Gormiti Il Ritorno dei Signori della Natura: Final Evolution

di Justice Gundam
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fine di un'era ***
Capitolo 2: *** I nuovi Signori della Natura ***
Capitolo 3: *** Occhi della Vita ***
Capitolo 4: *** La prima missione ***



Capitolo 1
*** La fine di un'era ***


Final Evolution-01

Gormiti - Il ritorno dei Signori della Natura - Final Evolution

Una fanfiction di Gormiti scritta da: Justice Gundam

 

Ed eccomi di ritorno nella sezione Gormiti, aperta da poco!

Ringrazio il mitico staff della Erika's Fanfiction Page per aver dedicato una sezione del loro sito a questa simpatica serie di giocattoli, che ha dato vita ad un'altrettanto divertente serie televisiva. Che ovviamente io, da bravo fan, non mi sono lasciato scappare! I personaggi umani mi sono piaciuti all'istante, e anche i vari episodi, proprio per il loro essere lineari e senza tante pretese di una trama profonda, mi hanno convinto!

Pero forse c'era qualcosa che mancava... e non tutti i cultori della serie sono rimasti soddisfatti al cento per cento. In fondo, la serie animata si e' presa un po' di licenze poetiche rispetto all'originale. E neanche a me e' piaciuto troppo il fatto che Armageddon sia stato declassato a scagnozzo di Magmion...

Percio', in un tentativo di fondere il meglio dei due mondi, ho iniziato a scrivere questa storia! Chissa', magari avra' successo tra i fan di Gormiti!

In ogni caso, prima di proseguire, e' il caso che faccia delle precisazioni, e i dovuti disclaimer! Allora... prima di tutto, i Gormiti e tutti i marchi registrati ad essi correlati sono di proprieta' del loro creatore Leandro Consumi, del loro disegnatore Gianfranco Enrietto e del Gruppo Preziosi in generale! I protagonisti del cartone animato, i fratelli Nick e Toby, e i loro amici Lucas e Jessica, sono di proprieta' dello Studio Marathon, gia' noto per serie quali Totally Spies, Martin Mystere e Team Galaxy... e adesso non ricordo per filo e per segno tutti i nomi legati al cartone animato! ^^

E comunque, questa serie e' stata scritta unicamente per divertimento e senza alcuno scopo di lucro. Spero soltanto di... come mi ha detto una giovane mamma che ringrazio caldamente, regalare qualche bel momento ai piccoli fan dei Gormiti e, perche' no, magari anche a quelli piu' grandi, aggiungendo qualcosa alla storia del cartone animato e magari andando a scavare un po' piu' a fondo nelle personalita' dei protagonisti senza per questo allontanarmi dallo spirito del cartone!

Oh, e vorrei ringraziare anche l'autrice A Beautiful Girl, autrice della fanfiction Amore Impossibile, per aver risvegliato la mia voglia di scrivere qualcosa sui Gormiti... e per avermi fatto pensare ad una possibilita' che, in effetti, puo' tranquillamente essere! Sia lei che tutti quelli che shippano Toby / Jessica dovrebbero essere soddisfatti, anche se ci vorra' un po' di tempo per arrivare a quello!

Okay, credo di aver detto tutto... quindi, non perdiamo altro tempo! Gli Occhi della Vita sono carichi, il passaggio dimensionale e' aperto, e non rimane altro da fare che prendere un bel respiro e tuffarsi ancora una volta nell'avventura, nell'isola di Gorm!

Buon divertimento!

 

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Prologo - La fine di un'era

 

Venti sibilanti soffiavano desolati su una vasta pianura, ancora avvolta da evanescenti banchi di nebbia grigiastra, e costellata degli effetti di una battaglia catastrofica che doveva essere stata combattuta non piu' di qualche ora prima. Enormi crateri fumanti dai bordi anneriti punteggiavano la distesa brulla, con rocce disintegrate sparse alla rinfusa e volute di fumo nero che si alzavano verso il cielo, lentamente e con mestizia. Il cielo era ancora ingombro della nubi di polvere e detriti che si erano venute creare durante il terribile scontro... e l'aria stessa sembrava piu' pesante, come se il vento recasse con se' il dolore di coloro che avevano perso qualcuno in quello scontro apocalittico.

C'era voluta una lunga, dura guerra... e quella battaglia che, alla fine, era stata senza vincitori ne' vinti... prima che l'isola di Gorm potesse finalmente ritrovare la pace.

E cosa era rimasto, ora? Soltanto questo... un altopiano sconvolto dalla violenza che per sempre sarebbe rimasto come ricordo della follia passata... come triste monumento alla battaglia finale tra il Vecchio Saggio e Magor, tra le forze del Sommo Luminescente e quelle del suo acerrimo nemico Obscurio. Dopo tante lotte interne, era finita un'era... e nonostante tutto quello che era successo, i Gormiti rimasti dovevano rimboccarsi le maniche e ricostruire quello che era andato perduto. Anche se ci sarebbero voluti anni per farlo...

Dopo un lungo silenzio, interrotto solo dall'ululato del vento, uno dei Gormiti ancora in piedi su quella desolazione fece un passo in avanti, tenendo la testa bassa. Un Gormita del Mare, uno dei veterani che avevano combattuto piu' battaglie tra i seguaci del Vecchio Saggio: Poivrons il Signore del Mare, un Gormita alto e muscoloso, simile ad un uomo nel pieno delle forze, con la pelle di un azzurro brillante, e la testa simile ad una grande piovra blu, con otto lunghi, guizzanti tentacoli attorno alla bocca. Come tutti coloro che avevano preso parte a quella battaglia e ne erano sopravvissuti, sembrava stanco e afflitto, e i suoi occhi, nei quali si vedeva un pozzo infinito di blu oceanico, guardavano verso il cielo, come se si aspettassero di veder scendere giu' il buon Vecchio Saggio e il Sommo Luminescente, come se sperasse di aver soltanto immaginato che i due supremi protettori di Gorm uscissero dalla Bolla Magica nella quale erano stati inghiottiti...

E invece no. Lui, e tutti i Gormiti rimasti fedeli al Bene, dovevano rassegnarsi. I loro paladini se n'erano andati, in un estremo sacrificio per fermare Obscurio, Armageddon e Magor.

Poivrons abbasso' di nuovo lo sguardo, mentre numerosi Gormiti di varie tribu' gli si avvicinavano. La tribu' della Foresta, della Terra... persino i superstiti di quella dell'Aria, tra cui il nobile Falcosilente... tutti si riunirono attorno all'antico condottiero del popolo del Mare, per ascoltare quello che aveva da dire.

"Un'era e' giunta al termine, fratelli Gormiti." disse Poivrons, guardandosi il dorso della mano palmata. "Molta violenza ha visto quest'isola, troppo spesso i fratelli si sono scagliati contro i fratelli, spinti dall'invidia e dall'avidita'... sviati da false promesse... e questo e' il risultato, purtroppo. La guerra ha prodotto il nulla."

"Ma possiamo ancora rimediare." disse un Gormita della Terra, facendosi avanti. Era un colosso dalla pelle di roccia rosso-marrone, il cui braccio sinistro era un enorme martello da guerra dotato di acuminati denti di roccia, con una lunga cresta sul capo, pungiglioni di roccia che gli uscivano dalla schiena, e delle piastre di corazza di roccia grigia che coprivano alcune parti del suo corpo. Gheios, il Signore della Potenza e primo signore dei Gormiti della Terra, guardo' malinconico negli occhi di Poivrons, prima di continuare il suo discorso. "D'ora in poi, i popoli di Gorm dovranno mettere da parte le loro differenze... e lavorare assieme per ricostruire cio' che e ' andato perduto in questa guerra."

"Affinche' i sacrifici dei nostri nobili signori, del nostro maestro e del Sommo Luminescente non siano vani e non vengano mai dimenticati." fu il commento di Tasarau, primo signore della Foresta, un possente uomo-albero con un occhio solo e quattro braccia simili ad enormi rami, il cui corpo era foderato di verdi piante rampicanti che sembravano muoversi lentamente.

Si fece successivamente avanti un Gormita dell'Aria che ricordava molto un airone dalle fattezze umanoidi, con il corpo coperto di piume bianche e azzurre, grandi occhi neri, un becco sottile e affilato, delle lame affilate sugli avambracci e un paio di corte antenne ondulate sulla testa. Noctis, a sua volta il primo a governare il popolo dell'Aria... lo stesso popolo che si era lasciato tentare dalle menzogne di Orrore Profondo e aveva abbandonato le vie del Bene... volle dire la sua. "E il popolo dell'Aria fara' quanto in suo potere per redimersi dal disonore in cui e' caduto con il suo antico tradimento. Siamo disposti ad accettare la nostra punizione e pagare il fio delle nostre colpe. Gorm deve avere un futuro."

"E sia, allora." concluse Poivrons. "Che da questo momento in poi cessino le meschine dispute di potere. Ora Gorm ha bisogno di pace... e accettiamo la richiesta di perdono del popolo dell'Aria, anche se dovranno dimostrare di essere degni della nostra fiducia."

"Allora, la strada e' tracciata." concluse Gheios. "Da questo momento, comincia il futuro di Gorm."

In lontananza, le truppe del Vulcano rimaste si stavano ritirando, sconfitte e piene di vergogna. Tutto cio' che avevano fatto... tutti i doppi giochi, gli inganni e gli sporchi trucchi che avevano utilizzato per avere la meglio... non erano serviti a niente. Il loro signore, l'inarrestabile Armageddon, era stato imprigionato senza possibilita' di fuga... e assieme a lui, anche i soldati piu' forti e crudeli che il popolo del fuoco avesse mai avuto. Non rimaneva altro da fare che rifugiarsi nelle viscere del Monte Vulcano, per recuperare le forze e magari riorganizzarsi... avrebbero aspettato ancora... aspettato l'occasione giusta per risorgere dalla loro disfatta, e tornare all'attacco. Avevano tempo... tutto il tempo che volevano...

Alla testa dei Gormiti del Vulcano, un possente guerriero dalla pelle rossa come il fuoco, simile ad uno spaventoso incrocio tra un rettile e un pesce, con il braccio destro trasformato in una lama tagliente dalla punta di ossidiana, si trascinava rabbiosamente, rimuginando sulla sconfitta. Magmion, primo comandante supremo del Vulcano prima dell'avvento di Orrore Profondo ed Armageddon, rivolse per l'ultima volta uno sguardo colmo di desiderio di vendetta alla Pianura delle Nebbie, dove il suo popolo aveva conosciuto la sconfitta definitiva, e i suoi aguzzi denti digrignarono rabbiosamente tra loro.

"Per questa volta... per questa volta avete vinto voi, inutili Gormiti..." mormoro' tra se'. "Ma... non illudetevi che finisca qui... il popolo del Vulcano... non dimentichera' questa sconfitta! Torneremo ancora... e quando questo accadra', voi non avrete piu' nessuno che possa salvarvi! Mi avete capito? Nessuno!"

I Gormiti del Vulcano continuarono la loro lenta ritirata sotto la guida del loro capo, scoaggiati dalla batosta subita... ma fiduciosi nelle parole di Magmion, e certi che un giorno sarebbero tornati a reclamare vendetta...

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Un piccolo pianeta da qualche parte nell'universo stava facendo crescere e prosperare la vita, mentre a Gorm si susseguivano le lotte per il potere. Nessun Gormita poteva immaginare che quel pianeta cosi' apparentemente insignificante avrebbe giocato un ruolo cosi' importante nel futuro della leggendaria isola... e nessuno di loro avrebbe potuto vedere il misterioso vortice di luce e tenebre che si avvicinava lentamente ad esso...

Duecento milioni di anni prima che quel minuscolo pianeta venisse chiamato Terra, un uovo abbandonato nel bel mezzo di una selvaggia prateria si schiudeva, dando alla luce un piccolo essere che avrebbe svolto un ruolo fondamentale nelle vicende future... Due piccoli occhi curiosi fecero capolino tra i frammenti del guscio infranto, e un piccolo corpo sinuoso, coperto di sottilissime squame verdi smeraldo, striscio' fuori da esso, reggendosi su zampette corte con delle piccole ventose sulle dita.

Lei sapeva dove andare... e sapeva qual era il suo compito...

Per Gorm, era finita un'era. Ma sia per esso che per la Terra, ne sarebbe cominciata un'altra...

 

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CONTINUA...

 

Note dell'autore: E cosi' inizia la mia nuova storia nell'infinito universo di Gormiti! Come potete vedere, questo e' stato solo un capitolo espositivo, che riassume il malinconico finale della battaglia finale nella Pianura delle Nebbie. E da qui, inizieranno a prendere forma le vicende della serie animata, di cui io faro' una riedizione! E quindi... nel prossimo capitolo, preparatevi a vedere entrare in scena i nostri piccoli eroi: Toby, Nick, Lucas e Jessica!

Mi raccomando, fan italiani di Gormiti! Sappiatemi dire quali sono le vostre impressioni... e ci vediamo quando io saro' tornato dal Giappone! Parto venerdi', e torno subito dopo Natale, quindi... abbiate un po' di pazienza, okay?

 

Justice Gundam

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Capitolo 2
*** I nuovi Signori della Natura ***


Final Evolution-02

Gormiti Il Ritorno dei Signori della Natura: Final Evolution

Una fanfiction di Gormiti - Il Ritorno dei Signori della Natura scritta da: Justice Gundam

E... bentornati!

Sono appena tornato dal mio viaggio in Giappone, durato tutto un mese... uno dei viaggi piu' belli della mia vita, statene

pur certi... e ora che sono tornato, posso rimettere mano alle mie storie, a cominciare da questa! Le altre mie storie

proseguiranno domani, e ho intenzione di portarle avanti il piu' possibile durante queste vacanze!

Ovviamente, prima di ricominciare, devo fare a tutti voi lettori e frequentatori di EFP i miei migliori auguri di Buon Natale,

anche se in ritardo, e di Felice Anno Nuovo... e spero che il 2010 sia un buon anno per tutti, e che porti un sacco di buone

notizie!

Ma ora... proseguiamo con la mia storia! E finalmente, vediamo entrare in scena Toby, Nick, Jessica e Lucas, i quattro

ragazzi protagonisti del cartone animato! Per loro, sta per arrivare il momento di diventare gli eroi che conosciamo, e

intraprendere il loro straordinario viaggio per l'isola di Gorm, dove il Popolo del Vulcano sta per tornare alla carica dopo

secoli di inattivita'! I nuovi Signori della Natura saranno in grado di assumersi questo difficile compito?

Prima di dare la risposta a questa domanda, rispondo, come e' mia abitudine, alle recensioni che mi avete mandato...

 

Kasumi97: Grazie mille! Tu sei la prima a recensire questa mia nuova storia... e per questo ti ringrazio! I tuoi

complimenti sono bene accetti... e spero che ti piacera' il modo in cui la situazione si sviluppera', anche se per vedere

qualcosa tra Toby e Jessica dovrai aspettare un po'. Questo capitolo sara' un po' di introduzione... ma stai pur certa che

l'azione non tardera' a venire!

 

Okay, gente! Si riparte per l'avventura! E piu' precisamente, per una piccola citta' della California di nome Venture

Falls, dove abitano quattro bambini come tanti... e come pochi altri!

Buona lettura!

 

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Capitolo 1 - I nuovi Signori della Natura

 

Era soltanto un'ombra sfuggente tra gli alberi, ma se qualcuno avesse potuto vederlo, avrebbe visto una strana creatura

simile ad un grosso ramarro verde, con una piccola cresta sul capo, che sgusciava con una prudenza dettata dall'esperienza

in mezzo alla bassa vegetazione della periferia. Sembrava davvero una normale lucertola, forse di dimensioni leggermente

maggiori della norma... ma c'era qualcosa, nel suo modo di muoversi, che dava un senso di entusiasmo, trepidazione ed

impazienza al tempo stesso... come se si fosse trattato di un bambino che da tanto tempo aspetta di mangiare un gelato...

Strisciando rapidamente tra l'erba alta e gli alberi, tenendosi appiattita lungo il marciapiede ed evitando le poche auto che ancora

viaggiavano a quell'ora tarda, il misterioso piccolo rettile arrivo' finalmente vicino ad una casa che non sembrava avere nulla di

particolare rispetto a tutte le altre: bianca, a due piani, abbastanza piccola, con tanto di giardino ben curato e veranda esterna,

non era diversa dale abitazioni di migliaia di famiglie americane, e le luci erano completamente spente, ad indicare che tutti i residenti

erano immersi nel sonno. E cio' nonostante, quando il rettile alzo' lo sguardo verso le finestre al primo piano, si senti' percorrere da

una strana, e allo stesso tempo familiare, sensazione... era qualcosa che aveva sentito talmente tanto tempo prima che ormai non

sarebbe piu' riuscito a dire quando... ma la riconosceva, di questo era certo al cento per cento!

Eccitato, il piccolo animale si avvicino' a passo piu' spedito verso la casa... e per poco non gli venne un colpo quando, silenzioso come

un gatto, un cagnolino bianco pezzato di macchie marroni usci' fuori da una casetta piu' piccola posta a pochi metri da quella verso cui

si stava dirigendo lui! La lucertolina salto' su con un'esclamazione impaurita, temendo che si trattasse di qualche predatore... e invece,

vide solo il simpatico cagnolino che si avvicinava, piu' incuriosito che aggressivo, e lo annusava senza dare segno di volerlo attaccare! In

quel momento, la lucertola noto' che al collare del bastardino era legato un guinzaglio abbastanza lungo, che gli avrebbe consentito si' di

muoversi abbastanza liberamente, ma che comunque non gli avrebbe permesso di inseguirlo a lungo, anche se fosse stato aggressivo... beh,

un elemento in piu' che servi' a tranquillizzare il nervoso animaletto...

...che un attimo dopo, sorprendentemente, si alzo' sulle zampe posteriori, si schiari' la voce e inizio' a parlare!

"Ehm.. salve!" disse, con una vocetta acuta e leggermente gracchiante. "Sono... er... nuovo di queste parti. Tu... immagino che conosca

gli abitanti di questa casa, vero?"

Il cagnolino inclino' la testa da un lato e guardo' confuso la simpatica lucertolina, che a sua volta sospiro' e si gratto' la testa. "Sigh...

continuo a dimenticare che non tutte le creature parlano, su questo strano pianeta..." disse tra se'. "Beh, non importa... scusa, amico, ma

devo andare a dare un'occhiata piu' da vicino a casa tua... me lo permetti, vero? E'... una cosa piuttosto importante, e se non la faccio io

non la fa nessuno!"

Il cagnolino uggiolo' come se volesse dirgli di accomodarsi... e il rettile ringrazio' con un cortese inchino, prima di guizzare come un'anguilla

verso il muro laterale della casa e arrampicarsi su di esso con delle corte zampette dotate di minuscole ventose su ciascun ditto, come

quelle dei gechi. In breve tempo, con la stessa facilita' con cui un essere umano scavalca un muretto, la lucertolina parlante era arrivata al

primo piano, ad una finestra che si affacciava sul giardino... la stanza da dove proveniva quella strana sensazione...

Dopo aver preso un bel respiro per l'emozione, il piccolo animale guardo' all'interno...

E li', distesi nei rispettivi letti e avvolti nelle coperte, vide due bambini, uno biondo e uno castano... erano loro... la sorgente da cui

proveniva il misterioso potere che la lucertolina aveva avvertito!

Un sorriso di commozione apparve sul muso del buffo animaletto. Finalmente... dopo milioni di anni... la sua ricerca era finita!

Finalmente, la speranza seminata ere prima stava dando frutto...

"Gorm ha trovato... i suoi nuovi guerrieri!" disse tra se', continuando a guardare i due fratellini, che dormivano ignari di quanto molto

presto la loro vita sarebbe cambiata...

 

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CANZONE: Gormiti che Miti

Autore: Giorgio Vanni

(Uh! Ah! Eh!) Trema la terra!

(Uh! Ah! Eh!) Palpita il mare!

(Uh! Ah! Eh!) C'e' chi si ribella sull'isola di Gorm!

Entra in un mondo di forza e ruggiti,

Scopri i segreti dei grandi Gormiti,

Popoli antichi che cercano la liberta'!

Sono protetti dal buon Vecchio Saggio

Che infonde loro potenza e coraggio

Ma c'e' un nemico che agisce con gran crudelta'!

La lava dal volcano sale su,

Poi come un fiume in piena scende giu',

E la leggenda adesso tuona e non aspetta piu'!

Chissa' cosa accadra'?

GORMITI, che miti, piu' forti, piu' uniti!

Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!

GORMITI, che miti, ancora piu' arditi,

Che miti i Gormiti... I nuovi grandi eroi!

(Uh! Ah! Eh!) Trema la terra!

(Uh! Ah! Eh!) Palpita il mare!

(Uh! Ah! Eh!) C'e' chi si ribella sull'isola di Gorm!

Entra nel mondo di quei Quattro amici

Che adesso sono signori Gormiti

Perche' la vita raggiunge il destino dov'e'!

La lava dal volcano sale su,

Poi come un fiume in piena scende giu',

E la leggenda adesso tuona e non aspetta piu'!

Chissa' cosa accadra'?

GORMITI, che miti, piu' forti, piu' uniti!

Che miti i Gormiti... combattono per Gorm!

GORMITI, che miti, ancora piu' arditi,

Che miti i Gormiti... I nuovi grandi eroi!

(Uh! Ah! Eh!) Trema la terra!

(Uh! Ah! Eh!) Palpita il mare!

(Uh! Ah! Eh!) C'e' chi si ribella sull'isola di Gorm!

(Uh! Ah! Eh!)

 

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Stava per iniziare una nuova giornata per la piccola cittadina di Venture Falls... e come ogni giorno, anche la scuola media locale

stava aprendo le porte ai numerosi alunni che la frequentavano. E tra questi, ce n'erano due che, a prima vista, non avevano nulla

di diverso dagli altri, e che in quel momento stavano camminando fianco a fianco verso i cancelli della scuola, con i loro zaini sulle

spalle. Erano molto diversi l'uno dall'altro, questa era la prima cosa che si sarebbe notata di loro: quello che dava l'impressione di

essere il piu' grande dei due era un biondino dagli occhi azzurri, vestito di una maglietta blu con blue-jeans e scarpe da ginnastica

bianche decorate di azzurro, che in quel preciso momento dava l'impressione di voler essere da tutt'altra parte rispetto a dove si

trovava in quel momento, a giudicare da come si trascinava stancamente!

"Sigh... il lunedi' e' proprio il peggior giorno della settimana!" si stava lamentando. "Quanto vorrei che la settimana fosse composta

da almeno due sabati e due domeniche... non sei d'accordo anche tu, Nick?"

Nick, il ragazzo che camminava a fianco del biondino, e che doveva avere uno o al massimo due anni meno di lui, era un tipetto un

po' basso per la sua eta', con corti capelli castani che gli stavano dritti sulla testa, vestito di una maglietta gialla con pantaloncini marroni

scuri e scarpe dello stesso colore, e un paio di grandi occhiali da vista a dargli un'espressione intelligente e curiosa... e non sembrava

disturbato quanto il biondino dal fatto che quello fosse il primo giorno della settimana. "A dire la verita', Toby, a me non da' per niente

fastidio dover tornare a scuola dopo due giorni di pausa." rispose, tranquillo. "Dopotutto, sai come sono fatto, io... se non tengo

un po' il cervello in esercizio, finisco per annoiarmi!"

Il biondino di nome Toby scosse la testa, muovendo un po' le frangette bionde che gli cadevano sulla fronte. Non comprendeva per

niente il modo di pensare di Nick... "Aaah... ma che ne parlo a fare con te, Nick? Tu hai questo incomprensibile amore per lo studio

che io proprio non riesco a capire... bah, se non altro oggi facciamo solo quattro ore, e' un po' piu' sopportabile la cosa..." affermo'.

"E stai a vedere che anche oggi la prof ci riempira' di compiti... il pomeriggio dovrebbe essere usato soltanto per divertirsi e giocare

con i videogames, che diamine! Non capisco cosa abbiano inventato a fare i compiti per casa!"

"Beh, forse perche' i ragazzi non si arrugginiscano troppo a casa! Certo, e' solo una mia teoria, pero' credo che abbia qualche

fondamento!" replico' una voce ironica alle spalle di Nick e Toby. I due ragazzi si voltarono in quella direzione, e videro arrivare

da una stradina laterale due loro coetanei: quello che aveva appena parlato era un ragazzino di colore dai folti capelli neri, vestito

quasi interamente di varie sfumature di verde - maglietta verde chiaro con giacca senza maniche e pantaloni lunghi di colore verde

scuro, e anche le sue scarpe erano dello stesso colore. Ad accompagnarlo c'era una bambina bionda dall'aria sveglia e vivace, con

una salopette violetta portata sopra una maglietta azzurra, graziose scarpette a stivale anch'esse viola, dei leggeri calzoncini blu, e i

capelli legati in una coda dietro la nuca. Non appena i due nuove arrivati si avvicinarono, la biondina fece un occhiolino a Toby e a

Nick, mentre il ragazzino di colore alzo' la mano per salutare.

"Ehila', Lucas! Jessica! Buongiorno!" li saluto' Nick, mentre anche Toby salutava, pure se un po' stancamente. In risposta, il bambino

di colore di nome Lucas fece il segno dell'okay ai suoi due amici

"Buongiorno, ragazzi!" esclamo' allegramente la biondina. "Che c'e', il nostro Toby e' ancora in crisi perche' oggi e' l'inizio di una

nuova settimana di scuola?"

A Toby non sfuggi' la punta di sarcasmo nella voce della sua compagna. "Ah, ah... sei molto spiritosa, Jessica!" rispose, ridendo per

finta. "Il fatto e' che oggi proprio non sono in vena di sorbirmi tutte quelle ore di lezione... sigh... soprattutto se ripenso a quello strano

sogno che ho fatto. Era un bel sogno, ma mi ha tenuto sveglio per meta' nottata!"

"Hai fatto uno strano sogno, Toby? Non me l'avevi detto..." rispose Nick, sinceramente sorpreso. "Di solito... soprattutto quando

il sogno ti e' piaciuto particolarmente... e' la prima cosa di cui parli quando ci svegliamo la mattina!"

Toby, ora diventato un attimo piu' vivace, si volto' verso il fratello minore. "Ehm... si', lo so, fratellino, ma il fatto e' che stamattina sono

un po'... addormentato! Comunque, era davvero un sogno strano! C'eravamo tutti noi quattro assieme, ed eravamo in uno strano posto

che sembrava un altopiano... era una specie di isola tropicale, o cose del genere... e, insomma, noi eravamo la' per qualche motivo, e

all'improvviso il cielo diventa tutto nero, e cominciano a saltare fuori non so quanti strani tizi... c'erano mostri che volavano, alcuni che

sembravano uscire fuori dagli alberi, altri da sottoterra... e anche dal mare venivano fuori! E... tutti combattevano contro dei mostri

di fuoco che venivano sputati fuori da un gigantesco vulcano con una faccia terrificante! Oh, ma vedeste che roba, c'era di tutto!

Draghi, dinosauri, mostri alati... e alla fine e' arrivato pure un angelo in armatura dorata, armato di una spada, che si e' messo a combattere

contro il capo dei mostri che uscivano dal vulcano... un mostro alato tutto nero che agitava una specie di mazza ferrata a destra e a

sinistra! E noi eravamo la' a guardare... e all'improvviso, quando mi sono girato di nuovo verso di voi, ci siamo trasformati anche

noi in creature simili a quelle che stavano combattendo! Ma era una cosa galattica, ve lo garantisco! Avreste dovuto vederlo, non riesco

a rendere l'idea di com'era soltanto... Huh? Che c'e', ragazzi, avete delle facce..."

"Toby, forse ti sembrera' assurdo, e in effetti riconosco che non e' molto facile da credere..." replico' Lucas. "Ma... ti sorprendera' sapere

che questo sogno l'ho fatto anch'io! Uguale identico, in tutti i minimi dettagli!"

"E anch'io... c'eravamo tutti noi, e guardavamo questa battaglia!" prosegui' Nick. "Si'... e tra l'altro, io ricordo molto bene che i mostri che

uscivano dalla terra sembravano guardarmi in qualche modo... come se per qualche motivo provassero rispetto per me. Ora non

chiedetemi per quale motivo..."

"Accidenti, deve essere proprio una moda, un sogno del genere, perche' l'ho fatto anch'io!" esclamo' Jessica. "Che vorra' dire, tutto

questo? Siamo collegati in qualche modo, o che altro?"

Nonostante fosse sorpreso dal fatto che si era verificato un evento alquanto improbabile, Nick cerco' comunque di non sbilanciarsi.

"Beh... ammetto che e' un sogno davvero strano, e il fatto che tutti noi abbiamo fatto lo stesso sogno ha dell'incredibile. Pero'... scusate,

ragazzi, perche' dovrebbe voler dire qualcosa? E'... semplicemente una stranissima coincidenza, tutto qui. I sogni non vogliono dire nulla,

sono soltanto il frutto della nostra mente... o sbaglio?"

"Pero' sai che fico se davvero volesse dire qualcosa? Che so, che noi siamo i prescelti per qualche missione impossibile in un mondo di

battaglie epiche, tipo Il Signore Degli Anelli?" azzardo', pur scherzosamente, Toby, da bravo fan delle storie fantasiose che era.

"Insomma, non e' di solito cosi' che iniziano queste storie? Gli eroi fanno un sogno significativo, e il giorno dopo arriva loro un messaggero,

un vecchio saggio, o cose del genere che parla loro della loro missione e dona loro i superpoteri? Heheheee..." Toby ridacchio' della

battuta, poi, vedendo che suo fratello e i suoi amici lo guardavano con espressione niente affatto convinta, alzo' le spalle e cerco' di riderci

su. "E andiamo, gente, la mia era solo una constatazione! Non avete mai letto fantasy prima d'ora? E' cosi' che inizia sempre tutto in quei libri!"

"Quello che penso, Toby, e' che tu ne abbia letti un po' troppi..." commento' Lucas. "Ma... vabbe', lasciamo pure correre. Piuttosto,

adesso la nostra missione sarebbe quella di sbrigarci, o suonera' la campanella e le lezioni inizieranno senza di noi."

"Gia'... non so voi, gente, ma a me l'idea di prendermi un'annotazione di ritardo dalla prof non piace affatto!" continuo' Jessica,

rimettendosi a posto lo zaino sulle spalle. "Quindi, forza, gente! Chi arriva ultimo e' una tartaruga!"

La biondina, con un occhiolino malizioso, scatto' verso i cancelli della scuola, lasciandosi dietro gli stupiti ragazzi che, un istante dopo, iniziarono a

correrle dietro esclamando che stava barando e si stava prendendo in vantaggio. Se non altro, quella breve gara messa su all'ultimo momento

era servita allo scopo di farli sbrigare...

E nessuno di loro, in quel momento, preso dalla frenesia della gara, poteva scorgere la piccola creatura squamosa che li stava guardando,

al sicuro tra le fronde di un grande albero. Il piccolo rettile che quella notte era arrivato a Venture Falls, attratto dalla strana sensazione che

aveva provato, ora sapeva oltre ogni ragionevole dubbio che la sua lunga ricerca era arrivata alla fine.

"Si... non c'e' piu' alcun dubbio. Sono proprio loro i ragazzi prescelti!" disse tra se', soddisfatto. "Chi l'avrebbe mai detto... ho attraversato

tutte le ere storiche conosciute dall'uomo, ho visto con i miei occhi le personalita' piu' importanti della storia... ma non avrei mai immaginato

che avrei trovato coloro che stavo cercando proprio qui, in questa piccola citta' che a momenti non e' neanche segnata sulle carte. Certo

che il destino funziona in maniera strana, certe volte... Beh, non saro' certo io a lamentarmene. Ora, tutto quello che devo fare e'

raggiungerli, parlare con loro, e..."

Stava per scivolare giu' dall'albero e mettersi ad inseguire i quattro ragazzi mentre questi correvano verso la scuola... ma si blocco',

ricordandosi che effettivamente non sarebbe stata una buona idea - una lucertola dall'aspetto insolito non sarebbe passata inosservata

nel bel mezzo di una moderna cittadina degli Stati Uniti, e men che meno una lucertola parlante!

"Ah... continuo a dimenticarmi che non devo farmi vedere dagli altri esseri umani..." si rimprovero'. "Beh, poco importa... vorra' dire che

andro' a parlare con loro dopo che avranno finito di restare chiusi in quelle strane gabbie giganti che chiamano scuole... mah, certo che i

cuccioli Gormiti non vanno a rinchiudersi in simili trappole quando devono studiare. Gli esseri umani hanno delle abitudini cosi' strane... e si

evolvono cosi' rapidamente, per giunta, che non faccio in tempo a farci il callo..."

Continuando a borbottare tra se' circa le stranezze degli esseri umani e di come su Gorm le cose fossero piu' semplici, il rettile parlante

si arrampico' nuovamente nella chioma dell'albero, e sguscio' abilmente tra le fronde, cercando di rendersi invisibile agli occhi di tutti. Poi,

si diresse verso i rami di un altro albero vicino, cercando di superare in un balzo la distanza che li separava...

 

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"Uff... e finalmente e' finita!" Toby tiro' un sospiro di sollievo quando l'odiata giornata di scuola termino', e i cancelli dell'edificio si spalancarono

permettendo agli studenti di uscire e godersi di nuovo l'aria pura dopo ore in cui stavano seduti ai loro banchi! E soprattutto, niente piu' esercizi,

interrogazioni a sorpresa, o insegnanti ad osservare ogni loro minima mossa come falchi! O almeno, questo era il punto di vista dello sbarazzino

biondino, che in quel momento si stava aggiustando lo zaino sulle spalle mentre usciva da scuola accompagnato da Nick, Lucas e Jessica...

Il fratello minore, questa volta, non se la senti' di dargli torto del tutto. "Beh, immagino che dopo esserci fatti una giornata di scuola dopo un

intero weekend di pausa, posso capire il tuo punto di vista, fratellino..." affermo'. "Comunque, resto della mia idea. Io, se non tengo un po'

allenato il cervello, non mi sento a mio agio!"

"Comunque, non credo che avrai la possibilita' di annoiarti, Nick... la prof ci ha dato un bel po' di compiti, giusto per gradire!" rispose

Jessica, storcendo un po' il naso. Neanche a lei, che pure aveva voti migliori rispetto a Toby, piaceva molto l'idea di restare impegnata tutto

il pomeriggio sui libri. "E come se non bastasse, fra tre giorni abbiamo il compito di matematica. No, credo proprio che non ti potrai lamentare."

"Magari, se ci trovassimo oggi pomeriggio per fare i compiti assieme, la cosa ci sembrerebbe un po' meno pesante..." propose Lucas.

"Che ne dite, vi va l'idea?"

Toby stava per dire che in effetti era una buona idea - e, segretamente, sperava che gli avrebbe dato una scusa per evitarsi tutto quello

studio! -, ma una voce ben conosciuta, e che alle orecchie del biondino suonava spaventosamente irritante, lo precedette!

"Hehehee... e cosi', i quattro babbei hanno una riunione oggi pomeriggio?" chiese un ragazzino biondo e spettinato che doveva avere piu' o

meno l'eta' di Toby e che gli assomigliava non poco anche come aspetto. Si stava avvicinando al gruppo con un sorrisetto arrogante e

malizioso, guardando Toby e i suoi compagni come se fossero stati dei pagliacci vestiti male. "Immagino che la cosa vi si addica, visto

che i perdenti stanno per natura con i perdenti!"

L'umore di Toby conobbe una caduta verticale, e una buffa venuzza pulsante gli apparve sulla testa. "Ugh... guarda, Ike, oggi non sono

proprio in vena! Vai a dare fastidio a qualcun altro, vuoi?" gli esclamo' dietro. I suoi amici avevano delle espressioni di antipatia che facevano

subito capire che il biondino di nome Ike non era esattamente molto popolare nel circolo...

"Hah! Perche' dovrei andare da qualcun altro quando e' cosi' divertente far fare a voi la figura dei fessi? Comunque, visto che proprio non ti va...

vorra' dire che mi riservero' di prenderti in giro domani anche per oggi, caro il mio Tobias Tripp! Hahahahaa!" Ike rise in faccia a Toby e, dopo

essersi messo lo zaino in spalla, corse via ad alta velocita', premurandosi di passare attraverso le aiuole che pure presentavano un chiaro segno di divieto...

"Hey!" cerco' di richiamarlo Lucas, mentre Ike correva via come niente fosse, spezzando rametti e calpestando l'erba lungo la via. "Non si

attraversano gli spazi verdi cosi', razza di vandalo! In quel giardino nidificano dei rari Prunella Maculatus!"

"Quel tipo mi fa veramente arrabbiare..." ringhio' Toby. "A volte mi piacerebbe trasformarmi in una specie di supereroe e fargliela pagare!"

"Stai calmo, Toby, non vale la pena di prendersela tanto per uno come quello..." cerco' di intervenire Nick, tenendo il fratello maggiore

per una spalla nel caso gli fosse venuta la strana idea di inseguire Ike. "Lo sai che se ti arrabbi e te la prendi, lui si diverte di piu'... Lascia

perdere e dimenticati di lui!"

Lucas sospiro', prima di fare una battuta sarcastica. "Gia', ottima idea... in fondo, se l'evoluzione naturale si e' dimenticata di quel protozoo,

perche' dovremmo darci pena noi?"

"Okay,okay, gente... passando a cose che non fanno aumentare la pressione sanguigna..." Jessica intervenne, riportando un po' la calma.

"Allora, abbiamo detto che ci incontriamo a casa di Toby e Nick per fare un po' di compiti, okay? A che ora vi va bene, ragazzi? Io oggi

pomeriggio non ho impegni, quindi sentitevi liberi di fissare l'ora che volete!"

"D'accordo, Jessica... allora, va bene alle due? Avremo abbastanza tempo da fare tutto con calma." rispose Nick. Lucas annui' per dire che

era d'accordo... e nonostante la sua insofferenza per lo studio e cose del genere, anche Toby alzo' le spalle e apri' le mani come per

dire che per lui era lo stesso. Al che il ragazzino con gli occhiali annui' e confermo' l'ora che la biondina aveva proposto. "Okay, Jessica,

per noi va bene cosi'! Ci troviamo alle due a casa nostra... non dovrebbero esserci problemi, visto che i nostri genitori sono fuori per lavoro."

I signori Tripp, i genitori di Toby e Nick, gestivano un'agenzia viaggi abbastanza lontana da casa, e il risultato era che in piu' di un

pomeriggio, i ragazzi erano a casa da soli fino ad una certa ora. Il che non dispiaceva a nessuno dei due, in effetti - a Toby in particolare,

visto che questo voleva dire poter fare tutto quello che voleva senza che nessuno lo stesse ad osservare come un falco.

"Perfetto, allora!" rispose Jessica, facendo il segno dell'okay prima di dirigersi verso la bicicletta che aveva parcheggiato li' vicino."Ci

vediamo oggi pomeriggio, gente! Buon pranzo!"

"Grazie, Jessie... altrettanto!" rispose Toby, mentre anche gli altri due ragazzi salutavano con la mano. Poco dopo, anche Lucas diede

l'arrivederci ai due fratelli, prima che ognuno dei ragazzi cominciasse a rincasare...

 

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Sull'isola di Gorm, allo stesso modo in cui gli abitanti della Terra continuavano la loro vita di tutti i giorni, la continuavano a modo loro

anche i Gormiti, tornati all'antico splendore ora che il periodo delle guerre era apparentemente terminato. Il popolo della Foresta era

riuscito a far tornare gli immensi boschi di Gorm come erano una volta, e il popolo della Terra aveva costruito delle vere e proprie metropoli

nella roccia, trasformando le immense catene montuose dell'isola nella loro dimora. A sua volta, anche il popolo del Mare era tornato a

vivere in pace negli abissi oceanici, e il popolo dell'Aria, che per molto tempo aveva avuto il suo bel da fare a cercare di liberarsi delle

discriminazioni che si era attirato dietro a causa del suo tradimento, sembrava essere riuscito a farsi accettare di nuovo tra i popoli del

Bene, e le loro spettacolari citta' tra le nuvole erano tornate a solcare i cieli. Sembrava che nulla potesse disturbare la pace che finalmente

Gorm era riuscita a ritrovare...

Sembrava. Ma, chi piu' chi meno apertamente, tutti i Gormiti sapevano che prima o poi questo periodo d'oro sarebbe finito. Tutti sapevano

che il popolo del Vulcano, pur molto indebolito, era nascosto da qualche parte, e non stava aspettando altro che il momento giusto, quando

tutti avessero abbassato la guardia, per tornare in scena e dare di nuovo inizio alla guerra. E in quel momento, nelle infernali profondita' del

Monte Vulcano, dove il male per lunghi secoli era rimasto assopito, un terribile piano stava prendendo forma... i Gormiti del Vulcano, sotto

la guida di Magmion, che gia' in passato li aveva comandati e condotti contro gli altri popoli di Gorm, stavano pregustando il loro ritorno in

scena... e nella sala centrale della loro oscura dimora, il Signore del Magma stava passando in rassegna i suoi servitori piu' fedeli.

Lavor il Potente, un umanoide di roccia dagli occhi rossi come lapilli incandescenti, la cui testa era un vulcano attivo che di tanto in tanto

emetteva uno sbuffo di fumo.

Aracno il Crudele, un mostro dall'orribile aspetto, con una testa sproporzionata, la bocca circondata da tentacoli e quattro braccia tutte

terminanti in strani, inquietanti armi.

Strappapensieri, magro ed agile, con gli arti esageratamente lunghi, il cranio protetto da una grosssa placca corazzata grigia, il volto allungato

e feroce, e spuntoni di roccia lavica che fuoriuscivano dai fianchi e dalle braccia.

Electricon, un mostro rosso con il corpo disseminato di brandelli di roccia, la testa che ricordava quella di una mantide religiosa con due

grandi occhi gialli e sfaccettati, e una lunga coda da rettile.

Il folle Guardiano Urlante, vagamente simile ad un mostruoso pesce abissale con un terzo occhio sulla fronte, e lame, uncini e artigli di

ferro al posto delle dita delle mani. Lunghi denti affilati scintillavano nelle sue fauci, perpetuamente contorte in un ghigno atroce.

E dietro di loro, centinaia di soldati del popolo del Vulcano, guerrieri fatti di fuoco puro plasmato in una forma umanoide, i cui occhi e

bocche altro non erano che buchi neri apparentemente senza fondo.

Magmion guardava con cupa soddisfazione le forze che era riuscito a radunare. Ancora il suo esercito non era al massimo della forma,

questo era certo, e sicuramente quello che aveva davanti era solo l'ombra dell'armata che aveva condotto ai suoi tempi... Ma per il

momento, questo sarebbe bastato. I Gormiti dei popoli del Bene, resi deboli da tutti quei secoli di pace, non sarebbero stati in grado di

rispondere all'attacco con efficacia...

"Magmion, mio signore..." affermo' Lavor, alzandosi dall'inchino che aveva fatto, e mostrando un volto inespressivo con una strana

bocca dalla forma quasi geometrica. "I nostri guerrieri sono prronti. Il nosstro primo attacco al popolo della Terra... puo' cominciare non

appena lei dara' il segnale!"

Il feroce tiranno del popolo del Vulcano ghigno' sodddisfatto... e con un gesto del suo braccio destro, trasformato in una lama tagliente

piu' di un diamante, diede il segnale che tutti i suoi sottoposti stavano aspettando.

"E sia, allora!" ringhio', il volto da pesce contorto in un sorriso malvagio. "Insegneremo di nuovo all'isola di Gorm... di quali

atrocita' e' capace il popolo del Vulcano!"

 

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"Allora, ragazzi, voi sapete come comportarvi..." si raccomando' la signora Tripp, una signora dai capelli rossi e vestita

elegantemente, ancora bella nonostante non fosse piu' nel fiore degli anni, mentre lei e il marito si apprestavano ad uscire di casa.

Anche quel pomeriggio, i coniugi Tripp avrebbero avuto parecchio da fare all'agenzia viaggi nella quale lavoravano... e questo voleva

dire che Toby, Nick, Lucas e Jessica avrebbero avuto la casa tutta per loro. Le raccomandazioni non erano mai troppe, quando

si aveva a che fare con dei tipetti iperattivi come i fratellini Tripp e i loro compagni. "Mi raccomando di fare i compiti, eh? Nick,

controlla che tuo fratello non si metta a giocherellare o a fare qualcos'altro!"

"E soprattutto, cercate di non mettervi nei guai!" concluse il signor Tripp con un sorrisone gioviale. Il papa' di Toby e Nick era un

ometto slanciato, dall'aria simpatica anche se un po' distratta, un paio di grandi occhiali da vista e corti capelli biondi spettinati, che

dava l'impressione di essere un tipo affabile, anche se goffo. "Ma... immagino che non ci sia bisogno di dirvelo tante volte, vero? Ormai

siete tutti grandicelli!"

"Tranquillo, papa'!" rispose Nick, muovendo la mano per salutare. Lui e i suoi compagni erano gia' seduti al tavolo, con i quaderni e i libri

di testo aperti davanti a loro... e anche se Toby non sembrava molto entusiasta, erano pronti a cominciare. "Allora... buon lavoro, e ci

vediamo stasera!"

"Arrivederci, ragazzi! Buono studio!" risposero i signori Tripp, e i ragazzi risposero con i saluti di rito prima che i due coniugi uscissero di

casa, prendessero la macchina, e partissero... lasciando il quartetto solo con i loro doveri di studenti!

"Ooookay, cominciamo pure! Prima iniziamo, prima finiamo!" affermo' Toby. "Allora, dobbiamo fare questi esercizi di divisione tra frazioni..."

"Esatto..." rispose Jessica, dando un primo sguardo ai problemi che dovevano risolvere. "Per la maggior parte, non mi sembrano nulla

di terribile, ma ce ne sono alcuni che..."

Prima che Jessica finisse la frase, i ragazzi vennero distratti dal suono di qualcuno che bussava alla porta di casa, e tutti e quattro volsero

la loro attenzione in quella direzione. "Hm? Sta a vedere che papa' si e' dimenticato qualcosa come al solito... aspettate, ragazzi, vado io ad

aprire!" disse Toby, alzandosi dalla sedia. Raggiunse la porta in un attimo, e la apri', aspettandosi di trovarsi davanti l'espressione imbarazzata

del padre, e di sentire le sue scuse per la sua imbranataggine. "Okay, papa', dimmi pure... cos'hai dimenticato stavolta... huh?"

Inutile dirlo, rimase abbastanza stupito quando apri' e non vide nessuno... almeno, nessuno che fosse all'altezza dei suoi occhi, visto che

un attimo dopo, si senti' chiamare da una vocetta gracchiante che sembrava provenire dalle sue gambe!

"Ehm... io sarei... un po' piu' in basso!"

Senza capire cosa stesse accadendo di preciso, Toby abbasso' lo sguardo... e vide chi aveva parlato.

Una grossa lucertola verde simile ad un ramarro, con una cresta sulla testa, che stava in piedi sulle zampe posteriori, e che lo salutava con

una zampetta artigliata, il muso allungato disposto in un sorriso amichevole!

"Ciao!" lo saluto' il piccolo rettile, come niente fosse!

Toby rimase in silenzio, gli occhi sgranati, mentre osservava incredulo quello strano essere! Non sapeva esattamente come rispondere...

e dopotutto, quale ragazzo di tredici anni avrebbe la risposta pronta, dopo aver visto parlare una lucertola per la prima volta in vita sua? Per

sua fortuna, anche gli altri ragazzi si alzarono dai loro posti e andarono a vedere cosa stesse accadendo.

"Hey, Toby, che succede? Chi e' che..." inizio' a dire Nick. Ma anche lui, Lucas e Jessica ebbero la stessa reazione del biondino quando

la lucertolina con la cresta si accorse di loro e li saluto' allo stesso modo!

"Ehila'! Vedo che ci siete proprio tutti!" esclamo' allegramente. "Allora avevo visto giusto, e sono capitato proprio nel momento piu' opportuno!"

"Ma.. Ma..." balbetto' Jessica, indicando il nuovo arrivato, che continuava a guardare i ragazzi con soddisfazione. "Quella... quella lucertola...

sta parlando? Come... com'e' possibile? Sto... sto avendo... le allucinazioni, o cosa?"

"Incredibile... mai visto nulla del genere!" disse Lucas, forse quello che piu' di tutti era rapito dalla novita'. "Questo... rettile... parla!

E... e non appartiene a nessuna specie che riesco a riconoscere! Mi sembra... uno strano miscuglio tra un ramarro, un'iguana, un tuatara e un

Compsognathus! Da... da dove viene un simile animale?"

"Ehm... io non sono ne' un ramarro, ne' un'iguana... ne' tantomeno una di quelle strane cose che hai detto, ragazzo mio!" rispose la lucertolina.

"Credo... che le presentazioni siano d'obbligo, ragazzi! Io mi chiamo Razzle, e stavo cercando proprio voi! Ho affrontato un lungo viaggio

per incontrare coloro in cui scorre la linfa magica di Gorm!"

Ora era la lucertolina di nome Razzle a dire cose che i ragazzi non capivano. Gorm? Linfa magica? E che voleva dire che lui li aveva cercati

per tanto tempo? C'erano parecchie cose che sfuggivano ai ragazzi, e sulle quali Toby e i suoi compagni volevano maggiori spiegazioni...

anche se non erano ancora ben sicuri di cosa stava succedendo!

"Ehm... scusa, Razzle... hai detto di chiamarti Razzle, giusto?" chiese Nick, con una breve risatina imbarazzata. "Ehm... noi non abbiamo ben

presente cosa stai cercando di dire... anzi, se e' per quello non abbiamo neanche mai visto una lucertola parlare... ecco... Quello che volevo

dire e'... non e' che puoi spiegarci tutto con piu' calma, in modo che noi possiamo capire cosa sta succedendo e perche' cerchi proprio noi?"

Razzle annui', prima di pronunciare la frase che avrebbe cambiato del tutto le vite dei quattro ragazzi, per quanto ancora loro non se ne

rendessero conto. "Certo, certo... ma vi basti sapere una cosa, ragazzi - voi siete i terrestri che il Vecchio Saggio di Gorm ha ritenuto degni

di diventare i nuovi Signori della Natura. I nuovi Gormiti."

 

CONTINUA...

 

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Capitolo 3
*** Occhi della Vita ***


Final Evolution-03

Gormiti Il Ritorno dei Signori della Natura: Final Evolution

Una fanfiction di Gormiti Il Ritorno dei Signori della Natura scritta da: Justice Gundam

Ta-daaaan! Eccomi di ritorno! Ho pensato che, visto che mi ci e' voluto un bel po' per aggiornare la mia fanfiction con il secondo capitolo, sarebbe stato meglio che mi sbrigassi con il terzo, visto che ormai sta per accadere quello che molti fan di Gormiti stanno aspettando fin dal primo capitolo - ovvero, l'investitura a nuovi Signori della Natura di Toby e dei suoi amici!

Facciamo un attimo di riassunto: nel capitolo precedente, abbiamo visto il piccolo Razzle arrivare a Venture Falls, dove finalmente ha trovato i Signori della Natura che ormai cercava da milioni di anni! Certo, probabilmente neanche lui si aspettava di trovare quattro scolaretti delle medie... ma non credo che gli sia dispiaciuto! E ora, abbiamo lasciato il nostro piccolo dinosauro preferito a presentarsi a Toby, Nick, Lucas e Jessica, per parlare loro del compito che li aspetta! Quale sara' la loro reazione a riguardo?

Qualunque sia, forse sara' meglio che si sbrighino a prenderla, dal momento che il Popolo del Vulcano e' tornato, ed e' deciso piu' che mai a prendere vendetta per la sconfitta subita nella grande battaglia finale! Magmion ha preso le redini dei Gormiti del Vulcano, e adesso sta preparando un attacco in piena regola!

Quindi, credo proprio che avremo da divertirci! Non vedo recensioni, quindi vi risparmio la parte in cui rispondo a tutti quelli che mi hanno lasciato un commento... e vi lascio direttamente alla narrazione! Buona lettura!

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Capitolo 3 - Occhi della Vita

"Voi siete i nuovi Signori della Natura... i nuovi Gormiti!"

Inutile dirlo, questa parola lascio' completamente esterrefatti i quattro scolari, che gia' erano piuttosto stupiti da quello che stava accadendo... e dopo qualche attimo di imbarazzato silenzio, Lucas si fece avanti, grattandosi una tempia con un indice e ridacchiando in maniera piuttosto imbarazzata. "Ah... ehm... scusa tanto se non siamo particolarmente recettivi, Razzle... ma... ehm... come posso dire... non e' che io e i miei compagni siamo molto aggiornati. I nuovi... Signori della Natura? Gormiti? Scusa tanto se... non ci raccappezziamo granchč davanti a questi termini!"

"Ehm... non per dire, ma Lucas avrebbe ragione..." affermo' Nick. "Beh... non e' che potresti raccontarci cosa sono esattamente questi Gormiti, e che cosa c'entriamo noi con loro? Siamo... un po' confusi a riguardo..."

Razzle sbatte' gli occhi, non essendosi aspettato esattamente quella reazione... ma si ricompose subito, e si schiari' la voce. "Ah-ehm... okay, okay, forse sono stato un po' troppo frettoloso..." affermo'. "Ecco... beh, e' una storia un po' lunga, a dire la verita'... ragazzi, non e' che potremmo discuterne in casa vostra? I... vostri genitori sono gia' usciti, giusto? E'... meglio che la mia esistenza e quella di Gorm rimangano note soltanto a me e a voi..."

Toby, che fino a quel momento era rimasto stupito quanto i suoi amici, inizio' a sentirsi eccitato. Quella situazione era esattamente quello che accadeva di solito nei suoi fumetti e cartoni animati preferiti, con gli eroi che ricevono i loro superpoteri ma non possono rivelarli alle persone comuni. "Wow... ragazzi, non so voi, ma io comincio davvero a pensare che tutto questo sia interessante!" esclamo'. "Lo dicevo io che quel sogno di stamattina voleva dire qualcosa! E andiamo, gente, non vi sentite su di giri anche voi? Se non ho capito male... stiamo per diventare eroi!"

"Non... stai correndo un po' troppo, Toby?" chiese Jessica, ritirandosi di un passo. Ogni volta che Toby si gasava in quel modo, non c'era piu' verso di farlo ragionare... "Insomma, lascia che Razzle ci spieghi cosa voleva dire! E poi... non essere cosi' frettoloso nell'accettare! Potrebbe... non essere tanto piacevole come pensi!" Dopodiche', la bambina bionda si rivolse alla simpatica lucertolina e scosse una mano, come per scusarsi. "Ehm... d'accordo, Razzle, forse e' meglio se vieni dentro e ci spieghi con tutta calma come stanno le cose! Non e' il caso che qualcuno ti veda qui... soprattutto quegli antipatici dei vicini di Toby e Nick!"

Razzle annui', sorridendo cortesemente, e subito dopo i quattro ragazzi e la lucertolina di Gorm sparirono dietro la porta di casa che Lucas, dopo aver dato un'ultima occhiata all'esterno per assicurarsi che nessuno avesse notato l'inusuale animaletto, chiuse dietro di se'. Dopo essersi guardato attorno per un attimo, stupito dall'aspetto di una tipica casa terrestre moderna, Razzle scatto' verso il tavolo dove Toby e i suoi amici si apprestavano a iniziare i compiti, e si arrampico' agilmente su una delle gambe.

"Hmm... certo che le case della Terra sono un ambiente interessante!" commento' la lucertolina. "La temperatura e' quella giusta, e hanno anche tutto lo spazio di cui c'e' bisogno per vivere in maniera confortevole! Sicuramente e' meglio che dormire in una crepa tra le rocce e sgattaiolare da una fessura all'altra per evitare i predatori! Ah-ehm... comunque, come stavo dicendo... si', immagino di avere corso un po' troppo, e vi devo delle spiegazioni! Quindi... ascoltatemi, perche' quello che vi sto per dire e' molto importante, e riguarda la sopravvivenza non soltanto dell'isola di Gorm... ma della Terra stessa!"

"Della Terra?" chiese Lucas, allarmato. Di solito, non era tipo da credere a qualcosa di cosi' fantasioso... ma una volta che cominci a credere che l'impossibile puo' accadere, le possibilita' diventato fin troppe! "Di cosa stai parlando, Razzle? Spiegaci..."

"Okay..." affermo' la lucertolina, mettendosi in piedi sulle zampette posteriori e schiarendosi la voce. "Allora, dovete sapere che la Terra... cioe', il mondo dove vivete voi... altro non e' che una tra le tante dimensioni che compongono il creato. Esistono molti altri mondi paralleli che esistono in contemporanea con il vostro, e di cui voi molto probabilmente non immaginate neanche l'esistenza... questo perche' essi si trovano su una frequenza dimensionale diversa da quella della Terra."

"Fantastico, la spiegazione e' appena iniziata, e io sono gia' confuso!" esclamo' Toby. "Mondi paralleli... frequenza dimensionale... ditemelo subito se ho bisogno di un vocabolario o di un trapianto di cervello per seguire questo discorso!"

Nick, un attimo piu' informato di suo fratello maggiore, intervenne a spiegare per sommi capi cosa voleva dire Razzle. "Ehm... Toby, io credo che Razzle si riferisse a una cosa che viene spesso chiamata la 'teoria degli universi paralleli'. In pratica, immagina che la Terra sia su una certa frequenza della radio. Mentre stai ascoltando quel canale, su altri canali vengono trasmesse altre cose, ma tu non le puoi sentire perche' la radio non e' sintonizzata su quelle frequenze. Se pero' cambi frequenza, allora senti cose diverse. Un mondo parallelo e' piu' o meno cosi': esiste in contemporanea con il nostro, ma noi non ce ne rendiamo conto perche' non siamo, per cosi' dire, su quella frequenza. E'... piu' o meno cosi' che volevi dire, Razzle?"

"Precisamente! Bravo, ragazzo, vedo che sei informato!" si complimento' Razzle.

Nick, un po' imbarazzato, si sfrego' la nuca con una mano e sorrise. "Beh, che posso dire... io ho la passione per la scienza, e leggo alcune riviste del settore! Heheheee..."

"Comunque, il vostro amico ha spiegato con precisione cosa significa un 'mondo parallelo'." continuo' il piccolo dinosauro. "Quello di cui sto parlando io e' un mondo chiamato Isola di Gorm, un grande isola in uno sconfinato oceano dove, milioni di anni fa in termini di tempo terrestre, si e' combattuta una terribile battaglia tra le forze del Bene e del Male. Gli abitanti di quell'isola, i Gormiti, hanno dovuto difendere se' stessi e le loro case dagli scagnozzi di un essere malvagio e misterioso che tutti conoscono come Magor... Vedete, una volta, e parlo ancora di un'epoca in cui l'uomo non era ancora apparso sulla Terra, gli abitanti di Gorm vivevano pacificamente, sotto lo sguardo vigile del protettore dell'isola, il Vecchio Saggio... ma un giorno, Magor, il rivale del Vecchio Saggio, invidioso del suo operato e della felicita' che stava portando all'isola, decise di rovinare tutto. Dalla sua rabbia, dal suo odio, e dalla lava che scorreva nelle viscere di Gorm, nacquero delle creature mostruose e malvagie, i Gormiti del Vulcano... e il loro campione, Magmion, Signore del Male! Sotto la guida di questo terribile guerriero, i Gormiti del Vulcano razziarono e depredarono tutto quello che si parava loro davanti, senza che nessuno potesse fare nulla per fermarli. I popoli di Gorm erano pacifici e non avevano mai avuto a che fare con minacce di alcun genere... quindi, di fronte ad un nemico implacabile e con il quale non era possibile trattare, si ritrovarono completamente indifesi. E cosi', i Gormiti del Vulcano si impadronirono dell'isola di Gorm... o almeno, lo avrebbero fatto, se non fosse stato per un particolare - nella loro ingordigia, gli invasori avevano distrutto molte delle risorse dell'isola, al punto che cio' che era rimasto non era sufficiente a sostenere nemmeno loro. Magor e Magmion si resero conto che la loro avidita' si era ritorta loro contro, e decisero di ritirarsi nella profondita' oscure del Monte Vulcano, la loro tetra dimora, per permettere all'isola di riprendersi. In tutto questo, il Vecchio Saggio riusci' a salvarsi... e dalle sue lacrime nacque un potente artefatto chiamato l'Occhio della Vita, che avrebbe usato in seguito per ripopolare l'isola. Ma non si fermo' li': questa volta, memore della minaccia che Magor e i suoi guerrieri del Vulcano rappresentavano, uso' l'Occhio della Vita per dare vita a nuovi guerrieri che proteggessero l'isola di Gorm. I Gormiti, i Signori della Natura, potenti creature che rappresentavano gli elementi della natura: la Terra, la Foresta, il Mare e l'Aria. Grazie a questi nuovi protettori, quando Magmion e i suoi uomini tornarono all'attacco, si trovarono di fronte difensori molto piu' determinati, e vennero respinti!"

"Allora, fini' tutto bene, giusto?" chiese Toby.

"Purtroppo, se la storia finisse cosi', io non sarei qui a chiedere aiuto a voi..." rispose Razzle scuotendo la testa. "Quando Magmion e il suo degno compare Lavion, il Signore della Lava, vennero sconfitti e imprigionati nel Monte Vulcano, Magor, infuriato, lancio' una maledizione contro i Gormiti: da quel momento in poi, i Gormiti si sarebbero combattuti tra loro per la supremazia. E il periodo di pace in cui tutti speravano non arrivo' mai."

"E quindi, cosa successe? Iniziarono nuove rivalita' tra i vari popoli, giusto?" chiese Jessica.

"Esatto." rispose Razzle. "Qualche generazione dopo, nacquero nuovi campioni trai vari popoli - Elios dell'Aria, Kolossus della Terra, Carrapax del Mare e Barbataus della Foresta. Si sarebbero dovuti scontrare in un torneo per determinare il dominatore di tutta l'isola... ma proprio quando il vincitore stava per essere proclamato, il popolo del Vulcano torno' all'attacco, guidato dal suo nuovo leader Orrore Profondo. Per fermarlo, i popoli di Gorm riscoprirono l'alleanza e l'unita', e riuscirono ad opporsi alla sua avanzata... almeno finche' non si verifico' il Grande Tradimento..."

I ragazzi, che stavano ascoltando con notevole interesse la storia raccontata da Razzle, restarono sbalorditi. "Cioe'? Uno dei popoli di Gorm si vendette al popolo del Vulcano?" chiese Nick.

Razzle annui' cupamente. "Esatto, ragazzo mio. Il popolo dell'Aria, per l'esattezza." rispose. "Orrore Profondo riusci' a manipolare Elios, il signore dell'Aria, e a convincerlo a passare dalla parte di Magor. Questo provoco' un grave scisma tra i popoli, e indeboli' l'alleanza che si era stabilita. Magor conferi' al popolo dell'Aria un potere chiamato Magica Leggerezza, trasformandoli in guerrieri molto piu' feroci e potenti di quanto non avrebbero potuti essere altrimenti. Gli altri popoli dovettero correre ai ripari... e il Vecchio Saggio, temendo per l'isola e per i suoi Gormiti, invio' Carrapax, Kolossus e Barbataus in missione per ottenere dei nuovi poteri che consentissero loro di combattere ad armi pari con i nuovi nemici. E cosi', gli scontri andarono avanti, finche'..." Si interruppe, raccogliendo i pensieri e riprendendo un po' fiato.

"Finche'?" lo esorto' Lucas. "Cosa successe su Gorm?"

"Si apri' un'epoca di grandi cambiamenti, per dire poco!" rispose Razzle, quasi con orgoglio. "Gli scontri si fecero sempre piu' violenti, e nonostante i loro nuovi poteri, i popoli alleati del Vecchio Saggio vennero messi sempre piu' in difficolta' da Magor e dai suoi fedeli. Finche' una notte, Barbataus, Kolossus, Carrapax e il Vecchio Saggio, aiutati anche da un Gormita dell'Aria che aveva rifiutato le vie del Male, non si incontrarono nella foresta... e grazie ad un potentissimo incantesimo, le loro lacrime evocarono il popolo della Luce, un popolo superiore proveniente da una dimensione di luce pura! Si puo' dire, in pratica, che fossero degli angeli protettori... ed erano guidati da un amico del Vecchio Saggio, il Sommo Luminescente! Questi eroici guerrieri unirono le loro forze a quelle dei Gormiti del Bene... ma sfortunatamente, anche Magor si accorse di questo, e cerco' di correre ai ripari! Non solo creo' due nuovi e terribili campioni, Armageddon e Devilfenix... ma riusci' addirittura, con un atto di tracotanza e follia mai visto prima di allora, ad invocare Obscurio, Signore del Male e leader del popolo delle Tenebre, acerrimo nemico del Sommo Luminescente. Come potete immaginare, nuovi guerrieri si unirono ad entrambe le parti... l'Antico Thorg della Terra, Nobilmantis del Mare, Grandalbero della Foresta... e alla fine, tutti i popoli si riunirono nella Valle del Destino, per la battaglia finale!"

"Wow! Lo dicevo io che questa storia si faceva interessante!" commento' Toby, ormai rapito dalla storia.

"Ehm... gia', immagino che sia molto avvincente!" affermo' Razzle. "E... anch'io, come cantastorie, non me la cavo certo male! Comunque, tornando a noi... Prima della battaglia finale, il Vecchio Saggio si ritiro' nelle caverne di Roscamar, dove Kolossus aveva superato un'importante prova per ottenere i suoi nuovi poteri, e aveva cercato di raccogliere le energie per compiere il Rituale dell'Antico Risveglio, con il quale sperava di conferire maggiori poteri ai suoi protetti. Nel corso di tale rituale, l'Occhio della Vita si schianto' su Gorm, scindendosi in quattro Occhi della Vita piu' piccoli, e i vari popoli si trasformarono, ottenendo nuovi poteri."

Razzle si fermo' per un attimo per riprendere fiato... e continuo' a raccontare. "Quella fu la causa della catastrofe finale." affermo' la lucertolina. "Nel corso dello scontro finale, nella Pianura delle Nebbie, Devilfenix, Armageddon e Obscurio cercarono di impadronirsi dei quattro Occhi della Vita, nonostante Magor li avesse avvertiti che non sarebbero stati in grado di controllare l'enorme potere sprigionato. E anche il Sommo Luminescente e i Gormiti alleati del Vecchio Saggio cercarono di usare tutta quell'energia nonostante il Vecchio Saggio li avesse avvertiti della pericolosita' di una simile mossa. I risultati furono tanto spettacolari quanto devastanti... e la collisione tra le due emanazioni di energia si rivelo' troppo potente per essere controllata dalle due fazioni! Nel mezzo del campo di battaglia si formo' una gigantesca sfera, la Bolla Magica... in realta' un gigantesco passaggio dimensionale che risucchio' al suo interno i signori dei popoli di Gorm, compresi Obscurio e il Sommo Luminescente! Anche Magor venne risucchiato dalla porta dimensionale... e il Vecchio Saggio, per proteggere gli Occhi della Vita, entro' nella Bolla Magica assieme a lui. E cosi', dopo secoli di battaglie, la guerra termino'... e gli unici signori di Gorm rimasti, a quel punto, furono i quattro signori dei Gormiti originali - Poivrons, Geios, Tarasau e Noctis. Vedendo che ormai i loro popoli erano stremati, gli antichi signori decisero di porre fine agli scontri, e di ricostruire assieme cio' che era stato distrutto. Il Popolo dell'Aria, memore del rancore che gli altri popoli di Gorm nutrivano nei loro confronti, si impegno' per rimediare al male che avevano fatto... ma il Popolo del Vulcano, pur in numeri ridotti, era riuscito a sua volta a sopravvivere agli sconvolgimenti provocati dalla Bolla Magica... e Magmion e Lavion, desiderosi di vendetta ma impossibilitati a prendersela in quel momento, guidarono i loro uomini alla sicurezza del Monte Vulcano, dove sono rimasti da allora per riorganizzarsi."

"Cavoli, allora non e' finita..." disse Toby. "Ma... dopo essere entrato in quella Bolla Magica... che fine ha fatto il Vecchio Saggio?"

Razzle si gratto' il mento con uno dei suoi piccoli artigli. "Beh, e' una domanda un po' difficile... tuttavia, sappiate che durante quel viaggio, il protettore di Gorm ha cambiato aspetto e ha viaggiato per numerosi mondi paralleli... e alla fine, e' giunto sul vostro pianeta, diversi milioni di anni fa, quando ancora i dinosauri dominavano la Terra! E' stato allora che ha cominciato a cercare qualcuno in cui scorresse la Linfa Magica... ovvero, il potere che avrebbe permesso agli Occhi della Vita di rinascere, e di riportare Gorm allo splendore di un tempo. Ed e' qui che.. beh... sono entrato in gioco io!"

"E' qui che... A... Aspetta un momento, Razzle! Vuoi dire che... che... Ugh... Ma... quanti anni hai, per l'esattezza?" chiese Nick, sbalordito quanto i suoi amici. Quello che la lucertolina aveva appena detto implicava che Razzle fosse veramente molto antico...

Razzle, da parte sua, reagi' con assoluta nonchalance, come se una cosa del genere fosse naturale! "Beh, non posso dirvelo con esattezza, visto che sono passati cosi' tanti anni... ma posso dirvi con sicurezza che ho piu' di cento milioni di anni."

Questo dettaglio, che Razzle aveva menzionato senza alcuna particolare enfasi, fece quasi schizzare gli occhi fuori dalle orbite ai quattro ragazzi! "Che... che... CHE COSA?" esclamo' Lucas, quasi a squarciagola. "Vuoi... vuoi dire che tu... tu... hai piu' di cento milioni... di anni? Ma... ma... ma... come... com'e' possibile? Nessun essere vivente puo' vivere tanto a lungo! Anche... le sequoie giganti raggiungono al massimo i quattro-cinquemila anni!"

"Beh, io non sonoesattamente una lucertola come tutte le altre, questo lo avrete capito..." rispose Razzle, sapendo di dire un'ovvieta'. "Per cercare la Linfa Magica, il Vecchio Saggio aveva bisogno di qualcuno che potesse interagire con gli abitanti del pianeta in cui si trovava, dal momento che non aveva piu' un corpo fisico e tangibile. Per puro caso, sono capitato io... o meglio, l'uovo da cui stavo per uscire! Il Vecchio Saggio mi ha donato la parola e la ragione, oltre che il potewre di percepire la Linfa Magica... e io, dopo aver accettato questa missione, ho cominciato a viaggiare per il mondo alla ricerca dei prescelti che avrebbero ereditato i poteri delle quattro tribu'. Ho viaggiato per molto tempo... e ho avuto modo di incontrare molte delle persone che, in seguito, avrebbero fatto la storia del vostro pianeta! Il faraone Chefren, Sinchi Rocca, Alessandro Magno, Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Ferdinando Magellano..."

"Caspita! Hai detto niente..." commento' Jessica.

"Ehm, gia'... immagino che sia cosi'..." rispose il messaggero del Vecchio Saggio. "Comunque, come stavo dicendo... grazie ai poteri conferitimi dal Vecchio Saggio, io ero in grado di non invecchiare mai, e cosi' ho potuto continuare senza problemi il mio viaggio. Pero'... nonostante io abbia incontrato molte personalita' eccezionali, che avrebbero in seguito plasmato il destino della Terra... non ho mai trovato la Linfa Magica. Almeno, fino ad oggi..."

A Toby e ai suoi compagni non ci volle molto per intuire il resto. "Fino ad oggi, eh?" chiese. "Questo significa... che i prescelti in cui scorre la Linfa Magica... saremmo noi! Giusto, Razzle?"

"Noi? E... per quale motivo..." inizio' a dire Nick... ma Razzle lo interruppe voltandosi verso Toby e facendo un cenno affermativo!

"Esatto! Vedo che sei perspicace, ragazzo mio!" esclamo' Razzle. "Si', ragazzi... siete proprio voi! Voi siete stati scelti per diventare nuovi Signori della Natura ed ereditare i quattro frammenti dell'Occhio della Vita! Voi... avete adesso l'opportunita' di diventare i nuovi Gormiti, e salvare entrambi i mondi! Sia la Terra che Gorm!"

"Sia la Terra che Gorm?" chiese Jessica, perplessa. "In che senso, Razzle?"

"Vedete... la Terra e Gorm si trovano in una posizione un po' particolare... per cui cio' che accade su Gorm puo' ripercuotersi anche sul vostro pianeta!" rispose il piccolo dinosauro. "Adesso, sarebbe un po' complicato spiegare tutto il meccanismo, tanto piu' che non l'ho capito bene nemmeno io... ma mi basti dire che le guerre tra i vari popoli di cui vi ho raccontato hanno provocato ogni genere di cataclisma sul pianeta Terra dell'epoca! Uragani, terremoti, tsunami, piogge di meteoriti... non avete notizie di questi sconvolgimenti perche' sono avvenuti talmente tanto tempo fa che nessuno avrebbe mai potuto documentarli... ma e' una realta'! Immaginate cosa succederebbe se dovessero ripetersi al giorno d'oggi?"

I ragazzi rabbrividirono all'idea. In effetti, se eventi simili si fossero ripetuti al giorno d'oggi, le vittime avrebbero potuto essere innumerevoli. Ma questo pensiero convinse definitivamente Toby ad accettare la proposta di Razzle: il biondino fece un passo in avanti e serro' drammaticamente un pugno davanti a se'. "E va bene... allora e' deciso! Razzle... io ci sto! Diventero' un Signore della Natura e impediro' che questo accada! Conta su di noi!"

"A... Aspetta un momento, Toby!" esclamo' Nick. Era sempre stato un vizio di Toby, quello di parlare a nome di tutti... "Non... non e' che voglio tirarmi indietro, sia chiaro, e capisco che dev'essere una cosa molto importante... ma non ti sembra di stare correndo un po' troppo? Voglio dire, hai pensato a cosa comportera'? Io... io credo che diventare Signori della Natura non sara' esattamente una passeggiata... e sicuramente non e' come i nostri videogiochi!"

"Appunto! Hai mai pensato a che conseguenze avra' sulle nostre vite?" chiese Jessica. "Non puoi accettare senza stare tanto a pensare!"

"E se non lo facciamo noi, scusate... chi puo' farlo?" ribatte' Toby, rifiutandosi di retrocedere.

Razzle sospiro', incrocio' le braccia sul petto e guardo' verso il terreno. In effetti, Nick e Jessica avevano detto una cosa molto sensata... "Su questo... non posso darvi torto, ragazzi miei." disse. "Diventare Signori della Natura cambiera' molto le vostre vite. E poi... non voglio certo obbligarvi ad accettare. Mi rendo conto che farvi questa richiesta, adesso, sia da pazzi. Pero'... insomma, vi voglio dire di pensarci bene. Non e' una decisione che si debba prendere cosi', alla leggera."

"Andiamo, ragazzi, non vorrete mica rifiutare?" li esorto' Toby. "Insomma, mettetevi anche nei panni di Razzle! Ci ha cercato per milioni di anni, per portare a termine la sua missione! Non possiamo semplicemente voltargli le spalle e lasciar perdere dicendo che non e' affare nostro!"

Lucas, che ormai si stava convincendo, volle aggiungere qualcosa. "E se e' vero che quello che accade su Gorm ha delle conseguenze anche sulla Terra... allora non possiamo neanche dire che non e' affare nostro! Vediamo se indovino... il Popolo del Vulcano ha finalmente deciso di prendersi la sua rivincita e attaccare di nuovo Gorm, non e' vero?"

Razzle annui'. "Esatto. Dopo tanto tempo, finalmente hanno recuperato i poteri di un tempo, e hanno deciso di attaccare di nuovo! Adesso, i popoli di Gorm vivono in pace, e non credo che molti di loro si aspettino che Magmion, Lavion e i loro scagnozzi siano sul punto di tornare in scena... quindi, e' altamente probabile che vengano colti di sorpresa e non riescano a combatterli! E in ogni caso... le lotte che scoppieranno provocheranno delle conseguenze sulla Terra, come vi ho gia' spiegato. E' necessario evitare che questo accada... ma venite con me. Vi faro' vedere qualcosa che... penso potrebbe convincervi di piu'!"

"Hey, Razzle, dove stai..." inizio' Nick, quando Razzle guizzo' agilmente verso un ripostiglio chiuso e ne indico' la porta, facendo cenno ai ragazzi di aprirla. Ancora un po' spaesato, il ragazzo con gli occhiali fece come il piccolo dinosauro gli aveva chiesto e apri' il ripostiglio come aveva fatto tante altre volte. "Ooookay, Razzle, ma non capisco cosa c'entri lo sgabuzzino. Che cosa ci puo' essere di... Eh? E... E quello da dove viene? Non c'era prima!"

"Di cosa stai parlando, Nick? Che cosa non c'era?" chiese Toby mentre accorreva dal fratello minore. Nick indico' qualcosa sul muro dello sgabuzzino... uno strano pannello che luccicava debolmente nella semioscurita', decorato con delle spie di vari colori e dalle forme strane! Sicuramente non era qualcosa che i Tripp avevano messo li'...

"Quello..." spiego' Razzle, mentre tutti i ragazzi si riunivano attorno a lui. "...e' cio' di cui vi stavo parlando. Questo č l'ingresso al Tempio degli Elementi... che vi presentero' tra un attimo!"

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Isola di Gorm, nello stesso momento. Una gigantesca roccaforte scavata nel fianco di un'alta montagna, nel bel mezzo del territorio del popolo della Terra. La piu' grande testimonianza del lavoro che questo popolo rude e operoso aveva compiuto durante il periodo della rinascita di Gorm, la citta'-fortezza del popolo della Terra era qualcosa di davvero magnifico, pur nella sua mancanza di raffinatezza. Abitazioni rudimentali ma funzionali, grandi guglie di roccia che svettavano dai fianchi della montagna, e strade di pietra levigata che si inerpicavano lungo i fianchi della montagna dicevano molto su quanto i Gormiti avessero dovuto lavorare per creare una citta' come quella. E ora che Gorm sembrava godere del suo periodo di massimo splendore, la citta'-fortezza era brulicante di vita e di attivita', con Gormiti della Terra di tutti i tipi che si avvicendavano sulle sue strade e lungo le immense gradinate scolpite.

Ma i Gormiti della Terra e il loro attuale signore Gheos erano lontani dall'immaginare quale minaccia stesse per abbattersi su di loro...

In quel momento, due dei piu' fedeli sudditi di Gheos erano impegnati a fortificare una sezione delle monumentali mura che cingevano la parte piu' interna della citta', trasportando dei mattoni di granito grandi come automobili con la sola forza delle braccia, e fissandoli al lavoro gia' fatto con una malta dall'aspetto di un denso fango grigio. I due Gormiti in questione, Trematerra e Schienacciaio, erano concentrati sul loro lavoro, e sembrava che nulla avrebbe potuto distrarli.

"Uff... e con questo, abbiamo quasi finito!" esclamo' Schienacciaio, dopo aver appoggiato il blocco di granito che stava trasportando nel punto dove doveva essere fissato. Era un Gormita alto e possente, come quasi tutti quelli del popolo della Terra, e ricordava per certiaspetti un grosso rospo umanoide, con la pelle rocciosa di colore giallo vivo, e una corazza d'acciaio sulla schiena, dalla quale fuoriuscivano aculei affilati. Era considerato il simpaticone dei guerrieri della Terra, e soprattutto, quello che piu' di ogni altro si prodigava per i cuccioli Gormiti, tenendo loro compagnia e divertendoli nei momenti liberi. "Pero' non capisco come mai dobbiamo fare questi lavori... insomma, adesso l'isola di Gorm e' in pace, e anche con gli altri popoli abbiamo riallacciato dei buoni rapporti."

"Non sottovalutare il possibile pericolo, Schienacciaio. Lo sai che, anche se e' passato molto tempo dalla battaglia finale, ancora c'e' il rischio che il popolo del Vulcano torni all'attacco. Un giorno potrebbero benissimo ricostituire le loro forze e aggredirci. Dobbiamo essere pronti per allora... e in ogni caso, lo sai che la prudenza non e' mai troppa." rispose il suo amico Trematerra: piu' alto e piu' longilineo di lui, aveva una testa allungata simile a quella di un tapiro, con la stessa pelle rocciosa giallo-marroncina di molti altri Gormiti della Terra, e grosse placche d'acciaio che rivestivano la schiena, le braccia e la testa, formando una corazza apparentemente impenetrabile. Le sue lunghe braccia quasi toccavano terra, dandogli un'andatura simile a quella di un gorilla. Era conosciuto come un Gormita tranquillo e silenzioso, che pero' diventava terrificante quando si arrabbiava!

"Beh, non posso darti torto..." ammise Schienacciaio, mentre con della malta grigia fissava il blocco di roccia al resto della muraglia gia' eretta. "Comunque, sono gia' passati secoli dalla battaglia finale, e per fortuna non e' successo niente di preoccupante. A parte qualche diverbio di tanto in tanto con altri popoli, ma sono tutte cose che si sono risolte."

Trematerra stava per annuire... quando il suo amico si fermo' di colpo, irrigidendosi per l'allarme e voltando la testa alla propria sinistra, verso le zone periferiche della grande citta'-fortezza. "Huh? Schienacciaio, che succede, c'e' qualche..." inizio' a chiedere, solo per bloccarsi di colpo quando vide delle brillanti scie di fuoco levarsi da dietro le mura piu' esterne della citta'! Con sgomento, i due Gormiti della Terra videro i dardi infuocati scendere giu' e abbattersi sulle difese della capitale! Nello stesso momento, un coro di urla di battaglia precedette di pochi istanti l'arrivo, da innumerevoli anfratti tra le rocce circostanti, di una marea di guerrieri del Vulcano assetati di battaglia! Come rigagnoli di lava fusa, i servitori del Vulcano si riversarono fuori dai loro nascondigli e iniziarono ad attaccare, mentre nell citta'-fortezza si diffondeva la confusione per quell'attacco improvviso e inaspettato! In meno di un minuto, l'intera orda di guerrieri di fuoco si era schierata davanti alle porte della citta' e cominciava a premere per fare irruzione!

"I... I Gormiti del Vulcano!?" esclamo' Schienacciaio, sbalordito. "Maledizione, Trematerra, avevi ragione tu! Si sono riorganizzati, e adesso sono ripartiti all'attacco! Dobbiamo difenderci!"

Trematerra mollo' immediatamente quello che stava facendo e si mise in guardia. "Schienacciaio! Tu preoccupati di mettere al sicuro i cuccioli, mentre io resto qui e cerco di aiutare i nostri compagni come posso! C'e' solo da sperare che il nostro signore Gheos sia in grado di organizzare le difese..."

"Va bene, Trematerra! Tu pensa a resistere piu' che puoi! Torno a darti una mano appena posso!" esclamo' Schienacciaio, prima di correre verso la zona piu' densamente abitata della citta', mentre le sentinelle si organizzavano per rispondere all'attacco, e altri proiettili infuocati iniziavano a viaggiare sopra le loro teste!

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"Questo che vedete, e' il sistema di ingresso al Tempio degli Elementi." stava spiegando Razzle ai quattro stupiti ragazzi. "Non dovete fare altro che passare le vostre mani davanti ai sensori per essere riconosciuti. E a quel posto, si aprira' un passaggio segreto che vi permettera' di raggiungere il tempio! Forza, perche' non fate una prova?"

Per quanto i ragazzi fossero un po' esitanti all'inizio, Toby si fece avanti e passo' il palmo della mano sopra i sensori, facendo cosi' accendere una spia blu di segnalazione. Subito dopo, anche Nick, Lucas e Jessica fecero lo stesso... e ogni volta che uno di loro passava la mano vicino ai sensori, un'altra spia luminosa si accendeva. Quando tutte e quattro furono attivate, i ragazzi sentirono il rumore di qualcosa che si muoveva sotto di loro... e un'intera sezione di pavimento sprofondo' letteralmente sotto i loro occhi, rivelando con immensa sorpresa di tutti una lunga rampa di scale che raggiungeva il sotterraneo!

"Cavolo, e... e questo da dove viene?" esclamo' stupefatto Lucas.

"Pazienza, ragazzo mio, pazienza..." lo esorto' Razzle. "Vi spieghero' tutto con calma, piu' avanti. Per adesso... perche' non venite a vedere dentro com'e'? Sono sicuro che vi piacera'!" E con queste parole, la lucertolina inizio' a scendere le scale, quasi scivolando sui primi gradini per l'entusiasmo! I ragazzi, dal canto loro, non erano del tutto sicuri di cosa fosse meglio fare... tranne Toby che, impulsivo ed entusiasta com'era, non esito' a fare il primo passo!

"Ragazzi, questa storia e' sempre piu' eccitante!" esclamo' il biondino, mentre iniziava a scendere le scale. "Avanti, ragazzi, non statevene la' a fare le belle statuine! Quante volte capita una fortuna del genere, nella vita? Seguitemi, io non vedo l'ora di iniziare!"

"Dopotutto, adesso siamo nel ballo... e la cosa migliore da fare e' mettersi a ballare, immagino!" concluse Lucas, iniziando a seguire Toby nel sotterraneo. Nick e Jessica si guardarono in faccia per un breve momento, prima che Jessica alzasse le spalle e sorridesse, come per dire che non ci si poteva fare niente.

"Beh, Lucas e Toby non hanno tutti i torti... e poi, se vuoi la mia, non mi fido a lasciarli fare da soli! Dieci a uno che si ficcano in qualche guaio fin dall'inizio!" affermo' la biondina, per poi iniziare a scendere le scale a sua volta. Nick, l'ultimo rimasto e il piu'esitante dei quattro, sospiro', capendo di non avere molta scelta, e finalmente si decise a scendere a sua volta.

I ragazzi e Razzle scesero per una lunga e stretta rampa di scale, fino a raggiungere una grande sala scavata nella roccia, con le pareti ricoperte di pietre lisce dal cui centro si sprigionava una strana luminescenza. Era uno spettacolo incredibile a vedersi - la sala era grande quasi quanto la casa dei Tripp, il pavimento e i muri di roccia naturale che rilucevano di suggestivi colori verdi scuro e blu, e ad un lato della stanza si trovava una enorme libreria i cui scaffali erano stipati di volumi, tutti conservati quasi alla perfezione nonostante molti di essi sembrassero parecchio antichi. Poco distante, si trovava quello che sembrava essere un computer fantascientifico: una grande macchina con lo schermo che emanava una tenue luce bianca, la tastiera fatta di tasti di cristallo, e una postazione per l'utente che sembrava fluttuare a pochi centimetri da terra per magia! L'illuminazione soffusa era data da una sorta di enorme "buco" di forma perfettamente circolare posto al centro della stanza, abbastanza grande da farci passare un'automobile, e circondato da quelle che sembravano essere quattro postazioni, in corrispondenza di ciascuna delle quali era posta una grossa sfera luminosa che risplendeva di uno dei quattro colori che i ragazzi avevano visto sul pannello d'ingresso: blu scuro, verde, giallo oro e azzurro cielo. C'era un'atmosfera magica nella stanza... e, stranamente, non aleggiava in essa il terribile odore normalmente associato ad una stanza chiusa, come doveva esserlo stato quella da chissa' quanto tempo.

"Sempre piu' fico!" esclamo' Toby, che per primo era entrato nella stanza, e si stava guardando attorno meravigliato. "Non posso crederci, abbiamo persino una base segreta sotto casa nostra! Wow, me la sento sempre piu' addosso, questa storia dei Signori della Natura!"

"E... Effettivamente... non si puo' negare che questa stanza sia impressionante!" commento' Nick. La sua iniziale ritrosia stava lasciando posto alla meraviglia. "E... quindi, Razzle... questa stanza sarebbe... la base da cui partiremo... per andare a Gorm?"

Il piccolo dinosauro incrocio' le zampe anteriori sul petto, e disse di si' con la testa, non senza un cenno di orgoglio. "Gia', il Tempio degli Elementi... rimasto sepolto e occultato in un'altra dimensione finche' non e' arrivato il momento di designare i nuovi Signori della Natura! Cioe' fino ad adesso! Da questo momento in poi, questo posto diventera' il nostro ritrovo, ed e' da qui che partiremo per raggiungere Gorm!"

"Ehm... ma questo non creera' dei problemi?" chiese Jessica. "Voglio dire, se qualcuno di noi si trovasse lontano da questo posto al momento di intervenire su Gorm..."

Questa volta, Razzle storse il naso, rendendosi conto che la domanda della ragazzina era piu' che sensata. "Hm. Domanda legittima, Jessica... e purtroppo, devo ammettere che a questo non avevo proprio pensato..." ammise. "In tal caso, temo che l'unica sia intervenire senza gli assenti..."

Stava per aggiungere altro, quando un suono acuto, simile a quello di una sirena dei pompieri, venne emesso dal computer al lato opposto della sala. Immediatamente, tutti e quattro i ragazzi scattarono sull'attenti e si guardarono intorno, e Razzle corrugo' la fronte per la tensione. Sapeva che questo non poteva voler dire che una cosa...

"Ragazzi, sembra proprio che il momento di intervenire sia arrivato prima del previsto..." affermo' Razzle. "Non credevo, sinceramente, che il Popolo del Vulcano avrebbe attaccato in questo momento!"

"Cosa? Il Popolo del Vulcano si sta gia' muovendo?" esclamo' Lucas. "Che... che stanno facendo?"

Razzle corse alla massima velocita' a lui possibile verso il "computer" posto sull'altro lato della sala, e sposto' alcuni dei "tasti" di cristallo sulla plancia di controllo. Immediatamente, alcune immagini cominciarono ad apparire sullo schermo... immagini di una immensa citta'-fortezza scavata nella roccia, verso la quale sciamava un intero esercito di mostri che sembravano uomini fatti di fuoco! Fiamme incandescenti solcavano i cieli e bombardavano le mura della metropoli di pietra, e le esplosioni si mescolavano alle grida di battaglia! Era un conflitto in piena regola!

"Accidenti, non credevo che sarebbero stati cosi' audaci!" esclamo' Razzle, e per la prima volta i ragazzi sentirono un tono di allarme nella sua voce. "Il Popolo del Vulcano ha deciso di attaccare direttamente la citta' di roccia, la capitale del Popolo della Terra! Non credevo che avrebbero fatto una mossa simile... e significa che il Popolo del Vulcano e' diventato piu' forte di quanto mi aspettassi!"

"Ne sei sicuro, Razzle?" chiese Nick, mentre lui e il resto della banda si avvicinavano al computer. "Non e' che magari si sono montati la testa e hanno, come si dice, fatto il passo piu' lungo della gamba?"

Il piccolo rettile scosse la testa. "No, non credo proprio. Magmion, l'attuale Signore del Vulcano, non e' uno stupido... se ha deciso di far attaccare la citta' di roccia, e' perche' sa che i suoi uomini possono farcela... o anche soltanto per lanciare un messaggio al resto dell'isola! In ogni caso, quell'esercito di guerrieri di fuoco e' molto pericoloso! Geios e i Gormiti della Terra avranno delle serie difficolta'!"

"E allora... cosa stiamo facendo ancora qui?" rispose Toby, stringendo una mano a pugno. "Noi siamo i nuovi Signori della Natura, no? Facciamo onore al nostro nome... e andiamo a dare una lezione ai Gormiti del Vulcano!"

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CONTINUA...

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Capitolo 4
*** La prima missione ***


Final Evolution-04

Gormiti: Final Evolution

Una fanfiction di: Gormiti Il Ritorno Dei Signori Della Natura scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 4 - La prima missione

"Allora, cosa stiamo aspettando? Andiamo a Gorm e diamo una bella lezione ai Gormiti del Vulcano!"

Toby sembrava davvero impaziente di iniziare, e il fatto che questo volesse dire viaggiare in un mondo parallelo sconosciuto, dove gli usi e i costumi della civilta' umana erano del tutto sconosciuti, non sembrava impensierirlo piu' di tanto... al punto che anche Razzle, che pure era stato entusiasta di sapere che il biondino aveva accettato la missione, si trovo' a dover calmare i suoi bollenti spiriti! "Ehm... beh, mi fa piacere che tu sia cosi' impaziente di iniziare, Toby... ma aspetta un momento, per favore! Gli Occhi della Vita non vi hanno ancora conferito i loro poteri... e senza di quelli, non potete neanche andare a Gorm!" spiego' la lucertolina, facendo cenno a Toby di restare calmo e di non gettarsi a capofitto.

"Allora... adesso cosa dobbiamo fare?" chiese Jessica. "Voglio dire, per farci dare questi poteri di cui parli, e intervenire..."

Il piccolo rettile indico' le quattro sfere luminose poste sul bordo della fossa circolare al centro della sala. Tutte risplendevano di una vivace luce colorata, e al centro di ognuna si riusciva a vedere un simbolo molto simile a quelli che si trovavano sul pannello d'ingresso: i simboli delle tribu' del Mare, della Terra, della Foresta e dell'Aria. "Innanzitutto, ragazzi, piazzatevi vicino agli Occhi della Vita. State tranquilli, saranno loro a chiamarvi, in base al tipo di linfa magica che scorre in ognuno di voi!" affermo'. "Poi, dovrete entrare nel passaggio dimensionale e ripetere le parole che io vi diro'... e potrete finalmente trasformarvi nei nuovi Signori della Natura! Vi avverto, pero', che cerchero' di farvi atterrare ad una distanza abbastanza ravvicinata dalla citta'-fortezza del popolo della Terra, quindi... state pronti a combattere, perche' i Gormiti del Vulcano ci metteranno poco ad accorgersi di voi e ad attaccarvi."

"Che vengano pure! Ci pensero' io a rinfrescare loro le idee!" rispose Toby, mentre il gruppo si dirigeva verso gli Occhi della Vita. Disponendosi in una fila ordinata, Toby e i suoi amici si misero davanti ai magici artefatti, la cui luce, dopo aver sfarfallato per un istante, si accese con ancora maggiore radiosita'! I ragazzi dovettero distogliere lo sguardo per un momento, abbagliati... ma quando riaprirono gli occhi, un secondo dopo, si accorsero di qualcosa in piu': una piccola sfera luminosa, dello stesso colore di uno degli Occhi, si era accesa sul petto di ognuno di loro, all'altezza del cuore! Blu scuro, il colore del mare, per Toby...

Giallo dorato per Nick...

Verde scuro per Lucas...

E un brillante azzurro cielo per Jessica. Ognuno dei ragazzi era stato designato cosi' come il possessore del potere di una delle tribu' di Gorm!

"E cosi'... io sarei la Terra, giusto?" chiese Nick, meravigliato. Ormai, la sua titubanza iniziale era venuta meno... "Toby ha il potere del Mare... e Lucas e Jessica hanno quelli della Foresta e dell'Aria... Beh, allora... adesso dobbiamo entrare nel passaggio dimensionale e ripetere... beh, le parole che tu ci dirai di pronunciare, giusto?"

"Dovete dire... 'Energia vitale di ogni creatura, trasformaci in Signori della Natura'! E il resto verra' tutto da se'!" Spiego' Razzle, strizzando un occhio in segno di intesa. "Okay, ragazzi... adesso ognuno alla sua posizione, e buona fortuna!"

"Aspetta, Razzle! Non e' la stessa cosa se ci trasformiamo adesso... o comunque mentre arriviamo a Gorm?" chiese Toby. In effetti, il biondino non vedeva l'ora di provare i suoi nuovi poteri, senza aspettare di dover combattere i Gormiti del Vulcano... ma la lucertola parlante mosse un dito artigliato come per dire di no.

"In effetti, in teoria, sarebbe la stessa cosa... ma restare trasformati fa esaurire l'energia degli Occhi della Vita. E quando l'energia e' completamente azzerata, non e' piu' possibile mantenere la trasformazione, e si ritorna ad essere degli umani normali." spiego'. "Quindi... e' meglio evitare di trasformarsi se non ce n'e' proprio un bisogno urgente."

"Capisco!" affermo' Lucas. "Beh, allora non ci resta che saltare! Andiamo, ragazzi... prima che accada qualcosa alla Terra!"

Quando si parla del diavolo, a volte spuntano le corna... e infatti, prima che i ragazzi potessero saltare, la terra inizio' a tremare debolmente, facendo ondeggiare alcuni degli antichi tomi disposti sugli scaffali. Razzle, con un breve grido d'allarme, agito' le zampette anteriori per mantenere l'equilibrio, per poi appiattirsi sulla console di comando quando un'onda sismica piu' potente fece fare un singulto all'intero Tempio degli Elementi! I ragazzi, anche loro colti di sorpresa dall'improvviso terremoto, misero in pratica le lezioni che erano state loro impartite per questi casi di emergenza, e si acquattarono leggermente sul terreno, stando attenti a non restare vicino a qualcosa che potesse cadere loro addosso.

"Un terremoto!" esclamo' Nick, quando ormai la scossa sismica cominciava a smorzarsi. Non era la prima volta che lui i suoi amici avevano a che fare con una scossa... ma quella aveva qualcosa di molto diverso dalle altre! Era cominciata all'improvviso, si era intensificata per un breve istante, e poi era cessata con la stessa rapidita' con cui era venuta... non era esattamente cosi' che si verificavano, di solito! "Razzle, questo e' un esempio di quello che ci dicevi... che quello che accade su Gorm puo' ripercuotersi sulla Terra?"

"Si'... e questo e' soltanto un piccolo esempio! Adesso, la battaglia che si e' scatenata vicino alla citta' del popolo della Terra ha provocato questa breve scossa di terremoto... e man mano che la battaglia andra' avanti, temo che le scosse potranno farsi piu' violente! Finirebbero per mettere a rischio le vite di molte persone!"

"Allora non possiamo aspettare oltre." concluse Jessica. "Andiamo, ragazzi! Raggiungiamo Gorm e fermiamo la battaglia prima che si verifichino altre scosse!"

"Andate pure, ragazzi! Per questa volta, mi occupo io di gestire le cose qui al Tempio degli Elementi!" affermo' Razzle. Il piccolo dinosauro si era rimesso in piedi e si era messo davanti alla console di comando, muovendo le zampette artigliate sui tasti di cristallo.

"Ricevuto!" concluse Toby. "Si parte, gente!"

Il biondino, con un misto di coraggio e avventatezza, salto' nel varco dimensionale, seguito a ruota dal fratello minore (che prego' tra se' di non stare facendo nulla di stupido) e dai suoi due migliori amici! Immediatamente, i ragazzi provarono la spaventosa sensazione di cadere nel vuoto... ma la caduta rallento' dopo qualche istante, e ai ragazzi sembro' di iniziare a galleggiare senza peso nell'immenso vuoto azzurro, prima di fluttuare verso il basso con la leggerezza di una piuma.

"Wow... e' divertente questo modo di viaggiare, ragazzi!" commento' Lucas.

Ma, per quanto probabilmente il ragazzino di colore si sarebbe divertito molto di piu' se quella discesa fosse continuata, il viaggio dimensionale non duro' molto a lungo. Il "tunnel" di luce azzurra in cui i ragazzi erano immersi termino' poco dopo... e i quattro bambini riapparvero, dopo essere stati inghiottiti da un lampo di luce bianca, sopra un piccolo altopiano nei pressi della citta'-fortezza del Popolo della Terra, in una posizione dalla quale potevano vedere bene tutta la battaglia che si stava svolgendo a pochi metri di distanza da loro! Un intero esercito di guerrieri di fuoco che premeva contro le mura delle citta' di roccia, i cui abitanti a loro volta rispondevano scagliando grosse pietre... e un frastuono infernale che rimbombava attraverso le alte, impervie catene montuose dalle quali i ragazzi erano circondati! Sembrava di vedere un tappeto di fiamme che avanzava divorando tutto cio' che incontrava, soltanto per scontrarsi contro un impenetrabile muro di pietra... ma a quel punto, anziche' estinguersi, continuava ad aggredirlo, come se volesse bruciare anche quello! E forse sarebbe anche riuscito a farlo, se qualcuno non fosse intervenuto...

Era la loro prima visita a Gorm... e gia' i ragazzi non avevano avuto neanche il tempo di guardarsi attorno, e si erano trovati catapultati nel bel mezzo dell'azione!

"Guardate che roba, accidenti!" esclamo' Jessica, guardando con stupore i Gormiti del Vulcano che avanzavano impetuosi. "Questi del Vulcano non scherzano mica... Razzle aveva ragione, sono un pericolo per qualunque cosa gli si pari davanti!"

"Con tutto il frastuono e il caos che stanno facendo, quasi non mi sorprende che li si senta anche sulla Terra..." ironizzo' Toby, riferendosi al terremoto di poco prima.

Un'immagine sbiadita di Razzle apparve a mezz'aria davanti al viso di Toby, facendo fare un salto per la sorpresa all'impulsivo biondino. "Non e' una cosa su cui scherzare, Toby! Mentre stavate andando verso Gorm, c'e' stata un'altra scossa di terremoto, e sono sicuro che fosse piu' forte della precedente!" esclamo' la lucertola parlante.

"Ah! Razzle, la prossima volta che vuoi parlarci a distanza, non e' che puoi farci uno squillo o cose del genere? Cosi' almeno sappiamo cosa dobbiamo aspettarci e non ci viene un mezzo infarto per la sorpresa!" esclamo', mentre si metteva una mano sul cuore per calmarne i battiti.

"Temo che l'infarto sara' proprio l'ultima cosa di cui dovremo preoccuparci, se la battaglia continua! Guardate la'!" fece notare Nick, indicando una sezione delle mura. Due dei piu' forti soldati del Vulcano, l'Electricante e il Guardiano Urlante, stavano aggredendo le difese della citta', nel tentativo di aprirvi una breccia... e proprio in quel momento, il primo dei due lancio' una scarica elettrica che disperse i Gormiti della Terra che si erano affacciati alle mura per scagliare rocce contro il nemico... e il Guardiano Urlante, cogliendo il momento giusto, lancio' un grido dirompente che sovrasto' il frastuono della battaglia, costrinse i piu' vicini a tapparsi le orecchie per non essere assordati. Investita dalle onde sonore, la parete inizio' a crollare, e alcuni Gormiti della Terra che si trovavano sui bastoni vennero scagliati indietro e caddero al suolo.

"Okay, ragazzi... e' il momento di dare una svolta a questo scontro... siete pronti? Facciamo come ha detto Razzle, e andiamo!" li esorto' Toby, che sembrava avere preso la leadership del gruppo. I suoi compagni annuirono, non vedendo molte altre possibilita', chiusero gli occhi, si concentrarono... e infine, tutti e quattro assieme, ripeterono le parole che Razzle aveva detto loro prima, innescando la trasformazione!

"ENERGIA VITALE DI OGNI CREATURA, TRASFORMACI IN SIGNORI DELLA NATURA! ORA!"

Una colonna d'acqua si sollevo' magicamente dal terreno, avvolgendo Toby e inghiottendolo al proprio interno... e per un attimo, il ragazzino si senti' percorrere da una sorta di scarica elettrica prima che il suo corpo mutasse in maniera straordinaria! I suoi capelli si allungarono e si trasformarono in lunghi tentacoli biondi. Il suo corpo divenne piu' alto e piu' muscoloso, ricoperto da una squamosa pelle azzurra e blu, con mani e piedi palmati, e delle parti dorate sulle giunture dei gomiti e delle ginocchia. Era una creatura robusta, ma anche longilinea, e dava l'impressione di un vero guerriero!

"Mistica Energia dei Mari!"

Un terremoto in miniatura scosse il terreno attorno a Nick, e una barriera di rocce si sollevo' attorno al suo corpo, creando una barriera impenetrabile... che un attimo dopo esplose, mostrando una creatura che non aveva davvero nulla del secchione gracilino che si trovava al suo posto! Un colosso di roccia scura, con delle piastre di pietra dorata in corrispondenza dei pettorali, schegge di granito affilate a fare da capelli, e un paio di braccia muscolose che sembravano in grado di stritolare una barra d'acciaio. Delle piccole protuberanze di pietra fuoriuscivano dai suoi avambracci, dandogli un aspetto ancora piu' impressionante!

"Potenza suprema della Roccia!"

Lucas si chino' e tocco' il terreno con una mano, e subito dopo delle liane ricoperte di foglie si avvinghiarono attorno a lui, nascondendolo alla vista... poi si sciolsero, mostrando cosa era diventato: ora, il ragazzino di colore era diventato una sorta di uomo-albero dalla pelle verde erba, con folti capelli verde scuro e una barbetta dello stesso colore... entrambe fatte di foglie! La sua corazza era fatta di legno scolpito, e copriva il torace, le spalle, gli avambracci e le gambe del guerriero della Foresta, e la sua pelle era coperta da un lieve strato di muschio morbido.

"Antica forza della Foresta!"

Un vortice sollevo' Jessica di qualche centimetro in aria... e poco dopo, la bambina bionda si trasformo' in una splendida creatura vagamente simile ad un'arpia: una guerriera ricoperta da un fine piumaggio bianco, con una corazza viola che copriva il busto e la parte superiore delle braccia. Il suo viso era molto grazioso, rosa intenso con due scaglie protettive viola sulle guance, e lunghi capelli biondi che si agitavano dietro la schiena. Dalla schiena si dispiegavano due grandi ali rosa da farfalla, e le gambe terminavano con un paio di zampe artigliate da uccello.

"Dominio assoluto dell'Aria!"

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L'esercito del Popolo del Vulcano non si rese davvero conto di cosa stava succedendo finche' non videro i nuovi Signori della Natura, con il Signore del Mare in testa, calare su di loro con feroce determinazione, aggredendoli da una direzione che nessuno dei guerrieri di fuoco si aspettava. Man mano che la distanza tra se' e l'esercito nemico si assottigliava, Toby sentiva che il suo desiderio di combattere cresceva, spazzando completamente via anche quel piccolo accenno di apprensione che provava. La gemma azzurra incastonata nell'addome muscoloso del guerriero del Mare inizio' a brillare debolmente... e quando ormai il Signore del Mare era a pochi metri dal nemico, si concentro' brevemente e scaglio' una sfera di acqua cristallina ad altissima velocita' e pressione contro i guerrieri del Vulcano.

"Aquablast!" esclamo' il Signore del Mare, sentendo la parola che gli veniva in mente senza un motivo preciso. Il proiettile liquido sfreccio' verso il nemico e colpi' in pieno alcuni guerrieri del Vulcano, scagliandoli a terra con un sibilo, una serie di urla di rabbia e sorpresa, e uno sbuffo di fumo bianco che si levava dai nemici atterrati.

"Hey, Toby, gran bel colpo!" esclamo' il Signore della Terra, con una voce profonda che aveva ben poco del ragazzino gracile che era pochi istanti prima. "Ma... come facevi a sapere come sferrarlo? Razzle non ce lo aveva detto!"

"Ehm..." rispose il guerriero dalla pelle azzurra, interdetto quanto i suoi compagni. "A... a dire la verita', non lo so nemmeno io! Ho agito d'istinto, tutto qui. In qualche modo, ho pensato che quella fosse la cosa da dire in quel momento, per attivare il mio potere... e a quanto vedo ci ho azzeccato!"

I guerrieri del Vulcano, pur nella loro sorpresa, erano abbastanza ben addestrati da sapere come rispondere ad un attacco cosi' improvviso... e anche se la maggior parte di essi continuava a dare l'assalto alla citta'-fortezza del Popolo della Terra, le retrovie avevano fatto dietro-front e si apprestavano ad aggredire i quattro nuovi Signori della Natura, che si trovarono ben presto a doversi difendere da qualche decina di figure fiammeggianti piene di rabbia!

"Okay, forse e' meglio se rimandiamo a dopo le discussioni... adesso pensiamo a sistemare questi fiammiferi troppo cresciuti!" esclamo' il Signore della Foresta, mentre puntava un braccio verso il nemico e stringeva la mano a pugno. "E visto che si parla di parole che vengono in mente all'improvviso... Pugno Rigenerante!"

Con uno scoppio improvviso, il braccio sollevato del Gormita della Foresta si stacco' dal resto del corpo all'altezza del braccio, ma Lucas non ebbe nemmeno il tempo di preoccuparsene: dal troncone crebbero istantaneamene delle liane che si avvolsero l'una sull'altra e crebbero rapidamente, intrecciandosi tra loro fino a far ricrescere un nuovo braccio nello spazio di mezzo secondo... mentre l'arto staccato volava, spinto da una forza invisibile, contro i nemici e ne colpiva diversi in una sola volta, disperdendoli! Il Signore della Foresta ritiro' il braccio verso di se', e lo guardo' con un misto di stupore ed orgoglio. "Wow! Forte! Sembra il pugno a razzo di Mazinga Z! Chi non sognerebbe un colpo del genere?"

"Pugno Sismico!" ringhio' il Signore della Terra. Con un ruggito di battaglia, il colosso di pietra abbatte' il suo enorme pugno sul terreno, e scaglio' un'ondata sismica che travolse i soldati del Vulcano piu' vicini, facendoli volare per aria assieme ad una miriade di frammenti di roccia. I pochi che riuscirono ad evitare l'impatto diretto vennero comunque sballottati con violenza da una parte e dall'altra, e spediti a terra.

"Mistico Tornado!" esclamo' il Signore dell'Aria, aprendo le braccia e puntando i palmi delle mani contro i nemici. L'effetto fu immediato, e due vortici ululanti si scatenarono dalle braccia della guerriera alata e investirono i guerrieri del Vulcano che stavano cercando di attaccatla. Poi, con un battito delle sue magnifiche ali, il Signore dell'Aria prese il volo e inizio' a spazzare l'esercito nemico con i suoi turbini, colpendo una miriade di avversari!

Spaventati dai poteri inaspettati dei quattro nuovi Gormiti, e non sapendo cosa fare per contrastarli, i servi del Vulcano iniziarono a ritirarsi e ad andare in panico, spargendo il caos nelle retrovie del loro esercito... mentre i nuovi Signori della Natura, incoraggiati dai risultati fino a quel momento ottenuti, si guardarono tra loro con un misto di eccitazione ed orgoglio!

"Ragazzi, avete visto che roba? Questi poteri... sono incredibili! Avete visto come abbiamo sistemato quei buffoni inceneriti?" esclamo' il Signore del Mare. "Hehehee... possiamo dire che gli abbiamo rinfrescato le idee!"

"Allora non perdiamo tempo a congratularci, e continuiamo!" rispose il Signore dell'Aria, facendo un occhiolino ai suoi compagni. Per quanto i guerrieri del Vulcano non sapessero cosa fare, non ci sarebbe voluto molto prima che ripartissero alla carica, ed era necessario approfittare del loro momento di cedimento prima che fosse troppo tardi.

L'impulsivo Signore del Mare annui', con un ghigno sicuro, e dopo aver preso un po' di slancio, si scaglio' contro i ranghi dell'esercito del Vulcano, atterrando con un pugno il primo guerriero infuocato che gli si paro' davanti. Fu costretto pero' ad indietreggiare quando altri nemici, subito dietro, iniziarono a scagliargli contro raffiche di fuoco... ma anche queste vennero presto messe a tacere dal Signore della Terra, che sollevo' un'enorme roccia sopra la propria testa e la scaglio' contro i Gormiti del Vulcano a mo' di catapulta! I guerrieri di fuoco gridarono di paura quando l'enorme masso si schianto' in mezzo a loro disperdendoli, e subito dopo il Signore della Foresta e il Signore dell'Aria scesero giu' sui soldati di fiamme, mettendone diversi fuori combattimento a pugni.

"Grazie, fratellino! Ti devo un favore!" esclamo' il Signore del Mare rivolto a quello della Terra. Il guerriero di roccia rispose facendo un segno dell'okay, e i due fratelli si unirono all'attacco dei loro compagni, che stavano tenendo sotto controllo i guerrieri del Vulcano.

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Mentre i Gormiti della Terra cercavano di riorganizzare le loro difese, mandate in confusione dall'attacco del Guardiano Urlante, diversi di loro riuscirono a vedere gli effetti di luce provocati dalla trasformazione dei ragazzi... e piu' di uno ne rimase sbalordito. Era un fenomeno che non si era mai verificato su Gorm, a memoria di Gormita... eppure, alcuni di loro percepivano qualcosa di familiare in esso...

"Guarda li', Schienacciaio! Hai visto che roba?" esclamo' Trematerra, indicando al suo compagno il punto da dove proveniva la luce. "Io non ho mai visto niente del genere, e tu?"

"No, nemmeno io... stiamo attenti, potrebbe essere qualche trucco di quella feccia del Vulcano..." rispose Schienacciaio... per poi restare stupefatto quando dalle retrovie dell'armata nemica provennero delle grida di paura e sorpresa. Qualcosa si era abbattuto sull'esercito del Vulcano, cogliendolo alla sprovvista e gettandolo nella confusione! "Huh? E adesso... cosa succede? Cos'e' quella cosa?"

Un'ombra imponente raggiunse i due Gormiti della Terra... e Gheos, l'attuale signore del loro popolo, avanzo' in tutta la sua incredibile stazza. Sembrava pronto a combattere a fianco del suo popolo contro gli invasori, ma in quel momento era anche lui attento allo strano fenomeno che si era appena verificato... e pur non sapendo neanche lui con esattezza di cosa si trattasse, i suoi sensi acuti gli facevano percepire che c'era qualcosa di molto inusuale in quei bagliori. Qualcosa che aveva scatenato il panico nei ranghi del popolo del Vulcano.

"Non so esattamente nemmeno io di cosa si tratti, miei fedeli..." esordi' l'enorme guerriero di roccia. "Ma... una cosa posso dirvi per certo - riesco a sentire l'energia degli Occhi della Vita. E' meno potente di quanto non lo fosse ai tempi della battaglia nella Pianura delle Nebbie... ma e' quella, ne sono sicuro!"

"Gheos, mio signore!" esclamo' Schienacciaio. "Volete dire... che gli Occhi della Vita sono stati ritrovati dopo millenni? Com'e' stato possibile?"

"Non ne ho idea, valoroso Schienacciaio..." rispose Gheos. "Ma... sicuramente, questo sara' l'inizio di una nuova battaglia, e di una nuova era per Gorm!"

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"Ma che succede? Cosa stanno combinando la' dietro?" ringhio' Lavor, con evidente irritazione. Ormai, anche dalla sua posizione in testa all'esercito, si era accorto che c'era qualcosa che non andava nelle retrovie, e non gli piaceva per niente.

Lo Strappapensieri, che era rimasto al suo fianco mentre le truppe del Vulcano davano l'assalto alle mure della metropoli di roccia, guardo' spaesato in quella direzione. "Non... non ne ho idea, comandante Lavor! Fino ad un attimo fa, sembrava che andasse tutto bene, e adesso... ma sembra che qualcuno ci stia aggredendo da dietro! Non so chi possa essere..."

"Beh, lo scopriro' subito!" decise il guerriero del Vulcano, per poi esclamare un ordine in direzione del Guardiano Urlante, che stava continuando a demolire le mura con i suoi attacchi a base di onde sonore. "Guardiano Urlante! Tu con me, andiamo a vedere cosa sta succedendo la' dietro! Strappapensieri! Tu ed Electricon restate qui e continuate l'assalto! Torniamo non appena abbiamo sistemato questo problema!"

Il braccio destro di Magmion, dopo aver richiamato a se' il Guardiano Urlante, inizio' a farsi strada tra le fila dell'esercito del Vulcano, percorrendo controcorrente la marmaglia urlante che si spostava rispettosamente, per quando fosse loro possibile nella calca, per farlo passare, mentre lo Strappapensieri restava fermo dov'era, guardando il suo superiore con quello che poteva sembrare sospetto. Era come se il Gormita del Vulcano manipolatore di pensieri non fosse piu' tanto convinto che l'attacco sarebbe andato a buon fine... Tuttavia, scosse la testa per scacciare questa sensazione - quando mai si era sentito di un Gormita del Vulcano che provava qualcosa di simile alla paura? - e si avvicino' alle mura per dare direzioni ad electricon, che continuava ad assalirle e a respingere i difensori che cercavano di rinforzarle.

"Okay, Electricon, continua cosi'! Dobbiamo buttare giu' queste mura!" esclamo' lo Strappapensieri. "Lord Magmion ci ha affidato questa missione, e non ho nessuna voglia di deluderlo!"

Il guerriero elettrico sghignazzo' malignamente. "Oh, con vero piacere!" esclamo'. "Prendete questo, inutili Gormiti della Terra!"

Con un potente ronzio, un'altra scarica elettrica esplose sulle mura, facendo cadere due guerrieri di roccia che scagliavano pietre sull'esercito nemico... ma subito dopo, prima di avere il tempo di mirare con un'altra scarica, Electricon fece un salto in aria per la sorpresa quando i Gormiti della Terra lanciarono un collettivo grido di esultanza, e subito dopo, i cancelli della loro capitale si spalancarono per far uscire Gheos, il Signore della Terra, in tutta la sua magnificenza e potenza! Lo Strappapensieri ed Electricon indietreggiarono allarmati, mentre Gheos avanzava a passi lunghie pesanti verso l'esercito del Vulcano, che sembrava aver perso d'un tratto tutta la sua baldanza - cosa comprensibile, visto che Gheos era alto il doppio di un normale soldato di fuoco!

"Ugh... non ci voleva, proprio adesso..." ringhio' lo Strappapensieri. Si senti' diventare ancora piu' piccolo quando Gheos lo fisso' severamente e mostro' i suoi potenti muscoli di roccia.

"Hmph! La vostra tracotanza e' arrivata a tanto, feccia del Vulcano?" tuono' l'antico guerriero. "Vi siete persino spinti ad attaccare la nostra citta', frontalmente e senza badare a nessuna strategia? Avrete di che pentirvene. Io, Gheos, non vi permettero' di fare quello che volete! Fatevi sotto!"

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"Aquablast!" esclamo' nuovamente il Signore del Mare. La gemma azzurra sul suo addome brillo' ancora una volta e scaglio' una rapidissima raffica di sfere d'acqua contro i soldati del Vulcano, mandandoli a terra uno dopo l'altro. I Signori della Natura erano ancora circondati da un'intera armata di guerrieri fiammeggianti che esprimevano intenzioni ostili... ma tutti loro sembravano esitanti ad avvicinarsi, dopo aver visto di cose erano capaci questi nuovi, misteriosi guerrieri. Vedere i loro avversari cosi' incerti fece esaltare un po' il Signore del Mare, che fece cenno ai nemici di farsi sotto.

"Hehee... fantastico! Sta cominciando davvero a piacermi, questa storia dei Signori della Natura!" commento' il guerriero delle acque, guardandosi il braccio destro. "Allora, specie di fiammiferi troppo cresciuti? Non c'e' nessun altro che voglia farsi avanti?"

"Toby, non abbassare la guardia..." si raccomando' Lucas, tenendo a distanza un paio di guerrieri di fuoco che cercavano di avvicinarsi. "E' vero chesiamo in vantaggio, ma per qualche motivo non credo che questi soldatini siano il meglio che i Gormiti del Vulcano possano offrire."

"E hai perfettamente ragione, intruso!" tuono' una voce cavernosa proveniente da dietro i guerrieri di fuoco. Gli scagnozzi del Vulcano si fermarono di colpo e si separarono formando un sentiero, in modo da dare alle persone che avevano parlato... ovvero, a Lavor e al Guardiano Urlante... la possibilita' di passare e raggiungere i quattro guerrieri prescelti. Il Signore della Terra, il piu' vicino al punto in cui si trovavano i due Gormiti del Vulcano, si volto' in quella direzione, guardando con sospetto i nuovi arrivati...

"Non so chi siete, ne' da dove venite... e a dirla tutta, non mi interessa neanche!" tuono' Lavor, trasformando i suoi occhi in due fessure mentre si avvicinava. Il Guardiano Urlante, dal canto suo, manteneva quell'inquietante sorriso a denti scoperti che gli dava un aspetto ancora piu' demenziale. "Ma... voi state interferendo nei piani del grande Magmion, Signore del Vulcano, e in virtu' di questo, non posso permettervi di andare avanti. Io, Lavor il Potente, e il mio fidato servitore, il Guardiano Urlante, vi impediremo di darci ancora fastidio!"

"Oh, e cosi' voi due siete dei pezzi grossi dell'esercito di Magmion, eh? Molto bene, vediamo se sapete sostenere le parole con i fatti!" li sfido' il Signore del Mare, mettendosi in guardia e sicuro di poter sconfiggere facilmente anche quei due.

Lavor non si lascio' impressionare. Prima che qualcuno dei Signori dela Natura potesse agire, il Gormita dalla testa conica punto' contro Toby il suo braccio-cannone e sparo' una palla di fuoco grossa come il pugno di un uomo, che colpi' in pieno e a tutta velocita' il guerriero dalla pelle azzurra, facendolo cadere a terra con un grugnito!

"Toby!" esclamo' il Signore della Terra, per poi voltarsi con rabbia verso Lavor e il Guardiano Urlante. "Okay, amico, te la sei cercata! Chiunque se la prenda con mio fratello deve fare i conti con me..."

Ma il Guardiano Urlante non gli lascio' il tempo di attaccare. Spalanco' la sua orribile bocca e lancio' uno stridio acutissimo che invio' una scarica di onde sonore contro gli altri tre Gormiti! I Signori della Terra, dell'Aria e della Foresta strinsero i denti quando le onde sonore li colpirono, strappando loro un lamento di dolore!

"Argh! Questi... questi sono molto piu' forti degli altri!" esclamo' il Signore dell'Aria, atterrando e ripiegando le ali contro il corpo nel tentativo di proteggersi. "Mi sa... mi sa che dovremo fare di meglio per liberarci di questi due!"

Lavor sparo' altre palle di fuoco, che Jessica e Lucas evitarono abilmente... ma che colpirono il meno agile Nick, facendolo barcollare. "Hehee... questo vi insegnera' a non sottovalutare noi del Vulcano! Come braccio destro del potente Magmion... io, Lavor il Potente, eliminero' chiunque cerchi di ostacolare i suoi piani di conquista!" esclamo' il Gormita malvagio... prima di essere investito da un violento getto d'acqua proveniente dal Signore dell'Acqua!

"Mi dispiace doverti deludere, testa calda, ma i piani del tuo capo dovranno essere rimandati a mai piu'! Aquablast!" esclamo' il Signore del Mare, scagliando altre sfere d'acqua contro Lavor e il Guardiano Urlante. Quest'ultimo rispose abilmente con un'altra scarica sonora, che intercetto' lo Aquablast a mezz'aria e lo distrusse, riducendolo in un'esplosione di goccioline prima di colpire Toby. Tuttavia, lo Aquablast era riuscito a togliere potenza all'attacco del Guardiano Urlante, e il Signore del Mare fu solo costretto ad indietreggiare di un passo.

"Liane Avvolgenti!" esclamo' il Signore della Foresta, approfittando di un momento di distrazione del Guardiano Urlante. Dalle sue mani crebbero magicamente dei tralci ricoperti di foglie che strisciarono come serpenti verso il Gormita del Vulcano e si avvinghiarono attorno alle sue caviglie. Il Guardiano ebbe appena il tempo di abbassare lo sguardo, stupito... poi, Lucas tiro' verso di se' e fece perdere l'equilibrio al suo avversario, mandandolo con la schiena a terra! Il Guardiano Urlante ringhio' per l'indignazione e cerco' di dibattersi per sfuggire alla presa, ma il Signore della Foresta alzo' le braccia e sollevo' in aria l'avversario, in modo che il Signore dell'Aria potesse attaccarlo piu' agevolmente!

"Grazie dell'aiuto, Lucas! Mistico Tornado!" esclamo' la guerriera alata. Punto' i palmi di entrambe le mani contro il Guardiano Urlante e scaglio' un doppio vortice turbinante contro l'avversario, colpendolo in pieno! Il Signore della Foresta mollo' la presa, ritirando le sue liane all'interno del proprio corpo, e il Guardiano Urlante venne inghiottito dal tornado di Jessica, venendo sballottato con violenza da una parte all'altra! "Allora, Guardiano Urlante, come va? Ti piace il giro in giostra?"

"Ugh... voi, razza di insolenti... come osate?" ringhio' Lavor, ora alle prese con il Signore del Mare e il Signore della Terra. Frustrato, il Gormita dalla testa conica uso' di nuovo il suo braccio-cannone, e questa volta sparo' una raffica di lapilli incandescenti, piu' piccoli ma piu' veloci e potenti della palla di fuoco di prima! "Raffica Vulcanica!"

"Attento, Nick!" esclamo' il Signore del Mare. I due prescelti si gettarono di lato ed evitarono il colpo, ma Lavor prese di nuovo la mira e sparo' un'altra raffica di dardi infuocati, arrivando vicinissimo al poco agile Signore della Terra. Cerco' di mirare per un terzo attacco, ma questa volta il guerriero di pietra lo prese in contropiede, stringendo la mano destra a pugno e puntandogliela contro!

"Due possono fare lo stesso gioco, Lavor! Raffica di Pietre!" esclamo' il Signore della Terra, sparando una potente scarica di rocce affilate dalle nocche della mano nel momento stesso in cui Lavor iniziava a scagliare la sua Raffica Vulcanica. I due attacchi si scontrarono a meta' strada, provocando una potente esplosione che costrinse sia Lavor che il Signore della Terra ad indietreggiare... e il Signore del Mare ne approfitto' immediatamente!

"Grazie della distrazione, Nick! Energia Biomarina!" esclamo'. La gemma sul suo addomesi attivo' nuovamente e sparo' un potentissimo getto d'acqua che penetro' il polverone e colpi' in pieno il braccio destro di Magmion, che grido' per il disappunto e venne trascinato a terra! Scivolo' all'indietro per diversi metri e poi si fermo' stordito, cercando di scrollarsi di dosso l'acqua salata che lo aveva inondato.

"Uugh..." grugni', per poi fare un breve salto di sorpresa quando il Mistico Tornado di Jessica si smorzo', e il Guardiano Urlante atterro' dolorosamente vicino a lui. "Ah! Accidenti a voi... razza di ficcanaso! Ma da dove vi viene tutta questa forza? Chi siete, si puo' sapere?"

"Chi siamo noi? E' presto detto, caro il mio Lavor!" rispose il Signore della Foresta. "Noi veniamo dal pianeta chiamato Terra... e siamo stati scelti per ricevere i poteri delle quattro tribu' di Gorm e porre fine ai piani di voi Gormiti del Vulcano!"

"Ben detto, Lucas!" fu la volta del Signore della Terra. "A dire la verita', ancora non sappiamo molto di questo posto, dei Gormiti o della nostra missione... ma che ci vuoi fare, questo compito e' toccato a noi e non potevamo certo rifiutarci! Ora, avete intenzione di ritirarvi, o vi dobbiamo dare un'altra ripassata?"

Malgrado la sonora batosta ricevuta, e il fatto che i guerrieri di fuoco li' riuniti fossero rimasti spaventati dalla forza dimostrata dai Signori della Natura, Lavor cercava comunque di mantenere un atteggiamento spavaldo. "Tsk... e voi pensate di aver visto tutto quello che noi del Vulcano siamo capaci di fare?" chiese retoricamente... per poi voltarsi verso i soldati semplici e spronarli. "Allora, scansafatiche? Credete che questo sia uno spettacolo gratuito? Venite qui e dateci una mano, no?"

Ma i guerrieri di fuoco continuavano ad essere esitanti... e questo irrito' ulteriormente Lavor, che inizio' a sbraitare loro contro! "E allora? Mi avete sentito o no, razza di incapaci? Venite qui a darmi una mano, subito!"

Il Signore dell'Aria alzo' le spalle, poco impressionata. "Heh... sei davvero molto coraggioso, tu... quando vedi che qualcosa e' troppo difficile per te, costringi i tuoi uomini a darti una mano! Davvero carino da parte tua!" affermo' sarcastica. Lavor grugni' e stava per risponderle a tono... quando il Guardiano Urlante alzo' la testa e guardo' verso i cancelli della capitale del popolo della Terra, allarmato!

"C.. Comandante Lavor..." esclamo' con voce stridente. "Sembra... sembra che lo Strappapensieri ed Electricon abbiano dei problemi laggiu'..."

Lavor si volto' di scatto... e in quello stesso momento Gheos, il leader del Popolo della Terra, fece esplodere tutta la sua potenza, travolgendo i Gormiti di fuoco che cercavano di sopraffarlo e facendoli volare in tutte le direzioni come foglie al vento! Lo stesso Strappapensieri, che era stato lasciato li' da Lavor in modo che lui ed Electricon dessero il colpo di grazia alle difese nemiche, venne afferrato da un braccio di pietra grosso come il tronco di un albero e lanciato via con incredibile violenza, tracciando una traiettoria arcuata sopra il campo di battaglia... e poi atterrando con un doloroso schianto vicino a Lavor e al Guardiano Urlante!

"Wow, ragazzi! Le linee aeree non badano a spese, da queste parti..." commento' sarcastico il Signore della Foresta, sgranando gli occhi.

Ovviamente, Lavor non era altrettanto di buon umore, e la prima cosa che fece dopo essersi rimesso in piedi fu prendere l'ancora stravolto Strappapensieri per una spalla e scuoterlo brutalmente in modo da fargli uscire il fiato. "Hey, che significa tutto questo? Che sta succedendo la', davanti alle porte della citta'? Non dovevate espugnare le mura, razza di incapace? Perche' diamine ti ho visto prendere il volo, eh? Me lo spieghi?"

"Ugh... e'... e' tutto molto semplice, comandante Lavor..." mormoro' lo Strappapensieri, ancora incerto. "Stavamo... ehm... stavamo appunto facendo quello che lei aveva ordinato... e stavamo andando benissimo... solo che... ad un certo punto e' arrivato Gheos e... puo' vedere da se' quello che sta facendo!"

Ad ulteriore conferma di quanto stava dicendo lo Strappapensieri, si senti' uno schianto assordante provenire dalle mura della citta' di roccia... e un secondo dopo, anche Electricon spicco' il volo e sorvolo' il campo di battaglia, atterrando pochi istanti dopo vicino a Lavor e al resto dei suoi scagnozzi, con una tale violenza da incrinare la roccia e da far fare una smorfia ai Signori della Natura. Non che provassero compassione per i Gormiti del Vulcano, ma non invidiavano nemmeno la posizione in cui Electricon e lo Strappapensieri si dovevano essere trovati...

"Accidenti... e io che credevo che questo Lavor fosse forte..." affermo' Nick. "E invece qui c'e' qualcuno che potrebbe fargli mangiare la polvere!"

"Lo sta gia' facendo fare al resto dei guerrieri di fuoco, Nick! Guarda la' che macello!" esclamo' il Signore dell'Aria. Davanti alle porte della citta' di roccia, Gheos stava facendo piazza pulita dei Gormiti del Vulcano con poche, poderose spazzate delle sue enormi braccia di pietra - ad ogni colpo, almeno tre o quattro guerrieri di fuoco venivano sollevati in aria e scaraventati via come se fossero stati tante foglie al vento!

Lavor si rese conto che la situazione era degenerata, e che in quel caso la soluzione piu' onorevole era la ritirata. Con un grugnito frustrato, il Gormita malvagio alzo' un braccio in aria e richiamo' a se' le sue truppe, dando l'ordine di cessare l'attacco! "Accidenti... questa non ci voleva! A tutti i soldati, interrompere immediatamente l'attacco! Se restiamo qui piu' a lungo, verremo spazzati via... Dobbiamo ritirarci ed elaborare un'altra strategia!"

"Hey, aspetta un momento, tu! Cosa ti fa pensare che vi lasceremo fuggire?" rispose il Signore del Mare, mentre i guerrieri di fuoco, sentendo l'ordine del loro comandante, iniziavano una precipitosa ritirata. Toby avanzo' verso Lavor con tutta l'intenzione di colpirlo con un altro attacco... ma prima che potesse mirare un colpo, senti' una dolorosa fitta alla testa e barcollo', portandosi una mano alla fronte! Lo Strappapensieri si era rialzato e aveva diretto contro il giovane guerriero un attacco psichico, piazzandosi le punte degli indici sulle tempie e chiudendo stretti gli occhi.

"Hehee... bel colpo, Strappapensieri! A questi marmocchi pensiamo noi! Folgore Magmatica!" disse Electricon, per poi puntare un braccio verso i Signori della Natura e scagliare contro di loro una saetta crepitante! Il Signore della Terra reagi' con prontezza e si mise davanti al resto del gruppo, venendo colpito dalla scarica elettrica... che pero' non ebbe altro effetto che quello di stordirlo per un breve istante.

"Nick! Tutto bene?" chiese il Signore della Foresta.

"Ugh... si', Lucas, non ti preoccupare! Mi dispiace, Gormiti del Vulcano, ma avete fatto male i calcoli!" esclamo' Nick, usando il braccio sinistro per bloccare l'attacco di Electricon. "La roccia, e in generale la terra, sono dei pessimi conduttori di elettricita'. Quindi, i tuoi attacchi elettrici non hanno quasi nessun effetto su di me!"

"Hehehee... in ogni caso, non avevo bisogno di danneggiarti!" rispose Electricon, con un ghigno di vittoria. "Il mio scopo era solo quello di distrarvi quel tanto che bastava... comandante Lavor, e' il momento!"

"Grazie della distrazione, Electricon!" rispose il braccio destro di Magmion. Non aveva ancora terminato la frase quando una nuvola di denso fumo del colore della cenere proruppe dalla cima della sua testa conica e si diffuse rapidamente, creando una nube di caligine accecante tutt'attorno ai Gormiti del Vulcano. Lo Strappapensieri interruppe il suo attacco mentale contro il Signore del Mare, che si rimise in piedi scuotendo la testa... e i quattro Gormiti malvagi iniziarono a fuggire a tutta velocita', seguiti dal resto delle loro truppe!

"Hey, voi! Aspettate un momento, dove credete di andare?" esclamo' il Signore dell'Aria. Con un rapido movimento delle sue magnifiche ali, la guerriera volante provoco' una folata di vento che sali' turbinando verso l'alto e aspiro' la nube nera, disperdendola in pochi secondi... appena in tempo, purtroppo, per vedere che i quattro servitori di Magmion li avevano gia' distanziati, e il resto dell'esercito del Vulcano stava scappando a sua volta, tempestato dalle rocce che Gheos e gli altri Gormiti della Terra scagliavano verso di loro.

"Tsk... mi sa che questa volta ce li siamo lasciati sfuggire!" esclamo' frustrato il Signore del Mare, mentre scuoteva la testa per schiarsela dagli effetti dell'attacco psichico. Poi, vedendo che i suoi compagni lo stavano guardando preoccupati, si affretto' a tranquillizzarli, muovendo una mano davanti a se'. "Tranquilli, ragazzi, non ho niente! E' solo che... beh, mi ha colto un po' di sorpresa con quello strano attacco. Era come se nella mia testa ci fosse una palla d'acciaio che rotolava nel mio cervello... non so neanch'io come rendere l'idea, ma spero di non rifare l'esperienza tanto presto! Voi come state, tutto bene?"

"Direi di si'!" rispose con sicurezza il Signore dell'Aria, librandosi a qualche centimetro da terra e facendo un occhiolino. "Per essere stata la nostra prima missione su Gorm, direi che e' andata anche bene... abbiamo dato una bella lezione a quel Lavor e ai suoi scagnozzi!"

"Gia'... davvero un bel risultato, ragazzi miei! Mi avete davvero sorpreso!" una vocetta gracchiante ma amichevole colse di sorpresa i quattro Signori della Natura, davanti ai quali apparve un'immagine semitrasparente di Razzle. La lucertolina di Gorm sembrava un po' stanca, ma il sorriso di vittoria che illuminava il suo muso faceva capire che era molto soddisfatto di come era andata la prima missione dei suoi amici. "Lavor e i suoi scagnozzi non sono gente con cui si possa scherzare... quindi, complimenti per averli messi in fuga!"

Dopo un breve attimo di sorpresa per aver visto il loro nuovo amico apparire cosi', a mezz'aria, Toby ridacchio' e si mise una mano dietro la nuca. "Hehee... beh, si', dobbiamo dire che quelle canaglie non hanno opposto una gran resistenza. Li abbiamo sistemati senza problemi! Devo ammettere che questa storia dei Signori della Natura mi piace, in effetti!" affermo'.

"Ehm... sono contento per te, ragazzo mio, ma... posso consigliarti di non essere troppo baldanzoso?" disse il piccolo rettile, che gia' si aspettava che sarebbe stata quella la reazione di Toby. "Non per dubitare di voi, ma... vorrei farvi notare che i Gormiti del Vulcano si sono ritirati quando hanno visto che il leader dei Gormiti della Terra era sceso in campo di persona. Altrimenti, credo che avreste dovuto affrontare uno scontro molto piu' impegnativo. E poi... beh... vorrei avvertirvi che Magmion e Lavion, i capi del Popolo del Vulcano, sono capaci di ben altro. Quelli che avete combattuto oggi sono solo dei servitori."

"Beh... immagino che sarebbe stato un po' troppo semplice se quei sacchi di patate fossero stati i loro guerrieri piu' forti, no?" chiese retoricamente il Signore della Foresta. "Per adesso, direi che abbiamo fatto un buon lavoro, no? Li abbiamo mandati via dalla capitale del popolo della Terra, e abbiamo fatto la nostra prima esperienza come difensori di Gorm! Direi che ci possiamo accontentare, per oggi!"

"Gia', anche questo e' vero..." ammise Razzle, sorridendo con un pizzico di malinconia. I ragazzi avevano vinto una battaglia abbastanza facile, tutto sommato, e ancora non potevano immaginare cosa li aspettava piu' avanti. Almeno per adesso, poteva lasciare che i ragazzi si godessero il loro momento di gloria. "Volevo solo avvisarvi di non abbassare la guardia... comunque, mi sembra che adesso abbiate qualcuno che vi vuole accogliere come i nuovi eroi che siete! Che ne dite di dare un'occhiata alla citta' di roccia e dirmi cosa ne pensate, eh?" La lucertolina strizzo' un occhio, indicando verso la metropoli di pietra...

E quando i ragazzi, chiedendosi cosa volesse dire il loro nuovo amico, fecero come aveva detto, si trovarono davanti, con loro grande sorpresa, un folto gruppo di possenti Gormiti della Terra, che applaudivano con compostezza, ma al tempo stesso con entusiasmo, il loro eroismo!

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"Tsk... Massa di vigliacchi! Siete davvero degli esperti nella fuga, eh?" Gheos scosse uno dei suoi enormi pugni di roccia mentre guardava con disprezzo i soldati di fuoco che scappavano. Per un popolo di guerrieri come i Gormiti, l'accusa di codardia era particolarmente pesante, ma in quel momento, ai combattenti di fuoco la cosa non sembrava interessare molto... erano piu' occupati a rimanere tutti d'un pezzo e ad evitare i devastanti colpi del leader del Popolo della Terra. In breve tempo, lo spiazzo davanti alla metropoli di roccia fu completamente sgombro, e i Gormiti della Terra esplosero in un fragoroso applauso al loro leader e alle sue capacita'.

"Hmph. Vedo che questo lungo periodo di inattivita' non mi ha indebolito. So ancora combattere come ai vecchi tempi." commento' il potente Gormita di roccia. "Pero'... devo ammettere che se non fosse stato per quegli strani individui che hanno attaccato i guerrieri del Vulcano un attimo fa, ce la saremmo vista decisamente piu' brutta..."

"Gheos, mio signore!" si senti' chiamare. Trematerra e Schienacciaio corsero a fianco del loro signore e si inchinarono rispettosamente. "Ancora una volta, ha dimostrato la sua forza. Ci auguriamo che non abbia subito ferite." disse il Gormita dal volto di cavallo. Gheos annui' con calma, per poi indicare il punto da dove i Signori della Natura avevano lanciato il loro primo attacco.

"Non vi preoccupate per me, miei fedeli soldati." rispose. "Questi avversari non erano alla mia altezza, almeno non ancora... Ma credo che i ringraziamenti vadano soprattutto a quei misteriosi guerrieri che hanno provocato il caos nelle file del popolo del Vulcano. Suggerirei che una delegazione vada ad accoglierli come meritano per il servizio reso a noi Gormiti della Terra."

Trematerra e Schienacciaio si alzarono, strinsero la mano destra a pugno e se la portarono all'altezza del cuore, come a fare un saluto militare. "Si', signore! Provvederemo subito!" esclamarono all'unisono. Dovevano ammettere che anche loro erano curiosi di sapere chi fossero quei misteriosi individui... e come avevano fatto a sconfiggere i guerrieri del Vulcano. Una cosa del genere non si era mai vista nella lunga storia dell'Isola di Gorm...

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"Hey, ragazzi, guardate un po'! Razzle aveva ragione, tutti quei Gormiti stanno venendo ad accoglierci!" esclamo' Jessica indicando il gruppo di Gormiti della Terra che si avvicinavano ai Signori della Natura, continuando a complimentarsi per la vittoria. Vedere tutte quelle persone - beh, abitanti di Gorm, ma in fondo che differenza c'era? - congratularsi con loro e ringraziarli per l'aiuto riempiva i ragazzi di orgoglio, soprattutto Toby. Ora erano diventati qualcosa di piu' che normali bambini - stavano muovendo i loro primi passi sulla strada per diventare gli eroi di Gorm, per quanto ancora non se ne rendessero conto in pieno.

E per quanto ancora non sospettassero quanto difficile avrebbe potuto essere il loro nuovo incarico...

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CONTINUA...

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