La Guaritrice

di mamarty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Poesia ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




Ciao ragazzi/e!
Sono tornata con un'altra fic! Sono un pò in ritardo rispetto quanto promesso perchè....ehm....ci vuole sempre un pò di coraggio per postare! Continuavo a rimandare, alla fine mi sono detta 'Ma si, non essere codarda'. Non che la paura mi sia passata^^
Vi lascio alla storia, ditemi che ne pensate!
Un bacione
Marty


Prologo

Edward era steso sul letto, le braccia dietro la testa, una gamba sull’altra, incrociate, gli occhi chiusi, ascoltando della musica classica. Amava la melodia del pianoforte, così si stava lasciando cullare della note. Se qualcuno non avesse saputo che era vampiro avrebbe detto che stava dormendo. Era notte fonda, i vampiri come lui non potevamo fare più di tanto di notte, il mondo umano si fermava a quell’ora, la maggior parte almeno. I suoi fratelli, Jasper ed Emmett, di sicuro trovavano sempre qualcosa da fare, dato che avevano le loro compagne, Alice e Rose. Lo stesso valeva per i loro genitori, Carlisle e Esme. Lui ero solo però. Non che la cosa gli spiacesse. Amava la sua solitudine, era padrone assoluto del suo tempo.

Sentì ad un tratto suonare il campanello. Chissà chi era a quell’ora? Si alzò infastidito e andò ad aprire la porta di villa Cullen. Girò le chiavi nella toppa e lentamente aprì.

Si trovò davanti una piccola figura, scura. Aveva un mantello con un cappuccio che le copriva la testa e le celava il viso, chinato in avanti. Edward non riusciva a udire i suoi pensieri. La cosa lo preoccupò molto.

‘Abita qui Carlisle Cullen?’. Chiese una voce femminile.

‘Chi sei?’. Rispose lui, ignorando la domanda.

La figura alzò le mani. Edward si misi in posizione di attacco e un ringhio gli uscì spontaneo dalla gola rimbombando per la casa. In pochi attimi la sua famiglia fu lì con lui, alle sue spalle.

‘Che succede Edward?’. Chiese allarmata sua madre, prima di voltarsi verso l’estraneo fuori dalla porta.

La figura si portò le mani vicino la testa. Prese delicatamente i lati del cappuccio e se lo tolse, scoprendo il capo adornato da folti boccoli castani.

Sotto gli occhi dubbiosi di tutti l’essere alzò lentamente il capo. Due grandi occhi verdi li guardavano. Edward lesse in loro dolore ma anche grande speranza. Rimase a fissare quella ragazza come impietrito. Sentiva il suo cuore battere regolare, non aveva paura.

Carlisle fece un passo verso la ragazza, reclinando lievemente la testa verso un lato. Aspettava che la ragazza parlasse e così accadde.

‘Ciao papà’. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***




Buongiorno!! Uffi.....poche recensioni :((
Ma ringrazio infinitamente chi ha trovato il tempo di scrivermi, soprattutto le 'vecchie' amiche!!! é un vero piacere 'rivedervi'.
Grazie anche chi ha aggiunto la mia storia a preferite o seguite:))
Vi lascio al primo capitolo!
Buona giornata!
Un abbraccio
Marty



Capitolo 1

Carlisle era come impietrito. Chi era quella ragazza? Lo aveva chiamato papà? Edward aveva un sacco di domande e non era il solo. Ascoltava le menti dei suoi fratelli e anche loro erano confusi, volevano sapere. La mente di sua madre invece era silenziosa. Non lo era mai stata prima, come se non volesse renderlo partecipe di quella sofferenza che percepiva però nei suoi occhi.


‘Chi sei?’. Domandò nuovamente alla ragazza.


‘Sono Bells, papà’.


‘Non è possibile. Tu non…’ La voce di suo padre tremava. Non lo avevo mai visto così. Gli occhi sgranati per lo shock, la bocca semiaperta incapace di emettere suoni sensati all’improvviso. Tutti i membri della sua famiglia lo guardavano preoccupati. Era un uomo forte, determinato, non lo avevo mai visto in quello stato. Nessuno era mai riuscito a piegarlo o impaurirlo. Non Carlisle.


‘Viene cara, accomodati’. Esme circondò le spalle della ragazza e l’accompagnò in sala, rompendo il silenzio troppo pesante che si era creato. Bells si posizionò in centro, di fronte ai divani su cui si sedette la famiglia Cullen. Edward non riusciva a staccare gli occhi da lei, non sapeva cosa aspettarsi e voleva proteggere la sua famiglia. Ma come poteva una creatura così piccola e apparentemente così fragile fare del male? Allo stesso tempo era affascinato da quell’umana, sentiva attrazione verso di lei, una sensazione nuova, mai provata.


‘Chi sei? Tu non sei Bells. Isabella è morta, molti anni fa’. Quella di Carlisle sembrava un’accusa.
Era rabbia quella che trasmisero le sue parole, allo stesso tempo angoscia, disperazione.


La ragazza gli diede le spalle e si sfilò la mantella. I suoi movimenti erano lenti, misurati, sapeva che doveva mantenere la calma. Se avesse anche solo fatto un gesto avventato avrebbe spaventato suo padre, causato la collera e la preoccupazione degli altri membri della famiglia. Voleva invece che l’ascoltassero. Ne aveva bisogno.


Aveva un paio di pantaloni stracciati, logori, troppo grandi per lei, una camicia anch’essa di diverse taglie più grandi della sua e notevolmente rovinata. Non aveva le scarpe, non si ricordava nemmeno dove le avesse perse. Ad un certo punto si tolse i guanti lunghi che le arrivavano fino il gomito. Si girò verso Carlisle e gli mostrò le mani.


Il vampiro schiuse le labbra come se volesse dire qualcosa, ma non uscì nulla. Prese quelle piccole mani fra le sue, le girò e le rigirò più volte, per poi interrompere quel contatto lasciando libere le mani di Isabella.


‘Ma come è possibile?…io…tu…’


‘Tranquillo papà. Ti spiegherò tutto, te lo prometto.’ Fece una breve pausa. ‘Ma ora ho bisogno di aiuto. Non mangio da molti giorni e come puoi vedere le mie condizioni di salute non sono delle migliori. Ho bisogno di aiuto. Ti prego.’ Il suo tono era supplichevole. Era stanca, affaticata. Sembrava sul punto di abbandonarsi sul pavimento da un momento all’altro.


Carlisle però non si mosse, sembrava stregato, incapace di dire e fare qualsiasi cosa. Non reagì alle parole della figlia. Esme si alzò all’improvviso.


‘Alice, Rose portate vostra sorella di sopra. Aiutatela a lavarsi, non credo abbia le forze. Jasper, Emmett preparate qualcosa da mangiare io vi raggiungo subito per aiutarvi. Edward prendi l’occorrente per le medicazioni. Risveglio vostro padre e arrivo. Veloci!’. Quella vampira, dal viso angelico e materno, era l’essere più dolce e docile del mondo ma mai contraddirla, per nessun motivo.


Bells fece un lieve sorriso. ‘Grazie Esme, so quanto ti costi.’ Poi chiuse gli occhi e si lasciò cadere.

Alice la prese appena in tempo, prima che toccasse terra. Esme aveva detto vostra sorella. Nessuna sembrava essersene reso conto. E poi perché le sarebbe dovuto costare aiutarla? Edward voleva delle risposte.


‘Si è addormentata.’ Alice la guardava con occhi dolci, amorevoli. In un attimo la portò in camera seguita da Rose.


Un ringhio echeggiò nella sala. Esme si stava alterando. Edward corse a eseguire gli ordini. Prese tutto l’occorrente per le medicazioni nell’ufficio di suo padre.


‘Edward..’. Carlisle comparve sulla porta.


‘Papà, come ti senti? Ma che succede?’. Il volto di suo padre era stravolto dalla stanchezza, uno stato estraneo all’essere vampiro.


‘Figlio mio.’ Carlisle si era lasciato cadere sulla poltrona della sua scrivania e si era preso la testa fra le mani, come a volerla fermare per paura che continuasse a girare. ‘Quando ero giovane ebbi una bambina. Morì quando aveva 8 anni. Il tutto avvenne prima della mia trasformazione..non capisco cosa sia successo, non mi spiego come possa essere qui ora, dopo la sua morte, dopo più di cento anni…’ La stretta delle sue mani si intensificò.


‘Perché ti ha mostrato le mani?’.


‘Ora capirai.’


Ringrazio: Eliza1755 (Benvenuta:)), free09 (Bentornata!:)), didi_coldone (Ma riciaoooo:)), Toru85 (Risalveeee:)).


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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***



Buongiorno,
cerco disperatamente di studiare, ma la voglia è poca^^ aiuto^^
Data la pausa, vi lascio il nuovo capitolo! Mi raccomando recensiteeeeee!! Anche uno smile schifoso, per sapere se la storia vi piace^^
Grazie a tutti coloro che mi seguono!!
Vi abbraccio
Marty



Capitolo 2

Edward e suo padre stavano per entrare in camera di Bells quando Alice gli si parò davanti bloccando l’entrata.

‘Isabella sta dormendo.’ Disse tanto piano che nessun orecchio umano avrebbe potuto percepire il suono che usciva dalle sue labbra. ‘L’abbiamo lavata e le abbiamo messo una canottiera e un paio di pantaloncini corti in modo che possiate curarla. È piena di tagli, papà. Sono vecchi e temo che qualcuno abbia fatto infezione perché ha la febbre molto alta. Non credo riesca a mangiare, almeno non per stasera.’

Carlisle aveva ascoltato con attenzione. ‘Vai a dire a tua madre di non preparare nulla da mangiare allora e di raggiungermi appena le è possibile…ho…ho bisogno di lei.’
L’ultima parte della frase la disse in un sussurro, distogliendo lo sguardo da sua figlia, quasi si vergognasse. I suoi figli si fecero scappare un sorriso, guardandosi complici.  

I due vampiri entrarono nella grande camera buia. Bells era stesa sul letto, immobile con una smorfia di dolore sul viso. Il suo respiro era accelerato. Rose, seduta accanto a lei,  aveva una mano sulla sua fronte per alleviare gli effetti della febbre.

Edward aiutò il padre a disinfettare Bella. Il suo corpicino era devastato. Ogni volta che il giovane vampiro scopriva un nuovo taglio gli usciva un ringhio dalla gola. Bells era piccola, minuta. La cosa che più lo affascinava in lei è che non sentiva il bisogno del suo sangue. Lo attraeva, è vero, ma non sentiva il bisogno di morderla. Non voleva il suo sangue, voleva starle solo accanto.

‘Rose.’ Chiamò Carlisle.

‘Si papà!’

‘Vammi a prendere delle flebo nel mio ufficio.’
Mentre Rose si allontanava dalla camera Bells ebbe un sussulto. Iniziò a muoversi convulsamente, sofferente. In pochi secondi Edward le era accanto. Appoggiò la mano sulla sua fronte e subito si calmò, tirando un profondo respiro.

‘Edward, prendila in braccio, devo medicarle la schiena.’

Non rispose. Era incantato a guardare quella figura gentile, candida, pura. Si sfilò la maglietta, avrebbe emanato maggior freddo, e la prese in braccio, come gli era stato ordinato. Bells si schiacciò contro il suo petto e gli cinse la vita. Sembrava una bambina.

‘Ti costa fatica starle accanto o riesci a controllare la sete?’. Chiese suo padre.

‘Tranquillo papà. Non sento sete in questo momento.’ Il vampiro era sincero. I suoi occhi erano ambrati, se avesse avuto sete sarebbero stati neri.

Carlisle continuò a medicarla. Le mise la flebo. Isabella faceva facce strane, buffe, Edward non poteva fare a meno di sorriderle. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Era incantevole, affascinante. Un piccolo angelo.

Poi notò le sue mani. Aveva dei piccoli segni simmetrici su entrambi i dorsi. Sembravano piccole stelle. Sulla schiena ve ne era un’altra fila che percorreva tutta la spina dorsale, partivano dall’attaccatura dei capelli e sparivano sotto i calzoncini. Non chiese nulla. Ogni cosa a suo tempo.


Bells dormì per due giorni. Edward non si staccò mai da lei, malgrado sua madre lo pregasse. Non poteva. Non riusciva a starle lontano. Il solo pensiero di allontanarsi da lei lo faceva impazzire. L’avrebbe lasciata sola quando avrebbe avuto la certezza che sarebbe guarita. In qualche modo percepiva che aveva bisogno di lui.

Quando la febbre cessò il vampiro si decise ad andare a caccia. Andò con sua madre. Da quando Bells, Esme era arrivata era diventata strana. Assente. Nessuno riusciva a capirne il motivo. La forza del primo giorno, la sua determinazione, si era tramutata in tristezza, desolazione. Continuava a prendersi cura di quella ragazza come se fosse sua figlia e più se ne prendeva cura e più si spegnava il suo sorriso. La sua mente era tornata a parlare a suo figlio ma non del motivo che spiegasse il suo stato d’animo.

‘Mamma.’ I suoi occhi erano rivolti al terreno.

‘Si tesoro.’

‘Mamma che succede? Sei strana.’

‘Nulla Edward tranquillo.’ Non era così, lo sentiva. Sua madre soffriva.

Alice piombò all’improvviso. L’accolse accigliato. Sempre nei momenti peggiori arrivava.

‘Bells è sveglia.’

Edward si gelò. Poi iniziò a correre.


Ringrazio: Toru85, free09, eliza1755, nanerottola, didi_coldone, Samyb. Grazie per avere recensito, siete troppo buone!! Sono troppo felice quando leggo le vostre recensioni! Grazieeeeeee! Bacio

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***



Buongiorno a tutti^^
Non so voi ma io ho una terribile voglia di primavera! Comunque....ringrazio tutti coloro che mi hanno aggiunto tra i loro autori preferiti, ne sono contentissima^^ Grazie anche chi ha aggiunto la mia storia tra le preferite e le seguite^^ Grazie per il sostegno!!
Un abbraccio
Marty



Capitolo 3

Erano tutti nel soggiorno. Bells come qualche sera prima era nel centro. Aspettava che fossero tutti riuniti. Era giunto il momento delle spiegazioni.

Appena ebbe l’attenzione di ogni membro della famiglia Bella iniziò. ‘Volevo ringraziarvi per quello che avete fatto per me. Vi sono debitrice’. I suoi occhi cercavano disperatamente quelli di Carlisle che però aveva il viso rivolto verso i propri piedi.

‘Bambina, sei di famiglia.’

‘No Esme.’ Quel ‘no’ diretto e perentorio stupì tutti. Poi la vocina continuò. ‘So bene quanto vi sia costato o meglio quanto sia costato a te’. Pesava molto a quella ragazza ammettere quello che stava dicendo. I suoi occhi diventarono lucidi ma continuò imperterrita, non si scompose, mentre la vampira la fissava. ‘So quello che provi Esme, lo sento.’

‘Isabella io…’. Tentò la vampira.

‘Hai ragione. Dopotutto io sono un qualcosa che tu non puoi dare a Carlisle. Malgrado il tuo amore verso di lui non puoi dargli un figlio. Sarebbe il tuo sogno più grande, lo so. Non è facile avermi qui di fronte. Ti chiedo perdono per essere venuta in casa tua, ti assicuro però che non sapevo cosa altro potevo fare. Tu sei la ragione per la quale ho vagato tanto. Non avevo però altra meta, mi dispiace.’

Esme era sconvolta. Si sentiva in colpa, era frustrata. Edward percepiva le sue emozioni attraverso la mente di Jasper, suo fratello empatico.

‘Isabella non dire così.’ La pregò la vampira.

‘Sapevo che ti avrei sconvolta, che ti avrei causato dolore. Tu non meriti questo. Permettimi di rimediare.’

Iniziò ad avvicinarsi a Esme. Edward scattò in piedi e un ringhio gli uscì dalla bocca. Voleva proteggere sua madre da quell’essere tanto splendido quanto sconosciuto.

‘Non le farò del male.’ Lo rassicurò prontamente Bella. I suoi occhi catturarono quelli del vampiro. Lo inchiodò col suo sguardo sincero, speranzoso, quasi implorante di lasciarla fare. Edward guardò suo padre che gli fece cenno affermativo col capo. Si scostò.

Bells si avvicinò a Esme e si sedette di fronte a lei, sul divano. Le prese le mani e chiuse gli occhi, catturando un profondo respiro.

Non avere paura, posso aiutarti se lo vuoi.

Esme non sapeva cosa fare, cosa rispondere. Era però certa che il tormento che racchiudeva nel cuore da molti anni era qualcosa di insopportabile, avrebbe voluto liberarsene.
Carlisle aveva una figlia, nata dall’amore con una donna, che non era lei. Aiutami Bella.

Dagli occhi di quella piccola creatura iniziarono a scendere lacrime.

‘Sta male, prova dolore.’ Spiegò Jasper. ‘Non posso fare nulla. Me lo impedisce.’

Sotto gli occhi increduli di tutti i piccoli segni sulle mani di Bells si illuminarono. La luce che ne scaturì era calda, serena. Esme chiuse gli occhi, abbandonandosi a quel calore. Apparve sul suo volto un sorriso liberatorio, sereno.

‘Jasper che succede?’. Chiese Alice allarmata.

‘E’ come se tutta la sofferenza di Esme la stesse catturando Bella.’

Durò pochi attimi. Poi la luce si spense.

Di nuovo Bells svenne ma prima che toccasse il suolo, Emmett fu più veloce e la prese in braccio.

‘Sei una Guaritrice.’ Sussurrò Carlisle stupito.

Tutti si voltarono verso di lui, in cerca di ulteriori spiegazioni. Esme prese Isabella dalle braccia di Emmett e la adagiò sul divano dolcemente. Bella aveva letto nella vampira il profondo rammarico per non potere dare al marito un figlio e in qualche modo l’aveva liberata da quella sofferenza. Gliene era grata, immensamente.


‘Vi è una leggenda.’ Iniziò Carlisle. ‘Vi sono delle creature che possono guarire il male dei vampiri. Sono a conoscenza dell’origine della nostra specie. È un segreto che custodiscono. Quando Isabella è nata notai subito che non era un essere comune. Quei segni che ha sulle braccia e sulla schiena. Ma al suo ottavo compleanno si addormentò fra le mie braccia’. Fece una pausa, aveva la voce strozzata, rievocare quei ricordi doveva fargli molto male. ‘Non si è più svegliata.’

‘Perché non ce ne hai mai parlato?’. Chiese Alice.

‘Io lo sapevo.’ Intervenne Esme, in aiuto del marito. ‘Per vostro padre la perdita di Isabella fu un enorme dolore. Anche dopo la trasformazione la sofferenza non lo abbandonava. Così abbiamo chiesto aiuto ai Volturi’.

‘Non potevo vivere così’. Proseguì Carlisle. ‘Non ero riuscito a curare mia figlia, ero rimasto impotente a guardare mentre moriva. Aro mi ha cancellato il suo ricordo’.

‘Quando hai visto Isabella, le sue mani, ho sentito il tuo dolore, papà. Lo stesso dolore che credo abbia risvegliato i tuoi ricordi’. Spiegò Jasper.

‘Lo credo anche io.’

‘Papà…’ Isabella era tornata tra loro.


Ringrazio: eliza1755, didi_coldone, nanerottola, free09, tom angel, rosa62, Toru85, Antonya!! A VOI UN GRAZIE SPECIALE PER IL TEMPO CHE MI AVETE DEDICATO, GRAZIE PER LE VOSTRE PAROLE^^

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***





Buongiorno a tutti!
Ecco il nuovo capitolo! Purtroppo non riesco ancora a rispondere alle recensioni ma spero che oggi potrete chiarificare i vostri dubbi! Sono contentissima che la storia vi piaccia e ringrazio tutti voi per il sostegno e l'appoggio!!
Grazie di cuore!
Marty




Capitolo 4

‘Bambina non avresti dovuto’.

‘Esme, tranquilla. Sto bene, davvero.’ Il suo sorriso dolce era quasi una smorfia. Sembrava stanca e affaticata, come se non dormisse da molto tempo.

‘Posso?’. Guardò Alice e rivolse una mano verso le sue gambe. Alice era perplessa, non capiva quello che volesse Bella. Fece comunque un cenno d’assenso con la testa. Bells le si sedette in braccio. Aveva bisogno del freddo che i loro corpi emanavano.

‘Papà vi avrà già detto cosa sono. Ma non credo sappia tutto.’ fece una breve pausa e riprese. ‘Quando guarisco la mia temperatura sale. Ho un terribile caldo.’ Arrossì lievemente. Alice sorrise, era felice di potere essere d’aiuto alla sorella.

‘Come è possibile che tu sia viva? Eri tra le mie braccia, eri morta.’ Carlisle la guardò implorante. Aveva bisogno di sapere, aveva bisogna di sapere che lei era reale.

‘Una guaritrice si trasforma completamente quando compie 8 anni. Porta dei segni distintivi fin dalla nascita, ma i poteri li acquisisce a 8 anni. La trasformazione è una rinascita, quindi si muore. La morte dura qualche giorno.’

‘Come hai fatto a sopravvivere da sola?’

‘Papà, tu non potevi saperlo. Io sono…una leggenda. Non potevi fare nulla per me.’ Cercò di consolarlo Isabella. ‘Non ero malata, è la mia natura, era il mio destino. I Volturi...’

‘I Volturi?’. Carlisle scattò in piedi con rabbia. ‘Cosa c’entrano i Volturi?’.

‘Jasper per favore’. Chiese Isabella. Jasper obbedì, chiedendosi come Bells conoscesse il suo potere. Suo padre si sedette nuovamente sul divano, tranquillizzato dal figlio empatico.

‘I Volturi avevano previsto la mia nascita e anche la mia rinascita, come avevano previsto che la mamma sarebbe morta alla mia nascita e che tu mi avresti creduta morta. Mi hanno portato nel loro mondo ed è lì che sono cresciuta. Aro mi ha sempre protetta. Non mi è mai stato fatto alcun male. Davvero papà, puoi credermi’.

‘Sei arrivata qui in condizioni pessime, ferita.’ Irruppe Edward. Lei non lo guardò negli occhi, mentre il vampiro cercava il suo sguardo disperatamente che però gli sfuggiva.

‘Sono dovuta scappare, il viaggio è stato molto faticoso.’ Continuò la guaritrice. ‘La leggenda narra che io sono un essere incompleto. I miei poteri non sono al massimo del loro potenziale, arriveranno all’apice quando conoscerò la parte mancante di me. Nel regno dei Volturi c’è un altro guaritore e Aro voleva obbligarmi a sposarmi con lui. Ma io non potevo. Il mio cuore è destinato a un’altra persona, un altro essere.’

Il silenzio fu interrotto da un ringhio. Proveniva da Edward. I suoi fratelli si girarono a guardarlo perplessi. Evitò i loro sguardi. Isabella continuò.

‘Il mio rifiuto ha indispettito Aro a tal punto che la sua furia, la sua rabbia erano diventate incontrollabili. Sapere di non potere governarmi lo ha reso terrificante. Nemmeno io posso fare nulla per lui, perché non me lo chiede. Infatti posso guarire solo se un vampiro me lo chiede espressamente, deve volerlo veramente. Sono fuggita per paura che la sua rabbia potesse uccidermi. Finche la mia trasformazione non sarà completa i sentimenti negativi sono per me un forte rischio. Ecco perché guarire il dolore mi fa venire la febbre, il mio corpo è in parte ancora umano e si ammala.’

‘Quindi sei in parte una guaritrice e in parte umana, giusto?’. Chiese Rose, visibilmente confusa.

‘Esatto. Mi ammalo come un essere umano, la febbre mi causa sofferenza ma non può uccidermi. L’unica cosa che può nuocermi sono il vostro dolore, la vostra rabbia, la vostra indifferenza alle mie cure. Nelle mie vene scorre sangue umano, ho i bisogni degli umani. Una volta completata la trasformazione tutto l’umano che c’è in me morirà, tranne la possibilità di piangere.’

‘Che poteri hai?’ chiese Alice curiosa.

‘Posso fare tutto quello che la mia mente vuole. Non mi è negato nessun potere. Vedo il passato, il presente e il futuro. Ecco perché conosco ognuno di voi, meglio di voi stessi. Ho sempre seguito mio padre grazie ai miei poteri, quindi anche la sua famiglia. Manipolo anche menti e oggetti. Qualsiasi cosa voglio, posso farlo accadere. Posso perfino comandare il tempo. Ma il mio dono più grande è quello di guarire i vampiri. Io sono nata per la vostra felicità’. Era orgogliosa di quello che aveva appena detto, fiera del suo compito, della sua ragione di vita.

‘Come possono dei mostri meritare felicità?’. Irruppe Edward. Isabella lo guardò gelida, glaciale.

‘Tu non sai nulla, non conosci nulla. Non ti permetto di pronunciare queste parole davanti a me. Offendi la tua natura e di conseguenza insulti la mia’.

‘Non sto insultando nessuno, credo solo che tu non dovresti preoccupati di…’ Non riuscì a fine la frase. Bells si alzò di scatto. Iniziò a avvicinarsi lentamente verso il vampiro che iniziò a indietreggiare finche il divano gli blocco la strada.
Cadde all’indietro. Quando Bella gli fu di fronte a pochi centimetri fece qualcosa che lo lasciò senza fiato.




Ringrazio: tom angel, free09, GinnyPotter93, nanerottola, eliza1755, didi_coldone, ale_jackson_twilighter, Austen95, rosa62, Toru85, Marika_BD. A tutti voi un grazie speciale per il tempo che mi dedicate! Per chi ha espresso dubbi sulla storia spero che questo capitolo sia chiarificatore, se così non fosse ovviamente vi risponderò!! Grazie ancora! Vi abbraccio forte!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***




Buongiorno a tutti!!
Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Vi ringrazio immensamente per il sostegno, per chi ha messo la mia storia in preferiti o seguiti e per chi trova il tempo per recensire...grazie di cuore!!!
Vi abbraccio
Marty



Capitolo 5

Si avvicinò sempre di più. Lentamente. Poi lo baciò sulla fronte, lasciandolo incredulo, seduto sul divano, senza parole.
‘Non mi provocare Edward’. Lo minacciò a pochi centimetri dalle labbra.

‘Altrimenti cosa mi fai scricciolo?’. Edward ammirava i suoi occhi, non riusciva a distogliere lo sguardo. Doveva ammettere che la sua sorellina era veramente affascinante. Un esserino apparentemente fragile, una donna terribilmente attraente.

‘Non ti piacerebbe sapere di cosa sono capace, fidati’. Lo stava provocando, Edward ne era sicuro. Era una provocazione sensuale, un richiamo a cui non riusciva a resistere, a cui non voleva resistere.

‘Sono veramente terrorizzato.’ Ironizzò. ‘Un essere così piccolo che non teme un assassino che in pochi attimi potrebbe toglierle la vita. Sei coraggiosa.’ Lei lo guardava negli occhi, sorridendo, avrebbe potuto perdersi in quelle gemme verdi. La provocò ulteriormente curioso di scoprire la sua reazione. ‘Avanti, vediamo cosa sai fare’.

‘Edward forse sarebbe meglio se tu la smettessi, non credo che tu…’. Carlisle non fece in tempo a terminare la frase che si ritrovarono in giardino. Cosa era successo? Edward si guardava intorno spaesato. Quando realizzò l’artefice dell’accaduto sgranò gli occhi.

Edward non scherzare col fuoco. Continuava Carlisle.

‘Ma come hai fatto?’. Il vampiro la guardava shoccato.

‘Te l’ho detto. Non provocarmi. Sarò piccolina ma sono molto forte.’ Bella sorrideva soddisfatta. Era riuscita a sorprenderlo.

Gioia, si buona con lui. La implorò suo padre.

‘Si papà’.

Poteva leggere nella mente? ‘Come puoi essere così sicura di te? Posso essere crudele se voglio.’ La minacciò Edward.

‘Attaccami.’ Lo incitò Bella.

‘Sei impazzita?’. La guardò nuovamente shoccato. Non poteva dire sul serio.

‘Attaccami. Avanti. Non dirmi che il grande Edward Cullen ha paura?’

Ora era veramente nervoso. Lo innervosiva il suo atteggiamento. Non le avrebbe permesso di prendersi gioco di lui. Si misi in posizione di attacco, mentre la guaritrice rimase immobile, con le braccia abbandonate lungo il corpo.

‘Dai mostriciattolo.’ Lo schernì. Edward scattò verso di lei, la collera era troppa. Non l’avrebbe passata liscia, sarebbe stato delicato ma avrebbe messo le cose in chiaro.

Era vicino a lei, l’aveva quasi raggiunta, quando all’improvviso si bloccò. Non riusciva più a muoversi. Ogni muscolo era paralizzato.

‘Allora? Credevo la tua mente fosse più potente per un vecchietto come te’. Sorrise lei. Mi sbagliavo. Il vampiro aveva sentito il suo pensiero, glielo aveva permesso lei. ‘Te lo avevo detto di non farmi arrabbiare.’ Sotto gli occhi di tutti lo fece tornare in posizione dritta. Si era come impossessata del suo corpo. Lo fece inginocchiare e gli si avvicinò. Non posso aiutarti se non sei tu a volerlo. Chiedimelo.

No. Non ho bisogno del tuo aiuto.

Sei sicuro, Edward?

Si, più che sicuro.


‘Sei forte sorellina’. Gridò Emmett. Distratta, lasciò la presa. Il vampiro ne approfittò per saltarle addosso. La ingabbiò fra le sue braccia, non poteva muoversi.

‘Lasciami subito.’ Urlò indispettita.

‘Se sei tanto forte perché non ti liberi?’.

La vide concentrarsi ma nulla. ‘Io non…non riesco. Lasciami o te la faccio pagare’.

Edward sentiva il suo profumo entrargli nell’anima. Era dolce, sensuale, irresistibile. Era così piccola, sembrava indifesa in quel momento stretta nella sua morsa. Guardò Jasper, voleva sapere che emozioni provava dato che la sua mente era ancora una volta segreta. Mi spiace fratello, non mi permette di sentire le sue emozioni. Non voleva lasciarla andare. La sua vicinanza gli trasmetteva sensazioni incredibili. Sentiva calore provenire dalla sua schiena e la strinsi maggiormente.

‘Emmett, mi aiuteresti?’. Furba la ragazza.

Non fece in tempo a finire la frase che il vampiro si ritrovò un orso addosso. La lotta doveva proseguire. Le ragazze, Carlisle e Esme scoppiarono a ridere quando anche Jasper si unì al combattimento.

‘Vieni tesoro, ti preparo qualcosa da mangiare.’

‘Grazie Esme.’ Bells l’abbracciò.
È felice, ora la sento.



Ringrazio: eliza1755 (Sono felice che la storia ti piaccia, hai visto? un bacio sulla fronte, tenero e molto provocante, ci fa fare la nostra Bella^^ bacio), rosa62 (Grazie mille, felice di sapere che segui anche questa mia storia^^ ti abbraccio), nanerottola (Indovinata, lo bacio, un bacio molto casto e tenero però..continua a seguirmi e grazie^^ un bacione), free09 (Ecco il nuovo cappy^^ spero ti piaccia, fammi sapere^^ grazie per seguirmi sempre^^ bacio), Rebussiii (Vedrai che questa Bella è molto particolare, diversa in molti aspetti, vedrai!! Continua a seguirmi e farmi sapere se ti piace, graziieeeeee^^ bacio), tom angel (Dovrei rispondere sempre alle vostre recensioni, purtroppo il tempo è sempre poco e preferisco postare comunque i capitoli^^ Porta pazienza^^ Grazie però che continui a recensire, mi è di grande aiuto! Ti abbraccio), GinnyPotter93 (Allora che ne pensi?? Si, questa Bell sarà eccezionale, piena di sorprese^^ bacio), Toru85 (Si, Aru deve sempre esserci, almeno una vlt si^^ speriamo non faccia ulteriori danni:P bacio), LittleGirl89 (Sono super felice che ti piace, grazie, continua a seguirmi^^bacio)

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***




Buongiorno a tutti^^

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Grazie a tutti per il sostegno!
Un abbraccio
Marty


Capitolo 6    

Edward guardava Bella mangiare. Quell’esserino mangiava veramente moltissimo. La guardava curioso. Studiava ogni suo più piccolo movimento.

‘Esme…’ Bofonchiò con la bocca semi piena. ‘Sei eccezionale, peccato che non mangiate queste cose. Cucini benissimo. Non ho mai mangiato così bene’.

Sul viso di della vampira si aprì un grande sorriso. ‘Grazie bambina, sei molto gentile. Mi fa piacere cucinare per te, infatti sto già sperimentando nuove ricette’. Bells la ringraziò con un sorriso.

‘So che siete vegetariani e che dovete cacciare. Non fatevi problemi per me. Posso rimanere a casa da sola. I Volturi non arriveranno qui presto e quando accadrà sarò già lontana’. Gli occhi di tutti i membri della famiglia la osservarono preoccupati.

‘Che vuoi dire?’. Chiese Carlisle allarmato.

‘Papà, appena capiranno che sono venuta da te verranno qui per portarmi via. Mi hanno tenuta segregata per anni minacciandomi che ti avrebbero fatto del male. Credi che non faranno altrettanto? Devo proteggerti e proteggere la tua famiglia. Non siete al sicuro se io sono qui. Andrò via presto’.

Edward la guardava sconvolto. L’intera guardia dei Volturi era probabilmente alla sua ricerca e lei pensava al loro bene. Quella bambina era una continua sorpresa.

‘Non sono una bambina’. La guardò shoccato. Aveva letto la sua mente. Era una sua prerogativa leggere le menti, non amava che ora qualcuno potesse leggere la sua.

‘No, sei una grande donna, vero? Non sei stata nemmeno capace di sopravvivere da sola. Ci stai mettendo tutti in pericolo. Non saresti mai dovuta venire qui.’

Edward. Urlò la sua famiglia in coro. Non pensava quello che diceva, ma era arrabbiato. Non era giusto, lei non doveva fuggire, non doveva andarsene.  

‘Tesoro questa è la tua famiglia, non devi andartene, ti aiuteremo noi.’ Disse Esme.

‘Sei molto buona. Ho sempre vissuto da sola e continuerò così. Starò con voi qualche settimana e poi andrò. Non sapranno mai che sono stata qui. Porterò con me anche il mio ricordo’.

Aveva gli occhi lucidi, avrebbe cancellato il ricordo di tutti, avrebbe rinunciato alla sua famiglia pur di salvarla. Edward sapeva che era stato imperdonabile. Dopotutto non era colpa di quella piccola.

‘Ti ho perso una volta, non accadrà di nuovo.’ Sentenziò suo padre.

‘Mi spiace papà, non è una decisione che spetta a te’. C’era dolore nelle sue parole.

Sta soffrendo Edward. Disse Jasper.

‘Troverò una soluzione. Te lo prometto bimba mia.’ Detto questo Carlisle l’abbracciò. Le mani di Bella si illuminarono. Il volto di Carlisle diventò sereno all’improvviso e una piccola lacrima solcò il volto di Bella.

‘Vado a letto ora. Sono stanca.’ Fece per alzarsi ma era troppa la fatica e barcollò. Si sostenne con una mano sul ripiano della cucina, non poteva salire le scale da sola, non sarebbe riuscita a fare nemmeno un passo. Edward fece un passo verso di lei per aiutarla ma non glielo permise. Il suo corpo si bloccò.

Starò qui per poco. Ti chiedo solo di ignorarmi. Fa come se fossi morta, sarà più facile per entrambi.

Alice capì il disagio di Bella e aveva visto quello che aveva fatto per Carlisle. Di lì a breve la febbre sarebbe salita. Aveva anche visto che non si sarebbe fatta aiutare da Edward. Non dava tutti i torti alla sorella, sua fratello sapeva essere insopportabile. Alice era decisa a indagare il motivo della reazione del vampiro anche se già da tempo pensava di avere una risposta.

‘Vieni Bella, ti riporto nella tua stanza’.

‘Grazie Alice, sei molto gentile. Vieni anche tu Rose, ti spiace?’

‘No certo, vi avrei raggiunto a breve. Iniziate a andare’.

Quando furono uscite dalla stanza Rose si rivolse al fratello.

‘Non so cosa ti sia passato per la mente ma non farlo mai più. Come hai potuto essere così crudele? E’ tua sorella.’

Non sapeva cosa risponderle. Rimase in silenzio. Quando la ramanzina terminò Rose raggiunse le ragazze e il vampiro si diresse poco dopo nella sua camera.

Voleva riflettere. Voleva trovare una soluzione, Bella non doveva andarsene.



Ringrazio: eliza1755 (Questa Bella è una grande, concordo^^ Sono molto felice che ti piaccia, è particolare, non la Bella che siamo abituati a vedere per la maggiore parte^^ Grazie Bacio), nanerottola (Avevi ragione invece, un bel bacio^^un abbraccio forte), free09 (Grazieeeeeeeeeee Baciooooooooooo^^), Toru85 (Bene, continua a seguirmi e a dirmi se ti piace^^ grazie cara, ti abbraccio forte), Rebussiii (Yeeeeeee, che bello, sono contenta che ti piaccia^^ Mai, e dico MAI, sottovalutare le donne^^ bacio), rosa62 (Felice che ti sia piaciuto, grazie mille^^ bacio), Marika_BD (Tutti abbiamo dei punti deboli :) vedremo quali saranno quelli di Bella ;) bacio).

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***



Buongiornoooooo!!
ecco il nuovo capitolo, ringrazio di cuore tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le preferite o le seguite e soprattutto chi commenta^^ Grazie di cuore^^
Marty



Capitolo 7

Edward era steso sul letto. Rimuginava su quanto era successo poco prima. Perché aveva avuto quella reazione? Dopotutto non aveva fatto nulla lei. Era una creatura così meravigliosa, eppure riusciva a fargli perdere il controllo. Gli aveva chiesto di starle lontano, che era meglio per entrambi, cosa voleva dire? Molte domande gli rimbombavano in testa, sembrava però non riuscire a trovare una risposta sensata a nessuna di quelle.

‘Edward…’

‘Si Alice, entra pure.’

‘Volevo sapere come stai, Jasper mi ha confidato che sei confuso, mi chiedevo se ti andava di parlarne.’

‘Non capisco neppure io che mi succede, quindi non saprei di cosa parlare’.

Alice inclinò la testa e gli sorrise. ‘A volte le cose sono meno complicate di quello che sembrano, fratello.’ Detto questo se ne andò. Lasciandolo, su letto pieno di dubbi. Meno male che sua sorella era una veggente. A volte era capace di mettere ancora più dubbi nella sua testa. Forse era proprio quello che Alice voleva.

Perché Bella voleva aiutarlo? Lui non aveva problemi, era…no, non era felice, ammise a se stesso. Ma il suo male non poteva essere guarito. Se odi la tua natura, odi te stesso.
Non è una malattia, uno stato d’animo. È una parte di te. Le cose stanno così, lei non avrebbe potuto fare nulla.

All’improvviso si sentì avvampare. Lui, un vampiro, sentiva caldo. Come era possibile? Si toccò le braccia, il viso, le gambe, erano gelate, eppure aveva caldo. Rimase qualche tempo sul letto cercando una risposta quando un’idea lo colse all’improvviso. Che fosse perché…? No, non era possibile. Che idea assurda. Eppure la curiosità era troppa, doveva sapere.

Uscì dalla camera per raggiungere Bella. Aprì lentamente la porta, non voleva svegliarla. La sentì parlottare. Si richiuse la porta alle spalle e si avvicinò a lei. Il suo volto era una maschera di dolore, di sicuro aveva la febbre molto alta.

Come giorni prima si tolse la maglia e la prese in braccio, sedendosi sul letto, con le gambe incrociate. Bella schiacciò il volto contro il suo petto. Il suo respiro si calmò, smise di lamentarsi. Era calma, serena, il volto rilassato.

Sembrava una bambina.

Grazie.

‘Prego’. Sussurrò Edward. Non volle dire nulla riguardo quanto era successo prima. Bella stava male e lui voleva solo aiutarla. Ne avrebbero parlato domani.

Perché lo stai facendo?

‘Perché sei mia sorella. Dormi ora.’ Non fece in tempo a terminare la frase. Il suo respiro rallentò e il sonno l’avvolse. Già, era sua sorella.

Sua sorella era lì stesa, fra le sue braccia. La guardava adorante, avrebbe voluto entrare nei suoi sogni per starle accanto, per parlare con lei, per viverla. Era così tentato di svegliarla, ma doveva lasciarla dormire, Bella doveva recuperare le forze.

Le posò un bacio delicato sulla fronte. La presa di Bells sembrò intensificarsi. Iniziò ad accarezzarle i capelli.

Una morsa improvvisa gli strinse il cuore. Cosa gli stava facendo Bella? Erano pochi giorni che la guaritrice era piombata nelle loro vite e Edward sentiva che se se ne fosse andata sarebbe morto. Morto ancora, morto per sempre. L’amore per la sua solitudine dove era finito? La voglia di essere padrone del suo tempo? Sembrava essere sfumato tutto. avrebbe voluto condividere tutto con Bella, qualsiasi aspetto della sua esistenza. Le cose che amava di più fare sembravano avere perso valore se paragonate al tempo trascorso con lei.

Lei, lei che se ne sarebbe andata, cancellando ogni traccia del suo passaggio. Il vampiro però aveva la certezza che certe cose non sarebbe potuta portarsele via. Si aggrappò a questo pensiero, lo strinse forte a sé.

Stai tranquillo. In un modo o nell’altro sarò sempre con te.

‘Tu stavi ascoltando i miei pensieri?’. Bella non rispose. Il suo respiro era ancora pesante, stava dormendo. Eppure era certo che aveva parlato.

Io e te saremo insieme per sempre, mio re.

Riusciva a ascoltare i sogni di Bella.

Il suo re?



Ringrazio: rosa62 (I Volturi vogliono proprio Bella, i suoi poteri sono molto potenti, servirebbe alla guardia^^ Si, Ed è proprio sconvolto, insomma, dopotutto lei deve andarsene^^ Continua a seguirmi^^ Ti abbraccio fortissimo, grazie per il sostegno^^), eliza1755 (Concordo, però sai, il genere maschile non sa contare oltre il 2..bisogna portare pazienza hihihi bacione), Austen95 (Grazie mille, sei molto gentile..andrà via Bella?? Mah...chi lo sa? IO no, giuro hihihi bacio), GinnyPotter93 (Ma figurati, sono felice che hai recensito ora^^Bella deve andare via per proteggere la sua famiglia, ma...forse....ehm....seguimiiiii^^ bacione), nanerottola (Allora, a Carlisle toglie il dolore relativo la perdita di tanti anni fa che comunque è una ferita profonda e il dolore e la paura di perdere ancora sua figlia. Si, Eddino va strigliato, secondo me però si arà perdonare^^ bacio), free09 (E' uno zuccone, ha bisogno di tempo! Grazie per seguirmi sempre, sei un angelo^^ ti abbraccio fortissimo), didi_coldone (Grazie perchè anche se hai poco tempo recensisci sempre, sei un tesoro, grazie davvero^^ un bacio gigante^^), Toru85 (Ma grazieeeeee....gongolo^^ sei troppo gentile^^ baciooooo), Rebussiii (Grazie, sai....adoro Eddy confuso che fa casini^^ bacioneeeee).

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***





Buongiorno a tutti e buona Domenica^^
Ribadisco che necessito di caldo e sole^^ hihihihi^^
Voglio ringraziarvi tutti per il sostegno^^ VI ADORO^^
Bacio
Marty


Capitolo 8

Dicono che la notte porta consiglio. Non sempre però. Edward aveva passato le ultime ore a cercare una soluzione che permettesse a Bella di restare. Lo scontro con i Volturi sembrava però inevitabile e lei non lo avrebbe mai permesso, se ne sarebbe andata. No, non lo avrebbe permesso, fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto.

Prima dell’alba la febbre era scesa. Edward aveva osservato Isabella tutta la notte, aveva ascoltato i suoi pensieri quando gli era stato permesso. Avrebbe scoperto chi fosse il suo re. Doveva saperlo.

Carlisle venne un paio di volte a controllarla, felice si sapere che il figlio era lì con lei. Il giovane vampiro decise che poteva interrompere per qualche minuto il contatto e si infilò sotto la doccia. Ripensò alla nottata, al suo viso dolorante. Amava essere una guaritrice, glielo si leggeva negli occhi, amava donare il suo aiuto anche se questo le costava sofferenza.

Finita la doccia si vestì velocemente e tornò per vedere come stava Bella. La camera era vuota.

No, non adesso, no. Non poteva essere andata via.

All’improvviso sentì una strana sensazione sotto i piedi, come…fresco. Ma che stava accadendo?

Guardò fuori dalla finestra e la vide.

Camminava sul prato, a piedi nudi. Stava facendo uno strano ballo. La osservava adorante. Isabella era molto bella, serena, libera, felice. Volle raggiungerla, voleva parlarle delle sensazioni nuove che provava, sensazioni legate a lei, ora ne aveva la certezza. Il calore, il fresco.

‘Ciao’. Le sussurrò all’orecchio.

‘Oh, ciao. Si ecco…io stavo ballando. Lo so, ti sembrerà sciocco ma mi rilassa molto stare a piedi nudi e passeggiare sull’erba…o magari anche danzare’. Abbassò lo sguardo arrossendo.

‘Non volevo disturbarti, scusami. Io volevo parlarti’.

‘Si lo so’.

‘Sei anche una veggente?’

‘No, o meglio si, ma non c’entrano questa volta premunizioni o altro. La verità è che capita anche a me’.

Edward sgranò gli occhi. ‘L’altro giorno sei andato a caccia. Ne sono certa perché sentivo un sapore zuccherino in gola? Cos’era? Puma, orso?’.

‘Puma’. Rispose visibilmente shoccato. ‘Ma come è possibile?’

‘Credo sia perché tu sei la mia sfida più grande! Sono fermamente convinta che tu sei il vampiro che più necessita il mio aiuto ma che allo stesso tempo non se ne rende conto e non lo vuole. Non sono abituata a questo, sono nata per aiutarvi. Così credo che mia natura si metta in contatto con la tua, per essere più vicini.’

‘Ti è ma capitato?’.

‘Si, a volte capita.’ Pronunciò quelle parole senza guardarlo negli occhi. Gli occhi della guaritrice erano tornati sfuggenti.

‘Volevo ringraziarti per questa notte. Non eri tenuto a farlo.’

‘Si invece, sei mia sorella, te lo ricordi?’. Edward pensò di avere sbagliavo ma era quasi certo di aver letto delusione nei suoi occhi. Sperò che lei non leggesse le bugie che c’erano nei suoi.

Erano in silenzio, Bella guardava lontano, avrebbe pagato per ascoltare la sua mente, per sapere dove fosse. Ma non glielo permise.

Il brontolio dello stomaco di Isabella li riportò alla realtà.

‘Si…bhè…ecco…scusa’. Poi scoppiò in una fragorosa risata e lui con lei.

‘Vieni sorellina, ti preparo la colazione.’ Le mise il braccio intorno alle spalle per accompagnarla in cucina. Sentì ancora quel caldo invadergli il corpo. Era una sensazione piacevole, anzi stupenda. Poi notò i segni sulla schiena di Bella, si era illuminati, come piccole stelle. La guardò in cerca di risposte.

‘La fame a volte fa strani scherzi’. Detto questo accelerò il passo ridendo.

Gli era sfuggita ancora una volta.


Ringrazio:
tom angel (Grazie carissima, sei molto gentile^^ ti abbraccio forte)
Austen95 (Eccoti il nuovo capitolo, spero ti piaccia^^ malefica???? io???? ma noooooooooooo hihihi^^ grazie tesoro, un bacio)
RenesmeeBlack
(Ma scherzi??? Sono strafelice di riaverti anche in questa fic, grazie mille che mi segui e che leggi anche questa mia storia, grazie di cuore^^ spero di leggere sempre i tuoi commenti, un abbraccio gigante)
eliza1755
(Grazie milleeeeeee, gongolo^^ bacioneeeee)
Rebussiii
(Mah....di chi parlerà???? Non saprei...si lo so, sono cattivissima^^ bacioneeeeee),
rosa62
(E' confuso ma direi che è attento, per fortuna, alle piccole cose, che allo stesso tempo sono le più grandi^^ continua a seguirmi, bacionissimo^^)
didi_coldone
(No, tu sei magnifica, te lo assicuro, trovi sempre tempo per me e te ne sono grata, davvero^^ sei un angelo^^ bacione)
Marika_BD
(Ma grazieeeeee.....sono felicissima che ti piace, grazie mille^^ ti abbraccio)
Toru 85
(Allora...praticamente lei sogna e lui riesce a sentire qualche frase che lei pronuncia nei suoi sogni...^^ grazie^^ bacione)
nanerottola (Rieccomi quiiiii, spero che anche questo capitolo ti piaccia, fammi sapere, bacioooo)
A VOI TUTTI UN GRAZIE SPECIALE, SIETE GRANDIIII!! VI ADORO!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***



Buongiorno a tutti^^
Ecco il nuovo capitolo^^ Ringrazio tutti per l'incoraggiamento e il sostegno^^ Grazie a chi ha messo la mia storia in seguite o preferite, grazie soprattutto a chi commenta^^
Vi abbraccio
Marty



Capitolo 9

‘Ehi Bells, come stai stamattina? Dormito bene?’. In pochi attimi tutta la famiglia era riunita in cucina. Il tempo per stare con lei era terminato. Edward pensò che avrebbe voluto volentieri cacciare via tutta la famiglia, per godersi la guaritrice da solo. Improbabile, sorrise tra sé.

Sua madre gli si avvicinò.

Edward lascia, ci penso io.

‘No mamma, tranquilla. Nessun problema’.

Isabella dopo avere salutato tutti i Cullen era ritornata al suo fianco. Guardava curiosa ogni suo movimento, reclinando lievemente la testa. Edward sentiva gli occhi di lei su di lui, indagatori. Uno strano nervosismo lo pervase. Era accanto a lui, lo guardava. Il vampiro con la coda dell’occhio ricambiava le sue attenzioni. Non riusciva a smettere di sorridere e lei con lui. Entrambi adoravano quel momento così sereno e si beavano delle attenzioni che si scambiavano.

Perché fai questo? Prima questa notte, poi la colazione?

Rimase di sasso. Appoggiò la pentola sul ripiano e si voltò a guardarla. Amava il fatto che potevamo parlare con la mente. Era un qualcosa di loro, esclusivamente loro. Scacciò quei pensieri, era arrivato il momento, le doveva delle scuse.

Ieri sono stato scortese, mi spiace. Vorrei farmi perdonare.

Edward, permettimi di aiutarti, sarebbe il regalo più bello.

Edward riprese la penstola e la sbatté sul fornello, irritato. La sua famiglia lo guardò interrogativa. Poi si voltarono verso Isabella. Avevano intuito che stavano comunicando, tra loro, con la mente. Nessuno osò dire nulla aspettando una loro ulteriore rezione.

‘Lo stai facendo ancora’. Lo accusò urlando.

‘Mi spiace ma sei tu a provocarmi.’ Ribatté lui alzando il tono il tone di voce.

‘Sai che non è così’. La voce di Bella era strozzata. Abbassò il volto. Le facevano male quelle parole, le faceva male essere rifiutata, soprattutto da lui.

‘Si invece. Ti chiedo di smetterla. Non voglio essere aiutato e meno che meno da te.’ Bella sgranò gli occhi. Quelle parole la ferirono terribilmente. Nascose il volto contro una spalla. Jasper corse ad abbracciarla e cercò di placare il suo dolore.

Non capisci? Cerca solo di aiutarti? La uccidi così.

Le parole del fratello gli arrivarono come uno schiaffo in pieno viso. Stava per dire qualcosa ma Alice fu più veloce, prese in braccio Isabella e la portò via. La uccidi così. Quelle parole gli rimbombavano nella testa. Poteva perderla e lui ne sarebbe stato la causa. Avrebbe distrutto la sua famiglia, suo padre. Avrebbe potuto distruggere la cosa più bella che gli era capitata.

Jasper si mise accanto al fratello. ‘Credevo avessi capito la pericolosità di certi atteggiamenti nei suoi confronti. Il tuo rifiuto è pericoloso. I sentimenti che provi quando cerca di aiutarti, la rabbia, il rancore, lei li percepisce. Ne muore, Edward.’ Jasper gli trasmise le stesse sensazioni che poco prima si erano impossessate della guaritrice.

Era stato veramente lui a causare quella sofferenza? ‘Jas, ti prego, basta’. Lo implorò. Non poteva sopportare  di essere lui la causa di quelle sensazioni così dolorose.

Carlisle guardò suo figlio. ‘Perché non vuoi che ti aiuti? Sai bene che tu più di chiunque altro ne avresti bisogno.’

‘Hai visto cosa le succede quando guarisce? Sta male, le viene la febbre. Non voglio che sia così per me.’

‘Edward, è una guaritrice. È nata per questo. I tuoi rifiuti, la tua rabbia nei suoi confronti…questo la fa soffrire, questo le causa dolore.’

‘Emmett’. Chiamò Esme. ‘Porta Edward a caccia.’

Edward uscì seguito da suo fratello.

Annusò l’aria, poi la sua pelle. Profumo di pesca.

Jasper li raggiunse. ‘Bella è con Alice. Sta facendo il…’.

‘…bagno.’ Concluse Edward. I suoi fratelli lo guardarono stupiti. Gli sorrise e iniziò a correre.

Ringrazio:
garakame (Ti ringrazio, sono felice che la storia ti piaccia...speriamo si che Bella trovi il modo e il CORAGGIO di restare^^ bacio)
Austen 95 (Invece non immagini quanto mi fai felice, gongolo sempre e mi fai venire sempre di più la voglia di scrivere^^ grazie davvero^^ spero di continuare a meritarmi i tuoi 'bravissima'^^ grazie di cuore angelo^^ baciooooooo, ti abbraccio forte)
Rebussiii (Ti lascio sperare...la mia bocca rimane cucita^^ mah...bho...chi lo sa hihihi, bacio cara)
eliza1755 (Guarda...giovedì ho un esame, spero di non doverlo fare con la neve...o dovrò andare in università con la neve...60 km a piedi sono tanti??? oddio, non ci voglio pensare, mi viene da piangere...aiutoooooo^^ fammi sapere se ti piace il capitolo^^ un abbaccio)
Costance_Fry (Sono sincera, non ho mai letto l'altro libro della Meyer, anche se lo farò alla fine della mia storia, così giusto...non so perchè, credo sia meglio così, per non essere influenzata^^ Comunque sono una fun delle recensioni sconclusionate, sono sintomo che la mia storia prende, io ne sono sicura^^ grazie per avere recensito^^ continua a seguirmi...purtroppo non apro bocca sul re...hihihihi^^)
Tyresiah (Ma grazie....sei molto gentile....prova a leggere l'altra mia storia, Il Patto, sarei curiosa di sapere che ne pensi^^ una abbraccio)
_Mela_ (Grazieeeeeeeee....wow, sono molto felice che ti piaccia. Anche a te allora chiedo di leggere la mia altra storia, mi farebbe piacere sapere che ne pensi^^ baci bacio)
Toru85 (Eccolo il nuovo capitolo, fammi sapere che ne pensi^^ grazie per seguirmi sempre^^ ti abbraccio^^)
rosa62 (Non ho le risposte alle domande...o meglio si hihihi, ma dovrai aspettare...lo so, lo so, sono cattiva^^ bacio cara)
nanerottola (Vero??? anche a me piace un sacco^^ li rende...speciali, unici e irripetibili^^ bacioooo)
didi_coldone (mmmmh, secondo me c'è un altro motivo...comunque si, percepisce fresco perchè lo percepisce lei^^bacioooooo)


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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***





Buongiorno, anzi, buon pomeriggio!
Sono in ritardo, lo so, ma ieri è stato un vero inferno...tra l'esame, che non so come è andato, treni rotti e in ritardo...sono arrivata a casa, mi sono stesa sul letto e mi sono addormentata vestita! hihi^^

Buona lettura, aspetto i commenti^^
Vi abbraccio
Marty



Capitolo 10


Tornato a casa Edward trovò la sua famiglia sul divano che chiacchierava. Con lo sguardo cercò Isabella senza però trovarla. Alice alzò lo sguardo. Il vampiro non riusciva a comprendere quello che trasmetteva il volto della sorella. Sembrava preoccupata, dispiaciuta.
Indagò nelle menti dei suoi famigliari per sapere cosa era successo durante la sua assenza e quello che vi vide lo pietrificò.

‘Come fai a guarire?’. Chiese Rose a Bella. Erano nella camera di Bella, sedute entrambe sul letto, una di fronte all’altra.

‘Prendo il vostro dolore. Regalo una risposta alla vostra mente e al vostro cuore che soffre. E il motivo del vostro male cessa di esistere. Non so spiegarti come avvenga esattamente.’

‘Così soffri!’. Affermò Rose dispiaciuta.

‘Ma la mia natura è simile a quella umana in un certo senso e posso liberarmene attraverso il pianto. Ecco perché piango!’

‘Perché ti viene la febbre?’.

‘Lo sforzo, la fatica. Il corpo umano non la sa gestire. Sono ancora debole, la trasformazione non è completa. Lo sarà solo quando il mio segreto sarà rilevato all’amore.
Quando anche lui lo saprà, la trasformazione sarà completa.’

‘Sai chi è…lui?’.

‘Si’. Bella era rossa in viso, distolse per qualche secondo gli occhi dalla vampira che aveva di fronte e prese a torturarsi le mani.

‘Lo ami?’.

‘Non so cosa significhi amare. So quello che trasmette al mio corpo, so come mi fa sentire. Le emozioni che mi trasmette sono così potenti.’ Bella sorrideva, si stava liberando di un peso. Si stava confidando.

‘Chi è Rose? Ringhiò Edward.

‘Non lo so Edward’. Sembrava triste, dispiaciuta. Avrebbe voluto davvero saperlo, avrebbe voluto fare qualcosa per Bella ma perché? Perché le era così riconoscente? Continuò a percorrere quel ricordo.

‘Lui lo sa?’.

‘No’. Rispose Bella spaventata. ‘E non lo deve sapere, ne ora, ne mai.’

‘Ma così…’.

‘Basta Rose’. Quella di Bella era una supplica. Passò qualche minuto. Poi la guaritrice allargò le braccia.

‘Vieni.’ Disse sorridendo.

‘Sei sicura?’. La vampira aveva capito quello che stava per succedere.

‘Si sorella, vieni.’ Bells abbracciò Rose e...la guarì, dalle feriti orribili del suo passato, dalle ferite che la sua nuova natura le aveva inferto. Vide le mani della guaritrice illuminarsi, sentii il calore, il dolore e poi serenità. Pace, silenzio.

Rose si staccò da Bella. ‘Grazie.’

Bella le sorrise e si addormentò.

‘Vai Edward, credo abbia bisogno di te.’ Gli chiese Rose. ‘Non ha voluto che nessuno si fermasse con lei, penso abbia voluto aspettarti.’

Salì in camera, speranzoso che la sua piccola guaritrice gli per mettesse di aiutarla malgrado quello che le aveva detto poche ore prima. Gioì nel vedere che non lo respinse. La prese fra le braccia per farle calmare la febbre. Come aveva sperato lo abbracciò. Le sue piccole mani lo strinsero. Era un abbraccio possessivo, desideroso. Come chi è rimasto a lungo sotto l’acqua e riemerge prendendo fiato.

Ti costa stare qui?

‘No Bella.’ Non gli era mai costato. Non aveva mai desiderato il suo sangue. Desiderava solo la sua vicinanza…desiderava lei.

Posso chiederti una cosa?

‘Certo.’

Mi odi? Sento rancore quando sei con me, rabbia, frustrazione…ti prego, dimmi perché?

La sua schiena era calda, i segni avevano ripreso a brillare.

Le sue parole lo avevano sconvolto, come poteva pensare una cosa simile, come poteva credere che la odiasse?

‘Non potrei mai odiarti.’ Si affrettò a risponderle. ‘Non ne avrei la forza nemmeno se lo volessi.’

Perché non mi permetti di aiutarti?

‘Non puoi soffrire per me. Non voglio, io sono un…’

‘…mostro. Non è vero?’. Non aveva pensato questa volta, Bella aveva urlato, con tutto il fiato che aveva nei polmoni, con tutta la voce che possedeva. Si era allontanata dal vampiro di colpo.

Quello che successe dopo avvenne troppo velocemente e Edward non fu in grado di fermarla.



Ringrazio:
Tyresiah (Grazie mille, sei molto gentile....continua a segurmi plssss e a dirmi che ne pensi^^ ti abbraccio^^)
RenesmeeBlack (Non potrei mai cacciarti^^ Sappi che attendo sempre con ansia le tue recensioni...mi fai sorridere sempre^^ ti abbraccio forte)
garakame (Ma figurati, peccato che questo capitolo sia stato posticipato, ma ci siamo^^Ed è scemo, tutti i miei Eddy lo sono, lo sai^^ bacioneeeee)
didi_coldone (Povera, non ti invidio, poverina^^ spero di distrarti un pò dallo studio con questo capitolo^^ una bella boccata d'aria...che palle lo studio^^ hihihih bacionissimo)
eliza1755 (Esame fatto, non ti dco per i treni, si è rotto, ci hanno fatto scendere, spostare, salire, riscendere...scleravo^^ l'esito dell'esame l'avrò fra qualche giorno, incrociamo le dita^^ meno male, niente neve! dimmi se questo capitolo ti piace^^ bacioni tanti)
Costance_Fry (^^ vedo che la storia ti piace, ne sono felicissima^^ Sai però che ho la bocca cucita, non anticipo nulla^^ grazie cara, bacio)
nanerottola (Tonto a dir poco, ma sono così gli uomini, incredibilmente torni, scherzo ovvio^^...forse^^^...poco ^^^ hihihihi bacio)
samy88 (Ma scherzi, sono felicissima che lo hai fatto ora^^ grazie per i tuoi complimenti, sei molto gentile, troppo^^ continua a farmi sapere se la storia ti piace^^ un abbraccio)
free09 (Dopo avere letto la tua recensione sono stata 15 minut interi a pensare a un modo per picchiare Ed, dall'usare una gru a una schiacciasassi...non ti dico che idee mi sono venite hihhi^^ bacioooooooo)
Rebussiii (Grazieeeeeeeee^^ si, un pò idiota, nulla di grave però...speriamo^^ ahahah baci)
rosa62 (Allora diciamo che rifiutare il suo aiuto non è bello, è come se tu amassi fare il medico, che per me è una vocazione, ma un paziente non si lasciasse toccare. Terribile se ci pensi, no? Eppure...se è LUI a rifiutare...è peggio...perchè??? basta, non dico più nulla^^ bacionissimo)

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***




Ultimamente sono sempre in ritardo, colpa dell'università! Non riesco a rispondere alle recensioni, chiedo perdonoooooooo^^ mi farò perdonare!
Vi lascio al capitolo!
Grazie a tutti di cuore^^
VI ADORO^^
Marty



Capitolo 11

‘Come puoi dire simili parole?’. Gridò. Era arrabbiata, terribilmente arrabbiata.

La famiglia Cullen entrò in camera. Erano tutti allarmati. Cercavano disperatamente di capire quello che stava accadendo. Ben presto si resero conto che non erano di fronte a un semplice litigio, bensì qualcosa di molto più grave, qualcosa che aveva scosso Bella a tal punto che Jasper, come aveva detto alla sua famiglia, era terrorizzato delle conseguenze.

‘Tu….’ Continuò Bella.

Era come impazzita. Aveva il viso tirato, oscurato dalla sofferenza e dal dolore. Gli occhi neri come la pece e lucidi. Non sembrava più lei, Edward non la riconosceva. Il viso dolce di Bella si era strasformato in qualcosa che nemmeno il vampiro sapeva descrivere, sapeva solo che gli faceva…paura.

‘Carlisle fermala.’ Urlò Jasper. ‘Sta provando troppi sentimenti negativi. Mi sta facendo impazzire. Se non la fermate credo…morirà’. Jasper cadde a terra in ginocchio, stringendosi la testa fra le mani. Subito Alice gli fu accanto e gli cinse le spalle, guardando Bella implorante.

‘Bimba calmati’. La implorò suo padre.

Bella sembrava non sentire, un vento infernale si impossessò della camera. Edward sentì ruggire il cielo e in pochi attimi scoppiò una terribile tempesta. Gli occhi di Bella erano sofferenti puntati contro di lui, la causa di tanto male. Le mani strette in un pugno lungo il corpo. Lei stava creando tutto quello.

‘Come puoi farmi questo?’. Urlava rivolta al vampiro.

‘Bella non capisco…’. Cercò di scusarsi, era impietrito, non sapeva cosa fare.

Bella lanciò un urlo lancinante con il viso rivolto contro il soffitto. La casa iniziò a tremare, la tempesta ringhiò più forte.

‘Edward’. Urlò Carlisle cercando di sovrastare il rumore. ‘Non so cosa hai fatto ma chiedi scusa. La ucciderai così.’

‘Papà io non…’. Era terrorizzato, se le fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato. Ma non sapeva cosa fare per aiutarla, si sentiva impotente.

In un lampo Bella scomparì e riapparse in giardino. La raggiunsero immediatamente.

‘Bella fermati.’ Urlò Edward. ‘Ti stai uccidendo’.

‘Non posso. Fa troppo male.’ Cercò di dire tra le lacrime. ‘Non riesco…’.

Il vento l’avvolse. Era forte. I suoi capelli erano sospesi in aria. Il volto bagnato dalla pioggia e dal pianto. Edward sentiva la sua mente urlare, ripeteva le parole che poco prima le aveva detto, in continuazione.

‘Cosa le hai detto?’ Chiese Esme, cercando di capire cosa avesse scatenato quella reazione.

‘Che io…’. Non riusciva a terminare la frase.

‘Edward.’ Urlarono i suoi genitori.

‘Che non volevo che curasse un mostro come me.’ Urlò infine.

Un nuovo urlo di Bella squarciò l’aria. Era un urlo di dolore e disperazione. La terra tremò ancora, così forte che se non fosse stato per il loro equilibrio di vampiri sarebbero caduti.

‘Bella, bambina mia, ti prego…morirai se continui così.’

Bella non sentiva più, non ascoltava nessuno. Aveva gli occhi vuoti, inespressivi, completamente neri, come la notte.

Ad un certo punto Edward si gettò su di lei e l’abbracciò. Voleva proteggerla dalla tempesta, dal vento, da se stessa. La strinse forte a sé.

Sono qui Bella. Sono qui. Ripeteva.

Di nuovo percepì calore. I segni della schiena e delle mani si illuminarono. Cessò la pioggia, il vento. Le mancarono le forze e il vampiro la prese in braccio prima che scivolasse a terra. La piccola guaritrice schiacciò il volto contro il suo collo.

‘Perdonami.’ Le sussurrò, appoggiando il mento sulla sua testa bagnata, per poi appoggiarvi le labbra.

La mente di Bella divenne buia. Si era addormentata. La portò verso casa e l’affidò ad Alice e Rose che le tolsero i vestiti e la misero a letto.

Edward raggiunse la sua famiglia in cucina e iniziò a cucinare.

‘Cosa stai facendo? Ti sembra il momento?’ Chiese Carlisle shoccato dallo strano comportamento del figlio.

‘I segni della schiena di Bella si sono illuminati. Le succede quando ha fame. Preparo qualcosa per quando si sveglierà’.

‘Chi ti ha detto che succede quando ha fame?’. Gli domandò Carlisle perplesso.

‘Lei. L’altro giorno. Ha sempre fame ultimamente.’

Carlisle sorrise. ‘Capisco’. Circondò la vita di Esme, che gli sorrise complice, e insieme uscirono dalla stanza.


Un ringraziamento particolare a: didi_coldone, Tyresiah, grepattz, PATATINAFRITTA, eliza1755, rosa62, Rebussiii, nanerottola, samy88.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***



Buongiorno a tutti,
vi ringrazio immensamente per l'appoggio, siete fantastici! Vi adorooooooooo!
Marty


Capitolo 12

Edward aveva passato la notte con Bella, accarezzando i suoi capelli castani. Era stata tranquilla, tra le sue braccia. Si era alzata poi quando la luce le avevo colpito il viso. Aveva aperto gli occhi, lo aveva guardato, aveva fatto un lieve e triste sorriso ed era uscita dalla stanza.

Dopo pochi minuti era tornata in camera, si era cambiata. Edward era rimasto ad aspettarla sul letto. La seguiva con lo sguardo, sperando che lei lo degnasse del suo. Non accadde. Bella sembrava fare di tutto per non incrociare i suoi occhi. Aveva riposto il pigiama sul cuscino, accuratamente piegato ed era nuovamente uscita, questa volta senza però tornare.

Il vampiro si convinse che forse era ancora in collera con lui, ne avrebbe avute tutte le ragioni dopotutto. Non se la sentiva però di chiederglielo, non se la sentiva di affrontarla, non ancora. Ripensava alla sera prima. Aveva veramente avuto paura di perderla. Era sua sorella, parte della famiglia. Carlisle avrebbe sofferto, la sua famiglia avrebbe sofferto…lui avrebbe sofferto. Bella non era una Cullen da molto tempo eppure le sensazioni che provava in sua presenza erano incredibili. Ne era diventato dipendente. Doveva ammetterlo a se stesso. Un sorriso malinconico gli si dipinse sul viso. Si, aveva bisogno di lei.

Andò in cucina per cercarla e la trovò che guardava Emmett cucinare. Era la Bella di sempre, come se nulla fosse successo il giorno prima. Rideva e scherzava. Erano però per Emmett i suoi sorrisi e la sua curiosità quel giorno. Vide suo fratello sollevarla da terra e appoggiarla al ripiano della cucina per permetterle di osservare meglio i suoi movimenti. Lo vide alzare un braccio e accarezzarle delicatamente una guancia per poi tornare alla sua occupazione.

Quello che Edward provava in quel momento era…rabbia, forse…gelosia. Ringhiò involontariamente. Era anche la sorella di Emmett dopotutto, non era solo sua. Lei alzò lo sguardo attirata dal ringhio, i loro occhi si incrociarono ma subito Bella li distolse, tornando a chiacchierare e ridere col fratello. La sua indifferenza gli faceva male. Avrebbe voluto prenderla fra le braccia, stringerla, chiederle di perdonarlo. Non fece però nulla, rimase a fissare la scena impassibile per qualche minuto, incapace di fare altro.

‘Riesci a preparare qualcosa o la lasci morire di fame?’. Scherzò con Emmett, stufo di essere estraneo ai lori discorsi.

‘No, credo di essere quasi pronto. Questa piccolina ha portato pazienza fino ora, non posso di certo deluderla’. Le diede un bacio sulla fronte. Bella chiuse gli occhi come se volesse gustarsi pienamente quell’attimo. Edward era lì, immobile, osservando la scena. Avrebbe voluto intervenire, ma cosa avrebbe fatto? Che diritto aveva di essere geloso?
Poi arrivarono Rose e Alice.

‘Ehi Bella. Oddio non dirmi che Emmett cucina per te vero?’. Chiese preoccupata Rose.

‘Tranquilla, mi sembra se la stia cavando’. Rise.

‘Se lo dici tu! Comunque, senti Bella, io e Alice vorremmo farti un regalo. Vorremmo poterti portare un giorno intero dove tu vuoi, una giornata per te e per stare tutti insieme. Esprimi un desiderio e sarà un ordine.’ Disse Rose soddisfatta delle sue parole.

Gli occhi di Isabella brillarono. Era felice, cosa che con Edward, ammise a se stesso, non capitava mai. Rimase incantato a guardare gli occhi gioiosi di Bella, convinto che mai nella sua esistenza aveva visto qualcosa di altrettanto stupendo.

‘Bhè…in effetti…mi piacerebbe andare al mare. E magari prima andare a comprare un costume. Poterlo scegliere in un negozio normale. Potere stare un po’ in giro, ecco. Se non è un problema’. Era rossa in viso, non amava essere al centro dell’attenzione, Edward lo sapeva bene. In quel momento sembrava così fragile che il vampiro non poté fare a meno di sorriderle, adorandola.

Alice e Rose urlarono di gioia, riportandolo alla realtà. ‘Sei proprio nostra sorella’.

‘Jasper, Emmett, venite anche voi, vero?’. Chiese Bells speranzosa.

‘Certo bimba’. Rise Emmett e se la mise sulla spalla. ‘Se mi guardi così non potrei mai dirti di no’. Ma cosa credeva di fare? L’avrebbe sicuramente fatta cadere o peggio ancora l’avrebbe stritolata. Edward stava per perdere il controllo. Poi in un lampo capì una cosa che gli era sfuggita. A lui non aveva chiesto nulla, non aveva chiesto di accompagnarle.

‘Dai Edward preparati.’ Gridò Alice che era già diretta in camera di Bella per vestirsi.

Edward decise di andare comunque, malgrado l’invito non fosse partito dalla sua piccola guaritrice. Si disse che probabilmente era ancora arrabbiata con lui. Non poteva però esserlo per sempre. E poi voleva vederla fare spese, voleva vedere come si sarebbe comportata. E doveva proteggerla. E…

La verità è che voleva stare con lei. Anche se lei non sembrava volerlo.


Ringrazio:
RenesmeeBlack (Quando ho letto la tua recensione avevo i lacrimoni, grazie gioia, non so davvero cosa dire. Mi hai fatto molto felice, ma tanto davvero:) ti abbraccio forte)
Antonya (Sono molto contenta di sentirti, ero preoccupata! Grazie per i complimenti, sei sempre gentilissima! ti mando un bacione)
rosa62 (Posso rispondere solo a una delle domande, hihihih, ovvero si, Bella si ferma per la vicinanza di Ed, sia per l'abbraccio che per le sue parole^^ non posso dire altro, ho la bocca cucita^^ bacioooo)
free09 (Ed è un vero combina guai...non ha ancora finito di combinarli hihihhi bacionissimo cara)
Tyresiah (Grazie mille, sono anche molto contenta che hai letto l'altra storia^^ grazie mille ancora^^ baci)
eliza 1755 (Ma grazieeeeeee^^^^^^^adoro questo capitolo perchè mi sono sentita un pò io quando mi arrabbio...posso arrivare a fare cose peggiori^^ hihihi, ah le donne^^ bacio)
nanerottola (Direi incavolata nera, tipo....non so....spostati o ti tiro sotto con la macchina....mai capitato??? a me spesso hihihihi bacio)
grepattz (MMMMMMMhhhhh, non posso rispondere...no no no....hhihihihihih bacio cara)
didi_coldone (Mhhhh avrei aspettato ancora un pochettino ma....forse.....mmmmmhhhh...ci devo pensare....un bacetto???? vediamo....bacio gioia)
7mc (Ma.....???? bhooooooo??? hihihhi bacioooooo)
Rebussiii (Esatto...almeno ci pensa due volte prima hihhi bacio)
garakame (Certoooo...e tu continua a seguirmi e a tenermi aggiornata se ti piace la storia, baciooooo)


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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***



Buongiorno!!
Non so come scusarmi per il ritardo! Perdonooooooo!!
Grazie a tutti per la pazienza e l'appoggio^^
Vi adoro!
Marty



Capitolo 13

‘Oh mio Dio.’ Sentì urlare. Bella era una vera bambina. Adorava lo shopping proprio come le sue sorelle. Edward non poteva credere che fosse la stessa piccola creatura capace di scuotere la terra solo con la mente, sembrava completamente diversa.

‘Prendete solo per il mare, ci torneremo domani a fare le altre spese’. Disse Emmett.

‘Davvero?’. Lo guardò fiduciosa Bella.

‘Si, davvero.’ Le sorrise Emmett. Ma cosa stava succedendo? Da quando Emmett voleva fare shopping, lo aveva sempre odiato. Come era possibile? Edward lo osservava sospettoso. La risposta alle sue domande non tardò ad arrivare.

Non guardarmi con quella faccia. Cerco solo di farla felice. Ne ha bisogno con quello che è costretta a passare. E poi le sono debitore a vita per quello che ha fatto per la mia Rose. Non credo tu possa capire.

No infatti, si disse, non poteva. Tutti sembravano dare per scontato che lui non fosse in grado di gesti gentili o roba simile. Forse era così. Aveva sempre amato stare solo, la sua solitudine. Non avrebbe fatto cambio con nulla al mondo. Le cose erano sempre state così. Forse però le cose erano cambiate, Bella lo aveva cambiato. Forse però un vampiro centenario non può cambiare. Si sentì uno sciocco. Era confuso, frustrato. Decise che avrebbe pensato in un altro momento a quello che provava, ora voleva godersi lei.

Bella scattava da una parte all’altra. Era felice, spensierata. Una bambina. Saltava, rideva. Sempre seguita da Alice e Rose che la guardavano maternamente. Bella prese due costumi, una borsa per la spiaggia, scarpe, vestitini da spiaggia, ..., Edward aveva perso il conto ormai. Sapeva solo che le sue sorelle erano orgogliose di lei. Il quantitativo di borse, grandi  e piccole, che si stava accumulando iniziava a terrorizzarlo.

Aveva perso di vista la sua piccola, distratto dai suoi pensieri. Iniziò a cercarla con lo sguardo ma non riusciva a trovarla. Sondò la mente degli umani vicino a lui. Nessuno per tutto il pomeriggio le era stato indifferente, Bella attirava l’attenzione degli uomini in maniera fastidiosa. Dopotutto Edward doveva ammettere che era splendida, una bellezza unica, di quelle che ti lasciano senza fiato, di quelle che ti fanno girare per la strada senza pensare più a dove metti i piedi.

Si scontrò finalmente con i pensieri di un commesso, Bella era dentro il camerino e quel verme stava facendo pensieri poco casti su di lei. In poco tempo gli fu vicino. Sei morto, aveva pensato il vampiro.


‘Se non vuoi che ti stacchi la testa, allontanati, subito.’ Glielo aveva sussurrato all’orecchio. Il ragazzo visibilmente terrorizzato, senza nemmeno voltarsi per vedere da chi proveniva quella minaccia, indietreggiò e scomparve. Le sue sorelle l’avevano lasciata sola, erano impazzite? E se le fosse successo qualcosa?

‘Questo come mi sta?’. Bella fece capolino fuori dal camerino, fasciata da un costume rosso, due pezzi. Divenne rossa in viso quando vide chi aveva di fronte, lo stesso colore che se avesse potuto avrebbe colorato il viso del vampiro. La guaritrice non era splendida…era qualcosa di più, qualcosa che Edward non riusciva a descrivere. Non conosceva le parole per esprimere lo spettacolo che aveva di fronte, probabilmente non esistevano. Il piccolo corpicino di Isabella era incantevole, decorato con quelle piccole stelline che le davano un aria quasi magica.

‘Ma il commesso dove è finito?’. Chiese Bella, cercando di interrompere quel silenzio imbarazzante. Il vampiro non fiatava, era incantato, gli occhi fissi sul corpo di Bella.

‘Edward…ma mi rispondi?’.

‘Come? Si, scusa, dimmi, ero distratto.’ Distolse immediatamente lo sguardo. Ma cosa gli saltava in mente di guardarla in quel modo?

‘Da cosa scusa?’. Chiese Bella con un sorriso malizioso.

‘Da cosa, cosa?’.

‘Edward, da cosa eri distratto?’. Bella rideva.

‘No, nulla. Stavo solo pensando, non avrai freddo svestita così?’. Disse velocemente, alzando un sopracciglio, come per marcare il suo disappunto.

‘Ma stiamo andando al mare, c’è il sole.’ Rispose stranita.

‘Si ma non si sa mai, vado a cercarti un costume più coprente.’ Si immobilizzò quando si rese conto che avrebbe dovuto lasciarla sola ancora.

Non essere sciocco. Si imbronciò Isabella.

Sei nuda praticamente, non puoi andare in giro così. Ruggì.

Ma tutte vanno al mare così. Ribatté con il volto ancora più imbronciato e le braccia incrociate sotto il seno.

Va bene, come vuoi, io ti avevo avvertita. Avrebbe dovuto passare il pomeriggio a proteggerla da sguardi indiscreti, avrebbe dovuto mantenere la calma udendo schifosi commenti di altri uomini sulla sua Bella. Non era sicuro che ce l’avrebbe fatta.

Geloso.

Ti ho sentita.

Lo so bene. Sorrise soddisfatta.

‘Il mio commesso?’. Chiese nuovamente Bells.

‘Quando sono arrivato non c’era nessuno.’ Rispose Edward prontamente. Bella lo guardò dubbiosa, ma non osò contraddire il vampiro e fare ulteriori domande. Si limitò a ringraziarlo con un sorriso.

‘Mi cambio, pago e arrivo.’

Si piccola mia.

Ti ho sentito.

Lo so bene.




Ringrazio: rosa62, Rebussiii, garakame, Goten, eliza 1755, Austen95, nanerottola, Kahlan Amnell, grepattz, free09, didi_coldone!! A VOI TUTTE UN GRAZIE SPECIALE^^

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***



Buonasera^^^^
Scusate il ritardo ma....ho sempre meno tempo^^ aiuto, non ce la faccio più con sti esami^^
Comunque ecco il capitolo^^
Ricordate che VI ADOROOOOOOOO!! Siete grandi!! Grazieeeeeee di cuore a tutti^^
Un abbraccio
Marty



Capitolo 14

‘Prendo io le tue borse.’ Le disse avvicinandosi da dietro le sue spalle, mentre Bella stava pagando il costume rosso. Il commesso era alla cassa, non degnava Bella di uno sguardo, aveva gli occhi puntati verso il bancone. Edward rise dentro di sé.

Smettila di fare quella faccia soddisfatta, lo hai terrorizzato. Lo rimproverò Bella.

Non so di cosa stai parlando.

‘Non disturbarti comunque, ce la faccio’. Non la ascoltò e prese le sue spese. Probabilmente c’era un intero negozio in quelle borse. Gli venne da ridere. Era stupendo vederla così felice. Nel chinarsi sfiorò con un braccio quello di Bella.

La vide trattenere il respiro. Sentì il suo cuore accelerare. Sentì di nuovo caldo.

‘Hai fame vero?’.

‘Come scusa?’. Balbettò Bella.

‘I tuoi segni, brillano, ne sento il calore. Hai fame no? Vieni, prendiamo qualcosa.’ Lo seguì senza fiatare.


‘Allora? Come è stata questa prima parte di giornata?’. Seduti a un tavolino di un chioschetto, Bella stava gustando un bibita fresca.

‘Bene, a parte un vampiro un po’ geloso’. Sorrise, aspettando la sua reazione con la coda dell’occhio.

‘Ti ho già detto che non sono geloso. Se prendi freddo ti ammali, lo dicevo per il tuo bene.’ Ringhiò Edward indispettito.

‘Tu che ti preoccupi della mia salute? Secondo me sei geloso.’ Lo canzonò.

‘E se anche fosse?’. La provocò. Bella smise di bere la sua bibita. Osservò gli occhi del vampiro. Diceva sul serio? Deglutì rumorosamente.

‘E se fossi geloso?’. Ripeté avvicinandosi al volto della piccola guaritrice. Bella sentiva il suo alito fresco accarezzarle le labbra. Il battito del suo cuore accelerava. Il suo respiro era pesante. Non riusciva a controllarsi, non con lui.

‘Sarebbe…credo…normale.’ Cercò di rispondergli. Averlo così vicino la confondeva. Le sembrò di non sapere nemmeno così come si facesse a parlare. ‘Sono sempre tua sorella’. Questa volta era stata lei a provocarlo, dato che lui voleva giocare, lei non si sarebbe di certo tirata indietro.

‘Anche Rose e Alice sono mie sorelle, non sono geloso verso loro. Sono solo protettivo’.

Le labbra di Bella erano così vicine, così invitanti. Vi posò un lieve bacio. Il calore che percepì fu molto intenso. Gli scaldo l’anima che credeva di avere perso cent’anni prima. Dopo poco tempo si staccò, appoggiando la fronte a quella della dolce creatura che gli era di fronte. Le accarezzo una guancia, per farle riaprire gli occhi ancora chiusi. Bella era incredula, lui l’aveva baciata. Era tutto vero, non era un sogno.

‘Continua a mangiare ora.’ Le sussurrò sulle labbra. Bella lo guardava adorante, ancora scossa dalla sorpresa. Gli sorrise e riprese a mangiare, non staccando mai gli occhi da quelli del vampiro.


Come Edward aveva sospettavo mangiò tutto quello che le prese. I suoi fratelli tornarono.

‘Molto bene Ed, avevamo paura ti dimenticassi di farla mangiare.’ Disse Emmett. Le sue attenzioni e premure verso Bells iniziavano veramente a dargli sui nervi, soprattutto quando metteva in dubbio che non si occupava di lei nella maniera giusta. ‘Piccola, abbiamo una sorpresa per te.’

Rose le si avvicinò e le diede un pacchetto. ‘Carlisle ne ha fatta fare una per tutte le donne Cullen.’ Bella estrasse dalla scatola una medaglietta. Era identica a quelle di Esme e delle sue sorelle. La guardò incantata. Una lacrima le solcò il viso.

‘Grazie’.

‘Edward’. Jasper lo guardò shoccato. ‘Stai…piangendo’.

Si toccò il volto. Piccole gocce stavano scendendo dai suoi occhi. Guardò le sue mani incredulo, non si ricordava cosa volesse dire piangere, soprattutto di felicità.

‘E’ Bella. Non mi ha ancora guarito e siamo legati in qualche modo’. Spiegò strofinandosi il viso. Gli altri lo guardavano increduli. Per fortuna Bella intervenì.

Saltò in braccio a Emmett e lo riempii di baci, troppi secondo Edward. Poi fu la volta di Alice, Rose e Jasper. Poi si volto verso Edward. Divenne rossa in viso. Gli altri sorridevano. Avevano capito il loro imbarazzo. Bella fece un passo avanti verso di lui.

‘Tranquilla, va bene così.’ Bella lo guardò offesa, dispiaciuta. Non sapeva perché aveva reagito così, perché l’aveva allontanata, forse voleva cercare un modo per togliersi da quella situazione, poi c’erano i suoi fratelli.

‘Certo Edward, ora non ti va, giusto? Quando ti farà comodo fammelo sapere.’ Quelle parole lo uccisero. Se avesse potuto avrebbe pianto lacrime sue. Che stava facendo? Prima l’aveva baciata e poi non si era lasciato ringraziare? Ma cosa gli passava per la mente?

‘Andiamo Bella. Si va al mare.’

Alice la prese sotto braccio e la trascinò via, rivolgendo uno sguardo minaccioso al fratello.

A volte mi chiedo se tu sia dotato di materia grigia.


Ringrazio: eliza1755, RenesmeeBlack, Antonya, nanerottola, Austen95, Rebussiii, didi_coldone, free09, ale_jackson_twilighter, grepattz, tom angel, garakame, rosa62. A TUTTI VOI UN GRAZIE SPECIALE^^ UN BACIONE^^

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***



Buongioooooooonnnooooooooo!!! e Buon San Valentino!!!
Ricordate che vi adoro^^
Bacione
Marty


Capitolo 15

Se Bella sembrava una bambina in un negozio di caramelle nel centro commerciale, Edward non sapeva come descriverla in spiaggia. Correva in continuazione. Si gettava contro Emmett e Rose mentre erano in acqua. Chiedeva in continuazione di farle fare dei tuffi, di lanciarla in aria. Il vampiro la guardava attento, pronto a intervenire nel caso che la forza del fratello la catapultasse in altre città.

Mentre il vampiro la guardava non poteva fare a meno di pensare che fosse bellissima. Il suo piccolo corpicino era una vera tentazione. Il fatto che lei avesse deciso di indossare proprio quel costume rosso non gli sembrò una coincidenza, ne era certo. Sua sorella, che aveva baciato poco prima…oddio. Che pensieri stava facendo? E che pensieri faceva Emmett? E che pensieri faceva in generale il genere maschile? Possibile che Bella riusciva a attirare su di sé l’attenzione di tutti gli uomini? Era indeciso se andare da ognuno di quegli animali a dare una lezione, partendo da suo fratello. Doveva calmarsi, non doveva ascoltarli. Era così difficile però.

Cercò di tranquillizzarsi guardando Bella. Avrebbe voluto unirsi ai suoi fratelli ma le sue parole lo avevano ferito. Gli rimbombavano nella testa senza dargli tregua. Doveva fare chiarezza sui suoi sentimenti, non poteva continuare a comportarsi così, nemmeno lui si riconosceva più.

Tu non vieni a fare il bagno? Gli si stava avvicinando. Poté finalmente ammirarla in tutto il suo splendore. Era una vera visione.

Non credo sia il caso, Bella. Cercò di distogliere lo sguardo, senza però riuscirci davvero.

Sono stata cattiva oggi. Scusami.

Colpito e affondato. Come poteva non accontentarla. Vederla divertirsi con gli altri lo faceva sentire terribilmente geloso. Anche lui voleva godere della sua allegria.

Se non vuoi farmi compagnia non fa niente, quel ragazzo laggiù mi ha chiesto se…

Si alzò di scatto, la mise sulle sue spalle e in pochi attimi furono in acqua. Lei iniziò a bagnarlo.

‘Vuoi la guerra?’. Le chiese.

‘Ti ho già battuto, te lo ricordi?’.

A quelle parole si tuffò nel mare e si avvicinò a lei. Le prese una caviglia e la trascinò sotto l’acqua.

Guarda che se voglio posso non respirare.

Rimase allibito, quella ragazza era una continua sorpresa. Appena le fu di fronte l’abbracciò. Fu più forte di lui, non poteva resistere. Voleva averla vicina, sentire il suo calore. Le prese il volto fra le mani e la baciò. La stava baciando ancora, ancora le loro labbra erano unite. Per la seconda volta nella sua esistenza si sentì felice. Quella felicità vera, profonda. Quella felicità che credeva di avere perso per sempre, la stessa che credeva di non meritare. Quando si staccarono lui la strinse nuovamente fra le braccia.

Edward …

Scusami. Io…

La schiena di Bells era illuminata. Solo in quel momento Edward si accorse che lo erano anche le sue mani. Con uno scatto li fece risalire in superficie.

‘Che ti succede?’. Chiese Bella preoccupata.

‘Mi hai guarito. Come hai potuto?’.

‘No Edward, aspetta.’ Urlò mentre lui era già a riva. ‘Edward ti prego. Non ho fatto nulla’.

‘Ho visto le tue mani.’ Le urlò a pochi centimetri dal viso.

‘Guarda i miei occhi, non sto piangendo.’

La fissò. Non vi erano lacrime. Solo l’acqua del mare.

‘Smettila ti prego.’ Lo supplicò. ‘Lo farò solo se lo vorrai, non potrei mai se tu non vuoi. Soprattutto non con te.’

‘Cosa significa?’.

‘Tu non vuoi guarire, la cura non funzionerebbe. Se tentassi di guarirti ti ribelleresti. Io potrei morire se tu ti rifiutassi. E so che lo faresti.’

‘Scusami’. Le sussurrò appoggiando la fronte alla sua e prendendole il viso fra le mani. ‘Perdonami Bella, non meriti questo comportamento. Non meriti che io ti tratti così. Ti prego, perdonami. Non so cosa mi succede.’

Rimasero in silenzio. ‘Torno da Emmett. A dopo Edward’. Il volto di Bella gli trasmise la sua resa, la sua tristezza.
Edward si lasciò cadere sul materasso vicino a Rose.

‘Sei un ingenuo. Per essere un vampiro centenario non capisci nulla’.  Lo attaccò.

‘Non so di cosa tu stia parlando’.

‘Non ti sei accorto di nulla? Possibile che non vedi? Sei così cieco?’.

‘Rose, parla. Non capisco.’

‘Devi capirlo invece, prima che sia tardi.’ Si alzò e raggiunse Bella.

Cosa voleva dirgli sua sorella?

Ringrazio: Austen95, eliza1755, free09, samy88, RenesmeeBlack, Costance_Fry, garakame, rosa62, crista, ese96, Antonya, didi_coldone, grepattz, Rebussiii^^ A tutte voi un grazie speciale, vi chiedo perdono ma non riesco a rispondervi, il tempo è poco e non voglio farvi aspettare per i capitoli^^ Vi chiedo di avere pazienza, perdonarmi e continuare a scrivermi^^ Non potete capire quanto mi rendete felice^^ VI ABBRACCIO^^

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***



Buongiorno a tutti^^
ecco il capitolo! Vi ringrazio immensamente per i commenti e per seguirmi sempre!!
Vi abbraccio
Marty


Capitolo 16

I giorni passavo. Bella stava per la maggior parte del tempo con gli altri, lo evitava, ne era certo. Edward non riusciva più ad avere un contatto con lei, a parlare. Di notte non gli permetteva di entrare nella sua camera. Non glielo permise nemmeno dopo la cura di Emmett e Jasper. Aveva preferito soffrire per la febbre piuttosto che averlo vicino. Ripensava al loro bacio. Alla sua assurda scenata in spiaggia. Avrebbe voluto porvi rimedio ma non sapeva come. Soprattutto, lei glielo avrebbe mai permesso?

Edward aveva poi scoperto che la sua guaritrice amava la musica. Un giorno, convinto di essere solo in casa iniziò a suonare. Chiuse gli occhi e lasciò le mani scorrere libere sul pianoforte. Stava suonando quando percepì di non essere più solo. Si sentiva stranamente felice e sereno, avrebbe voluto urlare dalla felicità. La melodia malinconica si trasformò in una musica allegra, gioiosa. Con la coda dell’occhio intravide Bella. Nascosta dietro la porta della cucina. Vide la sua ombra danzare. Forse dopo troppo tempo aveva fatto qualcosa di buono per lei. La stava rendendo felice. Continuò a suonare. Da quel giorno fece tesoro della sua scoperta. Compose svariate melodie in base ai suoi stati d’animo, in base a quelli di Bella. Sperò che fosse un modo per avvicinarla, non fu però così. Rimaneva sempre nascosta.

‘Puoi avvicinarti se vuoi, giuro che non ti mangio?’. Aveva provato a dirle un giorno. Quella frase la allontanò maggiormente.


La verità è che la guaritrice non poteva più sopportare un comportamento del genere da parte di Edward, le faceva troppo male, decise che si sarebbe allontanata. Per il bene di lui e per il suo. Il loro legame non era possibile. Forse si era sbagliata, forse lui non era chi lei pensava. Sentiva di avere commesso un grosso errore, di lì a poco avrebbe lasciato i Cullen, doveva farlo.
Ripensava spesso al loro bacio. Pensava sempre al loro bacio. Si ritrovava così con gli occhi chiusi, sperando di rivivere le sensazioni provate, che col tempo sembravano sempre più lontane. Non era tempo per il loro rapporto, lui non era pronto. Era troppo confuso. La sua confusione avrebbe finito per distruggere entrambi. L’odio che il vampiro celava nel cuore era troppo, anche per lei. Lei, nata per guarirlo, nata per stare al suo fianco. Forse col tempo avrebbe capito, avrebbe accettato. Forse invece era lei ad avere frainteso, non ero lui l’essere per lei. Avrebbe voluto comunque aiutarlo. Soprattutto, lui glielo avrebbe mai permesso?

La partenza era ormai prossima. Avrebbe dormito l’ultima notte a casa Cullen e la mattina tutto sarebbe terminato, la sua vita da Cullen sarebbe stato un capitolo della sua vita, troppo breve e magnifico. Avrebbe così cancellato la memoria delle persone che più amava al mondo, della sua famiglia. Avrebbe portato con sé qualsiasi cosa potesse testimoniare il suo passaggio. Non sarebbe mai esistita, non avrebbe lasciato traccia. Il suo compito era stato svolto, ogni singolo membro della famiglia aveva ottenuto la pace dalle sofferenza inferte dalla natura dei vampiri. Quasi tutti, si disse con rammarico.
Dopo avere preparato le sue cose si mise a letto. Il sonno la colse subito.


Edward era steso sul suo letto, non sopportava più di sentirla così lontana. Era deciso a parlarle, non sopportava più quella situazione. Temeva che presto se ne sarebbe andata e lui non avrebbe mai potuto dirle che…che l’amava. Si, l’amava terribilmente. Sapeva che era ormai la sua vita e che non poteva più fare a meno di lei. Quel periodo di lontananza era stato insopportabile. La mente muta di Isabella era stata un vera punizione. Adorava il loro modo di comunicare, adorava averla vicina, adorava tutto di lei, di loro. Avrebbe fatto di tutto per non perderla.

Quella notte aspettò che si addormentasse. Quando percepì che la sua barriera dormiva con lei entrò nella sua camera. Si sedette sul letto. Era stupenda. No, quella creatura non era più sua sorella, probabilmente non lo era mai stata. Ne era innamorato. Follemente innamorato. La sua piccola guaritrice teneva stretta nella mano la medaglietta che qualche settimana prima le avevano regalato le sue sorelle. Una spallina della canottiera era caduta dalla spalla. I capelli erano sparsi sul cuscino. Era più che follemente innamorato.

Poi all’angolo della stanza notò che tutte le cose di Isabella erano riposte state raggruppate. Sentì una fitta al cuore. Sentì dolore. Sentì sofferenza. Era una male terribile. Unito alla rabbia. L’avrebbe lasciato. Se ne sarebbe andata. Non glielo avrebbe permesso.  

‘Bella.’ La scosse delicatamente.

La guaritrice aprì gli occhi, appena vide il volto del vampiro e realizzò che era lì con lei si alzò di scatto e si mise a sedere sul letto.

‘Bella dobbiamo parlare.’ La inchiodò con lo sguardo.


Ringrazio: free09, garakame, ale_jackson_twilighter, rosa62, eliza1755, Elly4ever, ese96, grepattz, didi_coldone, Austen95, Rebussiii. VI ADORO, GRAZIE MILLE^^ Marty

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***



Buongiornooooo^^
Giuro, non ce la faccio più, basta esami. Finisco giovedì, per questo vi chiedo scusa per i ritardi nel postare, ma...cause di forza maggiore.
Vi ringrazio per la pazienza e l'appoggio! Vi adoro.
Vi lascio al capitolo tanto atteso!! Yeeeeeeeeeeeeee^^
Vi abbraccio
Marty



Capitolo 17

‘Non ora Edward, ti prego. Domani, con gli altri’. Di scattò si scoprì, liberando il suo corpo dalla morsa delle coperte per essere libera di alzarsi.

‘No, adesso, da soli. Io e te.’

Fece per alzarsi ma la afferrò per il polso facendola ricadere sul letto. Edward non si era accorto che la sua piccola guaritrice non aveva un pigiama molto coprente. Aveva un paio di calzoncini corti e le sue gambe snelle erano completamente nude. Rimase incantato a guardarla, incapace di formulare in quel momento pensieri coerenti.

‘Edward ti prego lasciami’. Gridò Bella, svegliandolo dal suo stato di coma profondo.

‘Te ne saresti andata. Quando?’. Ringhiò lui, senza avere risposta. Era arrabbiato. No, sembrava qualcosa di più. Non era solo rabbia quella che Bella leggeva nel volto del
vampiro, era disperazione.

‘Quando Isabella?’. Ringhiò più forte.

‘Fra poche ore. Non ho scelta Edward. Nessuno soffrirà, te lo prometto.’ Ammise quasi con vergogna.

‘Tu non puoi, non puoi andartene. Non puoi cancellare quello che sei per questa famiglia. Nessun potere può fare questo. Non scomparirai mai dal cuore di tuo padre, di Esme, dei tuoi fratelli.’ Urlò con rabbia. ‘Non potrai mai cancellare quello che sei per me.’ Quelle parole le trafissero il cuore. Sarebbe stato ancora più doloroso andare via.

‘Non ho altra scelta, non capisci?’. Urlò rassegnata. ‘Ora lasciami andare, ti prego’. Isabella non riusciva, non poteva muoversi. Il vampiro sentiva la sua impotenza, la ricerca spasmodica di far riaffiorare i suoi poteri. Vide i suoi occhi riempirsi di lacrime.

‘I tuoi poteri non funzionano quando ti tocco. Perché?’.

Sgranò gli occhi, come una bambina appena scoperta a mangiare un biscotto prima di cena.

‘Non lo so.’ La sua voce era fievole. I suoi occhi sfuggenti. Edward non lo sopportava. La guaritrice continuava a tirare verso di sé il braccio, ma la presa del vampiro sul suo polso non accennava a diminuire.

‘Guardami.’ Disse, prendendole il mento fra le mani e voltando il suo viso verso di lui. ‘Tu sai il perché. Perché i segni si illuminano quando ti sono vicino? Perché sentiamo le sensazioni l’uno dell’altro?’. Il suo tono sembrava ancora più disperato, allo stesso tempo speranzoso. Voleva sapere, ne aveva bisogno.

‘Edward non lo so. Lasciami’. Lo pregò ancora.

‘No. Ho bisogno di sapere. Sono io, vero?’.

Bella smise di respirare. Nei suoi occhi il vampiro lesse paura.

‘Bella, sono io? Non ti è mai capitato prima. È vero? Bella ti prego rispondimi.’

‘No, non mi è mai capitato’. Ammise dopo un tempo che a Edward sembrò un eternità.

‘Perché non me lo hai detto?’.

‘Volevo proteggerti Edward. E…avevo paura. Paura che tu mi rifiutassi.’

‘Come avrei potuto? Un essere potente come te come fa a non capirlo?’.

‘Posso muovere le montagne è vero. Ma il mio cuore è umano. Non è così forte.’

Si avvicinò di più a lei. Ne aveva bisogno, come a un essere umano serve l’ossigeno. Appoggiò la fronte alla sua e le prese il viso tra le mani, Bella amava profondamente quel gesto, la faceva sentire amata, protetta. Una piccola lacrima le solcò una guancia. Chiuse gli occhi.

‘Non farlo’. Lo pregò. Edward sentiva le lacrime nascere dagli occhi di Bella.

‘Perché?’. Sussurrò a pochi centimetri dalle sue labbra.

‘Perché lasciarti sarà doloroso anche senza questo bacio.’

‘Non te ne andrai, non te lo permetterò. Io non vivo senza di te.’ Sussurrò delicato.

Si avvicinò e appoggiò le sue labbra a quelle di Bella. Sentì le sue braccia incrociarsi dietro la sua testa e attirarlo a lei. Lo voleva vicino, aveva bisogno di sentire che era lì con lei e che non se ne sarebbe andato. Edward lo sapeva, era quello che provava anche lui.

Non lasciarmi.

Bella si illuminò, tutta, non solo i segni della mani e della schiena. Sembrava un angelo. Il suo piccolo angelo. Si staccò da lei per osservarla, era splendida. Non riuscì più a vedere il suo profilo perché la luce era diventata troppo forte, persino per lui.

Edward non capì se la luce aveva perso intensità o i suoi occhi si erano abituati a quel bagliore. Si spinse sul letto e fece accoccolare Bella sul suo petto. Se avesse potuto il vampiro avrebbe urlato dalla felicità. Per la prima volta in tutta la sua esistenza si sentii…

…completa.


Un ringraziamento speciale a: silvj, Austen95, garakame, eliza1755, Rebussiii, Goten, grepattz, free09, rosa62, ese96, didi_coldone. SIETE GRANDIIII^^ GRAZIE DI CUORE^^ BACIOOOOOO

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***



Salve a tutti,
esami finiti! Mi spiace avervi fatto tanto aspettare! Perdono^^ Grazie per la pazienza e per seguirmi e soprattutto per le splendide parole che mi regalate!
Vi adoro!!
Marty


Capitolo 19

‘Ora devi fidarti di me.’ Bella guardava il vampiro con occhi imploranti e allo stesso tempo carichi di passione e amore.


Edward non disse nulla, si limitò ad annuire. L’intensità del suo sguardo lo aveva come paralizzato. Non il suo potere, solo lei, Bella.


Lo fece sedere sul letto a gambe incrociate e si posizionò di fronte a lui, nella stessa posizione. Edward la guardava adorante e curioso allo stesso tempo. La sua piccola stava per fare quel gesto che avrebbe voluto facesse la prima volta che l’ha vista. L’aveva negato, a lei e a se stesso. Era però pronto ora. Per se stesso. Per loro.


‘Quello che tu definisci mostro è in realtà frutto del dolore. La tua natura è nata come risposta di una grande sofferenza. Non siete mostri.’


La guardava stranito, dove voleva arrivare? Cosa stava facendo?


‘Io custodisco il segreto. Il segreto di voi vampiri. Quello che tanto teme Aro. Lui non sa cosa sia eppure sa che può cambiare molte cose del vostro mondo. Ora sta a te scegliere.’


‘Scelgo te.’


‘No, non è così semplice.’ I suoi occhi si velarono di tristezza, scostò come spaventata lo sguardo. Le prese il mento fra le dite e la costrinsi a guardarlo.


‘Io scelgo te. Di conseguenza scelgo qualsiasi cosa questo implichi.’


‘Dovrai accettare la guarigione e la sofferenza che sarà per me. Prima però saprai il segreto. Una volta che ne sarai a conoscenza e dopo la guarigione tutto questo ti rimarrà nell’anima.’ L’anima? Ma cosa stava dicendo? I vampiri non…


‘…no Edward, ti sbagli.’ La guardò esterrefatto. Le fece cenno di continuare.


‘Quando ti ho detto che la tua natura nasce dalla sofferenza intendevo la sofferenza di un uomo. Centinai, migliaia di anni fa visse un uomo. Il suo nome era Aro. Quest’uomo era follemente innamorato della sua Sophia che lo ricambiava con altrettanto amore e trasporto. I due erano una cosa sola, un unico essere, indivisibili, inseparabili. Insieme avevano il potere di guarire le malattie, le sofferenze, le cose brutte che il mondo proponeva loro. Volle però il destino essere crudele. Una sera Sophia fu uccisa. Aro perse la testa, il dolore era così forte che uccise la sua stessa anima. Quando l’anima stava per morire gli chiese pietà ma lui rifiutò. Voleva che il male lo abbandonasse e avrebbe lasciato l’anima morire per non provare più quei sentimenti così dolorosi. Iniziò poi a cercare di vendicarsi. Nella sua vendetta ci sarebbe stato un grande insegnamento per l’essere umano. Così è nata la tua specie. L’odio, la sofferenza hanno trasformato Aro in quello che tu sei oggi, un vampiro. La colpa, il vero colpevole fu l’uomo.’


Trasalì a quell’affermazione. Fino quel giorno aveva sempre sostenuto di essere lui il mostro, invece…


‘L’uomo è l’unico essere che uccide i suoi simili per cattiveria, odio, frustrazione, anche solo per gioco. È colpa dell’uomo se i vampiri non trovano la loro anima. Per non provare i sentimenti che portano l’essere umano a essere un mostro, Aro rinunciò ad essa, privandosi anche dei sentimenti belli. L’ingiustizia fu tale che nacque la mia specie. Per sopperire al male che l’uomo aveva commesso. Ma le cose non sono andate come dovevano’.


‘Cosa vuoi dire?’.


‘Il motivo per cui voi vi cibate di sangue umano è la sopravvivenza. Aro diede concretezza al fatto che un essere uccidesse un altro. Non per gioco o cattiveria, bensì per sopravvivere. Questo fu un errore. I Guaritori insegnarono ai vampiri che si potevano nutrire di animali e ancora oggi lo fanno. Così facendo possono provare nuovamente i sentimenti belli e possono avere una vita normale, tra gli esseri umani. Alcuni ascoltano le nostre parole, altri no. Tu e la tua famiglia siete diversi, vegetariani. La vostra anima è già rinata. Non è così per chi non ha saputo modificare la sua dieta.’


Edward era completamente perso nelle sue parole.


‘Io sono una Guaritrice un po’ speciale. La leggenda narra che ci sarà una grande guerra condotta da un vampiro che vorrà annientare la regina, nata per terminare la conversione dei vampiri.’


‘Quindi tu sei…e Aro…’


‘Si, sono la regina e Aro, il creatore della tua specie, lo sa. Non vuole che il segreto sia svelato per la sua sete inarrestabile di vendetta. Non mi ha uccisa perché sperava di soffocare la mia natura e di avermi ancora più potente una volta che mi fossi unita al mia re.’


Re? Chi? Non dirmi che…?


‘Si, tu. È il destino Edward.’


Le sue parole gli entrarono dentro come coltellate. Aveva tanto odiato se stesso, ma non aveva colpa per quello che era. La sua specie era nata per spiegare all’uomo che se proprio voleva uccidere doveva farlo per nutrirsi? Era incredulo.


In quel momento lacrime solcarono il viso di Bella. Si illuminò completamente. Un nuovo segno comparve sulla sua fronte. Aveva gli occhi chiusi, abbandonata sul letto. Cosa stava succedendo?


Ringrazio di cuore: garakame, eliza1755, Rebussiii, Tyresiah, ese96, free09, didi_coldone, Austen95, lorek92, grepattz, rosa62, Goten. VI ADOROOOOOO^^

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***



Eccomi^^
Buona giornate a tutti^^
Vi adorooooooooooooooooooooo^^
Marty


Capitolo 20

Sei guarito Edward.

‘Non mi hai nemmeno sfiorato’. Le disse accarezzandole i capelli. La sua testolina era schiacciata contro il suo petto, cercava il fresco.
Dovevi solo capire.

‘Bella, mi permetti di…’

Non è il caso, sto bene, tranquillo, amore mio.

Non l’ascoltò. Andò in camera, si tolse la maglia e mise un paio di calzoncini. Lo aveva chiamato amore mio. Tornò da lei e la face sdraiare su di lui. Il suo respiro si fece più calmo.

Grazie.

‘Prego piccola.’ Si sarebbe mai stancato di sentirsi chiamare così? Amore mio…No, non poteva più farne a meno. Bella era la sua anima. Bella era il bello della sua esistenza, della sua essenza. Era tutto per lui. Era certo di essere nato per lei, unicamente per lei.

‘La febbre sta passando. La trasformazione è quasi completa.’ Gli disse alzando la testolina. Lo guardò furba. Ricambiò il suo sguardo con un sorriso sghembo.

‘Perché mi guardi così?’. Le chiese curioso.

‘Sei molto bello, lo sai?’.

‘Così dicono’. Sorrise beffardo.

‘Ah si? E chi oserebbe dirlo? Chi osa posare lo sguardo su quello che è mio?’. Scherzò mettendosi in piedi sul letto e minacciandolo con un cuscino in mano.

‘Vediamo…’ Finse di riflettere Edward portandosi un dito sotto il mento e inclinando il viso. ‘Sicuramente tutte le compagne di scuola, poi ci sarebbe la commessa del supermercato, le pazienti di Carlisle, per non parlare delle infermiere…’. Non riuscì a terminare il discorso che un cuscino gli piombò in faccia.

‘Non ti permettere.’ Lo guardò minacciosa. Edward sentì il cielo ringhiare. Guardò Bella shoccato.

‘Bella io stavo solo…’. Il suo tono tremava. Non aveva paura di lei, non voleva però farla arrabbiare, non proprio adesso che si erano trovati.

‘…scherzando. Si lo so, anche io.’ Rise buttandosi tra le braccia del suo vampiro. ‘La trasformazione è completa. Posso controllare i miei poteri perfettamente, lo sento. Il tuono era solo una prova.’

‘Sei impazzita, oddio, mi hai fatto prendere un colpo. Piccola peste’ Finse un tono arrabbiato.

Bella si mise a cavalcioni su di lui e lo baciò. Non avrebbe mai potuto avercela con lei. E nemmeno sapeva fingere di essere arrabbiato con lei.

‘Vuoi vedere cosa so fare?’.

‘E’ una proposta indecente?’. Sorrise malizioso.

Non ebbe risposta. Bella appoggiò la sua fronte a quella del vampiro. Nella sua mente gli fece comparire tutte le immagini più belle delle ultime settimane. La cosa che più lo affascinava è che Edward sentiva le sensazioni che Bella aveva provato. L’agitazione di sapere che presto lo avrebbe visto, la tristezza quando era lontano da lei, la felicità e la serenità quando le era accanto per la febbre.

‘Voglio vedere tutto, anche quello che mi stai nascondendo’. Era serio, voleva sapere tutto di lei, anche se era certo che gli avrebbe fatto male.

Bella lo accontentò senza ribattere. Rivide la sua reazione brusca sulla spiaggia, quando l’aveva allontanata al centro commerciale, quando le aveva detto che mai sarebbe dovuta entrare nella sua vita. Quanto dolore le aveva causato.

‘Scusami.’ Sussurrò.

‘No Edward, non è colpa tua, dovevi solo capire.’ Sorrise, prendendogli il volto fra le piccole mani.

‘Credo di averlo sempre saputo.’ Ammise.

‘Cosa?’. Chiese fingendo di non capire. Voleva sentirlo, voleva sentirselo dire più di ogni cosa al mondo.

‘Sai benissimo cosa.’

‘No, non direi’.

‘Ti amo, mia regina.’ Riconobbe infine.

‘Ti amo, mio re’. La gioia che aveva provato a confessarle il suo amore non era nulla se paragonata a cosa avevano scatenato in lui le sue parole.

‘Dovrei dirti un ultima cosa. Hai visto che mi è comparso un altro segno?’.

‘Si, carino.’ Disse depositandovi un lieve bacio sopra.

‘Ne hai uno anche tu, uguale’.

‘E dove scusa?’. Chiese iniziando a guardarsi le braccia alla ricerca del segno.

‘Non lo so, sei troppo vestito’. Era incredibile, quella piccola peste lo faceva impazzire. Non si sarebbe tirato indietro. La fece scivolare sotto di lui.

‘Rimediamo subito, mia regina’.


Ringrazio: Austen95, RenesmeeBlack, silvj, ese96, garakame, Rebussiii, eliza1755, rosa62, grepattz, didi_coldone.

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Capitolo 21
*** Capitolo 22 ***



Eccoci qua.
Vorrei spiegarvi il perchè all'improvviso sono sempre così in ritardo.
Allora: solitamente le storie che posto sono già scritte, non concluse ma lo sono quasi. Quando ho iniziato a postare questa storia l'avevo già finita. Nel mentre ho deciso di modificarla, aggiungendo, togliendo....ecco perchè prima postavo più spesso. Portate pazienza^^

Grazie a tutti!
Bacioooooooo



Capitolo 22

‘Eccoli, finalmente’. Alice corse incontro alla coppia felice di vederli finalmente uniti e abbracciò entrambi.

‘Edward, cosa hai sul collo?’. Sua sorella gli stava sfiorando il simbolo che la sera prima gli era apparso sulla pelle. Il vampiro lo coprì istintivamente con la mano, come a volerlo proteggere. Alice capì che le spiegazioni sarebbero arrivate.

‘Sedetevi, vi prego. Vi spiegherò tutto.’ Intervenne Bella.

La famiglia ubbidì e si sedettero tutti intorno al tavolo. ‘Allora’. Iniziò la guaritrice. ‘Come avrete già capito stanotte è successo qualcosa di molto importante.’ Guardò Edward e gli sorrise prima di continuare. Lui le fece cenno di proseguire, prendendo una sua piccola mano e stringendola tra le sue.

‘Io e Edward abbiamo capito che ci amiamo.’ Disse orgogliosa e felice. Temeva un po’ la reazione di suo padre, anche se prima non c’era stata non voleva dire che accettava la situazione.

‘Finalmente, era ora, figlia mia.’ Disse Carlisle stupendola.

‘Papà, tu sapevi?’. Bella era visibilmente sorpresa.

‘Bambina, non ho creduto nemmeno un momento alla storia che ti illuminavi quando avevi fame. Siete i miei figli, vi conosco perfettamente e leggevo nei vostri occhi l’amore che provavate l’uno per l’altra. Sono sempre vostro padre.’

‘Tu lo sapevi.’ Edward era allibito. ‘Perché non mi hai detto nulla?’.

‘Non sarebbe stato giusto. Se ti avessi detto qualcosa non mi avresti creduto.’ Carlisle era tranquillo, anche se leggeva rabbia nel volto del figlio.

‘Hai rischiato di perderla. Se ne stava andando.’ Urlò Edward colto da una rabbia improvvisa. Si tirò in piedi, facendo cadere la sedia alle sue spalle e picchiando le mani sul tavolo.

‘Non potevo intromettermi e tu lo sai.’ Carlisle aveva alzato il tono di voce.

‘Edward ti prego calmati, basta ora.’ Bella non sopportava di vederlo così. E non poteva tollerare gli occhi del padre che la guardavano come a chiederle scusa. ‘Papà ha ragione, le cose dovevano andare esattamente come sono andate.’

Edward sentiva la manina di Bella appoggiata delicatamente sulla sua. La guardò. I suoi occhi lo supplicavano di smettere. Si sentì all’improvviso calmo e tornò a sedersi. Guardò in direzione di Jasper e lo ringraziò con un cenno della testa. Il fratello gli sorrise.

‘Scusami papà, non so che mi è preso. Perdonami.’ Tentò di scusarsi.

‘Tranquillo, figlio mio, posso capirti molto bene. Il solo pensiero di potere perdere Esme mi fa imbestialire. Posso comprendere la tua rabbia.’

‘Grazie.’ Sussurrò.

‘Possiamo andare avanti.’ Proseguì Bella. ‘La mia trasformazione è completa e la guarigione di Edward è avvenuta. Il simbolo che vedete sul suo collo ne è la testimonianza. È un simbolo che ci lega. Come potete vedere ho la stessa stella sulla fronte, identica alla sua.’

I suoi fratelli la studiarono. I loro occhi rimbalzavano dalla sua fronte al collo del fratello.

‘Parlando di cose serie…’. Intervenne Emmett.

‘Zitto, sai, non ti permettere.’ Lo interruppe prontamente Rose. ‘Quindi non te ne andrai Bella, giusto?’.

‘No, posso affrontare i Volturi ora, senza mettervi in pericolo.’

‘Noi saremo al tuo fianco.’ La rassicurò Esme. ‘Tutta la famiglia lo sarà’.

‘Grazie mamma. Me la saprò cavare però. Non voglio che nessuno di voi rischi.’

Sentì la presa di Edward intensificarsi, il suo braccio aveva raggiunto la sua vita e l’aveva attirata a sé.

Amore tranquillo. Andrà tutto bene.

Se dovessi perderti io…

…non accadrà, te lo prometto.

‘I volturi non arriveranno prima di un mese. Possiamo stare tranquilli ancora per un po’. Confermi Alice?’.

‘Si. Direi poco meno di un mese. Abbiamo tutto il tempo per prepararci.’

‘Bene.’ Carlisle si era alzato. ‘Allora è tempo di radunare la famiglia. Chiamerò subito i Denali, potranno raggiungerci per aiutarci, in pochi giorni saranno qui’.

‘No.’ Urlò Bella. Notando che la famiglia la stava guardando sorpresa si rese conto di avere alzato troppo la voce.
‘Non è il caso papà davvero.’ Disse in tono più pacato. Si era liberata dalla presa di Edward, allontanandolo. Suo padre capì il motivo del suo gesto.

‘Non essere sciocca. Prima o poi dovrai affrontarla.’ Le sorrise.

‘Non so di cosa tu stia parlando.’ Rispose prontamente la guaritrice stizzita. ‘Ce la posso fare da sola, senza l’aiuto di nessuno.’

‘Cosa devi affrontare?’. Chiese Edward, innervosito. Bella aveva chiuso la sua mente. Non lo sopportava. Era una terribile sofferenza non sentirla con lui.

‘Nulla Edward.’ Lo tranquillizzò Bella. Sapeva che avrebbe dovuto dargli una spiegazione, non sapeva però quale.
‘Papà non sa quello che dice.’ Guardò minacciosa Carlisle, non voleva che continuasse a parlare. ‘Non chiamerai i Denali, non è necessario’.

Padre e figlia erano l’uno davanti all’altra. La rabbia e il nervosismo era palpabile. Nessun osò intromettersi.

Non farmi questo, papà. Mi distrarrebbe, lo sai.

Sbagli, figlia mia.

Edward si alzò di scatto. La sedia cadde nuovamente. Nei suoi occhi Bella vide paura, terrore.

‘Tu sai.’ Sussurrò Edward. ‘Tu sai di…’.

Bella lo fissò. Passarono i minuti senza che entrambi fossero in grado di emettere parole.

‘Si, so tutto.’ Confermò sconfitta.


Un ringraziamento particolare a: free09, bellina3000, chi61, rosa62, eliza1755, didi_coldone, Austen95, grepattz, garakame, naog94, Rebussiii. VI ADOROOOOO^^

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***



Eccomi qua^^
Vi lascio subito al capitolo, ringraziando tutti voi per seguirmi e per le belle parole che mi dite sempre.
VI ADOROOOOOOOOOOOO^^
Bacio


Capitolo 21

Erano rimasti insieme tutta la notte, si erano amati, desiderati, cercati. Erano rinati insieme, riscoprendosi a vicenda e riscoprendo se stessi. Entrambi sentivano che la loro vita era cambiata, che nulla avrebbe potuto dividerli. Era giunto però il momento che anche la loro famiglia sapesse. I loro fratelli e i loro genitori avevano dovuto pazientare molto per la situazione che si era creata. Vederli allontanarsi e sapere quanto entrambi soffrivano aveva fatto male a ogni singolo membro della famiglia.

‘Bella forse noi dovremmo dirlo agli altri, non credi?’.

‘Lo sanno già, fidati, stanno solo aspettando che scendiamo a dare la notizia ufficiale. Ma prima io…’. Iniziò la frase, per poi mettersi a cavalcioni su di lui e iniziare a baciarlo con passione.

Bella…

Shhh... Non voleva che lui parlasse, sapeva cosa stava per dirle. ‘Lo so, noi dovremmo…’

Bella…

Edward lo so dobbiamo scendere e dirlo agli altri.

Troppo tardi.

Solo in quel momento si accorse che tutti i suoi fratelli erano schierati in fondo al letto per godersi lo spettacolo. Ridevano tutti. Come aveva fatto a non sentire i loro pensieri?

‘Hai alzato lo scudo, amore’. Intervenne Edward nei suoi pensieri.

‘Cosa stai dicendo?’. Lo guardò interrogativa, non riusciva a capire.

‘Tutta la notte ho percepito uno scudo che ci ha protetto entrambi e ci ha isolato dal mondo esterno. Noi potevamo comunicare tra noi ma nessuno fuori dallo scudo poteva disturbarci e allo stesso tempo noi non li percepivamo.’

‘Non me ne sono accorta.’ Bella sembrava sconvolta.

‘Penso sia inconscio da parte tua.’ Intervenne suo padre, entrando nella camera seguito da Esme che sorrideva felice. Bella percepiva i loro stati d’animo, mai li aveva sentiti così gioiosi e sereni e appagati. ‘Non credo comunque che sia unicamente Bella a produrre lo scudo, credo siate voi due, insieme.’

‘Già, credo anche io’. Ammise Alice. ‘Stanotte sapevo che sareste stati insieme, non sapevo però come sarebbe andata, se avreste fatto pace o meno. Tu eri confusa e sai che posso avere visioni chiare su quello che già è deciso. Quando eravate insieme ho cercato di avere visioni. Non vedevo nulla. O meglio vedevo un alone rosa, come una bolla. Se fosse stato uno scudo creato da un vampiro non avrei visto nulla, avrei visto il buio’.

‘Può essere…’. Bella non riusciva a darsi una spiegazione. Era tutto nuovo per lei, anche la sua trasformazione le aveva dato una forza incredibile. Era certa che doveva imparare ancora molto, sia su Edward, che sul loro rapporto, che su se stessa.

Tranquilla abbiamo tutto il tempo che vogliamo.

Esci subito dalla mia testa. Urlò indignata.

Edward scoppiò a ridere, rotolandosi nel letto.

‘Noi vi aspettiamo di sotto.’ Disse Esme. ‘Tranquilli fate con calma. Almeno poi ci spiegate come sono andate le cose.’

‘Si Bella, nei più piccoli dettagli.’ Concluse serio Emmett.

‘Emmett ti prego smettila.’ Ringhiò Edward.

‘Bella, ti preparo la colazione?’. Sorrise Esme.

‘Non credo sarà più necessario.’ Disse serenamente Bella, ricambiando il suo sorriso. ‘Dateci qualche minuto e scendiamo, mamma.’ Esme rimase spiazzata. Non se lo aspettava. Era felice, tremendamente felice. Bella era sua figlia.

‘Forza ragazzi, tutti fuori.’ Incitò Esme. ‘Carlisle anche tu, almeno che non vuoi unirti alla loro doccia.’

‘Mamma.’ Urlarono insieme Bella e Edward.

‘Si scusate.’ Rise. Se ne andarono tutti, lasciandoli soli. Bella giocava con una ciocca dei suoi capelli, mentre il suo vampiro la osservava curioso.

A cosa pensi?

‘A noi. A quello che è successo. A cosa faremo.’

Hai un broncio.

‘Non osare prendermi in giro, sai…altrimenti io..’.

‘Tu cosa?’. Le chiese avvicinandosi sempre di più al suo viso.

‘Io…’. Bella era incantata dalle sue labbra che vedeva e sentiva sempre più vicine. ‘Io…’ Tentò di dire ancora.

All’improvviso si ritrovarono nella doccia con l’acqua calda che accarezzava i lori corpi stretti in un abbraccio. ‘Ma cosa diavolo è successo?’. Edward si guardò intorno spaesato.

‘Scusa’. Si affrettò di spiegargli la guaritrice. ‘Forse l’ho pensato un po’ troppo intensamente.’

La guardò stupido, fece un sorriso sghembo e la baciò stringendola a sè.

Ti amo, Bella.


Ringrazio: chi61, rosa62, eliza1755, free09, Rebussiii, grepattz, PATATINAFRITTA, ese96, didi_coldone, auri7777, Goten. MI RENDETE FELICE^^ GRAZIEEEEEEEEEEEEE^^ VI ABBRACCIO

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***



Buongiorno a tutti, eccovi il capitolo^^
spero vi piaccia, aspetto i vostri commenti!!
vi adoro^^^^^^
Marty

Capitolo 23

Bella entrò nella stanza a passo deciso. Non amava mostrarsi debole come poco prima. Era fuggita dagli sguardi della sua famiglia, voleva rimanere sola. Come aveva potuto suo padre? Lui lo sapeva, sapeva tutto. Edward l’aveva seguita in silenzio, pensava a cosa avrebbe detto, fatto. Quando anche lui fu dentro la loro camera sbatté la porta violentemente.

‘Hai intenzione di distruggerla?. Chiese Bella innervosita, voltandosi a guardarlo.

‘Perché non mi hai detto nulla?’. Domandò ignorando la domanda di Bella.

‘Cosa avrei dovuto dirti?’. Lo guardò shoccata. ‘Sai bene che so tutto di voi perché vi ho visti, vi ho vissuto Edward. Conosco ogni singolo membro di questa famiglia meglio di quanto lui conosca se stesso. Dovevi immaginarlo che io sapessi tutto.’

‘Potevamo parlarne.’ Cercò di dire Edward. Stava cercando di dire qualcosa, come se volesse scusarsi.

‘Di cosa?’ Sibilò Bella. ‘Di lei, della tua compagna?’. Edward vide la rabbia sul volto della piccola guaritrice. Vide odio, sofferenza.

‘Non è la mia compagna.’ Disse pacatamente. Sapeva che Bella soffriva anche se non riusciva a capirne pienamente il motivo. Parlavano di qualcosa che era passato, forse lui avrebbe dovuto dirglielo. Le avrebbe fatto però comprendere che lei, Tanya, non era stata nulla per lui, se non un passatempo. Non l’aveva amata. Nulla era amore se paragonato al sentimento che nutriva per Bella.

‘Lo è stata. È passato.’ Bella cercava ancora di fuggire. Gli diede le spalle.

‘No, se ti crea problemi. Anche se non ne capisco il motivo.’ Disse abbracciandola da dietro e stringendola contro il suo petto. ‘Io amo te. Sono tuo ora.’

Bella rimasse rigida, come di fronte a una rivelazione, un nuovo dolore.

Lui non capiva, non capiva il motivo di quella che Bella riconobbe non essere solo gelosia. Come poteva non capire? Lei…lui. Insieme. Quella vampira era stata sua, lui l’aveva stretta fra le braccia, le aveva sussurrato parole d’amore. I ricordi tornarono alla sua mente e furono uno schiaffo in pieno viso. Aveva invidiato quella vampira, l’aveva odiata.
Aveva dovuto osservare impassibile l’amore della sua vita fra le braccia di un’altra donna, senza potere fare nulla. Calde lacrime iniziarono a solcarle il viso.

Quell’aspetto dell’essere umano era parte di lei, lo sarebbe stato per sempre e per la prima volto lo detestò. Non voleva piangere, non voleva farsi vedere piangere, non da lui.

‘Hai vissuto la tua vita. Era giusto così. Credi davvero che io non abbia mai avuto nessuno?’. Lo guardò con sfida, voltandosi e allontanandosi da lui. Voleva che anche il vampiro provasse quello che a lei era stato inferto per decine d’anni, anche se non ne aveva colpa, lui non poteva sapere. La rabbia era però troppa.

Edward la guardò furente. La sola idea che altri l’avessero stretta a loro lo fece infuriare. I suoi occhi diventarono neri come la pece. Sentiva di non riuscire a controllarsi. Sentiva la rabbia crescere. Immagini di pura fantasia gli inondarono la mente. Chi aveva osato sfiorarla? Iniziò ad avanzare lentamente verso di lei.

‘Smettila.’ Le intimò.

‘Di fare cosa? È normale, no? Perché dovrebbe crearti problemi? Tu hai avuto altre, io ho avuto altri.’ Non riusciva a calmarsi.

‘Smettila.’ Urlò. ‘Non lo sopporto.’ Era di fronte a lei. La mascella serrata. Bella vedeva odio nei suoi occhi. Probabilmente lo stessa che lui vedeva nei suoi.

‘Lo sopporto io, ogni giorno, devi imparare anche tu.’ Sentenziò. ‘Almeno tu non hai visto, io ho visto tutto, ogni più piccolo dettaglio.’

‘Avresti dovuto chiudere gli occhi.’ Sussurrò con rabbia.

‘Già, avrei dovuto. Ma tranquillo, non sono mai stata sola. Ho avuto vicino che ha saputo consolarmi’.

‘Non ti credo.’ Non riusciva a immaginare la sua piccola che…no, gli stava mentendo, era la rabbia a parlare.

‘Edward, ero una giovane guaritrice quando tu ancora non eri al mondo. Prova a calcolare quanti anni ho. Tutti questi anni da sola? Dai, non ci credi neppure tu.’

‘Ora basta.’ La prese per le spalle e la scrollò. ‘Smettila, ti prego. Altrimenti io…’

‘Cosa? Ti è così difficile credere che qualcuno possa volermi?’.

La schiacciò contro il muro, spinto da una furia incontrollabile, nessuno doveva toccare ciò che era suo. Solo dopo si rese conto della violenza del suo gesto. Se Bella fosse stata umana l’avrebbe uccisa. Incrociò i suoi occhi in cerca del perdono.

‘Vattene.’ Sibilò lei senza guardarlo.

‘Scusami Bella. Io non so…’.

‘Vattene’. Urlò ancora. Questa volta la guaritrice lo guardò. Aveva gli occhi lucidi, tristi, delusi.
Edward si arrese di fronte quello sguardo. Uscì di casa e iniziò a correre.


Bella era stesa sul letto da ore. Si era isolata dal mondo, non voleva sentire, vedere. Di prepotenza qualcuno iniziò a cercare di mettersi in contatto con lei. Qualcuno bussava alla porta della sua camera.

‘Avanti.’ Sussurrò.

‘Bella, posso entrare?’.


Un ringraziamento speciale a: rosa62, chi61, garakame, ese96, bellina3000, eliza1755, free09, Rebussiii, didi_coldone, giulya95, LadySile, grepattz. GRAZIE DI CUORE^^

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***



Sono molto in ritardo, mi spiace^^ perdono^^ spero che vi piaccia il capitolo!
Vi adoro^^ abbraccio di gruppo^^^^ yeeeeeeeeee^^
Marty



Capitolo 24

‘Vieni Emmett, entra pure.’ Suo fratello si sedette accanto a lei, sul letto. Bella rimaneva rannicchiata, stretta al suo cuscino. Sentì la mano di Emmett iniziare ad accarezzarle la schiena. Silenzio.

‘Mi spiace.’ Sussurrò lui infine. Aveva sentito quello che era successo, lei lo sapeva, ed ora era lì, per lei.

‘Me lo sono meritata.’ Dovette ammettere la guaritrice. La verità è che non sapeva cosa le era preso. Era stata odiosa, meschina, infantile. Non lo era mai stata. Forse la rabbia accumulata in tutti quegl’anni, secoli, era esplosa. Dal primo giorno che era divenuta una guaritrice sapeva che il suo cuore era di Edward. Non aveva amato mai altri che lui, lui soltanto, anche se erano distanti. Lo aveva amato quando il tempo li aveva separati, lo aveva amato quando era lontano. Quando lui era nato lei c’era, lo aveva visto crescere, diventare uomo, vampiro. Aveva seguito la sua vita, agognando il giorno in cui ne avrebbe fatto parte. Aveva dovuto accettare le altre donne, le altre vampire. Aveva dovuto accettare lei, Tanya. Non l’avventura di una notte, come le altre, bensì la prima compagna e l’ultima. Avrebbe voluto allontanarsi da lui, non vedere. Non ci era però riuscita. La sua mente era legata al suo vampiro. Aveva sofferto, come mai prima di allora. Come mai aveva sofferto in seguito.

Non sopportava il pensiero di vederla. Non voleva, non poteva vederla.

‘Perché gli hai mentito?’. Chiese Emmett.

‘Tu come fai a saperlo?’. Domandò in un sussurro.

‘Lo so, lo sento e…ho sentito la vostra litigata. Sai, sarò anche un orso, ma so come lo guardi, come lo hai sempre guardato. So quando sei arrabbiata, felice, triste. Ti conosco, riconosco anche quando menti. Edward in quel momento era troppo arrabbiato per capire che non eri sincera. Non sei molto brava a mentire sorellina.’

‘Non so perché gli ho detto che ho avuto altri, non lo so davvero’. Scoppiò a piangere, stretta tra le braccia del fratello.

‘Shhh, tranquilla.’ La consolò Emmett mentre le accarezzava la testa. La porta della camera si aprì. A loro si unì Esme e poi Rose e Alice e Jasper. Bella pianse, circondata dalla sua famiglia.

‘Tranquilla bambina, andrà tutto bene.’ Cercò di rassicurarla Esme.

‘No mamma, Edward era così arrabbiato. Dovevi vedere come mi guardava. Oddio mamma, e se non tonasse?’. Esme la strinse a sé. Guardò sua figlia. Era distrutta, non sopportava di vederla così. Era giunto il momento che Edward tornasse.


Edward si era allontanato da casa. Era arrivato fino a un dirupo e aveva urlato. Aveva urlato al mare, al cielo. Si era liberato, almeno così credeva. Era stato seduto per ore, a riflettere, senza trovare risposta alle sue domande.

‘Cosa c’è che non capisci?’. Suo padre era arrivato e gli si era seduto accanto, circondando le spalle del figlio con un braccio.

‘La sua reazione, la mia.’ Edward si era preso la testa tra le mani. ‘Papà, ho fatto un gesto terribile.’ Ammise.

‘Figlio mio, tutti sbagliano. Anche tu. Ti perdonerà.’ Lo rassicurò suo padre.

‘Perché ha reagito così?’.

‘Sai, le donne sono complicate. Noi uomini siamo troppo scemi per capirle.’ Edward lo guardò sorridendo. ‘Prova a pensare. È una vita che aspetta di stare con te. Lei, grazie alla sua mente, ai suoi poteri, ti ha seguito, sempre. Anche quando non voleva farlo. Pensa a come deve essere. Amare una persona e non poterla avere. Vedere altri che la possono toccare, baciare e tu non puoi fare nulla. Deve essere terribile.’

‘Non ci avevo pensato.’ Fece una pausa. ‘Però anche lei ha avuto altri.’ Cercò di scusarsi.

‘Edward, lei ha amato sempre e solo te. È il suo destino amarti. Come avrebbe potuto avere altri? Conosci Bella, non avrebbe mai potuto avere qualcuno per divertimento.’

Solo in quel momento realizzò quello che era successo. ‘Oddio papà, sono uno stupido.’ Nascose la testa tra le ginocchia e chiuse gli occhi. Come aveva potuto essere così sciocco? Aveva realmente creduto che le sue parole fossero sincere, invece che frutto della profonda sofferenza che l’aveva tormentata per anni.

‘No Edward, non sei stupido. Sei un uomo. Il che a volte è peggio.’ Carlisle rise di gusto.

‘Anche tu sei un uomo, eppure hai capito subito Bella.’

‘Io sono un papà, è diverso. Conosco le mie figlie.’ Sorrise.

‘Grazie papà.’ Edward lo abbracciò.

‘Prego figlio mio e ricorda. Imparerai anche tu.’

Si staccarono dall’abbraccio. Qualcuno si stava avvicinando.

Jasper sbucò dalla foresta. Sembrava turbato. Edward e Carlisle si alzarono in piedi.

‘Cosa succede?’. Gli chiese suo padre.

‘Dovete tornare a casa, subito.’

Quelle parole furono come un pugno nello stomaco, Edward si sentì disorientato. Il suo amore forse stava male, lui ne era la causa, come aveva potuto? Cosa era successo?

Iniziò a correre, senza sentire le spiegazioni del fratello. Quando finalmente arrivò quello che vide lo lasciò senza parole.

Era arrivato tardi.


Emmett! Lo avreste mai detto?? Io pagherei per avere un fratello maggiore, ecco perchè ho scelto lui^^


Ringrazio di cuore: rosa62, eliza 1755, chi61, ese96, kandy_angel, garakame, Austen95, bellina3000, Rebussiii, didi_coldone, grepattz, LadySile. GRAZIE DAVVERO, SIETE SPECIALI^^

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***



Buongionoooo! E Buona Pasqua a tutti, anche se in ritardo!
Vi lascio subito al capitolo!
Non uccidetemi!
Vi adoro!
Marty


Capitolo 25

‘Stammi bene a sentire brutta oca. Edward è mio, ok? Sento i tuoi pensieri, prevedo quello che vuoi fare. Smettila quindi. È da quando sei arrivata che fai pensieri osceni. Mi hai stancato. Non ho intenzione di ripeterlo’. Bella era davanti a Tanya, Emmett aveva le braccia tese verso entrambe per dividerle. Tentava di calmare Bella, invano. Tentava di fare tacere Tanya, altrettanto invano.

‘Tesoro, pensi davvero di potere competere? Ma ti sei vista? Davvero credi che lui possa volere te, dopo che ha avuto me? Sta solo riempiendo il suo tempo con te, niente di più. Vuole una donna, non una bambina’. Edward si era dimenticato di quanto Tanya fosse insopportabile a volte, di quanto fosse vanitosa. Come aveva potuto passare con lei anche solo un giorno?

‘Se vuoi vedere l’alba di domani e dei prossimi giorni è meglio se la smetti.’ L’avvertì Bella. Non si era accorta della presenza del suo vampiro nella stanza. Edward percepiva la sua rabbia, era sorpreso che quel piccolo essere riuscisse a controllarla, sentiva che la sua piccola guaritrice stava per esplodere.

‘Dalle stelle alle stalle, povero Eddy.’ Rise Tanya.

‘Ora basta. Sei morta.’ Bella stava per saltarle addosso, quando due forti braccia la bloccarono. Emmett cercò di trattenerla.

‘Lasciami andare, subito.’ Urlò la guaritrice cercando di divincolarsi. ‘Me la vedo da sola, non intrometterti’.

‘Ora arriva Edward, calmati.’ Bella sparì. Emmett la cercò con lo sguardo, ritrovandola dall’altra parte della stanza.

‘Bene, così avrà la sua parte.’ Stava per lanciarsi contro la vampira. Emmett fu più veloce e la bloccò ancora. Era giunto il momento di intervenire. Suo fratello non avrebbe resistito per molto. Se Bella avesse usato i suoi poteri nessuno l’avrebbe più fermata.

‘Emmett, dalla a me. Ci penso io.’ Disse Edward. ‘Ciao Tanya’. Non degnò di uno sguardo la vampira. Si mise in spalla Bella e andò verso la loro stanza.

‘Toglimi le mani di dosso subito.’ La guaritrice cercava di fuggire. Chiamò a sé tutte le sue forze, inutilmente.

‘Smettila, non funziona con me, lo sai bene.’ Era ancora sulle sue spalle. Sentire le mani di Edward sul suo corpo, malgrado la situazione bizzarra, le faceva provare sensazioni uniche. Cercava di fuggire, ma era l’ultima cosa che voleva fare.

Quando furono in camera l’appoggiò delicatamente sul letto.

‘Calmati, per l’amor del cielo. Che ti è preso?’. Edward le era di fronte. Temette di non riuscire a reggere il suo sguardo.

‘Ha iniziato lei, continuava a provoc…’

Non riuscì a finire la frase. Edward le prese il volto fra le mani e la baciò. Le era mancata terribilmente. La sensazione di benessere stava tornando.

‘Edward…io…’. Non era più arrabbiato. La voleva. La guaritrice aveva notato l’indifferenza di Edward verso Tanya. Forse si era sbagliata. Si sentiva confusa. Il suo vampiro la fece stendere sotto di lui.

‘Mi sei mancata, terribilmente.’ Disse mentre continuava ad assaggiare la sua pelle. ‘Non sopporto averti lontana. Ti amo, ti amo e ho sempre amato solo te. Sei la prima e l’ultima. Il mio inizio e la mia fine.’

‘Edward dobbiamo parlare…’.

‘Perdonami amore mio, sono uno stupido’. Continuò lui. ‘Perdonami. Il mo gesto, le mie parole sono state imperdonabili. Ero così arrabbiato…saperti tra le braccia di qualcuno che non fossi io…non sono riuscito a controllarmi.’ La sua voce era dispiaciuta, non lo aveva mai visto così.

Bella si alzò dal letto. Fu terribile interrompere quel contatto, per entrambi. Sapeva però che non sarebbe riuscita a parlare se fosse rimasta così vicino a lui. Le emozioni che il suo amore le regalava erano troppo forti, la confondevano.

‘Edward, non sono stata sincera con te. Io…’. Le parole gli si strozzarono in gola. Edward si era seduto sul letto con le gambe incrociate. La guardava. Lo guardava. Non riusciva però a parlare. Prese tutto il suo coraggio, fece un respiro profondo. ‘Io non  ho mai avuto nessuno. Solo tu.’ Fece una pausa. ‘Non so cosa mi sia preso, perché ti ho raccontato quelle bugie.’

‘Amore io..’.

‘No, lasciami finire, ti prego.’ Edward annuì. ‘Credo di averlo fatto perché volevo che tu provassi quello che ho provato io. Ho sbagliato e ti chiedo scusa.’

‘Ti perdono se perdoni me.’ Le sorrise sghembo.

‘Certo che ti perdono.’ Edward si alzò dal letto, stava per avvicinarsi. Bella non glielo permise allungando un braccio verso di lui.

‘Aspetta.’ Le parole che stava per dire le costavano. Ma doveva farlo.

‘Bella cosa hai? Sei così fredda, distante. Che succede? Ti prego, parla.’ Era sconvolto. Temeva che malgrado il suo perdono qualcosa si era rotto tra loro.

‘Voglio che tu sappia che il segno che hai sul collo non è una prigione.’ Sussurrò la guaritrice.

‘Cosa vuoi dire?’. Chiese preoccupato.

‘Io e te siamo destinati a stare insieme, è vero. Ma possiamo in ogni caso scegliere. Se tu vuoi lei, se la vuoi non te ne farò una colpa. Sei libero.’ Quelle parole lo gelarono. Non sapeva cosa dire.

‘Immagino tu voglia pensare, ne hai il diritto. Ti lascio solo, immagino tu vorrai parlare con lei, spiegarle. Non sarà facile averla rivista.’

Rimasero uno di fronte all’altra. Fuori iniziò a piovere. Una pioggia leggera che accompagnavano le lacrime di Bella. Lei sentiva il ticchettio dell’acqua contro i vetri. Aspettava che Edward parlasse, sperava di sentire la sua voce.

Infine si arrese. Gli si avvicinò e gli diade un bacio sulla guancia.

Ti aspetterò.


Non mi sembra vero, 18 recensioni, siete i miei angeli, grazie di cuore!

Ringrazio: free09, Austen95, rosa62, Rebussiii, chi61, grepattz, bellina3000, LadySile, bellina97, eliza1755, GingerBread, bacieabbracci, garakame, nanerottola, ese96, vale105, didi_coldone, kandy_angel.

Grazie, grazie davvero, non sapete la felicità che mi avete regalato!

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Capitolo 26
*** Poesia ***








Siamo padroni della nostra vita.
Così dicono.

Noi scegliamo le strade che percoriamo, scegliamo chi vogliamo essere e come fare a raggiungere il nostro obbiettivo.
Noi subiamo gli effetti delle nostre decisioni, belli o brutti che siano.
Noi, di fronte a quello che tutti chiamano 'Male', scegliamo se anche per noi è così, dando al 'Bene' il nostro significato.

Noi.

Siamo padroni del nostro tempo.
Così dicono.

Chiunque lo dice commette errore.

Oggi scopro che non siamo sempre noi a decidere, perchè c'è chi può farlo per noi. Lo fa, senza chiederci se può farlo. 

Sua la decisione, nostre le conseguanze.

Conseguenze che pesano e fanno male. Sofferenze che dobbiamo affrontare anche se non le abbiamo cercate.

Mi trovo così oggi davanti un foglio bianco, come ieri, come il giorno prima ancora, e quello ancora prima.

Il foglio rimane bianco.

Posso accettare quello che mi è stato imposto da altri.
Posso farlo con il sorriso e la forza di ogni giorno.

Se quel foglio però rimane candido, quella forza di cui ho bisogno manca.



A presto, è una promessa.




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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***



Buongiorno!
chiedo immensamente scusa per tutti i ritardi ma è un periodo così, perdono!
Per rispondere alle domande sul capitolo scorso: la poesia era sia personale che in riferimento alla storia. Quando l'ho scritta ho pensato che sarebbe stato bello dedicarvi qualcosa di mio e allo stesso tempo dedicarlo alla storia. Vi ringrazio per i vostri commenti e il sostegno...in questo periodo mi sono immensamente d'aiuto.
Grazie, grazie davvero!
Vi adoro
Marty



Capitolo 26

Bella.

Stava per andarsene. Lui le afferrò un polso. Lei non si voltò, temeva di vedere cosa celasse il volto del vampiro. Cosa avrebbe visto? Gioia, dolore?

‘Bella, guardami.’ Si voltò. Lui sorrideva. Che fosse davvero felice per le parole che gli aveva detto? Che fosse felice di sapere che era libero?

‘Grazie.’ Le sussurrò vicino alle labbra. Bella si sentì morire. L’aveva ringraziata. Voleva davvero quindi essere libero. Non poteva crederci, non voleva crederci. Non riuscì a trattenersi. Scoppiò in un pianto disperato. Avrebbe voluto addormentarsi per non svegliarsi più. Quanto ancora avrebbe sopportato di averlo distante? Quanto ancora il suo cuore avrebbe retto tanto dolore?

‘Amore mio ti prego, non piangere’. La prese fra le braccia e la portò sul letto, adagiandola sulle sue gambe senza mollare la presa. La strinse a sé, cercando di calmare i singhiozzi che avevano riempito incontrollati la stanza. ‘Amore, calmati.’ Perché si ostinava a chiamarla amore? Voleva davvero vederla morire?

‘Oh Edward, perdonami, sono io che ti ho detto di scegliere e ora che so la tua scelta piango come una stupida. Tranquillo, comprendo perfettamente.’ Le parole erano rotte dai singhiozzi, Edward non era sicuro di avere capito bene.

‘Basta ora. Smettila di piangere.’ Le ordinò serio. Non poteva sopportare di vederla in quelle condizione. Non poteva sopportare di sapere che lui ne era la causa. Non ancora.

‘Vai da lei, tranquillo. Sto bene.’ Si stava calmando, i singhiozzi stavano diminuendo, al contrario della presa del vampiro che sembrava farsi sempre più forte.

‘Certo che andrò da lei.’ Sussurrò.

Le diede un bacio sulla fronte. Bella chiuse gli occhi. Assaporò quell’attimo tanto prezioso. Lui era lì con lei. Fra poco probabilmente si sarebbero divisi. Bella cercò di attirare a sé tutte le forze che aveva in corpo. Inspirò il suo profumo per paura che la lontananza glielo facesse dimenticare. Sapeva però che non poteva essere così. Alzò il volto per guardarlo negli occhi. Quell’immagine non l’avrebbe mai scordata, per l’eternità sarebbe rimasta con lei. Il volto del suo amore, inclinato a guardarla con il grande affetto che li legava dichiarato in un lieve sorriso.

‘Solo dopo che mi avrai detto si, amore mio.’ Bella lo guardò perplessa.

‘Si, per cosa?’. Chiese confusa.

‘Si, che passerai l’intera vita con me.’ Bella sapeva che non stava respirando, non che per lei fosse in problema. Ripercorse mentalmente quelle parole, non riusciva a capirne il significato..le ripetè una, due, tre volte nella sua mente. Ancora sembravano non avere senso. O forse si.

‘Tu vuoi che io e te ci…’. Bella aveva gli occhi sbarrati dallo stupore. Se era un sogno non voleva svegliarsi.

‘Si. E tu lo vuoi?’. Le chiese accarezzandole una guancia.

‘Oh Edward’. Gli gettò le braccia al collo e lo strinse a sé con tutta la forza che aveva. Sentiva quasi male ai muscoli delle braccia ma non allentò la presa. Non lo avrebbe mai lasciato. Non l’avrebbe mai lasciata. Erano insieme, due metà che si completavano.

‘Lo prendo come un si.’ Rise il vampiro. Lei si avventò sulle sue labbra. Mai si era sentita così felice. Mai lo aveva sentito così vicina a lei.

Sei mio.

Sei mia.

Rimasero abbracciarti a lungo, nella loro bolla. Edward le accarezzava i capelli. Lei si era abbandonata a quelle carezze tanto amate.

‘Direi di andare a dare la bella notizia, non credi?’. Gli chiese.

‘Io preferire stare un po’ qui con te. Mi sei mancata tanto.’

Bella si alzò in piedi sul letto. ‘Anche tu, amore mio. Ma è meglio che tutti sappiano.’ Disse con un tono finto serio.

‘Tutti chi amore?’. Sorrise. Dovette ammettere a se stesso che adorava vederla gelosa. Era terribilmente attraente.

‘Bhè…tutti, tutti.’ Rise, lasciandosi cadere su di lui e baciandogli tutto il viso.

‘Credo di avere capito. Tutti, tutti.’ Rise con lei. ‘Bene, futura signora Cullen. Andiamo.’

Le presa la mano e la condusse al piano di sotto.


 Ringrazio tutti coloro che hanno commentato gli ultimi due capitoli, siete la mia forza!!

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***



Scusate per il ritardo imperdonabile^^ Vi lascio subito al capitolo, ringraziandovi di cuore!
Vi abbraccio
Marty

Capitolo 27

‘Possiamo avere la vostra attenzione?’. Chiese Bella rivolta a tutta la famiglia che si era riunita in soggiorno.

‘Certo cara. Sedetevi tutti.’ Ordinò Esme. Notando che Tanya sembrava non volerla ascoltare picchiò un piede a terra per attirare la sua attenzione. ‘Seduti, tutti’. Sibilò Esme.

Grazie mamma.

Tranquilla piccola. Avanti, dicci tutto.

‘Io e Edward abbiamo una notizia importante da darvi.’ Bella rivolse lo sguardo al suo vampiro. Era bellissimo, ogni volta che lo guardava rimaneva abbagliata dalla sua bellezza. Sembrava uscito da una favola. Troppo bello per essere vero. Invece era lì, accanto a lei, stringendole la mano.

Fece un profondo respiro e tornò a guardare la sua famiglia. ‘Abbiamo deciso di sposarci.’ Disse infine trionfante. Sentì le urla di Alice e Rose, l’abbraccio di sua madre, dei suoi fratelli. Il suoi occhi però erano puntati su lei, Tanya. La vampira era inorridita alle sue parole. La guardava con odio, sfida. Bella sapeva di avere avuta una piccola vittoria, ma avrebbe dovuto ancora lottare.

Credi davvero che sia quello che lui vuole?

Chi saresti tu per sapere cosa vuole Edward?

La sua compagna, lo sono stata per molto tempo. Lo conosco meglio di te.

Le sue sorelle si erano bloccate, interrompendo i festeggiamenti. Avevano intuito quello che stava accadendo. Non avevano però intenzione di intromettersi. Se Tanya voleva morire erano fatti suoi.

Tu non sai nulla. Sarai anche stata la sua compagna. Però ha scelto me. Non te. Me, Tanya. Prima lo accetterai meglio sarà per te.

La vampira non aveva accennato a rispondere. Aveva voltato il viso ed era uscita dalla stanza.

‘Cosa ti ha detto?’. Le chiese Edward.

‘Che è felice per noi’. Il vampiro era visibilmente sorpreso. Non voleva però indagare sulle vere parole che Tanya aveva rivolto alla sua piccola guaritrice. Aveva intenzione di godersi quel momento, di godersi lei, la sua unica ragione di vita e non avrebbe permesso a nessuno di intromettersi.

‘Oh Bella, non sai quanto sono felice. Abbiamo un sacco di cose da preparare e poco tempo per farle.’ All’improvviso Edward si rese conto di avere azionato una reazione a catena: le sue sorella avrebbero rapito Bella. Sarebbe stato costretto a un gesto estremo: l’avrebbe rapita.


‘Dove stiamo andando?’.

‘Lo vedrai’. Stavano passeggiando ormai da ore. Da quando la trasformazione era completa non sentiva più la stanchezza che si impossessava dell’essere umano. Si sentiva forte e sapeva che la fonte della sua forza era lì accanto a lei.

‘Non hai intenzione di darmi nemmeno un piccolo indizio?’. Disse facendo una lieve smorfia che fece cedere il vampiro.

‘Va bene, te lo do’. Si arrese.

‘Quindi?’. Si era messa sulle punte dei piedi e si era aggrappata al braccio di Edward tendendo il viso verso lui.

‘Ti amo’. Disse infine. Le prese il viso fra le mani. Sembrava così delicata e fragile. Il suo piccolo dono. La baciò delicatamente.

‘Non vale.’ Rispose imbronciata Bella ancora con gli occhi chiusi quando lui si allontanò.

‘Comunque siamo arrivati’. Respirò sulle sue labbra.

Bella aprì un occhio poi un altro. ‘Oddio, la spiaggia.’ Gridò felice.

‘E già, dato che ami questo posto.’

‘Ma non ho il costume.’ La sua innocenza riusciva a spiazzarlo. Si avvicinò lentamente, facendole fare un passo indietro. La vicinanza del vampiro ancora riusciva a stordirla.

‘Non credo tu ne abbia bisogno, mia guaritrice.’ Sorrise a pochi centimetri dal suo viso.

Bella ricambiò il sorriso. Era felice. Tese le mani e catturò il suo amato. Edward si lasciò guidare, chiuse gli occhi, aspettando il bacio che però non arrivò.

Quando aprì gli occhi vide il volto di Bella contratto in una smorfia di dolore. Le piccole mani lasciarono il suo volto e andarono a posarsi sul cuore della piccola guaritrice che sembrava cercare di respirare senza però successo.

‘Bella che succede, cos’hai?’. Chiese terrorizzato. Non ottenne però risposta. Bella si lasciò cadere. Edward si inginocchiò a sua volta.

‘Ti prego, Bella parla.’ Urlò disperato.

Lei alzò lo sguardo di scatto, i suoi occhi erano neri. Aveva il respiro affannoso.

Quello che Edward udì dopo fu un grido straziante, di dolore e sofferenza. Un grido che non avrebbe mai potuto scordare.

Il grido della sua Bella.


Un ringraziamento particolare a: Vampire_Twilight, rosa62, Antonya, chi61, ese96, tom angel, naog94, grepattz, eliza1755, kandy_angel, Austen95, bellina97, didi_coldone, bellina3000. VI ADOROOOOOO!!!!

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***




Salve!! Lo so, lo so, avete un sacco di domande ma portate pazienza, presto sarà tutto più chiaro!! Ringrazio tutti per il sostegno!!
Vi adoro gente^^
Marty


Capitolo 28

‘Ti prego Bella, dimmi cosa ti succede, ti supplico.’ Bella inchiodò i suoi occhi in quelli del vampiro. Edward cercava risposte ma il volto della guaritrice era come mutato. Gli occhi erano come inespressivi, neri come la pece. Sembrava non fosse più lei.

‘E’ arrivato il momento.’ La voce di Bella era ferma e sicura, fredda. ‘Chiudi gli occhi’. Prese le mani di Edward fra le sue.

Incapace di proferire ulteriori parole Edward ubbidì, chiudendo gli occhi. Quando li riaprì era di fronte casa sua. La bolla che fino poca prima aveva protetto lui e il suo amore era scoppiata. Ora poteva sentire i pensieri degli intrusi che avevano invaso la zona.

I Volturi erano arrivati. Migliaia e migliaia di vampiri avevano invaso lo spazio che contornava la proprietà Cullen. La sua famiglia era già schierata.
Bella aveva ragione, era arrivato il momento.


‘Figlia mia’. Aro tese una mano verso Bella. Lei rimase lì immobile. ‘Vedo che la tua trasformazione è completa, ne sono felice.’ Fece una breve pausa. ‘E vedo dai tuoi occhi che è giunto il momento dello scontro, il potere si sta scatenando.’ Aro aveva dipinto sul volto un sorriso beffardo. Si stava pregustando l’imminente lotta. La sua sete si sangue era cresciuta durante l’assenza della guaritrice.

‘Si’. Rispose Bella. Sembrava tranquilla. La guaritrice non temeva niente e nessuno. ‘Ma le cose non andranno come tu credi. Lascia che io porti a termine il mio compito e ti risparmierò la vita.’

Aro scoppiò in una fragorosa risata. ‘Credi davvero che sia così semplice? Sei davvero disposta a morire per salvare dei mostri?’.

‘Non siete mostri.’ Urlò Bella. Il cielo parve sentire l’ira della guaritrice e un lampo illuminò il cielo. ‘Nessun vampiro dovrà più nascondersi, vivrete una vita normale, in mezzo agli esseri umani. Questo mondo vi appartiene, come appartiene ad ogni altra creatura vivente. Lo vivrete.’

‘Tu non capisci. Loro, gli essere umani, si meritano quello che subiscono. Serve a noi per…’

‘…vivere? No Aro, e tu lo sai. Potreste vivere come vegetariani’.

Aro rimase impassibile a quelle parole. Poi fece un lieve sorriso. ‘Non accadrà mai.’

‘Porterò a termine la leggenda.’ Concluse Bella risoluta.

‘Hai idea di quanti vampiri siano in zona? Non riuscirai mai.’

‘Stai mentendo a te stesso. Sai bene che voi non sarete un problema, nessuno può fermarmi’.

‘Perché vuoi morire?’. Chiese Aro.

‘Cosa sta dicendo?’. Edward irruppe nel discorso. ‘Perché dovresti morire?’. Occhi ambra di disperazione cercarono quelli di Bella. ‘Rispondimi’. La esortò ancora.

‘Non glielo hai detto?’. Aro sembrava sorpreso.

‘Zitto. Non intrometterti’. Urlò Bella.

‘Non mi hai detto cosa?’. Chiese ancora il vampiro.

‘La tua bella guaritrice ti ha taciuto una parte della leggenda fondamentale’. Iniziò Aro.

‘Zitto. Te lo ripeto. Non farmi pentire di risparmiarti la vita ancora’. Gridò Bella.

‘Bella.’ La voce dolce di Edward le trafisse il cuore. Non avrebbe mai creduto che l’amore potesse fare così male. Lo avrebbe dovuto lasciare, per sempre. Non aveva altra scelta. E per farlo lo avrebbe dovuto fare soffrire a sua volta.

‘Emmett’. Chiamò Bella. ‘E’ arrivato il momento, mantieni la tua promessa.’ Sussurrò Bella, abbassando il capo sconfitta.

Prima che Edward se ne rendesse conto suo fratello lo intrappolò in una morsa di ferro. La sua forza non poteva nulla contro quella di suo fratello. Emmett lo sollevò e lo allontanò da Bella. La guaritrice alzò una mano in direzione del vampiro. Le stelle si illuminarono. Edward non capì quanto era successo fino a quando non tentò di avvicinarsi nuovamente a Bella. Una gabbia invisibile lo aveva intrappolato.

‘Bella, lasciami uscire.’ Urlò Edward. Tentò di distruggere quella barriera ma i suoi tentativi furono vani. ‘Bella.’ Urlò ancora.

‘Perdonami amore mio. Vorrei potesse esserci un’altra soluzione.’ Abbassò il capo. ‘Ma non c’è’. Calde lacrime iniziarono a rigarle il viso per poi ricadere sull’erba. Presto pioggia leggera le raggiunse.

‘Non posso permettere che tu interferisca con il mio compito’. Bella si avvicinò alla barriera e vi pose sopra una mano. Subito Edward fece lo stesso gesto per fare aderire  la sua mano con quella più piccola di Bella. ‘Ti amo, ti amerò sempre.’

‘Bella. Non capisco’. Edward si sentiva impotente, spaesato. La lontananza dalla guaritrice lo stava distruggendo.

‘Ti prometto che andrà tutto bene. Ti giuro che nessuno di voi soffrirà’.

‘Io devo stare al tuo fianco’. Quella di Edward sembrava una supplica.

‘Non più’. La guaritrice aveva preso la sua decisione. Per entrambi.

Perdonami.


Un ringraziamento particolare a: Antonya, free09, rosa62, chi61, didi_coldone, debbie97, kandy_angel, grepattz, eliza1755, Vampire_Twilight, Austen 95, naog94, ese96, bellina97. Siete grandi! Graziiiieeeeee^^

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***




Eccomi, prima che ho potuto! Grazie per il sostegno, siete mitici^^^^ Vi lascio subito al capitolo!!

Vi adoro^^
p.s. non uccidetemi ;P


Capitolo 29

‘Povero Cullen.’ Aro rideva. ‘Bella, come puoi fargli questo?’. Si stava prendendo gioco di lei. Sapeva quello a cui stava rinunciando,sapeva che lo stava facendo anche per lui, ma la crudeltà dl vampiro non aveva limiti.

‘Non intrometterti.’ Bella aveva gli occhi rossi, la voce strozzata, tentava di trattenere le lacrime ma la sofferenza non poteva essere trattenuta tutta all’interno del suo corpo. Avrebbe dovuto arrendersi, anche se sarebbe significato mostrarsi debole.

Guardò Edward. Il volto del suo vampiro era dolore e disperazione. Lei ne era la causa. Non poteva però tirarsi indietro. Lei era nata per quel giorno. Era l’unica ragione della sua esistenza. Salvare i vampiri, rendere loro quanto gli era stato tolto. Non poteva lasciare che i suoi sentimenti le fossero di intralcio, doveva anzi sfruttarli per essere più forte. Il volto di Edward però la distruggeva. Strinse forte i pugni lungo il corpo, mentre una lacrima nasceva dai suoi occhi, per morire lentamente sul suo viso.

Ti amo, non dimenticarlo mai.

Perché mi fai questo?

Non ho scelta, Edward. L’ultima cosa che vorrei è dividermi da te. Temo purtroppo sia necessario.

Non lasciarmi. Ti prego.

Non ti lascerò mai amore mio. Sarò sempre con te, te lo prometto. In un modo o nell’altro io sarò con te.

Non posso vivere se tu non sei al mio fianco.

Ma io ci sarò. Anche se i tuoi occhi non mi vedranno, il tuo cuore mi sentirà per sempre.

‘Papa’. Chiamò senza staccare gli occhi dal prigioniero della sua bolla. La sua voce era ora ferma.

‘Si, tesoro.’ Carlisle le si avvicinò.

‘Tu dovrai portare a termine la leggenda’. Le parole che tanto Carlisle aveva temuto vennero pronunciate. Era davvero arrivato il momento e lui non si sarebbe potuto tirare indietro.

‘Non puoi chiedermi di…’. Suo padre era shoccato, non poteva credere alle parole della figlia. Non voleva crederci, eppure non era riuscito a trovare una soluzione alternativa nei mesi passati. Ora era troppo tardi.

‘Figlia mia.’ Esme le aveva preso le mani. ‘Che succede?’. Bella respirò profondamente. Guardò i suoi genitori, i suoi fratelli, il grande e unico amore della sua vita. I Volturi. Poi parlò.

‘Stasera’, alzò la voce in modo che tutti potessero sentirla, ‘vi verrà svelato Il Segreto, sarete guariti e potrete condurre una vita normale, priva della sofferenza che vi ha accompagnato fino ora. Non vi nutrirete più di sangue umano, non ucciderete più per sopravvivere. Questo è quanto è stato scritto. È la leggenda. Ogni vampiro sulla terra sarà libero.’

‘Non ti permetterò di fare questo.’ Sibilò Aro.

‘Non te ne sei ancora accorto? Non puoi muoverti, i tuoi poteri non funzionano. Mi hai sottovalutato vampiro. Grave errore.’ Aro tentò di muoversi e con lui i vampiri della sua armata. Tutti i lori sforzi furono vani.

Bella si voltò verso la sua famiglia che la guardava in cerca di risposte. ‘Quando tutti saranno guariti la lotta finirà, il mondo cambierà. Per guarirli dovrò assorbire tutti i sentimenti negativi che si celano nei loro cuori. Rabbia, oddio, male, rancore. Non sarò in grado di gestirli tutti, perderò il controllo. La guaritrice si trasformerà in una bestia assetata di sangue. Per questo dovrete uccidermi.’ Guardava la sua famiglia sconvolta e si pentì di stare causando loro tanto male. Era però inevitabile. Non osò guardare Edward.

‘Non dovrete esitare. Se perderò il controllo non potrete più fermarmi. Una volta uccisa sparirà ogni traccia di me, ogni ricordo. Nessuno soffrirà.’ La sua voce era fredda, distaccata. Sembrava la voce di un narratore esterno, non coinvolto nella vicenda. Doveva mostrarsi forte.

‘No’. Urlò Edward. La disperazione si impossessò di lui. Iniziò a battere freneticamente le mani contro le mura invisibili che lo trattenevano. Non servì a nulla.

‘Non posso permettere che tu non lasci che nostro padre ponga fine alla mia vita. Il mio compito è più importante di qualsiasi cosa, lo sai bene anche tu’.

Amore mio, ti prego, non farlo. Ti supplico.

Bella gli diede le spalle.

‘Perdonami amore mio.’


Un ringraziamento particolare a: ese96, rosa62, aLice_CuLlEn, bacieabbracci, Antonya, Austen95, bellina97, artline, chi61, kandy_angel, naog94, didi_coldone, valli, eliza1755, grepattz, Rebussiii!! GRAZIE DI CUORE!!! bacioni

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***



Ho postato prima che potevo, eccomi qua! Oddio quante recensioni, sono strafelice! grazie, grazie davvero, grazie di cuore!! Mitici come sempre^^
Vi abbraccio
Marty

Capitolo 30

Bella alzò le mani al cielo. Chiuse gli occhi. Le stelle del suo corpo si illuminarono. Una potente energia scaturì dal suo corpo e saturò l’aria che la circondava. Era una forza palpabile che si stava diffondendo.


Edward la osservava terrorizzato. Non poteva permettere a Bella di andarsene e lasciarlo. Non ora che si erano trovati. Guardò la sua famiglia in cerca di aiuto ma erano concentrati tutti sui gesti compiuti da Bella. Tutti tranne uno, Emmett mancava all’appello.


Cercò con lo sguardo il fratello, senza però trovarlo. Poi vide un’ombra scura dietro di lui.


‘Credevi veramente che le avrei permesso di uccidersi?’. Emmett era dietro di lui.


‘Come hai fatto a…?’.


‘Non può concentrarsi sulla tua prigione, quindi ora che sta recuperando tutte le forze e energie la gabbia è debole e può essere superata facilmente.’ Gli confidò risoluto.


‘Grazie fratello’. Edward sapeva che suo fratello non lo avrebbe mai tradito e mai avrebbe permesso che sua sorella morisse.


‘Non muoverti però, non deve accorgersene. Porterà a termine il suo compito, devi lasciarglielo fare.’ Emmett sapeva bene cosa fare, era deciso e determinato. Era il fratello maggiore e malgrado il suo atteggiamento infantile che lo contraddistingueva era forte, intelligente e avrebbe protetto ogni membro della famiglia fino alla morte.


‘Non posso perderla.’ Gli sussurrò.


‘Sono certo che non la perderai. Quando sarà il momento saprai cosa fare’. Disse appoggiando una mano sulla spalla di Edward.


‘Non capisco.’


‘Capirai presto. Ora però concentrati, dobbiamo aiutarla più che possiamo’. Il vampiro annuì.



La mente di Bella era sgombra. Nulla l’avrebbe fermata. Ogni singolo vampiro della Terra sarebbe stato reso libero. Richiamò a sé tutte le forze, sentiva il suo grande potere risvegliarsi a poco a poco. Sapeva che a breve si sarebbe impossessato di lei. Richiamò alla mente i ricordi degli ultimi mesi, l’emozioni che aveva provato l’avrebbero aiutata. Amore, gioia, serenità.


Il cielo iniziò a ruggire e nacque una forte tempesta. Bella spalancò gli occhi, diventati improvvisamente neri. Lanciò un grido al cielo che squarciò l’aria. Dal suo piccolo corpo scaturì una potente ondata di energia che investì tutti i vampiri circostanti e continuò il suo cammino finche non fu più possibile vederla. L’urlo di Bella non cessò. Le braccia aperte. Il volto rivolto al cielo. Stava concentrando tutti i suoi sforzi per diffondere la sua energia. L’onda avrebbe dovuto arrivare a ogni singolo vampiro.


Edward si sentì improvvisamente stanco e si accasciò al terreno, incapace di reggersi in piedi. Mise una mano sul simbolo sul suo collo. Sentiva provenire uno strano bruciore da lì. Suo padre gli fu vicino.


‘Che mi succede?’. Chiese con le poche forze che gli rimanevano.


‘Credo sia Bella. Siete uniti da un filo invisibile, che vi unisce in una maniera unica, che nemmeno io posso comprendere, che nemmeno la leggenda prevedeva. Senti quello che sta vivendo.’


‘Il collo.’ Disse sofferente.


‘Il simbolo sta scomparendo’. Edward sbarrò incredulo gli occhi. ‘La stiamo perdendo Edward. Man mano che le guarigioni vengono portate a termine la sua mente si annebbia. Quando tutto sarà finito non sarà più lei.’


‘Non ti credo’. Disse con rabbia.


‘Guarda tu stesso.’ Carlisle stava indicando il collo del figlio. ‘Il simbolo è quasi scomparso’. Edward prese un piccolo specchio datogli da Alice che gli cingeva le spalle. Con orrore il vampiro constatò che suo padre era sincero. Quello che un tempo era un segno visibile e fiero sulla sua pelle ora era solo un alone chiaro, sempre più debole.


‘Mi spiace fratello, troveremo una soluzione.’ Alice era determinata, non si arrendeva mai.


‘Certo che la troveremo. Non lasceremo che nostra sorella perda se stessa.’ Rose era accanto a loro. A breve tutta la famiglia gli fu accanto, pronti a intervenire appena Bella avesse terminato la guarigione della loro specie.


All’improvviso tutto tacque. La pioggia era cessata, le nubi si erano diradate. L’aria era satura del profumo d’acqua. Il cielo si stava schiarendo. I vampiri si girarono nella direzione della guaritrice, stesa ora sul suolo bagnato. Aveva portato a termine il suo compito, la leggenda si era avverata. Edward sentì un dolore lancinante al collo. Gi fu impossibile trattenere un grido di dolore.


‘E’ morta Edward, Bella non esiste più’.


Un ringraziamento particolare a: bellina97, eliza1755, free09, artline, crista, chi61, rosa62, grepattz, Vampire_Twilight, ese96, naog94, kandy_angel, aLiCe_CuLlEn, Austen95, Rebussiii, didi_coldone, Antonya. Grazie a tutti per trovare sempre il tempo di recensire! Siete la forza di questa storia!


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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***





Salve a tutti, eccomi qua^^
Vi lascio subito al capitolo! Ringrazio tutti coloro che mi seguono e soprattutto colore che recensiscono!! Grazie, grazie, grazie!
Vi adoroooo!
Marty



Capitolo 31

Non poteva finire così. Edward non lo avrebbe mai accettato. Guardò Bella. Guardò suo padre. Stringeva un pugnale in una delle mani. Viveva quel momento come se fosse a rallentatore.


Il pugnale.


Suo padre che si dirigeva verso Bella ancora stesa al suolo.


Il pugnale alto in cielo.


‘No’. Urlò. Bloccò la mano di Carlisle che stava per trafiggere il corpo inerme della sua piccola guaritrice che respirava a fatica. ‘Carlisle, è tua figlia, come puoi compiere un simile gesto?’.


‘Credi sia facile per me? Hai sentito le sue parole?’. Carlisle era furioso. Quell’atto, quella situazione lo stava distruggendo. ‘Non è più lei. Più le lasciamo riprendere le energie più sarà difficile fermarla dopo. Non te ne rendi conto?’. Suo padre era sfinito.


‘E’ ancora Bella, lo so, lo sento.’ Cercò di convincerlo. Lo sguardo di suo padre era però duro.


‘No, Edward. Tu senti amore, lo stesso sentimento che non ti permette di ragionare. Lei non è più Bella. Devi fartene una ragione, figlio mio.’ Il suo tono era dispiaciuto, ma allo stesso tempo severo. Suo figlio doveva capire.


‘Non ti permetterò di farle del male.’ Ringhiò Edward.


‘Edward ragiona.’ Carlisle si mise in posizione di attacco, il tempo rimasto era poco, doveva fare qualcosa. Doveva allontanare Edward.


Sentirono una risata alle loro spalle, si girarono di scatto. La guaritrice era davanti loro, in piedi che rideva. I suoi occhi erano rossi. Era troppo tardi.


‘Non le avete dato retta vedo. Ma che bravi.’ Disse in tono di scherno.


‘Bella’. La chiamò amorevolmente Edward.


‘Bella? Bella è morta, vampiro, e fra poco lo sarete anche voi.’ Ghignò quell’essere malvagio. Non poteva crederle, non poteva essere morta.


‘Bella so che sei ancora tu’. Le si avvicinò. Lei alzò rapidamente una mano.
L’energia di quel piccolo gesto sbalzò Edward a diversi metri di lontananza.
La guardò incredulo. Si alzò a fatica. L’urto con il terreno era stato forte. Nulla però se paragonato al colpo che stava subendo il suo cuore.


‘Avresti dovuto ascoltarla e ucciderla quando era il momento. Ora è tardi. Pagherete per il vostro errore.’ Nessun sentimento traspariva da quegl’occhi. Né amore, affetto, né rabbia o ira. Erano occhi inespressivi, occhi che mai Edward aveva visto prima di quel momento.


Edward tentò di avvicinarsi nuovamente. Di nuovo fu scaraventato lontano.


‘Non ti arrendi mai, vampiro?’.


Aro fu vicino a Carlisle. ‘Dovremo batterci tutti insieme per eliminarla o sarò la fine non solo della nostra specie ma del mondo intero. Questo essere vuole solo morte, sofferenza e distruzione. Dobbiamo fermarla’.


‘No, nessuno la toccherà’. Sibilò Edward.


‘Edward, per l’amor del cielo. Ragiona.’ Cercò nuovamente suo padre, ma nulla sembrava distogliere suo figlio dalla convinzione che in quel corpo ci fosse ancora la sua Bella.


‘Edward ha ragione. Deve riuscire ad avvicinarsi a Bella. Deve toccarla.’ Intervenne Emmett.


‘Se pensi che basterà questo a farla tornare indietro ti sbagli di grosso. Quel giorno, in giardino, ha funzionato perché era lei. Ora è diverso. Non funzionerà Emmett.’ Quelle parole lo colpirono come un pungo nello stomaco. Se fosse stato umano quel dolore lo avrebbe sicuramente ucciso. Forse aveva sottovalutato la situazione ed ora, per un suo errore, la sua famiglia avrebbe pagato con la morte.


‘Emmett, ha ragione. Dobbiamo almeno provare.’ Rose si avvicinò, prendendo la grande mano di suo marito tra le sue.


‘Se vi sbagliate, Edward pagherà con la vita.’ Disse Carlisle risoluto, guardando sua moglie negli occhi, cercando aiuto.


‘Io non vivo senza lei. Lei è la mia vita. Avevo solo da perdere lei, se ora non l’ho più con me, non voglio vivere.’


‘Va bene figlio mio, possiamo provare. Io e Aro la distrarremo in modo che tu possa avvicinarti. Ma se il vostro piano fallisce la uccideremo.’


Edward non ripose. Guardò l’essere che aveva le sembianze del suo amore. L’avrebbe riportata indietro. A qualunque costo.



Un ringraziamento particolare a: rosa62, Antonya (a cui devo delle scuse per non averla ringraziata nello scorso capitolo:(scusaaaaaaa!), giny, chi61, kandy_angel, Vampire_Twilight, ese96, aLiCe_CuLlEn, nanerottola, eliza1755, grepattz, crista, bellina97, didi_coldone, Rebussiii, Austen95! A TUTTI VOI GRAZIE DI CUORE!!

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***




E' tardi, lo so, perdono. Sono davvero piena di cose da fare tra studio e lavoro e casa e famiglia e....troppa roba! perdonatemi! Siamo giunti quasi alla fine, vi avviso, non vi tormenterò ancora per molto!!
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito e che hanno letto!
Come sempre: vi adoroooo!
Marty



Capitolo 32

‘Dov’è mia figlia?’. Urlò Carlisle mettendosi in posizione di attacco.

‘Non provocarmi, vampiro. Non ti conviene.’ L’essere non si mosse, nemmeno un piccolo muscolo. Il vampiro che aveva davanti non le incuteva alcuna paura.

‘Voglio sapere solo dov’è Bella.’ Riprovò Carlisle. Intanto tutti i vampiri intorno si stavano avvicinando.

‘Morta. O meglio la parte insulsa di lei è morta.’ Non sembrava preoccuparsi di essere circondata.

‘Cosa vorresti dire?’.

‘La parte buona, la parte serena, felice, speranzosa. La parte inutile è morta. Se devo essere sincera in effetti io sono Bella, quello che ne rimane. Sono la parte migliore.’

‘Tu non sei Bella.’ Intervenne Emmett.

‘O invece si, non come voi la conoscete. Peccato, vero? Un anima così vogliosa di vivere che si sacrifica per voi. Deve essere un peso insopportabile.’ Sbuffò come annoiata. ‘Consolati però era una debole, non vale la pena piangerla.’

‘Non osare parlare di lei in questo modo.’ Alice era più arrabbiata che mai.

‘Avanti. Non vorrete tenermi il broncio?’. Bella, o quello che sembrava essere lei, gettò la testa indietro ridendo. Era incredibile quanta cattiveria fosse in lei.

Edward da lontano la osservava, si era allontanato mentre gli altri la distraevano. Era lei, ne era sicuro. Doveva trovarla, doveva riportare a galla i sentimenti che fino poco prima li avevano accompagnati. Doveva ricordarle il loro amore.

‘Ora basta vampiro. Mi stai annoiando.’ Bella si rivolse a suo padre e alzò la mano con l’intenzione di scaraventare Carlisle il più lontano possibile. Aro si intromise, venendo scaraventato contro un albero.

‘Tutto qui, guaritrice? Mi aspettavo di meglio.’ Aro la stava provocando. Voleva l’attenzione su di lui in modo che i Cullen mettessero in atto il loro piano. Aro fece un lieve cenno col capo e tutti i vampiro furono in posizione di attacco, contri a lottare. Un secondo cenno e la guerra ebbe inizio.

‘Come osi deridermi? Hai idea di quello che poso farti? Che posso fare a tutti voi?’Era in collera. I suoi occhi rosso sangue scintillarono. Iniziò ad allontanare da sé chiunque si avvicinasse. Lo scagliava a metri di distanza con un semplice gesto della mano. Sembrava impazzita. Tutti gli attacchi dei vampiri erano vani, non si riuscivano ad avvicinarsi e anche quando qualcuno la toccava veniva come rimbalzato indietro.

Era il momento, Edward doveva approfittare della distrazione della guaritrice. Sperò con tutte le sue forze di non essere respinto come gli altri, di poterla toccare. In un lampo le fu addosso, circondandole la vita da dietro.

‘Lasciami subito’. Sibilò Bella con la testa chinata in avanti. ‘Ti ho detto di lasciarmi’. Questa volta aveva urlato.

‘Bella ascoltami, sono io, Edward. Bella combatti, tu non sei questa bestia.’ La implorò.

‘Ma allora sei sordo vampiro. Io non sono la tua Bella, lei non esiste più. Non riuscirai a portarla indietro.’ Cercava di divincolarsi. Si concentrava per catturare tutti i suoi poteri. Era però inutile. Era stata sciocca, si era distratta. Edward non mollava la presa, felice di sortire sempre lo stesso effetto sui poteri di Bella.

‘So che ci sei. So che sei tu. Ti prego combatti.’ Le sussurrò all’orecchio. ‘Io non posso vivere senza te, non posso.’

‘Oh Edward’. La sua voce. Bella. Era tornata in sé. La sua Bella era tornata. ‘Amore mio…’, continuò quella dolce melodia. Il vampiro allentò la presa. Lasciò che la guaritrice si allontanasse. Quando si fu voltata guardò con odio Edward. Gli occhi ancora rossi.

‘Stupido’. Urlò scagliandolo contro un albero. ‘Sei debole.’ Continuava a infierire sul corpo di Edward, ogni gesto della sua piccola mano causava dolori lancinanti al vampiro, ormai sfinito. ‘Mi fai pena.’

‘Uccidimi’. Sussurrò Edward.

‘Non sopporti il dolore? E pretendi che te ne liberi? Non è così semplice, mio caro.’ Continuava imperterrita a procurargli dolore. Sorridendo man mano che le urla si affievolivano per la stanchezza. La sua famiglia lo guardava impotente.

‘Uccidimi, anche lentamente se è quello che vuoi. Non mi importa se soffrirò. Ma non voglio vivere se tu non sei al mio fianco. Voglio morire. Fa di me quello che vuoi. Divertiti a torturarmi finche sarai stanca o stufa. Ma ti prego, uccidimi. Sei la mia vita, lo sei sempre stata, anche quando eri lontana. Non ha senso per me vivere.’

La guaritrice ascoltò senza dire nulla. Era lì, immobile, di fronte al vampiro, steso a terra. Lo guardava incredula, schoccata. Gli occhi sbarrati, le braccia lungo il corpo. Le sue parole l’avevano attraversata come un fiume in piena. Sentì bruciare gli occhi. Portò una mano sul suo volto. Lentamente la ritrasse e la osservò. Era sporca di rosso, sangue.

Stava piangendo.




Ringrazio di cuore: Antonya, Foreternity, rosa62, eliza1755, giny, chi61, ese96, Vampire_Twilight, free09, grepattz, kandy_angel, didi_coldone, bellina97, Austen95, aLiCe_CuLlEn.

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***



Ehi, ma che succede??? sempre meno recensioni, ma daiiiii :(((((((
Eccomi qua, sempre in ritardo!! Perdono!
Grazie a tutti!
Vi adoro
Marty



Capitolo 33

La guaritrice guardava con gli occhi sbarrati Edward. Le lacrime le macchiavano il viso di rosso, per poi ricadere sui vestiti, i piedi, il terreno. A breve si stava formando una chiazza rossa a terra. Sembrava stesse sanguinando e così era, il suo cuore era stato colpito.

Edward guardò la sua piccola Bella piangere, poi notò che il sangue non proveniva solo dai suoi occhi. Bella era ferita, all’altezza del cuore. Nessuno le si era avvicinato, nessuno l’aveva nemmeno sfiorata. Come era possibile? Il panico lo investì all’improvviso. La vide lasciarsi cadere sulle ginocchia, e ancora appoggiare le braccia a terra. Respirava affannosamente. Le corse incontro e la fece sedere sulle sue gambe, stringendosela al petto.

‘Amore mio’. Sussurrò Bella. Ricambiando la sua stretta.

‘Oh Bella, sei tu, sei tu davvero.’ Edward stava piangendo. Calde lacrime salate caddero sul viso di Bella. ‘Dimmi cosa devo fare, come posso aiutarti?’. Gli occhi di Bella non erano più rossi, si stavano schiarendo. Ora erano rosa pallido.

‘Oh Edward, il dolore abbandona il mio corpo. Sto piangendo il male, me ne sto liberando. Mi hai già aiutato, dolce amore mio. Mi hai salvata.’ La sua voce era molto debole. Si stava sforzando a parlare. I suoi occhi erano ormai bianchi.

‘Starai bene?’. Voleva rassicurarla, avrebbe voluto che la sua fosse un’affermazione ma il tono della sua voce faceva trasparire la domanda, la supplica che le stava rivolgendo.

‘Sono ferita Edward. Il mio cuore.’ Fece una breve pausa accompagnata a una smorfia di dolore. Le sue braccia stanche abbandonarono il collo del vampiro lasciandosi cadere senza vita. ‘Quando ti ho inferto quei colpi non solo ho ferito il tuo corpo. Ho ferito la tua anima, il nostro amore, tutto il buono che avevamo creato insieme. Il mio cuore non ha retto. È stata colpa mia, solo colpa mia. Ho ferito te e me stessa’.

Edward la guardava atterrito. Cercava la sua famiglia disperato sperando nel loro aiuto ma i suoi occhi erano annebbiati dalle lacrime e vide solo ombre scure avvicinarsi.

‘Sto morendo, amore mio.’ Concluse Bella.

‘No, tu non morirai, non ti permetto di lasciarmi ancora.’ Ringhiò il vampiro.

‘Perdonami.’ Poi chiuse gli occhi e si abbandonò al suo abbracciò, troppo stanca per dire altro, troppo affaticata dalla luce per tenere gli occhi aperti. Voleva dormire, voleva lasciarsi andare alla sensazione di calore del suo amato. Non riusciva più a lottare, era sfinita. Serena di avere portato a termine la sua missione, felice di avere salvato i vampiri. Edward poteva sentire il battito del suo cuore sempre più debole. Il sangue di
Bella era ormai una grande macchia sul terreno.

Senza staccare gli occhi dal suo corpicino, Edward si appellò all’ultima sua speranza. ‘Papà’. Urlò in preda al terrore. ‘Papà, ti prego, salvala.’

‘Figlio mio, io…’. Carlisle appoggiò una mano sulla spalla di Edward, che in quel momento lo guardava supplicante. Carlisle si sentiva impotente, nulla poteva contro la morte. Si chinò su sua figlia, per visitarla e capire meglio la situazione. Aveva salvato ogni membro della famiglia Cullen quando erano umani, strappandoli dalla morte aveva donato ognuno l’eternità. Dono o dannazione, era riuscito a tenerli stretti a sé. Bella era però una guaritrice, non poteva trasformarla, non avrebbe funzionato.

‘Sta morendo, figlio mio, devi credere, non lasciarla andare, credi.’ Lo esortò. ‘Credi nel vostro amore, credi in quello che vi lega. Lei lo sente, sente quello che provi’.

Il volto sfinito di Edward lo guardò in cerca di risposte. Si strinse Bella al cuore. Cercando un battito che ormai non era quasi più percepibile.

‘Amore mio non lasciarmi, rimani con me.’ Cullò Bella tra le braccia, ondeggiando avanti e indietro. Premette il volto sul viso della guaritrice.

‘Ti prego’. Urlò. Il pianto del vampiro era disperato.

Poi il terrore improvviso.

Il dolore lancinante.

L’ultimo battito.

L’ultima speranza.

‘No’. Urlò Edward. strinse convulsamente Bella a sé. ‘Bella.’ Urlò ancora.

La sua famiglia gli fu subito accanto. Alice si strinse a Jasper. Rose a Emmett. Esme guardava impotente suo figlio. Avrebbe voluto prendere il suo dolore.

Poi accadde qualcosa. Un rumore, un suono lontano che si avvicinava sempre di più.


Un ringraziamento particolare a : Antonya, aLiCe_CuLlEn, rosa62, eliza1755, giny, didi_coldone, free09, Austen05, ese96, chi61, grepattz, kandy_angel, bellina97. Grazie di cuore a tutti voi!

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***



Eccoci qua, siamo giunti alla fine. Questo è l'ultimo capitolo. Mi spiace ma...sento che deve essere così.
Sto lavorando a un'altra storia e appena sarò pronta la posterò.
Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno seguito e soprattutto appoggiato. Grazie, di cuore. Ringrazio che ha sempre trovato il tempo di recensire. Siete stati mitici.
Come sempre non è facile chiudere una storia, mi tocca regalarvi una lacrima. Tornerò presto.
Vi adoro!
Marty



Capitolo 34

Il suono riecheggiava nell’aria. Sembrava come se qualcuno stesse battendo il palmo della mano su un tamburo, sempre più forte, a intervalli sempre più vicini. Tutti cercavano con lo sguardo la fonte del rumore. Invano, l’aria ne era satura.

I Volturi si erano avvicinati per dare un ultimo saluto allo loro salvatrice. Attirati dal suono che sembrava non volere cessare si misero in posizione di attacco, pronti a difendere il corpo della guaritrice. L’avrebbero protetta a costo della vita, che lei aveva sacrificato per loro. Edward era ancora seduto a terra e stringeva Bella tra le braccia. Le lacrime avevano cessato di solcare il suo volto, avevano lavato via il sangue dal viso del suo amore, poi erano scomparse. L’immenso dolore che si era impossessato di lui non gli permetteva di muoversi. Non riusciva a dire nulla. Non riusciva a fare nulla, se non guardare lei.

Si accorse di quel suono dopo poco tempo, stava disturbando il suo contemplare quel viso che mai avrebbe potuto e saputo scordare. Alzò stanco il volto. Non riusciva a capire da dove arrivasse, perché sembrava arrivasse da ogni dove.

Poi capì.

Ogni cuore aveva ripreso a battere. Ogni cuore di vampiro batteva, come volere dare coraggio a quello della loro salvatrice, come a testimoniare che loro tutti erano lì per lei. Ogni cuore stava donando coraggio a quello ormai morto di Bella.

Non si sarebbe arreso, avrebbe combattuto.

Poi accadde qualcosa di grandioso, che mai nella storia dei vampiri era accaduto.

‘La vostra regina ha bisogno di voi’. Urlò Aro. ‘Concentratevi tutti su lei, incanalate le vostre forze e donategliele.’

Ogni vampiro chinò la testa, lasciando cadere le braccia lunghi i fianchi. I Volturi, la famiglia Cullen. Perfino Edward trovò la forza, malgrado il male che lo stava logorando. Adagiò il corpicino di Bella sul suolo, le si inginocchio davanti e richiamò a sé tutte le forze che gli rimanevano.

Quel rumore sordo accelerò, tanto da sembrare un suono prolungato e non più intermittente.

Poi cessò. All’improvviso.

Edward sentì una fitta di dolore. Il collo gli bruciava da impazzire. Premette la mano con forza sul punto dolente. Una smorfia gli deformò il viso.

La verità lo colse all’improvviso, lasciandolo senza fiato.

Il simbolo stava tornando, Bella stava tornando.

Il piccolo corpo della guaritrice, sotto gli occhi increduli di tutti, si librò in aria, illuminato da una luce calda e potente che costrinse tutti a distogliere lo sguardo. Quando la luce diminuì tutti potettero ammirare la sua bellezza.

La regina era tra loro. Sospesa in aria, avvolta da un candido vestito bianco che le copriva i piedi. Risplendeva. Sembrava un angelo.

‘Grazie.’ Parlò. Quando Edward sentì quel suono credete di impazzire per la felicità. ‘Mi avete donato la vita, mio amato popolo. Ve ne sono grata. Avete credito in me, avete creduto in voi’.

A quelle parole tutti i vampiri si inginocchiarono, reclinando il capo verso il pavimento.

‘Voglio che ora andiate. La vostra vita comincia oggi. Siate felici, rendete altri felici. Io sarò qui, in questo luogo per proteggervi, ovunque voi siate. Ogni volta che avrete bisogno io ci sarò. Sarò sempre con voi’.

Tutti i presenti si alzarono. Fecero un lieve cenno di ringraziamento con la testa e iniziarono ad allontanarsi. Lentamente Bella scese, fino a toccare il terreno.

La sua famiglia le fu subito accanto. Emmett la sollevò facendola girare in aria. Le sottili braccia della guaritrice circondavano il possente collo di suo fratello.

‘Grazie di tutto.’ Gli sussurrò all’orecchio. Lui più di chiunque altro l’aveva aiutata. Aveva creduto in lei, aveva avuto la certezza che sarebbe tornata.

Venne poi il turno di Alice, Jasper, Rose. Il suo papà, poteva ancora leggere il male sul suo volto, la stanchezza, malgrado fosse un vampiro. La sua mamma.

‘Mamma.’ L’abbracciò stretta.

‘Oh bimba mia.’ Esme l’abbracciò con intensità e calore. Lei era la sua mamma.

Qualcuno mancava però l’appello. Qualcuno non le era corso incontro, non l’aveva abbraccia o baciata. Lo cercò con lo sguardo, da sopra la spalle di Esme.

Lo vide ancora inginocchiato al suolo. La osservava incredulo, sembrava avesse paura di avvicinarsi. Ed era così. Temeva che fosse solo un sogno.

‘Amore mio.’ Bella gli corse incontro, gli si inginocchiò davanti e lo abbracciò. Edward la strinse a sé con impeto. Continuava a toccarle ogni punto della schiena per controllare se fosse reale. ‘Si Edward sono qui. Sono con te. Per sempre’.

‘Mi sono sentito perso senza di te. Non so cosa avrei fatto se…’. Lo azzittì.

‘Basta ora’. Gli disse dolcemente prendendogli il volto fra le piccole mani. ‘Sono qui, ora. Non vado da nessuna parte.’ Fece una piccola pausa, poi con sguardo malizioso continuò. ‘Mi sembra che tu debba tra le altre cose mantenere una promessa o te ne sei dimenticato.’ Lo guardò sorridendo.

Edward si perse nei suoi occhi. L’attirò a sé e la baciò dolcemente. Era tornata, la sua Bella era tornata e presto sarebbe stata sua moglie.

Ti amo, Bella.

Ti amo, Edward.

Per sempre.


22 recensioni, non ci credo!! Ringrazio infinitamente: bennycullen, Antonya, rosa62, free09, bellina3000, eliza1755, francesca 96, giny, chi61, giorgina_cullen 97, IsAry, kandy_angel, Austen95, ese96, LadySile, Vampire_ Twilight, stellabella, grepattz, didi_coldone, nanerottola, bellina97, aLiCe_CuLlEn!!

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