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Due
ore dopo l’intera SAINT era nella sala d’aspetto del pronto soccorso di Atene
ad aspettare l’esito dell’operazione di MitsumasaKido.
:-Il
signor Sion Liang? Venga, le devo parlare-:
Il
chirurgo aveva un aria stanca e Sion sapeva già cosa avrebbe sentito.
Si
alzò meccanicamente e seguì il dottore in una saletta appartata.
:-Signor
Liang, mi dispiace molto ma l’operazione è fallita,
il signor Kido aveva già perso troppo sangue.
A
nome di tutto l’ospedale le faccio le mie più sentite condoglianze-:
Sion
si coprì per un attimo il volto.
Sì,
dispiaceva a tutti che Kido fosse morto, dispiaceva
agli uomini della SAINT, dispiaceva al medico che non era riuscito a salvarlo,
dispiaceva
alla città di Atene che lo aveva adottato, e soprattutto dispiaceva a Sion, che
con Kido e la SAINT aveva creato un sogno.
:-Grazie,
dottore, sono sicuro che avete fatto tutto il possibile-:
Il
dottore si alzò, gli strinse la mano e lo riaccompagnò fuori a dare la notizia
agli altri.
:-Sion, Kido-samaè…?-:
Aioria
non ebbe il coraggio di finire la frase.
:-Sì,
Aioria. Adesso ascoltatemi, questo è un momento difficile per la nostra squadra
ma Mitsumasa non avrebbe voluto che ci lasciassimo
andare.
Se davvero
gli abbiamo voluto bene dobbiamo impegnarci a finire quello che lui ha
cominciato, siete d’accordo?-:
Tutti
annuirono in silenzio.
:-Bene,
allora mettiamoci al lavoro. Tu, Aioria, fai una ricerca in tutti gli ospedali:
voglio una lista di tutti i feriti da arma da fuoco delle ultime dodici ore,
soprattutto quelli che hanno rifiutato il ricovero, e se li trovi portali da
noi prima che arrivi la polizia di stato.
Aioros,
tu aspetta che estraggano i proiettili ed esaminali:
voglio
sapere calibro, modello della pistola e se possibile un numero di serie che li
colleghi in qualche modo a Kevines-:
I due
fratelli annuirono e lasciarono il gruppo.
:-Shura, Marin, voglio che voi teniate a bada i giornalisti
che tra poco assalteranno questo posto.
Mi
raccomando una cosa: sappiamo tutti che dietro a tutto questo c’è Julian
Kevines, ma voi non dovete in nessun modo fare il suo nome,
avete
capito? Prima o poi lo inchioderemo e gliela faremo pagare anche per la morte
di Kido,
ma
fino ad allora non voglio che una querela o qualche altro cavillo legale ci
impediscano di agire.
Milo
e Camus, voi tornate al magazzino 4 e cercate tracce di qualunque cosa pensate
possa servirci-:
:-Sìssignore-:
Risposero
insieme gli agenti.
:-Bene.
Adesso tutti gli altri tornate a casa, ci vediamo domani mattina in centrale.
Saga,
tu vieni con me, dobbiamo parlare di un paio di cose-:
Uscirono
tutti in silenzio ed ognuno che passava davanti alla sala operatoria non poteva
fare a meno di lanciare uno sguardo alle porte,
magari
sperando che ne uscisse MitsumasaKido
vivo e vegeto.
:-Vuoi
un passaggio fino a casa?-:
La
voce di Saga scosse Sion dai suoi pensieri.
:-Sì,
grazie-:
:-Vieni,
la mia macchina è parcheggiata qua sotto-:
Non
dissero più una parola né in ascensore né in strada, solo quando salì in
macchina e mise in moto Saga si decise a chiedere.
:-
Allora, di cosa volevi parlarmi? È una cosa che mi riguarda personalmente?-:
:-Temo
di sì, Saga. È l’ultimo ordine di Kido-sama-:
:-L’ultimo
ordine di Kido?-:
Sion
decise di prenderla larga.
:-Vedi,
Saga, è una cosa di cui Mitsumasa mi ha parlato negli
ultimi giorni.
Noi
tutti credevamo che avremmo avuto in pugno Kevines ed i suoi traffici illegali
dopo l’operazione di stanotte, ma sai com’era Kido-sama,
lui
pensava sempre a tutte le possibilità ed aveva messo in conto anche il
fallimento.
Per
questo due giorni fa mi ha detto che se stanotte qualcosa fosse andato storto
avremmo dovuto ricorrere ad un'altra risorsa-:
Sion
fece una pausa per guardare le luci di Atene che correvano fuori dal
finestrino.
In
quel momento aveva la strana impressione che fosse il mondo a muoversi e lui a
restare immobile come nelle scene dei vecchi film dove il protagonista è fermo
ed il fondale scorre dietro di lui per dare l’illusione del movimento.
Si
voltò a guardare Saga ma lui teneva gli occhi fissi sulla strada.
:-Saga,
ricordi l’operazione Sea Dragon?-:
SCREEEK!
Ok,
l’approccio non era stato dei migliori.
:-Che
cosa c’entra ancora Sea Dragon? Sono passati cinque anni e…-:
:-… e noi cerchiamo di incastrare Kevines da dieci,
praticamente da quando Kido ha fondato la SAINT.
Quanti anni avevi tu, Saga? Ventitré?-:
:-Venticinque-:
:-Già,
venticinque.Eri il miglior psicologo di
Atene e ti avevano messo dietro una scrivania in uno squallido consultorio
familiare-:
Il
semaforo diventò verde e Saga partì con una sgommata.
Sion
si chiese se non fosse stato meglio affrontare la discussione quando il
nervosismo di Saga non avrebbe messo in pericolo la loro incolumità.
:-Ti
prego, risparmiami i ricordi sentimentali. Perché hai parlato di Sea Dragon?-:
:-Kido voleva che per arrivare a Kevines usassimo…-:
:-Kanon? No, Sion, scordatelo, lui non vi aiuterà perché non
ha nessun motivo per farlo-:
Sion
ci pensò un attimo.
:-Forse
adesso no, ma fuori dalla cella potrebbe avere degli ottimi motivi per
collaborare-:
:-Stai
pensando di tirarlo fuori da Sounion?! Ma sei pazzo?! Appena metterà un piede
fuori di prigione quello troverà il modo di fregarci tutti e scapperà chissà
dove!-:
:-Te
l’ho detto, Saga, questa è solo una risorsa estrema che vorrei evitare anche
io, ma non abbiamo scelta,
non
dopo il fiasco totale di stanotte-:
Intanto
il mondo aveva smesso di muoversi e l’auto si era fermata davanti alla porta di
casa di Sion.
:-Domani
andrò a Sounion per parlare con Kanon. Sono convinto che lui ci aiuterà se noi
aiuteremo lui-:
:-Aiutarlo
per cosa?-:
:-Questo
devi scoprirlo tu, Saga, sei tu lo psicologo-:
Saga
scosse la testa.
:-E
va bene, ormai il capo della SAINT sei tu, fai quello che ritieni più giusto.
Però la mia idea non cambia:
se
vuoi evitarti grossi guai, lascia che Kanon rimanga dietro le sue sbarre-:
Gli
homeless di solito si trovano nelle stazioni della metropolitana,
invece
quella mattina i SAINT ne trovarono uno addormentato davanti alla porta della
loro sede centrale.
Sion
imprecò sotto voce.
Ovviamente
non era riuscito a chiudere occhio e quel ragazzo sembrava messo lì apposta per
peggiorare il suo umore irritabile
:-Qualcuno
lo svegli, poi scoprite chi è e cosa vuole-:
Lo
scavalcò e marciò deciso verso il suo ufficio.
:-Forse
dovremmo portarlo dentro, non ha l’aria di stare troppo bene-:
Suggerì
Marin
:-Questa
è una stazione di polizia, non un ricovero della Caritas!-:
Ribatté
Saga acido.
Intanto
il ragazzo aveva cominciato a svegliarsi
:-Chi
siete? Siete uomini della SAINT?-:
:-Certo
che siamo della SAINT, se no cosa ci facevamo tutti qua davanti!-:
:-Adesso
piantala, Saga! Siamo tutti nervosi qua, ma non è un buon motivo per dare
addosso alla gente-:
:-Allora
visto che sei così gentile e materna, occupatene tu!-:
E
Saga si allontanò ancora più acido di prima per andare a barricarsi nel suo
studio
:-Non fare caso a lui. Avanti, raccontaci cosa
ci fai qua, perché cercavi proprio noi SAINTs?-:
Il
ragazzo si alzò dalla coperta che gli aveva fatto da letto, materasso e cuscino
:-Sarà
una storia lunga da raccontare. Io mi chiamo Seiya, e voglio diventare uno di
voi-:
Tutti
si guardarono sconcertati.
Quel
ragazzino lacero e sporco aveva appena detto di voler diventare un SAINT.
:-Vuoi
entrare nella nostra squadra? E come mai?-:
Chiese
Marin.
Aioria
si intromise nella discussione
:-Ha
detto che è una storia lunga, perché non lasciamo che entrisi dia una sistemata prima di
raccontarcela?-:
*
:-Levami
una curiosità, Aioria… perché lo hai fatto entrare
proprio nella sala interrogatori? Non c’è un posto più confortevole?-:
Chiese
Camus
:-Senti,
l’alternativa era il laboratorio di Death Mask-:
:-Ok,
come non detto… meglio la sala interrogatori. Va
bene, mi piacerebbe restare e scoprire di più sul nostro trovatello
ma
voglio finire le analisi sui rilievi del magazzino 4, poi mi aggiornerai tu-:
Appena
Camus se ne fu andato Aioria decise che era il momento di entrare e conoscere
un po’ meglio quello strano ragazzo.
Per
lui, che si occupava di interrogatori, la prima impressione su una persona
contava molto e Seiya gli era sembrato sincero.
:-Allora,
Marin, come sta il nostro ospite?-:
:-Molto
meglio di stamattina, come puoi vedere-:
Sì, decisamente
l’aspetto di Seiya dopo una doccia ed un pasto come si deve era parecchio
migliorato.
:-Posso
fare due chiacchiere con lui?-:
Marin
capì al volo che Aioria voleva parlargli da solo ed uscì dalla stanza.
Loro
rimasero un paio di secondi ad osservarsi in silenzio ed Aioria notò che Seiya
non sembrava affatto teso o innervosito,
semmai
sembrava curioso.
:-Questa
è la stanza dove interrogate i criminali?-:
Chiese
all’improvviso.
Aioria
sorrise impercettibilmente.
:-No,
finché sono qua dentro sono solo sospetti, non criminali.
Ricordati
che qua dentro noi consideriamo tutti innocenti fino a prova contraria. Adesso
raccontami perché vuoi diventare un SAINT-:
Seiya
rimase un po’ a fissarsi le ginocchia.
:-Bè, è per mia sorella. Lei si chiama Seika
ed è scomparsa tre anni fa mentre era a studiare qua ad Atene-:
:-Capisco,
quindi tu hai pensato di venire a cercarla fin qui da…
di dove sei esattamente?-:
:-Vengo
dal Giappone. Da quando mia sorella è scomparsa non ho fatto altro che
prepararmi a questo viaggio:
ho
messo da parte i soldi, ho imparato il greco e mi sono fatto fare il passaporto
dal consolato giapponese,
così
adesso che sono qui voglio diventare uno di voi per scoprire cosa le è
successo-:
:-Vuoi
diventare un SAINT solo per trovare tua sorella? No, aspetta un attimo: non
puoi aspettarti che noi ti addestriamo per questo!
Se
diventi un SAINT devi occuparti di ogni singolo caso che ti capita per le mani,
intesi? E poi perché proprio un SAINT?
Non
potevi chiedere la cittadinanza greca ed arruolarti nella polizia di stato?-:
Seiya
lo guardò offeso
:-Io
non mi accontento! Voi SAINT siete i migliori ed io voglio essere preparato
bene!-:
Per
un attimo Aioria ebbe la tentazione di liquidarlo e lasciare che se ne occupassero
le autorità dell’ufficio immigrazione, ma poi ci ripensò.
“Andiamo,
questo ragazzo sembra egoista ma ha attraversato tutto il mondo per trovare sua
sorella… credo che io per Aioros farei lo stesso”
:-Andiamo
a fare un giretto, così capirai esattamente chi siamo noi SAINT e che tipo di
lavoro facciamo-:
Disse
poi alzandosi
:-Vuoi
dire che posso restare?-:
Chiese
Seiya correndogli dietro
:-Vacci
piano, ragazzino. Ho detto che puoi fare
un giro per i laboratori.
Non
credere che ti metta subito una pistola in mano-:
Seiya
sembrava deluso
:-Prima
tappa: laboratorio del medico legale-:
:-Cosa
cacchio volete ora?-:
Chiese
il medico che era appena uscito dalla sala
:-Cavalleresco
come sempre, Death. Ti presento una ‘new entry’-:
Disse
Aioria spingendo in avanti Seiya
:-Cos’hai da guardare?-:
Chiese
il medico dopo qualche secondo
:-Mi
scusi, sbaglio o il suo collega l’ha appena chiamato ‘morte’?-:
Domandò
Seiya.
:-Oh,
si: fa impressione a molti… non ti meraviglierai che sono
un medico legale-:
Seiya
lanciò un occhiata ad Aioria, ma lui si strinse nelle spalle e si mise a
parlare con un uomo in tuta arancione
:-Come
ti chiami, piccoletto?-:
Gli
chiese ‘Death’
:-Seiya-:
Il
medico si sfilò un guanto e gli porse la mano
:-Io
sono Death Mask-:
Si
interruppe per rivolgergli un sorrisetto da pazzo omicida
:-Ed
ho appena finito un’autopsia!-:
Dichiarò.
Sembrava
gasatissimo al pensiero.
Seiya
cercò di mollare la presa
:-Ma
non ha un… vorrei dire.. un nome…normale?-:
:-Oh,
bella! Perché, Death Mask ti sembra un nome
pazzoide?-:
:-A
me sembra adatto ad un pazzoide come
te-:
Affermò
una voce alle loro spalle.
Entrambi
si voltarono e Death Mask chiese scocciato
:-Cosa
diavolo vuoi,Dite?-:
L’altro
lo ignorò e si rivolse a Seiya
:-Si
chiama Valerio. Ma non gli piace dirlo-:
Immediatamente
Death cercò di lanciargli un bisturi
:-Ha
parlato uno che si chiama Kristian Bergman!-:
Replicò
:-A
me Valerio piace come nome-:
Disse
Seiya ingenuamente.
Aioria
si girò e disse
:-Allora,
cosa mi sono perso? …Oh, ciao, Kristian-:
:-Non-
chiamarmi- Kristian!-:
Sibilò
il diretto interessato.
Aioria
si rivolse a Seiya
:-Bene,
hai già conosciuto due dei nostri: Death è il medico legale, mentre Kris…ops, scusa…
Aphrodite è il
tossicologo del gruppo. Ah, forse io non mi sono presentato: sono Aioria Kriseo e, come già sai, mi occupo degli interrogatori-:
:-Aphrodite?!-:
Chiese
Seiya facendo una smorfia.
Aioria
lo trascinò via e disse
:-Seconda
tappa: laboratorio del criptologo-:
Bussò
ad una porta
:-Shaka? Shaka Narayan, ti
presento Seiya-:
Disse
Aioria senza tante cerimonie.
Shaka
alzò lo sguardo da un mucchio di certe e rivolse un distratto ‘Buongiorno’ a
tutti e due
:-Mi
sembra di capire che sei impegnato…-:
Cominciò
Aioria
:-Che
intuito…-:
Rispose
Shaka continuando a scrivere.
Il
prossimo laboratorio era quello di analisi di chimica inorganica
:-Milo? Hai trovato qualcosa?-:
Chiese
Aioria entrando
:-Da
quando sono arrivato? Un bel po’ di cosette…-:
Rispose
qualcuno
:-Dove
diavolo sei?-:
Aioria
girò attorno alla scrivania
:-Cambio
domanda: cosa ci fai la sotto?-:
:-Ho
perso un vetrino!-:
Rispose
stizzito l’interlocutore
:-Sei
sempre il solito… hai tempo per una presentazione?-:
Milo
alzò di scatto la testa, poi fissò Seiya con uno sguardo deluso
:-Dah, pensavo fosse una ragazza…
chi sarebbe questo marmocchio?-:
Chiese
:-Hei!-:
Protestò
Seiya lanciandogli un occhiataccia
:-Non
farci caso… lui è Seiya…?
Non ho afferrato il cognome…-:
Aioria
lo fissò con aria interrogativa
:-SeiyaEdogawa-:
Rispose
lui controvoglia
:-Bene,
Seiya. Lui è Milo Katistos-:
:-Piacere…-:
I due
si strinsero la mano
:-Questo
giro si sta facendo stancante. Ah, Seiya…-:
:-TROVATO!-:
Un
grido di trionfo proveniente da sotto la scrivania li fece sobbalzare
:-E
ora cosa c’è?!-:
Chiese
Aioria esasperato
:-Ho
trovato il vetrino!-:
Strillò
Milo con aria trionfante
:-D’accordo,
ho capito, ti lascio fare le tue analisi…-:
Disse
Aioria sospirando, aprì la porta e uscirono
:-Qual
è il prossimo laboratorio?-:
Chiese
Seiya allegramente.
Quel
giro cominciava a piacergli…
.:-Hem… Oh, analisi balistiche!... studiano i proiettili-:
Spiegò
ad un occhiata interrogativa di Seiya
:-Hei, Ros!-:
Aioria
si precipitò letteralmente nel laboratorio dove un ragazzo e una ragazza
stavano,
per
l’appunto, esaminando dei proiettili macchiati di sangue.
Seiya
fissò la ragazza ed emise un piccolo fischio di ammirazione
:-Seiya, lui è mio fratello Aioros Kriseo.
E lei è Shaina Vitali-:
:-Ah,
siete fratelli? Bè, piacere, io mi chiamo Seiya Edogawa-:
:-Trovato
niente?-:
Chiese
Aioria speranzoso
:-Stiamo
esaminando i proiettili.
Sono
stati sparati da una Remington magnum calibro nove,
ma dobbiamo ancora ricevere i risultati dai confronti con database della
polizia. Ovviamente i numeri di serie sono abrasi e l’unico modo per sapere da
quale pistola sono stati sparati è confrontare le scanalature.
Se
appartiene a qualcuno già schedato possiamo provare ad ottenere un mandato di
arresto. E a te come procede?-:
Chiese
Aioros osservando uno schermo sul quale scorrevano coppie di numeri senza un
apparente significato
:-Mah,
non c’è male. Sto facendo la guida-:
:-È
il ragazzino che avete trovato fuori?-:
Chiese
Shaina osservando Seiya
:-Come
fai a saperlo?-:
Lei
scrollò le spalle
:-Siamo
in tanti, qui dentro. La gente parla-:
Spiegò
:-Ah,
si. Bene, avvertitemi quando avrete dei risultati-:
Aioria
uscì seguito da Seiya
:-Bene.
Passiamo agli uffici…vediamo…
ah-ha! Questo ti piacerà!-:
Aioria
bussò ad una porta
:-Chi
c’è qui dentro?-:
Chiese
Seiya.
Aioria
gli rivolse un sorrisetto e tornò a bussare alla porta.
Si
sentirono dei passi e poco dopo un tizio aprì la porta
:-JosèMartinez, esperto di esplosovi-:
:-Si,
sono io-:
Rispose
quello
:-Parlavo
con il ragazzo, Shura…-:
Seiya
era confuso
:-Josè? Shura? Come diavolo si chiama?-:
Chiese
:-Tu
chiamami Shura, e la tua gola ne sarà felice perché potrà rimanere intatta-:
Rispose
Shura.
Poi
si rivolse ad Aioria
:-Immagino
tu abbia un buon motivo per venirmi a disturbare durante il mio lavoro-:
:-Stavi
di nuovo controllando le scorte, eh? Non lo avevi fatto ieri?-:
Chiese
Aioria prendendolo in giro
:-Non
si sa mai…-:
Rispose
Shura con noncuranza.
Poi
li osservò e chiese
:-Volete
fare un giretto per il magazzino?-:
:-No,
grazie: dobbiamo proseguire il giro turistico-:
Si
affrettò a rispondere Aioria: Shura giocava sempre brutti scherzi ai novellini.
:-Ma
perché si fa chiamare Shura?-:
Chiese
Seiya.
:-Il
senso dell’umorismo del nostro Josè è un po’eccentrico…
come tutto di lui del resto! Shura è il dio indiano della distruzione:
non
trovi che sia adatto ad un artificiere?-:
Alla
prossima porta c’era un cartellino con su scritto ANALISI
BIOLOGICHE
:-Qui
dovremmo essere al sicuro…-:
Aioria
sgusciò dentro
:-Camus…?-:
:-Macchie
di sangue…hum…-:
Una
voce proveniva da un angolo del laboratorio
:-Camus!-:
:-Ah?
Ma che ti prenda un colpo Milo, sei venuto quattro volte…-:
Quando
lo sfortunato si accorse che l’intruso non era Milo tirò un sospiro
:-Ora
ti ci metti anche tu, Aioria. Cosa c’è? E quello non è il ragazzino che era
fuori?-:
Chiese
Camus
:-CamusLavoie. Lui è Seiya-:
Disse
Aioria rivolto a Seiya.
Camus
sospirò
:-Va bene,
piacere, posso finire quest’analisi, adesso? Sono i campioni di sangue degli
uomini feriti da Sion e Saga,
così
potremo fare un confronto sul DNA appena tu ti degnerai di trovarmi qualcuno
sospetto-:
:-Ok,
ok, io sto aspettando che Shaina si inserisca nello
schedario della polizia e mi trovi i nomi dei proprietari di armi con
scanalature nella canna che corrispondano ai proiettili che hanno ucciso Mitsumasa, poi farò un controllo incrociato per vedere se
tra questi c’è qualcuno dei nomi di feriti da arma da fuoco trovati da Aioros,
dopodiché avrai il tuo campione da analizzare… adesso
se ti siamo di peso, ce ne andiamo!-:
Disse
Aioria fingendosi offeso, e uscendo dal locale andò a sbattere contro la
ragazza che aveva portato Seiya dentro
:-Ops, scusa Marin…-:
Aioria
l’aiutò a raccogliere le carte che le erano cadute
:-Noi
due ci conosciamo-:
Disse
Marin a Seiya
:-Oh,
che bello! Mi risparmi una presentazione!-:
Disse
Aioria con sarcasmo
:-MarinAndronakos, istruttrice del
poligono di tiro, quindi puoi considerarmi fin da ora tua insegnante-:
Disse
lei ignorandolo e porgendo la mano a Seiya
:-Ah,
Aioria, Saga ha detto che ti vuole nel suo ufficio. Vuole conoscere il ragazzo…-:
:-Nessuna
seduta psichiatrica? Strano…-:
Commentò
lui dirigendosi con Seiya verso l’ufficio di Saga Kenuryos,
lo psicologo della compagnia. Marin li seguì
:-Allora,
è lui il ragazzo?-:
Chiese
Saga non appena entrarono
:-Si,
Saga, lo hai visto anche tu…-:
:-Ah,
vero. Bene, zucchetta castana, ho alcune cose da dirti: sappi che questo non è
un asilo nido.
E
meno che mai un orfanotrofio. Non si accettano ragazzi al di sotto dei venti
anni-:
:-Io
ne ho diciannove-:
Rispose
Seiya
:-Non
mi interrompere. Sei proprio maleducato. Bé, il regolamento parla chiaro-:
Saga
frugò tra le carte e gli porse un foglio
:-Leggi
la terza o quarta regola-:
:-La
terza o la quarta?-:
Chiese
Seiya, cercando di essere educato
:-Non
lo so! Leggile tutt’e due!-:
:-Si tiene presente i tutti i membri della
SAINT che…-:
:-Vai
più giù!-:
disse
Saga impaziente
:-… pertanto non è possibile ammettere allievi
al di sotto dei venti anni di età-:
Lesse
Seiya tristemente.
Saga
gli rivolse un sorrisetto trionfante
:-Come
vedi non me lo sono inventato io. E ora fuori-:
:-Saga,
potremmo…-:
:-No,
Marin, non potremmo niente… a meno che…-:
Si
fermò a metà frase e rivolse a Seiya uno sguardo assassino.
Angolino di KanondiGemini96: Si, ho cambiato nick, ma sono sempre io: Sailorvenus96 *Rapida
visione di Kanon vestito da ‘paladina della giustizia’*
He-hem…dicevamo…
Volevo darvi un
informazione: il capitolo l’ho scritto io, poi l’altra rompiscatole ha aggiunto
tutti i dettagli…
Le passo la parola, vai sorcia! … ops! PURO errore di battitura… vai SOCIA
Angolino di makochan: Diciamo che io ho aggiunto tutti i dettagli importantida vera serie poliziesca >_>
ora fammi rispondere alle recensioni e non mi
minacciare con il tridente
sagitta72: tutte queste risposte sono nel prossimo capitolo, promesso!
Intanto ti abbiamo presentato la squadra al completo, ti è piaciuta la
descrizione? ^^
JackoSaint94: Sì, Kido è morto…*Marcia funebre in sottofondo*
E Saga non piace per niente l’idea che la sua fotocopia vivente se
ne vada in giro, no, no, no x_xpovero, povero Kanon: è ancora dietro le
sbarre XD
Siamo contente che la storia stia venendo bene e grazie per la
dichiarazione di genialità … Baci bacixxx
Diana924: Diciamo che Kido è proprio andato ormai…bè, d’altra parte anche
nella storia originale non è che compare molto!
: Come puoi vedere avevi
azzeccato: il pazzo furioso è proprio Seiya e sta cercando la sorella… complimenti: hai tutti i requisiti per entrare
nella SAINT! XD
:-Niente
di particolare… voglio solo presentarti il tuo nuovo
allievo-:
:-Il
mio nuovo cosa? No, Saga, lo sai che
non mi piacciono gli animali!-:
:-Hei!-:
Protestò
Seiya
:-Zitto
tu! Senti, lui è decisissimo a diventare un SAINT, io in quanto psicologo l’ho
esaminato e dico che non ha problemi mentali,
quindi
adesso può cominciare il suo periodo di apprendistato.
Un
mese con ciascun SAINT come da regolamento, e siccome da qualche parte deve pur
cominciare…-:
Sul
viso di Death Mask si delineò un sorrisetto a dir poco diabolico
:-Ti
faccio i miei complimenti, Saga... sei un gran bastardo!-:
A
questo punto si intromise Aioria
:-No,
senti, forse non è il caso di cominciare proprio con l’anatomo-patologo. Mandalo
prima da Milo o da Camus-:
Saga
gli rivolse uno sguardo di sufficienza
:-Non
vedo proprio che problema ci sia-:
Poi
si sporse un attimo sopra la scrivania per guardare negli occhi Seiya
:-Vuoi
cominciare con un'altra cosa, poppante? Se me lo chiedi posso anche cambiare-:
Per
un bel po’ si squadrarono torvi come due gatti arrabbiati, poi Seiya disse
:-Non
c’è nessun bisogno di cambiare, mi va benissimo cominciare con Death Mask-:
Saga
annuì
:-Perfetto,
cominci domani mattina alle otto-:
Seiya
sorrise raggiante
:-Mitico!
Grazie Saga!-:
:-Vacci
piano, matricola! Per te sono ancora il signor Kenuryos-:
*
Alle
tre del pomeriggio Saga era ancora chiuso nel suo studio e non aveva la minima
intenzione di uscirne.
Sulla
scrivania davanti a lui c’erano diversi rapporti da esaminare ma lui li
guardava senza vederli davvero perché i suoi occhi vedevano un aula di
tribunale
cinque anni prima
:-Saga Kenuryos,
lei è pronto a giurare che il capo del narcotraffico di Atene nord-est,
conosciuto anche come Sea Dragon,
sia suo fratello Kanon Kenuryos?-:
:-Sì, posso giurarlo-:
Dei
colpetti discreti alla porta lo riportano al presente.
Alzò
gli occhi e si accorse che Sion lo guardava interrogativo
:-Saga,
è tutta la mattina che ti aspetto-:
:-Perché?
Mi avevi chiamato ed io l’ho dimenticato?-:
:-Non
fare finta di non capire, ti avevo detto che oggi sarei andato a parlare con Kanon-:
Saga
sostenne il suo sguardo
:-Saga,
te lo chiedo gentilmente: sei sicuro di non voler venire anche tu?-:
:-Non
servono le buone maniere, io non ho nessuna intenzione di vedere Kanon-:
:-Va
bene, allora lascia che ti dica un paio di cose prima-:
Sion
chiuse la porta e si sedette di fronte a Saga
:-Punto
primo: adesso che Kido non c’è più tocca a me mandare
avanti la SAINT ma da solo non ce la posso fare. Se dovesse succedermi qualcosa…-:
:-Bè, non è che devi morire domani-:
:-Neanche
Mitsumasa doveva morire, eppure è successo! Adesso
ascoltami, qua dentro tu ed Aioros siete i più anziani,
quelli
che avete più esperienza e voglio che vi prepariate a guidare tutti gli altri.
Sai, Mitsumasa me ne ha parlato spesso, diceva che dovevano esserci
sempre due persone alla guida della SAINT, come…-:
:-Come
i re di Sparta-:
Concluse
Saga
:-Esatto.
Dillo tu ad Aioros, per favore, io ho un po’ di fretta adesso.
Ah, e
per quanto riguarda Kanon, sempre se accetterà il nostro accordo, preparati fin
da ora all’idea che starà con te.
Prendila
come una cosa a metà tra missione di sorveglianza e terapia emotiva-:
:-Che
cosa?! Vuoi dire vivere con me?! No, non puoi chiedermi questo!-:
Scattò
Saga
:-Questa
non è una richiesta, Saga: questo è un ordine-:
*
Il
panorama di Capo Sounion è davvero spettacolare.
Peccato
che Sion non avesse il tempo né lo stato d’animo giusto per fermarsi ad
ammirarlo.
In
effetti quello che gli interessava di Sounion era la cosa meno conosciuta:
il
penitenziario con tre livelli sotterranei che nessuno aveva il permesso di visitare.
Neanche
lui lo avrebbe avuto in linea teorica, ma il nome di Kido
ed il logo della SAINT con la statua di Atena
aprivano
molte porte che normalmente sarebbero rimaste ben chiuse
:-Prego,
aspetti qui, signore-:
La
guardia uscì e lasciò Sion solo nella stanza dei colloqui, un buco in cui il
neon e gli interni in bianco e metallo erano letteralmente accecanti.
“Kanon
ha resistito cinque anni qua dentro, non credo che rifiuterà tanto facilmente
la possibilità di evitarne altri dieci. O almeno lo spero”
Finalmente
la porta si aprì di nuovo e la stessa guardia che aveva accompagnato Sion fece
entrare Kanon Kenuryos.
L’effetto
era sconvolgente per chi come Sion conosceva Saga: Kanon era assolutamente
identico a lui in ogni minimo lineamento e l’unica differenza
tra i
due era tutta nell’espressione del viso.
Per
Sion era come essere seduto davanti ad un Saga in tuta arancione e manette
:-Allora,
che ho fatto per meritare l’onore di questa visita?-:
Chiese
Kanon dall’altra parte del tavolo.
Sion
notò che teneva le mani rigorosamente sotto il bordo del tavolo
:-Diciamo
che dobbiamo parlare di una cosa importante-:
Rispose
calmo.
Le
manette.
Kanon
si sforzava in ogni modo di nasconderle come si nasconderebbe una brutta
cicatrice
:-Non
ho niente da dire né a te né a chiunque altro mi voglia interrogare di nuovo-:
Sion
non si lasciò intimidire.
:-Allora
se non vuoi parlare tu lascia parlare me.
Tu
hai rifiutato la commutazione della pena in “svolgimento di lavori socialmente
utili” perché ti avevano assegnato ad un centro di recupero per
tossicodipendenti,
quindi devi scontare ancora dieci anni qua dentro, giorno più giorno meno.
Ora
io ti chiedo, se avessi un'altra scelta che faresti?-:
Lo sguardo
di Kanon diventò una lama
:-Stai
attento a quello che mi chiedi. Se io avessi un'altra scelta piazzerei una
pallottola in corpo a Saga prima di farlo arrivare
sul
banco dei testimoni a condannarmi, chiaro?-:
“Accidenti,
lo odia davvero.”
:-Non
è di Saga che voglio parlare, ma di te.
Facciamola
semplice: io posso cambiare i tuoi lavori
socialmente utili da “assistente per il recupero dei tossicodipendenti” a
“collaboratore di un
associazione
per il mantenimento della legalità”, sta a te dirmi se accetti lo scambio o se
preferisci passare altri dieci anni
a
contare quanti passi è lunga la tua cella-:
Kanon
lo osservò attentamente e Sion si lasciò esaminare
:-Ammesso
e non concesso che io accettassi, quale “associazione per il mantenimento della
legalità” pensi che mi prenderebbe?-:
Sion
prese il suo distintivo dal portadocumenti e glielo mise sotto gli occhi
lasciando che la luce fredda rimbalzasse sull’argento
della
scritta e poi sugli occhi di Kanon.
SAINT.
A
quel punto si sarebbe aspettato una reazione qualsiasi, ma non certo che Kanon
gli scoppiasse a ridere in faccia
:-Oh,
no! No, Sion, non dirmi che ti sei fatto tutta la strada da Atene fino a qui
solo per prendermi in giro! Io che divento un SAINT? Ma scherzi?
No, non
ci casco, lo so che è solo un altro trucco per avere informazioni da me-:
:-No,
non è un trucco, e quanto ad estorcerti informazioni sappi che ci ho già
rinunciato da tempo.
Pensaci,
Kanon: se accetti la mia offerta sarai uno di noi a tutti gli effetti,
ovviamente non in piena libertà ma molto vicino, devi solo aiutarci nel
nostro
lavoro e fare bene il tuo-:
Kanon
lo scrutò scettico.
“Andiamo,
lo so che vuoi uscire da qui, non fare finta che non ti interessi”
Pensò
Sion scrutando a sua volta quegli occhi verdi
:-Aiutarvi
nel vostro lavoro… e fare bene il mio…-:
Ripeté
lentamente Kanon
:-Il
vostro lavoro è indagare, non è vero? E dimmi, Sion, sarà solo un caso se prima
o poi dovrò aiutarvi ad indagare su Julian Kevines?
Ed è
solo un caso se vieni a farmi questa offerta proprio adesso che avete appena
fallito l’ennesima operazione contro di lui?-:
Sion
scosse la testa.
Non
gli piaceva fare il bastardo ma si era stancato di quella assurda partita a
scacchi
:-No,
hai ragione, non è un caso, ma d’altra parte se davvero tu non sei in nessun
modo collegato a Kevines come ripeti da cinque anni
che
problema c’è? Inoltre questa è la tua unica possibilità di uscire da qua dentro
prima di avere i capelli bianchi e la dentiera…Sea Dragon-:
Kanon scattò sulla sedia
:-Che
fai, adesso prendi per il culo?! Una volta mi rispettavano con quel nome!-:
Sion
sorrise soddisfatto.
Aveva
vinto, doveva solo aspettare che Kanon ne prendesse atto
:-Come
fai a sapere che non scapperò appena avrò messo un piede fuori da qui?-:
Sbottò
Kanon
:-Lo
so e basta. Vedi, Kanon, tu hai un tuo senso dell’onore, per quanto alterato e
contorto.
Nei
cinque anni che hai passato qua dentro non hai tradito Kevines perché ti aveva
dato quello che più desideravi quando lavoravi per lui,
mentre
ora non tradirai me perché io ti darò quello che più desideri adesso-:
:-E
tu come fai a sapere cosa desidero?-:
Quello
gli sembrava tanto come girare il famoso coltello nella piaga ed a Sion non
piaceva per niente
:-Guardatii polsi, Kanon: hai continuato tutto il tempo
a ribellarti alle manette e sei pieno di segni rossi. Tu non ti abituerai mai a
stare in gabbia,
ci soffri
troppo… credi davvero che sia così difficile capire
che quel che desideri di più è la tua libertà?-:
Per
la prima volta Kanon abbassò gli occhi.
“E
dai, dillo… avanti, Kanon”
:-Va
bene, accetto di lavorare con voi. Quand’è che posso uscire?-:
L’espressione
speranzosa nei suoi occhi per un attimo fece quasi tenerezza a Sion
Angolo di Makochan: questo
capitolo invece è opera mia: io e la mia so(r)cia ci
siamo divise i compiti ed a me tocca quasi sempre scrivere i capitoli che
riguardano Kanon.
Non ho ancora capito se li appioppa a me perché le sta
antipatico Kanon o perché è una scansafatiche…
conoscendola penso più la seconda -_-“
Quanto a Seiya forse siamo state troppo cattive, ma
proprio perché è Seiya ci possiamo permettere di maltrattarlo!
Bene, ho finito, quando Kanon finirà di imbrattare lo
spazio qua sotto risponderò alle recensioni.
Angolo di KanondiGemini96: Pure la figura della scansafatiche mi fai
fare, eh??
Ti avverto… ORA MI CONSOLI!
*trascinaMako fuori dalla stanza*
Va bé, passiamo ai
ringraziamenti:
Aries_no_Nike: uno a caso, eh? *faccinaperfida*(ndr KanondiGemini96)
Sì, certo che è possibile far parte della
SAINT, però prima bisogna passare dal colloquio con lo psicologo…
E dopo lo scherzetto che ha fatto a Seiya non
so se ti conviene!
Ecco cosa ha combinato Kanon…
è sempre lui che fa danno!
Sagitta72: sì, l’idea di Saga era piuttosto
diabolica, ma neanche quello è riuscito a far sloggiare il ronzino,
e non credo neanche che i cattivi riusciranno
a farlo fuori… non ancora!
Diana924: Oh, no, quello non è un manicomio!
È proprio una stazione di polizia, anche se gli agenti sono tutti matti!
Hem… sì, su Shura dio della distruzione sono
abbastanza sicura, però tieni conto che nell’induismo ci sono divinità per
tutto!
Charm_strange: va bene, hai tutte le qualifiche per
entrare nella SAINT,
però bisogna vedere quanto resisti in quel
manicomio!
Per Aioros diciamo che anche lui merita una
parte nella storia, magari dove compare
di persona e non come immagine sullo sfondo!
JackoSaint94: Povero Seiya, che ti ha fatto
di male… a parte esistere?
*anche io lo odio! Faccio il tifo!* (ndr KanondiGemini96)
Eh, sì, per i dettagli investigativi e
polizieschi devi ringraziare me!
Alla
sede centrale della Saint, nel laboratorio di analisi biologiche, era in corso
una seria discussione tra Milo e Camus.
:-Ti
prego, Camus, c’è solo una cosa che non sopporto-:
Cominciò
a dire Milo
:-Ah,
una sola? Bha, a me non sembra…
per esempio, ti ricordi quando…-:
Camus
stava cercando di tirare di nuovo fuori il discorso del criceto
:-Non
mi parlare di nuovo di Hamtaro! Era il roditore più
stupido che abbia mai visto. L’ho solo riportato al negozio di animali.
No,
no, intendo una cosa che non posso proprio vedere-:
:-Ah,
si? E, sentiamo, cosa?-:
:-Bambini-:
La
parola più orrenda che avesse mai sentito
:-Oh,
bambini! Ne vorrei uno, Milo! Che ne dici, non sarebbe bello adottarne uno io e
te? Eh? Allora?-:
:-Bleeeeeah! Ti ho appena detto che non li posso vedere. Non
fanno che sbavare. E fare rumore. E rompere le scatole.
E poi
puzzano-:
:-I
bambini non puzzano!-:
Strillò
Camus
:-Si
invece! E sbavano!-:
:-Ma
sono adorabili! Quando ti stampano dei baci umidi sulla guancia! E poi mentre
fanno le bavette quando li imbocchi!-:
Milo
lo guardò con un espressione disgustata, e stava per aggiungere qualcosa quando
Shura irruppe gasatissimo nella sala
e
annunciò con la sua solita, proverbiale finezza
:-Ragazzi,
muovete quelle quattro chiappe e filiamo in sala riunioni! Abbiamo trovato una
cosa!-:
I due
si scambiarono un’ occhiata e lo seguirono.
Non
appena entrarono nella sala dove si tenevano le riunioni Camus lanciò un
gridolino.
:-E’
un bambino ! Oh, ma che tesoro!
Possiamo tenerlo, Milo? Possiamo?-:
Milo
si guardò intorno: tutti gli occhi erano puntati su di lui
:-Non
mi guardate come se fossi un ufo!-:
Protestò.
Camus
gli si attaccò al braccio e gli lanciò uno sguardo implorante
:-No!
Taci! Non guardarmi! No, no, no e no!-:
Saga
li fissò e chiese.
:-Volete
tenere voi il bambino finché non ritroviamo la madre che ce lo ha gentilmente
deposto davanti alla porta?-:
:-No!-:
Urlò
Milo
:-Si!-:
Strillò
Camus
:-Sì
sì sì! Ce ne occuperemo noi! Lasciacelo pure!-:
Aggiunse
lanciandosi sul bambino e prendendolo in braccio.
Milo
gli lanciò uno sguardo rassegnato e imbarazzatissimo
:-Chi
diavolo è questo marmocchio?! Questo non è un asilo nido! Possiamo accettare
Seiya, chi ci porta a pigliarci altri impicci?!-:
Strillò
Milo scuotendo Saga
:-La
sua mamma è sparita, Milo. Abbi un po’ di rispetto per lui…
ed anche per la mia camicia!-:
In
quel momento Death Mask piombò nella stanza, bisturi alla mano ed espressione
da pazzo in faccia
:-Oh,
mi hanno detto che avete trovato un bambino! Dov’è?!-:
Saga
sospirò.
Sembrava
che tutti facessero a gara per rendergli la giornata peggiore di quanto già non
fosse.
:-Guarda
che è ancora vivo…-.
Death
assunse un espressione delusa, poisorrise di nuovo
:-Ci
penso io!-:
Disse
alzando il bisturi
:-No!
Lui è mio!-:
Disse
Camus.
Milo
gli rivolse un’occhiatainvidiosa
Saga
alzò le braccia per mettere un po’ di calma
:-Alt,
alt! Death, molla quel bisturi. Dovremmo chiamarti Jack lo Squartatore-:
:-Solo
Jack, per te-:
Saga
scosse la testa e si rivolse a Camus
:-Va
bene, Camus, tu terrai il bambino. Dove credi di andare, Milo? Il ‘tu’
includeva tutti e due dal momento che
vivete insieme-:
Milo,
quasi uscito dalla porta si voltò con aria colpevole e supplicò
:-Non
puoi infliggermi una pena simile…-:
:-Oh,
si invece: io posso! E ora fila con Camus a casa vostra-:
:-Ho
ancora un’analisi da fare…-:
Rispose
Milo uscendo a razzo.
Non
fece neanche due passi che Camus lo afferrò per il colletto e lo trascinò fino
al parcheggio.
*
Quando
la neo famigliola fu uscita Saga si lasciò cadere su una sedia della sala
riunioni ed aspettò che tutti gli altri tornassero alle loro occupazioni.
Bè,
quasi tutti, infatti Aioros rimase appoggiato allo stipite.
:-Saga,
va tutto bene?-:
:-Cos…?
Ah, sì, certo. Anzi no, per niente, vieni con me che dobbiamo parlare-:
Riattraversarono
i corridoi fino all’ufficio di Saga, e quando ci arrivarono il proprietario
chiuse la porta a chiave.
:-Allora
è una cosa seria-:
:-Sì,
abbastanza-:
Saga
si sedette dall’altro lato della scrivania, quello dove di solito stavano i
suoi “pazienti” ed Aioros si sedette accanto a lui.
:-Allora,
Ros, facciamola semplice: adesso che Kido-sama è
morto alla SAINT è rimasto un solo wanax, Sion,
e
adesso che lui è solo ha l’obbligo di scegliere due persone che possano
sostituirlo-:
:-I
re di Sparta-:
:-Sì-:
Aioros
lo guardò senza capire.
:-Sì,
so che Sion-sama deve scegliere due uomini, ma perché
lo dici a me?-:
:-Li
ha già scelti, Ros… siamo noi-:
:-Che
cosa?! Ma Saga, questo è un grandissimo onore, e poi…
Saga? Qualcosa non va?-:
Chiese
Aioros notando la sua espressione cupa.
Saga
si alzò e gli voltò le spalle.
:-Non
puoi immaginare quanto mi sento stupido in questo momento, Ros.
Insomma,
ti ricordi che ieri avevo detto che volevo chiederti una cosa?-:
:-Certo
che mi ricordo! Vuoi chiedermelo adesso?-:
Saga
cominciò a strapazzare il polsino della camicia per il nervosismo.
:-No… no perché tanto ormai non ha più senso-:
:-Bè, tu provaci lo stesso. Dai, spiegami tutto dall’inizio,
forse è una cosa che possiamo risolvere. E stai fermo sennò stacchi il
bottone-:
Saga
mollò il polsino e cercò di darsi un contegno un po’ più dignitoso.
:-Va
bene. Aioros, io volevi dirti se… insomma, adesso che
stiamo insieme da un anno, sette mesi e quarantuno giorni…
volevo
chiederti se non sarebbe il caso di cominciare a pensare a, hem,
ecco… vivere insieme.
Angolino di Makochan: ho tre cose da dire, e devo farlo abbastanza in
fretta perché ho un capitolo di zoologia da studiare (domani ho l’esame…brrr…)
1)Seiya ha fatto la sua prima figura da Seiya…
non poteva certo evitare, no?
2)È arrivata Saori! Ed anche lei ha fatto una figura da Saori-_-“Dai, ci doveva essere… che SAINT sarebbe senza
Saori?
3)Il funerale di Kido è durato cinque
righe. Poverino, sembra che non lo considero, invece mi sta anche abbastanza simpatico…vabbè, pace all’anima
sua.
Bene, ho finito, lascio spazio alla So®cia.
Angolino di KanondiGemini96:
In realtà non ho nulla di importante da dirvi…
La mia cara so®cietta sta studiando e questo spazio è tutto
mio!!!
…
Eh, e che me ne faccio?
Bah, che ne dite se rispondo alle recensioni?
aries_no_nike:
Ma perché tutti ce l’hanno con il
povero piccolo Criseo?
Valium? Valeriana?
Ma perché questi metodi drastici: un pugno in testa
è più che sufficiente! XD
Ah, e Death ha detto che non si è offeso, ma che
riguardando quello che hai detto di lui è molto lusingato!
E ti ringrazia per aver paura di lui (una buona fama
fa sempre comodo!)
Ok, aggiudicato: sarai l’assistente di quella
morbida pecorella lilla e lanosa! ^^
Cercheremo di inserirlo in uno dei prossimi capitoli
^^
sagitta72:
Anche io avrei un bambino da
lasciargli <_<
disturba zio Milo e non zio Camus…
sono particolari…
e poi… quando ti scappa ti
scappa! XD
Prima o poi S e K se le daranno, oh, si che se le daranno…
Se no che gusto c’è nel rivederli insieme? XD
K non dovrà lavorare in coppia con nessuno in
particolare, per ora, dovrà solo collaborare! ^^
Le
previsioni di Kanon riguardo LukasVassilakis e suo figlio si rivelarono esatte il giorno
dopo.
Camus
si rifiutò di uscire dal suo laboratorio per tutta la mattina e rispondeva solo
a monosillabi a chiunque cercasse di avvicinarlo.
:-Guarda
che non serve a niente fare il broncio come un moccioso-:
Gli
aveva detto Milo.
:-E
tu sai tutto sui bambini, non è vero?-:
Gli
aveva risposto lui acido.
Milo
aveva evitato di ribattere solo perché sapeva che Camus era come una pentola a
pressione: era assolutamente inutile cercare di
convincerlo
a ragionare, quando si arrabbiava bisognava solo aspettare che sbollisse.
“Oggi
devono dimenticare pure il mio nome! Non ho intenzione di uscire e sentirmi
l’ennesima solfa su quanto siamo stati fortunati che
Kanon
ci abbia avvertiti in tempo!”
Invece,
contro tutti i suoi programmi, Camus uscì dal laboratorio venti minuti dopo
attirato da una serie di urla isteriche che facevano tremare i vetri.
Nell’atrio
c’era una donna che gridava da spaccare i timpani e due agenti facevano fatica
a trattenerla.
Chiese
a Milo cosa stesse succedendo.
:-A
quanto pare è la madre del bambino che abbiamo trovato davanti alla porta. E ci
sta denunciando per rapimento-:
:-CHE
COSA!!! Razza di imbrogliona! Adesso io vado e…-:
:-No!
Tu non vai da nessuna parte ci sta già pensando Aioros a sistemare tutto-:
:-Sistemare
un cavolo! Io la prendo a schiaffi!-:
:-No,
Camus!-:
Milo
lo placcò appena in tempo e per evitare spiacevoli incidenti diplomatici lo trascinò
dentro la stanza più vicina: l’ufficio di Saga.
:-Adesso
noi restiamo qua dentro finché quella scema non se n’è andata, ok? Riflettici:
se esci adesso e fai l’isterico quei poliziotti penseranno
che
abbiamo qualcosa da nascondere, e quelli non sono dei nostri, quelli sono della
statale-:
Camus
fece un bel respiro cercando di calmarsi.
:-Ok,
d’accordo-:
Passarono
un paio di minuti e quando Shura passò davanti alla porta e Camus cominciò a
battere disperatamente sul vetro per attirare la
sua attenzione.
:-Che
sta dicendo quella strega?-:
Gli
chiese.
:-Cose
assurde! Meno male che Aioros ha dimostrato che il bambino sta bene! Pensa, ha
detto che due di noi lo avevano portato via e chissà
dove
lo avevano nascosto-:
:-CHE
COSAAA?!!! Ma io la strangolo!-:
:-Accidenti,
Shura, ma non puoi tenere la bocca chiusa?-:
Lo
spagnolo capì il casino che aveva fatto e si dileguò sbattendo la porta sul
naso di un Camus fuori da tutte le grazie.
:-LO
AVEVAMO NASCOSTO?! -:
Milo
fu costretto a placcarlo di nuovo.
:-Camus, vuoi stare zitto? Ti stai comportando peggio di
lei!-:
Pochi
secondi dopo, quando Saga decise di entrare e riappropriarsi del suo ufficio,
questa fu la scena che si trovò davanti:
Camus
premuto contro il muro, Milo premuto contro Camus e tutti e due ansimanti per
la lotta.
:-Ma
che cavolo fate?! Questa non è la vostra stanza da letto!-:
Urlò
anche lui fuori da umani sentimenti.
:-No,
non è come pensi!-:
:-Non
interessano i dettagli! Adesso andate a preparare i vostri laboratori perché
sta arrivando un cadavere!-:
*
Death
Mask entrò al poligono incurante del rumore e si fiondò a recuperare Seiya, in
quel momento impegnato a capire come tenere
una
pistola evitando di finire a terra per il contraccolpo.
:-Scusa
tanto dolcezza, ma devo rubarti l’allievo per due o tre ore-:
Lo
trascinò fuori senza troppi complimenti.
:-Due
o tre ore? E che dobbiamo fare in tanto tempo?-:
Chiese
Seiya.
:-Oh,
niente di speciale, tranquillo… solo una normale
autopsia!-:
E gli
occhi di Death brillarono di una luce sinistra.
Seiya
deglutì rumorosamente, pallido pallido.
:-No,
aspetta… un autopsia…vera?Con un cadavere…serio?-:
Il
ghigno di Death Mask si fece ancora più crudele.
:-Senti
moccioso, ti assicuro che i cadaveri sono tutti seri! Io ho visto decine di
cadaveri in otto anni che lavoro qui, e nessuno di loro mi ha mai
raccontato
una barzelletta!-:
Arrivati
in laboratorio gli consegnò tutto l’equipaggiamento (tuta sterile, mascherina,
camice di carta e guanti monouso)
:-Tu
vestiti che io vado a prendere il corpo. E mettiti la mascherina…
non si sa mai cosa può uscire da un cadavere in decomposizione!-:
Seiya
diventò ancora più pallido e cominciò a vestirsi stando bene attento a non
sfiorare assolutamente nulla in quel laboratorio dove tutto gli
faceva
impressione almeno quanto il suo proprietario.
Il
suo “maestro” tornò dieci minuti dopo spingendo una barella d’acciaio con un
sacco nero alto quasi quanto Seiya e si vestì per l’operazione
in
meno di trenta secondi.
:-Sei
pronto?-:
:-No!-:
:-Benissimo!-:
Death
Mask tirò giù la cerniera e Seiya si girò dall’altro lato.
:-Oh,
avanti, non è poi così brutto! Se questo ti fa impressione vuoi spiegarmi come
fai a guardarti allo specchio tutte le mattine?-:
Seiya
aprì un occhio giusto per gettare uno sguardo al cadavere.
Era
un ragazzo un po’ più giovane di lui e non era affatto vero che non faceva
impressione: aveva una smorfia di puro dolore impressa sul
volto
pallido.
:-E
dai, matricola, questo è ancora l’esame preliminare! Ora ascoltami bene perché
a me non piace per niente ripetere le cose.
Allora,
un autopsia completa si articola in un esame esterno ed uno interno. Adesso
noi, se la smetti di tremare coma una foglia,
faremo
l’esame esterno, quindi per prima cosa dobbiamo togliere i vestiti-:
L’operazione
fu lunga e difficile perché Seiya non era abituato a toccare le cose con i
guanti e, anche se lo fosse stato,
non
aveva mai toccato un cadavere.
:-Bene,
i vestiti si esaminano a parte, adesso, per tua gioia, concentriamoci sul
corpo. Durante un autopsia è bene registrare
tutto
quello che si dice per eventuali confronti-:
Death
Mask prese un piccolo registratore tascabile, premette il tasto rosso di REC e
cominciò a parlare.
:-Esame
preliminare su soggetto non identificato.
Maschio,
razza caucasica, altezza centosettantanove centimetri, peso ottantatre chili e
quattrocento grammi. Nessuna cicatrice o segno
particolare
di grandi dimensioni. Nessuna ferita visibile-:
Si
fermò un attimo per scostare le palpebre.
:-Ah-ah! Emorragia petecchiale sulla mucosa della palpebra
inferiore e superiore. Morte per soffocamento. Rigidità dei muscoli
indipendente
dal rigor mortis.
Troppo accentuata in rapporto all’ora della morte. Sembrerebbe un attacco di
tetano-:
Seiya
lo guardava a bocca aperta come una cozza davanti ad un satellite spaziale.
:-Hem… Death Mask… ma cosa stai
dicendo?-:
:-Non
stai capendo niente, non è vero? Bene, adesso ti spiego. Quando i muscoli sono
sotto sforzo producono acido lattico, che si accumula
nelle
fibre striate. L’acido lattico viene normalmente smaltito dal sangue, ma se nel
frattempo sopraggiunge la morte il sistema circolatorio si
blocca
e l’acido lattico rimane dov’è, causando rigidità muscolare.
In
questo ragazzo tutti i muscoli sono contratti, il che mi fa pensare a due
possibili cause di decesso: BacillusTaetanis, oppure una neuro-tossina,
più precisamente
stricnina, che da gli stessi sintomi… no, anzi!
Decisamente una tossina! Ci sono segni evidenti di punture con ago ipodermico
nella
fossa cubitale sinistra. Alcune vecchie di qualche settimana di cui rimane solo
l’ematoma come traccia, una sola recente-:
Passò
un'altra ora in cui Death Mask esaminò ogni millimetro del cadavere annotando
tutti i particolari, poi arrivò il momento peggiore,
almeno
per Seiya.
:-Adesso
è arrivato il momento di aprirlo-:
Disse
Death come se parlasse di un pacco di patatine.
:-Aprirlo?! No, aspetta, che vuol dire aprirlo?!-:
Il
bisturi nelle mani dell’anatomopatologo era più che eloquente.
:-Vuol
dire incisione ad ipsilon, mio caro
assistente!-:
Peccato
che appena Death Mask poggiò la lama sullo sterno del “paziente” Seiya crollò a
terra svenuto.
*
Tre
ore dopo i Saint erano riuniti nella postazione elettronica di Shaina.
Kanon
andò ad incastrarsi in un angolino lontano da Saga ed aspettò che qualcuno
cominciasse a dire qualcosa.
:-Suppongo
che ci siano delle novità sul ragazzo che hanno trovato nel vicolo. Prego,
Death Mask-:
L’interpellato
si alzò e cominciò a sfogliare una cartelletta con il referto completo.
:-Il
ragazzo è morto stanotte verso le quattro o le cinque e la causa del decesso è
soffocamento. I muscoli intercostali sono stati bloccati
da
una tossina, che probabilmente si è iniettato da solo con una siringa. La mia
ipotesi è che questo tizio si facesse pesantemente fino a
qualche
tempo fa, poi per qualche arcano motivo ha dovuto smettere e quando ha ripreso
gli è andata male. A questo punto ci potrà dire
di
più Aphrodite -:
Lo
svedese prese a sua volta il rapporto sull’analisi tossicologica.
:-Confermo
l’ipotesi di Death Mask: nel sangue c’erano cocaina e stricnina, oltre a
polvere di gesso e talco-:
A
quel punto tutti avevano capito con cosa avevano a che fare.
Kanon
sentiva che i pensieri di tutti convergevano su di lui come tanti puntatori
laser ma si rifiutò ostinatamente di abbassare gli occhi,
sfidando
chiunque ad incrociare il suo sguardo in quel momento.
:-Va
bene, per ora credo che sia tutto quello che possiamo ricavare. Tu, Shaina, cosa volevi farci vedere?-:
:-Ecco,
finalmente! Allora, mi sono inserita nei database di tutte le telecamere a
circuito chiuso della città e posso dirvi esattamente dov’è
stato
questo ragazzo prima di morire-:
Sion
sgranò gli occhi.
:-Tu hai fatto cosa ? Shaina, ottenere riprese senza
l’autorizzazione è illegale!-:
:-Lo
so. Ma tanto nessuno lo scoprirà mai!-:
Intanto
sullo schermo era apparsa un’immagine in bianco e nero ripresa dalla telecamera
di un Bancomat dove c’era il ragazzo che stava sul
tavolo
di Death Mask, solo che era ancora vivo e stava nascondendo qualcosa nella tasca
del giubbotto di jeans.
:-Guardate
qua-:
Shaina
fermò il video,ingrandì il dettaglio
della mano e della tasca e fece alcuni passaggi di denoise per migliorare la qualità
dell’immagine.
:-Io
non sono una persona maligna, ma una bustina di polvere bianca nascosta
furtivamente alle quattro di notte per me vuol dire solo una cosa-:
Disse
Shaina incrociando le braccia.
:-Va
bene, ci sei stata di grande aiuto-:
Sion
si girò a guardare Kanon.
“La
pace sta per finire”
Pensò
lui, però rimase ostinatamente in silenzio.
:-Quel
Bancomat è in via Diodakis, nella zona di Atene
nord-est. Tu, Kanon, sei sicuro di non avere niente da dire in proposito?-:
A
qual punto tutti gli sguardi si puntarono su di lui.
:-No,
niente-:
Rispose
con un alzata di spalle.
Dalla
parte opposta della stanza vide Saga scoccargli uno sguardo assassino.
:-Credevo
di aver fatto un patto con te. E credevo di potermi fidare-:
Gli
disse Sion.
:-Ma
che fidare! Io te lo avevo detto che ci avrebbe portato solo guai!-:
Sbottò
Saga all’improvviso.
:-Vieni
a ripeterlo più vicino-:
Gli
ringhiò Kanon.
Saga
si staccò dal muro e si piazzò di fronte a lui.
:-Ho
appena detto che portarti qui è stata una pessima idea! Non ci possiamo fidare
di te adesso come non ci potevamo fidare cinque anni fa.
Tu
non hai nessuna intenzione di collaborare, ti servivamo solo per farti uscire
di galera!-:
:-Dove
tu hai provveduto a sbattermi!-:
:-Dove
ho fatto benissimo a sbatterti!-:
Stavolta
Kanon gli rispose con un pugno e Saga, tempo di riprendersi dal colpo, gli
mollò una ginocchiata nello stomaco.
Avrebbero
anche continuato a pestarsi ma tutti gli altri non glielo permisero e li
separarono.
:-Adesso
basta! I pugni non sono il modo giusto per risolvere i problemi!-:
Urlò
Sion.
Si
sforzava di essere imparziale in quella lite, però in realtà cominciava a
chiedersi se Saga in fondo non avesse ragione.
:-Kanon, ti ricordi qual’era il nostro accordo? Io ti sto
dando fiducia, quindi se davvero vuoi aiutarci questo è il momento giusto per
dimostrarlo-:
“Dannazione,
Sion riesce sempre a fregarmi!”
Pensò
Kanon.
:-E
va bene! Volete parlare di Atene nord est? Parliamo di Atene nord-est, però io
vi posso dire com’era ai miei tempi, non so quanto è cambiato
dopo
cinque anni! In via Diodakis si aprono tre vicoli, ma
si spaccia in uno solo, ed ogni sera è uno diverso. E voi non saprete mai quale
perché
chi
vuole veramente comprare roba pesante si fa riconoscere con un segnale. L’uomo
che c’è nel vicolo controlla tutti quelli che si avvicinano attraverso gli specchi
che ci sono sopra i segnali di STOP, quelli per aiutare gli automobilisti a
vedere dietro angoli difficili. Se chi c’è nel vicolo
non
vede il segnale o ne vede uno sbagliato sparisce e non lo vedete neanche, se è
giusto lo trovate là e comprate quello che volete-:
Tutti
lo ascoltavano a bocca aperta.
:-Il vicolo… il trucco degli specchi…?
Kanon, ci serve un campione di quella droga e se è tutta contaminata dobbiamo
toglierla di mezzo!
Tu
sai come entrare là dentro?-:
Chiese
Sion.
:-Li
ho inventati io, ovvio che so come entrare se tutto è come prima! Ma non ve lo
dirò-:
:-Alla
faccia della collaborazione!-:
Sbottò
ancora Saga.
:-Ho
detto che non dico a voi come entrare, non che non voglio collaborare! Tanto
per essere chiari, caro fratellino, anche io so che la cocaina
tagliata
male è pericolosa-:
:-Però
la spacciavi lo stesso!-:
:-La
mia era pulita!-:
:-Balle!
Non esiste cocaina pulita!-:
:-E
tu che ne sai?! Guarda che per me spacciare era un accordo come quello che ho
fatto con voi!-:
Saga
lo guardò sconcertato.
:-Tu
non sei solo un criminale, sei anche completamente pazzo!-:
:-Se
ti fa piacere pensarlo non sarò io a convincerti del contrario. Tu bada solo a
non intrometterti nella mia vita perché
ti ci
sei già intromesso abbastanza!-:
Sion
si mise di nuovo tra i due per impedire che si pestassero.
:-Ora
calmati, Kanon, non ti stiamo accusando di niente. Voglio solo capire perché
parli di “accordo”-:
Kanon
fece una smorfia.
:-Sarà
difficile da capire per voi che avete tanti buoni principi. La questione è
semplice: nessuno fa niente per niente, anche le cosiddette buone
azioni
prevedono un tornaconto personale.
Quid pro quo.
Qualcosa in cambio di qualcos’altro.
È una
logica cinica e spietata, ma è così che funziona il mondo e tanto per tornare
all’accordo non è difficile da capire in fondo.
Se ci
sono persone che vogliono drogarsi lo fanno in piena libertà di scelta, quindi
smettetela con l’ipocrisia che i mostri siano gli spacciatori.
Io
non ho mai costretto nessuno a comprare, persuaso magari sì, ma vi assicuro che
non ho mai dovuta fare pressioni più di tanto, ed in ogni
caso
mi pagavano, quindi, visto che con i loro soldi mi facevo una fortuna,
il
minimo con cui potevo ricambiarli era dargli quello che volevano, cioè coca
tagliata senza veleno per topi.
Non
fatene una questione sentimentale: a me non ha mai fatto pena nessuno di loro,
solo che nessuno è così scemo da uccidere i suoi clienti-:
Quando
smise di parlare tutti lo fissavano senza muovere un muscolo.
“Bene,
benissimo! Adesso mi riportano a Sounion a calci!”
Pensò
Kanon stizzito.
Uno
dei motivi per cui odiava arrabbiarsi era che l’ira gli faceva perdere il
controllo su quello che faceva e diceva,
ed in
quel momento aveva detto decisamente troppo.
Il
primo a rivolgergli la parola fu Sion.
:-Non
mi importa del passato, a me importa di adesso. Se dici di voler collaborare
con noi ma non ci vuoi dire come entrare nel vicolo
devo
allora hai uno strano concetto di collaborazione. Vuoi forse impedirci di
entrare?-:
:-Esattamente.
Voglio impedirvelo perché chiunque di voi entrasse rovinerebbe tutto-:
:-Siamo
tutti poliziotti, Kanon, e tutti sappiamo fare il nostro lavoro, cos’è che
dovremmo rovinare?-:
Kanon
scosse la testa.
:-No,
non è così che funziona, lì non si gioca con le vostre regole. Se entrate e
trovate qualcuno la dentro lo arresterete, no?
Io so
chi c’è e so perché non lavora in ufficio come tutte le brave persone, e non
posso permettervi di arrestarlo.
Quid
pro quo, Sion, se fai entrare me hai la possibilità di togliere almeno un chilo
di coca dalle strade di Atene,
se no
puoi anche decidere che non sto collaborando e mi riporti in prigione-:
”Ed i
problemi con Kevines te li risolvi da solo”
Avrebbe
voluto aggiungere, ma ovviamente lo tenne per se.
Aveva
già rischiato abbastanza.
:-Questo
più che un accordo mi sembra un ricatto, comunque sia voglio fare una prova… va bene, andrai tu stasera stessa. Ti serve
qualcosa?-:
Kanon
tirò un sospiro di sollievo.
Per
un attimo si era rivisto addosso la divisa arancione da carcerato.
:-Datemi
mezz’ora di tempo e cento euro-:
*
A
mezzanotte Kanon, Sion, Saga, Marin ed Aioria erano in macchina parcheggiati
dietro l’angolo di via Diodakis.
Kanon
scese dalla macchina e si strinse addosso il giubbotto.
La
bottiglia di alcol etilico nella tasca interna pesava ed era incredibilmente
scomoda, ma lui non poteva assolutamente permettere
che
Saga scoprisse che l’aveva fregata dal bagno, anche perché non voleva
assolutamente spiegargli a cosa gli serviva.
Cominciò
a camminare lentamente controllando anche lui negli specchi quale fosse il
vicolo che stava cercando, e nel frattempo si mise a
fischiettare
allegramente il motivetto più famoso della Carmen tenendo la banconota bene in
vista tra due dita.
“Sì,
è questo il segnale. Una cosa così banale che nessuno ci penserebbe mai”
Svoltò
nel secondo vicolo.
“Adesso
hai paura, non è vero, Saga? Ora che non puoi controllarmi a vista hai paura che
me la svigni in un modo o nell’altro
e che
metta in pericolo per la seconda volta la tua preziosa carriera di poliziotto?
Non preoccuparti, per ora non ho intenzione di tagliare
la
corda: tutto sommato, data la mia situazione attuale credo che rimanere con voi
SAINT sia il male minore”
In
fondo al vicolo c’era un uomo, come cinque anni prima, e come cinque anni prima
l’uomo era PetrosMytè.
:-Felice
di rivederla, signore-:
:-Anche
per me è un piacere rivederti, Petros-:
Gli
strinse la mano come se non si vedessero da solo una settimana.
:-Posso
chiederle cosa è venuto a fare?-:
:-Oh,
niente di particolare, solo passavo di qui ed ho pensato di venire a vedere
come stavi. Hai una sigaretta da offrirmi?-:
Petros lo
squadrò sospettoso, poi estrasse un pacchetto di Assos
dalla tasca e gliele porse.
:-Grazie.
Come sta tuo figlio?-:
:-Nikolas cresce, adesso ha sedici anni. Dopo quattro anni
di chemioterapia sembra che il cancro sia scomparso,
ma
lei sa come vanno queste cose… ogni tre mesi deve
fare un controllo-:
Kanon
annuì e tirò una boccata.
:-Sono
felice che stia bene. E tu? Come te la passi con la nuova gestione? Sai, il
nuovo SeaDragon… -:
:-I
tipi come me devono adattarsi e basta per sopravvivere, ma se vuole una
risposta sincera le dico che il nuovo capo non ha il carattere
che
aveva lei. Signore, lei non ha per caso intenzione di…
tornare?-:
:-Mi
dispiace, credo di non poterlo proprio fare. Kevines non mi vorrebbe, ed in
ogni caso hai letto i giornali, no?
Ormai
io sono dall’altra parte della barricata-:
Petros
sembrò parecchio deluso dalla risposta.
:-Allora
è vero, lei lavora con i SAINT… è venuto qui per
arrestarmi?-:
:-No,
sono venuto proprio per impedirti di finire dietro le sbarre. Ascoltami bene,
io consegno ai SAINT tutta la roba ed in cambio loro
faranno
finta di non vedere te quando te ne vai, hai capito? Fai conto che abbia
comprato io tutta la partita, e se qualcuno ti chiede conto
tu
rispondi che l’ho fatto come favore personale a te, di Poseidon
non me ne importa niente.
Mi
raccomando, Petros, voglio che sappiano che non ho
più niente a che fare con loro-:
Gli
mise in mano la carta da cento prestata da Sion.
:-Lo
sta davvero facendo come favore per me?-:
:-Certo.
Adesso esci da questo posto. Gli altri arriveranno tra venti minuti-:
Petros
decise che era il momento di svignarsela e sparì con un ultimo grazie.
Kanon
aspettò che se ne fosse andato, poi impiegò altri dieci minuti a mettere in
atto il suo piano: esattamente come ricordava lui, sotto
una
grata in un angolo, c’era una borsa con tutte le bustine di polvere, lui le
svuotò una per una in due sacchetti per raccogliere le prove
ed
ammucchiò di nuovo le bustine vuote nella borsa, poi stappò la bottiglia di
alcol senza troppi complimenti e la vuotò sulla plastica.
Gli
restavano otto minuti.
Fece
altri due tiri dalla sigaretta e poco prima che si consumasse definitivamente
buttò anche quella nella borsa per bruciare il tutto.
Non
che non si fidasse di Sion, però preferiva che le impronte di Petros non rimanessero in giro.
*
Aphrodite
fece le analisi quella notte stessa e quella partita di droga risultò
effettivamente contaminata da un’alta percentuale di stricnina e
materiale
inerte, così il giorno dopo la televisione avrebbe riportato un altro successo
della SAINT.
Quello
per Kanon era il terzo giorno da SAINT. Non lo avrebbe ammesso neanche sotto
tortura, però era contento di essersi guadagnato
il rispetto
o
quanto meno un minimo di considerazione dagli altri dopo aver recuperato il
campione di coca contaminato.
Guardò
per un attimo Saga concentrato nel fare un parcheggio decente.
“Con
il tempo anche tu la smetterai di trattarmi come se fossi invisibile”
Scese
dalla macchina in silenzio come tutte le mattine.
TOK!
E subito
beccò qualcosa di duro e terribilmente pesante in testa.
:-Ahi!-:
:-KANON!!!-:
In un
secondo si ritrovò riscaraventato dentro la macchina
con Saga a fargli da scudo.
:-Saga… guarda che va tutto bene…
quello non era un proiettile-:
Suo
fratello si alzò imbarazzato.
:-Potevano
ammazzarti-:
Gli
disse secco.
:-Mi
sa che tu hai una leggera deformazione professionale. Perché mi devono
ammazzare?-:
:-Ti
dice niente la parola “testimone pericoloso”?-:
Kanon
serrò le labbra e Saga tentò di cambiare discorso.
:-Ma
insomma, se non era un proiettile cos’era?-:
Kanon
si massaggiò la testa leggermente dolorante.
:-Non
lo so proprio-:
Si
voltò per recuperarelo zainetto dal
sedile ed in quel momento vide una pallina di carta vicino alla ruota
dell’auto.
Il
suo non era istinto di poliziotto, era qualcos’altro che però funzionava
ugualmente bene, ed in quel momento gli diceva due cose:
primo,
raccogliere quel pezzo di carta, secondo, fare in modo che Saga non se ne
accorgesse.
Lasciò
cadere lo zaino e, quando si chinò a raccattarlo, fece in modo di incastrare il
corpo del reato tra il palmo della mano e la bretella.
:-Andiamo,
Saga, non è il caso di restare ancora qua fuori-:
Entrarono
e Kanon alla prima occasione svicolò nel bagno degli uomini.
Tirò
fuori dalla tasca l’oggetto misterioso e lo esaminò attentamente: era carta, ma
non solo, più esattamente era carta avvolta strettamente
intorno
ad un ciottolo, ed era quello che gli aveva quasi provocato un trauma cranico.
Sapeva
che quello era un messaggio per lui. Probabilmente pericoloso. Sicuramente
pericoloso.
Kanon
lo aprì con un colpo deciso.
*
Piazza
Omonoiaè un
luogo in continuo cambiamento: prima squadrata, poi circolare, poi ancora a
mezzaluna.
Anche
l’architettura dei palazzi è un miscuglio di stili diversi.
Kanon
gironzolò ancora un po’ e si fermò davanti all’ AkropolisCafè ad aspettare.
:-In
cinque anni non sei cambiato per niente, Sea Dragon-:
Kanon
si girò di scatto e si trovò davanti Sorrento.
:-Neanche
tu sei cambiato, Siren. Perché mi hai quasi spaccato
la testa stamattina? E soprattutto che cosa vuoi da me?
Guarda
che ho i minuti contati e non posso mettermi a perdere tempo per le tue
chiacchiere-:
Siren lo
guardò con disappunto.
:-Essere
così irruento non ti aiuterà. Sono venuto qui per farti una proposta da parte
di Poseidon-:
Kanon
fece una smorfia.
:-Oh,
no, ti prego, dimmi che Julian non è ancora fissato con quella pagliacciata! Va
bene che è il più importante armatore del Mediterraneo
e che
i suoi…hem.. affari
arrivano in tutto il mondo, ma da qui ad essere dio del mare…
questo è un folle delirio di onnipotenza!
In
ogni caso non mi interessa cosa vuole offrirmi. Dì a Kevines che non ho nessun
bisogno di lui-:
:-Pensaci
bene, Kanon, io non rifiuterei così facilmente un aiuto di Julian Kevines. In
fondo se vuole aiutarti lo fa nel tuo interesse.
Sappiamo
che lavori per Sion ed i SAINT perché ti hanno fatto uscire dalla prigione di
Sounion, ma ti ricordo che il signor Poseidone può fare
lo
stesso: tu sai dove arriva il suo potere, non è vero? Se tornerai di tua
spontanea volontà a Sounoin e se avrai solo un mese
di pazienza vedrai
che
grazie a Poseidone sarai di nuovo un uomo libero, e senza dover sottostare al
ricatto di Sion. Accetti?-:
Kanon
ridacchiò come se Sorrento gli avesse appena raccontato una barzelletta. Si era
aspettato una cosa del genere, e adesso tutto
si
svolgeva esattamente come lui aveva immaginato.
:-Julian ha fatto proprio bene a mandare te, sai, Siren? Solo una sirena poteva dire una serie di cose così
ipocrite una dietro l’altra!
Adesso
lascia che sia io a spiegarti come stanno realmente le cose: a Julian Kevines
non gliene frega niente di me,
se no
non mi avrebbe lasciato cinque anni a marcire in quella cella: lui in realtà voleva
liberarsi di me e sperava che ci restassi per sempre ed in silenzio.
Sì,
lo so, una parte del patto per diventare uno dei suoi marine era proprio il silenzio, però, sai come si dice, Siren, quid pro quo,
ed io
da Kevines non ho ricevuto niente in cambio di quei cinque anni della mia vita.
È
stato lui a rompere i patti per primo, è stato lui a tradire me, quindi da ora
in poi io non gli devo più né obbedienza né gratitudine, è chiaro?
Il
mio giuramento valeva fino al giorno in cui sono stato arrestato, ed io non
dirò una parola ai SAINT sul periodo in cui ho lavorato per lui,
ma da
adesso in poi le cose cambiano: se mi capita l’occasione di farlo arrestare
giuro che lo farò, quindi digli di stare attento-:
Sorrento
lo guardò pallido e con le labbra ridotte ad una linea sottile.
:-Sei
tu che devi stare attento, Kanon: se rimani con i SAINT sarai un nostro
nemico-:
Kanon
rise forte.
:-Non
chiedo di meglio, Siren-:
Fece
per andarsene ma Sorrento lo richiamò indietro
:-Aspetta,
Kanon! Il biglietto. Gradirei riaverlo-:
Kanon
sorrise sardonico.
:-Ops! Mi dispiace, ma credo di averlo perso. Sai, la sede
della SAINT è enorme e non ho proprio idea di dove possa averlo lasciato-:
Si
voltò e se ne andò lasciando Sorrento a rodersi il fegato nella convinzione che
una prova a carico di Kevines fosse stata deliberatamente
lasciata
in giro per i corridoi della SAINT, ed ovviamente lui non aveva la minima
intenzione di dirgli che il ciottolo ed il pezzo di carta
erano
ancora ben conservati nella sua tasca destra.
*
Rientrò
dall’ingresso del parcheggio evitando quello principale e l’ufficio di Saga
come la peste. Doveva assolutamente parlare con Sion.
E
sperare che non si incazzasse troppo. Il capo arrivò mezz’ora dopo e lo trovò
che passeggiava nervoso davanti alla porta.
:-Ah,
Kanon! Cercavi me?-:
:-Sì,
decisamente. Ho bisogno di parlarti-:
Sion
lo osservò come cercando di capire perché era tanto agitato.
:-Avanti,
entra-:
Si
sedettero di nuovo uno di fronte all’altro come avevano fatto a Sounion e Sion
aspettava in silenzio che fosse lui a cominciare.
Non
era facile trovare le parole per dire “sono qui solo da tre giorni e già ho
pensato a come fregarvi”, quindi Kanon si limitò a tirare fuori
il
bigliettino dalla tasca ed a metterglielo sotto gli occhi.
____________________________________________
Plateia
Omonoia
Akropolis Kafe'
10:30
____________________________________________
:-Ah… ecco perché sei scomparso per un ora-:
Si
limitò a commentare Sion.
:-Avanti,
dimmi come è andata-:
Kanon
gli raccontò tutto, dalla sassata in testa della mattina all’incontro con
Sorrento e Sion rimase ad ascoltarlo impassibile.
Quando
finì Kanon aspettava che gli dicesse qualcosa, invece niente.
:-Bè? Adesso che ho violato il nostro accordo hai intenzione
di fare?-:
:-Non
lo so. Che cosa dovrei fare secondo te? Te la sei filata mentre eri sotto la
mia responsabilità, hai nascosto una prova e per di più sei andato
a
parlare con Sorrento, che, tra di noi ce lo possiamo dire, è solo un gradino
più in basso di Kevines-:
:-Sì,
lo so-:
Tra
loro cadde un silenzio pesante.
:-Dovrò
tornare a Sounion, non è vero?-:
Chiese
Kanon. Sion lo guardò intensamente.
:-No,
non credo che sarà necessario-:
:-Come?!
Ma… ma io…-:
:-Tu
sei tornato per raccontarmi tutto-:
Kanon
si mosse sulla sedia a disagio.
:-Vuol
dire che non mi butterai fuori?-:
:-Non
posso farlo. Ormai siamo legati, Kanon: so che hai rifiutato l’offerta di
Kevines perché per te valeva di più il patto con me,
e per
questo adesso sei in pericolo; insomma, dopo che hai fatto una cosa del genere
non posso rimandarti in prigione, no?-:
Kanon
annuì.
:-Ti
ringrazio-:
:-Quid pro quo,
giusto? Adesso capisco perché lo ripeti sempre. Ora però devi fare un'altra
cosa. Devi dire tutto a Saga-:
Kanon
fece un salto sulla sedia.
:-Che
cosa?! Oh, no! Lo sai che con Saga siamo sempre sul punto di pestarci, se gli
dico una cosa del genere finiamo per spararci!-:
:-Fidati
di me, è meglio se gli dici tutto perché tra noi SAINT non ci sono segreti, e
se non glielo dirai tu sarò io a farlo-:
Kanon
sospirò e si alzò dalla sedia.
:-Va
bene, glielo dirò io-:
Tanto
ormai un litigio in più o in meno con suo fratello non gli avrebbe cambiato la
vita.
*
:-TU HAI
FATTO COSA ?!-:
Gli
sbraitò contro Saga appena ebbe finito di pronunciare la parola “Siren”.
:-Ecco,
hai visto? Finisci sempre per arrabbiarti! Poi Sion si meraviglia se non ci
parliamo! Vuoi spiegarmi come faccio a parlare con te
se mi
salti alla gola appena apro bocca?-:
Cominciava
a pensare che commuovere Saga con la scenata “assoluta sincerità” non sarebbe
stato altrettanto facile come lo era stato
con Sion, e questo avrebbe potuto essere un
problema nel suo piano.
:-Allora
adesso sono io il cattivo?!-:
:-Andiamo,
Saga, lo sai che non esistono buoni e cattivi nel mondo, esistono solo persone
che fanno più cazzate rispetto agli altri!-:
:-E
tu ne hai appena fatta una colossale! Aspetta che lo dica a Sion!-:
“Bravo,
Saga, vai ancora a fare la spia! Ma questa volta sarò più furbo”
Fece
un’espressione più contrita che mai, preparandosi a giocare il suo asso.
:-Gliel’ho già detto io-:
Disse
piano. Funzionò, e meglio di quanto aveva sperato: Saga era assolutamente senza
parole.
:-Come?
Kanon, tu… ma perché sei venuto a raccontarmelo?-:
“Sì!
Sei meravigliosamente ingenuo, fratellino!”
:-Perché
anche se non ci piace stiamo dalla stessa parte, no? Per una volta ho voluto
provare a fidarmi di te-:
Saga
rimase per un po’ in silenzio a fissare il piano della scrivania.
:-Va
bene, allora anche io voglio provare. Però adesso stai attento, Kanon, tu lo
sai come sono i messaggi di Kevines-:
Lui
annuì.
:-Già,
lo so: prima l’avvertimento, poi una pallottola-:
:-Esatto.
Non costringermi a venirti a riconoscere sul lettino d’acciaio di Death Mask-:
:-Tieni,
così ti svegli un po’. A proposito, ti presento la mia assistente, si chiama
Nike Sòlos. Ha finito il suo tirocinio e tra un mese
sarà una SAINT a tutti gli effetti-:
:-Piacere… adesso spiegami cos’è tutto questo casino, Mu-:
:-Semplice:
incendio-:
:-Si,
questo l’avevo capito… ma chi l’ha causato e come?-:
:-E
che ne so, sei tu l’esperto! Se no perché ti avrei chiamato? Vedi quell’uomo
laggiù? È il proprietario del garage. Dovresti portarlo in centrale per
interrogarlo-:
Shura
si avvicinò all’uomo
:-Buona
sera, sono l’agente Martinez e mi occuperò di questo
caso. Lei è il signor…?-:
:-CastorHandhyros-:
:-Molto
bene, se mi vuole seguire in centrale..-:
Aprì
la portiera della macchina.
:-Chi
ha bruciato il mio garage?-:
Gli
chiese l’uomo.
:-Signor
Handyros, secondo lei perché la sto portando in
centrale? Per interrogarla-:
:-Non
vorrete mica incriminare me!-:
:-Non
so, lei, un suo vicino, un suo amico… noi
incriminiamo le persone colpevoli, mica li scegliamo a caso-:
L’uomo
mugugnò qualcosa e salì in macchina insieme a Nike, mentre Mu si sedette
accanto a lui.
Arrivarono
alla centrale e si accomodarono nella sala degli interrogatori
:-Bé, dov’è Aioria? Non li interroga lui i sospettati?-:
Sbottò
Shura che era intrattabile se svegliato bruscamente
:-Di
solito sì…-:
Gli
rispose Mu
:-Ma
qua dobbiamo sbrigarcela io e tu, a quanto pare. Se vogliamo procedere, signor Handyros-:
:-Io
non c’entro niente-:
Disse
l’uomo
:-Speravo
in qualcosa di più concreto… dove si trovava ieri
sera?-:
Gli
chiese Shura cominciando a passeggiare per la stanza
:-Ero
appena tornato a casa quando è scoppiato l’incendio nel mio garage-:
C’era
qualcosa nel tono di quell’individuo che non convinceva Shura, ma, causa
mancanza di sonno o incazzatura, non avrebbe saputo dire cosa.
:-C’è
qualcuno che può confermarlo?-:
Chiese
Mu
:-Certo:
il mio amico EònasPanayìa,
era con me, lo avete visto anche voi-:
All’improvviso
capì cosa non andava: c’era troppa ostentazione in come diceva le cose più
ovvie.
Shura
lo scrutò più attentamente.
Excusatio non petita, accusatio manifesta : una scusa non richiesta è
una manifestazione di colpevolezza.
:-Bene.
Nike, chiama il signor Panayìa e digli di
raggiungerci qua. Aspettalo all’ingresso e spiegagli un po’ la situazione-:
Nike
annuì e uscì dalla stanza. Proseguirono l’interrogatorio
:-A
quanto ho capito, lei ed il suo amico siete stati tutta la sera insieme. Ha
notato qualcosa di strano?-:
Il
signor Handyros ci pensò un attimo su, poi disse
:-Si:
ad un certo punto ho sentito odore di benzina-:
:-Ha
della benzina in garage?-:
:-Si,
ne tengo due o tre taniche di riserva su uno scaffale al muro. Ma non crederete…-:
:-Come
le ho detto, signor Handyros, noi non crediamo. Al massimo supponiamo qualcosa per poi verificarla-:
Si
spazientì Shura
:-E
di mattina, invece, cosa ha fatto?-:
:-Sono
stato tutto il giorno con il mio amico, poi siamo andati a casa mia per passare
la serata insieme-:
Shura
e Mu si scambiarono un’ occhiata.
:-Può
bastare, signore. Aspetteremo il suo amico e poi interrogheremo anche lui.
Dopodiché torneremo al suo garage e mi lascerete condurre le indagini, spero-:
Disse
il primo
:-Magari
ci potrebbe essere utile in qualche modo-:
Aggiunse
il secondo. In quel momento Nike bussò alla porta e mise dentro la testa per
comunicare
:-Mu, è arrivato il signor Panayìa.
Lo faccio entrare?-:
:-Si,
entrate pure. Grazie, Nike-:
:-Che
storia è questa, Castor?-:
Chiese
subito l’uomo all’amico
:-Non
agitarti, Eònas. Vogliono solo farti delle domande-:
Shura
proseguì l’interrogatorio con Panayìa sperando di
ricavare qualche dettaglio utile ad incastrare Handyros.
:-Signor
Panayìa, il signor Handyros
ci ha detto che voi, per tutta la giornata di ieri, siete stati insieme. Lo
conferma?-:
:-Confermo,
siamo andati al centro commerciale, poi siamo stati in piscina ed in palestra-:
:-Quando
vi siete recati in casa del suo amico, ha notato qualcosa di strano?-:
:-No,
non mi pare… solo che ad un tratto ho sentito puzza
di benzina. E poco dopo è scoppiato l’incendio-:
:-Quindi,
avete sentito entrambi l’odore della benzina, giusto? Che ora poteva essere?-:
Chiese
Mu. I due si scambiarono un’occhiata
:-Era
tardi, poteva anche essere l’una di notte…-:
Disse
Handyros scuotendo la testa
:-E
mezza…-:
Precisò
Panayìa
:-Dunque,
secondo voi l’incendio si è verificato verso l’una e trenta di notte. Siete
sicuri?-:
Shura
stava scribacchiando qualcosa su un block notes, poi un idea improvvisa lo
fulminò. Prese il cellulare e mandò un messaggio a Shaina.
Controllare
finanze Handyros
:-Si-:
Confermarono
i due
:-Bene,
per ora non mi serve altro. Potete andare, signori. A lei, signor Handyros, do un passaggio io. Fate in modo di essere
raggiungibili in qualsiasi momento-:
Così
Shura, Mu, Nike ed il signor Handyros tornarono sulla
‘scena del crimine’
:-Direi
di interrogare i vicini, prima di tutto. Ci rivediamo qui tra un quarto d’ora-:
Disse
Mu cominciando a salire le scale.
Shura
gli andò dietro.
:-Aspetta
un attimo, Mu. è stato lui-:
:-Cosa?-:
:-È
stato Handyros, ne sono sicuro! Guarda, ho fatto
controllare il suo conto in banca da Shaina e risulta che è nei debiti fino al
collo!
Secondo
me lo ha fatto per l’assicurazione!-:
:-Potrebbe
essere, Shura, ma devi provarlo, lo sai-:
UN QUANRTO D’ORA DOPO:
:-Trovato
niente?-:
Chiese
Mu
:-Niente
di particolare. A quanto pare tutti hanno sentito l’odore della benzina-:
Shura
sfogliava il blocchetto come se si aspettasse di vedere scritta la risposta al
caso, o il nome del colpevole
:-Anche
quelli che ho interrogato io. Strano, eh? Tutti hanno sentito puzza di benzina
ma nessuno sa niente. Te lo dico io, Mu, è stato Handyros-:
:-Lo
penso anche io, ma come facciamo a provarlo? Nel garage c’è niente che somiglia
ad un innesco?-:
Shura
si diresse verso i ragazzi che stavano facendo i rilievi nel garage.
:-Trovato
niente?-:
Chiese
speranzoso
:-Aspettavamo
lei, capo. Vede quello scaffale? Il signor Handhyros
ha affermato che teneva le taniche di benzina lassù, e come vede lo scaffale
ha
ceduto facendo rovesciare il contenuto delle taniche per terra..
Ma
anche se la benzina fosse caduta, ci dovrebbe essere stato il fuoco, una
fiamma, per appiccare l’incendio-:
:-E
non avete trovato niente?-:
Il
ragazzo scosse la testa e disse
:-Nulla.
Niente accendini, o resti di fiammifero. Solo…-:
Afferrò
qualcosa
:-Un
vecchio maglione bruciato con una chiave incastrata tra i fili ed una giacca di
pile. Non credo che sia di rilevante
importanza-:
Shura
esaminò quello che poteva essere un indizio.
Una
giacca di pile ed un maglione di lana a giugno sono due cose fuori luogo, e ciò
che è fuori luogo, per un poliziotto, è anche sospetto.
:-Conservalo
ed etichettalo come prova. Altre novità?-:
:-Niente.
Per ora siamo ad un punto morto-:
:-Continuate
a cercare-:
E
andò da Mu
:-Cosa
hanno trovato?-:
Gli
chiese subito
:-Un
maglione ed una giacca bruciacchiati ed una chiave appoggiati ad un tavolino di
metallo-:
Rispose
lui impermalito sedendosi sulle scale
:-Eh?-:
:-Non
mi chiedere niente. Come si è potuto verificare un incendio?-:
:-E
se c’è stato un corto circuito?-:
:-No,
niente segni di cortocircuito. E la benzina è caduta “per caso”?-:
Rispose
Shura mimando le virgolette con due dita.
:-Ascolta,
mettiamo caso che c’è un filo scoperto vicino alla taniche. C’è un corto
circuito e…-:
:-Lo
escludo, Mu. Non è possibile-:
:-Allora
non so cosa farti-:
Sospirò
sconsolato
:-Guarda
che non è colpa tua. Questo caso è un casino. E io vorrei tornare a dormire-:
Raccolsero
alcuni campioni e Shura si ripropose di esaminarli meglio appena tornati alla
centrale.
Come
promesso non appena rientrarono si rinchiuse nel suo laboratorio per studiare i
campioni, poi si fece portare un maglione, una giacca in pile,
una
chiave ed un tavolino di metallo, per cercare di capire come quegli oggetti
potessero avere a che fare l’uno con l’altro.
Erano
le otto di mattina, e lui non aveva ancora cavato un ragno dal buco. Milo bussò
alla sua porta e si fermò sulla soglia a guardarlo per un po’
:-Hem… Shura? Ho il risultato dell’analisi che mi avevi chiesto…-:
:-Chiave…maglione… eh? …oh, si Milo, appoggiala qui-:
Milo
appoggiò il foglio al tavolo e fissò gli oggetti
:-Ma
che ci devi fare con queste cose?-:
Sollevò
il maglione messo dentro la giacca come se qualcuno li avesse indossati e
sfilati insieme, e se li rigirò un po’ tra le mani.
:-Sto
cercando di capire come queste cose possano interagire…-:
Disse
Shura dondolando sulla sedia.
:-Shura, sono oggetti. Non possono interagire…!-:
:-Lascia
perdere, non puoi capire..-:
:-Dai,
non mi piace vederti così afflitto! Cosa c’è? Ah, aspetta: hai un po’ di
polvere sulla faccia. Da quant’è che questo signor Handyros
non pulisce il garage?-:
Gli
passò un dito sulla fronte e gli fece prendere la scossa
:-Ahi!
Milo..!-:
Poi
Shura si bloccò osservando gli oggetti come se fossero delle patelle
:-Milo, rifallo-:
:-Che
ho fatto ora?-:
Protestò
lui
:-Rifallo: tocca il maglione, la chiave ed il tavolino, e
poi tocca me-:
Milo
eseguì e Shura riprese la scossa. Poi lo fece lui: afferrò giacca e maglione,
li strofinò un pò e poi afferrò la mano a Milo.
:-Ahi!
Ma sei rincoglionito?!-:
:-Milo! Sei un genio!-:
:-Cosa…? Davvero?!-:
E
corse fuori strillando
:-Hei, Cam! Camus, Shura ha detto
che sono un genio!-:
Shura
invece si recò di nuovo in casa del signor Handyros
con un sorriso di pura soddisfazione stampato in faccia.
VIA ACHILLEOS 72
:-Si
può sapere perché mi hai trascinato di nuovo qui?-:
Protestò
Mu
:-Taci
e vieni!-:
Si
fermò davanti al garage dei signor Handhyros e si
mise a frugare in giro
:-Shura..? Shura, fermo, sembri un cane! Ma cosa cerchi?-:
:-Ah-ha!-:
Esclamò
mostrando trionfante un pezzo di filo incastrato tra vaso e sottovaso di una
pianta
:-Fantastico,
Shura, del filo, non sto più nella pelle dalla gioia. Cosa hai trovato?-:
:-La
prova che l’incendio è doloso e che ad appiccarlo è stato Handyros!-:
Mu
lo fissò accigliato
:-Come
può essere?-:
:-
Vieni-:
Shura
entrò nel magazzino e afferrò alcuni contenitori dove c’era stata la benzina.
.-Aiutami
a riempirli d’acqua-:
:-E
perché?-:
:-Ho
un modo per incastrare Mister Truffa Assicurativa! Dai, aiutami!-:
Dopo
che portarono a termine quell’operazione li miseri in un angolo e andarono a
bussare al signor Handhyras
:-Buon
giorno, signore!-:
Disse
Shura, felice come una Pasqua.
:-Cosa
volete ancora da me?-:
Gli
chiese Handhyros guardandolo sospettoso.
:-Niente,
mi chiedevo se può seguirci un attimo nel suo garage-:
:-Ci
sono novità?-:
Gli
chiese Handhyros seguendolo.
:-Certo!-:
Arrivati
là, Shura legò un maglione ad uno filo sottile uguale al primo.
:-Cosa
sta facendo?-:
:-Vedrà,
Handhyros, vedrà..-:
Fece
passare lo spago attraverso una finestrella ed entrarono. Poi afferrò i
contenitori e cominciò a versare l’acqua per terra, osservando i movimenti d Handhyros
:-Cosa
diavolo sta combinando, agente?-:
Gli
chiese di nuovo, più bruscamente
:-Niente,
niente… ogni cosa al suo tempo-:
Legò
una chiave al maglione e poi versò un altro po’ d’acqua sul pavimento
:-Ma
è pazzo?! Via! Fuori dal mio garage!-:
:-Per
quale motivo signor Handhyros? Ha paura che faccia
qualcosa di male? Io sono innocente-:
Shura
posizionò il tavolino sotto il maglione
:-Chissà
cosa succede se lascio cadere la chiave…-:
Cominciò.
Handhyros era nervoso
:-Basta
con queste pagliacciate-:
Disse
:-Non
sono pagliacciate. Che c’è… ha paura di andare a fuoco?-:
Chiese
Shura malizioso. Faceva ondeggiare la chiave sul tavolino, osservando la
reazione di Hendhyras. Poi la fece scendere tutto
d’un tratto, lascando solo
pochi
centimetri dalla superficie liscia
:-Fermo!
Fermo, per carità! Non sa cosa potrebbe causare!-:
Subito
dopo Handhyros si tappò la bocca
:-Interessante… me lo dica lei, signor Handhyros:
cosa potrei causare… se lasciassi cadere la chiave in
questo modo?-:
E
lasciò la chiave, che atterrò sul tavolino con un leggero TUNK, ma senza provocare danni. Ma Hendhyras,
che non sapeva della sostituzione della benzina,
non
appena la chiave toccò il tavolo cercò di scappare. Due degli assistenti di
Shura lobloccarono
:-Ma
perché scappa, Handhyros? Mi sa che dobbiamo tornare
a fare due chiacchiere alla centrale-:
Lui
cercò di difendersi
:-Mi
lasci! Io non so niente!-:
Ma
fu condotto di nuovo alla SAINT nella sale degli interrogatori
:-Dunque,
mi faccia spiegare com’è andata-:
Cominciò
Shura
:-Lei
ha fatto in modo di rovesciare alcune taniche di benzina sul pavimento del suo
garage,e ha legato ad un filo un maglione
e ad una giacca di pile.
Facendo
passare il filo dalla finestrella accanto alla porta e bloccandolo a qualcosa,
come ad esempio la piantina accanto alla porta, si sarebbe
ottenuta
la prima parte del suo piano, nonché un innesco praticamente invisibile.
Dopo
ha legato una chiave al maglione, e ha posizionato il tavolino metallico sotto
tutto. Ma perché tutto questo? Per appiccare l’incendio!-:
:-Io
non ho appiccato un bel niente! Sono stato tutto il giorno con il mio amico!
Gliel’ha confermato-:
:-La
prego, mi faccia finire: a quel punto lei doveva solo trovare una scusa per
tagliare il filo e far cadere il maglione e la chiave sul tavolino-:
:-E
perché avrei dovuto fare una cosa del genere?-:
:-Gliel’ho detto, Handhyros: per
appiccare l’incendio-:
A
qual punto si intromise Sion
:-Ma
scusa, come ha fatto ad appiccare il fuoco con una semplice chiave ed un
maglione e una giacca?-:
Gli
chiese. Shura gli rivolse un sorrisetto furbo.
:-Ti
dice niente la parola: elettricità statica? Un buon trucco, signor Handhyros, non c’è che dire: io non ci sarei mai arrivato,
almeno
non fino a quando il mio collega, Milo Katistos, non
mi ha toccato per puro caso dopo aver toccato due oggetti carichi di
elettricità statica-:
:-Continuo
a non capire, Shura: come ha fatto? Insomma, non abbiamo trovato tracce di
accendini ne di fiammiferi, ne di nessun altra cosa
che
sia servita per appiccare fuoco al maglione-:
Disse
Sion
:-Ora
vi spiego: Nike, potresti darmi quella chiave, per favore?-:
La
ragazza gli passò la chiave e lui la sfregò contro il suo golf
:-Questo
può essere un innesco. Ora guardate-:
E
lasciò cadere la chiave sul tavolino: si formò una piccola scintilla.
:-Capito?
Con l’aria satura dei vapori della benzina, nonché benzina stessa dappertutto,
in un luogo chiuso, per giunta,
una
piccola scintilla può causare uno di quelli che si chiamano incendi dolosi-:
:-Si,
ma come ha fatto a far cadere il maglione e la chiave? Cioè, non hai detto che
l’aveva incastrato sotto la pianta?-:
Chiese
Aioria
:-Oh,
scommetto che a questo può rispondere il suo caro amico: il signor Panaìya-:
Handhyros fissò l’amico come se
lo volesse incenerire
:-Il
signor Panaìya-:
Continuò
Shura
:-Ci
ha detto che mentre salivate a casa lei si è fermato in attimo davanti alla pianta, con la scusa di
allacciarsi le scarpe-:
:-E
allora?-:
Chiese
Handhyros
:-Da
allacciarsi le scarpe ad appiccare un incendio ci sta di mezzo un oceano-:
:-Ma
lei non si è affatto allacciato le scarpe. Lei ha libertato
il filo per far cadere maglione, giacca e chiave sul tavolino di metallo!-:
:-Può
anche essere… ma non avete nessuna prova!-:
:-Mi
dica, Handhyros… ieri aveva le stesse scarpe che ha
oggi?-:
:-Ma
certo!-:
Rispose
lui… senza pensarci
:-E
mi spiega come ha fatto ad allaccialre… se queste
hanno il velcro?-:
Handhyros si alzò
:-Allora
ho sbagliato! O non erano queste o volevo sistemare la strip, va bene? Non
potete arrestarmi basandovi solo su questo!-:
:-Oh,
è più che sufficiente: dopo un accurato esame, abbiamo scoperto che lei ed il
signor Panaìya avevate l’abitudine di passare molto
tempo
a
fare scommesse e giochi d’azzardo… e che Panaìya le aveva vinto una grossa somma.
Così
lei ha pensato bene di mettere in atto tutta questa scena per accusarlo e farsi
restituire la grana, più la somma del risarcimento dei danni-:
:-Castor!-:
Il
signor Panaìya si era alzato a sua volta
:-E
va bene. Si, sono stato io.Come ha fatto ad arrivarci,
agente?-:
:-E’
il mio lavoro. Forza, portatelo via, fuori di qua!-:
E
gli agenti si allontanarono per portare Handhyros… al
fresco.
:-E’
incredibile quello che la gente farebbe pur di non sganciare un centesimo… o di fregare soldi alle assicurazioni…-:
Disse
Sion scuotendo la testa
:-Già.
Povero Handhyros, cominciava a starmi simpatico, quel
tipo!-:
:-Tu
sei matto, Shura..-:
A
quel punto intervenne Mu.
:-Hei, noi stiamo andando, ti do un passaggio fino a casa-:
:-Oh,
si! Che bello, ora finalmente potrò dormire!-:
Angolino di KanondiGemini96: Ecco, abbiamo
recuperato anche Mu!
e dopo una bella
settimana di vacanze sono in piena forma per ricominciare le indagini della
SAINT!
intanto rispondo alle
recensioni, sono felicissima di appiccicare questo capitolo! ^^
LadieKatjie: Ciao, carissima!! Non ci fare conto
sul cervello di Aioria, non ci fare conto…
non c’è speranza, dovremmo andare a
‘CHI L’HA VISTO?’
Oh, ma certo che vogliamo la
locandina!! Ci fa piacere che hai trovato quel programma, a me personalmente
piace fare questi giochini!
Mandacela pure, siamo curiose di vederla!
^^
Ecco qua il capitolo con tanto di Shura-artificiere all’azione, non c’è che dire,
complimenti, caro!
Spero ti piaccia, alla prossima ^^
shiryu_shunrei: Carissima, anche qui? Mi fa piacere!
Ci sono una notizia buona ed una cattiva: la buona è che sei in tempo per
essere arruolata alla SAINT, tranquilla,
la cattiva è che Death è impegnato… ma Cam è libero, se ti
accontenti ^^
Si, si: Aioria è daltonico! O non ha
imparato ancora i colori, non saprei dire…xD
Verde e giallo stanno benissimo insieme…
Bè, dipende: cioè, prendi un verde capelli di Shaina e giallo capelli di
Sion (se giallo si può definire) fanno orrore, ma verde capelli di Shun e giallo capelli di Hyoga o Shaka
stanno bene, non mi dispiacciono. Poi
è questione di gusti, ah! ^^
questa era la premessa, passiamo ad
altro ^^ Eh, Milo pur dinon fare sclerareCam si lancerebbe anche
nel fuoco, secondo me, ma non c’è pericolo di questo.
Insomma, chi vorrebbe un ragazzo
arrosto?
Il metodo di Saga e Kanon per capirsi
lo trovo semplice ed efficace: si scazzottano, il primo che non ce la fa più
cominci a dire “No, no, basta, hai ragione tu! va bene, hai ragione!”
così chiariscono tutto, facile, no?
Il piano di Kanon è…
non l’ho neanche capito, non mi pronuncio, se ci sono domande si Kanon
rivolgersi a Mako! ^^
Quella
mattina davanti alla porta della SAINT si trovava una signora anziana
:-No,
ti prego, il moccioso passi, ma anche i vecchi ora no!-:
disse
Milo che aveva già dei brutti ricordi del caso precedente
:-Milo, sii rispettoso nei confronti degli anziani. E tu,
Aioria, vai a vedere cosa vuole la signora-:
disse
Sion. Aioria si diresse verso la porta a vetri e rimase un po’ a parlottare con
la signora, dopo la fece entrare
:-Cosa
possiamo fare noi della SAINT per lei, signora?-:
chiese
Sion. La signora lo guardò con gli occhioni che luccicavano dietro gli
occhialetti e disse
.-Caro
giovane, sono qui perché mio nipote è scomparso-:
:-Lo
dicevo, lo dicevo che c’entravano un’altra volta i bambini, lo sapevo!-:
disse
piano Milo ad Aioria. Sion gli lanciò un’occhiataccia e si rivolse alla signora
:-Non
si preoccupi, ci dia i suoi dati, ci racconti un po’ la vicenda e poi
cominceremo la ricerca-:
la
signora si tamponò gli occhi con un fazzolettino di carta e disse
:-Grazie,
caro. Io mi chiamo Jessica Fletcher-:
Aioria
scattò su
:-Che?
Come la protagonista del telefilm la
signora in giallo?-:
:-Sì,
caro, proprio come lei. Stavo dicendo, io mi trovavo qua con mio nipote in
vacanza,e oggi pomeriggio dopo che mi
sono svegliata dal mio
riposino
pomeridiano ho cercato mio nipote e non l’ho trovato-:
Sion
prendeva appunti su un blocchetto
:-Quindi
lei non sa dove possa essere andato, giusto?-:
:-No,
non ne ho idea. Io gliel’ho detto di non allontanarsi-:
:-Come
si chiama il bambino?-:
:-Michael. Ha dodici anni-:
:-Dodici…anni… me lo può
descrivere fisicamente? Cosa indossava l’ultima volta che lo ha visto?-:
:-Oh,
Michael è un bel bambino! Ha i capelli biondie gli occhi verdi. È alto circa così-:
e
indicò un altezza con la mano
:-Oggi
indossava una canottiera rossa e dei pantaloncini bianchi, fino al ginocchio. E
le scarpe da ginnastica, grigie-:
:-Hum… segni particolari? Cicatrici? Voglie?-:
la
signora ci pensò un attimo
:-Oh,
si! Ha una piccola cicatrice sulla fronte, a destra-:
:-Bene.
Ho tutto quello che mi serva, le indagini saranno avviate immediatamente-:
:-Grazie,
voi siete proprio un ragazzo simpatico, che il cielo vi benedica. Quando
cominciamo?-:
:-Tempo
di rielaborare i dati al computer e fare l’identikit, signora. Ci vorranno un
paio di minuti-:
entrò
in una stanza e si mise al lavoro. La signora Jessica restò nell’atrio con Milo
ed Aioria, e fissava quest’ultimo da un po’ di tempo
:-Tu
mi ricordi tanto mio nipote, caro. Vorrei che le conducessi tu, le indagini-:
gli
disse. Aioria si guardò intorno, sperando che parlasse con Aioros o Shaka. Ma
lui aveva i capelli biondi e gli occhi verdi, e la signora parlava proprio con
lui
:-Io?
…ma, signora, io di solito mi occupo degli
interrogatori, e…-:
:-Non
essere scortese con la signora Fletcher, Aioria!-:
lo
rimproverò Milo. La signora lo stava ancora guardando speranzosa
:-E
va bene, cercherò io suo nipote, signora-:
:-Grazie-:
Sion
arrivò con una foto e chiese alla signora
:-E’
questo suo nipote?-:
alla
signora brillarono gli occhi
:-Oh,
si, è proprio lui! Grazie, ragazzi, hanno proprio ragione: voi SAINT siete i
migliori!-:
:-Ah
ah, si, fantastico, ora cominciamo le ricerche-:
Aioria
strappò la foto dalle mani di Sion e uscì dalla porta, seguito a ruota dalla
signora Jessica
:-Hem, signora Fletcher, lei può aspettare con il mio collega…-:
:-No,
no, giovanotto: io voglio collaborare alle indagini!-:
Aioria
la fissò con un espressione da pollo sott’acqua, e pensò che quel caso sarebbe
stato di certo… particolare.
Salì
su una macchina della polizia, con la signora accanto
:-Bene:
questa sarà la nostra prima tappa, ma prima dovrei passare un attimo da casa-:
la
signora insistette per vedere la casa di un agente di polizia, ma Aioria la
convinse ad aspettare in macchina con un suo collega.
Poco
dopo tornò con un cane, un pastore tedesco
:-Le
presento Argo, signora Fletcher: È il mio cagnolino. Lo porto sempre con me quando
faccio le indagini: è di grande aiuto-:
:-Oh,
mi faccia ilpiacere…
ma io sono allergica agli animali…-:
disse
la signora
:-Su,
su: non abbia paura. Argo non le farà del male, non è vero, Arguccio?-:
il cane
abbaiò, poi saltò in macchina. La signora starnutiva di tanto in tanto, ed il
cane abbaiava e si avvicinava ad annusarla.
arrivarono
all’Hotel ed entrarono. Aioria si diresse la bancone e disse
:-‘Giorno, signore. Vorrei la chiave della camera 123-:
il
direttore lo guardò con sospetto, poi la sua attenzione si rivolse al cane
:-Non
accettiamo animali, in questo albergo-:
Aioria,
senza togliersi il sorriso dalla faccia, gli mostrò il distintivo. Il direttore
fece scorrere lo sguardo dall’oggetto, a lui, al cane, alla signora Fletcher
:-Cosa
volete?-:
:-E’
scomparso il mo nipotino, signor direttore.La prego, faccia entrare il signor Kriseo per
le indagini-:
si
intromise la signora. Il direttore sbuffò e gli lanciò la chiave.
La
signora li condusse fino alla camera e aprì la porta. Gli agenti si misero a
fare rilevamenti, raccogliere campioni, esaminare i vestiti e gli oggetti del
bambino.
La
signora si mise ad osservarli al lavoro, e poi prese una maglietta del bambino
:-Signora,
non dovrebbe toccare niente. Ogni prova potrebbe essere compromessa-:
le
disse un agente
:-Oh,
si, mi scusi tanto… è solo che…
questa macchia, la vede? A lei cosa sembra?-:
l’agente
osservò la macchia e disse
:-Mi
dia la maglietta, signora, la faremo analizzare-:
ms la
signora non lo ascoltava e si diresse verso Aioria
:-Agente
Kriseo, a lei cosa sembra questo?-:
:-Ecco… cioccolato-:
disse
lui dopo aver esaminato la macchia marrone sulla maglietta
:-A
me pare terra. Sicuro che sia cioccolato? Gli avevo detto di non mangiarne. A
me sembra terra, ma…-:
con
la maglietta in mano, si diresse in balcone esaminòcon attenzione ogni angolo
:-Aioria, tieni ferma quella signora, ti dispiace? Rischia
di cancellare qualche prova-:
Gli
disse un collega. Lui uscì e la tirò gentilmente per un braccio
:-Avanti,
signora Fletcher, non è il caso di giocare alla detective: siamo sulla scena…hem… del crimine, possiamo
dire. Ogni cosa qui dentro può essere una prova-:
:-Aspetti
un attimo, giovanotto. Guardi: la terra sulla maglietta è come questa che c’è
su questo muro-:
In
effetti, il muro confinava con un giardino e, dove ci sono giardini, c’è terra
:-Avanti,signora, non..-:
ma la
signora stava già esaminando il muro con espressione critica
:-Signora,
venga qua!-:
Aioria
usò il suo solito tono autoritario, che usava quando voleva farsiubbidire da Argo. Ma evidentemente quel tono
funzionava solo con i cani,
e
neanche a volte, perché la signora non solo non l’ascoltò,ma cominciò a sporgersi dalla ringhiera
tentando di afferrare qualcosa
:-Ma
è pazza?! Signora Fletcher!-:
:-Preso!-:
la
signora aveva in mano un pezzo di stoffa
:-E’
della maglietta di mio nipote, detective: guardi-:
prese
quella che aveva in mano e mostrò un pezzo strappato, che combaciava con quello
ritrovato. Subito Aioria chiamò Argo e gli mostrò il pezzo di stoffa
:-Argo,
lo vedi? Lo vedi, bello? Annusa… cerca: devi cercare
questo odore, hai capito?-:
e il
cane abbaiò. Annusò un po’ lungo il muro e abbaiò tre volte
:-Hai
trovato? Bravo. Cerca…-:
glielo
fece annusare di nuovo, e il cane saltò nel giardino
:-No!
Stupido cane! Devi cercare!-:
ma il
cane aveva cercato bene: poco dopo tornò tirando per la maglietta un bambino
:-Michael!-:
strillò
la signora Fletcher. Il bambino sembrava poco contento di essere stato trovato
:-Cosa
ci facevi là dietro, Michael?-:
lo
rimproverò la signora
:-Giocavo
a nascondino-:
:-Giocavi..
e... Con chi?-:
:-Con
me, signora-:
nella
stanza era entrato un altro bambino
:-L’ho
conosciuto oggi in piscina, e mentre dormivi è venuto a trovarmi qui. E stavamo
giocando. Sono stato nascosto là per tanto tempo-:
:-Lo
so, monello che non sei altro! Come faccio con te?-:
:-Oh,
forte! Tu sei uno della SAINT? Ha il distintivo? Posso vedere la pistola?-:
i due
bambini si erano affollati attorno ad Aioria,con Argo che faceva la festa a tutti e tre
:-Posso
andare, adesso?-:
chiese
lui che ne aveva abbastanza di quella Jessica Fletcher
:-Oh,
certo, caro, mi dispiace avervi disturbato, ma Michael è un monellaccio…-:
UFFICIO
DI AIORIA
:-E
così giocava anascondino con un
amichetto?-:
chiese
Marin ridendo
:-Si!
E non c’è niente da ridere!-:
:-Scusa,
ma è solo che le capiti tutte tu…-:
scosse la testa.
Tutti
i SAINT si erano fatti quattro risate, chi alle sue spalle, chi direttamente in
faccia
:-Ma
da oggi faccio solo il mio lavoro! Non mi lascerò trasportare mai più da una
vecchia in casi pazzoidi!-:
aveva detto, guadagnandosi un’altra passata di
risateda parte di tutti i colleghi.
KanondiGemini96: Adoro questo colore, lo adoro, fa tanto capelli di
Camus, lo amo, lo adoro…
*si accorge che tutti la
fissano, specie Milo con il braccio “Excaliburoso” di Shura in mano*
He-hem, dicevo, ormai io
sono l’addetta alle risposte alle recensioni, perché Mako
è troppo pigra presa dai suoi impegni.
Dunque, vorrei precisare
tre cose:
1)Questo capitolo è miacolpa,miacolpa,miagrandissimacolpa tutto frutto della mia ormai
perversa mente;
ormai, oltre a somigliare
a Saga (davvero, ho i capelli come lui! Scalati con tutte quelle puntine pazze… però sono carini!),
sto anche cominciando a pensare come lui(e non è una bella cosa) ed è un omaggio
alla carissima Jessica Fletcher, del film “La signora in Giallo”
che io, la mia so®cia e
persino mia mamma, adoriamo.
2)Questo capitolo è un modo per sfatare il mito cani e gatti non vanno d’accordo,
infatti il caro Aioria ha un cane!
Chi l’avrebbe mai detto?
3)*Rullo di tamburi*
ED ECCO IL SIGNIFICATO
DIS.A.I.N.T.!!
S=sjeis
A=Aqenàs
I=ierou
N=naou
T=taxis
Che tradotto vuol dire
“loro [sono] l'esercito del Sacro Tempio
di Athena”
Bene, e ora che abbiamo svelato il segreto, alle
risposte:
Diana924: Il carissimo Shura detective è davvero molto intelligente…
si, ma senza Milo non avrebbe fatto niente, dai, un po’ di merito va anche a
lui!
e Mu lo ha chiamato
perché lui è l’esperto di esplosivi, incendi e queste robe qua.
Si, fa proprio dio della distruzione, ce lo vedo, io! xD
JackoSaint: Ed eccole, le mie gemelline preferite *sguardo assassino da parte di Saga e Kanon*
che volete? Voi siete maschi! …siete, maschi, vero?
Fatemi controllare! *u*
…
Milo un bullo? Ma che
bullo e bullo, qua il bullo è Death! E non vi consiglio di negarlo!
C’eri arrivata? Bene, hai
ottimi requisiti per entrare alla SAINT! A presto, care! ^^
charm_strange:
Non potremmo mai scomparire lasciando insospese
le indagini della SAINT, no no!
Sono d’accordo, Milo è un
genio incompreso, sono perfettamente d’accordo… e
sono certa che non si comprende!
Allora, Mu è il legale
della SAINT, e in più si occupa degli interrogatori con Ria (Aioria).
E si che Kanon riuscirà
ad andare d’accordo con il fratellino, si, prima o poi, ma ci riuscirà, non ti
preoccupare ^^
HigurashiShinko:
TUTTI I TIPI DI SCINTILLE?! Vuoi fare i fuochi
d’artificio? O forse… Ok, Death, taccio, già ti vedo
con quella pericolosa scure in mano…
No, non sono orgogliosa
che la mia faccia vada nella tua casa… No, non voglio
neanche il posto d’onore sulla parete… E, no, NON
VOGLIO CHE TU E NESSUN ALTRO
CERCHIATE DI ARROSTIRMI!
ma che minaccia è “Ti
arrostisco”? Dì, ti sembro una bistecca, per caso? No? E allora via, vattene da
Shinko e fai i fuochi d’artificio, vai!
Mu/Coccolino Lillino/Pecorellina
Smarrita/Pecorella lillina! ?! OO” Questa me la
segno, questa me la segno…
Si, il dialogo è come quello diJurrassic Park, adoro quel film, lo
adoro, lo adoro… Comunque si, è all’incirca come
quello ^°^
Ho anche una buona notizia: Death sarà nel prossimo
capitolo!!!
NatsuVIII:
Ah-ha, una new entry! *SI,
UNA NEW ENTRY! EVVIVAAAAA!!* ndr Death (entrando
a razzo nella stanza con tanto di bisturi)
*tesoro, è ancora viva*
ndr me
*NON chiamarmi tesoro!!! E’ viva…? Bè, a questo si rimedia!*
ndr Death
*(gli frega il bisturi e glielo lancia lontano, e Death corre a
prenderlo come un cagnolino) VATTENE DA SHINKO!*
Bene, ce ne siamo
liberati! Dici anche quattro paroline sulla scelta del titolo, ti ascoltiamo,
non preoccuparti!
1-Hem… si, abbiamo ucciso
Kido… no, un attimo, Lukas
ha ucciso Kido, noi non c’entriamo!
2-Ci sarà Shun, ci sarà, a suo tempo, ma ci sarà…
ci saranno TUTTI *ma sono arrivato prima io, perché
sono il numero uno!* ndr Seiya
*Hai ragione, caro, tu sei il numero uno… DEI PIRLA! VIA, FUORI DALLA MIA CASA!* ndr me (lo
caccia a suon di scopate)
3-Certo che puoi essere
l’assistente di Saga! E certo che puoi dare fastidio aDeath! Ti seguo a ruota!!
aries_no_nike: Siiiiii, ci sei tuuuuuuu!!!
No, dai, non commuoverti, per così poco! ^^ Anche noi ti adoriamo! La mia so®ciasta…hem,
sta studiando,
quindi penso che tanto
bene non sta, poi dopo gli esami ha avuto un po’ di problemi…
ma complessivamente sposso dire che sta bene!
Si, un caso di Conan! Io
adoro Conan! E’ tenero e pucciolo!! Però, sei una
veggente, come hai capito che l’ho scritto io, quel cap?
OO? ^^
Ok, ti sei aggiudicata
Camus, e spero che ti stia simpatico Hyoga, perché presto arriverà anche lui! heheheheh!
Stai pure tranquilla:
compariranno TUTTI e cinque! Già uno ce lo abbiamo, gli altri quattro, come ho
detto, tra poco, pazienta ancora qualche capitolino, eh?
Mu è il legale della
SAINT e si occupa, insieme ad Aioria, degli interrogatori
Capitolo 13 *** Cap 13- L'arma del delitto (1 parte) ***
Cap. 13°: L’arma del delitto
Le
occasioni nelle quali Sion indossava abiti ‘eleganti’ erano molto rare, per cui
quando arrivò alla SAINT vestito come se dovesse partecipare
ad un
matrimonio tutti i presenti si scambiarono delle occhiate tra il perplesso e
l’incredulo
:-Bé? Mai partecipato ad un ricevimento?-:
Chiese
lui infastidito da tutti quegli sguardi
:-Ah,
un ricevimento! Ecco perché ti sei vestito come un manichino…-:
:-I
tuoi complimenti mi commuovono sempre, Death...-:
Sion
sbuffò e guardò l’orologio
:-Cosa
aspetti?-:
:-Mi
ero dato appuntamento con Mu e Nike qui, poi andiamo tutti e due con la sua
macchina.. doveva essere qui..-:
Shura
indicò la porta a vetri
:-Infatti
eccoli qua, i due piccioncini…!-:
Infatti
proprio in quel momento stavano entrando i due nominati, a braccetto come una
coppia di sposini. Mu indossava un completo blu scuro, camicia bianca
e
cravatta blu di seta, Nike con un vestito lungo, di un nero lucido. I capelli biondi
erano stati stirati e le ricadevano morbidi sulle spalle
:-Buona
sera!-:
Disse
allegramente come se dovessero partire per una scampagnata
:-Buona
seraa tutti e due. Allora, vogliamo
andare?-:
:-Dov’è esattamente questa festa?-:
Ahiese
curioso Milo
:-A
casa dell’assessore ÀnghelosÀplistos-:
:-Cognome
adeguato... sbaglio o significa avido?-:
Chiese
Camus
:-Ci
hai azzeccato. Non vorrei essere maligno, ma è vero: quell’uomo è avido e
avaro-:
Sospirò
Sion annuendo
:-Hai
un bel ricordo di questo tizio...-:
Gli
sorrise Death, innocente
:-Veramente
ho un brutto ricordo... intanto
rifiutare un suo invito significa rifiutare un valido appoggio in caso di
bisogno, perché come tutti sapete,
i
politici è meglio averli amici che nemici. Ma non vorrei divagare, che ne dite,
voi due, andiamo?-:
CASA DELL’ASSESSORE-ORE 21.15
Sion
tirò un lungo sospiro rassegnato prima di bussare alla porta. Era evidente che
non gli andava a genio l’idea di fare buon viso a cattiva sorte.
Andò
ad aprire una delle tante cameriere
:-Oh,
signor Liang, che piacere! Venga, entri pure, anche
lei signor Tamang. E chi è questa bella signorina?-:
Chiese
la cameriera avvicinandosi a Nike
:-Lei
è la mia assistente, Nike Sòlos-:
Intervenne
Mu
:-Oh,
piacere di conoscerti, cara. Prego, entrate, entrate, gli altri ospiti sono già
radunati in salotto-:
Il
salotto in questione era una stanza enorme, con lampadari di cristallo,
illuminata a giorno. Ed era piena zeppa di persone altolocate che
chiacchieravano
sedute
su uno dei tanti divani, altre che passeggiavano ed altre ancora radunate a
piccoli gruppi che discutevano delle ultime novità mondiali
:-Oh,
il nostro amico Ànghelos ha deciso di far mostra
delle sue tante abilità...-:
Notò
Sion indicando una vetrina dove erano in bella vista tutti i premi che il
signor Àplistos aveva, in un modo o nell’altro,
ricevuto in competizioni varie
:-Ogni
occasione è buona per vantarsi... e, a proposito, dov’è il nostro ‘uomo dalle
mille qualità’?-:
Mu
stava ispezionando la sala con lo sguardo, cercando di intravedere l’assessore
:-Oh,
sarà su a prepararsi, non ti preoccupare. Arriverà...-:
Cominciarono
a chiacchierare anche loro con gli altri invitati, unendosi ben presto
all’atmosfera generale. E intanto dell’assessore nemmeno l’ombra.
:-Sto
cominciando a stare in pensiero...-:
Mu si
guardava pensieroso in giro. Nike lo prese per un braccio
:-Per
quell’uomo? Sono sicura che tra poco sbucherà fuori, come ha detto Sion. Dai,
non ci pensare e divertiti-:
:-Non
che ci sia molto da divertirsi qui. Che ne dici di prendere un poco d’aria?-:
:-Ottima
idea, vediamo se riusciamo ad uscire da questo buco senza dare nell’occhio-:
Sgomitarono un po’ per uscire, e si
appartarono in giardino, su una panchina
:-Quella deve essere la camera di ÀnghelosÀplistos-:
Mu
indicò una portafinestra con una tenda arancione, dalla quale si poteva
intravedere la luce
:-Si,
si, va bene, non ci pensare più, adesso-:
Stettero
per un po’ a guardare le stelle, aspettandosi che da un momento all’altro
arrivasse Sion a chiamarli
:-Cavolo,
ora mi sto preoccupando io...-:
Disse
Nike dopo un po’. Ed in quel preciso momento arrivò Sion
:-Ragazzi,
a lavoro-:
Mu
scattò in piedi
:-Cosa
c’è?-:
:-Niente
di particolare: dobbiamo solo sfondare la porta dello studio di Àplistos-:
E
così fu: tutti gli ospiti erano accalcati nel corridoio a guardare la porta,
aspettandosi di vedere uscire l’assessore e poter cominciare il ricevimento
:-Largo...
signori, fateci passare...-:
I tre
si fecero largo tra la folla e con una spallata ben assestata Sion riuscì a
buttare giù la porta : come tutti si aspettavano il signor Àplistos
era là, solo
che
era riverso sul parquet in un lago di sangue.
:-Cazzo,
no...!-:
Si
lamentò Sion.
:-Nike, chiama gli altri... cavoli...-:
Lui e
Mu entrarono ed esaminarono il cadavere.
<><><><><><><><><><>
:-Ah-ha, un cadavere!-:
Gioì
Death non appena entrò nella stanza. Sion gli lanciò un’occhiataccia e gli
intimò di concentrarsi sul corpo, poi uscì e distribuì i compiti
:-Dunque,
Mu ed Aioria, andate ad interrogare i presenti; và con loro, Nike. Milo, Camus,
controllate se ci sono impronte in giro o qualunque altra
cosa
possa servirci a scoprire cosa è successo-:
Poi
tornò dentro ed osservò per un po’ il medico legale che osservava ed annotava
con velocità impressionante
:-Cosa
hai trovato?-:
Gli
chiese
:-Innanzi
tutto!-:
Death
alzò il dito medio
:-...E’
morto-:
Annunciò
:-A
volte sei così perspicace che le tue intuizioni mi sconvolgono...-:
:-Fammi
finire! È morto per dissanguamento, che a sua volta è avvenuto per recisione
sia dell’arteria carotide che della vena giugulare, il che mi fa supporre due
cose: primo che l’omicidio era premeditato e secondo che l’assassino ha qualche
conoscenza di anatomia. Ultima cosa: il decesso è avvenuto da meno di un ora
perché ancora non c’è rigor mortis neanche nei
muscoli della mascella, che come sai sono i primi ad irrigidirsi tra una e tre
ore dopo il decesso, quindi è morto
tra
le ventuno quando la cameriera lo ha chiamato per la prima volta e le ventuno e
trenta, cioè, se ho capito bene, un quarto d’ora dopo che siete arrivati voi
in
questa casa…-:
:-Si,
e questo è già in punto d’inizio. Poi?-:
:-E
poi...-:
Death
prese qualcosa con la pinzetta
:-Un
capello-:
:-Un
capello... fantastico... di chi è?-:
:-E
che ne so? Lo dovrebbe esaminare Camus-:
:-Bene,
fai in modo che lo riceva. Elios? Porta questo al
dottor Lavoie, faglielo
avere e digli di esaminarlo al più presto-:
Il
ragazzo annuì ed uscì. Sion si rivolse di nuovo a Death
:-E
cos’altro hai trovato?-:
Lui
gli fece segno con il dito e Sion gli si inginocchiò accanto
:-Vasocostrizione,
vedi, qui, ai margini della ferita-:
Disse
Death indicando il collo della vittima.
:-E
poi qua il sangue sembra diluito, vedi? Doveva esserci dell’acqua per terra. Per
ora è tutto quello che posso dirti, mi serve esaminarlo più accuratamente
e poi
aprirlo, forse... dipende se questa volta Seiya si decide ad aiutarmi...
altrimenti farò da solo, come al solito. Mi serve qualcuno che me lo porti al
laboratorio-:
:-Si,
chiedi a qualcuno di loro-:
Sion
indicò i ragazzi che facevano i rilievi ed uscì in cerca di Aioria e Mu. Li
trovò intenti a parlare con un uomo.
:-Come
procede?-:
Chiese
:-A
meraviglia, abbiamo interrogato tutti i presenti e ora ci rimane solo lui-:
Aioria
indicò il tizio
:-Il
signor EvrèosDholofònos-:
:-Bene,
finite e poi tornate alla sede. Comunicate ai presenti di non allontanarsi,
dobbiamo tornare ad interrogarli. Avete preso l’indirizzo di tutti?-:
:-Certo,
la prima cosa che abbiamo fatto-:
:-Bene,
adesso li chiamate tutti di nuovo e staccate un capello ad ognuno di loro-:
Aioria
e Mu lo guardarono come merluzzi appena pescati, ma non contestarono l’ordine.
:-Perfetto.
Quando finite tornate a casa, domani vedremo cosa fare-:
Dio… avevo risposto alle recensioni… e Mako… l’ha cancellato… Santissimo Zeus…
*Io non ho cancellato
NULLA!* ndr Mako
*Ma se qua non ci sono!
Non c’è nulla! Guarda! E’ vuoto! Vuoi un paragone? Come il tuo cranio!!!* ndr
me
*COME COSA?!?!* ndr Mako
*Come quella sottospecie di
SOFFITTA SPARTI-ORECCHE che ti ritrovi! XP* ndr me
Bene, non cambia che
rifaretutto daccapo…
Tutto quel lavoro… tutte quelle minchiate…sigh, sigh…
Bé, poche chiacchiere:
prima inizio e prima finisco
*Hai degli strani scatti
di personalità… <_<* ndr Saga
*Parli a te stesso, immagino* ndr me
Prima una
comunicazione interna: Come forse avevate già capito, questo capitolo sarà
diviso in due parti (Ma va! ndr voi)
Bene, fine, stop,
adesso, rimbocchiamoci le maniche:
LadieKatjie: Ooooh, io ti adoro!!! E anche la mia so®cia ti adora!!! Che bella locandinaaaa!!!
Thankyou, verymuch!
Stavolta il morto, con la Fletcher, non è scappato, dai! Un punto a suo
favore.
Grazie ancora per la locandina ^^
Oggi sono pigra di poche parole, spero di essere più soddisfacente
nella seconda parte ^^
NatsuVIII:
Bè, dai, tuo fratello da un lato ha ragione!
Milo con l’artiglieria pesante? O.o
ma se non sa neanche fare le bolle di sapone con la cannuccia! Naa, al massimo potrebbe chiudere il marmocchio nell’armadio…
Si: ti mettiamo con Saga! Prego, prego, prego! ^^
Tranquilla: tra poco arrivano anche quelle cinque bratte
i bronze.
JackoSaint:
Come ti sta antipatica la Fletcher?! Oddio, un po’ anche a me… soprattutto quando gli ultimi due minuti della puntata
arriva con la sua aria da detective e dice
*Credo di sapere chi è l’assassino!*
Evviva!!! Ci hai messo un ora a capirlo, ma come si dice, meglio tardi
che mai!
Povero Aioria… neanche un cane sa addestrare… anzi, date le circostanze…
povero cane! XD
charm_strange:
No, cara: Jessica è “La signora in Giallo”!! Che, ripeto, con Hyoga
farebbe una coppia fantastica xD
Julian? Megalomane? Ma nuooooo!!! xDHeheehe… il fuoco cova sotto
la cenere…
Mi sa che questo sia un caso più da NCSI…. con
tanto di un anatomopatologo pazzo all’opera!!!
shiryu_shunrei:
Come la marmellata attira
le mosche. Io avrei detto qualcosa un
TANTINO più volgare xD
Eh, Ma Hyoga e la Fletcher potrebbero andare in giro a braccetto…
Si: succedono tutte ad Aioria!
E’ lui il pirla, dopotutto!!!
Si, sai cosa significa SAINT, adesso ^^ Contenta?
Baci °*°
Diana924: Diciamo che le vecchiette hanno simpatia per Ria…!
Vanno tutte a cercarlo! Ora ci manca che ne arriva una che gli chiede di
aiutarla perché il suo gattino è alito sull’albero! XD
Per quanto è stato nascosto…?
Hem… non so, io una volta ci sono
stata per un quarto d’ora che alla fine sono uscita perché non ce la facevo più…
Ecco svelato un altro “mistero”: Aioria ha un cane!!!
Dai, che detective sarebbe senza un bel Rex morbidone?
^^
aries_no_nike: Si; Aioria se le cerca, sarà perseguitato dalle vecchie in eterno!!!
Ok, forse no, sono drastica… Ma un caso così
non si scorda facilmente!ò aver pensato una cosa simile!
NUOOOO! Kurumada non può Non possiamo avere le
stesse idee di un cinese, giapponese o come diavolo è! Solo noi abbiamo queste
trovate geniali
*Modesta…* ndr Shaka
*E tu che ci fai qui? OO”* ndr me
*Cercavo il bagno…* ndr Shaka
*Ma perché venite tutti a deporre i
vostri santi bisognini qui? Questa casa non è un cesso pubblico!* ndr me
*Ok, allora…
dov’è il frigo?* ndr Shaka
Rinuncio <_<…
2 + 2 fa 6… *conta sulla punta delle dita* Eh, si: fa 6! xD
HigurashiShinko:
Si, siamo dei geni del male che neanche Kanon!!
Uhu, i soprannomi di Sir Lillino sono DIVINI!!! E soprattutto adattissimi! xD
Vedi, ti avevo promesso Death: ecco Death! Felice, ora?
Tranquilla: anche io nelle recensioni scrivo solo cazzate più minchiate
per cavolate diviso cretinate… uguale? Una MERDA di
recensione!
Death
girava come un pazzo guardando in ogni singolo ufficio e angolo come se stesse
cercando qualcosa... o qualcuno
:-Seiya? SEIYA! Non puoi sparire così: hai del lavoro da fare,
vieni qui!-:
:-Ma
che c’è? Ero andato da Saga!-:
Protestò
il ragazzo comparendo alle sue spalle
:-Non
m’interessa dov’eri! Vieni qui: abbiamo del lavoro!-:
Seiya
sembrava impaurito
:-Un’altra autopsia? No, grazie, preferirei ingoiare una
confezione di rasoi piuttosto che assistere un’altra volta-:
Death
lo guardava con un’espressione di compatimento, scuotendo la testa
:-...Non
mi interessa...! Sei o non sei il mio assistente?-:
:-Si,
ma...-:
:-Non
ho capito bene...?-:
:-Si,
lo sono, però...-:
:-Continuo
a non capire...-:
Seiya
sospirò sconsolato
:-Si,
Death, lo sono...-:
:-Benissimo,
vedi? Non costa niente ammetterlo! E ora fila in laboratorio prima che ti
trascini io-:
*
:-Chi
era?-:
Seiya
si era vestito e prontamente si era girato dalla parte opposta non appena Death
mise la mano nella tasca per estrarre il bisturi
:-Non
capisco perché continui ad impressionarti... era un assessore, un certoÀnghelosÀplistos… ti dice niente?-:
:-Devo
averlo visto qualche volta in tv...-:
:-E
non lo riconosci, scusa? Cos’è, Alzheimer precoce? -:
:-No,
ma tanto per cominciare l’ho visto tanto tempo fa e poi era... insomma...
vivo-:
:-Oooh, l’ha visto tanto tempo fa... ed era vivo...-:
Gli
fece il verso Death annuendo comprensivo. Appoggiò il bisturi sullo sterno e...
:-Cazzo,
Seiya, un’altra volta?!-:
*
Due
ore dopo, nel laboratorio di analisi biologiche, era in corso una discussione
tra Sion e Camus
:-Hai
esaminato il capello che ti ho fatto avere ieri sera?-:
Chiese
Sion affacciandosi alla porta.
:-Si,
certo, ho confrontato il DNA del capello con quello di tutti i presenti...
Anche se mi ci è voluta tutta la notte, Anzi, stavo per portarti i risultati…-:
Camus
lo incitò a sedere e gli passò alcuni fogli
:- EvrèosDholofònos,
eh?-:
Disse
Sion annuendo
:-Già.
Ora c’è una notizia buona ed una cattiva-:
:-Prima
la buona-:
:-Il
signor Dholofònos abita non lontano da qua-:
:-Speravo
in una migliore, ma comunque... e... la cattiva?-:
Chiese
Sion prudentemente
:-Non
possiamo accusarlo sul semplice ritrovamento di un capello-:
:-E
questo lo sapevo anche io... quindi?-:
Camus
sospirò e si sedette
:-Quindi
dovremmo trovare delle notizie sia su di lui che su Àplistos. Sai, per verificare se avevano
rapporti sereni o meno…-:
:-Vuoi
andare a chiederglielo? Non credo ti direbbe tutto...-:
:-Bé, dovremmo trovare un modo. Lo chiediamo ad altri
amici... ai domestici di Àplistos...-:
In
quel momento irruppe nel laboratorio Death Mask
:-Non
c’era nulla-:
Camus
e Sion si scambiarono un’occhiata perplessa
:-Hem... dove?-:
:-In
quel cadavere! L’ho aperto per nulla!-:
Death
si lasciò cadere su una sedia e guardò sconsolato i risultati dell’autopsia
:-E
il capello?-:
Chiese
poi appoggiando i gomiti sulla scrivania
:-Era
di EvrèosDholofònos, ma
non possiamo arrestarlo basandoci sul semplice ritrovamento di un capello sul
corpo di Àplistos-:
Death annuì guardando Camus, Camus guardava
lui con aria interrogativa pensando alle sue analisi e Sion passava
alternativamente lo sguardo su tutti
e due, come se stesse guardando una partita
di tennis
:-Hem… e l’arma del
delitto? Sulla ferita non c’era il minimo segno, a parte quella leggera
vasocostrizione ed il sangue diluito. Aioria ha trovato niente? -:
Chiese Death per rompere il silenzio
:-No, non ha trovato nessun’arma, ha trovato
solo altra acqua sul davanzale della finestra… ed in
ogni caso l’acqua non uccide! Sicuramente non in quel modo-:
Sbottò Sion sconsolato. Rimasero in silenzio
tutti e tre pensando a cosa poteva uccidere e sparire senza lasciare traccia.
:-Eppure ci deve essere qualcosa! Adesso
ricapitoliamo: non è un suicidio perché ci sono segni di lotta, però la stanza
era chiusa. Quanto all’assassino
è sicuramente uno dei presenti, ma noi
abbiamo perquisito tutti e nessuno aveva tracce di sangue addosso. Ed in tutta
la casa né fuori è stata trovata
l’arma del delitto. Poi c’è il capello di Dholofònos che fa di lui il principale sospettato-:
Disse Sion. Poco dopo li raggiunsero Aioria e
Mu con altre notizie sulla vittima.
Cominciò Aioria
:-Tutti quelli che erano alla festa ieri sera
non erano veramente amici di Aplistos: erano in
rapporti di affari o avevano a che fare con lui per ragioni
politiche, insomma, niente veri rapporti
personali, però tra le carte dell’assessore abbiamo trovato molti appunti che
hanno a che fare con Dholofònos.
Pare che ci fossero regolari passaggi di
denaro tra i due più o meno ogni tre mesi, e guarda caso la somma che andava da
Dholofònos ad Aplistos era
sempre maggiore di quella che andava da Aplistos a Dholofònos, il che a
mio parere si può interpretare come “usura”-:
:Va bene, Aioria, grazie…
tu, Mu, cosa hai da dirci?-:
:-Ho fatto qualche indagine su Dholofònos, visto che è il principale sospettato, ed ecco
qua: è figlio di gente ricca, ma a quanto pare non ha buoni
rapporti con la famiglia a causa del tenore
di vita dispendioso che conduce; è iscritto all’università ma non si impegna
molto.
A me pare il classico ragazzo viziato che
vuole spendere senza guadagnare-:
:-Il che potrebbe giustificare il ricorso ad
un usuraio, tuttavia viziato non vuol dire necessariamente assassino. La cosa
più importante adesso è trovare
l’arma del delitto-:
Aioria abbassò lo sguardo come se Sion lo
avesse rimproverato personalmente.
:-Mi rimetto al lavoro per trovala prima
possibile-:
Aprì la porta per uscire e si ritrovò Milo
tra le braccia.
:-Oh, ciao! Tutto bene?-:
:-No! Mi sono tagliato!-:
Gli rispose quello imbronciato e con il
pollice in bocca come un bambino.
:-Ti sei tagliato? E come hai fatto?-:
Gli chiese Camus preoccupato.
:-Bè, in effetti è
stata una cosa stupida: stavo prendendo una lattina dal frigorifero e mi sono
tagliato con…-:
:-La linguetta d’alluminio?-:
:-No! Con il ghiaccio che condensa sul
fondo!-:
:-CON IL GHIACCIO?!-:
Urlarono Camus, Sion e Death Mask insieme.
:-Sì, ecco, vi avevo detto che era una cosa
stupida!-:
:-Ma no! Sei un mito! Ora ti spiego, mio
adorabilmente distratto dipendente: noi non troveremo mai quella stramaledetta
arma perché non esiste più!
O meglio, l’avevamo già trovata, solo che non
l’avevamo riconosciuta perché aveva cambiato forma! È stata una lama ad
uccidere Aplistos, ma era una
lama di ghiaccio!-:
Spiegò Sion entusiasta come un ragazzino la
mattina di Natale.
:-Un momento! Dholofònos
aveva un cerotto sulla mano! Forse si è ferito nonostante i guanti quando ha
fatto forza con la lama!-:
Saltò su Aioria.
:-Inoltre aveva il movente, insomma, doveva
restituire un sacco di soldi ad Aplistos, forse ha
deciso di cancellare il debito anche se in modo così drastico-:
Aggiunse Camus.
:-Dobbiamo incastrare Dholofònos.
Sono sicuro che è stato lui-:
Disse poi
:-Si, anche noi ma... come?-:
Camus allargò le braccia e si passò una mano
nei capelli. All’improvviso Sion si alzò bruscamente.
:-Ho trovato! O la va o la spacca-:
Camus si girò di scatto a guardarlo e Death
trasalì al suo urlo
:-Chi? Cosa?-:
Chiese
:-Ho trovato come incastrarlo, ora dobbiamo
solo sperare che funzioni. Venite con me e annuite a tutto ciò che dico: forse
lo abbiamo preso-:
*
VIA –CASA DIDHOLOFòNOS
Sion
bussò trionfante alla porta del signor Dholofònos
:-Buon
giorno, signor Dholofònos, ha tempo per fare due
chiacchiere? Io ed i miei colleghi dovremmo parlarle-:
Disse
non appena lo sfortunato aprì la porta. Entrarono e si diressero nel salotto
:-Cosa
voleva dirmi, agente? Ci sono novità?-:
:-Oh,
si. Grosse novità... vede, ieri sera
sul corpo del signor Àplistos abbiamo trovato un
capello...-:
Si
interruppe per osservare la sua reazione
:-E
allora? Siete venuti per dirmi questo?-:
:-No,
questo ed altro. Veda, quel capello è risultato suo, dalle analisi, non è vero,
Camus?-:
Camus
annuì
:-Proprio
così, Sion-:
:-E
allora?-:
:-E
allora lei potrebbe essere incriminato per omicidio. Con conseguente arresto-:
:-Basarvi
su un capello? Oh, avanti, agente, quel capello ci sarà finito lì per caso in un'altra occasione! Non è
impossibile visto che io conoscevo l’assessore
Aplistos. Non
crederà di potermi arrestare solo per questo..-:
Dholofònos si
appoggiò i gomiti sulle ginocchia e si protese verso Sion
:-Non
avete prove!-:
Gli
sibilò
:-Oh,
tranquillo, Dholofònos, non intendevamo basarci solo
sul capello-:
Lo
tranquillizzò Sion. Dholofònos gli rivolse
un’occhiata assassina e al contempo interrogativa
:-Vede,
abbiamo trovato le sue impronte su un bottone della camicia di ÀnghelosÀplistos-:
Dholofònos emise una risatina stridula e scosse la
testa
:-Ma io ho usato i guanti, non è possibi...-:
:-Ah-ha! Come ha
detto, mi scusi? Ha usato i guanti…per cosa?-:
Solo allora il signore si accorse di essersi
incastrato da solo, e non sapeva cosa dire né fare.
Boccheggiava come un pesce guardando ora Sion
ora Death ora Camus
:-Facciamo un patto, signor Dholofònos: lei mi dice come ha fatto e perché, e io
prometto che sarò... clemente-:
Sion si era alzato e stava giocherellando con
delle manette estratte dalla tasca dei pantaloni. Death e Camus si erano
scambiati un’occhiata di intesa
mista a meraviglia, come per dire “caspita,
l’ha incastrato davvero!”. Dholofònos cominciò a
passeggiare nervosamente come un leone in gabbia
:-Ànghelos era un
tirchio-:
Cominciò
:-Non mi sembra una ragione valida per
ucciderlo-:
:-Mi faccia finire…
pretendeva che gli ridessi tutti i soldi che mi aveva prestato con gli
interessi, ed io non potevo proprio raccogliere quella somma.
Poi ieri pomeriggio prima della festa mi ha
telefonato dicendo che se non gli davo i soldi li avrebbe chiesti direttamente
a mio padre... Allora a quel punto
non ho avuto scelta l’ho dovuto uccidere-:
:-E come ha fatto?-:
Chiese Sion
:-Avevo già l’idea. Avevo preparato un’arma
che nessuno avrebbe mai trovato, neanche se avessero setacciato la città palmo
per palmo-:
Il signor Dholofònos
rivolse un’occhiata cupa a Sion e lui gli fece segno di continuare
:-Ghiaccio... una lama di ghiaccio, tagliente
ed efficace, che sarebbe scomparsa nel giro di poco tempo dovunque l’avessi
lasciata-:
:-Perfetto: è più che sufficiente Dholofònos. Adesso lei viene in centrale con me-:
:-Non potete dimostrarlo: l’arma è scomparsa
e io negherò tutto. Gli unici indizi che avete sono un capello e le mie
impronte sul bottone
della camicia. Siete di nuovo al punto di
partenza!-:
:-Sono costretto a contraddirla, signore-:
Si intromise Death. Estrasse dalla tasca il
registratore che utilizzava per le autopsie e fece partire la registrazione
dove Dholofònos cominciava a spiegare tutto
:-Veramente abbiamo prove a sufficienza e la
sua stessa testimonianza. Ha praticamente ammesso di essere stato lei. Signor Dholofònos, la dichiaro in arresto
per l’omicidio del signor ÀnghelosÀplistos… oh, adoro questa frase!-:
Completò Death prendendo le manette che Sion
gli porgeva.
Wheilà, addetta alle
recensioni pronta alla carica!
NatsuVIII:
Eh, Death è il re della delicatezza! Non lo sapevi? No? Bene, perché non
ci devi credere! xD
*Perché mi trattate tutti come uno
scaricatore di porto? …hei, Aphro!
Ma porca paletta, che cazzo devi fare con quelle rose? (continua con una serie
di improperi che io,
per la mia natura altamente sensibile (se, se…),
preferisco non rivelare)* ndr Death
*E chissà, chissà.. --“* ndr me
Hyoga certo che è parente di Jessica Fletcher, quella sottospecie di
papero biondo attira-sfiga, può darsi che lei sia sua
nonna e che lui nono lo sappia…
Sion NON si può rilassare neanche quando va in bagno, povero cucciolo! xD
Ed eccoci, alla fine, giunti al colpevole… chi
l’avrebbe detto? OO
Ricklee:
Hem…*indicaMako con il pollice* lei si è documentata…
ioho trascritto. A quanto pare, ci
dividiamo bene i compiti!
*Dà una manata alla spalla della so®cia*
Non è vero Ma…? Mako? Dove
sei? Oo”
*Mi hai buttato giù dalla sedia!* ndr Mako
Oh, particolari. Dunque, dicevo? Ah, si, oltre al morto c’è pure il
mister della finezza, impersonato da Death!
P.S: Secondo me Death non si dispiace neanche quando muore lui!! XD
HigurashiShinko:
Eh, si, hai indovinato: Death! Acuta osservazione, cara, come hai fatto a
capire? xD
Ma nooo, non si uccidono gli avari! Dovrebbero
far fuori anche Zio Paperone! (il che a pensarci non sarebbe una brutta cosa).
Corpo aperto, altra figura da Seiya giocata (non vedo l’ora che Saga lo
butti fuori a calci xD)
Ma se vuole il caro Masky (altro soprannome for Deathy) può anche aprire il suo adorato assistente!!
Si, tanto lui non capirebbe… è troppo stupido…!
Yeah, esatto anche questo: La dolce Nike ci prova! Ma dai, sono carini
insieme! ^///^
P.S: Si, aggiorniamo in tempi da Mosè perché QUALCUNO *lancia
un’occhiataccia alla Mako* vuole aspettare ALMENO UNA
SETTIMANA.
Il che porta svantaggi e vantaggi, a secondo di come si considera! ^^
aries_no_nike: Si, in
effetti mi fai paura… GASP! *Si
tira davanti il primo che le passa davanti*
*Mi lasci, per favore?* ndr sconosciuto
*Ma certo Do… Doko? DOKO?! Dha,
e io che pensavo di aver afferrato il caro Kanonuccio*
ndr me
La sfortuna!
Hem, prego! Ci fa piacere vederti con il caro Lillino-pecorino!
Dai, che lo sappiamo che siete andati fuori per cercare un po’ di pace! Cosa
volevate fare? Eh, cosa????
Oh, ti sto facendo Death simpatico? Per una volta non ti fa paura? Ohoh, che lieta novella! E scusa, Deathy, perché ti sbatti
la testa al muro?
*La mia reputazione… dopo tutta una vita… viene lei… e mi dice che… le sto…simpatico…!
(THUD THUD THUD)* ndr Death
Ah, capisco…Bè,
smettiamola, ecco qua piuttosto il nostro bel colpevole! ^^
Diana924: No, non
cancelleremo di nuovo, tranquilla! Non è vero, Mako?
*ggffff.. mhftt!!* ndr Mako
Eh?
*Ghtt, ffftthtt!* ndr Mako
E fatti capire!
*Mi… ftai…strangolando…!*
ndr Mako
Ops, scusa *la molla a terra*
Comunque, non cancelleremo di nuovo, garantito!
Sion un pinguino? E io che credevo che il pinguino fosse Camus… strana la vita! xD
Dici che Seiya ci sarebbe arrivato? Naa!
*Dunque, io direi che sta dormendo! Via, gente, nulla di cui preoccuparsi!* ndr
Seiya
*passanno alcuni mesi e il cadavere si decompone, solo allora capiscono che era
morto e che non dormiva. Seiya emigra come le oche*
(questo era il mio filmetto mentale!)
Quando si entra in azione, eh, tu vuoi sapere troppo, ancora non si sa di
preciso! O meglio, dobbiamo staccare un po’ gli eventi con qualche caso sennò
diventerebbe tutto
un grumo basato su Kanon e Julian e tutti gli intrighi di droga e cose
varie e la storia perderebbe tutto il suo “senso”.
Ancora un po’ di pazienza, e vedrai! ^^
Che ne dici se facciamo un torneo di Sfiga?
Con partecipanti Hyoga e la Fletcher, che se ne vanno in giro per la
città; chi combina più guai, è il vincitore!
Così la città verrebbe distrutta e loro che girano ancora…
meglio di no… <_<
:-Caro
il mio anatomopatologo, dovresti sapere meglio di me: i cadaveri non scappano.
Perché non vuoi andarci tu?-:
:-Io-
ho- i- miei -cadaveri!-:
Ripeté
Death cocciuto
:-Avanti,
occupatene insieme a Milo-:
:-Ma
i cadaveri...!-:
Cercò
di dire ancora Death
:-Si,
si, mancherai molto anche a loro, ma ora vai. Prego signore, il mio collega la accompagnerà a fare la sua denuncia-:
Death
sospirò e si trascinò l’uomo nell’ufficio di Aioros
:-Voglio
fare una denuncia, subito! …Cioè, non io, il signore… oh, insomma, muoviti!-:
Aioros,
che non si aspettava quell’irruzione, sussultò
:-Hem…? Oh, si, certo, certo... mi dica signore: chi vuole
denunciare?-:
:-Dei
ragazzini mi hanno rubato il portafogli!-:
Aioros
lo fissò per un po’ sbattendo le palpebre, poi si sedette e disse
:-Ho
capito, cominciamo dall’inizio: come si chiama?-:
:-DhìasKimèno-:
:-E
perché vorrebbe denunciare questi ragazzi?-:
:-Mi
hanno rubato il portafogli! Non le pare una buona ragione?-:
:-Si,
si… dove gliel’hanno rubato, precisamente?-:
:-All’autolavaggio vicino via Acharnon-:
:-Bene… quindi lei vuole denunciare questi due ragazzi per
rapina-:
:-Ovvio,
Ros, per cosa se no? Dubito che volessero controllare se il portafogli aveva
buchi!-:
:-Ma
che hai oggi, Death? Sei insopportabile!-:
Lui
gli rivolse un’occhiata perplessa
:-Più
del solito, intendo-:
Aggiunse
lui
:-Ah,
grazie! Era da tanto che non me lo dicevano, cominciavo a preoccuparmi di
essere diventato ‘sopportabile’-:
:-Questo
non ti succederà mai, collega. Bene, signor Kimèno,
qui ha la sua bella denuncia. Con chi dovete andare?-:
:-Con
quello stupido di Milo-:
Rispose
acido Death
*
:-Che
bello, un nuovo caso!-:
Esultò
Milo non appena ebbe avuto la notizia
:-Sei
un deficiente. E muoviti, poi devo tornare ad operare i miei cari pazienti-:
:-Non
trovo che gusto ci trovi nello squartare della gente...-:
Mugugnò
Milo mentre si avviavano alla macchina di Death
:-Io
non squarto. Io apro... Incido... Come
cavolo vuoi dire, ma io non squarto-:
:-Si,
si… piuttosto, hai un piano?-:
Death
gli rivolse un sorrisetto mentre ingranava la marcia e partiva subito in quarta
:-Certo
che ho un piano. Io ho sempre un
piano!-:
:-E
che aspetti a dirmelo?-:
Death
inchiodò ad un semaforo, ma finì in mezzo all’incrocio
:-Cacchiarolina, ma sei sempre tu, Milo...!-:
:-Io?
Ma sei tu che andavi a cento all’ora!-:
:-Cento
all’ora, non esageriamo... settantacinque... ottanta al massimo. Ma ora che
vuoi, criticare come guido? Non volevi sentire il mio piano?-:
:-Certo,
certo... dimmi-:
:-Allora...
noi andiamo all’autolavaggio... ma come cazzo guida ‘sto cristiano?
Superiamolo, va, tanto... e ci sistemiamo come se dobbiamo fare benz…
ma
cazzo guardati l’incrocio, demente! Dunque, facciamo finta di fare benzina, ma
tu scendi e vai al... ma questa che guida è una vecchia?
Ma
non se ne poteva stare a casa a farsi le calzine a maglia signora, no, eh? Tu
entri dentro e dici... ma accelera! Hai una strada vuota davanti!-:
:-Death, non sto capendo niente, puoi spiegarmelo per bene,
per favore?-:
Disse
Milo tenendosi premuto contro il sedile, con il mento incassato contro il petto
e pregando tutti i santi, gli Dèi, gli angeli e anche i demoni
:-Ok,
ok... dunque, noi andiamo lì e tu scendi facendo finta di dover comprare
qualcosa all’interno e il signor Kimèno verrà con te.
Io scendo a fare benzina
e
lascio il finestrino aperto. Quando quei bricconcelli si faranno vedere, io li
blocco da un lato, voi uscite e li bloccate dall’altro, li carichiamo in
macchina
e li
portiamo alla SAINT. Chiaro?-:
Milo
lo guardava come un pollo
:-Ma
scusa, se lasci il finestrino aperto non ti rubano il portafogli?-:
Chiese
:-E
noi cosa dobbiamo fargli fare?!-:
:-Ooooooh... ma sei intelligente! Ci sto!-:
:-Ci devi stare, non stai facendo un favore a
me. È l’unico piano che abbiamo-:
:-Oppure,
Death, io stavo pensando...-:
:-Oh,
ma che lieta notizia! Già è un passo avanti, dipende poi cosa stavi pensando...-:
Disse
Death, ed accelerò per superare un fuoristrada. Milo ci mise qualche secondo
per capire
:-Hei, l’ho afferrata! Sei crudele!! Comunque stavopensando di uscire dalla macchina, pistole spianate e intimare ai
ladri ad uscire da nascondiglio
e a seguirci
in centrale... come nei film...!-:
Death
gli lanciò una veloce occhiata di compatimento
:-Milo, quelli nei film scappano per una questione di copione. Se facciamo così questi qua se
ne corrono via come tanti leprotti impauriti-:
Intanto
erano arrivati al distributore
:-Bene
bene, tutti ai propri posti, avete capito bene il piano?-:
Milo
ed il signor Kimèno annuirono e scesero dalla
macchina. Lui invece si diresse al self service.
Abbassò
il finestrino e si soffiò per qualche secondo con un giornale, tanto per fare
un po’ di scena, poi aprì lo sportello e scese per fare benzina.
Gli
sembrava di aver visto un movimento all’interno dell’autolavaggio, ma fece
finta di niente e si appoggiò al muretto guardando l’orologio.
All’interno
del tabacchino poteva vedere Milo ed il signor Kimèno
osservare questo e quello, come fossero dei turisti. Un altro movimento
all’interno dell’autolavaggio lo convinse ad allontanarsi un po’: se stava
lontano dalla macchina forse i ladruncoli si sarebbero fatti vivi. Così si mise
a passeggiare
guardandosi
intorno, cominciando a fischiettare per rendere la cosa più credibile. Diede le
spalle all’autolavaggio e si mise a guardare con profondo interesse
un
albero che cresceva in un aiuola lì vicino. Un altro rumore: ed ecco!
Tre
ragazzini erano usciti correndo dal loro nascondiglio e stavano correndo verso
la macchina. Diede una voce a Milo e si lanciò all’inseguimento:
lui
si diresse verso la macchina, dove due di loro erano quasi arrivati, mentre
Milo rincorreva il terzo, ed il più grande, che gli scappava come una lepre.
Death
e Kimèno bloccarono i due, ammanettandoli allo
sportello e tenendoli per le spalle, e si girarono a vedere come stava Milo.
Non
stava bene: era scivolato sull’acqua saponata che serviva per lavare i vetri e
che il ragazzo aveva versato per terra. Gettò il secchio che teneva ancora in
mano, fece un gesto agli altri due e sparì nascondendosi tra i cespugli e gli
alberi radi che crescevano da quelle parti. Dopo aver ammanettato meglio quei
due
e averli
fatti entrare in macchina si diressero verso Milo
:-Hei, che volo!-:
Disse
Death aiutandolo ad alzarsi
:-Non
cercare di sdrammatizzare! Fa male... il mio povero fondoschiena..!-:
Milo
si sollevò a fatica e cercò di ripulirsi alla meglio i pantaloni
:-Ecco
come buttar via dei comodi vestiti!-:
Disse
scocciato
:-Dai
che in compenso ne abbiamo presi due, per ora possiamo ritenerci soddisfatti-:
Death
risalì in macchina e, con una sgommata, si diresse di nuovo verso la SAINT.
Hei, Death, dove credi di andare? E… perché sventoli quel bisturi? *vedo
a curare charm_strange e famiglia!* ndr
Death *TORNA QUI!* ndr me
Ci dispiace, provvederemo a mandarvi una legione di saint infermieri ^-^
E abbiamo provveduto alla dimensione ;) come va così?
Vi auguriamo una rapida guarigione, sperando! °-°
aries_no_nike: CIT: Ahahahahah!!!!Death!!mi spiace
caro!!dai le colpe alle autrici ke ti stanno rendendo
simpatico!!!
KYAAAAAA! Ma che gli
hai detto?! Questo ci rincorre per tutta la casa, infuriato come un babbuino,
brandendo un bisturi dall’aspetto inquietante! ><”
Miluccio è un geniaccio!
Oh, IO ci ho pensato…! *foto della prof di
inglese in mano*
Hehe, ecco altro capitolo!
Piace? ^-^
Diana924: Ripeto: Milo è un genio… ma non se n’è ancora
accorto! (e forse è meglio, già lo vedo con la scatola de “il piccolo chimico”
pronto a far esplodere l’ottava casa…)
Bè, con Seiya abbiamo perso le speranze…
Ma dove l’ha trovato, Kurumada, quello?! Cioè,
l’aspetto è passabile (il ciuffo alla Little Tony è simpatico) ma il cervello… quello non va, non va…
Hai capito chi sono le bratte? Scommesse aperte
;)
Capitolo 16 *** Tre pirla all'autolavaggio (parte II) ***
Cap. 16°:
Tre pirla all’utolavaggio… (parte II)
I due
ladruncoli furono portati alla SAINT e sbattuti senza tanti complimenti nella
sala interrogatori
:-Allora,
chi sono questi due pidocchi?-:
chiese
Aioria entrando
:-Ah,
due che hanno rapinato il signore e hanno cercato di rapinare anche me-:
spiegò
Death
:-Te?
Povero innocente! Comunque, procediamo: come vi chiamate?-:
i due
stettero in silenzio
:-Ah,
siete anche sordi oltre che essere dei ladri! Vi ho chiesto come vi chiamate!-:
:-Naa, Aioria non sei convincente! Fai fare a me-:
Death
si piazzò di fronte a loro e prese un profondo respiro
:-QUALE
ESSERE VOSTRO NOME?-:
i due
si tapparono le orecchie e poi sbuffarono
:-YamadaShun-:
disse
il più piccolo
:-benissimo
cespetto di lattuga. E tu, biondino?-:
:-Hyoga. PetkunHyoga-:
Death
lanciò un’occhiata trionfante ad Aioria e gli disse
:-Visto?-:
:-Si,
si, bravo... ora fammi continuare: mi hanno detto che c’era un altro con voi.
Chi era?-:
:-Era
mio fratello-:
pigolò
Shun
:-Nome?-:
:-Gliel’ho detto: YamadaShun-:
Aioria
sospirò e scosse la testa
:-Ma
sei tardo! Il suo nome!-:
:-E
scusa! YamadaIkki-:
:-Vedi,
Death? Anche io mi faccio rispettare! E, di grazia, perché volevate rapinare il
signor Kimèno?-:
:-Ma
che vuoi-: Hyoga si strinse nelle spalle :-Dobbiamo pur campare, sai?-:
:-E
rubare vi sembra un modo onesto per
campare?-:
:-No...
ma è efficace e frutta, se ci sai fare-:
Aioria
cominciò a passeggiare scuotendo la testa. I due lo osservavano andare avanti e
indietro aspettando che dicesse qualcosa
:-Dove
rubavate di solito?-:
chiese
dopo un po’, fermandosi davanti alla scrivania. Loro si scambiarono
un’occhiata, Shun si morse il labbro inferiore
:-All’autolavaggio. O… sugli
autobus. Fregavamo i portafogli dalle tasche della gente-:
:-Ma
che siete ingegnosi. E dove pensateche
sarà il vostro compare, ora?-:
entrambi
scossero le spalle
:-Sull’autobus che fa capolinea alla piazza. Credo che sia
lì-:
disse
Shun
:-Bene
bene... Death, sentito? Si va al capolinea-:
<><><><><><><><><><>
:-Perché
devo rimetterci sempre io il portafogli? L’ho già messo a rischio una volta!-:
protestò
Death scendendo dall’auto
:-Non
essere così drastico, collega. Non te l’hanno preso-:
:-Ma
a me mi ha visto quello! Mi riconosce e scappa!-:
Aioria
aggrottò le sopracciglia
:-Cavolo,
è vero... va bene, ci vado io, ho capito-:
disse.
Prese il portafogli e lo mise in tasca, bene in vista. L’autobus si stava
avvicinando
:-Dunque,
la prossima fermata è in via . Segui l’autobus senza farti notare ed aspettami
lì, io prendo il marmocchio fuggitivo e scendo non appena si ferma-:
Death
risalì in macchina ed Aioria si diresse verso la fermata. Salì sul bus e si
sistemò vicino ad uno specchietto, in modo di tenere d’occhio la situazione
senza farsi notare. Poco dopo vide il ‘fuggitivo’ che saliva. Subito gli diede
le spalle, per fargli notare il portafogli nella tasca e studiò la sua reazione
nello specchietto.
Bingo:
Yamada-due si era diretto verso di lui, fermandosi
poco distante. Il mezzo di mise in moto con uno sbuffo e si immesse nel traffico.Non appena Aioria sentì che il portafogli si
sfilava dalla tasca, si girò ed afferrò il ragazzo per le spalle. Mancava poco
alla fermata. Non appena l’autobus si fermò Aioria trascinò il suo
‘prigioniero’ fino all’auto dove Death Mask lo aspettava
:-Si,
è lui! Complimenti, Aioria!-:
gli
disse
:-Si,
va bene, ma ora aiutami a ficcarlo in macchina! Scalcia peggio di un mulo!-:
infatti
Ikki si dibatteva e cercava di sgusciare via
:-Non
così in fretta, caro: tu devi venire con noi-:
*
:-Milo! Milo, l’abbiamo preso!-:
esultò
Death. Milo uscì a razzo dal laboratorio e puntò il dito contro di lui, con
sguardo truce
:-Tu...-:
sibilò
:-Tu,
mi hai rovinato i pantaloni!-:
:-Sai
quanto me ne frega!-:
gli
rispose lui
:-Basta!
Basta, voi due! Portiamoli da Sion, piuttosto-:
Dopo
che ebbero raccontato tutto a Sion lui annuì pensieroso poi disse
:-Vi
faccio una proposta, ragazzi-:
disse
rivolto ai tre
:-O
ve ne andate in prigione a scontare tutte le pene che avete scansato fino ad
ora...-:
fece scorrere
lo sguardo su tutti e tre
:-O
accettate di lavorare qui. Quale ipotesi preferite?-:
loro
si scambiarono per un po’ occhiate interrogative e poi si misero a confabulare
in un angolo
tgR(ory):
Attenzione,
dalle ultime fonti ci risulta che Shiryu sia emigrato per non partecipare a
questa folle fic.
Scherzavo!! A suo tempo, ci sarà anche lui, credo che si
stia ancora pettinando… <_<
Bene, ed ora, alle recensioni:
aries_no_nike:
Ciao, Nike caraaa! Come te la passi? Spero vada
tutto bene ^-^
Ti dirò: per la guida di Death, sono ricorsa ad un esempio pratico… me e Mako!! (io, purtoppo) non guido… -_- ma forse
è un bene!
Comunque ti basti sapere che una volta un tizio ci ha suonato, e noi ci
siamo girate e abbiamo detto insieme “Che cazzo suoni?!”.
^///^ che teatrino! Miluccio è dolce, sissi!!
NatsuVIII:
Dai, Death, i cadaveri mica scappano!! *Ah,
no?* ndr Death (fuori dalla porta: cadaveri con valigie e fagotti cercano di
fuggire) hem… <_<
Hei, un attimo! Seiya, molla quei fili!! Io ti
uccido, ti sei messo a fare il burattinaio, adesso?! Sei sempre inutilee!!
Come hai fatto a capire che Death non sopporta il caro piccolo Milo?? … bè, in fondo hai ragione: sono come il pepe e lo zucchero
*-*
Ma ddai, un po’ di comprensione, povero Milo, la
saponina fa scivolare in un modo pazzesco!! Vieni qui, ciccino,
che ti coccola zia Rory…!
Angeluzz…!! GASP!!! Ok, ok, DEATH è mooolto
somigliante a Mako… -_- e i miei commenti non sono da
meno…
Ora sai chi sono il ladruncoli! Quella sede è diventata un centro per
sfollati! O-O
Diana924: *Milofrigna*Poooovero!! Ce l’avete tutti con lui! °c°
*ecco! Ce l’avete tutti con mee!!*
ndr Milo *tu zitto e piangi!* ndr me
All’inizio ERA un agenzia investigativa, ora è diventato un “Centro
Sfollati e Malati di Mente” -_-‘
Chi sono, chi sono…! Sono tre delle cinque
fedeli bratte di Saori, stavolta però non la devono salvare… Strano, non è da lei essersi cacciata ancora in qualche
pasticcio…
*Perché, che pasticci ho fatto, fino ad ora??* ndr
Saori *Ah, non so… a parte
essere stata colpita da una freccia come una pirla, esserti praticamente
rinchiusa DA SOLA nella prigione del nemico, essere stata rinchiusa in un vaso,
esistere… (continua l’elenco)*
*Perché tutti pensano che sono pirla?? ç_ç* ndr Milo
Ma nuoo, non sei pirla…!
Per il bambino ci sarà tempo, allunghiamo la sua agonia, Mwahaha!!
Indovinato: uno era Ikki (ce lo vedo il caro a
rapinare le vecchiette!! xD) e gli altri erano Shun (tessorrro!!) e Hyoga (per favore, almeno qui non piangere
per la mamma
se no ti uccido!)
I Saints per sicurezza vanno SEMPRE tenuti,
quanto a Death… è tornato ai cadaveri, non
preoccuparti ^-^
*Se vuoi fare un controllino approfondito…!*
ndr Death *SCIOOO’!!* ndr me
Sisi, si nota che sei una fan Xd
aggiungiamo alla lista Il commissario Rex (io adoro quel cane), la signora in
giallo (oddio, mica poi tanto, Dio ce ne scampi!) e Crossing
Jordan (adoroo!).
Il motivo del tono serio che poi degenera…bè, insomma, te la immagini una cosa di sedici capitoli
tutti strappalacrime, morti, feriti, altri morti… chi
avrebbe avuto
lo stomaco?
Ahaha, Saga e Kanon!! Per ora li lasciamo un po’, ma
torneranno presto ^-^
Dopo varie parentesi
più o meno comiche in questo capitolo si tornerà a fare sul serio!
Buona lettura =D
Cap. 17°: Rapina in banca
Il
telefono nell’ufficio di Sion squillò non appena luiaprì la porta della stanza
“lavoro
in arrivo”
Pensò.
Afferrò la cornetta e disse, con la massima autorità che la sua voce poteva
avere alle otto di mattina
:-Sede
centrale della SAINT, cosa possiamo fare per lei?-:
Gli
rispose le voce impaurita di una donna
:-Pronto?
Pronto, chiamo dalla banca in via Mykalis. E’ in
corso una rapina, c’è bisogno di aiuto al più presto!-:
:-Subito,
signora, manderemo degli uomini alla banca, resti lì-:
Riagganciò
e cercò qualcuno da portare con lui. Aioria ed Aioros vollero andare a tutti i
costi, così come Marin.
Prima
di uscire Sion fissò per qualche secondo Kanon
:-Vuoi
darci una mano con questo caso?-:
Gli
chiese tenendo aperta la porta dell’ingresso. Kanon si strinse nelle spalle
come se non gli importasse niente mentre Saga aveva lanciato un’occhiata
di
avvertimento a Sion.
:-Se
viene lui, devo venire anche io-:
Disse.
:-Non
ho bisogno della balia!-:
Sbottò
Kanon.
:-Saga,
siamo già in troppi. Vieni, Kanon, consideralo come il tuo primo caso
ufficiale-:
Kanon
lanciò un’occhiata compiaciuta al fratello e si allontanò con gli altri. Gli
sembrava strano entrare in una macchina della polizia senza manette
e
senza nessuna accusa.
:-Dove
dobbiamo andare?-:
Si
informò Aioros
:-Via
Mykalis, alla banca-:
:-E
sia-:
Aioros
ingranò la marcia e partì con una sgommata lasciandosi dietro una scia di
polvere.
VIAMYKALIS-BANCA
Le
macchine della polizia avevano già circondato la banca. Un uomo era uscito
dall’edificio
:-Fermo!
Sei circondato!-:
Tutti
i SAINT si erano appartati dietro la macchina per evitare i colpi di pistola, e
Aioria cercava di maneggiare il megafono che gli avevano dato
per
parlare con il rapinatore.
:-E’
un altro dei tuoi amichetti?-:
Chiese
Sion a Kanon. Lui sorrise.
:-Ha
la faccia coperta, non posso mica vederlo…-:
:-Non
fare la scena con me, Kanon, non mi freghi. Lo conosci?-:
Il
sorriso dalla faccia di Kanon scomparve e la sua espressione si rabbuiò
:-Io
conosco quasi tutti i malviventi di questa zona, Sion-:
:-E
cosa sai di lui?-:
:-So
solo che si chiama ÈkalosSolòna-:
:-Ne
sei sicuro?-:
Sion
lo stava fissando con quella sua espressione indagatrice che a Kanon non
piaceva per niente.Era chiaro che si
aspettava qualcos’altro.
:-ÈkalosSolòna, trentacinque
anni, specializzato in rapine, come puoi vedere, era uno degli uomini di
Kevines una volta, ma poi lo ha abbandonato
per …
per ‘lavorare’ da solo-:
Continuò
Kanon a denti stretti.
:-Trentacinque
anni…-:
Gli
fece eco Sion
:-Ecco
come rovinarsi una vita…-:
:-Io
sono più giovane di lui, anche se solo di qualche mese-:
Sorrise
Kanon.
:-E
te ne vanti? Ma forse è un bene: a te, forse, ti possiamo recuperare-:
E
pronunciò quel ‘forse’ come se fosse una parola proibita. Aioria interruppe il
discorso
:-Sion, vuole contrattare, sto andando a vedere cosa vuole
in cambio degli ostaggi-:
Fece
per uscire allo scoperto quando Kanon lo tirò di nuovo giù
:-Ma
tu, il cervello, ce l’hai? Quello ti spara non appena ti vede! Tieni-:
Kanon
si sfilò il giubbotto antiproiettile passandoglielo
:-Ma
io ne ho già uno addosso!-:
Protestò
Aioria
:-Tu
mettitelo, fidati di me… se i miei consigli valgono
ancora qualcosa-:
:-Ma
perché dovrebbe spararmi appena mi avvicino?!-:
Gli
chiese ancora per niente convinto.
:-Perché
da una distanza così ravvicinata può ammazzarti anche con il giubbotto
antiproiettile, ecco perché!-:
Aioria
lanciò un’occhiata a Sion e poi si infilò anche il secondo giubbotto
:-Ok,
adesso esco!-:
Disse
al rapinatore, prese la pistola e la nascose nella tasca del pantalone,
stringendola. La predizione di Kanon si avverò ancora una volta:
non
appena Aioria fu uscito dal ‘nascondiglio’, una scarica di proiettili gli
arrivò dritto addosso.
Se
non fosse stato per il giubbotto che Kanon gli aveva dato, una scarica di
proiettili da distanza così ravvicinata gli avrebbe spezzato le costole.
:-Dovevamo
parlare!-:
Protestò
Aioria coprendosi la testa con le braccia
:-Cosa
vuoi in cambio degli ostaggi?-:
Il
rapinatore gli rivolse un sorriso.
:-Getta
la pistola o sparo alla mocciosa!-:
Gli
disse. Dopo un momento di esitazione, Aioria estrasse lentamente la pistola
dalla tasca e la posò a terra.
:-Dalle
un calcio. Falla arrivare a me-:
Con
un sospiro rabbioso Aioria eseguì
:-Ora
cosa vuoi?-:
:-Una
macchina. Più tutto il contenuto della banca. E…-:
:-Ma
sei pazzo?!-:
:-Taci!
E dì ai tuoi amichetti che se non mettono giù le pistole tu sei morto-:
:-...Ragazzi…? giù le pistole...-:
Ma
quando non ci fu più nessuno a tenerlo sotto tiro, il ladro puntò con la sua
pistola alla gamba di Aioria e sparò una serie di colpi.Uno andò a segno
:-Cazzo!-:
Aioria
si afferrò la gamba e si inginocchiò a terra
:-KANON!
TORNA QUA!-:
Sentì
urlare Sion. Infatti Kanon era uscito a razzo da dietro la macchina e puntava
dritto al petto del rapinatore. Lui non aveva nessuna protezione:
il
suo giubbotto era rimasto ad Aioria. Il sorriso del ladro si allargò
:-Sea Dragon-:
Lo
salutò con un ghigno
:-Èkalos-:
Ricambiò
Kanon
:-Quanto
tempo è passato... qual buon vento ti porta fin qui?-:
:-Non
mi pare il momento di chiacchierare, collega.
Lascia gli ostaggi e noi ti daremo quello che hai chiesto-:
:-Oh,
mi piacerebbe tanto, sai, ma…-:
Puntò
la pistola più vicino al collo della bambina.
:-Ma ho
un lavoro da finire-:
:-Ti
ho detto che avrai quello che vuoi. Lasciala andare-:
:-Oh,
sai... un riscatto mi farebbe comodo...-:
:-Non
ti basta l’ottanta per cento di tutto quello che c’è in banca?-:
Chiese
Kanon sarcastico
:-Novanta-:
Disse
Èkalos
:-Ottantacinque-:
Rispose
fermo Kanon. Il rapinatore si guardò un po’ intorno poi tornò a concentrarsi di
lui
:-Ottantacinque.
Più il riscatto della bambina-:
Gli
disse
:-Il
riscatto non era nei patti-:
:-I
patti sono cambiati-:
Ma l’oggetto
del riscatto aveva fatto da solo: la bambina infatti aveva mollato un morso
alla mano di Èkalos ed era corsa a nascondersi dietro
Kanon
:-Non
ti possono vedere neanche i bambini, Èkalos, ma com’è
possibile?-:
:-Non
fare tanto il galletto, Kanon. Sai
che mi basta premere il grilletto per farti fuori-:
:-Se
è per questo...-:
Kanon
gli puntò contro la sua pistola.
:-Anche
a me-:
In
quel momento si sentì la sirena di un’ambulanza che arrivava proprio in quella
direzione. Parcheggiò inchiodando le ruote e fecero salire Aioria.
Quando
si alzò per terra c’era una grande macchia scura
:-Ops, il tuo amichetto ha perso molto sangue... sono
proprio cattivo...-:
Continuò
Èkalos fingendosi dispiaciuto
:-No,
sei un grandissimo stronzo. È diverso-:
:-Fermo
dove sei!-:
Èkalos
puntò la pistola contro qualcuno che si trovava dietro Kanon. Sion si stava
avvicinando
:-Devo
dirgli una cosa-:
Ribatté
lui, e gli si avvicinò bisbigliandogli qualcosa all’orecchio
:-Ok,
ho capito-:
Gli disse
Kanon annuendo. Sion tornò dietro la macchina
:-Cosa
ti ha detto?-:
Chiese
Èkalos agitando la pistola contro di lui
:-Ci
sono novità, caro Èkalos: noi ti diamo la macchina e
l’ottantacinque per cento. Questa è la prima ipotesi. Seconda ipotesi: tu ti
arrendi e avrai
uno sconticino sulla pena-:
Il
suo sguardo guizzò un attimo verso l’ingresso della banca: gli agenti entrati
dal retro gli stavano arrivando alle spalle, come gli aveva detto Sion
:-No,
io non mi arrendo. Lo so come siete voi della polizia: non mantenete mai le
vostre promesse!-:
:-Ma
noi non siamo della polizia...-:
Kanon
gli sorrise
:-Noi
siamo della SAINT!-:
E
subito dopo gli agenti gli arrivarono dietro e riuscirono ad immobilizzarlo
dopo avergli tolto la pistola di mano.
:-Forza,
portatelo via-:
Fu
l’ordine di Sion. Mentre portavano Èkalos alla
macchina lui urlò a Kanon
:-Me
l’hai fatta stavolta, Sea Dragon, ma non mi fregherai più! Ci
rincontreremo!-:
Kanon
scosse le testa.
:-Povero
Èkalos... non gliene va bene una...-:
Gli
ostaggi erano fatti tornare a casa, e la polizia si era congratulata con loro
per l’idea. Non appena un agente vide chi era il misterioso personaggio
che
aveva trattato con Èkalos, lo guardò come se fosse un
elefante rosa e poi se ne andò senza dire una parola
:-Hai
dato rompicapi anche a quelli della statale, eh, Kanon?-:
:-Dai,
Sion... lo sai che non mi piace parlare di queste cose-:
Gli
disse scrollando le spalle a facendo un gesto con la mano, come per allontanare
un pensiero.
*
LAIKO GENERAL HOSPITAL-ORARIO DI VISITA
Una
stanza al LaikoGeneral
Hospital era particolarmente affollata
:-Poi
come avete risolto la faccenda?-:
Chiese
Aioria mentre tutti gli si affollavano intorno: la pallottola gli aveva
lasciato un ricordino nella gamba, un buchetto largo un paio di millimetri
:-Kanon ha trattenuto ÈkalosSòlona mentre alcuni agenti gli arrivavano alle spalle. Lo
abbiamo colto di sorpresa e starà al fresco un bel po’ di tempo-:
Disse
Sion
:-Kanon...?-:
Chiese
Aioria incredulo girandosi a guardarlo
:-A
volte io faccio anche cose utili. E ho evitato di farti uccidere-:
Gli
disse
:-Quando
potrai tornare a casa?-:
Si
informò Aioros guardando l’orologio
:-Già
ti manco, eh? Bah, non so... tra qualche giorno sarò di ritorno. Ma dovrò stare
a letto-:
:-Bene,
cercherò di godermeli come se fossero gli ultimi della mia vita. E ora, se non
vi dispiace, torno alla SAINT-:
Aioros
si incamminò verso la porta rivolgendo un cenno della mano a tutti i presenti.
:-Anche
io dovrei tornare. Devo impedire che i giornalisti assaltino la sede-:
Disse
Sion alzandosi, ma prima di uscire si girò
:-Kanon, vieni con me?-:
Ormai
Kanon aveva capito che quando Sion parlava con quel tono non era una domanda,
ma bensì un ordine.
Secondo
lui doveva suonare come un
“Kanon,
vieni subito con me alla SAINT, senza per cortesia né per favore”
Kanon
sospirò e si alzò a sua volta. Sapeva già cosa aveva in mente Sion
:-Devo
dirlo a Saga?-:
Chiese
mentre erano in macchina
:-Ovviamente.
Devi raccontargli tutto-:
:-Mica
è stata una scampagnata…-:
:-No,
ma devi dirglielo lo stesso. Non ha senso se vado io e gli dico “ ciao, Saga,
ascoltami: Kanon ci ha aiutati ad arrestare un malvivente,
potresti
essergli un tantino riconoscente?”-:
Kanon
sbuffò e si girò per guardare le luci di Atene sfrecciargli davanti agli occhi.
Da quant’era che non saliva su una macchina?
Senza
manette e sirena, si intende
:-Glielo
devi dire tu, Kanon-:
Insistette
Sion. Inchiodò ad un semaforo rosso
:-Si,
si… glielo dico...-:
:-Non
mi convinci…-:
Restarono
per un po’ in silenzio, poi il semaforo tornò ad essere verde. Ma Sion non
ripartì
:-E’
verde-:
Lo
informò Kanon, anche se sapeva che era inutile
:-Lo
so-:
Le macchine
avevano cominciato a suonare, riempiendo la piccola strada di caos. Kanon
sferrò un pugno al cruscotto
:-Va
bene! Glielo dico, ora riparti!-:
Lentamente
Sion inserì la marcia e ripartì. Arrivati alla SAINT Sion si rinchiuse nel suo
ufficio dicendo di dover sbrigare un paio di cose.
Ma
non prima di aver chiamato Saga
:-Kanon deve dirti una cosa-:
E
prima che lui potesse protestare li lasciò da soli nel corridoio. Saga incrociò
le braccia
:-Cosa
hai combinato?-:
:-Ecco,
hai visto? Pensi sempre male. Chi ti dice che abbia combinato qualcosa di
brutto?-:
:-Perché,
hai mai fatto qualcosa di buono?-:
Kanon
sospirò e scosse la testa, poi si girò per andarsene.
:-E
va bene, raccontami cosa hai fatto. Andiamo nel mio ufficio?-:
Entrarono
nella stanza e Saga si richiuse la porta dietro di se, poi si sedette ed
aspettò. Kanon si appoggiò alla scrivania e cominciò a parlare.
:-Oggi
c’è stata una rapina alla banca in via Mykalis-:
Cominciò.
:-Lo
so-:
:-Bene.
E come sai siamo andati io, Sion, Aioros, Marin ed Aioria-:
:-Potresti
andare più velocemente?-:
Kanon
alzò gli occhi al cielo e si fermò.
:-Ok,
scusa. Continua-:
:-Il
rapinatore era una mia vecchia conoscenza, ÈkalosSolòna. In poche parole, conoscendolo sapevo che quando
qualcuno sarebbe uscito
allo
scoperto lo avrebbe fatto fuori ed ho dato il mio giubbotto ad Aioria. Infatti,
non appena lo ha visto, Èkalos ha cominciato a
sparargli,
ma
con due giubbotti non lo ha ferito gravemente. Poi però lo ha preso alla
gamba-:
Saga
si alzò di colpo
:-Cazzo,
e come sta?-:
:-Come
vuoi che stia? Tu come staresti se ti sparassero?-:
Gli
disse Kanon infastidito
:-Nel
senso se è grave-:
Precisò
Saga
:-No,
non credo… tra un paio di giorni tornerà a casa. Poi sono
uscito io a negoziare con lui-:
:-Kanon, sei un cretino. Eri senza giubbotto, poteva
spararti-:
Disse
Saga
:-Ti
stai preoccupando?-:
Gli
chiese lui sarcastico
:-...
Continua-:
Disse
Saga
:-Allora
dopo che abbiamo parlato per un poco sulle condizioni, Sion mi ha detto che
alcuni agenti stavano entrando dal retro, per prenderlo alla sprovvista-:
:-E
tu che hai fatto?-:
:-Che
avrei dovuto fare? Ho continuato a trattenerlo, poi sono arrivati quelli e lo
hanno portato via-:
Saga
annuì
:-Immagino
di doverti fare i complimenti-:
:-Non
mi interesano i tuoi elogi-:
:-Bene.
Credo che andrò da Aioria-:
:-L’orario
di visita è finito. Potrai andarci domani-:
In
quel momento entrò Milo
:-Ragazzi!
Ragazzi, aprite sul terzo canale: c’è il telegiornale-:
Saga
si affrettò ad accendere il televisore che teneva su un angolo della scrivania
:-Ma
come cacchio hanno fatto a riprenderci?!-:
Chiese
Kanon spalancando gli occhi verdi. E il caso aveva voluto che in quel momento
mandassero in onda il pezzo dopo che avevano sparato
ad
Aioria, quando lui si era lanciato allo scoperto come un pazzo, con tanto di
pistola alla mano. La giornalista stava dicendo
:-Il
coraggioso uomo che si è gettato in aiuto del compagno sembra essere l’ex Sea Dragon, ora conosciuto meglio come Kanon Kenuryos-:
Poi
passarono il servizio in camera di Aioria, all’ospedale. Stava dicendo
:-Ammetto
che senza Kanona quest’ora non so che
fine avrei fatto-:
E
raccontò di come gli aveva dato il suo giubbotto pur sapendo che sarebbe
restato senza protezione in caso di una sparatoria
:-Per
me Kanon non è quello che pensano tutti, secondo me può essere recuperato, in
fondo non è un cattivo ragazzo. Stai ascoltando, Kanon?
Lo
spero, non vorrei sprecare fiato… e Saga, il suo
gemello, dovrebbe essere fiero di avere un fratello come lui, perché...-:
A
quel punto lo schermò ridiventò nero.
:-Hei!-:
Protestò
Milo, che era rimasto davanti alla porta. Kanon teneva il telecomando in mano
ed aveva abbassato lo sguardo.
:-Lo
spettacolo è finito, non mi interessa cosa dice quel cretino di Aioria.
Scusate, vado a casa-:
Oook, come vedete non
siamo morte, anzi, credo che questo sia stato uno degli aggiornamenti più rapidi…*punzecchiaMako con la matita* : Non è verooooo??!
Si, do sempre a lei la
colpa dei ritardi… sono un essere immondo…
e me ne vanto U.UxD
Comunque, come avete
visto in questo capitolo le cose si sono movimentate dopo i capitoli
“minchioni” precedenti.
Credo che siamo in molti a trovare puccioso
Shun (oddio, a volte mi sembra Chibiusa, ma è un
particolare trascurabile ^^”)
O.O … a me non sembra Death il personaggio più stupido della storia. Se
vogliamo parlare di personaggi stupidi delle storie (Sia questa sia Saint
Seiya) c’è lui,
l’unico insostituibile, imbattibile (nel campo della “minchiaggine”)
è… Seiya, ovvio! ò-ò
La squadra vincente Hyoga-Shun è ovunque. Dopo
il casino della terza casa, tutti e due… va bè, non divaghiamo!!
A presto ^^
aries_no_nike: Niiiike!! Naaah,
Death non potrà mai vivisezionarci (ho in ostaggio i suoi boxer preferiti xD) e noi saremo sempre QUI!! Rassegnatevi u.u
Sion…Sion…
e, poveretto, c’è la crisi anche in Grecia, qualcuno per lavorare lo deve pur
trovare da qualche parte…!
Non sei l’unica ad insultare quando sei in macchina, dovresti sentire me
e Mako! n.n*Non è bello insultare le persone…* ndr Mu *Oh, no… è per questo che lo
faccio! ^-^* ndr me
Cooomunque… troppo forte quella della
vecchietta! Xd
E’ dannatamente vero: i vecchi sono arci-lenti…
<_< *si allontana borbottando sui vecchi per strada*xD
LadieKatjie: Ciaoo!! ^^ Oooh,
mi sono divertita tanto tanto a scrivere
l’interrogatorio *-*
Peccato che, corrono voci nella sede della SAINT, qualcuno non ha gradito… Dai, Death, Ria, collaborazione, su ^^
*Non farmi rispondere…* ndr Death *Ok, taci, allora* ndr me
Adoro quella locandinaaa!! Ho anche cercato le
immagini che posteremo nei cap **
Come vedi si entra in azione, dai, facciamo il tifo xD
titania76: *intrepidi difensori della legge, vedi?
Qualcuno ci rispetta u.u* ndr Saga *e chi dice che
parlava di VOI??* ndr me *Ma è ovvio! Di chi se no?*
ndr Saga
*Hummm… hai ragione, per questa volta…* ndr me
Hem, duunque…Yeah, vedi che sei un simpaticone, Death? *-* …no, posa quel bisturi… <_<
ops, aiutoooo!!! >.<
non c’è libertà di parola!!
Ma no, i pirlacompagnetti di Seiya…hem… che ci facciamo? Ah,
giusto, non partiranno da Death (lì ci finiranno xD)
ma a ciascuno sarà assegnato un “maestro”.
*L’ho già sentita questa storia…* ndr Hyoga *CENSURA* ndr me
Ok, ok, niente commissario Rex, come non detto ^^”
Death non ha visto troppi film, è proprio così di natura xD*Si, sono genuino*
ndr Death *Quello è il latte di mucca, tonto…* ndr me
(scappa da un inferocito granchio pazzo)
Non hai fiducia nelle capacità di Aioria…
Tesssoorrro, come maiiii??
xD Dai, un po’ di buona fede, si sta sviluppando
ora.. hai presente i primitivi, con i loro modi leeeeeeeentiii…
Si, la “padellazione” è un’arte! Sicuri che non
era un’antica tortura cinese??! Può darsi…
P.S.:E io, da genio
qual sono *masentitela...* ndr Shaka *Tu compari troppo frequentemente! Dov’è finito Buddha? … bè, dovunque sia, raggiungilo!* ndr me
Heeem, dicevo, da genio qual sono*lancia occhiataccia a Shaka*… Ta-taaaaaaan! Ho trovato un sito stupendo dove
abbiamo rimediato le immagini dei Saint… versione
SAINT!
*Doveva essere una battuta?* ndr Death Mask *No, ma in caso… saresti stato tu
a non capirla* ndr me
Comunque, dicevo, posteremo un immagine per ogni capitolo; cominciamo
da Aioria(dai, se lo merita, ci ha quasi rimesso una gamba):
Come avete visto,
abbiamo recuperato anche Doko! Che avrà un bel po’ da
fare…bè, essendo arrivati
a metà della storia, era ora che si mettesse in funzione.
E qui è GIOVANE, non
ha scuse u.uxD
Saga verrà colpito da
una crisi isterica simil donna pre-parto,
Kanon…eheh, Kanon, Kanon…! Vedrete ^^
Pilatigirls: Beaaa!! Oh, ma io non ho intenzione di liberarmi di te
^^
Grazie mille per i complimenti
^//^ come abbiamo detto nel primo capitolo ci siamo chieste se una cosa del
genere avrebbe potuto funzionare e abbiamo tentato =)
Con buoni risultati, vedo *-*
Ancora grazie °v°
Un bacione
DeaEris: Ziaoo!! Bè,
sull’intelligenza limitata di Deathy potremmo
scriverci un romanzo… <_< anche io misono chiesta: perché diavolo spiegare ad uno
come lo uccidi?!
Gliene potrebbe fregare di meno?!
Fatto sta che si è fatto due puntate spiegando e ridendo come un demente. Per
poi schiattare miseramente ucciso da un tizio cieco.
Ma questi sono dettagli.
Bè, sempre rispettando il suo nome,
intendiamoci ^^”
Shun somiglia tremendamente a Chibiusa *-* sarebbero la coppia perfetta °-°
Grazie tanto tanto
per i complimenti ^//^
Bacioni
LadieKatjie:O_O hai fatto meravigliosamente bene a
sgridare Saga u.u neanche un po’ di fiducia al fratellino
<.<
Yes, la raccolta delle SummerFancy! *-* ho rimediato
tutti i Gold, più i Bronze da altri siti vari, comunque
se ci servirà qualche imm ti chiederemo ^^
Per quanto riguarda Facebook, io (che mi
sono trovata un account fatto, ma dettagli…) sono
Rosaria Falcone, ed ho un imm di un manga (una tizia
con una spada per la precisione)^.^
Quando entrerò ti aggiungo ;)
Diana924: Ciao ^^ Kanon è molto utile alle rapine u.u*eraironico?* ndr Kanon
*Heemm… nuooo!!* ndr me
Posso rispondere con certezza: Aioria il cervello lo usa quandogli fa comodo u.u
secondo me ha dimenticato la password…
Diventerà una celebrità, me lo
sento, si comincia con un TG e poi…“Il famosissimo AioriaKriseo, che ha ricevuto una pallottola…”
e tutto quello che segue xD
Hehehe, quandoil meglio si risolve, arriva di nuovo il peggio…*va via fischiettando*
aries_no_nike: Yes, sono della SummerFancy!!
Io di Mu ho trovato quella con I piccioni bianchi… <_< bè, pazienza
^^”
tutte ad Aioria,
poverino, siamo proprio, ma proprio cattive…bè, ma a qualcuno dovevano pur sparare, no?!
Dai, Ria, che fai la figura del Figo!!!
Basta scleri
^^” a presto cara **
titania76: Dopo una
lunga assenza, si, siamo tornate ^^
i capitoli di stacco sono serviti
da “capitoli spensierati”, ma si è tornati all’azione °-°7 Saga…Saga…Sagaa! Ehehe, ci sarà tempo anche per lui, tranquilla ^^
P.S: Il sito delle fan art è SummerFancy ;)
charm_strange: *porge fazzolettino a Charm_Strange*ooh,
si, siamo tornate all’azione ^^ mi commuovo anche io sapendo che c’è gente che
attende il nostro ritorno =,)
*Attendono il NOSTRO
ritorno, vorrai dire u.u* ndr Saga *Perché noi siamo
quelli fighi con le pistole U_U* ndr Shura*modesti, ragazzi.. -_-*
ndr me
*si immagina
un Kanonpuccio-puccioso
che arrossisce* *w* Tessssorro!!!!!
Ed ecco il seguito ;) ^^
E dopo Aioria, ecco qui anche Doko ^^ ci
sono TUTTI ;)
Camus
era nel suo laboratorio ad esaminare per la centesima volta le analisi del
magazzino quattro, lambiccandosi il cervello per cercare di capire cosa ci
trovasse
di
tanto strano
:-C’è
qualcosa che non torna...-:
Continuava
a ripetere. Seduto su una sedia, Hyoga lo fissava sbuffando ogni tanto,
giocherellando con il fermacarte di vetro
:-Dottor
Lavoie… qua m’annoio!-:
Si
lagnava. Camus non gli badava, e rimuginava su quei fogli senza capire cosa non
andava. Proprio quando stava per rinunciarci, una leggera incongruenza gli
saltò subito all’occhio, e dopo averci ragionato un po’ su, capì cosa lo
rendeva tanto scettico
:-Ho
un motivo per non annoiarti più, mia carissima matricola: si torna al
magazzino-:
:-E
perché?-:
:-Devo… controllare una cosa. Ma prima fammi analizzare
questo-:
Prese
un campione e preparò accuratamente la provetta per la centrifuga
:-E
cosa è quello?-:
Chiese
Hyoga avvicinandosi incuriosito
:-Hem.. ti sembrerà strano…
escrementi di topo-:
:-Eh?
Topo?-:
:-Si:
topo. Sorcio. Ratto. Come lo vuoi chiamare. Devo analizzare la sua roba-:
:-Forte...
e perché?-:
:-Nell’analisi c’è una cosa che non mi convince-:
Hyoga
osservò la centrifuga
:-Come
funziona?-:
Chiese
:-Allora,
tu metti la provetta all’interno. Man mano che la forza di gravità aumenta, i
componenti della materia più leggeri tendono a salire in superficie,
mentre
quelli più pesanti scendono verso il basso-:
Camus
estrasse la provetta
:-E
poi si esaminano uno ad uno-:
Cominciò
l’operazione, e dopo un poco disse
:-Bingo!
Tracce di polistirene!-:
:-Cioè?-:
:-Polistirolo.
Il polistirolo è il polimero dello stirene-:
Hyoga
gli rivolse un’occhiata perplessa e fissò l’oggetto in questione con le sopracciglia
aggrottate
:-… Va bé, lascia stare,
andiamo!-:
Mentre
uscivano si imbatterono in Seiya
:-Hei, Hyoga! Dove andate?-:
:-Torniamo
al magazzino quattro-:
:-E
perché?-:
:-Oh,
sai, abbiamo esaminato della mer…-:
Ricevette
un’occhiataccia da parte di Camus e si corresse
:-Ok,
ok… degli escrementi
di sorcio e abbiamo trovato tracce di… com’è che
si chiamava? Ah, si, polistirolo. Andiamo ad esaminare i sorci da vicino,
se
non sbaglio, vero, dottor Lavoie?-:
:-Ti
auguro di non dover mai fare un analisi, Hyoga. Se avessi parlato così a Sion
mi avrebbe sbattuto fuori a calci.
Comunque
si, possiamo dire che andiamo ad esaminare i sorci-:
:-Oh,
bé… buon divertimento...--:
Seiya
si avviò verso il poligono di tiro dopo averli salutati tutti e due.
*
MAGAZZINO QUATTRO
:-La
caccia ai sorci è aperta!-:
Esultò
Hyoga scendendo dalla macchina
:-Hyoga, dovresti prenderlo sul serio. Io mi guadagno da
vivere facendo questo lavoro-:
:-Ok,
rispetterò i sorci, promesso-:
Dopo
un po’ di ricerche la ricerca dei topi si era rivelata vana
:-Forse
sono dentro il magazzino...-:
Disse
Camus. Si avvicinarono ma le guardie non li fecero entrare. Camus allora
estrasse in distintivo, e l’uomo lo esaminò per un po’, ma poi scosse la testa
:-Pazienza,
andiamo sul retro-:
E sia
avviarono facendo il giro del magazzino. Proprio quello che cercavano: per
terra Camus vide una cosa grigiastra e andò in quella direzione
:-Che
schifo! Quello è…?-:
Cominciò
Hyoga
:-Affermativo,
matricola: quello è un sorcio. Per la precisione il nostro sorcio-:
Il
sorcio in questione aveva la pancia aperta, e Hyoga poteva vedere distintamente
gli organi interni, ancora coperti di sangue non coagulato.
O
meglio, avrebbe potuto vederli se non si fosse messo le mani davanti agli occhi
:-Sei
facilmente impressionabile: un attimo prima sei sfacciato e poi non appena vedi
un sorcetto morto ti schifi. Ormai è defunto,
poveretto-:
:-Devo
forse fare un minuto di silenzio?-:
:-No,
tranquillo… devi solo prenderlo!-:
:-Cosa…? Oh, no, dottor Lavoie,
questo no! Io non lo prendo quel sorcio!-:
:-E
va bene, lo prendo io! Ma tu tienimi il sacchetto aperto, almeno-:
Hyoga
prese il sacchetto con due dita e si girò dall’altra parte quando Camus afferrò
la coda del topo come se stesse raccattando qualcosa caduta a terra
:-Missione
compiuta! Ora dobbiamo solo farlo esaminare-:
*
Non
appena tornarono alla SAINT Camus si diresse verso la porta dell’obitorio
:-Ma
oggi non è il compleanno di Death? Credevo si fosse preso un giorno libero-:
Chiese
Hyoga seguendo Camus lungo il corridoio
:-Avrebbe
potuto farlo… ma non credo che avrebbe potuto stare
lontano dai suoi cadaveri per così tanto tempo!-:
Bussò
alla porta e Death arrivò ad aprire scocciato
:-Va
bé che sono venuto a lavoro, ma non è che dovete rompermi anche il dannato
giorno della mia fottutissima nascita! Cosa c’è, Camus?-:
:-Guarda
cosa ti abbiamo portato io e Hyoga, Death!-:
:-Cos’è, un altro regalo? Già sono venuti Aioria con Aioros,
Sion, Doko e quel cretino di Shura ha voluto per forza tirarmi le orecchie…
e
tutti con uno stupido pacchettino colorato. Voi cosa avete?-:
Aprì
il sacchetto ed estrasse il topo. Lo fissò per un po’ con una smorfia, poi il
suo sguardo passò da Hyoga a Camus
:-Oh,
un sorcio! Ragazzi, non so come ringraziarvi, sono commosso…
e lo avete anche squartato! Non dovevate disturbarvi tanto…-:
Disse
sarcastico
:-Ma
che hai capito! Devi aprirlo!-:
:-Cosa?
E perché? Non ti sembra già abbastanza aperto per ifatti suoi?-:
:-Si,
ma devi fargli un’autopsia-:
:-Eh?
Al sorcio? Ma perché nonvieni tu…?-:
Death
estrasse il bisturi dalla tasca e cercando di afferrare Camus
:-No,
un attimo, devi farla a lui!-:
:-Insisto,
collega!-:
:-Ti
ordino di aprire quel sorcio!-:
:-Dah, e va bene, mi accontenterò…
e cos’è questa storia del ‘ti ordino di...’? Io non prendo ordini da nessuno,
non dirlo più o finisci tu sul
tavolino.
Non
potrai girare sempre con un sorcio in tasca per evitarmi!-:
:-Va
bene, va bene, ma ora fagli un autopsia, per favore-:
Death
rientrò nel laboratorio e Camus lo sentì brontolare
:-Guardate
come mi sono ridotto… aprire i sorci…
mah...-:
Camus
sospirò
:-E
ora che facciamo?-:
Gli
chiese Hyoga
:-Ma
tu non riesci a stare fermo un secondo, eh? Non ti stanchi mai? Cos’è, al
mattino ti mangi qualche batteria duracell?-:
in
quel momento arrivò Milo
:-Caaaam! Tutti nell’ufficio di Sion!-:
:-E
perché?-:
:-Riunione
speciale-:
:-Ah,
va bien. ‘spetta che chiamo Death-:
:-No!
dobbiamo parlare di lui!-:
:-Di
lui? E perché?-:
:-Cam, che giorno è oggi?-:
:-Il24
Giugno...?-:
:-E
che succede oggi?-:
:-Che
succede… che succede? Ah: è il suo compleanno!-:
:-Ci
sei arrivato. Andiamo!-:
Ed
entrarono nell’ufficio di Sion, cercando un angolino per appostarsi senza dare
fastidio. Quando furono arrivati anche Saga e Kanon,
Sion
cominciò a parlare
:-Ragazzi,
come tutti sapete oggi è il compleanno di Death. Non ha detto niente e
sicuramente stasera se ne starà a casa sua a guardare la tv come al solito
senza
pensaci, come fosse un giorno come un altro. Che ne dite di fargli una piccola
sorpresa?-:
Tutti
si scambiarono un occhiata
:-Tipo
una festa a sorpresa?-:
Aggiunse
Doko
:-Si,
bello! Mi sembra un ottima idea!-:
Disse
Shura, e tutti confermarono
:-Bene.
Marin ha già pensato a liberare il poligono di tiro da bersagli e tutto. È un
locale abbastanza grande, forse il più grande che ci sia qua dentro.
Forse
il magazzino di Shura è un po’ più grande, ma non mi sembra il caso. Ora
dobbiamo sbrigarci: chi lo tiene occupato?-:
Camus
alzò la mano
:-Credo
che io non desterei sospetti: stamattina gli ho chiesto di fare un’autopsia,
quindi se gli sto intorno chiedendogli questo e quello,
non
credo che sospetterebbe qualcosa-:
Sion
sembrò sorpreso
:-Un’autopsia? È arrivato un corpo e io non so niente?-:
:-No,
no. si tratta di un paziente un po’… particolare-:
Assicurò
Camus, sperando che Sion non volesse sapere chi fosse. Invece lui inclinò la
testa perplesso, cosa che faceva spesso quando aspettava una risposta
:-Chi
è questo paziente particolare, Camus?-:
:-Hem... nessuno di importante...-:
:-Come,
chiedi di fare un’autopsia senza che io non sappia niente e in più mi dici che
non è importante?-:
:-E’…
un…ecco… un topo-:
Tutti
si scambiarono delle occhiate perplesse
:-Un… topo?-:
Ripeté
Doko
:-Si,
un topo… non mi guardate in quel modo!-:
:-Ammetti,
Camus, che chiedere di fare un’autopsia ad un topo non è una cosa che si sente
tutti i giorni-:
Così
lui spiegò delle analisi che non quadravano, del ritorno al magazzino, del
ritrovamento del sorcio squartato e tutto quello che seguiva
:-E
cosa pensi di ottenere da un’autopsia?-:
Gli
chiese Sion perplesso
:-Veramente
per ora la mia è solo un’ipotesi, e preferirei non pronunciarmi al momento.
Quando avrò notizie certe sarai il primo ad essere informato-:
:-Non
possiamo neanche conoscere l’ipotesi?-:
Insistette
Sion. Camus sospirò
:-Ok,
ok, se ci tenete così tanto: rileggendo le analisi del magazzino quattro, ho
notato una piccola ‘anomalia’, se si può definire così, e ho deciso di
riesaminare
un
campione di... hem... escrementi di topo, per
confrontare il risultato con quello precedente. Dall’ultima analisi risulta
nelle componenti una piccola parte
di
poliestere, ovvero sia polistirolo. Ma cosa ci faceva del polistirolo nello
stomaco di un topo? Forse è finito nel cibo, ma io non credo che sia andata
così-:
:-Vuoi
dire che qualcuno ce l’ha fatto finire... di proposito?-:
Chiese
Sion. Camus annuì e continuò
:-Questa
è la mia idea. Secondo me si tratta di un ingegnoso sistema per trasportare la
droga-:
:-Ma
cosa c’entra la droga con il polistirolo?-:
:-E’
proprio per questo che ho voluto fare l’autopsia. Secondo il mio ragionamento,
la droga era rinchiusa in delle capsule di polistirolo, poi fatte ingoiare ai
topi.
Questi
poi venivano chiusi in delle navi, dove poi i compratori avrebbero recuperato i
topi con le capsule, e di conseguenza la droga, per poi rivenderla.
I
topi non avrebbero destato sospetti: le navi sono sempre cariche di questi
animali, e il porto è messo anche peggio-:
Sion
annuì pensoso
:-Ripeto,
la mia è solo un’ipotesi. Quando avrò ricevuto il risultato dell’autopsia potrò
dirvi di più-:
:- Ma
se è così, dovremmo recuperare tutti i topi che ci sono nel porto per
recuperare la droga!-:
Gemette
Milo
:-E’
possibile. Complimenti, Camus, se come dici è vero, hai scoperto una cosa molto
importante. Ci sei stato di grande aiuto-:
Disse
Sion, poi si girò a fissare Kanon
:-Il
tuo amico Julian è una fabbrica di idee… che
bastardo!-:
Kanon
si strinse nella spalle e disse
:-Non
so se sia stato lui-:
:-Certo
che è stato lui, chi altri? È proprio una volpe, non c’è che dire…-:
Commentò
Saga
:-E
tengo a sottolineare che lui non è un mio amico-:
Gli
disse Kanon con una smorfia
:-Ora
non più, forse, ma cinque anni fa avresti dato anche le mutande pur di avere la
sua collaborazione-:
Continuò
Saga
“ ‘fanculo”
Pensò
Kanon, ma disse
:-Ed
ecco che torna: vai a pensare sempre al passato, eh? Perché mai pensare al
futuro, o al presente. No, pensiamo sempre al passato-:
:-Kanon ha ragione, Saga. Devi dargli un po’ di fiducia-:
Disse
Sion conciliante. Kanon non credeva alle sue orecchie
:-E
ora, tutti ai vostri laboratori: finite il lavoro. Pomeriggio ci occuperemo
della festa-:
Aggiunse.
*
POMERIGGIO-LABORATORIO ANALISI BIOLOGICHE
Camus
aspettava il risultato dell’autopsia riguardando ancora una volta le analisi e
confrontando quelle iniziali e quelle più recenti.
All’improvviso
bussarono alla porta
:-Camus… ho fatto l’autopsia-:
Death
entrò nel laboratorio e si buttò su una sedia
:-Com’è andata?-:
Gli
chiese Camus sedendosi di fronte a lui
:-Come
vuoi che sia andata? Il sorcio è stato buonissimo, dovresti portarmene più
spesso, sono ottimi pazienti!-:
Sbuffò
lui
:-Voglio
dire, i risultati?-:
:-E’
questa la cosa strana: il topo aveva solo lo stomaco tagliato. Per il resto non
ho trovato nulla-:
:-Cosa?
Nessuna traccia? Polistirolo?-:
:-Niente-:
:-Questo
si che è strano…-:
Camus
si afferrò il mento aggrottando le sopracciglia
:-Bé, pazienza, grazie lo stesso. Vado a dirlo a Sion-:
E
uscì dalla stanza pensieroso.
<><><><><><><><><><>
:-Come
non ha trovato nulla?-:
Chiese
Sion rileggendo le analisi
:-Nulla,
ha detto. Il ratto aveva solo lo stomaco aperto-:
Ripeté
Camus
:-Ma
non può essere! Chi è che si passa il tempo a squarciare sorci per aprirgli lo
stomaco?-:
:-Non
chiederlo a me…-:
:-Preparerò
un mandato di perquisizione per il magazzino, e stavolta dovranno farci
entrare. Piuttosto, Death non ti ha detto nient’altro?-:
:-Niente.
A che punto siete con i preparativi?-:
:-Stiamo
quasi finendo di addobbare a dovere, poi ci preoccuperemo del resto. Tu
continua a tenerlo impegnato. Tra un’altra ora uscirà per tornare a casa,
e noi
potremo cominciare a ‘traslocare’ le ultime cose-:
:-Perfetto.
Vado ad aiutare gli altri-:
*
ORE 20.30- CASA DI
DEATH
DRIIIIIIIN!
:-No!
Non ti rispondo… chiunque tu sia!-:
Urlò
contro il telefono. Era arrivato a casa ed era pronto a passare un altro,
ennesimo compleanno in perfetta solitudine, davanti alla tv
DRIIIIIIIN!
:-Ho
detto che non rispondo!-:
Non
voleva essere disturbato, per nessun motivo. Ma il telefono continuava a
squillare imperterrito, incurante dei suoi strilli
“Va
bene, rispondo solo se è qualcuno dei miei stupidi colleghi! Gli altri possono
andare a farsi fottere”
Pensò
afferrando il telefono: Sion Liang- Chiamata
Era
scritto sullo schermo. Death sospirò e pensò che per chiamarlo Sion doveva
essere una cosa seria. Aveva dato il suo numero di cellulare solo
ad un
numero ristretto di persone, per evitare di aver rotte le scatole ogni due e tre
:-Pronto?-:
:-Pronto,
Death? Sono Sion, dovresti venire di corsa alla sede: è arrivato un intervento,
un cadavere fresco fresco-:
:-Oh,
un cadavere?! Arrivo!-:
E gli
staccò il telefono in faccia, benché poco educato. Afferrò le chiavi della
macchina e uscì di corsa di casa.
<><><><><><><><><><>
Arrivò
alla SAINT alle nove e mezza, ed entrò scapicollandosi nel suo amato obitorio.
Ma lì non c’era nessun cadavere
:-Che
scherzo è questo?-:
Disse
deluso. Percorse il corridoio: le luci negli altri laboratori erano chiuse,
persino nell’ufficio di Sion non si scorgeva anima viva.
Girò
un po’ per gli uffici, ma neanche lì trovò nessuno
“questa
me la pagano!”
Arrivò
alla porta del poligono di tiro e la fissò per un po’ prima di aprirla: anche
là era buio pesto e non c’era alcun segno di vita. Proprio mentre stava
per
richiudere la porta ecco che le luci si accendono e tutti escono dai loro
nascondigli assordandolo con ungran
:-BUON
COMPLEANNO!-:
E un
attimo dopo gli furono tutti addosso, soffocandolo in un mega-abbraccio. Dopo
qualche momento di felicità generale, rientrò nel suo ruolo
:-BASTA!
Mollatemi, via ho detto!-:
:-E
dai, lo abbiamo visto tutti che eri felice-:
Gli
disse Milo con la sua vocina allegra
:-Cosa
diavolo vi è venuto in mente di disturbarmi mentre me ne stavo pacifico a casa?
E dov’è il cadavere che mi avevi promesso, Sion?-:
:-Io
non ti avevo promesso nessun cadavere. Ti avevo detto solo di venire qua al più
presto-:
disse
Sion innocente
:-Perché
c’era un cadavere!-:
Aggiunse
Death fissandolo scocciato con le braccia incrociate
:-Bé, sarà scappato. Fai paura anche ai tuoi ’clienti’!-:
Disse
Shura
:-Comunque
non pensare più al cadavere: ora ci siamo noi!-:
Aggiunse
Aioria
:-Ma
a voi vi vedo tutti i giorni!-:
Protestò
lui
:-Bé, vedi tutti i giorni anche i cadaveri! …ma se proprio ci tieni, ce n’è uno. Aioros, Camus! Portate
il morto!-:
Gli
occhi di Death si illuminarono
:-Lo
dicevo che c’era! Lo sapevo!-:
Ma
non appena afferrò un lembo del lenzuolo il cadavere si alzò e lo abbracciò a
sua volta
:-AUGURI
DEATH!-:
:-No!
Seiya, anche tu no, eh? Staccati!-:
Protestò
lui, ma a quanto pare fu inutile, e solo quando Seiya lo ritenne opportuno lo
lasciò andare
:-Sei
sudato… da quant’è che sei lì? Da quando tutti siete qui? Perché non mi dite mai
niente?!-:
:-Perché
questa era una festa a sorpresa! E noi siamo qua da circa oggi pomeriggio alle
quattro, e anche da prima, per preparare tutto-:
Gli
spiegò Milo poi aggiunse
:-Ma
perché continuiamo a parlare? La facciamo questa festa o no?-:
E
così la festa cominciò, con musica, chiacchiere, battute e tutto quello che
deve esserci ad una festa
:-Death? Vieni qui!-:
:-Che
accidenti vuoi, Kristian?-:
:-Devi
spegnere le candeline, Deathy-:
:-Ti
ho detto di non chiamarmi Deathy!-:
Gli
disse arrabbiato
:-E
tu non chiamarmi Kristian-:
:-Io
ti chiamo come mi viene prima!-:
E soffiò
sulle trenta candeline disposte a cerchio. Tutti applaudirono come pazzi, poi
Mu tossì per attirare l’attenzione
:-Devo
dirvi una cosa importante-:
Cominciò
a dire. Prese Nike per un braccio e la avvicinò
:-Io
e Nike ci sposiamo, e siete tutti invitati al matrimonio!-:
Altri
applausi, fischi e urla di gioia esplosero nella sala. Restarono ancora un po’
a chiacchierare, poi decisero che era ora di tornare a casa
:-Ti
diamo un passaggio, Death?-:
Chiese
Aioros
:-No,
grazie… mi avete fatto parcheggiare la macchina in
doppia file per assistere alla vostra minchiata e…
oh, cazzo! La macchina in doppia fila!-:
*Arriva di soppiatto alle
spalle di Death e gli suona nell’orecchio la trombetta tipica dei compleanni* Auguri tesssorrroo!!
*Hem… il mio compleanno è tra due mesi
e qualche giorno…* ndr Death *Oh,
che pignolo, qui lo fai oggi, va bene?!* ndr me. Siete liberi di giocare a
torta in faccia!! Ed indovinate chi è il bersaglioo…??
*Afferra Seiya e lo lega* avanti, sbizzarriamoci! xD
A parte le cavolate… povero Camus, s’è ridotto a cercare topi morti!!
Con il valido (?) appoggio di Hyoga…sisi, chissà dove andate…*Ma… ma io….!* ndr
Camus
*SILENZIO! Dov’è che andate?!*
ndr me versione Sherlock Holmes *Hem… a recuperare la droga…* ndr Cams *Ah-ha! Droga! Non vi vergognate??* ndr me *Manooo!
Non è come pensiii!!* ndr Camus
*Marcia nuziale in sottofondo*Ed un applauso a Nike e Muu!!
Complimenti, figlioli, non me lo sarei mai aspettato!
Duuuunque… risponderemo a tempo
debito tramite il contatta autori o come altro si chiama ;)
Invece, ecco qui, per
la nostra raccolta, Cammy!! *___*
Quella
sera a casa di Saga c’era un atmosfera strana: dopo un paio di settimane che
stava insieme a Kanon come se avessero il cordone
ombelicale
attaccato aveva deciso che era il momento di lasciarlo un po’ libero.
Saga
stava per uscire con Aioros e Kanon stava per rimanere da solo a casa a tempo
indeterminato, vale a dire che se avesse voluto avrebbe
potuto
combinare tutto ed il contrario di tutto senza il fratello a fare da cane da
guardia, nonostante questo Saga aveva deciso che valeva
la
pena di dargli un po’ di fiducia dopo la faccenda della banca.
“Spero
di non sbagliare”
Uscì
dalla doccia e si avvolse nell’accappatoio prima di allagare il bagno, poi in camera
sua si asciugò i capelli.
“E
adesso passiamo alla cosa più noiosa…”
Saga
si scocciava terribilmente a scegliere i vestiti quando doveva uscire.
Sospirò
e si mise davanti all’armadio in boxer per restare in contemplazione del suo
guardaroba in attesa dell’ispirazione divina su cosa mettersi.
:-Hei! Ma tu non dovevi uscire stasera? Sono già le sette e
mezzo!-:
La voce
di Kanon lo scosse dalla catalessi.
:-‘Azz! Le sette e mezzo! Mi devo
sbrigare!-:
Acchiappò
un paio di pantaloni a caso strappandoli barbaramente dalla gruccia e ripescò
una camicia qualunque dal fondo dell’armadio.
:-E
quelli cosa sono ?! Vuoi uscire in
quel modo?!-:
Gli
chiese Kanon con una faccia schifata.
:-Da
quando sei diventato un critico di moda? E da quando camicia bianca e pantalone
nero sono indecenti?-:
Cominciò
ad infilarsi la camicia intenzionato a tagliare la conversazione, Kanon invece
era di tutt’altro avviso.
Gli
si piazzò davanti e gliela strappò di dosso rischiando di far saltare i
bottoni.
:-Hei! Che stai facendo?!-:
:-Primo:
si tratta di avere stile quando
scegli i vestiti, ed io ne ho molto più di te! Secondo: pantalone nero e camicia bianca è troppo
formale… stai
uscendo con il tuo uomo o con il tuo agente assicurativo?-:
Saga
lo fissò sconcertato.
Aprì
la bocca per dire qualcosa.
Non
gli venne in mente nulla.
La
richiuse e Kanon si voltò verso l’armadio per cominciare a rovistare.
“Ma
che sta facendo? Mi sta davvero cercando i vestiti?”
:-Hem…Kanon, quand’è che ti
toglierai da davanti l’armadio?-:
:-Quando
avrò trovato qualcosa di decente da farti indossare! E non provare ad
interrompermi: finiresti solo per perdere più tempo
ed
arrivare in ritardo al tuo appuntamento romantico!-:
Saga
si lasciò cadere sul letto con un sospiro rassegnato.
Non
aveva intenzione di contrastare Kanon quella volta.
Non
per paura di arrivare tardi da Aioros, semplicemente per la prima volta dopo
settimane non se la sentiva di contraddire per puntiglio
quello
che Kanon stava facendo.
:-Ecco,
questo va molto meglio!-:
Disse
lui trionfante.
Saga
alzò lo sguardo e ricevette un fagotto di vestiti in faccia.
:-Hei! Che modi sono?!-:
:-I
miei. Avanti, vestiti, sono le otto meno venti!-:
Saga
eseguì docile e dovette ammettere che i Jackerson
grigio chiaro e la camicia avion facevano tutta un'altra impressione.
:-È tutto
diverso ora-:
Mormorò
quasi tra sé.
:-Allora,
lo ammetti che ogni tanto ho ragione io? E dai, ammettilo, ammettilo, ammettilo
amm-ghmmffnhh…!-:
Una
mano di Saga gli aveva brutalmente tappato la bocca.
:-Taci-:
:-Gnhnf!-:
:-Sì,
certo, hai ragione … tu cerca solo di non fare troppi danni mentre sono fuori-:
*
Due
ore dopo Kanon aveva quasi raggiunto la Candida Rosa di Dante, il Nirvana, il
giardino dell’Eden ed i Campi Elisi in una sola volta.
La
casa tutta per lui, il computer di Saga a sua completa disposizione, un divano comodissimo
che lo invitava a mettersi a suo agio ed
una
bottiglia di Bombay Sapphire Gin che, per quanto di
poche parole, era un’ottima compagnia.
Oh, if there's one thing I hang onto,
That gets me through the night.
I ain'tgonna do what I
don't want to,
I'm gonna live my life.
Shining like a diamond, rolling with the dice,
Standing on the ledge, I show the wind how to fly.
When the world gets in my face,
I say, Have A Nice Day. Have A NiceDay.
(Have a NiceDay
– BonJovi)
Kanon adorava quella canzone,
soprattutto se You Tube e l’assenza di Saga gli
permettevano di metterla a tutto volume fregandosene
delle eventuali proteste dei vicini.
*
Anche
la serata di Saga procedeva bene: la terrazza sul mare era spettacolare, il
locale raffinato ma non snob e la compagnia…
bè,
quale compagnia per lui era migliore di Aioros?
In
quelle condizioni il pensiero di Kanon solo a casa era sceso di parecchio nella
sua lista delle priorità.
Una
volta fuori dal locale però si ricordò improvvisamente del gemello.
:-Sai,
Saga, mi chiedevo se stanotte volevi restare a casa mia-:
:-Credi
che Kanon potrebbe approfittare della tua assenza?-:
Chiese
Aioros quasi per scherzo.
:-Per
quanto ne so io, forse lo sta già facendo-:
Gli
rispose Saga improvvisamente cupo.
:-Allora
controlla, no? Ti ricordo che sei un agente di polizia! Lo chiami e dici che forse stasera non torni a casa-:
“Buona
idea” pensò Saga.
Prese
il cellulare dalla tasca e fece il suo numero di casa.
*
Lo
squillo arrivò sgradito e detestabile ad interrompere l’assolo di chitarra di “Love’s the onlyrule”.
“Ma
che gli prenda un accidenti a chi rompe le palle a quest’ora!”
Pensò
Kanon rotolando sgraziatamente giù dal divano.
Agguantò
il cordless ed una smorfia gli increspò le labbra.
“Che
cosa vuoi, Saga?”
Per
un attimo ebbe la tentazione di staccargli la chiamata, solo che sapeva che non
sarebbe stata una buona idea comportarsi tanto da stronzo.
:-Pronto?
Che c’è?-:
:-Kanon? Volevo dirti che…hem… io forse non
torno a casa stasera-:
*
Saga
odiava la risata di Kanon.
Soprattutto
se era carica di malizia come in quel momento.
:-Cerca
di piantarla idiota!-:
Altra
sghignazzata.
:-Senti
deficiente, vedi che prima o poi tornerò a casa, è chiaro? E allora ti passerà
la voglia di ridere!-:
Al
telefono la voce di Kanon lo accusò di essere particolarmente suscettibile. E
poi voleva sapere se per caso aveva
dimenticato
di portarsi le chiavi.
:-Le
chiavi? No, le ho con me, perché?-:
Allora
perché aveva appena suonato alla porta?
:-Ma
che stai dicendo, Kanon? Io sono ancora qua con Aioros e non ti ho affatto suonato!
Adesso ascoltami, vai a vedere chi è, ma non aprire, d’accordo?
Questa
storia di visite ad ore tarde non mi piace per niente-:
Borbottio
indecifrabile dall’altra parte della comunicazione.
Vaghi
rumori di sottofondo e poi Kanon che gli chiedeva di tornare immediatamente a
casa.
*
Non
poteva essere vero. Non doveva essere
vero.
Kanon
avrebbe voluto rivedere Petros in qualunque
situazione, ma non con un coltello tra le costole a dissanguarsi sul
pianerottolo di casa.
:-Petros! Petros!-:
Sapeva
che era inutile chiamarlo.
*
Ad aspettare
Saga appena uscito dall’ascensore c’era Sion con un’espressione che non
prometteva niente di buono.
:-Saga,
dobbiamo parlare-:
:-So
già tutto: ero al telefono con Kanon quando è successo-:
:-Non
si tratta solo di questo. Alla polizia è arrivata una denuncia anonima che
accusa Kanon di questo omicidio-:
“Kanon… un assassino?”
:-A
lui non ho ancora detto niente… Saga, tutto bene?-:
:-Devo
parlare con lui. Spostati, Sion-:
Kanon
era seduto sulle scale a testa bassa, apparentemente il più sconvolto di tutti.
:-Entra
in casa-:
Gli
intimò.
:-Saga…io…-:
:-DENTRO
HO DETTO!-:
Il
suo urlo rimbombò nell’atrio e tutti i presenti si girarono a guardarli
“Merda!”
Agguantò
Kanon dalla collottola e lo trascinò in casa ignorandone le proteste confuse.
Lui doveva sapere, dannazione, doveva
parlare con quel suo gemello casinista senza che nessuno si immischiasse.
Senza
una parola lo portò nella sua stanza, la più lontana dalla porta d’ingresso e
chiuse la porta a chiave.
:-Ma
che ti prende? Saga…-:
Non
gli lasciò finire la frase.
Durante
l’addestramento gli avevano insegnato ad agire primo rapidamente e secondo con
una mossa imprevista.
Afferrò
Kanon dalle spalle e lo inchiodò al muro.
:-Adesso
ascoltami, dannato testa di cazzo! Tu lo sai che non ho mai supplicato nessuno,
ma adesso io devo sapere la verità, quindi…ti prego-:
Kanon,
che lottava per divincolarsi dalla sua presa si immobilizzò all’istante.
:-Ti
prego, Kanon, ti scongiuro…
per una volta nella tua vita dimmi la verità. Hai ucciso tu quell’uomo?-:
Cercò
di incrociare il suo sguardo per capire se Kanon gli volesse mentire o no.
:-Vuoi
la verità, Saga? E da quando ti fidi della mia verità?-:
Lo
sguardo di Kanon era stranamente vuoto.
Saga
gli conficcò più forte le dita nella carne.
:-Io… io voglio solo fidarmi di mio fratello dannazione!-:
Gridò
forte.
Sentì
i muscoli che si irrigidivano sotto la sua stretta.
:-Io
rispettavo Petros. Non gli avrei mai fatto del male-:
Ho trovato il modo di far c’entrare i BonJovi anche in questa fiction *-*Io venero oltre ogni dire il grande John, e
poi almeno metà delle canzoni che hanno fatto
si adattano a qualche personaggio di Saint
Seiya!
Su, che state aspettando…è_é ?
Veneratelo anche voi! xD
E poi a proposito del Bombay SapphireGin… sappiate che l’ho
inserito perché è uno dei miei liquori preferiti XD Hic!
A parte questo volevo dire che sono
particolarmente affezionata a questo capitolo perché è uno dei primi che mi è
venuto in mente.
Ora lascio il computer alla mia so(r)cia così risponde!
Angolino diKanondiGemini96:*spingeMako giù dalla sedia e prende posto*
Beeeeene, sappiate che mia
sorella vuole uccidermi u.uSaga…
che esce dalla vasca da bagno…Saga…
in boxer… *çççççççççç* ok, diamoci un contegno.
Allora,
come vedete si rientra in piena azione *-* povero Kanonuccio,
chissà cos’è successo…(oddio, io lo so… e non ve lo dico!)
Per
ora, accontentatevi delle risposte alle vostre meravigliose recensioni ^.^ :
LadieKatjie: Ciao ^^ eh, noi in
polizia ci potremmo anche entrare… ma dove li troviamo
dei fustacciheeem,
dei bravi agenti come i SAINT?
Era arrivato il grande momento di gloria di Hyoga…
e s’è fatto vincere da un topo morto -_- va bè, capita “^^7
Hai fatto il funerale ad un topo? Oh, bè, che riposi in pace ;) xD
Yaya, la festa a Death ^_^
Alla prossima =)
Diana924: *Perché i topi vi fanno tanto schifo? Sono esseri
viventi come voi!* ndr Camus *Ma tu sei entrato nel
WWF? <__<* ndr me
Bè, povero Deathy, il lavoro scarseggia! Poteva
aprire Seiya… in casi estremi…Oooooh, siii, vai Diana, accetta Seiya, siamo tutti con te!!
*____*
Ed almeno una lieta notizia, Mu e
Nike, complimenti cari! <3
Un posticino per te….? *guarda l’accetta con aria preocucpata*
ma cerrrrrto che c’è!!
aries_no_nike: *marcia nuziale in dottofondo* te l’avevo detto che avevo un’idea che ti sarebbe piaciuta ^^ *bombarda Nike con chili di riso*
posso farti da damigella?? *_*
siiii, compleanno di Deathy! *si lancia sul
granchio e tira le orecchie* non potevamo non
fargli questa piccola sorpresa ^_^
Topi…topi…
ce l’avete tutti con i topi… dai, è morto, non c’è
nulla di cui preoccuparsi ;)
Pilatigirls:
iHola! ^^ i morti,l Death, un capitolo su morti e Death…
che cosa beeeella! xD ma in
fondo anche lui fa la sua parte, è giusto °-°
Quel capitolo non è nulla in confronto a questo! Incasinato al massimo!
°_°
Ci abbiamo messo un sacco a prepararlo, ma infine eccolo qui!
Ovviamente
una volta che la notizia dell’omicidio sul pianerottolo di Saga si era sparsa
tutti i SAINT erano saltati giù dai rispettivi
letti, ma nonostante
la
mancanza di sonno tutti si presentarono in ufficio alle otto puntuali.
Saga
poi, che era sveglio da ventiquattro ore filate, aveva delle occhiaie
spaventose ma resisteva eroicamente.
Alle
nove passò Aioros a chiamarlo per una riunione speciale alla postazione
informatica di Shaina.
:-Bene,
potete immaginare da soli come mai vi ho convocati qua. È stata aperta
un’istruttoria a carico di Kanon per l’omicidio Mytè.
Il
che vuol dire che legalmente le indagini competono alla statale, ma noi come al
solito condurremo delle indagini parallele alla ricerca di prove, prove
che
possibilmente scagionino Kanon-:
Guardò
un attimo Saga con un’espressione da “ti prego, non dire: te l’avevo detto che
mio fratello ci avrebbe portato guai”
:-Bene,
i vostri compiti sono questi: Death Mask, tu andrai all’ospedale centrale dove
faranno l’autopsia di Mytè, assisti e riferisci tutto
quello
che
ci può servire. Shaina, tu fai una ricerca su tutti i possibili nemici della
vittima. Se volete saperlo non credo per niente che sia stato Kanon-:
:-No,
non è stato lui-:
Disse
Saga.
:-Probabilmente
è vero. Però ricorda, Saga, che il nostro lavoro è raccogliere prove e dopo stabilire qual è la verità. Intanto
lo stato di fermo durerà altre ventiquattro ore, vale a dire che Kanon dovrà
rimanere in carcere fino alle quattro di domani mattina. Personalmente vorrei
che riusciste a scagionarlo prima delle 24 ore, sia per un fatto di immagine
della SAINT sia perché così anticipiamo sul tempo i giornalisti-:
:-Bene,
io allora vado! Non vorrei per niente al mondo che cominciassero senza di me!-:
Intervenne
Death Mask, e filò via senza salutare. Sion riportò l’attenzione su Saga ed
Aioros.
:-Bene,
e adesso a voi! Visto che Aioria è ancora in convalescenza per la sparatoria
alla banca qualcun altro dovrà fare il suo lavoro.
Vorrei
che foste voi due a condurre le indagini su questo caso. L’inchiesta
ufficialmente sarà affidata solo ad Aioros così nessuno
potrà
accusare te, Saga, di fare carte false per scagionare Kanon, ma ovviamente mi
aspetto che lavori come se il caso fosse tuo.
Poco
fa mi hai detto che Mytè aveva detto a Kanon il nome
dell’assassino. Vedete di trovare questa persona al più presto e di
interrogarla,
così
riusciremo a dimostrare che Kanon è innocente-:
Saga
ed Aioros annuirono.
:-Ho
un’idea! Andiamo a casa di Aioria! Anche se ha ancora una gamba ingessata sono
sicuro che ci aiuterà-:
Disse
Aioros. Saga annuì di nuovo stancamente.
:-Va
bene, Ros. Guido io, così mi mantengo sveglio-:
Appena
furono usciti Shaina si rivolse a Sion.
:-Sei
davvero sicuro che Kanon non c’entri? Voglio dire, non è un fatto di
pregiudizi, ma come facciamo a scagionarlo a priori?-:
Sion
sospirò rassegnato.
:-Se
devo essere sincero allora ti dirò che è una questione di fiuto. Non credo che
Kanon ne avrebbe combinata una così grossa quando sa che la SAINT è l’unica
cosa che lo tiene fuori da Sounion, e proprio per questo la morte di Mytè mi pare sospetta, perché non capisco proprio a chi
potesse interessare togliere di mezzo un povero diavolo come lui. In pratica
per risolvere questo caso, più che dal chi,
dobbiamo partire dall’a chi? A chi
poteva tornare utile l’omicidio di Mytè?-:
:-Già,
la classica domanda forense…cui prodest?-:
*
A
casa di Aioria il disordine regnava fiero ed incontrastato, ed il fatto che il
padrone di casa avesse una gamba ingessata era solo una scusa.
Appena
Saga ed Aioros misero piede in casa trovarono ad aspettarli Argo, vivace e
festoso come sempre.
:-Va
bene, va bene, cucciolone, ho capito!-:
Esclamò
Aioros accarezzando quel turbine peloso.
Argo
abbaiò felice.
:-Sì,
certo… anche io sono felice di vederti-:
Rispose
Aioros.
A
quel punto Argo si rivolse a Saga sperando in altre coccole, peccato che Saga
non amasse particolarmente gli animali.
:-Non
mi leccare!-:
Lo
ammonì lui, ed Argo ritirò immediatamente la lingua.
:-Bravo-:
E
finalmente si chinò ad accarezzarlo.
:-Cos’è questa storia che salutate il cane prima di me?-:
Chiese
la voce di Aioria dall’altra stanza.
Argo
abbaiò di nuovo e precedette Saga ed Aioros in cucina, dove Aioria stava
litigando con la macchina del caffè.
Lui
non conosceva ancora tutti i particolari, quindi Saga gli raccontò tutta la
vicenda, dalla telefonata di Kanon della sera prima al fatto che fosse stata
aperta un’istruttoria a carico di suo fratello, che data la denuncia anonima
era in stato di fermo e di nuovo in cella.
:-Proprio
un bel guaio!-:
Commentò
Aioria alla fine.
:-Va
bene: anche se per ora sono invalido cercherò di aiutarvi da qui per quello che
posso. Comunque, senza offesa, ma voi due non mi sembrate
nelle
condizioni adatte a condurre un’indagine: avete certe facce stravolte! Perché
non dormite un po’ prima? Tanto ancora devono arrivare i risultati
dell’autopsia e Shaina sta scandagliando gli archivi informatici alla ricerca
del vostro sospetto, quindi per ora non abbiamo niente su cui lavorare-:
Saga
ed Aioros si guardarono in faccia, ed effettivamente nessuno dei due era un
bello spettacolo.
:-Che
ne dici, Saga? Cerchiamo di dormire?-:
:-Vai
tu magari, io so già che non ci riuscirei. Mi metto nel divano-:
Uscì
dalla cucina barcollando leggermente ed andò a buttarsi sul sofà del salotto
con la testa tra le mani.
Avrebbe
tanto voluto riuscire a dormire ma si trovava come in uno stato di sospensione,
come un motore che è stato spinto a pieno regime per troppo tempo e non può
arrestarsi così di colpo.
Si
scosse da quella posizione quando sentì dei passi che si avvicinavano.
Davanti
a lui c’era Aioros con in mano un bicchiere pieno a metà.
:-Saga… tutto bene? Ho pensato che se proprio non riesci a
dormire questo potrebbe aiutarti-:
:-No-:
Aveva
capito perfettamente cosa era diluito nel mezzo bicchiere d’acqua, e non aveva
nessuna intenzione di berlo.
:-Ma
non è nulla di grave! Insomma, è solo per una volta…-:
:-Ros! Ti ho detto di no!-:
Fece
Saga seccato.
:-Se
non dormirai un po’ non riuscirai a fare bene il tuo lavoro e non potrai
aiutare Kanon. Lo capisci questo?-:
Gli
disse Aioros con il tono di chi parla con un bambino difficile da convincere.
Saga
fece una smorfia.
:-Lo
so benissimo, che credi? Scusa, Ros… so che stai solo
cercando di aiutarmi… ma io quella roba non la
prendo!-:
Aioros
andò a sedersi accanto a lui sul divano.
:-Andiamo,
Saga! Sono solo dieci gocce di Lexotan! Devi
assolutamente riuscire a dormire, e queste sono abbastanza per farti fare tre
ore di sonno; dopo di che ci sveglieremo, ci metteremo al lavoro ed andremo a
scagionare tuo fratello, d’accordo?-:
:-Solo
tre ore? Sicuro?-:
Chiese
Saga scrutando Aioros con la sua migliore espressione sospettosa.
:-Se
saranno tre ore e dieci minuti non crollerà mica il mondo!-:
:-Suppongo
tu abbia ragione-:
Sospirò
Saga, poi tese la mano e prese il bicchiere con le gocce.
Bevve
tutto d’un fiato e subito si trovò scosso da brividi di disgusto.
Aioros
gli mise un braccio intorno alle spalle protettivo.
:-So
che detesti addormentarti con una medicina, ma non preoccuparti: ci sono io con
te-:
Gli
sussurrò all’orecchio.
Saga
si lasciò stendere sul divano.
Si
sentiva sempre più intorpidito, con gli occhi che si chiudevano da soli.
Naturalmente
quella sonnolenza era solo un effetto del Lexotan e
lui lo sapeva benissimo, però l’abbraccio di Aioros annullava in parte la sua
istintiva repulsione per i tranquillanti.
Poco
dopo dormiva profondamente.
*
Venne
svegliato da qualcosa di simile allo squillo di un telefono.
No,
anzi, era decisamente lo squillo di un telefono.
:-Ma
davvero hai già trovato tutti i Dareios che ci sono
nello schedario?! Sei grande Shaina! Sì, sì, accendo subito il computer, tu
manda tutto via e-mail! Saga… no, Saga sta dormendo
sul mio divano. Sì, certo, ora lo sveglio. E tu dici a Death Mask di tenersi il
telefono incollato addosso perché probabilmente lo chiameremo. Grazie ancora,
Shaina!-:
Evidentemente
arrivavano notizie dalla SAINT, il che voleva dire che la pausa era finita.
Saga
scavalcò Aioros attento a non svegliarlo e spuntò in cucina.
:-Bene,
sei sveglio! Allora puoi aiutarmi: accendi il computer così Shaina ci manda il
referto dell’autopsia e le schede segnaletiche che ha trovato-:
Nello
studio di Aioria, Saga cominciò ad armeggiare con tutte quelle cose
tecnologiche, anche se personalmente le detestava: accendere il computer, il
modem, la stampante… nel frattempo li raggiunse anche
Aioros.
:-Ci
sono già due e-mail! Shaina ha fatto presto!-:
Commentò
Aioria.
La
prima era un documento World e conteneva tutto il referto di Death Mask, la
seconda conteneva un link.
:-Va
bene, stampiamo il referto e nel frattempo cominciamo a guardare queste-:
Aioria
fece partire la stampa ed aprì il link.
:-Bene
ragazzi… mettiamoci al lavoro!-:
Per
tutta l’ora successiva rimasero a scorrere le schede una per una alla ricerca
di qualsiasi cosa che potesse collegare uno di quei Dareios
al loro caso.
Ad un
certo punto una delle foto fece sobbalzare Saga.
:-Ma
è lui! È il ragazzo del coltello! Quello che si è fatto raccogliere il coltello
da Kanon-:
Aioria
richiamò sullo schermo l’intero fascicolo di DareiosAmelos.
Niente
male per un ventiduenne: era già stato fermato tre volte, una per rissa e due
per possesso di stupefacenti, oltre a resistenza ed aggressione a pubblico
ufficiale. Come occupazione risultava fare il barista all’ ÈptaThalassa, un night club di proprietà di Julian Kevines,
e questo dettaglio fece subito sospettare i tre SAINT.
:-Allora,
facciamo un ricapitolo:abbiamo il nome
di DareiosAmelos, che è il
ragazzo che ha fatto in modo che Kanon toccasse il coltello pochi giorni prima
del delitto. Inoltre Amelos lavora all’ ÈptaThàlassa, il locale di
Kevines, che ovviamente ha tutto l’interesse a screditare Kanon, e con lui Sion
e la SAINT-:
:-Sei
sicuro che fosse lui?-:
Chiese
Aioria.
:-Sicurissimo!
Per favore, chiedi a Shaina se può trovare qualche informazione in più su di
lui-:
“Cazzo!
Lo sapevo, lo sapevo che in quel tizio c’era qualcosa che non andava! Se solo
quel cretino di Kanon mi avesse dato retta una volta tanto!”
Saga
era decisamente furioso, con Kanon ovviamente, ma anche con se stesso per non
aver saputo essere più deciso.
Bè,
non era il momento adatto per l’autocommiserazione: per prima cosa doveva
scagionare Kanon, poi avrebbe potuto fargli fare il giro di Atene a calci!
:-Ros! Ora tocca a noi! Io cerco di ricordare ogni minimo
dettaglio di quel dannato figlio di puttana, tu invece comincia a studiarti il
referto-:
:-Agli
ordini, comandante-:
Lo
prese in giro Aioros.
Saga
gli rispose con una gomitata, poi recuperò un foglio di carta ed un pennarello
e prese ad annotare i dettagli come quando analizzava un profilo criminale.
Dopo
mezz’ora il risultato era più o meno questo:
Fasciatura
al braccio destro sinistroè
solo un caso che era il sinistro?leftarm
Movimenti
piuttosto impacciatiperché?La fasciatura? Problemi di coordinazione
motoria?Cercare scheda sanitaria di Amelos
Ma
uno con problemi di movimento non lo mandano come sicario!Forse doveva solo far prendere il coltello a
Kanon
Questo
vuol dire che Amelos non è l’assassino e dobbiamo
ricominciare tutto d’accapo.PORCAPUTTANA!!!
Guanto
alla mano destra guantoguantoguantoguanto nero intero(indossato sicuramente per non far rimanere le SUE impronte sul
coltello)
Da
lavoro?Non si sprecano guanti di pelle per lavorare! Sporchi no ma un
po’ consumati sul palmo e all’internoConsumati da COSA?
Ma
i guanti sono davvero importanti?
Sì!Cosa ha consumato la pelle del
guanto senza sporcarla?GUANTI DA MOTOCICLISTA!!!
Ma
uno impedito non può fare motocross come non può fare il sicarioDAMN IT!Forse i guanti erano prestati
Perché
cavolo si muoveva scoordinato?!Quando
ha ripreso il coltello sembrava che non controllasse per niente la mano destra,
il che è
ERA
MANCINO!!! Controllare le ferite di Mythè
Rimase
per un po’ a fissare il foglio scarabocchiato.
:-Hei, Ros, io ho finito, tu a che punto sei?-:
:-Finito
anche io. Vuoi dare un’occhiata?-:
:-Sì,
per favore, tu che sei un esperto di balistica prendi la foto della ferita e
dimmi come è stato sferrato il colpo-:
Aioros
rimase un po’ a studiare l’immagine.
:-Il
coltello è conficcato fino all’impugnatura, cosa che fa pensare ad una certa
forza dell’assassino. E siccome si tratta di un coltello a scatto il lato
affilato della lama è penetrato subito, mentre l’altro ha opposto un po’ di
resistenza, quindi l’assassino deve essersi sporcato di sangue anche se poco.
Anche qua nella foto si vede una leggera sbavatura sul bordo superiore della
ferita. Secondo me una ferita con quell’angolazione è stata inferta da una
persona più bassa di Kanon, qualcuno, diciamo, della statura di Amelos-:
Saga
annuì convinto.
:-Un’ultima domanda: secondo te questa ferita è stata
causata da un mancino o da un destrimane?-:
:-Hum… con quest’angolazione… bè,
se facciamo l’ipotesi che l’assassino era di fronte alla vittima direi che era
sicuramente mancino! Cos…?-:
Non
fece in tempo a finire la frase che Saga gli aveva messo sotto il naso il
blocco con i suoi appunti e le parole ERA MANCINO sottolineate tre volte.
In
quel momento ricomparve Aioria.
:-Ragazzi,
ci sono delle novità! Shaina ha telefonato all’ ÈptaThalassa, ed indovinate un po’? Ieri sera Amelos non si è presentato al lavoro dicendo di avere un
polso lussato! Un’ottima scusa se vuole tenere una fasciatura non troppo
ingombrante da togliere e rimettere a piacimento! A questo punto credo che
stiamo pensando tutti e tre la stessa cosa. Ascoltate la mia ipotesi: Kevines
vuole togliere di mezzo Kanon e allora pensa di incastrarlo e farlo condannare
per omicidio. Prima spedisce Amelos a mettere in atto
la scena del coltello, poi manda lo stesso ad uccidere Mytè
davanti alla porta di Saga con un coltello che ha su le impronte digitali di
Kanon. Vi convince?-:
:-Anche
troppo! E adesso c’è un solo modo di risolvere la questione: andiamo a fare
visita a DareiosAmelos!-:
Posciposcipo-po-po! *Mako canta stonata
come una vuvuzela*
Ecco un altro capitolo finito!Spero di non aver combinato un casino totale,
se così fosse siete autorizzati a linciarmi, ma non prima della fine di giugno
perché devo fare esami XD
Angolino di KanondiGemini: *infila un paio di calzini in bocca a Mako* piantala di cantare!! >///<
bene, dicevo…peròò, se in Poseidone Julian fosse stato un cattivo
serio come lo è qua, avremmo potuto avere la possibilità di toglierci di mezzo Saori… certo che se ne inventa proprio di tutti i colori…ma lo
staneremo anche qui! Kanon non si tocca, razza di snobbino con manie di
protagonismo! è____é
Ok, ho finito di scrivere
boiate, per oggi xD
Speriamo
che il capitolo tanto atteso non abbia deluso le vostre aspettative ^^ adesso,
tutti ad incastareJulian!! ;)
Per
arrivare a casa di Amelos dovevano passare davanti al
carcere.
:-Non
ti fermi?-:
Chiese
Aioros.
:-Fermarmi?
E perché?-:
:-Bè, non vuoi passare da Kanon?-:
Saga
si fece scuro in faccia come una nuvola di temporale.
:-Kanon non è in villeggiatura. E comunque credo che
preferirebbe dormire sulle ortiche piuttosto che farsi vedere da me in cella-:
All’improvviso
Saga sterzò in una via laterale.
:-Hei! Non è questa la strada per andare da Amelos!-:
:-Lo
so, infatti non ci andiamo-:
:-CHE
COSA?!-:
:-Ci
ho riflettuto, sai? Anche se preleviamo Amelos adesso
non abbiamo uno straccio di prova contro di lui e saremo costretti a
rilasciarlo, e lui non si farà certo più trovare quando avremo la prova
definitiva per condannarlo! Figurati se a Kevines mancano i mezzi per farlo
temporaneamente sparire! No, dobbiamo fregarli come loro hanno cercato di
fregare noi!-:
Aioros
lo guardò sperando che Saga non intendesse davvero quello che Aioros credeva
che intendesse.
:-Una
komedìa?-:
:-Esatto.
Torniamo alla SAINT!-:
Le komedìai, nel linguaggio dei SAINT erano “interpretazioni”.
Quando
avevano l’assoluta certezza della colpevolezza di una persona ma c’erano solo
prove indiziarie non sufficienti per procedere all’arresto l’unica soluzione
era una confessione, che si poteva ottenere esibendo davanti al sospettato una
falsa prova, magari creata ad arte in laboratorio.
L’ultima volta che Saga aveva interpretato una komedìa era stato cinque anni prima, durante l’operazione Sea Dragon che aveva portato all’arresto di Kanon, ed il
motivo per cui le komedìai erano così rare era che,
proprio come in teatro, potevano andar bene o male, però se andavano male le
conseguenze erano molto più serie.
Appena
arrivarono alla sede centrale Saga si fiondò nel laboratorio di Milo.
:-Mi
serve del sangue!-:
Dichiarò
piantato davanti al chimico.
:-Per
carità, non farti sentire da Death Mask o sarebbe capace di sventrarmi per
accontentarti!-:
:-No,
mi serve del sangue finto per una komedìa!-:
:-Ah,
ora ho capito! Ok, credo di avere quello che fa per te, però devi darmi mezz’ora
di tempo-:
Saga
annuì.
:-Va
bene, nel frattempo anche io ho una cosa da fare-:
Stava
per uscire dal laboratorio quando Milo lanciò un ululato terrificante.
:-NOOO!!!-:
:-Oddio,
Milo, che succede?-:
:-È
un disastro! Non ne ho! E non posso fare niente senza!-:
Aioros
e Saga si guardarono.
:-Scusa,
Milo… cos’è che ti manca esattamente?-:
:-Il
carbonato di calcio! A meno che… ma certo! Però uno
di voi due mi deve aiutare!-:
:-Resto
io-:
Disse
Aioros.
:-Va
bene, io cercherò di tornare prima possibile-:
E
detto questo Saga uscì dal laboratorio.
:-Allora,
che devo fare? Spero che tu non abbia intenzione di sciogliermi nella soda
caustica!-:
:-No,
anche perché Saga non approverebbe credo. No, tu devi andare da Klèistos, l’emporio dei prodotti chimici e comprarmi cento
grammi di carbonato di calcio. No, Klèistos è troppo
lontano e credo che Saga abbia urgente bisogno del suo “sangue”. Va bene, Aioros… vai alla bottega della signora Kalàthi
e comprarmi delle uova!-:
:-Delle… uova? Bah, io eseguo, ma poi devi spiegarmi com’è
che sei passato dal carbonato di quello che è alle uova!-:
25 grammi di cloruro ferrico, 100 ml di acqua, 10 gr di
carbonato di calcio. Si dializza la soluzione per quattro giorni attraverso una
membrana per eliminare il cloruro ferrico non entrato nella reazione e il
cloruro di calcio formatosi. Alla fine si aggiunge un pizzico di sale da
cucina.
Questo era l’appunto di Milo che Aioros si rigirava tra le
dita da dieci minuti. Mentre Milo pestava i gusci delle uova.
:-Allora, mago delle reazioni chimiche…
spiegami di nuovo com’è che funziona questa storia-:
:-Non è nulla di miracoloso, anzi direi che è abbastanza
banale. Vedi, mio caro ed ignorante amico, adesso noi, mescolando questi
ingredienti, otterremo una sostanza in tutto e per tutto identica a sangue in
parte coagulato.
I gusci d’uovo servono perché sono composti da carbonato
di calcio per il 94% e sono un’eccellente surrogato del carbonato di calcio industriale,
inoltre, per mantenere il tutto leggermente liquido, eviteremo la filtrazione,
anche perché non ne abbiamo il tempo-:
Nello stesso momento, in un negozio di accessori per motociclisti,
Saga stava passando in rassegna tutti i guanti dell’espositore per trovarne un
paio il più possibile identici a quelli che aveva visto indossare ad Amelos il giorno che aveva fatto raccogliere il coltello a
Kanon.
Con il sangue finto fornito da Milo, quei guanti ed un po’
di fortuna sarebbe riuscito a fargli credere che la polizia aveva trovato una
prova della sua colpevolezza, sperando in questo modo che Amelos
confessasse.
*
:-Lei è il signor DareiosAmelos?-:
Chiese Saga in sala interrogatori.
:-Sì, se siete venuti a prendermi a casa lo sapete che
sono io!-:
:-Abbia pazienza, era solo una domanda formale. Le
spiegherò la situazione: un testimone l’ha vista allontanarsi dal luogo
dell’omicidio di PetrosMytè
intorno all’ora del delitto quindi adesso verrà interrogato come persona
informata dei fatti. A proposito, sa che mi sembra di averla già vista prima?
Mah, sarà solo una mia impressione-:
L’interrogatorio continuò ancora lungo.
Saga fece un sacco di domande inutili con un occhio
all’orologio e l’altro ad Amelos.
Il suo obiettivoera stancarlo, o ancora meglio esasperarlo in attesa di rifilargli il
colpo di grazia.
Il ragazzo, in apparenza sprezzante, era in realtà molto
teso ed attingeva spesso alla bottiglia d’acqua da un litro e mezzo
premurosamente posta davanti a lui.
Dopo quasi un’ora Saga uscì dalla stanza.
:-Allora? Come sta andando?-:
Gli chiese Aioros appostato fuori.
:-Benissimo! L’ho innervosito parecchio e tra un’altra ora
potremo procedere con la nostra komedìa. A proposito,
ricordami di ringraziare Aioria per averci suggerito il trucco dell’acqua!-:
Al posto di Saga entrò Aioros e la scena si ripeté
un’altra volta: domande meticolose ed inutili, risposte sempre più incerte ed
il livello nella bottiglia sempre più vicino al fondo.
Ma Aioros non era bravo come il compagno nella sua opera
di demolizione psicologica e dopo poco lasciò di nuovo terreno libero a Saga, che
al suo rientro notò con piacere che la bottiglia era finita: sotto effetto
della tensione nervosa Amelos aveva involontariamente
aumentato la pressione sanguigna e la frequenza del battito cardiaco, cose che
avrebbero presto trasformato quel litro e mezzo di acqua in altrettanta urina
ed in un nuovo disagio.
:-Scusi… non è che potrei andare
in bagno?-:
Chiese infatti Amelos.
:-Adesso? Ma è proprio necessario? Non si offenda, ma se
abbiamo impiegato tanto tempo è stato a causa sua che ha dimostrato scarsa
collaborazione. In ogni caso devo chiederle di pazientare ancora per un po’-:
Amelos sbuffò contrariato.
:-Ma perché mi tenete qui? Vi ho già detto che non so
niente! Io non ero dove è stato assassinato Mytè!-:
:-Potrebbe anche essere come dice lei, ma sta di fatto che
lei non è riuscito a portarci una testimonianza di dove si trovava, invece noi
ne abbiamo una che prova la sua presenza nel luogo e all’ora del delitto. E
poi, mi scusi, va bene la riservatezza, ma il fatto che lei non voglia dirci quale
dottore di quale ospedale le ha diagnosticato la distorsione al polso sembra
sospetto. Trovare questo medico mi aiuterebbe a credere alla sua versione dei
fatti, sa?-:
Saga si riaccomodò contro lo schienale della sedia ad
osservare la reazione di Amelos.
Delle goccioline di sudore erano gli erano comparse sulla
fronte ed aveva cominciato a fare movimenti nervosi.
:-Ma chi è questa persona? Chi mi ha visto?-:
:-Allora ammette di essere stato sul luogo dell’omicidio-:
:-No!-:
:_SignorAmelos!-:
E Saga batté pesantemente una mano sulla scrivania.
Era il segnale concordato con Aioros per presentare la
falsa prova, infatti poco dopo Aioros bussò alla porta e chiamò fuori Saga.
:-Secondo te ci siamo?-:
:-Sì, decisamente!-:
Tornò dentro con il suo miglior sguardo severo.
:-Signor Amelos, mi dispiace
dirle che la sua posizione si è notevolmente aggravata. Per l’ultima volta,
vuole decidersi a collaborare?-:
:-Io non so niente!-:
Saga sospirò con fare teatrale.
:-Allora non mi lascia altra scelta. Dottor Lavoie, entri, la prego-:
Camus fece il suo ingresso serio e professionale con il
camice bianco ed un kit per il rilievo delle tracce ematiche che non serviva a
nulla se nonfare scena.
:-Devo prelevare un campione del suo DNA. Apra la bocca-:
Amelos eseguì e Camus gli raschiò l’interno della guancia con un
tamponcino di cotone.
:-Ecco fatto, tra tre quarti d’ora avremo i risultati-:
Camus si ritirò ed anche Saga uscì dalla stanza.
Tutti e tre si ritirarono nel laboratorio di Camus ed
aspettarono.
:-Bene, credo che sia il momento-:
Saga si alzò deciso ed afferrò il sacchetto con la finta
prova.
Arrivato davanti alla stanza degli interrogatori Saga fece
un bel respiro: se tutto fosse andato secondo i piani avrebbe ottenuto una
confessione valida da portare in tribunale per scagionare Kanon, se invece
qualcosa fosse andato storto…bè,
non voleva neanche pensarci.
Probabilmente sarebbe stato denunciato per abuso d’ufficio
e coercizione, nonché per falsificazione di prove e calunnia, come anche i
SAINT che lo avevano aiutato.
“Bè,
non importa… The Show Must Go On!”
Entrò nella stanza sbattendo la porta e guardò Amelos con cipiglio severo.
Gli mostrò il guanto con la finta macchia di sangue e gli
spiegò che dentro il guanto era stato trovato il suo DNA, quindi la mano che
impugnava il coltello che aveva ucciso Mytè era
sicuramente la sua.
A quel punto Amelos crollò e
confessò tutto ed a Saga non rimase altro da fare che chiamare i colleghi della
statale.
Anche
gli appunti di Milo sono blu, e non sono inventati: quella ricetta è la
spiegazione scientifica del “miracolo” di San Gennaro, cercare sul web per
credere!
Bene,
per ora ho finito, lascio il PC alla so(r)cia che
così la smette di saltellare qua intorno XD
Sion
allungò una mano per prendere il cellulare che stava squillando sulla
scrivania.
Rimase
sorpreso quando sentì la voce di Doko
:-Sion? Sono riuscito a procurarti un mandato per
l’ispezione del magazzino di Kevines-:
:-Davvero?
Magnifico, e per quando?-:
il
tono di Doko si fece colpevole
:-Hem… tra due giorni. Non ho potuto fare di meglio, avrei
voluto dirtelo prima, ma sono stato sommerso di lavoro in questo periodo…-:
Sion
sospirò e si sedette, tamburellando con le dita sulla scrivania
:-Bè, non fa nulla, l’importante è che me lo fai avere in
giornata. Non so come avrei fatto senza di te, chissà quanto mi avrebbero fatto
aspettare
gli
uffici competenti! Sei sempre il migliore-:
:-Solo
un piccolo favore. Ti serve qualcos’altro?-:
:-Nulla
di concreto, per adesso. Solo tanta fortuna-:
:-Te
la auguro con tutto il cuore, amico. Adesso, però, sarà meglio che vada.
Suppongo che mi aggiornerai in seguito-:
:-Si,
ti chiamerò appena possibile. Stammi bene-:
chiuse
la chiamata e decise di andare ad informare subito Death Mask, prima che
l’anatomopatologo lo accusasse di “trovargli improvvisamente tutte
le
rotture”; uscì dal suo ufficio e marciò verso il laboratorio del medico legale.
Bussò,
e quasi subito dopo sentìdei passi
frettolosi.
Seiya
gli aprì, ed a giudicare dalla faccia pallida del ragazzo era in corso
un’autopsia.
:-Seiya? Chi diavolo è?-:
chiese
il medico, chino su un cadavere.
:-Sono
io. Ho bisogno di fare due chiacchiere con te, Death-:
Death
Mask gli rivolse appena uno sguardo, e mugugnò uno svogliato “’Giorno, capo”.
Sion
entrò e rimase un po’ a contemplare il collega a lavoro.
:-Deduco
che sei molto impegnato-:
:-Esatto-:
rispose lui :-ElliSinètos,
venticinque anni, ritrovata in un vicolo poco consigliato alle quattro e mezza
di stamattina. Ma non credo che tu
sia
qui per sapere della ragazza. Qual buon vento ti porta qui?-:
Sion
sorrise vittorioso
:-Il
vento della fortuna, collega. Sono riuscito ad avere l’autorizzazione per
un’ispezione sanitaria al magazzino di Kevines. Riguardo alla faccenda
dei topisu cui Camus ha indagato un paio di mesi fa; se le sue
supposizioni erano esatte, lo sapremo presto-:
:-Ancora
la storia dei ratti? Ed io cosa c’entro in tutto questo?-:
:-Oh,
sai, avrei giusto bisogno di te per un certo lavoretto…
in cui sei molto bravo-:
Death
Mask si bloccò, con un’espressione di dolorosa consapevolezza stampata sul viso
:-Autopsia…? Ai sorci….? No, Sion,
non puoi farmi questo! Io ho una certa reputazione qui dentro, e…-:
Sion
annuì comprensivo
:-Ma
potresti aiutarci a sventare gli affari di Kevines, forse una volta per tutte-:
l’anatomopatologo
sospirò e si voltò, abbassando la mascherina per riuscire a parlare.
Si
rigirò il bisturi tra le mani, ed infine disse
:-Oh,
d’accordo. E quando servirebbe la mia indispensabile opera?-:
:-Aehm… tra due giorni…-:
rispose
Sion mordendosi la lingua.
Death
Mask lo guardò allibito, cercando di formulare una frase concreta
:-Due
giorni?! Sion, è mai possibile che mi troviate sempre tutte l-…-:
:-… le rotture, Death, si, lo so; ma anche io l’ho saputo
solo adesso, ed ho pensato di venire subito ad avvertirti-:
Death
Mask si appoggiò al lettino di ferro, passandosi una mano sul viso.
Seiya
era rimasto vicino alla porta ad ascoltare in silenzio, una mano sulla
maniglia, ed aveva ripreso più o meno il suo colorito naturale.
Il
medico lo guardò e disse con uno strano sorrisetto
:-Va
bene, e sia, ma per ricompensa al mio ritorno voglio trovare Edogawa su un lettino d’acciaio-:
Seiya
si ritrasse
:-Hei, e poi chi ti aiuta in laboratorio?!-:
:-Per
l’aiuto che mi dai tu, posso anche fare a meno. Sono passati quasi quattro mesi
ed ancora non posso incidere un corpo che tu mi faccia la solita scenata-:
il
ragazzo portò la mano dietro la nuca, imbarazzato
:-Diciamo
che mi abituo lentamente alle novità…-:
:-Oh,
capisco-: il medico si chinò su di lui guardandolo con aria di sufficienza
:-peccato che qui non ci siano novità,
ma solo morti. Cosa ti aspettavi,
il
Coniglio Pasquale? Io avevo bisogno di un aiutante, non un maestro che mi
insegnasse a svenire davanti ad un cadavere-:
Sion
decise di interrompere la discussione, o non sarebbe più uscito da quel
laboratorio
:-Va
bene, Death Mask, allora vedi di portare tutto quello che ti occorre. Adesso
sarà meglio che vada ad avvertire Aioria-:
:-Agli
ordini, capo-:
Sion
era sulla porta, quando si voltò di nuovo
:-Ah,
Death… ti dispiace non chiamarmi sempre capo? Mi dà
sui nervi-:
:-Come
vuole, capo-:
La
scrivania di Aioria era letteralmente sommersa di carte, ed il proprietario
sembrava intento a mettere un po’ di ordine.
O,
almeno, ci provava.
Sion
bussò e si affacciò alla porta, trovandosi davanti il triste spettacolo
:-Sono
arrivato in un brutto momento?-:
Aioria
sollevò appena lo sguardo, afferrando un foglio ed appallottolandolo dopo
averne esaminato il contenuto.
:-No…-:
proseguì
nella sua opera di pulizia, ma dopo qualche secondo si bloccò guardando verso
la porta
:-Ah,
Sion! Hem… non ci fare caso, è da stamattina che
cerco di smistare queste carte. Sembrano non finire mai. Ma siediti, c’è
qualcosa che non va?-:
Sion
entrò e prese posto sulla sedia davanti la scrivania, raccontando al detective
l’intera storia del mandato per l’ispezione, e della possibilità
di
liberarsi di Kevines, rinchiudendolo in una cella per un bel po’ di tempo.
L’intero
racconto sembrò interessare l’interlocutore, che annuì pensieroso
:-E
tu credi che troveremo davvero qualcosa? Insomma, se i topi sono lì da troppo
tempo, è possibile che la droga sia stata già recuperata, e forse venduta-:
:-Non
credo. Quasi ogni giorno le navi di Kevines attraccano al porto, e mi sono
informato bene. La prossima si fermerà esattamente domani sera,
alle
sei e mezzo in punto. Se siamo fortunati, la mattina dopo ci presenteremo con
il mandato ed il caro Julian non potrà dire nulla senza far notare
di
avere qualcosa da nascondere. Doko dovrebbe mandarmi il fax a momenti-:
Aioria
lo guardò con una strana espressione sospettosa
:-E
tu, come fai a sapere che la nave si fermerà al porto domani sera?-:
Sion
non riuscì a trattenere un sorriso malizioso
:-Shaina è una hacker eccezionale…-:
Aioria
sgranò gli occhi guardandolo incredulo
:-S-… si è inserita nei computer di Kevines?!-:
:-Ha
detto che non è stato molto difficile; Julian non aveva protetto tutti i file,
probabilmente credendo che nessuno avrebbe osato inserirsi nei database dei
suoi preziosissimi computer. Evidentemente non conosce Shaina!-:
*
:-Allora,
il nostro piano è molto semplice: trovare dei topi, morti o vivi, prelevarne
una certa quantità ed aprirli per controllare il contenuto dello stomaco. Se
qualcuno ci chiede qualcosa, abbiamo un mandato validissimo; e se Kevines è davvero
innocente come si considera, non si opporrà. Adesso, visto che Death Mask
rimarrà qui a preparare tutto quello che gli occorre per l’autopsia, Aioria, tu
verrai con me a cercare questi benedetti sorci-:
Aioria annuì anche se non sembrava molto entusiasta
del suo compito.
Uscirono
dal capannone nel quale si erano appostati in attesa che la guardia si
allontanasse e, provvisti di sacchetti di plastica e guanti, si avviarono
cercando
di
non dare troppo nell’occhio.
Un
pescatore guardò sospettoso Aioria mentre si chinava a raccogliere un topo,
ancora non squartato, ma morto stecchito.
Lui
gli rivolse un cenno con la mano, sperando che l’uomo non si insospettisse più
di tanto, ma dopo un po’ tornò a concentrarsi sulla sua rete.
Sion
trovò due topi sotto un sacco di plastica; si guardò intorno e del tutto
indifferente si chinò e li raccolse con il sacchetto che teneva in mano.
Proseguì
verso una barca abbandonata, e vide una moltitudine di sorci più che
soddisfacente.
Chiamò
Aioria e si diedero da fare finché,finiti i sacchetti, si avviarono al capannone dove li stava aspettando
Death Mask.
:-Oh,
finalmente!-: li accolse lui :-cominciavo a credere che un’orda di ratti
inferociti vi avesse rapiti; adesso, per favore, fatemi lavorare e cercate
di
non fare come Seiya!-:
prese
un topo per la coda, storcendo il naso, ed incise la pancia senza tanti
complimenti.
Sion
si avvicinò, esaminando il medico all’opera, ma non disse nulla per evitare di
ricevere commenti sarcastici.
Fu
Death Mask stesso a voltarsi verso di loro, con aria trionfante
:-Bingo!
Guardate qua-: prese qualcosa di piccolo, e ci passò su le dita per cercare di
ripulirla dal sangue :-capsule di polistirolo, e posso solo immaginare
che
cosa contengono. Procedo con gli altri ratti?-:
:-Direi
di si; più sono, meglio è per noi. Voglio sentire che balla si inventerà il
nostro Re della polverina per giustificare questo-:
i
successivi venti minuti furono dedicati esclusivamente ad esaminare con maggior
attenzione il contenuto dello stomaco di ogni singolo ratto;
alcune
capsule erano intatte, altre si erano spaccate, ma era ugualmente possibile
stabilire cosa contenessero con un esame più approfondito.
Death
Mask separava le capsule intere da quelle aperte dividendole in due sacchetti
diversi, anche se a volte borbottavacontro quel lavoro
“schifosamente
rompicoglioni”.
Quando
anche l’ultimo topo fu diligentemente squartato, Sion raccolse cautamente i
sacchetti con le capsule e le nascose all’interno della giacca, mentre
annunciava che il lavoro si era svolto brillantemente.
Aioria
annuì con aria poco convita, mentre Death Mask gli rivolse un’occhiata torva
:-Con
questi cosa ci facciamo?-:
chiese
indicando i topi ammucchiati sul tavolo
:-Li
portiamo con noi, ovviamente! Aioria, dove hai messo il sacco più grande?-:
il
detective estrasse l’oggetto dalla tasca dei pantaloni e si diede da fare
raccogliendo con una certa riluttanza i sorci.
Mentre
chiudevano la porta del magazzino, Aioria chiese
:-Adesso
cosa intendi farne?-:
:-Bè…-: Sion controllò l’orologio :-per prima cosa
consegnerò le capsule ad Aphrodite che si divertirà ad esaminarle
accuratamente, ed i topi… non
ne ho
idea-:
*
In
quello stesso momento, in una sfarzosa villa poco lontano dal centro della
città, si teneva un insolito concerto senza spettatori.
La
grande sala in penombra era rischiarata dalla luce del tardo pomeriggio, ed
illuminava debolmente mille strumenti musicali.
Alle
pareti erano appoggiati violoncelli dal legno scuro, e liuti di varie
dimensioni.
Dentro
una grande vetrina erano riposte cetre, arricchite di intarsi ed incisioni nel
legno chiaro, e ciaramelle di legno nero, disposti per ordine
di
dimensione, ed a questi erano affiancate alcune armoniche in argento.
Al
capo opposto della stanza era riposta una collezione di tamburi, ed accanto a
questi una fila di cornamuse e ghironde riposte ordinatamente
su
una mensola.
In un
angolo troneggiava un’arpa dorata, che sembrava emanare una luce propria nella
stanza quasi buia.
Nella
sala si diffondevano le note di Greensleeves, provenienti da un pianoforte di legno nero,
lucido, ed accompagnate da un flauto.
Kevines
si bloccò all’improvviso, allontanando le mani dalla tastiera.
Si
alzò e diede le spalle al compagno avvicinandosi alla finestra, sollevando
appena una delle pesanti tende di velluto color acquamarina.
Incrociò
le braccia dietro la schiena e rimase in silenzio ad osservare con aria
distratta il sole che scompariva dietro le colline.
:-Isaac mi ha informato di una manovra dei SAINT che non mi
piace per nulla-:
disse
all’improvviso.
Sorrento
appoggiò delicatamente il flauto sulla superficie scura del pianoforte e
rifletté un paio di secondi prima di parlare
:-Hanno
scoperto…?-:
:-E’
probabile. Anzi, quasi certo. Durante uno dei suoi sopralluoghi, Kraken ha detto
di aver visto chiaramente Sion ed altri due SAINT uscire
da un
magazzino della nostra zona con un grande sacco nero. Pieno. E poteva contenere
solo una cosa…-:
Sorrento
storse il naso
:-Sei
sicuro che Sion sia il tipo da andare in giro per il porto, in pieno giorno, a
raccogliere topi?-:
:-Quel
che fa lui non m’importa-: ribatté Julian secco :-so solo che se ci ha
scoperti, dobbiamo inventarci qualcosa, ed in fretta. Credevo di averlo
costretto
a
rinunciare ad ostacolarmi quando quella sera abbiamo colpito Kido, ma questo ha solo aumentato la sua voglia di
sbattermi dentro a quanto pare.
E poi…-:
Kevines
si voltò appena per lanciare un occhiata d’intesa all’uomo dietro di lui.
Siren
annuì
:-E
poi, il tradimento di SeaDragon… a proposito, adesso che quel
guastafeste di suo fratello ed i suoi amichetti l’hanno fatto scarcerare, cosa
intendi fare con Kanon?-:
Julian
non rispose.
Si
diresse a passi lenti verso il pianoforte ed allungò le mani; le lugubri note
della marcia funebre riempirono la stanza, e sul volto di Sorrento apparve
Kanondigemini: Salve a tutti, sono sempre io, il vostro capo! *liberamente ispirato alla testa di Art Attack*
Makochan: lasciatela stare: frequentando certa gente ha sviluppato
manie di onnipotenza -_-*
Kanon: Ho ottimi maestri! *__* *osserva i Saints*
Makochan: basta va, diciamo cose serie!
Kanon: Ok, allora comincio io! u.u*inforca il flauto*
Makochan: Tu sai dove finisce il flautino se
non la pianti, vero? Ti do un indizio: pop!
Kanon: In queste cose mi capisce solo Sorrento =( e non è
consolante! Coooomunque… speriamo che il capitolo non
vi abbia fatto vomitare *idea di Mako* ed
in caso, per farci perdonare, biglietti gratis per il concerto a villa
Kevines!! (portate i pomodori. TANTI pomodori!).
La
sveglia suonò puntuale alle sette meno un quarto sul comodino di Saga, che si
scosse e, dopo qualche smorfia, si decise ad alzarsi per andare a mettere su un
po’ di caffè.
Passando
davanti alla stanza di Kanon trovò che la porta era aperta e che il letto era
perfettamente in ordine.
“Strano
che Kanon sia già sveglio a quest’ora. Forse ha cominciato a mettere giudizio”
Si
sbagliava: appena si affacciò nel salone tutte le sue speranze vennero
miseramente infrante.
Kanon
era sbivacato sul divano e dormiva con la bocca aperta ed un braccio di
traverso sulla faccia, mentre tutto intorno il prezioso salotto di Saga era
stato ricoperto da una nevicata di fogli con testi in inglese.
Il
Bombay Sapphyre era stato ancora una volta compagno, complice e testimone
silenzioso dello scempio notturno.
“Alla
faccia del mettere giudizio!”
Pensò
mentre osservava il fratello con cipiglio severo.
Sì,
in effetti Kanon la sera prima gli aveva detto qualcosa circa il concerto di
quel rockettaro che gli piaceva tanto, Bon jovi, solo che il concerto, essendo
in diretta ed essendo in America, sarebbe cominciato nel cuore della notte per
un fatto di fuso orario.
Bè, a
giudicare dallo stato penoso in cui era ridotto il salone, Kanon aveva avuto la
tenacia di una iena ed era rimasto ad aspettare tutto il tempo necessario.
Dopo
aver bevuto una generosa dose di caffè provò a scuotere il gemello.
:-Kanon…
hei, Kanon!-:
:-…
‘osa… uoi…?-:
:-Voglio
che ti alzi. Dobbiamo andare a lavoro, lo sai-:
Kanon
emise un guaito penoso.
:-Scusa,
Kanon, ma… a che ora ti sei addormentato?-:
:-Forse…
cinque…-:
:-Alle
cinque?! Ma sei pazzo?!-:
:-Nu…
Era bello!-:
Saga
emise un sospiro rassegnato.
:-E
va bene, allora oggi rimani a casa. Però appena sei in grado di reggerti in
piedi provvedi a sistemare questo manicomio!-:
Kanon
grugnì qualcosa e rotolò sul fianco opposto ricadendo immediatamente in un
sonno di piombo.
*
Saga
uscì dal tabacchino per andare a riprendere la macchina e, proprio accanto alla
sua, vide una jeep ferma in doppia fila con le luci di emergenza accese.
“Spero
che sia davvero in difficoltà… ma non tanto da non farmi uscire dal
parcheggio!”
Pensò.
Dall’altra
auto uscì un uomo visibilmente agitato.
:-Scusi!
Mi scusi! Mia moglie sta male, mi aiuti per favore!-:
A
quell’ora la strada era deserta e Saga non poteva avere nessun dubbio che il
tizio parlasse con lui.
“Ma perché
io? Ti sembro un medico?!”
Anche
se riluttante si avvicinò alla portiera della macchina.
:-Che
cosa è successo?-:
Chiese
più gentile possibile.
:-Non
lo so! Stava bene e poi all’improvviso è svenuta! Non so cosa fare!-:
:-Va
bene, adesso si calmi. Lei pensi a chiamare un’ambulanza, io intanto le
controllo la pressione-:
Saga
salì sul sedile posteriore accanto alla giovane donna riversa sullo schienale.
“Strano
che sua moglie viaggi da sola sul sedile posteriore e lui davanti faccia da
autista… bah, ognuno è fatto a modo suo!”
Le
prese il polso per controllare che battesse regolarmente.
“Proprio
come immaginavo!”
Quella
scema sul sedile stava fingendo di
essere svenuta! Il suo polso era normalissimo ed in più il movimento
dell’occhio sotto la palpebra chiusa era quello di una persona perfettamente
sana e cosciente. Probabilmente quella biondina era solo isterica e stava
cercando di attirare attenzione su di se.
:-Adesso
basta, lo so che sei sveglia. Su, apri gli occhi-:
Quella
non reagì minimamente e Saga l’avrebbe tanto presa a schiaffi: non solo lo
faceva arrivare tardi al lavoro, si permetteva anche di prenderlo in giro!
Avvertì
alle sue spalle la presenza dell’uomo che lo aveva fermato e stava per girarsi
a dirgli che sua moglie non aveva altri problemi se non quello di essere una
rompicoglioni ma non fece in tempo: una scarica elettrica da duecento volt
sulla nuca lo fece stramazzare svenuto sul sedile.
*
Saper
aspettare era una delle principali qualità di Julian Kevines.
Quando
aveva avuto bisogno di un uomo che si occupasse degli affari ad Atene nord-est
aveva aspettato la persona giusta finché il destino gli aveva portato davanti
Kanon Kenuryos, e quando questo si era fatto troppo difficile da gestire non
aveva agito direttamente contro di lui, aveva semplicemente aspettato che
qualcun altro si occupasse di levarglielo di torno.
Ironia
della sorte era stato suo fratello gemello a coglierlo in flagranza di reato,
arrestarlo e testimoniare contro di lui al processo.
Quando
si dice “tutto in famiglia”.
Tanto
per tornare a Kanon, Kevines sperava che seppellirlo vivo a Sounion sarebbe
stato sufficiente per non avere più problemi con lui, ma con la mossa
inaspettata di Sion tutto era cambiato: Kanon era diventato un pericolo a tutti
gli effetti e come tale doveva trattarlo.
Senza
affannarsi ovviamente, perché come al solito lui doveva solo aspettare che
qualcuno sbrigasse la parte pesante del lavoro e portasse Sea Dragon al suo
cospetto.
*
Kanon
era miracolosamente riuscito a riprendere sonno ed avrebbe anche voluto
riuscire a mantenerlo, peccato che qualcuno avesse qualcosa in contrario.
Il
telefono squillava con insistenza ma lui non si degnava di alzarsi per
rispondere, e solo alla terza chiamata decise di trascinarsi fino in cucina.
:-Saga?-:
“Ah,
ecco! Mezza-mela-Aioros che cerca spasmodicamente la sua metà senza rispetto
alcuno per il mio riposo”
:-No,
io sono la seconda ipotesi… che vuoi?-:
:-Kanon?
Ma che ci fai a casa? E Saga non viene a lavoro oggi?-:
:-Aioros,
il motivo per cui io sono a casa è strettamente riservato, quanto a Saga credo
che lo vedrai spuntare tra poco perché è già uscito-:
:-Ma
sono già le nove e mezza! Non è da lui ritardare tanto senza avvisare, e poi il
suo telefono risulta perennemente irraggiungibile!-:
Nella
mente di Kanon cominciò a squillare un campanello di allarme.
:-Aspetta…
stai dicendo che Saga è… sparito?!-:
Il
silenzio dall’altra parte del filo era tutt’altro che rassicurante.
:-Aioros!-:
:-Ora
che è chiaro che nessuno di noi sa dov’è Saga avvieremo la procedura di
rintracciamento della scheda SIM del suo telefono. Speriamo di trovarlo in
questo modo. Tu rimani in casa: sarebbe il primo posto che Saga cercherebbe di
raggiungere se si trovasse in difficoltà-:
Aioros
riattaccò e lo lasciò pietrificato ad ascoltare il tut tut della comunicazione
interrotta.
*
Mancava
poco a mezzo giorno quando un SUV nero imboccò il viale d’ingresso della villa
dei Kevines.
Julian
appostato dietro le grandi vetrate del salone, lo osservava avanzare, poi vide
Tetis scendere dal sedile del passeggero e correre veloce verso la casa mentre
la
jeep
scendeva nel garage sotterraneo.
Poco
dopo la donna entrò nella sala a riferire sulla missione.
:-Allora,
Tetis?-:
:-Tutto
è andato come previsto, signore. Sea Dragon era solo, quindi è stato ancora più
facile catturarlo-:
:-Era
solo? Strano, molto strano… e poi?-:
:-Tutto
secondo i piani: abbiamo distrutto il cellulare passandoci sopra con le ruote e
dopo che si è svegliato per più di un’ora abbiamo girato con la macchina per
fargli perdere l’orientamento-:
Kevines
annuì.
:-Molto
bene, tu e Scilla oggi mi avete reso un grande servizio. Adesso è meglio che
vada ad occuparmi del mio ospite-:
Tetis
si inchinò leggermente e scivolò via, Kevines invece uscì dalla porta opposta
ed imboccò le scale che portavano al parcheggio sotterraneo.
Accanto
alla jeep Io di Scilla stava fumando una sigaretta, che all’arrivo di Julian
venne prontamente schiacciata sotto il tacco.
:-No,
no, lascia. Sali a chiamare Siren-:
Disse
Kevines quando Io accennò ad aprire la portiera.
Anche
quel marine sparì dopo un inchino
veloce e lo lasciò ad osservare il passeggero rannicchiato sul sedile
posteriore con le mani legate dietro la schiena.
Sì,
indubbiamente quello era Kanon, però c’era qualcosa che non lo convinceva del
tutto. Non erano più che semplici, impercettibili sfumature che però non
facevano combaciare la sua immagine di Sea Dragon e la figura che si trovava
davanti.
L’arrivo
di Sorrento lo scosse dai suoi pensieri.
:-È
sveglio?-:
:-Immagino
di sì. Verifichiamo subito-:
Kevines
aprì la portiera e con uno strattone costrinse Sea Dragon a scendere.
*
A
Sion non era mai piaciuto portare cattive notizie, tuttavia non aveva proprio
il coraggio di affidare a nessuno dei suoi ragazzi l’ingrato compito di
fronteggiare Kanon non appena avesse saputo che suo fratello era stato rapito,
quindi verso mezzogiorno si trovò a suonare a casa di Saga.
:-Ah,
allora vi siete ricordati che esisto! Mi avete piantato qui senza darmi più
notizie, ma ti pare modo?!-:
:-Calmati,
Kanon, e per favore fammi entrare perché le notizie ci sono, ma non posso
dartele qui sul pianerottolo!-:
Si
sedettero nel salotto e Sion cominciò a raccontare: la localizzazione della
scheda SIM aveva portato a trovare il cellulare di Saga distrutto accanto alla
sua macchina, e secondo due testimoni che si trovavano nel bar, “o aghìos” (il
santo, come loro chiamavano Saga) aveva parlato con un uomo e poi era salito di
propria volontà su una jeep nera. Purtroppo nessuno aveva pensato a prendere la
targa visto che nella situazione non c’era nulla di sospetto.
:-Dannazione!-:
Ruggì
Kanon alla fine.
Sion
capiva perfettamente come si sentiva, ma non poteva assolutamente permettere
che sull’onda dell’emozione (e dato il suo proverbiale carattere scapestrato)
Kanon facesse qualche colossale cretinata.
Uno
dei suoi Saint in pericolo gli bastava ed avanzava.
:-Adesso
ascoltami, Kanon, questo rapimento non è assolutamente casuale. Probabilmente
Kevines non è riuscito ad incastrarti con l’omicidio di Mytè ed ha deciso di
passare a maniere più forti, quindi capisci che il vero obiettivo sei tu. Ora,
io te lo chiedo per favore, per i miei parenti morti e per quelli che stanno
poco bene, non fare nulla di avventato-:
:-Io?
Cosa ti fa credere che io possa fare qualcosa di avventato? Certo, avrei voglia
di mettere le mani sul vigliacco che se ha messo in mezzo mio fratello invece
di affrontarmi personalmente per potergli spaccare tutto quello che c’è di
spaccabile nel suo corpo… ma ti assicuro che farò tutto con la
programmazione!-:
:-Spiritoso…
invece te lo dico io cosa farai: tu resterai chiuso in casa, capito? Fuori da
qui sei un bersaglio troppo facile, inoltre è molto probabile che cercheranno
di mettersi in contatto con te. Voglio che se e quando lo faranno tu riferisca
me personalmente, è chiaro? Non usare le linee telefoniche, nemmeno i
cellulari, piuttosto manda un’email a Shaina ed io cercherò di arrivare prima
possibile-:
*
Nel
garage dei Kevines Saga era inginocchiato sul pavimento liscio.
Aveva
completamente perso la sensibilità alle mani perché le corde erano
maledettamente strette, il più nessuno si era ancora deciso a togliergli quella
dannata benda.
Non
gli piaceva stare in ginocchio, ma ogni volta che provava ad alzarsi veniva di
nuovo spinto giù.
:-Smettila
di agitarti, Sea Dragon… non costringermi a spararti nelle ginocchia-:
La
benda gli venne strappata via e Saga si trovò faccia a faccia con Julian
Kevines.
:-Tu…?
Perché…?-:
:-Perché
ti ho fatto portare qui? Non è difficile, mio ex marine-:
“Ex
marine? Ma che dice questo? A meno che… NO!”
:-Vedi,
tu stai per essere giustiziato-:
Kevines
gli aveva appena comunicato di volerlo uccidere e sicuramente non era uno
scherzo, conoscendo il personaggio, eppure l’unica reazione che venne spontanea
a Saga fu scoppiare a ridere.
:-Tu…
tu mi hai scambiato… per Kanon…?-:
Un
altro scroscio di risa riecheggiò nel sotterraneo.
:-Scambiato?
Che vuol dire scambiato?!-:
Ringhiò
Kevines.
:-Vuol
dire che tu, o i tuoi scagnozzi decerebrati, avete fatto uno scambio di persona
tra gemelli… patetico, non trovi? Come in un pessimo cliché narrativo-:
:-TU
MENTI!-:
Lo
schiaffo di Julian lo mandò a rotolare a terra.
Sentì
il sangue scivolare dal labbro spaccato ma non gliene fregava niente di essere
stato colpito: era troppo arrabbiato per far caso al dolore.
:-Mentire?
E perché dovrei? Hai fallito di nuovo, Julian! Ultimamente ogni cosa che fai
contro Kanon si ritorce contro di te: ammettilo che stai perdendo colpi!-:
Un
altro schiaffo lo rispedì a terra.
:-Tu
dici di non essere Kanon, ti sei dimenticato che io posso scoprirlo subito?-:
Kevines
gli premette un ginocchio tra le scapole per bloccarlo e scostò leggermente le
corde.
Saga
sentì uno strano click e poi un nuovo
urlo di Kevines.
:-Non
c’è! Maledetto! Dimmi come hai fatto a toglierlo!-:
:-Ma
togliere cosa? IO NON SONO KANON!-:
A
quel punto Sorrento uscì dall’ombra.
:-Mio
signore, temo che sia vero. Un tatuaggio con inchiostro sensibile
all’ultravioletto è impossibile da rimuovere completamente, e se qui non si
vede semplicemente vuol dire che non c’è mai stato. Quest’uomo non è Sea
Dragon-:
Kevines
lo lasciò andare e non si preoccupò neanche di rimetterlo in ginocchio quando
Saga riuscì a mettersiin piedi.
:-Quei
due idioti hanno combinato un casino-:
Sibilò
furioso, poi si avvicinò di nuovo a Saga.
:-Quanto
a te, è solo per caso che ti trovi in questa situazione, ma vediamo di metterci
d’accordo. La tua vita in cambio di informazioni sui SAINT, accetti la mia
offerta? Potresti diventare uno dei miei uomini al posto di tuo fratello-:
Saga
raccolse un po’ di sangue tra le labbra e glielo sputò in faccia.
Ragazzi,
che emozione, stiamo per arrivare alla fine =’(Sul serio, mancano due o tre capitoli, poi
mandiamo i SAINT in meritato congedo XD
Angolino di Kanon:
*Risata da pazza* si sono portati Saga!!! Ma come si fa,
solo un idiota matricolato come Julian poteva avere un idea del genere
<.<
Ma… anche io voglio sputare in faccia a Poseidon! Chi vuole
venire con me?
Come ha detto Mako… si avvicina la fine *si soffia il naso con il mantello di Shaka*
ma, sapete, mai dire mai!! Però in fondo anche i nostri SAINT si meritano un
po’ di riposo ^^
Aaaadesso… rispondiamo alle recensioni =)
DeaEris: Cara, bentornata!! Deathy è sempre Deathy, sempre mitico *.* di solito la
gente quando lo vede non ride, ma noi facciamo un eccezione! xD
Adesso, speriamo che qualcun altro arrivi a sputare al Drogato di turno…
<.<
Bacioni ^^
aries_no_nike: Bea cara…! Guarda, tra i topi morti e Julian, preferisco i topi morti!
°_°
si, vogliono proprio uccidere Kanon (che Julian ci provi e si ritroverà
senza la sua bella chioma fluente è__é) ma a quanto pare c’è stato un piccolo
intoppo…
e Saga tanto per cambiare è sempre in mezzo <___<”
Ma perché tutti avete un’antipatia per Aioria? … devo ammettere che nelle
prime puntate in cui faceva la sua comparsa mi stava assolutamente sulle
scatole solo perché assomigliava alla brutta copia di Ken il guerriero, ma non
è tanto male!
Bè, pazienza! Ci si sente ;) baci
Violet Acquarius: Benvenuta ufficialmente alla SAINT! Così siamo riuscite a farti
apprezzare le AU, moolto bene xD Sion? Povero Sion, anche io non lo potevo
vedere ma l’ho rivalutato subito!
Noi odiamo Seiya, ed affidarlo alle “cure” di Death Mask ci è sembrato
tanto tanto carinoo *.* credo che voglia tornare a mendicare, il ronzino…
Mu non ti convince? M L’UNICO normale in quella gabbia di matti non ti
convince?? Bè, io essendo Ariete sono di parte, e poi il nostro Saint è troppo
pucciolo per non amarlo *.*
Che dirti di più… aspettiamo lo sviluppo della situazione!
Bacio ^^
Diana924: Tesoro, si, Doko ha ottenuto il mandato. È veramente cosa buona e giusta
xD no, Julian non è d’accordo ma non me ne importa nulla di quel decerebrato
maniaco che si buca u.u
Lo adoro, lo so, e non perdo occasione di dimostrarlo xD
Seiya.. hem… non può morire… perché il Kuru non l’ha ucciso??? Di solito
tutti gli eroi muoiono… ah, già, ma lui è un idiota, quindi la regola non vale
u__u
Deathy deve abbassarsi a certi livelli, ma non si può dir di non al
Grande Patriarca Sion (abbreviato GPS xDD)
Julian e Sorrento, Dio non farli moltiplicare ti prego!!! Le loro cose
mica le fanno vedere in pubblico, e non si limitano ai bacetti!! <__<
Ma tant’è che dobbiamo tenerceli…
Bè, ti salutiamo, bacioni ^^
E per la nostra serie di Fan art… il gemello figo e bello
ed intelligente e mitico di Seiya, ovvero Aioros *ççç*
Kanon
riempì l’ennesima tazza di caffè e tornò a sedersi, facendosi cadere
pesantemente sulla sedia della cucina.
Guardò
sconsolato i vari fogli scribacchiati ed appallottolati sul tavolo, e giunse
alla conclusione che il metodo di suo fratello, cioè prendere ordinatamente
appunti su qualche caso per chiarirsi le idee, era una gran perdita di tempo e,
nel suo caso, anche di sonno.
Più
ci rimuginava sopra, più Kanon si convinceva che dietro tutta la faccenda della
sparizione di Saga c’era sicuramente JulianKevines; già, ma perché perdere tempo a rapire suo fratello,
quando poteva far contattare direttamente lui?
A meno che …
il
pensiero fu così improvviso che per poco non gli cadde la tazzina dalle mani: a
meno che Julian non avesse scambiato Saga per lui!
In
fondo, erano gemelli, no? Ma come poteva Kevines
commettere uno sbaglio così grossolano? Lui che sapeva anche quanti capelli
aveva in testa!
Più
probabile che avesse mandato qualcuno a cercarlo. Ma anche così…
All’improvviso,
Kanon si sbatté la mano sulla fronte. La giacca! Saga non gli aveva forse
chiesto la giacca in prestito? In quel modo anche uno degli uomini
di
Kevines avrebbe potuto sbagliarsi!
“Dannata
giacca di pelle nera! Era diventata l’unica cosa che mi distingueva da quell’angioletto
di Saga!”
Stava
per dilettarsi in una serie di imprecazioni che avrebbero fatto arrossire Death
Mask e Shura messi insieme, quando un rumore di vetri rotti lo fece
scapicollare in salotto; si guardò intorno cercando di individuare qualcuno, ma
un oggetto attirò la sua attenzione.
“Maledizione!
Siren è proprio fissato con questi messaggi! E
soprattutto il metodo, che lascia un po’ a desiderare!”
Infatti,
proprio come il primo messaggio, quello era avvolto in un ciottolo di medie
dimensioni, l’unica differenza era che fortunatamente non l’aveva colpito
in
testa. Quando l’aprì, però, la scrittura non era quella del’austriaco, bensì
un’elegante grafia in inchiostro blu scuro.
Ma
era il contenuto quello che lo lasciò davvero di sasso:
Se vuoi rivedere tuo
fratello vivo, ci vediamo stasera all’incrocio tra il cinema Kaloys e via Satheros, alle dieci
e mezza.
Ci sarà qualcuno ad
accoglierti.
Poseidon
“Il
vecchio lupo di mare ha colto l’occasione” pensò Kanon storcendo un angolo
della bocca “e visto che è stato così gentile da inviarmi persino l’invito
scritto, credo proprio che non potrò deluderlo. Aspettami, Kevines”
*
Kanon
si strinse addosso la giacca di Saga e chiuse la porta attento a non fare il
minimo rumore.
Uscito
dal portone prese un gran respiro e trattenne per qualche secondo il fiato,
guardandosi attentamente intorno.
Si
incamminò a passo svelto tra le strade buie di Atene, la mano destra nella
tasca a stringere il manico della pistola che aveva appena caricato; non è il
caso
di
farsi sorprendere disarmato da un tipo come Kevines,
specie se è incazzato nero con te e tiene in ostaggio tuo fratello maggiore.
Il
cinema distava una buona mezz’ora da casa di Saga, a piedi, e Kanon rimpianse
di non avere una macchina a disposizione.
Dapprima
aveva pensato di chiamare Sion, ma non era decisamente una buona idea:
sicuramente il capo avrebbe organizzato le cose in grande stile, fatto
circondare il cimitero, ed avrebbe mandato tutto a monte.
E
poi, Kanon conosceva troppo bene Julian: se non usi
la massima discrezione con lui, puoi considerarti un uomo morto.
No,
stavolta voleva giocare personalmente con il grande Poseidon;
e non era assolutamente il caso di farlo sentire braccato, altrimenti addio
Saga.
Man
mano che si avvicinava al luogo dell’appuntamento, Kanon rallentava il passo,
fino a fermarsi del tutto all’angolo del cinema.
Si
appoggiò al muro freddo e si voltò verso sinistra, poi guardò a destra, ma non
c’era anima viva; controllò l’orologio: erano le dieci e mezza in punto.
Pochi
minuti dopo, infatti, sentì qualcosa. Un rumore acuto, che si ripeté per due,
tre volte.
Era
il segnale stabilito dai Marine per avvertire la persona nel vicolo a
squagliarsela in caso di pericolo!
Finalmente,
dall’angolo opposto fece capolino un ragazzo dai lunghi capelli neri, che gli
fece segno di seguirlo.
Kanon
si diresse verso il cancello principale del cimitero e strinse le sbarre
cercando di forzarlo, ma il ragazzo lo stava già trascinando dalla parte
opposta
:-Non
di là-:
gli
sussurrò. Risalì la via deserta ed imboccò un piccolo sentiero sterrato, ben
nascosto tra i folti rami degli alberi.
Era
piuttosto veloce, ma ogni tanto si gettava rapide occhiate alle spalle per
accertarsi che Kanon lo stesse seguendo; zigzagarono ancora un po’ facendosi
largo tra il fogliame, e giunsero ad uno spiazzo, dove le erbacce avevano ormai
infestato la zona, e crescevano sulle lapidi e le croci storte.
Kanon
si guardò intorno cercando di individuare Kevines. Si
voltò verso il ragazzo, ma quello era già sparito.
:-Hei, che scherzo è questo? Kevines,
sono qua, che ne dici di venire fuori? È troppo tardi per giocare a
nascondino!-:
non
rispose nessuno.
Restò
per un po’ ad ascoltare il vento che faceva volare le foglie secche intorno a
lui, ed il fruscio delle fronde degli alberi, ma di Kevines
neanche l’ombra.
Incrociò
le braccia al petto
:-Se
non venite fuori, me ne vado! E chiedete il riscatto di mio fratello
direttamente al suo buon capo! Cosa ve ne pare? Sarà felicissimo di pagarlo!-:
stava
per fare dietrofront, quando un altro rumore lo fece girare su se stesso,
cercando di individuarlo.
Non
era il fischio. Stavolta era un suono leggero, cristallino. Una specie di
melodia.
Kanon
ci mise qualche secondo per capire che si trattava di un flauto, e che il
motivo era quello di DiesIrae.
Si
diresse verso il suono, fermandosi a volte ad ascoltare più attentamente,
tornando indietro e cercando invano di chiamare Julian
minacciandolo di andarsene e lasciargli il fratello a carico.
Quando
sbucò finalmente da dietro un cipresso, il suono si spense all’improvviso.
:-Saga…?!-:
il
fratello, legato ad un albero, gli lanciò un’occhiataccia
:-Ma
tu sei un completo idiota! Che cosa ci fai qui?-:
lui
gli si avvicinò e gli pizzicò una guancia con un sorriso sarcastico
:-Ti
salvo, naturalmente-:
una
voce provenne dalle sue spalle, e contemporaneamente Kanon sentì una canna di
pistola premergli sulla schiena
:-Tu
non salvi proprio nessuno…Sea Dragon. O preferisci che ti chiami semplicemente Kanon Kenuryos?-:
Julian gli
si piazzò davanti, puntandogli la pistola ad un centimetro dal collo; sporse
leggermente il labbro inferiore in fuori e sembrò calcolare la situazione.
Sempre
tenendolo sotto tiro, si allontanò di qualche passo
:-No,
sarebbe troppo facile…-:
Kanon
sollevò un sopracciglio, incrociando le braccia sul petto
:-Bè, perché non ci colpisci e te ne lavi le mani?-: lo
sfidò :-O forse hai troppa paura di esporti, Poseidon?-:
Julian rise
:-Esatto,
vedo che le tue intuizioni sono sempre corrette. E’ proprio per questo che
farai tu il lavoro al mio posto-:
Kanon
lo guardò senza capire.
In
quel momento Siren sbucò da dietro la cappella
raggiungendoli con passo calmo. Guardò un attimo i due fratelli ed emise una
risata acuta
:-Sapete
che siete proprio ridicoli?-:
Saga
si dimenò cercando di allentare la corda che lo teneva stretto all’albero
:-Dì
un po’, ti sei mai visto tu?!-:
Kanon
scosse la testa guardando il fratello con aria di compatimento.
Julian si
rigirò la pistola tra le mani e cominciò a passeggiare intorno a Kanon
:-Stà un po’ a sentire, Kanon: ti sembra credibile la storia
del capo del narcotraffico di Atene nord-est che uccide il fratello per
vendetta, ne occulta il cadavere nel cimitero dove nessuno cercherebbe mai e
poi, per la disperazione si suicida? Sarà uno scoop sensazionale, e lo sai come
sono i giornalisti… calano come avvoltoi alle notizie
di questo genere-:
:-Cosa
vuoi dire con questo?-:
gli
chiese lui seguendolo con lo sguardo, pronto a scattare se avesse alzato la
pistola.
Julian alzò
la mano, guardandolo con un espressione crucciata
:-Io
sono una persona onesta, Kan-…-:
Saga
emise una finta risata e chiese con voce stridula
:-Persona
onesta?!-:
Kevines gli
lanciò un’occhiata infastidita e continuò
:-Voglio
farti un ultima proposta, Kanon. Fino ad ora sono stato paziente, ma adesso il
gioco cambia: ascolta, se elimini il testimone…-:
indicò
con un cenno Saga osservando le reazione dei due
:-io
ti permetto di tornare in servizio, se si può dire così, senza dover
spiegazioni a Sion o a gli altri SAINT. Alla prigione ci penserò io, sai come
sono queste faccende… non vedrai più l’ombra di una
cella e neanche quella del guastafeste che ti ci ha rinchiuso per cinque anni.
Se non è un affare questo… hai dieci secondi per
pensarci. Oh, ma forse sono troppi ed io non sono paziente quando aspetto
risposte di certo genere; diciamo che ne hai…tre -:
Sorrento
si avvicinò alle spalle di Kanon
:-Ce
l’hai una pistola?-:
:-Ma
certo che ce l’ha-: rispose Julian senza dargli il
tempo di negare :-io i miei uomini li addestro per bene. Allora, qual è la tua
risposta?-:
:-Devo
dire che la tua proposta mi alletta, Capo…-:
:-Ca-capo…?-: chiese Saga guardando prima il fratello, poi Julian :-Kanon, che storia è questa…?-:
Kanon
non rispose. Estrasse la pistola dalla tasca e la puntò dritto su Saga,
restando per qualche secondo a guardare compiaciuto il terrore e la delusione
dipingersi sul volto del fratello. Saga fece per dire qualcosa ma dalla bocca
non gli uscì alcun suono, solo un lamento strozzato appena udibile.
:-… ma sfortunatamente per te ho altri progetti!-:
Kanon
si voltò di scatto e premette il grilletto; il proiettile centrò il fianco
destro di Julian che lanciò un urlo e cadde in
ginocchio, dopo aver restituito il colpo.
Il
gemello avvertì un forte dolore alla spalla e contemporaneamente vide Siren puntare su di lui, così alzò la mano e sparò
centrandolo in pieno petto.
Lanciando
un’imprecazione guardò Saga, che a sua volta lo fissava con gli occhi sbarrati,
incredulo
:-Ka-Kanon…t-tu…? Tu, cioè… tu!-:
:-Lo
so: sono un genio-:
:-No,
sei un completo pazzo psicopatico con manie di protagonismo che va a cercarsi
guai come se non ne avesse già abbastanza! Insomma, sei un perfetto idiota matricolat-….-:
:-Hei, ti ricordo che ho ancora un pistola in mano-:
:-Anche
io…-:
Julian li
teneva sotto tiro, con un sorrisetto di trionfo stampato sulla faccia
:-Siren aveva ragione…siete…ridicoli…-:
:-Se
fossi in te non ci proverei-:
Sion
si chinò fulmineo su Kevines ammanettandolo e
sollevandolo di peso, dopo avergli sottratto la pistola.
Guardò
i gemelli come per dire: con voi faccio i conti più tardi, e consegnò Julian ad Aioria che era arrivato subito dopo di lui
seguito da Aioros, Shura e Marin.
Si
chinò un attimo per guardarlo in faccia
:-Per
adesso finisci all’ospedale, Poseidon, ma stai
tranquillo che qualche anno di cella non te la toglie nessuno. Che ne dici a Sounion, nella celle dell’ex
Sea Dragon?
Non può essere che un onore-:
il
rumore della sirena delle ambulanze si faceva man mano più vicino.
Aioros
si stava dando da fare per slegare Saga, che non appena fu di nuovo libero si
precipitò a sostenere Kanon.
Quello
gli sorrise
:-Ammettilo… ti ho fatto paura…-:
:-Se
non fossi così felice per essere sopravvissuto, ti avrei già strozzato. Sei
fortunato, oggi sono di buon umore-:
Kanon
storse l’angolo della bocca, premendosi una mano sulla spalla
:-Fortunato
non direi…-:
Saga
sospirò e si rivolse ad Aioros
:-Ascolta,
io accompagno questo scemo all’ambulanza prima che mi svenga in braccio. Puoi
dirmi solo se Sion è troppo
incavolato? Perché in caso preferisco rimanere con Kanon all’ospedale!-:
:-Forse
la vista di entrambi vivi gli ha fatto l’effetto di un calmante, ma non ci
conterei troppo. Era già su di giri quando sei sparito tu, figuriamoci quando
Kanon non ha risposto al telefono e non l’ha trovato a casa! Ma comunque, penso
che te la caverai-:
.-Capisco… e poi… come avete fatto
a sapere che eravamo qui?-:
Aioros
si spostò di un paio di centimetri ed il ragazzo che aveva condotto Kanon al
cimitero fece capolino da dietro la sua schiena
:-Consideratelo
il vostro salvatore. Adesso è meglio che vai verso le ambulanze, non voglio
avere Kanon sulla coscienza. Ma… in ogni caso io ti
aspetto a casa tua…-:
così
Saga si passò un braccio del fratello attorno al collo e lo guidò verso le luci
blu che lampeggiavano, facendosi strada tra gli arbusti con al mano libera.
:-Vuoi
piantarla di ridere, idiota? Ti ricordo che sei a rischio di dissanguamento!-:
Bene ragazzi, insolitamente puntuali ma siamo qui! Forse perché
il capitolo in questione era in corso nel sacro computer della sottoscritta… <.< no, Mako,
non sto insinuando nulla, perché? Tu lenta? Ma noo,
non direi mai una cosa del genere!!
Coooomunque… si avvicina la fine… ah, che bello, finalmente forse ci libereremo dall’idiota
megalomane <__<
Diana924: Heilà! Ha fatto
le cinque per il concerto… oh, io lo farei! *scambia il cinque con Kanon*
mènage à trois?? Dove c’è da scopare LAVORARE
c’è Sorrento!!
Thetisla
cretina con la pentola in testa e Scilla il deficiente che si fa
uccidere da Shun sono altri due incapaci, santi ragazzi… ma che ci vogliamo fare, ci sono toccati questi…
L’immagine è MOLTO xD si, ci siamo capiti, cara
:D
Si, July, hai Sorrento, metti da parte il
pudore e scatenati!! xDD tanto la sappiamo TUTTI che
cosa fate voi due, chiusi in uno scantinato buio…
Alla prossima!^.^
VioletAcquarius: Ciao ^^ Julian è un pollo perfetto! Anche se
preferisco Pesce Pagliaccio, ci siamo capite xDOoooh, sarebbe bellissimo vedere i nostri SAINT versione
CSI *çççç* magari potremmo contattare il Kuru e farci
un pensierino…
Cosa faranno a Saguccio*estrae
un bazooka e punta sui due viscidi vermi*
assolutamente NULLA!! Ci siamo capiti, maniaci psicotici che non siete altro??
Naa, lo
legano solo ad un albero, nulla di che! xD che cosa
ci hanno fatto, poi, lo sanno loro *comincia con
pensieri poco casti*
Ma comuque… adesso sembra tutto risolto!
Ed io ti saluto =D anzi, ti salutiamo ;)
Pilatigirls:Beeeea, non siamo
state noi a rapire Saga!! *chiude la porta dello
sgabuzzino dove c’è il gemello imbavagliato*eh-heeeem… bè, passiamo oltre!
Julian ormai è
andato completamente! La poverino gli è arrivata al cervello…
no, anzi, siccome il cervello è andato via (o non c’è mai stato) gli è andata
in quella specie di soffitta sparti orecchie che si ritrova!
Ti auguriamo buone vacanze e buon rientro, probabilmente ritroverai la fic conclusa =D
Bacino :*
Alllora, giunti
alla fine del cammin di nostra vita…
odio doverlo fare, ma ci vuole anche lui!
E’ giunto il momento del lecchino di Julian!
(Tesoro, sembri un cameriere dei castelli medievali…
-__-“)
Contro
tutti i suoi programmi, Saga rimase davvero all’ospedale alloggiando nella
stanza di Kanon.
Si
alzò dal letto con un gran mal di schiena, e con l’impressione di aver dormito
su una lastra di pietra.
Non
sapendo bene che cosa fare, restò per un paio di minuti ad osservare i monitor
accanto al letto di Kanon, ma alla fine rinunciò a capirci qualcosa e si
avvicinò alla finestra tirando un sospiro sconsolato.
Quasi
nello stesso istante sentì dei discreti colpetti alla porta, ed Aioros fece il
suo ingresso nella stanza richiudendo la porta dietro di sé.
:-Ciao… sono passato a vedere come stavate, ed a portarti
questo; sai, ho pensato che forse avresti voluto mangiare qualcosa, visto che
ieri sera non hai praticamente toccato cibo-:
Aioros
gli porse una busta di plastica bianca e Saga la prese con entrambe le mani,
posandola sulla scrivania dietro di lui
:-Grazie,
ma mi sento lo stomaco accartocciato come una carta di caramella. Non credo che
riuscirei a mandar giù nulla neanche se lo volessi…
ma se c’è
del
caffè lo accetto volentieri, così almeno mi tengo sveglio-:
Saga
frugò nella busta mentre Aioros scuoteva la testa con un leggero sorriso
:-Deduco
che passare due notti all’ospedale non è un’esperienza piacevole-:
:-No,
infatti-:
il
sapore leggermente amaro del caffè ricompensò almeno in parte Saga.
accartocciò
il bicchiere e si diresse di nuovo verso il letto di Kanon tamburellando
nervosamente con le dita sulla lastra metallica.
:-Dai,
non essere così apprensivo! Dagli almeno il tempo di svegliarsi-:
cercò
di tirarlo su Aioros avvicinandosi
:-Tu
non eri preoccupato quando tuo fratello era in ospedale, signor “mantieni il
controllo in ogni situazione”?-:
gli
chiese Saga sedendosi sulla scrivania come se fosse la cosa più comoda del
mondo.
Guardò
il compagno inclinando la testa, attendendo la sua risposta che non tardò ad
arrivare con un tono rassegnato
:-Touchè, lo ammetto. Dico solo che dovresti
essere più rilassato! Insomma, milioni di persone fanno un’anestesia e ti assicuro
che è assolutamente innocua-:
Saga
si passò una mano tra i capelli e chiuse gli occhi per qualche secondo.
Appena
arrivato a casa avrebbe fatto una doccia e poi sarebbe filato a letto cercando
di recuperare le ore di sonno arretrate.
E tra
le altre cose, immaginava di dover dare una spiegazione a Sion, sperando di non
farlo incavolare troppo… e questo sarebbe stato
difficile, persino per lui che sapeva usare il massimo tatto in ogni genere di
situazione.
:-Saga…?-:
istintivamente
si girò verso Aioros, ma quello scosse la testa ed indicò il letto.
Saga
si precipitò letteralmente, sporgendosi talmente tanto da rischiare di perdere
l’equilibrio e finire addosso a Kanon.
Suo
fratello lo scrutava con aria diffidente
:-Perché
non sei a casa?-:
:-Buongiorno,
Kanon, anche io sono contento che tu ti senta bene-:
gli
rispose Saga a tono.
Il
gemello borbottò qualcosa e cercò di alzarsi, ma Saga gli piazzò una mano sulla
spalla e lo rigettò senza tanti complimenti sul cuscino
:-Non
fare tante acrobazie, devi stare buono a letto per ancora qualche giorno-:
Kanon
sospirò alzando gli occhi al cielo
:-E
suppongo che tu sarai la mia balia…-:
:-Esatto-:
:-Ah… preferirei mille volte il cane di Aioria…-:
Saga
si finse offeso e si rivolse ad Aioros indicando il fratello con un cenno del
capo
:-Hai
sentito? Allora tu mi cedi Argo per tre giorni ed io in cambio vengo a casa
vostra-:
Kanon
scoppiò a ridere
:-Non
hai che da guadagnarci, se non ricordo male…!-:
lo
psicologo avvertì un irrefrenabile voglia di soffocare il fratello con il
cuscino, ma fece appello a tutto il suo autocontrollo e scosse la testa
fingendo di non aver colto la battuta.
Un
improvviso bussare fece voltare tutti verso la porta, ed Aioros andò ad aprire.
Kanon
fece letteralmente un salto sul letto,lanciando un urlo di dolore per aver
mosso la spalla ferita troppo velocemente.
Saga
invece arretrò cercando di formulare una frase che non fosse un “Oh, cazzo, adesso
sì che sono fottuto!”.
Sion
si guardò intorno per un po’ come se la stanza fosse stata invasa da strani
animali esotici, poi guardò i presenti sollevando un sopracciglio
:-Bè, che cosa avete? Va bene che ho dormito poco stanotte,
ma ho davvero un aspetto così terrificante?-:
Aioros,
che non aveva nessun rimprovero da temere, rispose tranquillamente
:-No,
capo. Arrivi al momento giusto, Kanon si è appena svegliato-:
“Purtroppo
per me, si…!”
Fu il
pensiero del diretto interessato, ma incassò la testa tra le spalle guardando
Sion con espressione colpevole.
Il
capo si avvicinò al lettino e, di proposito, gli diede una gran pacca sulla
spalla fasciata
:-Allora,
buongiorno! Carina questa fasciatura, fa tanto Rocky Balboa-:
:-Faccio
finta di non aver afferrato-:
Sion
scrollò le spalle con aria noncurante
:-Sono
sicuro che hai capito eccome. Vi ricordo che con voi due ho un discorso in
sospeso, ma adesso sono qui per comunicarvi una lieta notizia-:
Saga
si fece subito attento
:-E
cioè?-:
:-Kevines sarà processato non appena lascerà l’ospedale. E
stavolta abbiamo buone probabilità di farlo sbattere dentro, sia per la
questione di traffico illecito
di
stupefacenti, sia per tentato duplice omicidio…
naturalmente anche Kanon rischiava un processo per aver partecipato alla
sparatoria al cimitero, ma siamo riusciti a dimostrare che si è trattato di
legittima difesa, e per fortuna l’ha scampata. Ma devo chiederti un altro
favore, Kanon…-:
quello
si appoggiò sui gomiti guardando il capo con aria interrogativa.
Sion
gli si avvicinò e lo guardò direttamente negli occhi
:-Dovrai
testimoniare contro Kevines. Ovviamente, se non ti
senti troveremo qualcun altro disposto a farlo, ma con la testimonianza
negativa del suo
ex-collaboratore
SeaDragon… sarà
sicuramente condannato ad un bel po’ di anni. Sta a te decidere-:
:-Vuoi
un po’ di tempo per pensarci?-:
gli
chiese Saga con insolita gentilezza.
Kanon
scosse la testa con aria decisa e guardò prima il fratello, poi Sion
:-Non
ce n’è bisogno. Quando è il processo?-:
:-Tra
quattro giorni. Abbiamo anche qualche prova contro Lymnades,
l’avvocato di Kevines. Qualche accusa di
favoreggiamento e pare che abbia l’abitudine
di
fornirsi da Kevines, naturalmente ricevendo uno
sconto speciale; abbiamo rintracciato alcune delle persone che hanno scontato
il carcere a causa del nostro avvenente avvocato, e si sono dichiarati
d’accordo a riferire tutto in tribunale. Più prove di così, si muore-:
:-Ma
allora è praticamente fatta!-: esclamò Aioros con aria trionfante :-Voglio
sapere che cosa dirà il Signore delle alghe allucinogene per discolparsi!
Non
credo che stavolta troverà molti appigli, a meno che non cerchi di arrampicarsi
sugli specchi come altre volte…-:
Sion
scosse la testa
:-Non
lo farà. Ci sarà mezzo tribunale a dimostrare la sua colpevolezza, non avrà
modo di difendersi. Da un lato però mi dispiace… che
fine patetica!-:
Aioros
annuì
:-In
effetti sarà imbarazzante… ma degno di un tipo come JulianKevines, giusto? Comunque… mi dispiace, ma devo andare. Ho promesso ad
Aioria di aiutarlo
a
sbrigare alcune pratiche, e di far ordine nel suo schedario…
il che vuol dire che mi rivedrete tra un paio di mesi!-:
Stampò
un casto bacio sulla guancia di Saga e salutò gli altri due con un cenno della
mano.
Sion
sospirò guardando con aria stanca l’orologio, poi per un attimo il suo sguardo indugiò
su Kanon, ma non disse nulla.
:-Sarà
meglio che vada anche io, devo ricontrollare un po’ tutto quello che abbiamo raccolto
contro Kevines… nonché a proteggere la sede dai
giornalisti. Sapete, la notizia della sparatoria al vecchio cimitero ha fatto
parecchio notizia…-:
i due
gemelli abbassarono lo sguardo, e Sion uscì dalla stanza chiudendo la porta.
Per
un po’ entrambi stettero in silenzio, poi Kanon disse
:-Hei, Saga, perché non vai anche tu a casa? Io ormai sto
bene, o quasi, ma posso anche restare da solo-:
:-Ci
sono stato due giorno qui dentro, un altro non mi farà certo male-:
Kanon
sbuffò, ma da un lato era sollevato nel sapere che Saga era sempre stato con
lui
:-Hai
paura che Kevines venga e mi soffochi con un
cuscino?-:
:-Non
sarebbe male come idea, ci ho pensato anche io. Ma non credo che sia una buona
idea, poi chi mi caccerà nei guai?-:
il
gemello annuì pensieroso, e Saga decise di prendere coraggio.
Trascinò
una sedia fino al bordo del letto ed indugiò un paio di secondi cercando di
trovare le parole adatte, strapazzandosi il nodo della cravatta
:-Sai… per un attimo ho creduto che…
mi avresti sparato davvero…-:
Kanon
gli rivolse un ghigno del tutto simile a quello di Death Mask
:-Fidati,
la tentazione c’era. Però, perché dare la soddisfazione a Kevines?
Tra le due opzioni era più allettante quella di piazzargli una pallottola da
qualche parte per cancellargli dalla faccia quell’orribile sorriso vittorioso-:
Saga
annuì
:-Ti
fa male?-:
:-…?-:
:-La
spalla, intendo-:
:-Ah,
hem… no, piuttosto è la fasciatura a darmi fastidio.
Ma dopo tutto questo, credo che una benda da tenere addosso sia il minor
problema. Senti, non vorrei dirti sempre le stesse cose, ma hai l’aria di uno
che si è fatto un po’ troppe canne!-:
:-Senti
chi parla di canne… è inutile che cerchi di
convincermi ad andare a casa, io non mi muovo di qui. Quante volte te lo devo
dire?-:
Kanon
scrollò le spalle alzando le mani come per discolparsi.
Un
gesto che aveva quasi dimenticato
:-Non
dico di andartene, ma almeno cerca di dormire un po’. Questi letti non sono un
proprio lusso, ma dovrai arrangiarti-:
senza
dire una parola Saga incrociò le braccia sul materasso e appoggiò il capo su di
esse, aspettando la reazione di Kanon.
Quello
scosse la testa ed affondò le spalle nel cuscino, facendo vagare lo sguardo per
la stanza
:-Non
dicevo questo, così ti sveglierai tutto anchilosato! … Saga?-:
“Ma
come fa ad addormentarsi in cinque secondi? Bè, meglio così. L’unico problema è… come faccio a lasciargli la mano senza svegliarlo?!”
*Sbuca circospetta da un
angolo, si guarda intorno ed esce cautamente*
Non mi picchiate ragazzi…! Picchiate lei! *indicaMako* la colpa è sua, è lei il vero nemico! … ok, come
avete potuto capire non siamo morte, ma ecco… ci sono
stati dei disguidi (tra cui fermare Saga e Kanon, intenzionati a distruggere
questo capitolo xDD) tanto si sa che siete pucci, è rinomato ragazzi *__*
Alloooooora, adesso si va tutti a
testimoniare contro Julian!
ANNUNCIO: Questo
presente capitolo è il Penultimo della fanfic =((( Ma
mai dire mai, cari fan!! Non si sa mai cosa bolle in pentola…
soprattutto se la pentola è NOSTRA!! *risata da pazza stile Saga/Death Mask*
Detto questo, il mio
dovere di postare l’ho fatto.
Adesso la sorcia deve solo rispondere tramite il contatta utenti *aspetta aspetta aspetta…..*
Death Mask irruppe
nell’ufficio di Sion con un gran sorriso, o, per meglio dire, con il suo ghigno
trionfante più accentuato del solito, sventolando un giornale
malconcio che aveva dovuto aver testato già
dalla prima mattina tutta la raffinatezza del medico legale.
-Colleghi!- annunciò mostrando i fogli ancora
uniti tra di loro in modo precario –Oggi è un grande giorno!-
Gli occupanti della stanza, tra cui il
proprietario, Saga, Aioros, Mu e Kristian, non fecero molta attenzione al modo
in cui il collega era entrato in scena,
tutti sembravano di gran lunga più interessati
alle pagine malconce, su cui una foto in prima pagina era stata da subito
riconosciuta da tutti.
Nonostante la presenza di una faccia ben nota
ad aprire l’articolo, Aphrodite non riuscì a trattenere un sorrisetto malefico.
-Davvero? È un gran giorno perché sei finalmente
riuscito a rimediare un appuntamento con un mammifero ancora respirante?-
Si guadagnò un’occhiata assassina da parte del
medico, con tanto di minaccia con l’inseparabile bisturi di Death, estratto
dalla tasca del camice più per abitudine che per un vero scopo di avvertimento.
-Ah, ah, questa potevi anche risparmiarla,
faceva pena. Comunque no! Ho notizie
di gran lunga migliori, se solo mi lasciate parlare-
-Ti ascoltiamo-
Sion lo invitò a prendere parola con un cenno.
Soddisfatto, Death Mask
si schiarì la gola, litigando un po’ con le pagine sfuse del giornale,
scorgendo per un po’ l’articolo prima di dare il suo annuncio.
-Vediamo vediamo,
dov’era… oh-oh, eccolo! Sentite: “Giorno 26
Settembre è stata resa pubblica la sentenza definitiva di condanna per il noto
narcotrafficante
Julian Kevines, già da tempo sospettato di possesso e
spaccio di stupefacenti, il suo arresto è stato possibile grazie all’intervento
dei membri dell’associazione SAINT che, con a capo lo stimato Sion Liang…” …
hum, qui ci sono le solite cazzate per ingraziarsi il
capo… senza offesa per nessuno…
bene, ecco “la
pena che Kevines dovrà scontare ammonta a 30 anni di
detenzione a Capo Sounion, in più il giudice StefànosAghiadros ha previsto
la
confisca di tutti i suoi beni, i quali saranno devoluti in donazione…” … eccetera eccetera. Insomma, ragazzi, alla
fine ce l’abbiamo fatta, ancora congratulazioni-
-Già- commentò Sion, sfoggiando però un
sorriso amaro –ma a quale prezzo…-
Tutti capirono che il capo si riferiva alla
perdita di Kido, e nessuno se la sentì di commentare oltre.
Saga gli si avvicinò in silenzioso rispetto,
appoggiandogli una mano sulla spalla.
-Kevines la pagherà
anche per questo. In più, il sogno di Kido di avere Julian dietro le sbarre è
stato avverato, lui sarebbe fiero di ciò che abbiamo fatto-
Sion gli sorrise con gratitudine, approvando a
pieno quelle parole.
Adesso sembrava tutto finito: niente più
spacciatore dalle preoccupanti manie di onnipotenza, i suoi uomini, sani o
meno, erano tutti salvi, ed ancora
una volta la SAINT aveva ottenuto un immenso
successo agli occhi di tutto il mondo.
Saga aveva ragione, Mitsumasa
sarebbe stato fiero del traguardo raggiunto.
Ma le cose non potevano ancora concludersi,
c’era ancora un piccolo punto interrogativo tra lui e la piena correttezza
delle regole.
E quel punto interrogativo portava il nome di
Kanon Kenuryos.
-Allora…- Death Mask
interruppe il filo dei suoi pensieri. Il medico legale aveva accartocciato il
giornale, conservando solo la pagina dell’articolo riguardante
la loro brillante impresa –noi faremo le
persone serie e professionali e non festeggeremo questo successo, dico bene?-
***
Un rumore di vetro infranto interruppe
l’allegro chiacchiericcio nella sala del poligono di tiro dove tutti i SAINT,
più le reclute, si erano dati appuntamento
per concludere in bellezza la fine del
processo Kevines.
Shura guardò i presenti con aria di scusa, tra le mani teneva una bottiglia
di spumante con il collo rotto, evidentemente da un colpo secco sul tavolo,
come testimoniava la schiuma frizzante di cui la tovaglia bianca era bagnata in
un punto preciso.
-Hem, scusate- l’artificiere
aveva l’aria di chi si scusa solo per educazione ma in realtà è felice del
casino provocato –non si apriva-
-Hai intenzione di aprire così anche il resto
delle bottiglie?-
-Sei tu il capo! A me basta un ordine, anche
indiretto si intende, per…-
All’occhiata severa di ammonimento da parte di
Sion lo spagnolo abbandonò all’istante il suo intento poco raffinato –Oh, e va
bene, userò il cavatappi come tutti i comuni mortali… però, sai, basterebbe una
carica minima di C4 per far saltare il tappo con una perdita quasi pari a zero
di liquido, e… ok, come non detto-
Sion fece finta di non sentire
quell’improvvisata lezione di esplosivi, limitandosi a consigliare al
dipendente di far esplodere qualcosa solo quando fosse strettamente necessario,
e soprattutto quando non si trovava chiuso in una stanza con altre quindici
persone.
Alzò appena il bicchiere, schiarendosi la
gola, prima di annunciare il brindisi.
-Alla SAINT!- decretò con aria fiera –Ed a Mitsumasa, che ha dato il via a quest’agenzia. Inoltre, ad
ognuno di voi, un grazie di cuore perché continuate,
ogni giorno, a seguirmi nelle imprese più
pazzoidi di tutta Atene-
Con sorpresa di tutti, Saga si affiancò al
capo, e cercò con gli occhi il fratello, perso tra la folla –Aggiungerei un
grazie personale al più imbranato, testardo, pesca guai, unico per mia fortuna,
fratello del mondo. Senza il quale io non sarei qui e Kevines
starebbe ancora a sniffare indisturbato con Sorrento e la sua ciurma. Non avrei
mai pensato di dirlo, ma… a Kanon-
Tutti approvarono in pieno e, per la prima
volta, Kanon si sentì totalmente a proprio agio in una stanza piena di
poliziotti.
Sorrise, almeno per una volta con fare
sincero, al fratello, e Saga gli strizzò l’occhio raggiungendolo per
strofinargli un pugno sulla testa, come spesso
faceva negli ultimi tempi.
Kanon non sapeva se prendere la cosa come un
muto, affettuoso ringraziamento per avergli salvato la vita oppure un semplice
espediente per stuzzicarlo
senza dare troppo nell’occhio.
Non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura,
ma gli piaceva di più credere nella prima ipotesi.
Tra una chiacchiera e l’altra, questioni più o
meno serie da risolvere, decidere come difendere la sede dall’attacco dei
giornalisti la mattina dopo,
passò di gran lunga la mezzanotte senza che
qualcuno se ne accorgesse.
Quando Camus e Milo
annunciarono di dover andare a casa perché Criseo non
si reggeva più in piedi dal sonno ed avevano passato più di un’ora tenendolo
a turno in braccio anche gli altri
cominciarono a raccogliere armi e bagagli per andare a casa.
Saga aveva la strana impressione che Sion si
trattenesse apposta per fare qualcosa di cui non voleva che gli altri
scoprissero l’esistenza, almeno non subito.
O era così, o il suo capo si era d’improvviso
innamorato del tavolo, a giudicare da come ci stava seduto sopra, quasi volesse
impedire a chicchessia di avvicinarsi.
Quando lui e suo fratello furono sulla porta,
Sion richiamò Kanon indietro, rivolgendosi poi a lui con quella sua aria
d’intesa che lui aveva già imparato
a
decifrare da tempo.
-Saga, perché non vai a girare la macchina e
passi a prendere tuo fratello come fanno con le star? È il minimo che puoi fare
per sdebitarti. Aspetterò io con lui-
Detto fatto, ci avrebbe scommesso.
L’ansia di quando Sion diceva di voler parlare
con Kanon era sparita, adesso però gli restava il dubbio di cosa volesse concretamente fare il suo
capo
spedendolo nel parcheggio sotterraneo dal
quale sarebbe uscito in un tempo minimo, ma comunque sufficiente affinché, con
i suoi modi sbrigativi,
Sion intrattenesse una discussione di sicuro
interessante con suo fratello.
Annuì senza commentare, anche se doveva
ammettere che gli sarebbe piaciuto stare a sentire il discorso.
Non appena uscì dalla stanza, Sion stette per
un po’ a scrutare Kanon, riflettendo su tutta la faccenda appena conclusa ed al
suo contributo non indifferente.
Per il fratello di Saga avrebbe fatto
un’eccezione, la regola del mese di apprendistato con uno dei Saints fino al
completamento del tirocinio poteva essere infranta dal capo, e per il momento
il capo era ancora lui.
Nonostante avesse già deciso, prese il
discorso alla larga.
-Dunque…- iniziò mostrandosi noncurante
–adesso che il tuo lavoro di collaboratore è finito, cosa intendi fare?-
Coma sospettava, Kanon si strinse nelle spalle
–Non lo so. Ho affittato una casa poco lontano da qui, visto che non sono più
sotto la sorveglianza
di mio fratello, e adesso mi darò da fare per
cercare un lavoro…- lo guardò con cautela, quasi si aspettasse un rimprovero
–un lavoro… vero-
-Sei sicuro di non averlo già trovato?-
Kanon gli rivolse un’occhiata strana,
calcolatrice.
Sospettava qualcosa, forse aveva captato un
tono di speranza nella sua voce; tuttavia continuò a far finta di non capire.
-Cosa vuoi dire?-
-Ricordi ancora il nostro primo incontro,
Kanon? Quando ti chiesi di entrare temporaneamente a far parte della squadra tu
mi ridesti in faccia,
sostenendoti incapace di svolgere questo
compito. Io ti ho valutato con attenzione, durante questo arco di tempo, e non
la penso come te.
Hai dimostrato di avere la stoffa del
poliziotto; e poi, dai retta a me, l’arancione della divisa da detenuto non ti
dona, sta molto meglio indosso a Kevines.
Non vorrai ritrovarti di nuovo in cella, con
lui stavolta, spero-
-Questo non è proprio il mio obbiettivo. Ma
che vuoi dire con questo? Adesso che il mio aiuto non vi serve più, devo
sloggiare, erano questi i nostri patti-
Sion gli sorrise con aria affabile –Vedi, io
sono molto flessibile, quando voglio. E poi, qui in centrale abbiamo sempre bisogno d’aiuto. Quindi,
se la cosa non ti disturba, ti chiedo di
lavorare ancora per me. In pianta stabile, questa volta. Avrai un ufficio
separato da quello di Saga, se è quello che temi,
c’è già la targa con il tuo nome sopra-
-Sei previdente- gli concesse Kanon non
riuscendo a trattenere un sorriso enigmatico –ma dimmi, cosa ti fa pensare che
accetterò?-
-Sei libero di non farlo- Sion alzò le mani
come in segno di resa –in tal caso, però questo finirà nell’inceneritore…-
Sion estrasse dalla tasca un distintivo, nuovo
di zecca, sul quale spiccava la foto di Kanon con sotto i dati essenziali al
riconoscimento.
Kanon sgranò gli occhi per la sorpresa,
guardando interdetto ora il capo, ora la tessera, infine si ricompose,
tossicchiando, fingendosi riluttante.
-Oh, bè… se le cose stanno così, non posso
fare altro che accettare, non vorrei mai deluderti-
Intascò il distintivo sentendosi orgoglioso
come non mai.
Fuori il rumore di un clacson interruppe la
discussione, ma ormai l’importante era stato fatto.
I due si strinsero la mano con calore.
-Sono sicuro che non lo farai- gli assicurò
Sion, prima di aggiungere divertito –ah, e stai attento a come lo dici a Saga:
potresti davvero ucciderlo questa volta-
***
Quel pomeriggio Aioros bussò alla porta
dell’appartamento di Saga con al seguito un gran numero di borse e valigie ed
un gran sorriso stampato sulla faccia.
-Sono in perfetto orario, come vedi. Pronto a
romperti le scatole per il resto dei tuoi giorni!-
Saga si finse scandalizzato –Oh, cielo! Potevi
avvertirmi quando partivi da casa, avrei avuto il tempo per scappare!-
Lo psicologo non si fece da parte
allontanandosi dagli occhi indiscreti per salutare con un bacio il compagno.
Il trasferimento di Aioros era stato
progettato da meno di una settimana, e durante i pochi giorni a sua
disposizione l’esperto di balistica
non aveva fatto altro che aprire e chiudere le
valigie, sistemare i vestiti di qua, i fascicoli dei casi di là, controllato e
ricontrollato la casa da cima a fondo, millimetro per millimetro, per
assicurarsi di non aver dimenticato nulla.
Aioria sembrava felice di poter avere
l’appartamento tutto per sé: se non altro, i suoi incontri con Marin non
avrebbero dovuto coincidere
con le uscite serali del fratello maggiore, ed
Argo non sarebbe stato un problema.
Aioros e Saga aspettavano quel giorno fin da
quando avevano deciso di stare insieme, e più volta aveva rischiato di andare
in fumo per via
di varie complicazioni urgenti o meno.
Adesso, però, sembrava andare tutto per il
verso giusto.
Un tossicchiare alle loro spalle li fece
allontanare di malavoglia.
Kanon era a pochi passi dalla soglia, con l’ultimo
zaino pieno delle sue cose da trasferire nella nuova casa buttato sulla spalla
destra ed il tipico sorriso irritante colmo di malizia ormai noto al fratello.
-Non potete aspettare che me ne sia andato
definitivamente? Avete tutto il tempo, a partire da adesso, per regolare la
vostra astinenza da coccole.
E da altro, però non voglio scendere nei
dettagli sennò Saga mi dice che sono volgare-
Il gemello gli scoccò un’occhiata di
ammonimento, ignorando le guance infuocate, e virò l’argomento di conversazione
il più lontano possibile.
-Bene, finalmente adesso te ne vai e non dovrò
più sopportare i tuoi discorsi malati su come impiego il mio tempo di notte!-
-Oh, figurati, tanto lo so lo stesso. E
comunque anche io sono felice di andarmene, così finalmente non sarai tu la prima cosa che vedo al mattino!-
-Sentitelo! Bè, è meglio così, almeno non
dovrò più pregare per farti uscire dal bagno ogni mattina!-
-Non è colpa mia se tengo all’igiene!-
Saga si infiammò –No, certo, peccato che canti
sotto la doccia! Finalmente non dovrò più sopportare la tua assordante musica
rockettara!-
-Ho anche uno spiccato senso musicale, a
differenza di te! Ammettilo: sei invidioso!-
-Io, invidioso di te?! Ma figuriamoci!-
Kanon non si diede per vinto a quella
negazione accorata –Invece non vuoi ammetterlo! Inoltre, io sono anche più
intelligente di te!-
-Più
intelligente?! Mettersi al servizio di un fallito come Kevines
ti è sembrata una cosa intelligente?!-
-E chi si è fatto rapire da quel fallito di Kevines?!-
Saga si incavolò ancora di più –Se tu non gli
fossi andato dietro tutto questo non sarebbe successo!-
-Così adesso è colpa mia?!-
Aioros si frappose tra i due ponendo fine alla
lite.
Quei due non sarebbero cambiati, né ora né
mai, tutti avrebbero dovuto rassegnarsi a sopportarli così irrimediabilmente
irritanti così com’erano.
I fratelli tacquero squadrandosi, entrambi
imbronciati, ma il primo a riporre almeno per il momento l’ascia di guerra fu
Saga.
-Va bene, basta. Lo sai, vero Kanon?-
-Cosa?-
-Avanti, non farmelo dire: io teoricamente
dovrei essere furioso con te-
-Io invece voglio che tu lo dica- gli rivolse
un sorrisetto di sfida –fai un favore al tuo fratellino…-
Saga scosse la testa, con un mezzo sorriso
rassegnato.
Gli picchiettò la spalla sinistra con la mano,
forse per ingannare il tempo e raccogliere il coraggio necessario per parlare.
Deglutì per cercare di rimpicciolire il nodo
alla gola.
-Sei impossibile! Comunque… ti voglio bene lo
stesso, gran testa di cavolo che non sei altro-
-E…?-
-E… mi mancherai, idiota-
Kanon esultò stringendo i pugni davanti a sé
–Ah-ha, l’hai detto! Ti ho in pungo adesso!- estrasse dalla tasca dei jeans un
piccolo registratore argentato
e fece partire la registrazione pigiando un
bottone, facendo eco alla voce di Saga impressa sul nastro –“Ti voglio bene lo
stesso, gran testa di cavolo…”-
Saga era sbiancato, guardava il fratello con
un’aria così sorpresa che sembrò davvero volersi sotterrare all’istante e
sparire per metri, o meglio chilometri sottoterra e non uscirne mai più.
Aioros non era meno stupito di lui.
-E quello… come lo hai avuto? Ha un’aria
familiare…-
-E’ una gentile concezione di Death Mask- il sorriso di Kanon si allargò –e comunque, Saga, non
fare una tragedia per la mia assenza: ci vediamo domani-
-Domani…? Hai detto che venivi mercol-…-
-Oh, no, non qui-
Il gemello lo guardò senza capire.
Kanon estrasse il distintivo dall’altra tasca,
mostrandolo ai due con una strizzata d’occhio.
-In ufficio. Buona serata! E non fate troppo
tardi, ché poi Saga arriva in ritardo e troverà il modo di incolpare me!-
Dopo quest’ultima uscita trovò il modo di
defilarsi prima che il suo gemello gli tirasse qualcosa in testa, magari una
della valige del trasloco di Aioros, o ancora peggio si mettesse a fare stupide
prediche sul fatto che lui aveva finalmente messo la testa a posto.
Per carità, no, non un bravo ragazzo, non lui,
Kanon Kenuryos!
Fece le scale di corsa, tenendo ancora in mano
il distintivo e quando fu in strada si concesse un po’ di tempo per osservarlo
per bene.
L’ovale con la statua della dea Atena brillava
di luce argentata ed ai suoi piedi la sigla della SAINT in alfabeto greco era
stampata in rilievo in lettere dorate.
La prima volta che aveva visto quel distintivo
da vicino ne aveva riso con disprezzo, ma in quei mesi erano cambiate tante
cose.
Kanon si concesse un sorriso.
“Ebbene, eccomi qua… Kanon Kenuryos,
il difensore della legge!”
La verità era che non vedeva l’ora di sapere
quali altre sfide avrebbe dovuto affrontare con i suoi… con i suoi… era così
strano definirli “colleghi”!
Angolino di Kanon: Olalà, come avete visto non
siamo scomparse!
Che dire, Saga e Kanon ci hanno fatto il torto di
litigareanche nell’ultimo capitolo, ma
noi li perdoneremo perché gli vogliamo taaanto bene,
vero?
E poi, diciamolo, se non litigassero non sarebbero Saga e
Kanon!
Non possiamo farci nulla, ci sono capitati così… così
irritantemente pucciosi.
Bene, io passo ai ringraziamenti ed alle risposte alle
recensioni e poi passo la parola alla Mako!
Angolino di Mako: No, meglio che prendo
la parola adesso! Allora, intanto un gigantesco grazie alla mia piccola sorcia che ha prodotto più di dieci pagine di capitolo in
un solo pomeriggio, nella fattispecie questo capitolo. Su, veneratela, perché
se non fosse stato per lei la SAINT non avrebbe mai avuto la sua conclusione!
Me invece ringraziatemi perché ho contribuito all’ideazione
del capitolo mentre facevo la cucina, poi l’ho revisionato/corretto e… e basta…
sono una lavativa nullafacente
e scansafatiche, che ci posso fare XD
Ringraziamo: angelynn, DeaEris,Elizabeth_Tempest,JackoSaint,kurabika,LadieKatjie,LuluXI,neik,Pilatigirls, RT69 Aoryue zaniaper aver
inserito la storia
tra le Preferite;
darkalexandra85 LadieKatjiePisces
no UraniaSafyia_Kuro_Ookamiper averla inserita tra le Storie da Ricordare;
e, per averla messa tra le Seguite ringraziamo Antares 91, aries_no_nike, cb4ever, charm_strange,
franky9397, JackoSaint, LadieKatjie, Lina Lee,
Locchans Coffee, Lorenz_12,3 NeXial, sagitta72, Santa Vio da Petralcina, themorrigan1990, Tifawow
, Vale11 e _killuetta.
Pisces no Urania: Ben arrivata, anche se ormai siamo alla fine!
Hem, Shura
sì, è l’artificiere, lo vediamo bene a far esplodere le cose xD per Aphrodite non abbiamo trovato nulla di meglio xD
Grazie mille per la recensione ;)
Dagliasa: Ciao ^^ Siamo sparite ma siamo anche tornate, come vedi ;)
il finale non è troppo strappalacrime ma dai, Kanon e Saga alla fine sembrano
aver fatto pace,
dolcini loro *-* forse il capitolo non è dei migliori dato
che non era previsto esattamente così, ma pazienza, speriamo sia un buon finale
J
Ma ancora è ancora troppo presto per mandare i SAINTs in pensione, abbiamo ancora qualche lavoretto in
serbo per loro >:)
Grazie per averci seguita, speriamo di riaverti con noi
anche nel sequel!
Lady Katjie: La nostra Lady *-*
(P.S.: sì, quella della Peste era Mako ;)) per quanto
riguarda i tuoi tre desideri, speriamo di averti accontentata! Saga e Kanon
sono a posto, Julian ed il suo seguito di allucinati sono dietro le sbarre e…
peccato per Seiya, dai, siamo magnanime e gli risparmiamo la vita. Per stavolta
u.u
Questo è sì, l’ultimo capitolo, ma stai tranquilla:
supponiamo di tornare con una nuova serie!
Intanto ti ringraziamo per averci seguite in questo
“esperimento” AU, e speriamo di risentirci presto con nuove indagini!:D
Aries_no_nike: Bea cara, non ti disperare, la SAINT continuerà le sue
indagini ;)
Duuunque,
a parte l’attesa biblica, direi che alla fine Saguccio
e Kanonuccio ce l’hanno fatta a riappacificarsi, no?
*vede i due che si stringono la mano mentre con nell’altra hanno un’accetta ed
una mazza da baseball* o forse no <.<
Ma sì, dai, loro fanno tanto gli scorbutici ma in fondo si
vogliono tanto bene :3 ^^
Spero che varrà la pena di attenderci anche per il sequel!
Un bacio da entrambe :*
LuluXI: Buongiorno! Sìsì, Saga e Kanon
non ce la raccontano giusta, vogliono fare gli indifferenti ma noi sappiamo
bene che sono due coccoli affezionati l’uno all’altro…
Povero Sion, lui vorrebbe essere una persona seria, però
purtroppo ci riesce molto di rado! xD
Julian ha avuto quello che si meritava, zìzì!
E presto (oddio, non tanto presto…), se tutto va bene,
riavremo i nostri SAINT all’opera! J
Grazie tante per averci seguite in questa prima parte :3
Diana924: Da quanto non ci si sentiva! Rieccoci qui con l’ultimo
capitolo, non disperarti, avrai (prima o poi) anche un seguito ;)
Si è tutto risolto, ma la vita non tornerà normale, come
può esserci qualcosa di normale tra gemelli pazzi, medici legali ancora più
psicotici e, e… e tutto il resto di quello
che si trova in quell’agenzia xD
Bè, intanto noi ti salutiamo, con la speranza di risentirci
presto nel sequel :D
Avviso
ATTENZIONE:Questo capitolo doveva servire ad introdurre
i nuovi personaggi OC, ma siccome non abbiamo potuto avere tutte le conferme
per tempo questo è definitivamente l’ultimo capitolo.
D’altra parte hanno acchiappato il
Drogato Maximo, che altro dovevano fare? Consumare la
merce confiscata?
Per quanto riguarda i suddetti OC,
siamo davvero spiacenti, ma ritiriamo la proposta perché li avremmo inseriti volentieri,
pur essendo un lavoro impegnativo,
dato che con i lettori/recensori si
era creato davvero un bel rapporto e ci sembrava un bel modo per ringraziarli.
Nonostante tutto ciò, questa
iniziativa potrebbe essere interpretata come un modo per ottenere più
lettori/recensori, quindi non ci sentiamo più libere di portare avanti questo
lavoro.
Vorremmo che chi legge/recensisce lo
faccia perché la storia è ben costruita, gli piace e la segue volentieri, come
hanno fatto i lettori/recensori fino ad ora.
Comunque, per costruire e scrivere
bene il sequel della nostra (e con “nostra” intendiamo nostra e vostra) SAINT ci
vorrà ancora del tempo, la vediamo impegnativa
ma possiamo farcela, quindi cercate
di pazientare ancora un po’.
Nel frattempo, buone vacanze a tutti
e grazie ancora per averci seguite J
P.S(importante):Se
notate errori, imprecisioni o qualunque cosa che vada contro il regolamento
(che noi non conosciamo a memoria, sorry) fatecelo
notare attraverso recensione o messaggio personale, e noi provvederemo a
correggere.
Non c’è bisogno di disturbare
l’amministrazione per cose che noi siamo abbastanza mature da capire e
correggere di persona, senza rischiare il ban o,
peggio,
la cancellazione di una storia a cui
noi (ed i lettori) siamo molto affezionati se non altro per l’impegno che ci
abbiamo messo a costruirla e scriverla.