La Guaritrice di mamarty (/viewuser.php?uid=74640)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Poesia ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Ciao
ragazzi/e!
Sono
tornata con un'altra fic! Sono un pò in ritardo rispetto
quanto promesso perchè....ehm....ci vuole sempre un
pò di coraggio per postare! Continuavo a rimandare, alla
fine mi sono detta 'Ma si, non essere codarda'. Non che la paura mi sia
passata^^
Vi
lascio alla storia, ditemi che ne pensate!
Un
bacione
Marty
Prologo
Edward era
steso sul letto, le braccia dietro la testa, una gamba
sull’altra, incrociate, gli occhi chiusi, ascoltando della
musica classica. Amava la melodia del pianoforte, così si
stava lasciando cullare della note. Se qualcuno non avesse saputo che
era vampiro avrebbe detto che stava dormendo. Era notte fonda, i
vampiri come lui non potevamo fare più di tanto di notte, il
mondo umano si fermava a quell’ora, la maggior parte almeno.
I suoi fratelli, Jasper ed Emmett, di sicuro trovavano sempre qualcosa
da fare, dato che avevano le loro compagne, Alice e Rose. Lo stesso
valeva per i loro genitori, Carlisle e Esme. Lui ero solo
però. Non che la cosa gli spiacesse. Amava la sua
solitudine, era padrone assoluto del suo tempo.
Sentì
ad un tratto suonare il campanello. Chissà chi era a
quell’ora? Si alzò infastidito e andò
ad aprire la porta di villa Cullen. Girò le chiavi nella
toppa e lentamente aprì.
Si
trovò davanti una piccola figura, scura. Aveva un mantello
con un cappuccio che le copriva la testa e le celava il viso, chinato
in avanti. Edward non riusciva a udire i suoi pensieri. La cosa lo
preoccupò molto.
‘Abita
qui Carlisle Cullen?’. Chiese una voce femminile.
‘Chi
sei?’. Rispose lui, ignorando la domanda.
La figura
alzò le mani. Edward si misi in posizione di attacco e un
ringhio gli uscì spontaneo dalla gola rimbombando per la
casa. In pochi attimi la sua famiglia fu lì con lui, alle
sue spalle.
‘Che
succede Edward?’. Chiese allarmata sua madre, prima di
voltarsi verso l’estraneo fuori dalla porta.
La figura si
portò le mani vicino la testa. Prese delicatamente i lati
del cappuccio e se lo tolse, scoprendo il capo adornato da folti
boccoli castani.
Sotto gli
occhi dubbiosi di tutti l’essere alzò lentamente
il capo. Due grandi occhi verdi li guardavano. Edward lesse in loro
dolore ma anche grande speranza. Rimase a fissare quella ragazza come
impietrito. Sentiva il suo cuore battere regolare, non aveva paura.
Carlisle fece
un passo verso la ragazza, reclinando lievemente la testa verso un
lato. Aspettava che la ragazza parlasse e così accadde.
‘Ciao
papà’.
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Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Buongiorno!!
Uffi.....poche recensioni :((
Ma
ringrazio infinitamente chi ha trovato il tempo di scrivermi,
soprattutto le 'vecchie' amiche!!! é un vero piacere
'rivedervi'.
Grazie
anche chi ha aggiunto la mia storia a preferite o seguite:))
Vi
lascio al primo capitolo!
Buona
giornata!
Un
abbraccio
Marty
Capitolo
1
Carlisle era come impietrito. Chi era quella ragazza? Lo aveva chiamato
papà? Edward aveva un sacco di domande e non era il solo.
Ascoltava le menti dei suoi fratelli e anche loro erano confusi,
volevano sapere. La mente di sua madre invece era silenziosa. Non lo
era mai stata prima, come se non volesse renderlo partecipe di quella
sofferenza che percepiva però nei suoi occhi.
‘Chi sei?’. Domandò nuovamente alla
ragazza.
‘Sono Bells, papà’.
‘Non è possibile. Tu non…’ La
voce di suo padre tremava. Non lo avevo mai visto così. Gli
occhi sgranati per lo shock, la bocca semiaperta incapace di emettere
suoni sensati all’improvviso. Tutti i membri della sua
famiglia lo guardavano preoccupati. Era un uomo forte, determinato, non
lo avevo mai visto in quello stato. Nessuno era mai riuscito a piegarlo
o impaurirlo. Non Carlisle.
‘Viene cara, accomodati’. Esme circondò
le spalle della ragazza e l’accompagnò in sala,
rompendo il silenzio troppo pesante che si era creato. Bells si
posizionò in centro, di fronte ai divani su cui si sedette
la famiglia Cullen. Edward non riusciva a staccare gli occhi da lei,
non sapeva cosa aspettarsi e voleva proteggere la sua famiglia. Ma come
poteva una creatura così piccola e apparentemente
così fragile fare del male? Allo stesso tempo era
affascinato da quell’umana, sentiva attrazione verso di lei,
una sensazione nuova, mai provata.
‘Chi sei? Tu non sei Bells. Isabella è morta,
molti anni fa’. Quella di Carlisle sembrava
un’accusa.
Era rabbia quella che trasmisero le sue parole, allo stesso tempo
angoscia, disperazione.
La ragazza gli diede le spalle e si sfilò la mantella. I
suoi movimenti erano lenti, misurati, sapeva che doveva mantenere la
calma. Se avesse anche solo fatto un gesto avventato avrebbe spaventato
suo padre, causato la collera e la preoccupazione degli altri membri
della famiglia. Voleva invece che l’ascoltassero. Ne aveva
bisogno.
Aveva un paio di pantaloni stracciati, logori, troppo grandi per lei,
una camicia anch’essa di diverse taglie più grandi
della sua e notevolmente rovinata. Non aveva le scarpe, non si
ricordava nemmeno dove le avesse perse. Ad un certo punto si tolse i
guanti lunghi che le arrivavano fino il gomito. Si girò
verso Carlisle e gli mostrò le mani.
Il vampiro schiuse le labbra come se volesse dire qualcosa, ma non
uscì nulla. Prese quelle piccole mani fra le sue, le
girò e le rigirò più volte, per poi
interrompere quel contatto lasciando libere le mani di Isabella.
‘Ma come è
possibile?…io…tu…’
‘Tranquillo papà. Ti spiegherò tutto,
te lo prometto.’ Fece una breve pausa. ‘Ma ora ho
bisogno di aiuto. Non mangio da molti giorni e come puoi vedere le mie
condizioni di salute non sono delle migliori. Ho bisogno di aiuto. Ti
prego.’ Il suo tono era supplichevole. Era stanca,
affaticata. Sembrava sul punto di abbandonarsi sul pavimento da un
momento all’altro.
Carlisle però non si mosse, sembrava stregato, incapace di
dire e fare qualsiasi cosa. Non reagì alle parole della
figlia. Esme si alzò all’improvviso.
‘Alice, Rose portate vostra sorella di sopra. Aiutatela a
lavarsi, non credo abbia le forze. Jasper, Emmett preparate qualcosa da
mangiare io vi raggiungo subito per aiutarvi. Edward prendi
l’occorrente per le medicazioni. Risveglio vostro padre e
arrivo. Veloci!’. Quella vampira, dal viso angelico e
materno, era l’essere più dolce e docile del mondo
ma mai contraddirla, per nessun motivo.
Bells fece un lieve sorriso. ‘Grazie Esme, so quanto ti
costi.’ Poi chiuse gli occhi e si lasciò cadere.
Alice la prese appena in tempo, prima che toccasse terra. Esme aveva
detto vostra sorella.
Nessuna sembrava essersene reso conto. E poi perché le
sarebbe dovuto costare aiutarla? Edward voleva delle risposte.
‘Si è addormentata.’ Alice la guardava
con occhi dolci, amorevoli. In un attimo la portò in camera
seguita da Rose.
Un ringhio echeggiò nella sala. Esme si stava alterando.
Edward corse a eseguire gli ordini. Prese tutto l’occorrente
per le medicazioni nell’ufficio di suo padre.
‘Edward..’. Carlisle comparve sulla porta.
‘Papà, come ti senti? Ma che succede?’.
Il volto di suo padre era stravolto dalla stanchezza, uno stato
estraneo all’essere vampiro.
‘Figlio mio.’ Carlisle si era lasciato cadere sulla
poltrona della sua scrivania e si era preso la testa fra le mani, come
a volerla fermare per paura che continuasse a girare. ‘Quando
ero giovane ebbi una bambina. Morì quando aveva 8 anni. Il
tutto avvenne prima della mia trasformazione..non capisco cosa sia
successo, non mi spiego come possa essere qui ora, dopo la sua morte,
dopo più di cento anni…’ La stretta
delle sue mani si intensificò.
‘Perché ti ha mostrato le mani?’.
‘Ora capirai.’
Ringrazio:
Eliza1755 (Benvenuta:)), free09 (Bentornata!:)), didi_coldone (Ma
riciaoooo:)), Toru85 (Risalveeee:)).
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Buongiorno,
cerco
disperatamente di studiare, ma la voglia è poca^^ aiuto^^
Data
la pausa, vi lascio il nuovo capitolo! Mi raccomando recensiteeeeee!!
Anche uno smile schifoso, per sapere se la storia vi piace^^
Grazie
a tutti coloro che mi seguono!!
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo 2
Edward
e suo padre stavano per entrare in camera di Bells quando Alice gli si
parò davanti bloccando l’entrata.
‘Isabella
sta dormendo.’ Disse tanto piano che nessun orecchio umano
avrebbe potuto percepire il suono che usciva dalle sue labbra.
‘L’abbiamo lavata e le abbiamo messo una canottiera
e un paio di pantaloncini corti in modo che possiate curarla.
È piena di tagli, papà. Sono vecchi e temo che
qualcuno abbia fatto infezione perché ha la febbre molto
alta. Non credo riesca a mangiare, almeno non per stasera.’
Carlisle
aveva ascoltato con attenzione. ‘Vai a dire a tua madre di
non preparare nulla da mangiare allora e di raggiungermi appena le
è possibile…ho…ho bisogno di
lei.’
L’ultima
parte della frase la disse in un sussurro, distogliendo lo sguardo da
sua figlia, quasi si vergognasse. I suoi figli si fecero scappare un
sorriso, guardandosi complici.
I
due vampiri entrarono nella grande camera buia. Bells era stesa sul
letto, immobile con una smorfia di dolore sul viso. Il suo respiro era
accelerato. Rose, seduta accanto a lei, aveva una mano sulla
sua fronte per alleviare gli effetti della febbre.
Edward
aiutò il padre a disinfettare Bella. Il suo corpicino era
devastato. Ogni volta che il giovane vampiro scopriva un nuovo taglio
gli usciva un ringhio dalla gola. Bells era piccola, minuta. La cosa
che più lo affascinava in lei è che non sentiva
il bisogno del suo sangue. Lo attraeva, è vero, ma non
sentiva il bisogno di morderla. Non voleva il suo sangue, voleva starle
solo accanto.
‘Rose.’
Chiamò Carlisle.
‘Si
papà!’
‘Vammi
a prendere delle flebo nel mio ufficio.’
Mentre
Rose si allontanava dalla camera Bells ebbe un sussulto.
Iniziò a muoversi convulsamente, sofferente. In pochi
secondi Edward le era accanto. Appoggiò la mano sulla sua
fronte e subito si calmò, tirando un profondo respiro.
‘Edward,
prendila in braccio, devo medicarle la schiena.’
Non
rispose. Era incantato a guardare quella figura gentile, candida, pura.
Si sfilò la maglietta, avrebbe emanato maggior freddo, e la
prese in braccio, come gli era stato ordinato. Bells si
schiacciò contro il suo petto e gli cinse la vita. Sembrava
una bambina.
‘Ti
costa fatica starle accanto o riesci a controllare la sete?’.
Chiese suo padre.
‘Tranquillo
papà. Non sento sete in questo momento.’ Il
vampiro era sincero. I suoi occhi erano ambrati, se avesse avuto sete
sarebbero stati neri.
Carlisle
continuò a medicarla. Le mise la flebo. Isabella faceva
facce strane, buffe, Edward non poteva fare a meno di sorriderle. Non
riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era incantevole, affascinante.
Un piccolo angelo.
Poi
notò le sue mani. Aveva dei piccoli segni simmetrici su
entrambi i dorsi. Sembravano piccole stelle. Sulla schiena ve ne era
un’altra fila che percorreva tutta la spina dorsale,
partivano dall’attaccatura dei capelli e sparivano sotto i
calzoncini. Non chiese nulla. Ogni cosa a suo tempo.
Bells
dormì per due giorni. Edward non si staccò mai da
lei, malgrado sua madre lo pregasse. Non poteva. Non riusciva a starle
lontano. Il solo pensiero di allontanarsi da lei lo faceva impazzire.
L’avrebbe lasciata sola quando avrebbe avuto la certezza che
sarebbe guarita. In qualche modo percepiva che aveva bisogno di lui.
Quando
la febbre cessò il vampiro si decise ad andare a caccia.
Andò con sua madre. Da quando Bells, Esme era arrivata era
diventata strana. Assente. Nessuno riusciva a capirne il motivo. La
forza del primo giorno, la sua determinazione, si era tramutata in
tristezza, desolazione. Continuava a prendersi cura di quella ragazza
come se fosse sua figlia e più se ne prendeva cura e
più si spegnava il suo sorriso. La sua mente era tornata a
parlare a suo figlio ma non del motivo che spiegasse il suo stato
d’animo.
‘Mamma.’
I suoi occhi erano rivolti al terreno.
‘Si
tesoro.’
‘Mamma
che succede? Sei strana.’
‘Nulla
Edward tranquillo.’ Non era così, lo sentiva. Sua
madre soffriva.
Alice
piombò all’improvviso. L’accolse
accigliato. Sempre nei momenti peggiori arrivava.
‘Bells
è sveglia.’
Edward
si gelò. Poi iniziò a correre.
Ringrazio:
Toru85, free09, eliza1755, nanerottola, didi_coldone, Samyb. Grazie per
avere recensito, siete troppo buone!! Sono troppo felice quando leggo le
vostre recensioni! Grazieeeeeee! Bacio
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Buongiorno
a tutti^^
Non
so voi ma io ho una terribile voglia di primavera!
Comunque....ringrazio tutti coloro che mi hanno aggiunto tra i loro
autori preferiti, ne sono contentissima^^ Grazie anche chi ha aggiunto
la mia storia tra le preferite e le seguite^^ Grazie per il sostegno!!
Un
abbraccio
Marty
Capitolo 3
Erano tutti
nel soggiorno. Bells come qualche sera prima era nel centro. Aspettava
che fossero tutti riuniti. Era giunto il momento delle spiegazioni.
Appena ebbe
l’attenzione di ogni membro della famiglia Bella
iniziò. ‘Volevo ringraziarvi per quello che avete
fatto per me. Vi sono debitrice’. I suoi occhi cercavano
disperatamente quelli di Carlisle che però aveva il viso
rivolto verso i propri piedi.
‘Bambina,
sei di famiglia.’
‘No
Esme.’ Quel ‘no’ diretto e perentorio
stupì tutti. Poi la vocina continuò.
‘So bene quanto vi sia costato o meglio quanto sia costato a
te’. Pesava molto a quella ragazza ammettere quello che stava
dicendo. I suoi occhi diventarono lucidi ma continuò
imperterrita, non si scompose, mentre la vampira la fissava.
‘So quello che provi Esme, lo sento.’
‘Isabella
io…’. Tentò la vampira.
‘Hai
ragione. Dopotutto io sono un qualcosa che tu non puoi dare a Carlisle.
Malgrado il tuo amore verso di lui non puoi dargli un figlio. Sarebbe
il tuo sogno più grande, lo so. Non è facile
avermi qui di fronte. Ti chiedo perdono per essere venuta in casa tua,
ti assicuro però che non sapevo cosa altro potevo fare. Tu
sei la ragione per la quale ho vagato tanto. Non avevo però
altra meta, mi dispiace.’
Esme era
sconvolta. Si sentiva in colpa, era frustrata. Edward percepiva le sue
emozioni attraverso la mente di Jasper, suo fratello empatico.
‘Isabella
non dire così.’ La pregò la vampira.
‘Sapevo
che ti avrei sconvolta, che ti avrei causato dolore. Tu non meriti
questo. Permettimi di rimediare.’
Iniziò
ad avvicinarsi a Esme. Edward scattò in piedi e un ringhio
gli uscì dalla bocca. Voleva proteggere sua madre da
quell’essere tanto splendido quanto sconosciuto.
‘Non
le farò del male.’ Lo rassicurò
prontamente Bella. I suoi occhi catturarono quelli del vampiro. Lo
inchiodò col suo sguardo sincero, speranzoso, quasi
implorante di lasciarla fare. Edward guardò suo padre che
gli fece cenno affermativo col capo. Si scostò.
Bells si
avvicinò a Esme e si sedette di fronte a lei, sul divano. Le
prese le mani e chiuse gli occhi, catturando un profondo respiro.
Non
avere paura, posso aiutarti se lo vuoi.
Esme non
sapeva cosa fare, cosa rispondere. Era però certa che il
tormento che racchiudeva nel cuore da molti anni era qualcosa di
insopportabile, avrebbe voluto liberarsene.
Carlisle
aveva una figlia, nata dall’amore con una donna, che non era
lei. Aiutami
Bella.
Dagli occhi
di quella piccola creatura iniziarono a scendere lacrime.
‘Sta
male, prova dolore.’ Spiegò Jasper. ‘Non
posso fare nulla. Me lo impedisce.’
Sotto gli
occhi increduli di tutti i piccoli segni sulle mani di Bells si
illuminarono. La luce che ne scaturì era calda, serena. Esme
chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel calore. Apparve sul suo volto
un sorriso liberatorio, sereno.
‘Jasper
che succede?’. Chiese Alice allarmata.
‘E’
come se tutta la sofferenza di Esme la stesse catturando
Bella.’
Durò
pochi attimi. Poi la luce si spense.
Di nuovo
Bells svenne ma prima che toccasse il suolo, Emmett fu più
veloce e la prese in braccio.
‘Sei
una Guaritrice.’ Sussurrò Carlisle stupito.
Tutti si
voltarono verso di lui, in cerca di ulteriori spiegazioni. Esme prese
Isabella dalle braccia di Emmett e la adagiò sul divano
dolcemente. Bella aveva letto nella vampira il profondo rammarico per
non potere dare al marito un figlio e in qualche modo l’aveva
liberata da quella sofferenza. Gliene era grata, immensamente.
‘Vi
è una leggenda.’ Iniziò Carlisle.
‘Vi sono delle creature che possono guarire il male dei
vampiri. Sono a conoscenza dell’origine della nostra specie.
È un segreto che custodiscono. Quando Isabella è
nata notai subito che non era un essere comune. Quei segni che ha sulle
braccia e sulla schiena. Ma al suo ottavo compleanno si
addormentò fra le mie braccia’. Fece una pausa,
aveva la voce strozzata, rievocare quei ricordi doveva fargli molto
male. ‘Non si è più
svegliata.’
‘Perché
non ce ne hai mai parlato?’. Chiese Alice.
‘Io
lo sapevo.’ Intervenne Esme, in aiuto del marito.
‘Per vostro padre la perdita di Isabella fu un enorme dolore.
Anche dopo la trasformazione la sofferenza non lo abbandonava.
Così abbiamo chiesto aiuto ai Volturi’.
‘Non
potevo vivere così’. Proseguì Carlisle.
‘Non ero riuscito a curare mia figlia, ero rimasto impotente
a guardare mentre moriva. Aro mi ha cancellato il suo
ricordo’.
‘Quando
hai visto Isabella, le sue mani, ho sentito il tuo dolore,
papà. Lo stesso dolore che credo abbia risvegliato i tuoi
ricordi’. Spiegò Jasper.
‘Lo
credo anche io.’
‘Papà…’
Isabella era tornata tra loro.
Ringrazio:
eliza1755, didi_coldone, nanerottola, free09, tom angel, rosa62,
Toru85, Antonya!! A VOI UN GRAZIE SPECIALE PER IL TEMPO CHE MI AVETE
DEDICATO, GRAZIE PER LE VOSTRE PAROLE^^
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Buongiorno a tutti!
Ecco il nuovo
capitolo! Purtroppo non riesco ancora a rispondere alle recensioni ma
spero che oggi potrete chiarificare i vostri dubbi! Sono contentissima
che la storia vi piaccia e ringrazio tutti voi per il sostegno e
l'appoggio!!
Grazie di cuore!
Marty
Capitolo 4
‘Bambina
non avresti dovuto’.
‘Esme,
tranquilla. Sto bene, davvero.’ Il suo sorriso dolce era
quasi una smorfia. Sembrava stanca e affaticata, come se non dormisse
da molto tempo.
‘Posso?’.
Guardò Alice e rivolse una mano verso le sue gambe. Alice
era perplessa, non capiva quello che volesse Bella. Fece comunque un
cenno d’assenso con la testa. Bells le si sedette in braccio.
Aveva bisogno del freddo che i loro corpi emanavano.
‘Papà
vi avrà già detto cosa sono. Ma non credo sappia
tutto.’ fece una breve pausa e riprese. ‘Quando
guarisco la mia temperatura sale. Ho un terribile caldo.’
Arrossì lievemente. Alice sorrise, era felice di potere
essere d’aiuto alla sorella.
‘Come
è possibile che tu sia viva? Eri tra le mie braccia, eri
morta.’ Carlisle la guardò implorante. Aveva
bisogno di sapere, aveva bisogna di sapere che lei era reale.
‘Una
guaritrice si trasforma completamente quando compie 8 anni. Porta dei
segni distintivi fin dalla nascita, ma i poteri li acquisisce a 8 anni.
La trasformazione è una rinascita, quindi si muore. La morte
dura qualche giorno.’
‘Come
hai fatto a sopravvivere da sola?’
‘Papà,
tu non potevi saperlo. Io sono…una leggenda. Non potevi fare
nulla per me.’ Cercò di consolarlo Isabella.
‘Non ero malata, è la mia natura, era il mio
destino. I Volturi...’
‘I
Volturi?’. Carlisle scattò in piedi con rabbia.
‘Cosa c’entrano i Volturi?’.
‘Jasper
per favore’. Chiese Isabella. Jasper obbedì,
chiedendosi come Bells conoscesse il suo potere. Suo padre si sedette
nuovamente sul divano, tranquillizzato dal figlio empatico.
‘I
Volturi avevano previsto la mia nascita e anche la mia rinascita, come
avevano previsto che la mamma sarebbe morta alla mia nascita e che tu
mi avresti creduta morta. Mi hanno portato nel loro mondo ed
è lì che sono cresciuta. Aro mi ha sempre
protetta. Non mi è mai stato fatto alcun male. Davvero
papà, puoi credermi’.
‘Sei
arrivata qui in condizioni pessime, ferita.’ Irruppe Edward.
Lei non lo guardò negli occhi, mentre il vampiro cercava il
suo sguardo disperatamente che però gli sfuggiva.
‘Sono
dovuta scappare, il viaggio è stato molto
faticoso.’ Continuò la guaritrice. ‘La
leggenda narra che io sono un essere incompleto. I miei poteri non sono
al massimo del loro potenziale, arriveranno all’apice quando
conoscerò la parte mancante di me. Nel regno dei Volturi
c’è un altro guaritore e Aro voleva obbligarmi a
sposarmi con lui. Ma io non potevo. Il mio cuore è destinato
a un’altra persona, un altro essere.’
Il
silenzio fu interrotto da un ringhio. Proveniva da Edward. I suoi
fratelli si girarono a guardarlo perplessi. Evitò i loro
sguardi. Isabella continuò.
‘Il
mio rifiuto ha indispettito Aro a tal punto che la sua furia, la sua
rabbia erano diventate incontrollabili. Sapere di non potere governarmi
lo ha reso terrificante. Nemmeno io posso fare nulla per lui,
perché non me lo chiede. Infatti posso guarire solo se un
vampiro me lo chiede espressamente, deve volerlo veramente. Sono
fuggita per paura che la sua rabbia potesse uccidermi. Finche la mia
trasformazione non sarà completa i sentimenti negativi sono
per me un forte rischio. Ecco perché guarire il dolore mi fa
venire la febbre, il mio corpo è in parte ancora umano e si
ammala.’
‘Quindi
sei in parte una guaritrice e in parte umana, giusto?’.
Chiese Rose, visibilmente confusa.
‘Esatto.
Mi ammalo come un essere umano, la febbre mi causa sofferenza ma non
può uccidermi. L’unica cosa che può
nuocermi sono il vostro dolore, la vostra rabbia, la vostra
indifferenza alle mie cure. Nelle mie vene scorre sangue umano, ho i
bisogni degli umani. Una volta completata la trasformazione tutto
l’umano che c’è in me morirà,
tranne la possibilità di piangere.’
‘Che
poteri hai?’ chiese Alice curiosa.
‘Posso
fare tutto quello che la mia mente vuole. Non mi è negato
nessun potere. Vedo il passato, il presente e il futuro. Ecco
perché conosco ognuno di voi, meglio di voi stessi. Ho
sempre seguito mio padre grazie ai miei poteri, quindi anche la sua
famiglia. Manipolo anche menti e oggetti. Qualsiasi cosa voglio, posso
farlo accadere. Posso perfino comandare il tempo. Ma il mio dono
più grande è quello di guarire i vampiri. Io sono
nata per la vostra felicità’. Era orgogliosa di
quello che aveva appena detto, fiera del suo compito, della sua ragione
di vita.
‘Come
possono dei mostri meritare felicità?’. Irruppe
Edward. Isabella lo guardò gelida, glaciale.
‘Tu
non sai nulla, non conosci nulla. Non ti permetto di pronunciare queste
parole davanti a me. Offendi la tua natura e di conseguenza insulti la
mia’.
‘Non
sto insultando nessuno, credo solo che tu non dovresti preoccupati
di…’ Non riuscì a fine la frase. Bells
si alzò di scatto. Iniziò a avvicinarsi
lentamente verso il vampiro che iniziò a indietreggiare
finche il divano gli blocco la strada.
Cadde
all’indietro. Quando Bella gli fu di fronte a pochi
centimetri fece qualcosa che lo lasciò senza fiato.
Ringrazio: tom angel,
free09, GinnyPotter93, nanerottola, eliza1755, didi_coldone,
ale_jackson_twilighter, Austen95, rosa62, Toru85, Marika_BD. A tutti
voi un grazie speciale per il tempo che mi dedicate! Per chi ha
espresso dubbi sulla storia spero che questo capitolo sia
chiarificatore, se così non fosse ovviamente vi
risponderò!! Grazie ancora! Vi abbraccio forte!
|
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Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
Buongiorno
a tutti!!
Ecco
il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Vi ringrazio immensamente per il
sostegno, per chi ha messo la mia storia in preferiti o seguiti e per
chi trova il tempo per recensire...grazie di cuore!!!
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo 5
Si avvicinò sempre di più. Lentamente. Poi lo
baciò sulla fronte, lasciandolo incredulo, seduto sul
divano, senza parole.
‘Non mi provocare Edward’. Lo minacciò a
pochi centimetri dalle labbra.
‘Altrimenti cosa mi fai scricciolo?’. Edward
ammirava i suoi occhi, non riusciva a distogliere lo sguardo. Doveva
ammettere che la sua sorellina era veramente affascinante. Un esserino
apparentemente fragile, una donna terribilmente attraente.
‘Non ti piacerebbe sapere di cosa sono capace,
fidati’. Lo stava provocando, Edward ne era sicuro. Era una
provocazione sensuale, un richiamo a cui non riusciva a resistere, a
cui non voleva resistere.
‘Sono veramente terrorizzato.’ Ironizzò.
‘Un essere così piccolo che non teme un assassino
che in pochi attimi potrebbe toglierle la vita. Sei
coraggiosa.’ Lei lo guardava negli occhi, sorridendo, avrebbe
potuto perdersi in quelle gemme verdi. La provocò
ulteriormente curioso di scoprire la sua reazione. ‘Avanti,
vediamo cosa sai fare’.
‘Edward forse sarebbe meglio se tu la smettessi, non credo
che tu…’. Carlisle non fece in tempo a terminare
la frase che si ritrovarono in giardino. Cosa era successo? Edward si
guardava intorno spaesato. Quando realizzò
l’artefice dell’accaduto sgranò gli
occhi.
Edward non scherzare col
fuoco. Continuava Carlisle.
‘Ma come hai fatto?’. Il vampiro la guardava
shoccato.
‘Te l’ho detto. Non provocarmi. Sarò
piccolina ma sono molto forte.’ Bella sorrideva soddisfatta.
Era riuscita a sorprenderlo.
Gioia, si buona con lui.
La implorò suo padre.
‘Si papà’.
Poteva leggere nella mente? ‘Come puoi essere così
sicura di te? Posso essere crudele se voglio.’ La
minacciò Edward.
‘Attaccami.’ Lo incitò Bella.
‘Sei impazzita?’. La guardò nuovamente
shoccato. Non poteva dire sul serio.
‘Attaccami. Avanti. Non dirmi che il grande Edward Cullen ha
paura?’
Ora era veramente nervoso. Lo innervosiva il suo atteggiamento. Non le
avrebbe permesso di prendersi gioco di lui. Si misi in posizione di
attacco, mentre la guaritrice rimase immobile, con le braccia
abbandonate lungo il corpo.
‘Dai mostriciattolo.’ Lo schernì. Edward
scattò verso di lei, la collera era troppa. Non
l’avrebbe passata liscia, sarebbe stato delicato ma avrebbe
messo le cose in chiaro.
Era vicino a lei, l’aveva quasi raggiunta, quando
all’improvviso si bloccò. Non riusciva
più a muoversi. Ogni muscolo era paralizzato.
‘Allora? Credevo la tua mente fosse più potente
per un vecchietto come te’. Sorrise lei. Mi sbagliavo. Il
vampiro aveva sentito il suo pensiero, glielo aveva permesso lei.
‘Te lo avevo detto di non farmi arrabbiare.’ Sotto
gli occhi di tutti lo fece tornare in posizione dritta. Si era come
impossessata del suo corpo. Lo fece inginocchiare e gli si
avvicinò. Non
posso aiutarti se non sei tu a volerlo. Chiedimelo.
No. Non ho bisogno del
tuo aiuto.
Sei sicuro, Edward?
Si, più che
sicuro.
‘Sei forte sorellina’. Gridò Emmett.
Distratta, lasciò la presa. Il vampiro ne
approfittò per saltarle addosso. La ingabbiò fra
le sue braccia, non poteva muoversi.
‘Lasciami subito.’ Urlò indispettita.
‘Se sei tanto forte perché non ti
liberi?’.
La vide concentrarsi ma nulla. ‘Io non…non riesco.
Lasciami o te la faccio pagare’.
Edward sentiva il suo profumo entrargli nell’anima. Era
dolce, sensuale, irresistibile. Era così piccola, sembrava
indifesa in quel momento stretta nella sua morsa. Guardò
Jasper, voleva sapere che emozioni provava dato che la sua mente era
ancora una volta segreta. Mi
spiace fratello, non mi permette di sentire le sue emozioni.
Non voleva lasciarla andare. La sua vicinanza gli trasmetteva
sensazioni incredibili. Sentiva calore provenire dalla sua schiena e la
strinsi maggiormente.
‘Emmett, mi aiuteresti?’. Furba la ragazza.
Non fece in tempo a finire la frase che il vampiro si
ritrovò un orso addosso. La lotta doveva proseguire. Le
ragazze, Carlisle e Esme scoppiarono a ridere quando anche Jasper si
unì al combattimento.
‘Vieni tesoro, ti preparo qualcosa da mangiare.’
‘Grazie Esme.’ Bells
l’abbracciò.
È felice, ora la sento.
Ringrazio:
eliza1755 (Sono
felice che la storia ti piaccia, hai visto? un bacio sulla fronte,
tenero e molto provocante, ci fa fare la nostra Bella^^ bacio), rosa62 (Grazie
mille, felice di sapere che segui anche questa mia storia^^ ti
abbraccio), nanerottola
(Indovinata, lo bacio, un bacio molto casto e tenero
però..continua a seguirmi e grazie^^ un bacione), free09 (Ecco il
nuovo cappy^^ spero ti piaccia, fammi sapere^^ grazie per seguirmi
sempre^^ bacio), Rebussiii
(Vedrai che questa Bella è molto particolare, diversa in
molti aspetti, vedrai!! Continua a seguirmi e farmi sapere se ti piace,
graziieeeeee^^ bacio), tom
angel (Dovrei rispondere sempre alle vostre recensioni,
purtroppo il tempo è sempre poco e preferisco postare
comunque i capitoli^^ Porta pazienza^^ Grazie però che
continui a recensire, mi è di grande aiuto! Ti abbraccio), GinnyPotter93
(Allora che ne pensi?? Si, questa Bell sarà eccezionale,
piena di sorprese^^ bacio), Toru85
(Si, Aru deve sempre esserci, almeno una vlt si^^ speriamo non faccia
ulteriori danni:P bacio),
LittleGirl89 (Sono super felice che ti piace, grazie,
continua a seguirmi^^bacio)
|
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Capitolo 7 *** Capitolo 6 ***
Buongiorno a tutti^^
Ecco
il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Grazie a tutti per il sostegno!
Un
abbraccio
Marty
Capitolo
6
Edward guardava Bella mangiare. Quell’esserino mangiava
veramente moltissimo. La guardava curioso. Studiava ogni suo
più piccolo movimento.
‘Esme…’ Bofonchiò con la
bocca semi piena. ‘Sei eccezionale, peccato che non mangiate
queste cose. Cucini benissimo. Non ho mai mangiato così
bene’.
Sul viso di della vampira si aprì un grande sorriso.
‘Grazie bambina, sei molto gentile. Mi fa piacere cucinare
per te, infatti sto già sperimentando nuove
ricette’. Bells la ringraziò con un sorriso.
‘So che siete vegetariani e che dovete cacciare. Non fatevi
problemi per me. Posso rimanere a casa da sola. I Volturi non
arriveranno qui presto e quando accadrà sarò
già lontana’. Gli occhi di tutti i membri della
famiglia la osservarono preoccupati.
‘Che vuoi dire?’. Chiese Carlisle allarmato.
‘Papà, appena capiranno che sono venuta da te
verranno qui per portarmi via. Mi hanno tenuta segregata per anni
minacciandomi che ti avrebbero fatto del male. Credi che non faranno
altrettanto? Devo proteggerti e proteggere la tua famiglia. Non siete
al sicuro se io sono qui. Andrò via presto’.
Edward la guardava sconvolto. L’intera guardia dei Volturi
era probabilmente alla sua ricerca e lei pensava al loro bene. Quella
bambina era una continua sorpresa.
‘Non sono una bambina’. La guardò
shoccato. Aveva letto la sua mente. Era una sua prerogativa leggere le
menti, non amava che ora qualcuno potesse leggere la sua.
‘No, sei una grande donna, vero? Non sei stata nemmeno capace
di sopravvivere da sola. Ci stai mettendo tutti in pericolo. Non
saresti mai dovuta venire qui.’
Edward.
Urlò la sua famiglia in coro. Non pensava quello che diceva,
ma era arrabbiato. Non era giusto, lei non doveva fuggire, non doveva
andarsene.
‘Tesoro questa è la tua famiglia, non devi
andartene, ti aiuteremo noi.’ Disse Esme.
‘Sei molto buona. Ho sempre vissuto da sola e
continuerò così. Starò con voi qualche
settimana e poi andrò. Non sapranno mai che sono stata qui.
Porterò con me anche il mio ricordo’.
Aveva gli occhi lucidi, avrebbe cancellato il ricordo di tutti, avrebbe
rinunciato alla sua famiglia pur di salvarla. Edward sapeva che era
stato imperdonabile. Dopotutto non era colpa di quella piccola.
‘Ti ho perso una volta, non accadrà di
nuovo.’ Sentenziò suo padre.
‘Mi spiace papà, non è una decisione
che spetta a te’. C’era dolore nelle sue parole.
Sta soffrendo Edward. Disse
Jasper.
‘Troverò una soluzione. Te lo prometto bimba
mia.’ Detto questo Carlisle l’abbracciò.
Le mani di Bella si illuminarono. Il volto di Carlisle
diventò sereno all’improvviso e una piccola
lacrima solcò il volto di Bella.
‘Vado a letto ora. Sono stanca.’ Fece per alzarsi
ma era troppa la fatica e barcollò. Si sostenne con una mano
sul ripiano della cucina, non poteva salire le scale da sola, non
sarebbe riuscita a fare nemmeno un passo. Edward fece un passo verso di
lei per aiutarla ma non glielo permise. Il suo corpo si
bloccò.
Starò qui per
poco. Ti chiedo solo di ignorarmi. Fa come se fossi morta,
sarà più facile per entrambi.
Alice capì il disagio di Bella e aveva visto quello che
aveva fatto per Carlisle. Di lì a breve la febbre sarebbe
salita. Aveva anche visto che non si sarebbe fatta aiutare da Edward.
Non dava tutti i torti alla sorella, sua fratello sapeva essere
insopportabile. Alice era decisa a indagare il motivo della reazione
del vampiro anche se già da tempo pensava di avere una
risposta.
‘Vieni Bella, ti riporto nella tua stanza’.
‘Grazie Alice, sei molto gentile. Vieni anche tu Rose, ti
spiace?’
‘No certo, vi avrei raggiunto a breve. Iniziate a
andare’.
Quando furono uscite dalla stanza Rose si rivolse al fratello.
‘Non so cosa ti sia passato per la mente ma non farlo mai
più. Come hai potuto essere così crudele?
E’ tua sorella.’
Non sapeva cosa risponderle. Rimase in silenzio. Quando la ramanzina
terminò Rose raggiunse le ragazze e il vampiro si diresse
poco dopo nella sua camera.
Voleva riflettere. Voleva trovare una soluzione, Bella non doveva
andarsene.
Ringrazio: eliza1755 (Questa
Bella è una grande, concordo^^ Sono molto felice che ti
piaccia, è particolare, non la Bella che siamo abituati a
vedere per la maggiore parte^^ Grazie Bacio), nanerottola (Avevi
ragione invece, un bel bacio^^un abbraccio forte), free09
(Grazieeeeeeeeeee Baciooooooooooo^^), Toru85 (Bene,
continua a seguirmi e a dirmi se ti piace^^ grazie cara, ti abbraccio
forte), Rebussiii
(Yeeeeeee, che bello, sono contenta che ti piaccia^^ Mai, e dico MAI,
sottovalutare le donne^^ bacio), rosa62
(Felice che ti sia piaciuto, grazie mille^^ bacio), Marika_BD (Tutti
abbiamo dei punti deboli :) vedremo quali saranno quelli di Bella ;)
bacio).
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Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
Buongiornoooooo!!
ecco
il nuovo capitolo, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno messo la
mia storia tra le preferite o le seguite e soprattutto chi commenta^^
Grazie di cuore^^
Marty
Capitolo 7
Edward era steso sul letto. Rimuginava su quanto era successo poco
prima. Perché aveva avuto quella reazione? Dopotutto non
aveva fatto nulla lei. Era una creatura così meravigliosa,
eppure riusciva a fargli perdere il controllo. Gli aveva chiesto di
starle lontano, che era meglio per entrambi, cosa voleva dire? Molte
domande gli rimbombavano in testa, sembrava però non
riuscire a trovare una risposta sensata a nessuna di quelle.
‘Edward…’
‘Si Alice, entra pure.’
‘Volevo sapere come stai, Jasper mi ha confidato che sei
confuso, mi chiedevo se ti andava di parlarne.’
‘Non capisco neppure io che mi succede, quindi non saprei di
cosa parlare’.
Alice inclinò la testa e gli sorrise. ‘A volte le
cose sono meno complicate di quello che sembrano, fratello.’
Detto questo se ne andò. Lasciandolo, su letto pieno di
dubbi. Meno male che sua sorella era una veggente. A volte era capace
di mettere ancora più dubbi nella sua testa. Forse era
proprio quello che Alice voleva.
Perché Bella voleva aiutarlo? Lui non aveva problemi,
era…no, non era felice, ammise a se stesso. Ma il suo male
non poteva essere guarito. Se odi la tua natura, odi te stesso.
Non è una malattia, uno stato d’animo.
È una parte di te. Le cose stanno così, lei non
avrebbe potuto fare nulla.
All’improvviso si sentì avvampare. Lui, un
vampiro, sentiva caldo. Come era possibile? Si toccò le
braccia, il viso, le gambe, erano gelate, eppure aveva caldo. Rimase
qualche tempo sul letto cercando una risposta quando un’idea
lo colse all’improvviso. Che fosse
perché…? No, non era possibile. Che idea assurda.
Eppure la curiosità era troppa, doveva sapere.
Uscì dalla camera per raggiungere Bella. Aprì
lentamente la porta, non voleva svegliarla. La sentì
parlottare. Si richiuse la porta alle spalle e si avvicinò a
lei. Il suo volto era una maschera di dolore, di sicuro aveva la febbre
molto alta.
Come giorni prima si tolse la maglia e la prese in braccio, sedendosi
sul letto, con le gambe incrociate. Bella schiacciò il volto
contro il suo petto. Il suo respiro si calmò, smise di
lamentarsi. Era calma, serena, il volto rilassato.
Sembrava una bambina.
Grazie.
‘Prego’. Sussurrò Edward. Non volle dire
nulla riguardo quanto era successo prima. Bella stava male e lui voleva
solo aiutarla. Ne avrebbero parlato domani.
Perché lo
stai facendo?
‘Perché sei mia sorella. Dormi ora.’ Non
fece in tempo a terminare la frase. Il suo respiro rallentò
e il sonno l’avvolse. Già, era sua sorella.
Sua sorella era lì stesa, fra le sue braccia. La guardava
adorante, avrebbe voluto entrare nei suoi sogni per starle accanto, per
parlare con lei, per viverla. Era così tentato di
svegliarla, ma doveva lasciarla dormire, Bella doveva recuperare le
forze.
Le posò un bacio delicato sulla fronte. La presa di Bells
sembrò intensificarsi. Iniziò ad accarezzarle i
capelli.
Una morsa improvvisa gli strinse il cuore. Cosa gli stava facendo
Bella? Erano pochi giorni che la guaritrice era piombata nelle loro
vite e Edward sentiva che se se ne fosse andata sarebbe morto. Morto
ancora, morto per sempre. L’amore per la sua solitudine dove
era finito? La voglia di essere padrone del suo tempo? Sembrava essere
sfumato tutto. avrebbe voluto condividere tutto con Bella, qualsiasi
aspetto della sua esistenza. Le cose che amava di più fare
sembravano avere perso valore se paragonate al tempo trascorso con lei.
Lei, lei che se ne sarebbe andata, cancellando ogni traccia del suo
passaggio. Il vampiro però aveva la certezza che certe cose
non sarebbe potuta portarsele via. Si aggrappò a questo
pensiero, lo strinse forte a sé.
Stai tranquillo. In un
modo o nell’altro sarò sempre con te.
‘Tu stavi ascoltando i miei pensieri?’. Bella non
rispose. Il suo respiro era ancora pesante, stava dormendo. Eppure era
certo che aveva parlato.
Io e te saremo insieme
per sempre, mio re.
Riusciva a ascoltare i sogni di Bella.
Il suo re?
Ringrazio:
rosa62 (I
Volturi vogliono proprio Bella, i suoi poteri sono molto potenti,
servirebbe alla guardia^^ Si, Ed è proprio sconvolto,
insomma, dopotutto lei deve andarsene^^ Continua a seguirmi^^ Ti
abbraccio fortissimo, grazie per il sostegno^^), eliza1755 (Concordo,
però sai, il genere maschile non sa contare oltre il
2..bisogna portare pazienza hihihi bacione), Austen95 (Grazie
mille, sei molto gentile..andrà via Bella?? Mah...chi lo sa?
IO no, giuro hihihi bacio), GinnyPotter93
(Ma figurati, sono felice che hai recensito ora^^Bella deve andare via
per proteggere la sua famiglia, ma...forse....ehm....seguimiiiii^^
bacione), nanerottola
(Allora, a Carlisle toglie il dolore relativo la perdita di tanti anni
fa che comunque è una ferita profonda e il dolore e la paura
di perdere ancora sua figlia. Si, Eddino va strigliato, secondo me
però si arà perdonare^^ bacio), free09 (E' uno
zuccone, ha bisogno di tempo! Grazie per seguirmi sempre, sei un
angelo^^ ti abbraccio fortissimo), didi_coldone
(Grazie perchè anche se hai poco tempo recensisci sempre,
sei un tesoro, grazie davvero^^ un bacio gigante^^), Toru85 (Ma
grazieeeeee....gongolo^^ sei troppo gentile^^ baciooooo), Rebussiii (Grazie,
sai....adoro Eddy confuso che fa casini^^ bacioneeeee).
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 8 ***
Buongiorno
a tutti e buona Domenica^^
Ribadisco
che necessito di caldo e sole^^ hihihihi^^
Voglio
ringraziarvi tutti per il sostegno^^ VI ADORO^^
Bacio
Marty
Capitolo 8
Dicono
che la notte porta consiglio. Non sempre però. Edward aveva
passato le ultime ore a cercare una soluzione che permettesse a Bella
di restare. Lo scontro con i Volturi sembrava però
inevitabile e lei non lo avrebbe mai permesso, se ne sarebbe andata.
No, non lo avrebbe permesso, fosse stata l'ultima cosa che avrebbe
fatto.
Prima
dell’alba la febbre era scesa. Edward aveva osservato
Isabella tutta la notte, aveva ascoltato i suoi pensieri quando gli era
stato permesso. Avrebbe scoperto chi fosse il suo re. Doveva saperlo.
Carlisle
venne un paio di volte a controllarla, felice si sapere che il figlio
era lì con lei. Il giovane vampiro decise che poteva
interrompere per qualche minuto il contatto e si infilò
sotto la doccia. Ripensò alla nottata, al suo viso
dolorante. Amava essere una guaritrice, glielo si leggeva negli occhi,
amava donare il suo aiuto anche se questo le costava sofferenza.
Finita
la doccia si vestì velocemente e tornò per vedere
come stava Bella. La camera era vuota.
No,
non adesso, no. Non poteva essere andata via.
All’improvviso
sentì una strana sensazione sotto i piedi,
come…fresco. Ma che stava accadendo?
Guardò
fuori dalla finestra e la vide.
Camminava
sul prato, a piedi nudi. Stava facendo uno strano ballo. La osservava
adorante. Isabella era molto bella, serena, libera, felice. Volle
raggiungerla, voleva parlarle delle sensazioni nuove che provava,
sensazioni legate a lei, ora ne aveva la certezza. Il calore, il
fresco.
‘Ciao’.
Le sussurrò all’orecchio.
‘Oh,
ciao. Si ecco…io stavo ballando. Lo so, ti
sembrerà sciocco ma mi rilassa molto stare a piedi nudi e
passeggiare sull’erba…o magari anche
danzare’. Abbassò lo sguardo arrossendo.
‘Non
volevo disturbarti, scusami. Io volevo parlarti’.
‘Si
lo so’.
‘Sei
anche una veggente?’
‘No,
o meglio si, ma non c’entrano questa volta premunizioni o
altro. La verità è che capita anche a
me’.
Edward
sgranò gli occhi. ‘L’altro giorno sei
andato a caccia. Ne sono certa perché sentivo un sapore
zuccherino in gola? Cos’era? Puma, orso?’.
‘Puma’.
Rispose visibilmente shoccato. ‘Ma come è
possibile?’
‘Credo
sia perché tu sei la mia sfida più grande! Sono
fermamente convinta che tu sei il vampiro che più necessita
il mio aiuto ma che allo stesso tempo non se ne rende conto e non lo
vuole. Non sono abituata a questo, sono nata per aiutarvi.
Così credo che mia natura si metta in contatto con la tua,
per essere più vicini.’
‘Ti
è ma capitato?’.
‘Si,
a volte capita.’ Pronunciò quelle parole senza
guardarlo negli occhi. Gli occhi della guaritrice erano tornati
sfuggenti.
‘Volevo
ringraziarti per questa notte. Non eri tenuto a farlo.’
‘Si
invece, sei mia sorella, te lo ricordi?’. Edward
pensò di avere sbagliavo ma era quasi certo di aver letto
delusione nei suoi occhi. Sperò che lei non leggesse le
bugie che c’erano nei suoi.
Erano
in silenzio, Bella guardava lontano, avrebbe pagato per ascoltare la
sua mente, per sapere dove fosse. Ma non glielo permise.
Il
brontolio dello stomaco di Isabella li riportò alla
realtà.
‘Si…bhè…ecco…scusa’.
Poi scoppiò in una fragorosa risata e lui con lei.
‘Vieni
sorellina, ti preparo la colazione.’ Le mise il braccio
intorno alle spalle per accompagnarla in cucina. Sentì
ancora quel caldo invadergli il corpo. Era una sensazione piacevole,
anzi stupenda. Poi notò i segni sulla schiena di Bella, si
era illuminati, come piccole stelle. La guardò in
cerca di risposte.
‘La
fame a volte fa strani scherzi’. Detto questo
accelerò il passo ridendo.
Gli
era sfuggita ancora una volta.
Ringrazio:
tom angel
(Grazie carissima, sei molto gentile^^ ti abbraccio forte)
Austen95
(Eccoti il nuovo capitolo, spero ti piaccia^^ malefica???? io???? ma
noooooooooooo hihihi^^ grazie tesoro, un bacio)
RenesmeeBlack (Ma scherzi??? Sono strafelice di riaverti
anche in questa fic, grazie mille che mi segui e che leggi anche questa
mia storia, grazie di cuore^^ spero di leggere sempre i tuoi commenti,
un abbraccio gigante)
eliza1755 (Grazie milleeeeeee, gongolo^^ bacioneeeee)
Rebussiii (Mah....di chi parlerà???? Non
saprei...si lo so, sono cattivissima^^ bacioneeeeee),
rosa62 (E' confuso ma direi che è attento, per
fortuna, alle piccole cose, che allo stesso tempo sono le
più grandi^^ continua a seguirmi, bacionissimo^^)
didi_coldone (No, tu sei magnifica, te lo assicuro, trovi
sempre tempo per me e te ne sono grata, davvero^^ sei un angelo^^
bacione)
Marika_BD (Ma grazieeeeee.....sono felicissima che ti
piace, grazie mille^^ ti abbraccio)
Toru 85 (Allora...praticamente lei sogna e lui riesce a
sentire qualche frase che lei pronuncia nei suoi sogni...^^ grazie^^
bacione)
nanerottola
(Rieccomi quiiiii, spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi
sapere, bacioooo)
A VOI
TUTTI UN GRAZIE SPECIALE, SIETE GRANDIIII!! VI ADORO!!
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Capitolo 10 *** Capitolo 9 ***
Buongiorno a tutti^^
Ecco il nuovo capitolo^^
Ringrazio tutti per l'incoraggiamento e il sostegno^^ Grazie a chi ha
messo la mia storia in seguite o preferite, grazie soprattutto a chi
commenta^^
Vi abbraccio
Marty
Capitolo
9
‘Ehi
Bells, come stai stamattina? Dormito bene?’. In pochi attimi
tutta la famiglia era riunita in cucina. Il tempo per stare con lei era
terminato. Edward pensò che avrebbe voluto volentieri
cacciare via tutta la famiglia, per godersi la guaritrice da solo.
Improbabile, sorrise tra sé.
Sua
madre gli si avvicinò.
Edward lascia, ci penso io.
‘No
mamma, tranquilla. Nessun problema’.
Isabella
dopo avere salutato tutti i Cullen era ritornata al suo fianco.
Guardava curiosa ogni suo movimento, reclinando lievemente la testa.
Edward sentiva gli occhi di lei su di lui, indagatori. Uno strano
nervosismo lo pervase. Era accanto a lui, lo guardava. Il vampiro con
la coda dell’occhio ricambiava le sue attenzioni. Non
riusciva a smettere di sorridere e lei con lui. Entrambi adoravano quel
momento così sereno e si beavano delle attenzioni che si
scambiavano.
Perché fai questo?
Prima questa notte, poi la colazione?
Rimase
di sasso. Appoggiò la pentola sul ripiano e si
voltò a guardarla. Amava il fatto che potevamo parlare con
la mente. Era un qualcosa di loro, esclusivamente loro.
Scacciò quei pensieri, era arrivato il momento, le doveva
delle scuse.
Ieri sono stato scortese, mi
spiace. Vorrei farmi perdonare.
Edward, permettimi di aiutarti,
sarebbe il regalo più bello.
Edward
riprese la penstola e la sbatté sul fornello,
irritato. La sua famiglia lo guardò interrogativa. Poi si
voltarono verso Isabella. Avevano intuito che stavano comunicando, tra
loro, con la mente. Nessuno osò dire nulla aspettando una
loro ulteriore rezione.
‘Lo
stai facendo ancora’. Lo accusò urlando.
‘Mi
spiace ma sei tu a provocarmi.’ Ribatté lui
alzando il tono il tone di voce.
‘Sai
che non è così’. La voce di Bella era
strozzata. Abbassò il volto. Le facevano male quelle parole,
le faceva male essere rifiutata, soprattutto da lui.
‘Si
invece. Ti chiedo di smetterla. Non voglio essere aiutato e meno che
meno da te.’ Bella sgranò gli occhi. Quelle parole
la ferirono terribilmente. Nascose il volto contro una spalla. Jasper
corse ad abbracciarla e cercò di placare il suo dolore.
Non capisci? Cerca solo di
aiutarti? La uccidi così.
Le
parole del fratello gli arrivarono come uno schiaffo in pieno viso.
Stava per dire qualcosa ma Alice fu più veloce, prese in
braccio Isabella e la portò via. La uccidi così.
Quelle parole gli rimbombavano nella testa. Poteva perderla e lui ne
sarebbe stato la causa. Avrebbe distrutto la sua famiglia, suo padre.
Avrebbe potuto distruggere la cosa più bella che gli era
capitata.
Jasper
si mise accanto al fratello. ‘Credevo avessi capito la
pericolosità di certi atteggiamenti nei suoi confronti. Il
tuo rifiuto è pericoloso. I sentimenti che provi quando
cerca di aiutarti, la rabbia, il rancore, lei li percepisce. Ne muore,
Edward.’ Jasper gli trasmise le stesse sensazioni che poco
prima si erano impossessate della guaritrice.
Era
stato veramente lui a causare quella sofferenza? ‘Jas, ti
prego, basta’. Lo implorò. Non poteva
sopportare di essere lui la causa di quelle sensazioni
così dolorose.
Carlisle
guardò suo figlio. ‘Perché non vuoi che
ti aiuti? Sai bene che tu più di chiunque altro ne avresti
bisogno.’
‘Hai
visto cosa le succede quando guarisce? Sta male, le viene la febbre.
Non voglio che sia così per me.’
‘Edward,
è una guaritrice. È nata per questo. I tuoi
rifiuti, la tua rabbia nei suoi confronti…questo la fa
soffrire, questo le causa dolore.’
‘Emmett’.
Chiamò Esme. ‘Porta Edward a caccia.’
Edward
uscì seguito da suo fratello.
Annusò
l’aria, poi la sua pelle. Profumo di pesca.
Jasper
li raggiunse. ‘Bella è con Alice. Sta facendo
il…’.
‘…bagno.’
Concluse Edward. I suoi fratelli lo guardarono stupiti. Gli sorrise e
iniziò a correre.
Ringrazio:
garakame (Ti
ringrazio, sono felice che la storia ti piaccia...speriamo si che Bella
trovi il modo e il CORAGGIO di restare^^ bacio)
Austen 95 (Invece
non immagini quanto mi fai felice, gongolo sempre e mi fai venire
sempre di più la voglia di scrivere^^ grazie davvero^^ spero
di continuare a meritarmi i tuoi 'bravissima'^^ grazie di cuore
angelo^^ baciooooooo, ti abbraccio forte)
Rebussiii (Ti lascio
sperare...la mia bocca rimane cucita^^ mah...bho...chi lo sa hihihi,
bacio cara)
eliza1755
(Guarda...giovedì ho un esame, spero di non doverlo fare con
la neve...o dovrò andare in università con la
neve...60 km a piedi sono tanti??? oddio, non ci voglio pensare, mi
viene da piangere...aiutoooooo^^ fammi sapere se ti piace il capitolo^^
un abbaccio)
Costance_Fry (Sono
sincera, non ho mai letto l'altro libro della Meyer, anche se lo
farò alla fine della mia storia, così
giusto...non so perchè, credo sia meglio così,
per non essere influenzata^^ Comunque sono una fun delle recensioni
sconclusionate, sono sintomo che la mia storia prende, io ne sono
sicura^^ grazie per avere recensito^^ continua a seguirmi...purtroppo
non apro bocca sul re...hihihihi^^)
Tyresiah (Ma
grazie....sei molto gentile....prova a leggere l'altra mia storia, Il
Patto, sarei curiosa di sapere che ne pensi^^ una abbraccio)
_Mela_
(Grazieeeeeeeee....wow, sono molto felice che ti piaccia. Anche a te
allora chiedo di leggere la mia altra storia, mi farebbe piacere sapere
che ne pensi^^ baci bacio)
Toru85 (Eccolo il
nuovo capitolo, fammi sapere che ne pensi^^ grazie per seguirmi
sempre^^ ti abbraccio^^)
rosa62 (Non ho le
risposte alle domande...o meglio si hihihi, ma dovrai aspettare...lo
so, lo so, sono cattiva^^ bacio cara)
nanerottola (Vero???
anche a me piace un sacco^^ li rende...speciali, unici e irripetibili^^
bacioooo)
didi_coldone (mmmmh,
secondo me c'è un altro motivo...comunque si, percepisce
fresco perchè lo percepisce lei^^bacioooooo)
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Capitolo 11 *** Capitolo 10 ***
Buongiorno, anzi, buon pomeriggio!
Sono in ritardo, lo so, ma ieri è stato un vero
inferno...tra l'esame, che non so come è andato, treni rotti
e in ritardo...sono arrivata a casa, mi sono stesa sul letto e mi sono
addormentata vestita! hihi^^
Buona lettura, aspetto i commenti^^
Vi abbraccio
Marty
Capitolo 10
Tornato a casa Edward trovò la sua famiglia sul divano che
chiacchierava. Con lo sguardo cercò Isabella senza
però trovarla. Alice alzò lo sguardo. Il vampiro
non riusciva a comprendere quello che trasmetteva il volto della
sorella. Sembrava preoccupata, dispiaciuta.
Indagò nelle menti dei suoi famigliari per sapere cosa era
successo durante la sua assenza e quello che vi vide lo
pietrificò.
‘Come fai a
guarire?’. Chiese Rose a Bella. Erano nella camera di Bella,
sedute entrambe sul letto, una di fronte all’altra.
‘Prendo il
vostro dolore. Regalo una risposta alla vostra mente e al vostro cuore
che soffre. E il motivo del vostro male cessa di esistere. Non so
spiegarti come avvenga esattamente.’
‘Così
soffri!’. Affermò Rose dispiaciuta.
‘Ma la mia
natura è simile a quella umana in un certo senso e posso
liberarmene attraverso il pianto. Ecco perché
piango!’
‘Perché
ti viene la febbre?’.
‘Lo sforzo, la
fatica. Il corpo umano non la sa gestire. Sono ancora debole, la
trasformazione non è completa. Lo sarà solo
quando il mio segreto sarà rilevato all’amore.
Quando anche lui lo
saprà, la trasformazione sarà completa.’
‘Sai chi
è…lui?’.
‘Si’.
Bella era rossa in viso, distolse per qualche secondo gli occhi dalla
vampira che aveva di fronte e prese a torturarsi le mani.
‘Lo
ami?’.
‘Non so cosa
significhi amare. So quello che trasmette al mio corpo, so come mi fa
sentire. Le emozioni che mi trasmette sono così
potenti.’ Bella sorrideva, si stava liberando di un peso. Si
stava confidando.
‘Chi è Rose? Ringhiò Edward.
‘Non lo so Edward’. Sembrava triste, dispiaciuta.
Avrebbe voluto davvero saperlo, avrebbe voluto fare qualcosa per Bella
ma perché? Perché le era così
riconoscente? Continuò a percorrere quel ricordo.
‘Lui lo
sa?’.
‘No’.
Rispose Bella spaventata. ‘E non lo deve sapere, ne ora, ne
mai.’
‘Ma
così…’.
‘Basta
Rose’. Quella di Bella era una supplica. Passò
qualche minuto. Poi la guaritrice allargò le braccia.
‘Vieni.’
Disse sorridendo.
‘Sei
sicura?’. La vampira aveva capito quello che stava per
succedere.
‘Si sorella,
vieni.’ Bells abbracciò Rose e...la
guarì, dalle feriti orribili del suo passato, dalle ferite
che la sua nuova natura le aveva inferto. Vide le mani della guaritrice
illuminarsi, sentii il calore, il dolore e poi serenità.
Pace, silenzio.
Rose si
staccò da Bella. ‘Grazie.’
Bella le sorrise e si
addormentò.
‘Vai Edward, credo abbia bisogno di te.’ Gli chiese
Rose. ‘Non ha voluto che nessuno si fermasse con lei, penso
abbia voluto aspettarti.’
Salì in camera, speranzoso che la sua piccola guaritrice gli
per mettesse di aiutarla malgrado quello che le aveva detto poche ore
prima. Gioì nel vedere che non lo respinse. La prese fra le
braccia per farle calmare la febbre. Come aveva sperato lo
abbracciò. Le sue piccole mani lo strinsero. Era un
abbraccio possessivo, desideroso. Come chi è rimasto a lungo
sotto l’acqua e riemerge prendendo fiato.
Ti costa stare qui?
‘No Bella.’ Non gli era mai costato. Non aveva mai
desiderato il suo sangue. Desiderava solo la sua
vicinanza…desiderava lei.
Posso chiederti una cosa?
‘Certo.’
Mi odi? Sento rancore
quando sei con me, rabbia, frustrazione…ti prego, dimmi
perché?
La sua schiena era calda, i segni avevano ripreso a brillare.
Le sue parole lo avevano sconvolto, come poteva pensare una cosa
simile, come poteva credere che la odiasse?
‘Non potrei mai odiarti.’ Si affrettò a
risponderle. ‘Non ne avrei la forza nemmeno se lo
volessi.’
Perché non mi permetti di aiutarti?
‘Non puoi soffrire per me. Non voglio, io sono
un…’
‘…mostro. Non è vero?’. Non
aveva pensato questa volta, Bella aveva urlato, con tutto il fiato che
aveva nei polmoni, con tutta la voce che possedeva. Si era allontanata
dal vampiro di colpo.
Quello che successe dopo avvenne troppo velocemente e Edward non fu in
grado di fermarla.
Ringrazio:
Tyresiah
(Grazie mille, sei molto gentile....continua a segurmi plssss e a dirmi
che ne pensi^^ ti abbraccio^^)
RenesmeeBlack (Non
potrei mai cacciarti^^ Sappi che attendo sempre con ansia le tue
recensioni...mi fai sorridere sempre^^ ti abbraccio forte)
garakame
(Ma
figurati, peccato che questo capitolo sia stato posticipato, ma ci
siamo^^Ed è scemo, tutti i miei Eddy lo sono, lo sai^^
bacioneeeee)
didi_coldone
(Povera, non ti invidio, poverina^^ spero di distrarti un pò
dallo studio con questo capitolo^^ una bella boccata d'aria...che palle
lo studio^^ hihihih bacionissimo)
eliza1755 (Esame
fatto, non ti dco per i treni, si è rotto, ci hanno fatto
scendere, spostare, salire, riscendere...scleravo^^ l'esito dell'esame
l'avrò fra qualche giorno, incrociamo le dita^^ meno male,
niente neve! dimmi se questo capitolo ti piace^^ bacioni tanti)
Costance_Fry (^^
vedo che la storia ti piace, ne sono felicissima^^ Sai però
che ho la bocca cucita, non anticipo nulla^^ grazie cara, bacio)
nanerottola (Tonto a
dir poco, ma sono così gli uomini, incredibilmente torni,
scherzo ovvio^^...forse^^^...poco ^^^ hihihihi bacio)
samy88 (Ma scherzi,
sono felicissima che lo hai fatto ora^^ grazie per i tuoi complimenti,
sei molto gentile, troppo^^ continua a farmi sapere se la storia ti
piace^^ un abbraccio)
free09 (Dopo avere
letto la tua recensione sono stata 15 minut interi a pensare a un modo
per picchiare Ed, dall'usare una gru a una schiacciasassi...non ti dico
che idee mi sono venite hihhi^^ bacioooooooo)
Rebussiii (Grazieeeeeeeee^^
si, un pò idiota, nulla di grave
però...speriamo^^ ahahah baci)
rosa62 (Allora
diciamo che rifiutare il suo aiuto non è bello, è
come se tu amassi fare il medico, che per me è una
vocazione, ma un paziente non si lasciasse toccare. Terribile se ci
pensi, no? Eppure...se è LUI a rifiutare...è
peggio...perchè??? basta, non dico più nulla^^
bacionissimo)
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Capitolo 12 *** Capitolo 11 ***
Ultimamente
sono sempre in ritardo, colpa dell'università! Non riesco a
rispondere alle recensioni, chiedo perdonoooooooo^^ mi farò
perdonare!
Vi
lascio al capitolo!
Grazie
a tutti di cuore^^
VI
ADORO^^
Marty
Capitolo
11
‘Come
puoi dire simili parole?’. Gridò. Era arrabbiata,
terribilmente arrabbiata.
La
famiglia Cullen entrò in camera. Erano tutti allarmati.
Cercavano disperatamente di capire quello che stava accadendo. Ben
presto si resero conto che non erano di fronte a un semplice litigio,
bensì qualcosa di molto più grave, qualcosa che
aveva scosso Bella a tal punto che Jasper, come aveva detto alla sua
famiglia, era terrorizzato delle conseguenze.
‘Tu….’
Continuò Bella.
Era
come impazzita. Aveva il viso tirato, oscurato dalla sofferenza e dal
dolore. Gli occhi neri come la pece e lucidi. Non sembrava
più lei, Edward non la riconosceva. Il viso dolce di Bella
si era strasformato in qualcosa che nemmeno il vampiro sapeva
descrivere, sapeva solo che gli faceva…paura.
‘Carlisle
fermala.’ Urlò Jasper. ‘Sta provando
troppi sentimenti negativi. Mi sta facendo impazzire. Se non la fermate
credo…morirà’. Jasper cadde a terra in
ginocchio, stringendosi la testa fra le mani. Subito Alice gli fu
accanto e gli cinse le spalle, guardando Bella implorante.
‘Bimba
calmati’. La implorò suo padre.
Bella
sembrava non sentire, un vento infernale si impossessò della
camera. Edward sentì ruggire il cielo e in pochi attimi
scoppiò una terribile tempesta. Gli occhi di Bella erano
sofferenti puntati contro di lui, la causa di tanto male. Le mani
strette in un pugno lungo il corpo. Lei stava creando tutto quello.
‘Come
puoi farmi questo?’. Urlava rivolta al vampiro.
‘Bella
non capisco…’. Cercò di scusarsi, era
impietrito, non sapeva cosa fare.
Bella
lanciò un urlo lancinante con il viso rivolto contro il
soffitto. La casa iniziò a tremare, la tempesta
ringhiò più forte.
‘Edward’.
Urlò Carlisle cercando di sovrastare il rumore.
‘Non so cosa hai fatto ma chiedi scusa. La ucciderai
così.’
‘Papà
io non…’. Era terrorizzato, se le fosse successo
qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato. Ma non sapeva cosa fare per
aiutarla, si sentiva impotente.
In
un lampo Bella scomparì e riapparse in giardino. La
raggiunsero immediatamente.
‘Bella
fermati.’ Urlò Edward. ‘Ti stai
uccidendo’.
‘Non
posso. Fa troppo male.’ Cercò di dire tra le
lacrime. ‘Non riesco…’.
Il
vento l’avvolse. Era forte. I suoi capelli erano sospesi in
aria. Il volto bagnato dalla pioggia e dal pianto. Edward sentiva la
sua mente urlare, ripeteva le parole che poco prima le aveva detto, in
continuazione.
‘Cosa
le hai detto?’ Chiese Esme, cercando di capire cosa avesse
scatenato quella reazione.
‘Che
io…’. Non riusciva a terminare la frase.
‘Edward.’
Urlarono i suoi genitori.
‘Che
non volevo che curasse un mostro come me.’ Urlò
infine.
Un
nuovo urlo di Bella squarciò l’aria. Era un urlo
di dolore e disperazione. La terra tremò ancora,
così forte che se non fosse stato per il loro equilibrio di
vampiri sarebbero caduti.
‘Bella,
bambina mia, ti prego…morirai se continui
così.’
Bella
non sentiva più, non ascoltava nessuno. Aveva gli occhi
vuoti, inespressivi, completamente neri, come la notte.
Ad
un certo punto Edward si gettò su di lei e
l’abbracciò. Voleva proteggerla dalla tempesta,
dal vento, da se stessa. La strinse forte a sé.
Sono qui Bella. Sono qui.
Ripeteva.
Di
nuovo percepì calore. I segni della schiena e delle mani si
illuminarono. Cessò la pioggia, il vento. Le mancarono le
forze e il vampiro la prese in braccio prima che scivolasse a terra. La
piccola guaritrice schiacciò il volto contro il suo collo.
‘Perdonami.’
Le sussurrò, appoggiando il mento sulla sua testa bagnata,
per poi appoggiarvi le labbra.
La
mente di Bella divenne buia. Si era addormentata. La portò
verso casa e l’affidò ad Alice e Rose che le
tolsero i vestiti e la misero a letto.
Edward
raggiunse la sua famiglia in cucina e iniziò a cucinare.
‘Cosa
stai facendo? Ti sembra il momento?’ Chiese Carlisle shoccato
dallo strano comportamento del figlio.
‘I
segni della schiena di Bella si sono illuminati. Le succede quando ha
fame. Preparo qualcosa per quando si sveglierà’.
‘Chi
ti ha detto che succede quando ha fame?’. Gli
domandò Carlisle perplesso.
‘Lei.
L’altro giorno. Ha sempre fame ultimamente.’
Carlisle
sorrise. ‘Capisco’. Circondò la vita di
Esme, che gli sorrise complice, e insieme uscirono dalla stanza.
Un
ringraziamento particolare a: didi_coldone, Tyresiah, grepattz,
PATATINAFRITTA, eliza1755, rosa62, Rebussiii, nanerottola, samy88.
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Capitolo 13 *** Capitolo 12 ***
Buongiorno
a tutti,
vi
ringrazio immensamente per l'appoggio, siete fantastici! Vi
adorooooooooo!
Marty
Capitolo 12
Edward aveva passato la notte con Bella, accarezzando i suoi capelli
castani. Era stata tranquilla, tra le sue braccia. Si era alzata poi
quando la luce le avevo colpito il viso. Aveva aperto gli occhi, lo
aveva guardato, aveva fatto un lieve e triste sorriso ed era uscita
dalla stanza.
Dopo pochi minuti era tornata in camera, si era cambiata. Edward era
rimasto ad aspettarla sul letto. La seguiva con lo sguardo, sperando
che lei lo degnasse del suo. Non accadde. Bella sembrava fare di tutto
per non incrociare i suoi occhi. Aveva riposto il pigiama sul cuscino,
accuratamente piegato ed era nuovamente uscita, questa volta senza
però tornare.
Il vampiro si convinse che forse era ancora in collera con lui, ne
avrebbe avute tutte le ragioni dopotutto. Non se la sentiva
però di chiederglielo, non se la sentiva di affrontarla, non
ancora. Ripensava alla sera prima. Aveva veramente avuto paura di
perderla. Era sua sorella, parte della famiglia. Carlisle avrebbe
sofferto, la sua famiglia avrebbe sofferto…lui avrebbe
sofferto. Bella non era una Cullen da molto tempo eppure le sensazioni
che provava in sua presenza erano incredibili. Ne era diventato
dipendente. Doveva ammetterlo a se stesso. Un sorriso malinconico gli
si dipinse sul viso. Si, aveva bisogno di lei.
Andò in cucina per cercarla e la trovò che
guardava Emmett cucinare. Era la Bella di sempre, come se nulla fosse
successo il giorno prima. Rideva e scherzava. Erano però per
Emmett i suoi sorrisi e la sua curiosità quel giorno. Vide
suo fratello sollevarla da terra e appoggiarla al ripiano della cucina
per permetterle di osservare meglio i suoi movimenti. Lo vide alzare un
braccio e accarezzarle delicatamente una guancia per poi tornare alla
sua occupazione.
Quello che Edward provava in quel momento era…rabbia,
forse…gelosia. Ringhiò involontariamente. Era
anche la sorella di Emmett dopotutto, non era solo sua. Lei
alzò lo sguardo attirata dal ringhio, i loro occhi si
incrociarono ma subito Bella li distolse, tornando a chiacchierare e
ridere col fratello. La sua indifferenza gli faceva male. Avrebbe
voluto prenderla fra le braccia, stringerla, chiederle di perdonarlo.
Non fece però nulla, rimase a fissare la scena impassibile
per qualche minuto, incapace di fare altro.
‘Riesci a preparare qualcosa o la lasci morire di
fame?’. Scherzò con Emmett, stufo di essere
estraneo ai lori discorsi.
‘No, credo di essere quasi pronto. Questa piccolina ha
portato pazienza fino ora, non posso di certo deluderla’. Le
diede un bacio sulla fronte. Bella chiuse gli occhi come se volesse
gustarsi pienamente quell’attimo. Edward era lì,
immobile, osservando la scena. Avrebbe voluto intervenire, ma cosa
avrebbe fatto? Che diritto aveva di essere geloso?
Poi arrivarono Rose e Alice.
‘Ehi Bella. Oddio non dirmi che Emmett cucina per te
vero?’. Chiese preoccupata Rose.
‘Tranquilla, mi sembra se la stia cavando’. Rise.
‘Se lo dici tu! Comunque, senti Bella, io e Alice vorremmo
farti un regalo. Vorremmo poterti portare un giorno intero dove tu
vuoi, una giornata per te e per stare tutti insieme. Esprimi un
desiderio e sarà un ordine.’ Disse Rose
soddisfatta delle sue parole.
Gli occhi di Isabella brillarono. Era felice, cosa che con Edward,
ammise a se stesso, non capitava mai. Rimase incantato a guardare gli
occhi gioiosi di Bella, convinto che mai nella sua esistenza aveva
visto qualcosa di altrettanto stupendo.
‘Bhè…in effetti…mi
piacerebbe andare al mare. E magari prima andare a comprare un costume.
Poterlo scegliere in un negozio normale. Potere stare un po’
in giro, ecco. Se non è un problema’. Era rossa in
viso, non amava essere al centro dell’attenzione, Edward lo
sapeva bene. In quel momento sembrava così fragile che il
vampiro non poté fare a meno di sorriderle, adorandola.
Alice e Rose urlarono di gioia, riportandolo alla realtà.
‘Sei proprio nostra sorella’.
‘Jasper, Emmett, venite anche voi, vero?’. Chiese
Bells speranzosa.
‘Certo bimba’. Rise Emmett e se la mise sulla
spalla. ‘Se mi guardi così non potrei mai dirti di
no’. Ma cosa credeva di fare? L’avrebbe sicuramente
fatta cadere o peggio ancora l’avrebbe stritolata. Edward
stava per perdere il controllo. Poi in un lampo capì una
cosa che gli era sfuggita. A lui non aveva chiesto nulla, non aveva
chiesto di accompagnarle.
‘Dai Edward preparati.’ Gridò Alice che
era già diretta in camera di Bella per vestirsi.
Edward decise di andare comunque, malgrado l’invito non fosse
partito dalla sua piccola guaritrice. Si disse che probabilmente era
ancora arrabbiata con lui. Non poteva però esserlo per
sempre. E poi voleva vederla fare spese, voleva vedere come si sarebbe
comportata. E doveva proteggerla. E…
La verità è che voleva stare con lei. Anche se
lei non sembrava volerlo.
Ringrazio:
RenesmeeBlack
(Quando ho letto la tua recensione avevo i lacrimoni, grazie gioia, non
so davvero cosa dire. Mi hai fatto molto felice, ma tanto davvero:) ti
abbraccio forte)
Antonya (Sono molto
contenta di sentirti, ero preoccupata! Grazie per i complimenti, sei
sempre gentilissima! ti mando un bacione)
rosa62 (Posso
rispondere solo a una delle domande, hihihih, ovvero si, Bella si ferma
per la vicinanza di Ed, sia per l'abbraccio che per le sue parole^^ non
posso dire altro, ho la bocca cucita^^ bacioooo)
free09 (Ed
è un vero combina guai...non ha ancora finito di combinarli
hihihhi bacionissimo cara)
Tyresiah (Grazie
mille, sono anche molto contenta che hai letto l'altra storia^^ grazie
mille ancora^^ baci)
eliza 1755 (Ma
grazieeeeeee^^^^^^^adoro questo capitolo perchè mi sono
sentita un pò io quando mi arrabbio...posso arrivare a fare
cose peggiori^^ hihihi, ah le donne^^ bacio)
nanerottola
(Direi incavolata nera, tipo....non so....spostati o ti tiro sotto con
la macchina....mai capitato??? a me spesso hihihihi bacio)
grepattz
(MMMMMMMhhhhh, non posso rispondere...no no no....hhihihihihih bacio
cara)
didi_coldone
(Mhhhh avrei aspettato ancora un pochettino
ma....forse.....mmmmmhhhh...ci devo pensare....un bacetto????
vediamo....bacio gioia)
7mc (Ma.....????
bhooooooo??? hihihhi bacioooooo)
Rebussiii (Esatto...almeno
ci pensa due volte prima hihhi bacio)
garakame
(Certoooo...e tu continua a seguirmi e a tenermi aggiornata se ti piace
la storia, baciooooo)
|
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Capitolo 14 *** Capitolo 13 ***
Buongiorno!!
Non
so come scusarmi per il ritardo! Perdonooooooo!!
Grazie
a tutti per la pazienza e l'appoggio^^
Vi
adoro!
Marty
Capitolo
13
‘Oh
mio Dio.’ Sentì urlare. Bella era una vera
bambina. Adorava lo shopping proprio come le sue sorelle. Edward non
poteva credere che fosse la stessa piccola creatura capace di scuotere
la terra solo con la mente, sembrava completamente diversa.
‘Prendete
solo per il mare, ci torneremo domani a fare le altre spese’.
Disse Emmett.
‘Davvero?’.
Lo guardò fiduciosa Bella.
‘Si,
davvero.’ Le sorrise Emmett. Ma cosa stava succedendo? Da
quando Emmett voleva fare shopping, lo aveva sempre odiato. Come era
possibile? Edward lo osservava sospettoso. La risposta alle sue domande
non tardò ad arrivare.
Non guardarmi con quella faccia.
Cerco solo di farla felice. Ne ha bisogno con quello che è
costretta a passare. E poi le sono debitore a vita per quello che ha
fatto per la mia Rose. Non credo tu possa capire.
No
infatti, si disse, non poteva. Tutti sembravano dare per scontato che
lui non fosse in grado di gesti gentili o roba simile. Forse era
così. Aveva sempre amato stare solo, la sua solitudine. Non
avrebbe fatto cambio con nulla al mondo. Le cose erano sempre state
così. Forse però le cose erano cambiate, Bella lo
aveva cambiato. Forse però un vampiro centenario non
può cambiare. Si sentì uno sciocco. Era confuso,
frustrato. Decise che avrebbe pensato in un altro momento a quello che
provava, ora voleva godersi lei.
Bella
scattava da una parte all’altra. Era felice, spensierata. Una
bambina. Saltava, rideva. Sempre seguita da Alice e Rose che la
guardavano maternamente. Bella prese due costumi, una borsa per la
spiaggia, scarpe, vestitini da spiaggia, ..., Edward aveva perso il
conto ormai. Sapeva solo che le sue sorelle erano orgogliose di lei. Il
quantitativo di borse, grandi e piccole, che si stava
accumulando iniziava a terrorizzarlo.
Aveva
perso di vista la sua piccola, distratto dai suoi pensieri.
Iniziò a cercarla con lo sguardo ma non riusciva a trovarla.
Sondò la mente degli umani vicino a lui. Nessuno per tutto
il pomeriggio le era stato indifferente, Bella attirava
l’attenzione degli uomini in maniera fastidiosa. Dopotutto
Edward doveva ammettere che era splendida, una bellezza unica, di
quelle che ti lasciano senza fiato, di quelle che ti fanno girare per
la strada senza pensare più a dove metti i piedi.
Si scontrò finalmente con i pensieri di un commesso, Bella
era dentro il camerino e quel verme stava facendo pensieri poco casti
su di lei. In poco tempo gli fu vicino. Sei morto, aveva pensato il
vampiro.
‘Se
non vuoi che ti stacchi la testa, allontanati, subito.’
Glielo aveva sussurrato all’orecchio. Il ragazzo visibilmente
terrorizzato, senza nemmeno voltarsi per vedere da chi proveniva quella
minaccia, indietreggiò e scomparve. Le sue sorelle
l’avevano lasciata sola, erano impazzite? E se le fosse
successo qualcosa?
‘Questo
come mi sta?’. Bella fece capolino fuori dal camerino,
fasciata da un costume rosso, due pezzi. Divenne rossa in viso quando
vide chi aveva di fronte, lo stesso colore che se avesse potuto avrebbe
colorato il viso del vampiro. La guaritrice non era
splendida…era qualcosa di più, qualcosa che
Edward non riusciva a descrivere. Non conosceva le parole per esprimere
lo spettacolo che aveva di fronte, probabilmente non esistevano. Il
piccolo corpicino di Isabella era incantevole, decorato con quelle
piccole stelline che le davano un aria quasi magica.
‘Ma
il commesso dove è finito?’. Chiese Bella,
cercando di interrompere quel silenzio imbarazzante. Il vampiro non
fiatava, era incantato, gli occhi fissi sul corpo di Bella.
‘Edward…ma
mi rispondi?’.
‘Come?
Si, scusa, dimmi, ero distratto.’ Distolse immediatamente lo
sguardo. Ma cosa gli saltava in mente di guardarla in quel modo?
‘Da
cosa scusa?’. Chiese Bella con un sorriso malizioso.
‘Da
cosa, cosa?’.
‘Edward,
da cosa eri distratto?’. Bella rideva.
‘No,
nulla. Stavo solo pensando, non avrai freddo svestita
così?’. Disse velocemente, alzando un
sopracciglio, come per marcare il suo disappunto.
‘Ma
stiamo andando al mare, c’è il sole.’
Rispose stranita.
‘Si
ma non si sa mai, vado a cercarti un costume più
coprente.’ Si immobilizzò quando si rese conto che
avrebbe dovuto lasciarla sola ancora.
Non essere sciocco.
Si imbronciò Isabella.
Sei nuda praticamente, non puoi
andare in giro così. Ruggì.
Ma tutte vanno al mare
così. Ribatté con il volto ancora
più imbronciato e le braccia incrociate sotto il seno.
Va bene, come vuoi, io ti avevo
avvertita. Avrebbe dovuto passare il pomeriggio a
proteggerla da sguardi indiscreti, avrebbe dovuto mantenere la calma
udendo schifosi commenti di altri uomini sulla sua Bella. Non era
sicuro che ce l’avrebbe fatta.
Geloso.
Ti ho sentita.
Lo so bene. Sorrise
soddisfatta.
‘Il
mio commesso?’. Chiese nuovamente Bells.
‘Quando
sono arrivato non c’era nessuno.’ Rispose Edward
prontamente. Bella lo guardò dubbiosa, ma non osò
contraddire il vampiro e fare ulteriori domande. Si limitò a
ringraziarlo con un sorriso.
‘Mi
cambio, pago e arrivo.’
Si piccola mia.
Ti ho sentito.
Lo so bene.
Ringrazio:
rosa62, Rebussiii, garakame, Goten, eliza 1755, Austen95, nanerottola,
Kahlan Amnell, grepattz, free09, didi_coldone!! A VOI TUTTE UN GRAZIE
SPECIALE^^
|
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Capitolo 15 *** Capitolo 14 ***
Buonasera^^^^
Scusate
il ritardo ma....ho sempre meno tempo^^ aiuto, non ce la faccio
più con sti esami^^
Comunque
ecco il capitolo^^
Ricordate
che VI ADOROOOOOOOO!! Siete grandi!! Grazieeeeeee di cuore a tutti^^
Un
abbraccio
Marty
Capitolo 14
‘Prendo io le tue borse.’ Le disse avvicinandosi da
dietro le sue spalle, mentre Bella stava pagando il costume rosso. Il
commesso era alla cassa, non degnava Bella di uno sguardo, aveva gli
occhi puntati verso il bancone. Edward rise dentro di sé.
Smettila di fare quella
faccia soddisfatta, lo hai terrorizzato. Lo
rimproverò Bella.
Non so di cosa stai
parlando.
‘Non disturbarti comunque, ce la faccio’. Non la
ascoltò e prese le sue spese. Probabilmente c’era
un intero negozio in quelle borse. Gli venne da ridere. Era stupendo
vederla così felice. Nel chinarsi sfiorò con un
braccio quello di Bella.
La vide trattenere il respiro. Sentì il suo cuore
accelerare. Sentì di nuovo caldo.
‘Hai fame vero?’.
‘Come scusa?’. Balbettò Bella.
‘I tuoi segni, brillano, ne sento il calore. Hai fame no?
Vieni, prendiamo qualcosa.’ Lo seguì senza
fiatare.
‘Allora? Come è stata questa prima parte di
giornata?’. Seduti a un tavolino di un chioschetto, Bella
stava gustando un bibita fresca.
‘Bene, a parte un vampiro un po’ geloso’.
Sorrise, aspettando la sua reazione con la coda dell’occhio.
‘Ti ho già detto che non sono geloso. Se prendi
freddo ti ammali, lo dicevo per il tuo bene.’
Ringhiò Edward indispettito.
‘Tu che ti preoccupi della mia salute? Secondo me sei
geloso.’ Lo canzonò.
‘E se anche fosse?’. La provocò. Bella
smise di bere la sua bibita. Osservò gli occhi del vampiro.
Diceva sul serio? Deglutì rumorosamente.
‘E se fossi geloso?’. Ripeté
avvicinandosi al volto della piccola guaritrice. Bella sentiva il suo
alito fresco accarezzarle le labbra. Il battito del suo cuore
accelerava. Il suo respiro era pesante. Non riusciva a controllarsi,
non con lui.
‘Sarebbe…credo…normale.’
Cercò di rispondergli. Averlo così vicino la
confondeva. Le sembrò di non sapere nemmeno così
come si facesse a parlare. ‘Sono sempre tua
sorella’. Questa volta era stata lei a provocarlo, dato che
lui voleva giocare, lei non si sarebbe di certo tirata indietro.
‘Anche Rose e Alice sono mie sorelle, non sono geloso verso
loro. Sono solo protettivo’.
Le labbra di Bella erano così vicine, così
invitanti. Vi posò un lieve bacio. Il calore che
percepì fu molto intenso. Gli scaldo l’anima che
credeva di avere perso cent’anni prima. Dopo poco tempo si
staccò, appoggiando la fronte a quella della dolce creatura
che gli era di fronte. Le accarezzo una guancia, per farle riaprire gli
occhi ancora chiusi. Bella era incredula, lui l’aveva
baciata. Era tutto vero, non era un sogno.
‘Continua a mangiare ora.’ Le sussurrò
sulle labbra. Bella lo guardava adorante, ancora scossa dalla sorpresa.
Gli sorrise e riprese a mangiare, non staccando mai gli occhi da quelli
del vampiro.
Come Edward aveva sospettavo mangiò tutto quello che le
prese. I suoi fratelli tornarono.
‘Molto bene Ed, avevamo paura ti dimenticassi di farla
mangiare.’ Disse Emmett. Le sue attenzioni e premure verso
Bells iniziavano veramente a dargli sui nervi, soprattutto quando
metteva in dubbio che non si occupava di lei nella maniera giusta.
‘Piccola, abbiamo una sorpresa per te.’
Rose le si avvicinò e le diede un pacchetto.
‘Carlisle ne ha fatta fare una per tutte le donne
Cullen.’ Bella estrasse dalla scatola una medaglietta. Era
identica a quelle di Esme e delle sue sorelle. La guardò
incantata. Una lacrima le solcò il viso.
‘Grazie’.
‘Edward’. Jasper lo guardò shoccato.
‘Stai…piangendo’.
Si toccò il volto. Piccole gocce stavano scendendo dai suoi
occhi. Guardò le sue mani incredulo, non si ricordava cosa
volesse dire piangere, soprattutto di felicità.
‘E’ Bella. Non mi ha ancora guarito e siamo legati
in qualche modo’. Spiegò strofinandosi il viso.
Gli altri lo guardavano increduli. Per fortuna Bella
intervenì.
Saltò in braccio a Emmett e lo riempii di baci, troppi
secondo Edward. Poi fu la volta di Alice, Rose e Jasper. Poi si volto
verso Edward. Divenne rossa in viso. Gli altri sorridevano. Avevano
capito il loro imbarazzo. Bella fece un passo avanti verso di lui.
‘Tranquilla, va bene così.’ Bella lo
guardò offesa, dispiaciuta. Non sapeva perché
aveva reagito così, perché l’aveva
allontanata, forse voleva cercare un modo per togliersi da quella
situazione, poi c’erano i suoi fratelli.
‘Certo Edward, ora non ti va, giusto? Quando ti
farà comodo fammelo sapere.’ Quelle parole lo
uccisero. Se avesse potuto avrebbe pianto lacrime sue. Che stava
facendo? Prima l’aveva baciata e poi non si era lasciato
ringraziare? Ma cosa gli passava per la mente?
‘Andiamo Bella. Si va al mare.’
Alice la prese sotto braccio e la trascinò via, rivolgendo
uno sguardo minaccioso al fratello.
A volte mi chiedo se tu
sia dotato di materia grigia.
Ringrazio:
eliza1755, RenesmeeBlack, Antonya, nanerottola, Austen95, Rebussiii,
didi_coldone, free09, ale_jackson_twilighter, grepattz, tom angel,
garakame, rosa62. A TUTTI VOI UN GRAZIE SPECIALE^^ UN BACIONE^^
|
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Capitolo 16 *** Capitolo 15 ***
Buongioooooooonnnooooooooo!!!
e Buon San Valentino!!!
Ricordate
che vi adoro^^
Bacione
Marty
Capitolo 15
Se
Bella sembrava una bambina in un negozio di caramelle nel centro
commerciale, Edward non sapeva come descriverla in spiaggia. Correva in
continuazione. Si gettava contro Emmett e Rose mentre erano in acqua.
Chiedeva in continuazione di farle fare dei tuffi, di lanciarla in
aria. Il vampiro la guardava attento, pronto a intervenire nel caso che
la forza del fratello la catapultasse in altre città.
Mentre
il vampiro la guardava non poteva fare a meno di pensare che fosse
bellissima. Il suo piccolo corpicino era una vera tentazione. Il fatto
che lei avesse deciso di indossare proprio quel costume rosso non gli
sembrò una coincidenza, ne era certo. Sua sorella, che aveva
baciato poco prima…oddio. Che pensieri stava facendo? E che
pensieri faceva Emmett? E che pensieri faceva in generale il genere
maschile? Possibile che Bella riusciva a attirare su di sé
l’attenzione di tutti gli uomini? Era indeciso se andare da
ognuno di quegli animali a dare una lezione, partendo da suo fratello.
Doveva calmarsi, non doveva ascoltarli. Era così difficile
però.
Cercò
di tranquillizzarsi guardando Bella. Avrebbe voluto unirsi ai suoi
fratelli ma le sue parole lo avevano ferito. Gli rimbombavano nella
testa senza dargli tregua. Doveva fare chiarezza sui suoi sentimenti,
non poteva continuare a comportarsi così, nemmeno lui si
riconosceva più.
Tu non vieni a fare il bagno?
Gli si stava avvicinando. Poté finalmente ammirarla in tutto
il suo splendore. Era una vera visione.
Non credo sia il caso, Bella.
Cercò di distogliere lo sguardo, senza però
riuscirci davvero.
Sono stata cattiva oggi.
Scusami.
Colpito
e affondato. Come poteva non accontentarla. Vederla divertirsi con gli
altri lo faceva sentire terribilmente geloso. Anche lui voleva godere
della sua allegria.
Se non vuoi farmi compagnia non
fa niente, quel ragazzo laggiù mi ha chiesto se…
Si
alzò di scatto, la mise sulle sue spalle e in pochi attimi
furono in acqua. Lei iniziò a bagnarlo.
‘Vuoi
la guerra?’. Le chiese.
‘Ti
ho già battuto, te lo ricordi?’.
A
quelle parole si tuffò nel mare e si avvicinò a
lei. Le prese una caviglia e la trascinò sotto
l’acqua.
Guarda che se voglio posso non
respirare.
Rimase
allibito, quella ragazza era una continua sorpresa. Appena le fu di
fronte l’abbracciò. Fu più forte di
lui, non poteva resistere. Voleva averla vicina, sentire il suo calore.
Le prese il volto fra le mani e la baciò. La stava baciando
ancora, ancora le loro labbra erano unite. Per la seconda volta nella
sua esistenza si sentì felice. Quella felicità
vera, profonda. Quella felicità che credeva di avere perso
per sempre, la stessa che credeva di non meritare. Quando si staccarono
lui la strinse nuovamente fra le braccia.
Edward …
Scusami. Io…
La
schiena di Bells era illuminata. Solo in quel momento Edward si accorse
che lo erano anche le sue mani. Con uno scatto li fece risalire in
superficie.
‘Che
ti succede?’. Chiese Bella preoccupata.
‘Mi
hai guarito. Come hai potuto?’.
‘No
Edward, aspetta.’ Urlò mentre lui era
già a riva. ‘Edward ti prego. Non ho fatto
nulla’.
‘Ho
visto le tue mani.’ Le urlò a pochi centimetri dal
viso.
‘Guarda
i miei occhi, non sto piangendo.’
La
fissò. Non vi erano lacrime. Solo l’acqua del
mare.
‘Smettila
ti prego.’ Lo supplicò. ‘Lo
farò solo se lo vorrai, non potrei mai se tu non vuoi.
Soprattutto non con te.’
‘Cosa
significa?’.
‘Tu
non vuoi guarire, la cura non funzionerebbe. Se tentassi di guarirti ti
ribelleresti. Io potrei morire se tu ti rifiutassi. E so che lo
faresti.’
‘Scusami’.
Le sussurrò appoggiando la fronte alla sua e prendendole il
viso fra le mani. ‘Perdonami Bella, non meriti questo
comportamento. Non meriti che io ti tratti così. Ti prego,
perdonami. Non so cosa mi succede.’
Rimasero
in silenzio. ‘Torno da Emmett. A dopo Edward’. Il
volto di Bella gli trasmise la sua resa, la sua tristezza.
Edward
si lasciò cadere sul materasso vicino a Rose.
‘Sei
un ingenuo. Per essere un vampiro centenario non capisci
nulla’. Lo attaccò.
‘Non
so di cosa tu stia parlando’.
‘Non
ti sei accorto di nulla? Possibile che non vedi? Sei così
cieco?’.
‘Rose,
parla. Non capisco.’
‘Devi
capirlo invece, prima che sia tardi.’ Si alzò e
raggiunse Bella.
Cosa
voleva dirgli sua sorella?
Ringrazio: Austen95,
eliza1755, free09, samy88, RenesmeeBlack, Costance_Fry, garakame,
rosa62, crista, ese96, Antonya, didi_coldone, grepattz, Rebussiii^^ A tutte voi un grazie speciale,
vi chiedo perdono ma non riesco a rispondervi, il tempo è
poco e non voglio farvi aspettare per i capitoli^^ Vi chiedo di avere
pazienza, perdonarmi e continuare a scrivermi^^ Non potete capire
quanto mi rendete felice^^ VI ABBRACCIO^^
|
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Capitolo 17 *** Capitolo 16 ***
Buongiorno
a tutti^^
ecco
il capitolo! Vi ringrazio immensamente per i commenti e per seguirmi
sempre!!
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo
16
I
giorni passavo. Bella stava per la maggior parte del tempo con gli
altri, lo evitava, ne era certo. Edward non riusciva più ad
avere un contatto con lei, a parlare. Di notte non gli permetteva di
entrare nella sua camera. Non glielo permise nemmeno dopo la cura di
Emmett e Jasper. Aveva preferito soffrire per la febbre piuttosto che
averlo vicino. Ripensava al loro bacio. Alla sua assurda scenata in
spiaggia. Avrebbe voluto porvi rimedio ma non sapeva come. Soprattutto,
lei glielo avrebbe mai permesso?
Edward
aveva poi scoperto che la sua guaritrice amava la musica. Un giorno,
convinto di essere solo in casa iniziò a suonare. Chiuse gli
occhi e lasciò le mani scorrere libere sul pianoforte. Stava
suonando quando percepì di non essere più solo.
Si sentiva stranamente felice e sereno, avrebbe voluto urlare dalla
felicità. La melodia malinconica si trasformò in
una musica allegra, gioiosa. Con la coda dell’occhio
intravide Bella. Nascosta dietro la porta della cucina. Vide la sua
ombra danzare. Forse dopo troppo tempo aveva fatto qualcosa di buono
per lei. La stava rendendo felice. Continuò a suonare. Da
quel giorno fece tesoro della sua scoperta. Compose svariate melodie in
base ai suoi stati d’animo, in base a quelli di Bella.
Sperò che fosse un modo per avvicinarla, non fu
però così. Rimaneva sempre nascosta.
‘Puoi
avvicinarti se vuoi, giuro che non ti mangio?’. Aveva provato
a dirle un giorno. Quella frase la allontanò maggiormente.
La
verità è che la guaritrice non poteva
più sopportare un comportamento del genere da parte di
Edward, le faceva troppo male, decise che si sarebbe allontanata. Per
il bene di lui e per il suo. Il loro legame non era possibile. Forse si
era sbagliata, forse lui non era chi lei pensava. Sentiva di avere
commesso un grosso errore, di lì a poco avrebbe lasciato i
Cullen, doveva farlo.
Ripensava
spesso al loro bacio. Pensava sempre al loro bacio. Si ritrovava
così con gli occhi chiusi, sperando di rivivere le
sensazioni provate, che col tempo sembravano sempre più
lontane. Non era tempo per il loro rapporto, lui non era pronto. Era
troppo confuso. La sua confusione avrebbe finito per distruggere
entrambi. L’odio che il vampiro celava nel cuore era troppo,
anche per lei. Lei, nata per guarirlo, nata per stare al suo fianco.
Forse col tempo avrebbe capito, avrebbe accettato. Forse invece era lei
ad avere frainteso, non ero lui l’essere per lei. Avrebbe
voluto comunque aiutarlo. Soprattutto, lui glielo avrebbe mai permesso?
La
partenza era ormai prossima. Avrebbe dormito l’ultima notte a
casa Cullen e la mattina tutto sarebbe terminato, la sua vita da Cullen
sarebbe stato un capitolo della sua vita, troppo breve e magnifico.
Avrebbe così cancellato la memoria delle persone che
più amava al mondo, della sua famiglia. Avrebbe portato con
sé qualsiasi cosa potesse testimoniare il suo passaggio. Non
sarebbe mai esistita, non avrebbe lasciato traccia. Il suo compito era
stato svolto, ogni singolo membro della famiglia aveva ottenuto la pace
dalle sofferenza inferte dalla natura dei vampiri. Quasi tutti, si
disse con rammarico.
Dopo
avere preparato le sue cose si mise a letto. Il sonno la colse subito.
Edward
era steso sul suo letto, non sopportava più di sentirla
così lontana. Era deciso a parlarle, non sopportava
più quella situazione. Temeva che presto se ne sarebbe
andata e lui non avrebbe mai potuto dirle che…che
l’amava. Si, l’amava terribilmente. Sapeva che era
ormai la sua vita e che non poteva più fare a meno di lei.
Quel periodo di lontananza era stato insopportabile. La mente muta di
Isabella era stata un vera punizione. Adorava il loro modo di
comunicare, adorava averla vicina, adorava tutto di lei, di loro.
Avrebbe fatto di tutto per non perderla.
Quella
notte aspettò che si addormentasse. Quando
percepì che la sua barriera dormiva con lei entrò
nella sua camera. Si sedette sul letto. Era stupenda. No, quella
creatura non era più sua sorella, probabilmente non lo era
mai stata. Ne era innamorato. Follemente innamorato. La sua piccola
guaritrice teneva stretta nella mano la medaglietta che qualche
settimana prima le avevano regalato le sue sorelle. Una spallina della
canottiera era caduta dalla spalla. I capelli erano sparsi sul cuscino.
Era più che follemente innamorato.
Poi
all’angolo della stanza notò che tutte le cose di
Isabella erano riposte state raggruppate. Sentì una fitta al
cuore. Sentì dolore. Sentì sofferenza. Era una
male terribile. Unito alla rabbia. L’avrebbe lasciato. Se ne
sarebbe andata. Non glielo avrebbe permesso.
‘Bella.’
La scosse delicatamente.
La
guaritrice aprì gli occhi, appena vide il volto del vampiro
e realizzò che era lì con lei si alzò
di scatto e si mise a sedere sul letto.
‘Bella
dobbiamo parlare.’ La inchiodò con lo sguardo.
Ringrazio:
free09, garakame, ale_jackson_twilighter, rosa62, eliza1755, Elly4ever,
ese96, grepattz, didi_coldone, Austen95, Rebussiii. VI ADORO, GRAZIE
MILLE^^ Marty
|
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Capitolo 18 *** Capitolo 18 ***
Buongiornooooo^^
Giuro,
non ce la faccio più, basta esami. Finisco
giovedì, per questo vi chiedo scusa per i ritardi nel
postare, ma...cause di forza maggiore.
Vi
ringrazio per la pazienza e l'appoggio! Vi adoro.
Vi
lascio al capitolo tanto atteso!! Yeeeeeeeeeeeeee^^
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo
17
‘Non
ora Edward, ti prego. Domani, con gli altri’. Di
scattò si scoprì, liberando il suo corpo dalla
morsa delle coperte per essere libera di alzarsi.
‘No,
adesso, da soli. Io e te.’
Fece
per alzarsi ma la afferrò per il polso facendola ricadere
sul letto. Edward non si era accorto che la sua piccola guaritrice non
aveva un pigiama molto coprente. Aveva un paio di calzoncini corti e le
sue gambe snelle erano completamente nude. Rimase incantato a
guardarla, incapace di formulare in quel momento pensieri coerenti.
‘Edward
ti prego lasciami’. Gridò Bella, svegliandolo dal
suo stato di coma profondo.
‘Te
ne saresti andata. Quando?’. Ringhiò lui, senza
avere risposta. Era arrabbiato. No, sembrava qualcosa di
più. Non era solo rabbia quella che Bella leggeva nel volto
del
vampiro,
era disperazione.
‘Quando
Isabella?’. Ringhiò più forte.
‘Fra
poche ore. Non ho scelta Edward. Nessuno soffrirà, te lo
prometto.’ Ammise quasi con vergogna.
‘Tu
non puoi, non puoi andartene. Non puoi cancellare quello che sei per
questa famiglia. Nessun potere può fare questo. Non
scomparirai mai dal cuore di tuo padre, di Esme, dei tuoi
fratelli.’ Urlò con rabbia. ‘Non potrai
mai cancellare quello che sei per me.’ Quelle parole le
trafissero il cuore. Sarebbe stato ancora più doloroso
andare via.
‘Non
ho altra scelta, non capisci?’. Urlò rassegnata.
‘Ora lasciami andare, ti prego’. Isabella non
riusciva, non poteva muoversi. Il vampiro sentiva la sua impotenza, la
ricerca spasmodica di far riaffiorare i suoi poteri. Vide i suoi occhi
riempirsi di lacrime.
‘I
tuoi poteri non funzionano quando ti tocco.
Perché?’.
Sgranò
gli occhi, come una bambina appena scoperta a mangiare un biscotto
prima di cena.
‘Non
lo so.’ La sua voce era fievole. I suoi occhi sfuggenti.
Edward non lo sopportava. La guaritrice continuava a tirare verso di
sé il braccio, ma la presa del vampiro sul suo polso non
accennava a diminuire.
‘Guardami.’
Disse, prendendole il mento fra le mani e voltando il suo viso verso di
lui. ‘Tu sai il perché. Perché i segni
si illuminano quando ti sono vicino? Perché sentiamo le
sensazioni l’uno dell’altro?’. Il suo
tono sembrava ancora più disperato, allo stesso tempo
speranzoso. Voleva sapere, ne aveva bisogno.
‘Edward
non lo so. Lasciami’. Lo pregò ancora.
‘No.
Ho bisogno di sapere. Sono io, vero?’.
Bella
smise di respirare. Nei suoi occhi il vampiro lesse paura.
‘Bella,
sono io? Non ti è mai capitato prima. È vero?
Bella ti prego rispondimi.’
‘No,
non mi è mai capitato’. Ammise dopo un tempo che a
Edward sembrò un eternità.
‘Perché
non me lo hai detto?’.
‘Volevo
proteggerti Edward. E…avevo paura. Paura che tu mi
rifiutassi.’
‘Come
avrei potuto? Un essere potente come te come fa a non
capirlo?’.
‘Posso
muovere le montagne è vero. Ma il mio cuore è
umano. Non è così forte.’
Si
avvicinò di più a lei. Ne aveva bisogno, come a
un essere umano serve l’ossigeno. Appoggiò la
fronte alla sua e le prese il viso tra le mani, Bella amava
profondamente quel gesto, la faceva sentire amata, protetta. Una
piccola lacrima le solcò una guancia. Chiuse gli occhi.
‘Non
farlo’. Lo pregò. Edward sentiva le lacrime
nascere dagli occhi di Bella.
‘Perché?’.
Sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.
‘Perché
lasciarti sarà doloroso anche senza questo bacio.’
‘Non
te ne andrai, non te lo permetterò. Io non vivo senza di
te.’ Sussurrò delicato.
Si
avvicinò e appoggiò le sue labbra a quelle di
Bella. Sentì le sue braccia incrociarsi dietro la sua testa
e attirarlo a lei. Lo voleva vicino, aveva bisogno di sentire che era
lì con lei e che non se ne sarebbe andato. Edward lo sapeva,
era quello che provava anche lui.
Non lasciarmi.
Bella
si illuminò, tutta, non solo i segni della mani e della
schiena. Sembrava un angelo. Il suo piccolo angelo. Si
staccò da lei per osservarla, era splendida. Non
riuscì più a vedere il suo profilo
perché la luce era diventata troppo forte, persino per lui.
Edward
non capì se la luce aveva perso intensità o i
suoi occhi si erano abituati a quel bagliore. Si spinse sul letto e
fece accoccolare Bella sul suo petto. Se avesse potuto il vampiro
avrebbe urlato dalla felicità. Per la prima volta in tutta
la sua esistenza si sentii…
…completa.
Un ringraziamento
speciale a: silvj,
Austen95, garakame, eliza1755, Rebussiii, Goten, grepattz, free09,
rosa62, ese96, didi_coldone. SIETE GRANDIIII^^ GRAZIE DI
CUORE^^ BACIOOOOOO
|
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Capitolo 19 *** Capitolo 19 ***
Salve
a tutti,
esami
finiti! Mi spiace avervi fatto tanto aspettare! Perdono^^ Grazie per la
pazienza e per seguirmi e soprattutto per le splendide parole che mi
regalate!
Vi
adoro!!
Marty
Capitolo 19
‘Ora devi fidarti di me.’ Bella guardava il vampiro
con occhi imploranti e allo stesso tempo carichi di passione e amore.
Edward non disse nulla, si limitò ad annuire.
L’intensità del suo sguardo lo aveva come
paralizzato. Non il suo potere, solo lei, Bella.
Lo fece sedere sul letto a gambe incrociate e si posizionò
di fronte a lui, nella stessa posizione. Edward la guardava adorante e
curioso allo stesso tempo. La sua piccola stava per fare quel gesto che
avrebbe voluto facesse la prima volta che l’ha vista.
L’aveva negato, a lei e a se stesso. Era però
pronto ora. Per se stesso. Per loro.
‘Quello che tu definisci mostro è in
realtà frutto del dolore. La tua natura è nata
come risposta di una grande sofferenza. Non siete mostri.’
La guardava stranito, dove voleva arrivare? Cosa stava facendo?
‘Io custodisco il segreto. Il segreto di voi vampiri. Quello
che tanto teme Aro. Lui non sa cosa sia eppure sa che può
cambiare molte cose del vostro mondo. Ora sta a te scegliere.’
‘Scelgo te.’
‘No, non è così semplice.’ I
suoi occhi si velarono di tristezza, scostò come spaventata
lo sguardo. Le prese il mento fra le dite e la costrinsi a guardarlo.
‘Io scelgo te. Di conseguenza scelgo qualsiasi cosa questo
implichi.’
‘Dovrai accettare la guarigione e la sofferenza che
sarà per me. Prima però saprai il segreto. Una
volta che ne sarai a conoscenza e dopo la guarigione tutto questo ti
rimarrà nell’anima.’ L’anima?
Ma cosa stava dicendo? I vampiri non…
‘…no Edward, ti sbagli.’ La
guardò esterrefatto. Le fece cenno di continuare.
‘Quando ti ho detto che la tua natura nasce dalla sofferenza
intendevo la sofferenza di un uomo. Centinai, migliaia di anni fa visse
un uomo. Il suo nome era Aro. Quest’uomo era follemente
innamorato della sua Sophia che lo ricambiava con altrettanto amore e
trasporto. I due erano una cosa sola, un unico essere, indivisibili,
inseparabili. Insieme avevano il potere di guarire le malattie, le
sofferenze, le cose brutte che il mondo proponeva loro. Volle
però il destino essere crudele. Una sera Sophia fu uccisa.
Aro perse la testa, il dolore era così forte che uccise la
sua stessa anima. Quando l’anima stava per morire gli chiese
pietà ma lui rifiutò. Voleva che il male lo
abbandonasse e avrebbe lasciato l’anima morire per non
provare più quei sentimenti così dolorosi.
Iniziò poi a cercare di vendicarsi. Nella sua vendetta ci
sarebbe stato un grande insegnamento per l’essere umano.
Così è nata la tua specie. L’odio, la
sofferenza hanno trasformato Aro in quello che tu sei oggi, un vampiro.
La colpa, il vero colpevole fu l’uomo.’
Trasalì a quell’affermazione. Fino quel giorno
aveva sempre sostenuto di essere lui il mostro, invece…
‘L’uomo è l’unico essere che
uccide i suoi simili per cattiveria, odio, frustrazione, anche solo per
gioco. È colpa dell’uomo se i vampiri non trovano
la loro anima. Per non provare i sentimenti che portano
l’essere umano a essere un mostro, Aro rinunciò ad
essa, privandosi anche dei sentimenti belli. L’ingiustizia fu
tale che nacque la mia specie. Per sopperire al male che
l’uomo aveva commesso. Ma le cose non sono andate come
dovevano’.
‘Cosa vuoi dire?’.
‘Il motivo per cui voi vi cibate di sangue umano è
la sopravvivenza. Aro diede concretezza al fatto che un essere
uccidesse un altro. Non per gioco o cattiveria, bensì per
sopravvivere. Questo fu un errore. I Guaritori insegnarono ai vampiri
che si potevano nutrire di animali e ancora oggi lo fanno.
Così facendo possono provare nuovamente i sentimenti belli e
possono avere una vita normale, tra gli esseri umani. Alcuni ascoltano
le nostre parole, altri no. Tu e la tua famiglia siete diversi,
vegetariani. La vostra anima è già rinata. Non
è così per chi non ha saputo modificare la sua
dieta.’
Edward era completamente perso nelle sue parole.
‘Io sono una Guaritrice un po’ speciale. La
leggenda narra che ci sarà una grande guerra condotta da un
vampiro che vorrà annientare la regina, nata per terminare
la conversione dei vampiri.’
‘Quindi tu sei…e Aro…’
‘Si, sono la regina e Aro, il creatore della tua specie, lo
sa. Non vuole che il segreto sia svelato per la sua sete inarrestabile
di vendetta. Non mi ha uccisa perché sperava di soffocare la
mia natura e di avermi ancora più potente una volta che mi
fossi unita al mia re.’
Re? Chi? Non dirmi
che…?
‘Si, tu. È il destino Edward.’
Le sue parole gli entrarono dentro come coltellate. Aveva tanto odiato
se stesso, ma non aveva colpa per quello che era. La sua specie era
nata per spiegare all’uomo che se proprio voleva uccidere
doveva farlo per nutrirsi? Era incredulo.
In quel momento lacrime solcarono il viso di Bella. Si
illuminò completamente. Un nuovo segno comparve sulla sua
fronte. Aveva gli occhi chiusi, abbandonata sul letto. Cosa stava
succedendo?
Ringrazio
di cuore: garakame, eliza1755, Rebussiii, Tyresiah, ese96, free09,
didi_coldone, Austen95, lorek92, grepattz, rosa62, Goten. VI
ADOROOOOOO^^
|
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Capitolo 20 *** Capitolo 20 ***
Eccomi^^
Buona
giornate a tutti^^
Vi
adorooooooooooooooooooooo^^
Marty
Capitolo 20
Sei guarito Edward.
‘Non mi hai nemmeno sfiorato’. Le disse
accarezzandole i capelli. La sua testolina era schiacciata contro il
suo petto, cercava il fresco.
Dovevi solo capire.
‘Bella, mi permetti di…’
Non è il
caso, sto bene, tranquillo, amore mio.
Non l’ascoltò. Andò in camera, si tolse
la maglia e mise un paio di calzoncini. Lo aveva chiamato amore mio.
Tornò da lei e la face sdraiare su di lui. Il suo respiro si
fece più calmo.
Grazie.
‘Prego piccola.’ Si sarebbe mai stancato di
sentirsi chiamare così? Amore mio…No, non poteva
più farne a meno. Bella era la sua anima. Bella era il bello
della sua esistenza, della sua essenza. Era tutto per lui. Era certo di
essere nato per lei, unicamente per lei.
‘La febbre sta passando. La trasformazione è quasi
completa.’ Gli disse alzando la testolina. Lo
guardò furba. Ricambiò il suo sguardo con un
sorriso sghembo.
‘Perché mi guardi così?’. Le
chiese curioso.
‘Sei molto bello, lo sai?’.
‘Così dicono’. Sorrise beffardo.
‘Ah si? E chi oserebbe dirlo? Chi osa posare lo sguardo su
quello che è mio?’. Scherzò mettendosi
in piedi sul letto e minacciandolo con un cuscino in mano.
‘Vediamo…’ Finse di riflettere Edward
portandosi un dito sotto il mento e inclinando il viso.
‘Sicuramente tutte le compagne di scuola, poi ci sarebbe la
commessa del supermercato, le pazienti di Carlisle, per non parlare
delle infermiere…’. Non riuscì a
terminare il discorso che un cuscino gli piombò in faccia.
‘Non ti permettere.’ Lo guardò
minacciosa. Edward sentì il cielo ringhiare.
Guardò Bella shoccato.
‘Bella io stavo solo…’. Il suo tono
tremava. Non aveva paura di lei, non voleva però farla
arrabbiare, non proprio adesso che si erano trovati.
‘…scherzando. Si lo so, anche io.’ Rise
buttandosi tra le braccia del suo vampiro. ‘La trasformazione
è completa. Posso controllare i miei poteri perfettamente,
lo sento. Il tuono era solo una prova.’
‘Sei impazzita, oddio, mi hai fatto prendere un colpo.
Piccola peste’ Finse un tono arrabbiato.
Bella si mise a cavalcioni su di lui e lo baciò. Non avrebbe
mai potuto avercela con lei. E nemmeno sapeva fingere di essere
arrabbiato con lei.
‘Vuoi vedere cosa so fare?’.
‘E’ una proposta indecente?’. Sorrise
malizioso.
Non ebbe risposta. Bella appoggiò la sua fronte a quella del
vampiro. Nella sua mente gli fece comparire tutte le immagini
più belle delle ultime settimane. La cosa che più
lo affascinava è che Edward sentiva le sensazioni che Bella
aveva provato. L’agitazione di sapere che presto lo avrebbe
visto, la tristezza quando era lontano da lei, la felicità e
la serenità quando le era accanto per la febbre.
‘Voglio vedere tutto, anche quello che mi stai
nascondendo’. Era serio, voleva sapere tutto di lei, anche se
era certo che gli avrebbe fatto male.
Bella lo accontentò senza ribattere. Rivide la sua reazione
brusca sulla spiaggia, quando l’aveva allontanata al centro
commerciale, quando le aveva detto che mai sarebbe dovuta entrare nella
sua vita. Quanto dolore le aveva causato.
‘Scusami.’ Sussurrò.
‘No Edward, non è colpa tua, dovevi solo
capire.’ Sorrise, prendendogli il volto fra le piccole mani.
‘Credo di averlo sempre saputo.’ Ammise.
‘Cosa?’. Chiese fingendo di non capire. Voleva
sentirlo, voleva sentirselo dire più di ogni cosa al mondo.
‘Sai benissimo cosa.’
‘No, non direi’.
‘Ti amo, mia regina.’ Riconobbe infine.
‘Ti amo, mio re’. La gioia che aveva provato a
confessarle il suo amore non era nulla se paragonata a cosa avevano
scatenato in lui le sue parole.
‘Dovrei dirti un ultima cosa. Hai visto che mi è
comparso un altro segno?’.
‘Si, carino.’ Disse depositandovi un lieve bacio
sopra.
‘Ne hai uno anche tu, uguale’.
‘E dove scusa?’. Chiese iniziando a guardarsi le
braccia alla ricerca del segno.
‘Non lo so, sei troppo vestito’. Era incredibile,
quella piccola peste lo faceva impazzire. Non si sarebbe tirato
indietro. La fece scivolare sotto di lui.
‘Rimediamo subito, mia regina’.
Ringrazio:
Austen95, RenesmeeBlack, silvj, ese96, garakame, Rebussiii, eliza1755,
rosa62, grepattz, didi_coldone.
|
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Capitolo 21 *** Capitolo 22 ***
Eccoci
qua.
Vorrei
spiegarvi il perchè all'improvviso sono sempre
così in ritardo.
Allora: solitamente le storie che posto sono già scritte,
non concluse ma lo sono quasi. Quando ho iniziato a postare questa
storia l'avevo già finita. Nel mentre ho deciso di
modificarla, aggiungendo, togliendo....ecco perchè prima
postavo più spesso. Portate pazienza^^
Grazie
a tutti!
Bacioooooooo
Capitolo
22
‘Eccoli,
finalmente’. Alice corse incontro alla coppia felice di
vederli finalmente uniti e abbracciò entrambi.
‘Edward,
cosa hai sul collo?’. Sua sorella gli stava sfiorando il
simbolo che la sera prima gli era apparso sulla pelle. Il vampiro lo
coprì istintivamente con la mano, come a volerlo proteggere.
Alice capì che le spiegazioni sarebbero arrivate.
‘Sedetevi,
vi prego. Vi spiegherò tutto.’ Intervenne Bella.
La
famiglia ubbidì e si sedettero tutti intorno al tavolo.
‘Allora’. Iniziò la guaritrice.
‘Come avrete già capito stanotte è
successo qualcosa di molto importante.’ Guardò
Edward e gli sorrise prima di continuare. Lui le fece cenno di
proseguire, prendendo una sua piccola mano e stringendola tra le sue.
‘Io
e Edward abbiamo capito che ci amiamo.’ Disse orgogliosa e
felice. Temeva un po’ la reazione di suo padre, anche se
prima non c’era stata non voleva dire che accettava la
situazione.
‘Finalmente,
era ora, figlia mia.’ Disse Carlisle stupendola.
‘Papà,
tu sapevi?’. Bella era visibilmente sorpresa.
‘Bambina,
non ho creduto nemmeno un momento alla storia che ti illuminavi quando
avevi fame. Siete i miei figli, vi conosco perfettamente e leggevo nei
vostri occhi l’amore che provavate l’uno per
l’altra. Sono sempre vostro padre.’
‘Tu
lo sapevi.’ Edward era allibito. ‘Perché
non mi hai detto nulla?’.
‘Non
sarebbe stato giusto. Se ti avessi detto qualcosa non mi avresti
creduto.’ Carlisle era tranquillo, anche se leggeva rabbia
nel volto del figlio.
‘Hai
rischiato di perderla. Se ne stava andando.’ Urlò
Edward colto da una rabbia improvvisa. Si tirò in piedi,
facendo cadere la sedia alle sue spalle e picchiando le mani sul tavolo.
‘Non
potevo intromettermi e tu lo sai.’ Carlisle aveva alzato il
tono di voce.
‘Edward
ti prego calmati, basta ora.’ Bella non sopportava di vederlo
così. E non poteva tollerare gli occhi del padre che la
guardavano come a chiederle scusa. ‘Papà ha
ragione, le cose dovevano andare esattamente come sono
andate.’
Edward
sentiva la manina di Bella appoggiata delicatamente sulla sua. La
guardò. I suoi occhi lo supplicavano di smettere. Si
sentì all’improvviso calmo e tornò a
sedersi. Guardò in direzione di Jasper e lo
ringraziò con un cenno della testa. Il fratello gli sorrise.
‘Scusami
papà, non so che mi è preso.
Perdonami.’ Tentò di scusarsi.
‘Tranquillo,
figlio mio, posso capirti molto bene. Il solo pensiero di potere
perdere Esme mi fa imbestialire. Posso comprendere la tua
rabbia.’
‘Grazie.’
Sussurrò.
‘Possiamo
andare avanti.’ Proseguì Bella. ‘La mia
trasformazione è completa e la guarigione di Edward
è avvenuta. Il simbolo che vedete sul suo collo ne
è la testimonianza. È un simbolo che ci lega.
Come potete vedere ho la stessa stella sulla fronte, identica alla
sua.’
I
suoi fratelli la studiarono. I loro occhi rimbalzavano dalla sua fronte
al collo del fratello.
‘Parlando
di cose serie…’. Intervenne Emmett.
‘Zitto,
sai, non ti permettere.’ Lo interruppe prontamente Rose.
‘Quindi non te ne andrai Bella, giusto?’.
‘No,
posso affrontare i Volturi ora, senza mettervi in pericolo.’
‘Noi
saremo al tuo fianco.’ La rassicurò Esme.
‘Tutta la famiglia lo sarà’.
‘Grazie
mamma. Me la saprò cavare però. Non voglio che
nessuno di voi rischi.’
Sentì
la presa di Edward intensificarsi, il suo braccio aveva raggiunto la
sua vita e l’aveva attirata a sé.
Amore tranquillo.
Andrà tutto bene.
Se dovessi perderti
io…
…non
accadrà, te lo prometto.
‘I
volturi non arriveranno prima di un mese. Possiamo stare tranquilli
ancora per un po’. Confermi Alice?’.
‘Si.
Direi poco meno di un mese. Abbiamo tutto il tempo per
prepararci.’
‘Bene.’
Carlisle si era alzato. ‘Allora è tempo di
radunare la famiglia. Chiamerò subito i Denali, potranno
raggiungerci per aiutarci, in pochi giorni saranno qui’.
‘No.’
Urlò Bella. Notando che la famiglia la stava guardando
sorpresa si rese conto di avere alzato troppo la voce.
‘Non
è il caso papà davvero.’ Disse in tono
più pacato. Si era liberata dalla presa di Edward,
allontanandolo. Suo padre capì il motivo del suo gesto.
‘Non
essere sciocca. Prima o poi dovrai affrontarla.’ Le sorrise.
‘Non
so di cosa tu stia parlando.’ Rispose prontamente la
guaritrice stizzita. ‘Ce la posso fare da sola, senza
l’aiuto di nessuno.’
‘Cosa
devi affrontare?’. Chiese Edward, innervosito. Bella aveva
chiuso la sua mente. Non lo sopportava. Era una terribile sofferenza
non sentirla con lui.
‘Nulla
Edward.’ Lo tranquillizzò Bella. Sapeva che
avrebbe dovuto dargli una spiegazione, non sapeva però
quale.
‘Papà
non sa quello che dice.’ Guardò minacciosa
Carlisle, non voleva che continuasse a parlare. ‘Non
chiamerai i Denali, non è necessario’.
Padre
e figlia erano l’uno davanti all’altra. La rabbia e
il nervosismo era palpabile. Nessun osò intromettersi.
Non farmi questo,
papà. Mi distrarrebbe, lo sai.
Sbagli, figlia mia.
Edward
si alzò di scatto. La sedia cadde nuovamente. Nei suoi occhi
Bella vide paura, terrore.
‘Tu
sai.’ Sussurrò Edward. ‘Tu sai
di…’.
Bella
lo fissò. Passarono i minuti senza che entrambi fossero in
grado di emettere parole.
‘Si,
so tutto.’ Confermò sconfitta.
Un
ringraziamento particolare a: free09, bellina3000, chi61, rosa62,
eliza1755, didi_coldone, Austen95, grepattz, garakame, naog94,
Rebussiii. VI ADOROOOOO^^
|
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Capitolo 22 *** Capitolo 21 ***
Eccomi
qua^^
Vi
lascio subito al capitolo, ringraziando tutti voi per seguirmi e per le
belle parole che mi dite sempre.
VI
ADOROOOOOOOOOOOO^^
Bacio
Capitolo 21
Erano rimasti insieme tutta la notte, si erano amati, desiderati,
cercati. Erano rinati insieme, riscoprendosi a vicenda e riscoprendo se
stessi. Entrambi sentivano che la loro vita era cambiata, che nulla
avrebbe potuto dividerli. Era giunto però il momento che
anche la loro famiglia sapesse. I loro fratelli e i loro genitori
avevano dovuto pazientare molto per la situazione che si era creata.
Vederli allontanarsi e sapere quanto entrambi soffrivano aveva fatto
male a ogni singolo membro della famiglia.
‘Bella forse noi dovremmo dirlo agli altri, non
credi?’.
‘Lo sanno già, fidati, stanno solo aspettando che
scendiamo a dare la notizia ufficiale. Ma prima
io…’. Iniziò la frase, per poi mettersi
a cavalcioni su di lui e iniziare a baciarlo con passione.
Bella…
Shhh... Non
voleva che lui parlasse, sapeva cosa stava per dirle. ‘Lo so,
noi dovremmo…’
Bella…
Edward lo so dobbiamo
scendere e dirlo agli altri.
Troppo tardi.
Solo in quel momento si accorse che tutti i suoi fratelli erano
schierati in fondo al letto per godersi lo spettacolo. Ridevano tutti.
Come aveva fatto a non sentire i loro pensieri?
‘Hai alzato lo scudo, amore’. Intervenne Edward nei
suoi pensieri.
‘Cosa stai dicendo?’. Lo guardò
interrogativa, non riusciva a capire.
‘Tutta la notte ho percepito uno scudo che ci ha protetto
entrambi e ci ha isolato dal mondo esterno. Noi potevamo comunicare tra
noi ma nessuno fuori dallo scudo poteva disturbarci e allo stesso tempo
noi non li percepivamo.’
‘Non me ne sono accorta.’ Bella sembrava sconvolta.
‘Penso sia inconscio da parte tua.’ Intervenne suo
padre, entrando nella camera seguito da Esme che sorrideva felice.
Bella percepiva i loro stati d’animo, mai li aveva sentiti
così gioiosi e sereni e appagati. ‘Non credo
comunque che sia unicamente Bella a produrre lo scudo, credo siate voi
due, insieme.’
‘Già, credo anche io’. Ammise Alice.
‘Stanotte sapevo che sareste stati insieme, non sapevo
però come sarebbe andata, se avreste fatto pace o meno. Tu
eri confusa e sai che posso avere visioni chiare su quello che
già è deciso. Quando eravate insieme ho cercato
di avere visioni. Non vedevo nulla. O meglio vedevo un alone rosa, come
una bolla. Se fosse stato uno scudo creato da un vampiro non avrei
visto nulla, avrei visto il buio’.
‘Può essere…’. Bella non
riusciva a darsi una spiegazione. Era tutto nuovo per lei, anche la sua
trasformazione le aveva dato una forza incredibile. Era certa che
doveva imparare ancora molto, sia su Edward, che sul loro rapporto, che
su se stessa.
Tranquilla abbiamo tutto
il tempo che vogliamo.
Esci subito dalla mia
testa. Urlò indignata.
Edward scoppiò a ridere, rotolandosi nel letto.
‘Noi vi aspettiamo di sotto.’ Disse Esme.
‘Tranquilli fate con calma. Almeno poi ci spiegate come sono
andate le cose.’
‘Si Bella, nei più piccoli dettagli.’
Concluse serio Emmett.
‘Emmett ti prego smettila.’ Ringhiò
Edward.
‘Bella, ti preparo la colazione?’. Sorrise Esme.
‘Non credo sarà più
necessario.’ Disse serenamente Bella, ricambiando il suo
sorriso. ‘Dateci qualche minuto e scendiamo,
mamma.’ Esme rimase spiazzata. Non se lo aspettava. Era
felice, tremendamente felice. Bella era sua figlia.
‘Forza ragazzi, tutti fuori.’ Incitò
Esme. ‘Carlisle anche tu, almeno che non vuoi unirti alla
loro doccia.’
‘Mamma.’ Urlarono insieme Bella e Edward.
‘Si scusate.’ Rise. Se ne andarono tutti,
lasciandoli soli. Bella giocava con una ciocca dei suoi capelli, mentre
il suo vampiro la osservava curioso.
A cosa pensi?
‘A noi. A quello che è successo. A cosa
faremo.’
Hai un broncio.
‘Non osare prendermi in giro, sai…altrimenti
io..’.
‘Tu cosa?’. Le chiese avvicinandosi sempre di
più al suo viso.
‘Io…’. Bella era incantata dalle sue
labbra che vedeva e sentiva sempre più vicine.
‘Io…’ Tentò di dire ancora.
All’improvviso si ritrovarono nella doccia con
l’acqua calda che accarezzava i lori corpi stretti in un
abbraccio. ‘Ma cosa diavolo è
successo?’. Edward si guardò intorno spaesato.
‘Scusa’. Si affrettò di spiegargli la
guaritrice. ‘Forse l’ho pensato un po’
troppo intensamente.’
La guardò stupido, fece un sorriso sghembo e la
baciò stringendola a sè.
Ti amo, Bella.
Ringrazio:
chi61, rosa62, eliza1755, free09, Rebussiii, grepattz, PATATINAFRITTA,
ese96, didi_coldone, auri7777, Goten. MI RENDETE FELICE^^
GRAZIEEEEEEEEEEEEE^^ VI ABBRACCIO
|
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Capitolo 23 *** Capitolo 23 ***
Buongiorno
a tutti, eccovi il capitolo^^
spero
vi piaccia, aspetto i vostri commenti!!
vi
adoro^^^^^^
Marty
Capitolo 23
Bella entrò nella stanza a passo deciso. Non amava mostrarsi
debole come poco prima. Era fuggita dagli sguardi della sua famiglia,
voleva rimanere sola. Come aveva potuto suo padre? Lui lo sapeva,
sapeva tutto. Edward l’aveva seguita in silenzio, pensava a
cosa avrebbe detto, fatto. Quando anche lui fu dentro la loro camera
sbatté la porta violentemente.
‘Hai intenzione di distruggerla?. Chiese Bella innervosita,
voltandosi a guardarlo.
‘Perché non mi hai detto nulla?’.
Domandò ignorando la domanda di Bella.
‘Cosa avrei dovuto dirti?’. Lo guardò
shoccata. ‘Sai bene che so tutto di voi perché vi
ho visti, vi ho vissuto Edward. Conosco ogni singolo membro di questa
famiglia meglio di quanto lui conosca se stesso. Dovevi immaginarlo che
io sapessi tutto.’
‘Potevamo parlarne.’ Cercò di dire
Edward. Stava cercando di dire qualcosa, come se volesse scusarsi.
‘Di cosa?’ Sibilò Bella. ‘Di
lei, della tua compagna?’. Edward vide la rabbia sul volto
della piccola guaritrice. Vide odio, sofferenza.
‘Non è la mia compagna.’ Disse
pacatamente. Sapeva che Bella soffriva anche se non riusciva a capirne
pienamente il motivo. Parlavano di qualcosa che era passato, forse lui
avrebbe dovuto dirglielo. Le avrebbe fatto però comprendere
che lei, Tanya, non era stata nulla per lui, se non un passatempo. Non
l’aveva amata. Nulla era amore se paragonato al sentimento
che nutriva per Bella.
‘Lo è stata. È passato.’
Bella cercava ancora di fuggire. Gli diede le spalle.
‘No, se ti crea problemi. Anche se non ne capisco il
motivo.’ Disse abbracciandola da dietro e stringendola contro
il suo petto. ‘Io amo te. Sono tuo ora.’
Bella rimasse rigida, come di fronte a una rivelazione, un nuovo dolore.
Lui non capiva, non capiva il motivo di quella che Bella riconobbe non
essere solo gelosia. Come poteva non capire? Lei…lui.
Insieme. Quella vampira era stata sua, lui l’aveva stretta
fra le braccia, le aveva sussurrato parole d’amore. I ricordi
tornarono alla sua mente e furono uno schiaffo in pieno viso. Aveva
invidiato quella vampira, l’aveva odiata.
Aveva dovuto osservare impassibile l’amore della sua vita fra
le braccia di un’altra donna, senza potere fare nulla. Calde
lacrime iniziarono a solcarle il viso.
Quell’aspetto dell’essere umano era parte di lei,
lo sarebbe stato per sempre e per la prima volto lo detestò.
Non voleva piangere, non voleva farsi vedere piangere, non da lui.
‘Hai vissuto la tua vita. Era giusto così. Credi
davvero che io non abbia mai avuto nessuno?’. Lo
guardò con sfida, voltandosi e allontanandosi da lui. Voleva
che anche il vampiro provasse quello che a lei era stato inferto per
decine d’anni, anche se non ne aveva colpa, lui non poteva
sapere. La rabbia era però troppa.
Edward la guardò furente. La sola idea che altri
l’avessero stretta a loro lo fece infuriare. I suoi occhi
diventarono neri come la pece. Sentiva di non riuscire a controllarsi.
Sentiva la rabbia crescere. Immagini di pura fantasia gli inondarono la
mente. Chi aveva osato sfiorarla? Iniziò ad avanzare
lentamente verso di lei.
‘Smettila.’ Le intimò.
‘Di fare cosa? È normale, no? Perché
dovrebbe crearti problemi? Tu hai avuto altre, io ho avuto
altri.’ Non riusciva a calmarsi.
‘Smettila.’ Urlò. ‘Non lo
sopporto.’ Era di fronte a lei. La mascella serrata. Bella
vedeva odio nei suoi occhi. Probabilmente lo stessa che lui vedeva nei
suoi.
‘Lo sopporto io, ogni giorno, devi imparare anche
tu.’ Sentenziò. ‘Almeno tu non hai
visto, io ho visto tutto, ogni più piccolo
dettaglio.’
‘Avresti dovuto chiudere gli occhi.’
Sussurrò con rabbia.
‘Già, avrei dovuto. Ma tranquillo, non sono mai
stata sola. Ho avuto vicino che ha saputo consolarmi’.
‘Non ti credo.’ Non riusciva a immaginare la sua
piccola che…no, gli stava mentendo, era la rabbia a parlare.
‘Edward, ero una giovane guaritrice quando tu ancora non eri
al mondo. Prova a calcolare quanti anni ho. Tutti questi anni da sola?
Dai, non ci credi neppure tu.’
‘Ora basta.’ La prese per le spalle e la
scrollò. ‘Smettila, ti prego. Altrimenti
io…’
‘Cosa? Ti è così difficile credere che
qualcuno possa volermi?’.
La schiacciò contro il muro, spinto da una furia
incontrollabile, nessuno doveva toccare ciò che era suo.
Solo dopo si rese conto della violenza del suo gesto. Se Bella fosse
stata umana l’avrebbe uccisa. Incrociò i suoi
occhi in cerca del perdono.
‘Vattene.’ Sibilò lei senza guardarlo.
‘Scusami Bella. Io non so…’.
‘Vattene’. Urlò ancora. Questa volta la
guaritrice lo guardò. Aveva gli occhi lucidi, tristi,
delusi.
Edward si arrese di fronte quello sguardo. Uscì di casa e
iniziò a correre.
Bella era stesa sul letto da ore. Si era isolata dal mondo, non voleva
sentire, vedere. Di prepotenza qualcuno iniziò a cercare di
mettersi in contatto con lei. Qualcuno bussava alla porta della sua
camera.
‘Avanti.’ Sussurrò.
‘Bella, posso entrare?’.
Un ringraziamento speciale
a: rosa62, chi61, garakame, ese96, bellina3000, eliza1755, free09,
Rebussiii, didi_coldone, giulya95, LadySile, grepattz. GRAZIE DI CUORE^^
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Capitolo 24 *** Capitolo 24 ***
Sono
molto in ritardo, mi spiace^^ perdono^^ spero che vi piaccia il
capitolo!
Vi
adoro^^ abbraccio di gruppo^^^^ yeeeeeeeeee^^
Marty
Capitolo
24
‘Vieni
Emmett, entra pure.’ Suo fratello si sedette accanto a lei,
sul letto. Bella rimaneva rannicchiata, stretta al suo cuscino.
Sentì la mano di Emmett iniziare ad accarezzarle la schiena.
Silenzio.
‘Mi
spiace.’ Sussurrò lui infine. Aveva sentito quello
che era successo, lei lo sapeva, ed ora era lì, per lei.
‘Me
lo sono meritata.’ Dovette ammettere la guaritrice. La
verità è che non sapeva cosa le era preso. Era
stata odiosa, meschina, infantile. Non lo era mai stata. Forse la
rabbia accumulata in tutti quegl’anni, secoli, era esplosa.
Dal primo giorno che era divenuta una guaritrice sapeva che il suo
cuore era di Edward. Non aveva amato mai altri che lui, lui soltanto,
anche se erano distanti. Lo aveva amato quando il tempo li aveva
separati, lo aveva amato quando era lontano. Quando lui era nato lei
c’era, lo aveva visto crescere, diventare uomo, vampiro.
Aveva seguito la sua vita, agognando il giorno in cui ne avrebbe fatto
parte. Aveva dovuto accettare le altre donne, le altre vampire. Aveva
dovuto accettare lei, Tanya. Non l’avventura di una notte,
come le altre, bensì la prima compagna e l’ultima.
Avrebbe voluto allontanarsi da lui, non vedere. Non ci era
però riuscita. La sua mente era legata al suo vampiro. Aveva
sofferto, come mai prima di allora. Come mai aveva sofferto in seguito.
Non
sopportava il pensiero di vederla. Non voleva, non poteva vederla.
‘Perché
gli hai mentito?’. Chiese Emmett.
‘Tu
come fai a saperlo?’. Domandò in un sussurro.
‘Lo
so, lo sento e…ho sentito la vostra litigata. Sai,
sarò anche un orso, ma so come lo guardi, come lo hai sempre
guardato. So quando sei arrabbiata, felice, triste. Ti conosco,
riconosco anche quando menti. Edward in quel momento era troppo
arrabbiato per capire che non eri sincera. Non sei molto brava a
mentire sorellina.’
‘Non
so perché gli ho detto che ho avuto altri, non lo so
davvero’. Scoppiò a piangere, stretta tra le
braccia del fratello.
‘Shhh,
tranquilla.’ La consolò Emmett mentre le
accarezzava la testa. La porta della camera si aprì. A loro
si unì Esme e poi Rose e Alice e Jasper. Bella pianse,
circondata dalla sua famiglia.
‘Tranquilla
bambina, andrà tutto bene.’ Cercò di
rassicurarla Esme.
‘No
mamma, Edward era così arrabbiato. Dovevi vedere come mi
guardava. Oddio mamma, e se non tonasse?’. Esme la strinse a
sé. Guardò sua figlia. Era distrutta, non
sopportava di vederla così. Era giunto il momento che Edward
tornasse.
Edward
si era allontanato da casa. Era arrivato fino a un dirupo e aveva
urlato. Aveva urlato al mare, al cielo. Si era liberato, almeno
così credeva. Era stato seduto per ore, a riflettere, senza
trovare risposta alle sue domande.
‘Cosa
c’è che non capisci?’. Suo padre era
arrivato e gli si era seduto accanto, circondando le spalle del figlio
con un braccio.
‘La
sua reazione, la mia.’ Edward si era preso la testa tra le
mani. ‘Papà, ho fatto un gesto
terribile.’ Ammise.
‘Figlio
mio, tutti sbagliano. Anche tu. Ti perdonerà.’ Lo
rassicurò suo padre.
‘Perché
ha reagito così?’.
‘Sai,
le donne sono complicate. Noi uomini siamo troppo scemi per
capirle.’ Edward lo guardò sorridendo.
‘Prova a pensare. È una vita che aspetta di stare
con te. Lei, grazie alla sua mente, ai suoi poteri, ti ha seguito,
sempre. Anche quando non voleva farlo. Pensa a come deve essere. Amare
una persona e non poterla avere. Vedere altri che la possono toccare,
baciare e tu non puoi fare nulla. Deve essere terribile.’
‘Non
ci avevo pensato.’ Fece una pausa. ‘Però
anche lei ha avuto altri.’ Cercò di scusarsi.
‘Edward,
lei ha amato sempre e solo te. È il suo destino amarti. Come
avrebbe potuto avere altri? Conosci Bella, non avrebbe mai potuto avere
qualcuno per divertimento.’
Solo
in quel momento realizzò quello che era successo.
‘Oddio papà, sono uno stupido.’ Nascose
la testa tra le ginocchia e chiuse gli occhi. Come aveva potuto essere
così sciocco? Aveva realmente creduto che le sue parole
fossero sincere, invece che frutto della profonda sofferenza che
l’aveva tormentata per anni.
‘No
Edward, non sei stupido. Sei un uomo. Il che a volte è
peggio.’ Carlisle rise di gusto.
‘Anche
tu sei un uomo, eppure hai capito subito Bella.’
‘Io
sono un papà, è diverso. Conosco le mie
figlie.’ Sorrise.
‘Grazie
papà.’ Edward lo abbracciò.
‘Prego
figlio mio e ricorda. Imparerai anche tu.’
Si
staccarono dall’abbraccio. Qualcuno si stava avvicinando.
Jasper
sbucò dalla foresta. Sembrava turbato. Edward e Carlisle si
alzarono in piedi.
‘Cosa
succede?’. Gli chiese suo padre.
‘Dovete
tornare a casa, subito.’
Quelle
parole furono come un pugno nello stomaco, Edward si sentì
disorientato. Il suo amore forse stava male, lui ne era la causa, come
aveva potuto? Cosa era successo?
Iniziò
a correre, senza sentire le spiegazioni del fratello. Quando finalmente
arrivò quello che vide lo lasciò senza parole.
Era
arrivato tardi.
Emmett!
Lo avreste mai detto?? Io pagherei per avere un fratello maggiore, ecco
perchè ho scelto lui^^
Ringrazio di cuore: rosa62, eliza 1755, chi61, ese96, kandy_angel,
garakame, Austen95, bellina3000, Rebussiii, didi_coldone, grepattz,
LadySile. GRAZIE DAVVERO, SIETE SPECIALI^^
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Capitolo 25 *** Capitolo 25 ***
Buongionoooo!
E Buona Pasqua a tutti, anche se in ritardo!
Vi
lascio subito al capitolo!
Non
uccidetemi!
Vi
adoro!
Marty
Capitolo 25
‘Stammi bene a sentire brutta oca. Edward è mio,
ok? Sento i tuoi pensieri, prevedo quello che vuoi fare. Smettila
quindi. È da quando sei arrivata che fai pensieri osceni. Mi
hai stancato. Non ho intenzione di ripeterlo’. Bella era
davanti a Tanya, Emmett aveva le braccia tese verso entrambe per
dividerle. Tentava di calmare Bella, invano. Tentava di fare tacere
Tanya, altrettanto invano.
‘Tesoro, pensi davvero di potere competere? Ma ti sei vista?
Davvero credi che lui possa volere te, dopo che ha avuto me? Sta solo
riempiendo il suo tempo con te, niente di più. Vuole una
donna, non una bambina’. Edward si era dimenticato di quanto
Tanya fosse insopportabile a volte, di quanto fosse vanitosa. Come
aveva potuto passare con lei anche solo un giorno?
‘Se vuoi vedere l’alba di domani e dei prossimi
giorni è meglio se la smetti.’
L’avvertì Bella. Non si era accorta della presenza
del suo vampiro nella stanza. Edward percepiva la sua rabbia, era
sorpreso che quel piccolo essere riuscisse a controllarla, sentiva che
la sua piccola guaritrice stava per esplodere.
‘Dalle stelle alle stalle, povero Eddy.’ Rise
Tanya.
‘Ora basta. Sei morta.’ Bella stava per saltarle
addosso, quando due forti braccia la bloccarono. Emmett
cercò di trattenerla.
‘Lasciami andare, subito.’ Urlò la
guaritrice cercando di divincolarsi. ‘Me la vedo da sola, non
intrometterti’.
‘Ora arriva Edward, calmati.’ Bella
sparì. Emmett la cercò con lo sguardo,
ritrovandola dall’altra parte della stanza.
‘Bene, così avrà la sua
parte.’ Stava per lanciarsi contro la vampira. Emmett fu
più veloce e la bloccò ancora. Era giunto il
momento di intervenire. Suo fratello non avrebbe resistito per molto.
Se Bella avesse usato i suoi poteri nessuno l’avrebbe
più fermata.
‘Emmett, dalla a me. Ci penso io.’ Disse Edward.
‘Ciao Tanya’. Non degnò di uno sguardo
la vampira. Si mise in spalla Bella e andò verso la loro
stanza.
‘Toglimi le mani di dosso subito.’ La guaritrice
cercava di fuggire. Chiamò a sé tutte le sue
forze, inutilmente.
‘Smettila, non funziona con me, lo sai bene.’ Era
ancora sulle sue spalle. Sentire le mani di Edward sul suo corpo,
malgrado la situazione bizzarra, le faceva provare sensazioni uniche.
Cercava di fuggire, ma era l’ultima cosa che voleva fare.
Quando furono in camera l’appoggiò delicatamente
sul letto.
‘Calmati, per l’amor del cielo. Che ti è
preso?’. Edward le era di fronte. Temette di non riuscire a
reggere il suo sguardo.
‘Ha iniziato lei, continuava a provoc…’
Non riuscì a finire la frase. Edward le prese il volto fra
le mani e la baciò. Le era mancata terribilmente. La
sensazione di benessere stava tornando.
‘Edward…io…’. Non era
più arrabbiato. La voleva. La guaritrice aveva notato
l’indifferenza di Edward verso Tanya. Forse si era sbagliata.
Si sentiva confusa. Il suo vampiro la fece stendere sotto di lui.
‘Mi sei mancata, terribilmente.’ Disse mentre
continuava ad assaggiare la sua pelle. ‘Non sopporto averti
lontana. Ti amo, ti amo e ho sempre amato solo te. Sei la prima e
l’ultima. Il mio inizio e la mia fine.’
‘Edward dobbiamo parlare…’.
‘Perdonami amore mio, sono uno stupido’.
Continuò lui. ‘Perdonami. Il mo gesto, le mie
parole sono state imperdonabili. Ero così
arrabbiato…saperti tra le braccia di qualcuno che non fossi
io…non sono riuscito a controllarmi.’ La sua voce
era dispiaciuta, non lo aveva mai visto così.
Bella si alzò dal letto. Fu terribile interrompere quel
contatto, per entrambi. Sapeva però che non sarebbe riuscita
a parlare se fosse rimasta così vicino a lui. Le emozioni
che il suo amore le regalava erano troppo forti, la confondevano.
‘Edward, non sono stata sincera con te.
Io…’. Le parole gli si strozzarono in gola. Edward
si era seduto sul letto con le gambe incrociate. La guardava. Lo
guardava. Non riusciva però a parlare. Prese tutto il suo
coraggio, fece un respiro profondo. ‘Io non ho mai
avuto nessuno. Solo tu.’ Fece una pausa. ‘Non so
cosa mi sia preso, perché ti ho raccontato quelle
bugie.’
‘Amore io..’.
‘No, lasciami finire, ti prego.’ Edward
annuì. ‘Credo di averlo fatto perché
volevo che tu provassi quello che ho provato io. Ho sbagliato e ti
chiedo scusa.’
‘Ti perdono se perdoni me.’ Le sorrise sghembo.
‘Certo che ti perdono.’ Edward si alzò
dal letto, stava per avvicinarsi. Bella non glielo permise allungando
un braccio verso di lui.
‘Aspetta.’ Le parole che stava per dire le
costavano. Ma doveva farlo.
‘Bella cosa hai? Sei così fredda, distante. Che
succede? Ti prego, parla.’ Era sconvolto. Temeva che malgrado
il suo perdono qualcosa si era rotto tra loro.
‘Voglio che tu sappia che il segno che hai sul collo non
è una prigione.’ Sussurrò la guaritrice.
‘Cosa vuoi dire?’. Chiese preoccupato.
‘Io e te siamo destinati a stare insieme, è vero.
Ma possiamo in ogni caso scegliere. Se tu vuoi lei, se la vuoi non te
ne farò una colpa. Sei libero.’ Quelle parole lo
gelarono. Non sapeva cosa dire.
‘Immagino tu voglia pensare, ne hai il diritto. Ti lascio
solo, immagino tu vorrai parlare con lei, spiegarle. Non
sarà facile averla rivista.’
Rimasero uno di fronte all’altra. Fuori iniziò a
piovere. Una pioggia leggera che accompagnavano le lacrime di Bella.
Lei sentiva il ticchettio dell’acqua contro i vetri.
Aspettava che Edward parlasse, sperava di sentire la sua voce.
Infine si arrese. Gli si avvicinò e gli diade un bacio sulla
guancia.
Ti aspetterò.
Non
mi sembra vero, 18 recensioni, siete i miei angeli, grazie di cuore!
Ringrazio: free09, Austen95, rosa62, Rebussiii, chi61, grepattz,
bellina3000, LadySile, bellina97, eliza1755, GingerBread,
bacieabbracci, garakame, nanerottola, ese96, vale105, didi_coldone,
kandy_angel.
Grazie, grazie davvero, non sapete la felicità che mi avete
regalato!
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Capitolo 26 *** Poesia ***
Siamo padroni della nostra vita.
Così dicono.
Noi scegliamo le strade che percoriamo, scegliamo chi vogliamo essere e
come fare a raggiungere il nostro obbiettivo.
Noi subiamo gli effetti delle nostre decisioni, belli o brutti
che siano.
Noi, di fronte a quello che tutti chiamano 'Male', scegliamo se anche
per noi è così, dando al 'Bene' il
nostro significato.
Noi.
Siamo padroni del nostro tempo.
Così dicono.
Chiunque lo dice commette errore.
Oggi scopro che non siamo sempre noi a decidere, perchè
c'è chi può farlo per noi. Lo fa, senza chiederci
se può farlo.
Sua la decisione, nostre le conseguanze.
Conseguenze che pesano e fanno male. Sofferenze che dobbiamo affrontare
anche se non le abbiamo cercate.
Mi trovo così oggi davanti un foglio bianco, come ieri, come
il giorno prima ancora, e quello ancora prima.
Il foglio rimane bianco.
Posso accettare quello che mi è stato imposto da altri.
Posso farlo con il sorriso e la forza di ogni giorno.
Se quel foglio però rimane candido, quella forza di cui ho
bisogno manca.
A presto, è una promessa.
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Capitolo 27 *** Capitolo 26 ***
Buongiorno!
chiedo
immensamente scusa per tutti i ritardi ma è un periodo
così, perdono!
Per rispondere alle domande sul capitolo scorso: la poesia era sia
personale che in riferimento alla storia. Quando l'ho scritta ho
pensato che sarebbe stato bello dedicarvi qualcosa di mio e allo stesso
tempo dedicarlo alla storia. Vi ringrazio per i vostri commenti e il
sostegno...in questo periodo mi sono immensamente d'aiuto.
Grazie, grazie davvero!
Vi adoro
Marty
Capitolo 26
Bella.
Stava
per andarsene. Lui le afferrò un polso. Lei non si
voltò, temeva di vedere cosa celasse il volto del vampiro.
Cosa avrebbe visto? Gioia, dolore?
‘Bella,
guardami.’ Si voltò. Lui sorrideva. Che fosse
davvero felice per le parole che gli aveva detto? Che fosse felice di
sapere che era libero?
‘Grazie.’
Le sussurrò vicino alle labbra. Bella si sentì
morire. L’aveva ringraziata. Voleva davvero quindi essere
libero. Non poteva crederci, non voleva crederci. Non riuscì
a trattenersi. Scoppiò in un pianto disperato. Avrebbe
voluto addormentarsi per non svegliarsi più. Quanto ancora
avrebbe sopportato di averlo distante? Quanto ancora il suo cuore
avrebbe retto tanto dolore?
‘Amore
mio ti prego, non piangere’. La prese fra le braccia e la
portò sul letto, adagiandola sulle sue gambe senza mollare
la presa. La strinse a sé, cercando di calmare i singhiozzi
che avevano riempito incontrollati la stanza. ‘Amore,
calmati.’ Perché si ostinava a chiamarla amore?
Voleva davvero vederla morire?
‘Oh
Edward, perdonami, sono io che ti ho detto di scegliere e ora che so la
tua scelta piango come una stupida. Tranquillo, comprendo
perfettamente.’ Le parole erano rotte dai singhiozzi, Edward
non era sicuro di avere capito bene.
‘Basta
ora. Smettila di piangere.’ Le ordinò serio. Non
poteva sopportare di vederla in quelle condizione. Non poteva
sopportare di sapere che lui ne era la causa. Non ancora.
‘Vai
da lei, tranquillo. Sto bene.’ Si stava calmando, i
singhiozzi stavano diminuendo, al contrario della presa del vampiro che
sembrava farsi sempre più forte.
‘Certo
che andrò da lei.’ Sussurrò.
Le
diede un bacio sulla fronte. Bella chiuse gli occhi.
Assaporò quell’attimo tanto prezioso. Lui era
lì con lei. Fra poco probabilmente si sarebbero divisi.
Bella cercò di attirare a sé tutte le forze che
aveva in corpo. Inspirò il suo profumo per paura che la
lontananza glielo facesse dimenticare. Sapeva però che non
poteva essere così. Alzò il volto per guardarlo
negli occhi. Quell’immagine non l’avrebbe mai
scordata, per l’eternità sarebbe rimasta con lei.
Il volto del suo amore, inclinato a guardarla con il grande affetto che
li legava dichiarato in un lieve sorriso.
‘Solo
dopo che mi avrai detto si,
amore mio.’ Bella lo guardò perplessa.
‘Si,
per cosa?’. Chiese confusa.
‘Si,
che passerai l’intera vita con me.’ Bella sapeva
che non stava respirando, non che per lei fosse in problema. Ripercorse
mentalmente quelle parole, non riusciva a capirne il significato..le
ripetè una, due, tre volte nella sua mente. Ancora
sembravano non avere senso. O forse si.
‘Tu
vuoi che io e te ci…’. Bella aveva gli occhi
sbarrati dallo stupore. Se era un sogno non voleva svegliarsi.
‘Si.
E tu lo vuoi?’. Le chiese accarezzandole una guancia.
‘Oh
Edward’. Gli gettò le braccia al collo e lo
strinse a sé con tutta la forza che aveva. Sentiva quasi
male ai muscoli delle braccia ma non allentò la presa. Non
lo avrebbe mai lasciato. Non l’avrebbe mai lasciata. Erano
insieme, due metà che si completavano.
‘Lo
prendo come un si.’ Rise il vampiro. Lei si
avventò sulle sue labbra. Mai si era sentita così
felice. Mai lo aveva sentito così vicina a lei.
Sei mio.
Sei mia.
Rimasero
abbracciarti a lungo, nella loro bolla. Edward le accarezzava i
capelli. Lei si era abbandonata a quelle carezze tanto amate.
‘Direi
di andare a dare la bella notizia, non credi?’. Gli chiese.
‘Io
preferire stare un po’ qui con te. Mi sei mancata
tanto.’
Bella
si alzò in piedi sul letto. ‘Anche tu, amore mio.
Ma è meglio che tutti sappiano.’ Disse con un tono
finto serio.
‘Tutti
chi amore?’. Sorrise. Dovette ammettere a se stesso che
adorava vederla gelosa. Era terribilmente attraente.
‘Bhè…tutti,
tutti.’ Rise, lasciandosi cadere su di lui e baciandogli
tutto il viso.
‘Credo
di avere capito. Tutti, tutti.’ Rise con lei.
‘Bene, futura signora Cullen. Andiamo.’
Le
presa la mano e la condusse al piano di sotto.
Ringrazio
tutti coloro che hanno commentato gli ultimi due capitoli, siete la mia
forza!!
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Capitolo 28 *** Capitolo 27 ***
Scusate
per il ritardo imperdonabile^^ Vi lascio subito al capitolo,
ringraziandovi di cuore!
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo
27
‘Possiamo
avere la vostra attenzione?’. Chiese Bella rivolta a tutta la
famiglia che si era riunita in soggiorno.
‘Certo
cara. Sedetevi tutti.’ Ordinò Esme. Notando che
Tanya sembrava non volerla ascoltare picchiò un piede a
terra per attirare la sua attenzione. ‘Seduti,
tutti’. Sibilò Esme.
Grazie mamma.
Tranquilla piccola. Avanti,
dicci tutto.
‘Io
e Edward abbiamo una notizia importante da darvi.’ Bella
rivolse lo sguardo al suo vampiro. Era bellissimo, ogni volta che lo
guardava rimaneva abbagliata dalla sua bellezza. Sembrava uscito da una
favola. Troppo bello per essere vero. Invece era lì, accanto
a lei, stringendole la mano.
Fece
un profondo respiro e tornò a guardare la sua famiglia.
‘Abbiamo deciso di sposarci.’ Disse infine
trionfante. Sentì le urla di Alice e Rose,
l’abbraccio di sua madre, dei suoi fratelli. Il suoi occhi
però erano puntati su lei, Tanya. La vampira era inorridita
alle sue parole. La guardava con odio, sfida. Bella sapeva di avere
avuta una piccola vittoria, ma avrebbe dovuto ancora lottare.
Credi davvero che sia quello che
lui vuole?
Chi saresti tu per sapere cosa
vuole Edward?
La sua compagna, lo sono stata
per molto tempo. Lo conosco meglio di te.
Le
sue sorelle si erano bloccate, interrompendo i festeggiamenti. Avevano
intuito quello che stava accadendo. Non avevano però
intenzione di intromettersi. Se Tanya voleva morire erano fatti suoi.
Tu non sai nulla. Sarai anche
stata la sua compagna. Però ha scelto me. Non te. Me, Tanya.
Prima lo accetterai meglio sarà per te.
La
vampira non aveva accennato a rispondere. Aveva voltato il viso ed era
uscita dalla stanza.
‘Cosa
ti ha detto?’. Le chiese Edward.
‘Che
è felice per noi’. Il vampiro era visibilmente
sorpreso. Non voleva però indagare sulle vere parole che
Tanya aveva rivolto alla sua piccola guaritrice. Aveva intenzione di
godersi quel momento, di godersi lei, la sua unica ragione di vita e
non avrebbe permesso a nessuno di intromettersi.
‘Oh
Bella, non sai quanto sono felice. Abbiamo un sacco di cose da
preparare e poco tempo per farle.’ All’improvviso
Edward si rese conto di avere azionato una reazione a catena: le sue
sorella avrebbero rapito Bella. Sarebbe stato costretto a un gesto
estremo: l’avrebbe rapita.
‘Dove
stiamo andando?’.
‘Lo
vedrai’. Stavano passeggiando ormai da ore. Da quando la
trasformazione era completa non sentiva più la stanchezza
che si impossessava dell’essere umano. Si sentiva forte e
sapeva che la fonte della sua forza era lì accanto a lei.
‘Non
hai intenzione di darmi nemmeno un piccolo indizio?’. Disse
facendo una lieve smorfia che fece cedere il vampiro.
‘Va
bene, te lo do’. Si arrese.
‘Quindi?’.
Si era messa sulle punte dei piedi e si era aggrappata al braccio di
Edward tendendo il viso verso lui.
‘Ti
amo’. Disse infine. Le prese il viso fra le mani. Sembrava
così delicata e fragile. Il suo piccolo dono. La
baciò delicatamente.
‘Non
vale.’ Rispose imbronciata Bella ancora con gli occhi chiusi
quando lui si allontanò.
‘Comunque
siamo arrivati’. Respirò sulle sue labbra.
Bella
aprì un occhio poi un altro. ‘Oddio, la
spiaggia.’ Gridò felice.
‘E
già, dato che ami questo posto.’
‘Ma
non ho il costume.’ La sua innocenza riusciva a spiazzarlo.
Si avvicinò lentamente, facendole fare un passo indietro. La
vicinanza del vampiro ancora riusciva a stordirla.
‘Non
credo tu ne abbia bisogno, mia guaritrice.’ Sorrise a pochi
centimetri dal suo viso.
Bella
ricambiò il sorriso. Era felice. Tese le mani e
catturò il suo amato. Edward si lasciò guidare,
chiuse gli occhi, aspettando il bacio che però non
arrivò.
Quando
aprì gli occhi vide il volto di Bella contratto in una
smorfia di dolore. Le piccole mani lasciarono il suo volto e andarono a
posarsi sul cuore della piccola guaritrice che sembrava cercare di
respirare senza però successo.
‘Bella
che succede, cos’hai?’. Chiese terrorizzato. Non
ottenne però risposta. Bella si lasciò cadere.
Edward si inginocchiò a sua volta.
‘Ti
prego, Bella parla.’ Urlò disperato.
Lei
alzò lo sguardo di scatto, i suoi occhi erano neri. Aveva il
respiro affannoso.
Quello
che Edward udì dopo fu un grido straziante, di dolore e
sofferenza. Un grido che non avrebbe mai potuto scordare.
Il
grido della sua Bella.
Un
ringraziamento particolare a: Vampire_Twilight, rosa62, Antonya, chi61,
ese96, tom angel, naog94, grepattz, eliza1755, kandy_angel, Austen95,
bellina97, didi_coldone, bellina3000. VI ADOROOOOOO!!!!
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Capitolo 29 *** Capitolo 28 ***
Salve!!
Lo so, lo so, avete un sacco di domande ma portate pazienza, presto
sarà tutto più chiaro!! Ringrazio tutti per il
sostegno!!
Vi
adoro gente^^
Marty
Capitolo 28
‘Ti
prego Bella, dimmi cosa ti succede, ti supplico.’ Bella
inchiodò i suoi occhi in quelli del vampiro. Edward cercava
risposte ma il volto della guaritrice era come mutato. Gli occhi erano
come inespressivi, neri come la pece. Sembrava non fosse più
lei.
‘E’
arrivato il momento.’ La voce di Bella era ferma e sicura,
fredda. ‘Chiudi gli occhi’. Prese le mani di Edward
fra le sue.
Incapace
di proferire ulteriori parole Edward ubbidì, chiudendo gli
occhi. Quando li riaprì era di fronte casa sua. La bolla che
fino poca prima aveva protetto lui e il suo amore era scoppiata. Ora
poteva sentire i pensieri degli intrusi che avevano invaso la zona.
I
Volturi erano arrivati. Migliaia e migliaia di vampiri avevano invaso
lo spazio che contornava la proprietà Cullen. La sua
famiglia era già schierata.
Bella
aveva ragione, era arrivato il momento.
‘Figlia
mia’. Aro tese una mano verso Bella. Lei rimase lì
immobile. ‘Vedo che la tua trasformazione è
completa, ne sono felice.’ Fece una breve pausa. ‘E
vedo dai tuoi occhi che è giunto il momento dello scontro,
il potere si sta scatenando.’ Aro aveva dipinto sul volto un
sorriso beffardo. Si stava pregustando l’imminente lotta. La
sua sete si sangue era cresciuta durante l’assenza della
guaritrice.
‘Si’.
Rispose Bella. Sembrava tranquilla. La guaritrice non temeva niente e
nessuno. ‘Ma le cose non andranno come tu credi. Lascia che
io porti a termine il mio compito e ti risparmierò la
vita.’
Aro
scoppiò in una fragorosa risata. ‘Credi davvero
che sia così semplice? Sei davvero disposta a morire per
salvare dei mostri?’.
‘Non
siete mostri.’ Urlò Bella. Il cielo parve sentire
l’ira della guaritrice e un lampo illuminò il
cielo. ‘Nessun vampiro dovrà più
nascondersi, vivrete una vita normale, in mezzo agli esseri umani.
Questo mondo vi appartiene, come appartiene ad ogni altra creatura
vivente. Lo vivrete.’
‘Tu
non capisci. Loro, gli essere umani, si meritano quello che subiscono.
Serve a noi per…’
‘…vivere?
No Aro, e tu lo sai. Potreste vivere come vegetariani’.
Aro
rimase impassibile a quelle parole. Poi fece un lieve sorriso.
‘Non accadrà mai.’
‘Porterò
a termine la leggenda.’ Concluse Bella risoluta.
‘Hai
idea di quanti vampiri siano in zona? Non riuscirai mai.’
‘Stai
mentendo a te stesso. Sai bene che voi non sarete un problema, nessuno
può fermarmi’.
‘Perché
vuoi morire?’. Chiese Aro.
‘Cosa
sta dicendo?’. Edward irruppe nel discorso.
‘Perché dovresti morire?’. Occhi ambra
di disperazione cercarono quelli di Bella.
‘Rispondimi’. La esortò ancora.
‘Non
glielo hai detto?’. Aro sembrava sorpreso.
‘Zitto.
Non intrometterti’. Urlò Bella.
‘Non
mi hai detto cosa?’. Chiese ancora il vampiro.
‘La
tua bella guaritrice ti ha taciuto una parte della leggenda
fondamentale’. Iniziò Aro.
‘Zitto.
Te lo ripeto. Non farmi pentire di risparmiarti la vita
ancora’. Gridò Bella.
‘Bella.’
La voce dolce di Edward le trafisse il cuore. Non avrebbe mai creduto
che l’amore potesse fare così male. Lo avrebbe
dovuto lasciare, per sempre. Non aveva altra scelta. E per farlo lo
avrebbe dovuto fare soffrire a sua volta.
‘Emmett’.
Chiamò Bella. ‘E’ arrivato il momento,
mantieni la tua promessa.’ Sussurrò Bella,
abbassando il capo sconfitta.
Prima
che Edward se ne rendesse conto suo fratello lo intrappolò
in una morsa di ferro. La sua forza non poteva nulla contro quella di
suo fratello. Emmett lo sollevò e lo allontanò da
Bella. La guaritrice alzò una mano in direzione del vampiro.
Le stelle si illuminarono. Edward non capì quanto era
successo fino a quando non tentò di avvicinarsi nuovamente a
Bella. Una gabbia invisibile lo aveva intrappolato.
‘Bella,
lasciami uscire.’ Urlò Edward. Tentò di
distruggere quella barriera ma i suoi tentativi furono vani.
‘Bella.’ Urlò ancora.
‘Perdonami
amore mio. Vorrei potesse esserci un’altra
soluzione.’ Abbassò il capo. ‘Ma non
c’è’. Calde lacrime iniziarono a rigarle
il viso per poi ricadere sull’erba. Presto pioggia leggera le
raggiunse.
‘Non
posso permettere che tu interferisca con il mio compito’.
Bella si avvicinò alla barriera e vi pose sopra una mano.
Subito Edward fece lo stesso gesto per fare aderire la sua
mano con quella più piccola di Bella. ‘Ti amo, ti
amerò sempre.’
‘Bella.
Non capisco’. Edward si sentiva impotente, spaesato. La
lontananza dalla guaritrice lo stava distruggendo.
‘Ti
prometto che andrà tutto bene. Ti giuro che nessuno di voi
soffrirà’.
‘Io
devo stare al tuo fianco’. Quella di Edward sembrava una
supplica.
‘Non
più’. La guaritrice aveva preso la sua decisione.
Per entrambi.
Perdonami.
Un ringraziamento
particolare a: Antonya, free09, rosa62, chi61, didi_coldone, debbie97,
kandy_angel, grepattz, eliza1755, Vampire_Twilight, Austen 95, naog94,
ese96, bellina97. Siete
grandi! Graziiiieeeeee^^
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Capitolo 30 *** Capitolo 29 ***
Eccomi, prima che ho potuto! Grazie per il sostegno, siete mitici^^^^
Vi lascio subito al capitolo!!
Vi
adoro^^
p.s. non uccidetemi ;P
Capitolo 29
‘Povero
Cullen.’ Aro rideva. ‘Bella, come puoi fargli
questo?’. Si stava prendendo gioco di lei. Sapeva quello a
cui stava rinunciando,sapeva che lo stava facendo anche per lui, ma la
crudeltà dl vampiro non aveva limiti.
‘Non
intrometterti.’ Bella aveva gli occhi rossi, la voce
strozzata, tentava di trattenere le lacrime ma la sofferenza non poteva
essere trattenuta tutta all’interno del suo corpo. Avrebbe
dovuto arrendersi, anche se sarebbe significato mostrarsi debole.
Guardò
Edward. Il volto del suo vampiro era dolore e disperazione. Lei ne era
la causa. Non poteva però tirarsi indietro. Lei era nata per
quel giorno. Era l’unica ragione della sua esistenza. Salvare
i vampiri, rendere loro quanto gli era stato tolto. Non poteva lasciare
che i suoi sentimenti le fossero di intralcio, doveva anzi sfruttarli
per essere più forte. Il volto di Edward però la
distruggeva. Strinse forte i pugni lungo il corpo, mentre una lacrima
nasceva dai suoi occhi, per morire lentamente sul suo viso.
Ti
amo, non dimenticarlo mai.
Perché
mi fai questo?
Non
ho scelta, Edward. L’ultima cosa che vorrei è
dividermi da te. Temo purtroppo sia necessario.
Non
lasciarmi. Ti prego.
Non
ti lascerò mai amore mio. Sarò sempre con te, te
lo prometto. In un modo o nell’altro io sarò con
te.
Non
posso vivere se tu non sei al mio fianco.
Ma
io ci sarò. Anche se i tuoi occhi non mi vedranno, il tuo
cuore mi sentirà per sempre.
‘Papa’.
Chiamò senza staccare gli occhi dal prigioniero della sua
bolla. La sua voce era ora ferma.
‘Si,
tesoro.’ Carlisle le si avvicinò.
‘Tu
dovrai portare a termine la leggenda’. Le parole che tanto
Carlisle aveva temuto vennero pronunciate. Era davvero arrivato il
momento e lui non si sarebbe potuto tirare indietro.
‘Non
puoi chiedermi di…’. Suo padre era shoccato, non
poteva credere alle parole della figlia. Non voleva crederci, eppure
non era riuscito a trovare una soluzione alternativa nei mesi passati.
Ora era troppo tardi.
‘Figlia
mia.’ Esme le aveva preso le mani. ‘Che
succede?’. Bella respirò profondamente.
Guardò i suoi genitori, i suoi fratelli, il grande e unico
amore della sua vita. I Volturi. Poi parlò.
‘Stasera’,
alzò la voce in modo che tutti potessero sentirla,
‘vi verrà svelato Il Segreto, sarete guariti e
potrete condurre una vita normale, priva della sofferenza che vi ha
accompagnato fino ora. Non vi nutrirete più di sangue umano,
non ucciderete più per sopravvivere. Questo è
quanto è stato scritto. È la leggenda. Ogni
vampiro sulla terra sarà libero.’
‘Non
ti permetterò di fare questo.’ Sibilò
Aro.
‘Non
te ne sei ancora accorto? Non puoi muoverti, i tuoi poteri non
funzionano. Mi hai sottovalutato vampiro. Grave errore.’ Aro
tentò di muoversi e con lui i vampiri della sua armata.
Tutti i lori sforzi furono vani.
Bella
si voltò verso la sua famiglia che la guardava in cerca di
risposte. ‘Quando tutti saranno guariti la lotta
finirà, il mondo cambierà. Per guarirli
dovrò assorbire tutti i sentimenti negativi che si celano
nei loro cuori. Rabbia, oddio, male, rancore. Non sarò in
grado di gestirli tutti, perderò il controllo. La guaritrice
si trasformerà in una bestia assetata di sangue. Per questo
dovrete uccidermi.’ Guardava la sua famiglia sconvolta e si
pentì di stare causando loro tanto male. Era però
inevitabile. Non osò guardare Edward.
‘Non
dovrete esitare. Se perderò il controllo non potrete
più fermarmi. Una volta uccisa sparirà ogni
traccia di me, ogni ricordo. Nessuno soffrirà.’ La
sua voce era fredda, distaccata. Sembrava la voce di un narratore
esterno, non coinvolto nella vicenda. Doveva mostrarsi forte.
‘No’.
Urlò Edward. La disperazione si impossessò di
lui. Iniziò a battere freneticamente le mani contro le mura
invisibili che lo trattenevano. Non servì a nulla.
‘Non
posso permettere che tu non lasci che nostro padre ponga fine alla mia
vita. Il mio compito è più importante di
qualsiasi cosa, lo sai bene anche tu’.
Amore
mio, ti prego, non farlo. Ti supplico.
Bella
gli diede le spalle.
‘Perdonami
amore mio.’
Un
ringraziamento particolare a: ese96, rosa62, aLice_CuLlEn,
bacieabbracci, Antonya, Austen95, bellina97, artline, chi61,
kandy_angel, naog94, didi_coldone, valli, eliza1755, grepattz,
Rebussiii!! GRAZIE DI CUORE!!! bacioni
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Capitolo 31 *** Capitolo 30 ***
Ho
postato prima che potevo, eccomi qua! Oddio quante recensioni, sono
strafelice! grazie, grazie davvero, grazie di cuore!! Mitici come
sempre^^
Vi
abbraccio
Marty
Capitolo
30
Bella alzò le mani al cielo. Chiuse gli occhi. Le stelle del
suo corpo si illuminarono. Una potente energia scaturì dal
suo corpo e saturò l’aria che la circondava. Era
una forza palpabile che si stava diffondendo.
Edward la osservava terrorizzato. Non poteva permettere a Bella di
andarsene e lasciarlo. Non ora che si erano trovati. Guardò
la sua famiglia in cerca di aiuto ma erano concentrati tutti sui gesti
compiuti da Bella. Tutti tranne uno, Emmett mancava
all’appello.
Cercò con lo sguardo il fratello, senza però
trovarlo. Poi vide un’ombra scura dietro di lui.
‘Credevi veramente che le avrei permesso di
uccidersi?’. Emmett era dietro di lui.
‘Come hai fatto a…?’.
‘Non può concentrarsi sulla tua prigione, quindi
ora che sta recuperando tutte le forze e energie la gabbia è
debole e può essere superata facilmente.’ Gli
confidò risoluto.
‘Grazie fratello’. Edward sapeva che suo fratello
non lo avrebbe mai tradito e mai avrebbe permesso che sua sorella
morisse.
‘Non muoverti però, non deve accorgersene.
Porterà a termine il suo compito, devi lasciarglielo
fare.’ Emmett sapeva bene cosa fare, era deciso e
determinato. Era il fratello maggiore e malgrado il suo atteggiamento
infantile che lo contraddistingueva era forte, intelligente e avrebbe
protetto ogni membro della famiglia fino alla morte.
‘Non posso perderla.’ Gli sussurrò.
‘Sono certo che non la perderai. Quando sarà il
momento saprai cosa fare’. Disse appoggiando una mano sulla
spalla di Edward.
‘Non capisco.’
‘Capirai presto. Ora però concentrati, dobbiamo
aiutarla più che possiamo’. Il vampiro
annuì.
La mente di Bella era sgombra. Nulla l’avrebbe fermata. Ogni
singolo vampiro della Terra sarebbe stato reso libero.
Richiamò a sé tutte le forze, sentiva il suo
grande potere risvegliarsi a poco a poco. Sapeva che a breve si sarebbe
impossessato di lei. Richiamò alla mente i ricordi degli
ultimi mesi, l’emozioni che aveva provato
l’avrebbero aiutata. Amore, gioia, serenità.
Il cielo iniziò a ruggire e nacque una forte tempesta. Bella
spalancò gli occhi, diventati improvvisamente neri.
Lanciò un grido al cielo che squarciò
l’aria. Dal suo piccolo corpo scaturì una potente
ondata di energia che investì tutti i vampiri circostanti e
continuò il suo cammino finche non fu più
possibile vederla. L’urlo di Bella non cessò. Le
braccia aperte. Il volto rivolto al cielo. Stava concentrando tutti i
suoi sforzi per diffondere la sua energia. L’onda avrebbe
dovuto arrivare a ogni singolo vampiro.
Edward si sentì improvvisamente stanco e si
accasciò al terreno, incapace di reggersi in piedi. Mise una
mano sul simbolo sul suo collo. Sentiva provenire uno strano bruciore
da lì. Suo padre gli fu vicino.
‘Che mi succede?’. Chiese con le poche forze che
gli rimanevano.
‘Credo sia Bella. Siete uniti da un filo invisibile, che vi
unisce in una maniera unica, che nemmeno io posso comprendere, che
nemmeno la leggenda prevedeva. Senti quello che sta vivendo.’
‘Il collo.’ Disse sofferente.
‘Il simbolo sta scomparendo’. Edward
sbarrò incredulo gli occhi. ‘La stiamo perdendo
Edward. Man mano che le guarigioni vengono portate a termine la sua
mente si annebbia. Quando tutto sarà finito non
sarà più lei.’
‘Non ti credo’. Disse con rabbia.
‘Guarda tu stesso.’ Carlisle stava indicando il
collo del figlio. ‘Il simbolo è quasi
scomparso’. Edward prese un piccolo specchio datogli da Alice
che gli cingeva le spalle. Con orrore il vampiro constatò
che suo padre era sincero. Quello che un tempo era un segno visibile e
fiero sulla sua pelle ora era solo un alone chiaro, sempre
più debole.
‘Mi spiace fratello, troveremo una soluzione.’
Alice era determinata, non si arrendeva mai.
‘Certo che la troveremo. Non lasceremo che nostra sorella
perda se stessa.’ Rose era accanto a loro. A breve tutta la
famiglia gli fu accanto, pronti a intervenire appena Bella avesse
terminato la guarigione della loro specie.
All’improvviso tutto tacque. La pioggia era cessata, le nubi
si erano diradate. L’aria era satura del profumo
d’acqua. Il cielo si stava schiarendo. I vampiri si girarono
nella direzione della guaritrice, stesa ora sul suolo bagnato. Aveva
portato a termine il suo compito, la leggenda si era avverata. Edward
sentì un dolore lancinante al collo. Gi fu impossibile
trattenere un grido di dolore.
‘E’ morta Edward, Bella non esiste
più’.
Un
ringraziamento particolare a: bellina97, eliza1755, free09, artline,
crista, chi61, rosa62, grepattz, Vampire_Twilight, ese96, naog94,
kandy_angel, aLiCe_CuLlEn, Austen95, Rebussiii, didi_coldone, Antonya. Grazie a
tutti per trovare sempre il tempo di recensire! Siete la forza di
questa storia!
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Capitolo 32 *** Capitolo 31 ***
Salve
a tutti, eccomi qua^^
Vi
lascio subito al capitolo! Ringrazio tutti coloro che mi seguono e
soprattutto colore che recensiscono!! Grazie, grazie, grazie!
Vi
adoroooo!
Marty
Capitolo 31
Non poteva finire così. Edward non lo avrebbe mai accettato.
Guardò Bella. Guardò suo padre. Stringeva un
pugnale in una delle mani. Viveva quel momento come se fosse a
rallentatore.
Il pugnale.
Suo padre che si dirigeva verso Bella ancora stesa al suolo.
Il pugnale alto in cielo.
‘No’. Urlò. Bloccò la mano di
Carlisle che stava per trafiggere il corpo inerme della sua piccola
guaritrice che respirava a fatica. ‘Carlisle, è
tua figlia, come puoi compiere un simile gesto?’.
‘Credi sia facile per me? Hai sentito le sue
parole?’. Carlisle era furioso. Quell’atto, quella
situazione lo stava distruggendo. ‘Non è
più lei. Più le lasciamo riprendere le energie
più sarà difficile fermarla dopo. Non te ne rendi
conto?’. Suo padre era sfinito.
‘E’ ancora Bella, lo so, lo sento.’
Cercò di convincerlo. Lo sguardo di suo padre era
però duro.
‘No, Edward. Tu senti amore, lo stesso sentimento che non ti
permette di ragionare. Lei non è più Bella. Devi
fartene una ragione, figlio mio.’ Il suo tono era
dispiaciuto, ma allo stesso tempo severo. Suo figlio doveva capire.
‘Non ti permetterò di farle del male.’
Ringhiò Edward.
‘Edward ragiona.’ Carlisle si mise in posizione di
attacco, il tempo rimasto era poco, doveva fare qualcosa. Doveva
allontanare Edward.
Sentirono una risata alle loro spalle, si girarono di scatto. La
guaritrice era davanti loro, in piedi che rideva. I suoi occhi erano
rossi. Era troppo tardi.
‘Non le avete dato retta vedo. Ma che bravi.’ Disse
in tono di scherno.
‘Bella’. La chiamò amorevolmente Edward.
‘Bella? Bella è morta, vampiro, e fra poco lo
sarete anche voi.’ Ghignò quell’essere
malvagio. Non poteva crederle, non poteva essere morta.
‘Bella so che sei ancora tu’. Le si
avvicinò. Lei alzò rapidamente una mano.
L’energia di quel piccolo gesto sbalzò Edward a
diversi metri di lontananza.
La guardò incredulo. Si alzò a fatica.
L’urto con il terreno era stato forte. Nulla però
se paragonato al colpo che stava subendo il suo cuore.
‘Avresti dovuto ascoltarla e ucciderla quando era il momento.
Ora è tardi. Pagherete per il vostro errore.’
Nessun sentimento traspariva da quegl’occhi. Né
amore, affetto, né rabbia o ira. Erano occhi inespressivi,
occhi che mai Edward aveva visto prima di quel momento.
Edward tentò di avvicinarsi nuovamente. Di nuovo fu
scaraventato lontano.
‘Non ti arrendi mai, vampiro?’.
Aro fu vicino a Carlisle. ‘Dovremo batterci tutti insieme per
eliminarla o sarò la fine non solo della nostra specie ma
del mondo intero. Questo essere vuole solo morte, sofferenza e
distruzione. Dobbiamo fermarla’.
‘No, nessuno la toccherà’.
Sibilò Edward.
‘Edward, per l’amor del cielo. Ragiona.’
Cercò nuovamente suo padre, ma nulla sembrava distogliere
suo figlio dalla convinzione che in quel corpo ci fosse ancora la sua
Bella.
‘Edward ha ragione. Deve riuscire ad avvicinarsi a Bella.
Deve toccarla.’ Intervenne Emmett.
‘Se pensi che basterà questo a farla tornare
indietro ti sbagli di grosso. Quel giorno, in giardino, ha funzionato
perché era lei. Ora è diverso. Non
funzionerà Emmett.’ Quelle parole lo colpirono
come un pungo nello stomaco. Se fosse stato umano quel dolore lo
avrebbe sicuramente ucciso. Forse aveva sottovalutato la situazione ed
ora, per un suo errore, la sua famiglia avrebbe pagato con la morte.
‘Emmett, ha ragione. Dobbiamo almeno provare.’ Rose
si avvicinò, prendendo la grande mano di suo marito tra le
sue.
‘Se vi sbagliate, Edward pagherà con la
vita.’ Disse Carlisle risoluto, guardando sua moglie negli
occhi, cercando aiuto.
‘Io non vivo senza lei. Lei è la mia vita. Avevo
solo da perdere lei, se ora non l’ho più con me,
non voglio vivere.’
‘Va bene figlio mio, possiamo provare. Io e Aro la
distrarremo in modo che tu possa avvicinarti. Ma se il vostro piano
fallisce la uccideremo.’
Edward non ripose. Guardò l’essere che aveva le
sembianze del suo amore. L’avrebbe riportata indietro. A
qualunque costo.
Un
ringraziamento particolare a: rosa62, Antonya (a cui devo delle scuse
per non averla ringraziata nello scorso capitolo:(scusaaaaaaa!), giny,
chi61, kandy_angel, Vampire_Twilight, ese96, aLiCe_CuLlEn, nanerottola,
eliza1755, grepattz, crista, bellina97, didi_coldone, Rebussiii,
Austen95! A TUTTI VOI GRAZIE DI CUORE!!
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Capitolo 33 *** Capitolo 32 ***
E'
tardi, lo so, perdono. Sono davvero piena di cose da fare tra studio e
lavoro e casa e famiglia e....troppa roba! perdonatemi! Siamo giunti
quasi alla fine, vi avviso, non vi tormenterò ancora per
molto!!
Ringrazio
tutti coloro che hanno recensito e che hanno letto!
Come
sempre: vi adoroooo!
Marty
Capitolo
32
‘Dov’è mia figlia?’.
Urlò Carlisle mettendosi in posizione di attacco.
‘Non provocarmi, vampiro. Non ti conviene.’
L’essere non si mosse, nemmeno un piccolo muscolo. Il vampiro
che aveva davanti non le incuteva alcuna paura.
‘Voglio sapere solo dov’è
Bella.’ Riprovò Carlisle. Intanto tutti i vampiri
intorno si stavano avvicinando.
‘Morta. O meglio la parte insulsa di lei è
morta.’ Non sembrava preoccuparsi di essere circondata.
‘Cosa vorresti dire?’.
‘La parte buona, la parte serena, felice, speranzosa. La
parte inutile è morta. Se devo essere sincera in effetti io
sono Bella, quello che ne rimane. Sono la parte migliore.’
‘Tu non sei Bella.’ Intervenne Emmett.
‘O invece si, non come voi la conoscete. Peccato, vero? Un
anima così vogliosa di vivere che si sacrifica per voi. Deve
essere un peso insopportabile.’ Sbuffò come
annoiata. ‘Consolati però era una debole, non vale
la pena piangerla.’
‘Non osare parlare di lei in questo modo.’ Alice
era più arrabbiata che mai.
‘Avanti. Non vorrete tenermi il broncio?’. Bella, o
quello che sembrava essere lei, gettò la testa indietro
ridendo. Era incredibile quanta cattiveria fosse in lei.
Edward da lontano la osservava, si era allontanato mentre gli altri la
distraevano. Era lei, ne era sicuro. Doveva trovarla, doveva riportare
a galla i sentimenti che fino poco prima li avevano accompagnati.
Doveva ricordarle il loro amore.
‘Ora basta vampiro. Mi stai annoiando.’ Bella si
rivolse a suo padre e alzò la mano con
l’intenzione di scaraventare Carlisle il più
lontano possibile. Aro si intromise, venendo scaraventato contro un
albero.
‘Tutto qui, guaritrice? Mi aspettavo di meglio.’
Aro la stava provocando. Voleva l’attenzione su di lui in
modo che i Cullen mettessero in atto il loro piano. Aro fece un lieve
cenno col capo e tutti i vampiro furono in posizione di attacco, contri
a lottare. Un secondo cenno e la guerra ebbe inizio.
‘Come osi deridermi? Hai idea di quello che poso farti? Che
posso fare a tutti voi?’Era in collera. I suoi occhi rosso
sangue scintillarono. Iniziò ad allontanare da sé
chiunque si avvicinasse. Lo scagliava a metri di distanza con un
semplice gesto della mano. Sembrava impazzita. Tutti gli attacchi dei
vampiri erano vani, non si riuscivano ad avvicinarsi e anche quando
qualcuno la toccava veniva come rimbalzato indietro.
Era il momento, Edward doveva approfittare della distrazione della
guaritrice. Sperò con tutte le sue forze di non essere
respinto come gli altri, di poterla toccare. In un lampo le fu addosso,
circondandole la vita da dietro.
‘Lasciami subito’. Sibilò Bella con la
testa chinata in avanti. ‘Ti ho detto di
lasciarmi’. Questa volta aveva urlato.
‘Bella ascoltami, sono io, Edward. Bella combatti, tu non sei
questa bestia.’ La implorò.
‘Ma allora sei sordo vampiro. Io non sono la tua Bella, lei
non esiste più. Non riuscirai a portarla
indietro.’ Cercava di divincolarsi. Si concentrava per
catturare tutti i suoi poteri. Era però inutile. Era stata
sciocca, si era distratta. Edward non mollava la presa, felice di
sortire sempre lo stesso effetto sui poteri di Bella.
‘So che ci sei. So che sei tu. Ti prego combatti.’
Le sussurrò all’orecchio. ‘Io non posso
vivere senza te, non posso.’
‘Oh Edward’. La sua voce. Bella. Era tornata in
sé. La sua Bella era tornata. ‘Amore
mio…’, continuò quella dolce melodia.
Il vampiro allentò la presa. Lasciò che la
guaritrice si allontanasse. Quando si fu voltata guardò con
odio Edward. Gli occhi ancora rossi.
‘Stupido’. Urlò scagliandolo contro un
albero. ‘Sei debole.’ Continuava a infierire sul
corpo di Edward, ogni gesto della sua piccola mano causava dolori
lancinanti al vampiro, ormai sfinito. ‘Mi fai pena.’
‘Uccidimi’. Sussurrò Edward.
‘Non sopporti il dolore? E pretendi che te ne liberi? Non
è così semplice, mio caro.’ Continuava
imperterrita a procurargli dolore. Sorridendo man mano che le urla si
affievolivano per la stanchezza. La sua famiglia lo guardava impotente.
‘Uccidimi, anche lentamente se è quello che vuoi.
Non mi importa se soffrirò. Ma non voglio vivere se tu non
sei al mio fianco. Voglio morire. Fa di me quello che vuoi. Divertiti a
torturarmi finche sarai stanca o stufa. Ma ti prego, uccidimi. Sei la
mia vita, lo sei sempre stata, anche quando eri lontana. Non ha senso
per me vivere.’
La guaritrice ascoltò senza dire nulla. Era lì,
immobile, di fronte al vampiro, steso a terra. Lo guardava incredula,
schoccata. Gli occhi sbarrati, le braccia lungo il corpo. Le sue parole
l’avevano attraversata come un fiume in piena.
Sentì bruciare gli occhi. Portò una mano sul suo
volto. Lentamente la ritrasse e la osservò. Era sporca di
rosso, sangue.
Stava piangendo.
Ringrazio
di cuore: Antonya, Foreternity, rosa62, eliza1755, giny, chi61, ese96,
Vampire_Twilight, free09, grepattz, kandy_angel, didi_coldone,
bellina97, Austen95, aLiCe_CuLlEn.
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Capitolo 34 *** Capitolo 33 ***
Ehi,
ma che succede??? sempre meno recensioni, ma daiiiii :(((((((
Eccomi
qua, sempre in ritardo!! Perdono!
Grazie
a tutti!
Vi
adoro
Marty
Capitolo
33
La
guaritrice guardava con gli occhi sbarrati Edward. Le lacrime le
macchiavano il viso di rosso, per poi ricadere sui vestiti, i piedi, il
terreno. A breve si stava formando una chiazza rossa a terra. Sembrava
stesse sanguinando e così era, il suo cuore era stato
colpito.
Edward
guardò la sua piccola Bella piangere, poi notò
che il sangue non proveniva solo dai suoi occhi. Bella era ferita,
all’altezza del cuore. Nessuno le si era avvicinato, nessuno
l’aveva nemmeno sfiorata. Come era possibile? Il panico lo
investì all’improvviso. La vide lasciarsi cadere
sulle ginocchia, e ancora appoggiare le braccia a terra. Respirava
affannosamente. Le corse incontro e la fece sedere sulle sue gambe,
stringendosela al petto.
‘Amore
mio’. Sussurrò Bella. Ricambiando la sua stretta.
‘Oh
Bella, sei tu, sei tu davvero.’ Edward stava piangendo. Calde
lacrime salate caddero sul viso di Bella. ‘Dimmi cosa devo
fare, come posso aiutarti?’. Gli occhi di Bella non erano
più rossi, si stavano schiarendo. Ora erano rosa pallido.
‘Oh
Edward, il dolore abbandona il mio corpo. Sto piangendo il male, me ne
sto liberando. Mi hai già aiutato, dolce amore mio. Mi hai
salvata.’ La sua voce era molto debole. Si stava sforzando a
parlare. I suoi occhi erano ormai bianchi.
‘Starai
bene?’. Voleva rassicurarla, avrebbe voluto che la sua fosse
un’affermazione ma il tono della sua voce faceva trasparire
la domanda, la supplica che le stava rivolgendo.
‘Sono
ferita Edward. Il mio cuore.’ Fece una breve pausa
accompagnata a una smorfia di dolore. Le sue braccia stanche
abbandonarono il collo del vampiro lasciandosi cadere senza vita.
‘Quando ti ho inferto quei colpi non solo ho ferito il tuo
corpo. Ho ferito la tua anima, il nostro amore, tutto il buono che
avevamo creato insieme. Il mio cuore non ha retto. È stata
colpa mia, solo colpa mia. Ho ferito te e me stessa’.
Edward
la guardava atterrito. Cercava la sua famiglia disperato sperando nel
loro aiuto ma i suoi occhi erano annebbiati dalle lacrime e vide solo
ombre scure avvicinarsi.
‘Sto
morendo, amore mio.’ Concluse Bella.
‘No,
tu non morirai, non ti permetto di lasciarmi ancora.’
Ringhiò il vampiro.
‘Perdonami.’
Poi chiuse gli occhi e si abbandonò al suo
abbracciò, troppo stanca per dire altro, troppo affaticata
dalla luce per tenere gli occhi aperti. Voleva dormire, voleva
lasciarsi andare alla sensazione di calore del suo amato. Non riusciva
più a lottare, era sfinita. Serena di avere portato a
termine la sua missione, felice di avere salvato i vampiri. Edward
poteva sentire il battito del suo cuore sempre più debole.
Il sangue di
Bella
era ormai una grande macchia sul terreno.
Senza
staccare gli occhi dal suo corpicino, Edward si appellò
all’ultima sua speranza.
‘Papà’. Urlò in preda al
terrore. ‘Papà, ti prego, salvala.’
‘Figlio
mio, io…’. Carlisle appoggiò una mano
sulla spalla di Edward, che in quel momento lo guardava supplicante.
Carlisle si sentiva impotente, nulla poteva contro la morte. Si
chinò su sua figlia, per visitarla e capire meglio la
situazione. Aveva salvato ogni membro della famiglia Cullen quando
erano umani, strappandoli dalla morte aveva donato ognuno
l’eternità. Dono o dannazione, era riuscito a
tenerli stretti a sé. Bella era però una
guaritrice, non poteva trasformarla, non avrebbe funzionato.
‘Sta
morendo, figlio mio, devi credere, non lasciarla andare,
credi.’ Lo esortò. ‘Credi nel vostro
amore, credi in quello che vi lega. Lei lo sente, sente quello che
provi’.
Il
volto sfinito di Edward lo guardò in cerca di risposte. Si
strinse Bella al cuore. Cercando un battito che ormai non era quasi
più percepibile.
‘Amore
mio non lasciarmi, rimani con me.’ Cullò Bella tra
le braccia, ondeggiando avanti e indietro. Premette il volto sul viso
della guaritrice.
‘Ti
prego’. Urlò. Il pianto del vampiro era disperato.
Poi
il terrore improvviso.
Il
dolore lancinante.
L’ultimo
battito.
L’ultima
speranza.
‘No’.
Urlò Edward. strinse convulsamente Bella a sé.
‘Bella.’ Urlò ancora.
La
sua famiglia gli fu subito accanto. Alice si strinse a Jasper. Rose a
Emmett. Esme guardava impotente suo figlio. Avrebbe voluto prendere il
suo dolore.
Poi
accadde qualcosa. Un rumore, un suono lontano che si avvicinava sempre
di più.
Un
ringraziamento particolare a : Antonya, aLiCe_CuLlEn, rosa62,
eliza1755, giny, didi_coldone, free09, Austen05, ese96, chi61,
grepattz, kandy_angel, bellina97. Grazie di cuore a tutti voi!
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Capitolo 35 *** Capitolo 34 ***
Eccoci
qua, siamo giunti alla fine. Questo è l'ultimo capitolo. Mi
spiace ma...sento che deve essere così.
Sto
lavorando a un'altra storia e appena sarò pronta la
posterò.
Voglio
ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito e soprattutto appoggiato.
Grazie, di cuore. Ringrazio che ha sempre trovato il tempo di
recensire. Siete stati mitici.
Come
sempre non è facile chiudere una storia, mi tocca regalarvi
una lacrima. Tornerò presto.
Vi
adoro!
Marty
Capitolo
34
Il suono riecheggiava nell’aria. Sembrava come se qualcuno
stesse battendo il palmo della mano su un tamburo, sempre
più forte, a intervalli sempre più vicini. Tutti
cercavano con lo sguardo la fonte del rumore. Invano, l’aria
ne era satura.
I Volturi si erano avvicinati per dare un ultimo saluto allo loro
salvatrice. Attirati dal suono che sembrava non volere cessare si
misero in posizione di attacco, pronti a difendere il corpo della
guaritrice. L’avrebbero protetta a costo della vita, che lei
aveva sacrificato per loro. Edward era ancora seduto a terra e
stringeva Bella tra le braccia. Le lacrime avevano cessato di solcare
il suo volto, avevano lavato via il sangue dal viso del suo amore, poi
erano scomparse. L’immenso dolore che si era impossessato di
lui non gli permetteva di muoversi. Non riusciva a dire nulla. Non
riusciva a fare nulla, se non guardare lei.
Si accorse di quel suono dopo poco tempo, stava disturbando il suo
contemplare quel viso che mai avrebbe potuto e saputo scordare.
Alzò stanco il volto. Non riusciva a capire da dove
arrivasse, perché sembrava arrivasse da ogni dove.
Poi capì.
Ogni cuore aveva ripreso a battere. Ogni cuore di vampiro batteva, come
volere dare coraggio a quello della loro salvatrice, come a
testimoniare che loro tutti erano lì per lei. Ogni cuore
stava donando coraggio a quello ormai morto di Bella.
Non si sarebbe arreso, avrebbe combattuto.
Poi accadde qualcosa di grandioso, che mai nella storia dei vampiri era
accaduto.
‘La vostra regina ha bisogno di voi’.
Urlò Aro. ‘Concentratevi tutti su lei, incanalate
le vostre forze e donategliele.’
Ogni vampiro chinò la testa, lasciando cadere le braccia
lunghi i fianchi. I Volturi, la famiglia Cullen. Perfino Edward
trovò la forza, malgrado il male che lo stava logorando.
Adagiò il corpicino di Bella sul suolo, le si inginocchio
davanti e richiamò a sé tutte le forze che gli
rimanevano.
Quel rumore sordo accelerò, tanto da sembrare un suono
prolungato e non più intermittente.
Poi cessò. All’improvviso.
Edward sentì una fitta di dolore. Il collo gli bruciava da
impazzire. Premette la mano con forza sul punto dolente. Una smorfia
gli deformò il viso.
La verità lo colse all’improvviso, lasciandolo
senza fiato.
Il simbolo stava tornando, Bella stava tornando.
Il piccolo corpo della guaritrice, sotto gli occhi increduli di tutti,
si librò in aria, illuminato da una luce calda e potente che
costrinse tutti a distogliere lo sguardo. Quando la luce
diminuì tutti potettero ammirare la sua bellezza.
La regina era tra loro. Sospesa in aria, avvolta da un candido vestito
bianco che le copriva i piedi. Risplendeva. Sembrava un angelo.
‘Grazie.’ Parlò. Quando Edward
sentì quel suono credete di impazzire per la
felicità. ‘Mi avete donato la vita, mio amato
popolo. Ve ne sono grata. Avete credito in me, avete creduto in
voi’.
A quelle parole tutti i vampiri si inginocchiarono, reclinando il capo
verso il pavimento.
‘Voglio che ora andiate. La vostra vita comincia oggi. Siate
felici, rendete altri felici. Io sarò qui, in questo luogo
per proteggervi, ovunque voi siate. Ogni volta che avrete bisogno io ci
sarò. Sarò sempre con voi’.
Tutti i presenti si alzarono. Fecero un lieve cenno di ringraziamento
con la testa e iniziarono ad allontanarsi. Lentamente Bella scese, fino
a toccare il terreno.
La sua famiglia le fu subito accanto. Emmett la sollevò
facendola girare in aria. Le sottili braccia della guaritrice
circondavano il possente collo di suo fratello.
‘Grazie di tutto.’ Gli sussurrò
all’orecchio. Lui più di chiunque altro
l’aveva aiutata. Aveva creduto in lei, aveva avuto la
certezza che sarebbe tornata.
Venne poi il turno di Alice, Jasper, Rose. Il suo papà,
poteva ancora leggere il male sul suo volto, la stanchezza, malgrado
fosse un vampiro. La sua mamma.
‘Mamma.’ L’abbracciò stretta.
‘Oh bimba mia.’ Esme
l’abbracciò con intensità e calore. Lei
era la sua mamma.
Qualcuno mancava però l’appello. Qualcuno non le
era corso incontro, non l’aveva abbraccia o baciata. Lo
cercò con lo sguardo, da sopra la spalle di Esme.
Lo vide ancora inginocchiato al suolo. La osservava incredulo, sembrava
avesse paura di avvicinarsi. Ed era così. Temeva che fosse
solo un sogno.
‘Amore mio.’ Bella gli corse incontro, gli si
inginocchiò davanti e lo abbracciò. Edward la
strinse a sé con impeto. Continuava a toccarle ogni punto
della schiena per controllare se fosse reale. ‘Si Edward sono
qui. Sono con te. Per sempre’.
‘Mi sono sentito perso senza di te. Non so cosa avrei fatto
se…’. Lo azzittì.
‘Basta ora’. Gli disse dolcemente prendendogli il
volto fra le piccole mani. ‘Sono qui, ora. Non vado da
nessuna parte.’ Fece una piccola pausa, poi con sguardo
malizioso continuò. ‘Mi sembra che tu debba tra le
altre cose mantenere una promessa o te ne sei dimenticato.’
Lo guardò sorridendo.
Edward si perse nei suoi occhi. L’attirò a
sé e la baciò dolcemente. Era tornata, la sua
Bella era tornata e presto sarebbe stata sua moglie.
Ti amo, Bella.
Ti amo, Edward.
Per sempre.
22
recensioni, non ci credo!! Ringrazio infinitamente: bennycullen, Antonya, rosa62,
free09, bellina3000, eliza1755, francesca 96, giny, chi61,
giorgina_cullen 97, IsAry, kandy_angel, Austen95, ese96, LadySile,
Vampire_ Twilight, stellabella, grepattz, didi_coldone, nanerottola,
bellina97, aLiCe_CuLlEn!!
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