Wave your flag

di becky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inghilterra-Stati Uniti ***
Capitolo 2: *** Spagna-Svizzera ***
Capitolo 3: *** Francia & Italia ***
Capitolo 4: *** Germania-Inghilterra ***
Capitolo 5: *** Spagna - Portogallo ***
Capitolo 6: *** Spagna - Olanda ***



Capitolo 1
*** Inghilterra-Stati Uniti ***


World Champions Wave your flag

 

Questa serie è uno spin-off de “L’appartamento Spagnolo”, ma può essere letta anche in modo autonomo.

Non segue del tutto l’andamento dell’altra storia, e soprattutto non ha una collocazione temporale al suo interno.  Per il resto...andate alla fine!

 

 

Inghilterra – Stati Uniti

 

Alfred sembra essere maggiormente interessato ai propri coinquilini che alla partita in televisione.

Nonostante viva in Spagna da più di un anno, ancora non riesce a capire la passione che anima gli Europei quando si tratta di calcio. In fondo è solo un sport come un altro, no?

Anche a lui piacciono gli sport, e molto anche. Adora il basket, il football, il golf...e soprattutto il baseball. Ma mai, riflette, mai si comporterebbe in quel modo.

Arthur scatta in piedi, rosso in volto e con una goccia di sudore che gli scivola giù dalla tempia,  inizia a sbraitare rivolto all’arbitro in televisione – Ma che diavolo fai? Non vedi che quello è fallo?-. Seguono una sequela di insulti in varie lingue e alcune scrollate di spalle.

Alfred preferisce tacere e mentre si gratta il mento appena rasato si sofferma ad osservare Arthur. Il solito, calmo e pacato Arthur sembra essere sparito, sostituito da un hooligan in piena regola, con tanto di maglietta di Terry e lattina di birra in mano. Alfred non lo ha mai visto ridotto in quello stato, esaltato come un bambino e volgare come uno scaricatore di porto. Nemmeno quando fanno sesso è tanto accaldato ed esuberante.

- Dannati americani- sbotta improvvisamente l’inglese, e finalmente Alfred si riscuote. Lancia uno sguardo rapido al televisore e sogghigna, osservando il risultato di perfetta parità.

- Eddai, Arthur...davvero pensavi che l’Inghilterra avrebbe vinto contro di noi? Contro l’invincibile squadra degli USA?- ridacchia guadagnandosi un’occhiata di puro odio da parte del suo ragazzo. Arthur stritola una lattina di birra ormai vuota e sbuffa –C’è ancora tempo. C’è ancora tempo-.

- Mancano dieci minuti, mon petit. Nemmeno la Francia riuscirebbe a fare miracoli- commenta tranquillamente Francis stiracchiandosi e allungando la mano verso la ciotola delle patatine.

- Un pareggio non è male, in fondo- aggiunge sereno Feliciano con gli occhi fissi sul televisore. Ludwig lo stringe possessivamente al petto – Io non accetterei mai un pareggio. Vedrete, vinceremo la coppa senza aver mai perso una partita-. Un coro di insulti si alza dagli altri ragazzi, Feliciano compreso, ma Ludwig alza il mento fieramente.

Davvero, Alfred non capirà mai la loro ossessione per il calcio.

 

Arthur entra in camera furibondo, le braccia incrociate al petto e l’espressione più ostile che Alfred gli abbia mai visto in volto. Sembra essere pronto per uccidere qualcuno, e l’americano spera con tutto se stesso di non essere lui quel qualcuno.

- Quel dannato di un portiere!- ulula l’inglese – Lo hai visto? Sarei riuscito a pararla anche io quella palla! Invece se l’è lasciata sfuggire da sotto il naso! Idiota!-.

Alfred rimane in silenzio e scruta il suo ragazzo dimenarsi come un ossesso, parlando a vuoto. Sembra quasi che ci fosse lui in campo, in Sud Africa.

- Che umiliazione!- sbotta isterico scompigliandosi i capelli corti con una mano sudata. Alfred sorride e gli si avvicina sornione. – Dai, non avete mica perso! Abbiamo pareggiato, non è una buona cosa?- gli domanda dolcemente. Arthur si volta di scatto verso di lui e lo gela con lo sguardo. – Pareggiare è come perdere! Non ha alcun senso! E poi...pareggiare contro gli Stati Uniti. Gli Stati Uniti! Che vergogna...-. Alfred comprendere chiaramente l’insulto ben poco nobile nascosto in quelle parole, e deve mordersi la lingua per non rispondere a tono. Si limita ad esclamare – Beh, non avremo mai vinto un mondiale, ma non facciamo del tutto schifo!-. – Sì, come no...- sussurra adirato Arthur tornando ad incrociare duramente le braccia.

L’americano lo guarda ancora per qualche secondo, incapace di comprendere tanto rammarico. È solo un gioco in fondo, no? Eppure per gli europei sembra essere perfino più importante di una guerra.

Sospira pesantemente e decide di comportarsi da eroe quale in effetti è. Potrebbe stuzzicarlo ancora, ricordargli che hanno pareggiato, che la squadra migliore in campo non è stata certamente l’Inghilterra, che di quel passo hanno più probabilità di vincere il mondiale loro, americani ignoranti in materia calcistica, piuttosto che gli inglesi.

Invece lo raggiunge e con tenerezza ma decisione lo abbraccia da dietro, avvolgendolo nelle proprie braccia muscolose. Arthur cerca di scansarlo e si lamenta per qualche istante, ma alla fine cede a quel corpo insistente e tutto suo.

- Ehi, Arthur...non te la prendere così tanto. Era solo una partita di girone, non è la fine del mondo-. – Tu non capisci- lo rimprovera l’altro ragazzo, mesto – Per noi inglesi era una questione d’onore. Siamo noi inglesi ad avere inventato il calcio, ad averlo insegnato al resto del mondo!-.

Alfred sorride maliziosamente e gli accarezza con le labbra aperte il collo candido. – Allora.percè.adesso.non.mi.insegni.a.farti.rilassare?- mormora suadente alternando ad ogni parola un languido morso o una dolce leccata su quella pelle di porcellana.

 

Inghilterra – Stati Uniti 1-1

 

 

 

NdB: è bene chiarire alcune cose. Prima di tutto, devo ammettere di non essere una grande esperta di calcio, né una buona tifosa. Quindi perdonate se scriverò strafalcioni o farò errori colossali. Tuttavia la mia televisione è stata monopolizzata da questi mondiali, e quando ho saputo di Inghilterra-USA non ho potuto trattenermi dallo scrivere qualcosa.

Adesso aspetto qualche partita davvero interessante...per esempio una Germania-Italia, o una Spagna-Francia (tanto per dire...). Ci sarebbe da ridere.

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Capitolo 2
*** Spagna-Svizzera ***


World Champions Wave your flag

 

Spagna-Svizzera

 

- Secondo me adesso vomita-.

- Nh. Al massimo sviene-.

- Io dico che lo prende a pugni-.

Ludwig si morde il labbro inferiore mentre osserva preoccupato Antonio. Gli fa quasi paura. Da quando lo conosce lo ha sempre visto raggiante, allegro, spensierato e col sorriso sulle labbra. Ma in questo momento gli sembra tutto meno che allegro e raggiante.

Se ne sta seduto all’angolo del divano, livido, con la labbra strette e i pugni tanto serrati da far sbiancare le nocche. E poi i suoi occhi, di solito di un verde brillante, sono tremendamente scuri. Socchiusi e affilati, sembrano voler dar fuoco a qualcosa.

Vash al contrario è in piedi, bello come il sole, accanto alla televisione, e sfoggia con orgoglio una sciarpa bianca e rossa.

- Allora- esordisce rompendo il silenzio che si è creato da quando è terminata la partita.

– Vash, fossi in te starei zitto...- lo avverte sottovoce Alfred, ma lo svizzero continua a sorridere.

Ecco un’altra cosa tremendamente inquietante di quel pomeriggio: Vash che sorride. Ludwig si aspetta di veder volare asini, adesso.

- Allora- ripete il biondo, rivolgendosi direttamente ad Antonio – chi era il grande favorito di questi mondiali?-.

 

Due ore prima

- Cosa vuoi che mi interessi di una stupida partita?- sbotta esasperato Vash mentre Feliciano lo trascina a forza sul divano. – Oh, non essere scontroso!- lo rimprovera allegro l’italiano – Lo sappiamo che in fondo il calcio piace anche a te!-. Vash incrocia le braccia al petto, stizzito. – Dopo domani ho un esame! Dovrei essere a casa a studiare, non qui a...a...a vedere qualcuno correre dietro un pallone!-.

La risata tonante di Antonio li coglie di sorpresa. Lo spagnolo compare alle loro spalle con una ciotola di pop corn e Francis lo segue con dell’ottima birra fresca.

– Capisco che tu sia troppo orgoglio per assistere all’imminente umiliazione della Svizzera- scherza Antonio  gettandosi accanto a loro – ma dimostrati uomo, Vash. Accetta la sconfitta con onore e sportività!-. Il biondo digrigna i denti – Staremo a vedere. Le statistiche sono inconcludenti su questa partita-. – Non c’è bisogno di alcuna statistica, Vash- esclama più allegro che mai lo spagnolo, sistemandosi il cappello giallo-rosso – devi solo ricordarti, quando sarà finita e avrete perso, che è solo un gioco. Una partita è solo una partita, non vuol dire che siete già fuori dal mondiale!-. Lui e Francis si scambiano un’occhiata complice e ghignano di cuore, mentre lo svizzero si rannicchia su se stesso. L’arbitro fischia l’inizio del match e Antonio assesta una potente manata sulle spalle dello svizzero – E ricordati di accettare la sconfitta con sportività, amico!-.

 

Ora

- Ricordati di accettare la sconfitta con sportività, amico- sghignazza Vash facendo il verso allo spagnolo, che lo trucida con gli occhi infiammati.

Il tempo di un respiro e Antonio è già in piedi, il braccio teso sulla testa dello svizzero e la birra che cola sui suoi capelli biondi come una cascata dorata.

- Complimenti per la vittoria- sbotta accartocciando la lattina ormai vuota e andandosene via nel più assoluto sbigottimento.

Ciò che segue sono solo i ringhi gutturali di uno svizzero vittorioso, infuriato e completamente bagnato di birra.

 

Spagna-Svizzera 0-1

 

 

 

 

NdB: non avevo intenzione di scriverla, questa. Se le cose fossero andate come dovevano, ovvero se la Spagna avesse vinto contro la Svizzera, io non avrei scritto una sola riga su di loro.

Invece la Spagna ha avuto il buon gusto di perdere, la Svizzera di vincere, e io di scrivere questo capitolo. Ecco tutto.

Ah, no, dimenticavo. Io amo Vash.

Ringrazio chi ha letto e chi segue. Sono felice che questa nuova raccolta vi piaccia! È tutta per voi! E ora, rapida rapida, passo a rispondere ai commenti:

 

Kurohime: eh eh! Non so se sono in grado di creare nuovi personaggi, la mia fantasia è decisamente limitata e poi è già difficile gestire questi qua… Io vorrei tanto una Inghilterra-Spagna, in ricordo dei bei tempi della pirateria! Incrocio le dita!

Amby: Gli autogol sono il peggio del peggio! XD Comunque è vero, l’interesse femminile sta crescendo…meglio così, no? Io sono tra quelle, temo! ^_^

Gumi: Lovino deve esserci! Aspetto solo qualche partita davvero interessante per farlo “scendere in campo”! E se devo essere sincera, anche io tifavo per l’Inghilterra!

Moniko chan: anche a me la Germania mette tanta paura…è un rullo compressore! Di norma non avrei mai scritto qualcosa sui mondiali di calcio, ma Hetalia era una tentazione troppo forte! Come resistere?

Clodd88: sono pienamente d’accordo…se solo ci fosse già stata Hetalia quattro anni fa’…ah, sì, ci sarebbe stato parecchio materiale su cui scrivere! Peccato! Ah, meno male che hanno inventato Hetalia!

Artemis89:Anche io ero per l’Inghilterra, ma pazienza, ce ne faremo una ragione! (Noi, Arthur non penso…). Personalmente poi preferisco “Waving Flag” a “Waka waka”…quella canzone mi fa diventare scema!

NekoRika: diciamo che in genere anche io non seguo molto il calcio, guardo solo i risultati di sfuggita. A questo mondiale poi ci sono Paesi che nemmeno sapevo avessero una nazionale! Ma la sola idea di mettere Alfred e Arthur uno contro l’altro era troppo stuzzicante per non scriverci niente sopra! E poi…beh, ci ho preso un po’ la mano!

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Capitolo 3
*** Francia & Italia ***


In attesa di Germania-Inghilterra…

 

World Champions Wave your flag

 

Francia & Italia

Nell’appartamento del primo piano c’è aria di lutto. Non che sia morto davvero qualcuno, ma  Francis e Feliciano hanno un morale talmente basso da far pensare ad un’imminente fine del mondo.

Dopo la scandalosa sconfitta della propria nazionale, Francis si è ubriacato fino a piangere e poi vomitare anche l’anima. Antonio e Alfred hanno dovuto portarlo di peso in camera, mentre il francese piagnucolava un improponibile – Ma io volevo Zidane! Zidane!-.

Feliciano invece si era chiuso nella propria stanza e aveva deciso di non uscirvi più per almeno quattro anni, che poi si erano ridotti a due grazie alle trattative di Ludwig e alla prospettiva di rifarsi durante gli Europei.

Entrambi hanno ritirato mestamente le proprie bandiere che sventolavano sul balcone, e le hanno riposte con cura in qualche cassetto, ben nascoste agli occhi di tutti gli altri, sperando che la loro defezione passi inosservata.

Speranza vana.

 

Kiku entra in casa togliendosi le scarpe da ginnastica e lasciandole sullo zerbino, come fa sempre. Si rende immediatamente conto del clima teso e mesto che regna in quel piccolo ma ormai famigliare appartamento.

- Ludwig-san...che cosa succede? Sembrate tutti così demoralizzati...- domanda notando le espressioni sconfortate di Feliciano e Francis. Il tedesco scrolla le spalle e volta una pagina dell’immenso tomo che sta studiando –Lo dovresti sapere, no? La Francia e l’Italia sono state eliminate ai mondiali...Francis e Feliciano non l’hanno presa molto bene-. – Oh, capisco- mormora dispiaciuto Kiku chinando il capo.

Dopo qualche secondo di meditazione si avvicina ai due ragazzi e abbozza un sorriso – Mi dispiace per le vostre nazionali di calcio-. – Holly e Benji, gira a largo che oggi non è giornata- sbotta astioso Francis senza lasciargli il tempo di proseguire. – Fai come dice- urla con un ghigno Arthur dalla cucina. Tuttavia il giapponese continua imperterrito, noncurante del pericolo che sta correndo.

- Posso capire il vostro dispiacere, ma dovreste restare allegri- dice timidamente. Poi sembra ripensarci e si corregge – Beh, in verità non posso capirlo veramente, poiché il Giappone ha vinto e ha passato il turno-. Francis e Feliciano alzano di scatto gli occhi su di lui, trapassandolo da parte a parte. Sull’appartamento cala un silenzio tetro mentre Kiku prosegue spensierato – Per noi giapponesi è un motivo di grande orgoglio, sapete? Questo deve essere il nostro anno fortunato se siamo riusciti a passare il turno! Adesso sarà dura, ma almeno siamo arrivati fin qui!-.

Feliciano non è mai stato un tipo violento, non ha mai alzato le mani su nessuno in vita sua. Ma quando si alza in piedi, seguito a ruota da Francis, tutti i coinquilini capiscono che c’è sempre una prima volta.

- Feliciano?-.

- Sì?-.

- Tu lo tieni fermo e io lo pesto, d’accordo?-.

- Pefetto-.

- Ehi...ragazzi...aspettate un attimo...no, Francis-San, aspetti! Che state facendo? Feliciano-kun, si allontani! Ehm...Alfred-san? Ludwig-san? Qualcuno potrebbe aiutarmi?-.

 

 

 

Ovviamente nemmeno questa avrei voluto scriverla, ma le cose sono andate così, quindi tanto vale riderci sopra.

Il vero peccato è che avevo già in mente il capitolo su Italia-Olanda. Peccato.

Grazie a chi ha letto, chi segue e chi commenta! Spero di tirarvi un po’ su col morale!

 

 

Gumi: ecco cosa succede a fare troppo gli sbruffoni…Antonio ha pagato, e adesso anche noi! Bei campioni del mondo che siamo, eh? A presto!

Amby: orami io ho riposto tutte le mie speranze nel Portogallo, per quanto riguarda l’Europa. Penso però all’imminente Inghilterra-Germania…dio quanto rido!

Alynna: eh, povero Spagna. Ci è rimasto male…ma adesso lo capisco perfettamente. Gli europei non vanno stuzzicati per quanto riguarda il calcio…penso che ora lo sappia anche Giappone!

Lunatica91: nemmeno mio padre capisce perché gli chiedo tante cose sulle partite…penso dia la colpa a Beckham, ma non sa che sotto c’è ben altro! Adesso però mi dispiace non poter più scrivere su Feli e Lovino…doh

Kurohime: anche questo purtroppo è corto, ma il mio cuore italiano soffriva nello scriverlo! Mi capisci, vero? Eh eh!

Moniko chan: Secondo me Antonio ha una vena violenta e pericolosa dentro di se…dovremmo chiedere a Romano per sicurezza! XD comunque nemmeno Francis e Feliciano scherzano, ve!

Clod88: e poi nessuno sa perdere davvero sportivamente (forse solo Giappone…forse), come dimostrano il povero Francis e Feliciano. Eh…sarebbe stato troppo bello passare e sfottere i francesi…

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Capitolo 4
*** Germania-Inghilterra ***


World Champions Wave your flag

 

Germania - Inghilterra

 

Ore 9.00

- Buon giorno, Ludwig- esclama Arthur con un sorriso tutto canini.

- Buon giorno anche a te, Arthur. Dormito bene?- risponde cordiale il tedesco versandosi del caffè.

- Magnificamente, grazie- ancora quel sorriso innaturale – Beh, ora devo proprio scappare. Ci vediamo alle quattro, giusto?-.

- Giusto. Buona giornata e... buona fortuna- sogghigna con classe Ludwig.

- Buona fortuna anche a te, Lud-.

Alfred osserva la scena sbigottito, mentre butta giù un cucchiaio straripante di cereali.

- Ma che diavolo stanno facendo?- domanda guardando confuso i sorrisi e gli auguri che si scambiano i due ragazzi.

- Gufano- risponde Francis portandosi la sigaretta alle labbra.

 – Eh?-. L’espressione di Alfred dichiara la sua ignoranza in materia.

–Cercano di portarsi sfortuna a vicenda- spiega il francese – è una cosa piuttosto comune qui in Europa-. – E funziona?-. – Nah, ma fa sentire meglio- sogghigna Francis spegnendo il mozzicone nel posacenere.

- Francis...questa partita è davvero così importante?- domanda ingenuamente l’americano. In tutta risposta Francis gli soffia del fumo in faccia – Qualcuno sta notte morirà-.

 

Ore 16.00

La tensione, nel piccolo appartamento, è terribilmente palpabile.

Ad occhio inesperto Arthur e Ludwig possono anche sembrare normali, come tutti i giorni, ma per chi li conosce si preannuncia un pomeriggio di fuoco. Lo si può capire dai sorrisi tesi fino allo spasmo dell’inglese, dai tic nervosi del tedesco, e dal silenzio quasi irreale che regna in tutta la casa.

E dalle numerose lattine di birra (vuote) sparse sul tappeto.

- Ehi, ragazzi- esclama Alfred entrando in salotto con le patatine – Pensavo che sta sera, per festeggiare, potremmo andare...-. – Silenzio!- gridano in coro Arthur e Ludwig senza staccare gli occhi dal televisore. – Stanno per cominciare!- lo rimprovera bruscamente l’inglese, mentre Ludwig gli lancia uno sguardo assassino – Se qualcuno fiata durante la partita, giuro che gli cavo gli occhi-. E a giudicare dal suo tono fa sul serio.

 

Ore 16.40

-Oh mio Dio- esala Feliciano con gli occhi sgranati mentre Francis  si porta una mano alla bocca, sconvolto, e Antonio inizia a ridere come un matto.

Ludwig tracanna un’abbondante dose di birra e sorride compiaciuto, mentre Arthur sbianca e inizia a balbettare parole senza senso. Solamente dopo una trentina di secondi, quando ormai il gioco è ripreso dopo il gol non dato all’Inghilterra, sembra riacquistare l’uso della parola ed esclama allibito – Dannazione! Ma quello era gol! La palla è entrata in rete di almeno un metro! Lo avete visto, vero? Come può...come può non assegnarcelo?-.

- é il Karma, Arthur...- sussurra divertito Ludwig rivolgendogli un occhiolino malvagio.*

 

Ore 18.30

Ludwig è seriamente prossimo all’ubriacatura, e la cosa sembra rallegrarlo ancora di più. Brinda, assieme a Francis, alla vittoria della Germania, ma soprattutto alla sconfitta dell’Inghilterra.

Ha il viso rosso e si è tolto la maglietta, mostrando quel fisico di tutto rispetto che si ritrova, e Feliciano crede di non averlo mai visto così bello e così felice prima. A parte quando fanno sesso, si intende.

- Muller! Muller! Muller!- grida entusiasta il tedesco alzando per la ventesima volta consecutiva il boccale di birra e buttandolo giù in un sorso solo.

Feliciano incrocia le braccia al petto e lo guarda divertito, mangiandoselo con gli occhi. Ludwig sembra notarlo e gli si avvicina, strusciandosi spudoratamente su di lui (gli ottimi effetti dell’alcol). – Congratulazioni campione- ridacchia Feliciano lasciandosi avvolgere da quelle braccia muscolose. – Sono schifosamente eccitato, sai?- gli sussurra in un orecchio Ludwig, facendolo arrossire.

- Dovremo festeggiare- conferma l’Italiano con un lampo di malizia negli occhi.

- Assolutamente- mormora il biondo con la voce già arrochita – Allora tira fuori manette e collare-.

Feliciano sorride e pensa che la Germania dovrebbe vincere più spesso contro l’Inghilterra.

 

 

Ore 19.00

- Vuoi che ti consoli?- mormora suadente Alfred avvicinandosi di soppiatto al ragazzo.

- Vuoi morire?- risponde poco simpaticamente l’inglese, fulminandolo con lo sguardo. Alfred sbuffa e alza gli occhi azzurri al cielo.

- Dai, prendi un bel respiro e rilassati. Hanno giocato meglio loro, no?- dice gentile, accarezzandogli una spalla. Arthur scuote la testa – Quei mangia patate maledetti. Non li perdonerò mai. Li odio. Li odio tutti. Li ho sempre odiati-.

Alfred sorride abbracciandolo – Lo so e lo capisco. In fondo vi hanno fatto un sacco di cose terribili-.– Esatto!- esclama l’inglese – Puoi ben dirlo!-.

Alfred gli accarezza i capelli con dolcezza – Lo capisco, davvero. Vi hanno attaccato, hanno bombardato Londra, hanno provato a conquistarvi...-. Arthur si stacca di colpo dall’abbraccio – Ma che cazzo c’entra la seconda guerra mondiale adesso? Io parlavo del gol che ci hanno rubato! Quei bastardi!-.

Dannati tedeschi e dannato Karma.

 

 

Germania – Inghilterra 4-1

 

 

* Nel 1966, durante i mondiali a Londra, nella finale Inghilterra-Germania, i tedeschi fecero un gol contestato: la palla colpì la traversa, cadde all’interno della porta e rimbalzò fuori. L’arbitro, che patteggiava per l’Inghilterra, non assegnò il gol alla Germania e gli Inglesi vinsero il mondiale.

In questa partita si è riproposta una situazione analoga ma rovesciata: gli Inglesi segnano un gol colpendo la traversa, la palla ricade nella porta e poi esce, ma l’arbitro non gli assegna il gol (sebbene valido). 

 

 

NdB: Povero Arthur e povero David (Beckham, ovviamente). Ma signori, è il destino. Chi ruba un gol prima o poi deve restituirlo, anche a distanza di 40 anni. È Il Karma, Arthur,non te la prendere troppo.

A parte le scemenze, speravo in qualcosa di meglio per questo capitolo, ma l’ispirazione era scarsa, purtroppo. Mi rifarò con la Spagna, promesso. Sarà un capitolo con gli effetti speciali, vedrete.

 

Piccolo Spoiler:

Antonio ha gli occhi che brillano mentre sorseggia il suo vino rosso. – Questa sarà una notte di furore- avverte mentre l’arbitro fischia l’inizio della partita.

Grazie infinite a chi legge queste cosette e a chi mi lascia un commentino! Allora non sono poi così male, no?

 

Amby: eh eh! Mai provocare dei tifosi…si rischia davvero uno spargimento di sangue!

Kurohime: dai, questa volta il capitolo è un po’ più lungo (anche se non è un gran chè!)…il prossimo sarà più lungo, promesso! A prestissimo!

NekoRIka: beh, il Giappone si è dimostrato migliore di noi, quindi non potevo trascurarlo, povero piccolo! È fin troppo ingenuo il povero Kiku…ma ci penseranno gli altri a fargli capire come va il mondo!

Moniko chan: Feli in versione violenta piace pure a me! Dovrei farlo così più spesso…ci medito sopra… grazie e a presto!

Clodd88: Il collegamente con Holly e Benji mi è venuto spontaneo quando ho pensato ai Giapponesi che giocano a calcio…dove si sono mai visti i Giappi vincere un mondiale? XD alla prossima!

Lunatica91: ormai tutte le “migliori” stanno uscendo…quale bandiera rimarrà  a sventolare sul loro balcone? Adesso anche l’Inghilterra torna a casa…beh, troveranno un buon modo per consolarsi, giusto? XD

Alynna: infatti, è praticamente un suicidio stuzzicare francesi e italiani (ma un po’ tutti i tifosi) sul calcio! È una cosa sacra quanto la pasta!

MackyVicious: e la Germania prosegue indisturbata! Sarai contenta, eh? A me un po’ dispiace per Arthur, ma finchè c’è almeno una quadra europea in gara, mi ritengo soddisfatta!

Stefy_rin: Ti ringrazio! Non ho potuto resistere alla tentazione di scrivere qualcosa sui mondiali e su Hetalia…era una combo perfetta!

Miristar: spero che ti stia continuando a piacere! Il prossimo capitolo sarà piuttosto…particolare, quindi non perdertelo!

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Capitolo 5
*** Spagna - Portogallo ***


World Champions Wave your flag

 

Spagna – Portogallo

 

- Perdona se te lo chiedo, Antonio ma...perchè diavolo hai preso quel pulmino giallo-rosso?- esclama esterrefatto Arthur osservando quel pulmino indecente con un certo disgusto.

Il sorriso di Antonio è semplicemente smagliante. – Ci serve per il dopo partita, ovvio-.

– In che senso?- domanda Alfred girando attorno al piccolo pulmino.

-Beh- spiega sorridente lo spagnolo – se la Spagna dovesse perdere, non succederà naturalmente, ma se dovesse perdere partiremo con quel pulmino, viaggeremo tutta la notte, attraverseremo il confine con il Portogallo e faremo una spedizione punitiva-. Francis annuisce convinto, già eccitato all’idea di menare un po’ le mani. Arthur invece appare piuttosto scettico – Una missione punitiva. Chiaro. E se invece la Spagna dovesse vincere?-. Il sorriso bianchissimo di Antonio si allarga – Semplice. Andiamo lo stesso in Portogallo a festeggiare e a prenderli per il culo!-.

– Una missione suicida, dunque- constata tranquillamente Ludwig ammirando il pulmino.

 – Esattamente!- ride Antonio – Ci state, vero?-.

 

 

- Spiegatevi- prorompe bruscamente il commissario intrecciando le dita e osservando i ragazzi davanti a se.

- Ecco, il fatto è che...- tenta di spiegare Francis ma Arthur lo interrompe agitato – Io non c’entro niente! Lo giuro! Sono loro che mi hanno trascinato! Io non ci volevo andare, lo giuro! Mi hanno costretto!-. – Si sieda e stia zitto, signor Kirkland- lo rimprovera serio il commissario puntandogli un indice contro – Lei è l’ultima persona a dover parlare. Ho visto la sua fedina penale...niente male. Era un teppistello davvero promettente in gioventù, eh?-. Arthur arrossisce fino alla punta dei capelli e torna a sedersi, mesto.

- Allora, fatemi capire...- ragiona ad alta voce il commissario rileggendo il rapporto –avete preso in prestito un pulmino con la bandiera della Spagna, poco appariscente eh?, avete viaggiato per tutta la notte verso il Portogallo, vi siete ubriacati al secondo autogrill...-. Ludwig si passa una mano tra i capelli, imbarazzato, mentre Francis sembra essere perfettamente a suo agio, nonostante la camicia macchiata di vino.

- Poi avete dato fuoco ad una bandiera del Portogallo e ad una Tedesca...-. – Colpa mia...- biascica a capo chino Arthur mentre Ludwig gli lancia un’occhiata di fuoco. – Non avevo dubbi- sibila il commissario rivolgendo all’inglese lo stesso sguardo.

Si schiarisce la gola e torna a leggere il rapporto – Poi siete ripartiti e vi siete fermati in riva al mare, dove avete fatto il bagno completamente nudi-. – Io no! Io non mi sono spogliato!- esclama impettito Kiku.

– Non avevo dubbi nemmeno su questo- commenta sarcastico il commissario, che prosegue con un sospiro. –Da quanto leggo avete dato spettacolo...dovreste ringraziare di non avere una denuncia per atti osceni in luogo pubblico, ragazzi-. Ludwig vorrebbe seppellirsi, e non capisce proprio come Feliciano, il vero colpevole, possa starsene così tranquillo. Si sente ancora tutta la sabbia nelle mutande...

- Oh, non si agiti- sogghigna il commissario nella sua direzione – il bello deve ancora venire. Siete ripartiti poco prima dell’alba diretti al confine-. Tutti i ragazzi annuiscono drammaticamente.

- Siete riusciti ad entrare in Portogallo, non so chi sia stato il pazzo a lascarvi passare alla dogana, ma ci siete entrati. Dopo di che siete passati da un McDonald’s, lo avete praticamente svuotato e ve ne siete andati senza pagare-. Tutti si voltano a fissare Alfred, che scrollando le spalle esclama – Beh? Avevo fame...e pochi soldi in tasca-. – Fingiamo che non abbia sentito- borbotta ormai senza speranze il commissario, voltando pagina e proseguendo con la rapida lettura.

- All’alba siete giunti a Faro, dove voi e il vostro dannato carretto- continua, ma Francis si alza indignato – Carretto? Il nostro non era un carretto, mon dieu!-. Data l’occhiata gelida del commissario, il ragazzo torna a sedersi in silenzio.

– Dicevamo...voi e il vostro mezzo avete creato un ingorgo stradale, distrutto una cabina del telefono, una fontana pubblica e .... e due cassonetti dei rifiuti. Mi spiegate come avete fatto ad accartocciare due cassonetti dell’immondizia?-.

I ragazzi si guardano tra il titubante e il divertito.

- Sì, beh, quella è una storia interessante...- prova a spiegare Feliciano – Io e Kiku siamo saliti dentro ai cassonetti, vuoti, e gli altri ci hanno lanciato giù da una discesa. Ho vinto io!-. Le sopracciglia folte dell’uomo scattano in alto.

– Eravamo ubriachi- aggiunge Ludwig chinando il capo. – Lo spero bene- sospira il commissario.

- In seguito siete entrati in un bar, avete svuotato la cantina, mangiato a scrocco, cantato l’inno spagnolo e attaccato una rissa. Complimenti, non avrei saputo fare di meglio-.

– Dovevamo festeggiare la vittoria della Spagna!- esclama Alfred impettito. Un eroe come lui non può certo farsi spaventare da un commissario di polizia, no?

Il suddetto poliziotto si asciuga il sudore dalla fronte e guarda l’ora. Sbuffando incrocia le braccia al petto e fissa astioso i ragazzi – Siete fortunati ad essere riusciti a scappare praticamente illesi da quei Portoghesi inferociti e tornare in Spagna. Lo sapete che ci sono modi più decorosi e meno dolorosi per uccidersi?-. – Già, ma pochi sono così divertenti- mormora sottovoce Francis.

- Però c’è una cosa che ancora non capisco- aggiunge il commissario alzando una mano – Avete fatto più danni voi sette in una sola notte che un invasione di locuste. Avete attaccato rissa in un bar portoghese e siete riusciti a sopravvivere e scappare senza nemmeno una denuncia. Ma allora...perchè diavolo siete qui a parlare con me?-.

- Ecco, era proprio di questo che volevamo parlare...- spiega Francis rammaricato -...abbiamo un problema-. – Più di uno a quanto vedo- scherza il poliziotto.

 – Abbiamo perso una cosa, in Portogallo-.

– E cosa, di grazia?-.

– Antonio-.

 

Spagna – Portogallo 1-0

 

DON’T TRY THIS AT HOME!

Tutto quello che hanno combinato quei “bravi” ragazzi sulla Costa Brava è illegale, divertente ma illegale, quindi non consiglio a nessuno di ripetere l’esperienza.

Well! Devo davvero ringraziare tutti i miei lettori e recensori… non mi aspettavo che questa storia avesse così tanto seguito! Me tanto contenta! A presto allora!

 

 

Moniko chan: eh, il buon doitsu fa strage! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto…in effetti il povero Antonio non appare molto, ma la sua presenza…aleggia nell’aria, ecco! Besos

Macky Vicious: oh, davvero hai ascendenze tedesche! Bellissimo! Allora dovresti essere davvero fiera della Germania…mi sa che tra tutte le squadre europee, è quella che si è comportata meglio! Non voglio gufare, ma se dovesse arrivare in finale…beh, ho già in mente una cosetta niente male!

Kurohime: Lud che canta deve essere davvero uno spettacolo! E poi Inghilterra avrebbe dovuto aspettarselo uno scherzetto del genere da parte dei tedeschi, no?

Alynna: ormai tutti sanno che il buon Lud sotto sotto è un gran pervertito! Il problema è che anche Feli gli dà corda! Eh, non oso immaginare cosa succederà durante la finale…

Chibi_elyon: ti ringrazio per il commento! È proprio vero che gli Europei, non solo gli Italiani, danno più peso al calcio che alle guerre e alla politica! E questo ormai dovrebbe averlo capito anche il povero Kiku…XD

Lunatica91: Lovino lo tengo in serbo per il gran finale (se ci sarà, ovviamente!). Al massimo gli toccherà fare anche lui da “consolatore”, come già deve fare il povero Alfred...saranno giorni molto pesanti per lui questi! A presto!

Kiaaxel18: grazie! Eh, il vecchio Doitsu sa come festeggiare! Mi preoccupa però cosa potrebbe fare nel caso di una sconfitta… alla prossima!

Amby: E la Spagna ce l’ha fatta! Niente missione punitiva in Portogallo, per fortuna! Devo ammettere però che durante la partita sono rimasta sostanzialmente imparziale…vedere Antonio incazzato non mi sarebbe spiaciuto poi tanto! Eh eh!

Gilbird: Ti ringrazio! Sono contenta che ti siano piaciuti, e poi in fondo la USxUk è solo accennata! A presto!

Scricciola: Ludwig ubriaco…che spettacolo! Finalmente riesce a sciogliersi un po’! E adesso che anche la Spagna ha vinto…ci sarà da divertirsi!

Nashan: Ma sei tremenda! Hai davvero dei poteri malvagi! XD Intanto Feli e Francis si possono prendere la loro rivincita su Kiku…poveraccio, non lo invidio!

Clod88: In fondo non si può pretendere troppo da un americano, giusto? Comunque sono davvero contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo, all’inizio ero un po’ scettica ma alla fine l’ho rivalutato!

Miristar: adoro le scene di vita quotidiana in effetti, perché rendono bene l’idea di convivenza! A presto!

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Capitolo 6
*** Spagna - Olanda ***


Prima di tutto, chiedo scusa se non ho scritto nulla su Spagna-Germania, ma proprio non ci sono riuscita. Volevo con tutto il cuore che passasse la Germania, avevo già il capitolo praticamente pronto sulla finale Germania-Olanda...e invece nada. Il capitolo è finito nel cestino.

Ma suvvia...rallegriamoci! Anche Spagna-Olanda ha il suo fascino, giusto?

 

World Champions Wave your flag

 

Spagna – Olanda

E il mondo in una giostra di colori
e il vento accarezza le bandiere
arriva un brivido e ti trascina via
e sciogli in un abbraccio la follia

 

Antonio è ricomparso misteriosamente un paio di giorni dopo la notte folle in Portogallo.

Non ha voluto dire nulla, nemmeno una parola, su cosa è avvenuto o su come è riuscito a tornare, illeso, a Barcellona, ma i ragazzi hanno le loro teorie in proposito. Qualcuno parla di un autostop improvvisato, qualcuno di una fuga rocambolesca su un motorino al limite dell’illegale, qualcun altro di strani agganci con bande di separatisti e contrabbandieri.

Antonio, dal canto suo, si è semplicemente limitato a sorride e scuotere la testa. Sorriso che si è allargato a dismisura dopo la partita con la Germania, che ha portato lo Spagnolo all’estasi (sicuramente l’arrivo di Romano ha incrementato la sua già leggendaria allegria) e Ludwig sull’orlo di un collasso nervoso.

Ma ora è tutta un’altra storia.

Barcellona è trepidante, il suo respiro caldo ed eccitato spazza le strade ancora illuminate e bollenti. L’intera città sembra essersi fermata, come se stesse trattenendo il fiato, pronta a rilasciarlo in gridi di giubilo, cori, canti e pianti.

Mille bandiere giallo-rosse sventolano per le vie invase dai turisti, compresa quella dell’appartamento del secondo piano. È l’ultima bandiera rimasta, ma sventola orgogliosa e maestosa sul cielo violaceo Catalano.

Eppure questa notte l’appartamento del secondo piano è vuoto. Tutti i suoi coinquilini, amici e parenti, si trovano al bar dietro l’angolo.

 

Il bar di Antonio è agghindato a festa, con striscioni rossi e dorati che si intrecciano tra i lampadari e le colonne, bicchieri ricolmi di birra e vino scarlatto, gigantografie dei giocatori spagnoli. E soprattutto, decine e decine di sorrisi sui volti di tutti quanti.

Perfino Ludwig e Arthur si ritrovano a sorride, in attesa che la partita abbia inizio. In fondo la Spagna è il loro paese adottivo, la loro seconda patria e la loro attuale casa. Sebbene controvoglia si ritrovano a palpitare per gli iberici, a sperare in un gol o a disperarsi per un’occasione sprecata.

E poi c’è Antonio, più bello e raggiante che mai, a fare da padrone di casa, ad elargire sorrisi e rassicurazione, con Romano al suo fianco, un po’ ostile ma comunque sereno.

Questa è una grande serata, Antonio lo sa, ma riesce a sentire una lieve malinconia nel ripensare a quando quei mondiali sono incominciati, a tutte le partite viste assieme agli amici di sempre, a tutte le risate e agli scatti d’ira che li hanno accompagnati in questo mese.

“Un peccato” pensa un attimo prima che l’arbitro fischi “ che tutto questo debba finire”.

 

- Cazzo, non ne posso più. Non vedo l’ora che finisca- sbotta Romano incrociando le braccia al petto e facendosi voce dei pensieri di tutti quanti. Alfred ormai ha abbandonato la testa sulle braccia incrociate sul tavolo, Francis è alla sua terza bottiglia di vino, Arthur sbadiglia sommessamente, e Ludwig e Feliciano limonano in un angolo, ormai disinteressati alla partita che dura ormai da più di due ore.

L’unico ancora attento e febbricitante è Antonio, intento a rosicchiarsi le unghie e a tracannare birra. Chiunque potrebbe scorgere in lui i segni della tensione e, sebbene ben nascosta, della paura di perdere: sorriso teso, tic nervosi, colorito insolitamente pallido. Romano al contrario non nasconde un sorrisino compiaciuto nel vederlo in quello stato. Le piccole vendette della vita vanno gustate con calma e pazienza, riflette regalandogli un ghigno sadico. 

- A me non dispiacerebbe se finisse ai rigori, sapete?- esclama pimpante Feliciano staccandosi finalmente dalle labbra del tedesco  - Sarebbe divertente, non credete?-.

- Vuoi startene zitto, piccoletto?- sbotta una voce astiosa da un angolo del locale, e l’atmosfera sembra congelarsi all’istante. Dalla penombra fuoriesce un ragazzo alto e biondo, con i capelli chiari che sfidano drasticamente la forza di gravità e una cicatrice vistosa sulla fronte. Ma è la maglietta di un fosforescente arancione a catalizzare tutti gli sguardi.

Ludwig non lo ha mai visto prima, ma scatta ugualmente in piedi – Come hai detto, scusa? Ripeti un po’-. Perfino Romano si stacca dal fianco di Antonio per dargli man forte.

– Hai chiamato mio fratello “piccoletto”, bastardo?-.

– Calma, ragazzi- cerca di intervenire Francis, tra un bicchiere e l’altro, ma le sue parole cadono nel vuoto. L’olandese sbuffa – Sì, nano. Siete tutti una manica di imbecilli, sapete?-.

A queste parole Antonio sospira e si decide a staccare gli occhi dallo schermo. Lentamente, quasi con fatica, si alza in piedi per fronteggiare il ragazzone olandese.

– Rivolgiti ancora una volta in quel modo al mio ragazzo e giuro che non esci vivo da questo bar- sibila con una freddezza che avrebbe sconvolto chiunque, ma non quel ragazzo, che invece sogghigna incrociando le braccia al petto. – Tu sei il più imbecille di tutti, Carriedo. E quando l’Olanda vincerà, verrai a chiedermi scusa- risponde col medesimo tono divertito ma carico di cattiveria.

–Ok, adesso basta- esclama Francis prendendo in mano le redini del gioco. Conosce troppo bene Antonio per non sapere come sta per andare a finire. Lo afferra per le spalle e lo rimette a sedere, indicandogli lo schermo, dove l’Olanda ha appena sbagliato un clamoroso gol.

– Hai scelto il posto sbagliato per vedere la partita, amico- dice divertito lo spagnolo girando la testa nella direzione dell’olandese, che ora ha un’espressione decisamente contratta e dolorosa.

– Sta zitto, Carriedo- mormora l’altro mangiandosi metà lettere e rimettendosi a sua volta a sedere in un angolo isolato.

- Quel tizio mi odia- sussurra Antonio rivolto a Francis – Mi ha sempre odiato, senza un perchè-. – Beh...- sospira il francese ordinando un’altra bottiglia – suppongo che il fatto che tu sia andato a letto con sua sorella non c’entri nulla, vero?-.

Lo Spagnolo non fa in tempo a rispondere che il cronista alla televisione alza improvvisamente la voce, il tono si fa concitato e tutti i presenti trattengono il fiato.

– Iniesta...Iniesta...Iniesta!- urla il giornalista e tutti quanti sgranano gli occhi balzando automaticamente in piedi – Iniesta... ed è GOOOOL!-. Basta quella parola, la rete che si gonfia e le braccia al cielo di Iniesta a rivoluzionare un intero Paese.

Improvvisamente, in un solo istante, tutta la Spagna esplode all’unisono. Madrid, Malaga, Siviglia, Bilbao, Barcellona...tutte le città della penisola iberica esplodono nel medesimo momento in urla e grida di vittoria. La partita non è ancora finita, ma per loro è come avere già la coppa dorata tra le mani.

Il piccolo bar di Antonio trema tanto sono potenti le grida dei ragazzi. Ludwig ribalta un tavolino alzandosi, ma nessuno ci fa caso. Alfred si risveglia dal suo torpore e grida parole senza senso, ma nessuno ci bada. Feliciano abbraccia con vigore Romano, che sebbene controvoglia ricambia timido, ma nessuno se ne preoccupa. Nessuno sembra interessato a nulla che non sia la coppa che presto la Spagna alzerà al cielo per la prima volta. Nemmeno dell’Olandese pallido e lacrimante che si rannicchia dietro il bancone.

E mentre i clacson iniziano a suonare senza sosta, i fuochi d’artificio partono dai tetti delle case, la musica rimbomba in ogni vicolo, la partita si conclude. Così, semplicemente, con un solo gol che però vale più di mille altri.

Antonio alza il viso al soffitto,le orecchie piene dei rumori della vittoria, e piange. Sa che è stupido piangere per una partita di calcio, che è da bambini emozionarsi tanto, ma non riesce a trattenere le lacrime. Non vuole trattenerle.

Le lacrime di gioia si mescolano a quelle più amare della consapevolezza che è tutto finito, che non ci saranno più partite o emozioni del genere. Almeno per un paio d’anni, fino ai prossimi campionati Europei, si intende.

 

notti magiche
inseguendo un goal

E negli occhi tuoi
voglia di vincere
un' estate
un avventura in più*

 

Spagna – Olanda 1-0

Spagna World Champion

 

 

NdB: finita! Personalmente mi sento come Antonio: un po’ malinconica perchè con questo capitolo si conclude questa piccola raccolta che però ho amato tantissimo.

Perciò vi ringrazio di cuore per averla seguita...spero davvero che vi sia piaciuta, era tutta per voi!

* Un’estate Italiana

 

 

 

Amby: penso che tu sia molto felice della vittoria della Spagna, vero? Io un po’ speravo nella Germania, ma sono ugualmente contenta per la Spagna! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto (anche se non è particolarmente divertente…)!

Kurachan: tranquilla, la faccia di Antonio sta benissimo! Non avrei mai permesso che sfigurassero quel bel visino! Romano non l’avrebbe presa molto bene! XD

Alynna: temo proprio che ormai siano stati banditi dal Portogallo: alla frontiera hanno le loro foto con scritto “Io non posso entrare”! PS: tua madre fa il sushi? Che invidia…

Moniko chan: eh eh! Kiku è finito davvero in un brutto giro…lo stanno traviando! All’inizio era un ragazzo così per bene ed educato…adesso invece fa le corse nel cassonetto. No comment.

Kurohime: per miracolo Antonio è riuscito a sopravvivere…anche se nessuno sa come ha fatto! Diciamo solo che ha degli agganci un po’ ovunque, il ragazzo! XD

Sui: anche tu festeggi per la vittoria della Spagna, allora? Sono contenta che ti sia piaciuto questo piccolo spin-off…l’ho iniziato un po’ per caso, ma adesso mi dispiace doverlo chiudere!

Gilbird: devo confessare che è anche il mio preferito! Con un po’ alcol nelle vene e una sana dose di follia quei ragazzi diventano praticamente ingestibili! XD

Miristar: eh, questi maschi…per una partita di calcio farebbero di tutto! Se poi aggiungi il mare, il caldo, gli amici e soprattutto il vino…questo è quello che esce fuori!

 Clod88: ti ringrazio di cuore! Ho un debole per quel capitolo, anche perché segretamente vorrei fare anche io tutte quelle cose…con tutti loro, possibilmente!

Lady_Wolfy: anche io tifavo per la Germania! Avevo già in mente un capitolo fantastico su una possibile finale con la Germania, ma poi…beh, sappiamo tutti com’è andata a finire!

Lunatica91: eh sì, in passato anche Arthur ha fatto le sue bravate…sotto sotto è un punk! XD Avevo pensato ad un capitolo su Spagna-Germania con i fratelli vargas che tifavano per i loro ragazzi, ma il progetto è stato abortito per mancanza di idee!

Lullaby3: grazie! Sì, in entrambi i casi andare in Portogallo con un pulmino rosso-giallo equivaleva ad un suicidio a tutti gli effetti. Ma almeno si sono divertiti, no?

Artemis89: no no, Antonio ha ancora tutto quanto ( e di questo ringrazia soprattutto Romano!). Per quanto riguarda il commissario…pure io lo adoro! Se non fosse che lo hanno svegliato la mattina presto, sarebbe stato anche più accomodante! XD

Rika_fma_lover: grazie! Sono contenta che ti sia piaciuta…anche se a farne le spese è il povero Antonio (che come vedi, per fortuna, è tornato sano e salvo a casa!).

Kiaaxel18: anche io avrei voluto esserci, non sai quanto! Mentre scrivevo mi immaginavo le scene e desideravo con tutto il cuore di essere in Spagna! Soprattutto adesso, dopo la vittoria, deve essere uno spettacolo!

Scribak: eh eh! Ammetto di aver combinato qualcosa del genere anche io, ma non mi sono mai spinta a quei limiti! La folla dilaga durante i mondiali di calcio!

Scricciola: Antonio sta bene! Benissimo dopo la finale, anche se dobbiamo ammettere che se l’è vista bruttina, eh? Ma non sarebbe il genio che è se non fosse riuscito a tornare in Spagna incolume!

Kagura92: Perso…sì, lo hanno decisamente perso! XD Comunque, grazie mille, se riesco a strapparvi qualche sorriso allora sono più che soddisfatta!

ShAiW: ti ringrazio! Io non sono proprio una grandissima fan del calcio, ma mettendolo assieme ad Hetalia lo adoro! Non potevo resistere alla tentazione di scrivere qualcosa! 

 

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