Life's drops

di Daphne_Descends
(/viewuser.php?uid=23226)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strategic disorder [Seventh year's Gryffindor boys] ***
Capitolo 2: *** Bleeding hands [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 3: *** Thin thread [Lyra Bole] ***
Capitolo 4: *** Not at the right time [James Potter/Samantha Malfoy] ***
Capitolo 5: *** Beginning of a new life [Rebecca Pearson] ***
Capitolo 6: *** In my mind [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
Capitolo 7: *** The other side [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
Capitolo 8: *** Don't say it [Group] ***
Capitolo 9: *** Look upon my love [Travis Rowland/Lyra Bole] ***
Capitolo 10: *** Girl in the light [Eric Cooper] ***
Capitolo 11: *** She alone [Paul Coleman] ***
Capitolo 12: *** James in Wonderland [James Potter] ***
Capitolo 13: *** The reflection of her heart [Ginevra e Samantha Malfoy] ***
Capitolo 14: *** Illusion [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 15: *** Feelings in the silence [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
Capitolo 16: *** Elusive darkness [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
Capitolo 17: *** Into the abyss [Steve Weasley] ***
Capitolo 18: *** Is it love? [Mark Paciock] ***
Capitolo 19: *** Between the anvil and the hammer [Miriam Smith] ***
Capitolo 20: *** Cut into her heart [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 21: *** End of an age [James Potter/Lyra Bole] ***
Capitolo 22: *** Goodbye past [Céline Weasley] ***
Capitolo 23: *** A typical Weasley aftenoon [Weasley cousins] ***



Capitolo 1
*** Strategic disorder [Seventh year's Gryffindor boys] ***


Questa raccolta è legata alla fanfiction “Spin”, per via dei personaggi e dell’ambiente.
Sarebbe meglio leggere quella, ma per chi non volesse può avere un’idea dei personaggi a questo link: Spin's characters
Sì, è lo schema (o meglio, elenco) che avevo promesso ai lettori di “Spin”. Spero sia abbastanza chiaro, ma per qualsiasi chiarimento o richiesta di aggiunte non esitate a dirmelo.
 
I set della storia li ho presi da LJ, ma non ricordo esattamente dove e in quale occasione, per di più sono mischiati tra loro.
Ho comunque deciso di cominciare con il primo in assoluto, essendo piuttosto generale.

 

 


Strategic disorder [Set 1,1: A black shirt]                Seventh year’s Gryffindor boys

 
 





«Dov’è la mia camicia nera

James e Steve alzano gli occhi dalla scacchiera, Jeremy riemerge dalle fauci del cuscino e Mike smette di lucidare il suo manico di scopa.
E tutti mi guardano confusi.
«Eh?»
«Dov’è la mia camicia nera?!»
«La che?» chiede Jeremy con voce impastata dal sonno e un’espressione piuttosto idiota sul volto.
«La camicia nera!»
«Non agitarti, Mark, potresti rimanerci secco» commenta laconico Steve, mangiando la torre di James con il suo alfiere. Lui fa una smorfia e inizia a lamentarsi.
E tutti tornano alle loro occupazioni, lasciandomi con un pugno di Doxy.
Sbuffo esasperato. Che razza di amici mi sono trovato!
 
Non si scompongono nemmeno quando butto all’aria i loro bauli. Non che ci fosse poi molto da buttare all’aria, viste le loro condizioni. Tra quella confusione sarà ancora più difficile trovare la mia camicia.
 
In compenso, però, ritrovo la maglietta delle Sorelle Stravagarie, che avevo prestato a Jeremy almeno un mese fa, e il libro di Trasfigurazione dell’anno scorso, finito chissà come nel baule di Steve. E il mio pettine sotto il letto di James: non penso che l’abbia mai usato o, se l’ha fatto, è evidente che non ha funzionato.
«Si può sapere quante altre cose mi avete preso, durante tutti questi anni?!» esclamo, raccogliendo i miei migliori jeans da Babbano vicino al baule di Mike.
Loro si guardano e ghignano.
«Lo stretto necessario per sopravvivere» risponde Steve, facendo avanzare la torre.
Scuoto la testa, arreso. Ormai mi sono abituato: ci vuole una pazienza infinita con quei quattro e un occhio chiuso. Forse è meglio tutti e due.
 
«Stai mettendo in disordine il dormitorio per niente» borbotta James, passandosi una mano tra i capelli e guardando corrucciato la scacchiera «Mettiti un’altra camicia, ne hai talmente tante!» aggiunge, muovendo il suo cavallo verso la torre di Steve.
Ma io mi sono fermato alla prima frase «In disordine?! Dimmi come è possibile mettere in disordine questa stanza più di quanto non abbiate già fatto voi!»
«Sì, ma il nostro è un disordine strategico» dice Jeremy «Per esempio, io so che le mie calze sono nel cassetto delle calze di James, anche se lì ci sono le sue mutande».
«E cosa ci fanno le tue calze con le mie mutande?» chiede Jim, lanciandogli un’occhiataccia.
«E cosa ci fanno le tue mutande nel cassetto delle calze?» ribatte Jeremy.
«Forse perché io, il cassetto delle calze, non ce l’ho?» chiede ironico James.
Jerry fa una smorfia e cerca di ribattere, ma io preferisco evitare, prima che si mettano a discutere sul perché James Potter non abbia un cassetto per le calze.
«Lasciate stare! Mi metto un’altra camicia, sono già abbastanza in ritardo!» afferro la prima che mi capita, sperando che sia mia, e li saluto, uscendo velocemente da quel manicomio.

Quando il rumore di passi si affievolisce, i quattro ghignano.
«Scacco matto» annuncia Steve.
James sbuffa.
«Avevi ragione, Jim» dice Mike ridacchiando «Gli sta meglio quella, di camicia».
Scoppiano a ridere e Jeremy recupera da sotto le coperte del suo letto la camicia nera di Mark.
«Dite che la ritrova se gliela nascondiamo?»
Lanciano un’occhiata al dormitorio sottosopra: il pavimento pieno di vestiti, libri e cianfrusaglie, i letti sfatti, i bauli spalancati. Poi si fissano.
«No!»

 

 



 

N/A: Spero che questo sia il primo di tanti capitoli, anche perché ne ho già scritti parecchi.
Non so l’ordine in cui li posterò, ma se avete voglia di leggere di un personaggio, coppia o situazione particolare, chiedete pure e vedrò di accontentarvi!
Credo che sia tutto, per il momento.
Ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Bleeding hands [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***


Il link per l’elenco dei personaggi lo trovate nel capitolo 1.

 

 

 

 

Bleeding hands [Set 16,3: Scientific process]            Mike Weasley / Vanessa Harper

  





La loro relazione non era mai stata semplice. Lo sapevano entrambi.
Ed entrambi, di tacito accordo, avevano deciso di prendere quello che arrivava, di godersi il momento, che forse non sarebbe durato.
 
Erano pronti a separarsi. Faceva male, eppure da tempo lo aspettavano.
 
Il loro cuore cadde in pezzi, ma non fecero nulla per fermarlo.
 

Solo fragili cocci di vetro sul pavimento della loro anima.

 
Ma quello che non si aspettavano era di rimanere attaccati.
Perché i frammenti si erano mischiati. Nessuno dei due sapeva più quali fossero i pezzi del suo cuore e, raccogliendone alcuni, non faceva altro che ferirsi con gli altri.
 
Ma continuavano a provarci e, alla fine, si ritrovavano lì, in piedi uno di fronte all’altra, con stretti tra le mani sanguinanti i frammenti del cuore dell’altro.

 

 

Genere completamente diverso dal precedente, sulla relazione, ormai finita, tra Mike Weasley e Vanessa Harper. Si amavano? Sì. Si sono lasciati? Sì. Si amano ancora? Probabilmente sì. Perché si sono lasciati?… Perché sono due stupidi orgogliosi e testardi.
 
Vi ringrazio per le recensioni che mi avete lasciato, sono stata davvero contenta di leggerle!
 

MaBra: Ti ringrazio davvero per i complimenti! Il problema delle storie con OC è quello di fare un salto nel vuoto: non sai mai se riceverai riscontri positivi o meno e, ovviamente, ci sono sempre la signorina Sue e il signor Stu dietro l’angolo! XD Spero ti sia piaciuta anche questa!
 

jaily: Grazie! Sono contenta si capiscano i personaggi, ho sempre paura che le loro caratteristiche o personalità si confondano. Per la camicia, effettivamente stava meglio con l’altra, quindi perché non unire l’utile (per Mark) e il dilettevole (per loro)? XD
 

Penny Black: Carissima, sono contenta ti abbia divertita! Il settimo anno di Grifondoro è un bel gruppo di pazzi, vero? Povero, povero Mark! Dovremo fondare un gruppo di sostegno per il Caposcuola Paciock! XD James e Jeremy sono fuori di testa, nient’altro da dire. Per Mark, puoi immaginare quello che vuoi, probabilmente aveva un incontro con la Caposcuola Eveline Bradley… e allora hanno proprio fatto bene a nascondergli la camicia!
 

shikon93: I Fantastici Quattro? Bel nome! XD Sono insopportabili quando ci si mettono, ma come si fa a vivere senza di loro? E allora riempiamoli pure di baci! Soprattutto James che, insieme al fratello, è il mio preferito!

 
Grazie a chi ha letto, aggiunto tra le preferite (
Penny Black) e tra le seguite (jaily, S1a3m e shikon93)
 
Non sono ancora ben decisa su quale sarà la prossima, quindi sono aperta a suggerimenti. Per il momento è probabile:
Lyra Bole
(prima del settimo anno).

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Thin thread [Lyra Bole] ***


Il link per l’elenco dei personaggio trovate nel capitolo 1.
 


Thin thread [Set 22,3: The puppet master]                                                      Lyra Bole






Rideva, scuotendo i suoi lunghi capelli castani.

Ovunque andasse era sempre seguita dagli sguardi di tutti e, consapevole, se ne vantava.

Ammaliava, con i suoi occhi chiari, lasciando dietro di sé una scia di cuori palpitanti.

Era brillante come il suo nome e non aveva paura di mostrarlo.
Le bastava uno sguardo, un solo gesto, per catturare la loro anima.

Come una burattinaia, teneva i fili dei loro cuori e li muoveva seguendo la sua storia.
E loro, prigionieri tra le sue dita, erano solo bambole.

Lyra Bole era la padrona dei loro desideri.

Appesi nel vuoto, chiedevano a gran voce il suo amore e lei li traeva a sé, accontentandoli.
 
Ma quando li lasciava andare, stanca, il filo si rompeva e le bambole cadevano a terra, in pezzi.

E la burattinaia rideva, riprendendo il suo gioco senza fine.

 
 




 

Ed ecco il capitolo su Lyra, che ha incuriosito molti lettori di Spin. Questo comportamento non è quello del settimo anno, ma di quelli precedenti: era una a cui non importava nulla dell’amore e dei ragazzi.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti, mi piacerebbe postare un nuovo capitolo più o meno una volta a settimana, se riesco. Poi vedremo!
 
mayetta: Sono contenta che si sia capito esattamente il messaggio che volevo trasmettere, perché Mike e Vanessa, nonostante lo nascondino, sono davvero molto insicuri, basta un niente per farli crollare e quel niente, purtroppo, è arrivato. L’intento di questa raccolta è esattamente far comprendere meglio i personaggi e le relazioni di Spin… e poi perché adoro scrivere di tutti loro!
 
shikon93: Eccoti accontentata con Lyra! Spero ti sia piaciuta. La relazione di Mike e Vanessa è difficile perché loro sono apparentemente diversi, ma entrambi testardi e orgogliosi e questa è un’accoppiata terribile! Sono felice di essere riuscita rendere tutte le sensazioni più intime che hanno provato al momento della rottura. E i Fantastici Quattro ricompariranno (spero)! Baci ^.^
 
Jaily: No, non sono quelli veri, questo è il mio futuro alternativo e, nonostante adori la nuova generazione della Rowling, amo scrivere dei miei personaggi, perché ormai mi sono entrati nel cuore! Lo sai che una shot su Paul e Lily non l’avevo ancora scritta? XD Ma non preoccuparti mi è venuta un’ideuzza e spero di riuscire a fartela leggere presto! La lista serve davvero tanto, se non li avessi creati io, di sicuro sarei già impazzita con tutti i nomi e le altre cose! Siete davvero eccezionali!
 
Penny Black: Hai perfettamente ragione su Mike e Vanessa, ma c’è anche da dire che due persone come loro fanno fatica a fidarsi di qualcuno e, dopo essersi legati così tanto, aver vissuto quello che è successo, anche uno stupido tradimento che poteva essere perdonato, ha provocato una rottura profonda. Sanno entrambi di aver sbagliato, ma non sono in grado di scusarsi e perdonare, non fa parte della loro natura. Ma prima o poi dovranno sbattere contro la realtà e risolvere questa situazione! XD

 
Grazie a tutti coloro che hanno letto, aggiunto tra le Preferite (shikon93) e le seguite (mayetta), spero di sentire i vostri commenti anche su questo capitolo.
 
Sondaggio per il prossimo: Ginny e littleSamantha o littleRebecca Pearson, Eric/Meissa o littleJames/littleSamantha? Non so proprio quale scegliere!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Not at the right time [James Potter/Samantha Malfoy] ***


Link all’elenco personaggi: Spin's characters
Se trovate errori grammaticali nei dialoghi, sappiate che è fatto apposta, visto che si tratta di due bambini.

 

 

Not at the right time [Set 24,4: Anachronism]         James Potter / Samantha Malfoy

 
 





«Sei sicuro Jay?»
«Sì, non preoccuparti, è solidissimo!»


Così dicendo, un bambino con arruffati capelli corvini sbatté più volte il piede contro il pavimento di legno della casetta sull’albero.
La biondina che lo guardava dal basso fece una smorfia poco convinta, sentendo uno strano scricchiolio.
 
«Dai, sali! Non fare la codarda!»
Lei alzò un sopracciglio «Scusa se voglio vivere ancora qualche anno».
«Ma va’, è sicurissimo!»
La piccola sbuffò «Non posso! Ho il vestitino nuovo; se lo sporco la mamma si arrabbia».
Il morettino roteò gli occhi, poi si sporse per lanciarle un’occhiataccia «Mi stai prendendo in giro?» esclamò, arricciando il naso.
«Funziona?»
«Non direi! Muoviti a salire!»
La bambina sbuffò ed iniziò ad arrampicarsi sul grande albero. Con fatica raggiunse l’amico e si sedette scomposta sulle assi del pavimento.
«Che schiappa. Sei già stanca».
Lei lo fulminò con i grandi occhi azzurri «Taci».
Ridacchiando, le si sedette accanto, passandosi una mano tra i capelli.
Stettero in silenzio per qualche minuto, ognuno preso dai propri pensieri.
 
«Ehi, Sam» la chiamò poco dopo con un sussurro.
«Che vuoi?»
«Mi prometti una cosa?»
La bambina si voltò curiosa, prestandogli tutta la sua attenzione «Cosa?»
«Anche se sei una femmina, mi prometti che saremo amici?» piantò i suoi occhi verdi su di lei, triste.
«Ma noi siamo già amici, James» disse leggermente confusa.
Lui scosse la testa «Dico quando diventiamo grandi, quando siamo come i nostri genitori» distolse lo sguardo, imbarazzato, ma Samantha sorrise e gli prese una mano.
«Va bene» disse allegramente «Lo prometto».
James arrossì e non disse più niente.
 
«Perché me l’hai chiesto?» domandò all’improvviso, giocherellando con una lunga ciocca  dorata «Perché credi che da grandi non possiamo più essere amici?»
Lui fece una smorfia «Lo sai come sono i grandi, no?»
Sam inclinò il capo, poi fece un cenno di diniego «Come sono?»
James alzò gli occhi al cielo «Hai mai visto i tuoi genitori quando sono da soli?» le chiese con aria saputa.
Lei scrollò le spalle, guadagnandosi uno sbuffo.
«Si baciano!» le spiegò con una smorfia di disgusto sul volto.
«E’ perché si vogliono bene!»
«Anch’io ti voglio bene, ma non ti bacio di certo! Che schifo» borbottò, incrociando le braccia.
Samantha lo fissò per un po’ «Voi maschi non capite niente!» disse stizzita «Loro sono contenti! Secondo me, un bacio così ti fa sentire felice, col cuore che batte forte; è come…volare su una scopa!»
A quelle parole James si riscosse «Davvero?» le chiese curioso.
Lei annuì convinta «Sì, ne sono sicura. Hanno sempre le guance rosse, come quando scendiamo dalle nostre scope».
Il bambino fece una smorfia, pensieroso «E come fai a saperlo? Ci hai mai provato?»
Samantha si corrucciò «No, però-».
«Allora come fai a saperlo?» la incalzò con un ghigno.
«Lo so e basta!» esclamò lei «E tu, ci hai mai provato?»
«No, ma-».
«Allora come fai a saperlo?» lo scimmiottò, per poi scoppiare a ridere divertita.
 

James si imbronciò: non gli piaceva essere preso in giro, nemmeno se a farlo era Sam.

 
«Ok» esclamò accigliato «Allora proviamo!»
La bambina smise di ridere e lo guardò confusa «Cosa?»
«A baciarci» disse disgustato.
«Cosa vuoi saperne tu?» gli chiese, diventando seria d’un tratto «Non sai neanche come si fa».
«Sì che lo so!»
Lei ghignò «Ah, sì?» chiese, incrociando le braccia «Fammi vedere».
James la afferrò di scatto per le spalle, corrucciato, e bruscamente posò le sue labbra su quelle dell’amica.
 

Fu solo uno scontro tra due bocche, che durò per pochi secondi, prima che lui si staccasse di colpo, rosso in volto e affannato per essere stato in apnea così a lungo.
Lei non era in condizioni migliori.

 

«Visto?» le chiese, sfregandosi la bocca con il dorso della mano «Non è successo niente. Stupida!»
Gli occhi azzurri di Samantha si inumidirono e lei si voltò per mascherarlo.
Ma James li aveva visti ed entrò in panico «No Sam, non piangere, dai!» Odiava vederla così «Magari avevi ragione tu».
«Non è vero» mormorò con voce incrinata «Non succede niente».
 
Il bambino cercò di trovare una scusa plausibile, che la facesse smettere di piangere.
Una scusa qualsiasi.


«Forse è perché non era il momento giusto!» esclamò.
Samantha si voltò finalmente verso di lui, con due grossi lacrimoni che le rigavano le guance «Non era il momento giusto?» ripeté, tirando su col naso.
«Sì!» esclamò James sollevato «E’ perché siamo ancora dei bambini!»
La biondina si pulì gli occhi con la mano «Allora funziona solo con i grandi?»
«Esatto!» esclamò l’amico, con aria saputa.
«Oh» fece lei delusa «ma io volevo provare».
Per evitare l’arrivo di altre lacrime, James non ci pensò due volte ad esclamare «Riproveremo da grandi!»
«Dici sul serio?»
Annuì solennemente.
«Promettimelo» si accigliò lei.
Lui si posò una mano sul cuore e proclamò.
 

«Io, James Edward Potter, prometto che, quando saremo grandi, bacerò te, Samantha Jessica Malfoy. Contenta?»
 

Sam annuì e sorrise. James tirò un sospiro di sollievo.
L’aveva scampata.
Tanto se ne sarebbe dimenticata
.
 

Perché il loro tempo non era ancora arrivato.

 

 

 

 

 


 

Ed ecco finalmente una James/Samantha, anche se ambientata molti anni prima di Spin. Personalmente è la mia coppia preferita, quella a cui mi sono più affezionata.
Il prompt non è stato molto semplice, ma visto che anacronismo significa letteralmente: s.m. 1) Errore di cronologia per cui si attribuiscono cose o fatti caratteristici di un’epoca a un’altra diversa. 2) Ciò che è in contrasto col suo tempo.
Quindi credo che tutto sommato vada bene, visto che il loro tempo è quello di Spin e non di quando erano bambini.
 
Ora passo a rispondere alle recensioni, che mi ha fatto molto piacere ricevere (come sempre)!
 

mayetta: Esatto, Lyra era esattamente come hai potuto leggere nello scorso capitolo, fin dall’inizio. Poi qualcosa è cambiato e ha capito quello che conta davvero e l’importanza dell’amicizia e quindi ecco la Lyra di Spin. Quasi sicuramente verrà fuori la sua storia, prima o poi, quindi continua a seguirmi! Come vedi ti ho accontentata con James e Samantha, spero ti sia piaciuta!
 

Penny Black: La storia di Lyra è complicata e lei ha subito diverse “trasformazioni”, le amicizie ci sono sempre state, ma non ha mai saputo vederle. Comunque trovo che tu abbia colto perfettamente il personaggio, non pensavo che Lyra potesse appassionarvi così tanto! XD Per Sirius e Kimberly probabilmente dovrai aspettare un po’, perché la maggior parte delle shot che ho scritto è ambientata dopo Spin, come puoi notare sto postando cose che succedono prima o durante Spin, per non confondervi troppo! Ma spero che questa James/Samantha ti sia piaciuta lo stesso! Eric e Meissa li vedrai presto, io li trovo adorabili!
 

Jaily:
La Paul/Lily è in lavorazione, non appena finisco una piuttosto lunga e stupida che sto scrivendo! XD Gli amori di Lily verranno soprattutto fuori in Spin! Per il momento ho scritto poco su di lei in questa raccolta, ma vedrò di fare qualcosa in più!
 
Grazie alle persone che hanno letto, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo!
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Beginning of a new life [Rebecca Pearson] ***


Elenco personaggi: Spin's characters

 

  

Beginning of a new life [Set 13,3: Whole other world]                           Rebecca Pearson






 
L’undicenne Rebecca Pearson saltellava allegramente verso il binario nove di King’s Cross, con i genitori alle calcagna.
 
Era felice.
Lei, una bambina normalissima, stava per partire alla volta della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Lei, Rebecca, era una strega.
 
Si fermò a metà banchina, non sapendo dove fosse esattamente quello strano binario nove e tre quarti. I suoi genitori la raggiunsero, spingendo il carrello con su un grosso baule.
«E adesso?» chiese sua madre, bionda come lei, un po’ in ansia.
Suo padre aggrottò la fronte, leggermente a disagio «L’entrata dovrebbe essere tra i binari nove e dieci».
«Non possiamo andare con lei, vero?»
«No. Il professore ha detto che solo i maghi possono attraversare la barriera».
Vedendo che la madre stava per scoppiare in lacrime, la piccola Becky si affrettò a rassicurarla «Non preoccuparti, mamma. Posso farcela da sola!»
La donna la strinse in un abbraccio, mormorando parole incomprensibili. Rebecca e il padre si guardarono esasperati.
 

«Scusate, vi serve aiuto?»

 
Vicino a loro c’era un signore con gli occhiali e una folta chioma corvina, che spingeva un carrello con un baule e una civetta bianca.
Una bambina con i capelli mori era attaccata ad una delle sue gambe e fissava Rebecca e i suoi genitori con occhi curiosi.
La madre di Becky tirò su col naso e annuì appena.
«Rebecca deve raggiungere il binario nove e tre quarti» gli spiegò il signor Pearson.
L’uomo con gli occhiali sorrise cortesemente «E’ al primo anno? Anche mio figlio James inizia quest’anno».
Dietro di lui arrivò una donna infuriata, che tirava per un braccio due bambini talmente simili tra loro da poter essere scambiati per gemelli.
Quello più alto si faceva trascinare passivamente, l’altro continuava ad agitarsi e cercare di scappare dalle grinfie della madre.
«Harry! Prenditi i tuoi figli, per tutte le sottane di Morgana!»
I tre Pearson spalancarono gli occhi stupiti dall’esclamazione.
L’uomo con gli occhiali, Harry, sbuffò esasperato.
«Deve andare dritta verso il muro tra le banchine e si ritroverà direttamente al binario nove e tre quarti. Se sei nervosa ti conviene correre» spiegò, allungando nel frattempo un braccio dietro di sé e afferrando quello che sembrava il figlio maggiore «Se volete può venire con noi. Ci assicureremo che salga senza problemi sul treno».
I genitori di Rebecca si lanciarono una rapida occhiata.
«Non è un problema per voi, vero?» chiese la donna bionda, torturandosi le dita.
«Assolutamente no!» si intromise l’altra, con un sorriso «Le faremo anche conoscere qualcun altro, così non sarà da sola!»
Rinfrancati, i due si dedicarono a salutare la figlia con tutto l’affetto possibile, abbracciandola e facendole le ultime raccomandazioni.
Dal canto suo, Becky non vedeva l’ora di partire.
 
Attraversò la barriera con la moglie di Harry e il bambino agitato e si ritrovò su una banchina affollata e rumorosa.
Un treno scarlatto era fermo sui binari e molti volti si affacciavano già dai finestrini.
«Quello è l’Espresso di Hogwarts» la informò Harry «Vi porterà al villaggio vicino alla scuola. Vieni».
 
Si fece largo tra la folla, con James al suo fianco che non smetteva un attimo di parlare e il fratellino, Sirius, che continuava a ripetere “Anch’io voglio andare ad Hogwarts!”.
 
Quella mezz’ora prima delle undici, l’orario di partenza, fu un susseguirsi di volti, colori, risate e saluti.
Probabilmente conobbe la maggior parte degli studenti del primo anno.

C’erano tre bambini con i capelli rossi, di cui due erano gemelli; uno biondo un po’ pacioccone; c’erano due bambine con gli occhi grigi, una mora e una bionda, che iniziarono a stordirla di chiacchiere, mentre lei si limitava ad annuire e sorridere.
Poi arrivò una bambolina bionda, che venne subito soffocata da James e i tre rossi.
 
C’erano degli scoppi, delle risate, la voce della moglie di Harry che sgridava Sirius, che si lamentava della sorella, Lily, e di due bambine con i capelli rossi.
 

E quando fu ora, salirono tutti su quel lungo treno rosso.

 
Rebecca sorrise, salutando e ringraziando Harry dal finestrino.

E infine il treno partì.

 
Pensò ai suoi genitori oltre la barriera. Le dispiaceva che non avessero potuto accompagnarla fin lì, che si fossero persi la vitalità di quel mondo.
 

Quell’incredibile nuovo mondo.
Di cui lei stava entrando a fare parte.

 

 

 

 

 
Ho deciso di postare questa shot sulla piccola Rebecca Pearson, all’inizio del primo anno, anche se la gamma di scelta era, e rimane, piuttosto ampia. Comunque, come avete potuto leggere, non è solo lei a comparire, anche se gli altri personaggi sono stati volutamente appena accennati o nominati. Spero vi sia piaciuta lo stesso!
Ah, alla fine vi aspetta una specie di sondaggio! ^.^
 
Grazie infinite a tutti coloro che hanno recensito la scorsa shot! Vi adoro da morire, soprattutto le mie quattro lettrici fidate, che hanno davvero una grande pazienza a recensire ogni capitolo di questa raccolta e di Spin! XD Sul serio, non so come ringraziarvi!
 

ClaireAnn_M: Non preoccuparti, James è uno che tiene fede alle promesse. Sempre. ^.^
 

mayetta: Grazie mille! E’ uno dei complimenti migliori che potessi farmi, perché ho sempre paura di farli risultare troppo artefatti e innaturali. Come ho già detto, James è un uomo d’onore!
 

Penny Black: Grazie cara! Ginny non avrebbe mai fatto storie a Sam per il vestito, era una scusa poco credibile per non arrampicarsi sull’albero e ovviamente James l’ha capito subito! XD Il loro tempo arriverà presto, così come una shot su Sirius e Kimberly!
 

Jaily: Mi sembra di non avere più bisogno di rispondere alla tua domanda, no? XD Sono contenta che abbia ritrovato una parte di te nel capitolo! XD
 

gemellina_93: Grazie mille! Sono contenta che la coppia ti piaccia anche perché è la mia preferita! Spero continuerai a seguirmi e farmi sapere cosa ne pensi, sia su questa sia su Spin!

 
Un enorme grazie anche a chi legge e basta!
 
Comunque, purtroppo non so esattamente cosa postare per il prossimo capitolo, anche perché mi sono resa conto di avere una grande possibilità di scelta, arrivati a questo punto della storia. Quindi ecco che vi chiedo consiglio, cosa vorreste leggere tra queste shot?

-        Ginevra e Samantha Malfoy
-        Jasper Malfoy/Lily Potter
-        Travis Rowland/Lyra Bole
-        Sirius Potter/Kimberly Weasley
-        Eric Cooper/Meissa Blackwood
-        Mark Paciock
-        Paul Coleman/Lily Potter
-        Kimberly Weasley
-        Céline Weasley e Samantha Malfoy
-        Jeremy Weasley/Jasmine Thomas
Come vedete ne ho davvero bisogno! T^T

Alla prossima!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** In my mind [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
 



In my mind [Set 7,4: Elusive dreams]                                       Jasper Malfoy / Lily Potter





 
 
Non se n’era mai accorto veramente, eppure, sempre più spesso, i suoi occhi si posavano su di lei. E da lì non si staccavano.
Rimaneva a studiarla, indifferente a tutto il resto, e gli piaceva sempre di più.
 
Adorava il modo in cui si portava indietro i capelli corvini, con un gesto veloce e automatico, ma dannatamente sensuale.
Adorava il modo in cui roteava i brillanti occhi blu, talmente vivi e profondi che sostenere il suo sguardo diventava impossibile.
Amava il suo sorriso, aperto e caldo, che lo avvolgeva e cullava come una coperta, facendolo sentire a casa.
Amava tutto di lei, in un modo nuovo e sconvolgente, mai provato prima.
 

E non c’era momento in cui non immaginava come potesse essere starle accanto, così vicino da poter percepire il suo lievissimo profumo floreale. Tanto vicino da sentire la sua risata cristallina e leggere nell’abisso dei suoi occhi.
Avrebbe voluto stringerle la piccola mano delicata e baciarla adorante, mentre lei sarebbe arrossita, colorando le guance di una deliziosa tonalità scarlatta.
E poi vedere le sue labbra rosee piegarsi in un sorriso, prima di baciarla con tutto se stesso.

 

Sarebbe mai successo?
Quanto avrebbe dovuto aspettare prima che il sogno si trasformasse in realtà?
Forse troppo. E allora si limitava a sorridere mestamente e allontanarsi.

 
Perché forse Lily era troppo per uno come lui.

 

 

 

 


 

Ed ecco la tanto aspettata Jasper/Lily, visto che è stata votata dalla maggioranza! Sicuramente non era come ve la aspettavate, anzi, è piuttosto introspettiva, ma spero vi sia piaciuta lo stesso.
I pensieri di Jasper in un punto qualsiasi di Spin, oppure qualcosa che non accadrà mai e che ho voluto scrivere per puro diletto? Fate pure le vostre supposizioni!
La prossima shot sarà una Sirius/Kimberly, visto che mi sembra sia arrivata seconda in “classifica”! XD
Ora passo alle recensioni:
 

Penny Black: Complimenti! Hai praticamente indovinato tutti i personaggi! Le due bambine sono Penelope (con i capelli mori) e Jasmine (la bionda) e meno male che non riconosci i personaggi! XD Comunque sui fratelli Potter hai azzeccato tutto quanto: Lily è la più tranquilla, Sirius il suo contrario e James… diciamo che a undici anni era una peste anche lui, ma il fatto di essere in partenza per Hogwarts lo ha un po’ agitato e non ha potuto dare il meglio di sé. Hai letto “Un salto nel futuro”? Aiuto! L’ho riletta anch’io recentemente, ma preferisco far finta di non averla scritta personalmente, perché è proprio un abbozzo della nuova generazione, ci sono molte cose diverse, soprattutto per quanto riguarda le relazioni dei personaggi. Per quanto riguarda la tua domanda… beh, credo proprio che le coppie rimarranno le stesse! ^.^
 

Jaily: Per il momento devi accontentarti di una Jasper/Lily, seguita poi da una Sirius/Kimberly, ma non preoccuparti perché le posterò tutte quante, prima o poi. Anche se devo ammettere che quella di Céline e Samantha non aggiunge nulla in più a quanto spiegato in Spin. Sono davvero felice che ti piacciano i miei personaggi!
 

mayetta:
E Jasper/Lily fu! Eccoli qua, spero di non averti delusa! Per quanto riguarda Rebecca non posso fare altro che darti ragione: essere catapultati nel mondo magico dev’essere fantastico, ci sono troppe cose da scoprire e spero di essere riuscita a rendere la meraviglia e la confusione che ha provato Rebecca di fronte alla frenesia della partenza e, ovviamente, al magico binario nove e tre quarti!
 
Grazie infinite anche a tutti coloro che l’hanno letta, mi piacerebbe sapere molto cosa ne pensate di questa shot, perché ho qualche dubbio.

Alla prossima! 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** The other side [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***


Elenco personaggi: Spin's characters

 

 
  
The other side [Set 9,4: Shadow dance]                      Sirius Potter / Kimberly Weasley




 
 

In realtà non gli importava più di tanto, era ormai abituato alle sue urla continue, ai rimproveri e all’ira furiosa che le accendeva il viso.
Si limitava a fissarla annoiato, sperando che chiudesse presto la bocca e lo lasciasse libero di tornare a farsi i fatti suoi.
Ma lei continuava ad esclamare cose senza senso, mentre apriva la strada per un corridoio deserto del quinto piano.
 
Si fermò, attirato dalla luce rossastra del sole calante, e ammirò il parco di Hogwarts, sempre magnifico, oltre i vetri opachi della finestra.
Anche lei si era fermata, semplice riflesso incondizionato, ma la sua voce continuava a riecheggiare in quell’ala sperduta del castello. Gesticolava, enfatizzando ogni singola parola, e muoveva appena qualche passo, in direzioni diverse.
Parlava troppo veloce perché riuscisse a cogliere ogni minimo termine, ma il senso non gli sfuggiva. Era sempre lo stesso.
 
I suoi occhi si posarono per terra, dove le ombre scure sembravano appartenere ad un’altra dimensione.
 
La sua ombra era più grande di quella di lei, che però continuava a muoversi, come a seguire dei passi già conosciuti, che poco a poco si avvicinavano sempre di più.
Si mosse e con lui anche la sua ombra, ma lei non se ne accorgeva.
 

Le loro ombre si univano e separavano, su una melodia silenziosa, vicine e allo stesso tempo lontane.

 
Lei non se ne rendeva conto e si muoveva infuriata, eppure la danza che formavano insieme era semplicemente perfetta.

 
 

 

 

 

Non so esattamente come iniziare, ho deciso di postare questa shot e l’ho fatto, così, solo perché avevo voglia. Personalmente mi piace, perché la trovo piena di sottintesi e la loro relazione (per me che l’ho scritta e so come si evolverà la situazione) mi sembra perfettamente delineata, ci sono tutti gli elementi. Spero comunque di non avervi deluso, essendo la prima Sirius/Kimberly della raccolta.
 
Piccolo annuncio pubblicitario: a questo link (Spin [I wouldn't change a thing]) trovate il mio forum (tra l’altro ho cambiato skin giusto ieri!), mi farebbe piacere se lo visitaste, anche perché in tag ogni tanto si possono trovare spoiler interessanti! E poi ci sono tante altre cose oltre alle mie storie e alle immagini che ho tentato di fare su photoshop.
Bene, passiamo alle vostre bellissime recensioni!
 
ClaireAnn_M: Beh, direi che sei ampiamente scusata per aver recensito lo scorso capitolo! Jasper non si tira mai indietro e Lily… beh, è semplicemente Lily! C’è molto di più dietro la facciata di entrambi e sono sicura che lo sanno. Riescono a guardarsi a fondo, mettendosi con le spalle al muro a vicenda.
 
Jaily: Non sei la prima a cui non piacciono le immagini, ma mi scuso dicendo che: uno, io sono una capra ad usare qualsiasi programma di grafica; due, è terribilmente difficile trovare delle immagini decenti. Sono d’accordo, sembra un angioletto, ma il suo aspetto è quello che l’aiuta ad ottenere ciò che vuole. Per me Lily sembra dolce e indifesa all’esterno, ma non bisogna mai voltarle le spalle perché non sai mai in che guai potresti cacciarti. In fondo anche lei ha sangue Serpeverde nelle vene! XD Per quanto riguarda il vero Serpeverde, lui sarà anche il campione dell’indifferenza, ma con se stesso sa ammettere qualsiasi cosa, cosa molto difficile a mio parere. Comunque spero ti sia piaciuta anche questa shot! E non dirlo a nessuno, ma anche io li vedo con i marmocchi! XD
 
mayetta: Grazie! Dico solo… continuate a sperare e forse le vostre speranze verranno esaudite! Se c’è attrazione allora ci può essere una storia, basta restare connessi con Spin!
 
Penny Black: Wow, che precisione, hai addirittura citato un passo di “Un salto nel futuro”! Sono davvero onorata! In realtà pensavo di averlo esasperato troppo o reso troppo romantico, devo ammettere che forse siete più brave voi a leggere dentro quello che scrivo. Ma mi avete davvero tranquillizzata con le vostre recensioni! La Paul/Lily, comunque, è puramente platonica. Niente di serio. Ho una piccola richiesta: dopo questa Sirius/Kimberly però pretendo una recensione non censurata, anche a costo di leggerne una lunga pagine e pagine (che tra l’altro mi piacciono particolarmente!) voglio sapere esattamente cosa pensi di loro due! Me lo farai questo favore? Spero di sì!
 
Miss_Slytherin: Ti ringrazio! Per sapere cosa succederà a Lily e Jasper dovrai continuare a seguirmi! XD
 
Un grande grazie anche a tutti coloro che hanno letto e basta, anche se mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni! ^.^
Appena decido la prossima, ve la posterò!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Don't say it [Group] ***


Elenco personaggi: Spin's characters 

Salve a tutti, come promesso vi posto un nuovo capitolo di “Life’s drops” subito dopo tornata dalle vacanze!
C’è da dire che se non altro ho sfruttato questa settimana per dare un ordine alle mie storie. Per quanto riguarda il nuovo capitolo di “Spin”, però, dovrete attendere un po’, visto che non ho ancora cominciato a scriverlo.
 
Per la stesura di questa capitolo vorrei ringraziare
JaneA88
per avermelo ispirato con la sua recensione. Ha detto che sarebbe stato carino un missing moment con tutti i ragazzi ancora bambini e i loro genitori ed ecco che mi è venuto in mente questo capitolo! Spero soltanto sia all’altezza delle tue aspettative!

 

  
Don’t say it [Set 20,3: A million miles to go]                                                               Group


 





«Cosa state facendo?»

 

Steve Weasley gelò, sentendo la voce inquisitoria della madre alle sue spalle; James e Sirius Potter si voltarono con lo stesso sorriso innocente, già troppo affascinante per due bambini della loro età.
«Scusa zia, leggevamo questi fumetti» si intromise Jasper Malfoy, alzando gli occhi grigi su una sospettosa Hermione Granger, che li scrutò attentamente per poi decidere di lasciar perdere e tornare a sedersi sul divano con gli altri adulti.
 
I quattro bambini la seguirono un attimo con lo sguardo, per assicurarsi di essere fuori pericolo, e poi ripresero a confabulare.
«La Caccabomba non va bene: fa troppo rumore» disse James, passandosi una mano tra i capelli corvini.
«Zio Fred mi aveva consigliato la Polvere Buiopesto, solo che ci mette un po’ ad andar via e se ne accorgerebbero subito» ragionò Steve, grattandosi il naso pensieroso.
«Ma siete proprio sicuri di volerlo fare?»
«Certo che sì!» esclamò Sirius, guardando oltraggiato Jasper «Non sarai dalla loro parte, vero?!»
Il biondo scrollò le spalle «Preferisco evitare di finire nei guai» spiegò strascicando le parole «Papà da sempre ragione a mia sorella».
«Femmine» sputarono tutti con disgusto.
«Non preoccupatevi» disse James convinto «Questa volta ce la faremo».
 
E ce l’avrebbero probabilmente fatta, se non fossero inciampati uno addosso all’altro nei pressi della porta della camera di Lily, facendosi scoprire dalle quattro bambine e dai genitori, che non ci pensarono due volte a rinchiuderli in cucina, insieme alle mamme che preparavano il the.
 
«E’ inutile che fate quella faccia, ve lo siete meritati dopo avermi ridotto il corridoio in quello stato!» esclamò Pansy Parkinson, sistemando con la bacchetta alcuni vassoi colmi di focaccine.
«E ringraziate che vi facciamo fare la merenda!» rincarò Hermione.
«Grazie» disse Steve ironico, ricevendo un’occhiataccia dalla madre.
«Puoi sempre far pulire a loro» propose Ginny Weasley, aiutando Luna Lovegood a preparare dei panini.
«Sì, per poi trovarmi Dobby e Kreacher sull’orlo del suicidio» disse sarcastica la mora, pensando ai due elfi che avevano già cominciato a togliere dal corridoio di casa Potter ogni traccia di sporco, dovuto alle Caccabombe che i quattro avevano infine deciso di utilizzare, dopo aver fatto finta di seguire la filippica di Hermione sulle libertà degli elfi domestici.
«Non è stata colpa loro, è evidente che devono essere stati confusi dai Gorgosprizzo. Ho percepito chiaramente la loro presenza».
«E’ il suo modo per dire che siete degli stupidi» chiarì Ginny, cancellando all’istante i sorrisi divertiti dalle facce dei bambini.
«Scusa mamma» disse Jasper, assumendo un’espressione contrita.
Ma Ginny non si fece incantare «Non devi dirlo a me, ma a tua sorella e alle altre» detto quello, le quattro donne si spostarono nel salone, seguite dopo pochi istanti dai combinaguai.
 
«Chi è stato il genio che mi ha quasi distrutto la casa?» chiese Harry Potter, inarcando un sopracciglio, dalla poltrona in cui era comodamente sprofondato.
«Considerato che due sono figli tuoi, cosa dici?» borbottò Pansy, sedendosi sul divano vicino alla piccola Lily, che si affrettò a prendere uno dei pochi pasticcini alla crema.
James fece un bel respiro e spinse il petto in fuori, raddrizzandosi «Vi chiediamo scusa per questo inconveniente» recitò pomposamente, guardando le parti chiamate in causa «E’ stata tutta colpa mia».
Ron Weasley scoppiò a ridere divertito «Per Merlino, tu sì che sei un Grifondoro Jimmy!»
«Già, ma ti conviene non prenderti la colpa a cuor leggero, specialmente con delle donne» gli consigliò Blaise Zabini, ridacchiando dal divano «Non sai mai in che guai potresti cacciarti».
«Peggiò di così» commentò laconicamente Draco Malfoy, prendendo una tazza di the dal vassoio.
«In realtà è stato Sirius a convincerci ad usare le Caccabombe» chiarì Jasper, sedendosi sul tappeto davanti al tavolino, vicino a Kimberly.
Il bambino moro fece una smorfia «Però è stato Steve a lanciarle!»
«Ehi, non date la colpa a me!»
«Che stupidi» proferì serafica Karen Zabini, accomodata contro uno dei due divani, accanto a Samantha Malfoy, che sorseggiava tranquillamente il suo the.
«Beh. La prossima volta non vi andrà così bene» disse Hermione, tagliando a fette una torta.
I bambini decisero di tacere e pensare a mangiare, ritenendosi fortunati ad essersela cavata con così poco.
Ma al loro posto, furono i grandi a continuare la discussione.
 
«Certo che se iniziano già adesso non oso pensare a cosa faranno quando andranno ad Hogwarts» osservò Hermione.
«Se non altro non dovremo sorbirceli noi» disse Harry, pregustando già il momento in cui avrebbe finalmente potuto godere di un po’ di pace.
Draco ghignò «Che padre affettuoso che sei».
«Vuoi che ti presto Sirius per una settimana?» replicò Harry, gustandosi l’espressione gelata comparsa sul volto del biondo.
«No, grazie» si affrettò a rispondere, quasi terrorizzato.
«Non preoccuparti, Draco» disse Sirius con un sorriso angelico «Neanche io voglio stare con un vecchietto come te».
Tutti scoppiarono a ridere, mentre Draco inarcava le sopracciglia «Tale padre, tale figlio» soffiò piccato «Indisponente come te, Sfregiato».
«Problemi, furetto?»
Pansy si schiarì rumorosamente la gola, facendo zittire i due, che si limitarono a scambiarsi occhiatacce «Smettetela di fare i bambini. E poi devo ricordarti che Sirius è il tuo figlioccio, Draco?»
Lui sospirò profondamente «Salazar me ne scampi» sibilò «Se avessi saputo prima in che razza di mostro si sarebbe trasformato, non avrei mai accettato» diede un’occhiata all’ignaro soggetto della discussione, che in quel momento stava cercando di rubare una focaccina dal piatto di Kimberly.
«Non sono carini?» chiese Hermione all’improvviso, facendo strozzare Ron e sputacchiare Harry.
«Cosa?!» esclamarono i due, una volta che si furono ripresi.
Ginny annuì con convinzione «Stanno così spesso vicini e insieme sono semplicemente adorabili!»
«Mai quanto James e Samantha» disse Pansy, questa volta facendo soffocare Draco con la sua torta e facendogli volare via la forchetta, che finì per sbaglio in testa a Harry, ancora in crisi.
«Mia figlia?! Mia figlia e un Potter?!» berciò agitandosi e bagnando di the tutto intorno.
«Oh, sì» rincarò Blaise con un ghigno divertito «Secondo me si sposeranno prima che tu te ne accorga».
Draco rantolò sofferente, senza trovare le parole per esprimere la sua disperazione, e Ginny ne approfittò per togliergli di mano la tazza e posarla al sicuro sul tavolino.
Samantha si limitò ad alzare un sopracciglio ignara e ad afferrare un altro dolce dal piatto che condivideva con James, che continuava a discutere allegramente con Karen.
«Sam, stagli lontana! Il più lontano possibile!» riuscì finalmente ad esclamare, guadagnandosi soltanto un’occhiata confusa.
«Cosa stai dicendo, papà?» chiese la bambina, accigliandosi.
Draco si sporse verso di lei, con sguardo spiritato «Non ti piace, vero? Non ti piacerà mai James, vero?!»
«Certo che mi piace: è mio amico!»
Lui scosse la testa, prendendole le mani «Non lo sposerai mai, vero?»
Sam non fece in tempo a rispondere, che al suo posto ci pensò James «Bleah, che schifo! Noi non ci sposeremo mai, saremo amici per sempre!» esclamò con ardore, facendo scoppiare a ridere i grandi.
«E sarà meglio per te, moccioso» ribadì Draco, lanciandogli un’occhiataccia.
«Io e Steve ci siamo sposati l’altro giorno» annunciò Karen.
Al suo fianco, il bambino rosso annuì seriamente e la prese per mano, mostrando a tutti il braccialetto che indossava «Non avevamo l’anello» spiegò, ignaro degli sguardi incantati e inteneriti delle mamme presenti.
«Che tesori!» cinguettò Ginny.
«Già. Non sei contento, Blaise? Tua figlia si è sposata!» esclamò Luna sognante, rivolgendosi al marito immobile a bocca aperta,  provocando le ghignate degli altri.
Lily e Kimberly guardarono invidiose il braccialetto dell’amica, semplice intreccio di fili colorati.
«Anch’io lo voglio» borbottò Lily, prima di richiamare l’attenzione di Jasper con un piede «Mi sposi, Jazz?»
Suo padre sputò di nuovo l’intero contenuto della tazza e iniziò a tossire, rosso in viso, mentre Pansy gli dava dei colpetti sulla schiena, divertita come non mai.
Ma fortunatamente per Harry, il bambino non era dello stesso avviso.
«Nei tuoi sogni» rispose inarcando un sopracciglio con una smorfia.
Lily mise il broncio «Dai» lo pregò, colpendolo di nuovo con la punta del piede.
«Scordatelo».
«Uffa!»
«Chi mai vorrebbe sposarti, Lils?» si intromise Sirius con un ghigno.
Lei lo fissò infuriata «E chi mai vorrebbe sposare te, invece?»
«Kimmy Timmy!» esclamò il fratellino in risposta, circondando le spalle della bambina con un braccio.
Lei arrossì e lo scostò infastidita, soprattutto perché le stava facendo cadere il piatto sul pavimento «Non ho mai detto di volerti sposare!»
«Beh, io sì!» replicò Sirius, dando il via all’ennesima discussione, che coinvolse tutti gli otto bambini.
 
«Chi vuole dell’altro the?» chiese Hermione, cercando di rianimare gli uomini ancora sconvolti, mentre le altre tre scoppiavano a ridere.
 

Decisamente non era il tempo per quei discorsi e, per fortuna, di strada avrebbero dovuto farne ancora molta.

 

 




 

Bene, come avete potuto leggere c’è un po’ di tutto e un po’ di tutti. E ci terrei a fare un commento serio: dunque, innanzitutto l’immagine non si riferisce a nessuno in particolare, potete cambiare i coloro e immaginarci chi volete; fate conto che è ambientata uno, due anni prima che i più grandi inizino Hogwarts.
Per quanto riguarda la shot: come non iniziare con i quattro combinaguai? Per questione di trama non potevo inserire tutta la famiglia Weasley, anche perché sarebbe stato impossibile per me muovere trentasei personaggi! Quindi “accontentatevi” di sedici personaggi, non so neanch’io come ho fatto a muoverli tutti insieme, spero sia venuto abbastanza scorrevole.
I bambini sono tutti molto legati tra di loro e i genitori lo vedono (anche se i papà non sono molto contenti! XD); non so, ma la conversazione tra i personaggi canon mi ha ributtato indietro ai tempi di “Un salto nel futuro” e devo dire che è stato più piacevole di quanto mi aspettassi. E sì, Draco è il padrino di Sirius (anche Pansy doveva dire la sua, no?), la decisione è stata semplice, considerata una scena ambientata in “Un salto nel futuro” alla festa di Natale.
Comunque perdonate James (è ancora un bambino e non capisce niente), Samantha mi sembra sempre uguale (certo che ti piace James, cara), Steve è dolce senza sapere di esserlo (mi ha quasi fatto sciogliere con la sua espressione seria, nonostante l’abbia creato io), Karen è fortunata (e il braccialetto non verrà dimenticato), Jasper è piuttosto sulle sue (bel bambino biondo, prima o poi cambierai idea), Lily è la solita intraprendente (scusate anche lei, si è rivolta a Jasper essendo l’unico bambino disponibile e non imparentato con lei), Sirius è il solito Sirius (vuoi sposare Kimmy Timmy? Non l’avrei mai detto) e Kimberly è ancora una bambina ingenua (Sirius ti vuole sposare e tu ti preoccupi del tuo piatto?).
 
Come avete potuto notare sono in vena di chiacchiere, ma preferirei non tediarvi oltre e passare alle recensioni. Sinceramente pensavo di trovarne di più, essendo la scorsa shot una tanto agognata Sirius/Kimberly, che molti di voi aspettavano, però non importa perché quelle che ho ricevuto mi hanno resa felice lo stesso. E’ bello sapere che a qualcuno piacciono le mie storie tanto da voler lasciare una recensione! Perché per quanto io dica sempre che scrivo per me stessa (che in fondo è vero) amo da impazzire leggere le vostre recensioni! Soprattutto quelle chilometriche, quindi non preoccupatevi se siete afflitti da “scrittura logorroica” (nuovo termine inventato probabilmente dalla sottoscritta, visto che non penso esista), perché come potete notare lo sono anch’io (no, chi l’avrebbe mai detto!), quindi anche se sono lunghe da come da qui al Giappone io le leggo sempre molto volentieri, senza saltare neppure una virgola, spazio o punto.
Detto questo, grazie alle magnifiche girls che hanno commentato lo scorso capitolo!
 

Penny Black: Come non iniziare con te, carissima? Innanzitutto lascia che ti dica che apprezzo da morire il fatto che tu abbia recensito praticamente ogni mia storia, comprese quelle terminate da tempo e anche tutti i complimenti che mi hai fatto, mi spingono sempre a provare a fare di più. Quindi ti risponderò in questo lunghissimo paragrafo.
“Un salto nel futuro”: anch’io sono contenta che tu l’abbia letta, nonostante non andassi pazza per le Draco/Ginny. Per me questa coppia è tra le più difficili, in quanto entrambi devono andare contro anni di pregiudizi e odi famigliari. Nella mia storia Draco è stato “aiutato” dalla serata di Halloween e dalla sua cotta per la fatina che poi ha scoperto essere Ginny, poi infondo lei è una purosangue, quindi almeno su questo lato un problema è risolto. Per lei invece, che del sangue non gliene può importare di meno, andare oltre al fatto che la famiglia Malfoy è sempre stata dalla parte di Voldemort e tutte le prese in giro e le altre cose è più difficile, anche se io sono convinta che Ginny sia una che pensa con la sua testa e non si lascia influenzare, forte e decisa, è un bel personaggio secondo me, parlando della Ginny Weasley nei libri della Rowling. L’unica cosa che non mi piace tanto di quella canon è il fatto che stia con Harry. Se devo leggere di loro due come personaggi di contorno nelle fiction della nuova generazione, va benissimo, ma se devo leggere delle Harry/Ginny non ci riesco perché nella mia mente malata Harry sta con Pansy. Ed ecco la seconda coppia (finalmente, dirai tu)! Lo so benissimo che è una coppia impossibile (basta leggere di come si comporta Pansy nel settimo libro, l’avrei voluta strozzare), ma se le condizioni fossero state diverse, perché non sarebbe potuto accadere? Prendiamo un altro Harry, completamente diverso nei modi e nel carattere, cosa sarebbe successo se avesse accettato la mano offerta da Draco Malfoy e se fosse stato smistato a Serpeverde? Certo, a pensarci bene sarebbe semplicemente finito ucciso subito da Voldemort, ma non è questo il punto. Lasciamo perdere perché non so più dove sto andando a parare.
Comunque, in “Un salto nel futuro” Harry e Pansy alla fine hanno avuto un’infanzia molto simile tra loro, triste e solitaria, quindi in un certo senso sono sulla stessa lunghezza d’onda e per loro è stato più facile ritrovarsi, a differenza di Draco/Ginny, sebbene fossero entrambi contrari, capirsi è stato dannatamente facile.
Per le altre coppie niente da dire, mi sono innamorata della Blaise/Luna leggendo qualche fiction qua e là e per come me li sono immaginata, sono il perfetto bilanciamento, una con la testa fra le nuvole e l’altro più concreto. Ron e Hermione prima o poi dovevano darsi una mossa!
Sicuramente prima o poi compariranno anche in Spin, senza nemmeno cambiare molto le loro relazioni (come già si intravede in questa shot… spero).
Per i nuovi personaggi: Sirius credo avesse capito, ma avesse preferito non dire nulla, perché avrebbe di gran lunga preferito vedere come gli otto viaggiatori nel tempo cercavano di arrampicarsi sugli specchi per nascondere le loro identità. Sì, sarebbe stato proprio da lui! E’ un tipo che si accorge subito di tutto, molto attento a quello che gli succede intorno e alle reazioni delle altre persone, ma che non lo fa mai capire. Studia in silenzio e fa finta di essere ignaro di tutto, inconsapevole, quando in realtà coglie le cose più velocemente degli altri. Mentre Kim è il contrario, sembra che si accorga di tutto, ma spesso le cose più importanti le passano sotto il naso senza che se ne renda conto. Samantha e James all’inizio avevano una relazione complicata (una sorta di amore-odio, proprio alla James/Lily), ma man mano che andavo avanti mi sembrava una cosa vuota, loro erano di più. Più del classico “prima non ti sopporto, dopo mi innamoro di te” (che personalmente adoro), erano più un “ti ho sempre amato, ma solo adesso sono davvero pronto”, non so se rendo l’idea. Jasper in Spin è diventato un po’ più “regale”, non so nemmeno io come spiegarlo, è uno che non si scompone tanto, spesso sulle sue, si apre solo con poche persone, eppure quando vuole sa essere anche lui libero dalle preoccupazioni, a suo agio e combinaguai come chiunque altro, è solo un po’ più serio. E sì, la sua amicizia con Sirius rimarrà anche in Spin, considerato che è nata da quando erano solo dei piccoli batuffoli cicciotti. In conclusione sono davvero felice che ti sia piaciuta!
“Coincidenze”:
Sono d’accordo con tutti i tuoi perché, hai semplicemente ragione e non c’è nient’altro da dire. Harry e Pansy mi hanno fatta innamorare fino dalla prima fan fiction che ho letto di loro due e ancora adesso sono l’unica coppia di cui leggo sempre e comunque (a parte James/Lily che hanno un posticino riservato nel mio cuore!) E quella del vischio è un’idea che ci si potrebbe aspettare tranquillamente dal mio Silente di “Un salto nel futuro” e probabilmente anche da quello originale, visto che nel secondo libro permette ad Allock di trasformare la Sala Grande in una filiale di Madama Piediburro!
Do you know it’s love?”: Ormai avete convinto anche me sul fatto che sia Pansy! Anche se devo ammettere che all’inizio l’avevo immaginata come una Sirius/Kimberly. Perché lei non ammetterebbe di essere innamorata di Sirius, o almeno non subito, cercherebbe di nasconderlo e distruggerlo con una testardaggine degna di qualsiasi Grifondoro, fino ad arrendersi dopo aver lottato invano. L’ultima frase in particolare, quel “comincia a vivere” è riferito al fatto di liberarsi da tutte le regole e i vincoli che si era imposta e vivere sul serio, senza preoccupazione, lasciando da parte il suo ruolo da perfettina. Ma mi avete contagiata e ogni volta che la rileggo mi viene in mente anche Pansy!
“Life’s drops”:
Finalmente ci siamo, dirai. E’ la risposta ad una recensione più lunga che io abbia mai fatto! Ma non potevo evitare dopo tutte quelle magnifiche che mi hai lasciato tu! Arriviamo allo scorso capitolo e alla coppia che adori: Sirius e Kimberly. Praticamente hai colto esattamente tutto quello che volevo trasmettere e io non sarei stata in grado di spiegare meglio il loro rapporto. Se qualcuno dovesse chiedermelo lo manderei a leggere la tua recensione, sul serio. Non so neanche cosa aggiungere, hai ragione su tutto: il senso di protezione che hanno l’uno nei confronti dell’altra, l’inconsapevolezza, l’abitudine e la quotidianità, l’attrazione, tutto quanto. Sicuramente il loro orgoglio e la loro testardaggine si metterà in mezzo, ma sarà di sicuro Sirius ad accorgersene per primo (o forse l’ha già fatto), come già ho detto di lui.
Sono stata davvero contenta di leggere la tua super recensione e se vuoi continuare a scrivermene di così lunghe, fai pure! E’ sempre un piacere per me, considerando poi la lunghezza delle mie risposte! XD
 

mayetta: Ciao cara! Anche tu stai diventando un’affezionata, eh? Sono contenta! Jasper e Lily non si possono scordare, non preoccuparti. Per quanto riguarda le ombre, l’idea che ho avuto mentre scrivevo era anche il fatto che le ombre potessero esprimere l’inconscio dei loro proprietari, quello che non vogliono far vedere e mi sembra di poter dire di esserci riuscita, anzi, dicono ancora di più di quello che non vogliono far vedere, svelano anche quello che loro stessi non sanno. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo, è un genere totalmente diverso, ma ogni tanto è bello staccare dall’atmosfera introspettiva!
 

JaneA88:
Ciao! Innanzitutto ti ringrazio per avermi dato l’input a scrivere questa shot! Spero soltanto di non aver deluso le tue aspettative. In effetti l’intento di questa raccolta è quello di inserire racconti del passato, o i pensieri di qualche personaggio in un momento particolare, o scenette di gruppo e momenti che in Spin non ho potuto inserire o non sono riuscita ad inserire. Comunque conto di pubblicarle in base alle informazioni già date in Spin, in modo tale da non rivelare niente della trama successiva. Niente spoiler, quindi, potete tranquillamente continuare a leggere queste shot! Per quanto riguarda Jasper e Sirius hai azzeccato i loro caratteri, sono sempre stati così, come si può leggere anche qui!
 
Grazie anche a tutti coloro che hanno letto e basta, mi rendo conto che aggiornare in piena estate non è il massimo, ma spero di rallegrare coloro che sono rimasti a casa e sono già rientrati, in attesa di cominciare un altro anno di studi!

Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete leggere di qualche personaggio o scena in particolare, la prossima volta. Anche qualcosa che non ho scritto in Spin, ma che volete sapere! Vedrò di accontentarvi!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Look upon my love [Travis Rowland/Lyra Bole] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
 
Look upon my love [Set 9,2: Lowered lashes]                     Travis Rowland / Lyra Bole




 

Lo osservava spesso, attraverso le palpebre abbassate.
 
Aveva un’espressione sincera e distesa, i limpidi occhi chiari infondevano tranquillità.
Non si accorgeva mai delle ragazze che lo fissavano; ogni tanto incrociavano gli sguardi, ma durava un attimo e lui riprendeva a scherzare con gli amici.
 
E Lyra lo fissava, incapace di distogliere l’attenzione.
 
I riflessi dorati dei suoi capelli la incantavano, come mai le era successo.
Era sempre stata lei l’ammaliatrice; mai nessuno era riuscito a conquistare il suo cuore.
 
Ma senza volerlo, poco a poco, lui si stava facendo largo nella sua anima.


Faceva male, ma era felice.

 

Felice di sentire che anche il suo, di cuore, sapeva battere per qualcuno.

 
Felice di sapere che anche lei era in grado di amare.

 

 

 

 



 

Eccoci di ritorno, con una shot decisamente diversa dalla precedente. Mi sono resa conto che ne ho qualcuna di questo genere e lunghezza da postare e vedrò di farlo prima del prossimo capitolo di Spin.
Ed ecco ancora la nostra Lyra, in un momento qualunque di Spin. Ci tengo a specificare che ognuna di queste shot viene pubblicata proprio perché già accaduta in Spin, non vi preoccupate perché non troverete spoiler! Lo dico perché nel nuovo capitolo “Falling deeper” vi siete chieste se a Jasper piace Lily; la risposta è nel sesto capitolo di questa raccolta. Tutto quello che viene postato qui in Spin è già accaduto, sia racconti veri e propri, come può essere lo scorso capitolo, sia soltanto pensieri o riflessioni. Spero di avervi chiarito le idee, per ogni domanda sappiate che potete sempre chiedermi, risponderò volentieri.
E ora passiamo alle recensioni delle mie adorate ragazzuole! XD
 
Jaily: Eh, cara, lo so, lo so! Sono anche le mie preferite quindi hai tutte le probabilità di vederle in azione! Spero presto. XD
 
mayetta: E’ il destino! Certo, crescere insieme aiuta, ma è decisamente il destino. E si può leggerne una parte nell’epilogo di Un salto nel futuro! James e Sam sono stati i primi. Anch’io adoro queste scene e ne ho un po’ già scritte che però dovranno aspettare parecchio, purtroppo! Ma spero ne varrà la pena! Comunque sono pienamente d’accordo con te su Jasper! XD Non è stato molto gentile!
 
JaneA88: Io vi ho sempre detto di chiedermi pure se avete qualche richiesta in particolare, quindi se lo fate sono felice di accontentarvi! ^.^  Sono ancora piccoli e ingenui (James e Jasper non si vogliono sposare? Sicuro!). Una piaga descrive benissimo quello che era ed è Sirius!
 
Penny Black: Mi piace molto scrivere scene in cui i personaggi sono dei bambini, soprattutto poi se nella storia originale non lo sono, quindi mi sono divertita un sacco a scrivere questa shot e fare interagire tutti i personaggi! Quella dei Potter insieme diciamo che è in fase di lavorazione, l’avevo iniziata tempo fa, ma non l’avevo più continuata. Comunque, ognuno dei bambini sta elaborando il suo carattere: James per me è il più carismatico, una sorta di leader, infatti è lui che si prende tutte le responsabilità, quando lo scherzo (davvero semplice) va storto, nonostante non fosse stata interamente colpa sua. Steve è sempre stato diverso, come se andasse per la sua strada senza tenere conto di nient’altro, è ironico e un po’ una testa calda ed è l’unico tra i bambini che effettivamente ha guardato oltre l’essere “femmina” o “amica”. XD Jasper è proprio quello di Spin, sulle sue e neutrale. Da la colpa a Sirius perché per lui non è giusto che James si prenda la colpa per quello che non ha fatto. Sirius invece è il più piccolo dei tre, da la colpa a Steve per non finire dei guai (e ne ha di esperienza, fare arrabbiare Pansy non è il massimo e lo sa perfettamente), non pensa mai prima di parlare e davvero non sa esattamente cosa voglia dire “sposarsi” con qualcuno, per lui è come stare insieme perché ci si vuole bene e lui vuole davvero bene a Kimberly, ma per il momento in maniera totalmente platonica… poi si vedrà! Le bambine sono abbastanza simili: Samantha sempre imperturbabile, Karen sincera, Lily nonostante potrebbe non sembrare è una pesta tanto quanto i suoi fratelli, Kimberly deve sempre ribattere e ovviamente far sì che il suo piatto non cada nelle mani di Sirius, povera cara!
Non sai come sono contenta di sapere che le mie storie ti piacciono e non mi stancherò mai di dirtelo! E di leggere le tue chilometriche recensioni!
 
Grazie a voi che avete letto!
Spero di sapere cosa ne pensate di questo capitolo e se avete qualche richiesta per i prossimi chiedetemi pure!
 
Fate un salto sul forum di Spin, magari trovate qualcosa che vi può interessare!
Spin [I wouldn't change a thing]


 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Girl in the light [Eric Cooper] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
 


 

Girl in the light [Set 11,2: Blank slate]                                                        Eric Cooper




 

Avrebbe dovuto prendere appunti, lo sapeva perfettamente.
Eppure non riusciva a concentrarsi, nonostante la McGranitt continuasse a parlare.
 
Dopo giorni di pioggia, quasi una settimana di cielo coperto, finalmente era spuntato il sole. E non un debole bagliore, ma una luce luminosa che, se non si fossero battuti i denti tra una lezione e l’altra, avrebbe fatto venir voglia di una nuotata nel lago Nero.
 
I raggi brillanti penetravano nell’aula, attraversando i vetri opachi.
 
E si riflettevano sui suoi capelli biondi, creando sfumature indescrivibili.
Cambiavano forma e dimensione, seguendo il movimento della sua testa.
 
Lei sì, che era attenta.
Se si sforzava riusciva quasi a vedere i suoi occhi, né grigi né azzurri, seguire le linee tracciate sulla pergamena.
 
La vide alzare una mano affusolata, ancora più pallida nella luce del mattino, e portarsi dietro l’orecchio un boccolo che le dava fastidio.
Il pendente al suo lobo brillò.
 
Lei alzò la testa. E la McGranitt smise di parlare.
 
Come riscuotendosi da un sogno, staccò lo sguardo da lei e lo posò sulla pergamena intonsa.
 
Bianca, vuota.
 

Come la sua mente quando guardava lei.

 

 

 

 

 

 

Innanzitutto vorrei scusarmi se alcune immagini non sono molto belle, ma le ho fatto diverso tempo fa, quando ancora non sapevo fare quello che tutt’ora so fare.
Comunque, parlando della shot: Eric e Meissa, due personaggi che finora non sono comparsi molto spesso, ma che personalmente adoro (come tutti gli altri).
Non dice molto in realtà, è solo una descrizione di ciò che vede Eric durante una lezione qualsiasi (in cui dovrebbe stare attento a quello che dice la McGranitt!).
 
La prossima probabilmente sarà su Paul Coleman.
 
Ora passo alle sempre adorate recensioni!
 

Penny Black: Ah, la scuola, nota dolente! Sono però felice di averti rallegrato la giornata! La Webster preferisco dimenticarla, finché posso, è un’odiosa gallina! Ma parliamo di Lyra: in Spin è molto scoraggiata perché, agli occhi di tutti, Travis è felicemente fidanzato con Sheila e sembrano una coppia perfetta. Chiunque si sentirebbe scoraggiato, se le possibilità di stare con il ragazzo che ti piace sono prossime allo zero. Noi invece sappiamo che la coppia ha qualche problema (anche se non si sa con esattezza cosa stia succedendo) e che forse Lyra può avere una possibilità. Travis è un personaggio complicato secondo me, perché anche se all’apparenza sembra già delineato come piacevole, gentile, simpatico, eccetera, in realtà dentro di lui ci sono molte ombre e sfumature, non ancora uscite allo scoperto. Gli sguardi che si scambiano non sono casuali, lui la studia attentamente, non solo nella scorsa shot, ma anche (se ti ricordi, probabilmente sì visto che conosci tutte le scene di Spin meglio di me! XD) in “Aim snap fall”, quando Lyra e Robert incontrano Travis e Alan nei sotterranei. Probabilmente la curiosità di lui è dovuta al suo cambiamento; è stata con James quando ancora era come in “Thin Thread” e probabilmente, nonostante Sam fosse sua amica, non le importava di poter ferire i suoi sentimenti. In Spin è una persona completamente diversa, anche se a prima vista è rimasta la stessa ragazza senza preoccupazioni, e qualcuno di attento se ne accorge facilmente.
Per quanto riguarda Jasper, lui è cresciuto con Lily è l’ha sempre rispettata e trattata in un modo completamente diverso da come trattava le altre bambine. Diciamo che Lily è sempre stata su un gradino più su delle altre, allo stesso posto della sorella e delle cugine; quindi il pensiero di provare qualcosa di profondo per lei lo rende insicuro. Probabilmente l’ha idealizzata troppo nella sua mente e innalzata su un piedistallo che ora fa fatica a raggiungere. E per quanto Lily sia… Lily, non penso si meriti di essere trattata così bene, ma come una ragazza qualsiasi, non una specie di divinità o cose simili. Non so nemmeno come spiegarlo, ma sta’ sicura che sarà Lily a scendere da quello stupido piedistallo su cui è stata messa e fargli capire come stanno le cose. E considerando il personaggio, da lei ci si può aspettare di tutto! Spero ti siano piaciuti anche Eric e Meissa! E grazie per venire sempre sul forum, non sai quanto mi rendi contenta con i tuoi commenti! (O forse lo sai perché continuo a ripetertelo! XD)
 

JaneA88: Ti ringrazio tantissimo! Di solito, quando creo un personaggio anche secondario, devo assolutamente creargli una storia di contorno, altrimenti mi sembra reale di averlo messo lì solo per fare presenza, quindi sono contenta che le storie di questi personaggi secondari (che ormai sono diventati principali) ti piacciano tanto da volerne sapere di più! Almeno so che tutti i miei sforzi non sono passati inosservati!
Lyra non ha mai provato l’amore, per lei era sempre tutta una questione carnale, finché il momento non è arrivato anche per lei. Purtroppo non ho ancora detto come si sia innamorata di Travis (anche perché non ci ho ancora pensato, a dire la verità), ma l’importante è che sia successo e ora lei è felice, perché sa di essere diversa da quella che tutti la ritengono. Ti sono piaciuti anche Eric e Meissa? Lo so che non ne ho ancora parlato molto, ma arriverà anche  il loro momento! Alla prossima!
 

mayetta: Travis e Lyra mi hanno presa molto come coppia. Hanno qualcosa di speciale e forse sono una tra le relazioni più semplici, perché nonostante lui stia con Sheila, se davvero si innamora di Lyra gli basterebbe mollarla per stare con lei. In effetti avevo pensato questa shot come l’inizio dell’innamoramento di Lyra. Travis deve averla colpita in qualche modo e da quel momento in poi lei non riesce a distogliere lo sguardo da lui. E il fatto che lui la guardi non deve passare in secondo piano! Ed Eric e Meissa? Cosa ne pensi?
 
Grazie a tutti quelli che l’hanno letta!
Spero di sapere cosa ne pensate di questo capitolo!

Ovviamente vi lascio il link del mio forum, dove potete trovare varie immagini sui personaggi, fateci un giro!
Spin [I wouldn't change a thing]

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** She alone [Paul Coleman] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
 

Piccola premessa: non odiatemi.


She alone [Set 14,3: Eighth wonder of the world]                                   Paul Coleman




 

 
Per Paul Coleman le donne erano la cosa migliore del mondo. L’unica grande meraviglia a cui poteva pensare.
 
Amava osservare come si muovevano, come parlavano e come i loro occhi si illuminavano.
Erano letteralmente un altro universo che, a tratti, si scontrava col suo. Le guardava, le ammirava e le studiava, eppure non riusciva mai a capirle.
Non sapeva come riuscissero a farsi amare e desiderare così tanto; con un solo gesto potevano dirti mille parole e quello che dicevano era più oscuro dei corridoi di Hogwarts la notte.

Eppure non si sarebbe mai stancato di loro.

 
E poi ce n’era una in particolare che con un solo sguardo poteva convincere chiunque a fare qualunque cosa.
 
Bastava che puntasse gli occhi blu su di lui e dire no diventava impossibile.
Bastava che scuotesse le morbide ciocche corvine per attirare l’attenzione di tutti, specialmente la sua.
 
Era una donna e qualcosa di più, unica e bellissima.
Avrebbe potuto avere centinaia di difetti, e li aveva, ma per lui sarebbe sempre stata perfetta.
 

Lily e soltanto Lily.

 

 

 




Prima che i sostenitori della coppia Jasper/Lily si mettano d’accordo per uccidermi, lasciatemi dire che questa shot è puramente platonica. Non metto in dubbio il fatto che Paul potrebbe essere attratto da Lily, perché probabilmente lo è, ma lei non sembra essere innamorata di lui e questo dovrebbe rassicurarvi.
Passando ad altro: non ho niente da dire, vi lascio soltanto il link del forum (ormai non ne potrete più!) in cui ho aperto nuove sezioni per parlare di queste storie, sia se volete fare supposizioni insieme a qualcuno, sia se volete leggere qualcosa in particolare scritto da me. Non siete obbligati a presentarvi per scrivere qualcosa, sapete?
Fateci un salto!
Spin [I wouldn't change a thing]

 
Ed ora passiamo alle recensioni! Un enorme grazie alle mie fidate lettrici!
 

Penny Black: Non sto neanche a dire che le tue recensioni mi piacciono un sacco, tanto ormai dovresti averlo capito! Questa volta non hai indovinato una parte e credo che ti farà piacere visto che sembravi agitata. Lily non farà niente di… strano, diciamo. E Paul non c’entrarà nulla con lei e Jasper, quindi stai tranquilla! XD E’ vero, c’è una grande possibilità che Paul sia innamorato, o abbia una leggera cotta, per Lily, come si può leggere qui, ma non interferirà in altri rapporti. Certo che mi lasci sempre piacevolmente stupita quando citi qualcosa che compare nelle mie storie, sembra che tu abbia un cassettino nella mente apposta per la serie di Spin! XD Per quanto riguarda i balli, nella storia siamo già a Novembre, non mi sono soffermata su Halloween (semplice cena in Sala Grande), però a Natale sicuramente ci sarà un ballo e lì ci saranno dei risvolti interessanti e forse non piacevolissimi. Ho già fatto un bel calendario con tutti gli avvenimenti importanti e i momenti in cui si creeranno le coppie e non vedo l’ora di scrivere qualcosa!
Eric cercava di non guardarla, ma è stato tutto inutile, perché il suo sguardo continuava ad essere attratto da Meissa. Povero piccolo Tassorosso innamorato! Vedrai che si riscatterà prima o poi! Teniamo le dita incrociate per lui!
 
mayetta: Eric è innamorato cotto di Meissa! Sono contenta che tutti personaggi di Spin vi interessino così tanto perché almeno sono sicura che vi interessa leggere anche di quelli secondari e non solo i protagonisti. Ognuno di loro ha la propria storia e le proprie paure e mi piace moltissimo cambiare prospettiva ogni tanto. Fammi sapere cosa ne pensi di questo!
 
JaneA88: Ciao, chiamami pure Marzia! Su Meissa hai ragione, prima o poi dovrà alzare la testa e guardarsi attorno… ma siamo sicuri che non l’abbia già fatto e ci stia ingannando tutti? Dovremo aspettare di leggere qualcosa in Spin! Non siate così dure con Paul, povero! Non farà nulla per sabotare Lily e i suoi sogni romantici, state tranquille. Certo però che se Jasper non si da una mossa…

 
Spero di sapere cosa ne pensate!

Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** James in Wonderland [James Potter] ***


Elenco personaggi: Spin's characters 

Disclaimer: La storia di base ovviamente non mi appartiene, ma è stata creata da Lewis Carroll; il mondo di Harry Potter appartiene a J.K. Rowling e la maggior parte dei personaggi a me e ne sono stranamente fiera.

 

  

James in Wonderland [Set 18,4: Lost dream]                                  James Potter







James stava per addormentarsi sotto la grande quercia nel giardino di Hogwarts, mentre Lily, tutta intenta, gli leggeva quello stupido libro babbano di cui si era appassionata nell’ultimo periodo.
A quanto aveva capito, parlava di una bambina pazza che si ritrovava in uno strano mondo, dopo aver seguito un coniglio vestito, e che mangiava e beveva qualsiasi cosa si trovasse sottomano, cacciandosi in un mucchio di guai.
 
Il ragazzo roteò gli occhi verdi annoiato e represse a stento uno sbadiglio, chiedendosi perché avesse acconsentito a subire quella tortura immane e non fosse, invece, scappato come Sirius.
In quel momento il suo sguardo si posò su una figura ben conosciuta, che si affrettava verso la Foresta Proibita, guardandosi attorno sospettosa.
James aggrottò le sopracciglia, chiedendosi cosa stesse combinando il Caposcuola Paciock. Diede un’occhiata veloce a Lily, che continuava imperterrita a leggere, e si alzò piano, senza farsi vedere, per correre dietro l’amico, curioso solo quanto poteva esserlo un Potter.
La foresta era buia come sempre, nonostante il sole brillasse alto nel cielo; James si guardò attorno tranquillo e scorse la figura frettolosa di Mark.
«Ehi, Mark!» lo chiamò seguendolo «Cosa stai facendo?»
Lui si voltò, senza smettere di correre e, miracolosamente, senza inciampare e cadere, ed esclamò «Sono in ritardo!»
«Ma dove stai andando? Hai un appuntamento nella Foresta?»
«Sono in ritardo!» ripeté, questa volta tirando fuori un orologio a cipolla da… era un panciotto quello?
«Per Merlino, ma come ti sei vestito?!» Faceva stranamente fatica a stargli dietro, il che non era per niente normale.
«E’ tardi, è tardi! Povero me!» Mark aumentò il passo, strappandosi quasi i capelli nella disperazione del momento.
James sgranò gli occhi, quando lo vide scomparire nel nulla. Che si fosse Smaterializzato? Ma era impossibile farlo nei confini di Hogwarts.
E poi capì, quando raggiunse quel punto e si sentì precipitare nel vuoto.
Non si era Smaterializzato, era piombato in quella buca!
Cercò freneticamente la bacchetta, mentre continuava a cadere, sperando di riuscire a trovarla in tempo, prima di sfracellarsi al suolo, ma invano.
Stava cominciando a disperarsi, quando superò una libreria sospesa in aria. Ma che…?!
In quella che sembrava una caduta infinita, venne colpito sul naso da un barattolo di marmellata e, finalmente, piombò a terra.
 
Si rialzò in fretta, troppo stupito di non essere morto nella caduta, e intravide i capelli biondi di Mark scomparire dietro l’angolo.
Non si chiese perché si trovasse in un corridoio con piastrelle e muri imbiancati, invece che in una galleria scavata nella terra. L’unica cosa a cui pensava era raggiungere Mark, ucciderlo e farsi dire dove l’avesse portato; o prima farsi dire dove l’avesse portato e poi ucciderlo. Al diavolo la logica, il risultato sarebbe stato lo stesso: lui avrebbe saputo dove si trovava e Mark sarebbe morto. Sì, sarebbe andata così.
 
Perso nelle sue elucubrazioni mentali, non si accorse di aver raggiunto una stanza poco illuminata, piena di porte e senza alcuna traccia di un ragazzo biondo vestito in modo strano.
Cercò di aprire ognuna di quelle porte, ma erano tutte chiuse a chiave.
«Per Merlino, ma è uno scherzo o cosa?!» esclamò esasperato; afferrò la maniglia davanti a sé, la scosse un po’ e poi la lasciò, girandosi di scatto e inciampando in un tavolino rotondo.
«Ma chi diavolo ha arredato questa stanza?» borbottò, massaggiandosi una gamba, poi realizzò una cosa all’improvviso «Ehi, prima questo non c’era!» studiò attentamente la superficie di vetro e notò una piccola chiave d’ottone «E nemmeno quella!» continuò, puntando il dito verso l’oggetto incriminato.
Dopo qualche secondo scrollò le spalle e afferrò la chiave. Tanto valeva provarci.
Ma era troppo piccola per essere di una qualunque di quelle porte.
«Grande» mugugnò roteando gli occhi.
Poi, però, la sua attenzione si calamitò su una piccola porta, che era sicuro prima non ci fosse, alta quasi quanto il suo ginocchio e scoppiò a ridere nervosamente.
«Divertente» esclamò «Bello scherzo, ora potete anche uscire, ragazzi» Nessuno rispose e lui si accigliò, giocherellando con la chiave.
«Bene» disse alla fine, prendendo un bel respiro «Mettiamo per ipotesi che io apra quella porta, come farò ad entrarci?» chiese al nulla.
Sbuffando, si appoggiò al tavolino e la sua mano urtò qualcosa. Abbassò lo sguardo, trovando una bottiglietta di vetro, piena di un liquido trasparente, con un cartellino attaccato al collo. Lo lesse e fece un verso stizzito: “Bevimi”. Come se lui fosse così idiota da- un momento! Quella storia gli ricordava terribilmente quella del libro di Lily. Non poteva essere entrato nella storia di quella Alicia, vero?
Fece una smorfia, abbattuto. Perché succedevano sempre tutte a lui?
Si ricordava vagamente quel passaggio: quella Alicia, Alice, o forse era Alissa?, beveva dalla bottiglietta e rimpiccioliva, però era così svampita da dimenticare la chiave sul tavolo e scoppiare a piangere disperata; poi la sua attenzione era calata e non si ricordava più nulla.
Beh, lui non era certo così stupido da dimenticarsi la chiave sul tavolo!
Bevve un sorso e rimpicciolì, riuscendo facilmente ad aprire la porticina e passare oltre.
Uno a zero per James.
 
Si ritrovò di nuovo nella Foresta Proibita e, prima che potesse chiedersi qualcosa, ecco che Mark gli passò davanti di fretta, rovistando ogni tanto in qualche cespuglio.
Senza pensare, cominciò a rincorrerlo. A lungo andare stava diventando anche divertente, forse poteva decidere di risparmiargli la vita, alla fine. Forse.
«Povero me, povero me! La Duchessa mi ucciderà!» lo sentì borbottare e si chiese chi potesse essere questa fantomatica duchessa. Magari sarebbero andati d’accordo, se anche lei voleva uccidere Mark.
«Mary Ann!» James si guardò attorno, cercando la ragazza chiamata dall’amico.
«Mary Ann, cosa fai qui? Presto, presto! Corri a casa e prendimi un paio di guanti!» Mark iniziò a spingerlo con foga verso un sentiero e allora capì.
«Mary Ann?! Mi chiamo James, testa di Vermicolo!» berciò il moro, facendo resistenza «E vatteli a prendere da solo i guanti, non sono la tua cameriera!»
Mark lo ignorò «In fretta Mary Ann, presto!»
«Ma cosa ti sei fumato?»
«E’ tardi, è tardi!»
«Smettila di spingere! Va bene, ci vado, ci vado! Basta che mi stai lontano!» affrettò il passo, cercando di mettere più distanza possibile tra sé e la versione malata di Mark «Tu e i tuoi stupidi guanti» borbottò, infilando le mani in tasca e calciando un sasso.
 
Ben presto si ritrovò a fissare una casetta bianca, circondata da un giardinetto ordinato.
«Ridicolo» sbuffò, oltrepassando il cancello, ormai deciso a non stupirsi più di niente, nemmeno del motivo per cui c’era una casa come quella nel bel mezzo della Foresta Proibita.
Entrando, diede un’occhiata all’arredamento rustico e caldo, senza niente fuori posto; trovò i guanti su un tavolino nella camera da letto e se ne andò di corsa, sperando che quella pazzia terminasse presto.
«Mary Ann, i guanti!»
James fulminò Mark e gli lanciò i guanti in faccia «Già che c’eri potevi prenderteli da solo! Me ne vado!» senza aspettare una risposta, si inoltrò nel bosco, pestando i piedi infuriato.
 
Si era stufato di quella situazione, avrebbe preferito di gran lunga ascoltare Lily che leggeva, piuttosto che trovarsi lì. Ma poi, lì dove esattamente?
Perso nei suoi pensieri, andò a sbattere contro un fungo. Un fungo enorme.
«Ma che diavolo-?» stupito e curioso, alzò la testa, cercando di vedere quanto fosse effettivamente grande, e si ritrovò a fissare due bellissimi e conosciuti occhi azzurri.
Samantha Malfoy, stretta in un abito blu, lo guardava da sotto le ciglia lunghe, mentre dalla bocca le usciva uno sbuffo di fumo.
«Chi sei tu?» chiese lentamente, con voce bassa e priva di inflessioni.
James boccheggiò, senza riuscire ad emettere un misero suono. Un po’ perché lei era l’ultima persona che si aspettava di vedere in un posto come quello; un po’ perché la pelle che lasciava scoperta quel vestito, sicuramente molta più di quella coperta, era terribilmente invitante e gli aveva fatto seccare la gola.
La vide portarsi alle labbra, incredibilmente rosse e perfette, il narghilè che aveva accanto e riprendere a fumare. Fu quello a riscuoterlo.
«Tu non fumi!» esclamò con voce gracchiante.
Samantha alzò un sopracciglio fine e gli soffiò il fumo in faccia «Chi sei tu?» ripeté monotona.
James aggrottò la fronte «Io?! Chi sei tu! Da quando in qua ti metti a fumare su un fungo gigante in mezzo alla Foresta, per di più… vestita così?!»
«Controllati» si limitò a dire lei, soffiando il fumo in aria. Gli puntò gli occhi azzurri addosso e lo fissò con un lieve ghigno sulle labbra.
James sospirò e cercò di ignorare quello che la parte più istintiva della sua mente gli stava dicendo. Sì, non c’era nessuno, e sì, lei era bellissima, come sempre. Chissà se i funghi erano comodi…
Scrollò il capo, cercando di liberarsi da quelle fantasie poco caste e si affrettò a distrarsi con qualche altro argomento.
«Ok. Cosa ci fai qui?» chiese sospirando.
Lei continuò a fissarlo, sdraiata sul fungo «Aspetto».
James fece una smorfia «Sei di molte parole, oggi» ribatté ironico, alzando un sopracciglio.
Samantha lo guardò, senza dire nulla e lui scosse la testa, deciso a mettere fine a quella pseudo discussione, nonostante quella davanti a lui fosse Sam.
«Per andarmene da questo posto, da che parte devo andare?»
Lei accavallò meglio le gambe, facendo scendere ancora di più il vestito, tanto che James si costrinse a distogliere lo sguardo e fissare i suoi altrettanto magnifici occhi azzurri «Di là» disse, indicando una direzione con il narghilè, prima di riprendere a fumare, come se niente fosse.
Il ragazzo la guardò un’ultima volta, stralunato, e poi si avvio verso il sentiero che gli aveva indicato.
 
Camminò per parecchio tempo, desiderando più che mai di avere la sua scopa, finché non giunse nei pressi di una casa.
Sbalordito, vide Caleb, con una parrucca bianca e ricciuta sul capo, bussare alla porta. Quella si aprì e ne uscì Aaron, con la stessa parrucca e gli stessi vestiti.
James scoppiò a ridere, ma cercò di smettere in fretta per poter sentire quello che si dicevano.
«Per la Duchessa» stava dicendo Caleb, tutto impettito «Un invito da parte della Regina per una partita a Quidditch».
Partita a Quidditch? Ecco dove sarebbe andato! Doveva soltanto trovare la strada.
Caleb se ne andò e Aaron fece per rientrare, ma quando riaprì la porta una pentola gli volò dritta in faccia.
«Smettila, cazzo! Guarda che ti licenzio!» urlò la voce di Diana, seguita subito da un altro tegame. Era lei la fantomatica Duchessa?
Quando alcune stoviglie seguirono gli utensili lanciati prima, James sgranò gli occhi e scappò nella foresta, perché l’unica persona in grado di lanciare oggetti contundenti in quel modo era Kimberly Weasley infuriata nera.
 
Si ritrovò ben presto perso tra i folti alberi, senza la minima idea di dove andare.
Esasperato, alzò gli occhi al cielo… e incontrò la figura di Sirius, appollaiato su un grosso ramo.
«Che diavolo ci fai qua?» chiese per l’ennesima volta, aggrottando le sopracciglia.
Il fratello si limitò a sorridere e stiracchiarsi, accomodandosi meglio sull’albero «La Duchessa urla troppo. E la cuoca non mi sopporta».
La cuoca? Stava forse parlando di Kim? Alcune cose non cambiavano mai.
«Senti un po’» cominciò incrociando le braccia «Sai che strada devo prendere per andarmene da questo postaccio?»
«Dipende soprattutto da dove vuoi andare» rispose Sirius, senza smettere un attimo di sorridere.
Non era mai stato così irritante prima di allora. James roteò gli occhi «Dove non ci sono pazzi in giro» rispose ironico.
«Impossibile» disse Sirius divertito «Qui siamo tutti pazzi».
«Ma dai?!» esclamò James, fintamente sorpreso «Non me n’ero accorto!»
Sirius sorrise «Anche tu sei pazzo. Altrimenti non saresti venuto qui».
«E’ quello che sto iniziando a pensare» ribatté James con una smorfia.
«Comunque» continuò Sirius, dondolando appena… la lunga coda? Da quando Sirius aveva la coda? «Di là abita il Cappellaio» indicò un piccolo sentiero a destra «dall’altra parte la Lepre Marzolina. Dovresti andare a trovarli, tanto sono pazzi tutti e due».
«Fantastico» mormorò James, sarcastico «Ripetimi un po’ perché dovrei andare a trovarli».
Sirius lo ignorò «Vai a giocare a Quidditch con la Regina?»
«Andrei, ma-»
«Allora mi vedrai lì» lo interruppe, prima di svanire nel nulla.
James fece una smorfia e imboccò a caso uno dei sentieri: tanto non si ricordava più chi abitasse dove.
 
Quella volta ci mise soltanto qualche minuto e, una volta arrivato, si chiese come avesse fatto a non notarla prima. Era una casetta dalla forma strana… con le orecchie e il pelo. Sul serio, dove era finito?
Nel giardino, sotto un folto albero, c’era un lungo tavolo apparecchiato per il the, con tre ragazzi dai capelli rossi seduti lì attorno.
Steve dormiva della grossa, con la testa appoggiata ad una teiera e il beccuccio quasi piantato in una tempia.
Jeremy, con un grande cappello sulla testa, che gli scivolava via ogni due per tre, serviva allegramente il the, chiacchierando con Mike, che spalmava il burro su un piattino, facendo dondolare le lunghe orecchie da coniglio.
A quella vista, James non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere, avvicinandosi con calma al gruppetto.
«Ehi, cosa state combinando?» chiese una volta raggiunti gli amici.
Ma Jeremy e Mike iniziarono ad agitarsi ed urlare «Non c’è posto, non c’è posto!»
James diede un’occhiata alle numerose sedie vuote intorno al tavolo e inarcò un sopracciglio, decidendo di ignorarli e sedersi.
«Prendi del succo di zucca» disse Mike, cambiando repentinamente atteggiamento.
«Non ce n’è» osservò James.
«Infatti» concordò Mike.
Il moro lo scrutò aggrottando la fronte «Allora perché me l’hai offerto?»
«E perché tu ti sei seduto?»
«E questo cosa-»
«Dovresti pettinarti i capelli» lo interruppe Jeremy, osservando attentamente la sua scompigliata chioma corvina.
«Dovresti farti gli affari tuoi» ribatté James con una smorfia infastidita.
«Che giorno è oggi?» chiese Jeremy, come se l’amico non avesse aperto bocca.
«Il sette».
«Il sette?!» esclamò il rosso, controllando un grosso orologio a cipolla «E’ avanti di due giorni. Te l’avevo detto di non metterci il burro!» accusò il gemello.
«Ma era un ottimo burro».
«Sì, ma l’hai spalmato con il coltello del pane!» lo aprì e mostrò gli ingranaggi sporchi «Guarda, è pieno di briciole!»
«Proviamo a mettere del the» propose Mike, afferrando una teiera «Il the funziona sempre».
I due si chinarono sull’orologio e Mike ci versò sopra una gran quantità di the, facendo rabbrividire James.
«Dovremmo anche metterci dello zucchero?» chiese Jeremy.
«E un goccio di latte».
«Mettete il limone» borbottò Steve, ancora ad occhi chiusi.
James si alzò lentamente e fece qualche passo indietro, con lo sguardo spalancato fisso su quella scena raccapricciante. Quando i due gemelli iniziarono a spalmare sugli ingranaggi anche della marmellata, non riuscì più a resistere e scappò a gambe levate nella foresta.
Erano tutti completamente pazzi!
 
Poco distante si ergeva un albero più grande degli altri, con una porta infissa nel tronco. Senza pensarci, James la spalancò e la oltrepassò di corsa, ritrovandosi in un grande giardino ben curato.
Si guardò attorno e mosse qualche passo in direzione di un roseto da cui provenivano delle voci.
«Ma sta’ più attento, Cinque! Mi schizzi tutto!» esclamò Brian Corner, pulendosi una guancia dalla vernice rossa.
«Non è colpa mia!» si lamentò Eric Cooper «E’ stato Sette che mi ha urtato!»
«Bravo! Diamo sempre la colpa agli altri!» esclamò piccato Paul Coleman.
«Taci! Proprio ieri ho sentito che la Regina voleva tagliarti la testa» continuò Eric.
«Perché?» chiese Brian curioso.
Paul si imbronciò e voltò il capo «Non sono affari tuoi, Due!»
«E’ perché-» Eric venne interrotto dal pennello che Paul gli lanciò addosso «Finiscila! Stai sprecando vernice!» esclamò, brandendo il suo pennello come un’arma e schizzando tutto intorno.
E fu allora che si accorsero di James, che li fissava sbalordito «Per tutti i maghi, cosa diavolo state facendo?»
Fu Brian a rispondere, dopo aver ricevuto segni d’assenso dagli altri due «Ecco… il fatto è che abbiamo piantato rose bianche al posto di quelle rosse e se la Regina lo scopre ci farà tagliare la testa, quindi abbiamo pensato di-»
Ma Eric interruppe la spiegazione, urlando agitato «La Regina! La Regina!» e tutti e tre si buttarono con la faccia a terra, lasciando James a guardarsi attorno con un inspiegabile, brutto presentimento.
 
Dietro un numeroso gruppo di persone, tra cui un sorridente Mark Paciock, arrivò lei, la Regina.
«E questo chi è?» chiese la professoressa McGranitt, studiando un pietrificato James Potter da sopra gli occhiali stretti.
Avrebbe dovuto immaginarlo.
«Come ti chiami?» gli domandò bruscamente.
«James» rispose velocemente, con la voce più acuta del normale.
«E questi?» indicò i tre giardinieri falliti a terra.
Travis Rowland li fece alzare e loro rimasero lì, tremando di paura, mentre la McGranitt esaminava le rose mezze pitturate di rosso.
Le labbra della donna si tesero in una linea sottile e lei gridò «Tagliateli la testa!»
I tre scapparono via, sotto lo sguardo sconvolto di James.
«Sai giocare a Quidditch?» chiese la professoressa al ragazzo, cambiando improvvisamente umore e dimenticandosi dei tre; lui annuì, senza riuscire a pronunciare una parola.
«Bene, allora giocherai con noi».
 
Mentre seguiva quella specie di corteo diretto verso il presunto campo da Quidditch, si ritrovò accanto a Mark.
«Bella giornata, vero?» disse lui.
«Dov’è la Duchessa?» chiese James, non avendo visto Diana da nessuna parte.
Mark si guardò attorno spaventato, facendogli cenno di tacere «Ha insultato la Regina, che adesso vuole mozzarle la testa» spiegò velocemente a bassa voce.
James scosse la testa:
tipico di Diana.
«Ai vostri posti!» urlò la McGranitt e tutti obbedirono all’istante, lasciando un confuso James Potter a fissare un grande spazio erboso.
 
Sebbene inizialmente fosse stato entusiasta di giocare a Quidditch, James dovette ben presto ricredersi.
Se quello era Quidditch, lui era Mago Merlino.
«Ahia! Dannato uccello» esclamò, tenendosi la mano appena beccata da un grande fenicottero.
Stava aspettando il suo turno, anche se a quel punto avrebbe voluto evitare: che divertimento c’era a volare su quell’uccello antipatico e lanciare porcospini, tra l’altro impossibili da tenere in mano, al posto della Pluffa?
Ad un certo punto sentì la voce di Sirius alla sua destra «Come va?»
Se non fosse stato abituato alle comparse improvvise del fratello, probabilmente avrebbe fatto un salto centinaia di metri più su di quanto potessero volare quegli stupidi pennuti.
«Questo gioco fa schifo» borbottò «E sto iniziando ad odiare i fenicotteri».
Sirius si limitò a sorridere «Il Re sta venendo da questa parte» lo informò candidamente.
James sbuffò «Allora? Sarà fuori di testa come la Regina. E’ così-».
«Con chi stai parlando?» chiese una voce fredda alle sue spalle, lui deglutì, riconoscendone all’istante il proprietario.
Si voltò lentamente, sperando di essersi sbagliato, ma era proprio Severus Piton.
«Ehm…» iniziò James, non sapendo esattamente come rispondere.
Chi diavolo era Sirius in quel momento?
«Il Gatto del Cheshire, per servirvi» rispose Sirius al suo posto.
«La tua faccia non mi piace» sibilò Piton.
«E a me non piacciono i vostri capelli» ribatté Sirius con il solito sorriso «E nemmeno il vostro naso».
James si trattenne dallo sbattersi le mani in faccia.
«Ti farò tagliare la testa» lo avvertì, ricevendo in cambio una scrollata di spalle. Infuriato, Piton si voltò, in cerca di qualcosa o qualcuno, lasciando il tempo a Sirius di salutare il fratello con un occhiolino e scomparire nel nulla.
«Dov’è andato?» esclamò irritato Piton, una volta riportata l’attenzione alle sue spalle; James fece un passo indietro, sperando di evitare la sua furia.
Ma in quel momento suonò una tromba e tutti lasciarono il gioco per ricomporre il corteo ed entrare nel castello poco lontano, che assomigliava incredibilmente a Hogwarts. James non poté che seguire quella folla, e si ritrovò in prima fila nella Sala Grande.
«Inizia il processo» annunciò qualcuno che non riuscì a vedere.
Sul trono erano accomodati Piton e la McGranitt con le corone in testa, in piedi accanto a loro c’era Mark con una tromba e una pergamena arrotolata.
«Araldo, leggi l’accusa» ordinò Piton, facendo sobbalzare il povero Caposcuola, che fulmineamente srotolò il foglio e lesse il contenuto ad alta voce.
«
La Dama di Cuori con tutti gli onori dei dolci imbandì, il Fante di Cuori con altri signori quei dolci rapì».
«Chiamate il primo testimone».
Jeremy comparve per primo, seguito da Mike che trascinava Steve, ancora addormentato.
«Salve!» esclamò, continuando tranquillamente a mangiare la sua fetta di pane tostato.
I due professori lo scrutarono infastiditi «Fai la tua deposizione» disse Piton.
«Su cosa?»
«E’ stato il Fante di Cuori a rubare i biscotti della Regina?!»
«Ma non sono quelli?» chiese Jeremy, indicando una scatola di latta sul tavolo vicino a quella che sembrava essere la giuria.
La McGranitt serrò le labbra, Piton lo fulminò «Cosa sai tu di questa storia?»
«Oh, stavo prendendo il the».
«E…?» lo esortò l’uomo.
«Mancava lo zucchero. Gliel’avevo detto alla Lepre Marzolina di-»
«Non è vero!» lo interruppe Mike.
«Sì, che è vero!»
«No!»
«Sì!»
«No!»
«Basta!» esclamò Piton, esasperato «Chiamate il prossimo testimone e fate uscire questi tre!»
Il secondo testimone era Kimberly.
«Fai la tua deposizione» ordinò Piton.
«No» disse lei a testa alta e con aria di sufficienza, che venne però ignorata bellamente dall’uomo che le chiese «Di cosa sono fatti i biscotti?»
«Soprattutto di zenzero» rispose Kimberly.
«Di carote!» berciò Diana da chissà dove.
«Sbattetela fuori e tagliatele la testa!» ordinò la McGranitt infuriata.
Ci fu una piccola colluttazione nelle file in fondo e, quando l’attenzione si riconcentrò sul processo, Kimberly era scomparsa.
«Non importa» disse Piton «Chiamate il prossimo».
Mark si affannò a trovare un altro nome sulla sua lista e, alla fine, chiamò «James Potter!»
Il ragazzo spalancò gli occhi, riscuotendosi dal torpore in cui era caduto, e fissò l’amico gracchiando un «Cosa?!»
«Vieni a testimoniare».
Qualcuno lo spinse verso i due professori e lui si ritrovò lì, senza la più pallida idea di cosa dire.
«Cosa sai di questa faccenda?» domandò Piton.
«Niente!»
«Niente?»
«Niente di niente!»
«Hai visto qualcosa di strano?»
«A parte un mucchio di pazzi?» chiese ironico il ragazzo.
Ma l’uomo non colse il suo sarcasmo «Scrivete, scrivete. Credi che l’accusato sia colpevole?»
James guardò Piton e realizzò improvvisamente che non era per niente simile al suo professore di Pozioni.
«Voi siete completamente pazzi! L’accusa diceva chiaramente che è stato il Fante di Cuori, chiunque sia, e mi venite a chiedere se è colpevole?!» allibì, troppo stupito per tenere a freno la lingua.
«Che la giuria pronunci il verdetto» ordinò Piton, prestando minima attenzione al ragazzo.
«Prima la sentenza» disse la McGranitt.
«Che idiozia!» esclamò James «Mi sono stufato, voglio tornare a casa mia!»
«Chiudi il becco!» berciò la donna.
«Posso parlare quanto voglio!»
«Tagliategli la testa!»
«Sì, come no» fece una smorfia «Tanto è solo un sogno».
 
Non appena pronunciò quelle parole, tutto piombò nell’oscurità e lui annaspò, mentre alle sue orecchie arrivava la voce di Lily.
«Svegliati James. Ehi! Guarda che ti affatturo».
James aprì gli occhi e si ritrovò a fissare la chioma della grande quercia sotto cui si era addormentato.
«Certo che sei stato poco gentile a dormire mentre ti leggevo la storia di Alice!» lo sgridò la sorella, fissandolo imbronciata con i suoi grandi occhi blu.
Lui sbiancò, ricordandosi del sogno che aveva fatto, e balzò in piedi «Scusa, devo andare!» le fece un cenno col capo e corse a perdifiato verso il castello, cercando di distanziarsi velocemente da quel libro maledetto.
 

Mai più. Non avrebbe più ascoltato le storie di Lily.
 

 

 

 




 
Ecco un nuovo capitolo di “Life’s drops”! Sinceramente è la prima volta che scrivo qualcosa di simile e spero vi abbia fatto almeno sorridere, come ho fatto io mentre la scrivevo. Purtroppo il comico-parodistico non è il mio genere, però ho cercato di fare del mio meglio.
Scegliere i personaggi adatti per quelli di “Alice” è stato davvero divertente e ce li vedo bene nei ruoli, dal primo all’ultimo.
James è un’Alice un po’ particolare e, come avete potuto notare, in base al suo carattere e ai suoi comportamenti, la storia cambia, saltando alcuni passaggi e avvenimenti che nel libro fanno parte della trama (senza contare il fatto che altrimenti diventava troppo lungo!).
Mark è il Bianconiglio perché è sempre impegnato, a differenza dei suoi compagni di dormitorio, ed essere Caposcuola è un ruolo di responsabilità, così come il ruolo del Bianconiglio in Alice.
Samantha è diventata il Brucaliffo semplicemente perché la vedevo bene a fumare narghilè apaticamente. E’ un Brucaliffo decisamente più bello della versione originale e anche se non ho idea di come sia esattamente il suo vestito, me ne sono innamorata.
Caleb e Aaron sono due semplici valletti, di comportamento e aspetto completamente diversi dai loro soliti.
La Duchessa originale ignorava la cuoca che le lanciava contro i piatti, ma la battuta d’entrata di Diana era perfetta per quella scena (almeno a mio parere) e i ruoli di lei e Kimberly si sono scritti da soli.
E poi lo Stregato. Chi altro poteva esserlo se non Sirius? Credo che sia il ruolo più azzeccato, oltre al trio Weasley. Jeremy è già fuori di testa per fatti suoi, Mike lo segue nei suoi ragionamenti contorti e Steve è costretto ad essere indissolubilmente legato ai due gemelli.
Per le carte giardiniere ho cercato di trovare qualche personaggio di cui potevate ricordarvi facilmente il nome e la combinazione è azzeccata. Brian, Eric e Paul insieme mi fanno morire.
La Regina chi altri poteva essere se non Minerva McGranitt? Solo per il Re ho avuto qualche difficoltà, perché ero indecisa fino all’ultimo tra Piton e Silente. Il Re del cartone animato della Disney è più simile a Silente, secondo me, ma non ho saputo resistere alla tentazione di inserire Piton in un ruolo del genere.
Lily invece è semplicemente Lily, la sorella del protagonista. State sicuri che la prossima volta James se la svignerà come ha fatto saggiamente Sirius!
 
Grazie a tutti coloro che hanno letto lo scorso capitolo e alle fedelissime che hanno commentato! Mi fate immensamente felice!
 

Penny Black: Beh, oggettivamente Lily è molto bella ed è anche simpatica, quindi è ovvio che ci siano più ragazzi a cui piace, non può avere l’esclusiva solo uno. Poi è lei che fa la differenza, a lei ne piace uno in particolare e quindi non vede gli altri e se li vede li vede come amici e basta. Ma loro possono ancora ammirarla da lontano, senza farsi avanti perché saprebbero di essere respinti, ma possono ammirarla lo stesso, forse non amarla, perché amare sarebbe un’espressione troppo forte, ma possono limitarsi a guardarla e sognare. Adesso sto generalizzando, perché sono cose che potrebbero capitare a chiunque altro, ma in questo caso parliamo di Paul in particolare. Ed è un Paul davvero diverso da come appare inizialmente, la sua passione per le ragazze è dovuta ad una specie di ricerca personale sui loro comportamenti; lui le adora perché sono diverse da lui e sono diverse tra loro, avendo comunque qualcosa in comune. Vuole scoprire tutto ciò che nascondono, fino ad arrivare a leggere loro dentro, fin dentro all’anima. E Lily è la ragazza, quella che probabilmente ha innescato questo “studio” e per lui è speciale, probabilmente anche per i suoi difetti. Scrivendo lo scorso capitolo mi era venuto in mente un aforisma di Kraus che dice: “Per essere perfetta le mancava solo un difetto.” Lily ha i suoi difetti, ma proprio per questi per Paul e per gli altri lei è perfetta. Spero che la parentesi di questo capitolo ti sia piaciuta!
 

mayetta: Jasper e Lily hanno chiaramente altri pretendenti e forse hanno già avuto delle esperienze, ma almeno lei è innamorata di qualcuno ed è pronta a darsi totalmente, lui mi sembra sempre un po’ troppo sulle sue e poco incline a rischiare. Si vedrà più avanti!
 
JaneA88: Bene Mia! Hai centrato esattamente il punto! E’ impossibile che non piacciano a nessun’altro, no? Paul ha una lieve cotta per Lily, ma la conosce e sa di non essere ricambiato, quindi non ci prova nemmeno, ma questo non gli fa cancellare tutti i suoi sentimenti per lei. Meissa è più attenta di quello che potrebbe sembrare e non le sfugge mai niente, quindi perché dovrebbe accadere con Eric? Bisogna solo vedere quale sarà la sua reazione.
 

Jaily: Sta’ tranquilla, per me di solito è esattamente la stessa cosa! Magari amo da impazzire una coppia e di conseguenza odio chiunque possa sembrare un ostacolo, anche se magari di ostacolo non ha nulla! XD E ogni tanto è giusto anche vedere dalla parte opposta del campo, no? Io sono totalmente per la coppia Jasper/Lily, ma a scrivere la shot di Paul pensavo: “A lui piace per come è esattamente, allora perché non possono stare insieme? Jasper cosa penserà invece di Lily?” Poi mi rendo conto che Lily non riesco a vederla con nessuno che non sia Jasper, però ci resto male lo stesso per Paul!

 
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, il prossimo aggiornamento penso sarà Spin (anche se devo ancora iniziare il capitolo) perché ho qualche idea da mettere giù e ovviamente si salterà alla prima gita ad Hogsmeade!
Per qualsiasi ipotesi o domanda vogliate fare vi consiglio di fare un salto qui: Spin - Supposizioni
Nel frattempo potete dare un’occhiata alle altre mie storie se vi va!

Un salutone a tutti!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** The reflection of her heart [Ginevra e Samantha Malfoy] ***


Elenco personaggi: Spin's characters

 

The reflection of her heart [Set 5,5: Mother’s words]        Ginevra e Samantha Malfoy








«Mamma, secondo te io sono bella?»

 
Ginny Weasley si voltò verso la figlia, alzando un sopracciglio.
«Perché me lo chiedi?»
La bambina bionda arricciò il nasino, rimirandosi nel grande specchio della camera dei genitori.
«Céline dice che lei è più bella perché è una Veela».
«E’ solo per un quarto Veela, tesoro».
«Se non fosse Veela sarei più bella io?»
Ginny sospirò e riappoggiò il vestito che stava sistemando sul letto «Non mi hai ancora risposto, però. Perché vuoi saperlo?»
Samantha Malfoy trotterellò fino a lei e si sedette al suo fianco, lasciando dondolare i piedini scalzi. Fissò la madre con i suoi occhi azzurri e un broncio adorabile sul viso «James ha detto a Céline che lei è bella».
Era quello il motivo?
La donna sorrise e le carezzò i capelli lisci «E a te ha detto qualcosa?»
«No. E’ stato tutto il tempo con lei» incrociò le braccia, contrariata.
«E per questo pensi di essere brutta?»
La vide annuire «Siamo amici! Avrebbe dovuto stare con me! Invece ha preferito Line perché lei è bella
Ginny rise, abbracciandola «Tesoro, anche tu sei bella! Sei la più bella di tutte, anche se non sei Veela» la guardò dolcemente.
Era vero, lei era bellissima. Sembrava una bambolina, con le guance rosee, la bocca piccola e morbida, gli occhi brillanti e i capelli dorati. Glielo dicevano tutti, perché non ci credeva?
Si alzò, prendendola per mano e la portò davanti al grande specchio.
«Questa sei tu, Samantha» si inginocchiò dietro di lei, guardandola da sopra la spalla «Hai un certo aspetto, i capelli di un colore e gli occhi di un altro. Ma ti importa davvero?»
La piccola aggrottò la fronte, osservando la sua immagine riflessa.
«E’ davvero importante il tuo aspetto? E’ quello che fa la differenza?»
«No, però…».
«E allora perché ti preoccupi così tanto?»
Lei esitò, non sapendo cosa rispondere «Ecco…io…» si bloccò arrossendo.
Ginny le sorrise «Quello che conta non è l’aspetto, ma quello che hai qui dentro» le posò un mano sul petto.
«Nel cuore?» chiese dubbiosa.
La madre annuì «Tu sei quello che sei, non quello che appari. Arriverà un giorno in cui qualcun altro ti amerà come ti amiamo noi. Qualcuno a cui piacerai sempre, che ti dirà che sei bellissima anche quando ti senti un mostro, che saprà tutto di te solo leggendoti negli occhi. Arriverà qualcuno che ti amerà per sempre, soltanto perché sei tu, sei Samantha e basta. Capito?»
Sulle sue labbra da bambina comparve un sorriso, mentre fissava i loro riflessi con sguardo luminoso.
«Ci sarà qualcuno a cui piacerò solo io?» chiese speranzosa.
Ginny annuì, sorridendo.
«Chi?»
«Quando verrà il momento sarà il tuo cuore a dirtelo».
Samantha si voltò veloce e abbracciò la donna, stringendola forte.
«Grazie mamma! Ti voglio tanto bene!»
Ginny le posò un bacio sulla tempia «Anch’io ti voglio tanto bene, Sam».
La prese in braccio e si voltò verso la porta. Appoggiato allo stipite un uomo biondo le donò uno dei suoi rari sorrisi.
Lei ricambiò, raggiungendolo.
Anche per Samantha sarebbe arrivato quel momento.

 

 




 

Ed eccoci qua con un’altra shot! Questa volta le protagoniste sono Ginny e Samantha, non ho niente di particolare da dire, soltanto che questa è stata una tra le primissime che ho scritto per questa raccolta, anzi, probabilmente la prima! A tutte le bambine è capitato un momento del genere, no?
Questa Sam è un po’ più simile a quella di “Not at the right time”, piuttosto che a quella di “Spin”, ma è sempre lei! L'immagine poi mi piace particolarmente!
 
Ringrazio tutti coloro che hanno letto la scorsa shot e ovviamente chi ha commentato!
 
Penny Black: Grazie infinite per tutti i complimenti! Li apprezzo sempre tantissimo! XD Posso capire perfettamente il tuo discorso su Paul e i lieto fine, perché è esattamente la stessa cosa che penso anch’io. Generalmente io non odio nessun personaggio in sé, ma solo quando va a mettere il becco nelle coppie che mi piacciono, allora sì che non lo sopporto. Per piacermi, una storia dev’essere romantica e possibilmente a lieto fine, altrimenti sono capace anche di lasciarla lì perché io voglio leggere qualcosa che faccia sognare e che è difficile possa accadere nella realtà. Comunque non preoccuparti, Paul avrà il suo lieto fine e non sarà per niente un pericolo per la coppia Jasper/Lily!
Per quanto riguarda Sirius e Kimberly… chi lo sa, potrebbe essere stato benissimo lo Stregatto a far scomparire la cuoca! XD
 
JaneA88: Grazie Mia, sono contenta ti sia piaciuta! Trovo anch’io che Sirius abbia trovato il ruolo perfetto, spesso fa saltare i nervi esattamente quanto lo Stregatto! XD La McGranitt poteva essere l’unica a recitare la parte della Regina, non quanto per la cattiveria (che, diciamocelo, non ha, nonostante cerchi di far vedere il contrario XD), ma quanto per il suo ruolo da vicepreside; se c’è qualcuno da punire è lei che se ne occupa, generalmente. Per fortuna la Umbridge non c’è, anche se sono sicura che avrebbe resistito pochissimo con gli elementi di Hogwarts! XD Comunque condivido appieno il tuo punto di vista, la McGranitt è solo in apparenza burbera, ma ha un cuore d’oro, però infondo si tratta di un sogno di James e a quanto pare lui nutre un certo timore nei confronti della sua Capocasa, tanto da farla diventare la Regina cattiva! XD
 
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Illusion [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
  
Illusion [Set 18,5: Used to be]                                            Mike Weasley / Vanessa Harper







Riuscivo ancora a sentire le tue labbra sulle mie.
Il sapore del nostro amore era quanto di più gustoso ci fosse al mondo.
Il mio cuore palpitava di gioia quando i miei occhi si posavano su di te.
Galleggiavamo in una bolla di felicità, sospesi in un mondo tutto nostro.
 

Solo noi due. Io e te.


Ma la bolla scoppiò [segno di effimera serenità] e noi piombammo nella cruda e fredda realtà.

 
Lontani e incompresi, scivolavamo via, sull’onda di qualcosa di più grande di noi.

 
Crudele è la vita, ma gli esseri umani sono ciechi di fronte alle sue avversità.
E il muro che si crea [invisibile] non basta a proteggerci.
 

Era il tuo amore, che per uno stupido momento, ho preferito non vedere.
Mascherando il mio dietro una flebile menzogna.

 
Annientati, col cuore ricoperto di pietra, i nostri sguardi si sono incrociati.

E quello che vedevamo [illusione eretta a difesa delle nostre anime], scompariva, dietro la memoria di quello che eravamo stati.
 

Di un passato lontano, che non sarebbe più tornato.

 




 

Ed ecco che ci diamo alle shot deprimenti! Questa volta (novità, novità!) è narrata in prima persona da Vanessa. Non so da dove mi sia uscita, ma ha almeno un paio d’anni, come molte altre, visto che ho iniziato a scrivere questa raccolta quando era in quarta superiore, considerando che dovrei essere al secondo anno di università, fate un po’ voi i vostri calcoli! Comunque, non ho intenzione di annoiarvi con la storia della mia vita (anche perché non ci sarebbe niente da dire), ma passo a dire quello che posso su questo capitolo: si tratta della rottura tra Mike e Vanessa, dopo il tradimento. In realtà non hanno mai smesso di amarsi, hanno semplicemente nascosto i loro sentimenti dietro una maschera di odio e disprezzo, che però non riuscirà mai a celarli del tutto.
Per il resto dovrete dirmi voi cosa ne pensate!
Tra l’altro sono super esaltata per aver ricevuto così tante recensione (tante quante il nuovo capitolo di Spin) e spero di poterne leggere molte anche per questo capitolo.
Qui vi lascio il link del forum, a cui recentemente ho cambiato Skin (è tempo di un po’ di Sirius/Kimberly!). Fateci un salto, non ve ne pentirete: Spin forum
 
E infine le recensioni!
 
Penny Black: James tiene moltissimo a Sam, fin da bambini, e se non le ha detto che è bella è perché loro sono amici e per lui essere amici è qualcosa di più importante, di più valore, rispetto ad avere qualcuno che gli piace. Se dovessimo dare un ordine, Sam starebbe in cima alla piramide, perché è sua amica (un’amica speciale), mentre Céline sarebbe senz’altro un gradino sotto, visto che non hanno il genere di rapporto che ha con Sam o gli altri Weasley, sono più degli amici/conoscenti. Poi c’è Ginny che mi ricorda tantissimo la Ginevra di “Un salto nel futuro”, quella felice della sua famiglia e che abbraccia la figlia e le dice qualcosa che solo loro possono capire. Mi piace questa Ginny. E Draco, come mi sembra di averti già detto, fa solo finta di non sopportare i Potter. Dopo anni e anni alla fine si saranno affezionati, no? Solo che insultarsi è una specie di routine! XD E di Mike e Nessie cosa ne pensi? Aspetto impazientemente le tue domande! XD
 
Jaily: Sono contenta ti sia piaciuta! James è un po’ stupido qui e siamo tutte d’accordo, ma prima o poi si riscatterà! XD E in Spin sembra che lo stia facendo poco a poco, no? James e Samantha sono una coppia un po’ particolare, non si danno delle etichette, ma sanno che l’altro sarà sempre al primo posto. E io li adoro proprio per questo!
 
JaneA88: Ginny e Draco ormai si capiscono alla perfezione e anche lui (sebbene non lo faccia vedere) pensa le stesse cose che lei ha detto a Sam, poi si tratta della sua adorata bambolina! XD James è risultato proprio odioso qui, eh? Dovrà sudare parecchio per farsi perdonare, ma vedremo di lavorarci su in Spin! XD Hai capito, Jim? Rimboccati le maniche e prendi in mano la situazione!
 
mayetta: Sono felice che Sam piaccia come personaggio! Io la trovo molto Weasley dentro, però una volta cresciuta, all’esterno è diventata una Malfoy. E’ come se nascondesse il suo cuore in una corazza e in Spin sembra ci sia davvero poco della bambina insicura di un tempo, ma quella parte molto Weasley ogni tanto risbuca fuori. Ora che ci penso c’entra sempre James! Mannaggia! XD
 
Grazie infinite a chi ha trovato un momento per leggere lo scorso capitolo! Spero che questo vi sia piaciuto e sarei davvero contenta di sentire cosa ne pensate!
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Feelings in the silence [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***


Elenco personaggi: Spin's characters
  
Feelings in the silence [Set 9,3: An empty room full of sound]               Jasper Malfoy / Lily Potter




 

Non servivano parole.

Tra di loro solo il silenzio.
 
Il nulla riempiva la stanza, mentre con uno sguardo davano voce alla loro anima.
Il cuore batteva, creando una melodia silenziosa e i respiri si fondevano in uno.
 

Si chiamavano, senza inutili discorsi. I desideri, impossibili da realizzare, svanivano nella luce soffusa.


Si voltavano e chiudevano gli occhi, incompresi nella loro sofferenza.

Urlavano parole attraverso labbra serrate.

Promesse vagavano nella quiete angosciosa che li circondava.
Senza che il minimo suono rompesse il silenzio.

C’erano solo loro.

E pensieri inespressi.

 Mentre scivolavano via, assorbiti da una pace dolorosa.

 

 

 

 

 
 

Ed eccomi di ritorno con una Jasper/Lily! Dunque, è molto diversa e forse per alcuni aspetti incomprensibile, ma tenete bene a mente il titolo e la frase del set e avrete la chiave di lettura! Il “sound” nel set sono i loro sentimenti che riempiono la stanza senza però venire espressi a parole, perché c’è solo silenzio. Non si comprendono pienamente tra di loro e questo silenzio non fa altro che confonderli e far pensare loro qualcosa che non è vero.
Niente di più.
Come avrete notato ho risposto tramite la nuova funzione alle recensioni, quindi non scriverò nulla qui, a parte i ringraziamenti per chi ha letto e per chi ha commentato!
Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto se volete leggere di qualcosa di particolare nella prossima!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Elusive darkness [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***


Elenco personaggi: Spin's characters



Elusive darkness [Set 3,2: How you remind me of the unknown]              Sirius Potter / Kimberly Weasley




 

La verità era che non lo capiva.

 
Era inutile sforzarsi di entrare nella sua mente, di studiare i suoi comportamenti; era perfettamente inutile se lui era così imprevedibile.
 
Kimberly odiava non sapere qualcosa e proprio per quello odiava gli atteggiamenti di Sirius.
Lui era come il buio: sapevi che c’era, ma non lo potevi toccare.
Pensavi di poterlo vedere, una volta spente tutte le luci, ma in realtà non vedevi niente.
 
Sirius era come il buio: era lì, davanti a te, ma i suoi pensieri erano inafferrabili; ti mostrava un volto, quello che ti aspettavi da lui, ma non era il suo.
Il suo restava nascosto nel buio.
E quando pensavi di averlo capito davvero, quando poi ti decidevi ad accendere le luci, lui spariva, lasciandoti a mani vuote e con la sua risata divertita nelle orecchie.
 
E Kimberly lo odiava per questo; odiava il fatto che lui fosse inafferrabile, tanto quanto i suoi pensieri; odiava il suo essere sempre al di sopra di tutto e soprattutto odiava non essere come lui.
Perché se lei non poteva leggergli dentro, Sirius poteva farlo con lei. Poteva distinguere chiaramente ogni suo pensiero, ogni suo desiderio, qualunque cosa.
E lo odiava.
 
Eppure bastava soltanto che lui la guardasse con i suoi incredibili occhi blu e non le importava di spegnere la luce e lasciarsi andare.
Non le importava se il buio diventava opprimente, perché non c’era nessun’altro posto dove avrebbe voluto stare.

 






 

Aggiornamento veloce, incredibilmente dopo solo pochi giorni da quello precendente! Volevo pubblicare qualcosa prima di domani, visto che parto per qualche giorno per Stoccarda.
La scelta è ricaduta su una Sirius/Kimberly che mi piace tantissimo. Abbiamo intuito i pensieri di Sirius nel capitolo 7, ora possiamo leggere quelli di Kimberly.
Sinceramente questi due li adoro! Beh, fatemi sapere se vi piace!
Vi lascio il link del forum, dove potrete trovare tante immagini e discutere su quello che volete e magari anche scambiare idee e congetture con qualcun altro!
Spin forum  
Alla prossima!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Into the abyss [Steve Weasley] ***





Into the abyss [Set 8,5: Invisible waves]                                                 Steve Weasley



 

 

Non aveva mai pensato più di tanto alle ragazze. Gli piacevano, certo, ma preferiva starsene per conto suo, senza impicci derivanti da una relazione.
Poteva ammirarle tutte, senza avere il fiato di una sul collo.
Non era abituato a perdersi dietro una gonna e dei capelli lucenti.
Era una stupidata, si ripeteva convinto.
 

Eppure, quando vedeva lei, tutto cambiava.

 

Le cose più importanti diventavano i suoi sorrisi, i suoi gesti, le sue labbra morbide e i suoi occhi celesti.
 

Nient’altro contava di fronte a lei.

 
Il modo in cui parlava e camminava, tutto, lo attirava sempre più in quell’abisso, fatto di desiderio e passione.
Affogava, travolto da quelle ondate improvvise e niente riusciva a farlo riemergere.
 
E lì era obbligato a restare, sprofondato in quell’amore fino alla fine dei suoi giorni.

 

 

 

 



 

Ci ho messo un po’ a decidere cosa postare, poi alla fine ho optato per questa, sperando che vi piaccia! Non si tratta di nulla di particolare, solo dei pensieri di Steve per una certa persona di cui avrete senz’altro indovinato l’identità.
Beh, visto che ormai è la Vigilia ne approfitto per farvi i migliori auguri di Natale e di inizio anno, sperando che possiate passare queste feste serenamente e divertirvi senza preoccupazioni.
Io aspetto le vostre recensioni! XD
Se volete fare un salto sul forum, questo è il link (Spin forum) e se avete tempo da perdere e volete dare un’occhiata alle altre mie storie io ne sarei felicissima!
Buon Natale!

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Is it love? [Mark Paciock] ***


Elenco personaggi: Spin's characters

 

 

Is it love? [Set 14,1: Lost in your eyes]                                            Mark Paciock






 

Sapeva cosa gli avrebbero detto i suoi amici, riusciva quasi a sentirli.
 

“Sei fregato” avrebbe detto Steve, ghignando come un pazzo.
James gli avrebbe augurato buona fortuna, dandogli una pacca sulla spalla.
Jeremy avrebbe esclamato, saltellando,
“E così anche il nostro Mark è entrato nel complicato mondo delle relazioni femminili!”.
Mike avrebbe insultato il gemello e gli avrebbe consigliato di stare attento e non lasciarsi ingannare.
 
E tutto solo per una misera frase.
 

Mi sono innamorato.

Che poi non era sicuro che fosse amore o solo una cotta.
Ma sapeva che il suo cuore batteva più forte e la bocca si seccava.
Riuscire a comporre una frase diventava impossibile e la sudorazione che aumentava rendeva il tutto ancora più difficile.
 
E poi incrociava i suoi occhi brillanti ed era perso.
 

Completamente perso.
 

Forse era amore, ma non era importante.
La guardava negli occhi ed era felice.
 

Gli bastava quello.
Solo quello.

 

 

 

 

 

Visto che nello scorso capitolo di Spin si è parlato di loro, perché non inserire una shot anche qui? Spero vi sia piaciuta, io non ho molto da dire in proposito!
Il capitolo di Spin è in fase di scrittura, la partita mi sta emozionando da matti ed è anche bella da scrivere, spero solo di fare un buon lavoro!
Qui il link del forum (tra l’altro ho anche cambiato skin!): Spin forum

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Between the anvil and the hammer [Miriam Smith] ***


Elenco personaggi: Spin's characters



Between the anvil and the hammer [Set 21,7: Anvil]                         Miriam Smith

 





Faceva male.
 

Stare lì, immobile, a sopportare i duri colpi inflitti alla sua anima.
 

Era impossibile scansarsi.
 

Troppo il peso della realtà.
 

Neanche il mondo delle stelle bastava a farla respirare.
Perché ovunque vedeva i suoi occhi.
 

E ad ogni sguardo, un martello faceva a pezzi il suo cuore.
 

Eppure lei stava lì, vestita da una maschera, in balia di sentimenti non corrisposti, celati da false sensazioni.

 
Ad ogni colpo sferrato qualcosa si rompeva.
 
E, regolare, il martello la schiacciava, la sbatteva contro la realtà.
 

E si trovava lì, stretta davanti all’incudine da catene invisibili,
con nient’altro che menzogne, flebili come l’aria, a ripararla dal dolore.

 

 

 

 
Piccola drabble sui pensieri di Miriam riguardo ai suoi sentimenti per Jacob. Non so cosa dire, se non che questo capitolo mi piace abbastanza.
 
Avviso per i lettori di “Spin”: sono esaltata perché il capitolo è a buon punto, più della metà, ed è anche abbastanza divertente (almeno a mio parere). Non disperate troppo, perché arriverà presto! Tra l’altro ho cambiato l’introduzione e spero sia meglio dell’altra, non sono molto brava in queste cose!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Cut into her heart [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***


E’ da un po’ che non pubblico niente, semplicemente per il fatto che sono molto occupata e svogliata, ma siccome in periodo di esami mi torna l’ispirazione ecco che vi tedio con un’altra inutile shot. E’ la prima versione dell’appuntamento tra Vanessa e Nicholas del capitolo 9 di “Spin”, quindi ci sono alcune incongruenze, ma ignorate i dettagli, quello che conta traspare sicuramente ed è il fatto che, per quanto Vanessa e Mike fingano che tra di loro non ci sia più niente, la realtà è ben diversa e nel profondo lo sanno perfettamente.
Per i più affezionati: il nuovo capitolo di Spin è in lavorazione, finalmente passiamo a Dicembre e qualcosa inizia a muoversi.
Spero che questa shot vi piaccia e che siate così gentili da darmi la vostra opinione!

 

 

 

Cut into her heart [Set: 8,1: Wrong Face]                Mike Weasley / Vanessa Harper


 





Si riavviò i capelli e fece una smorfia, ammirando la sua immagine riflessa.
Perfetta.
Uscì dalla stanza e percorse il corridoio fino alla sala comune.
Su una poltrona di pelle verde era stravaccato il suo appuntamento della giornata.
Osservò i suoi capelli scuri e corti, i suoi occhi castani, ombrati da lunghe ciglia nere, la fronte alta e la fossetta sul mento. Era affascinante Nicholas Nott, non le era andata troppo male, anzi, magari si sarebbe anche divertita.
«Ciao Vanessa» le sorrise alzandosi, non appena la individuò «Sei incantevole»
«Grazie Nick, andiamo?»
«Prego, dopo di te» le cedette galantemente il passo.
 

Quel sabato era prevista un’uscita ad Hogsmeade e lei aveva accettato di andarci con Nick.

Sarebbe stato tutto perfetto.

Chiacchierarono un po’, mentre raggiungevano l’ingresso.
Una strana sensazione si fece largo nel suo animo.
 

Come se ci fosse stato qualcosa di sbagliato.

 
E non accennava a scomparire.
La guidò verso un angolo del cortile, posandole una mano sulla schiena. Una volta arrivati, lei si scostò in fretta, lanciandogli un sorrisetto di scuse. Lui, ignaro di tutto, osservò i gruppetti che riempivano il cortile, cercando di distinguere i suoi amici.
Vanessa serrò i denti.
 

Perché a distanza di un anno doveva ancora tormentarla?

 
«Dove ti piacerebbe andare?»
Si riscosse alla domanda di Nick e scrollò le spalle «E’ uguale. Scegli tu» si schiaffeggiò mentalmente.
 

Perché si comportava così? Aveva sempre scelto lei, con lui, ogni volta, perché adesso no?

 
«Allora vado a chiedere a Robert cosa fanno, così più tardi ci possiamo unire agli altri».
«Va bene» lo guardò allontanarsi, senza alcuna espressione sul volto.
 

Perché non riusciva più a provare emozioni? Perché era finito tutto quando lui se n’era andato?

 
Si appoggiò al muro, le labbra strette e gli occhi serrati. Finché non sentì delle risate.
 

E dopo tanto tempo tornò di nuovo a respirare.

 
Era infuriata con se stessa, ma soprattutto con lui. Perché ormai aveva piantato le radici nel suo cuore e da lì non se ne sarebbe mai andato.
Incrociò i suoi occhi castani, oltre la folla di teste, improvvisamente seri.
Si fissarono, senza abbassare lo sguardo.
 

Era colpa sua. Solo colpa sua.

 
Lo vide avvicinarsi, dopo aver salutato velocemente gli amici, e si fermò quando a separarli ci fu soltanto un metro.
«Ciao Harper».
«Weasley».
Si scrutarono astiosi, prima che lui parlasse di nuovo.
«Vai ad Hogsmeade?»
«Sì. Ho un appuntamento».
Lui serrò la mascella, poi ghignò «Ho visto. Ci vai con Nott. Mi aspettavo qualcosa di meglio».
«Tu ci vai con tuo fratello e i tuoi compagni di stanza» ribatté sagace «Chi è messo peggio, Mike?»
Ridacchiò «Non c’è neanche bisogno di chiederlo».
«Già».
Ognuno compativa se stesso.
 
«Ho sentito dire che Nott ha strane abitudini al primo appuntamento con una ragazza».
«Perché, esce anche con i ragazzi?» lo interruppe sarcastica.
Il Grifondoro agitò una mano, scocciato, mentre lei ghignava, stranamente serena.
 

In quel momento tutto sembrava perfetto.
Finalmente ogni pezzo si incastrava al suo posto.

 
Sembrò combattuto, mentre prendeva tempo guardandosi attorno. Poi posò di nuovo gli occhi su di lei e bisbigliò «Stai attenta».
Il suo cuore mancò un battito, ma lei fece finta di niente, nascondendosi dietro la solita maschera di sufficienza «Sono una Serpeverde, Weasley».
Lui ghignò «Lo so. E’ questo che mi preoccupa» la salutò con un cenno e si voltò per andarsene.
«Se hai problemi, chiamami» lo sentì sussurrare.
 
Non disse nulla, troppo sorpresa, ma sorrise, appagata da quel piccolo attimo di felicità.
 

Un tuffo in un passato impossibile da dimenticare, in cui era rimasto imprigionato il suo cuore.
Sarebbe stato bello tornare indietro.

 
«Vanessa, andiamo?»
Ma ora al suo posto c’era Nicholas. Era lui che le aveva fatto i complimenti, lui l’aveva accompagnata in cortile. Lui la stava tenendo per mano. Con lui stava andando ad Hogsmeade.
 

E mai, fino a quel momento, si era sentita nel posto sbagliato.

Perché non era lui che doveva starle accanto e non era il suo il volto che vedeva quando chiudeva gli occhi.
 

Era tremendamente sbagliato.

 
Si voltò indietro, per un solo istante, e lo vide chiaramente, quello giusto.
 

E il suo nome l’aveva inciso nel cuore.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** End of an age [James Potter/Lyra Bole] ***


Elenco personaggi: Spin's characters

End of an age [Set 6,4: When everything’s made to be broken]       James Potter / Lyra Bole





 

 

Era passato il tempo in cui, distesi uno accanto all’altra, stavano bene insieme.
Si guardavano e sorridevano.
“Questa è l’ultima volta”, bisbigliavano tra loro.
 
Eppure succedeva ancora una volta ed un’altra ancora.
Ma non se ne curavano, perché sapevano che non era niente di serio.
 
Erano passati un paio d’anni e quelle notti mancavano ad entrambi.
Nonostante avessero trovato la loro strada, quelle notti di passione, in cui si perdevano l’uno dentro l’altra, non le avevano dimenticate.
 
Quando ancora l’amore non esisteva, quando ancora i loro cuori non battevano per nessuno se non per sé stessi.
Quando erano solo loro e quel gioco senza fine.
 

Mancavano.
Quei tempi mancavano davvero.
 

Ma lo sapevano entrambi che prima o poi sarebbero finiti.
Sapevano che avrebbero trovato qualcosa di più.
 
E allora, anche se il loro tempo era giunto al termine, l’avevano lasciato andare con un sorriso sulle labbra e la certezza che insieme avevano davvero vissuto qualcosa.

 

 

 



 

Non c’è niente da dire, sono le stesse cose del capitolo scorso.
Per quanto riguarda questa… drabble? Si riferisce al periodo in cui James e Lyra si frequentavano, niente di serio come avrete letto in Spin, ma si frequentavano. Era da un po’ che volevo postarla a dire la verità, risale al periodo delle coppie crack, periodo che comparirà anche in Spin.
Beh, fatemi sapere cosa ne pensate e un enorme grazie a chi continua a seguirmi!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Goodbye past [Céline Weasley] ***


Elenco personaggi: Spin's characters




Goodbye past [Set 23,2: Effect of impact on stationary objects] Céline Weasley










Sorridevano. Salutando con la mano.
Il sole illuminava i loro volti e faceva brillare i loro occhi di un limpido azzurro.
Scherzavano tra di loro, si abbracciavano e ridevano, mentre il vento intrecciava i loro capelli biondi.
Erano felici, in quel piccolo attimo di passato, un’estate di otto anni prima, a casa dei nonni. Lì non era cambiato nulla, lì erano ancora loro due. Solo loro due, come non sarebbero più state.



La cornice cadde a terra in pezzi, mentre il passato sfuggiva via. E lei rimase a guardarla, ferma vicino ai frammenti. Il vetro, infranto, formava quasi una stella, intorno alla foto rovesciata. Chiuse gli occhi e si voltò, ignorando il suo cuore in lacrime. Non sarebbe tornata indietro. Quel tempo se l’era lasciato alle spalle, lontano, e non l’avrebbe più raggiunta. E lei andava avanti, ignorando il dolore. Questa volta da sola.

Adieu, Samantha…







A/N: Finalmente mi sono decisa a continuare la pubblicazione di questa raccolta. Alcuni si chiederanno che fine ho fatto, a molti invece non importerà, ma per dovere d’informazione vi dirò questo: non ho abbandonato questa serie, né le altre storie, sono soltanto un po’ impegnata e mi manca la voglia di scrivere. Comunque, di “Life’s drops” ho pronti diversi capitoli, quindi può darsi che ogni tanto ne aggiunga uno. Per quanto riguarda “Spin”, qualche mese fa avevo scritto buona parte del nuovo capitolo, poi il mio hard disk mi ha abbandonata ed è stato deprimente. Per fortuna avevo stampato il pezzo iniziale e ho ricominciato a scriverlo, ma si tratta solo di una piccola parte e siccome sarà passato più di un anno dall’ultimo aggiornamento ho deciso che pubblicherò soltanto quando avrò un capitolo bello lungo.
Se qualcuno vuole tenersi aggiornato sulle novità, vi lascio il link del mio portfolio; di solito c’è sempre lo stato delle storie su cui sto lavorando o gli eventuali ritardi o aggiornamenti: Daphne's Portfolio

Nel frattempo spero che questa drabble troppo cresciuta vi sia piaciuta. Non aggiunge niente al rapporto tra Céline e Samantha, ma si concentra soltanto sui pensieri di Céline. Per crescere bisogna cambiare e il solo modo che lei ha trovato è stato staccarsi dal punto fermo della sua infanzia. Credeva di non poter trovare sé stessa, se continuava ad essere un tutt’uno con la cugina, così ha usato le maniere drastiche.
Spero di sentire cosa ne pensate, per il momento vi saluto. Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** A typical Weasley aftenoon [Weasley cousins] ***



A typical Weasley afternoon [Set 2,2: A lost childhood memory]         Weasley cousins







 

 
Jeremy Weasley si portò un piccolo dito davanti alle labbra e un lampo di divertimento passò nei suoi occhi castani, fissi sul gemello e i due cugini, accovacciati vicino a lui con la stessa espressione malandrina.
Tutti e quattro si chinarono in avanti e scrutarono oltre uno dei folti cespugli del giardino della Tana.
Il caldo estivo era davvero insopportabile in quei giorni e i bambini erano contenti quando venivano lasciati tutti insieme a casa dei nonni Weasley per l’intera giornata. A volte avevano persino il permesso di andare a rinfrescarsi nello stagno in fondo al cortile, o potevano giocare a Quidditch senza preoccuparsi di essere visti dai Babbani. La Tana era un paradiso per tutti loro, soprattutto quando poi si avvicinava l’ora della merenda.
Senza contare che i nonni li lasciavano spesso alle cure dei più grandi, per evitare di stancarsi troppo sotto il sole, e i bambini ne approfittavano per divertirsi senza freni.
Così, per la mancanza di un’attenta e intransigente supervisione, quei quattro erano liberi di cacciarsi nei guai.
Trovarono i loro bersagli senza troppe difficoltà e con un movimento fluido, da esperti, eseguirono un tiro perfetto.
Ebbero appena il tempo di guardare le loro facce sconvolte, prima di scappare di corsa ridendo a crepapelle, seguiti dalle grida delle loro vittime infradiciate.
François scosse la testa esasperato, ma decise di tacere perché sapeva perfettamente di non essere in grado di fermarli. Aveva assistito alla scena con la coda dell’occhio, da quando avevano riempito quei palloncini Babbani fino al lancio finale, come faceva sempre, ma come tutte le volte che aveva provato a dire loro qualcosa, non gli avevano mai dato ascolto. E a quel punto si meritavano pienamente le ripercussioni che ne sarebbero conseguite.
Jasper si limitò ad alzare appena un sopracciglio schiarito dal sole, seguendo per un attimo la loro fuga, per poi rilanciare la Pluffa a Diana, che la afferrò con un’espressione concentrata.
«Voi! Razza di stupidi Troll bavosi!»
Loreen balzò fuori da dietro il cespuglio con aria omicida, nonostante fosse bagnata come un pulcino. I suoi occhi castani lanciavano quasi Schiantesimi e i capelli scarlatti si attaccavano alle guance arrossate dalla rabbia e dal sole.
Céline la seguì, ma il suo sangue Veela riusciva a smorzare l’effetto inzuppato e lei sembrava bellissima lo stesso, sebbene le sue labbra fossero serrate minacciosamente.
Entrambe scattarono di corsa dietro ai quattro colpevoli, che si limitarono a ridere più forte, senza nemmeno fermarsi o guardare dove stavano andando, rischiando di travolgere Samantha, che passeggiava tenendo per mano Kimberly e Jacqueline, intente a raccogliere mazzolini di fiori colorati, che poi si rivelavano essere più erbacce che altro.
«Cos’è successo adesso?» chiese lei, aggrottando la fronte e voltandosi verso il cugino più grande, facendo dondolare la lunga coda bionda.
Loreen e Céline la superarono di corsa, facendosi fissare dalle due bambine più piccole. Jacqueline guardò la sorella con i suoi occhioni azzurri e un mazzo di erbacce in mano.
«Gavettoni» le rispose François, evitando all’ultimo momento che la Pluffa lo colpisse in faccia e lanciando un’occhiata di rimprovero a Jasper che alzò le spalle e indicò Diana, che gli diede un colpo sul braccio, berciando uno “Spione!”.
«Che stupidi» commentò Samantha con disapprovazione, mentre Kimberly aggrottava la sopracciglia e scuoteva la testa, imitando la cugina, con i riccioli rossi raccolti sul capo che molleggiavano con forza.
Jacqueline spostò lo sguardo su Samantha e le tirò la mano per richiamare la sua attenzione «Ho sete» la informò candidamente.
Samantha le fece un lieve sorriso «Va bene, andiamo dalla nonna. Tu, Kim?» chiese voltandosi verso l’altra bambina.
La piccola alzò la testa in un moto d’orgoglio, con le guance arrossate dal sole «No. E non ho bisogno di essere accompagnata! Sono grande, io! Ho otto anni!»
Samantha trattenne una risata alla sua espressione compiaciuta e la assecondò «Giusto. Allora io accompagno Jackie, tu resti con gli altri?» indicò i cugini che giocavano con la Pluffa.
Kimberly annuì con forza, desiderosa di mostrare la sua presunta indipendenza, e Samantha si scambiò uno sguardo divertito con François.
«Vieni a giocare con noi, Kimmy?» la chiamò lui con un sorriso, fermando la Pluffa sotto il braccio.
Kimberly lasciò l’unico fiore che aveva raccolto, insieme a qualche filo d’erba, in mano alla cugina e corse verso il gruppetto, dove François le diede in mano la Pluffa e lei, con un po’ di fatica, riuscì a tirarla quasi sui piedi di Diana, che si lamentò di quel tiro orripilante e la lanciò quasi in testa a Jasper, che la fulminò con lo sguardo, ma evitò di risponderle per le rime.
«Forza, andiamo a bere» disse Samantha, distogliendo lo sguardo.
Jacqueline le sorrise contenta e si lasciò guidare verso la casa, saltellando allegramente e lasciando che i codini biondi le rimbalzassero sulle spalle.
Proprio quando le due bambine entrarono dalla porta della cucina, da dietro l’angolo sbucarono i quattro combinaguai, con delle espressioni completamente stravolte, le facce sudate e i respiri affannati.
Si accasciarono sull’erba quasi in contemporanea, mentre Loreen e Céline ricomparivano più infuriate di prima, ma sicuramente meno stanche di loro.
«Allora?» chiese acidamente la più grande, con le mani poggiate sui fianchi in una perfetta imitazione di nonna Molly. I vestiti ormai erano solo un po’ umidi e i capelli appena freschi, ma quello non aveva migliorato il loro umore.
«Vi arrendete?» rincarò Céline, incrociando le braccia con una smorfia.
Mike fu il primo a gettare la spugna «Sì, sì, mi arrendo! Ma non fatemi male!»
Steve lo seguì a ruota «Abbiate pietà!» esclamò con una mano sul petto.
Le due sorrisero soddisfatte. Sapevano per esperienza che si sarebbero arresi, lo facevano sempre, alla fine.
«Bene» disse Loreen, facendo schioccare la lingua «E voi?» i suoi occhi si puntarono sugli altri due, purtroppo più testardi di Steve e Mike.
«Mai!» berciò Gabriel, fulminando con lo sguardo la coetanea. Doveva immaginarlo, non era un Grifondoro mica per niente.
«Piuttosto la morte!» aggiunse Jeremy in una delle sue solite uscite melodrammatiche, imitando il coraggio del cugino.
Loreen si scrocchiò le dita, preparandosi alla vendetta, ma a salvarli da morte certa ci pensò nonna Molly, che si affacciò in quel momento dalla porta della cucina.
«Bambini!» li chiamò con il solito tono alto, che avrebbero sentito anche se si fossero trovati a casa del nonno di Karen, dall’altra parte della collina «E’ l’ora della merenda!»
Il tempo sembrò fermarsi, mentre i loro cervelli elaboravano la frase. Poi le esclamazioni gioiose arrivarono tutte insieme e ognuno lasciò perdere la propria occupazione per correre verso la Tana, come un branco di Ippogrifi impazziti.
Si catapultarono in cucina, riuscendo anche ad incastrarsi sull’uscio della porta, e cercarono di accaparrarsi il posto migliore al grande tavolo, già occupato da Samantha e Jacqueline.
Nonna Molly sorrise e recuperò la torta gelato che aveva preparato, posandola al centro esatto del tavolo, sotto gli sguardi impazienti dei nipoti.
Nessuno mosse un muscolo, mentre la donna tagliava in fette uguali il dolce e lo serviva nei piatti con espressione attenta.
C’erano delle regole per la merenda in casa Weasley, una di quelle era che nessuno poteva cominciare a mangiare prima che tutti fossero serviti e la nonna desse il via. Se allungavano anche solo un dito al momento non opportuno, rischiavano di saltare la merenda e nessuno voleva rischiare.
«Bene» cominciò lei, divertita dagli sguardi impazienti dei nipoti «Buon appetito».
I bambini si avventarono sul dolce, chi più chi meno elegantemente, ormai dimentichi di tutto il resto.
Molly sorrise, guardando la tavolata e i suoi piccoli tesori.
Gabriel stava versando il the a Kimberly e Jacqueline, che lo riempivano di chiacchiere su fiori e farfalle.
Loreen, di nuovo completamente tranquilla e affabile, rideva e scherzava con i gemelli.
Steve urlava, cercando di superare il chiacchiericcio del tavolo, per organizzare una partita a Quidditch dopo la merenda, mentre François cercava di convincerlo ad abbassare la voce, sotto lo sguardo divertito di Jasper, che si allungò per rubargli una forchettata di torta.
Samantha e Céline gli lanciarono un’occhiataccia e ripresero a chiacchierare a bassa voce, scambiandosi chissà che segreti con gli occhi che brillavano divertiti.
In quel trambusto, Arthur Weasley si affacciò dal soggiorno, con gli occhiali storti e l’espressione tipica di chi si era appena svegliato.
«Che sta succedendo, qui?» chiese, raggiungendo la moglie.
Molly si limitò ad allargare il sorriso, con un sguardo pieno d’affetto.
«E’ solo ora di merenda».
Era solo ora della merenda Weasley.
 
 
 
 
 
 
 
 
N/A:Visto che nell’ultimo capitolo di “Spin” sono stati nominati Loreen e Gabriel, ho deciso di postare qualcosa su tutti i cugini Weasley, sperando di rendere anche questi personaggi abbastanza famigliari. François e Jacqueline sono stati nominati nel capitolo 6, per chi non se lo ricordasse.
Spero vi sia piaciuta questa shot e spero di leggere qualche vostro commento!
Per quanto riguarda il nuovo capitolo di “Spin”, non so quando arriverà, ci sto lavorando su e spero di non farvi attendere troppo.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=513431