In memory di lilyblack (/viewuser.php?uid=3862)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In memory of a Son ***
Capitolo 2: *** In memory of a Friend ***
Capitolo 3: *** In memory of a smile ***
Capitolo 4: *** In memory of an anthytesis ***
Capitolo 1 *** In memory of a Son ***
AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo
secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred,
In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy
Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga
un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un
senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte
soddisfazioni scriverlo.
L.B.
In Memory
In memory of a son
Quando sentì
delle risate squarciare l'aria in quel contesto così
solenne, Molly Weasley si voltò di scatto, con un rimprovero
già ben fermo sulle labbra, ma le mancò il fiato
quando vide che a ridere erano due bambini fermi dall'altra parte della
staccionata del cimitero e non uno dei suoi. Perché certi
istinti sono difficili da perdere, soprattutto per una madre.
Fu come se si fosse ricordata all'improvviso perché era li e
il mondo le fosse crollato addosso in un momento, facendole curvare le
spalle stanche, così diverse da quelle di colei che aveva
ucciso Bellatrix. Era sempre stata energica e battagliera, ma in quel
momento si sentiva solamente stanca, piegata sotto la consapevolezza
oramai feroce che non si può combattere contro il destino.
'Siamo quì...'
Le parole del
funzionario del ministero la risvegliarono improvvisamente dalla trance
e, per reazione, strinse più forte il peluche che aveva tra
le mani, fino a far sbiancare le nocche. Non voleva sentirle quelle
parole. Voleva essere codarda per la prima e ultima volta nella sua
vita e scappare, fuggire via lontano per non sentire quelle lettere che
avrebbero reso tutto più dannatamente vero.
'Riuniti per commemorare
la prematura scomparsa di un giovane e promettente mago, Fred Weasley,
vittima tra le vittime...'
Le parole erano vuote e
di maniera, Molly le sentiva come acciaio freddo sulla pelle che le
bruciava ancora della perdita di suo figlio, il suo Fred.
La guerra le aveva fatto
sorpassare se stessa; non aveva mai pensato di poter soffrire
più di quanto aveva sofferto vedendo i suoi fratelli morire,
ma le ferite sul volto di Bill avevano messo a dura prova la sua tempra
e la morte di Fred l'aveva definitivamente spenta.
C'era qualcosa di
tremendamente innaturale nel seppellire un figlio, come se il sole
sorgesse improvvisamente ad ovest facendo girare tutto il mondo
dall'altro lato, come una notte perenne capace di far morire il prato
più rigoglioso, come una spada piantata dritta nel petto.
'Ora vi invito, uno per
uno, a portare l'ultimo ricordo a Fred, a declamarlo ad alta voce
così che lui possa sentire e accompagnarlo con una piccola
manciata di terra.'
Sentì le mani
di George spingerla, poggiate delicatamente alla schiena e si
ricordò che toccava a lei aprire le danze, perché
se non si faceva coraggio colei che l'aveva generato, come avrebbero
mai fatto gli altri a dirgli addio? Non voleva ridere, non voleva
sorridere, non voleva minimamente compiere nessuna azione allegra, ma
si fece forza e si avvicino alla fossa che avrebbe inghiottito per
sempre una parte di lei, sforzandosi di sorridere al buio che la
salutava, infido, salendo dalle viscere della terra. Tra le mani
stringeva un peluche, uno dei pochi che aveva potuto regalare ai suoi
figli negli anni e che Fred aveva fatto riparare con quelli che erano i
primi proventi, ne era sicura, del commercio illecito che sarebbe poi
diventato il negozio suo e di George. Era sempre stata più
furba di quanto i suoi figli credessero e seppure sperava che si
decidessero a mettere la testa a posto, nel fondo del suo cuor sostava
la consapevolezza che sarebbero stati grandi qualsiasi cosa avrebbero
fatto.
Si abbandonò
ad un lungo respiro e getto l'oggetto giù, nel vuoto e si
rese conto che aveva trattenuto il respiro solo quando riprese a
respirare, una volta udito il tonfo sordo che decretava la fine del
breve viaggio. Aveva sperato fino all'ultimo di sbagliarsi, che
lì dentro non ci fosse nessuna tomba.
'Ciao Fred...'
La voce tremava,
deglutì e riprese a parlare solo quando Ginny le si
affiancò, gli occhi bassi per non mostrare al mondo quanto
fossero tristi.
'Ti ho regalato il tuo
peluche, quello che avevi rotto quando avevi cinque anni, pur di
strapparlo a Ron.'
Le parole erano bloccate
in gola, non riuscivano a salire come degli alpinisti persi su una
parete troppo ripida per le loro sole forze e lei, da sola, sentiva di
non riuscire più a fare niente. La forza le venne
dai suoi figli, quelli ancora vivi, che la guardavano come se fosse la
loro unica ancora di salvezza, il loro appiglio, il porto al quale
attraccare in un momento di tempesta. Sorrise allora, sorrise dal
cuore, di un sorriso che saliva dalla voglia di essere ancora utile per
coloro che erano rimasti e che credevano in lei.
Si abbassò a
prendere una manciata di terra e la lanciò esattamente come
doveva, ma non rimase ad ascoltare i granelli cadere come una pioggia
sul legno della bara, si allontanò di qualche passo e si
rinchiuse nel ricordo della risata di un Fred bambino che aveva appena
strappato il pupazzo al fratello e tentava di fargli vedere come si
trasformava in un serpente.
Triste e felice al tempo
stesso, si lasciava riempire la testa da quel ricordo, sperando in
tutti i modi che non scomparisse mai.
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Capitolo 2 *** In memory of a Friend ***
AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio svanitore
MISSING MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo
secondario(In memory of a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred,
In Memory o fan antythesis)
PERSONAGGI: Molly Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy
Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS SCELTI: /
NOTE AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot è strutturata in modo che al suo interno contenga
un altro minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un
senso compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte
soddisfazioni scriverlo.
L.B.
*°*°*°°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Mi hanno detto che non trovano Herm IC per due punti di
vista,ve li spiego così sappiate come la penso.
Hermione,sembra pecchi di ingratitudine ad un certo punto verso Harry,
Harry non è mai stato un frtello maggiore per lei, un amico,
un grande amico, ma è più le volte che lei
bacchetta lui che viceversa, è sicuramente lui
più immaturo di lei.Il secondo punto non lo ricordo o.o
forse mi confondo con un'altrastoria della raccolta :p
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
In
Memory
In
memory of a friend
Oggi minaccia pioggia, eppure
non si decide mai a cadere giù.
Sei tu che la blocchi
per proteggerci, Fred? Oggi siamo tutti quì per te anche se
quasi nessuno pronuncia il tuo nome. Nessuno tranne il funzionario che
il ministero ha scioccamente mandato per l'occasione, con l'incarico
specifico di riempirci di chiacchiere inutili su di te che nemmeno
conosceva.
E' l'unico che sembra
esteriormente commosso, perché è l'unico che non
è rotto dentro dalla tua perdita. La tua assenza ci devasta,
anche se tentiamo di far finta di nulla e di tenerci allegri
a vicenda, dal momento che questa guerra è stata
già troppo lunga e non possiamo permetterle di spandere
ancora le sue spire.
Oggi vorrei avere la
tua capacità di vedere la luce in qualsiasi cosa
perché io sono coraggiosa, sono razionale, ma ottimista come
te non penso lo sarò mai.
Il tuo dualismo mi ha
sempre affascinato, il tuo essere adulto, bambino, responsabile e
immaturo al tempo stesso.
Avevi un'anima nuda e
guardandoti negli occhi la si poteva quasi vedere pulsare, viva e
cruda, priva di menzogne.
Eri speciale e forse,
nonostante il tuo carattere egocentrico ed esuberante, non ti sei mai
realmente reso conto di quanto ci hai dato negli anni.
Senza di te nelle
nostre vite mancherà un'esplosione di rosso e non intendo il
colore dei capelli dei tuoi consanguinei. Ti ho sempre paragonato al
rosso, ad un tramonto sul mare, al colore del sangue, a qualcosa di
estremamente vitale, potente ed invasivo.
Ignorarti era e
resterà impossibile, nonostante un'ombra sia caduta a
congelarti l'ultimo sorriso.
Ecco, il celebrante ha
finito e Molly mi fa un segno; tocca a me farti l'ultimo regalo.
In realtà,
sai, non sono regali per te ma per noi; ci stiamo regalando l'un
l'altro ricordi di te che ci accompagneranno nella prossima parte di
vita che, senza di te, sarà cupa come il mare al tramonto,
dello stesso colore del piombo.
Guardare questo limbo
di terra vuoto e pronto ad inghiottirti è straniante; non
riesco a credere che tu sia li dentro.
Dovrei darti il mio
regalo, soffiare una manciata di terra e declamare il mio ricordo come
una brava scolaretta, ma non ce la faccio e vado via senza dire una
parola.
Gli altri penseranno
che, in fondo, io di te sapevo davvero poco, ero solo la migliore amica
di Ron.
In realtà
ti ho osservato a lungo, a causa della mia mania di imparare qualsiasi
cosa da chiunque, e posso dire di sapere di te molto di più
di tanti altri.
Avevi la voce
più profonda rispetto a quella di George e riavvolgevi i
polsini delle camice solo una volta, mentre lui le arrotolava almeno
tre volte per avere i polsi liberi; le ciglia troppo lunghe facevano
sembrare il tuo sguardo quello di un bambino curioso e le labbra
sottili si piegavano sempre a sinistra quando stavi pensando a qualcosa
di serio.
Avevi le labbra
piegate sempre a sinistra durante il torneo Tre Maghi, anche in
quell'unico giorno in cui hai parlato a me e a me sola, non ad Hermione
Granger, ma alla ragazza emotiva che abita dentro di me, in un
cantuccio nascosto. Viktor mi aveva appena chiesto di andare al ballo
con lui e io avevo accettato, ma il senso di colpa nei confronti di Ron
mi divorava e non sapevo come dirglielo, in bilico tra il mio orgoglio
e quello che nel mio cuore incominciava a nascere per lui. Tu ti
avvicinasti alle mie spalle, non mi ero accorta nemmeno che eri li, e
mi tranquillizzasti con poche e semplici parole, dritto al punto come
solo tu eri capace di fare.
'Non preoccuparti di
quello stupido di mio fratello, Hermione, se é cieco come un
cucchiaino da tè non è colpa tua. Nessuno ti
impedirà di viverti il tuo ballo e se Ronnuccio
farà lo stupido ci penserò io a farlo ragionare,
devo giusto provare un nuovo incantesimo...'
Non ebbi il tempo di
reagire e di rispondere perché eri già andato
via, ma quelle parole, sappilo, non le dimenticherò mai.
Ho sempre protetto ed
aiutato Harry e anche Ron, tu sei stato l'unico che, per un istante, mi
ha fatto sentire una sorella minore degna di essere protetta.
Questo è il
ricordo più grande che ho di te, così grande da
riempirmi il cuore di calore quando ci penso e non ho parole per
descriverlo.
Tua madre mi abbraccia
e mi consola, non mi sarei resa conto delle lacrime che mi scorrono
sulle guancie, se non fosse che le ho stampato una macchia di umido
sulla spalla difficilmente ignorabile.
Sento la tua risata
rimbombarmi nelle orecchie e mi ritrovo a pensare che non è
necessario dirti addio.
Addio è il
saluto riservato a chi ci abbandona e finché la tua risata
sarà nella mente di chi ti ha amato tu non ci lascerai mai,
nemmeno per un attimo.
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Capitolo 3 *** In memory of a smile ***
AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio
svanitore
MISSING
MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In
Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of
a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan
antythesis)
PERSONAGGI: Molly
Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS
SCELTI: /
NOTE
AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot
è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro
minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso
compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo
delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni
scriverlo.
L.B.
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Note:
Questa è la terza storia,forse quella che mi è
costata più sudore,MA che alla fine mi ha dato tanta
soddisfazione e la quasi certezza che non userò mai
più Ron come protagonista XD
Anche quì c'è stata una divergenza in merito
all'IC, che ci tengo a precisare: Ron io lo immagino come una brava
persona, dolce, buona, ma non profonda nè sensibile.
I suoi ragionamenti sono portati dall'onda di un dolore troppo forte
per essere compreso da figure più introspettive, figuriamoci
da una persona poco portata all'analisi interiore come Ron.
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In Memory
In
memory of a smile.
Ron
non era mai stato una persona sensibile, con il tempo aveva imparato ad
accettare la cosa, ma non era stato facile.
Non era coraggioso come Harry, intelligente come Hermione o furbo come
Ginny. Non era speciale come i gemelli.
Semplicemente era Ron, con i suoi pregi e i suoi difetti, con la sua
bontà e il suo candore, ma non era facile essere Ron in una
famiglia multiforme come la sua.
Amato, ma bistrattato, preso in giro, seppur bonariamente e poco
considerato; non aveva un carattere forte e convivere con i gemelli era
stato un qualcosa di quasi impossibile.
Troppo poco furbo per evitare di cascare nei loro inganni, troppo
bisognoso di attenzione per non cadere nella loro trappola e rivelare i
suoi peccati di ingenuità agli altri. Non avrebbe mai
dimenticato quando, nel treno al primo anno, aveva tentato di far
diventare i baffi di Crosta gialli, firmando la prima brutta figura
agli occhi di Hermione; lei diceva di non ricordarsene, ma lui sapeva
che non era vero. Hermione era troppo generosa per mettergli sulle
spalle il peso di un'ennesima sconfitta e lui la amava anche per questo.
La amava ed era quanto di più coraggioso avesse fatto in
vita sua, perché per ammetterlo aveva dovuto passare sopra
ai pregiudizi che Ron aveva per Ron stesso.
Le opinioni sbagliate che abbiamo di noi stessi sono le più
difficili da smentire.
La amava e il suo più grande rimorso era non aver avuto il
tempo di dirlo a suo fratello; la morte aveva strappato l'anima a Fred
prima che lui potesse dirglielo, lasciandogli un vuoto al posto del
cuore, lì dove c'era lo spazio dedicato al sorriso
orgoglioso che il fratello teneva in serbo solo per lui. Avrebbe voluto
viaggiare con una giratempo e avere il tempo di dirglielo, solo il
tempo di ricevere quell'unico sorriso, non chiedeva altro.
Lui si era sempre accontentato delle piccole cose, nella sua breve vita
aveva imparato che erano gli attimi fugaci ad essere importanti.
L'attimo che ti fa decidere di tornare da Harry ed Hermione, l'istante
in cui la baci per la prima volta, il momento in cui decidi che il tuo
orgoglio non vale il tuo migliore amico. Tutta una questione di
virgole, nell'immenso libro della vita; una volta aveva sentito
Hermione dirlo, e gli era sembrato un paragone talmente giusto che era
diventato una sorta di mantra.
Quella giornata, invece, era un immenso punto che sarebbe dovuto
servire ad andare avanti, ma Ron mentre avanzava verso la buca nella
quale era stata calata la bara, non era poi tanto
sicuro che sarebbero riusciti a dimenticarlo, a passare oltre. Lui,
almeno, non si reputava abbastanza forte, nonostante in guerra avesse
dimostrato un notevole valore.
Imparare a guardare oltre era difficile e in quella buca nera lui
vedeva solo la fine di un grande mago, di colui che tra mille scherzi
gli aveva insegnato a giocare a Quidditch.
'Non sarei mai stato un bravo portiere senza di te, Fred. Non sarei mai
stato un bravo giocatore senza i tuoi continui rimproveri e scherzi,
perché per farti piacere ho volato anche sotto la pioggia ed
è grazie a quegli immensi sforzi che ho vinto.'
Mille altre parole avrebbero voluto uscire dalla sua testa e volare
alte, ma ci sono pensieri troppo complicati per essere espressi
facilmente e lui incominciava a sudare freddo, non era mai stato un
grande oratore.
Strinse per l'ultima volta una foto di tutti e sette i fratelli in
tenuta da Quidditch e poi la lanciò verso il basso, ma con
un po’ troppa foga, tanto che per alcuni istanti temette che
uscisse fuori, sospinta dal vento.
Sospirò di sollievo e si voltò per tornare
indietro, verso Hermione e i suoi genitori, che erano state raggiunti,
da Harry.
Vederli tutti insieme faceva quasi pensare che le parole del celebrante
erano vere, che tutti sarebbero stati capaci di andare
avanti, anche senza Fred, ma Ron non ne era sicuro.
La vita continua sugli stessi binari, quando una ruota portante del
treno viene meno?
Abbracciando sua madre e la sua ragazza si rese conto che la risposta
l'avrebbe portata il tempo, quello non era il momento delle parole, ma
quello in cui lasciar sfogare le lacrime.
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Capitolo 4 *** In memory of an anthytesis ***
AUTORE: lilyblack
OGGETTO: Armadio
svanitore
MISSING
MOMENT: Cerimonia in memoria di Fred
TITOLO: In
Memory. Ogni storia della raccolta ha un titolo secondario(In memory of
a Son,In memory of a Friend,In memory of Fred, In Memory o fan
antythesis)
PERSONAGGI: Molly
Weasley,Hermione Granger,Ron Weasley,Percy Weasley
GENERE: Introspettivo,Malinconico
RATING: Verde
ELEMENTI BONUS
SCELTI: /
NOTE
AUTORE: Inizialmente l’idea era molto
diversa,c’era anche un personaggio in più, poi mi
sono resa conto che andava bene così. Ho scelto il genere
introspettivo perché penso che quando muore qualcuno che
amiamo, siamo sempre più propensi a guardare anche dentro
noi stessi.
Ogni shot
è strutturata in modo che al suo interno contenga un altro
minuscolo missing moment della vita di Fred. Le shot hanno un senso
compiuto sia da sole che tutte insieme, ovviamente XD
Dopo questo
delirio,spero che il tutto piaccia,a me ha dato molte soddisfazioni
scriverlo.
L.B.
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In Memory
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In memory of an anthitesis
Quando Ron finì di parlare Percy si sentì spinto
in avanti da una forza che non riusciva a controllare e che,
stranamente, proveniva dal suo cuore.
Lui forse era fra tanti quello che aveva più cose da dire al
fratello, perché meno gliene aveva dette in vita.
Aveva vissuto gran parte della sua adolescenza credendosi al di sopra
di tutta la sua famiglia, il migliore di tutti i suoi fratelli, colui
che riusciva a vedere oltre, a giungere alle cose giuste. Stupido, come
tutti gli egocentrici, si era seduto sugli allori e aveva buttato al
vento attimi preziosi, facendosi forte di presunti errori visti negli
altri, che però nascevano solo dalle sue invidie. Percy
Weasley era un egocentrico invidioso e aveva impiegato anni ad
ammetterlo a se stesso; riconoscere di essere la pecora nera della
famiglia Weasley era stato un cammino lungo e difficile, come crescere
nuovamente, dovendo però fare i conti con di punti di
riferimento familiari che non esistevano ancora ai tempi della sua
prima infanzia.
Ginny e la sua determinazione, Ron e il suo candore, i Gemelli con la
loro incredibile forza di vivere. Era quasi un pleonasmo spiegare come
fossero Fred e George al mondo, perché loro erano talmente
incapaci di mentire, sulle cose serie, che chiunque li guardava negli
occhi riusciva a cogliere il punto della situazione.
Lui invece a mentire era bravissimo, lo era stato per un tempo lungo
più di vent'anni.
Negli anni aveva sviluppato un talento incredibile a far finta di
sentirsi totalmente a proprio agio nei suoi panni, tanto che aveva
finito per convincersene e andare istintivamente contro i
principi con i quali era stato cresciuto; cercava scuse nel volersi
sentire unico in una famiglia troppo grande, ma sapeva benissimo di non
averne.
I suoi familiari non avevano alcuna colpa se lui vedeva in loro tante
piccole nemesi con le quali doversi scontrare ogni giorno e che era,
indubbiamente, più facile affrontare da una certa distanza.
Anche in quel momento continuava a sentirsi in perenne competizione con
i fratelli, nonostante la redenzione attraverso la quale era passato
rinascendo a nuova vita e nonostante l'innegabile pateticità
del sentirsi in competizione con un morto.
Era fisiologicamente impossibile, però, non sentirsi in
competizione con una figura che incarna tutto ciò che
vorresti e che non hai, ed era innegabile che tanto Percy era incapace
di cogliere il senso profondo delle cose, quanto a Fred quello riusciva
istintivo.
Il terzo figlio di Arthur e Molly era consapevole che avrebbe potuto
vivere cento volte l'età che aveva già vissuto,
ma non sarebbe riuscito a cogliere nient'altro che una minima parte
degli infiniti disegni che organizzano il mondo e a carpire
un'infinitesimale porzione della felicità che il mondo mette
a disposizione dei suoi abitanti.
Fu, inaspettatamente, colui che rimase più tempo davanti
alla tomba, anche se parlò a voce talmente bassa che quasi
nessuno riuscì a sentirlo.
Il suo era un dialogo che doveva essere simbolico e esclusivo e
qualsiasi persona estranea a lui e a Fred sarebbe stata superflusa.
Sospirò, sperando con tutto se stesso che qualche pezzo
dell'anima del fratello lo stesse realmente ascoltando e si
accovacciò,stringendo quasi convulsamente un piccolo oggetto
nella mano sinistra.
'Ti ho invidiato Fred,ti ho invidiato tanto e non l'avrei mai
ammesso se non in questo particolare frangente che, ovviamente, non mi
sarei mai augurato.
Avrei voluto avere il tempo di riconciliarmi con te e con la parte di
me che si rispecchia in te. Ho paura del silenzio che lascerai nelle
nostre vite, perché in quel silenzio per me esiste solo il
vuoto, mentre tu avresti trovato il tempo per scoprirvi tutte le regole
dell'universo e, nel caso remoto di un fallimento, ti saresti impegnato
ad inventarne di nuove, per far girare il mondo esattamente come volevi
tu.
Non ti saresti fatto fermare mai da nulla, mentre io mi sono lasciato
fermare da me stesso, bello stupido.'
Si alzò lentamente, guardando a tratti ciò che
stringeva nelle mani e a tratti la buca vuota e nera che aveva
inghiottito Fred.
Il sospiro che gli scosse il petto aveva la stessa intensità
necessaria ad invocare un Patronus e lo stesso dolore che avrebbero
provocato mille maledizioni senza perdono.
'Il ricordo di te che porterò con me in tutta la mia vita,
sarà la risata che scosse la casa quando mi
arrivò la spilla da prefetto; avrei dovuto capire che avevi
ragione, che quello era l'inizio della fine, che dovevo guardarmi da me
stesso. Non te l'ho dimostrato Fred, ma ti ho voluto bene..'
Le ultime parole furono quasi mormorate e morirono nel vento prima
ancora che la mano avesse lasciato cadere il suo misterioso contenuto.
Il brillio spento della spilla da prefetto disegnò uno
strano arabesco in aria, finendo il suo ultimo viaggio sulla tomba di
una delle poche persone che non l'aveva mai desiderata, accompagnata
dal sorriso rilassato di colui che l'aveva lasciata andare.
'Sei sereno, Perce?'
'Si, mamma...'
Niente avrebbe potuto essere più vero di quelle parole,
perché, abbandonando quella spilla Percy Weasley aveva
iniziato il suo personale viaggio verso la libertà.
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Alors.
Sono arrivata in fondo a questa raccolta, a questa piccola fatica.
Le storie erano solo quattro, una in meno di quante erano state
progettate.
Sono piaciute e questa è la cosa più importante
per me *_* che vi piacciano.
Ora per un pò non scriverò dei Weasley XD
Un abbraccio grande grande,
vostra
lilyblack
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