e le sorrise.

E' curioso!”

Cosa?” domandò lei, sorpresa.

E' curioso che ciò che hai appena detto sia molto simile a quello che mi ha detto Haiko nel sogno!”

Interessante davvero. Cos'altro ha detto?”

Dunque, vediamo...- esclamò Syaoran, pensieroso-...mi ha fatto promettere che vivrò anche per lei e mi ha detto che tu sei il mio presente e futuro.”

Sakura sorrise, arrossendo lievemente: “Molto gentile da parte sua. Lo sai, credo che Haiko ed io avremmo potuto essere grandi amiche!”

Effettivamente avete molte cose in comune: la passione per la musica, un animo dolce, un carattere sincero...”

E non dimenticare l'esserci innamorate di te!” esclamò Sakura, intrecciando la sua mano con quella di Syaoran.

Lui sorrise, con una sorta di velo malinconico sul viso: “Già!”

Sakura se ne accorse e divenne preoccupata.

Scusa, sono stata insensibile a dire questo!”

Syaoran guardò le loro mani intrecciate e pensò che fosse una splendida visione: perciò intrappolò la mano di Sakura fra le sue e la baciò.

No, non scusarti. Nonostante tutto, è la verità! Me lo ha assicurato anche lei.” esclamò Syaoran, guardandola negli occhi.

Sakura esitò, lo sguardo fisso su Syaoran. Poi l'espressione sincera e serena di Syaoran la convinse e finalmente si lasciò andare in uno splendido sorriso.

Oh, meno male. Pensavo di aver fatto una super gaffe!”

Syaoran rise: “Sei davvero strana, Sakura...ma mi piaci!”

Sakura arrossì vistosamente e ritirò la mano. Si avvicinò a Neko-chan e lo prese in braccio, causando il suo risveglio. Il micio si ribellò per pochi istanti, poi Sakura lo appoggiò sul suo grembo e lui si stiracchiò le zampe.

Posso chiederti un favore?” domandò Sakura.

Certo!”

Accenderesti lo stereo?”

Vado!”

Syaoran si alzò subito e raggiunse lo stereo nella stanza accanto alla camera da letto. Cercò il pulsante per accenderlo e quando lo trovò lo premette: la stazione radio stava mandando in onda una canzone e l'artista aveva una voce tremendamente familiare.

Now, I'm starting to be reborn
Fly again, fly again, fly again
My heart never surrenders
The time we were children
Our view straight ahead wasn't scary
Ah, you're only gazing
Like it's your own work
Tangling your thoughts”

Syaoran avrebbe riconosciuto quella voce fra mille. Era proprio una delle canzoni di Sakura.

I wanna be your dream catcher
No matter what kind of sadness will arrive
I'll protect you
I wanna be your dream catcher
I'm becoming stronger
 

Fly again”

Ora ricordava. Quello era il giorno dell'uscita di “Dreamcatcher”, il nuovo singolo di Sakura. Gli era passato completamente di mente. Così Syaoran tornò nella camera di Sakura.

Oggi esce Dreamcatcher!” esclamò Sakura.

Già, me lo sono ricordato adesso!”

Avevo un sacco di appuntamenti in radio e tv, ma Tomoyo mi ha detto che li ha già annullati!”

Sì, ha fatto bene. Devi riposare per oggi! Domani hai un appuntamento importante!”

Sakura sospirò, poco entusiasta: “Ah, quello con lo studio di animazione.”

Già. Dovresti accettare questo lavoro!”

Sakura sorrise: “Tu dici?”

Certo. Mi sembra molto interessante!”

Sakura sospirò e appoggiò una mano sul letto, accanto a lei.

Senti, perchè non vieni qui e cerchi di convincermi?”

Syaoran esitò un istante, ma poi obbedì, non resistendo a quell'invito delizioso, e si sedette sul letto accanto a lei.

Innanzitutto, perchè non ti convince?”

Non saprei, non ho mai doppiato un anime. Ho paura di non essere abbastanza brava!”

Ma, Sakura, nessuno nasce...come si dice...'imparato'. Non puoi pretendere di saper fare tutto. Magari all'inizio sarà difficile, ma ci sarà sicuramente qualcuno che ti aiuterà. E tu sei così intelligente e piena di talento che sono certo te la caverai egregiamente!”

Sakura lo guardò negli occhi, sollevata: “Lo credi davvero?”

Certamente. Ho la fiducia più totale in te. E poi muoio dalla curiosità di vedere un personaggio di anime doppiato da te!”

Ma sarebbe solo nelle parti cantate!”

Che importa? È pur sempre la tua voce!”

Sakura rise e poi appoggiò il capo sulla spalla di Syaoran: “D'accordo, Syaoran, mi hai convinto!”

Ottimo, Daidoji sarà soddisfatta del mio lavoro!”

Ah! - esclamò lei, sorpresa- Allora questo tentativo di convincermi era una sua commissione?”

Già!”

Da quando voi due vi alleate contro di me?”

Ma io credo davvero a quello che ti ho detto adesso!”

Lo so, Syaoran...- disse lei, baciandogli una guancia-...lo so!”

Syaoran sorrise, percependo un piccolo falò accendersi su quella stessa guancia. La canzone alla radio terminò e il deejay annunciò che era una canzone di Sakura. Lei si volse verso Syaoran e gli chiese cosa pensasse di quella canzone.

Beh, è molto bella. Sembra quasi che l'abbia scritta per me!”

Mmm...hai ragione. - disse Sakura, pensierosa, con un dito sulle labbra- E da una parte vorrei davvero che fosse andata così. Se solo ti avessi conosciuto prima! Però potresti considerarla come un regalo da parte mia per avermi accettata nella tua vita.”

Sei molto gentile, Sakura. Ma perchè non la consideriamo invece come la nostra canzone?”

Oh, sì, sarebbe delizioso!”

Allora, visto che adesso è nostra, posso sapere come ti è venuta l'ispirazione per questa canzone?”

Sakura alzò lo sguardo e sospirò: “E' successo circa un anno fa. Stavo scrivendo le canzoni per il nuovo album. Alcune canzoni mi convincevano più di altre. In quei giorni avevo scritto solo la melodia di Dreamcatcher e non riuscivo a trovare le parole. Era come se l'ispirazione fosse del tutto sparita. Tomoyo disse che ero stressata, dovevo solo cercare di calmarmi e prima o poi l'ispirazione sarebbe tornata. Seguii il suo consiglio, ma una notte feci un incubo. Non riuscivo a trovare le parole per Dreamcatcher e la casa discografica mi licenziava. Tomoyo mi diceva che l'avevo delusa, che non si aspettava questo da me e la stessa cosa accadeva con mio padre e mio fratello. Poi mi ritrovavo immersa nella nebbia: vagavo senza sapere dove stessi andando e chiamavo Tomoyo, papà e Touya, ma non mi rispondeva nessuno. Ero sola e abbandonata a me stessa. Quando mi risvegliai, sentii la paura ancora viva dentro di me. Avevo il respiro affannato, il cuore che batteva quasi fosse impazzito ed ero tutta sudata.”

Questo perchè ti sei svegliata nel bel mezzo della fase REM!” intervenne lui.

Sakura lo guardò interessata: “Cosa significa?”

La fase REM è una fase del sonno, durante la quale ci possono essere alterazioni fisiologiche del corpo. E tu ti sei svegliata proprio nel bel mezzo della fase. Per cui è normale che ti sentivi così agitata!” spiegò Syaoran.

E tu come fai a saperlo?”

Beh, dopo la morte di Haiko e dopo i primi incubi, andai da uno psicanalista per cercare di risolvere il mio problema. E lui mi spiegò tutte queste cose!”

Capisco. E le sedute con lui furono utili?”

No, per nulla. Lui continuava a farmi parlare di Haiko perchè ovviamente era lei la causa dei miei problemi. E dopo qualche settimana annullai tutti gli appuntamenti: ero stufo di parlare sempre di lei. Mi faceva soffrire troppo!”

Immagino.”

Già, ma...- continuò lui con fare sbrigativo-...abbiamo parlato abbastanza di me ieri sera. Ora tocca a te!”

Sakura sorrise: “D'accordo. Allora, dopo essermi risvegliata, restai a letto a pensare all'incubo appena avuto e alla terribile sensazione che avevo provato. Mi dissi che non ero certamente la prima ad aver avuto un incubo così sconvolgente. Sicuramente tutti devono aver provato questa sensazione. Così dissi a me stessa: sarebbe bello se ci fosse qualcuno, una figura immaginaria, uno spirito magico, che ci assicurasse dei bellissimi sogni ogni notte. E così quella notte scrissi Dreamcatcher!”

Ora ho capito. È una storia carina!” commentò Syaoran.

Grazie!”

Hai avuto altri incubi dopo quello?”

No, ma la paura di essere abbandonata resta. Dopo aver scoperto che Hiro mi tradiva ho avuto un attimo di debolezza, lo ricordi bene, e adesso che sei così importante per me ho paura di perdere anche te!”

Non accadrà, io non ti abbandonerò mai!” esclamò Syaoran, baciandole la fronte.

Me lo prometti?”

Sakura gli porse il dito mignolo della mano destra e Syaoran la guardò per un istante. Poi, deciso, lo agganciò con il suo dito mignolo.

Te lo prometto!”

Bene, ricordatelo. Perchè ogni promessa è debito!!”

D'accordo!”

Syaoran la guardò ridere serena e piena di gioia e sorrise fra sé. Insieme a lei non poteva più fare a meno di essere felice e avere pensieri positivi. Forse Sakura aveva qualche potere sovrannaturale, un potere che le permetteva di scacciare da sé e dalle persone che la amavano paure, incubi, dubbi e tanti altri sentimenti negativi. Era veramente una ragazza speciale e, per qualche strano motivo, era sua. Oh, gli dei erano stati estremamente magnanimi con lui e Syaoran non li avrebbe mai ringraziati sufficientemente per avergli mandato quella graziosa acchiappasogni, quel dono prezioso, un dono di nome Sakura.




Prossimo capitolo: “Jealousy



Oh mamma, cominciamo con i ritardi...sigh... Purtroppo il capitolo ha subito un importante cambio di struttura, per questo il ritardo. Spero che sia piaciuto. La canzone Dreamcatcher è una delle mie preferite di Olivia, la adoro! ^_^ Nel prossimo vedremo cosa accadrà durante il doppiaggio...

Ringraziamenti...

paperella96: grazie per la recensione. Alla fine ce l'ho fatta ad aggiornare. Spero che il capitolo ti sia piaciuto, sakura e syaoran sono teneri anche in questo!! ihihi^_^

hermy95: grazie per la recensione. Spero che il capitolo ti sia piaciuto. Hai accennato a Tsubasa, bene, un piccolo spoiler, il duetto del prossimo capitolo viene proprio dalla colonna sonora di Tsubasa...ahahah

laurettachan:grazie per la recensione. Sono contenta che ti sia piaciuto l'altro capitolo!! dici che Syaoran è sfortunato, ma d'altronde è un personaggio delle clamp...tutti i loro personaggi sono sfortunati!!! -.-

annaly07:grazie per la recensione. Spero che ti sia piaciuto il capitolo e spero che sopporti un po' di più la povera Haiko (ma sono l'unica a cui piace??? -_-'). Koichi, fai bene a non sopportarlo, ma vedremo cosa combinerà in seguito!!!

mamogirl: sigh...ti stavi dimenticando di me...ho pianto per notti intere!!! buaaaaaaaaa!!!!!!!! ehm ehm, a parte questo, grazie per la recensione. E non ti preoccupare che non sono sadica come te!!! io provò pietà per i miei personaggi più sfortunati...>.<


A presto

kia85

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Capitolo 15
*** Jealousy ***


Music, love and…life!”

Capitolo 14: “Jealousy ”

Dopo essere stata convinta da Syaoran, Sakura accettò finalmente il nuovo lavoro che le aveva procurato Tomoyo. Tutti i produttori dello studio di animazione furono entusiasti quando lei comunicò la notizia durante la riunione, come il primo raggio di sole che squarciava le nuvole dopo un violento temporale. Il che rese Sakura estremamente lusingata. Erano in molti a sperare nella sua partecipazione, perciò Sakura cominciò ad affrontare questa nuova avventura con uno spirito più rilassato e accondiscendente. E ovviamente questo rallegrò Tomoyo, che tanto l'aveva pregata per questo nuovo lavoro.

Dopo pochi giorni, il direttore del doppiaggio, Akito Mitsumoto, presentò Sakura ai doppiatori dei protagonisti .

Sakura...- iniziò-...ti presento la signorina Ryoko Suzuki e il signor Yoshi Nakamura.”

Piacere di conoscervi!” esclamò Sakura, con un inchino.

Il piacere è mio, signorina Kinomoto, sono una sua grande ammiratrice!” affermò Ryoko, trepidante per l'emozione.

Sakura sorrise: “Oh, la ringrazio, ma mi chiami Sakura! Non mi sono mai piaciute tutte queste formalità!”

A chi lo dici! Allora, d'ora in poi potrai chiamarmi Ryoko!”

Syaoran guardava Sakura mentre parlava con i suoi nuovi colleghi. Sembrava rilassata e per nulla agitata, il che era sicuramente un buon segno. La signorina Suzuki era davvero emozionata, si percepiva perfettamente dal tremore delle sue mani: era una giovane e minuta ragazza, non particolarmente alta, con grandi occhi verdi e capelli lunghi castani che incorniciavano un viso pallido e sottile. Per quanto riguardava l'altro doppiatore, egli era sicuramente un giovane di bell'aspetto: alto forse poco più di Syaoran, con la pelle ambrata e occhi e capelli corti nerissimi. Syaoran non era particolarmente tranquillo nel vederlo così vicino a Sakura. Sebbene non fosse proprio la sua vicinanza a dagli pensiero. Piuttosto quello sguardo che si era illuminato nel momento in cui Sakura gli aveva rivolto per la prima volta il suo sorriso di cortesia. Conosceva bene quello sguardo, lo stesso che ormai persisteva nei suoi occhi da diverse settimane. Ma, sicuramente Syaoran si stava preoccupando più del necessario. Non aveva motivo di agitarsi. Doveva cercare di rilassarsi di più ora che Sakura era al suo fianco.

Dopo aver abbandonato quelle futili preoccupazioni, Syaoran si accorse che, nel frattempo, anche Yoshi aveva dato il suo consenso affinchè Sakura si rivolgesse a lui in modo informale e rivolgeva ora dei gran sorrisi in direzione di Sakura.

Sospirò.

Ben gli stava! Dopottutto era stato lui a convincere Sakura ad accettare quel nuovo impiego, per cui ora ne pagava le conseguenze.

Quel giorno Sakura assistette solo a una sessione di doppiaggio e la cosa sembrò entusiasmarla ancor di più. Avrebbe incominciato a lavorare il giorno dopo con la prima delle due canzoni da cantare da sola. Poi alla fine della settimana avrebbe registrato il duetto con Yoshi.

Quando fu tempo di tornare in hotel, Sakura e Tomoyo si congedarono da tutti i tecnici e da Ryoko e Yoshi, il quale si definì ansioso di lavorare insieme a lei. E anche Sakura si disse emozionata per il duetto.

Durante il tragitto verso l'hotel, Sakura lesse parte del copione del film e i testi delle canzoni. Dopodichè lo passò a Syaoran. Il film d'animazione si intitolava “Harmony” e riguardava la storia fra due cantanti: lui era il leader di una band già affermata in tutto il mondo, lei era un'aspirante cantante. I due erano amici d'infanzia, ma per qualche ragione si erano persi di vista per poi ritrovarsi dopo diversi anni come artisti della stessa casa discografica. All'inizio la competizione era elevata e provocava una certa tensione fra i due protagonisti. Ma poi subentrava l'antica amicizia, che facendosi più profonda, diventava infine vero e proprio amore.

Allora cosa ne pensate della trama?” chiese Tomoyo, quando arrivarono davanti all'hotel.

Non mi convince granchè. Mi sembra piuttosto scontata!” rispose Sakura.

Può darsi, ma il manga ha riscosso un gran successo. Le storie fra cantanti vanno molto di moda, al momento, dopo il capolavoro di Ai Yazawa (nda: Nana, per la precisione)!” spiegò Tomoyo.

Sarà come dici tu...comunque il testo delle canzoni non mi sembrano male, soprattutto quello del duetto. Wings of dream mi piace come titolo! Sa molto di speranza.”

Bene, una cosa positiva, finalmente!” commentò Tomoyo, con un sospiro di sollievo.

Non dire così. A parte la trama del film, tutto il resto mi entusiasma molto. Il signor Mitsumoto è molto gentile e anche i doppiatori dei protagonisti sembrano simpatici. Ryoko e Yoshi.”

Syaoran tese le orecchie a quell'ultimo commento di Sakura. L'argomento stava diventando interessante.

Sì, Yoshi Nakamura! È un cantante molto popolare. - spiegò Tomoyo- Ha doppiato anche diversi anime. Sembra che abbia una voce profonda e dolce, di quelle che fanno breccia nel cuore delle ragazzine!”

E' vero! Ha una bella voce. Sicuramente il duetto uscirà benissimo!”

Certo! Benissimo!” ripetè Syaoran, scocciato.

Si era decisamente stufato di sentirle parlare a quel modo del signor Nakamura. Gli causava un enorme fastidio, soprattutto perchè lo conoscevano da neanche un giorno. Così si incamminò impettito verso l'entrata dell'hotel.

Sakura, sorpresa, lo guardò mentre le precedeva nell'hotel: “Syaoran?”

Ma Syaoran non rispose e si fermò oltre l'entrata dell'hotel per aspettare la sua protetta. Tomoyo, accanto a Sakura, rise divertita come al suo solito.

Cosa gli prende?” domandò Sakura, rivolgendosi a Tomoyo.

Tomoyo fece spallucce, alzando gli occhi al cielo: “ Sai come si dice, Sakura... amore e gelosia nacquero insieme!”

Eh? Gelosia?”

Tomoyo annuì e poi le diede una sonora pacca sulle spalle, che la fece traballare.

Sì, gelosia! - continuò Tomoyo- E ora, se volete scusarmi, la mia presenza è richiesta altrove. Kimihiro ha detto che mi avrebbe preparato una cenetta con i fiocchi. Per cui vado di fretta!”

Sì, ma...Tomoyo...”

Preparati per le canzoni, mi raccomando, Sakura! Buonanotte, ragazzi!” esclamò Tomoyo, dileguandosi più veloce di una gazzella.

Syaoran si era fermato a guardare le due ragazze mentre parlottavano fra loro. Chissà, forse era davvero gelosia quella che provava in quel momento. D'altronde l'aveva già sperimentata una volta e non era stata una bella esperienza: accecato da gelosia, disperazione e rabbia Syaoran aveva finito per rovinare un'amicizia lunga quasi una vita. La pace stava tornando lentamente dentro il suo cuore, grazie a Sakura e, con il senno di poi, Syaoran cominciò a pensare che non era stato solo lui a soffrire per la morte di Haiko. Non era il solo ad amarla: nel suo strano sogno Haiko gli aveva confermato che Kei ricambiava i suoi sentimenti. Per cui anche il suo miglior amico doveva aver sofferto molto per la morte della ragazza. E Syaoran lo aveva allontanato per sempre dalla sua vita, senza un ultimo saluto, un'ultimo abbraccio fraterno. Ora che lui aveva superato i suoi problemi, non poteva più fare a meno di chiedersi dove si trovasse Kei e, soprattutto, come stesse ad un anno dalla morte di Haiko. Stava bene? O pensava ancora a lei, struggendosi di dolore?

Syaoran scosse il capo: sicuramente un giorno si sarebbero incontrati di nuovo e, se anche Kei l'avesse voluto, avrebbero riallacciato nuovamente la loro amicizia.

Syaoran?”

Il giovane si accorse di essere stato richiamato da Sakura e le sorrise: lo stava guardando con un'espressione curiosa e insieme preoccupata.

Tutto a posto?” gli chiese lei.

Sì, tranquilla! - la rassicurò lui, prendendola poi per mano- Dai, andiamo!”

Sakura si lasciò trascinare docilmente nell'ascensore, ma la tensione sul suo volto persisteva. E ciò non sfuggì a Syaoran. Non voleva essere la causa della sua preoccupazione. Così non disse niente fino a quando non giunsero davanti alle porte delle loro camere.

Vuoi entrare un istante?” domandò lui.

Sakura annuì, entusiasta: “Certo!”

I due entrarono nella camera di Syaoran: Sakura si guardò intorno, avvicinandosi al morbido letto nel centro della stanza, mentre lui diede un'occhiata ai televisori su cui scorrevano le immagini delle videocamere sparse per l'hotel. Sembrava tutto tranquillo.

Syaoran?”

Sì?” esclamò lui, appoggiando sul tavolo portafoglio e cellulare.

Come mai mi hai chiesto di entrare?”

Ho come l'impressione che tu voglia chiedermi qualcosa...- rispose Syaoran, voltandosi a guardarla-Ho ragione?”

Sakura si guardò le mani, titubante: sembrava timorosa di porgergli quella domanda.

Sì, ma...non ti arrabbierai, vero?”

Puoi chiedermi tutto quello che vuoi, non preoccuparti!”

Bene, perchè prima, parlando con Tomoyo, mi è sorto un dubbio.”

Ovvero?”

Ovvero....Syaoran, sei geloso di me?” domandò Sakura, con un tono ansioso, ma anche convinto.

Syaoran esitò un istante, poi deciso a voler essere sincero con lei, si appoggiò alla scrivania e annuì.

Ammetto di aver provato qualcosa di molto simile alla gelosia oggi.” confermò lui, arrossendo lievemente.

Sakura sorrise più rilassata: “E' per quello che ho detto su Yoshi?”

Non è solo per quello. Non ti sei accorta di come ti guardava?”

Sakura sembrò riflettere sulle parole di Syaoran, mentre lui si avvicinò a lei, inginocchiandosi poi ai suoi piedi.

Non capisco, a cosa ti riferisci?”

Syaoran sospirò: Sakura era sempre la stessa, la sua ingenuità era più viva che mai, era parte del suo essere. E, con un gesto quasi istintivo, Syaoran le accarezzò le gambe.

Lui è pur sempre un uomo. Il modo in cui ti guardava rifletteva perfettamente quanto tu lo avessi colpito. Sembrava fin troppo estasiato!”

Ma mi conosce da appena un giorno...”

Non conta. Tu non ti rendi conto dell'effetto che hai sulle persone: le ragazze ti adorano perchè sei un modello perfetto per loro. Una ragazza semplice, dall'animo gentile, cordiale con chiunque entri nella sua vita. E i ragazzi farebbero di tutto per vedersi rivolgere un tuo sorriso. Sei così carina e totalmente ignara di quanto ogni tuo gesto risulti essere sensuale. Il signor Nakamura, come me e come tutti gli altri, è rimasto affascinato da te! E rivedere ciò che provo io nello sguardo che lui ti rivolgeva oggi è stato decisamente negativo per me. Vorrei essere l'unico a guardarti così!”

Le parole gli uscirono di bocca con estrema facilità, nonostante si sentisse piuttosto in imbarazzo e il viso gli stesse bruciando come se ci fosse un incendio. Anche Sakura arrossì e sorrise. Poi gli accarezzò i capelli con tenerezza.

Syaoran, ma tu sei l'unico a guardarmi così.- lo rassicurò lei- Perchè mi ami e questo tuo sentimento è l'unica cosa che conti davvero per me. Non mi interessa il modo in cui mi guardano gli altri.”

Syaoran la guardò, sorridendo più tranquillo: “Davvero?”

Ma certo. E poi, se ricordi bene il nostro primo incontro non è stato certo fra i più idilliaci. Significa che non sei come tutti gli altri ragazzi!”

Syaoran rise e si sedette al suo fianco: “Questo non vuol dire che non mi avessi colpito. Anzi pensai che tu fossi davvero una tipa strana! La più strana che avessi conosciuto...”

Sakura scoppiò a ridere e Syaoran non potè distogliere lo sguardo da lei perchè nel suo cuore si stava propagando una dolce sensazione di tepore.

E' la stessa cosa che pensai io di te!” esclamò lei, una volta che riuscì a calmarsi.

Syaoran, incuriosito, inarcò un sopracciglio: “Ah sì?”

Certo, ma poi, conoscendoti meglio, ho capito che sei davvero una persona deliziosa e sono contenta di averti nella mia vita. Se sono riuscita a farti innamorare di me, dopo tutto questo tempo, significa che sono arrivata al tuo cuore non solo per il mio aspetto, ma con altri gesti. Il che rende più prezioso il tuo amore per me!” spiegò lei, appoggiando una mano sul suo cuore.

Syaoran le si avvicinò, guardandola meglio negli occhi: “Hai perfettamente ragione!”

Grazie...”

Sembrava che Sakura stesse tremando. Perciò Syaoran le accarezzò la guancia con il dorso della mano e lentamente si chinò su di lei. Quando la baciò, Sakura si rilassò immediatamente e gli prese il viso fra le mani. Syaoran cominciò a divenire leggero come una piuma, perlomeno era ciò che stava sentendo dentro di lui. Ogni preoccupazione svaniva se Sakura era con lui, se riusciva a coinvolgerlo a quel modo: certamente era il miglior medicinale che lui avesse mai preso.

Senza pensarci due volte, Syaoran la sospinse all'indietro, sdraiandosi accanto a lei e continuando a baciarla. Il cuore di Sakura accelerò il ritmo, era decisamente più agitato di quello di Syaoran. E poi le mani di Sakura si allontanarono dal suo viso e quel gesto sembrò riportarlo improvvisamente alla realtà. Syaoran realizzò dove si trovassero e il suo cuore perse un battito: si allontanò dalle sue labbra e sollevò il viso per guardarla meglio. Nonostante lei avesse un'espressione piuttosto ansiosa, era un'incantevole visione: i capelli sparsi sul suo cuscino, le labbra schiuse, le gote arrossate... Una visione che accendeva il suo desiderio come non accadeva ormai da tanto tempo.

Ma era anche vero che Sakura aveva le sue esigenze e Syaoran le avrebbe rispettate, a qualunque costo.

Scusa.” disse lui, imbarazzato.

Sakura sorrise e gli accarezzò il viso dolcemente: “Per quale motivo?”

Beh...mi sono...lasciato andare.”

Non ti preoccupare, Syaoran. - affermò lei, ridacchiando- In fondo sei riuscito a fermarti. Il che significa che stavi mantendo un po' di autocontrollo!”

Già, sembra sia andata così!”

Sakura, sollevando di poco il capo, gli regalò un ultimo bacio, gesto che sembrò tranquillizzare definitivamente Syaoran, il quale, subito dopo, si mise a sedere.

Sarà meglio che vada in camera mia. Devo dare da mangiare a Neko-chan!” esclamò Sakura, sistemandosi il vestito.

Sì!”

La ragazza si alzò in piedi e il suo sguardo cadde sul comodino accanto al letto di Syaoran: la sua mano esile si mosse e prese il libro che vi si trovava sopra.

Cime tempestose?” esclamò lei, guardando poi verso Syaoran.

Ah... quello è l'ultimo regalo di Haiko.”

Oh, capisco. - disse Sakura, lo sguardo rattristato- Lo sai, io adoro questo libro.”

Davvero?”

Certo! - rispose Sakura, tornando a sedersi accanto a lui- E' un grande romanzo, che sconvolse l'opinione pubblica di allora. Ha una trama davvero insolita: leggendolo puoi trovare dentro sentimenti ambigui, passioni violente, amore e odio. Non è il classico romanzo con sentimenti frivoli e superficiali. La passione di Heathcliff e Cathy è travolgente, pura, ma imperfetta. È uno dei più grandi amori della letteratura!”

Syaoran la guardò con attenzione, mentre parlava con entusiasmo di quel libro, e sorrise divertito: sembrava particolarmente coinvolta.

Ti è proprio piaciuto, vedo!” commentò lui.

Sakura annuì, compiaciuta: “Già!”

Detto questo, gli diede un'occhiata veloce, sfogliandolo, e si soffermò sul punto in cui si trovava il segnalibro: lesse poche righe rapida, probabilmente per capire a che punto era arrivato, e sospirò.

Non sei andato oltre?”

No!” rispose lui e rivolse lo sguardo a terra.

Se Sakura aveva tanto amato quel libro, sicuramente avrebbe capito con facilità il motivo per cui Syaoran non osava andare oltre nella sua lettura.

Perchè lei sta per morire?”

Sì.”

Sakura non rispose subito, ma poi annuì: “Capisco perchè non vuoi continuare a leggerlo. Ma devi sapere che, sebbene in questo momento l'atmosfera del libro ti sembri di un'infinita e familiare tristezza, prima o poi arriverà la speranza per i personaggi del libro, come è arrivata anche per te. Perciò spero che un giorno riuscirai a finirlo. Così potrai parlarmene e potremo scambiarci le opinioni!”

Sakura gli porse il libro e Syaoran, titubante, lo prese fra le mani: guardò la copertina posteriore, mentre Sakura appoggiò il capo sulla sua spalla.

Il mio amore per Heathcliff somiglia a quelle rocce eterne che stanno sotto quegli alberi: una fonte di piacere ben poco visibile, ma necessaria. Io SONO Heathcliff! Lui è sempre sempre, sempre nella mia mente: non come una gioia, non più di quanto io lo sia per me stessa, ma come il mio stesso essere!”

La citazione letta da Sakura era riportata sulla copertina posteriore. Era una bellissima frase... Per troppo tempo Syaoran si era sentito come Heathcliff, totalmente devoto alla sua Cathy: anche Syaoran avrebbe fatto di tutto per Haiko, ma poi lei se n'era andata, lasciandolo solo in uno stato di disperazione assoluta, e lui non avrebbe mai sopportato leggere le sue stesse sofferenze in un romanzo. Era già penoso viverle, preferiva evitare quell'ulteriore sofferenza. Ma, ora che aveva finalmente ricominciato a vivere, poteva seguire il consiglio di Sakura. O perlomeno poteva provarci.

Immagino sia Catherine a dirlo!”

Certo! Anche se lei muore, quello che prova per Heathcliff non passerà mai. E lo stesso vale per lui, che preferisce essere tormentato dal suo fantasma piuttosto che non vederla più! Perciò considera solo questo lato del libro. Ti assicuro che ne vale la pena!” esclamò Sakura, accarezzandogli il viso teneramente.

Heathcliff tormentato da un fantasma...Sembrava un libro scritto proprio per Syaoran e questo non fece altro che incrementare la sua curiosità.

Non ti prometto niente, ma ci proverò!” la rassicurò lui.

Bene, sono contenta- esclamò lei, baciandogli una guancia- Allora buonanotte...Heathcliff...”

Syaoran sorrise, rivolgendole uno sguardo divertito: “Buonanotte!”

Detto questo, Sakura lo lasciò solo nella stanza e Syaoran si abbandonò sul letto, con il libro ancora in mano. Spinto dalle parole di Sakura, lo aprì e ricominciò a leggere lì dove aveva interrotto. Heathcliff era nella camera di Catherine e lei era morente.

Ora dimmi come hai potuto essere così crudele con me, crudele e falsa. Perché mi disprezzasti? Perché ingannasti il tuo stesso cuore, Cathy? Non mi viene una sola parola di conforto. Tu meriti questo. Ti sei uccisa da sola. Sì, puoi baciarmi, e piangere; e strapparmi baci e lacrime; essi saranno la tua rovina... la tua dannazione. Tu mi amavi; che diritto avevi di lasciarmi? Che diritto? Rispondimi. Lasciarmi per quel misero capriccio che ti prese per Linton? Giacché né la miseria, né la degradazione, o la morte, né qualunque pena che Dio o Satana potessero infliggere, avrebbero potuto separarci, tu lo facesti di tua volontà. Non ho infranto il tuo cuore, tu l'hai infranto; e nell'infrangerlo, hai spezzato il mio. Tanto peggio per me che sono forte. Se voglio vivere? Che vita sarà quando tu... oh, Dio! Piacerebbe a te vivere con la tua anima nella tomba?”

La tua anima nella tomba...

Era esattamente come si sentì lui subito dopo la morte di Haiko. Come se qualcuno gli avesse strappato il cuore dal petto e lo avesse calpestato con i piedi, come se Haiko morendo si fosse portata con sé metà del suo essere. E per quel motivo aveva dato la colpa al suo migliore amico.

Ma ora che era in grado di amare ancora, ora che era di nuovo importante per qualcuno, era sicuro che il suo futuro sarebbe stato migliore.


*****


Nei giorni seguenti Sakura registrò le due canzoni da solista per il film. I produttori furono molto entusiasti per la sua esibizione: era decisamente più rilassata e questo contribuì alla riuscita della sua performance. Registrò tutto alla perfezione e in poche ore.

Ma ciò che la preoccupava e la eccitava nello stesso tempo era il duetto, in quanto, come aveva spiegato una sera a Syaoran, non aveva mai duettato con nessuno. Perciò Syaoran e Tomoyo la sostenevano ogni giorno e questo le dava un gran coraggio.

Quando, finalmente, arrivò il giorno della registrazione del duetto, Sakura si sentiva in gran forma e questo si notava da lontano un miglio. Era piena di energie e vitalità, l'umore perfetto per un impegno tanto importante.

Sakura e Yoshi fecero le prove per tutta la mattina all'interno della sala di doppiaggio e Syaoran e Tomoyo assistettero dalla postazione del fonico, la quale era separata dalla sala da un vetro trasparente. Con loro vi era anche il direttore del doppiaggio, il signor Mitsumoto.

La signorina Sakura mi sembra in gran forma oggi!” commentò Mitsumoto, ammirato.

Tomoyo annuì entusiasta: “Oh, ha proprio ragione. Si sta impegnando a fondo per questo lavoro e vedere quanto le riesca bene, le è di gran conforto e la incoraggia!”

Sì, si nota perfettamente! Sono sicuro andrà bene anche oggi!”

E, così dicendo,premette il pulsante rosso sotto al microfono e vi si avvicinò per parlare: ““Allora, signori, ora partirà lo spezzone della scena del duetto. Qualunque cosa accada, non fermatevi. Continuate a cantare. La scena si ripeterà subito dopo. Mi raccomando, desidero sintonia e un notevole coinvolgimento!”

D'accordo, signor Mitsumoto!” esclamò Sakura, sistemandosi la cuffia che portava sul capo.

Dopodichè guardò il foglio sul leggio davanti a sé per poi sollevare il capo e sorridere a Yoshi, il quale sembrò prenderlo come un gesto d'affetto, più che d'incoraggiamento, perchè i suoi occhi brillarono come mai prima d'allora. Ovviamente Sakura non se ne accorse, ma Syaoran sì e lui decise semplicemente di non badarci, perchè in fondo aveva la certezza dei sentimenti di Sakura.

Quando finalmente partì la base musicale, Sakura si concentrò sullo schermo. Era lei a iniziare e subito dopo sarebbe stata sostituita da Yoshi.

We came together from so far away.

You can never return to the days

of your childhood laughter.

I love the world of your smiles,

I want to be by your side... only that.

I forgot how much love hurt.”

La voce di Sakura era sempre perfetta e deliziosa da ascoltare e, con un lieve pizzico di rammarico, Syaoran dovette ammettere che anche il signor Nakamura aveva una voce piacevole: era potente e insieme morbida.

Le due voci si sovrapposero nel ritornello.

Time goes by,

Even though the stream of time changes us,

I can even remember the things I lost and the dreams I had

when I hold your hands.

Always, I am by your side.”

In effetti l'accostamento delle due voci era appropriato. Sembravano fatte per cantare insieme. Tutti i presenti erano entusiasti per come stava riuscendo la performance. E anche Syaoran, tutto sommato, era soddisfatto. Sakura aveva avuto paura di quel lavoro all'inizio, ma adesso stava dimostrando a tutti il suo meraviglioso talento e la sua passione per la musica e il canto.

Because I even want to remember the sad times,

Leave a page in your map

for me to find my way.

That day, you believed in

the wind that blows from the future.

Tomorrow will dance even higher for us...”

Quando cantavano insieme, Yoshi non distoglieva lo sguardo da Sakura, che invece fissava attentamente la scena sullo schermo. In quel momento il giovane doppiatore aveva l'espressione da “uomo più felice del mondo”. Syaoran la riconobbe facilmente, in quanto anche lui l'aveva provata diverse volte: il giorno in cui Haiko gli disse che era innamorata di lui, per esempio, e più recentemente quando aveva scoperto che Sakura ricambiava i suoi sentimenti.

Time goes by,

Even though time passes, there are things that never change.

Because I can't reach it, because I want to find it,

I go to search for the wings of dreams,

Stay by my side, forever...

I will be by your side forever...”

Eh sì, Yoshi Nakamura era proprio cotto di Sakura. Syaoran notò che anche Tomoyo stava studiando attentamente l'espressione del ragazzo ed era certo che anche lei l'avesse capito oramai.

Beh, il coinvolgimento del signor Nakamura era decisamente palpabile...” commentò Tomoyo, sorridendo, una volta terminata l'esibizione dei due cantanti.

Syaoran la fulminò con un'occhiata delle più gelide e lei per tutta risposta gli diede una rassicurante pacca sulla spalla.

Anche la signorina Sakura è andata bene. Sono decisamente soddisfatto. Comunque per sicurezza registreremo un altro paio di volte!” affermò Mitsumoto, comunicando subito dopo la decisione ai due doppiatori.

E così fu. Ci volle ancora un'oretta prima che Sakura terminasse il doppiaggio, ma alla fine era davvero entusiasta, così come il suo collega. Il signor Mitsumoto raccomandò a Tomoyo di aspettarlo prima di andare via e, insieme al fonico, portò subito la scena doppiata nella sala per il missaggio, mentre Tomoyo avvisò Syaoran che andava a recuperare gli effetti personali di Sakura.

Syaoran rimase perciò a vegliare su Sakura che era rimasta a chiaccherare con Yoshi sul risultato del loro duetto.

Credo sia stato il miglior duetto a cui abbia mai partecipato!” commentò Yoshi.

Sakura rise: “Beh, io non ho termini di paragone, per cui non posso fare un'affermazione del genere.”

Dimmi almeno se ti è piaciuto!”

Sakura annuì vigorosamente, mentre ritirava i suoi spartiti.

Ma certamente. È stata una nuova intrigante esperienza!”

E, se mi è permesso, posso dire che è riuscita talmente bene che potremmo ripeterla qualche volta!”

Oh, sì, sarebbe carino. Un duetto da vendere come singolo...mi piace come idea!”

Quindi, credi anche che potremmo rivederci al di fuori dell'ambito lavorativo?” domandò lui, tranquillo e sicuro di sé.

La sua proposta giunse improvvisa e inaspettata, almeno per Sakura. Syaoran, dalla sua postazione, tese subito le orecchie, ma era difficile ascoltare con il cuore che gli tamburellava impazzito di gelosia dentro il suo petto. Sakura, intanto, cambiò totalmente espressione: il sorriso allegro divenne lentamente preoccupazione e ansia, probabilmente perchè sapeva che Syaoran la stava osservando.

In che senso?”

Yoshi si avvicinò a lei e le prese delicatamente una mano: “Beh, ma mi sembra chiaro. Come un ragazzo e una ragazza che vogliono conoscersi meglio e frequentarsi.”

Sakura rimase immobile e in silenzio: Syaoran immaginò, o almeno si augurò che stesse pensando a un modo gentile per allontanarlo da sé, perchè se non fosse stato così, tempo un minuto e avrebbe fatto irruzione nella sala.

Ho saputo che la tua relazione con Hiro Setsu è terminata, perciò te l'ho chiesto. Altrimenti non mi sarei mai fatto avanti.”

L'espressione preoccupata di Sakura divenne sicura e lei riuscì a far scivolare la sua mano dalla presa di Yoshi, con gran sollievo di Syaoran.

La tua stima mi fa molto piacere e quello che hai detto su me e Hiro è vero. Ma devi sapere che, in questo momento e io spero per sempre, c'è un'altra persona nel mio cuore.”

La risposta di Sakura sembrò sorprendere e scoraggiare nello stesso tempo il povero Yoshi. Evidentemente era sicuro di avere la strada libera.

E'...la tua guardia del corpo, vero?”

Sakura guardò verso Syaoran e gli sorrise: Syaoran scosse il capo, ma lei non ci badò molto.

Sì, è lui!”

Syaoran, rassegnato, sospirò: non era stata proprio una buona idea raccontare la verità a un perfetto sconosciuto, soprattutto a una persona che faceva parte del mondo dello spettacolo.

Allora sono vere le voci?”

Sì, ma ti prego...- disse Sakura, tornando a guardarlo implorante-...non dirlo a nessuno. Non si deve sapere. Io mi sono fidata di te perchè mi ispiravi fiducia, perciò non mi tradire.”

Yoshi la guardò, sorridendo tristemente, e poi sospirò: un lungo, rassegnato sospiro.

D'accordo. - affermò lui- Hai la mia parola!”

Sakura sorrise, rincuorata: “Ti ringrazio infinitamente, Yoshi!”

Sei una persona deliziosa, Sakura. Mi sei piaciuta subito, dal primo momento che ti ho vista, e speravo tanto di riuscere ad ottenere un appuntamento, ma evidentemente sono arrivato tardi!”

Mi dispiace...”

Non devi, in fondo se sei innamorata di lui, non è una...colpa...E' la cosa più bella che ti potesse capitare!”

Grazie!”

Beh...- continuò Yoshi, voltandosi a guardare Syaoran- ...credo che non mi resti altro che scusarmi con il tuo ragazzo per averlo fatto assistere a questa scena!”

D'accordo.”

Fu così che Yoshi uscì dalla sala seguito da Sakura. Syaoran ispirò profondamente e andò loro incontro. Aveva bisogno di un grande autocontrollo per affrontarlo e risultare una persona gentile, degna di Sakura.

Signor Li, le chiedo scusa per la mia proposta verso Sakura. Non avevo idea della vostra storia.”

Syaoran si schiarì la voce: “Beh, non si preoccupi. So che Sakura si fida di lei, per cui mi fido anch'io e spero vivamente che lei mantenga una certa riservatezza su questo argomento!”

Oh, sì, non si preoccupi. Non aprirò bocca con nessuno!” lo rassicurò Yoshi.

Ottimo!”

Bene, allora...ragazzi, io vado! Spero di rivedervi presto!”

Certo! Dobbiamo preparare un duetto, non dimenticartelo!” commentò Sakura.

Sì, vi farò contattare dal mio agente!! Buona serata!”

Yoshi si allontanò, lasciandoli soli e Sakura si voltò a guardare Syaoran con un'espressione mesta.

Scusami, Syaoran!”

Syaoran la guardò, non riuscendo a capire il motivo di quelle scuse inattese: “Per cosa?”

Beh, perchè non ho creduto a quello che mi hai detto il giorno in cui abbiamo conosciuto Yoshi e per avergli detto di noi due!”

Sakura chinò il capo, afferando timidamente la mano di Syaoran con le sue.

Non...non importa. Capisco perchè glielo hai detto. Non riusciresti a mentire, neanche a una persona che conosci da pochi giorni!”

Sakura sorrise, abbracciandolo tutto d'un tratto: “Grazie per essere sempre dalla mia parte. Sei un vero tesoro!”

Inizialmente Syaoran si sentì in imbarazzo, non tanto per il contatto con Sakura, quanto per il rischio che correvano di essere visti da persone che non fossero Tomoyo o Yoshi. Poi, assicuratosi che non ci fosse nessuno in giro, le accarezzò i capelli, con estrema lentezza, come se volesse godersi quel momento in ogni singolo istante. Perchè ogni momento trascorso con lei era un tesoro...dei più preziosi.


*****


Durante il ritorno verso casa, Sakura informò Tomoyo riguardo ciò che aveva confessato a Yoshi. L'amica non sembrò particolarmente entusiasta. Ma quando Sakura le spiegò il motivo di quel suo comportamento, Tomoyo capì perfettamente il suo gesto e si tranquillizzò.

Dovete stare attenti, ragazzi. Un conto era non smentire i pettegolezzi che si basavano su un semplice servizio fotografico, ma adesso che la vostra storia è reale, e non sapete quanto io ne sia felice, potrebbe essere più difficile sviare l'attenzione se vi beccano in atteggiamenti...come dire...affettuosi!” spiegò Tomoyo, preoccupata.

Non ti preoccupare, Tomoyo. - la rassicurò Sakura- Syaoran è tanto prudente che basta per due. Così qualche volta posso concedermi qualche libertà con lui, vero Syaoran?”

Sì, ma faresti bene a non abbassare la guardia!” ribattè lui, cercando di mostrarsi più serio.

Anche se in verità adorava quando lei lo sorprendeva con uno dei suoi inattesi gesti d'affetto. Purtroppo però Tomoyo aveva ragione, per cui dovevano fare molta attenzione a non dare troppo nell'occhio.

Comunque, non dovete preoccuparvi per Yoshi. Sono sicura che non svelerà il nostro segreto a nessuno. Io mi fido di lui!”

Sì, beh, in fondo è un bravo ragazzo! Anche se ha minacciato il povero Li!”

Tomoyo!- la rimproverò Sakura- Non c'è mai stata nessuna minaccia. Io non prendo in considerazione nessuno a parte Syaoran! Era una partita persa in partenza, quella di Yoshi.” esclamò Sakura, appoggiando il capo sulla spalla di Syaoran.

Ma dai, stavo scherzando!”

Sakura si strinse al braccio di Syaoran e lui le sorrise grato, facendo intrecciare le loro mani. Ma subito dovette liberarsi della presa perchè lo squillo brillante del suo cellulare risuonò nell'abitacolo dell'auto. Syaoran notò che la chiamata proveniva dal cellulare dell'ispettore Tanemura e si affrettò a rispondere, ansioso di sapere il motivo di quella chiamata.

Sì, pronto?”

Buonasera, Li. Sono l'ispettore Tanemura!”

Buonasera, ispettore. Come sta?”

Molto bene, grazie. Spero altrettanto per voi...”

Sì, è così, fortunatamente!”

Ottimo. - esclamò Tanemura e, subito dopo il suo tono divenne più serio- Li, ti ho chiamato per comunicarti una notizia che credo sia piuttosto importante!”

Syaoran si irrigidì tutto ad un tratto: conosceva quel tono dell'ispettore e certamente non era dei più tranquilli.

Mi dica...” esclamò lui, cercando di mantenere la voce ferma e tranquilla.

Sakura lo stava guardando, con un mix di curiosità e preoccupazione negli occhi.

Abbiamo appreso che l'onorevole Mitsuno, il padre di Koichi, ha avuto un infarto nella mattinata di oggi. È stato ricoverato in ospedale e operato d'urgenza, ma non ce l'ha fatta. È morto poche ore fa!”

Il cuore di Syaoran perse un battito: non era una notizia bella, era decisamente spiacevole. E non tanto per la morte dell'onorevole, quanto piuttosto per l'inevitabile conseguenza che avrebbe riguardato Koichi.

Capisco. E quindi l'eredità...”

E quindi l'eredità finisce tutta nelle mani di Koichi. La moglie è morta appena dopo Capodanno, per cui lui è l'unico superstite della famiglia!”

Non c'è un modo per impedirlo?”

No, è tutto legale. Sappiamo che l'onorevole ha stilato un testamento inoppugnabile. È ha affidato tutto a Koichi, il suo unico figlio!”

Questo significa più mezzi a sua disposizione.” commentò Syaoran, amaramente.

Esattamente! Dovremo aumentare i sistemi di sicurezza. Penso sia meglio che, d'ora in poi, voi vi spostiate sempre con la volante della polizia.”

Sì, lo credo anche io!”

Lo dirai alla signorina Kinomoto?”

Syaoran guardò Sakura, perdendosi per un istante nel suo sguardo smeraldino: non avrebbe mai potuto mentirle e, inoltre, come le avrebbe spiegato la nuova organizzazione dei loro trasporti?

Sì, certo.”

Mi sembra giusto. Allora ci sentiamo domani per organizzarci!”

D'accordo, capo!”

Buona serata e porgi i miei omaggi alle signorine!”

Riferirò. Buona serata anche a lei!”

Syaoran chiuse il collegamento e ripose il cellulare in tasca. Subito il suo braccio venne afferrato dalla mano esile e forte di Sakura.

Cos'è successo? -chiese ansiosa - Syaoran, è una brutta notizia, vero? È qualcosa che mi riguarda?”

Syaoran la guardò, titubante. Se avesse potuto Syaoran non le avrebbe detto niente, l'avrebbe protetta anche da quello. Ma era impensabile proteggerla anche dalle brutte notizie. E quella, purtroppo, era una notizia che la riguardava, indirettamente certo, ma la coinvolgeva. Era giusto che Sakura sapesse: la consapevolezza del pericolo l'avrebbe resa più attenta a ciò che faceva, a dove andava, a chi incontrava...

Perciò Syaoran le riferì la notizia, con tono tranquillo, e subito dopo Sakura tornò con la testa sulla sua spalla, con un'espressione triste stampata sul volto.

Oh...è terribile!”

Già!”

Immagino che lui stia soffrendo molto per la morte di suo padre!”

Syaoran non sapeva se disperarsi o ridere: solo una come lei poteva preoccuparsi dello stato d'animo del suo molestatore. Una persona dal cuore ingenuo sì, ma anche immenso come quello di Sakura.

Senti, non vorrei deluderti, ma Koichi è una persona con dei problemi e un cuore di pietra. Non credo gli importi molto di questo evento, o almeno gli interessa solo il lato pecuniario. Erediterà tutto il patrimonio del padre e considera che sono tra le famiglie più ricche di Tokyo. Per cui è un gran bel patrimonio.”

Syaoran, non posso credere sia così crudele. È pur sempre un figlio...e il legame con i genitori è una delle cose più belle che esistano!”

D'accordo, Sakura. Credilo pure se vuoi. - le disse lui, accarezzandole il viso- Ma pensa anche che con più soldi a disposizone avrà più possibilità di avvicinarsi a te. Non devi abbassare la guardia, pensando al suo lato umano. Mi raccomando!”

Non lo farò. Sono ingenua, sì, ma non stupida!”

Lo so perfettamente questo e conto molto su di te. Da domani, comunque, per sicurezza ci sposteremo sempre con la volante della polizia!”

Mi sembra giusto!” commentò Tomoyo, fermando l'auto davanti all'hotel.

Sì, è giusto.- ripetè Sakura, mestamente- Anche se mi piaceva poterti abbracciare in macchina...”

Syaoran le sorrise, cercando di rassicurarla: “Quando il pericolo sarà passato, avremo tutta la vita per noi, Sakura. Te lo prometto!”

Sakura annuì: le parole di Syaoran le trasmisero un'immensa felicità e i suoi occhi brillarono più che mai.

Prima di entrare in hotel, Sakura e Syaoran salutarono Tomoyo, che doveva correra a casa a preparare la cena per il suo Kimihiro. Lui d'altronde era stato molto bravo a cucinare, per cui ora toccava a lei dimostrare le sue abilità culinarie e Sakura la incoraggiò, perchè era certa che avrebbe superato perfino il bravissimo Kimihiro nell'arte della gastronomia.

E quando Tomoyo saprì insieme alla sua macchina, Sakura e Syaoran entrarono nell'hotel. Anzi, neanche il tempo di varcare la soglia che subito vennero richiamati dal receptionist.

Signorina Kinomoto, c'è una consegna per lei!”

Sakura, seguita da Syaoran, si avvicinò svelta al bancone: “Di cosa si tratta?”

Il receptionist le porse un pacchetto rettangolare di colore rosso fuoco, decorato con un nastro dorato.

Oh, un regalo!” commentò Sakura, emozionata.

Subito afferrò in mano il pacchetto, ma Syaoran, per nulla tranquillo, la fermò.

Chi l'ha portato?” domandò lui al receptionist.

Un ragazzo, avrà avuto al massimo 18 anni.”

Un ragazzo di 18 anni...non poteva essere Koichi, lui era molto più grande.

Tranquillo, Syaoran, sarà il regalo di un ammiratore! Grazie mille, signor Nekoi!” esclamò Sakura, con un inchino.

Di nulla!”

Andiamo, Syaoran?”

Syaoran sospirò, ancora teso per quella novità. Ma annuì e seguì Sakura, che si stava avviando verso la sua camera. Non era per nulla convinto che quel regalo fosse innocuo. Aveva decisamente un brutto presentimento e, di solito, aveva sempre ragione in casi come quello.

Così una volta arrivati di fronte alla porta della camera di Sakura, Syaoran le chiese se poteva entrare per assistere all'apertura del regalo. Ovviamente Sakura accettò entusiasta.

Una volta entrati in camera, Neko-chan accorse per ricevere la sua dose giornaliera di attenzioni da parte di entrambi. E subito dopo Sakura si sedette sul divano, con il regalo appoggiato sulle sue gambe. Syaoran le si sedette accanto e le prese il pacco dalle gambe.

Syaoran!” lo rimproverò Sakura.

Sakura, ti prego, ascoltami. Capisco che una cantante famosa e amata come te abbia molti ammiratori e so bene che questi ammiratori possono mettersi in contatto con te, inviandoti lettere e regali. Ma, dimmi, solitamente dove ti arrivano le loro lettere e i loro regali?”

Sakura chinò il capo, riflettendo per pochi istanti: “Alla casa discografica.”

Esattamente. Nessuno dovrebbe sapere che tu sei qui. Eppure oggi è arrivato questo misterioso regalo e senza biglietto per giunta.”

Sakura sembrava spaventarsi sempre di più per la preoccupazione di Syaoran: il suo entusiasmo per il presunto regalo era svanito del tutto.

Cosa vuoi dire?”
“Potrebbe essere qualcosa di pericoloso inviato da...Koichi...”

Tipo una bomba?” disse Sakura, titubante.

Una bomba, forse no. Non c'erano suoni strani che provenivano dall'interno della scatola e il pacco era piuttosto leggero.

Non credo, ma sarà meglio controllare!”

E se ti accadesse qualcosa di brutto?”

Non accadrà, non preoccuparti!”

Detto questo, Syaoran sfilò con cura il nastro dorato e poi con mani ferme e decise sollevò il coperchio della scatola. Alla visione del suo contenuto Sakura non potè trattenere un urlo.




Prossimo capitolo: “Wuthering Heights”


E anche questo è fatto. Come qualcuno aveva già accennato in una recensione dello scorso capitolo, la canzone di questo capitolo è “Yume no tsubasa” direttamente dall'anime Tsubasa Chronicle. Mi piace molto la versione duetto dei doppiatori di Sakura e Syaoran. Il quesito per il prossimo capitolo è: cosa ci sarà nel pacco regalo? E perchè Sakura urla? Per la gioia o per qualcos'altro? Lo scopriremo nel prossimo capitolo, per cui...stay tuned. Il prossimo si intitola “wuthering heights”, ovvero cime tempestose. Non solo per il riferimento al libro, ma anche per una paio di personaggi che daranno in escandescenza. E inoltre avrà come colonna sonora una canzone molto particolare.

Ringraziamenti...

annaly07: grazie per la recensione. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo e che la curiosità su chi sarebbe stato geloso sia stata appagata!!

onthewaytosmile: grazie pmille per la recensione. Sono tanto contenta che la mia storia ti abbia appassionato in questo modo. Per cui spero che continuerai a seguirmi!!

mamogirl: grazie per la recensione. Sono contenta per ciò che hai detto sul personaggio di haiko. E per quanto riguarda l'idea che mi hai dato...sto pensando a come poterla utilizzare in questa storia, però te ne parlerò quando verrà il momento, ok?? ^_^

paperella96: bene, hai indovinato di chi sarebbe stato geloso syaoran, ma fortunatamente è andato tutto bene. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

laurettachan: bravissima, hai indovinato la canzone!! esiste anche in versione cantata solo dalla doppiatrice di sakura e in inglese da un'altra cantante. Spero ti sia piaciuto il modo in cui è stata inserita! ^_^

lisaangius: grazie per la recensione. Sono contenta ti sia piaciuta la scena fra haiko e syaoran e spero tanto che ti sia piaciuto anche questo capitolo.



A presto

kia85

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Capitolo 16
*** Wuthering heights ***


“Music, love and…life!”

Capitolo 15: “Wuthering heights ”

Non appena Syaoran sollevò il coperchio del pacco, Sakura emise un urlo e si voltò subito dalla parte opposta. Nella scatola, circondato da fiori di ciliegio appassiti, vi era un piccolo usignolo del Giappone. Il piumaggio verde giada era più scuro sul dorso e sulle ali e diveniva più chiaro verso il petto dove lasciava il posto a piume di un bel giallo solare. Il becco era arancione brillante e gli occhi erano chiusi, perchè l'esile volatile era morto. La sua piccola gola era stata sgozzata e il sangue si era incrostato tutto attorno, sul petto, sulle ali, sui fiori di ciliegio che facevano da letto di morte.

Sicuramente tutto questo era opera di Koichi.

Perciò Syaoran contattò subito l'ispettore Tanemura, che li raggiunse in dieci minuti con quattro agenti: Kamui e Subaru salirono nella stanza di Sakura insieme all'ispettore, mentre Kurogane e Fujimoto rimasero di guardia all'entrata dell'hotel.

Syaoran mostrò al suo superiore e ai colleghi la scatola contenente lo sfortunato usignolo.

“Credo sia opera di chi sappiamo noi, non trova, capo?” esclamò Syaoran, richiudendo la scatola.

“Sono assolutamente d'accordo. Per questo motivo, credo sia meglio sequestrare tutti i filmati delle telecamere delle ultime 24 ore. Kamui, te ne occupi tu?”

“Sì, signore! Vado subito!” esclamò Kamui.

E, così dicendo, Kamui uscì dalla stanza di Sakura.

“La signorina Kinomoto dove si trova?” domandò l'ispettore.

Syaoran appoggiò la scatola sul tavolino, divenendo pensieroso: “E' andata a stendersi sul suo letto. Questa...cosa l'ha scossa non poco.”

In effetti, subito dopo aver visto il contenuto della scatola era corsa via, in camera sua, e Neko-chan l'aveva seguita.

“E' comprensibile. Il riferimento è talmente evidente: l'usignolo è il volatile con il canto più bello e i fiori di ciliegio sono il collegamento più stretto con la sua persona.”

“E' strano, con...Haiko...non si era mai comportato così. Non era arrivato a tanto!” commentò Syaoran.

“Credo che adesso sia molto più sicuro di sé rispetto ad allora. Il che non è certamente positivo. Ma, se siamo fortunati, potrebbe commettere un passo falso e inciampare. E se e quando questo accadrà, noi saremo lì ad acciuffarlo.”

“Intanto credo sia meglio che porti Sakura fuori città per un po'. Se Koichi ha scoperto dove si trova, è oppurtuno far perdere le tracce.” affermò Syaoran.

“Hai ragione, Li. E penso sia necessario cambiare hotel.”

Syaoran annuì: “Sì. Ma se lei è d'accordo, vorrei effettuare la prenotazione in due diversi hotel. Così da confondere di più il signor Mitsuno.”

“Oh, è perfetto. Sono d'accordo. Provvederemo noi alle prenotazioni. Sai già dove portare la signorina Kinomoto?”

“Non ancora. Ho un'idea ma vorrei prima parlarne con lei, se non le dispiace!”

“Molto bene, allora. Aspetterò tue notizie. Nel frattempo, noi analizzeremo i video dell'hotel e questa notte lascerò due agenti al di fuori dell'hotel: inizieranno Kurogane e Fujimoto e poi subentreranno Kamui e Subaru.”

“Grazie mille. Questo ci farà sentira più sicuri!”

L'ispettore Tanemura afferrò la scatola dal contenuto terribile e si avviò verso la porta insieme a Subaru.

“Buonanotte, Li.” esclamarono all'unisono i due poliziotti.

“Buonanotte!”

Syaoran chiuse la porta e sospirò. Era necessario controllare lo stato emotivo di Sakura. Perciò si avviò lentamente verso la sua camera da letto. Si sentiva come se avesse paura di vederla soffrire, il suo cuore avrebbe retto?

Syaoran si sporse per guardare all'interno: Sakura era sdraiata sul letto, girata sul fianco destro a guardare il pianoforte di fronte a lei. Aveva gli occhi aperti e lo sguardo fisso, ma perso nel vuoto. Neko-chan era accoccolato accanto a lei e stava già dormendo della grossa. Syaoran avanzò senza fare troppo rumore: Sakura era estremamente turbata, si capiva perfettamente dalla sua espressione, e Syaoran non avrebbe potuto lasciarla sola in un momento difficile come quello. Così si sedette sul bordo del letto e le accarezzò i capelli.

“Cosa ha detto l'ispettore?” domandò lei, totalmente apatica.

“E' d'accordo con me nel pensare che sia opera di Koichi!”

Finalmente Sakura portò lo sguardo su Syaoran e il suo cuore sobbalzò: gli occhi di Sakura erano lucidi, segno evidente del suo turbamento.

“Syaoran, ora cosa dobbiamo fare?”

Syaoran le baciò la fronte: “Credo sia ora che tu ti prenda una vacanza!”

“Una vacanza?” ripetè lei, sorpresa.

“Sì, andiamo via da Tokyo per un po', sei d'accordo?”

Sakura accennò un debole sorriso e annuì.

“E dove andremo?”

“Ecco, io stavo pensando che mi piacerebbe tanto vedere il piccolo paese dove sei nata e cresciuta.”

Sempre più sorpresa, Sakura sembrava stesse per sciogliersi in un sorriso.

“Vuoi andare a Tomoeda?”

Syaoran annuì convinto: “Certo! Così potrò finalmente conoscere la tua famiglia. Ti andrebbe di presentarmeli?”

L'espressione di Sakura divenne improvvisamente tra le più gioiose che lui avesse mai visto e riuscì a risollevare anche il morale di Syaoran.

“Ci terrei moltissimo, Syaoran.- esclamò lei, abbracciandolo con impeto- E poi è da tantissimo tempo che non vedo papà, Touya e Yukito. Vorrei andare a trovarli!”

“Bene. Domani mattina chiameremo Daidoji per chiederle di annullare tutti i tuoi impegni per almeno una settimana!”

“Se non sbaglio tra un paio di giorni avrei dovuto fare un'intervista con un giornalista di una rivista musicale.” fece notare Sakura, pensierosa.

“Sono sicuro che questo giornalista potrà aspettare una settimana.”

“Dovremmo dire a Tomoyo ciò che è successo stasera? Si preoccuperà molto!”

“Lo so, ma si preoccuperebbe anche se non glielo dicessimo. Cosa credi che penserebbe se così, da un giorno all'altro, decidi di prenderti una vacanza?”

Sakura appoggiò la fronte sul petto di Syaoran: “Hai ragione. Lo capirebbe comunque...”

“Esatto!”

Sakura sospirò e il tono di voce divenne nuovamente mogio e teso: “Syaoran?”

“Dimmi.”

“Perchè...lui...ha dovuto fare una cosa così terribile a un essere totalmente innocente?” domandò.

“Non lo so, ma ti ho detto che ha una personalità instabile. È un uomo con dei gravi problemi.”

“E' tutta colpa mia, prima Tonami, adesso un piccolo essere vivente...” esclamò lei, afferrando la camicia di Syaoran con le mani.

E lui le coprì con le sue, provando a calmarla: “No, non è colpa tua, non devi pensarlo neanche.”

“Ma sono stati colpiti per spaventare me!”

“Sì, ma non significa che sia colpa tua. E comunque adesso abbiamo una pista da seguire, quindi potremmo arrivare a lui molto presto!”

“In che senso?”

“I miei colleghi analizzeranno i video delle telecamere dell'hotel delle ultime ore. Quindi potremmo riconoscere facilmente il ragazzino che ha consegnato questo pacco.”

“E poi da lui potrete risalire al signor Mitsuno?”

“Sì, lo interrogheremo e ci faremo dire dove si nasconde!”

“Speriamo...”

“Andrà tutto bene, Sakura. Te lo assicuro.”

Sakura annuì, poi gli accarezzò le spalle e le braccia con estrema lentezza.

“Syaoran, ti dispiacerebbe dormire accanto a me? Non credo di farcela da sola con Neko-chan.”

Syaoran arrossì lievemente, ma accettò: e non solo per rassicurare Sakura, ma anche per se stesso, perchè era sicuro che non sarebbe mai riuscito a dormire da solo in quella tormentata notte.

Così si sdraiò accanto a Sakura, che, però, gli rivolse la schiena. Inizialmente il gesto lasciò perplesso Syaoran, ma subito la mano di Sakura cercò la sua e, quando la trovò, fece in modo che il braccio di Syaoran le avvolgesse la vita.

“Stringimi, ok, Syaoran?”

“Sì!”

La mano di Syaoran si allargò sul suo addome, avvicinandola a sé.

“Buonanotte!” sussurrò lei.

Syaoran le baciò una spalla: “Sogni d'oro, Sakura!”

*****

Il sole splendeva alto nel cielo estivo di quella meravigliosa giornata di inizio luglio. L'auto di Syaoran sfrecciava veloce sull'autostrada, in direzione di Tomoeda. Syaoran guardò Sakura al suo fianco: stava dormendo tranquillamente, la gabbietta di Neko-chan ai suoi piedi.

La sera prima aveva fatto molta fatica ad addormentarsi, nonostante la vicinanza di Syaoran. E proprio grazie a quel contatto, Syaoran aveva avuto l'occasione di accorgersi quanto battesse rapidamente il suo cuore spaventato. Non sapeva più cosa fare per calmarla. Ma poi improvvisamente il suo respiro rallentò e divenne più profondo. E con la consapevolezza che lei era riuscita ad addormentarsi, anche Syaoran potè finalmente calmarsi e dormire.

Quella mattina si alzarono presto per organizzare l'improvvisa partenza. Innanzitutto Sakura telefonò al padre per avvisarlo del loro arrivo. Il signor Fujitaka sembrò entusiasta di apprendere quella notizia, ma Sakura era sicura che lui avesse capito che qualcosa non andava. Solo che non le aveva chiesto niente, perchè non faceva mai domande, lasciava sempre che i suoi figli parlassero con lui solo se ne avevano davvero voglia.

Poi toccò a Tomoyo, che si preoccupò moltissimo per ciò che era accaduto la notte precedente. Avrebbe tanto voluto raggiungerli, ma era pericoloso anche per lei e Syaoran le consigliò di restare a casa per un paio di giorni. La migliore amica di Sakura li rassicurò che avrebbe seguito il consiglio e rinviato tutti gli appuntamenti di Sakura. Infine avvisarono l'ispettore Tanemura della loro imminente partenza, mentre lui disse che avevano identificato il giovane “postino” ed erano già sulle sue tracce.

Così Syaoran partì più tranquillo e anche Sakura, difatti riuscì ad addormentarsi serenamente in macchina.

Dopo un'oretta entrarono nel paese di Tomoeda e Syaoran svegliò Sakura: la ragazza guardò entusiasta i paesaggi a lei familiari, riconoscendo di tanto in tanto volti e luoghi legati a particolari ricordi.

“Che bello tornare a casa!” mormorò con lo sguardo ancora incollato al finestrino.

Pochi istanti dopo Syaoran fermò l'auto proprio di fronte casa Kinomoto. Sakura scese rapidamente dall'auto, portandosi con sé anche Neko-chan, e corse a citofonare al cancelletto, mentre Syaoran cominciò a scaricare i pochi bagagli che si erano portati dietro. Non ci fu alcuna risposta dal citofono, piuttosto si aprì la porta e comparve un uomo alto, i cui capelli corti erano castani, con qualche ciocca bianca qua e là, e un paio di occhi marroni dietro a piccoli occhiali.

“Papà!”

“Sakura!”

Così quell'uomo era Fujitaka Kinomoto, l'archeologo. Syaoran lo osservò per pochi istanti e notò che aveva l'aria gentile e un sorriso contagioso. Sakura non assomigliava molto a lui, ma certamente quelle ultime due caratteristiche le aveva ereditate da lui. Erano praticamente le stesse.

Il padre di Sakura aprì il cancelletto e subito Sakura si gettò fra le sue braccia.

“Che bello rivederti!”

Il signor Fujitaka sorrise fra sé, accarezzandole i capelli e baciandola sul capo: e in quell'abbraccio entrambi riversarono tutte le preoccupazioni e la nostalgia che avevano l'uno dell'altra. Syaoran lo comprese dalle loro espressioni e dal modo in cui le mani stringevano i loro abiti.

“Ehi, cos'è tutto questo chiasso?”

Sakura si sporse a guardare l'uscio di casa e Syaoran la imitò: vi era un ragazzo ancor più alto del signor Fujitaka, con gli stessi occhi e capelli corti, neri come la pece nonché piuttosto ribelli.

“Touya!” esclamò Sakura.

“Ecco, avrei dovuto immaginarlo che era arrivato il nostro mostricciattolo!”

Dunque quel giovane non era altri che il fratello maggiore di Sakura, l'avvocato. La ragazza si sciolse dall'abbraccio del padre e corse verso il fratello, ma non lo abbracciò. Lo fronteggiò con la testa in alto e le mani sui fianchi.

“Io non sono un mostricciattolo!” affermò convinta.

“Sai benissimo che lo sarai per sempre...almeno per me!” ribattè lui, ridendo e appoggiando una mano sul capo di Sakura.

Un gesto affettuoso che contrastava il suo burlarsi di lei. Ma dai racconti che Syaoran aveva udito da Sakura, in realtà, anche quel prenderla in giro non era che una dimostrazione del suo affetto.

Syaoran capì di aver fatto la scelta migliore portandola a casa sua: d'altronde nessun posto è più bello della propria casa, come diceva quel vecchio film. (nda: il mago di oz, per la cronaca...^^)

Poi finalmente Sakura si ricordò di Syaoran: scese nuovamente i gradini e lo prese per mano, conducendolo di fronte ai due uomini della sua famiglia.

“Papà, Touya, vi presento Li Syaoran, mia guardia del corpo, nonché mio nuovo compagno...” disse lei, arrossendo lievemente.

Syaoran rivolse loro un profondo inchino: “E' un vero piacere conoscervi!”

“Il piacere è nostro, signor Li!” disse Fujitaka, mentre insieme a Touya ricambiava l'inchino.

“Complimenti per la casa, è davvero deliziosa.”

“Grazie. Ma non stiamo qui fuori. Entrate, coraggio!”

Seguendo l'incitamento del signor Kinomoto, Sakura e Syaoran entrarono in casa, seguiti da Touya e dal padrone di casa. L'interno dell'abitazione era semplice: le pareti erano color canarino, nel soggiorno i mobili erano di legno di noce e i divanetti verde chiaro erano ad angolo. L'attenzione di Syaoran venne colpita da una cornice contenente la fotografia di una bellissima giovane donna. Indossava un lungo abito bianco, con il corpetto decorato da ricami molto elaborati. I capelli neri erano lunghissimi e mossi e tra di essi risaltavano delle candide margherite. Il viso era pallido e sottile e gli occhi smeraldini erano così familiari per Syaoran, che li riconobbe all'istante. Erano gli stessi di Sakura e in quel momento proprio lei lo affiancò.

“Bene, Syaoran, ti presento la mia mamma, Nadeshiko Kinomoto!” esclamò lei, con un sorriso.

“Hai preso i suoi occhi.”

“Già. Non trovi che fosse bellissima?” domandò lei, rivolgendo alla donna della foto un sorriso malinconico.

“Sì, lo era davvero!”

“Ma prego...- intervenne Fujitaka-...accomodatevi.”

Sakura e Syaoran, seguendo l'invito, si sedettero sul divanetto di fronte a Touya e al padre di Sakura.

“Il viaggio è andato bene?” chiese Fujitaka.

Sakura ridacchiò: “Papà, è durato appena un'ora!”

“E' stato comunque un viaggio, non trova, signor Li?” ribattè lui, con un gran sorriso.

Syaoran annuì: “Certamente e Sakura ha dormito tutto il tempo!”

“Sempre la solita dormigliona!” intervenne Touya con un ghigno quasi sardonico.

“Touya, non ci vediamo da mesi e le prime cose che mi dici sono le tue solite burle!”

“Beh, sorellina, comprendi bene che la tua visita improvvisa è stata una gran sorpresa per noi. Perciò perdonami se per tutta la mattina non faccio che pensare al motivo di questa improvvisata!”

“Touya!” lo rimproverò il padre.

“Che c'è? È la verità! Sei preoccupato quanto me e abbiamo il diritto di sapere cosa sta succedendo a Sakura!”

Sakura, da ciò che il suo sguardo lasciava trapelare, non potè non sentirsi estremamente a disagio per aver causato la loro preoccupazione. Così si voltò verso Syaoran, il quale la incoraggiò con un cenno del capo e il tocco della sua mano.

“Avete perfettamente ragione. È giusto che sappiate perchè sono venuta qui così all'improvviso.”

“Ovvero?”

“Credo che l'uomo che mi perseguita abbia scoperto dove alloggio.”

“Perchè? Cosa è successo?” si affrettò a chiedere Touya.

Syaoran potè notare chiaramente le linee della fronte di Touya incurvarsi sempre più in un'espressione quasi spaventata. Anche il padre era ansioso, ma era come se stesse cercando di nascondere la sua ansia, perchè il viso era tranquillo e rilassato. E Syaoran non potè fare a meno di chiedersi come riuscisse a restare così sereno in una situazione come quella.

“Vedete, ieri sera mi è stato recapitato un pacco regalo. Pensavo fosse da parte di qualche ammiratore, ma Syaoran mi ha avvisata che avrebbe potuto trattarsi di...lui...e così ha aperto lui il pacco. Dentro vi era un usignolo...un piccolo...usignolo...”

La voce di Sakura tremò e lei chinò il capo. Così Syaoran decise di proseguire il racconto, senza omettere alcun particolare per quanto macabro. Perchè la famiglia di Sakura doveva sapere cosa stava accadendo.

“Un usignolo sgozzato e fiori di ciliegio appassiti.”

Touya non disse nulla, mentre Fujitaka scosse il capo: “E' davvero terribile!”

“Già. È sicuramente opera del signor Mitsuno, per cui ieri sera ho avvisato i miei colleghi che hanno sequestrato la scatola e hanno subito cominciato le indagini. Stamattina mi hanno avvisato che sono riusciti a identificare l'uomo che ieri sera ha consegnato il pacco e sono già sulle sue tracce.”

“E poi?” incalzò Touya, fremente di ansia.

“E poi quando torneremo a Tokyo cambieremo hotel. Farò prenotazioni in più hotel così da confondere maggiormente il signor Mitsuno.”

“Mi sembra giusto!” commentò Fujitaka.

Touya fece intrecciare le dita delle sue mani: “Come mai siete venuti proprio qui?”

“Beh...Sakura ieri sera è rimasta particolarmente sconvolta da quello che è successo. Ed io ho pensato che trascorrere qualche giorno a casa sua, con la sua famiglia, nei luoghi che l'hanno vista crescere fosse un buon palliativo.”

Fujitaka annuì, perfetteamente d'accordo con lui: “Hai fatto bene, sentivamo la sua mancanza!”

“Grazie, papà! Anche voi mi mancavate! - esclamò lei, sorridendo- Ma Yukito non c'è?”

Touya si alzò in piedi: “Viene per mangiare con noi. Sarà meglio che ora vada a portare i vostri bagali nelle camere, poi preparo il pranzo!”

“D'accordo!” disse Fujitaka.

Tutti lo guardarono uscire con passo affrettato e sguardo cupo. Syaoran capì che non gli andava a genio, il che lo rese piuttosto preoccupato perchè sicuramente Sakura ne sarebbe stata dispiaciuta. Ma più che comportarsi in modo cordiale, Syaoran proprio non sapeva cosa fare. Il padre di Sakura invece sembrava abbastanza soddisfatto della scelta di Sakura, ma era anche vero che la sua espressione sempre così tranquilla era altrettanto indecifrabile.

“Syaoran dormirà in camera di Touya?” domandò Sakura.

“Sì. E lui ha colto l'occasione per trasferirsi definitivamente da Yukito.”

“Non vorrei creare problemi.” disse Syaoran.

Sakura gli diede una pacca sulla spalla: “Ma che dici? Era ora finalmente che si trasferisse da Yukito. Quindi non preoccuparti, Syaoran, non crei nessun problema!”

“Sakura ha ragione. Non dai nessun fastidio, figliolo, tranquillo!”

Syaoran, più convinto, annuì.

“Comunque è un po' strano...Touya...è arrabbiato?” domandò Sakura, preoccupata.

Fujitaka sorrise mestamente: “Sai com'è Touya... è solo molto preoccupato per te. Fosse per lui dovresti restare rinchiusa fino a quando non finirà tutta questa storia!”

“Già. Ma non è possibile, considerati tutti gli impegni che ho. E poi c'è Syaoran che mi protegge. Sono al sicuro con lui.”

“Ne sono convinto, Sakura. Ma vedi...è proprio perchè ti amiamo che siamo così preoccupati. Sebbene sia un terribile sentimento, la paura di perderti è forte. Ci fa soffrire e Touya non sa controllare le sue sofferenze. All'apparenza è forte e indistruttibile, ma dentro è pieno di dolore e sofferenza. Perciò non essere troppo severa con lui!”

“D'accordo, papà!”

Fujitaka battè le mani, alzandosi in piedi: “Perchè ora non andate a sistemarvi nelle vostre camere. È ancora presto per mangiare!”

“Sì, ho proprio voglia di rivedere la mia camera!”

“E' tutto come l'hai lasciato, non preoccuparti!” la rassicurò il padre.

“Ne sono sicura! - esclamò lei, rallegrandosi- Andiamo Syaoran, ti mostro la tua camera!”

“Sì, grazie signor Kinomoto!” disse Syaoran, rivolgendogli un inchino.

“Per cosa?”

“Per aver accettato così all'improvviso di ospitare anche me!”

“Oh...è un piacere!”

Sakura trascinò Syaoran fuori dal salotto, lasciando da solo il padre, e lo condusse su per le scale. Non appena giunsero al piano superiore, Touya uscì dalla prima porta del corridoio.

“Ah, siete qui!”

“Sì, vogliamo sistemarci prima di pranzare!”

“Bene allora, non mettete a soqquadro le stanze. Sono tutte pulite e ordinate!”

“Non preoccuparti, Touya. Saremo anche noi puliti e ordinati!” ribattè Sakura, indispettita.

“Vedremo!” rispose lui, con una smorfia scettica.

Detto questo tornò al piano di sotto e Sakura lo guardò scendere le scale con un'espressione mesta.

Syaoran capì il motivo di quella tristezza: “Sei preoccupata per lui?”

“Sì, ma sono sicura che starà bene. Questa visita a sorpresa porterà un po' di sollievo anche a loro.”

“Lo spero. -sospirò Syaoran- Posso farti una domanda?”

“Dimmi.”

“Tuo padre mi sembra strano.”

“In che senso?” domandò lei, divertita.

“E' come se cercasse di trattenere le sue vere emozioni. Insomma, poco fa era così evidente la sua preoccupazione sia per te che per tuo fratello, eppure cercava in tutti i modi di essere sereno e rilassato. Come mai? Come ci riesce?”

Il sorriso le morì sulle labbra, la sua espressione divenne più malinconica e lei prese le sue mani.

“Hai ragione. È proprio come dici tu. Non mostra mai le sue vere emozioni perchè ha fatto una promessa a mia madre.”

“Che genere di promessa?”

“Prima di morire mia madre gli fece promettere che, dopo la sua morte, lui avrebbe sorriso per sempre, qualunque cosa fosse successa. Perchè diceva che il suo sorriso aveva un effetto benefico, tanto che riusciva a farla stare bene anche nei giorni in cui la malattia la faceva soffrire intensamente. E così da quando mia madre è morta, non ho più visto la preoccupazione impossessarsi del viso di mio padre. Può sembrare ingiusto forse, perchè in questo modo lui si sente costretto a nascondere le sue vere emozioni. Ma trovo che sia una bella cosa, se non altro perchè questo dimostra quanto amasse mia madre e quanto ami ancora me e mio fratello. Sa perfettamente che per noi è stato e sarà sempre il miglior punto di riferimento che potessimo avere. E quando qualcosa ti affligge vedere la persona su cui fai affidamento giù di morale o preoccupata quanto te è molto difficile, non ti aiuta affatto. Al contrario se questa persona ti sostiene con la speranza e un sorriso sincero, è sicuro che tutto andrà per il meglio. E così è stato per noi!”

Mentre Sakura parlava, il coinvolgimento sul suo viso aumentava sempre più, fin quando gli occhi cominciarono a inumidirsi e lei non riuscì a trattenere una lacrima.

“Allora adesso capisco perchè anche il tuo sorriso è così bello!” affermò Syaoran, accarezzandole la guancia per asciugarle la scia della lacrima ribelle.

Il giovane appoggiò la fronte su quella di Sakura, senza smettere di accarezzarle la guancia umida e morbida.

“Vorrei anch'io che sorridessi sempre per me...puoi farlo?”

Qualche altra lacrima le sfuggì dagli angoli degli occhi, ma Sakura annuì con determinazione.

“Sì!”

*****

Il mattino seguente Syaoran si svegliò di buon'ora. Si guardò intorno riconoscendo la camera del fratello maggiore di Sakura. Era una camera molto semplice: le pareti erano di un tenue celeste, il classico futon si trovava accanto a un piccolo comodino di legno di faggio, sopra cui si trovava una piccola abat-jour. Di fronte al letto vi era una scrivania e accanto una bella libreria colma di libri. La sera prima Syaoran aveva letto i titoli: erano soprattutto libri scolastici di materie scientifiche e romanzi: storici, classici e thriller. Syaoran ne aveva afferrato uno che sembrava molto interessante, sui samurai giapponesi del periodo feudale. Ma poi si era ricordato dell'impegno che aveva preso con Sakura riguardo Cime Tempestose e, visto che l'aveva portato con sé, aveva infine deciso di continuare a leggerlo. Trovò la lettura più piacevole di quanto se l'aspettasse e assai meno dolorosa.

Decise di lavarsi e vestirsi in fretta per non arrivare tardi alla colazione. Non voleva che anche Fujitaka avesse un'impressione negativa su di lui. C'era già Touya per questo, il quale non si preoccupava minimamente di farglielo notare. Al contrario, il suo compagno Yukito sembrò essere entusiasta di conoscerlo. Era un giovane alto poco meno di Touya, con capelli chiari e occhi color ambra, molto simili a quelli di Syaoran. Era un tipo sempre allegro e cordiale, con un appetito notevole. E Syaoran aveva una buona considerazione di lui, anche se Sakura gli aveva confessato in serata che proprio Yukito rappresentava la sua prima cotta. Ma all'epoca il ragazzo le fece notare che, in fondo, i suoi sentimenti erano più semplici di quanto lei credesse, perchè, Yukito ne era convinto, Sakura lo considerava come uno di famiglia. Comunque tutta questa storia non infastidì Syaoran, perchè apparteneva al passato e perchè Sakura ora amava solo lui. Inoltre, sembrava che Yukito irradiasse gioia di vivere da tutti pori e contagiasse tutti quelli che lo circondavano, perciò Syaoran non riuscì proprio ad averlo a male.

Non appena uscì fuori dalla sua camera, si avviò verso la cucina, percorrendo il corridoio che portava alle scale. Ma si sentì trattenere da dietro per la camicia. Quando si voltò si accorse che era stato trattenuto da Sakura. E subito le rivolse un sorriso.

“Buongiorno, Syaoran!” esclamò Sakura, abbracciandolo.

“Buongiorno!”

“Hai dormito bene nella camera di mio fratello?” gli domandò lei, alzando lo sguardo.

“Sì, direi di sì. Ho dormito molto bene. E tu?”

“E' stato bello dormire di nuovo nel mio letto, circondata dalle mie cose, nella camera in cui sono cresciuta...”

“Lo credo bene!”

Sakura sorrise e poi la sua espressione cambiò: sembrava che le fosse appena venuta un'idea in mente.

“Ehi, ti andrebbe di vedere la mia camera?” propose lei, fremente di curiosità.

“Ah...s-sì...certo...”

Sakura divenne improvvisamente la più felice sulla faccia della Terra. Lo afferrò per la mano e lo trascinò fin davanti la porta di camera sua. Poi l'aprì ed entrò. Syaoran esitò un istante sulla soglia, infine seguì Sakura.

La sua cameretta era di forma rettangolare e molto più piccola di quella di Touya. Aveva le pareti color crema: subito alla destra della porta vi era un armadio grande bianco, mentre alla sinistra il letto di Sakura; accanto un comodino, sopra cui vi erano una abat-jour rosa con decorazioni gialle e una piccola sveglia. All'altro lato della camera vi era la scrivania di Sakura e sopra delle mensoline con tanti libri: Syaoran curiosò fra i titoli, erano soprattutto spartiti musicali, manga e romanzi classici. Trovava quella cameretta molto adatta a Sakura. Era semplice come lei, ma nascondeva delle caratteristiche assai preziose.

Sakura si sedette sul suo letto, sorridendo mentre lo guardava girovagare nella sua camera.

“Allora, ti piace?”

Syaoran si voltò a guardarla e annuì, mentre Neko-chan, alzandosi dal suo lettino, li raggiungeva per fare le fusa.

“Sì, molto. È davvero deliziosa!” esclamò lui, sedendosi accanto a lei.

“Bene, sono contenta!”

“Rispecchia molto come sei tu.”

“Davvero?”

“Ma certo! All'apparenza è semplice, ma se ti soffermi a guardare meglio alcuni angoli, ti accorgi che ci sono cose che non ti aspetteresti da questo genere di camera.”

Sakura scoppiò a ridere, poi si sporse verso la mensolina sopra il letto, piena zeppa di peluches e ne afferrò uno.

“Come questo?” esclamò lei, porgendoglielo.

Syaoran lo afferrò: era un semplice peluche, sembrava un leoncino tutto giallo, senza criniera, con occhietti piccoli e un musetto simpatico e vivace. La testa era molto grande rispetto al resto del corpo e sul dorso vi era un paio di bianche ali.

“Syaoran, ti presento Kero-chan!”

“Kero-chan?”

“Già, è il mio primo peluche. Me lo ha regalato mia mamma dopo la mia nascita. Lo sai, l'ho sempre considerato il mio primo amico. Anche se sapevo che non poteva rispondermi, gli parlavo, gli raccontavo tutto ciò che mi accadeva e avevo la strana sensazione che lui mi ascoltasse pazientemente. Il che era molto d'aiuto quando ero in difficoltà!” raccontò lei, guardando con nostalgia Kero-chan.

“Capisco.”

“Pensi che sia pazza?”

“No. Per i bambini sono normali cose come queste. Non preoccuparti!”

“Bene!” esclamò Sakura, emettendo un sospiro di sollievo.

“Allora, che ne dici se adesso scendiamo a fare colazione?”

“Oh, sì, ho una fame da lupi!”

Sakura sistemò nuovamente Kero-chan sulla mensola e gli toccò con un dito il musetto. Poi si voltò e uscì dalla stanza con Syaoran.

Quando arrivarono in cucina, Fujitaka li stava aspettando: indossava il grembiule e aveva appena terminato di apparecchiare la tavola con una serie di gustose pietanze: l'immancabile riso, pesce, omelette salate, sottaceti...

“Buongiorno!” esclamò Fujitaka, vedendoli arrivare.

“Buongiorno, papà!”

Syaoran accennò un inchino: “Buongiorno, signor Kinomoto!”

“Avete dormito bene?”

“Sì, benissimo, papà!”

“E tu, Li?”

“Oh...tutto a posto, signore!”

“Ottimo! Allora sediamoci e mangiamo!”

Sakura non se lo fece ripetere due volte e subito si sedette a tavola. Syaoran e Fujitaka la imitarono.

“Buon appetito!” esclamò Sakura e, bacchette alla mano, si fiondò su tutto ciò che la tavola offriva.

Syaoran cominciò a mangiare più lentamente rispetto a Sakura. Non l'aveva mai vista così affamata. Chissà che l'aria di casa sua non avesse causato quell'appetito così genuino.

“Allora cosa avete intenzione di fare oggi?” domandò Fujitaka.

“Vorrei portare Syaoran a visitare la nostra cittadina. Dici che si può fare, Syaoran?”

“Sì, direi che non ci sia nulla di male. Non corriamo pericoli. Chi sappiamo noi sa che la polizia è sulle sue tracce e non si muoverà dalla sua postazione.”

“Bene, allora, ci aspetta una bellissima passeggiata in questa splendida giornata.”

“E' una bella idea, Sakura.- commentò Fujitaka entusiasta- Un po' di sano turismo non fa mai male!”

“Grazie, papà!”

E così terminarono la colazione. Syaoran e Sakura ringraziarono il signor Kinomoto per la colazione e sparecchiarono la tavola.

Dopo essersi preparati, uscirono di casa: Sakura aveva indossato un paio di occhiali da sole e un cappello di paglia bianco, ovale, con un nastro di seta a fiori che si chiudeva con un fiocco sulla nuca. Aveva un aspetto proprio da turista e la speranza di passare piuttosto inosservata.

Quel giorno Sakura gli mostrò il suo istituto scolastico: si chiamava Seijo e comprendeva elementari, medie e superiori. Lì aveva stretto molte amicizie importanti e le aveva coltivate a lungo, anche se la più profonda era l'amicizia con Tomoyo.

Nei giorni seguenti Sakura mostrò a Syaoran i luoghi di Tomoeda per lei più rilevanti: il parco del Re Pinguino, dove tante volte aveva passeggiato con i suoi amici e avevano imbastito diversi pic-nic; il negozio di musica dove per la prima volta comprò uno spartito e dove un anno prima comparve il suo primo cd; la merceria dove aveva comprato l'occorrente per cucire un orsacchiotto per Yukito.

Già, un orsacchiotto per lui... ma dal racconto di Sakura, Syaoran capì che lei non riuscì mai a regalarglielo per chissà quale strano motivo. E ora quell'orsacchiotto stava comodamente da qualche parte nel suo armadio.

Da quello che potè vedere Syaoran, il paesino di Tomoeda era assai tranquillo, il luogo più adatto alla crescita di una ragazza come Sakura. E lei guardava con aria nostalgica quei posti così familiari. Nostalgica ma anche felice, perchè felici erano evidentemente i ricordi associati a quei luoghi. In fondo del passato interessano solo i momenti che destano piacere. E così era anche per lei. Sakura riconosceva tutto e tutti, ma così vestita non veniva a sua volta riconosciuta dalle altre persone per strada. Solo pochi individui riconobbero chi fosse, pochi amici incontrati per caso: una giovane esordiente scrittrice di romanzi fantasy, una coppia di amici fidanzati da una vita, che presto sarebbero finalmente convolati a nozze e, infine, una ragazza che, a quanto pareva, aveva un'importante relazione con uno dei loro insegnanti delle elementari.

Tutto sommato, erano stati incontri interessanti. Sakura lo aveva presentato come sua guardia del corpo e ovviamente come compagno. E loro sembrarono entusiasti di fare la sua conoscenza, oltre che preoccupati per Sakura. Le fecero domande sul costante pericolo a cui lei era sottoposta e Sakura rispondeva con tranquillità. Anche se Syaoran sapeva perfettamente che mostrarsi in quel modo, così rilassata, era anche molto difficile per lei.

Ma l'aria di casa era la cura migliore per casi come quello. Il senso di protezione del luogo nativo avrebbe allontanato le minacce e le paure, almeno momentaneamente. E questo non valeva solo per Sakura, ma anche per Syaoran. Il “regalo” inviato da Koichi era stato come un fulmine a ciel sereno, Syaoran non se lo sarebbe mai aspettato e in quel momento, così sorpreso e disorientato, era consapevole che non avrebbe svolto al meglio il suo lavoro. Così aveva preferito portare Sakura in un posto sicuro, in un luogo dove lei avrebbe potuto rilassarsi non solo grazie alla presenza di Syaoran, ma anche grazie al sostegno dei suoi cari, persone che la amavano.

Insomma, erano entrambi in vacanza...

*****

Dopo ormai una settimana di passeggiate e gite, Syaoran sembrava aver sempre vissuto a Tomoeda. Sapeva orientarsi alla perfezione, poteva riconoscere le vie e gli edifici e Sakura ne fu molto sorpresa e compiaciuta.

“Allora, ti piace la mia città?” domandò lei, un giorno di ritorno dalla solita passeggiata.

“Sì, direi di sì. È molto tranquilla e vivibile. Direi il luogo ideale per rilassarsi.”

“Hai ragione. E ti ringrazio per aver avuto questa idea!”

“Era l'unica cosa che potessi fare in quel momento...portarti nel luogo in cui ti saresti sentita più al sicuro!”

“E hai indovinato!”

Sakura gli baciò teneramente una guancia e poi entrarono a casa.

“Siamo tornati!” esclamò lei a gran voce.

Dalla sala uscirono Touya e Yukito, il quale rivolse a entrambi un sorriso, mentre il fratello burbero di Sakura aveva un'espressione imbronciata.

“Era ora! Si mangia tra 30 minuti!” fece notare lui, seccato.

E il cucchiaio di legno che aveva in mano incrementava la sua aria minacciosa.

“Ci dispiace aver fatto tardi, Touya, ma siamo arrivati in periferia. Volevo fare vedere a Syaoran quel delizioso parco, con i viali costeggiati di ciliegi. Peccato che ormai i fiori erano tutti a terra!”

Touya sbuffò, rispondendo poi con un tono decisamente acido: “Sì, beh...è estate Sakura, se non te ne sei accorta!”

Sakura, a sua volta, gli rivolse una smorfia infastidita.

“Me ne sono accorta!!”

“Se posso dire la mia...- intervenne Syaoran-...era comunque molto bello e ti ringrazio per avermelo mostrato!”

Sakura sorrise compiaciuta, dimenticando subito il malumore del fratello: “Di niente, Syaoran!”

Yukito ridacchiò divertito, mentre Touya alzò gli occhi al cielo esasperato. Dopodichè Sakura si infilò le pantofole e si avviò verso le scale.

“Hai detto mezz'ora, Touya?” disse lei.

“Sì, perchè?”

“Vorrei fare un rapido bagno.”

“Il rapido bagno deve essere rapidissimo!”

“Sarò più veloce di un fulmine, promesso!” assicurò lei e scappò al piano superiore.

Syaoran improvvisamente si sentì strano...quasi vulnerabile. Senza Sakura al suo fianco, in quella casa...non è che avesse paura, ma si sentiva come una instabile barchetta in balia della più furiosa tempesta. O perlomeno quella era il suo presentimento. Ma dopotutto era un poliziotto e non poteva mostrarsi così vulnerabile ai familiari della sua protetta. Perciò, facendosi coraggio, raggiunse i tre uomini in sala.

Touya e Yukito cucinavano, mentre Fujitaka stava apparecchiando.

“Posso fare qualcosa?”

“Oh, non ti preoccupare, Li. È già tutto a posto!” disse Fujitaka.

“D-d'accordo...”

“Ti è piaciuto il parco che ti ha mostrato Sakura?” continuò il signor Kinomoto.

“Sì, sì, Sakura avrebbe preferito mostrarmelo nel periodo dell'hanami, ma è davvero grazioso anche in questa stagione.”

“Hai ragione. Ci sono molti passerotti e le aiuole fiorite profumano l'aria con la loro dolce fragranza.”

Syaoran annuì: “Già, e...”

“E ora basta! Non ne posso più!” sbottò improvvisamente Touya, abbandonando con poca grazia il cucchiaio di legno che aveva in mano.

“Touya! Che ti prende?” domandò Fujitaka sorpreso.

Non era il solo a essere sorpreso, anche Yukito sembrava non aspettarsi una reazione tale dal compagno e Syaoran...lui, al contrario, se lo aspettava proprio da un momento all'altro. Ormai aveva capito perfettamente di non piacere a Touya ed era anche convinto che lui non avesse alcuna fiducia in Syaoran. Si capiva perfettamente dallo sguardo diffidente che gli lanciava ogni volta che era accanto a Sakura, dal suo atteggiamento scontroso...

“Non capisco che bisogno c'è di offrire in continuazione Sakura al suo carnefice!” sbottò, furioso.

Fujitaka lo guardava continuando a non capire cosa gli stesse accadendo: “Ma che stai dicendo?”

“Vi sembra il caso di continuare a uscire, esponendo Sakura al rischio di...”

“Touya, per favore. - lo interruppe il padre- Sakura non corre alcun pericolo qui.”

“A me sembra che state tutti sottovalutando questa minaccia. A Tokyo Sakura continua a fare concerti, esce per recarsi nei luoghi più disparati per inutili interviste e, adesso che quel criminale ha scoperto in quale hotel alloggia, la prima cosa che fa è scappare da noi, per continuare a uscire uscire uscire!”

Syaoran si sentì sempre più barchetta nell'occhio del ciclone, ma rispose con tutta la lucidità che poteva dimostrare in un momento come quello.

“Prima di tutto, nessuno in questa stanza sottovaluta il problema a cui Sakura è esposta. Siamo tutti preoccupati per lei e ci impegniamo tutti per offrirle il meglio. Io sono la sua scorta e so fare bene il mio lavoro, altrimenti l'ispettore non mi avrebbe mai affidato questo impiego. E una scorta serve a mantenere una vita se non tranquilla, perlomeno il più normale possibile. Sakura non può restare chiusa fino a quando non avremo catturato il signor Mitsuno. Per lei cantare non è solo un lavoro, è la passione della sua vita. Non può rinunciarvi perchè ciò vorrebbe dire ammettere apertamente di aver paura di quell'uomo. Invece lei sta affrontando questa situazione con coraggio: certo, è difficile, anche Sakura ha i suoi momenti di cedimento, ma in fondo è una ragazza forte, più di quanto lei stessa creda, più di quanto pensassi io all'inizio. E ora che non solo è la mia protetta, ma anche la persona più importante della mia vita, vi assicuro che farò di tutto per proteggerla.”

Touya lo guardava furibondo, i pugni stretti con forza. Poi si avvicinò lui e lo afferrò per il colletto della camicia.

“Belle parole, davvero...hai fatto lo stesso discorso anche alla famiglia della tua precedente protetta?”

La domanda lo colse un po' alla sprovvista, fu qualcosa di completamente inaspettato e colpì Syaoran nel profondo della sua anima, risvegliando per un istante quel rimorso che lentamente stava scomparendo grazie all'amore di Sakura. Ma come poteva Touya essere a conoscenza di quella questione?

“E' stata Sakura a dirtelo?”

“No, sono un avvocato, ho le mie fonti.”

“Bene, buon per te!” esclamò Syaoran, liberandosi e voltandosi come se volesse uscire dalla sala.

Ma Touya lo afferrò per una spalla e lo fece voltare nuovamente: “Aspetta. Significa che Sakura è a conoscenza del tuo passato?”

Syaoran si passò una mano sul viso, accorgendosi di quanto fosse umido, per la tensione, per il rimorso, per l'assenza di Sakura. Perchè l'aveva lasciato solo? Perchè senza di lei la sua fragilità aumentava?

“Sì, certo che lo sa.”

Touya ne fu piuttosto sorpreso, non se lo aspettava davvero a quanto pareva.

“E nonostante tutto si affida ancora a te?”

“Sì, si affida ancora me. Non avrei mai accettato il suo amore se prima non fossi stato del tutto sincero con lei. Per questo motivo le ho raccontato tutto della mia precedente esperienza. E il suo buon cuore le ha permesso di comprendermi con infinita tenerezza. Se tu non lo credi possibile, significa che non conosci bene tua sorella!”

“Ti sbagli, conoscendola...credo che sia possibile eccome. Ma se lei si fida di te, questo non significa che sia la cosa giusta. Lei al momento ti guarda con occhio non obiettivo. Io, invece, che sono suo fratello maggiore e l'ho protetta per tutta la sua vita, non mi fido di te. E se dovesse mai accaderle qualcosa, non andrò a cercare quel criminale, ma te!”

“E io sarei lì ad aspettarti, perchè significherebbe che non ho svolto al meglio il mio lavoro!”

“Adesso basta!” esclamò l'unica voce femminile della casa.

Sakura era tornata: aveva fatto davvero molto in fretta e, avvicinandosi a Syaoran, lui potè percepire l'inebriante profumo di bagnoschiuma al gelsomino che la avvolgeva. Una volta che fu accanto a lui, Sakura gli strinse la mano. La barchetta in mezzo al ciclone stava ritrovando la rotta verso casa.

“Touya, per favore, non prendertela con Syaoran!”disse lei, con estrema calma.

L'espressione dura del fratello sembrò vacillare per qualche secondo.

“Non sei al sicuro con lui, perchè non vuoi capirlo?”

“Ti sbagli!- rispose lei, scotendo il capo energicamente- Non potrei essere più al sicuro con nessun altro!”

“Ma non ti preoccupa quello che è successo nel suo passato? Io non posso credere che ti fidi di lui fino a affidargli la tua stessa vita!”

“Basta, per carità! Perchè continui a dire queste cose su Syaoran?”

Touya fissò l'espressione dispiaciuta di Sakura e chinò il capo.

“Lo faccio perchè sono preoccupato per te.” ammise lui.

Sakura esitò un istante e poi gli sorrise: “Lo so e ti ringrazio, fratellone. Ma Syaoran si impegna con tutto se stesso per proteggermi e sono sicura che adesso anche lui vorrebbe tenermi chiusa in una stanza. E se non lo fa è per non andare contro la mia felicità. Non potrei mai abbandonare il canto, è la mia vita. Nonostante queste minacce e la preoccupazione che mi assale di tanto in tanto, io sono felice perchè mi piace cantare, perchè la mia famiglia mi ama e perchè adesso c'è anche Syaoran nella mia vita. E lui mi protegge e sostiene sempre, con la sua immensa pazienza e con il suo amore. Perciò Touya se non ti fidi di lui, non ti fidi neanche di me perchè sono io a volerlo al mio fianco!”

L'espressione di Touya sembrò calmarsi, con estrema lentezza certo, ma era molto meglio del Touya furibondo di pochi istanti prima. Poi lui si chinò verso Sakura e le prese il viso con una mano, rivolgendole infine un sorriso divertito.

“D'accordo, signorina...ma se ti dovesse accadere qualcosa, allora sarai tu a vedertela con me!”

Sakura lo guardò per un istante, pensando al da farsi. Poi lo abbracciò, avvolgendo le braccia intorno al suo torace: “Andrà tutto bene, tranquillo!”

“Sì...beh...sarà meglio mangiare adesso...”

Syaoran sospirò, più rilassato: la paura e il rimorso svanirono nel momento stesso in cui Sakura gli aveva preso la mano. Era diventata così fondamentale nella sua vita, che non poteva più farne a meno. I suoi sogni si nascondevano dietro al sorriso che lei gli rivolgeva e la sua paura era ammettere che non aveva altri che lei, che non era più nulla senza Sakura.

*****

La cena fu più tranquilla di quanto si aspettasse Syaoran. E sebbene Touya fosse ancora diffidente nei suoi confronti, sembrava che almeno l'astio fosse svanito. Tutto l'affetto che provava per Sakura, gli aveva permesso di accettare la scelta che aveva fatto la sua sorellina e Syaoran poteva dirsi soddisfatto. Sicuramente un giorno avrebbe accettato anche lui.

Dopo cena e dopo aver pulito tutte le vettovaglie, Touya e Yukito tornarono alla loro dimora, mentre Fujitaka rimase in sala a guardare un po' di televisione. Sakura invece trascinò Syaoran al piano superiore.

“Grazie per prima.” disse improvvisamente Syaoran.

“Prima?”

“Sì...per la discussione con tuo fratello. Hai preso le mie parti!”

Sakura ridacchiò: “Scusa, cos'altro avrei dovuto fare? È naturale che fossi dalla tua parte. Ciò che ho detto a Touya non è altro che la pura e semplice verità. E sono sicura che un giorno anche lui la capirà!”

Syaoran le prese entrambe le mani, posando lo sguardo proprio su di esse.

“In quel momento...intendo mentre tu non eri presente...mi sono sentito perso. Era come se stessi per cedere nuovamente al mio senso di colpa, sentivo la forza abbandonare il mio corpo. Ero debole e non era affatto piacevole.”

“Syaoran, ma tu non sei debole!”

“Sì, invece, lo sono se tu non ci sei. - affermò lui, con voce tremante- Perciò non lasciarmi più da solo!”

Sakura gli rivolse un sorriso dei più adorabili e appoggiò la sua fronte a quella di Syaoran.

“D'accordo!”

Detto questo lo abbracciò, stringendolo con forza, e lui affondò il viso nell'incavo del suo collo. Era in pace con se stesso ed era una sensazione assolutamente perfetta. Avrebbe dato tutto l'oro del mondo per far sì che quel momento durasse in eterno. Ma Syaoran sapeva che non era possibile e decise di godere appieno di quegli istanti, fra le braccia della persona che era entrata come un'improvvisa ventata d'aria fresca nella sua vita e più lentamente nel suo cuore. E Sakura era la padrone indiscussa del cuore di Syaoran.

“Sakura, io ti amo.”

Syaoran non potè vedere la sua reazione a quella importante rivelazione, ma era quasi sicuro che stesse sorridendo beatamente, perchè il suo respiro era lento e profondo e il battito del suo cuore regolare e intenso. Lei infatti gli rispose con voce soave.

“Ti amo anche io, Syaoran!”

Ora che la sua felicità era completa, Syaoran decise di godere di quell'abbraccio ancora per un po' e anche Sakura sembrava non volerlo lasciar andare.

Ma poi lei si allontanò da lui e lo prese per mano.

“Voglio farti vedere una cosa!”

“Di che si tratta?” domandò Syaoran, curioso.

“E' una stanza!”

Syaoran, perplesso, si lasciò condurre da Sakura versa la misteriosa stanza che evidentemente ancora non aveva visitato. Sakura oltrepassò la porta della camera di Syaoran, di fronte al quale vi era la camera del signor Kinomoto, e poi la camera di Sakura per arrivare alla porta in fondo al corridoio. Da quando era arrivato Syaoran aveva sempre pensato che si trattasse di un ripostiglio. Invece si accorse che la porta si apriva su un salottino molto elegante. L'attenzione di Syaoran fu subito cattiurata dalla presenza di un bel pianoforte a muro nero, di una famosa marca giapponese. Oltre a questo, vi era anche una grande libreria, colma di libri e al centro una poltroncina bordeaux. Lo stile dell'arredamento era decisamente molto poco giapponese e molto occidentale.

Sakura si avvicinò al pianoforte e Syaoran la seguì: sopra il piano vi erano appoggiate cornici che contenevano fotografie della famiglia Kinomoto. In una risplendeva la madre di Sakura, con addosso un vestito blu oltremare stile primo Novecento e un ombrellino della stessa fantasia. In un'altra vi era Sakura, mentre cantava durante uno dei suoi concerti: Syaoran la trovò assolutamente meravigliosa. E infine in una foto era ritratta l'intera famiglia Kinomoto. La signora aveva in braccio una piccola creatura di pochi mesi di vita, che doveva corrispondere a Sakura. Accanto a lei c'era il padre con in braccio il piccolo Touya. Doveva avere 4 o 5 anni. Tutti sembravano davvero felici e quell'atmosfera familiare serena sembrava irradiare dalla foto e contagiare chiunque stesse osservandola.

“Questa è la stanza più importante della casa!”

“Perchè?”

“Perchè qui ci sono le cose più importanti per ognuno di noi. Ci sono i libri di archeologia di papà, i romanzi di Touya, il pianoforte per me e per mia madre c'è tutta la stanza. Lei adorava rifugiarsi in questa piccola stanzetta per suonare e adorava noi. Per questo mio padre ha voluto arredarla in questo modo! E un giorno, quando avrò una casa tutta mia vorrei avere una stanza proprio come questa. Ma vorrei che fosse tutta bianca, in modo da far risaltare meglio il pianoforte di mia madre. Vorrei che ci fossero tanti libri e piante e fiori e che si affacciasse su un bel giardino. Sarebbe un vero sogno.”

“Sono convinto che riuscirai ad avere la tua stanza, non preoccuparti!”

Sakura annuì, avvicinandosi poi alla libreria.

“Prima qui c'era il pianoforte di mia madre, ma quando papà ha detto che potevo prenderlo io, con il primo compenso ne ho comprato un altro per questa stanza. Non poteva mancare assolutamente.”

“Mi sembra giusto!”

“Sì, e poi in questo modo possiamo curiosare fra le passioni degli altri componenti della famiglia. Touya per esempio riesce a suonare qualcosina al pianoforte e io ho letto tutti i libri della sua libreria. È qui che ho trovato Cime Tempestose!”

“Ah...a proposito...volevo farti sapere che l'ho terminato di leggere!”

Sakura esultò e gli corse incontro: “Davvero? E qual'è la tua impressione?”

“Beh, è certamente angoscioso nella parte centrale e il personaggio di Heathcliff è reso molto crudele. Ma la fine è piena di speranza e penso che finalmente Heathcliff e Cathy sono riusciti a riunirsi!”

“Già, è proprio così!” disse lei sorridendo.

Poi come se le fosse venuta un'idea in mente all'improvviso, lo fece sedere sulla poltrona.

“Aspettami qui!”

Corse fuori dalla stanza più veloce di un fulmine e tornò con altrettanta rapidità. Aveva in mano quello che sembrava molto uno spartito. Infatti si sedette al pianoforte e sistemò lo spartito davanti a sé.

“Vorrei farti sentire una canzone!”

“Di chi?”

“Alla fine degli anni Settanta una cantante scrisse questa canzone ispirandosi a quel romanzo, infatti il titolo è proprio 'Wuthering heights'.”

Syaoran non aveva mai sentito parlare di quella canzone, ma già dai primi arpeggi nel registro acuto del pianoforte capì che la melodia sarebbe stata estremamente dolce. E così fu.

“Out on the wiley, windy moors

We'd roll and fall in green.

You had a temper like my jealousy:

Too hot, too greedy.

How could you leave me,

When I needed to possess you?

I hated you. I loved you, too. “

Anche la melodia cantata era molto acuta, ma la voce di Sakura affrontava i toni più alti con decisione e li sosteneva con potenza. Il risultato era, come sempre, assai gradevole per l'udito di Syaoran.

“Bad dreams in the night.

They told me I was going to lose the fight,

Leave behind my wuthering, wuthering

Wuthering Heights.

Heathcliff, it's me, Cathy.

Come home. I'm so cold!

Let me in-a-your window. “

Il testo rispecchiava perfettamente l'animo straziato, pieno di dubbi e incertezze di Cathy. E Sakura sembrava voler approfondire questi sentimenti, con un canto sommesso e addolorato. Chissà se in quel momento stesse pensando a lui e Haiko... conoscendola, Syaoran pensò fosse assai probabile.

“Ooh, it gets dark! It gets lonely,

On the other side from you.

I pine a lot. I find the lot

Falls through without you.

I'm coming back, love.

Cruel Heathcliff, my one dream,

My only master. “

La cantante che aveva scritto questa canzone aveva centrato in pieno le personalità dei due protagonisti. Sembrava di essere nuovamente nella brughiera attorno la residenza di Cime Tempestose, insieme a Heathcliff e Cathy. Sembrava di vedere la loro sofferenza, il loro dilaniarsi per la separazione.

“Too long I roam in the night.

I'm coming back to his side, to put it right.

I'm coming home to wuthering, wuthering,

Wuthering Heights,

Heathcliff, it's me--Cathy.

Come home. I'm so cold!

Let me in-a-your window. “

Il finale del romanzo dai contorni gotici lasciava un po' di amaro in bocca. Heathcliff e Cathy avrebbero per sempre vagato come anime solitarie nella brughiere inglesi, sfiorando come fossero lievi brezze la morbida erica e il selvatico brugo. Ma almeno sarebbero stati finalmente insieme.

Mentre Sakura cantava quella canzone, Syaoran si era reso conto di essere sempre più come Heathcliff. Anche lui aveva perso una Cathy, anche lui era stato dilaniato dal rimorso e dalla rabbia. Ma a differenza del protagonista di quel romanzo, Syaoran aveva avuto l'occasione di incontrare una seconda meravigliosa Cathy. E questa volta non se la sarebbe fatta scappare per nessuna ragione.

Prossimo capitolo: “Friends”

Ok, ce l'ho fatta! Finalmente abbiamo scoperto cosa c'era in quella maledetta scatola. E non prendetevela troppo per Touya, fa solo il fratello premuroso! ^_^ La canzone di questo capitolo la adoro ed è di Kate Bush. Nel prossimo capitolo eh...vabbè, dico solo che una semplice intervista riserverà molte sorprese...ahahaha

Ringraziamenti...

mamogirl: grazie per la recensione. ti è sembrata abbastanza sfocata la descrizione del regalo di Sakura? ahahah...no seriamente, povero uccellino....sono contenta comunque che ti sia piaciuto e grazie per essere la mia fidata betareader...

lisaangius: grazie per la recensione. come hai letto, sakura non urla di gioia. poverina eh? spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo...

paperella96: ahaha, non c'è la mano nella scatola...mi dispiace. comunque la versione inglese di yume no tsubasa non mi piace molto. preferisco il duetto giapponese con le voci dei protagonisti, perchè quella inglese non è cantata dalla doppiatrice di sakura.

annaly07:grazie per la recensione.spero ti sia piaciuto il capitolo anche se c'era la morte nella scatola...comunque sull'amico di syaoran....eh...vedremo cosa accadrà, magari nel prossimo...ihihih ^_^

laurettachan: grazie per la recensione.allora la trama del film dello scorso capitolo l'ho inventata, ispirandomi a Nana. mentre per la canzone yume no tsubasa anch'io preferisco la versione giappo. ma siccome sto mettendo tutte le traduzioni in inglese delle canzoni, ho fatto lo stesso anche con questa. comunque spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

A presto

kia85

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Capitolo 17
*** Friends ***


  

Music, love and…life!”

 

Capitolo 16: “Friends”

 

Il tempo della vacanza relax terminò e Sakura e Syaoran furono costretti a tornare a Tokyo. Il signor Kinomoto aveva chiesto loro se non potessero prolungare il loro soggiorno, ma era proprio impossibile: Sakura aveva impegni di lavoro che non potevano essere rimandati ulteriormente e Syaoran aveva ricevuto un messaggio dall'ispettore Tanemura, il quale gli comunicava che avevano finalmente catturato il giovane “postino” che aveva consegnato il pacco dal macabro contenuto. Perciò era comprensibilmente ansioso di conoscere gli sviluppi delle indagini e il risultato dell'interrogatorio. Anche Sakura voleva esserne a conoscenza e Syaoran pensò che non ci fosse nulla di sbagliato in questo. Non aveva senso proteggerla da quegli sviluppi, sapere ciò che accadeva intorno a lei le avrebbe dato nuova forza e coraggio.

La mattina della partenza Sakura e Syaoran salutarono la famiglia Kinomoto al completo. Fujitaka strinse la figlia a sé, come se non sapesse più quando l'avrebbe nuovamente rivista. Mentre Touya le raccomandò di stare attenta a ciò che faceva e dove andava. E ovviamente non potè trattenersi dal rivolgere quelle stesse raccomandazioni anche a Syaoran, il quale ribadì il suo totale impegno nella missione.

Così Syaoran e Sakura ritornarono a Tokyo e, prima di raggiungere Tomoyo nel nuovo hotel, passarono alla centrale di polizia. Dopo aver parcheggiato in mezzo alle volanti della polizia, Syaoran scese dall'auto e, dopo aver preso per mano Sakura, la scortò fin dentro l'edificio.

Una volta dentro, incontrarono subito Kamui, che passava con andatura decisa e in mano stringeva una cartelletta gialla sottile.

Ah, Li!” esclamò il giovane agente dai capelli corvini, accorgendosi dei nuovi arrivati.

Ciao, Kamui!”

Ciao! - salutò lui, rivolgendosi poi verso Sakura- Buongiorno, signorina Kinomoto!”

Il giovane poliziotto le rivolse un inchino e Sakura ricambiò cortesemente: “Buongiorno!”

Siete tornati, allora?”

Sì, Sakura domani ha un'intervista che non è possibile rimandare!”

Kamui annuì pensieroso: “Capisco, volete parlare con l'ispettore Tanemura?”

Sì, per favore.”

Seguitemi.”

Syaoran e Sakura, quindi, seguirono Kamui, attraversando corridoi e uffici pieni di poliziotti indaffarati. Lui riconobbe molti dei suoi colleghi e li salutò educatamente. Infine giunsero di fronte all'ufficio dell'ispettore e Kamui bussò due volte.

Avanti!” esclamò la voce profonda di Tanemura dall'interno dell'ufficio.

L'agente aprì la porta ed entrò: “Scusate, signore. Sono arrivati Li e la signorina Kinomoto!”

Falli entrare pure, Kamui, grazie!”

Kamui si fece da parte, lasciando entrare i due giovani e chiudendo la porta dietro di loro.

Benvenuti!” disse l'ispettore, accennando un inchino.

Sakura e Syaoran ricambiarono educatamente: “Grazie!”

E' un piacere rivedervi!”

Lo è anche per noi!” esclamò Sakura, sorridendo.

E il suo sorriso contagiò anche l'ispettore, che li invitò a sedersi sulle poltroncine di fronte alla sua scrivania.

Avete trascorso una piacevole settimana nel paese della signorina Kinomoto?”

Molto piacevole, direi, vero?” disse Syaoran, guardando verso Sakura.

Hai ragione. È proprio quello che ci voleva!”

L'ispettore li guardò con un sorriso gentile stampato sulle labbra. Poi la sua espressione serena divenne più preoccupata.

Sono contento. Ma, come ho già accennato a Li, due giorni fa abbiamo catturato il ragazzino che ha consegnato il pacco in hotel. Si chiama Itou Shiba.”

Che cosa ha detto?” domandò Syaoran, fremente di curiosità.

Ha ammesso tutto senza troppe reticenze. Sia per quanto riguarda il pacco, sia per quanto riguarda l'incidente del signor Tonami.”

E' stata opera sua anche quella?” esclamò Sakura, drizzando la schiena, ansiosa.

Sì, signorina. Lui ha effettuato il lavoro sporco: ha ucciso l'usignolo e manomesso i freni della macchina del signor Tonami. Ma il mandante è il signor Mitsuno. Ha ammesso di averlo conosciuto su internet in un fan club sulla signorina Kinomoto. Il signor Mitsuno lo ha convinto a compiere questi gesti dietro una notevole ricompensa e con la promessa di fargli incontrare di persona il suo idolo.”

Sakura arrossì e Syaoran capì che quel rossore era una piccola manifestazione di rabbia: rabbia perchè quel giovane era stato convinto a fare cose orribili, sfruttando la sua passione per la musica di Sakura. E questo lei non l'avrebbe mai perdonato. Perciò Syaoran le sfiorò una mano con la sua, stringendo solo le sue dita esili.

Ha detto dove vive il signor Mitsuno?”

No, non lo sa. Lo chiamava sempre da cabine telefoniche pubbliche e si incontravano ogni volta in un luogo diverso.”

L'avete arrestato?”

Per il momento sì, è in stato di fermo. Inoltre, abbiamo nascosto la notizia ai media e messo sotto controllo il telefono dell'abitazione del signor Itou. Se dovesse chiamare, potremmo intercettare da dove proviene la sua chiamata!”

Syaoran era davvero fuori di sé per la gioia: “Grandioso. È una notizia bellissima!”

Vedrete che riusciremo a prenderlo! Intanto abbiamo prenotato in due diversi hotel: il primo si trova a Shibuya, il secondo a Shinjuko. Abbiamo deciso che alloggerete nel secondo. La zona è più tranquilla rispetto a Shibuya!”

Mi sembra giusto!” affermò Syaoran.

La signorina Daidoji vi sta aspettando in hotel. E domani mattina so che avete un appuntamento alla casa discografica. Per cui manderò Kamui a prendervi con la volante della polizia!.”

Syaoran annuì, mentre Sakura sospirò, stringendo a sua volta la mano della sua guardia del corpo. Poi entrambi si alzarono e l'ispettore li raggiunse vicino alla porta dell'ufficio.

Grazie, ispettore!” disse Syaoran.

Sì, grazie mille per tutto quello che fa!” gli fece eco Sakura.

Di nulla. È solo il mio dovere. Allora, ci sentiamo presto!”

Sì, arrivederci!”

Syaoran e Sakura uscirono dall'ufficio dell'ispettore e lui le lasciò andare la mano, sapendo perfettamente che le avrebbe causato dispiacere. Ma era fondamentale per il momento. Ripercorsero lo stesso tragitto dell'andata e, prima di uscire dalla stazione di polizia, salutarono anche Kamui.

Scusami.” disse Syaoran, una volta tornati in macchina.

Sakura lo guardò sorpresa: “Perchè?”

Perchè...- iniziò a dire lui, afferrandole la mano-...poco fa ho lasciato la tua mano.”

Sakura arrossì lievemente e sorrise: “Non preoccuparti, capisco per quale motivo l'hai fatto!”

Hai sentito? Non manca molto alla cattura del tuo persecutore. Da quel momento saremo liberi di comportarci come vogliamo!”

Sì, non vedo l'ora!”

Syaoran le sfiorò la mano con le labbra e poi accese il motore della sua auto. Si diressero subito verso il nuovo hotel che li avrebbe alloggiati, il quale consisteva in un enorme grattacielo bianco. E quando giunsero a destinazione, videro subito Tomoyo aspettarli di fronte all'entrata. Sakura scese, portandosi dietro la gabbietta di Neko-chan, e corse ad abbracciarla, mentre Syaoran scaricava i due bagagli.

Tomoyo, che bello rivederti!” esclamò Sakura.

Mi sei mancata molto!”

Anche tu!”

Syaoran le raggiunse: “Buongiorno Daidoji!”

Tomoyo e Sakura si allontanarono e la prima guardò il giovane.

Buongiorno, Li. Spero che il soggiorno nella nostra cittadina sia stato di tuo gradimento!”

Direi di sì. È una città deliziosa e Sakura è stata un'ottima guida!”

Già, me la immagino! Con il suo senso dell'orientamento...”

Sakura si portò le mani sui fianchi: “Ehi, la smetti di prendermi in giro?! Sono migliorata da allora.”

Syaoran le guardò perplesso, mentre Tomoyo scoppiò a ridere.

Non dirmi che non ti ha raccontato di quella volta in cui, durante la prova di orientamento, è riuscita a perdersi nel parco del Re Pinguino?”

Syaoran inarcò un sopracciglio, guardando Sakura, che arrossì.

Veramente no!” rispose senza celare la curiosità che si stava impossessando di lui.

Ebbene, bisogna tener conto che eravamo solo in quarta elementare e mi ero lasciata distrarre dai racconti di paura di un nostro compagno di classe.”

Si tratta per caso di Yamazaki?” azzardò Syaoran.

Sakura e Tomoyo lo guardarono assai sorprese.

Sì, come hai fatto a capirlo?” domandò la giovane cantante.

Beh, lo abbiamo incontrato a Tomoeda e anche in quell'occasione stava cominciando a raccontare una storiella, ma la sua ragazza l'ha bloccato subito.”

Sakura ridacchiò: “Hai ragione. Beh, insomma, Yamazaki continuava a dire che c'erano dei folletti cattivi sulla riva del laghetto e se loro ti acchiappavano, ti tiravano i capelli per farci delle parrucche. La via per arrivare al traguardo costeggiava proprio il lago. Per cui io stavo cercando di trovare un'altro percorso.”

Tomoyo rise sommessamente e anche Syaoran cominciò a percepire lo stimolo della risata, ma cercò di reprimerlo.

Oh, d'accordo! - sbuffò Sakura, rassegnata- Ridete pure della sottoscritta. Tutto sommato, con il senno di poi, riconosco che è divertente!”

Altrochè. È oltremodo spassoso!”

Bene, allora, signorina spassosità. Quando ci degnerà nuovamente della sua attenzione, potremmo andare a vedere la nuova camera?” domandò Sakura, portandosi le mani sui fianchi.

Tomoyo si asciugò le lacrime agli occhi con il dorso della mano mentre le risate scemavano lentamente. Poi finalmente ritrovò un po' del caratteristico contegno di una vera manager e annuì.

Va bene, sono calma adesso. Seguitemi, signori, vi mostrerò i vostri appartamenti!” esclamò Tomoyo, facendo rigirare le chiavi nel dito indice.

Facci strada, allora!”

E così Tomoyo guidò i due giovani attraverso la hall principale dell'hotel, la quale aveva una forma circolare. In fondo vi era una elegante reception con un bancone di legno di mogano e il pavimento era di marmo lucido e chiaro. Ai lati della reception partivano due rampe di scale che salivano e si incrociavano. Il lampadario che pendeva sul centro della sala era molto grande e decorato da cristalli finissimi e trasparenti.

Tomoyo li condusse verso il lato sinistro della hall dove si trovavano gli ascensori. Quando furono all'interno di uno dei due, Tomoyo premette il pulsante per raggiungere l'ultimo piano dell'hotel.

Che ne pensate dell'hotel? Vi sembra adeguato alle vostre esigenze?”

Oh, certamente, Tomoyo! È molto bello!”

Sì, forse un po' troppo sfarzoso.” commentò Syaoran.

Dici? Ma l'ispettore Tanemura ha detto che conosce personalmente l'uomo che ha installato i sistemi di sicurezza dell'hotel e per questo ha pensato che andasse bene per il nostro caso.”

Sì, d'accordo. Solo...non sono abituato a certi ambienti...”

Beh...- iniziò a dire Tomoyo-...bisogno pur compensare lo stress emotivo a cui siete sottoposti entrambi. È un ottimo modo per rilassarsi e allontanare i pensieri negativi. Anzi, sappiate che al primo piano c'è un beauty center con saune e vasche con idromassaggio. Se desiderate usufruirne dovete solo chiedere alla receptionist.”

Oh, sarebbe davvero delizioso.” esclamò Sakura elettrizzata.

Intanto l'ascensore si fermò e le porte si aprirono: Tomoyo, Sakura e Syaoran uscirono incamminandosi lungo il corridoio dalle pareti bianche e la moquette bordeaux. Appesi alle pareti vi erano quadri di foto in bianco e nero che ritraevano paesaggi naturali e malinconici caratteristici del Giappone. Tomoyo li condusse fino in fondo al corridoio e aprì una porta di legno scuro, con il pomello d'ottone.

Prego!” disse Tomoyo, lasciandoli entrare.

Con grande stupore Syaoran si accorse che la suite era formata da due camere da letto una accanto all'altra, che condividevano un salottino. La moquette era color miele con inserti decorativi più scuri e i divanetti, separati da un tavolino di vetro ovale, erano di color rosso scuro. Una parete del salottino era costituita totalmente da vetrate coperte da tende bianco panna decorate superiormente da drappi bordeaux. Quando visitarono le camere da letto notarono che entrambe contenevano un grande e morbido letto con una coperta di un candido bianco ed erano fornite di bagno privato.

Allora, cosa ne dite?” chiese Tomoyo.

E' bellissima. E questo letto sembra davvero morbidissimo!” esclamò Sakura, tuffandosi nel letto.

Tomoyo la guardò sorridente, poi si rivolse a Syaoran.

Tu cose ne pensi, Li?”

Direi che è un'ottima stanza.”

Certo che lo è. Io scelgo solo il meglio per Sakura!” esclamò Tomoyo, quasi fosse stata ferita nell'orgoglio.

Sì, sì, su questo non avevo dubbi.” si affrettò ad aggiungere Syaoran.

Ormai aveva imparato a conoscere Tomoyo Daidoji. E sapeva che, nonostante la si potesse definire un tantino maniaca per quanto riguardasse Sakura, il suo affetto per l'amica era sincero e puro proprio come l'amore di Syaoran. Ognuno di loro amava Sakura con la stessa intensità, seppur in forme diverse. Amore e amicizia...qualcosa per cui valeva la pena combattere, ciò che rende speciale la vita di un essere umano. Syaoran, adesso, ne era pienamente consapevole.

Bene, allora. Vi lascio contemplare le vostre nuove camere. Spero che non risultino troppo vicine, in fondo il mio unico pensiero era la sicurezza di Sakura!” esclamò Tomoyo, rivolgendo l'occhiolino in direzione di Syaoran.

Lui arrossì: in effetti non si era soffermato a pensare alle loro camere da letto che condividevano una parete e un'unica entrata. Sì, così sarebbe stato più vicino a Sakura, pronto a soccorrerla in qualunque istante. Eppure questa situazione gli creava un certo disagio. Aveva qualche dubbio che Tomoyo avesse agito pensando unicamente alla sicurezza di Sakura. C'era un tocco malizioso in quella sua trovata.

Quanto era astuta...Tomoyo Daidoji!

Hai fatto bene!- commentò Sakura, con il suo solito tono da ingenua- Più Syaoran mi è vicino più mi sento al sicuro!”

Sì, l'avevo intuito!” esclamò Tomoyo con una risatina.

Poi la ragazza si avviò verso la porta e Sakura la seguì.

Mi raccomando. Domani mattina pronti alle nove in punto. C'è l'intervista con il giornalista della rivista 'Music 4 all'!”

Va bene!”

Buona serata ragazzi!”

Ciao!”

Tomoyo uscì dalla stanza e Syaoran rimase da solo in camera con Sakura, che era eccitata e tutta intenta a esplorare ogni angolo della nuova sistemazione.

Probabilmente lei non provava lo stesso imbarazzo di Syaoran. E chissà che Syaoran in effetti non si stesse creando più problemi del necessario. In fondo condividevano solo un anticamera. Le loro camere da letto erano nettamente separate. Perciò non ci sarebbero state situazioni complicate.

Sarebbe andato tutto a meraviglia.

 

*****

La mattina seguente Syaoran si svegliò abbastanza rilassato. Il materasso morbido era stato un toccasana per i mille pensieri che occupavano la sua mente. D'altronde la buona notizia del giorno precedente aveva certamente contribuito a quel sonno ristoratore.

E per questo motivo Syaoran non potè fare a meno di ripensare alle lunghe notti insonni che tanto lo avevano tormentato nell'ultimo anno: certe volte desiderava non dormire per non rivedere Haiko che lo perseguitava negli incubi; poi il sonno accumulato diveniva fin troppo consistente e Syaoran provava qualsiasi cosa per addormentarsi perchè nel sonno avrebbe trovato anche una pausa dai pensieri negativi del giorno. Ma tutti i rimedi di questo mondo non avevano alcun effetto su di lui.

Per fortuna con l'arrivo di Sakura i suoi incubi erano svaniti. Ormai non ricordava più quando avesse avuto l'ultimo incubo. E certamente non aveva nostalgia di quel periodo. No, per nulla.

Così, dopo essersi preparato, uscì dalla sua camera e con sua grande sorpresa notò che Sakura era seduta sui divanetti del salottino, già vestita di tutto punto. Non appena lei si accorse di lui sorrise e corse ad abbracciarlo.

Buongiorno, Syaoran, e buon compleanno!” esclamò con voce squillante.

Syaoran fu colto un po' alla sprovvista. Non si era reso conto che il suo compleanno era arrivato così velocemente a ricordargli che un altro anno si era aggiunto alla sua età. Non era mai stato un fan del compleanno: sebbene fosse ancora giovane, non poteva non pensare che ogni anno che passava lo portava sempre più vicino ai trenta e poi ai quaranta e da lì sarebbe stata una discesa rapida e dolorosa verso la vecchiaia...

Grazie!”

La sua espressione stupita non passò inosservata e Sakura rise: “Non dirmi che ti eri dimenticato del tuo compleanno?”

Ecco...veramente sì...” ammise il giovane, imbarazzato.

Syaoran, sei davvero unico! - esclamò lei, prendendolo poi per mano- Vieni con me!”

Sakura lo condusse verso il divano dove era seduta fino a pochi minuti prima e lo fece accomodare. Solo in quel momento Syaoran si accorse di un piccolo sacchettino di stoffa verde smeraldo chiuso da un nastrino dorato. Sakura si sedette accanto a lui e prese il piccolo oggetto tra le mani, porgendolo poi al ragazzo.

Tieni, questo è un piccolo pensierino che ho fatto io!”

Un regalo?”

Sì, certo! Dai, aprilo!”

Syaoran, sorpreso, slegò il nodo del nastro e aprì il sacchetto. Dentro vi era un portachiavi con cordoncini verdi e gialli intrecciati perfettamente in una fantasia semplice.

Io non sapevo proprio cosa regalarti, sebbene abbia cominciato a pensarci già da un po'! Allora ho pensato di fare qualcosa con le mie mani. Però non so cucinare e neanche cucire. Così mentre eravamo a Tomoeda, ho riscoperto in camera mia un libricino di istruzioni per il kumihimo (Nda: particolare tipo di intreccio giapponese) con cui mi ero dilettata ai tempi del liceo. Ero abbastanza brava a fare i braccialetti e cose simili. Così ho provato a vedere cosa usciva fuori ed ecco qui qualcosa per colorare il portachiavi della tua auto. È abbastanza triste, non trovi?”

In effetti c'erano solo la chiave rivestita di plastica nera e una placchetta di metallo di forma circolare con il marchio della casa automobilistica. Un po' di colore in più avrebbe vivacizzato l'insieme.

Sai, hai proprio ragione. Ci starà benissimo questo portachiavi. Grazie mille!”

E' solo un pensierino!”

Beh...il semplice fatto che tu abbia pensato di regalarmelo è qualcosa di assai prezioso per me, anche se devo confessarti che non amo festeggiare il mio compleanno.”

E perchè mai?” domandò lei, perplessa.

Perchè mi fa pensare al futuro e questo mi mette ansia. Quando Haiko è morta non volevo pensare a come potesse essere il mio futuro senza di lei. Ero già abbastanza sconvolto per aver scoperto che potevo continuare a vivere nonostante lei non fosse più con me.”

Oh Syaoran, ma non devi avere paura del futuro. Soprattutto ora che non sei più da solo. E, per favore, sii felice il giorno del tuo compleanno perchè per me è l'occasione perfetta per dirti: grazie di esistere!”

Syaoran arrossì: “Non me lo ha mai detto nessuno!”

Bene. Allora io sarò la prima e te lo dirò ogni anno, il giorno del tuo compleanno, per ricordati quanto tu sia speciale per me!- esclamò Sakura, baciandogli teneramente la fronte- D'accordo?”

D'accordo!”

A quel punto Sakura controllò l'ora e scattò in piedi.

Oh, Syaoran! Dobbiamo scappare, sono già le nove meno un quarto!” affermò terrorizzata.

Semmai avessero tardato, chi avrebbe affrontato l'ira funesta di Tomoyo Daidoji? Perfino il coraggioso Syaoran aveva qualche timore a riguardo. Perciò anche lui scattò in piedi e afferrò la mano di Sakura.

Allora corriamo!”

E, detto questo, si catapultarono fuori dalla stanza e poi giù con l'ascensore fino all'ultimo piano. La fretta era certamente faticosa e toglieva il respiro, ma Syaoran trovò quella corsa con Sakura la cosa più divertente ed emozionante che avesse mai provato. Infatti quando piombarono fuori dall'hotel quasi si scontrarono con Kamui, che a braccia incrociate li guardava con un sopracciglio alzato.

Beh? Vi state allenando per la staffetta olimpionica?” esclamò ironico.

Sakura, con la scarsa quantità d'aria rimastale nei polmoni, riuscì comunque a ridere. Mentre Syaoran spiegò a Kamui che era fondamentale che arrivassero in orario alla casa discografica.

Non c'è problema. Quando siete nelle mani di Kamui...tutto è possibile!”

Difatti dopo pochi secondi partirono a tutta velocità con la volante della polizia messa a disposizione dall'ispettore Tanemura. Alla guida c'era, ovviamente, Kamui.

Ah, mancano dieci minuti. Siamo nei guai!” esclamò Sakura.

Non si preoccupi, signorina Kinomoto. Arriveremo in un batter d'occhio!”

Contiamo su di te, Kamui.- esclamò Syaoran- A proposito, com'è che ti è stata affidata questa missione?”

Ma che razza di domanda! Perchè me lo chiedi?”

Beh, siamo tutti perfettamente consapevoli di quanto tu detesti guidare!”

Kamui ridacchiò divertito, quasi ammirato dall'acume di Syaoran.

Già, già...ma sai, per un amico questo e altro.”

Seh...per un amico!” sbottò Syaoran, seccato.

Kamui non rispose, ma sul suo viso affilato e delicato apparve un sorriso beato. Sakura si era conquistata un altro ammiratore. Ma in questo caso Syaoran doveva ammettere che non provava alcuna gelosia, perchè Kamui era astuto sì, ma anche e soprattutto un uomo onesto. Lo aveva accolto con grande cordialità quando Syaoran era stato affidato alla loro stazione di polizia e lo aveva sempre rispettato. Per questo motivo Syaoran confidava nel loro rapporto che poteva definirsi vagamente “amicizia”.

Syaoran si voltò verso Sakura che lo guardava curiosamente per quello scambio di battute con Kamui. E le sorrise, dandole un piccolo colpetto sulla mano per rassicurarla.

Dopo pochi minuti e miracolosamente in orario, giunsero alla casa discografica. Syaoran fece scendere Sakura dall'auto e disse a Kamui che lo avrebbe chiamato per il ritorno. Quando entrarono, Tomoyo corse subito incontro ad entrambi.

Bene, siete arrivati!”

Buongiorno, Tomoyo!”

Buongiorno a voi! Il giornalista non è ancora arrivato. Ma mi ha telefonato e mi ha detto che sta per arrivare.”

Sarà rimasto imbottigliato nel traffico.” commentò Sakura.

Già. Intanto vi faccio accomodare nella sala riunioni.”

Tomoyo li condusse verso il luogo prescelto per l'intervista e li fece accomodare. Era una sala rettangolare con le pareti bianche e un tavolo ovale grigio chiaro, circondato da tante sedie. Sakura e Syaoran si sedettero su due delle sedie bianchissime vicino a una grande finestra che dava sulla strada, mostrando i grattacieli di Tokyo e le auto imbottigliate nel traffico.

Volete che vi porti qualcosa da bere?” domandò Tomoyo.

No, grazie!” risposero all'unisono i due.

Bene, allora...- esclamò Tomoyo, allugando con tono malizioso la durata dell'ultima A -... come avete passato la notte nella vostra nuova sistemazione?”

Sakura fu la prima a rispondere, entusiasta più che mai: “E' stato bellissimo. Il letto è morbidissimo e la camera molto confortevole.”

Sono contenta. Li, tu come ti sei trovato?”

Ah...sì, bene...grazie!”

In effetti era stato piuttosto piacevole dormire in un nuovo letto, in una nuova stanza, accanto a Sakura. L'imbarazzo iniziale era svanito e Syaoran si era rilassato. Avevano cenato insieme nel ristorante dell'hotel e poi erano rimasti nel salottino a guardare la televisione fintanto che Sakura non era crollata per il sonno ed era andata a dormire. Syaoran l'aveva imitata e, una volta sdraiatosi sul letto, aveva capito che così vicino a Sakura era davvero più tranquillo. Qualunque cosa fosse accaduta, lui sarebbe stato lì, pronto ad intervenire.

Ottimo!” rispose Tomoyo.

In quel momento il cellulare di Tomoyo squillò, risuonando in tutta la sala e la ragazza si affrettò a rispondere.

Sì, pronto?.......Ah, bene.....Ok, arrivo subito!”

Tomoyo ripose il cellulare in tasca: “Il nostro giornalista è arrivato. Vado a recuperarlo e lo porto da voi!”

La ragazza uscì dalla sala e, subito dopo, Sakura si voltò verso Syaoran e gli prese le mani.

Cosa c'è?” domandò Syaoran, guardandola curiosamente.

Lei gli sorrise, avvicinandosi a lui e appoggiando la fronte alla sua: “Niente di particolare. Solo che mi mancano già i nostri giorni di vacanza a Tomoeda.”

Mancano anche a me.”

Ah...chissà quando potremo vivere davvero così...”

Syaoran sospirò: “Non so dirtelo con sicurezza, ma ti prometto che prima o poi accadrà.”

Sì, ci conto. È...è come se potessi vederlo...il nostro futuro... Una casa tutta nostra, con un bel giardino pieno di fiori, in un quartiere immerso nel verde. Io che scrivo le mie canzoni nella mia stanza speciale, totalmente bianca dove risalta solo il pianoforte di mia madre, e tu che torni dal lavoro e vieni accanto a me per sentire la nuova canzone appena composta.”

Mm...sembra un quadretto molto delizioso. Ma non manca qualcuno?”

Sakura arrossì lievemente: “Intendi...un bambino?”

Al contrario di Sakura, Syaoran impallidì. L'idea di avere un figlio da Sakura lo stordì. Non era esattamente ciò che aveva in mente lui. Eppure un bambino...

...sì, stava molto bene in quel quadretto familiare...

In verità...- disse lui, sorridendo assai divertito-... stavo pensando a Neko-chan.”

Sakura ridacchiò ancora rossa in viso.

Oh cielo...hai ragione, Syaoran. Ho dimenticato Neko-chan!”

Allora, dove si colloca Neko-chan nella tua visione?”

Sakura chiuse gli occhi, concentrandosi: “Ah...lui è bello cresciuto, un bel micione dal pelo lucido. Si trova nella stanza con me, sotto il panchetto del pianoforte e ronfa tranquillo. Poi ti sente arrivare, corre da te e tu me lo riporti in braccio, accarezzandogli la testa come piace a lui.”

Oh, sì...è proprio da lui! E quando ti raggiungo, come ti saluto?”

Sakura fece spallucce con un sorriso ingenuo sul viso:“Non so, questo devi deciderlo tu!”

Bene, perchè credo di avere un'idea!”

E, così dicendo, Syaoran si chinò su di lei, baciandole con delicatezza le labbra. Amava baciarla, condividere con lei quel momento, il punto più alto della tenerezza. Era qualcosa a cui non avrebbe mai rinunciato.

Poi Syaoran percepì il rumore di voci che si avvicinavano e si allontanò immediatamente da Sakura.

Pochi secondi e la porta si spalancò: gli sguardi di Sakura e Syaoran corsero subito verso le due persone che stavano entrando. Syaoran si accorse che tutto quanto attorno a lui sembrava improvvisamente scorrere a rallentatore. E quando vide lui, ne intuì subito il motivo.

Insieme a Tomoyo c'era un giovane uomo che gli occhi e la mente di Syaoran avrebbero riconosciuto anche in mezzo a una fiumana di gente. Semplicemente perchè quell'uomo altri non era che il suo migliore amico, Kei Igarashi. Capelli neri ribelli, occhi azzurri come il cielo d'estate, una statura fra le più notevoli e il sorriso tranquillo che rivolgeva a chiunque cercasse conforto in lui.

Sakura si alzò in piedi, mentre Syaoran rimase immobile sulla sedia. Non aveva la forza necessaria per alzarsi, soprattutto perchè Kei lo stava guardando e la sua espressione sembrava quella di chi stava per esplodere dalla gioia.

Eccoci qua! - disse Tomoyo- Sakura, ti presento il signor Kei Igarashi, della rivista 'Music 4 all'. Signor Igarashi, lei è Sakura Kinomoto!”

Piacere di conoscerla, signor Igarashi!” esclamò Sakura con un inchino.

Kei distolse lo sguardo da Syaoran e lo posò sulla ragazza di fronte a lui: “Il piacere è mio!”

Bene, allora visto che c'è Li con voi, io posso andare di là a controllare alcuni impegni. A dopo!” disse Tomoyo.

E così dicendo, Tomoyo uscì dalla sala, lasciando soli i tre.

Allora, lei è il giornalista che ha tanto voluto questa intervista!” commentò Sakura, incuriosita.

Sì, e a questo proposito, signorina Kinomoto, devo chiederle scusa!”

Lei lo guardò confusa: “Per quale motivo?”

Ho desiderato questo appuntamento non tanto per lei, quanto per la sua guardia del corpo!”

Syaoran sobbalzò sulla sedia: che razza di furfante! Era proprio da lui.

Sakura si voltò a guardare Syaoran, dubbiosa. Ma subito dopo sembrò che qualcosa le si fosse illuminato di colpo nella mente.

Igarashi Kei... Kei...oh, ma lei è l'amico di Syaoran!”

Kei sorrise, annuendo: “Sì, beh...una volta sicuramente. Adesso non saprei. Syaoran mi evita!”

Sakura, eccitata, afferrò per mano Kei e lo fece sedere di fronte Syaoran.

Sono così contenta di conoscerla, signor Igarashi! Non sa quanto sia felice quando scopro qualcosa di nuovo sulla vita del mio Syaoran!”

Il suo...Syaoran?” ripetè perplesso Kei.

Sakura, imbarazzata, si accorse probabilmente che aveva sbagliato a tradirsi in quel modo.

Oh...ehm...sarà meglio che vi lasci da soli a parlare!” disse e fece per andarsene.

Ma non appena passò accanto a Syaoran, egli le afferrò una mano.

Resta.”

La mano di Sakura nella sua non fece alcun movimento: sembrava incerta sul da farsi. Stringergli la mano e restare al suo fianco oppure cercare di sfuggire alla presa e lasciarli soli? Sakura lo guardò solo per un istante, ma questo bastò a farle capire quale fosse la risposta giusta.

D-d'accordo, Syaoran!” esclamò Sakura, titubante, sedendosi dopo accanto a lui.

Syaoran continuava a tenere lo sguardo fisso su Kei e lui, da parte sua, non aveva alcuna intenzione di interrompere quel contatto visivo. Perciò incrociò le braccia e accavallò le gambe.

Avrei dovuto capirlo dalla prima volta che lei ti ha chiamato Syaoran. Nessuno, a parte poche eccezioni, può chiamarti per nome, vero Syaoran?”

Syaoran rispose con un'altra domanda: “Kei, cosa sei venuto a fare?”

Mi sembra scontato. È il compleanno del mio migliore amico. Volevo solo fargli gli auguri.”

Syaoran non disse nulla, ma il suo sguardo sembrò ammorbidirsi, mentre Kei divenne più pensieroso.

L'anno scorso...ho pensato che fosse meglio non cercarti per i motivi che tu ben sai. Ma adesso è diverso. Quando ho visto il servizio in cui avete posato insieme ho notato subito lo sguardo di Syaoran. Una volta rivolgeva quegli occhi solo a una persona. Perciò ho capito che, grazie a Sakura, stavi superando ciò che è accaduto l'anno scorso e ho iniziato a sperare che la nostra amicizia potesse tornare, se non come una volta, perlomeno con qualche contatto. E da quel momento ho cercato in tutti i modi di ottenere un'intervista con Sakura per rivederti, Syaoran. Quando la tua manager ha rinviato l'intervista ho subito pensato che Syaoran mi avesse scoperto e avesse cercato in tutti i modi di evitarmi. Ma ho capito che non l'avrebbe mai fatto, per quanto potesse essere in collera con me. E così mi sono preoccupato. Dev'essere accaduto qualcosa, vero?”

Kei guardò Syaoran in attesa di una risposta, che non arrivò perchè lui chinò il capo, rivolgendo lo sguardo a terra. Ma fu Sakura a rispondere.

Sì, l'uomo che mi ha minacciato ha scoperto dove alloggiavo. Per questo motivo Syaoran ha voluto portarmi fuori città per qualche giorno, in modo da depistarlo. Siamo andati nella città dove sono nata a cresciuta!”

Capisco. Mi dispiace molto per la sua situazione, signorina Kinomoto. Ma è in buone mani con Syaoran. Lui si impegna anima e corpo quando ha una missione da portare a termine!”

Lo so bene, mi ha già dato dimostrazione del suo valore!”

Non avevo alcun dubbio.”

Sakura gli sorrise e accarezzò la mano di Syaoran che stringeva la sua. Lui però non riteneva di essere in grado di resistere a quella situazione. Solo che non riusciva a capire quale fosse il problema: se fosse l'essere ancora adirato con lui, oppure la sorpresa di averlo ritrovato così all'improvviso.

Evidentemente Kei si accorse del suo disagio perchè si alzò in piedi, sospirando rassegnato.

Scusami, Syaoran. Forse ho sbagliato a contattarti. Pensavo che non fossi più in collera con me e, invece, mi sbagliavo. Sarà meglio che vada via adesso. Non voglio rovinare ancor di più quella che una volta era la nostra amicizia!”

E si avviò verso la porta. Syaoran divenne agitato e preda di una miriade di dubbi. Il suo cuore batteva rapidamente, impedendo qualsiasi forma di pensiero atta a decidere cosa fare con Kei. Doveva fermarlo oppure lasciarlo uscire dalla sua vita ancora una volta? Se l'avesse lasciato andare Kei non l'avrebbe più cercato, questo era sicuro, e lui non voleva perdere di nuovo il suo migliore amico.

Poi Sakura, anche lei ansiosa, afferrò il braccio di Syaoran con la mano libera e strinse con forza la camicia. E quel gesto lo calmò in un baleno. Syaoran capì cosa voleva e doveva fare.

Aspetta, Kei!”

Kei, che aveva già afferrato la maniglia della porta, si fermò e si voltò. Non sorrideva, ma la sua espressione sembrava sollevata e molto più serena. Syaoran rivolse lo sguardo verso Sakura che, con gli occhi lucidi per l'emozione, gli sorrise. Un segno d'incoraggiamento dei più funzionali.

Perciò Syaoran prese un profondo respiro e si alzò in piedi, raggiungendo Kei.

Non andare, io non sono più in collera con te. E forse non lo sono mai stato davvero. La verità è che quando lei è morta è stato più facile arrabbiarmi e pensare che fossi tu il responsabile della sua morte. Ma questo era solo una copertura per il mio rimorso. Andando avanti con il tempo, la rabbia nei tuoi confronti svaniva lentamente, mentre compariva il mio senso di colpa, perchè ero sicuro che la morte di Haiko fosse accaduta per causa mia.”

Ti sbagli, avevi ragione a dare la colpa a me. Ero io a insistere affinchè lei uscisse la notte per stare con me. Non avrei mai dovuto permetterlo.”

Oh, per favore! Ero io la sua guardia del corpo, era compito mio proteggerla!”

Non era unicamente compito tuo. Io l'amavo, avrei dovuto pensare al suo bene prima che al mio. Ma ero troppo felice quando stavo con lei, quelli erano i momenti migliori della giornata. Ero totalmente accecato dall'amore che provavo per lei, tanto che non riuscivo più a capire il pericolo che correvamo!”

Syaoran non disse nulla e chinò il capo, mentre Kei assunse un'espressione preoccupata.

Scusami.” disse poi l'amico.

Syaoran scosse il capo, accennando un sorriso: “No, non preoccuparti. Ormai ho capito quanto lei ti amasse e sono sicuro che non dovevi insistere più di tanto per farla uscire, perchè era di una testardaggine unica in tutto il mondo.”

Già!” sospirò lui, l'aria malinconica nel viso a quel ricordo.

Comunque...adesso è tutto a posto, Kei. D'accordo?”

E con quella domanda gli porse una mano che Kei non esitò a stringere.

D'accordo...Syaoran.”

Kei gli sorrise e Syaoran sentì l'impulso di voltarsi verso Sakura: piangendo, la ragazza li osservava compiaciuta.

Oh, sono così felice che vi siate riappacificati!”

Sakura corse verso di loro e prese entrambe le loro mani.

Syaoran, sono molto orgogliosa di te e Kei...ops, posso chiamarla Kei?”

Kei ridacchiò: “Solo se io posso chiamarti Sakura!”

Molto bene!- esclamò lei,raggiante- Allora, Kei, sono davvero felice che tu sia tornato a far parte della vita di Syaoran. Era da tempo che avevo voglia di conoscerti. Syaoran mi ha parlato di te!”

Davvero?” esclamò Kei, inarcando un sopracciglio.

Ehm...sì, certo! Quando mi ha raccontato la vostra storia.”

Quindi, Syaoran, hai condiviso la tua vita con lei?” affermò Kei.

L'amico lo guardava ammirato e Syaoran annuì, timidamente.

Sono fiero di te. Hai superato le tue paure. Anche se penso che il merito, in questo caso, sia in gran parte di Sakura, vero?”

Ma Syaoran è...” iniziò a dire Sakura.

Syaoran intervenne e le strinse la mano: “Hai detto bene, Kei. È solo merito suo. Mi ha sempre trattato con gentilezza ed è riuscita ad entrare nel mio cuore per farlo solo suo.”

Bene, la tua felicità rende felice anche me.” disse Kei.

Sì, anche se per accettare ciò che provo per lei ho sofferto.”

Per Haiko?”

Syaoran annuì.

Kei sospirò e appoggiò una mano sulla spalla dell'amico: “Syaoran, sono convinto che anche lei sia felice quanto me per te in questo momento. Quando sei arrivato dalla Cina, ti sentivi perso e solo e hai cominciato a cercare quella persona che avrebbe potuto completarti e renderti felice. E, sebbene avessi trovato me ed anche Haiko, non potevamo essere noi quella persona. Forse ci abbiamo provato e forse tu hai voluto crederlo. Ma sappiamo bene come è andata a finire. Quella persona è Sakura e sono contenta che tu l'abbia trovata.”

Ti sbagli...è lei che ha trovato me!” commentò Syaoran, rivolgendole uno sguardo affettuoso.

Sakura arrossì.

Insomma, ora basta. Vi state coalizzando per mettermi in imbarazzo?”

Kei rise: “Sakura, sei anche molto divertente!”

Ma ora come farai con l'intervista per la tua rivista?” domandò Syaoran.

Oh, in verità non mi avevano commissionato un'intervista a Sakura, era solo un pretesto che ho usato per incontrarti. Il mio lavoro per oggi consiste nell'assistere a un concerto di una orchestra di giovani allievi del Conservatorio. Il programma consiste in un tributo a Mozart, alcuni dei suoi concerti più belli!”

Sembra interessante, io adoro Mozart, oltre a Chopin naturalmente!” esclamò Sakura, entusiasta.

Una vera buongustaia. Hai fatto bene a dirmelo, sai? Perchè ho dei biglietti in più e, se non avete impegni questa sera, potreste venire con me!”

Sakura si voltò verso Syaoran, guardandolo implorante.

Possiamo andarci, Syaoran? Ti prego, ti prego, ti preeeeegoooo!”

Ehm...sì, ma dovrò chiedere una volante e un agente all'ispettore.”

Sakura lo abbracciò con trasporto: “Grazie, Syaoran!”

Bene, allora vi aspetto questa sera all'auditorium, per le 20.30.”

Sì, d'accordo!”

Allora, ciao!”

Ciao!”

Kei uscì, chiudendo la porta dietro di sé, mentre Sakura guardò Syaoran, sorridendo.

Beh? Cos'è quel sorriso?”

Io sono felice per te, Syaoran, davvero. Ma tu...come stai?”

Io sto bene, perchè?”

Avanti, Syaoran. Incontrarlo dopo tutti questo tempo non deve essere stato facile. Per un istante ho temuto che lo lasciassi davvero andar via.”

L'ho creduto anche io.- ammise Syaoran, malinconico- Ma quando mi hai afferrato il braccio, ho capito subito qual'era la cosa giusta da fare, non solo per lui ma anche per me. Perciò grazie per essere rimasta accanto a me in questa occasione!”

Sakura lo abbracciò.

Non c'è di che!”

 

*****

 

Alle 20.30 in punto Sakura e Syaoran ritrovarono Kei all'ingresso dell'auditorium. C'era moltissima gente, tutti vestiti elegantemente, e Syaoran non era per niente tranquillo.

Ma come gli aveva detto Sakura pochi istanti prima nella macchina in borghese della polizia: “Per questa sera non pensare a me. Il tuo collega Fujimoto ci scorterà sia all'entrata sia all'uscita, perciò pensa solo a passare una bella serata con Kei e con me, naturalmente. Chiunque ascolti la musica di Mozart fa una buona azione e non può avere un animo disturbato e pericoloso.”

E, sebbene con quell'ultima frase Sakura potesse sembrare estremamente romantica e anche un po' ingenua, Syaoran aveva annuito, ritenendo che, tutto sommato, lei avesse ragione. Per una sera come quella Syaoran poteva permettersi qualche libertà.

Quando scesero dall'auto incontrarono subito Kei che li salutò vistosamente con la mano.

Buonasera!” li salutò lui.

Buonasera!” risposero entrambi in coro.

Sono contento che siate venuti. Sakura, sei splendida!”

Sakura arrossì e lo ringraziò timidamente. In effetti Syaoran non l'aveva ancora osservata bene, ma era un vero incanto. Indossava un abito nero senza maniche che ricadeva morbidamente e terminava poco prima delle ginocchia. Sul petto vi era un piccola placchetta argentata da cui partivano due serie di strass che delineavano il taglio sotto il seno e andavano a combaciare sulla schiena.

C'è molta gente, vero?” esclamò Syaoran, cambiando argomento.

Sì, questi musicisti sono giovani e molto bravi e il loro direttore è un maestro del Conservatorio famoso in tutto il mondo!”

Wow, sono davvero curiosa di ascoltarli! Sarà una serata bellissima!”

Entriamo allora!”

Syaoran si congedò da Fujimoto e seguì Sakura e Kei verso l'ingresso. Quest'ultimo mostrò i biglietti e poi furono accompagnati da una maschera ai propri posti, i quali erano in platea e molto vicini al palco dove erano sistemate diverse sedie e leggii con cartellette celesti che contenevano gli spartiti. Sakura fece in modo di far sedere Syaoran accanto a Kei.

Ora che ci pensava, Syaoran non aveva chiesto nulla a Kei, oltre quella domanda “Cosa sei venuto a fare?”.

Non sapeva dove vivesse, cosa gli fosse accaduto in quell'ultimo anno, se avesse superato la morte di Haiko, se stesse bene...

Lentamente si voltò verso di lui: fissandolo più da vicino si accorse in effetti che alcuni tratti del viso non erano più come li ricordava Syaoran. Erano più duri e malinconici, come se stesse invecchiando prima del tempo. Syaoran era stato piuttosto egoista con Kei, si era comportato come se avesse fatto un torto a lui, come se Syaoran fosse stato l'unico a soffrire per la morte di Haiko. Ma si dimenticava che Kei era con lei al momento dell'incidente. E certamente per lui doveva essere stato più difficile superare quel dolore. Chissà magari anche lui era stato tormentato da incubi come Syaoran.

In quel momento Kei si voltò verso di lui e gli sorrise d'istinto. Anche il sorriso sembrava stanco, eppure manteneva quella spensieratezza che l'aveva sempre caratterizzato e che molte volte aveva aiutato Syaoran e sostenuto con la fiducia.

Sì, Syaoran avrebbe tanto voluto sapere qualcosa in più su di lui. Ma ecco che sul palco giunse una giovane donna, che indossava un lungo semplicissimo abito nero. La sala applaudì e lei salutò dando il benvenuto a tutti gli spettatori.

Da parte di tutti i componenti dell'orchestra vi porgo il più caloroso benvenuto a questa serata di musica. Vi siamo molto grati per aver scelto di passare qualche ora di buona musica in nostra compagnia. Se avete dato già un'occhiata al programma, vi sarete accorti che questo sarà un concerto tributo al genio di Mozart. La nostra orchestra eseguirà tre dei più famosi concerti da camera del Maestro. Speriamo siano di vostro gradimento. E ora vi presento i musicisti dell'orchestra!”

Così dicendo entrarono in scena i componenti dell'orchestra, accompagnati dagli applausi del pubblico. Dovevano essere almeno una ventina, al massimo venticinque. C'erano fiati, archi e una bellissima arpa di legno di frassino.

Il primo brano eseguito fu la “Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra” , il quale, come spiegò la presentatrice, poteva essere considerato un doppio concerto. Vi era un perfetto e armonioso dialogo fra violino e viola, con passaggi assai virtuosi e soavi, e le voci dei due solisti si fondevano in un unico delizioso canto. Non vi era brano migliore per iniziare un concerto, in quanto era una melodia che davvero riappacificava con il mondo intero. Era come se il Maestro volesse dire: “Voi che siete qui dimenticate qualunque pensiero negativo, qualunque problema o preoccupazione. Lasciatevi guidare dalla musica in un mondo perfetto, lasciatevi deliziare da queste note unite in un'armonia meravigliosa.”

E Syaoran seguì il consiglio.

Il brano seguente fu il “Concerto per flauto, arpa ed orchestra” . E in quest'occasione si raggiunsero livelli molto alti di esecuzione. Anche l'orecchio inesperto di Syaoran riusciva a capirlo. L'ottimo risultato era dovuto non solo alla composizione, ma anche alla bravura dei musicisti. Il flautista e la suonatrice dell'arpa intrattenevano un dialogo galante di rara bellezza. Durante il secondo movimento, l'andantino, Syaoran si voltò a guardare Sakura. Era totalmente rapita dalla musica e lui era sicuro che se anche l'avesse chiamata lei non avrebbe risposto, né gli avrebbe dato segno di aver udito la sua voce. Ma poi la mano di Sakura strinse quella di Syaoran, come se gli volesse dire che era ancora lì con lui ed era felice di condividere quel momento con lui.

L'ultimo fu il “Concerto per clarinetto e orchestra”. Syaoran non ricordò di averlo mai ascoltato, ma capì subito che sarebbe stato qualcosa di sublime. Si passava da gioia e virtuosismo al rilassante adagio, il quale raggiungeva momenti di malinconia e commovente intimità, per poi terminare con allegria e vivacità. Sembrava quasi che quel concerto raccogliesse in sé tutte le emozioni che un animo umano possa provare.

Quando il concerto terminò Syaoran si accorse che stava stringendo ancor più forte la mano di Sakura e si sentì come se avesse appena compiuto un viaggio in un continente e un'epoca lontani. Si era totalmente estraniato dalla realtà in cui viveva. Ed era stato davvero meraviglioso.

Non era l'unico a provare certe emozioni perché l'applauso tardò pochi istanti prima di giungere fragoroso e insistente. Molti spettatori gridarono diversi “Bravi” ed era palese che desiderassero un bis.

Il direttore d'orchestra, che dopo i primi applausi era uscito dal palco, tornò in scena insieme alla presentatrice ed entrambi presero posizione.

Bene, signore e signori, la nostra giovane orchestra vorrebbe eseguire un ultimo brano. Si tratta dell' adagio della “Serenata n°10 per fiati”. Vi auguriamo buon ascolto!”

Questo sarà davvero interessante!” esclamò Kei, a bassa voce.

Syaoran non fece in tempo a chiedere perché, in quanto dal palco si levò una melodia sommessa, quasi timida. Un'armonia che portò un immediato silenzio in tutta la sala. Prima un delicato oboe introduceva il tema e poi lo stesso veniva ripreso da un clarinetto sicuro che lo approfondiva. E tutto l'adagio era un continuo dialogo fra gli strumenti.

Syaoran ricordò dove aveva già sentito questa melodia. In un vecchio film dedicato al genio dell'Autore. E ricordava perfettamente quella scena, con il compositore Antonio Salieri che commentava quella partitura.

Un inizio semplice, quasi comico. Appena un palpito con fagotti, corni di bassetto... Come lo schiudersi di un vecchio cofano... Dopo di che, a un tratto, ecco emergere un oboe! Una sola nota sospesa, immobile. Finché un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia... Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito... Espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri! Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio.”

La voce di Dio...sì, senza alcun dubbio quella era la definizione migliore per una composizione di così alto livello. Niente più della voce di Dio poteva causare il fremito di ogni fibra del corpo, la commozione di un cuore disposto ad aprirsi a tal punto. Niente poteva essere più potente e quella melodia lo era certamente: aveva la capacità di soffiare la vita sotto la pelle per andare a toccare la parte più intima dell'animo ed incantarla. Era un delicato raggio di sole che si infiltrava nella foresta più oscura per portare serenità e calore.

Quando l'adagio terminò, la sala esplose in un fragoroso applauso. Solo Syaoran rimase immobile al suo posto. Si voltò a guardare Sakura: anche lei non applaudiva, l'espressione era ancora rapita e piangeva. Dai suoi occhi lucidi erano sfuggite piccole lacrime, che erano scese giù per le gote e brillarono quando in sala si riaccesero le luci. Lei si accorse del suo sguardo e gli sorrise, mentre Syaoran le porse un fazzoletto.

Oh, cielo. Non so davvero cosa mi sia preso!” disse Sakura, asciugandosi il viso.

Niente di particolarmente sconvolgente. Sei solo più sensibile di chiunque altro in questa stanza.”

Poi Syaoran le si avvicinò maggiormente.

Sai, mi piace questo lato del tuo carattere.” le sussurrò.

Sakura ridacchiò e arrossì: “Grazie!”

D'accordo, piccioncini, sarà meglio andare prima che qualcuno riconosca Sakura.” esclamò Kei, esortandoli ad uscire al più presto.

Così presto?” domandò Sakura dispiaciuta.

Sakura, mia cara...- iniziò a dire Kei-... sono passate più di due ore.”

Sì, hai ragione!”

Non preoccuparti, i bis sono finiti.”

D'accordo...- sospirò Sakura, rassegnata-... andiamo!”

Fu così che Syaoran si alzò e afferrò Sakura per mano, trascinandola poi con sé. Il pubblico continuava la sua ovazione, per cui nessuno si accorse dei tre giovani che sgattaiolavano fuori dall'auditorium. Nella sala all'ingresso ritrovarono l'agente Fujimoto in attesa del loro arrivo.

I tre si fermarono e Kei sorrise.

Sono contento che siate venuti stasera!”

Beh, è stato un piacere. Il tuo invito era molto gentile e non potevamo rifutare, vero Syaoran?” domandò Sakura, rivolta alla sua guardia del corpo.

Syaoran annuì: “Ma certo. È stata una bellissima serata!”

Oh, lo è stata davvero. Non ho mai sentito un'esibizione più sublime.” esclamò Sakura entusiasta.

Indubbiamente è così. La mia recensione per domani sarà sicuramente più che positiva.”

Grandioso. Mi piacerebbe leggerla!”

Ti farò avere una copia, Sakura!”

Grazie!”

Per tutta la durata dello scambio di battute fra i due, Syaoran guardò l'amico con un'espressione preoccupata e ansiosa: “Dove vai adesso?”

Kei ridacchiò, soddisfatto probabilmente dell'interesse di Syaoran per lui.

A casa, che domande!”

Sì, ma...dov'è casa tua adesso?”

A Tokyo, vicino alla redazione della rivista per cui lavoro!”

Allora ti accompagneremo noi!”

Kei scosse il capo: “Me la so cavare da solo, Syaoran. Non preoccuparti.”

Lo so, ma io....vorrei che venissi con noi!”

Kei sembrò esitare a quella richiesta a cui anche Sakura si unì, quasi implorante. Infine annuì, felice.

D'accordo, accetto il vostro passaggio!”

Evviva!” esclamò Sakura, entusiasta.

Dopo essere giunti a un accordo, i tre guidati da Fujimoto raggiunsero la volante della polizia e partirono alla volta dell'appartamento di Kei. Si trovava in un quartiere accanto a Shinjuko, Bunkyo. Il quartiere degli universitari per eccellenza.

Ah, sì, ricordo che abitavi lì per tutta la settimana e poi tornavi nei weekend.” commentò Syaoran, memore del passato.

Già. L'appartamento è lo stesso. Quando mi sono laureato, ovvero qualche mese dopo...beh...dopo Haiko, i miei hanno deciso di comprarlo. Sono stato molto fortunato in questo senso, trovare un lavoro nella stessa zona dove si trova la propria dimora. Chi può dire altrettanto?”

Il sorriso di Kei non convinse Syaoran. Sebbene non si vedessero da più di un anno, riusciva ancora a riconoscere quando il suo sorriso non era sincero, anzi serviva solo a nascondere qualcosa. E purtroppo Syaoran sapeva anche cosa voleva nascondere. Perché, sebbene Kei cercasse di sembrare sempre spavaldo e allegro, in realtà aveva un animo sensibile e introverso. La spavalderia era solo una maschera che usava soprattutto quando c'era qualcosa che lo turbava, qualcosa che dilaniava il suo essere. Syaoran capì che ora quella maschera nascondeva il dolore di Kei per la morte di Haiko. Era stato così insensibile, quella mattina, a non chiedergli come prima cosa...come stai?

Già, ma...tu...” iniziò a dire Syaoran.

Io cosa?” domandò lui.

Tu...come stai?”

Kei ridacchiò: “Ma dai. Sto bene. Non mi vedi?”

Syaoran gli rifilò uno sguardo dei più eloquenti.

Lo sai a cosa mi riferisco.”

Il sorriso spavaldo di Kei sparì improvvisamente. E il suo sguardo venne attraversato da un lampo di preoccupazione e ansia. Syaoran lo notò e capì che aveva visto giusto riguardo la sua situazione.

Beh...me la cavo, insomma...vado avanti. Sebbene lei sia una presenza costante nei miei pensieri, cerco di reagire al dolore e al senso di colpa che mi stringe il cuore. Non è mai stato facile, anzi...non credo di cavarmela in questo. Come si dice...si fa quel che si può!”

Syaoran non sapeva cosa rispondere, anche se capiva perfettamente cosa stesse provando Kei. Sicuramente se avesse parlato, sarebbe scaduto in qualche banalità, qualche frase di circostanza. Poi fortunatamente vide Sakura che coprì la mano di Kei con la propria.

Lo so che adesso stai soffrendo. Il dolore è ancora intenso perché è una ferita recente. Ma il tempo è la cura migliore per ogni ferita. Un giorno ti sveglierai e capirai che il dolore è diminuito e così via fino a quando non diverrà un ricordo, triste certo, ma da quel momento ricomincerai a vivere. Io non la conoscevo, ma da quanto mi ha raccontato Syaoran, lei voleva bene ad entrambi e desiderava solo la vostra felicità. Sicuramente anche lei vorrebbe che tu ricominciassi a vivere.”

La mano di Kei si voltò a stringere quella di Sakura.

Credo che tu abbia ragione!”

Sakura sorrise: “Ma certo! Ora che tu e Syaoran vi siete riconciliati, sarà più semplice. Il sostegno di un amico, la speranza che ti infonde è la luce che si accende anche nei momenti più oscuri e ti guiderà verso la strada giusta!”

L'auto si fermò, segno che erano giunti a destinazione. Syaoran era rimasto senza parole al discorso di Sakura. In alcuni momenti riusciva ancora a sorprenderlo. Sapeva che la sua capacità di empatia era immensa, ma in quel momento non si aspettava un suo intervento. Probabilmente perchè in qualità di amico di Kei era compito suo sostenere e confortarlo. Ma Sakura aveva capito la sua evidente difficoltà di rivolgere qualche parola di speranza a Kei ed era intervenuta per aiutare non solo lui, ma anche Syaoran.

Sei molto sicura di quel che dici.” commentò Kei con un sorriso.

E' perché ci credo davvero. Allora, ti lascerai aiutare da noi?”

Kei guardò un istante Syaoran, il quale, seppur imbarazzato, annuì.

D'accordo!”

Allora, per cominciare, domani sera ti invito al mio concerto. È il penultimo del tour di Tokyo!”

Oh, non ho mai assistito a un tuo concerto. Ho sentito qualche canzone in redazione, ma non mi hanno mai mandato a un tuo concerto. Verrò volentieri!”

Ottimo, sei contento Syaoran?” domandò Sakura, voltandosi verso di lui.

Sì, certamente!”

Lo sguardo di Kei divenne pieno di gratitudine per entrambi. Poi aprì la portiera.

Grazie per tutto, anche per il passaggio!”

Non è nulla!”

Allora, a domani!”

Sì, a domani!” esclamò Sakura, entusiasta.

Buonanotte!”

'Notte!” risposero entrambi all'unisono.

Kei uscì dall'auto e chiuse la portiera dietro di sé. L'auto ripartì e dal finestrino Syaoran guardò indietro, verso l'amico ritrovato che stava entrando in casa. Era davvero felice di averlo ritrovato e se vi avesse pensato giorni addietro probabilmente non l'avrebbe mai creduto possibile: una così grande felicità per essersi riconciliato con l'uomo che si era conteso con lui l'amore di Haiko, ma che prima di tutto era e sarebbe sempre stato il suo più caro amico.

 

*****

E' stata una bellissima serata!! Non trovi anche tu, Syaoran?”

Erano appena rientrati in camera e Sakura andò a sedersi subito sul divanetto, mentre Syaoran chiuse la porta a chiave per sicurezza, perchè secondo lui non era mai troppa.

Sì, molto.”

Ora che lui non c'è posso chiedertelo chiaro e tondo. Non ti dispiace se ho invitato Kei al concerto di domani sera, vero?”

Syaoran si sedette accanto a lei e scosse il capo energeticamente: “Oh no, anzi. Sei stata molto gentile ad invitarlo!”

Certo che era stata gentile. Non come lui che non aveva avuto il coraggio di consolarlo, dopo aver saputo che pensava ancora ad Haiko con dolore. Così Syaoran la guardò sorridere entusiasta e poi cercò la sua mano e la strinse con forza.

In effetti...devo ringraziarti per oggi, Sakura!” esclamò, richiamando la sua attenzione.

Sakura si voltò verso di lui, sorpresa: “Per quale motivo?”

Perché oggi mi hai sempre sostenuto: mi sei stata vicina quando ti ho chiesto di non andar via stamattina e poco fa, in auto, hai capito che ero in difficoltà e non sapevo cosa dire per confortare Kei. Così sei intervenuta e le parole che gli hai rivolto sono state davvero molto profonde. Lo hanno colpito molto!”

Sakura non rispose immediatamente: guardò le loro mani unite, accarezzando quella di Syaoran con la sua mano libera.

Syaoran, non devi ringraziarmi per questo. Noi ci sosteniamo a vicenda ed è giusto che sia così. Non potrei mai lasciarti da solo in una situazione difficile per te. Così come non lo faresti tu. È in questo modo che funzionano le cose quando sei innamorato, no?”

Syaoran le sorrise: “Sì. Funziona così!”

E in risposta Sakura gli baciò una guancia, accarezzandogli il viso.

Ah! - esclamò Syaoran, come se si fosse appena ricordato qualcosa di importante- Mi sono dimenticato di dirti una cosa oggi!”

Ovvero?”

Sei davvero molto bella stasera!”

Ah sì?” esclamò lei, la cui vanità era stata lievemente pizzicata dal complimento.

Certo. Non che gli altri giorni tu non sia bella, ma oggi...non lo so. Sarà il vestito o l'atmosfera che si è creata al concerto, ma sei davvero affascinante.”

Sakura arrossì: “Grazie, Syaoran. Però io scelgo la seconda opzione. Perché in fondo questo è solo un vestito. Perciò se hai notato questo, sarà proprio per la magia della musica che ci ha appena allietato la serata.”

Sì... sarà proprio così...”

Detto questo, Syaoran si chinò su di lei e la baciò delicatamente sulle labbra. Sakura gli accarezzava la guancia con le sue dita sottili e Syaoran chiuse gli occhi, conciliato dalla sensazione di tranquillità trasmessa da quei movimenti rilassanti.

Eppure in un momento così, di serena pace con se stesso e con il mondo intero, Syaoran cominciò a percepire un senso di agitazione dentro di sé: prese vita nel più profondo del suo animo per poi espandersi in tutto il corpo e coinvolgere ogni singolo muscolo e fibra.

Era una sensazione che aveva già provato. Desiderava Sakura...e non come le volte precedenti. Era un desiderio più forte del solito, più travolgente che lo rendeva vivo.

E quasi d'istinto la fece sdraiare sul divano, sistemandosi sopra di lei.

Con le labbra scese sul collo della ragazza, baciandole la pelle in una scia di piccoli fuochi. Sakura non sembrò aver alcuna intenzione di fermarlo, anzi pareva gradire le attenzioni di Syaoran. Perciò lui si lasciò condurre dal suo istinto, dalle decisioni dettate dal suo cuore. Amava Sakura e voleva dimostrarle quanto intenso fosse quel sentimento meraviglioso e puro che proprio lei aveva fatto nascere in lui.

Per una volta, anzi una seconda volta nella sua vita Syaoran aveva messo da parte la ragione, la sua parte più razionale, che gli impediva di abbandonarsi completamente e lasciarlo quindi in balia dei suoi sentimenti. Fino ad allora non era riuscito in questo intento, costretto probabilmente dalla paura che era nata in lui quando Haiko aveva avuto quel terribile incidente.

Ma ora con Sakura era diverso. Lei era in grado di tirare fuori il meglio di lui e fargli provare emozioni sconvolgenti e indescrivibili. Era unica, era la sua anima gemella, la persona legata a lui dal filo rosso del destino.

Poi un sospiro di Sakura, la sua mano che gli accarezzava lentamente il torace lo riportarono alla realtà, come una caduta improvvisa da un volo altissimo e fantastico.

E tutto d'un tratto Syaoran capì dove si trovava e, soprattutto, in che posizione. L'Io freudiano aveva preso nuovamente il controllo della sua mente e del suo corpo.

Sakura, turbata dal suo radicale cambio di atteggiamento, lo fissò con sguardo assai perplesso, mentre lui si allontanava da lei e si mise a sedere, guardandosi le mani.

Si era lasciato andare così all'improvviso, senza tenere conto di Sakura. E non si sarebbe fermato fino a quando un gesto di Sakura non l'avesse risvegliato da quel suo stato di trance, che fortunatamente era giunto e aveva avuto l'effetto desiderato. Sakura lo amava troppo e probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli a parole ciò che voleva o non voleva fare.

Syaoran?!” disse lei, alzando il busto e sfiorandogli la spalla con una mano.

A quel tocco lieve, Syaoran scattò in piedi e, sbiascicando un rapido “Scusa”, corse al riparo nella sua camera da letto.

L'aver perso la testa, seppur per pochi minuti, era stato piacevole sì, ma anche estremamente pericoloso. Non voleva essere come gli altri ragazzi, e in particolare come quell'idiota di Hiro. Voleva essere speciale per Sakura, desiderava che lei fosse orgogliosa e non timorosa di lui.

Voleva semplicemente essere perfetto per Sakura, proprio come lei era perfetta per lui.

 

 

Prossimo capitolo: “Love”


Ok, due mesi di ritardo. chiedo venia. ho avuto una crisi di ispirazione, ma il signor Mozart mi ha dato una mano e così ho pensato fosse giusto inserire un bel tributo al suo genio artistico. e visto che siamo sotto natale consideratelo come un regalo, con tanti cari auguri di buon natale e felice anno nuovo.

il prossimo capitolo magari vedrà la luce il mese prossimo...spero...-.-

mamogirl: grazie per aver corretto il capitolo. spero ti sia piaciuto. comunque non sono sadica o almeno non arriverò mai ai tuoi livelli. -_-'

lisaangius: grazie per la recensione. spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

paperella96: grazie della recensione. ma dai, povero syaoran, capiscilo...è un animo sensibile ...è chiaro che pensi ancora ad haiko, ma non in modo  più che affettivo.

annaly07: grazie per la recensione. spero ti sia piaciuto il capitolo e le scene fra i due amici ritrovati.

laurettachan: grazie per la recensione. eh, chissà quale sarà la prossima mossa di koichi...mah, per un po' lasciamoli in pace questi due, eh?

lakia:grazie per la recensione e le parole molto gentili. non ti preoccupare per le recensioni mancate. l'importante è che la storia ti piaccia e riesca a trasmettere delle emozioni.

emilissa15:grazie per la recensione e i consigli su jane eyre.è nella mia lista infinita dei libri da leggere.e riguardo la one-shot su syao e haiko non sei la prima a chiederla, perciò vedrò cosa posso fare.

 

A presto

kia85

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