Raccolta di lettere dirette a tutti gli abitanti del mondo

di Beeble
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cari piccoli e grandi del mondo (tema: guerra) ***
Capitolo 2: *** Una Foglia ***
Capitolo 3: *** colori ***
Capitolo 4: *** Siamo sicuri di ritenerci degli esseri umani? (tema: Razzismo) ***
Capitolo 5: *** Spes ***
Capitolo 6: *** Nessuno di noi è nato per caso... ***
Capitolo 7: *** 22 luglio 2011 - Un giorno per decidere ***
Capitolo 8: *** Per primi ***



Capitolo 1
*** Cari piccoli e grandi del mondo (tema: guerra) ***


 

 

Cari piccoli e grandi del mondo,

che altro non è un modo per distinguere coloro che coalizzati, insieme possono cambiare le sorti del mondo, e coloro che anche con una sola firma, una sola parola possono cambiare il suo destino,

non ha importanza chi vi scrive, vi basti sapere che sono fra i più piccoli del mondo ma che non ho intenzione di starmene a guardare quello che sta succedendo.

Ci stiamo uccidendo, stiamo uccidendo.

Quanti uomini dovranno ancora morire perché noi capiamo che le guerre sono delle cose senza senso.

E ricordiamocelo bene: in guerra non ci sono buoni e cattivi, tutti coloro che imbracciano il fucile, pronti a sparare prima o poi spareranno anche agli innocenti.

Cari grandi e piccoli del mondo,

facciamo in fretta, spegniamo queste bombe ad orologeria delle quali non conosciamo la durata e la potenza con cui ci si ritorceranno contro.

E se non volete farlo per voi, fatelo per i vostri bambini, per i vostri nipoti, fatelo per la vostra patria.

Molti hanno preso in mano le pistole e mentre sparavano si dicevano che era per la pace, ma per l’amor del cielo!! Come può esserci pensiero più ipocrita!

Cari grandi e piccoli del mondo ve lo chiedo ora, in ginocchio, mentre vedo ancora spari, ancora esplosioni in televisione, ancora morti, ‘eroi’ tornare in patria in una bara.

Fermiamoci, smettiamola con queste morti assurde per un pezzo di terra che comunque appartiene a Madre Terra, ad un Dio per chi vi crede.

Chiedo solo a Dio, qualunque sia il suo nome, di far riflettere coloro che ancora continuano ad affermare di star uccidendo in nome del loro Dio!

Mi rifiuto di credere che qualunque Dio ci abbia creato si bei di vederci tornare a Lui mentre molte altre persone soffrono per questo.

 

La guerra è una macchina che POSSIAMO fermare.

 

FERMIAMOLA.

 

 

 

--- --- --- --- --- --- ---

 

Non spiego ciò che ho scritto.

Vorrei solo invitare tutti coloro che leggono a riflettere...

C’è mai stato qualcosa che avreste voluto dire a tutto il mondo?

Non ad una nazione, non ai potenti, non ai poveri... ma a tutte, proprio tutte le persone del mondo?

Se la risposta è sì, sarei molto contenta di poterla leggere nei capitoli a seguire di questa seconda Roundrobin che ho creato, di fronte all’ennesima notizia di due italiani uccisi in Afghanistan.

Quella è stata solo la molla e come avete letto, la lettera è per tutti...

Sì può trattare anche un argomento già trattato, come questo della guerra o inserire qualsiasi altro argomento.

L’importante è che scriviate come se la vostra lettera fosse per tutti gli abitanti del mondo.

Grazie

 

Fabiola

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Capitolo 2
*** Una Foglia ***


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Capitolo 3
*** colori ***


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Capitolo 4
*** Siamo sicuri di ritenerci degli esseri umani? (tema: Razzismo) ***


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Capitolo 5
*** Spes ***


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Capitolo 6
*** Nessuno di noi è nato per caso... ***


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Capitolo 7
*** 22 luglio 2011 - Un giorno per decidere ***


22 luglio 2011 - un giorno per decidere

 
Oslo - 22 luglio 2011

Non posso non parlare,
non dire nulla
come 90 persone o più sono potute morire
come e quale mente malata e inumana ha potuto concepire.
Devo parlare,
voglio gridare:
questa è la guerra subdola
questa è la battaglia dell'odio
e a questo punto non c'è fondamentalista da accusare
il nome dei cristiani sembra rispettoso
ma negli omicidi i vari 'Dio' che vengono chiamati in ballo
non sono altro che una grande balla.
Nessun Dio vuole la morte di altri uomini !!

La pace è l'unica via possibile.
Dobbiamo smettere di odiare e iniziare
non voglio vedere altri 11 settembre, altri 22 luglio,
altri regimi nazisti e campi di concentramento
nè bombe atomiche.
Mi metterò in campo
perchè ci credo e
farò di tutto, lo giuro al mio Dio e a me stessa,
perchè nulla nella mia vita abbia a che fare con l'odio per gli altri.

Fermiamo noi stessi
siamo forse macchine da guerra?
O siamo rimasti umani.
Siamo macchine da guerra
o forse c'è ancora un modo di salvarsi,
abbiamo ancora una scelta.


90 o più morti.
Non interessano i numeri.
Anche un solo morto è inaccettabile.

Morti in nome di un ideale senza direzione.
Morti in nome di un Dio che non esiste se non nella mente perversa di alcuni.
Morti in nome di chi?
Morte in nome di chi si va perdendo per le vie scure e marce dell'odio.


Pace:
è il mio inno
alla

VITA.

Non serve parlare di giustizia,
non ci può essere
e non spetta a noi.

Il perdono può interessarci.

Ma che lo scegliamo o no
tutto ciò continuerà a riguardarci...

Compagni del mondo...
scegliamo da che parte stare.
Se questa è, come penso, una guerra,
allora deponiamo le armi
e usiamo le nostre azioni per portare la pace,
per scegliere e creare un mondo poù bello per i nostri figli.


------------------------
La riflessione mi è nata spontanea questa sera...  parla degli avvenimenti di Oslo di ieri.
Parla delle responsabilità che abbiamo tutti quanti.
Chiede quali ci vogliamo prendere.
Quali decisioni.



Fabiola

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Capitolo 8
*** Per primi ***


Per primi
 

Salgo le scale
con la pila perchè è tardi,
per non disturbare nessuno.
Sento gli ultimi fuochi d’artificio,
è settembre.
Ma ci penso,
nella mente, nel cuore,
sento un palpito
e mi chiedo:
se fossero bombe?
Se in questa grande casa fossimo rifugiati come tutti?
Se la guerra imperversasse?
Se ci fosse un interrogativo su domani?
Sulla vita?
Se nemmeno i bambini avessero futuro?
Nessuno a cui lasciare nessuna cosa bella?
 
Mi dico che la rivolta non vale la pena,
non vale la pena la guerra,
per qualsiasi ingiustizia non vale una pistola,
per qualsiasi frode non vale un coltello,
per ogni ideale non vale la guerra.
 
Parliamone, altrimenti
finiremo col non parlarne
e poi scoppieremo.
 
Fermiamo noi le ingiustizie,
in prima persona:
non tu, non voi, non loro,
ma io.
 
Per primi facciamo un gesto di pace
verso chi ci ha fatto un torto.
Per primi perdoniamo chi
non ha alcuna intenzione di chiederci scusa.
 
Per primi
e non saremo comunque ricordati
come tutti i soldati morti al fronte.
 
Per primi
e non saremo ricordati in nessun libro
ma saremo vivi per raccontarlo
ed insegnarlo ai nostri figli.




Angolino dell'autrice:

Era un po' che non scrivevo qualcosa...
Dei fuochi d'artificio sentiti ieri sera hanno scaturito in me questa riflessione...

Grazie a chi legge e commenta,
Fabiola

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