Piccole cronache di Grecia

di JackoSaint
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In spiaggia ***
Capitolo 2: *** Lezione di filosofia... ***
Capitolo 3: *** Melànthe! ***
Capitolo 4: *** Voglio conoscerti meglio! ***
Capitolo 5: *** Giustizia a Dumba! ***
Capitolo 6: *** Centrare l'obiettivo... ***
Capitolo 7: *** "Colpiscimi!" ***
Capitolo 8: *** In...comprensioni ***
Capitolo 9: *** Salvataggio in extremis ***
Capitolo 10: *** Fantasmi... ***
Capitolo 11: *** Joyeux anniversaire, Camus! ***
Capitolo 12: *** Amicizia e fedeltà - prima parte - ***
Capitolo 13: *** Amicizia e fedeltà - seconda parte - ***
Capitolo 14: *** Con te ***
Capitolo 15: *** L'Armatura del Leone ***
Capitolo 16: *** In un giorno d'agosto... ***
Capitolo 17: *** Un nuovo Cavaliere ***
Capitolo 18: *** Atene! - 1. preparativi - ***
Capitolo 19: *** Atene! - 2. gelosia - ***
Capitolo 20: *** Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia ***
Capitolo 21: *** Le parole taciute - prima parte - ***
Capitolo 22: *** Le parole taciute - seconda parte - ***
Capitolo 23: *** Uno sguardo in avanti ***
Capitolo 24: *** Muovere i primi passi ***
Capitolo 25: *** Camus ed Aiolia escono allo scoperto ***
Capitolo 26: *** Auguri, Death Mask! ***
Capitolo 27: *** Pomeriggio in compagnia ***
Capitolo 28: *** Nuvole nere all'orizzonte ***
Capitolo 29: *** Carta e penna ***
Capitolo 30: *** Una vittoria che pesa ***
Capitolo 31: *** Essere decisi di se stessi significa... - parte prima - ***
Capitolo 32: *** Essere decisi di se stessi significa... - parte seconda - ***
Capitolo 33: *** Passato e presente - parte prima - ***
Capitolo 34: *** "Perché forse il passato convive con noi" ***
Capitolo 35: *** Alle spalle ***



Capitolo 1
*** In spiaggia ***


1. In spiaggia



Ciao a tutti!!!! è un periodo un po' strano, quello che sto passando... le giornate filano via molto velocemente ed io le passo al computer a scrivere e a mettere giù idee... idee che anche se non mancano, stranamente scarseggiano... mah!, sarà periodo!!! Non so ancora quanti capitoli farò di questa fic, perchè mi è venuta in mente al momento, ma in programma ho anche altre storie... e intanto per intrattenervi speriamo che questa basti... buona letturaaaa! Gio ^_^

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I CAPITOLO: IN SPIAGGIA




IN SPIAGGIA... MARCARE IL TERRITORIO...




Al Santuario c'era una sola spiaggia, una grande e bianca spiaggia. Qui verso sera si radunavano molti ragazzi che, per riposarsi dopo le molte ore di allenamento, decidevano di passare qualche ora in compagnia degli amici.

Adesso voi penserete che almeno qui si potesse trovare la pace e non ci fosse motivo per litigare con gli altri e per fare a botte... ma non era così.

Vedete, la spiaggia di sera diventava un campo di battaglia: ognuno, grande e piccolo, si ritagliava per sè il proprio possedimento di terra, perimetro sacro in cui nessuno poteva entrare se non chi l'aveva segnato.

Solitamente però non erano presenti tanti gruppetti di ragazzi, ma solo due: quello dei grandi (che comprendeva anche i Gold Saints) e quello dei piccoli.

I grandi occupavano la parte est della spiaggia, i piccoli quella ovest, ma non mancavano quelli che cercavano di violare il possedimento altrui.

Quello sera, infatti, quel prepotente di Death Mask che tanto spaventava i bambini voleva a tutti i costi fare il bagno nelle acque comprese nel territorio dei più piccoli; ma non fece neanche in tempo a poggiare un piede dentro il perimetro sacro che il piccolo Aiolia gli sbarrò la strada, guardandolo minacciosamente - seppur dal basso verso l'alto.... - :

- Non puoi entrare - gli disse il bambino rizzando il pelo, - è il nostro territorio - .

Death Mask gli lanciò un'occhiata che in quella circostanza avrebbe spaventato persino un toro infuriato. - Sparisci bambinetto - .

Aiolia non mosse un passo: era fantastico vedere come, seppur piccolo e all'apparenza innoquo, potesse dimostrare una decisione ed un coraggio spropositati. - No - .

Death Mask allora gli rispose con una faccia falsamente stupita. - No?? E se vengo dalla tua parte che mi fai? - .

- Ti picchio - .

Pur essendo giovane anche lui - aveva undici anni - Death Mask non si tirava di certo indietro! - Aiuto! - fece fingendo di essere spaventato. La sua voce si effeminò ancora di più quando si ritrasse leggermente alzando di poco la gamba destra e coprendosi il volto. - Aiuto, mi vuole picchiareeee! - .

Il piccolo Aiolia non sopportava essere preso in giro. Strinse i pugni. - Io porto i miei otto anni orgogliosamente. Un giorno diverrò grande e forte più di te e ti spupazzerò per bene! - .

Parole grosse per un bambino della sua età! Death Mask ritornò un po' più serio. Gonfiò il petto. - A chi credi di far paura, specie di insetto bipede? - .

Aiolia non fece in tempo a rispondere perchè da dietro arrivò Milo. - Lia, Lia, vieni a gioc- - .

- Ehilà, chi si vede! - lo fermò Death Mask, stupito, mettendo le mani sui fianchi e sporgendosi col busto nel loro perimetro. - Il biondo! - Allungò una mano con l'intento di scompigliargli i capelli, ma Aiolia fu più svelto e dandogli una spinta lo fece barcollare nuovamente nel suo perimetro. - Ti ho detto che non puoi entrare! - .

- Ma io non sono entrato! - .

- Con il busto sì! - gli rispose Milo.

Death Mask ebbe improvvisamente un moto di stizza. Fece per entrare nel loro perimetro con l'intento di "educarli" - a suo modo, ovviamente... -, ma dietro di lui arrivò Shura:

- Che succede? - Shura a quei tempi aveva quattordici anni: al Grande Tempio era molto rispettato, in primis perchè aveva già ottenuto la Gold Cloth, ma anche perchè sapeva farsi rispettare.

Death Mask gli lanciò un'occhiata stizzita. - Questi piccoletti non vogliono che io entri nel loro perimetro! - .

Shura era impassibile. - Non vedo perchè dovresti dar loro fastidio. Anche dalla nostra parte ci sono delle belle acque in cui tuffarsi - .

Death Mask tacque, poi spostò gli occhi su Aiolia: sapeva che tra i due il rapporto non era poi così saldo, dato quello che era successo tra Shura ed Aiolos, così partì al contrattacco: - E non mi dire che ti dà fastidio se picchio questo bambinetto qui! - Indicò così Aiolia che, impassibile, non si mosse. Milo stava osservando, in silenzio.

- Certo che mi darebbe fastidio, è comunque un bambino - fu la risposta - sconcertante, almeno per Death Mask - di Shura, che poi incrociò le braccia sul petto. - Ora dai, torniamo dagli altri - .

- No! - quasi urlò Death Mask. - Non posso darla vinta a questi due mocciosi! - .

- Ma sono bambini - Niente, Shura era irremovibile. - E poi se li tratti con dolcezza non ti fanno nulla - .

Aiolia e Milo iniziarono ad innervosirsi:

- Con... dolcezza? - fece il primo stringendo denti e pugni per trattenersi. - Siamo in guerra. Questo è il nostro territorio, perciò ritornate dai vostri amici - .

- Altrimenti?? - lo incalzò nuovamente Death Mask. - Ah già, altrimenti mi picchi... scusa, me lo ero dimenticato - .



INIZIA LA BATTAGLIA...



Aiolia stava per caricare quando un urlo terrorizzato provenne dal mare, o per meglio dire dalle acque nel perimetro dei bambini.

Milo ed Aiolia si voltarono subito, come fecero anche Shura e Death Mask e gli altri ragazzi sulla spiaggia.

- L'ho preso!, l'ho preso! - Quella era la voce di Aphrodite, lo svedese di dieci anni che stava dalla parte dei più grandi. - Ehi, ragazzi!, Death!, abbiamo un ostaggio! - .

Che stupido scherzo. Per un momento Shura soprattutto aveva temuto il peggio. Death Mask corse verso l'amico completamente galvanizzato ed in quel preciso istante i presenti videro che Aphrodite stava trascinando sulla spiaggia del terriorio dei più grandi un bambino, che probabilmente qualche secondo fa stava nuotando con tranquillità nel mare.

Death Mask sprizzava felicità da ogni parte del corpo: - Wow Phro, complimenti! - .

In quel momento gli altri bambini iniziarono a correre verso il perimetro dei più grandi, urlando all'unisono il nome del bambino preso come "ostaggio":

- Mu!!! Mu!!! - .

Shura allora abbassò il capo e chiuse gli occhi: - Che stupido scherzo... - .

Il corteo di bambini urlanti si bloccò non appena Death Mask sbarrò loro la strada. - Mi dispiace, ma il vostro amichetto resta da questa parte! - .

- Nooooo! Noooooo! - .

- Sììììììì invece - .

Il piccolo Aldebaran fece per superare il perimetro, ma davanti a lui si posizionò Aphrodite con in braccio il piccolo Mu, che scalciava per liberarsi: - Mi dispiace, dovrete riprendervelo! - .

Death Mask rise di gusto. - Ma come hai fatto, Phro, ad intrometterli nel loro inviolabile perimetro? - .

- Se nuoti sott'acqua mica qualcuno ti vede, eh! - .

- Sei un genio, Phro! - .

Aiolia e Milo corsero allora a raggiungere i compagni. Shura rimase invece lì dov'era.

- Ridacci Mu! - urlò Milo appena si trovò davanti Aphrodite. Il suo volto era una maschera di furia. - Noi siamo in maggioranza! - .

- E allora? - fu la risposta del giovane svedese. - Noi siamo più grandi, quindi abbiamo più diritti - .

Aiolia non riuscì più a trattenersi: con la furia di un leone in gabbia, con la potenza di un toro infuriato si lanciò verso Aphrodite, con l'intenzione di riuscire a creare una via di fuga all'amico Mu.

I bambini lanciarono degli urletti di stupore, che andarono ad intensificarsi quando Aiolia, ancora in volo, fu afferrato da Saga, che nel frattempo aveva raggiunto Death Mask e Aphrodite.


LA RISOLUTEZZA DI SAGA...



Il giovane Saint dei Gemelli metteva i brividi a tutti. Lui, alto e fiero, nei suoi sedici anni di vita aveva saputo crearsi una gran bella reputazione.

Aiolia sentendosi stringere dalle sue forti mani cercò di liberarsi, artigliandogli la pelle e mordendogli il collo, ma era tutto inutile: Saga non voleva proprio lasciarlo andare. Quando parlò, sembrò che pure il mare ed i gabbiani tacessero: - Aphrodite, razza di deficiente, lascia quel bambino. Scherzi simili non sono degni di un pretendente alla Gold Cloth - .

Il giovane svedere lasciò allora Mu, che ancora tutto fradicio corse dagli altri bambini, nell'altro perimetro, andando ad abbracciarli tutti.

Death Mask abbassò un po' la cresta. - Saga... uffi, rovini sempre tutto - .

Saga non gli diede retta. Con stupore di tutti strinse a sè il piccolo Aiolia in quello che sembrava una specie di abbraccio, ottenendo così che il bambino si calmasse. - Giovane Leone, non sfoderare così inutilmente le tue zanne. Ne avrai bisogno, un giorno - .

Aiolia non disse nulla. Si lasciò dolcemente portare nel proprio perimetro, dove fu adagiato a terra; poi Saga si voltò e ritornò nel proprio territorio, allontanandosi.

Death Mask e Aphrodite sbuffarono, si misero le mani in tasca e, a testa bassa, se ne andarono.

Ancora una volta i bambini avevano vinto una battaglia. 


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Bene bene... mi è piaciuto scrivere questo capitolo e spero che a voi abbia fatto piacere leggerlo... grazie e grazie per tenermi compagnia durante la noiosa estate! Gio ^_^


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Capitolo 2
*** Lezione di filosofia... ***


2. Lezione di filosofia...



Gio: ho bisogno di scrivere, ma di scrivere tanto tanto tanto tanto tanto... altrimenti che faccio, che farei senza di voi???? ç_ç Già un computer mi è bruciato perchè lo usavo troppo *rischi del mestiere... xD* e speriamo che quest'altro rottame non mi abbandoni... meglio lasciarvi alla lettura... sìsì.... Bacioni!!!!! <3


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II CAPITOLO: LEZIONE DI FILOSOFIA...




IL COMANDANTE...



Solitamente quando Mu, Aiolia, Aldebaran e Milo finivano gli allenamenti, si davano appuntamento sotto un grande albero dove passavano ore ed ore a chiacchierare.

Quella volta, però, Mu non si presentò e la cosa preoccupò parecchio gli altri tre bambini che, sebbene pieni di dubbi, si sedettero sull'erbetta fresca poggiando la schiena contro il grande tronco dell'albero.

- ... Che facciamo? - chiese ad un certo punto Aiolia con la sua dolce vocina. - Mu non è mai in ritardo, anzi... è sempre il primo ad arrivare - .

- Già - bofonchiò Aldebaran mentre giocava con un filino d'erba. - Poi senza di lui non è divertente - .

- Magari è stato trattenuto - ipotizzò il piccolo Milo stringendosi le ginocchia al petto, - o magari ha preferito stare con qualcun altro - .

- Figuriamoci - fece Aiolia. - Mu è nostro amico. Noi quattro ci siamo sempre comportati da amici - .

Aldebaran ridacchiò piano. - Magari ha incontrato una bella bambina - .

- Per piacere! - fu la risposta divertita di Milo. - Non ci sono belle bambine qui. Le ragazze che ci sono hanno più anni di noi - .

Aiolia annuì, deciso. - Già, invece la mia ragazza deve essere più piccola di me. E comunque ora dobbiamo pensare a diventare Cavalieri - .

- No no, dobbiamo prima trovare Mu - .

- Vero!, giusto Aldy - gli rispose Aiolia. - Non possiamo restarcene qui per molto, comunque - .

Milo allora si alzò. - Andiamo a chiedere in giro. Qualcuno l'avrà poi visto - .

- Giusto - Anche Aldy si alzò, così Aiolia fu obbligato a fare lo stesso. - Allora, io propongo di... - Non riuscì a finire di parlare, perchè Milo gli tolse la parola:

- Andiamo alla Casa dell'Ariete! - .

Questa cosa fece arrabbiare tantissimo il piccolo Leone. - Ma Milo, chi ti ha detto che tu puoi decidere? - .

- Nessuno - .

- Comunque io non vengo con te. Non sei il capo e non puoi decidere - .

- Lia, forza, guarda ch- - .

Aldebaran si intromise. - Dai, basta ora!, dobbiamo trovare Mu ricordate? - .

Milo ed Aiolia si immobilizzarono alle sue parole, poi il primo ricominciò a parlare:

- Sì ma funziona un po' come una spedizione, quindi serve un comandante - .

Aiolia ringhiò, grave. - Sono io il comandante - .

- No, tu sarai un mio soldato, come Aldy - .

- No! - .

- Allora posso promuoverti a vice, che ne dici? - .

Aiolia tacque, gli occhi felini puntati sul compagno di giochi. Poi: - Adesso mi spieghi perchè tu dovresti essere il capo - .

Milo ricambiò quell'occhiata infuocata con altrettanta decisione. - Semplice, io sono il più grande tra noi tre! - Di certo non aveva torto. - Quindi tu sarai un mio sottoposto - .

- Mai - .

Allora Milo pensò bene di rigirare a lui la domanda: - E perchè dovresti essere tu il comandante? - .

- Tsk, che domande!, perchè io sono il migl- - .


SHAKA...


Alcuni passi. Una voce. - Scusate il ritardo, amici! - .

Tutti e tre si voltarono. Era Mu.

- Mu! - fanno all'unisono Milo ed Aiolia.

Ben presto notarono che il loro amico non era solo: a seguirlo infatti, un bambino dai lunghi capelli biondi che.... che teneva gli occhi chiusi??

Aldebaran si fece diffidente. - Mu, chi è? - .

- Oh!, scusate! - Con dolcezza Mu prese il bambino per la mano e lo avvicinò ai tre. - Si chiama Shaka - .

Che strano nome! Nessuno dei bambini allungò la mano per stringergliela, e la cosa risultò abbastanza esilarante per Mu:

- Shaka non è cieco, non preoccupatevi! - .

- E perchè tiene gli occhi chiusi? - Anche Milo sembrava vagamente impaurito da quello strano bambino...

- Per concentrarsi - .

Solo in quel momento Shaka aprì lentamente gli occhi, limpidissimi e luminosissimi diamanti. - Non c'è bisogno di scusarsi - Allungò la mano e così a ruota i tre bambini gliela strinsero, presentandosi.

- ...è per questo che hai ritardato, Mu? - chiese allora Aiolia.

- Già - .


Aldebaran allora sospirò, più sollevato: - Ci hai fatto preoccupare parecchio... - .


- Tenevo a farvelo conoscere, solo che ho dovuto forzare un po' per portarlo qui. Sapete, a lui piace la tranquillità e la solitudine... - .

Parole che spaventarono sia Aiolia sia Milo. Tranquillità. Solitudine. Al solo pensarci sentirono dei freddi brividi lungo la schiena.

Milo, forse per riprendersi da quello shock passeggero, prese parola: - Sai Mu, stavo per venirti a cercare! - .

- Ah sì? Che gentile, non ce n'era bisogno... - .

La prima persona singolare usata dall'amico sollevò Aiolia; ma dopo alcuni secondi dovette ricredersi:

- Sì sì, volevo venirti a cercare con il mio piccolo esercito - .

Il giovane Leone sentì il sangue saligli al cervello. - Sarebbe comunque stato il mio esercito, Milo! - .

- No, che dici? Io sono il più grande, quindi decido io! - .

- Sì ma io sono più forte. Tra l'altro tu sei incapace di dare ordini, quindi ci avresti portato alla sconfitta! - .

E così i due ricominciarono a litigare.

Aldebaran e Mu non sapevano proprio come farli smettere, ergo come uscire da quella situazione a dir poco imbarazzante: Shaka infatti osservava i due con sconcerto e sdegno dipinti sul volto.

A rassicurarlo ci pensa subito Mu: - Shaka, non fare quella faccia... in verità sono molto amici... - e, come sottofondo, le loro voci urlanti:

- Milo, ma devi sempre avere ragione tu?? - .

- Perchè sono il più grande! - .

- Ma sei anche più stupido di me! - .

- Cosa?? Non è vero Lia, io sono molto intelligente... e bello, a dispetto di te! - .

- Cosa?? No, io sono più bello, chiariamoci! - .

No no, qui bisognava rimediare. Shaka richiuse gli occhi, poi parlò alzando un poco la mano destra: - Risparmiatemi questo orribile scena, per favore - .

Milo ed Aiolia erano due maschere di furia. Si voltarono a guardarlo, fecero per aprire bocca, ma Shaka li fermò:

- Basta, ve ne prego. Sedetevi ora - .


AMICIZIA, LEGAME INDISSOLUBILE...



E chi si credeva di essere questo? A Mu venne quasi la voglia di consigliare al suo nuovo amico di smetterla perchè poteva finire veramente male, ma con grande stupore vide che le sua parole avevano avuto l'effetto desiderato: la tempesta infatti si era calmata e Milo ed Aiolia seppur mantenendo una cerca distanza si erano seduti.

Anche il piccolo Aldebaran guardava stupito: una scena simile non l'aveva mai vista.

- Bene - incominciò allora Shaka. Iniziò poi a passeggiare intorno ai due, che dal basso lo guardavano attentamente quasi volessero accertarsi che non facesse mosse false. - "Nei rapporti con gli altri non comportarti in modo da renderti nemici gli amici, ma da farti amici i nemici". Così diceva Pitagora. Cosa mi rispondete? - .

Sconcertati. Non c'era altra parola per definire i volti di Aiolia e di Milo: certo che il loro amico Mu aveva trovato  un bambino un po' strano...

- Allora? - Shaka attendeva una risposta. Il primo ad accontentarlo - se si può così dire... - fu Milo:

- E che accidenti c'entra? Prima dell'amicizia viene il rispetto. Devo farmi rispettare - .

Aiolia lo assecondò: - Giusto. E poi chi sei tu per venirci a fare la predica? - .

- L'amicizia è comunque una forma di rispetto, forma che vi ha sempre legati o sbaglio? - .

- Tsk, amicizia... - fece Milo volgendo lo sguardo altrove. - è una parola troppo grossa - .

- E allora perchè vi trovate sempre ogni giorno, come mi ha detto Mu? - .

- Perchè gli altri sono antipatici - soffiò Aiolia. - Quindi... bisogna accontentarsi di quello che si trova, no? - .

Frase bollente. Milo per poco non gli lanciò un destro, infatti riuscì chissà come a trattenersi. - Lo... stesso vale... per me - .

La domanda successiva di Shaka li spiazza: - Non vedete che vi appoggiate sempre? Quello che uno pensa lo pensa anche l'altro. Non c'è dubbio che tra di voi ci siamo una forte intesa - .

- Per piacere! - sbottò ad un certo punto Milo. - Ne ho piene le tasche delle tue frasi fatte! La realtà è più dura da affrontare, Shaka! Sembra proprio che tu viva in un altro mondo! - .

- Percepisco astio nelle tue par- - .

- E basta! - .

- E voi smettete di fingervi nemici. Non siete forse cresciuti assieme? Siete di qui, no? Chissà da quanto vi conoscete... - .

Questa volta fu Aiolia a rizzare il pelo: - Smettila di parlare o ti picchio! - .

- Fate la pace. Si vede sia che fate apposta a non sopportarvi sia che volete ritornare amici - .

Silenzio. Il fruscio delle foglie. Il vento.

Aiolia poggiò i gomiti per terra e guardò Shaka: - Ma guarda che noi non siamo amici! Tra l'altro non ci siamo mai detto "ti voglio be- - .

Tutto avvenne in un nanosecondo: Milo scoppiò a piangere, tutto rosso in viso, poi si fiondò su Aiolia abbracciandolo convulsamente.

- Ti voglio bene, Lia!! - .

Un urlo che rischiò di perforargli il timpano.

Mu ed Aldebaran avevano l'espressione più sconcertata che si potesse immaginare, mentre Shaka era irremovibile e dal suo sguardo non traspariva nessuna emozione.

La stretta di Milo era soffocante, in più sfregava così forte la propria guancia contro la sua che gli risultava impossibile perfino respirare, affondato nei suoi lunghi capelli biondi:

- Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia!!... - .

- E basta! - si stufò Aiolia, ma la sua era un'esclamazione felice. Con un grandissimo sforzo riuscì a staccarsi di dosso l'amico ed a sgattaiolare via. - Ho capito, ho capito! - .

E così, anche quella volta, dopo tanti altri litigi riuscirono a chiarirsi.


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E con questo ho ancora finito... uffi, ora mi toccherà aspettare domani per pubblicare l'altro capitolo... ç_________ç *Si illumina, torcia sotto al mento* Ma magari... domani raddoppio e faccio il 2x1.... MUAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!! Lasciate perdere lo sclero... xD Ah!, e poi una delle lettrici si è accorta di una piccola cosa *perchè ho già letto le recensioni... xD*: Miluccio è il più piccolo tra i Gold, è bene saperlo... ma sapete com'è, con i bambini... e con Milo poi... le sue manie di grandezza superano qualsiasi ragionamento logico... xD
Bene, ora risponderò alle vostre amorevoli recensioni....


Sunight: ciauuuu! Quanto mi ha fatto piacere la tua recensione, in più così velocemente... wow! Aiolia è proprio un tipetto duro, sìsì... non cederà mai di fronte al nemico... Death è sempre il solito, certo che sì!, come si fa ad immaginarne uno diverso??? XD Per quanto riguarda Aphro... be', devo dire che io come personaggio lo vedo molto "attivo", ecco... in più l'amicizia che lo lega a Death, puoi capire che mix letale... ^^ Ora passiamo a Saga... sai, anch'io non sapevo proprio come caratterizzarlo... il nostro caro dio greco non è facile da caratterizzare, poi però ho scelto di farlo buono e gentile, anche severo certo! Non so, Saga mi dà l'impressione di essere una persona composta ma comunque dolce... almeno fino a quando resta buono! xD E poi sì, Mu si sarebbe liberato da solo... parola di scorpioncina U.U Grazie per la recensione, bacione!


Diana924: ma guarda chi si vede!, anche qui ti sei intrufolata? Scherzi a parte, mi fa molto piacere... essì, Aiolia deve vincere su tutto e tutti... lui è il migliore, il fiero Leone indomabile... ^^ Per quanto riguarda gli aggiornamenti dovrei riuscire a postare ogni giorno almeno un capitolo... dico almeno uno perchè ci sono dei momenti in cui devo per forza pubblicare qualcosa... XD Grazie ancora, carissima!!!! Bacione!



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Capitolo 3
*** Melànthe! ***


3. Melànthe!



Gio: salveeeeeeeeeeeeee!!!!! Sapete come si dice, il buonumore si vede dal mattino ed io oggi sono proprio galvanizzata! Anche se sono andata a letto alle cinque di questa mattina *di notte faccio le versioni di greco... xD* mi sento pronta ed energica per raccontarvi un'altra, piccola storia!

Prima però dobbiamo lasciare spazio ad un momento superquark... prego!

*Canzoncina di sottofondo, Piero Angela incomincia a parlare*
Malànthe: era un gioco che si faceva molto spesso nell'Antica Grecia... consisteva nel legare ad un filo un "fiore di melo", che era un insetto, e lasciarlo volare con a seguito dei ragazzi tutti urlanti...

Bene, ora Piero Angela può andarsene... *lo allontana gentilmente* A voi! ^^





III CAPITOLO: MELàNTHE!


GIOCHIAMO!



... ... ... Altro, noioso pomeriggio. Era sempre così che andava a finire: i bambini si riunivano ed ognuno pensava a proporre qualcosa, ma nessuno aveva mai idee decenti. In più al Grande Tempio molti ragazzi e Cavalieri li sgridavano spesso perchè facevano troppo caos... quindi alla fin fine non potendo allontanarsi troppo i pomeriggi andavano consumandosi così, nella noia più totale.

Nessuno riusciva a farsi venire in mente qualcosa, nemmeno Aiolia che solitamente aveva idee strabilianti.

Mu stava intagliando una pietra con un sasso ovale, attento ai dettagli, Aldebaran lo stava guardando, Aiolia masticava con fare sonnacchioso un filo d'erba, Milo faceva i cerchi per terra, il piccolo Camus, new entry del gruppo, si stava pettinando i capelli, Shaka stava... stava impalato e con gli occhi chiusi. Nulla di sospetto in quella sua strana postura.

- Uffi! - sbottò improvvisamente Mu, ancora concentrato sul sasso e con la lingua che gli penzolava in fuori. - Facciamo qualcosa insieme? - .

- Ma dopo ci sgridano - bofonchiò Aldebaran. - Perchè non andiamo a tirare i sassi in mare? - .

- Sai che divertimento! - gli fece in tono scomposto Aiolia. - No no, ci serve qualcosa da... da più grandi - .

Milo allora iniziò a proporre: - Ci alleniamo? - .

- No - .

- Allora andiamo a fare guai in paese - .

- No - .

- Allora decidi tu, Lia! - .

Aiolia alzò piano le spalle, poi guardando tutti i suoi amici sbottò e si alzò. - Dobbiamo trovare un gioco caotico! - .

Camus a quelle parole aggrottò la fronte. - Perchè? - .

- Perchè dobbiamo farci notare nella società - fu la risposta del giovane Leone. - Siete d'accordo? - .

In un urlo collettivo i bambini risposero: - Sìììì!!!! - Cioè, non proprio tutti si aggiunsero; Shaka rimase zitto ed allora Milo prese parola rivolgendosi a lui:

- Shaka, ma tu non parli mai? - .

- Non ne trovo motivo - .

Che. Voce. Odiosa. Milo riuscì a stento a trattenersi e lo lasciò continuare:

- Io vado a meditare. Tolgo il disturbo. Ci vediamo - Si alzò e senza aspettare risposta se ne andò.

Anche Aiolia pareva seccato dal suo comportamento. Strinse i pugni e con un ringhio sommesso disse: - Sì sì, vai a meditare così almeno diventi ancora più pazzo - .

Nessuno lo sentì. Mu, che inutile dirlo ci era rimasto parecchio male per il comportamento di Shaka, sbuffò: - Possiamo anche fare senza di lui, che ne dite? - .

- Certo! - rispose Aldebaran, poi una lampadina si accese nella sua mente. - Ragazzi!, che ne dite di giocare a quel gioco? Come si chiama... si chiama... ah!, melànthe! - .


I presenti si rianimarono improvvisamente. Ad Aiolia brillarono gli occhi:

- Sì Aldy, ottima idea! Che ne dite se ci dividiamo a squadre? - .

Altro urlo collettivo: - Sììììììì!!!!!! - .

Camus però non ne pareva molto convinto: - Ma siamo in cinque. Siamo dispari - .

- Fa niente! - gli rispose Aiolia. Poi: - Io valgo per due! - .

Oh. No. A Milo arrivò il sangue al cervello, ma prima che potesse parlare, Mu gli tappò la bocca:

- No ragazzi, non ricominciate a litigare come al solito! - .

Aiolia, fiero e gagliardo, sembrò sciogliersi e lanciò un'occhiata - seppur infuocata - a Milo. Poi prese parola: - Ma no!, Mu, non preoccuparti! Forza, facciamo le squadre! - .

Dopo tante trattative e melànthe-mercato... si decise che le squadre non servivano e che avrebbero giocato tutti assieme. Altro tempo fu perso per la scelta del capitano: i soliti pretendenti, Aiolia e Milo, dovettero però arrendersi alla scelta di Aldebaran di eleggere comandante il piccolo e timido Camus.


A CACCIA...


Partirono alla caccia del cosiddetto "fiore di melo", insetto volante che avrebbe permesso loro di giocare. Si addentrarono nel bosco vicino al Grande Tempio.

- ...comandante? - chiamò ad un certo punto Aiolia. Non era affatto abituato a chiamare "comandante" un altro bambino, perchè era lui il vero comandante, ciononostante doveva imparare a farci l'abitudine.

Il piccolo Camus si voltò verso di lui con un impenetrabile sguardo da sufficienza. - Sì? - .

- Dovresti dare dei ruoli e noi... soldati - .

Milo a quelle parole gli balzò davanti: - Lia, è lui a decidere che fare! Quindi non ti azzardare a fargli venire in mente strane idee! - .

Con sorpresa di tutti i presenti - a parte Aiolia... - Camus decise di dare dei ruoli:

- Allora... - sembrava vagamente indeciso. I bambini davanti a lui aspettavano in trepidante attesa, poi sobbalzarono quando Camus indicò con il piccolo indice Aldebaran: - Tu andrai a prendere un filo da legare intorno all'insetto... - .

- Agli ordini! - .

- ...Mu invece sarà il mio consigliere... - .

- Va bene! - .

- ...Aiol- - .

- Cammy! - iniziò a piagnucolare Milo. -Voglio essere io il tuo consigliere! - .

Prima che Camus potesse rispondere, negli occhi di Aiolia balenarono le "scintille della vendetta". - Lui è il comandante e decide! - lo canzonò infatti. - Quindi taci! Dicevi, Camus? - .

Milo mise il broncio. A rincuorarlo, Mu.

- ...tu Aiolia sarai il mio esploratore. Procederai prima degli altri per accertarti che non ci siano pericoli - .

- Agli ordini! - .

- Nooooo! - fece Milo tirando in su col naso. - E a me che resta?? Uffi, non è giusto! - .

Camus alzò gli occhi al cielo, sbuffando: - Tu... cavolo, non saprei che compito darti.... - .

- Sei cattivooooo!, non ti fidi di meeee! - .

- Ma sì che mi fido... va bene, sarai la mia guardia personale! Contento? - .

Parole che bastarono a risollevare il piccolo Milo: - Che bello!, vuol dire che ti starà accanto e ti proteggerò! - .

- Sì sì - gli rispose Camus. - Aldebaran, vai a recuperare il filo: ci rivediamo qui nello stesso punto. Che la caccia inizi! - .

Aldebaran dopo un goffo inchino se ne andò alla ricerca del filo. Gli altri invece si inoltrarono nel boschetto.
 
Aiolia naturalmente faceva di tutto per farsi notare: aveva anche preso un rametto e lo usava a mo' di ascia per togliere dal proprio cammino il folto fogliame. A seguirlo, Camus, che continuava a chiedere consigli a Mu sulla strada da prendere e Milo che, nonostante dovesse proteggere il comandante, scorrazzava liberamente e si arrampicava sugli alberi per dimostrare la propria agilità.

Improvvisamente l'urlo di Aiolia fa scattare sull'attenti il piccolo manipolo: - Ne ho trovato uno!, ne ho trovat-! Aaaaaaaahhhhhhh!!!!! - .

Agghiacciante! Camus e Mu corsero subito verso il compagno, Milo invece era momentaneamente sparito...

- Spostati!, spostati!, è miooooo! - urlava Aiolia.

Comandante e consigliere arrivarono subito sul posto e tutto fu più chiaro:

- Lia, io devo prendere l'insetto! - .

- Ma tu sei la guardia, nooo! - .

- E tu sei solo l'esploratore! - .

L'innocente insetto riuscì a sfuggire sia alle mani di Aiolia sia a quelle di Milo, ma a prenderlo arrivò un tempestivo Aldebaran.

Camus sgranò gli occhi: - E tu che ci fai qui?? - .

- Comandante, pensavo avreste avuto bisogno di me, nella caccia! - .

Mu sorrise, raggiante. - Sì sì, questi due se lo stavano facendo scappare! Bravo Aldy! - .

Aiolia e Milo misero il broncio, si lanciarono un'occhiata infiammata e non si parlarono per almeno dieci minuti.


UNA MORTE GLORIOSA...


Legarono l'insetto al filo con estrema cura, poi come previsto il fiore di melo prese a volare ed allora i cinque amici si lanciarono in una sfrenata corsa per riacciuffare il lungo filo che penzolava a mezz'aria.

Aiolia era il più galvanizzato di tutti: - Mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio!... - .

- Scordatelo! - soffiò Milo. - Sarà m-! - .

- Miooooooooo! - .

Il piccolo Leone vedendosi rimontato da Milo sfoderò gli artigli. - Maiiiii! Torna qui, subitooo! - .

Camus e Mu erano poco più indietro, ma anche loro correvano per aggiudicarsi il fiore di melo.

- Camus, Camus, alleiamociii! - .

- Ottima idea Mu! - .

Mu allora scattò in avanti e prese per la maglietta Milo, trattenendolo. - Tu non vai da nessuna parteee! - .

- Lasciami, così non valeeee! -, ma intanto Camus ebbe il tempo per superarlo, velocissimo.

Insomma, tutti e cinque assieme stavano facendo un caos madornale. Sempre inseguendo l'insetto giungero in paese. In prima posizione ora c'era il piccolo Aldebaran, dietro Aiolia e Milo che se la stavano vedendo con Camus e Mu. Insomma, lì imperversava una furiosa lotta.

- Mu, Mu, lasciamiiii! - strillava inviperito Aiolia. Il suo nemico giurato, ergo Milo, aveva guadagnato già alcuni metri. Troppi.

- Nooo non ti lascioooo! - .
 
Milo intanto rideva come un pazzo. - Lia Lia Lia sei rimasto indietr-! - .

Sbam!, il piccolo Scorpione andò a finire addosso ad Aldebaran che, chissà perchè, aveva frenato di botto. A ruota, ovviamente, frenarono la loro corsa pure gli altri.

Il tempo per alcuni millisecondi sembrò essersi fermato.

Davanti a loro ci stava Death Mask, con quel suo sorrisino meschino: in una mano teneva il filo ed il povero insetto faceva di tutto per liberarsi. - Salve! - esclamò il giovane italiano. - Cosa state facendo, marmocchi? - .

Camus e Mu si fecero piccoli piccoli, così davanti a loro si piazzarono Aiolia, Aldebaran e Milo:

- Stiamo giocando - disse il primo, ed il secondo gli fece eco:

- Già - .

Ad aggiungersi, anche Milo: - Quindi spostati -.

- Altrimenti? - lo incalzò Death Mask, ed Aiolia fu svelto a rispondere:

- Ti picchio - .

Death Mask mise in scena la sua solita reazione: voce effeminata, mani sul volto, gamba sinistra alzata. - Aaaahhhh, che pauraaa! - .

- Ridacci il fiore di melo - disse Camus facendosi avanti.

- Tsk, scherzi? State facendo troppo baccano, i vecchi di pomeriggio riposano! - .

Bella scusa: quando mai a Death Mask interessava dei vecchi?

I bambini rimasero zitti, non sapendo come rispondere; quindi l'italiano continuò a parlare:

- Bene, dite addio al vostro animaletto - Prese il fiore di melo in una mano, lo mise per terra e prima che potesse volare via lo schiacciò con la scarpa.

Morte gloriosa.

- Dovreste ringraziarmi bambinetti, l'ho graziato di una morte rapida ed indolore - .

Camus e Mu abbassarono lo sguardo, incapaci di vedere il povero corpicino - se si poteva definire ancora corpicino - del piccolo insetto; Aldebaran mise il broncia,  Aiolia restò zitto, Milo parlò:

- Noi due chiuderemo i conti, un giorno. Altro che morte veloce ed indolore - Parole sagge.

- Va bene! Aspetterò con ansia quel giorno allora! Ammesso che arrivi! - gli rispose Death Mask, per poi scoppiare in una risata che fece accapponare la pelle a tutti. Infine alzò una mano in segno di salutò e si voltò, incamminandosi. - Ci vediamo, marmocchi! - .

Camus, Mu, Milo ed Aiolia rimasero zitti. Aldebaran strinse forte i pugni: quella volta il Male aveva vinto una battaglia, ma non la guerra.




Ed ho ancora concluso un altro capitolo... be', non c'è che dire, mi piace scrivere questa storia... ora passiamo alle risposte alle vostre recensioni....


beat : Shaka è il migliore di tutti, certo!, si deve sempre far notare!!!!! Sai, per quanto riguarda Milo sei l'unica ad averlo scritto nella recensione: lui è il più piccolino, sì sì... metti però in conto le sue manie di grandezza e siamo a posto... ^^ Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto... ^_^ bacioni!


Diana924 : la tua recensione mi ha fatto morire dal ridere! Io Shaka lo vedo benissimo come giudice, o avvocato... ma non è detto che non rischi la morte ^^ Immagina: Saga ha bisogno di un avvocato, va da Shaka... il processo va male, Saga viene incriminato... Saga si arrabbia con lui e... be', la vendetta di Saguccio prende posizione! xD è vero, i Saints da piccoli sono pucciosissimi! è bello pensare che si conoscano da molto tempo e che abbiano passato l'infanzia e l'adolescenza insieme... Mi fa piacere che ci sarai sempre, carissimaaaa! Bacioni! ^^


Sunight : quella di Aldy non era poi una brutta idea, eh? xD Il piccolo e dolce Shaka fa un po' paura... spiegate le facce sconvolte di Aiolia e Milo... Pitagora... devo dire che la cosa mi è uscita al momento. Mi fa piacere che ti abbia fatto ridere!!! ^_^  Sì, Mu con i capelli bianchi! Ed ecco scoperto anche il mistero di Aldy!!! ^_^ Miluccio sì, tenerissimo e pucciosissimo... non so, ma ho sempre avuto l'impressione che tra lui ed Aiolia ci sia una forte amicizia... forse perchè sono tutte e due greci... mah! Certo che continuo!!!! ^_^ Baciotto!



Bene, speriamo di sentirci presto! Chissà, magari oggi faccio in tempo a pubblicare un altro capitolo... chissà chissà.... a presto!!!! Gio ^_^






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Capitolo 4
*** Voglio conoscerti meglio! ***


4. Voglio conoscerti meglio!





Gio: eccomi gente... scusate, ieri non sono riuscita a fare il 2x1 perchè mia mamma ha insistito affinchè pulissi il garage... uff, che pizza!, sempre io!!! Eppure ho una sorella, ma quella non c'è mai quando deve esserci... vabbè, ora vi lascio leggere... buona lettura! Gio ^_^

PS: nella prima parte del capitolo gli errori grammaticali ed ortografici sono voluti... ma questo lo capite anche da soli! xD


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IV CAPITOLO: VOGLIO CONOSCERTI MEGLIO!


LETTERINA...


Ciao io sono Milo, anche se molti mi chiamano Achille ma non chiedermi perche... forse e perche sono forte e tuti mi vogliono un sacco di bene! A me piace fare molta amicizia! Mi piacierebbe conoscerti meglio, mon petit Cammy, perchè mi piacci molto anche perche...

La faccia di Camus era un misto di sconcerto e stupore: primo, gli errori di grammatica. Quella era una lettera inguardabile. Secondo, non gli andava affatto a genio il "mon petit", anche se immaginava quanta fatica avesse fatto quel greco per imparare quelle due parole. Terzo, che significa quel "mi piacci" che gli stava sotto al naso? Non osava nemmeno pensarci...

- Camus, che c'è scritto di tanto brutto? - gli chiese Aiolia, il tono di voce come sempre squillante.

Camus lo guardò, leggermente imbambolato. - ... - .

- Milo mi ha detto di portartela, però non l'ho letta, io! - .

Hai fatto proprio bene, pensò il piccolo bambino francese. - Devo ancora finire di leggere - .

- Ah!, e allora finisci! Milo vuole una risposta - .

Infarto. - Come? - .

- Ho detto che Milo vuole una risposta! - gli ripeté allora il giovane Leone. - Ma ci sei, tu? Mi sembri un pò tra le nuv- - .

- Sì sì, ci sono - Camus abbassò nuovamente lo sguardo e ritornò a leggere, seppur di controvoglia:

... anche perchè mi piacciono un casino i tuoi capelli rossi sono lisci e lucenti come li vorei io! Stasera io sono libero, posiamo vederci ah e mi piacciono anche i tuoi occhi e le tue guancette tonde...

Basta, non poteva più leggere! Con un gesto schifato il piccolo Camus si allontanò dal viso quella sconcertante lettera ed arricciò il naso, distustato più che mai.

Quella reazione non poteva passare inosservata; Aiolia infatti balzò in avanti e fece per acciuffare la lettera, ma Camus fu più svelto e non glielo permise.

- No! - .

- Ma che c'è scritto di così schifoso? - .

Camus in tutta risposta prese con tutte e due le mani la letterina e la spezzettò in tanti minuscoli pezzettini.

Aiolia restò zitto fino a quando anche l'ultimo resto del pezzo di carta non cadde per terra, poi parlò con un'espressione instupidita. - Ma cosa hai letto? - .

- Vuoi la risposta? - .

Aiolia alzò piano le sopracciglia. - Non è una risposta positiva, immag- - .

- Digli che sono schifato dalla sua ignoranza! - Camus pronunciando quell'aggettivo poco educato incrinò moltissimo la voce. - Io esigo l'intelligenza!, non mi interessano le sue sdolcinatezze - .

Aiolia fece mente locale, poi dopo alcuni secondi di imbarazzante silenzio aprì la bocca: - Va bene - .

Dopo aver sentito ciò, il piccolo Camus con un gesto raffinato si mise i capelli su una spalla, si voltò ed a testa alta ritornò ad allenarsi.


RICHIESTA DI AIUTO...


Milo aveva ricevuto la risposta grazie al suo fedele araldo Aiolia, ma invece di restarci male ora era più motivato a perseguitare il suo amico francese per l'eterità.

Sebbene Milo avesse solo otto anni, il suo bisogno di affetto era così insaziabile che lo spingeva a conoscere sempre molte persone e a legare molto con loro. Camus era entrato nei suoi obiettivi da subito e con lui voleva raggiungere un elevato livello di confidenza... e, si sa, gli scorpioni non si tirano indietro facilmente.

Il giorno dopo, infatti, Milo sentì la necessità di confidarsi con qualcuno e soprattutto di parlare. Così, finiti gli allenamenti, corse da Aiolia acciuffandolo per i capelli e sbattendolo come un uovo. - Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .

- E che vuoi?? - strillò stizzito il giovane Aiolia spingendolo via.

- Lia, devo parlartiiiiii! - .

Per un momento Aiolia pensò che Milo avesse rinunciato a Camus e volesse provarci con lui. Pessima cosa. Quel pensiero però abbandonò la sua mente quando il compagno di giochi tornò a parlare:

- Lia, uffi, come posso fare per Cammyyy?? - .

Aiolia non capiva perchè Milo stesse urlando e continuasse a fare l'eco nell'ultima parola che gli usciva di bocca. - Sono tuoi problemi, dannaz- - .

- Ma io voglio diventare suo amicoooo- - .

- Smettila di urlare, Milo! - .

Milo al suo sfogo tacque. Abbassò gli occhi e decise di passare alla modalità "bimbo timido": mani unite, occhi grandi e luminosi, labbra corrugate.

- Tu... sei... mio... amico... - .

Ecco che partiva con le sue sdolcinatezze. Aiolia non sapeva mai se quando faceva così voleva risultare scemo o tremendamente pietoso. Così sbuffò:

- Milo, non guardarmi co- - .

- Aiuta... il... tuo... amic- - .

- ... come un morto di fam- - .

- Li... a... Lia... - .

Aiolia era sicuro che Milo volesse a tutti i costi scoppiare in lacrime per farlo sciogliere. Decise allora di risparmiarsi quella scena: - Sì sì, va bene, ti aiut- - .

- Grazie Liaaaaaaaa! -, e poi il bambino scattò in avanti con l'intenzione di abbracciarlo con quella sua stretta "stritolatrice"; ma Aiolia non si fece trovare impreparato, e scattando verso destra non solo gli sfuggì, ma gli fece anche lo sgambetto facendolo così finire per terra.

- Non provarci mai più, Milo! - soffiò poi il giovane Leone, rizzando il pelo, - almeno non in pubblico - .

- Sì sì va bene! - gli rispose tutto pimpante il bambino, rialzandosi e non curandosi nemmeno di pulire un po' i pantaloni dal terriccio dell'Arena. - Che cos'hai in mente, Lia? - .


... posso restare?


Aiolia a volte aveva delle idee veramente geniali che avrebbero potuto mettere in discussione perfino quelle del Grande Sacerdote! Scese la sera...

- Mi raccomando Milo, comportarti il meno naturalmente possibile - iniziò a dire Aiolia con una vocina alquanto preoccupata.

- Il... meno naturalmente? - .

- Sì sì. Lui non è greco - .

- Cosa c'entra? - .

- Be', magari può spaventarsi - .

- Io non spavento nessuno - .

- ... - *Ehm... non sempre chi tace acconsente... xD*

- Ora vado - disse ad un certo punto Milo. - Speriamo che il suo maestro non si accorga - .

- Speriamo di sì! - disse Aiolia, ma prima che l'altro bambino potesse andare lo richiamò: - Comunque io non c'entro nulla. Non so nulla - .

- Certo che non sai nulla - Milo gli fece l'occhiolino, poi corse via verso... verso la camera del piccolo Camus.

L'idea di Aiolia era stata appunto questa: Milo doveva scivolare silenziosamente nella stanza di Camus per parlargli.

La camera da letto del piccolo Camus era abbastanza grande e appena Milo sgusciò dentro sentì come il bisogno di tornare indietro: come fa un bambino così piccolo a dormire tutto solo, in una stanza così grande e buia? A Milo si accapponò la pelle.

Tra l'altro il letto era talmente alto ed invaso da pesanti coperte che il giovane Scorpione fece anche fatica a "scalarlo". Quando ci riuscì i suoi grossi occhi turchesi centrarono subito una piccola figura raggomitolata in mezzo a quel mare di coperte... Camus!

Così senza nemmeno pensarci Milo si capapultò su di lui, mettendosi automaticamente sotto le coperte nella posizione del "gatto che fa le fusa". In quel preciso istante Camus si svegliò, scattò seduto e vedendo Milo fece per urlare; fece, perchè Milo gli tappò repentinamente la bocca.

- Ciao Cammyyyyyy! - Cavoli, era proprio furbo! Strillare così nel bel mezzo della notte...

Camus allora passò al piano B. Aprì la piccola bocca ed affondò i suoi dentini nella mano di Milo, che strillò di dolore e sgattaiolò lontano, in fondo al letto.

- Mi hai fatto maleeeeee- - .

- Non urlare! - .

Quelle parole sembrarono toccare una corda in particolare. Milo infatti si fece piccolo piccolo e si raggomintolò e mo' di palla. - Io... Cammy... non mi piace... dormire... solo... - .

Santo cielo come sapeva essere sconcertante quel greco, un mix di orribili emozioni che risultava fatale per il gelido Camus. - Vattene - .

- Mmmmmmmhh- - .

- Vai via altrimento chiamo il mio maestro - .

- mmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhh- - .

- Smettila di frignare! - .

Uno; due; tre secondi di silenzio bastarono per far scoppiare in lacrime il piccolo Milo. - Ueeeeeeeee- Cammy ti pregoooooueeeeee- - .

- Vai da un'altra parte a piangere! - .

- mmmhhhh mmhhhhh mhhhh - Milo si calmò e tirò su col naso. - Cammy... io... paura... - .

Camus sgranò gli occhi, stupefatto. - Per favore, non dirm- - .

- ...del buio...  - .

- Ma allora perchè vuoi diventare cavaliere?? - .

Milo non rispose.

Basta, il piccolo Camus era totalmente esaurito. Stanco e probabilmente voglioso di tornasene a dormire, si rimise sotto le coperte. Con uno sbuffo seccato prese parola: - Resta, allora - .

Milo quindi scattò per andare sotto le coperte con lui, ma Camus lo incenerì con lo sguardo stringendosi al petto il pesante piumino. - No!, tu stai sul letto e basta! E non rompere! - .

- Grazie Cammyyy!!! - lo ringraziò allora Milo, e sgattaiolò in un angolo del letto dove poco dopo si accucciò e si appisolò. - Notte Cam - .

Camus alzò piano le sopracciglia, non rispose.

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Ma come sono cariniiiiiiiiiiii *___* Speriamo di sentirci presto carissimo popolo, passate una buona giornata!!


Sunight : salveeeee!!!! Le tue recensioni mi fanno sempre morire dal ridere! Verissimo che Aldy potrebbe risultare pericoloso!!!!! Milo sì, ha ritrattato un po' tutto... xD Aiolia non vuole proprio ammetterlo che è affezionato a lui... povero fiero Leone... =) Death è sempre un bastardo, quindi qui non c'è nulla di particolare da dire... a parte che hai proprio ragione, Deathy ritirerà tutto a tempo debito... xD Sul richiamo delle mucche e sul povero Aldy non c'è che dire, mi hai fatto morire dal ridere! Povero Muuuuuuuuuuuuu (!!) xD


aries_no_nike : Manfredi Manfredi... forse nello "Scudo di Thalos"? Io non l'ho finito, ma mi viene in mente solo questo... comunque sì, Milo inizia già a rompere... povero Cammy esaurito... xD Aiolia fa molto Seiya, è veroooo ora che mi ci fai pensare! Devo dire che per la spedizione Cammy non ha avuto idee geniali, verissimo... facciamo santo Aldy!, l'unico a posto del gruppetto! Il tuo caro "puntinoso lilloso" mi ha fatto crepare dal ridere... certo che hai proprio una fantasia per i nomignoli, tu... ^^



A prestoooo! Bacioni, Gio ^_^

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Capitolo 5
*** Giustizia a Dumba! ***


5. Giustizia a Dumba!



Gio: oggi ho deciso che si raddoppiaaaaa, quindi 2x1 in arrivo! xD Scherzi a parte, la giornata si sta concludendo in un modo pessimo: dopo il computer bruciato, pure lo stereo non va più... ergo non posso ascoltare MJ e sono in agonia... anche perchè il 98 non so perchè non legge nè CD nè DVD... Dio santo proteggimi.. mi sa che non arrivo a domani... ç__ç Per fortuna ci siete voi, mitica seconda famiglia! Buona lettura! ^_^

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V CAPITOLO: GIUSTIZIA A DUMBA!


L'ULTIMO VIAGGIO...


Ancora una volta quei cattivoni  di Aphrodite e Death Mask avevano avuto la meglio: una volta avuta l'occasione di rubare il pallone con cui i nostri cari bambini stavano giocando, con un piccolo spadino lo avevano bucato lasciando i piccoli Cavalieri basiti. Si erano poi allontanati ridacchiando malignamente. Il più sconsolato era Aldebaran, perchè proprio lui aveva trovato quel pallone al paese e gli aveva anche dato un nome:

- Che cattivoni che sono stati con il piccolo Dumba - disse infatti mettendo il broncio. Anche Mu fece lo stesso:

- Già, devono sempre avercela con noi. Chissà perchè, poi!, non stavamo dando fastidio a nessuno! - .

- Mmh, hai ragione - gli rispose Aiolia, che stranamente quella volta non aveva avuto istinti omicidi nei confronti di quei ragazzacci. - Dovremmo trovarci un altro gioco da far- - .

- Nooooo!! - strillò all'improvviso Milo. - Andiamo a cercare un'altra palla - .

- E dimmi dove, genio - lo ribeccò alquanto acidamente Aiolia.

- Ehm... di solito hai tu le idee migliori - .

- Io adesso non ne ho - .

Pausa di silenzio, in cui i bambini restarono a guardare piuttosto sconsolati Dumba sgonfio ai loro piedi. Poi Aldebaran:

- Ehi, che ne dite di seppellire Dumba? - .

Aiolia guardò Mu, Mu guardò Camus, Camus non guardò Milo.

- Io ci sto! - disse allora Milo per niente infastidito dal disinteresse che gli stava "regalando" il bambino francese. Indicò un punto in lontananza. - Andiamo in cima a quella collina, lassù! - .

- Sìììì dai - iniziò a salterellare Mu. - Quello è un ottimo luogo di sepoltura! - Poi scattò con l'intenzione di acciuffare il pallone sgonfio, ma Aiolia gli soffiò contro:

- No, Dumba deve prenderlo Aldebaran. Lui l'ha trovato e lui lo conduce nel suo ultimo viaggio - .

Mu non si offese per niente. - Giusto, hai ragione - .

I bambini allora - tutti tranni Aldebaran - si misero due da una parte del pallone e due dall'altra. Fu poi Milo a parlare:

- La nostra sarà una triste processione. Mi raccomando, dobbiamo essere addolorati - .

Tutti allora si rattristarono a comando.

Aldebaran sgusciò tra Aiolia e Camus e prese con delicatezza il pallone bucato quasi fosse un bambino in fasce. - Il tuo caro papà ti guiderà nel tuo ultimo viaggio... Dumba - .

E così, tristemente, la processione incominciò ed a testa bassa si diressero alla collina.


IL FUNERALE...


La processione era ormai giunta al termine: avevano percorso tutta la strada che portava alla collina in silenzio, ognuno a ricordare le tante risate fatte con Dumba ed i tanti guai scampati. Ma ahimè, quella volta non c'era più nulla da fare. Scelsero come estrema dimora un pezzetto di terra ai piedi di un alto albero.

- Ecco, qui è perfetto. Aria intrisa del profumo della salsedine e pace - disse Camus, inespressivo come al solito. - Muoviamoci - .

- Un po' più di umanità per il povero Dumba, Camus - lo riprese severamente Mu. Dalla tasca dei pantaloni trasse un fazzoletto ricamato, che diede subito ad Aldebaran. La sua recitazione era perfetta. - Tieni, amico mio. Piangi pure quanto vuoi per il valoroso Dumba - .

Aldebaran iniziò così a fingere di soffiarsi il naso mentre Mu gli donava delle dolci carezze sulla schiena, per rincuorarlo.

Dumba era lì, per terra, e li fissava tutti con quel suo occhio - che era il foro che ha ogni pallone per permettere di essere gonfiato - con tristezza.

- Io l'ho visto, sapete? - iniziò allora Milo, facendosi incredibilmente serio. - Si dibatteva nelle mani di quei vigliacchi, ha provato di tutto per liberarsi, ha combattuto valorosamente... eppure i suoi sforzi sono stati vani - .

- Athena continuerà a proteggerlo per l'eternità - aggiunse Aiolia.

- Giusto Lia, lo proteggerà. Dumba è morto combattendo, merita rispetto - .

Mu stava per unirsi ai loro commenti a dir poco strappalacrime, ma Camus lo precedette:

- Avete finito? - .

Milo allora, approfittando della situazione, si portò una mano sul volto e l'altra la sventolò davanti agli occhi del bambino francese. - Ancora un momento, ti prego... lasciaci salutare il nostro compagno d'armi - Recitazione sublime.

Si aggiunse anche Aldebaran, che cadde in ginocchio ed accarezzò dolcemente la ruvida pelle di Dumba. - Sì amico mio, proteggeremo per te la Dea Athena... come avresti fatto tu, sì sì... - .

- Ed ora - Mu si inginocchiò anch'esso: prese dalla propria tasca una moneta che andò poi a posizionare sull'occhio vitreo del compagno deceduto. - Riposa in pace, Dumba - .

Quello che seguì è facile da immaginare: lamenti e pianti si susseguirono per almeno dieci minuti, mentre Camus invece si era allontanato da quella sconcertante scena e guardava attentamente il paesaggio greco.

Aiolia e Milo si occuparono della fossa in cui depositare Dumba, mentre Mu consolava il "tristissimo" Aldebaran abbracciandolo e continuando a passargli fazzoletti.

E così si svolse il funerale del piccolo Dumba che, valorosamente, aveva dato la vita per la Dea Athena...


IN NOME DELLA GIUSTIZIA!


Il giorno dopo, svegliandosi, Aldebaran ricevette una brutta notizia: la tomba di Dumba era stata profanata. Non si sa da chi, anche se i bambini avevano dei forti dubbi, ma appena furono liberi dagli allenamenti tutti e quattro - Camus rifiutò di andare con loro... doveva studiare - si precipitarono sulla collina.

Scena orribile: tutta le terra era stata spostata ed il corpicino martoriato di Dumba era sparito. Terrore!

- Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu... - .

- Che c'è, Miloooo?? - .

Milo esitò un istante. - Io... è... è... è stato Hades che l'ha introdotto nelle sue schiere, resuscitandolo! - .

Urlo di terrore di tutti e quattro i bambini.

- Non è possibile!, Dumba non si farebbe corrompere così facilmente! - disse Aldebaran. A fargli eco, Aiolia:

- Già già... non pensiamo così negativo, amici! - .

- E chi può essere stato, altrimenti? - chiese allora Milo, sconvolto. - Che Cavaliere potrebbe compartarsi così profanando una tomba?? - Poi si avvicinò al luogo di sepoltura ed i suoi occchi si fecero attenti. Anche gli altri, allora, si inginocchiarono di fianco a lui. - Non notate, amici, con quanta violenza i profanatori hanno strappato Dumba dal suo riposo eterno? - .

Tutti aguzzarono lo sguardo. Era vero: si potevano notare delle striscie di terra in cui si era scavato di più.

- Quanta disumanità... - sussurrò Aiolia.

- Uhm... forse è stato Cam- - .

- Ma che dici, Aldebaran? - lo riprese immediatamente il piccolo Milo. - Perchè mai lo avrebbe fatto? - .

- Ricordate il suo comportamento al funerale? Insomma, non mi pareva tanto addolorato - .

Mu annuì. - Io do ragione ad Aldy. Voi? - .

Aiolia e Milo non fecero in tempo a rispondere, perchè una voce alquanto familiare li richiamò da dietro e quindi furono costretti a voltarsi:

- Salveeeeeeee marmocchi! - li salutò infatti Death Mask, le mani nelle tasche dei pantaloni ed un'aria innocente stampata sul viso. - Che fate di bello? - Fece per avvicinarsi, ma Milo e Mu gli si piantarono davanti nascondendogli così alla vista la tomba profanata.

- Non ti avvicinare! - gli ringhiò Milo. - In nome di Athena e della Giustizia difenderemo la tomba profanata del nostro compagno! - .

- Che è successo?? - chiese tutto stupito Death Mask, cercando in tutti i modi di vedere oltre di lui. - Tomba profanata?? O santo cielo, è orribile! - .

- Già - disse allora Aldebaran. - Qualcuno ha profanato la tomba di Dumba - .

Death Mask trattenne a stento una risata, quindi si voltò e chiamò: - Aphro!, vieni a vedere che è successooooo! - .

Ecco che sulla piccola collina arrivò anche il giovane svedese, fischiando. - Ehilà, marmocchiiii! - .

- Stiamo indagando - disse poi Milo attirando nuovamente l'attenzione di Death Mask.

- Indagando? - .

- Sì sì. Quindi non potete passare - .

- Indagareeee!! - strillò ridendo Aphrodite. - Per un palloneeee! - .

Death Mask si voltò verso di lui. - No no, Aphro, non è un pallone! è Dumbaaaa! - Si unì poi alle risa.

Aiolia lanciò un'occhiata felina ai due, poi all'improvviso scattò sull'attenti e con un balzo superò Mu e Milo. - Come fai a sapere che Dumba era un pallone? - .

Death Mask alzò piano le spalle, proprio come fece anche Aphrodite. - Chissà chissà... - .

- Ridacci Dumba, sporco infame! - strillò allora Mu e quindi l'italiano indicò loro un altro albero. - Ma è là in fondo!, si sta godendo il fantastico panorama! - Poi si voltò e con Aphrodite si allontanò.

Aldebaran arricciò il naso. - Dumba allora- - .

- Sull'albero, amiciiii! - strillò poi Milo correndo all'impazzata. - Salviamo Dumbaaaaaa! - .

I tre bambini lo seguirono ed una volta ai piedi dell'albero si guardarono, seri in volto.

- Andrò io - disse Aiolia.

- No Lia, troppo pericoloso - disse Milo.

- Milo, non posso permetterti di andare - disse Aldebaran.

- Aldy, tu stanne fuori. Desidero vendicarti io - disse Mu.

Silenzio, poi Aiolia chiuse gli occhi:

- Va bene Mu, andrai tu. Sei il più leggero tra tutti noi. Se ti serve aiuto, noi siamo qui sotto - .

- Grazie amici, mi fido di voi - Mu, dopo aver detto queste testuali parole, iniziò ad arrampicarsi con classe sul tronco dell'albero, sparendo poi nella sua chioma. Gli altri bambini aspettavano in trepidante attesa.

- Mu???? - chiamò Milo con la testa all'insù. - Ti serve aiuto?? - .

Un po' di fogliame cadde dalla chioma; alcuni rami traballarono. - ... noooo!!!!! - .

- Vedi Dumba? - chiese Aldebaran.

Pausa di silenzio. Poi:

- Sì sì, è davanti a m-... accipicch- aaaaaahhhhh!!!!! - .

I tre bambini trattennero il fiato.

- Mu, che è successo??? - fece Aiolia pronto a soccorrere l'amico.

Silenzio. Poi:

- Nulla nulla... stavo cadendo... la Dea Athena però è dalla nostra parte - Ed ecco che, con grande gioia dei bambini, Mu riapparve dalla folta chioma dell'albero: tra le mani, il piccolo corpicino di Dumba.

- Complimenti Cavaliereeee!!! - ululò tutto felice Milo, salterellando di gioia. - Siamo fieri di teee!!! - .

Lo aiutarono a scendere. Quando fu a terra, Mu ricondusse Dumba alla sua estrema dimora, seguito naturalmente dagli altri.

Aiolia e Milo si misero subito al lavoro, sistemando la terra e seppellendo nuovamente il prode compagno deceduto.

Restarono forse altri venti minuti in silenzio, davanti a quella spartana sepoltura. Poi se ne andarono, sempre in silenzio.

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Alla fine il Bene ha vintooooo!!!!!! Ora risponderò alle vostre recensioni.... buona serata e grazie per seguirmi!!!! Gio ^_^


Sunight : tu sei sempre la prima a recensire, eh?? Ciò mi fa moooolto piacere! Sai, anche io ho una cuginetta scorpioncina... xD Comuque non ti spaventare, io ad esempio non sono mica come Milo anche se sono scorpione! Milo è un caso a parte... =) Anche io ho una zia del leone... molto simpatica e del tutto innoqua! xD Certo, al Grande Tempio non mancano i professori... non mancheranno mai! ^^


Diana924 : Milo sììììììììì, è un mito.... una leggenda!!! ^^ Sì sì, anche io opto per delle lezioni di grammatica per il povero Miluccio... xD E con Camus sì, sono proprio carini!!!! ^^


aries_no_nike : Mortino di Madagascar???? Ma mi vuoi far morire dal ridere, per caso???? Oddio, quasi ho pianto dalle risate... Milo paragonato a Mortino è proprio una considerazione azzeccata! Milo è capace di imprimere pietà, quando solo... solo quando vuole... xD Sì, è ignorante ma infinitamente puccioso con quei suoi occhioni turchesi e quel faccino da furbetto! ^^


KanondiGemini96 : sì sì, sono molto spucciolosi insieme... verissimo, Milo si è impegnato per scrivere la letterina!!! Eppure Cammy non ha gradito... anche io vorrei coccolare il piccolo Miluccio ed ospitarlo nel mio lettino.... *v* Presto ne avrai delle nuove, riguardo i piani di Milo... ^^



A presto, gente!!!! Gio ^_^



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Capitolo 6
*** Centrare l'obiettivo... ***


6. Centrare l'obiettivo...





Gio: salveeeeeee e scusate per l'attesa, ma mia sorella voleva scrivere e le ho dovuto lasciare il computer... contro ogni previsione sono ancora viva anche se lo stereo è ancora rotto!!!!!! xD Be', buona letturaaaaaaaaa!!!!! =)

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VI CAPITOLO: CENTRARE L'OBIETTIVO...


AEROPLANINO DI CARTA


- Dobbiamo crearlo geometricamente perfetto - disse Mu dopo due minuti di silenzio.

I nostri amati bambini stavano costruendo un piccolo aeroplano di carta: per farlo si erano rivolti all'esperto del gruppo, il piccolo Mu che, già pratico del mestiere, stava con la lingua penzolante e gli occhi solo per il foglio che teneva in mano.

- Su, però sbrighiamoci - gli disse improvvisamente Milo, impaziente come sempre. - Il vento potrebbe andarsene a momenti - .

- Non è così facile, Milo! - fu la risposta di Mu, che intanto stava già armeggiando con la carta. - Le ali devono avere una simmetria perfetta... così almeno i rischi di incidenti sono minori - .

- Sì sì - fece il piccolo Camus. - Milo, ma non ci arrivi da solo? - .

- A cosa? - .

- Tsk, lasciamo stare - .

Silenzio. Alcuni passi:

- Ehilà amici! - .

Aldebaran fu il primo ad alzare lo sguardo. - Ehi, Aiolia! Vieni, vieni pure - .

- Che state facendo qui davanti alla Tredicesima Casa, ragazzi? - .

- Abbiamo fatto una passeggiata - gli rispose Mu, - e adesso stiamo costruendo un aeroplano di carta - .

- Che bello! - fece il piccolo Leone. A parlare dopo di lui, Milo:

- Sì ma Mu e Camus hanno detto che ci vuole tempo perchè ci vuole simmetria - .

- Logico! Dovresti arrivarci da solo, Milo! - .

- A cosa? - .

Camus si batté una mano sulla fronte; Aiolia invece scoppiò a ridere ed arruffò i capelli al giovane compagno greco:

- Nulla scorpioncino, nulla - .

Aldebaran si sdraiò di fianco a Camus, poi sospirò: - Ma Mu, dov'è Shaka? - .

- Shaka non è voluto venire - .

- Che barba - .

- ... già. Però alcune volte è simpatico - .

Milo lo guardò poco convinto. - No no, è antipatico e basta... ah!, sapete che ho capito perchè tiene gli occhi chiusi? - .

- Lo fa per concentrar- - .

- Macchè Mu!, lo fa perchè vuole suscitare pietà nelle persone - .

Tutti lo guardarono allibiti.

- Che?? - fece Aiolia. - Pietà?? - .

- Sì sì, vuole che gli altri lo pensino cieco - .

Aldebaran scoppiò a ridere, gli altri invece rimasero zitti. Quello che prese parola fu Camus:

- Milo, non dire scempiaggini - .

- Ma è vero! - .

- Sì sì, come n- - .

- Finito! - L'urlo gioioso di Mu fece sobbalzare i bambini, che subito si voltarono verso di lui.

Aiolia, vedendo l'aeroplano di carta, si sedette per terra e lo prese in mano: - Che bello!, è uscito proprio bene! -.

Mu arrossì. - ...Grazie - .

- Dai dai, facciamolo volare! - scattò subito Aldebaran e Milo gli fece eco:

- Sììììììì volareeeee!!! - .


IN VOLO!


Allora Aiolia si alzò e si preparò a lanciarlo. - Tre!, due!, uno!, viaaaaaaa!!!!! - Ed ecco che l'aeroplanino spiccò il volo.

Camus ed Aldebaran lo guardavano incantati mentre compiva numeri circensi e piroette sopra le loro teste, mentre Milo e Mu lo stavano rincorrendo con l'intenzione di prenderlo appena sarebbe stato a portata di mano; Aiolia invece urlava come un pazzo:

- Sììììììì guardate come volaaaaa!!!! - .

Nel piazzale davanti alla Tredicesima Casa non c'erano solo loro: c'erano anche alcuni ragazzi più grandi e delle Sacerdotesse che li guardavano giocare con un tiepido sorriso stampato sul volto.

L'aeroplanino dopo altre meravigliose giravolte si abbassò di quota. Iniziò così una piccola zuffa tra Milo e Mu:

- mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio!... - .

- Milo, spostati!, è mioooo!!!! - .

- Giammaiiiii!!!!!! - .

Sebbene Milo fosse più robusto, Mu vantava della sua agilità, e probabilmente per questo il futuro Saint dell'Ariete ebbe la meglio sul piccolo Milo che, appena capì che l'amico aveva ormai vinto, mise il broncio e non parlò almeno fino a quando gli altri bambini li ragguinsero:

- Bravo Muuuu! - fece Aiolia, eccitatissimo.

- Sìììììì bravoooo!!!! - gli fece eco Aldebaran, e si aggiunse anche Camus:

- Sei stato velocissimo! - .

Milo, sentendo che tutta l'attenzione era rivolta unicamente a Mu, fletté le ginocchia ed iniziò a fare dei cerchi per terra, segno che si sentiva discriminato.

Quando i compagni di gioco se ne accorsero, il primo a correre per consolarlo fu Aiolia, che gli si avvicinò cingendogli le spalle con un braccio:

- Dai Milo... non essere così giù.. - .

- Uffi... - .

- Ma tutti devono perdere, almeno una volta... - .

- Ma io no. Voglio... aeroplanino... - .

Ecco che incominciava a voler suscitare pietà. Altro che Shaka che fingeva di essere cieco! Camus si voltò da un'altra parte, sconcertato dalla scena, mentre Mu ed Aldebaran si avvicinavano a Milo per consolarlo anch'essi con delle affettuose carezze.

- Dai Milo... - fece Mu.

- Mmmmmmhhhhhh - .

- Lancia tu l'aeroplanino, allora! - propose improvvisamente Aldebaran.

Quelle parole fecero brillare gli occhi al piccolo Milo, che si rianimò e scattò in piedi tutto salterellante. - Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì!!!... - .

Mu allora gli diede l'aeroplanino. Quando Milo corse via per trovare un luogo da qui lanciarlo in aria, Aiolia parlò sussurrando:

- Speriamo non combini danni - .

- Macchè! - gli disse Aldebaran, sicuro di sè. - E cosa potrebbe combinare? - .

Aiolia non rispose. Tutti e tre alzarono gli occhi su Milo. Ora anche Camus lo stava guardando.

- Ora amiciiii, guardate le acrobazie che farà il mio aeroplaninoooo!!!!! - Milo lo lanciò in aria con una forza raccolta al momento.


MAYDAY!


- Wowwwwwww che bellooooo!!!! - ululava tutto eccitato Milo.

L'aeroplanino da lui lanciato faceva fantastiche capriole e con eleganza volava sopra le loro teste.

Ma, improvvisamente, avvenne una cosa che ghiacciò sul posto tutti e quanti i bambini - a parte Aiolia... -: si alzò una potente folata di vento, l'aeroplanino si inclinò pericolosamente e virò verso destra senza nessun preavviso. Destinazione: portone spalancato della Tredicesima Casa.

Aldebaran si mise una mano nei capelli. - O santo cieloooo!!!!! - .

Mu e Milo erano troppo sconcertati per parlare.

Aiolia e Camus invece parevano aver previsto il tutto da un po' di tempo...

- Io l'avevo detto che avrebbe combinato guai - disse il piccolo Leone; il bambino francese gli fece subito eco:

- Milo è proprio un incapace - .

- Ehi!, torna qui!, torna qui!, torna!... - Le parole di Milo non bastarono per frenare l'aeroplano che senza esitazioni filò velocissimo attraverso il portone spalancato della Tredicesima Casa. Milo invece non osò entrare.

Stop.

- Bravo Miloooo!!!! - ululò canzonandolo Aiolia mentre batteva le mani. - Sei proprio un geniooo!!!! - .

Milo gli soffiò contro. - Taci, spregevole esser- - .

Una profonda voce lo fece tacere: - Chi è stato? - .

Milo allora si voltò nuovamente verso il portone della Tredicesima Casa. Terrore!, un iroso Saga lo stava squadrando male con indosso la sua Sacra Armatura. In una mano teneva il piccolo aeroplanino di carta.

- Marmocchio, sei stato forse tu? - .

Milo non riuscì a rispondergli. Dietro di lui, gli altri bambini avevano abbassato lo sguardo e parlottavano intimoriti tra loro.

Saga allora gli mise sotto al naso il piccolo aeroplanino, flettendo leggermente le ginocchia per poterlo guardare meglio negli occhi. - Questo coso mi è piombato in testa mentre stavo tenendo consiglio con Shura. Si può tranquillamente dire che... che sì, hai centrato proprio l'obiettivo - .

- Io... non avevo catt- - .

- Rispondi - .

- ... - .

- Vuoi che stracci il tuo aeroplanin- - .

- Sì sì... cioè, sì nel senso che sono... stato... io - .

Quell'"io" era risultato quasi impercettibile. Saga alzò piano le sopracciglia, per un attimo diede l'impressione di volerlo strangolare; ma poi gli prese una mano e senza tanta delicatezza gli riconsegnò l'aeroplanino.

Dietro, gli altri bambini sussultarono.

- Guai a te se ci riprovi - fu la minaccia, perchè era sicuramente una minaccia!, di Saga, - o dirai addio per sempre alla tua insignificante vita - .

Milo annuì freneticamente, poi si voltò e sempre a testa bassa ritornò dai compagni. Solo in quel momento Saga si alzò, fiero, li squadrò in cagnesco e poi se ne tornò dentro.

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Anche questo capitolo è giunto al termineeee!!!! Bene, ora risponderò alle vostre recensioni... ah, devo ringraziarvi di cuore per recensire così spesso! Bacioni! ^^


Diana924 : minuto di silenzio per Dumba... bene, finito! ^^ Comunque grazie per i complimenti, sono veramente molto felice che ti piaccia! Essì, Aphro e Death sono proprio terribili... xD Non preoccuparti, cercherò di aggiornare presto! ^^


aries_no_nike : sììììì il Gatto di Shrek! il funerale è proprio uscito bene, sì sì... danno l'impressione di volersi allenare per sopportare i lutti futuri, ma quelli veri di lutti!!! xD In verità volevo far urlare ai bambini il nome di Dumba per tre volte, però poi ci ho rinunciato: il motivo? Al solo pensarsi scoppiavo in lacrime dal gran ridere... xD Ehm... io mitica??? Ma dai... *rossa* Io sono molto timida... ^^


KanondiGemini96 : xD La tua recensione mi ha fatto morire dal ridere! Neanche un minuto di silenzio per il povero Dumba... vabbè, anch'io non lo avrei fatto.. ^^ Comunque la tua non è un'impressione: sono stati proprio Death e Aphro! Cammy non lo farebbe mai, perchè perdere tempo in una cosa così stupida? ^^ Sei proprio curiosa su Milo, eh???? Vedrai, vedrai... poi col tempo, dato che scriverò anche piccole storielle di quando avevano 13/14 anni, non ci saranno più queste storie così divertenti... le cose si oscureranno un po'... ma vabbè, non ti dico nulla!! ^^


Sunight : Death a Aphro sono bastardissimi, sì sì!!!! ^^ é vero, anche i marmocchi sono molto teatrali... sai una cosa? Io invece avrei seguito l'esempio degli altri e non di Camus... sai, per divertirsi un po'... e poi io sono scorpione, quindi... xD I fazzoletti Mu li tirava fuori da una tasca, ovviamente!!!!! ^^ E per quanto riguarda la tua curiosità... verissimo, hai proprio ragione, ma restano comunque dei bambini.. e i bambini sono strani... ^^



Allora alla prossima, gente!!!!! ^^



 

 





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Capitolo 7
*** "Colpiscimi!" ***


7. "Colpiscimi!"




Gio: eccomi e scusate nuovamente il ritardo, ma mi sono svegliata a mezzogiorno dato che ieri fino alle due di notte mi sono sorbita uno sconcertante film horror... che non si poteva guardare... mentre mia sorella era lì che perdeva bava dalla bocca, talmente era impossessata... basta, devo concellarmi dalla testa quell'orribile film!
E per farlo.... xD Buona lettura!

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VII CAPITOLO: "COLPISCIMI!"


TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE...


Si erano messi d'accordo solamente poche ore prima ed il piano era andato a segno senza destare sospetti in nessuno.

Aiolia, Milo, Mu ed Aldebaran "scalarono" il letto di Camus, che vedendoli arrivare alzò con aria da sufficienza le sopracciglia. Non era la prima volta che capitava.

- Che ci fate qui? - .

- Ec- ecco, noi dor- amo insieme - balbettò tutto agitato Milo.

Camus credette di svenire. - Come scusa? - .

- Ogni mese ci ritroviamo tutti a dormire assieme! - gli ripeté allora Aldebaran. - E la sorte ha voluto che questa volta ci riunissimo nella tua stanz- - .

- No! - La voce imperiosa di Camus gelò tutto sul posto. - Non potete entrare così in camera mia pretendendo di dormire nel mio letto! - .

Aiolia fu il primo a cercare di fargli cambiare idea. - Ma Camus, guarda che è diverten- - .

- Ma io voglio dormire! - .

- Infatti di notte si dorme! - .

- Ma voi non starete zitti per neanche dieci secondi - .

Mu a quelle sue parole alzò piano le spalle. - E ma non è colpa nostra... - .

Allora Camus si mise le mani nei capelli e ricadde con la testa sul cuscino: dava l'impressione di essere veramente disperato. - Santo cielo, chi me l'ha fatto fare di venire qui in Grecia? - .

- Perchè vuoi diventare Cavaliere, ovvio - gli rispose Aldebaran.

La risposta di Camus fu un urletto isterico soffocato nel cuscino. - Ma uffi!! - .

- Sìììììì possiamo restareeeee - disse Milo come sempre facendo l'eco all'ultima parola. Fu lui il primo a catapultarsi sotto alle coperte, seguito a ruota da Aiolia, Aldebaran e Mu, il quale appena si fu coricato sospirò soddisfatto:

- Certo che il tuo letto è molto grande e comodo - .

- Vero! - si aggiunse Aldebaran. - Cavolo, speriamo che i nostri maestri non se ne accorgano! - .

La vocina di Milo squarciò le tenebre: - Ma no!, non se ne sono mai accorti - .

Aiolia: - Ma noi siamo scaltri - .

- Sìììììì siamo scaltri - fece l'eco Aldebaran. - E siamo molto furbi - .

Mu si raggomitolò ancora di più sotto le coperte, poi disse: - Volete sentire una storia di fantasmi? - .

- Sììììììì - risposero all'unisono Milo e Aiolia.

Mu prese un gran respiro, poi incominciò a narrare: - La storia che sto per raccontarvi è successa davv- - .

- Bastaaa!!! - strillò improvvisamente Camus, voltandosi verso di loro. - La piantate di parlare? - .

I quattro bambini si fecero piccoli piccoli.

- Ma se non parliamo non è bello... - pigolò poi Milo.

- Potevate vedervi in una delle vostre camere no?? - .

- E no!, altrimenti tu non saresti venuto - rispose prontissimo Mu. - Vero? - .

Camus non rispose, solo diede nuovamente loro le spalle e cercò di prendere sonno.

- Che barba che sei Camus - gli disse Aiolia quasi sussurrando. - Noi vogliamo solo tenerti compagnia - .

- Potevate anche non scomodarvi - .

Aiolia stava per ribattere, ma Milo intervenne prima di lui:

- Va bene, hai vinto tu. Dormiamo amici - .

Sconcerto: non avevano mai sentito Milo pronunciare simili tremende parole.

Prima che Aldebaran potesse chiedergli se stesse bene, Milo si mise a pancia in giù ed affondò il viso nel cuscino bofonchiando un "Notte" appena percettibile.


NIGHTMARE


Non c'era niente di meglio che dormire in compagnia: ci si sentiva al sicuro, c'era sempre una spalla contro cui annidarsi, quando faceva freddo ci si scaldava a vicenda.

Forse era per questo che ad Aiolia piaceva tantissimo. I suoi amici stavano già dormendo. Senza svegliarli si voltò a guadarli: Milo, sulla sua destra, era sicuramente in uno stato REM avanzato, dato che teneva la bocca semiaperta e sembrava praticamente morto; con le manine sembrava stesse artigliando il cuscino.

Mu, sulla sua sinistra, stava sul fianco destro e sul suo volto era dipinto un leggero sorriso; teneva le mani giunte, sotto il capo.

Di Aldebaran invece non poteva vedere il volto, perchè era voltato dall'altra parte, ma anche lui sembrava morto. Si sentiva solo il suo respiro regolare.

Poi, voltandosi nuovamente sulla sua destra, oltre Milo poté osservare indisturbato la figura elegante e snella del piccolo Camus: anche lui gli dava la spalle e alcune volte impastava qualche parola nel sonno; si notava a chilometri di distanza che era leggermente nervoso, forse perchè non era abituato a dormire in compagnia.

Improvvisamente Aiolia sentì il desiderio irrefrenebile di dormire: i suoi occhi si facevano sempre più pesanti, più pesanti...

Non riusciva proprio a prendere sonno: qualcosa o qualcuno, infatti, non glielo permetteva. Quasi provò invidia nel vedere gli altri quattro bambini dormire così pacificamente.

Aiolia dormi Aiolia dormi Aiolia dormi Aiolia dormi...

Nulla, nemmeno così riusciva ad addormentarsi: domani sarebbe stata una giornata molto impegnativa, sì sì... scavando con gli occhi nel buio notò che la porta della stanza era aperta: strano, era sicuro di averla chiusa.

Non si alzò per andare a chiuderla, però, perchè uno strano senso di angoscia iniziava a mangiargli il coraggio che lo aveva sempre contraddistinto. Decise allora di svegliare Milo:

- Milo? Milo?... - .

- Mmmmmmhhhh - fece Milo, infastidito.

- Dai svegliati... svegliati... - .

- Mmmmmmmmmhhhhh - Milo non ne voleva proprio sapere di svegliarsi. Così, improvvisamente, si scosse e si voltò dall'altra parte.

Che amico inutile. E, proprio mentre Aiolia stava per andare a svegliare Mu, dei passi che venivano verso la stanza lo fecero sussultare.

Ma no... non erano passi. Era semplicemente l'orribile sensazione di una presenza, fuori dalla porta aperta.

Il piccolo Aiolia sebbene la forte paura non riusciva a staccare di dosso gli occhi dalla porta. Poi un lembo di oscurità più tetra entrò nella sua visuale, ingrandendosi sempre di più. La presenza. La presenza si faceva sempre più vicina. Una vocina meccanica, da bambino, meschina inasprì l'atmofera:

- Colpiscimi. Colpiscimi. Colpiscimi. Colpiscimi - .

Un risolino tetro.

L'ombra di oscurità si stava allungando anche sul soffitto, sopra di lui, sui suoi amici.

- Colpiscimi! Colpiscimi! Colpiscimi!... - .

Aiolia era sul punto di urlare dalla paura. Si voltò verso Mu, con l'intenzione di scuoterlo per bene per svegliarlo, ma quando si voltò la vocina da bambino esplose improvvisamente:

- COLPISCIMI! - .

E Mu spalancò gli occhi, vitrei ed immobili.


AMICIZIA...


Il suo urlo fece spaventare tutti gli altri quattro bambini: pure Camus scattò a sedere temendo un infarto.

Mu si fiondò subito a tappare la bocca ad Aiolia, Milo invece allungandosi oltre Camus accese la luce.

Aldebaran era paralizzato dallo spavento.

Aiolia era ancora spaventatissimo quando Milo lo strinse forte a lui per calmarlo. Si aggiunse anche Mu, che incominciò ad accarezzargli i capelli sudati.

- Ehi, calmati, calmati - gli disse dolcemente Milo. - Non è successo nulla - .

- Ho fatto... un incubo... orribile - I suoi occhi si spostarono sulla porta: era chiusa.

Mu sorrise tiepidamente. - Be' Aiolia, ora è tutto finito - .

Camus, calmandosi, si rimise sotto alle coperte restando però a guardare il piccolo Leone: non voleva intervenire.

- Dai dai - si aggiunse Aldebaran. - Vuoi raccontarlo? - .

Aiolia negò piano col capo. - N- no. Voglio solo che arrivi presto il giorno - .

- Allora dormiamo - disse Milo.

- Sì sì... con la luce accesa - .

- Va bene - .

Camus non se la sentì di negarglielo, quindi sospirò soltanto e cercò di riprendere sonno.

Gli altri quattro bambini ritornarono sotto alle coperte, ed Aiolia si annidò tra Mu e Milo tenendo strette le loro mani.

Aldebaran però, dopo alcuni secondi, ritornò a sedere attirando così l'attenzione degli amici: - Non riesco più a prendere sonno. Resterò sveglio a fare la guardia, va bene? - .

Che amico! Aiolia gli sorrise raggiante, ancora un po' scosso: - Grazie mille -, poi ritornò a strofinarsi contro Mu e Milo.

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Ma che cariniiiiiiii!!!!!! Devo dire che per questo capitolo ho preso ispirazione da un sogno che ho fatto nel 2006, la notte tra l'1 e il 2 di marzo... cioè, non era un sogno, è stato solo uno delle tante visioni che mi hanno perseguitata fino a gennaio del 2007... be', l'importante è che ora riesca a dormire in pace!!! Ora risponderò alle vostre recensioni... ^^


Sunight : aaahhhh!!!!, non c'ero arrivata!!! Be', possiamo dire che Mu era un distributore di fazzoletti ambulante... ^^ Milo è il più casinista del gruppo, sì sì... ce lo vedo troppo.. ma anche Aiolia ha la sua parte... Saga qui ha fatto paura pure a mia sorella! xD "macchinatore psicopatico"???? Dio mio, vuoi vedermi morire dal ridereeee!!!!! ^^ Bacioni!


Diana924 : uragano Milooo!!!! sìììììì!!! ^^ I risultati sì, tardano ad arrivare... io se fossi in Camus o Mu sarei già esaurita... xD Una prossima volta, eh???? Chissà chissà... bacioni!! ^^


KanondiGemini96 : Sì sì, Saga aveva già l'armatura... a parte che Kurumada ha fatto un casino con l'età... ma lasciamo stare! Comunque sì, ho voluto fare che ha già l'armatura e che è ancora buono... Cammy è perennemente un pezzo di ghiaccio!!! Anzi, lui è un intero ghiacciaio!!! ^^ Speriamo che la tua curiosità qui sia stata almeno un po' acconcentata... bacioni ^^


aries_no_nike : la tua cara pecorella lilla è sì un perfettino!!! ^^ Camus è mooooolto cattivo con il piccolo e spuccioso Milo, ma Milo è proprio un bambinone... va bene che ha otto anni, ma è un futuro Cavaliere... ma io me lo immagino così, il nostro adorabiluccio scorpioncino! Saga sììììì, fa paura.... bacioni ^^




Alla prossimaaaaa!!!!!!!!!! Gio ^_^






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Capitolo 8
*** In...comprensioni ***


8. In...comprensioni



Gio: ... ... ... sì, lo so, sono perennemente in ritardo.... ma vabbé, mi farò perdonare con questo capitolo che naturalmente mi è venuto in mente all'improvviso... ah!, mi sembrava che qualcuno di voi, gente, continuasse a chiedermi che piani s'inventerà mai Milo per farsi accettare da Camus... incrociate le dita e sperate che questa sarà la volta buona! =) Buona lettura! xD

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VIII CAPITOLO: IN...COMPRENSIONI


CONSIGLIO...


Due anni dopo...

- Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .

- E che vuoi ancora?? - gli urlò di rimando Aiolia, staccando Milo dal proprio braccio. - E non starmi così appiccicato, che non lo sopporto! - .

MIlo gli sorrise sornione. - Ma Lia, tu sei l'unico a cui posso chiedere i favori - .

- Appunto! - strillò stizzito Aiolia. - Tra tutte le persone che conosci devi per forza rivolgerti sempre a me? - .

- Ma è perchè mi fido. Dovresti esserne felice - .

Aiolia allora sembrò un po' sciogliersi. Portò prima la testa a destra, poi a sinistra, alzò gli occhi al cielo e parlò: - Sì... sì, a metà - .

A Milo tornò in buonumore. - Bene. Senti, ho bisogno di alcuni consigli - .

- Consigli? - .

Milo lo guardava con un sorrisino instupidito stampato sul volto: nonostante fosse cresciuto molto in altezza, dentro era rimasto il solito bambino cocciuto. - Sì - .

- C'entra Camus, non è vero? - .

- Sìsì, certo - .

Aiolia sbuffò, prese l'amico per un braccio e lo condusse via dall'Arena: andarono a sedersi sulla platea. - Milo, ma non riesci ad arrenderti all'evidenza? Lui non vuole assolutamente essere tuo amico. Avanti, si vede a miglia di distanza che non vi sopportate - .

- Uno scorpione non si arrende mai - fece in tutta risposta Milo, stendendosi sui gradoni della platea, - e soprattutto non uno scorpione come Milo - .

Aiolia non sapeva se sgozzarlo o se provare a farglielo capire a parole. Provò con la seconda opzione: - Milo, Camus non diventerà mai tuo amico se continui a piombargli nel letto di notte e se pretendi che a lui piacciano le tue letterine sgrammaticate. Camus non è il tuo tipo - .

- Ma Aiolia... Lia.. io lo trovo un ragazzino troppo severo con se stesso. Insomma, secondo me lui vorrebbe stare con gli altri, solo che ha paura che gli altri lo critichino per ciò che gli piace - .

- Le tue solite, strane impressioni. Milo, non capisco se tutto questo fiume di parole è dato dalla tua disperazione oppure dalla tua pazzia - .

- Ma io voglio conoscerlo meglio - sembrò arrabbiarsi Milo. - Anche con te all'inizio è stato difficile, ma vedi adesso?, siamo amici - .

Aiolia lo guardò intensamente. Non poteva certo dargli torto, ma... - Io sono una persona molto diversa da Camus. In più ti conosco da un'intera vita, siamo cresciuti insieme. Camus invece ha una parte della sua vita che noi non conosciamo - .

- Ma io la voglio conoscere, questa parte della sua vita. E Aiolia, detto sinceramente non mi va di discutere su questo, dato che non ho dubbi sulla mia decisione di continuare a provarci - .

Aiolia sospirò, un po' ridendo ed un po' sbuffando. - Sei sempre il solito, Milo: quando imparerai che i tuoi doveri da futuro Cavaliere precedono la tua voglia di conoscere la gente? - .

Ecco, quello era un punto su cui non si erano mai capiti. Forse per questo Milo preferì sviare la discussione per riportarla al punto più importante: - Senti, lasciamo stare. Volevo chiederti solamente un piccolo consiglio: secondo te Camus apprezzerebbe se io andassi a parlargli? - .

Aiolia non aspettò un secondo in più. Annuì freneticamente: - Sìsì, sicuramente. Un chiarimento non farebbe male - .

- Allora vado stasera - .

- Fa' come vuoi - .

Milo allora si alzò. Fece per andarsene ma prima di allontanarsi si voltò nuovamente verso l'amico: - Grazie mille Lia. Nonostante i tanti divari che ci dividono mi aiuti sempre. Dovrebbero farti santo - .

Aiolia a quelle sue parole rise. - Sì! Sì, ti do assolutamente ragione! - Dopodiché salutò il compagno con un cenno del capo e quello, ricambiando, prese a correre giù per i gradoni, allontanandosi.

UN ALTRO MILO...


Milo entrò nella stanza di Camus senza nemmeno bussare.

Camus se ne stava sdraiato su un divanetto a sfogliare un libro, e appena lo vide arrivare sgranò gli occhi e si tolse gli occhiali da lettura con velocità sorprendente.

- Ciao Camus - pigolò piano il ragazzino greco come se non volesse spaventarlo.

- Milo, che ci fai qui?? - strillò invece l'altro, chiudendo il libro e scattando a sedere. - Ma.. ma tu mi stai perseguitando! - .

Milo si stava avvicinando lentamente. - No, ma cosa dici, io... - .

- St.. stammi lontano! - gli urlò di rimando Camus, sbigottito e spaventato più che mai. - La smetti di seguirmi da tutte le parti? - Sgattaiolò sul grande letto e li si accucciò a mo' di riccio, per proteggersi. - Vattene subito! - .

- Guarda che non voglio farti niente - gli disse Milo, un po' deluso dalla sua reazione. - Sono venuto in buona fede - .

- Sìsì, come no! - .

- Ma ti giuro! - fece allora Milo. Si accomodò con le ginocchia sul divanetto, poi i gomiti li appoggiò sul suo schienale. Così, con la testa incassata tra le spalle, guardava Camus. - Volevo parlarti - .

- Parlarmi? Io... non voglio parlare - .

- E allora cosa vuoi? - .

- Che tu te ne vada, ovvio. Devo studiare - .

Milo sbuffò piano, poi lentamente scivolò oltre lo schienale del divanetto e come una serpe si annidò sul letto. Camus indietreggiò fino alla testata e restò appiccicato lì, immobile e quasi con il respiro assente.

- Milo... - disse, poi però concluse la sua frase con parole pescate al momento, - va bene, parliamo - .

- Bene. Così va meglio - Milo gli sorrideva dolcemente. Si mise seduto, con le gambe incrociate, poi ricominciò a parlare: - Insomma, volevo un chiarimento - .

Camus lo squadrava sospettoso. - Un chiarimento? - .

- Sì. Il tuo comportamento in questi anni non mi ha mai lasciato il tempo e lo spazio per... spiegarmi - .

- Spiegarmi? - .

- Be', tu hai sempre rifiutato di provare a conoscermi. Me lo dici perchè? - .

Camus parve rilassarsi: ciononostante la sua espressione gelida non cambiò minimamente. - Io non mi abbasso a certi livelli - iniziò allora. - In primis tu sei troppo ignorante per volermi conoscere. E poi sei troppo diretto, mi ferisci con i tuoi compor- - Non riuscì a concludere la frase, perchè Milo ridacchiò piano. Ma non era una risata divertita, anzi, era tutto il contrario:

- Scusami se ti fermo, Camus, ma anche tu ferisci le altre persone. Mi fa male - .

A Camus nessuno aveva mai fatto notare questa cosa. Detta da quel greco, però, la questione parve toccare qualche corda sensibile del ragazzino francese.

Milo lo capì. In un primo momento restò zitto, poi però si sdraiò a pancia in su e guardando il soffitto continuò a parlare: - Mi fa male pensare che tu un giorno possa rimanere solo - .

Ma che sta dicendo questo? Questo... questo è totalmente pazz-

- Mi fa male anche pensare che io un giorno possa rimanere solo. Al mondo esistono fantastiche persone, è così... è così brutta la solitudine. Posso capire che tu hai paura di non essere compreso, posso capire che per te è difficile essere qui in Grecia, posso capire che non vuoi legare troppo con le persone perchè temi che un giorno queste possano tradire la tua fiducia, posso capire che sei timido, posso capire tutto, posso anche capire che tu sei Camus e non Milo, ma per favore... -, e qui si voltò a guardarlo, sorridendo, - ...non negarti la vita. Ti stai facendo male da solo, perchè non vivi questi anni come gli altri ragazzi della nostra età? Abbiamo dieci anni, siamo ancora bambini, ma probabilmente tra altri dieci saremo già morti. Non ti pesa questo pensiero? - .

Silenzio. Fuori iniziò a tuonare ed a piovere seppur a scrosci.

Perchè adesso mi guardi così, Milo? Non ti capisco, ho paura di non capirti, ma tu... come fai a conoscermi così bene? E se rispondendoti ti ferissi?

- Allora? - lo incitò Milo. - Non vuoi rispondermi? - .

Mi confondi, Milo, la presenza di una persona che mi capisce così bene mi imbarazza... e io... che ti rispondo? Certo, sarai pure ignorante, ma in fondo... sei così saggio e gentile...

- Va bene - fece improvvisamente Milo saltando giù dal letto. - Ho capito, me ne vado. Sono soltanto di peso - Indietreggiò, poi si voltò e si diresse alla porta.

Fai sul serio? Sì, fai sul serio. Milo, io...

Milo prese in mano la maniglia, la abbassò.


"RESTA"


Io...

Un lampo illuminò il cielo, fuori. Poi, il tuono.

Camus scattò in piedi, corse da Milo che intanto si era fermato sull'uscio e prima di potersi chiedere il motivo di quella reazione lo abbracciò forte muovendo convulsamente la testa:

- No, ti prego, resta! - .

Milo immagina che glielo avrebbe chiesto, ma la cosa che lo aveva lasciato allibito era quell'abbraccio: sentiva il suo calore, il suo corpicino stringersi al suo molto più robusto, però non ricambiò.

Quando Camus si allontanò un poco, notò che i suoi occhi erano umidi di lacrime: - Ti prego, resta Milo - .

Gli si strinse il cuore. Corrugò le labbra, si avvicinò piano e gli asciugò le lacrime con le dita. - Sì, va bene, va bene - Poi richiuse la porta e con Camus andò a sedersi sul letto. - Non c'era bisogno di questa... reazione - .

Camus si sentì imbarazzatissimo. Sbuffò quasi ridendo, mentre ancora piangeva. - Oh... anche io ho paura... - .

Ecco, adesso Milo si mette a ridere se glielo dico, muore dalle risate...

- Dimmi - Milo era serio in volto.

Fuori si era ormai scatenato un inferno di lampi e tuoni. La pioggia scrosciava violentemente.

- Io... - Il piccolo Camus prese un profondo respiro. - Io ho paura dei tuoni - .

- Dei tuoni? - Non si poteva di certo dire che Milo non fosse sorpreso, ma non era né esploso a ridere né scappato via dalla stanza.

Camus annuì piano, poi si strinse al suo braccio quando un altro lampo, seguito da un tuono, colorò il cielo. - Sì. Non lo sa nessuno - .

- Non lo dirò a nessuno, tranquillo - .

- Tu... non hai paura dei tuoni? - .

Milo a quella domanda sorrise tiepidamente. - No. Mi piacciono - .

- Tsk, certo che sei proprio un tipo strano - .

- Anche tu se è per questo - .

Restarono un momento zitti. Nessuno, nemmeno il loquace Milo, aveva discorsi da intavolare. Poi Camus parlò:

- ... Comunque grazie - .

- Di cosa? - .

- Le tue parole... mi hanno colpito molto. Non ti facevo così saggio - .

- Oh, lo sono parecchio invece! - rise di gusto Milo.

Camus sorrise senza farsi notare, poi però una paura incontrollabile gli assalì il corpo e dovette stringersi ancora di più al suo braccio: - Milo... - .

- Sì? - .

Io non voglio rimanere da solo stanotte, c'è il temporale, ho paura... ma se glielo dico...

- Puoi chiedermi tutto, Cam. Tranquillo - .

- Ecco - Camus era più impacciato del solito. - Mi chiedevo se... se... se potresti rimanere - .

- Certo che rimango - .

- ...ma... anche di notte - .

Milo quasi scoppiò a ridere: gli schiacciò un pugno in testa, con amore, spremendolo per bene, poi disse: - Io l'avevo già sottinteso, Cam! - .

Perfetto. Che bella figura aveva fatto. Camus divenne rosso come un pomodoro, ma cercò di non farlo notare e nascose il viso nella sua spalla. - Uhm... grazie - .

- Di nulla - .

Restarono in quella posizione per almeno mezz'ora, Camus annidato contro a Milo e Milo ad accarezzargli i capelli.

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Bene bene, i nostri due cari bambini sono finalmente riusciti a capirsi! Mi fa piacere che seguiate così assiduamente questa raccolta, per questo with L.O.V.E. risponderò alle vostre recensioni! ^^


Sunight : ahahahahahahahaha!!!!! Aldy sì, era già un peso massimo! Diciamo che ho chiuso un occhio... ^^ Sììììì, romperanno anche a Shaka, non preoccuparti... devo dire che la tua mente lavora bene! Quel sogno proprio non l'ho legato a nessun episodio in particolare di Saint Seiya, però te e la tua fantasia viaggiate proprio... xD Bacioni ^^


aries_no_nike : ciauuuuu carissima! Noooo, non dirmi che hai urlato! Io invece mentre lo scrivevo sono sparata per aria quando il telefono di casa è squillato... xD Camus ed una crisi di nervi??? Wow, che bella ideaaaaa!!!! ^^ Mi chiedi se dormiranno mai da Shaka? Forse, sìsì... non te lo posso garantire, però... vedremo, dai! Per quanto riguarda il sogno, diciamo che il mio non era un sogno: cioè, il primo sì, poi però ho avuto visioni e visioni almeno fino a gennaio del 2007. Ricordo che mia sorella non riusciva a dormire, e quando vedevo questo scheletro incappucciato di nero (non chiedermi chi era... xD) venire verso il mio letto, le dicevo: "Fede!, è lì!, è lì!", ma lei non vedeva niente... pensa, una volta ho visto persino un pozzo in cui si calavano dei piccoli scheletri incappucciati... vabbé, lasciamo stare... xD Grazie per i complimenti, mi fanno sempre molto piacere! Baci ^^


KanondiGemini96 : sììììì anch'io nel letto di Cam!!! Tutti nel letto di Cammmm!!!!! ehm... lasciamo stare xD Hai visto, in questo capitolo Cam ha ceduto a Milo... ^^ Il film si intitolava Wolf Creek, e parlava di un tipo che adescava i turisti e li massacrava... mia sorella lo guardava appassionatamente, io facevo di tutto per non guardare e per convincerla a togliere almeno l'audio... ^^ bacioni!


Diana924 : povero Lia... povero cuccioloso cucciolo leoncino... *Meow!!! nd Aiolia che fa le fusa* xD Sì, per fortuna c'erano gli altri a confortarlo... Cam in questo capitolo si è sciolto, come hai potuto leggere... speriamo che ti sia piaciuto! Bacioni ^^



Bene bene... stasera si va a ballareeeeee!!!! Ma che bellooooooo!!!!!!!! Ora vi lascio! Peace and Love, gente, e a domani! Gio ^_^







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Capitolo 9
*** Salvataggio in extremis ***


9. Salvataggio "in extremis"




Gio: ehm... *mi guardo in giro* Sono ancora in ritardo? Sìsì, sono ancora in ritardo... un'altra volta... scusate ma tra un nido di calabroni nel cassettone della tapparella e mia sorella che deve scrivere e mi ruba il tempo non so proprio quale sia la cosa peggiore... xD Ma ora mi farò perdonare... spero vi piaccia! Baci ^^

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IX CAPITOLO: SALVATAGGIO "IN EXTREMIS"


TRAGEDIA E DRAMMA SATIRESCO...


Da mezz'ora, ormai, Mu non faceva altro che guardare attentamente Shaka, accomodato nella sua solita posizione a meditare. Stavano sotto un grande albero, all'ombra, dove quindi il sole non batteva così prepotentemente come era solito fare lì.

Le onde del mare si infrangevano sugli scogli e scivolavano sulla calda sabbia delle bianche spiagge. Insomma, il tempo era favoloso. Gli altri ragazzini (ergo Aiolia, Milo, Aldebaran) si erano rintanati in paese, a casa di una simpatica vecchia che smanettava sempre con le caramelle... Mu aveva però preferito restare con Shaka, sebbene questo non fosse poi molto divertente...

- Ti stai annoiando? - Miracolo, Shaka aveva parlato.

Mu quasi si spaventò e si scosse, battendo velocemente le ciglia: - Come? - .

- Ti ho chiesto se ti stai annoiando - .

Mu sbuffò. - No... no - .

- Sicuro? - .

Il fatto che Shaka parlasse senza nemmeno degnarlo di uno sguardo e senza nemmeno aprire gli occhi lo metteva un po' a disagio, ciononostante si trovò costretto a rispondere: - Tu non ti preoccupare - .

Detto e fatto. Shaka si mise un po' più comodo e tornò a farsene gli affari propri. Mu sapeva che a lui faceva piacere la sua compagnia, e forse era quello a tenerlo inchiodato lì sebbene morisse dalla voglia di andare a mangiare caramelle con gli altri. Non voleva che il piccolo Shaka, infatti, criticato così tanto per il suo comportamento serafico, rimanesse tutto solo senza qualcuno con cui poter parlare. Desiderava anche che quel ragazzino indiano entrasse nelle simpatie degli altri suoi amici, ma questi (soprattutto Milo) lo detestavano già da loro; e non lo conoscevano nemmeno.

Che imbecilli.

- Se vuoi facciamo qualcosa d'altro - disse improvvisamente Shaka, e le sue parole stupirono un attimo Mu:

- Qualcosa d'altro? Cioè? - .

- Parliamo - .

Parlare... quando mai Shaka si era prestato per una conversazione? Mai. Forse fu per questo che Mu non si lasciò sfuggire l'occasione:

- Sì - gli rispose infatti, sorridendo, - mi piace molto parlare - .

Shaka finalmente aprì gli occhi. Non si scompose né accennò ad una faccia un po' più serena, solo sciolse la sua solita posizione e si sdraiò sull'erbetta fresca. Mu lo imitò.

Restarono un momento in silenzio, nessuno dei due sapeva che dire. Poi Shaka, puntando un dito al cielo:

- Guarda le nuvole, Mu - disse.

Wow, che inizio promettente...

- Anche se non sono altro che masse di piccole gocce d'acqua e cristalli di ghiaccio sospesi nell'atmosfera... - .

O Santa Athena uno dei suoi discorsi...

- ... riescono a prendere forme strane e pizzicano la nostra fantasia. Non è fantastico? - .

Come no...

- Sì, veramente - risponde Mu inscenando un'occhiata interessata.

- Mi piacciono molto le nuvole - disse allora Shaka distendendo nuovamente il braccio. - Hai presente la commedia di Aristofane?  Lì Socrate dice che "sono loro che ci rendono capaci di pensare, di parlare, di riflettere, e di incantare e raggirare..." - .

Mu quasi svenne. Pure le commedie?? - Ti piacciono anche le commedie? - Doveva assolutamente chiederglielo.

Shaka annuì. - Sì sì, ma a me piacciono di più le tragedie... - .

E non si era capito...

- ... proprio Aristotele afferma che la Tragedia derivi dal dramma satiresco, altra forma in cui si articolava il teatro greco. Secondo la teoria aristotelica, il dramma satiresco è lo stato intermedio nel processo che dal ditirambo conduce alla tragedia... - .

Mu non poteva più ascoltarlo. Stava per collassare. Certo, era interessante sapere cosa collegasse la tragedia, innata passione di Shaka, al dramma satiresco, ma era così difficile stargli dietro che la testa gli iniziò subito a girare tra "corifeo", "Pratina" e pure "Carmine qui tragico vilem certavit ob hircum".

Così, forse per scampare a quella sofferenza insopportabile, fece cascare la testa ancora più all'indietro e cercò di concentrarsi sulle onde del mare; e intanto pregava che qualcuno venisse a salvarlo...


LA VECCHIA ED IL BOTTINO


- Io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io... - .

- Sì, anche a te, anche a te! - La vecchia tornò verso una specie di mobile mangiato dalla polvere, prese da un sacchetto delle caramelle e le diede a Milo, che se le mise subito nelle tasche, ormai già piene.

Aldebaran, Aiolia e Milo adoravano passare qualche volta da quella adorabile vecchietta... insomma, chiariamoci: adorabile solo perchè dava caramelle a tutti i bambini.

Aldebaran era quello che passava più spesso, soprattutto quando finiva di allenarsi, e la sua scusa era sempre la stessa: "E sa, signora, devo nutrire il mio corpo con un po' di zuccheri...". Un po'!, lui era sempre quello che finiva a letto con il mal di pancia.

Anche Milo gli faceva concorrenza: pur di avere più caramelle di lui, si aggrappava al grembiule della vecchietta quasi rischiando di farla cadere a terra e salterellava tutto eccitato ed urlante. Pure un sordo l'avrebbe potuto sentire.

Aiolia invece era quello più moderato: certo, anche lui quando voleva sapeva essere molto goloso, ma in casa dell'anziana signora si comportava sempre con compostezza... compostezza però sospetta, perchè sotto sotto anche lui macchinava orridi piani: faceva il "gattino impaurito", stile Gatto di Shrek per accaparrarsi più caramelle. Quindi, nessuno si salvava. Tutti erano dei perfetti ipocriti ed egoisti.

La vecchietta, però, si faceva abbagliare sempre dalla loro "visibile" innocenza, e regalava molto spesso anche pacchetti interi di dolciumi che i nostri piccoli Cavalieri consumavano o di notte, tutti insieme, oppure subito dopo gli allenamenti. Molto spesso, però, i loro piani evasivi non funzionavano perchè i maestri li sorprendevano a causa lanciananti mal di pancia oppure mentre rigettavano tutto.

- Ancora, la prego signora, ancora - disse Aldebaran allungando nuovamente le mani. Richiesta tempestivamente soddisfatta.

- Ora però, su su, andate ancora ad allenarvi così smaltite! - disse poi la vecchietta. - Potete tornare quando volete, eh! - .

A Milo brillarono gli occhi. - Che bello! - strillò. - Grazie mille! - .

- Di nulla. Per dei bambini così carini ed educati come voi farei di tutto - .

Quando finalmente uscirono da quella casa (dico finalmente perchè ormai il bottino lo avevano...), tutti e tre corsero a sedersi su un muretto; e lì iniziarono a decimare i dolciumi:

- Uhm, puono, puono... - disse Aiolia mentre masticava una lunga caramella gommosa.

- Cià cià - gli rispose Milo, anche lui a bocca piena, - peccato per Pu - .

- Pu? - domandò Aldebaran.

Milo allora mandò giù tutto, liberandosi la gola. - Mu, intendevo - .

- Aaaaahhh!!!!! - .

- Ragazzi, che ne dite se andiamo da lui? - chiese Aiolia.

- E dov'è? - .

- Che ne so, Aldy. Sarà con Shaka - .

Milo diventò improvvisamente possessivo. Strinse a sè il suo bottino. - Io non spartisco con nessuno - .

Aiolia rise di gusto. - Tranquillo. Shaka non si abbassa a certi livelli, quindi non mangia le caramelle. Se è per questo nemmeno io spartisco - .

- Ah ah, giusto, nemmeno io! - fece tutto felice Aldebaran. - Sìsì, raggiungiamoli - .

Saltarono giù dal muretto e presero a correre verso il luogo dove li avevano lasciati l'ultima volta.


salvataggio


- ...non hos quaesitum munus in usus. Hic, postquam iliacas vestes notumque cubile conspexit paulum lacrimis et mente morata, incubuitque toro dixitque novissima verba... - .

Basta, Athena, basta!, perchè a me questa sofferenza??

Shaka ora gli stava recitando a memoria un famoso passo dell'Eneide, la morte di Didone... e Mu stava impazzendo, aveva gli occhi fuori dalla orbite, pensava che sarebbe scoppiato a momenti. Ma non voleva farlo smettere, no, magari avrebbe potuto offendersi... santo cielo, Mu era al famoso punto di non ritorno, intrerpretato da lui come "Caronte mi sta portando attraverso lo Stige nel Mondo degli Inferi. Devo salvarmi".

improvvisamente però percepì che qualcuno aveva colto il suo bisogno di aiuto. Lo percepì proprio sulla pelle, perchè dall'alto piovve acqua gelata e persino Shaka si spaventò e sobbalzò. Tutte e due trattennero a stento un urlo di sorpresa e, ancora tutti gocciolanti, alzarono gli occhi sul robusto ramo che stava sopra le loro teste.

- Ehilà! - .

Aiolia. Tra le mani, un secchio vuoto. Vuoto.

- Fa caldo, eh? - .

Ecco che da dietro il tronco dell'albero spuntarono anche Milo ed Aldebaran. Il primo iniziò a ridere a crepapelle, il secondo invece fece l'occhiolino a Mu che, sorpreso, chiese:

- Che ci fate qui? - .

- Non sapevamo cosa fare - disse Aiolia scendendo con calma dall'albero. - Disturbiamo? - .

No ragazzi che non disturbate, mi avete salvato, mi avete salvato...

Shaka guardò un momento Mu, sembrò non capire che sprizzava di felicità da tutti i pori, poi disse: 

- In verità sì. C'erano anche altri modi per venire, no? - Con i capelli biondi tutti appiccicati e gocciolanti, come pure i vestiti, era veramente difficile non scoppiare a ridere davanti a lui.

Aiolia ed Aldebaran, infatti, diedero prova della loro straordinaria resistenza.

Milo invece non riusciva più a smettere: ora stava rotolando per terra e le caramelle che aveva in tasca cadevano una dopo l'altra sull'erbetta fresca.

Mu e Shaka sembravano un po' infastiditi dal suo comportamento, ma non dissero nulla.

- Oh, scusate tanto se lo scherzo non vi è piaciuto - disse allora Aiolia appoggiando il secchio a terra, - ma eravate così messi bene, sdraiati e con gli occhi chiusi... insomma, non siamo resistiti - .

Shaka si fece più altezzoso di prima. - La prossima volta ti consiglio di non riprovarci - .

- Uff!, va bene! - Aiolia andò a sedersi di fianco a Shaka, così lo imitarono anche Aldebaran e Milo, seppur quest'ultimo stesse ancora un po' ridacchiando.

Aldebaran alzò piano le spalle e le sopracciglia, guardò prima Mu, poi Shaka, poi chiese: - Allora, che facciamo? - .

Aiolia non aveva idee in serbo. Nemmeno Milo, che sembrava più impegnato a divorare una caramella dopo l'altra. A parlare fu Shaka che, tremendante e spaventosamente serafico, domandò: - Vi va di parlare? - .


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Qui ho preferito tagliare... per non raccontarvi l'agonia dei nostri Saints... xD
Domani pubblicherò sicuramente di mattina oppure nel primo pomeriggio, perchè verso le tre devo andare a comprare il computer nuovo... finalmente! Potrò ritornare a recensire le belle storie che leggo e cosa ancora più bella!, potrò ascoltare le canzoni di MJ, dato che sul 98 youtube non va e non legge nemmeno i CD... e sono in agonia... xD Ora rispondo alle recensioni! Bacioni ^^


KanondiGemini96 : a me i tuoni piacciono moltissimo! Una volta ricordo di averne visti anche azzurri e rosa... ero lì a fissarli dalla portafinestra con mia nonna, la Fede e mia mamma... cavoli che bello... cmq!, a me i film horror diciamo che piacciono... alcuni... ad esempio, ti basti sapere che io sono una fan di Stephen King, lo scrittore horror per eccelenza, e ho visto anche alcuni film ispirati ai suoi libri... quei film mi piaccioni, anche se alle scene più sanguinose mi copro gli occhi.. ma in generale i film che non mi piacciono sono quelli che trattano temi troppo violenti... proprio non sopporto vedere le persone soffrire, anche se è solo in un film... vabbé! Il film che tu hai visto non lo conosco... avrai capito che non sono un'esperta del genere, a parte Stephen King... xD Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Bacio ^^


aries_no_nike : Cam è proprio dolce dolce... devo dire che io conosco alcuni acquario, ma non è che siano così aperti... io li conosco come seri e che non stanno molto agli scherzi "spinti", diciamo... insomma, quelli che contraddistinguono il caratterino di una persona scorpione...  ma ognuno ha i suoi punti deboli e di forza... lo scorpione, te lo dico io perchè lo sono, tende ad offendersi e alcune volte può offendere... poi lo scorpione ha le manie di isolamento, si vittimizza da solo quando gli altri non capiscono... vabbé, lasciamo stare! Camus e la crisi di nervi, bella come idea!!! XD Sì, vero, gli opposti si attraggono... almeno, nella maggior parte dei casi... baci! Come sempre le tue recensioni mi fanno mooolto piacere! ^^


Sunight : ahahahahhaha!!! Io mi immagino Camus, in Siberia, mentre corre con i tuoni ed i fulmini che lo rincorrono... povero piccolo! xD Milo ha un problema di multi-personalità, è più persone in una... ^^ Camus quando si scioglie è troppo puccio, e in fondo anche il fiero Aiolia sa essere puccio pucciosone... Death che ci rimane male??? Ma quello altro che rimanerci male!, quello ti ammazza!!! XD Baci! ^^


Diana924 : *siamo nel 2060. Gio non ha ancora pubblicato il capitolo in cui Milo e Camus si chiariscono... ma improvvisamente...* Il capitolo!!!!!!!! Diana getta via stampelle e tutto e si catapulta al computer, entra ma... no!, un malore la coglie! Non riesce nemmeno ad aprire la pagina... xD
Lasciamo stare! Le tue recensioni sono sempre simpaticissime! cfr: "Lo coccolerei a morte" *Camus legge, si guarda un momento in giro, poi urla terrorizzato e scappa* xD Hai spaventato Camus!!!! ^^ Cmq, tornando un po' più seria, anch'io penso che Cam e Milo siano carini insieme... molto carini.. sia da piccoli sia da grandi... *mi si illuminano gli occhi: yyyyyyaaaaaoooooiiiiiiii.......* Ok, mi hai persa... ^_^
Bacio, alla prossima!!! ^^







 

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Capitolo 10
*** Fantasmi... ***


10. Fantasmi...




Gio: eccomi come promesso!!!!  Non vedo l'ora di andare a comprare il computer nuovo e speriamo tanto non ci saranno problemi nell'istallare la rete... altrimenti io e mia sorella useremo questo per pubblicare su EFP...vabbé... oddio come sono feliceeeeee, oddioooooo!!!!! =) Ora vi lascio leggere.... bacio e grazie per seguirmi! ^_^

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X CAPITOLO: FANTASMI...


L'IDEA


Erano delle giornate veramente piene di novità e di impegni. Gli allenamenti si erano intensificati parecchio negli ultimi mesi, ma ciò non disturbava affatto i futuri Gold Saints, che non si lamentavano mai delle tante ore passate a menar calci e pugni. Poco male.

La cosa che pesava era più che altro il fatto di non potersi vedere più così tanto spesso come una volta: alcune volte infatti passavano tre o quattro giorni senza neanche il tempo di potersi salutare. Ciò per loro era uno stimolo a continuare a fare del loro meglio, per mostrare i loro miglioramenti e chissà, per accaparrarsi qualche minutino in più di riposo.

Ben presto, dati i numerosi impegni, persero anche l'abitudine di dormire insieme una notte al mese, di vedersi a mezzanotte in spiaggia nel fine settimana, di passare dalla vecchia del paese per le caramelle.

Mu quel giorno riuscì a disimpegnarsi solo nel tardo pomeriggio: aveva le ossa rotte ed i piedi e le mani doloranti, ma doveva assolutamente trovare Aiolia prima di rintanarsi a dormire.

Lo trovò seduto sulla platea dell'Arena, a fasciarsi le mani con delle striscie di stoffa, e appena questo lo vide arrivare scattò in piedi e corse ad abbracciarlo.

- Ciao Mu - .

- Ciao Lia - .

Il non avere più il tempo libero di una volta aveva rafforzato ulteriormente non solo la loro amicizia, ma anche quella che legava tutti gli altri.

- Cosa ti porta qui? - chiese Aiolia, i capelli tutti arruffati ed il viso sporco di terra.

La prima cosa che fece Mu fu sorridere, poi però tornò improvvisamente serio. - Vorrei avere più tempo per vedermi con te e gli altri - .

- Uhm, capisco - .

- Io avrei un'idea - .

Aiolia sembrò rizzare le orecchie. - Dimmi pure - .

- Un giorno che non siamo particolarmente stanchi, possiamo andare a dormire nel bosco... che ne dici? - .

Il giovane Leone era vagamente titubante. - Be', ecco... può essere pericoloso. Perchè non sulla spiaggia, Mu? - .

- Perchè se ci vedono i nostri maestri ci mettono in punizione - .

- Già, vero - .

Restarono un momento in silenzio. Poi Aiolia:

- Ci penserò. La tua comunque è una bella idea - .

Mu sorrise riepido. - Bene. Io avviserò gli altri. Se per loro va bene possiamo anche farlo - Fece una pausa, poi riprense: - Ora devo andare, vado a dormire un po' - .

- Già finito oggi? - .

- Per fortuna sì - .

- Io ce l'avrò ancora per due ore al minimo - .

Mu si lasciò sfuggire una risata, poi abbracciò l'amico e congendandosi disse: - Allora ci vediamo presto - .

- Speriamo! - lo salutò Aiolia, poi lui salterellò giù per la platea ed allora a Mu non restò altro da fare che andarsene.


NEL BOSCO...



Per avere il parere degli altri riguardo la sua idea Mu impiegò una settimana. Con sua grande felicità solo Shaka rifiutò "l'invito". Non che Shaka gli stesse antipatico, certo, ma era meglio così, almeno non avrebbero perso tempo in lunghi ed incomprensibili discorsi filosofici.

Quando Mu avvisò Aiolia della decisione degli altri, il giovane Leone si era visto costretto a dire di sì, nonostante ritenesse la cosa leggermente pericolosa.

Fissarono quindi l'appuntamento nell'Arena per quello stesso giorno, ma del mese successivo; e di notte. Da lì poi si sarebbero recati nel bosco per godersi una nottata sotto le stelle.

Ebbene, quel giorno arrivò molto presto. Nonostante il leggero ritardo di Camus, riuscirono a ritrovarsi tutti allo scoccare della ventiduesima ora.

Il più entusiasta era Milo: - Mu, certo che però quando ti vengono in mente delle idee batti pure Lia! - .

 - Taci - lo fulminò Aiolia con un'occhiata felina, - ora andiamo, prima che faccia troppo buio - .

- Che bello, si va a dormire nel bosco! - fece tutto felice Aldebaran. - Solo noi cinque - .

Mu annuì. - Non ci siamo mai andati, tutti insieme. Il tempo libero verrà sempre meno, quindi meglio godersi gli attimi di riposo - .

- Sìsì - disse Milo, poi si sistemò meglio la borsa che aveva sulle spalle. - Ora andiamo, prima che qualcuno si accorga - .

Impiegarono circa mezzora per raggiungere il cuore del bosco e per trovare un luogo sicuro: una piccola insenatura in un'alta parete rocciosa avrebbe fatto loro da ripostiglio.

- ...è molto buio - disse Camus stringendosi forte al braccio di Milo.

Si erano appena accampati nel giaciglio ed Aiolia ed Aldebaran stavano preparando i sacchi a pelo.

- Non preoccuparti, Cam, che potrebbe mai succedere? - .

Camus alzò piano le spalle. - Non so... qualcosa - .

Mu rise piano. - Ma dai, Camus, se non disturbiamo nessuno ci farà nulla - .

Il piccolo francese annuì ma non disse nulla.

- Non si può accendere un fuoco? - chiese Milo, e alla sua domanda Aiolia lo guardò, visibilmente contrariato:

- No, potrebbero scorgersi dal Grande Tempio - .

- Oh, vero! Sei proprio un genio, Lia! - .

Aiolia non gli rispose. In venti minuti riuscirono a preparare tutto e quindi sgattaiolarono nei sacchi a pelo. Intorno a loro, solo i rumori della foresta e la scura vegatazione.

- Il cielo è molto sereno - disse Aldebaran guardando le stelle. - Si sta proprio bene qui. Tra l'altro non è neanche così caldo - .

- Sìsì - fece in risposta Mu. Poi si tirò a sedere, attirando l'attenzione su di sè: - Vi va se vi racconto una storia? - .

- Sìììììì - dissero i bambini, e questa volta si aggiunse anche Camus:

- Su cosa? - .

Mu si fece improvvisamente serio. Allungò un sorrisino malefico e sospetto, poi disse: - Fantasmi - .

Silenzio. Le cicale cantavano e le lucciole puntinavano la vegetazione.

- Ooooohhh - fece Aldebaran.

- Sìsì, allora racconta - disse subito dopo Milo.

Mu annuì.

Tutti allora si misero a sedere, in cerchio.

- Allora, la storia che vi sto per raccontare è ambientata in un'era mangiata dal tempo... - .


UNA FAMIGLIA FATTA A PEZZI...


- ...molto tempo fa, in una cittadina carina ai margini di un enorme bosco, veniva venduta una bella villetta con un giardino grandissimo. La casa venne ceduta ad una numerosa famiglia: tre bambini, una bambina, papà, mamma, i due nonni materni e la zia vedova - .

Aiolia sospirò piano come se non volesse rovinare l'atmosfera. - Come inizio è veramente interessante - .

- Aspetta di sentire cosa succede dopo - ridacchiò malignamente Mu, e ciò fece mettere i brividi a tutti i presenti. - Dicevo... ah sì, la casa venne data a questa famiglia ma... c'era qualcosa che non andava lì - .

Camus si strinse forte al braccio di Milo, Milo si strinse forte ad Aldebaran, Aldebaran si strinse (fortunamente non forte...) ad Aiolia.

- La casa era infestata - .

Silenzio. Le lucciole addobbavano i cespugli, le cicale cantavano.

Milo sgranò di poco gli occhi turchesi: - Ehm.. infestata, hai detto? - .

- Sìsì - gli rispose con voce spettrale Mu. Si sporse in avanti, mentre i suoi amici ritirarono meccanicamente il busto. - Il pianoforte suonava di notte, catene strisciavano sui corridoi emettendo rumori striduli, le ante si aprivano da sole, le altalene in giardino dondolavano anche se non c'era nessuno a muoverle - .

Aldebaran deglutì a vuoto, anche Camus.

- Ma questo è solo l'inizio - si rilassò Mu, ritraendosi e continuando a parlare in quel suo tono serafico.

- Solo... l'inizio? - chiese cauto Camus.

- Già, perchè una mattina, Quandò la mamma andò a svegliare il nonno, lo trovò morto nel letto con, sulla fronte, strani simboli di sangue ancora fresco... sangue che andava a bagnare le coperte, che strisciava su tutto il volto del povero anziano - .

- Un omicidio? - chiese Aiolia.

- Forse... sì, in verità -, e qui Mu scattò ancora in avanti, spaventando a morte gli amici: - Perchè si venne a scorpire che era stata proprio la zia ad ucciderlo, impossessata da uno spirito ultraterreno che cercava vendetta... - .

- Vendetta? E per cosa, scusa? - domandò Milo.

- Nessuno lo sa, sta il fatto che lo spirito era quello di una bambina morta, che venne avvistato alcuni giorni dopo la scomparsa del povero vecchio - .

Camus affondò la testa nei capelli di Milo, quindi Milo lo strinse forte per rassicurarlo.

- La bambina... era senza testa, vestiva un simpatico pigiamino bianco e rosa, insanguinato, e girava con un macete in mano - .

- AAAAAAAAAAHHHHHH!!!! - strillò allora Aldebaran, appendendosi ad Aiolia e facendolo così cascare a terra:

- Al, Al, lasciamiiii!!!!!! - urlò il giovane Leone.

E mentre tra loro due la lotta imperversava, Mu si rivolse a Milo e Camus e continuò la storia:

- La famiglia allora cercò di andarsene dalla casa ma... le porte e le finestre erano stranamente tutte bloccate... e quella notte... - .

Aiolia finalmente riuscì a liberarsi dalla presa stritolatrice di Aldebaran, e tutte e due si rimisero a sedere.

- ... e quella notte avvenne il massacro - .

A Milo mancò il coraggio di chiedere spiegazioni. Al suo posto lo fece Aiolia:

- Il massacro? - .

- Sìììì - rispose Mu pieno di pathos. - Si iniziò dai bambini: il primogenito fu ucciso a colpi di forchetta dalla nonna, il secondogenito fu appeso al lampadario dalla madre, il terzogenito venne squartato vivo dal padre, che poi ne mangiò la pelle... e la bambina di pochi mesi fu messa dalla zia nel tritacarne e ridotta a... - .

- AAAAAAHHHHHH!!!!! - fecero Milo ed Aiolia, e si abbracciarono a vicenda tutti tremanti.

- ...carne tritataaaaa... - .

- BASTAAAAAA!!!!!!!! - strillò Aldebaran appendendosi a Camus.

- ...poi quando i bambini erano stati eliminati, un altro spirito andò a risvegliare il nonno defunto.. che tutto zoppicante ed insanguinato scese dalle scale... sua figlia, cioè la madre dei bambini, andò a farlo a pezzi... poi la nonna entrò in casa con una motosega: fece a pezzi la sua giovane figlia. Il padre dei bambini invece fu più furbo. Prese la nonna, la legò per terra e poi tornò in casa con un tagliaerba... vi lascio immaginare come andò a finire... - .

- AAAAAHHHHHH!!!!!! - Urlo collettivo.

- E la zia, vi starete chiedendo? La zia fu l'unica a sopravvivere, in quando crocifisse il padre e poi aprendogli il ventre lo mangiò vivo... - .

- AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!! - Altro urlo collettivo.

Mu improvvisamente (e fortunatamente) perse quel suo strano ghigno malefico e tornò ad essere il normale, dolce, bambino che era. - Allora, vi è piaciuta la storia ragazzi? - .

Così, semplicemente.

Camus ed Aldebaran erano ancora troppo scossi per poter rispondere, Milo era immobile tra le braccia di Aiolia ed Aiolia era ancora più immobile del suo amico.

Mu rise di gusto. - Ma dai, non ditemi che vi ho spaventato! - .


LA PRESENZA...


Fruscio d'erba. Sagoma snella. Qualcosa. Qualcosa stava giugendo.

Mu perse il sorriso.

Allora gli altri quattro ragazzini ghiacciarono ancora di più e si strinsero tutti. Tremavano come foglie al vento.

- Ehm.. - Mu sentì il suo cuore partire in quarta ed arrivare a tempo record in gola. O santa Athena...

La figura si avvicinava, si avvicinava sempre di più... qualcosa poi si sporse dentro al ripostiglio.

I cinque amici urlarono dalla paura: - Aaaaaaaah!!.. - .

- Ma che sta succendo qui? - La voce di Shaka li fece smettere di strillare.

Sì, quello era proprio Shaka, che li guardava con aria interrogativa (e con gli occhi chiusi).

Milo ed Aiolia presero un profondo respiro, Camus si lasciò cadere senza peso sul suo sacco a pelo, Aldebaran si mise una mano sul cuore per accertarsi che i battiti fossero regolari.

Mu: - Shaka! - .

- Sono venuto a farvi compagnia - rispose lui, serafico come al solito. - Posso? - .

- Ma... ma certo, vieni! - si sbloccò allora Mu. - Ma come facevi a sapere che eravamo qui? - .

- Vi ho seguiti a distanza, ovvio - fu la risposta. Quando Shaka entrò e si sedette tra Aiolia e Aldebaran, fu proprio lui il primo a parlare: - Ma cosa stavate facendo, qui? E perchè avete urlato? - .

Tutti alzarono gli occhi. Milo alzò anche le spalle: - Tsz, meglio lasciare perdere! - .

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Eccomi come promesso di primo pomeriggio (cioè, in verità dovevo pubblicare di prima mattina.... xD) Ora risponderò alle vostre recensioni... ^_^


Diana924 : sììììììì tu essere il genio del maleeeeeeee!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHA!!!!! ^^ Shaka è Buddha, per cui è onniscente... e onnipresente, dato che è pure apparso in questo capitolo... l'idea della vecchia mi è venuta in mente per caso, perchè ricordo che quando ero piccola c'era appunto una signora anziana che buttava sempre caramelle giù dalla finestra, per me e per mia sorella... xD, che bei ricordiii!!!! Bacioni ^^


Sunight : Shaka o medita oppure ha dei microcips speciali sotto le palpebre che gli permettono di leggere qualsiasi libro... io opto per quest'ultima opzione! Per quanto riguarda il testo latino di Virgilio se vuoi posso mettere la traduzione... è in fondo, sotto la risposta alle altre recensioni... xD povera vecchietta sì, tormentata alla sua età da quelle pesti!!! ^^ Anche a me sarebbe venuta le tentazioneeeee di far fare un bagno a quei dueeee!!!! ^^ Bacioni


aries_no_nike : io sono andata a vedere una rappresentazione delle Nuvole, a teatro... devo dire che non mi è dispiaciuta, tutto sommato... "Le Rane" sta in qualche cassettino della memoria, però non le ricordo bene ora... ruffianiiiii sìììììì, sono dei ruffianiiiii! Concordo pienamente!  Tu ariete???? *Gio è sopresa* Ma sul serio?????? XDDDD Be', la mia migliore amica è gemelli... guarda, non ti dico... xD Bacioni ^^


KanondiGemini96 : sììììì i Pokemon!!!, ho presente!!! ^^ La vecchietta che dà le caramelle abita proprio al centro del paese, di fianco alla fattoria del nonno Billy e di fronte al negozio di fiori della zia Pina.. xD Quando ero piccola mi davano sempre tantissimeeee caramelleeee!!! ^^ Mi fa piacere che tu mi tenga così sott'occhio... mi ha fatto molto piacere leggere la tua recensione... XD Baci e grazie ^^


sagitta72 : ueilàààà Gianduiaaaa!!!! ^^ Io mi immagino Shaka a 80 anni... santo cielo mi farebbe morire dal ridere a vederlo sulla stampelle... xD Mu ha fatto di tutto per resistere, almeno il piccolo Shaka non ci è rimasto male... ^^ Milo è egoista, sìsì, quando si tratta di caramelle soffia come un serpente a sonagli... *ammesso che i serpenti soffino... xD Più che altro sibilano... ^_^* Bacioniiiiiiiiiii Gianduia e spero che tu stia un po' meglio! **



Bene bene.... dato che una cara lettrice lo ha richiesto, vi metterò la traduzione del testo latino della morte di Didone, dell'Iliade... xD

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"...non hos quaesitum munus in usus. Hic, postquam iliacas vestes notumque cubile conspexit paulum lacrimis et mente morata, incubuitque toro dixitque novissima verba..."

"... dono non chiesto per tale uso. Quindi, dopo aver visto le vesti troiane e il ben noto letto nuziale un poco soffermatasi tra il pianto e il ricordo, si piegò sul cuscino e pronunciò  nuovissime parole..."

La protagonista del passo è Didone che, poveraccia, si darà al suicidio fingendo una celebrazione per gli dèi. Nel passo però la nostra cara Didone si trova a letto con Enea... uhmmm.... Shaka, non si raccontano queste porcate!!!! XD Ecco perchè il povero Mu era ancora più sbigottito.... ^^
Cmq... il dono a cui si fa riferimento è dato dal fatto che il sacrificio che Didone chiederà agli dèi non sarà volto a loro, anzi, lo chiederà perchè vuole suicidarsi lei stessa... povera pazza....



Speriamo di essere stata esaurienteeeee..... bacioniiiiiiiiii!!!!!! Questo pomeriggio dovrò proprio spremermi bene il cervello... windows vista, 7, oppure un sistema operativo della apple?? Dio mio, chissà cosa potrebbe essere meglio... mi piacerebbe avere dei consiglio in merito, ammetto di non essere così esperta... grazie mille e alla prossimaaaaa!!!!!! =)











 

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Capitolo 11
*** Joyeux anniversaire, Camus! ***


11. Joyeux anniversaire, Camus!



Gio: eccomi popolo, dormito bene??? Io mica tanto, faceva troppo caldo.. comunque lasciamo stare! Buona lettura e grazie per le tante recensioni e per tutti voi lettori, ovviamente! xD

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XI CAPITOLO: JOYEUX ANNIVERSAIRE, caMUS!


LA SCELTA DEL REGALO


E la voce si sparse. Il compleanno di Camus era tra due giorni e nessuno ne aveva saputo niente.

Fortunatamente Milo gli aveva chiesto la data della sua nascita, solo per curiosità, prima di quel fatidico giorno.

Perfetto, tra due giorni Camus compiva gli anni e nessuno sapeva cosa regalargli.

Così in gran segreto si ritrovarono dopo gli allenamenti, nell'Arena: Camus se ne era già andato, non si vedeva nemmeno la sua ombra. Ottimo.

- Ragazzi, io non sono bravo con i regali - iniziò subito Aiolia, - quindi fate voi - .

Mu gli lanciò un'occhiata poco convinta. - In verità nessuno qui è bravo con i regali. Aldy? - .

- Non ho idee - .

- Milo, e tu? - .

- Camus mi nasconde sempre tutto - .

Mu allora sbuffò: - Ragazzi, il suo compleanno è tra due giorni!, non possiamo non regalargli nulla - .

- Lo so - disse Aiolia. - Anzi, lo sappiamo, ma non possiamo presentarci con il solito libro o il solito mazzo di fiori. Ci vuole qualcosa di più... non lo so, originale, qualcosa che gli piaccia tanto tanto - .

Aldebaran alzò piano le spalle: - Non so, potremmo... incontrarci di notte, che ne dite? Sulla spiaggia, insieme... - .

- Ma lo fanno tutti! - si lamentò Milo. - Noi siamo speciali per Camus, di questo ne sono sicuro. Ci serve quindi un regalo speciale - .

- Ma qui non c'è molta scelta, Milo - gli fece notare Mu, serio. - Qui si va sempre sulle cose classiche - .

- Ma... io vorrei regalargli una cosa fatta da noi... fatta da noi con il cuore - .

Aldebaran iniziò allora ad accarezzarsi il mento, pensoso. A prendere la parola, però, Aiolia:

- Uhm... sì, una cosa fatta da noi... una cosa semplice ma... dolce - .

- Ci sono! - Aldebaran scattò con l'indice in alto e gli amici sobbalzarono.

- Ci sono... cosa? - cadde dal pero Milo.

- Per il regalo di Camus, ho un'idea - .

Mu incrociò le braccia sul petto. Il suo sguardo si fece indagatore: - Sentiamo - .

- Una torta! Una torta è dolce, fatta da noi, origin- - .

- Ma nessuno di noi sa fare le torte! - esplose Aiolia balzando in piedi. Poi si mise le mani nei capelli. - Santo cielo, aiutaci tu! - .

- Ma no, è una buona idea - disse invece Milo. - Così ci impegnamo e facciamo vedere che l'abbiamo fatta con il cuore... poi se esce male pazienza, Camus apprezzerà lo stesso - .

Aiolia lo guardò indeciso. - Credi? - .

- Sìsì, anche perchè scommetto che Cam non ha mai ricevuto un regalo di compleanno; quindi una cosa piccola ma fatta proprio di noi gli farà molto piacere - .

Silenzio.

Mu: - Io sono d'accordo con Milo e Aldebaran. Lia? - .

Aiolia restò un momento zitto, poi si scrollò il pensiero di dosso e sbottò: - Sì, allora va bene. Ma chi sa la ricetta? Aldy? - .

Aldebaran negò col capo. - Io me la faccio fare la torta di mele, mica so farla! Ma so a chi chiedere di aiutarci... - .


IN CUCINA...



Il giorno dopo si diressero in paese e chiesero aiuto ad un'anziana signora.

La vecchietta li squadrava sospettosa dall'alto in basso, mentre Aldebaran continuava a pregarla:

- La prego, ci serve assolutamente qualcuno che ci aiuti a fare una torta di mele... non credo sia così impegnativo, signora... - .

- Va bene bambini, va bene... ma solo questa volta! - Detto questo la vecchia li accompagnò nel piccolo cucinino, poi accostò al bancone delle sedie su cui i nostri piccoli Gold salirono per poter vedere meglio.

- Allora, innanzitutto bisogna preparare gli ingredienti - incominicò la vecchia smanettando con gli scomparti della cucina. - 700 gr di mele, 3 uova, 70 gr di burro, 300 gr di farina, 250 gr di zucchero, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bicchiere di latte, 1 scorza grattuggiata di limone - .

- Così tante cose ci vogliono? - domandò Aiolia con gli occhi sgranati.

- E certo! - fu la risposta. - Non sembra ma è così! - .

Quando la vecchia finì di preparare gli ingredienti, prese le mele e le posizionò davanti a Milo, che arricciò incuriosito il naso. - Su, forza, tu biondo inizia a sbucciare le mele, poi affettale e passale nel succo di limone. Ma dopo, eh! - .

Milo senza spiccicar parola obbedì; quindi, preso un coltello, si mise al lavoro.

- Poi tu, altro biondo - disse la vecchia rivolgendosi ad Aiolia, - monta gli albumi a neve - .

Il giovane Leone aggrottò la fronte. - E scusi, che sono gli albumi a neve? - .

La vecchia sbuffò. - E ma voi giovani siete proprio rimasti indietro, eh! Guarda, devi prendere le uova, spaccale poi in questo piatto, prendi i loro albumi, mettili in questa ciotola e sbattili con questa forchetta. E poi ci metti anche un pizzico di sale - .

- Ah - fece Aiolia. - E fino a quando devo sbatterli? - .

- Finché diventano sodi, ovvio! Per vedere se lo sono devi inclinare un poco la ciotola; se restano compatti sei a posto - .

Aiolia annuì, ma dentro era pieno di perchè: insomma, sempre a lui i compiti più difficili!

- E tu, bambino da capelli lilla, vieni qui, avvicinati - .

Mu si sentiva come in un campo di concentramento. Ciononostante obbedì e a testa bassa superò Milo ed Aiolia, che ce la stavamo mettendo proprio tutta!

- Tu bambino sbatti i tuorli in quest'altra ciotola, con un po' di zucchero! - .

Mu annuì, alquanto spaventato. Certo che quella donna faceva veramente paura! Si mise così al lavoro, ma poi dopo alcuni secondi sobbalzò dalla spavento sporcandosi pure il viso di tuorlo d'uovo:

- Ma che fai, biondino? - stava urlando la vecchia, rivolta a Milo, - mi hai sporcato l'intera cucina di succo di limone! E il succo di limone lo dovevi mettere in questo piatto, non sul bancone! - .

- Ma... ma signora - diceva invece Milo, - qui riuscivo meglio a farci passare le mele... - .

Ma la vecchietta non lo stava ascoltando. Si era già catapultata da Aldebaran. - Dai, su, pulisci tu il bancone e controlla che il tuo amico biondo non combini altri guai! - .

Insomma, e così mentre lavoravano la vecchia li scrutava malefica con quei suoi piccoli occhietti rapaci.

Quando Aiolia e Mu finirono di sbattere albumi e tuorli, dovettero unire l'impasto e amalgamarlo bene.

Aldebaran si disimpegnò e quindi finì di pulire il bancone. Ma non poté riprendere fiato che la vecchietta era già dietro ad impartirgli altri ordini:

- Ora ecco, fermi voi due!, bene, ora aggiungi nell'impasto della farina a pioggia... - .

A pioggia. Non c'era parola più chiara di questa. Aldebaran allora prese il pacchetto di farina e senza tanti complimenti fece per rovesciarne il contenuto nell'impasto. Ma a fermarlo l'urlo della vecchia:

- Ma che hai capito, scemo? Ho detto a pioggia, non a tempesta! Così, guarda... -, e l'anziana prese a spolverare delicatamente la farina sull'impasto. - Poi il burro... - Anche il burro andò.

Dopo altre difficili manovre finalmente l'impasto era pronto.

- Bene bambini, ora le mele... dai biondino, muoviti! - .

Milo accelerò il lavoro, finì con l'ultima mela e poi passò tutti gli spicchi alla vecchia. Aggiunsero così le mele.

Poi posizionarono l'impasto in una tortiera, lo addobbarono con altri spicchi di mela e dei riccioli di burro, e finalmente la misero nel forno preriscaldato.

Mu si pulì bene la faccia, poi chiese: - Quando ci vuole, signora? - .

- Mezzora - rispose lei.

Silenzio.

Poi improvvisamente la sua voce tuonò: - Ed ora a pulire la cucina, diavoletti! Guardate che caos che avete combinato! - .

I quattro piccoli Gold non se lo fecero ripetere due volte.


IL RESPONSO...


Il giorno fatidico era arrivato: lo trovarono a leggere un libro, poco lontano dall'Arena, e quel giorno stranamente pareva più solo del solito.

I quattro bambini sgattaiolarono verso di lui, che era troppo intento a leggere per accorgersi di loro; e quando ci riuscì era già troppo tardi, perchè Aiolia e Milo gli erano già balzati addosso facendogli cadere a terra il libro e spiccicandogli il viso nell'erba:

- Buon compleannooooo!!!! -  strillarono vivacemente all'unisono rimanendo aggrappati al suo collo.

Camus, aveva ragione Milo, non se l'aspettava proprio: il suo volto era un mix di sconcerto e stupore.

- Ma... ragazzi... - disse, e finalmente riuscì a guardarsi dietro, dove c'erano anche Mu ed Albebaran; quest'ultimo aveva tra le mani un piatto con una grande, gustosa torta di mele.

- Guarda, ti abbiamo anche portato un regalo! - strillò entusiasta Aiolia, e quindi Mu ed Aldebaran si avvicinaro e si sedettero con loro.

- L'abbiamo fatta noi - aggiunse Mu.

- Sìsì - disse quindi Milo. - Ci siamo impegnati molto molto! - .

Camus guardava la torta di mele come se vedesse un alieno approdare sulla terra. - ... - .

- Non hai niente da dire? - gli chiese Aldebaran mettendogli in grembo la torta. - Avanti, assaggiala! L'abbiamo già divisa in fette! - .

- Sììììììì otto fette, due per ognuno di noi - disse Milo dondolandosi sul sedere.

- ... - .

Aiolia gli sventolò davanti una mano. - Camus? Ci sei ancora? - .

Camus si risvegliò: - Sì sì, ci sono... - .

- Avanti, assaggia! - .

- Sìììììì prima mangia il festeggiato! - disse Mu.

Allora Camus scelse una fetta, la prese con il pollice e l'indice e si mise un pezzo di bocca.

Gli altri aspettavano trepidanti il responso.

- Allora? Che te ne pare? - chiese Milo.

Quando Camus mandò giù l'impasto, ne mangiò un altro pezzo senza degnarsi di rispondere.

- Ti piace, eh?? - domandò a bruciapelo Aldebaran, e finalmente il ragazzino francese annuì freneticamente con la testa.

- Però, ragazzi... si sente molto il limone - .

Occhiate assassine verso Milo.

- ...anche troppa farina - .

Occhiate assassine rivolte ad Aldebaran.

- Però sì, è buona! - .

Aiolia  non aspettò un secondo in più, e si capapultò a rubarne una fetta: - Bene, allora mangiamo! - .

Anche gli altri lo imitarono e si gettarono sulla torta come una iena fa con una carcassa abbandonata. Il resto della giornata passò così, tra una fetta e l'altra e tante, tante risate.

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Eccomi genteeee!!!! Ora, meglio che qua non scriva molto perchè ci sono parecchie recensioni a cui rispondere... vi ringrazio di cuore, popolo! ^_^


Sunight : ma ciauuuuuu, questa volta hai battuto tutti sul tempo! Non devi ringraziare per la traduzione... volevo metterla alla fine del capitolo, ma poi ci ho ripensato pensando che a nessuno potesse interessare... e invece arrivi tu che me la chiedi... ^^ Be', allora tu non fare sapere a nessuno che faccio il liceo classico... xD In verità volevo mettere Deathy al posto di Shaka, poi però pensando che i bambini potevano rimanerne traumatizzati ho optato per il nostro Buddha... il computer devo ancora prenderlo, ieri siamo andate a vedere in un negozio ed uno ci è parso molto interessante... una novità, niente cassa ma solo un desktop che funge anche da computer e tutto... però costa tanto... ma piegheremo nostra mamma, promesso!!! ^^ Bacioni ^^


Sagitta72 : sìììììììì Mu è sadicooooo sotto sottoooooo... MUAHAHAHAHAHA!!!! xD Milo ed Aiolia erano troppo evidenti, ho optato per l'innocente Mu... sì sì, il nostro Cam sta bene... solo un grande spavento.. e Milo.. Milo è incontrollabile pure per me! Poi a me non piacciono molto i bambini, non ho la pazienza... finirei per ammazzarlo, quindi meglio che se ne prenda cura qualcun altro... ^^ Bene, sono felice che tu stia meglio! Bacioni ^^


KanondiGemini96 : sì sì, vai al supermercato che fai prima... XDDDD Prendere a legnate Shaka????? Cavoli che fantasia che hai! E Cam che si appiccica a Milo.... che puccio, sì, concordo! Che bello, mi tieni d'occhio! Speriamo che questo capitolo ti sia piaciuto, carissima! Per quanto riguardo il computer nuovo leggi nella risposta a Sunight... xD


Diana924 : Mu è un narratore incompreso... sìsì... ma è pieno di talento... e Shaka sì, è perfetto, così innocente!!!! ^^ Sìììììì, sono sempre pucci pucci spucciolosi... anche da grandi, eh! *çççççççççç* ^^ Grazie per i complimenti, mi fanno molto piacere... sai, in questo periodo mi vengono in mente storie tristi e più serie... xD Le aggiungerò più tardi, quando saranno più grandicelli... bacioni ^^


aries_no_nike : sììììì la villetta è quellaaaaaaa!!!!!!!!!!! Speriamo che tu non sia morta sul serio questa notte (!!) perchè le tue recensioni mi fanno sempre morire dal ridere... ^^ Se sei morta... be', ok, manderò Mu a cercarti! Anch'io avrei preso a pugni quel cavolo di Buddha, che c'è quando non ci deve essere... e sì, anche Cam si è aggiunto... bacioni ^^


Angel_Dark_Light : ed ecco la new entry! Che piacere conosceri, Dark!!!! ^^ Per Mu ho preso spunto da mia sorella... anche lei è così... poi alcune volte fa le facce da pazza... mah!, lasciamo stare! Cam un uomo???? Cam, hai ancora dieci anni eh! Ops, undici! *TACIIII O TI FREDDOOO!!!!* Oddio, s'è arrabbiato! xD Che bello, stai scrivendo delle storie su Cam?? Allora le leggerò... xD Bacioni ^_^



Bene bene... alla prossima, popolo!!!! Gio ^_^



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Capitolo 12
*** Amicizia e fedeltà - prima parte - ***


12. Amicizia e fedeltà - prima parte -




Gio: eccomi e scusate il ritardo, ma il giovedì è sempre così... tra una storia e l'altra da aggiornare, io e mia sorella dobbiamo darci un po' il cambio.. xD

Volevo ringraziare tutti voi per la gioia che date a me e a mia sorella... anche semplicemente vedendo in quanti leggono le nostre storie ci fate sorridere! Siamo molto felici di esserci iscritte a EFP, non pensavamo di ottenere così buoni risultati con le nostre fic e di conoscere così tanta bella gente! ^_^

Bene, ora... ora vi lascio al capitolo, altrimenti mi dilungherei troppo.. XD

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XII CAPITOLO: AMICIZIA E FEDELTà
-----Prima parte-----



PRIMA DELLA TEMPESTA

Un anno dopo...

Il cielo era molto nuvoloso, l'aria era assente e un brutto temporale sarebbe potuto esplodere in qualsiasi momento.

Alcuni lampi illuminavano già l'orizzonte scuro e molti decidevano di sfruttare l'occasione per troncare gli allenamenti. Tra questi, Aiolia e Milo.

- Ciao Milo - .

- Ciao Lia - .

Si strinsero i polsi e solo in quel momento Aiolia sciolse quella sua espressione severa:

- Non chiamarmi Lia: è passato, ormai - .

Milo a quelle sue parole inaspettate aggrottò la fronte, confuso: - Passato? - .

- Ora mi chiamano Leo - fu la risposta, e l'altro annuì senza spiccicar parola. - Ho sentito che tu sei il favorito per la Gold Cloth dello Scorpione - .

- Già - sorrise Milo. - Lo stesso ho sentito di te... per quella del Leone, ovviamente - Detto questo alzò gli occhi: le nuvole scure non accennavano ad andarsene, anzi, si stava alzando anche una brutta aria. - Ora vado - .

Aiolia alzò le sopracciglia. - Dove? - .

- Non ti interessa - lo riprese scherzosamente l'altro. Poi però si sciolse in una risatina: - Da Shura - .

Il volto di Aiolia si incupì. - Shura? - .

- Sì, Shura. Ha detto che mi vuole parlare - .

- Di cosa? - .

- Uhm, non lo so. Perchè dovrei saperlo? - .

Aiolia era ancora cupo in volto quando però i suoi muscoli si rilassarono e quindi scrollò le spalle: - Già, perchè dovresti saperlo? - Rise, ma era una risata tesa.

Milo preferì non dire altro: sapeva che il suo amico odiava ancora a morte Shura per quello che era successo a suo fratello, forse era per questo che non gli andava giù la cosa.

- Allora va' - gli concesse Aiolia con un cenno del capo, - ci vediamo domani, speriamo - .

- Speriamo proprio di sì! - Lo salutò con un'altra stretta di polso, poi si voltò e lasciò l'Arena per dirigersi alla Decima Casa; e solo quando non fu più in vista, Aiolia decise di seguirlo.


DISCORSI DA CAVALIERI


Appena mise piede nella Decima Casa, fuori iniziò a piovere e a tuonare violentemente. Quindi Milo si guardò dietro, sospirò:

- Che fortun- - .

- Eccoti Milo - La voce decisa di Shura lo fece voltare ancora un'altra volta: il Cavaliere del Capricorno era poco distante da lui e stava allungando il suo braccio destro verso l'interno della Casa, invitando ad entrare. L'Armatura gli conferiva un aspetto severo: - Entra pure, ti stavo giusto aspettando - .

Milo allora obbedì e sistemandosi l'alta crocchia in cui aveva legato i capelli superò Shura, che lo seguì un poco con lo sguardo prima di condurlo verso l'interno della sua casa.

- Il tuo invito mi ha leggermente stupito - disse il giovane mentre camminavano per gli ampi corridoi.

Shura ignorò completamente la sua osservazione e si fiondò a fargli un'infinità di domande: - Ti piace la Casa dello Scorpione, Milo? -.

Milo, incuriosito da quel suo strano comportamento, decise comunque di sciogliersi: - ...Sì, certo - .

- Non vedi l'ora di ricevere l'Armatura, vero? - .

- Be', certo! Sarebbe il mio sogno più grande - .

- Sai che il Grande Sacerdote è molto soddisfatto dell'esito dei tuoi allenamenti? - .

- ...In verità no... non sapevo mi controllasse - .

- Oh, ma non controlla solamente te, controlla anche gli altri ragazzi. Ma per te prova... una certa simpatia - .

- Sul serio? - .

- Sì, sì, me l'ha detto lui stesso - .

Finalmente giunsero in un grandissimo salotto illuminato soltanto dalle fiamme che danzavano nell'enorme camino in pietra.

Shura fece sedere Milo su di un divano, proprio di fronte a quello dove poco poco di sedette lui; e fu lì che si fece molto serio:

- Milo, devo assolutamente parlarti - .

Milo subito fu catturato dal dubbio e dall'inquietudine. Probabilmente Shura se ne accorse, perchè accennò ad un sorrisino:

- No, non preoccuparti, nulla di così serio - .

- Non è questo - disse allora il ragazzo. - La cosa che mi incuriosisce è il fatto che noi due non ci siamo quasi mai parlati - .

- Sì, verissimo - La voce di Shura ora era più dolce. Improvvisamente però sembrò che il suo volto si oscurasse nuovamente, ma fu solo per un attimo. - Milo, devo assolutamente sapere una cosa - .

Milo era leggermente spaventato: nel semibuio, con il fuoco che crepitava nel camino, con i lampi che illuminavano l'esterno, con lo scrosciare intenso della pioggia... - Cosa vuoi sapere? - .

Shura si sporse un poco in avanti. - Tu... tieni molto alle amicizie, vero? - .

Domanda con una risposta scontata. - Certo - .

Allora Shura si ritirò, rilassandosi. - Sai, ieri ti osservavo mentre ti allenavi con un altro ragazzo. Ho notato che tu dell'avversario cerchi di cogliere prima il lato umano, poi quello da cavaliere - .

Milo perse qualche battito. - Certo, non sono un tipo violento. Ci sono forse problemi? - .

- No no, affatto. Sei un ragazzino molto saggio - si affrettò Shura. - Volevo anche sapere se- - .

- Se? - .

- ... se tu la pensi come Aiolia, su... quel fatto - .

Domanda piccante. Milo si morse il labbro inferiore, poggiò i gomiti sulle ginocchia e si sporse un po' in avanti: - Senti Shura, noi probabilmente saremo compagni d'armi. Non mi va di disotterrare questo evento - .

- Ti fidi del Grande Sacerdote, allora - .

Quell'affermazione sembrò toccare una corda sensibile in Milo, che alzò le sopracciglia e si fece più serio del solito: - Io ripongo fiducia in chi voglio. Mi fido della mia scelta di diventare Cavaliere, mi fido dei miei amici, mi fido di te; mi fido anche del Grande Sacerdote, ovvio - .

Shura allora sembrò rasserenarsi. - Sono sicuro che sarai un Cavaliere dall'alto onore, fedele al Santuario - .

Milo annuì. - ...Certo. Sarò fedelissimo ai miei doveri, qualcosa ti fa pensare il contrario? - .

- No... no - fu la risposta di Shura, che poi incassò il capo tra le spalle e sospirò. - Forse la tua amicizia con Aiolia - .

- Aiolia? - Milo scattò con il capo all'insù. - Che c'entra lui? - .

- Il fatto di suo fratello, i tanti anni passati.. di lui il Grande Sacerdote non potrà mai fidarsi interamente - .

- Be'... - Milo sembrava vagamente indeciso. - ...Vero. Sì, hai ragione - .

Shura allora si alzò. Le risposte le aveva sentite, i dubbi erano stati spazzati via, e sapeva che non solo per lui era così. Si era già accorto della sua presenza. - Resta pure finché fuori la tempesta non si placherà - Detto questo marciò fuori dal salotto, lasciando Milo in un tornado di pensieri confusi.


TRADIMENTI...


La pioggia si era placata solo in tarda notte, ma gentilmente Milo rifiutò l'invito di Shura di rimanere per la notte nella sua Casa ed era corso da Camus, conoscendo la paura che lo assaliva durante i temporali.

La mattina successiva riuscì a svignarsela prima che il maestro di Camus si accorgesse della sua presenza, e passò l'intera mattina allenandosi, mentre nella testa gli vorticavano le parole di Shura. Insomma, perchè chiederlo proprio a lui? Poteva chiederlo a Mu, ad Aldebaran, a Camus, ma lo aveva chiesto a lui. Certo, si vedeva molto spesso con Aiolia, ma anche gli altri...

Nel primo pomeriggio decise di staccare un momento e si diresse sopra ad una parete a strapiombo che precipitava direttamente nel Mediterraneo. Lì l'aria era fredda e anche abbastanza potente e gli strilli dei gabbiani ed il rumore dell'infrangersi delle onde giungevano decisi.

Non ebbe però nemmeno il tempo di sdraiarsi che sentì qualcuno venire nella sua direzione. Non parlò, sapeva chi era:

- Milo, devo parlarti - .

Allora si voltò e con i capelli che danzavano al vento sorrise: - Aiolia. Vieni, siediti qui con- - .

- No, assolutamente - Aiolia era serio. Aiolia era molto arrabbiato.

Milo si trovò costretto ad alzarsi in piedi e ad avvicinarsi lui stesso. - Aiolia, che c'è? Successo qualcosa? - .

- Tu! - disse il giovane Leone puntandogli l'indice destro contro, e quindi l'altro si bloccò istintivamente. - Tu, Milo! Non avrei mai pensato che fossi così... così... - .

- Aiolia, ma che?- - .

- ...falso! - Aiolia era veramente infuriato. Respirava fortemente, aveva la faccia rossa di rabbia e per di più il suo braccio teso tremava. - Milo, tu ti fidi del Grande Sacerdote? Ti fidi di colui che bramò l'uccisione d- - .

- Aiolia, calmati! - lo fermò Milo, innervosendosi, - allora mi ha seguito. Scusa, tu mi hai seguito, ieri? - .

- Non potevo fare altrimenti! - strillò Aiolia. - Perchè mai Shura avrebbe dovuto invitarti, eh? Semplice!, per parlare di lui! Per parlare di mio fratello! - La sua voce si incrinò a tal punto che Milo temette di vederlo scoppiare a momenti. - Tu, hai osato infangare il suo ricordo! Hai tradito la mia fiducia, Milo!, hai dato del traditore a mio fratello! - .

Milo quasi svenne. - Cosa?? - disse incredulo. - Io non ho dato del traditore a nessuno! - .

- Ma tu ti fidi del Grande Sacerdote, e questo basta! L'hai sottinteso... - .

- Non è vero! - .

- Sì invece! - .

- NO! - .

- Sì! - .

Milo allora decise di tacere e di far sbollire Aiolia il quale, appena ne ebbe la possibilità, incominciò a sputare frasi disarticolate: - Mio fratello merita rispetto, mio fratello è stato ucciso, il Grande Sacerdote lo odiava, tu ti fidi del Grande Sacerdote, quindi tu ODI mio fratello! Sei un essere insignificante, Milo, che non merita nemmeno di diventare Cavaliere! Sei la vergogna del Grande Tempio! - .

Milo non accennò a nessuna reazione: ferito sì, era ferito, ma non aveva assolutamente intenzione di attaccare rissa.

Aiolia continuò a urlare per almeno altri dieci minuti, ad insultarlo pesantemente e ad agitare in aria i pugni; poi improvvisamente si calmò e si voltò dandogli le spalle.

Milo era ancora immobile, fermo ad osservarlo.

- Basta, è inutile parlare con te Milo. Non capiresti. La nostra amicizia è conclusa - .

Silenzio. Milo non dava segni di vita.

Allora Aiolia si incamminò, deciso ad andarsene, ma prima di essere troppo lontano sussurrò alcune parole quasi curandosi che Milo le sentisse:

- Tsz, che gran bastardo... - .

Ottenne il risultato sperato: in Milo si accese un moto di stizza, che lo portò e raggiungerlo e ad afferrarlo per una spalla:

- Che hai detto, scusa?? - .

Aiolia sapeva che dare del "bastardo" a Milo significava finire nella tomba seduta stante. Ciononostante si voltò di nuovo e sfidò la sua occhiata inceneritrice: - Ho detto che sei un gran bastardo - .

Milo strinse forte i pugni per trattenersi: digrignò i denti. - Come scusa?? - .

Aiolia sorrise beffardo. - Forse preferisci te lo dica in altre parole? Sei un fottuto figlio di puttana - .

E poi successe tutto in pochi secondi: da dietro un cespuglio sgusciarono Shura, Death Mask ed Aphrodite, che ebbero appena il tempo di capire la situazione che Milo si fiondò su Aiolia stendendolo con un potente destro.

Non fecero nemmeno in tempo ad intervenire che Aiolia si alzò, prese Milo per i polsi e gli diede una spinta tale da farlo indietreggiare di parecchio; e, ben presto, dietro di lui si aprì il blu, il blu del mare che si infrangeva violento contro la parete rocciosa.

Aiolia retrocedette, non ebbe il tempo di accorgersi di nulla.

Invece Shura, Death Mask ed Aphrodite sì.

- Milo, attento! - urlò Shura, e Milo spaventato da quell'avvertimento perse definitivamente l'equilibrio: inciampò nei proprio passi, cadde all'indietro e sentendo il vuoto intorno a lui urlò con tutto il fiato che aveva in gola.

L'ultima cosa che vide fu un Aiolia sgomento e Shura che correva verso di lui, con una mano tesa in avanti.

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Come avete potuto leggere, piccoli Saints crescono e volano le prime parolacce.. xD Questo capitolo è un po' lunghino, sì sì... domani continuerò con la seconda parte! Ora risponderò alle vostre recensioni! Gio ^^


Sunight : sììììì, i Saint in cucina! Guarda, sinceramente io sono negata... cioè, non saprei nemmeno da che parte iniziare. Non ti nascondo che la ricetta della torta di mele l'ho presa da internet...!!!!! ^^ Aiolia e Milo che accoppano Camus? Dai, l'idea è buona... bacioni ^^


Sagitta72 : ogni volta che leggo il tuo nome mi scappa un sorriso! ^^ Cam è miooooo, MIOOOOOOOOO! Gianduia, di Cam posso prendermi cura io che sicuramente è meno rompiballe di Milo... xD Anche perchè la torta di mele non mi piace... MUAHAHAHHA!!! Quindi il festeggiato resta a me!!!!!! ^^


aries_no_nike : eccoti!!!! Ma dai, ti ho davvero spaventata??? xDDDDDD  La cosa positiva è che sei ancora viva, no??? ^^ Già, la vecchia delle caramelle è più simpatica... ma Aldy... e i suoi strani contatti... ^_^ Anch'io per il compleanno vorrei ricevere una torta... ma non una di mele, bensì una crostata di marmellata all'albicocca!!!!! *ççççç* Bacioni ^^


Diana924 : è una vecchietta diversa, sfortunatamente. Quella della caramelle è più gentile!! ^^ "La prova del cuoco" dei piccoli Gold è andata bene, sìsì, contando che sono ancora loro impediti! Shura, Death e Aphro? Eccoli!, dovevi solo avere un po' di pazienza, dato che per questo capitolo dovevo aspettare quando i nostri protagonisti fossero un po' cresciuti... xD Bacioni ^^


KanondiGemini96 : non preoccuparti, io sono sempre in ritardo!!!!!! ^^ Ma no che non volevano avvelenarlo, eh!!!! XDDDD Allora già che ci siamo non dire a nessuno che io faccio gli anni il 24 ottobre... ^^ Bacioni, mi fa molto piacere che il capitolo ti sia piaciuto! ^_^


Angel_Dark_Light : questa volta ho scritto bene, vero???? Cmq l'errore l'ho corretto subito, don't worry! ^^ Cmq certo che ti darò consigli per migliorare, ma solo se ce ne sarò bisogno... perchè una cosa che odio tantissimo è quella di passare per una maestrina, quando anch'io faccio errori (anzi, ORRORI) madornali, alcune volte... quindi vedremo, vedremo... bacioni ^^



FInito???? Sìììì, ho finito!!!!! Mi fanno molto piacere le vostre recensioni! Bacioni e a domani con la seconda parte!!!! XD



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Capitolo 13
*** Amicizia e fedeltà - seconda parte - ***


13. amicizia e fedeltà - seconda parte -


Gio: eccomi, felicissimaaaaaa!!!!! Finalmente abbiamo preso sia il numero 29 di Lost Canvas sia il primo di Next Dimension!!!!!! Sììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!
Bene, dopo questo inizio esplosivo... buona lettura! xD


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XIII CAPITOLO: AMICIZIA E FEDELTà
-----Seconda parte-----


STRANIERO

Si sentiva pesantissimo, dolorante e completamente indifeso. Una strana atmosfera lo abbracciava, percepiva di essere in un luogo a lui sconosciuto. Non riusciva a muoversi, era completamente paralizzato: che fosse solo un'impressione? Il primo pensiero che gli occupò la mente fu uno solo: Aiolia.

Stavo litigando con lui... sì, ho presente. Poi? Poi cosa è successo? C'era il mare...

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L'urlo di Milo, seppur continuando ad allontanarsi, squarciava persino il rumore delle onde e giungeva praticamente ovattato alle orecchie di Aiolia; lui se ne stava lì, impalato, ghiacciato e pentito. Amaramente pentito.

Vide Shura togliersi ad una velocità sorprendente la Cloth, per poi lanciarsi dalla parete con la speranza di salvare il suo compagno. Pure Death Mask fece la stessa cosa, subito dopo di lui. Aphrodite, invece, era sgomento e apparentemente non dava segni di vita.

Aiolia non sapeva cosa fare, non sapeva dove andare: quando sentì il corpo di Milo cadere in acqua, molto più in giù, quando sentì anche quelli di Shura e Death Mask a seguirlo, fece per correre anche lui a buttarsi; ma sorprendentemente Aphrodite gli si parò davanti:

- No Aiolia - .

Le labbra di Aiolia tremarono, incapaci di proferire verbo.

- Aiolia, sarebbe troppo rischioso - Aphrodite non aveva nemmeno il coraggio di sporgersi per controllare che Shura, Death Mask e soprattutto Milo stessero bene. La parete rocciosa era alta almeno trenta, quaranta metri, e dentro di lui la speranza di ritrovarli tutti e tre sani e salvi stava già a poco a poco spegnendosi.

- Aphro- - .

- Vieni Aiolia - Il Cavaliere dei Pesci lo prese per un braccio e quasi sforzandosi lo fece correre in direzione del pezzo di spiaggia più vicino.

Aiolia era preoccupato. Aiolia voleva uccidersi. Sapeva che Aphrodite c'è l'avrebbe avuta a morte con lui se fosse successo qualcosa anche ai suoi due amici, e ciò lo spaventava molto.

Aphrodite quando giunsero nella piccola spiaggia non riuscì più a trattenersi: - Sei contento, Aiolia? Eh? - .

Aiolia non rispose e quindi il giovane Cavaliere digrignò i denti:

- Spera.. spera che non sia successo nulla a nessuno di loro - .

Quelle parole sapevano di minaccia, ed era un sapore talmente forte ed amaro che Aiolia quasi fece fatica a deglutire. Finalmente sulla loro sinistra la parete rocciosa si abbassava tanto quanto bastava per guardare nella direzione in cui era caduto Milo.

Il mare ruggiva, le sue onde non davano assolutamente tregua alla parete rocciosa e di loro nessuna traccia.

Aiolia vide Aphrodite stringere forte i pugni e farsi incredibilmente minaccioso: - Aiolia, prega per te che stiano tutti bene, prega che- - .

Qualcosa emerse dalle onde dal mare. Aphrodite ed Aiolia sentirono la speranza riaccendersi dentro di loro, ma solo quando indovinarono che quel qualcosa era Shura, e che di fianco a lui era apparso anche Death Mask che teneva tra le braccia Milo, Aphrodite scattò verso il mare pronto a soccorrerli.

Aiolia, invece, non aveva nemmeno il coraggio di muovere un muscolo. Vide Shura alzarsi in piedi, un po' ricurvo, l'acqua che gli ricopriva gran parte del collo, ed Aphrodite correre da lui e soccorrerlo; vide anche Death Mask distendere sulla sabbia dorata il corpo apparentemente senza vita di Milo, poi lui crollare a gattoni e prendere grosse boccate d'aria.

Shura ed Aphrodite uscirono dall'acqua poco dopo, il primo cadde a terra vomitando acqua salata, il secondo invece corse immediatamente da Milo.

Aiolia osservò tutto questo con un'espressione distante, immobile, sofferente. Guardava prima Shura, poi Death Mask, poi Aphrodite e poi Milo, lì sulla spiaggia con il braccio destro rosso di sangue e quasi interamente spellato. Si sentì meglio quando Aphrodite informò i due amici che Milo era solo svenuto, che non era in pericolo di vita, che stava bene dopotutto.

Poi i suoi occhi si adagiarono su Death Mask, che mai avrebbe immaginato capace di un simile gesto, che si stava alzando lentamente un po' zoppicando sulla gamba sinistra.

E lui era lì, ad osservare quella scena. Era un estraneo, vedeva Shura ed Aphrodite intenti a liberare i polmoni di Milo dall'acqua, sentiva le imprecazioni di Death Mask, insomma, era cosciente di tutto... di tutto ma non di quel mastodontico sbaglio che aveva messo in pericolo la vita di ben tre compagni.


RISVEGLIO...


Aprì lentamente gli occhi e subito la luce lo accecò. Non si sentiva il braccio destro, gli girava violentemente la testa. Solo dopo qualche secondo capì di trovarsi in un letto e in una stanza a lui sconosciute. Voltando il capo a destra, vide il rosso dei capelli di Camus nel candore delle coperte. Il suo caro amico era lì, seduto su una sedia, e dormiva. Gli fece un piacere immenso. Cercò di accarezzargli i capelli, almeno per destarlo, ma qualcuno lo prese per il mento e lo voltò a sinistra; subito gli occhi di Shura gli bruciarono sul viso.

- Come ti senti? - .

- Uhm - Milo aveva la gola talmente secca da non riuscire a spiccicar parola.

Shura dovette capirlo, perchè subito gli lasciò il mento, prese un bicchiere da un piccolo tavolo dietro di lui e lo aiutò a bere.

Passati altri due minuti in completo silenzio, Shura riprese nuovamente parola:

- Came ti senti? - .

- Uhm... male - .

- Vorrai sapere che è successo - .

L'occhiata di Milo bastava ed avanzava per fargli capire che sì, aspettava solo quello. Allora Shura con poche ma sufficienti parole gli spiegò l'intero accaduto senza tralasciare nulla, e alla fine Milo era completamente sbigottito:

- ...Death Mask? - .

- Sì, è stato lui a tirarti fuori - .

- Quanti giorni sono passati? - .

- Cinque - .

- E... dov'è Aiolia? - .

- Aiolia? Dal Grande Sacerdote - .

Milo allora decise di non parlare più, in primis perchè era troppo sconvolto dalla notizia ma anche perchè si sentiva stanchissimo.

Improvvisamente Shura si alzò: - Ora ti lascio solo. Dormi ancora un po' - .

Milo annuì. Appena il Cavaliere del Capricorno fu fuori, però, concentrò la sua attenzione su Camus: era convinto che gli fosse stato accanto per tutti quei cinque giorni, e questo lo rendeva immensamente felice. Con grande fatica, perchè il braccio destro, del tutto fasciato, bruciava da impazzire, sfiorò la fronte del suo compagno con l'intenzione di svegliarlo. Ottenne quello che desiderava e appena Camus aprì gli occhi cercò di allungare il suo più bel sorriso:

- Cam - disse con voce fioca.


Camus sulle prime non ebbe nessuna reazione, poi però incontrando i suoi occhi turchesi e la sua espressione serena sorrise tiepidamente. - Milo - .

A Milo venne da ridere, ma si trattenne: - Guarda che non ero in pericolo di vit- - Non riuscì a terminare la frase perchè Camus lo strinse in un abbraccio dolce ed intimo, che riscaldò il cuore ad entrambi.


UN PESANTE FARDELLO



Quando Milo riprese gli allenamenti, passò almeno una settimana senza vedere l'ombra di Aiolia. Non che la cosa lo preoccupasse, ma voleva veramente parlargli e comprendere quella sua strana reazione che lo aveva messo in pericolo di vita.

Quando però lo rivide, il coraggio gli venne meno ed iniziarono così ad evitarsi a vicenda. Passò un mese. Due mesi. A riavvicinarli fu Mu che, mettendosi d'accordo anche con gli altri, organizzò una nottata in spiaggia. Milo ed Aiolia si videro così costretti ad accettare.

Si trovavano ora intorno ad un fuoco, poco lontano dalla schiuma del mare, e parlavano animatamente tra loro. Gli unici a tacere? Milo ed Aiolia, solitamente i più loquaci del gruppo.

- L'Armatura dell'Ariete sarà probabilmente mia - continuava a dire Mu, entusiasta.

Si aggiungeva poi anche Camus: - Io avrò quella dell'Acquario... non ci sono dubbi - .

Quella serata, meraviglie delle meraviglie, con loro c'era anche Shaka che non mancò nel dire la sua: - Io l'Armatura l'avrò fra una settimana - .

- Una settimana?? - fece Aldebaran, stupito.

- Già - .

Insomma, la serata scorreva tranquilla senza contare che Milo ed Aiolia non si guardavano nemmeno. C'era come una certa tensione sospesa nell'aria, tutti e due volevano chiarire ma nessuno ne aveva il coraggio.

A scrivere la parola fine a quella insopportabile situazione fu Aiolia, che alzandosi di scatto si rivolse a Milo: - Devo parlarti - .

Il suo intervento fece gelare tutti. Il meno stupito era Shaka, che aveva aperto gli occhi e guardò prima Aiolia poi Milo con una certa attenzione stampata in volto.

Allora Milo si alzò, quasi dolorante sebbene le ferite si fossero rimarginate quasi del tutto. Non disse nulla, aspettò che Aiolia parlasse:

- ...in privato, però - .

Gli altri ragazzi annuirono. Milo invece non fece nulla e quando Aiolia si allontanò dal fuoco lo seguì, sparendo con lui oltre un grosso relitto.

Ora tutto intorno a loro taceva e solamente le cicale ed i gabbiani facevano loro compagnia.

Aiolia teneva lo sguardo basso e le mani in tasca, si vedeva che non sapeva da che parte iniziare. Allora Milo decise di prendere parola:

- Io Aiol- - .

- No Milo, è tutta colpa mia se tu sei cad- - .

- Io non ritengo tuo fratello un traditore - Ecco il nocciolo della questione. Ad Aiolia morirono le parole in bocca. - Io mi fido del Grande Sacerdote, ma ciò non significa che Aiolos rientri nella mia lista nera - .

- Io... insomma, pensavo l'avessi sottinteso - .

A Milo scappò una risata beffarda: - Da quando io sottintendo le cose? Io dico sempre tutto alle persone, non sono ipocrita. Se veramente pensassi che Aiolos sia un traditore te lo avrei detto. Te lo direi ora - .

Aiolia acquisì un po' più di coraggio: - Ecco, mi dispiace per questo malinteso, mi dispiace anche per la mia irruenza ma... - Sorrise tiepido, un sorriso freddo e scastato, - ...sai, quando si parla di lui io... impazzisco - Si portò il braccio destro sugli occhi, per asciugarsi le fredde lacrime che li imperlavano. Milo non fece nulla per consolarlo e lo fece continuare: - Insomma, non mi andava giù il fatto che tu.... mi sono sempre così fidato di te, e questo... capisci, vero? - .

- Sì - .

- Mi dispiace anche averti insultato così pesantemente. So che non ti piacciono molto certe parole - .

- Sì - La sua voce era grave. - Se non fosse stato per te ti avrei ammazzato di botte - .

- Mi dispiace un po' per tutto - Ora Aiolia singhiozzava. Milo non riusciva a capire se stesse piangendo per suo fratello o perchè era affranto per quello che era successo due mesi prima, ma probabilmente era per tutte e due le cose. La cosa che però gli strinse il cuore era il fatto di non averlo mai visto piangere in quel modo. - Io Milo... ti chiedo perdono - .

Milo si avvicinò. Non sapeva bene come comportarsi nemmeno lui, Aiolia quasi lo aveva ammazzato e per giunta aveva infangato il ricordo di una madre che non aveva mai conosciuto. La cosa di cui però era sicuro era che non sopportava vederlo piangere ed affrangersi per quel malinteso. Fu forse per questo che il suo cuore si raddolcì a tal punto da abbracciare forte l'amico e da lasciarlo liberamente sfogare sulla sua spalla. - Non c'è nemmeno bisogno di chiedere, Leo - .

Aiolia ancora piangeva quando Milo si decise a spazzare via ogni suo dubbio: - Leo, io non ti ho mai detto una cosa per paura della tua reazione, ma... volevo dirti che mi dispiace molto per tuo fratello, tutto qui - .

Tutto qui? Quelle semplici parole bastarono per far scoppiare letteralmente in lacrime il giovane Leone, che finalmente poteva sfogarsi liberamente per quell'amato fratello perduto così troppo presto; e Milo non aveva intenzione di farlo smettere, voleva a tutti i costi che Aiolia si liberasse da quel pesante peso che gravava sulla sua anima.

Aiolia si calmò solamente una quindicina di minuti dopo. - Milo, io- - .

- Guarda che non c'è nulla da dire - gli disse Milo, benedendolo con un sorriso, dopodiché poggiò le sue labbra all'angolo della bocca di Aiolia, che a quel gesto smise quasi magicamente di singhiozzare. - Siamo ancora amici, va bene? - .

Il giovane Leone non rispose.

- Che c'è? - .

- Io... - Aiolia era rimasto un po' stupito da quel gesto così intimo e confidenziale, - non so che dire - .

Milo allora scoppiò a ridere, rasserenato. - Ah, ho capito, per il bacio? Ma non era un bacio!, era per farti capire che ti voglio bene! - .

Allora Aiolia si rianimò. - Ehm... già, che stupido... a te piace Camus - .

- Sìsì - disse Milo con un aperto sorriso. - Ora torniamo dagli altri, ci staranno aspettando - Fece per raggirare il relitto, ma Aiolia lo prese per un braccio fermandolo:

- Grazie Milo - .

- Uhm, di nulla. Che non capiti mai più, però, eh? - .

Aiolia allora ridacchiò e seguì l'amico.
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Cavoli, questo capitolo è un po' lunghino... vabbé, spero vi sia piaciuto... ora vado a fare merenda!!! Bacioni ^^


Sagitta72 : la prima a recensire, eh?? Brava Gianduia, sono orgogliosa di te! ^^ Cmq va bene, io mi tengo Milo... non sarà male la convivenza con LUI... xD Sìsì, poi passate anche VOI all'Ottava Casa, che così ci divertiamo!!! *verbo molto ambiguo... xD* Allora, mi sono presa Milo e gli ho dato alcuni consigli per riallacciare l'amicizia con Aiolia.. allora, che ne pensi?? MUAHAHAHA!!! ^_^ Milo sììììì, lo vogliamo MORTOoooooOOOooooooOOOooo!!!! Xddddd Scherzi a parte, non so nemmeno io spiegarmi perchè devono sempre capitare tutte a lui, il nostro Gold preferito... vabbé! ^^ Bacioni ^^


Eno : ciauuuuuu Eno! Ogni volta che leggo il tuo nome, cioè "Eno", mi vengono in mente i vini... ahhhahahaha!!!!! ^^ Scherzi a parte, la tua recensione mi è piaciuta molto! Grazie per i complimenti, e posso capirti riguardo il problema di avere poco tempo per recensire... anch'io leggo molto e non è facile stare dietro a tutte le fic! Bacioni ^^


Angel_Dark_Light : Miloooooo deve morireeeeee!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! E il bello è che io lo adoro, è il mio Gold preferito... xD Povero Milo, quante ne deve patire ancora... ma dai, nel peggiore dei casi è morto... cioè, in due fic su tre scritte da me è morto... ^^ Sìsì, so che stavi ridendo per il nome, ma ridendo bonariamente.. anch'io mi sono fatta quattro risate... xD Bacioni!!!!! ^^


Diana924 : ma certo che salvo Milo, deve pur restare in vitaaaa *almeno qui... ^^*!!!! xD Già, chissà perchè Milo??? Anch'io me lo sono chiesta... mah!, sarà perchè mi piace vedere Milo patire le pene dell'inferno... MUAHAHAHHAAHA!!!! bacioni, come sempre mi fanno moooolto piacere le tue recensioni! ^^


aries_no_nike : ueilààààà arietina!!!!!!! ^^ Ma che belli che sono i tosaerba... MUAHAHAHAHAHA!!!! Scherzi a parte... Aiolia sì, è un po' pirla, la verità è che quando si parla del fratello scoppia *come anche in questo capitolo... xD* E dice anche le parolacce!!!! Zìììììììììì, sta proprio crescendo bene il nostro pucciosissimo gattino arruffato!!!! Bacioni ^^


KanondiGemini96 : la finezza di Aiolia mi piace troppo!!!!! ^^ Il valoroso, orgoglioso, fiero futuro Cavaliere d'Oro del Leone... ahahaahahahha!!!!, certo che Leo è un po' schizzato! ^^ Milo anche se viene insultato e buttato giù da un dirupo, se c'entra un amico perdona sempre... è troppo buono e puccioso... Milo sììììì, deve morire! Chissà perchè, è il mio Gold preferito... mah!, chissà chissà xD
Come hai potuto leggere Milo sta benissimo... anche Leo, sìsì... bacione ^^


Tifawow : ....ho dovuto metterti per ultima perchè devo seguire l'ordine ma se non fosse stato per questo ti avrei messa per prima! Grazie infinite per la tua recensione, mi ha fatto moooolto piacere! Grazie per i complimenti, dopo io sono un po' timiduccia... *divento rossa* xD Anche a me piacciono tantissimo i Gold, sono la mia casta preferita... i Bronze invece li detesto,a partire da quell'essere urlante di Seiya... Dio santo... xD Sììì, MiloxCamus forever!!!!!! Anch'io li adoro, sono così pucci insiemeeee!!!! ^^ Mu e Shaka sono anch'essi dei bulli e concordo benissimo con le tue osservazioni... anche io quando penso al povero Aiolia quasi piango.. povero gattino indifeso, non dovrebbe essere facile perdere un fratello così prematuramente. Malefico trio? Shura, Aphro e Death? Sìììììì, mi piaceeeee molto! Tra i tre io preferisco Shura, non chiedermi perchè, ma mi piacciono gli uomini tenebrosi e così... così... *mi tappo la bocca* ehm... belli! xD Le recensioni chilometriche mi piacciono, don't worry, anzi... questa è una RISPOSTA chilometrica, ma vabbé.... bacioniiiii!!!!! ^^
PS: GRAZIEEEEE ANCORAAAA!!!! ^_^



Bene, alla prossimaaaaa!!!!! Gio ^_^

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Capitolo 14
*** Con te ***


14. Con te



Gio: eccomiiii!!!! Scusate il ritardo, dovevo pubblicare verso l'una ma poi è successo un guaio... praticamente per un colpo di vento si è rotta la porta di vetro del salotto... speriamo che mia mamma non scriverà la parola fine alla mia insignificante vita quando torna... xD

Ora vi lascio leggere... e per la gioia della fan di Milo e Cam, dato che continuate a farvi (e farmi ^^) domande sull'evoluzione della loro relazione... buona lettura!


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XIV CAPITOLO: CON TE


INVITO


- Mu, devono proprio farti santo! - ululò Aiolia spingendo nuovamente la testa di Milo sott'acqua. - Sei sempre tu ad ottenere questi permessi! - .

Mu rise e in quel mentre Milo riuscì a liberarsi dalla stretta di Aiolia e sputacchiando acqua lo affondò facendolo scomparire tra le onde.

Sì, Mu era veramente da fare santo: aveva ottenuto un intero pomeriggio libero e poi si era fiondato dai maestri dei suoi amici per chiedere gentilmente se potevano darlo anche a loro. E così, dopo tanto tempo, nonostante i pesanti allenamenti si ritrovavano tutti insieme sulla spiaggia, in quel fantastico pomeriggio di luglio. Faceva caldo, molto caldo, e naturalmente Aiolia e Milo non avevano resistito e si erano buttati in acqua, iniziando come al solito un'epica battaglia tra gli spruzzi e la schiuma del Mediterraneo.

Con loro era venuto anche Shaka, che se ne stava comodamente seduto a meditare di fianco a Mu; Aldebaran  si era addormentato sotto l'ardente sole d'estate ed alcune volte biascicava qualche parola rotolandosi nella sabbia; Camus invece stava leggendo un libro e la sua pelle bianchissima faceva quasi impressione. Era evidente che non usciva mai e che odiava la luce del sole.

- E... e vieni qui, non mi scappi! - Aiolia fece uno sgambetto a Milo, che lanciando un urlo a dir poco animalesco scomparì tra le onde per poi riaffiorare qualche metro più in là.

- Ragazzi! - li richiamò allora Mu ottenendo così la loro attenzione. - State facendo un baccano pazz- - .

- Cosa?? - strillò Aiolia, poi fu sopreso da Milo che gli saltò letteralmente addosso ed insieme sparirono, mangiati dal mare. Così, mentre continuavano la loro epica battaglia, Shaka guardò Mu lanciandogli un'occhiata da sufficienza:

- Mu, lasciali perdere... sono casi persi - .

Finalmente venti minuti dopo, cioè quando Shaka e Mu erano presi in un discorso di filosofia (essì, Mu era stato contagiato...), gli altri due compagni uscirono dall'acqua e si sedettero:

- Leo, sei proprio migliorato. Era da tanto che non fronteggiavo un avversario così temibile! - .

- Già, anch'io, ma la prossima volta giuro che ti annego se riprovi ad assalirmi mentre sono di schiena! - .

Solo in quel momento Aldebaran si ridestò e si mise a sedere: - Uhm... è ancora pomeriggio? Che è successo? - .

- Che è successo? - lo riprese scherzosamente Mu, sorridendo. - Nulla, non ti sei perso nulla - .

Il gruppo di amici prese allora a discutere ed alcuni minuti dopo Milo si congedò da loro per sgattaiolare da Camus, che appena se lo ritrovò davanti tutto gocciolante ed a petto nudo arrossì lievemente:

- Ciao Milo - .

- Non vieni in acqua? - lo invitò lui indicando con un cenno del capo il mare cristallino.

Camus sulle prime non seppe cosa rispondere. Si perse un momento negli occhi turchesi dell'amico, poi optò per rifugiarsi nuovamente tra le pagine del suo amato libro: - ...no grazie - .

Milo ebbe come l'impressione che il suo amico non si sentisse a proprio agio lì, sotto quel sole bollente e in compagnia degli altri; allora portò un dito nel libro e con delicatezza lo chiuse. - Andiamo a fare un giro - .

Camus si lasciò stupidamente sfilare il libro dalle mani. - Un giro? - .

- Sì, nel boschetto qui dietro - .

Il francese annuì. Si alzò, osservò Milo andare ad avvisare gli altri, mettersi su una spalla la maglietta, correre in acqua per bagnarsi ancora un po'. Poi finalmente se lo ritrovò di nuovo davanti, il suo sorriso raggiante che poteva fare concorrenza persino al calore del sole:

- Vieni Cam, andiamo - .


COMBATTERE LA PAURA...


Lì l'atmosfera era senza dubbio più tranquilla: al cinguettare degli uccelli si aggiungevano i rumori del mare, una brezza piacevole e il profumo di salsedine. I raggi del sole penetravano a scatti nel verde del bosco, mentre dietro di loro la linea blu del mare  e il tappeto dorato della spiaggia facevano da cornice a quel luogo meraviglioso.

- Ma Cam, perchè non vuoi mai fare il bagno in spiaggia? - domandò improvvisamente Milo alzando di scatto il capo.

Camus abbassò automaticamente lo sguardo e la sua mano destra artigliò ancora di più la copertina rosso autunno del libro. - Non è che mi piaccia molto - .

- Perchè? - .

- ... - .

Milo sembrò capire che non avrebbe mai ricevuto una risposta. Così lo precedette, gli si posizionò davanti e prendendolo per i polsi lo costrinse ad alzare gli occhi: era veramente sconcertante la differenza del colore della loro pelle. - C'è qualcosa che devi dirmi, Cam? - .

Camus negò col capo.

- Qualcosa che non so? - .

Altra negazione.

- Eppure perchè non mi rispondi? - .

- ... - .

- ...Qualcuno ti ha fatto qualcosa? - .

- ... - .

Milo stranamente perse la pazienza: - E allora dimmi qualcosa, dannazione! - .

Camus sapeva che lo faceva per farlo stare bene, sapeva che lui si preoccupava, sapeva che gli avrebbe potuto dire tutto. Eppure... strinse forte i pugni e Milo in tutta risposta fece la stessa cosa, ma con i suoi polsi:

- Cam, allora? Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa, anche stupida... ma ti prego, parla! - .

- ... Scusa - Fu l'unica cosa che riuscì a pigolare il giovane francese, e dondolandosi sui piedi si ritrovò con la testa affondata nella spalla dell'amico, il quale si trovò costretto ad abbracciarlo forte.

- Ma di cosa, Cam? Avanti, a me puoi dire tutto - .

- ... è che- - .

- Che? - .

Camus lo strinse a sé ancora più forte in un abbraccio talmente intimo da fargli quasi paura. - Che, vedi... - .

- Io aspetto finché non me lo dici - gli disse Milo in un orecchio, - e poi mica vado a spifferarlo in giro, questo tuo segreto - .

Segreto! A Camus venne da piangere, perchè quello non era propriamente un segreto: era una paura. - Io... non sono abituato a certe cose - .

- Oh, ma questo lo so. E cosa c'è di strano nel fare il bagno nel mare? Lo fanno tutti! - .

- Questo è il problema. Ecco, io- - Strizzò gli occhi temendo la reazione di Milo, - io un po' mi vergogno - .

Milo aggrottò confuso la fronte: - Ve... vergogna? Per cosa? - .

- ... - .

- ...Perchè bisogna spogliarsi e girare a torso nudo? - .

L'intuizione di quel ragazzo poteva superare persino la famosa "macchina della verità". Camus annuì freneticamente come era solito fare quando era imbarazzato, ma Milo non sembrava intenzionato a scoppiare a ridere:

- Oh Cam, ti fai sempre così tanti problemi - .

Camus non rispose, solo sciolse l'abbraccio e così si ritrovò a navigare nel mare degli occhi di Milo:

- Sono solo di peso - .

- Ma che dici? - lo riprese severo l'amico. - Non sei affatto di peso! Anzi, sono pronto a scacciare dalla tua testa questa paura - .

Le sue parole spaventarono il francese, che sgranò gli occhi facendo per prendere parola. Ma Milo lo precedette:

- Ascolta, possiamo vederci stanotte - .

- Stanotte? - .

- Sulla spiaggia. Ci saremo solo io e te - .

- Ma Milo, è vietato. E pericoloso - .

- Macché!, per una volta non succederà nulla! Allora, ci stai? - .

Camus era molto indeciso. In un primo momento pensò di rifiutare, poi però le buone intenzioni di Milo e tutto il tempo che gli dedicava gli fecero dire di sì.


... E SCONFIGGERLA


Come pronosticato da Milo la spiaggia era deserta. Fortunatamente non era buio pesto, perchè la luna con il suo freddo calore fendeva le onde del mare colorandole di un pallore quasi accecante. E, in alto, c'erano anche le stelle.

Camus si bloccò un momento per ammirare quello splendore, poi però Milo lo prese per una mano e lo spinse a raggiungere il mare:

- Su, vieni a sentire com'è calda l'acqua - .

Così, insieme, si avvicinarono e fletterono le ginocchia per poter sfiorare con le dita le onde che scivolavano sulla sabbia.

Fu Camus il primo a parlare: - Già, è molto calda - .

- Normale, quando ci sono pomeriggi così torridi - gli rispose Milo, - per questo mi piace tantissimo fare il bagno anche di notte - .

Camus non rispose, quindi l'amico afferrò al volo l'occasione ed alzandosi in piedi gli regalò il suo solito sorriso raggiante: - Allora Cam, cosa aspettiamo? - .

Camus lo squadrò con un'occhiata poco convinta, poi però si alzò anch'egli e si voltò ad osservare il Mediterraneo. - ...non so - .

- Ci sono solo io con te - provò a convincerlo Milo, - e da come ti fidi di me si direbbe che io sia il tuo migliore amico... o no? - .

- ...Sì - .

- Allora... -, e dicendo questo si sfilò velocissimo la maglietta, buttandola sulla spiaggia, - andiamo - .

Camus provò invidia nel vederlo così a suo agio e forse fu per questo che non mosse neanche un muscolo. Aveva paura di fare perdere la pazienza a Milo, aveva paura di essere deriso per quella sua insensata paura... invece il suo migliore amico continuava a fissarlo con un bel sorriso:

- Allora? - lo incoraggiò alcuni istanti dopo. - Guarda che se non ti spogli ti spoglio io! - Poi scoppiò in una dolce risata, che sembrò rasserenare il ragazzo francese. - Avanti Cam, ci sono solo io qui con te... e poi si è tra ragazzi, giusto? - .

A Camus scappò una risata: certo, immaginarsi Milo in formato donna non era un pensiero così sano, ma a meno che lui non avesse cambiato sesso era un uomo. E così, spinto un po' dal sorriso di Milo e un po' dall'atmosfera serena, sbottonò la camicia e quasi senza accorgersene si trovò in pochi istanti a torso nudo: la sua pelle faceva quasi concorrenza al chiarore della luna!

Milo non accennò nulla a questo particolare, sapeva solo che l'innocenza e la purezza che gli trasmetteva Camus avevano un effetto rilassante sui suoi muscoli. Sorrise sornione dopo una lunga pausa di silenzio: - Vedi che non sei morto? Ora andiamo, su - Gli porse una mano, che subito l'amico strinse. E così, dopo essersi scambiati un sorriso che sapeva di profonda amicizia, insieme raggiunsero un punto in cui l'acqua era abbastanza alta e si tuffarono, scomparendo tra le onde.

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Eccoci alla fine di questo capitolo... alloooooora... mi dispiace avervi fatto attendere, ma raccogliere i pezzi di vetro per terra è un'impresa titanica... ^^ Per fortuna mia mamma non se l'è presa, è arrivata poco fa... ora è fuori a prendere il sole... xD Prometto che domani pubblicherò ad un orario più normale... ^^

E stasera che si fa???? Indovinate un po'... come ogni sabato e come ogni domenica sera... si va a ballare!!!!!!! Sìììììììì, che belloooooo!!!!!!


Sunight : oggi sei la prima, carissima! ^^ Death e Aphro sono sempre bastardi, sì... Shura l'ho fatto ancora più bastardo, invece... xD E non chiedermi perchè, non saprei proprio risponderti! Aiolia e Milo due relitti umani?? Mmmh, ammetto che sarebbe dispiaciuto anche a me... ^^ Forza Muuuuu, che anche questa volta ha trovato il tempo per riunirsi con gli amici nonostante gli impegni! Bacioni ^^


KanondiGemini96 : ueila!, è sempre un piacere sentirti.. alloooooora... ma povero Milo!, deve aver fatto un brutto volo sì! Io che tesso il suo futuro... MUAHHAHAHA!!!, sono mooooolto crudele! Death a salvarlo?? Be', l'idea mi è venuta dopo. Tra l'altro mi viene impossibile descriverti la faccia che ha fatto mia sorella leggendo il capitolo... vabbé ^^ I tempi duri si avvicinano, sìsì... e anch'io vengo con te all'ospedale, posso???? *Mi nascondo nel cofano della macchina* xD, bacioni! ^^


Diana924 : ma guarda chi si sente! Avranno le armature, sìsì, e Milo ha confessato l'amore per Camus... però come hai potuto leggere non glielo ha ancora detto nè fatto capire con un bacio ^^ Death Mask? Diciamo che lui avrebbe potuto benissimo ritornarnese sui suoi passi fischiettando il "Va Pensiero", ma ho voluto renderlo utile... xD Buddha è sempre lui, vero, anche in questo capitolo se ne resta a meditare invece che godersi il sole... ^^ Bacioni! ^^


aries_no_nike : ciauuuuu!!! "Sui Monti con Annette"? Oh, ma se vuoi ti spiego tutta la trama! Certo, non l'ho mai visto, però conosco... era il 1985, la prima edizione italiana... Annette, il papà Pierre, la mamma Francine che abitano in Svizzeraaaa!!! Sì, ora la smetto altrimenti faccio un discorso peggio di Shaka... xD Cmq Next Dimension è moooooolto bello, appena puoi prendilo assolutamente! Insomma, tutti i fan di SS devono averne almeno una copia.. xD Ancora con questo tosaerba? Ma allora ti ho spaventata proprio a morte!
Sei molto gentile a chiedermi del pc, e ti rispondo subito: siamo andate settimana scorsa ed abbiamo messo gli occhi su una novità... ma puoi capire che i soldi non piovono del cielo, quindi nostra mamma ci deve ancora pensare... lo andiamo a prendere nella settimana che viene, comunque! Ti mancano i nostri link su MJ, quelli del tipo "Peace and Love everybody" e "God bless you"? Già già, anche a me.. conta che non posso nemmeno ascoltare le sue canzoni, dato che lo stereo è rotto e il 98 non legge i CD... e non va neanche youtube... santo cielo che agonia... xD Aiolia un camionista? Be', l'idea non è male!!!!!! *çççç* Già, povero gattino, quando si parla del fratello scoppia... ç_ç Grazie per i complimenti, mi hanno fatto molto piacere... bacioni ^^


Tifawow : eccoti carissima! Le tue recensioni mi piacciono davvero moooolto! Come a me piace rispondere con chilometri e chilometri di parole... ^^ Shura è troppo sexy!, sìsì... capelli neri, occhi neri, misterioso, affascinante, hombre... xD Seiya non lo considero neanche, talmente è profondo l'odio che provo nei suoi confronti... ^^ Cavoli, i Bronze dovrebbero essere censurati! Sìsì, altro che il sangue!!! I Silver appaiono veramente molto poco nella serie, e anche a me fanno pena... la mia casta preferita è quella dei Gold, in assoluto! Diciamo che alcuni di loro non li sopporto e non mi piacciono proprio, ma altri.. *ççç* Cmq!, tu eri curiosa di sapere dell'evoluzione della loro storia... e qui spero di averti accontentata almeno un pochino, anche se ci saranno sì altri capitoli su di loro... xD L'amicizia sì, è una cosa bellissima, è la cosa a cui tengo di più anche oltre l'amore! Cioè, l'amicizia è una forma di Amore stupenda, che non muore mai e che sconfigge anche il passare del tempo... ^^ Quindi condivido appieno il tuo pensiero! Death ho voluto renderlo un po' eroico, sì, diciamo che per alcuni versi l'ho fatto un po' OOC... ma fa niente, dai! Aphro che si preoccupa? Più che normale, perchè secondo me tra lui, Shura e Death c'è una forte amicizia... è un trio ineguaglibile il loro! Grazie per i complimenti e devo scusarmi per la risposta chilometrica... ma vabbé, ho l'impressione che ti facciano piacere! Bacioni! ^^


Bene, e per chiudere un forte abbraccio a tutti voi e non dimenticate, Peace & Love! Bacioni ^^

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Capitolo 15
*** L'Armatura del Leone ***


15. L'Armatura del Leone



Gio: buongiornooooooooo popolo! Fisicamente sono distrutta, ieri sera io e mia sorella in quattro ore abbiamo partecipato a quattro feste differenti (una era anche a ritmo di rock assatanato... ^^), ma è stato divertente.

Psicologicamente però sono pronta per narrarvi un'altra storia con tutto il pathos che possiedo... buona lettura! Gio ^^

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XV CAPITOLO: L'ARMATURA DEL LEONE


SOSTEGNO


Che agitazione. Che ansia. Aiolia non riusciva nemmeno a concentrarsi sugli allenamenti, sui suoi ultimi allenamenti: tra due giorni, infatti, avrebbe combattuto per aggiundicarsi la Gold Cloth e ciò che era ancora peggio era che tra tutti i suoi amici lui era il primo a tentare quel grande passo. Certo, aveva escluso in partenza Shaka, che era Gold Saint da ormai tre mesi, ma se ci pensava l'inquietudine cresceva ancora di più.
E così, mentre si allenava, non si accorse nemmeno di essere raggiunto da un Mu composto anche se leggermente nervoso:

- Aiolia - .

Aiolia sobbalzò, poi si voltò verso l'amico: - Mu. Mu? - .

- Sono venuto a vedere come te la cavavi - gli rispose l'amico con un tiepido sorriso. - Mi pare che tu sia nervoso, Leo - .

- Già - fu la risposta, poi Aiolia scivolò a sedere contro una colonna. - Il problema è solo uno - .

- Cioè? - fece Mu inginocchiandosi davanti a lui.

- Il Grande Sacerdote mi odia, e questo dovresti saperlo bene - Dicendo questo Aiolia strinse forte i pugni. - Mi vuole morto, quello - .

- Lui ci sarà a guardarti, fra due giorni - disse Mu, pensoso, - ma non mi sembra il caso di preoccuparsi - .

- Il mio avversario è molto forte, ho sentito. In più la presenza di quel... del Grande Sacerdote rende tutto più difficile - .

- Ma ci riuscirai - L'occhiata che gli lancia Mu ha un effetto rilassante, - ne sono sicuro. Sei Aiolia, dopotutto. In più, scusami se lo richiamo alla tua mente, ma tuo fratello era molto forte come Gold Saint. Il migliore - .

Aiolia annuì, perso nei suoi pensieri. - Sì, ed io so che non riuscirò mai ad eguagliarlo - .

- Sai comunque che devi impegnarti - .

- Lo farò - Aiolia si alzò lentamente e guardò profondamente l'amico. - C'è anche un'altra cosa che m'inquieta - .

Mu si mise in ascolto. - Dimmi pure - .

- Ho sentito che se mi aggiudico la Gold Cloth, Shura, Death Mask ed Aphrodite mi inviteranno a passare una serata... assieme, e sinceramente non mi va - .

- Dove vogliono andare, scusa? - .

- Non lo so, in paese in qualche locale, credo - gli rispose Aiolia abbassando lo sguardo. Poi sbuffò: - Non riuscirei comunque a rifutare un loro invito, capisci? Dovrò arrendermi al fatto che loro diventeranno miei compagni d'armi, forse - .

Mu sorrise nuovamente. - Cancella il "forse". Lo diventeranno, ne sono sicuro - .

Aiolia a quelle parole sembrò rasserenarsi: - Grazie ragazzi: siete sempre voi ad incoraggiarmi - .

- Di nulla. Si è tra amici - Mu fece per andarsene, ma Aiolia lo richiamò a sé:

- Voi ci sarete, all'Arena? - .

Mu sbuffò ironicamente, cosa che faceva molto raramente. - Ma sì, Leo. Un motivo in più per impegnarsi, no? - .

DA UOMO A CAVALIERE


Ma non si trattava di impegno... quello non era importante. Aiolia era talmente nervoso da non riuscire nemmeno a mettersi i guanti.

Quel giorno era finalmente arrivato. Si era svegliato prestissimo e non aveva fatto altro che allenarsi fino a quando non lo avevano chiamato nell'Arena. Quando entrò, infatti, era già tutto sudato, caldo e fisicamente pronto allo scontro; solo fisicamente, però, perchè psicologicamente era talmente distrutto da non riuscire nemmeno a concentrarsi appieno.

Non salutò il Grande Sacerdote come avrebbe dovuto fare, non lo degnò nemmeno di uno sguardo. L'attenzione era del tutto rivolta al suo avversario, un ragazzotto un po' più robusto di lui che era preso ad elogiare proprio il reggente del Santuario.

- Ehi, Leo!... Leo! - .

Aiolia non riuscì nemmeno a voltarsi che un Milo tutto galvanizzato gli si fiondò addosso.

- Milo? Milo, ritorna sulla platea, non si può scendere! - .

Ma Milo non voleva andarsene: notò l'occhiata inceneritrice del Grande Sacerdote, ma non si mosse e rivolse la sua attenzione all'amico. - Arrabbiati, Leo - .

Aiolia aggrottò confuso la fronte. - C- - .

- Ho detto che devi arrabbiati; devi essere furioso - .

Tra le parole dell'amico e le urla che provenivano dalla platea il giovane fratello di Aiolos non ci stava capendo più nulla: - E perch- - .

- Fagli vedere chi sei. Fallo per tuo fratello. Da uomo a Cavaliere - Dicendo questo Milo gli strinse un polso e lo abbracciò; ma Aiolia non ebbe nemmeno il tempo di ricambiare che l'amico se ne ritornò correndo sulla platea, dagli altri.

Certo che lo faccio per lui... penserò a te, fratello. E grazie ragazzi...

Il Grande Sacerdote ora lo squadrava con un cipiglio minaccioso stampato sul volto, era chiaro che non voleva vincesse il combattimento. Aiolia si voltò a guardarlo: i suoi occhi sputavano fuoco, l'odio che provava per lui superava ogni limite. Quindi per rendere il messaggio più chiaro sputò a terra, nel terriccio dell'Arena, ritornando poi a ringhiargli contro.

Il combattimento sarebbe iniziato a momenti.


il combattimento


Il primo ad attaccare fu l'avversario, che senza tanti complimenti si lanciò contro Aiolia; Aiolia però fu più veloce e si scansò appena in tempo per non venir travolto dal suo corpo.

Devo... attaccare

Sentiva i suoi amici fare il tifo per lui, sapeva che il Grande Sacerdote non gradiva e che se avesse potuto li avrebbe uccisi seduta stante, ma la cosa su cui era concentrato in quel momento era il fatto di non dover essere schiacciato dalla furia del suo avversario. Quel giorno l'aveva atteso con ansia ed ora che era arrivato non avrebbe buttato al vento l'occasione di ricompensare il fratello dei tanti allenamenti a cui l'aveva sottoposto.

Forza Aiolia... rilassati

Il suo avversario era davanti a lui, lo guardava minaccioso e di certo non avrebbe aspettato un attimo in più per attaccare. Quindi Aiolia scattò in avanti, il pugno alzato con l'intenzione di colpirlo; non ottenne quello che desiderava, però, perchè l'avversario spiccò il volo e mettendosi proprio davanti al sole accecò Aiolia, il quale per evitare di essere colpito dovette rotolare via, verso destra.

Il combattimento si stava rivelando molto bilanciato e sia l'avversario sia Aiolia trovavano difficoltà a primeggiare. Ma se da una parte c'era solo il desiderio di vincere la preziosa Gold Cloth, dall'altra c'era anche la voglia di ripristinare il nome di un fratello mancato troppo presto. Come passarono venti minuti, passò un'ora, e ancora nessuno dei due pretendenti dava segni di cedimento.

Il più stanco tra i due però era Aiolia che, invece di attaccare, preferiva prendere tempo per ragionare su come soprendere l'avversario. E forse faceva bene, perchè l'altro pretendente si stancava continuando a cercare di colpirlo: infatti dieci minuti più tardi avevano tutti e due il fiatone e si tenevano a
debita distanza, mentre tutt'intorno a loro le urla provenienti dalla platea non cessavano.

In quella pausa, Aiolia lanciò una veloce occhiata al Grande Sacerdote, più precisamente allo scrigno dell'Armatura del Leone, che stava proprio ai suoi piedi.

Non mi inchinerò di fronte a lui, me la prenderò e me ne andrò come un'ombra...

Perso in quei pensieri non si accorse che l'avversario lo aveva ormai raggiunto e si apprestava ad affondargli un pugno nello stomaco. Non ebbe nemmeno il tempo di spostarsi, quindi, che un dolore lancinante lo fece piegare in due e gli fece sputare sangue dalla bocca. Prima che l'avversario potesse continuare a colpirlo fino allo svenimento, Aiolia trovò il tempo di portarsi dietro di lui, di prenderlo per il polso destro e di torcerlo fino a sentire lo scricchiolare dalle ossa.

L'altro pretendente lanciò un urlo agghiacciante e si ritrovò costretto ad inginocchiarsi a terra. Ma proprio in quell'istante perfetto per scrivere la parola fine e per coronare il sogno di una vita, Aiolia sentì le forze venirgli meno e cadde gattoni, la testa incassata tra le spalle e un rigolo di sangue che gli pendeva dalla bocca.

Forza Aiolia... non ora, alzati!

E così Aiolia, probabilmente anche grazie agli incitamenti degli amici, riuscì ad alzarsi e anche se malfermo sulle gambe diede un pugno all'avversario, che intanto si stava rialzando. Il pugno lo centrò in pieno viso, facendogli perdere nuovamente l'equilibrio. Cadde quindi a terra, nel terriccio dell'Arena, e da lì non si rialzò più.

Aveva forse vinto? Aiolia non se ne curò molto e ritrovando stabilità alzò gli occhi sulla platea: i suoi occhi leggemente offuscati inquadrarono subito il suo gruppo di amici, felicissimi, poi notò che poco lontano da loro c'era anche Shura. Shura? Sì, lui: stava applaudendo, grave in volto. Aiolia non riuscì a leggere i suoi pensieri.

La sua attenzione fu poi rivolta all'avversario per terra. Si avvicinò per constatare le sue condizioni, un gesto che suscitò molta sorpresa in platea, a quando capì che era solo svenuto si rialzò e finalmente, finalmente il suo sguardo felino fu tutto per l'Armatura che lo attendeva, in cima alla platea; e, dietro quello scrigno così importante, il Grande Sacerdote, che lo squadrava severo e a dir poco furioso.

Aiolia non si fece intimidire dalla sua occhiata che indovinava dietro alla maschera e decise di raggiungerlo, fiero nel portamento nonostante la stanchezza. I suoi occhi però erano solo per lo scrigno d'oro, preziosissimo per lui. Quando se lo ritrovò a pochi centimetri di distanza, non osò nemmeno alzare gli occhi sul Grande Sacerdote: in quel momento provava rabbia, molta rabbia, e ciò gli fece salire presto il sangue al cervello. Baciò lo scrigno, con lentezza se lo mise sulle spalle, ma prima di andarsene decise di scambiare qualche parola col Grande Sacerdote; e quando alzò gli occhi su di lui, lo vide gonfiarsi e farsi immensamente minaccioso. Non aspettò momento migliore e guardandolo sempre con disprezzo sputò ai suoi piedi:

- E questo è per mio fratello - soffiò poi, minaccioso.

Il Grande Sacerdote ebbe un moto di stizza, colpito da quell'assoluta mancanza di rispetto, ma non accennò a muoversi: intorno a lui, gran parte della platea era caduta in un silenzio inquietante.

Aiolia non si trattenne lì un secondo in più: con un movimento elegante diede le spalle al Grande Sacerdote e a passi felini scese dalle gradinate, diretto dai suoi amici.

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Eccoci alla fine di questo capitolo! Oggi ho pubblicato ad un orario più decente, come promesso...
Non ne sono sicura, ma molto probabilmente farò un capitolo simile per tutti i nostri amati ragazzi (*çç*) xD
Ora risponderò alle vostre piacevoli recensioni... bacioni e buon pomeriggio a tutti!!! ^^


KanondiGemini96 : oggi sei la prima, carissima!!! ^^ Premettendo che le tue recensioni mi fanno sempre morire dal ridere, ti devo ringraziare per avermi portato all'ospedale di Milo! ^^ Cam che non sa nuotare? Be', sì, sarebbe il colmo... capisco altri, ma Cam! Cam, Signore delle Energie Fredde! xD *Gio si avvicina all'orecchio di KanondiGemini96* Ad esempio, io non so nuotare... BUAAAAAAAHHHH!!!!! No no, guarda che è vero: non ho mai imparato a nuotare, nessuno ha mai avuto il tempo di insegnarmelo... ma non mi lamento, non è che mi interessi molto e d'estate devo stare al computer per pubblicare su EFP... xD Già, la porta a vetro è andata, ma mia mamma per fortuna è severa ma non tanto. Diciamo che è benevola e pacifista, proprio come Milo (e per forza, anche lei è scorpione.. xD) Spedizione all'inferno??? Sìììììì, che bello, mi piace l'idea che mi saresti venuta a prendereeeee!!! Bacioni ^^


Diana924 : salute a te! Buddha è una cattiva compagnia, sìsì... io non riuscirei a sopportarlo, dato che mi devo sorbire già il latino e il greco d'estate... ^^ Milo è sempre carinissimo, pucciosissimo, tenerissimo ecc ecc xD, e Cam sì, è un po' complessato... come sempre succede nelle mie fic e in quelle di mia sorella!!! Bacioni ^^


aries_no_nike : e ma io sono onnipotente... onnipresente... sì, quel cartone è proprio vecchio, ma vabbé, si deve conoscere un po' di tutto, no? Sei una pecora come Mu?? Posso aggiungermi al tuo gregge? Please.... ^^ Conversione allo yaoi? Noi sinceramente ci abbiamo messo alcuni mesi, almeno due/tre... prima non mi sarei mai immaginata di scrivere storie (e scene) simili, ma ora è del tutto naturale... il tutto grazie ad un gruppo di amiche yaoiste che ci hanno convertite... xD Bacioni ^^


Tifawow : ciauuuu!!!!!! Sìììì, sono ancora viva nonostante la povera porta no... xD Ma mia mamma è pacifica e benevola, non mi ha mai messo in punizione... giusto qualche schiaffo quando ci vuole, ma in compenso sono una brava ragazza, sìsì! Quando incontro le vecchiette per strada mi chiedono sempre in dialetto: "Ma tu sei la figlia dell'Antonella? Ma come sei gentile, proprio gentile..." Eeeehhhh, sono un angelo io... ^^ *Fede si intromette* Non è verooooooo!!!!! Mi minaccia sempre m- *Gio la zittisce* ..ma le voglio mooooolto bene! *e sottovoce* MUAHAHAHHAHAHAHA!!! Cmq... l'amicizia... che tema importante.. io ho pochi amici perchè sinceramente risulto insopportabile a molti, però quelli che ho mi bastano dato che non pretendo molto, a parte il rispetto verso la mia persona e verso le persone a cui voglio bene... a parte questo non richiedo nulla, mica obbligo gli altri a volermi bene! Sarebbe impossibile e crudele... ^^ Grazie per i complimenti per il capitolo, mi fanno sempre mooolto piacere perchè so che vengono dal cuore! Ma tu hai sempre dei cuoricini che ti volano attorno? Wow, che atmosfera piena d'amore! XD Camus che non sa nuotare? Risulterebbe impossibile per lui... di certo non per me, dato che non so neanche fare un paio di bracciate.. BUAAAAAAAAHH!!!! ^^ Milo è molto dolce, ancora un po' bambino dato le battaglie epiche con Aiolia e Mu è un geniooo!! Shura... Shura.... Shura... ma quanto mi piace questo spagnolo! Sto mettendo giù la trama per una storia con lui protagonista, e non sta uscendo male... *ççç* Sìììììì, mi piace ballare! Soprattutto liscio e caraibico, ma ballo anche balli da discoteca anche se non ne vado pazza.. i locali mi piacciono, ma io vado molto spesso alle feste di paese che fanno al parco... oppure dove suonano dal vivo musica jazz, rock... di tutto, l'importante è ballare! E quindi anche a te piace... mmmmmhhhhh, abbiamo MOLTE cose in comune... xD Certo che ballo anche per te, anzi, ieri sera mentre ballavo pensavo proprio a te e a che capitolo postare oggi... ^^ Allora, ora ti lascio, questa risposta è risultata nuovamente chilometrica... Bacioni ^^


Sagitta72 : ciauuuuu Gianduia!!! Innanzittutto voglio dirti che non sei obbligata a recensire tutto e che non sei affatto vecchia... guarda, io sono giovane ma molte volte mi fa male la schiena! ^^ Shura e Deah macchine del sesso??? Yessssss, io la penso come te! Insomma, sono troppo dark! Mi fa piacere che la scena ti sia piaciuta, carissima! Riguardo come è andata dal Grande Sacerdote ho preferito lasciare tutto alla vostra immaginazione... poi dopo aver letto questo capitolo, puoi ben capire l'odio che Leo prova nei suoi confronti.. xD Milo ed Aiolia sono dei bambinoni, sìsì, anche se ormai sono cresciuti... mah!, chi li capisce! ^^ Anche a me la scena di Milo e Cam sa molto di un'intimità moooolto sospetta.. amore eterno, appunto!
Grazie per i complimenti, bacioni!!!!! ^^




Bene, ho finito? Cavoli, mi diverte tantissimo rispondervi.. ora vi lascio, vado a fare un sonnellino, dato che sono distrutta e stasera devo essere pimpante per ballare!!!!!! Buon pomeriggio a tutti!!!! ^^

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Capitolo 16
*** In un giorno d'agosto... ***


16




Gio: eccomiiii!!!!!!! Scusate l'orario, ma oggi sono veramente arrabbiata e dovevo sbollire un po'... quindi non so proprio se questo capitolo sarà candido ed immacolato come gli altri. Non è per la festa di ieri, anzi, mi sono anche divertita tantissimo... sono arrabbiata. Cmq non voglio mettervi di malumore. Buona lettura!



Avviso: mia sorella oggi non aggiornerà "Grande Fratello" per via di impegni personali... aggiorna comunque domani! ^^


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XVI CAPITOLO: IN UN GIORNO D'AGOSTO...



FILOSOFIA BUDDHISTA


Entrò nella Casa della Vergine marciando pesantemente:  i suoi polmoni erano infiammati, il suo respiro irregolare e la testa gli faceva malissimo. In più aveva i muscoli completamente tesi e l'Armatura gli dava talmente fastidio che quasi era tentato di toglierla.

Era quasi all'uscita quando una voce lo richiamò e quindi lo fece voltare. Quella voce:

- Aiolia, neanche passare a salutare il custode? - .

Shaka. Shaka, quel maledetto gli stava facendo perdere tempo... lui che non si era mai lamentato se qualcuno non lo degnava del saluto doveva fermare lui?

- Shaka! - disse un po' stupito Aiolia. Certo, vedere quel ragazzo all'apparenza così innoquo e candido vestire una Gold Cloth gli metteva addosso un po' di paura. Ciononostante non osò abbassare il tono di voce: - Shaka, non ho tempo! - .

Shaka continuava a guardarlo serafico, gli occhi chiusi e le braccia stese lungo i fianchi: - Dove vai così di fretta? - .

- Dal Grande Sacerdote. E adesso lasciami andare - Aiolia fece per riprendere a camminare, ma una forza invisibile lo incollò al pavimento e quindi non riuscì nemmeno a muovere un passo.

- No Aiolia - disse a quel punto Shaka. - Tu non passi senza il mio permesso - .

- E dannazione, non sono mica un nemico! - .

- Non ho detto questo - si corresse il Cavaliere della Vergine, - e comunque ti lascerei passare volentieri - .

- Lascerei? - Aiolia sentì il sangue salirgli al cervello, ciononostante non provò a contrastare l'immenso cosmo del compagno. - Che cosa ho fatto? - .

In tutta risposta Shaka si avvicinò fino a sfiorargli il naso e Aiolia in quel momento provò uno strano timore.

- Leone, mi stai mancando di rispetto. Io non lascio passare nessuno che manchi di rispetto me e ciò che rappresento - .

Perfetto. Veramente perfetto. Sarebbe arrivato in ritardo e il Grande Sacerdote avrebbe avuto da dire...

Aiolia non poteva comunque dargliela a bere. Così si fece minaccioso e soffiò: - E chi saresti tu? - .

Shaka alzò le sopracciglia, diede le spalle al Leone e si allontanò di alcuni passi. - Io non sono né dio, né uomo e né animale. Io sono - .

Io... sono? E che caspita voleva dire? Aiolia sbuffò ironicamente:

- Senti Shaka, non ho tempo da perdere nei tuoi insegnamenti filosofici. Devo andare dal Grande Sacerdote, contando che anche Shura mi inchioderà nella sua Casa- - .

- E per lui, allora - .

- Che? - .

- Per Shura. Sei arrabbiato per lui? - .

Aiolia alzò gli occhi al soffitto, poi si scrollò le spalle e raccogliendo al momento le forze si liberò dal cosmo di Shaka. Riuscì quindi a voltarsi:

- Mi sta sempre appiccicato, quello! - .

Shaka non sembrò intenzionato ad approfondire il discorso. Con un gesto elegante si scostò il mantello, attirando così l'attenzione di Aiolia:

- Leone, abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma,e che non possiede nulla - .

Aiolia a quelle parole alzò le sopracciglia e sfoderò un'occhiata stupita e sconcertata allo stesso tempo: - Scusa Shaka, ma queste frasi te lo sogni di notte? - .

- Sono solo gli insegnamenti del Buddha - .

- E Buddha di qua e Buddha di là - sbuffò Aiolia, iroso. - Se dovessi dividermi da tutto non sarei un uomo! - .

Shaka non accennò a nessuna reazione, solamente gli lanciò un'occhiata di sufficienza: - Tsz, gli uomini. Sono così deboli - .

Aiolia a quelle parole si infiammò: - Ma Shaka, tu quando mediti a che cavolo pensi? Non ti facevo così malato - .

- Questo non ti interessa - .

- Gli uomini non sono deboli, che sia chiaro - .

- Pensala come vuoi - Dicendo questo Shaka si voltò nel frullio del suo mantello: - L'uscita è attraverso la porta. Va' pure - .

- E certo che l'uscita è attraverso la porta! - gli soffiò Aiolia e senza aggiungere altro  marciò fuori senza più voltarsi.


IN UN CAMPO DI FIORI...


Si tenevano ancora per mano quando Milo lo fece sedere in quel bellissimo campo fiorito e poi con dolcezza si mise dietro di lui,  cingendogli la vita con le braccia:

- Ti piace questo posto, Cam? - .

Camus sulle prime non rispose, faceva sempre così quando non sapeva come comportarsi, ma poi il profumo inebriante dei fiori lo fece distendere completamente e quindi si lasciò andare contro il petto dell'amico. - Sì. Riesci sempre a sorprendermi - .

- Sono Milo, io - ridacchiò l'altro accarezzandogli i capelli.

Camus non parlò per almeno dieci minuti. I suoi sensi erano così impegnati nel catturare ciò che tutt'intorno lo circondava che non si accorse nemmeno che Milo lo aveva dolcemente disteso su quel letto di fiori, per poi continuare a guardarlo.

Quando infatti aprì gli occhi, il viso del suo migliore amico non gi permetteva di guardare il cielo e trovandosi controluce era irradiato dalla luce dorata del sole:

- Cam, perchè vuoi diventare Cavaliere? - .

- Me lo hai già chiesto varie volte - .

- Ma io voglio sentirtelo ripetere - .

Camus allora rise ed arricciò dolcemente il naso: i capelli di Milo gli solleticavano le pelle. - Per proteggerti, ovvio - .

- Proteggermi - ripeté Milo con uno strano sorriso. - Guarda che non ce n'è bisogno - .

- Ognuno ha bisogno di protezione, no? Sei tu che me lo hai detto, molto tempo fa - .

- Ahahahaha, hai proprio ragione! Riesci sempre a fregarmi - .

Anche Camus si aggiunse alle risate. Poco dopo però si calmò e gli rivolse un'occhiata insicura. - Ma Milo... siamo lontani dal Grande Tempio? - .

- Non molto, a dir la verità - gli rispose lui, - giusto quanto basta per stare tranquilli - .

- Tranquilli? - .

- Sì - .

Camus gli lanciò un'occhiata scherzosamente inquieta: - E perchè dovremmo stare tranquilli? - .

Milo sorrise sornione ed alzò le spalle. - Ma, chissà! - Poi rise ancora.

Camus questa volta non rise. Gli lanciò un'occhiata divertita, poi rotolò via: la luce del sole lo accecò nuovamente.

Milo si fece improvvisamente inquieto: - Ehi, Cam, ritorna qui! - Sgattaiolando lo raggiunse e Camus gli permise di accucciarsi tra le proprie gambe:

- Milo, ma perchè devi starmi sempre così appiccicato? - .

- Perchè ti voglio bene - fu la risposta, e così dicendo spinse l'amico a sdraiarsi nuovamente.

Camus rise, lo lasciò fare e così Milo lo sovrastò completamente: questa volta si trovava proprio sopra di lui.

- Uhm, Cam, devo dirti una cosa - .

- Sul serio? - .

Milo fece sì con la testa, allora Camus si poggiò sui gomiti per poterlo guardare meglio. - Interessante - Il suo tono era però divertito. - Ma devi dirmi qualcosa o farmi qualcosa? - Rise, cristallino come sempre, e Milo sbuffò sornione:

- Certo che tu ti metti in mente strane idee, sìsì - .

- Be', da come ti sei messo sopra di me si direbbe che tu abbia cattive intenzioni! - Poi anche lui si calmò e divenne più serio. - Anch'io devo dirti qualcosa - .

- Uhm... sentiamo - .

Camus sbuffò, abbassò un momento lo sguardo, poi lo rialzò: - Non credo servano parole - .

Milo allora comprese. Non si mosse, voleva che fosse l'amico a fare il primo passo. E così, infatti, successe.

Quando le loro labbra si accarezzarono, tutti e due furono percorsi da tanti, tanti brividi, segno di sensazioni nuove tutte da assaporare.

Camus faceva con calma, mordicchiava e leccava le sue labbra senza però spingersi oltre; e l'eccitazione ad ogni sua mossa cresceva, tanto che Milo non resistette e sdraiandolo sull'erba schiuse le sua labbra per potervi introdurre la lingua.

Che. Bacio. Magnifico.

Camus non riusciva ormai a connettere nulla, se non il fatto che stesse baciando il suo migliore amico come meglio gli riusciva.

Quel bacio durò parecchi minuti, e nessuno dei due sprecò anche un solo minuto di fiato in altro.


PREPARAZIONE PSICOLOGICA E BISCOTTI...



- Mu! Mu! - Aldebaran provò a cercarlo nel piazzale della Prima Casa, sulla spiaggia, in paese, ma nulla. Lo trovò solo dopo due ore, seduto su un muretto di una stradina che portava ai campi. - Oh, Mu, eccoti - .

Mu percependo la sua presenza aprì gli occhi: teneva la gambe incrociate e il suo sguardo grave metteva addosso una leggera soggezione: - Ciao - .

- Posso chiederti che stai facendo? - .

- Sto rilassandomi in vista del combattimento - fu la risposta serafica di Mu. - Devo distendere i muscoli se voglio farmi trovare preparato - .

Aldebaran a quelle sue parole rise di gusto. - Non ce n'è bisogno, credimi: se Aiolia c'è riuscito anche senza meditare, ci riuscirai anche tu - .

- Voglio comunque fare bella figura. La migliore figura - .

Mu era serio, Mu era composto, Mu era irriconoscibile: quando si trattava di combattere era sempre così e ciò metteva un po' a disagio Aldebaran.

- Mu, ma non pensi di esagerare? - .

- Io esagerare? No, no - .

- Alcune volte metti veramente soggezione - Aldebaran rise e a Mu scappò finalmente un tiepido sorriso:

- Ah sì? Sono sempre io, Aldy. Ma vedi, dopo così tanti allenamenti vorrei vincere senza problemi - .

- Le Armature hanno già scelto il loro proprietario: anche se ti troverai in difficoltà, se tu sei il prescelto la Gold dell'Ariete ti proteggerà - .

- Parole sagge - sospirò Mu, - ciononostante non riesco a stare tranquillo. Devo... pensarci per non pensarci - .

Aldebaran corrugò la fronte: - Pensarci per non pensarci? - .

- Se ti concentri su qualcosa ben presto la si dimentica - provò a spiegare Mu, - e  io devo riuscirci - .

Aldebaran si fece un po' più serio. Si appoggiò al muretto e squadrò l'amico da cima a fondo: - Allora... io me ne vado, così ti concentri meglio - Fece per andarsene, ma le parole di Mu lo fermarono:

- No. No Aldebaran, resta - Poi richiudendo gli occhi sorrise serafico: - Uhm, noto che hai qualcosa in quella sacca - .

Aldebaran allora rise sfilandosi la borsa dalle spalle. - Già, già! - .

- Vediamo un po' cosa mi hai portato - .

- Oh, nulla di speciale - disse allora il compagno, e dalla sacca trasse un grande tovagliolo contenente qualcosa. - Ho fatto dei biscotti per te, Mu - Appoggiò il tutto sul muretto ed allora Mu si mise a gambe a penzoloni. - Uhm, sembrano proprio buoni. Posso assaggiare? - .

- Certo, sono per te! - .

______________________________________________________________

Finiamo così questo capitolo!!!
Allora, la rabbia è un po' sbollita ora... xD, scrivere fa sempre bene!
Per quanto riguardo la prima parte di questo capitolo, vorrei fare alcune considerazioni in merito alla filosofia buddhista, che personalmente apprezzo molto.
In quel pezzo ho fatto citare a Shaka degli insegnamenti molto importanti di Buddha, che qui vi riscrivo! ^^

"Io non sono né dio, né uomo e né animale. Io sono" ---> Con questa frase solitamente rispondo a chi mi sta sui fondelli ^^

"abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma,e che non possiede nulla" ------> Questa frase mi piace molto! xD

"L'uscita è attraverso la porta" -----> ... super saggio!!! ^^

Comunque, ora risponderò alle recensioni!!! ^^


Diana924 : ciauuu! Aiolia sì, ha un complesso di inferiorità ad Aiolos... ma si nasce per superare i proprio limiti, no??? xD Shaka è Shaka, si deve sempre differenziare.. hai proprio ragione!!!!! ^^ Per quanto riguarda cos'ha preparato il trio malefico per Aiolia, ho preferito saltare... però qualcosa su questo saprai, anche perchè il rapporto tra Shura ed Aiolia mi piace troppo e vale la pena approfondirlo.. bacioni ^^


Tifawow: ed eccoci! Le tue recensioni chilometriche ormai sono famoseeee!!!! ^^ Mi fanno molto piacere, ma tu lo sai già... sìsì... xD Diciamo che non sono santina come Shaka, però in complesso sono una brava ragazza... anche se mi arrabbio anch'io a volte, e quando mi arrabbio o sono semplicemente alterata è meglio stare alla larga da me... ecco spiegato perchè mia sorella mi chiama "Saga", mentre lei è "Kanon"... ^^ Anch'io ho il mio gruppo ristretto di amiche che conosco da tempo.. ad esempio la mia migliore amica è Maddalena, una ragazza che ho conosciuto all'asilo... non è che siamo inseparabili, ma ci confidiamo sempre e io mi fido molto di lei. Le altre le ho conosciute verso i dieci anni, credo ^^ Io sono insopportabile, sìsì: la cosa che mi rimproverano molte volte è che sono sempre a fare domande e considerazioni strane... diciamo che mi capita di perdermi in discorsi filosofici, un po' come Shaka ^^ Proprio perchè non parlo di motorini, sabato sera e cose varie (insomma, cosa della mia età) solo in pochi mi sopportano.. XD Mi piace l'atmosfera che aleggia sempre intorno a te, con tutti quei cuoricini... *_* Hai visto che Milo e Camus si sono baciati?? Sìsì, c'era da metterla come parte.. ^^ Milo è istintivo ma quando vuole fa la cosa giusta... con Aiolia sì, concordo, è stato grande: ho voluto mettere lui in quella scena perchè gli altri non mi ispiravano appunto nel concetto di "istintività" ^^ Sììììì, anch'io ne avrei dette di tutti i colori al Grande Sacerdoteeee... e la sua faccia era tutta da vedere, concordo pienamente!!! ^^ Shura... su Shura credo che in verità lui voglia bene ad Aiolia: questa cosa infatti esce allo scoperto in un'uscita di Episode G, quando Shura sorregge Aiolia e lo chiama "amico"... WOW, che scenaaaa!!! T_T Grazie per i complimenti, Tifa, è sempre un piacere soddisfarti.. xD Sì, pensavo a te... chissà perchè, boh! Cmq iera sera sì, mi sono divertita! Sono tornata mezzo morta e non riuscivo nemmeno a tenermi in piedi.. ma vabbé, rischio del mestiere!! ^^ Bacioni!


aries_no_nike : ciaoooo pecorella! Grazie per l'invito nel gregge, anche la Fede vuole aggiungersi.. xD Per quanto riguarda la AioliaxMarin ci sarà di certo, sìsì!, abbi un po' di pazienza! ^^ Grazie per i complimenti, e nel prossimo capitolo.... combatterà il tuo caro Mu! Bacioni ^^


Angel_Dark_Light : ciaooooo! Mi sei mancataaaa!!! *_* Da quando ho fatto quello strafalcione sbagliando il tuo nome mi sono affezionata a te... xD sìsì, il nostro Aiolia è diventato un Cavaliereeee!!! Un Cavaliere nevrotico, naturalmente, da come hai potuto leggere.. xD Bacioni e a presto!!!!! ^^



A domani!!!! ^^


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Capitolo 17
*** Un nuovo Cavaliere ***


17. Un nuovo Cavaliere


Gio: ehm... scusate il ritardo... xD Nel pomeriggio siamo andate a firmare le carte per il computer nuovo che, udite udite, ce lo porteremo a casa giovedì!!!! Era oraaaaa!!!!! XD Sono felicissima, non c'è che dire... un po' stanca, sì, però mi fa piacere pubblicare ogni giorno per voi... xD Buona lettura! ^^

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XVII CAPITOLO: UN NUOVO CAVALIERE


ESPRESSIONE ILLEGGIBILE



Qualche tempo prima...

Superò la Prima Casa senza batter ciglio, ritrovandosi così nel piazzale, a pochi minuti dal paese. Lì Shura, Aphrodite e Death Mask lo stavano aspettando.

- Aiolia! - fece il Cavaliere dei Pesci appena lo vide e quindi anche gli altri due si voltarono.

A Death Mask scappò una risata meschina: - Non pensavo avresti avuto il fegato di venire! - .

Aiolia lo guardò con aria di sufficienza: in verità sono stati gli altri miei amici ad obbligarmi...

- Allora scendiamo al paese? - gli chiese Aphrodite, ed il neo Cavaliere del Leone annuì.

Durante il tragitto non parlò, così come Shura: alcune volte si guardavano, altre invece sembrava che neanche si accorgessero della presenza dell'uno e dell'altro. Aphrodite e Death Mask, invece, erano grandi chiacchieroni.

Entrarono in una locanda poco raccomandata, in cui dei vecchi giocavano e carte ed altri giovani Cavalieri spettegolavano sulle ultime, ma insomma, era quello il clima che impermeava il paese. Appena la compagnia si accorse della loro presenza, tutt'intorno cadde per un momento il silenzio: insomma, vedere quattro Cavalieri d'Oro tutti insieme non era affatto cosa da poco. Ciononostante dopo alcuni secondi il clima si riscaldò nuovamente.

Si sedettero ad un tavolo, Aiolia da una parte e Shura dall'altra, ordinarono quattro birre (le prime di un lungo seguito), poi quando ebbero i boccali sotto tiro Death Mask attaccò il discorso:

- Comunque Aiolia, caspita!, non ti faceva così sfrontato - .

Aiolia teneva gli occhi fissi sul boccale di birra, non che gli interessasse più di tanto, certo, solo perchè non sapeva dove guardare: - In che senso? - .

- Insomma, sputare davanti al Grande Sacerdote... per ben due volte, poi! E poi guardarlo così... cazzo, nemmeno io avrei il coraggio di farlo - .

- Forse perchè non ne hai motivo - fu la risposta del Gold del Leone, che poi lanciò un'occhiata a Shura ritornandosene successivamente a farsi gli affari propri.

Death Mask fu il primo a scolarsi l'intero boccale di birra e a chiederne un altro; poi Shura e poi Aphrodite. Aiolia non aveva ancora toccato il suo.

- Aiolia, non ti piace la birra? - gli chiese improvvisamente Aphrodite.

- Sì che mi piace - rispose l'altro, - solo che non sono un beone come voi - .

Death Mask ridacchiò: - Ahahhaha, ma su tuo conto se ne raccontano molte! Non ti piace bere? Io non ci credo tanto. Insomma, il tuo amico Milo beve quando vuole, e parecchio! - .

Aiolia strinse forte il boccale di birra, giusto per trattenersi. Aveva colto nel tono di Death Mask un qualcosa che non gli piaceva. - Sì - soffiò poi, prima di scolarsi la birra senza prendere fiato nemmeno per un attimo.

Aphrodite: - Shura? Shura, perchè non parli? Solitamente sei così loquace, tu! - .

Ma che bella battuta! Shura loquace! E quando mai?

Aiolia gli lanciò una veloce occhiata e solo in quel momento il Cavaliere del Capricorno si rianimò e, con il boccale di birra alle labbra, disse scandendo bene ogni singola sillaba: - Sei stato molto bravo, Aiolia, nel combattere - .

Espressione illeggibile e complimento a dir poco sgradito. Aiolia strinse forte il boccale di birra vuoto, solamente Athena sapeva quanto avrebbe voluto prenderlo a botte in quel momento. Quel tono, quel tono di voce che proprio non sopportava... Per distrarsi ordinò un'altra birra, che appena gli fu messa sotto al naso venne trangugiata alla velocità della luce. - Grazie Shura - lo ringraziò poi con un ghigno di sfida dipinto in volto, - ma i tuoi complimenti non li voglio - .

- Uhm, peccato - .

- Perchè peccato? - .

- Te li meriti, dopotutto - .

Espressione illeggibile.

Silenzio. Aiolia, nervosissimo, ordinò un'altra birra e trangugiò pure quella.

A parlare fu Death Mask: - Eddai, Aiolia, ricevere complimenti da un tipo come lui non è da poco! Insomma, il grande spadaccino del Grande Tempio non spreca mai le parole! - .

Aiolia alzò le sopracciglia: - Tsk, non mi interessa - .

Shura allora sembrò rianimarsi: - Senti Aiolia, io non voglio essere in contrasto con te per tutta la vita - .

- Arrenditi, non hai speranze- - .

- Io non ti detesto, voglio che sia chiaro - L'occhiata di Shura era sincera. Oh sì che era sincera. - Continua pure ad odiarmi, ma sappi che non otterrai nulla così - .

- Io non voglio ottenere nulla, infatti - rispose Aiolia, inespressivo, - e comunque non ho bisogno della tua pietà - .

- Essere Cavalieri non significa solo combattere. Significa anche conoscersi e stare insieme - Detto da un eremita come Shura la cosa risultava parecchio esilarante, - ed è inutile che ti allontani da tutto e da tutti perchè Aiolos- - .

- Non pronunciare il suo nome - si infiammò improvvisamente Aiolia, e Shura decise di starsene zitto, - perchè Shura, se lo pronuncerai nuovamente tutti potranno ammirare la tua testa volare in mare - .

Ma che bella minaccia. A Death Mask venne quasi voglia di congratularsi, lui che di minacce se ne intendeva, ma restò zitto. Aphrodite invece sorseggiava tranquillamente il suo quinto boccale di birra, completamente disinteressato all'argomento.

Shura; la sua espressione illeggibile. Senza nessun preavviso si alzò e lanciando un'occhiata di fuoco ad Aiolia se ne andò. Uscì a passi decisi dal locale.

Aphrodite allora esplose... altro che disinteressato! - Ehi, bel dialogo! Aiolia, complimenti per la minaccia, credo abbia fatto effetto! - .

- No no - A parlare fu Death Mask, - nessuna cosa sfiora o preoccupata Shura. Lui è l'hombre del Grande Tempio, mai si farebbe intimidire. Aiolia, secondo me se ne è andato perchè vuole meditare bene su come spaccarti il culo - .

Aiolia tacque, non volle esprimersi. Era sicuro di aver letto nell'occhiata di Shura malinconia, rabbia e malinconia. Ma non poteva lasciarsi andare alla compassione.

- Cazzo! - sbottò improvvisamente Death Mask, - quindi tocca a me pagare il conto? Non è possibile, tutte le sacrosante volte! - .

La serata trascorse così, tra i discorsi poco casti di Aphrodite e Death Mask e tra Aiolia perso a vagabondare in un oceano di pensieri...


SI COMBATTE!


...in un oceano di pensieri. Guardava ancora Shura, dall'altra parte della platea, quando Aldebaran lo richiamò in terra:

- Aiolia, ma ci sei? - .

- Eh? - .

- Come "eh"? - lo riprese scherzosamente Milo. - Mu è già pronto a combattere e tu mi dici "eh"? - .

- Cosa? Mu- - Solo allora distolse lo sguardo da Shura, che in quel momento si era voltato a guardarlo, e rivolse l'attenzione su Mu, al centro dell'Arena.

- Sarà un combattimento... ma un combattimento... - cominciò a dire Milo, - spettacolare! - .

Shaka, che era di fianco a loro, annuì abbassando il capo: - Mu vincerà - .

Camus fu il primo a parlare: - Cosa te lo fa pensare? - .

- Guarda il suo avversario come se lo conoscesse da tempo. Sìsì, prevederà ogni sua mossa - .

Gli amici tacquero un momento, poi Milo sbottò: - Tsk, megalomane. Anche l'avversario è bravo e poi come farà Mu a prevedere ogni sua mossa? - .

- I suoi poteri sono sorprendenti. In più percepisco chiaramente che Mu sarà il nuovo Gold dell'Ariete. Già già - .

Incomprensibile. Tutto ciò che diceva Shaka era incomprensibile. Forse fu per questo che gli amici lo lasciarono perdere subito dopo, lui che nemmeno apriva gli occhi per vedere il suo compagno combattere! Ma se lui vedeva lo stesso... mah!, incomprensibile!

E sotto, a pochi metri, Mu: studiava l'avversario con un'occhiata seria, calma, i suoi muscoli erano completamente rilassati e il suo cuore pulsava normalmente. Non era nemmeno nervoso.

Mhm, prevedeva un bel combattimento.

Dopo i vari saluti al Grande Sacerdote, Mu lasciò volontariamente all'avversario il tempo per attaccare; con un'agile mossa evitò lo scontro.

Dagli spalti, Aiolia e Milo commentano:

- Lia, mi sembra che Mu non voglia assolutamente combattere - .

- Be', dovrà farlo comunque tra poco. E non chiamarmi Lia - .

- Perchè? - .

- Perchè ora sono Leo - .

- Uhm, scusa - .

Shaka si aggiunse: - Guardate con che eleganza Mu evita i colpi... sìsì, lui diverrà Cavaliere - .

E come cavolo faceva a guardare con gli occhi chiusi? Domanda a cui Milo ed Aiolia non troveranno mai risposta.

Il combattimento, intanto, continuava. Mu era costretto a contrattaccare per riprendere fiato, dato che l'avversario era molto agile e ciò non gli permetteva di ragionare su come stenderlo al suolo. Ma una garanzia ce l'aveva... quale? Le sue capacità mentali.

Infatti dopo alcuni minuti il combattimento si ribaltò: era Mu che deteneva il controllo sull'avversario, bloccando anche le sue mosse più veloci e obbligandolo a desistere ai suoi intenti. Un calcio nello stomaco, poi un pugno.

- Certo che Mu picchia quando vuole, eh? - fu il commento di Aldebaran che osservava rapito il combattimento. Camus non disse niente: stringeva forte la mano sinistra di Milo, tanto per stare tranquillo, mentre Milo era appallottolato contro la spalla di Aiolia; nessuno di loro tre fiatava.


CRYSTAL WALL


Il combattimento era spettacolare: Mu parava di tutto, persino i colpi più improvvisi e ben presto i quattro amici furono obbligati ad assegnare un punto a Shaka per averci azzeccato.

Tra capriole e numeri circensi, Mu era veramente elegante. Dopo alcuni minuti, però, il suo avversario riuscì a stare al suo passo e l'incontro si fece ancora equilibrato. Il Grande Sacerdote, intanto, dall'alto della sua posizione valutava.

Mu ben presto si stancò e il suo avversario riuscì a fare breccia nelle sue difese: con un agile balzo si fece trovare alle sue spalle, e Mu non fece in tempo nemmeno ad accorgersi che l'altro, con un calcio ben assestato, lo fece volare dall'altra parte dell'Arena.

Strillo collettivo di stupore da parte del pubblico.

Ma Mu non si schiantò contro il muro degli spalti, frenò prima la caduta scivolando elegantemente sul terriccio dell'Arena; e magicamente, proprio mentre l'avversario si apprestava a colpirlo nuovamente, proprio mentre Mu chiudeva e poi apriva le braccia, un muro invisibile si formò davanti alla sua figura e l'altro pretendente non riuscendo a frenare la corsa andò a sbatterci contro.

Volò lontano una ventina di metri, mentre il pubblico strillava d'incredulità.

L'avversario cadde sulla platea, danneggiandola e costringendo molti spettatori a scansarsi.

Mu era sbalordito, non riusciva a credere a ciò che era riuscito a creare: il Crystal Wall, tecnica difensiva del Sacro Guerriero dell'Ariete. Quel muro invalicabile perse potenza subito dopo, andando a dissolversi.

L'avversario non si rialzò, no, era svenuto per l'impatto.

Applausi scrosciarono dalla platea, allora Mu guardò il Grande Sacerdote, sorridendo felicemente; anche lui stava applaudendo.

Il mio Maestro... il Sommo Sion è molto contento

Peccato che sotto quella maschera non si nascondesse Sion... ma Mu non lo sapeva, non poteva saperlo, così senza tentennamenti gli si avvicinò, si inchinò, fece tutto quello che era necessario e poi poté finalmente baciare quello scrigno dorato, il suo.

_______________________________________________________

Eccoci alla fine di questo capitolo!!!! Insomma, che dire?? Tra Aphrodite e Death che fanno strage di birra e Mu che usa il Crystal Wall (e pensa che il Grande Sacerdote sia il suo caro Maestro Sion... xD) non c'è proprio nulla da aggiungere... a presto!!!!! ^^


Diana924 : salveeee!!!! ^^ Shaka non è normale, certo che non è normale... lui è Superiore altri altri, Lui è il Buddha... U.U xD, povero Shaka, mi dispiace però che non si comporti come un ragazzo qualunque... ^^ Essì, Milo e Cam ci hanno dato dentro, finalmente (senso ambiguo.. xD) E come posso concludere?? Be', viva la pucciosità!!!!!!!!! Bacioni ^^


Tifawow : eccoti qui, carissima! Sono felice che ti sia piaciuto il bacio tra Milo e Cam.. sai, non sapevo come farlo... xD Io non conosco molte persone mature, a dir la verità... le persone parlano sempre delle stesso cose. Mai parlare di filosofia, del futuro, di sogni fatti durante la notte, di mitologia, di Saint Seiya, di yaoi, di fare beneficienza, dei problemi del mondo?? Uff!, beata te! I miei coetanei non sono molto a posto.. xD Oh, io quando mi arrabbio sono capace di tirare giù tutti i santi del Paradiso... diciamo che la mia anima è divisa in due parti: da una parte l'angelo, da una parte il diavolo. E quando si infiamma il diavolo... miiii, meglio non avvicinarsi a me! ^^ Posso aggiungermi anch'io come un filo d'erba??? Please... sìììì, bello quando si sono abbracciati, credo che a parte il bacio quella scena sia la migliore... insomma, Milo dietro Cam che gli avvolge la vita in un tenero abbraccio e il francese che si scioglie tra le sue braccia... mmmmhhh, che scena!!!!! Cmq, sì, anch'io vedo Cam come il meno esplansivo... però questa volta ho voluto che lui prendesse l'iniziativa... xD Allooooora, spero che Mu ti abbia soddisfatto in questo combattimento! Sìììì, Aldy con la merendaaaa!!! Uff, volevo esserci anch'io!!!!!! ^^ Hai potuto anche gustare quello che è successo tra Shura ed Aiolia alla locanda... xD Shaka con le sue frasi è un bullo!!! Be', ammetto di essere filo-buddhista, ammetto che non mi piacciono le religioni e che preferisco le filosofie orientali... il buddhismo è quella che apprezzo maggiormente, non c'è dubbio U.U Quindi io ADORO Shaka nonostante sembra che lo prenda un po' per i fondelli! ^_^ Cmq don't worry se ieri ero arrabbiata, è perchè con tutti questi impegni io e mia sorella siamo un po' rimaste indietro con l'altra fic, "Dodekatheon"... e non abbiamo più quei capitoli di vantaggio, ergo dobbiamo scriverli il giorno prima per pubblicarli.. xD, ma ora è tutto a posto, ero solo nervosa! Hai avuto fortuna due sere fa, eh? Per fortuna avevi la macchina, però.. sai, anch'io mi perdo in chiacchiere.. si nota???? Bacioni!!! ^^


Sagitta72 : salve Gianduia! Aiolia è troppo bullo!!!, io lo adoro il nostro leoncino che fa le fusaaa (non al Grande Sacerdote, certo... ^^) Certo, so che sei felice per il pezzo centrale, tu stavi aspettando solo quello... xD La festa con il trio l'hai avuta in questo capitolo e non è stata mica tanto una festa!!!! xD Bacioni ^^


aries_no_nike : forza Mu!!!!!!!!!!!!!! Vedi che Mu è riuscito nell'intento??? xD, io ADORO Mu!!!!!! Ma comunque non ti ingelosire, sai che io sono per i tipi come Milo... ^^ Be', felice che il bacio ti sia piaciuto!!!!! E Shaka... Shaka è bullooooooooooo!!!!!Bacioni ^^


Angel_Dark_Light : ciauuuu!!!!! Ma fa niente se ti sfugge un capitolo, eh! ^^ Cmq mi fanno sempre piacere le tue recensioni... xD Guarda, per quanto riguarda la parte di Cam e Milo sull'erba ho voluto tagliare per lasciarli alle loro effusioni.. essì, anche la mia mente si è accesa *mode yaoi estremo on* xD E cmq io non ti odierò mai, anche se scrivi qualcosa di "strano" nei capitoli della tua storia... ^^ Bacioni ^^


KanondiGemini96 : eccoti caraaaaa!!!! ^^ Aiolia è un Cavaliere, ormai... molto cavalleresco tutto ciò che fa... cioè, non proprio tutto... ^^ Anche tu entusiasta per il bacio tra Milo e Cam?? Uhm, non sei l'unica.. MUAHAHAHAHA!!!! Ehm... ritornando seria... povero Shaka, perchè lo accusi così di nascondere dell'ouzo?? Shaka è Shaka!!!! ^^ Sìsì, io non so proprio nuotare... nutro una paura tremenda dell'acqua alta.. ma se ti metti d'accordo con Milo per qualche incontro... mmmhhhh, verrei di sicuro!!!! Allora, per il mio ritorno dall'Ade (non so, potrebbe servire che tu lo sappia.. xD) vorrei molto il mio Milo, Kanon e Mu! Bacioni ^^



A domani, gente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^^
 


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Capitolo 18
*** Atene! - 1. preparativi - ***


18. Atene! - 1. preparativi -



Gio : salveeeeeeee!!!!!!!  Bene bene... siete tutti felici che anche Mu sia diventato Cavaliere??? Essì, il nostro caro bambino dai capelli lilla è cresciuto, ormai! Ora, per staccare dagli impegni "cavallereschi", un capitolo rilassante... se si può definire rilassante! Buona lettura!!!


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xviii capitolo: ATENE!
1. PREPARATIVI


PARTENZA...



Sette di mattina.

Camus riusciva sempre a sfuggirgli da sotto il naso; Camus molte volte era pià furbo di quello che sembrava; Camus, in sintesi, spesso spariva senza lasciare traccia. La notte l'avevano trascorsa assieme, come succedeva spesso, ma quando Milo si era svegliato il suo caro amico non era più di fianco a lui. Strano.

Forse era per questo che il giovane greco aveva fatto due volte il giro del paese e altrettanto tempo lo aveva speso per controllare al Grande Tempio, in tutte le Case... Ma nulla, era sparito e lui era preoccupatissimo.

Non mancava molto alla sua investitura da Cavaliere (perchè Milo era sicuro che Camus sarebbe diventato Cavaliere) ma proprio non riusciva a capire perchè il suo caro amico fosse sparito. Nemmeno il suo maestro sapeva qualcosa, perchè come gli aveva detto "oggi l'ho lasciato libero di scorrazzare".

Milo aveva avuto un moto di stizza per quella sua risposta, quasi lo centrava con un bel pugno, ma si era trattenuto. Ora girovagava a testa bassa, le mani in tasca e la mente altrove.

Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam...

- Milo - La voce di Shura lo fece balzare sull'attenti, ma quando capì che si trattava proprio del Cavaliere del Capricorno si afflosciò ancora:

- Uhm... ciao - .

- Milo, mi sembri un po' giù - .

- Non riesco a trovare Cam - .

Quando finì di parlare Shura accennò un sorrisino meschino: - Camus? Camus è ad Atene - .

Milo si sentì morire: - Cosa?? E a fare che? - .

- In biblioteca, ovvio. A studiare - .

- E perchè proprio ad Atene? - .

- Forse ci sono libri più interessanti - .

Milo iniziò ad agitarsi. - Ma... ma... il permesso... l'ha avuto no?, e se si perde?, se succede qualc- - .

Incredibilmente Shura scoppiò a ridere: - Calmati! Sì che ha avuto il permesso... e poi cosa potrebbe succedergli? - .

- Io... boh, qualc-.... santo cielo, devo andare... ad Atene... - Fece dietrofront, ma la voce di Shura lo fermò prima che potesse allontanarsi troppo:

- Non hai il permesso, Milo - .

- Che? - cadde dal pero il ragazzo. - Il che? - .

- Il permesso - gli ripetè Shura, - e poi lascia un po' in pace Camus. Insomma, ti comporti come se fossi il suo amante! - .

Ma io sono il suo amante...

- Shura, posso chiederti un favore? - .

Shura restò un momento zitto, attento e pronto a scattare, poi però sembrò rilassarsi: - Vorresti dire, "posso chiederti il permesso", giusto? - .

Milo diventò paonazzo: - Uhm... ehm... sìsì, ecco - .

- E perchè? - .

- Perchè tu sei un fedelissimo del Grande Sacerdote - fu la risposta. - Per favore... Shura, so che sono pesante ma- - Poi si bloccò e riprese dopo una lunga pausa di silenzio: - Magari.. magari porto con me anche Aiolia così stai sicuro che non mi accade nulla.. - .

- Sìsì, va' pure. Informo io il Grande Sacerdote - .

Milo si trattenne dalla voglia di abbracciarlo. - Grazie mille! Vedrai, non succederà nulla! - .


QUESTIONE DI STILE


Dopo questo veloce dialogo, Shura si allontanò diretto alla Tredicesima Casa mentre Milo scese... scese fino alla Casa del Leone. Non sapeva perchè ne sentiva il bisogno, ma quel giorno era in vena di chiedere favori. Insomma, non poteva di certo andare ad Atene da solo, e solitamente ad Aiolia piaceva fare un giro in città.

Così entrò nella Quinta Casa, sicuro e leggermente consolato nel sapere Camus al sicuro tra i suoi libri.

Improvvisamente uno voce tuonò:

- Chi è che entra così nella mia Casa?? - .

Milo ghiacciò sul posto, deglutì a vuoto: Aiolia... Aiolia era leggermente nervoso, quel giorn-

- Milo! Milo, che ci fai qui? - .

Eccolo il suo caro amico, la sua sfavillante Armatura, quell'occhiata felina che faceva paura pure a lui.

- Ehm- - .

- E rispondi! - .

- Sono venuto per chiederti se ti andava di- - .

- Mi devo allenare! - .

- ...venire ad Atene con me - .

La furia che si leggeva nello sguardo di Aiolia sembrò sciamare poco a poco, fino a svanire. E finalmente, placatasi la tempesta, sul volto del giovane Leone si dipinse il sorriso:

- Ma sì, dai! - Impegni rimandati. - Hai già chiesto il permesso? - .

- Sìsì - .

- Sì!!!!! Vengo subito! Aspetta che vado a prepararmi -, e così dicendo Aiolia sfrecciò via rintanandosi nelle sue stanze.

Milo allora si accucciò contro una colonna ed aspettò. Aspettò. Aspettò.

Dieci minuti.

Venti minuti.

Trenta minuti.

- Aioliaaaaa!!!!! - lo chiamò poi, completamente iroso.

A rispondergli, la voce dell'amico:

- Sì, ancora un momento! - .

- E muoviti! - .

Poco dopo (fortuna per la salute mentale di Milo...) Aiolia di sporse da un corridoio sulla sinistra:

- Milo, vieni un attimo! - .

Milo allora sbuffò, si alzò ma non lo raggiunse: lo guardava con un certo sospetto. - E perchè, scusa? - .

- Vieni a prepararti anche tu, no? - .

- Cosa?? - .

- Avanti! - lo incoraggiò l'amico. - Mica vuoi andare in giro vestito così! - .

- Qualcosa in contrario? - .

- Sì! - .

Aiolia era intrattabile. Aiolia era irremovibile.

Milo allora fu costretto a raggiungerlo e appena gli fu davanti, il compagno lo trascinò nelle sue stanze e lo posizionò davanti ad un grande specchio:

- Allora, vediamo un po' come aggiustarti... - .

Solo in quel momento Milo si rese conto dell'abbigliamento di Aiolia: scattò via dalla specchio, come se si fosse punto. - Aiolia!, ma come diavolo ti sei vestito? - .

Jeans stropicciati, maglietta rossa, fascia rossa (che tanto gli ricordava Aiolos...) gilet in pelle scura... solo la sua cresta leonina era riconoscibile.

- Questione di stile! - rise Aiolia rimettendolo davanti allo specchio, - ed ora vediamo come vestirti- - .

- Cosa?? - strillò ancora Milo. - Ma io so vestirmi anche da solo! - .

Aiolia non rispose: era intento a studiarlo da cima a fondo, capelli, pelle, tonalità del tessuto che si adattava meglio, pantaloni, scarpe...

- Senti Leo, io ti sono grato per questo tuo interessamento, ma- - .

- Trovato! - fu l'urlo improvviso di Aiolia che fece saltare il cuore in gola al povero Milo.

- Ehm.. Leo, cosa?- - .

- Ora stai qui, so cosa puoi metterti addosso - .

- O santo cielo - .

Aiolia sparì per alcuni minuti, poi ritornò con dei 
bianchi pantaloni da equitazione ed una larga camicia azzurra:

- Così sì che starai bene! Forza, mettiteli addosso! - .

Milo diventò rosso come un peperone. Prese i vestiti, ma notando che Aiolia né si voltava né usciva dalla stanza decise di parlare: - Ma non guardarmi, Leo! Ti sembra educato? - .

- Avanti, siamo amici eh! - .

- Non me ne frega. Voltati! - .

Aiolia sbuffò sghignazzando, quindi si voltò. Decise di non giocare brutti scherzi all'amico, e solo quando quest'ultimo gli disse che era pronto si voltò.

Mhm, doveva ammettere che Milo stava proprio bene così vestito.

- Perfetto!, sei bellissimo Milo! - .

Il sorriso di Milo si spense un attimo, giusto per qualche secondo, poi ritornò: - Oh, grazie! - . 

- Forza, andiamo in bagno! - gli disse quindi Aiolia, e prendendolo per un braccio lo trascinò fuori da quella stanza.

Il sorriso di Milo si spense nuovamente. - Eeeehhh?? In bagno a fare cosa?? - .

- Vedrai, vedrai... - .


IL TERRORE DI MILO...


Altro specchio, solito Aiolia che lo studiava attentamente:

- Mmmhh... no no, qui bisogno sistemare un po' le cose... - Fece per toccargli i capelli, ma Milo si scostò bruscamente:

- I miei capelli no!, non toccarli! - .

Aiolia allora ritirò le mani, ridendo: - Va bene, scusa... - .

- Stiamo perdendo tempo. Ti ho invitato a venire perchè so che ti fa piacere, ma devo andare anche a ritrovare Camus che- - .

- Camus è ad Atene? - .

- Me lo ha detto Shura. In biblioteca - .

Aiolia scoppiò a ridere: - Ad Atene ci sono moltissime biblioteche! E poi comunque non gli succederà nulla - .

- Ah sì? - .

- Sìsì - Detto questo Aiolia si avvicinò ad una mensola, e da lì prese quella che sembrava una boccettina di profumo. - Milo, ti piacciono i profumi? - .

- Che cosa? - gli chiese Milo, e quando si accorse di cosa aveva in mano l'amico lanciò uno strillo acuto, si appiccicò alla porta e fece per uscire. Chiusa. - No Leo, non provare a spruzzarmelo addosso! - .

Aiolia rise e poi un ghigno malefico gli si dipinse sul volto. - Dai Milo, sarà veloce ed indolore- - .

- No no no no no no no no no no no no- - .

Troppo tardi. Aiolia spruzzò e Milo sembrò imbizzarrirsi a tal punto che prese a correre in giro per il bagno, cercando in tutti i modi di proteggersi. - Noooo, basta Leo, ti pregooo- - .

- Finito! - Aiolia smise di spruzzare poi si avvicinò all'amico per odorarlo. - Oh, ora sei proprio pronto! - .

- Ma puzzo come una carogna! - si lamentò Milo, e fece per entrare nella doccia; ma Aiolia lo prese per la camicia e lo allontanò da lì.

- No no, non c'è tempo - lo riprese poi canzonandolo scherzosamente. - Ormai sono le nove di mattina, carissimo, ed Atene non è mica a cinque minuti - .

Milo mise il broncio: così profumato e così vestito Camus lo avrebbe deriso, perchè lui era Milo, il futuro Cavaliere dello Scorpione... non un modello!, lui era un combattente!

Aiolia scoppiò a ridere, poi trascinò l'amico fuori da lì ed insieme cominciarono a scendere le gradinate.

Destinazione, Atene.

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Chissà cosa succederà ad Atene... chissà chissà... vi lascio con questo interrogativo, popolo! ^^ Cavoli, tra poco con tutti questi interrogativi esplodete... xD


Diana924 : ciauuu!! Bello il trio, sìsì, concordo pienamenteeee!!! xD Come fa Shaka a vedere??? Boh!, e chi lo sa! I comuni mortali non possono saperlo... ^_^ Lode anche a Mu, che ora ha l'Armatura!!!! Ehm... mi chiedi se anche Mu è andato a scolarsi birre con il trio? No no, lui no, solo Aiolia... per lui e gli altri ho altro un serbo.. MUAHAHAHAHA!!! Bacioni ^^


Tifawow : salveeee!!! Come sempre recensioni chilometriche, eh? Grazie ancora per i complimenti per la scena del bacio di Milo e Cam, diavolo, non pensavo fosse piaciuto così tanto! Dilemma di crescere?? Mh, ce ne sono molti... trovare coetanei con i tuoi stessi interessi è uno di questi.. xD Già, povero Mu, concordo anch'io... il semplice fatto che in verità non è Sion il Grande Sacerdote mi mette un po' a disagio... però come scena era bella, quindi l'ho aggiunta. Che malinconia, però! Quando poi Mu viene a saperlo, ci rimane anche un po' male! xD Shaka non è stato costretto ad uscire col Trio Malefico (!!), solo Aiolia.. perchè era stato invitato da Shura, ovviamente.. per lui e per gli altri ho altro in serbo, ma non ti dico nulla *_* Aiolia è mooooolto ironico quando vuole! La sua ironia è capace di zittire pure tipi come Death Mask, a volte! Sìsì, l'uscita è piaciuta anche a me... insomma, ora sono grandi ma vederli uscire per qualche birra li riporta un po' a quando non avevano così tanti impegni... sìsì... Io però sono dalla parte di Shura, in quanto io adoro Shura (anche Leo, certo). Però Shura... Shura ha qualcosa in più... la malinconia, forse. Certo, anche Aiolia, ma di Shura mi fa stare male il pensiero che non riesca a farsi capire dal fratello di Aiolos T_T Cmq, scacciamo la tristezza... xD Grazie per i complimenti per il pc nuovo, bacioniii!!!!!!! ^^
PS: come sempre ho sottinteso che le tue recensioni mi fanno molto piacere.. xD


Sagitta72 : salveeee!! Innanzitutto non resisto nel dirti una cosa... la tua recensione sull'ultimo capitolo di Dodekatheon mi è piaciuta tantissimo! Non posso dirti il motivo, altrimenti schiatti... ^^ Cmq... devo anche ringraziarti per le "corrispondenza" di e-mail di questi giorni.. mi fa molto piacere parlare con te! ^^ Death e Aphro sì, sono un po' bastardi, perchè sanno tutto ma continuano a prendere in giro Leo... e Shura.. Shura... la malinconia che si porta dentro questo Cavaliere mi ha sempre colpita T.T Tutti rinsaviscono, sì, ma in Hades! xD Lode a Mu e Cam che stringe la mano a Milo... mhmhmh.. sìsì, che carini! E chissà cosa succederà ad Atene.. so che te sei innamorata pazza di Cam... e chissà chissà... non ti dico nulla! Intanto, bacioniii!!!! ^^


aries_no_nike : ehm... sìsì, Mu lo lascio a te, ho capito... *Gio si allontana e va a rintanarsi con Milo* MUAHAHAHAHA!!!!! Cmq... complimenti a Mu, che quando vuole picchia pure lui! ^^ Death camionista??? Mhmhmh, be' io ce lo vedo... Aphro lo vedo come molto pettegolo.... non so perchè.. xD Shura = Antonio Banderas.... sììììììììì, sbava sbava che anch'io mi aggiungo!!! Sìsì, Shura vuole bene ad Aiolia, non vuole averlo contro per tutta la vita.. ^^ Povero sì, Mu... se sapesse che Sion è già schiattato.... bacioni!!!! ^^


Angel_Dark_Light : ma no che non ti odierò! Io non odio nessuno!, io predico il "Peace and Love" e dovrei odiarti?? xD Shura ed Aiolia non riescono a trovare un punto di contatto... Shura vuole bene ad Aiolia, ma Aiolia non capisce ed è rimasto a quel giorno in cui il fratello lo ha lasciato... trauma infantile... normale, normale U.U Ma ti immagini Shaka che va a sbattere?? ahahahah! Io al minimo creperei dal ridere!!! ^^ Bacioni!!!! ^^


KanondiGemini96 : zalveeeee!!!! ^^ Posso aggiungermi anch'io all'appuntamento con il trio ed Aiolia??? Anche se non bevo alcolici, magari per un bicchiere d'acqua... devi sapere che a me non piacciono proprio le cose alcoliche... soprattutto la birra! xD Congratulazioniiiii MUUUUUUUU!!!!! ^^ Povero però, non sa che il suo maestro è già schiattato... MUAHAHAHA!!! Sìììììì, anche secondo me Shaka beveeeeee!!! Bacioni!! ^^



A domani, come sempreeee!!! ^^


 
 

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Capitolo 19
*** Atene! - 2. gelosia - ***


19. Atene! - 2. Gelosia -



Gio: eccomi!!!! Naturalmente mi scuso per il ritardo, ma il giovedì è sempre così... MUAHAHAHHHA!!!!!! Be', dopo avervi lasciato sulle spine per 24 ore (agonia! xD) finalmente potrete leggere cosa accadrà ad Atene tra Aiolia, Milo e Camus... buona lettura!

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XIX CAPITOLO: ATENE!
2. GELOSIA


ALLA FERMATA DEL BUS...



Il bus uscì dal fiume di traffico, accostò ad una fermata e lì Aiolia decise di scendere:

- Qui, Milo, muoviti!, scendiamo! - .

- Arrivo, arrivo! - .

Per non perdere di vista Aiolia, Milo dovette farsi strada tra le donne anziane con una certa prepotenza: cosa non molto cavalleresca, infatti quando fu fuori Aiolia si voltò a guardarlo e prese a ridere come un pazzo:

- Oh, Milo, dovevi vederti, tra tutte quelle signore!- - .

Milo mise il broncio: - Non c'è nulla da ridere, Atene è affollata in questo periodo e se ti succedesse qualcosa a pagarne le conseguenze sarà Shura - .

- Shura? - L'espressione di Aiolia era interessata, - oh, un motivo in più per cercare i guai, no? - Poi scoppiò ancora a ridere.

- Aiolia, non è divertente! - lo riprese severo Milo mentre la gente usciva ancora dal bus ed i turisti affollavano il marciapiede. - Avanti, andiamo a cercare Cam- - .

- Eeeeehhhh?? - fu l'urlo che ricevette in tutta risposta, - non se ne parla! Sono venuto qui per divertirmi, non per correre dietro ad un francese - .

- Ma Aiolia, Cam- - .

- Guarda che non è deficiente come te - rise Aiolia, divertito, - mica si perde! - .

- Ma io sono lo stesso preoccupato - .

- Be', vacci tu a cercarlo. Ci troviamo qui alle sei di sera, okay? - .

- ... - .

Aiolia non ottenendo risposta fece per andarsene, ma Milo prendendolo per un braccio lo fermò:  - Ma sei pazzo? Metti che succeda qualcosa- - .

- Che cosa? - .

- Mah, non lo so. Può sempre succedere di tutto nella vita - .

Aiolia allora si fece un po' più serio: - Senti, detto sinceramente non mi va di andare a cercare Camus. Insomma, sono tantissime le biblioteche ed ora che le giriamo tutte è già sera - .

- Be'... - Milo si fece pensoso, quindi Aiolia restò ad aspettare il responso. Poi: - Cerchiamo di ragionare come farebbe Cam - .

- Ahahahhha, divertente! - .

- Io andrei alla biblioteca più grande, più famosa, più ricca- - .

- Ma è lontanissima! - .

- Be', intanto facciamo una bella passeggiata, no? - .

Aiolia restò un momento zitto, stava meditando, poi però si sistemò il gilet ed alzò un sopracciglio: - Uhm, mi hai convinto. Andiamo a vedere come sta il francese, ma io non mi trattengo in biblioteca - .

Milo sorrise: - Oh, ma nemmeno io avevo intenzione di trattenermi. Forza, andiamo! - .


SENTIMENTI


Quaranta minuti ed ancora non erano arrivati. Atene, la loro Atene, era una città molto vasta.

Aiolia aveva proposto a Milo di prendere un bus, così da arrivare prima, ma Milo aveva rifiutato dicendo che "i soldi serviranno dopo per il gelato".

Il giovane Leone non potè che dargli ragione. Stavano percorrendo un lungo viale alberato, lontano dal traffico e dai rumori molesti della strada, quando Aiolia si decise a parlare:

- Ma Milo, tu e Camus state insieme? - Domanda inutile. - Sai, perchè molto volte vi vedo così inseparabili... e sinceramente il francese non mi sembra molto estroverso di natura - .

Milo alzò gli occhi turchesi sull'amico, poi li fece guizzare un momento in giro. - Uhm... in che senso "insieme"? - .

Aiolia sbuffò divertito, si mise le mani in tasca ed abbassò lo sguardo. - Non fare il finto tonto. Hai capito benissimo - .

- Allora sì. Sì - .

Rivelazione che sembra non stupire Aiolia: - Ho questo sospetto da tempo. Vi siete baciati? - .

- Sì - .

- Più volte? - .

- Normale - .

- Dormite assieme? - .

- Be', sì - .

- E lui che fa mentre state nel letto? - .

- ...mi abbraccia -, e qui Milo tentennò un istante. - Non pensare a quello, però - .

- Perchè? - .

- Perchè è ancora troppo presto - .

Aiolia annuì lentamente. Uscirono dal parco e ritornarono sui marciapiedi affollati della città.

- E tu? - La domanda di Milo spiazzò Aiolia.

- Io cosa? - .

- Insomma, so che ti piace Marin - .

Aiolia sembrò diventare leggermente timido. - Ah... Marin- - .

- Non glielo hai ancora detto? - .

- Mh, non ne ho mai trovato il tempo - .

- Tsk, tempo. L'amore non ha bisogno di tempo, è una cosa a parte - .

- Dici? - .

- Sìsì - .

Aiolia non gli rispose. Poggiò gli occhi prima sull'amico, poi su una gelateria dall'altra parte della strada: - Milo?, ti va se ci fermiamo un momento? - .

- Perchè? La biblioteca è ormai vicina - .

- Così, tanto per fare: è da più di un'ora che camminiamo - Poi con un cenno del capo indicò la gelateria. - Andiamo là? - chiese quindi, e Milo annuì.


PICCOLI MALINTESI...


Gelato artigianale. Non c'era nulla di meglio in una giornata così calda. Dopo aver preso due coni (Milo alla fragola ed Aiolia al latte ed al cioccolato) si sedettero fuori dalla gelateria, ad un tavolino.

Lì restarono un attimo in silenzio, a guardare la gente passare, poi Aiolia prese parola:

- Ma... insomma, posso chiederti una cosa un po' personale? - .

Milo leccò il suo cono, poi annuì. - Uhm, dimmi pure - .

- Ma come si è comportato il francese quando lo hai baciato la prima volta? - .

- Certo che sei proprio curioso- - .

- Scusa le mie domande ma sì, sono molto curioso - .

Milo restò un momento zitto, forse stava meditando su come rispondere. Poi: - Mi ha baciato lui - .

Risposta che congelò sul posto Aiolia. - Sul serio? - .

- Sìsì. Certo, a farlo l'ho un po' spinto io... - Milo rise, quindi tornò un po' più serio: - Comunque è stato bello. Un bacio molto intimo - .

Aiolia voleva saperne ancora, Aiolia voleva far sputare all'amico ogni minimo particolare, ma si trattenne dal chiedere altro. Sapeva che Milo sotto sotto era molto riservato, ed era meglio non intrufolarsi troppo nella sua vita.

- Ma perchè tutte queste domande? - chiese ad un tratto Milo. - Insomma, non ti facevo così curioso - .

- Evidentemente non mi conosci - .

Milo rise, una risata che però sapeva di un qualche strano sentimento. - Divertente, è forse una battuta? - .

- No no - .

- Ti piace forse Camus? - L'occhiata di Milo faceva quasi paura, si vedeva che era pronto a scattare per difendere la sua preda dagli avvoltoi.

- Tsk, ma che ti salta in mente? Semplicemente mi piace approfondire - fu la risposta di Aiolia, - certo, non c'è che dire, Camus è un bel ragazzo- - .

Occhiata assassina che solo Milo poteva esibire: - Come, scusa? - .

- ... ma anche tu sei un bel ragazzo. Io sono comunque per le donne - .

A quell'ultima frase la gelosia sembrò sciamare dal corpo di Milo. - Uhm, già, hai ragione. Cam è bello; anch'io sono bello; anche tu sei bello - .

- Ehm... grazie - .

Che figura. Aiolia decise di voltare lo sguardo altrove per non incontrare gli occhi di Milo, che ancora lo stavano studiando. Percepiva come una specie di dubbio che si era annidato nell'animo dell'amico, ma la sua occhiata era indecifrabile. Non disse nulla a riguardo, anzi, cambiò totalmente argomento:

- Questo gelato al latte è proprio ottimo - .

Il commento sembrò scongelare Milo, il quale si scosse e battendo le ciglia riprese a sorridere:

- Dovremmo venire più spesso qui, con gli altri anche  - .

- Vuoi assaggiare? - Domanda che non avrebbe mai dovuto fare: già, perchè non si erano accorti che dall'altra parte della strada Camus stava facendo ritorno dalla bilioteca, alcuni libri sottobraccio, gli occhiali da lettura sistemati sul naso.

Naturalmente Milo non resistette al cono che gli stava porgendo l'amico. - Sì, grazie - rispose, e proprio in quel momento Camus li notò e si fermò a guardarli.

Aiolia sorrise tiepidamente e gli lasciò leccare il cono, e Milo si prese tutto il tempo per gustare il gelato al latte. Inutile dire che a quella vista Camus si irrigidì di botto e strinse forte i libri per non lasciarli cadere a terra.

Milo infine allontanò il volto dal cono. - Già, è proprio ottimo - .

Ad un certo punto Aiolia, guardandolo dritto negli occhi, prese a ridere come un pazzo: - Ma guarda come ti sei sporcato, Milo!, non sai neanche leccare un cono! - .

- Che? - Anche Milo sorrideva sornione.

- Aspetta, aspetta, ti pulisco io - .

Per Camus altra pugnalata al cuore: Milo non solo aveva leccato il cono di Aiolia, ma si faceva pure pulire le labbra da lui sorridendogli come un ebete. Quello. Era. Troppo.

Milo, giuro che appena ti ho a tiro ti-

Il filo conduttore dei suoi pensieri si spezzò quando i due, finalmente, lo videro: Aiolia aveva spalancato la bocca, mentre l'espressione di Milo era un concentrato di incredulità ed imbarazzo. Mhm, quello era troppo sì. Così, a testa alta, Camus si voltò indignato e continuò la sua camminata elegante, diretto ad un sottopassaggio.

E fu in quel momento che Milo si rianimò ed alzandosi buttò il suo cono in un cestino: - Aiolia, devo andare a parlar- - .

Anche Aiolia si alzò: - Tu credi che?- - .

- Sì. Non voglio nemmeno pensare a quello che abbiamo lasciato ad intendere - .

Aiolia rimase zitto: la colpa era quasi del tutto sua, dato che era stato lui a proporre a Milo di provare il gelato al latte. Quando alzò gli occhi, Milo non era più davanti a lui e stava correndo verso la strada con l'intenzione di sorpassarla. Mancava una cosa però: le strisce pedonali.

Ad Aiolia balzò il cuore in gola quando il suo compagno si gettò nella giungla della strada: - Milo! Milo, torna qui maled- - Un automobista fu costretto a frenare di colpo per non investirlo, nell'altra corsia invece una moto sbandò pericolosamente. - Milo! - Obbligato a seguirlo, sì buttò anche lui in strada sperando che nessuno lo investisse; e per fortuna non successe nulla.

Milo intanto correva e basta: aveva visto Camus scendere in un sottopassaggio e quindi senza tanti tentennamenti scese anche lui. Lo trovò lì, appunto, e stava ancora camminando quando quasi con violenza lo buttò contro al muro e gli fece cadere i libri. Per fortuna non c'era anima viva, lì:

- Cam! Cam, che hai capi- - .

- Ho capito benissimo! - gli soffiò addosso il francese, rizzando il pelo. - Tu giochi con i miei sentimenti - .

- Non è vero, Aiolia mi ha domandato se volevo provato il cono- - .

- Non provare a dirmi bugie - .

- Sono venuto qui per trovarti, Cam - cercò allora di spiegargli. - Io.. insomma, stamattina non ti ho trovato di fianco a me e mi sono preoccupato - .

- E cosa potrebbe succedermi? - La voce di Camus è tagliente. - Rispondi! - .

- Io- - .

- La tua è solo una scusa!, e dimmi cosa c'entra Aio- - .

Milo non poteva più starlo a sentire. Spinto da chissà quale sentimento provò a baciarlo, ma Camus non glielo concesse:

- No Milo, io- - .

Ma Milo non si arrese: gli prese il viso tra le mani, lo inchiodò ancora di più al muro e lo costrinse a baciarlo, schiudendogli anche le labbra.

Sulle prime Camus tentò di liberarsi da quella stretta, poi però si ammorbidì e si lasciò trasportare da quell'estrema prova d'affetto.

- Devi... sapere... - bofonchiò Milo un po' baciandolo ed un po' riprendendo fiato, - che io ti... amo - .

Pugnalata al cuore.

- ... non te l'ho mai detto a parole... ma... comunque ora lo sai... - .

Proprio in quel momento nel sottopassaggio fece la sua entrata pure Aiolia, che trovandosi davanti ad una scena simile si fermò a rispettosa distanza e si voltò da tutt'altra parte.

- M- Milo... - sussurrò Camus allontanandolo dalle sue labbra.

- ...sì? - .

Ti prego Cam, dillo dillo dillo dillo dillo dillo dillo

- Ti credo - .

Milo ci rimase un po' deluso aspettandosi la sua rivelazione, però non poté non sorridere ed abbracciarlo forte. Quindi, solo in quel momento, Aiolia ritornò a guardarli e mettendosi le mani in tasca alzò le sopracciglia, sorridendo:

- Allora, andiamo a prenderci un gelato? - .

Milo annuì, e a seguirlo anche Camus.

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Eccoci alla fine anche di questo capitolo... allora, che dire? Tra un Aiolia stilista e un Aiolia pettegolo e curiosone, non saprei proprio che scegliere... xD
Ora meglio che risponda alle vostre recensioni.... bacioni ^^


KanondiGemini96 : guarda, anche mia mamma è una genia (si fa per dire...) al ristorante... insomma, tutti la conoscono perchè ordina sempre le stesse cose. Famosissimo il "quartino di bianco"... ^^ Anch'io non voglio Aiolia come stilista! E poi, Milo, il futuro spavaldo Cavaliere di Scorpio, che teme i profumi!!!!! Mah, alcune volte mi chiedo come diavolo faccia a scrivere cose simili... xD bacioni ^^


Angel_Dark_Light : Cammy ha avuto l'infarto non per come era vestito Milo, ma per quello che ha visto!!! ahahahah, povero, francesino... ^^ Grazie per i complimenti, bacioniiiiiii ^^


Diana924 : su Aiolia se ne dicono, ma se ne dicono tante... ^^ Tante volte sembra provenire da un altro mondo, povero leoncino... sìsì... ^^ Bacioniiii!!!!


Tifawow: ciauuuu!!! Oggi la risposta non sarà chilometrica come le altre, perchè mia sorella deve ancora finire di scrivere l'altra sua fic che deve pubblicare oggi e sta già sclerando... xD Giusto, concordo con te sul fatto che è bello che l'amicizia possa unire anche persone diversissime... esempio? Milo e Cam, che altro che amici!, quei due insieme fanno proprio yaoi puro! ^^ Guarda, a me Mu piace tantissimo come Cavaliere, è uno dei miei preferiti... e anch'io ci sarei rimasta male, al suo posto... povero piccolo pucciosoooo!!!! Aiolia in stile "fashion victim" piace anche a me! Anch'io molte volte dimentico che sono dei ragazzi circa della nostra età, hanno la loro vita, i loro amici, le loro passioni... per questo mi piace scrivere sui Gold, perchè nella serie di SS vengono ritratti come devoti solo alla loro dea ecc ecc, ma sono anche loro adolescenti! Questo aspetto è moooolto interessante e mi ha sempre affascinata. Povero Cam, che scena ha dovuto subirsi! Subito lui pensa male, povero pinguino... ma Milo non è così str***o xD, e alla fine gli ha finalmente rivelato i suoi sentimenti a parole... *_* Vuoi sapere sul malefico Trio??? eheehehehhe... MUAHAHAHAHAHA!!!! Non ti posso dire nulla, mi dispiace! ^^ Shura... Shura... Shura... ma io lo amo!! @ç@
Scusa il ritardo per il capitolo, ma gli impegni sono così tanti... bacioni!!! ^^
PS: sì, alla fin fine anche questa risposta è risultata chilometrica.. xD


aries_no_nike : ma ciauuu anche a te!! Per fortuna mia sorella non mi veste.. ahahahahha!!!! ^^ Guarda, anch'io invidio Milo e Cam... sono così pucci insieme... ma di una pucciosità incomparabile! @ç@ Shura, che Uomoooo!!!!! xD Bacioni, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! ^^


Sagitta72 : la mia Gianduiaaaaa!!!! xD Guarda, quasi ero tentata di fare prendere a Milo un cono alla gianduia, ma poi ci ho ripensato pensando alla faccia che avresti fatto... ahahhahaha!!! ^^ Aiolia si fa il bagno sia con il profumo sia con il bagnoschiuma, solo che alcune volte confonde le due cose... già già, chissà cosa fanno insieme Milo e Cam?? Be', ad Aiolia Milo ha detto "non pensare a quello", ma io mica ci credo che... sì, hai capito! ^^ Voglio anch'io la fascia di Aiolos, uff!!! ^^ Bacioniiiiiii!!!! ^^




A domani.. sicuramente ad un orario più decente! ^^











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Capitolo 20
*** Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia ***


20. Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia



Gio: eccomi in un orario molto più decente di quello di ieri!!! Pubblico adesso perchè di pomeriggio non avrò sicuramente tempo, quindi che dirvi? Buona lettura! In questo capitolo assaggerete un Aiolia un po' imbranato, un Aldebaran che pesta (pesta eccome!)... insomma, ce ne saranno di tutte le salse! xD


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XX CAPITOLO: IL TORO D'ORO E L'AVANCE DI AIOLIA


OCCASIONE...



Manca poco e il combattimento inizierà... manca poco, certo che manca poco... non vedo Marin. Uhm, forse deve ancora arrivare.. arriverà, arriverà... e che ha da guardarmi così Mu? Mu, guarda qualcun altro per favore-

- Aiolia? Aiolia, ma chi sei? - La voce del Cavaliere dell'Ariete lo allontanò dai suoi pensieri.

- Ehm... sìsì, ci sono, ci sono - .

Anche Shaka si aggiunse: - Cosa ti turba, Caval- - .

- Tu non potresti capire - lo ghiacciò Aiolia quasi ridendo, - che ne sai tu dei miei problemi? - .

- Sono comunque l'Illum- - .

- Illuminati da solo, allora. C'è già abbastanza sole - .

La battuta sembrò non piacere a Shaka, che senza ribattere si richiuse nel suo silenzio. Mu lo fulminò con lo sguardo:

- Aiolia, un po' di rispetto per favore - .

- Tsz - Non era giornata, per il nostro Aiolia. Aldebaran era ormai già nell'Arena, pronto a combattere, ma lui aveva la testa altrove: doveva parlarle, sìsì... Sentì qualcuno cingergli le spalle con un braccio:

- Ma dai, Leo, su col morale! - .

Milo. Era soltanto Milo. Soltanto.

Milo non mi guardare così, perchè quando mi guardi con quel sorrisetto bastardo significa che hai capito tutto-

- Aldebaran tra poco diverrà Cavaliere, sìsì - continuò l'amico, sempre sorridendo sornione. Di fianco a lui, un taciturno Camus accoccolato alla sua spalla. - E poi Leo, per i tuoi problemi sentimentali!-- .

- Come? - lo fermò Aiolia, ma Mu sentì e si aggiunse alla discussione:

- Problemi sentimentali? Aiolia, sei innamorato? - .

Ma quanto sei bastardo Milo...

- Io.. non posso restare - Aiolia si sfilò con prepotenza il braccio dell'amico dalle spalle, poi si alzò.

- Eddai, non ti sarai mica offeso! - gli disse Milo aprendo le braccia. - Stavo scherzando! - .

- Non mi sembra il caso - soffiò l'altro, poi marciando si allontanò dal gruppetto e scese dagli spalti. Nessuno lo seguì, stranamente. Non aveva affatto intenzione di rimanere a guardare Aldebaran, doveva parlare a Marin e lo avrebbe fatto, di sicuro. Proprio mentre passeggiava a testa bassa incrociò con lo sguardo la figura di lei. Sì, era proprio lei.

Sembra di fretta... e quella maschera, quanto mi piacerebbe toglierla-

Si fermò, allora, alzò gli occhi e vedendola avvicinarsi non poté far altro che sorridere tiepidamente: - Ciao - .

- Ciao - gli rispose Marin. - Non dovevi essere all'Arena? -.

- Ho preferito andarmene - Chissà perchè, Aiolia si sentì avvampare di calore. - Tu? - .

- Sto andando proprio ora. Speriamo che Aldebaran non abbia già iniziato a combattere - .

- No - .

Silenzio, poi di nuovo Aiolia: - Quindi... sei di fretta? - .

- Be', sì - Marin sembrava guardarlo interrogativa. - Mi devi dire qualcosa? - .

- Chi, io? - .

- Sì. Mi sembri un po' perso, ma forse è solamente un'impressione - .

Aiolia sorrise imbarazzato, grattandosi il capo. - Sìsì, è solo... una stupida impressione - .

- Allora... vieni anche tu all'Arena, no? - .

Veloce cenno negativo col capo. - Mhm... no, grazie, non ne ho voglia - .

- Come? Ma combatte Aldebaran, il tuo compagno. Forse hai litigato? - .

- No - .

- I Cavalieri d'Oro devono essere presenti; è la regola - .

- Ed io rispetto le regole secondo te? - .

- Già Aiolia, tu non le rispetti mai - .

Ecco cosa ci divide... forse questo-

- Be', io vado. Ci vediamo -, e Marin si allontanò.

Aiolia restò un momento fermo, forse un po' deluso dal fatto di essere risultato molto impacciato e timido. Mhm, era meglio rimediare. Così si voltò e fece per raggiungerla, ma lei era ormai lontana; ed era sicuro, sicurissimo che in quel momento Marin preferisse guardare Aldebaran combattere piuttosto che stare con lui.


IL TORO D'ORO



- Ciao ragazzi - .

- Oh, ciao Marin - Mu gli fece posto e la sacerdotessa si sedette. - Tutto a posto? - .

- Sì grazie. Ho incontrato Aiolia. Mi è parso arrabbiato - .

Ad intervenire prima che Mu potesse ripondere, Milo: - Uhm... sìsì - .

- Ne sai qualcosa? - .

- Uhm... no no - .

- Sicuro? Perchè sei sempre tu che riesci a fargli perdere le staffe... - .

- Non solo io. Anche Shaka - .

Marin lanciò una veloce occhiata all'immobile Cavaliere della Vergine, poi ritornò a guardare Milo: - E perchè dovrebbe farlo? - .

- Ah boh! - .

Mu gli sorrise gentilmente. - Avanti Milo, smettila - .

- Sìsì - Detto e fatto: Milo si chiuse nel silenzio e se ne tornò a coccolare il suo caro amico francese.

Il combattimento, intanto, stava per iniziare. Gli ultimi saluti al Grande Sacerdote, e poi ecco i due pretendendi alla Cloth del Toro prendere a lottare con foga.

- Si prospetta interessante - disse improvvisamente Marin, e Shaka le fece eco:

- Sono d'accordo. Aldebaran è padrone di una forza smisurata... - .

Milo: - Perchè non ci fai da oracolo? Avanti, hai qualche previsione? - .

- Io non sono un oracolo. Sono l'Illum- - .

- Sìsì, abbiamo capito. Allora comportati da Illuminato, no? Schiariscici le idee - .

Shaka sospirò, sconsolato. - Tsk, quanta ignoranza - .

Milo si incupì d'improvviso. - Come? - Fece per alzarsi e raggiungerlo, ma Camus stringendogli la mano lo trattenne e gli lanciò un'occhiata disarmante:

- Lascialo perdere - gli disse il francese e il compagno naturalmente gli diede retta.

Intanto il combattimento proseguiva. Aldebaran se la stava cavando proprio bene, i suoi colpi erano precisi ed estremamente potenti; e quando proprio non riusciva ad attaccare, con le braccia si difendeva che era una meraviglia per poi riprendere con più foga nel momento opportuno. Mhm, veramente ottimo. Sulle gambe era saldo, il suo pretendente non riusciva nemmeno a schiodarlo da terra.

- Bene, sta andando benissimo, proprio benissimo - sussurrò velocemente Mu, la testa poggiata sui pugni chiusi. - Ora... manca solo il colpo di grazia, sicuro - .

- Certo che il suo avversario è veramente scemo - disse ad un certo punto Milo, ridacchiando. - Insomma, non si è ancora accorto che è inutile continuare ad attaccarlo? Nessuno schioda Aldebaran, quando si mette così - .

Shaka, serafico come al solito: - Per una volta ti do ragione - .

Milo lo guardò in cagnesco: - Vorresti dire "per una volta mi abbasso al livello della plebe", vero? - .

- Esatto. Il senso era quello - .

Tsk, che persona stupida

Milo si trattenne dal balzare in piedi e dal prenderlo a botte solo perchè era presente Camus.

Aldebaran, intanto, combatteva ancora. Non sapeva perchè, non sapeva come, ma si sentiva forte e vigoroso come non mai. Schivò l'ultimo colpo dell'avversario, riuscì a ritrovarsi dietro di lui e lo strinse in una presa a dir poco mortale: la sua forza, quella che aveva nelle braccia, nessuno poteva eguagliarla.

Milo vedendo quella mossa trattenne un urlo di stupore: - Ehi, il combattimento volge al termine, mi sa! Poveraccio, starà morendo soffocato... - .

- Io non canterei vittoria così facilmente - disse improvvisamente Shaka.

- Ma sta' zitto! - non si trattenne Milo, ma volgendosi nuovamente dovette ricredersi: l'avversario resisteva, eccome resisteva, e ben preso si liberò dalla stretta e da dietro cercò di immobilizzare Aldebaran; ma quest'ultimo non poteva certo arrendersi per così poco e con un ghigno lo sollevò e lo fece cadere rovinosamente sul terriccio dell'Arena. La terra sembrò tremare.

- Uhm, bel colpo - disse Mu, completamente preso dalla scontro. - Santo cielo, finirà per ridurlo in poltiglia - .

- Sìììììì - si aggiunse Milo, galvanizzato come sempre, - voglio vedere sangueeeee.... - .

- Milo - .

- Sì Mu? - .

- Taci - .

- E cosa ho detto di male? Ho solo detto che vogli veder- - Non riuscì a terminare la frase perchè Camus gli strinse di nuovo la mano fino quasi a fargli male:

- Milo, se non vuoi tacere per Mu taci allora per me - Frase che bastò per zittire il ragazzo greco:

- Va bene, sto zitto - .

Aldebaran intanto aveva rialzato il suo avversario prendendolo per i capelli ed ora lo stava riempendo di pugni. Che brutta esperienza.

E Mu intanto commentava: - Ora... ora cade, guardate, non reggerà per molto... dannazione, ancora non sviene quello? Manca poco, poco... eccolo eccolo... e cade! - .

Il pretendente era infatti caduto, o meglio, Aldebaran lo aveva lasciato cadere forse mosso da un sentimento di pietà. Era sicuro che tanto non si sarebbe rialzato, certo che non si sarebbe rialzato.

Infatti non si rialzò, quindi Aldebaran poté prendere un bel respiro di sollievo e soddisfazione mentre dalla platea scrosciavano i primi applausi.

- Bene, ottimo, perfetto, stratosferico! - strillava eccitato Milo, salterellando ed abbracciando chinque gli capitasse sotto tiro.

E mentre sulla spalti si faceva festa, Aldebaran raggiunse il Grande Sacerdote a dopo i saluti e gli elogi finalmente poté dedicarsi interamente alla sua Armatura, sua e di nessun altro.


APPUNTAMENTO


Finito il combattimento la prima ad andarsene fu Marin; e, coincidenza delle coincidenze, sulla strada incontrò Aiolia:

- Ciao - .

- Oh, ciao - Aiolia sembrava perso, non lì. - ...Andato bene il combattimento? - .

- Sì, certo. Aldebaran se l'è cavata proprio bene - .

E il Gold del Leone non chiese altro.

Tsk, sono proprio imbranato... e come faccio a dirglielo?

- Aiolia, ci sei? - .

- Sìsì, ci sono - .

- Ma devi dirmi qualcosa? Non so, mi dai quest'impressione - .

- No no - .

- Sicuro? - .

- No... cioè, no perchè... - .

E basta mentire a me stesso!

- Sì. Sì, devo dirti una cosa - .

Marin sembrò interessarsi. - Be', ora ho tempo. Se è qualcosa di lungo- - .

- No, be'.. ci dovrei mettere poco - .

- Sentiamo, allora - .

E adesso che le dico? Aiolia, sei un Cavaliere d'Oro, ti arrendi di fronte ad una ragazza? Avanti Lia... Leo... aaaahhh, mi sono dimenticato-

- Aiolia? Allora? - Marin lo guardava con un'aria confusa, - se è qualcosa di importante... dimmi pure, non c'è problema - .

- ... - .

Allora Marin si sciolse in una risata cristallina: - Non ti ho mai visto così in difficoltà! - .

Ma che c'è da ridere?, io sono... sono che posso dire, dan-

- No-... non è nulla di importante - gli scappò di bocca, ed un po' si pentì perchè Marin sembrò rimanerci male.

- Ah - disse infatti ritornando stranamente fredda. - Be'... allora ci vediamo - Fece per allontanarsi, ma Aiolia la richiamò:

- Marin? - .

- Sì? - .

- Ti va se... oggio pomeriggio... - .

Avanti Leo... è una ragazza, eh!

- ...Sì? - .

- ...insomma... pensavo di vederci per allenarci, ma è solo un'idea- - .

- Oh, va bene! - .

Lode ad Athena.

- Sì, sono d'accordo. Sarà un onore misurarmi con te - .

Aiolia quindi prese un po' più di coraggio: - Facciamo alle... due? Va bene? - .

- Perfetto, allora ci vediamo! -, e salutandolo con un gesto della mano Marin si voltò nuovamente e svoltò l'angolo; e solo in quel momento Aiolia si mise le mani nei capelli, stupito e sconvolto allo stesso tempo.

Wow!, ho invitato una ragazza! Una ragazza! Certo, non è un invito molto romantico ma... può essere qualcosa, no? 

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E qui, naturalmente, vi lascio di nuovo sulle spine. Aiolia imbranato mi piace troppo, fa troppo ridere, poi c'è Shaka insopportabile (che novità... xD), un Aldebaran Cavaliere (complimenti!), un Mu cronista (!!), un Milo simpatico ma bastardo allo stesso tempo e un Cam puccio come non mai... ^^


Angel_Dark_Light : ciao amica mia! Mi dispiace che tu non ci sia fino a lunedì, sentirò molto la tua mancanza, sìsì... Cam si dichiarerà, prima o poi, non preoccuparti ^^ Sììììì, Milo il passivo. Cavoli, è una bella visione, no?? **ççççççç** Anche a te va un bacione grande grande!!!!!!! Mi mancherai!!!!! =)


aries_no_nike : ciauuuuu amica ariete, qui a rapporto la tua cara scorpioncina! Allora... innanzitutto parto col dirti che, mi dispiace, ma Milo è un pezzo unico quindi non ci sono cloni... xD Ma dai, accontentati di Mu che è un bel pezzo di ragazzo! ;) Allora tu sei curiosa su come si evolverà il rapporto tra Aiolia e Marin, eh?? Aspetta e spera... xD Grazie per i complimenti e bacioniiii!!!! ^^


Tifawow: ... ... ... innanzitutto ti ringrazio per la recensione in tarda notte, cavoli, hai battuto il mio record! Be', in compenso a quell'ora io era sveglia ;) dato che ormai non riesco più a dormire... sul piedi sinistro o sei, dico SEI punture di zanzara e mi danno fastidissimoooo.... e su quello destro, ti starai chiedendo? Altre quattro. E sul braccio sinistro? Altre due. E sulla gamba destra? Altre due. Totale?14... oddio, manca Antares ora... BUAAAAAAHHHH!, PAURA!!!!!!! ^^ Cmq niente di preoccupante, è sempre così d'estate... e per fortuna non sono allergica a nulla... ^_^ Tra Milo e Cam il rapporto si intensificherà, sìsì, ma tanto urlano YAOI già da ogni poro... ^^ Aiolia = fashion victim, curiosone e... timidone!!!!! WAAAAA, l'ho proprio conciato povero gattino!!!! Guarda, anch'io al posto di Camus avrei pestato di santo ragione Milo... Aiolia no, ma Milo sì... ^^ Oh, guarda, povero Miluccio, però non se lo merita, lui che è così un bravo (e bel) ragazzo... xD Forza Cam, rivelati anche tu a Milo! Insomma, a parole non lo hai ancora fattooo!!! E Milo potrebbe pensare che stai con lui solo per fargli piacere, per non perdere il tuo migliore amico... santo cielo, 'sti due insieme fanno faville... e comunque hai ragione, pure quando siamo di fretta mettiamo giù un fiume di parole. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e naturalmente spero la stessa cosa anche per questo. Bacioni ^^


Sagitta72 : eccoti anche te, Gianduiaaaa! Allora, premettendo che santo cielo!, questo pomeriggio ci sentiamo al telefono (aaaaaahhhh!!!!!!) insomma, mi farà proprio uno strano effetto. Se per caso ad un certo punto non senti più nulla dall'altra parte, o è perchè non so cosa dire o è perchè sono schiattata... sìsì, la seconda opzione è più probabile... XD La canzone di cui stai parlando è quella di Bobby Solo, n'è vero? Cmq... Cam sìììì, è geloso..... del suo migliore amico... ops!, mi correggo, del suo amante... xD E cavoli, sì, c'è proprio da dirlo: evviva l'amore in tutte le salseeeeee!!!! L'Amore Universale, Forza Invincibile, Peace and Loveeee (sì, sono partita... xD) Sìììì, anch'io voglio un galato!! E indovina a che gustoooo???? Gianduiaaa!!!! Bacioni!!!! ^^




Bene, a domani, anche se non posso assicurarvi che pubblicherò presto come oggi... ^^







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Capitolo 21
*** Le parole taciute - prima parte - ***


21. Le parole taciute - prima parte -




Gio: salveeeeeeee!!!!!! Il computer funziona che è una meraviglia, anche se ieri sera abbiamo avuto un po' di problemi con il desktop... problemi prontamente risolti!!!!! Bene bene, e così posso scrivere in pace anche qui. Sono felice, felice, feliceeeeee!!! Si ritorna su MSN, su FB, su youtube, posso ascoltare ancora MJ!!!!!! WAAAAAAAAAA felicitàààà!!!!!!!! I suoi urletti mi ispirano troppo (ehm... chissà cosa, poi... *vocina interiore* YAOI!!!!!!xD) Oggi ho già più ispirazione di ieri...
Questo capitolo l'ho voluto "dedicare" a Shura ed Aiolia, perchè il loro rapporto mi piace troppo... cioè, è fantasticoooo!!!!! Buona lettura!!!!!!

...
...

Ah, dimenticavo la dedica per la 100esima recensione!

DEDICATO A LOVEARMONY
Per aver aggiunto la 100esima recensione... e così ho raggiunto finalmente il Nirvana!!!!!!! ^_^
Grazie mille! ;)


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XXI CAPITOLO: LE PAROLE TACIUTE
- Prima parte -


UNA SPADA...


I suoi movimenti, così precisi, taglienti, affilati; mortali. Nonostante una parte della sua coscienza non volesse restare lì, Aiolia guardava come rapito Shura, che si stava allenando con Death Mask. Erano all'Arena.

Come fa un braccio a risultare così tagliente? E non solo il braccio... l'intero corpo... la sua tattica è così diversa dalla mia, ma così maledettamente legata alla mia vita. Mi ha cambiato, molto. Ed ora eccolo, si appresta ad attaccare... accipicchia, fa sul serio: Death Mask è veloce, per fortuna, altrimenti l'avrebbe tagliato in due. Probabilmente si conoscono abbastanza bene da allenarsi ad un simile livello-

- Leo? - Una voce lo chiamò e così fu costretto a voltarsi.

- Mu? - .

- Posso sedermi qui con te? - .

- Certo - .

Il Cavaliere dell'Ariete si sedette, poi portò i gomiti sui gradini dietro di sé e si sdraiò un poco: non disse nulla, non chiese nulla.

Aiolia allora tornò a farsi gli affari propri. Shura. Shura, Shura ormai imperlava ogni goccia del suo sudore, ogni molecola del suo corpo, ogni atomo della sua materia. Possibile che dopo così tanti anni non riuscisse a smettere di pensare a lui, odiandolo sempre con maggior impeto? Aiolia se lo chiedeva; Aiolia mentre guardava se lo chiedeva, ma non riusciva  a trovare la risposta.


Probabilmente il mio amato fratello è stato così importante per me, ma così importante che io non lo riuscirò mai a perdonare; non mi fiderò mai di quella specie d'uomo

- Aiolia, abbandona questi pensieri - disse all'improvviso Mu, ed il Cavaliere del Leone si voltò a guardarlo quasi soffiando:

- Come? - .

- Lascia perdere il passato, è inutile rimembrarlo - .

- Mi hai letto nella mente, Mu? Strano, solitamente non lo fai se non lo ritieni necessario - .

Mu era come sempre pacato e serafico: - Non l'ho fatto, ho semplicemente studiato l'occhiata con cui osservi Shura - .

- Io... osservo Shura? - .

- Non mi mentire - .

Aiolia si sentì in trappola. Cercò di arrampicarsi sullo specchio che si era trovato davanti: - Ma non stavo guardando Shura, perchè dovrei? Ti stai sbagliando - .

- Io non mi sbaglio mai su queste cose - .

Shaka. Quando parlava così sembrava proprio Shaka. Aiolia non potè che rivelarglielo: - Mu, non parlare come l'Illuminato che non mi illumina affatto, anzi, quando appare la giornata diventa grigia - .

- Aiolia, è inutile che violenti te stesso. Non guardare Shura - continuò imperterrito Mu, come se non avesse sentito il suo commento, - la sua tecnica di spada ti ricorda troppo tuo fratello - .

Aiolia restò zitto: quasi mai permetteva a qualcuno di nominare Aiolos, ma Mu era uno dei pochi fortunati che poteva farlo, e il motivo c'era.

- Mu - disse infatti poco dopo, - io mi fido della tua coscienziosità e per questo ascolto molto volentieri i tuoi consigli su Ai-... in merito alla cosa, ecco, ma ora non mi va assolutamente di affrontare l'argomento - .

Mu non rispose, quindi Aiolia si voltò nuovamente ed i suoi occhi ricaddero sul centro dell'Arena, su Death Mask, su Shura.

Basta Aiolia, non guardarlo. Perchè ti attira così tanto? Perchè? Santo cielo, c'è qualcosa... qualcosa-

- Mu, non ti nascondo che mi piacerebbe molto sfidare Shura - .

- Sfidarlo? - .

- Sì - .

Mu non ebbe nessuna strana reazione, solo sorrise tiepidamente e guardò con occhi indagatori l'amico. - Aiolia, non te lo consiglio - .

Che strano. Aiolia rimase incuriosito da quella risposta. - Perchè? - .

- Perchè Shura è molto più esperto di te. Tu... forse non sai -, e dicendo questo Aries chiuse gli occhi.

Che cosa Mu? Cosa devo ancora sapere su Shura?

- Mu? - .

Finalmente Mu riaprì gli occhi: - Eravamo ancora troppo piccoli, forse non te lo hanno mai raccontato - .

Aiolia fu mosso dall'intenzione di far tacere l'amico, ma si fidava troppo di lui e sapeva che non avrebbe tirato in ballo quell'argomento di cui sapeva già abbastanza.

- Aiolia, Shura conquistò l'Armatura quando era ancora molto giovane, più giovane di noi - .

- Sì, questo lo so - .

- Ieri, al ricevimento del Grande Sacerdote, Aphrodite mi ha raccontato il combattimento per la Gold del Capricorno - .

- E allora? - .

- Ho capito perchè Shura è così temuto. La sua tecnica ha sparso molto sangue, molto - .

- Raccontami, per favore - lo pregò allora Aiolia, e Mu si voltò a guardarlo. - Raccontami il combattimento tenuto da Shura - .

L'amico restò un momento zitto, poi annuì e si mise più comodo: - Noi avevamo sui sei anni, avevamo appena iniziato l'addestramento per diventare Cavalieri... Shura invece lo stava per concludere... - .


... E IL SANGUE VERSATO


7 anni prima, Grande Tempio

Uff, dove diavolo si sarà cacciato? Tutte le volte che lo cerco non c'è mai, mai, mai! Eppure era qui poco fa-

- Shura. Shura, eccoti - .

Shura si voltò, finì di indossare i guanti, e vedendo l'amico sorrise:

- Aiolos, eccoti. Ti stavo cercando - .

- L'avevo immaginato - Aiolos rise e si abbassò un poco per essere alla sua altezza. - Shura, concentrati, sai che faccio il tifo per te - .

- Sìsì, questo lo so e mi fa immensamente piacere. Tuo fratello? - .

- Si sta allenando, ovvio. Non gli ho permesso di venire - .

- Perchè? - .

- Perchè deve allenarsi - .

A quella risposta Shura rise: - Aiolos, dovresti essere un po' più sciolto - .

Il Cavaliere del Nono Fuoco sorrise tiepido. - Tutto per il suo bene. Ora va' e prendi quell'Armatura... per me - Lo abbracciò amichevolmente, poi se ne ritornò sugli spalti con gli altri Gold Saints.

A Shura quindi non restò altro da fare che dirigersi al centro dell'Arena, salutare il Grande Sacerdote e poi concedersi al suo avversario.

Mhm... sembra deciso di sé, ma la sua decisione è destinata a cadere, certo, vincerò io. Non posso deludere Aiolos

L'altro pretendente era un ragazzo un po' più grande di lui, più robusto e dai penetranti occhi verdi. La sua occhiata, però, non incuteva timore in Shura, che era più che deciso a concentrarsi al massimo.

L'Armatura. L'Armatura sarà mia, mia soltanto

I suoi occhi scuri danzavano prima sull'avversario, poi sul Grande Sacerdote, poi sugli spalti. Il combattimento sarebbe stato interessante, sìsì, Shura era giovane ma non inesperto, e questo lo sapevano tutti, tutti a meno l'altro pretendente, perchè avere il coraggio di sfidarlo era da pochi.

Partirono. Partirono velocissimi e nessuno ebbe il tempo di assaporare appieno la loro prima mossa. L'avversario di Shura era sì bravo a parare e a contrattaccare, ma gli occhi erano unicamente per il più giovane tra i due; era un bambino, ma la sua determinazione era forse pari a quella di molti Cavalieri. D'oro, anche.

Non c'era da lamentarsi, il combattimento era molto equilibrato: i pretendenti schivavano, colpivano, paravano ed attaccavano con foga, senza mai fermarsi, nemmeno quando scoccò l'ora esatta dall'inizio del combattimento. Non volevano prendere fiato, i due.

Il Grande Sacerdote li studiava con impeccabile attenzione tenendo presente anche i più piccoli particolari che spuntarono in un secondo momento.

Anche Aiolos studiava attentamente i due, soprattutto Shura:

Tutti e due sono veloci, saldi sulle gambe. Eppure... eppure Shura ha qualcosa in più: i suoi colpi sono molto più potenti, veloci, anche se l'intervallo tra due mosse è più lungo. Sembra essersi ritrovato nel proprio corpo

Era giunto il momento, ora, il momento atteso da molti: dopo un'ora di snervante attesa, Shura si preparava ad affinare di più la sua tecnica. Così come si era fatto conoscere, ora si faceva temere. Colpi più assestati, più precisi, in perfetta sincronia con il corpo; il braccio destro trasformato in una lama, si potrebbe dire. Le dita tese, quell'espressione temeraria dipinta sul volto. E quello era un bambino? A molti pareva un Cavaliere, piuttosto. Vederlo muoversi così agile, così letale, così elegante era uno spettacolo.

Il Grande Sacerdote guardava, silenzioso e pietrificato, seguiva i suoi voli, le sue capriole, tutto di lui lo attirava. Sembrava anche molto severo con se stesso... come doveva esserlo un Cavaliere, dopotutto.

Shura colpiva, continuava a colpire ed il suo avversario era costretto alla difesa: cosa molto buona, se si conta che risultava veramente difficile evitare quei colpi. E poi, improvvisamente, successe una cosa inaspettata: il braccio di Shura, incontrollato e velocissimo in quei movimenti, stava illuminandosi di un cosmo dorato.

Nulla di normale, se si conta che il suo avversario indietreggiò impaurito e l'intera platea trattenne a stento urla di sopresa. Il Grande Sacerdote non si mosse, no, continuava ad osservare la scena: Shura attaccava, attaccava ed attaccava, sempre più velocemente, e quel suo braccio ben presto divenne uno strumento di morte ai suoi occhi.

Che arma micidiale. Quando il suo avversario indietreggiò fino a trovarsi con le spalle contro il muro e soprattutto quando Shura tentò di colpirlo, non riuscendoci andò a dividere in due la roccia causando un vero e proprio urlo tra gli spettatori.

Il suo avversario indietreggiava, spaventatissimo, ma negli occhi di Shura non leggeva assolutamente pietà. Sapeva che se non lo avrebbe fermato si sarebbe trovato a terra  con qualche arto reciso.

Lo sguardo di Shura era impenetrabile, saldo, incuteva paura.  L'altro pretendente tentando di schivare un colpo fu ferito alla coscia sinistra anche se lievemente, ma il colpo di grazia venne dopo: con una potenza sovrumana Shura riuscì ad espandere il proprio cosmo e tutta le sua figura venne abbracciata da quella spettacolare luce dorata, ed il suo colpo partì, fatale... colorandosi poi del rosso del sangue dell'avversario.

Un braccio cadde a terra, solo un braccio, ed il terriccio dell'Arena si colorò di un rosso scuro, scurissimo. L'avversario urlò di dolore, urlo che ghiacciò completamente l'Arena, e poi cadde a terra rantolando e contorcendosi come fanno gli insetti feriti; feriti e morenti.

Era una scena raccapricciante e molti tra gli spettatori si voltarono per non guardare; ma Shura, che era lì sotto a pochi centrimenti da quel braccio morto, no. Guardava l'avversario senza ombra di pietà, era giunto sin lì ed il suo strazio non poteva più sopportarlo.

Prima che potesse di nuovo colpire, però, lo scrigno dorato dell'Armatura del Capricorno prese a brillare vivamente, e poi sotto agli occhi increduli di tutti si aprì; sì aprì ed una luce accecante andò a rivestire Shura di una corazza, quella corazza, tanto preziosa quanto ambita.

L'Armatura aveva trovato un degno padrone.

Ora devo... ucciderlo

Shura si sentiva potente, certo che si sentiva potente. Il Grande Sacerdote, tra l'altro, non aveva ancora dato l'ordine di concludere il combattimento. Non poteva esserci un vincitore senza un morto. Quindi il neo Cavaliere affilò ancora di più la spada che portava nel braccio destro, si chinò sull'avversario che si concorceva a terra, lo prese per i capelli per tenerlo fermo. Gli lesse negli occhi la paura, la paura ed il dolore mischiati ad un'insana voglia di morire.

Aiolos ebbe come l'istinto di alzarsi per salvargli la vita, ma si trattenne e per farlo strinse forte i pugni:

Shura... Shura, non farlo, non ce n'è motivo... non farlo, anche se il Grande Sacerdote lo vuole non-

Troppo tardi. Shura portando velocissimo il suo braccio alla gola dell'avversario diede fine alla sua agonia staccandogli la testa; e nel farlo non batté ciglio.


DEDICHE E RICORDI...


Mu terminò il discorso lasciandolo in sospeso, ed Aiolia non lo pregò di continuare. Restarono zitti per almeno tre minuti, e solo quando sotto di loro Shura e Death Mask interruppero l'allenamento il Cavaliere del Leone si alzò:

- Io... vado - .

- Va bene - .

Non si salutarono. Aiolia lanciò una veloce occhiata a Shura, poi si voltò, scese dagli spalti ed uscì definitivamente dall'Arena; e Death Mask, vedendolo allontanarsi, si sciolse in una risata beffarda:

- Perchè se ne va, quello?, che è rimasto come un ebete a fissarti fino ad adesso! - .

- Non saprei - gli rispose Shura riprendendo fiato. - Death? - .

- Sì? - .

- Aiolia mi odia, vero? - .

Che domanda. Era la decima volta che glielo chiedeva, quel giorno, ma il Cavaliere di Cancer non poteva non rispondergli. - Dipende da come la pensi tu - .

- Allora mi odia. Sì - Restò un momento zitto, poi riprese: - Ricordi quando vestii per la prima volta l'Armatura? - .

- Oh, certo. Non si era mai visto così tanto sangue, nell'Arena - .

- Sai a cosa pensavo mentre combattevo? - .

Death Mask negò col capo. - No, non me lo hai mai detto - .

- Ad Aiolos - fu la ferma risposta, - perchè sapevo che mi stava guardando -, e dicendo questo abbassò il capo: - Ho combattuto per lui - .

Death Mask non sopportava quando il compagno si deprimeva così da solo, quindi gli mise una mano sulla spalla e cercò i suoi occhi. Li trovò: - Shura, basta con questa storia. Perchè non glielo dici, ad Aiolia? Perchè non gli dici che tu volevi bene a suo fratello, nonostante tutto, ma che il tuo senso di giustizia è sempre venuto prima? - .

Shura era pensoso. - La giustizia - biascicò poi, sussurrando. - La giustizia mi sta confondendo - Detto questo si allontanò silenziosamente, e Death Mask non osò seguirlo; solo alzò gli occhi in alto, in cielo.

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Eccoci alla fine di questo capitolo (cavoli, ma dico sempre questa frase??? XD) Naturalmente a questo episodio aggiungerò un seguito domani... ci vuole proprio, sìsì!!!!!!!! Per quanto riguarda la AioliaxMarin, che dirvi?, dovete aspettare... non tanto, però dovete aspettare... anche riguardo il Trio Malefico... Bacioni ^^


aries_no_nike : salve amica mia! Aiolia imbranato con le ragazze me lo immagino troppo... insomma, lui, tanto fiero e bello, va in palla a chiedere un appuntamento.. che appuntamento non era, poi!!! Su di lui e su Marin saprai molto presto, don't worry... ;) Complimenti ad Aldy ed alla prossima carriera di Mu come cronista... sìììì, cronista dei Mondiali!!! Bacioni ^^


Angel_Dark_Light : ciauuu!!! Milly!!!!! Ma che bel soprannome!! Sìsì, mi sa che lo userò in questa fic... è troppo kawaii.... ^^ Fa niente se la tua recensione non è stata all'altezza delle altre, sai che a me piacciono molto lo stesso... bacioni ^^

Diana924 : Milo aiuta Aiolia?? Alcune volte sì... altre invece sono come fuoco e acqua... carta e forbice... oddiooooo!!!!!! XD Saprai presto di Aiolia e Marin, porta pazienza ancora un po'... ^^ Complimenti ad Aldebaran e che dire di Shaka?, il solito insopportabile... eeeehhh, le divinità... xD Bacioni !!! ^^


KanondiGemini96 : zalveee!!! Ti piace Aiolia in formato "imbranatello"?? Zìzì, anche a meeeee!!!!!!! Meglio che cattivo, certo... mi mancherai carissima amica... a prestooo!!! ç_ç Bacioni!!!! ^^


Lovearmony : ecco qui colei alla quale ho dedicato il capitolo! Allora, contenta? Be', direi di sì... XD Aiolia è troppo bello nel formato "imbranatello" xD, e Milo sì, è puccio, come sempreee!!!! @ç@ Ehm... Shaka e Mu?? Però, che bella idea... certo, Mu ha i piedi per terra, non come il nostro Buddha... quello ormai non sa più neanche cosa sia la terra... bacioni!!!! ^^


Sagitta72 : ... dai dai, potevi anche qui essere la 100esima recensione, invece sei la 101esima... ^^ Su Aiolia e Marin saprai presto, mucho presto, e su Milo e Cam... eggià, Miluccio non è facile da sedere.. solo il nostro ghiacciolo rosso ci riesce! Bacioni ^^



Bene, alla prossimaaaa!!!! (essì, sono proprio ripetitiva... xD)




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Capitolo 22
*** Le parole taciute - seconda parte - ***


22. Le parole taciute - seconda parte -




Gio: zalveeeeeeeee!!!! Oh ragazzi, oggi sono un po' arrabbiata.. il fatto è che ieri sera alla festa di paese hanno fatto pochissimo liscio e un solo, dico UN SOLO paso doble!!!! WAAAAA, ma dove andremo a finire????? Vebbé, per fortuna stasera c'è un altro gruppo... uno proprio bravo!!!! Be', che dire... vi starò annoiando, sì... allora buona lettura!!!!! ^^

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XXII CAPITOLO: LE PAROLE TACIUTE
- Seconda parte -


IL DESIDERIO DI AIOLOS...


Alcuni anni prima, Grande Tempio


Shura se ne stava all'entrata della propria Casa e fissare l'orizzonte. Perso nei suoi pensieri, non si accorse nemmeno di essere raggiunto da Aiolos.

- Aiolos? - .

- Shura, che coincidenza trovarti qui. Pensavo fossi dal Grande Sacerdote - .

- Sono appena tornato - .

Aiolos pareva dubbioso: qualcosa, infatti, si percepiva nel suo tono afono. - ...Perchè ti ha convocato? - .

- Uhm? - .

- Perchè ti ha chiamato, insomma - .

Shura alzò piano le spalle. - Ha voluto parlarmi - .

- Riguardo cosa? - .

Il Cavaliere del Capricorno lo guardò un po' sospettoso. - Non posso dirtelo, lo sai bene - .

In tutta risposta Aiolos sorrise e ridacchiò amaro. - Già, è vero: tu sei troppo fedele per fare uno strappo alle regole - .

- La fedeltà prima di tutto - recitò saldo Shura, e vedendo il compagno sedersi di fianco a lui sospirò ed aggiunse, - anche prima dell'amicizia - .

- Capisco - .

No che non capisci, Aiolos... su questo punto non siamo mai stati d'accordo...

- Dov'è Aiolia? - .

- Sta divertendosi con gli altri suoi coetanei - rispose il Cavaliere del Sagittario, chiudendo gli occhi. - Ho deciso di lasciargli più spazio. Insomma, deve pur sfogarsi, no? - .

- Certo - .

Aiolos tacque un momento. Assaporò la fresca brezza, puntò gli occhi sull'orizzonte. - Notizie di Saga? - .

Shura a quella domanda si voltò a guardarlo: - Saga? - .

- Da molto non si presenta - disse allora Aiolos. - Lo sapevi? - .

- Certo, ma non c'è da preoccuparsi. Avrà i suoi impegni e comunque siamo in tempo di pace. Non ci sono problemi - .

Aiolos non rispose. Era perso nei suoi pensieri, questo sì, ma Shura non aveva affatto intenzione di chiedergli a cosa stesse pensando così intensamente. Sentiva una certa tensione nell'aria e mai come in quel momento avrebbe preferito stare solo; eppure di fianco a lui c'era Aiolos, un Aiolos che però non riusciva più a riconoscere da parecchi giorni.

- Aiolos - lo chiamò allora, e non riuscendo più a contenersi gli chiese: - Ma a cosa stai pensando? Da parecchio ti vedo strano... non sei tu - .

Aiolos non rispose. Alzò gli occhi al cielo, indovinò le forme bizzarre delle nuvole. - ... Non so. Avverto qualcosa di strano nell'aria - .

- Qualcosa di stano? - .

- Sì - .

- Io non avverto nulla - .

- Buon per te - .

Shura non rispose, no che non lo fece perchè intuì che il compagno doveva parlargli. E così infatti era:

- Shura, devo dirti una cosa - .

- Di' pure - .

- Ti conosco da molto, praticamente ti  ho visto diventare Cavaliere. Mi servirebbe un favore - .

Shura non se lo aspettava. Lo guardò interrogativo, scavò nelle sue iridi ma non ci trovò nulla. - Un favore? - .

- Sei l'unica persona di cui io mi possa fidare, in questo momento - Le parole così pronunciare indispettiscono di molto Shura, che però non chiede nulla e preferisce sorvolare.

- Se ti fidi così tanto di me dimmi pure - .

- Ci tengo, a questa cosa - Il tono di Aiolos era fermo. - Se... se dovesse accadere qualcosa, in un futuro -, e qui tentennò un poco, - se dovesse proprio succedere qualcosa, ti prego di tenermi d'occhio Aiolia - .

Richiesta veramente sorprendente. A Shura mancarono alcuni battiti, possibile che Aiolos si fidasse così tanto da affidargli suo fratello? - Ma... Aiolos, che cosa potrebbe succedere? - .

Aiolos rise, questa volta però più sciolto. - Non lo so. Qualcosa, non saprei dirti - .

- E perchè mi affidi Aiolia? - .

- Te lo detto, di te posso fidarmi - Dicendo questo Aiolos si alzò, quindi anche Shura lo imitò. - Shura, sono sicuro che anche in mia assenza Aiolia diventerà un ottimo Cavaliere con te al suo fianco - .

- Aiol- - .

- Guarda che mi fido, eh? - rise il Cavaliere del Sagittario prendendo per le spalle l'amico e guardandolo dritto negli occhi.

- Aiolos, ma cosa- - .

- Be', ti sto solo dicendo che se per caso dovessi mancare per un po' dovrai prenderti cura te di Aiolia: mio fratello è pestifero, è difficile tenerlo a bada. Tu hai la pazienza per farlo - .

Shura stralunò gli occhi: - Cosa? Io ho pazienza? - .

- Sì! Sì! - gli sorrise Aiolos, poi lo stringe richiudendo anche nell'abbraccio delle sue grandi ali.


...LO SPIRITO COMBATTIVO DI AIOLIA...


Shura era ancora sdraiato all'entrata della sua Casa quando qualcosa si mosse dietro di lui. Aprì gli occhi, si lasciò dietro i suoi pensieri e si guardò dietro, freddo e rapido come solo lui riusciva a fare.

- Aiolia? - .

Aiolia era lì, a pochi passi, l'Armatura a ricoprirgli il corpo e quella sua espressione felina che riservava solo agli avversari.

Shura allora si alzò, la sua espressione severa si incupì. - Strano. Sei venuto a farmi compagnia? - .

- Tsk, scherzi? - soffiò l'altro stringendo i pugni. - Sono venuto a sfidarti - .

Lo spagnolo non si mosse. Abbassò un poco lo sguardò, fece schioccare le dita. - Sfidarmi? - .

- Sì - .

- Perchè questa idea? - .

- Perchè mi va - .

Shura era impassibile. - E se mi rifiutassi? - .

- Non saresti un Cavaliere - .

- Accetto - La sua espressione era illeggibile ma cupa come non mai. Fece due passi avanti, ma oltre non andò: - Vuoi allenarti? - .

- Scherzi? - lo ribeccò Aiolia, acido e predatore. - Io voglio distruggerti. Non è un allenamento - .

- Sai bene che i Cavalieri d'Oro non possono combattere con l'intenzione di uccidersi - .

Quella frase sembrò toccare un tasto dolente ad Aiolia, che digrignò i denti e si fece ancora più minaccioso. - E allora che mi dici di mio fratello? - .

Shura non si fece problemi a rispondere: - Quella era una situazione estrema, ordine del Grande Sacerdote; e io non tragredisco gli ordini, giammai - .

- Be', hai fatto male a non trasgredirli - disse Aiolia, - perchè tra noi non ci sarà mai pace, e tu lo sai - .

Shura annuì, grave. - Sfortunatamente... - Lasciò la frase in sospeso ed Aiolia lo guardò malissimo.

- Sfortunatamente cosa? - .

- Be', che non potremmo mai andare d'accordo - .

- Tsk, a me invece fa molto piacere - Detto questo il Leone caricò contro Shura, che però non si fece trovare impreparato e parò con classe il suo potente pugno.

Restarono forse cinque, sei secondi a guardarsi senza dire nulla, poi Shura si convinse a farlo: - Devi cercare di essere più veloce con me... Aiolia -, e afferrando il suo polso con la mano sinistra lo immobilizzò e lo fece finire gambe all'aria. Si allontanò, entrando nel cuore della Casa, ma Aiolia non poteva dargliela a bere e per questo invocò le sue saette dorate e tentò nuovamente di colpirlo, ma Shura lo bloccò un'altra volta costringendolo ad arretrare di alcuni passi.

- Devo ammettere che non ti facevo così focoso in combattimento - .

- Taci - lo ribeccò aspramente Aiolia, - io in questo momento so solo che devo ucciderti - .

- Non puoi uccidermi - fu la risposta che ricevette. - Prima devo portare a termine un compito molto importante - .

Il giovane Leone alzò le sopracciglia, parve interessato. - Uhm, che cosa? Sentiamo un po', chi ti ha dato questo importante compito?
Devi andare ad ammazzare qualcun altro? - .

- No - rispose fermo Shura, e poi guardò Aiolia profondamente, - tuo fratello non mi avrebbe mai chiesto nulla di simile - .


... E LA RISPOSTA DI SHURA


Silenzio.

Era spettacolare notare come il Leone fosse rimasto basito davanti ad una risposta simile. Shura invece pareva più rilassato, molto più tranquillo, e infatti fu lui a prendere di nuovo parola: - Ora scusami, devo andare - Fece per andarsene, ma Aiolia probabilmente ancora sconcertato dalle parole poco prima pronunciate dal Gold Saint lo ferma:

- No, un momento. M- mio fratello... ti ha chiesto qualcosa? - .

Shura si fermò ma non si voltò: sapeva che Aiolia lo avrebbe fermato, sapeva che sarebbe rimasto incuriosito dalle sue parole.

- Rispondimi - .

- Sì - L'eco della sua potente voce rimbalzò sulle pareti, - molto tempo fa -, e qui gli sfuggì un sorriso che Aiolia però non poté cogliere, - non sono riuscito ancora soddisfare la sua richiesta, però - .

- Perchè? - .

- Per mancata collaborazione - .

Aiolia proprio non capiva, o meglio, era il suo cervello che si rifiutava di analizzare meglio quella risposta. - Dimmi. C'entra forse con me? - .

Finalmente Shura si voltò: era serio e dava l'aria di non voler scherzare. - Per Aiolos tu eri tutto. Certo che c'entra con te - .

- Allora questo è un motivo in più per parlare, o sbaglio? - .

- Non sbagli affatto - Shura si avvicinò e Aiolia ebbe come voglia di fare alcuni passi indietro. Non li fece e per la prima volta non sentì il bisogno di odiare l'assassino di suo fratello: ora che lo vedeva meglio, ora che si fermava ad analizzarlo, notava nel suo sguardo una specie di malinconia.

- Shu?- - .

- Tuo fratello mi pregò di proteggeri e di tenerti sott'occhio, nel caso gli fosse successo qualcosa - .

Il volto di Aiolia ora era un concentrato di incredulità pura. Non riusciva a parlare, il giovane Leone, ormai era sicuro di faticare anche a respirare.

- Tuo fratello teneva molto a te, ma non sono mai riuscito a comprendere perchè lui si fidasse così tanto di me. Insomma, io ero e sono un fedelissimo del Grande Sacerdote, mentre lui era un po' come te. Spesso era in contrasto con lui - Abbassò il capo per evitare di guardare Aiolia. - Tuo fratello mi chiese questo ed è per ciò che io molte volte ti tengo d'occhio. Non voglio che ti accada qualcosa, capisci? - .

...

- Perchè Aiolia, non riuscirei a sopportarlo. Nonostante tutto io tengo a te e credo che questo ora sia chiaro - .

...

- Tu sei l'unica cosa che mi lega ancora a tuo fratello, a cui volevo e voglio molto bene - .

Ma perchè? Perchè solo ora vengo a conoscenza di questo?, io-

- Sarai un po' confuso, ora - disse Shura con un'ombra di sorriso dipinta in volto, - ma l'importante è che tu ora lo abbia saputo. Ora scusami, devo andare dal Grande Sacerdote a fare rapporto - Si voltò e si incamminò senza dire altro verso l'uscita della Casa e solo in quel momento Aiolia ebbe il coraggio di muoversi:

- Aspetta - disse, poi lo raggiunse dicendo una cosa che stupì non poco il Cavaliere del Capricorno. - Vengo con te - .

- Dal Grande Sacerdote? - .

- Sì... anche se non mi inchino - .

Shura non disse altro: si sistemò meglio il mantello e riprese a camminare. Di fianco a lui, Aiolia; ed insieme uscirono dalla Decima Casa.

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Bene bene... speriamo di avervi accontentato! Ma come sono carini Shura ed Aioliaaaaa!!!! *_*
Dai, ora rispondo alle recensioni.. e stasera si va a ballareeee!!!!! Bacioni a tutti e grazie per seguirmi così assiduamenteee! xD


Diana924 : ciaooo!!! Sì, guarda, mi associo anch'io.. qui ci vuole l'intervento del Telefono Azzurro!!!!! Al Grande Tempio si fa sul serio, poveri bambini... rubano loro l'infanzia... ç_ç Che cosa triste.. e Mu, anche lui contagiato... che tristezza che mi fa pure il nostro arietino... ^^ Su Aiolia saprai presto, moooolto presto. Sinceramente non so se parlerò anche di come Death e Aphro hanno guadagnato l'Armatura, ma se vuoi posso inserire... bacioni!! ^^

Sagitta72 : la Gianduiaaaa!!!! Eh, anche questo capitolo era serio... i bei tempi fanciulleschi sono finiti... ç_ç Aiolia e Shura non si sono ancora perdonati, ma le parole del nostro hombre hanno incuriosito Aiolia, che ora è sicuramente molto più confuso di prima! Poverino!! Sìsì, anche Mu si illumina come Shaka... ah!, vuoi sapere a chi pensare Death quando ha guardato il cielo?? A Saga, credo... cioè, io ho inteso così: dato che lui è a conoscenza dei fatti... bacioni!!!!!! ^^


aries_no_nike : zalve anche a te, Muriana!!!!! xD Shura è un carnefice, sìsì, qui ci vuole il Telefono Azzurro... xD E Aiolia sì, è un fissato: poverino, adesso è ancora più confuso e non sa più a chi credere! ç_ç Zìììì, siamo tornate su FB con tutti i nostri link in stile "Peace and Love"! Cioè, dobbiamo ancora metterli, però abbiamo avuto poco tempo, però.. li metteremo, li metteremo... bacioni!!!! ^^




A domani, come sempre!!!! Gio ;)


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Capitolo 23
*** Uno sguardo in avanti ***


uno sguardo in avanti 23



Gio: salveeeeee!!!!! Questo capitolo possiamo dire che è leggero, quindi non rischiate infarti (per fortuna! nd tutti i lettori) Ehm... be', ora vi lascio alla lettura. Ah, se nella visualizzazione del capitolo rinsontrate difficoltà (non so, le lettere sono troppo piccole, o troppo grandi) vi prego di avvisarmi anche con una e-mail xD
Buona lettura!!!


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XXIII CAPITOLO: UNO SGUARDO IN AVANTI




VOLGENDO I PENSIERI AL FUTURO...




- No Cam... un momento, fermo così- - .

- Milo, è da sette minuti che sono fermo - .

- Sì ma... stai più fermo, altrimenti non riesco a metterlo - .

- Uhm, va bene, va bene - Camus sbuffò alzando gli occhi al soffitto. - Non ti facevo così impedito - .

Milo rise: - Io impedito? - .

- Sì, sei impedito. Romantico ma impedito - .

Il greco non aggiunse nulla. Restò zitto fino a quando non finì il lavoro, infatti quanso lo terminò fece un passo indietro sorridendo sornione. - Finito! - .

Camus si sentì improvvisamente ridicolo: da come lo guardava l'amico, però, il risultato pareva soddisfacente.

- Quel fiore ti sta benissimo nei capelli - disse Milo avvicinandosi nuovamente, - e poi è bianco. Risalta molto la tua purezza - .

- Purezza? - .

- Sì - La sua voce si fece dolce, - tu sei puro, il tuo volto è angelico - .

A Camus scappò una risatina che a Milo mise i brividi. - Ti ricordo che tra poco dovrò combattere per l'Armatura - .

- Uhm, infatti non vedo l'ora di vederti - .

- Lo so. Non sono sicuro che però dopo mi riterrai ancora così innoquo ed innocente - .

Milo arricciò il naso, segno che quell'argomento rientrava nei suoi interessi. - Ma io non ho detto affatto che tu sia innoquo ed innocente; lo sembri ma non lo sei - .

Milo, stai forse giocando con me? So che ti piacciono discorsi simili...

 - Solo io so chi sei veramente, Camus - .

- E chi sarei, scusa? - L'occhiata del ragazzo francese era falsamente incuriosita e Milo se ne accorse, perchè prese a ridere come un pazzo e si sedette sulla sponda del letto, allargando le braccia:

- Sei un mio ragazzo, ovvio. Mio e di nessun altro - .

- Il tuo ragazzo... - ripeté Camus sorridendo tiepidamente, - cerca però di non essere troppo possessivo. Non credi che io possa tradire la tua fiducia, un giorno? Solitamente voi scorpioni siete così prudenti su tutto... - .

Milo alzò piano le spalle e appena lo ebbe a tiro lo prese per il colletto della camicia e se lo trascinò vicino. - No, tu non mi tradirai mai - .

Camus rise andando a sedersi tra le sue gambe. - Sicuro? - .

- Sìsì - Lo baciò con delicatezza, un bacio casto ma donato col cuore, poi ritornò a guardarlo: - Hai dormito bene? - .

- Come sempre - fu la risposta: il fiore gli adornava ancora il capo rendendo ancora più bello e attraente il suo viso da bambino. - Vorrei avere più tempo da dedicarti, caro Milo, ma sfortunatamente in questo periodo non mi posso distrarre troppo - .

- Io ti distraggo? - .

- Abbastanza - Fece silenzio per alcuni secondi, poi: - Molto, sì - Rise cristallino, poi però si fece serio e sul suo volto si lesse un velo di inquietudine.

- Cam, cosa ti turba? - .

- Nulla, riflettevo - .

- Dimmi - Milo si poggiò sui gomiti ma Camus non si spostò da sopra di lui, - sai bene che a me puoi dire tutto - .

- La verità è che sono molto nervoso - .

Il ragazzo greco venne colto impreparato. - Nervoso? Tu? - .

Camus annuì.

- Per il combattimento? - .

- No, non per quello. Assolutamente - Distolse lo sguardo, ma Milo cercò di ripescarlo accarezzandogli delicamente la guancia destra.

- E allora per cosa? - .

...

- Guarda che non c'è qui nessuno. Ci sono solo io - .

- Noi saremo per sempre amici, vero? - .

Gli occhi di Milo brillarono e sul suo volto si disegnò un bel sorriso. - Ma certo, che domande! - .

- Ho paura che quando diventeremo Cavalieri non avremo più tempo da dedicare a noi e... - Lasciò la frase in sospeso: evidentemente bastavano anche solo quelle parole, ma Milo decise di concludere la frase:

- ...alla nostra amicizia? - .

Camus annuì.

- Oh, non c'è da preoccuparsi. Sai che io tengo a te - .

- Non è questo il punto - .

- E qual è? - .

....

Camus non risponderà

- Hai paura che l'amore che provo per te svanisca col tempo? - .

- ...All'incirca - .

Milo sorrise e mettendosi a sedere lo abbracciò forte. - Se me lo concederai - gli sussurrò poi all'orecchio, - ti amerò per sempre. Dipende da te - .

Camus a quelle parole pronunciate con così tanto sentimento perse alcuni battiti, ma cercò di scacciare quel momento di difficoltà sorridende tiepidamente. Annuì.


L'IMPORTANZA DEL DIALOGO


Confusione... sono confuso, disorientato, ho perso la via che ho faticato a trovare; e sarà difficile ripercorrerla. Se veramente mio fratello ha detto ciò a Shura, significa che io devo sottostare al suo volere? Io ho sempre obbedito ad Aiolos, eppure... eppure questa volta mi riesce difficile

Accompagnato da questo pensieri, Aiolia girovagava per il Grande Tempio sperando di non incontrare nessuno: era un periodo molto delicato quello che stava passando, perchè da quando era diventato Gold Saint le cose avevano preso una piega complicata. Il passato lo stava ancora perseguitando, stava ritornando a bussargli nella testa; e questo non riusciva a digerirlo. Era talmente assorto che non si accorse nemmeno di essere entrato nella Casa della Vergine, che solitamente evitava di visitare per via del custode.

- Aiolia - .

Nel sentirsi chiamare sobbalzò, e voltandosi notò che accomodato sul piedistallo e forma di loto c'era Shaka, intento nella meditazione.

- Aiolia, cosa ti porta nella mia Casa? - .

Finalmente il Leone si sbloccò. - Oh, nulla - disse, - sinceramente non mi sono nemmeno reso conto di essere giunto - .

- A tal punto mi ignori? - .

- Ma che dici?, semplicemente non ci ho fatto caso- - .

- Capisco - Detto questo Shaka sciolse la sua posizione e si alzò, avvicinandosi ad Aiolia. - Sento nel tuo cuore confusione - .

- Tsk - .

- Non vuoi ammetterlo? - .

....

Shaka non si innervosì, anzi, invitò Aiolia a sedersi a pochi centrimenti dal piedistallo mentre lui andò ad accomodarsi su di esso. - Avanti Leone, spiegami il motivo del tuo turbamento - .

Aiolia gli lanciò un'occhiata infastidita. - Non ne ho intenzione. Non vedo perchè dovrei tenerti in conto, dato che non fai assolutamente parte della mia vita - .

- Io posso alleviare il tuo dolore - .

- Ah sì? Sentiamo un po' come mi propone il Buddha - .

Shaka non era per niente infastidito dal suo comportamento. Alzò le sopracciglia accompagnando il movimento anche con la mano. - Il discorso - .

Aiolia gli soffiò contro: - Non ho bisogno di uno psicologo. Tra l'altro non è così difficile indovinare il motivo del mio turbamento - .

- Credimi, la parola è il primo mezzo per sistemare le faccende. Dovresti parlarne con lui... - Non terminò la frase e al Leone questa cosa mise i brividi:

- Io... parlarne con Shura? - .

- Sì. Facile - .

- Per te sì ma per me no, dato che quello ha ammazzato mio fratello - .

Shaka non parlò, lo lasciò continuare:

- A te non importerebbe nulla lo stesso, dato che tu dici di saper allontanare il dolore- - .

- Io ho un rimedio - .

- A me non interessa - .

- L'odio non si combatte con l'odio; l'Amore vince su tutto, è la legge - .

Aiolia restò un momento zitto, poi stralunò gli occhi e si alzò. - L'amore che provo per mio fratello è indistruttibile, sì - .

- Sconfiggi allora l'odio che provi per il suo uccisore - Anche Shaka si alzò, - vedrai, ti sentirai più in sintonia anche con te stesso - .

Il giovane Leone digrignò i denti: - Shaka, scusa il mio commento, ma per te è facile dirlo. Ti ripeto, non è affatto semplice perdonare un uomo che ha rovinato la mia vita. E non mi interessa se tu non conosci la vita, se vivi con i piedi in terra o meno, so solo che devo seguire le orme di mio fratello - .

- Tuo fratello voleva molto bene a Shura, quindi perchè non seguirlo? - La domanda del Cavaliere di Virgo lo spiazzò. Aiolia non riusciva a trovare argomenti con cui ribattere. Si morse il labbro inferiore, sapeva di essere con le spalle contro al muro. - Leone, forse sbaglio? Forse il Buddha si è sbagliato? - .

No che non ha sbagliato

- Leone, pensaci. Quando ne avrai parlato con Shura, tutto andrà per il meglio; anche il rapporto con gli altri tuoi amici - .

E che c'entrano loro?-

- Come che c'entrano? Di loro metti in dubbio la fiducia, perchè il loro supervisore è il Grande Sacerdote a cui comunque portano rispetto... a discapito di te, ovviamente... - .

- Io non devo nulla al Grande Sacerdote - .

- Lo so - L'espressione di Shaka era serafica, dal suo volto non traspariva nessuna emozione, - ma per ora colui che ti procura turbamento non è altri che Shura. Concentrati su di lui, e magari un giorno riuscirai ad accettare - .

Aiolia sbuffò, non sapeva se per nervosismo e semplicemente per evitare di approfondire oltre, e si voltò incamminancosi all'uscita della Sesta Casa.


UNA STORIA CHE SI RIPETE...


Appena arrivò alla sua Casa, Aiolia si svestì dell'Armatura e si appiggò ad una delle tante colonne. E lì, perso nei proprio pensieri, alzò il capo e chiuse gl occhi: tante parole gli vorticavano nella mente, tante idee, tanti desideri e tante paure, ma non riusciva ad associare a nessuna di queste categorie una probabile riappacificazione con Shura. Era una cosa stupida, insensata, priva di fondamenta. Stava già appisolandosi quando qualcuno lo richiamò, e quindi dovette abbandonare il mondo dei sogni e fare dietrofront.

- Aiolia? Aiolia, pensavo fossi da Mu - .

Era Milo, ma non era solo: con lui c'era anche Marin.

Nel vederla Aiolia si sentì mancare, quindi per mascherare l'imbarazzo sfoderò un bel sorriso: - Oh, ciao ragazzi - .

- Ciao - lo salutò Marin, - tutto a posto? - .

- Uhm, sì, non c'è male - .

Milo, tu mi devi delle spiegazioni: che ci fai in giro con Marin? Io ti strozzo, ti strozzo, ti strozzo-

- Ho incontrato Milo all'Arena ed allora siamo saliti insieme - spiegò la Sacerdotessa come se gli avesse letto nella mente.

All'Arena, eh? Avete fatto tutta questa strada da lì... ma io ti strozzo, ti strozzo-

Milo gli lanciò un'occhiata divertita, forse intuendo la sua gelosia, quindi gli fece l'occhiolino dandogli una pacca sulle spalle. - Avanti, cos'è quello sguardo assassino? Uhm, fammi indovinare- - .

- Milo, i- - .

- Sei forse... geloso? - Scoppiò a ridere di gusto ed anche Marin dopo un attimo di smarrimento fece lo stesso: Aiolia invece si sentì avvampare di calore... un calore dettato però dalla rabbia.

- Milo... - ringhiò.

- Sì? - .

- Posso parlarti? - .

Milo non smise di ridere. - Uhm, ma certo, ma certo.. in privato? - .

- Sì - .

Marin allora sorrise tipidamente, scoccò una rapida occhiata ad Aiolia e poi si allontanò; i due ragazzi, invece, si misero dietro ad una colonna.

- Milo, io un giorno ti ammazzo - .

- Che ho detto di male? - .

- Sai bene che a me piace Marin - disse allora Aiolia mantenendo un tono di voce basso, - e non ti permetto di giocare con me - .

Milo ritornò gradualmente serio. - Mhm, va bene, scusa. Comunque io non volevo dire quello - .

- Ah sì? - .

- Ho notato qualcosa di strano nella tua occhiata - .

- Perchè ti sei fatto una bella passeggiata con lei, ovvio - .

- No no. Qualcos altro - .

Silenzio.

Aiolia non riusciva proprio a capire e Milo notò il suo disorientamento:

- Vedi Leo, mi hai guardato come... come se non fossi un tuo amico. Non ti ho riconosciuto - .

- Sul serio? - .

Cenno positivo col capo.

- Scusa. Non me ne sono reso conto - Fece una pausa, pausa in cui prese un lungo respiro. - Non so come tu faccia ad accorgerti sempre di cosa passa per la testa delle persone... - .

- C'entra forse Shura? - gli chiese Milo, - perchè se è per questo non ci vuole una laurea per indovinare - .

- Sì, c'entra lui; anche il Grande Sacerdote - .

L'amico lo guardò di sottecchi, scrupoloso, poi però ritornò un po' più sereno. - So che- - .

- Milo, non ti offendi se ti dico... una cosa? - .

- Certo che no - .

Aiolia abbassò il capo ed alcune ciocche dorate gli caddero sugli occhi. - Alcune volte in te vedo Shura - .

Inutile dire che Milo ci rimase di sasso, infatti  fece subito per chiedere spiegazioni; ma l'amico lo precedette:

- Tra poco anche tu probabilmente sarai Cavaliere. Il fatto è che io ti conosco bene, e so per certo che tu sei e sarai un fedelissimo del Grande Sacerdote - .

Non ottenne risposta, l'amico probabilmente voleva che continuasse e così lo accontentò:

- ...Una storia che si ripete, capisci? Io sono Aiolos, tu Shura; due grandi amici divisi comunque da un uomo, a cui il primo si ribella mentre il secondo lo elogia e gli porta rispetto - .

- Capisco - La voce di Milo era grave, - capisco questo tuo turbamento. Credi che il Grande Sacerdote ti odi così tanto da ordire una congiura contro di te e da mettermi in mezzo a tutta questa faccenda una volta ottenuta tutta la mia fiducia? - .

- Be', ecco- - .

- Sappi che non lo permetterò - Milo era saldo nel parlare, - anche perchè c'è qualcosa che mi differenzia da Shura, ed io credo che ti sia sfuggita perchè è un particolare molto interessante - .

Aiolia era tesissimo, la sua occhiata turchese lo metteva in difficoltà. - Cosa... ho tralasciato? - .

- Il fatto che io ritenga più importante l'amicizia del dovere da Cavaliere. Shura la pensa diversamente, no? - .

Il giovane Leone non seppe cosa rispondere: forse Milo aveva ragione, forse non c'era da preoccuparsi... e Shaka era intenzionato veramente ad aiutarlo? Il dialogo... forse parlare sarebbe risultato semplice, in fin dei conti Shura desiderava sbloccare la situazione. - Uhm... sì, vero. Scusa - .

- Nulla - Il volto di Milo si fece più sereno. - Ora io devo andare. Ti lascio Marin, va bene? - Fece di nuovo l'occhiolino, gli sorrise come solo lui sapeva fare e lo superò, uscendo dalla sua Casa.

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Bene bene... riguardo Aiolia ci sono molte cose da dire, certo... e ce ne saranno in futuro: insomma, Marin, Shura, la questione della fiducia da riporre nei compagni... il Grande Sacerdote... e il Trio Malefico? Chissà chissà... io intanto vi lascio con tutti questi interrogativi , e sfortunatamente oggi non ho il tempo di rispondere alle recensioni... mannaggia!!!! *_* Vabbé, sappiate solo che mi hanno fatto molto piacere ed ho notato in voi un certo affiatamento.... tutti volete vedere Aiolia e Shura fare la pace, eh? Bacioni, a presto!!!!! ^^


3/08 Bene bene.. rispondo alle vostre recensioni, popolo!!!! Non posso permettermi di non farlo! ^^


Diana924 : sei quasi sempre la prima, quindi ti ringrazio veramente di cuore! Per fortuna quello di Shura non è un incarico a tempo pieno, e di certo Aiolia non vuole stargli sotto... non ora che è grande e non ora che è così confuso. Certo che parlerò anche di Aphro e Death, se sei curiosa va bene... MUAHAHHAHHAHHAH!!!! Bacioni e grazie per le tue recensioni! ^^


 aries_no_nike : salveeeee!!!! Shura sì, è freddo, ma perchè si sente in colpa e non vuole avere sulla coscienza pure Aiolia... si sente un po' indeciso sul da farsi anche lui, povero capricorno... xD Avrai il tuo appuntamento tra Lia (Leooo!!!!! nd Aiolia - senti Aiolia, che palleeeee!!! nd io) e Marin... e Aiolia sì, è un po' imbranato ma a me piace troppo... ahahahahahhaah!!!! Sìsì, prendilo pure a schiaffi!!! Anzi, mi aggiungo anch'io! ^^ Bacioniiii!!!! XD


 Tifawow : la mia Tifa!!!!! Ciaooooo, tutto a posto??? Non scusarti, davvero, non ce n'è bisogno... anch'io sono cotta, faccio almeno 12 ore di computer al giorno per tenere questo ritmo... ma non mi dispiace, dopotutto, l'estate è sempre noiosa e fa troppo caldo per uscire... poi ora che io e mia sorella non abbiamo più i capitoli salvagente di Dodekatheon, non ti dico... per l'ultimo capitolo pubblicato la Fede ci ha messo almeno quattro ore... §_§ Cooooooomunque.... domenica sera mi sono divertita e mi fa piacere che tu me l'abbia chiesto... hanno fatto anche due paso doble, solitamente ne fanno solo uno... io adoro il paso doble, mi fa troppo ricordare Shura (il che comporta secchiello per la troppa bava... @ççççççç@) Il combattimento di Shura ti è piaciuto? Be', tra poco dovrai sorbirti anche quelli di Aphro e Death, sotto richiesta di un'altra lettrice (Diana924 xD), quindi prenderai altri infarti.. xD Aiolos è stupendo, sìsì, non c'è poi molto altro da dire... lui è D.I.V.I.N.O. Lo vorrei molto avere come fratellone, un tipo come lui.... BUAAAAAAHHHH!!!!, perchè ho invece una gemella sclerata???? (Guarda che sei tu quella sclerata nd Fede - ma che dici?????? nd io - E allora perchè il tuo soprannome è Saga e il mio Kanon? nd Fede - ehm... nd io - non andare a cercare scuse, Saga! nd Fede - ... ... .. sì, in effetti sono un po' sclerata... un po'... nd io XDDD)Anche a te mando un grandissimo bacione e fa niente se sei in ritardo. Giusto, allo stipendio non si comanda U.U Bacioni!!!! ^^


lovearmony : zalve!!! Aiolia non ha poi digerito così bene la notizia... è talmeno scosso che si è ritrovato a girovagare per la Sesta Casa senza accorgersene!! ^^ Shura ed Aiolos erano molto amici, sì, ed erano fantastici insieme.. peccato per il finale tragico... bacioni!, come sempre le tue recensioni mi mettono di buonumoreee!!!! ^^


 Sunight : ciaooo!!! Io sto intricando la storia?? Ma dai, non è poi così complessa.... XD Sìììì, il prequel di Ep G!!!! ^^ Shura a me piace troppo come personaggio, è l'hombre del Grande Tempio e per questo mi affascina! Anche Lia, certo (LEOOOO!!!! nd Aiolia - eh!, io ti chiamo come voglio!!!! nd io), però Shura ha una marcia in più... bacioni!!!! ^^
PS: spero si legga meglio, ora.. sì, questo computer ha una strana grafica e tutto risulta per me molto piccolo... forse per te è il contrario.. xD Se riscontri problemi, avvisami pure! ^^


Angel_Dark_Light : povero Aiolos, già... tradito così dal suo grande amico Shura... ^^ AAAAHHHH!!!!!!, tu sei una sostenitrice di "Peace and Love" Tra Shurino e Leo? Sì, be', anch'io! - tu mandi "Peace and Love" da tutti gli atomi che compongono il tuo corpo... nd Fede - sìììììì, è verooooo, ma Shura ed Aiolia devono fare pace... devono!!!! nd io - comunque.... bacetti tra loro due?? Accipicchia, la tua fantasia viaggia! No che non andrei fuori tema, magari qualcosina troverai... non di così intimo, però qualcosa... ... ... MUAHAHAHAHAHAHAHA!!!!! ^^ bacioni e grazie per seguirmi!!!!! ^^




Finito???? Finito!!!! Ora sarà meglio che mi ingegno per il prossimo cap di Dodekatheon... - noooo!!!!! nd Fede - ma cosa vuoi????? nd io - prima fai Piccole Cronache di Grecia, che è più leggero!!!!!! nd Fede - *coda tra le gambe* va bene, va bene... nd io - Bacioniiii!!! ^^



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Capitolo 24
*** Muovere i primi passi ***


muovere i primi passi 24




Gio: salveeee!!! Mi scuso in anticipo se oggi pubblico così presto, xD! Questa volta dovrebbe leggersi benissimo... mi sono ingegnata seppur non ci capisca niente di questo computer... oddio che imbranata... vabbé! Ho risposto alle recensioni a cui non ho potuto rispondere ieri, se volete darci un'occhiata ho aggiornato il capitolo precendente.... ora vi lascio!!!! - cosaa??? Ma se non hai ancora iniziato!!! nd tutti - ehm.. nel senso che vi lascio così leggete! nd io - aaaaaaaahhhhhh!!!! nd tutti -
Lasciamo a parte lo sclero.... buona lettura!!!!
PS: ho sistemato anche il carattere del capitolo precedente... per problemi di visualizzazione, io ci sono! ^^


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XXIV CAPITOLO: MUOVERE I PRIMI PASSI



AIOLIA IN DIFFICOLTà...




Allora, vediamo di trovare Marin.. dovrebbe essere all'Arena, a quest'ora: lei è sempre all'Arena, è una combattente nata. Uhm, ciao Mu, ma in questo momento non ho tempo... devo scendere.. ma che ti interessa?? Mah!, be', ora vado... ora che non ho più dietro Mu posso correre... ma dov'è l'Arena? Ah, qui!, che stupido... ehehehe... le ragazze mi giocano brutti scherzi...

Aiolia arrivò all'Arena con il fiatone, inquadrò Marin e restò un momento a guardarla dall'alto degli spalti:

Non si è ancora accorta di me, ma appena si accorge penserà che io la stia perseguitando... pure ieri le sono corso dietro per tutto il pomeriggio... Aiolia, mio vecchio Aiolia, ora scendi e comportanti con naturalezza... sìsì...

Diede retta alla sua coscienza e salterellò fino a trovarsi nel cuore dell'Arena: c'erano parecchi altri ragazzi, ma ad Aiolia non interessava.

Bene, ciao anche a te.. santo cielo quanta gente... sìsì, tu giù con il capo che io sono un Gold... bravo.. ma non ho tempo di parlare, sparisci!, bene... ora da Marin... Marin... Marin??

- Ciao Marin - la salutò lui e la ragazza si voltò quasi rischiando di colpirlo con un pugno: - Ehi, che ho fatto?- - .

- Scusa - gli disse lei, - non ti avevo riconosciuto - .

- E per chi mi avevi scambiato? - .

- Non so... per qualcun altro... - Marin parve tentennare un momento. - Lia, in questo-  - .

- Leo - .

- Oh, scusa. Comunque Leo, in questo momento sono un po' occupata. Devo allenarmi - .

Ad Aiolia sembrò di non essere il benvenuto. Si grattò impacciato la fronte, sorrise tremante. - Oh... be', mi dispiace averti disturbato - .

- Nulla - .

- Ti ho vista e mi è parso giusto salutarti, no? - .

- Sì - .

- Quindi... ora... sì, me ne vado - Fece per andarsene, ma Marin prenendolo per un braccio lo trattenne:

- Aiolia, devo dirti una cosa - .

Infarto. Il Leone stralunò gli occhi e perse alcuni battiti. - Ehm... cioè? - .

Ma non qui, Marin, ti sembra il posto per...

- Che è quella faccia? - rise improvvisamente la ragazza, - volevo solo dirti che Shura ti sta cercando - .

...

- Allora, non vai da lui? - .

... - Ah - .

Aiolia, che figure... ricomponiti, dannazione!

- Aiolia, stai?- - .

- Sì sì, sto andando - .

Marin da sotto la maschera sorrise. - No, io volevo chiederti sei stavi bene - .

Ma certo che sto bene... aaahhh, il cuore mi batte, mi batte...

- Sì.. sto bene - .

Certo che deve battere il cuore.. altrimenti non posso essere vivo, santo cielo! Che stupido!-

- Be'... allora ci vediamo - Detto questo Marin si voltò a si allontanò tornando ad allenarsi, ed Aiolia voltandole le spalle si mise una mano nei capelli:

Aiolia, che figure... santo cielo, non pensavo di essere così imbranato con le ragazze; ma non posso mollare, no no che non posso mollare... meglio tornare alla mia Casa e- ah!, guardalo lì Shura! Mi ha pure seguito... forse è importante... che fare, che fare? E Aiolia, non guardarlo così come un ebete, fai qualcosa!

Gli lanciò un'occhiata che sapeva di sfida ma decise di non muoversi; e Shura era ancora in cima alla platea, ad osservarlo con indosso la sua Armatura d'Oro.

Shura, smettila di guardarmi con quella tua occhiata indecifrabile e scendi... io mica mi muovo, eh? E poi perchè continui a cercarmi?, mica sono tuo figlio... di certo non sono il tuo fratellino... sarai tu a muovere i primi passi verso la nostra riconciliazione, se proprio ci tieni...


ALLENAMENTO


Non fece nemmeno in tempo a comprenderne il motivo. Shura spiccò il volo, caricò contro di lui e la sua Excalibur minacciò di tagliarlo in due; Aiolia fu però veloce nello scansarsi e con il fiato mozzo dall'incredulità ritornò a guardarlo:

Ma dico, sei scemo?? Vuoi forse farmi a fettine?? Mica mi volevi bene, dannazione?

Nell'Arena ora tutto taceva: Marin e gli altri presenti si erano bloccati e guardavano la scena stupiti e spaventati, mentre sulla platea erano accorsi pure Aldebaran e Milo. Che ci facessero lì, Aiolia lo ignorava:

Shura, se vuoi ammazzarmi fai in fretta... ma non sarà così semplice

- Aiolia - lo salutò Shura, freddo e distaccato come al solito. Al suo parlare una nuvola oscurò il cielo e gli uccelli smisero di cantare.

- Shura - fu la risposta, praticamente sussurrata.

Avrai tante cose da spiegarmi, Shura... forse stanotte hai dormito male e devi sfogarti con qualcuno? Non pensavo fossi così alterato di mattina...

Ritornò il sole; la natura si ridestò.

Shura lanciò una veloce occhiata agli altri presenti, che capirono e quindi andarono a sedersi sugli spalti. C'era qualcosa nell'aria, qualcosa che ad Aiolia non piaceva.

Shura è autoritario... si fa capire subito. Tutti lo temono

- Aiolia - disse poi, fermo e gelido, ed ottenne l'attenzione desiderata, - credo che tu ora sia abbastanza maturo - .

Matura per cosa? Di certo non per perdonarti, che è?, vuoi farmi una dichiarazione d'amore in pubblico?

- Abbastanza maturo? - sillabò Aiolia, un po' stupito.

- Sì - Il suo accento spagnolo metteva i brividi, - abbastanza maturo da poterti misurare con me - .

Al Leone mancarono alcuni battti. Certo, in fondo aveva sempre desiderato battersi contro Shura, ma c'era qualcosa che lo spingeva a rifiutare. Vedevo negli occhi del Cavaliere del Decimo Fuoco una sicurezza che gli faceva paura.

- Naturalmente prendilo come un allenamento - .

Allenamento? Io non mi alleno con l'uccisore di mio fratello, sei pazzo?

Ma quel giorno doveva arrivare, prima o poi, ed Aiolia lo sapeva fin troppo bene. Abbassò il capo, poi lo rialzò e mentre tutt'intorno taceva disse: - Va bene - .

Finalmente mi sento un po' in sintonia con lui.. finalmente? Aiolia, credimi, sei tu il pazzo...

Lo osservò annuire inespressivo come sempre anche se sapeva che era felice per la risposta positiva.

Felice per cosa, per potermi ammazzare? Shura, non riesco mai a capire il perchè delle scelte... lo fai per il mio bene o per mettermi a disagio? Sai che-

I suoi pensieri si bloccarono quando i suoi occhi ricaddero sul mortale braccio destro.

...sai che mi metti a disagio, con la tua spada

- In guardia, Cavaliere - Shura fece schioccare le dita di quel braccio e Aiolia ebbe appena il tempo di affilare lo sguardo che lui caricò un altro potentissimo colpo.

No, non si stava scherzando.

Aiolia scampò sulla destra, caricò le sue saette ma non riuscì a raggiungerlo.

- Excalibur recide tutto! - gli giunse la voce di Shura, - come pensi di colpirmi? - .

Il Leone sentì il sangue salirgli al cervello:

La sua voce... ma che cosa vuole insegnarmi, questo??

- Non farmi arrabbiare! - ruggì allora, ed il suo colpo potentissimo illuminò i dintorni oscurando per alcuni attimi la luce del sole.

Ma Shura era pronto, Shura non si faceva fregare così facilmente. La sua lama ferì predatrice la terra, Aiolia si scansò dalla sua traiettoria e gli fu subito dietro. Lo immobilizzò prendendolo per il collo e lui non oppose resistenza.

Siamo così vicini, mai stati così vicini...

- Aiolia, sei distratto! - gli disse Shura, e prendendogli il polso con la mano destra lo alzò di peso e lo buttò a terra oltre alle sue spalle. Da lì Aiolia potè vedere la lama scintillare, baciata dai raggi del sole, ma non se ne restò lì ad attendere oltre un secondo in più. Rotolò via ed in quel preciso istante Excalibur recise la terra per almeno una decina di metri.

Aiolia, concentrati, concentrati, Shura ti ammazza!

 Il Leone fece in tempo a ritrovarsi nuovamente sulla schiena che il Cavaliere del Capricorno caricò un altro colpo con la sua lama sacra, che lui fu costretto a parare a mani nude: sentì le pelle dei palmi lacerarsi, vide con un certo ribrezzo il sangue cominciare a gocciolare a terra e dipingergli i polsi, le mani, l'Armatura.

Shura... è forte... Aiolia, se lasci la prese ti ritrovi diviso in due...

Aiolia digrignò i denti dallo sforzo e le sua mani iniziarono a tremare.

Resisti... resisti.. santo cielo Leo, muoviti!

- Basta! - Il suo urlo liberatorio gi donò la forza sufficiente per alzarsi in piedi e, sempre tenendo a bada la lama, iniziò ad espandere il proprio cosmo. - Ora ti faccio vedere io, Shura! - .

L'ho chiamato per nome... mi è sembrato strano

Lasciò Excalibur e con le mani insanguinate caricò nuovamente le sue saette che questa volta andarono a segno: Shura fu costretto alla difesa e per non venir travolto dal suo Lightning Plasma dovette pure retrocedere per avere più spazio d'azione. Fantastico.

Ma non era ancora finita, certo, perchè Aiolia dovette evitare ben due colpi e portarsi ad almeno una ventina di metri di distanza. Si scagliò nuovamente su di lui ed insieme incominciarono un corpo a corpo a dir poco eccezionale.

Leggo nei suoi occhi soddisfazione... per cosa? Intanto concentrati sui suoi colpi

Era talmente preso nel combattere che non si accorgeva nemmeno dei numerosi tagli che aveva sulla braccia e sul viso.

Shura sta un po' frenando... mi avrebbe già ucciso se non fosse per lui.. se non fosse per lui? Be', ha detto chiaro e tondo che è un allenamento...

Improvvisamente Shura smise di attaccarlo e con una mossa elegante atterrò, sempre nel rullio del suo mantello. Anche Aiolia allora fece lo stesso, ma non caricò nessun colpo contro di lui.

Silenzio. Che silenzio inqiuetante intorno a noi...

Shura lanciò una veloce occhiata sugli spalti, poi si voltò e senza degnare Aiolia di uno sguardo disse: - Seguimi - .

Clap clap

Aiolia non sapeva se seguirlo o rimanere lì: guardò sugli spalti, incontrò l'occhiata di Marin e quella gli fece segno di andare.

Va bene, lo seguo

Così si allontanò con lui, uscendo dall'Arena.


MEGLIO SOLI CHE MALACCOMPAGNATI...


Gli si mise di fianco, giusto per vedere se gli avrebbe detto qualcosa: stavano passeggiando attraverso i campi che incorniciavano il Santuario, l'atmosfera era paradisiaca e il sole batteva ormai alto in cielo.

- Sei veloce - disse ad un certo punto il Cavaliere del Decimo Fuoco, - non ti facevo così veloce - .

...

- Il tuo problema è che la rabbia ti acceca subito - .

...

- Forse anche perchè ero io a sfidarti, ma è importante restare lucidi in combattimento - .

Mi sta forse facendo la predica?

- Comunque non ho poi molto da dire. Riuscirai a renderti ancora più temibile col passare del tempo - .

Buono a sapersi...

Shura si voltò a guardare altrove, sospirò: - Evidentemente con tuo fratello hai adottato una tecnica che però non sei riuscito a perfezionare con lui... per mancanza di tempo - .

- ... - .

- Hai detto qualcosa? - .

- Io? No, no. No - .

Restarono un momento zitti, i loro passi che facevano scricchiolare il terriccio ed i sassi del sentiero.

- Aiolia - .

- Sì? - .

Quando mai gli do retta? Santo cielo...

- Tu non ti fidi di me, vero? - .

La domanda gelo sul posto Aiolia, il quale si fermò guardandolo con un'occhiata a dir poco sconcertata: leggeva nei suoi occhi una certa malinconia, un dolore mascherato da quelle iridi così scuse ed impenetrabili. - No che non mi fido - .

- Fai bene - fu la risposta oltremodo inaspettata, - meglio soli che malaccompagnati. Non riporre mai troppo fiducia in me, e nemmeno negli altri - .

- E tu? - chiese allora Aiolia. Doveva sapere, - ti fidi di me? - .

Aiolia, stai diventando proprio sdolcinato... sicuro di stare bene? Ecco, ancora quell'occhiata. Shura, cos'hai contro di me? Mi sembri così lontano, alcune volte, anche se so che non è così...

- Certo che sì - .

Ma perchè...

- Perchè allora mi dici di non fidarmi delle altre persone? - .

Shura alzò gli occhi al cielo, il mantello che danzava al timido vento. - Perchè tu non puoi permetterti di sbagliare. Tu sei ancora in tempo per non farlo - .

Che cosa?, il passo falso?

- Non saprei comunque evitarlo... in questo momento non so cosa sia giusto e cosa sia sbagliato - .

- Uhm... un gran bel problema - .

- Già - .

Silenzio.

- Shura, mio fratello si fidava di te? - Gli parve strano chiedergli una cosa così direttamente. Strano ma bello.

- Certo - Poi abbassò gli occhi, - per questo è meglio non fidarsi di nessuno - .

Tormento interiore. Queste sono le parole che nacquero spontanee nella mente del giovane Leone, il quale non seppe cosa rispondere e si voltò facendo per torna indietro: - Comunque, Shura - disse, - mi ha fatto piacere misurarmi con te, dopotutto - .

Giurò di intravedere sul suo volto severo un'ombra di sorriso. - Dopotutto anche a me - .

- Be'... - .

Che faccio, ora? Non posso di certo piantarlo qui così, solo che... non so, c'è qualcosa...

- Torniamo all'Arena? - .

- Con piacere - .

Aiolia si incamminò lanciando una fugace occhiata a Shura, che voltò lo sguardo altrove. Non si parlarono per tutto il tragitto.

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... dopo questo lungo capitolo dedicato ad Aiolia e Shura, posso dirvi che il prossimo sarà tutto per un altro argomento... chissà chissà... E Ora spazio alle risposte alle vostre recensioni! Bacioni ^^


Angel_Dark_Light : salveeee!!!! Allora, la lunghezza delle righe è fattibile ora??? Ma che, non è affatto una critica.. io poi sono perfettina, quindi devo sapere cosa sbaglio... ^^ Milo e Cammy, che dolciiii!!!! Sìsì, piacciono molto anche a me, sono una loro fan accanita! Riguardo la tua storia non mi va di muovere minacce, ti metterei troppa fretta... quelle delle minacce è la Fede, mica io! MUAHAHAHAHA!!! Bacioni! ^^


Tifawow : ciao carissima!! WOW, dai, vieni a casa mia a farmi la serenata!!! E non importa se sei stonata, tanto anch'io lo sono... xD Le scene puccie mi escono così spontaneamente che non me ne accorgo nemmeno... per il fiore ho preso spunto da una immagini che gira si internet e che ritrae Cam tutto agghindato di fiori mentre Milo lo sta "addobbando"... che carini!!! ^^ Aiolia imbranato e geloso mi piace troppo, ormai mi ha appassionata, e Shaka con i suoi discorsi illuminanti mi fa venire la morte... ma vabbé, lasciamo stare! ^^ Shura ed Aiolia sono sulla buona strada della riappacificazione, magari parlando possono risolvere... lode eterna al nostro Buddha! xD Milo è sempre il solito che analizza tutto e deve essere chiaro... povero Leo, quanti strani pensieri gli si annidano in testaaaa!!!! Però hai ragione, Sion anche a me fa pena: nel senso, mettiti nei panni di Mu... poi in quelli di Aiolia... cioè, Aiolia un po' dovrebbe avercela su con l'allievo del Grande Sacerdote... povera gioiaaaa!!! ç____ç Coooooomunque.. dichiarazione d'amore accettata!!! Ed ora voglio la serenata, cara Tifa, altrimenti ti perseguito.... bacioni!!!! ^^


 aries_no_nike : ciao cara! Grazie per i complimenti e spero si legga meglio... xD Come hai potuto leggere Aiolia e Shura sono sulla buona strada... anche se ne manca molta, sìsì... su Marin e il nostro caro Leo saprai nel prossimo capitolo, non ti preoccupare... bacioni!!!! ^^



Bene, ora scappo all'altra storia.... ^^ Bacioni a tutti!!!! =)



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Capitolo 25
*** Camus ed Aiolia escono allo scoperto ***


25






Gio: eccomi, un po' in ritardo ma ci sono! Tutti questi impegni non mi permettono di scrivere con calma i mie capitoli, quindi rinnovo le mie scuse per avervi fatto aspettare... in questo capitolo ne vedrete delle belle! Buona lettura!

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XXV CAPITOLO: CAMUS ED AIOLIA ESCONO ALLO SCOPERTO



MATTINA...



- Devi... colpirlo, stenderlo, ammazzarlo!, dargli il colpo di grazia... - .

- So combattere... - .

- Sì ma voglio esserne sicuro. Devi... devi odiarlo, devi farlo morire, devi- - .

- Ho capito... - .

- ...cercare di prevedere le sue mosse e poi- - .

- Ho capito! - L'occhiata infastidita di Camus lo fece tacere. - Milo, guarda che so combattere! Anzi, sai cosa ti dico?, che mi sono stufato di questo mio volto così angelico- - .

- E cosa puoi farci? - .

- Nulla... devo solo farmi rispettare, devo essere freddo con tutti - .

- Con tutti ma?- - .

- Anche con te, se ce ne sarà bisogno - .

Milo annuì senza aggiungere altro: percepiva una certa tensione e la voglia irrefrenabile dell'amico di chiudere lì il discorso. Infatti Camus dopo avergli lanciato un'altra occhiata infuocata si voltò, acciuffò da un tavolino un piccolo elastico ed andò in bagno a legarsi i capelli.

Milo non si trattenne e lo seguì: restò un momento a guardarlo mentre si acconciava i capelli davanti allo specchio, poi si appoggiò allo stipite della porta: - Comunque io lo dico perchè ti voglio bene - .

Nessuna risposta.

- Avanti, non puoi non ammettere che la mia compagnia ti fa piacere, dopotutto - .

...

- Sei sempre tu ad invitarmi a dormire con te: vuol dire che ti piace cercare di sopportarmi - .

...

- Allora? - .

- Non ho nulla da dire, solo che questo pomeriggio devo combattere per la mia Armatura - .

Milo sbuffò, scattò dallo stipite e se ne ritornò in camera; Camus lo guardò di sottecchi mentre se ne andava, finì di acconciarsi i capelli in un altro chignon e poi lo raggiunse: era seduto sul letto e si stava mettendo la maglietta.

- Ti sei offeso? - .

- Figurati. Sarai nervoso, ora - .

- In effetti... - .

- Be', è normale - Milo si alzò, si portò i capelli su una spalla e lo superò. E appena fu fuori dalla stanza, disse: - Posso farmi una doccia? - .

Camus rimase un momento interdetto, non tanto perchè quella era una domanda che lo imbarazzava, più che altro perchè non capiva quel suo comportamento. A risvegliarlo da quei pensieri, di nuovo la voce di Milo;

- Allora? - .

- S...sì, certo - .

Da lì a poco tempo sentì l'acqua scrosciare e ciò lo sbloccò.

Mhm... mi dirigo all'Arena, intanto

Prese quindi guanti e ginocchiere ed uscì.


POMERIGGIO...



Aiolia saltò oltre un muretto, il mantello che gli volava oltre le spalle: era in ritardo, era in dannato ritardo e lui si era permesso di addormentarsi. Quel pomeriggio Camus avrebbe combattuto per l'Armatura e lui non si poteva perdere neanche un secondo per il semplice fatto che non lo aveva mai visto combattere. D'aspetto non sembrava molto agguerrito e sicuro di sé, ma Milo diceva proprio il contrario quando ne parlavano. Secondo lui, infatti, Camus sapeva essere molto pericoloso ed era meglio stargli alla larga quando era arrabbiato.

Ad Aiolia Milo non diceva mai bugie.

Superò di corsa le Case che lo dividevano dall'Arena e le trovò tutte vuote: sì, era sicuro che sarebbe arrivato ultimo.

Sempre io.. sempre io queste figuracce...

Arrivò all'Arena quando essa era già stracolma di gente. Quando giunse cercò con lo sguardo il suo gruppetto di amici e li trovo: Mu, Aldebaran, Milo e Shaka; e, proprio in faccia a loro, dall'altra parte degli spalti ecco il famoso trio composto da Shura, Death Mask ed Aphrodite. Lì guardò solo un momento ma non se la sentì di salutarli con un cenno del capo. Raggiunse quindi i compagni, che lo accolsero vivaci come al solito:

- Ragazzi... dov'è Marin? - .

Milo gli lanciò un'occhiata maliziosa, poi alzò le spalle: - Non lo so - .

- Probabilmente è in compagnia delle altre sacerdotesse - fu la risposta di Mu, - ma Aiolia, per una volta riesci a stare senza di lei o no? - .

Aldebaran sorrise divertito, Shaka invece non mosse neanche un muscolo.

- Mu! - gli disse Aiolia rizzando il pelo. - Mu, avanti, sai che a me non dà fastidio se lei non c'è, è solo che- - .

- Non ci interessano le tue scuse - disse Milo, - ora c'è Cam che combatte e voglio il silenzio qui... silenzio! - .

- Wow, Milo che chiede il silenzio... miracolo - gli rispose Aldebaran. - Io sinceramente sono molto curioso - .

- Vedrai, non ne rimarrai deluso - Così dicendo Milo gli fece l'occhiolino, per poi annidarsi contro il braccio destro di Aiolia: - Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .

- E basta! - lo riprese acido Aiolia scrollandoselo di dosso, - e poi io sono Leo! - .

- Stessa cosa, non fa differenza - Si appiccicò ancora. - Leo, ho bisogno di qualcosa da torturare mentre Cam combatte... mi presti il braccio? - .

Mu trattenne a stento una risata, mentre invece Aldebaran non riuscì proprio a contenersi.

Aiolia sbuffò, poi alzò le sopracciglia: - Guarda che dopo Camus si ingelosisce- - .

- Ma dai, noi siamo solo amici - .

- In questo caso ti cedo il braccio... ma niente unghie, sia chiaro! - .

- Sissignore! - .

Il combattimento iniziò leggermente in ritardo. I saluti al Grande Sacerdote durarono più del previsto, così come la snervante attesa; e quando i due contendenti si trovarono uno davanti all'altro, il primo ad attaccare fu l'avversario di Camus.

- Sono molto veloci - disse improvvisamente Shaka, e subito Milo ne approffittò:

- Tu hai previsioni? - .

- Ti ho già detto che non sono un oracolo - .

La sua risposta fece desistere Milo dai suoi intenti che si concesse nuovamente al combattimento e al braccio di Aiolia.

Era veramente spettacolare ammirare Camus muoversi agilmente e sfruttare ottimamente il territorio. Era veloce, molto, ma per ora non aveva ancora attaccato con l'intenzione di stendere l'avversario. Per i primi dieci minuti fu un combattimento molto calmo e privo di azione, poi però tutti e due sembrarono risvegliarsi ed iniziarono a colpire allontanandosi subito dopo. Un momento di difficoltà per Camus bastò a ribaltare immediatamente la situazione: ora che l'altro pretendente era a tiro, il francese potè assestare colpi decisi e ben ritmati, una sequenza veloce ma elegante di pugni, calci e carezze non tanto gentili.

Milo artigliò il braccio di Aiolia per cercare di scaricare la tensione, e l'amico lo fulminò con lo sguardo trattenendo un urlo di dolore:

- Ahio Milo, lascia un po' la presa... - .

- Scusa, sono nervoso - .

- Non pensavo che Camus picchiasse così forte - .

- Eheheheh... Camus ha tanti segreti - .

Un altro calcio; un pugno che atterra l'avversario; gli occhi attenti di Aiolia.

- Segreti? - .

- Sìsì - .

Altra carezza non molto gentile e il Cavaliere del Leone si ritrova a dover deglutire a vuoto.

- ... Preferisco non saperli, allora - .

L'ultimo calcio di Camus sbalza l'avversario a molti metri di distanza e gli dà il tempo per trarre un lungo sospiro: uno solo, però, perchè l'altro pretendente si alzò praticamente subito saltandogli addosso e facendolo cadere a terra, nella polvere.

Milo sussultò, artigliò nuovamente il braccio di Aiolia e quello lo incenerì con un'occhiata:

- Milo, fai male... - .

- Sst, zitto zitto... - .

- Ma Mil- - .

- SST!!!! - .

La loro discussione finì lì. Camus sebbene in difficoltà riuscì ad evitare la maggior parte di colpi, poi appena ne ebbe l'occasione scattò via ed elegante come sempre ricominciò un veloce corpo a corpo con l'avversario; ma questa volta lui era pronto, quindi riuscì ad immobilizzarlo e a portarsi dietro di lui. Il francese non restò certo ad attendere, perchè con una gomitata che tagliò l'aria lo colpì.

Riuscì quindi a liberarsi dalla sua presa ed ebbe il tempo di voltarsi per riprendere a colpirlo.

Mu intanto commentava: - Non vorrei essere al suo posto, Camus sa come picchiare, eccome... Aldy, potrebbe farti concorrenza sai? - .

Il Cavaliere del Toro annuì. - Nonostante la sua corporatura snella non manca di forza, hai ragione... - .

Milo si aggiunse: - Ora... ora lo stende, guardate, Cam è troppo veloce, troppo elegante, troppo lui - .

A quel commento Aiolia si voltò a guardarlo, accigliando lo sguardo. - Milo, se dici così sembra che tu sia venuto solo per guardare come si muove- - .

- Tsk, e se anche fosse? - .

- Lasciamo stare... - Sorrise senza farsi notare. - Ne sei talmente invaghito che non ti fai problemi a farlo notare? - Aveva abbassato la voce.

- Che? - .

- Nulla, nulla - .

Milo decise di non chiedergli spiegazioni, anche perchè il combattimento era quello che maggiormente gli interessava in quel momento.

L'avversario immobilizzò Camus e fece per stampargli in viso un potente calcio, ma lui fu più svelto ed abbassandosi si liberò prendendolo poi per un polso. L'altro braccio invece lo portò indietro, chiuse la mano in un pugno ben saldo e poi lo colpì, veloce e forte nello stesso istante.

- Che colpo!, che colpo! - strillò Mu non riuscendo a contenersi, ed era raro che uno come lui alzasse così la voce. - Camus è... è... sbalorditivo! - .

L'avversario cadde a terra a parecchi metri e quando atterrò si alzò una grossa nuvola di polvere. Da lì non si rialzò più e quello decise la fine del combattimento.

Milo fu il primo a scattare in piedi e ad esultare come un pazzo, come non aveva mai fatto, e subito dopo si alzarono gli applausi dall'intera platea.


SERA...


Finì di lavarsi e sistemò l'asciugamano intorno al collo uscendo poi dalle sue stanze. Quella sera il cielo greco era veramente spettacolare e non poteva non ammirare gli astri. Non riuscì però ad uscire all'aperto, perchè una voce piuttosto familiare lo richiamò e fu costretto a voltarsi:

- Ciao Aiolia - .

- Ehm... ciao Marin - .

La vide avvicinarsi e poi arrossire un attimo quando notò che era a petto nudo. Non disse nulla a riguardo. - Come stai? - .

- Io bene. Tu? - .

- Bene, molto gentile - .

- ...Perchè sei qui? A quest'ora tarda, poi... - .

- Sono passata a trovarti. Disturbo? - .

Aiolia si sentì infiammare. - ...no, no di certo. Anzi, sei la benvenuta - Sfoderò il miglior sorriso che riusciva a mostrare in quel momento, - puoi anche fermarti per un po', se vuoi... - .

- Con piacere - .

- Così parliamo... - .

- Di cosa? - .

Aiolia si pentì subito di quello che aveva detto. Balbettò qualcosa, poi però si riprese momentaneamente dello stato di shock. - Di un po' ti tutto, ecco... - .

- Di un po' di tutto? - .

Aiolia, che figure...

- Be' sì - Per scrivere la parola fine a quella situazione imbarazzante si avvicinò a lei e quasi meccanicamente la invitò ad uscire a sedersi fuori, con lui.

- Anche tu sei venuta a vedere il combattimento di Camus? - .

- Sì, molto bravo. Non pensavo fosse così... combattivo - .

- Già, nemmeno io - .

- Scusami se ne ero in tua compagnia- - .

- Tsk, scherzi? Non sei obbligata a seguirmi- - .

- Va bene - .

- Ma non ti preoccupare, fa nulla - .

Calò il silenzio ed Aiolia per evitare pause così lunghe ed imbarazzanti si sdraiò sui gradini assaporando l'aria. Chiuse gli occhi e Marin non poté non lanciargli una veloce occhiata, occhiata che poi rivolse velocemente al cielo.

Intanto Aiolia pensava: pensava e si sentiva tremendamente a disagio.

Aiolia Aiolia Aiolia Aiolia Aiolia Aiolia...  fa' qualcosa, no? Perchè non ci provi? Cioè, mi sembra che a Marin io sia sempre piaciuto... sarà... se solo potessi... tsk, perchè non chiedere? Ci conosciamo da tanto... cioè, non voglio parare diretto, santo cielo...

SI fece coraggio e ritornò velocemente a sedere: - Marin? - .

- Uhm? - .

- Ecco, posso chiederti una cosa? - .

Marin fu subito tutta per lui. - Ma certo, dimmi pure - .

Ecco, adesso cosa le dico? Aiolia, resta concentrato.. concentrato e sciogliti che sei peggi di un ghiacciaio perenne...

- Aiolia? - .

- Sì? Sì, dicevo... - Sorrise timidamente. - Mi piacerebbe molto, ora che ci siamo sono noi due... - Tossì.

- Cosa? - .

- Ti giuro che... che non uscirà nulla, sìsì, non lo saprà nessuno - .

- Ma cosa? - .

- Ecco - La guardò dolcemente e sentì i muscoli sciogliersi. Finalmente. - Mi chiedevo se... se potevi toglierti la maschera. Solo... per un attimo - .

Marin sembrò indecisa sul da farsi. In primis sembrò molto dubbiosa, poi però rise benevola. - Certo, non è un problema -, e mentre la toglieva Aiolia parlare:

- Cioè, è solo che è da molto che non vedo il tuo volto... forse sei anni, sette? Mah, chi si ricorda, non lo ricordo nem... meno - Tentennò quando il volto sorridente di Marin gli si presentò davanti e la sua occhiata si fece accigliata.

La sacerdotessa quasi si preoccupò. - Ehm... Aiolia, ci sono?- - .

- No. No, nulla... - La gaurdava ancora rapito, sotto la luce delle stelle era veramente molto affascinante la sua pelle. Anche i suoi occhi, certo.

Peccato per quella maschera, Marin... sei... sei veramente molto bella... santo cielo...

- Aiolia? - Marin rise e poggiò la maschera al suo fianco. - Aiolia, che hai da guar?- - .

- Nulla. Nulla, ti giuro - si risvegliò allora Aiolia. Sorrise tiepido, - solo... solo non ti ricordavo così - .

- Così come? - .

- Così... come sei ora... - .

Marin gli sorrise, un sorriso dolce che sciolse il cuore al giovane Leone. - Be', il tempo passa - Fece per alzare gli occhi al cielo, ma Aiolia la sorprese accarezzandole delicatamente la guancia. La ragazza sobbalzò, quindi lui ridacchiò gentilmente:

- Ehm... scusa - .

- No, nulla - .

- Solo che... insomma, per curiosità - .

Aiolia, sei un imbranato! Aiolia, lei ti sta guardando e aspetta solo quello... avanti, baciala... baciala!

- Aiolia? - .

- Uhm? - .

Marin alzò piano le sopracciglia abbassando però lo sguardo. - ...nulla - .

E muoviti Aiolia, baciala!! Ma non è così semplice... aspetta, devo portarmi più vicino... dimmi come faccio, mica è scema lei...

Aiolia quasi si vergognò di se stesso: lui, il fiero Aiolia del Leone, non riusciva a baciare una ragazza? Era sicuro che al suo posto i suoi amici si sarebbero già buttati da un pezzo. Certo, Shaka no.

Questo è il momento giusto... sì, avvicinati

Aiolia si avvicinò senza che Marin se ne accorgesse, poi sussurrando con voce tremante d'emozione la chiamò: - Marin? - .

Marin alzò lo sguardo incrociando il suo e ritrovandoselo così vicino quasi si spaventò. - Aiol?- - .

Ma lui non la fece finire di parlare, perchè dolcemente la prese per il mento e rimanendo composto accostò le labbra alle sue. Si sfiorarono, certo, Aiolia non voleva farla mica scappare, poi però la passione lo travolse ed accorgendosi che lei non si scostava fece più pressione. Per alcuni istanti la sera tacque e tutto intorno a loro svanì. La mano del Leone dal mento corse al collo, poi si abbassò sempre più ricoprendo di freddi brividi il corpo della ragazza. Quando Aiolia si scostò fu solo per riprendere fiato.

Si guardarono intensamente, parlarono con gli occhi; poi Marin poggiò una mano sul suo petto e lo invitò a sdraiarsi nuovamente, riprendendo così a baciarlo. E Aiolia la fece fare.

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Ho gli occhi a forma di cuore... <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 Ma come sono cariniiiiii!!!!!! Finalmente il nostro Leo ce l'ha fatta a dichiararsi... era ora! Un applausooo!!!! xD Ed ora che Cam è Cavaliere, manca solo Milo all'appello... ah be', vi devo anche narrare di Death e Aphro, vero! ^_^ Grazie a tutti per seguirmi, siete fantastici! Gio ;)
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Ah!, per mancanza di tempo non posso rispondere alle recensioni... ma farò domani mattina, promesso! *mano sul cuore* Be', ora vi lascio.... buona serata a tutti!!!!! ^^

5/08 Meglio che risponda alle recensioni, altrimenti mi linciate... xD


Angel_Dark_Light : salve!!!! Guarda, anch'io non ci capisco nulla di 'sto computer... per le righe non so proprio come px usare, ad esempio ora sono 900... perchè se mette 1000 me le fa troppo lunghe... l'importante è che si legga bene! xD Aiolia fa tenerezza anche a me, se devo dirla tutta... insomma, povero micio! Povero anche Shura però, a lui va maggiormente la mia attenzione e pietà. Cioè, non vorrei essere nei suoi panni... In questo capitolo hai avuto finalmente lo scontro di Cam e ora manca solo Milo... bacioni! ^^


Tifawow : wow!, le serenate! Mi piacciono troppo, sono così puccie... vabbé, io attendo pazientemente la tua... e mica mi dimentico, eh?? xD Milo e Cam generatori di scene pucciose?? aahahahhaahha, ma così mi fai morire dal ridere!!!! ^^ Sì, cmq è vero, sono troppo belli assieme... xD Marin credo si sia accorta da tempo che Aiolia le sbavava dietro (e le sbava tutt'ora), infatti dopo ha ricambiato il bacio... ma Leo è troppo forte, insomma, così fiero ma così imbranato con le ragazze... ahahahahah!!! xD Sì lo so, sono crudele... Shura e la sua filosofia di vita alla "meglio così che malaccompagnati" mi da tristezza... molta tristezza... povero hombre, lui non vuole più far del male a nessuno e ricerca le solitudine... perchè vuole bene ad Aiolia ma non vuole ferirlo nuovamente. Poor Shura! Sì guarda, io Shura lo avrei perdonato da un pezzo... e anch'io mi sarei buttata ai suoi piedi dicendo: "Fai di me ciò che vuoi" e poi il resto veniva... MUAHAHAHAHAHA!!!! xD Eggià, Shura mi ispira troppo scene del genere... (frase ambigua... xD) Secondo me tra Aiolia e Mu c'è una certa intesa anche nel manga e nell'anime, credo vadano d'accordo... però è vero, questa cosa di Sion mi affascina: Aiolia dovrebbe odiarlo, Mu, invece ci parla anche volentieri... e poi se alcune volte ha dubbi anche su Milo... secondo me Leo è nato per tormentarsi da solo! ^^ Vuoi i combattimenti di Death e Aphro? Li avrai, li avrai... xD UUUUHHHH, anch'io mi sposerei Aiolos!, subito!, anche senza cerimonia. è troppo bello.... @ç@ Ma io ne sposerei molti di Cavalieri in fretta e furia, sìsì... ^^ Grazie per i fiori che mi porterai... spero non dal giardino di Aphro, sìsì... anch'io ti mando un bacione pieno di L.O.V.E xD Ciaociao! ^^


aries_no_nike : nooooooo, attenta a non diventarmi una mini-Shaka!!!! Shaka è una brutta compagnia, ti converte piano piano... Mu ha già fatto la sua fine, ormai.. xD Shura è troppo sexy con l'accento spagnolo... sai, quelle "z" ed "x" trasformate quasi in una "s" seducente... @ç@ WAAAAAA Shura, ma quanto ti amoooo!!!!! ^_^ Ecco, in questo capitolo Lia (Leo, grazie... nd Aiolia - =_= nd io) si è dichiarato in un modo un po' strano... imbarazzante... povero Aiolia, deve ancora fare pratica con le ragazze... bacioni!!!! ^^


sagitta72 : non sei obbligata a recensire, carissima, non è un problema. So che sei occupata, quindi non crucciarti... xD Milo e Cam? Tu subito a pensare male, eh?? Sei proprio pazza di loro, si vede... ma sì, rileggendo mi sono accorta che le prime frasi erano un po' ambigue... xD Shura che porta via ad Aiolia la nostra Marin???? WAAAAA, l'ira del Leone si infiammerebbe... Shura è proprio nato per rovinargli la vita, povero gattino... xD Aiolia è imbranato, sì, ma è solo questione di tempo. Insomma, si è adolescenti, i primi amori sono sempre così... ^^ Shura si autopunisce, sìsì... povero pargolo, a me fa molta pena... vieni qui che ti strapazzo di coccole io, carissimo!!!!!! ^^ Bacioni e grazie per i complimenti xD



 



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Capitolo 26
*** Auguri, Death Mask! ***


26






Gio: bene, eccomi ad un orario leggermente decente... dico leggermente perchè speravo di poter pubblicare prima xD Stamattina ho avuto tempo per rispondere alle vostre recensioni ed ho così aggiornato il capitolo precendente con tutte le risposte... spero veramente che vi facciano piacere. Buona lettura!


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XXVI CAPITOLO: AUGURI, DEATH MASK!



MAZZO DI ROSE...



Il sole era già alto quando Death Mask si svegliò e soprattutto quando riuscì ad arrancare pesantemente verso il bagno. Era sempre così di mattina, il frustante cinguettio degli uccelli annunciava una nuova, noiosa giornata. Fece tutto quello che era di routine (il che occupava almeno un’ora), poi si vestì dell’Armatura ed uscì dalle sue stanze.

Quello era un giorno speciale, certo che lo era, per cui si era permesso di svegliarsi tardi e di non andare a fare rapporto dal Grande Sacerdote. Ma che giorno poteva essere talmente importante per lui? Non che gli interessasse dei doveri, certo, ma indossare l’Armatura appena sveglio era già un record. Quando si posizionò all’uscio della sua Casa, per terra trovò quello che si aspettava.

Non si dimentica mai quel tipo, eh?

Prese il mazzo di rose rosse, poi fischiettando andò a sedersi sui gradini dell’ingresso prendendo tra le mani la busta abbinata.

Pure una lettera, questa volta... sentimentalista, il ragazzo...

Iniziò a leggerla e un po’ si stupì dell’eleganza della sua scrittura:

... non posso mica dimenticare che per te questo è un giorno speciale, eh? Sette anni con l’Armatura, eh? Ricordo che all’idea eri proprio estasiato... insomma, diventare Cavaliere d’Oro era per te un’ottima cosa, quindi ti auguro di passare bene anche questo anniversario. So che posso sembrare un sentimentalista, ma nonostante i tuoi modi rudi devo pur ringraziarti in qualche modo: qui al Grande Tempio ci siamo sempre dati una mano, perché ambientarsi non è stato facile... per fortuna però c’eri tu! Spero che questo mazzo di rose ti piaccia più di quello dell’anno scorso... ah, meglio ricordartelo, non sono avvelenate. Allora auguri, amico mio!

Aphrodite


Per me questo tipo rimarrà sempre un mistero

Death Mask si alzò, rientrò nella sua Casa ma non fece nemmeno in tempo a raggiungere le sue stanze che sentì qualcuno arrivare nella sua dimora. Tsk, quel qualcuno poteva passare anche senza il suo permesso, ma per curiosità andò a vedere chi fosse. Si stupì:

- Mu?? Che ci fai qui? - .

Mu lo guardò con la sua solita aria serafica. – Sto andando alla Sesta Casa. Perché così stupito, Desu? - .

- Be’- - .

- Solitamente non vieni mai ad accogliere nessuno – lo fermò deciso Mu, - già, in gergo possiamo dire che te ne freghi – Fece per superarlo, poi però si fermò e si voltò nuovamente. – Per chi sarebbe quel mazzo di rose rosse, scusa? - .

Death Mask cadde dal pero. – Che? - .

- Il mazzo di rose rosse - .

- Oh... ma che t’interessa, insomma? - .

- Solo per sapere. Scusa – Fece per andarsene di nuovo, ma ancora si fermò:

- Ah, auguri per l’Armatura - .

Ma come diavolo fa a saperlo, questo?

- Evidentemente perché mi tengo informato sui miei compagni – gli rispose Mu accennando ad un sorriso. – Ora vado. Posso? - .

Death Mask sbuffò ed alzò le spalle. – Sì, vai pure - .

Mu allora si allontanò e in quel preciso istante dalla direzione apposta arrivò anche Shura: i due si salutarono con un veloce cenno del capo e quando il Cavalieri del Primo Fuoco fu fuori dalla Casa, Death Mask si apprestò ad accogliere l'amico:

- Shura!, poche volte vieni a farmi visita - .

- Lo so - .

- Dovresti venire più spesso - .

Shura sembrò fulminarlo con lo sguardo: - Non amo passare da una certa Casa... - .

Death Mask allora mandò un fischio sonoro. - Leone? - .

- No, Sagittario - .

- Capisco – Preferì non aggiungere altro. – Sei venuto per l’Armatura? - .

- Già. Sette anni sono parecchi e sono passati molto velocemente - .

- Eh-eh, hai proprio ragione... - .

Improvvisamente Shura accigliò lo sguardo. - Per chi è quel mazzo di rose? - .

Death Mask si sentì imbarazzatissimo. – Ehm... intendi questo? - .

- Sì - .

- .. ... ... me l’ha dato Aphrodite - .

- L’avevo immaginato. Peccato - .

Death Mask ebbe come l’impressione di vedere uno strano sorrisino sul suo volto. Si incupì: non era un buon segno. – Perché peccato? - .

Shura negò col capo. – Oh, nulla. Pensavo fossero per me - .

In un primo momento Death Mask non seppe come rispondere, poi però scoppiò a ridere e gli diede una pacca sulla spalla. – Possibile che tu mi faccia sempre morir dal ridere, te e la tua falsa indifferenza? - .

- Ci so fare, ecco tutto – gli disse Shura in tono piatto, - e poi io non scherzavo. A me piacciono i fiori - .

- Uhm, prospettiva interessante... va bene, quando avrò tempo andrò a comprarli per te – Quando Death Mask si calmò lo prese per una spalla e lo condusse a sedersi. – Vieni, parliamo un po’... - .


LA SCELTA DEL GRANDE SACERDOTE...


- Ehi... calma, calma, calma e sangue freddo - .

Death Mask respirava forte: non si era mai sentito così agitato in vita sua e nemmeno la vicinanza di Shura riusciva a calmarlo.

- Non farti prendere dalla fretta, il tuo avversario è bravo. Ah, e prenditi tutto il tempo che vuoi per attaccare - .

- Lo farò - .

- E mai dargli le spalle - .

- Sì - .

- Mi raccomando, conto su di te - .

Death Mask alzò gli occhi sulla platea gremita di gente, poi annuì: - Sì, lo so. Aphrodite? - .

- Sugli spalti, con me – Gli diede una veloce pacca sulle spalle, poi corse via e raggiunse il ragazzino svedese.

A Death Mask quindi non rimase altro che attendere pazientemente l’arrivo dell’avversario, avversario che si presentò puntuale come un orologio svizzero e che subito lo squadrò malissimo.

Iniziamo bene...

Salutarono il Grande Sacerdote come conveniva, poi raggiunsero il centro dell’Arena e rimasero a guardarsi per almeno due minuti.

Ma di che devo aver paura? Shura ed Aphrodite mi stanno guardandolo, tra l’altro mi sono allenato così tanto... eppure non mi sento del tutto sicuro. Strano

Fu il suo avversario il primo ad attaccare. Provò a colpirlo con un pugno, ma Death Mask schivò all’ultimo momento e così iniziarono a scambiarsi carezze non molto gentili.

La voglia dell’Armatura c’era eccome, infatti tutti e due non mollavano e continuavano ad attaccare senza tanti complimenti. Se l’avversario puntava sulla precisione, Death Mask invece preferiva colpire con potenza e non si curava affatto di c’entrare o meno l’obiettivo: voleva solamente non perdere il ritmo e soprattutto restargli dietro per più tempo possibile.

Death Mask avrebbe voluto molto vedersi mentre combatteva, così concentrato e soprattutto così teso. Fortunatamente dopo alcuni minuti i muscoli si sciolsero e così poté muoversi con più naturalezza.

L’avversario lo colpì con un destro micidiale ma non riuscì a schiodarlo da terra e quindi si ritrovò lui stesso steso a terra, in completa balia della furia combattiva dell’altro. Riuscì a liberarsi e fu costretto ad attaccare per non dargli il tempo di sorprenderlo nuovamente. Poteva parere una mossa suicida, ma fortunatamente Death Mask si lasciò trovare leggermente impreparato e dovette difendersi. Cercò di colpirlo con un calcio all’addome, ma lui fu più svelto e si scansò.

Il combattimento era quindi vivace, non certo privo di azione: tutti e due i pretendenti si muovevano agilmente ed alcune volte riuscivano a sorprendersi a vicenda.

Il Grande Sacerdote guardava in silenzio ed esternava dalla sua mente tutte le urla di incitamento provenienti dalla platea: aveva occhi solo per Death Mask e percepiva la sua anima come intrisa da una perversa malvagità. Ecco perché da sempre quel ragazzino rientrava nei suoi interessi. In combattimento se la cavava anche bene, e allora perché non insignirlo subito dell’Armatura? Sapeva però che così facendo avrebbe violato la tradizione, da sempre i Cavalieri erano scelti in quel modo e quindi doveva sottostare alla legge... tanto per non trarre sospetti.

Death Mask intanto vedeva nascere i primi frutti del suo impegno: l’avversario si stava stancando, era più lento e mancava di concentrazione. Uhm, interessante. Il gioco si faceva più semplice, notevolmente. Aveva come l’impressione che il Grande Sacerdote lo stesse guardando con attenzione dall’inizio del combattimento, il che significava che faceva da parte delle sue simpatie: meglio così, andare d’accordo con i potenti era una cosa ottima. Si scansò di lato per non venir colpito dall’avversario, poi lo sorprese da dietro e lo atterrò con un calcio.

Lì il combattimento conobbe un momento di pausa: Death Mask ebbe il tempo di riprendere fiato e concesse all’avversario di rialzarsi in piedi, cosa molto strana dato che lui non faceva mai sconti a nessuno. Ma era stanco, doveva ammetterlo, e infatti in ben poco tempo fu difficile per tutti e due mantenere il ritmo iniziale.

Tsk, mi faccio pena da solo... ma sono già stanco? Forza Death, ancora un po’ di sforzo e ci sei...

Sfiorò per pelo un colpo deciso dell’avversario, lo mandò di nuovo a terra. Poi ancora. C’era qualcosa che lo spingeva, qualcosa di così potente che lo incitava a chiedere il massimo anche se il suo avversario era ormai stremato.

E il Grande Sacerdote osservava in silenzio. Osservava attentamente ogni sua mossa, ogni sua espressione e si meravigliava del fatto che seppur l’avversario non fosse più in grado di combattere, lui continuava ad attaccarlo. Individuo interessante. Fu così che sotto lo stupore collettivo alzò la mano destra e la platea tacque; Death Mask invece diede un ultimo pugno all’avversario scaraventandolo ad una decina di metri di distanza, e poi si voltò anch’egli.

La sua mano si abbassò lentamente e poi con l’indice destro lo indicò. Mhm, poteva essere un brutto segno, o forse no. Infatti Death Mask ebbe la strana impressione che il Grande Sacerdote volesse dirgli di raggiungerlo. Così era, probabilmente, e così lui fece. Si avvicinò ed appena gli fu davanti alzò un sopracciglio, facendo così trasparire la sua confusione e il suo nervosismo.

Non aspettò molto. Il Grande Sacerdote gli mise una mano sul capo e lo piegò in ginocchio davanti allo scrigno, e quello voleva dire una sola cosa.

L’Armatura... l’Armatura è mia?

Lo scroscio di applausi che si alzò dalla platea lo lasciò intendere.


UN INVITO IMPREVISTO



... e così parlando riuscirono a scolarsi pure un altro bicchiere di birra.

- Sì, ricordo – affermò Shura, - il Grande Sacerdote fermò il combattimento - .

- Non ti nascondo che un po’ mi ero spaventato! – rise di gusto Death Mask, - ma avevo combattuto bene, per cui non poteva essere altrimenti - .

- Evidentemente ti ha ritenuto perfetto per l’Armatura ed ha deciso di non vedere oltre - .

- Sì, forse - .

- Sai, è raro che il Grande Sacerdote fermi i combattimenti. Solitamente li lascia concludere e aspetta che il pubblico applaudisca decretando così il vincitore - .

- Vero - .

- Per cui, ti dico, mi sorpresi molto quel giorno - .

Death Mask sorrise malizioso. – Io ti sorpresi? - .

- Più che altro mi sorprese la scelta del Grande Sacerdote. Certo, era ormai ovvio che il tuo avversario non si sarebbe più alzato ma ti ripeto, fu la prima volta che lo vidi fermare un combattimento; per un’Armatura d’Oro, poi – Si prese altra birra, ormai la mandava giù come acqua, poi disse: - Miè venuta un’idea, qualche giorno fa- - .

- Riguardo cosa? - .

Shura abbassò il capo. - Riguardo gli altri Cavalieri... cioè, l’altro gruppo con cui non parliamo molto - .

- Quello di Aiolia? - .

 - Sì – Tacque un momento, forse stava cercando le parole e quando le pescò alzò di poco il capo. – Pensavo a- - .

Dei passi. Qualcuno era entrato nella Casa.

Death Mask sorrise velocemente, si alzò: - Uhm, aspetta un secondino. Vado a vedere chi è – Uscì dalla stanza e Shura rimase un momento da solo. Versò altra birra all’amico, poi ritornò a concentrarsi sul suo bicchiere. Quando poi Death Mask si ripresentò e soprattutto quando subito dopo di lui apparve Aiolia, lo guardò come si guarda un asino che vola e mise da parte il bicchiere: - Oh, che sorpresa... – Sì, non se l’aspettava proprio: e poi perché Death Mask se l’era portato dietro? Forse Aiolia doveva chiedergli qualcosa...

Death Mask scoppiò in una veloce risata. – Non avete proprio niente da dirvi voi due, eh? - .

L’espressione di Aiolia era indecifrabile, proprio come quella di Shura. Si guardarono per secondi che parvero un’eternità, poi il primo a distogliere lo sguardo fu il Leone:

- Uhm... senti, volevo chiederti una cos- - .

- Dimmi pure – Shura era rimasto talmente stupito nel vederlo che lo guardava con un’aria leggermente imbambolata. E voleva pure chiedergli qualcosa, Aiolia!

Prima che Aiolia potesse riprendere a parlare, Death Mask lo prese per una spalla facendogli nuovamente incontrare lo sguardo di Shura: - Ma non vuoi sederti un attimo, Aiolia? Sempre così di fretta, voialtri... - .

- No grazie, sono leggermente di fretta. Volevo chiederti, Shura – Lo guardava e non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, - volevo chiederti se avevi voglia... come dire... di allenarti con me, venire almeno all’Arena - .

Shura non ebbe nessuna reazione, era completamente immobile, e questa cosa spaventò parecchio Death Mask. – Ehm... Shura? – Nessuno gli rispose, solo il silenzio, allora dopo aver farfugliato un timido: “Meglio che tolga il disturbo”, ne approfittò per sgusciare fuori dalla stanza.

- Allora? – disse Aiolia in tono più deciso.

Shura non voleva credere alle sue orecchie: il fratello di Aiolos lo stava invitando ad allenarsi con lui? Miracolo. Per uscire da quella situazione imbarazzante si alzò e mentre si metteva l’elmo disse senza guardarlo: - Certo... certo, vengo – Non sapeva perché, ma la cosa gli suonava stranissima: sapeva di voler ricercare il suo perdono, ma sapeva anche che Aiolia non seguiva molto le leggi ed in più nemmeno il Grande Sacerdote lo sopportava... Sacerdote a cui lui invece aveva giurato eterna fedeltà.

- Bene – disse Aiolia.

Shura lo raggiunse, non volle chiedergli il motivo di quel suo invito, e lo superò senza dire nulla; Death Mask vedendolo uscire fece finta di nulla. A seguirlo ci fu subito Aiolia, naturalmente, che lanciò una veloce occhiata al custode della Casa per salutarlo.

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Bene bene, questo capitolo è ricco di bellezze (a mio avviso, eh!) Innanzitutto ho deciso di aggiungere l'agognato combattimento di Death per l'Armatura (dato che molti lo richiedevano) e di certo metterò anche quello di Aphro a tempo debito. Poi... miracolo, Aiolia invita Shura ad allenarsi! Povero Shura, adesso è ancora più confuso... vabbé, la faccenda si risolverà tra qualche anno... xD

Ora rispondo alle vostre recensioni! Stupiti, eh?? ehehehehehe, lo so, ma non voglio ritardare nel farlo.


Ah, altra piccola cosa: oggi mia sorella dovrebbe aggiornare sia il suo GF sia la Bashitsu, ma probabilmente non li aggiornerà... il problema sta nel fatto che lei preferisce scrivere l'ultimo capitolo di Dodekatheon, così da pubblicarlo domani e da finire... eeeeehhh, senza i capitoli salvagente si è messi proprio male!  Be', ora vi lascio! Bye bye! =)



Angel_Dark_Light : ciaooo!! Non preoccuparti per la faccia pervertita che sfoggi, tanto tutte le fan di Saint Seiya prima o poi dovranno farlo.. e poi per Cam che è diventato Cavaliere... @ç@ Mi aggiungo anch'io!!!! xD Marin sì, diciamo che è il salvagente della coppia.. senza di lei Aiolia sarebbe già schiattato ^^ Be', se oggi sei occupata ti compatisco, perchè anch'io ho da fare tantissime cose... bacioni e buona giornata!!! xD


 aries_no_nike : il pc?? è un acer con windows 7, devo ancora abituarmi.. xD Per cui mi scuso... ^^ Facciamo un applauso ad Aiolia, che finalmente c'è riuscito! Certo, è un po' imbranato, però è troppo puccio!!!! Per Cam e per le due famose paroline dovrai aspettare, il pinguino mica trova il coraggio subito... bacioniii!!!! ^^


Tifawow : sì guarda, è un periodo strapieno... comunque per fortuna riesco a trovare un po' di tempo per EFP.. xD Bene, sono contenta che il combattimento di Cam ti sia piaciuto... è da una settimana ormai che descrivo combattimenti, pure sull'altra fic, sempre a me toccano 'ste parti... xD Però se escono bene sono felice! Sììì, tutti accalcati per vedere l'indifeso (si fa per dire...) Camus mentre prende a cazzotti l'altro pretendente... Milo ne sa molto, sìsì, Milo lo conosce bene... e Aiolia non ha voluto approfondire i "segreti" dell'innoquo Cammy.. MUAHAHAHAHAHA!!! Oh, io se avessi Shaka alla portata di mano continuerei a chiedergli i responsi, anche se non è un oracolo... lo costringo... xD Marin è, diciamo, il salvagente della coppia. Se la cava un po' meglio di Aiolia, dico un po' meglio perchè neanche lei ha tanto spirito d'iniziativa... ma si è giovane, dai, è più che normale comportarsi così! o.O io mi prenderei volentieri Shaka!!!!!!!! Se me lo cedi con piacere... anche Mu... anche Aiolia.. anche Milo.. anche Cam.. anche Shura (@ç@)... sì guarda, lascia perdere, io mi sposerei più della metà dei Gold.. xD Bene, qui hai potuto vedere Death.. ora mancano Aphro e Milo, sì, poi siamo a posto... bacioni e grazie per le tue bellissime recensioni!!!! Gio ^^


sagitta72 : un applauso ad Aioliaaaa!!!!! Naturalmente dovrebbero fare santa Marin, è stata lei a scioglierlo un po'... insomma, povero leoncino... ^^ Guarda, sui festeggiamenti di Milo e Cam ho preferito lasciare alla fantasia... e credo che comunque ci siamo capite, n'è vero???? xD Anche a te un grandissimo bacio!!! ^^


lovearmony : Milo è coccoloso, sìsì... cavoli, se a Lia (LEOOOO!!! nd Aiolia - =_= nd io) non faceva piacere che gli stesse così appiccicato mi mettevo io al suo posto... @ç@ E Shaka per me rimarrà sempre un oracolo, è inutile negarlo!!! xD Applauso ad Aiolia, naturalmente, che nonostante il suo elevato sex appeal non ci sa proprio fare... povero cucciolo... bacioni!!!! ^^





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Capitolo 27
*** Pomeriggio in compagnia ***


27. Pomeriggio in compagnia



Gio: eccomi!!!!!!!!! Questo capitolo è tranquillo, possiamo dire... xD
Buona lettura!!!



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XXVII CAPITOLO: POMERIGGIO IN COMPAGNIA


CORREZIONI...



Ormai tutti noi abbiamo l’Armatura; manca solo Milo e siamo a posto. Combatteremo insieme, per la Giustizia, e seguiremo solo ciò che è giusto. Spero tanto che la nostra amicizia non muti con il passare del tempo. In questo periodo, ad esempio, Aiolia è più serio e scontroso del solito: posso affermare che alcune volte è più acido di uno yogurt scaduto. Lo è soprattutto con me, ma non riesco a capirne il motivo: certo, alcune idee le ho, ma mi sembra che con Shura le cose vadano meglio. Ieri si sono allenati assieme, due giorni fa pure, stamattina li ho incrociati alla Tredicesima Casa mentre parlavano. Insomma, non vorrei che ora ci andassi di mezzo pure io per la storia di suo fratello...

- Ehi Mu, guarda un po’ chi arriva – La voce di Milo lo risvegliò dai propri pensieri: alzò gli occhi, spiò oltre le figure agili di Aiolia e Camus che si stavano allenando ed intravide Death Mask e Shura. – Li vediamo spesso in questo periodo, eh? - .

Mu annuì in silenzio. Salutò con un cenno del capo i due nuovi arrivati, che si sedettero di fianco a lui.

Anche Shaka, Milo ed Aldebaran li salutarono.

- Salve – fece subito il Cavaliere di Virgo, - anche voi qui? - .

- Stavamo facendo un giro – gli rispose Shura: vederlo senza Armatura faceva uno strano effetto, - e vi abbiamo visti da lontano. Ci è sembrato educato venire a salutarvi - .

- E che state facendo in questo bel prato verde? – li stuzzicò Death Mask sorridendo maliziosamente, - i vostri compagni si stanno allenando, sì. Ma voi? - .

- Siamo qui per far loro compagnia – disse Milo, inespressivo, - e poi anche per valutare come se la cavano - .

Shura sembrò pensoso. – Per valutare... – disse, poi prese un filo d’erba e se lo mise in bocca. Prese ad osservare con attenzione Aiolia e Camus.

- Sì - .

- Milo, quando combatterai per l’Armatura? - .

La domanda del compagno lo colse impreparato. – Uhm... non lo so, perché? - .

- Solo per chiedere – Shura era misterioso; a Shura piaceva fare il misterioso.

Rimasero in silenzio per alcuni minuti, il vento che trasportava i profumi di Grecia ed Aiolia e Camus impegnati in combattimento.

Death Mask fece per alzarsi, forse si stava annoiando e voleva andarsene, ma Shura fu più svelto e lo gelò sul posto chiedendo: - Possiamo rimanere anche noi? - .

Il Cavaliere di Cancer lo fulminò con lo sguardo, ma non disse nulla.

Mu invece annuì: - Ma certo, potevi anche non chiedere - .

Shura non disse più nulla. Si concesse nuovamente ad Aiolia e Camus ed i suoi occhi sembravano analizzare con scrupolosa attenzione ogni loro mossa.

Milo ed Aldebaran presero a parlare, Shaka ritornò a meditare, Death Mask si sdraiò e Mu posizionò lo sguardo su Shura.

Chissà a cosa sta pensando? Non mi sembrerebbe educato leggergli nella mente, non ne ho motivo: devo trattenere la mia curiosità, devo trattenerla...

- Aiolia sta dando troppa importanza alla nostra presenza – disse improvvisamente Shura, - dovrebbe concentrarsi maggiormente su Camus: lui è sicuramente più attento e sciolto - .

Quelle parole suscitarono in Mu un certo interesse. – Cosa intendi? - .

- Intendo che Aiolia combattere perché ci siamo noi a guardarlo: se così non fosse non sarebbe così invogliato a farlo - .

- Tu dici? - .

- Sì? - .

Fanno un attimo silenzio.

- In più molte volte ritarda nell’attaccare: anche se non colpisce Camus, Camus ha più tempo per contrattaccare e così si sbilancia. Camus è veloce ed Aiolia deve imparare ad adattarsi al ritmo che l’avversario sa tenere, in qualunque circostanza. Ad esempio, con te dovrebbe essere ancora più veloce, con Aldebaran invece dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla potenza dei colpi - .

Mu non lo aveva mai sentito parlare così tanto: forse è per questo che accigliò lo sguardo ed alzò le sopracciglia, indeciso su cosa rispondere; e Shura continuò:

- Aiolia è bravo, non c’è che dire: ha un cosmo interessante, ma deve imparare a sfruttarlo bene. Al massimo - .

- Shura? – decise allora di zittirlo Mu.

- Uhm? - .

- Ma perché correggi solo Aiolia e non Camus? – Domanda intelligente, a cui Shura rispose voltandosi nuovamente a studiare il combattimento:

- Mi viene spontaneo - .

Mu decise di non aggiungere altro: percepiva nel suo animo un grosso vuoto, un’implacabile malinconia. Così fece per sdraiarsi anche lui e chiudere gli occhi, ma vedendo Shaka sciogliere la sua tipica posizione si bloccò:

- Mu, posso parlarti? - .

Lui lo guardò interrogativo: gli altri sembravano non aver sentito.

Di cosa devi parlarmi, Shaka? È strano che tu me lo chieda

Shaka si alzò, sul volto aveva un’espressione indecifrabile.

- Mu, è importante - Si allontanò, quindi Mu dovette alzarsi e seguirlo.


LEGAMI DA MANTENERE


Quando furono a debita distanza dai compagni, Shaka si fermò e si voltò verso l’amico nel fruscio della tunica che indossava: - Mu, scusa se ti sto rubando tempo... - .

- Nulla, Shaka – gli rispose lui.

- So che ti interessi dei miglioramenti dei nostri due compagni, ergo ti illustrerò velocemente quello che ti devo dire - .

- Ma figurati: se è qualcosa di importante non mi stai rubando affatto tempo - .

Shaka lo benedì con un sorrisino gentile, uno dei pochi che si dipingeva sulle sue labbra. – Ti ringrazio. Vedi, il problema è solamente uno - .

- Dimmi tutto - .

- Il comportamento di Aiolia negli ultimi giorni - .

L’espressione di Mu si illuminò. Lanciò una veloce occhiata al gruppo di compagni, poi ritornò a fissare Shaka: - Prevedo che non sarà questione di poco - .

- Appunto - .

- Sediamoci - .

Si accomodarono sull’erba e Shaka allora riprese a parlare:

- Vedi Mu, il comportamento di Aiolia è molto strano: capisco che stiamo crescendo, capisco che ora è Cavaliere, ma non ti sembra troppo severo con se stesso e soprattutto troppo freddo, a volte? - .

- Me ne sono accorto, infatti - .

- Credo sia il risultato della vicinanza, chiamiamola pure così, di Shura - .

Mu alzò le sopracciglia. – A me sembra che il dolore per la perdita del fratello si stia alleviando. Insomma, parla abbastanza spesso con Shura - .

- Vero - .

- Quindi sono felice per lui - .

- Anch’io lo sono, ma c’è un punto che non riesco a capire - .

Mu si incuriosì all’istante: - Un nodo di Gordio che non riesci a sciogliere, intendi? - .

- Esatto – Shaka si portò una ciocca di capelli sulla spalla destra, poi aprì gli occhi e li rivolse ad Aiolia, ancora intento a combattere. – Mi chiedevo se a lui facesse ancora piacere la nostra compagnia - .

Mu quasi svenne seduta stante. – Come? - .

- Non negare l’evidenza, amico mio – gli disse allora Shaka, voltandosi poi per guardarlo, - si nota che Aiolia preferisca la compagnia di Marin, ad esempio, oppure quella di Shura. Tra l’altro il Grande Sacerdote ci convoca spesso e lui sembra molto... infastidito dalla cosa - .

- Ci convoca perché siamo Cavalieri – rispose Mu alzando le spalle, - e se lui non viene non sono affari nostri - .

- Aiolia sembra nutrire dubbi sulla fiducia che fino ad ora ha riposto in noi – disse allora il Cavaliere di Virgo, - è come se quando siamo diventati Cavalieri, qualcosa in lui sia cambiato - .

Mu si fece improvvisamente più serio. Abbassò la voce: - Shaka, sai bene che Aiolia ed il mio maestro non vanno d’accordo - .

- Più il tempo passa e più Aiolia si sta riappacificando con Shura; ma non con il Grande Sacerdote - .

- Sinceramente, Shaka, io temo che questo possa allontanarmi da lui in maniera irreparabile. Siamo sempre andati d’accordo ma... insomma, ora sembra diverso. Hai ragione - .

Shaka annuì. – Ho ragione, sì, ed in più ti capisco. Non è facile mantenere l’amicizia con Aiolia, soprattutto per l’allievo del Grande Sacerdote - .

- Sì – rivelò Mu, - ma devi sapere che io non voglio allontanarlo da me. Io non voglio allontanare nessuno di voi, anzi, vorrei anche conoscere meglio Shura, Death Mask ed Aphrodite - .

- Io non ne sento il bisogno - .

- Io invece sì – Mu strinse i pugni, - quando Milo diverrà Cavaliere, perché sento che lui lo diverrà, tutti saremo Cavalieri: dobbiamo essere legati non solo dal senso di Giustizia e dal desiderio di far prevalere la Pace, ma anche dall’amicizia - .

- ... - .

- Per cui è importante che Aiolia non si isoli, almeno non in un momento così delicato - .

- Capisco - .

- Shura lo sta aiutando, Shura ha sempre voluto aiutarlo ed Aiolia sta iniziando piano piano ad accettarlo. Perché anche noi non possiamo andargli incontro? - .

- Lo abbiamo sempre fatto - .

- Ma dobbiamo farlo con più convinzione, ora – Mu era serissimo, - dobbiamo dimostrargli che la fiducia che lui ha riposto in noi è ricambiata - .

- Glielo dimostreremo, sta’ tranquillo – Detto questo Shaka si alzò. – Ora torniamo da loro: Aiolia e Camus hanno finito di allenarsi - .

A quelle sue parole Mu si voltò e notando che i due amici nominati si apprestavano a stringersi i polsi per complimentarsi, si alzò e seguì Shaka.


PERDONARE... PER AMORE


Raggiunsero gli amici e si riaccomodarono di nuovo.

- Perché vi siete allontanati? – chiese allora Aldebaran, e Shaka lo squadrò con aria da sufficienza:

- Nulla. Dovevamo conversare - .

Aldebaran non chiese altro.

Quando Aiolia e Camus li raggiunsero, Milo fu il primo a balzare in piedi e ad abbracciare energicamente il ragazzo francese:

- Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam-  - .

- Sì Milo, ho capito… - .

Aiolia sorrise tiepidamente, poi si tolse i guanti e si sedette: - Il tuo amico pesta, eccome - .

Milo annuì. – Sìsì, certo che pesta – Stava ancora abbracciando Camus, il quale si divincolava come la preda di un serpente:

- Sì, Milo, però ora lasciami... - .

- Cam, sei stato bravissimo!, ottimo!, stupefacente!.. - .

- Perdo l’equilibrio, lasciami, sei troppo pesa-! - .

Come non detto: Camus perse l’equilibrio e cadde rovinosamente a terra portandosi dietro anche Milo, che ora gli fiatava sul collo. Tutti, a parte Aiolia e Shura che erano impegnati a conversare, accennarono ad un’espressione divertita.

- Cam, davvero!, sei stato!- - .

- E lasciami! – Per liberarsi dalla stretta mortale di Milo, Camus dovette mollargli un sonoro schiaffo e scrollarselo di dosso come un toro impazzito fa con il torero. – Milo, basta! - .

Il greco incominciò a ridere, ma Camus non aveva affatto intenzione di assecondarlo: a testa alta girò sui tacchi e si allontanò, attirando così l’attenzione di Milo:

- Ma... Cam!, stavo scherzando! - .

Niente, Camus non rispose: così Milo, scusandosi, dovette congedarsi dal gruppetto e raggiungerlo di corsa:

- Cam, ti prego, fermati! Io stavo solo- - .

Camus si fermò di colpo e con un altro schiaffo fece voltare il capo a Milo, il quale subito dopo si portò una mano sulla guancia già rossa:

- Milo, ti sembra il caso di scherzare? – Era arrabbiato. Molto arrabbiato. Furioso: - Io non sono un clown da circo, a differenza di te! Tieniti i tuoi scherzi per gli altri!  - .

Milo si sentì avvampare di calore, generato probabilmente dall’imbarazzo del momento: - Cam, sul serio, io scherzavo- - .

- Il tuo problema è che scherzi sempre – disse allora Camus, - insomma, ho appena finito di allenarmi, sono stanco e non ho voglia di stare ai tuoi giochi da poppanti - .

Quella frase bruciò il cuore a Milo: perse alcuni battiti, i suoi occhi iniziarono ad annebbiarsi di lacrime. – Cam, io non volevo farti arrabbiare, lo giuro - .

Camus alzò gli occhi al cielo, decise di risparmiarsi la vista dell’amico mentre piangeva, e così lo lasciò continuare a parlare:

- Io Cam... sono solo felice... dei tuoi miglioramenti... da Cavaliere- - .

Camus lo fermò alzando elegantemente la mano destra e chiudendo gli occhi. – Ti prego di risparmiarmi le tue parole, Milo. So che sei felice, ma alcune volte le tue reazioni sono esagerate. Insomma, sei grande, dovresti comportarti in modo più responsabile - .

Milo singhiozzò e si asciugò le lacrime, poi si mise a posto una ciocca di capelli e disse: - Va bene. Scusa –

Camus rimase un momento in silenzio e quando aprì gli occhi si ritrovò Milo appiccicato al collo, che lo abbracciava dolcemente.

- Scusa Cam... non succederà più - .

- Tu non sai mantenere le promesse, Milo; almeno, non promesse simili – gli rispose Camus, - e poi sai che non voglio che tu ti comporti in un dato modo quando sono presenti anche gli altri - .

- Sì, lo so - .

- Però... – Lasciò la frase in sospeso e quindi Milo sciolse l’abbraccio per poterlo guardare negli occhi:

- Però? - .

Camus indovinò nel suo sguardo turchese una leggera paura, probabilmente quella di perderlo per sempre. Gli scappò un sorriso ed allora ricambiò l’abbraccio: - ... però ti perdono - .

A Milo brillarono gli occhi ed un’espressione serena gli si dipinse sul volto: - Oh, grazie Cam! – gli strillò nell’orecchio, e a momenti Camus urlava di dolore. Poi l’amico gli baciò delicatamente il collo, un bacio impercettibile che sapeva però di profondo affetto: - Non sai quanto ti amo, Cam – aggiunse poi, calmandosi ed abbassando la voce, - non saprei cosa fare senza di te - .

Camus rimase un momento interdetto a quelle parole, come sempre d’altronde, poi lo strinse ancora più forte ma non disse nulla: quella in sé era già una risposta.

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Bene bene.. capitolo positivo, dopotutto, a parte la discussione di Shaka e Mu che lascia ad intendere che qualcosa nel gruppo sta cambiando... una sua colonna portante, già, il nostro caro Aiolia... dovrete attendere domani per sapere. Intanto rispondo alle vostre recensioni e ringrazio tutti voi per seguire questa fic così assiduamente.. =)


aries_no_nike : windows 7 è più complicato del previsto, hai ragione. Però dai, spero di abituarmici presto xD Shura è sempre più confuso, sì, anche Aiolia, ma i due si stanno piano piano avvicinando... Death ti fa paura??? Anche a me ha sempre fatto quest'effetto.... xD Bacioni!!!!! ^^


Tifawow : ecco la mia carissima ammiratrice che mi ha promesso la serenata.. xD Se ti connetti e se poco dopo aggiorno, vuol dire che siamo segretamente telepatiche... già già, il nostro ammmmmmmmmore è forte! ^^ Il mazzo di Aphro ti lascia un po' perplessa, eh? Pensi che a lui piaccia Death? Be', diciamo che ho lasciato libera interpretazione, anche perchè sinceramente come coppia loro due mi piacciono molto. Comunque per non andare troppo OOC ho preferito sorvolare xD Comunque sì, un po' di affetto c'è... ^^ Sai, anch'io adoro il Malefico Trio dal profondo del mio cuore! Shura è quello che preferisco dei tre.... l'hombre... @ç@.... ç_ç.... insomma, mi trasmette mooooolte emozioni (e sensazioni... xD).  Bene, sono felice che il combattimento di Death ti sia piaciuto ^^ Come hai potuto leggere in questo capitolo, Aiolia e Shura sembrano un po' più riappacificati xD Shaka una sibilla???? Sììììììì,ci sto! Manca solo il vestito, per il resto è a posto xD
Va bene, ci divideremo i Gold, una notte tu te ne tieni un gruppo ed un'altra ti tieni l'altro, almeno ci alterniamo... e se non sono d'accordo li obblighiamo.. MUAHAHAHAHAHAHAHA!!! ANch'io ti mando un GROSSO bacio appassssssssionatisssssssssimo ^^





Bene, a domani (ma come sono ripetitiva... xD) Buona serata a tutti!!!!!!! ^^





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Capitolo 28
*** Nuvole nere all'orizzonte ***


28. Nuvole nere all'orizzonte






Gio: salveeeee!!! Scusate se ieri ero occupata, ma con questi impegni scolastici ho deciso di prendermi una pausa.. ma oggi sono tutta per voi! Buona lettura! =)

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XXVIII CAPITOLO: NUVOLE NERE ALL'ORIZZONTE


L'IDEA DI ALDEBARAN



Probabilmente quell'idea era paragonabile ad un suicidio, paragonabile a sua volta ad un pomeriggio perso inutilmente; ma Aldebaran era irremovibile e voleva parlare, quindi Aiolia, Milo e Mu dovettero per forza starlo a sentire:

- Ragazzi, per questo pomeriggio avete da fare? - .

- Dobbiamo custodire le Case, Aldebaran - disse più severamente del solito Mu, - di certo, Milo, tu sei l'unico ancora libero di scorrazzare - .

Milo alzò le sopracciglia ed esibì il suo famoso sorriso sornione. - Be', certo, ma siamo in tempo di pace. E poi sentiamo cos'ha da dirci Aldebaran - .

Fecero allora silenzio e il giovane Saint del Toro parlò:

- Avete presente parecchi anni fa? - .

Aiolia alzò gli occhi al cielo: - Oh, ma che inizio promettente... - .

- Aspetta, il bello arriva poi - .

- Sì - .

- Allora - ricoominciò Aldebaran, - vi ricordate quella signora, quelle delle caramelle? - .

Mu ed Aiolia si gaurdarono con aria interrogativa, mentre Milo stralunò gli occhi e sfoderò un sorriso che gli arrivava fino alle orecchie: - Sì, me la ricordo! Vuoi andare a farle visita? - .

Aldebaran annuì, poi vedendo il disorientamento di Aiolia e Mu scoppiò a ridere: - Avanti, ragazzi, la signora delle caramelle! La torta di Camus per il compleanno- - .

- Ah, ora ricordo! - disse Mu battendosi una mano sulla fronte. - Ricordo eccome. La tua, devo ammetterlo, è una bella idea - .

Aldebaran annuì, così fece anche Milo.

- E tu, Leo? - gli chiese proprio quest'ultimo. - Allora? Che fai, vieni? - .

Aiolia era perso in uno dei suoi complicati ragionamenti.

Mhm... l'idea di Aldebaran non è male, ma se Shura mi cerca?- ma perchè penso sempre a lui?... forse perchè è bravo a combattere, sì sì, certo non del mio livello, io sono più bravo-

- Allora? - .

- Che c'è, Milo? - .

- Ti ho chiesto se tu vieni dalla signora delle caramelle - .

Aiolia lo guardò intensamente, sbuffò, poi si rivolse ad Aldebaran: - Sperando che sia ancora viva, già era decrepita prima, figuriamoci ora - .

- Leo! - lo riprese severo Mu, - non è da te parlare così! - .

Il giovane Leone sorrise tiepido, poi si mise le mani in tasca. - Uhm... scusate. Sono solo stanco - Fece un attimo silenzio, poi guardò gli amici uno ad uno: - Va bene, vengo. Però facciamo in fretta, che non voglio star lì tutto il pomeriggio - .

Aldebaran annuì, Mu anche, mentre Milo iniziò a ridacchiare:

- Leo, di cosa hai paura? Il Grande Sacerdote non ti conta neanche come suo Cavaliere. Non si accorgerà di nulla, dai - .

E così tutti e quattro erano scesi in paese senza le Armature, avevano fatto un bel giro e poi si erano posizionati davanti alla casa della signora.

Mu: - Speriamo che abiti ancora qui, quella gentile donna - .

Aldebaran in tutta risposta fece per bussare, ma Milo lo precedette prendendolo per il braccio:

- Faccio io, Al: potresti sfondare la porta - .

- Ma che dici? - .

- Sìsì - .

- Sai che sono buono come un agnellino, MIlo - .

- Ma sei forte - .

- Ma- - .

Aiolia per zittirti li scansò dall'entrata ed incenerendoli con lo sguardo si decise a bussare. Poi: - Ci voleva così tanto? - .

Aldebaran e Milo non risposero, solo abbassarono lo sguardo.

Non dovettere aspettare molto: dopo pochi secondi la porta si socchiuse e due grandi occhi si puntarono su di loro.


INCONTRI INASPETTATI


- Salve - salutò cordiale Aiolia, - stavamo cercando la signora che... - La voce gli morì in gola quando dalla porta sgusciò una sorridente Marin:

- Aiolia, che sopresa vederti! E anche voi, ragazzi? - .

Milo alzò gli occhi al cielo e si voltò per risparmiarsi qualche parolina di troppo, Aldebaran abbassò lo sguardo mentre Mu fece finta di guardare altrove.

Aiolia era rimasto imbambolato, naturalmente, e non spiccicava parola. A rianimarlo ci pensò Marin, che lo abbracciò con dolcezza e poi si scostò a da lui ancora del tutto sorridente:

- Aiolia, come mai qui? - .

- Be'... - .

- Allora? - .

- Stavamo cercando... la signora che abita qui... abitava?- - .

Marin rise e scostandosi dall'uscio li invitò ad entrare: - Ma certo che abita ancora qua: è una cara signora, vengo spesso a farle compagnia. Entrate, entrate pure: gradirà di certo - .

I quattro entrarono e un'atmosfera calda e familiare li avvolse.

La voce della vecchia signora gracchiò dalla cucina: - Chi è, cara? - .

- Amici miei - rispose Marin, - sono venuti a farle visita - .

L'esclamazione di sorpresa dell'anziana spaventò parecchio i quattro, che quasi ebbero l'intenzione di fuggire; ma non ne ebbero il tempo, perchè Marin chiuse la porta e la donna sbucò dalla cucina.

Il primo a salutarla fu, come sempre, Mu: - Salve signora. Si ricorda di noi? - .

Lei li squadrò con attenzione scrupolosa dal suo metro e cinquanta d'altezza, così stretta nel grembiule sembrava un uovo di Pasqua. Poi però sembrò risvegliarsi da quello stato di trance ed esclamò: - Oh, ma certo che mi ricordo. Ma fatevi vedere, fatevi vedere! - Si avvicinò e quindi i quattro ragazzi la salutarono baciandole amorevolmente la guancia: - Ah, tu sei quello goloso eh!, ma ne hai messi su di chili, eh? E tu... ah, i tuoi capelli lilla sì, me li ricordo; e ma ti sei alzato, tutti alti siete diventati! E... ah!, il leoncino! Aiolia ti chiami, giusto? Sìsì, anche tu sei cambiato... e questo è Milo, sì, tu con i tuoi riccioloni biondi! Tutti bei ragazzi, belli e bravi sì - La signora sembrava veramente felice di vederli. Li fece accomodare (Aiolia si sedette di fianco a Marin...) e poi portò loro delle bevande fresche e dei biscotti. - Cosa mi raccontate, eh? Come avete passato tutto questo tempo? - .

Aldebaran allora iniziò a parlare delle Armature e di come ora mancasse solo Milo, e non tralasciò nemmeno nulla riguardo agli allenamenti a cui erano ancora sottoposti. Proprio bravo, il ragazzo. Ad ogni parola la signora era sempre più stupita: - Ma che bravi ragazzi, veramente in gamba... così giovani, poi! - Poi si alzò dal tavolo: - Allora, volete le caramelle? - .

A Milo brillarono gli occhi: - Sì, sì signora, la prego la prego la prego la prego- - .

- Ma sì, ora ve ne porto un bel paio! Non si è mai troppo tardi! - Dicendo questo la donna sparì in cucina e quindi Marin prese la parola:

- Be', che dire, è veramente felice di vedervi - .

- Già - disse Mu, - dovremmo venire più spesso a farle compagnia - .

Aldebaran annuì deciso. - Sì, vero. Almeno una volta alla settimana - .

- Ma che dici? - si aggiunse Milo, - anche due! - .

Mentre loro parlavano animatamente, Aiolia era chiuso in un intricato labirinto di pensieri: guardava Marin con attenzione e ne studiava ogni mossa ed ogni espressione.

Aiolia, sei un imbranato... la baci ma non ci riesci davanti agli altri... che stupido Leo, che stupido!

Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta e la signora, dalla cucina, chiese a Marin se gentilmente potesse andare ad aprire: la ragazza obbedì, scostò la porta e trovandosi di fronte Death Mask non potè che mostrare una faccia tanto sconvolta quanto stupita:

- Che ci fai qui? - .

I quattro ragazzi si voltarono, lo videro, ed il primo a scattare fu Milo:

- Death Mask? Che sei venuto a fare? - .

Il Cavaliere del Quarto Fuoco sembrava avere fretta e volendo in volta era più cupo del solito:

- Mi serve il vostro amichetto; Aiolia - .

Aiolia sentendosi nominare perse alcuni battiti. - Chi? Io? - .

- Vedi altri Aiolia, per caso? - lo ribeccò acido il Cavaliere, - su, fuori di qui: è importante - .

- C'entra Shura? - Domanda spontanea a cui Death Mask rispose negando col capo. Allora il giovane Leone si trovò costretto ad alzarsi e mentre si allontanava verso l'uscio l'anziana signora risbucò dalla cucina: vedendo Death Mask sorrise gentilmente. - Salve, ha bisogno? - .

- Ho bisogno di Aiolia - fu la risposta scostata di Death Mask.

Aiolia prima di uscire salutò la donna, i suoi amici e poi Marin, alla quale donò un tenero bacio sulla fronte.


DICHIARAZIONE DI GUERRA


Il primo pensieri di Aiolia fu quello che Death Mask volesse portarlo alla Casa di Shura e che aveva preferito non rivelargli che c'entrasse con lui, ma il Cavaliere del Quarto Fuoco continuava a negare quello che a lui pareva l'evidenza:

- No che non c'entra con Shura o almeno, non direttamente - .

- Cosa significa? - .

- Tra poco lo saprai. Zitto e cammina - .

Aiolia decise di dargli retta, anche perchè non voleva torturarsi per questa curiosità che gli mangiava la ragione: camminava a testa bassa e cercare di non contare le Case che passavano, ma quando furono in cima dovette fare il punto della situazione; punto della situazione che arrivò subito dopo, ma da Death Mask:

- Il Grande Sacerdote deve parlarti - disse infatti, - riguardo a cosa, non lo so. So solo che è molto infastidito dal tuo comportamento - .

Aiolia non accennò a nessuna reazione: - Scusa ma io che cosa ho fatto contro di lui? - .

- Non negare l'evidenza - lo riprese severamente Death Mask con un'occhiata che faceva paura, - è come se non lo considerassi nemmeno - .

In tutta risposta il giovane Leone sbattè teatralmente le palpebre, poi senza muovere muscolo disse: - Chi è il Grande Sacerdote? - .

Domanda a doppio senso, a cui l'altro decise di non rispondere. - Sta' zitto e fila dentro. Appena esci ti riaccomagno alla tua Casa - .

- Cosa? - .

- Potersti scappare ancora- - .

- Scappare? Anche gli altri Cavalieri sono- - .

- Ma tu sei un caso a parte - .

Favoritismi. Death Mask stava dalla parte del Grande Sacerdote, Aiolia lo sapeva, e quindi da lui era ritenuto come un impostore; un po' come suo fratello Aiolos. Gli lanciò un veloce ghigno, poi a testa alta entrò ed il grosso portone si richiuse alle sue spalle inghiottendo così la figura del Cavaliere del Cancro.

Aiolia non andava quasi mai alla Tredicesima Casa, ne ignorava l'esistenza; cos'era? Perchè esisteva? Perchè doveva partecipare alle riunioni? Domande che gli picchiavano sempre in testa, ma che non avevano ancora trovato una risposta. Percorse velocemente il lungo corridoio di colonne che lo divideva dal Grande Sacerdote, come sempre seduto al suo trono... con quella maschera. Aiolia moriva dalla voglia di vedergli il volto e non lo aveva mai nascosto a nessuno.

Si avvicinò, mantenne la distanza dal trono non tanto per rispetto quanto per ribrezzo, e non si inchinò: sapeva che ormai tutti erano abituati a quel suo comportamento.

- Aiolia - lo chiamò il Grande Sacerdote e la voce un po' gi tremò mentre continuava a parlare: - Ti ho convocato per un motivo molto semplice - .

So perchè mi hai convocato...

- Quindi se fai silenzio ed ascolti potrai andartene in men che non si dica - .

- Però muoviti - lo stuzzicò Aiolia, acido, - non ho tempo da perdere, qui - .

La sua risposta sembrò infastidire il Grande Sacerdote, il quale si alzò in tutta la sua fierezza: - La tua mancanza di rispetto, Aiolia, deve conoscere una fine. Non puoi essere Cavaliere se continui a comportarti così - .

- Ah no? - disse Aiolia stringendo i pugni, - e allora perchè l'Armatura mi ha scelto? - .

- Evidentemente perchè non c'era nessun altro di meglio - fu la risposta provocatoria, - ma sai, Aiolia, io potrei anche privartene. voi Cavalieri d'Oro siete sotto la mia giurisdizione, che si chiaro - .

- Lo so - fu quello che disse il giovane Leone. Non aggiunse altro, solo restò zitto e permise al Grande Sacerdote di continuare:

- E riguardo Shura avrei molto da dire - .

- Shura se la sa cavare da solo: non ha bisogno della tua protezione - .

- Ma è lui che me l'ha richiesta... con la sua fiducia - .

Che bastardo...

- Riguardo Shura volevo avvisarti che se provi a volgerlo dalla tua parte, se provi solamente a ribellarti in questo modo al mio potere, ti privo dell'Armatura e ti scaccio - .

Aiolia rimase stupito da quelle parole: - Non ti fidi del tutto di Shura, però - disse, - da quanto mi hai detto è trasparito questo - .

- Non ho detto questo - .

- Sì che lo hai detto - Il giovane Leone non demordeva, - hai sottinteso che Shura potrebbe affezionarsi troppo a me ed io potrei fargli cambiare idea su tuo conto. Non sopporti che ci alleniamo insieme, vero? - .

- Gliel'ho già detto - ammise allora il Grande Sacerdote. Si sedette nuovamente, - e gli ho proibito anche di ritenerti un Cavaliere suo pari. Non vi frequenterete più - .

Aiolia restò vagamente interdetto a quelle parole: - In che senso? - Sentiva un vuoto nel cuore, ora, ancora più profondo e doloroso; non sapeva spiegarsene il motivo.

-  Nel senso che tu e Shura avete finito di allenarvi insieme. Questa è una mia decisione, i vostri rapporti devono decadere. Non ti permetterò di umiliarmi oltre - .

- Ma che sto facendo di male? - .

- Oltre a mancarmi di rispetto, stai cercando di portare dalla tua parte il mio più fedele Cavaliere: non posso farci nulla se tuo fratello ci ha rimesso la pelle, Aiolia -, e  a quelle parole in Aiolia crebbe un moto di rabbia a malapena contenuto, - ma questo è successo; e Shura, sia chiaro, come Death Mask sono miei fedelissimi servitori - .

- Tu... - disse il giovane Cavaliere, cercando di articolare qualche frase, - tu mi stai allontanando anche dai miei amici - .

- Sono loro che hanno deciso di diventare Cavalieri, come te - .

- Ma li stai corrompendo. Tu vuoi che io resti solo - .

- Tu non meriti la compagnia di nessuno, Aiolia - fu la grave risposta del Grande Sacerdote, - dato che credi di sapertela cavare da solo - .

Be', non poteva che dargli ragione: era vero, dopotutto, aveva sempre cercato di essere il migliore tra tutti e in generale nell'ultimo periodo si era comportato male. Non disse nulla, quindi il Grande Sacerdote con un veloce gesto della mano indicò l'uscita. - Ora va'. Che queste mie parole ti siano d'avviso, Aiolia. Tu vuoi guerra, e guerra tra noi sarà - .

Non poteva starsene lì anche un secondo in più. Aiolia soffiò, digrignò i denti e girò sui tacchi per uscire da lì, da quella stanza maledetta; che mai più avrebbe voluto vedere.

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Capitolo sia divertente sia malinconico. La faccenda si fa dura per il nostro Leo, ora che il Grande Sacerdote vuole isolarlo per non permettergli di scoprire la verità... vabbé, ci sentiamo domani per il prossimo capitolo! Un grazie di cuore a tutti! Gio ^_^


 Tifawow : la prima, eh?? La mia carissima Tifa, ormai mi sono affezionata xD Capitolo intenso anche questo, credo, ma poi dipende dal tuo punto di vista. Mu diciamo che è la colonna portante del gruppo: insomma, è lui che da piccoli riuniva tutti e si metteva d'accordo ecc ecc, poi i litigi non gli sono mai piaciuti povero puntino lilla.. ^^ Guarda, anch'io sono dalla parte di Sion: non tanto perchè Mu mi sta antipatico (anzi, è uno dei miei preferiti [@ç@] xD), ma perchè Sion mi fa pena... insomma, Aiolia lo pensa un traditore e così ci va di mezzo anche il povero Mu... oddiooo...!!! Mi piacerebbe avere Shura come fratello maggiore (*_*), insomma, pensa che bello! Così protettivo, intelligente...  sìsì, Shura ora è un po' più sciolto, poverino, però ora che il Grande Sacerdote gli ha impedito di vedere Aiolia sarà difficile riprendere i rapporti: e poi ricordiamoci che il nostro hombre è sotto l'influsso del nostro amato Sacerdote e quindi la sua mente viene manipolata.. poverino.. ç_ç Ah, adesso tu sei in ansia per Camus e Milo? Ma dai, Cam le dirà 'ste sacrosante parole, prima o poi. Intanto Milo deve un po' maturare xD, magari diventa più semplice convincerlo a pronunciarle ^^ Sììììì, andiamo a lavorare al Grande Tempio: insomma, poveri Cavalieri, saranno un po' stressati per il tanto lavoro e conta anche che non li pagano... un po' di svago non fa male... (e noi saremo lì apposta.. MUAHAHAHAHAH!!!!) bacioni, come sempre sei mitica! ^_^


aries_no_nike : Aiolia è moooolto più freddo di prima, sì: insomma, ricordo quando scrivevo delle sue bravate con il suo braccio destro, Milo appunto, e quando sghignazzava tutto il tempo... ma i tempi cambiano in fretta, e il nostro micio mao (LEOOOOO!!!!!!! nd Aiolia) ehm... Leo è cambiato, ecco tutto.  Sì, vero, Shura vorrebbe prendere il posto di Aiolos per farsi perdonare, ma anche lui è sottoposto a continui sbalzi d'umore: il Grande Sacerdote lo manipola e non è semplice restare a galla xD.  Sìììì, Alessandro Magno, che mitooo!!!! Bene, se ti piace il libro di Manfredi lo leggiamo xD, e poi ti faremo sapere. Perchè faccio così figo Shura? Semplice, Shura ha già quel sex appeal naturale e vuoi che un'intenditrice come me non lo sfrutti? ehehehehehehe.... bacioni!!! ^^


lovearmony : ciao carissima! Eeeehhhh, il Grande Sacerdote vuole isolare Aiolia da tutti... non sarà semplice... però con Shura è così puccio, il nostro leoncino xD Sì, Shura vorrebbe prendere il posto di Aiolos, ma non è semplice... il Grande Sacerdote lo manipola, ricordiamocelo xD Shaka è il solito Buddha, mentre il povero Mu è stato contagiato.. e Cam pesta, eccome! Per il combattimento di Milo so che sei curiosa, ma mi devo fai il filmino mentale prima di scriverlo (non pensare male, eh! ^^)  Un bacioneeee!!!! ^^


Diana924 : ciauuuuu!!!!! Anche per te rimangono pucci.. anche per me! XD Buddhare?? ahahahahahahahaha, bellissimaaaa!!!!! Cavoli, dovrebbero aggiungerlo sul dizionario. Anzi, dovrebbero aggiungero anche altri verbi, come Shurare (provare malinconia), Murare (ehm... ma questo esiste???? xD), Death Maskare (fare i bastardi... ^^), Milare (fare gli scemi), Aioliare (che pronucnia strana.. sta a significare "imbranataggine" xD), Camusare (ehm... vabbé, non so nemmeno come si legge! xD) ecc ecc... belliiii!!!!! XD Per Aiolie e Marin attendi nel prossimo, dai, ti chiedo poco.... e per quanto riguarda Milo e Cam hai proprio ragione! Bacioniiii!!! xD


sagitta72 : ma ciaoooo cara! Allora, innanzitutto ti auguro buone vacanze anche se sarai già parita ormai xD, però comunque meglio tardi che mai xD Bello Cam che schiaffeggia Milo! Me lo immagino troppo ^^ E Aiolia sì, se la stava ridendo, sotto sotto... per Milo sì, tranchi, tra poco avrà l'Armatura... e ancora con questi festeggiamenti sospetti???? bacioniiii!!!!!!! ^^


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Capitolo 29
*** Carta e penna ***


29. Carta e penna




Gio: .... ....
...
...
Salve! Scusate il ritardo, ma gli impegni si fanno maledettamente sentire e non ho proprio il tempo di pubblicare ogni giorno, almeno non per ora. Tra l'altro proprio ieri stavo scrivendo questo capitolo quando è caduta la corrente... quindi dovevo riscriverlo TT___TT e ieri ero troppo nervosa per farlo. Speriamo che esca bene, oggi.

Be', buona lettura!


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XXIX CAPITOLO: CARTA E PENNA


SFOGO



"... naturalmente ora sono ancora d'accapo, ma non mi va di far aspettare troppo gli altri: la mia decisione l'ho già presa da tempo, l'ho in testa da quel giorno ma mai l'ho attuata. Forse non ne sentivo il bisogno, ma ora non ho scelta e non mi interessano le conseguenze: se l'unico modo per non soffrire data la lontananza degli altri è la solitudine, io seguirò il consiglio di Shura. Non credo che qualcuno ne rimarrà dispiaciuto, in questo periodo si pensa solo alle Armature d'Oro ed essere i cagnolini del Grande Sacerdote è nei piani di tutti. Quindi questa è la mia scelta, dato che non mi va nè di litigare nè di discutere. Sono irremovibile quando voglio".

"Per quanto mi riguarda il mio gruppo di amici non esiste più: se qui vige la regola "fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", meglio chiudere i rapporti con tutti. Naturalmente Marin si salva. Non so se gli altri del gruppo lo hanno notato (io credo di sì), ma in questo periodo evito di parlare con tutti. Sono troppo confuso: Shura vuole comportarsi come se fosse mio fratello e il Grande Sacerdote non vuole la nostra riappacificazione. Lo fa solo per paura che io possa portare Shura dalla mia parte, ma io non ho mai avuto questo intento: voglio solo soffrire di meno. Ciononostante ascoltare gli altri fa male, quindi preferisco chiudere tutti e due gli occhi e rintanarmi in me stesso".

"Mu. Mu è un bel caso, una bella persona, si comporta molto umanamente e mi è sempre rimasto accanto... ma fino a quanto lo sarà? Devo dire che lui mi è sempre risultato molto simpatico e disponibile, forse più degli altri: sopportarlo mi viene facile. So che è l'allievo del Grande Sacerdote, mio acerrimo nemico ed è per questo che ora non posso rischiare. Mi dispiace perdere la sua amicizia, ma dato che tanto non posso più fidarmi di nessuno è meglio che se ne stia alla larga da me. Nemmeno con i suoi discorsi riuscirà a farmi cambiare idea".

"Aldebaran. Aldebaran è senz'altro un ragazzo di gran cuore e nonostante la sua stazza è buonissimo e se potesse non ucciderebbe nemmeno una formica. Credo che lui sia quello di cui potrei fidarmi maggiormente in questo periodo; dico potrei perchè non voglio comunque provarci. Aldebaran è molto gentile, lo è sempre stato con tutti, è anche molto emotivo e chissà, forse anche romantico. Nonostante abbia giurato fedeltà al Grande Sacerdote non mi sembra cambiato di una virgola e questo mi fa leggermente piacere: ora è lui che riunisce il gruppo, non Mu, e cerca sempre di mettersi d'accordo con tutti. Un vero organizzatore".

"Shaka. Su Shaka ci sarebbero molte cose da dire ed inizio col precisare che a me non è mai andato a genio: reputa i sentimenti umani una cosa da nulla e passa le giornate a conversare con un'entità che neanche si vede e si percepisce. Forse lo fa perchè si sente solo ed è impazzito a tal punto da crearsi un amico immaginario (cosa molto probabile...) oppure lo fa semplicemente per farmi innervosire: tutti i suoi sproloqui sul Rispetto e sull'Amicizia non li ho mai capiti. Come fa a pronunciare simili parole quando è proprio lui ad allontanarsi per primo dalla società? Shaka è un tipo troppo strano per me e credo non si interessi della vita terrena (lui è superiore a tutti, quindi perchè dovrebbe interessarsene?). In poche parole, Shaka è insopportabile e non potrò mai fidarmi di un uomo (perchè non vuole ammetterlo, ma lui è un uomo) che mi fa le ramanzine e che poi se ne resta ore e giornate intere a conversare con il suo amico immaginario. No no, quello non è tipo per me".

"Milo. Anche su di lui potrei scrivere un romanzo, ma preferisco non farlo per non parere troppo sentimentalista: insomma, lo conosco da tantissimi anni, siamo cresciuti tutti e due qui in Grecia e ci capiamo a perfezione. Milo non può essere riassunto in poche parole, perchè è un ragazzo così complesso che supera persino me ed i miei problemi. Non è che si vittimizza, anzi, è tutto il contrario: se la prende solo in caso rari e quando è arrabbiato è meglio starci lontani. Comunque per me Milo è sempre rimasto il migliore amico, un fratello minore un po' pazzo, certo, ma con una grande voglia di ascoltare e di aiutare la gente. Sfortunatamente i tempi cambiano e anche Milo: so che è un ragazzo molto prudente e dubbioso su tutto, ma in questo periodo si sta fidando troppo ciecamente del Grande Sacerdote: non vorrei che cambiasse bandiera, ecco tutto. So che lui non vuole perdere la mia amicizia, ma contemporaneamente vuole essere un fedelissimo del Grande Sacerdote. Un grosso problema, insomma, quindi voglio provare ad allontanarlo da me".

"Camus. Camus è un mistero, per me: il suo sguardo potrebbe sciogliere persino un iceberg in pochi secondi, non capisco come possa essere così amico di Milo. Camus è un caso a parte, non lo conosco bene e non so nemmeno se posso fidarmi: certo, il suo sguardo innocente e da angelo lo fa sembrare innoquo, ma dico lo fa sembrare perchè l'apparenza inganna sempre. Lui è un tipo taciturno, sinceramente non mi sembra così legato al Grande Sacerdote e non ho ancora capito perchè abbia insistito così tanto per diventare Cavaliere. Tutti questi punti oscuri su di lui mi suggerisco di non fidarmi anzi, mi suggerisco di non starlo nemmeno a sentire. Sotto sotto, infatti, io sono debole, ma cerco di tener ben nascosta questa cosa e di andare avanti per la mia strada. Con Camus devo assolutamente chiudere, il Grande Sacerdote potrebbe approfittare del suo bel visino per raggirarmi".

...IN COMPAGNIA

Qualcuno bussò alla sua stanza e quindi Aiolia con uno scatto buttò sotto al letto carta e penna: si voltò poi verso l'entrata per vedere chi lo stesse cercando e quando da essa sbucò il sorriso di Marin, tirò un sospiro di sollievo:

- Oh, ciao Marin - .

- Ciao. Posso? - .

- Ma... ma certo! Vieni, siediti pure - .

La sacerdotessa entrò con passo leggero e si sedette sulla sponda del letto. - So  che per te non è un bel periodo- - .

- ...affatto - .

- ...però non mi sembra il caso di segregarsi in camera in pieno pomeriggio - .

Ad Aiolia scappò un tiepido sorriso: - Ho solo bisogno di restare un momento solo, Marin - .

- Se vuoi me ne vado- - .

- No. No, resta pure. Tu puoi - .

Marin alzò piano le spalle e sorrise: - Va bene, come vuoi - .

Restarono un momento zitti, poi Aiolia poggiò il mento sui pugni serrati e chiuse gli occhi: - Sono molto stanco in questo periodo - .

- Stanco? - .

- Stanco di un po' di tutto - .

- Stressato, intendi - .

- Stanco, stressato e anche nervoso - .

A quelle parole Marin si fece pensosa. - Mi dispiace non poterti aiutare in qualche modo, Leo - .

- Tsk, figurati: mi stai già aiutando adesso - .

- Adesso? - .

- Sì - Aiolia la guardò con un mezzo sorriso, - insomma, sei qui a perdere tempo con me: è già tanto, credimi - .

A Marin venne da ridere: - Perdere tempo? Io non sto perdendo tempo - .

- Ma forse sì; o forse no - Il tremare della sua voce, la sua potente indecisione toccò qualche corda alla ragazza, che con delicatezza iniziò a massaggiargli le spalle:

- Aiolia, so che sei confuso: non preoccuparti, comunque, credo sia più che normale. Cerca di scioglierti un po' - .

- Ce... certo - fu la sua risposta, che ora era intento a muovere leggermente la testa per far rilassare i muscoli. - Comunque... insomma, ti devo ringraziare... per la tua presenza - .

- Di nulla: saperti in difficoltà mi mette in ansia, non posso non aiutarti - .

- Sei... molto gentile - le rispose allora Aiolia, sorridendo divertito e lasciandosi coccolare da quei fantastici massaggi.

- Oh, grazie - .

- Sei anche... molto brava - .

- Molto brava a far cosa, scusa? - .

Lui rise. - Oh... molto brava ad usare le mani - .

Marin sorride delicatamente. - Certo, certo- - .

- Ma soprattutto... sei molto bella - .

La sacerdotessa si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito: - Sul serio? - .

- S... sìsì - .

- Sei proprio buffo, Aiolia! - .

Il giovane Leone mosse contrariato il capo. - In che senso? - .

- Nel senso che sei così... impacciato! - .

Tsk, Aiolia, ma che figure fai... sempre tu, sempre tu!

- Be', sì, è vero... - .

Marin rise e con delicatezza lo fece sdraiare sul letto. - Dai, rilassati - .

Aiolia la guardò leggermente spaesato. - Ma tu resti o te ne vai? - .

- Che domande! Resto, resto - Così dicendo si portò sopra di lui ed acciuffandolo per i capelli lo avvicinò a lei.

Il Leone soffiò ma non cercò di liberarsi dalla stretta: - I miei capelli... Marin... lasciali- - .

- Scherzi? No, non li lascio - Ora i loro nasi si sfioravano.

- E perchè, scusa? - .

- Non posso tenerti per i capelli? - .

- ... ma certo che puoi! - .

- Allora perchè ti lamenti? - .

- Così... per fare - .

Marin rise e gli baciò delicatamente il naso. - Uhm, sei proprio furbo - Finalmente gli lasciò i capelli e delicatamente gli passò le braccia intorno al collo appoggiando la fronte contro la sua: - Allora gattino, quanto mi fai aspettare? - .

Ad Aiolia balzò il cuore in gola. - Ehm... in che senso? - .

- Il senso lo hai capito, non fare il finto tonto - .

Ah.

Ah

Ah. Aiolia, sei proprio imbranato... e la fai aspettare? Mi fai ancora più pena...

- Allora? - .

Decise di dar retta all'incitamento di Marin e si accostò a lei baciandola con inaudita foga. La sdraiò poi sul letto, nulla di così affrettato, e da quel momento in poi cancellò dalla mente tutto quanto.


CIò CHE MANCA

Era ormai scesa la sera: nonostante Aiolia si sentisse distrutto, non riusciva a dormire. Era lì, sotto le coperte, con Marin di fianco; lei dormiva di già.

Aiolia, dormi... Aiolia, addormentati... Aiolia...

Aveva passato l'intero pomeriggio a giocherellare con la sua ragazza, dimenticandosi tutto; ma ora in quel silenzio era impossibile non rincorrere quei pensieri. Dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Marin per accertarsi che dormisse, si sporse e da sotto il letto trasse carta e penna.

Le rimboccò le coperte e poi alla luce soffusa rilesse quelle righe che aveva scritto con così tanta sicurezza. Sicurezza? Sicuramente una sicurezza che non aveva mai avuto.

Chissà cosa staranno facendo gli altri... e chissà se avranno pensato a me per almeno un secondo-

Ma certo che no. Era da settimane che non faceva altro che comportarsi acidamente con loro, lo avranno lasciato perdere, ormai.

Ritornò a concentrarsi su quelle righe, sapeva che mancavano alcune parole, così strinse forte la penna... doveva assolutamente ultimare:

"Per quanto riguarda il mio gruppo di amici credo di aver finito, non ho altro da dire. Però... insomma, su Shura. Non so proprio che scrivere: lui ha dimostrato di tenere a me, almeno in un certo senso, è ovvio, non sono così stupido da non averlo notato, ma... io tengo a lui? In questo caso vige un'altra regola, quella del "o tutti o nessuno": se non voglio tenere a nessuno, non devo tenere nemmeno a lui".

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Capitolo un po' triste, lo so... naturalmente ho tralasciato la descrizione dei giochino tra Aiolia e Marin, ho deciso di ritagliare per loro un po' di intimità. Nel prossimo non preoccupatevi, potrete leggere il combattimento di Milo che ho notato essere molto atteso. Lo avrete, quindi!
Ora rispondo alle recensioni! Grazie mille a tutti voi! Gio ^^


aries_no_nike : eccoti carissima! Naturalmente noi ci sentiamo pure su fb, anche se in gran segreto (MUAHAHAHAHAAH!!!!!) Comunque... sììì, io adoro la vecchia delle caramelle! Mi fa ricordare molte belle cose, tipo quando incontro delle vecchie signore che mi conoscono (ma che io non so neanche come si chiamino.. xD)! *_* Emozionante! Aiolia sì, è imbranato, e qui in questo capitolo ha fatto una figura.. vabbé, lasciamo stare! Eggià, il Grande Sacerdote vuole allontanarlo da tutti ed Aiolia CREDE di aver fatto una scelta... dico CREDE perchè tutto è nelle mie maligne mani... muahahahha!!! E povero sexy Shura... già già.. un hombre che mi fa infinitamente pena ç_ç
Leggeremo di sicuro il libro di manfredi sul fantastico Ale Magno, don't worry!
Bacioni!


lovearmony : ... naturalmente mi sei mancata anche tu! <3 Sì guarda, io detesto il Grande Sacerdote.. manca poco che Aiolia non si da' al suicidio.. ahahahhahahaha!!!! No dai, povero gattino... xD Sì, Lia (LEOOOOO!!! nd Aiolia) è affezionato a Shura ma non ne è sicuro... comunque secondo me sì (parola di autrice della fic! u.u) quindi vediamo se riuscirò a risolvere la faccenda.. xD e be', complimenti per i nuovi termini nel dizionario! Anche io li aggiungerò! Bacioni!
PS: naturalmente la vecchia delle caramelle è una bulla... ^^


Tifawow : la mia Tifaaaaa!!!!!! Mi sei mancata anche tu, dolce amica. Vedrò di non scrivere le mie solite cavolate e di rispondere seriamente alla tua recensione... alloooooooora (ottimo inizio.... nd mia sorella), Mu è pucciosissimo ed io lo adoro (ma non doveva essere una risposta seria?? nd mia sorella), infatti io impazzisco ogni volta che vedo Mu, non chiedermi perchè... trovo i suoi capelli infinitamente sexy! ( =_= nd mia sorella). Mu è un personaggio che mi piace molto, insomma... così discreto come hai detto tu ma così imprevedibile! Povero Leo, già.... in questo capitolo avrai notato la sua disperazione, meno male che però sono io che manipolo la sua sorte (meno male??? Credimi, c'è da preoccuparsi nd mia sorella) quindi don't worry, non succederanno tragedie (detto da lei, poi... -.- nd mia sorella)! Anch'io preferirei Shura in un'altra versione (meglio che non lo dici, va'... nd mia sorella), però questa storia non è a luci rosse, altrimenti avrei fatto scatenare l'inferno tra lui ed Aiolia (inferno... sì, in quel senso nd mia sorella)! Insomma, mi ispirano molto.. @ç@ Cooooomunque... io voglio il pacchetto completo di Milo (senso ambiguo... nd mia sorella), altrimenti non sarebbe Milo! Sì, Cam lo ama anche per questo, anch'io lo amerei per questo: insomma, Milo sa essere sia giocherellone sia serio, quindi per me andrebbe benissimo! Bene, alla prossima! Spero di essere riuscita a rispondere seriamente almeno per questa volta ( -.- nd mia sorella)... intanto ti saluto! ^^
PS: messaggio dal Grande Sacerdote per noi due: "salve ragazze!, siete assunte ma non avete una dimora fissa... andate dove volete, va', venite anche da me!"
xD


Diana924 : ma ciauuu!!!!!! Io A.D.O.R.O la signora della caramelle! è troppo grande, una leggenda! Cavoli, secondo me questa gentile vecchietta ha visto nascere pure Dohko (volavano ancora gli pterodattili xD)! Speriamo proprio che Aiolia riesca a cavarsela, sìsì! (carissima Diana, devi sapere che mia sorella Giorgia è proprio fatta per le storie tragiche... nd mia sorella), io faccio il tifo per lui (-.- nd Fede) Speriamo che questo capitolo ti sia piaciuta, intanto ti auguro un buon proseguimento di giornata! Bacioni ^^


KanondiGemini96 : ma zalveeeeeeeee!!!!!! Grazie per i complimenti, comunque non preoccuparti se non hai recensito... non sei mica obbligata ;) Aiolia è troppo imbranato... anche in questo capitolo.. insomma, una ragazza ti si mette sopra e tu non fai niente??? Ah, questi uomini... xd La vecchia delle caramelle è una leggenda, c'è poco da fare.... guarda, nemmeno io adoro andare in chiesa, solitamente vado a Pasqua e a Natale ma solo perchè mia mamma mi obbliga.. xDDD E mi sa che anch'io mi metterò a distribuire caramelle... magati attiro qualche bel giovincello in casa mia, chissà (-.- nd mia sorella) Be', ora ti lascio.... bacioni!!!! ^^




Bene... vedrò di pubblicare domani, ma non credo di riuscire... vabbé, per la settimana ci sentiamo di sicuro, non disperate... grazie a tutti e buon proseguimento! Gio ^^



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Capitolo 30
*** Una vittoria che pesa ***


30 capitolo. una vittoria che pesa






Gio: salve e scusate se pubblico solo ora, ma tra compiti e temporali a intermittenza non so cosa sia peggio... buona lettura!, naturalmente, e un grazie di cuore per seguirmi! Gio ^^


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XXX CAPITOLO: UNA VITTORIA CHE PESA



INSIEME...



Il Grande Sacerdote sembra avere occhi solo per noi... forse ha notato che- adesso non mi sta guardando più... alla mia sinistra...

Mu si voltò proprio nel preciso istante in cui Aiolia gli si sedette di fianco:

- Ciao Mu - .

- ...Ciao - .

Capisco: il Grande Sacerdote ora avrà occhi solo per lui, sì....

- Come stai, Leo? - .

- Uhm - .

Mu decise di non andare a fondo nell'argomento: già il suo comportamento distaccato presagiva che il suo umore non fosse dei migliori. - Marin? - .

- Con le altre sacerdotesse - .

- Ah - Restò ancora un momento ad osservarlo, poi prese a guardarsi in giro con attenzione: Aldebaran e Camus stavano discutendo proprio al suo fianco, mentre Shaka era concentrato in ciò che sapeva fare meglio, cioè meditare standosene zitto. Mu si trattenne dal chiedere se avesse previsioni, ma quando fu proprio lui a parlare decise di dedicargli l'attenzione:

- Mu, sento che il Grande Sacerdote seguirà con molta attenzione il combattimento di Milo - .

- Come fai a dirlo? - .

- Lo percepisco - .

Ma certo, lui percepiva sempre, tanto valeva dar retta alle sue parole senza però sopravvalutarle troppo. Dopo averlo studiato un attimo con lo sguardo, Mu si concesse nuovamente all’Arena: i saluti al Grande Sacerdote stavano durando veramente molto.

Milo pareva comunque rilassato, guardava felino il suo avversario mentre con le mani acconciava i capelli in un’alta crocchia.

- Ehilà - .

Mu si voltò subito sulla sua sinistra e trovandosi di fronte Death Mask (quello che lo aveva salutato), Shura ed Aphrodite arricciò il naso: – Salve - .

- Possiamo sederci insieme a voi? – chiese Aphrodite con uno strano sorrisino dipinto in volto.

Aldebaran, Camus ed Aiolia sentendo pronunciare quelle parole alzarono piano le sopracciglia: nessuno di loro rispose, però; Shaka pareva perso in un altro mondo; quindi toccò a Mu, il capo del “gruppo”, a rispondere:

- Perché? - .

Il combattimento, intanto, stava per iniziare.

Shura non parlò, Death Mask neanche, a prendere la parola ci pensò Aphrodite:

- Be’, siamo tutti Cavalieri d’Oro, no? Un po’ di unità non farebbe male - .

L’occhiata inceneritrice di Aiolia bastò per farlo tacere.

Mu quindi, dato che nessuno apriva bocca e dato che il Grande Sacerdote era pronto per dare il via al combattimento, si trovò costretto a dire: - ...Sì, va bene... sedetevi, in fretta però - .

I tre si sedettero, quindi, e Mu dovette far loro posto: Aiolia, in tutta risposta, si alzò e silenzioso come non mai andò a sedersi di fianco a Camus, che non disse nulla a riguardo.

Aldebaran invece, stranamente molto teso quel giorno, si sporse verso Shaka: - Ci sono prev-?  - .

- No – .

La risposta ferma ed autorevole del Cavaliere della Vergine lo fece tacere seduta stante; e da lì a pochi secondi il combattimento iniziò.


COMPASSIONE E BENEVOLENZA


Sentiva che i suoi compagni lo stavano guardando; sentiva che il Grande Sacerdote lo stava guardando; sentiva che Camus lo stava guardando. Ecco, quest’ultimo punto era quello più interessante.

Appena il combattimento iniziò, l’avversario scattò come una molla con l’intenzione di colpirlo in pieno volto.

Povero pazzo.

A Milo bastò scansarsi per non venir travolto dalla sua furia cieca e così fece anche per difendersi dalla seguente mossa dell’avversario.

Lui non attaccava però, non attaccava e si limitava a schivare i colpi per poi far guizzare le pupille davanti a lui. Insomma, perché attaccare così alla cieca? Più evitava i suoi assalti, più lo faceva arrabbiare, più lo rendeva nervoso, più lo incitava ad impazzire.

Sugli spalti i Cavalieri d’Oro osservavano attentamente la scena e il primo ad aprir bocca fu, meraviglia delle meraviglie, Aiolia:

- Ma perché non attacca, accidenti? Potrebbe stenderlo subito, quel pezzente... – Soffocò il resto della frase in un  ringhio sommesso, come per sottintendere il nervosismo che gli procurava il comportamento di Milo.

- Ognuno adotta uno stile differente – disse allora Mu, serafico come al solito, - e quello di Milo è proprio azzeccato - .

- Ma che dici?- - .

- Già – si intromise a sorpresa Shaka, - evita i colpi ma non attacca. Sta studiando il suo stile combattivo per poi attaccarlo senza problemi - .

- Ma potrebbe farlo anche ora! – si arrabbiò Aiolia. – Tsk, io non lo capisco, non lo capisco!- - .

- Non è una novità – fu la risposta che ricevette da Mu, poi tutti piombarono nuovamente nel silenzio mentre intorno a loro la folla incitava i due pretendenti.

Schivare e studiare; schivare e studiare. In quel momento Milo aveva in testa solo questi due verbi. L’avversario stava dando il meglio di sé e questo non poteva che renderlo felicissimo.

Sembra stabile sulle gambe... le sue braccia sono in sintonia con il resto del corpo, ma non riesce ad essere abbastanza agile da colpirmi... vuole il corpo a corpo, ma io non voglio sprecarmi troppo. Il suo punto debole... mi serve sapere il suo punto de-

L’avversario con uno scatto felino lo raggiunse e quindi Milo fu costretto a difendersi optando per un corpo a corpo forzato: lo raggirò, leggero ed elegante, per poi stenderlo con una gomitata alla nuca.  Lo vide rialzarsi in fretta, evitare il suo assalto rotolando via, poi alzarsi nuovamente e le sue labbra schiudersi in un ringhio sommesso.

Vieni, attaccami... ti sto aspettando, su...

La sua preghiera venne esaudita subito: l'avversario ci riprovò proprio nello stesso istante in cui Milo spiccò un veloce balzo portandosi felino dietro di lui; quest'ultimo si voltò ma non ebbe nemmeno il tempo per difendersi che venne raggiunto in pieno viso da un potente calcio, che lo sbalzò metri lontano alzando anche parecchia polvere.

- E ora si inizia - fece Death Mask, attento nel seguire ogni loro mossa.

- Che intendi? - chiese Aiolia rizzando il pelo.

- Intendo che mancherebbero pochi secondi... - Non terminò la frase e il giovane Leone scattò come se fosse stato punto:

- Che?? - .

- Lasciamo stare - .

- No no, ora mi spieghi meglio- - .

- Volete stare zitti? - si intromise un Aldebaran più acido del solito, - almeno voi - .

- Uff - fece Aiolia.

Death Mask invece ne approfittò per tornarsene a farsi gli affari propri.

Da lì, da quel potente calcio, il combattimento si animò improvvisamente perchè Milo non perdeva occasione per attaccare; non sembrava però intenzionato a vincere con facilità, non cercava una via di fuga e parecchie volte evitò di colpire ulteriormente l'avversario nonostante ne avesse l'occasione.

Questa cosa sembrò attirare l'attenzione di Shaka, il quale con grande sorpresa di tutti aprì gli occhi e prese parola: - Il comportamento che sta tenendo Milo mi piace molto - .

Aiolia pensò di prendere un colpo: - Cosa?? Ma dico, sei pazzo?? La sta tirando lunga, troppo!, non mi piace affatto! - .

- Ma sta dimostrando molta benevolenza - disse Shaka, - e un animo buono e gentile - .

- Non sono d'accordo! - .

- Quoto con Shaka - si intromise Mu, quindi Aiolia decise di tacere e tutti e tre tornarono a seguire il combattimento in silenzio.


Potrebbe sembrare una presa in giro ma... ma insomma, perchè atterrarlo? Non sta facendo niente di male, sta solo cercando di conquistare l'Armatura, come me...


Con questo continuo ritornello in testa, Milo attaccava ma subito dopo si ritirava e non osava torcere neanche un capello all'altro pretendente se non per difendersi. Questo particolare sembrava interessare moltissimo il Grande Sacerdote, che valutava in silenzio immobile come una statua.


Aiolia intanto gli lanciava occhiate fulminee:


Sta guardando te, Milo; son sicurissimo, ti sta guardando così attentamente che... che sono arrabbiato, quel bastardo...-


- Sei geloso? - gli chiese Shaka cogliendolo impreparato:


- Che? - .


- Geloso del fatto che il Sommo abbia occhi solo per Milo - .


Aiolia lo guardò malissimo. Per fortuna nessun altro si era accorto di quella domanda: - Io geloso? No, sono solo arrabbiato... - .


- Capisco - .


- Taci - lo freddò il Leone, - impara a tacere quando non devi parlare - .


Shaka non rispose ed Aiolia tornò a concentrarsi sul combattimento: Milo attaccava anche con una certa sicurezza, poi però arretrava. I suoi occhi studiavano le mosse avversarie.


Il Grande Sacerdote ha occhi solo per te... avanti, uccidilo e facciamola finita...



FELICITà  E PAURA



Perchè ucciderlo? Non avrebbe senso... insomma, è comunque nella mia stessa situazione: vuole l'Armatura, ma non ha nessuna colpa...


Niente da fare, nonostante Milo sapesse di essere in vantaggio sull'avversario non voleva proprio dargli del colpo di grazia.


Uhm, qui qualcuno doveva intervenire, altrimenti il combattimento sarebbe andato avanti per l'eternità; e infatti pochi minuti dopo qualcosa avvenne, perchè il Grande Sacerdote si alzò tendendo un braccio in alto e le urla provenienti dalla platea si trasformarono in concitati sussurri. Milo, che stava appunto difendendosi dall'ennesimo assalto, parò il colpo e poi si vide costretto ad accompagnare l'avversario mentre quest'ultimo cadeva in ginocchio, stremato.


Shura, Death Mask ed Aphrodite sgranarono gli occhi, sembravano i più colpiti tra i Gold Saints, mentre gli altri si erano concessi di spalancare la bocca:


- Che sta succedendo? - chiese Aldebaran.


- Il Grande Sacerdote vuole fermare il combattimento - fu la risposta di Shura ed Aiolia si permise un sussulto di sorpresa:


- Cosa?? - .


- Non è la prima volta che lo fa - disse allora Aphrodite.


Camus era agitatissimo: - In che senso? - .


Ad intervenire prima del Cavaliere del Dodicesimo Fuoco, Death Mask: - Aveva fermato anche il mio combattimento - .


- Ah sì? - fece Mu.


- Sì - .


Restarono un momento zitti, giusto per gustarsi il momento in cui il Grande Sacerdote fece cenno a Milo di avvicinarsi... cosa che irrigidì ulteriormente Aiolia:


- Che... significa? - .


Pensava che non avrebbe ricevuto risposta, pensava che nessuno avrebbe aperto bocca, ma Shura lo sorprese accontentandolo: - Significa che Milo sarà il nuovo Cavaliere dello Scorpione - .


- No... non questo, questo lo avevo già capito - Aiolia era pietrificato e non osava battere ciglio: - Perchè...  ha fermato il combattimento? Perchè lo sta... richiamando a sé? - .


Shura non rispose, decise di restare zitto e quindi il giovane Leone dovette accontentarsi del responso dell'oracolo fatto persona, che difatti intervenne:


- Evidentemente il Grande Sacerdote è stato colpito da qualcosa - .


Ma che bastardo... che gran bastardo... ora Milo... Milo- ma perchè sto tanto a pensarci sopra? Buon per lui, ora è un Cavaliere...


Aiolia seguì con gli occhi l'amico mentre si avvicinava al Grande Sacerdote, mentre si inchinava, mentre.... no, quello non se l'aspettava proprio. Una rabbia animalesca gli fece digrignare i denti: - Perchè il bastardo gli mette una... mano sulla testa? - .


Proprio nel momento in cui scrosciarono i primi applausi, Death Mask sorrise, un sorriso che pareva vuoto: - Oh, evidentemente il tuo amico è già entrato nelle simpatie del... bastardo hai detto? Be', se ti piace tanto definirlo tale... sì, comunque potrebbe essere così; è così - .


- ... - .


- Aiolia? - lo richiamò Mu, e il Leone si scosse.


- Sì? - .


Il volto del Cavaliere dell'Ariete era sereno, serenissimo: - Insomma, non sei felice? Tutti abbiamo conquistato le Armature... un sogno che si avvera - .


Aiolia non rispose e si alzò, non certo con delicatezza e l'attenzione degli altri Gold fu subito tutta sua:


- Dove vai? - domandò per primo Aphrodite.


- Leo? - gli fece eco Aldebaran. - Già, dove vai? - .


Non che mi dispiacesse per lui, se l'è meritata l'Armatura, ma... quell'inchino; il Grande Sacerdote lo prenderà con molta facilità sotto la sua ala, come... Shura...


Pensando a ciò guardò velocemente il Cavaliere del Capricorno, che lo studiava felino come al solito, poi sbuffò: - Bel combattimento, sì -, e detto ciò superò il gruppo per poter scendere dagli spalti e cercare un po' di solitudine.


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Bene bene... per oggi ho finito. Spero vi sia piaciuto, come capitolo, e mi scuso se oggi non ho tempo per rispondere alle vostre recensioni. Ringrazio comunque tutti per i vostri pareri, mi fanno sempre molto piacere. Risponderò domani mattina e avviserò i recensori a cui devo una risposta con una mail appena avrò aggiornato questo capitolo... tanti saluti!!!!! Gio ^^


17/08/10


Ehm... ieri mi son dimenticata... che testa che ho... ^//^ Vabbé, ora rispondo alle vostre recensioni... xD


Diana924 :  capitolo triste ed amaro sì, anche a parer mio. Per fortuna però Marin è lì accanto a lui, che lo aiuta e lo incoraggia... povero gattino, anch'io vorrei consolarlo e spucciolarlo per bene... bacioni! ^^


KanondiGemini96 : ma salveeeeee!!!!! Marin devono farla santa, ha proprio ragione... be', anche tu hai ragione, anche a me piacerebbe essere al suo posto, sìsì... u.u Eh, povero Death, rincorso da te che lo minacci con un battipanni: ma Death se li cerca i guai, per cui è normale.. xD Ria/Shura? Sinceramente io preferisco una  Shura/Saga, tua personale invenzione che a me gusta parecchio... ma si sa, nello yaoi non ci sono limiti e se ne possono inventare di tutti i colori. Spero che con questo capitolo la tua curiosità sia stata soddisfatta! Bacioni! ^_^


lovearmony : povero piccolo grande Leo, credo sia finito in un gioco troppo grande per lui. Il Grande Sacerdote, scusa la parola, è un perfetto "bastard" che vuole a tutti i costi far impazzire il nostro leoncino.... ma hai detto bene, separarsi dagli amici d'infanzia non sarà così semplice, certo che no.. MUAHHAHHHAHAHA!!!!! Grazie per la recensione e a risentirci! =)


aries_no_nike : ma ciauuuu!!!!! Vedo che il nomignolo di Milo non te lo sei risparmiato, eh? Be', a me piace molto! Innanzitutto devo ringraziarti per tenerci compagnia anche su FB, ci diverte molto restare in contatto con te.... e poi se il libro di Manfredi ti è piaciuto, ci affretteremo ancora di più per comprarlo! *_* Aiolia è talmente pazzo da voler tagliare i ponti con tutti, ma non sarà così semplice, insomma, con loro ha passato gran parte dell'infanzia e dell'adolescente! E per quanto riguarda Sexy Shura... non ho da obiettare! ^^ Arti marziali? Sai che dopo io penso male, io e la mia mente perversa facciamo scintille insieme... bacioniiii e a presto! =)


Tifawow : ciao bellezza! Stai tranquilla, guarda, in questo periodo sono lentissima ad aggiornare quindi non devi aver fretta di commentare.. xD MUUUUUUUU è troooooooppo puccio! Certo, sa menare e anche bene, non è molto gentile e dolce quando le dà, però è così carino che anch'io mi unirei a te per strapazzarlo di coccoleeeeeeee *________* Povero Aiolia sì, hai detto bene: è talmente impazzito che tagliando i ponti con tutti si dà ad una specie di suicidio... insomma, così solo, così confuso... porettoooo!!!! ç_ç Guarda, anch'io lo strozzerei, sei pazza come me... quindi ci intendiamo.. xD BUAAAAHHHH, Cam è troppo angelo! Aiolia è veramente impazzito per avere così tanti dubbi su di lui... Camus pare moooolto disinteressato al Grande Sacerdote anche nell'anime! XD Sììì, Aiolos alle Bahamas ha abbandonato il fratellino Aiolia alle cure di Shura (non che a me dispiacerebbe... xD) ed Aiolia sta impazzendo... ottima ipotesi! XD
E poi è vero, dobbiamo passare dal Grande Sacerdote per gli "omaggi"... ma prima di arrivare alla Tredicesima Casa, dobbiamo "omaggiare" anche i custodi delle Dodici Case... muahhhahahahhah!!!! Sì, so che stai pensando la mia stessa cosa... XD E per partire c'è Mu... (@ç@) Bacioniiii!!!!!!!! Gio ^^ Ma certo che saluto mia sorella da parte tua, Tifa! =)






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Capitolo 31
*** Essere decisi di se stessi significa... - parte prima - ***


XXXI capitolo: essere decisi di se stessi significa... - parte prima -




Gio: rieccomi dopo questa lunghissima assenza, dovuta agli impegni scolastici: ho preferito infatti staccare da EFP per concentrarmi meglio sulla scuola e per poter scrivere meglio e con più tranquillità dopo... e così eccomi!!!!!! Avete sentito la mia mancanza, eh?? ehehehehe... vi ringrazio tutti quanti di cuore, specialmente quei lettori che mi durante questo periodo mi hanno chiesto quando avrei ripreso con EFP... se riusciamo, io e mia sorella dovremmo aggiornare tutte la fic ed iniziare con il seguito di quella che abbiamo finito qualche settimana addietro.
Ora vi lascio alla lettura, e scusate la lunga assenza ^^'


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XXXI CAPITOLO: ESSERE DECISI DI SE STESSI SIGNIFICA...
----parte prima----


UNA PRESENZA IN MENO...


Un altro sassolino accarezzò le piatte acque del Mediterraneo, scivolando.

- Al, ti ho battuto un'altra volta. Il mio è rimbalzato quattro volte - disse Mu con un tiepido sorriso stampato in volto. - Mi sembri giù di forma - .

- Sarà la giornata uggiosa, caro amico - fu la risposta del Cavaliere del Toro.

- Forse - .

- Anche gli altri mi sembrano giù - .

Mu si voltò ed inquadrò Camus, che riposava sulla sabbia e Milo che stava zampettando agilmente da Shaka. A quel piccolo particolare gli scappò un risolino: - A parte Milo, che deve sempre farsi notare... - .

Aldebaran rise bonariamente, e proprio in quel mentre il giovane Cavaliere dello Scorpione si accoccolò davanti a Shaka, seduto nella posizione del loto a meditare:

- Shaka? - .

- ... - .

- Shaka? - .

- ... - .

- Shakino...? - .

A quello strano nomignolo, come previsto da Milo, Shaka aprì gli occhi e si decise a dargli retta:

- Come mi hai chiamato, scusa? - .

- Shaka - .

- Tu menti - .

- Umpf - Sbuffando gli si sedette davanti, - forza, facciamo qualcosa - .

- Io sono occupato - .

- Ma che noia... - Milo si lasciò cadere all'indietro, sulla sabbia, si mise le mani sul volto e poi spalancò le braccia. - Mi sto annoiando - .

- ... e tu stai annoiando me - .

Per alcuni minuti si sentì solamente il vento soffiare e le onde del mare infrangersi sugli scogli, poi improvvisamente Camus si mise a sedere prendendosi le caviglie e guardandosi in giro:

- Dov'è Aiolia? - .

- Aiolia...? - fece Mu, come caduto dal pero. Accorgendosi successivamente della sua assenza, si incupì. - Mh, non lo so. Era qui un attimo fa - .

- In verità era là, non qui - fece Milo, indicandosi alcuni scogli sporgenti.

- Era comunque qui in spiaggia - .

Camus si alzò in piedi, pulendosi i pantaloni: - Vado a cercarlo- - .

- Posso venire anc..?- - .

- Milo, no - .

Milo mise il broncio: - Ma qui ci si annoia. Andiamo tutti insieme - .

Shaka a quella proposta alzò elegantemente le sopracciglia in un gesto di sufficienza: - Non siamo più bambini. Camus basta ed avanza - .

In tutta risposta il giovane greco tornò a guardare il cielo, lanciando però veloci occhiate a Camus: - Uhm, sì, vero. Vai pure - .

- ...Non ho bisogno del tuo permesso: non sei la mia balia - fu la risposta tanto pronta quanto acida di Camus, e a quelle parole Aldebaran scoppiò a ridere senza il minimo contegno.

Mu invece sbuffò divertito proprio mentre Camus si stava già allontanando verso il boschetto: - Milo, il tuo caro amico ha un senso dell'umorismo veramente spiccato... - .

- Uhm...! - gli rispose Milo in un mugolio imbronciato. - Fa sempre così... - .


LA SCELTA MIGLIORE


Evidentemente aveva preferito andarsene; evidentemente doveva allenarsi;,oppure era stato richiamato da qualcuno.

Ecco, pensieri simili facevano a gara nella testa di Camus che, con sguardo attento, si guardava in giro analizzando anche l'angolo più buio e remoto del boschetto.

Certo, era stato scortese lasciarli così sulla spiaggia, senza nemmeno salutare, ma forse aveva avuto i suoi motivi. Forse. Oppure si era dimenticato... ma non era da lui sparire così silenziosamente.

Il giovane Cavaliere scavalcò un tronco caduto, alzò un momento gli occhi al cielo e una goccia d'acqua gli solleticò il naso: il tempo stava peggiorando, presto si sarebbe messo a piovere... e se non si sarebbe sbrigato, Milo sarebbe venuto a cercarlo. Poco ma sicuro. Decise di velocizzare il passo, quindi, stando però attento a non intoltrarsi troppo dato che quel posto non lo conosceva a pennello.

Piovigginava in modo deciso quando Camus decise di fare dietrofront e di ritornare sui proprio passi... ci provò, per meglio dire, perchè una voce alquanto familiare lo richiamò e quindi fu costretto a voltarsi:

- Camus...? - .

- Aiolia, eccoti - Si sentì stramaledettamente sollevato. - Dov'eri, diamine? Ti sto cercando da un bel pezzo - .

- Scusami - Il sorriso di Aiolia era più che altro uno sbuffo. - Scusami, ho preferito allontanarmi un momento e sgranchire le gambe. Perchè, eri preoccupato? - .

- Parecchio, si direbbe - gli rispose Camus squadrandolo con quella sua occhiata attenta, - avresti dovuto avvisarci - .

- Avvisarci...? Gli altri non sono venuti con te? - .

- No, hanno preferito così - .

- Ah - Aiolia sembra vagamente dispiaciuto per qualcosa. Abbassò gli occhi: - Capisco... - .

Camus cercò di ripescare i suoi occhi: - Erano comunque preoccupati, sì - .

- Anche loro? - .

- Sì - .

- Più di te... o meno? - .

Camus a quella domanda inaspettata sbuffò, spazientito. - Che domande sono, Aiolia? Non so, non posso capire gli stati d'animo altrui - .

- Ah... - .

- Ma erano preoccupati lo stesso, quanto non importa - .

- Sì, scusami - .

Un lampo illuminò il cielo, motivo per cui Camus alzò gli occhi e mormorò:

- Meglio tornare al Grande Tempio - Fece per muovere un passo, ma Aiolia artigliandogli il braccio non glielo permise ed anzi, lo costrinse a voltarsi nuovamente verso di lui.

- No, un momento. Devo parlarti - .

- Parlarmi? - Camus studiò attentamente la sua occhiata e la trovò severa come non mai. Ciononostante la sfidò:

- Sta per diluviare, mio caro Leone. Ne parliamo alla Quinta Casa - .

- No, ti prego: è una cosa veloce - .

Camus lo squadrò, serio come sempre: rare erano state le volte in cui aveva parlato con Aiolia, lo conosceva appena. Allora perchè chiedeva a lui? La cosa, non poteva negarlo, lo incuriosiva... pertanto glielo concesse:

- Dimmi, però fa' in fretta - .

Sul volto di Aiolia si dipinse un sorrisino tiepido, sorrisino che però poi si dissolse immediatamente: - Mi sembri il più maturo del gruppo, detto in tutta sincerità - .

Lo scrosciare del piovigginare; gli alberi accarezzati dal vento.

- Dovevi dirmi solo questo? - .

- No. No - .

- Allora cosa? - La freddezza di Camus era impareggiabile, ma di certo non scoraggiava il temerario Leone:

- Devo chiederti un consiglio, ed ora che ci ripenso è meglio che gli altri non siano venuti... volevo chiedertelo stasera, ma dato che ci siamo- - .

- Taglia corto - .

- ...sì, scusa - Aiolia abbassò il momento gli occhi, pareva stesse cercando le parole adatte con cui esprimersi; Camus, d'altro canto, lo guardava impassibile e con le sopracciglia leggermente alzate. - Ti illustro il problema... vedi, non so come comportarmi in questo periodo- - .

- In che senso? - .

- Lasciami finire, Cam- - .

- Muoviti, allora - Camus pareva vagamente infastidito: forse era il temporale in avvicinamento che lo metteva così a disagio, ma Aiolia non poteva sapere che a lui i fulmini non piacevano per niente.

- Mi sento di troppo, ecco - .

- Di troppo per cosa? - .

- Di troppo per... tutti - Lo sbuffo finale di Aiolia sottointendeva quanto fosse agitato anche lui, - ... e per questo non so come comportarmi- - .

- Fregatene - fu la risposta inaspettata di Camus, che quasi fece sussultare Aiolia, - Essere decisi di se stessi significa fregarsene - .

"Fregarsene". Verbo che mai Aiolia avrebbe scommesso di sentir pronunciare da Camus: certo, si era già accorto che la finezza non la conosceva quando era agitato, ciononostante la risposta lo aveva spiazzato comunque.

- Ah - .

- Solo questo avevi da dirmi? - .

- Be', sì. Ti sembra poco? - .

A quella domanda Camus alzò ancora di più le sopracciglia, guardandolo dall'altro in basso: - Semplicemente non mi sembrano domande da fare - .

- Uhm, scusa... ti ho solo fatto perdere tempo - .

- Può darsi, l'importante è che i tuoi dubbi si siano dissipati - .

- Quindi io dovrei... fregarmene? - .

- Esatto - Lo guardò severamente: - Che cosa ti interessa del guidizio altrui? Vivi la tua vita, non t'importare di nulla - .

- Uhm... sì, forse è la cosa migliore- - .

- Cancella il "forse": lo è e basta - Detto questo Camus si voltò e si incamminò verso il Grande Tempio; e subito, a seguirlo, anche Aiolia.


VISITA IMPREVISTA...



Durante tutto il tragitto non si erano né guardati né parlati: ognuno aveva navigato nella propria mente restando zitto, e forse fu anche per questo che riuscirono ad arrivare alla Quinta Casa in poco tempo. Stava ancora gocciolando, il temporale stentava a sopraggiungere.

- Sarà solo uno dei tanti scherzi di Madre Natura - disse allora Camus, aprendo finalmente bocca.

Entrarono nella Casa e la prima cosa che fecero fu quella di guardarsi.

- Già, hai ragione. Comunque grazie, Camus - .

- Di cosa? - .

- Di avermi dato un saggio consiglio, ovviamente - .

- Uhm, nulla - Camus abbassò lo sguardo e si portò i capelli su di una spalla; proprio in quel mentre, alla Casa giunsero dalla parte opposta Milo e Shaka.

- Eccoti, Aiolia - disse quest'ultimo, serafico come sempre, - stavamo venendo a cercarti proprio ora - .

Aiolia fece per parlare, ma Camus lo precedette:

- Stavate? Scommetto che è stato Milo a convincerti a scendere fino a qui e che tu, per pietà, glielo hai concesso - .

Niente da fare, il senso dell'umorismo non era proprio tra le sue tante qualità.

Milo alle sue parole sembrò infastidirsi, ma lo nascose sbuffando e stringendosi nelle spalle: - Sì, vero, vero- - .

- Come vedi non sono così impedito - .

- Ma io non ti credo affatto impedito, solo che tra poco piove e tu- - .

- Io? - Camus lo fulminò con lo sguardo, una fredda occhiata che fece gelare sul posto il greco:

- ...tu nulla - .

- Bene - tagliò corto Camus: non poteva certo permettere che Milo accennasse davanti a Shaka e ad Aiolia della sua paura.

Questi ultimi si guardarono, sapevano che Camus era l'unico in grado di far tacere quella peste di ragazzo... colpito ed affondato, in effetti Milo sembrò perdere l'uso della parola.

Cadde un silenzio imbarazzante, motivo per cui Aiolia si decise a parlare: - Be', non ce n'era bisogno. Mi ero solo allontanato un momento - .

- Potevi anche avvisarci - gli disse Shaka, - non ti avremmo per niente aggredito a parole - .

- Sì, scusa - .

Si sentirono dei passi provenire dal cuore della Casa, motivo per cui Shaka e Milo si voltarono per guardarsi dietro; gli altri due alzarono gli occhi.

- Aiolia... non bisognerebbe lasciare incustodita la Casa per così tanto tempo... la stessa ramanzina va a te, giovane Acquario - .

La sua voce.

Milo e Shaka caddero subito in ginocchio, Camus sembrò tentennare un momento ma poi si decise a fare la stessa cosa:

- Perdonatemi... Grande Sacerdote - .

Aiolia invece non si mosse: restò fermo ed immobile ad osservare la figura del suo acerrimo nemico spuntare dalle tenebre e fermarsi pochi metri più avanti.

- Aiolia... inchinati - .

Eppure Camus mi è sembrato dubbioso... ma si è inchinato. Perchè lui non se ne "frega"? Solo io posso? Mhm, forse solo io ho un motivo per ignorare...

Era un silenzio opprimente quello che ora dominava nella Casa, forse per questo Shaka decise di parlare:

- Perchè vi siete scomodato, Grande Sacerdote? Non ce n'era bisogno - .

- Volevo solo rendermi conto di quando Aiolia tenesse ai suoi doveri... poco, immagino - La maschera che indossava gli oscurava il ghigno di rabbia dipinto in volto. - Ciononostante ho capito di non poter far nulla davanti alla tua stupidità, Aiolia - .

Probabilmente Aiolia avrebbe reagito a suo modo a quelle provocazioni, ma quella volta era diverso: il Leone d'Oro se ne stava zitto, lo fissava ma non diceva nulla. Cosa che mise i nervi al Grande Sacerdote, che però non poteva permettersi di perdere le staffe davanti ad altri tre dei suoi Cavalieri.

- Aiolia... voglio solo che tu tenga più sott'occhio la Quinta Casa... altro non m'importa - Dicendo questo girò sui tacchi e si voltò. - Alzatevi pure, Cavalieri - .

Shaka, Milo e Camus obbedirono ed Aiolia non disse nulla a riguardo.

Il Grande Sacerdote stava ancora per aprir bocca, quando però qualcun altro fece il suo ingresso alla Quinta Casa.

I quattro Cavalieri presenti si voltarono e trovandosi di fronte Mu sembrarono tirare un lungo sospiro di sollievo.

- Mu - lo salutò il Grande Sacerdote, stranamente per nulla stupito della sua presenza.

- Maestro - Mu si inchinò e poi si concesse di alzarsi, - stavo per raggiungervi, come mi è stato ordinato questa mattina - .

- Perfetto, lo avevo già colto - Voltandosi, allungò il braccio sinistro verso di lui. - Mu, vieni: devo appunto chiederti un favore - .

- Arrivo - Il Cavaliere lanciò una veloce occhiata agli amici presenti, li salutò con un cenno del capo, poi li superò e si mise al fianco del Grande Sacerdote. Quest'ultimo azzardò un'occhiata verso i giovani:

- Cavalieri... vi aspetto domani mattina per l'abituale rapporto - Si voltò ancora, Milo, Shaka e Camus si inchinarono, poi con Mu a seguito si diresse fuori dalla Quinta Casa per ritornare alla Tredicesima.

_________________________________________________________________

Eccomi alla fine di questo capitolo, che preferisco dividere in due parti: non so dirvi quando aggiornerò, spero di riuscire prima di lunedì 13... ^^
Intanto vi ringrazio per seguirmi ed a tutti auguro una buona giornata!
Gio ^-^

aries_no_nike : ed eccola!!!! Felice per l'aggiornamento, eh? XD
Concordo sulla tua affermazione, Aiolia sta facendo il pirla... speriamo che con il consiglio di Camus riesca a rinsavire. E ancora aspetti il momento in cui Camus dirà quelle poche ma emozzzzzzzionanti paroline a Milo... si vedrà, si vedrà... intanto ti ringrazio di cuore e ti mando un bacione! ^^


Diana924 : eh, anche tu mi sei mancata... speriamo sia lo stesso per te xD Sì, guarda, Aiolia è peggio del cubo di Rubick ^^, ma dai, facciamo il tifo per lui! Il Trio Malefico che segue la "performance" di Milo ti soprende? ("performance" mi fa pensare a ben altro... lol) Eh, ma anche loro sono pieni di sorpresine XD Sì, Shaka "buddha" ome non mai. Anche qui, fa tanto il santone... ^^ Bacione!


KanondiGemini96 : ekkiteeeeee!!! XD Eh, mi piace l'idea che tu ti sia commossa per Milo... però dai, devi avere più resistenza, ci saranno scene ancora più strappalacrime XD Ah, se Death fa il bagno arrivo anch'io! Porto la paperellaaaaa! XD E fai anche una festa a casa tua per festeggiare, ora che tutti sono Gold? Bene, allora vengo anch'io... "festa" mi piace molto, come parola... @ç@ Ci siamo intese, vero?? Sì... io penso sempre ai doppi sensi... Cooomunque, continuiamo: Ria asociale? Hai ragione, sìsì... ma in questo capitolo anche Shaka e Camus non scherzano ^^ Oh, e per le coppie di Saint Seiya, grazie per la tua disponibilità! Se avremmo bisogno, chiederemo a te! Bacioni!!


lovearmony : Ciao!!! Tutto ok? Spero di sì. Comunque... grazie per la recensione, anche se dovrei ringraziare tutti ma mi dimentico sempre di scriverlo XD Mi fa piacere che il combattimento di Milo ti sia piaciuto, sinceramente ho trovato un po' difficile metterlo giù. E vabbé, ho superato anche questo ostacolo! ^^ Aiolia ha molti dubbi, sì, anche qui traspare molto questa cosa... ma si risolveranno... si spera... muahahahahaha!!!! Il Trio che si siede con gli altri... concordo con te, Shura deve avere obbligato gli altri due XD Essì, e per festeggiare spupazziamo Milooo! °° Bacio!


Tifawow : ... .... ho sentito la tua mancanzaaaaa!!!! *Piange a dirotto* La mia Tifaaaaaaaaa!!!!!
...
...
Bene, ora mi sono calmata XD Comunque sì, mi sono mancate le tue recensioni piene di idee e riflessioni °_° Spero tu stia bene, è da tanto che non ci si sente ^^ Grazie, mi rende felice il fatto che il combattimento di Milo ti sia piaciuto... eh sì, il Grande Sacerdote ha le idee chiare, vuole solo provare Aiolia... ma in questo capitolo, come hai potuto leggere, Aiolia non se l'è presa per i suoi toni sarcastici e per le sue parole. Ha seguito il consiglio del Saggio Camus XD La reazione di Camus all'investitura di Milo? ("investitura"... povero Milo, una macchina lo ha tirato sotto!!! xDxD) Vedrai, vedrai... Camus non è il tipo da esutare subito ed in fretta e furia... *Pensa pensa... @ç@* Ecco... forse ci siamo intese... sì, ci siamo intese °° Guarda, Aiolia che si fa le paranoie mi fa troppo ridere; e poi l'idea delle Bahamas non è male, potrebbe prendere qualche giorno di pausa... (e se va là con suo fratello, io lo seguo ^^) Shaka che cerca di non essere trasformato in una Sibilla... particolare veramente bello, vedo che hai colto appieno il messaggio: povero Shaka, tutti che lo sfruttano come un veggente!!! XD E Mur... sì, dovrebbe dormire e fare il pieno di vitamine perchè...
...
*Parte censurata XD*
Sì, comunque hai capito... Per Aldebaran serve un potente sonnifero, così mentre ronfa noi usciamo e... casa dei Gemelli, arriviamooo!!!! XD
Un bacio Tifaaaa!!!!! °°



Speriamo di riuscire a pubblicare e di non farvi aspettare una settimana... XD Intanto ringrazio tutti voi e vi mando un grosso bacione! A presto!
Gio ^^



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Capitolo 32
*** Essere decisi di se stessi significa... - parte seconda - ***


XXX capitolo: essere decisi di se stessi significa... - parte seconda -






Gio: eccomi gente, dopo una lunghissima pausa causa scuola e quant'altro! Ho deciso di aggiornare Piccole Cronache oggi, e probabilmente il secondo capitolo di Dode lo pubblicherò domenica prossima... Mi dispiace farvi aspettare così tanto, gente! T.T Ora vi lascio leggere, va, sarete esauriti data la mia lunga assenza... xD
Mi scuso ancora, e buona lettura! -^^-

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XXXII CAPITOLO: ESSERE DECISI DI SE STESSI SIGNIFICA...
-PARTE SECONDA-


NERVOSISMO...



Una veloce pacca sulle spalle, fugace, quasi impercettibile:

- Sei migliorato parecchio, i miei complimenti - .

Aiolia scosse leggermente il capo in un gesto di diniego, quasi ritenesse quelle parole di poco conto. Così Shura riprese a parlare con un cupo sorriso dipinto in volto:

- Buona continuazione, allora - Con un cenno della mano, si allontanò per raggiungere gli spalti; Aiolia rimase un momento in silenzio, il capo chino, poi si voltò per seguirlo con lo sguardo.

Ma allora è vero, allora è vero che quando sono arrabbiato combatto meglio...?

Qualcuno gli poggiò una mano sulla spalla, motivo per cui il giovane Leone si voltò quasi come se si fosse punto:

- Ti vedo distratto - Era Shaka, - sicuro di stare bene, Cavaliere...? - .

- Io...? - Abbandonato quell'attimo di disorientamento, Aiolia sbuffò piano e son un movimento svogliato si scrollò di dosso la mano del compagno. - Sto benissimo  - .

Sul viso di Shaka apparve un lieve sorriso, forse dettato da un sentimento simile alla compassione: - E' per Mu, vero? - .

Ad Aiolia balzò il cuore in gola: - Mu? -  .

- Sì, lui - La voce di Shaka era tanto incolore quanto serafica. - Ho notato che non passate più così tanto tempo insieme. Che è successo, se posso sapere? - .

- ... - .

- Non vuoi proprio aprire bocca con me, eh? - .

Ma crepa...

- ...Va bene, scusa il disturbo - Shaka fece per andarsene, ma improvvisamente Aiolia alzò  il capo e lo richiamò a sé:

- Shaka - .

Shaka si voltò allugando sul volto un tiepido sorriso. - Uhm? - .

- ... - Aiolia si portò una mano al fianco, poi sbuffò nervosamente: - E' da giorni che non mi parla - .

- Mu? - .

- Sì - .

- Avete litigato? - .

- No - .

- Sei arrabbiato? - .

- ...Più che altro nervoso - .

- Capisco... - Dicendo questo, silenzioso com'è venuto, Shaka si allontanò a lenti passi per tornare a meditare.


SPIEGAZIONI...


"Capisco..." Che razza di comprensione...

Perso in un labirinto di pensieri, Aiolia ritornò ad allenarsi senza badare al passare incondizionato del tempo.

L'ultima volta che lo vidi fu alla Quinta Casa, la mia... Se ne andò con il Grande Sacerdote senza dare assolutamente peso alla mia presenza... molto strano da parte sua...

Quasi istintivamente, Aiolia bloccò il suo ultimo pugno sferrato e se lo portò sotto agli occhi... Una mano stretta per farsi forza, la rabbia animalesca capace di scaturire da quel semplice gesto...

- Leo? - la voce di Milo sembrò volergli trapanare le orecchie.

Aiolia si voltò e, colto di sorpresa, si trovò il compagno dietro, a scrutarlo con  una certa preoccupazione. - Sì? - .

- Mi sembri stra- - .

- Sto benissimo! - .

Milo fece per parlare, ma qualcun altro lo precedette facendo scaturire in Aiolia una scintilla di sorpresa:

- Aiolia, posso parlarti? - .

- Mu? - Il Giovane Leone sbatté teatralmente le sopracciglia, e in tutta risposta Mu esibì un veloce sorriso cordiale; sorriso che poi sfumò in un'espressione terribilmente seria:

- E'- - .

- Importante, sì! - si aggiunge Milo, raggiante come sempre.

Mu e Aiolia lo fulminarono con lo sguardo, quindi il giovane greco dovette abbassare la testa.

- Uhm... Milo, potresti lasciarci soli? - chiese tiepidamente Mu in un lieve mormorio.

- C... certo, certo... - Detto ciò, Milo si mise le mani in tasca e girando sui tacchetti, si voltò e prese ad allontanarsi. Appena fu abbastanza lontano, Aiolia si decise a parlare:

- Mu, hai passato giorni ad evita- - .

- Non qui, Aiolia - Negli occhi di Mu passò un velo di agitazione, seguito poi da un altro che ispirava timore. - Qualcuno potrebbe vederci- - .

- Vederci? - .

Mu non rispose a parole, anzi, si limitò a prendere l'amico per un braccio e a portarlo fuori dall'Arena, in una di quelle tante strade campagnole che portavano ai verdi boschi del Santuario...


DISSIPARE I DUBBI


...E solo quando Mu si mise davanti a lui, lo stesso Aiolia attaccò discorso:

- Mu? Perchè non volevi parlarmi? Perchè non puoi parlarmi...? - .

Negli occhi di Mu balenò una scintilla di rimorso, scintilla scacciata subito da un veloce sospiro. - ...Il mio maestro - .

- Il Grande Sacerdote? - .

- Sì - .

- Te lo ha proibito...? - chiese Aiolia, ma Mu non lo stava minimamente ascoltando: sembrava perso nel suo mondo, fissava un punto indefinito oltre le spalle del compagno. - Mu? Mu, d-? - .

- Sì, me lo ha proibito - L'Ariete tornò a guardarlo, il suo volto era spaventosamente serio. - ...Non ho potuto trasgredire ad un suo ordine - .

- Lo stai facendo adesso, dopotutto - .

Mu fece un attimo silenzio, le parole di Aiolia sembravano avergli fatto perdere l'uso della lingua. Poi però aprì bocca: - Sì, vero - .

- Perchè? - La sua voce era un sussurrio. La prima reazione che ottenne da Mu fu un lieve e dolce sorriso, poi:

- I Cavalieri possono permettersi di ignorare gli ordini, ma non gli amici - .

Aiolia perse qualche battito, il suo respiro si mozzò per un istante: l'aveva detto con una sincerità tale da lasciarlo spiazzato.

- Che c'è, Aiolia? - La voce di Mu scavò a fondo nelle sue orecchie.

- Uhm...? - .

- Mi sembri colpito dalle mie parole - .

Il giovane Leone scosse leggermente il capo, sembrò rilassarsi. - Nulla, no... Mi fa piacere che la pensi così - .

- E come dovrei pensarla, altrimenti? - Un velo di stupore si dipinse sul volto di Mu. - Non dovresti farti questi dubbi... Sai che mai riuscirei ad ignorarti - .

- Ma lo hai fatto- - .

- Sei tu che ignori ciò che hai attorno, per paura di sentire dolore - .

Altro colpo al cuore. - Dolore? - .

- Non vuoi dispiacerti per nulla, quindi ti allonani da ciò che è reale... - Con tutta scioltezza, Mu gli mise una mano sulla spalla in un gesto di grande confidenza, - invece non dovresti, non ne vale la pena - .

- ...Tu dici? - .

- Non ti fidi di un amico? - .

- Io... - Aiolia cercò il suo sguardo, sembrava un gattini impaurito, - sì che mi fido - I suoi occhi erano sinceri.

Il volto di Mu si rasserenò ancor più. - Vedrai, questo brutto periodo finirà... come finisce sempre tutto, d'altronde - .

- Lo so bene... fortunatamente - .

- Allora forza - .

Restarono un momento in silenzio, esattamente fino a quando una nuvola oscurò la luce accecante del sole; qui Aiolia prese la parola:

- Ora... meglio andare, sì - Con un lento movimento afferrò la mano di Mu come se volesse farla scivolare via dalla sua spalla, ma dopo un attimo di esitazione rinunciò ai suoi piani e la strinse in un'affettuosa carezza. - Mu? - .

Gli occhi di Mu, così limpidi, si colorarono successivamente della luce del sole, risbucato da dietro la nuvola. - Sì? - .

- Grazie per il tuo sostegno - .

- Ma di nulla - Mu sorrise sincero, poi si liberò gentilmente dalla presa di Aiolia e lo guardò con più fermezza. - Sì, ora è meglio andare - .

- Gli altri? - chiese a sopresa Aiolia.

- Gli altri cosa? - .

- Gli altri sanno di... questa cosa? Che tu non puoi parlarmi? - .

- ...Sì, li ho avvertiti io: non volevo mi prendessero per un'ipocrita - .

Ma tu non lo sei mai stato...

- Sì, tranquillo... era solo per sapere - .

- Per dissipare i dubbi? - .

A quella domanda, Aiolia scattò col capo all'insù. - Dissipare i dubbi? - .

Dalle labbra di Mu sfuggì una lieve risata. - No, nulla - La sua occhiata si fece amichevole e confidenziale. - Mi raccomando di non metterti in mente strane idee, solo questo... - .

- Certo- - .

- ...sai che puoi contare su di noi - .

- S... sì, lo so. Solo voglio essere sicuro al cento per cento - .

- Capisco... - Mu gli lanciò un'ultima, veloce occhiata per poi dirigersi verso il Santuario.

Solo quando fu abbastanza lontano, Aiolia si voltò per vederlo allontanarsi e sul suo volto si dipinse un mezzo sorriso.

"Capisco..." Sì, lui mi ha sempre capito

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Ed eccomi, gente! Mi scuso ancora per l'assenza T.T, ma sono sempre piena rasa di impegni e quando trovo tempo per scrivere, o non sono ispirata oppure ho sempre troppo poco tempo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e spero anche di avere tempo per aggiornare anche questa fic settimana prossima.... a tutti voi, buon proseguimento di giornata! Gio ^^


Diana924 : ed eccociiiii!!!!!!!!!!!!! Bene, ora che hai letto la seconda parte dovresti essere ancora più contenta... Aiolia e i suoi complessi non passano inosservati a Mu... E Shaka, sì, è sempre più Buddhoso xD Ma che ce vuoi fa', Shaka è Shaka *lol* Sono felicissima di avere trovato il tempo di aggiornare, finalmente! Un bacione!


Tifawow : ma guarda un poooooooooooo'!!!!!! *Le spupazza di coccole* La Tifaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi shei mancata ç_ç Insomma, tu che mi segui così tanto... ed io ti ho fatta aspettare... che crudele che sono! XD
 Be', a parte 'sto sclero... rieccomi finalmente, pronta per esaudire i tuoi desideri da lettrice accanita! XD Allora allora... be', Mu è proprio un santarellino, appare sempre quando serve... Non so perchè mi viene da caratterizzarlo così, ma io lo vedo così, sì... sempre pronto ad ascoltare, a risolvere tutto. Non a caso, Mu mi piace parecchio come cavaliere (e ragazzo *Q*) *Gio si fa i filmini mentali vietati ai minori di 14 anni* Dai che ci siamo, forse Aiolia riesce a risolvere, finalmente!, grazie all'aiuto di Mu! PS: dovrebbero farlo santo xD Cooooomunque, shi, povero Aiolia, lui non è affatto solo... insomma, ha tanti amici che si sono sempre preoccupati per lui... ç_ç Che tristezza, il nostro leoncino arruffato che si fa i complessi... E col nostro tour eravamo arrivate... assì, alla casa dei Gemelli! *Si affaccia all'entrata, poi ci ripensa e corre dentro come un razzo* Va', io a destro e tu a sinistra! Vediamo chi si becca uno e chi si becca l'altro! *lol* Poi facciamo cambio, naturalmente....
A presto, Tifa, a prestissimooooo!!!! Gio ^^

lovearmony : e rieccomi dopo la millenaria assenza, spero che l'aggiornamento di Piccole Cronache ti abbia fatto piacere ^_^ Sì, Aiolia sta crescendo fortunatamente, e sempre fortunatamente c'è il Santo Mu che gli copre le spalle... Mu è da fare santo, non c'è che dire! E Camus, sì, è un po' brusco, povero pinguino rossssssho *_* E Milo lo sopporta credo con piacere, nonostante tutto! A presto, bacione! ^_^

KanondiGemini96 : ed ecco l'altraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!! Come va, carissima??? spero bene, va ^^ Eh, sono ritornata a "Casa" mia, adesso, e spero di essere più presente ^_^ "Shakino"... muahahahahahahahah!!!!! Povero "Buddhino", come lo trattano... xD E sìììì, Camus disse: "fregatene", e ciò va trattata come una legge divina U_U *lol* Scene strappalacrime, dici...?? A me piacciono tanto tanto tanto tanto... *Occhi a forma di cuore* ti farò impazzire xD
Alla prossima! Gio ^^

sagitta72 : la Sagittaaaaaaaaaa!!!!! *_* Grazie per gli auguri anticipati, innanzitutto, e spero che a te vada tutto bene ;D Anche a me fa molta tenerezza Aiolia, così deciso ma anche così triste, assalito da continui dubbi... povero leoncino arruffato *_* Ti piace quando appare il Grande Sacerdote, eh? Bene, allora lo farò apparire più spesso *_* Riguardo Shura, per ora è un elemento soggetto a trasformazioni... XD A presto! :D

aries_no_nike: ma ciaoooooooooo!!!!!!!!!!!! Ti son mancata, n'è? A scuola ora è tutto a posto, grazie milleeee! Spero che anche a te vada tutto bene, nella vita! :D Shi, povero Leo... ç_ç Puccio ed indifeso... mi verrebbe voglia di spupazzarlo... *_*
E riguardo a "Mur"... errore di battitura, probabilmente, mi scuso! Ora corre a vedere se l'avevo già corretto! Bacioni ^_^



Bene bene... alla prossima, gente! GIO ^^

PS: se ci sono errori di battitura provvederò a correggerli appena avrò tempo... E se ci sono errori di battitura assai gravi, vi prego di segnalarmeli! Merci! ;D



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Capitolo 33
*** Passato e presente - parte prima - ***


XXXIII capitolo: Passato a presente - parte prima -


Gio: salve a tutti, felice di tornare a pubblicare! Scusate ancora la lunga assenza, ma tra un impegno e l'altro abbiamo dovuto rinviare l'aggiornamento delle storie qui su EFP... sono ancora qui a parlare? oO
Meglio mettermi a scrivere, va'... xD
Buona lettura ^^




XXXIII CAPITOLO: PASSATO E PRESENTE
- PARTE PRIMA -


FACCIA DELLA MONETA


Aiolia teneva il capo voltato altrove, come se volesse evitare il suo sguardo, ma per Camus questo non poteva assolutamente significare una sconfitta.
 
Scivolò di fianco a lui senza far rumore, ma il giovane Leone se ne accorse e voltò ancora di più il capo: pareva intenzionato a non parlare.

- Aiolia? Ancora con questi complessi interiori? - .

- Umpf! - .

- Proprio non mi vuoi concedere la tua attenzione, Re della Foresta? - .

Aiolia sembrò infastidirsi sentendo quel nomignolo. Così scrollò le spalle alzando le sopracciglia. - Non sai più cosa inventarti? Perché vieni sempre a farmi visita? - .

- Non vengo sempre - .

- Sì che vieni sempre - .

- Non è vero - .

- Ma se... - .

- Ma che dici? - Camus sbuffò tra sé e sé con estrema nonchalance. - Ma guarda un po'... - .

- Ora fai pure l'offeso? - gli domandò Aiolia lanciandogli una veloce occhiata.

- Figuriamoci, ci vuole di più per offendermi - Camus scattò finalmente in piedi e, con le braccia incrociate sul petto, disse: - Semplicemente volevo dirti una cosa - .

Aiolia gli regalò un fugace sguardo nel quale danzavano scintille di curiosità. - Cioé? - .

- Non è nulla di stupido - .

- E cioé? - .

- Solamente che... - .

- E dimmi cosa vuoi dirmi, accidenti...! - Aiolia lo freddò con un'espressione ferrea e Camus ricambiò con salda disinvoltura:

- Non ti agitare, dannazione... - .

Aiolia non rispose, quindi riprese nuovamente parola:

- Molto tempo fa ammazzavano il tempo così, ricordi? - L'Acquario si sedette nuovamente, le gambe incrociate e quell'espressione eterna ed immutabile quanto un iceberg.

- Così come? - Aiolia pareva irremovibile.

- Parlando - .

Ad Aiolia scappò uno strano risolino. - Tu non parlavi mai, vorrei sottolineare - .

- Imparai con il tempo - .

Il Cavaliere della Quinta Casa alzò piano le sopracciglia in un'espressione che suggeriva interesse. - Difatti questo l'ho notato, partendo dal presupposto che sto iniziando solamente ora a conoscerti di più - .

- Ma che belle parole - Camus si sistemò un ciuffo dietro all'orecchio, poi rivolse al compagno un'occhiata tanto incolore quanto profonda. - Tu stai facendo esattamente il contrario di me: prima eri tu, con mon ami Milo, ad aprirti a tutti. Ora stai cambiando molto - .

Aiolia restò un momento zitto, forse stupito dalla fermezza con cui Camus aveva pronunciato quelle parole. - Il passato viene sempre inghiottito dal presente, caro compagno - disse poi. - Prima ero una faccia della moneta differente - .


DIVERBI


Camus annuì profondamente, in pieno accorto con il Leone. - Sentenza piena di significato, la tua - Fece per alzarsi ed andarsene ma qualcosa, o meglio qualcuno, gli si aggrappò alle spalle abbracciandolo da dietro. Sobbalzò dalla sorpresa.

- Salve ragazzi! - .

Era Milo, naturalmente, chi altri poteva essere? Dipinta in volto ecco la sua espressione da eterno bambino.

Aiolia gli regalò un sorrisino tiepido. - Ciao - .

- Ciao Lia! - Milo gli fece l'occhiolino e strinse a sé Camus poggiandogli le mani sul petto. Questi lo ghiacciò con lo sguardo:

- Milo... - .

- Felice di vederti, mon Camus! - .

Il giovane amico, però, non sembrava della stessa opinione: la sua freddezza lo portò a scrollarsi di dosso l'amico, alzandosi poi da terra. - Milo, smettila di fare lo stupido - .

Milo borbottò qualcosa, un sorriso non ancora spento dipinto in volto. - Sei sempre il solito... - .

- Tsk! - .

Il giovane Scorpione rise sinceramente divertito e, ancora in ginocchio,  con un braccio strinse a sé Aiolia cogliendolo impreparato. - Spero di non aver disturbato! - .

Aiolia perse un momento l'equilibrio e un po' inciampando nei propri passi riuscì a non cadere del tutto. - No... no che non hai disturbato - Gli scappò una risata.

Milo gli fece eco, poi lasciandolo si alzò pulendosi i pantaloni dal terriccio. - E' una bellissima giornata, vero? - .

Aiolia annuì. - Sì, hai ragione - .

L'amico lo benedì con un sorriso avvicinandosi a Camus e tendendogli una mano: sulla sua espressione si lesse un che di serio. - Ti devo parlare, Cam, stavo giusto cercandoti - .

Camus guardò prima la mano tesa dell'amico, poi Aiolia; infine i suoi occhi si soffermarono in quelli di Milo. - Difatti anch'io dovrei dirti alcune cose - .

Il compagno rispose con un'ingenua alzata di spalle, e improvvisamente Aiolia sentì di essere di troppo. Così scattò in piedi attirando tutta l'attenzione su di sé: - Scusate, vado subito, vi lascio soli... - .  

Milo lo congedò con un amichevole cenno del capo. - Tranquillo, ci vediamo dopo - .

Aiolia ricambiò il cenno e così salutò anche Camus prima di balzare oltre un recinto e scomparire inghiottito da arbusti ed alberi.

Restarono finalmente soli. Milo alzò un momento gli occhi al cielo venendo accecato dai raggi del sole, così li riabbassò e  proprio in quel momento Camus prese parola:

- Te l'ho già ripetuto troppe volte, Milo, che ci sono  modi e modi di comportarsi - .

Il Cavaliere dell'Ottava Casa aguzzò la vista: - Cioé? Non capisco come mai tu ti debba sempre arrabbiare quando... - .

-  ... quando mi balzi alle spalle senza nessun preavviso, forse? - .

- Avanti Cam! - Milo gli si avvicinò cingendogli le spalle con un braccio. - E' una cosa così bella esternare i propri sentimenti concedendo un po' di calore anche agli altri! - .

- Stai scherzando, forse? Sotto questo sole mi sto sciogliendo - .

- No - .

- Puoi fare ciò solo quando nessun altro è presente. Sai bene come sono fatto, io - .

Milo sbuffò piano punzecchiandogli la guancia destra. - Suvvia, Cam, hai visto anche tu come ho fatto a strappare un sorrisino a Lia - .

A quelle parole Camus sembrò farsi perplesso. Abbassò un poco il tono di voce: - Spero non capiti più - .

L'amico inclinò un poco il capo, incuriosito. - Che cosa non dovrebbe più  accadere? Che io ti abbracci da dietro, come fanno tutti gli amici sulla faccia della terra, o che io abbracci Aiolia? - .

Camus non rispose, quindi Milo abbassò il capo sospirando. Si portò una mano al fianco. - Chiamarlo abbraccio, poi... Cam, non mi dire che sei geloso...! - .

 - Tsk, che dici? - gli rispose subito uno sdegnato Camus alzando il capo con fare elegante e rivolgendo lo sguardo altrove. - Io geloso? Quandomai! - .

-  Perfetto - Milo sorrise a metà. - Allora non ci sono problemi se... - Si fermò lasciando un terrorizzante silenzio oltre le sue parole.

Camus alzò di scatto il capo, lo guardò fisso. - Se...? - .



COME MOLTI ANNI FA



Milo non accennò a voler continuare la frase, solo si allontanò un po' da lui e scivolò a sedere con indifferenza pura. Un amaro sorriso gli si allungò in volto.

Camus sentì un moto di stizza incendiargli la ragione, il che lo portò ad accomodarsi di fianco a  lui con espressione ferrea: - Se...? - .

- Nulla, nulla, un'idea che... - .

Camus strinse forte i pugni in un fare che esprimeva un che di gelosia. - No no, ora parli subito! - .

- Bisognerebbe avere il permesso al Grande Sacerdote, ho già chiesto a Mu se può proporglielo... - .

- Cosa? - .

- Ma nulla, un'idea che mi è sorta stamattina... - .

- Cioé? - Gli occhi di Camus brillavano ora di vivido interesse e mai se ne sarebbe andato senza una risposta. - Dimmelo assolutamente, sai bene... - .

- Sì, so che tra noi non devono esserci segreti, tranquillo...! - Milo rise melodico ed accennò ad un cenno del capo. - Pensavo, sarebbe stato bello organizzare una serata per stare tutti assieme, noi e gli altri ragazzi... un po' come molti anni fa - .

In un primo momento Camus non seppe che cosa rispondere, poi accennò ad uno sbuffo. - Pensavo fosse una cosa più seria... - .

- Oh, no, assolutamente! - Milo sorrise apertamente appoggiando i gomiti dietro di sé. Alzò gli occhi al cielo: - Hai presente quelle serate in cui parlavamo e parlavamo fino a tarda notte, e poi dormivamo insieme...? - .

- Dormivamo insieme? - .

- E' impossibile che tu non ti ricorda nulla, Cam! - .

Camus alzò piano le spalle in un gesto incolore. - Sì, be', mi ricordo, ma... - .

- Sarebbe una bella sorpresa per Aiolia, per ritrovare lo spirito di una volta - Detto questo Milo guardò l'amico con un sorrisino. - Forse potremmo ricreare l'unione che prima c'era tra noi... il nostro gruppo, sì - .

L'amico alzò piano le sopracciglia. - E' un'atmosfera difficile da ricreare, mon ami - .

- Almeno vorrei provarci - Fece un momento silenzio, come per dare più rilievo alle proprie parole, poi scattò in piedi: - Allora, che te ne pare? - .

Camus lo guardò dal basso, alzando poco le spalle. - Non male... - .

Milo notò un qualcosa di strano nel suo tono, ma non ci fece caso: gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi, e quello accettò e si tirò finalmente in piedi.

- Ottimo, ora bisogna solo aspettare il consenso del Grande Sacerdote - Il giovane Scorpione rise cristallino. - Vedrai, ci divertiremo un mondo! - .

Camus non disse nulla, solo annuì con un tiepido sorriso.



Gio: sono riuscita a concluderlo a tempo record, yeeeeeeeeeeeee *_*
Ora non credo di avere tempo per rispondere alle recensioni (e lo farò non appena tornerò a casa, ergo dopo Natale >.<) e per la verità non ero nemmeno sicura di riuscire a pubblicarlo oggi xD Spero che il capitolo vi sia piaciuto! L'idea di Milo, devo ammetterlo, mi è uscita  in modo
stranamente molto spontaneo. Nel prossimo capitolo vi aspetteranno sorprese.... curiose, sì, e il protagonista indiscusso sarà Camus, per la gioia delle fan del nostro pinguino preferito LOL

Dato che non ci sarò fino al 26,
auguro a tutti voi un felice Natale: che porti tanta gioia e salute in famiglia! ^^
Un abbraccio, grazie a tutti e a presto! :D
Gio <3 


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Capitolo 34
*** "Perché forse il passato convive con noi" ***


34. "Perchè forse il passato convive con noi"


...Salve gente! Dopo aver aggiornato un'altra fic, mi sento in dovere di passare a questa che aspetta un aggiornamento dalla Notte dei Tempi (xD), praticamente da tre mesi ç_ç
Mancano pochi capitoli alla fine e mi scoccia lasciare incompleta una fic.. quindi la ultimerò con piacere!!!!! *_*
*Si arma di tastiera e mouse xD*
BUONA LETTURA E GRAZIE A TUTTI ^^
GIO

Premesse:

Piccolo promemoria sugli scorsi due capitoli, nei quali il tema ponderante era l'idea di Milo di provare a riunire il vecchio gruppo di amici grazie ad un'uscita serale. In ricordo dei vecchi tempi, il suo piano sarebbe quello di passare una notte tutti assieme, come una volta. Manca ancora il consenso del Grande Sacerdote, e portatore della richiesta sarà Mur...

... Ed ora, ecco gli sviluppi ^^
 

XXXIV CAPITOLO: 

"PERCHE' FORSE IL PASSATO CONVIVE CON NOI"

TITUBANZA

- Non vedo altra scelta che accettare, Marin - .

- Eppure ti vedo leggermente indeciso, correggimi se sbaglio - .

- No... no. Non sbagli affatto - Aiolia distolse gli occhi cristallini dall'alba che stava sorgendo e posò una mano su quella della Sacerdotessa che ancora giocherellava con i bottoni della camicia. La guardò teneramente, poi sospirò; segnale che permise a Marin di prendere parola:

- Sei sempre così asociale - .

- Ho te - .

- Ma io sola  non ti basto - Marin sorrise, un sorriso che faceva invidia persino agli abbaglianti raggi del sole ancora in fasce. - Il tuo gruppo di amici, quello che avevi e che desideri riavere, sta cercando in tutti i modi di ricomporsi nonostante gli impegni dati dalla vostra carica di Cavalieri d'Oro. E' una cosa così... bella - .

- Su questo concordo - .

- E allora perché cerchi in tutti i modi di non riavere ciò che desideri? - .

Aiolia restò zitto un momento come se stesse vagando in una ragnatela troppo complicata di pensieri. Il suo sospiro, un po' tremante dal nervosismo, precedette l'abbassarsi del tono di voce: - Da tempo ho imparato a non sognare ad occhi aperti - .

- Aiolia, ma... - .

- Sì, rivoglio il mio gruppo di amici - ammise finalmente il giovane Leone d'Oro, - ma non voglio nemmeno dare falsa speranza a questo mio sogno - .

- Ma... - .

- Gli altri si stanno impegnando così tanto... Mur ha anche ottenuto il permesso dal Grande Sacerdote e stasera usciremo tutti insieme, come una volta - Per un momento il volto di Aiolia si colorò di un sincero sorriso.

Marin fece altrettanto: - La giornata si prospetta stupenda - .

- Stasera il cielo sarà sgombro da nuvole ma... forse questa fantastica esperienza sarà il preludio di successive disgrazie... rivivrò una gioia che mai più potrò provare... solitamente è così, no? - .

Si guardarono intensamente un momento, un momento soltanto; pochi istanti dopo, infatti, la Sacerdotessa aveva poggiato le morbide labbra su quelle di lui, forse per zittirlo, forse per cancellare ogni suo minimo dubbio. - Vedrai, ti divertirai molto con i tuoi amici, stanotte... sarà una nottata indimenticabile per tutti voi - .

BRINDISI 

Indimenticabile fu difatti l'aggettivo che Aiolia affibbiò a quella esperienza appena ebbe inizio. Era sera, oramai: tutti insieme, un unico gruppo, avevano montato la grande tenda con lo scopo di farne il loro nascondiglio segreto: un po' come i bambini quando giocano agli indiani o agli avventurieri nella foresta.

Aldebaran si era occupato di raccogliere la legna necessaria per accendere un piccolo fuocherello al centro del rifugio, fuocherello che tra l'altro rallegrava ancora di più l'atmosfera. 

Nonostante fosse una calda serata estiva, il vento birichino non mancava nemmeno in quell'occasione e gli spifferi d'aria erano a dir poco tremendi. E così, seduti a cerchio intorno alla minuscola fonte di calore, si ritrovarono ancora tutti faccia a faccia: non giovani Cavalieri, bensì un gruppo di amici pronto a ricordare il passato.

Si guardarono in silenzio e studiarono cosa li circondava: potevano dirsi soddisfatti della ricostruzione dell'ambiente infantile nel quale spesso si ritrovavano tutti assieme. Un paio di sacchi a pelo, qualche provvista, dell'acqua, legnetti da buttare nel fuoco... con l'aggiunta di due o tre bottiglie di champagne, tanto per mettere la ciliegina sulla torta. Quello naturalmente era un particolare dettato dalla loro parte adolescenziale.

Mur, il portavoce del gruppo, fu il primo ad allargare un sorriso compiaciuto e a salutare tutti i presenti: - Aldy... Lia... Shaka... Milo... Camus. Con me siamo in sei - .

Milo alzò piano le spalle: - Ci siamo tutti, allora - .

- Già - gli sorrise Mur. - Shaka? - Sembrava aspettare un suo commento... commento che non tardò molto ad arrivare:

- Non credo di far parte completamente del gruppo... ma mi fa piacere essere qui con voi e partecipare al rinnovo del vostr- - .

- Nostro - lo corresse cordialmente Aldebaran, e Shaka sorrise quasi impercettibilmente:

- ...del nostro patto di amicizia - .

- Perché forse il passato convive con noi - dichiarò fermamente Mur, sebbene si leggesse nella sua voce un tono di delicata tenerezza, - un passato che è giusto richiamare, a volte. Sembra trascorso solo un battito di ciglia dal nostro primo incontro, e invece sono passati anni e anni... e siamo cambiati. Tutti noi - .

Milo, intento a studiare con un certo interesse il bicchiere di cristallo che stringeva nella mano destra, alzò finalmente lo sguardo sugli amici: - Credo che l'onore tocchi al nostro leoncino - Lo indicò con la preziosa coppa e tutti guardarono nella sua stessa direzione. 

Aiolia si sentì infuocare d'imbarazzo: - Quale onore? - .

- Quello di versare acqua o champagne a tutti noi - gli rispose Aldebaran, sorridendo. - Brinderemo come fanno tutti gli amici in ricorrenze particolari - .

Per un momento non ci credette, poi dovette convincersi del contrario: pure Camus, così silenzioso ed accoccolato vicino a Milo, sembrava squadrarlo con meno freddezza e partecipava emotivamente a quel momento così intenso, fatto di sguardi e parole taciute. 

Oh ragazzi...

- Oh ragazzi - gli scappò, e si lasciò sfuggire anche un timido sorriso, quasi incredulo, mentre già la sua mano correva ad afferrare una bottiglia di champagne. - E' veramente un onore, sì... - .

- Su un po' di vita - lo punzecchiò Aldebaran porgendogli il bicchiere da riempire.

Non gli rispose, solo si limitò a servire agli amici ciò che preferivano tra acqua e champagne. Ed alzarono le coppe tutti assieme, Aiolia stringendo a sé un Milo che già bramava di assaporare un secondo bicchiere e Shaka e Camus stranamente sorridenti.

- A noi - sentenziò Mur, e il tintinnio del cristallo colorò l'atmosfera e diede il via a quella magnifica nottata.

PAROLE SUSSURRATE

Aiolia non avrebbe mai pensato che avesse così tante cose da raccontare agli amici: cose che la sua bocca sputò con una spaventosa spontaneità e che riuscirono a colpire pure il suo ferreo spirito. Raccontò loro degli allenamenti quotidiani, di Marin (parte che interessò parecchio...) e di quanti sentimenti si era visto costretto a reprimere per... paura, forse, oppure per nuovi doveri che avevano scavalcato quelli precedenti. 

Eppure nell'intimità del momento nessuno si scompose, ed uno ad uno raccontarono quanto avevano da raccontare. E' così che ci si comporta in un gruppo, sì.

Passarono forse due ore dal primo brindisi e dovettero farne un altro e un altro ancora: volevano a tutti i costi fermare lo scorrere del tempo ma, appena scoccarono le due di notte, iniziarono ad avere sonno. Per questo decisero di rintanarsi nei loro sacchi a pelo, alla ricerca di un po' di calore dato l'ormai estinto fuoco.

E così, abbandonati dalle forze, la maggior parte di loro prese subito sonno. Altri invece caddero in un pesante dormiveglia, e tra questi vi era Camus: si guardava in giro circospetto, cercando di cavare qualcosa dal telo di tenebra che lo avvolgeva. A pochi centimenti da lui poteva riconoscere la chioma bionda di Milo, il quale dormiva con ancora una mano allungata a stringere la spalla di Aiolia.

Avevano passato il tempo a ridere di brutto, quei due, e ad un certo punto gli altri avevano pensato che fossero totalmente ubriachi.

Camus invece no, si era limitato a pensare positivo e credeva che fossero stati leggermente in preda ad una crisi di ridarola. Allungò una mano verso Milo punzecchiandogli il naso, e quello aprì piano gli occhi con la velocità di un bradipo amputato:

- Uhm? - .

- Milo? - .

- ... - .

- Milo? - .

- Sì...?  - .

- Sono io, Cam - .

A quel punto gli occhi del greco si aprirono come fanali nel bel mezzo di una coltre di nebbia: faceva sempre così quando riconosceva la sua voce. - Cam? Non dormi? - .

In tutta risposta Camus si strinse piano nelle spalle.

- Non ti senti a tuo agio? - gli chiese l'altro, serio in volto. Riusciva a malapena a vederlo, ma percepiva la sua presenza.

- Non tanto per questo - Nel buio andò alla ricerca della sua mano, che strinse appena trovò. Milo giurò di trasalire non appena sentì il calore della sua pelle.

- Eppure... sei strano - gli sussurrò lanciando un'occhiata ad Aiolia come per assicurarsi che stesse dormendo. E poi, ancora, ridendo leggermente: - Cam, avvicinati... è talmente buio che- - .

Qualcosa di mordibo e deliziosamente fine gli tappò la bocca e solo dopo alcuni istanti realizzò che si trattava delle labbra di Camus, intento a donargli un dolcissimo bacio come mai prima di quel momento. Non seppe calcolare quanto durò, solo si concentrò nell'assaporare appieno la purezza di quella bocca di rosa; e solamente quando l'amico si allontanò di qualche centimento si concesse di aprire gli occhi e di ascoltare, indifeso e totalmente paralizzato, quelle due parole che gli erano sempre state promesse ma che mai aveva udito:

- Ti amo, mon Milo - gli bisbigliò Camus con uno splendido sorriso. - Sei sempre così solare e comprensivo... ciò che mi manca per completarmi -, e restarono a lungo ad osservarsi e ad accarezzarsi la mano nel terribile silenzio della notte.


LOL, eccovi qui il penultimo capitolo per la gioia delle lettrici in particolare *_*

L'ultimo capitolo sarà molto corto, lo pubblicherò in settimana. Grazie a tutti, alla prossima! ^^

Diana924 : Ma ciaoooo caraaaa! XD Il tuo sogno si è avverato, ecco il gruppo riunito! Manca solamente un'ultima faccenda da sistemare, faccenda che potrai assaporare nel prossimo capitolo! A presto, grazie ^^

aries no nike: Eri così impaziente per le "magiche paroline" di Cam a Milo? Eccole in questo capitolo, come avrai potuto leggere ^^ Aiolia come vedi ha rimesso la testa a posto e tutto è tornato pucciosamente come prima ^^

Baaaacione, a presto ^^

KanondiGemini96 : Ria è resuscitatoooooo XD Scherzi a parte, eccoti il vero Aiolia, così puccioso, straluccicoso e coccolosamente strapazzevole XD Milo sì, ha sempre le idee pucciose, però qui in questo capitolo anche Cam è stato puccioso *O* Sono tutti così pucciosi, chetttteneri ^_^

Un abbraccio, a presto ^^



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Capitolo 35
*** Alle spalle ***


35. Alle spalle

*Tossicchia* Ehm ehm *_* Benritrovato popolo, eccoci all'ultimo capitolo! ^^ Innanzitutto (anche se dovrei farlo alla fine xD) inizio a ringraziarvi infinitamente per il supporto, le recensioni e l'occhiata che avete lanciato su questa fic :D E per seconda cosa... buona lettura!!!!! :)

XXXV CAPITOLO:
ALLE SPALLE

GIOCO DI SGUARDI

Non sapeva se rimanere lì immobile a crogiolarsi al sole come le lucertole o scendere dagli spalti ed avvicinarsi a lui. L'unica cosa di cui era sicuro, e su cui avrebbe potuto giocarsi la vita, era che lui lo stesse guardando. Lui.

Quegli occhi scuri, impenetrabili, che suggerivano severità e rigore in tutto. Era forse l'espressione che l'aveva sempre incuriosito, così lontana ma allo stesso tempo avvolgente e... malinconica.

- Aiolia? - La voce di Mur lo distolse da quell'infinito buco nero nel quale stava cadendo. - Aiolia, che guardi? - .

- Shura - fu la risposta atona che sbocciò dalle sue labbra. Aguzzò lo sguardo e si convinse che sì, appena poteva si voltava a guardarlo ignorando completamente i discorsi senza senso di Death Mask. - Mi sento osservato - .

- Posso capire il tuo sconvolgimento, allora - fece sereno Mur, - Shura ha uno sguardo che mette soggezione - .

Proprio vero. Aiolia annuì e non si scompose nemmeno quando il Cavaliere del Capricorno, il suo lontano dirimpettaio, si alzò e prese a scendere dagli spalti con la probabile intenzione di raggiungerlo. Si aspettava da tempo quella sua azione.

Death Mask ed Aphrodite non si alzarono per seguirlo, anzi, continuarono a parlare animatamente sotto il caldo sole di Grecia.

Mur, storto il naso un momento e realizzato ciò che già da prima sospettava, si mise in piedi. - Vi lascio soli -, e così dicendo si allontanò nella direzione opposta di Shura.

Pochi istanti più tardi ecco che proprio lui si sedette al posto di Mur poggiando il mento sui pugni chiusi.

Aiolia lo sbirciò: pareva rilassato, completamente a suo agio. Forse gli venne spontaneo, forse gli sfuggì, ma un tiepido sospiro si fece strada tra le sue labbra.

Shura si voltò a guardarlo, la stessa cosa fece l'altro. Ora si potevano vedere più da vicino ed Aiolia rabbrividì al pensiero che quegli occhi così impenetrabili fossero una delle ultime cose che suo fratello aveva potuto vedere; un'insana, repentina idea che gli procurò un soffocante nodo alla gola.

VOLTARE PAGINA

- Aiolia, più ti guardo e più rivedo in te tuo fratello - disse ad un certo punto Shura, probabilmente molto conscio del significato che tali parole rivestivano per il Leone d'Oro. - Io- - .

- Per cosa, per lo sguardo? - chiese a bruciapelo Aiolia con una calma sconcertante: non aveva intenzione di litigare e nientemeno di attirare l'attenzione su di sé.

- No, no, i tuoi occhi sono molti diversi dai suoi - puntualizzò l'altro. - Piuttosto per l'etica - .

- L'etica? - .

- Il comportamento, i modi di fare... Aiolos sarebbe stato molto felice di vederti ora, così forte e devoto alla Dea. Orgoglioso - .

Aiolos e Shura erano molto amici. Aiolos mi ha affidato a lui perché si fidava

- E' da tanto che vorrei parlarti - esordì allora Aiolia chiudendo le mani a pugno e facendo scricchiolare le dita. - Ti dirò: non ho mai voluto disonorare l'amicizia che ti legava a mio fratello - .

- Lo so - .

- Un Cavaliere non disonora mai un altro Cavaliere, in nessun modo... - .

- ...Lo so - .

- Tu l'hai fatto ma... - E qui si fermò. Semplicemente non trovava le parole o si stava rimangiando tutto. Ma a che pro?, giunto a quel punto non poteva più permettersi di ritornare indietro.

Shura si scrollò un momento le spalle. Il suo tono di voce non tremò: - Sì, l'ho fat- - .

- E non m'importa sapere il perché, non m'importa più - Aiolia gli scambiò un lungo sguardo alzando cautamente gli occhi, - so solo che... che non ci si vendica mai per un disonore subito, sarebbe a sua volta disonorevole per me stesso, per la mia persona; e non per il mio essere Cavaliere - .

Shura restò a guardarlo a lungo ed Aiolia poté cavare uno stupore mai notato prima nella sua cupa espressione. Quasi se ne meravigliò.

- Aiolia, tali parole ti fanno onore - Disse solo questo il Cavaliere del Capricorno, e subito dopo allungò la mano verso di lui.

Invito, forse? Aiolia non perse tempo a ragionare, solo accettò la stretta di polso con in volto un accennato sorriso. Il contatto con la sua pelle e i loro sguardi che s'incrociarono di nuovo gli regalarono quel tanto desiderato senso di pace e liberazione.


........................................................ *Assenza di segnale*
............................ Nuuu, mi mancherà questa fic! XD
Scherzi a parte, voglio cogliere quest'occasione per ringraziarvi ancora e ancora, perché nonostante la lunga assenza il rientro in questo magico mondo è stato fantastico! :D
Alla prossima :)
GIO

 Haruakira : Ciao! ^^ Sì, sei stata la prima XD Sono contenta che ti sia piaciuta, ti ringrazio per la lettura :) Sì, in effetti Cam è l'unico che può permettersi di svegliare Milo mentre naviga nel mondo dei sogni... ammesso che questi due quando stanno soli soletti di notte non facciano dell'altro! XD
Abbraccio, a presto <3

Tifawow : La mia Tifaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! *_* *Si commuove violentemente* Che bello risentirti carissima, quanto mi shei mancata *mode Gio-pucciosa on* XD Contenta che tu sia guarita e contenta che ti sia piaciuto il capitolo ^^ Ah, e se vuoi consumami pure di abbracci, io adoro gli abbracci *^*
Coooomunque sì, meglio che anch'io mi appresti a rispondere alla tua recensione altrimenti tiro fino a notte xD
Mur e Shaka sono dei geni, son d'accordo con te... li ho sempre adorati anche al di fuori dalle fic xD Sì, per una volta ho voluto presentare a voi lettori un altro Shaka, quello più puccioso (si sa, Buddha ha molte sfaccettature XD) Contentissima che ti siano piaciuti anche Marin e Aiolia... ecco, a dire il vero non sono mai stata capace di scrivere scene dolci tra un uomo e una donna, son più portata per un altro genere di coppia... xD
Ma sai quanto anche io sogno di riavere tutti quegli amici che per un motivo o per l'altro non ho più? Tutti assieme appassionatamente anche per un giorno soltanto... che cosa magnifica! *_*
Milo <3 Camus, sìììììì! :D Dio mio quanto adoro 'sta coppia, potrei inventarmi milioni e milioni di altre fic su di loro talmente son fanatica XD Sono così pucciosamente coccolosi °_°
Grazie per i complimenti e tranquilla che 'mo non scompaio più per così tanto tempo!XD
Bacioni ^^

Pilatigirls : ... adoro Biancaneve XD Ehm, grazie per i complimenti ^///^
Come ciliegina sulla torta mancava proprio la dichiarazione di Cam, sìsì, e Aldebaran l'ho sempre pensato un tenerone XD Yoyo (oh, troppo bello 'sto nomignolo, sul serio ** XD) si è finalmente reso conto che il suo gruppo di amici non lo ha abbandonato ^^ Il Grande Sacerdote è stato clemente anche perché non poteva dire di no a Mur, a mio avviso... insomma, Mur "è" il suo allievo (XD), ecco perché gli altri hanno inviato lui a chiederglielo ^^ Terno al lotto? X°D Mi immagino il Grande Sacerdote a giocare al lotto nella ricevitoria sotto casa XDXD
Bacio, grazie ancora ^^

KanondiGemini96 : ma ciaooo! XD Pucciosi sì i nostri Goldini, d'altronde sono portati per questo tipo di comportamento... è consono alla loro natura strapazzevole *_* XD Ria che si gode la vita? Senso molto ambiguo il tuo, sìsì *LOL* Mi limito a pensare quello a cui tu sicuramente hai pensato XD Mi unisco anch'io al brindisi con i Goldini, sempre se permetti °^° XD Per quanto riguarda il Grande Sacerdote, leggi pure la risposta alla recensione precedente, che anche Pitaligirls aveva sottolineato ciò... XD
Bacione, a presto ^^







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