Impossible Loves

di LoveSmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12. ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. ***
Capitolo 17: *** 17. ***
Capitolo 18: *** 18. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Era una bella giornata, alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il sole splendeva alto nel cielo e irraggiava un calore estivo molto piacevole.
Nella scuola, in biblioteca precisamente, una ragazza stava china sui libri.
A molta distanza da lei, due profondi e bellissimi occhi grigi, la scrutavano con circospezione.
Un boccolo ribelle, le sfuggì dalla forcina e lei non si curò di sistemarlo, non sarebbe servito a niente.
China sui compiti di Babbanologia, non sapeva che poco più in là, un ragazzo la stava osservando.
Dopo ore, finalmente, finì il suo lavoro e si alzò, diretta nella Sala Grande.
Il ragazzo, ovviamente, la seguì.
Quella ragazza era Hermione Granger. E i due bellissimi occhi grigi appartenevano a Draco Malfoy.
 
 
Dove saranno quei due fannulloni ? - mi chiedo, mentre raggiungo la Sala Grande.
-Herm, finalmente ! hai passato tutto il pomeriggio in biblioteca ?!- chiede, perplesso, un ragazzo dai capelli rossi.
-Sì Ron, dovevo finire i compiti.-
-E ci hai messo così tanto ?- interviene un altro ragazzo, moro e con dei brillanti occhi verdi.
-Ho fatto qualche pergamena in più. Come dovreste fare voi, vista la vostra media.- concludo.
Terminata la cena, mi avvio verso il dormitorio.
Ron non mi segue, ovviamente. Credevo che in questo periodo ci fossimo un po' avvicinati e invece, niente. Probabilmente lui, ha in testa un'altra. Che sia quella ochetta di Lavanda ? Chi altro, se non lei ? Dopotutto, ultimamente lo corteggia ed è molto evidente.
E se chiedessi ad Harry ? magari lui sa qualcosa ! ma che dico, quei due non faranno i sentimentali l'uno con altro... però vale la pena tentare !!
Raggiungo il dormitorio e mi siedo sul letto. Penso. Ron, Ron, Ron ... perchè sei così ingenuo ? teneramente, ma allo stesso tempo, stupidamente ingenuo. Che devo fare, per fartelo capire ? 6 anni, e non hai ancora afferrato il messaggio. Quanto devo aspettare ancora ?
 
***********************
 
Che bella però- penso, mentre la guardo. E io, sono proprio un disperato ! mi ritrovo a spiarla in biblioteca, senza avere il coraggio di dirle niente. Noi ci disprezziamo da anni, o meglio, lei disprezza me. Un purosangue non si innamora di una mezzosangue.
Chi ha "inventato" questa regola però, probabilmente non aveva a che fare con lei. Così bella, brillante. Senza dubbio, chi ha stabilito la disuguaglianza tra purosangue e mezzosangue, non la conosceva. Perchè mi sembra impossibile non amarla. Così perfetta.
Con quei ricci scomposti, che non riesce a domare. Quegli occhi ambrati e profondi. Quelle stupende labbra, a bocciolo di rosa. Dio, quanto darei per baciarle.
Ma questo non accadrà mai. Non a noi due.
A parte che non si innamorerà mai di me. E poi non può succedere. La mia famiglia, in primis, non me lo permetterebbe ! mio padre. Se solo sapesse, non sarei qui.
Ma io non so che farci. Non riesco a resisterle, anche se sono obbligato ogni volta, a trattarla male. Non so dove trovo la forza.
Gli altri anni è stato facile insultarla. Così bruttina, con quei denti enormi e quei capelli secchi. Ma adesso è diverso.
é più bella e mi attira irrimediabilmente. Attira il mio sguardo. Mi guardo intorno. Come potevano tutti gli altri stupidi, non essere attratti da lei, come lo ero io ?
Come quella donnola. Scommetto che Hermione ha una cottarella per lui. E quello, manco se ne accorge. Ha avuto la possibilità di starle accanto, tutto questo tempo. E non si è mai accorto di quanto stupenda sia. Ma io sì. IO me ne sono accorto, purtroppo.
E adesso sono cotto di lei. Come fare quando la ragazza che ti piace, ti disprezza ?

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Capitolo 2
*** 2. ***


Che bello- penso- ha delle labbra favolose. Cosa darei per poterle baciare!
-Herm! Hermione? HERMIONE! a che stai pensando?-
-Scusa ero distratta- rispondo bruscamente
-Questo è evidente. Stavi pensando a Ron, non è vero? Ti si legge in faccia- mi sussurra Harry
-Taci! Potrebbe sentirti!- lo rimbecco.
Anche se non credo che si accorga nemmeno se glielo urlassi in faccia. è troppo intento a scambiarsi sguardi con Lavanda.
Mi alzo indignata.
-Ragazzi, io vado a dormire-
-D'accordo Herm- mi sorride Harry
-Si, notte, ciao- dice invece Ron
Cammino veloce verso i dormitori, non voglio che nessuno mi veda piangere. Mi sfugge una lacrima che non riesco a trattenere.. Non devo! La vista mi si sta offuscando, non ce la posso fare.
Sono così distratta da non accorgermi di un biondo allampanato che si staglia davanti a me e gli finisco addosso.
-Attenta a dove vai, mezzosangue!- sputa Malfoy
Non rispondo, ho paura che potrebbe sfuggirmi un singhiozzo e non voglio certo sembrare una povera disperata davanti a LUI.
-Scusa, non l'ho fatto apposta..- riesco a dire, con notevole sforzo.
-Granger, ma che hai..? stai per caso piangendo?- mi dice con un ghigno.
Continuo a camminare, non voglio essere presa in giro quando sono così vulnerabile.
-Granger, ehi, aspetta! Che ti è successo?- sembra quasi preoccupato. Tra un secondo lo sono io, se gli interessa davvero.
-Malfoy, non sono cavoli tuoi e ora lasciami andare!- urlo, quando mi afferra un braccio. Ma che vuole questo?
Non reggo fino ai dormitori, meglio andare nel bagno.
Mi libero di lui e corro verso il bagno delle ragazze. Quando finalmente ci arrivo, mi chiudo dentro e do sfogo alle mie lacrime. Comincio a singhiozzare come un'isterica e Mirtilla Malcontenta, fa capolino dall'altro bagno.
Non ho voglia di ascoltarla, così mi chiudo a riccio e chiudo fuori ogni rumore, dalle voci, allo zampillio dell'acqua dei rubinetti.
Funziona così bene, che non sento la porta aprirsi. Qualcuno bussa.
Non rispondo e mi rannicchio meglio sul gabinetto, non voglio che nessuno veda le mie scarpe.
-Avanti, Granger. So che sei lì dentro. Vieni fuori!- dice una voce che conosco fin troppo bene.
Oh no, e adesso cosa faccio? Malfoy non dovrebbe trovarsi qui.
Dopo molta insistenza sua e dopo essermi asciugata accuratamente le lacrime, apro la porta e me lo trovo davanti.
Non dico niente e lui nemmeno. I cerchi rossi attorno ai miei occhi parlano per entrambi.
Dopo un breve silenzio, sputo con più cattiveria possibile -Non mi serve la tua compassione, Malfoy-
Sembra che le mie parole abbiamo colpito al punto giusto, perchè una leggera ombra gli attraversa il viso. Ma è solo un attimo, un secondo dopo ha la bocca curvata in un ghigno crudele.
-E io non ho intenzione di dartela, Mezzosangue. Non ho mai consolato nessuno, non vedo perchè dovrei iniziare adesso e con te, poi.
-Allora cosa ci fai qui?-
-Volevo vedere che avevi da piangere, ma non mi interessa consolarti.
-Non ho niente e non sono cavoli tuoi, Malfoy!- dico, soppesando ogni parola- ora, se vuoi scusarmi, me ne vado a letto e preferirei non essere seguita, grazie.
Approfitto del suo momentaneo smarrimento per andarmene e chiudere in fretta la porta. Corro a perdifiato fino alla Signora Grassa e raggiungo finalmente il mio dormitorio.
 
 
 
***********************
Sono una checca, peggio di quello Weasley. L’ho incontrata mentre piangeva, anzi mi ha sbattuto contro e invece che cercare di consolarla, le sono corso dietro per insultarla. In realtà volevo essere gentile, ma dal suo sguardo in bagno, ho capito per chi era così triste e mi è montata la rabbia. Perché è innamorata di quello?? Mi rende le cose più difficili di quanto non lo siano già. Avevo deciso di essere più buono, in vista del Natale (quante stronzate che si raccontano per giustificarsi!!) e lei fa così.
Probabilmente, se non fossi innamorato di lei, potrei dire di detestarla. La amo tanto quanto la odio. Mi attrae irrimediabilmente, ma certe volte.. Non riesco a tenere a freno le parole, vorrei insultarla per la sua stupidità, ma non ci riesco mai. O meglio, lo faccio perché devo, ma le parole non mi vengono dal cuore e di certo, non da vero odio. Il problema saranno quei suoi occhi ambrati? Quando mi degna di un suo sguardo, dimentico gli insulti che dovrei sputargli addosso. Ultimamente sono diventato molto scarso infatti, a offendere. Oppure quei ricci indomabili? Ogni volta ho voglia di accarezzarli, anche solo per riuscire a sistemare quelle ciocche ribelli.
Non so quale sia la causa, so solo che quando mi ha guardato con gli occhi velati di lacrime, mi si è contorto lo stomaco e ho creduto per un attimo di cedere.
Sono migliorato, infatti l’ho seguita, ma non ho risolto un bel niente.
Da oggi, cambierò atteggiamento con lei, malgrado le eventuali conseguenze. Non voglio più essere costretto a trattarla male e, soprattutto, voglio cancellare quella tristezza dai suoi occhi. Dovessi giocarmi la reputazione! Chi ha detto che un Serpeverde deve per forza essere malvagio?

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Capitolo 3
*** 3. ***


Mi alzo sfinita. Sono a pezzi. Mi sono addormentata piangendo e i miei occhi rossi ne sono una prova inconfutabile.
Mi trascino fino in bagno per darmi una sistemata. Il trucco non fa per me. Però ho intenzione di sembrare un po’ più femminile. Se assomigliassi di più a quella ochetta che tanto gli piace, riuscirei a conquistare il suo cuore?
Tutti i miei principi sono appena finiti nel gabinetto. Restare se stessi, piacere per quello che si è, tutte frasi fatte a cui ho sempre creduto. Ma è davvero così? Bisogna innamorarsi per scoprire che la realtà non è quella, e se si vuole conquistare una persona con tutto il cuore, bisogna darsi da fare.
Rincuorata da questi pensieri, mi dirigo verso la Sala Grande, per iniziare il mio cambiamento.
Seguo lo starnazzamento come fossero briciole di pane nella favola di Hansel e Gretel, e trovo le persone che cercavo.
-Buongiorno ragazze- dico con un sorriso a 32 denti.
Nessuna risponde.
-Buongiorno ragazze- ripeto esuberante.
Si girano verso di me. Hanno realizzato solo in quel momento che io sto parlando con loro.
-Oh. Ciao. Hermione.- scandisce Lavanda, paralizzata.
-Posso unirmi a voi?-
Si scambiano uno sguardo eloquente, come se io non ci fossi. 
-Certo, Hermione.- risponde finalmente Lavanda.
Raggiante per aver raggiunto il mio scopo iniziale, mi siedo con loro e riesco quasi a starnazzare. Quasi.
Per caso fortuito, abbiamo Pozioni insieme, così mi dirigo in aula con loro e continuo a ridere insopportabilmente, come solo le oche sanno fare.
Le occhiataccie di Piton, mi informano che sto riuscendo nel mio intento, infatti stiamo chiacchierando amabilmente e disturbiamo la sua lezione. Anche se non capisco la metà delle cose che mi dico, sorrido e annuisco.
Continuo così per il resto della giornata, e sembra che ci siano cascate davvero. Lavanda ogni tanto, mi squadra con uno sguardo non troppo amorevole, ma le altre mostrano simpatia nei miei confronti.
 
***********************
Quella ragazza proprio non la capisco. Appena entrata in sala grande per la colazione, sono andato verso di lei per mostrare i miei primi segni di cambiamento e lei non si è nemmeno accorta di me. Ha marciato dritta fino al gruppetto di oche che, ovviamente, comprende Lavanda. Sarà un caso che lei e Ron si piacciano e improvvisamente Hermione diventa carina con lei? Ha iniziato a fare la cosa che odio di più al mondo, starnazzare. Da lei non me lo sarei aspettato, soprattutto perché mi è sempre sembrata una tipa che disprezza quelle. E invece va a farci amicizia.
Devo essere rimasto davvero scioccato, perché tutti continuavano a chiedermi –Tutto bene, Draco?- fino a quando non li ho mandati a quel paese, infastidito.
La sto osservando da quando ci siamo seduti a tavola per la cena e sono sempre più basito. Chi è quella oca con dei bellissimo occhi ambrati e i riccioli ribelli che mi piacciono tanto? Riesco a stento a riconoscerla!
Devo fare qualcosa per parlarle: appena si alza, la seguo.
Manco mi avesse letto nel pensiero! Si sta alzando..
Mi alzo anche io quatto quatto e mi dirigo con noncuranza nella sua direzione. Darò nell’occhio?
Cerco di richiamare la sua attenzione, ma non ne vuole sapere. Non si accorge della mia esistenza, possibile? Di solito sono una calamità naturale per le ragazze. È anche per quello che mi piace. Lei è diversa. Non ti sbava dietro e non fa l’oca. O almeno, non lo faceva fino a questo momento.
-Granger!-
Si gira con un sorriso radioso e quando si accorge che sono io, si spegne.
-Malfoy.-
-Come stai adesso?-
Dal suo sguardo allarmato capisco che crede stia scherzando o la stia prendendo in giro.
-Benissimo grazie. E come mai ti interessa?- mi chiede guardinga.
-Così, per sapere. Ieri eri così triste e volevo vedere se ti era passato, tutto qui.- dico con spavalderia. Grazie al cielo, non sono la Donnola, altrimenti a quest’ora, le mie orecchie sarebbero di un rosso acceso!
-Tutto apposto, ti ringrazio- dice soppesando le ultime due parole.
Mi sa che sarà più difficile del previsto.

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Capitolo 4
*** 4. ***


Credo che per oggi sia abbastanza- penso, dirigendomi verso i dormitori.
Una voce improvvisa mi desta dalle riflessioni. Malfoy. Ancora.
Finge che gli interessi di me. Ma perché lo fa?
-Ok. Ma perché stavi male?- mi chiede incuriosito
-Questi non sono affari tuoi.-
Mi rivolge  un ghigno divertito. –è per la Donnola, non è vero? Povera Granger, destinata ad avere come avversaria Lavanda. Ti brucia che lei  possa avere Ron e tu no?-
-E tu invece? Condannato ad essere cattivo per sempre, senza uno straccio di vero amico o di una ragazza che ti voglia davvero. Ti brucia non avere un cuore?- sputo ogni parola con la stessa cattiveria con cui mi ha ferito, e ce la faccio.
L’ho lasciato senza parole e di questo sono orgogliosa. Soprattutto perché ha centrato nel segno con me e sto peggio di prima. La finta euforia che ho sbandierato per tutto il giorno, è svanita.
-A dir la verità, mi brucia averne uno, perché mi costringe a stare qui ed ascoltarti.- conclude con una nota amara nella voce.
Non so più che dire e non ce né neanche bisogno, perché se ne sta già andando. Stava forse cercando di farmi capire qualcosa? Sono rimasta in mezzo al corridoio, dove lui mi ha lasciato e mi torturo le labbra, mordicchiandole.
Una vocetta petulante mi distrae. Lavanda sta cinguettando con Ron a pochi metri da me. Me ne vado indignita e il pensiero per Malfoy è già sepolto, sostituito dalla tristezza per Ron.
Arrivo nel dormitorio, ancora triste, ma trattengo le lacrime. Non ho intenzione di dare questa soddisfazione a Malfoy.
Malfoy! Improvvisamente mi ritorna in mente il nostro incontro di poco fa e arrossisco leggermente. Ma che sto facendo? No, no e ancora no!
È meglio dormire, perché domani ho tante cose da fare per continuare il mio piano.
 
***********************
-E tu invece? Condannato ad essere cattivo per sempre, senza uno straccio di vero amico o di una ragazza che ti voglia davvero. Ti brucia non avere un cuore?-
Mi sento come se delle lame affilate mi trapassassero il cuore. Mi manca il respiro e sto male. Mi ha punto sul vivo. Tutti i miei punti deboli. Ma lei si sbaglia, io ce l’ho un cuore. Altrimenti perché cercare di cambiare la mia natura per lei? Non sarei nemmeno qui se non fosse per questo stupido cuore.
-A dir la verità, mi brucia averne uno, perché mi costringe a stare qui ed ascoltarti.- e con questo la lascio di sasso, e me ne vado. Sono ancora scosso per le sue parole e per le mie. Chissà se ha capito. Mi pare di aver notato un leggero rossore salire alle sue guance, ma non ne sono sicuro. Sono così svelto ad andarmene che quasi non mi accorgo della Donnola e della Oca.
Ma lei sì, se n’è accorta. E il rossore di poco prima viene sostituito da un triste sguardo velato.
Non voglio indugiare oltre a guardarla, non sopporterei di vederla piangere, ancora.
Torturato dal pensiero di lei triste, vado nel mio dormitorio.

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Capitolo 5
*** 5. ***


Mi alzo la mattina che mi sento meglio. Sono inebriata da un sogno che ho fatto, anche se non ricordo chi ne faceva parte. Ho sognato che un ragazzo, uno che conosco bene, si dichiarava e successivamente mi attirava a sé. È stata una sensazione stupenda, e credo che il protagonista sia Ron, l’unico di regalarmi delle emozioni così grandi. Credevo che fosse reale, tant’era bello. Però, non capisco perché, ma non riesco a ricordarmi chi era? Il viso era bello e gli occhi chiari, ma non ricordo altro..
Vado nei bagni, prima di scendere a colazione, per l’appuntamento che ho con le ragazze e infatti le trovo lì. Come promesso, hanno portato tutte i loro trucchi e siccome non ne ho neanche uno, mi ritrovo a sbattere le ciglia con aria triste per farmi prestare i loro e farmi truccare da loro.
Grazie al cielo, non è Lavanda a toccarmi, perché ho paura che se si avvicina, le cancello dalla faccia, quel sorriso impertinente della serie “iohoRonetuno”. Non la reggo. Immersa nei miei pensieri, non mi accorgo che Calì ha smesso di “pitturarmi” la faccia e mi ordina di guardarmi allo specchio.
Quando mi giro, vedo una ragazza riflessa. Una ragazza carina che mi sorride e ha un’aria familiare. Solo a quel punto mi riconosco e rimanga estasiata. Wow. Sembro un’altra e il cambiamento mi piace.
I capelli sono l’unico problema, così crespi e ribelli. Ma ho una soluzione anche per quelli e dovrò ripristinare un vecchio sistema. Per stamattina però è abbastanza, così mi dirigo a colazione e, invece di stare con le ragazze, mi dirigo verso Ron ed Harry.
Per un primo momento sembra che in parte a loro, si sia seduta un’estranea, infatti non mi degnano di uno sguardo e mi trovo costretta ad attirare la loro attenzione.
-Ehm, ehm- tossicchio in una perfetta imitazione della Umbridge,- Buongiorno, ragazzi.- Mi fissano entrambi senza dire una parola-
-Wow Hermione, stai alla grande- esordisce Harry.
-Grazie- gli sorrido.
-Si, ehm, stai bene- balbetta Ron. Certo, da lui non potevo certo aspettarmi un complimento! Però noto con piacere che ha le orecchie rosse.
Per non esagerare, li saluto entrambi e torno verso le Oche. Se non facessero mille risolini in continuazione, probabilmente potremmo essere davvero amiche.
 
***********************
Mi alzo, piuttosto contento, nonostante ieri sera. Ho sognato Hermione e, soprattutto, ho sognato di confessarle tutto.
Il bacio è stato come me lo ero immaginato, peccato che mi sia svegliato.
Aiuto, sto diventando un sentimentale!!
Scendo a colazione e, dopo aver salutato la mia Casa, mi siedo. Spilucco il cibo, ripensando al sogno, quando Tiger mi urta bruscamente un viaggio.
-Che vuoi?!- sputo.
-Guarda la Granger. Ah ah- grugnisce lui.
Mi giro a guardare nella direzione che mi ha indicato e rimango a bocca asciutta.
È molto diversa dal solito, è truccata. Non che di solito non sia bella, ma oggi è.. Wow. Anche Weasley se n’è accorto, infatti le sue orecchie arrossiscono violentemente. Quanto è patetico! Mai quanto me, però. Almeno lui non la spia, almeno credo.
Cerco di continuare a mangiare e ignorarla, ma non riesco a farne a meno. Ogni 2 secondi alzo lo sguardo per ammirarla. L’unica cosa che è rimasta uguale, sono i suoi capelli. Sempre indomabili e così belli!
Le ore di lezione passano molto lentamente, soprattutto perché sto pensando a qualche nuovo approccio per la Granger, ma non mi viene in mente assolutamente niente. E io che credevo di essere intelligente.

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Capitolo 6
*** 6. ***


Le lezioni passano piuttosto velocemente, anche se sono parecchio distratta e non è da me. Continuo a spiare Ron, che mi guarda in continuazione. Veramente non è l’unico. Praticamente tutti mi fissano, come se mi vedessero per la prima volta. Sono molto imbarazzata, ma anche contenta! Quali magie può fare il trucco?
Finalmente l’ultima ora di lezione-penso. Non sono mai stata così felice di terminare le lezioni della giornata. Voglio finire il lavoro che ho iniziato e non sarà affatto facile.
Terminata la lezione, vengo richiamata dalla professoressa McGranitt che –parole testuali- “nota con dispiacere che sono stata distratta tutta la lezione”. Dopo essermi scusata, cancello il finto sorriso dalla mia faccia e me ne vado infastidita.
Raggiungo il bagno delle ragazze, dopo essere passata dalla biblioteca, e lì comincio a lavorare.
Oddio-penso- questa pozione è più complicata di quanto la ricordavo. Non sarà pronta subito, ma un paio di giorni posso aspettare.
La porta si apre e, per un attimo, temo sia Malfoy. Invece è Harry.
-Ehi, ma che ti succede ultimamente?-
-Niente, perché?- rispondo, con finta noncuranza.
-Ti trucchi, fai amicizia con le Oche, sei distratta e corri in bagno dopo le lezioni. Ti droghi per caso? Siamo amici e posso aiutarti a smettere!- dice con un sorriso.
-No, voglio solo cambiare.. – e lascio la frase in sospeso, non avendo altro da dire.
I suoi occhi si illuminano improvvisamente e mi guarda con un sorriso divertito.
-è per Ron, vero? Hermione, non credevo ti piacesse così tanto..-
-Anche se fosse? Non sono cavoli tuoi.. E poi per te è facile, a Ginny piaci già, peccato che siate troppo codardi per confessarvi. Io a Ron non interesso minimamente e ho intenzione di cambiare per lui..-
Alza un sopracciglio.
-Io non piacio a Ginny..- e arrossisce violentemente.
-Si dai, come vuoi. Però non dirgli niente, intesi?-
-Non ce n’è bisogno, credo se ne sia già accorto. Non vedevi come ti guardavi stamattina? –
-Ho notato qualche sguardo, ma niente di più..-
-Ma se ti ha spogliata con gli occhi!- ride
-Harry!-
-è vero..- dice a mo’ di scusa- comunque adesso vado, si starà chiedendo dove sono finito-
-Ok, ci vediamo dopo. E stai zitto, mi raccomando!- urlo, ma non credo mi abbia sentito, se n’è già andato.
Rimasta sola, continuo la mia pozione e, come al solito, corro con la fantasia. Torno al sogno di questa notte, ma i ricordi si sono già affievoliti.. Adesso non sono più così sicura che sia Ron quello che ho sognato.. Ma chi altro potrebbe essere?
Improvvisamente mi balena davanti agli occhi, l’immagine di Malfoy e la cancello all’istante. Come può essermi venuto in mente lui? Io lo detesto.
È cattivo, spregevole da sempre con me, e crede di avere tutte ai suoi piedi. Disprezza  tutti quelli che non hanno il sangue puro ed è odioso.
Non potrebbe mai piacermi uno come lui- penso.
Ron, al contrario, è sbadato, tenero, non ne combina mai una giusta ed è mio amico. Mi vuole bene e, sono sicura che ha dei sentimenti.
Come si fa ad essere così senza cuore come Malfoy? Se fosse più gentile con me, forse potrei anche aiutarlo a trovare la ragazza, è così solo.
Subito mi pento di averlo pensato, a me che importa? È solo per colpa esclusivamente sua, perché se fosse meno stronzo, probabilmente attirerebbe tutti visto il suo bell’aspetto. Quegli occhi grigi, freddi come il ghiaccio, i capelli biondo platino, quel fisico sicuramente scolpito e marmoreo..
Le urla di Mirtilla Malcontenta mi riportano bruscamente alla realtà. Per fortuna, altrimenti avrei fantasticato sul fisico di Malfoy, per quanto ancora?
Grazie al cielo è spregevole come persona, altrimenti mi ritroverei innamorata di lui invece che del dolce Ron.
Esco finalmente dal bagno, vista l’ora, e vado verso la Sala Comune. Ovviamente trovo Harry e Ron, che stranamente, si tiene a debita distanza da Lavanda. Che abbiano forse litigato?
-Ciao ragazzi-
-Ciao- mi rivolge un enorme sorriso, Ron.
-Herm- mi schiaccia l’occhio Harry.
La mia occhiataccia basta ad ammonirlo.
-Dove sei stata tutto il giorno?- mi chiede con interesse Ron.
-Beh.. Studiavo.. In biblioteca.. Sai, sono indietro..-
-Tu indietro? Potevi trovarti una scusa migliore! Sono passato dalla biblioteca, ma non c’eri- risponde Ron.
Aiuto, che faccio adesso? Cerco di divagare..
-Perché mi cercavi?-
Stavolta è il suo turno di balbettare e gli arrossiscono improvvisamente le orecchie.
-Beh, devo parlarti di una cosa..- dice ad occhi bassi.
Mi si illuminano improvvisamente gli occhi.
-Dimmi-
-Non qui, vieni con me- si alza, sempre senza guardarmi in viso e mi tira per un braccio. Mi sento attraversata da una leggera scossa elettrica e il mio cuore fa un salto.
-Certo..- balbetto. Ormai pendo completamente dalle sue labbra.

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Capitolo 7
*** 7. ***


-Ci possiamo fermare?- gli chiedo con il fiatone.
-Certo, qui va benissimo.- risponde con un luccichio negli occhi.
Siamo arrivati ai giardini. Mi indica con un dito un posto per sedermi e lo faccio.
Si siede accanto a me e mi guarda, per la prima volta, intensamente.
Arrossisco inebetita e non dico niente, deve iniziare lui a parlare.
-Beh..- inizia, con le orecchie rosse- ho una cosa da dirti.. Da molto tempo.-
Continuo a stare zitta, mi limito a fissare quei bellissimi occhi azzurri e mi ci perdo. Devo stare più attenta, ho paura di non riuscire a capire quello che deve dirmi.
-Tu mi piaci Hermione.- e lo dice guardandomi fisso negli occhi.
Conciso. Dritto al punto. Non è da lui.
-Desidero dirtelo dal primo momento in cui ti ho vista, ma non ne ho mai avuto il coraggio- continua.
Anche tu mi piaci, Ron- sussurro.
Si sta avvicinando, così tanto che posso contare le lentiggini sul suo naso.
Posa delicatamente le labbra sulle mie, quelle labbra che ho tanto atteso e sognato, scolpite nel marmo. Mi bacia, prima insicuro e poi sempre più forte. Mi bacia e questo è il momento più bello della mia vita.
 
***********************
La mia giornata è stata piatta, noiosa. Non ho avuto modo di parlarle e non ci siamo nemmeno incrociati. La osservavo da lontano, ma questo non conta.
Ormai è giunta la sera e sono nella Sala Comune. Blaise mi parla, ma non riesco a sentirlo, sono troppo distratto.
-Draco, ma che diavolo ti prende ultimamente?- mi chiede lui infastidito.
-Nulla. Sono pensieroso.-
-C’entra una ragazza? Naa, non puoi, tu, essere innamorato..-
-Mi deludi, dimostri di conoscermi molto poco.- dico seccato e mi alzo. Decido di fare una passeggiata e ignoro le proteste di rimanere da parte di Zabini. Ho bisogno di aria fresca.
Raggiungo i giardini e cammino lentamente, calciando i ciottoli sulla mia via.
Sento delle voci provenire dal centro, sulla fontana. Ci sono sedute due persone. Una è Weasley, lo riconosco da quella ridicola testa rossa.
L’altra è Lavanda, sicuramente. Continuo a camminare, fino a quando le voci si fanno più vicine e, invece dello starnazzare che mi aspettavo, sento una voce melodiosa, che da molto tempo a questa parte, tormenta i miei sogni.
Mi blocco all’improvviso. Sento soltanto il suono del cuore che mi batte furiosamente nel petto e cerco di isolarlo, concentrandomi sulle voci.
Quella della ragazza è mostruosamente simile a quella della mia Granger.
Voglio accertarmene, perché non riesco a crederci. Mi nascondo dietro una colonna e mi sento un guardone.
La mia  mezzosangue, è da sola con lui nel giardino. Vabbè, stanno solo parlando, e sono amici da una vita.
Sono troppo lontano per sentire le loro parole, ma perfettamente vicino per vedere la scena che mi si presenta davanti agli occhi.
Gli si avvicina pericolosamente alla bocca, la stessa che mi fa fremere di desiderio ogni volta che la guardo, e lei lo asseconda. Non si sposta, ma si avvicina a sua volta.
Sto male e voglio andare via, fuggire dalla vista di quei due, che mi ferisce profondamente. Sto per andarmene, ma torno indietro. Sono attratto perversamente da quella scena. Il modo in cui la stringe è lo stesso modo che avrei usato io mille volte, se lei me lo avesse permesso. Quei boccoli ribelli che avrei tanto voluto scostare dal suo viso, vengono toccati da lui.
Inizio a correre e non mi importa nemmeno del rumore che faccio. Calcio violentemente i sassi e probabilmente a quell’ora si saranno accorti di non essere soli. Ma sono troppo lontano per scoprirlo, e non ho intenzione di tornare indietro per accertarmene.
 
 
**Spazio Autrice**
TeRrOrIsTaMoRa92: il tuo commento è stato molto originale e mi ha fatto sorridere. Cercherò di aggiornarla di frequente e grazie per aver recensito ^^
 Martyfred: era proprio quello il mio scopo, perché essere ricambiati subito è troppo facile e poi lei lo odia, e non è semplice passare dall’odio all’amore. Grazie per aver seguito la mia storia, spero che continuerai a farlo ^^
Crawloutofthesea: Grazie ^^ spero che anche il seguito riesca a entusiasmarti!
 
Un bacio a tutte. Lau

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Capitolo 8
*** 8. ***


Ci stacchiamo all’improvviso e ci guardiamo. Sono sicura di aver sentito qualcuno correre via.
-Hai sentito anche tu quel rumore…?- mi precede lui.
-Sì.. Che cos’era?-
-Non lo so. Ma chisseneimporta!- sorride e mi fa arrossire.
-è tardi, Ron.. Andiamo verso la Sala Comune- lo guardo invitante.
-Certo, andiamo- mi prende per mano e ce ne andiamo insieme.
Stiamo quasi per raggiungere la nostra meta, quando sento la voce di Lavanda. Sono sicura che l’abbia sentita anche lui, perché mi lascia la mano e un secondo dopo, infatti, ce la troviamo davanti.
-RON! È tutta la sera che ti cerco!- ocheggia lei, saltandogli addosso.
Non riesco a muovere un muscolo, sono ferita.
Le orecchie di Ron sono già rosse e scommetto che il suo imbarazzo è dovuto alla mia presenza. Mi sento improvvisamente vuota e non so se fuggire o restare a sorbirmi la scena.
Lavanda, che si accorge di me soltanto adesso, mi rivolge uno sguardo accusatorio.
-E tu cosa ci fai qui, Hermione?- sputa, guardandomi dall’alto in basso.
-Niente, infatti me ne stavo andando- rispondo gelida, camminando diretta ai dormitori.
Ron non dice niente e mentre mi allontano sento che la mia presenza ha acceso una discussione tra di loro e, malgrado la situazione, mi sfugge un sorriso.
Appena fuori dal loro campo visivo, inizio a correre, con le lacrime che mi rigano il viso. Piango perché mi sono illusa. Piango perché probabilmente erano tutte frottole. Piango perché sono stanca di essere sempre presa in giro.
*
Come molte altre mattine, mi sveglio con gli occhi rossi. Anche ieri mi sono addormentata piangendo. Quando finirà questa storia? Mi alzo di malavoglia e mi costringo a fare una doccia. Ho bisogno di un getto d’acqua gelata.
Incontro Ron prima di andare in Sala Grande per la colazione e mi costringe ad ascoltarlo.
-Hermione. Posso spiegarti.-
Che stupida frase fatta, tipica dei film, quando il traditore, non sa cosa dire. Di solito è susseguita da “non è come sembra” se la situazione è grave.
-Non è come sembra- continua.
Come non detto.
-Non gliel’ho ancora detto, ma lo farò a breve. Lavanda è una ragazza così fragile, devo fare con calma. Ti prometto che la lascerò, io amo te.-
So che non dovrei credergli, lo so benissimo. Ma i suoi occhi sono imploranti e scavando nell’immenso azzurro, scorgo del vero. Mi farà del male. Voglio rischiare.
Darei il mondo intero per poter baciare, ancora una volta, quelle labbra perfette.
Sto in silenzio, ma lo attiro a me e il nostro desiderio affiora. So che è vero, lui mi ama, lo sento da come mi bacia e da come mi stringe.
Ho intenzione di credergli, e lo farò.
Raggiungiamo insieme la Sala Comune, anche se a debita distanza.
Mi siedo e mangio come se niente fosse, sentendomi addosso lo sguardo di qualcuno. Credendo sia Lavanda, alzo a mia volta gli occhi e incontro due occhi grigi. Una leggera scarica elettrica mi attraversa e distolgo immediatamente lo sguardo.
Draco Malfoy mi stava guardando. Lo spio ancora una volta. Anzi, fissando, perché non distoglie nemmeno lo sguardo! Che ha da guardare?
 
***********************
Vado ancora nella Sala Comune e incontro Blaise, di nuovo.
-Il tuo umore sembra addirittura peggiorato, che è successo?- inizia.
Decido di raccontargli tutto, ho bisogno di sfogarmi con qualcuno.
Inizio con un –Credo di essermi innamorato- e continuo la storia fino alla fine, omettendo però che la ragazza è la Granger.
-E chi è questa ragazza così speciale?- mi chiede.
Proprio la domanda a cui non avrei voluto rispondere, ma che purtroppo era inevitabile. Che faccio, glielo dico oppure no? Se è un amico mi capisce. Se è una serpe non lo fa.
Decido di dirglielo, tanto lo scoprirà prima o poi, la fisso sempre.
-è la Granger- dico con un filo di voce.
Scoppia in una sonora risata e si batte addirittura le mani sulle ginocchia! Poi mi guarda e capisce che non sto scherzando. Il mio sguardo non potrebbe essere più serio di così.
-DICI SUL SERIO?!- urla.
-sì, c’è qualcosa di strano?- sussurro.
-Beh, direi di sì, dato che la insulti dal primo anno a Hogwarts, ma a quanto pare, sono dettagli irrilevanti, giusto?-
-Ho cambiato idea-
-E come mai?- il suo tono si è fatto più basso, ho scatenato la sua curiosità.
-Non lo so. So solo che mi devi aiutare.-
Dopo un lungo sguardo riflessivo, acconsente con un cenno della testa e da questo gesto capisco che mi comprende. Ha accettato la notizia è mi aiuta. Probabilmente, se non fossi dei Serpeverde, gli salterei al collo e gli urlerei “ti voglio bene, migliore amico.”
Ma siccome questo non è possibile, mi limito a una sonora pacca sulla spalla e me ne vado a dormire.
 
 

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Capitolo 9
*** 9. ***


ATTENZIONE:
Il capitolo precedente è stato aggiornato, rispetto a ieri sera ;)

Mi sveglio più tranquillo, oggi. Ho Blaise che mi può aiutare e sento che lei sarà mia, un giorno.
Mentre scendo a colazione, vedo ancora quei due che si baciano, in un angolo. Non li ha visti nessuno, eccetto me. Ma perché erano così nascosti?
Con questi quesiti nella testa, giungo in Sala Grande e mi siedo accanto a Blaise.
-Ecco il primo aiuto che mi servirebbe da te-
-Dimmi tutto.-
-Devi sapere se Hermione- e a quel punto Zabini ha un sussulto- e Weasley stanno insieme.
Fa un cenno di assenso con la testa e, finita la colazione, ci dirigiamo entrambi verso Erbologia. Grazie al cielo, non con i Grifondoro, ma con i Corvonero.
Blaise parte all’attacco e si informa dalla sorella di Calì Patil, Padma.
Appena torna verso di me, ha una faccia sconcertata, e so che la notizia non mi piacerà.
-Non sono insieme- dice con lo sguardo perso.
Come no? Mi sarei aspettato il contrario.
-E lui sta ancora con Lavanda- prosegue.
A quel punto capisco perché ieri sera erano ai giardini. E perché stamattina non li ha visti nessuno. Lavanda è la ragazza di Ron. Ed Hermione l’amante.
*
L’ora passa in fretta, dopo la notizia ricevuta e arriva il momento di fare pozione, con i Grifondoro.
Arriviamo in Aula, ovviamente, in ritardo. Ma altrettanto ovviamente, Piton non ci dice nulla e fa un gesto vago con la mano per indicarci i posti.
Rivolgo lo sguardo a Hermione e mi accorgo che ha gli occhi rossi. Ancora. Ho intenzione di seguirla e stavolta sarà diverso. La consolerò e farò in modo che si fidi di me. Non voglio più essere costretto a guardare le lacrime rigare il suo viso senza fare niente.
Come mi aspettavo, finita la lezione, fugge.
Le sto dietro senza farmi vedere, ma conosco già la sua destinazione. Il bagno delle ragazze.
Entro subito dopo di lei e sento dei sommessi singhiozzi provenire dal primo bagno. Busso.
Niente.
-Hermione?- la chiamo. È la prima volta che la chiamo per nome. Lei se ne deve essere accorta, infatti apre.
Una Granger con gli occhi rossi e il naso altrettanto mi si presenta davanti alla porta.
-Stai bene?-
Fa un cenno di diniego con la testa.
-Perché ti interessa?- singhiozza.
-Questo non ha importanza.- e provo ad abbracciarla.
Lei mi guarda stranita e si capisce che non comprende la situazione, né tantomeno perché io cerco di consolarla.
Deve essere davvero distrutta però, perché si avvicina e, invece di opporre resistenza, si fa abbracciare.
Mi piange sulla spalle e io non so cosa fare. Non ho mai dovuto consolare nessuno e ho paura che un gesto sbagliato potrebbe rovinare tutto.
Ci sediamo sul duro e freddo pavimento.
Le chiedo cosa è successo e, singhiozzando, me lo racconta.
È troppo debole addirittura per chiedersi cosa ci faccia io lì, mi dice.
Per tutto il tempo rimane tra le mie braccia e, anche se il suo cuore appartiene a un altro, riesco comunque a percepire il mio che va a mille.
Da quanto tempo aspetto questo momento? Se un suo abbraccio mi provoca tutto questo, non oso immaginare un suo bacio.
Passo il resto delle lezioni in bagno, con una bellissima Hermione tra le mie braccia e con tutta la camicia intrisa delle sue lacrime.
 
***********************
Raggiungiamo l’aula di Trasfigurazione e, la mia idilliaca fantasia, viene spezzata dalla realtà. Durante la lezione, Ron sta con Lavanda e io sto malissimo.
Ho deciso di credergli, ma non posso sopportare di vederli insieme. Sento le lacrime affiorare veloci, ma le ricaccio indietro. Non è il momento.
Harry mi guarda e capisce all’istante, ma non dice niente.
L’ora successiva mi dirigo in aula di Pozioni. Non alzo la mano neanche una volta e non mi interesso dell’argomento. La mia priorità è non piangere in classe. Non oso immaginare cosa farebbe Piton o cosa direbbe. Non sopporterei l’umiliazione.
Giunta al termine della lunghissima lezione, mi accorgo che non posso più resistere e corro in bagno. Non mi interessa se salto le lezioni, mi basta sfogarmi e non vedere più quei due, insieme.
Ho appena il tempo di chiudermi nel bagno, quando qualcuno bussa alla mia porta.
-Hermione?- mi sussurra una voce. Potrei giurarci, mi sembrava quella di Draco, voglio dire, Malfoy. Ma da quando mi chiama per nome? Non può essere lui.
Apro il bagno e un bellissimo biondo in camicia mi si para davanti.
Voglio cacciarlo via, voglio che se ne vada. Dalla mia bocca però, non esce alcun suono. So che se inizio a parlare, di conseguenza, inizio anche a singhiozzare.
Sto in silenzio e inizia la sua raffica di domanda. Quando capisce che deve stare zitto, cerca di abbracciarmi.
In un’altra situazione probabilmente, gli darei uno schiaffo, ma non ci riesco.
Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno, e se quel qualcuno corrisponde a Draco Malfoy, mi faccio anche abbracciare.
Non capisco perché si trovi lì, ma a quanto sembra non ha intenzione di dirmelo, quindi non tocchiamo l’argomento e mi lascio cullare dalle sue braccia, mentre gli racconto tutto.
La sua stretta è delicata, ma salda. Forse ha paura che gli sfugga e vada a raccontare che è una checca? Pare di sì, ma è ovvio che non lo farò.
Anche perché, non lo considero tale. In questo momento io sono Hermione e lui è Draco. La Granger e Malfoy sono momentaneamente svaniti, come la mezzosangue e il purosangue.
Passiamo il resto delle lezioni così. Gli imbratto la camicia di lacrime, ma non sembra farci caso, anzi. Sembra addirittura che gli piaccia questo mio avvicinamento.

**Spazio Autrice**
Crawloutofthesea: sei troppo carina con me ^^ cercherò di aggiornare sempre!
barbarakbarbarak: un po' di pazienza e il biondino si farà avanti ^^


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Capitolo 10
*** 10. ***


Ha pianto così tanto, da addormentarsi tra le mie braccia. La guardo dormire, è stupenda. Sento il suo cuore battere con ritmo regolare e mi ritrovo a contare i battiti.
Non so cosa fare. Dovrei portarla al suo dormitorio, però non conosco la parola d’ordine e se mi vedono i suoi amichetti sarebbe un guaio.
Opto per portarla nella mia stanza, non che mi dispiaccia.
La prendo in braccio e la porto in camera. La adagio sul letto.
Approfitto di questo momento per sdraiarmi accanto a lei e accarezzarle i capelli.
Non si accorge di nulla e continuo fino a quando non mi addormento insieme a lei.
*
Mi sveglio improvvisamente. Non è stato un sogno, lei è davvero qui con me.
La nostra posizione è cambiata, mi sta abbracciando lei.
Ha la testa appoggiata sul mio petto e dorme profondamente. Forse mi ha scambiato per il suo cuscino.
Resto a guardarla e ho l’improvvisa voglia di baciarla.
Una voce dentro di me mi urla di non farlo, ma l’attrazione è troppo forte e poso delicatamente le labbra sulle sue. Sta ancora dormendo profondamente, quindi non si sarà accorta di nulla.
Dopo un po’ di istanti, apre gli occhi e incontro quelle iridi ambrate che ho tanto desiderato.
-Alla buon ora-
Sussurra il mio nome e, pronunciato da lei, è davvero bello.
Si accorge di essere abbracciata a me e si scosta. Sono leggermente ferito, ma non lo lascio trasparire.
Ovviamente, mi chiede spiegazioni. Vuole sapere il motivo per cui sono cambiato e decido di dirglielo, sono stanco di guardarla da lontano.
-Mi sono innamorato- dico. Ma prima che possa proseguire, vengo interrotto bruscamente da una voce che conosco fin troppo bene.
-Ciao ragazzi, disturbo?- esordisce amabilmente Blaise.
Gli scocco un’occhiata furiosa, ho i nervi a fior di pelle.
Prima di prenderlo per il collo però, accompagno Hermione, che mi chiede di fargli strada.
La accompagno, ma per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio. Non riesco a finire il discorso che avevo iniziato, l’atmosfera è terminata. E non so se riuscirò mai a dirglielo, ormai.
Torno verso il dormitorio con un’importante decisione presa: devo prendere a pugni il mio migliore amico.
***********************
Mi sveglio e mi ritrovo in camera. Peccato che non sia la mia stanza. Come ci sono arrivata qui? Le tende del letto a baldacchino sono color verde e argento. Serpeverde.
Ho un sussulto quando mi accorgo chi ho in parte. Sono stretta a lui e ho la testa appoggiata sul suo petto. Mi stringe a sua volta e se mi muovo, lo sveglio.
Ho l’occasione di guardarlo da vicino e vengo estasiata da quello che vedo.
I capelli biondi sono scomposti sul cuscino e mi viene l’impulso, che fermo immediatamente, di accarezzarli. Gli occhi sono chiusi, grazie al cielo. Non riuscirei a reggere lo sguardo, dall’imbarazzo, soprattutto nello stato in cui siamo. Ha le ciglia lunghe ma così bionde, da essere praticamente trasparenti.
La bocca è chiusa e, nonostante non sia particolarmente carnosa, penso a come sarebbe baciarla. Arrossisco imbarazzata e scaccio il pensiero. Si sta muovendo.
Chiudo immediatamente gli occhi e fingo di dormire. Capisco che è sveglio e sta valutando la nostra posizione.
Si immobilizza, invece di scostarsi. Ho la sensazione che mi stia guardando, sento le mie palpebre chiuse bruciare dal desiderio di aprirsi per incontrare i suoi occhi.
E invece le tengo chiuse. Sto valutando l’opportunità di aprire gli occhi, ma non saprei cosa dire. Passano alcuni attimi e sono curiosa di sbirciare cosa stia facendo.
Non ho il tempo di finire il pensiero. Sento improvvisamente qualcosa posarsi sulle labbra e a quel punto capisco che mi sta baciando. Molto delicatamente, come se avesse paura di rompermi.
È così delicato che ho paura di averlo sognato. So solo che ho l’impulso irrefrenabile di ricambiare il bacio e stringerlo a me. Esattamente com’è iniziato però, finisce e si allontana.
Aspetto un minuto e apro gli occhi, fingendo di essermi appena svegliata.
-Alla buon ora-
-Draco?-
Ha un sussulto. L’ho chiamato per nome, involontariamente.
Sono ancora stretta a lui e, nel momento in cui me ne accorgo, mi alzo.
-Ti sei addormentata e ti ho portato in camera mia. Ti avrei portato nella tua Sala Comune, ma non mi è permesso entrare e non credo che i tuoi amici avrebbero gradito- mi spiega con una nota amara nella voce.
-Draco io.. Grazie.- gli sussurro.
-Di niente.- e sorride. Non l’ho mai visto sorridere e me ne accorgo solo ora. È bellissimo.
-Ora che sono lucida, te lo chiedo. Perché hai fatto questo per me? Tu mi odi-
-Forse prima era così, ma adesso non più. –
-Cosa è cambiato?-
-Io- mi risponde con un filo di voce.
-E perché sei cambiato?-
-Mi sono innamorato- e mi guarda intensamente. Sto per fare la domanda tanto attesa, quando fa la sua entrata di scena, Zabini.
-Ciao ragazzi, disturbo?- esordisce con un sorriso apertissimo.
-No- sibila Draco, scoccandogli un’occhiata feroce.
-Me ne stavo giusto andando- dico io.
Mi alzo decisamente imbarazzata e lui fa lo stesso.
-Mi fai strada?-
Annuisce e ci incamminiamo. Non accenniamo più al precedente discorso.

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Capitolo 11
*** 11. ***


Vado verso la mia stanza, molto pensierosa. Mentre stavo con Draco, mi sono completamente dimenticata di Ron, ma è stato un attimo.
Ora che sono sola, i miei sentimenti per lui sono riaffiorati.
Ron mi piace da tempo e ho desiderato per tanto tempo diventare la sua ragazza. Ma ora c’è anche Draco che è così carino con me.. Devo smetterla.
Io amo Ron e solo perché Draco è stato gentile con me, non vuol dire che adesso devo innamorarmi di lui.
Però ti ha baciata- mi dice una vocina dentro di me- e ti è anche piaciuto.
Non ci capisco più niente, sono confusa.
Ho bisogno di arrivare più a fondo di questa situazione.
Invece di andare nei dormitori, decido di andare in Sala Comune. Mi siedo sul divanetto davanti al camino. Mentre guardo la fiamma mi torna in mente il bacio con Draco. Avrei tanto voluto ricambiarlo. Il sangue mi bruciava nelle vene del desiderio. Era un bisogno fisico e mi attraeva irrimediabilmente. Se non si fosse scostato, probabilmente gli sarei saltata addosso.
Arrossisco al pensiero.
Hermione non va bene. L’ho sempre odiato e adesso i miei sentimenti stanno cambiando. Com’è possibile che in così poco tempo abbia cambiato opinione di lui? O è soltanto un illusione per non pensare al ragazzo di cui sono realmente innamorata, Ron?
Come se mi avesse sentito, fa la sua entrata.
-Hermione, è tutto il giorno che ti cerco- si avvicina a me e mi bacia.
Un bacio appassionato di Ron mi provoca i brividi, mentre il bacio che mi ha dato Malfoy, così leggero e neanche un vero bacio, mi ha acceso il fuoco nelle vene. Significa qualcosa? Magari sto correndo con la fantasia.
-Ho saltato le lezioni- rispondo, quando si stacca da me.
-Tu hai fatto cosa?- mi guarda allucinato.
-Ho saltato le lezioni- scandisco bruscamente. Che mi prende? Perché lo tratto male?
-Ehi, stai calma- mi riprende lui.
Questo mi fa imbestialire. Dovrei stare calma? Ha il coraggio di dirmi di stare calma?! Mi usa quando non c’è nessuno e sta con Lavanda davanti agli altri e io non dovrei scaldarmi?!
-Dovrei stare calma? Come ti sentiresti a essere usato da qualcuno che si vergogna di te in pubblico e ti usa quando siete soli?- urlo fuori di me.
-Hermione, io non ti uso. Io amo te. Te l’ho detto, devo trovare il modo giusto per lasciare Lavanda.-
-E quanto devo aspettare ancora? Quanto devo soffrire vedendo te con lei?-
-Amore, giuro che sistemerò la faccenda al più presto- dice quasi implorante e mi attira a sé.
*
Mi sto rigirando nel letto da parecchio ormai, sono le 2 passate. Sono agitata, mi sento presa in giro da Ron, mi sento in balia di nuove emozioni per Draco..
Decido di alzarmi, tanto non riesco a dormire. Sgattaiolo fuori e vado nei dormitori maschili. Senza farmi sentire da nessuno, sveglio Harry.
-Ma che ci fai tu qui?- mi guarda assonnato.
-Ho bisogno di te, ti prego- lo imploro.
Acconsente a scendere dal letto e seguirmi e ci dirigiamo verso le cucine. Ho voglia di bere qualcosa, tanto il sonno mi è passato.
Harry ormai sveglio del tutto, accetta il tè che gli porgo. Per un paio di istanti rimaniamo in silenzio e l’unico rumore è quello del cucchiaino che mescola lo zucchero nella bevanda.
-Spiegami che ti succede. Mi sono accorto che oggi sei fuggita e ho altrettanto notato che Malfoy ti ha seguita.-
Faccio un profondo respiro.
-Ron mi ha detto che gli piaccio.-
-Beh non è fantastico?- mi sorride.
-Sta ancora con Lavanda.-
A quel punto si rabbuia.
-Soffro a vederli insieme- continuo – e mi ha promesso che la lascerà al più presto. Quando ci ragiono razionalmente, mi sento una folle a crederci e vorrei prenderlo a schiaffi. Ma quando lo vedo e giura di amarmi, non riesco a fare a meno di credergli-
-Capisco.-
-Harry cosa devo fare? Anche secondo Draco..-
-Momento, momento, momento. Malfoy? Cosa c’entra lui con questa storia? E come mai lo chiami Draco?- mi chiede disgustato.
-Quando sono scappata a piangere, lui mi ha seguita. E abbiamo parlato. E mi ha consolata.-
-Lui ha fatto cosa?- inorridisce.
-Mi ha consolata Harry, smettila di seccarmi. È stato molto carino e mi sono addormentata tra le sue braccia. Mi ha portato nella sua camera e quando mi sono svegliata sono tornata al dormitorio.-
Ometto il bacio, non credo gli farebbe piacere.
-Capisco.- si sfrega il mento in un espressione pensierosa.- Quindi adesso Malfoy è diventano un amico per te?-
-All’incirca.-
-E cosa intendi fare con Ron?-
-Veramente volevo chiederlo a te. Non avrei chiesto il tuo parere, altrimenti-
-Mollalo.-
-Come?-
-Mollalo, lascialo, liquidalo.-
-Ma è il tuo migliore amico-
-Questo non toglie che è un idiota e ti sta trattando male. Non farti mettere i piedi in testa.-
-E con Draco?-
-Con lui niente. Perché, è successo qualcosa?- mi chiede sospettoso.
-No- mento e abbasso gli occhi.
-Avanti, dimmi-
-Mentre dormivo.. In realtà ero sveglia, ma avevo chiuso gli occhi.. Beh, ecco.. Lui mi ha baciata- dico tutto d’un fiato.
Resta in silenzio. Sulla sua espressione leggo incredulità, disprezzo e schifio.
-E tu gliel’hai permesso, da sveglia?!-
-..Si.- sussurro.
Lo devo aver sconvolto perché in genere ha una parola per tutto.
-Se ti piace, molla Ron e stai con lui. Se non ti piace, evitalo. E non farti mettere i piedi in testa da Ron-
-Non è così semplice.-
-Invece lo è, sei tu che la fai tanto lunga.-
E io che credevo di conoscerlo.
-Scusa ma adesso torno a letto- continua- sto cadendo dal sonno.
Annuisco e se ne va. Mi verso ancora un po’ di te e lo sorseggio piano.
Decido di andare anche io a letto e raggiungo così i dormitori.
 
 

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Capitolo 12
*** 12. ***


Mi sveglio la mattina molto frizzante. Stanotte ho riflettuto, nelle poche ore di sonno e ha ragione Harry. Non devo farla tanto difficile. Devo capire chi mi piace e devo dire a Ron che se tiene a me, deve lasciare l’Oca.
Niente di più facile.
Ho voglia di saltare le lezioni anche oggi-penso. Oddio, la vicinanza a Draco mi ha contagiata, non posso saltarle.
Salto la colazione e faccio un giretto per i giardini.
-Che ci fai qui?- mi sussurra una voce cristallina.
Mi volto, anche se so perfettamente chi è.
-Faccio un giro, non ho voglia di andare a lezione, anche se devo- rispondo evitando il suo sguardo.
Ridacchia. Non il suo solito ghigno ma un risolino simpatico, non da lui.
-Mi piace quando ridi, credo di non averti mai visto sorridere- dico prima di potermi accorgere delle mie parole. Arrossisco.
Si passa una mano tra i folti capelli biondi.
-Stai meglio?- mi chiede con premura.
Non riesco a reggere il suo sguardo, non dopo quello che è successo. Mi scombussola tutta e lui sembra rendersene conto perché mi fissa in attesa che alzi gli occhi.
-Si, grazie a te- rispondo.
-Sono contento-
-Quante sorprese, Draco. Sorridi, sei contento, vacci piano con certe notizie- rido.
-Potrei sorprenderti ancora di più, se lo volessi- mi provoca.
-Stupiscimi- rispondo, guardandolo finalmente negli occhi.
Ma che sto facendo? Perché rispondo alle sue provocazioni? Non posso farne a meno. Dopo il bacio lo vedo sotto una luce diversa e la conversazione con Harry mi ha rilassata.
Rimane in silenzio, si limita a fissarmi.
Nonostante il cuore mi stia scoppiando nel petto, mi costringo a non abbassare gli occhi e mi perdo nella tempesta. C’è una luce del tutto nuova nei suoi occhi.
Il suo sguardo non è più gelido, non ho più voglia di rabbrividire, guardandolo. A dir la verità, mi infiamma come nessuno ha fatto mai.
Si avvicina a me. Siamo a un millimetro di distanza. Mi scosta i capelli e me li metti dietro all’orecchio.
Chiudo gli occhi in attesa del bacio. Sento il suo alito caldo sfiorarmi le labbra, ma il bacio non arriva.
A malincuore li riapro e si avvicina pericolosamente alla mia bocca, fino a sussurarmi, a fior di labbra.
-Non lo vuoi davvero- sorride e si allontana.
Sono rimasta di sasso. Riesco a riprendermi e dico – Non puoi saperlo-
-Allora dimmelo tu- si avvicina di nuovo. Questa volta non sarò qui ad aspettare. Mi alzo in punta di piedi e lo bacio.
Questo non è il primo che do a un ragazzo, eppure mi sembra tale. Con Ron non ho provato una così forte emozione, nonostante abbia sognato quelle labbra per tanti anni. Mi sembra di volare e vorrei che durasse per sempre.
Perché lui mi fa quest effetto? Non ho il tempo di rispondermi, perché in questo momento, non ricordo nemmeno il mio nome.
*
Sprizzo felicità da tutti i pori, mentre corro per i corridoi. Ho finalmente preso la mia decisione e sto per comunicarla all’interessato. Ma che dico, sto per urlarla al mondo intero! Sono felice come non lo sono da tempo e ancora non riesco a credere che sia merito del ragazzo che ho tanto disprezzato.
Finalmente trovo Ron, stranamente solo, e lo prendo in disparte per parlargli.
-Ho una cosa da dirti- gli comunico.
-Anche io, ti stavo venendo a cercare-
-Allora.. Beh ecco, vedi..-
-Lascia parlare prima me, ti prego- mi dice tutto eccitato.
-Ma è importante..!-
-Scommetto che può aspettare-
Ecco l’ennesima prova che mi comanda e mi mette i piedi in testa.
-Ron io..-
-… ho lasciato Lavanda!- e mi bacia, prima che possa aggiungere qualcosa.
-Non è magnifico?- continua – possiamo finalmente stare insieme-
Non dico niente.
-E tu invece cosa dovevi dirmi?- mi chiede con un sorriso tutto denti.
-Oh niente..- rispondo.
Mi sento uno schifo, sono una codarda mostruosa. Non ho avuto il coraggio di dirglielo.. Lui era troppo felice e io, non ce l’ho fatta. Mi vergogno di me stessa quando si china a baciarmi e lo ricambio.
 
***********************
Credo di non essere mai stato così felice. Hermione e Draco. Draco e Hermione. Suona benissimo. E la cosa sconvolgente è che lo pensa anche lei!
Mi sono deciso a farle capire che mi piace e lei mi ha baciato. È stato bellissimo e, per la prima volta nella mia vita, sento di avere un cuore.
Mi ha detto che avrebbe informato Ron al più presto. Quel mascalzone la usava come amante e lei si è stancata. Sono capitato nel momento più giusto. Lei soffriva per un altro e ha trovato una spalla su cui appoggiarsi. Grazie al cielo! Credevo che non sarei mai riuscito a conquistare il suo cuore.
La vedo sbucare da un corridoio, ma lei non mi nota, cammina dritto a sè con uno sguardo indecifrabile.
La raggiungo e le chiedo spiegazioni.
-Hermione, è tutto apposto?-
-Ho parlato con Ron- mi informa, ignorando la mia domanda.
-…-
-Ha lasciato Lavanda-
La notizia mi lascia basito e preoccupato. E se adesso ci ha ripensato?
-E con questo?-
-Non so più cosa fare, adesso.-
Sto in silenzio un attimo, sto riflettendo. Sono incazzato nero e per un momento ho paura di esplodere. Respiro.
-Vuoi dire che stai con entrambi adesso?-
Il suo silenzio mi dice che la risposta è affermativa.
- Io non sono come te, che hai accettato di essere la sua amante. Io ti voglio tutta per me e se non hai il coraggio di scegliere, è meglio se la finiamo qui- dico con più durezza di quanto avrei voluto.
-Draco, ma io.. io ti amo. Però.. amo anche lui- sussurra con le lacrime agli occhi.
E tutto quello in cui avevo creduto, mi crolla addosso.
 
 

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Capitolo 13
*** 13. ***


Non posso crederci! Sono più stupida di quel che pensavo. Non sono riuscita a dire a Ron di me e Draco.
E adesso mi trovo in mezzo a due ragazzi. Entrambi innamorati di me e io di loro.
Come faccio a scegliere? Perché il vero problema non è dirlo a Ron. Il problema è se dirlo a Ron, perché non sono più così sicura adesso..
Avevo deciso di iniziare qualcosa di nuovo con Draco, è vero. Però Ron fa da sempre parte nella mia vita, siamo molto amici, ci vogliamo bene.. Non so se dovrei buttare tutto all’aria così. Draco mi ha sempre odiata, ma da qualche tempo è cambiato e quando sono con lui, provo delle sensazioni diverse, mi accende dentro.
Ron è una certezza, Draco un dubbio.
E se poi mi molla come ha fatto con tutte le altre? Se mi sta prendendo in giro? Avrei rinunciato a Ron per niente.
Tutti questi pensieri mi uccidono. Cammino velocemente e guardo solo davanti a me. Con la coda dell’occhio mi accorgo di un bel biondo, ma decido di ignorarlo. Ho le idee troppo confuse per parlargli. La fortuna però mi è avversa, e mi vede. Mi chiama e non posso certo fare finta di niente, mi sono già girata.
Mi raggiunge e gli dico la situazione tutta d’un fiato.
Mi guarda con una freddezza insostenibile. Lo sguardo che mi aveva tanto infiammato, mi sta facendo venire la pelle d’oca da quanto è freddo.
- Io non sono come te, che hai accettato di essere la sua amante. Io ti voglio tutta per me e se non hai il coraggio di scegliere, è meglio se la finiamo qui- mi dice, gelido.
Ci rimango malissimo. Ma d’altronde che mi aspettavo? Questa reazione era scontata. Non so che dire e alla fine, opto per la verità.
-Draco, ma io.. io ti amo. Però.. amo anche lui- dico, mentre sento le lacrime affiorare.
Ha un’espressione vuota. La freddezza di prima è stata sostituita da tantissima tristezza.
-Draco..-
Non mi lascia il tempo di replicare nulla. Se ne va.
Ormai l’ho perso. Sono una stronza. Una stronza e una sciocca.
*
Vado in Sala Grande e, seduto ad aspettarmi, vedo Ron.
È raggiante. Io, al contrario, ho l’umore sotto ai piedi.
Mi siedo con lui, di malavoglia e mi costringo a non guardare davanti a me, all’altro tavolo.
Mi cinta la spalla con una mano e cerca di baciarmi. Mi divincolo leggermente, ma non afferra il messaggio. Mi sento osservata da più occhi.
Guarda al tavolo di Grifondoro e Lavanda mi sta fulminando con lo sguardo. Guardo davanti a me e un bellissimo biondo, sta facendo la stessa cosa.
Ron sembra non accorgersi di niente, anzi, mi stringe ancora di più.
***********************
Me ne vado indignato prima che possa aggiungere altro e vado in Sala Grande.
Ron è avvinghiato a lei. Non mi preoccupo nemmeno di sembrare indifferente. La fisso con gli occhi ridotti a fessura.
-Draco! Draco!-
Mi giro leggermente, senza dare segni d’interesse.
Una figura trafelata mi appare davanti agli occhi.
-Draco!-
-Che cosa vuoi, Blaise?-
-Di cattivo umore?-
Lo aggiorno sugli ultimi eventi e rimane, per un attimo, a bocca asciutta.
Poi mi guarda e sorride.
-Che diavolo hai da sorridere?-
-Sai cosa ti dovevo dire prima?-
-No, cosa?-
-Lavanda ha lasciato Ron.- termina con un ghigno soddisfatto.
Per un attimo non capisco e lo guardo con aria interrogativa. Poi mi arriva l’illuminazione. Quello stronzo è tornato da Hermione perché è stato lasciato.

**Spazio Autrice**
barbarak: ahah cara Barbara, purtroppo non si comanda al cuore ed Hermione, benchè sia meglio Draco, è confusa e non sa chi scegliere! Presto però, prenderà una decisione ^^
martyfred : si, sono un po' tristi in effetti, però l'amore non è tutto rose e fiori xD 
Grazie per le recensioni.
Baci, Lau :3

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Capitolo 14
*** 14. ***


Mi alzo dal tavolo molto bruscamente e vado dritto verso Hermione. Mentre avanzo, noto con piacere che Weasley mi guarda preoccupato. Probabilmente ha paura che lo prenda a pugni.
Hermione mi guarda con gli occhi sbarrati e capisco che mi sta inviando con gli occhi la richiesta di non farlo. Ma io non la ascolto.
-Devo parlarti.- sibilo dopo averla raggiunta.
-TU.. COSA?- interviene il rosso.
-Devo parlarti- ripeto a denti stretti. Tra un secondo lo prendo a calci.
-Tu non devi fare niente, Malfoy- sputa Weasley. Poverino, crede di farmi paura.
Avanzo verso di lui e lo prendo per la camicia.
-TU STANNE FUORI! E vedi di non rompere le palle-
Mi guarda e non dice niente, sconvolto.
Per tutto il tempo Hermione è stata zitta.
Lascio il rosso terrorizzato e prendo lei per un braccio, deciso a trascinarla con me. Oppone resistenza ma sono più forte. Il suo caro ragazzo non ha neanche le palle di difenderla.
-Draco, che stai facendo?!-
Non le rispondo e continuo a trascinarla con me.
-Scegli: o me o lui.-
-Ma D-Draco ti ho già detto che non lo so.. vi amo entrambi.. e lui ha lasciato Lavanda per me- mi ripete con gli occhi lucidi.
-è su questo punto che ti sbagli-
Mi guarda, aspettando che continui.
-Hermione, voglio che tu scelga, prima di dirti una cosa.- continuo – ho bisogno di sapere che mi sceglieresti in ogni caso, e non perché lui è uno stronzo e io sono quello che avanza-
-Draco.. Che cosa vuoi dire?-
-Scegli.-
-Io n-non lo so.. L-lui lo conosco da più tempo.. Sono s-sempre stata innamorata di lui..-
-Ho capito, vuoi lui.- dico duramente.
-No, D-Draco aspet-ta..-
-Non abbiamo più niente di cui parlare, Mezzosangue.- peso l’ultima parola con freddezza e capisco di aver fatto centro.
Le distanze tra di noi sono state ristabilite e mai più mi innamorerò di una ragazza. MAI.
È soltanto una stronza. Una grandissima stronza.
E dopo lo dicono a noi, Serpeverde. E quel Weasley.
Me ne sto andando, quando ad un certo punto ricordo e torno indietro. Sono così arrabbiato che non mi basta, devo infierire ancora.
-Oh quasi dimenticavo- dico con un ghigno- Weasley è stato mollato da Lavanda. Non il contrario. Ed è tornato da te strisciando, perché era solo. Sei solo una povera sciocca, Mezzosangue. Hai appena firmato la tua condanna!-
E finalmente me ne vado. Non prima però, di aver visto le lacrime sgorgare dai suoi occhi. Si è accasciata a terra, nel bel mezzo del corridoio.
Per un attimo, solo un istante, stavo tornando indietro. Ma mi sono fermato.
Ho dimostrato più calma di quanta ne abbia in realtà.
Ho voglia di spaccare la faccia a quel lurido schifoso, ho voglia di spaccare tutto! Sono incazzato come non mai.
Non mi confonderò mai più tra i SangueSporco. Sono soltanto feccia, da eliminare.
Malfoy, il Purosangue, è tornato.
 
***********************
Prima che abbia il tempo di accorgermene, Draco si alza e viene dritto verso di me. Vuole parlarmi e lo capisco dai suoi occhi, ma io non sono pronta.
Lo capisce ma non mi ascolta, continua a marciare verso di me e Ron.
Nel momento in cui si accorge di lui, Ron inizia a difendermi. Gli picchio dentro, facendogli capire di lasciare perdere, ma lui continua. Non sa con chi ha a che fare.
In un moto d’ira, Draco lo prende per la camicia. Devo avere gli occhi smarriti e preoccupati, perché lo lascia all’improvviso e si concentra su di me. Mi porta via e mi lascio trascinare.
-Scegli: o me o lui.- mi dice con freddezza.
Non so cosa rispondere.. Io non so chi scegliere. Commetto l’enorme errore di dirgli delle mie incertezze su Ron e lui fraintende.
Crede che abbia già scelto e non mi lascia possibilità di replica. I suoi occhi non sono più di quel grigio che mi ha fatto andar fuori di testa. Sono diventati di ghiaccio e non scorgo più quella profondità che mi aveva ammaliato.
Nel momento esatto in cui ho pronunciato le parole sbagliate, si è allontanato da me, è tornato Malfoy.
Se ne va, ma poi torna indietro. Magari ci ha ripensato..
Non faccio in tempo a formulare il pensiero. La sua frase mi ha colpito come una doccia gelata.
-Oh quasi dimenticavo. Weasley è stato mollato da Lavanda. Non il contrario. Ed è tornato da te strisciando, perché era solo. Sei solo una povera sciocca, Mezzosangue. Hai appena firmato la tua condanna!-
Mi accascio a terra e piango. Piango perché sono una sciocca, ma soprattutto perché il Malfoy che ho tanto odiato è tornato, ed è tutta colpa mia.
*
Dopo essere riuscita, con enorme sforzo, ad alzarmi, mi dirigo verso  dormitori. Non ho voglia di vedere Ron, lo affronterò più tardi.
Ho soltanto voglia di rannicchiarmi sul mio letto e piangere, piangere fino a non avere più lacrime, piangere fino a quando mi sarò addormentata.
Cammino come uno zombie e, prima di poter entrare nel dormitorio femminile, incontro Harry.
Gli permetto di entrare e gli racconto tutto. Rimane ad ascoltarmi in silenzio.
-D-Draco non mi vuole p-più. Lui mi o-odia.- singhiozzo sulla sua spalla.
Nel momento in cui lo dico, la realtà mi colpisce come uno schiaffo in faccia e, quando realizzo la verità delle mie parole, inizio a singhiozzare più forte, come un isterica.

**Spazio Autrice**
Grazie mille per tutte le recensioni *-*
scusate, ma sono di frettaa!

Settimana prossima, posterò il prossimo capitolo ^^
Baci, Lau :3

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Capitolo 15
*** 15. ***


Passo i giorni successivi a piangermi addosso. Giro per i corridoi con un espressione vuota in viso e la costante voglia di scoppiare in lacrime. Mi trattengo a stento davanti agli altri, dopotutto un po’ di orgoglio mi è rimasto.
Quando incontro Draco, o meglio Malfoy, mi cade il mondo addosso. Gli sguardi gelidi che mi lancia, le parole velenose che mi sputa addosso..
Per me tutto questo è insopportabile. Me lo merito. Mi sono comportata come una puttana.
Non so come faccio a guardarmi allo specchio. Anzi lo so, cerco di evitarlo il più possibile. Devo avere proprio un brutto aspetto. Tutti mi fissano con pietà!
Sconvolta da questi pensieri, non vedo Harry che mi ferma per un braccio.
-Stai meglio?-
La mia faccia deve essere un libro aperto, perché non rispondo, ma capisce all’istante.
-Ti va di fare una passeggiata?-
Annuisco. Ho pure perso la parola!
-Hermione, devi riprenderti- mi giro verso il mio migliore amico. La sua faccia è serissima. Non è un invito, non è un consiglio. È un ordine.
-Harry non ce la facc..-
-Non voglio sentire scuse. È passata una settimana. Devi prendere in mano la situazione e smetterla di piangerti addosso. Parla con lui.-
-Non mi vuole parlare..-
-Basta Hermione. Sei sempre stata una ragazza forte, combattiva, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. E adesso piagnucoli che ti odia e non ti vuole parlare. Fai qualcosa, muoviti. Non puoi continuare così!-
La verità delle sue parole mi colpisce. Ho preferito piangere, piuttosto che reagire. Ma adesso basta, ha ragione Harry. Devo far uscire la vera Hermione e affrontare Draco. Il massimo che potrebbe fare è.. schiantarmi? Ok, ho capito. È meglio che porti la bacchetta.
*
La conversazione con Harry mi ha rilassata. Così, rincuorata dalle sue parole, mi sto dirigendo verso la Sala Comune dei Serpeverde. Non sarà un problema per la parola d’ordine, troverò un modo!
Trotterellando, raggiungo la mia metà e, per fortuna sfacciata, incontro Blaise che sta per entrare nel ritratto.
-Zabini!-
Si gira e mi guarda con espressione di schifo totale in viso.
-Che diavolo ci fai qui?!- mi sputa addosso.
Oddio si mette male!
-Cerco Draco. Puoi chiamarmelo, per favore?- chiedo con una voce soave che non mi appartiene. Il risultato infatti, è un suono piuttosto roco.
-Certo che no.-
E se ne va.
-Aspetta, Zabini! Ti prego, è davvero importante. Fai decidere a lui se parlarmi o no.-
Le mie parole hanno fatto breccia. Annuisce infastidito ed entra.
Torna poco dopo.
-Non vuole.- dice secco.
-Oh. Beh, se non esce lui, entro io!-
-è occupato.-
-Ma fammi il piacere..-
Non gli do tempo di aggiungere altro. Lo scanso ed entro, diretta nella stanza di Draco.
Quello che vedo quando arrivo però, mi lascia senza fiato.
C’è una tigre che fa le fusa sul suo letto.
Mi correggo. C’è una troia che sta sopra di lui, sul suo letto.
-Mezzosangue.. Che diavolo..?-
-Possiamo parlare?- gli chiedo. Sento montare la rabbia. Vorrei strappare quell’orribile caschetto a quella puttanella.
Oddio, sono pure diventata volgare!
-Come vedi, sono impegnato.-
-Vedo anche che non è importante.-
Non risponde.
-Si vede dalla tua faccia infastidita..-
-Taci, Granger. Dimmi pure.-
-Da soli.-
-Puoi dire tutto quello che vuoi, davanti a Pansy, sono sicuro che non si scandalizzerà.-
-Non costringermi a schiantarla- sibilo a denti stretti.
-Uhuhu che paura. Allora sì! Pansy, potresti uscire un secondo?- le dice con voce smielata.
Caschetto nero annuisce e rimaniamo finalmente soli.
-muoviti, non ho tutto il giorno- sbuffa con aria annoiata.
Lo guardo fisso negli occhi. Nel suo sguardo compare una luce, che se ne va subito.
Resta abbastanza però, da farmi capire che in realtà gli interessa e sotto tutto quel Malfoy, c’è ancora il mio Draco.
**Spazio Autrice**
Siete troppo teneri con me *-* grazie mille, spero di non aver deluso le vostre aspettative! 
Baci, Lau :3

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Capitolo 16
*** 16. ***


-Non ho tempo da perdere, sbrigati-
-Draco.. ascolta.. quello che è successo l’altro giorn..-
-Me lo ricordo benissimo.-
-Ecco vedi, tu hai frainteso.. io non avevo ancora fatto una scelta.. tu non mi hai lasciato parlare..-
-Sarebbe colpa mia adesso?- alza un sopracciglio.
-No, intendo solo che io non avevo scelto Ron e..-
-Ma l’avresti fatto, giusto? Era solo questione di tempo, lo sappiamo entrambi. Peccato per quella spiacevole scoperta.. Vedi, Hermione, forse tu accetti di essere la seconda scelta. Ma io no. Se mi volevi veramente, mi avresti scelto. FINE DELLA STORIA.-
-Ma D-Draco aspet-ta..-
-No. Non c’è più niente da dire. E adesso vattene, ho un affare in sospeso.- dice con un ghigno malizioso.
Peccato che non sia rivolto a me.
Esco dalla camera e dal suo dormitorio, con gli occhi che mi pizzicano. Le lacrime minacciano di uscire, ma io le ricaccio indietro.
Faccio un respiro profondo e mi dirigo in biblioteca. Sono stata così impegnata a pensare a Draco/Ron che ho tralasciato lo studio.
Ma adesso basta. Basta soffrire, basta ragazzi! Non fa per me.
 
***********************
È stata dura in questi giorni. Ho fatto il duro, l’ho trattata male quando la vedevo. Ma la verità è che non penso che a lei.
Volevo tornare il Malfoy di una volta, ma non ci riesco. Ora che il mio cuore ha assaggiato l’amore, non riesco a diventare l’insensibile di prima.
Ho bisogno di lei. Grazie al cielo, ho conservato il mio orgoglio. Non devo cedere, per nessuna ragione al mondo.
Al momento, avrei voluto spaccare tutto e, benché lo voglia anche adesso, io la amo ancora. Nonostante tutto quello che mi ha fatto.
A volte penso di soffrire di auto- lesionismo.
Dopo l’ennesima notte passata con Pansy, (in qualche modo mi devo sfogare!), sono sul letto con lei, appunto, tra le braccia.
Non che mi piaccia, ma si presta a farmi da ‘puttanella personale’ ed è la cosa di cui ho più bisogno in questo momento.
L’insignificante dettaglio è che, mentre sono con Pansy, immagino Hermione al suo posto. È proprio irrilevante, visto che dovrei dimenticarla.
Sta giocherellando con i miei capelli, (se non fosse una ragazza, la prenderei a pugni) quando entra Blaise.
Mi scocca uno sguardo penetrante e capisco subito che c’entra Hermione.
-Hai una visita. La faccio entrare?-
-No- sibilo a denti stretti, nonostante il mio cuore urli il contrario.
Se ne va, senza insistere.
Pochi attimi dopo, la ragazza che ha tormentato i miei sogni, compare davanti alla porta.
Nel momento in cui mi accorgo della sua presenza, mi stringo a Pansy. Se ne accorge e si morde ferocemente le labbra. Un gesto piuttosto casuale.
-Non ho tempo da perdere, sbrigati-
-Draco.. ascolta.. quello che è successo l’altro giorn..-
-Me lo ricordo benissimo.-
-Ecco vedi, tu hai frainteso.. io non avevo ancora fatto una scelta.. tu non mi hai lasciato parlare..-
-Sarebbe colpa mia adesso?-
-No, intendo solo che io non avevo scelto Ron e..-
-Ma l’avresti fatto, giusto? Era solo questione di tempo, lo sappiamo entrambi. Peccato per quella spiacevole scoperta.. Vedi, Hermione, forse tu accetti di essere la seconda scelta. Ma io no. Se mi volevi veramente, mi avresti scelto. FINE DELLA STORIA.-
-Ma D-Draco aspet-ta..-
-No. Non c’è più niente da dire. E adesso vattene, ho un affare in sospeso.- alludo a Pansy.
Se ne va, senza dire più niente.
Ho sostenuto la conversazione, senza pensare. Ho parlato a macchinetta, per non cedere ai miei sentimenti.
E ce l’ho fatta!
Perché sto esultando? Sto da schifo, mi sono scavato la fossa da solo.
Con un tempismo perfetto, entra Pansy che mi guarda ammiccante, per cercare di sedurmi. In questo momento, non potrebbe essere meno attraente di così.
** Spazio Autrice**
Le vostre recensioni mi commuovono sempre *-* mi fate sentire brava, anche se in cuor mio so di non esserlo poi molto! grazie mille a tutte:) spero di non avervi deluso.
Baci, Lau :3

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Capitolo 17
*** 17. ***


-Non me ne sono del tutto andata, prima.-
La guardo senza capire dove vuole andare a parare.
-Sono rimasta ad osservare la scena- continua.
-Embè?- rispondo scocciato.
-Che diavolo c’entri tu con la MezzoSangue?- mi dice acida.
Mi trattengo dal darle una sberla. Come osa, chiamarla MezzoSangue?
-Niente.-
Disegna delle linee immaginarie sul mio petto e continua a fissarmi, in attesa della verità.
Scosto la sua mano, infastidito e lei indietreggia, offesa.
-Pansy vattene, non sono dell’umore adatto.-
-Stanotte lo eri però.-
-Ho detto vattene.- sibilo furioso.
Si alza e se ne va. Torna indietro.
-Ne sei davvero sicuro?- mormora con voce provocante.
-FUORI!-
Se ne va indispettita e mi lascia finalmente solo.
Cavolo, sono un’idiota!
Ho mandato a monte la storia neanche iniziata con l’unica ragazza che mi sia mai piaciuta davvero e ora non ho più niente, nessun punto di riferimento.
Sono sempre stato convinto della necessità di essere un puro sangue e tutto si basava intorno a quello. Sottomettere tutti, sentirsi superiore.
Ma adesso non ho più voglia neanche di trattare male la gente! E dire che era uno dei miei hobby preferiti.
Devo scegliere: il cuore o la testa.
Se ascolto la testa, e ragiono in modo razionale, perdo la ragazza più importante che abbia mai avuto il piacere di conoscere.
Se ascolto il cuore, sarei felice, ma potrei commettere l’errore della mia vita, fidandomi della persona sbagliata.
Questo è un punto di non ritorno. La scelta che farò, condizionerà per sempre la mia vita.
Mi alzo.
La decisione è presa.  Credo che soffrirò. Mi auguro di no.

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Capitolo 18
*** 18. ***


Sto per scappare, ancora, in lacrime, ma ci ripenso.
Basta piangere, basta davvero. Io non sono così.
Mi apposto fuori e aspetto che il bel biondo ci ripensi.
Mi sa che starò qui una vita!
*
Non so quanto sia passato. Probabilmente ore.
Sono indecisa. Sono ridicola? Forse dovrei andarmene e smetterla di insistere. Se non mi vuole, che dovrei fare?
Nell’attimo in cui questi pensieri prendono forma nella mia mente, fa capolino un biondo platino.
Resto immobile. Magari sta uscendo per fare un giro, non per cercarmi.
-Granger.- mi fa un cenno con la testa.
Non rispondo e mi limito a fissarlo. Lui non ricambia il mio sguardo.
Dopo alcuni attimi che mi sembrano durare una vita, alza lo sguardo.
-E mi prometti che non mi tradirai? Che vorrai solo me?-
Resto un attimo smarrita per la piega che ha assunto il discorso mai iniziato.
-sì.- dico con tono quasi solenne.
-Mi dispiace, ma credimi, io non volevo scegl..- continuo.
-Shh.- mi sussurra e mi mette un dito sulla bocca. Questo basta a farmi fremere.
-Ti credo.. ti credo. Non voglio sapere niente.- continua.
Gli salto al collo e lo abbraccio forte. All’inizio è rigido, ma poi si lascia andare, mi abbraccia e successivamente mi bacia con trasporto.
Che emozione! Ogni volta sembra la prima.
Continuiamo a baciarci, quando una voce rompe il nostro incantesimo.
-così hai fatto la tua scelta.- uno sguardo ferito mi trapassa da parte a parte.
-sì, Ron. È così.-
Se ne va triste e, benché sia tentato di seguirlo, lo lascio andare.
Le nostre strade si sono divise. Chissà, magari un giorno saremo ancora degli ottimi amici, senza nessuna complicazione sentimentale.
Comunque vada, sono sicura che non ci perderemo. Siamo stati amici per tanto tempo e non si può spezzare tutto così.
Sono contenta della scelta che ho preso.
Bisogna separare l’amore dall’amicizia e io l’ho appena fatto.

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