Il gioco degli Equivoci

di Isy_264
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Processo ad un vampiro ***
Capitolo 2: *** 2. Paghi due e prendi uno? ***
Capitolo 3: *** 3. Pioggia di maschere ***
Capitolo 4: *** 4. Essere o non essere? ***



Capitolo 1
*** 1. Processo ad un vampiro ***


Il gioco degli Equivoci


“L'amore comporta un'insondabile
combinazione
di comprensioni ed equivoci.”
Diane Arbus


Capitolo 1 - Processo a un Vampiro:

Si stava odiando!
Odiava se stesso e odiava quelle stupide feste in maschera dove, nella piena consapevolezza delle proprie facoltà mentali, non sarebbe mai e poi mai andato! E invece si trovava lì, chissà per quale motivo, certo almeno che, in primis, fosse del tutto irriconoscibile, in secundis, che nessuno dei suoi amici sarebbe stato presente.
Voleva passare una serata diversa e quella gli era sembrata una buona idea all'inizio, ma ora come ora la pazzia della cosa gli era sempre più visibile!
Joshua scosse la chioma nera della parrucca a disagio, osservando le persone attorno a lui divertirsi al suono di quei Tunz Tunz che a lui martellavano solo la testa, stava così per allontanarsi dalla pista da ballo e avvicinarsi a quelle graziose poltroncine bianche che tanto lo attivano, che una bella ragazza, una Ninfa credette di capire, gli si avvicinò sensuale.
Ah, perfetto...davvero perfetto, peccato solo che lui fosse gay!
"Balli?" si sentì chiedere da una voce roca, chiaramente brilla.
"N-no, scusa non mi va..."
"Eddai!!! No-non farti...non farti pregare!"
Le sorrise gentilmente scuotendo la testa, un po' imbarazzato:
- Mmm, e ora cosa faccio? A chi la lascio? - pensò nervoso guardandosi attorno. Stava iniziando a preoccuparsi quando una voce squillante lo rassicurò:
"Sarah! Oh grazie, non la trovavo più!"
Si voltò speranzoso verso la ragazza che aveva parlato, immaginando che fosse diretta a lui e notando poco dopo un’altra Ninfa avvicinarsi sorridente.
“Figurati!” sospirò sollevato, indietreggiando contento, gli mancava solo una complicazione con una ragazza brilla quella sera!!!
Era così sollevato di potersi finalmente allontanare che sentì appena una risatina alle sue spalle, vicino al tavolo del bar, ed era anche talmente distratto che quasi non si accorse di essere finito contro qualcuno:
“Ehi!”
E adesso cosa c’è?!?!?
“S-scusa...”
Si voltò di scatto, alzando lo sguardo verso un ragazzo che notò ad osservarsi la maglietta grigia ormai completamente bagnata…
“Oh, no…mi spiace…” ci mancava solo questa per finire in bellezza la serata – pensò esasperato – con la sua fortuna era anche qualcosa di indelebile!
Scosse la testa mentre istintivamente maledì quella sua imbranataggine, permettendosi di risalire però i pettorali del giovane per arrivare fino al suo viso e guardarlo finalmente in volto...sembrava proprio un bel ragazzo – pensò poco dopo.
Aprì così la bocca per scusarsi ancora…quando il respiro gli si mozzò di colpo.
Oddio.
No, non lui! Tutti ma non lui! Oh, ma non gli aveva detto che sarebbe andato lì, non lo aveva fatto!
Accidenti al suo vicino di casa e alla cotta che aveva per lui praticamente da sempre! Visto che era proprio lui la persona a cui era andato contro! Al suo biondissimo, carinissimo ed eterissimo vicino di casa! Alex!
Sua madre gli avrebbe detto che aveva Saturno contro...*
L’avrebbe preso in giro a vita se l’avesse visto così, sperava solo non lo riconoscesse, insomma a differenza sua lui almeno portava una maschera, era un anche un bel vampiro! Aveva le lenti a contatto bianche e la parrucca e…e cosa poteva fare se non bastava?
Si guardò attorno disperato finché, notando un vetro opaco che portava ai bagni, vi si nascose dietro, indifferente. Forse lì l’avrebbe lasciato in…
“Ehi, dove vai? Mi devi almeno una bibita…”
Accidenti, ma non poteva ignorarlo?
“I-io…”
Si sistemò la parrucca e quel vestito nero da vampiro che l'aveva infastidito per tutta la serata, portò il lungo mantello dietro la schiena automaticamente, tirando la cintura dei pantaloni in alto:
“Ehm…non, non ho soldi e devo andare, ciao!”
“Ehi! Aspetta!!!”
Josh corse verso il bagno e trovandone uno vuoto vi si chiuse dentro con un sospiro. "Maccheschifo!" I bagni degli uomini facevano davvero schifo! - pensò orripilato notando il pavimento e aggirando la parte bagnata per scaricare.
"Speriamo almeno di non bagnare il mantello..." mormorò schifato.
“Hey, con chi parli?”
Sobbalzò spaventato alla voce del suo ostinato vicino, non poteva credere che l’avesse davvero seguito! E cos'era quella nota divertita? Con chi pensava stesse…no, questo era meglio non saperlo…
“Non sono gay!”
Ecco, e ora quella da dove gli veniva?
O più che altro cosa c'entrava in quel momento???
“Ehm, okay, volevo solo informarti che mi devi almeno i soldi della lav...senti ma non puoi uscire?”
No!
"NO!!!"
“Sai che la tua voce mi sembra familiare?”
Aahhh…insisteva anche!
"Senti, ti mando un assegno per posta!" Ma vattene, vattene, vattene! "E come fai a sapere dove abito? Mi conosci?"
Ops...
“No! Non ti conosco, e comunque non mi interessa…io…io sono innamorato di un altro!”
Si gelò di colpo, ma non gli aveva appena detto di non essere...? E poi lui non era! Il problema era proprio quello... - si disse malinconico, ricordando i momenti in cui si era dovuto accontentare di essere solo un vicino di casa petulante.
“Niente è definitivo nella vita!!!”
“Mmm...?” si riscosse dai suoi pensieri poi aggrottò la fronte: cosa c'era in quella conversazione che non tornava?
"Non avevi detto che non eri gay, però?"
Ecco. Ora andava già meglio...
"E-e tu lo sei?" si ritrovò a chiedere. Ed ecco che ancora qualcosa non tornava! Ma perché quella conversazione stava continuando?
Passò una mano tra i capelli castani, sfilandosi quell'enorme parruccone che l’aveva infastidito per tutta la serata. Il suo vicino era troppo ostinato per andarsene, lo sapeva, avrebbe dovuto trovare una scusa per farlo allontanare!
"Bisex...eh, e de he vlo so i sld dea lavnr...**"
"Come?"
La musica aveva frammentato le sue parole che, distorte già dalla porta del bagno e dal tono basso con cui erano state pronunciate, gli arrivarono confuse. Cosa aveva detto?
"Nulla, pensavo tra me e me! Esci?"
"Dal bagno?"
"E dove sennò, con me?"
Joshua arrossì terribilmente e sbuffò, si trovava in una situazione ridicola: era chiuso in un bagno pubblico – e sporco - e stava parlando con la persona che amava da almeno un anno che sperava non sapesse chi lui era. E dire che l'aveva visto tornare con un milione di ragazze a casa, non poteva sentirsi attratto anche da...da lui! Non poteva essere bisex!
Non...lui!
“Tanto sono...innamorato..."
"Mmm...Dimenticalo!"
"Uff...e se non volessi?” mormorò e aveva pronunciato quelle parole a voce così bassa che era sicuro non l’avesse nemmeno sentito...
“Proprio innamorato, eh?”
Sussultò sorpreso per poi sorridere sarcastico, “E tu?”
“Io amo tutti e nessuno!”
“Pff…immaginavo!” mormorò nervoso, alzando gli occhi al cielo.
“Come?”
“E non c'è nessuno che ti piaccia un po' di più?” domandò - in fondo che costava essere ancora un po' più masochisti del solito? Ormai!
Lo sentì sorridere e appoggiarsi alla porta scrostata del bagno, “Ma non è che ci conosciamo? la tua voce ha un che di familiare...”
“Oh...No, nono...” si schiarì la voce abbassandola di qualche tono “figurati...”
“No, forse hai ragione, mi ricorderei di te!”
..certo, come no…
“Mmm, e quindi?”
“Non ti arrendi, eh?” lo sentì rimanere in silenzio per un po’, “...no..nessuno… E tu? Il tuo lui ti ama?”
Non so, che ne dici Alex, mi ami?
“No...”
...
“Gliel'hai detto almeno?” Josh grugnì, si metteva pure a fare il sarcastico ora? - pensò irritato.
“Cosa c'è, vuoi farmi da confidente?”
“Beh, si dice che gli psicologi rimorchino molto...”
“...”
“Ehi, tutto bene? Cos'era quel rumore?”
Il “vampiro” si massaggiò la testa che aveva posato violentemente sulla porta del bagno e sbuffò. Possibile che non riuscisse ad essere serio una volta? Eppure non gli era mai sembrato così…spiritoso, lui era il macho volubile, il gentleman arguto che un giorno lo salutava allegramente per le scale rischiarandogli la giornata e il giorno dopo a mala pena gli rivolgeva un cenno se lo vedeva per strada…ma quante personalità aveva quel ragazzo?
“..sto bene...”
“Quindi? Lo sa?”
Chiuse gli occhi rassegnato mentre la sua voce calda e profonda attraversava la porta del bagno, e desiderò poterlo guardare in viso:
“Mi spieghi perché ti ostini a parlare con me?” gli chiese con tono stanco.
L'altro rimase in silenzio per un po’, poi rispose:
“E perché no?”
“Oh, perché no?” mormorò appena e sorrise un po’ amaro alla sua immagine, riflessa nelle mattonelle verdi davanti a lui, già, perché no? ”ci sono sicuramente centinaia di donne o uomini in sala che non ti rifiuterebbero…”
“Certo, ma loro posso conquistarli quando voglio!”
“Quindi sarei una sfida…”
“Mmm…ma non è che vuoi diventare tu uno psicologo? Perché non c’è bisogno di rimorchiarmi, sai!”
Ridacchiò esasperato, decisamente troppo stanco per quei discorsi, senza, in realtà, notare il modo in cui l'altro aveva abilmente deviato la conversazione quando si era fatta più seria.
"Ma non è che sei un po' bruttino?"
Sobbalzò, "Come? Io brutto? Ma sei impazzito? Ma chi ti conosce, guarda tu questo..."
"Scusa! Boh, prova…mmm, a dargli tempo...” gli suggerì Alex con uno strano tono di voce, tornando all'argomento principale.
Il ragazzo aprì la bocca per poi richiuderla, un po' interdetto, poi si passò una mano tra i capelli come faceva sempre per calmarsi:
Fin troppo... - e non si accorse di averlo sussurrato.
Rimasero entrambi in silenzio, immersi nei propri pensieri, uno con la testa appoggiata alla porta del bagno, una cannuccia mordicchiata stretta tra le labbra, l’altro appoggiato alla stessa porta, ancora rosso in volto, le dita incrociate che si tormentavano instancabilmente.
"Ehi, non mi ha detto il tuo nome"
Josh sobbalzò alla ripresa improvvisa dell’argomento – e ora???
“C-come? È-è una festa in maschera, no? Lo scopo non è rimanere mascherati?” sussurrò incerto, mentre il panico lo prendeva.
“Se preferisci ti dico prima il mio!” continuò l'altro allegro.
“M-meglio di no...”
“Eddai, io sono...”
“Ehy! Ma allora eri qui! Sono secoli che ti cerco, esci o rimani a parlare da solo? O stai facendo altro?”
La voce estranea – vagamente maliziosa - di un amico di Alex li interruppe facendolo sospirare di sollievo mentre, col cuore in gola, non poté non permettersi una smorfia alla frase sentita: Porco.
"Porco!" giusto! "Arrivo..." e indeciso, dopo un altro incitamento da parte dell'amico uscì.
Ma non prima di avergli sussurrato:
"Ti ritroverò."

Continua…


* Niente a che fare col film di Ozpetek... questa frase è una frase che la mamma di una mia amica dice sempre se c'è qualcosa che non va...a lei il copyright!^^
** "E dire che volevo solo i soldi della lavanderia!"
___________________________________________________
Uuuhh...la mia prima Slash!!! Ma benvenuti mie care e miei cari!
Voi siete gli spettatori della prima mia creazione di questo genere!
Sempre disposta a darmi all'ippica, basta dirmelo e sono aperta a ogni veduta!XD eh, che dirvi, il primo capitolo di questa storia è stato ripreso dal prologo di un'altra mia ff (mi sono autoplagiata!) quindi se vedete somiglianze è normale!
Comunque dubito abbiate mai letto l'altra mia ff...quindi il problema non si pone. E naturalmente la somiglianza è limitata a questo cap. qui!
E vediam vediamo...la ff non durerà che pochissimi capitoli (3 o 4) e seguirà molto lo stile della citazione della Arbus (la fotografa americana!), quindi se non volete ritrovarvi fra i piedi una storiella fatta per divertirsi, piena di equivoci come il titolo annuncia, uscite tranquillamente da qui!^^
Bon! Detto questo, alla ff ci tengo molto davvero proprio perché è un esperimento come prima Slash, so che in questa sezione è impossibile avere molti commenti quindi non ci spero nemmeno, anche perché non ho scritto un capolavoro, però se almeno uno o due di voi (è gratissss!!!) mi dicessero con sincerità cosa ne pensano spererò che almeno non ho faticato per nulla, giusto per migliorare...!
Detto questo, alla prossima e grazie a tutti!

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Capitolo 2
*** 2. Paghi due e prendi uno? ***



“La verità viene sempre a galla.
Per questo deve subito prendere il largo."
Stanislaw J. Lec


Capitolo 2: Paghi due e prendi uno?

Si portò una mano alle tempie e se le stropicciò malamente, aveva sempre un mal di testa terribile quando non riusciva a riposare, e come era possibile farcela quando il suo unico pensiero era il suo volubile quanto bellissimo vicino, non arrivava nemmeno a chiederselo.
Non riusciva a far altro che domandarsi se l'aveva riconosciuto o se gli era piaciuto davvero, e tutti i dubbi che potevano venirgli in mente in quel momento non facevano altro che martellargli la testa: come poteva essere bisex quando l'aveva visto portare a casa centinaia di ragazze dalle lunghe gambe? Come poteva non averlo riconosciuto? L’aveva fatto e lo stava prendendo in giro? Cosa sarebbe successo nel primo momento in cui l’avrebbe rivisto? Avrebbe riconosciuto la sua voce?
In realtà Josh non sapeva molto di Alex, si era trasferito nell'appartamento vicino al suo da appena un anno e da allora aveva sempre avuto poca attenzione per lui se non in quei rari momenti – per cui si era fatto amare – in cui, evidentemente di buon'umore, gli si avvicinava e intavolava chissà quale conversazione con lui.
Era grazie a una di quelle conversazioni che aveva imparato ad osservarlo, da quando infatti un giorno lo aveva fermato per le scale con un sorriso, iniziando a parlargli amichevolmente del più e del meno, inutile specificare quanto si fosse illuso e quanto male ci fosse rimasto a vedersi rivolgere solo un saluto frettoloso e un'occhiata perplessa il giorno dopo...

Pieno di questi poco rassicuranti pensieri si lasciò cadere pesantemente sul divano, accendendo automaticamente la tv.
Per fortuna che era domenica, non avrebbe sopportato di andare al lavoro ridotto a quel modo – pensò rigirando col cucchiaino la polverina bianca dell’antidolorifico – aveva un tale sonno, e così freddo...

“Oh, ben svegliato!”
Si mosse per l'ennesima volta, cercando di ignorare l'irritante sensazione di bruciore che lo strusciare delle lenzuola sul suo corpo gli causava.
“Mi sa che hai un po' di febbre, Joshua.”
“Mmm?”
Sbatté le palpebre pesanti un po' stupidamente, ancora mezzo addormentato, ma non era solo in casa? - si chiese - Miss Puff, la sua gatta, certo non poteva parlare...
“Ohi, ci sei?”
“Sì...” mormorò con voce roca, in risposta a chi solo Dio sapeva.
“Ho dato da mangiare al tuo gatto,” mormorò la voce “si era quasi mimetizzato col divano sai! E' molto affettuoso.”
“G-gatta...”
“Oh, scusa! Gatta. Come si chiama?”
“Mmm?” Tentò di far mente locale e alzò lo sguardo confuso, cercando finalmente di vedere con chi stava parlando, e quasi non si strozzò con la sua stessa saliva quando vide chi era il suo interlocutore.
Oh cielo...
Capelli biondi legati in una piccola coda, occhi verdi, quel gran bel naso greco...quello era il suo vicino! Alex! Oddio, come era entrato? E che faccia aveva lui? Era pettinato? E come mai si trovava sdraiato sul suo letto? Ce l'aveva portato...lui?
Respirò più volte per calmarsi, cercando di sedersi sul materasso quando un doloroso cerchio alla testa lo colpì in pieno facendolo ondeggiare:
“Attento! Scusa se sono entrato in casa tua, ero andato in visita a mio...aspetta perché non ti sdrai?” si interruppe posandogli una mano sulla fronte per spingerlo in basso, “comunque non ho trovato nessuno e sono venuto per salutarti, quando non mi hai risposto ho notato la porta aperta e te sdraiato sul divano con la febbre...”
Josh sbatté le palpebre ripetutamente, fissando quel volto leggermente rosso – no, rosso, ci facciamo un'idea? - del suo vicino, cercando di farsi una ragione su quello che gli aveva detto.
“Tutto okay? Hai già preso qualche medicina?”
“Eh? Oh, h-ho preso un Moment quando...prima di addormentarmi...”
Abbassò un po' lo sguardo imbarazzato, non poteva pensare di star anche balbettando, che figura!
“Beh, forse dovresti prenderne un altro dopo aver mangiato qualcosa...e…ehm, ed è meglio se vado, vero?” aggiunse Alex male interpretando il suo imbarazzo, “vorrai riposare immagino, se hai bisogno...beh...” e con una faccetta carina si alzò, “Ti lascio in buona compagnia comunque!” lo sentì aggiungere, un sorriso nella voce.
Ma Josh percepì appena il leggero peso sulle coperte che si era venuto a creare, come sentì appena il piccolo sfilaccio dei fili vicino a lui, poi il sorriso di Alex scomparve insieme al ragazzo e solo allora riuscì a voltarsi verso la sua destra:
“Oh, Miss Puff! Te l'ho detto mille volte di non farti le unghie con le coperte!!!”

*

Erano due giorni che era fermo a letto e anche se la febbre si era abbassata, la testa gli pulsava ancora dolorosamente.
Odiava stare male, non solo perché aveva dovuto avvertire il suo capo che non poteva andare a lavoro (lamentele a seguito comprese) ma anche per il senso di stanchezza e inutilità che si sentiva addosso, sua madre lo diceva sempre, quando lui si ammalava andava in letargo, mangiava un po' e poi dormiva come un sasso per il resto della giornata, una piaga in pratica!
Stava rimuginando su questa cosa sorseggiando un the davanti alla tv, quando Miss Puff, comodamente acciambellata sul suo stomaco, non iniziò a soffiare nervosa. “Che cosa c'è Missy?”
Sentì la porta scricchiolare appena e la fissò perplesso – possibile che qualcuno volesse entrare?
Si alzò ondeggiando leggermente per la stanchezza, avvicinandosi in attesa.
Qualcuno stava davvero cercando di entrare! - pensò notando la maniglia piegarsi - Poteva essere Alex? Ma perché sarebbe dovuto tornare? Inoltre avrebbe suonato... Vide una mano sbucare di soppiatto dalla porta, cercando di staccare la catenella che, invano, lottava per proteggerlo, cedendo infine dopo una strenua battaglia.
Si alzò allora preoccupato, uscendo dal salottino dove si trovava e, allungando una mano verso una scopa abbandonata in un angolo del corridoio, la alzò sopra la testa pronto a colpire chiunque si fosse avvicinato a lui. Rimase così dietro il muro del corridoio sicuro che il ladro, o chi per lui, si sarebbe certamente avventurato in quel lato della casa.
Non sapeva bene cosa fare e se era davvero un ladro probabilmente avrebbe avuto una pistola, o magari un gas per farlo dormire, magari sarebbe stato più saggio urlare, o forse così lo avrebbe innervosito, cielo probabilmente era meglio evitare, se si arrendeva lo avrebbe lasciato in pace...e se non portava un passamontagna e lui lo vedeva in viso???
Nonono, calmo! Respira Josh, respira!
Si avvicinò ancora, cercando di non pensare per non cadere nel panico, e, sentendo i passi sempre più forti, si morse un labbro chiudendo gli occhi concentrato, finché un fruscio non lo distrasse e...
“Ah-a!!!”
“Aah! Accid...idiota! Che fai?”
Bloccò la scopa a mezz'aria pronta per un nuovo colpo, facendosi improvvisamente pallido...di chi era la voce che aveva sentito?
“A-Alex? Alex!” oddio, oddio, oddio! No, l'aveva colpito, aveva colpito...oddio! “Oh cielo, scusami! Stai bene?”
Lo vide alzarsi leggermente dolorante, fissandolo con uno sguardo assassino:
“Accidenti, ma tu non dovevi dormire?!” esclamò irritato “E dire che mi sono pure lasciato convincere a venire per vedere come stavi, fin troppo bene direi, idiota!” ripeté con veemenza.
“Scusa! Non era mia intenzione...”
“Sì, sì, come no...”
“No, io...mmm...”
Non riuscì a terminare la frase che un leggero giramento di testa lo fece interrompere e ondeggiare, mamma lo diceva sempre che il suo punto debole era la testa!
“Attento..uff, muoviti, fila a letto.” gli disse l'altro rassegnato, spingendolo un po'. Riuscì ad annuire, dirigendosi nella direzione opposta a dove era venuto, sdraiandosi a peso morto nel letto.
“Come un bambino..." mormorò Alex nervoso "Ti serve nulla a parte una scopa nuova?”
“Mmm...” sospirò per il tono usato dal ragazzo, sentendosi terribilmente dispiaciuto, se ce l'aveva con lui non poteva dargli torto purtroppo, per fortuna almeno che con la febbre non aveva molta forza (o mira...), “Mi passeresti una coperta, per favore?”
Lo sentì frugare nell'armadio, borbottando qualcosa che somigliava ad un – se non c'è di meglio** – ma senza capire a cosa si riferisse, Josh richiuse gli occhi lasciandosi coprire velocemente. L'altro lo lasciò così poco dopo con un saluto frettoloso e uno sguardo a Miss Puff che, gentilmente, era tornata vicino al padrone e soffiava contro l’ “intruso” orgogliosa ed eretta, come solo un soldato che ama la propria causa poteva fare.


L' “Alex” che l'aveva curato la seconda volta non era l' “Alex” che piaceva a lui e sicuramente non era l' “Alex” carino e gentile che era arrossito la prima volta che, entrato di nascosto dentro casa sua, gli aveva chiesto come stava.
Stava ancora pisolando e ragionando confusamente su quale “Alex” - quale sua personalità - avrebbe incontrato la prossima volta quando sentì, nel dormiveglia, la porta aprirsi nuovamente e dei passi avvicinarglisi appena. Percepì distintamente le fusa di Miss Purr e le carezze che stava sicuramente ricevendo in cambio, ma non riuscì a destarsi abbastanza per capire chi fosse quell'intruso: in fondo Missy sembrava conoscerlo bene, perché preoccuparsi?
Una mano gli spostò delicatamente i capelli dalla fronte per poi scendere a rimboccargli le coperte, era molto delicata, molto lieve - riuscì a pensare - come se non volesse disturbarlo o esitasse a farlo nella preoccupazione che si svegliasse. La sentì percorrergli la schiena in una lenta carezza finché chiaramente non si irrigidì di colpo, riprendendo poi – tremante? - ad accarezzarlo gentilmente.
Quel cambiamento riuscì però a insospettirlo e a fargli alzare faticosamente le palpebre:
“Alex?” mormorò appena, sorpreso.
Vide il biondo rivolgergli uno sguardo carino e leggermente confuso per poi scuotere la testa dolcemente, come a prenderlo in giro:
“Shh...riposa! Torno presto che dobbiamo parlare!” gli sussurrò e avvicinandosi leggermente, in un leggero fruscio posò le sue labbra fresche sulla sua fronte.
Poi un ultimo sorriso e di nuovo il nulla.
Solo quella strana sensazione che fosse stato tutto un sogno e soltanto il battito accelerato del cuore a confermargli il contrario.
Alex lo aveva davvero baciato?
“Oddio...” mormorò appena, un sorriso a colorargli le labbra.
Si sfiorò con la mano la fronte, abbassando lo sguardo emozionato, era stato solo un bacetto ma...era così felice. Quello era l'Alex che lui amava, l'Alex che...:
“Oddio.”
E quel sorriso con la stessa velocità con cui era venuto, scomparve di fronte a ciò che Josh si trovò davanti: il suo mantello nero da vampiro che troneggiava sul letto insieme alle coperte.
Alex lo aveva scoperto. Aveva scoperto chi era il ragazzo in quel bagno.
E adesso?

Continua...


*Miss Puff – ammetto che l'idea per il nome mi è venuta da Mrs Purr, la gatta di Gazza in Harry Potter, vi lascio il link dell'immagine che me l'ha inspirata, un vero gioco degli equivoci! Qui: Linkino
**Si parla appunto del mantello nero da vampiro. Alex l'ha trovato frugando nell'armadio quando gli ha chiesto una coperta! Ma allora perché quella reazione finale? Eheh...
_____________________
Josh era piuttosto in estasi dopo quel bacetto, non credete? Io lo sarei!:P I personaggi iniziano a crescere - il capitolo mi serviva proprio per questo - mi piacerebbe quasi sapere se riuscite a immaginarveli in qualche modo o sono solo delle masse nebulose…chissà…
Stanislaw Lec era un grande aforista polacco, personalmente adoro la sua ironia! Quindi che ne dite, su, siete abbastanza confusi? Alex soffre di una doppia personalità direi (il titoletto del capitolo fa riferimento a questo), anche se in effetti prendere una scopa in testa non capita sempre...comunque un motivo c'è, che ne dite voi? Perché si comporta così, avrà veramente capito tutto? E se sì perché non ha parlato subito appena gli ha messo il mantello a mo’ di coperta? In realtà la verità s’è intravista in questo capitolo, chissà se avete capito!
Ho scritto questa ff per rilassarmi dagli esami, solo dieci minuti di relax per una mente che fonde… ma visto che nessuno mi ha fatto sapere che avrei avuto un successo nell’ippica come vi avevo chiesto ho continuato la storia, poi non vi lamentate! u.u

Detto questo Ringrazio:
Dada88 (Ciao tesora! Ma quanta gente che rivedo qui!^^" Non ti piace lo Slash e ti ritrovo lo stesso a seguirmi, beh, grazie, se non è fiducia questa! Mi fa molto piacere! A te lo scorso capitolo dovrebbe essere parso familiare per quanto possa averlo cambiato, ma ti assicuro che da qui in avanti, come avrai notato, sarà tutta una novità! Qui succede poco ma devo dire di adorare già Missy, all'inizio c'era un pezzo che spiegava il perché del nome ma poi l'ho tolto..e ormai lei non poteva più chiamarsi altrimenti!;P Grazie anche per i complimenti, un bacio a te!)

becky (Benvenuta!!! Grazie per i complimenti, è sempre bello ricevere delle recensioni, se sono positive come la tua anche meglio! Che la storia sia divertente è una gran soddisfazione per me, avevo voglia di scriverla da una vita ma mi mancava sempre l'idea, e se dici che è anche ben scritta mi fa piacere, mi sono fatta uno di quei "mega-auto-beta reading" che non hai idea!:P Come vedi i personaggi si stanno delineando un po', che ne pensi?! E Miss Puff come ti sembra? Spero di ricevere un altro tuo commento! Alla prossima!!!)

_Armonia_ (Lo sai che dopo aver letto il tuo commento mi sarei messa a saltellare tutta allegra per la stanza? Sfiga mia che non era sola per poterlo fare!!!:P E' sempre bello ricevere recensioni così dettagliate!^^ Alex quindi non ti pare "eterissimo" (!) eh?! beh, credo che anche Josh sia un po' confuso a riguardo, poi chissà, lo scopriremo con lui! Per il titoletto sì, è volutamente ironico, esattamente come l'inversione che si trova in quello di questo capitolo, tutta la storia infatti parte dal'idea di qualcosa che sembra ma non è, stai attentissima infatti a tutto, anche ai personaggi stessi, gatta compresa! Detto questo spero di ritrovarti anche qui! Grazie mille per tutto!!!)

rinnechan (Ohi, e te? Ciao!!! Che sorpresa!^^ Che tempismo sopratutto...bah, che dirti, Josh non si è inventato più di tanto, ma questo soprattutto per la sfiga che sembra sempre aleggiargli intorno, come vedi nei guai ci si mette anche senza far nulla! Porta o non porta si è fatto sgamare comunque...e proprio per questo nel prossimo capitolo creerò ancora più confusione! Ovvio! *sadismo mode on* Beh, in primis felice che la ff ti abbia divertito, sì, anche a me mancava lo scrivere qualcosa di più leggero e come vedi dalla brevità è fatta proprio per questo!!!:P Poi caspita, la mia prima Yaoi, vuoi mettere!:P Dai dai, spero di risentirti, baci a te!^^)

...e grazie anche a evol - lady moon - Jing - Namida - shasha5 - Isuzu - maRgariNa - MC17 - naru_sasu_fan e Mitsubachan. Quanta gente!!!^^
Non so se la ff finirà col prossimo o se sarà di quattro capitoli...voi che preferite? E' ancora tutto da scrivere e a essere sincera non ho un'idea ben precisa...vedrò! Sono stanchissima quindi vi lascio, se avete preferenze comunque dite pure!:) Ricordo anche che ogni commento rende felice un autore, insomma, vedere che qualcuno apprezza - o anche solo considera - la propria fatica è sempre una soddisfazione, no?!
A presto!

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Capitolo 3
*** 3. Pioggia di maschere ***


"Per quanto nascosta sia una pecca,
la natura riuscirà sempre a scovarla"
Da: Le Leggi di Murphy


Capitolo 3: Pioggia di maschere

Aveva sempre odiato quei film dove ti viene da pensare, con fare nervoso: cretino, vai a parlargli, almeno risolvi tutto!
E quante volte si era arrabbiato con i personaggi che preferivano prenderle per le lunghe, insomma, quei tipi in quei filmettini romantici dove per creare un equivoco si trascina la storia, inventandosi chissà quali scene, per chissà quanto tempo.
Per questo aveva deciso che almeno nella vita reale avrebbe dovuto affrontare Alex, e il fatto che se ne stesse lì, con la mano leggermente informicolata vicino al pulsante del campanello, a guardare quel cognome scolorito sulla porta d'ingresso, ne era la dimostrazione.

Doveva solo suonare, premere un pulsante e vedere se l'altro era in casa, poi ogni parola sarebbe venuta da sé, - pensò Josh cercando di calmarsi - si sarebbe risolto tutto, ogni cosa!
Sospirò profondamente, portando una mano alla nuca in un gesto nervoso.
Doveva solo suonare, solo suonare e scoprire che tutte le sue ansie erano ridicole, sì, avrebbe chiarito tutto come Alex gli aveva detto...avrebbero parlato e...
Gemette leggermente mordicchiandosi le labbra, e prendendo così il coraggio su due mani, avvicinò ancora la destra alla porta per...
“Ehi, che stai facendo?”
“Oddio!” sobbalzò spaventato mentre il suo cuore, dopo un attimo di folle scorsa, si immobilizzava all'istante appena riconosceva la voce di chi aveva parlato.
Alex.
“Oh, ciao...”
Abbozzò un sorriso fintamente tranquillo e cercò di assumere un'aria sicura, senza però poter fare a meno di chiedersi in chissà quale 'forma' fosse quel giorno.
“Che vuoi da me?”
Brutta, una forma molto brutta.
“Allora? Devo uscire tra poco!”
Uscire?
“Uscire?”
Con chi? Perché? Da quanto? Si era già stancato? E di chi? Di lui? Perché per prendere in considerazione quella evenienza qualcosa doveva essere iniziato...e a conti fatti tra loro non era successo nulla. E allora perché il suo cuore batteva in quel modo? “Con una tipa, sono un paio di settimane ormai che la vedo, quindi?”
Aprì la bocca incerto senza riuscire a dire nulla, poi chiuse gli occhi un attimo e sospirò: dai una maschera ad un uomo e sarà sincero*, eh? - pensò sarcastico – Chissà se aveva ancora Saturno contro!
Scosse la testa e tirò su col naso. Due settimane, due settimane!!! Non ne era passata nemmeno una da quando lo aveva trovato in quel locale! Lo aveva sempre preso in giro? Si morse un labbro e sbuffò.
"Una ragazza, certo..."
"Sì, non è male..."
Non è male.
Sbuffò ancora e annuì distrattamente cercando di sorridergli: avete mai desiderato vedervi cascare il mondo addosso ma per quanto ci speriate questo non lo faccia mai? Anzi, continua a girare a discapito di tutto. Ci si diverte quasi, quel sadico, a farvi soffocare, mentre vi para davanti la realtà, mentre distrugge tutti i vostri castelli in aria, perché in fondo, su, chi non se li fa i castelli in aria?
Ecco, questo era lo stesso modo in cui si sentiva Joshua, triste e preso in giro.
Preso in giro da quei discorsi nel bagno, dal bacetto sulla fronte, dalle carezze a Miss Puff e dalla gentilezza di quei giorni. Semplicemente preso in giro.
Sentì gli occhi inumidirsi per la rabbia e tirò su col naso un’altra volta:
“C-credo di aver dimenticato cosa volevo, magari se quando...quando torni mi viene in mente ti ridico.” mormorò abbozzando un sorrisetto.
“Come??? Come hai detto?”
La voce attutita della porta del bagno dove l'altro era entrato mentre lui parlava, lo costrinse a varcare la soglia di casa, seppur controvoglia e dopo una leggere indecisione.
Maleducato! - si ritrovò a pensare, innervosito più dall'insieme delle cose che dal comportamento di Alex.
“Me ne vado.” gli disse con quella che sperava fosse una voce indifferente.
“Oh, sì, chiudi bene la porta. Ah, senti, chiama mio fratello, mi ha fatto diventare scemo in questi giorni, sembrava che stessi per morire! Ma probabilmente voleva solo il tuo appartamento, chissà...”
“Sì...i-io..sì.”
Ma senza ascoltarlo veramente uscì dalla porta per correre nel suo appartamento, lasciando l’altro a parlare da solo:
“Mi chiama sempre per sapere come stai, due palle...chiamalo, okay? Ehy, okay? Ehy!”

*

Era corso a casa sua e si era appallottolato tra la trapunta e il lenzuolo, tenendo stretto tra le mani il mantello nero che aveva lasciato nel letto, mentre Miss Puff, gentilmente, gli dava calore e una leccatina ruvida di tanto in tanto.
Sorrise leggermente alla gattina, mormorando un: "Mi sa che il tuo padrone non è tutto sano, sai Missy!?" poi si raggomitolò ancora di più in se stesso.
Lo sapeva che aveva troppa fantasia, lo sapeva che non doveva sperarci, che aveva solo frainteso...accidenti a lui e alla sua stupida abitudine di fantasticare su tutto!
Non era mai riuscito a tenere sotto chiave la sua immaginazione e così, in occasioni di questo genere, quando avrebbe avuto bisogno di usare soltanto la ragione, doveva pagare lo scotto di aver sempre preferito guardare invece di imparare a giudicare**, e ora se ne vedevano i risultati. Strinse forte gli occhi lasciandosi volutamente sommergere da tutta quella delusione, in fondo, senza nemmeno accorgersene, lui c'aveva sperato, c'aveva sperato sul serio. Aveva visto qualcosa avvicinarsi ma prima di riuscire a prenderlo per avverare i suoi desideri, quel qualcosa era semplicemente svanito. Costruttivo, no?
Sospirò profondamente poi strofinò il viso sul cuscino, non riuscendo però a fermare quella piccola lacrima che, imperterrita, finalmente rompeva l'ennesima maschera che lui aveva creato.


Bi-bip Bip.

“Mmm..”
Appoggiò la mano sul cuscino e si guardò attorno confuso.
Si sentiva stordito, che strano, stanco nonostante avesse la certezza di non aver fatto nulla di faticoso, eppure qualcosa doveva essere accaduto…
Alzò una mano per stropicciarsi il viso, accorgendosi solo in quel momento di cosa stringeva, d'un tratto la consapevolezza di quello che era successo lo colpì in pieno e quel nodo alla gola che stava lottando per tornare a galla si fece sentire più vivo di prima.
Sospirò per calmasi, lisciandosi le mani sull'addome e ricordò confusamente la suoneria del cellulare, lo prese quindi in mano per guardare l'sms:

Ehy Josh, stasera sei prenotato, esci con noi e non provare a dire di no!
Non hai scuse e puoi anche bere che tanto c'è Luca a farci da pulmino!
Veniamo a prenderti alle 11, non scappare...non puoi sfuggire ai tuoi amici!:-P

*

Probabilmente era sfigato, anzi no, aveva Saturno contro.
Perché insomma, di tutti i locali dove potevano andare, ed erano tanti, che i suoi amici lo dovessero portare proprio lì era ridicolo.
Si guardò attorno scocciato, riconoscendo il bancone del bar, le poltroncine, persino il vetro opaco che portava ai bagni, ritrovandosi così assalito da quella leggera nausea che gli aveva fatto compagnia per tutto il viaggio da casa sua fino a lì. E a nulla era valso proporre qualsiasi altro locale che gli era venuto in mente, per carità! Avrebbe avuto troppa fortuna altrimenti!
Aveva quindi finto di star bene, di essere allegro e di ridere alle battute stupide che sentiva, eppure quando Robert, uno dei suoi amici, gli aveva fatto un cenno chiedendogli se voleva una birra, lui lo aveva fissato vacuo fino ad aprire la bocca e col sorriso più falso che era riuscito a creare non aveva potuto fare a meno di rispondergli:
“Tequila.”


Dopo un paio d’ore l’unico effettivamente sobrio era Luca.
Lo stesso Luca che, con molta gentilezza e pazienza, per non dire speranza perché non succedessero eventi spiacevoli, stava accompagnando in bagno Rob, quando Josh si sentì chiamare.
Si voltò ignorando il leggero fastidio alla testa e alzandola fu sicuro di trovarsi davanti un bel sorriso.
“Ciao Joshua!”
“Mmm?”
“Sono io, Drew, mi riconosci? Il f…”
Il ragazzo fissò quel volto confuso dalle luci e dall'alcool, spalancando poi gli occhi quando qualcosa gli disse che quello che aveva davanti era Alex:
“Mi segui anche quando esco con i miei amici?” sbuffò interrompendolo "Eh?"
Quel bel viso lo fissò perplesso, “Come?”
“Io…io mi ero innamorato di te! Ma sei…strano, Alex.”
“O-oh, no, io non sono...”
Lo vide mordersi un labbro e sbuffò:
“Sì, perché tu non sei gentile, e io ti amo solo quando ti occupi di me e…ma mi hai baciato sulla fronte o l’ho sognato?” e senza aspettare risposta, Josh aggiunse “Perché ero felice, tanto. Poi mi hai detto che…cosa mi hai detto? Beh mi hai fatto piangere!”
“Piangere?”
“Sì, quando sono venuto a...a casa tua.” Singhiozzò “Io non piango mai, beh quasi...Ero felice perché mi piaci tanto quando sei…gentile, te l’ho già detto?”
“Sì.” l'altro gli sorrise dolcemente, un po’ divertito, “Ma io non son-"
“Ecco,” lo interruppe di nuovo “invece quando mi tratti male non so cosa ti farei. In bagno…ero io in bagno l’avevi capito?”
“Credo che…”
“Bene, mi piacevi già da allora!”
“Beh, meglio così allora!”
E sorridendogli ancora l’altro gli si avvicinò leggermente, “Joshua, credo che sia meglio continuare questa conversazione quando sarai sobrio.”
“Ah, no, mi dici sempre così poi va a finire come l’altra volta! La voglio risolvere ora!!! Perché nei film scappano se amano...se...”
Si interruppe bruscamente, corrugando la fronte, poi, alzando lo sguardo, Josh guardò confuso il volto che aveva davanti, credendo di scorgervi dentro qualcosa di diverso dal solito.
Peccato solo che non ebbe la possibilità di capire cosa, quel viso infatti si era ormai avvicinato al suo e gli stava sfiorando le labbra in un piccolo bacio…

Continua…


*Oscar Wilde - Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
**Citazione (molto) liberamente tratta da “Ritratto di Signora” di Henry James, cap. IV, quando per caso mi sono ritrovata a scrivere quel pezzo di ff non ho potuto fare a meno di ricordarmi il brano del libro, perfetto, no?!
_______________________________________

Secondo me Josh è abbonato alle figure di ***...insomma, questo locale proprio lo distrugge! E stavolta nemmeno c'era la porta a nasconderlo! Chi l'avrà baciato? Ma soprattutto...li trova tutti lui???XD
Premetto che ho scritto parte del capitolo in un periodo di crisi profonda con la mia mente (credo stia cercando di andare in pre-pensionamento) dovuta a una giornata iniziata male e proseguita peggio, quindi non garantisco un capitolo completamente scevro di idiozie, ma ci spero!
Ragazzi mi raccomando non bevete e se lo fate non guidate! E dopo questa nota sanitaria che volete farci, Joshino caro è un pochetto depresso - c'è rimasto male, ci sperava *fa spallucce*, peccato solo che si sia buttato nell’alcool… ma basta ci sia ancora un altro capitolo per migliorare! Quindi respirate, su che nel prossimo si spiega tutto!
Ho deciso di farne 4 per esigenze di copione (ma sopratutto di tempo…è.é), spero non vi spiaccia...
E quindi, dite, dite, un nuovo personaggio è arrivato, chi è per voi Drew? E che pensate del comportamento del suo vicino? Dovreste aver capito qualcosa ormai, almeno credo, nel prossimo risolviamo tutti gli equivoci comunque, spero di non perderne nessuno!^^
Beh Grazie a tutti, Preferiti, Seguite, Ricordate e commentatrici! Siete in tre, mi prendo un po' di tempo per rispondervi per bene (sperando che la connessione regga abbastanza per farvi leggere cosa scrivo!-.-")


Dada, ma che bello! Sei meglio della carta moschicida, mi fa piacere!^^ Ti chiamerò Mosquita...o, meglio, eviterò di farlo perché sarebbe una carognata da parte mia!:P Non sono così sadica! Chiedo scusa per il ritardo ma ho dovuto dare un esame...chissà poi come sarà andato! Incrocia le dita per me!
Per il resto...beh sì, giustamente l'hai riconosciuta, la ff parte da lì, da quel capitolo, poi l'ho voluta sviluppare diversamente perché mi piaceva l'idea! (Ryo con Umi...mmm..non credo esistano ff del genere!!!>.< ...tempo fa però lessi una RyoXMick...c'avevi mai pensato???o.O)
Alex ha capito ma c'è più di una cosa che non torna...anzi, parecchie cose, vero? E ora c'è pure Drew, non so se hai capito chi è...o perché li trova tutti Josh! Insomma, ma tu quando esci la trovi tutta questa gente come fa lui? L'idea di base avevo intenzione di svilupparla nel capitolo precedente ma poi ho solo lasciato degli indizi che insospettissero e incasinassero la ff...su CH difficilmente lo faccio, e, a dispetto di tutto, giuro che scrivere questa cosina è stato più distensivo di sempre...per i poemi ben vengano, scrivine sempre se ti fa piacere!:P Anzi, scrivi quanto e se vuoi che è meglio, e grazie ancora per tutto!

_Armonia_, ben ritrovata! Bon, vediamo di fare chiarezza....di quali patatine stai parlando???XP Mi ci sono scervellata da quando ho letto il commento, è stupendo che te l'abbiano ricordata!XD C'era un motivo in realtà per cui l'avevo chiamata così ma il labor limae non perdona nessuno, ahimè! Per Alex sì, sei stata molto attenta ai dettagli, brava! Intuitiva direi perché lo hai "capito" abbastanza, o meglio hai capito quello che volevo farti capire!:P Hai tutti i dubbi che speravo qualcuno dei miei lettori avesse!!! Grazie!^^ E no, non è una tua impressione, è sia misterioso che estroverso, ha entrambe queste personalità e, scopa a parte, non si sa davvero mai quale puoi trovare! Che sia di non semplice comprensione è stato il punto su cui ho insistito di più (felice che l'idea del mantello sia stata apprezzata!) Però starei attenta sulla linea dell'attore...credo anzi sia piuttosto sincero...il tremore, il rossore non è facile imitarli così bene...
Letto il tuo commento avevo quasi pensato di cambiare la storia che mi ero fatta in testa ma ripensandoci, immaginare un poveretto messo in croce da un altro poveraccio che vuole solo incasinarlo mi dispiaceva! Dovevo creare solo un altro equivoco (l'ennesimo!) banale ma doveva esserci...quindi eccoci qua! Che ne pensi? Non ti scervellare troppo...non hai notato l'atteggiamento di Miss Puff? E non far caso al fatto che qui si bacia la gente così...il motivo c'è! Ma ti ho rivelato troppo (o ho fatto solo confusione...^^"), lo scoprirai insieme a Josh! E mi raccomando, rimani sempre così sincera, per quanto "pericoloso" possa essere, è un piacere leggerti!

The illlusionist, ciao! Gente nuova, ma che gioia!!!^.^ Prima di tutto non farti problemi a dirmi le tue idee, ammetto che sono la prima a farmi mille film e non indovinarne nemmeno uno...ma vabbè, pace!!!XD Che ne dici del capitolo? Ormai mi dovrei essere sbilanciata abbastanza credo, non è facile giudicare quando già ti sei immaginata la fine, comunque in ogni capitolo c'era un indizio, sì!!!^^ Ho pensato di fare una storia breve un po' perché lo schema era sempre quello e avevo paura di diventare monotona; avevo pensato di creare qualche problema oppure di insistere un po' sull'imbranataggine di Joshua (c'era il modo, credi a me!), ma poi ho pensato che questa ff sarebbe diventata un vero e proprio lavoro, un impegno da portare avanti e su cui avrei dovuto sforzarmi per aggiungere idee e trama, non un divertimento che si è davvero scritto da sé come in realtà è successo! Spero solo che il modo in cui mi sono tolta dagli equivoci ti piacerà, mi stavo già incartando! Chissà poi che non scappi un extra!;D Grazie quindi per il commento, spero di risentirti! Alla prossima!:)

Grazie anche alle New Entry! Il_Genio_del_Male; billaneve; _FaLLeD_aNGeL_; Lontra; falketta; Achi13; Sumire; Mao106; Ritsuka96; FeEChAn; pieno_pieno; Pepy; Broccolo, shikadance e YUKO CHAN.
Siete tantissimi (30 in totale per due capitoli*.*), più di quel che speravo! Mi date una grande soddisfazione, mi raccomando, siamo quasi alla fine, non mi abbandonate ora e se non è troppo (è gratis, a me fa piacere, prende solo due minuti, bastano due parole, aumenta la mia autostima...XP), commentate!!!:)

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Capitolo 4
*** 4. Essere o non essere? ***


L'amore non è privo d'arguzia.
Cupido colpisce o con la freccia o con l'astuzia.
(Molto Rumore per Nulla - W. Shakespeare)


Capitolo 4: Essere o non essere?

“Mmm...” che mal di testa.
Joshua si rigirò lentamente nel letto, corrugando la fronte - c'era da chiedersi come mai da qualche giorno a quella parte si svegliasse sempre così - pensò confusamente, cercando di far chiarezza tra la nebbia nella sua mente. Ricordava poco della sera precedente, molto poco, anzi, quasi nulla, solo il suo arrivo, la Tequila che aveva ordinato e poi delle immagini distorte, dei suoni e quella sensazione specifica – piacevole? - che non riusciva a definire ma che, appena sveglio, lo aveva investito in pieno.
“Buon giorno.”
Sobbalzò e istintivamente aprì gli occhi, cercando di mettere a fuoco la persona che riusciva a percepire vicino a sé e richiudendoli subito dopo a causa del cerchio alla testa che il dolore di quel gesto improvviso gli aveva creato.
Doveva essere Luca - pensò rilassandosi - magari era venuto a vedere come stava…
“Ieri ho convinto il tuo amico a portarti a casa visto che tanto andavamo dalla stessa parte.”
"..."
Okay, non era Luca.
Sbatté le palpebre lentamente, socchiudendole e sedendosi faticosamente nel letto, quando sentì che quel qualcuno gli metteva in mano un bicchiere di acqua fresca.
“Forse è meglio se prima ti svegli un po’ Joshua," gli disse la voce "ti porto qualcosa da mangiare e un’Aspirina, perché non ti fai una doccia intanto?”
E quando non hai la forza – o la lucidità – per reagire, è semplicemente più facile obbedire.

E' verità universalmente riconosciuta* che uno dei rimedi per svegliarsi è una doccia fredda, ma è anche verità universalmente conosciuta che, se dopo questa doccia fredda ci si trovasse davanti qualcuno o qualcosa di sorprendente, la strada per gli infarti sarebbe ben spianata.

Stava mordicchiando un biscottino mentre, decisamente più sveglio, osservava l’uomo che aveva di fronte. Gentilissimo come solo lui sapeva essere, si era occupato di lui con una semplicità meravigliosa e una naturalezza che, uscito dalla doccia, lo aveva lasciato completamente senza parole.
Stanco di fissarlo e cercando di interrompere quel silenzio che si era protratto (e che lui trovava fin troppo imbarazzante), decise di aprire la bocca, leggermente confuso, senza saper bene cosa dire:
“Ehm…Grazie per essere rimasto…” mormorò senza però capire il perché lui si trovasse lì, a casa sua, se lo aveva incontrato in quel locale o se quella sensazione che non riusciva a smettere di provare dipendesse da lui.
“Figurati, va meglio?”
“Sì, credo…”
"Bene."
"Mmm..."
Joshua si vide fissare e sospirò: basta - decise - non potevano continuare così, dopo quello che aveva provato, dopo quello che era successo tra loro, quello che si erano detti, come faceva a vacillare?
“Scusa se te lo chiedo, Alex perché…?”
Ma a un sonoro sbuffo si zittì:
“Ancora devo capire...aaargh! Mio fratello è un orso! Come fai a scambiarmi per lui?”
Prego?
“Come?”
“Mio fratello, Alex, come fai a scambiarmi per lui?"
Mmm...cosa c'era che non tornava nella loro conversazione?
"Anche ieri," Josh alzò lo sguardo per concentrarsi sulle sue parole "anche la volta in cui avevi la febbre, d’accordo che siamo uguali ma insomma…” lo guardò eloquentemente, “anche solo per la pettinatura, o i vestiti! Prima pensavo fosse la febbre, ma ora!”
"E'..." lo fissò perplesso cercando di far chiarezza, “…che signif…”
“Non ti ricordi?”
“Co-come? Cosa?”
“Josh, ma..." gemette esasperato "Josh, caro, chi sono io?”
C'era davvero qualcosa che non tornava...
Lo fissò in volto confuso, poi ripensò a quello che gli aveva detto: suo fratello? Ma Alex non aveva... Possibile che…fissò i capelli, più corti di quanto ricordava, e quella leggera barba che gli ornava le guance, ma lui sapeva bene quanto Alex odiasse portare la barba…
Oh m...
“Bravo, ci sei arrivato!”
Vide il suo sguardo ironico e arrossì di colpo, cercando di pensare velocemente – per quanto la sua mente glielo permettesse - a cosa dire senza fare una figuraccia, decidendo così di dissimulare: Nega, nega sempre, qualunque cosa lui dica tu nega.
“Ma che dici, lo so che tu sei…il fratello…” mugolò rendendosi finalmente e pienamente conto della verità, “gemello…di Alex…?” concluse con un leggero tono interrogativo nella frase.
“Il fratello gemello, sì. E com’è che mi chiamo?” infierì ancora l'altro, divertito.
Josh lo guardò supplicante, arrossendo pietosamente.
“Ehm, io…tu sei…mmm..." ah, panico, panico, panico! Accidenti, com'è che si chiamava...un nome, solo un nome gli serviva. Fissò gli occhi in quello sguardo così familiare, notando non solo l'attesa ma anche quella vena di ironia che lo faceva impazzire...eppure se si sforzava ricordava qualcuno che si presentava, che gli parlava, lui era, era...
“…Drew, già, lo vedo che sai chi sono!” sospirò chiudendo quei begli occhi verdi “Ieri devo dire di esserci rimasto molto male all’inizio, avevo pensato di piacerti, per chi ero...ma per fortuna, qualcosa di quello che hai detto” gli sorrise malizioso “mi ha tirato su di morale! Mi eri sempre piaciuto ma non avevo mai avuto il coraggio di dirtelo, anche se pensavo l’avessi capito ormai…” aggiunse tra sé e sé, pensieroso “vabbè! Quando ho parlato con quel vampiro nel bagno non ti avevo ancora riconosciuto ed era stata una bella novità sapere che finalmente mi stavo interessando a qualcuno che non eri tu. Ma a quanto pare sono destinato a te!” sorrise allegro, avvicinandosi un altro po', sedendosi sul bordo del tavolo di cucina, “Da quel momento sono tornato sempre in quel locale per ritrovarlo, ma evidentemente non doveva andare così! Ieri ero lì per caso infatti, non dovevo esserci, in fondo ormai sapevo chi eri!” e sorrise “No, non dovevo esserci davvero, mi ci avevano trascinato dei miei amici perché per due giorni, chissà come, chissà perché, ero rimasto a casa con la febbre...”
“Oh…eh eh!” Joshua ridacchiò nervoso: accidenti se era stato sfortunato, gli aveva pure attaccato l'influenza!
Chiuse gli occhi sospirando, troppe informazioni, troppe notizie tutte insieme aveva ricevuto!
Cosa doveva fare? Cosa aveva capito soprattutto?
La persona di cui era innamorato era il gemello di Alex? E come poteva essere sicuro che non si fossero messi d'accordo, come poteva essere certo che...
E dire che era sempre stato innamorato di lui credendo che fosse un altro. Sarebbe bastato informarsi, parlare col gemello giusto.
Se ripensava a come era stato male – e come ancora la testa glielo ricordasse – non poteva fare a meno di pensare a quanto sciocco era stato, e niente riusciva a fare se non rimanere senza parole per l'ennesima volta. Drew era stato così…così dolce, gli aveva anche attaccato l’influenza e lui…lui…e neanche gli sembrava scherzasse! Certo che con la fortuna che si ritrovava non poteva esserne assolutamente certo ma…no, non doveva pensare a questo, doveva prima di tutto dire qualcosa!
“Comunque non ti avevo scambiato per Alex.”
Ecco, magari non questo.
Lo vide fissarlo giustamente interdetto e aprire la bocca incerto, finché qualcosa non gli passò dietro gli occhi - divertimento?
“Nel senso che ami lui e non me…? Ma lo sai che è etero, vero?”
“Sì, ma…”
“Beh, mi sarò sbagliato, credevo...meglio se me ne vado allora…” lo interruppe voltandosi di colpo.
No! Oh...no! Doveva fermarlo, non poteva andarsene, non ora! No!
“NO!” Ops…quanta enfasi…
Arrossì terribilmente, abbassando la testa e pregando un’altra volta che il pavimento - quel traditore! - lo inghiottisse.
Ma Drew invece ridacchiò tanto da fargli alzare un po’ lo sguardo per guardarlo di sottecchi.
“Funziona sempre” sghignazzò “E ora mi piacerebbe proprio sapere perché sei così imbarazzato!”
Boccheggiò confuso: Perché era così imbarazzato? E glielo chiedeva anche? Aveva appena fatto una figuraccia terribile!
“Oh, ma come sei scemo Josh!” e avvicinandosi ancora posò un braccio sul tavolo, bloccandolo a sedere e annullando le distanze per posare le labbra sulle sua.

Joshua rimase con gli occhi aperti ad osservare completamente imbambolato il ragazzo che aveva di fronte, senza nemmeno rendersi conto di cosa stava succedendo o di cosa doveva fare. Sentì solo un brivido caldo sulla schiena e quella sensazione che aveva sentito poche volte allo stomaco, quella specie di solletico che amplificato a mille gli inumidì gli occhi - oddio... - e aveva appena socchiuso le palpebre emozionato, per provare almeno a ricambiare quello che aveva tutta l'impressione di essere un bacio - un dolce bacio - che lo sentì spostarsi lentamente, per guardarlo con un piccolo sorriso.
"Oh..." E' già finito?
"Cos'è quella faccina?"
"Mmm...?"
Batté le palpebre dolcemente, riprendendo coscienza di sé. Ma prima che potesse formulare anche un semplice pensiero, in quel momento, una certezza lo colpì in pieno:
“Non è la prima volta!”
Era lui, lui era l'ombra, il sorriso che ricordava, lui...accidenti, era lui! E lo aveva appena baciato! L'Alex gentile...no, Drew, l'aveva appena baciato! E ora? Cosa significava? Che succedeva? Era importante, no? Calma, calma Joshua...respira...
“Mmm…” Drew arricciò il naso – dolce! – e gli sorrise in risposta “Mi sa di sì, lo ricordi?”
Ricordare era una parola grossa, però…
“Perché?”
“Josh, prova a ragionare! Non dovresti averlo capito ormai? Dai, anche Miss Puff lo sa! Alex mi ha detto che contro di lui soffia!”
Il ragazzo abbassò sorpreso lo sguardo verso la gatta che non aveva smesso un attimo di fare le fusa e strusciare sulle loro gambe, e sbuffò - era possibile che...
“Nel senso che Miss Puff tifa per te che…”tifi”..per me?!?” chiese spontaneo e pieno di ironia.
“Ma certo!”
"Oh." Boccheggiò un attimo e permise per la prima volta alla speranza di investirlo in pieno.
“…eh, ovvio," mormorò appena "se lo dice Miss Puff allora…” aggiunse ancora un po' incerto.
E Drew ridacchiò a quel tono, “Se lo dice Miss Puff...” ripeté malizioso.
E prendendo in braccio la gattina per donarle una carezza, si avvicinò di nuovo al suo viso, sorridendo divertito.
Poi non ci fu più bisogno di dire altro.


Ti incanterò con un bacio,
che sarà calmo e delicato,
così che tu possa innamorarti di me
ancora e ancora.


Fine


*Richiamo al primo capitolo del libro di Orgoglio e Pregiudizio della Austen.
______________________________

Un proverbio cinese dice che ci vuole tutta una vita per capire che non è necessario capire tutto (!), quindi se qualcosa non vi torna rassicuratevi! Siete in buona compagnia (e tra poco c'è una piccola spiegazione!:P)!!!

Beh, bentrovati!!! Scusate il ritardo, l'università! E sì, è proprio vero...la mia prima Slash...è finitaaaa!!! Devo dire che dopo averne lette e amate tante mi ha fatto piacere scriverne una, per quanto leggera alla fine sia stata!
Devo dire che mi dispiace - ma tanto - che sia terminata, anche perché stranamente al solito sono partita completamente senza idee, continuando la storia solo quando mi veniva in mente qualcosa…distensivo direi! Tempo fa avevo parlato di alcuni extra, non prometto che arriveranno, questa ff intanto verrà segnata come conclusa, nel caso dovesse continuare magari con uno scorcio sulla loro vita insieme (e sempre magari aggiungendo un'apparizione del terribile vicino!)...beh, fate attenzione!
E quindi...aveva un gemello! Complimenti a chi si è avvicinato! Aveva un gemello, sì, era l'Alex gentile di cui lui si era innamorato, l'Alex gentile che ha conosciuto in bagno, quello che lo aveva fermato per le scale la prima volta che hanno parlato, e quello che gli ha rimboccato le coperte scoprendo che era lui il vampiro...insomma era la forma dell'Alex giusta...solo che si chiamava Drew!

Ah, la citazione dovrebbe venire da un manga…è caruccia, no?! Sembrava completare il finale… Se qualcuno sa il titolo dell’opera (sono andata a memoria ahimé!) o l’autore me lo dica che è ben accetto!
Bon! Detto questo…
…ringrazio INFINITAMENTE le buone anime che mi hanno fatto il piacere di seguirmi, che abbiate commentato o meno (certo, se non lo avete fatto e lo farete meglio!)! Di solito sono un imbranata in queste cose ma è difficile dirvi quanto importante sia stato per me avere un apprezzamento per questi capitoletti! ^^
Vi mando un baciotto a tutti quanti!
E un salutone esclusivo a:

The illlusionist: Oddio che bella l'immagine di Josh col broncio!!! Dolcino!^^ La scena finale è stata quella che mi ha divertito di più scrivere e come vedi non c'è stato bisogno di dimostrare molto, anzi, si è tutto capovolto da sé (e con l'ennesima brutta figura di Josh!^^")! Grazie per avermi seguito!; Dada88: Figurati se Mosquita era detto con cattiveria cara, mi fa un enorme piacere ritrovarti nelle mie storie, non merito tanta fiducia o tanti complimenti!^^ Se vuoi comunque ti mando il link della ff di CH!!!:P Continua a seguirmi, mi raccomando!!! Un bacione!; Isuzu: Diversa dalle altre? Impegnativa come affermazione, ma mi fa davvero tanto piacere, grazie!!!^^ Sì, forse anche io mi sarei comportata come Josh, in fondo i castelli in aria ce li facciamo tutti *sospira* e poi è vero, è nato per fare tenerezza lui, sì, sì!^.^ Un bacio!; blumoon: La prima a dirmi chiaro e tondo che aveva un gemello!;) Sono tanto contenta che ti piaccia il mio stile (l'ironia NON può mancare!;D) e soprattutto Drew! E sì, in effetti gli indizi ho iniziato a spargerli proprio dal due, i miei complimenti quindi!:) Li hai trovati!; MissElyMalfoy: Ciao! Ma davvero il primo capitolo è confuso? Mi spiace, appena possibile lo riguardo bene!;) Questo invece? E' chiaro se si sono letti tutti i capitoli, sì? Ammetto di non conoscere "The Comedy of Errors" (Mea culpa!^^")! Letta la trama però ho notato anch'io qualche vaga somiglianza! Che strano!XD Per il resto...Grazie mille!; _Armonia_, rinnechan e becky che mi hanno lasciato almeno un commento! Smack!;*

Grazie infinite a tutte per aver letto e suggerito, per esservi appassionate, per aver scherzato e provato ad indovinare! Per aver immaginato le espressione dei personaggi e per avermi detto quanto eravate confuse! Per aver odiato e/o amato Alex, per aver capito quanto Josh è abbonato alle brutte figure (!) e per aver accettato Drew e Miss Puff! Spero soprattutto di avervi fatto sorridere almeno un po', l'intento era quello!^^

A: Achi13, guguincercadiamore, Mao106, MissElyMalfoy, Ritsuka96, YUKO CHAN, zeldaXroy, Broccolo, Achi13, billaneve, blumoon, Dada88, evol, falketta, FeEChAn, ginnyx, Il_Genio_del_Male, Isuzu, Jing, lady moon, Lontra, makimakismile, maRgariNa, MC17, Mitsubachan, Namida, naru_sasu_fan, Pepy, pieno_pieno, rinnechan, shasha5, shikadance, Sumire, Tao, The illlusionist, _Armonia_, _FaLLeD_aNGeL_ che hanno preferito, ricordato e seguito! Avete aumentato la mia autostima facendomi vedere quel contatore salire più di quel che pensavo! Non sapete la gioia quando tornavo dall'università nel notarlo cambiare in meglio! Spero che anche per voi valgano le stesse cose che spero di aver suscitato nelle mie commentatrici, grazie mille!

Vi lascio con gli indizietti sparsi qua e là...
Nel capitolo due...non so se c'avete fatto caso ma si scopre che i due protagonisti si conoscono solo di vista, Alex è sfuggente, scontroso, asociale, pensa solo a una cosa e non è Josh!^^" Non si sono mai presentati, è stato Josh a iniziare a salutarlo dopo aver chiacchierato (quelle chiacchiere che si fanno per cortesia) con Drew senza saperlo, ricevendo in cambio dal vero vicino (Alex) anche un'occhiata poco amichevole oltre che sorpresa...inoltre tutti i discorsi potevano creare un equivoco, Josh non fa mai il nome di Alex in presenza di Drew tranne nello scorso capitolo, quello del bacio, e quando lo chiama Alex è in presenza del vero Alex (per esempio nel momento in cui lo colpisce con la scopa)! E i dialoghi, Alex dice che si è fatto convincere da qualcuno a venire a trovarlo...Drew che era venuto in visita a qualcuno senza trovarlo...inoltre è Alex a mettergli il mantello addosso quando Josh sta male (il "se non c'è di meglio" si riferisce al fatto che non aveva trovato una coperta ma solo un pezzo di stoffa leggera, cotone magari o semplicemente acrilico, ciò dimostra anche la scarsa voglia di Alex di impegnarsi a cercare qualcosa per scaldare il malato, si accontenta della prima cosa che trova in pratica), lo stesso mantello che non poteva riconoscere in quanto mai visto, ma che a Drew, quando lo vede, emoziona a tal punto da fargli tremare la mano! Nello scorso capitolo poi Alex parla di suo fratello, un fratello che sembra molto interessato a Joshua! E non dimentichiamo Miss Puff!!! Come ho accennato anche qui, lei soffia solo contro Alex, mai contro Drew...oddio, ma che macello ho creato? Detto così sembra una ragnatela tremenda di equivoci, in realtà è molto più facile, la versione ermetica è: Josh ha confuso Alex per Drew. Tutto qui!^^"""
Il punto di vista era solo quello di Joshua però, abbiamo scoperto le cose insieme a lui e devo dire che in alcuni dialoghi la fortuna mi ha anche un po' toccato! Spero quindi di essere stata chiara! E Grazie per avermi seguito anche in questi sproloqui finali!^^

E... Beh! Ricordo a tutti che le storie amano sentirsi lette e apprezzate anche quando sono finite, quindi, povere creature, assecondatele, no?! Commentate almeno quest'ultimo capitolo, ora o se leggerete questa ff in futuro!!!^.^ Gli autori controllano sempre (o almeno io lo faccio...) se qualcuno apprezza la loro fatica (c'hanno una specie di radar...)!;)


Intanto vi lascio con il link dell’unica altra mia storia (una Flash) scritta in questa sezione secoli fa, molto romantica e breve, ecco a voi *rullo di tamburi*: Parla l’amore.
Buona lettura! Alla prossima se mai ci sarà e grazie ancora!!!

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