Un anno particolare

di Ashly91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** SEGRETI DA NON RIVELARE ***
Capitolo 2: *** LEZIONI DI FEMMINISMO ***
Capitolo 3: *** NUOVI SENTIMENTI PER HERMIONE JANE GRANGER ***
Capitolo 4: *** UN GRANDE AMICO ***
Capitolo 5: *** GELOSIA INASPETTATA ***
Capitolo 6: *** SENTIMENTI DA ELTTROSCHOCK ***
Capitolo 7: *** COLPI DI FULMINE ***



Capitolo 1
*** SEGRETI DA NON RIVELARE ***


SEGRETI DA NON RIVELARE

CAPITOLO 1 – SEGRETI DA NON RIVELARE

Hogwarts. 7° anno. Secondo giorno di scuola.

Hermione Granger stava facendo colazione tranquilla, quando qualcuno la disturbò con delle insopportabili chiacchiere: Calì e Padma Patil. Le due, una alla destra e l’altra alla sinistra della povera Hermione, parlavano dei ragazzi, secondo loro, più belli e ambiti di tutta la scuola.

“Allora, io al quinto posto metto Harry! La cicatrice mi attrae!” disse Calì. Padma la seguì a ruota.

“E al quarto…Warrington! Hai visto che fisico?”

“Sono pienamente d’accordo! Al terzo direi Zack! E’ diventato più carino!”

“Sì sì! E al secondo…”

“VOLETE FINIRLA?!” urlò Hermione al limite della pazienza “Santo cielo, ero bella tranquilla e siete arrivate voi! Ma perché non vi mettete una vicina all’altra e fate le oche tra di voi? Ne ho abbastanza di queste assurde e stupide classifiche!”

Le due sorelle la guardarono male poi, offese, se ne andarono. Al loro posto arrivarono Harry Potter e Ronald Weasley, i suoi migliori amici.

“Ehi Hermione, si può sapere che gli hai fatto?” chiese Harry.

“Già, di solito si allontanano da qualcuno solo perché sentono di vendite svariate di oggetti da donna! Sai, quella roba…borse, scarpe…” continuò Ron.

“Lasciate perdere! Stavano facendo una stupida classifica sui ragazzi! Valle a capire!” rispose la Grifondoro stremata dalla rabbia che le due sorelle le avevano provocato mentre si metteva una mano tra i capelli. Era pensierosa. Conoscendo Hermione Granger poteva semplicemente essere nel panico per non aver finito in tempo i compiti, nonostante la cosa fosse strana. Comunque i due Grifondoro non aprirono bocca. Si sedettero accanto a lei aspettando che si confidasse con loro.

“Ragazzi…” disse Hermione “Credete che tornerà?”

“No, questa volta è definitivo, non ti preoccupare.”disse Harry. I due parlavano di Voldemort. Era stato completamente distrutto dai tre eroi di Hogwarts nei due mesi precedenti ma Hermione continuava a preoccuparsene. Era proprio da lei. Ma questo la tratteneva da ogni divertimento.

“Tranquilla Herm!” aggiunse Ron “L’ultima volta che l’abbiamo visto era un mucchietto di cenere!”

La ragazza sorrise.

“Non mi dire che pensi ancora a quella sottospecie di mago senza naso perché ti picchio!” disse una voce femminile “Toglitelo dalla testa e fatti nuove amicizie, un ragazzo, scherzi a qualche odioso Serpeverde…”

la ragazza si sedette di fronte all’amica Grifondoro.

“Ciao Ashly, come hai passato le vacanze?” le chiese Harry, che l’aveva accanto.

“Bene grazie! Però siete cattivi! Volevo ucciderlo io Voldemort!”

Ashly Bagman, Tassorosso, era arrivata al quarto anno del coetaneo Harry con una classe di Babbani (avevano scoperto per caso l’ingresso del binario 9 e ¾) e aveva deciso di continuare con lo studio della magia a Hogwarts. Era la figlia adottiva di Ludo Bagman e per questo aveva preso il suo cognome. Era ossessionata dalla voglia di uccidere Voldemort, e altri ‘ magi cattivi ’ (meglio noti come Serpeverde/Mangiamorte), perché assassini del suo migliore amico, Cedric Diggory, del quale non aveva mai superato la perdita.

“Ci dispiace! Avremmo dovuto chiamarti!” rispose Hermione tornando tranquilla.

“Ehi Ashly, come va con il tuo ragazzo?” chiese Ron con un sorriso malizioso.

“Gregory? E chi l’ ha più visto! Appena sono cominciate le vacanze è sparito! Non so cos’abbia in mente!”

“Non mi riferivo a quello!”

“Ronald, sei un pervertito! Non dovresti neanche chiedermelo!”

“Quindi ancora niente? Ma dai, Goyle sarà impaziente di perdere la verginità con Malfoy e Zabini che continuano a vantarsi delle loro performance! E se ti avesse tradita in vacanza?”

Harry prese un bicchiere “Allora non credo che potrà più vantarsi di niente per il resto della vita!” disse fingendo una smorfia di dolore. Ashly era conosciuta come ragazza di Goyle e come ‘ colei che picchiavi i ragazzi ’, fidanzato compreso, con delle terribili minacce riguardanti i loro organi genitali. Harry sapeva che se Goyle avesse avuto una ‘ ragazza estiva ’, la Tassorosso lo avrebbe completamente distrutto, dopo averlo lasciato e umiliato davanti a tutta la scuola. Ashly Bagman era pericolosa.

“Comunque dovresti tenerlo d’occhio!” continuò Ron.

“Sì, sì…ehi, ma come va la tua vita amorosa?”

Ron rimase in silenzio. Era single perché Lavanda Brown l’aveva appena lasciato per Montague, un Serpeverde odioso con il quale il Grifondoro litigava spesso. Ashly lo sapeva bene, per questo glie lo aveva chiesto. Ronald Weasley non aprì più bocca.

“Io vado in giardino” disse Hermione “Qui fa un caldo incredibile! Sembra di essere in pieno Agosto!”. La ragazza si alzò e uscì dalla Sala Grande con appresso un enorme libro. Era la solita Hermione Jane Granger, la Grifondoro fin troppo studiosa e so-tutto-io che Hogwarts avesse mai avuto tra gli studenti. Ma era Hermione e piaceva così. Un’Hermione Granger senza mattoni di novecento pagine non era davvero Hermione Granger.

 

***

 

La bella Grifondoro raggiunse l’albero del giardino e si sedette appoggiandosi con la schiena alla corteccia. Le piaceva quel posto. Era ombreggiato e la nascondeva da invadenti rompipalle come le gemelle Patil.

Opposto al suo lato dell’albero si sedettero i Serpeverde che, già appena arrivati, facevano un casino incredibile.

Hermione stava per gridargli di stare un po’ più tranquilli quando i ragazzi cominciarono un discorso a prova di pettegola: le loro vittime femminili estive e future. La ragazza non poté fare a meno di ascoltare.

“Io mi sono fatto una francese quest’estate!” disse Malfoy “E per quest’anno…voglio farmi qualche Grifondoro!”

“Punti in alto, eh? Sono le più difficili, lo sai! Qualche idea particolare?” disse Zabini.

“Una carina! Poi che lo voglia o meno non conta!”

Hermione moriva dalla voglia di picchiarlo. Malfoy considerava le ragazze come oggetti sessuali privi di cervello. Comportamento tipicamente maschilista.

“E tu Blaise? Che hai combinato quest’estate?” chiese il biondino.

“Allora…uno…due…” il ragazzo comincio a contare sulle dita “Otto!”

“Ma tu fai schifo!” disse scherzando “Dammi qualche dritta amico!”

“Dopo, dopo! Sono curioso! Tiger, Goyle, vuoi due sempre…”

“Che vuoi che ti dica, aspetto quella giusta!” disse Tiger incrociando le braccia dietro la testa.

“Aspetta per secoli allora! Ma non arrivare all’età di Silente completamente vergine o dovremo esorcizzarti! Goyle? Tu e Ashly…”

“No, figurati! Quella non vuole!” rispose Goyle tranquillo.

“Amico mio, ti sei incastrato da solo! Se vuoi chiuderti in gabbia, fallo almeno con qualcuna che ci sta!” disse Malfoy ridendo.

“Chiudermi in gabbia? Bè, quando lei non c’è posso fare quello che voglio!”

“Forse, ma ti ucciderebbe se venisse a sapere di qualche scappatella!” disse Zabini.

“Hai detto bene…se venisse a saperlo…” 

“C’è qualcosa di cui dovremmo essere messi al corrente?”

Hermione, da dietro l’albero, continuava ad ascoltare. Di certo avrebbe potuto approfittare di quelle informazioni in un secondo momento con Harry e Ron.

“Mi sono messo con una quest’estate!” disse Goyle.

“Tu sei fissato col metterti con le ragazze! Esistono le scappatelle! Aggiungi questa parola al tuo vocabolario! Scap-pa-tel-le!” disse Malfoy.

“Con lei ci ho fatto anche quelle!”

“Quelle? Al plurale? Ahia, se lo sa Ashly ti ammazza!” disse Tiger.

Hermione, ancora in incognito, decise di uscire allo scoperto. Aggirò l’albero e arrivò davanti ai ragazzi con un sorrisetto soddisfatto.

“Ma che bravi che sono i miei Serpeverde preferiti!” disse “Ho sentito tutto! Ogni parola! Dovreste guardare chi c’è intorno prima di fare questi discorsi!”

“Bene bene, ma guarda un po’ chi c’è! La Granger!” disse Malfoy “Sono sicuro che andrai a raccontare tutto a Potty e Lenticchia!”

“E perché mai dovrei? Non sono stati neanche nominati, non gli interesserà nemmeno! Piuttosto…” la ragazza guardò Goyle “Forse a Ashly potrebbe interessare qualcosa!”

Il Serpeverde deglutì. Ashly lo avrebbe sicuramente ucciso. O peggio…castrato. Senza contare che, non solo non gli avrebbe più rivolto la parola, ma lo avrebbe pluriumiliato davanti a tutti.

Hermione si allontanò dal gruppetto e si avvio verso la Sala Grande. A metà strada incrociò Ashly e la indirizzò da Goyle. La ragazza arrivò dal gruppo di Serpeverde.

“Ciao Greg! Hermione mi ha detto che eri qui! Come hai potuto?” disse furiosa.

“Ashly, mi dispiace ma, vedi…tu…tu dici sempre di no e…”

“E per questo non mi vieni neanche a salutare?”

“Cosa?!” il ragazzo era confuso. Hermione lo guardava da lontano. Il Serpeverde capì che la ragazza non aveva detto niente all’amica.

“Sappi” riprese Ashly “Che la tattica del silenzio con me non funziona! E ignorandomi peggiori solo le cose!”

Zabini si alzò e si appoggiò con un braccio alla spalla della ragazza furiosa per calmarla. Nonostante il suo odio verso Malfoy, la Tassorosso nutriva una grande simpatia per gli amici del biondino. Zabini ne era una esempio. Lo adorava. La divertiva molto e per questo con lui aveva stabilito un ottimo rapporto di amicizia.

Intanto Hermione si dirigeva in Sala Grande per riferire a Pansy della ‘ splendida ’ vacanza di Malfoy. Il biondino doveva pagare per tutto quello che aveva fatto passare a lei e ai suoi amici.

Quella sera, a cena, Malfoy arrivò in Sala Grande con la forma di cinque dita stampate sulla guancia. Per Hermione era la conferma che Pansy, nonostante all’inizio fingesse di non ascoltarla, le aveva creduto.

La Grifondoro andò al tavolo dei Serpeverde, portandosi Harry, Ron e Ashly, a chiedere al ragazzo cosa gli fosse accaduto.

“Vattene Granger, non sei la benvenuta!” disse il biondino coprendosi la guancia.

Ron non poté fare a meno di scoppiare a ridere.

“Questa è la giusta punizione per chi tradisce la propria ragazza!” disse.

Ashly non era d’accordo “No, Ronald!” lo rimproverò “Il tradimento è una ferita per l’orgoglio! Questo non è niente in confronto a quello che farei io!”

“Lo so! Non vedo l’ora che Goyle ti tradisca per vederti all’opera!”

Goyle fece cadere, senza farlo apposta, il suo bicchiere.

“Greg, tutto a posto?” chiese Ashly.

“Tranquilla, non si è fatto niente!” continuò Ron.

“Io mi preoccupo comunque!”

“La smetterai quando ti tradirà!”

“Ancora…Ron, mi dispiace deluderti, ma non vedrai mai la mia furia scatenarsi su di lui!”

“Come lo sai? Magari è già stato con un’altra e tu non lo sai!”

“Sono sicura di no! Mi fido di lui! Vero Greg?”

Il Serpeverde direttamente interessato guardò la sua ragazza. Ashly gli sorrideva sicura delle sue parole. Poi, il ragazzo, spostò lo sguardo sulla Grifondoro che aveva sentito la sua confessione con i ragazzi.

“Ashly, andiamo in biblioteca? Sinceramente non ho fame e mi chiedevo se volessi farmi un po’ di compagnia! Ho voglia di…parlare tranquillamente!” disse Hermione.

“Sì, va bene, neanche io ho fame! Ci vediamo domani ragazzi!”

Le due si allontanarono dal tavolo e si diressero verso l’uscita della sala. Una volta in biblioteca ci rimasero per delle ore. Gazza, che faceva il suo solito giro di ricognizione, tolse a entrambe dieci punti per l’orario troppo ritardatario rispetto al coprifuoco.

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Capitolo 2
*** LEZIONI DI FEMMINISMO ***


LEZIONI DI FEMMINISMO

CAPITOLO 2 – LEZIONI DI FEMMINISMO

La mattina dopo, i Serpeverde e i Grifondoro avevano lezione di Trasfigurazione. Come al solito i Serpeverde impedivano alla McGranit di fare lezione con stupidi scherzi, che Ron definiva ingegnosi, mandando in punizione qualche Grifondoro facendo credere all’insegnante che era colpa dei suoi studenti.

Hermione non ne poteva più di quel gruppetto di idioti, così, a fine lezione, chiamò l’amica e decise di fondare un gruppo unicamente femminile per fargliela pagare. Se gli obbiettivi di quei ragazzini erano le ragazze, quest’ultime avevano come obbiettivo di ingannarli, usarli e umiliarli in ogni modo.

Quel pomeriggio si tenne la prima lezione di femminismo nella Stanza delle Necessità. Hermione e Ashly avevano preparato dei libri, scritti dalla Tassorosso negli anni precedenti, e li avevano distribuiti alle cinquanta ragazze presenti.

“Ascoltatemi bene…” disse Ashly “Avete deciso giustamente di unirvi a questo ‘ corso extra ’ per imparare a trattare i ragazzi come si meritano e vi prometto che non uscirete da qui finchè non sarete delle spietate femministe assetate di sangue!”

“Quello che Ashly vuole dire” continuò Hermione “E’ che dovrete fare di tutto per umiliare quei mascalzoni che se lo meritano!”

“Giustissimo! Il metodo più facile ed efficace per ingannarli, tradirli e umiliarli…”

“Per fargliela pagare, in breve…”

“E’ l’antica arte della seduzione! E’ facile! Dovete usare lo sguardo, il movimento del corpo! A volte basta anche un normale sorriso!”

Mentre la Tassorosso e la Grifondoro spiegavano, le ragazze prendevano appunti. Dovevano essere molto preparate. Dopo la notizia che i Serpeverde avevano una gran voglia di ‘ giocare ’ con loro, le studentesse non solo volevano lasciarli in bianco, ma dovevano avvisare e aiutare le altre di non cascarci. Quei quattro ragazzi dovevano sentirsi degli emarginati (idea di Ashly).

Dopo un mese di scuola, le lezioni ebbero i loro effetti. Tutte le ragazze che avevano partecipato alle Lezioni di Femminismo Granger-Bagman davano del filo da torcere a tutti gli indesiderati corteggiatori.

Una domenica pomeriggio, al loro solito albero sedevano i Sempreverde. Erano un po’ depressi perché tutte le ragazze li avevano brutalmente rifiutati e, ovviamente, le due responsabili dell’accaduto non potevano farsi sfuggire quell’occasione per demoralizzarli ancora di più.

“Ehi Malfoy, perché quel muso lungo?” disse Ashly.

“Ma che t’importa, vattene!”

“Zabini, sei depresso anche tu?” seguì Hermione.

“Granger, sei venuta a consolarmi? Che pensiero carino!”

“Poveri ragazzi! Tiger, Goyle, voi due come state?”

“Cerco ancora la mia ragazza ideale!” rispose Tiger.

“Io non ho niente! Non ho motivo di essere depresso!” rispose Goyle senza neanche guardare le ragazze.

Ashly si sedette vicino Zabini e cominciò a sospirare.

“Vi sentite soli, eh?” disse sempre prendendoli in giro.

“Già…tutte le ragazze ci ignorano! Posso capire che ignorino Draco…Vinc…Greg…oddio, mi stai contagiando! Ricomincio…posso capire che ignorino Malfoy…Tiger…Goyle…ma come si fa a ignorare e rifiutare uno come me?”

“Povero! Se magari provassi a trovarti una ragazza fissa!”

“E incastrarmi come Goyle ha fatto con te?”

Ashly tirò un pugno sulla spalla a Zabini per l’offesa, poi si alzò facendo finta che non avesse detto niente. Hermione continuava a guardare Malfoy. Era davvero depresso.

“Coraggio Malfoy” gli disse “Non avere quella faccia da funerale! Hai già Pansy, no?”

“Se tu quella la chiami ragazza…”

“Cosa vuoi dire?”

“Che non mette mai niente in discussione! A questo punto era meglio un cane…almeno non rompeva le palle il sabato sera! E poi, se ben ti ricordi, non vuole più parlarmi!”

“Già, dimenticavo che nello stampo della sua mano che avevi sulla faccia c’era scritto: ‘ Non rivolgermi più la parola ’!” disse Ashly ridendo “E a mio parere ha fatto benissimo! Dopo che l’ hai tradita, cosa doveva fare? Dirti: ‘Sì, Draco, hai ragione tu, rifallo quante volte vuoi!’?”

“Ovviamente, sono un bel ragazzo e voglio divertirmi!”

“Ma sei fidanzato! O almeno…lo eri!”

“Cosa vuol dire? Noi ragazzi possiamo, anzi, DOBBIAMO tradire! Per amore!”

“Ah sì? Bè, Greg, non amarmi fino a questo punto, capito?”. Ashly guardò il Serpeverde. Lui non ricambiò il suo sguardo. Era diverso rispetto al solito.

“Ehi, va tutto bene?” gli chiese Ashly.

“Sì…tutto bene!”

Ci fu un silenzio imbarazzante, poi il ragazzo riprese a parlare.

“Anzi no, non va bene!”

“Lo sai, è da quando è ricominciata la scuola che sei strano! Che ti prende?”

“Sono stato con una quest’estate…”

“Cosa?! No, aspetta…prego?!” (Ashly è una fun di Bridjet Jones)

“Sono stato…”

“Questo l’ ho capito! Aspetto spiegazioni di altro genere!”

“Sì, Ashly, ci è stato in tutti i sensi! Più di una volta a quanto ho capito!” disse Hermione cercando di calmare l’amica dandole qualche dettaglio in più.

“Tu lo sapevi?”

“Sì, nei primi giorni di scuola li ho sentiti parlare…doveva essere lui a dirtelo! So che è la tua ‘politica’, così ho preferito tacere e aspettare che lui…Ashly, mi dispiace!”

“No, dispiace a me di essermi fidata di lui! Grazie Herm per non avermelo detto tu stessa! E’ proprio vero che la penso così! Ora scusatemi ma devo…andare a piangere in bagno come qualunque ragazza!”

Ashly rise dicendo quest’ultima battuta, ma Hermione si accorse che aveva gli occhi lucidi. La Grifondoro stava per seguirla, quando Zabini la fermò.

“Lascia stare, vado io!” le disse, poi si avviò verso la biblioteca. Era sicuro che l’avrebbe trovata lì. Infatti, la ragazza andava sempre in un preciso reparto della biblioteca. Andava lì a pensare o a piangere ogni volta che ne aveva bisogno. Quando era al quarto anno era il suo miglior amico Cedric Diggory ad andare a consolarla. Quel posto era pieno di ricordi per lei. Quando Zabini la raggiunse la trovò seduta sul piccolo davanzale della finestrella che guardava fuori. Quando si accorse dell’amico si voltò e gli sorrise serena.

“Strano!” disse lui “Credevo di trovarti in un fiume di lacrime!”

“Scherzi? Vorrebbe dire distruggere il mio amatissimo orgoglio e…”

“E?”

“Non posso farlo! Dò Lezioni di Femminismo!”

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Capitolo 3
*** NUOVI SENTIMENTI PER HERMIONE JANE GRANGER ***


NUOVI SENTIMENTI PER HERMIONE JANE GRANGER

CAPITOLO 3 – NUOVI SENTIMENTI PER HERMIONE JANE GRANGER

Nessuno ebbe notizie di Ashly per giorni. Era rimasta chiusa in camera a pensare a come l’avrebbe fatta pagare al suo ormai ex-fidanzato.

Intanto, Hermione, oltre che continuare a fare lezione alle ragazze, aiutava la McGranit a svolgere qualche incarico. Uno di questi consisteva nel fare da balia a Draco Malfoy durante una punizione. Quel giorno, lui aveva fatto un brutto scherzo a dei poveri Grifondoro del primo anno e la professoressa e vicepreside di Hogwarts lo aveva visto. Come punizione doveva ripulire l’aula di Trasfigurazione da solo e prima di cena. Hermione doveva controllare che lui lavorasse senza usare la magia.

Qualcosa in Hermione non funzionò quel giorno. Mentre lo guardava lavorare, stranamente senza lamentele o insulti, notava dei particolari in lui a cui non aveva mai fatto caso.

Ha un bel fisico dopotutto! pensò. E anche un bel viso. Non è poi così male come ragazzo! Anche se si tratta di Draco Malfoy… qualcosa la interruppe.

“Granger, mi ascolti? Ti sei imbambolata?” disse il biondino riportando Hermione sulla Terra.

“Cosa?”

“Ecco, lo sapevo, come babysitter fai pena! Sarei potuto scappare e non ti saresti accorta di niente!”

“Hai già finito?”

“Già!”

Il ragazzo si sedette accanto a lei. Cominciò a fissarla. Era pensierosa. Cercava di scrivere un saggio sui Lupi Mannari da quando erano entrati in aula, ma ancora non aveva scritto niente. Era chiaro che stava male. I due si guardarono per un momento, poi la Grifondoro abbassò lo sguardo. Si sentiva attratta dagli occhi argentati di lui. Sì, Hermione stava veramente male. Lui, con una mano, le sfiorò il mento per guardarla meglio. Successe qualcosa anche a lui. Non riusciva a smettere di guardarla negli occhi. Erano dorati. Belli. E non se n’era mai reso conto. Poi le sfiorò i capelli. Ricci. Morbidi. Lo attraevano. La ragazza si alzò di scatto.

“Se hai finito puoi andare! Non ti preoccupare, informo io la McGranit!” disse avvicinandosi alla porta.

Lui non disse niente. Aspettò che la ragazza uscì dall’aula. Fece un lungo sospirò e mise una mano tra i capelli. Sbuffò. Draco Draco Draco…ma che diavolo ti è preso? E’ la Granger! pensò. Puoi uscì anche lui dall’aula.

Hermione, scossa, andò al dormitorio dei Grifondoro. Doveva parlare con qualcuno. Una ragazza dai capelli rossi la vide sdraiata sul letto pensierosa e s’incuriosì. Era Ginny Weasley, la sorella di Ron, che la stava cercando da parte del fratello.

“Ginny, grazie a Dio sei qui! Devo parlarti!” disse Hermione. era davvero sconvolta.

“Certo, sai che con me puoi sempre confidarti!”

“Ma non devi dirlo a nessuno!”

“Tranquilla, non aprirò bocca!”

“Credo di essere attratta da Malfoy!”

“E allora?”

“No, aspetta, forse non hai capito…credo di essere attratta da Malfoy!”

“Guarda che avevo capito benissimo! Solo, non mi sembra una disgrazia!”

“Pronto? Attrazione, Draco Malfoy! Due parole che non possono stare insieme!”

“Perché no? E’ uno dei ragazzi più ambiti della scuola! E non fare finta di non saperlo!”

“Ma è…è…”

“E’ un bel ragazzo! Ed era ora che anche tu te ne accorgessi!”

“Ma Ginny, come puoi non capire? Lui…”

“Ti piace! Ammettilo e basta!”

“Sono malata…gravemente malata!”

“No Hermione, non sei malata!”

“E cosa sono allora?”

“Semplicemente innamorata!”

“Lo sai, forse hai ragione…ma ho bisogno di parlare con qualcuno che mi dica il contrario!”

“Nessuno ti dirà il contrario!”

“Oh, sì invece! Conosco una persona che sicuramente non la pensa come te!”

Hermione andò da Ashly, che aveva sempre odiato Malfoy, per farsi rassicurare dalle parole contrarie a quelle dell’amica Ginny.

“Sei innamorata!” disse la Tassorosso.

“Non ci credo! Non ci posso credere! Tu e Ginny avete parlato! Oppure tu non sei la vera Ashly! A meno che…santo cielo, Goyle ti ha sconvolta così tanto?”

“No, non mi ha sconvolta!”

“E allora perché non esci di qui? Sono giorni che Zabini e Neville mi chiedono di te! Sono preoccupati!”

“Non cambiare discorso!”

“Scusa…ma non posso essere innamorata di…”

“Non l’ hai scelto tu, questo è più che ovvio! Sai, non per niente si dice ‘ al cuore non si comanda ’!”

“Ma perché proprio Malfoy?”

“Perché è l’unico in grado di cambiare la ragazza attaccata ai libri che non s’interessa a nient’altro!”

“Ehi! Non è vero!”

“Hai detto che dovevi scrivere un saggio, no?”

“Sì, ma…”

“Non ci sei riuscita perché continuavi a fissarlo! E sconcentrarti…”

“Deconcentrarti.”

“E deconcentrarti da compiti o roba simile è un’impresa ardua!”

“Quindi…io sono…”

“Innamorata! Sì! Forza dillo! Io amo…no, tu ami Draco Malfoy!”

“Ok, ci provo…tu ami Draco Malfoy! Ehi, non è stato difficile!”

“Ci credo, hai detto un’eresia! Non sono io che lo amo, sei tu!”

“Oh…giusto…io…io…io non ci riesco!”

“Ohi ohi, sei un caso disperato!” 

“Ma dimmi, tu quando ti deciderai a uscire da qui?”

“Quando avrò escogitato un piano perfetto! Dopo questo…”

“Quale?”

“Greg si sente almeno un po’ in colpa?”

“Scherzi?! Si sente un verme! Aspetta…tu sei rimasta chiusa qui per giorni così che lui…Ashly, ma sei terribile!”

“Lo so! Ma il senso di colpa è la punizione più insopportabile che esista! Ed è anche quella che riesco a infliggere più facilmente!”

Le due ragazze scoppiarono a ridere. E’ incredibile. pensò Hermione Dopo quello che Goyle le ha fatto riesce ancora a ridere in modo così naturale…non per niente…è Ashly!

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Capitolo 4
*** UN GRANDE AMICO ***


UN GRANDE AMICO

CAPITOLO 4 – UN GRANDE AMICO

Giorni dopo ci fu la prima partita di Quiddich: Tassorosso vs Serpeverde.

Hermione era accanto a Harry e Ron. La sera prima lei e Ashly, che era entrata a far parte della squadra di Tassorosso come battitore d’eccezione già dal quarto anno, avevano parlato di una fase molto importante di ogni partita: il tifo. Ashly le aveva detto di fare il tifo per entrambi.

“Per entrambi? Che intendi?” aveva risposto Hermione. Alla partita capì le parole dell’amica. Si riferiva a Draco Malfoy. Era ancora il Cercatore di Serpeverde. Ma come poteva fare il tifo per entrambi? Erano in due squadre diverse. In più, accanto a lei c’erano Harry e Ron. Non poteva fare il tifo per Malfoy. L’avrebbero presa per pazza.

“Accidenti, questa sì che sarà una partita memorabile!” disse Ron distogliendo la ragazza dai suoi pensieri “Finalmente vedrò la furia di Ashly scatenarsi su Goyle!” continuò ridendo.

“Già! Povera Ashly, era sicura che non sarebbe mai successo! Una bolidata se li merita!” disse Harry “Ma infondo, un po’ mi dispiace per lui!”. Ron lo guardò in modo strano.

“Sì, insomma” riprese Harry “Resterà impotente, poverino!”

“Non dovreste scherzare su argomenti come questi!” disse una voce.

Un ragazzo in jeans e maglione si avvicinò ai tre Grifondoro. Era Olivier Baston, ex-capinano e portiere della squadra di Quidditch di Grifondoro. I tre ragazzi erano molto sorpresi di vederlo, visto che aveva già finito la scuola da tre anni.

“Oh, andiamo!” aggiunse “Non ditemi che credevate davvero che avrei lasciato Ashly da sola in preda alla depressione! Ok, c’è Neville, ma le servo anch’io!”

“Aspetta, come sai che Ashly è depressa? Te l’ ha detto Neville?” chiese Ron.

“A dire il vero, e ne rimarrete scioccati come lo ero io, me lo ha detto Zabini!”

I tre Grifondoro rimasero in silenzio. Va bene che Zabini e Ashly avevano stretto amicizia, ma da quando un Serpeverde si preoccupava di qualcuno che non fosse se stesso? Quella di Zabini Blaise, Serpeverde amico di Malfoy, che cercava di aiutare qualcuno, soprattutto la peggiore nemica del boss nonché suo migliore amico, era una notizia sconvolgente.

“Oltretutto” continuò Olivier “Avevo promesso a Cedric che l’avrei fatta pagare a chiunque l’avesse fatta soffrire! Quindi dovevo tornare a controllare che stesse bene!”

“Wow! Hogwarts si sta trasformando!” disse Harry.

In quel momento, le squadre entrarono in campo. Nessuno si aspettava che Ashly avrebbe giocato, dopo le numerose assenze, infatti rimasero tutti stupiti nel vederla sulla scopa. Zabini, nel vederla, le si avvicinò.

“Ho una sorpresa per te!” le disse “Guarda sugli spalti, tra i Grifondoro!”

La ragazza si guardò intorno. Quando riconobbe l’ex-Grifondoro, fece una smorfia come per trattenersi. Poi esplose, e non erano lacrime come voleva far credere, era un urlo di gioia seguito da un enorme e allegro sorriso.

“OLIVIER!” urlò volando verso di lui. Tutti credevano che l’avrebbe ucciso, perché la sua scopa non accennava neanche a rallentare, quando, appena davanti al ragazzo, frenò di botto e gli cadde addosso.

I due non si rialzarono neanche. Rimasero seduti e abbracciati a ridere, con qualche lacrima di gioia di Ashly, dopodiché la McGranitt chiamò la ragazza per farla tornare in campo. Lei obbedì e una volta raggiunto Zabini abbracciò anche lui, più dolcemente (non essendo abituato ai suoi assalti).

“Grazie…grazie tante!” gli disse. 

Subito dopo la partita cominciò.

La squadra di Tassorosso passò in vantaggio in fretta. Ashly lanciava bolidi a tutt’andare ai Cacciatori del Serpeverde, sprizzando un’incredibile energia. In questo modo, i suoi compagni di squadra potevano segnare facilmente. Zabini si asteneva dal bloccarli. Cercava di prendere la Pluffa quando i Cacciatori del Tassorosso se la passavano tra di loro per non finire anche lui vittima della gioiosa e agguerrita Ashly. E, quando Tassorosso segnava, la guardava esultare felice e contenta, salutandola di tanto in tanto.

Ci fu una incredibile battaglia tra battitori quando Goyle cercò di colpire il Cercatore di Tassorosso. Ashly bloccò il bolide rilanciandoglielo. Stava quasi per buttarlo giù dalla scopa. In quasi quattro anni non era per niente cambiata. Le piaceva fare il Battitore per il gusto di lanciare bolidi ovunque ogni volta che le capitasse l’occasione.

“Ehi, stai più attenta!” le disse Goyle. Lei rimase in silenzio. Si limitò a sorridergli allegramente.

“E’ una ragazza troppo dolce!” disse Zabini a Goyle, che si era fermato a guardarla “Ma è proprio questo suo lato che conquista, non è vero?”

“Cosa?”

“E’ ancora una bambina…ma ha di buono che dove va…porta allegria!”

“Già…non puoi non ridere quando sei con lei!”

“E tu stavi per distruggerla!”

Zabini si allontanò da Goyle. Entrambi ripartirono alla carica. La loro squadra doveva vincere ad ogni costo. Tiger cercò invano di mettere Ashly K.O. con un bolide molto potente, ma chiunque la conoscesse bene sapeva che era impossibile vincere contro di lei quando era così energica. Difatti, Tassorosso vinse.

Ashly andò da Zabini.

“Lo sai che è merito tuo se abbiamo vinto, vero?” gli disse sorridendo. Era davvero contenta di aver rivisto Olivier. Ecco la fonte della sua carica energetica. Non appena possibile, si rifiondò sull’amico ex-Grifondoro. Passarono insieme tutto il giorno. Neville, unitosi a loro, spiegò a Olivier i cambiamenti che Hogwarts aveva subito dopo la morte di Voldemort. Alcuni erano molto evidenti. A partire dalla grande amicizia tra Ashly e Zabini fino ad altre coppie miste tra i Serpeverde. Non esistevano più conflitti, tranne per i gruppi Potter-Malfoy, ma quelli non sarebbero potuti cambiare neanche con un miracolo.

L’ex-Grifondoro decise di fermarsi a tempo indeterminato e di allenare la sua ex-squadra per la Coppa di Quidditch. Questa, per Ashly come per molti altri, era una splendida notizia.

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Capitolo 5
*** GELOSIA INASPETTATA ***


GELOSIA INASPETTATA

CAPITOLO 5 – GELOSIA INASPETTATA 

Da quando Olivier Baston era tornato a scuola, la squadra di Grifondoro era diventata quasi imbattibile. Oltretutto aiutava gli insegnati a svolgere le lezioni e alcuni ragazzi a fare i compiti. Olivier era un ragazzo modello. Ma la cosa più incredibile era che Zabini lo aiutava. Zabini Blaise, il Serpeverde che faceva saltare le lezioni, che aiutava un ex-Grifondoro a far lavorare gli insegnati e gli studenti. Ad aiutarli c’era anche Ashly. Faceva tutto il possibile per passare un po’ di tempo con Olivier. Delle voci che giravano dicevano che fra quei tre ragazzi c’era qualcosa di più forte della semplice amicizia. Voci non del tutto false. Qualcosa c’era. Ma nessuno sapeva con esattezza cosa.

Verso la metà di Novembre le voci aumentarono.

Una mattina, Hermione corse dall’amica Tassorosso, che stava facendo colazione. La Grifondoro era in preda alla confusione.

“Ashly, come? Dimmi, com’è successo?” chiese sconvolta.

“Successo cosa?”

“Oh, andiamo, non fare la finta tonta con me! Sai benissimo di cosa sto parlando!”

“Credimi Hermione, non lo so proprio!”

“Ma dai, lo sanno tutti ormai!”

“Tutti tranne me! Ma scusa, sanno cosa?” 

“Che tu e Zabini state insieme!” 

“Ah…io sto con chi?!”

“Bè, dopo che Olivier ti ha detto che siete solo amici…”

“Olivier ha detto che?!”

“Ashly, avanti, con me ti puoi…confessare!”

“Ma non è vero! Olivier per me è come un fratello maggiore e Blaise…è un mio grande amico! Non potrei mai stare con lui! Va contro la mia psicologia!”

“Quindi…non è vero?”

“(Accenna lentamente no con la testa)”

“Oh…ma in giro si dice che…”

“In giro? In giro? Hermione, da quando credi alle voci di corridoio?”

“Bè, dai, erano credibili…”

Ashly guardò l’amica cercando di trattenere le urla. Ma come diavolo ti salta in mente?! Io e Blaise?! E quale rifiuto di Olivier?! Hermione, mi deludi, non è da te! Ecco cosa avrebbe voluto gridarle. Che voci assurde! E perché, poi?! La ragazza non riusciva a capire l’origine delle voci. Tutti sapevano che tra lei e Blaise si era instaurato un ottimo rapporto, ma di amicizia. La Tassorosso spostò lo sguardo da Hermione per arrivare al tavolo dei Serpeverde. Zabini era seduto in mezzo a Tiger e Goyle e li stava facendo impazzire con divertenti scherzi che solo lui sapeva fare. Poi, lui, la vide. Le accennò un saluto con la mano, dopodiché tornò a torturate i due amici. Ashly non distolse lo sguardo dal trio. Scoppiò a ridere quando uno degli scherzi di Zabini gli si ritorse contro. Proprio in quel momento Daphne Greengrass, molto preoccupata, si avvicinò al Serpeverde e lo aiutò a risistemarsi. Ashly smise subito di ridere. Divenne seria, subito dopo nervosa. Era gelosa. Hermione guardò silenziosa tutta la scena al tavolo di fronte al loro, poi guardò l’amica. Stava diventando rossa dalla rabbia e aveva addirittura tramutato, con una stretta incredibile, il suo calice in un cartoccio.

“Ashly, va tutto bene?” le chiese un po’ spaventata.

“Eh? Cosa?” la ragazza allentò la presa “Cosa c’è?”

Hermione le fece notare come aveva ridotto il calice.

“Oh…ehm…io…ecco, bè…ah ah! Hai visto che forza?” disse Ashly in imbarazzo. A quel punto, la Grifondoro iperintuitiva capì la situazione. La sua amica era gelosa. Anzi…gelosa era poco. Intanto, al tavolo dei Serpeverde, Daphne aveva lasciato Zabini per indirizzarsi su Malfoy. A quel punto la situazione si ribaltò. Hermione, che se n’era accorta, la fulminava con lo sguardo. Questa volta era Ashly a rendersi conto dei fatti. La sua amica era gelosa di Malfoy.

“Chi l’avrebbe mai detto?” disse Ashly sorridendo maliziosamente “Hermione Granger, gelosa di…Draco Malfoy!”. Non ottenne risposta. Hermione non l’aveva neanche sentita. Era troppo occupata a scagliare terribili e silenziosi malefici a quella Serpeverde che stava accarezzando i capelli del ‘suo’ Draco. Ad un certo punto, la Grifondoro, furibonda, afferrò la sua bacchetta e la punto sulla ragazza. Ashly la fermò discretamente prima che potesse pronunciare un probabile Avada Kedavra e la portò fuori dalla Sala Grande. Le due andarono in giardino da Harry e Ron, che stavano riposando serenamente.

“Lasciami immediatamente!” disse Hermione, ormai completamente pazza, svegliando i due amici.

“Hermione…ma che ti prende? Stavamo dormendo!” le disse Ron in pieno coma. Harry, nel frattempo, si era rimesso a dormire.

“Ehi, va tutto bene?” chiese una voce. Era quella di Zabini, che aveva seguito le ragazze curioso di sapere il motivo della evidente furia di Hermione. Con lui c’erano anche Tiger e Goyle.

“Ah…Bl…Blaise…bè, ecco…Hermione è…” cercò di spiegare Ashly, ma per qualche motivo non riusciva a parlare. Balbettava e sospirava in continuazione.

“Io non sono niente!” riprese Hermione “Piuttosto, dite a quell’ochetta della Greengrass di stare lontana da Malfoy!”

I Serpeverde, Ashly e Ron erano sbalorditi. Quella frase non poteva essere uscita dalla bocca di Hermione Jane Granger. Cosa mai poteva importarle di Malfoy? Questo pensarono tutti. Ma aveva le sue buone ragioni per essere nervosa. Nessuna ragazzina impudente doveva avvicinarsi a Malfoy. Lui era suo. Suo e di nessun altro.

“Wow…” mormorò Tiger “Aspetta solo che Draco sappia che ti piace e…”

“E questa bacchetta farà un viaggio di sola andata nel tuo corpo! E indovina dov’è la partenza?” continuò Hermione interrompendolo.

“Una Hermione Granger così non l’avevo mai vista!” disse Goyle terrorizzato.

“A chi lo dici…” gli rispose Ashly. I due si scambiarono una breve occhiata, poi tornarono a concentrarsi sulla nuova furia di Hogwarts.

“Ashly, tu non dovresti neanche parlare! Quando quell’ochetta stuzzicava Zabini hai reso il tuo calice un inutile cartoccio! A quanto pare non sono io l’unica gelosa!” disse la Grifondoro.

“Solo perché quella mocciosa si prende troppa confidenza e flirta con tutti cara mia!”

Ron era ancora più confuso. Che cosa sta capitando al mondo? pensò Hermione, gelosa di Malfoy? Ashly, gelosa di Zabini? No, non può essere!

“Sono stato rapito dagli alieni e portato su un altro pianeta!” disse poi, portandosi le mani alla testa.

“Se è così siamo in due!” disse Zabini.

In quel momento arrivò Malfoy. Ron si avvicinò a Hermione. Il biondino lo guardò malissimo. Era evidente che anche lui era geloso della bella Grifondoro.

“Ok, Hogwarts sta impazzendo!”

Ashly si avviò verso il corridoio. Qui c’è qualcosa che non va! Anzi, più che qualcosa! Posso capire che al cuore non si comanda…ma questo è troppo!

Mentre pensava a cosa potesse essere successo a tutti nel giro di venti minuti, incrociò Olivier.

“Ehi Ashly, che ti prende?”

“Olivier, stanno impazzendo tutti!”

“Ok…perché?”

“Hermione è gelosa di Malfoy!”

“Ma allora è grave!”

“E lui è geloso di lei! E io sono gelosa di Blaise! Non ci capisco più niente!”

Era ovvio che Hogwarts stava impazzendo trascinando con se gli studenti poco alla volta. Hermione e Zabini raggiunsero la confusa Tassorosso che si stava sfogando con Olivier.

“Ashly, ti devo parlare!” disse Zabini.

“Dimmi…”

“Goyle è geloso di te!”

“Ecco, solo questa ci mancava!” disse Olivier.

“Senti, se ci mettessimo insieme?” continuò Zabini.

“Eh?!”

“Solo per…smuoverlo un po’! Potremmo frequentarci per un po’, per vedere la sua reazione!”

“Dici che funzionerà?”

“Bé, tentare non costa niente!”

Due giorni dopo i due uscirono insieme per fare credere che ci fosse davvero qualcosa tra loro e tutti gli studenti che li videro insieme quel giorno rimasero sbalorditi, meglio scioccati, che le voci che giravano fossero vere.

 

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Capitolo 6
*** SENTIMENTI DA ELTTROSCHOCK ***


CAPITOLO 6 – SENTIMENTI DA ELTTROSCHOCK

CAPITOLO 6 – SENTIMENTI DA ELTTROSCHOCK


Quella sera, Hermione decise di raggiungere Ashly nella sua stanza. Aveva visto Zabini tornare sconvolto dall’appuntamento con l’amica e, non avendo ancora visto la ragazza, decise di andare a chiedere a lei. Sentiva che era successo qualcosa, secondo Hermione, durante l’appuntamento tra i due. 

Quando entrò nella camera trovò l’amica sul letto, ancora vestita, che si stringeva il cuscino sulla faccia, quasi come volesse soffocarsi.

“Ashly, va tutto bene?” le chiese mentre si avvicinava, ma non ottenne risposta. Che si sia soffocata davvero? pensò, poi le appoggiò una mano sulla spalla “Sai, non ti ho vista rientrare, ho visto Zabini sconvolto e…”

La Tassorosso scattò non appena sentì il nome del ragazzo.

“Ehi, ma che ti prende?” le chiese ancora l’amica, sempre più preoccupata.

“Era sconvolto?” chiese Ashly ansiosa.

“Come?”

“Blaise! Era sconvolto?”

“Bé, sì…”

“In senso buono o cattivo?”

“Oddio…non lo so, era strano…diverso dal solito!”

“Oddio…”

“Ma perché, cos’è successo?”

La ragazza, che allo scatto aveva allentato la presa sul cuscino, riprese la sua stretta. “Csmbct…” mormorò col cuscino sulla bocca.

“Ashly, levati quel coso dalla faccia e parla più forte!”

“Csmbct!”

“Ashly, ancora, non ti capisco, devi parlare chiaramente, perché così…”

“CI SIAMO BACIATI!”

Shock. Una sola parola per descrivere lo stato d’animo della riccia Grifondoro in quel momento.

“M-ma…v-voi non…non dovevate stare insieme…come dire…per finta?!”

“Perché pensi che siamo entrambi sconvolti? Per puro divertimento?”

Ora era tutto chiaro. Hermione aveva perfettamente compreso la situazione. La storia dei due ragazzi, inizialmente finta, stava cominciando davvero.

Doveva capirlo subito. Quando aveva visto Zabini era appoggiato allo stipite del portone della Sala Grande che si sfiorava le labbra con due dita, ma aveva pensato che fosse un tic nervoso o roba del genere. E invece ora le era tutto chiaro. E quell’espressione…era sconvolto e stranamente pensieroso allo stesso tempo. E ora capiva perché.

“Cosa hai intenzione di fare?” chiese poi a Ashly, che aveva circa lo stesso sguardo che aveva visto nel ragazzo poco prima.

“Non uscire mai più di qui, ovviamente!”

“Ashly, sii seria! E’ solo un bacio dopotutto!”

“Ma è uno dei miei migliori amici! Non vorrei che…”

“Senti, quando l’ ho visto…non era proprio sconvolto! Era più…bé…come te ora!”

“(E questa sarebbe una cosa positiva?!?!)” pensò la Tassorosso, poi si rimise il cuscino sulla faccia e si buttò sul letto.


***

Quando anche Zabini ritornò alla Sala Comune di Serpeverde si ritrovò nella stessa situazione di interrogatorio. Malfoy, Tiger e Goyle erano seduti sul divano di pelle nera a guardarsi un film porno, ma, non appena visto lo stato di trans-schock dell’amico, spensero tutto. Loro, al contrario di Hermione, non sapevano dell’appuntamento che si erano dati lui e Ashly, quindi rimasero ancora più scioccati della notizia…soprattutto Goyle…

“Blaise, che ti è successo?” gli chiese Tiger. Zabini aveva ancora le due dita, viste circa un’ora prima da Hermione, sulle labbra.

“Fai ripartire il film!” disse Malfoy preoccupato. Se c’era un modo per riportarlo alla normalità, era quello. Ma il ragazzo non accennò nessun tipo di espressione.

“Oddio…è grave!” disse Goyle.

“Io…” cominciò a mormorare il moro in trans “Oh…mio…dio…”

“Cazzo Blaise! Dicci che ti è successo! Ci stiamo seriamente preoccupando!”

“Io ho…ho baciato Ashly…” disse. Nella stanza calò il silenzio più profondo, si sentiva soltanto il film. Malfoy fece cenno a Tiger di spegnere nuovamente tutto.

Sia il biondo, che l’altro ragazzo sapevano che la relazione tra Zabini e Ashly era finta, ma non Goyle. Lui era rimasto pietrificato dalla notizia. Significava la vera fine del loro rapporto.

“Eravamo seduti e…e poi l’ ho guardata e…non so cosa mi è preso…so solo che ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti…avevo le labbra incollate alle sue…” cercò di spiegare il ragazzo.

Altra freccia conficcata nella schiena dell’altro Serpeverde, ex-ragazzo ormai definitivo.

“Ma la vostra non doveva essere una messinscena per far ingelosire Goyle?” disse Malfoy non curandosi dell’altro.

“Co…cosa?!” chiese il diretto interessato.

“Avanti, Goyle, era chiaro come il sole che fingevano! Non te ne sei accorto solo tu!” gli disse Tiger. “E a quanto pare non te ne importava neanche più di tanto, visto che non hai mai fatto niente per metterti in mezzo!” continuò mentre portava qualcosa da bere a Zabini.

“Non credevo…”

“Ma smettila!” disse una voce.

I ragazzi, tranne Zabini, si voltarono verso l’entrata della Sala Comune. Rimasero in silenzio per qualche secondo, si aspettavano di vedere chiunque meno lui. Era tornato Markus Flitt.

Il ragazzo si avvicinò a Zabini e si sedette accanto a lui, poi si rivolse a Goyle.

“Dovrei picchiarti!” gli disse “Te la cedo e te la fai scappare!”

“Lui ti ha ceduto Ashly?” disse Tiger in tono sarcastico “Ma se non ti ha mai sopportato!”

“Solo per via di Baston! Quell’idiota…ma sarà mia…ora!”

“Ti è sfuggito un insignificante particolare!” disse Malfoy.

“Quale?”
Il biondo indicò il povero ragazzo sotto shock, che non rispose neanche all’ ‘insignificante’ che gli era appena stato affibbiato.

“Non…” cominciò a dire, cercando di riprendersi “Non credo che…sì, insomma…la cosa continuerà…”

Tutti, tranne Flitt, lo guardarono storto.

“Cosa?!” disse Tiger.

“Teniamo troppo alla nostra amicizia…e poi…sono sicuro che lei non vorrà rischiare per questo…” rispose Zabini, poi si alzò e si diresse verso l’uscita.


***

Ashly, intanto, aveva fatto ad Hermione lo stesso discorso. Il ragionamento di Zabini era più che giusto: Ashly teneva troppo a lui come amico per considerarlo un fidanzato. Quel bacio doveva essere considerato solo un semplice segno di affetto.

“Ashly, ma…sei sicura?” le chiese Hermione preoccupata “Potresti davvero esserti innamorata di lui!”

“Ti assicuro di no!” le rispose subito l’altra “Cioè…” continuò con un tono un po’ imbarazzato “Ci ho pensato, ma…lo considero il mio migliore amico!”

“Ashly…”

In quel momento qualcuno bussò alla finestra della camera. Hermione andò a guardare chi potesse essere. Lei non lo sapeva, ma quasi ogni sera Zabini andava a farle compagnia o spesso facevano il contrario. Quando la riccia aprì, di fatto, si ritrovò davanti il ragazzo a cavallo di una scopa.

“Zabini!” disse “Cosa ci fai qui?!”

“Blaise!” disse Ashly, alzandosi dal letto.

“Ehi!” rispose lui, entrando “Dovrei parlarti…”

“So già cosa vuoi dirmi! Non ti devi preoccupare! E’ tutto a posto, sta’ tranquillo!”

“No, aspetta, volevo dirti…lo sai, io e te ci conosciamo troppo!”

“Lo so! Ma sta qui il bello!”

Mentre i due si stuzzicavano e ridevano, come se niente fosse successo, Hermione li guardava un po’ confusa, ma le bastarono pochi secondi per capire che si era preoccupata inutilmente. E poi, Ashly aveva ragione. Erano troppo affezionati come amici e forse qualcosa di più avrebbe potuto rovinare il loro splendido rapporto.

“Ehi, indovina un po’?” disse Zabini a un certo punto.

“Cosa?” rispose Ashly.

“Credo che faresti meglio a restare in camera tua per un bel periodo!”

“Perché?”

“C’è qui qualcuno che ha intenzione di farti una corte spietata, ora che sei single!”

“Qualcuno chi?”

Zabini fece un sorrisetto furbo e malizioso. “Non telo dico!” le rispose, saltando sulla scopa e uscendo di corsa dalla finestra.

“Ehi, torna qui!” gli gridò Ashly, ma l’unica cosa che ottenne fu un cenno di un saluto con la mano e di un bacio, dopodiché il ragazzo le voltò le spalle.

La mattina dopo, la Tassorosso si ritrovò a pensare sul serio di prendere in considerazione il consiglio del suo migliore amico: chiudersi in camera…o morire!


Ashly si svegliò, si preparò per le lezioni, fece colazione al tavolo dei Grifondoro assicurando ad Hermione di stare bene, e si diresse verso l’aula di Trasfigurazione. Era quasi arrivata quando, dalla Sala Comune, qualcuno la chiamò. Ma chi… pensò, poi si girò di scatto per vedere chi fosse: rimase sbalordita. Erano due ragazze, due studentesse, ma non due studentesse qualunque…erano due Serpeverde che la Tassorosso ben conosceva.

“Ste! Fede!” gridò correndo dalle due ragazze. Non le vedeva da quasi due anni e vederle ad Hogwarts per lei era davvero fantastico.

“Oh, mio dio, non ci credo! Da quanto siete qui?” disse Ashly abbracciando le due poverine, che si sentirono soffocare.

“Calmati Ashly!” le disse Stefania, liberandosi dalla presa dell’amica “Vuoi forse ucciderci?”

“Può darsi!” rispose lei riprendendo ad abbracciarle. Finito il lungo abbraccio, le ragazze poterono riprendere a respirare.

“Sei matta?” le disse Federica “Per un attimo ho creduto che volessi ucciderci davvero!”

“Scusate! Ma sono felice di vedervi! Non ci vediamo da un secolo!”

“Felici 117 anni!” disse Stefania. Tutte e tre scoppiarono in una risata.

“Dai, sul serio! Cosa ci fate qui?”

“L’effetto sorpresa!” le rispose Federica.

“E poi…avevamo voglia di venire a trovare Draco!” continuò Stefania.

“Ah, grazie per la considerazione!” disse Ashly fingendosi offesa.

“Dai, lo sai che scherziamo!” riprese Stefania “Siamo qui per quello che resta dell’ultimo anno! Di certo non possiamo perdercelo! Allora, che ci racconti? Novità?”

“Naaa, tutto normale! Al mattino litigi con Malfoy, a pausa pranzo litigi con Malfoy, al pomeriggio litigi con Malfoy, a cena litigi con Malfoy e di sera litigi con Malfoy!”

“Voi due non andrete mai d’accordo, vero?”

“Ma dai Ste, stavo scherzando! Di sera ho altro da fare!”

“Eh, immaginiamo!” disse Federica maliziosa.

“Ah, ah, spiritosa! No, faccio i compiti!”

“Tu?!” le chiese Stefania sbalordita “Ma tu non li fai mai i compiti!”

“Veramente, io e Blaise abbiamo un accordo…”

“Ovvero?”

“Ci dividiamo le materie!”

“Comodo!” disse Federica.

“Già!”

“E con Goyle come va’?”

“Tutto ok, come al solito!”

“Gli rompi il naso?” chiese Stefania.

“Io credo che gli rompa qualcos’altro!” rispose Federica.

“A dire il vero mi evita da quando ci siamo lasciati!”

“Vi siete lasciati?!?!” dissero le due Serpeverde in coro.

“E tu questo lo chiami ‘ il solito ’?!” continuò Stefania.

“Mi abituo in fretta!”

“In fretta quanto?! Quando è successo?!”

“Sarà…un mesetto fa’…una settimana prima che arrivasse Oliver!”

“Ah, già, Oliver! Povero, credo sarà seccato in questi giorni!” disse Federica.

“Perché?”

“Bé” cominciò Stefania “Per via di…” si bloccò per qualche secondo e guardò l’amica Serpeverde, poi entrambe guardarono Ashly.

“Cavolo!” riprese Stefania “Lei non lo sa!”

“Io non so cosa?”

“No…” continuò Federica “Ma credo che lo scoprirà presto!”

Le due ragazze guardarono fisso dietro Ashly, che non fece in tempo a girarsi perché ‘qualcosa’ l’afferrò da dietro stringendola in vita.

“Ehi, quanto tempo! Mi sei mancata, lo sai?” disse la ‘cosa’.

“Ma chi diavolo sei?” disse la Tassorosso tentando di liberarsi.

“Ma come? Non mi riconosci? O ti sei dimenticata di me?”

“Può darsi, e se non mi lasci subito non sarò l’unica a non riconoscerti dopo quello che ti farò!”

“Che bel caratterino! D’accordo, d’accordo, ti lascio!” (sarcasmo)

“Grazie!” disse la ragazza, finalmente libera, sistemandosi e voltandosi lentamente “Lo dico sempre io! Se qualcuno mi prende così di soppiatto, io potrei…”

La ragazza si bloccò.

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Vorrei chiedere al pubblico un minuto di silenzio per elaborare il lutto di Ashly Bagman, che riprenderà vita alla fine di questa preghiera…

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Ashly rimase completamente pietrificata. Aveva davanti Markus Flitt. Avrebbe fatto di tutto pur di non rincontrarlo. Lo odiava già da prima che si conoscessero per la reputazione che aveva, ovvero combinarne di tutti i colori al suo migliore amico Oliver, ma cominciò a non volerlo vedere più quando cominciò a provarci spudoratamente con lei.

“Allora? Ti ricordi adesso?” le disse Flitt notando lo shock della ragazza “Sai com’è, Piton mi ha chiamato perché, vedendo Baston in giro, ha pensato che ci volesse qualcuno del Serpeverde per aiutare la sua casa! E poi, visto che ora sei single…non potevo di certo mancare!”

Ashly non gli rispose. Probabilmente non lo stava neanche ascoltando. Era ancora sotto shock. Poi le tornarono in mente le parole che Zabini le aveva detto il giorno prima.

“Ehi, indovina un po’? Credo che faresti meglio a restare in camera tua per un bel periodo! C’è qui qualcuno che ha intenzione di farti una corte spietata, ora che sei single!”

“Frack…” disse persa in uno sguardo vuoto, fisso sul pavimento.

“Ammettilo, ti sono mancato!” continuò Flitt.

“Voi…” mormorò girandosi lentamente verso Stefania e Federica “Voi…lo sapevate…”

Le due ragazze cominciarono a indietreggiare. Erano fermamente convinte che l’amica le avrebbe uccise. E non avevano tutti i torti: tanto loro indietreggiavano, tanto lei si avvicinava, così Stefania cercò di calmarla.

“A-ashly, dai…c-credevamo che lo sapessi…se no te l’avremmo detto!”

Stranamente la Tassorosso si fermò.

“S…” cominciò Federica “Sì è calmata davvero?”

“COSA – STAI – FACENDO?!” urlò voltandosi verso il ragazzo, praticamente ignorato, che la guardava con sguardo malizioso.

“Nulla!” rispose lui con naturalezza continuando a fissarla.

La ragazza si rivoltò verso le due amiche, che intanto avevano già preso le loro bacchette, le superò passando tra loro e s’incamminò per il corridoio.

“Ehi! Dove vai?” le chiese Stefania.

“Seguo il consiglio di Blaise!” rispose lei “Mi chiudo in camera…” mormorò poi tra se e se.

“Allora…” disse Flitt alle due ragazze “Che mi raccontate?”

Le due lo guardarono senza rispondere.


Ashly era ormai arrivata davanti alla porta dell’aula di Trasfigurazione. Quando entrò in classe vide la solita combriccola di Malfoy, con Blaise che la salutava, Harry, Ron, Hermione e infine Olivier, accanto alla cattedra, che sistemava i compiti in classe.

La Tassorosso andò subito da lui.

“Ciao Olivier…” disse in tono nervoso e scocciato allo stesso tempo.

Quel tono era un segnale di allarme, significava che le era successo qualcosa, e il ragazzo, questo, lo sapeva bene. Le mise una mano sulla spalla, mentre sull’altra si appoggiava una mano di Zabini, che Ashly guardò malissimo.

“Oh, andiamo!” cominciò il Serpeverde “Ti avevo detto di chiuderti in camera!”

La ragazza stava per reagire, facendo allontanare Zabini dalla paura, ma Olivier la fermò.

“Cos’è successo?” le chiese cercando di non farle guardare il Serpeverde che, nonostante fosse il suo migliore amico, lei avrebbe comunque tentato di uccidere.

“Tu non lo sai…” disse Ashly preoccupata.

“Non so cosa?”

In quel preciso istante, Stefania e Federica entrarono nell’aula…seguite da Flitt.

“Oh, no…” disse Olivier appena vide il ragazzo.

“Ehilà, Baston, quanto tempo! Come te la passi?” disse Flitt, avvicinandosi a lui.

“Bene, ma tu cosa ci fai qui?”

“Ehi, ehi, come sei scontroso! La verità è che tu dai fastidio a Piton…e io darò fastidio a te!”

“Quindi mi lascerai in pace?” gli chiese Ashly, sperando in una risposta affermativa.

Il ragazzo la strinse di nuovo in vita.

“Certo che no…” le mormorò stringendola ancora più forte “Il motivo principale per cui sono qui…sei tu!”

La povera Tassorosso arrossì leggermente, ma non era per l’aria, che quasi le mancava a causa della stretta del ragazzo, o almeno…lei era convinta che fosse per quello…

La porta si aprì ed entrò la McGranit, che lanciò uno sguardo ai due e poi disse a tutti di sedersi.

Quella era solo la prima lezione della giornata, ed Ashly si augurava di stare male perché non sapeva quanto avrebbe potuto resistere: era in mezzo a Flitt, che non voleva lasciarla, e Olivier, che non voleva lasciare che lui la importunasse, e i due ragazzi continuavano a lanciarsi sguardi di sfida e sfrecciatine.

Che qualcuno mi schianti in infermeria…VI SUPPLICO! pensò, poi appoggiò la testa sul banco.

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Capitolo 7
*** COLPI DI FULMINE ***


COLPI DI FULMINE

CAPITOLO 7 – COLPI DI FULMINE


La McGranit non fece neanche in tempo a congedare la classe che Ashly e Oliver sfrecciarono via dall’aula. Lei aveva l’allenamento e lui si assicurava che i bolidi da lei colpiti non finissero contro qualche suo compagno.

A controllare la situazione c’era anche Hermione, nonostante anche lei fosse immersa nei suoi pensieri. Quest’ultimo anno era davvero particolare per le ragazze: Hermione cominciava a provare qualcosa di serio per Malfoy, anche se non voleva ammetterlo a se stessa, e Ashly aveva già parecchie ‘preoccupazioni’ per potersi occupare anche dei suoi problemi.

Si allontanò dal campo da Quiddich dopo circa un’ora e s’incamminò per il corridoio che portava alla Sala Grande. Era deserto e in quel silenzio ritornò ad immergersi nei suoi pensieri e il primo che le venne in mente fu proprio il biondino che da anni si divertiva a tormentarla.

Non so ancora cosa fare… pensò stringendo il libro che si portava appresso. Negli ultimi giorni non aveva fatto altro che evitare Malfoy e anche lui, del resto, faceva lo stesso.

“E’ inutile che ci pensi su!” disse una voce che proveniva da dietro di lei “E’ stato solo un momento occasionale di tregua! La prossima volta non andrà così!”

Hermione si voltò di scatto e guardò il ragazzo dritto negli occhi.

“Che fai, mi segui Malferret?” gli disse in tono molto arrogante “E poi…chi ti dice che pensavo a te?”

lui si avvicinò e l’afferrò per un braccio, poi la sbatté con forza contro il muro.

“Non usare quel tono con me, Mezzosangue che non sei altro!” le disse stringendole i polsi sempre più forte.

Lei continuava a fissarlo. Distogliere lo sguardo voleva dire farlo vincere e lei non poteva permetterglielo.

Ma anche lui non demordeva. Ora cominciava a premere il suo corpo contro quello della ragazza per impedirle ogni movimento. Alla riccia Grifondoro mancava il respiro.

“Che ti prende Granger? Non parli più?” le sussurrò mentre con le labbra le sfiorava il collo. Lei non si muoveva. Non poteva…o non voleva…

Malfoy prese la bacchetta e si smaterializzò con lei per riapparire nei sotterranei del Serpeverde. Hermione, non appena si rimaterializzarono, si liberò dalla sua morsa e iniziò a indietreggiare.

“Che diavolo vuoi? Non mi dire che vuoi usare il tuo ‘ fascino diabolico ’ su una Mezzosangue!” gli disse cercando di prendere la bacchetta, ma si accorse che mancava.

“Cerchi questa?” disse lui mostrandole l’oggetto “Te l’ ho rubata poco fa…e non te ne sei neanche accorta…perché non vieni a riprendertela?”

La ragazza si avvicinò a lui di poco. Si limitò a guardarlo. Spostava lo sguardo da lui alla bacchetta e viceversa, quando il biondo glie la porse.

“Sei noiosa…” le disse avvicinandosi “Non mi diverto a giocare se tu non ci stai!”

Passò oltre di lei, stava per andarsene, quando lei lo afferrò per un braccio e lo fece voltare di nuovo.

Ed ecco che la scena si ripeteva. Erano vicini, tanto vicini che riusciva a sentire il suo respiro addosso. Ma questa volta era lei a guidare il gioco. Era scattato qualcosa dentro di lei.

“Non giocare con me Malfoy…” gli mormorò “Rischi di farti male…” continuò, lasciandolo andare.

E fu in quel momento che Draco Malfoy perse il controllo e la baciò. Era un bacio voluto…desiderato…e la ragazza lo ricambiò con la stessa intensità.

Forse fu destino o forse fu solo fortuna…ma nessuno entrò in quel momento…nessuno si fece vivo in quella stanza per ore…

Qualsiasi cosa fosse fu un bene…perché chiunque sarebbe rimasto shockato dalla scena che si stava svolgendo nei freddi sotterranei di Hogwarts.

***

Nel frattempo, la Tassorosso aveva finito l’allenamento e si stava dirigendo, con Federica, verso l’aula di Pozioni.

“Per fortuna Flitt non è in giro!” disse Ashly guardandosi furtivamente intorno.

“Magari è già in aula, ci hai pensato?” disse Federica prendendo in giro la ragazza “Infondo lui è…”

“Lui è…cosa?” chiese Ashly, ma l’amica non rispose. Era imbambolata e guardava avanti davanti a se.

“Un figo di quelli da stupro…” mormorò poi, suscitando un certo stupore (e anche disgusto se vogliamo dirla tutta) nella Tassorosso.

“Scusa?! Flitt è cosa?!” disse (una volta ripresa dallo shock) allontanandosi di qualche passo.

“Eh?! Flitt?! Ma va!” Federica indicò un bel biondo davanti a se “Quello è un figo da stupro!”

Ashly si voltò in direzione dello sguardo (da stracotta) di Federica.

“E’ Lucas!” disse una volta riconosciuto il bel tipo “E’ uno dei cacciatori del Serpever…”

“PRESENTAMELOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!” Federica prese Ashly e la strattonò come una bambola di pezza.

Evidentemente il suo grido aveva attirato l’attenzione, perché il ragazzo si voltò verso la bionda e prese a fissarla, finchè anche lei (sotto indicazione dell’amica di pezza) si girò. Il Serpeverde le sorrise dopodiché lui entrò nell’aula con i suoi amici.

“Ashly! Pensi che mi abbia vista?!” chiese Federica lasciando la povera ragazza al suo fianco.

“Nooooooo! Ma va! Sorrideva alla colonna!” rispose la mora sarcastica sistemandosi il mantello, ormai ridotto a uno straccio “Andiamo!” disse prendendo l’altra per un braccio, poi anche loro entrarono in aula.

Una volta dentro, Federica si sedette in uno dei primi posti, voltandosi ogni tanto per guardare Lucas, che non distolse lo sguardo da lei per tutta la lezione.

“La smetti?” le disse Ashly a un certo punto “Ti piace, l’ ho capito! E l’ ha capito anche lui, mi pare!”

“Tu dici?!”

“Bé, sciogliendoti mentre lo guardavi, poco fa, hai perso ben dieci centimetri!”

“Che vergognaaaaaaa!!”

“Se vuoi posso presentartelo!”

“Lo faresti?? *_* Aspetta…LO CONOSCI??”

“Sì, è amico di Blaise, ci aiuta con i festini!”

“Sì ti prego!! *_*”

“Ehm…ok…”

Ashly si alzò e fece cenno a Lucas di raggiungerla e il ragazzo non esitò un momento.

“Ciao Bagman! Allora, non ci presenti?” disse sorridendo maliziosamente a Federica.

“Da quando mi chiami Bagman?”

“Bè, non posso più darti tanta confidenza, non vorrei che la tua amica fosse gelosa!”

“Certo… -_-‘…comunque lei è Federica! Anche lei è una Serpeverde!”

“P-piacere!” disse Federica, che con il biondo dei capelli e il viso rosso aveva preso le sembianze dello stemma dei Grifondoro.

“Io sono Lucas! Il piacere è tutto mio!” disse lui, baciandole la mano.

“Vi lascio soli… -_-‘” disse Ashly andandosene.

“Allora…” riprese il biondo “Sei libera domani?”

“Ehm…sì!”

“Bene, perché vorrei invitarti a uscire…se sei d’accordo!”

“CERTO!! *_*”

Intanto, fuori dall’aula Ashly incontrò Stefania, che aveva saltato la lezione.

“Ashly! Devi aiutarmi, io…aspetta, ma dov’è la Fede?” disse la Serpeverde in preda al panico.

“E’ dentro che flirta con Lucas!”

“Chi?”

“Lascia stare! Si può sapere perché non sei venuta a lezione?!”

“Non ho potuto! Stavo seminando Tiger!”

Ashly stava per scoppiare a ridere. L’avevo dimenticato! pensò mentre tratteneva un risolino A Vincent piace la Ste! XD. Poi vide che l’amica la fulminava con lo sguardo e cercò di cambiare espressione.

“Non c’è niente da ridere!” le disse ancora la bionda “Non mi lascia in pace! continua a chiedermi di uscire! Non ce la faccio più!”

“Esci con lui!”

Stefania la guardò ancora più male “Scusa?!” le disse con tono minaccioso.

“Sì, insomma…magari vede che non c’è feeling e ci rinuncia! Sopporta l’appuntamento per un paio d’ore e spera che cambi idea!”

La ragazza socchiuse gli occhi a due fessure “Tu ne sei assolutamente sicura??”

“Non al cento per cento, ma se capisce la situazione dovrebbe lasciarti in pace!”

“Va bè…proviamo anche questa!” Stefania stava per andarsene, quando si ricordò di una cosa importante “Devo dirti una cosa…”

“Che c’è?” le chiese Ashly confusa.

“Ecco…mentre venivo qui ho scoperto che Flitt sta dicendo a tutti di essere il tuo nuovo ragazzo!”

La Tassorosso rimase in silenzio per qualche secondo, poi si accorse che il suo ‘fidanzato’ era dietro di lei. A quel punto afferrò la bacchetta e si voltò verso lui.

“STUPEFICIUM!” gridò con tutta la voce che aveva. Il ragazzo fece un volo di ben tre metri che lo rilanciò in classe. Poi Ashly lo seguì, lo fece levitare e lo schiantò di nuovo, questa volta contro la cattedra.

“Eh, sì! Hai proprio un bel caratterino!” disse Flitt mezzo stordito, ma con il suo sorrisetto furbo stampato in faccia.

“Ashly! ASHLY! Indovina un po’!” disse Federica saltellante “Ma che stai facendo? O_o”

“Uccido quel bugiardo combinaguai!” rispose la ragazza che aveva un fuoco intorno stile manga e parlava con la voce dell’esorcista.

“Fa niente! Lucas mi ha chiesto di uscire domaniiiiiiiiiiiiiiii! Hip!” continuò la bionda saltellando.

“Ehi” riprese il ragazzo, che nel frattempo si era riavvicinato alla sua ‘ dolce metà ’ “Perché anche noi non usciamo per un bell’appuntamento tra innamorati?”

“QUI L’UNICO INNAMORATO SEI TU!!”

Ashly prese Federica per un braccio e la trascinò fuori dall’aula.

“Dove andiamo?” chiese quest’ultima mentre la Tassorosso tirava dritto.

“A cercare Stefania, così poi creeremo un arsenico per eliminarci degli scocciatori!”

Le due andarono a cercare l’amica in biblioteca, dove, più tardi (mooolto più tardi), incontrarono Hermione.

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