Prompt: se stessi per morire chiamerei te

Personaggi: devo scriverli o ci arrivate da sole? ;)

Se stessi per morire chiamerei te

Cosa volevi dire con quella frase?

Quello che ho detto.

Perché?

…

Beh, non sai rispondermi?

Per lo stesso motivo per il quale tu chiameresti me.

Ne sei sicuro? Che ti fa pensare che non chiamerei anzi i miei fratelli?

Perché con i tuoi fratelli hai risolto la situazione tempo fa; ti ho sentita al telefono.

Questo non vuol dire che chiamerei necessariamente te.

E chi altro chiameresti? Cho?

È una possibilità.

Hai ragione. Ma non è lui che chiameresti.

Come fai a dirlo.

Ricordati che posso leggere la tua mente.

Sei uno stronzo.

Ti amo anch’io.

Scritta ora ora in…penso un minuto e quaranta secondi >.>

Ditemi che si capisce chi è che sta parlando…

Per il prossimo prompt…sono cattivissima, quindi: sto pensando che mi piacerebbe fare sesso con la mia professoressa di terza. Detta da Cho a Rigsby

Ok, scherzavo. Il prossimo Prompt è: pensi anche tu a quello che penso io?  Detta da Rigsby a Cho nella puntata Rosso fuoco, se non sbaglio.

Ps se qualcuno di voi riuscisse a fare veramente il primo prompt che ho proposto, sono disposta a pagare penitenza con qualsiasi cosa vogliate farmi fare.

A voi il gioco.

Soarez

Prompt: Non te la devi prendere. Così va il mondo.

Personaggi: Jane Lisbon, ovvio

Teresa Lisbon entrò nel suo appartamento, sbattendo la porta e lanciando la borsa per terra.

-Che schifo!-

Patrick Jane posò il libro che stava leggendo, alzandosi dal divano.

-Hai bisogno di un tè-

Cinque minuti dopo si trovavano accoccolati sul divano, entrambi con una tazza di tè nero tra le mani.

-Avanti, ora raccontami- disse Jane.

Lisbon sospirò.

-Avevamo un sospettato che si è rivelato essere innocente-

-Beh, non è una cosa così brutta-

-Siamo incappati in un caso di violenza domestica. Il suo alibi è che stava picchiando la moglie-

Patrick posò la tazza sul basso tavolino, abbracciando da dietro la donna, che posò la testa al suo petto.

-E non potete arrestarlo?-

-No. Se la moglie non lo denuncia non possiamo fare niente-

-Capisco- mormorò il biondo, mentre, con il naso strusciava i capelli castani di Teresa.

La donna avvicinò la tazza al viso, lasciando che il vapore la riscaldasse.

-Ma come si può fare una cosa del genere? Come può, un uomo,  far del male alla propria moglie? E soprattutto: come può lei difenderlo?-

Jane sospirò, portando una mano a giocherellare con la catenina di lei.

-Purtroppo succede. Persone che credono di meritarselo, altre che pensano che l’altro non sia cattivo, ma che abbia solo dei problemi “passeggeri”. Alcune, semplicemente, se ne vergognano e non trovano la forza di reagire-

-Ripeto: che schifo-

-Non te la devi prendere. Così va il mondo-

-Beh, va a merda, allora-

-Oh, indubbiamente. È per questo che ci sono io-

Teresa alzò il viso, sfarfallando le ciglia.

-Oh, SuperJane! Salverai il pianeta?-

-No, sciocchina- rise Patrick, posandole un piccolo bacio sulla punta del naso -Salverò te-

-Non ho bisogno di essere salvata-

Jane la fissò per un attimo. Poi le fece posare la tazza, sdraiandosi completamente sul divano. Lisbon si accoccolò sul suo petto, portando una mano a giocherellare con una ciocca di riccioli biondi.

-Tu sei stata la mia salvezza, Tess. Non smetterò mai di dirtelo. Adesso è il tuo turno di essere salvata, e mi impegnerò con tutto me stesso, per farlo- le prese il volto tra le mani e la baciò -Ok?-

Lei sorrise maliziosa.

-Patrick…-

-Si, Teresa?- ghignò il biondo.

La donna si sollevò velocemente, spingendolo giù dal divano con i piedi.

-Vai a fare da cena. Sono affamata-

-Ma perché sempre io?- si lamentò Jane, prima di rovinare a terra.

-Non te la devi prendere- esclamò Lisbon, allungando le gambe per sdraiarsi comodamente -Così va il mondo!-

Eh eh…che cazzata. Però mi piaceva la scenetta.

Ok, che ne dite? Spero solo di essere riuscita a rendere bene l’idea.

Ah. Tess. D’ora in poi la chiamerò così…io amo quella donna *ç*

Prossimo prompt: It’s my job not to trust you. Puntata 1x17 Lisbon a Jane…la scena della prova di fiducia, per intenderci.

Ok, ready? Go!

Soarez

Prompt: Lo so, è dura da accettare, ma…i gusti sono gusti, no?

Personaggi: la squadra.

-Limone- disse Grace.

-Variegato all’amarena- esclamò Wayne.

-Fragola- fece Teresa.

-Fiordilatte- sorrise Patrick.

-…Zafferano- disse, asciutto, Kimball.

Quattro paia di occhi si voltarono a guardarlo, spiazzati.

-Zafferano?-

-Si-

-Ma non esiste!- esclamò Rigsby.

-Si, invece. L’ho mangiato. Mi piace-

-Ma…ma…- balbettò Van Pelt.

-E ho assaggiato anche il gelato al basilico e al formaggio-

-Una volta ho visto il gelato al pop corn e al bacon- disse Lisbon.

-Mmmh…bacon…- sbavò Wayne.

-Io mi sono imbattuto in quello al pesce, al carbone, e al foie gras e caviale- informò Jane.

-Dilettanti- li zittì Cho -Nulla in confronto al gelato al viagra-

-Oh mio Dio!- scandalizzò Grace.

-Lo so, è dura da accettare, ma…i gusti sono gusti, no?-

Che grandissima boiata!! XD piccolo momento di svago all’interno della nostra squadra preferita.

Il gelato allo zafferano l’ho mangiato, e mi piace *_* è buooooono °ç°

Quello al basilico e quello al formaggio li ho visti ma non li ho assaggiati.

Per gli altri gusti, mi sono documentata.

Ok, prossimo prompt: I’m like Daredevil!

Detta da Jane nella famosissima 1x16

Go!

Soarez

Prompt: "Sei sicuro che non abbia detto niente?"

Personaggi: Patrick Jane, Kimball Cho, Teresa Lisbon, Wayne Rigsby.

                                                   Orribili sensazioni

Patrick Jane uscì dal cucinino del CBI con una strana sensazione.

Non era una sensazione strana ma bella.

Era strana e brutta.

Eppure non riusciva a capire cosa fosse, ne perché i suoi passi lo avessero condotto fino all’ufficio di Lisbon.

Altra cosa strana: le veneziane erano abbassate.

Teresa non abbassa mai le veneziane, vuole sempre tenere d’occhio il bullpen, pronta ad intervenire nel caso lui facesse qualche stronzata peggiore del solito.

La sensazione si intensificò; ora era strana e orribile.

Posò una fredda mano tremante sulla maniglia della porta.

Inspirò e fece capolino.

Li, nella penombra, Cho gli dava le spalle.

Era chinato su qualcosa, anzi, qualcuno semi sdraiato sul divano: corpo minuto, lunghi capelli scuri.

Sentì un lieve risolino soffocato.

Oh mio Dio!

Teresa Lisbon e Kimball Cho si staccarono l’una dall’altro quando Wayne Rigsby entrò nell’ufficio.

-Allora?- chiese ansiosa la donna.

-Nulla- ridacchiò il suo agente.

Lei battè le palpebre perplessa.

-Sei sicuro che non abbia detto niente?-

-Aha! Assolutamente niente. È svenuto quasi all’istante-

Cho allungò una mano aperta verso la donna accanto a lui.

Lisbon sbuffò mettendo mano al portafoglio.

-Sono i miei ultimi cento dollari-

-Può anche pagarmi in comode rate mensili, capo-

Buongiorno fanciulle!

Questo è quanto è venuto fuori in cinque minuti di pausa dallo studio.

Senza ulteriori indugi vi annuncio il prossimo prompt che è la famosissima frase: No business like Cho business!

Detta da Jane nella prima serie nella puntata Crimson Casanova!

Approfitto dell’occasione per informare la gentile utenza che in questo periodo sono straimpegnata con gli esami, e dovrei riuscire a tornare a scrivere fic dopo il 23 di settembre, se tutto va bene.

Vogliate perdonarmi.

Dopodichè, tanto per citare il mio sport (scherma):

En garde. Prêts? A vous!

Soarez