Life's drops di Daphne_Descends (/viewuser.php?uid=23226)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strategic disorder [Seventh year's Gryffindor boys] ***
Capitolo 2: *** Bleeding hands [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 3: *** Thin thread [Lyra Bole] ***
Capitolo 4: *** Not at the right time [James Potter/Samantha Malfoy] ***
Capitolo 5: *** Beginning of a new life [Rebecca Pearson] ***
Capitolo 6: *** In my mind [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
Capitolo 7: *** The other side [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
Capitolo 8: *** Don't say it [Group] ***
Capitolo 9: *** Look upon my love [Travis Rowland/Lyra Bole] ***
Capitolo 10: *** Girl in the light [Eric Cooper] ***
Capitolo 11: *** She alone [Paul Coleman] ***
Capitolo 12: *** James in Wonderland [James Potter] ***
Capitolo 13: *** The reflection of her heart [Ginevra e Samantha Malfoy] ***
Capitolo 14: *** Illusion [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 15: *** Feelings in the silence [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
Capitolo 16: *** Elusive darkness [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
Capitolo 17: *** Into the abyss [Steve Weasley] ***
Capitolo 18: *** Is it love? [Mark Paciock] ***
Capitolo 19: *** Between the anvil and the hammer [Miriam Smith] ***
Capitolo 20: *** Cut into her heart [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Capitolo 21: *** End of an age [James Potter/Lyra Bole] ***
Capitolo 22: *** Goodbye past [Céline Weasley] ***
Capitolo 23: *** A typical Weasley aftenoon [Weasley cousins] ***
Capitolo 1 *** Strategic disorder [Seventh year's Gryffindor boys] ***
Questa raccolta
è
legata alla fanfiction “Spin”, per via dei
personaggi e dell’ambiente.
Sarebbe
meglio leggere quella, ma per chi non volesse può
avere un’idea dei personaggi a questo link: Spin's characters
Sì,
è lo schema
(o meglio, elenco) che avevo promesso ai lettori di
“Spin”. Spero sia
abbastanza chiaro, ma per qualsiasi chiarimento o richiesta di aggiunte
non
esitate a dirmelo.
I
set della
storia li ho presi da LJ, ma non ricordo esattamente dove e in quale
occasione,
per di più sono mischiati tra loro.
Ho
comunque
deciso di cominciare con il primo in assoluto, essendo piuttosto
generale.
Strategic disorder
[Set 1,1: A black shirt]
Seventh
year’s Gryffindor boys
«Dov’è
la mia camicia nera?»
James
e Steve
alzano gli occhi dalla scacchiera, Jeremy riemerge dalle fauci del
cuscino e
Mike smette di lucidare il suo manico di scopa.
E tutti mi guardano
confusi.
«Eh?»
«Dov’è la mia
camicia nera?!»
«La che?» chiede
Jeremy con voce impastata dal sonno e un’espressione
piuttosto idiota sul
volto.
«La camicia nera!»
«Non agitarti,
Mark, potresti rimanerci secco» commenta laconico Steve,
mangiando la torre di
James con il suo alfiere. Lui fa una smorfia e inizia a lamentarsi.
E tutti tornano
alle loro occupazioni, lasciandomi con un pugno di Doxy.
Sbuffo esasperato. Che
razza di amici mi sono trovato!
Non si scompongono
nemmeno quando butto all’aria i loro bauli. Non che ci fosse
poi molto da
buttare all’aria, viste le loro condizioni. Tra quella
confusione sarà ancora
più difficile trovare la mia camicia.
In compenso, però,
ritrovo la maglietta delle Sorelle Stravagarie, che avevo prestato a
Jeremy
almeno un mese fa, e il libro di Trasfigurazione dell’anno
scorso, finito
chissà come nel baule di Steve. E il mio pettine sotto il
letto di James: non
penso che l’abbia mai usato o, se l’ha fatto,
è evidente che non ha funzionato.
«Si può sapere
quante altre cose mi avete preso, durante tutti questi
anni?!» esclamo,
raccogliendo i miei migliori jeans da Babbano vicino al baule di Mike.
Loro si guardano e
ghignano.
«Lo stretto
necessario per sopravvivere» risponde Steve, facendo avanzare
la torre.
Scuoto la testa,
arreso. Ormai mi sono abituato: ci vuole una pazienza infinita con quei
quattro
e un occhio chiuso. Forse è meglio tutti e due.
«Stai mettendo in
disordine il dormitorio per niente» borbotta James,
passandosi una mano tra i
capelli e guardando corrucciato la scacchiera «Mettiti
un’altra camicia, ne hai
talmente tante!» aggiunge, muovendo il suo cavallo verso la
torre di Steve.
Ma io mi sono
fermato alla prima frase «In
disordine?! Dimmi come
è possibile mettere
in disordine questa stanza più di quanto non abbiate
già fatto voi!»
«Sì, ma il nostro è
un disordine strategico»
dice Jeremy «Per esempio, io so che le mie
calze sono nel cassetto delle calze di James, anche se lì ci
sono le sue
mutande».
«E cosa ci fanno le
tue calze con le mie mutande?» chiede Jim, lanciandogli
un’occhiataccia.
«E cosa ci fanno le
tue mutande nel cassetto delle calze?» ribatte Jeremy.
«Forse perché io,
il cassetto delle calze, non
ce l’ho?»
chiede ironico James.
Jerry fa una
smorfia e cerca di ribattere, ma io preferisco evitare, prima che si
mettano a
discutere sul perché James Potter non abbia un cassetto per
le calze.
«Lasciate stare! Mi
metto un’altra camicia, sono già abbastanza in
ritardo!» afferro la prima che
mi capita, sperando che sia mia, e li saluto, uscendo velocemente da
quel
manicomio.
Quando
il rumore di
passi si affievolisce, i quattro ghignano.
«Scacco matto»
annuncia Steve.
James sbuffa.
«Avevi ragione,
Jim» dice Mike ridacchiando «Gli sta meglio quella,
di camicia».
Scoppiano a ridere
e Jeremy recupera da sotto le coperte del suo letto la camicia nera di
Mark.
«Dite che la
ritrova se gliela nascondiamo?»
Lanciano
un’occhiata al dormitorio sottosopra: il pavimento pieno di
vestiti, libri e
cianfrusaglie, i letti sfatti, i bauli spalancati. Poi si fissano.
«No!»
N/A: Spero che questo
sia il primo di tanti
capitoli, anche perché ne ho già scritti parecchi.
Non
so l’ordine
in cui li posterò, ma se avete voglia di leggere di un
personaggio, coppia o
situazione particolare, chiedete pure e vedrò di
accontentarvi!
Credo
che sia
tutto, per il momento.
Ciao!
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Capitolo 2 *** Bleeding hands [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Il link per
l’elenco
dei personaggi lo trovate nel capitolo 1.
Bleeding hands [Set
16,3: Scientific
process]
Mike
Weasley / Vanessa Harper
La
loro relazione non
era mai stata semplice. Lo sapevano entrambi.
Ed entrambi, di tacito
accordo, avevano deciso di prendere quello che arrivava, di godersi il
momento,
che forse non sarebbe durato.
Erano pronti a
separarsi. Faceva male, eppure da tempo lo aspettavano.
Il loro cuore cadde in
pezzi, ma non fecero nulla per fermarlo.
Solo fragili cocci
di vetro sul pavimento della loro
anima.
Ma quello che non si
aspettavano era di rimanere attaccati.
Perché i frammenti si
erano mischiati. Nessuno dei due sapeva più quali fossero i
pezzi del suo cuore
e, raccogliendone alcuni, non faceva altro che ferirsi con gli altri.
Ma continuavano a
provarci e, alla fine, si ritrovavano lì, in piedi uno di
fronte all’altra, con
stretti tra le mani sanguinanti i frammenti del cuore
dell’altro.
Genere
completamente diverso dal precedente, sulla relazione, ormai finita,
tra Mike
Weasley e Vanessa Harper. Si amavano? Sì. Si sono lasciati?
Sì. Si amano
ancora? Probabilmente sì. Perché si sono
lasciati?… Perché sono due stupidi
orgogliosi e testardi.
Vi ringrazio per
le recensioni che mi avete lasciato, sono stata davvero contenta di
leggerle!
MaBra:
Ti ringrazio
davvero per i complimenti! Il
problema delle storie con OC è quello di fare un salto nel
vuoto: non sai mai
se riceverai riscontri positivi o meno e, ovviamente, ci sono sempre la
signorina Sue e il signor Stu dietro l’angolo! XD Spero ti
sia piaciuta anche
questa!
jaily:
Grazie! Sono
contenta si capiscano i
personaggi, ho sempre paura che le loro caratteristiche o
personalità si
confondano. Per la camicia, effettivamente stava meglio con
l’altra, quindi
perché non unire l’utile (per Mark) e il
dilettevole (per loro)? XD
Penny
Black: Carissima, sono
contenta ti abbia divertita!
Il settimo anno di Grifondoro è un bel gruppo di pazzi,
vero? Povero, povero
Mark! Dovremo fondare un gruppo di sostegno per il Caposcuola Paciock!
XD James
e Jeremy sono fuori di testa, nient’altro da dire. Per Mark,
puoi immaginare
quello che vuoi, probabilmente aveva un incontro con la Caposcuola
Eveline
Bradley… e allora hanno proprio fatto bene a nascondergli la
camicia!
shikon93:
I Fantastici
Quattro? Bel nome! XD Sono
insopportabili quando ci si mettono, ma come si fa a vivere senza di
loro? E
allora riempiamoli pure di baci! Soprattutto James che, insieme al
fratello, è
il mio preferito!
Grazie a chi ha
letto, aggiunto tra le preferite (Penny
Black) e tra le seguite
(jaily, S1a3m e shikon93)
Non sono ancora
ben decisa su quale sarà la prossima, quindi sono aperta a
suggerimenti. Per il
momento è probabile: Lyra
Bole (prima del
settimo
anno).
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Capitolo 3 *** Thin thread [Lyra Bole] ***
Il
link per l’elenco dei personaggio trovate nel
capitolo 1.
Thin thread [Set 22,3: The puppet master]
Lyra Bole
Rideva,
scuotendo i suoi lunghi capelli castani.
Ovunque
andasse era
sempre seguita dagli sguardi di tutti e, consapevole, se ne vantava.
Ammaliava, con i suoi occhi
chiari, lasciando dietro di sé una scia di
cuori palpitanti.
Era
brillante come
il suo nome e non aveva paura di mostrarlo.
Le bastava uno
sguardo, un solo gesto, per catturare la loro anima.
Come una
burattinaia, teneva i fili dei loro
cuori e li muoveva seguendo la sua storia.
E
loro, prigionieri tra le sue dita, erano
solo bambole.
Lyra Bole era la
padrona dei loro desideri.
Appesi
nel vuoto,
chiedevano a gran voce il suo amore e lei li traeva a sé,
accontentandoli.
Ma quando li
lasciava andare, stanca, il filo si rompeva e le bambole cadevano a
terra, in
pezzi.
E la burattinaia
rideva, riprendendo il suo
gioco senza fine.
Ed ecco il capitolo su
Lyra, che ha incuriosito molti
lettori di Spin. Questo comportamento non è quello del
settimo anno, ma di
quelli precedenti: era una a cui non importava nulla
dell’amore e dei ragazzi.
Per
quanto riguarda gli aggiornamenti, mi piacerebbe
postare un nuovo capitolo più o meno una volta a settimana,
se riesco. Poi vedremo!
mayetta: Sono
contenta che si sia capito esattamente il messaggio che volevo
trasmettere,
perché Mike e Vanessa, nonostante lo nascondino, sono
davvero molto insicuri,
basta un niente per farli crollare e quel niente, purtroppo,
è arrivato.
L’intento di questa raccolta è esattamente far
comprendere meglio i personaggi
e le relazioni di Spin… e poi perché adoro
scrivere di tutti loro!
shikon93: Eccoti
accontentata con Lyra! Spero ti sia piaciuta. La relazione di Mike e
Vanessa è
difficile perché loro sono apparentemente diversi, ma
entrambi testardi e
orgogliosi e questa è un’accoppiata terribile!
Sono felice di essere riuscita
rendere tutte le sensazioni più intime che hanno provato al
momento della
rottura. E i Fantastici Quattro ricompariranno (spero)! Baci ^.^
Jaily: No,
non sono quelli veri, questo è il mio futuro alternativo e,
nonostante adori la
nuova generazione della Rowling, amo scrivere dei miei personaggi,
perché ormai
mi sono entrati nel cuore! Lo sai che una shot su Paul e Lily non
l’avevo
ancora scritta? XD Ma non preoccuparti mi è venuta
un’ideuzza e spero di
riuscire a fartela leggere presto! La lista serve davvero tanto, se non
li
avessi creati io, di sicuro sarei già impazzita con tutti i
nomi e le altre
cose! Siete davvero eccezionali!
Penny Black: Hai
perfettamente ragione su Mike e Vanessa, ma c’è
anche da dire che due persone
come loro fanno fatica a fidarsi di qualcuno e, dopo essersi legati
così tanto,
aver vissuto quello che è successo, anche uno stupido
tradimento che poteva
essere perdonato, ha provocato una rottura profonda. Sanno entrambi di
aver
sbagliato, ma non sono in grado di scusarsi e perdonare, non fa parte
della
loro natura. Ma prima o poi dovranno sbattere contro la
realtà e risolvere
questa situazione! XD
Grazie a tutti coloro che
hanno letto, aggiunto tra le
Preferite (shikon93) e le seguite
(mayetta), spero di sentire i
vostri commenti anche su questo capitolo.
Sondaggio
per il prossimo: Ginny e littleSamantha o littleRebecca Pearson, Eric/Meissa o littleJames/littleSamantha?
Non so proprio quale scegliere!
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Capitolo 4 *** Not at the right time [James Potter/Samantha Malfoy] ***
Se
trovate errori grammaticali nei dialoghi, sappiate che
è fatto apposta, visto che si tratta di due bambini.
Not at the right time [Set 24,4:
Anachronism]
James
Potter / Samantha Malfoy
«Sei
sicuro Jay?»
«Sì, non preoccuparti, è
solidissimo!»
Così dicendo, un
bambino con arruffati capelli corvini sbatté più
volte il piede contro il
pavimento di legno della casetta sull’albero.
La biondina che lo
guardava dal basso fece una smorfia poco convinta, sentendo uno strano
scricchiolio.
«Dai, sali! Non
fare la codarda!»
Lei alzò un
sopracciglio «Scusa se voglio vivere ancora qualche
anno».
«Ma va’, è
sicurissimo!»
La piccola sbuffò
«Non posso! Ho il vestitino nuovo; se lo sporco la mamma si
arrabbia».
Il morettino roteò
gli occhi, poi si sporse per lanciarle un’occhiataccia
«Mi stai prendendo in
giro?» esclamò, arricciando il naso.
«Funziona?»
«Non direi! Muoviti
a salire!»
La bambina sbuffò
ed iniziò ad arrampicarsi sul grande albero. Con fatica
raggiunse l’amico e si
sedette scomposta sulle assi del pavimento.
«Che schiappa. Sei
già stanca».
Lei lo fulminò con
i grandi occhi azzurri «Taci».
Ridacchiando, le si
sedette accanto, passandosi una mano tra i capelli.
Stettero in
silenzio per qualche minuto, ognuno preso dai propri pensieri.
«Ehi, Sam» la
chiamò poco dopo con un sussurro.
«Che vuoi?»
«Mi prometti una
cosa?»
La bambina si voltò
curiosa, prestandogli tutta la sua attenzione
«Cosa?»
«Anche se sei una
femmina, mi prometti che saremo amici?» piantò i
suoi occhi verdi su di lei,
triste.
«Ma noi siamo già
amici, James» disse leggermente confusa.
Lui scosse la testa
«Dico quando diventiamo grandi, quando siamo come i nostri
genitori» distolse
lo sguardo, imbarazzato, ma Samantha sorrise e gli prese una mano.
«Va bene» disse
allegramente «Lo prometto».
James arrossì e non
disse più niente.
«Perché me l’hai
chiesto?» domandò all’improvviso,
giocherellando con una lunga ciocca dorata
«Perché credi che da grandi non
possiamo più essere amici?»
Lui fece una
smorfia «Lo sai come sono i grandi, no?»
Sam inclinò il
capo, poi fece un cenno di diniego «Come sono?»
James alzò gli
occhi al cielo «Hai mai visto i tuoi genitori quando sono da
soli?» le chiese
con aria saputa.
Lei scrollò le
spalle, guadagnandosi uno sbuffo.
«Si baciano!»
le spiegò con una smorfia di disgusto sul volto.
«E’ perché si
vogliono bene!»
«Anch’io ti voglio
bene, ma non ti bacio di certo! Che
schifo»
borbottò, incrociando le
braccia.
Samantha lo fissò
per un po’ «Voi maschi non capite
niente!» disse stizzita «Loro sono contenti!
Secondo me, un bacio così ti fa sentire felice, col cuore
che batte forte; è
come…volare su una scopa!»
A quelle parole
James si riscosse «Davvero?» le chiese curioso.
Lei annuì convinta
«Sì, ne sono sicura. Hanno sempre le guance rosse,
come quando scendiamo dalle
nostre scope».
Il bambino fece una
smorfia, pensieroso «E come fai a saperlo? Ci hai mai
provato?»
Samantha si
corrucciò «No, però-».
«Allora come fai a
saperlo?» la incalzò con un ghigno.
«Lo so e basta!»
esclamò lei «E tu, ci hai mai provato?»
«No, ma-».
«Allora come fai a
saperlo?» lo scimmiottò, per poi scoppiare a
ridere divertita.
James
si imbronciò: non gli piaceva essere preso in giro,
nemmeno se a farlo era Sam.
«Ok» esclamò
accigliato «Allora proviamo!»
La bambina smise di
ridere e lo guardò confusa «Cosa?»
«A baciarci»
disse disgustato.
«Cosa vuoi saperne
tu?» gli chiese, diventando seria d’un tratto
«Non sai neanche come si fa».
«Sì che lo so!»
Lei ghignò «Ah,
sì?» chiese, incrociando le braccia
«Fammi vedere».
James la afferrò di
scatto per le spalle, corrucciato, e bruscamente posò le sue
labbra su quelle
dell’amica.
Fu
solo uno scontro tra due bocche, che durò
per pochi secondi, prima che lui si staccasse di colpo, rosso in volto
e
affannato per essere stato in apnea così a lungo.
Lei non era in condizioni migliori.
«Visto?»
le chiese,
sfregandosi la bocca con il dorso della mano «Non
è successo niente. Stupida!»
Gli occhi azzurri
di Samantha si inumidirono e lei si voltò per mascherarlo.
Ma James li aveva
visti ed entrò in panico «No Sam, non piangere,
dai!» Odiava vederla
così
«Magari avevi ragione tu».
«Non è vero»
mormorò con voce incrinata «Non succede
niente».
Il bambino cercò di
trovare una scusa plausibile, che la facesse smettere di piangere.
Una
scusa qualsiasi.
«Forse è perché non
era il momento giusto!» esclamò.
Samantha si voltò
finalmente verso di lui, con due grossi lacrimoni che le rigavano le
guance
«Non era il momento giusto?» ripeté,
tirando su col naso.
«Sì!» esclamò James
sollevato «E’ perché siamo ancora dei
bambini!»
La biondina si pulì
gli occhi con la mano «Allora funziona solo con i
grandi?»
«Esatto!» esclamò
l’amico, con aria saputa.
«Oh» fece lei
delusa «ma io volevo provare».
Per evitare
l’arrivo di altre lacrime, James non ci pensò due
volte ad esclamare
«Riproveremo da grandi!»
«Dici sul serio?»
Annuì solennemente.
«Promettimelo» si
accigliò lei.
Lui si posò una
mano sul cuore e proclamò.
«Io,
James Edward Potter, prometto che,
quando saremo grandi, bacerò te, Samantha Jessica Malfoy.
Contenta?»
Sam
annuì e
sorrise. James tirò un sospiro di sollievo.
L’aveva
scampata.
Tanto se ne
sarebbe dimenticata.
Perché
il loro tempo non era ancora arrivato.
Ed ecco
finalmente una James/Samantha, anche se ambientata molti anni prima di
Spin.
Personalmente è la mia coppia preferita, quella a cui mi
sono più affezionata.
Il prompt non è
stato molto semplice, ma visto che anacronismo significa letteralmente:
s.m. 1)
Errore di cronologia per cui si attribuiscono cose o fatti
caratteristici di
un’epoca a un’altra diversa. 2) Ciò che
è in contrasto col suo tempo.
Quindi credo che
tutto sommato vada bene, visto che il loro tempo è quello di
Spin e non di
quando erano bambini.
Ora passo a
rispondere alle recensioni, che mi ha fatto molto piacere ricevere
(come
sempre)!
mayetta:
Esatto, Lyra era
esattamente come hai potuto
leggere nello scorso capitolo, fin dall’inizio. Poi qualcosa
è cambiato e ha
capito quello che conta davvero e l’importanza
dell’amicizia e quindi ecco la
Lyra di Spin. Quasi sicuramente verrà fuori la sua storia,
prima o poi, quindi
continua a seguirmi! Come vedi ti ho accontentata con James e Samantha,
spero
ti sia piaciuta!
Penny
Black: La storia di Lyra
è complicata e lei ha
subito diverse “trasformazioni”, le amicizie ci
sono sempre state, ma non ha
mai saputo vederle. Comunque trovo che tu abbia colto perfettamente il
personaggio, non pensavo che Lyra potesse appassionarvi così
tanto! XD Per
Sirius e Kimberly probabilmente dovrai aspettare un po’,
perché la maggior
parte delle shot che ho scritto è ambientata dopo Spin, come
puoi notare sto
postando cose che succedono prima o durante Spin, per non confondervi
troppo!
Ma spero che questa James/Samantha ti sia piaciuta lo stesso! Eric e
Meissa li
vedrai presto, io li trovo adorabili!
Jaily:
La Paul/Lily
è in lavorazione, non appena
finisco una piuttosto lunga e stupida che sto scrivendo! XD Gli amori
di Lily
verranno soprattutto fuori in Spin! Per il momento ho scritto poco su
di lei in
questa raccolta, ma vedrò di fare qualcosa in più!
Grazie
alle
persone che hanno letto, fatemi sapere cosa ne pensate di questo
capitolo!
Alla
prossima!
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Capitolo 5 *** Beginning of a new life [Rebecca Pearson] ***
Beginning of a new life [Set 13,3: Whole
other world]
Rebecca
Pearson
L’undicenne
Rebecca
Pearson saltellava allegramente verso il binario nove di
King’s Cross, con i
genitori alle calcagna.
Era felice.
Lei, una bambina
normalissima, stava per partire alla volta della scuola di Magia e
Stregoneria
di Hogwarts.
Lei, Rebecca, era
una strega.
Si fermò a metà
banchina, non sapendo dove fosse esattamente quello strano binario nove
e tre
quarti. I suoi genitori la raggiunsero, spingendo il carrello con su un
grosso
baule.
«E adesso?» chiese
sua madre, bionda come lei, un po’ in ansia.
Suo padre aggrottò
la fronte, leggermente a disagio «L’entrata
dovrebbe essere tra i binari nove e
dieci».
«Non possiamo
andare con lei, vero?»
«No. Il professore
ha detto che solo i maghi possono attraversare la barriera».
Vedendo che la
madre stava per scoppiare in lacrime, la piccola Becky si
affrettò a
rassicurarla «Non preoccuparti, mamma. Posso farcela da
sola!»
La donna la strinse
in un abbraccio, mormorando parole incomprensibili. Rebecca e il padre
si
guardarono esasperati.
«Scusate,
vi serve aiuto?»
Vicino a loro c’era
un signore con gli occhiali e una folta chioma corvina, che spingeva un
carrello con un baule e una civetta
bianca.
Una bambina con i
capelli mori era attaccata ad una delle sue gambe e fissava Rebecca e i
suoi
genitori con occhi curiosi.
La madre di Becky
tirò su col naso e annuì appena.
«Rebecca deve
raggiungere il binario nove e tre quarti» gli
spiegò il signor Pearson.
L’uomo con gli
occhiali sorrise cortesemente «E’ al primo anno?
Anche mio figlio James inizia
quest’anno».
Dietro di lui
arrivò una donna infuriata, che tirava per un braccio due
bambini talmente
simili tra loro da poter essere scambiati per gemelli.
Quello più alto si
faceva trascinare passivamente, l’altro continuava ad
agitarsi e cercare di
scappare dalle grinfie della madre.
«Harry! Prenditi i
tuoi figli, per tutte le sottane di Morgana!»
I tre Pearson
spalancarono gli occhi stupiti dall’esclamazione.
L’uomo con gli
occhiali, Harry, sbuffò esasperato.
«Deve andare dritta
verso il muro tra le banchine e si ritroverà direttamente al
binario nove e tre
quarti. Se sei nervosa ti conviene correre»
spiegò, allungando nel frattempo un
braccio dietro di sé e afferrando quello che sembrava il
figlio maggiore «Se
volete può venire con noi. Ci assicureremo che salga senza
problemi sul treno».
I genitori di
Rebecca si lanciarono una rapida occhiata.
«Non è un problema
per voi, vero?» chiese la donna bionda, torturandosi le dita.
«Assolutamente no!»
si intromise l’altra, con un sorriso «Le faremo
anche conoscere qualcun altro,
così non sarà da sola!»
Rinfrancati, i due
si dedicarono a salutare la figlia con tutto l’affetto
possibile,
abbracciandola e facendole le ultime raccomandazioni.
Dal canto suo,
Becky non vedeva l’ora di partire.
Attraversò la
barriera con la moglie di Harry e il bambino agitato e si
ritrovò su una
banchina affollata e rumorosa.
Un treno scarlatto
era fermo sui binari e molti volti si affacciavano già dai
finestrini.
«Quello è
l’Espresso di Hogwarts» la informò Harry
«Vi porterà al villaggio vicino alla
scuola. Vieni».
Si fece largo tra
la folla, con James al suo fianco che non smetteva un attimo di parlare
e il
fratellino, Sirius, che continuava a ripetere
“Anch’io voglio andare ad
Hogwarts!”.
Quella mezz’ora
prima delle undici, l’orario di partenza, fu un susseguirsi
di volti, colori,
risate e saluti.
Probabilmente
conobbe la maggior parte degli studenti del primo anno.
C’erano
tre bambini
con i capelli rossi, di cui due erano gemelli; uno biondo un
po’ pacioccone;
c’erano due bambine con gli occhi grigi, una mora e una
bionda, che iniziarono
a stordirla di chiacchiere, mentre lei si limitava ad annuire e
sorridere.
Poi arrivò una
bambolina bionda, che venne subito soffocata da James e i tre rossi.
C’erano degli
scoppi, delle risate, la voce della moglie di Harry che sgridava
Sirius, che si
lamentava della sorella, Lily, e di due bambine con i capelli rossi.
E
quando fu ora, salirono tutti su quel
lungo treno rosso.
Rebecca sorrise,
salutando e ringraziando Harry dal finestrino.
E
infine il treno partì.
Pensò ai suoi
genitori oltre la barriera. Le dispiaceva che non avessero potuto
accompagnarla
fin lì, che si fossero persi la vitalità di quel
mondo.
Quell’incredibile
nuovo mondo.
Di cui lei stava entrando a fare parte.
Ho
deciso di postare questa shot sulla piccola Rebecca
Pearson, all’inizio del primo anno, anche se la gamma di
scelta era, e rimane,
piuttosto ampia. Comunque, come avete potuto leggere, non è
solo lei a
comparire, anche se gli altri personaggi sono stati volutamente appena
accennati o nominati. Spero vi sia piaciuta lo stesso!
Ah,
alla fine vi aspetta una specie di sondaggio! ^.^
Grazie infinite
a tutti coloro che hanno recensito la scorsa shot! Vi adoro da morire,
soprattutto le mie quattro lettrici fidate, che hanno davvero una
grande
pazienza a recensire ogni capitolo di questa raccolta e di Spin! XD Sul
serio,
non so come ringraziarvi!
ClaireAnn_M: Non
preoccuparti, James è uno che tiene fede
alle promesse. Sempre. ^.^
mayetta: Grazie
mille! E’ uno dei complimenti
migliori che potessi farmi, perché ho sempre paura di farli
risultare troppo
artefatti e innaturali. Come ho già detto, James
è un uomo d’onore!
Penny Black: Grazie
cara! Ginny non avrebbe mai fatto
storie a Sam per il vestito, era una scusa poco credibile per non
arrampicarsi
sull’albero e ovviamente James l’ha capito subito!
XD Il loro tempo arriverà
presto, così come una shot su Sirius e Kimberly!
Jaily: Mi
sembra di non avere più bisogno di
rispondere alla tua domanda, no? XD Sono contenta che abbia ritrovato
una parte
di te nel capitolo! XD
gemellina_93: Grazie
mille! Sono contenta che la coppia ti
piaccia anche perché è la mia preferita! Spero
continuerai a seguirmi e farmi
sapere cosa ne pensi, sia su questa sia su Spin!
Un enorme grazie
anche a chi legge e basta!
Comunque,
purtroppo non so esattamente cosa postare per il prossimo capitolo,
anche
perché mi sono resa conto di avere una grande
possibilità di scelta, arrivati a
questo punto della storia. Quindi ecco che vi chiedo consiglio, cosa
vorreste
leggere tra queste shot?
- Ginevra
e
Samantha Malfoy
- Jasper
Malfoy/Lily Potter
- Travis
Rowland/Lyra Bole
- Sirius
Potter/Kimberly Weasley
- Eric
Cooper/Meissa Blackwood
- Mark
Paciock
- Paul
Coleman/Lily Potter
- Kimberly
Weasley
- Céline
Weasley e Samantha Malfoy
- Jeremy
Weasley/Jasmine Thomas
Come vedete ne
ho davvero bisogno! T^T
Alla prossima!
|
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Capitolo 6 *** In my mind [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
In my mind [Set 7,4: Elusive dreams]
Jasper Malfoy / Lily Potter
Non se n’era mai
accorto veramente, eppure, sempre più spesso, i suoi occhi
si posavano su di lei.
E da lì non si staccavano.
Rimaneva a
studiarla, indifferente a tutto il resto, e gli piaceva sempre di
più.
Adorava il modo in
cui si portava indietro i capelli corvini, con un gesto veloce e
automatico, ma
dannatamente sensuale.
Adorava il modo in
cui roteava i brillanti occhi blu, talmente vivi e profondi che
sostenere il
suo sguardo diventava impossibile.
Amava il suo
sorriso, aperto e caldo, che lo avvolgeva e cullava come una coperta,
facendolo
sentire a casa.
Amava tutto
di lei, in un modo nuovo e sconvolgente, mai provato prima.
E
non c’era momento in cui non immaginava come potesse
essere starle accanto, così vicino da poter percepire il suo
lievissimo profumo
floreale. Tanto vicino da sentire la sua risata cristallina e leggere
nell’abisso dei suoi occhi.
Avrebbe voluto stringerle la piccola mano delicata e baciarla
adorante, mentre lei sarebbe arrossita, colorando le guance di una
deliziosa
tonalità scarlatta.
E poi vedere le sue labbra rosee piegarsi in un sorriso, prima
di baciarla con tutto se stesso.
Sarebbe
mai
successo?
Quanto avrebbe
dovuto aspettare prima che il sogno si trasformasse in
realtà?
Forse troppo. E
allora si limitava a sorridere mestamente e allontanarsi.
Perché
forse Lily era troppo per uno
come lui.
Ed
ecco la tanto
aspettata Jasper/Lily, visto che è stata votata dalla
maggioranza! Sicuramente
non era come ve la aspettavate, anzi, è piuttosto
introspettiva, ma spero vi
sia piaciuta lo stesso.
I pensieri di
Jasper in un punto qualsiasi di Spin, oppure qualcosa che non
accadrà mai e che
ho voluto scrivere per puro diletto? Fate pure le vostre supposizioni!
La prossima shot
sarà una Sirius/Kimberly, visto che mi sembra sia arrivata
seconda in
“classifica”! XD
Ora passo alle
recensioni:
Penny Black: Complimenti!
Hai
praticamente indovinato tutti i
personaggi! Le due bambine sono Penelope (con i capelli mori) e Jasmine
(la
bionda) e meno male che non riconosci i personaggi! XD Comunque sui
fratelli
Potter hai azzeccato tutto quanto: Lily è la più
tranquilla, Sirius il suo
contrario e James… diciamo che a undici anni era una peste
anche lui, ma il
fatto di essere in partenza per Hogwarts lo ha un po’ agitato
e non ha potuto
dare il meglio di sé. Hai letto “Un salto nel
futuro”? Aiuto! L’ho riletta
anch’io recentemente, ma preferisco far finta di non averla
scritta
personalmente, perché è proprio un abbozzo della
nuova generazione, ci sono
molte cose diverse, soprattutto per quanto riguarda le relazioni dei
personaggi. Per quanto riguarda la tua domanda… beh, credo
proprio che le
coppie rimarranno le stesse! ^.^
Jaily: Per
il momento devi accontentarti di una
Jasper/Lily, seguita poi da una Sirius/Kimberly, ma non preoccuparti
perché le
posterò tutte quante, prima o poi. Anche se devo ammettere
che quella di Céline
e Samantha non aggiunge nulla in più a quanto spiegato in
Spin. Sono davvero
felice che ti piacciano i miei personaggi!
mayetta: E
Jasper/Lily fu! Eccoli qua, spero di non
averti delusa! Per quanto riguarda Rebecca non posso fare altro che
darti
ragione: essere catapultati nel mondo magico dev’essere
fantastico, ci sono
troppe cose da scoprire e spero di essere riuscita a rendere la
meraviglia e la
confusione che ha provato Rebecca di fronte alla frenesia della
partenza e,
ovviamente, al magico binario nove e tre quarti!
Grazie infinite
anche a tutti coloro che l’hanno letta, mi piacerebbe sapere
molto cosa ne
pensate di questa shot, perché ho qualche dubbio.
Alla prossima!
|
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Capitolo 7 *** The other side [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
The other side [Set 9,4: Shadow dance]
Sirius
Potter / Kimberly Weasley
In
realtà non gli
importava più di tanto, era ormai abituato alle sue urla
continue, ai
rimproveri e all’ira furiosa che le accendeva il viso.
Si limitava a
fissarla annoiato, sperando che chiudesse presto la bocca e lo
lasciasse libero
di tornare a farsi i fatti suoi.
Ma lei continuava
ad esclamare cose senza senso, mentre apriva la strada per un corridoio
deserto
del quinto piano.
Si fermò, attirato
dalla luce rossastra del sole calante, e ammirò il parco di
Hogwarts, sempre
magnifico, oltre i vetri opachi della finestra.
Anche lei si era
fermata, semplice riflesso incondizionato, ma la sua voce continuava a
riecheggiare in quell’ala sperduta del castello. Gesticolava,
enfatizzando ogni
singola parola, e muoveva appena qualche passo, in direzioni diverse.
Parlava troppo
veloce perché riuscisse a cogliere ogni minimo termine, ma
il senso non gli
sfuggiva. Era sempre lo stesso.
I suoi occhi si
posarono per terra, dove le ombre scure sembravano appartenere ad
un’altra
dimensione.
La sua ombra era
più grande di quella di lei, che però continuava
a muoversi, come a seguire dei
passi già conosciuti, che poco a poco si avvicinavano sempre
di più.
Si mosse e con lui
anche la sua ombra, ma lei non se ne accorgeva.
Le
loro ombre si univano
e separavano, su
una melodia silenziosa, vicine e allo stesso tempo lontane.
Lei non se ne
rendeva conto e si muoveva infuriata, eppure la danza che formavano
insieme era
semplicemente perfetta.
Non so esattamente
come iniziare, ho deciso di postare
questa shot e l’ho fatto, così, solo
perché avevo voglia. Personalmente mi
piace, perché la trovo piena di sottintesi e la loro
relazione (per me che l’ho
scritta e so come si evolverà la situazione) mi sembra
perfettamente delineata,
ci sono tutti gli elementi. Spero comunque di non avervi deluso,
essendo la
prima Sirius/Kimberly della raccolta.
Piccolo
annuncio pubblicitario: a questo link (Spin [I wouldn't change a thing]) trovate
il mio forum (tra l’altro ho cambiato skin giusto ieri!), mi
farebbe piacere se
lo visitaste, anche perché in tag ogni tanto si possono
trovare spoiler
interessanti! E poi ci sono tante altre cose oltre alle mie storie e
alle
immagini che ho tentato di fare su photoshop.
Bene,
passiamo alle vostre bellissime recensioni!
ClaireAnn_M: Beh,
direi che sei ampiamente scusata per aver recensito lo scorso capitolo!
Jasper
non si tira mai indietro e Lily… beh, è
semplicemente Lily! C’è molto di più
dietro la facciata di entrambi e sono sicura che lo sanno. Riescono a
guardarsi
a fondo, mettendosi con le spalle al muro a vicenda.
Jaily: Non
sei la prima a cui non piacciono le immagini, ma mi scuso dicendo che:
uno, io
sono una capra ad usare qualsiasi programma di grafica; due,
è terribilmente
difficile trovare delle immagini decenti. Sono d’accordo,
sembra un angioletto,
ma il suo aspetto è quello che l’aiuta ad ottenere
ciò che vuole. Per me Lily
sembra dolce e indifesa all’esterno, ma non bisogna mai
voltarle le spalle
perché non sai mai in che guai potresti cacciarti. In fondo
anche lei ha sangue
Serpeverde nelle vene! XD Per quanto riguarda il vero Serpeverde, lui
sarà
anche il campione dell’indifferenza, ma con se stesso sa
ammettere qualsiasi
cosa, cosa molto difficile a mio parere. Comunque spero ti sia piaciuta
anche
questa shot! E non dirlo a nessuno, ma anche io li vedo con i
marmocchi! XD
mayetta: Grazie!
Dico solo… continuate a sperare e forse le vostre speranze
verranno esaudite!
Se c’è attrazione allora ci può essere
una storia, basta restare connessi con
Spin!
Penny Black: Wow,
che precisione, hai addirittura citato un passo di “Un salto
nel futuro”! Sono
davvero onorata! In realtà pensavo di averlo esasperato
troppo o reso troppo
romantico, devo ammettere che forse siete più brave voi a
leggere dentro quello
che scrivo. Ma mi avete davvero tranquillizzata con le vostre
recensioni! La
Paul/Lily, comunque, è puramente platonica. Niente di serio.
Ho una piccola
richiesta: dopo questa Sirius/Kimberly però pretendo una
recensione non
censurata, anche a costo di leggerne una lunga pagine e pagine (che tra
l’altro
mi piacciono particolarmente!) voglio sapere esattamente cosa pensi di
loro
due! Me lo farai questo favore? Spero di sì!
Miss_Slytherin: Ti
ringrazio! Per sapere cosa succederà a Lily e Jasper dovrai
continuare a
seguirmi! XD
Un
grande grazie anche a tutti coloro che hanno letto e
basta, anche se mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni! ^.^
Appena
decido la prossima, ve la posterò!
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Capitolo 8 *** Don't say it [Group] ***
Salve
a tutti,
come promesso vi posto un nuovo capitolo di “Life’s
drops” subito dopo tornata
dalle vacanze!
C’è da dire che
se non altro ho sfruttato questa settimana per dare un ordine alle mie
storie.
Per quanto riguarda il nuovo capitolo di “Spin”,
però, dovrete attendere un
po’, visto che non ho ancora cominciato a scriverlo.
Per la stesura
di questa capitolo vorrei ringraziare JaneA88
per
avermelo ispirato con la sua recensione. Ha detto che sarebbe stato
carino un
missing moment con tutti i ragazzi ancora bambini e i loro genitori ed
ecco che
mi è venuto in mente questo capitolo! Spero soltanto sia
all’altezza delle tue
aspettative!
Don’t say it [Set 20,3: A
million miles to go]
Group
«Cosa
state facendo?»
Steve
Weasley gelò,
sentendo la voce inquisitoria della madre alle sue spalle; James e
Sirius
Potter si voltarono con lo stesso sorriso innocente, già
troppo affascinante
per due bambini della loro età.
«Scusa zia,
leggevamo questi fumetti» si intromise Jasper Malfoy, alzando
gli occhi grigi
su una sospettosa Hermione Granger, che li scrutò
attentamente per poi decidere
di lasciar perdere e tornare a sedersi sul divano con gli altri adulti.
I quattro bambini
la seguirono un attimo con lo sguardo, per assicurarsi di essere fuori
pericolo, e poi ripresero a confabulare.
«La Caccabomba non
va bene: fa troppo rumore» disse James, passandosi una mano
tra i capelli
corvini.
«Zio Fred mi aveva
consigliato la Polvere Buiopesto, solo che ci mette un po’ ad
andar via e se ne
accorgerebbero subito» ragionò Steve, grattandosi
il naso pensieroso.
«Ma siete proprio
sicuri di volerlo fare?»
«Certo che sì!»
esclamò Sirius, guardando oltraggiato Jasper «Non
sarai dalla loro parte,
vero?!»
Il biondo scrollò
le spalle «Preferisco evitare di finire nei guai»
spiegò strascicando le parole
«Papà da sempre ragione a mia sorella».
«Femmine»
sputarono tutti con disgusto.
«Non preoccupatevi»
disse James convinto «Questa volta ce la faremo».
E ce l’avrebbero
probabilmente fatta, se non fossero inciampati uno addosso
all’altro nei pressi
della porta della camera di Lily, facendosi scoprire dalle quattro
bambine e
dai genitori, che non ci pensarono due volte a rinchiuderli in cucina,
insieme
alle mamme che preparavano il the.
«E’ inutile che
fate quella faccia, ve lo siete meritati dopo avermi ridotto il
corridoio in
quello stato!» esclamò Pansy Parkinson, sistemando
con la bacchetta alcuni
vassoi colmi di focaccine.
«E ringraziate che
vi facciamo fare la merenda!» rincarò Hermione.
«Grazie»
disse
Steve ironico, ricevendo un’occhiataccia dalla madre.
«Puoi sempre far
pulire a loro» propose Ginny Weasley, aiutando Luna Lovegood
a preparare dei
panini.
«Sì, per poi
trovarmi Dobby e Kreacher sull’orlo del suicidio»
disse sarcastica la mora,
pensando ai due elfi che avevano già cominciato a togliere
dal corridoio di
casa Potter ogni traccia di sporco, dovuto alle Caccabombe che i
quattro
avevano infine deciso di utilizzare, dopo aver fatto finta di seguire
la
filippica di Hermione sulle libertà degli elfi domestici.
«Non è stata colpa
loro, è evidente che devono essere stati confusi dai
Gorgosprizzo. Ho percepito
chiaramente la loro presenza».
«E’ il suo modo per
dire che siete degli stupidi» chiarì Ginny,
cancellando all’istante i sorrisi
divertiti dalle facce dei bambini.
«Scusa mamma» disse
Jasper, assumendo un’espressione contrita.
Ma Ginny non si
fece incantare «Non devi dirlo a me, ma a tua sorella e alle
altre» detto
quello, le quattro donne si spostarono nel salone, seguite dopo pochi
istanti
dai combinaguai.
«Chi è stato il
genio che mi ha quasi distrutto la casa?» chiese Harry
Potter, inarcando un
sopracciglio, dalla poltrona in cui era comodamente sprofondato.
«Considerato che
due sono figli tuoi, cosa dici?» borbottò Pansy,
sedendosi sul divano vicino
alla piccola Lily, che si affrettò a prendere uno dei pochi
pasticcini alla
crema.
James fece un bel
respiro e spinse il petto in fuori, raddrizzandosi «Vi
chiediamo scusa per
questo inconveniente» recitò pomposamente,
guardando le parti chiamate in causa
«E’ stata tutta colpa mia».
Ron Weasley scoppiò
a ridere divertito «Per Merlino, tu sì che sei un
Grifondoro Jimmy!»
«Già, ma ti
conviene non prenderti la colpa a cuor leggero, specialmente con delle
donne»
gli consigliò Blaise Zabini, ridacchiando dal divano
«Non sai mai in che guai
potresti cacciarti».
«Peggiò di così»
commentò laconicamente Draco Malfoy, prendendo una tazza di
the dal vassoio.
«In realtà è stato
Sirius a convincerci ad usare le Caccabombe»
chiarì Jasper, sedendosi sul tappeto
davanti al tavolino, vicino a Kimberly.
Il bambino moro
fece una smorfia «Però è stato Steve a
lanciarle!»
«Ehi, non date la
colpa a me!»
«Che stupidi»
proferì serafica Karen Zabini, accomodata contro uno dei due
divani, accanto a
Samantha Malfoy, che sorseggiava tranquillamente il suo the.
«Beh. La prossima
volta non vi andrà così bene» disse
Hermione, tagliando a fette una torta.
I bambini decisero
di tacere e pensare a mangiare, ritenendosi fortunati ad essersela
cavata con
così poco.
Ma al loro posto,
furono i grandi a continuare la discussione.
«Certo che se
iniziano già adesso non oso pensare a cosa faranno quando
andranno ad Hogwarts»
osservò Hermione.
«Se non altro non
dovremo sorbirceli noi» disse Harry, pregustando
già il momento in cui avrebbe
finalmente potuto godere di un po’ di pace.
Draco ghignò «Che
padre affettuoso che sei».
«Vuoi che ti presto
Sirius per una settimana?» replicò Harry,
gustandosi l’espressione gelata
comparsa sul volto del biondo.
«No, grazie» si
affrettò a rispondere, quasi terrorizzato.
«Non preoccuparti,
Draco» disse Sirius con un sorriso angelico
«Neanche io voglio stare con un
vecchietto come te».
Tutti scoppiarono a
ridere, mentre Draco inarcava le sopracciglia «Tale padre,
tale figlio» soffiò
piccato «Indisponente come te, Sfregiato».
«Problemi,
furetto?»
Pansy si schiarì
rumorosamente la gola, facendo zittire i due, che si limitarono a
scambiarsi
occhiatacce «Smettetela di fare i bambini. E poi devo
ricordarti che Sirius è
il tuo figlioccio, Draco?»
Lui sospirò profondamente
«Salazar me ne scampi» sibilò
«Se avessi saputo prima in che razza di mostro si
sarebbe trasformato, non avrei mai accettato» diede
un’occhiata all’ignaro
soggetto della discussione, che in quel momento stava cercando di
rubare una
focaccina dal piatto di Kimberly.
«Non sono carini?»
chiese Hermione all’improvviso, facendo strozzare Ron e
sputacchiare Harry.
«Cosa?!»
esclamarono i due, una volta che si furono ripresi.
Ginny annuì con
convinzione «Stanno così spesso vicini e insieme
sono semplicemente adorabili!»
«Mai quanto James e
Samantha» disse Pansy, questa volta facendo soffocare Draco
con la sua torta e
facendogli volare via la forchetta, che finì per sbaglio in
testa a Harry,
ancora in crisi.
«Mia figlia?! Mia
figlia e un Potter?!»
berciò agitandosi e bagnando di the tutto intorno.
«Oh, sì» rincarò
Blaise con un ghigno divertito «Secondo me si sposeranno
prima che tu te ne
accorga».
Draco rantolò
sofferente, senza trovare le parole per esprimere la sua disperazione,
e Ginny
ne approfittò per togliergli di mano la tazza e posarla al
sicuro sul tavolino.
Samantha si limitò
ad alzare un sopracciglio ignara e ad afferrare un altro dolce dal
piatto che
condivideva con James, che continuava a discutere allegramente con
Karen.
«Sam, stagli
lontana! Il più lontano possibile!»
riuscì finalmente ad esclamare,
guadagnandosi soltanto un’occhiata confusa.
«Cosa stai dicendo,
papà?» chiese la bambina, accigliandosi.
Draco si sporse
verso di lei, con sguardo spiritato «Non ti piace, vero? Non
ti piacerà mai James,
vero?!»
«Certo che mi
piace: è mio amico!»
Lui scosse la
testa, prendendole le mani «Non lo sposerai mai,
vero?»
Sam non fece in
tempo a rispondere, che al suo posto ci pensò James
«Bleah, che schifo! Noi non
ci sposeremo mai, saremo amici per sempre!»
esclamò con ardore, facendo
scoppiare a ridere i grandi.
«E sarà meglio per
te, moccioso» ribadì Draco, lanciandogli
un’occhiataccia.
«Io e Steve ci
siamo sposati l’altro giorno» annunciò
Karen.
Al suo fianco, il
bambino rosso annuì seriamente e la prese per mano,
mostrando a tutti il
braccialetto che indossava «Non avevamo
l’anello» spiegò, ignaro degli sguardi
incantati e inteneriti delle mamme presenti.
«Che tesori!»
cinguettò Ginny.
«Già. Non sei
contento, Blaise? Tua figlia si è sposata!»
esclamò Luna sognante, rivolgendosi
al marito immobile a bocca aperta,
provocando le ghignate degli
altri.
Lily e Kimberly
guardarono invidiose il braccialetto dell’amica, semplice
intreccio di fili
colorati.
«Anch’io lo voglio»
borbottò Lily, prima di richiamare l’attenzione di
Jasper con un piede «Mi
sposi, Jazz?»
Suo padre sputò di
nuovo l’intero contenuto della tazza e iniziò a
tossire, rosso in viso, mentre
Pansy gli dava dei colpetti sulla schiena, divertita come non mai.
Ma fortunatamente
per Harry, il bambino non era dello stesso avviso.
«Nei tuoi sogni»
rispose inarcando un sopracciglio con una smorfia.
Lily mise il
broncio «Dai» lo pregò, colpendolo di
nuovo con la punta del piede.
«Scordatelo».
«Uffa!»
«Chi mai vorrebbe
sposarti, Lils?» si intromise Sirius con un ghigno.
Lei lo fissò
infuriata «E chi mai vorrebbe sposare te, invece?»
«Kimmy Timmy!»
esclamò il fratellino in risposta, circondando le spalle
della bambina con un
braccio.
Lei arrossì e lo
scostò infastidita, soprattutto perché le stava
facendo cadere il piatto sul
pavimento «Non ho mai detto di volerti sposare!»
«Beh, io sì!»
replicò Sirius, dando il via all’ennesima
discussione, che coinvolse tutti gli
otto bambini.
«Chi vuole
dell’altro the?» chiese Hermione, cercando di
rianimare gli uomini ancora
sconvolti, mentre le altre tre scoppiavano a ridere.
Decisamente
non era il tempo per quei discorsi e, per
fortuna, di strada avrebbero dovuto farne ancora molta.
Bene,
come avete
potuto leggere c’è un po’ di tutto e un
po’ di tutti. E ci terrei a fare un
commento serio: dunque, innanzitutto l’immagine non si
riferisce a nessuno in
particolare, potete cambiare i coloro e immaginarci chi volete; fate
conto che
è ambientata uno, due anni prima che i più grandi
inizino Hogwarts.
Per quanto
riguarda la shot: come non iniziare con i quattro combinaguai? Per
questione di
trama non potevo inserire tutta la famiglia Weasley, anche
perché sarebbe stato
impossibile per me muovere trentasei personaggi! Quindi
“accontentatevi” di
sedici personaggi, non so neanch’io come ho fatto a muoverli
tutti insieme,
spero sia venuto abbastanza scorrevole.
I bambini sono
tutti molto legati tra di loro e i genitori lo vedono (anche se i
papà non sono
molto contenti! XD); non so, ma la conversazione tra i personaggi canon
mi ha
ributtato indietro ai tempi di “Un salto nel
futuro” e devo dire che è stato
più piacevole di quanto mi aspettassi. E sì,
Draco è il padrino di Sirius
(anche Pansy doveva dire la sua, no?), la decisione è stata
semplice,
considerata una scena ambientata in “Un salto nel
futuro” alla festa di Natale.
Comunque
perdonate James (è ancora un bambino e non capisce niente),
Samantha mi sembra
sempre uguale (certo che ti piace James, cara), Steve è
dolce senza sapere di
esserlo (mi ha quasi fatto sciogliere con la sua espressione seria,
nonostante
l’abbia creato io), Karen è fortunata (e il
braccialetto non verrà
dimenticato), Jasper è piuttosto sulle sue (bel bambino
biondo, prima o poi
cambierai idea), Lily è la solita intraprendente (scusate
anche lei, si è
rivolta a Jasper essendo l’unico bambino disponibile e non
imparentato con
lei), Sirius è il solito Sirius (vuoi sposare Kimmy Timmy?
Non l’avrei mai
detto) e Kimberly è ancora una bambina ingenua (Sirius ti
vuole sposare e tu ti
preoccupi del tuo piatto?).
Come avete
potuto notare sono in vena di chiacchiere, ma preferirei non tediarvi
oltre e
passare alle recensioni. Sinceramente pensavo di trovarne di
più, essendo la
scorsa shot una tanto agognata Sirius/Kimberly, che molti di voi
aspettavano,
però non importa perché quelle che ho ricevuto mi
hanno resa felice lo stesso.
E’ bello sapere che a qualcuno piacciono le mie storie tanto
da voler lasciare
una recensione! Perché per quanto io dica sempre che scrivo
per me stessa (che
in fondo è vero) amo da impazzire leggere le vostre
recensioni! Soprattutto
quelle chilometriche, quindi non preoccupatevi se siete afflitti da
“scrittura
logorroica” (nuovo termine inventato probabilmente dalla
sottoscritta, visto
che non penso esista), perché come potete notare lo sono
anch’io (no, chi
l’avrebbe mai detto!), quindi anche se sono lunghe da come da
qui al Giappone
io le leggo sempre molto volentieri, senza saltare neppure una virgola,
spazio
o punto.
Detto questo,
grazie alle magnifiche girls che hanno commentato lo scorso capitolo!
Penny Black:
Come non iniziare con te,
carissima?
Innanzitutto lascia che ti dica che apprezzo da morire il fatto che tu
abbia
recensito praticamente ogni mia storia, comprese quelle terminate da
tempo e
anche tutti i complimenti che mi hai fatto, mi spingono sempre a
provare a fare
di più. Quindi ti risponderò in questo
lunghissimo paragrafo.
“Un
salto nel
futuro”:
anch’io
sono contenta che tu l’abbia letta, nonostante non andassi
pazza per le
Draco/Ginny. Per me questa coppia è tra le più
difficili, in quanto entrambi
devono andare contro anni di pregiudizi e odi famigliari. Nella mia
storia
Draco è stato “aiutato” dalla serata di
Halloween e dalla sua cotta per la
fatina che poi ha scoperto essere Ginny, poi infondo lei è
una purosangue,
quindi almeno su questo lato un problema è risolto. Per lei
invece, che del
sangue non gliene può importare di meno, andare oltre al
fatto che la famiglia
Malfoy è sempre stata dalla parte di Voldemort e tutte le
prese in giro e le
altre cose è più difficile, anche se io sono
convinta che Ginny sia una che
pensa con la sua testa e non si lascia influenzare, forte e decisa,
è un bel
personaggio secondo me, parlando della Ginny Weasley nei libri della
Rowling.
L’unica cosa che non mi piace tanto di quella canon
è il fatto che stia con
Harry. Se devo leggere di loro due come personaggi di contorno nelle
fiction
della nuova generazione, va benissimo, ma se devo leggere delle
Harry/Ginny non
ci riesco perché nella mia mente malata Harry sta con Pansy.
Ed ecco la seconda
coppia (finalmente, dirai tu)! Lo so benissimo che è una
coppia impossibile
(basta leggere di come si comporta Pansy nel settimo libro,
l’avrei voluta
strozzare), ma se le condizioni fossero state diverse,
perché non sarebbe
potuto accadere? Prendiamo un altro Harry, completamente diverso nei
modi e nel
carattere, cosa sarebbe successo se avesse accettato la mano offerta da
Draco
Malfoy e se fosse stato smistato a Serpeverde? Certo, a pensarci bene
sarebbe
semplicemente finito ucciso subito da Voldemort, ma non è
questo il punto.
Lasciamo perdere perché non so più dove sto
andando a parare.
Comunque, in “Un
salto nel futuro” Harry e Pansy alla fine hanno avuto
un’infanzia molto simile
tra loro, triste e solitaria, quindi in un certo senso sono sulla
stessa
lunghezza d’onda e per loro è stato più
facile ritrovarsi, a differenza di
Draco/Ginny, sebbene fossero entrambi contrari, capirsi è
stato dannatamente
facile.
Per le altre
coppie niente da dire, mi sono innamorata della Blaise/Luna leggendo
qualche
fiction qua e là e per come me li sono immaginata, sono il
perfetto
bilanciamento, una con la testa fra le nuvole e l’altro
più concreto. Ron e
Hermione prima o poi dovevano darsi una mossa!
Sicuramente
prima o poi compariranno anche in Spin, senza nemmeno cambiare molto le
loro
relazioni (come già si intravede in questa shot…
spero).
Per i nuovi
personaggi: Sirius credo avesse capito, ma avesse preferito non dire
nulla,
perché avrebbe di gran lunga preferito vedere come gli otto
viaggiatori nel
tempo cercavano di arrampicarsi sugli specchi per nascondere le loro
identità.
Sì, sarebbe stato proprio da lui! E’ un tipo che
si accorge subito di tutto,
molto attento a quello che gli succede intorno e alle reazioni delle
altre
persone, ma che non lo fa mai capire. Studia in silenzio e fa finta di
essere
ignaro di tutto, inconsapevole, quando in realtà coglie le
cose più velocemente
degli altri. Mentre Kim è il contrario, sembra che si
accorga di tutto, ma
spesso le cose più importanti le passano sotto il naso senza
che se ne renda
conto. Samantha e James all’inizio avevano una relazione
complicata (una sorta
di amore-odio, proprio alla James/Lily), ma man mano che andavo avanti
mi
sembrava una cosa vuota, loro erano di più. Più
del classico “prima non ti
sopporto, dopo mi innamoro di te” (che personalmente adoro),
erano più un “ti
ho sempre amato, ma solo adesso sono davvero pronto”, non so
se rendo l’idea.
Jasper in Spin è diventato un po’ più
“regale”, non so nemmeno io come
spiegarlo, è uno che non si scompone tanto, spesso sulle
sue, si apre solo con
poche persone, eppure quando vuole sa essere anche lui libero dalle
preoccupazioni, a suo agio e combinaguai come chiunque altro,
è solo un po’ più
serio. E sì, la sua amicizia con Sirius rimarrà
anche in Spin, considerato che
è nata da quando erano solo dei piccoli batuffoli cicciotti.
In conclusione
sono davvero felice che ti sia piaciuta!
“Coincidenze”:
Sono d’accordo con tutti i tuoi perché, hai
semplicemente ragione e non c’è
nient’altro da dire. Harry e Pansy mi hanno
fatta innamorare fino dalla prima fan fiction che ho letto di loro due
e ancora
adesso sono l’unica coppia di cui leggo sempre e comunque (a
parte James/Lily
che hanno un posticino riservato nel mio cuore!) E quella del vischio
è un’idea
che ci si potrebbe aspettare tranquillamente dal mio Silente di
“Un salto nel
futuro” e probabilmente anche da quello originale, visto che
nel secondo libro
permette ad Allock di trasformare la Sala Grande in una filiale di
Madama
Piediburro!
“Do you know
it’s love?”:
Ormai avete convinto anche me sul fatto che sia Pansy! Anche
se devo ammettere che all’inizio l’avevo immaginata
come una Sirius/Kimberly.
Perché lei non ammetterebbe di essere innamorata di Sirius,
o almeno non
subito, cercherebbe di nasconderlo e distruggerlo con una testardaggine
degna
di qualsiasi Grifondoro, fino ad arrendersi dopo aver lottato invano.
L’ultima
frase in particolare, quel “comincia a vivere”
è riferito al fatto di liberarsi
da tutte le regole e i vincoli che si era imposta e vivere sul serio,
senza
preoccupazione, lasciando da parte il suo ruolo da perfettina. Ma mi
avete
contagiata e ogni volta che la rileggo mi viene in mente anche Pansy!
“Life’s
drops”:
Finalmente
ci siamo, dirai. E’ la risposta ad una recensione
più lunga che io abbia mai
fatto! Ma non potevo evitare dopo tutte quelle magnifiche che mi hai
lasciato
tu! Arriviamo allo scorso capitolo e alla coppia che adori: Sirius e
Kimberly.
Praticamente hai colto esattamente tutto quello che volevo trasmettere
e io non
sarei stata in grado di spiegare meglio il loro rapporto. Se qualcuno
dovesse
chiedermelo lo manderei a leggere la tua recensione, sul serio. Non so
neanche
cosa aggiungere, hai ragione su tutto: il senso di protezione che hanno
l’uno
nei confronti dell’altra, l’inconsapevolezza,
l’abitudine e la quotidianità,
l’attrazione, tutto quanto. Sicuramente il loro orgoglio e la
loro
testardaggine si metterà in mezzo, ma sarà di
sicuro Sirius ad accorgersene per
primo (o forse l’ha già fatto), come
già ho detto di lui.
Sono stata
davvero contenta di leggere la tua super recensione e se vuoi
continuare a
scrivermene di così lunghe, fai pure! E’ sempre un
piacere per me, considerando
poi la lunghezza delle mie risposte! XD
mayetta: Ciao
cara! Anche tu stai diventando un’affezionata,
eh? Sono contenta! Jasper e Lily non si possono scordare, non
preoccuparti. Per
quanto riguarda le ombre, l’idea che ho avuto mentre scrivevo
era anche il
fatto che le ombre potessero esprimere l’inconscio dei loro
proprietari, quello
che non vogliono far vedere e mi sembra di poter dire di esserci
riuscita,
anzi, dicono ancora di più di quello che non vogliono far
vedere, svelano anche
quello che loro stessi non sanno. Spero ti sia piaciuto anche questo
capitolo,
è un genere totalmente diverso, ma ogni tanto è
bello staccare dall’atmosfera
introspettiva!
JaneA88: Ciao!
Innanzitutto ti ringrazio per avermi
dato l’input a scrivere questa shot! Spero soltanto di non
aver deluso le tue
aspettative. In effetti l’intento di questa raccolta
è quello di inserire
racconti del passato, o i pensieri di qualche personaggio in un momento
particolare, o scenette di gruppo e momenti che in Spin non ho potuto
inserire
o non sono riuscita ad inserire. Comunque conto di pubblicarle in base
alle
informazioni già date in Spin, in modo tale da non rivelare
niente della trama
successiva. Niente
spoiler, quindi, potete tranquillamente continuare a leggere
queste shot! Per quanto riguarda Jasper e Sirius hai azzeccato i loro
caratteri, sono sempre stati così, come si può
leggere anche qui!
Grazie anche a
tutti coloro che hanno letto e basta, mi rendo conto che aggiornare in
piena
estate non è il massimo, ma spero di rallegrare coloro che
sono rimasti a casa
e sono già rientrati, in attesa di cominciare un altro anno
di studi!
Fatemi sapere cosa ne
pensate e se volete leggere di qualche personaggio o scena in
particolare, la
prossima volta. Anche qualcosa che non ho scritto in Spin, ma che
volete
sapere! Vedrò di accontentarvi!
|
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Capitolo 9 *** Look upon my love [Travis Rowland/Lyra Bole] ***
Look upon my love [Set 9,2: Lowered
lashes]
Travis
Rowland / Lyra Bole
Lo osservava
spesso, attraverso le palpebre abbassate.
Aveva
un’espressione sincera e distesa, i limpidi occhi chiari
infondevano
tranquillità.
Non si accorgeva
mai delle ragazze che lo fissavano; ogni tanto incrociavano gli
sguardi, ma
durava un attimo e lui riprendeva a scherzare con gli amici.
E Lyra lo fissava,
incapace di distogliere l’attenzione.
I riflessi dorati
dei suoi capelli la incantavano, come mai le era successo.
Era sempre stata
lei l’ammaliatrice; mai nessuno era riuscito a conquistare il
suo cuore.
Ma senza volerlo,
poco a poco, lui si stava facendo largo nella sua anima.
Faceva
male, ma era felice.
Felice
di sentire
che anche il suo, di cuore, sapeva battere per qualcuno.
Felice di sapere che anche lei era in grado di amare.
Eccoci di ritorno, con
una shot decisamente diversa dalla
precedente. Mi sono resa conto che ne ho qualcuna di questo genere e
lunghezza
da postare e vedrò di farlo prima del prossimo capitolo di
Spin.
Ed
ecco ancora la nostra Lyra, in un momento qualunque di
Spin. Ci tengo a specificare che ognuna di queste shot viene pubblicata
proprio
perché già accaduta in Spin, non vi preoccupate
perché non troverete spoiler!
Lo dico perché nel nuovo capitolo “Falling
deeper” vi siete chieste se a Jasper
piace Lily; la risposta è nel sesto capitolo di questa
raccolta. Tutto quello
che viene postato qui in Spin è già accaduto, sia
racconti veri e propri, come
può essere lo scorso capitolo, sia soltanto pensieri o
riflessioni. Spero di
avervi chiarito le idee, per ogni domanda sappiate che potete sempre
chiedermi,
risponderò volentieri.
E
ora passiamo alle recensioni delle mie adorate
ragazzuole! XD
Jaily: Eh,
cara, lo so, lo so! Sono anche le mie preferite quindi hai tutte le
probabilità
di vederle in azione! Spero presto. XD
mayetta: E’
il destino! Certo, crescere insieme aiuta, ma è decisamente
il destino. E si
può leggerne una parte nell’epilogo di Un salto
nel futuro! James e Sam sono
stati i primi. Anch’io adoro queste scene e ne ho un
po’ già scritte che però
dovranno aspettare parecchio, purtroppo! Ma spero ne varrà
la pena! Comunque
sono pienamente d’accordo con te su Jasper! XD Non
è stato molto gentile!
JaneA88: Io
vi ho sempre detto di chiedermi pure se avete qualche richiesta in
particolare,
quindi se lo fate sono felice di accontentarvi! ^.^ Sono
ancora piccoli e ingenui (James e Jasper non si vogliono
sposare? Sicuro!). Una piaga descrive benissimo quello che era ed
è Sirius!
Penny Black: Mi
piace molto scrivere scene in cui i personaggi sono dei bambini,
soprattutto
poi se nella storia originale non lo sono, quindi mi sono divertita un
sacco a
scrivere questa shot e fare interagire tutti i personaggi! Quella dei
Potter
insieme diciamo che è in fase di lavorazione,
l’avevo iniziata tempo fa, ma non
l’avevo più continuata. Comunque, ognuno dei
bambini sta elaborando il suo
carattere: James per me è il più carismatico, una
sorta di leader, infatti è
lui che si prende tutte le responsabilità, quando lo scherzo
(davvero semplice)
va storto, nonostante non fosse stata interamente colpa sua. Steve
è sempre
stato diverso, come se andasse per la sua strada senza tenere conto di
nient’altro, è ironico e un po’ una
testa calda ed è l’unico tra i bambini che
effettivamente ha guardato oltre l’essere
“femmina” o “amica”. XD Jasper
è
proprio quello di Spin, sulle sue e neutrale. Da la colpa a Sirius
perché per
lui non è giusto che James si prenda la colpa per quello che
non ha fatto.
Sirius invece è il più piccolo dei tre, da la
colpa a Steve per non finire dei
guai (e ne ha di esperienza, fare arrabbiare Pansy non è il
massimo e lo sa
perfettamente), non pensa mai prima di parlare e davvero non sa
esattamente
cosa voglia dire “sposarsi” con qualcuno, per lui
è come stare insieme perché
ci si vuole bene e lui vuole davvero bene a Kimberly, ma per il momento
in
maniera totalmente platonica… poi si vedrà! Le
bambine sono abbastanza simili:
Samantha sempre imperturbabile, Karen sincera, Lily nonostante potrebbe
non
sembrare è una pesta tanto quanto i suoi fratelli, Kimberly
deve sempre
ribattere e ovviamente far sì che il suo piatto non cada
nelle mani di Sirius,
povera cara!
Non
sai come sono contenta di sapere che le mie storie ti
piacciono e non mi stancherò mai di dirtelo! E di leggere le
tue chilometriche
recensioni!
Grazie
a voi che avete letto!
Spero
di sapere cosa ne pensate di questo capitolo e se
avete qualche richiesta per i prossimi chiedetemi pure!
Fate
un salto sul forum di Spin, magari trovate qualcosa
che vi può interessare!
Spin [I wouldn't change a thing]
|
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Capitolo 10 *** Girl in the light [Eric Cooper] ***
Girl in the light
[Set 11,2: Blank slate]
Eric
Cooper
Avrebbe
dovuto
prendere appunti, lo sapeva perfettamente.
Eppure non riusciva
a concentrarsi, nonostante la McGranitt continuasse a parlare.
Dopo giorni di
pioggia, quasi una settimana di cielo coperto, finalmente era spuntato
il sole.
E non un debole bagliore, ma una luce luminosa che, se non si fossero
battuti i
denti tra una lezione e l’altra, avrebbe fatto venir voglia
di una nuotata nel
lago Nero.
I raggi brillanti
penetravano nell’aula, attraversando i vetri opachi.
E si riflettevano
sui suoi
capelli biondi, creando sfumature indescrivibili.
Cambiavano forma e
dimensione, seguendo il movimento della sua testa.
Lei sì, che era
attenta.
Se si sforzava
riusciva quasi a vedere i suoi occhi, né grigi né
azzurri, seguire le linee
tracciate sulla pergamena.
La vide alzare una
mano affusolata, ancora più pallida nella luce del mattino,
e portarsi dietro
l’orecchio un boccolo che le dava fastidio.
Il pendente al suo lobo
brillò.
Lei alzò la testa.
E la McGranitt smise di parlare.
Come riscuotendosi
da un sogno, staccò lo sguardo da lei e lo posò
sulla pergamena intonsa.
Bianca, vuota.
Come
la sua mente quando guardava lei.
Innanzitutto vorrei
scusarmi se alcune immagini non sono
molto belle, ma le ho fatto diverso tempo fa, quando ancora non sapevo
fare
quello che tutt’ora so fare.
Comunque,
parlando della shot: Eric e Meissa, due personaggi che finora non sono
comparsi
molto spesso, ma che personalmente adoro (come tutti gli altri).
Non dice molto
in realtà, è solo una descrizione di
ciò che vede Eric durante una lezione
qualsiasi (in cui dovrebbe stare attento a quello che dice la
McGranitt!).
La prossima
probabilmente sarà su Paul Coleman.
Ora passo alle sempre adorate
recensioni!
Penny Black: Ah,
la scuola, nota dolente! Sono però
felice di averti rallegrato la giornata! La Webster preferisco
dimenticarla,
finché posso, è un’odiosa gallina! Ma
parliamo di Lyra: in Spin è molto
scoraggiata perché, agli occhi di tutti, Travis è
felicemente fidanzato con
Sheila e sembrano una coppia perfetta. Chiunque si sentirebbe
scoraggiato, se
le possibilità di stare con il ragazzo che ti piace sono
prossime allo zero.
Noi invece sappiamo che la coppia ha qualche problema (anche se non si
sa con
esattezza cosa stia succedendo) e che forse Lyra può avere
una possibilità.
Travis è un personaggio complicato secondo me,
perché anche se all’apparenza
sembra già delineato come piacevole, gentile, simpatico,
eccetera, in realtà
dentro di lui ci sono molte ombre e sfumature, non ancora uscite allo
scoperto.
Gli sguardi che si scambiano non sono casuali, lui la studia
attentamente, non
solo nella scorsa shot, ma anche (se ti ricordi, probabilmente
sì visto che
conosci tutte le scene di Spin meglio di me! XD) in “Aim snap
fall”, quando
Lyra e Robert incontrano Travis e Alan nei sotterranei. Probabilmente
la
curiosità di lui è dovuta al suo cambiamento;
è stata con James quando ancora
era come in “Thin Thread” e probabilmente,
nonostante Sam fosse sua amica, non
le importava di poter ferire i suoi sentimenti. In Spin è
una persona
completamente diversa, anche se a prima vista è rimasta la
stessa ragazza senza
preoccupazioni, e qualcuno di attento se ne accorge facilmente.
Per quanto
riguarda Jasper, lui è cresciuto con Lily è
l’ha sempre rispettata e trattata
in un modo completamente diverso da come trattava le altre bambine.
Diciamo che
Lily è sempre stata su un gradino più su delle
altre, allo stesso posto della
sorella e delle cugine; quindi il pensiero di provare qualcosa di
profondo per
lei lo rende insicuro. Probabilmente l’ha idealizzata troppo
nella sua mente e
innalzata su un piedistallo che ora fa fatica a raggiungere. E per
quanto Lily
sia… Lily, non penso si meriti di essere trattata
così bene, ma come una
ragazza qualsiasi, non una specie di divinità o cose simili.
Non so nemmeno
come spiegarlo, ma sta’ sicura che sarà Lily a
scendere da quello stupido
piedistallo su cui è stata messa e fargli capire come stanno
le cose. E
considerando il personaggio, da lei ci si può aspettare di
tutto! Spero ti
siano piaciuti anche Eric e Meissa! E grazie per venire sempre sul
forum, non
sai quanto mi rendi contenta con i tuoi commenti! (O forse lo sai
perché
continuo a ripetertelo! XD)
JaneA88: Ti
ringrazio tantissimo! Di solito, quando
creo un personaggio anche secondario, devo assolutamente creargli una
storia di
contorno, altrimenti mi sembra reale di averlo messo lì solo
per fare presenza,
quindi sono contenta che le storie di questi personaggi secondari (che
ormai
sono diventati principali) ti piacciano tanto da volerne sapere di
più! Almeno
so che tutti i miei sforzi non sono passati inosservati!
Lyra non ha mai
provato l’amore, per lei era sempre tutta una questione
carnale, finché il
momento non è arrivato anche per lei. Purtroppo non ho
ancora detto come si sia
innamorata di Travis (anche perché non ci ho ancora pensato,
a dire la verità),
ma l’importante è che sia successo e ora lei
è felice, perché sa di essere
diversa da quella che tutti la ritengono. Ti sono piaciuti anche Eric e
Meissa?
Lo so che non ne ho ancora parlato molto, ma arriverà anche il
loro momento! Alla prossima!
mayetta: Travis
e Lyra mi hanno presa molto come
coppia. Hanno qualcosa di speciale e forse sono una tra le relazioni
più
semplici, perché nonostante lui stia con Sheila, se davvero
si innamora di Lyra
gli basterebbe mollarla per stare con lei. In effetti avevo pensato
questa shot
come l’inizio dell’innamoramento di Lyra. Travis
deve averla colpita in qualche
modo e da quel momento in poi lei non riesce a distogliere lo sguardo
da lui. E
il fatto che lui la guardi non deve passare in secondo piano! Ed Eric e
Meissa?
Cosa ne pensi?
Grazie a tutti
quelli che l’hanno letta!
Spero di sapere
cosa ne pensate di questo capitolo!
Ovviamente vi
lascio il link del mio forum, dove potete trovare varie immagini sui
personaggi, fateci un giro!
Spin [I wouldn't change a thing]
|
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Capitolo 11 *** She alone [Paul Coleman] ***
Elenco personaggi: Spin's characters
Piccola premessa: non
odiatemi.
She alone [Set
14,3: Eighth wonder of the world]
Paul Coleman
Per Paul Coleman le donne erano la cosa migliore del
mondo. L’unica grande meraviglia a cui poteva pensare.
Amava osservare come si muovevano, come parlavano e
come i loro occhi si illuminavano.
Erano letteralmente un altro universo che, a tratti,
si scontrava col suo. Le guardava, le ammirava e le studiava, eppure
non
riusciva mai a capirle.
Non sapeva come riuscissero a farsi amare e
desiderare così tanto; con un solo gesto potevano dirti
mille parole e quello
che dicevano era più oscuro dei corridoi di Hogwarts la
notte.
Eppure non si sarebbe mai
stancato di loro.
E poi ce n’era una in particolare che con un solo
sguardo poteva convincere chiunque a fare qualunque cosa.
Bastava che puntasse gli
occhi blu su di lui e dire no diventava impossibile.
Bastava che scuotesse le
morbide ciocche corvine per attirare l’attenzione di tutti,
specialmente la
sua.
Era una donna e qualcosa di più, unica e bellissima.
Avrebbe potuto avere centinaia di difetti, e li
aveva, ma per lui sarebbe sempre stata perfetta.
Lily e soltanto Lily.
Prima che i sostenitori
della coppia Jasper/Lily si mettano d’accordo per
uccidermi, lasciatemi dire che questa
shot è puramente platonica. Non metto in dubbio il fatto che
Paul potrebbe
essere attratto da Lily, perché probabilmente lo
è, ma lei non sembra essere
innamorata di lui e questo dovrebbe rassicurarvi.
Passando
ad altro: non ho niente da dire, vi lascio
soltanto il link del forum (ormai non ne potrete più!) in
cui ho aperto nuove
sezioni per parlare di queste storie, sia se volete fare supposizioni
insieme a
qualcuno, sia se volete leggere qualcosa in particolare scritto da me.
Non
siete obbligati a presentarvi per scrivere qualcosa, sapete?
Fateci
un salto!
Spin [I wouldn't change a thing]
Ed
ora passiamo alle recensioni! Un enorme grazie alle mie
fidate lettrici!
Penny Black: Non
sto neanche a dire che le tue recensioni mi piacciono un sacco, tanto
ormai
dovresti averlo capito! Questa volta non hai indovinato una parte e
credo che
ti farà piacere visto che sembravi agitata. Lily non
farà niente di… strano,
diciamo. E Paul non c’entrarà nulla con lei e
Jasper, quindi stai tranquilla!
XD E’ vero, c’è una grande
possibilità che Paul sia innamorato, o abbia una
leggera cotta, per Lily, come si può leggere qui, ma non
interferirà in altri
rapporti. Certo che mi lasci sempre piacevolmente
stupita quando citi qualcosa
che compare nelle mie storie, sembra che tu abbia un cassettino nella
mente
apposta per la serie di Spin! XD Per quanto riguarda i balli, nella
storia
siamo già a Novembre, non mi sono soffermata su Halloween
(semplice cena in
Sala Grande), però a Natale sicuramente ci sarà
un ballo e lì ci saranno dei
risvolti interessanti e forse non piacevolissimi. Ho già
fatto un bel
calendario con tutti gli avvenimenti importanti e i momenti in cui si
creeranno
le coppie e non vedo l’ora di scrivere qualcosa!
Eric
cercava di non guardarla, ma è stato tutto inutile,
perché il suo sguardo continuava ad essere attratto da
Meissa. Povero piccolo
Tassorosso innamorato! Vedrai che si riscatterà prima o poi!
Teniamo le dita
incrociate per lui!
mayetta: Eric
è innamorato cotto di Meissa! Sono contenta che tutti
personaggi di Spin vi
interessino così tanto perché almeno sono sicura
che vi interessa leggere anche
di quelli secondari e non solo i protagonisti. Ognuno di loro ha la
propria
storia e le proprie paure e mi piace moltissimo cambiare prospettiva
ogni
tanto. Fammi sapere cosa ne pensi di questo!
JaneA88: Ciao, chiamami pure
Marzia! Su Meissa hai
ragione, prima o poi dovrà alzare la testa e guardarsi
attorno… ma siamo sicuri
che non l’abbia già fatto e ci stia ingannando
tutti? Dovremo aspettare di
leggere qualcosa in Spin! Non siate così dure con Paul,
povero! Non farà nulla
per sabotare Lily e i suoi sogni romantici, state tranquille. Certo
però che se
Jasper non si da una mossa…
Spero di sapere cosa ne pensate!
Alla prossima!
|
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Capitolo 12 *** James in Wonderland [James Potter] ***
Disclaimer:
La storia di base ovviamente
non mi
appartiene, ma è stata creata da Lewis Carroll; il mondo di
Harry Potter
appartiene a J.K. Rowling e la maggior parte dei personaggi a me e ne
sono
stranamente fiera.
James in Wonderland [Set 18,4: Lost
dream]
James Potter
James stava per
addormentarsi sotto la grande quercia nel giardino di Hogwarts, mentre
Lily,
tutta intenta, gli leggeva quello stupido libro babbano di cui si era
appassionata nell’ultimo periodo.
A quanto aveva
capito, parlava di una bambina pazza che si ritrovava in uno strano
mondo, dopo
aver seguito un coniglio vestito,
e che mangiava e beveva qualsiasi cosa
si trovasse sottomano, cacciandosi in un mucchio di guai.
Il ragazzo roteò
gli occhi verdi annoiato e represse a stento uno sbadiglio, chiedendosi
perché
avesse acconsentito a subire quella tortura immane e non fosse, invece,
scappato come Sirius.
In quel momento il
suo sguardo si posò su una figura ben conosciuta, che si
affrettava verso la
Foresta Proibita, guardandosi attorno sospettosa.
James aggrottò le
sopracciglia, chiedendosi cosa stesse combinando il Caposcuola Paciock.
Diede
un’occhiata veloce a Lily, che continuava imperterrita a
leggere, e si alzò
piano, senza farsi vedere, per correre dietro l’amico,
curioso solo quanto
poteva esserlo un Potter.
La foresta era buia
come sempre, nonostante il sole brillasse alto nel cielo; James si
guardò
attorno tranquillo e scorse la figura frettolosa di Mark.
«Ehi, Mark!» lo
chiamò seguendolo «Cosa stai facendo?»
Lui si voltò, senza
smettere di correre e, miracolosamente, senza inciampare e cadere, ed
esclamò
«Sono in ritardo!»
«Ma dove stai
andando? Hai un appuntamento nella Foresta?»
«Sono in ritardo!»
ripeté, questa volta tirando fuori un orologio a cipolla
da… era un
panciotto quello?
«Per Merlino, ma
come ti sei vestito?!» Faceva stranamente fatica a stargli
dietro, il che non
era per niente normale.
«E’ tardi, è tardi!
Povero me!» Mark aumentò il passo, strappandosi
quasi i capelli nella
disperazione del momento.
James sgranò gli
occhi, quando lo vide scomparire nel nulla. Che si fosse
Smaterializzato? Ma
era impossibile farlo nei confini di Hogwarts.
E poi capì, quando
raggiunse quel punto e si sentì precipitare nel vuoto.
Non si era
Smaterializzato, era piombato in quella buca!
Cercò
freneticamente la bacchetta, mentre continuava a cadere, sperando di
riuscire a
trovarla in tempo, prima di sfracellarsi al suolo, ma invano.
Stava cominciando a
disperarsi, quando superò una libreria sospesa in aria. Ma
che…?!
In quella che
sembrava una caduta infinita, venne colpito sul naso da un barattolo di
marmellata e, finalmente, piombò a terra.
Si rialzò in
fretta, troppo stupito di non essere morto nella caduta, e intravide i
capelli
biondi di Mark scomparire dietro l’angolo.
Non si chiese
perché si trovasse in un corridoio con piastrelle e muri
imbiancati, invece che
in una galleria scavata nella terra. L’unica cosa a cui
pensava era raggiungere
Mark, ucciderlo e farsi dire dove l’avesse portato; o prima
farsi dire dove
l’avesse portato e poi ucciderlo. Al diavolo la logica, il
risultato sarebbe
stato lo stesso: lui avrebbe saputo dove si trovava e Mark sarebbe
morto. Sì,
sarebbe andata così.
Perso nelle sue
elucubrazioni mentali, non si accorse di aver raggiunto una stanza poco
illuminata, piena di porte e senza alcuna traccia di un ragazzo biondo
vestito
in modo strano.
Cercò di aprire
ognuna di quelle porte, ma erano tutte chiuse a chiave.
«Per Merlino, ma è
uno scherzo o cosa?!» esclamò esasperato;
afferrò la maniglia davanti a sé, la
scosse un po’ e poi la lasciò, girandosi di scatto
e inciampando in un tavolino
rotondo.
«Ma chi diavolo ha
arredato questa stanza?» borbottò, massaggiandosi
una gamba, poi realizzò una
cosa all’improvviso «Ehi, prima questo non
c’era!» studiò attentamente la
superficie di vetro e notò una piccola chiave
d’ottone «E nemmeno quella!»
continuò, puntando il dito verso l’oggetto
incriminato.
Dopo qualche
secondo scrollò le spalle e afferrò la chiave. Tanto
valeva provarci.
Ma era troppo
piccola per essere di una qualunque di quelle porte.
«Grande» mugugnò
roteando gli occhi.
Poi, però, la sua
attenzione si calamitò su una piccola porta, che era sicuro
prima non ci fosse,
alta quasi quanto il suo ginocchio e scoppiò a ridere
nervosamente.
«Divertente»
esclamò «Bello scherzo, ora potete anche uscire,
ragazzi» Nessuno rispose e lui
si accigliò, giocherellando con la chiave.
«Bene» disse alla
fine, prendendo un bel respiro «Mettiamo per ipotesi che io
apra quella porta,
come farò ad entrarci?» chiese al nulla.
Sbuffando, si
appoggiò al tavolino e la sua mano urtò qualcosa.
Abbassò lo sguardo, trovando
una bottiglietta di vetro, piena di un liquido trasparente, con un
cartellino
attaccato al collo. Lo lesse e fece un verso stizzito: “Bevimi”.
Come se
lui fosse così idiota da- un momento! Quella storia gli
ricordava terribilmente
quella del libro di Lily. Non
poteva essere entrato nella storia di quella
Alicia, vero?
Fece una smorfia,
abbattuto. Perché succedevano sempre tutte a lui?
Si ricordava
vagamente quel passaggio: quella Alicia, Alice, o
forse era Alissa?,
beveva dalla bottiglietta e rimpiccioliva, però era
così svampita da
dimenticare la chiave sul tavolo e scoppiare a piangere disperata; poi
la sua
attenzione era calata e non si ricordava più nulla.
Beh, lui
non
era certo così stupido da dimenticarsi la chiave sul tavolo!
Bevve un sorso e
rimpicciolì, riuscendo facilmente ad aprire la porticina e
passare oltre.
Uno a zero per
James.
Si ritrovò di nuovo
nella Foresta Proibita e, prima che potesse chiedersi qualcosa, ecco
che Mark
gli passò davanti di fretta, rovistando ogni tanto in
qualche cespuglio.
Senza pensare,
cominciò a rincorrerlo. A lungo andare stava diventando
anche divertente, forse
poteva decidere di risparmiargli la vita, alla fine. Forse.
«Povero me, povero
me! La Duchessa mi ucciderà!» lo sentì
borbottare e si chiese chi potesse
essere questa fantomatica duchessa. Magari sarebbero andati
d’accordo, se anche
lei voleva uccidere Mark.
«Mary Ann!» James
si guardò attorno, cercando la ragazza chiamata
dall’amico.
«Mary Ann, cosa fai
qui? Presto, presto! Corri a casa e prendimi un paio di
guanti!» Mark iniziò a
spingerlo con foga verso un sentiero e allora capì.
«Mary Ann?! Mi
chiamo James, testa di Vermicolo!» berciò il moro,
facendo resistenza «E
vatteli a prendere da solo i guanti, non sono la tua
cameriera!»
Mark lo ignorò «In
fretta Mary Ann, presto!»
«Ma cosa ti sei
fumato?»
«E’ tardi, è
tardi!»
«Smettila di
spingere! Va bene, ci vado, ci vado! Basta che mi stai
lontano!» affrettò il
passo, cercando di mettere più distanza possibile tra
sé e la versione malata
di Mark «Tu e i tuoi stupidi guanti»
borbottò, infilando le mani in tasca e
calciando un sasso.
Ben presto si
ritrovò a fissare una casetta bianca, circondata da un
giardinetto ordinato.
«Ridicolo» sbuffò,
oltrepassando il cancello, ormai deciso a non stupirsi più
di niente, nemmeno
del motivo per cui c’era una casa come quella nel bel mezzo
della Foresta
Proibita.
Entrando, diede
un’occhiata all’arredamento rustico e caldo, senza
niente fuori posto; trovò i
guanti su un tavolino nella camera da letto e se ne andò di
corsa, sperando che
quella pazzia terminasse presto.
«Mary Ann, i
guanti!»
James fulminò Mark
e gli lanciò i guanti in faccia «Già
che c’eri potevi prenderteli da solo! Me
ne vado!» senza aspettare una risposta, si inoltrò
nel bosco, pestando i piedi
infuriato.
Si era stufato di
quella situazione, avrebbe preferito di gran lunga ascoltare Lily che
leggeva,
piuttosto che trovarsi lì. Ma
poi, lì dove esattamente?
Perso nei suoi
pensieri, andò a sbattere contro un fungo. Un fungo enorme.
«Ma che diavolo-?»
stupito e curioso, alzò la testa, cercando di vedere quanto
fosse
effettivamente grande, e si ritrovò a fissare due bellissimi
e conosciuti occhi
azzurri.
Samantha Malfoy,
stretta in un abito blu, lo guardava da sotto le ciglia lunghe, mentre
dalla
bocca le usciva uno sbuffo di fumo.
«Chi sei tu?»
chiese lentamente, con voce bassa e priva di inflessioni.
James boccheggiò,
senza riuscire ad emettere un misero suono. Un po’
perché lei era l’ultima
persona che si aspettava di vedere in un posto come quello; un
po’ perché la
pelle che lasciava scoperta quel vestito, sicuramente molta
più di quella
coperta, era terribilmente invitante e gli aveva fatto seccare la gola.
La vide portarsi
alle labbra, incredibilmente rosse e perfette, il narghilè
che aveva accanto e
riprendere a fumare. Fu quello a riscuoterlo.
«Tu non fumi!»
esclamò con voce gracchiante.
Samantha alzò un
sopracciglio fine e gli soffiò il fumo in faccia
«Chi sei tu?» ripeté monotona.
James aggrottò la
fronte «Io?! Chi sei tu!
Da quando in qua ti metti a fumare su un fungo
gigante in mezzo alla Foresta, per di più… vestita
così?!»
«Controllati» si
limitò a dire lei, soffiando il fumo in aria. Gli
puntò gli occhi azzurri
addosso e lo fissò con un lieve ghigno sulle labbra.
James sospirò e
cercò di ignorare quello che la parte più
istintiva della sua mente gli stava
dicendo. Sì, non c’era nessuno, e sì,
lei era bellissima, come sempre. Chissà
se i funghi erano comodi…
Scrollò il capo,
cercando di liberarsi da quelle fantasie poco caste e si
affrettò a distrarsi
con qualche altro argomento.
«Ok. Cosa ci fai
qui?» chiese sospirando.
Lei continuò a
fissarlo, sdraiata sul fungo «Aspetto».
James fece una
smorfia «Sei di molte parole, oggi»
ribatté ironico, alzando un sopracciglio.
Samantha lo guardò,
senza dire nulla e lui scosse la testa, deciso a mettere fine a quella
pseudo
discussione, nonostante quella davanti a lui fosse Sam.
«Per andarmene da
questo posto, da che parte devo andare?»
Lei accavallò
meglio le gambe, facendo scendere ancora di più il vestito,
tanto che James si
costrinse a distogliere lo sguardo e fissare i suoi altrettanto
magnifici occhi
azzurri «Di là» disse, indicando una
direzione con il narghilè, prima di
riprendere a fumare, come se niente fosse.
Il ragazzo la
guardò un’ultima volta, stralunato, e poi si avvio
verso il sentiero che gli
aveva indicato.
Camminò per
parecchio tempo, desiderando più che mai di avere la sua
scopa, finché non giunse
nei pressi di una casa.
Sbalordito, vide
Caleb, con una parrucca bianca e ricciuta sul capo, bussare alla porta.
Quella
si aprì e ne uscì Aaron, con la stessa parrucca e
gli stessi vestiti.
James scoppiò a
ridere, ma cercò di smettere in fretta per poter sentire
quello che si
dicevano.
«Per la Duchessa»
stava dicendo Caleb, tutto impettito «Un invito da parte
della Regina per una
partita a Quidditch».
Partita a
Quidditch? Ecco dove
sarebbe andato! Doveva soltanto trovare la strada.
Caleb se ne andò e Aaron
fece per rientrare, ma quando riaprì la porta una pentola
gli volò dritta in
faccia.
«Smettila, cazzo!
Guarda che ti licenzio!» urlò la voce di Diana,
seguita subito da un altro
tegame. Era lei la fantomatica
Duchessa?
Quando alcune
stoviglie seguirono gli utensili lanciati prima, James
sgranò gli occhi e
scappò nella foresta, perché l’unica
persona in grado di lanciare oggetti
contundenti in quel modo era Kimberly Weasley infuriata nera.
Si ritrovò ben
presto perso tra i folti alberi, senza la minima idea di dove andare.
Esasperato, alzò
gli occhi al cielo… e incontrò la figura di
Sirius, appollaiato su un grosso
ramo.
«Che diavolo ci fai
qua?» chiese per l’ennesima volta, aggrottando le
sopracciglia.
Il fratello si
limitò a sorridere e stiracchiarsi, accomodandosi meglio
sull’albero «La
Duchessa urla troppo. E la cuoca non mi sopporta».
La cuoca? Stava
forse parlando di Kim?
Alcune cose non cambiavano mai.
«Senti un po’»
cominciò incrociando le braccia «Sai che strada
devo prendere per andarmene da
questo postaccio?»
«Dipende
soprattutto da dove
vuoi andare» rispose Sirius, senza smettere un
attimo di sorridere.
Non era mai stato
così irritante prima di allora. James roteò gli
occhi «Dove non ci sono pazzi
in giro» rispose ironico.
«Impossibile» disse
Sirius divertito «Qui siamo tutti pazzi».
«Ma dai?!» esclamò
James, fintamente sorpreso «Non me n’ero
accorto!»
Sirius sorrise
«Anche tu sei pazzo. Altrimenti non saresti venuto
qui».
«E’ quello che sto
iniziando a pensare» ribatté James con una smorfia.
«Comunque» continuò
Sirius, dondolando appena… la lunga coda? Da
quando Sirius aveva la coda?
«Di là abita il Cappellaio»
indicò un piccolo sentiero a destra
«dall’altra
parte la Lepre Marzolina. Dovresti andare a trovarli, tanto sono pazzi
tutti e
due».
«Fantastico»
mormorò James, sarcastico «Ripetimi un
po’ perché dovrei andare a trovarli».
Sirius lo ignorò
«Vai a giocare a Quidditch con la Regina?»
«Andrei, ma-»
«Allora mi vedrai
lì» lo interruppe, prima di svanire nel nulla.
James fece una
smorfia e imboccò a caso uno dei sentieri: tanto non si
ricordava più chi
abitasse dove.
Quella volta ci
mise soltanto qualche minuto e, una volta arrivato, si chiese come
avesse fatto
a non notarla prima. Era una casetta dalla forma strana… con
le orecchie e il
pelo. Sul serio, dove era
finito?
Nel giardino, sotto
un folto albero, c’era un lungo tavolo apparecchiato per il
the, con tre
ragazzi dai capelli rossi seduti lì attorno.
Steve dormiva della
grossa, con la testa appoggiata ad una teiera e il beccuccio quasi
piantato in
una tempia.
Jeremy, con un
grande cappello sulla testa, che gli scivolava via ogni due per tre,
serviva
allegramente il the, chiacchierando con Mike, che spalmava il burro su
un
piattino, facendo dondolare le lunghe orecchie da coniglio.
A quella vista,
James non riuscì a trattenersi e scoppiò a
ridere, avvicinandosi con calma al
gruppetto.
«Ehi, cosa state
combinando?» chiese una volta raggiunti gli amici.
Ma Jeremy e Mike
iniziarono ad agitarsi ed urlare «Non
c’è posto, non c’è
posto!»
James diede
un’occhiata alle numerose sedie vuote intorno al tavolo e
inarcò un
sopracciglio, decidendo di ignorarli e sedersi.
«Prendi del succo
di zucca» disse Mike, cambiando repentinamente atteggiamento.
«Non ce n’è»
osservò James.
«Infatti» concordò
Mike.
Il moro lo scrutò
aggrottando la fronte «Allora perché me
l’hai offerto?»
«E perché tu ti sei
seduto?»
«E questo cosa-»
«Dovresti
pettinarti i capelli» lo interruppe Jeremy, osservando
attentamente la sua
scompigliata chioma corvina.
«Dovresti farti gli
affari tuoi» ribatté James con una smorfia
infastidita.
«Che giorno è
oggi?» chiese Jeremy, come se l’amico non avesse
aperto bocca.
«Il sette».
«Il sette?!»
esclamò il rosso, controllando un grosso orologio a cipolla
«E’ avanti di due
giorni. Te l’avevo detto di non metterci il burro!»
accusò il gemello.
«Ma era un ottimo
burro».
«Sì, ma l’hai
spalmato con il coltello del pane!» lo aprì e
mostrò gli ingranaggi sporchi
«Guarda, è pieno di briciole!»
«Proviamo a mettere
del the» propose Mike, afferrando una teiera «Il
the funziona sempre».
I due si chinarono
sull’orologio e Mike ci versò sopra una gran
quantità di the, facendo
rabbrividire James.
«Dovremmo anche
metterci dello zucchero?» chiese Jeremy.
«E un goccio di
latte».
«Mettete il limone»
borbottò Steve, ancora ad occhi chiusi.
James si alzò
lentamente e fece qualche passo indietro, con lo sguardo spalancato
fisso su
quella scena raccapricciante. Quando i due gemelli iniziarono a
spalmare sugli
ingranaggi anche della marmellata, non riuscì più
a resistere e scappò a gambe
levate nella foresta.
Erano
tutti completamente pazzi!
Poco distante si
ergeva un albero più grande degli altri, con una porta
infissa nel tronco.
Senza pensarci, James la spalancò e la oltrepassò
di corsa, ritrovandosi in un
grande giardino ben curato.
Si guardò attorno e
mosse qualche passo in direzione di un roseto da cui provenivano delle
voci.
«Ma sta’ più
attento, Cinque! Mi schizzi tutto!» esclamò Brian
Corner, pulendosi una guancia
dalla vernice rossa.
«Non è colpa mia!»
si lamentò Eric Cooper «E’ stato Sette
che mi ha urtato!»
«Bravo! Diamo
sempre la colpa agli altri!» esclamò piccato Paul
Coleman.
«Taci! Proprio ieri
ho sentito che la Regina voleva tagliarti la testa»
continuò Eric.
«Perché?» chiese
Brian curioso.
Paul si imbronciò e
voltò il capo «Non sono affari tuoi,
Due!»
«E’ perché-» Eric
venne interrotto dal pennello che Paul gli lanciò addosso
«Finiscila! Stai
sprecando vernice!» esclamò, brandendo il suo
pennello come un’arma e
schizzando tutto intorno.
E fu allora che si
accorsero di James, che li fissava sbalordito «Per tutti i
maghi, cosa diavolo
state facendo?»
Fu Brian a
rispondere, dopo aver ricevuto segni d’assenso dagli altri
due «Ecco… il fatto
è che abbiamo piantato rose bianche al posto di quelle rosse
e se la Regina lo
scopre ci farà tagliare la testa, quindi abbiamo pensato
di-»
Ma Eric interruppe
la spiegazione, urlando agitato «La Regina! La
Regina!» e tutti e tre si
buttarono con la faccia a terra, lasciando James a guardarsi attorno
con un
inspiegabile, brutto presentimento.
Dietro un numeroso
gruppo di persone, tra cui un sorridente Mark Paciock,
arrivò lei, la Regina.
«E questo chi è?»
chiese la professoressa McGranitt, studiando un pietrificato James
Potter da
sopra gli occhiali stretti.
Avrebbe
dovuto immaginarlo.
«Come ti chiami?» gli
domandò bruscamente.
«James» rispose
velocemente, con la voce più acuta del normale.
«E questi?» indicò i tre
giardinieri falliti a terra.
Travis Rowland li fece
alzare e loro rimasero lì, tremando di paura, mentre la
McGranitt esaminava le
rose mezze pitturate di rosso.
Le labbra della donna si
tesero in una linea sottile e lei gridò
«Tagliateli la testa!»
I tre scapparono via,
sotto lo sguardo sconvolto di James.
«Sai giocare a Quidditch?»
chiese la professoressa al ragazzo, cambiando improvvisamente umore e
dimenticandosi dei tre; lui annuì, senza riuscire a
pronunciare una parola.
«Bene, allora giocherai
con noi».
Mentre seguiva quella
specie di corteo diretto verso il presunto campo da Quidditch, si
ritrovò
accanto a Mark.
«Bella giornata, vero?»
disse lui.
«Dov’è la Duchessa?»
chiese James, non avendo visto Diana da nessuna parte.
Mark si guardò attorno
spaventato, facendogli cenno di tacere «Ha insultato la
Regina, che adesso
vuole mozzarle la testa» spiegò velocemente a
bassa voce.
James scosse la testa: tipico
di Diana.
«Ai vostri posti!» urlò la
McGranitt e tutti obbedirono all’istante, lasciando un
confuso James Potter a
fissare un grande spazio erboso.
Sebbene inizialmente fosse
stato entusiasta di giocare a Quidditch, James dovette ben presto
ricredersi. Se
quello era Quidditch, lui era Mago Merlino.
«Ahia! Dannato uccello»
esclamò, tenendosi la mano appena beccata da un grande
fenicottero.
Stava aspettando il suo
turno, anche se a quel punto avrebbe voluto evitare: che divertimento
c’era a
volare su quell’uccello antipatico e lanciare porcospini, tra
l’altro
impossibili da tenere in mano, al posto della Pluffa?
Ad un certo punto sentì la
voce di Sirius alla sua destra «Come va?»
Se non fosse stato
abituato alle comparse improvvise del fratello, probabilmente avrebbe
fatto un
salto centinaia di metri più su di quanto potessero volare
quegli stupidi
pennuti.
«Questo gioco fa schifo»
borbottò «E sto iniziando ad odiare i
fenicotteri».
Sirius si limitò a
sorridere «Il Re sta venendo da questa parte» lo
informò candidamente.
James sbuffò «Allora? Sarà
fuori di testa come la Regina. E’ così-».
«Con chi stai parlando?»
chiese una voce fredda alle sue spalle, lui deglutì,
riconoscendone all’istante
il proprietario.
Si voltò lentamente,
sperando di essersi sbagliato, ma era proprio Severus Piton.
«Ehm…» iniziò James, non
sapendo esattamente come rispondere. Chi diavolo era Sirius in
quel
momento?
«Il Gatto del Cheshire,
per servirvi» rispose Sirius al suo posto.
«La tua faccia non mi
piace» sibilò Piton.
«E a me non piacciono i
vostri capelli» ribatté Sirius con il solito
sorriso «E nemmeno il vostro
naso».
James si trattenne dallo
sbattersi le mani in faccia.
«Ti farò tagliare la
testa» lo avvertì, ricevendo in cambio una
scrollata di spalle. Infuriato,
Piton si voltò, in cerca di qualcosa o qualcuno, lasciando
il tempo a Sirius di
salutare il fratello con un occhiolino e scomparire nel nulla.
«Dov’è andato?»
esclamò
irritato Piton, una volta riportata l’attenzione alle sue
spalle; James fece un
passo indietro, sperando di evitare la sua furia.
Ma in quel momento suonò
una tromba e tutti lasciarono il gioco per ricomporre il corteo ed
entrare nel
castello poco lontano, che assomigliava incredibilmente a Hogwarts.
James non
poté che seguire quella folla, e si ritrovò in
prima fila nella Sala Grande.
«Inizia il processo»
annunciò qualcuno che non riuscì a vedere.
Sul trono erano accomodati
Piton e la McGranitt con le corone in testa, in piedi accanto a loro
c’era Mark
con una tromba e una pergamena arrotolata.
«Araldo, leggi l’accusa»
ordinò Piton, facendo sobbalzare il povero Caposcuola, che
fulmineamente
srotolò il foglio e lesse il contenuto ad alta voce.
«La Dama di Cuori
con tutti gli onori dei dolci imbandì, il Fante di Cuori con
altri signori quei
dolci rapì».
«Chiamate il primo
testimone».
Jeremy comparve per primo,
seguito da Mike che trascinava Steve, ancora addormentato.
«Salve!» esclamò,
continuando tranquillamente a mangiare la sua fetta di pane tostato.
I due professori lo
scrutarono infastiditi «Fai la tua deposizione»
disse Piton.
«Su cosa?»
«E’ stato il Fante di
Cuori a rubare i biscotti della Regina?!»
«Ma non sono quelli?»
chiese Jeremy, indicando una scatola di latta sul tavolo vicino a
quella che
sembrava essere la giuria.
La McGranitt serrò le
labbra, Piton lo fulminò «Cosa sai tu di questa
storia?»
«Oh, stavo prendendo il
the».
«E…?» lo esortò
l’uomo.
«Mancava lo zucchero.
Gliel’avevo detto alla Lepre Marzolina di-»
«Non è vero!» lo
interruppe Mike.
«Sì, che è vero!»
«No!»
«Sì!»
«No!»
«Basta!» esclamò Piton,
esasperato «Chiamate il prossimo testimone e fate uscire
questi tre!»
Il secondo testimone era
Kimberly.
«Fai la tua deposizione»
ordinò Piton.
«No» disse lei a testa
alta e con aria di sufficienza, che venne però ignorata
bellamente dall’uomo
che le chiese «Di cosa sono fatti i biscotti?»
«Soprattutto di zenzero»
rispose Kimberly.
«Di carote!» berciò Diana
da chissà dove.
«Sbattetela fuori e
tagliatele la testa!» ordinò la McGranitt
infuriata.
Ci fu una piccola colluttazione
nelle file in fondo e, quando l’attenzione si
riconcentrò sul processo,
Kimberly era scomparsa.
«Non importa» disse Piton
«Chiamate il prossimo».
Mark si affannò a trovare
un altro nome sulla sua lista e, alla fine, chiamò
«James Potter!»
Il ragazzo spalancò gli
occhi, riscuotendosi dal torpore in cui era caduto, e fissò
l’amico gracchiando
un «Cosa?!»
«Vieni a testimoniare».
Qualcuno lo spinse verso i
due professori e lui si ritrovò lì, senza la
più pallida idea di cosa dire.
«Cosa sai di questa
faccenda?» domandò Piton.
«Niente!»
«Niente?»
«Niente di niente!»
«Hai visto qualcosa di
strano?»
«A parte un mucchio di
pazzi?» chiese ironico il ragazzo.
Ma l’uomo non colse il suo
sarcasmo «Scrivete, scrivete. Credi che l’accusato
sia colpevole?»
James guardò Piton e
realizzò improvvisamente che non era per niente simile al
suo professore di
Pozioni.
«Voi siete completamente
pazzi! L’accusa diceva chiaramente che è stato il
Fante di Cuori, chiunque sia,
e mi venite a chiedere se è colpevole?!»
allibì, troppo stupito per tenere a
freno la lingua.
«Che la giuria pronunci il
verdetto» ordinò Piton, prestando minima
attenzione al ragazzo.
«Prima la sentenza» disse
la McGranitt.
«Che idiozia!» esclamò
James «Mi sono stufato, voglio tornare a casa mia!»
«Chiudi il becco!» berciò
la donna.
«Posso parlare quanto
voglio!»
«Tagliategli la testa!»
«Sì, come no» fece una
smorfia «Tanto è solo un sogno».
Non appena pronunciò
quelle parole, tutto piombò
nell’oscurità e lui annaspò, mentre
alle sue
orecchie arrivava la voce di Lily.
«Svegliati James. Ehi!
Guarda che ti affatturo».
James aprì gli occhi e si
ritrovò a fissare la chioma della grande quercia sotto cui
si era addormentato.
«Certo che sei stato poco
gentile a dormire mentre ti leggevo la storia di Alice!» lo
sgridò la sorella,
fissandolo imbronciata con i suoi grandi occhi blu.
Lui sbiancò, ricordandosi
del sogno che aveva fatto, e balzò in piedi
«Scusa, devo andare!» le fece un
cenno col capo e corse a perdifiato verso il castello, cercando di
distanziarsi
velocemente da quel libro maledetto.
Mai
più. Non avrebbe più ascoltato le storie di Lily.
Ecco un nuovo
capitolo di “Life’s drops”! Sinceramente
è la prima volta che scrivo qualcosa
di simile e spero vi abbia fatto almeno sorridere, come ho fatto io
mentre la
scrivevo. Purtroppo il comico-parodistico non è il mio
genere, però ho cercato
di fare del mio meglio.
Scegliere i
personaggi adatti per quelli di “Alice”
è stato davvero divertente e ce li vedo
bene nei ruoli, dal primo all’ultimo.
James è un’Alice
un po’ particolare e, come avete potuto notare, in base al
suo carattere e ai
suoi comportamenti, la storia cambia, saltando alcuni passaggi e
avvenimenti
che nel libro fanno parte della trama (senza contare il fatto che
altrimenti
diventava troppo lungo!).
Mark è il
Bianconiglio perché è sempre impegnato, a
differenza dei suoi compagni di
dormitorio, ed essere Caposcuola è un ruolo di
responsabilità, così come il
ruolo del Bianconiglio in Alice.
Samantha è
diventata il Brucaliffo semplicemente perché la vedevo bene
a fumare narghilè
apaticamente. E’ un Brucaliffo decisamente più
bello della versione originale e
anche se non ho idea di come sia esattamente il suo vestito, me ne sono
innamorata.
Caleb e Aaron
sono due semplici valletti, di comportamento e aspetto completamente
diversi
dai loro soliti.
La Duchessa
originale ignorava la cuoca che le lanciava contro i piatti, ma la
battuta
d’entrata di Diana era perfetta per quella scena (almeno a
mio parere) e i
ruoli di lei e Kimberly si sono scritti da soli.
E poi lo
Stregato. Chi altro poteva esserlo se non Sirius? Credo che sia il
ruolo più
azzeccato, oltre al trio Weasley. Jeremy è già
fuori di testa per fatti suoi,
Mike lo segue nei suoi ragionamenti contorti e Steve è
costretto ad essere
indissolubilmente legato ai due gemelli.
Per le carte
giardiniere ho cercato di trovare qualche personaggio di cui potevate
ricordarvi facilmente il nome e la combinazione è azzeccata.
Brian, Eric e Paul
insieme mi fanno morire.
La Regina chi
altri poteva essere se non Minerva McGranitt? Solo per il Re ho avuto
qualche
difficoltà, perché ero indecisa fino
all’ultimo tra Piton e Silente. Il Re del
cartone animato della Disney è più simile a
Silente, secondo me, ma non ho
saputo resistere alla tentazione di inserire Piton in un ruolo del
genere.
Lily invece è
semplicemente Lily, la sorella del protagonista. State sicuri che la
prossima
volta James se la svignerà come ha fatto saggiamente Sirius!
Grazie a tutti
coloro che hanno letto lo scorso capitolo e alle fedelissime che hanno
commentato! Mi fate immensamente felice!
Penny
Black: Beh,
oggettivamente Lily è molto bella ed è
anche simpatica, quindi è ovvio che ci siano più
ragazzi a cui piace, non può
avere l’esclusiva solo uno. Poi è lei che fa la
differenza, a lei ne piace uno
in particolare e quindi non vede gli altri e se li vede li vede come
amici e
basta. Ma loro possono ancora ammirarla da lontano, senza farsi avanti
perché
saprebbero di essere respinti, ma possono ammirarla lo stesso, forse
non
amarla, perché amare sarebbe un’espressione troppo
forte, ma possono limitarsi
a guardarla e sognare. Adesso sto generalizzando, perché
sono cose che
potrebbero capitare a chiunque altro, ma in questo caso parliamo di
Paul in
particolare. Ed è un Paul davvero diverso da come appare
inizialmente, la sua
passione per le ragazze è dovuta ad una specie di ricerca
personale sui loro
comportamenti; lui le adora perché sono diverse da lui e
sono diverse tra loro,
avendo comunque qualcosa in comune. Vuole scoprire tutto ciò
che nascondono,
fino ad arrivare a leggere loro dentro, fin dentro all’anima.
E Lily è la
ragazza, quella che probabilmente ha innescato questo
“studio” e per lui è
speciale, probabilmente anche per i suoi difetti. Scrivendo lo scorso
capitolo
mi era venuto in mente un aforisma di Kraus che dice: “Per
essere perfetta le
mancava solo un difetto.” Lily ha i suoi difetti, ma proprio
per questi per
Paul e per gli altri lei è perfetta. Spero che la parentesi
di questo capitolo
ti sia piaciuta!
mayetta: Jasper
e Lily hanno chiaramente altri
pretendenti e forse hanno già avuto delle esperienze, ma
almeno lei è
innamorata di qualcuno ed è pronta a darsi totalmente, lui
mi sembra sempre un
po’ troppo sulle sue e poco incline a rischiare. Si
vedrà più avanti!
JaneA88: Bene
Mia! Hai centrato esattamente il punto!
E’ impossibile che non piacciano a nessun’altro,
no? Paul ha una lieve cotta
per Lily, ma la conosce e sa di non essere ricambiato, quindi non ci
prova
nemmeno, ma questo non gli fa cancellare tutti i suoi sentimenti per
lei.
Meissa è più attenta di quello che potrebbe
sembrare e non le sfugge mai
niente, quindi perché dovrebbe accadere con Eric? Bisogna
solo vedere quale
sarà la sua reazione.
Jaily: Sta’
tranquilla, per me di solito è
esattamente la stessa cosa! Magari amo da impazzire una coppia e di
conseguenza
odio chiunque possa sembrare un ostacolo, anche se magari di ostacolo
non ha
nulla! XD E ogni tanto è giusto anche vedere dalla parte
opposta del campo, no?
Io sono totalmente per la coppia Jasper/Lily, ma a scrivere la shot di
Paul
pensavo: “A lui piace per come è esattamente,
allora perché non possono stare
insieme? Jasper cosa penserà invece di Lily?” Poi
mi rendo conto che Lily non
riesco a vederla con nessuno che non sia Jasper, però ci
resto male lo stesso
per Paul!
Spero vi sia
piaciuto anche questo capitolo, il prossimo aggiornamento penso
sarà Spin
(anche se devo ancora iniziare il capitolo) perché ho
qualche idea da mettere
giù e ovviamente si salterà alla prima gita ad
Hogsmeade!
Per qualsiasi
ipotesi o domanda vogliate fare vi consiglio di fare un salto qui: Spin - Supposizioni
Nel frattempo
potete dare un’occhiata alle altre mie storie se vi va!
Un salutone a tutti!
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Capitolo 13 *** The reflection of her heart [Ginevra e Samantha Malfoy] ***
The reflection of her heart [Set 5,5:
Mother’s words]
Ginevra e Samantha Malfoy
«Mamma,
secondo te io sono bella?»
Ginny Weasley si
voltò verso la figlia, alzando un sopracciglio.
«Perché me lo
chiedi?»
La bambina bionda
arricciò il nasino, rimirandosi nel grande specchio della
camera dei genitori.
«Céline dice che
lei è più bella perché è
una Veela».
«E’ solo per un
quarto Veela, tesoro».
«Se non fosse Veela
sarei più bella io?»
Ginny sospirò e
riappoggiò il vestito che stava sistemando sul letto
«Non mi hai ancora
risposto, però. Perché vuoi saperlo?»
Samantha Malfoy
trotterellò fino a lei e si sedette al suo fianco, lasciando
dondolare i
piedini scalzi. Fissò la madre con i suoi occhi azzurri e un
broncio adorabile
sul viso «James ha detto a Céline che lei
è bella».
Era quello il
motivo?
La donna sorrise e
le carezzò i capelli lisci «E a te ha detto
qualcosa?»
«No. E’ stato tutto
il tempo con lei» incrociò le braccia, contrariata.
«E per questo pensi
di essere brutta?»
La vide annuire
«Siamo amici! Avrebbe dovuto stare con me! Invece ha
preferito Line perché lei
è bella!»
Ginny rise,
abbracciandola «Tesoro, anche tu sei bella! Sei la
più bella di tutte, anche se
non sei Veela» la guardò dolcemente.
Era vero, lei era
bellissima. Sembrava una bambolina, con le guance rosee, la bocca
piccola e
morbida, gli occhi brillanti e i capelli dorati. Glielo dicevano tutti,
perché
non ci credeva?
Si alzò,
prendendola per mano e la portò davanti al grande specchio.
«Questa sei tu,
Samantha» si inginocchiò dietro di lei,
guardandola da sopra la spalla «Hai un
certo aspetto, i capelli di un colore e gli occhi di un altro. Ma ti
importa
davvero?»
La piccola aggrottò
la fronte, osservando la sua immagine riflessa.
«E’ davvero
importante il tuo aspetto? E’ quello che fa la
differenza?»
«No, però…».
«E allora perché ti
preoccupi così tanto?»
Lei esitò, non
sapendo cosa rispondere
«Ecco…io…» si
bloccò arrossendo.
Ginny le sorrise
«Quello che conta non è l’aspetto, ma
quello che hai qui dentro» le posò un
mano sul petto.
«Nel cuore?» chiese
dubbiosa.
La madre annuì «Tu
sei quello che sei, non quello che appari. Arriverà un
giorno in cui qualcun
altro ti amerà come ti amiamo noi. Qualcuno a cui piacerai
sempre, che ti dirà
che sei bellissima anche quando ti senti un mostro, che
saprà tutto di te solo
leggendoti negli occhi. Arriverà qualcuno che ti
amerà per sempre, soltanto
perché sei tu, sei Samantha e basta. Capito?»
Sulle sue labbra da
bambina comparve un sorriso, mentre fissava i loro riflessi con sguardo
luminoso.
«Ci sarà qualcuno a
cui piacerò solo io?» chiese speranzosa.
Ginny annuì,
sorridendo.
«Chi?»
«Quando verrà il
momento sarà il tuo cuore a dirtelo».
Samantha si voltò
veloce e abbracciò la donna, stringendola forte.
«Grazie mamma! Ti
voglio tanto bene!»
Ginny le posò un
bacio sulla tempia «Anch’io ti voglio tanto bene,
Sam».
La prese in braccio
e si voltò verso la porta. Appoggiato allo stipite un uomo
biondo le donò uno
dei suoi rari sorrisi.
Lei ricambiò,
raggiungendolo.
Anche per Samantha
sarebbe arrivato quel momento.
Ed
eccoci qua con un’altra shot! Questa volta le
protagoniste sono Ginny e Samantha, non ho niente di particolare da
dire,
soltanto che questa è stata una tra le primissime che ho
scritto per questa
raccolta, anzi, probabilmente la prima! A tutte le bambine è
capitato un
momento del genere, no?
Questa
Sam è un po’ più simile a quella di
“Not at the
right time”, piuttosto che a quella di
“Spin”, ma è sempre lei! L'immagine poi mi piace particolarmente!
Ringrazio
tutti coloro che hanno letto la scorsa shot e
ovviamente chi ha commentato!
Penny Black: Grazie
infinite per tutti i complimenti! Li apprezzo sempre tantissimo! XD
Posso
capire perfettamente il tuo discorso su Paul e i lieto fine,
perché è
esattamente la stessa cosa che penso anch’io. Generalmente io
non odio nessun
personaggio in sé, ma solo quando va a mettere il becco
nelle coppie che mi
piacciono, allora sì che non lo sopporto. Per piacermi, una
storia dev’essere
romantica e possibilmente a lieto fine, altrimenti sono capace anche di
lasciarla lì perché io voglio leggere qualcosa
che faccia sognare e che è
difficile possa accadere nella realtà. Comunque non
preoccuparti, Paul avrà il
suo lieto fine e non sarà per niente un pericolo per la
coppia Jasper/Lily!
Per
quanto riguarda Sirius e Kimberly… chi lo sa, potrebbe
essere stato benissimo lo Stregatto a far scomparire la cuoca! XD
JaneA88: Grazie
Mia, sono contenta ti sia piaciuta! Trovo anch’io che Sirius
abbia trovato il
ruolo perfetto, spesso fa saltare i nervi esattamente quanto lo
Stregatto! XD
La McGranitt poteva essere l’unica a recitare la parte della
Regina, non quanto
per la cattiveria (che, diciamocelo, non ha, nonostante cerchi di far
vedere il
contrario XD), ma quanto per il suo ruolo da vicepreside; se
c’è qualcuno da
punire è lei che se ne occupa, generalmente. Per fortuna la
Umbridge non c’è,
anche se sono sicura che avrebbe resistito
pochissimo con gli elementi di
Hogwarts! XD Comunque condivido appieno il tuo punto di vista, la
McGranitt è
solo in apparenza burbera, ma ha un cuore d’oro,
però infondo si tratta di un
sogno di James e a quanto pare lui nutre un certo timore nei confronti
della
sua Capocasa, tanto da farla diventare la Regina cattiva! XD
Spero
vi sia piaciuto anche questo capitolo! Fatemi sapere
cosa ne pensate!
Alla
prossima!
|
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Capitolo 14 *** Illusion [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
Illusion [Set 18,5: Used to be]
Mike
Weasley /
Vanessa Harper
Riuscivo
ancora a
sentire le tue labbra sulle mie.
Il sapore del
nostro amore era quanto di più gustoso ci fosse al mondo.
Il mio cuore
palpitava di gioia quando i miei occhi si posavano su di te.
Galleggiavamo in
una bolla di felicità, sospesi in un mondo tutto nostro.
Solo
noi due. Io e te.
Ma
la bolla scoppiò [segno
di effimera serenità]
e noi
piombammo nella cruda e fredda realtà.
Lontani e
incompresi, scivolavamo via, sull’onda di qualcosa di
più grande di noi.
Crudele è la vita,
ma gli esseri umani sono ciechi di fronte alle sue avversità.
E il muro che si
crea [invisibile]
non basta a proteggerci.
Era
il tuo amore, che per uno stupido
momento, ho preferito non vedere.
Mascherando il mio dietro una flebile
menzogna.
Annientati, col
cuore ricoperto di pietra, i nostri sguardi si sono incrociati.
E
quello che
vedevamo [illusione eretta a
difesa delle nostre anime],
scompariva,
dietro la memoria di quello che eravamo stati.
Di
un passato lontano, che non sarebbe più tornato.
Ed ecco che ci diamo alle
shot deprimenti! Questa volta
(novità, novità!) è narrata in prima
persona da Vanessa. Non so da dove mi sia
uscita, ma ha almeno un paio d’anni, come molte altre, visto
che ho iniziato a
scrivere questa raccolta quando era in quarta superiore, considerando
che
dovrei essere al secondo anno di università, fate un
po’ voi i vostri calcoli!
Comunque, non ho intenzione di annoiarvi con la storia della mia vita
(anche
perché non ci sarebbe niente da dire), ma passo a dire
quello che posso su
questo capitolo: si tratta della rottura tra Mike e Vanessa, dopo il
tradimento. In realtà non hanno mai smesso di amarsi, hanno
semplicemente
nascosto i loro sentimenti dietro una maschera di odio e disprezzo, che
però
non riuscirà mai a celarli del tutto.
Per
il resto dovrete dirmi voi cosa ne pensate!
Tra
l’altro sono super esaltata per aver ricevuto così
tante recensione (tante quante il nuovo capitolo di Spin) e spero di
poterne
leggere molte anche per questo capitolo.
Qui
vi lascio il link del forum, a cui recentemente ho
cambiato Skin (è tempo di un po’ di
Sirius/Kimberly!). Fateci un salto, non ve
ne pentirete: Spin forum
E
infine le recensioni!
Penny Black: James
tiene moltissimo a Sam, fin da bambini, e se non le ha detto che
è bella è
perché loro sono amici e per lui essere amici è
qualcosa di più importante, di
più valore, rispetto ad avere qualcuno che gli piace. Se
dovessimo dare un
ordine, Sam starebbe in cima alla piramide, perché
è sua amica (un’amica
speciale), mentre Céline sarebbe senz’altro un
gradino sotto, visto che non
hanno il genere di rapporto che ha con Sam o gli altri Weasley, sono
più degli
amici/conoscenti. Poi c’è Ginny che mi ricorda
tantissimo la Ginevra di “Un
salto nel futuro”, quella felice della sua famiglia e che
abbraccia la figlia e
le dice qualcosa che solo loro possono capire. Mi piace questa Ginny. E
Draco,
come mi sembra di averti già detto, fa solo finta di non
sopportare i Potter. Dopo
anni e anni alla fine si saranno affezionati, no? Solo che insultarsi
è una
specie di routine! XD E di Mike e Nessie cosa ne pensi? Aspetto
impazientemente
le tue domande! XD
Jaily: Sono
contenta ti sia piaciuta! James è un po’ stupido
qui e siamo tutte d’accordo,
ma prima o poi si riscatterà! XD E in Spin sembra che lo
stia facendo poco a
poco, no? James e Samantha sono una coppia un po’
particolare, non si danno
delle etichette, ma sanno che l’altro sarà sempre
al primo posto. E io li adoro
proprio per questo!
JaneA88: Ginny
e Draco ormai si capiscono alla perfezione e anche lui (sebbene non lo
faccia
vedere) pensa le stesse cose che lei ha detto a Sam, poi si tratta
della sua
adorata bambolina! XD James è risultato proprio odioso qui,
eh? Dovrà sudare
parecchio per farsi perdonare, ma vedremo di lavorarci su in Spin! XD
Hai
capito, Jim? Rimboccati le maniche e prendi in mano la situazione!
mayetta: Sono
felice che Sam piaccia come personaggio! Io la trovo molto Weasley
dentro, però
una volta cresciuta, all’esterno è diventata una
Malfoy. E’ come se nascondesse
il suo cuore in una corazza e in Spin sembra ci sia davvero poco della
bambina
insicura di un tempo, ma quella parte molto Weasley ogni tanto risbuca
fuori.
Ora che ci penso c’entra sempre James! Mannaggia! XD
Grazie
infinite a chi ha trovato un momento per leggere lo
scorso capitolo! Spero che questo vi sia piaciuto e sarei davvero
contenta di
sentire cosa ne pensate!
Alla
prossima!
|
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Capitolo 15 *** Feelings in the silence [Jasper Malfoy/Lily Potter] ***
Feelings in the silence [Set 9,3: An
empty room full of
sound]
Jasper
Malfoy / Lily Potter
Non servivano
parole.
Tra
di loro solo il
silenzio.
Il nulla riempiva
la stanza, mentre con uno sguardo davano voce alla loro anima.
Il cuore batteva,
creando una melodia silenziosa e i respiri si fondevano in uno.
Si
chiamavano, senza inutili discorsi. I desideri,
impossibili da realizzare, svanivano nella luce soffusa.
Si voltavano e
chiudevano gli occhi, incompresi
nella loro sofferenza.
Urlavano parole
attraverso labbra serrate.
Promesse
vagavano
nella quiete angosciosa che li circondava.
Senza che il minimo
suono rompesse il silenzio.
C’erano
solo loro.
E
pensieri inespressi.
Mentre
scivolavano
via, assorbiti da una pace
dolorosa.
Ed
eccomi di ritorno con una Jasper/Lily! Dunque, è molto
diversa e forse per alcuni aspetti incomprensibile, ma tenete bene a
mente il
titolo e la frase del set e avrete la chiave di lettura! Il
“sound” nel set
sono i loro sentimenti che riempiono la stanza senza però
venire espressi a
parole, perché c’è solo silenzio. Non
si comprendono pienamente tra di loro e
questo silenzio non fa altro che confonderli e far pensare loro
qualcosa che
non è vero.
Niente di
più.
Come
avrete
notato ho risposto tramite la nuova funzione alle recensioni, quindi
non
scriverò nulla qui, a parte i ringraziamenti per chi ha
letto e per chi ha
commentato!
Fatemi
sapere
cosa ne pensate e soprattutto se volete leggere di qualcosa di
particolare
nella prossima!
|
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Capitolo 16 *** Elusive darkness [Sirius Potter/Kimberly Weasley] ***
Elusive darkness [Set 3,2: How you
remind me of the
unknown]
Sirius
Potter / Kimberly Weasley
La
verità era che non lo capiva.
Era inutile
sforzarsi di entrare nella sua mente, di studiare i suoi comportamenti;
era
perfettamente inutile se lui era così imprevedibile.
Kimberly odiava non
sapere qualcosa e proprio per quello odiava gli atteggiamenti di Sirius.
Lui era come il
buio: sapevi che
c’era, ma
non lo potevi toccare.
Pensavi di poterlo
vedere, una volta spente tutte le luci, ma in realtà non
vedevi niente.
Sirius era come il
buio: era lì, davanti a te, ma i suoi pensieri erano
inafferrabili; ti mostrava
un volto, quello che ti aspettavi da lui, ma non era il suo.
Il suo restava
nascosto nel buio.
E quando pensavi di
averlo capito davvero, quando poi ti decidevi ad accendere
le luci, lui
spariva, lasciandoti a mani vuote e con la sua risata divertita nelle
orecchie.
E Kimberly lo
odiava per questo; odiava il fatto che lui fosse inafferrabile, tanto
quanto i
suoi pensieri; odiava il suo essere sempre al di sopra di tutto e
soprattutto
odiava non essere come lui.
Perché se lei non
poteva leggergli dentro, Sirius poteva farlo con lei. Poteva
distinguere
chiaramente ogni suo pensiero, ogni suo desiderio, qualunque cosa.
E lo odiava.
Eppure bastava
soltanto che lui la guardasse con i suoi incredibili occhi blu e non le
importava di spegnere la luce e lasciarsi andare.
Non le importava se
il buio diventava opprimente, perché non c’era
nessun’altro posto dove avrebbe
voluto stare.
Aggiornamento veloce,
incredibilmente dopo solo pochi
giorni da quello precendente! Volevo pubblicare qualcosa prima di
domani, visto
che parto per qualche giorno per Stoccarda.
La scelta è
ricaduta su una Sirius/Kimberly che mi piace tantissimo. Abbiamo
intuito i
pensieri di Sirius nel capitolo 7, ora possiamo leggere quelli di
Kimberly.
Sinceramente
questi due li adoro! Beh, fatemi sapere se vi piace!
Vi lascio il
link del forum, dove potrete trovare tante immagini e discutere su
quello che
volete e magari anche scambiare idee e congetture con qualcun altro!
Spin forum
Alla prossima!
|
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Capitolo 17 *** Into the abyss [Steve Weasley] ***
Into the abyss
[Set 8,5: Invisible waves]
Steve Weasley
Non
aveva mai
pensato più di tanto alle ragazze. Gli piacevano, certo, ma
preferiva starsene
per conto suo, senza impicci derivanti da una relazione.
Poteva ammirarle
tutte, senza avere il fiato di una sul collo.
Non era abituato a
perdersi dietro una gonna e dei capelli lucenti.
Era una stupidata,
si ripeteva convinto.
Eppure,
quando vedeva lei,
tutto
cambiava.
Le
cose più
importanti diventavano i suoi sorrisi, i suoi gesti, le sue labbra
morbide e i
suoi occhi celesti.
Nient’altro
contava di fronte a lei.
Il modo in cui
parlava e camminava, tutto,
lo attirava sempre più in quell’abisso,
fatto di desiderio e passione.
Affogava, travolto
da quelle ondate improvvise e niente riusciva a farlo riemergere.
E lì era obbligato
a restare, sprofondato in quell’amore fino alla fine dei suoi
giorni.
Ci
ho messo un po’ a decidere cosa postare, poi alla fine
ho optato per questa, sperando che vi piaccia! Non si tratta di nulla
di
particolare, solo dei pensieri
di Steve per una certa persona di cui avrete
senz’altro indovinato l’identità.
Beh, visto che
ormai è la Vigilia ne approfitto per farvi i migliori auguri
di Natale e di
inizio anno, sperando che possiate passare queste feste serenamente e
divertirvi senza preoccupazioni.
Io
aspetto le
vostre recensioni! XD
Se
volete fare
un salto sul forum, questo è il link (Spin forum) e se avete tempo da perdere e volete dare
un’occhiata alle
altre mie storie io ne sarei felicissima!
Buon
Natale!
|
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Capitolo 18 *** Is it love? [Mark Paciock] ***
Elenco personaggi: Spin's characters
Is it love? [Set
14,1: Lost in your eyes]
Mark Paciock
Sapeva cosa gli avrebbero
detto i suoi amici,
riusciva quasi a sentirli.
“Sei
fregato” avrebbe detto Steve,
ghignando come un pazzo.
James gli avrebbe augurato buona fortuna, dandogli
una pacca sulla spalla.
Jeremy avrebbe esclamato, saltellando, “E
così
anche il nostro Mark è entrato nel complicato mondo delle
relazioni femminili!”.
Mike avrebbe insultato il gemello e gli avrebbe
consigliato di stare attento e non lasciarsi ingannare.
E tutto solo per una misera frase.
Mi
sono innamorato.
Che poi non era sicuro
che fosse amore o solo una
cotta.
Ma sapeva che il suo cuore batteva più forte e la
bocca si seccava.
Riuscire a comporre una frase diventava impossibile e
la sudorazione che aumentava rendeva il tutto ancora più
difficile.
E poi incrociava i suoi occhi brillanti ed era perso.
Completamente perso.
Forse era amore, ma non
era importante.
La guardava negli occhi ed era felice.
Gli bastava quello.
Solo quello.
Visto
che nello scorso
capitolo di Spin si è parlato di loro, perché non
inserire una shot anche qui?
Spero vi sia piaciuta, io non ho molto da dire in proposito!
Il capitolo di Spin è
in fase di scrittura, la partita mi sta emozionando da matti ed
è anche bella
da scrivere, spero solo di fare un buon lavoro!
Qui il link del forum (tra
l’altro ho anche cambiato skin!): Spin forum
|
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Capitolo 19 *** Between the anvil and the hammer [Miriam Smith] ***
Between the anvil and the hammer [Set
21,7: Anvil]
Miriam
Smith
Faceva
male.
Stare
lì, immobile,
a sopportare i duri colpi inflitti alla sua anima.
Era
impossibile
scansarsi.
Troppo
il peso
della realtà.
Neanche
il mondo
delle stelle bastava a farla respirare.
Perché ovunque
vedeva i suoi occhi.
E
ad ogni sguardo,
un martello faceva a pezzi
il suo cuore.
Eppure lei stava
lì, vestita da una maschera, in balia
di sentimenti non corrisposti, celati da false sensazioni.
Ad ogni colpo
sferrato qualcosa si rompeva.
E, regolare, il
martello la schiacciava,
la sbatteva contro la realtà.
E
si trovava lì, stretta davanti
all’incudine da catene invisibili,
con nient’altro che menzogne,
flebili
come l’aria, a ripararla dal dolore.
Piccola
drabble sui pensieri di Miriam riguardo ai suoi sentimenti per
Jacob. Non so cosa dire, se non che questo capitolo mi piace abbastanza.
Avviso
per i lettori di “Spin”: sono esaltata
perché il
capitolo è a buon punto, più della
metà, ed è anche abbastanza divertente
(almeno a mio parere). Non disperate troppo, perché
arriverà presto! Tra l’altro
ho cambiato l’introduzione e spero sia meglio
dell’altra, non sono molto brava
in queste cose!
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Capitolo 20 *** Cut into her heart [Mike Weasley/Vanessa Harper] ***
E’ da un
po’ che non pubblico niente, semplicemente per il
fatto che sono molto occupata e svogliata, ma siccome in periodo di
esami mi
torna l’ispirazione ecco che vi tedio con un’altra
inutile shot. E’ la prima
versione dell’appuntamento tra Vanessa e Nicholas del
capitolo 9 di “Spin”,
quindi ci sono alcune incongruenze, ma ignorate i dettagli, quello che
conta
traspare sicuramente ed è il fatto che, per quanto Vanessa e
Mike fingano che
tra di loro non ci sia più niente, la realtà
è ben diversa e nel profondo lo
sanno perfettamente.
Per
i più
affezionati: il nuovo capitolo di Spin è in lavorazione,
finalmente passiamo a
Dicembre e qualcosa inizia a muoversi.
Spero che questa
shot vi piaccia e che siate così gentili da darmi la vostra
opinione!
Cut into her heart [Set: 8,1: Wrong Face]
Mike Weasley / Vanessa Harper
Si
riavviò i capelli
e fece una smorfia, ammirando la sua immagine riflessa.
Perfetta.
Uscì dalla stanza e
percorse il corridoio fino alla sala comune.
Su una poltrona di
pelle verde era stravaccato il suo appuntamento della giornata.
Osservò i suoi
capelli scuri e corti, i suoi occhi castani, ombrati da lunghe ciglia
nere, la
fronte alta e la fossetta sul mento. Era affascinante Nicholas Nott,
non le era
andata troppo male, anzi, magari si sarebbe anche divertita.
«Ciao Vanessa» le
sorrise alzandosi, non appena la individuò «Sei
incantevole»
«Grazie Nick,
andiamo?»
«Prego, dopo di te»
le cedette galantemente il passo.
Quel
sabato era
prevista un’uscita ad Hogsmeade e lei aveva accettato di
andarci con Nick.
Sarebbe
stato tutto perfetto.
Chiacchierarono
un
po’, mentre raggiungevano l’ingresso.
Una strana
sensazione si fece largo nel suo animo.
Come
se ci fosse stato qualcosa di sbagliato.
E non accennava a
scomparire.
La guidò verso un
angolo del cortile, posandole una mano sulla schiena. Una volta
arrivati, lei
si scostò in fretta, lanciandogli un sorrisetto di scuse.
Lui, ignaro di tutto,
osservò i gruppetti che riempivano il cortile, cercando di
distinguere i suoi
amici.
Vanessa serrò i
denti.
Perché
a distanza di un anno doveva ancora
tormentarla?
«Dove ti piacerebbe
andare?»
Si riscosse alla
domanda di Nick e scrollò le spalle «E’
uguale. Scegli tu» si schiaffeggiò
mentalmente.
Perché
si comportava così? Aveva sempre
scelto lei, con lui,
ogni volta, perché adesso no?
«Allora vado a
chiedere a Robert cosa fanno, così più tardi ci
possiamo unire agli altri».
«Va bene» lo guardò
allontanarsi, senza alcuna espressione sul volto.
Perché
non riusciva più a provare emozioni?
Perché era finito tutto quando lui
se n’era andato?
Si appoggiò al
muro, le labbra strette e gli occhi serrati. Finché non
sentì delle risate.
E
dopo tanto tempo tornò di nuovo a
respirare.
Era infuriata con
se stessa, ma soprattutto con lui. Perché ormai aveva
piantato le radici nel
suo cuore e da lì non se ne sarebbe mai andato.
Incrociò i suoi
occhi castani, oltre la folla di teste, improvvisamente seri.
Si fissarono, senza
abbassare lo sguardo.
Era
colpa sua. Solo colpa sua.
Lo vide
avvicinarsi, dopo aver salutato velocemente gli amici, e si
fermò quando a
separarli ci fu soltanto un metro.
«Ciao Harper».
«Weasley».
Si scrutarono
astiosi, prima che lui parlasse di nuovo.
«Vai ad Hogsmeade?»
«Sì. Ho un appuntamento».
Lui serrò la
mascella, poi ghignò «Ho visto. Ci vai con Nott.
Mi aspettavo qualcosa di
meglio».
«Tu ci vai con tuo
fratello e i tuoi compagni di stanza» ribatté
sagace «Chi è messo peggio,
Mike?»
Ridacchiò «Non c’è
neanche bisogno di chiederlo».
«Già».
Ognuno compativa
se stesso.
«Ho sentito dire
che Nott ha strane abitudini al primo appuntamento con una
ragazza».
«Perché, esce anche
con i ragazzi?» lo interruppe sarcastica.
Il Grifondoro agitò
una mano, scocciato, mentre lei ghignava, stranamente serena.
In
quel momento tutto
sembrava perfetto.
Finalmente ogni pezzo
si incastrava al suo posto.
Sembrò combattuto,
mentre prendeva tempo guardandosi attorno. Poi posò di nuovo
gli occhi su di
lei e bisbigliò «Stai attenta».
Il suo cuore mancò
un battito, ma lei fece finta di niente, nascondendosi dietro la solita
maschera di sufficienza «Sono una Serpeverde,
Weasley».
Lui ghignò «Lo so.
E’ questo che mi preoccupa» la salutò
con un cenno e si voltò per andarsene.
«Se hai problemi,
chiamami» lo sentì sussurrare.
Non disse nulla,
troppo sorpresa, ma sorrise, appagata da quel piccolo attimo di
felicità.
Un
tuffo in un passato impossibile da dimenticare, in cui
era rimasto imprigionato il suo cuore.
Sarebbe stato bello
tornare indietro.
«Vanessa, andiamo?»
Ma ora al suo posto
c’era Nicholas. Era lui che le aveva fatto i complimenti, lui
l’aveva
accompagnata in cortile. Lui la stava tenendo per mano. Con lui stava
andando
ad Hogsmeade.
E
mai, fino a quel momento, si era sentita
nel posto sbagliato.
Perché
non era lui
che doveva starle accanto e non
era il suo il volto che vedeva
quando
chiudeva gli occhi.
Era
tremendamente
sbagliato.
Si voltò indietro,
per un solo istante, e lo vide chiaramente, quello giusto.
E
il suo nome l’aveva inciso nel cuore.
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Capitolo 21 *** End of an age [James Potter/Lyra Bole] ***
Elenco
personaggi: Spin's characters
End
of an age [Set 6,4: When everything’s made to be
broken]
James Potter / Lyra Bole
Era
passato il
tempo in cui, distesi uno accanto all’altra, stavano bene
insieme.
Si guardavano e
sorridevano.
“Questa è
l’ultima volta”,
bisbigliavano
tra loro.
Eppure succedeva
ancora una volta ed un’altra ancora.
Ma non se ne
curavano, perché sapevano che non era niente di serio.
Erano passati un
paio d’anni e quelle notti mancavano ad entrambi.
Nonostante avessero
trovato la loro strada,
quelle notti di passione, in cui si perdevano
l’uno dentro l’altra, non le avevano dimenticate.
Quando ancora
l’amore non esisteva, quando ancora i loro cuori non
battevano per nessuno se
non per sé stessi.
Quando erano solo
loro e quel gioco senza fine.
Mancavano.
Quei tempi mancavano davvero.
Ma
lo sapevano
entrambi che prima o poi sarebbero finiti.
Sapevano che
avrebbero trovato qualcosa di più.
E allora, anche se
il loro tempo era giunto al termine, l’avevano lasciato
andare con un sorriso
sulle labbra e la certezza che insieme avevano davvero vissuto qualcosa.
Non
c’è niente
da dire, sono le stesse cose del capitolo scorso.
Per quanto
riguarda questa… drabble? Si riferisce al periodo in cui
James e Lyra si
frequentavano, niente di serio come avrete letto in Spin, ma si
frequentavano.
Era da un po’ che volevo postarla a dire la
verità, risale al periodo delle
coppie crack, periodo che comparirà anche in Spin.
Beh, fatemi
sapere cosa ne pensate e un enorme grazie a chi continua a seguirmi!
|
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Capitolo 22 *** Goodbye past [Céline Weasley] ***
Elenco
personaggi: Spin's characters
Goodbye past [Set 23,2: Effect of impact on stationary objects]
Céline Weasley
Sorridevano. Salutando con la mano.
Il sole illuminava i loro volti e faceva brillare i loro occhi di un limpido azzurro.
Scherzavano tra di loro, si abbracciavano e ridevano, mentre il vento intrecciava i loro capelli biondi.
Erano felici, in quel piccolo attimo di passato, un’estate di otto anni prima, a casa dei nonni. Lì non era cambiato nulla, lì erano ancora loro due. Solo loro due, come non sarebbero più state.
La cornice cadde a terra in pezzi, mentre il passato sfuggiva via.
E lei rimase a guardarla, ferma vicino ai frammenti.
Il vetro, infranto, formava quasi una stella, intorno alla foto rovesciata.
Chiuse gli occhi e si voltò, ignorando il suo cuore in lacrime.
Non sarebbe tornata indietro. Quel tempo se l’era lasciato alle spalle, lontano, e non l’avrebbe più raggiunta.
E lei andava avanti, ignorando il dolore. Questa volta da sola.
Adieu, Samantha…
A/N: Finalmente mi sono decisa a continuare la pubblicazione di questa raccolta. Alcuni si chiederanno che fine ho fatto, a molti invece non importerà, ma per dovere d’informazione vi dirò questo: non ho abbandonato questa serie, né le altre storie, sono soltanto un po’ impegnata e mi manca la voglia di scrivere. Comunque, di “Life’s drops” ho pronti diversi capitoli, quindi può darsi che ogni tanto ne aggiunga uno. Per quanto riguarda “Spin”, qualche mese fa avevo scritto buona parte del nuovo capitolo, poi il mio hard disk mi ha abbandonata ed è stato deprimente. Per fortuna avevo stampato il pezzo iniziale e ho ricominciato a scriverlo, ma si tratta solo di una piccola parte e siccome sarà passato più di un anno dall’ultimo aggiornamento ho deciso che pubblicherò soltanto quando avrò un capitolo bello lungo.
Se qualcuno vuole tenersi aggiornato sulle novità, vi lascio il link del mio portfolio; di solito c’è sempre lo stato delle storie su cui sto lavorando o gli eventuali ritardi o aggiornamenti: Daphne's Portfolio
Nel frattempo spero che questa drabble troppo cresciuta vi sia piaciuta. Non aggiunge niente al rapporto tra Céline e Samantha, ma si concentra soltanto sui pensieri di Céline. Per crescere bisogna cambiare e il solo modo che lei ha trovato è stato staccarsi dal punto fermo della sua infanzia. Credeva di non poter trovare sé stessa, se continuava ad essere un tutt’uno con la cugina, così ha usato le maniere drastiche.
Spero di sentire cosa ne pensate, per il momento vi saluto. Alla prossima!
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Capitolo 23 *** A typical Weasley aftenoon [Weasley cousins] ***
A typical Weasley afternoon [Set 2,2: A lost childhood memory] Weasley cousins
Jeremy Weasley si portò un piccolo dito davanti alle labbra e un lampo di divertimento passò nei suoi occhi castani, fissi sul gemello e i due cugini, accovacciati vicino a lui con la stessa espressione malandrina.
Tutti e quattro si chinarono in avanti e scrutarono oltre uno dei folti cespugli del giardino della Tana.
Il caldo estivo era davvero insopportabile in quei giorni e i bambini erano contenti quando venivano lasciati tutti insieme a casa dei nonni Weasley per l’intera giornata. A volte avevano persino il permesso di andare a rinfrescarsi nello stagno in fondo al cortile, o potevano giocare a Quidditch senza preoccuparsi di essere visti dai Babbani. La Tana era un paradiso per tutti loro, soprattutto quando poi si avvicinava l’ora della merenda.
Senza contare che i nonni li lasciavano spesso alle cure dei più grandi, per evitare di stancarsi troppo sotto il sole, e i bambini ne approfittavano per divertirsi senza freni.
Così, per la mancanza di un’attenta e intransigente supervisione, quei quattro erano liberi di cacciarsi nei guai.
Trovarono i loro bersagli senza troppe difficoltà e con un movimento fluido, da esperti, eseguirono un tiro perfetto.
Ebbero appena il tempo di guardare le loro facce sconvolte, prima di scappare di corsa ridendo a crepapelle, seguiti dalle grida delle loro vittime infradiciate.
François scosse la testa esasperato, ma decise di tacere perché sapeva perfettamente di non essere in grado di fermarli. Aveva assistito alla scena con la coda dell’occhio, da quando avevano riempito quei palloncini Babbani fino al lancio finale, come faceva sempre, ma come tutte le volte che aveva provato a dire loro qualcosa, non gli avevano mai dato ascolto. E a quel punto si meritavano pienamente le ripercussioni che ne sarebbero conseguite.
Jasper si limitò ad alzare appena un sopracciglio schiarito dal sole, seguendo per un attimo la loro fuga, per poi rilanciare la Pluffa a Diana, che la afferrò con un’espressione concentrata.
«Voi! Razza di stupidi Troll bavosi!»
Loreen balzò fuori da dietro il cespuglio con aria omicida, nonostante fosse bagnata come un pulcino. I suoi occhi castani lanciavano quasi Schiantesimi e i capelli scarlatti si attaccavano alle guance arrossate dalla rabbia e dal sole.
Céline la seguì, ma il suo sangue Veela riusciva a smorzare l’effetto inzuppato e lei sembrava bellissima lo stesso, sebbene le sue labbra fossero serrate minacciosamente.
Entrambe scattarono di corsa dietro ai quattro colpevoli, che si limitarono a ridere più forte, senza nemmeno fermarsi o guardare dove stavano andando, rischiando di travolgere Samantha, che passeggiava tenendo per mano Kimberly e Jacqueline, intente a raccogliere mazzolini di fiori colorati, che poi si rivelavano essere più erbacce che altro.
«Cos’è successo adesso?» chiese lei, aggrottando la fronte e voltandosi verso il cugino più grande, facendo dondolare la lunga coda bionda.
Loreen e Céline la superarono di corsa, facendosi fissare dalle due bambine più piccole. Jacqueline guardò la sorella con i suoi occhioni azzurri e un mazzo di erbacce in mano.
«Gavettoni» le rispose François, evitando all’ultimo momento che la Pluffa lo colpisse in faccia e lanciando un’occhiata di rimprovero a Jasper che alzò le spalle e indicò Diana, che gli diede un colpo sul braccio, berciando uno “Spione!”.
«Che stupidi» commentò Samantha con disapprovazione, mentre Kimberly aggrottava la sopracciglia e scuoteva la testa, imitando la cugina, con i riccioli rossi raccolti sul capo che molleggiavano con forza.
Jacqueline spostò lo sguardo su Samantha e le tirò la mano per richiamare la sua attenzione «Ho sete» la informò candidamente.
Samantha le fece un lieve sorriso «Va bene, andiamo dalla nonna. Tu, Kim?» chiese voltandosi verso l’altra bambina.
La piccola alzò la testa in un moto d’orgoglio, con le guance arrossate dal sole «No. E non ho bisogno di essere accompagnata! Sono grande, io! Ho otto anni!»
Samantha trattenne una risata alla sua espressione compiaciuta e la assecondò «Giusto. Allora io accompagno Jackie, tu resti con gli altri?» indicò i cugini che giocavano con la Pluffa.
Kimberly annuì con forza, desiderosa di mostrare la sua presunta indipendenza, e Samantha si scambiò uno sguardo divertito con François.
«Vieni a giocare con noi, Kimmy?» la chiamò lui con un sorriso, fermando la Pluffa sotto il braccio.
Kimberly lasciò l’unico fiore che aveva raccolto, insieme a qualche filo d’erba, in mano alla cugina e corse verso il gruppetto, dove François le diede in mano la Pluffa e lei, con un po’ di fatica, riuscì a tirarla quasi sui piedi di Diana, che si lamentò di quel tiro orripilante e la lanciò quasi in testa a Jasper, che la fulminò con lo sguardo, ma evitò di risponderle per le rime.
«Forza, andiamo a bere» disse Samantha, distogliendo lo sguardo.
Jacqueline le sorrise contenta e si lasciò guidare verso la casa, saltellando allegramente e lasciando che i codini biondi le rimbalzassero sulle spalle.
Proprio quando le due bambine entrarono dalla porta della cucina, da dietro l’angolo sbucarono i quattro combinaguai, con delle espressioni completamente stravolte, le facce sudate e i respiri affannati.
Si accasciarono sull’erba quasi in contemporanea, mentre Loreen e Céline ricomparivano più infuriate di prima, ma sicuramente meno stanche di loro.
«Allora?» chiese acidamente la più grande, con le mani poggiate sui fianchi in una perfetta imitazione di nonna Molly. I vestiti ormai erano solo un po’ umidi e i capelli appena freschi, ma quello non aveva migliorato il loro umore.
«Vi arrendete?» rincarò Céline, incrociando le braccia con una smorfia.
Mike fu il primo a gettare la spugna «Sì, sì, mi arrendo! Ma non fatemi male!»
Steve lo seguì a ruota «Abbiate pietà!» esclamò con una mano sul petto.
Le due sorrisero soddisfatte. Sapevano per esperienza che si sarebbero arresi, lo facevano sempre, alla fine.
«Bene» disse Loreen, facendo schioccare la lingua «E voi?» i suoi occhi si puntarono sugli altri due, purtroppo più testardi di Steve e Mike.
«Mai!» berciò Gabriel, fulminando con lo sguardo la coetanea. Doveva immaginarlo, non era un Grifondoro mica per niente.
«Piuttosto la morte!» aggiunse Jeremy in una delle sue solite uscite melodrammatiche, imitando il coraggio del cugino.
Loreen si scrocchiò le dita, preparandosi alla vendetta, ma a salvarli da morte certa ci pensò nonna Molly, che si affacciò in quel momento dalla porta della cucina.
«Bambini!» li chiamò con il solito tono alto, che avrebbero sentito anche se si fossero trovati a casa del nonno di Karen, dall’altra parte della collina «E’ l’ora della merenda!»
Il tempo sembrò fermarsi, mentre i loro cervelli elaboravano la frase. Poi le esclamazioni gioiose arrivarono tutte insieme e ognuno lasciò perdere la propria occupazione per correre verso la Tana, come un branco di Ippogrifi impazziti.
Si catapultarono in cucina, riuscendo anche ad incastrarsi sull’uscio della porta, e cercarono di accaparrarsi il posto migliore al grande tavolo, già occupato da Samantha e Jacqueline.
Nonna Molly sorrise e recuperò la torta gelato che aveva preparato, posandola al centro esatto del tavolo, sotto gli sguardi impazienti dei nipoti.
Nessuno mosse un muscolo, mentre la donna tagliava in fette uguali il dolce e lo serviva nei piatti con espressione attenta.
C’erano delle regole per la merenda in casa Weasley, una di quelle era che nessuno poteva cominciare a mangiare prima che tutti fossero serviti e la nonna desse il via. Se allungavano anche solo un dito al momento non opportuno, rischiavano di saltare la merenda e nessuno voleva rischiare.
«Bene» cominciò lei, divertita dagli sguardi impazienti dei nipoti «Buon appetito».
I bambini si avventarono sul dolce, chi più chi meno elegantemente, ormai dimentichi di tutto il resto.
Molly sorrise, guardando la tavolata e i suoi piccoli tesori.
Gabriel stava versando il the a Kimberly e Jacqueline, che lo riempivano di chiacchiere su fiori e farfalle.
Loreen, di nuovo completamente tranquilla e affabile, rideva e scherzava con i gemelli.
Steve urlava, cercando di superare il chiacchiericcio del tavolo, per organizzare una partita a Quidditch dopo la merenda, mentre François cercava di convincerlo ad abbassare la voce, sotto lo sguardo divertito di Jasper, che si allungò per rubargli una forchettata di torta.
Samantha e Céline gli lanciarono un’occhiataccia e ripresero a chiacchierare a bassa voce, scambiandosi chissà che segreti con gli occhi che brillavano divertiti.
In quel trambusto, Arthur Weasley si affacciò dal soggiorno, con gli occhiali storti e l’espressione tipica di chi si era appena svegliato.
«Che sta succedendo, qui?» chiese, raggiungendo la moglie.
Molly si limitò ad allargare il sorriso, con un sguardo pieno d’affetto.
«E’ solo ora di merenda».
Era solo ora della merenda Weasley.
N/A:Visto che nell’ultimo capitolo di “Spin” sono stati nominati Loreen e Gabriel, ho deciso di postare qualcosa su tutti i cugini Weasley, sperando di rendere anche questi personaggi abbastanza famigliari. François e Jacqueline sono stati nominati nel capitolo 6, per chi non se lo ricordasse.
Spero vi sia piaciuta questa shot e spero di leggere qualche vostro commento!
Per quanto riguarda il nuovo capitolo di “Spin”, non so quando arriverà, ci sto lavorando su e spero di non farvi attendere troppo. |
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