Fa' ciò che vuoi

di Tayr Seirei
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Un incontro-scontro magico, direi. ***
Capitolo 3: *** Yan, tan, tethera: via al massacro! ***
Capitolo 4: *** Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no! - Parte I! ***
Capitolo 5: *** Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no! Parte II! ***
Capitolo 6: *** Gioco della Sanzione! ***
Capitolo 7: *** NoirChat! ***
Capitolo 8: *** You ain't never had a friend like me ~ Preliminary ***
Capitolo 9: *** You ain't never had a friend like me ~ It's show time ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Fa' ciò che vuoi



Prologo


Un suono liberatorio, meraviglioso e sublime come solo l'opening del vostro anime preferito potrebbe essere, riecheggiò da un capo all'altro del carcere... oh, pardon. Vogliate scusarmi. Intendevo, da un capo all'altro del Liceo Domino: il delizioso trillo dell'ultima campanella, che annunciava la fine delle lezioni e il Ritorno alla Vita. Fu accolto con generale sollievo dai tanti alunni e addirittura, quelli che furono salvati in extremis da quel bronzeo rintocco, balzarono in piedi pensando qualcosa che, approssimativamente, suonava così: "Lassù qualcuno mi ama!". Be', dire Lassù, forse, era una supposizione vagamente azzardata, ma quantomeno in bidelleria, qualcuno faceva sfoggio di gran compassione.
Non era esattamente della stessa opinione un ragazzino di prima B che, rimasto ormai solo in classe, sistemava tutto nella sua cartella con gesti lenti, misurati. Cercava di prepararsi psicologicamente all'idea che sarebbe defunto di lì a breve.
Okay, Yuugi aveva solo sedici anni. E allora? E' facilissimo schiattare a quell'età. Se, tanto per fare un esempio, aveste la malaugurata idea di contraddire un energumeno (duecento chili di pura massa muscolare), quando costui afferma che la Terra è piatta, ripensateci. Perché, proprio lì, nel Liceo Domino, il summenzionato energumeno, Ushio, era la principale causa di premature dipartite.
Sì, va be', magari non proprio dipartite, ma sicuramente qualche imprevisto e prolungato soggiorno all'ospedale l'aveva "regalato" a molti studenti irriverenti.
E dato che Yuugi aveva avuto esattamente quella sciagurata idea... No, preferiva non pensarci.
Ma forse, se fosse riuscito a squagliarsela... sicuramente Ushio lo aspettava in corridoio, dunque... rimaneva solo la finestra. Bene, ora aveva due ottime alternative! Calarsi giù dalla pericolante grondaia del terzo piano, con il 97% delle possibilità di precipitare e spiaccicarsi al suolo come una frittella, oppure, oppure, farsi dare due carezzine da Ushio? La grondaia, almeno, prometteva una morte rapida.
Cercò di avvicinarsi furtivamente alla finestra per stimare l'altezza, ma una dolce vocina fece tremare tutte le pareti della classe prima che avesse il tempo di compiere due passi.
- YUUGI MUTOU!
Curioso, curioso assai, come il suo nome, pronunciato dall'affabile Ushio, fosse più simile ad una minaccia ferale che non ad un semplice richiamo.
- Desidera? - Fu la diplomatica controbattuta che diede Yuugi, voltandosi molto lentamente. Nessuno è mai entusiasta di guardare la propria morte in faccia.
Ushio inarcò un sopracciglio. Era forte e vigoroso, senz'altro, ma il suo cervello non doveva superare le dimensioni di un quark. Comunque, non era abituato a sentire frasi - lamenti - diverse da "No, ti prego, no" e "Urgh, la mia costola!".
Ci mise un po', quindi, prima di replicare: - Senti, abbiamo ancora quella cosetta di stamattina da sistemare. Un secchione di seconda L, con cui ho ripassato alla quarta ora... - Sogghignò. - O meglio, a cui ho dato una ripassata alla quarta ora...
Yuugi deglutì a vuoto. Poteva ben immaginare che razza di ripassata fosse stata.
- ... Ha confermato che la Terra è tonda, e penso di potergli credere sulla parola.
In Yuugi si accese un barlume di speranza: c'era una qualche possibilità di tornare a casa con ancora tutte le ossa integre, per caso?
- Ma come puoi ben capire, ho la mia reputazione da difendere. Quindi, diciamo, una piccola mancia te la lascerò comunque.
Ushio schioccò le dita e, all'istante, comparve una delle sue "guardie del corpo". Ra benedetto, in realtà la chiamava così tanto per fare scena: quell'armadio a tre ante, secondo il modesto parere di Yuugi, avrebbe potuto temere solo di essere centrato in pieno da un asteroide. Uh, che visione appagante.
- Allora, capo, un momento... - esordì il nuovo arrivato. Inforcò un paio d'occhialetti a pince-nez e prese a sfogliare un'agendina nera, piuttosto simile ad un Death Note. Inutile dire che, al momento, Yuugi avrebbe fatto carte false pur di averne uno.
- Questo pomeriggio hai tre pestaggi, la partita di basket e la rapina al New Burger World - elencò il tipo in tono professionale. - Mentre domattina sei libero appena dopo scuola.
- Eccellente! - commentò Ushio gioviale. L'effetto quasi simpatico fu però rovinato dall'agghiacciante scrocchiare delle sue abnormi nocche. No, sul serio, sembravano noci di cocco. E le mani nel complesso, dei badili. - Che dici, ti garba un appuntamentino domani alle tre? Roba veloce.
- Io rimanderei al 2588... - disse Yuugi a bassa voce.
Ushio sospirò. - Che razza di ingrati, questi qui! Un povero bullo cerca di accordarsi sui momenti migliori per un pestaggio pratico, che soddisfi entrambe le parti, e mai nessuno che gli venga incontro!
Quante ciance! Tanto Yuugi sapeva fin dall'inizio come sarebbe andata a finire.
- A questo punto, direi che farò una cosina rapida ora.
Ushio portò indietro il braccio, stringendo le dita a pugno, e Yuugi chiuse gli occhi.
- Credimi, farà più male a me che a te - lo informò Ushio.
- Dici davvero?
- No, ho mentito.
Tre secondi dopo, Yuugi dovette dolorosamente concordare.

In capo ad una mezz'oretta - giusto il tempo di placare l'emorragia nasale - il... (povero? Molto provato? Alquanto sfortunato? In verità, nemmeno Yuugi sapeva come autodefinirsi. La sua sfiga era, semplicemente, inumana, fuori da ogni ponderabile standard) ...facciamo piccolo Yuugi, tornò a casa. E ritrovò la sua dimora desolatamente vuota, con solo un foglietto svolazzante lasciato sul tavolo della cucina, scritto nella bella grafia di sua madre: "Ciao tesoro, io tornerò sul tardi, mentre il nonno deve - a quanto ho capito - recarsi da un vecchio amico per una sorta di rimpatriata. Ti ho lasciato un po' di insalata nel frigo, sai, per la cena. Ti farà bene, altro che hamburger! Tutta salute. A più tardi."
Oh, grandioso.
No, be', non è che si fosse aspettato di veder la mamma correre da lui con un cerotto e qualche parolina dolce, non aveva più sette anni... ma avere delle presenze attorno, dopo una pessima giornata, sarebbe stato confortante. C'era anche da dire che, vedendo il magnifico livido violaceo che gli deturpava il contorno dell'occhio destro (in perfetta pendant con il bel viola ametista delle sue iridi, tra l'altro...) ai suoi sarebbe preso un coccolone. E alla sua veneranda età, il nonno non poteva proprio permettersi un colpo apoplettico! (Una vocina, sottile, dentro di lui, si domandò: Ma quanti anni ha, di preciso, il nonno!?) Sospirò.
Che vita solitaria, la sua. Famiglia spesso assente, amici uno... più o meno... beh, una cifra che in realtà andava molto vicina allo zero... perché, oddei... c'era una ragazza, Anzu, che in teoria era una sua amica di infanzia... e presumeva, o meglio sperava, di stargli ancora simpatico, almeno un pochino... ino ino.... purtroppo, doveva prendere atto di non stare troppo simpatico a nessuno, per qualche misteriosa ragione che non riusciva a spiegarsi. Che fosse l'acconciatura balzana?
Yuugi tirò una sonora testata al tavolo, in un profondo stato di prostrazione: ma che diamine, perché la sua vita faceva così esageratamente schifo!?

Nemmeno quando, un'ora dopo, al negozio, fu quasi aggredito da un ratto più grande di un ermellino (No, altro che fogne! Quella doveva essere una Pantegana Geneticamente Modificata, perché altrimenti non si spiegava...) e nemmeno quando, sempre più infelice, andò a recuperare la famosa insalata di cui sopra (Magnifica. Carciofi, broccoli, una sorta di ciuffo d'alghe fosforescenti e carote a rondelle.... solo l'odore bastò per fargli sbiancare una ciocca di capelli. Evidentemente, la mamma l'aveva condita con l'acqua dov'era cresciuta la pantegana) seppe darsi una risposta.
Alla fine si sedette sul divano a rimuginare che, se avesse avuto un gatto, avrebbe perlomeno potuto arrostirsi quello, convinto di essere arrivato al punto più basso della sua esistenza. Doveva pregare? Sperare in un miracolo? Gli sfuggì un sorriso ironico. Certo che, per sistemare la sua vita, forse non sarebbe bastata neanche la Lampada di Aladino.
Avrebbe voluto davvero conoscere l'idiota che aveva detto "Una volta toccato il fondo, si può solo risalire". O la sua sfiga non aveva un fondo, come sospettava, oppure quel tipo s'era scolato una birretta di troppo. La gente dovrebbe riflettere, prima di sparare cazzate...

Sbam!


Un rumore sospetto giù, al negozio. Yuugi si dette una pacca sulla fronte. No, perfetto: ci mancava solo che arrivasse un rapinatore, per concludere la giornata in bellezza!
Si armò di padella (be', almeno sarebbe morto degnamente. Per citare Moers - essendo così solo, leggeva parecchio - : "Meglio crepare in piedi, che strisciando come una medusa!") e discese silenziosamente le scale.
Si affacciò, guardingo, dalla porta sul retro del buio negozio: una figura era china sul bancone. Uscì allo scoperto agitando la padella come un forsennato ma, due secondi prima di mollare al presunto rapinatore la botta della buonanotte, si accorse di aver commesso un errore: era suo nonno! Si fermò con la padella a mezz'aria, mentre il vecchio lo guardava atterrito.
- Ji-chan!
- Yuugi! Per poco non mi fai venire un infarto! - Dopo tutte le precauzioni...
- Ji-chan, si può sapere perché sei entrato così? Pensavo fosse un ladro!
Il nonno scoppiò in una poderosa risata. - Yuugi, Yuugi, ma chi vuoi che ci entri a rubare qui dentro! La notte sembra quasi un negozio abbandonato! - s'interruppe di colpo e assunse un'aria meditabonda.
Ah pensò Yuugi, forse ha capito che questo non è esattamente un bene. La gente non entra in posti che potrebbero potenzialmente cascargli sulla testa da un momento all'altro...
- Comunque Yuugi, guarda qui. Il mio amico, eminente archeologo, ha concluso la sua carriera in modo piuttosto glorioso! Il suo ultimo scavo vicino Petra è stato un successo. Ha trovato la camera funeraria di uno strano personaggio, in cui erano presenti tesori di vario genere... la cosa curiosa, è che risalgono tutti ed epoche e culture differenti! Ma sapendo che sono appassionato di giochi, mi ha voluto regalare questo pezzo egizio - E qui, accennò ad una scatola che aveva depositato sul bancone. Ecco cosa stava facendo. Yuugi accese la luce per vederci meglio: si trattava di un massiccio scrigno d'oro, ove erano incisi una sorta d'occhio e due scritte; per quanto poteva capirne (non era mica un linguista... alfabeti ne conosceva due, tra kanji e quello latino, e si riteneva abbastanza soddisfatto così!) una in geroglifico e l'altra in arabo.
- Cosa dicono le scritte, Ji-chan?
- Il mio amico non era troppo sicuro su quella in egizio - esitò il nonno.
Andavano bene, allora. Se un egittologo, o quello che era, non era molto sicuro delle sue traduzioni... Dèi, a 'sto mondo non c'è più religione. Infatti Yuugi roteò gli occhi.
- ... Insomma, è una sorta di variante dei geroglifici, alcuni segni non si erano mai visti! Ma all'incirca, dovrebbe voler dire qualcosa tipo: "Chi non ha un passato, non ha un avvenire. Un ricordo e un desiderio".
- Ah. - fece Yuugi subito, come se ci avesse capito qualcosa. O meglio, la prima frase era chiarissima, ma non riusciva a spiegarsi che c'entrassero i desideri.
Il nonno sospinse lo scrigno verso di lui. - Sarebbe stata una bella sfida per me - disse, - ma ormai sono anziano, e quando ho guardato lì dentro...
- Ti è quasi venuto un colpo, sì - completò per lui Yuugi ridacchiando. Visto che il nonno sosteneva di essere così sensibile, a volte non poteva fare a meno di chiedersi come mai ancora non gli fosse venuto davvero, l'infarto.
Comunque, sollevò leggermente il coperchio e rimase senza fiato: decine e decine di pezzi d'oro da incastrare gli uni con gli altri. La solita vocina si domandò: Un antenato dei puzzle?
Mentre il resto del suo cervello si sentiva sprofondare. Se avesse avuto dei neuroni corredati di ginocchia, avrebbero ceduto tutti insieme. Ecco veramente un sinonimo d'impossibilità. Diamine.... come minimo ci avrebbe messo un paio di lustri, per rimontarlo!
- E' bellissimo e complesso - confermò con voce roca. - E la seconda scritta, Ji-chan?
- Ah, quella in arabo? Be', in realtà è molto semplice! Significa Fa' ciò che vuoi.


Fine prologo.




Bene, questo è l'inizio della mia nuova storia, dove darò sfogo a tutte le mie idee a cavallo tra la pazzia, la magia e il romanticismo ^_^ sarà, diciamo, scoppiettante. Spero di avervi incuriositi almeno un pochino ^_- okay, forse è il caso di dare qualche nota più pratica: ordunque, essendo un AU, la cosa riparte più o meno da dove inizia l'anime, ergo quando Yuugi riesce a rimontare il Puzzle. Qui, per ragionevoli questioni temporali, lo rimonterà in modo leggermente più celere ^^' (Otto giorni, pressappoco...). Per certi versi riprenderò cose dell'anime ma perlopiù sarà tutta farina del mio sacco. Vediamo dove ci condurrà tutto questo ^-^. Tra l'altro, sto lavorando anche alle altre storie, neh XD Mi piace fare più cose contemporaneamente; sono tarata, che volete farci.
PS_ dimenticavo. La narratrice, qui, in teoria non sono io XD. In pratica è Melissa, un mio cinico pg originale che ho avuto modo di mostrare, per ora, solo in una fic comico-avventurosa su Twilight. Ma un giorno o l'altro la presenterò anche in questo fandom XD Quindi, se la narrazione a volte risulta un po' strana, è tutta colpa sua!
Però ricordate, Fate ciò che volete! (In seguito la questione verrà spiegata meglio, abbiate fede...)

Bye!


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Capitolo 2
*** Un incontro-scontro magico, direi. ***


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Noticina preliminare: per ragioni di trama, in questa storia chiamerò Atemu Yami. Semplicemente perché qui, per quanto sempre senza memoria, è comunque un’entità con un corpo a parte, tutto suo, e come “altro Yuugi” non avrebbe senso. Piuttosto che dargli un nome qualsiasi, ho preferito questo. Ora, buona lettura!




Primo Capitolo


Un incontro-scontro magico, direi.





Il Puzzle era quasi ricomposto. Ci mancava solo l'occhietto.
Yuugi non riusciva a crederci.
Ad essere onesti, faccio fatica a convincermene pure io che sono la narratrice, ma insomma.
Ci aveva messo otto giorni, otto lunghi giorni di pura follia: non aveva messo giù quella trappola infernale nemmeno per un istante, arrivando a portarsela dietro a scuola (Neanche così strano) e persino dentro la vasca da bagno (Questo è un tanticchio più sospetto, ma tanto l'oro non si arrugginisce). I suoi compagni di classe, i bulli e, come se non bastasse, pure la madre, si convinsero che fosse definitivamente sbiellato.
Yuugi non ci badava tanto: d'altro canto, le maligne insinuazioni sulla sua salute mentale erano sempre fioccate (Oh, come lo capisco! Siamo proprio due geni incompresi!), specialmente dai suoi cari compagni, per cui aveva finito col farci il callo. Ed ora eccolo lì, premio di tutte le sue fatiche: il Gioco dei Giochi, il puzzle primigenio, stava per essere vinto da lui! Quel diabolico marchingegno avrebbe presto ceduto le armi.
Nell'attimo in cui si accingeva a sollevare il pezzo con inciso un occhio (L'occhio di Udjat, si era informato. Aveva scoperto che si trattava di un talismano egizio piuttosto potente, che rappresentava l'occhio cavato e poi risanato di Horus. Appurò così che gli Egizi avevano un certo gusto del truculento....) però, uno strano dubbio lo colse: ma se per caso, intrappolato in quel puzzle dorato, ci fosse stato un antico spirito pronto a prendere possesso del suo corpo non appena avesse completato il giochino?
Ma andiamo! Yuugi scosse il capo. A nessuno sarebbe potuta venire un'idea così scema.*
E quindi sospirò un attimo, mentre allungava la mano. Se solo avesse potuto esprimere un desiderio... Gli sarebbe tanto, tanto piaciuto poter trovare un amico. Anzi, perché essere tirchi con i desideri? A quel punto cambiava poco! Voleva parecchi amici, lui!
Yuugi posò l'Occhio di Udjat.
E il Puzzle cominciò a risplendere.
Lo sapevo!
Pensò sbiancando. Con la mia sfiga, come minimo mi sono appena attirato contro una maledizione millenaria!
Ma i film di Indiana Jones non insegnano proprio niente!?
Lo splendore del Puzzle aumentò d'intensità di secondo in secondo, finché non divenne abbacinante; Yuugi chiuse cautamente gli occhi...
... e non successe niente.
Sì, avete letto bene.
Non successe nulla di nulla.
Questo perché, anche se qualcosa fosse accaduto, come avrebbe fatto a vederla con gli occhi chiusi...? Perdiana.
- Puoi anche guardare - gli fece notare qualcuno dalla voce sconosciuta, ma con un tono probabilmente sarcastico. - Non esplode mica, non è una granata.
Okay, il tono era più classificabile sul sarcastico/tendenzialmente cinico/"Oh-ma-guarda-quanto-sono-figo".
Yuugi riaprì gli occhi di scatto.
E pure la bocca.
Davanti aveva un ragazzo. Spuntato fuori dal nulla.
Be', non proprio un ragazzo, ma facciamo una cosa alla volta.
Non era esattamente una pertica, ma aveva un fisico asciutto e palestrato che compensava la scarsa altezza. Il portamento fiero e disinvolto, la mano appoggiata con noncuranza su un fianco snello...
E un bel volto. Affilato, come se avesse vissuto chissà quali peripezie. Lunghe ciocche dorate ricadevano sugli occhi e le guance.... Sì, in effetti avevano una capigliatura simile. Ma sicuramente, ad attrarlo di più furono gli occhi color ametista, dal taglio allungato.
Semplicemente magnetici.
No, suvvia, cosa andate a pensare! A lui piacevano le ragazze, e come no! Aveva ormai perso il conto di quanti pensieri poco casti (Secondo lui, ovviamente. Su questo preferisco non esprimermi, per pura pietà) si era fatto su Anzu... eh-ehm.
Ma quegli occhi erano... conturbanti...
Il tizio portò avanti una mano abbronzata e gli richiuse la bocca. Ci sarebbe potuto volar dentro qualcosa.
Poi Yuugi si riprese, tutto d'un colpo.
Cosa cazzarola ci faceva quello in camera sua!?
E perché aveva un paio di ali da pipistrello!?
(Ve l'avevamo detto che non era propriamente normale, noi...).
I canini da vampiro, che mostrava apertamente sorridendo - sogghignando - come se nulla fosse? E le orecchie con una leggera punta...?
D'accordo, stava per montargli l'emicrania.
- Chi sei? - sbottò Yuugi ostilmente. Ma prima che l'altro avesse modo di rispondere, si corresse: - Anzi, cosa sei!
- Come sarebbe a dire, cosa sono? Ma le favole non le legge più nessuno? - chiese di rimando l'altro. - Sono un Genio, sveglia!
Ah, ora si spiegava tutto. Era un genio. Chissà come aveva fatto a non capirlo subito!
No, momento. Un genio!?
Ma non stavano in piccole lampade dorate, che qualche scaltro ragazzino trovava casualmente in grotte abbandonate vicino ad esotiche città arabe...? E soprattutto, non si parlava di favole!?
Be'... aveva sempre creduto a quelle storie, e alla magia in generale; in fondo, perché non avrebbe dovuto?
C'era da chiedersi se fosse davvero lui, l'infantile, o gli altri privi della benché minima stilla d'immaginazione.
Modestia a parte, credeva nella seconda.
Comunque, che il tipo fosse un genio era abbastanza plausibile: le ali sembravano una prova sufficiente, ed ora stava agitando una bacchetta dorata con la mano destra.
La quale, ad ogni movimento, rilasciava una pioggia di scintille azzurrine.
Se non fossero cadute appiccando fuoco al copriletto, sarebbero state quasi carine!
Eeeeh!?
- EHI! Il mio letto!
Il genio sgranò gli occhi viola e tirò fuori un secchio d'acqua, che rovesciò sulle fiamme. - La prossima volta procurati un copriletto ignifugo!
- Non aspettavo la visita di creature sovrannaturali piromani - gli fece notare Yuugi fra i denti.
- Ah, ecco, vedo che mi credi. - Il "ragazzo" scrollò le spalle. - Menomale che non è partita la solita solfa: "Io non credo nelle fate!".
Sono molto convincente, anche se la mia è una lampada non convenzionale.
- Eh, sì, un puzzle - disse lentamente Yuugi. Allora dentro quel pezzo d'oro c'era davvero qualcuno! - Ma io me li immaginavo un po' diversi i geni, sai... - provò ad obiettare.
L'altro gli rivolse un'occhiata interrogativa, poi guardò oltre la sua spalla e sorrise. - Ah, dici per le ali? No, tranquillo, è solo che sono un Genio moderno. Mica ci si può presentare sempre vestiti con un kaftano e un tappeto volante sottobraccio. Io sono più per il Gothic Style.
Qui Yuugi convenne: il genio-o-qualunque-cosa-fosse indossava un paio di pantaloni di pelle, una maglietta nera piuttosto attillata e una quantità pressoché incalcolabile di roba "borchiosa", tra braccialetti, cinture e collarino. E gettò un'altra circospetta, ma curiosa occhiata alla pirotecnica bacchetta.
- Cos'è quella?
Il genio lo squadrò un po' con un'espressione scioccata. - Una bacchetta magica - rispose con il tono di chi dice una completa ovvietà. - Come diamine dovrei realizzarli i desideri, altrimenti?
Yuugi drizzò le orecchie. Mais oui, quello era un genio! Aveva diritto ai classici tre desideri! Un trucco letterario scontato, banalissimo, trito e ritrito, ma se servivano per rimettere a posto quel casino che insisteva a definire "La sua vita", ben venissero pure i cliché! (Cliché? Oh, se solo sapesse!)
- Desideri?
- Ra benedetto - bofonchiò l'altro, - Devo spiegarti tutta la faccenda...?
Yuugi sospirò. Ma non poteva capitargli un genio un pochino più paziente? - Sì, per favore, comincio a perdere il filo.
Si sedette con un'aria sconfortata. Gli stava venendo voglia di ritirarsi in un angolino buio a guardare la polvere e tracciare cerchietti col dito. Forse avrebbe dovuto desiderare una vita da eremita, e buonanotte al secchio.
L'altro sembrò recepire, e si rilassò un po', ammorbidendo anche la voce (Fino ad allora, il tono non si era spostato di una virgola dal sarcastico-tendenzialmente cinico-et cetera... oh, ma com'è adorabile.) - Prima presentiamoci, ok?
- Io sono Yuugi Mutou - Yuugi gli porse la mano, nella speranza che la conversazione prendesse una piega più normale.
L'altro esitò un attimo. - Ehm, io un genio.
- Sì, questo l'avevo capito.
- No, voglio dire, non ho un nome mio... - L'altro gli sembrò per la prima volta sulle spine.
- Tutti hanno un nome! - A Yuugi sfuggì proprio.
- Be', io no - ribatté l'altro piccato, incrociando le braccia e mettendo il broncio. - Non si possono avere tutte le fortune, nella vita!
Okay, a Yuugi era proprio sfuggita e se la sarebbe proprio dovuta risparmiare. - D'accordo, ma allora quando ti devo chiamare che faccio, fischio? Scusa, eh...
- Scegli il nome che preferisci - replicò l'altro socchiudendo gli occhi.
Yuugi lo osservò per un lungo momento. Dai suoi vestiti neri, alle sue ali nere, allo suo sguardo fosco... che però, per lui che se ne intendeva, serviva solo a nascondere della malinconia.
- Yami - gli salì alle labbra automaticamente. - Ti va bene?
- Yami... - ripeté l'altro, e per una volta fece un sorriso allegro.
Molto, molto carino, per quanto Yuugi cominciasse a trovare piuttosto intrigante il suo ghigno sardonico, che...
Aaaah! Il ragazzo si morsicò la lingua. Ma cosa diavolo andava a pensare!?
- Sta bene! - accettò il così ribattezzato Yami. Acchiappò la mano destra di Yuugi e la strinse vigorosamente. - Allora okay, piccoletto, ora sei sotto la mia tutela, e ti racconterò tutta la storia... sarà una cosa un po' lunga...
- Mi piacciono le lunghe storie.
- Prima, però, avrei una domanda di fondamentale importanza... - disse Yami lanciando uno sguardo al cielo buio oltre la finestra.
- Dimmi.
- Mi cederesti il tuo letto?
- Ma neanche per sogno!
- Mpf. Lo immaginavo.

Cosa Yami se ne facesse del letto di Yuugi, divenne un completo mistero qualche minuto più tardi, poiché il genietto prese a fluttuare blandamente a mezz'aria.
- Sai pure volare? - chiese con una punta d'invidia il ragazzo. No, a certe persone non capitano tutte le fortune. Di più!
- Ai!
- E non puoi anche dormirci, in quel modo?
Yami sbuffò. - Oh, sì, potrei, certamente. Ma poi glielo spieghi tu, a tuo nonno, come mai un metallaro svolazza in tutta allegria per la tua stanza?
Bastò l'ipotesi per far rabbrividire Yuugi, nonostante avesse già le coperte tirate fino al mento.
Così , che al nonno sarebbe venuto il colpo buono. Di quelli da fulminarti all'istante e farti cadere così, stecchito, sul pavimento, in preda ad un pauroso rigor mortis. Yuugi cancellò il pensiero.
- Meglio di no - decretò. - Ma allora, quella storia...?
Il genio ridacchiò in un modo alquanto sinistro, come se avesse dimenticato da un bel pezzo il significato della parola "allegria".
- La mia storia comincia molto tempo fa - dichiarò. Senza troppa convinzione, visto che aggiunse subito: - Oppure no. Francamente, non ne ho idea.
Yuugi, che si era aspettato di tutto, fuorché quello, domandò quasi istantaneamente: - Prego?
L'altro si strinse nelle spalle, con quella che voleva essere un'espressione impassibile, ma in realtà tradiva un certo... come dire... disappunto. (Sembrerebbe più vagamente incazzato, comunque...)
- E' così; non ho alcuna memoria di me o del mio passato, nemmeno il nome. So solo che prima ero un essere umano, come te, ma poi una strega mi ha tramutato in genio per un qualche mio peccato... Peccato, però, che non sappia quale sia - concluse con un sorriso cupo.
Ehm. Era una cosa tanto triste che a Yuugi, francamente, mancarono le parole. Doveva consolarlo? O magari dargli una pacchetta sulla spalla, così, dimostrazione di pura e semplice solidarietà? Uscirsene con un patetico "Sono cose che capitano", forse, sarebbe stato un pochino crudele, con cognizione di causa.
Quindi Yuugi optò per una battuta da tergiversamento.
- Okay, ho visto il film di Aladdin e me ne intendo - Yuugi squadrò il suo genio, che ora galleggiava con le mani intrecciate dietro la nuca, davanti a lui. - Sei prigioniero della lampada?
Yami distolse lo sguardo, ma Yuugi fece in tempo a vedere un certo rossore salirgli alle guance. La cosa lo imbarazzava..?
Era una reazione decisamente insolita. Diamine, come poteva rattristarsi uno che possedeva simili poteri?
- So cosa stai pensando - lo rimbeccò Yami. - Ho immensi poteri cosmici e mi lamento pure. Hai ragione, neh. Ma vedi, ti ricordo anche come si conclude la citazione: "Immensi poteri cosmici in un incomprensibile spazio vitale".
No, quella era proprio sbagliata.
Infatti Yuugi rettificò: - Mi ricordavo "Minuscolo". Era un "minuscolo spazio vitale".
- Già, ma il mio non è tanto minuscolo... è una sorta di immenso labirinto...
- Oh, c'è pure il bagno?
Okay. Dopo quest'ultima immane, improponibile cretinata che la sua bocca aveva proferito senza che lui fosse particolarmente partecipe, Yuugi si convinse di una cosa: il suo cervello doveva essersi preso una serata di vacanza. Perché da quando Yami aveva messo piede... o ala... nella sua stanza, era abbastanza certo d'aver detto una minchiata dietro l'altra. Ma che cavolo, si poteva sapere cosa lo mandava tanto nel pallone...?
Be', in fin dei conti,
pensò corrugando la fronte Mi prendono sempre tutti per un cretino... Ci manca solo che lo creda pure il mio genio, e sono apposto...
- Ma certo - rispose il genio a sorpresa, con un ghigno malizioso. - E ben fornito, sai. C'è anche una jacuzzi con idromassaggio. Quando vuoi provarla con me...
- YAMI!
Yuugi si seppellì sotto le coperte strinate, pregando che il viso, i capelli e il cuscino non prendessero fuoco.
- Andiamo, scherzavo!
Doveva assolutamente darsi un tono. Doveva. Yuugi riemerse dalle lenzuola, cercando di apparire autoritario e sicuro di sè. Dopotutto quello era il suo genio, e di conseguenza comandava lui.
- Bene, ricapitoliamo - decise. - Primo: sei un genio.
Yami picchiettò l'indice su uno dei suoi canini aguzzi. - Così pare.
- Non sei un vampiro venuto qui per succhiarmi il sangue.*2
- Presumibilmente...
- Ed ho tre desideri! - concluse Yuugi trionfante.
- Sbagliato - lo contraddisse tranquillamente l'altro.
A Yuugi caddero le braccia. - Come sarebbe, scusa?
- Hai una scorta illimitata di desideri, tutti quelli che vuoi - spiegò Yami con una strana espressione. Ma Yuugi non ci fece caso, poiché era tutto impegnato a borbottare "Lo sapevo, io, che c'era l'inghippo!" Ah, i ragazzi e le loro menate. Le quali, generalmente, gli impediscono di vedere dettagli fondamentali. Fortuna che la narratrice è donna.
- Che freg... eh? Quanti desideri voglio?
- Sì, fintanto che non avrai trovato il tuo desiderio supremo, la tua vera volontà - terminò l'altro. - Il desiderio più nascosto, quello che è da sempre dentro di te.
- Ah... e quale sarebbe?
Seguì una piccola, imbarazzante pausa.
Yami, alla fine, alzò gli occhi al cielo. - Se non lo sai tu! Io ci metto solo la magia, giovanotto. Il resto del lavoro è tutto tuo!
Oh, perfetto. Sì che c'era, l'inghippo.
Ma, tutto sommato, che vuoi che sia vivere con lui per un po'... Non ci saranno problemi!

- Ah, tra l'altro... - riprese Yami, con aria tutta carina. Della serie: "Ti preeego, per favoreeee!".
- Cosa...?
- Sei assolutamente certo che non mi vuoi cedere il letto? Posso anche dormire con te, sai!
- SCORDATELO!
Per poco Yuugi non si strozzò, nella fretta di dirlo. Affondò il viso nel morbido cuscino. Ma dove si era mai sentito di un genio marpione...?
Yami sospirò. - Tu hai proprio uno scarso senso dell'umorismo.
Eh, già.
Sarebbe stata una convivenza mooolto complicata.


Fine Primo Capitolo.



*Molto, molto lontano da lì, ad un certo Kazuki Takahashi fischiarono le orecchie.
*2 Da quando ho avuto il (dis)piacere di incontrare la famigliuola Cullen, sono assolutamente convinta che leggere Twilight faccia male alle giovani menti. (Ma questo è solo il parere di Melissa, neh. Se volete vedere perché ne è tanto sicura, andate pure a leggere l'altra mia fic "L'incontro". Sì, mi sto facendo autopromozione. XD Nd Tayr)


*UFFICIO DELL'AUTRICE* (Che, di recente, è stato attrezzato con una Ruota della Tortura, una piccola gogna portatile ed un efficientissimo piegapollici! Inoltre, Francis - la palla di polvere che risiede sotto il mio letto - è un ottimo segretario!)

Yooooh! ^___^
Rieccomi qui! Aggiornamento, dal mio PoV, a tempo di record! Ho messo sotto Melissa per farglielo finire il prima possibile! XD (Di' un po', razza di schiavista! Ma mi hai preso per la tua serva!? Nd Melissa che corre a prendere Julius) O_O' per chi non lo sapesse, Julius è una contundente spranga di ferro... quindi meglio che mi sbrighi! ^_^'
Note necessarie: per questa storia ho preso un po' l'ispirazione ds Aladdin, La Storia Infinita, Due Fantagenitori e pure La bella e la Bestia XD. Più che ispirazione, ho preso giusto qualche concetto qui e là su cui fondare regole nuove: ad esempio, da Fantagenitori ho preso l'idea di un'infinità di desideri possibili! Qualche volta ci saranno citazioni-tributo dalle suddette opere, nel caso avvertirò. I diritti, tutti agli autori!
Come ho già anticipato nel trafiletto della trama, tra Yami e Yuugi inizialmente non ci sarà tutta 'sta amicizia... e nel prossimo capitolo toccheremo il fondo =_=' ma poi si riprenderanno!
Spero che questo vi sia piaciuto!
*Melissa, armata, tossicchia*. *Tayr gli passa una bustarella*
- Oh, ora si ragiona! *La malvag... ehm ^^' fanciulla se ne va*.
Phew =_=' Tornando a noi! Pare che il prologo sia piaciuto... non sapete quanto la cosa mi renda felice!
E quindi ringrazio:
Hollie, Nemeryal, NatsuVIII, gatta1290, Diana924, angelikaf4ever, Andromeda2012 e Mizushipping!
Le quali hanno inserito tra Preferiti/Seguite e/o commentato! ^__^
Grazie, siete meravigliosi!

Risposte alle recensioni:

Nemeryal:
Oh miei dèi °-°' con tutte le volte che ho sentito questa frase, devo dire che la gattabuia si avvicina sempre di più! (Evvai così alla grande! Nd Seto)(Ma se neanche ti ho nominato, ancora?)(SO che lo farai e non mi piacerà! Nd Sempre Lui, il Polemico). Mah! A parte che ti prego di non morire, grazie per i complimenti ^//^
Ushio l'ho voluto fare un po' demente perché... be', è un ato di fatto: è scemo, punto. U_U Basta guardare la prima puntata della Shadow per convenire! La storia sarà veramente un bel mix, e t'assicuro che certe scene saranno al limite... (Non so perché, ma sento già i brividi corrermi lungo la schiena. Nd Yami) A proposito di lui, spero ti piaccia comunque anche in versione Gothic XD vederlo scorrazzare per tutta la fic a torso nudo non sarebbe stato male ma, diciamocelo, il dark addosso gli sta divinamente. ** Grazie, alla prossima!

Hollie:
salve, cara! Prima di qualsiasi cosa: la tua risposta non mi è arrivata ç__ç mannaggia al PC!
Quanto a Ceneri di un dio, porta fede e pazienza: sto scrivendo anche quello, ma l'ultimo capitolo, in quanto "Ad Alto Tasso di Spiegazioni" è un filino più complesso. Ma presto arriverà!
Ti ringrazio profusamente per i tuoi bei complimenti °//° mi lusingano troppo! Eccoti qui Yami, spero sia di tuo gradimento.... anche se migliorerà solo col tempo... -.-' e figurati, nella recensione sei libera di scrivere quello che preferisci XD Grazie tanteee! Bye!

Mizushipping:
oh, tu sei la solita adulatrice. XD Lieta di far divertire e riflettere! Per quanto, lo sai, io rimango ben lontana dai tuoi filosofici ed apprezzabili scleri XP. L'Aibou ne sopporterò di tutti i colori, fidati, ma non mi risparmierò neppure col genietto T_T (Muahahahah!).
Grazie sorellona, alla prossima!

Diana924:
oh, è un piacere sentirti! ^_^ Yuugi è tenero: è una sorta di pucciosa caratteristica genetica! Ce ne darà altre prove più avanti...ora che è riuscito a risolvere "Il Gioco dei Giochi" le cose cambieranno eccome! Parola mia! Grazie, alla prossima!

Andromeda2012:
altro che sotto i tacchi! Diciamo pure sottoterra! (Me tapino .__. Nd Yuugi abbacchiato) Per la giornata pregna, però, ci siamo fatti un sacco di risate sul set! Nevvero, ragazzi? (Oh, COME NO! Nd Tutta la Troupé che tenta la fuga) crudeli ç.ç e Ushio è stato davvero un ottimo attore! Tornerà in scena nel prossimo capitolo, comunque. Il Puzzle se Yami è d'accordo te lo presto pure, ma credimi, in queste occasioni è meglio affidarsi alle esperte mani di un Killer Professionista (Melissa, per dirne una...). Grazie. Bye!


Be', a questo punto c'è solo una cosa da dire...
Alla prossima, io torno dietro le quinte a progettare mass... (O___O Nd Tutti) Fa niente! ^_^'

Bye!


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Capitolo 3
*** Yan, tan, tethera: via al massacro! ***


C:\Documents and Settings\Documenti\Tayr Soranance\Fan fiction\Storie DA COMPLETARE!!!!\Fa' cio che vuoi\Yan, tan, tethera via al massacro! Altresì detto Yami e Yuugi - L'improbabile genesi di questa coppia col botto..rtf
Capitolo Secondo


Yan, tan, tethera: via al massacro!
Altresì detto
Yami e Yuugi: l'improbabile genesi di questa coppia col botto.




Orbene, dite un po': cosa fareste se, dopo aver passato una notte orribile*1, dibattendovi tra sogni (Incubi. Bulli armati di motosega, verifiche di matematica, l'essere usati come cavie per esperimenti alieni, fare le spugnature al nonno in pose, come dire, provocanti... - Sia io che Yuugi, qui, rabbrividimmo) vi svegliaste, fradici dei sudori freddi, tremando fin nelle ossa... e vedeste una strana creatura, ammantata di nero e borchie, che svolazza rasente al soffitto.
Escludendo a priori che vi venga una sincope, avete tre scelte:
- Yan. Vi tirate su urlando, afferrate il primo oggetto contundente che vi capita sotto mano (toh, la sveglia, facciamo) e gliela scaraventate contro;
- Tan. Vi girate dall'altra parte, pensando che al confronto dei fantasmi che infestano il gabinetto, quello è niente;
- Tethera. Vi augurate, tutte speranzose, che sia il nostro stalker preferito in villeggiatura, ergo Edward Cullen. (Vi assicuro: è un'esperienza molto meno romantica di come la dipingono in Twilight! Quel lato ossessivo-compulsivo ha un che di inquietante. .. Ovviamente, è molto meno inquietante di me, s'intende).
Se è lecito domandare...
A quale di queste pensate che fece riferimento Yuugi?
Complimenti! Tutte le mie lodi ai geni del crimine che hanno puntato sulla Yan: scommessa vinta!
Infatti Yuugi, dopo aver passato una notte terrificantissima (E, ahimè, 'sta parola è orribilissima, ma Yuugi non ha voluto sentir ragioni...) si svegliò verso le prime luci dell'alba, trovandosi davanti quel... quel coso alato. Con la testolina ancora annebbiata dal sonno, fece la cosa più saggia che gli venne in mente: prese la sua lucente sveglia e gliela tirò in faccia.
Ma prima che l'insolito proiettile potesse rovinare il bronzeo visino meravigliosamente cesellato del nostro genietto, compiendo così un torto verso l'intero genere umano!, una palla di fuoco tirata dal suddetto la centrò in pieno, facendola esplodere.
Addio, Jackie,
sospirò mentalmente Yuugi. Sì, aveva dato un nome alla sveglia. Così come al copriletto che il tizio alato lassù aveva quasi brutalmente incenerito la sera prima, e al suo astuccio scolastico.
Il coerente ragionamento del ragazzo: l'Autrice può chiamare il suo cellulare Kirtash; la Narratrice svitata la sua spranga di ferro Julius; quel suo compagno di classe riccastro... e borioso, col naso sempre puntato per aria... Kaiba... (Non chiedetegliene il nome! Era abbastanza certo che c'entrasse con le setole e/o con una qualche putrida mummia egizia, ma al momento proprio non gli perveniva!*3) fonti certe confermavano che avesse chiamato James la sua inseparabile ventiquattrore (Avrebbe anche potuto dimenticarsi i pantaloni a casa, ma quella, NO). Dunque, lui non poteva dare un nome alla sveglia? Andiamo!
- Cos'era questo lancio potenzialmente letale - esordì Yami che non sembrava particolarmente sconvolto - Un modo per augurare Buongiorno in un'antica lingua coreana?
- No - scosse il capo Yuugi. - E' il modo di spaccarti la faccia in giapponese.
- Lo confesso: comincio ad amarti con tutto il mio nero cuoricino.
- Sapessi io - fece, ironico, Yuugi.
Avessero saputo, entrambi, quanto poco sarcasmo ci fosse in quelle battute.
Dopodiché Yami aggiunse, offeso, o sedicente tale: - E poi non faccio paura!
Posò casualmente lo sguardo sul suo riflesso, mostrato in tutto il suo gotico splendore da un grande specchio appeso alla parete. - Be', non così tanta - soggiunse.*3
A proposito di paura, Yuugi scrutò ansiosamente il tappeto della sua stanza alla ricerca di qualcuno dei suoi poveri parenti che avrebbe potuto vedere il genio nottetempo.
Uhm. Sul tappeto non giaceva nessun corpo Prematuramente Defunto/In Stato Comatoso/Quasi Moribondo Dopo un'Eccessiva Epistassi. (Perché, insomma, non era proprio detto di come avrebbe reagito la mamma di fronte ad un genio così carino... rimaneva pur sempre femmina! - Yuugi, ci sottovaluti). Tirò un sospiro di sollievo.
- Qui davanti passa sempre qualcuno, la notte - spiegò a Yami. - Ed io non tengo mai la porta chiusa. Com'è che non è entrato nessuno?
Yami fece per rispondere, ma Yuugi partì in quarta prima di lui. (Ad onor del vero, Yami ha pensato che fosse partito per la tangenziale, ma sapete com'è, questo non è il suo PoV...)
- Oh, aspè, ho capito! Hai usato la magia. Che so, hai fatto un incantesimo alla maniglia della porta! Chiunque la tocchi dimentica all'istante che stava facendo. Oppure, hai messo uno spirito guardiano davanti all'entrata! O forse, forse, hai aperto un buco nero sull'uscio... - ipotizzò Yuugi, lanciatissimo.
Yami fece spallucce. - Veramente, ho chiuso a chiave la porta.
- ... -
- Su, su, non fare quella faccia! - lo "rincuorò" Yami dandogli una poderosa pacca sulla spalla, che per poco non lo fece volare via, a trapiantarsi nella parete. - Ehm, ti sei fatto male...?
Yuugi, mezzo moribondo sul tappeto, gli rivolse un debole cenno di diniego. Ma i Geni non dovrebbero aver cura dei loro protetti...!? Nelle Mille e Una Notte non si faceva parola di mosse di body slam! - Mica pratichi le arti marziali? - riuscì ad esalare.
L'altro scosse il capo. - No, caro mio, tutta natura.
Anche se, dovette ammettere, le toniche braccia nude del genietto, muscolose e prestanti non erano affatto un brutto spettacolo, per quanto l'avessero appena spedito K.O...
Yuugi avvampò. Non di nuovo! Molto probabilmente, il suo cervello non era ancora rientrato dalle ferie. Facendo il punto della - tragica - situazione: aveva una sinistra creatura dalle pericolose tendenze piromani in camera da letto Da letto? Mmh...
Ancora!? Yuugi, che diamine, diavolo, cavolo e caspio vai a pensare! Sta' buono!
Eh, gli ormoni impazziti... ^_^! Dicevamo, un tizio dotato di un paio di ali da pipistrello che, tra l'altro, era piuttosto avvenente... Questo non mi interessa! E' ir-ri-le-van-te!!! Capito? Non importa! E non so nemmeno cosa mangia! E se fosse cannibale!?
I lunghi canini da vampiro non erano poi così rassicuranti. Gli sembrava già di vederli, affondare nella sua candida gola! E lui che diceva: Prendimi, prendimi!
Digrignò i denti. Visto il momentaneo e certificato deficit cerebrale, Yuugi decise che quei pensieri fossero pure giustificabili. Per quanto gli risultassero del tutto nuovi ed oscuri.
Ad ogni buon conto, li mise da parte, riservandosi di tirarli fuori in un secondo momento. Sotto la doccia, magari... Ho detto basta!
- Senti, io ora vado a far colazione. Posso portarti qualcosa?
- Oh, che gentile sei - cinguettò l'altro, sempre svolazzando, posando il mento su entrambe le mani.
Certo che il marpione non mi aiuta...

- Comunque, sì! Hai per caso un criceto, un topolino da compagnia, o anche un gerbillo?
- Per farci che...? - si informò cautamente Yuugi.
L'altro rispose sibillino. - I roditori alla griglia sono favolosi.
Yuugi lo fissò per un po' con uno sguardo vacuo. Dentro di sè, pregava che lo stesse prendendo per il culo.
- Scherzavo, neh.
- Ah - fece Yuugi, con un malcelato sospiro di sollievo.
- Preferisco il sangue di vergine, sai com'è!
- GLOM!
Se il genio non fosse scoppiato a ridere, rotolando allegramente per aria, Yuugi sarebbe scappato dalla stanza a gambe levate.
- Ah ah, come sei simpatico - Si riteneva abbastanza ironico e abbastanza disposto a non prendere tutto sul serio, ma l'umorismo patibolare del tipo stava mettendo a dura prova il suo sistema nervoso.
- E anche piuttosto figo... - concluse "modestamente" Yami, lucidandosi le unghie con aria di sufficienza. - Comunque, i Geni non hanno bisogno di mangiare.
- Passiamo ai miei desideri!
Il genio si illuminò. - Oh, finalmente! - Con un ghigno divertito, sfoderò la sua bacchetta fiammante. (Eh, eh, sono proprio la migliore Narratrice del globo! Che facezie deliziose!) - Allora, con cosa cominciamo? Ti faccio diventare un pochino più alto, magari...?
Sdeng! Questo, per Yuugi, era davvero un tasto dolente.
Be', se qualcuno che misura all'incirca una tictac più di voi venisse a fare maligne insinuazioni sulla vostra altezza, suppongo vi alterereste un tantino. Per dirne una: l'ultimo che coi ha provato con me, è accidentalmente finito nello scantinato di un palazzo, il quale è crollato dieci secondi dopo, per poi prendere fuoco, ed essere infine centrato dalla Cometa di Halley in trasferta. Dopodiché, sono andata a ballare sulle macerie. Presumo si sia pentito. Ma questa è un'altra storia...!
Tornando alla nostra cronaca:
- Senti un po', Mister Stangone Punk, preferisci che scaraventi la tua casetta fuori dalla finestra o che la smembri pezzo a pezzo? - sibilò algido Yuugi.
- Casetta...? - ripeté Yami senza capire, ma con un agghiacciante sospetto.
- Il Puzzle!
- Casetta? CASETTA!? Ma mi hai preso per un labrador!?
- Be', ad un cucciolo di pipistrello potresti anche rassomigliare vagamente...
- Ti ricordi che ho io la bacchetta magica dalla parte del manico, sì?

Domino, Domino, abbiamo un problema!
- Che c'è, Melissa...? - Sbuffa l'Autrice, alzando appena gli occhi dallo schermo del portatile, su cui la storia prende corpo.
'Sti due pirla si stanno per scannare!
-
Primo, non chiamare pirla i miei due ciocchini!
Ciocchini...? *Melissa tenta di suicidarsi prendendo a testate il muro. Essendo lei, però, immortale, fin tanto perlomeno che gira all'Autrice, il tentativo fallisce.*
- Secondo, non sei tu l'assassina seriale numero uno di tutto il Web Emerso? - L'Autrice le scocca un'occhiata truce, pensando alla sua vanagloria. - Fa' qualcosa!
Mica posso fiondarmi là dentro brandendo Julius! E la verosimiglianza del racconto!?
- Oh, Santa Maria Maddalena! - Le invocazioni dell'Autrice oscillano dallo pseudocristiano all'egizio più convinto, alla religione greca. Insomma, invoca tutti quelli che le stanno simpatici. - Ci penso io, ma che sia l'ultima volta!
L'Autrice, sguainata la sua fida stilografica, pasticcia un po' per aria, poi la lancia a Melissa. - E adesso, avanti tutta!

Bene, dopo il geniale intervento della nostra fantastica Autrice - e mi auspico per la sua salute che si ricordi di passarmi quelle tre tonnellate di lingotti in oro di stipendio - la madre di Yuugi urlò dal piano inferiore: - YUUGI, MISERIACCIA LADRA, ALZATI CHE SONO LE OTTO MENO CINQUE!
- Le otto meno cinque?!? - sobbalzò il piccolo, afferrando il suo cellulare, accendendolo e fallendosi il pin tre volte di fila per la fretta. - Ma se due secondi fa erano le sei e mezza!
- Penso che l'Autrice abbia mandato avanti il tempo, tanto per tagliare - spiegò saggiamente Yami che, seduto su una tovaglia da pic-nic a scacchi bianchi e rossi distesa per aria, stava sorseggiando una tazza di tè. - Cornetto? - aggiunse poi porgendogliene uno.
Yuugi rischiò un embolo. E pure un leggero tracollo emotivo. - Ma non avevi detto che non hanno bisogno di mangiare, i geni!?
- Sì, ma mica che non mi piaccia farlo!
- ... Dèi.
Yami, osservandolo, notò che aveva gli occhi pieni di lacrime. - Embè?
Mi complimento per il tatto degno dei famosi pachidermi africani. E anche di una piovra gigante.
- Se... se arrivassi a scuola in ritardo... - singhiozzò penosamente Yuugi. - Sicuramente non mi farebbero entrare in classe, incontrerei Ushio e quest'ultimo mi suonerebbe come un pianoforte!
Assurdo pensare che la causa ultima di tutto questo tribolio fosse proprio il genio. Che, portava sfiga...?*4
Yami si spazzolò via le briciole dalla maglia scura. - E dove starebbe il problema?
A volte Yuugi non sapeva se avrebbe dovuto sentirsi incompreso o lasciare semplicemente perdere e suicidarsi Poco ma sicuro, avrebbe fatto molto prima. - Ma tu ci sei o ci fai...?
- Piccoletto, a scuola ti ci posso portare io. Si chiama teletrasporto.
- Che figata! Hai pure la vista a raggi X?
- Ai. E sento gli ultrasuoni.
- Giusto, dimenticavo che sei un pipistrello...
- Senti, mettiamolo in chiaro una volta per tutte: NON sono Batman!
- Sì, sì, d'accordo.
- Cionondimeno, sono piuttosto forte. - asserì, tutto compiaciuto, il genietto.
- Okay. Ubiquità? Pirocinesi... no, per quella ti basta la bacchetta. Supervelocità? Invisibilità?
- Yuugi, sono un Genio. Posso fare o essere qualunque cosa desideri. Tranne che diventare invisibile! - chiarì come se niente fosse.
- No, aspetta: mi stai dicendo che in pratica potresti affondare una portaerei, se solo lo volessi, ma non puoi diventare invisibile...? - Yuugi era incredulo. Ci credo! Cuspide, sono appena cadute le braccia anche a me!
- Eh, già!
- Sei un genio formato demo, scusa?
- No - ribatté Yami offeso. - Sono un Genio magnifico, in tutti i sensi. Solo che si tratta di una prova: la prima, ferrea regola di questa faccenda, è che nessuno deve sapere che tu hai un genio. Se qualcuno lo scoprisse, sparirei all'istante.
Che dire? Un fregatura... Spettacolare. No, francamente, stavo pensando "Ma porca put..." Abbiamo capito!!!
- Quindi dovrei andarmene in giro con un tipo alato e fare in modo che nessuno scopra che è un genio? - Yuugi avrebbe tanto, tanto voluto sapere che diamine si fosse inventato una regola così innegabilmente idiota. Ah, rivolgiti all'Autrice, caro!
- Però posso cambiare forma oppure rimpicciolirmi, come preferisci! - gli fece sapere Yami orgoglioso. - Sono un asso della metamorfosi!
- Ce la fai ad entrare nella tasca...?
- Nulla di più facile.
Yami agitò leggermente la sua bacchetta, attento a non incendiare la stanza; fu un movimento appena percettibile, quasi a voler sottolineare come la cosa, per lui, fosse un'inezia. Che genio modesto e umile, era caduto fra collo e mechè a Yuugi...!
Comunque, il genio si rimpicciolì abbastanza, tanto da diventare a misura di bambolina. Yuugi lo fissò estasiato: così conciato, era davvero una delizia per gli occhi. Si trattenne a stento dall'impulso di acchiapparlo e fargli i grattini. (Lo voglio anche io, diamine!)
- Be'? Che hai da fissare? - domandò il ragazzo svolazzante in miniatura, incuriosito.
- Niente, è solo che sei molto... - Figo? Adorabile? Desiderabile? Scatenante-Un-Qualcosa-Di-Sconosciuto-Nel-Mio-Petto-E-Basso-Ventre...? Il suo appena riesumato cervello (o forse ormai erano gli ormoni a dettare legge, là dentro...) si affannò a suggerirgli una definizione ma, stranamente, Yuugi sorvolò su tutto quante. - ... Piccolo!
- Mi sono ridotto apposta... -.-'
Mi sa che sono gli ormoni.

- Bah, a questo punto, direi che potremmo cominciare.
Emozionato, Yuugi si fregò le mani. Eccoci, la prova del nove. Aveva visto ormai Yami fare parecchie magie, ma ancora nulla che partisse da lui; quella sarebbe stata la prova definitiva, tangibile, che la sua vita sarebbe cambiata. Avrebbe saltellato per la gioia, ma preferì rimandare a dopo. Come si dice: non dire gatto, se non ce l'hai nel sacco!
- Yami, desidero arrivare all'istante a scuola!
E così fu. Un attimo, il tempo di un respiro, di un battito di ciglia, di un battito d'ali o, più semplicemente, il tempo di progettare una mascalzonata...
Yuugi si guardò attorno. Be', per essere a scuola, era a scuola. Però....
- YAMI, INTENDEVO ALL'INGRESSO DELLA SCUOLA, NON IN BILICO SUL CORNICIONE DELL'ULTIMO PIANO!!!

Fine secondo capitolo! ^_-




*1 Immaginatemi dirlo con un tono cavernoso e un lenzuolo addosso, mentre faccio "Buuuuh!".

*2 Setole? PUTRIDA MUMMIA EGIZIA!? Ma io ti ammazzo, ti resuscito, ti clono, poi infilo te e tutti i tuoi aberranti cloni in un tritacarne a misura di Tirannosauro!!! Isono, dove cazzo è il mio gatto a nove code!? (S'è mica notato che questa nota l'ha scritta il grande, serio, compassato presidente della KaibaCorp in persona? O.O Sì, IO sono Melissa. E il gatto a nove code uno strumento molto simpatico, che si usa per... be'... *nota gli sguardi terrorizzati del pubblico* lo lascio alla vostra fervente immaginazione, va).

*3 Of course. Provate ad immaginare la scena: camminate di fretta, in un vicolo buio, sovrastati da un cielo cupo, senza stelle. A un tratto, salta fuori Yami conciato così. Ho come la vaga impressione che, nel caso, il vero terrore dovrebbe provarlo lui! (Più d'un meritevole cadde di fronte alle fangirls, dice Confucio. *Melissa annuisce saputa*)

*4- Autrice, io voglio ufficialmente protestare per questi sospetti assolutamente infondati! Così, istillate idee sbagliate nelle menti dei miei fans! - Yami, stizzito dai maltrattamenti assortiti ricevuti in questa fic.
- Sono d'accordo anche io! Fondiamo un'Associazione Anti Autrici Sadiche! - Seto, miracolosamente conviene col cuginetto.
(Io divento subito membro! Nd Melissa che saltella da loro!)(Cos'è, una congiura!? Nd Tayr allibita)
- Oh, sì, come no, carissimi. Perché non venite a discuterne nel mio ufficio...? - L'Autrice sadica, perversa, schizzoide e soprattutto munita di una graziosa mazzafrusta di recente acquisizione! ^_^!
- ... Magari ne riparliamo il prossimo capitolo!



*QUELLO SFACELO DEFINITO "UFFICIO DELL'AUTRICE"
* (Sebbene qui tutto vada allo scatafascio, l'Autrice continua indisturbata le sue attività belliche. Nd Seto)(Ma che hai, le manie di protagonismo!? Nd Tayr)

Yoh!
Bentrovati a tutti, signore e signori, yaoifans e giovinette malate di Puzzleshippingite acuta, rieccomi qua! Mi auguro che l'ignobile ritardo non abbia leso l'entusiasmo dei miei adorati lettori ^__^'''.
In effetti, 'sto capitolo non era manco stato programmato, sarebbe dovuto essere giusto una breve scenetta introduttiva del prossimo... Poi si è animato ed accresciuto, tutto da solo .__.' sarà che, quando immagino i loro vari siparietti, non mi ferma più nessuno!
Il successivo a breve, visto che la scena è strettamente legata... ^_^ Ah, solo un dubbio: avrò mica fatto Yuugi troppo pervertito? O__O' vorrei ben sperare di no! ^_^ (Anche se, diciamocelo, le sue riflessioni "caste e pure" sono una comica!).

E Il PROSSIMO SARA'...
Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no!


Tante, tante calorose grazie a tutti coloro che hanno posato gli occhi su questa storiella - vi adorrrrro ^__^.

In special modo a:
Hollie, kelly, masayachan e redagle86 che hanno aggiunto ai preferiti!
Andromeda2012, angelika4ever, Diana924, fenicex8, gatta1290, NatsuVIII, Nemeryal, ramoso, reader, sesshoyue e zazziella, per aver inserito fra le seguite!
Siete splendidi ç__ç

E ovviamente, a tutti coloro che hanno avuto la bontà di recensire **

Nemeryal:
menomale che il vestiario non ti ha delusa ^__^ anche se, abbi fede, ci saranno alcune scene in cui una lieve epistassi potresti anche rischiarla... ^///^' Il piccolo Yuugi in questo capitolo si è lasciato un po' andare, mi sa... (Mica così fesso!) Aladdin avrà tanti motivi per rosicare u.u Dal prossimo capitolo si vedrà quanto Yami gli metterà i bastoni fra le ruote, ma anche Yuugi avrà le sue rivincite U_U Grazie... e perdona il ritardo! ç__ç

masayachan:
wow O___O ma dai, così mi fai arrossire! Siamo solo al secondo capitolo, la Narratrice è sempre più sbiellata... spero che con il tempo non ti deluda! Che ti "stuzzichi" mi fa piacere, e ho notato che ormai ti sei rimessa a lavoro... ti auguro buona fortuna ^_^. I tuoi complimenti sono davvero gentilissimi ^///^ ti prego di scusarmi per il ritardo, ma così come tu hai avuto un brutto periodo, anche per me non è stato troppo facile. Ma ora sono tornata, allegra e piena di vita, e vedrò di aggiornare il prima possibile! Alla prossima! Bye!

Diana924:
Un Genio bizzarro assai! Ma il meglio ha da venire ^__^.sulla versione originale di Aladdin ho messo le manine da poco (ergo dopo averlo deciso) infatti per la precisione mi sono ispirata ad un cartone americano chiamato "Due Fantagenitori". Generalmente non gradisco molto il materiale americano, ma quello è veramente squisito ^^. Fidati, la convivenza sarà esplosiva XD Il primo desiderio è piuttosto semplice, inizialmente pensavo a fare arrivare due cornetti espressi da Parigi... e spedire Yuugi a fare una nuotatina nella Senna... ma mi sembrava un filino troppo maligno. Scusami per l'attesa ç_ç e grazie! Bye!

Hollie:
*la tira su di peso* forza, forza! Grazie mille per il bel complimento, mi lusinghi ^//^ Yami versione gotica è splendido, qui l'ho fatto formato mignon (cosa che avrà ripercussioni...) anche se approfondirò la descrizione in seguito (Però che puccioooo ^//^) La mail era arrivata e ti avevo risposto ^_^ scusami tantissimo per il ritardo ç___ç grazie! Bye!

Andromeda2012:
sono in ritardissimo, ti spiace se ti rispondo alla recensione di persona domani? XD Poi l'aggiungo qui! Bye!

kelly:
uuuh, grazie davvero! ^///^ lieta che ti sia piaciuta fino a quel punto! Per le descrizioni di Yami mi spremo sempre le meningi, devo rendere onore alla sua magnificenza. Ti prego di sopravvivere, così avrai modo di sbavare parecchio anche in seguito XD Certo che continuerò, spero che il mio ritardo sia perdonabile ç.ç
E... ancora grazie...^__^

Jessica Hale:
Con la bacchetta, le ali e i canini da vampirastro, non scordiamocelo! ^__^ (Che dolore. Nd Yami che fa una graziosa smorfietta) **. La bacchetta è indemoniata, prego U_U. Ecco qui i prodromi della loro balor... ehm... magnifica lovestory! Spero non ti deluda, e scusa il ritardo ç.ç A presto! Bye!

reader:
grazie per le tue gentilissime recensioni e l'aggiunta agli autori preferiti, son diventata fucsia °//°. Atemu versione genio è magnifico davvero, mi stupisce che non ci abbia mai pensato nessuno O_o. Il suo lato marpione io son sicura esista realmente. Per le comparizioni del genietto a scuola, qui ho fatto un accenno a come si arrangeranno, ma nel prossimo sarà più chiaro ^_^. Grazie mille ^///^ Bye!


Bene, ora mi fiondo a fare quello che mi riesce meglio: progettare mascalzonate ai danni dei miei ciocchini XD E in grande stile!

Bye!












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Capitolo 4
*** Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no! - Parte I! ***


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Capitolo Terzo - Prima parte, ah ah ah!


Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no!




Prima o poi, nella vita di tutti quanti noi, accade un qualcosa di... irreparabile. Ma se la qual cosa non ci uccide, sicuramente ci regalerà un grande insegnamento; o almeno così crediamo, visto che ci conviene, perché altrimenti sarebbe una fregatura con i controcoglioni. Anche se, per quanto tutto questo discorso sia opinabile...
- MELISSA! Ricordati che hai un pubblico!
- Tu non puoi comprendere il profondo valore delle mie elucubrazioni mentali! Non vuoi vedere come, con tutto questo filosofeggiare e un'abilità oratoria degna del peggior Cicerone, arriverò a parlare di spaghetti al nero di seppia senza neanche sapere come...?
- Francamente, NO!!! Quindi continua!
- Okay, la smetto. 'Gnorante.
Dicevo... ecco, questo qualcosa forse ci ferisce, ma dopo verremo su più forti di prima! Che figata, neh!? Per Yuugi, tutto ciò era capitato molti anni addietro. VAI COL FLASHBACK!
Era un pomeriggio afoso, afoso, afoso che più di così non si poteva!, con all'incirca settemilaeseicentoquarantotto gradi fahrenheit all'ombra, una cosa da far sciogliere perfino un diamante esposto ai raggi solari. Yuugi, all'epoca, era solo un pimpante pargoletto che andava per i sette anni. Be', pimpante... diciamo che in quel momento era steso, in fin di vita, sulla moquet del soggiorno, come del resto il nonno, la madre e il criceto...
- Narratrice, io non ho mai avuto nessun criceto! - Yuugi, piccato da cotanta scarsa attenzione.
... Va buo', e gli acari. C'era troppo, troppo caldo. Si boccheggiava.
Mentre la madre prendeva in considerazione un intervento chirurgico per fare un collettivo trapianto di branchie, con conseguente trasferimento nelle fresche acque del Pacifico Settentrionale, al nonno venne una splendida idea. Ma perché non andare a prendersi un bel gelato, una granita, o anche un pacchetto di gamberetti surgelati?
La proposta venne ovviamente accettata, e la gaia comitiva si trascinò fino alla gelateria dove, finalmente, trovarono un po' di refrigerio. Fine...? Ovviamente no! ^_^!
Yuugi ricordava ancora quel cono: una pericolante torretta di fior di latte, pistacchio, amarena, cioccolato fondente, carne macinata e mascarpone. I suoi gusti preferiti, al tempo. Adesso preferisce optare per la carne macinata in solitaria.
Uscì dalla gelateria soddisfatto come mai prima d'allora... e fu in quel momento che capitò la tragedia: un attimo di distrazione, uno sgambetto da parte della Narratrice...
Lo Yuugi attuale sbatte le palpebre. - No, scusa, che cazzarola ci fai nel MIO flashback?
Io sono onnipresente u_u. Dicebam, e il gelato caracollò. A terra.
Yuugi fissò il cono, dopo le ormai defunte palline sul marciapiede, poi di nuovo il cono. Rimase così per cinque minuti e quella, gente, fu la più grande delusione della sua vita.
Sugoroku, a vederlo così sconcertato, gli batté leggermente su una spalla ed esclamò:
- Yuugi, le cose brutte succedono. Prendila con filosofia!
TORNANDO AL PRESENTE...
Oddei, un effetto dissolvenza ci starebbe stato benissimo... Ehm, comunque, morale della favola: prendete il male con filosofia. O anche, anziché comprare i gelati sfusi fatevi un Magnum Temptation, che è molto più stabile! (Si, faccio pubblicità occulta al mio gelato preferito. Qualcosa in contrario? *Melissa accarezza affettuosamente la sua spranga di ferro, Julius*) E non fidatevi mai delle infide Narratrici.
Per il resto della sua vita, Yuugi si era tenuto caro quell'insegnamento, ma ora... si trovava in bilico sul cornicione, rischiava di cadere come una pera cotta del decimo piano e oltretutto, il suo Genio gli stava pure cantando una presa per il culo. Mantenere la calma era, semplicemente, impossibile.
- In bilico, fra santi e falsi dèi... sorretto da un'insensata voglia di equilibrio... e resto qui, sul filo di un rasoio....
- YAMI!
- Non ti piacciono i Negramaro? Aspetta, allora, neh... vediamo... - Yami, sempre formato bignè, tirò fuori dal nulla un mini-microfono (Micro-microfono suonava maluccio .__.) e ripartì, entusiasta: - La vertigine non è, paura di cadere, ma voglia di volareeeeee....
Promemoria per me,
pensò Yuugi leggermente inviperito, trattenendosi dall'impulso di spiaccicare il genietto come una zanzara solo perché si trovava in una situazione da Un-Passo-Falso-Ma-Anche-Uno-Starnuto-E-Sono-Spacciato, figuriamoci se poteva mettersi a fare lo scacciamosche... Informarsi riguardo le leggi giapponesi, e scoprire se accoppare una creatura ultraterrena possa essere considerato reato!
- Perché diamine mi hai fatto arrivare qui sopra!?
- Be', c'è un bel venticello...!
- Te l'ho già detto che sei proprio, proprio, ma proprio simpatico...? - Yuugi si aggrappò alle maglie metalliche alle sue spalle. Naturalmente Yami si era premurato di farlo comparire su quei tre centimetri scarsi fuori dalla rete che circondava la terrazza scolastica.
Il Genio gli tirò un'occhiata distratta, cincischiando con la bacchetta. - Preferivi lo stanzino delle scope?
Io e lui, soli in uno stanzino... dove è risaputo che TUTTI vanno a pastrugnarsi... E noi potremmo...
Una "tenue" vampata di calore infiammò il visetto di Yuugi. OH SANTO RA! Io sono arrabbiato con lui, arrabbiato! Irato! Adirato! Infuriato! Non posso fare pensieri sconci, al momento!
...
...
...
No, altro che al momento! Non ne devo fare proprio!

Certo che, però... essendo entrambi così, ehm, piccini, in quello spazio angusto starebbero stati comodissimi... Yuugi sospirò. Okay, questa me l'annoto per un'altra volta. Ma adesso sono incazzato!
- A casa ne riparliamo - riuscì a buttare fuori Yuugi, intanto che bisticciava allegramente con i suoi atavici istinti da "TiSaltoAddosso", - Ma adesso, portami giù!
- Col paracadute? - sogghignò l'altro, che evidentemente trovava il far saltare i nervi una delle gioie della vita.
- No, caro, fammi comparire dietro una pianta in giardino, qualcosa... - Il ragazzino non poté impedire alla sua testa di soggiungere: La prossima volta vada per lo stanzino, invece!
Forse, in seguito, avrebbe dovuto fare una chiacchierata anche col suo cervello.
O forse stava impazzendo.
Mah.
(No, Yuugi, sei solo in... - L'Autrice fulmina Melissa col suo Lampo-Anti-Spoiler - volevo dire in preda ad una tempesta ormonale!)
Per una volta il Genio eseguì senza protestare, e fece ricomparire il più piccolo nel cortile, in mezzo ad una pila di foglie in putrefazione, alta più o meno quanto lui.
Io sono ARCICONVINTO che lo faccia apposta!

Non ne aveva una certezza assoluta, ma era abbastanza sicuro che Yami si stesse scompisciando, nascosto da qualche parte nelle sue tasche. Tanto per non dargli ulteriori soddisfazioni, si tolse un bruco dalla frangia con gran nonchalance.
Yami, mi fai un baffo! Muahahahah...
La sua maligna risatina mentale fece eco a quella del genietto.
- Yuugi, sbaglio o la tua giacca se la sta ridendo...?
Lo shock.
Incapace di replicare, o anche solo di articolare una qualche frase di compiuto senso, Yuugi si bloccò. Quella voce. Lei...!
Si voltò lentamente. Gli era dinnanzi colei che, per anni, era stata il suo sogno proibito. Anzu. Ma quant'era carina, con quell'aria assonnata e indifesa!
Avrei VALIDI motivi per discordare, ma sono impegnata ad evitare la morte per avvelenamento causata da due simpatici aspidi che "qualcuno" ha sguinzagliato per l'ufficio dell'Autrice... Yuugi, ne sai mica niente!?
- Oh, no, certo che no, stavo ridacchiando da solo, sono inciampato nelle foglie... - Avrebbe voluto avere un tono sicuro ed autoironico, eppure dalle sue labbra fuoriuscì solo una sorta di patetico pigolio.
E questo perché... si poteva sapere come mai, di grazia, mentre contemplava quella visione celestiale (?) - ergo la moretta - che bramava da quando aveva capito come funzionassero le cose fra maschietti e femminucce... gli tornava in mente quel pirla di Yami!? Con quel suo sorrisetto impertinente e la perenne aria di sfida, anzi, a voler essere precisi, con quella perfetta faccia da schiaffi!
Insomma, i suoi pensieri, e sentimenti, cominciavano a farsi confusi.
Anzu, felicemente inconsapevole del caos che gli si agitava dentro, gli rivolse un sorriso gentile. - Hai un altro bruchetto qui - e, senza aspettare, si sporse per levarglielo dall'orecchio destro, sfiorandogli così una guancia. La quale, of course, prese fuoco.
No, dico, Yuugi: manco fidanzati e già cornifichi?
- MELISSAAAAA!
Tralasciando i miei pareri prima che all'Autrice venga la tachicardia, la ragazza, dopo averlo salutato con un leggiadro (a detta sua... OO) "A più tardi", se ne andò. Lasciandolo così, abbandonato come un albero....
Muahahahah! Una Palmyuugi! Sono troppo forte!
... ehm, come un albero caduto.
- Quanto... - farfugliò, ancora in preda ad emozioni contrastanti - Quanto vorrei uscire con lei!
Queste furono le sue precise parole, cosicché dopo Yami abbia una buona scusa per giustificarsi. Infatti, Yuugi, da una delle sue tasche, sentì nitidamente una voce un po' (un po' tanto!) risentita... ingelosita...?: - Se tanto ci tieni, ci penserò io!
E Yami, con un colpo di bacchetta, prese possesso di Yuugi.
... No, non mi sono fumata niente. Ya-mi ha pre-so pos-ses-so di Yuu-gi.
Vi pare che ci possa mai essere una buona storia su Yugioh senza la nostra brava possessione spiritica!? Per favore!
Anche se, di questo passo, ci toccherà convocare un esorcista...
... Ma di quelli bravi.
Siccome voi, da superultrafans di Yugioh quali siete, sapete benissimo che cosa si intenda per possessione, sorvolerò elegantemente sulla lunghiiiiiiiissima disserzione che dovrei fare per descrivervi cosa provò Yuugi in quel momento, et cetera. Voi siete superultrafans, ma io sono superultrapigra!
Mi sembrava però cortese informarvi, ecco.
- Melissa, quando hai finito di chiacchierare con i lettori...
Massì, massì! Allora: Yami prese possesso di Yuugi. E quindi... It's show time!


Anzu conversava piacevolmente con la sua amica Miho Nosaka, nel corridoio fuori dalla loro classe, quando certe soavi urla belluine attirarono la sua attenzione.
- NON OSARE OSTACOLARMI!!!
Dopo le suddette belligeranti grida venne il turno del professore di Inglese che, spinto da non-si-sa-bene-cosa-(ma-sicuramente-era-un-qualcosa-piuttosto-alterato), si schiantò contro una finestra, ovviamente la frantumò, e volò via, lontano, lontano, fino a diventare un puntino luminoso nel cielo azzurro!
Oddei. *Aura oscura di depressione* Questa faceva tanto Pokèmon che...
- Melissa, giù quella lametta.
Scusate, ma Pokèmon mi fa montare la malinconia/depressione. Peggio di Beautiful, dico, peggio...! Comunque.
La mora faticò a distinguerlo, in mezzo alla pioggia di petali che stava cadendo dal soffitto (?!?) e le due ali di ragazzette urlanti che si erano formate ai lati del corridoio (e che cercavano di catturare la sublime-visione per violentarla, o peggio...) ma alla fine lo vide: Yuugi, impettito come un tacchino da combattimento*, a testa alta e passo di carica, camminava su un lungo tappeto rosso (sbucato fuori dal nulla).
Autrice, ma tutto questo è normale? Non me lo ricordavo neanche io, quel tappeto, neh...
- OVVIO! E' il corridoio delle celebrità!
... Ah.
- E poi Yami è un Genio, può fare quello che gli pare!
Adesso si spiega.
Il ragazzo giunse davanti alle due pulzelle e, facendo comparire una rosa rossa dalla manica, la passò ad Anzu.
- Per te, bambolina.
La Perplessità con la P maiuscola. Anzu sbatté le palpebre. Una volta, due, tre.
Alla quarta il suo cervello realizzò cosa avesse davvero detto il "piccolo" Yuugi, peraltro con un tono di voce così basso e sexy che...
- Yuugi, sei tu? - Domanda idiota. E chi altri, sennò? Però... la ragazza non aveva dubbi: quella voce non era la sua e, se socchiudeva gli occhi, gli sembrava di scorgere un altro viso, lì sotto, ben più adulto e affilato.
Un viso che le piacque.
- Sì... diciamo - soffiò l'altro, ridacchiando. Oddei, di nuovo il tono alla Rocco Siffr...
- Me-lis-sa, alla prossima ti ammazzo direttamente!
Oh, che diamine, cercavo solo di sdrammatizzare. In verità alquanto spiazzata, la ragazza abbozzò un sorriso. - Be', graz-
- Vuoi uscire con me? - la stroncò subito lui con impazienza.
La domanda fu seguita dal tentato suicidio dell'ottanta per cento delle ragazzette adoranti di cui sopra, ma questi sono dettagli. Evidentemente, intravedono qua sotto quello che vedo io ragionò logicamente Anzu ... ma che succede...?
Poi scosse il capo. - No.
"Yuugi" o chiunque fosse, sembrò genuinamente sorpreso. Che attore, miseriaccia. - Okay, allora mi tocca passare al Piano B. Senti, ho rapito i tuoi genitori, e se vuoi rivederli vivi, ti conviene accettare.
- Questa è il ricatto più patetico che io abbia mai sentito!
Pure io.
- Dico sul serio! Se non funziona così... - Yami/Yuugi sogghignò estraendo dal nulla un mazzo di foto, su cui era ritratta la ragazza vestita da cameriera - Allora con queste!?
Anzu sbiancò. Perfino Miho, che fino ad allora aveva assistito affascinata a tutta questa farsa, rimase a bocca aperta. - Ha scoperto il tuo segreto, Anzu! - squittì. Ma si può sapere perché a questa ragazza si addicono solo verbi tipo squittire, trillare, cinguettare, strillare.... -.-?
- Cosa ne penseranno, i tuoi genitori, quando sapranno che lavori di nascosto dove capita pur di racimolare soldi e comprare l'intera collezione di dangler per il cellulare di Kuriboh e Winnie the Pooh da 20949 pezzi? Eh?
Miho si portò le mani al viso. - Che persona orribile!
Lusingato, Yami fece un cenno vago nella sua direzione. - Ci metto tutto il mio impegno. Dunque?
- Ma... sono così carini, così carini... - gemette la mora, persa nel suo conflitto interiore.
- Lo so, lo so... - l'altro gli diede una leggera pacchetta, apparentemente comprensivo. - Suvvia, ti divertirai. Ecco, questo è il suo... ehm... mio numero. Richiamami, okay?
E con un'agghiacciante strizzata d'occhio (maligna che non vien bene), Yami si allontanò soddisfatto, scavalcando le pile di fans svenute.

Non era così preoccupata.
Anzu lo seguì con lo sguardo, mentre si allontanava e tornava ad essere il solito, piccolo, educato Yuugi, non quel... coso*2 con cui aveva appena trattato.
Uhm. Nonostante l'avesse appena indecentemente ricattata, aveva trovato il tutto divertente. E terribilmente affascinante: quella voce... e quel viso, solo un'ombra che controllava il tutto...
Mi sto innamorando di una voce...
si ritrovò a pensare.
Cazzarola!

Ehm, scusate, ma qui ci stava proprio! ^_^ La serietà mi inquieta assai. Dunque, tornando al nostro genietto che ha appena fatto sfoggio di tutta la sua perfidia.
- Oh, eccome se ti divertirai... - sghignazzò Yami. Probabilmente stava già architettando malignità a nastro.
Yuugi, ancora sconvolto, gli lanciò un'occhiata incredula. - Tu... hai appena ricattato la mia futura moglie facendogli credere che io sia un essere abbietto!
- Eh, già!
- MA ABBI ALMENO LA DECENZA DI SCUSARTI!
- Dovrei? - fece innocentemente il genietto. Yuugi pensò seriamente di ucciderlo.
- Sì, dovresti! - masticò fra i denti.
Yami esibì un sorriso - ghigno - che il comune senso del pudore dovrebbe impedire di mostrare in pubblico. - Il desiderio l'ho realizzato, sicuramente uscirete. Ma altrettanto sicuramente, eviterà persino di sfiorarti, altro che bacetti! Muahahahah!
- Almeno... dimmi perché... - A Yuugi stavano per uscire due lacrimoni grossi così. Povero puccio, fa quasi pena...!
Ci fu un momento di pausa. Di lunga pausa. Poi...
- Come, non è ovvio...? Il tuo primo bacio lo voglio per me!
- ... COSA!?

Fine prima parte del terzo capitolo! MUAHAHAHAHAH! Attaccatevi! ... Ehm, alla prossima!


*1 Non so assolutamente se esistano tacchini da combattimento, ma detta così era più figa! Ah ah! Che mito sono!
*2 Aridaje!? Non sono un coso, sono un Genio! Un Genio meraviglioso, intelligente, simpatico e...
- ... così rompicoglioni. - Mi sa che Yuugi se l'è un po' presa per le ultime faccenducole.
- Noooo, Aibou, non è come pensi...!
*3Bonus: Ad un certo punto, il genietto canticchia una frase dei Negroamaro (non chiedetemi il titolo ò.ò) mentre la successiva frase è ripresa da Ti fidi di me? di Jovanotti. Almeno, mi pare che il titolo fosse quello. Con la fiducia c'entrava di sicuro U.U


Okay. lasciando i ciccini alle loro beghe, direi che in questo capitolo Yami è stato malvagissimo X°°°D *rotola impunemente per tutto l'ufficio*. Ci tengo a precisare che con Anzu ha fatto tante cazzate di proposito, per far fare al povero Yuugi la figura del deficiente... diciamo che non vuole concorrenza. (OO Santi numi, non vorrei trovarmi di fronte 'sto Yami inviperito!) Coooomunque, questa è la prima parte, la seconda sarà postata domani o dopodomani, devo solo trascriverla e rispondere alle recensioni (cosa che farò lì, quindi scusatemi tanto se adesso ciccia °°).
Sono un po' di fretta, ma vi ringrazio moltissimo per il sostegno e il trattamento meraviglioso ^_^ carissimi lettori, vi adoro!

I ringraziamenti in particolare a:

Hollie, Jessica Hale, kelly, masayachan, pinkiss, redeagle86 che hanno aggiunto ai preferiti!
AliceWonderland, Andromeda2012, angelika4ever, Diana924, fenicex8, gatta1290, NatsuVIII, Nemeryal, ramoso, reader, sesshoyue, XShadeShinra e zazziella per aver inserito fra le seguite!

Poi, a chi ha recensito: masayachan, Diana924, AliceWonderland, Andromeda2012, Nemeryal, Jessica Hale, Hollie, XShadeShinra, Soe Mame e pinkiss!
Stavo per commuovermi, gente. Grazie di cuore! Vedrò di essere puntuale stavolta...
-.Oh, tranquilla, me ne occupo io! ^_^! - Melissa con bazooka. 'Occazzo. Okay, prestissimo °^°.

A questo punto, mi ritiro!
*Accompagnata da Melissa che suona al piano il tema de "Il Fantasma dell'Opera", Tailu-chan esce di scena!*

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Capitolo 5
*** Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no! Parte II! ***


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Riassunto dei precedenti episodi:
Il piccolo Yuugi, un giovinetto d'animo buono e gentile, ma più sfigato e disadattato di Calimero, per motivi che sfuggono all'umana comprensione (sospettiamo fortemente dell'acconciatura da schizzoide, per quanto la stessa non abbia influenze del genere su Yami), entra in possesso di un antico manufatto egizio di dubbio gusto-

-
EHI! - Il nostro affascinante, seducente, ammaliante (e alquanto bastardello ^_^!) genio sbotta e pesta un piede per terra, stizzito. - Il Puzzle Millenario è un'opera d'arte!
- Testuali parole di Kaiba, tesoro. Rileggiti il manga 27 e stupisciti.
- Sì, ma solo il fatto che ci viva IOOO, nel Puzzle, lo rende un oggetto d'alta classe!
Ehm. Vedete la breve descrizione di Yami qui sopra? Aggiungetevi anche un bel nonché modestissimo.

... dicevo, prima che
qualcuno mi interrompesse in maniera alquanto inopportuna.
Ah, giusto! Insomma, Yuugi trova una trappola diabolica chiamata Puzzle Millenario. Rischiando un esaurimento nervoso, riesce a rimontarlo, per ottenere così...
uno strafighissimo Genio! Il quale, nell'ordine: gli ha messo fuoco al letto; l'ha spaventato settecentoquattordici volte; ha causato la dipartita della povera sveglia Jackie, ancora piango... mpf...; l'ha riempito di lombrichi; ha preso possesso del suo corpo e ricattato ignobilmente la ragazza protagonista di tutti i suoi sogni hard degli ultimi sedici anni.
... In pratica, a Yuugi sarebbe convenuto di più buttarsi da un ponte.
Per concludere, quel malefico e conturbante genietto, gli ha pure rubato il cu...

Un mandarancio si schianta a due centimetri dalla mia castana e scarmigliata testolina (No, davvero. Sembro la sorella malvagia di Sweeney Todd).
Complimenti, Autrice; mira invidiabile.
- Ma se ti ho mancata O_O? Comunque, niente spoiler!
Ma io non spoilero! Io odio gli spoiler! Dov'è lo spoiler, che lo estirpo subito!?
Con gli occhi a mezz'asta, l'Autrice indica "gli ha pure rubato il cu..."
Ma no, ma no! Errore di battitura! Volevo dire: gli ha pure palpato il culo!
- CHE COSA!? - Yami, sconvolto!
- E quando mai!? - Yuugi, altrettanto! Poverino, una ciocca di capelli gli è andata in autocombustione.
- Ma non è assolutamente vero! - si difese con decisione Yami, spegnendo i capelli al piccoletto. - Non dico che sia un'idea malvagia, ma...!
La gomitata che Yuugi gli piantò a tradimento tra le costole, scoccandogli un'occhiata bieca, lo fece tacere. Oh, che carini, sembrano marito e moglie! *Kawaii, kawaii!*
- E CHI SAREBBE, LA MOGLIE!? - In simpatico coretto omicida, i due urlano verso la povera Narratrice. No, momento, da dove cuspide li ha tirati fuori, Yami, quegli artigli...?
- Ehm. - Alle volte, pure l'Eccelsa (ERGO MOI!) suda freddo. - OK, OK, Fine riassunto! Ciak, si gira!
- Ma così non vale!

Quarto Capitolo - Seconda ed Ultima Parte, dopo si va col quinto! Spero entro quest'anno, eh, Autrice...?
-...-

Ogni tuo desiderio è un ordine... sì, come no!


Dita di pioggia tamburellavano lievi sulle finestre della scuola, da cui si potevano intravedere scorci di cielo di un bel Grigio Cemento Armato (Non v'è colore che io non abbia simpaticamente ribattezzato). Sotto la furia di un vento impietoso, gli alberi del cortile si flettevano come sudditi dinnanzi un re (similitudine ovviamente casuale); gli studenti semi-imbrattati di fango passavano per i corridoi in punta di piedi, cercando di non far sgocciolare la melma residua dalle loro cartelle al pavimento.

Non so perché, ma c'è qualcosa che non mi quadra.

*Melissa rilegge la prima parte del capitolo**Il suo viso perennemente abbronzato perde buona parte del colorito*.

... C'era bel tempo, prima! 'FANCULO! Ho perso ben tre minuti, e dico tre!!! della mia vita a fare una descrizione seria, rigorosa ed evocativa di una fottutissima mattinata scolastica piovosa e invece c'era uno schifido bel tempo...!? Miseriaccia ladra!
- Melissa, così mi spaventi sia lettori che cast!
I quali, in effetti, si sono addossati alle pareti, terrorizzati.
Okay, d'accordo, d'accordo, sono calma.
Phew.... Mi riavvio i capelli e sono a posto.
Carissimi lettori, fate finta che fin dallo scorso capitolo ci fosse brutto tempo.
E se qualcuno oserà obiettare, sarà un uomo morto. Intesi?
Bien! Allora: naturalmente, il nostro eroico protagonista, per riprendersi dal trauma "Oh-Miei-Dèi-Anzu-Mi-Odierà-Ora-E-Per-Sempre-E-Resterò-Vergine-Fino-Agli-Ottanta", ci mise una buona mezz'ora, e di conseguenza, arrivò in classe in ritardo. Troppo in ritardo.
Se ne dovette rimanere fuori, in un corridoio gelido, dove infuriava un vento di bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar... ehm, no, questa non c'entrava, ma mi torna in mente ogniqualvolta parlo di bufere! ^^' a causa di due finestre che Ushio, molto premurosamente, aveva appena fracassato a pallonate.
Sì, quello scimmione stava giocando a calcio.
Sotto la pioggia.
A torso nudo.
Vado un momento a vomitare, scusatemi.
Yuugi strizzò gli occhi, per distinguerlo meglio tra la gocce. Magari era un inguaribile ottimista, ma la possibilità che si beccasse una broncopolmonite non era poi così astratta...
- Yuugiiiii - Una voce squillante sulla destra. Ah, sì, giusto: la causa di tutte le sue sventure. Il Genio. Lo stava ignorando per sua scelta. Se gli avesse prestato attenzione, sicuramente non avrebbe resistito all'impulso di sbudellarlo con una biro.
Il suddetto gli svolazzò davanti agli occhi. - Dai, sei ancora offeso? Su, su, nulla è irreparabile! E poi, perché ti preoccupi così per Anzu? - Sfoderò un sorriso malizioso e aggiunse: - Tanto hai me, no...?
Metà del cervello di Yuugi urlò: - NON ME NE FREGA UN ARANCIO SECCO!
L'altra metà, probabilmente più grande della prima, replicò: - Yuugi, lo stanzino delle scope è dietro quell'angolo! Porca meringa (...whats?), TRASCINACELO DENTRO E DATTI ALLA PAZZA GIOIA!
Chiuse gli occhi e buttò la testa all'indietro, affranto, depresso e più confuso che mai. Non capiva, non capiva più niente.
Lui era sempre stato cotto di Anzu. Cotto come una mina. Cotto come una pera.
Cotto come il prosciutto!

E adesso, piombava questo genietto punk nella suo mondo, a scombinargli i bioritmi, e l'esistenza... Lo osservò meglio, a palpebre socchiuse. Al momento, era quasi tenero. Essendo in versione piccina picciò, i lineamenti apparivano più delicati e morbidi, lasciando che le lunghe ciocche bionde camuffassero quell'aria sardonica da cui era caratterizzato di solito..
E mentre Yami cantava, con quella voce più sottile e dolce, le parole sembravano quasi solleticare i timpani di Yuugi... no, momento, quando aveva iniziato...? E soprattutto, cosa stava cantando?
In piedi sul davanzale della finestra, utilizzando come podio una gomma da cancellare - Yuugi registrò vagamente che l'altro gli aveva appena scassinato l'astuccio -, e la fida bacchetta incendiaria stretta nella destra a mo' di microfono, Yami cantava.

*Luci soft, le melodiose note di Eccoti nell'etere*

-
Eccomi, finalmente sono arrivato
che, sono qui,
non sai quanto sei stato fortunato,
a prendermi
scuotermi dal mio sonno pazzo,
e riattivarmi il caz-


- YAMI, NON CI PROVARE!
Qualcuno porti il kit del pronto soccorso all'Autrice, o qualcosa del genere, che si è appena sfondata i polmoni!
Comunque, gente, prendete nota! Questa è l'unica, insostituibile ed infallibile maniera per smontare una scena pseudoromantica in tre secondi netti. Sparare una cazzata colossale!
Ehm, a guardare bene per terra...
... lo sventurato protagonista è riverso sul pavimento, in un palese stato di shock...
... direi che una flebo serve pure a lui.
Yami tornò delle sue solite dimensioni, più pimpante che mai. - No problem! - esclamò vivacemente, tirando su il piccolo - Gli faccio la respirazione bocca a bocca!
- STAMMI LONTANO!
Oh! Ahia, quel pugno sul naso a Yami avrà fatto maluccio. Chissà com'è che lo prendono tutti a cazzotti, 'sto giovine!?
- Perché è un deficiente, mica per altro... - spiegò Yuugi dandosi un contegno. Picchia forte, il piccoletto.
- Anche io ti amo, caro.
- Non era una dichiarazione! Cioè, tutt'al più di guerra, ma...
Seppur massaggiandosi con cautela il setto nasale, l'altro cantilenò: - Chi disprezza compra....- Posò un attimo l'indice sul mento, in atteggiamento cogitabondo. - Vediamo se ti conquisto così!
Con un allegro pop il Genio cambiò forma di nuovo, assumendo stavolta le sembianze di un micetto nero.
Ad occhio e croce, un cucciolo di tre mesi
Con i suoi splendidi occhi viola ametista ed un orecchietto basso.
Awwww.... oddei, qualcuno mi passi un fazzoletto....!
- KAWAIIIIIII!
Orripilato, Yuugi si tappò la bocca. - Non volevo dirlo, giuro! E' che...
Quella deliziosa palla di pelo gli saltò in grembo. (Ricordo ai gentili lettori che Yuugi poco fa era stramazzato al suolo, ora c'è seduto su...)
- Su, ammettilo: così, da genio o versione minimal, non puoi resistermi! Muahahahah!
Suo malgrado, emettendo solo un debole sospiro di rassegnazione, Yuugi gli fece i grattini, e capì di avergli già perdonato tutto. O che, quantomeno, era momentaneamente disposto a soprassedere. Quel disgraziato era dannatamente kawaii. Irresistibile.
Oddei. Ma in questa storia chi cuspide è, l'uke!? Va bene non esagerare, ma...
- Yuugi Mutou, hai un gatto lì? - Qualcuno acchiappò l'oggetto di tanta sorpresa per la collottola - strappandogli un miagolio di protesta che preferisco non tradurre, sapete com'è -__-' - e lo sollevò. (Ebbene, sì. Parlo anche il gattese. Ah, ah.)
Yuugi non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi stava sabotando il suo momento di... be'... quiete interiore, chiamiamola così... (preferisco non sapere cosa stesse pensando di preciso... OO) ovviamente: Jonouchi Katsuya, colui che, ogni sacrosantissimo giorno, s'inventava l'impossibile, pur di rendergli la vita un inferno. E il suo compare, lì, Hiroto Honda, quello che cercava di spiare le ragazze negli spogliatoi. Che sconcezze!
(
Estratto dal diario segreto di Yuugi: ... Jonouchi-kun e Honda-kun sono proprio due cattivoni! Se mi facessero mettere sulle loro spalle, potrei sbirciare anche io!)*
- Sai che è vietato portare animali a scuola, vero? Anche se questo non è poi così brutto... Ahio!
Da bravo micio, Yami gli aveva conficcato gli unghioli nella mano con nonchalance, per poi esibire un grazioso muso da gattino innocente.
- Se è per quello - ribatté Yuugi, cercando di riprendersi la "bestiola" killer - E' vietato pure portarsi riviste porno!
Honda tossicchiò.
E intanto Yuugi pensava, pressappoco: "Acciderbolina! Carciofetti! Porco tombino!*2 Se scoprissero che è un Genio, scomparirebbe!" Si bloccò con la mano a mezz'aria. "Beh, adesso che ci penso, non sarebbe proprio malaccio..."
- Senti, biondino, potresti mettermi giù, adesso? Mi stai facendo venire il mal di mare - intervenne pacato, come se niente fosse, Yami a quel punto.
Toh, un gatto che parla.
Il ragazzo lasciò la presa all'istante, e lui ne approfittò per fuggire.
- WAAAAAAAAAAAAAAH! - urlò Jonouchi.
- AAAAAAAAAAAAHEEEE! - urlò Honda, tanto per dire qualcosa.
- EVVAI! - urlò Yuugi. E subito dopo si disse: "Sì, però... chi mi rifornirà di cornetti francesi appena sfornati, al mattino? E chi potrà tirarmi su di morale mostrando tutto il suo fascino esotico e i suoi pettorali scolpiti, per non parlare di quel culetto degno di una scultura del Buonarrotti, sogno proibito di chiunque...!?"
Il sangue defluì dal suo viso. - YAMI, TORNA QUI! - E si fiondò via anche lui.

Jonouchi e Honda li fissarono, finché non furono spariti all'orizzonte.
OK, forse non erano esattamente gli studenti più geniali della scuola. Ma:
a) senza ombra di dubbio, potevano vantare qualche neurone più di Ushio;
b) quando si preparava una bella baraonda, loro due erano sempre in prima fila.(Fancazzari D.O.C.!)
E qualcosa diceva loro che tutto ciò era solo il principio.
- Messer Jonouchi...
- Messer Honda...
- Direi che qui c'è pane per i nostri denti!
- Mi hai letto nel pensiero, Honda.
Dopo avergli tirato un'occhiata stranita, Honda si piegò in due dalle risate.
- Ahahahah! Questo sì, che sarebbe impossibile, altro che gatti parlanti! Da quando tu pensi, Jono!?
- .... -
- Ouch!
In questa fanfiction si picchiano tutti, neh.

Se Yuugi li avesse sentiti, sarebbe stato, caso più unico che raro, d'accordo con loro (in special modo con l'ultima affermazione di Honda ^_^! Ma fate finta che sia riferita ai guai che sono solo all'inizio); perché fu proprio quel giorno che apprese una sacrosanta verità. Le figure di merdè e i disastri in generale, quando arrivano, lo fanno in grande stile.
Prima di tutto, vengono annunciati da un paio di robusti colpi di gran cassa; poi arrivano, e ti travolgono come uno tsunami.
Dopo, son cazzi.
Acidi!

Della serie: o nuoti, o affoghi.
O ti inventi l'impossibile, ma questo è un altro discorso.
"Yami! Yami! Yami!" ripeteva Yuugi mentalmente, senza pause, come se fosse stato un mantra. Ma chi non ripeterebbe il nome di quella soave creatura all'infinito, gustandolo sulla punta della lingua, come se fosse un cucchiaino di Nutella...?
- Melissa, sai, ti pago per narrare, non sbavare.
- Oh, certo, parla la ninfomane con gli occhi a cuoricino. E poi, bel pagamento, a capitolo, dieci tonnellate d'oro rubato!
- Non avete nessuna prova! *L'Autrice fugge.*
Tutto ciò non è granché normale e/o coerente, per cui fate pure finta di nulla.
Ad ogni modo, mettendo da parte i nostri piacevoli conversari, Yuugi proseguiva affannosamente la sua ricerca - peraltro senza successo.
Senza Yami, perdeva automaticamente la possibilità di cambiare qualcosa.
Di andare avanti, di... mutare. Trovare l'equilibrio e, se possibile, quel pizzico di felicità che era strasicuro di meritare.
E poi, andiamo! A chi non dispiacerebbe perdere la possibilità di sbirciare continuamente quel culetto scultoreo!?
Ci terrei a chiarire che questa era una precisazione della Narratrice, di certo NON MIA!

Sì, sì, dicono tutti così. Ma Yami ti amerà lo stesso, non temere.
... No comment.

Una morsa ferrea stritolò la spalla di Yuugi all'improvviso, impedendogli di avanzare (e facendogli scivolare il cuore fino alle caviglie dallo spavento. Chiamasi quisquilie!)
Consentì a se stesso di verificare cosa l'avesse acciuffato solo dopo aver preso un bel respiro.
Oddei. Una mano di ben cinquantacinque centimetri OO.
ARGH, E' L'INCREDIBILE HULK!
Pensò Yuugi agghiacciato. SI SALVI CHI PUO'!
Ma...?
Oh.
Non per interromperti, caro, ma è solo Ushio.
Coperto di fango, dopo la romantica partitella sotto la pioggia.
Ho
decisamente bisogno di una vacanza.
... O di uno psicanalista.

- Yuugi - esordì l'armadio a sei ante (di quelli che neanche a Villa Kaiba...) con voce roca. Sembrava la stesse modulando di proposito. - Ti stavo cercando.
Il che era già alquanto preoccupante. Yuugi cominciò a temere il peggio, avvertendo che le sue probabilità di superare incolume quella balorda giornata scivolano rapidamente, quanto ineluttabilmente, verso lo zero. E adesso, che caspio voleva?.
Ushio si chinò verso di lui, un'espressione sognante sul viso. - Te l'ho mai detto che hai delle labbra bellissime...?
... Greedshipping.
Questo è troppo anche per me. Ricordatemi com'ero. Muoio.
Nell'osservare la boccuccia di rose di Ushio (con tanto di denti d'acciaio, per sgranocchiare comodamente noci di cocco/viti/bulloni vari, sacrosanta dieta di ogni bulletto ben piazzato) in quel ferale momento, Yuugi comprese appieno cosa volesse dire avere paura. Una paura abissale.
- AIUTOOOOOOOOOOOOO!
- Non ci pensare nemmeno - Algide parole. Le quali, se avessero avuto una qualche consistenza, avrebbero fatto a fettine Ushio senza alcun problema. (La cena *-*!... Ma no, non sono cannibale!).
Tirando un sospiro di sollievo, Yuugi si volse verso il suo salvatore.
Indice puntato minacciosamente verso l'energumeno, sguardo tagliente e canini più scintillanti che mai. Giustappunto, Yami! Oh, nostro eroe!
Si fece avanti di un passo, strafottente e baldanzoso, come solo un Dio-In-Terra qual era poteva permettersi.
Ehh...
Di nascosto, Yuugi si passò una manica sul mento. Lieve epistassi, sapete com'è!
No, non lo stiamo idolatrando. La verità vuol semplicemente detta!
Yami si schiarì la voce e... - Giù le mani dal mio futuro marito!
- Ma chi ti vuole!?
... D'accordo, si disse Yuugi, serissimo. Qui la situazione degenera. Posso sempre fare hara-kiri con il Puzzle Millenario: se mi cadesse "accidentalmente" sulla testa, non avrei scampo! Non penso che i samurai si suicidassero con gli antichi manufatti egizi, ma comunque...
Senza curarsi delle parole dell'altro, e premurandosi di guardare storto Ushio, Yami si caricò in spalla Yuugi, tipo sacco di patate, e se la diede - onorevolmente! - a gambe levate.
Yami mi fissa, accigliato. - Ho le mie buone ragioni!
- Be', certo, ciò non toglie che non ti renda esattamente giustizia...
Il genietto tornò all'azione senza prestare molta attenzione alle mie parole. - Allora! Dov'era quello stanzino delle scope!?
- YAMI!

Nei pressi dell'ingresso (L'assonanza è puramente voluta. Fuck yeah!) il genio depose delicatamente Yuugi per terra. - Eccoci arrivati, mademoiselle.
Chissà se per la stizza nel sentirsi definire così o l'imbarazzo, il visetto del ragazzino s'imporporò. - Ma il rimanere tutti quegli anni chiuso nel Puzzle ti ha mummificato il cervello, o cos- Si zittì nello stesso istante in cui l'altro gli faceva un elegante, tenero baciamano.
Oooooh. Come sono moemoe.
Mi si sono appena felicemente cariati dieci denti.
No, la mia NON è gelosia; il mio fidanzato, benché sia alquanto morto e trasparente, è TANTO soddisfacente!*3
Un'anguria (sì, avete letto bene, una fottuta ANGURIA!) sorvola di poco il cranio della vostra eccentrica e gasatissima Narratrice.
Bel cannone spara-anguria, Autrice. Ma mi ha mancata di brutto.
- Veramente, ti ho mancata di proposito.
Ah-ehm.
Le ginocchia di Yuugi tremarono, e lui ritrasse la mano di scatto.
- Che diavolo fai...? - riuscì a bofonchiare, con voce sottile.
NON SONO MICA UN FANCIULLINA, MISERIACCIA LADRA!
Povero piccino. Né, tantomeno, il suo fidanzato!
Prontamente, la solita vocetta scassaballe replicò, da un angolino del suo cervello: TI piacerebbe, neh!?
E si ritrovò a constatare, disperato, che quella sembrava la stessa irritante, beffarda, conturbante voce del genio. Ma porca.
Porca cosa? O_O
Porca e basta!

Troppa confusione, troppi pensieri che non aveva il coraggio di ammettere, troppe sensazioni nuove lo scuotevano, solleticavano, rimbalzando qui e là per la sua testolina martoriata (Eppure variopinta come sempre).
Tirò un profondo sospiro.
Se Yami se ne fosse andato, avrebbe perso per sempre la possibilità di cambiare le carte in tavola, e ribaltare le sua vita.
Se Yami fosse rimasto, con ogni probabilità, avrebbe perso la sua sanità mentale.
E anche qualcos'altro, mon cheriè. Ah, ah.
- Melissa, nel caso il tuo cervellino deviato stia pensando di buttare lì, casualmente, la parola "Verginità", dimenticatene all'istante!
I nostri pudici (Ahahahah, favolosa, questa!) lettori avranno già capito, temo.
Orbene, dicevamo? Oh, sì, certament!
Prima che Yuugi, prossimo all'esaurimento, scaricasse tutta la sua frustrazione su Yami sotto forma di genicidio, Ushio sbucò da dietro l'angolo, in lontananza, nel capo opposto del corridoio.
- WTF!
- Cosa...?
- Imprecazione tradotta in inglese per volere Suo (Mio, ergo, neh.) - spiegò Yuugi al genio, sbrigativo.
Certo, cazzarola! Altrimenti scadremmo troppo nel volgare!
- Narratrice, ci prende in giro...?
Fa' un po' tu. Ma Ushio è proprio dietro di te, splendore. Aspetta, lascia che ti suggerisca la battuta: Merdè!
- Merdè - sibilò Yuugi fra i denti. Si trovava ad affrontare l'armadio a sedici ante da solo; Yami se l'era squagliata, probabilmente rintanato in uno dei suoi taschini e, come se non fosse sufficiente, Jonouchi e Honda sopraggiungevano dalla direzione opposta.
Ribadisco. Kamisama, Oddei, Santo Ra, Osiride, Zeus, Quetzcoatl e tutte le divinità competenti!
Oramai basito, Yuugi si chiese: Ma si può essere così sfigati!?
Ovvio che si può. E' stata ribattezzata come Legge di Murphy: Se qualcosa può andar male, lo farà! ... Oh, ora che ci penso, per un capitolo sarebbe davvero un titolo figo! Aspettate che me l'annoto, neh.
Altra legge della vita: non ponete domande di cui non volete conoscere la risposta.
Vi risparmierete un sacco di cellule cerebrali, fidatevi.

- Yuugi - borbottò il gorilla, altresì detto Ushio, con la sua voce fonda. - Ho colto un mazzolino di fiori di campo per te...!
... E lo stesso pensiero fulminò me, Yuugi e Yami nello stesso istante: Qualcuno mi uccida, vi prego!
Con nostro sommo gaudio (Quantomeno, gaudio delle nostre oramai infrante pall...
- Melissa, un minimo di dignità, ogni tanto!
- Perdincibacco! Ora non posso dedicarmi al turpiloquio neanche nelle parentesi!?
- ... No.
- ... che rottura di koala.) Jono e Honda a quel punto li sorpassarono.
- Allora, Ushio - esordì Jonouchi, mettendosi in una posa spavalda. - Come ti butta? Ci diamo anche alle molestie sessuali, adesso?
- Anche se fosse? - replicò lo yeti, apparentemente calmo. Non fraintendetelo: "Ushio" e "pazienza" sono due concetti inconciliabili, come il diavolo e l'acqua santa, le tortore e i castori, i serpenti e le manguste, la panna e il cioccolato, l'Autrice e la puntualità, io e la sanità mentale. O io e la prigione. Brutto, brutto posto, la prigione. Tuttavia, immaginarmi i superfigaccioni degli anime dietro le sbarre, magari con i vestiti ridotti a brandelli, è un'attività che mi allieta assai.
OO. Okay, fare finta di non aver letto le ultime righe.
... Se ci tenete alla pelle, of course!
Dunque, dicevo! Insomma, Ushio era un tipetto caliente. In realtà, stava prendendo tempo, giusto per cercare di capire che cosa fossero mai le "molestie sessuali".
Mi fa quasi pena, sapete. Solo quasi, però, neh!
Infine decise che, qualunque cosa fossero, preferiva risolvere la questione alla vecchia maniera: grida belluine e sonori cazzotti.
(Oltre ad aver sodato tutti i dubbi sulle sue tendenze sessuali, abbiamo scoperto che costui è la reincarnazione di Bud Spencer. Da brivido).
Ridusse gli occhi a due fessure sanguigne.
- Voi due - e così dicendo, acchiappò Honda dalla collottola - Ora vi pesterò come polpi!
Discreto come solo lui sapeva essere - la scarsa altezza talvolta è un vantaggio, eh ù.ù!, Yuugi si ritirò in disparte, un pacchetto di Mikado in ogni mano, pronto a godersi la strigliata.
No, parliamo chiaramente. Per principio, lui aborriva qualsiasi forma di violenza, ed era incapace di uccidere perfino un moscerino molesto (Oddei, iniziava a pensare che per Yami avrebbe volentieri chiuso un occhio persino sui suoi principi morali, ma tant'è). Considerando, però, quanto sovente quei due si fossero premurati di sfrangiargli le balle, una piccola soddisfazione a loro spese se la voleva prendere. Piccola piccola. Piccina picciò. Ina ina ina!
Oh, avanti, Yuugi
si rimproverò mentalmente Ancora non ha iniziato a pestarli, e tu hai già dei ripensamenti?
Vide Ushio mollare Honda di botto.
Lo sentì dire "Ve la devo ancora far pagare per la battuta sui neuroni".
Lo sentì aggiungere "E poi, cosa diavolo sono i neuroni!?"
Vide Ushio preparare il pugno come, a suo tempo, aveva fatto per lui.
E vide Jonouchi scrollare le spalle, e avrebbe detto che fosse incurante, piuttosto che sottomesso. E lo sentì dire "Pazienza. Almeno hai smesso di importunare Yuugi".
Mi... mi ha... chiamato per nome...?

Buongiorno, principino. Siamo svelti di comprendonio, oggi, vedo. (Ci terrei a precisare che le righe sovrastanti sono state scritte dall'Autrice in persona: non sono fisicamente, mentalmente e spiritualmente in grado di evitare il sarcasmo, quando parlo, anche in un momento drammatico. Ce l'ho nel DNA. Voi morite, io rido. Così va il mondo).
Mi ha chiamato per nome!

Aridajè.
- Lascia stare i mie amici!
-
YUUGI!
E... SBONK!
...
Uh, non ci credo, l'ha fatto davvero. Ma davvero, davvero!
Cosa, vi starete chiedendo.
Ebbene, continuate a chiedervelo: il capitolo finisce qui!
Muahahahahahah!

Capitolo Quarto Parte II - Fine.

...
Ancora qui?
Ci siamo tutti?
Bene.
Benone, anzi.
Stavo solo scherzando
.
Ah, ah, ah.

Ma quanto sono simpatica.
Allora. Vi stavo pocanzu narrando delle disavventure di Yuugi. Vi dovrei raccontare, per filo e per segno, tutta la graziosa scenetta, con il piccoletto che, eroicamente (Da parte mia direi stupidamente, ma qualcuno mi accusa di essere un po' troppo cinica...
ehm, accusava. Il passato è d'obbligo; dopotutto, il suddetto è deceduto entro breve.) si è gettato fra i suoi cosiddetti amici e Ushio, beccandosi in piena faccia il primo pugno. Ed il suo conseguente volo per tutto il corridoio, con annesso schianto sulla parete. Però non mi va, quindi arrangiatevi.
Un po' d'immaginazione, perdiana!
- Oh miei dèi - mormorò Yuugi, rialzandosi. Stordito. Alquanto stordito.
Be', vorrei vedere voi, dopo esseri schiantati contro un muro ad una velocità di circa 640 km/h.
Si tastò cautamente il viso. Qualcosa di caldo e vischioso stillava dal suo nasino-non-più-tanto-all'-insù.
Sangue?

Ma pensa te.
Kamisama, questo lascerà il segno.
Sempre SE avrò ancora un naso su cui il segno possa rimanere, s'intende.

Mentre il nostro uke preferito era tutto preso da queste prosaiche considerazioni sullo stato del suo setto nasale, Ushio si era sgranchito le braccia. E le gambe. E la testa.
Con Honda e Jonouchi, che ora giacevano, in uno stato comatoso, sul pavimento.
Oh, finalmente, due morti!
- Melissa, smettila immediatamente di tastarli! Sono vivissimi!
Veramente, Autrice, ne stavo approfittando per palpare Jonouchi, comunque sia...
- ... E se ne vanta pure.
Gli occhi di Yuugi si fecero vitrei.
La Narratrice lo sta
davvero palpando! Ma è scandaloso!
... Ehm?
No, oddei, volevo dire: li ha pestati. Li ha pestati a sangue. E io non ho fatto nulla per aiutarli!

Tranne farsi appiattire il naso da un gancio destro OO.
E...

Loro volevano aiutarlo. Solo questo. Perché era così debole?
Perché doveva sempre subire, soffrire in silenzio, guardare e passare!?
(Uuuuh, con questo slancio di serietà improvvisa mi sono quasi commossa da sola. E vi pregherei di notare il coltissimo riferimento alla Divina Commedia).
Le lacrime traboccarono dai suoi grandi occhi violacei. Colarono lungo le guance, per poi cadere, cadere come sentiva di star facendo lui stesso...
E le lacrime si infransero sul pavimento.
Oh, non preoccuparti, cucciolo. Dopo ci penserà Yami, a consolarti per bene!
- Puoi dirlo forte, sorella. - Yami, che assisteva dall'alto a tutta la scena, estremamente interessato, mentre si passava un velo di smalto nero sulle unghie (un filino troppo aguzze).
- Questo è il momento più drammatico della mia giovane vita e voi pensate allo yao- Yuugi si fermò a metà parola. Forse qualcosa che poteva fare anche lui c'era.
- Vorrei che Ushio la pagasse - Strinse i pugni. - Desidero che sconti tutte le sue malefatte!
- Allelujà - esultò Yami, illuminandosi. Mise da parte lo smalto e si stiracchiò: - Un desiderio serio, alla buon ora. Via che si va'. It's game time!
Oh my pharaoh! Persino la creatura più diabolica, cinica, incurante, spregiudicata e malvagia del creato (sì, sì, sì, sto parlando di moi!) non può evitare di andare in estasi, quando QUEL ragazzo pronuncia QUELLA frase.
La fatidica frase, prego.

Yami tirò fuori dal nulla due completi freschi, freschi di sartoria e provò ad accostarseli. - Che dici, mi metto la misé da torero o quella da gangstar? La prima è un po' troppo appariscente, e il rosso non mi dona affatto...!
Yuugi sbatté le palpebre, interdetto. Poi, si rese conto che l'altro era serio. My gosh. - Scusa, un momento. Che DIAMINE stai facendo?
- Realizzo il tuo desiderio, no?
- Be', no! Cosa c'entrano i completi da macho, adesso!?
- Io sono macho sempre, biondino, i vestiti non c'entrano nulla. - Un profondo, sconquassante sospiro. - Ma ti pare che possa entrare in scena vestito come capita, scusa?
Per cause di forza maggiore, Yuugi si dovette arrendere. - OK, vestiti come preferisci. Ma Ushio sta scappando!
QUALUNQUE persona dotata di buon senso e cervello avrebbe approfittato del loro exursus modaiolo per battersela. Uh, che sbadata, dimenticavo che Ushio non ce l'ha, un cervello.
... OK, lo ammetto: gliel'ho suggerito io! Voglio proprio godermi il bagno d sangue, neh.
- Oh, che palle! - Yami si voltò di scatto e, una volta scaricati a Yuugi tutti i vestiti, recuperò una palla da bowling e la tirò, con mira infallibile, fra le gambe dello yeti.
Il quale incespicò. Cadde. Rotolò per il corridoio. E precipitò, alfine, da una finestra
... No, no, fammi capire.
E' tutto qui?
Niente terremoti? Bombe atomiche? Invasioni aliene? La resurrezione del dio calamaro!? Nada de nada...?
- La prossima volta farò precipitare la luna sulla terra - ringhiò il Genio piccato - Che cavolo ti aspettavi!?
Oh, non saprei. Fuochi d'artificio, immagino.
- Oddei - esalò Yuugi, mentre sul suo visetto si diffondeva un pallore spettrale - L'hai ucciso?
- Eh, sì! - confermò l'altro, fiero del suo (quantomeno discutibile) operato.
Yuugi svenne, e Yami lo prese prontamente fra le braccia, con uno sguardo che sembrava dire "mon amour".
No, oddei, sembra di più dire "Mo' ti stupro", ma non fateci caso. Non accadrà nulla del genere, giurin giurello.
- E adesso sei mio!
- E adesso sei MORTO!
Il più piccolo si rianimò all'improvviso e, per soddisfare il suo vendicativo spirito, tirò un pugno sul naso al "benevolo" protettore. Di nuovo.
Autrice. Qui c'è gente che se le suona di santa ragione, volgarità a nastro, espliciti riferimenti sessuali...
- Tutta colpa tua, s'intende.
... ehm! Almeno, abbia la decenza di alzare il rating!
- Gnè, gnè, gnè. - La Divina (e voi SAPETE a chi mi riferisco... Ra, come vorrei sbudellarla) porta il rating della fanfic a PG13, per i motivi summenzionati.
OK, possiamo continuare. Nel frattempo, Honda e Jono, oramai ripresi, sgusciarono alla finestra, per verificare.
- Mi hai fatto male, sai?
- Be', l'intenzione era quella.
- Non c'è bisogno di picchiarsi, Ushio è vivo! - gridò loro Jonouchi, truce.
Honda e Yami replicarono istantaneamente con un accorato "Oh, cazz", Yuugi esultò.
Dopodiché, Jonouchi si rese conto che qualcosa, in quella scena, non quadrava.
Honda, totalmente livido, come al solito.
Yuugi, tutto sorridente e allegro, nell'inusitata maniera.
Accanto a Yuugi, un tizio sogghignante, con un paio di ali da pipistrello e i canini da vampiro.
No, decisamente, c'era un certo non-so-chè di sbagliato.
Forse Yuugi aveva cambiato colore alle mescé...?
... Mi sa che gli dovrò fare un disegnino.
- Ma, Yuugi - esordì con flemma, alzando una mano e indicando Yami - Lui... sembra quasi un...
Yami lo afferrò per la camicia e lo scaraventò giù dalla finestra.
Oh, no, non sapremo mai cosa volesse dire ç.ç.
- E ti sembra questo il problema!?
Stavolta, Yuugi rischiò seriamente di avere un infarto. I lettori, mi auspico di no.
- NOOOO!
- STA' CALMO, l'ho fatto atterrare sul morbido!
Preso del terrore, Honda corse via.
Yami si passò una mano sulla fronte, stancamente. - Ma perché non mi ascolta nessuno? E' vivo e vegeto, l'ho solo distratto! - Si rimpicciolì. - Ok, così non avremo più problemi.
Contro tutte le aspettative, Yuugi lo afferrò (sì, come potreste stritolare una matita.) con rabbia crescente. - Tu sei completamente pazzo!
Indifferente, l'altro fece spallucce. Per quanto la morsa stritolante glielo permettesse. - L'hai capito solo adesso, bijou?
Yuugi lo squadrò per un lungo momento. Cosa si era aspettato? Cosa aveva avuto il coraggio di aspettarsi, da una persona del genere? Ingoiò la delusione cocente, ed esclamò: - Ti odio!
Per una volta, neanche il genio seppe cosa ribattere.
- Be' - si azzardò a dire - Ammetto che la mia condotta sia stata vagamente riprovevole, ma...
- Ma niente! Zitto, non voglio sentirti! Non fare assolutamente nulla!
Yami tacque. Visto che sono buona (Mmpf...), vi regalo un pensiero dal suo PoV: Mi sa che me lo sono meritato. Oh, tu dici?
Il ragazzino si avviò, a passo di carica. - A casa vedrai!
Uh, uh, le cose cominciano a farsi interessanti.
- Ti metterò in punizione!
Non vedo proprio l'ora che arrivi il prossimo capitolo!
Yuugi notò, solo ora, le fameliche aspettative di Autrice/Narratrice/Lettrici/Fangirl/Indemoniati Vari ed Eventuali.
- E VOI, NON IMMAGINATEVI NULLA DI SCONCIO!!!


Capitolo Quarto, Parte II - Fine.
E stavolta dico sul serio. SCIO'!

NOTE:

*Kyaaaaaah, lo sapevo! Anche Yu-chan è un pervertito!
- Ma questa se l'è inventata di sana pianta! - Vanamente, Yuugi cerca di arrivare alla Sacra Tastiera per cancellare tutto. ... Of course, non ci riesce ^_^!
- Ancora non ti ho dato l'anello e già mi tradisci!? - Be', chi abbia detto questa ve lo lascio indovinare.
- Basta, mi suicido.
Yuugi, non fare gesti inconsulti!
... Almeno...
.... non prima che sia finita la fanfic!

*2Ammirate la ricercatissima originalità delle imprecazioni di Yuugi. Tutto merito mio, neh. Mi aspetto dimostrazioni di stima tramite ceste di frutta e bottiglie di champagne, più generosi versamenti sul mio conto corrente. I love you! <3
E se non lo farete...
morirete tutti. Muahahahahah!

*3 Tailu sghignazza! Chi sarà mai costui? Lo scoprirete in una delle mie future fic che vedrà Meli-chan come protagonista!
Una notte al cimitero!
Originale, neh.
- Autrice - chiama Melissa piano, con un sorrisetto degno di Bakura, sventolando Julius.
- ...Sì?
- E lei pensa davvero che, dopo avermi chiamata Meli-chan, sopravvivrà abbastanza a lungo per scriverla...?
... Ci sono cose, a questo mondo, che preferisco proprio non sapere.




Mio caro, adorato, adoratissimo pubblico...
- Cos'è, speri di intortarteli per farti perdonare del tuo mostruoso ritardo? - butta là, simpaticamente, l'adorabile Narratrice, giocherellando con una testa mozzata, con i bulbi oculari completamente mangiucchiati da insettini vari. - Oh, Iddio, come portacandele sarebbe una favola! Togliendo i vermi, magari.
... Ehm. No. Comunque, sì, ha ragione lei, stavo cercando di corrompervi. Il mio ritardo è supportato da buoni motivi con cui ora non starò qui a tediarvi. Ma. Questo capitolo è stato estenuante. C'è molta più roba seria di quanto vorrei mettercene di solito e, soprattutto il finale, non mi convince tanto (infatti, molto probabilmente ci tornerò più avanti).
I viticci del rapporto che andavano creandosi si sono già spezzati, e vedremo come sistemare la situazione; comunque, questo era il peggio. No, oddio, in realtà il vero peggio ha da venire, ma quello sarà verso fine storia, e i nostri ciocchini l'affronteranno insieme! ^_^ Ci sarà da ballare. Citando lo stesso Yuugi, comunque, "Una volta toccato il fondo, si può solo risalire."
E ora, passiamo ai calorosi ringraziamenti! A tutte le persone che aspettano/leggono/recensiscono/ricordano/inseriscono-in-un-qualsiasi-elenco/(Non-Tentano-Di-Uccidermi-Nonostante-Aggiorni-Fra-Un-Diluvio-E-L'altro) questa pura e semplice follia (sappiate lo: non ho la benché minima intenzione di rispettare una qualsiasi regola della narrativa, qui dentro!).
Ovvero, parliamo di: Masayachan, Soe Mame, pinkiss, redeagle86, Kelly, Mizushipping, Hollie, ScudoDiTiglio, jennymatt, Diana924, Qwandry, XShade-Shinra, fenicex8, AliceWonderland, angelika4ever, Nemeryal, NatsuVIII, reader, sesshoyue, zazziella, gatta1290, ramoso e Jessica_Hale!
I love you soooo much.
E adesso, un piccolo bonus ^.-

- Bene, bene, bene! Ragazzuoli, d'ora in poi ci occuperemo ANCHE delle recensioni. (DA LEGGERE FRA LE RIGHE: la stramaledettissima Autrice è una schiavista!) Chi ci pensa, per questo capitolo?
Yami e Yuugi si scambiarono un'occhiata sconfortata.
- Innanzitutto, Narratrice - iniziò Yami, più ardimentoso - Si levi quel ghigno dalla faccia. E' spaventoso. Sembra che stia pensando come farci a tocchetti con una motosega, metterci in forno e poi servirci agli ospiti per cena.
- Come piatto forte del menù, tra l'altro - aggiunse, terrorizzato, Yuugi.
- In effetti, è esattamente quello che sto facendo ^_^!
- ........ -
- Non c'è bisogno che mi rispondiate, tranquilli. Fino a fine fanfic, potrete dormire fra due guanciali. Poi.... *Muahahahahahah!* Comunque! Yuugi, muoviti!
- Eh? - Il piccoletto avvampò. - No, no, no! Io mi vergogno, sono timido!
Tutto ciò strappò un sospiro estasiato al suo "futuro marito" (Convinto lui.), che si posò le mani sul cuore. - Come sei kawaii!
- Fottiti.
- Kawaii con tutti, tranne che con me. Tuttavia, per quanto tu sia crudele, ti salverò la vita: per stavolta, ci penserò io!
- A Yami la parola, dunque!

Ebbene sì: Yami in persona risponderà alle vostre recensioni. Votate pure chi preferireste lo facesse col prossimo, tra i personaggi comparsi finora! (Ergo: Yuugi, Jono, Honda, Anzu, Miho, oppure Melissa. Sì, sì, l'eccelsa sottoscritta).
Un momento, picchio mio fratello e torno ^__^.
*SBONK, SBANG, BOOM*.
Yan, tan, tethera, si comincia! E siccome quando l'Autrice sfrutta qualcuno lo fa per bene, le risposte saranno cumulative (Accorpate a quelle del precedente capitolo, visto che nella fretta le avevo tralasciate, l'altra volta! ùù)(Piccola nota: ovviamente, lo mantengo in linea con l'OOC della fanfic, altrimenti non avrebbe molto senso, la cosa.)

masayachan:
Yoh. OK, è la prima recensione a cui rispondo, non sono molto pratico. Ma, avanti!
"Yuugi è un adolescente, è normale che faccia dei pensieri perversi
"...Perché, Yuugi fa dei pensieri pervertiti? SU DI MOI!?
- Triplo bypass, muovetevi. Al marpione è venuto un attacco.
No, no, sto bene. Solo che, certe cose...! Comunque, non so se ci siano scene nella doccia; ad ogni modo, una nella vasca da bagno è sicura, sicura! Sarà nell'ottavo capitolo.
Dunque... Pare che la mia inaspettata dichiarazione abbia riscosso un successo inaudito... con tutti, tranne che con il diretto interessato! Prossimamente, riporteremo anche il litigio che è seguito a quella scena: ho ancora gli incubi.
"Un ragazzo come Atem..."
ECCO! Vedi, Yuugi, vedi, lo dicono tutti! Ascoltali!
Però, non sono stato poi così cattivo. (Biondo, spero ti sia reso conto di quale immane cazzata tu abbia appena detto. Nd Melissa)
Farti aspettare troppo. Oddei. Tre mesi non sono poi così tanti, suvvia. In confronto ai miei tremila anni, almeno...
Tutto il cast ti ringrazia tanto per l'attenzione! Ciao!

Diana924:
Yoh. Io, Jackie, non la piango affatto. Per poco non mi ci spappola il cervello, con quella. E no, NON sono Batman. Nè Spiderman, Superman, Lanterna Verde o chi per lui. Sono solo un Genio piuttosto figo, ma tant'è. (Sai, tesoro, questo è quel che si chiama cattivo ufficio stampa). Anche in questo capitolo mi sono dato alle attività canore (vedi canzone iniziale u.u) ma ho il FORTE sospetto che non sia stato gradito. Comunque, no, nessuna impressione: ero PROPRIO, totalmente e innegabilmente geloso di lei! Dico io: mi invento l'impossibile, pur di conquistarlo, e ricevo soltanto pugni sul naso, mentre lei lo fa sbavare con una sola occhiata! Non è di certo equo.
Ma d'ora in poi sarò buono, promesso. Grazie per il sostegno. Ciao!

- Yami, hai promesso di fare il bravo...
- Sì, mon amour!
- Guarda che ti ho visto, AVEVI LE DITA INCROCIATE!
- ... Come sei pignolo, mon amour.

AliceWonderland:
Yoh. Il tuo sincero affetto nei miei confronti è commovente; non fosse per il pugno che Yuugi mi ha affettuosamente, nonché simpaticamente appena tirato nell'occhio destro, verserei qualche lacrima di gioia.
- Ma la vuoi piantare di fare il cascamorto!?
(Biondino, l'ho già detto che ti adoro? Nd Melissa, deliziata. Sì, tanto più psycho è un pg, tanto più le piace). Non so bene come la prenderebbe il mio illustre cugino, ma lo scopriremo presto. La sua "trionfale entrata" sarà nel sesto capitolo, quindi, aspettiamolo tutti.
Il rifiuto di Anzu è un tasto dolente. Non rivanghiamo, vi prego. (Che smacco, per il nostro egyptian lover!). Ma, tanto, quel che davvero mi interessa è che sia Yuugi, a cedere! Cioè, più o meno... ci sono anche alcuni piccoli sottintesi e fregature di cui non si è ancora fatta parola, eppure... (Se spoileri, giuro che ti castro nel sonno): Okay, niente.
Ah, poi, nel caso ti possa interessare, qui tutti scommettono su quando l'Autrice si degnerà di rispondere alla mail: io ho puntato per la fine della prossima settimana, Isis garantisce che sarà giusto in tempo per gli auguri di felice anno nuovo. Fa' un po' te.
Tutti ci inchiniamo e ringraziamo per l'attenzione. Ciao!

Melissa sorride affabile. - Mi sei sembrato un po' depresso, splendore.
- E' che... Yuugi ha detto che non mi vuole più beneeeeeee! Buuuuuhuuuuuuh!
Che lovestory travagliata, la loro!

ScudoDiTiglio:
Yoh. *Yami fissa la recensione per un lungo, lunghissimo momento.* What's the Hell? Ra benedetto, ha riportato per intero il Libro dei Morti, scusate...? O_O
AUTRICE!
- OK, OK! Rispondi solo all'ultima, garantisco io!
*Sospiro di sollievo*. Le mie doti di cantante sono indiscutibili, così come il mio sex appeal. Quanto a Melissa, è vero: si sono incrociate casualmente nel subconscio dell'Autrice e, a quel punto, Melissa gliele ha suonate. Di santa ragione. La tizia non ha un bel carattere, no davvero.
"Si atteggia da gran bastardo..."
Oh, Amon, sono QUESTE, le cose che mi commuovono. Sai com'è, faccio del mio meglio!
Il nostro futuro appuntamento, spero tanto di vederlo presto anche io. Ma... sigh, sob... forse sarà per il
decimo capitolo! Maledizione.
Be', adesso taglio, che ho altri quindici papiri a cui dedicarmi. Ci auguriamo di rivederla presto, madame. Au revoir.


Soe Mame:
Yoh. Oh, ma questa storia sarà molto, MOLTO meglio di Aladdin. Tanto per dirne una, il suo genio, con me, non potrebbe competere. (In tutti i campi...) In secondo luogo, loro non si possono fregiare di avere gli zombie ninja. (Ha parlato troppo.) Tranquilla, comunque, nonostante uno dei principali brani della colonna sonora di questa fanfic sia effettivamente London's bridge is falling down (Dopo aver visto Kuroshitsuji, l'Autrice si è fissata. No, per la precisione è fissata con la SebastianxCiel, ma anche la canzoncina non le dispiace. Io. invece, sono fissata con Sebastian e basta ^_^!)).
Perchè. Yuugi voleva uccidermi...? O__O
Futuro amante? No, no, no! Io voglio essere futuro marito, il bastone della sua vecchiaia, il padre dei suoi figli! (Caro, questa è una leggerissima impossibilità naturale.)
Degenerare è la parola giusta: in quest'ultimo capitolo, sono, come dire, saltate tutte le giunture. Tutto l'entourage si augura che le nostre prestazioni non ti abbiano deluso
Ciao!

Jessica_Hale:
Yoh! "Jessica spinge Yuugi fra le braccia di Yami" YEEEEESSSS! Ma perché queste cose accadono solo nei miei sogni, ditemi? Ehm. Tutti ti ringraziano accoratamente per avere aggiunto la storia ai Preferiti, te ne siamo immensamente grati.
*La sventola* L'Autrice ti pregherebbe di non morire, che ha già parecchi peccati sulla coscienza. (Tipo dieci aggiornamenti in attesa dal novembre scorso, una ventina di recensioni da lasciare, il tutto in superitardo...) Alla prossima, giovine. Bye.

- Ra, sto per morire!
- Atemu, non per romperti le uova nel paniere, ma sei GIA' MORTO!!!
- ... Oh, giusto.

Nemeryal:
Yoh. Be', se le cose si profilano interessanti adesso, aspetta che l'Autrice tiri fuori tutto il suo talento da scrittrice di Fantasy-Comico-Romantico-Horror-Tendente-Allo-Shojo-Manga-Con-Lieve-Infarinatura-DI-Shonen (Parole Testuali.)... diventerà inintelligibile, ma sicuramente sorprendente. Ritardo nel recensire...?
Mmmpf. ^^ Considerando il SUO, di ritardo, il tuo è del tutto irrisorio, non preoccuparti.
E Melissa la terremo buona noi: è troppo impegnata ad inseguire Tayr per picchiarla, così da farle scrivere il prossimo capitolo quanto prima. [No Comment.]
Stima me, stima me, ti prego! Così, se riesco a convincere Yuugi di essere un bravo ragazzo, chissà che... **.
Grazie tante, da tutti! Ciao!

Hollie:
Yoh! L'Autrice manda a dire che... "I tuoi commenti mi mancano assai, e spero che presto riavrai la tua connessione in pianta stabile". Sì, di connessioni instabili ne sa qualcosina anche lei. "Un genio così... così". Così simpatico? Audace? Stupendo?
- Idiota?
- Yuugi, ti prego, dimmi perchè.
Melissa ingolla un paio di pop-corn. - Non sono un amore!?
... Sigh. Siamo felici di averti fatto tornare un po' d'allegria, e ci auguriamo di poter fare nuovamente altrettanto! Ciao!

pinkiss:
Yoh. No, ti prego, un altro morto, NO. Cerca di sopravvivere. Grazie per essere passata di qua. (E grazie per i complimenti, anche Julius ti manda tanti saluti ^_^!).

-
Hai messo l'acceleratore, o cosa?
- No, è solo che non ce la faccio più +__+.

XShade-Shinra:
Yoh. Ehm...
- Cos'è, fai il timido, ora?
No, no! E' solo che... credo di starle antipatico... ç_ç
- Shade, trattamelo bene, altrimenti ti picchio. Con Julius ùù.
Beh, dunque... Prima di tutto, ti ringraziamo molto per recensito tutti i capitoli. E' stato molto carino, da parte tua. Secondo: sì, ti faremo recapitare a casa i peluche di Bakura e Malik. Possibilmente, anche un pacco con loro dentro, così, me li levo di torno.
L'Associazione Anti Autrici Sadiche ci sarà molto utile: tu ancora non sia che ci aspetta! (Tentati omicidi, frecce velenose, malattie, tinture impreviste e feste a sorpresa...) Tra l'altro, l'Autrice si scusa, ma il pezzetto che ti aveva fatto leggere ha deciso di spostarlo nel sesto capitolo, quando ci sarà Kaiba. E... Domanda che tutti, oramai si pongono: ma sei fissata con i piccioni? O_O'.
Ehm... non ho fatto poi così tanto casino, andiamo... non sono imperdonabile ç.ç Vero?
E tutto ciò, avrà termine solo nel prossimo, ahimè. Staremo a vedere.
Tutti si profondono in un inchino e ti salutano. Grazie. Ciao!

*Yami stramazza sulla scrivania, in stato semicomatoso*.
- Oddio, Yami! - E Yuugi corre da lui, tutto amorevole, ad accarezzargli la fronte. -___-'
Kamisama, è rivoltante. [O Adorabile? Bah, fate come preferite. Io tanto sono malvagia.]
A questo punto, ci ritiriamo tutti nei nostri appartamenti, che ho qualche cosuccia da dissezionare ^_^!
Il prossimo:

Capitolo Sei - Gioco della sanzione!

Ribadisco, niente di hard.
... Purtroppo.

Allora, bye bye chu!

Ci rivedremo!

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Capitolo 6
*** Gioco della Sanzione! ***


C:\Documents and Settings\Desktop\Gioco della sanzione!.rtf
EDIT 09/05/14: Questo capitolo verrà ampiamente modificato a breve; per cui, se state leggendo la fanfiction per la prima volta, non prendetelo molto in considerazione - il tema rimarrà lo stesso, ma sarà esposto in modo del tutto diverso.

NOTA BENE: Avevo scritto questo capitolo (o almeno la prima parte) con l’intento di postarlo a Natale, ma per vari motivi ho completato la stesura solo ora. Per cui, voi rimandate il cervello indietro di due settimane e fate finta che sia Natale. No, sapete, è solo che nella prima riga viene nominato, e poi fa atmosfera ù.ù.
Oh, il qui presente capitolo è dedicato affettuosamente a Soe Mame, senza il cui sostegno, con tutta probabilità, vi sareste sognati un aggiornamento tanto rapido. E ora, buona lettura!




Capitolo Quattro


Gioco della sanzione!




Dai, dai, che tocca anche a te!
Morire ad oltranza, che male c'é!?
Tu prova a scappare
Raccomandati ai santi
Ma dovremo, alfine, morir tutti quanti!

E con questo, vi porgo i miei più calorosi auguri di buon Natale, buone feste e felice anno nuovo ^__^!
Poi, qualcuno provi a dire che non sono di animo buono.
- Wow, Melissa, quale slancio di divina bontà, da parte tua.
Si chiama Ispirazione, Autrice. E anche follia omicida: Babbo Natale si rifiuta di portarmi i MIEI MERITATISSIMI regali! E... e... quindi, stasera rimarrò a secco! *Buuuuuuhuuuuuuh!*
- Non che a me e/o i lettori freghi molto, eh.
Oh, ma io ve lo dico lo stesso, perché lo so. Lo so benissimo. Se non punteggiassi i capitoli con i miei caustici commenti, vi piangerebbe il cuore!
- ....... -
No, sapete, è che sono entrata nel Guiness World Record per la malvagità: 2009, 2010 e 2011! Dunque, secondo quel vecchiaccio, sono una bambina cattiva.
- ... Passiamo al capitolo, va'.
S-sì... sniff...! Be', almeno mi consolerò massacrando un po' 'sti due cretinetti pacioccosi. ^__^. *Tremate, tremate, le streghe sono tornate!*
Ordunque. Siccome io sono buona, dolce, cara, misericordiosa, bastarda fino al midollo, et cetera, questo capitolo sarà dal Point Of View di Yami. Regalo di Natale, sì. Tanto, la colpa del ritardo nella consegna è tutta dell'Autrice, e dunque!
E così, ritroviamo i nostri adorati cretinetti pacioccosi sulla via del ritorno, dopo la faticosa giornata.
Ecco Yuugi che camminava, di fretta, in mezzo ad una strada frenetica ed assolata, cercando di non far notare ai passanti l'insignificante taglietto che ha sul naso*, mentre il piccolo, coccoloso Genietto (...WTF?) *Melissa evita una tegola misteriosamente piovuta dal cielo.* era nascosto in una tasca come al solito; l'unica, microscopica differenza, era che Yuugi l'aveva legato strettamente con un lungo nastro di seta, di un colore indefinito, Ma-Orrendamente-Tendente-Al-Rosa.
NON chiedetemi perché Yuugi andasse in giro con un nastro di seta di un colore indefinito Ma-Orrendamente-Tendende-Al-Rosa.
NON lo so, e preferisco continuare a NON saperlo.
Entrambi, naturalmente, si trovavano in uno stato fisico e mentale ASSAI pacifico, come si poteva dedurre dal loro camminare in perfetto silenzio.
Yami fu seriamente tentato di asportate la riga precedente con un raschietto, visto che, tanto, la Narratrice si sarebbe rifiutata di cancellarla.
- Ma se di scrivere me ne occupo io!
... <.<
No, no e poi no, ragazzi!
Yami si impadronì del Microfono-Da-Utilizzarsi-Solo-Ed-Esclusivamente-Per-Le-Dovute-Seghe-Mentali. Dovete prendere quelle parole come: Yuugi mi ha categoricamente negato di fare alcunché ovvero, quindi, anche di respirare, se possibile.
Grazie alla mia
bronzea culattica, (Su cui YUUGI VUOL METTERE LE MANI, lo so, ne sono strasicuro, per quanto lui neghi con tutte le sue forze! Ma perché la gente non è mai sincera!?) però, sono un Genio, e di respirare non ne ho bisogno.
Altrimenti, sì, sarei stato fot-

D'accordo, d'accordo, il PoV è tuo, ma datte 'na calmata!
Yami sospirò. Sì, sì, come preferisce.
Così arrendevole? Oddei, mi auguro che non venga su un capitolo da Crisi Depressiva Integrale. Tuttavia, nel complesso di queste disavventure, Yuugi non era il solo ad apprendere nuove lezioni. Oh, nossignore, pure Yami stava imparando parecchio.
Come, ad esempio, un'altra, ennesima, Sacrosanta Et Innegabile Verità della vita.
Avete presente gli uke? Quegli affari carini, pucciacchiosi, coccolabili (E ripulibili in lavatrice solo sotto i 30°... ehm, no, questa non ci stava!) e taaaanto tenerelli?
Ecco. Scordatevi tutto ciò che credevate di sapere su di loro.
In realtà, sono creature diaboliche, vendicative, sadiche (per non dire Patetici Manipolatori Emotivi), che si divertiranno a torturare il proprio seme con richieste assurde, da mane a sera, convincendoli con un paio di sbrilluccicosi occhioni da cerbiatto.
Una delle cose più IMBECILLI che si possa fare, in assoluto, è scatenare l'ira di uno di questi demonietti. E Yami lo stava capendo, seppure con un certo ritardo.
Certo, però, che da un affarino così maledettamente puccioso, uno non se l'aspetterebbe
mai!
*Spostiamo leggermente l'inquadratura, ora, fuori dalle tasche*.

*Non chiedetemi neanche COSA ci faccia o COME faccia ad entrarci, una videocamera, in un taschino. Queste cose trascendono l'umana comprensione.*

-
Oh, su, Yuugi! Non tenermi il broncio! - La vocetta depressa del genio si levò da una delle tasche del ragazzino.
- Il broncio? - ripeté incredulo il "protetto". Fossimo tutti Protetti come a lui, allor!
- Il broncio!? - Un sorriso pericoloso sulle labbra di Yuugi. Che nessuno vide, visto che aveva ancora la testa arrotolata nella sciarpa. Ma io so ogni cosa. - Non è mia intenzione tenerti il broncio. Io ti voglio magistralmente ELIMINARE dalla faccia di questo UNIVERSO! C'è differenza!
- Ma... - Stavolta fu Yami, a mettere su un broncio. Piuttosto kawaii, fra l'altro. Perché Yuugi aveva la testa tanto dura, Ra benedetto, e Osiris pure...? Non era stato poi tanto malvagio! Giusto un po' cattivello, ecco. Mi dovrò pur divertire, no?
- Potresti perdonarmi! Sei una persona buona e generosa, tu!
Sì, così buona e generosa che infinocchiarti quasi, quasi, non è nemmeno divertente.

- Perdonarti un par di palle. - rifiutò subito l'altro, scontroso come mai prima d'allora.
- Io sono della filosofia occhio per occhio, dente per dente!
- Quattro per quattro sedici... Eh?
Oddei, non stavo ascoltando! Adesso non mi rivolgerà più parola per un mese...

Yuugi si impalò in mezzo alla strada. Rimase perfettamente immobile, come una piccola palma magicamente spuntata dall'asfalto.
(OO ODDEI, HO CAPITO! Anche la bassezza di Yuugi è spiegabilissima: è un cucciolo di palma! Sapete quanto ci mettono gli alberi a crescere, no!? In realtà, ha già raggiunto un'altezza invidiabile.
- Un cucciolo... di palma...?
Oh, Ra, come sono intelligente! *Fa la ola*.
- ._____. )
Notate, peraltro, che il ciccino si era fermato fra le auto che tentavano disperatamente di non spiattellarlo come una frittella, ma questo è un altro discorso.
- Yami, sei davvero un idiota.
Non so perché,
concluse Yami, fra sè e sè ma ho come la brutta sensazione che sia la frase più sincera e sentita mai pronunciata dalla sua bocca. SIGH.
- E adesso, a casa!


Ciò che segue, è un piccolo monologo mentale del genietto.
Lo so, lo so, sono troppo buona. *E Melissa andò, fischiettando, a lucidare la sua mazzafrusta*.
Okay, non sono uno stinco di santo.
Me ne rendo pienamente conto: ho gettato due persone da una finestra, non avrei esitato a fare lo stesso con Honda solo perché, al vederlo, non mi ispira troppa simpatia; da quando sono qui, mi sono inventato tutto il possibile (E pure l'impossibile e l'Altamente Improbabile) pur di tormentare questo nanerottolo che mi è toccato in sorte. Un nanerottolo grazioso, OK, ma sempre tappo.
D'accordo, non sono molto buono.

Ma figurati ^__^.
Eppure...

Yami si guardò intorno. Era decisamente incredulo. Come aveva potuto una creatura tanto dolce, carina e pucciosa - sì, sì, Yuu-chan. - essere così perfida...? Avere un'idea tanto crudele e malsana? Blasfema, perfino.
Ribadisco: non sono molto buono.
Ma, santo Ra...
COME CAVOLO GLI E' VENUTO IN MENTE DI CHIUDERMI IN UN BARATTOLO DI MARMELLATA!?
MARMELLATA! DI CILIEGIE!

Ebbene, sì: una volta arrivati a casa, Yuugi aveva acciuffato il genietto dalla collottola, senza nemmeno liberarlo dal nastro, per poi schiaffarlo in un barattolo di marmellata e chiudercelo dentro. Dopodiché, aveva sistemato il suddetto barattolo su una mensolina abbandonata, in camera sua, e si era dileguato.
Osserviamo il lato positivo, mon tresor: quando uscirai da lì, avrai uno splendido aroma di ciliegie sulla pelle! Certo...
... Sempre SE Yuugi ti farà uscire. Buahahahahah!
.. A volte vorrei veramente tornamene a dormire nel Puzzle.
Si disse Yami, mentre meditava se prendere a testate il coperchio del vasetto fino alla morte. Almeno, quella, sarebbe stata una fine dignitosa.(Crepare in un barattolo di marmellata...? Oh, sì, indubbiamente.) E no, credetemi, per dire una cosa del genere, uno dev'essere davvero disperato.
E io supplicherei tutti di notare che, due righette fa, ho proferito un magnifico "Buah" in sostituzione al vecchio "Muah". Come sono fashion!
Eh-ehm. E così, Yami era finito in punizione. Legato e rinchiuso in un barattolino.
Di marmellata. Di ciliege.

... Che NESSUNO osi pensare "Si fa anche con i bambini piccoli, quando li chiudi nel box!".
E non era arrossito, no, no, assolutamente! Nulla avrebbe mai potuto far arrossire quel genio della pelle bronzea! Perché lui era libertino e lussurioso, lui...
... Non aveva mai dato neanche un bacio sulle labbra.
E non aveva la BENCHE' MINIMA IDEA DI COME DIAVOLO SI FACESSE!

E faceva tanto lo sborone con Yuugi... ah, santa pazienza.
Ma questo rimarrà un segreto tra Yami e i lettori, dunque, non c'è alcun problema.
Avrebbe potuto liberarsi abbastanza facilmente, in verità, con la sua forza o la magia.
Però Yuugi gli aveva ordinato di non fare niente, trovando almeno quindici sinonimi di niente e, per sicurezza, gli aveva fatto firmare un piccolo contratto completamente vincolante.
Solo che, poi, Yuugi si era rifiutato di firmare il contratto col sangue ç.ç.
No, dico, vi rendete conto? In questo capitolo non c'è nemmeno una miserrima goccia di sangue! Neppure UNA!
- Melissa, ti assicurò che fra un po', il sangue di qualcuno scorrerà a fiumi.
Seeee, certo... Torniamo a Yami, va'.
Un genio deve obbedire al proprio padrone. Sempre, sempre, sempre.
Per quanto il tuo padrone sia un puccioso nanetto con piccoli problemi di isteria...

Era pur vero, però, che quei piccoli problemi di isteria glieli aveva fatti venire LUI in persona...
Con la sua cattiveria...
D'accordo, l'ho già detto, non sono tanto buono. Anche se...
Non capisco PROPRIO cosa ci sia di male nel buttare qualcuno giù da una finestra!
Al massimo crepa, no? Fine delle sofferenze terrene! Tutt'al più, dovrebbe ringraziarmi!

Ovviamente concordo ^__^.
Yami si alzò faticosamente in piedi (Sì, era DEL TUTTO legato.) e si avvicinò alla parete del barattolo, che lo separava del resto del mondo come una vitrea prigione, simile in tutto e per tutto al metaforico cassetto in cui la gente spesso e volentieri rinchiude i suoi sogni, le sue speranze, i suoi bollenti spiriti, esattamente ciò che Yuugi aveva fatto, quindi, intrappolando là dentro l'unica persona che potesse aiutarlo a scampare alla quotidiana grigia monotonia dei suoi giorni e-
YAMI, SVEGLIA! E poi avete pure il coraggio di lamentarvi per la MIA narrazione, santi numi!?
- E Ra, mi sto sbizzarrendo per aggiungere un tocco di fair play a questa storiella!
E' un pochino melodrammatico, però, sai...
Va buo', senti, compi qualcosa di utile e descrivi l'arredamento della stanza, che in cinque capitoli, ancora nessuno si è preso la briga di farlo.
- La Narratrice sarebbe lei - fa notare lui, indispettito.
Appunto. Ti pare che possa perdere prezioso tempo della mia esistenza in cose futili come le Malvagissime Descrizioni!? Tanto lo so che, se il soggetto descritto non ha due belle chiappe + pettorali scolpiti, tutti i lettori saltano la descrizione a piè pari!
- … Se lo dice lei.
La Voce della Sapienza. Muahahahah!

In ogni caso, Yami si degnò di studiare meglio la stanza, cosa che, nei suoi due giorni di permanenza, non aveva ancora fatto.
E vide... Libri. Un mucchio di libri. Tantissimi, libri.
...
....
OH MIO RA, SONO ALLERGICO ALLA POLVERE!

Ti sconsiglio caldamente di entrare nell'ufficio dell'Autrice, allora.
No, no, dico sul serio!
Yami sgranò gli occhi, agghiacciato. Con tanta polvere, poi, mi si squamano tutte le ali! E non credo PROPRIO che Yuugi me le massaggerebbe con la crema idratante!
Il genio si fermò, colpito dalle sue stesse parole. Perché, lui voleva che Yuugi gli si massaggiasse le ali...?
(Ali? Io avrei giurato ci fosse qualche altra cosa, nel montepremi...!).
E... come mai, nonostante una metà abbondante del suo cervello fosse sconvolta dal pensiero "Se-Iniziassi-A-Perdere-Le-Squamette-Sarei-Decisamente-Meno-Figo", l'altra aveva invece nobilmente riflettuto: "Tutti questi libri... dev'essere una persona molto sola...".
Naturalmente, in quei due giorni, non aveva pensato granché alle condizioni/rapporti sociali del suo protetto, troppo preso dalla propria marpionaggine, e dai vari tentativi di conquistarlo, per notare i suoi occhi tristi.
.... Sono davvero un cretino.
Concordo anche su questo, biondino, per quanto tu sia un cretino davvero seducente.
....
Okay, Yami cominciava a sentirsi lievemente in colpa. Ma pochino, pochino.
Quando, poi, Yuugi fece il suo ingresso nella stanza con gli occhi lucidi e arrossati, ECCO, allora si sentì veramente uno stronzo.
... Ma fare il cattivo è così figo...! ç.ç
- Yuugi... - lo chiamò piano.
L'unica, singola, occhiata che Yuugi gli lanciò, per poi sedersi alla scrivania e dargli le spalle, gli fece capire molte cose. Tipo, ad esempio, che stava rischiando di essere scuoiato vivo. Ma Yami non si sarebbe arreso, oh, no! Poiché lui era un MITO!
"L'importante è dirselo da soli!"

- Mi dispiace!
All'istante, Yami si morse la lingua, terrificato da ciò che aveva appena detto.
Era sicurissimo di non conoscerlo nemmeno, quel verbo!*2
Anche Yuugi si volse di scatto, sconvolto, lasciando che Yami gli vedesse il viso.
Oh, non starà ancora...

- Non ti credo! - esclamò il piccolino, trattenendo i singhiozzi. - E non sto piangendo! Questa camera è talmente polverosa che ho finito col diventare allergico anche io, e siccome è un'allergia che si manifesta solo quando mi trovo in un certo periodo (Un certo periodo!? O_O), al momento ha deciso di mostrarsi irritandomi i bulbi oculari! Ma non sto piangendo!
... piangendo...? -.-
Andiamo, Yami lo vedeva benissimo.
Quel ragazzino tanto puccioso, al solito, ora era arrabbiato.
Era inviperito.
E, soprattutto, era in lacrime.
No, Ra, tutto, ma le lacrime no.
Io...

Lo osservò mordersi le labbra, nel tentativo di contenersi. E passarsi una manica sugli occhi, in fretta, perché quei lucciconi la piantassero di cadere da soli.
E' colpa mia.
No, davvero...

Il più piccolo si schiarì la voce, preparandosi ad una sfuriata. Di quelle storiche.
Yami rimase lì, accovacciato nel vasetto, a scrutarlo con occhi vitrei.
Io non...
Io non resisto!

- DANNAZIONE, YUUGI, SEI TROPPO KAWAII!
*Sdeng*.
Ehm."Sdeng" sarebbe il simpatico, quanto breve, metodo onomatopeico per farvi comprendere che qui, ogni singolo essere vivente, è appena stramazzato al suolo per lo shock.
Io, ovviamente, no. Ho Julius, la spranga della mia vecchiaia ^__^!
Oh, tanto per: era la prima volta che Yami si lasciava sfuggire un grido, in tutta la Fanfic.
- No, no, dico sul serio! - proruppe il Genio, oramai irrecuperabile, con uno Yuugi esterrefatto che lo ascoltava, silente, dal pavimento. - Come diamine faccio ad essere cattivo, o a far finta di sentirmi in colpa per essere stato cattivo quando tu non eri così kawaii o almeno non così tanto da impedirmi di essere cattivo perché effettivamente riuscivo a resistere all'impulso di stritolarti e coccolarti e sbaciucchiarti ogniqualvolta il mio sguardo si posava su di te o sul tuo bellissimo culo, eh!? Spiegamelo!
- Be'... - prese la parola Yuugi, titubante, mordicchiandosi le labbra. - Credo che...
Sììììì? Tutti pendiamo dalle tue labbra, Yuu-chan!
- Credo che questa battuta, sul copione, non ci fosse!
Silenzio sepolcrale.
Cioè, tu mi stai dicendo che... 'sta colossale idiozia... avrebbe addirittura un copione...?
-
Ovvio che ce l'ha, Melissa. In base a cosa staresti narrando, di grazia?
Ma, veramente, sto improvvisando ^_^!
*Stonk*. Altra graziosa onomatopea, ma questa significa che l'Autrice è crepata. Amen.
- Certo che non c'era sul copione - sibilò Yami - Sei tu che, con la tua inarrestabile pucciosità, mi spingi a gesti estremi! E ora sei lì, sul pavimento... a piangiucchiare... - Se non fosse stato legato, plateale com'era, avrebbe messo le mani sul cuore. - Mentre io sono chiuso qui e non posso nobilmente soccorrerti facendo valere tutto il mio animo cavalleresco! Ti prego, liberami!
Il piccolo genio implorante, gli occhietti d'ametista languidi e una vocina supplichevole.
Iddio, è troppo davvero.
- Questa era la prima volta che qualcuno faceva dei complimenti al mio fondoschiena... - rimuginò Yuugi, con un delizioso rossore che gli tingeva le gote - E le tue argomentazioni sembrerebbero convincenti. Quindi...
Momento di estrema suspence.
Alzate tutti le mani...
Fate "Oooooh"....
(Andate a svaligiare la gioielleria all'angolo e portatemi il ricavato...)
Tenetevi pronti...
State fremendo, vero...?
Ora, il grande oracolo vi darà il responso sul vostro destino...
Lo sentite, il battito che vi rimbomba nel petto!?
- MELISSA, UNA MOSSA!
Uh, pure l'assonanza. Sono lusingata. Allora, a voi!
Yuugi sorrise angelico. - La mia risposta è, ovviamente, no.
COSA!?
- COME SAREBBE A DIRE, NO!?
Le ginocchia di Yami cedettero. Non mi crede! Pigolò mentalmente.
Era prigioniero, legato e, sebbene non l'avrebbe mai ammesso, lievemente esaurito da quella lunga, lunghissima giornata: ora, avrebbe solo voluto spupazzarsi Yuugi in santa pace, senza tanti problemi sentimentali!
Insomma, me lo merito pure io, un lieto fine!
Si risollevò da solo, agguerrito. Anche se sono cattivo! Sono troppo bono per fare una brutta fine, diamine!
Traendo la forza da-dove-non-si-sa-quindi-non-chiedete, si rimise in piedi.
- Yuugi, sono dei Gemelli. E' normalissimo, che mi comporti da impudente don giovanni! Tutta colpa dell'astrologia!
Che tutti i lettori dei Gemelli mi perdonino.
Yuugi sgranò gli occhi viola: in effetti, basandosi sull'Oroscopo, non aveva neanche tutti i torti...
- E poi, c'è anche da dire che la storia, non la sto mica scrivendo io!
Che tutti i lettori, e basta, mi perdonino di nuovo.
- Non sono cattivo, mi scrivono così!
... Per quanto debba ammettere la genialità dello splendido scarica barile di cui sopra, sembrava proprio che il ragazzino, decisamente silenzioso, non volesse sentir ragioni.
- E...
Yami esitò.
Yuugi continuava a fissarlo.
Il nonno russava.
Una macchina passò.
Un ragnetto, nella sua tela argentea sul soffitto, morì per arresto cardiaco.
Non avrebbe mai saputo che ad ucciderlo era stato il suo stesso figlio, tramite uno Spider Note.
Ma questo non c'entra assolutamente nulla, lasciate pure perdere.
Insomma, Yami non aveva il coraggio di dire quello che avrebbe voluto. Con sommo sforzo di volontà, mise da parte l'orgoglio ed esordì: - Sarò sincero. Non sono affatto dispiaciuto per quello che ho combinato, proprio per niente.
A Yuugi, per poco, non andò di traverso la saliva. - Ma sei veramente un-!
- PERO' - lo stroncò subito Yami, fulminandolo con un'occhiataccia - Mi dispiace moltissimo... - Pausa a effetto.
- ... Per averti fatto piangere.
*Diamo alle fangirl il tempo per sospirare adeguatamente, di fronte a cotanta pucciosità.*
Yuugi distolse lo sguardo, intanto che Yami arrossiva tenuemente. (Quindi non se n’è accorto, ah, ah!). - Nel momento in cui ho visto le tue lacrime, ho avvertito una dolorosa fitta alla milza.
E' troppo romantico...!
- Una fitta a che cosa? - ripeté Yuugi troppo incredulo perfino per avvampare.
Al cuore, certo. Tsk. Come se fosse facile, per il povero genio, fare un'uscita così sdolcinata senza farsi cariare i denti da solo.
- Alla milza, sì! E' la sede delle emozioni dei geni, va bene!?
Stava consapevolmente dicendo UN'ENORME CAZZATA, ma pur di salvare l'onore, Yami era disposto a tutto.
Il giovane continuava a scrutarlo, con un'espressione indecifrabile.
Ad un tratto, gli angoli della sua bocca si sollevarono, e...
... e Yuugi sorrise per la prima volta da quando si erano conosciuti.
Con conseguente prevedibile reazione del marpione.
.. OO
Oh!
Oddei... oddei... ODDEI!

Un'altra sospetta, sinistra fitta nel suo petto. E stavolta, decisamente, non si trattava della milza.
Beatamente inconsapevole della confusione circa il riconoscimento degli organi interni da parte del suo genio, Yuugi girò sui tacchi. - Yami, sei libero! - scrollò le spalle e fece per andarsene: - Esci pure di lì quando più ti aggrada!
- No.
Ma prima che potesse filare via, Yami, nell'ordine: a) si liberò dal nastro; b) schizzò fuori dal barattolo; c) si rimise lo smalto nero fosforescente, per vederci anche al buio (Anche se in effetti, i geni, ci vedono già di loro, al buio...); d) passò in lavanderia a recuperare il famoso completo da torero; e) però si tenne i vestiti che aveva addosso; f) mise le mani sulle spalle di Yuugi, bloccandolo, e gli soffiò, malizioso, in un orecchio: - Non crederai di scappare, adesso, vero?
- E cosa vorresti farmi, sentiamo...? Vuoi vendicarti!?
Vipregovipregovipregoviprego, fate qualcosa di sconcio!
Yami sbatté le palpebre, confuso: - No. Volevo solo chiederti se potevo abbracciarti.
Lo disse con una vocina tanto triste, e un visetto tanto malinconico, che Yuugi non seppe resistere, e fece un cenno affermativo.
Al che, l'altro lo strinse affettuosamente a sè, facendo tintinnare i cuori di entrambi.
- Tintinnare, Melissa...? - L'Autrice, vagamente paonazza. E' un po' sensibile alle cose kawaii, sapete.
Comunque, sì, volevo un verbo puccifero **.
- Ehm.... - mormorò Yuugi, cercando di staccarsi, almeno un pochino, dal petto scultoreo del nostro genio preferito, per quanto tale posizione fosse una delle più piacevoli che gli fosse mai capitato di...
- Sì?
- Yami, per quanto apprezzi il gesto carino, la tua affettuosa morsa mi starebbe stritolando. Se ripensi alla tua forza sovrumana...
Un ossicino di Yuugi fece "crack".
- Oh!
Il genio mollò la presa, lasciando che le sue braccia scivolassero piano lungo la schiena di Yuugi, per non causargli qualche trauma alla spina dorsale. Casualmente, tra l'altro, le sue mani sfiorarono anche quelle cosette rotonde che, tradizionalmente sono poste in fondo alla schiena.
Sì, avete capito bene. Lo ha appena palpato ^___^.
- YAMI, SEI UN MANIACO! - esplose Yuugi - GENIO CATTIVO, A CUCCIA!
- Ah. ah, ah! - ridacchiò l'altro, con un sorrisone a cinquantatre denti, svolazzando lontano da lui, a distanza di sicurezza. - L'avevo detto, io, che hai un culo magnifico!
In realtà, Yuugi era diventato fucsia e Yami color mandarino, ma visto che stavano accuratamente evitando di incrociare gli sguardi, nonostante le grida, non ci furono osservazioni di sorta. Proprio due scemotti... .____.
Se lo guardassi in faccia adesso...
rifletté il genio-da-lassù
... credo che gli salterei addosso.
Credo. Insomma, non sono mai saltato addosso a nessuno.
Ma potrei farlo.
Non sarebbe male, per niente...

Uno sbuffo seccato da quello che, si rese conto solo in quel momento, ormai considerava il suo partner,
fermò le sue riflessioni.
- Basta, io me ne vado a dormire! - Era piuttosto imbronciato, Yuugi (e imbarazzato, si vedeva!), ma tanto carino...
- Veramente sono solo le cinque del pome-
L'altro si rintanò sotto il piumone, ignorandolo. - Yami, mere da: non approfittare del mio sonno ristoratore per sfiorarmi/baciarmi/toccarmi/sfilarmi casualmente i pantaloni/infilarti sotto le coperte con me/fare qualsiasi altra cosa riterrei stupida, okay?
Yami incrociò le braccia sul petto. - Se pensi che delle disposizioni così precise possano fermarmi, sappi che...
Stava parlando a vuoto: Yuugi si era già addormentato.
Yuugi. Il suo partner. Sorrise. Ti chiamerò Aibou, ti va?
Ti risponderebbe volentieri, probabilmente, se non fosse addormentato OO.
Era tanto per dire, Ra benedetto!

Mpf. La sua attenzione si riconcentrò su Yuugi.
Che peccato, che ancora non potesse essere del tutto sincero con lui...
Si stava affezionando, giocando con il fuoco. E avrebbe finito con lo scottarsi di nuovo.
Osservò ancora quei lineamenti dolci, ora distesi e sereni, e il petto che si alzava e abbassava regolarmente, al ritmo del suo respiro. In particolar modo, un certo punto anatomico esercitava una forza quasi magnetica sul suo sguardo...
No, aspetta, non dircelo.
Pensavo alle labbra!
Puntualizzò il Genio, piccato.
Oh, sì, certo, come no. Secondo me era un qualcosa più, come dire... vicino ai Paesi Bassi, comprendi?
Se, se, come vuole.

Tornando all'ameno quadretto e il marpione alato.
Durante il sonno, Yuugi pareva tanto un qualcosa di tenero e morbidoso, di quegli affarini a cui vorresti tritolare le guance per bene e-
- Yami, LO SAPPIAMO CHE SEI COTTO COME UN ARROSTO, vai avanti!
(Oh, per una volta non ha redarguito me, OLE'!).
Peccato, davvero peccato, che quell'espressione così beata presto sarebbe svanita dal suo volto.
- Dormi, passerotto, dormi - sussurrò Yami tendendo una mano. - Finché avrai un qualche ricordo con cui riempire i tuoi sogni.
Il suo sguardo si rabbuiò, e la mano ricadde prima di sfiorare quella fronte candida.
Ma poi non dire che non ti avevo avvertito...

Non per rovinare il momento melodrammatico colmo di pathos, dolci sentimenti, segreti inconfessabili e tante care cose, ma in effetti NON L'HAI AVVERTITO!
-... Narratrice, ma ci trova tanto gusto a smontare le scene cult?
Per la verità, sì. Mi diverto con poco. Per esempio, sputando le cingomme per terra e aspettando che qualcuno le schiacci. Sapessi le risate!
- ... -
Mah.

Fintanto che era in scena, comunque, lo spettacolo doveva continuare.
Perciò, tanto valeva godersela.
Anche se alla fine si fosse ritrovato con il cuore spezzato. Di nuovo.
Ti prego, non dire queste cose, che altrimenti mi commuovo ç.ç!
- Melissa, smettila di scassare le capsule-monsters!
*Questa sì, che è un'imprecazione. 'Fanculo ai filler americanizzati.*
Mi sa che me ne vado a dormire anche io! Facendo i pervertiti e malvagetti, ci si stanca un casino! Anche se...

Fissò Yuugi, poi il soffitto, dopodiché le sue alucce stanche, e tornò a Yuugi.
... Dove cacchio dormo?

Yuugi aveva vietato un bel po' di cose, certo, anche di infilarsi sotto le coperte con lui.
Però, non aveva menzionato il "sopra le coperte".
Muahahahahah, che Genio sono! Con la maiuscola!
Yuugi, aspettami!

Okay, cali il sipario, sparite tutti!
"DIUERU" STANDBY! - Ah, ho sempre sognato di dirlo!

Capitolo Quattro - Fine.





*E per compiere la suddetta azione, non ha trovato nulla di meglio che avvolgersi completamente la testa con una sciarpetta colorata, da cui spuntano solo alcuni ciuffi di capelli neri/rossicci.
... Pare una palma deambulante con il raffreddore, insomma.
E no, vederlo non era affatto inquietante, è una vostra impressione!

*2 - E' solo che sono troppo figo per chiedere scusa, tutto qui!
- Eh, certo. Beata gioventù.
- Sa, Narratrice, avrei anche tremila anni più di lei.
- Io, invece. ho una spranga di ferro più di te e, soprattutto, la tastiera dalla parte del manico, con tutto ciò che la cosa comporta riguardo i tuoi rapporti amorosi ^___^.
Sì, lo so benissimo che le tastiere non hanno manici.
- O_O Ma sei una ricattatrice, tu!
- Preferisco la definizione "Pazza furiosa", sai com'è.
*E fu così che Yami corse a farsi consolare da Yuugi OO*.



YOH!
Stavolta sarò davvero stringatissima: devo fare in fretta ed ho proprio POCO tempo!
Gli auguri ve li ha già simpaticamente fatti Melissa, ma li ripeto anche io: Buon
Anno Nuovo A Tutti!
Rieccomi qui, con un aggiornamento anche abbastanza puntuale, dopo l'ultimo, terrificante, ritardo! Avrei dovuto postarlo ieri notte, ma non ha funzionato il wireless... =_____='. Il capitolo mi è uscito un filino strano, temo... ò___ò stavo sperimentando il PoV di Yami per la prima volta, spero sia venuto fuori decente ç__ç!
Il ritmo è leggermente più "calmino" rispetto a quello dei predenti, e meno assurdo, visto che, tecnicamente, parlava di una situazione tesa. Con questo, abbiamo introdotto alcuni dei misteri principali della trama e concluso il primo "archetto narrativo" della fanfic, visto che ora, il rapporto avrà davanti solo una magnifica strada in salita!
EDIT: Sì, lo so, sono da prendere a scappellotti, avevo promesso di rispondere alle recensioni entro la sera dopo... Oh, be'. Confido nel vostro perdono. Sappiate che, però, vi sono grata per ogni singola rece e me le ricordo tutte!
Ora vado, alla prossima!
Bye!



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Capitolo 7
*** NoirChat! ***


F:\Friend Like Me.rtf
Dedico questo capitolo a Yami. Tanti auguri, Principe!


Le catene ai polsi del ragazzo tintinnavano ogniqualvolta compiva anche solo il minimo movimento e, come se vi trovasse un certo gusto, compiva anche solo il minimo movimento ogni due secondi circa.
Sempre che si possa definire "ragazzo" un tipo munito di ali, affilati canini da vampiro e orecchiette a punta.
Il più piccolo tirò un nocchino al suddetto "ragazzo". - Se la smettessi di far tintinnare quegli affari, potrei concentrarmi e concludere questa farsa in modo rapido e indolore!
- Ma mi annoio! - replicò l'altro, imbronciato - Se mi avessi incatenato al letto anziché a questa stupida sedia, ci saremmo potuti divertire molto di più!
- ... avrei potuto costringerti a giocare a briscola per due settimane...?
Con uno scatto repentino, il "ragazzo" afferrò la catena che aveva stretta (che non era tanto stretta, visto che l'altro si era scordato di chiuderla.) attorno al polso destro, per poi farla passare dietro la schiena del suo piccolo carceriere e attrarlo a sè.
Pericolosamente a sè!

- No, niente briscola - soffiò a due centimetri dalle sue labbra - Ma se lo desideri, posso mostrarti tutt'altro tipo di gioco...
Tu-tum. Tu-tum.
Tu-tum...
- Ehm, non per dire - fece Yuugi, contemporaneamente paonazzo per le avances e agghiacciato al pensiero che davvero potessero essere messe in atto (Oddei miei, non fraintendete, è solo che siamo in onda e io sono timido!) - Però, questo non sarebbe il punto dove la Narratrice interviene e mi salva dal marpione...?
Temo che la Narratrice sia momentaneamente assente, my honey.
- E chi sta scrivendo allora, di grazia?
YAMI, RIDAMMI SUBITO QUELLA FOTTUTISSIMA TASTIERA!

Fa' ciò che vuoi è tornata!
Non c'è davvero bisogno di aggiungere altro. U.U



Capitolo Quinto

NOIRCHAT!





Una volta sventato il Malefico-Piano-di-Yami-Per-Poter-Amoreggiare-Pacificamente, una volta salvata la castità e la purezza di Yuugi (sia nel corpo che nello spirito, contento? - A volte ho come l'impressione che la Narratrice mi prenda per il culo... )* e una volta ristabilita la MIA supremazia (e, se ve lo state chiedendo, dieci righe fa ero andata a comprarmi le Vigorsol, altrimenti finisco quelle da sputare per terra.) i due ciocchini poterono finalmente dirigersi verso il luogo più amato dagli adolescenti.
No, non è la pizzeria.
No, non è la fumetteria.
No, non è neanche la discoteca.
No, non è nemmeno il cimitero!
Embè? Alcune persone amano il cimitero. Prendete Bakura, ad esempio, caro ragazzo.
Insomma, no. Parlo della scuola!
... Che bella battuta, eh?
- Santi numi, ma è possibile che tu sia sempre arrabbiato con me, Aibou? - domandò una vocina tenera, quasi miagolante, dal basso. Oh, sarà quel gattino nero, microscopico e puccio, che trotterella di fianco a Yuugi.
L'altro gli lanciò un'occhiata bieca. Cercando di non occhieggiarlo troppo, però, che era stramaledettamente kawaii... E' così piccolo, coccoloso e... La sua voce interiore esitò, rischiando di essere sopraffatto da cotanta peluchosità...
... e... PELOSO! Devo resistere! Non può farmi sbollire ogni volta con due occhioni a calamita!

- Sì, visto che ti avevo detto chiaro e tondo di non dormire con me!
- Non è che sia proprio la fine del mondo, eh - ribatté il micio. Yuugi poteva ben immaginare come per lui era stata veramente la fine del mondo, ma in tutt'altro senso.
- Certo! - esclamò lui invece, annuendo convinto: - Abbiamo dormito vicini vicini, scambiandoci il respiro e il calore corporeo!
Tanto
calore corporeo.
- E non dimenticarti di quanti batteri avremo scambiato vicendevolmente, Aibou... per non parlare delle amebe...
Tante
amebe.
- Amebe? - ripeté il piccolo, con un filo di voce. (Siete proprio sicuri di voler sapere a cosa si riferisse...? No, non credo.) - E poi, cos'è questa mania di chiamarmi aibou?
In tutto ciò, Yuugi continuava a marciare con estrema nonchalance fra i passanti; i quali, se erano in buona fede, si limitavano a domandarsi non tanto perché parlasse col suo gatto ma, più che altro, perché mai il suddetto gatto gli rispondesse pure; quelli in cattiva fede, invece, cominciavano a mettere su piani diabolici per rapire lui e il pucciofelino. Due affarini così kawaii non se ne possono andare in giro in modo tanto spensierato. Il 95% dei restanti passanti, comunque, rimaneva troppo sconvolto dai capelli di Yuugi per pensare ad alcunché.
- Be', Aibou significa partner...
Il ragazzino rallentò pian piano il passo, fino a camminare quasi più lentamente del gatto. - E... se è lecito chiedere, eh... perché mi chiami partner...?
- Perché ti voglio sposare! *Love, love*
Yuugi si fermò del tutto. Arrossì, lentamente, dalla base del collo sino alla punta dei capelli. Okay, no, ad onor di cronaca è arrossito dalle unghie dei piedi in su, comunque... Poi sfrecciò via come un missile.
- AIBOU, TORNA QUI!

Yuugi aveva fatto del suo meglio per seminarlo, davvero, ma Yami sembrava avere una strepitosa facoltà di ritrovarlo ovunque (o forse era, più semplicemente, un genio munito di GPS - Perché so er mejo del Colosseo, dice lui. Sì, Yamuccio, sarei anche d'accordo, ma...).
A furia di correre, però, erano arrivati a scuola con un quarto d'ora d'anticipo, quindi, tanto valeva continuare a girellare là intorno.
- Ma non ti vergogni? - bofonchiò il genietto, col fiatone - Far correre così una povera bestiola piccola, puccia e innocente...
- Ho visto che ad un certo punto ti sei ritrasformato e mi sei corso dietro sulle tue gambe, eh...
- Sto seriamente pensando di chiamare il WWF...
- Che un gatto d'improvviso diventi un super figo della Madonna non è esattamente un buon metodo per non dare nell'occhio, genio dei miei stivali...
I due si guardarono un cagnesco per un po'. (Prego, notare il MITICO gioco di parole - un gatto che guarda in cagnesco!) poi Yami se ne uscì: - Aspetta, hai appena detto figo della Madonna?
Yuugi si tirò una pacca in fronte, mentre il gattino faceva il segno della vittoria con la zampetta.
... Ma il suo Epic Win dopo non finì così bene, visto che, a causa della distrazione, inciampò nella sua stessa coda e finì lungo disteso in una pozzanghera.
OH MIEI DEI, CHE COSA KAWAII! OAO
Yuugi lo fissò per un lungo, lunghissimo istante.
Quell'affarino piccolo, puccio e coccoloso.
Dallo spirito così ironico, perverso, sardonico e tanto, tanto irritante.
Ora completamente ricoperto di fanghiglia e animaletti non meglio identificati.
L'affarino in questione si ritirò, in modo discreto, sotto una panchina, annaspando nel proprio imbarazzo.
(Ebbene sì, è possibile perturbare anche lui!)
... E fu così che il genio, per la prima volta, sentì l'altro scoppiare a ridere di cuore.

Uh, un'altra preoccupante fitta alla milza... - Ancora con questa storia della milza, Yami-kun? *Melissa, sorniona.*
- Sei davvero l'entità sovrannaturale più tonta che mi potesse capitare - ridacchiò Yuugi, afferrandolo per la collottola, per poi portarlo all'altezza del viso.
- ... Ma tutto sommato, non mi dispiace affatto!
Yami era troppo preso dal dolore di aver appena fatto miseramente crollare la sua reputazione da summenzionato figo della Madonna, dunque gli rivolse un'occhiata omicida. - Quasi quasi, già che ci sono, ti cavo un occhio.
Il sorriso di Yuugi non vacillò nemmeno per un secondo. - Maddai, per una volta che dico io qualcosa del genere mi minacci di morte, palla di pelo...?
- Non sono una palla di pelo!
- Ricoperta di fanghiglia...
- ... non è vero... - miagolò flebilmente l'altro, affranto.
Ho trovato un modo per incastrare ed imbarazzare anche te, muah ah ah ah *_____*!
L'espressione del piccolo, al momento, era un po' inquietante. L'Epic win è MIO!
OH NO, NO, NO, NOOOOOOOOOOOOOO!
Yuugi e Yami si voltarono verso la Narratrice che, in un angolino, stringeva a sé la sua agendina gotica come un animaletto ferito.
- Embé?
S'E' STACCATA UNA BORCHIA, SANT'IDDIO!
- ... ECCO perché quest'oggi non rompeva tanto...
Yami fissò intensamente l'Aibou. Occhi negli occhi, dentro di se stessi, sapevano come fronteggiare anche quest'ennesima prova. - Propongo di ignorarla e proseguire.
- Andata!
*... Piuttosto semplice, la cosa.*
... tanto mi vendicherò, sì, è inutile, non potete scappare...
- Lasciatela perdere, NON fa mica paura... - L'Autrice, ficcandosi un lecca-lecca gigante in bocca. - Oh, ne ho sempre voluto uno!
- Grazie, Autrice.

- YUUUUUUGI!
Yuuuugi era ben conscio di come il suo nome si prestasse perfettamente agli ululati, ma a volte la cosa era un po' ridicola. Comunque fosse, Jonouchi-kun gli stava correndo incontro, fortunatamente senza alcun graffio (Non dobbiamo ricordarvi che due capitoli fa Yami l'ha scaraventato giù da una finestra, nevvero?).
Fulminò il gattino - che adesso aveva avvolto nella sua giacca e si portava in braccio - con un'occhiataccia. L'altro sbuffò. - Ma va', non vedi com'è arzillo? Gli ho persino ricucito i bottoni della divisa!
... Non è che ci vedesse molto bene il genio in versione massaia, ma insomma...
E fu solo molto, molto faticosamente che riuscì a cancellare la mezza visione che gli si era parata davanti agli occhi di Yami abbigliato con una divisa da PornoMaid. (Non la descrivo perché non vorrei fare spoiler... ^___^).
Grazie ad uno scatto olimpionico, Jonouchi l'aveva raggiunto senza farsi implodere un polmone. - Buongiorno, Yuugi! Ti sei riportato questa bestiaccia?
Yami e Jono si scambiarono un'occhiata assai poco amichevole.
Yuugi lo strinse a sè come un peluche. - Eh, sì. Vedi, è così morbido che funziona perfettamente da antistress! - fece, tirandogli una guancia.
- Ahia!
Il biondo inarcò un sopracciglio. - Sai, ieri avrei giurato che parlasse pure...
Il gattino aprì la bocca, ma fu prevenuto da Yuugi che se ne uscì con un: - Barattolo di marmellata di ciliegie - molto perentorio.
- Nyah... -//-
PuccioPuccioStraPuccio - Messaggi subliminali.
Jono fece un gesto vago con la mano. - Vabbé. Yuugi, oggi ho portato con me il mio tesoro... vorresti vederlo?
Il piccolo Yuugi stava per mettersi a piangere dalla gioia. Cioè, non solo Jonouchi era ancora vivo (E già questo andava oltre ogni previsione...), vegeto e in ottima salute, ma era anche gentile con lui e si stavano parlando civilmente! Forse il genio, dopotutto, non portava così tanta sfiga...
Annuì vivacemente. - Certo che voglio!
- Mi dispiace - rise Jono, - ma non posso. E' una cosa visibile, ma che non si vede!
- LO SO IO! LO SO IO! - gridò l'Autrice dall'angolino in cui si nutriva di Nutella e, fra una cucchiaiata e l'altra, scriveva la storia al portatile. - Sono i pidocchi!
... Autrice, questa se la poteva anche risparmiare...
Seriamente
.
- Gnè, gnè, gnè.
Yuugi e Jonouchi proseguirono il loro momento idilliaco come se nulla fosse.
- Dicevo, è... l'amicizia - e qui porse la mano a Yuugi, che non poteva credere ai suoi occhi.
Io... io... oh, mio zio, è l'attimo più bello e commuovente della mia breve vita!*2

Yuugi si gettò direttamente fra le braccia di Jono, lasciando, com'era ovvio, che il micio si sfracellasse a terra nella manovra.
- AHIA!
- E ho pure il barattolo di marmellata di pesche, di fragole, di prugne (!), di pomodori (!!), di antilope (!!! ... no, sul serio...).
- NYAHIA, contento!?
Jonouchi lo allontanò da sè. - Va bene l'amicizia, ma ho pure una reputazione! ... E poi, che diamine c'entra la marmellata adesso?
Yuugi recuperò il gatto da terra, lo ficcò con noncuranza nello zaino (Jono avrebbe giurato di aver sentito delle imprecazioni irriferibili provenire dal suddetto, ma erano appunto irriferibili.) e sorrise. - Beh, diciamo che la marmellata è sempre un grande pegno d'amicizia!

Il gessetto del professore di inglese raschiava con insistenza la lavagna, mentre il tizio era tutto impegnato a tracciare strani simboli.
- Ecco, ragazzi, vedete? Questo è un triangolo. Forza, ripetiamo tutti insieme! TRI-AN-GO-LO!
... Qualcuno recuperi le mie braccia, che sono appena rotolate via...
Ora, capisco che Yami abbia scaraventato dalla finestra pure lui, ma non può cercare di insegnare a dei sedicenni l'alfabeto!

A parte il trascurabilissimo dettaglio, Yuugi si poteva ritenere piuttosto soddisfatto. Aveva stretto amicizia con Jonouchi, era riuscito ad imbarazzare Yami e si era anche sbafato due pacchetti di wafer alla nocciola. Senza contare, poi. che Ushio era finito in ospedale, e non ne sarebbe uscito tanto presto...
Certo
rimuginò, addentando l'ennesimo wafer Quando ne uscirà, oltre ogni ragionevole dubbio, mi ucciderà.
Pausa di riflessione, col wafer che crocchiava in sottofondo.
Scrollò le spalle. Be', vedrò di godermi la vita il più possibile. E poi, nel frattempo, potrei pur sempre trasferirmi in Congo!
O su Marte, tanto per andare sul sicuro.
Ma non era tutto un po' troppo tranquillo?
Mancava qualcosa... come... una voce petulante che lo stressava continuamente... due occhioni viola che lo sbirciavano... uno scemotto che faceva del proprio meglio per annientare la sua salute mentale....
...Dove cavolo è Yami?
Nello zaino non trovò nessuno gatto killer pronto a cavargli gli occhi, quindi...
Ditemi che non è scappato di nuovo...

Non è scappato di nuovo. ^_^
Molto divertente, Narratrice.

Non stavo scherzando, cocchino, dà un'occhiata al tuo astuccio.
Da cui venivano sinistri rumori e musica discotecara. Aprì la cerniera con somma cautela.
In effetti, all'interno, c'era Yami che, in versione bigné, si stava organizzando un appartamentino dentro il suo astuccio.
- Dunque, il divano va bene in quell'angolo... e il tavolo? Fa pendant con il vasetto di fiori! Lo metto lì!
- Cosa. Diamine. Stai. Facendo? - Per descrivervi la perplessità di Yuugi in quel momento, basterebbe dirvi che, sulla sua testa, erano apparse le lettere "W", "T" ed "F" al neon.
- Ti sembra che stia preparando una teglia di cozze gratinate, Aibou?
- ... No.
- Ecco, infatti. Mi dedico all'arredamento.
Beh, doveva ammettere che il genietto, tutto sommato, aveva occhio. Un divanetto in pelle nera sulla destra, un tappetino a fantasie esoteriche, un tavolino rotondo circondato da piccole e pratiche sedie da ufficio...
Oddio, le sedie che girano! VOGLIO UNA SEDIA CHE GIRA!*3

E aveva perfino appeso dei mini-quadri alle pareti.
Solo, momento...

- Yami - e lo disse con una voce che avrebbe fatto rabbrividire Kaiba (ma come si chiamava ancora non gli era tornato in mente;) - Quelle sono foto mie?
-... Sì, Aibou.
- Sono foto mie di quando non avevo vestiti addosso?
- ... Non vuoi saperlo, Aibou.
Senza dire un'altra parola, Yuugi prese l'astuccio, completo di genio e tutto, e lo buttò fuori dalla finestra aperta.
BAKA!

Pausa pranzo. Come ogni eroico protagonista di shonen-ai che si rispetti, Yuugi si era ritirato sul tetto, per gustare pacificamente il suo bento e, intanto, lasciarsi andare a filosofiche riflessioni sulla sua esistenza.
... Sì, lo so che Yuugi, alla fine, non ha fatto altro che lasciarsi andare a filosofiche riflessioni sulla sua esistenza per mezza fanfic. Ma visto che nell'altra metà si è lasciato andare a erotiche riflessioni nei confronti del genietto, direi che possiamo perdonarlo.
Questo scemo
pensò, strappando la testa ad un gamberetto - per quanto, piccino, sia già decisamente morto; dovrei cominciare a portarmi sempre un barattolo dietro! Che so, qualcosa a prova di magia, così se ne deve stare buono! O tipo un aggeggio pieno di catene che possa sia tenerti fermo che bloccare i poteri: sarebbe perfetto!
Così te lo potresti spupazzare in santa pace... Sì, è perfetto, sono d'accordissimo!
Non era esattamente quello che intendevo, a dirla tutta.... però non è un'idea malvagia, no, per niente... va bene, facciamoci un promemoria.

Mentre smanettava sul suo cellulare per annotarsi l'interessantissima e pornografica idea, il suo sguardo cadde verso il basso, e un sorriso malvagio gli increspò le labbra. Quantomeno, mi sono vendicato!
Se vi ricordate il nastro di seta di un colore indefinito ma Orrendamente-Tendente-Al-Rosa dello scorso capitolo, be', diciamo che appena possibile, Yuugi aveva acchiappato Yami VRS gatto e gli aveva fatto un fiocco al collo.
... Con anche il campanello.
- Andiamo, scusami! - Il tono del micio sembrava davvero dispiaciuto (eh, eh, vorrei ben vedere!). - Ti prometto che sarò buono!
- Tanto lo so che non mantieni mai le promesse... - bofonchiò Yuugi il quale, purtroppo, aveva una soglia di resistenza alla pucciosità bassissima.
Ma vi pare che il Re dei Giochi possa arrendersi così? Naturalmente no. Infatti si avvicinò al ragazzino e strusciò la testolina contro la sua coscia. *Nel caso qualcuno non ci avesse fatto caso, Yuugi è seduto per terra, neh.* - Sarò buono, buonissimo, come un frappè!
Okay, era troppo. Yuugi lo afferrò per la collottola e se lo abbracciò. - Almeno, oltre che marpione, sei morbido - sospirò.
- In certi punti anatomici sono così morbido che...
YAMI!
Yuugi si gettò di lato per scansare l'Anguria Volante.
Per la vostra salute, sarà meglio darci un taglio con gli espliciti riferimenti sessuali.
*... Be', cosa sono quelle grasse risate nel backstage?*
*Okay, stavo scherzando!*
- Eh-ehm - si schiarì la gola Yami - Questo è per dimostrarti che sono del tutto in buona fede.
Non avrebbe davvero saputo spiegarsi perché, ma nelle orecchie di Yuugi, quella frase suonò molto più inquietante di, che so, "Tentacle Porn". O "Fangirl".
Ad ogni modo, nella sua mano destra comparvero quattro biglietti, per il "SuperUltraIperSarebbeUnSuicidioPerderseloConcerto di NoirChat!".
- NoirChat? E chi sarebbe?
- Un cantante esordiente - sorrise il gatto. - Insomma, Yuugi, dovresti tenerti più aggiornato sulle nuove tendenze! Comunque sia - agitò una zampetta, - Potrai trascinarci i tuoi nuovi amici. E' un bel modo per celebrare un nuovo inizio, che ne dici?
A Yuugi luccicarono gli occhi. Quel giorno aveva qualcosa di... di... miracoloso!
E non avrei mai detto che questa palla di pelo perversa si sarebbe preoccupata per me!

- Allora grazie, è un pensiero delizioso!
Yami avrebbe pensato "... delizioso? Ma come parli, Aibou?" ma non posso dirvelo perché siamo nel PoV di Yuugi.
... Oh, damn it, l'ho già fatto.
- Prego. Solo, ora...
- Sì?
- Mi toglieresti questo accidenti di campanello? Sono un macho, io!

- Anzu! Anzu! VERRA' ANCHE LA MIA ANZU! Urrà!
- Yuppie - rispose il genietto, funereo, dal lampadario.
Yuugi continuò imperterrito a scavare fra i suoi vestiti. - Sbuffa quanto vuoi, ma ho praticamente un appuntamento con la mia futura sposa e madre dei nostri figli! Potrei andare a ballare sul comignolo!
Yami sorrise pericolosamente. - Se ci tieni così tanto, ci pensiamo subito...
- Oh, sta' zitto - fece il piccolo, tirandogli contro un braccialetto borchiato. Era felice, felice, felicissimo; stava per andare ad un concerto con i suoi amici, come tutte le persone normali, era riuscito a convincere la ragazza dei suoi sogni ad andarci, come un qualunque altro sedicenne in calore avrebbe fatto, e ora non sapeva cosa cavolo mettersi addosso, come ogni altro essere umano. Era un momento sublime, sentirsi una persona normale o, perlomeno - pensò adocchiando il riflesso dei suoi capelli - quasi normale.
C'era solo un piccolo, insignificante problema. Una sorta di campanello d'allarme che gli trillava nella testa. "Perché sto per andare ad un concerto con Anzu e Yami ancora non ha cercato di sabotarmi?".
Manco gli avesse letto nel pensiero, proprio in quella, Yami buttò là: - A proposito, io non vengo. Non ti dispiace se mi prendo una serata di ferie, vero?
Rispondere "... Perché mai dovrebbe dispiacermi? *____*" non sarebbe stato tanto carino, in effetti. Ma adesso si sentiva realizzato.
- Prego, fa' pure - gli concesse, magnanimo - Anzi, guarda, per stanotte puoi pure usare il mio letto, visto che ti piace così tanto.
- Oh, sì, è tutto impregnato del tuo profumo... *Smile, smile*
- ... ho cambiato idea.

Dieci minuti dopo, Yuugi, Anzu, Honda e Jonouchi si riunirono davanti al KaibaDome. Oddei, non sapevano spiegarsi effettivamente come avesse fatto Honda a seguirli, visto che nessuno di loro si era ricordato di invitarlo; ma i biglietti erano quattro, ci stavano. (Ma la prossima volta rimani fuori a raccogliere cartacce, Honda.)
Oh, Anzu, quanto sei carina...
A Yuugi non sembrava vero di poter godere della fanciulla castana in tutto il suo splendore (?), altro che quel rompiballe...
No, presumo che Yuugi non abbia problemi di vista, perciò la cosa risulta inspiegabile anche a me, non abbiate paura.
Honda rivolse un ampio sorriso al gruppetto. - E' stata davvero una sorpresa poter uscire con tutti voi!
Gli altri tre si scambiarono un'occhiata, ma nessuno ebbe il coraggio di dirgli che anche per loro era stata una sorpresa, oserei dire, enorme.
- Be', ragazzi - fece Jonouchi, passando un braccio dietro il collo di Honda (Con fare amichevole, gente.) - Si entra?
- Si va!

Millemila lucine colorate, tonnellate di fangirls e fanboys arrapati, no, voi non avete letto niente, un palco ultraluccicante, delle casse alte almeno sette metri.
Tutto ciò era quanto meno scioccante.
Per non parlare dei pop-corn che piovevano dal cielo.
E Yuugi era abbastanza sicuro che nessuna perturbazione atmosferica al mondo potesse avere a che fare con i pop-corn.
- Santo cielo... - mormorò Jonouchi, mettendo le mani a coppa e raccogliendo gli stuzzichini - Tutto questo è...
- Assurdo?
- No, ingiusto! Non potevano piovere patatine alla paprica, perdiana!?
Un pacchetto di patatine alla paprica gli cascò sulla testa.
Il biondino fece un segno di saluto verso il cielo. - A buon rendere!
- Certo che sei stato geniale a trovarci questi posti in prima fila, Yuugi - Anzu lo fissò con occhietti sbrilluccicosi - C'era il tutto esaurito!
- Nemmeno Chuck Norris avrebbe potuto procurarsi i biglietti - annuì, saggiamente, Honda.*4
Il piccolino, intanto, si stava sventolando per riprendere fiato. (Eh, gli occhi sbrilluccicosi di Anzu non perdonano... - A costo di ripetermi... WTF?) - Oh, ma è stato facile, me li ha procurati il mio g- No, forse non era una buona idea finire quella parola. - ...gggatto!
-... Quello che parla?
- I gatti non parlano, Honda.
- No, certo che no - fece Yuugi, teso come una corda di violoncello (Sono una persona originale, che volete farci. *E non ho la benché minima idea di come sia fatto un violoncello, ah ah!*) - Ma il mio è un gatto... molto... intelligente. Lo mando al botteghino a prendere i biglietti e... - La voce gli morì in gola sotto gli sguardi perplessi dei suoi nuovi amici - ... lascia pure la mancia....
Piccolo momento di silenzio.
- Me lo devi presentare ** - Anzu, la gattofila del gruppo.
PHEW!

In quel momento, tutte le luci si attenuarono. Sulla folla calò in silenzio adorante, e alcuni faretti dai raggi purpurei furono puntati sul palco. Perfino i pop-corn rimasero sospesi in aria. (... Lo so che non ha senso, lo so. Non è bellissimo?)
Il cantante fece il suo ingresso sul palco.
Incedendo trionfalmente, sotto la pioggia di applausi (e di pop-corn che si erano trasformati in GoliaActivePlus)(Ma cadevano piano piano, niente bernoccoli!).
Un ragazzo sui diciotto anni, dal fisico asciutto e palestrato. Dalla carnagione scura, che faceva pensare a paesi esotici. Dai grandi occhi viola ametista.
Dalla improponibile acconciatura a spunzoni.
Con solo, all'incirca, il cinque per cento della pelle coperta.
Indossava un micropaio di pantaloncini di pelle, stivali (sempre di pelle), braccialetti (sempre di, indovinate un po'... pelle!) e un boa di piume nero intorno al collo.
Fine.
Anzi, no, giusto, aveva anche un paio di pucce orecchiette da gatto sulla testa, e la codina nera che si dimenava dietro di lui.
- YAMI!? - gridò Yuugi, incredulo, mentre le sue braccia si staccavano e rotolavano lontano, lontano, per non tornare mai più.*5
Spiegatemi secondo voi come dovrei fare ad evitare i pensieri sconci SE QUESTO DISGRAZIATO MI SI PRESENTA DAVANTI IN BOXER DI PELLE!
E la coda e le orecchie da gatto, non dimentichiamoci!
- Ed ecco che comincia il concerto di NoirChat!

Capitolo Cinque - FINE! DIO, RA E TUTTE LE DIVINITA' COMPETENTI SIANO LODATE!




*1 Impressione? OO Potrei offendermi, sai, con tutto l'impegno che ci metto! *E se ne vanta pure...* Fuck yeah.

*2 - Non è stato quello in cui hai incontrato me, Aibou? OAO - Il genietto, sinceramente sbalordito.
- ... MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH, questa è la battuta più bella della settimana!

*3 Anche io voglio una sedia che gira, e che diamine! Cioè... dico... guardatela... GIRA! O_____O *Melissa, che fissa scoinvolta la sedia. Che gira.*

*4 Walker Texas Ranger, mi fai una pippa. *Yami e le sue manie di onnipotenza.*

*5 Ovviamente era metaforico, ragazzi.

Nota che non è proprio una nota quanto un dare a Cesare quel che è di Cesare: l'abbigliamento sexy in pelle e piume del puccioneko è liberamente ispirato a quello che sempre Yami indossa nella doujinshi BlackCat & WhiteSnake della Rapan. ^O^

SONO TORNATA!
*Balla la Caramelldansen*
Cough, cough, cough, che ritardo spaventoso...
... Mi dispiace tanto, davvero. Diciamo che i miei buoni motivi ce li avevo, e anche no; potete farvi una vaga idea dando un'occhiata agli ultimi articoli del mio blog.
Vi prego di perdonarmi, non vi lascerò più soli! *___*
Questa volta ho anche un bel po' di annunci da fare! In primis, questo capitolo è solo la prima parte, ovviamente presto seguirà il concerto - Mi auguro caldamente di riuscire a scriverlo questi giorni; - solo che, per fino al 15 settembre difficilmente potrò connettermi, vi prego di avere pazienza. La buona notizia è che dopo il 15 tornerò a stressarvi in pianta stabile! ^O^
Dopodiché.... ANCHE TAILUCHAN ANDRA' AL ROMICS!
Se volete un mio autografo, potete beccarmi là; farò il cosplay di Hayate Ayasaki, dunque, se vedete una scema vestita da maggiordomo con la parrucca azzurra, ebbene sì, sono io! *Se volete sapere come sono fatta, spulciando le foto sul mio account di feisbuk lo scoprirete.*
L'altra meravigliosa notizia: io e Soe Mame, qualche mese fa, abbiamo messo su un blog dedicato al vero Yugioh (dunque versione originale al 100%) adesso ci abbiamo messo tante belle cose (La traduzione di tutte le opening/ending, confronti tra gli episodi censurati e gli originali - Soe ha già fatto l'ep 50 e il 51 -, notizie relative al merchandise, il significato di tutti i nomi, ogni cosa circa il doppiaggio, miscellaneus), e tante altre ne metteremo in futuro (vi stupiremo ^___^). Dunque, se volete passare da noi, commentare e aiutarci a farlo crescere (staremo sempre con la spada tratta, in difesa di Yugioh!) ci trovate qui: http://gamenojikanda.blogfree.net/
Pensavo che qualcuno potrebbe essere molto interessato. XD
Vi ringrazio tutti, sinceramente, caldamente, dal profondo del cuore, per il sostegno e l'affetto che date a questa storia. Grazie.
Quello che segue è l'angolo dove io e i pg faremo i ringraziamenti e risponderemo/commenteremo al/le vostre recensioni. E' venuto lunghissimissimo, non c'è bisogno che ve lo leggiate tutto XD *Se volete solo la vostra risposta, cercate il vostro nick, li ho scritti in grassetto corsivo.*


L'ANGOLO DELLA SEDIA CHE GIRA!
... GIRA, VI RENDETE CONTO? OAO


Ci troviamo nell'astuccio di Yuugi (?). Alcuni loschi figuri, ammantati di nero e borchie [CIT.] sono radunati intorno ad un tavolino nero sul quale troneggia un piccolo portatile. E, cosa fondamentale, un barattolo di Nutella.
- Yuugi, dovresti smetterla di intingere il Galak nella Nutella, finirà col venirti il diabete.
- Gira, gira, gira...
- Yami, togli quella mano da lì!
- Ma anche tu sei così morbido, Aibou!
Yami che tiene in braccio Yuugi perché ci sono solo tre sedie; l'Autrice che si sta dilettando a scattere fotografie ai due paciocchini, dato che Yami indossa ancora il completino sexy del concerto ed è un'occasione da non perdere, decisamente; Melissa che si limita a girare sulla sua sedia perché, be', gira.
- Ci ritroviamo tutti qui riuniti...
... per celebrare un matrimonio...
- Dovresti proprio toglierti questo brutto vizio di rubare tastiere, Yami.
Anche se io mi diverto tanto... **
Intanto Melissa continua a girare.
Yuugi salta giù dalle ginocchia del suo genietto. - Oh, santo cielo, basta, con voi non se ne cava una mummia dal sarcofago!
Yami, l'Autrice e Melissa lo guardarono straniti. - ... Ma come parli, Aibou?
Il piccolo li ignora bellamente. - Dunque, siamo dentro il mio astuccio per un motivo non meglio precisato che, forse, è da ricercare nell'eccessivo consumo di zuccheri - SEEEH, zuccheri! - dell'Autrice. Comunque, dobbiamo rispondere a quelle benedette recensioni!
Dalla platea viene un coro di "Aaaaah" sollevati.
Yuugi inarca un sopracciglio. - Perché, cosa credevate dovessimo fare?
- Org- L'Autrice butta Melissa giù dalla sua sedia, prima che abbia il tempo di concludere. Ma che Narratrice pornista, sant'Iddio...
Yami esibisce il suo miglior sorriso. - In quanto sex symbol di questa fanfic, comincio io! Sex symbol? Pensa Yuugi, sconcertato. Ma guarda questo...
Si avvicina a Yami e, con mossa esperta, gli fa i grattini dietro le orecchie da gatto.
- NYAH!
- Mettila come vuoi - dice, perfido - Ma per me sarai sempre una palla di pelo!
Melissa si appoggia a Julius con fare adorabile. No, che l'Autrice ora abbia un occhio nero non c'entra assolutamente nulla con la sua mistica apparizione.
- Be', si parte!
- Oh, aspettate! - esclama Yuugi, tirando fuori dalla tasca una lista lunga quanto un papiro egizio - Bisogna prima fare i ringraziamenti!
- ... Li lasciamo a te, piccolo. Vai, SEI TUTTI NOI!
Che simpaticoni, sul serio. Yuugi prende fiato: - A nome di tutti i partecipanti alla fic, ringrazio di cuore e molto sentitamente tutte le seguenti persone: ... che dite, vado in ordine alfabetico?
- Per me puoi anche andare in ordine astrologico, tesoro, basta che la facciamo finita in giornata... - Dai, lo sapete tutti chi ha detto questa frase.
- OK! Quindi, grazie tante a: AliceWonderland, angelika4ever, Chandra Adrastea, Chico Chan 95, coloreit, dama oscura, Diana924, elycarrez97, fenicex8, gatta1290, habanera, JennyMatt, Jessica_Hale, kelly, Lightless, lilibeth, masayachan, Morphine_, Mosca, NatsuVIII, Nemeryal, pinkiss, Qemi, Rape Chan, reader, redeagle86, ScudoDiTiglio, sesshoyue, Soe Mame, Sweet_Pancake_, Tico_Sarah, Valerydel95, XShade-Shinra, yami no tenshi, Yami_no_himitsu e zazziella!
Gli altri sono rimasti a bocca aperta.
- Che figata - dice l'Autrice - Come diamine hai fatto a pronunciare anche i trattini?
Modesto, il piccolo si stringe nelle spalle. - Che volete farci, sono un figo.
- Ma adesso basta metterti in mostra, Aibou - fa Yami, spuntando da dietro di lui (ehm, veramente gli si è appeso alla schiena tipo koala.) - Ora tocca a me! La prima fortunella a cui tocca una mia risposta è.... TADAN, giulietta24! Dice che la storia le sta piacendo tantissimo *D'altro canto, con una coppia come la nostra, non potrebbe essere altrimenti, mi pare...* e che "Yami innamorato è trooooooooooooppo dolcissimissimo" ecco, sono d'accordo con lei!
- Pure io!
- Gira, gira, gira... oh, sì, anche io! - Melissa, se vuoi star ferma con quella stramaledetta sedia...
Ora Yami è soddisfatto. - Visto, se ne accorgono tutti tranne te! Comunque, Giulietta, arigatoo gozaimasu per il commento!
Non è tremendamente sexy, ragazze/i? **
- Seeeeh, come no... - Con un puccioso broncio stampato in volto, Yuugi fa scorrere la pagina del pc verso il basso. - Adesso è il turno di pinkiss. Si augura che Yami mi conquisti presto - CERTAMENTE. - e...
Il piccolo Yuugi avvampa.
- Embé?
Melissa continua nella lettura, malvagia come nessuno. - E spera anche che vi dedichiate alle cose sconce!
Il sorriso di Yami si fa discretamente pericoloso. - Eh, Aibou, non puoi sfuggirmi...
- Oh, ma piantala! *STUNK*
-... C'era proprio bisogno di tirarmi il barattolo di Nutella in testa?
Epic Win di Yuugi, direi. Comunque sia, pinkiss, thanks very much for the review!
- E' meraviglioso notare come l'Autrice parli tranquillamente sia tramite dialoghi che narrazione...
- Infatti di tutto ciò non si capisce una mazza - ride Melissa, - Ma è questo il bello! Bene, alla prossima ci penso io! Jessica_Hale, la tua recensione spetta a moi ^-^. "Spero di vedere un bacetto nel prossimo capitolo".... Mumble, in questo non c'era, però tra poco...
- MELISSA, NIENTE SPOILER!
- Mio Dio, come siamo pignoli! L'abbraccio era commuoventissimo, sì. Ma anche il fatto che Yami sia riuscito a constatare quanto pure Yuugi sia morbido! "Quel mito di Melissa..." se vuoi il mio autografo, basta fare un fischio. U__U Mercì beacoup per essere passata, cherie!
Oggi siamo tutti assai international. Oh, be'. L'Autrice si fionda sul pc - non prima di aver rubato l'ultimo pezzo di Galak a Yuugi. - ORE NO TURN! Yeah, mi è capitata masayachan *O*. E va bene, ti chiamerò Masaya-sama! Anche se sono curiosissima di sapere se ti farai viva anche per questo capitolo... XD Orbene! Ebbene sì, Yami è vergine!
- AUTRICE! O/////O - Yami corre a nascondersi sotto il tavolino. Eh, no, momento, perché è arrossito pure Yuugi...? o.O
- Ragazzi, fintanto che siete sotto la mia ala protettiva, dovete far l'abitudine al fatto che la vostra privacy sia stata gettata in pasto alle ortiche. E poi è sempre un bene essere sinceri! Le uniche cose che non dovete mai rivelare, sono il codice segreto del bancomat e se vi fate la ceretta!
Melissa, Yuugi e Yami - da sotto il tavolino - scrutano l'Autrice.
- D'accordo, questa era pessima... Vabbuo'! Yuugi - sorride innocentemente - Masaya chiede se potresti abbassarti i pantaloni per rimediare presto...
*Sthump*. ... - Melissa, tiralo su, per favore. Comunque non preoccuparti, di sicuro ci sarà in futuro la rating r a tema, ovvero "Fammi ciò che vuoi"! Sempre se, ovvio, sei d'accordo su questo titolo, visto che è la TUA variante XDD. L'ho detto adesso che nessuno dei due ascolta così non gli prende un infarto. ùù Mio piccolo Re, vieni fuori da lì che tocca a te **.
Yami, facendosi forza, riesce a tirarsi fuori da sotto il tavolino e tornare davanti allo schermo, anche se ha ancora le orecchiette pelose dritte per l'imbarazzo. - E io ritorno con AliceWonderland, mia grandissima fan...
Stavolta è l'Autrice a nascondersi sotto il tavolino.
Yami le fa pat pat sulla testa, comprensivo. - Vorrebbe farti sapere che il tuo messaggio di auguri per il compleanno l'ha ricevuto e ne è stata felicissima, ma purtroppo si trova sprovvista di credito da, più o meno, questo febbraio, e in quei giorni era in "viaggio" ... Morale, si è dimenticata di rispondere quand'è tornata a casa, e dopo era talmente imbarazzata che ha preferito far finta di essersi trasferita in Congo.
- Che storia toccante... - se n'esce Melissa, asciugandosi una falsa lacrimuccia. - ... Ma perché tutti sono fissati col Congo, in questo capitolo?
- Adesso parliamo di me, che sono la star di questo show! ** - Yami, piuttosto sborone. Yuugi ne approfitta per fargli di nuovo i grattini. - Aibou, fermo che altrimenti faccio le fusa! Rrrrr.... eh-ehm... -//- Solo una domanda, Alice... perché proprio lo sciroppo d'acero? OAO
Il perfido Aibou, intanto, si annota tutto sul suo taccuino.
... Sarei curiosa di sfogliarlo, quel taccuino, eh, già...
- Intanto, il riferimento alla marmellata di porri mi fa domandare se Alice sia una fan dei Vocaloid. Oh, be', lo scopriremo. Intanto, muchas grazias per i complimenti e il sostegno!
Melissa sta tirando l'Autrice fuori da sotto il tavolino. - Cosa c'entrano i Vocaloid, adesso?
- Che anche io sono un loro fan! - risponde Yami, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, stringendo la sua action figure di Miku Hachune.
- Però stiamo facendo un ottimo lavoro, ragazzi - esulta l'Autrice, ripresasi *e sperando che Alice mi perdoni* - Abbiamo già risposto a cinque rece!
- Ne mancano dieci, Autrice.
- ... Passatemi quel barattolo di Nutella. ORA.
Visto che Yuugi s'è ripreso, giostrerà lui la prossima. - Però l'Autrice si è finita il mio Galak... - Yami gli passa una confezione di cioccolatini Lindt.
- Con tutto il mio amore, Aibou.
-... Credo che passerò ad una dieta povera di zuccheri e fibbre. A parte i miei fianchi, adesso tocca a Nemo Dragon, di cui notiamo tutti il cambio di nickname...
- Beh, ho sempre trovato che la parola Nemo facesse figo... - commenta la Narratrice, che è tornata a girare sulla sua sedietta. - Gira, gira, gira...
- Bene - sorride Yuugi, sarcastico - ora che Dragon ha pure la benedizione di Melissa Valeriana, vivrà meglio. *Scherzi a parte, è un bel nick XD* La suddetta, dopo aver fatto velatamente riferimento all'abitudine dell'Autrice di recensire dopo settemilaseicento anni, ci prega di non picchiarla per il ritardo.
.... Melissa, Yami e Yuugi si fissano.
Intensamente.
Molto intensamente.
Poi tutti e tre scoppiano a ridere, mentre l'Autrice si è ritirata in un angolino a tracciare cerchietti col dito.
- LEI! La ritardaria più ritardataria del sistema solare! Ci manca solo che accusi qualcun altro di essere in ritardo! Muahahahahahahah!
Perfino Yuugi si sta tenendo la pancia per il gran ridere... Ah, ah, che dolci che siete... U.U
- Sì, sono una ritardataria cronica - sorride dolcemente l'Autrice - E posso anche diventare molto vendicativa.
Il bazooka che tiene affettuosamente fra le braccia sembra placare i bollenti spiriti degli altri tre. - Benissimo, continuiamo? ^-^
- Uh! - salta su Yami, felicissimo - Aibou, Aibou, leggi qua! Dice che con le ali e i vestiti gotici sono uno splendore! Che brava ragazza, così piena di buon gusto...
- Autrice, mi presta il bazooka?
- ... non lo faccio più, promesso oAo.
E Yuugi aggiunge: - Si domanda anche come potrò mai vivere in pace! Beh...
Si guarda intorno, in quel panorama desolante: l'Autrice se n'è tornata nel suo angolino, dondolando sui talloni e mormorando che non è poi così ritardataria; Melissa sorride inquietante - come al solito. ù.ù - abbracciata a Julius; Yami... si sta mangiando la Nutella rimasta. La SUA Nutella.
Mi sbagliavo: non è desolante, è devastante.
Ma che quadro di deliziosa demenza... **
- La risposta alla domanda temo che sia no.
- Dovrai imparare a convinverci, Aibou - disse Yami, saggiamente, battendogli su una spalla.
La mia Nutella... çAç
Melissa, gira che ti gira, si piazza davanti al computer. - Forza, ragazzi, sono sei ore che rispondiamo alle recensioni, diamoci una mossa! Devo andare a fare il filo alla mia bipenne, sapete, non vorrei arrivare in ritardo, mi serve la luna piena...
- Ma luna piena è fra tre giorni...
- INFATTI! ... Ma vi amo lo stesso, gente. ^__^ Comunque! M'è capitata in sorte XShade-Shinra...
- Cos'ha detto, Narratrice?
- Cs... xsc... oh, mio Dio, non farmelo ripetere!
Visto, Shade, perfino Melissa non riesce a dire il tuo nick OAO
- La storia del cucciolo di palma: be', andiamo, guardate bene Yuugi. O è una palma, o è Maria! - Melissa fa un cenno vago. - Riguardo la milza, cosa c'è di strano? Le streghe ascoltano i loro reni, Johnoh conversa con il suo stomaco, Yami dà retta alla sua milza. Il tutto è logicamente illogico. ^^ ... Yuugi e candore... - La Narratrice rischia di essere colta da un altro attacco di risate compulsive al pensiero delle parole "Yami", "Yuugi" e "Candore" nella stessa fanfic. - Oh, certo, mettiamoci anche Castità in mezzo, magari...muahahah...
Yuugi avvampa. - E allora, non può essere così? Pfui... Ma tante grazie per il commento, o Shade. Passiamo alla prossima recensione, va'. Questa è di dama oscura...
- Ma toccava a me rispondere! - L'Autrice è tornata fra noi.
- Bene, perché parla proprio di te! Dice che la storia è bella, ma ci sono troppi commenti nella narrazione...
L'Autrice scuote le spalle, con un sorrisone a cinquantatré denti *Così rispondo al quesito di Soe: nessun dentista, era una citazione di Pan *O**. - Colpa di Melissa, non certo mia! Direi che dovreste andare a protestare da lei!
- E Julius, naturalmente - replica la Narratrice, con uno dei suoi pucciosissimi ghigni.
Yami, nel frattempo, si stava divertendo con un gomitolo.
- Yami, sant'Iddio, fa' il genio grande!
- Ma sono un neko! E poi questo gomitolo è così... morbido! **
E così scoprimmo che il genietto ha una certa fissa per le cose morbide.
- No, è solo che mi ricorda Aibou U.U Però ora devo rispondere io! Allora... - Yami fa scorrere la pagina fino alla recensione successiva e... - Oh-miei-dèi - invoca, sgranando gli occhi. - Che è questo deliberato attentato alla nostra salute...?
- La recensione di Soe! - salta su l'Autrice. - Andiamo, il suo bisogno patologico di scrivere dei poemi epico-cavallereschi ad ogni recensione è così dolce...
- Non oso immaginare cosa sarà la sua lista matrimoniale, allora...
- Cercherò comunque di essere coinciso e diretto, Soe Mame. - Yami prende una boccata d'aria e si prepara ad affrontare l'ardua, arduissima, impresa. - Ricevere una dedica nella NOSTRA storia dev'essere uno degli eventi più gioiosi della vita... ^_^! Il momento di perplessità e orrore per il nastro ce l'ho avuto pure io... soprattutto perché cerca di rimettermelo ogni volta che mi trasformo in un gatto!
- Ovviamente - la risposta di Yuugi non si fa attendere. - Dove s'è mai visto un gattino cucciolo, piccolo e puccioso senza fiocco al collo?
- Aibou, non avrei mai pensato di dirlo, ma vade retro. Marmellata di ciliegie... ho come l'impressione che le ciliegie continueranno a terrorizzarmi per il resto della mia vita.
*Melissa gli mostra una ciliegia*
- ARGH!
- Uh uh, ma quanto sono cattiva! ^O^
- ... naturalmente stavo scherzando, era tutto calcolato... - Yami arrossisce di nuovo - Ecco, però, il fatto che la mia verginità venga sbandierata e commentata da tutti non è mica giusto oAo e poi, sì, se uno sta a secco per tremila anni, è logico che poi diventi un pervertito!
L'Autrice annuisce gravemente. Davvero parole sante.
- Dopodiché, Soe ha commentato un'altra dozzina di momenti che mi vedono come eroico protagonista... sono quasi commosso... grazie, Soe! çAç Aibou, prendi esempio da lei!
- Ma neanche morto!
- Potrebbe offendersi, sai.
- Pfft... <.<
Il genietto continua nella sua lettura. - "Peccato che non abbia avvertito Yugi. U.U *ma di cosa? Mah...*" ... se ve lo dicessi, perderemmo uno dei più grandi colpi di scena di Fa' ciò che vuoi e, senza dubbio, l'Autrice non gradirebbe molto.
- Eh, no... Melissa, metti subito giù il mio bazooka.
La Narratrice rimette l'arma distruttiva sul tavolo, imbronciata.
Yami si schiarisce la gola e, con uno sforzo epico, conclude: - E non importa quante volte usi la parola "delirante", perché, in effetti, di quello si tratta!
- Anzi... - comincia Melissa, sorridendo. In modo inquietante, sì, ma tanto lo sapete, che bisogno c'è di ripeterlo?. - ... sarebbe difficile trovare un'altra parola, oltre a "demente" o "esplosiva", che la descriva meglio!
L'Autrice si ritrascina davanti al portatile, aiutandosi con un ombrello. - Avanti, miei prodi, ne mancano solo... ehm, chotto matte kudasai...
- Sei, Autrice.
- Avrei giurato di meno... Allora, mettiamoci sotto! èwé Della prossima me ne occupo io. Dunque, oh oh, una new entry! Yami_no_himitsu, che nick fAigo!
Lo dice solo perché adora profondamente la parola "Yami" e pure "Yami" persona, e perché uno dei suoi personaggi originali si chiama Himitsu.
... In effetti, è il fidanzato di Melissa, Himitsu.
Ma tanto per il momento non ho ancora scritto di lui, quindi la cosa è secondaria.
- Ma anche no oAo - Melissa, che schiocca un bacio verso la foto del suo fantasmico fidanzato.
- Tornando a noi, plebaglia! *^* La signorina ci ringrazia per averle salvato la vita in un giorno di profonda depressione...
- Pfui, figurati! - fanno Yami e Yuugi, tutt'e due così modesti...
- Solo noi avremmo potuto, è vero. Eh, sì, siamo io e Melissa *O*. Se vuoi lezioni di cattiveria devi chiedere a Melissa, è lei l'esperta XDD. Però, gran cosa il sensei!
- Non è che vi voglia molto per lusingarla, neh.
L'Autrice non fa caso a quella simpaticona - in effetti non lo fa molto spesso - e prosegue: - Shukrani per il commento!
- SHU-CHE?!
- Be', il traduttore di Google mi assicura che Shukrani sarebbe grazie in swahili!
... Forse è meglio non sapete perché l'Autrice vada a cercarsi i ringraziamenti in swahili. La suddetta si accascia sulla sua sedia. *Che gira.* - Yuugi, ti prego, alla prossima pensaci tu!
- Proprio adesso? - domanda lui, dispiaciuto di abbandonare un'attività così divertente - ovvero, tirare la coda di Yami. Ma fa piano, eh.
- E va bene. Quindi, vediamo... - Legge con interesse la recensione. - Nemeryal. Eh, Yami, sarai contento, un'altra tua fan... dice che la tua frase se l'è messa pure su MSN!
- OMMIODDIO! Sul serio? ... Sto per commuovermi... ç__ç
- ... mpf... e ti vorrebbe tanto avere chiuso nel barattolo. Guardi, signorina, se tanto ci tiene, glielo mando con posta prioritaria! ^^
- AIBOU! - Yami, scioccato.
- Siamo contenti che ti sia piaciuto, molte grazie! - Terminò Yuugi, senza fare una piega. Che cattivo, eh?
Julius e Melissa si fanno avanti. - Direi che della prossima se ne occuperà oresama - E, sì, è un po' preoccupante che Melissa dica "io" allo stesso modo di Bakura, comunque... - Stavolta parliamo con Mosca. Cominciamo bene... "Essere ignobile, sniff." Ma grazie, che dolce sei! *^* *E simpatico, il tuo gatto.*
- Quasi quanto il mio - sbuffa Yuugi che, al momento, si trova intrappolato nella presa pucciosamente ferrea di Yami. Ma stavolta presumo sia solo perché gli stava tirando la coda *O*.
- Secondo lei, gli uke conquisteranno il mondo... - continua Melissa, cogitabonda. - Eh, certo, se riusciranno mai a sconfiggere il Tentacle Rape. Personalmente, faccio il tifo per i reverse...
L'Autrice fa "Epic Win" dalla sua sedietta.
- e le albicocche ricordano troppo Anzu. ù__ù IO, Melissa, Inuyasha l'ho visto, l'Autrice no. Non tutto, almeno. Però la battuta era più riferita al "Bad pharaoh" di Yugioh Abridged, eh eh. E Yami non ha plagiato La Storia Infinita, al massimo lo ha fatto l'Autrice XDD.
- EHI! ... Vabbé, tutta questa faccenda sarà chiarita fra qualche capitolo, non temete U.U E grazie per la recensione, Mosca!
Yami, Yuugi, Melissa e, vabbuo', per una volta mi chiamo per nome, Tailu-chan si buttano sul pavimento, esanimi.
- Santo cielo... - bonfonchia Yuugi.
- Tutto ciò è...
- Esaurente OAO Ma noi non ci fermeremo finché non avremo risposto a tutti! FUCK YEAH! ... e devo pure aggiungere il codice html... *Tailuchan si sventola*.
Coraggiosamente, Yami si tira su. - Va bene. Allora diamoci da fare, ne mancano solo tre! Riprendo io! - Si butta sul pc. - Beeene, adesso c'è... Chico chan 95. E' stata contenta di vedere l'aggiornamento - naturalmente. - e a noi fa tanto piacere, le sue risate hanno messo in allarme i parenti ma, non temere, finché non chiamano la Neuro è tutto OK. Dopo potrai anche cominciare a preoccuparti. E ha seguito le mie epiche gesta con tanta passione! *^* Grazie, madamigella! - Siccome è lanciatissimo e ben intenzionato a salvarli, continua e passa all'altra. - Siamo arrivati a lunadark. Dice che se l'aggiornamento fosse arrivato in ritardo sarebbe morta...
Profondo momento di silenzio, in cui il gruppetto si guarda vicendevolmente.
- Beh, dai - dice alla fine l'Autrice, incoraggiante - Otto mesi non sono così tanti! E poi non erano neanche otto precisi... - Abbassa lo sguardo sulle sue unghie.
- Speriamo sia ancora viva.
- E ha detto che sono un maniaco del sesso... ma non è vero OAO al massimo sono un fanboy di Yuugi, tie' oAo... e poi si offre di dare consigli all'Autrice su come continuare.
Tailuchan apre la bocca per ribattere, Melissa si getta in avanti e gliela tappa. - No, Autrice, non lo dica!
Yuugi prende le redini della situazione: - Grazie mille per la generosa offerta, ma l'Autrice sa già come andrà tutta la storia: se non la scrive in fretta è solo per pigrizia/invasioni aliene/mancanza di gelato nel freezer!
Acclamiamolo tutti, il Maestro della Diplomazia.
Yami fa un'enorme sorriso: - Manca solo l'ultima! Ra benedetto, sto per crollare... Questa è di Sweet_Pancake_. Ha detto che questa storia è un vero capolavoro - grazie mille, è quello che dico sempre anche io! - e chiedeva se fosse stata interrotta, ma a parte che abbiamo già dimostrato il contrario tornando in grande stile...
- E poi, se mai dichiarassi di non voler proseguire - fa l'Autrice, con aria tetra - Vorrebbe semplicemente dire che mi hanno fatto la lobotomia. U___U
... ABBIAMO FINITO OAO
- E' finita! - Yami salta addosso a Yuugi. - Adesso ce la spassiamo, che ne dici?
*Stonk.* - Grazie, Aibou, un pugno sul naso mi mancava proprio.
- Oh, be' - Melissa fa un cenno di saluto verso lo schermo - Aù revoir a tutti!... Ma come sono figa... **
- Seeeee.... E allora vi salutiamo qui, alla prossima! Bye!


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Capitolo 8
*** You ain't never had a friend like me ~ Preliminary ***



[Buon compleanno a Yami e Yuugi! *A* Eh, sì, da noi è già il cinque giugno, ma nelle Galapagos, San Francisco e Los Angeles è ancora quattro, quindi sono puntualissima! *Rotola*]





You ain't never had a friend like me - Preliminary


Buonsalve. Mi chiamo Yuugi Mutou, ho sedici anni e questa è la storia di come sono morto.
... No, aspetta.
Buonsalve. Mi chiamo Yuugi Mutou, ho sedici anni e questa è la storia di come sia morto di imbarazzo in mondovisione a causa di un idiota in boxer di pelle e orecchie da gatto.
... Non so perché, non mi convince nemmeno così. Non rende abbastanza la catastrofica tragicità del momento.
Ritentiamo, ma come Thot comanda.
Buonsalve. Mi chiamo Yuugi Mutou, ho sedici anni e sono alto quanto un bonsai (due, diciamo). Sono universalmente ritenuto una creatura puccia e kawaiosa, tuttavia la fortuna non dev'essere eccessivamente d'accordo, dato proprio non mi può vedere; mi ritrovo in continuazione alle costole esseri poco aggraziati e gradevoli con un'insana passione per la boxe (o forse Ushio è una mia fangirl, e ... no, d'accordo, preferisco non pensarci).
In ultimo luogo, mi sono trovato in mezzo ai KOala un genio.
Ebbene sì, proprio un genio!
Peccato che il suddetto sia un irritante, vanesio, egocentrico, abbronzatissimo esserino scassaminchia dalle spiccate tendenze piromani. E sospetto (ah ah) che sia appassionato di yaoi.
Altrimenti non mi spiegherei perché, finora, abbia messo in atto tutta una serie di originalissime Tattiche Di Conquista, che variavano dal minacciare la ragazza dei miei sogni di rapire i suoi genitori al dare fuoco al mio copriletto al condividere equamente i nostri batteri e amebe (?) infilandosi a sorpresa nel mio letto. E dato che, come i miei cari-lettori-compagni-di-sventure (altresì detti "gente che si fa tante risate leggendo le mie disastrose cronache") avranno intuito, è un tipino molto fantasioso, la sua ultima trovata è stata incastrarmi in un concerto.
In cui LUI canta.
E posso immaginare COSA canterà.
E a questo punto, voglio morire PRIMA della tragedia.
... Certo, potrei piuttosto uccidere lui.
(Sempre per amor di precisione, al momento specifico che è un idiota mezzo nudo in versione nekomimi... no, NON sto arrossendo, NON lo sto guardando e NON sto pensando che sia la cosa più maledettamente gnocca che abbia mai visto in tutta la mia breve ma intensa vita. NO che non lo sto pensando. NO che non sto mentendo a me stesso. Smettetela di ammiccare. e.e)
E se vi state chiedendo il perché della narrazione in prima persona è che all'autrice sembrava carino variare.
"Capitolo speciale", ha detto, "Merita i fuochi d'artificio.".
Secondo me, è solo pigra e vuole passarmi il lavoro.

E' uno sporco lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo
In realtà, LOL, al momento sto pensando che sei discretamente tsundere, Yuugi caro!
Più che altro ho come la strana sensazione che tra poco diventerò un serial killer.
Un genikiller, ecco. Suona pure bene.

Ma quest'introspezione iniziale è durata pure troppo, direi, mh?
L'ha fatto solo come "Riassunto delle puntate precedenti", vero, autrice?
... Ma figurati. Non potrei mai. Io non ricorro certo a simili trucchetti narrativi. Figurarsi. *Fischietta*
Ad ogni modo, è arrivata l'ora di lasciare la scena ai nostri beneamati ciocchini, perché questo è il loro palco.
Si ride, si scherza, e poi... si balla. Se una sfida viene lanciata, non si può far altro che raccoglierla, giusto?

- Ti farò innamorare.


- Te la farò pagare.


Avanti, questo è il nostro palco.
Si va?





La domanda esistenziale che Yuugi si pose quella sera fu: era forse possibile uccidere qualcuno con una biro bic? Blu, peraltro? (E' largamente risaputo che le penne nere hanno maggiore potenziale come arma impropria. Perché nero fa figo. Come si fa a picchiare qualcuno con una penna blu? Nessuno potrebbe mai prenderti sul serio.)
O causargli un qualche grave danno. O quantomeno un moto di fastidio. Qualunque cosa. E okay, stava cominciando a piagnucolare mentalmente in preda ad un crescendo di disperazione e/o depressione e/o panico (... Ma Yuu-chan, non potevi trovare un'altra parola con la D così si faceva tripletta...?) Il "danico" non l'hanno ancora inventato, Narratrice...
Dovrebbero. Ad ogni modo... non poteva. No. Non poteva fisicamente sopravvivere ad un concerto condotto da Yami.
In primo luogo, perché era sicuro che avrebbe cantato tutte le più imbarazzanti, assurde e smielose canzoni della storia.
Tutte a lui amorevolmente dedicate, che caro ragazzo... Ma Anche No!
In secondo luogo, perché conoscendo il genietto e il suo... come dire... esiguo senso del pericolo, ogni momento di quell'esibizione/ogni parte della scenografia/le golia active plus che piovevano dal cielo avrebbero potuto rivelarsi letali da un momento all'altro.
Già se lo immaginava, un microfono che lo inseguiva strisciando sul cavo e sibilando tipo serpente a sonagli...
"Sono stato ucciso da un microfono assassino!" no, non sarebbe stato affatto carino. Ma pure "Adolescente stecchito per eccessivo imbarazzo" non avrebbe fatto una degna figura, sui titoli dei giornali.
... Però, ehi, aspettate! E "Sedicenne defunto in un tragico incidente con una biro bic"? Sarebbe stata, senz'altro, una morte pittoresca! Che tanto Yami era immortale e non poteva accopparlo, ma quantomeno non avrebbe più dovuto sorbirsi le sue-
Le mani ferme di Jonouchi sulle sue lo riportarono d'improvviso alla realtà, strappandolo alla piacevole visione mentale di una bella, confortevole, PACIFICA tomba col suo nome sopra. -
Yuugi, andiamo, calmati! - Esclamò bonario, sfilando la biro dalle sue mani. - Lo so che stai letteralmente morendo dalla gioia di vedere finalmente NoirChat in prima persona, ma cercare di fare hara-kiri con una biro per celebrare mi sembra eccessivo!
... Morendo di gioia. Che espressione appropriata. Jonouchi, io ti lovvoh tanto, ma a volte dici delle cose così imb-
*Non vi ricorderemo che una frase altamente simile l'ha detta pure Temu-chan in Baragasaku. O è di famiglia, o Jono se le tira.*
Jonouchi, intanto, pareva letteralmente elettrizzato, tanto che non stava nemmeno mangiando le sue patatine alla paprika, tant'era preso dallo scrutare che accadeva là attorno. ... Sì. Jonouchi. Che mette da parte il cibo. Yuugi sarebbe rimasto traumatizzato per anni, da questo avvenimento. Ad ogni modo, confidiamo in lui e nella sua capacità di superare simili cose. Ma visto lo stato di Jonouchi, si ricordò anche degli ALTRI due accompagnatori, volgendosi simultaneamente a controllarli con un... come dire... oscuro presentimento. Presentimento, ovviamente, ben giustificato. Anzu non faceva altro che fissare il palco, letteralmente a bocca aperta, sfarfallando ogni tanto le lunghe ciglia, estasiata. Estasiata, sì. Da quel tizio lì.
Una fitta di quella che, senza dubbio alcuno, era gelosia.
... La cosa brutta era che non era del tutto sicuro di chi fosse esattamente il soggetto della sua gelosia.
Comunque, Honda invece era impegnato nella creazione di una precisa riproduzione del palco, con tanto di mini Yami sopra, utilizzando le golia e i pop-corn raccolti da terra. ... Okay, Honda-kun.
E succitato Yami, il genio, NoirChat, l'impunita fonte di tutte le sue sfighe (vabbé, vabbé, magari non proprio TUTTE. I suoi capelli, ad esempio, non erano colpa sua. ... Almeno così credeva.) se ne stava sul palco, sorridente e palesemente compiaciuto. In tutto ciò, non aveva ancora cominciato a far nulla perché stava pazientemente aspettando che il personale specializzato portasse via le/i fangirl/boy che erano stramazzati esanimi al suolo alla sua entrata in scena.
A giudicare dagli improvvisi ma numerosi spazi vuoti che stavano apparendo fra la platea, erano un bel po'.
... Tutto per un paio di pettorali in vista e due scondinzolate. TSE'.
Come se non avesse rischiato anche lui un gran coccolone.
Omicida. Ciò che Yuugi si sentiva in quel momento. Quindi non poté far altro che tirare un'occhiata malefica a Yami, sul palco e... dato che l'altro stava guardando proprio lui, i loro occhi si incrociarono. Viola nel viola, promesse silenziose (Entrambe riassumibili con "Ti farò vedere le stelle", tuttavia ognuno ci aveva impresso una sfumatura nettamente diversa...). E il sorriso dell'altro si fece più accentuato. Anzi, non proprio: se prima era un sorriso generico d'allegria, quello era... un sorriso di sfida, quasi un ghigno. Perché lui lo stava sfidando, certo, ma se era davvero quello che voleva, be', allora Yuugi gli avrebbe reso pan per focacc-
- CIAO AIBOU! - Saltò su d'improvviso Yami, sventolando le braccia nella sua direzione con fare pucciosamente infantile; se non fosse che causa questo gesto si era appena ritrovato al centro dell'attenzione (nonché della blacklist) di circa tutte le 3500 persone lì presenti, avrebbe perfino avuto un certo non so che di grazioso!
... oh, che pucc-WAIT! YAMI, VAFFANCUL-
- Ma come - chiese quasi automaticamente Jonouchi, stupito, tossicchiando perché gli erano andate le patatine di traverso - Vi conoscete, voi due?
Cercando di ignorare il doloroso (?) sguardo d'improvviso speranzoso di Anzu, Yuugi affermò, lentamente: - Sì... è il mio... gatto. Già.
- ... non era quello che andava a prenderti i biglietti al botteghino?
Avrebbe giurato che il cervello gli si stesse arroventando per lo sforzo. Quasi quasi gli sembrò di udire un netto CRACK venire da i suoi neuroni. - Eh, sì. Ma ne ho due. Uno è appassionato di concerti e va a prendere i biglietti. L'altro è il pirla canterino lì.
- Quindi scherzavi quando li definivi "gatti", no? - Sorrise Anzu, quasi sollevata - In realtà cosa sono? Tuoi amici? Cugini?
L'unico confuso pensiero che riuscì ad elaborare fu: ... se avessi avuto cugini del genere penso mi sarei sparato a dieci anni. Nell'atto pratico, però, si limitò a confermare. - Cu... cugini. ... quello si chiama Yami, ad esempio.
Tanto, a 'sto punto.
- Allora dopo il concerto tutti a cena con NoirChat/Yami/Il cugino figo di Yuugi! *___*
... Chissà perché, ma Yuugi aveva come l'impressione di aver appena firmato la sua condanna a morte. Ed era meglio ignorare lo spudorato ghigno di Yami che, nonostante fosse sul palco, poteva sentirli benissimo e lo sapeva.
Honda, finito il suo capolavoro artistico, si tirò su e commentò: - Certo che sei pieno di sorprese, Yuugi!
Talmente tanto che mi sorprendo perfino io di quante cose scopro ogni giorno, pensa te!
Intanto, i gentil signori/addetti ai lavori avevano finito di sgomberare i corpi di gente in via di defunzione (e Yuugi non riuscì ad evitare di chiedersi se li avesse pagati, ipnotizzati o se, semplicemente, alla vista dell'adorabile pseudofelino, avessero a lui giurato sempiterno amore e fedeltà in via spontanea) e quindi Yami sembrò decidere che era il momento di iniziare. (Incredibile a dirsi, tutto ciò si è svolto nell'arco di neanche cinque minuti, già.).
Strinse forte il suo microfono. Yuugi seguiva attentamente ogni sua mossa, aspettandosi esplosioni da un momento all'altro. ... Adesso che ci faceva caso, poi, il microfono non era altro che la sua bacchetta con la capocchia di un microfono innestata sopra. E continuava a sparare stramaledette scintille. (Ma come faceva a non prendere fuoco pure lui...!?). Inspirò. La coda dietro di lui si dimenò appena. Yuugi strinse i pugni...
- YOH!
- YOH A TE NOIRCHAT-SAMAAAAAAA! - La folla esplose in un boato deliziato barra isterico barra più felice di quanto non fosse mai stata. E altri TOT svenimenti a destra e manca.
Non facepalmare, non facepalmare, non facepalmar- Okay sto facepalmando.
Per ignorare Anzu che aveva cominciato a sventolarsi utilizzando Honda, dovette trapiantarsi le unghie nei palmi delle mani. E non voleva sapere se fosse normale che anche Jono, lì, stesse tipo sbrilluccicando.
Schivando con nonchalance il materasso (?) che una fangirl nevrastenica aveva appena scaraventato dolcemente sul palco, NoirChat proseguì col suo accurato monologo di presentazione. - Voglio ringraziarvi tutti per esservi presentati qui stasera, siete molto gentili! Farò il possibile per rendere questa serata... - Ghignò e quello non era un fottuto buon segno! - ... indimenticabile, certamente. Ci tengo ad informarvi di una cosa, comunque... - Ah, ecco, a Yuugi era sembrato un po' troppo affabile e professionale, cosa che lo stava profondamente conturbando - Le canzoni che canterò stasera non sono mie! Sapete com'è, tra il cercare di conquistare un certo pischello, passare a ritirare gli abiti in lavanderia, lucidare oggetti random d'oro e starmene al sole in panciolle non ho proprio avuto il tempo di scrivere un'intera playlist. Ho, quindi, chiesto ad alcuni bravi cantanti se potessi fare delle cover. E tutti quanti, dopo la mia gentile richiesta o essere dovutamente stati persuasi tramite subdoli ricatti morali, hanno acconsentito volentieri!
Non era proprio la definizione di "volentieri" che avrebbe dato Yuugi, ma... E poi, ma coi ricatti c'è fissato o cosa...?

Altro posto e altro tempo (?)
- Suvvia, Len. Un'isoletta tropicale da sogno. Cocktail con l'ombrellino. Tu e Rin da soli...
- E' solo che...
- E un iPod con gli auricolari abbastanza lunghi da essere usati comodamente in due.
- ... Hai la mia benedizione. <3
(Altresì detto: come l'autrice riesce ad infilare la Kagamine!cest anche nei buchi delle serrature)


- Ad ogni modo... - proseguì il cantante improvvisato, ignorando allegramente l'inserto flashback - Direi che abbiamo aspettato anche troppo. Lo show può iniziare, non trovate? Abbiamo la musica...
Un gesto appena accennato verso la destra e una melodia, non si sa bene come vista la totale assenza di musicisti, prese a diffondersi nell'aria. Solenne, delicata. Yuugi rimase sinceramente sorpreso; non si sarebbe certo aspettato una scelta musicale del genere. Non una cosa così... dolce...
- Abbiamo il cantante... - Yami aveva abbassato la voce e, no, non ricordava che un suo sussuro fosse così arra- *Una noce di cocco si schianta a pochi centrimetri dalla sua testa, stendendo un TizioRandom retrostante* diceva, così penetrante. ... A ben pensarci, c'è un certo doppio senso qui che...
- E poi... - concluse il genio, socchiudendo gli occhi con aria intrigante - ... ABBIAMO I BISCOTTI!
Con tanto di vassoio di biscotti tirato fuori dal nulla.
Biscotti danesi.
E con quello, stese davvero metà della folla. Ma per tutt'altro motivo.
... okay, QUESTA non me l'aspettavo. Glielo concedo.

Boccheggiò mentalmente Yuugi, schiantatosi rovinosamente al suolo.
- Originale, tuo cugino... - riuscì ad esalare Jono, disteso accanto a lu- - DANNAZIONE, HO ROVESCIATO LE PATATINE! OAO
... Se Yuugi fosse sopravvissuto a quella lunga serata, avrebbe decisamente dovuto mettere un po' d'ordine nella sua incasinatissima vita. Tipo ritirandosi in convento. O diventando un hikkikomori e campando a manga porno. Entrambe le alternative sembravano così dannatamente allettanti...
E anche Yami era a terra, sì. Ma perché stava rotolando da solo per le risate.
Quale soggetto modesto, serio e compassato. E mentre lui aiutava Anzu a rialzarsi (be', già che c'era, almeno ne approfittava, QUEL MINIMO CHE POTEVA) e Jono si occupava di Honda (la cui maggior preoccupazione era aver parzialmente schiacciato la costruzione artistica di prima), Yami continuò a parlare, sgranocchiando uno dei biscotti e con i lucciconi negli occhi per le risate. - Perdonatemi, non ho resistito. Ma a parte l'importantissimo ruolo che i biscotti avranno nell'esibizione, be', è davvero il momento di cominciare, mh? E allora... saa, game no jikan da!
Perché. Diamine. Gli. Sono. Diventati. Gli. Occhi. Rossi!?

I preliminari si concludono qui!




Note(a)
- "Avanti, sarà il nostro palco. Si va?" ovvero "Saa, fuutari no stage e... Iku yo?". Una citazione da Ikasama⇔Casinò di Rin e Len Kagamine. Da notare, stage si può intendere sia come "palco" che come "performance" (quindi questo è il loro stage in TUTTI i sensi x°).



Yoh!
... Okay. Ce l'ho fatta. Ho aggiornato Fa' ciò che vuoi.
Nonostante sia in straordinario ritardo perfino secondo i miei abbondanti standard, non vi nascondo che la cosa mi riempie di giUoia. HO AGGIORNATO FCCV! *_____*
E, sì, LOL, con questo riprendiamo ad aggiornare un po' più regolarmente. XDD Avrete notato che sto cercando di dare una certa costanza agli aggiornamenti, e quindi... (Voi non lo sapete, ma io ho già pronto il prossimo capitolo di un'altra delle mie long. Non l'ho ancora postato perché voglio aggiornare Spell prima. ù__ù)
Naturalmente, questa è solo la prima parte del capitolo. Possibilmente la seconda la scriverò/posterò già domani, ma siccome si sa che quando io dico di queste cose succedono robe assurde, vi dico SUBITO di non prendermi proprio in parola. Ad ogni modo, farò il possibile per postarla in tempi quantomeno accettabili.
Poi. Perché dividere in due parti? Beh, la seconda parte sarà DAVVERO lunga, ma non era possibile tagliare a metà concerto, quindi ho optato per mettere a parte questa fase precedente. °A°' E' uno stacco krudeleh e il capitolo è cortino, me ne rendo conto, ma ci rifaremo col prossimo - che darà anche una certa attesissima svolta al rapporto dei due pirla, LOL.
*Sospira* Chiedo comunque scusa per l'immenso ritardo. Spiegarne le motivazioni sarebbe lunghetto, vi basti solo sapere che NON mi ero dimenticata della fanfic (ma io non dimentico mai nessuna fic). In realtà, poi, su questi due capitoli stavo lavorando già da dicembre, eppure... non so, non mi soddisfacevanno. Sarà che ho sempre pensato a questo come uno dei punti più difficili dell'intera fanfic. xD Ad ogni modo, oggi mi è venuta l'ispirazione e questo capitolo l'ho riscritto del tutto, in buona parte ristrutturandolo. Quindi anche la seconda parte è da scrivere per intero, okay. Ma si può fare. e___e Da notare, insieme a/dopo il prossimo capitolo, metterò su anche le versioni aggiornate degli altri capitoli. In alcuni casi si tratta solo di una leggera betatura (nel prologo, nel primo e nel secondo ho solo corretto qualche errore di battitura), in altri di leggerissime modifiche (quasi tutto il terzo), in altri ancora, ristretti, riscrittura parziale o quasi totale (finale del terzo/il quarto). Quello più urgente è il quarto, quindi quando l'avrò sistemato vi inviterò a rileggerlo. XD Il quinto, invece, non verrà toccato in alcun modo.
Ah, qualcuno si sarà accorto che in questo capitolo Melissa rompe poco i coglioni. Ci sono alcuni motivi dietro questa che è una scelta più o meno ponderata. In primo luogo, scrivendo le altre mie long comiche, ho sviluppato un tipo di narrazione con meno interruzioni e, anche qual'ora vi siano, sono dell'autrice; mettere sia me che Melissa che interveniamo non sarebbe proprio... e quindi ho deciso di ridurre i suoi interventi, su una linea più simile a quella del primo/secondo capitolo. In secondo luogo, mi sono accorta dopo secoli di aver leggermente frainteso il personaggio di Melissa (o meglio, c'era una sua caratteristica fondamentale talmente ben nascosta che non l'avevo mai notata nemmeno io), nel prossimo capitolo spiegheremo pure cosa. E rimarrete traumatizzati a vita. Per il resto, dico "più o meno" consapevole perché, in un certo senso, ora mi viene più naturale inserirla poco, tanto che mi sono accorta della sua "tranquillità" praticamente a stesura ultimata. XD Evvabbé.
L'ultima cosa che dovrei dire è che questo capitolo è stato scritto ascoltando a manetta Children Record di Ia (Kagerou Project Fuck Yeah.) Solo che io stavo sentendo la cover di 96Neko (Riportalo indietro! Riportalo indietro! <3).
E okay, le risposte alle recensioni con i dovuti ringraziamenti verranno tutte aggiunte a breve! Intanto, vi ringrazio tanto TUTTI per l'affetto, il sostegno e soprattutto la pazienza! XD
E ora vi saluto. *^*
Bye!

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Capitolo 9
*** You ain't never had a friend like me ~ It's show time ***



Capitolo Sesto [II/II]

You ain't never had a friend like me ~ It's show time







Ci sono cose al mondo che, tutto sommato, è sempre meglio non sapere.
Come sia possibile, ad esempio, che l'ottantacinque per cento delle volte in cui si va a dormire con i calzini essi il mattino dopo spariscano - per poi riapparire magicamente sotto le vostre lenzuola due, tre giorni dopo, nonostante aveste già ribaltato a dovere tutto il letto.
O anche, sempre per esempio, cosa si trovi di preciso nelle tubature della cucina.
(Qualora vi capiti di trovare delle iguane nel lavandino, tuttavia, dovreste fare un piccolo sforzo e togliervi questo dubbio amletico, anche se il peso della verità minaccerà di schiacciarvi).
Riflettendo su questa profonda verità della vita, Yuugi decise che era meglio non chiedersi come mai delle - grosse - rose gialle stessero d'improvviso fiorendo dal pavimento del palco o anche come ci fosse finito lui - con i suoi amici - sul palco, dato che era strasicuro fossero tutti di sotto fino a cinque secondi prima.
Ed era meglio ignorare anche il fatto che ora, al posto delle Golia, dal cielo stessero piovendo biscotti di diverse grandezze e glassature.
Riassumendo: sono finito sul palco non so come, fioriscono rose dal pavimento e piovono biscotti.
Non oso pensare.

Non osava pensare in generale, perché aveva la netta sensazione che, se avesse cercato di trovare un minimo senso logico in quello che succedeva - e soprattutto stava per succedere - avrebbe avuto un netto e irreparabile tracollo emotivo.
E non avrebbe detto che, se fossero piovuti pure due biscotti alle mandorle, non gli sarebbe affatto dispiaciuto, che erano i suoi preferiti-
- NoirChat ci vuole sul palco! - Esclamò Jonouchi - che evidentemente non aveva capito come la cosa rischiasse di condannarli tutti ad una morte lenta e quantomai dolorosa - circondando le spalle di Yuugi con un braccio (con l'altro, era impegnato ad arraffare biscotti a caso e riempirsi le tasche. Sai domani che colazione ci faccio, bello mio?).
- E queste rose sono bellissime... - sospirò Anzu, ammaliata; per quanto in sottofondo fosse appena partito un crescendo musicale che avrebbe dovuto coprire la sua voce, Yuugi la sentì benissimo.
E si stizzì, perché i suoi amici erano dei veri e propri incoscenti. Non ci si può fidare di quel malefico nekomimi!
O magari era solo profondamente irritato perché, in quattro e quattr'otto, quel pirla mezzo nudo era riuscito ad incantare un'intera platea, i suoi accompagnatori e forse, sotto sotto MA MOLTO SOTTO, un pochino, anche lui.
Forse, eh.
- Delle rose gialle non mi sembrano proprio un buon segno, però... - Fu quello che tuttavia disse, masticando le parole - oppure il braccio di Jono intorno al suo collo, per quanto amichevole, lo stava un po' soffocando. Poteva essere.
- Ma le rose gialle non hanno solo brutti significati! - Jonouchi, tutt'altro che rassicurante, lo strapazzò ancora un po', indicando una rosa lì, una rosa là. - Possono voler dire gelosia, sì. Ma pure amicizia nascente, amore fraterno...
La bocca di Honda - fino a quel momento impegnato a frugare all'interno delle rose - era diventata un perfetto cerchietto. - E tu come fai a...?
Jonouchi fece un cenno vago con la mano, incurante. - Il mese scorso ho lavorato di nascosto da un fioraio per tirare su qualche moneta, che l'affitto non si paga da solo. E ho imparato un sacco di cose! - Agitò il pugno per aria, preso dai suoi ricordi - Tipo che io e le gardenie ci odiamo. Non puoi girarti un attimo che zac!, si seccano. Vogliono l'acqua di sorgente, loro. Vogliono stare nel vaso più bello, loro.
... Solo a Jonouchi potevano capitare dei fiori snob. Ad ogni modo, nessuno ebbe cuore di fargli notare che, a prescindere da quanto i fiori potessero essere viziati (?), forse la colpa era più imputabile ad un suo inesistente talento botanico...
Qualcuno tossicchiò, vicino a Yuugi. In modo educato, con discrezione.
Peccato solo che il soggetto avesse un microfono vicino alle labbra e si fosse sentito per tutto il palco.
Parecchi occhi si appuntarono sul piccolo genio che, per quanto fosse il soggetto di TUTTE le attuali pippe mentali di Yuugi nonché il padrone di casa, era stato dal suddetto largamente scordato, al momento.
... Come riesca a essere dimenticato MA stare comunque al centro dei miei pensieri è, come dire...
Affascinante...?
No, agghiacciante.
- Lieto che il panorama vi piaccia. - Fece, ammiccandogli neanche troppo velatamente. - Ma non vi dispiace se ora comincio a cantare, vero?
Ed era anche l'ora, oh!

Ora sono vestito magnificamente...


Ci voleva un grande, immenso a dir poco sforzo, sì, però Yuugi doveva ammettere che, senza ombra di dubbio, il suo piccolo torturatore aveva una voce molto, ma molto gradevole, anche se essendo spesso impiegata per dire idiozie non ci si faceva troppo cas-
Dopodiché, registro il significato di quelle parole.
Vestito... vestito magnificamente... vestito cosa...?
E HA PURE IL CORAGGIO DI DEFINIRSI "VESTITO"!? Ha cinque e dico CINQUE centimetri quadri di pelle coperti!

Nuotando attraverso molte notti...


Preferisco non sapere cosa tu faccia la notte. Specialmente in camera mia. Credimi.

Intanto, NoirChat si muoveva con grazia per il palco, aggirandosi fra quella marea di rose che, osservata con oggettività, era davvero magnifica.
Giusto Honda, intrappolato in mezzo ad uno dei bulbi fioriti che forse cercava di mangiarselo - e Jonouchi e Anzu che cercavano di fargli aprire i petali forzandoli con l'asta di un microfono - sciupava un po' l'atmosfera...
- ... SONO ROSE CARNIVORE! - Gridò, correndo ad aiutarli.
Ah, ecco dov'era la fregatura.

Toccando gentilmente un umido bocciolo
e cambiandone il colore...


Al sentire quelle parole, Yuugi, impegnato a picchiare un petalo parecchio cocciuto, decise automaticamente che il bocciolo di cui parlava era uno di quelli sul palco.
Ovvio. Non era certo un discorso metaforicamente porno romantico.
Riguardo il perché fosse umido, invece, preferiva buttarlo senza rimpianti fra le "cose che preferisco non sapere".

Ti mostrerò un sogno che non potrai mai dimenticare...


Uno: l'aveva già sentita da qualche parte. Sì, è da qui che viene il sottotitolo di Spell.
Due: NON aveva la minima intenzione di vedere suddetto sogno.
No.
Neanche un po'.
Neanche in virtù di eventuali attacchi di curiosità.
E non sbircerò nemmeno, ecco!
La buona notizia, Honda era ancora vivo. Solo, un po' ricoperto di polline e altre cose non meglio specificate.
Tirò un calcio alla rosa ingorda, perché ci voleva.

Per far sì che una bellissima rosa fiorisca
deve ottenere un delicato bacio di vetro, vedi...


Non stava parlando di lui... non stava parlando di lui...
... CERVELLO, SMETTILA DI SPERARE STIA PARLANDO DI NOI... ME... QUELLO CHE E'!
Quelle
parole gli avevano fatto andare l'aria di traverso, piuttosto... ma giusto un po'.
E non aveva idea di cosa fosse quel fantomatico bacio di vetro.
Ma non osò sollevare domande, ben sapendo quanto il genio sarebbe stato estremamente felice di spiegarglielo con dovizia di dettagli.

Fidati di me, non essere spaventato


Spaventato? Io sono assolutamente TERRORIZZATO NONCHE' AGGHIACCIATO, è un po' diverso!

E mentre lui lottava per riuscire a respirare e non soffocarsi - o non soffocare Yami, nel caso - gli altri parevano starsi godendo la musica, tenendo il ritmo con piccoli cenni del capo.
Dopo aver trovato un angolino sufficientemente lontano dalle roselline affamate.
Perfino Honda che, intanto, si spazzava via un po' di quella polverina dorata di dosso.

Quindi, vieni da me... il mio cuore è qui.


Ho come la sensazione che, se non fossi io ad andare da lui, sarebbe lui a venire da me.
Ovunque io sia. Volente o nolente.

Inquietantemente romantico e fedele (?), c'era da dire...
O forse ha solo la testa di marmo.
E poi, ora parlava di cuore. Ma ceeerto. Cuore.

Fino ad un mondo di decadenza...


D'accordo, non poteva trattenersi dal commentare oltre.
- Mondo di decadenza perché sarà incenerito causa tue discutibili tendenze piromani?
L'altro allontanò un istante il microfono dalla labbra, serafico. - Ti ho mai detto che trovo il tuo sarcasmo a dir poco adorabile, aibou?

Lascia che provi il tocco della tua mano
Il mio cuore è un po' più avanti
Aspetta solo te.
La chiave lo aprirà.


Per quanto potesse scandalizzarsi, strozzarsi da solo con l'aria o attaccare deliberatamente l'altro con cinismo, però, Yuugi doveva ammettere che quelle parole - fantasiose metafore e doppi sensi a parte. - erano... belle. Dietro quell'ostentata parete di provocazione e sottointesi, avevano un senso più profondo di quanto paresse.
C'era una minuscola parte di lui che, nel sentirsele rivolgere, se ne sentiva lusingato, perché mai prima aveva sentito qualcuno dirgli cose simili... e non era una sensazione poi così spiacevole.
E non gli dispiaceva del tutto nemmeno pensare di poter suscitare certe emozioni in un'altra persona, per quanto ancora non fosse sicuro che si trattasse di cose reali e non fumo negli occhi...

D'altronde, io sono davvero
... solo, già.


Sbatté le palpebre, di colpo ammutolito, di fronte a quelle parole che, no, non si aspettava.
... Ma forse avrebbe dovuto...?
Ora comincerò pure a sentirmi in colpa.
Non ci aveva mai dato molto peso, vero? Ma il genio, in realtà, cosa provava?
Era "prigioniero" nel Puzzle per una colpa che non ricordava. In qualche assurdo modo, dipendeva da lui; non conosceva nessun altro, non aveva nessun altro.
Yami rideva, giocherellava, dava fuoco ai copriletti, ma alla fin fine, cosa...?
Si sentiva davvero solo? Una sensazione sgradevole, come una puntura gelida sul cuore. Non... non è questo che voglio.
Un desiderio che potesse realizzare anche con le proprie mani...
Senza che potesse impedirselo, il suo sguardo corse all'altro ragazzo che, invece, continuava tranquillamente a cantare, sereno come l'aveva sempre visto. E forse era un sorriso ingannevole...

Cosa ne penso?


Già, cosa ne pensava? Non era poi molto facile decriptare ciò che gli passava per la testa...

Cosa sto per fare?


... eh?

Il campanello d'allarme Occhio Che Sta Per Fare E/O Dire Una Boiata trillò insistentemente nella sua testa, sopraffacendo quella velatissima malinconia che cominciava ad avvertire.

Prova ad indovinarlo da questa espressione!


Il genio si voltò di scatto e lo guardò dritto negli occhi, così, di punto in bianco.
Ghignava.
Rapeface.
Stavolta SI' che gli andò l'aria di traverso. ... Tu... cosa... ma...
... MA TI SEMBRA IL MOMENTO DI FARE UNA RAPEFACE!?
Okay, certo, con il testo della canzone ci stava, ma che diamine! Non ORA! Non quando... quando... quando mi sto preoccupando per te, IDIOTA!

Ecco.
No, a conti fatti NON era assolutamente difficile intuire quel che passava per la testa a quel disgraziatissimo pirla in versione peluchosa - che era neko.
E forse non stare troppo a pensarci era solo questione di autoconservazione. Sua, della sua sanità mentale e dei suoi nervi.
(... a nostra *Autrice e Troupe* discolpa, posso dire che stiamo parlando di Fa' ciò che vuoi. Su.)
Si era imbronciato e aveva accanto un Jonouchi che si stava accertando fosse ancora vivo e respirasse bene dandogli poderose pacche sulla schiena ma, forse forse, in minima parte, avrebbe voluto lasciarsi sfuggire un sorriso.
Neanche gli dava il tempo di rattristarsi, quello là.

Mi prenderò sempre cura di te, quindi sorridi.


Quando, finalmente, Yami smise di cantare - ... ed erano solo alla prima canzone. La prima. La prima... - Yuugi provò un gran moto di sollievo.
Per quei primi dieci minuti, erano ancora tutti sani e salvi; nel conto, c'era solo l'essere quasi stati mangiati vivi da una rosa carnivora, un pluri-semisoffocamento e la perdita delle chiavi di casa (eh, Anzu si era scatenata ballando...). Le rose erano sparite, in compenso la pioggia di biscotti si era fatta più fitta.
Quindi meglio del previsto. Erano sopravvissuti all'inizio, era già una grande cosa.

- Su, su! - Yami era accanto a lui, gli stava stuzzicando un fianco con la bacchetta-microfono e, peggio del peggio, sorrideva radioso, senza il benché minimo pudore. Dopo tutto quello che ha combinato.
Sapendo benissimo che certe espressioni provocano dolorose contrazioni dell'intestino tenue.
- Sei davvero intenzionato a tenermi il broncio per tutta la sera, Aibou...? - Prese a camminargli intorno, a passi lenti ma non troppo. - D'altronde, quel che io ti ho proposto era un'occasione per celebrare l'inizio dell'amicizia con quei ragazzi. - Gli si fermò davanti, il sorriso che assumeva una sfumatura vagamente ironica. - Loro si stanno divertendo, no? Ti ho fregato, d'accordo, ma... non così tanto.
Sì, su questo frangente aveva indubbiamente ragione; Jonouchi, Anzu e Honda non solo avevano accettato in tutta tranquillità di assistere ad un concerto con tarallucci che piovevano dal cielo e un nekomimi pirla al microfono, ma anzi ne erano stati deliziati. Di certo non aveva deluso le loro aspettative e, di contro, non aveva nulla per cui sentirsi insoddisfatto o in ansia.
Tuttavia...
- La canzone. - Sbottò Yuugi, ben consapevole - tragicamente consapevole - di fare molto "piccolo tsundere incompreso", ma non provando nemmeno ad evitarlo. - Ti pare il caso di fare certe...
Facce molto fraintendibil- no, aspetta, tutto poteva essere fuorché FRAINTENDIBILE.
L'intenzione ce l'aveva scritta in fronte, maiuscolo, Arial 72.
Scandalosa? Da non esibire di fronte ad un pubblico minorile?

- ... espressioni ai limiti della decenza - Ecco, sì, indecente, antiquato eppure essenziale nel suo concetto. - In mondovisione?
Rivolte a me e con me davanti, peraltro.
Ma quello era il suo adorato piccolo genio (MA DOVE-), il quale faceva di tutto per essere sempre figo o perlomeno sembrarlo, dunque non poteva mancargli la risposta pronta. - Oh, quello.
Be', stavolta temo di dover declinare le accuse: le canzoni non le ho scritte io, giusto? Al massimo potresti lamentarti con Len! O con l'autrice, si sa che a lei le allusioni pseudorating r non dispiacciono...
*Coff, coff.*
Ebbé. Sicuramente. Definirlo artista dello scaricabarile sarebbe stato a dir poco riduttivo.
Ma non era ben sicuro di quanta utilità potesse avere farlo notare o insistere, a parte stimolare il genietto a far di meglio - peggio. - per strappargli un sorrisino.
Che forse non era proprio una cosa negativa, comunque... (Era una cosa puccia, va bene va bene lo ammetteva, ma il fine NON giustifica il mezzo ed era pure da vedere come avrebbe cercato di arrivarci, nel caso.)
Oh, fuck it. - Giusto una domanda... - sospirò poi, non capendo se fosse lui troppo arrendevole o, semplicemente, col genio fosse una battaglia persa in partenza: - Com'è che stai facendo una pausa a concerto appena iniziato e nessuno si è precipitato qui sul palco a scannarti?
Con tutta la ragione, ci sarebbe stato da aggiungere.
Yami gli parve molto orgoglioso di sé e della sua sottile arguzia (?), nel rispondere: - Basta sistemare queste cose con diplomazia, Aibou! Intanto che noi siamo qui ad oziare, un gruppo di addetti sta distribuendo alcuni piccoli... regali al pubblico. Album piratati, memory stick da venti giga, R4 nuove di pacca per il loro Nintendo DS... - E annuì saggiamente.
... ah, be'.
- E questo tu come lo chiami...?
- Dimostrare il proprio affetto a chi ti segue!
- Comprare i propri fans...
Il genio scosse il capo, accompagnando il gesto con l'agitare un dito in segno di diniego. - Ah, Aibou, sei così negativo. Sono sicuro che l'arredamento della tua stanza neanche segue i principi basilari del feng shui!
Cosa c'entrava il feng shui ora. PERCHE' il feng shui.
... E poi l'arredamento della sua camera era assolutamente perfetto e studiato così, tsé.
- Non credo che Ushio cerchi di appiattirmi ogni volta che mi vede causa flussi d'energia negativa nella mia stanza. - Commentò invece, tetro, giusto per non istigare i suoi istinti nascosti da arredatore di interni (che ancora doveva capire come levare il piccolo ufficio che l'altro aveva installato nell'astuccio...).
Il genio portò le mani sui fianchi, ammonendolo con un'occhiata severa che, detto fra noi, fatta da lui era ben poco credibile. Però aveva un certo non so che di tenero, mh.
- Ma certo che c'entra, Aibou. Un arredamento migliore ti porterà ad una vita migliore. Ad esempio, se cambiassi quelle orride tende color ciclamino e ne mettessi di più abbinate alla porta del bagno, posso assicurarti che...
... ne avrà per molto, vero...?
Marpione, psicolabile, pervertito e pure logorroico.
Che genio meraviglioso gli era capitato sotto mano - uhm, no, se gli fosse LETTERALMENTE capitato sotto mano a quel punto non sarebbe stato lì a fargli un lungo corso su come accostare le tende al coprimaterasso; l'avrebbe strozzato prima.
Anche scaraventarlo nella bocca di un vulcano attivo pareva un'alternativa interessante, a ben pensarci.
- Grazie! - Esclamò all'improvviso, quando ormai il genio era arrivato a spiegare minuziosamente perché il tappeto andrebbe allineato con i punti cardinali.
Non era in programma e in un'occasione normale avrebbe preferito passare una piacevole ora in compagnia di Kaiba e Jonouchi che si scotennevano piuttosto che rivolgergli qualunque parola facesse parte del gruppo "Grazie", "Per favore", "Prego", "Buonanotte" e "Che piacere rivederti" - perché lui era educato, sì, ma qui si trattava di una questione di principio. - però, se serviva per zittirlo... - Grazie per aver accettato di fare la pausa. - Aggiunse poi, dato che il genio aveva sì taciuto, ma lo guardava con aria interrogativa.
Perché, sì, la pausa gliel'aveva dovuta chiedere lui. Jonouchi, Anzu ed Honda, appena finita la canzone, si erano posti un profondo quesito esistenziale: ma perché stare qui a divertirci con tanto cibo gratis quando potremmo avere anche qualcosa da bere? Era, dunque, partita una piccola caccia al tesoro, alla ricerca di un qualche brick di succo di frutta - il cui gusto possibilmente si intonasse a quello dei biscotti che ancora piovevano.
L'altro sbatté le palpebre, con sincerissimo stupore&sorpresa. - Non ho accettato solo per aiutare loro... certo, al tuo musetto non si può dir di no, ma non sono nemmeno diventato d'improvviso buono e misericordioso. - Dal sorriso sarcastico che fece, aveva avuto il suo stesso identico pensiero: buona, questa. - Qui sul palco c'è stato un, come dire, inconveniente tecnico. La pausa serve soprattutto per rimediarvi! - Spiegò, allargando le braccia. - Abbiamo avuto un piccolo incidente col batterista... - Yami si riportò accanto a lui, piegandosi sulle ginocchia (non poi tanto, però) per essere alla sua stessa altezza - Vedi là?
Alle parole era seguito un gesto fluido del braccio che stringeva il microfono, come indicazione.
Unico problema: il microfono era, appunto, la sua bacchetta sparascintille.
Che erano... be', scintille. Al contatto, accendevano il fuoco.
E il gesto era stato così ampio da far piovere una manciata di scintille sulla maglia di un altro dei musicisti.
Maglia, evidentemente, non ignifuga.
Yuugi e Yami lo osservarono saltare su.
Yami si allontanò con un secchio d'acqua reperito chissà dove.
Yuugi si chiese confusamente se non ci sarebbero caduti i biscotti dentro.
Splash.
Yami tornò.
- Tu non hai visto niente. - Sentenziò, risoluto, gettandosi con totale nonchalance il secchio vuoto alle spalle - e ignorando con altrettanta nonchalance l'AHIA che si era sentito.
In generale, avrebbe rifiutato tanto per la soddisfazione di contraddirlo. In questo caso, però, si ritrovò ad annuire. Forse era meglio. Già.
L'altro tossicchiò con discrezione. Allungò di nuovo il braccio - quello senza bacchetta. - indicando un buco nel pavimento: - Vedi là, quel grosso buco...?
- Difficile non notarlo...
... già, ma in effetti, perché c'era un grosso buco sul pavimento...?
- Ecco, prima un frollino più grosso del previsto è caduto a peso morto sulla batteria. Dovevano essere almeno dieci chili di impasto. - Scrollò le spalle Yami, come se nulla fosse.
Yuugi si sentì gelare. - E il... batterista...? - chiese, sentendosi un piccolissimo groppo in gola.
(Be', non so voi ma la possibilità di trovarsi un biscotto simil asteroide addosso non è molto...)
- E' corso via urlando, Aibou. - Precisò il genio, a metà fra l'offeso e l'esasperazione. - Ti pare che lasci qualcuno venga schiacciato da un frollino danese transgenico...?
Sì.
Decisamente sì.
Si scambiarono un'occhiata.
- ... d'accordo, non è così surreale, però...
Bah, forse era meglio limitarsi semplicemente a ringraziare il cielo perché nessuno dei suoi amici era finito steso da un grosso biscotto kamikaze.
- Comunque sia - proseguì Yami, agitando la bacchetta-microfono per aria... ma al contrario, così le scintille al massimo finivano sui suoi stivali - Occorre un sostituto. E credo anche di sapere chi faccia al caso nostro. - Batté le mani, spiccio ma sicuro di sé. - Narratrice, venga qui un momento!
- Non sono il tuo cane, tesoro caro. E se stai pensando che mi metterò a suonare la batteria su un buco rattoppato con lenzuola prese non si sa dove, be', la risposta è no.
- Potrebbe essere più collaborativa, ogni tanto. - Osservò Yami, la fronte aggrottata.
- Collaborativa? Faccio già un sacco di lavoro, sai! Stare qui a narrare non è che sia proprio semplicissimo. Non sai quanto impegno ci metto per rompere le scatole e studiare risposte maligne! E c'è pure gente qui in regia che mi impedisce di far cose come spogliarvi mentre dormite, è una tale seccatur-
... parlava e probabilmente avrebbe continuato a fare la splendida, se due mani non l'avessero spinta con ben poca grazia ma tanta spensieratezza fuori dalla narrazione, ad inciampare sul palco.
- MA PORC- Autrice! - Sbottò; era riuscita a non schiantarsi solo perché si era puntellata su Julius - ed è con un caloroso applauso che riaccogliamo la sua spranga di ferro! LO SO che vi mancava. - a mo'di bastone da passeggio/sci.
E così il problema venne risolto-
- Ma anche no! Se io sto alla batteria, di grazia, chi dovrebbe narrare...? - Tentò di farli ragionare la narratrice spodestata, per quanto fosse appunto la narratrice e, quindi, avrebbe già dovuto imparare quanto una cosa del genere, in questa storia, fosse un po' pretenziosa. (Farli ragionare, sì. Insomma...)
Chi dovrebbe farlo? Ma il narratore d'emergenza, no?
Melissa tacque. Scrutò l'autrice. Scrutò il narratore d'emergenza.
- ... mi state prendendo per il culo.
Oh, no, assolutamente. Buonasera a tutti, qui vi parla il narratore d'emergenza, Himitsu. Lasciate che mi presenti: sono un fantasma, Melissa è la mia fidanzata e mi piace cucinare. Bene, detto ciò potremmo proseguire con la storia...
- ... autrice, ma è normale quello che sta succedendo...? - Osò chiedere Yuugi, sottovoce, in confidenza.
- Ma certo, caro! Abbiamo portato le rotture della quarta parete all'ultimate level. Uh, suona bene...!
Eh-ehm, scusate. Qui riprenderei a narrare. Solo un momento che recupero gli appunti e...
... f
inalmente i protagonisti erano nelle mani di una persona civile e per bene, perciò potevano dedicarsi alle loro attività-
- No, aspetta, non solo devo partecipare ma dovrei pure sorbirmi i TUOI commenti? Ma sul serio? - Ma Melissa, no, lei non era d'accordo - … E poi alle loro attività ci si dedicano anche quando narro io, non sono così limitativa e crudele!
Mai detto che tu sia crudele, infatti. Anche perché dire simili stupidaggini… Sguardi perplessi da parte di qualcuno, qualcun altro fu colto da un attacco di tosse molto violento e inspiegabile. Ci fu anche chi tirò fuori paletti di frassino, aglio e acqua santa. (?)
… Ragazzi, ma davvero vi siete fatti fregare…? Melissa è tsundere. Non cattiva. Rompicoglioni, piuttosto. Ma malvagia, come dire…
- Himitsu…! - Boccheggiò lei, imboscandosi dietro Yami e compagno per chissà quale oscura ragione.
(Se ci tenete a saperlo, qui l'autrice ci ha goduto.)
Su, su, tranquilla. Ti ho portato la merenda, d’accordo? Il croissant con pomodori e origano che ti piace tanto.
- Però - chomp - non è molto - chomp - corretto avere un fidanzato che ti sputtana in diretta dalla narrazione… e__e - Il croissant se l'era preso, ad ogni modo.
Come dicono tutti, è questione di riscontro karmico. Tornando a noi…
Anzu, Jonouchi e Honda erano tornati giusto in tempo per udire quella rivelazione sconvolgente; dopo aver distribuito con parsimonia dei succhi di frutta fragola e limone fra i vari compagni di venture, si ripiazzarono dov'erano al loro arrivo, mettendo su delle facce dovutamente scioccate.
Ed era piombato - piombato come il frollino transgenico - un silenzio tombale.
Alcuni di loro non potevano crederci. Si erano fatti torturare per sei, sette capitoli da una tsundere. Spacciata per yandere.
Gli altri erano preda di un trauma esistenziale che li avrebbe accompagnati per il resto delle loro vite.
Poi, vabbé, avevano a disposizione un narratore decente a tempo limitato, biscotti che piovevano dal cielo e una playlist da terminare: decisero di farsene una ragione in cinque secondi, che tanto tsundere o no se la sarebbero dovuta comunque sciroppare fino alla fine della storia. Amen.
Yami scrollò filosoficamente le spalle. - Oh, be'. Che ne dite di riprendere, ora?
Diffusi mormorii d'assenso, qualche gesto osceno - Melissa - e una ex narratrice in fuga - sempre Melissa. Ma avrebbe suonato, lo avrebbe fatto. (- Non minacciarmi tramite narrazione!)
- I succhi di frutta li abbiamo! Perciò... - Il genio sorrise al suo, mh, protetto o qualcosa del genere, ma non era un sorriso rassicurante. - Vorresti cantare con me, Aibou? - Le ultime parole le aveva quasi sussurrate.
Che proposta romantica.
In un momento del tutto inappropriato.
Con un tono del tutto appropriato.
In un posto del tutto inappropriato.
Da una persona del tutto... propriata. *Fra i due litiganti...*
Yuugi lo guardò dritto negli occhi, cristalli d'ametista. Prese fiato. Era un momento importante.
- No.
- Sai, se non avessi fatto tutte queste scene, non mi sarei aspettato dicessi esattamente quella parola.
- Sono così prevedibile...?
- Mi sa che cominciano a frequentarci troppo, io e te.
- Sapessi quanto.
Il genio fece un cenno vago con la mano, ma era divertito! - Comunque non ti prendevo in giro, Aibou. La prossima canzone è un duetto e... non vuoi che tutti sentano Jonouchi cantare, vero?
... uh.
Avrebbe dovuto indignarsi per il ricatto sottointeso, eppure la cosa fu sovrastata dal ricordo - agghiacciante - di certe performance di Jono. Tipo quando aveva deciso di partecipare al concorso di bellezza della scuola. Non era un ricordo felice. No. E le sue capacità canore non erano di molto superiori all'inesistente talento per il make-up. - E... - iniziò a domandare, con somma cautela - Di cosa parlerebbe, questa canzone?
L'altro gli allungò un microfono che però non sparava scintille. Si sentì quasi deluso. (?) - Oh, sono sicuro che ti piacerà! - Trillò - Ci sono varie frasi nella tua parte con cui sicuramente sarai d'accordissimo!
Lo scrutò.
Non era esattamente il ritratto di una persona raccomandabile.
Anche se stare a scrutarlo, fra torso nudo e abiti, poteva rivelarsi un passatempo quantomeno piacevole.
E lui non aveva appena pensato quella cosa, no, no...
- ... stai parlando oggettivamente o soggettivamente? - Chiese ancora, la diffidenza era difficile da mandar via...
- Oggettivamente, Aibou. - Confermò il genio, paziente.
- Allora...
... allora cosa?
Stava davvero per accettare?
La mano dell'altro era tesa verso di lui.
L'avrebbe afferrata?
Sorrideva, il genio, ma stavolta era un sorriso... cortese, d'invito.
Lo stava invitando a giocare con lui.
Avrebbero giocato...?
... ma perché si stava ponendo queste domande, se la risposta già la conosceva?
Quello era il suo... genio. Il genio che aveva promesso di esaudire i suoi desideri.
Ma, purché lo facesse, avrebbe dovuto prima... trovarli.
Allungò il braccio... strinse quella mano. Era calda.
Io desidero...
Il sorriso si fece affilato, ma straordinariamente non se ne sentì inquietato. - E allora andiamo.
La musica esplose di nuovo.

Ora non c'era più un palco, c'erano... tante casette. Ma più piccole di quanto avrebbero dovuto essere, rendendo il palco più la riproduzione in scala - non molto - ridotta di una qualunque strada.
C'era pure un banchetto del takoyaki. E le macchinette. Tutto in chibi.
... Che a ben pensarci erano esattamente della sua misura, ma forse era meglio non farci troppo caso-
Si trovavano tutti in piedi sui tettucci - Yami su uno, Jono, Anzu e Honda su quello di fronte - tranne lui. Yuugi era seduto comodo comodo su una poltroncina nel balconcino della casina (d'accordo, basta) più elegante. E aveva accanto un piccolo tavolino con sopra un piccolo vassoio pieno di piccole tartine. (Avevo detto basta? No, non era vero).
La musica che faceva vibrare tutto il set era allegra, scoppiettante, con una certa sfumatura jazz; un'intro strumentale non lunghissima, già si abbassava, ma aveva permesso di fare apparire in mezzo a tanti luccichii la nuova ambientazione.
Yuugi strinse forte il microfono. Yami aveva alzato il suo.
Ora si cominciava, no?

Questo è l'adorabile... Yuugi-chan!


-Chan, massì.
Partenza col botto, avrebbe osato dire.

La sua pelle candida è davvero splendida


... lo sapeva che non avrebbe dovuto fidarsi. Lo sapeva. Lo-

In questa notte stellata


Sarebbe stato più corretto biscottata.

Giochiamo insieme!


E adesso il genio si era appostato davanti al SUO balconcino, con tanto di sole orecchie feline e occhietti malefici che spuntavano da sopra la balaustra.
Quello sguardo ammiccante.
Ma eccolo lì, il suo marpione (meno) preferito.
Non aveva più neanche la forza di sbraitare.
- Ma certo, giochiamo. - Acconsenti, stancamente. - Poker, scala quaranta, Uno, baccarat, gioco della bottiglia, sbucciare pistacchi. Scegli pure fra questi. Ma NO - Con grassetto, corsivo e sottolineato, sì - A qualunque cosa TU abbia in mente.
Yami inclinò la testa di lato, appiattendo le orecchie, ma pareva più stesse architettando qualcosa. - E se dicessi che pensavo a Scala Quaranta?
- Non saresti credibile.
- ... anche io sono prevedibile allora damn it-

La vita è una sola, l'importante è divertirsi!


Parole sacrosante, fuor d'ogni dubbio, ma perché ora il genio si era seduto sulla balaustra e lo fissava così?

Quel collare che ti lega...


E perché ora era saltato giù e avanzava verso di lui scodinzolando - che lui era un gatto innovativo -...?
E che avesse nominato il collare non era in buon segno, vero? (QUALE cosa detta e/o fatta da lui era un buon segno?)
Deglutì. Arretrò.Non era certo una rapeface, quella. No. Proprio no.
Ma non è che il collarino sia un effettivo problema, eh! Vai tranquillo! Sono abituato ai vestiti sadomas- Aderenti e fascianti. Non è il momento appropriato per certe terminologie dannazione-

Lascia che te lo strappi a morsi...!


E perché si era chinato su di lui e quella frase gliel'aveva canticchiata nell'orecchio con voce suadente...?
Senza neanche il microfono, tutta per lui!
Ah, che cosa pornosamente romantica..
...!?
- PUSSA VIA, GATTO IDIOTA! - Non avrebbe saputo spiegarsi bene neanche da solo come, ma ora si trovava a due metri dal gattaccio e brandeva una sedia.
Sì, una sedia.
Perché non una sedia? Tutti usavano spade, bacchette, scettri majokko o frasi sborone.
Lui si era armato di sedia.
Avevano un sacco di potenziale incompreso, le sedie.
Il genio tirò su entrambe le mani in segno di resa, con la stessa risata allegra di quando aveva cercato di fargli credere che si nutrisse di sangue di vergine (lui e il suo delizioso sense of humor...). - Scherzetto, scherzetto! - Portò le mani sui... piacevoli fianchi e annuì convinto: - Lo sanno tutti che cose del genere si fanno solo in determinati momenti e atmosfere, con musica in sottofondo e una bottiglia di vino novello al fianco!
E petali di rose che piovevano dal soffitto, sì.
... Aspetta, ma loro la musica in sottofondo CE l'avevano-

Essere randagi è il massimo...


Sospirò, deliziato, il genietto nel microfono, causando nondimeno lo svenimento di tre/quattrocento fanciulle/i (?) fra la folla.

Fregare pesci, bere alcolici!


Ma che gli mancava soltanto di diventare un alcolista anonimo, a quello scemo-
Tuttavia i suoi amici dovevano apprezzare la parte relativa ai pesci e i prodotti ittici in genere, dato che si erano fermati al banchetto del takoyaki, sul palco, e avevano fatto scorta di polpettine per... ehm, i due mesi successivi.
Honda si era pure soffermato a fare due chiacchiere dal vecchietto con la faccia rotonda - come una polpetta! - che le vendeva.
I suoi nuovi amici si facevano comprare senza problemi dal cibo.
Non sapeva se avrebbe dovuto indignarsi, annotarsi l'informazione o pensare un bel mica scemi, eh. Anche perché due polpettine fumanti le avrebbe mandate volentieri giù pure lui...
- Ehi, Yuugi! - Jonouchi si voltò di scatto, sbracciandosi - Quale salsa vuoi sopra? Oppure semplici?
... sbatté le palpebre, colto di sorpresa. Li avevano presi anche per lui senza che nemmeno lo chiedesse? - Uh... la salsa per hamburger c'è?
- Salsa per hamburger..?
Jonouchi si strofinò il naso, fiero: - Il nostro Yuugi è un buongustaio. Ha fatto la mia stessa identica scelta!
E gli altri due, dal profondo del loro affetto verso il biondino, si scambiarono un'occhiata pregna di panico. - YUUGI, STA' TRANQUILLO! Ti salveremo dagli influssi malefici di Jonouchi!
- Sono sicura che si possa ancora fare qualcosa!
- Non tutto è perduto!
- Abbi fiducia!
- Ma di cosa diamine state parlando?
- Se posso continuare...
Tutti i presenti si girarono, in sincrono, verso il cantante, attualmente abbandonato a se stesso; e Yuugi avrebbe perfino riconosciuto che aveva ragione, gli avrebbe perfino chiesto un - tiratissimo - scusa... ... se non fosse che anche lui aveva in mano un piatto pieno di takoyaki e se lo stava sgranocchiando in tutta calma.
- Tu canti con la bocca piena!?
- IO POSSO TUTTO- oh, che buone ♡

Una volta libero anche tu


Lo psicopat- marpion- NoirChat, lì, ora se ne stava in bilico sulla balaustra del suo balconcino e faceva su e giù - non c'era alcun apparente motivo, forse era solo che faceva figo starsene in cima ad un balcone mentre piovevano biscotti.
E se fosse inciampato su un frollino con troppa glassa, be'...
... ah ah ah-
... no, momento, LIBERO da cosa?

Ti presenterò una fantastica compagnia!
Aprendo la finestra della società ...


Il genio gli rivolse quello che non avrebbe potuto essere definito altrimenti: uno sguardo malvagio con occhi piccoli e lucenti. (?)
>- Sai - cinguettò - In questo punto del video originale, c'era una gag magnifica. Implicava i pantaloni. Posso farla anche io?
... C'era da dire che gli aveva chiesto il permesso, almeno.
Prese fiato. - Fa' ciò che vuoi, ma in questo momento desidero tu non faccia boiate. - Disse, con tutta la fermezza del mondo.
L'altro gonfiò istantaneamente le guance. - Mannò! Aibou guastafeste, così non posso...!
Eh, non era l'unico col potere di fre-ga-re la gente.
Tra l'altro con quelle guanciotte gonfie e tondeggianti era piuttosto carino - rarità - ma, shh, era un pensiero che avrebbe tenuto per sé.
- Ma non importa! Perché ora noi...

VOLIAMO VIAAAAA!


- Eh? Che ne dici, Aibou? Io e te soli soletti, prepariamo del bento, due bottiglie di succo all'ananas e via dagli imbecilli, sollevo il muro di cinta ed è fatta! Possiamo fuggire lontano da qui, da Ushio, da tua madre che non sa fare l'insalata... mh? Non è un'ottima idea?
E se ne stava così, piantato sulla balaustra, nel pieno del suo... ehm... fascino, dopo avergli decantato suddetto piano geniale.
Doveva rispondergli con assoluta calma e compostezza. Una domanda simile meritava una risposta articolata ed incisiva.
Riprese la sedia. - No.
Ma l'altro scrollò le spalle, forte del suo modo filosofico di accettare la sconfitta. - Oh, be'. Tentar non nuoce. - Un dito posato sulla tempia. - Tanto siamo solo al sesto capitolo...
- Come?
- I LOVE YOOOUUUU-


Ma ora toccava a lui cantare.
Seguì il genio, saltò giù dal balcone senza chiedersi che fine avesse fatto la gravità - quando il genio era in circolazione, tendevano a sparire varie cose... - e raggiunse la strada/palco al di sotto, atterrando con naturalezza sulle sue gambe. Si sentiva molto neko. Ma aveva rifiutato il cerchietto con le orecchie pelose che il genio prima gli aveva disinteressatamente offerto per amor di completezza e scenografia.
Ora, invece, gli offriva la possibilità di cantare davanti ad una platea.
Tutti gli occhi che si posavano su di lui, tante persone che avrebbero avuto un ricordo indelebile della serata...
Tentennò; Jonouchi, dietro di lui, reggeva un gobbo con il suo testo. Anzu e Honda, lì ai lati, agitavano delle maracas arancioni per... incitarli, presumeva.
- Cos'è quella faccia così tesa, Yuugi? - Domandò Anzu, ma quasi con tenerezza, non certo per prenderlo in giro - Non ti preoccupare, se qualcosa va storto possiamo dare la colpa a Jono!
- Ehi-
- Buttati! Io ho imparato a ballare rompendomi le ginocchia! - Continuò a narrare, rassicurante. (?)
- Io invece ho imparato a guidare facendo spiaccicare sul muro la moto di mio padre! - Si aggiunse Honda, annuendo saggiamente. - E sopravvivendo dopo, quando hanno cercato di uccidermi con il tostapane!
- ...
Entrambi si voltarono verso Jonouchi, in attesa.
- ... embé...? AH! Aspettavate aggiungessi qualcosa! Capisco, capisco, senza di me in effetti come potreste... be', vedi, Yuugi, io invece dalle mie spericolate imprese ho appreso come ingoiare quattro panini insieme. Senza neanche masticare!
Oooooh...
Gli occhi si sgranarono da soli, divenendo del tutto tondi: - Ma... quattro panini insieme, Jonouchi-kun? Come hai...?
Il biondo gonfiò il petto, tacchineggiando. - Anni e anni di pratica, Yuugi. Anni e anni. E cinque o sei principi di soffocamento...
- Io ne avevo contati dodici... - ... ma ora posso. E non ho nemmeno bisogno dell'acqua, eh!
Jonouchi era... davvero una persona straordinaria. (...?)
- Ma quello che voglio dirti è: vai tranquillo! Anche se sbagli, chissene? L'importante è che ti diverti! Noi lo stiamo facendo!
... uh. Questo era vero. Erano tutti lì.
Insieme, che lo aspettavano.
Se siamo qui per "giocare"...
Anche se la mano tremava un po'... Yuugi strinse il microfono e iniziò a cantare.

Questo è il pervertito NoirChat-kun
Nell'oscurità, si vedono solo gli occhi che brillano
Ma il suo respiro è davvero affanoso
Non ti avvicinare più di così!


Quello.

Quello era il Perfetto Riassunto di TUTTO ciò che aveva dovuto penare in quella settimana scarsa in cui si era ritrovato un'antica figura mistica a parassitargli la casa e l'esistenza.
Certo avevano sorvolato sulle attitudini piromani, ma...
Soddisfazione. Stava provando un gran moto di soddisfazione perché, da qualche parte, c'era qualcuno che lo comprendeva. E anche un moto di simpatia nei confronti dell'autore della canzone: loro due avrebbero proprio dovuto fare due chiacchiere.
E ora era del tutto in diritto di prendere il genietto a colpi di microfono, vero? Vero?

La vita di un gatto è una soltanto
Per questo sono domestico
Mangio deliziosi hamburger...


- E così ti piacciono gli hamburger, eh...? - domandò il Genio, con causalità, prendendo appunti su un taccuino che se ne stava sospeso a mezz'aria. Annuì da solo. - Continua, continua...

... e dormo in un morbido letto con copriletto ignifugo


- Perché quando si ha in camera un pirla che si diverte ad appiccare fuoco alle coperte, beh...
Yami lanciò il taccuino per aria - e il suddetto esplose in una pioggerellina di scintille dorate. - Oh, Aibou, intendi rinfacciarmelo per sempre? - Fece un ampio cenno del braccio. - Ribadisco con assoluta fermezza che quella volta NON era mia intenzione incendiarti il letto!
Yuugi si sentì in pieno diritto di guardarlo con astio e occhi a mezz'asta. - Tutte le altre boiate che hai fatto, invece?
- Assolutamente premeditate! - Ne andava pure orgoglioso, il tipo.
Gli ficcò il microfono nel fianco con assoluta nonchalance.
- Anche questo tuo modo di fare tsundere è splendido... mi piaci sempre di più... ... mi hai fatto male, però.
Quindi tutto secondo il piano.

Tu, invece, da chi vieni protetto?
Domani potresti venir investito da un'auto
Non puoi saperl- ehi, fantastico


Ma anziché sconvolgersi e saltare su indignato come Yuugi sperava con ardore, sicuro che stavolta avesse detto un'adorabile (?) bastardata, l'altro fece un gran sorriso, del tutto soddisfatto: -
Visto, Aibou? Te l'avevo detto che la canzone ti sarebbe piaciuta!
... pft.
Alla fine, con quell'imbecille intorno, ci si ritrovava a ridere senza nemmeno farci caso.
Era una serata folle, di puro delirio. Con biscotti che volavano ed un cantante nudista.
Ma i suoi amici si stavano divertendo.
Ma lui si stava divertendo.
Non era poi così male, vero...?
Sarebbe stato inutile negarlo. Eppure finora nessuno gliel'aveva chiesto, quindi era un... dolce pensiero che avrebbe tenuto per sé.
Era una folle notte che, forse, aveva ancora qualcosa da offrire... tanto valeva lasciarsi andare.

Mentre cantava, capitava che per la sua testa sfrecciassero pensieri poco gradevoli.
Non dovresti farlo
Erano pensieri che, da una certa ottica,
avrebbe potuto classificare senza esitazione come stupidi;
pensieri che, però, nella loro essenza, erano veritieri.
Sai che finirà male

Si stava divertendo, quella sera.
Non avrebbe saputo dire lui stesso dove fosse il confine
tra presa in giro, gioco e verità nascosta.
E questa volta, non potrai scappare
Yami si stava divertendo.
Anche se sapeva di giocare col fuoco.
Tuttavia.
Sai che ti dico? Che importa.
Voglio essere felice, foss'anche per stasera e mai più.

Forse anche quello era un pensiero idiota.
Ma se per una sola folle notte potevano essere felici tutti quanti, be'...

Continuò a cantare.

- Tu sei il mio Aibou, io il tuo genio;
il destino ha riunito due futuri mariti.
Se è per te, se è per questo
io diventerò malvagio.

- Tu SEI malvagio!
- Oh, giusto. Uhm... diventerò un neko malvagio?


Se gli avessero chiesto di descrivere come doveva essere stare dentro un frullatore, Yuugi avrebbe fatto un accurato resoconto di ogni singola cosa successa quella notte; l'ambientazione, la musica, i colori che frullavano, le fangirl sugli spalti, la pioggia di biscotti.
E adesso erano arrivati... all'ultima performance.
Fece un po' di corsa sul posto per scaldarsi - e le sue orecchie venivano invase da una musica familiare.
Okay, okay, alla fine c'erano arrivati, ora dovevano uscirne vivi. Era fattibile.
... chissà perché, si sentiva molto più ottimista che all'inizio della serata.
E forse era perfino curioso. Un pochino. Pochino ino ino e...
Buttò la testa all'indietro, in attesa: sapeva di star sorridendo.
Riecheggiarono le prime parole.

Nemmeno coi quaranta suoi ladron Alibabà è ricco quanto te


"Un amico grande come me".

Sarebbe potuta apparire come una scelta prevedibile... ma no, non lo era.
E lui, in fondo in fondo, ci sperava, in una canzone del genere.
Anche se quell'"Alibaba" lo faceva più pensare a Magi o forse all'autrice ma quello aveva già abbastanza problemi senza trascinarlo in mezzo al globale putiferio.
Bene, ora restava solo da vedere quali tort- E, tortE aveva in serbo per il gran finale.

Il cielo ti ha aiutato e sai perché?
La mia magia ha un certo non so che!


- Sì, in effetti nel tuo caso si potrebbe parlare di qualcosa mandato dal cielo stesso. Una... "... punizione divina", quella era la fine della frase.
Ma la voglia di dirlo scemò nel momento stesso in cui lo stava facendo.
... no, fermi tutti.
Davvero si era appena trattenuto dal fare una battuta sarcastica sull'altro? Davvero, davvero?
... ora mi sento inquieto-

Intanto il palco era tornato normale, piatto, pieno di biscotti e buchi coperti da lenzuola.
Forse ci sarebbe stato da indagare sulla provenienza di quelle lenzuola decorate con una fantasia a melanzane, però.
Anzu, Jonouchi e Honda erano sempre lì, vicini a lui; ansimanti, felici. Aspettavano il seguito. E quindi...

Adesso la tua forza è mitica
e come vuoi la puoi adoperar


Il genio gli rivolse un sorriso di scuse. - Avevo pensato di far apparire un manichino con le fattezze di Ushio, ma credo che per le vostre povere menti traumatizzate sarebbe un po' eccessivo, al moment-
- SI', sarebbe molto troppo particolarmente eccessivo.
Con tutto il... ehm... amore...?, per Ushio, ma vederlo quella sera proprio no. Neanche in cartolina, fotografia o mail di spam.

Saran finiti tutti i tuoi guai se questa lampada vorrai sfregar!


Lampada...?
Lampada...?
Si grattò la testa. - Stai parlando del puzzle, vero?
- Ma come, Aibou, non ricordi? - Il genietto tirò fuori dal nulla la massiccia catena a cui era appeso massiccio pendente dal fantasioso design (ora si dice così-). - Capitolo uno, il nostro primo incontro! Quando abbiamo fatto fuoco e fiamme!
... Sorrise. E questo era un sorrisetto bastardo.
Il genio lo scrutò qualche secondo, spiazzato, ma poi comprese. - ... basta con quel copriletto, ti supplico.
- Okay! - Evvabbé, questa nottata alla fine si stava rivelando davvero divertente anche per Yuugi... non ci sarebbe stato nulla di male nel mostrarsi gasati, giusto? - Ma... pensandoci, quello - e indicò l'ammenicolo dorato che - una volta completato/per completarlo - gli era costato la sua vita pacifica, due o tre neuroni e un sacco di testate al muro - Sarebbe inteso come collana?
- Be'... - *Coff, coff* - Erano altri tempi, sai com'è...
- Credo che indossare una cosa del genere - Sarebbe stato come avere una collana fatta con un sacco pieno di granito? O appendersi Ushio al collo? (?) (Oddio no che immagine orrenda-) - ... farebbe venire un po' di torcicollo.
Si stava davvero comportando più gentilmente con il suo piccolo adorato - ... - genio e questo, forse, non avrebbe portato risultati positivi. E forse stava abbassando troppo la guardia.
Ma... adesso gli andava così. Se per quella notte soltanto...
- Oh, ma vale il sacrificio, sai? E' un'ottima arma difensiva! Basta farlo roteare un po'... - E iniziò a far roteare la catena con decisi colpi del polso, il puzzle che descriveva cerchi sempre più ampi per aria... giusto per, si prese qualche passo di precauzione. - E poi si lancia!
Lanciò la catena di lato con quello che era parso un gesto quasi noncurante, senza particolare forza; il Puzzle attraversò tutto il palco come un missile e, a poco meno di un metro dalla fine, piombò per terra portandosi dietro una larga porzione di pavimento.
Oh buon Dio.
L'altro gli dette un'occhiata piena d'orgoglio. (?) - Visto? Insostituibile!
... sì, insostituibile. Senz'altro la parola adeguata.
- ... Ma... - osò chiedere - Come facciamo a recuperarlo, ora...? - No, perché visto il botto doveva aver coperto la distanza Giappone/Stretto di Gibilterra scavandosi una strada nella crosta terrestre...
- Oh, non ti preoccupare! Torna sempre su da solo!

[Ciò che avremmo dovuto lasciare alla vostra fantasia, ma perché non mostrarvelo d'altronde
- ANZU, HONDA, PRESTO! VENITE A GUARDARE IL BUCO! Qua sotto è pieno di cioccolatini Lindt! MI CALO!
- Ehi, non è il puzzle di Yuugi, quello...?
- Vero, riportiamoglielo!

- Visto, Aibou? Torna su da solo!
- Ma che cazz-]

Sei il boss, il re, lo scià
Gradisce ancora un po' di baklavà?


- A proposito di baklavà! - Saltò su il genio, sgranando gli occhi - Mi ero quasi scordato!
Ora, Yuugi avrebbe dovuto chiedersi perché l'altro, dopo essersi gettato alle spalle il microfono in piena noncuranza, gli stesse correndo incontro con una grossa torta al... cioccolato...? fra le mani.
Sì, sarebbe stata una domanda interessante. Tuttavia, al momento, riusciva solo a pensare che, fra torta, coda felina e espressione pucciosa, fosse una visione più che gradevole.
... ma che ho sbattuto la testa così forte che me ne sono scordato...?
- Ti piacciono le sachertorte, Aibou? Sono eccezionali! E' una grossa torta al cioccolato che sembra una fiesta e...
... non aveva idea di quanto fosse incauto quel gesto. Sventolare in giro una torta al cioccolato da dodici chili. Con Jonouchi lì intorno, rischiava di farsi mordere un braccio - o trovare il piatto con un buco a forma di denti di Jono.
- Torta. Torta. - E manco a dirlo, Jonouchi apparve quasi per magia alle sue spalle, gli occhi iniettati di sangue, lo sguardo spiritato. (?) Pronto a scattare, come un grosso lupo.
Il genio si scansò senza fare una piega proprio quando l'altro cercò di lanciarglisi addosso.
- Dammela! Ho fame! - Si lagnò quello, agitando le braccia, la mente probabilmente annebbiata dal forte profumo di cioccolato.
- Ma se è tutta la sera che mangi biscotti!? - Sbottò l'altro, mettendo la preziosa portata fuori portata. (...)
- Non mi ci puoi mettere un frollino danese con una torta austriaca!
- Ma noi parliamo di centocinquanta frollini danesi!
... E Yuugi si rese conto che, attualmente, Yami stava davvero bisticciando con Jonouchi. Con... spigliatezza, come se già si conoscessero, come se ci fosse già quella scintilla di confidenza minima che occorre per ridere insieme.
Soprattutto, il genio pareva molto più naturale ora che rispondeva piccato, tsundereggiava e faceva il broncio piuttosto che... con tutti gli altri atteggiamenti che aveva esibito.
Io desidero...
Un sospiro esasperato da parte del neko-cantante. - Allora, Aibou? - Un colpetto del capo in direzione del biondo. - La torta era per te, ma posso darne una fetta a questo morto di fame?
... conoscerti davvero...?
In parte, si sentiva spiazzato. Gli stava chiedendo "l'autorizzazione". Stava bisticciando nella maniera degna delle coppie sposate da cinquant'anni con una persona che aveva buttato giù da una finestra.
Dall'altra, forse, se lo aspettava. Era quello che voleva, giusto...?
Annuì, un sorriso accennato. - Oh... certo, sì.
- Quindi, una fetta... - ... e lo sguardo dell'altro si alzò su Anzu e Honda, a poca distanza, che li scrutavano con occhioni lucenti e bava alla bocca. - ... va bene, va bene, ho capito. Sachertorte per tutti!
- Yuugi è una brava persona. - Dichiarò Jonouchi, prendendo con estrema solennità il piatto che il genio gli stava porgendo. - E lo dico con il cuore in mano!
- Forse volevi dire "lo stomaco" in mano...
Non che Yami avesse tutti i torti. *LOL.*

Si vive in serie A, dimentica la B


Immaginava fosse una pessima battuta far notare che loro andavano tutti in classe B.

Comanderai la servitù...


E ricordò.
- Aspetta... - esordì, rivolto al genio - Ma tu, in teoria, non dovresti chiamarmi padron-
Okay, non si aspettava che il genio gli si lanciasse contro, gli tappasse la bocca con una mano e continuasse, come se niente fosse, a cantare, impugnando il microfono con l'altra: - ... Per dormire fino a mezzodì!

E' stregoneria... questa è magia!


Una fitta pioggia di biscotti sulla sua testa, degli amici intorno a lui.
Sì, pareva davvero magia.
E l'altro continuava a cantare... con più forza, pareva si stesse impegnando sul serio per fare tutto al meglio.

Sta' a guardare... wow!


Yuugi si trovò all'improvviso attorniato da tre diverse Anzu; una era quella vera, il suo amore proibito o qualcosa del genere, le altre erano sue versioni con capelli biondi e capelli rossi.
Tutte bellissime, naturalmente. La bionda e la rossa gli si erano apperse alle spalle, lascive.
Anzu le tirò via entrambe, scoccando loro un pugno sulla testa cadauna.
Rise; be', era ovvio che il genio non avrebbe potuto resistere al fargli un altro scherzetto prima della fine del concerto.
Questo non era stato così malvagio, però.

Son qui per te!
Ma se dico "Abracadabra, via di qua!"
Loro spariranno tutt'e tre!


E così com'erano apparse, tutte e tre sparirono, simili ad un miraggio nel pieno del deserto - in quel caso, un deserto con biscotti al posto della sabbia.
Yuugi sospirò, ma non così affranto; d'altronde, sapeva che non sarebbe durato per molto.
... però c'era qualcosa...
... wait.
- ... YAMI, TU NE HAI FATTE APPARIRE SOLO DUE, DI ANZU! FAI RIAPPARIRE QUELLA VERA!
- Su, su, scherzavo!

La lista lunga quanto la vorrai
I desideri tuoi esaudirò!


... ah.
Era quello che gli aveva promesso, fin dall'inizio.
Ciò che "poteva" fare per lui.
... e per tutto quel tempo, nessuno aveva mai pensato un "doveva". Non era un dovere. Nessuno dei due aveva mai posto la cosa come un obbligo, anche se in teoria lo era; Yami avrebbe potuto realizzare i suoi desideri, Yuugi avrebbe potuto aiutarli trovandoli.
Una possibilità per entrambi, non un'ovvietà.
Aveva pensato, finora, che fossero partiti col piede sbagliato... ma forse qualcosa si poteva fare, no?
Collaborazione, uh?

Caro Aibou, questo mondo è qui per te
e capirai che solo io
sono il grande amico tuo


"Amico".
Detto dal genio, faceva quasi strano.
Però... non era così spiacevole.
Amici?
Possiamo essere "amici", Yami?
Era ciò che voleva sentirsi dire?

Non c'è...


Sì, lo era.
Cantò le ultime parole insieme a lui, a mezza voce, non importava che lo sentisse: - Altro...

Amico...


- Come...

Me!


E i fuochi d'artificio che s'accendevano sulle loro teste.

Anzu, Jonouchi e Honda dovevano essersi decisamente divertiti, sì.
Perfino ora, a quasi un'ora dalla conclusione, con gli spalti semivuoti e tutto spento, ancora ballicchiavano, esagitati, scambiandosi perle sulla piacevole serata appena trascorsa.
- E ti ricordi quando Honda è stato quasi divorato dalla rosa gigante? - Stava per l'appunto commentando Jonouchi, gasato - L'abbiamo dovuta prendere a cazzotti per farle mollare la presa! Perfino Yuugi l'ha calciata!
- E' stata un'esperienza inaspettata ma... utile, credo? - Fece il diretto interessato, grattandosi una guancia. Insomma, ora sapeva com'era fatto l'interno di una rosa gigante carnivora gialla.
- Buon per te, perché ora mi devi la vita! Sarai mio eterno debitore, dovrai avere per me fedeltà e gratitudine e...
Anzu gli allungò una dolce pacca sulla spalla, con un sorriso sereno. - Jono, Jono caro, non avrai dimenticato che Honda prima ti ha impedito di strozzarti, quando hai ingoiato il cioccolatino con tutta la buccia...?
I suoi colpi di tosse si mescolarono alle risate degli altri due.
Yuugi, un po' discosto, li osservava. Non sapeva perché, ma vederli così, sapere che stavano parlando di qualcosa in cui era coinvolto anche lui, lo rendeva davvero felice.
Era stata una bella serata.
- A proposito... - Jonouchi portò le mani ai fianchi, nel voltarsi verso di lui: - Ma che fai lì, Yuugi? Adesso dobbiamo anche organizzarci per il ritorno a casa!
Ah, giusto, nessuno sapeva della sua relazione segreta col genio.
... Detto così, non suonava proprio benissimo...
Ma non poteva nemmeno raccontare che sarebbe tornato a casa con una grande superstar (?), no?
Per sua fortuna, in quella, intervenne Anzu: - Se vuoi, dopo che abbiamo accompagnato Jonouchi, possiamo fare la strada con te!
- Casomai sono io che accompagno voi!
- Che ne dite di scroccare un passaggio al mio gat- cugino? - Gli era uscito di bocca da solo, senza che l'avesse calcolato; non aveva previsto neanche di usare un tono tanto disinvolto, di sorridere - Sapete, è davvero un tipo alternativo. Oggi è venuto qui in carrozza!
- Carrozza?
Carrozza?
... Carrozza?
Non ricordava neanche da solo di avere TUTTA questa fantasia...
- Carrozza, sì! - Una voce che pioveva alle sue spalle, inaspettata, ma molto familiare - Romantico, no? Se è quello che mio cugino vuole... - Divertenti le implicazioni di quella frase... - Allora posso riaccompagnarvi a casa io! - Non poté trattenersi: si voltò. "NoirChat" sorrideva, puccioso. (?) - L'unica cosa, se volete davvero farlo vi do... centoquaranta secondi di tempo per raccattare le vostre cose, gli ultimi biscotti e il puzzle che Yuugi ha scordato sul palco. Marsch! J
onouchi alzò entrambe le mani, nel panico. - Ma... ma la matematica ora... è crudele...!
- CORRI!
E Yuugi avrebbe potuto giurare di non averli mai visti scattare con un tale sprint neanche nelle lezioni di ginnastica del loro professore pazzo. Yami aveva di certo grandi poteri di persuasione. O qualcosa del genere.
E rimasero soli, il genio accanto a lui. Si stupì di come, al momento, la sua presenza sembrasse discreta.
- ... si sono divertiti, stasera. - Fu l'unica cosa che l'altro disse, pacato.
- Parrebbe di sì... - Si strinse nelle spalle. Anche io.
Qualche secondo di silenzio. - Vi frequentate da pochi giorni e già sono così importanti, per te...?
- Sì. - Yuugi rispose senza la minima esitazione. - E' vero, è poco tempo. Non ci conosciamo bene. Ma...
... se non cominciassi a credere in loro, neanche potremmo mai farlo.
- ... capisco.
Yuugi lo guardò di nuovo, con più attenzione: si era degnato di infilare un paio di normali jeans e buttarsi una t-shirt sul petto. Al momento si stava passando una mano fra i capelli puntuti. - ... anzi, no, in realtà non capisco bene. Non ancora. Ma... se tieni tanto a loro, posso fare qualcosa. Posso... tenerli d'occhio. Da parte tua.
Era sbalordito. A dir poco. Forse era stato il genio, a sbattere la testa.
Forse. Forse... non avrebbe dovuto fidarsi. Forse... ma se era quello che disperatamente voleva...
Annuì soltanto, mancavano le parole.
Ma fu il genio stesso a suggerirle: - In questo caso, sai come chiedermelo.
- ... io desidero... che tu li protegga... - Che frase scenica, che... bella cosa da dire.
Un debole scintillio della bacchetta, fra le sue mani. - E sia, allora.
- E tu, Aibou? - La strana pacatezza che aveva mostrato fino a quel momento si disciolse, lasciando il posto ad un atteggiamento più sbarazzino: si portò davanti a lui, mise le mani dietro la schiena. Si chinò appena. Stava sorridendo. - Vuoi che protegga anche te?
Non sapeva se se la fosse studiata, ma doveva essere una delle cose più carine che gli avessero mai detto.
La gola si stava facendo troppo secca, il viso cominciava a riscaldarsi.
Annuì ancora, strizzando le palpebre.
Il genio sistemò la bacchetta nella tasca. - ... per questo, vedi, non avrò bisogno di nessuna magia. Se è ciò che anche io desidero...
Non aveva ben chiaro cosa stesse succedendo, né come fosse potuto essere davvero romantico, Yuugi sapeva solo che, in quel momento, le guance dovevano essergli andate a fuoco-
- E ora... - Il genio alzò gli occhi al cielo blu notte che si inarcava sopra di loro - ... vorrei fare una piccola cosa, Aibou. Se sei d'accordo. Sono sicuro che ti piacerà!
Yuugi non ebbe bisogno di pensarci troppo.
Era già arrossito fino alle orecchie.
E aveva già deciso di... fidarsi.
Se imbocchi una strada, prosegui fino in fondo, senza voltarti.
Annuì una terza volta, un po' perché sospettava che in questo caso non ci fosse troppo bisogno di parole.
E... un tocco delicato, dolce, sulla guancia. Durò poco, pochissimo, ma era stato abbastanza vivido da lasciare la sensazione anche una volta che l'altro si fu allontanato.
- ... mi hai appena baciato sulla guancia?
- Hai, Aibou!
Oh.
... Oooooh.
Yuugi andò giù come una pera cotta.
- AIBOU!
[DlinDlon! Vi informiamo che, essendo Yuugi collassato, il PoV passa per un momento al narratore]
- Aibou! Aibou, dannazione! - Il genio lo raccattò da terra, scioccato, scuotendolo per le spalle: -
Ma non puoi crollarmi su per un bacino, andiamo! E quando dovremo darci dentro, scusa...?
La mia fidanzata farebbe qualche commento sul doppio senso di questa frase, presumo...
- Narratore, è stato buono fino a questo momento, non scocci ora!
*... la cosa è stata troppo pure per lui.*
Yuugi riaprì gli occhi, anche se aveva ancora l'aria di essere su un altro pianeta...
[DlinDlon! Vi informiamo che...]
- Ma.. magari la prossima volta avvisami, okay...?
Yami sbatté le palpebre, costernato. - Ma... - ... si riprese, lo abbracciò di slancio: - Ma io ti ho avvisato, Aibou!
Sembrò pensare bene alle sue parole. - Aspetta, hai detto prossima volt-
Prima che potesse finire la frase, però, Yuugi si era liberato dalla sua presa, sgusciando via e tirandosi su ad una sorprendente velocità: - Senti, tu!
Dito puntato, tono tanto autoritario per coprire l'imbarazzo che perfino il genio si mise sull'attenti. - Certo non sei il mio fidanzato, e ancora non mi sono arreso riguardo quel... quella ragazza. - Che Anzu era pur sempre in zona. - E come genio lasci... un po' a desiderare. - Risero entrambi. - Ma... ma. Possiamo essere... amici, credo. Per ora. Collaborare è più utile che stare a scannarsi, no?
Quel sorriso astuto... - ... ma certo, Aibou. ... Anche se una prossima volta non sarebbe male, eh!
Yuugi portò indietro il braccio.
- Ehi, ehi, piano con i pugni sul naso. - L'altro si rialzò, per poi dare una riassettata ai vestiti - Sei stato tu a parlarne, no?
... sempre un gran furbacchione, vero?
C'erano ancora tante cose che Yuugi voleva capire, vedere o anche solo dire. Ma ci sarebbe stato tempo, per quelle. "La prossima volta" implicava anche che avessero tutto un futuro, davanti. E allora...
- La prossima volta, per quanto ne sai... - guardò altrove, ma la voce non tremò: - Potrei essere io, a baciarti. Per ricambiare, ovvio.
- Ovvio, sì. Sai, Aibou...?
- Mh?
Il sorriso più sincero che gli avesse mai visto in viso: - Non vedo l'ora!




Capitolo Sesto - Fine





Note

Canzoni

* "Ora che sono vestito magnificamente.." / "Mi prenderò sempre cura di te, quindi sorridi."
Romance Touch; Len Kagamine + Wonderful Oppurtunity. La traduzione è stata fatta da me.
* "Questo è l'adorabile Yuugi-chan" / "Potresti venire investito da un'aut- ehi, fantastico"
Ah, it's a wonderful cat's life; original: Len & Gumi + Nem, parodia: Len & 96Neko. La traduzione NON era mia, ma non trovo più il video da cui l'avevo presa °A°'' , poi ci sono modifiche pirla mie.
* "Tu sei il mio Aibou, io il tuo genio" / "Per te, diventerò anche malvagio"
Servant of Evil; Len Kagamine + Mothy. Traduzione mia più modifica.
* "Nemmeno Alibabà coi quaranta suoi ladron..." / "Un amico grande come me".
Un amico grande come me; Aladdin della Disney. La lyrics l'ho trascritta io secondo come la ricordavo + modifiche.

FAQ

- Himitsu?

Sì, mi pare l'avessi pure nominato, in precedenza °A°' comunque, come dice lui, è il fidanzato di Melissa, è un fantasma e gli piace cucinare. Ci sarebbero anche altre cose da dire al riguardo, tipo che è un ex-Shinigami, ma... ne riparliamo quando lo presenterò in una storia a parte, in futuro. xD (Come si sarà sagacemente dedotto, è un mio OC)
- Ma Yami in una strofa non ha detto di essere un genio?
Uh, sì, e secondo le regole è vietato che qualcuno lo scopra. Ma, naturalmente, visto l'ambito di generica idiozia, nessuno l'ha preso sul serio, ed è quello che conta.
- E gli amichetti non fanno una piega di fronte a tutto questo sfoggio di magia?
Miracoli della tecnologia, lol!
Fra quello successo sul palco stanotte e ciò che si vede di solito durante i duelli, non c'è poi TUTTA questa differenza... (anyway, come forse accenneranno nel capitolo successivo, dopo hanno operato un piccolo incantesimo di memoria per cancellare qualunque cosa scomoda.)
- Come sarebbe a dire, Melissa è tsundere?
Ecco, questa è una faccenda LOL.
Orbene, Melissa è venuta fuori nel... 2010...? quando ero ancora piccola e inesperta e, soprattutto, non avevo ben chiaro cosa fossero gli tsundere.
Innanzitutto, Melissa è un personaggio complicato. Ora lo gestirei senza problemi, ma all'epoca tendeva a sfuggirmi di mano; appariva come... yandere, immagino?, perché è così che si vuole mostrare.
Tuttavia, nella mia testa, sono chiarissime anche altre cose che ha fatto, quindi so che non è poi TANTO cattiva... e l'anno scorso, mentre ci riflettevo, ho avuto l'illuminazione: Ma è tsundere! *A*
Okay. Lol.



Yoh!
Uh, sì, dovrei spiegare dov'ero. E cosa facevo. Ma me li concedete trenta secondi? Trenta secondi di delirio? Sì? Bene.
FINALMENTE TI HO FINITO, FOTTUTO CAPITOLO! PENSAVI DI SFUGGIRMI PER SEMPRE, VERO? VERO? E INVECE NO! SEI FINITO! FI-NI-TO! OWARI DAKE! HO VINTO IO! AH AH AH!
... sì, dicevo. Yoh! *O*/ Sono Tayr Soranance Eyes e ho finalmente concluso Questo Dannato Capitolo, d'ora in poi QDC, che stava in corso da... settembre...?, ah, ah.
Qualcuno si sarà chiesto che fine avessi fatto e, nel caso, significa che questo qualcuno non è andato a lurkare il mio account; poco male, sveliamo l'arcano! Avevo deciso che avrei riaggiornato in questa sezione solo una volta finito questo capitolo. CON questo capitolo.
La domanda che sorge spontanea, dunque... perché? Perché il continuo rimandare l'aggiornamento di questa fanfic stava diventando ridicolo, oltre che snervante; avevo, perciò, deciso di avere una... piccola sfida con me stessa. Sapevo che ci avrei messo un secolo, ma ho vinto io. ♡
Quando avevo ponderato la fanfic, nella mia ottica, questo sarebbe stato il capitolo più complicato.... più a livello di scrittura che di contenuti, forse, ma anche lì non era proprio semplicissimo.
L'anno scorso mi ero decisa a scriverlo... prima di tutto, la forma. Poi l'avevo scritto per metà circa, ma non mi piaceva e l'ho soppresso; a settembre, dopo averlo organizzato meglio, l'ho ricominciato. Da lì in poi è rimasto in pausa fino circa gennaio, da cui ha cominciato ad andare avanti saltuariamente con scene e scenette, correzioni e aggiunte... fino a questa settimana, in cui l'ho concluso. Di solito non mi trascino i capitoli per così tanto, ma questo... mi ero puntata che dovesse uscire bello come lo volevo da anni, per cui, anziché strafare, mi sono presa tutto il tempo necessario.
Inoltre nel frattempo ho scritto anche altre cose... ma il mio stile si è evoluto grazie ad esse, quindi è anche per loro se sono riuscita a concludere come si deve qui. xD
E sapete cosa? Il capitolo mi piace davvero un casino! *A*v Ci ho dovuto lavorare TANTO, ieri per mettere l'html l'ho riletto così tante volte che stanotte l'ho pure sognato (e i due pirla si stavano organizzando il matrimonio WTF-), mi si è spento il computer due volte mentre scrivevo le note e non avevo salvato quindi le ho dovute riscrivere... ma a prescindere da tutto... mi piace. Sì. E' stato degno di tutto il lavoro. E' delirante, alcuni punti sono confusi, forse non era proprio ciò che vi aspettavate.
Non importa, è così che doveva essere. Per questo sono molto, molto soddisfatta, sia di averlo scritto che di ripresentarmi con questo.
Sul capitolo in sé... non credo ci sia molto da commentare, a parte che a qualcuno saranno scese le balle che sul finale si baciano SULLA GUANCIA. X°D *Alza mani* Colpa loro che sono lenti come tartarughe morte, io non ci posso far niente! Maaaaa come si sarà pure intuito, questo capitolo è anche il giro di boa per tutti i rapporti, che da qui ingranano e cominciano a crescere sul serio. Per cui aspettate che, sì, un bacio vero e proprio dovrebbe arrivare e magari non fra dieci anni.
Altra cosa... come dicevo su, il mio stile si è evoluto... e non mi viene più da fare interruzioni del narratore. In tutto questo capitolo ce ne sono proprio un paio, la sua presenza quasi non si sente.
Preferisco scrivere così, per quanto sia stata una caratteristica di FCCV spero un narratore meno invadente stia bene comunque.
Bon, abbiamo quasi finito.
Tutto bellissimo, ma quali sono i miei futuri progetti? Oh, voi non lo sapete, ma in questi mesi ho appreso. *A* Sì, ho imparato alcune... cose utili lol. Perciò! *Batte mani* Il piano al momento è semplicissimo! Dato che ho almeno dieci cose già scritte che stanno nel PC da mesi con un po' di muschio qui e là, nelle prossime settimane posterò tutte quelle cose, con tempistica di due aggiornamenti a settimana. Nel frattempo scriverò altro. La mia idea sarebbe di prendere le fanfiction più brevi e scriverle finché non ho concluso (uh... sì. Non sto vaneggiando. Al momento, un mio capitolo standard è lungo il triplo di quanto non fossero di solito. Perciò, se rispetto le idee iniziali, un capitolo solo va giù in breve.). Quindi, per logica, ora dovrei riprendere Biblioteca Regale Magica MA, in realtà, credo che continuerò semplicemente Fa' ciò che vuoi. °A°' (E per chi la segue, sì, dovrei scrivere anche il nuovo capitolo di quella, nel frattempo... *fischietta*) Perché, FCCV è breve? In confronto alle mie altre long, . Probabile che butti giù pure altro nel frattempo - ho iniziato anche il terzo capitolo di Trick... il secondo è fra le cose che posterò nelle prossime settimane.
Okay, queste note lunghissime, ma doverose vista la circostanza, si concludono qui.
Chiedo venia se non rispondo - di nuovo, argh - alle recensioni. Sono una persona orribile, lo so. =A=' Ma su questo capitolo mi ci sto fondendo e... c'è da dire pure che la maggior parte delle recensioni è di parecchio tempo fa, quindi mi fa un po' strano. Al prossimo capitolo (SE ce ne saranno, LOL) mi premurerò di rimediare con il solito paragrafo extra dove saranno i personaggi stessi a rispondervi! Per il momento, spero possiate apprezzare comunque i miei più sentiti ringraziamenti. *O*
Nel caso delle recensioni, i ringraziamenti vanno a: Hikari93, AmyMassa 96, ikarikun, VocaloidRosapia04, masayachan, M i s a k o _ c h a n e Moonless Sky! Per le aggiunte agli elenchi, invece, ci sono BALALAIKA, elycarrez97, JennyMatt, Chico Chan 95, dama oscura, Chandra Adtastea, Hikari93, Moonless Sky, Maya_Potter, Qemi, redeagle86, Riley Sonja, Siren_Dionisie, Valerydell95, VocaloidRosapia04, zakar_antares, yugioh, _shinkin, pinkiss, Devil_san, masayachan, kelly, kaifirehiwatari, Tico_Sarah, Hikari_Mireniamu, babel, goddess of hope, more than this, Morphine_, Achernar, Agnese_san, angelika4ever, AmyMassa 96, DarkSoul10, DarkViolet92, Diana924, FallingStar, fenicex8, frabells, Francy XD, gatta1290, habanera, JennyMatt, joppy96, lilibhet, lululove2, M i s a k o _ c h a n, Mosca, NatsuVIII, Nemeryal, RapeChan, reader, Soe Mame, XShade_Shinra, yami no tenshi, zazziella e _LadySlytherin_! Oddio quanti siete- Forse alcuni neanche si connettono più, ma pazienza, grazie comunque. *O*/
Aaaah, sapete? Questo lo segno nella mia personalissima classifica dei miei migliori ritardi. Trololol. *Sì, questo lei lo considera un normale (?) "ritardo".*
Che dite, alla prossima? Massì!
Bye!


- Aggiunta in data 28/11/17
UN MOMENTO D'ATTENZIONE, PREGO!
Se anche avete letto le note qua sopra, vi chiedo di dimenticarle, così come qualsiasi piano futuro avessi proclamato per questa fanfiction. Per motivi vari ed eventuali, ho deciso di lasciarla incompiuta.
Dunque Fa' ciò che vuoi si conclude qui. Sì, lo so. Sono la prima a dispiacersene moltissimo, ma credo sia la cosa migliore. Tuttavia, non vi lascerò così: vi basterà seguire questo magico link per trovare un riassunto delle mie varie idee di Fa' ciò che vuoi, approfondimenti e soprattutto un'accurata descrizione di come sarebbe andata a finire.
E dato che quindi questo diventa di fatto l'ultimo capitolo, a seguire mettiamo i dovuti ringraziamenti per le persone che hanno aggiunto questa fanfiction agli elenchi, recensito tutto, o anche solo un capitolo - per non far torto a nessuno, in ordine alfabetico:

Achernar, Agnese_san, AliceWonderland, Amuchan, AmyMassa 96, angelika4ever, B A L A L A I K A, C H A N G E, Chandra Adrastea, Chico chan 95, Chikai Yeoubi, Cup No Yume, dama oscura, DarkSouk10, DarkViolet92, Devil_san, Diana924, Dragoon, elycarrez97, FallingStar, fenicex8, fliflai, frabells, Francy XD, FullMoonEris, gatta1290, giaggia, habanera, Hikari_Mireniamu, Hikari93, ikarikun, joppy96, kaifirehiwatari. kelly, lilibhet, Little Alexey, livia_chan, lost_in_a_dream, lunadark, masayachan, Maya_Potter, MizuS, Moonless Mistress, more than this, Morphine_, Mosca, NatsuVIII, nealetrubel, Nemeryal, Nikorevy, pandora tsubasa, Piccola Marte, pinkiss, puccagio, Qemi, RapeChan, Ray_Phantomhive, reader, redeagle86, Siren_Dionisie, Soe Mame, sunburst, Tico_Sarah, Uzumakinaruto, Valerydell95, Vortex, Xery_chan, XShade_Shinra, Yami_no_Himitsu, yami no tenshi, yellowloid, yugioh, Yumiko, ZakharAntares...

... e anche, ovviamente, a tutti quei lettori silenziosi che, sebbene non si siano mai fatti vedere, sappiamo benissimo che ci sono...
... grazie molte. Per l'attenzione, l'affetto, la volontà di seguirla... grazie. L'unica cosa che spero è che questa storia vi abbia fatto ridere, tenuto compagnia, e magari fatto emozionare un poco al momento giusto. A questo punto, posso dirmi comunque soddisfatta.
Vi saluto.
Bye!

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