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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Capitolo I - Le avventure di Milo *** Capitolo 2: *** Capitolo II - L'armata Brancaleone *** Capitolo 3: *** Capitolo III - La cena dei cretini *** Capitolo 4: *** Capitolo IV - Alta società *** Capitolo 5: *** Capitolo V - Full Metal Jacket *** Capitolo 6: *** Capitolo VI - Appuntamento al Buio *** Capitolo 7: *** Capitolo VII - Ascensore per l'Inferno *** Capitolo 8: *** Capitolo VIII - Fuga di Mezzanotte *** Capitolo 9: *** Capitolo IX - In & Out *** Capitolo 10: *** Capitolo XI - Il Piccolo Buddha *** Capitolo 11: *** Capitolo X - American gigolo *** Capitolo 12: *** Capitolo XII - Billy Elliot *** Capitolo 13: *** Capitolo XIII - HairSpray *** Capitolo 14: *** Capitolo XIV - Il Ritorno dello Jedi *** Capitolo 15: *** Capitolo XV - It's Complicated *** Capitolo 16: *** Capitolo XVI - Apocalypse Now *** Capitolo 17: *** Capitolo XVII - Mouline Rouge *** Capitolo 18: *** Capitolo XVIII - Non è un Paese per Vecchi *** Capitolo 19: *** Capitolo XIX - Io So che Tu Sai che Io So *** Capitolo 20: *** Capitolo XX - Fuga per la Vittoria *** Capitolo 21: *** Capitolo XXI - Prova a Prendermi *** Capitolo 22: *** Epilogo - Gli Anni in Tasca ***
Capitolo 1 *** Capitolo I - Le avventure di Milo ***
Capitolo I
Le avventure di Milo
Ciao a tutti, piccola introduzione. Questa storia è nata per caso ed è il primo tentativo di ambientazione fuori dal contesto del Santuario. I personaggi sono persone normali che si muovono in una città normale. Il protagonista è Milo (non so perchè ma mi viene spontaneo utilizzare lui come personaggio principale), ma ci sarà spazio un po' per tutti. Alcuni dei nostri eroi saranno visti in una chiave diversa, altri saranno un po' bistrattati, e di questo mi scuso in anticipo con tutti i loro fans. Un ultima cosa …. siate clementi :-(.
Apro gli occhi ancora mezzo addormentato. La luce che entra nella stanza è abbagliante, nonostante le tende siano tirate. Mi alzo meccanicamente come ogni mattina per dirigermi in bagno, dove espleterò tutte quelle operazioni che si rendono necessarie per tornare ad essere presentabili. Osservando la mia immagine allo specchio noto che i capelli sono sconvolti, arruffati e decisamente troppo lunghi, sto per prendere lo spazzolino da denti, quando improvvisamente una data si materializza nella mia mente … oggi …. o santo cielo! OGGI! Mi precipito sulla sveglia presente sopra il mio comodino … sparita … dileguata, chissà dove l'ho tirata questa mattina? Comincio a cercarla, ritrovandola sotto l'armadio: per fortuna questa volta sono riuscito a non fracassarla, così famelicamente cerco di capire che ore siano … le otto .. o santo cielo! Le OTTO! ...Senza ragionare molto mi precipito nella camera del mio coinquilino e dopo aver afferrato una scarpa gliela tiro in testa urlandogli “idiota! Ti avevo chiesto di chiamarmi alle sei! Sono le OTTO!”; dal groviglio di lenzuoli che si trova sul suo letto spunta all'improvviso una cascata di capelli mori sopra un corpo privo di vestiti; mentre la mia bocca si spalanca meccanicamente, senza chiedermi il permesso, la donna sorridendomi mi fa sapere che forse la persona che cerco non è lei. Prima che riesca a recuperare un'espressione normale e a chiedere scusa, sento chiamarmi dietro le spalle.
Ehi Milo, ma che ci fai ancora qui? Oggi non hai il colloquio per ottenere il prestito?
Si caro Aioria – mi volto affabilmente, cercando di mantenere la calma, dopo di che afferro l'altra scarpa e gliela tiro in testa – colloquio che grazie a te perderò sicuramente.
Dopo essermi preparato in fretta e furia – credo di aver messo anche i calzini di due colori diversi – esco dall'appartamento che divido con Aioria come una furia, rischiando di travolgere Marin e Shaina, le nostre dirimpettaie, e comincio a correre come un forsennato per la strada: non posso neanche prendere un qualsiasi mezzo pubblico per raggiungere l'altra parte della città, non avendo neanche un cent in tasca. Ho un assoluto, disperato bisogno di quel prestito: entro lunedi dovrò pagare le rata universitaria se non voglio perdere l'unica occasione per cambiare le sorti della mia vita, ho bisogno come l'aria di quel prestito, perchè tutti i lavori che faccio non basteranno a coprire le tasse della prestigiosa università che frequento. Trafelato, sudato e appiccicaticcio arrivo con due ore di ritardo nell'ufficio di Rose McCormack, il mio personale incubo degli ultimi mesi. Dopo essermi buttato ai piedi della sua segretaria, riesco ad entrare e la prima cosa che mi sento dire è:
Puzzi ragazzo! - la vecchia zitella con i suoi occhiali bifocali mi fissa severamente
Si … mi scusi … sa da casa mia fino a qui è lunga la strada … scusi anche il ritardo è che il mio coinquilino …
Si, si … diamo sempre la colpa agli altri. Siediti!
Si – eseguo il suo ordine e osservo ogni sua mossa in religioso silenzio
Dunque ragazzo, ricapitoliamo! - ogni volta che ci incontriamo comincia così
Si … io ho bisogno di questo prestito per terminare gli studi. Una volta che mi sarò laureato e avrò trovato un lavoro
Al tempo al tempo ragazzo … innanzitutto bisogna vedere se riesci a laurearti …
Beh … ma perchè non dovrei?
La tua media non è eccezionale e sei indietro con gli esami
Si … vede … il fatto è che .. come lei ben sa … io per vivere e pagarmi gli studi lavoro
Eh caro … mi sa che lavori un po' poco visto che sei in cerca di un prestito – la guardo basito
Ma no … è che i lavori che faccio non sono sufficienti a pagare la retta ….
Si, si … sono cose che già mi hai detto, ma questo non spiega la tua media e i tuoi ritardi
E' che ho poco tempo per studiare e …
Non sono convinta ragazzo, non sono affatto convinta.
Che cosa non la convince? - comincio ad irritarmi
Secondo me l'università che frequenti non è alla tua portata
Io non credo
Io credo … non mi sembri un tipo molto sveglio sai? Devo approfondire di più la cosa
Ma questa è la decima volta che mi fa venire!
E allora? Se servirà tornerai altre 100!
Ma vede io devo pagare le tasse e mi servono quei soldi
Problema tuo ragazzo … fatteli prestare
E' per questo che sono qui – sono sempre più alterato, ma la vecchiaccia non si scompone
Dovrai aspettare! - La mia pazienza se ne va con tutti i miei buoni propositi
Non è che per caso lei si è talmente invaghita di me e del mio bel faccino che mi costringe a tornare qui ogni volta solo per osservarmi?
….
Non dice nulla?
Respinta!
Cosa?
La tua domanda è respinta!
E perchè?
Perchè ho scoperto finalmente che sei un idiota. E come vedi ti dimostro anche che non ho nessun tipo di attrazione nei tuoi confronti ragazzino … sei troppo immaturo, troppo capellone e troppo alto.
No, aspetti
La vecchia si alza e senza permettermi di replicare mi fa buttare fuori dagli inservienti. Resto circa mezz'ora fuori da quel maledetto ufficio ad imprecare nella mia lingua madre, il greco, insulti ed epiteti che nessuno comprende; abbandono il campo solo quando realizzo che alle undici avrei una lezione all'università e ricomincio a correre come un forsennato per cercare di arrivare in tempo. Certo, a questo punto mi domando che cosa ci vado a fare a lezione, visto che da lunedì sarò un ex studente, ma le abitudini sono dure a morire. Arrivo nell'aula ancora più trafelato e sconvolto di prima, neanche fossi inseguito dai morti viventi di Romero. L'aula è gremita, ma per fortuna il mio amico Camus mi ha tenuto un posto. Mi siedo accanto a lui, non riesco a rispondere a nessuna delle sue domande perchè mi manca l'aria anche solo per respirare. Quando finalmente riesco a prendere fiato, nell'aula entra l'emerito professore di Economia, il venerabile Doko, soprannominato da tutti Yoda per la sua incredibile somiglianza con il nanetto jedi. Sarà anche un guru e un grande studioso, ma visto da vicino fa proprio un brutto effetto. Vecchio, basso e cencioso assomiglia in tutto e per tutto al cavaliere tascabile. Ma il vero problema non è tanto il suo aspetto fisico, ma il suo essere e le sue lezioni: 45 minuti di noia mortale. A volte è talmente annoiato perfino lui dalla sua voce che si addormenta di botto con buona pace dei vari Keynes e Smith, che dall'oltretomba gli manderanno una valanga di epiteti. Il problema è che, essendo la materia obbligatoria e il professore di prestigio, ogni singolo studente che frequenti la facoltà deve sorbirsi questo capolavoro di lezione. Anche questa, come le altre procede soporiferamente, così ho tempo di aggiornare Camus sulla mia disperata situazione finanziaria.
Avanti Milo, perchè una volta per tutte non accetti un mio aiuto?
Io non accetto l'elemosina Robespierre
Ma la mia non è elemosina. Te lo faccio io il prestito e invece di doverli restituire a loro, li restituisci a me
No .. rovinerebbe la nostra amicizia. Lo sai meglio di me … i soldi e le donne
Rovinano l'amicizia … si si … me lo avrai ripetuto migliaia di volte
Sorrido a Camus e comincio a pensare a quanto le cose siano cambiate tra di noi nel corso di questi due anni di università. La prima volta che lo vidi un'antipatia spontanea si impadronì di me. Mentre io ero il classico ragazzo povero, ambizioso e con poche possibilità, in lui vedevo tutto ciò che volevo ma non avevo. Di famiglia ricca, spaventosamente ricca, bello, affabile, di modi educati, intelligente e brillante. Mentre io arrancavo nei miei corsi di studi, lui passava illuminato da una luce abbagliante indenne ad ogni appello, esame o prova scritta. Otteneva sempre il massimo dei voti senza alcuno sforzo, almeno così credevo, e oltretutto frequentando il doppio dei miei corsi. Logico che l'antipatia fosse presente. Se non lo ignoravo, lo insultavo e se non l'insultavo non perdevo occasione per parlare male di lui. Fino al giorno in cui non me lo ritrovai in quello che considero il mio personale luogo di salvezza: la piscina in cui si svolgono gli allenamenti della squadra di pallanuoto di cui faccio parte. Ritrovarmelo lì, lui il principe ereditario, in una palestra scalcagnata con il desiderio di diventare membro di una squadra ancora più scalcagnata, fu per me una grande sorpresa. Da quella sera decisi che forse avrei dovuto sforzarmi di più per offrirgli un'occasione. La cosa, lo ammetto, non fu del tutto spontanea, visto che venni invogliato dal mio caro coinquilino, anche lui membro onorato della squadra scalcagnata, che mi minacciò di farmi saltare gli incisivi se avessi fatto qualcosa per allontanare quel grande talento che era Camus. Non avendo i soldi per il dentista optai quindi per l'approfondimento della conoscenza del francese. E così mi ritrovai a condividere praticamente tutto con lui. Il ragazzo non solo è un genio, bello, intelligente e blah, blah, ma è soprattutto generoso e privo di qualsiasi forma di arroganza che potrebbe derivargli dalla sua posizione sociale. Anzi, oserei dire che la sua sia una natura rivoluzionaria – da qui il nomignolo che gli ho affibbiato – che ben presto lo costringerà ad abbandonare il tetto paterno.
Ehi Milo, Milo … ma mi stai ascoltando?
Uhm? Oh scusa Camus, ero distratto
Non dalla lezione immagino – entrambi ci voltiamo a guardare il professor Doko, Yoda, che dorme beatamente sopra la cattedra – ti stavo dicendo che mi è venuta un'idea … non so se sia una buona idea, ma vista la tua situazione disperata ….
Accetto
Cosa?
La tua idea … qualsiasi cosa sia .. se riesce a risolvere la mia situazione .. allora accetto
D'accordo. Allora ti pagherò ad ogni prestazione
Cosa? - casco letteralmente dal pero
Si … non ti va bene a prestazione? Vuoi essere pagato un tot al mese?
Ma di cosa diavolo stai parlando? A che tipo di prestazione ti riferisci?
A quelle sessuali di cui usufruirò – come la mattina con la mora di Aioria la mia bocca si spalanca meccanicamente, in più il mio occhio destro comincia a battere febbrilmente – il tuo occhio Milo
Si … il mio occhio … sessuali? Vuoi dire che io … che tu …. che io … tu sei … om ...cioè tu vuoi che io … - sul volto di Camus compare un ghigno malefico
Ti dispiace?
Io … io …. no … io … - il suo ghigno divertito e il mio balbettio cominciano ad attirare l'attenzione dei nostri vicini
Riprendi fiato Milo … sto scherzando – il mio sospiro di sollievo fa voltare le 5 file davanti a noi
Non è che io ce l'abbia con … è solo che …
Si si, lascia perdere … però anche tu … accetti senza sapere neanche cosa ti sto offrendo!
Hai ragione …. è solo che sono disperato … ma non voglio elemosina
Ah non ti preoccupare … se va come credo dovrai sudare parecchio per avere quei soldi
Dimmi … cosa devo fare?
Innanzitutto devi venire a cena a casa mia
Nella reggia?
E' una casa Milo … come le altre
No … la mia è una casa
La tua è un tugurio
Beh si, in effetti …. però la tua è una reggia ...è la città proibita … è Schonnbrumm, se non Versailles. Sei sicuro che vuoi che venga da te?
Si … per forza devi venire, perchè il lavoro che ti sto offrendo in realtà è mio padre che te lo offrirà
Capitolo 2 *** Capitolo II - L'armata Brancaleone ***
Capitolo
II
L'armata
Brancaleone
Arrivo
come al solito trafelato e in ritardo alla seduta di allenamento.
Dopo essermi spogliato velocemente, mi infilo il costume e la
calottina – un incubo per chi come me ha deciso di cancellare
il parrucchiere dalla sua agenda di numeri telefonici – e corro
in piscina. Sono tutti li, come al solito, in attesa del mio arrivo.
Nessuno può ammalarsi, assentarsi o avere altri impegni quando
ci sono gli allenamenti o le partite: siamo sette, non uno in più,
non uno in meno: sette, numero sufficiente per giocare allo
scalcagnato campionato al quale siamo iscritti. Come squadra, bisogna
confessarlo, facciamo decisamente schifo. Non che non ci siano
talenti: Aioria, il mio coinquilino, è un vero fenomeno, e lo
stesso Camus è molto bravo. Ma anche i casi disperati non
mancano, e fanno pendere l'ago della bilancia decisamente verso la
mediocrità: siamo l'armata Brancaleone della pallanuoto.
L'anno scorso siamo riusciti a battere ogni record … in
negativo, ovviamente. Non solo siamo stati la squadra che è
arrivata ultima in classifica, ma siamo anche quella che non ha mai
segnato, che ha subito più gol, più ammonizioni, più
espulsioni; e nelle nostre file è stato scelto anche il
peggior giocatore non della stagione, ma della storia. Per fortuna
che Mu non è interessato a brillare in questa disciplina
sportiva; se io fossi stato eletto il peggior giocatore di sempre
giuro che mi sarei buttato dal ponte di Brooklyn … poi sarei
risalito e mi sarei buttato nuovamente. Ma Mu è diverso, a lui
non frega nulla dell'agonismo e dello sport in generale: in questa
piscina ci si è ritrovato, costretto dagli eventi e dai suoi
genitori. Ebbene si, alla veneranda età di 20 anni vive ancora
con i suoi, ma del resto anche Camus ora che ci penso; il fatto è
che gli è stato imposto di fare attività sportiva dal
gruppo di psicoterapeuti che lo segue dall'età di 5 anni, anno
i cui sua madre si rese conto che qualcosa decisamente non andava in
quel suo unico adorato figlio. Grazie ai miliardi spesi dai suoi
vecchi e agli anni di terapia a cui è stato sottoposto, il
gruppo di emeriti professori ha sentenziato che Mu soffre di una
grave malattia: la timidezza cronica. Beh, in effetti i professoroni
non hanno tutti i torti. Mu non parla mai, se gli fai una domanda
assume un'espressione terrorizzata e comincia a boccheggiare,
figuriamoci se gli fai qualche battuta. Non ride, non si arrabbia,
sembra un automa per quanto riesca a rimanere insensibile a tutto ciò
che lo circonda. All'inizio abbiamo pensato che fosse autistico per
come ci guardava stralunato. Ma poi, osservandolo più
attentamente, abbiamo avuto la conferma che ha dei seri problemi ad
interagire con qualsiasi essere vivente: arrossisce perfino se è
un gatto a fargli le fusa!
Oltre
a Mu fanno parte della squadra Shura, un rampollo di famiglia ricca,
amico di Camus, ossessionato dal pulito e dalla salute, Aldebaran,
ottimo portiere il cui sogno nascosto è quello di ballare un
giorno al Bolshoi di Mosca … non sto scherzando … il
nostro Al, grande, grosso e completamente scoordinato vorrebbe fare
il ballerino classico. Ha fatto molti provini in quelle scuole di
ballo dove entri uomo ed esci asessuato … sempre bocciato. E
così sfoga la sua rabbia venendo a giocare a pallanuoto e
mangiando tutto ciò che gli capita a tiro. Infine c'è
Death Mask, il cui nome vero viene ignorato da tutti, nulla si sa di
lui e nessuno è mai riuscito a scoprire niente di niente.
Grande bastardo e incorreggibile strafottente, arriva, fa quello che
deve fare e se ne va senza mai partecipare alla ben che minima
attività extra agonistica; suole definirci “gruppo di
sfigati”. In ogni caso come giocatore fa schifo! Attacca briga
con tutti e finisce quasi sempre espulso, costringendo noi altri a
giocare anche al posto suo … senza contare che già ci
tocca giocare per Mu, che se c'e' o non c'è è uguale ….
e poi ci chiedono come facciamo a perdere! Infine c'e' il nostro
grande allenatore: Saga. Una delle persone che più ammiro e
rispetto; oltre ad essere uno sportivo eccezionale – brillante
giocatore di football americano a livello agonistico – è
un uomo pieno di virtù e di comprensione, che dedica gran
parte del suo tempo libero a questa squadra di scalcagnate mezze
calzette solo per amore dello sport. Da il massimo in ogni occasione,
cercando di spronarci senza mai esagerare.
Anche
oggi la seduta di allenamento procede come al solito, tra fatica
fisica e scoglionamento generale. Dopo il riscaldamento, Saga
invita tutti ad entrare in acqua, trattenendo me per un braccio.
Quando rimaniamo soli mi apostrofa:
Che
ti succede Milo?
Che
vuoi dire?
Mi
sembri un po' giù oggi … sei distratto, assente,
stralunato
Scusami
... il fatto è che ho dei problemi personali
Mmmh
… capisco … c'e' qualcosa che posso fare per te?
No
no … me la caverò …
Senti
… so che magari non ti sarà di conforto, ma io ti sono
vicino … cerca di prendere questi allenamenti come un posto
dove staccare la spina, dove poterti sfogare e scordare di tutto.
Si
… lo farò
Cercando
di non pensare ai miei problemi economici, mi tuffo in acqua e
partecipo alla partita di allenamento con gli altri.
Al
termine della seduta, dopo una doccia veloce, Al propone di andare a
mangiare qualcosa al pub dietro l'angolo.
Ma
sei matto! - l'urlo di Shura mi fa sobbalzare – quel posto è
infestato di microbi.
E
allora? Il cibo è buono – risponde il solito Al che
pensa sempre e solo a mangiare
Si,
ma sai quante malattie potresti prendere?
Mentre
Al fa spallucce, Death Mask declina maleducatamente l'invito
Figurati
se posso perdere tempo con degli sfigati come voi! Scusatemi …
devo correre via … ho un appuntamento con una bella gnocca!
Gnocca … Mu sai cosa è una gnocca? Ma questo è
proprio decerebrato!
Mentre
Mu continua a guardarlo come se avesse appena assistito
all'allunaggio, io declino l'invito di Al, inventandomi di avere un
terribile mal di testa. Aioria, dopo essersi proposto di
accompagnarmi, visto il mio rifiuto, si aggrega alla scarsa
compagnia, trascinando con se Camus e Saga. Mi piacerebbe andare con
loro, considerato che è da ieri sera che non metto nulla sotto
i denti, ma mi vergogno come un cane a far sapere che non ho neanche
un cent per pagarmi una salsa. Sono orgoglioso e non riesco ad
accettare nulla che possa assomigliare ad elemosina. Con la borsa
sulle spalle mi accingo a farmi la solita scarpinata a piedi per
raggiungere il mio appartamento, quando sento chiamarmi alle spalle
da un tizio in motocicletta. Voltandomi vedo un casco con sotto dei
lunghi capelli rossi – Camus - che avvicinandosi mi porge un
altro casco
Sempre
intenzionato a non chiedere nulla?
Che
vuoi dire?
Confessa
… non hai i soldi per unirti a noi
Ho
veramente mal di testa
Si
… ed io sono il Re Sole
No
… tu sei Robespierre
Su
avanti … monta … ti do un passaggio a casa
E
la tua cena con gli altri?
Sinceramente
non mi va di sentire Shura lamentarsi tutta la sera di quanto è
lurido il posto e di come si prenderà la malaria
Allora
accetto
Salgo
sulla moto di Camus, una Ducati Monster, infilandomi il casco e
partiamo come se la polizia ci stesse alle calcagna. Quello che
nessuno sa è che un tipo calmo come lui guida la moto come un
pazzo, neanche fosse Schwantz all'ultima curva di un circuito pronto
a superare il solito Rainey. Durante il breve tragitto tra la piscina
e l'appartamento vedo sfrecciare di fronte ai miei occhi lacrimanti
tutti i santi del paradiso, da San Giuseppe che prega per me a San
Pietro che si fa il segno della croce indicandomi l'alto dei cieli:
tutti immancabilmente mostrano nei miei riguardi un sorriso
compassionevole. Dopo aver parcheggiato la moto, lui, e ringraziato
Dio di essere sopravvissuto, io, lo obbligo a salire per prendere uno
dei miei schifosi caffè. Mentre stiamo facendo finta di
sorseggiare la miscela nera che spaccio per vero caffè
italiano, cerco di scoprire qualcosa in più sulla cena e
sull'offerta che riceverò da suo padre
Senti
Milo, non voglio dirti niente, sono di parte per cui potrei
influenzarti negativamente. Ti ho detto di questa possibilità
solo perchè mi sei sembrato disperato e visto che non vuoi
accettare il mio aiuto …
E'
vero sono molto disperato … e ti ringrazio
Aspetta
a farlo … quando saprai cosa è non so se vorrai ancora
vedermi
Così
mi spaventi – dopo aver fatto un'espressione terrorizzata gli
sorrido amabilmente – scherzo … in ogni caso mi fa
piacere che mi aiuti .. sei veramente un grande amico
Si
… direi di si …
Lo
vedo impensierirsi, ma prima che possa domandargli che cosa ha
oscurato il suo bel volto, nell'appartamento irrompe come una furia
Shaina. Camus rimane visibilmente sconvolto dalla sua entrata in
scena; del resto chi non lo sarebbe? La mia dirimpettaia è la
classica donna che non vuole chiedere mai. Indipendente fin
dall'infanzia, quando smise di chiedere consiglio alla madre e di
accettare dalla stessa suggerimenti in qualsiasi campo femminile,
compreso l'amore e le faccende domestiche. Nella realtà si
guadagna da vivere facendo l'insegnante di kick boxing, mentre nel
tempo libero fa la volontaria per qualsiasi causa “giusta”
- almeno a suo dire – le passi sotto il naso. Organizza sit in
di protesta per far ottenere ai pensionati del quartiere un centro
anziani di cui non sanno bene cosa farsene, visto che i vecchi della
zona preferiscono passare il loro tempo di fronte alla Tv, o al
massimo davanti al Bar dell'angolo a fumare sigarette scroccate ai
passanti; partecipa a manifestazioni per chiedere lavoro per i
disoccupati che vorrebbero invece continuare ad oziare grazie al
sussidio offerto loro dallo Stato; si preoccupa di realizzare corsi
di difesa personale per donne che invece vorrebbero partecipare a
lezioni di cucina che le porti a conoscere mariti da sposare. Insomma
ottimizza al meglio il suo tempo, sconvolgendo la vita degli altri.
Io la chiamo la “guerrafondaia della Pace” … in
cui per pace intendo naturalmente quella altrui. Sarebbe anche una
bella donna, nulla da dire sul suo aspetto, ma il suo brutto
carattere e la sua personalità aggressiva e invadente fanno
passare a chiunque abbia la sfortuna di conoscerla, la voglia di
approfondire. La pazza, con indosso un grembiule unto e con in mano
una paletta sporca di sugo, mi minaccia di tagliarmi i capelli a zero
se quanto prima non gli restituirò il pacco di spaghetti che
gli abbiamo, a detta sua, fregato. Dopo averle fatto presente che la
sua coinquilina ce lo ha regalato, comincia fra di noi una
discussione infinita sulla capacità di noi uomini di renderci
dei parassiti succhia sangue. Solo dopo 10 minuti abbondanti di urla
e spinte, Shaina si avvede della presenza del mio amico e bloccandosi
di colpo, smette di urlare per assumere un'espressione attenta.
Camus, da gentiluomo quale è, si alza e cerimoniosamente si
presente. Shaina, rimane visibilmente sorpresa dai modi del mio
amico, o almeno così a me sembra, visto che continua a fissare
la mano che il mio amico le ha offerto. Invece di stringerla, dopo
aver farfugliato delle parole sconclusionate, se ne va senza salutare
nessuno dei due.
Scusami
Camus per il suo comportamento. Certo non posso dirti che di solito
non è così … perchè è sempre così
… però non morde … almeno non con gli estranei
Figurati
Milo … figurati – sul suo volto compare nuovamente
l'espressione assorta – deve essere bello avere dei vicini con
cui condividere gli spaghetti
Ah
beh … dipende dai vicini … con Marin non ci sono
problemi .. .è così dolce … ma Shaina …
beh … avrai capito che è pazza!
Ora
devo andare – rimango spiazzato dal suo cambio repentino di
discorso
Si
… d'accordo … allora come rimaniamo?
Domani
sera vieni a cena da noi
Domani
sera?
E'
un problema?
No
… si … no … cioè .. dovrei lavorare al
locale … ma mi inventerò una scusa …
Puoi
dirgli che stai poco bene
Già
usato una settimana fa
Allora
digli che ti si è allagata casa
un
mese fa
che
tua madre sta male?
L'altro
giorno
…
Considerato
che nell'arco di questo anno ho fatto fuori tutta la mia famiglia …
la scusa della malattia e dei funerali non la posso più usare
… ma non preoccuparti … qualcosa mi inventerò
Quello
che mi domando più che altro è se a questo punto tu
qualche volta ci vada al lavoro
Certo
certo che ci vado … comunque domani sera andrà bene
Ti
lascio scritto l'indirizzo
So
dove abiti
Lo
so, ma quando arrivi mostra il biglietto ai sorveglianti se no
quelli hanno l'ordine di sparare.
Stai
scherzando?
Ovviamente
Il
suo sorriso mi tranquillizza. Dopo che Camus se ne va, apro il
frigorifero per mangiare qualcosa, ma scopro con mio grande rammarico
che è vuoto … anche la parte di Aioria è
deserta, così, piuttosto che rimanere a digiuno per altre 8
ore, mi faccio coraggio e vado da Shaina, con la speranza che
rispolverando il suo spirito da crocerossina delle cause perse mi
lasci mangiare i suoi avanzi.
Ciao
a tutti, il secondo capitolo è scritto, anche se al momento
non si capisce ancora che cosa dovrà fare Milo per pagarsi gli
studi. Vorrei chiedere umilmente scusa alle fans di Mu, lo ammetto,
fra tutti è quello che ho bistrattato di più :-(( …
ma non preoccupatevi non è ancora finita :-). Mi sembra
doveroso ringraziare sagitta72 e jeje_12 che hanno
messo la storia fra i preferiti, e 007jb1 che la inserita tra
le seguite.
X
Diana924: eh si … Doko in realtà quando non fa
il cavaliere di Libra o il maestro di Shiryu, corre sul set di Guerre
Stellari a fare la controfigura di Yoda ;-).
x
sagitta72: è inutile che fai la vaga, visto che per
questa storia sei diventata il mio personale auditel ;-). Un bacio
Capitolo 3 *** Capitolo III - La cena dei cretini ***
Capitolo III
Capitolo
III
La
cena dei cretini
-Aaaargh!!!
-Cosa
è successo? - Aioria si precipita nella mia stanza come una furia– perchè hai urlato?
-Guarda!
Guarda! La mia unica camicia pulita … o così almeno credevo … e invece guarda –
in preda ad una crisi isterica degna di una donna in menopausa, mostro la
manica del mio indumento bucato in più punti
-E
io chissà che credevo – Aioria simula un finto collasso – quello ti succede
perchè tu quella camicia non la porti mai. Sono i tarli che te l'hanno ridotta
così
-I
tarli? Ma io ora come faccio! Come faccio!!!
-Mettiti
una delle tue solite magliette logore – strabuzzo gli occhi
-Vuoi
scherzare? Devo andare a casa di Camuse
non posso presentarmi con una maglietta sporca da camionista
-E
perchè scusa? Almeno capiscono subito che sei disperato e che hai bisogno di
quellavoro
-Smettila
di ridere idiota!
-Scusami
ma la tua faccia e quella camicia sono esilaranti … ma dove l'hai comprata? E
soprattutto quanti secoli fa?
-Vai
al diavolo!!
Spintono
via Aioria ed esco dalla stanza. Comincio a girare come un animale in gabbia
per il salotto cercando di trovare una soluzione. Potrei chiamare Camus e
chiedergli di prestarmi una camicia.... mi rendo conto immediatamente
dell'irrealizzabilità dell'idea … sua madre le conosceràe soprattutto sareiridicolo con indosso una delle sue; non che
non siano belle, per carità, ma proprio in virtù del fatto che lo sono, addosso
a me stonerebbero: rischierei di sembrare uno spaventapasseri in frack. Ad un certo
punto comincio ad osservare Aioria che continua a ridere come una iena nella
mia stanza. Senza dirgli niente entro nella suae comincio a rovistare nell'armadio. Accortosi dei miei movimenti, si
avventa su di me, ma ormai ho trovato ciò che cercavo: tiro fuori una camicia
bianca di buona fattura, appallottolata in fondo all'armadio.
-Non
ci provare … mollala … è l'unica camicia buona che ho!
-Buona?
Cos'è … la camicia della tua prima comunione?
-No
… della cresima … e ci tengo … mollala
-Se
ci tieni così tanto perchè è così sgualcita? - ingaggiamo una lotta furibonda
per la conquista dell'indumento – ora mi toccherà pure stirarla
-Sei
matto? Tu non sai stirare! La rovinerai!
-Ci
proverò … mica ci vuole una laurea
-Non
con la mia camicia … mollala!
-Se
volete la stiro io
Entrambi
ci voltiamo ed io rimango a bocca aperta – ultimamente mi succede troppo spesso
– nell'osservare una bellissima bionda in lingerie appoggiata allo stipite
della porta del bagno. Senza riuscire a dire una parola annuisco con un sorriso
beota sulla faccia – che femmina! - mentre lei, per nulla imbarazzata per il
suo abbigliamento succinto, prende la camicia e dopo aver chiesto ad Aioria
dove si trovi la tavola da stiro, comincia ad armeggiare con il ferro. Mentre
la ragazza stira, mi avvicino al mio coinquilino ed indago:
-E
questa chi è?
-L'ho
conosciuta ieri al pub … mi sembra che si chiami Esther o qualcosa di simile
-E
l'altra?
-Quale?
-Quella
di ieri mattina
-Ah
si … non so … non era il mio tipo
-Aioria
… nessuna è il tuo tipo …
-Beh
… sai … io sono di gusti difficili – osservo un po' la bionda
-A
me non sembra, considerato che ti porti a letto tutte le donne che conosci
-Questo
non è vero – Aioria mi guarda scandalizzato – scelgo solo quelle belle … mica
mi posso svendere così – lo guardo sconvolto – e comunque fare sesso non è fare
l'amore
-Io
ora come ora mi accontenterei di solo sesso … anche poco … l'importante sarebbe
uscire dall'impasse in cui sono caduto
-Se
la smettessi di essere così schizzinoso!
-Già
Faccio
cadere il discorso, anche perchè non mi va di dire ad Aioria che ultimamente il
problema non è tanto nella materia prima, che per mia fortuna non è mai
mancata, manel mezzo. Sarà per lo
stress, sarà per la stanchezza, sarà per le preoccupazioni, sarà per il buco
dell'ozono, ma devo ammettere che il mio compagno di giochi, Fizwilliam –
questo è il nome che gli ho dato-ultimamente è caduto in letargo e non accenna
al benchè minimo risveglio. La bionda, che per la cronaca non stimola nessuna
reazione a Fitzwilliam, mi porge la camicia sorridendomi ed io ringraziandola
la infilo velocemente e prima che il mio coinquilino possa strapparmela di
dosso guadagno la porta.
All'uscita
dell'appartamento mi ritrovo di fronte Camus sulla sua moto. Al mio sguardo
sorpreso sorride:
-Visto
le tue attuali finanze ho pensato che magari avresti gradito un passaggio
-Ah
grazie!
-Non
con tutto questo entusiasmo però
-Scusami
… ho dovuto fare a botte con Aioria per la camicia … lascia perdere non
chiedere
Non
mi va di dire a Camus che in realtà sono terrorizzato dal suo modo spericolato
di guidare e che se potessi scegliere, preferirei farmela a piedi … lo so … il
tragitto sarebbe lungo e rischierei di arrivare distrutto alla meta … ma almeno
sarei vivo. Cominciando a pregare salgo in moto indossando il casco. Via via
che ci avviciniamo a destinazione le miei unghie si piantano sempre di più
nelle carni di Camus. Credo che alla fine del viaggio il mio amico avrà dei
lividi degni delle migliori torture. Troppo intento a sopravvivere non mi rendo
conto che la moto si è fermata.
-Hai
bisogno di una scaletta per scendere?
-Cosa?
-Siamo
arrivati Milo … mi hai lasciato le dita attaccate ai fianchi … a questo punto
direi che … o sei innamorato perso di me – la mia espressione allucinata lo fa
sorridere – o hai paura della mia guida … sinceramente non so quale delle due è
peggio
Sorrido
e glissando, scendo dalla moto: ormai la camicia è tutta stropicciata …. potevo
anche evitare di farla stirare.
Entriamo
in casa … e che casa!! … Rimango ad osservare i soffitti altissimi a bocca
spalancata e per tutto il percorso fino al salotto degli ospiti continuo ad
esclamare degli Oh e degli Uh come se avessi 10 anni. E' tutto così
dannatamente grande e lussuoso che non riesco a capacitarmi del fatto che
qualcuno possa vivere in dimore così immense. Appena il maggiordomo di turno
(dalla porta alla sala ne avrò contati almeno 4 che si sono susseguiti di volta
in volta) ci lascia soli, Camus mi invita sedermichiedendomi se ho sete
-Wow!
Ma tu veramente abiti qui?
-Mmmh
mmh- mentre annuisce mi prepara un
bicchiere d'acqua e me lo porge – è meglio che per il momento non bevi
alcolici, devi rimanere sobrio
-Ah
ah ah …. hai ragione … devo concentrarmi al massimo per cercare di sembrare
all'altezza di questo posto
-Già
– lo sguardo pensieroso di Camus mi allarma
-Pensi
che non ne possa essere in grado?
-No
no .. al contrario … vorrei che non rinunciassi alla tua spontaneità .. tutto
qui
Veniamo
interrotti dall'entrata di una ragazza molto simile a Camus, capelli rossi,
occhi blu e sguardo penetrante. Rispetto al mio amico però sul suo voltoimperversano una marea di lentiggini che le
donano un'ariapestifera … osservandola
mi viene subito in mente Pippi Calzelunghe e non riesco a non sorridere al
pensiero.
-E
questo ebete con il ghigno facile sarebbe il tuo prezioso amico?
-Non
essere maleducata come al tuo solito
-E'
lui ad essere maleducato. Di un po' tu … nessuno ti ha insegnato che non si
ride di una signorina? - le sue parole mi fanno arrossire
-Scusami,
ma non volevo essere maleducato, è solo che
-Ti
viene spontaneo
-Ora
basta! - Camus alza la voce, evento molto raro per lui
-Se
no che fai?
-Scusatemi
– decido di stemperare la tensione – forse siamo partiti con il piede
sbagliato. Io sono Milo, piacere di conoscerti – le offro la mano che lei
rifiuta platealmente
-E
chi te lo ha chiesto?
-Lei
è mia sorella Bronte – Camus rassegnato accetta il mio segnale di pace
-Bronte
… Camus … ahahahah …. avete due nomi di scrittori … ma chi è che ha avuto
questa idea ridicola?
-Io
Mi
si gela il sangue nelle vene; mentre sul volto di Camus non traspare nessuna
emozione, su quello della sorella compare un ghigno malefico. Voltandomi
incontro lo sguardo severo di una donna molto bella ed elegante – la mamma del
mio amico – vorrei sparire in un nano secondo
-Io
… sa … i nomi sono belli … è solo che …
-Lascia
perdere capellone, non ti scomodare, la tua figura da idiota ormai l'hai fatta.
Nella
stanza entra una donna anziana seduta su una sedia a rotelle. Ha gli stessi
occhi di Camus e di Bronte, ma una vena sadica in più rispetto ai due. Si
presenta come la nonna dei due “debosciati dai capelli rossi”, nonché come
colei che tiene le cinte della borsa, aggiungendo “e per farmele aprire bisogna
spararmi”. Rimango inebetito da tutto quel turbinio di cambi di situazione; la
vecchia mi domanda se per caso sono ritardato e l'unica cosa che riesco a fare
è scuotere la testa. Camus, intuendo la mia difficoltà, invita tutti a prendere
qualcosa da bere. Per fortuna l'attenzionesi sposta sugli alcolici, ma dopo poco, con il bicchiere in mano tornano
tutte a fissarmi nuovamente. Rimaniamo così per quasi 30 minuti; sento
l'orologio a pendolo presente nella stanza scandire il tempo con un tic toc: ad
ogni tic una goccia di sudore mi scende sul collo, ad ogni toc mi finisce sulla
schiena. Quando penso che morirò disidratato, entra il maggiordomo per
informarci che la cena è servita. Una volta nella sala da pranzo mi rendo conto
che l'incubo è appena cominciato. Mi fanno sedere in una tavola riccamente
apparecchiata tra la nonna e la mamma di Camus con di fronte la sorella. Mentre
tento di capire come sistemare il tovagliolo per non sembrare ridicolo, nella
sala entra anche il padre del mio amico, salutandomi cordialmente e sedendosi a
capo tavola. L'uomo invita tutti i commensali a trattarmi come uno di famiglia,
raccomandandomi di comportarmi come se fossi a casa mia. La fa facile lui … io
trovandomi di fronte tutte quelle posate comincio a sudare freddo. La
conversazione procede tranquillamente, in realtà io non spiccico parola e
rispondo a monosillabi alle domande che mi vengono poste, troppo intento a
mantenere un po' di decoro. Sento gli occhi di Bronte bruciarmi addosso e ogni
volta che alzo lo sguardo la vedo sogghignare maleficamente. Ho la netta
sensazione di essergli antipatico. Alla prima portata comincio a vagare con sguardo
sperduto sull'assurdo numero di forchette che mi trovo davanti, possibile che
ne esistano così tante? Sto per prendere quella più vicina al piatto ma un
colpo di tosse di Camus mi fa desistere. Opto allora per la seconda, ma un
altro colpo di tosse mi spinge a cambiare idea. Al terzo colpo di tosse del mio
amico, la nonna sbotta suggerendogli di andarsi a prendere una caramella e di
smetterla di emettere quel suono fastidioso. Per fortuna le forchette sono
finite ed io prendo quella corretta. Con le portate successive optiamo
silenziosamente per seguire una tattica diversa. Camus prende per primo le
posate da utilizzare ed io mi limito a ripetere i suoi gesti. Di fronte alla
minestra mi sento così sicuro ormai che decido di rilassarmi, compiendo un grave
errore. Ad un certo punto, a metà della consumazione, mi rendo conto di avere
tutti gli sguardi puntati addosso; mi guardo attorno terrorizzano non riuscendo
a capire cosa mai abbia combinato, visto che il cucchiaio disponibile era uno
solo. La battuta di Bronte mi fa arrossire immediatamente:
-Io
neanche a due anni facevo tutto quel baccano nel mangiare la minestra. Non lo
sai che è da maleducati risucchiare il brodo??! Cafone.
La
madre di Camus, dopo avermi lanciato uno sguardo inceneritore, non mi rivolge
la parola per il resto della cena, mentre Bronte sorride soddisfatta per tutte
le portate successive. La mia disfatta si compie con il pollo, dove dimostro
tutta la mia incapacità nel mantenere un atteggiamento degno del Galateo. Alla
fine dell'incubo, mentre gli altri sorseggiano un amaro, con una scusa mi
rifugio dentro uno dei 100 bagni presenti in casa e comincio ad insultarmi
davanti allo specchio. Dopo poco Camus mi raggiunge
-Sono
andato male vero?
-Non
così male … poteva andare peggio
-Peggio?
E cosa poteva andare peggio? Ci mancava solo che mi facessi sfuggire il coscio
di pollo beccando tua nonna in testa! - Camus scoppia a ridere
-Beh,
in effetti non è che hai brillato! Soprattutto quando hai scambiato l'aceto per
condire l'insalata con il vino … hai avuto veramente coraggio a berlo … e con
quale eleganza!
-Già
… lasciamo perdere … tuo padre non mi offrirà mai quel lavoro
-Ah
guarda ,vista la situazione non credo che te ne dispiacerai
-Che
vuoi dire? Avanti Camus … dimmi di che si tratta .. me lo devi … se non altro
per ripagarmi dell'inferno a cui mi hai sottoposto!
-E
va bene … diciamo che è qualcosa che ha a che fare con la mia sorellina
-La
strega? - alle parole di Camus rimango basito.
Ciao
a tutti, ed ecco il terzo capitolo, scritto in un periodo lavorativo di calma
piatta … che più piatta non si può :-(. Volevo fare due precisazioni, la prima
i titoli dei capitoli, almeno per il momento, sono in realtà titoli di film (in
questo ultimo sarebbe stato più corretto quindi mettere La cena del cretino …
ovviamente di Milo :-)) … la seconda riguarda la scelta di parlare di una
squadra di pallanuoto: ho dimenticato di dire che mi è venuta in mente questa
idea vedendo la serie Tutti Pazzi per Amore 2 e il bravissimo Emilio Solfrizzi
nella parte dell'allenatore. Un ringraziamento a quelli che leggono la storia,
ed in particolare a darkalexandra85 che la messa nelle ricordate.
X
charm_strange: eh Milo e la sua aria sfatta attirano molto anche me. Per
Al in effetti come ballerino sarebbe veramente indescrivibile … brrr … ho quasi
i brividi … in effetti Mu l'ho trattato proprio male, speriamo che si dia una
scrollata :-(. DM invece è sempre lui, almeno così sembra o magari no? :-) …
diciamo che in realtà in questa storia molto di ciò che sembra in realtà non è
… o forse no? Per Shaina pienamente d'accordo .. .basta fare quello che vuole e
tutto fila liscio ;-)
x
diana924: ma magari il nostro Al alla fine riuscirà ad realizzare il suo
sogno. Non so se sperarlo o meno :-(. Io non la vorrei una vicina come Shaina,
del resto non vorrei neanche certi elementi nella mia squadra di pallanuoto
:-).
x
007jb1: grazie per i complimenti e mi fa veramente piacere che la storia
ti piaccia e che ogni tanto ti faccia ridere. Fammi sapere se sarà sempre così
;-)
x
sagitta72: eh lo so che te Camus non ce lo vedi in moto, ma dai su una
Monster io si … magari non così spericolato … ma forse è Milo che esagera ;-).
Anche di Shaina so perfffffffffettamente come la pensi … poveraccia così
bistrattata :-(.
Seguendo
a ruota Camus, entro nello studio del padre con ancora in testa le
parole del mio amico. Il mio tanto ambito lavoro riguarderà la
sua pestifera sorella. Senza perdere tempo il padrone di casa, dopo
avermi invitato a sedere prende la parola:
Milo,
non so se Camus ti ha accennato al lavoro che vorrei offrirti –
al mio diniego sul suo volto compare un sorriso strano – lo
immaginavo. Vedi, il fatto è che Bronte tra tre mesi compirà
18 anni e abbiamo intenzione di maritarla –
Maritarla?
- la mia bocca si spalanca meccanicamente … ormai ho
rinunciato a capire questo mio ridicolo automatismo.
Si
… diciamo che mia figlia non ha mai dimostrato nessuna dote
particolare. Inoltre alla guida dell'azienda di famiglia ci sarà
Camus e per lei non sono previsti dei ruoli attivi. Certo, passerà
il suo tempo a fare beneficenza e cose così, ma è
nostra volontà che lei si sposi al più presto –
il mio silenzio lo invoglia a proseguire – però non
vogliamo che sposi un poveraccio qualunque. Pertanto in questo
periodo le abbiamo organizzato una serie di appuntamenti con i
rampolli più ambiti dell'alta società
Sinceramente
non capisco questo cosa c'entri con me. Io sono uno dei poveracci a
cui non vorreste mai dare vostra figlia in sposa – il sorriso
mi muore sulle labbra all'espressione severa che assume il padre di
Camus
E'
vero. Tu non saresti un buon candidato.
… -
non aggiungo altro pensando che questi ricchi mancano totalmente di
tatto.
Gli
appuntamenti si svolgeranno di venerdi e noi gradiremmo che Bronte
non ci andasse da sola.
…
Vorremmo
sostanzialmente che tu le facessi da accompagnatore e guardia del
corpo.
Vorreste
che proteggessi vostra figlia da eventuali situazioni pericolose?
Si
anche quello … ma soprattutto mi devo accertare che vada a
tutti gli appuntamenti, conoscendola se non avesse qualcuno a
controllarla ne salterebbe una metà e ne boicotterebbe
l'altra. Ti pagherò tutti i tuoi futuri studi. Ti chiedo solo
di dedicare a mia figlia un po' del tuo tempo. Non mi sembra un
grande impegno.
No,
infatti. Accetto – lo sguardo di Camus mostra una certa
delusione
Al
tempo ragazzo – nella stanza entra la vecchia a rotelle –
io non ho ancora dato il mio benestare
Ah
si .. Mildred prima che ti dia il lavoro vuole farti delle domande.
Si
d'accordo – mi giro verso la donna e aspetto le sue domande
Hai
una ragazza? - le fessure degli occhi della vecchia si fanno piccole
piccole
Cosa
c'entra questo con il lavoro?
Non
tergiversare capellone, rispondi semplicemente si o no – mi
punta addosso il suo ventaglio
No,
non ho una ragazza
Hai
un ragazzo?
Cosa?
- la guardo stupito, mentre Camus comincia a tossire.
Rispondi!
- la vecchia mi colpisce con il ventaglio
Non
sono omosessuale.
Strano
… con quei capelli sembrerebbe il contrario.
Veramente
anche vostro nipote porta i capelli lunghi
E
infatti comincio a dubitare anche di lui – guardo Camus sempre
più sbigottito, mentre lui sorridendo mi fa spallucce –
non ti distrarre capellone. Da quanto non fai sesso?
Io
… non credo che siano affari suoi …
Rispondi!
Da
6 mesi – non so perchè rispondo all'interrogatorio,
forse perchè ho paura che se non lo facessi la vecchia
passerebbe alle torture?
Così
tanto? Cos'è? E' andato in letargo e non riesci più a
svegliarlo? - Ora è il padre di Camus che comincia a tossire,
mentre io divento sempre più paonazzo
No
signora … non che siano affari suoi, ma non riesco a trovare
nessuna che mi interessi abbastanza ... ha per caso qualcuna da
propormi?
Mi
spiace … non sei il mio tipo
Che?
E
mia nipote?
Cosa?
La
trovi carina?
Beh
… non si può dire che non sia una bella ragazza
Ci
andresti a letto?
Ma
non lo so .. ma perchè mi fa queste domande? – la
vecchia mi colpisce nuovamente con il ventaglio – e ora perchè
mi ha colpito???
Perchè
sbagli risposta capellone … quella corretta deve essere “sua
nipote è molto bella ma io non ci andrò mai a letto,
perchè so che altrimenti lei mi spezzerebbe le gambe!”
….
- sono senza parole
Beh
… non dici nulla?
D'accordo
Mildred … lascialo stare .. lo hai tormentato abbastanza.
Un'ultima
domanda – la vecchia mi punta nuovamente gli occhietti addosso
– quante volte al giorno ti lavi i denti?
Due
– sfinito dalla situazione rispondo automaticamente senza
reagire
Lavali
tre volte d'ora in poi … il sorriso è tutto se si
vuole avere successo nella vita
Esce
dalla stanza senza aggiungere altro, mentre Camus sorride, neanche
troppo velatamente.
Allora
ragazzo, se vuoi il lavoro è ancora tuo. Se ti comporterai
bene e conquisterai la mia fiducia, ti prometto che alla fine del
tuo corso di studi troverai un lavoro di prestigio in una delle mie
società. Camus mi ha detto che sei un ragazzo brillante e
pieno di risorse – sorrido soddisfatto alle sue parole, mentre
il padre tira fuori un espressione tipo Marlon Brando nel padrino –
bada però … se ti comporterai male e se soprattutto
proverai a sedurre mia figlia … ti farò pentire di
essere venuto al mondo.
Mentre
il sorriso scompare dalla mie labbra in un baleno, il padre
accomiatandosi da noi mi sorride benevolmente, ma prima di uscire mi
comunica un'ultima cosa
scusami
caro …. mi sono dimenticato di dirti che tra i compiti
richiesti c'e' anche quello di accompagnare la nostra Bronte il
mercoledi a danza classica.
Sto
per rispondere al padre che il mercoledi avrei gli allenamenti di
pallanuoto, ma Camus interviene comunicandomi che sua sorella ha la
lezione nel pomeriggio. All'uscita del padre mi accascio sulla
poltrona maledendo mentalmente il mio continuo bisogno di soldi.
Camus si siede accanto a me con aria sconsolata
Te
lo avevo detto che alla fine mi avresti odiato
Io
non ti odio … ti sono grato invece … non lavorerò
molto e potrò permettermi di stare tranquillo per i miei
studi. Sarà sufficiente d'ora in poi lavorare solo come
barista per mantenermi .. io sono di poche pretese.
Non
ringraziarmi … fidati .. mia sorella non è semplice da
gestire.
Beh
.. l'aria un po' pestifera ce l'ha … ma io ho le spalle
larghe – sorrido a Camus per tranquillizzarlo...cosa che non
ottengo
Già
Posso
farti però una domanda?
Dimmi
Ho
notato che tra di voi i rapporti non sono proprio idilliaci …
mi domandavo perchè
Sinceramente
non ti so rispondere … fino a pochi mesi fa io e lei eravamo
molto uniti. Dove andavo io veniva lei .. e poi mi riempiva di mille
attenzioni, di coccole , di affetto … poi un giorno, così
d'improvviso ha cominciato ad odiarmi
Non
ci credo
E
come spiegheresti il fatto che a mala pena mi saluta e che non perde
occasione per parlare male di me?
Non
so .. magari gli hai fatto qualcosa senza rendertene conto
Magari
- lo sguardo pensieroso di Camus mi incomincia a far pensare
Ma
lei come l'ha presa questa cosa?
Che
tu le faccia da guardia del corpo?
Si
Male.
Ma ha preso male tutta la faccenda. E sinceramente non le posso dare
torto. E' inconcepibile che in questa epoca si voglia costringere
una ragazza a maritarsi … e poi i miei genitori non la fanno
mai uscire di casa … mai … e non è vero che non
è portata per gli studi o che non vuole … sono sempre
i miei che non glielo permettono … su questo sono stati
irremovibili.
E
tu cosa hai fatto?
Le
ho provate tutte per far loro cambiare idea
Ah
.. il mio Robespierre … sempre pronto alla rivoluzione –
Camus mi sorride
Ora
basta .. ti riaccompagno a casa … e ti prometto che cercherò
di andare piano
Questa
volta durante il tragitto mantiene la sua promessa e così
invece di ritrovarmi davanti in processione tutti i santi del
paradiso uniti compatti in preghiera, mi trovo come compagni di
viaggio solo San Giorgio e San Paolo, perchè non si sa mai,
dovesse capitare qualcosa. Arrivati a destinazione, saluto
velocemente il mio amico e mi precipito a casa, dove sulla soglia
della porta trovo un Aioria immerso in una fitta conversazione con
Marin
Ciao
Milo
Ciao
Aioria … Marin. Come mai siete qua fuori?
Volevo
fare assaggiare ad Aioria la mia crostata di ciliegie, e così
gliene ho portato un pezzetto. Ma lui non vuole farmi entrare.
Ah
si … sai … la casa è così in disordine –
Aioria continua a massaggiarsi la testa nervosamente
Conosco
il vostro disordine e posso assicurarti che dopo aver visto i tuoi
calzini dentro il lavabo e le mutande di Milo dentro il frigo non mi
scandalizzo più di nulla
Fidati
cara – intuendo il problema di Aioria mi intrometto nella
conversazione – non c'e' mai fine al peggio. Ora bella rossa,
molla la crostata e sparisci
Sei
sempre così carino – Marin fa finta di offendersi, ma
poi mi stampa un bacio sulla guancia – ricordati di riportare
gli spaghetti a Shaina se no è capace di ucciderti.
Una
volta allontanata comincio a sghignazzare sadicamente
Cosa
hai da ridere deficiente?
Allora
chi c'e' dentro? La bionda? La mora? Tutte e due?
Ne
l'una ne l'altra.
Io
non capisco perchè continui a nascondere le tue avventure a
Marin … mica siete fidanzati.
E'
che le sono affezionato … e lei non capirebbe .. mi
giudicherebbe male …
Già
già …. chi c'e' dentro?
Una
rossa
Non
mi dire .. hai infranto anche questo ultimo tabù e ti sei
portato a casa finalmente anche una rossa?
Sai
che io non vado con le rosse … questa in particolare è
qui per te
Senza
farlo proseguire gli mollo la crostata e mi precipito in casa, dove
trovo seduta in pizzo al divano la strega di Salem in persona.
Cosa
ci fai qui? - benchè incredulo nel vedere la sorella di Camus
nel mio tugurio cerco di mantenere un atteggiamento distaccato.
Sono
venuta a chiarire alcuni punti con te – si alza dal divano e
prima che Aioria possa entrare in casa gli sbatte la porta in
faccia. Dopo di che mi spinge addosso alla parete – chiariamo
subito una cosa. Tu sei alle mie dipendenze.
Veramente
io sono alle dipendenze di tuo padre
Sei
anche alle mie
Non
credo proprio ragazzina
O
si invece, io credo di si … e sai perchè lo credo? –
con un gesto improvviso preme il suo ginocchio addosso al mio
compagno di giochi, il caro Fitzwilliam, lasciandomi senza fiato per
la sorpresa – perchè se provi a fare di testa tua dirò
a mio padre che ci hai provato con me. Tu sai cosa significa vero?
Non
ti … crederà …
Oh
si che lo farà … cerca di non sfidarmi
Scostandosi
velocemente, senza salutare apre la porta e dopo aver spostato Aioria
se ne va. Ad uno sguardo sconvolto e perplesso del mio coinquilino
rispondo semplicemente comunicandogli che quella è la sorella
di Camus, poi mi chiudo in camera e mi lascio cadere sul letto. Ora
comincio a comprendere le parole del mio amico … mi rendo
conto di essere finito in un incubo da cui non mi risveglierò
tanto presto.
Ciao
a tutti, ecco il nuovo capitolo dove finalmente si capisce cosa dovrà
fare Milo per sbarcare il lunario e mantenersi agli studi. Chissà
se riuscirà a svolgere il suo lavoro in modo soddisfacente
;-). Ringrazio tutti quelli che fino ad ora hanno seguito la storia.
X
Diana924: Trovi ancora simpatica la nonna di Camus? Non so
sinceramente cosa sarebbe peggio .. se fare da badante alla vecchia o
il bodyguard della nipote … povero Milo :-(
x
charm_strange: eh si … il povero ma bello Milo è
proprio povero … mo gli toccherà pure fare da balia
alla terribile sorella di Camus che secondo me fa mooooolta
concorrenza a Shaina. La famiglia di Camus si commenta da sola :-D
x
007jb1: sai che non l'ho visto il film con Celentano? Io più
che altro pensavo alla cena disastrosa di Villaggio/Fantozzi …
certo … Milo non arriva a quegli estremi ma diamo tempo al
tempo XD
x
sagitta72: si … la famiglia di Camus è proprio
fuori di Melone … ma non sono così convinta che Camus
sia poi così normale :-(.
Da
quando ho risolto il problema economico delle rate universitarie la
mia vita si è fatta molto più leggera e semplice da
vivere. Non devo più correre come un forsennato, e ora che i
soldi che guadagno come barista mi servono solo per vivere, non devo
neanche più saltare i pasti. Tutto va a gonfie vele. Le
lezioni all’università procedono tranquillamente:
perfino quelle del maestro Yoda non sono più così
noiose. Ammetto però che non sono tutte rose e fiori …
la minaccia della sorella di Camus e le due giornate che dovrò
dedicarle aleggiano continuamente su di noi. Non ho avuto il coraggio
di raccontare al mio amico l’exploit della sorella, primo
perché devo sapermela cavare da solo e secondo perché
non so neanche se mi crederebbe. Sto aspettando proprio la strega di
Salem di fronte casa di Camus, questo perché dovrò
accompagnarla ad una delle sue lezioni di ballo. E’ più
di mezz’ora che sono in piedi sotto al sole, grondante sudore,
ed è così che mi trova il mio amico
Milo,
come mai qui fuori?
Sto
aspettando tua sorella per accompagnarla a scuola di ballo.
Da
quanto è che sei qui?
Da
mezz’ora.
Ma
sono le 17.00 e lei ha lezione alle 19.00
Quella
strega! – il mio volto si fa paonazzo – mi ha fatto
venire in anticipo apposta
Dai
vieni dentro – Camus sorridendo mi invita a casa sua –
almeno ti puoi sedere
No,
preferisco stare qui … non voglio incontrare tua nonna e le
sue domande assurde – sul volto del mio amico compare un velo
di malinconia – scusami … non volevo offenderti …
dai entro
No
… figurati Milo … ti capisco .. anche io se potessi
non vivrei qui
Perché
non te ne vai?
E’
una lunga storia – sul suo viso compare un sorriso forzato –
a questo punto rimango io qui con te
Ma
no, non ti preoccupare
Nonostante
le mie insistenze il francese rimane a farmi compagnia fino
all’uscita trionfale della sorella, che non curandosi
minimamente del fratello, mi lancia un mazzo di chiavi ordinandomi di
andare a prendere la macchina. Controvoglia, facendomi accompagnare
da Camus, vado nel garage e, dopo aver scoperto che la sua famiglia
possiede più di 50 auto, prendo quella a cui corrispondono le
chiavi. Durante tutto il tragitto mi tocca sorbirmi i rimbrotti
della rossa sul mio pessimo modo di guidare e i suoi suggerimenti su
dove voltare e girare. Arrivati a destinazione, parcheggio l'auto e
aspetto che scenda, ma quell'arpia mi ordina di seguirla e di
portarle il borsone. Se avessi saputo che sarei stato trattato come
uno schiavo mi sarei fatto offrire uno stipendio molto più
alto. Non ho intenzione di fare il suo maggiordomo per sempre, sto
solo studiando il modo migliore per riuscire ad uscire al meglio da
questa situazione senza subire danni. Entrando nella sala da ballo,
noto che a parte una marea di ragazze più o meno belle vestite
con il tutù vi è un solo ragazzo. E' di una bellezza
sconcertante: tutte lo divorano con gli occhi e lui lo sa. Non si può
dire che gli manchi il fascino, ma al tempo stesso quella sua aria di
sufficienza e di superiorità me lo rende immediatamente
antipatico. Anche lui indossa una specie di calzamaglia da cui si
evidenzia praticamente tutto di lui. Rido al pensiero di Aldebaran
con uno di quei cosi addosso, ma il sorriso mi muore sulle labbra
quando la strega di Salem, chiamandomi babbeo mi ordina di portarle
la borsa. Mentre gli tiro la sacca, veniamo interrotti dalla sua
insegnante:
Bronte
mia cara, è lui il giovane di cui mi hai parlato?
Si
Madame Cotilleur
Mmmh
… un po' troppo muscoloso, troppo scoordinato, troppo
impacciato.
Vedrà
Madame che non la deluderà – sul viso di Bronte compare
quel suo sorriso malefico che mi fa correre un brivido sulla
schiena: è dedicato a me e la sensazione spiacevole che stia
per accadermi qualcosa di brutto mi assale improvvisamente
Allora
caro, perchè vuoi diventare un ballerino?
Cosa?
- guardo stupito l'insegnante di ballo – guardi che ci deve
essere stato un errore
No,
Milo, nessun errore. Conoscendo il tuo sogno ho detto a Madame che
desideravi ardentemente fare il ballerino, anche se non hai mai
provato prima. Non essere timido dai .. pensa che lei nella sua
infinita bontà ha accettato di provinarti
No
.. ma non si deve scomodare signora … io sono negato - lo
sguardo di Bronte mi incenerisce - anche se lo desidero tanto, non
oso sperare di essere adatto e non mi sembra il caso di sprecare il
suo tempo prezioso.
Caro
non preoccuparti. E poi, ciò che Bronte desidera si fa –
nella sua voce noto un'increspatura rabbiosa
Già
– la strega si avvicina a me e comincia a tormentarmi il
braccio con un pizzico – ciò che Bronte desidera si fa!
Vedendomi
con le spalle al muro devo acconsentire alla richiesta
dell'insegnante, per cui alla meno peggio … molto meno e più
peggio … faccio ciò che mi suggerisce. Il risultato
ovviamente è disastroso;tutto ciò che riesco ad
ottenere sono le scoppia di risate dei veri ballerini e lo sguardo
inorridito della Cotilleur; non posso darle torto, l'immagine che mi
rimandano gli specchi presenti in tutta la sala è quella di un
pachiderma che incurante di tutto pesta pesantemente i piedi, come se
stesse partecipando ad una vendemmia e non ad un provino di danza
classica La rabbia mi sale in corpo, ma cerco comunque di mantenere
la calma. Ho deciso di segnare mentalmente tutti i suoi sgarbi e di
presentarle alla fine il conto. Scuotendo la testa l'insegnante fa
capire a Bronte che sono proprio negato, ma lei le suggerisce –
o meglio ordina – di farmi provare per il resto dell'anno. Dopo
aver sospirato pesantemente, Madame Cotilleur mi comunica che sono
ammesso alla sua scuola di ballo in prova. Rimango fermo, impalato
come uno stoccafisso. Neanche la scenata isterica del primo e unico
ballerino – almeno fino ad ora – mi ridesta; scopro però
che il suo nome è Aphrodite e che mai e poi mai dividerà
il palco con un pachiderma come me. Su questo concordo pienamente con
lui. Mi scrollo solo nel momento in cui l'insegnante mi porge una
calzamaglia uguale in tutto e per tutto a quella dell'altro ballerino
Se
lo può scordare – con la mano alzata le impedisco di
darmela – non metterò mai e poi mai quella cosa
Milo
è la regola – il sorriso diabolico ricompare sul volto
angelico della strega – e tu devi rispettare le regole
Scordatelo.
Non ci penso proprio … essere umiliato va bene … ma
quella non la metto!
Eh
va bene – Madame Cotiller sospira nuovamente – penso che
con o senza calzamaglia faccia molta differenza
Onestamente
neanche io penso che faccia molta differenza. Obbligato dagli eventi
tento di barcamenarmi in mezzo alle ragazze in tutù, con il
risultato che ne azzoppo un paio e ne faccio cadere una dozzina. I
miei movimenti elefanteschi fanno disperare Madame Cotillieur che se
potesse mi farebbe sparire in un batter di ciglia. A metà
della lezione, la suddetta, muovendosi a compassione, non tanto mia
ma delle sue allieve, mi invita a mettermi di lato e, dopo avermi
dato una dimostrazione pratica, mi suggerisce di effettuare i
movimenti base che mi permetteranno a suo dire di entrare in punta di
piedi nel mondo della danza classica. Detto sinceramente mi sono
sentito un po’ preso per i fondelli. Più che in punta di
piedi, il mio ingresso è stato un vero e proprio botto.
Svogliatamente eseguo quanto richiesto e per tutto il resto della
lezione lancio sguardi infuocati in direzione della principessina del
Terzo Reich, cercando mentalmente il modo più doloroso per
fargliela pagare. Vengo interrotto dalla Cotilleur nel momento esatto
in cui ripenso alla scena del film Il Maratoneta in cui un folle
Lawrence Olivier, prima di torturare l’ignaro Dustin Hoffman
con uno di quei raccapriccianti arnesi da dentista, gli domanda “E’
sicuro?”: la lezione-tortura è finita e l’insegnante
mi suggerisce di andare a casa a fare molto allenamento. Dopo aver
atteso per più di un’ora che Nostra Signora della
Superbia si faccia la doccia, la vedo uscire pigolando felice con
l’unico vero ballerino della compagnia, il quale ignorandomi
completamente le rivolge un saluto affettuoso e se ne va.
Non
mi dire che anche le streghe di Salem hanno degli amici
Amici?
Ah ti riferisci ad Aphrodite? Beh, non siamo proprio amici
Fidanzati?
Hai
voglia di scherzare?
Perché?
Non è ricco? – intuendo la mia battuta mi incenerisce
con lo sguardo
Oh
si lui è molto ricco – accentuando lui in una maniera
spropositata
E
allora? Non lo ritieni alla tua altezza?
E’
gay idiota! Strano che tu non lo abbia capito
Perché
avrei dovuto?
Glissando
sulla mia domanda, Bronte sale in macchina ordinandomi di riportarla
a casa
Stai
scherzando vero? Io devo andare agli allenamenti!
Allenamenti?
Ah si … la pallanuoto …. Quello sport idiota, da
sfigati, che fate tu e mio fratello.
Si
.. quello … non posso arrivare anche questa volta in ritardo.
Spiacente
… io devo andare a casa e tu che sei il mio schiavo mi ci
porti
Senti
bella! Ma con chi credi di parlare?
Con
quello che perderà il posto di lavoro se non fa quello che
gli ordino!
Tu
non puoi farmi licenziare
Ne
sei sicuro?
Dal
sedile posteriore si sporge, portando il suo viso affianco al mio
collo e con un gesto improvviso che mi fa perdere per un attimo il
controllo dell’auto, passa la sua lingua dietro al mio
orecchio. Inchiodo improvvisamente, facendola sbattere sul sedile.
Voltandomi le intimo di smetterla di molestarmi e lei per nulla
intimorita, scende dal sedile posteriore, sale in quello affianco al
mio e insinuando la sua mano tra le mie gambe mi domanda
“altrimenti?”. Opto a questo punto per un silenzio
strategico e senza aggiungere nulla, accendo la macchina e mi dirigo
verso la sua casa senza emettere il minimo suono. Riesco a mantenere
l’autocontrollo per tutto il viaggio, anche quando la strega mi
slaccia i pantaloni e comincia a giocare con Fitzwilliam
Mmh
… la situazione mi sembra disperata
….
Ma
sono io che non ti faccio effetto? O è lui che non si sente
bene?
….
C’e’
qualcuno che riesce a fargli prendere vita? – stufo delle sue
battute rispondo acido
Il
mio amore
Ah
… ma hai detto a mia nonna che non ce l’avevi!
Non
volevo avere problemi
Improvvisamente
Bronte smette di molestarmi e cade in un silenzio profondo. Senza
più molestie, il resto del viaggio passa velocemente. Arrivati
sotto casa, scende senza aggiungere altro e sparisce velocemente.
Neanche quando incrocia il fratello sulla soglia da cenno di vita.
Camus mi raggiunge nel garage e ad un mio sguardo stupito mi sorride
Sapevo
che ti avrebbe obbligato a tornare. Ho pensato di aspettarti, con la
moto dovremmo riuscire ad arrivare in tempo
Mi
vedo affiancato immediatamente da San Giorgio e San Pietro –
oggi San Paolo è in vacanza premio per aver sopportato
stoicamente l’ultimo viaggio con Camus – e mestamente
salgo sulla sua moto. Durante il viaggio le mie preghiere vengono
interrotte dalla domanda a bruciapelo del mio amico
Che
è successo tra te e Bronte?
Che
vuoi dire?
Quando
è rientrata era sconvolta. Passandomi vicino non mi ha
neanche insultato come fa di solito.
Sinceramente
non so cosa sia successo … non ho capito molto.
Che
cosa ha combinato?
Mi
ha iscritto a scuola di ballo – la moto di Camus rischia di
cadere rovinosamente mentre il francese si volta a guardarmi
sconvolto – da grande farà il ballerino .. se la mia
insegnante non si suicida, o peggio, non mi uccide
Camus
non dice più nulla per tutto il tragitto ed io comincio a
pensare che deve essere qualcosa nel mio tono di voce che toglie ogni
voglia di conversare con me.
Arriviamo
vivi, per fortuna, alla palestra e dopo esserci cambiati velocemente
entriamo in piscina, rimanendo basiti dello spettacolo che ci appare.
Sono tutti sdraiati per terra, intenti a fare le flessioni, mentre
Saga passa sopra i loro corpi urlando come un pazzo. Più che
il nostro premuroso allenatore, sembra il sergente folle di Full
Metal Jacket. Vedendoci impalati e perplessi ci ordina di affiancarci
ai nostri compagni e di cominciare a lavorare come si deve. Senza
farcelo ripetere io e Camus ci sdraiamo vicino ad Aioria e Shura e
,tra una flessione e l’altra cerco di carpire dal mio
coinquilino che cosa possa aver cambiato l’umore del nostro
maestro.
Ti
giuro che non lo so
Scusami,
ma qualcosa dovete avergli fatto … sembra indemoniato!
Non
gli abbiamo fatto nulla – Aioria gronda sudore da tutti i pori
– appena siamo entrati ci ha urlato che eravamo dei lavativi e
che ci avrebbe pensato lui a far sparire i rotoli di grasso che ci
perseguitano e poi ci ha fatto correre per 10 minuti e ci ha messo a
fare le flessioni
100!
Ne dobbiamo fare 100 … e non mi ha neanche permesso di pulire
prima il pavimento con una salviettina – Camus incenerisce
Shura con lo sguardo, io mi rivolgo nuovamente ad Aioria
Allora
deve avere qualche problema fuori …. Sembra Mr. Hyde che ha
ucciso il nostro maestro!
Si
… lo penso pure io!
VOI
DUE!!! – ci voltiamo rendendoci conto con orrore che si sta
rivolgendo proprio a me e Aioria – ALZATEVI! SUBITO!!!!
Eseguiamo
i suoi ordini senza discutere; avvicinandosi, comincia a far
scrocchiare i suoi diti e io comincio a deglutire nervosamente.
Questo mio nervosismo attira la sua attenzione. Attaccandosi al mio
corpo, come il sergente con Palla di Lardo comincia ad urlarmi in
faccia, sputacchio compreso
Tu
… sovversivo … vedo che hai molte energie da spendere
… sei arrivato in ritardo e ti permetti il lusso di parlare?
Saga
scusa per il ..
SILENZIO!
Non ti ho detto di parlare
Volevo
solo spiegarti…
200
flessioni!
Cosa?
250!
Ma
…
300
Senza
aggiungere altro, mi metto a terra e comincio a fare le flessioni.
Aioria, non sapendo bene cosa fare, segue il mio esempio e buttandosi
per terra ricomincia anche lui l’esercizio. Mentre io passo
tutta la lezione a fare flessioni, i miei compagni vengono sottoposti
alle torture più atroci, dopo le flessioni è la volta
dei piegamenti, della corsa, dei salti e delle 50 vasche. Via via i
miei amici cadono tutti come birilli. Il primo a crollare ovviamente
è Mu: dopo la quarantesima flessione stramazza al suolo,
apparentemente privo di vita. Saga, ignorandolo, invita gli altri a
proseguire. Successivamente Death Mask, durante la corsa, invece di
effettuare la curva guadagna velocemente la porta degli spogliatoi
dandosela a gambe, seguito da un Saga furibondo. Dopo 5 minuti in cui
tutti ne approfittiamo per riprendere fiato e sincerarci che Mu sia
ancora vivo,il nostro allenatore rientra, ancora più
arrabbiato di prima, e dopo avermi ordinato di fare altre 100
flessioni, butta tutti gli altri, compreso il moribondo Mu, dentro
l’acqua. Per fortuna Aioria recupera Mu che come un ancora
rischia di colare a picco nel fondo. Dopo poco sia Shura che
Aldebaran vengono presi dai crampi alle gambe e nonostante le urla di
Saga optano per una ritirata veloce negli spogliatoi: hanno anche la
delicatezza di trascinarsi dietro un Mu ormai con un piede nella
fossa. Gli unici che resistono fino all’ultimo sono Aioria e
Camus, i quali alla fine degli allenamenti hanno anche la forza di
soccorrermi. Tirandomi su mi rendo conto di non riuscire a tornare
nella posizione eretta e comincio a camminare come l’Orso Yoghi
ingrassato di 20 kili. Dopo la doccia sono talmente tanto stanco che
mi faccio trascinare da Camus sulla moto, riuscendo perfino ad
addormentarmi sul sellino; appoggiato a lui come un peso morto, non
mi rendo neanche conto di arrivare a casa. Dopo averlo salutato,
salgo le scale impiegandoci un’eternità: al secondo
piano vengo superato con orrore perfino dalla vecchietta di 90 anni
che abita al piano sopra il nostro, che mi offre gentilmente il suo
aiuto che per vergogna rifiuto. Dopo aver aperto la porta di casa
crollo sul pavimento addormentandomi pesantemente, seguito a ruota
dal mio coinquilino, che franandomi sulla schiena si addormenta sopra
di me.
Ciao
a tutti, ecco il nuovo capitolo. Chiedo venia per come ho trattato
Aphrodite e Mu … su Saga invece non dico nulla … tanto
lui anche nel manga è fuori di testa ;-). ringrazio tutti
quelli che continuano a leggere la storia e mi scuso con quelli che
hanno recensito il precedente capitolo: non posso rispondervi in
questo momento, ma posso assicurarvi che apprezzo i vostri commenti.
Capitolo 6 *** Capitolo VI - Appuntamento al Buio ***
Capitolo
VI
Appuntamento
al Buio
Entro
nella stanza di Aioria. Sul letto sfatto sta dormendo una ragazza
con i capelli castani, senza uno straccio addosso. Ignorandola, apro
l'armadio del mio amico e senza tanti complimenti prelevo la sua
ultima camicia decente. Salutando la ragazza, che nel frattempo si è
svegliata e mi sta osservando divertita, mi precipito giù per
le scale prima che il mio coinquilino mi possa correre dietro per
tentare di strapparmi il suo bene prezioso. Dopo aver preso ben 3
autobus giungo finalmente davanti casa di Camus. Entrando, il primo
maggiordomo mi osserva con occhio clinico e dopo poco sentenzia:
La
sua camicia è sgualcita
Sa,
l'autobus, la calca.
Comprendo
perfettamente. Sfigurerà vicino alla signorina Bronte.
Senza
aggiungere altro, mi molla nell'atrio e se ne va impettito. Chissà
perchè comincio a pensare che anche la servitù dentro
questa casa abbia manie di grandezza. Mentre attendo l'arrivo della
rossa, mi raggiunge Camus, rientrato non so da dove, immacolato e
ordinato, nonostante i 40 gradi esterni.
Ciao
Milo
Ciao
Stai
aspettando Bronte?
Si
… oggi è il giorno del suo primo appuntamento
Già
– Camus assume un'espressione perplessa
Sai
con chi esce?
Mmh
mmh … si lo so e non mi piace per nulla.
Geloso?
- sorrido della sua risposta
No
… preoccupato .. diciamo che non mi sembra proprio il suo
tipo. In effetti non mi è mai piaciuto. Troppo brusco …
nonostante sia inglese i suoi modi lasciano molto a desiderare …
ma per fortuna ci sarai tu. Mi raccomando cerca di controllare che
non succeda nulla a mia sorella
Sorrido
del modo in cui Camus, nonostante la tensione evidente fra di loro,
tenda comunque a proteggere la sorella. Veniamo interrotti dal
sopraggiungere della nonna del mio amico, che invita il nipote ad
abbassarsi in modo che riesca a guardarlo negli occhi. Camus
asseconda il suo desiderio per ritrovarsi stretto in un abbraccio
soffocante. La nonna, dopo questo momento affettuoso, rivolge le sue
attenzioni a me.
Capellone
… dalle tue parti non solo non esistono i parrucchieri, ma
neanche le tintorie vedo
No
… è che con l'autobus … la calca …
Lascia
perdere … stammi bene a sentire … fa che succeda
qualcosa a Bronte … qualsiasi cosa … e giuro che ti
faccio un trattamento alla fine del quale andrai a cantare all'Opera
di Parigi come soprano - deglutisco rumorosamente, se non fosse su
una sedia a rotelle me ne andrei a gambe levate – Intesi?
Si
Bravo!
Mentre
tento di assumere un'espressione più consona alla mia età
– sembro un bambino terrorizzato che ha appena visto l'uomo
nero – nella scena irrompe la strega di Salem, travestita da
Cenerentola pronta per il gran ballo. La rossa è talmente
bella con il suo abito ultra elegante e tutto il trucco e parrucco,
che quasi mi prende un colpo al pensiero di doverla accompagnare
all'appuntamento con un altro. Per fortuna apre la boccuccia e i suoi
insulti fanno scomparire tutta la magia per dare nuovamente spazio
alla megera che è in lei:
Hai
voglia di scherzare vero? Quella camicia è totalmente
inadatta e fuori luogo. Così sporca e stropicciata!
Io
sono solo il tuo accompagnatore …
Neanche
per il parcheggiatore verrai scambiato …. ti prenderanno per
uno che chiede l'elemosina
Se
vuoi corro subito a comprare lo smoking
Non
basterebbe … sembreresti sempre uno straccione?
Rido
forzatamente alla sua osservazione e decido mentalmente che non mi
farò più incantare dalle apparenze. Dopo aver salutato
Camus e omaggiato la nonna, vado a prendere la macchina e partiamo
alla volta del ristorante prenotato dalla madre di Bronte: il più
costoso, elegante e raffinato posto presente in città. Le
persone normali devono prenotare almeno un anno prima per
accaparrarsi un posto, ma non la famiglia Fournier, per loro è
sufficiente una telefonata. All'entrata mi fanno passare solo perchè
incollato alla gonna del vestito di Bronte. Veniamo accompagnati dal
maitre nel tavolo a noi riservati dove troviamo ad attenderci il
piccolo Lord invecchiato di 15 anni. Rispetto a lui sembro Oliver
Twist appena derubato del suo miglior vestito. Mi ripeto mentalmente
che le apparenze non sono tutto, ma è dura convincersi quando
si è circondati da tavoli pieni di Barbie e Ken vestiti a
festa. Il ragazzo si presenta, il suo nome è Radhamantys e
dopo aver baciato la mano di Bronte, mi punta i suoi occhietti in cui
aleggia una sadica vena di crudeltà – almeno questa è
la mia impressione – addosso. La rossa gli comunica che io sono
il suo cane da guardia, aggiungendo che lo si comprende anche dal
modo in cui sono vestito, dopo di che si siedono e cominciano a
conversare, ignorandomi completamente. A prima vista questo
Radhamantys sembra un ragazzo misurato e di buona educazione. Mentre
mi sto domandando perchè mai Camus non si fidi di lui, mi
viene servita la risposta in un piatto d'argento. Il giovane
cameriere che ci sta servendo, lascia cadere inavvertitamente una
goccia di vino rosso sulla tovaglia bianca, scatenando l'ira del
giovane, che con tono minaccioso gli intima di chiamare il direttore.
Il mal capitato tenta di giustificarsi, ma l'inglese lo schiaffeggia
con il tovagliolo e gli fa urla una serie irripetibile di epiteti. Io
lo guardo esterrefatto, mentre Bronte gli chiede gentilmente di
mantenere un comportamento più pacato. E' il principio della
fine. Il ragazzo comincia uno sproloquio di 1 ora sulla decadenza
della servitù ai giorni nostri, raccontandoci con dovizia di
particolari, di come suo padre abbia licenziato e fatto perseguire
tutta una serie di “servi” che hanno servito presso di
loro. Per tutto il tempo riesco solo a domandarmi se qualcuno si sia
degnato di dire a questo tizio e al suo onorevole padre che la
schiavitù è stata abolita da Lincoln due secoli fa.
Dopo l'invettiva cala il silenzio sulla nostra tavola, interrotto
solo dal masticare rumoroso della nostra vicina di tavolo. Dopo 10
minuti, Radhamatys perde nuovamente la pazienza e va ad inveire
contro la donna che emette i rumori mangiando, facendomi rimpiangere
perfino il perfezionismo maniacale di Shura. In un momento di
distrazione del ragazzo mi avvicino a Bronte e le sussurro “questo
è pazzo”, ottenendo come risposta “completamente
pazzo!”. Finalmente, dopo aver trangugiato il dolce e aver
ingoiato tutto in un sorso l'amaro, io e la rossa ci alziamo e ci
congediamo velocemente da Radhamantys. Quando pensiamo di essere
salvi, però, ce lo ritroviamo davanti all'uscita. Il suo
sguardo, se possibile, è ancora più folle di quando
insultava il cameriere distratto.
Non
ti sembra Bronte di essere stata un po' maleducata?
Dici?
- la rossa, per nulla intimorita gli risponde – e perchè
scusa?
Andarsene
così, di corsa, è da maleducati.
Veramente?
Non lo sapevo
Cos'è
i tuoi non te l'hanno insegnata l'educazione?
Ma
forse sono i tuoi a non averlo fatto.
Come
prego?
Non
hai fatto altro per tutta la sera che insultare tutti, rendendo
questa cena un vero inferno. Sei stato arrogante, noioso, maleducato
e fuori luogo con i tuoi discorsi sulla servitù o schiavitù
o come diavolo la chiami tu. Vorrei dirti due cose … la prima
… la schiavitù l'hanno abolita ormai due secoli fa.
Secondo … sparisci! - Le orecchie di Radhamantys assumo un
colore violaceo e cominciano a muoversi completamente scollegate
rispetto al resto del viso
Questo
vuol dire che non avremo modo di vederci un'altra volta?
Si,
vuol dire proprio questo … non mi piaci neanche un po' …
anzi … lo vuoi un consiglio? - sento chiaramente che quello
che gli sta per dire renderà la serata indimenticabile –
domani mattina, come prima cosa, prendi appuntamento dall'estetista
per una ceretta. Quel tuo mono sopracciglio è inguardabile!
Con
il viso paonazzo, Radhamantys afferra Bronte per un braccio e lei
senza farselo ripetere gli molla un calcio sulla gamba. Prima che il
ragazzo tenti di strangolarla, intervengo io per bloccarlo, con il
risultato che cominciamo ad azzuffarsi come animali. Per separarci
devono intervenire 5 camerieri e il maitre, il quale alla fine,
buttandoci fuori dal Ristorante ci intima di non farci più
vedere. Trascinando Bronte in macchina, prima che quello psicopatico
tenti nuovamente di assalirci, tiro giù tutti i santi dal
paradiso. Dopo aver messo in moto, comincio a vagare per la città
senza una meta precisa, solo per far sbollentare la rabbia. La rossa
ad un certo punto decide di infrangere il silenzio:
Sei
arrabbiato?
Tu
che dici?
Non
è colpa mia se quello era un cretino – la guardo dallo
specchietto retrovisore
Pensi
che io sia arrabbiato con te? Non è così … mi
fa rabbia il fatto che certa gente creda che avere i soldi possa
permettere loro di insultare chiunque.
Bronte
non dice nulla e comincia ad osservare il panorama fuori dal
finestrino. Solo ad un certo punto, dopo avermi intimato l'alt,
indicandomi una donna seduta ad una fermata di autobus mi parla
nuovamente:
Che
cosa sta facendo?
Non
so … forse aspetta ….
Aspetta
l'autobus?
No
.. dall'aspetto direi che aspetta soltanto
Cosa?
… che
passi la giornata
Perchè
non ha le scarpe? E non sente freddo con quei vestiti così
leggeri? E perchè è così sporca? - mentre mi
pone queste domande la osservo sempre più stupito – e
perchè ha i capelli così arruffati? E …
E'
povera Bronte. Semplicemente povera
Povera?
Vuoi dire che non può permettersi vestiti? Non può
neanche lavarsi?
E'
un miracolo se riesce a mangiare … ma dove vivi?
Lo
sai dove vivo … ma perchè non lavora?
Mi
volto a guardarla veramente stupito, rendendomi conto che non sta
scherzando e che probabilmente fino ad ora non ha mai visto nulla al
di fuori del suo mondo ovattato. Sorrido della sua ignoranza, ma lei
non curandosi, scende improvvisamente dall'auto per correre da quella
donna. In apprensione per ciò che può fare le corro
dietro, giusto in tempo per vederla togliersi il vestito e darlo alla
donna, dopo averle sussurrato qualcosa all'orecchio. Tra i fischi
delle auto che passano, in sottoveste, torna sui suoi passi e
passandomi davanti rientra in auto. Resto un po' a fissare la donna
povera con il vestito elegante, poi decido di risalire e dopo aver
messo in moto, riprendo la strada di casa. Durante il tragitto
accendo l'aria calda per evitare che si congeli, lei puntandomi gli
occhi addosso mi apostrofa:
Pensi
che sia una ragazza viziata che non si rende neanche conto di cosa
le vive intorno
Si
… in effetti lo penso … ma so che non è colpa
tua … credo invece che i tuoi genitori ti abbiano protetto
un po' troppo
I
miei genitori mi hanno trattato come una reclusa.
Perchè
le hai dato il tuo vestito? Che pensi che ci possa fare con un abito
da sera? Vuoi che diventi la povera più elegante della città?
Le
ho detto di portarlo in un negozio vintage che si trova al centro,
di venderlo e di non farsi fregare sul prezzo. Quel vestito è
un pezzo unico, vale una fortuna, mia madre lo ha comprato per il
mio primo appuntamento. Almeno servirà a qualcosa di utile.
Osservo
Bronte dallo specchietto domandandomi chi sia in realtà la
sorella di Camus, una strega camuffata da brava ragazza o viceversa?
Senza dire altro arriviamo alla sua villa, dove all'interno del
garage parcheggio la macchina. Le apro la portiera e la faccio
scendere e lei per tutta risposta, mettendomi le mani addosso,
comincia a slacciare i bottoni della mia camicia
Non
vorrai che entri in casa in questo stato!
Mi
era sembrato ci capire che non ti piacesse la mia camicia
In
mancanza d'altro – la sua voce suadente è ipnotica –
mi dovrò accontentare
Dopo
averla slacciata, passa le sue unghie sul mio petto, facendo correre
un brivido su tutta la mia schiena, infine me la toglie e se la
infila e salutandomi velocemente esce dal garage. Rimango come un
ebete ad osservare l'entrata del garage ormai deserta, ma la mia
attenzione viene attirata dalla moto di Camus parcheggiata fuori
posto. Avvicinandomi, trovo un biglietto sul cruscotto nel quale c'e'
scritto “prendila per tornare a casa! Me la riporti domani a
lezione!”. Contento di aver un amico così premuroso,
salgo sulla Ducati e me ne torno nel mio appartamento: certo, se mi
avesse lasciato anche un giubbotto sarei stato ancora più
contento. Arrivato a casa, completamente congelato, trovo ad
attendermi, seduto sul divano, Aioria intento a giocare una partita a
Monopoly con Marin e Shaina. All'inizio mi saluta distrattamente, ma
quando realizza che ho qualcosa in meno addosso, emettendo un rumore
gutturale mi salta addosso.
Dove
è la mia camicia! Dove l'hai messa?
Io
… il cameriere me l'ha macchiata e il ristorante si è
offerto di sistemarla
No!
e tu gliel'hai lasciata?? … La mia camicia! Mia! Mia!
Ma
di cosa hai paura …
Quelli
me la rovineranno e decideranno di comprarne una nuova per non dirti
che non sono riusciti a smacchiarla
E
allora? Avrai una camicia nuova al posto di quella logora
NOOOOOOOOOO!
- continuando ad urlare Aioria comincia a stringere le sue mani sul
mio collo e muovendo avanti e indietro la mia testa me la fa
sbattere continuamente sul pavimento
Aioria
lascialo! - per fortuna Shaina interviene per cercare di salvarmi –
lascialo, così lo uccidi!
Se
lo merita … la mia camicia! La mia CAMICIA!
Aioria
lascialo
Come
per incanto alle parole di Marin, Aioria molla la presa, sono
cianotico e ho un gran mal di testa, ma sono vivo, almeno credo.
Ecco
un nuovo capitolo nel quale ahimè bistratto un po' Radhamatys
… lo ammetto … mi è sempre stato un po' sulle
balle … come al solito vorrei ringraziare tutti quelli che
stanno leggendo la storia. Ci tengo a ringraziare Gufo__Tave per ciò
che ha scritto: anche se la storia magari non ti piacerà, mi
fa piacere sapere che c'e' ancora qualcuno che prova delle emozioni
al sentire i nomi di Schwantz e Rainey, che insieme a Lawson e Doohan
hanno reso indimenticabili quegli anni.
X
Nidawi: Ciao Jessica .. e questo nick cosa significa? Comunque sfido
chiunque a non avere problemi con una famiglia come quella di Bronte
:-)
x
Diana924: No dai Bronte non è il genio del male … anche
lei ha i suoi motivi … Saga e la sua parte malefica stanno
bene … benissimo!!;-)) … Per quanto riguarda Al .. non
preoccuparti … scoprirà presto di Milo e del ballo
x
sagitta72: come vedi l'attesa è finita … nel nuovo
capitolo però niente squadra, niente Saga e niente Mu …
poveraccio … aveva bisogno di un po' di riposo.
X
charm_strange: su Bronte come hai potuto vedere da questo capitolo
hai perfettamente ragione … forse non è poi così
piacevole vivere in una gabbia dorata … su tutto il resto …
bisgonerà vedere :-)
Capitolo 7 *** Capitolo VII - Ascensore per l'Inferno ***
Capitolo
VII
Ascensore
per l'Inferno
E'
passato un mese dall'inizio del mio viaggio all'inferno. Ho risolto i
miei problemi economici, ma ho venduto l'anima al diavolo. O meglio,
alla strega di Salem. Quello che mi ha fatto passare in questi ultimi
30 giorni è stato l'inferno, puro e crudo. E il resto della
mia esistenza si è ben adattata alla situazione. Sto correndo
come un forsennato, come al solito aggiungerei, per raggiungere dopo
la solita insulsa lezione di danza, i miei allenamenti. Ormai Madame
Cotilleur ha rinunciato a dare un senso alle mie ore passate fra le
sbarre. Non faccio altro che inciampare tra i miei piedi, suscitando
grande ilarità e moti di rabbia. L'ilarità è
tutta delle ballerine, la rabbia è di Aphrodite. Ragazzo pieno
di virtù e di una bellezza inaudita, ma convinto purista della
danza senza sbavature, detesta tutto ciò che si muove in
maniera scoordinata, ergo, detesta anche me. Ovviamente per lui
rappresento il diavolo in questo campo: totale mancanza di grazia,
unita ad una strafottenza al limite dell'assurdo. La strega di Salem
gongola nel vedermi in difficoltà, mentre le altre ragazze,
mosse a compassione, tentano inutilmente di insegnarmi almeno i
fondamentali … la capacità di rimanere sulle punte per
più di 1 secondo va oltre la mia portata. Ammettiamolo, sono
negato. Arrivato negli spogliatoi trovo Camus completamente assorto
nei suoi pensieri, gli altri probabilmente sono già in
piscina.
Ehi
amico, che ti succede? Perchè sei così pensieroso?
Ah
ciao Milo, nulla di che … tu piuttosto, come è andata
la lezione?
Sono
negato … veramente negato … non so cosa sia un cambrè,
rimango come un idiota quando mi ordina di fare un pliè …
o qualcosa del genere … io e la danza classica siamo come due
rette parallele … non ci incontreremo mia … e non ti
dico quella poveraccia di Madame Cotilleur …. le verrà
presto un esaurimento!
Madame
Cotilleur! – Al mi salta addosso, manco fossi un hamburger
doppio farcito con maionese e kecthup – Hai detto Madame
Cotilleur? Tu conosci Madame Cotilleur?
Al
lasciami … mi stai strangolando! - insensibile alle mie
richieste Al continua a strapazzarmi come due uova in padella, ma
per fortuna Camus corre in mio soccorso, il che peggiora la
situazione
Al
lascialo … lascialo avanti. Conosce Madame Cotilleur e
allora?
Allora!?!
- Al molla me e si avventa su Camus – Allora!??!!! …. è
una delle più grandi insegnanti di danza classica che ci
siano in città. E Milo la conosce? Come fai a conoscerla? -
prima che si avventi nuovamente su di me, con un balzo felino salto
su una delle panche
Guarda
che se fosse per me sarei ben contento di non conoscerla. Mi tocca
partecipare a tutte le sue lezioni contro la mia volontà! -
su Al si dipinge la delusione più nera
Tu
… vai a scuola di danza? Tu?!?! … E' tutto così
ingiusto!
Al
molla Camus, ormai cianotico, e si incammina verso la piscina. E'
logico che sia deluso, lui che ha sempre sognato, fin da piccolo, di
diventare un ballerino, si ritrova a dover sopportare il fatto che
l'uomo più negato nonché meno appassionato di danza
faccia lezione con uno dei suoi miti. So che me ne pentirò, ma
mi sento talmente in colpa con lui che richiamo la sua attenzione.
Ehi
Al. Senti … se vuoi faccio in modo di organizzarti un
provino.
Veramente???
- Al e Camus utilizzano le stesse parole con enfasi diversa.
Si
… veramente
E
come farai?
Si,
come farai? - fulmino Camus con gli occhi
Non
ti preoccupare Al. Mercoledi prossimo vieni alla scuola di danza.
Dopo
avermi stritolato nel suo caldo abbraccio, Al se ne va saltellando e
incoraggiandoci a sbrigarci perchè Saga ci sta aspettando.
Liquido Camus, evitando di rispondere alle sue domande e corro in
piscina. Nell'ultimo mese, dopo la giornata di pura follia, Saga è
ritornato in se, Mr. Hyde ha lasciato nuovamente spazio al dr.
Jekyll. Di fronte alle nostre rimostranze e perplessità si è
giustificato dicendoci che sta vivendo un periodo stressante della
sua vita e ci ha promesso solennemente che una cosa del genere non si
sarebbe più ripetuta. La promessa l'ha mantenuta, almeno fino
ad oggi. Appena lo vedo mi rendo conto che la follia però è
tornata ad impadronirsi di lui. Il docile allenatore ha lasciato
spazio al sergente Hartman. Prendendoci entrambi per i capelli ci
obbliga a metterci in riga insieme agli altri, cominciando a passarci
in rassegna. Il primo è Mu. Lo squadra dalla testa ai piedi,
davanti e dietro, dopo posizionandosi davanti a lui e sputandogli in
faccia lo apostrofa:
Mu
… mi domando che cosa ci faccia tu al mondo
Io
…
Non
è una domanda la mia! Non devi rispondere! Se non ti do la
parola non devi fiatare! Non devi neanche guardarmi – il
nostro amico abbassa immediatamente lo sguardo – sei incapace
non solo di giocare, ma anche di nuotare. Ma non ti preoccupare,
penserò io a te – il suo ghigno malefico fa venire i
brividi anche a me – e ora comincia a correre! Corri!
Senza
farselo ripetere Mu comincia a correre intorno alla piscina. Se
partecipasse ai 100 metri riuscirebbe ad impensierire perfino Bolt
per quanto va veloce. Il secondo ad essere passato in rassegna è
Aioria
Tu
sei il fratello di quel bell'imbusto dell'allenatore della squadra
prima in classifica vero?
Si
Saga, ma lo sai da una vita perchè me lo chiedi?
Silenzio!
Si
ma scusa … lo sai che Aioros è mio fratello …
sei perfino andato a scuola con lui … la domanda non è
pertinente
Pertinente?
La domanda non è pertinente? IO DECIDO COSA é
PERTINENTE! CORRI!
Anche
Aioria, senza farselo ripetere, comincia a correre, raggiungendo Mu,
mentre Saga si affianca a Shura
Allora
bel damerino, hai ancora voglia di lustrare la palestra?
Cosa?
L'altra
volta mi hai chiesto di pulire il pavimento prima di fare le
flessioni
Si
.. ma è successo un mese fa …
SILENZIO!
Ora sai che fai? Prendi lo scopettone e cominci a pulire tutta la
piscina, cominciando dagli spogliatoi
Cosa?
COMINCIA!
SUBITO!
Shura,
sbigottito, prende lo scopettone e corre negli spogliatoi, anche se
con tutta probabilità credo che proseguirà andandosene
a casa. Successivamente Mr. Hyde si avvicina a Death Mask e un
brivido di puro terrore percorre la mia schiena. I due si lanciano
degli sguardi degni della sfida all'Ok Corall.
Tu
… non mi sono dimenticato del tuo affronto!
Ah
si? Saga ma sei sicuro di stare bene? Vuoi che chiamiamo la neuro?
Hai bisogno della camicia di forza?
Ah
ah ah ah! Pensi di essere furbo vero? Pensi di innervosirmi?
Sbagliato! E ora comincia a fare le flessioni … 200 …
per cominciare … qui … vicino a me … in modo
che non possa scappare … che aspetti?
E
se mi rifiutassi?
Non
chiedere … -
Lo
sguardo folle di Saga convince Death Mask che forse non è
meglio tirare oltre la corda, pertanto senza aggiungere altro
comincia il lavoro assegnato. Il pazzo poi si avvicina ad Al. Il
contrasto tra i due è notevole: Al è sicuramente più
alto e possente di Saga, ma mentre il primo ha uno sguardo bonario da
cucciolo tenoroso, il secondo è il demonio fatto persona.
L'unica
cosa che posso dirti è che ti farò perdere tutto
questo lardo che funesta il tuo fisico! Comincia a correre e fermati
solo quando sarai morto! CORRI
Anche
Al si aggrega a Mu e Aioria, mentre Saga si avvicina a me e Camus
Voi
due! Laurel & Hardy! Abbot & Costello! Cip & Ciop!
Arrivate sempre insieme .. in ritardo, e ve ne andate sempre insieme
… sapete? A me quelli come voi mi nauseano
Quelli
come noi? - la sua osservazione mi spiazza
SILENZIO!
Per voi ho altri programmi! In vasca! 100 vasche stile libero senza
mai fermarvi. Forza!
Passiamo
il resto dell'allenamento a sputare sangue, mentre il nostro
carnefice continua ad insultarci gratuitamente. Alla fine
completamente distrutti ci accasciamo sulle panche degli spogliatoi,
tirate a lucido da Shura e rimaniamo inermi per almeno due ore. Alla
spicciolato gli altri se ne vanno, lasciandomi nuovamente solo con
Camus. Mentre comincio a pensare che forse Saga ha ragione sul fatto
che io e il francese stiamo sempre insieme, Camus mi chiede come sono
andati gli appuntamenti di Bronte.
ah
ah ah aha … un vero fallimento!
Veramente?
Si
.. avevi qualche dubbio? - sorrido al mio amico – però
non è tutta colpa di tua sorella … la verità è
che tutti i candidati sono stati disastrosi … uno peggio di
un altro
Di
Radhamantys mi hai già raccontato, ma chi sono gli altri?
Ah
c'e' l'imbarazzo della scelta. Vediamo … c'e' stato il
quarantenne che vive ancora con i genitori
Non
ci credo …
Si
… un certo Sion … tutto un programma. Da quello che ci
ha raccontato vive ancora a casa con i suoi, sta studiando, Economia
… fuori corso da circa 15 anni … mai avuta una
ragazza. Figurati che balbettava mentre parlava con Bronte e quando
il vestito di tua sorella si è impercettibilmente spostato
mostrando un assaggio del suo decoltè per poco non ci
lasciava le penne … ahahahah … tua sorella l'ha
mollato dopo mezz'ora.
Mmmh
… e poi?
Poi
è stata la volta di un certo Jabu … un ragazzino
viziato e piagnucolone ...di una noia mortale ...non ha fatto altro
per tutta la cena che ripetere quanto fosse bella Bronte …
una serata indimenticabile … anche perchè quella
strega di tua sorella ha dato appuntamento anche ad altri due
pretendenti … tutti la stessa sera ...stesso ristorante …
sale diverse..
Cosa?
Hai voglia di scherzare? E tu cosa hai fatto?
E
che dovevo fare? L'ho scoperto per caso. Dopo circa 15 minuti da
quando ci siamo seduti a tavola con Jabu, ha cominciato a fare
avanti e indietro per il bagno. All'inizio pensavo che soffrisse di
incontinenza, ma quando le ho visto tra i denti un pezzetto di
insalata, quando non eravamo ancora arrivati neanche al primo, mi è
venuto un leggero sospetto. Con una scusa ho lasciato il suo
pretendente e l'ho seguita, scoprendo con orrore che invece di
andare in bagno si dirigeva verso un'altra sala e si sedeva al
tavolo di un tizio assurdo, di una bruttezza più unica che
rara. L'ho aspettata e quando è passata l'ho costretta a
confessare. Non solo aveva dato appuntamento a questo tizio che si
chiama Geky, ma nello stesso tempo aveva invitato un altro di nome
Ichi, l'apoteosi della bruttezza, fidati. Tutti e tre nello stesso
posto
E
a quel punto che hai fatto?
Senza
che abbia potuto impedirlo mi sono lasciato coinvolgere in quel caos
… io e lei giravamo per il ristorante come due trottole
impazzite per cercare di non destare sospetti tra i tre …
alla fine mi sono ritrovato a mangiare un'insalata con il cucchiaino
convinto che si trattasse del dessert e a bere un amaro su un
bicchiere di vino. Sono uscito dal ristorante stremato! E dulcis in
fundu c'e' stata la serata con Shura
Shura?
Si
.. il buon Shura … quando l'ho visto mi è preso un
colpo, così a lui. Entrambi in imbarazzo abbiamo cercato di
far passare la serata alla meno peggio, mentre tua sorella è
rimasta letteralmente sconvolta dal tuo amico
Di
questo non ne dubito
Guarda
.. perfino io conoscendolo sono rimasto allibito … tu non hai
idea di quello che ha potuto fare
Fidati
.. lo so …
Ma
come fai a sopportarlo?
Questo
non lo so … è fissato
Fissato?
La prima cosa che ha fatto dopo essersi seduto è stato
passare in rassegna tutte le vettovaglie presenti sul tavolo. Dopo
ha preso il tovagliolo e ha cominciato a lucidare tutto. Dalle
posate ai bicchieri. Due volte. Le mie, le sue, quelle di Bronte e
anche quelle dei signori seduti al tavolo vicino al nostro. Ha
fatto togliere i fiori sul tavolo perchè gli danno allergia.
Ha fatto riportare indietro 3 portate delle quattro ordinate perchè
a suo dire avevano un odore poco convincente. Ha chiesto al maitre
di far sostituire il cameriere perchè non aveva i capelli a
posto. Ha impedito a Bronte di ordinare un'insalata perchè
non si sa come viene lavata. A me ha ordinato di non prendere le
vongole perchè si sa che nei ristoranti non vengono spurgate
a dovere … un incubo!
Ma
dal punto di vista della conversazione deve essere andata meglio
rispetto agli altri
Insomma.
Quando Bronte ha saputo che era un tuo amico ha smesso di parlargli.
Alla fine ci siamo ritrovati io e lui a parlare degli allenamenti e
del campionato di pallanuoto. A proposito … ma secondo te
dobbiamo chiamare qualcuno per Saga?
Che
vuoi dire?
Ti
sembra normale il comportamento di questa sera? Sembrava un altro
Sembrava
un pazzo furioso … su questo concordo … direi di
aspettare ...vediamo se torna normale … se no chiameremo
qualcuno
Chi?
Chiediamo
a Mu … lui è un esperto ormai
Hai
ragione … ottima idea
Quindi
Bronte li ha bocciati tutti
Erano
tutti impresentabili
Mmh
… e tu?
Io
cosa? - un'espressione preoccupata si forma sul mio viso – che
vuoi dire con Io?
Beh
come stai, come va? Immagino che non sia piacevole passare queste
serate con lei
Beh
… direi che nonostante tutto ammetto di non essermi mai
divertito tanto. E' consolante sapere che i soldi riducono la gente
alla follia. Mi domando come tu faccia ad essere normale!
Ovviamente
mi guardo bene dal dirgli che la sorella continua imperterrita a
molestarmi, anche pesantemente. Non c'e' stata serata in cui non mi
abbia messo le mani addosso. Ho cercato in tutti i modi di evitare
certi contatti con lei e fino ad ora sono riuscito a resisterle, ma
non so fino a quando riuscirò nell'impresa. Ha un pessimo
carattere, ma non si può dire che non abbia fascino. E'
riuscita in uno dei tanti approcci a dare un alito di vita perfino a
Fitzwilliam, ormai morto da mesi. Ma devo resisterle, anche perchè
perderei il mio lavoro, la mia amicizia con Camus, il mio compagno di
giochi e forse anche la mia vita. Ha ragione Aioria … le rosse
sono da tenere a distanza. Accetto nuovamente un passaggio da lui e
lo invito a prendere qualcosa. Quando entriamo nell'appartamento,
troviamo Aioria che ci ha preceduto, in compagnia di Marin e Shaina.
La prima sempre molto cortese ci invita ad assaggiare uno dei suoi
biscotti, la seconda invece ignorandomi completamente, comincia a
fissare il mio amico insistentemente. Allo sguardo perplesso di Camus
risponde:
So
chi sei!
E'
una minaccia? - Camus la osserva apparentemente rilassato
No.
E così tu sei il figlio di quel bastardo proprietario delle
industrie Gormel-Smith…
Si
… sono io … e il bastardo è mio padre
Un
vero bastardo non c'è che dire … sai che con i suoi
stabilimenti sta …
inquinando,
depredando e uccidendo? … si lo so
E
non te ne frega niente?
Non
molto – Shaina guarda Camus schifata
Voi
figli di ricchi .. tutti uguali …
E
voi protettrici dei diritti civili sempre piene di luoghi comuni.
Luoghi
comuni?
Si
… come quello di andare sotto la sede del proprio nemico e
aspettarlo, magari ore, solo per tirargli una torta in faccia in
nome della buona causa
Quindi
mi hai riconosciuta! – Shaina sorride soddisfatta
Si
… l'altra volta. Mio padre ha appeso la tua foto in ufficio,
giurando che nel momento in cui ti troverà ti farà
rimpiangere di essere venuta al mondo.
Allora
perchè non gli dici dove sono?
Io
non faccio la spia … non me ne frega niente delle sue
battaglie ne delle tue.
Simpatico.
Quando il cielo ti cadrà sulla testa e la tua casa sarà
invasa dall'acqua disciolta dei ghiacciai vedrai che te ne fregherà
Per
allora sarò già morto
Io,
Aioria e Marin, incapaci di intervenire rimaniamo ad osservarli
silenziosamente, neanche stessero disputando una finale del Grande
Slam.
Io
me ne vado.
Dove
vai Shaina? - Aioria tenta di fermarla
Non
ceno con i figli di papà.
Mentre
io faccio spallucce e Marin tenta di fermarla, Camus le apostrofa
semplicemente
poi
mi dici che non sei piena di luoghi comuni.
Che
vuoi dire? - Shaina si volta a fissarlo
Che
come tutte le suffragette non ti degni minimamente di capire chi hai
di fronte. Io sono il figlio di papà viziato punto e basta. E
allora salute figlia dei fiori
Shaina,
da grande signora quale è, senza farsi pregare gli sputa
addosso e se ne va sbattendo la porta. Sul viso di solito
indifferente di Camus compare un sorriso divertito.
Ecco
il nuovo capitolo dove la versione folle di Saga imperversa (per la
cronaca il sergente Hartman era l'addestratore dei soldati in Full
Metal Jacket), e dove si parla dei pessimi appuntamenti di Bronte.
Ringrazio
tutti quelli che continuano a leggere questa storia.
X
sagitta72: in effetti Aioria si commenta da solo, mentre Bronte è
vero che è vissuta in una gabbia d'oro, ma in fondo non sembra
così cattiva, anche se per Milo rappresenta ormai un incubo
;-)
x
charm_strange: si Bronte ha cominciato finalmente ad esplorare il
mondo, ma non so se Milo le sarà poi così d'aiuto :-).
Per il guardaroba, diciamo che presto o tardi Milo troverà
un'altra soluzione … aspetta e vedrai ;-))
x
diana924: Oltre a Rahamantys sono stati depennati molti altri,
compreso il caro Shura, ma ce ne saranno altri :-)). La camicia di
Aioria in fondo non ha nulla di speciale, ma sicuramente è
meglio del vuoto dell'armadio di Milo :-).
Capitolo 8 *** Capitolo VIII - Fuga di Mezzanotte ***
Capitolo
VIII
Fuga
di Mezzanotte
Per
la prima volta nella mia vita scongiurerò e pregherò
qualcuno di farmi un favore. Va contro tutti i miei principi, contro
la convinzione che ognuno di noi debba affrontare le situazione con
le proprie forze, ma per Al questo ed altro. Giuro, non ho mai
incontrato un ragazzo più puro di lui. Nascosta sotto quella
montagna di muscoli c'è l'anima più innocente che abbia
mai visto. Gli ho promesso un provino alla scuola di danza di Madame
Cotilleur e così sarà. Arrivato a casa di Camus, come
al solito vado a prendere la macchina, ma invece di uscire a prendere
Bronte, attendo pazientemente e come previsto, la rossa, non
vedendomi arrivare, viene a prelevarmi con le sue mani. Irritata come
non mai mi chiede spiegazioni
Devo
chiederti un favore
Un
favore? Tu! L'uomo che non chiede mai?
Non
è per me
Ti
ascolto – Bronte si appoggia all'auto e attende
Vedi,
un mio amico....
E'
anche amico di Camus?
Si,
ma questo non ha importanza … ti dicevo, un mio amico ha
saputo che frequento la scuola di danza di Madame Cotilleur e mi ha
pregato di mettere una buona parola per lui.
Beh,
ma se vuole fare il ballerino non penso che Madame abbia problemi a
fargli un provino
Il
fatto è che … beh … diciamo che lui non ha le
phisyche du role e tutte le scuole di danza lo hanno respinto per
questo
Capisco
– la faccia di Bronte è molto significativa
No
aspetta … io non so se ha talento, ma lui è una
persona fantastica e merita di fare ciò che gli piace …
sicuramente lo merita più di me – la vedo titubare –
ti prego, se lo conoscessi gli daresti una possibilità
E
cosa vuoi che faccia?
Quello
che hai fatto per fare entrare me
Ricattare
Madame?
Si
Mhhm
… ipocrita
Hai
ragione, sono un ipocrita, ma pensa che non lo faccio per me.
Camus
sa di questa storia?
Si
e non era d'accordo.
Allora
se lui non era d'accordo ti aiuterò …. ad una
condizione
Quale?
Te
lo dirò dopo la lezione di ballo – accettare un ricatto
al buio è un vero suicido, soprattutto se a farlo è la
strega di Salem, ma non voglio deludere Al
E
va bene, accetto
Perfetto.
Ora andiamo, siamo in ritardo.
Arrivati
alla scuola di danza, troviamo ad attenderci un Al nervoso e agitato.
Bronte lo saluta velocemente e ci abbandona.
Quella
è la sorella di Camus?
Si
E'
veramente molto bella e …. cavoli quanto assomiglia a lui.
Già
– in effetti non ho mai realizzato quanto Bronte somigli a
Camus. Ad eccezione delle lentiggini hanno praticamente gli stessi
lineamenti – comunque Al, non ti garantisco niente
Oh
non preoccuparti Milo … già fare un provino con Madame
è un sogno … e poi tu sei così gentile che io
...
Ma
mentre parliamo, arriva Aphrodite e Al comincia ad agitarsi come un
bambino che ha visto un enorme lecca lecca. Dopo aver tirato fuori
una foto del ragazzo e una penna si precipita, travolgendo me e
rischiando di azzoppare lui a chiedergli l'autografo. Sconvolto
osservo Al comportarsi come un fan delirante, mentre rassicura il
suo idolo di essere secondo nella sua personale scala di preferenza
solo al grande ballerino Nureiev. Aphrodite, pavoneggiandosi, lo
ringrazia calorosamente e dopo avergli fatto un mezzo scarabocchio
sulla foto, se ne va gongolando, non prima di avermi lanciato
un'occhiata divertita. Dopo poco Bronte ci invita ad entrare e chiede
ad Al di prepararsi perchè di li a poco Madame Cotilleur lo
provinerà. Mentre mi domando cosa diavolo abbia in mano la
rossa per ottenere la sudditanza ad oltranza dell'insegnante, assisto
ad una delle scene più raccapriccianti della mia vita: il
grande e grosso Aldebaran che indossa una calzamaglia gialla,
abbinata ad un body dello stesso colore. Al suo confronto Frankstein
potrebbe sostituire Brad Pitt come uomo più bello della Terra.
So che verrà preso solo grazie al ricatto della rossa,ma
almeno avrà la soddisfazione di coronare il suo sogno. Ma
assistendo al suo provino rimango basito: nonostante la possente
stazza, Al si muove leggiadramente per tutta la sala; un elefante
trasformato magicamente in farfalla. Anche Madame, come del resto
Bronte, Aphrodite e le altre ballerine, rimangono stupiti …
anche più di me. Alla fine, mentre lui arrossisce come un
peperone, Madame corre ad abbracciarlo calorosamente, forse perchè
contenta della sua prova, o semplicemente perchè non si
ritroverà un altro incapace come me. La lezione procede
tranquillamente, con i miei soliti pestaggi di piede e le mie cadute,
mentre Al non sfigura affatto vicino ad Aphrodite: certo non ha la
sua bellezza, ne tanto meno la sua eleganza, ma almeno non è
un pachiderma come il sottoscritto. Alla fine, dopo i mille
ringraziamenti di Al, mi ritrovo a scorpire quale prezzo dovrò
pagare per la mia generosità. Bronte, avvicinandosi, mi invita
ad accompagnarla a casa.
Così
arriverò in ritardo agli allenamenti!
Questa
sera non andrai agli allenamenti
Cosa?
Questo
è il prezzo per il mio favore – la guardo sorridendo
Perdere
l'allenamento?
Farmi
compagnia – la guardo perplesso – questa sera sono da
sola a casa, I miei genitori sono ad una festa. Camus
all'allenamento e mia nonna a giocare a poker. Per cui tu mi farai
compagnia perchè odio stare sola
Non
possono farti compagnia tutti quei maggiordomi?
No
… sarai tu. -
Deglutisco
amaramente, so di essermi impegnato, ma so anche a cosa andrò
incontro e non so se questa volta sopravviverò. Spero
ardentemente che il mio compagno non decida di risvegliarsi proprio
questa sera dal letargo. Arrivati a casa sua, il primo maggiordomo,
come il secondo, il terzo e il quarto, non mi chiede nulla e mi
lascia passare tranquillamente. Vorrei suggerire ad ognuno di loro di
fermarmi e buttarmi fuori di casa, ma sarebbe troppo plateale.
Cominciando a maledirmi per la mia stupidità, realizzo che in
fin dei conti io sono l'uomo e posso opporre una resistenza più
che valida; ma come al solito non faccio i conti con quello che
qualche idiota definisce il sesso debole, nè con la forza che
spesso due braccia esili nascondono. Appena entrati nella camera di
Bronte, mi ritrovo disteso sul letto in un lampo. Ancora incapace di
realizzare come questo possa essere successo, sento la rossa che
armeggia con la cinta dei miei pantaloni e con un balzo felino,
degno del gatto con gli stivali, scivolo giù dal giaciglio e
mi attacco all'armadio. La strega sorridendo, mi salta addosso,
immobilizzandomi le gambe con il suo peso. Con un gesto veloce mi
strappa la camicia, facendo saltare tutti i bottoni, Aioria mi
ucciderà, questa era l'ultima camicia pulita del suo armadio.
Ricordandomi di essere io quello alto e muscoloso, me la scrollo di
dosso e tento di guadagnare la porta, ma cado a terra colpito alla
testa da un oggetto contundente, ritrovandomi addosso la rossa
Ma
che sei matta?
Visto
che fai resistenza mi dovrò pure attrezzare
Non
ti viene magari in mente che non mi interessi da quel punto di
vista?
Non
mi interessa se ti interesso. Tu fai quello che dico io!
Scordatelo!
Non faccio il gigolò …
Senza
darmi il tempo di finire la frase mi tappa la bocca con la sua,
infilandoci la lingua. Ed è in questo momento che Fitzwilliam
decide di risvegliarsi, facendomi fare una delle figure peggiori
della mia vita. La strega di Salem comincia a ridere e mettendo la
mano proprio li per sincerarsi del risultato ottenuto mi apostrofa:
Ma
non mi dire … il tuo amico evidentemente non è della
tua stessa opinione
E'
un bolscevico … un krumiro
Incoraggiata
dalla situazione, la rossa si fa ancora più audace, ed io
spegnendo temporaneamente il cervello, assecondo tutti i suoi
movimenti, ritrovandomi sdraiato sul suo letto con lei mezza nuda che
dirige l'orchestra e il coro. La posizione sdraiata non è
delle mie preferite, pertanto, con un movimento rapido mi metto
seduto facendola accomodare sopra di me. Nel momento esatto in cui mi
sussurra “togliti i pantaloni”, la porta della sua camera
si apre dando modo a Camus di godersi la scena di sua sorella e del
suo amico mentre stanno per fare sesso. Con un movimento veloce mi
tolgo la rossa di dosso, come se così potessi passare per non
colpevole. Il mio amico sembra una statua di sale, ma la cosa che più
mi sconvolge è lo sguardo trionfante di Bronte. Camus, dopo un
attimo di smarrimento, mi suggerisce di rivestirmi e di uscire senza
farmi vedere, mentre lui tenterà di distrarre i genitori e la
nonna che sono appena rientrati. Nel momento in cui si richiude la
porta, mentre tento di riprendere la camicia, l'espressione di Bronte
cambia velocemente. Il suo sorriso trionfante lascia il posto ad una
forte delusione. Non mi curo di lei, sono arrabbiato, furioso, mi
sono reso conto che il suo unico scopo era farci scoprire dal
fratello. Non capisco perchè, almeno non del tutto, ma l'idea
di essere stato usato mi brucia nelle vene. Senza salutarla e
ignorandola, salto giù dalla sua finestra, riuscendo ad
evitare tutti e me ne vado con la moto di Camus.
Nuovo
capitolo in cui al finalmente realizza il suo sogno e Milo viene
scoperto con le mani nel sacco ;-). Intanto ringrazio tutti quelli
che continuano a perdere tempo con questa storiella.
X
charm_strange: Chi ha parlato di Camus e Shaina? E ora due non
possono neanche parlare che subito si pensa ad una loro storia ;-).
Io uno come Shura versione Mastro Lindo lo picchierei, però
cavoli, anche io ho sulle scatole Jabu e i cavalieri di pongo. Eh …
la versione folle di Saga è veramente un capolavoro ;-)
x
Diana924: Come vedi Al ha realizzato il suo sogno, fare il
ballerino … e magari scopriremo che ha molto più
talento di Aphrodite … di Milo non c'e' dubbio :-)
x
sagitta72: Eh .. tu nella storia saresti la ciliegina sulla
torta per sconvolgere il povero Camus XD.
X
Nidawi: i due gemelli? E cosa c'entra in questa storia Kanon?
Saga è già folle di suo poveraccio … quelli
della squadra se avessero a che fare con un altro come lui si
suiciderebbero … Mu soprattutto.
Dopo
la serata negativa con Bronte, mentre furioso e alterato non do pace ai miei
piedi che si muovono avanti e indietro sul pavimento della mia stanza, il mio
compagno di giochi Fitz non da più alcun segno di vita. Morto, defunto, caput.
Nel momento in cui stava riprendendo vita, la vista di Camus che ci guardava
esterrefatto gli ha dato il colpo di grazia. Sono passati due giorni, in cui ho
evitato accuratamente i fratelli Fournier per riuscire a chiarirmi le idee. La
prima cosa che ho fatto è stata quella di licenziarmi, sono stanco della rossa
e dei suoi atteggiamenti folli. La seconda sarà quella di trovarmi altri tre
lavori per pagarmi gli studi e la terza sarà quella di andare Camus ed
implorare il suo perdono. I miei pensieri vengono interrotti dal baccano che
giunge dalla stanza di Aioria. Uscendo rischio di essere travolto da una
ragazza di colore – uno schianto di femmina, per la cronaca - che guadagnando
la porta fa volare il ciambellone che Marin porta in mano. Nel momento in cui
il mio coinquilino incontra lo sguardo della nostra dirimpettaia, invece di
seguire la donna uscita come una furia, rimane impalato come uno stoccafisso.
E' completamente nudo ed io e Marin, seppur spinti da sentimenti diversi, ci
voltiamo a guardare entrambi in un'altra direzione. Aioria, afferrando il primo
straccio che incontra – la sua camicia ormai senza neanche un bottone – se lo
mette davanti comefoglia di fico. Dopo
di che, rilassandosi, si permette il lusso di arrossire. Per stemperare la
tensione, comincio a raccogliere i pezzi del ciambellone
-Marin
ti chiedo scusa per l'inconveniente.
-Figurati
Aioria. Certo che devi aver fatto proprio arrabbiare la tua ragazza.
-Quella
non è la mia ragazza, è un'amica. Era passata a riportarmi una penna che avevo
dimenticato al lavoro. Se ne è andata in quel modo perchè in ritardo per un
appuntamento
Smetto
di raccogliere le briciole del dolce e comincio a fissare il mio amico,
domandandomi se sia veramente convinto del fatto che la nostra dirimpettaia venga
dalla montagna del sapone. Il suo sguardo stile triglia mi conferma che
l'idiozia è di casa dalla sue parti. La cosa però che più mi sconvolge è la
risposta di Marin
-Spero
che riesca ad arrivare in tempo
-Eh
si speriamo! - La ragazza si volta a guardarmi come se realizzasse solo ora che
esisto anche io
-oh
Milo, scusami, ti ho lasciato da solo a raccogliere questo pasticcio.
-Più
che altro mi rammarico del fatto che non potremo fare colazione con questo tuo
ennesimo capolavoro.
-Non
preoccuparti, ne ho fatti altri tre. Ve ne vado a prendere uno
Appena
Marin esce, prendo il ciambellone rimasto intero e lo tiro in testa ad Aioria
che per tutta risposta si gira fissandomi come anche lui mi vedesse per la
prima volta
-Ah
Milo, ci sei anche tu
-Ma
perchè sei così idiota?
-Che
ho fatto?
-“Era
passata riportarmi la penna” e visto che c'ero mi ci sono fatto un giro
-Ma
che vuoi che le dica?
-Che
sei un porco?
-Solo
perchè la mia vita sessuale è più intensa della tua non vuol dire che io sia un
maniaco …
-Tzse....
la tua camera è peggio della stazione centrale dei Treni all'ora di punta
-La
tua è tutta invidia … ammettilo
-Neanche
morto … strano che tu non ci abbia ancora provato con Marin
-Sai
benissimo che le rosse non mi piacciono
Sia
Marin che Bronte, entrate entrambe nello stesso momento ed entrambe rosse di
capelli, sentono il commento del mio amico, ma mentre la seconda non mostra
nessun interesse alla notizia che Aioria detesti le rosse, la prima lasciando
cadere il secondo ciambellone – addio la mia colazione – se ne va in lacrime,
seguita a ruota del mio coinquilino interdetto, perplesso e completamente nudo.
Rimasti soli, tento di raccogliere quel che resta del dolce, sotto gli occhi
schifati della rossa e come se nulla fosse, mi siedo a tavola per fare
colazione:
-Veramente
vuoi mangiare quel dolce che è caduto sul pavimento?
-Lo
sto già facendo
-Sei
veramente un cavernicolo!
-Vuoi
favorire? - le pongo la domanda con la bocca piena e offrendole la parte più
sporca
-Ma
sei matto?
-No?
E allora levati dai piedi
-Devo
parlarti
-Non
abbiamo nulla da dirci
-Milo
senti – sedendosi di fronte a me Bronte tenta di prendermi le mani, ma io la
scanso velocemente – io voglio spiegarti.
-Non
ho bisogno di alcuna spiegazione. Mi hai usato. Volevi colpire tuo fratello. Ti
sei divertita. D'accordo. Ora puoi andartene
-Papà
mi ha detto che hai lasciato il lavoro
-Si
-Tu
hai bisogno di questo lavoro. Se ti prometto che d'ora in poi mi comporterò
bene con te tornerai?
-No.
-Perchè?
-Perchè
non voglio perdere l'amicizia di tuo fratello, sempre se questo non è già
avvenuto.
-Impossibile
– mi volto a guardarla perplesso – lui è innamorato di te – per poco non mi
strozzo con un pezzo di ciambellone. Per farlo andare giù mi attacco alla
bottiglia del latte, trangugiando quasi l'intero contenuto. È la conferma della
mia mancanza di bon ton.
-Ma
di che diavolo stai parlando???
-Del
fatto che mio fratello è innamorato di te.
-…
-Mi
permetti di spiegarti come stanno le cose?
-Prego
– incuriosito dalle sue parole la invito a proseguire
-Mio
fratello è omosessuale – i miei occhi si spalancano come se fossi un gufo e la
mia bocca fa altrettanto – vedo che non lo sapevi. Questo conferma il fatto che
tu e lui non state insieme. - il mio sguardo da gufo si volta in tutte le
direzioni in preda ad una crisi visiva.
-Sc
… scusami … ma come fai a dire che Camus sia … e che …. sia ...
-L'hai
mai visto con una donna?
Comincio
a scavare nei miei ricordi alla ricerca disperata di un'immagine in cui Camus
stia con una donna o che abbia fatto apprezzamenti su una di esse, ma quello
che ottengo è il nulla: benchè marcato a uomo da un numero considerevole di
ragazze, il mio amico non ha mai mostrato il benchè minimo interesse per
l'altro sesso. La scoperta appena fatta mi fa emettere dei suoni gutturali che
completano la mia trasformazione a gufo. Ad un certo punto rinsavisco e tento
di far ragionare anche Bronte
-Questo
non vuol dire niente. Non è sufficiente come prova
-L'ho
visto. Con i miei occhi
-Che?
Cosa? Che? Cosa?
-Ti
sei incantato?
-Cosa?
-Si,
l'ho visto mentre baciava il mio ragazzo, almeno fino a quel momento era il mio
ragazzo. Chris si chiamava ed io ero convinta che sarebbe stato l'amore della
mia vita. E invece un bel giorno, dopo che li ho visti, alla mia richiesta di
spiegazioni mi ha risposto che era innamorato di Camus e che ben presto
sarebbero andati a vivere insieme. Ma ovviamente mio padre deve aver scoperto
tutto e messo a tacere il buon Chris, perchè dopo poco è sparito e nessuno l'ha
più visto, neanche i suoi genitori.
-Eh
.. eh … eh …
-vuoi
un bicchiere d'acqua
-no
… no … no …. no … meglio uno scotch
-Ma
sono le 10 del mattino!
-Whisky,
Grappa … qualcosa di forte
-Milo
– ripresomi dallo shock rinsavisco per la seconda volta – staibene?
-A
me non interessa tutto questo. Camus è un mio amico e se questi sono i suoi
gusti, li accetto.
-Certo
…. vorrai però convenire con me che io ho tutto il diritto di essere arrabbiata
con lui. Mi ha fregato il ragazzo da sotto il naso.
-Ti
ha fatto un favore. Pensa se lo avessi scoperto dopo – mi si accende la
lampadina e intuisco finalmente le sue vere motivazioni – ma certo! Tu eri
convinta che io e lui stessimo insieme e così gli hai voluto rendere pan per
focaccia?
-Si
è vero
-E
me lo dici così? Praticamente mi hai usato
-E'
vero … però ora ho capito di aver sbagliato
-Meglio
tardi che mai! Ora sparisci
-No
aspetta Milo – la prendo per un braccio e la spingo fuori di casa – Aspetta!
-Cosa
dovrei aspettare?
-Ho
sbagliato, sono stata orribile, ho capito che tu non sei il suo ragazzo e mi
dispiace di averti fatto questo, però io vorrei veramente che tu tornassi a
lavorare per mio padre
-Per
tuo padre? - mi blocco prima di buttarla definitivamente giù dalle scale – come
non lavoravo per te?
-No,
se torni lavorerai solo per mio padre. Io tornerò nei ranghi e ti lascerò in
pace. - rimango a pensare un po' alla sua proposta
-Non
accetto
-Ti
prego Milo
-Perchè
vuoi che torni?
-Perchè
sei l'unico che riesce a proteggermi veramente … anche da me stessa … ti prego
ti prego
-Non
mi tormenterai più?
-No
-Lascerai
in pace Camus?
-Questo
non me lo puoi chiedere .. però posso assicurarti che non ti coinvolgerò più …
capisco che lo consideri tuo amico e lo accetto
-Ho
bisogno del lavoro, per cui accetto. Ma non provare più a mettermi contro Camus
-Si
va bene, ma tu non provare a dirgli quello che ti ho appena raccontato.
-Affare
fatto
-Affare
fatto
Nel
momento esatto in cui suggelliamo il nostro patto, Camus compare sulle scale ed
io mi ritrovo per l'ennesima volta come un ladro colto sul fatto. Bronte,
ignorandolo completamente se ne va dopo avermi salutato ed io invito il mio
amico ad entrare. Mentre lo vedo affacciarsi alla finestra che da sul cortile,
probabilmente per controllare che a sua sorella non succeda nulla durante il
tragitto fino alla macchina, mi convinco del fatto che i gusti sessuali di
Camus non sono affare che mi riguarda. Gli offro una tazza di caffe, evitando
di offrigli il latte “sbavocchiato” e il ciambellone pieno di polvere, ma lui
rifiuta. Mentre sto per rompere il ghiaccio chiedendogli cosa è venuto a fare,
lui mi precede:
-Ho
bisogno di chiederti un favore
-Tutto
quello che vuoi. Per una volta che posso aiutarti.
-Ho
bisogno di un tetto sotto cui stare per un po' di giorni
-Non
ho capito
-Me
ne sono andato di casa
-Cosa?
Non
faccio in tempo a completare la frase che vengo superato da Aioria, con indosso
un accappatoio rosa, decisamente troppo piccolo per la sua stazza, che corre ad
abbracciare il nostro amico.
-Non
preoccuparti Camus. Puoi rimanere qui con noi quanto vuoi!
Ecco
a voi un nuovo capitolo … piaciuto il colpo di scena? E ora? Come sarà la
convivenza a tre? Volevo ringraziare tutti quelli che continuano a leggere la
storia ed in particolare tutti quelli che l'hanno messa tra le preferite e le
seguite
x
Diana924: Ebbene si il nostro caro Al ha finalmente realizzato il suo
sogno, ballare con il suo idolo che considera migliore di Nureiev … che
orrore!!! ;-) La strega di Salem è tornata, ma al momento sembra che dopo
essere finita al rogo abbia deciso di mantenere un profilo più basso.
X
charm_strange: oddio non si può mai dire su Camus e Shaina, anche se al
momento visto quello che è successo la vedo veramente difficile :-(. Vediamo se
ora Bronte si concentrerà di più su Milo e meno sul fratello. Grazie per averla
inserita tra le seguite , fa sempre piacere ;-)
x
sagitta72: Al è veramente un elefante con la grazia di un cigno …
proprio come hai detto tu per gli Elefanti di Disney … ma più che a Dumbo
pensavo a Fantasia e al balletto dove i coccodrilli sollevano delle bellissime
elefantesse in tutu rosa.Dai dai che di
fantasia ne hai tanta, non hai bisogno di vederti la scena.
Capitolo 10 *** Capitolo XI - Il Piccolo Buddha ***
Capitolo XI
Capitolo XI
Il Piccolo Buddha
Tra le fortune di
avere un nuovo coinquilino c'e', sicuramente, la possibilità di rovistare nel
suo armadio per cercare una camicia pulita; devo ammettere che l'armadio di
Camus, un tempo mio, è pieno di questo tipo di articolo: camice ovunque, belle,
brutte, eleganti, sportive … una diversa dall'altra, ma con una caratteristica
in comune: tutte stirate e profumate. Dopo averne scelta una, prima di
toglierla dalla stampella, mi domando se sia opportuno indossare una camicia di
Camus per accompagnare la sorella, che lo odia, ad uno dei suoi soliti assurdi
appuntamenti al buio. Penso alle alternative che mi rimarrebbero: maglietta
tipo Brando in Un Tram chiamato Desiderio, di mia proprietà,oppure, camicia a quadroni da boscaiolo,
ultima risorsa rimasta nell'armadio di Aioria: inaccettabile, decisamente
meglio la camicia di Camus. Il mio amico, appoggiandosi alla stipite della
porta esclama “Perfetta!”
-Scusami,
non ti ho neanche chiesto il permesso
-Figurati.
Conosco il deserto del tuo guardaroba e penso inoltre che i quadratoni non ti
donino affatto
-Credo
che i quadratoni non donino a nessuno – Camus facendo spallucce, si siede sul
letto – ti prometto comunque che cercherò di riportartela integra.
-Non
preoccuparti, prima che riesca a consumare tutte le camice che ho morirò di
vecchiaia. Dove vai di bello? - mi rendo conto improvvisamente che in tutti
questi giorni non gli ho ancora detto che ho accettato di tornare a lavorare
per suo padre
-Ehm …
vedi … io …
-Esci
con Bronte – il suo volto si rabbuia.
-Si
-Capisco
-Scusami
… vedi il fatto è che mi servono i soldi … io …
-Non
devi chiedermi scusa Milo. Mi dispiace solo che tu ti sia trovato coinvolto in
questa stupida faida con mia sorella.
-Ah …
sai quindi che lei ci ha provato con me solo per fare un torto a te?
-Si
certo … se no perchè altro avrebbe dovuto farlo? - mi verrebbe da dirgli “forse
perchè sono un ragazzo irresistibile”, ma me lo tengo per me
-Hai
ragione … se no perchè … comunque ci siamo chiariti … più o meno e mi ha
promesso che non mi romperà più le scatole.
-Mi fa
piacere – dalla faccia che ha non si direbbe – piacerebbe anche a me chiarirmi
con lei
-Allora
fallo
-Pensi
che non ci abbia già provato?
-Beh,
riprova. Magari ottieni qualcosa
-Ehi
Milo! MILO! - nella stanza irrompe Aioria – Ah sei qua!
-E dove
altro vuoi che fossi?
-E io
che ne so … mica sei mia moglie
-Che
Dio me ne scampi!
-C'e'
la rossa lentigginosa qui fuori … ops .. scusa Camus … io non volevo offendere
tua sorella … eh eh eh … è meglio che mi levi dai piedi
Mentre Aioria
esce, Bronte fa il suo ingresso, ma quando vede il fratello si blocca
sull'uscio .. beh .. in effetti la scena non è delle più chiare … Camus
stravaccato sul letto della mia stanza – ex stanza, ma che importa – con io che
ho ancora la camicia sbottonata. Al pensiero di ciò che può immaginare avvampo,
assumendo le colorazioni dell'arcobaleno, prima una per una e poi tutte
insieme. Camus tirandosi su, prova ad intavolare una conversazione, ma la
sorella, non permettendogli di parlare, mi comunica che mi attenderà in
macchina e che questa sera non dovrò guidare, ma ci sarà l'autista. Una volta
soli, Camus si siede nuovamente sul letto sospirando rumorosamente.
-Mi
spiace … sono io che ti ho detto di parlarle e invece
-Lascia
stare … però è vero che avete chiarito ... se ha fatto venire Sebastian vuol
dire che non vuole più vessarti
-Già
... in effetti – rimaniamo tutti e due in silenzio per un po'
-Con
chi esce questa sera?
-Con un
tizio .. boh … non ricordo il nome … uno che è tutto alternativo … ha a che
fare con Yoga o con qualcosa di simile – Camus apre la bocca senza emettere
nessun suono – stai bene?
-S...Si
… scusami ma chi ha fissato l'appuntamento?
-Tua
madre e sua madre .. credo … Bronte non lo conosce … però ha visto una sua foto
e dice che è un bel ragazzo
-Già,
biondo con gli occhi azzurri … il suo tipo!
-Cosa?
-Mia
sorella adora i ragazzi biondi con gli occhi azzurri e Alex ha quelle
caratteristiche
-Tu lo
conosci?
-Un
tempo si ….
-Che
vuoi dire?
-Nulla
… buona fortuna … ne avrai bisogno ….
-Ma
perchè?
-E' meglio
che vai … non ti invidio … ora scusami …
Camus si dilegua
veloce come il vento ed io rimango un po' a crogiolarmi indeciso sul da farsi.
Il suono di un clacson mi spinge automaticamente a raggiungere Bronte.
L'appuntamento è
stato fissato in un appartamento del centro. A quanto pare questo ragazzo abita
li. Alla porta viene ad aprirci un uomo indiano che ci conduce in quella che
dovrebbe essere la sala da pranzo. Tutto nell'appartamento rimanda all'India: i
mobili, i quadri e tutte le suppellettili sembrano provenire da uno dei mercati
tipici di Nuova Delhi. Dopo circa dieci minuti di attesa, in cui io e la rossa
ci aggiriamo come ladri intenti ad osservare ciò che potrebbe essere il bottino
di una nostra prossima rapina, spinto dalla curiosità comincio ad studiare un
vaso che ad occhio e croce dovrebbe valere una fortuna. Spinto da un'insana
follia, decido di approfondire la conoscenza dell'oggetto, lanciandomi in una
esplorazione tattile: peccato che da piccolo il mio secondo nomignolo, dopo
“lavativo” era “manine di burro”. Al mio tocco delicato il vaso perde
l'equilibrio e cade sul pavimento andando in mille pezzi. Io e la rossa
emettiamo un urletto contenuto, dopo di che Bronte comincia ad ansimare e ad
agitarsi
-Ma che
hai fatto!! Quel vaso è un pezzo unico, vale una fortuna
-Shhhhh!
-Ma che
shhhhh! - mentre invito Bronte a mantenere la calma, dopo aver raccolto tutti i
pezzi più grandi, apro la finestra e li getto giù … con molta probabilità avrò
preso qualcuno, ma al momento la mia priorità è quella di far sparire le prove
del reato – ma che sei matto? Potresti aver ucciso qualcuno!
-Sta
zitta!
-Ma
Milo!
-Zitta!!!
-Sei un
idiota! Adesso capisco perchè sei amico di mio fratello! Fate la coppia di
idioti più idioti che conosca …. mr. Cretinetti and company
-Smettila
… - mentre tento di calmare la bisbetica, racimolo i pezzetti rimasti e tento
di spargerli nella sala, dentro i vasi e sotto il tappeto – vedrai che non si
accorge di nulla
-Di
cosa non dovrei accorgermi?
Nella sala entra
un ragazzo alto all'incirca quanto me, con una corporatura esile ma asciutta e
ben delineata, dagli occhi blu con uno sguardo arcigno, con i capelli biondi e
lisci la cui lunghezza farebbe gridare allo scandalo la nonna di Camus.
-Ah
nulla … semplicemente del fatto che non porto la giacca - Il ragazzo mi osserva
con sguardo severo – o la cravatta....
-Queste
formalità, tipiche del mondo civilizzato, non mi interessano. Tutto ciò che è
materiale non rappresenta nessuna importanza per me – mi domando se penserà la
stessa cosa se e quando scoprirà che il suo prezioso vaso si è polverizzato
La rossa, cercando
di cambiare argomento, si sente in dovere di spiegargli che suo padre mi ha
assoldato come guardia del corpo. Il giovane elegante e ben educato ci fa
accomodare in una tavola apparecchiata all'indiana. Dopo poco l'uomo che ci ha
aperto la porta entra portando un vassoio con 3 ciotole di riso basmati che
pone sul tavolo.
-Come è
nata questa tua passione per l'India? Se non erro i tuoi genitori sono inglesi.
-Si
Bronte, è esatto, sono entrambi inglesi; ma in realtà, nonostante la loro
cittadinanza britannica, io sono nato in India, dove mio padre ha lavorato per
molti anni come diplomatico.
-E' per
questo quindi che mantieni le usanze di lì?
-Si, ma
non solo per questo. Ho deciso, dopo anni di studi religiosi e filosofici, di
intraprendere la via del Buddha
-Di
chi? - entro nella conversazione come un rinoceronte a testa bassa, mentre i
due mi lanciano occhiate allucinate per la mia maleducazione – Bronte – e la
mia ignoranza – il biondo.
-Non
conosci gli insegnamenti del Buddha? - al mio diniego il ragazzo sospira
pesantemente, dopo di che, alzandosi e dirigendosi verso la libreria presente
nella stanza, preleva un libro che mi porge subito dopo – tieni, leggilo,
questo ti chiarirà le cose
-Non
potresti farmi un sunto? Sai ho molto da studiare per l'esame di Economia e non
ho molto tempo – lo sguardo assassino di Bronte mi fa desistere – ah ah ah …
scherzavo … lo leggerò. Grazie
-Non
devi ringraziarmi. E' importante che il messaggio del Buddha venga fatto
conoscere a più persone possibili
-ehi
amico, calmati, sembri uno di Scientology … non è che questo Buddha ha una
filosofia tipo quella di Tom Cruise? – il secondo sguardo assassino di Bronte
mi fa chiudere immediatamente la bocca.
-Eh eh
… scusami Alexander … sai … lui è un po' ignorante
-Non
chiamarmi con quel nome … mi è così fastidioso
-Ah …
scusami …. io … e comevuoi che ti
chiami?
-Il mio
nome ora è Shaka
-No ...
ti prego … come Cassius Clay che si fece chiamare Mohamed Alì o come Karim
Abdul Jabar …. anche qui c'è la moda dei nomi? - il pizzico di Bronte mi fa
cacciare un urletto degno di una Drag Queen – ma ora che ho detto?
-Lascialo
stare Bronte … l'ignoranza non si può combattere con la violenza – alle sue
parole la rossa avvampa con il risultato di rendere il suo volto uguale ai suoi
capelli – devi sapere Milo … è questo il tuo nome vero? … dicevo … Shakamuni è
il nome con il quale veniva riconosciuto Buddha …
-E tu
quindi credi di essere … Buddha?
-Leggi
il libro … poi ne riparleremo – Alex, o Shaka o Buddha o come diavolo si chiama
esce dalla stanza senza aggiungere altro.
-Colcavolo che ne riparleremo … questo per quanto
mi riguarda sarà il mio primo e unico incontro con l'illuminato … o meglio … il
fulminato … ma dove li va a pescare tua madre questi folli?
-Smettila
Milo … mi stai mettendo in imbarazzo. Prima il vaso e poi la tua ignoranza! -
guardo Bronte allibito
-Senti
.. ma per caso ti piace la reincarnazionedi Barbie?
-Non
sono affari che ti riguardano – il suo colorito mifa comprendere di aver fatto centro e per
questo resto visibilmente sconvolto – non guardarmi così! Oh uffa … e va bene …
lo ammetto … ho un debole per i biondi con gli occhi azzurri … quando incontro
ragazzi così non ha importanza cosa dicono o fanno .. perdo completamente il
lume della ragione
-Anche
io sono biondo con gli occhi azzurri, ma non mi sembra che mi stai sbavando
dietro … o mi sbaglio?
-Tu sei
il ragazzo di mio fratello
-Cosa?
… Sai che …
-Scherzo
… sto scherzando … - il suo sorriso mi fa calmare – il fatto è che con te non
ho avuto modo di avere la mia solita reazione … ero troppo concentrata
sull'obiettivo di far soffrire Camus
-A
questo proposito non vuoi proprio dargli un'altra possibilità?
-No … e
non voglio più affrontare il discorso
-Va
bene va bene …. vuoi che me ne vada e ti lasci sola con Barbie?
-Smettila
di chiamarlo così ….
Bronte non fa in
tempo a concludere la frase perchè il biondino rientra in sala, sedendosi
nuovamente a tavola
-Scusatemi.
Sto organizzando il mio viaggio in India e ho delle pratiche da evadere per
tempo, prima di partire.
-Quando
parti? E quanto rimarrai in India?
-Partirò
tra una settimana e ci rimarrò un paio d'anni – sul volto di Bronte si forma un
espressione delusa e un moto di rabbia invece invade il mio
-Scusami
Saskia
-Shaka
-Skiasia
-Shaka
-Vabbè
fa lo stesso!
-No …
non fa lo stesso … il mio nome è S-h-a-k-a … a te farebbe piacere si ti
chiamassi Miro?
-Non mi
frega nulla come mi chiami … quello che vorrei capire è perchè, visto che
sapevi di dover stare fuori così a lungo, hai accettato di uscire con Bronte
-Per
accontentare mia madre
-Balle!
- il ragazzo mi guarda stupito
-Come
prego?
-Sono
tutte balle … uno che vuole partire per trovare la via di mezzo …
-Allora
conosci gli insegnamenti del Buddha!
-No …
una volta però ho letto su un giornale che la Terra di Mezzo di Frodo era un
po' come la via di mezzo di Buddha
-… - il
biondino se potesse mi incenerirebbe con uno sguardo
-Rispondi
sinceramente
-E va
bene … se non avessi accettato di uscire con Bronte, mia madre mi avrebbe
tagliato i viveri e io non avrei avuto i soldi per il mio viaggio
-Lavorare
no?
-Hai
voglia di scherzare? Il lavoro è solo una perdita di tempo – rimango basito e
senza la forza di continuare la conversazione, ma a questo punto è Bronte ad
intromettersi
-Vuoi
dire che hai accettato la cena con me solo per i soldi di tua madre?
-Si …
certo … e tu perchè lo hai fatto?
-Io ….
andiamocene Milo …. di tutti quelli che ho conosciuto tu sei il peggiore …
opportunista, ipocrita, menefreghista
Cerco di
trascinarla via prima che finisca gli epiteti pronunciabili e passi ai veri e
propri insulti, ma il richiamo del biondino ci blocca prima che riesca a
guadagnare la porta.
-Scusatemi
…. ma nella sala manca un oggetto
-Si?
che oggetto?
-Un
vaso …. prezioso … molto prezioso – comincio a sudare freddo … il suo modo di
dire prezioso mi inquieta e non poco
-Beh …
e quindi?
-Prima
che arrivaste voi il vaso c'era e ora non c'è
-Ehi
amico mica sono Houdini! Come pensi che possa averlo fatto sparire? Mica posso
nascondermi il vaso sotto la camicia … e Bronte non ha neanche la borsa – si sa
che nelle borse le donne riuscirebbero a far entrare anche un carro armato.
-Ma
gettandolo dalla finestra si potrebbe farlo sparire benissimo – con un tempismo
perfetto nel corridoio si materializza l'uomo che ci ha aperto la porta con in
mano la prova del reato e affianco una donna stravolta e furiosa – la
destinataria probabilmente dei cocci caduti
-Ehm ….
beh … forse è il caso che togliamo il disturbo
Prima che la
situazione degeneri mi do alla fuga, trascinandomi dietro una Bronte isterica
che ride come una pazza. Salendo in macchina e vedendo che la sua ilarità non
cessa, le domando cosa la faccia ridere tanto.
-il
fatto che tu riesca ad attirarti i guai addosso. All'inizio pensavo che ero io
a renderti la vita un inferno … ma ora ho capito che sei tu … tu sei la fonte
dei cataclismi
-Non
c'e' da ridere …. il tuo futuro santone può denunciarmi per furto, per
danneggiamento, la donna invece per tentato omicidio … e per omissione di
soccorso
-Ah aha
ha hahah …. non preoccuparti … Saskia non farà nulla … e convincerà la donna a
fare altrettanto
-Come
fai ad essere sicura?
-Perchè
tra un po' lo chiamerò e gli dirò che se non ti lascia in pace spiffererò tutta
alla sua cara mammina … vedrai che lo convincerò
-Sei
una strega.
-Si … e
ho voglia di festeggiare
-Cosa?
-L'essere
sopravvissuta ai disastrosi appuntamenti finora organizzati dalla mia cara
mamma.
Sorridendo chiedo
a Sebastian di accompagnarci in un pub, dove, dopo averla fatta sedere, le
prendo una birra.
-Ma
perchè continuo a perdere tempo così? - al sua domanda improvvisa mi spiazza
-Che
vuoi dire?
-Perchè
perdo tempo dietro a queste cose che organizza mia madre...
-Veramente
è quello che mi domando anche io … in fondo hai carattere per opporti alla
stupida volontà dei tuoi genitori, perchè non lo fai? … No … non posso crederci
…. pensi di incontrare l'uomo della tua vita con questi appuntamenti?
-Beh …
io … no … forse … si …. non ridere! Lo so … sono una stupida … ma ho un animo
romantico … e pensavo che magari …. ma è evidente che i figli degli amici dei
miei genitori sono tutti degli idioti
-Beh …
diciamo che non brillano certo …
-Già …
adoro questa canzone – nel locale si sente il suono di una canzone degli U2 …
riconosco la voce del cantante, ma sui titoli sono sempre stato negato –
balliamo?
-Senti
Bronte …. con tutto il rispetto … penso che ormai avrai capito che io e il
ballo siamo due mondi a parte
-Uff ….
ti dispiace se vado io?
-No
figurati …
Dopo dieci minuti
di ballo avvinghiata ad un altro, il mio compagno Fitz decide di ribellarsi
alla mia ottusità e, rialzando la testa,, mi spinge a riprendermi il mio
territorio. Manco fossi un cavernicolo, mi getto sulla donna che accompagno,
strappandola dalle braccia di un ragazzo brufoloso. Bronte si lascia guidare ed
io tentando di seguire il ritmo di una canzone latina, cerco di barcamenarmi in
una serie di mosse in cui risulto veramente poco credibili. Alla fine, dopo
aver trangugiato la poca birra rimasta,, in preda al desiderio ridesto di Fitz,
la trascino fuori in un angolo nascosto del locale. Mentre tento di baciarla,
però veniamo interrotti da un gruppo di bestioni armati con coltelli e
spranghe.
-Te la
farò pagare – il capo della banda mi punta il coltello addosso – nessuno può
togliere una ragazza a mio fratello
-Che? -
vedo dietro al gruppo di bulli il ragazzo brufoloso e comprendo tutto – guarda
amico che c'e' un errore … lei era con me .. e
Prima che possa
proseguire, Bronte afferra il braccio dell'energumeno e tirandolo a se gli
sferra un calcio dove non batte mai il sole, dopo di che lo fa volare come un
fuscello e senza che riesca a muovere un mignolo, in poco più di 1 minuto, fa
fuori tutta la banda con delle mosse mai viste in vita mia. Io e il ragazzo
brufoloso ci guardiamo sconvolti domandandoci perchè mai abbiamo litigato per
la rossa. Mister brufoli se la da a gambe, fregandosene del fratello e io
comincio a pensare che forse dovrei seguire il suo esempio, visto il mio
comportamento poco rispettoso. Mi attacco al muro come un geko, chiudo gli
occhi e attendo la raffica di botte di Bronte, ma con mia grande sorpresa la
ragazza dopo avermi sussurrato “odio essere interrotta” attacca le sue labbra
alle mie.
Ecco il nuovo
capitolo, in cui entra in scena il caro Shaka (il nome Alex ovviamente è di mia
invenzione). Ringrazio come sempre tutti quelli che stanno leggendo questa
storia, spero che ogni tanto qualche sorriso riesca a strapparvelo.
X jackosaint:
ah mie care … avere due recensioni al prezzo di una è favoloso. Innanzitutto
grazie per i complimenti. Su Aioria avete ragione, totalmente ragione, però mi
tocca sottolineare nuovamente, per non creare dubbi, che in questa storia Milo
è etero, su questo non ci sono dubbi :-))...vi do una delusione? Mi spiace
...veramente ...spero che mi perdonerete lo stesso.
X sagitta72: eh
si Milo a volte dovrebbe tenere la lingua a freno ...però almeno così potrebbe
evitare a Shaina delle brutte sorprese ...forse … magari no ...boh …
x diana924: il
divano apparterrà all'epoca napoleonica, visto il modo in cui si è ridotto Milo
… su Aioria concordiamo tutti ...soprattutto Marin ...su Camus – Shaina e Milo
...bah ...chissà come finirà :-(
x
charm_strange: Camus e Shaina? Bisogna capire chi dei due morirebbe prima
;-))...però in effetti è la parola di Bronte e basta ...chissà … magari … ;-)
La
convivenza non è affatto facile. Si vive in un perenne
equilibrio con il proprio coinquilino, su di un filo tirato i cui
estremi vanno dalla pacifica e amorevole ammirazione reciproca
all'odio più atroce e selvaggio. Dopo l'arrivo di Camus
l'equilibrio tra me e Aioria si è definitivamente spezzato.
Mentre prima riuscivamo a barcamenarci tra il mio disordine cronico e
le sue ragazze mezze nude in giro per l'appartamento, ora, riuscire a
gestire anche la presenza del nostro amico è diventato per
entrambi impossibile. Ho ceduto la mia stanza a Camus; “gli
ospiti si devono trattare con i guanti”, così mi ha
detto Aioria, “mica vorrai farlo dormire su quel divano
cencioso?” ha aggiunto poi; non capisco però perchè
non gli ha ceduto la sua di stanza: è facile pontificare con
la vita altrui. Fatto sta che il passare del tempo ha reso la mia
schiena un lazzaretto e il mio umore un vulcano pronto ad esplodere.
Da un paio di giorni non faccio che rimbrottare continuamente,
girando per casa piegato in due, manco fossi invecchiato
improvvisamente di 20 anni e il peso della vecchiaia mi fosse
crollato di botto sulle spalle. Camus, ad onor del vero si è
proposto più volte di sostituirmi sul non proprio comodo
giaciglio, ma sinceramente non ce lo vedo proprio l'unico erede della
potente famiglia Forunier a dormire su un divano che è stato
costruito durante le guerre puniche ed ha superato indenne …o
quasi … quelle napoleoniche. La verità è che
sono anni che ci ripromettiamo di cambiare il cimelio che abbiamo
comprato al mercatino dell'usato – che ha avuto ben 10
proprietari diversi prima di noi – agli albori della nostra
convivenza: cosa mai avvenuta per mancanza di fondi. In ogni caso, i
miei nervi tesi mi hanno portato ad esplodere come una pentola a
pressione troppo a lungo lasciata a bollire a temperatura alta,
all'ennesima entrata in casa del mio vecchio coinquilino,
accompagnato da una ragazza con i capelli di un colore indefinito –
viola? Rosa? Fuxia? Fate un po' voi. E' mezz'ora che gli sto urlando
in faccia quanto io abbia bisogno di dormire e che non si può
presentare a tutte le ore accompagnato da cubiste come se fossimo in
un bordello del centro. La ragazza se potrebbe mi stamperebbe la
borsetta sulla faccia, ma evidentemente un po' di timore ce l'ha. Ce
lo avrei anche io … vedersi un pazzo con i capelli arruffati,
piegato su se stesso che, guardando dal basso verso l'altro il suo
interlocutore, gli urla tutto il suo disprezzo, non è la cosa
più rassicurante del mondo. Ad un certo punto, per fortuna,
nella stanza entra un Camus, se è possibile, ancora più
arruffato di me che comprendendo che il precario equilibrio si è
definitivamente rotto, trattenendomi per le braccia invita Aioria a
sparire. Il ragazzo non se lo fa ripetere due volte e trascinando con
se l'aliena, si rintana nella sua stanza, non prima di avermi tirato
addosso una delle mie scarpe. Uscito di scena l'oggetto della mia
rabbia incontrollata, mi accascio sul divano come un pupazzo a cui è
appena terminata la carica, seguito a ruota dal mio amico.
Sono
stato odioso vero?
Un
po' … forse sarebbe meglio che mi trovassi un'altra
sistemazione
No
… per carità … non farlo … non è
colpa tua
A
me sembra di si … ho scardinato le vostre abitudini …
Aioria che deve entrare furtivamente con le … ehm …
che cosa sono? Ragazze? Amanti? Amiche?
Donne
incontrate occasionalmente con cui applica uno scambio di fluidi
dopo aver fatto un po' di ginnastica – Camus mi guarda
inorridito – non guardarmi così! E' la sua definizione!
Comunque
… dicevo … Aioria così .. tu costretto a
dormire su … questo coso!
Hai
ragione a non chiamarlo divano … è impossibile farlo
…. ma non è un problema … veramente Camus …
io sono contento di averti qui, anche se al momento non ho ancora
ben capito perchè te ne sei andato di casa
Non
mi va di parlarne .. non ora almeno
D'accordo
Ed
è in questo momento che accade qualcosa di inaspettato che mi
colpisce; Camus con naturalezza, rilassandosi appoggia la sua testa
sulla mia spalla. Ripenso immediatamente alle parole di Bronte e un
dubbio si insinua nella mia mente. Vuoi vedere che il mio amico,
omosessuale, se ne è andato di casa perchè innamorato
di me? Scaccio immediatamente questa idea ridicola, che però
uscita dalla porta rientra dalla finestra, insieme alla voce suadente
di lui che mi sussurra nelle orecchie “che dici, la facciamo
colazione?”. L'entrata improvvisa nell'appartamento delle
nostre dirimpettaie mi fa saltare in piedi come un grillo con il
risultato che la mia schiena emettendo un suono spezzato si
raddrizza, non senza dolore
Milo!
Cosa ti succede? Sembra che tu abbia visto il diavolo! - Marin posa
i biscotti caldi sorridendo
A
me sembra invece un bambino che è stato colto con le mani
nella marmellata. Ditemi un po' cosa stavate facendo voi due? - lo
sguardo indagatore di Shaina, puntato su me e Camus, non lascia
scampo
Stavamo
iniziando i preliminari per un futuro accoppiamento … e voi
due ci avete interrotto
Alle
parole di Camus strabuzzo gli occhi e comincio a tossire
rumorosamente. Shaina lancia un'occhiata di traverso al mio amico, ma
la domanda che evidentemente vuole porgli gli muore in gola e la sua
attenzione viene catturata da un cigolio insistente proveniente dalla
camera di Aioria. Sia io che Camus abbassiamo lo sguardo, cercando di
mantenere un'aria indifferente, mentre Marin domanda candidamente
cosa è il rumore che persistentemente invade la stanza. Shaina
guardando l'amica in maniera sconsolata le risponde “Ma è
così evidente! Aioria sta facendo zin-zin con una delle sue
battone” . Non si può dire che non abbia reso l'idea.
Mentre su Marin si dipinge un'espressione scandalizzata, dalla stanza
del mio coinquilino sentiamo arrivare un urlo inquietante …
seguito da un silenzio ancora più inquietante. Mi alzo
velocemente dal divano e ridendo come una iena impazzita esclamo
“Assaggerò uno dei tuoi fantastici biscotti!”,
mentre Aioria entra nella stanza, con solo un paio di boxer indosso –
anzi che li ha messi – e un'aria beata in volto; aria che
diventa beota nel momento esatto in cui incontra lo sguardo di Marin.
La ragazza, con gli occhi lucidi, farfuglia qualcosa di
incomprensibile e fugge via, seguita a ruota dal nostro amico che
tenta di raggiungerla farfugliando le stesse incomprensibili parole.
Mentre Camus si siede sulla sedia appoggiandosi al tavolo e
prendendo uno dei biscotti. Shaina in uno dei suoi gesti signorili,
dandogli uno schiaffo sulle mani, glielo fa volare lontano.
E
questo a cosa è dovuto?
Voi
uomini siete tutti uguali! Porci Maiali! Fedifraghi – vorrei
risponderle che forse Camus non è proprio così, ma
evito
Sul
“Porci e Maiali” posso anche concordare, ma perchè
Fedifraghi? Non mi sembra che Aioria e Marin siano fidanzati –
l'osservazione di Camus spiazza Shaina
No,
questo è vero, ma …. insomma … che abbia un
minimo di decenza … fare zin-zin con una battona mentre ci
sono due signore nell'altra stanza
Chi
sarebbe la battona? E dove sono queste signore? - la ragazza dai
capelli fuxia interrompe la conversazione
tu
sei la battona! Basta vedere come sei conciata ora … un
asciugamano addosso e basta … pur sapendo che qui ci sono due
ragazzi
Beh
… che male c'e'? Anzi … visto che i due sono carini
...
Che
male c'e'? voi siete la rovina delle donne … lo sapete?
Mentre
Shaina parte con uno sproloquio di 30 minuti su come le donne di
facili costumi abbiano rovinato l'immagine di tutte le altre con i
loro comportamenti volgari, io vengo molestato dalla ragazza in
asciugamano che mi invita, neanche troppo velatamente, a raggiungerla
nella camera di Aioria - ma dove le va a trovare mi domando –
mentre Camus, per nulla interessato alla donna dal capello fuxia,
sorride divertito all'invettiva di Shaina. Persa completamente la
pazienza, la nostra vicina afferra la ragazza per un braccio e senza
tanti complimenti la butta fuori di casa, mentre quella protesta
vivamente chiedendo almeno di riavere i suoi vestiti - vestiti che le
vengono tirati addosso nell'istante successivo. Dopo, come una furia,
Shaina si scaglia contro Camus, urlandogli che nessuno può
ridere di lei. Il mio amico la immobilizza schiacciandola sul piano
del tavolo
E
nessuno si può permettere di mettermi le mani addosso –
la ragazza rimane basita dal comportamento di Camus. Tirandosi su,
con mio grande stupore gli sorride
Wow
… non posso crederci … il morigerato Fournier dimostra
di riuscire ogni tanto a farsi rispettare … direi che quasi
quasi cambio idea su di te
Quale
onore. La regina delle suffragette che cambia idea sul figlio
viziato di papà
Non
esagerare … per me rimani sempre un lavativo. E comunque
ribadisco il concetto che voi uomini siete tutti Porci …
basta vedere la reazione del tuo amico – ovviamente indica me
con il pollice – a quel clown
Non
hai ancora risposto alla mia domanda – Camus ignorando
completamente le mie rimostranze continua la sua sfida verbale con
Shaina – perchè accusi Aioria di essere fedifrago?
Non
molli vedo! - anche Shaina mi ignora, avvicinandosi sempre di più
al mio amico – non pensi che sia ovvio?
Ovvio
… sicuramente
Basta!
- stanco di essere ignorato esplodo in un urlo degno di Maria
Callas, riuscendo finalmente ad attirare l'attenzione di entrambi –
che cosa è ovvio?
Che
Marin sia innamorata di Aioria – mi risponde Shaina
allontanandosi da Camus – perchè pensi che vi porti
tutti quei dolci? Per la tua faccia di bronzo?
E
che Aioria ricambi i suoi sentimenti – questa volta sia io che
la nostra vicina ci voltiamo a guardarlo perplessi – non mi
dite che non lo avete capito?
Impossibile!
Aioria non ha sentimenti!
Shaina
ha ragione! Basta vedere tutte le donne che si porta a letto! Ne
avesse amata qualcuna
Incredibile
quanto siate poco inclini all'osservazione – entrambi ci
sentiamo mortificati dalle parole di Camus – Aioria va con
tutte perchè pensa di non poter avere quella che desidera.
Dici?
Non
sei stato tu Milo a dirmi che non va mai con le rosse?
Appunto
… dice che non gli piacciono ..
Secondo
me non ci va perchè si sentirebbe di tradire l'unica rossa
che veramente gli piace. Poi c'e' il fatto che cerca sempre di
nascondere le sue storie a Marin, infine come hai detto tu, cambia
continuamente la donna con cui esce .. segno evidente che non prova
nulla per nessuna di loro.
E
perchè non le dichiara il suo amore?
Perchè
probabilmente pensa che verrà respinto. Immagino che sia la
stessa cosa per Marin – Shaina annuisce vigorosamente –
come al solito si dimostra quanto gli innamorati possano essere a
volte stupidi.
Già
Io
e Shaina non riusciamo ad aggiungere altro. Siamo interdetti sia per
la scoperta appena fatta e sia per la stupidità dimostrata da
entrambi. Camus sorridendo si congeda, informandoci che andrà
a farsi una doccia. Shaina rimane un po' a fissare la porta dietro la
quale è sparito il mio amico. Dopo poco la sento esclamare
“Però! Dopotutto il tuo amico figlio di papà non
è poi così male!” ed io sovrappensiero gli
rispondo “Già, peccato che sia gay!” lasciandola
sconvolta e senza parole.
Nuovo
capitolo a distanza di pochi giorni, giusto per passare un week end
tranquillo. Capitolo di transizione, dove praticamente non si capisce
nulla, o forse si ...comunque la convivenza tra i tre non sembra
andare per il meglio ;-).
x
sagitta72: eh si fa facile a dire povero Milo …
comunque Bronte cerca di recuperare almeno con lui non pensi? E ora
cosa dobbiamo dire … povera Shaina? Stroncata dal povero Milo
sul nascere … con quella frase buttata li. Immagino invece
cosa penserai ora di Aioria XD
x
Diana924: Sarà che ad Aioria piacciono le rosse, ma
certo ha uno strano modo per dimostrarlo, ma forse le osservazioni di
Camus non sono poi così sbagliate. Camus una cotta per Milo,
ma non saprei .. sicuramente se a Shaina poteva venire, grazie a Milo
non verrà :-)
x
charm_strange: immagino che sarai sempre più convinta
del fatto che Aioria sia un cretino :-)) … a questo punto però
anche Milo gli fa concorrenza, dopo quello che zi è lasciato
sfuggire con Marin. Su una cosa però mi sento di
tranquillizzarti … in questa storia Milo è etero …
ti lascio un po' sognare :-)
x
jackosaint: felici di trovarvi anche qui, ma questa volta
siete tutte e due a leggerla o sbaglio? E io che mi ero abituata a
leggervi separate :-)). Eh si il caro Fitz ultimamente non se la
passa molto bene … speriamo che la sua situazione migliori....
per quanto riguarda Camus .. ma chi l'ha detto che è gay? ;-)
Sono
in ritardo … in terribile ritardo … come al mio solito aggiungerei … la lezione
di danza sarà ormai cominciata da circa 10 minuti ed io affannosamente, dopo
aver indossato i miei sobri shorts – in confronto alla calzamaglia di
ordinanza, anche un paio di boxer risulterebbero più sobri – entro come una
furia nella sala prove per trovarmi di fronte un gruppetto di persone intento
ad osservare la mia nuova prodezza. Al centro c'e' un uomo di mezza età, fisico
mingherlino, sguardo impertinente e aria cinica e contrariata.
-Chi
è questo bell'addormentato, cara Cotilleur?
-Uno
dei mie allievi – la voce di Madame raggiunge una nota acuta alla parola “miei”
– a onor del vero uno dei meno dotati
-Al
contrario cara … a me sembra veramente ben messo, invece – rimango un po'
perplesso alle parole del tizio che mi viene presentato come uno dei più grandi
coreografi mai esistiti – d'accordo ragazzo, fammi vedere quello che sai fare
-Che?
- io e la Cotilleur pronunciamo le stesse parole con lo stesso tono
terrorizzato, io mi blocco e lei prosegue – ma caro Vassiliv, posso assicurarti
che lui è un caso dispe... ehm … non è interessato alla rappresentazione ..
veRO???
-Si
… si … non sono interessato
-A
cosa ragazzo?
-Cosa?
-Cosa
sto facendo io qui secondo te?
-Come?
-Tanto
bello quanto stupido … c-o-s-a s-t-o facendo q-u-i??
-Una
lezione di danza?
-Quasi
… sto facendo dei provini per …? Su … non è difficile ...
-Io
… ehm … una nuova rappresentazione di danza? - ovviamente tutti mi guardano
allibiti, manco fossi l'ultimo degli idioti, mentre Bronte tenta di suggerirmi
a gesti
-Si....bravo!
Quale?
-Ehm
… Jack lo Squartatore?
-Ah
ah ah ah … ma quanto sei divertente ...Romeo e Giulietta caro … Romeo e
Giulietta … conosci l'opera?
-Ah
… ecco … - lancio un'occhiataccia a Bronte che, per farmi capire, aveva
inscenato un mezzo assassinio con finto pugnale– beh .. si .. Shakespeare
-Si
… certo ...ma io parlo del balletto caro … conosci il balletto?
-Certo
… certo …
-Allora
vorrei che eseguissi per me l'entrata di Romeo
-Eh?
…. no guardi … non è il caso … sa io ho molti impegni e poi … mi creda … sono
negato …
-IO
decido ragazzo … avanti ...BALLA!!!
Costretto
dagli eventi, mi ritrovo a scimmiottare quattro passi di danza , scatenando la
solita ilarità dei presenti, per fortuna il grande maestro mi interrompe subito
… troppo scempio per un genio come lui: lo vedo alzarsi come una furia
dirigendosi verso di me; ora mi strozzerà, ne sono sicuro, liberando il mondo
da un usurpatore del vero ballo. Invece con mio grande stupore – e non solo mio
– mi abbraccia vigorosamente, gridando al miracolo
-Finalmente
ti ho trovato!
-Cosa?
- Per l'ennesima volta io e la Cotilleur pronunciamo le stesse identiche parole
con lo stesso tono di voce, questa volta sono io a proseguire, mentre la
Cotilleur intuendo la catastrofe si affloscia su una sedia – ha voglia di
scherzare vero?
-No
... caro … affatto … tu sei perfetto per una versione innovativa del Romeo e
Giulietta … basta … sono stanco della perfezione stilistica di certi ballerini
… stufo delle solite rappresentazioni .. tu sarai il mio rozzo Romeo che
concupirà la leggiadra Giulietta interpretata dalla nostra Bronte
-Rozzo
è rozzo .. non c'e' che dire – queste le uniche parole che riesce a pronunciare
Madame prima di svenire
-Allora
siamo tutti d'accordo … mi raccomando … alle prove puntuale .. Cotilleur ti
dirà tutto … ci vediamo caro
Prima
di andarsene, il maestro mi da una pacca sul sedere, lasciandomi affranto e
sconvolto; tutte le ragazze escono dalla sala, lasciando la Cotilleur svenuta
sulla sedia, me basito e incapace di muovere un passo, Bronte sghignazzante in
un angolo, Aldebaran pensieroso e Aphrodite sconvolto. Il primo a parlare è Al
-Ah
amico mio, quanto ti invidio
-Ma
vuoi scherzare Al? … Sai questo cosa significa? Che mi toccherà mostrare al
mondo intero la mia incapacità nel ballo. Mi renderò ridicolo di fronte ad una
platea di gente. Verranno tutti ….tutti ...TUTTI e dico TUTTI! Pronti a
prendermi per i fondelli per il mio modo orribile di ballare
-Ballare?
- Aphrodite comincia ad urlare portando la sua voce sopra di due ottave –
BALLARE??? E quello che fai, tu lo chiami ballare? Perfino una scimmia … ma che
dico una scimmia … un rinoceronte .. un elefante … un orso grizzly saprebbe
ballare meglio di te … tu vendemmi … schiacci i sassi … polverizzi i macigni …
continuamente … ti muovi come panzer in un campo di fiori distruggendo,
rovinando e frantumando tutto ciò che incontri
-Hai
ragione … hai ragione su tutto … ma che vuoi da me? Mica gli ho detto io di
scegliere me .. potevi ballare meglio .. entusiasmarlo ..
-Sei
un vero idiota … qui non si tratta di ballo …
-Ah
no?
-No
-E
di cosa si tratta?
-Del
tuo c … del tuo fondo schiena idiota!
-Che?
-Vassiliv
Bulgacov è un grande ballerino, un fantastico coreografo e un fissato maniaco
del sesso, amante dei bei ragazzi … evidentemente ha deciso che tu sarai la sua
prossima preda
-Cosa?
Ma io non sono gay!
-Non
ha nessuna importanza … per lui conta il fatto che ti trova piacevole .. Dio
solo sa perchè poi!
-Ma
tu sei molto più bello di me … decisamente … hai più classe, più grazia, più
charme e sei gay … fa qualcosa … prova a sedurlo … tu sai come si farà …
-Già
fatto!
-Cosa?
-Già
fatto idiota … evidentemente sono stato troppo arrendevole … spero che almeno
riesca ad ottenere quello che vuole … io perderò la mia grande occasione, ma tu
perderai il ..
-Non
dirlo!
Mentre
Aphrodite se ne va sghignazzando, mi volto disperato prima verso la Cotilleur,
che continua a boccheggiare generando delle imbarazzanti bolle d'acqua, poi mi
volto verso la mia ultima e unica risorsa …
-Rossa
… non puoi farmi questo … decisamente non puoi!!
-Ma
Milo io non capisco perchè mai ti agiti così
-PERCHE'??
-Smettila
di urlare .. sembri Aphrodite – il paragone mi zittisce immediatamente – primo
... non sei obbligato a cedere a Vassiliv se non vuoi
-Giusto
-Secondo,
puoi anche andartene dal corso ... non sei più obbligato a frequentarlo …
-E'
vero! - il sorriso mi illumina il volto – Hai ragione!
-NO!
- La Cotilleur si rianima improvvisamente e dopo essersi alzata, mi punta il
dito contro – non se ne parla proprio! Sono mesi che sopporto la tua figura
pachidermica in giro per questo corso … e ora che il grande Vassiliv ha
accettato di fare una rappresentazione con la mia scuola di ballo scegliendo te
come protagonista, non mi abbandonerai!
-Ma
Madame, lo sa anche lei che non so ballare!
-Certo
che lo so! Tu sei proprio negato … non solo per la danza classica, troveresti
difficoltà anche con una mazurka! Non c'e' bisogno che me lo dici!
-E
allora?
-E
allora se Vassiliv vuole te, avrà te! E non mi interessa se dovrai ballare nudo
o prostituirti … quello che Vassiliv vorrà, tu lo farai
-Ma
…. così rovinerà il nome della sua scuola … sa che...
-Se
tu non balli e lui si arrabbia posso assicurarti che farà di peggio! Perciò tu
ballerai!
-Non
può obbligarlo – Bronte assume la sua espressione più battagliera, mentre la
Cotilleur affila le unghie
-Si
… lo farà … e non provare a minacciarmi ragazzina. Questa volta non cederò …
puoi usare tutto quello che hai contro di me … ma credimi, non ti conviene. Se
il tuo amico non balla, farò in modo di non farti calcare più le scene del
palcoscenico
-E
che mi interessa … si figuri che io odio ballare!
-Divertente
…. so che non è vero … ma è divertente. In ogni caso ho altre armi per
distruggerti ragazzina ….non ti conviene sfidarmi – non so perchè ma ho
l'impressione che la Cotilleur, in questo momento, sarebbe capace di ucciderci
entrambi per costringermi a ballare, manco fosse Glen Close in Attrazione
Fatale; al solo pensiero di lei con un coltello in mano, decido di cedere per
salvare Bronte dalle sue ire
-E
va bene … ballerò ….
-Bravo
… sei un ragazzo ragionevole
-La
sua scuola di ballo sarà rovinata dalla mia prestazione
-Sicuramente
…. ma non importa ...meglio la rovina che subire l'ira di Vassiliv
Anche
in piscina arrivo in ritardo, abbacchiato più che mai:ho realizzato che da
quando conosco la rossa la sfortuna mi perseguita senza sosta ; avrò anche
risolto i miei problemi economici, ma le calamità che si sono abbattute su di
me sono in crescita esponenziale. Per fortuna alla seduta odierna di
allenamenti c'e' Saga versione Dottor Jekyll; giuro che non sarei riuscito a
sopravvivere a Mister Hyde. Vedendomi affranto, mi lascia in pace per tutto
l'allenamento, anche se sbaglio sistematicamente ogni passaggio verso i miei compagni.
C'e' da dire che è l'umore generale che è basso; tutti, nessuno escluso,
sembriamo dei morti che camminano. Alla fine Saga interrompe l'allenamento
mezz'ora prima e ci obbliga a seguirlo al Pub dietro la piscina. Dopo aver
ordinato una pinta di birra per tutti cerca di farci confessare le nostre
disgrazie.
-Allora
Al … comincia tu … cosa ti abbatte?
-Ma
niente di che Saga …. il fatto è che … - Al mi lancia un occhiata di sottecchi
a cui io non rispondo – sono stanco di essere il brutto anatroccolo
-Cosa
ti è successo?
-Io
credo di essere un discreto ballerino …. - tutti annuiscono anche se nessuno, a
parte me, lo ha mai visto ballare – eppure per la parte di protagonista è stato
scelto Milo
-Protagonista?
-Protagonista
di cosa? - tutti domandano e chiedono … fantastico … ora grazie al bestione
tutti sapranno del mio futuro exploit comico
-Senti
Al … mica è colpa mia!
-Lo
so Milo … lo so …. non fraintendermi … io non ce l'ho con te … so che tu non
c'entri nulla … è solo che, solo perchè tu sei bello ottieni le cose che io
vorrei
-Ma
io non le voglio!
-Al
tempo ragazzi … fatemi capire – Saga fa da pacere tra di noi – raccontami
meglio Al
-Milo
sarà Romeo nel balletto organizzato dal grande Vassiliv Bulgacov … ma lui non
sa ballare … è stato scelto solo perchè ...ehm … il maestro si è invaghito di
lui – scontato scoppio di risate generale
-Si
… bravi … ridete pure ….
-Ora
ho capito anche perchè tu sei così abbacchiato, Milo
-Già
… hai un grande intuito Saga … complimenti
-Ah
ah ah ….non prendetevela così … vedrete che le cose andranno per il verso
giusto … tu Al cerca di impegnarti al massimo
-Ma
Saga tanto non verrò mai scelto
-Non
puoi saperlo … può succedere qualsiasi cosa … tu dai sempre il massimo – Al
sorride rincuorato alle parole di Saga – e tu Milo … cerca di non dare mai le
spalle al tuo maestro – altro scoppio di risate
-Già
… spiritoso ….
-Scherzo,
il fatto è Milo che io so che sopravviverai anche a questa figuraccia che ti
aspetta: tu hai la capacità di sopravvivere a tutto – le parole di Saga
incredibilmente rincuorano anche me – e tu Aioria cosa hai?
-Nulla
-Avanti
… si vede lontano un miglio che hai qualcosa che non va
-Beh
… ecco … uff … e va bene … sono annoiato
-Annoiato?
-Si
… annoiato …
-Di
cosa?
-Del
fatto che tutte le donne vengano a letto con me così facilmente
-Alla
faccia … e questo ti annoia??? - Shura parla in vece di tutti, più o meno – io
ne sarei lusingato
-Credimi
Shura … dopo un po' ti stuferesti pure tu …
-Perchè
sei un coglione – Death Mask interviene nella discussione con il suo solito
tatto – come tutti del resto qui … sempre a piangervi addosso … incapaci di
cambiare le vostre vite … bah … uno che piange perchè non viene scelto come
ballerino … ma essi contento Al … saresti ridicolo con il tutu … l'altro che
piange perchè non vuole fare il protagonista, manco fosse una donnicciola
indifesa … castra quel coglione di maestro e tira innanzi … sto cretino che
piange per le troppe donne che si fa … basta! Me ne vado … siete pietosi …
pietosi
Death
Mask guadagna la porta, andandosene veloce come Carl Lewis il figlio del vento
… anzi … più veloce di Lewis .. manco avesse alle calcagne la polizia
-Evidentemente
aveva qualcosa di più urgente da fare – Saga osserva la porta pensieroso –
comunque Aioria non capisco perchè ti duoli, pensa al povero Milo che invece di
avere delle donne che gli cadono ai piedi ha solo un uomo che attenta alla sua
virtù – solito scoppio di risate
-Si
si … continua a infierire … cosa ci troverai da ridere non lo so!
-Hai
ragione,scusa, in ogni caso Aioria, secondo me il tuo problema si risolve
facilmente
-Dici?
-Si
dico, trovati una donna da amare e vedrai che finirai di annoiarti; se ami una
donna, finisci di campare serenamente … fidati – il mio coinquilino lo guarda
perplesso – e tu Shura? Problemi?
-Nessuno
-Bravo!
Tu invece Mu? Ti vedo parecchio giù ultimamente, quale è il tuo problema?
-Tu
-Come
prego?
-Tu
… tu sei il mio problema
-Non
capisco Mu – Saga lo guarda stupefatto e anche noi lo osserviamo come se fosse
appena entrato annunciandoci l'arrivo dei marziani – io sarei il tuo problema?
-Si
… ormai sei diventato il mio incubo … ti sogno, ti vedo dappertutto, mi
perseguiti ovunque
-Io?
-Si
Saga, tu ... o meglio la versione cattiva di te …. se mi fermo un attimo a
riposarmi dopo aver camminato tanto, sento la tua voce che mi urla “lavativo!”
… se mi ritrovo in mezzo agli altri senza parlare, ti vedo che mi gridi
“cretino” … sono stanco, non dormo più, non mangio più … ne ho parlato con i
miei psicologi
-E
cosa ti hanno detto?
-Che
devo liberarmi di te – Saga lo guarda perplesso – non in quel senso … non ti
devo uccidere …. ma devo riuscire a dirti che ti odio e che sei il mio incubo!
-Beh
… lo hai appena fatto
-No
no …. non lo devo fare al te calmo … ma al pazzo, alla tua versione folle
-Senti
Mu, io sono io, non c'e' un altro me, sinceramente non capisco … è vero .. ogni
tanto vi riprendo con troppa enfasi
-Troppa
enfasi? - Shura si sente in dovere di intervenire, prima che Saga possa perdere
le staffe – l'ultima volta c'e' mancato poco che lo affogassi solo perchè aveva
sbagliato un passaggio!
-Veramente?
- l'espressione di Saga è quella di un uomo sincero che sente per la prima
volta cosa incredibili su di se – uff ….senti Mu …. tranquillo … vedrai che
sistemerò questa cosa
-Davvero?
-Si
davvero .. te lo prometto …
-Ok
-Però
il tuo lato crudele ci ha portato ad essere terzi in classifica … ci avresti
mai creduto?
-Che
vuoi dire Aioria?
-Che
se tu non ci spronassi così … ehm … duramente … forse non ci sentiremmo così
sotto pressione e non daremmo il meglio di noi … avanti non guardarmi così …
voglio dire … terzi … ti rendi conto?
-E
io che pensavo che la nostra posizione derivasse dai miei insegnamenti – Saga
assume un'espressione delusa
-Ma
è così!
-Ah
lasciamo perdere … in fin dei conti c'e' chi sta peggio … - Saga comincia a
fissarmi insistentemente ed io sbotto
-Ora
basta! E va bene rischio di essere sodomizzato da un pazzo omosessuale … voglio
dire … a questi non gli bastano quelli come loro? Devo venire a rompere le
scatole pure a uno come me a cui non frega nulla di loro? A me piacciono le
donne … decisamente - tutti mi guardano divertiti per il mio sproloquio ad
eccezione di Camus, che continua ad osservare il biliardo pensierosamente. Mi
rendo conto di aver esagerato
-Cosa
hai Camus? - Saga, accorgendosi della vacuità dello sguardo del mio amico, mi
interrompe – sei un po' assente ultimamente
-Nulla
… non ho nulla!
-Possibile?
A me non sembra
-Ti
ho detto che non ho nulla! E comunque non sono affari vostri – Camus risponde
in un modo non suo e immediatamente dopo si alza ed esce velocemente da locale,
lasciando tutti perplessi
-Ma
che ha?
-Non
lo so Saga … scusatemi
Esco
anche io come un centometrista e lo raggiungo. E' appoggiato sulla sua moto con
le mani nei capelli.
-Ehi
Camus … scusami per quello che ho detto …. io non volevo offenderti – il mio
amico alza lo sguardo su di me cominciando ad osservarmi, come se avessi un
cesto di frutta in testa
-Ma
di cosa stai parlando? Perchè ti scusi con me?
-Beh
… per quello che ho detto su .. ehm .. su quelli come te .. io non volevo
offenderti … io vi rispetto … non ho nessun problema … è solo che io non rompo
le scatole e non vorrei che mi si rompessero
-Milo
ti giuro che non so di cosa tu stia parlando – ora mi guarda come se nel cesto
di frutta ci fossero, invece delle solite mele e banane, dei topi che ballano
il tip tap – ma cosa diavolo stai dicendo?
-Avanti
… è inutile che fingi … Bronte mi ha detto tutto .. e guarda per me non è un
problema
-Detto
cosa?
-Che
tu sei omosessuale!
-Cosa?
- ora sul cesto di frutta sono degli elefanti che ballano e Camus è congelato
dalla sorpresa .. o forse dall'imbarazzo – cosa ti avrebbe detto Bronte?
-Beh
… che sei … vabbè non farmelo ripetere … pensa che era convinta che noi
stessimo insieme … ah ah ah – smetto di ridere immediatamente, incenerito dallo
sguardo di ghiaccio del mio amico – comunque le ho detto che non è così …
ovviamente non è che tu non mi piaci … sai che ti voglio bene … ma non in quel
senso … cioè io …
-Basta!
-Scusami
… non volevo offenderti … tu sei un bel ragazzo … veramente … se fossi così
come te mi piaceresti pure … è solo che
-Ho
detto basta Milo!
-Si
… solo
-Shhhh!
-Scusa
–
Camus
rimane fermo ad osservare la sua moto indeciso sul da farsi. Appoggio la mia
mano sulla sua spalla, nel tentativo di consolarlo, ma lui laallontana bruscamente.
-Come
fa Bronte a dire che sono omosessuale?
-Ti
ha visto un po' di tempo fa mentre ...ehm ...mentre baciavi il suo ragazzo –
abbasso lo sguardo, vergognandomi delle parole appena pronunciate. So di aver
tradito la fiducia della rossa, ma spero che almeno questo riesca a sbloccare
la situazione fra di loro. Osservando Camus noto in un lui del vero stupore
-Ho
capito … e tu gli credi?
-Come?
- per la prima volta mi balena in testa la possibilità che le parole di Bronte
possano essere false – perchè non è vero che tu e il ragazzo di tua sorella vi
siete …
-E'
lui che mi ha baciato – sul mio volto compare la delusione – perchè
quell'espressione?
-Nulla
… è solo che per un momento io …
-Capisco
… hai sperato che non fosse vero … e cosa speravi? Che non fossi gay? Che non
avessi baciato il ragazzo di mia sorella?
-Io
… non lo so … non sono qui per giudicarti
-No
… è vero … tu mi hai già condannato …
-Cosa?
-Senza
venire a chiedermi spiegazioni, è bastato che mia sorella venisse da te a dirti
che sono omosessuale e che ho concupito il suo ragazzo che subito le hai
creduto … eppure pensavo che mi conoscessi …
-Io
… dimmi allora come stanno le cose! Lo hai detto anche tu che è vero
-Io
ti ho solo detto che è stato lui a baciarmi
-Si
ma questo vuol dire …
-Che
sono colpevole? - il mio tentennamento fa spazientire Camus – ho capito …. si
ho capito … salutami gli altri ...e non preoccuparti … fra un paio di giorni ti
libererò della mia presenza
-Avanti
Camus … solo perchè sei così, io non provo fastidio nell'averti accanto …
possiamo rimanere amici
-Non
hai capito Milo …. sono io che provo disgusto nell'averti come amico.
Dopo
aver indossato il casco, accende la moto e se ne va come un pazzo, non
permettendomi nessuna replica. Decisamente comincio a pensare che la rossa
abbia portato nella mia vita solo sventura e sfortuna: che sia veramente una
delle streghe di Salem? Entro nel locale per scoprire con mio grande orrore la
presenza accanto ai miei compagni della squadra numero uno del campionato, al
gran completo, con tanto di cheerleaders. Su tutti svetta la figura possente ed
elegante del fratello di Aioria, Aioros, che, come un Dio Greco, dispensa
benevolenza a tutti i comuni mortali che lo circondano. Ad eccezione ovviamente
del nostro allenatore, con il quale intrattiene una acerrima rivalità che dura
dai tempi dell'asilo, in cui il primo giorno il piccolo Saga, dopo che si vide
scippato dal piccolo Aioros della merenda, preparata con tanto amore dalla
mamma, prese un secchiello e lo diede in testa al mal capitato: finirono
entrambi, unico e irripetibile caso nella storia di quell'istituto,
nell'ufficio del preside che non avendo mai dovuto riprendere dei bambini di 3
anni, per dare il buon esempio, li punì severamente, obbligandoli a lavorare
nella cucina della scuola per un mese. Si racconta che, dopo di allora, nessuno
dei due toccò più cibo. Saga questa sera però lo guarda di sottecchi senza dire
nulla, mentre il mio coinquilino non fa altro che abbracciarlo. Ad un certo
punto Seiya, uno dei 7 giocatori d'oro della squadra dei record, dando una
pacca sulle spalle ad Aioria, gli domanda fra il serio e il faceto perchè si
ostini ancora a giocare in una squadra di sfigati come la nostra
-Oh
avanti … quest'anno siamo decisamente migliorati … e comunque non potrei mai
farmi allenare da mio fratello … soffrirei del complesso di inferiorità in
eterno.
-Perchè
non lo soffri già? - Aioros fa affettuosamente uno sbuffetto al fratello
-Ehi
… ma che dici? Intanto ho avuto molte più donne di te
-Perchè
ancora non hai trovato l'amore … quando ti capiterà di innamorarti di una donna
le cose cambieranno … fidati! - Aioros sembra parlare con cognizione di causa
-Chestrano ...per una volta tu e Saga siete
concordi su qualcosa – i due si guardano in cagnesco
-Già
… che strano – Aioros cerca di mantenere una calma controllata, anche se si vede
lontano un miglio che non tollera di essere associato al nostro allenatore, il
quale stranamente sorride divertito … forse sta tornando Mr. Hyde
-Se
no Aioria puoi fare come il nostro Ikki – il portiere della squadra d'oro Shun
indica il fratello – attaccante pieno di talento – alle nostre spalle,
abbracciato a due ragazze, una bionda dal viso dolce e una mora dal corpo sexy
– prenderti due ragazze al prezzo di una.
-E'
vero … non sapendo chi scegliere fra Esmeralda e Pandora ho deciso di tenerle
in prova entrambe – le due ragazze non fanno una piega alla battuta di Ikki e
la mia mente corre al pensiero di Shaina e Bronte, che in una situazione
analoga, lo scuoierebbero vivo
-Va
bene ragazzi … ora basta … è meglio andare … dovete riposarvi ...fra pochi giorni
dovremo cominciare le ultime partite e voglio che siate in forma
Aioros
spinge fuori tutti i suoi giovani giocatori, mentre noi rimaniamo seduti,
indecisi tra assumere un espressione contrariata o depressa.
-Beh
.. però nonostante tutto mi sembra che tuo fratello l'abbia presa bene
-Di
cosa stai parlando Saga? - Aioria guarda il nostro allenatore con sguardo
perplesso
-niente
… niente … non farci caso … bevete ragazzi … e poi tutti a nanna … avete
sentito il saggio Aioros
Eseguiamo
gli ordini di Saga, o Aioros, boh e ce ne torniamo a casa, questa volta
accompagnato dal mio coinquilino. Entrando nell'appartamento, cerco di capire
se Camus è rientrato, ma non mi stupisco più di tanto quando capisco che ancora
non è rincasato. Mi sdraio sul divano e attendo. Nell'attesa precipito in un
sonno profondo, manco fossi la bella addormentata narcoletica nel bosco. Vengo
risvegliato da un calcio della sempre elegante dirimpettaia. Svegliandomi di
soprassalto ottengo il risultato di cadere dal divano, portandomi dietro tutto
ciò che è sul tavolino, compresa una lampada in vetro di murano, ricordo della
nonna di Aioria.
-Ma
che vuoi? E come hai fatto ad entrare in casa?
-Con
le chiavi del tuo amico – osservandola meglio mi rendo conto che appoggiato
alla sua spalla c'e' un Camus addormentato profondamente – pensi di aiutarmi?
Non è che è un peso piuma
-Si
certo – soccorro Shaina, togliendole il corpo di Camus da dosso e sdraiandolo
sul divano – ma dove l'hai trovato? E quanto ha bevuto?
-Quanto
ha bevuto non lo so, ma dall'alito credo almeno una bottiglia intera di whisky.
Mi ha chiamato il barista del locale dove si è fermato per ubriacarsi
-Ha
chiamato te? E perchè?
-Non
so … il barista dice che l'unico telefono che ha trovato è stato il mio.
-Strano
-Mah
… probabilmente lo voleva dare al padre per farmi arrestare … non so … comunque
il tuo amico è fuori come un melone
-Perchè?
-Quando
mi ha visto nel locale, ha tentato di baciarmi
-Beh
… era contento di vederti
-In
bocca
-Ah!
-E
mentre lo riportavo a casa con la sua moto mi ha chiesto di sposarlo
-Cosa?
-Ma
non è omosessuale?
-Si
-Allora
delirava in preda ai fumi dell'alcol ...vabbè te lo lascio … io me ne vado
-Grazie
-Figurati
… sai che io attiro i casi disperati … e direi che il tuo amico decisamente lo
è
Dopo
che Shaina se ne va, sprofondo sul divano e comincio ad osservare il mio amico,
disperandomi di essere il motivo della sua ubriacatura e della sua
disperazione.
Ciao
a tutti eccovi un nuovo capitolo, in cui al povero Milo capita anche di essere
scelto come protagonista per un balletto; poveraccio ...che altro potrà mai
capitargli? Ringrazio vivamente tutti quelli che continuano a leggere la storia
e in particolare sagitta72, diana924, charm_strange e JackoSaint che perdono
del tempo anche nel recensirla: mi scuso con voi, ma oggi non ho il tempo di
rispondere come vorrei alle vostre splendide recensioni ;-).Vi prometto che
cercherò di farmi perdonare.
Su
… non puoi non farlo … Vassiliv ha detto che è
fondamentale
Fondamentale?
Ma vuoi scherzare? Io non so muovere un passo … non faccio
altro che riempirti di calci e lui si preoccupa della mia
capigliatura?
Lo
so … hai ragione … ma … come è che ha
detto? Un Romeo che si rispetti deve avere i capelli più
biondi e più vaporosi
Ti
diverti vero?
Un
mondo
E
pensare che io lo faccio per te
Lo
so … e questo lo apprezzo … veramente …
Tuo
fratello sta male
Cosa?
- sul volto di Bronte compare un'espressione preoccupata
Si
… io no so che fare .. non vuole parlarmi … ha deciso
di tagliarmi fuori dalla sua vita ..
Perchè?
Ecco
– appunto … ma sono idiota? - gli ho detto quello che
mi hai raccontato
COSA?
Scusami
Mi
avevi giurato che non lo avresti fatto
Scusami
– Bronte mi guarda indecisa
Ha
negato?
No
E
come potrebbe quel bastardo
Bronte
ti assicuro che sta male .. sono preoccupato
E'
giusto che stia male …
Perchè
non ci parli?
Non
ci penso proprio e non me ne frega nulla se sta male
Non
è vero.
Senti
Milo, ti consiglio di cambiare argomento se no ti dovrai trovare un
parrucchiere da solo
Va
bene va bene … per il momento lascio perdere
Perfetto!
Ecco siamo arrivati .. questo è il mio parrucchiere .. posso
assicurarti che è il migliore
Speriamo
Entriamo
nel salone di bellezza dove Bronte sembra essere di casa. Purtroppo,
da quando ho accettato il ricatto di Madame Cotilleur, mi ritrovo a
dover acconsentire a tutte le richieste del folle maestro Bulgacov:
fino ad ora sono riuscito a salvare la mia virtù, ma non so
fino a quando riuscirò a non rompergli la faccia con un pugno,
rovinando per sempre Madame e la carriera di Bronte. Dopo un paio di
minuti, in cui la rossa saluta tutti quelli che passano –
sembra conoscere tutti – arriva ad accoglierci un tizio dai
capelli incommentabili: se il suo taglio dovesse attirare i clienti,
il salone sarebbe deserto. Intuendo l'oggetto del mio sguardo
perplesso, sorridendomi mi sussurra semplicemente “è
l'ultima moda!”, il suo tono di voce denota apertamente i suoi
gusti in fatto d'amore; se poi ci fossero dubbi, la sua camminata e
il suo modo di gesticolare, rendono il tutto ancora più
evidente: il sesso femminile non è di suo interesse, forse è
per questo che sembra essere il parrucchiere più conosciuto e
stimato della città? Mi affido, costretto controvoglia, alle
sue mani sapienti e lo lascio discutere animatamente con Bronte su
cosa sia meglio per i miei capelli. Ad un certo punto vengo coinvolto
mio malgrado nella diatriba:
Vedi
caro i tuoi capelli sono fantastici … dico davvero …
solo che dovresti prenderti più cura di loro … sai, i
capelli, se trattati male, si ribellano ..e i tuoi decisamente sono
rivoluzionari in questo momento
Ah
ecco
Cosa
fai per prenderti cura di loro?
Li
lavo
Mmhh
– annuisce pensieroso alle mie parole - con quale shampoo?
Boh
… non so … generalmente uso quello del mio coinquilino
Male
… molto male …. bisogna usare uno shampoo adatto al
proprio capello, non il primo che capita. E che balsamo usi?
Balsamo?
Non
lo usi?
No
Creme
ristrutturanti? Sieri antiinvecchiamento? Maschere rigeneranti? - la
mia faccia perplessa lo fa desistere – ho capito …. qui
ci vuole un trattamento d'urto.... non preoccuparti …
risolverò tutto. Intanto ti schiarirò un po' di
ciocche per renderti leggermente più luminoso?
Luminoso?
Si
caro, luminoso – nonostante la mia espressione contrariata va
avanti come un treno - poi li sfoltiremo un po', giusto per rendere
il taglio meno pesante
Io
non voglio tagliarli
Ma
devi caro … tutti questi ciuffi davanti e questo taglio stile
Bon Jovi prima maniera … decisamente non va più di
moda
Se
avere un taglio alla moda significa andare in giro come vai tu,
preferisco continuare ad assomigliare a Bon Jovi
Avanti
Milo, smettila di fare il rompiscatole … Johnatan fai di lui
quello che vuoi
Fantastico!
Le
parole di Bronte lo galvanizzano a tal punto che si mette subito
all'opera. Rimango stupefatto di quanta energia possa mettere un
parrucchiere nel suo lavoro, neanche fosse Michelangelo intento a
realizzare il Mosè, mi gira e rigira, smuove a destra e
sinistra le mie ciocche ad una ad una, intento a tagliare, spuntare e
sfoltire. Concentrato nella sua opera, chiede ad una delle ragazze di
preparare la tinta scandendole le cifre delle polveri che dovrà
usare … neanche per preparare un composto chimico ad alto
contenuto destabilizzante ci vorrebbero tutti gli elementi che gli ha
elencato. Dopo quattro ore … dico … quattro ore di
torture, togliendomi le cartucce argentate, che fanno tanto pollo al
forno con patate, lo sento gridare, manco fosse la Callas … no
… mi correggo … lo sento strillare manco fosse una
donna squartata da Freddy Cruger e lo vedo dirigersi come un fulmine
verso la ragazza che ha preparato le tinte. Mentre le urla epiteti
che neanche il camionista più sboccato conoscerebbe, mi volto
a guardarmi allo specchio rimanendo sconvolto e atterrito. Bronte si
avvicina per vedere il capolavoro di Johnatan e rimane a bocca aperta
Sono
blu – riesco solo a pronunciare queste due parole
Oddio
Milo …. mi spiace … io non immaginavo
Blu
… sono blu …
Perdonami
caro – Johanatan viene immediatamente a sincerarsi delle mie
condizioni – quella stupida ha confuso le tinte …
STUPIDA, STUPIDA!!! Ti licenzio e poi ti investo con il mio suv!!!!
Blu
…. blu
Milo,
di qualcosa di diverso, avanti
Sono
blu
Ora
caro cercherò di risolvere la faccenda – le sue parole
mi infondo coraggio e speranza
Li
farai tornare normali, vero?
Ehm
… si certo … ma non subito
COSA?
Vedi
… il fatto è che non posso ripassare subito la tinta …
devi tenerli per almeno un paio di settimane
Vuoi
scherzare? Io secondo te dovrei andare in giro così? Sembro
un fenomeno da baraccone … se passasse il circo Barnum mi
assumerebbe come capo clown … tu DEVI risolvere questo
problema!
Beh
posso proporti due soluzioni … o li tagli a zero
Scordatelo
… ho impiegato anni a portarli a questa lunghezza e non
voglio assomigliare al capitano Picard di Star Trek
Ma
posso assicurarti che lo stile Kojak va molto e a te donerebbe oltre
modo
Non
me ne frega nulla della tua moda … rivoglio i miei capelli
Beh
.. l'altra soluzione è farli tutti blu
Hai
per caso voglia di scherzare?
No
… saresti perfetto …. fidati … tutti ti
noterebbero
Ah
certo … sarei un faro nella nebbia … il grande puffo!
La fata turchina con i peli
Mi
spiace tesoro .. per le prossime settimane non posso fare altro
Ti
denuncio
Sono
assicurato
Ti
uccido
Con
le tue belle mani? Fai pure … visto che ci sei potresti anche
violentarmi prima?
Fanculo!
Mi
alzo ed esco dal salone infuriato e visibilmente sconvolto. Tutta la
gente, nessuna esclusa si volta al mio passaggio, c'e' chi ride, chi
spalanca la bocca senza emettere suoni e chi mi fischia dietro. Vengo
raggiunto da Bronte
Milo
fermati … Johanatan è veramente dispiaciuto …
Ma
chi se ne frega del suo dispiacere
Ha
detto che ti farà i prossimi 30 trattamenti gratis
Hai
voglia di scherzare? Pensi veramente che io tornerò da quel
pazzo?
Non
è stata colpa sua
Fa
lo stesso … il risultato è che io ora verrò
preso per i fondelli da tutti
Non
è vero
Vuoi
scommettere?
Capiranno
Milo!!!
Mi
blocco al suono del mio nome e, mentre mi volto per vedere chi mi ha
chiamato, prego il Signore che non sia chi immagino che sia.
Purtroppo mi rendo conto di aver ragione, trovandomi il sergente
Martin, Mister Hyde, Saga il folle che mi punta i suoi occhi
indagatori addosso. Il suo sguardo si muove febbrilmente dal mio viso
ai miei capelli, mentre sulla sua faccia la vena sadica diventa
sempre più evidente. Bronte lo osserva in silenzio,
probabilmente non sapendo se scappare a gambe levate o prenderlo a
borsettate. Dopo essermi fatto coraggio, decido di reagire
Ciao
Saga … ehm … come stai?
Che
diamine hai fatto alla tua zazzera?
Sono
stato dal parrucchiere
Voleva
torturarti?
Che?
Per
caso ti ha fatto domande su di me?
Su
di te? - lo guardo perplesso, mentre la rossa lo guarda sconvolta –
perchè avrebbe dovuto farmi domande su di te?
Beh
…. questo colore assurdo è una tortura per farti
parlare … magari vuole conoscere i nostri nuovi schemi di
gioco
Saga
… non stiamo giocando per il campionato del mondo!
Hai
ragione …. allora perchè diavolo hai questo colore
assurdo?
Beh
...ecco …
Non
mi dire che parteciperai al prossimo Gay Pride? - Saga mi tira per
il collo della camicia, rischiando di strappare il costoso capo
d'abbigliamento di Camus, che non sono ancora riuscito a restituire
– RISPONDI!!!
No
no …. ha semplicemente sbagliato tinta
E
tu l'hai lasciato vivere?
E
che dovevo fare? - lo guardo sempre più sconvolto, mentre
Bronte si prepara a colpirlo con uno dei suoi colpi misteriosi
Io
lo avrei rapato a zero come minimo – dandomi una pacca sulla
spalla mi fa quasi cadere – vabbè …. meglio che
vado … in fin dei conti quello che fai al di fuori della
piscina non mi riguarda
Già
– senza aggiungere altro se ne va lasciandoci quantomeno
sbigottiti
Ma
chi era quel folle?
Il
mio allenatore di pallanuoto
Quello
è da ricovero
Beh
… ma non è sempre così … generalmente è
normale
Normale?
Vuoi dire che ha una duplice personalità?
Magari
anche più di due - le rispondo in maniera perplessa –
comunque ora come ora Saga non è il mio problema …
Se
lo dici tu?! Mi sorprende che ancora non abbia ammazzato qualcuno di
voi! Ma anche mio fratello ce l'ha come allenatore?
Per
forza … stiamo nella stessa squadra – Bronte mi guarda
preoccupata – beh? Che c'e'?
Quello,
se scopre che Camus è omosessuale, lo affoga!
Ah
ah ah … ma non esagerare
Non
sto esagerando!
Sei
preoccupata?
E'
pur sempre mio fratello – Bronte mette il muso; è
talmente carina che, senza accorgermene, le do un bacio,
riassaporando le sue morbide labbra dopo un po' di giorni. Dalla
notte della rissa non abbiamo avuto più modo o coraggio di
parlare di quello che è successo tra di noi
Questo
significa che non sei più arrabbiato per i capelli?
Sono
furioso …. ma non con te, con il tuo caro Johnatan, magari
gli mando Saga versione Hyde …. che ne dici?
Lo
faresti contento – lo sguardo malizioso di Bronte mi fa
sorridere
In
ogni caso tutti mi rideranno dietro per le prossime due settimane
Non
è vero
Non
ci credi? Te lo dimostrerò. Vieni con me
Dove?
A
casa mia … ti darò un esempio pratico
Non
posso
Me
lo devi … ora vieni
Trascino
Bronte nel mio appartamento e appena apro la porta trovo Aioria,
Marin e Shaina seduti a mangiare uno dolce fatto in casa. Il mio
coinquilino, alla mia vista, prima rischia di strozzarsi ingoiando
metà fetta di dolce; poi, dopo aver trangugiato un'intera
bottiglia di latte, scoppia in una risata fragorosa
ah
ah ah ah …. oddio Milo ma che hai fatto? Se la scuola di
ballo porta a questo è meglio che smetti di frequentarla …
sembri un puffo blu! … ahahahahah ….
Visto?
E'
un idiota
Dici?
Che ne pensi Shaina?
Sei
ridicolo Milo … se fossi in te mi comprerei un passamontagna
e nasconderei la mia faccia per i prossimi mesi. Manco fossi
l'ultimo dei Duran Duran … ma come diavolo ti è venuto
in mente di conciarti così?
Marin?
Beh
Milo … se tu sei contento … però il blu non è
che ti doni molto
Hai
visto? … lei ha avuto una reazione normale
Ma
nessuno avrà la sua reazione … Marin viene dalla
montagna del sapone … non si rende conto di come è la
vita là fuori
Ti
prenderanno tutti per i fondelli … io se fossi in te mi
chiuderei in casa finchè non tornano normali – Aioria,
continuando a ridere, sbrana un'altra fetta di dolce
Ma
è voluta la cosa? - Shaina comincia ad osservarmi, ciocca per
ciocca
No
che non è voluta
E
non puoi farci nulla?
Sei
una donna dimmelo tu
Io
non mi tingo i capelli Milo … di questi tempi solo voi uomini
lo fate!
Mentre
continua la nostra discussione sui miei capelli, nell'appartamento
entra Camus. Dalla sera in cui abbiamo avuto il colloquio non mi ha
più rivolto la parola. Aioria mi ha detto che sta cercando un
appartamento dove traslocare ed ha aggiunto che, a tutte le sue
domande sul perchè, ha risposto in maniera vaga e sfuggente.
Neanche con Shaina ha avuto più modo di parlare. Sembra che
negli ultimi tempi eviti entrambi, probabilmente vergognandosi del
suo comportamento. La prima persona che incontra è Bronte e
per la prima volta da quando lo conosco, lo vedo osservare la sorella
con sguardo ostile. La seconda persona che incrocia è Shaina
alla quale sorride imbarazzato, rispondendo al suo saluto, e poi
osservando me apre la bocca in un moto di stupore
Hai
i capelli blu!
Già
Ah
ah aha hh …. invece di Romeo si vede che era convinto di
dover interpretare Pinocchio …. sarà perfetto come
fata turchina!
E'
voluta la cosa?
Assolutamente
no … ma il grande parrucchiere di tua sorella ha detto che
non può sistemare la cosa prima di un paio di settimane
Camus,
senza dire nulla, prende un pezzo di carta e segna un numero di
telefono, dopo me lo porge dicendomi semplicemente “Chiamalo,
te li sistemerà”, mentre se ne sta andando, Bronte lo
blocca
Se
Johanatan ha detto che non si possono sistemare, nessuno può
farlo. Lui è il migliore
Io
ti dico che il mio amico ci riuscirà
Ed
io ti dico che …
Senti
Bronte, non me ne frega nulla di quello che dici … vuoi
dispensare le tue perle di saggezza? Fallo! Vuoi avercela con me per
l'eternità senza chiedermi spiegazioni? Accomodati pure. Sono
stanco di te … di tutto … lasciami in pace …
fai semplicemente finta che io non esista.
Camus
esce nuovamente dall'appartamento lasciando i presenti perplessi e
Bronte visibilmente sconvolta. Shaina decide di seguirlo non prima di
aver esclamato “che caratterino tuo fratello!”, mentre io
cerco di avvicinarmi alla rossa, che per tutta risposta mi spinge via
uscendo a sua volta.
Ciao
a tutti, ecco il nuovo capitolo in cui ne capitano altre al povero
Milo. La storia del parrucchiere e dei capelli blu mi è venuta
guardando il film The Bride War in cui una delle sue protagoniste ad
un certo punto si ritrova ad avere i capelli blu. Non ho resistito,
pensando al fatto che Milo nell'anime li ha blu :-))).
X
Diana924: Eh già … purtroppo al giorno d'oggi non si
viene più scelti per merito, e così Milo ottiene un
ruolo da protagonista pur essendo un incapace ;-). Su Aphrodite, lo
ammetto, il personaggio l'ho un po' stravolto portandolo a dei gesti
eccessivi, ma a qualcuno doveva toccare. Pensa a come ho ridotto il
povero Saga :-)). Camus è gay, non è gay, boh …
mica lo so ;-))
x
JackoSaint: ma come capitolo triste!! … Veramente il
precedente era triste? O povera me … ahahaha ….beh in
effetti in questo momento Camus è talmente depresso che
rischia di deprimere anche la storia …. ma si riprenderà
.. lo obbligherò a riprendersi :-))
x
charm_strange: waaaa ...che recensione … vediamo vediamo …
cerco di risponderti … o almeno ci provo :-). Innanzitutto,
come vedi Milo le attira tutte. Però è ovvio, visto che
è il protagonista … il consiglio sulla cintura di
castità è ottimo ...ahahaha …. ma visto che è
un ometto, magari troverà altri modi per difendersi. Sui due
che mancano alla squadra d'oro non dico nulla ...eheheheh ….
non ancora … per quanto riguarda Ikki … mi sembrava
sprecato come vedovo inconsolabile e poi mi sono stufata di vedere
Seiya circondato da pulzelle innamorate, mentre lui è tutto
solo soletto. Su Aiolos e Saga … diciamo che ci sarà
sicuramente un seguito e sul fatto che sia etero ...concordo cone te
;-). Su Camus ad onor del vero non c'ho capito nulla neanche io …
sicuramente è furioso perchè il suo migliore amico lo
ha condannato senza prova d'appello.
X
sagitta72: ma sei sicura che Camus è etero? Secondo si è
arrabbiato solo perchè Milo non gli ha prima chiesto a lui ….
per Mu … ho paura che se continua così succederà
una tragedia …. poveri noi :-((
Capitolo 14 *** Capitolo XIV - Il Ritorno dello Jedi ***
Capitolo
XIV
Il
ritorno dello Jedi
L'amico
di Camus mi ha promesso di risolvere il mio problema, non prima però
di due giorni, impossibilitato dal fatto di trovarsi fuori città.
Non avendo altra scelta, dopo aver comprato un mantello con
cappuccio, mi presento all'esame di Economia con la speranza che il
professor Doko, vista l'età e l'avanzato stato di
decomposizione non si accorga di nulla. Fuori dall'aula vedo Camus
seduto su uno dei banchi appoggiati nel corridoio, sta sfogliando
distrattamente il libro di testo con l'aria di chi vorrebbe essere in
tutt'altro posto. Mi siedo accanto a lui, salutandolo. Con il capo
ricambia il saluto, senza degnarmi di uno sguardo.
Per
quanto tempo hai intenzione di essere arrabbiato con me?
Io
non sono arrabbiato Milo, sono semplicemente deluso
Deluso?
Hai ragione, ho sbagliato, ti ho giudicato prima di chiedere
spiegazioni, però te le chiedo ora
Non
ho voglia di parlare con te ora
Avanti,
sono il tuo migliore amico, me lo devi
Io
non ti devo nulla – per la prima volta Camus si gira per
guardarmi – vedo che ancora non hai risolto il tuo problema.
Ho
chiamato il tuo amico, è fuori città
Capisco
Veniamo
interrotti dall'assistente che chiama il mio nome. Entro nell'aula
dove tutti, nessuno escluso, cominciano ad osservarmi. Certo con il
cappuccio tirato su e il mantello sembro più un giovane jedi
che si reca dal suo maestro che uno studente che va a fare l'esame.
Mi siedo di fronte al professore e attendo una sua domanda. Il
professore come al suo solito sta sonnecchiando: mi domando se sia
l'età o se nel suo caffè gli assistenti mettano dei
narcotici. Uno dei suoi assistenti gli si avvicina e con un gesto
delicato della mano lo scrolla leggermente: nessun risultato. Lo
scrolla un po' più forte e con insistenza: nessun risultato.
Dopo 5 o 6 tentativi andati a vuoto, lo scuote vigorosamente e Doko
si agita sulla sedia, rischiando di cadere. Dopo aver assunto
l'espressione tipica di Yoda, comincia ad osservarmi:
Ragazzo,
hai per caso freddo?
No
Hai
qualche rara malattia per la quale non devi esporti al sole?
No
Sei
un fan di Guerre Stellari?
Cosa?
Il
film .. Guerre Stellari … immagino che tu lo conosca
Si
… certo … non particolarmente
E
allora levati il mantello … siamo ad un esame, non in un
incontro segreto organizzato dalla carboneria – eseguo quello
che mi viene chiesto, ma mentre tutti aprono la bocca sorpresi alla
vista dei miei capelli, il professor Doko rimane impassibile –
Curioso
Cosa
signore?
Tu
e il cerino avete per caso un abbonamento con un salone estetico?
Cerino?
Il
tuo amico dai capelli rossi .. quello seduto sempre accanto a te
Camus?
No, non abbiamo nessun abbonamento
Per
mantenervi agli studi prestate la vostra testa ad apprendisti
parrucchieri?
No
E
allora perchè diavolo andate in giro conciati come un duo
punk?
Beh
… il colore dei capelli di Camus veramente è naturale
Vuoi
dire che il rosso che ha non è finto?
No
E
io che pensavo di averle viste tutte … e tu .. perchè
li hai blu ora?
Ehm
… errore del parrucchiere
Ah
.. voi giovani … va bene … cominciamo
Il
professor Doko comincia con le sue domande alle quali rispondo senza
problemi, rimanendo stupito di quanto questo uomo tascabile sia in
realtà pieno di risorse e di conoscenza: e pensare che io non
gli avrei dato neanche un soldo. Intuendo il motivo del mio stupore,
il professor Doko comincia a sorridere
Non
te lo saresti mai aspettato da un rottame come me?
Cosa?
Riuscire
a rimanere sveglio per più di cinque minuti
Ehm
… io …
Non
essere imbarazzato … il fatto è che perfino io mi
annoio alle miei lezioni .. vorrei vedere te dopo 40 anni a ripetere
sempre le stesse cose a ragazzi svogliati e senza il minimo
interesse per la materia … in ogni caso … ti do il
massimo dei voti … se non altro per un momento mi hai fatto
divagare con questo colore di capelli.
Non
sapendo se ringraziare o rimanere offeso, accetto silenziosamente il
voto ricevuto e, dopo un mezzo inchino che fa molto prima comunione,
me ne vado, salutando tutti i presenti. Vengo fermato sulla porta dal
richiamo del professore e voltandomi, vedendolo sorridere, credo di
sentirlo pronunciare le parole “che la forza sia con te!”:
la somiglianza con Yoda è veramente impressionante. Uscendo
dall'aula non faccio in tempo a scambiare neanche una parola con
Camus, perchè viene chiamato all'interno per svolgere il suo
esame. Decido di aspettarlo e dopo circa mezz'ora lo vedo uscire
perplesso.
Come
è andata?
Boh
come
boh!?!
Mi
ha dato il massimo perchè ha detto che in natura non ha mai
visto un colore rosso come il mio.
Ah
fantastico
Mica
ho capito
Lascia
stare … senti ti va di festeggiare?
No
… ti saluto Milo
Aspetta
– lo blocco per il braccio – avanti Robespierre non fare
l'anarchico anche con me. Mi spiace per il casino che ho combinato,
ma sai che ti voglio bene – Camus rimane fermo – dai …
organiziamo nel nostro appartamento .. lo diciamo anche a quelli
della squadra, a Marin e Shaina
Ci
sarà anche Bronte?
Se
vuoi no
Non
me ne frega nulla se c'e' o non c'e'
Questo
vuol dire che verrai?
Verrò
– sto per abbracciarlo, ma vengo bloccato dalle sue successive
parole – ma solo per prendere le mie cose.
Cosa
vuoi dire?
Ho
trovato un appartamento ... mi trasferisco … così
potrai riavere la tua stanza
Io
non voglio la mia stanza ... se vieni per questo motivo, allora non
venire affatto
Devo
anche prendere dei documenti da Shaina. Ti saluto. Ci vediamo
stasera
E
così mi ritrovo a dover organizzare una festa che non voglio
per un amico che tale non è più. Stanco di dovermi
continuare a scusare con lui, lo mando mentalmente a quel paese e
comincio il giro di telefonate che innescherà il tutto.
Mi
ritrovo così mio malgrado con un'orda di persone, di cui
conosco la metà, che mi girano per casa, mezze nude e mezze
ubriache, che ogni volta che mi incontrano mi danno pacche sulle
spalle e mi invitano ad assaggiare qualcosa. Gironzolando per
l'appartamento mi imbatto in Shura che sta tentando di lucidare un
mobiletto acquistato da me e Aioria al mercato delle pulci e mai
pulito da allora. Al invece sta tentando di togliere l'ultima oliva
dall'ultimo Manatthan preparato dal mio collega barman, venuto
appositamente per far ubriacare la compagnia. Uscendo sulle scale per
cambiare aria, dopo aver evitato il fratello di Aioria e le sue
paternali sull'evitare i bagordi durante il campionato, mi imbatto in
Shaina che sta tentando di scrollarsi di dosso un Seiya ubriaco come
una zucchina.
Devo
avere un dono speciale per attirare tutti gli alcolizzati della
zona. Ma questo chi è?
E'
Seiya, uno della squadra di Aioros
E
chi l'ha invitato? - Shaina con una spinta decisa si libera del
polipo facendolo ruzzolare giù dalle scale.
E
chi lo sa … del resto non so chi abbia invitato la metà
delle persone che ci sono
Ah
Milo .. le vostre feste finiscono sempre così
Già
… per caso hai visto Camus?
No,
ma so che dovrebbe passare
Già
.. mi ha detto che devi dargli dei documenti
Si
… su suo padre … quel ragazzo è veramente
strano
Già
Dall'appartamento
vedo uscire un Aioria completamente sbronzo con una ragazza bionda
abbarbicata sul suo collo. Senza la minima vergogna chiede a Shaina
di poter usufruire del suo letto, visto che il suo è occupato
da un Mu svenuto dopo aver bevuto per errore un cubra libre –
sembra che lo avesse scambiato per succo d'arancia. Ovviamente la
nostra amica gli dice di no e lui, per tutta risposta, se ne frega ed
entra in casa sua chiudendosi la porta alle spalle. Mentre Shaina
comincia a prendere a calci la porta, veniamo richiamati da Marin, ma
quando ci giriamo ciò che vediamo non è la solita
Marin, ma una ragazza dai capelli mori che assomiglia alla nostra
amica.
Cosa
succede?
Ma
che hai fatto? - Shaina visibilmente sconvolta apostrofa l'amica -
i tuoi bellissimi capelli
Li
ho tinti … non mi stanno bene?
Beh
… il rosso ti donava di più – mi sento costretto
ad intervenire
Non
mi interessa la tua opinione Milo
Marin,
visibilmente offesa, apre la porta del suo appartamento ed entra,
dando inizio alla terza guerra mondiale. Lo spettacolo che ci
troviamo davanti è rappresentato da Aioria e la biondina che
stanno facendo – come direbbe Shaina – zin zin sul
divano, completamente nudi. Marin, dopo un momento di stupore, in cui
Aioria tenta alla bene e meglio di coprirsi, va verso la cucina e
aprendo lo sportello sopra il lavabo afferra tutti i piatti presenti,
cominciando a tirarli addosso ai due malcapitati. Mentre io e Shaina
rimaniamo fermi, indecisi sul da farsi, la bionda dopo aver afferrato
i suoi pochi vestiti, tenta di nascondersi dietro il divano, ma viene
colpita in testa da una delle torte fatte dalla mia vicina per la
festa. Aioria, con coraggio, tenta di avanzare senza preoccuparsi
delle vettovaglie che gli arrivano da tutte le direzione, ma viene
preso in pieno da uno dei pentolini del latte. Dopo essere franato
rovinosamente a terra, tenta di calmare Marin, ottenendo l'effetto
contrario. La ragazza molla tutti i piatti e avvicinandosi al
malcapitato comincia a prenderlo a calci. Aioria con una rapida mossa
le afferra le caviglie, trascinandola a terra e immobilizzandola
Ma
dì, sei impazzita?
Come
osi venire in casa mia a sbatterti una delle tue prostitute?
Ehi!
- la bionda, di cui ci eravamo dimenticati l'esistenza, si rialza da
dietro il divano offesa – io non sono una …
sta
zitta gallina - così come era comparsa la bionda si dilegua
– e tu, porco
hai
ragione .. ti ho mancato di rispetto … non dovevo portarla
qui, ma il mio letto era occupato e io
Non
me ne frega nulla … bastardo … insensibile .. idiota
.. ed io mi sono fatta pure mora …
Cosa?
- Aioria comincia ad osservare il colore di capelli di Marin,
rimanendo visibilmente sconcertato – perchè hai
cambiato il tuo colore?
Per
te, stupido!
Ma
era così bello!
Cosa?
Ma tu hai sempre detto che le rosse …
Vuoi
dire che hai cambiato colore … per me?
Si!
…
Oh
Marin … io adoro il rosso dei tuoi capelli … mi fa
impazzire … li sogno tutte le notti i tuoi capelli
Cosa?
Si
… ti desidero da impazzire … dalla prima volta che ti
ho visto
E
le altre?
Un
passatempo
Oh
.. anche io … da quando ti ho visto la prima volta …
ho cercato di attirare la tua attenzione … i dolci …
la gentilezza …
Oh
… che meraviglia
Aioria
e Marin cominciano a baciarsi mentre io e Shaina ci guardiamo
perplessi, per non dire sconvolti
Non
ho parole
Non
dirlo a me … abbiamo come coinquilini due imbecilli!
Concordo
Bastardo!
Stronzo! - la bionda dopo essere uscita da sotto il divano, prende i
piatti abbandonati da Marin e comincia a lanciarli in direzione di
Aioria – mi hai usato … porco!
Ehi
… non provare a rivolgerti in questo modo al mio ragazzo! -
Marin si alza di scatto e dopo aver bloccato la bionda, la spinge
fuori di casa – che pensi di essere così bella che gli
uomini si innamorano di te all'istante? Era evidente che veniva a
letto con te solo per passare il tempo. E ora sparisci.
Dopo
aver richiuso la porta Marin torna ad avvinghiarsi ad Aioria e non
curandosi minimamente di noi entrano nella sua camera, chiudendosi la
porta alle spalle. Io e Shaina abbandoniamo il campo per tornare alla
festa che ormai ha preso una piega assurda. Mentre la maggior parte
dei presenti gira intorno al mobilio inscenando un finto trenino, al
cui comando c'e' un Al completamente sbronzo, Shura continua a
lucidare il mobile nel quale ora ci potremmo perfino specchiare.
Shiryu e Hyoga, altri due membri della squadra di Aioros, stanno
tentando di staccare Seiya che si è appiccicato a Bronte, che
nel frattempo si è unita alla festa. Non riuscendo nel loro
intento, abbandonano il campo chiamando a gran voce il loro
allenatore. Ricordando il modo in cui la rossa ha steso i malcapitati
della nostra serata al pub, tento di liberarla dall'ingombro del
ragazzo, ma riesco nel mio tento solo grazie all'aiuto di Aioros; il
quale dopo essersi scusato mille volte con la rossa trascina il suo
atleta per un orecchio fuori dall'appartamento.
Carino
il tuo amico
Seiya?
Quale
era dei due Seiya?
Quello
che ti stava avvinghiato
Il
nano? Vuoi scherzare … quello è un idiota … io
mi riferivo al soccorritore
ah
.. Aioros … il fratello del mio coinquilino
si
… lui …. è fidanzato?
Credo
di si … perchè?
Sai
quanto mi piacciono i biondi... ora che sei blu devo rinunciare a
te, per cui magari ci faccio un pensierino – non so se ridere
o picchiarla, ma il suo sorriso impertinente mi fa comprendere la
presa in giro – allora … mi sembra che questa festa
stia degenerando
In
effetti – mentre vedo sbucare dalla camera di Aioria un Mu che
corre velocemente verso il bagno con una mano sulla bocca, mi
dispero per aver organizzato questa bolgia - forse è meglio
che ci allontaniamo
Andiamo
nella tua stanza?
Io
non ho una stanza … o meglio … si … ora che tuo
fratello se ne va ce l'ho …
Ottimo
… andiamo … ho bisogno di scambiare due parole con te
No
… - ripenso al fatto che di li a poco suo fratello verrà
a riprendersi i vestiti e considerando l'imprevedibilità
degli eventi in presenza di Bronte opto per un'altra soluzione –
andiamo nella stanza di Shaina .. staremo più tranquilli
Ok
Riuscendo
a schivare i cadaveri delle persone ormai completamente ubriache
ammucchiate ai lati dell'appartamento, raggiungiamo quasi indenni la
camera della mia vicina. Non faccio in tempo a chiudere la porta che
mi ritrovo la lingua di Bronte in gola. La rossa, senza il minimo
preavviso mi spinge sul letto e comincia a sfilarmi la maglietta.
Ciao
a tutti, ecco un nuovo aggiornamento. Il prossimo lo pubblicherò
all'inizio del prossimo mese, anche io vado in ferie ;-)). Un saluto
a tutti quelli che continuano a leggere la storia e un grazie in
particolare a quelli che la recensiscono, anche questa volta
purtroppo non ho il tempo di rispondere, ma vi assicuro che mi fate
morire dal ridere.
Capitolo 15 *** Capitolo XV - It's Complicated ***
Capitolo
XV
It's
Complicated
Non
c'e' nessun dubbio sul fatto che le rosse facciano impazzire gli
ormoni di quasi tutti gli uomini presenti sulla faccia della terra.
Secondo me è una questione di colore, come per i tori che
sragionano nell'osservare un pezzo di stoffa rossa, così noi
non riusciamo a resistere al movimento ondulatorio del colore
cremisi. Senza pensarci su, partecipo attivamente allo spogliarello
di Bronte, che dopo avermi privato di quasi tutti i vestiti, ha
cominciato a togliersi i suoi. Il mio compito si riduce al gesto di
slacciarle il reggiseno, mentre lei con movimento professionale si
sfila gli slip. La vista del suo corpo fa risvegliare definitivamente
il mio caro compagno Fitz, che ululando di gioia, mi chiede di uscire
all'aria aperta. Togliendomi i boxer, mi affianco alla rossa pronto a
svolgere il mio compito di maschio, ma all'ultimo vengo bloccato
dallo sguardo della rossa. Invece di guardare me, infatti, Bronte
osserva insistentemente l'armadio di Shaina. Cerco di attirare
l'attenzione, sussurrandole all'orecchio “ehi, guarda che io
sono qui”; raggiungo l'obiettivo, per perderlo nell'istante
successivo in cui, dopo aver intravisto di sfuggita il mio compagno,
la rossa sposta lo sguardo verso il comò. Un dubbio mi assale:
Senti
Bronte … ma prima di me, hai avuto altre esperienze? - la
rossa comincia a fissarmi stupita
Perchè
mi fai questa domanda?
Ti
prego, rispondimi
Io
… certo …
Guarda
che se così non fosse me ne accorgerei
E
come?
Come
come? - mi tiro su appoggiandomi al gomito e comincio ad osservarla
più attentamente – sei vergine!
No
… sono dello scorpione
Io
non intendevo il segno zodiacale
Ah
… ti ho detto che ho già avuto altre esperienze
Si?
E quando?
Prima
Quando?
Non
sono affari tuoi! – sto per rialzarmi ed il mio gesto ottiene
l'effetto sperato – oh uffa … e va bene … hai
ragione … sei il primo
Non
ci posso credere! - sono veramente stupefatto
Perchè?
Dal
modo in cui ti sei comportata fino ad ora, non lo avrei mai detto
Grazie
Non
è un complimento … come puoi essere vergine a
quest'età ed essere al tempo stesso così disinvolta?
Non
ho mai trovato la persona giusta
Non
prendermi per i fondelli!
Oh
… uffa … d'accordo … merito dei fumetti
Fumetti?
Quali fumetti?
I
fumetti porno – la mia bocca si apra automaticamente e il mio
occhio comincia a ballare – il tuo occhio, Milo ...
Fumetti
porno? Tu conosci il sesso grazie ai fumetti porno?
Esatto
Come
… quando … cosa … oh insomma ma ..
Senti
Milo – Bronte si tira su mostrandomi tutta la sua incredibile
bellezza – hai conosciuto la mia famiglia … ti immagini
i miei genitori a trattare certi argomenti? Dalla tua espressione
direi di no … pensi che potevo chiedere a mia nonna?
Decisamente
no … e a tuo fratello?
Mi
vergognavo … poi quando ho scoperto chi era in realtà,
ho capito che non mi sarebbe stato di nessun aiuto e comunque già
sapevo tutto
Grazie
ai porno
Grazie
ai fumetti porno … si esatto
Ma
le tue amiche …
Io
non ho amiche .. sono stata segregata in casa ….
E
i fumetti? Come hai fatto a procurarteli?
La
Cotilleur
Che?
- la mia bocca si spalanca nuovamente e anche l'occhio sinistro
comincia a ballare
Si,
è una grande appassionata; una volta, avrò avuto sei o
sette anni, li ho trovati nella sua borsa, che aveva lasciato
incustodita nello spogliatoio
Tu
hai scoperto il sesso a sei sette anni grazie a dei fumetti porno?
Si
Ora
capisco tutto
Che
vuoi dire?
Nulla
… è questo il mezzo con cui ricatti la Cotilleur,
quindi?
Esatto,
puoi immaginare che scandalo sarebbe
Già
Allora?
Allora
cosa?
Lo
facciamo?
Escluso
Oh
avanti …. che importanza vuoi che abbia come ho scoperto il
sesso? Io voglio farlo con te .. ora …
Il
fatto Bronte è che non si può fare a comando
Comando?
Esatto
… diciamo che questa storia ha smontato il mio amico
Cosa?
- per farle comprendere meglio le indico il caro Fitz, con il
risultato di avere i suoi occhi puntanti su di lui
Ma
che strano
Cosa
E'
… ehm … piccolo … - sbarro gli occhi in preda
allo stupore – nei fumetti sono tutti … -
Basta
– le tappo la bocca – lascia perdere quei fumetti …
sono irreali
Ah
ho capito …. ti è passata la voglia
Già
Dimmi
cosa posso fare per fartela tornare
Nulla
… anzi .. è meglio ch,e ti rivesti
Ma
Milo
Per
favore rossa … rivestiti e vattene
Bronte,
anche se contrariata fa quello che le chiedo e dopo la sua uscita
rimango sdraiato sul letto di Shaina, incredulo a rimuginare su
quello che ho appena vissuto. Decisamente la frequentazione della
rossa mi porta in un mondo terrificante. Mi viene un mal di testa
fulminante e improvviso; sarà
lo sforzo per l'esame o forse la tinta assurda dei miei capelli, o
magari per le confessioni di Bronte; decido comunque di prendere
qualcosa per farmelo passare. So che nell'armadietto di Aioria le
medicine sono tutte scadute: l'unica volta che ho avuto l'infelice
idea di approfittarne, ho preso un'aspirina vecchia di 2 anni e sono
finito in ospedale per
fare la lavanda gastrica: da quel giorno mi rifornisco
nell'armadietto delle mie dirimpettaie. Mi vesto velocemente ed esco
dalla stanza di Shaina, dirigendomi in bagno. La stanza di Marin è
aperta, segno evidente che i due redivivi Romeo e Giulietta hanno
finito di consumare il loro tormentato amore. Entro nel bagno, ma
mentre rovisto nell'armadietto, sento entrare qualcuno
nell'appartamento. Indeciso sul da farsi, afferro lo scopettone del
water, unico oggetto contundente presente nel bagno, ma riconoscendo
la voce di Shaina mi rilasso, per allertarmi immediatamente dopo,
riconoscendo anche quella di Camus. A questo punto decido di mettermi
in ascolto. Sento un rumore di fogli e non riuscendo a capire cosa
stia succedendo, socchiudo la porta e comincio ad osservare la scena.
Shaina sta cerando delle carte sul tavolo, dando le spalle a Camus e
continuando a ripetergli che i documenti che incastrano suo padre si
trovano proprio in mezzo a quel marasma. Il mio amico per tutta
risposta le dice:
Non
mi importa nulla di quei documenti
Certo
.. il solito figlio di papà … siete tutti uguali,
bravi a parole nell'aiutare i meno fortunati, ma al dunque, incapaci
di rinunciare al proprio benessere. Per te questo è tutto un
gioco vero? La convivenza con gli altri, il tuo essere alternativo,
la tua esperienza di povertà!
Esperienza
di povertà?
E'
evidente che per te sia un gioco dividere l'appartamento con quei
due debosciati, se no perchè ti troveresti a dormire nel
letto scassato di Milo?
Magari
perchè avevo voglia di vivere da solo
Sarà
… resti comunque un figlio di papà.
Lo
pensi veramente? - le parole di Camus fanno voltare Shaina
Cosa?
Che
io sia un ragazzo viziato?
Sei
tu che me lo dimostri continuamente. Anche ora ..ti sto dicendo che
tuo padre è un uomo corrotto e tu mi rispondi che
Non
mi importa nulla … perchè è così .. non
mi interessa
E
allora che cosa ti interessa? E perchè sei qui?
Sono
qui perchè tu mi hai chiesto di passare. Sono qui per te.
Cosa?
- la domanda di Shaina esprime in maniera chiara il mio pensiero
“COSA??”
Che
cosa ti sorprende? Il fatto che io sia qui per te? Magari posso
essere interessato a te
Non
prendermi in giro … così mi dimostri di essere come
tutti gli altri
Cosa?
Ma cosa stai dicendo? Io ti dico che magari potresti interessarmi e
tu, per tutta risposta, mi chiedi di non prenderti in giro?
So
chi sei! E non voglio immischiarmi con te … non voglio avere
nulla a che fare con un tipo così - sul viso di Camus compare
un sorriso amaro – non è che tu non mi sia simpatico …
e nonostante la tua natura, mi fa piacere che tu rimanga mio amico
Io
non voglio essere tuo amico
Pazzesco
… e perchè non vuoi? Pensi che non sarei in grado di
comprenderti?
Comprendermi?
Si
.. io non ti giudico … io lo capisco sai … per me
rientra nella normalità .. non sono una che critica …
o che si scandalizza
Sta
zitta! - senza il minimo preavviso Camus afferra Shaina e
stringendola a se la bacia appassionatamente – Smettila di
dire cose senza senso
Cazzo!
Perchè lo hai fatto?
Lascia
perdere
Camus
si gira e se ne va, non ascoltando i richiami di Shaina. Sul suo
volto, come del resto sul mio, si dipingono incredulità e
sorpresa. Appoggiandomi allo stipite della porta, inavvertitamente
chiudo la suddetta, causando un rumore sordo. La porta si riapre
immediatamente dopo, dando la possibilità ad una Shaina, con
in mano un mattarello, di entrare come una furia
Ferma
… aspetta … sono io … sono Milo- non curante
delle mie parole la suddetta comincia a picchiarmi sulla schiena –
Shaina smettila sono io … Milo
Proprio
perchè sei tu non la smetto …. idiota … mi
avevi detto che era omosessuale!!!
Scusa
…. ma è la verità … almeno credo! Ahio …
smettila .. mi stai spezzando la schiena … - Shaina fa cadere
finalmente il mattarello
Te
lo ha detto lui? RISPONDI!
No
… è stata sua sorella
Ma
tu lo hai chiesto a lui?
Si
E
cosa ti ha detto
Non
ha negato
Ma
ha detto di esserlo?
Beh,
non apertamente ma è come se lo avesse fatto
Sei
proprio un'idiota.
Senti
Shaina, posso assicurarti che quello che ti ho detto è vero …
altrimenti non si spiegherebbero i suoi atteggiamenti
Ed
io Mr. Cretinetti – Shaina mi prende per il bavero della
camicia – io sono convinta che al tuo amico piacciono le
donne
Non
puoi dirlo dal bacio che ti ha dato …. magari è solo …
Fidati
….. uno che bacia così una ragazza non può
essere gay!
Io
…
Fuori!
Cosa?
Ho
detto fuori! Sono stanca di parlare con un idiota come te.
Me
ne vado mestamente dall'appartamento di Shaina per rientrare nella
terra devastata dallo Tsunami. Tutti gli ospiti, per fortuna, se ne
sono andati, insieme a metà delle cose presenti
nell'appartamento … neanche le sette piaghe d'Egitto
potrebbero ridurre questo posto peggio di così. Noncuranti di
tutto sul divano, intenti ad esplorarsi reciprocamente le tonsille,
ci sono Marin e Aioria, che scavalco senza disturbare. Prima di
entrare in camera, noto che Shura ha riportato a nuovo il mobile
della sala e ad occhio e croce dovrebbe valere una fortuna: magari lo
rivenderò e darò una percentuale al nostro lucidatore
folle. Una volta in stanza mi butto sul letto, ma mi tiro su, come
colpito da una scossa. Alzando le coperte realizzo che Mu sta
dormendo pesantemente, abbracciato ad una bacinella. Decido di
lasciarlo perdere, afferro il cuscino e mi sdraio sul pavimento,
sprofondando nel sonno in un lampo.
Ciao
a tutti, un po' in anticipo sui tempi, ecco il nuovo capitolo, dove
la storia tra Milo e Bronte ha un'evoluzione, diciamo, inaspettata
:-).
Spero
di non aver deluso qualcuno. Come al mio solito ringrazio tutti
coloro che stanno leggendo la storia: spero che continui a piacervi.
X
JackoSaint: beh, in effetti la festa è la classica festa tra
giovani e come tutte, anche questa si è conclusa con qualcuno
che ci ha guadagnato (vedi Aioria) e qualcuno che ci ha rimesso (Mu,
nel vero senso della parola ;-) e Milo). Su Camus, ho paura di aver
incasinato ancora le cose, ma sarà o non sarà? Boh ;-)
x
Diana924: se ti sembrano strani i voti per i capelli, sei stata
fortunata, io nella mia vita scolastica ne ho viste anche di peggio
:-((. Comunque neanche io so vedere Marin con i capelli neri .. che
orrore sarebbe … w le rosse :-))
x
charm_strange: Anche io ho visto Il Ritorno dello Jedi per la
millesima volta … madò quanto mi piace quella trilogia
… ovviamente per me il >Muste è Han Solo ;-)). Su
Bronte, Milo, Camus e Shaina mi sa che ho confuso ancora di più
la storia, oppure no?
X
sagitta72: non ti dico nulla … ahahah … però tu
continua a recensire... un bacio
Che
non faccio altro che cercare di rimanere a distanza di sicurezza da
quel Bulgacov
Ah
… il famoso maestro di danza?
Il
famoso porco! Oggi, ad esempio, con la scusa di indirizzarmi verso
la postura giusta, non ha fatto altro che mettermi le mani sul
sedere
Ah
.. però
Già
… e lui, per tutta risposta, ad un certo punto, gli ha
mollato un pugno, rompendogli il setto nasale – Al, dandomi
una pacca sulla spalla, comincia a ridere – hanno dovuto
portarlo al pronto soccorso
Beh
.. almeno ti lascerà in pace per un po'
Dici?
Se ne è andato gridando che adora gli uomini che fanno i
difficili
Ah
…. povero il nostro Milo – nello spogliatoio finalmente
arriva anche Aioria, accompagnato da Camus – te ne capita
sempre una
Finalmente
vi rivedo … tu caro coinquilino a questo punto dovresti
trasferirti in pianta stabile da Marin, visto che passi più
tempo da lei che a casa
Eh
… lo vorrei fare … ma poi ti toccherebbe convivere con
la sua coinquilina
Che
Dio me ne scampi … quella mi odia!
E
da quando? - lancio un'occhiata a Camus, che per tutta risposta non
mi guarda neanche; non posso dire ad Aioria che Shaina mi odia da
quando è convinta che Camus non è omosessuale, anche
perchè dovrei dirgli che Camus è omosessuale
Ah
… lascia perdere … e tu Camus … come stai?
Bene
E
il tuo nuovo appartamento?
Bene
Rinuncio
a proseguire la conversazione, unendomi al resto del gruppo che si
dirige in piscina. Ci accorgiamo subito, vedendo Saga, che il
sergente folle è tornato. I suoi occhi e la sua espressione
famelica mostrano a tutti che Mr. Hyde è di nuovo in pista,
più affamato che mai. Death Mask, vista la mal parata, si
defila velocemente, augurandoci buona fortuna.
Ma
bene! Ecco i miei lavativi preferiti; che fate li imbambolati? Avete
visto per caso la madonna? Avanti!Scattare! SCATTARE!!! In riga di
fronte a me
Come
tanti piccoli soldatini caricati a molla, corriamo e ci posizioniamo
di fronte al nostro allenatore, assumendo subito la posizione tipica
dei marines che aspettano di essere passati in rassegna. Saga
comincia ad andare avanti e indietro, osservandoci attentamente,
mugugnando e scuotendo la testa.
Pessimo,
molto male. Non posso distrarmi un minuto che qui va tutto a
scatafascio. Tu! - Aioria va ancora più sull'attenti, neanche
fosse sostenuto da fili invisibili che lo tirano – sei
ingrassato, ma che hai fatto? Hai deciso di vincere il guinnes dei
primati per l'uomo più grasso della terra?
Mi
sono fidanzato!
E
allora? Di alla tua donna di smettere di cucinare e di smettere di
fare sesso
Ma
….
Non
voglio repliche!
Si
Si?
Si,
signore!
Bravo.
Shura! Come vanno le tue pulizie?
Bene
Bene
..?
Bene
Signore
Ascoltami
bene, ragazzo, la prossima partita sarà quella decisiva.
Giocheremo con la prima in classifica ...e ti posso assicurare che
se sbaglierai anche solo un passaggio, ti costringerò a
lucidare ogni singolo oggetto del mio appartamento, non una, ma 20
volte …. ogni fottuto giorno finche avrò vita;
diventerai la mia colf a tutto servizio! Mi sono spiegato?
Si
… si, signore – Shura deglutisce neanche tanto
silenziosamente, mentre Saga supera senza dire nulla Al,
soffermandosi invece su me e Camus, che per puro caso siamo finiti
vicini
Ah,
ecco la coppia d'oro … che finalmente ha deciso di separarsi
… cos'è … avete litigato su chi doveva dormire
sul lato destro del letto? In ogni caso non me ne frega nulla delle
vostre scaramucce amorose, giuro che se non giocherete, non bene, ma
da Dio, vi farò dimenticare che cosa sia l'amore
Noi
non stiamo insieme – Saga alle parole di Camus si blocca di
fronte a lui e comincia a fissarlo con uno sguardo folle
Senti
un po' ragazzo … ti ho forse dato il permesso di parlare?
Io
non ho bisogno del tuo permesso per parlare
però
… allora ce le hai anche tu le palle! Bravo ragazzo …
ti serviranno in questa partita – Saga, senza aggiungere
altro, lascia perdere Camus e comincia a fissare Mu, che comincia ad
agitarsi – Tu invece sei e rimarrai un caso disperato …
se ci fosse qualcuno che ti potesse sostituire ti sopprimerei con le
mie mani; non che la tua presenza sia indispensabile, il problema è
che non si può giocare in 6, non lo permette il regolamento!
- Mu alza la mano – che vuoi? Devi forse andare in bagno?
Io
… i-o … io
Continua!
IO
… vol....volev...volevo dirti che … che ….
Smettila
di balbettare!
VOLEVO
DIRTI CHE SONO STANCO DEI TUOI SOPRUSI!
Soprusi?
questi tu li chiami soprusi? Io le chiamo chiacchiere fra amici ….
tu non hai idea di cosa siano i soprusi! E giuro che se non giochi
decentemente questa volta te lo farò vedere –
Saga
comincia a scrocchiarsi le dita guardano Mu con occhi folli; giuro
che non vorrei mai essere al suo posto, la cosa però che più
mi sconvolge è che senza il minimo preavviso Mu, forse
esasperato dalla situazione, colpisce Saga con un pugno, facendolo
franare per terra e rompendogli il setto nasale, almeno è
l'impressione che si ha, vedendo il sangue copioso che esce dalle
narici del nostro allenatore. Apparentemente Saga sembra svenuto e Mu
comincia a guardarsi intorno con sguardo terrorizzato
Io
… non volevo … non credevo di fargli così male
… io … ero esasperato … io ..
Ti
consiglio di andartene Mu
Dici
Camus?
Dico,
si. Appena si sveglia, se sarà ancora nella versione folle,
ti picchierà e poi ti farà in mille pezzi …
Ma
…. ma-ma-ma-ma magari si sveglia nella versione normale
Se
è così buon per te … ma ora vattene
Camus
ha ragione … avanti andiamo
Al
non riesce a concludere la frase che Saga si rialza con uno scatto
rapido che fa trasalire tutti. Lo sguardo è ancora quello di
Mr. Hyde, la qual cosa spinge Mu a darsela a gambe: se continua così,
riuscirà ad abbattere il record mondiale dei 100 metri, tale è
la velocità con cui riesce a fuggire. Mentre Saga si alza con
calma e si dirige verso lo stanzino degli attrezzi, Aioria e Shura
cercano di spiegargli quanto Mu sia psicologicamente fragile, ma il
tutto sembra non interessarlo minimamente. Mentre Al tenta di
perorare la causa di Mu, Saga continua ad armeggiare nello stanzino,
fino a quando lo sentiamo esclamare “finalmente l'ho trovato”.
Ne esce tutto radioso con in mano
Un
fucile?!?!
Cosa?
E'
un fucile!!
Si,
ma è un fucile ad aria compressa!
Sarà
anche ad aria compressa Camus, ma in mano a quel folle rischia di
diventare un'arma di distruzione di massa!! Dobbiamo fermarlo –
prima che riusciamo ad approntare un piano, Saga comincia a correre
nella direzione in cui è fuggito Mu – fermiamolo!
Shura
senza farselo ripetere tenta di placcare Saga, inutilmente. Al si
lancia al suo inseguimento, mentre io, Aioria e Camus passando per
l'uscita secondaria, tentiamo di raggiungere Mu. Riusciamo quasi nel
nostro intento, ma veniamo avvistati da Saga, che per farci desistere
comincia a spararci addosso. Aioria, neanche fossimo sulla linea
Maginot durante la seconda guerra mondiale, ci afferra entrambi,
buttandoci a terra; dopo ci spinge tra la vetrata di un locale e una
macchina, in modo da evitare i colpi di Saga; quest'ultimo,
catalogandoci come innocui, decide di ignorarci per proseguire il suo
inseguimento.
Dobbiamo
salvare Mu
Concordo
con te Aioria, ma quello ci spara addosso
Hai
ragione Milo, ma se lo raggiunge, Dio solo sa cosa gli può
fare … vado in avanscoperta per vedere se si aggira ancora
nei paraggi poi vengo a richiamarvi
D'accordo
– Aioria se ne va strisciando a terra
Ehi
… - Camus comincia a tirarmi per la manica
Aspetta
un attimo
Ehi
… - Camus continua a tirarmi – guarda
Aspetta!
No!
Ma
che vuoi Camus! - spazientito dal suo comportamento, mi volto di
scatto rischiando di rompergli il naso
Guarda
dentro al locale
Comincio
ad osservare verso la direzione indicata dal francese, e rimango
senza parole. In uno dei tavoli al centro della sala vedo Saga,
vestito come un modello di Armani, seduto al tavolo con una ragazza
conciata come la damina delle torte nuziali. Sembrano civettare,
felice e ignari della tragedia che si sta consumando nelle vie
intorno al locale. Come un panzer a cui è stato tolto il
freno, mi precipito all'interno, seguito a ruota da Camus e guadagno
in un baleno il centro della sala. Alla mia vista Saga comincia ad
osservarsi intorno con sguardo colpevole e, prima che lo possa
raggiungere, guadagna velocemente la porta del bagno. Dopo averlo
seguito, ci ritroviamo nella toilette per signore, dove, fra le grida
e le borsettate di alcune signore, riesco ad afferrare il nostro
allenatore e a trascinarlo in un angolo appartato, nel quale veniamo
raggiunti da Camus
Allora?
Cosa?
Non
prenderci per i fondelli … ci devi una spiegazione!
Non
so di cosa stai parlando Milo … come mai non siete agli
allenamenti?
Perchè
la tua versione folle sta cercando di sopprimere Mu, rincorrendolo
con un fucile ad aria compressa
COSA?
…. Oddio … dobbiamo fermarlo – Saga prova a
svincolarsi da noi, ma Camus lo blocca
Prima
ci dici chi è quel pazzo
Dopo
… ora dobbiamo salvare Mu e tutti quelli che gli tagliano la
strada
Prima
ci dici chi è
Uff
… E va bene … ma se Mu muore ce lo avrete voi sulla
coscienza – entrambi annuiamo – è mio fratello
Fratello?
- io e Camus domandiamo all'unisono
Si
.. gemello
Gemello?
- sembriamo un coro per come riusciamo ad imbeccare le stesse
domande simultaneamente
Si
… è un ex marines
Ecco
… appunto … ci era venuto un leggero dubbio ….
perchè ti ha sostituito? - domando io
E
perchè è un ex? - domanda l'altra parte del coro
Mi
ha sostituito perchè io avevo da fare
Con
la bomboniera là fuori?
Il
suo nome è Saori – Saga mi fulmina con lo sguardo –
e si … dovevo uscire con lei
Perchè?
Che
domande … perchè mi piace
No
… la domanda è perchè non potevi uscirci in
altri giorni
Perchè
è fidanzata con un altro – Camus risponde per Saga che
sospira
Il
tuo intuito è micidiale Camus …. il fatto è che
… lei è … si … è già
fidanzata
Con
chi?
Ma
che ti importa Camus! Dobbiamo salvare Mu … fidatevi …
mio fratello è pericoloso ….
Perchè?
- Mi intrometto nella conversazione
Vedete
… lui era un marines eccezionale … solo che …
durante un'esercitazione è caduto da un carro armato e ha
battuto la testa … ha avuto una leggera commozione cerebrale
che ogni tanto lo fa “svalvolare” – Io e Camus lo
guardiamo sconvolti – si .. ma nella maggior parte del tempo è
lucido …
Ma
come hai potuto? E tutto per una donna?
Non
è solo per quello …. credetemi … è una
vera pena vederlo buttato sul divano senza uno scopo … ho
pensato che magari poteva essere utile … in fondo è
merito anche suo se abbiamo migliorato la nostra posizione
Tuo
fratello è pazzo – dice Camus
Completamente
Pazzo – aggiungo io
Avete
ragione …. ma ora andiamo … ne parleremo poi
Acconsentiamo
alla richiesta di Saga e usciamo dai bagni per trovare seduto,
accanto alla bomboniera, un Aioria sorridente e gioviale. Mi avvicino
come un'aquila, domandandomi cosa abbia questa ragazza, che
oltretutto non mi sembra neanche particolarmente bella, per attirare
tutti i maschi che le capitano a tiro:
Ma
che diavolo stai facendo Aioria? Non pensi a Marin?
Continuamente
… ma che domande mi fai? - Aioria mi guarda perplesso, ma
incrociando lo sguardo di Camus intuisce il significato della mia
domanda – ah … ma no … tranquilli … lei è
la fidanzata di mio fratello
Io
e Camus ci giriamo verso Saga, che per tutta risposta gira la testa
dalla parte opposta, mentre la ragazza di Aiorios diventa paonazza in
volto. Aioria, osservando la situazione, anche se con un po' di
ritardo, riesce a capire ciò che sta succedendo e alzandosi di
scatto, comincia a rigettare tutto d'un fiato
Tu
… sei uscita con Saga? E Aioros lo sa? E da quando? Non è
che ci sei andata a letto? E chi è quel folle che sta
inseguendo Mu?
Io
… ti prego Aioria non dire nulla a tuo fratello – la
bomboniera comincia a scongiurare il nostro amico con i lacrimoni
agli occhi – si … sono uscita con Saga, ma ti assicuro
che non c'e' stato nulla tra di noi
Ma
cosa diavolo stai dicendo? - Saga la guarda perplesso
Oh
… avanti Saga … cosa vuoi che gli dica? E' sempre suo
fratello
Digli
la verità
Uff
… e va bene … il fatto è che tra me e tuo
fratello le cose non vanno più … lui è troppo
buono … veramente troppo … e io mi sento soffocare
E
questo glielo hai detto? E gli hai detto che esci con lui? E tu Saga
come puoi? - Saga fa spallucce – ah già .. tu mio
fratello lo odi
Si
è vero … lo odio .. ma non è che l'ho fatto
apposta … non lo sapevo che era fidanzata con lui quando mi
sono innamorato
Oh
caro – Saori sbatte le sue ciglia e io e Camus ci guardiamo
sempre più allibiti – e comunque Aioria non dire nulla
ad Aioros, lo farò io, dopo la fine del campionato. Sai
quanto ci tiene a queste cose e non voglio che si distragga
Ma
che carina – è la risposta sarcastica di Aioria
Grazie
… io gli voglio sempre bene, sai? - Evidentemente la
bomboniera non capisce quando uno scherza
Ehm
… scusatemi … forse è il caso che riportiamo
l'attenzione sul povero Mu
Hai
ragione Camus … avanti andiamo a cercare Kanon
Chi
è Kanon? - Aioria ci guarda perplesso
Suo
fratello gemello … poi ti spieghiamo … andiamo
Prima
di uscire dal locale, Aioria viene afferrato dalla bomboniera e alla
fine per farsi mollare le promette che cercherà di non dire
nulla al fratello, anche perchè, a detta sua vuole evitare che
Aioros uccida Saga: non sa che verrebbe squartato a sua volta dal
pazzo gemello. Alla fine riusciamo ad uscire e cominciamo la
disperata ricerca della versione folle del nostro allenatore e
dell'agnello sacrificale.
Ecco
il nuovo capitolo con il ritorno di Mister Hyde e questa volta anche
del Dr. Jeckyll. Piaciuta la sorpresa? Chissà se Mu
sopravviverà questa volta?
X
Diana924: la Cotilleur è dispiaciuta del tuo disappunto, ma ti
promette che riuscirà di nuovo a stupirti :-). Su Camus
ovviamente non dico nulla … anche questo prima o poi si
scoprirà.
X
JackoSaint: in effetti il comportamento di Bronte era, come dire, un
po' eccessivo. Chissà ora che succederà tra i due?
X
sagitta72: sulla Cotilleur hai perfettamente ragione, qualcosa dovrà
pur fare no? Ma Milo poverino non merita un'altra mattarellata, mica
è colpa sua se non capisce nulla
x
charm_strange: io ho i capelli castani, ma ho sempre sognato di
averli rossi, pertanto me li tingo di rosso :-))). Per quanto
riguarda le tue elucubrazioni su Milo, Bronte, Camus, Shaina …
wow … continua così ...intanto ti è piaciuto il
colpo di scena di Saga e la bomboniera?
Alla
fine, dopo tanto peregrinare, riusciamo a ritrovare Kanon. Il
fratello folle del nostro allenatore è riuscito a raggiungere
Mu alla stazione degli autobus, dove il povero ragazzo aveva tentato
di salire su uno di quei cosi che, attraversando il paese, ti portano
in luoghi sconosciuti. Per fortuna Al è arrivato in tempo per
scongiurare la tragedia e così, al nostro arrivo, troviamo Mu
piagnucolante in un angolo, consolato da una signora distinta che a
considerare dall'aspetto avrà forse la stessa età del
professor Doko e sicuramente la stessa altezza. Nella parte opposta
della sala, invece, vediamo Kanon legato ad una sedia, che è
stata bloccata a sua volta su una delle colonne portanti della
stazione, con vicino un Aldebaran sconvolto e con i vestiti
strappati. Alla vista di Saga, prende un colpo a tutti e tre. Mu,
urlando “è un invasione!!!” comincia a correre
come un disperato, mentre Al osserva i due uomini in duplice copia
leggermente confuso e spaesato. Aioria corre all'inseguimento di Mu,
mentre io aggiorno velocemente Al su quanto scoperto. Saga si
avvicina al fratello, che alla sua vista comincia a fissarsi
insistentemente le suole delle scarpe.
Che
cosa hai da dire?
Nulla
Nulla?
Per poco non uccidevi quel poveraccio … rimarrà
probabilmente traumatizzato per il resto della sua vita e tu non hai
nulla da dire?
Senti
fratello – Kanon alza la testa e punta gli occhi di fuoco sul
gemello – non è certo colpa mia se quello è un
incapace: era già Rain Man prima di conoscermi!
Non
è questo il punto!
Fandonie.
Io questi invertebrati li ho fatti brillare come stelle del
firmamento, questo è il punto!
D'accordo
.. lasciamo perdere … ne parleremo a casa
A
casa?
Si
… a casa
Non
mi denunci?
Io
no, non so gli altri – tutti, nessuno escluso, anche Mu
recuperato da Aioria, scuotiamo vigorosamente la testa
Ottimo,
mi prepari le lasagne?
Saga
osserva sbigottito il fratello, ma decide comunque di lasciar perdere
e dopo averlo slegato, tirandolo per un braccio, se ne va senza
aggiungere altro. Ammetto di rimanere un po' male del suo
comportamento. In fin dei conti ci deve delle scuse, se non altro per
averci fatto sopportare le angherie del fratello pazzo. In ogni caso,
Al e Aioria decidono di portare Mu all'ospedale, anche se, secondo
me, avrebbe più bisogno di una delle sue sedute con il
comitato di psicologi che si è arricchito sulle sue disgrazie.
Il risultato, comunque, è che alla fine ci ritroviamo
nuovamente io e Camus da soli.
Ehm
… ti andrebbe di bere una birra?
Non
vorrei rovinarti la piazza, farti vedere in giro da solo con un
omosessuale …
Avanti
smettila Camus, ti ho detto che mi dispiace …
Il
fatto è, Milo, che tu non hai capito il punto
E
se anche fosse? Sai come sono … non è colpa mia se non
arrivo alle cose – Camus, per la prima volta dopo tanto tempo,
torna a sorridermi – sono idiota … del resto non avrei
accettato l'insulso lavoro che mi ha rifilato tuo padre.
E
va bene, andiamo
Con
la tua moto? - Camus mi guarda perplesso
Hai
un altro mezzo per spostarti?
No
… però conosco un locale qui dietro.
E
va bene.
Ci
incamminiamo per la strada che costeggia la stazione, che viene
conosciuta da tutti come la via degli spogliarelli: non che sui
marciapiedi sia pieno di donne o uomini che fanno lo strip, ci
mancherebbe. Semplicemente, la strada è piena di locali dove
gli spettacoli sono tutti basati sullo striptease, per tutti i gusti.
Mentre aggiorno il mio amico su quanto accaduto nelle ultime
settimane, ci blocchiamo alla vista di Death Mask che esce da uno dei
pochi supermercati aperti a quest'ora della notte, con in mano una
bottiglia di latte fresco. Entrambi, senza indugiare, dopo averlo
rincorso, lo blocchiamo senza dargli il tempo di fuggire. Alla nostra
vista rimane stupito
Ehi
e voi cosa ci fate qui? Ah … ma certo … volete
rinverdire la vostra storia e avete pensato bene di venire a vedere
qualche spogliarello
Divertente
– sorrido forzatamente alla sua battuta – e tu cosa ci
fai qui?
Ci
vivo
E
il latte – Camus indica la bottiglia che il bastardo tenta di
nascondere
Lo
bevo
E
il biberon?
Che?
- Mi volto verso Camus, non riuscendo a capire di cosa diavolo stia
parlando. Death Mask fa lo stesso
Quale
biberon? Ma di cosa parli?
Di
quello che hai in tasca e che tenti di nascondere da quando ti sei
accorto di noi – Death Mask fa un ghigno strano
Uff
… e va bene … vi dirò tutto, ma giuro che se lo
racconterete in giro vi ammazzo – non so perchè, ma
riesco a credere senza problemi alle sue minacce
Il
bastardo, facendoci strada, ci fa entrare in uno dei locali della
via, molto stile Moulin Rouge. Ci accomodiamo nei camerini, pieni di
ragazze nude che ammiccano al nostro passaggio e salutano
calorosamente Death Mask. E' evidente, da quello che vediamo, che le
sue non sono solo chiacchiere: noi siamo degli idioti e lui è
un conquistatore. Arriviamo al camerino principale ed entriamo senza
bussare. Seduta, c'e' una che un tempo, nella sua gioventù,
doveva essere di una bellezza sconvolgente, mentre ora, vista l'età,
avrebbe un fascino discreto se non fosse ricoperta da un trucco
pesante che la fa assomigliare ad un clown del circo. In braccio
tiene una bambina che, a giudicare dal colore che ha assunto, sta
urlando da quasi un'ora
Ah
… finalmente sei arrivato … non fa altro che piangere
… e io devo andare in scena. Avanti prendi tua figlia
Sia
io che Camus rimaniamo visibilmente sconvolti, primo nello scoprire
che la bambina è figlia del bastardo e secondo nello scoprire
che la sua donna ha il doppio dei suoi anni e fa ancora la
spogliarellista. Mentre Death Mask, con maniere esperte prende la
bimba e, dopo averla fatta accomodare sulle sue ginocchia, comincia a
darle il latte, la matrona si alza ed esce dal camerino
Ah
cavoli Death … non sapevo che avessi una figlia
Non
lo sa nessuno
E
da quanto state insieme? - il bastardo mi guarda in maniera
perplessa
Assieme?
Si
.. tu e la matro … ehm … la signora
Idiota
… quella è mia madre
Tua
madre? - non so se ridere o disperare …. sarà peggio
che la matrona ultra cinquantenne e spogliarellista sia tua madre o
la tua fidanzata?
Si
.. mia madre .. e se provi a dire qualcosa ti faccio cadere tutti i
denti!
Dove
è la madre della bambina? - Camus, come al solito, riesce a
fare domande molto più intelligenti di me
Se
ne è andata. Si è fatta mettere incinta e quando ha
capito, quella battana, che non l'avrei sposata mi ha mollata la
ragazzina e se ne è andata
Capisco
… e tua madre …
La
tiene quando io ho da fare
Per
questo te ne vai sempre di corsa?
Si
… mia madre ha lo spettacolo finale – Death Mask
incontra il mio sguardo perplesso – so cosa stai pensando
idiota … se fosse per me lei non dovrebbe neanche metterci
piede in questo posto, ma dice che senza le sembrerebbe di essere
vecchia e allora la lascio fare
Questo
è il lavoro che ha sempre fatto?
Si
… sai … mia madre mi ha tirato su qui dentro …
ha fatto quello che ha potuto … non tutti hanno le tue
possibilità
Già
– il volto di Camus diventa cupo. So che a lui comincia a
pesare questa storia e cerco di stemperare la situazione
Beh
.. vedo che ci sai fare con la piccola
E'
il mio angelo – per la prima volta da quando lo conosco vedo
comparire un sorriso sincero sul volto del bastardo
Ti
faccio i miei complimenti... hai avuto coraggio a tenere la piccola
con te …
E'
mia figlia … non avrei mai potuto abbandonarla
Noi
ce ne andiamo – Camus si alza e apre la porta – se mai
avessi bisogno di qualcosa, di qualunque cosa ..
Io
non ho bisogno di niente e di nessuno
Lo
so, ma magari per tua figlia …
Ok
… ciao … se raccontate questa cosa …
Non
lo diremo a nessuno tranquillo.
Ce
ne andiamo senza aggiungere altro. Nessuno dei due ha più
voglia di andare in nessun locale, pertanto, mestamente, ce ne
torniamo a casa. Mai avrei pensato che un tipo come Death Mask
potesse essere padre. In questo, devo ammetterlo, ha dimostrato di
avere molta più maturità di me. Di fronte
all'appartamento troviamo la macchina di Bronte ad attenderci, con
Sebastian che sta aspettando fuori dal veicolo. Mi avvicino all'auto
dalla quale esce la rossa, mentre Camus rimette in moto la sua Ducati
per andarsene. Bronte richiama il fratello e lo invita a scendere dal
veicolo. Osservandola mi rendo conto che è sconvolta, anche se
non lo vuole dare a vedere. Camus le si avvicina senza dire nulla
Speravo
di trovarti qui, ma quella ragazza, Shaina mi ha detto che non vivi
più qui e non mi ha saputo dire dove eri. Ho pensato di
aspettare Milo per chiedergli di aiutarmi a trovarti
Che
cosa vuoi? - Il tono di Camus è freddo
E'
per la nonna
La
nonna? – al mio amico sfugge il casco dalle mani e il suo
volto sbianca improvvisamente – cosa ha la nonna?
Si
è sentita male … l'hanno portata all'ospedale
Bronte
comincia a piangere e senza nessun preavviso si butta tra le braccia
di Camus, stringendosi a lui. Il mio amico rimane immobile, fermo,
come se non avesse percepito le ultime parole.
Ecco
un nuovo capitolo, in cui si scopre finalmente perchè Death
Mask se ne va sempre di corsa :-). E ora cosa è successo alla
nonna di Camus?
X
Diana924: come vedi in questo capitolo ho risposto alla tua domanda
su Death Mask … piaciuto?
X
sagitta72: oddio, ma povera Saori .. .tutti con lei ...ebbene si ..
il povero Kanon ha le sue ragioni, ma che dire di quel poveraccio di
Mu? Vivo per miracolo e ancora più sconvolto?
X
Ai91: ehm … spiace .. .ma Mu è sopravvissuto …
ora bisognerà capire se anche la sua mente ha resistito
all'impatto :-)
x
JackoSaint: Mu è sopravvissuto, per ora. Tra Milo e Bronte
dovrete aspettare ancora un po' per sapere … e la bomboniera
non ispira proprio nessuno vero? ;-)
Capitolo 18 *** Capitolo XVIII - Non è un Paese per Vecchi ***
Capitolo
XVIII
Non
è un Paese per Vecchi
Durante
tutto il tragitto fino all'ospedale, Camus e Bronte non si scambiano
neanche una parola. Seduti sul sedile posteriore della macchina,
guardano fuori dai loro rispettivi finestrini, mentre io mi trovo nel
mezzo, con la voglia di consolare entrambi senza sapere cosa dire.
Non credevo che fossero così legati alla vecchia pazza, eppure
dalla loro reazione non si può negare che l'amore che provano
nei suoi confronti sia sincero. Dopo esserci informati alla
reception, ci ritroviamo al quinto piano dove la nonna è stata
ricoverata. All'apertura delle porte dell'ascensore, mi ritrovo di
fronte ad una folla di persone, neanche fossimo all'ultimo concerto
di Madonna. I genitori di Camus e Bronte ci corrono incontro, ma
invece di abbracciare i due ragazzi, mentre il padre assume un
espressione seria, la madre li apostrofa
Ma
dove eravate finiti? I vostri cugini sono qui da un'ora … e
se la nonna si fosse ripresa e non vi avesse trovato? Loro ne
avrebbero approfittato per screditarvi ai suoi occhi!
Camus
sfugge alla presa della madre, dirigendosi nell'angolo più
lontano, mentre Bronte viene afferrata da un gruppo di signore
distinte che, intuisco, essere le sorelle della madre. Mi accosto al
mio amico, in attesa degli eventi, o di un suo sfogo che non tarda ad
arrivare.
Sai
chi è questa gente?
Parenti?
Avvoltoi
- mi giro ad osservarlo, non l'ho mai visto così arrabbiato,
neanche il giorno della nostra discussione – figli, nipoti,
cognate, nuore … magari non si degnano di chiamarla, ne di
venirla a trovare da anni, ma sono tutti accorsi al suo capezzale …
solo per sincerarsi che muoia veramente.
Perchè
dici così?
Perchè
è la verità … magari mia nonna non è la
donna migliore di questo mondo – io aggiungerei della
galassia, ma visto il momento faccio finta di nulla – ma non
merita di essere trattata così
Ma
cosa vogliono?
I
suoi soldi
Cosa?
Mia
nonna tiene nelle sue mani tutto il patrimonio, concedendo ai
presenti solo le briciole sufficienti per vivere degnamente
Anche
con i tuoi?
Si,
anche con loro
E
il fatto che tuo padre sia a capo delle industrie?
Il
patrimonio di famiglia non sono le industrie, ma la fondazione
Ah
… e lei è …
A
capo della fondazione
E
tutti anelano al suo posto
Esatto
Capisco
Veniamo
interrotti dal sopraggiungere di un equipe di medici. Tutti i
presenti, ad eccezione di me, Camus e Bronte, si ammassano intorno ai
dottori, chiedendo informazioni sullo stato di salute. Uno dei medici
li allontana, chiedendo chi di loro risponda al nome di Camus. Il mio
amico fa un passo avanti, sotto lo sguardo carico di odio dei suoi
parenti: in questo momento ringrazio Dio di avermi fatto povero. Il
medico lo informa che la nonna vuole vederlo. Camus lo segue senza
dire nulla, ma prima di entrare nella stanza si volta ed invita sia
me che la rossa a seguirlo: non ce lo facciamo ripetere. Nella
stanza, piena di fiori, la vecchia donna sta riposando, russando in
una maniera indecente. Ci sediamo e attendiamo. Dopo pochi minuti,
emettendo un grugnito la nonna si sveglia e comincia ad osservarci
Avevo
detto che volevo vederti da solo
Bronte
era preoccupata per te
Beh
… due su 50 non è male
Anche
gli altri lo sono
Non
dire stupidagini, ragazzina …. e questo capellone?
E'
venuto con noi
Capisco
… hai fatto bene a farlo entrare, fuori lo avrebbero
sbranato.
Come
stai nonna? - la vecchia per un momento dismette l'espressione
arcigna, per regalare uno sguardo affettuoso in direzione della
nipote
Non
morirò oggi, nonostante quelli là fuori me la tirino
da un pezzo. Ti ho fatto chiamare Camus perchè non vivrò
in eterno e voglio una risposta da te. Non è più il
tempo dei giochi. - io guardo entrambi senza comprendere di cosa
diavolo stiano parlando
La
mia risposta la conosci
E
va bene …. sappi che sono molto delusa da te. A questo punto
dovrò scegliere qualcun altro per dirigere la fondazione –
mi si spalanca nuovamente la bocca al pensiero che Camus possa aver
rifiutato una carica così importante
Lo
farò io nonna – la bocca se potesse mi cadrebbe alle
parole di Bronte
Tu
ragazzina? Non essere sciocca .. non sei in grado
Ma
nonna! - negli occhi della rossa si accende un fuoco
Non
riesci neanche ad andare d'accordo con tuo fratello, come pensi di
riuscire a controllare un impero finanziario?
Non
è giusto
La
vita è ingiusta cara … la scocciatura, ora, è
che mi toccherà vivere per altri 50 anni prima di trovare
qualcuno decente che mi sostituisca – sul volto di Camus
compare un ghigno divertito, ma prima che qualcuno possa dire altro,
nella stanza irrompe come una furia Shaina – e ora questa chi
è?
Una
mia amica – la calma che il mio amico mostra è
veramente impressionante, ho la sensazione di essere lo spettatore
ignaro di una partita a scacchi, ma cerco di non perdermi neanche
una mossa
Una
tua amica … mmh … è la prima volta che ne vedo
una. Come ti chiami? - la vecchia comincia a scrutare Shaina;
poveraccia, anche a lei toccheranno le domande assurde
Il
mio nome è Shaina
Perchè
sei qui?
Ho
saputo che stavate male … e volevo sapere …
Se
ero morta?
Cosa?
No … volevo sincerarmi che stesse bene
Carino
per una che non hai mai visto … quanta solerzia
Io
…
Lasciala
stare … lei non c'entra nulla
Dici?
Lo vedremo. Dimmi cara … sei una di quelle che anelano al
patrimonio di mio nipote?
Cosa?
- io, Bronte e Shaina guardiamo la vecchia un po' perplessi .. è
evidente che neanche lei conosce i gusti sessuali del nipote, mentre
Camus guarda assorto la mia vicina di casa
Sappi
mia cara che la prima cosa che farò uscendo di qui sarà
quella di diseredare il mio caro nipote
Fantastico!
- la risposta di Shaina spiazza tutti
Come
prego?
E'
fantastico … almeno non avrò più problemi a
relazionarmi con lui … il fatto che sia ricco sfondato mi
impedisce di comportarmi come vorrei con lui e se lei lo disereda
non avrò più questo problema
Pensi
di convincermi con questa commedia, ragazzina? – sul volto
della nonna compare un espressione crudele – hai capito male
A
me non interessa cosa pensa lei. Quello che conta è cosa
pensa suo nipote … ed in ogni caso non sono i suoi soldi che
lo rendono speciale
Speciale?
Si
.. speciale … non so se se ne è accorta, troppo
intenta a dormire sopra i suoi miliardi, ma suo nipote è un
ragazzo speciale … e se solo potessi io …
Shaina
senza concludere la frase se ne va, lasciando tutti i presenti senza
parole. Solo la vecchia alla fine pronuncia il suo giudizio
Mi
piace quella ragazza. Magari nomino lei come mio successore. Avrebbe
gli attributi per tenere testa a tutte quelle amebe dei miei parenti
… compreso te caro Camus. E ora fuori! Voglio riposare e voi
mi disturbate
Eseguiamo
senza fiatare i suoi ordini, per ritrovarci all'uscita della stanza
assaliti da un orda di parenti serpenti: ringrazio il cielo che mia
madre mi abbia fatto figlio unico. Tutti, nessuno escluso, vogliono
sapere se la vecchia sopravviverà e perchè fra tanti
nipoti, solo a Camus è stato concesso di vederla. Il mio amico
riesce ad evitare tutti e a trascinare me e sua sorella fuori da
quella mandria impazzita. All'uscita dell'ospedale, molla la presa
sulla sorella e mi chiede di riaccompagnarla a casa.
E
tu cosa fai?
Torno
da mia nonna
Anche
io rimango – Bronte lo guarda con occhi minacciosi
Tu
vai a riposarti … mi darai il cambio questa notte
E
perchè dovrei seguire il tuo volere?
Primo
perchè non voglio che la nonna rimanga da sola. Secondo
perchè domani avremo una partita importante di pallanuoto.
A
me non …
...frega
nulla … immagino … però penso che ti
interessino le tue prove per lo spettacolo di danza – Bronte
rimane stupita alle parole del fratello – bene … allora
tu aiuterai me e io aiuterò te ed entrambi ci prodigheremo
per non lasciare la nonna da sola
Scusate
… ma perchè non volete lasciarla da sola? Ormai è
fuori pericolo - entrambi mi guardano perplessi, ma è Bronte
che mi risponde
Semplice
… non possiamo permettere che uno dei nostri parenti la
faccia fuori
Scherzate
vero?
Affatto,
e ora accompagnala a casa, per favore
Non
ho bisogno della dama di compagnia
Prima
che ricominci la diatriba tra fratelli, decido di trascinare via la
rossa e dopo averla spinta in macchina, mi siedo accanto a lei. Dopo
una decina di minuti di perfetto mutismo, Bronte, inaspettatamente si
avvicina a me e comincia a baciarmi. Io, da perfetto idiota quale
sono, la lascio fare e dopo poco ci ritroviamo sdraiati sul sedile
posteriore, mentre Sebastian, imperscrutabilmente continua a guidare
la macchina: chissà quante ne avrà viste in vita sua da
quello specchietto retrovisore. Rinsavendo dopo poco, al pensiero di
cosa potrebbe dirmi Camus e soprattutto di cosa potrebbe farmi la
vecchia megera, mi separo da Bronte a malincuore e lei per tutta
risposta mi da un calcio, chiudendosi poi in un mutismo disarmante.
Lasciata
la rossa a casa dei suoi, torno in ospedale per sincerarmi delle
condizioni di Camus e della nonna. Osservando il mio amico dalla
porta, intuisco il grande affetto che lo lega alla sua parente:
nonostante la nonna stia dormendo, lui continua ad accarezzarle la
testa. Quando si avvede della mia presenza, esce dalla stanza per
raggiungermi.
Come
mai sei tornato?
Volevo
vedere se ti serviva qualcosa
No
… sto bene .. non ho bisogno di nulla
Ok
…
…
Mia
sorella?
L'ho
riaccompagnata … senti Camus … perchè non
ritorni da me?
Da
te?
Si
…. sarebbe più comodo per te …. e io sarei più
felice … sento la tua mancanza
Attento
Milo … potresti comprometterti e io potrei fraintenderti
Smettila
… ci tengo alla tua amicizia e so che non mi ferirai mai …
tu sei migliore di me
Milo
Io
… mi dispiace di averti deluso … come amico non valgo
un granchè … ho subito creduto alle parole di Bronte,
senza darti la ben che minima fiducia …
Va
bene
Va
bene?
Si
va bene .. tornerò … almeno così se non
riuscirò a svegliarmi nei prossimi giorni, lo farai tu
Ok
… anche se a me generalmente è Aioria che mi sveglia-
sorrido alle sue parole, contento del fatto che nonostante il
fraintendimento la nostra amicizia riesca a sopravvivere
Vorrà
dire che Aioria avrà doppio lavoro
Già
Senti
Milo .. per quello che ti ha detto Bronte sul mio conto …
Shhh
… lascia perdere … non me ne frega nulla … sono
solo affari tuoi
Io
però vorrei dirti che …
Lascia
perdere
Camus
vorrebbe aggiungere qualcosa, ma la sua attenzione viene catturata da
un rumore proveniente dalla stanza della nonna. Perfettamente
coordinati, entriamo nella camera cercando di creare un effetto
sorpresa, ma quello che otteniamo sono le urla coordinate della nonna
di Camus e di Shaina
Ma
che volete farmi venire un infarto?
Nonna
… Shaina … ma che succede?
Ma
tu piuttosto che combini, ti sembra il modo di entrare nelle stanze
di ospedale? Tu e la spalla che ti porti dietro -
La
nonna è visibilmente alterata, ed io mi defilo
silenziosamente. Mi siedo alla fine del corridoio e attendo che Camus
esca dalla stanza. Dopo poco il mio amico fa capolino insieme a
Shaina: i due però non si avvedono della mia presenza, così
riesco ad ascoltare la loro conversazione
Perchè
sei tornata?
Ho
perso le chiavi di casa
Capisco
…. e le hai trovate?
Si
… si … le aveva tua nonna … non capisco però
come sia possibile. In ogni caso ora è meglio che vada –
Shaina si volta per fare ciò che ha detto, ma Camus la
blocca, trattenendola per un braccio
Senti
.. io .. ecco … volevo ringraziarti per le parole che hai
speso per me … so che ti sono costate molta fatica e …
ti assicuro che le ho apprezzate molto
Beh
.. si … è quello che penso … nonostante tutto
trovo che tu sia una persona speciale … ed è un vero
peccato che le cose stiano così …
Già
.. un vero peccato … d'altra parte, io non posso negare
quello che sono … anche se in questo momento lo desidererei
molto … io ..
Non
c'e' bisogno che aggiungi altro … ho capito benissimo …
non scomodarti ad accompagnarmi … ti saluto .. è
meglio che torni dentro ora
Io
… - Camus è visibilmente perplesso – si …
hai ragione. Ciao
Mentre
il mio amico rientra nella camera della nonna, Shaina si accorge di
me ed io comincio a guardarmi intorno, alla ricerca di una via di
fuga. Mentre sono convinto che, come al suo solito, mi raggiungerà
per malmenarmi, la ragazza si volta dalla parte opposta e si
allontana a grandi falcate. Stupito dal suo comportamento mi
precipito e riesco a fermarla prima che si dilegui
Ehi
… ma ora perchè te ne vai senza salutarmi? -
voltandola, vedo sul suo volto scorrere le lacrime e me ne stupisco
Avanti
su, prendimi pure in giro, la girondina delle cause perse, la
rivoluzionaria .. la donna di ferro che versa le lacrime come una
sciaquetta qualsiasi
Tu
… sei … innamorata di Camus!
Ah
… complimenti .. allora non sei ottuso come pensavo …
e ora mi lasci andare?
Ma
… perchè non …
cosa,
perchè non gliel'ho detto? Hai sentito quello che mi ha
detto, che non può cambiare quello che è; vuol dire
che avevi ragione tu ed io avevo torto … Camus è gay
sai
che non ne sono più così sicuro? - senza il minimo
preavviso Shaina mi molla un calcio – beh … e ora che
ho fatto?
Uffa,
sono stufa, se io dico bianco tu dici nero, se io dico nero tu dici
bianco ... ma che lo fai apposta?
No
... assolutamente no … è solo che non ci sto capendo
più nulla .. e lui è talmente ambiguo in questo …
stasera, ad esempio, ho avuto la netta impressione che volesse
baciarti
Si
.. e io sono la regina d'Inghilterra … è meglio che ci
metta una pietra sopra … e poi non è neanche il mio
tipo .. non sarà difficile dimenticarlo … sono i miei
ormoni che parlano … o forse il mio spirito da crocerossina …
me ne vado
Senza
dire altro Shaina si allontana lasciandomi come un cretino a pensare
a quello che è successo.
Ciao
a tutti, ecco il nuovo capitolo, che ha per titolo uno dei miei film
preferiti, con il fantastico Javier Bardem :-))) … per il
resto la situazione si fa sempre più contorta tra Camus, Milo
e Shaina. Ringrazio tutti quelli che continuano a leggere la storia,
e in particolare sagitta72, jackosaint, diana924 e charm_strange che
mi lasciano sempre delle recensioni carine e divertenti e alle quali
questa volta non rispondo per mancanza di tempo.
Capitolo 19 *** Capitolo XIX - Io So che Tu Sai che Io So ***
Capitolo
XIX
Io
So che Tu Sai che Io So
Dopo
gli ultimi avvenimenti, mi sembra quasi impossibile riuscire a
passare finalmente una serata in casa. Aioria si è levato
dalle scatole, andando a “pomiciare” con Marin
nell'appartamento accanto, mentre Camus è rimasto a fare la
sentinella a sua nonna. Ma, ovviamente, i miei desideri di riposo
vengono prontamente smontati dal suono del campanello. Con mio grande
orrore, all'apertura della porta, mi ritrovo davanti la rossa e
Aphrodite: mai avrei pensato di vedere a casa mia la grande promessa
delle danza. Ignorandomi completamente, quest'ultimo entra in casa e
comincia ad osservare tutto ciò che gli capita a tiro,
catalogando ogni singolo oggetto come “dozzinale” o “di
scarso valore”. Stufo delle sue osservazioni, chiedo ad
entrambi:
Cosa
ci fate qui?
La
tua partner ...
Io
e Bronte non stiamo insieme – la rossa mi fulmina all'istante
Ah
caro, lo immagino … una farfalla come lei non potrebbe mai
stare con un pachiderma come te … io intendevo partner nella
danza … e comunque era una sottile presa in giro
Allora
potresti sottilmente andartene fuori da casa mia?
Non
siamo qui per te …
Ah
no? E allora cosa volete?
Il
fratello di Bronte
Che?
- guardo la rossa sbigottito, mentre un'idea mi balena in testa –
non può essere!
Ebbene
si, la cara Bronte mi ha chiesto di dimostrare a te e ad una pazza
che risponde al nome di Scaina
Shaina
Fa
lo stesso … dicevo … di dimostrare che Camus è
omosessuale … visto che avete questo dubbio e visto che io
sono uno tra i massimi esperti, mi sacrificherò per voi
Ti
sacrificherai?
Si
certo …
Bronte
... ma sei impazzita?
Affatto
… e sono stanca che tu e quella squinternata dubitiate del
fatto che Camus sia gay. Oltretutto lo ha ammesso anche lui
Beh
.. non proprio … a me lui ha semplicemente detto che il tuo
ex ragazzo lo ha baciato
Quindi
è gay
No
Eh
cara, su questo mi tocca dare ragione a Elephant Man, un bacio
ricevuto non significa nulla; ma non preoccuparti, io sono qui per
fugare ogni dubbio
Sparite
Cosa?
Sparite,
prima che arrivi Camus voglio che spariate
Non
ci pensiamo proprio
O
si invece
Comincia
lo scontro tra di noi, o meglio tra me e Aphrodite, perchè
Bronte viene messa in mezzo e strattonata da noi due. Alla fine,
nell'esatto istante in cui sento le chiavi alla porta di casa, riesco
ad infilare i due dentro l'armadio della mia ex camera, ora camera di
Camus, ma vengo trascinato anche io all'interno. Lo spazio è
angusto e la posizione non è tra le migliori; mi ritrovo,
infatti, schiacciato a sandwich tra Aphrodite e Bronte. Non potendo
uscire, vista la pessima figura che ne farei nel dover raccontare
perchè sono finito dentro al mio armadio, decido mio malgrado
di rimanere con i due folli. Mentre tentiamo di capire chi è
entrato nell'appartamento, sento una mano toccarmi il sedere.
Chi
mi sta toccando?
Io,
caro – Aphrodite sfoggia la sua voce più suadente –
e ora capisco perchè Bulgacov si è incapricciato di te
Sospiro
pesantemente per far capire al mio vicino che non gradisco tutta
questa confidenza, ma per tutta risposta mi ritrovo ad essere
infastidito nelle vicinanze del mio compagno Fitz
Smettila
Aphrodite di toccarmi!
Caro,
io non sto facendo nulla
Fulmino
con lo sguardo Bronte che sorride divertita, ma il sorriso le muore
alla vista di suo fratello. La caratteristica principale del mio ex
armadio è che nel corso degli anni è stato terreno
fertile per le tarme, per cui, al momento, i buchi presenti nella
porta ci permettono di osservare tutto quello che accade nella stanza
da letto. Ciò che vediamo è il mio amico che si sta
spogliando per farsi presumibilmente una doccia. Sento Aphrodite
commentare “però … è veramente un gran
pezzo di ragazzo tuo fratello!” e la cosa, non so perchè,
mi infastidisce. Dopo essersi tolto la maglietta e prima di potersi
sfilare i pantaloni, Camus viene interrotto dal suono del campanello.
Dopo pochi minuti, in cui lui è andato ad aprire la porta e a
me è toccato ripulirmi dalla bava del mio vicino, sentiamo
Camus scusarsi per il suo stato. Successivamente, lo vediamo entrare
nella stanza per prendere la maglietta, mentre alle sue spalle
compare Shaina.
Scusami
per la mancanza … credevo che fosse il ragazzo delle pizze
Senti
Camus … io … ti devo dire una cosa – Camus si
volta perplesso con in mano la maglietta
Non
è niente di grave voglio sperare … hai una voce
terribile!
No
… almeno credo … non lo so …
Ti
ascolto
Lo
sguardo di Camus è veramente preoccupato. Quello che succede
però spiazza tutti, compreso il mio amico. Shaina dopo un po'
di indecisione, si butta al collo di Camus e comincia a baciarlo; il
mio amico, anche se visibilmente sorpreso, ricambia il gesto,
lasciandosi coinvolgere dalle effusioni della nostra vicina. Dopo
poco i due si separano, mentre sento le unghie di Bronte e Aphrodite
affossarmi la pelle.
Ma
cosa ti è preso?
So
che tra noi non può esserci nulla di più che
un'amicizia … ma io non ce la facevo più … sono
proprio una cretina …. uffa … sono veramente la
patrona delle cause perse – Camus afferra Shaina per i bracci
tentando di calmarla
Shaina
cerca di calmarti, io così non riesco a capire nulla …
Io
… ecco … ma come si fa ad innamorarsi di un
omosessuale?
Cosa?
- il mio amico molla le braccia di Shaina come se fossero infuocate
Io
.. tu mi piaci Camus … nonostante i tuoi soldi e la tua
natura mi piaci da impazzire … e sono una vera idiota
Anche
tu mi piaci Shaina – Camus le sorride divertito – e
aggiungerei anche molto …
Cosa?
- Shaina lo guarda sorpreso, ma senza poter aggiungere altro viene
presa da Camus che la bacia, per poi lasciarla dopo poco –
nonostante il fatto che ti piacciano gli uomini … io ti
piaccio?
Gli
uomini? - sul volto del mio amico inizialmente si dipinge la
sorpresa, ma poi viene preso da un moto di ilarità
incontrollato, gesto che innervosisce Shaina
Ma
perchè ridi?
Scusami
– il mio amico si asciuga le lacrime smettendo di ridere –
e così ti sei presa una sbandata per me, nonostante sia
convinta che io sia omosessuale?
Si
... e sinceramente non ci trovo nulla da ridere
Hai
ragione – Camus afferra la ragazza avvolgendola in un
abbraccio e comincia a baciarla prima sulla fronte, poi sugli occhi,
sul mento e sulle labbra – non c'è nulla da ridere …
solo … che a me non piacciono gli uomini
Cosa?
Ma sei … sicuro?
Sicurissimo
… non so se magari in futuro possa cambiare idea – il
mio amico si fa pensieroso – magari un giorno … - poi
sfoggia uno dei suoi sorrisi migliori – ma al momento no
Ma
Milo mi ha detto …
Milo
è un idiota …
Ma
tu l'altra sera hai detto che non potevi cancellare quello che sei …
Io
mi riferivo ai miei soldi, che so che ti disturbano
Ma
…
Senti
Shaina, punto primo, non sono gay, punto secondo, anche tu mi piaci
da impazzire
Shaina
a quelle parole, dopo un momento di smarrimento, spinge Camus sul
letto e gli salta sopra, impedendogli qualsiasi movimento. Tra le
risate del mio amico, comincia l'esplorazione del suo corpo, mentre
lui, dopo poco, recuperando la situazione, comincia a privare la
ragazza dei suoi vestiti. Io vorrei possedere il dono del
teletrasporto, per andare direttamente in un altro posto, senza
essere visto, come l'equipaggio dell'Enterprise; vorrei possedere una
radiolina che mi permetta di richiedere a Scotty di essere riportato
a bordo, o comunque lontano da qui. Bronte è visibilmente
sconvolta dalla scena che vediamo davanti a noi, mentre Aphrodite
sembra semplicemente schifato. Un movimento inavvertito della rossa
fa cadere una stampella e attira l'attenzione di Shaina, che si tira
su, osservandosi intorno
Che
c'e'? - Camus si mette seduto su a sua volta e comincia ad
accarezzarle i capelli – hai cambiato idea? Non sei convinta
di quello che ti ho detto?
Non
hai sentito anche tu?
Cosa?
Un
rumore …
Io
non ho sentito nulla e non accampare scuse- Shaina sorride alle sue
parole – ti desidero e non ti permetterò di mollarmi
proprio ora
Se
sono riuscita a superare il fatto che tu sia ricco e omosessuale,
non ho bisogno di altre scuse e sono io che non ti mollerò!
In
ogni caso giusto per tranquillizzarti … sono stato
diseredato e non sono mai stato con un uomo in vita mia
Le
parole di Camus spingono Bronte a dare un pugno al muro, con il
risultato di ottenere l'attenzione di entrambi. Il mio amico, con un
movimento veloce, scende dal letto e spalanca la porta dell'armadio,
trovandoci in una delle situazioni più imbarazzanti della mia
vita: io in mezzo ai due come un hamburger fra due fette di pane - il
che è tutto dire. Tutti e tre usciamo dallo stanzino senza
dire nulla. Mentre Shaina indossa la maglietta di Camus per coprire
le sue grazie, il mio amico, ignorando me e Aphrodite, si rivolge
direttamente alla sorella:
E
ora cosa vuoi? Ti metti pure a spiare quello che faccio?
Dimostrare
che sei un bugiardo … ecco cosa voglio
Prego?
Le
hai detto di non essere mai stato con un uomo, ma le tue sono solo
menzogne
Ehm
… cara …
Che
vuoi Aphrodite???
Mi
spiace doverti deludere, ma posso assicurarti che, da quello che ho
visto, tuo fratello è decisamente etero
Questo
posso assicurartelo anche io – Tutti ci giriamo verso Shaina e
Camus comincia a sorridere alle sue parole – uno che bacia le
donne come lui non può decisamente essere omo
Io
… - Bronte resta interdetta al fatto che il suo piano le se è
rivoltato contro – io ..
Voglio
una spiegazione
Vedi
Camus, lei voleva semplicemente dimostrare le sue convinzioni
Capisco
Milo, voleva dimostrare che io ero omosessuale
Già
e ha chiesto ad Aphrodite di provarci con te
Wow,
lusingato di aver scomodato un ballerino famoso come te, nonchè
uno degli uomini più belli sulla piazza
Oh
caro, figurati, posso assicurarti che ne sarebbe valsa la pena –
non riesco a credere che quell'idiota stia flirtando con Camus –
ora però è meglio che vada
Mentre
Aphrodite se ne va, il mio amico blocca Bronte, impedendole di
uscire.
Lasciami
Continui
a non credermi, vero?
Io
so quello che ho visto quel giorno
Si?
E cosa hai visto? Voi due potete rimanere – Camus, senza
guardarci, ci intima l'alt, mentre io e Shaina tentavamo di
dileguarci
Ti
ho visto baciare Christopher .. lo hai confermato anche a Milo
Veramente
a Milo ho detto che è lui che mi ha baciato
Fa
lo stesso
No,
affatto, è stato lui a baciarmi, non io, è diverso e
sai pechè l'ha fatto? - al diniego della rossa Camus
prosegue – l'ha fatto perchè probabilmente sapeva che
stavi guardando
Io
non capisco
Me
la voleva far pagare
Pagare?
Per cosa?
Per
averlo allontanato da te
Cosa?
- Io, Bronte e Shaina lo guardiamo perplessi
Si,
la mia colpa, se di colpa si può parlare, è stata
quella di usare ogni mezzo per tenerlo lontano da te.
Perchè?
Io lo amavo
Lo
so, ma lui no, lui voleva solo i tuoi soldi
Come
fai ad esserne sicuro?
Lascia
perdere
No,
dimmelo, come fai?
Perchè,
prima di provarci con te, ci ha provato con me
Cosa?
Vuoi
dire che era veramente omosessuale? - Camus mi fa cenno di si con la
testa, mentre Bronte si accascia sul letto.
Vuoi
dire che io ti odiato nell'ultimo anno … solo per …
no, io non ti credo … non ti credo Camus!
E
allora sei una cretina! - come al solito Shaina sfoggia la sua
solita eleganza
Cosa?
Io
conosco da poco Camus, ma so che qualsiasi cosa fa lo fa per il bene
degli altri e tu sei sua sorella, non puoi non credere alle sue
parole
Bronte
dopo poco annuisce con la testa e alzandosi abbraccia suo fratello.
Perdonami
… io … sono stata una stupida … avrei dovuto
avere più fiducia in te
Si
... avresti dovuto
Perdonami
– Bronte si stringe ancora più forte a lui, mentre io e
Shaina decidiamo di sparire per permettere ai due fratelli di
chiarirsi; ma le parole della rossa ci bloccano – no ...
aspetta Shaina
Se
vuoi fare a botte ancora con me possiamo …
No
... no … - Bronte si discosta dal fratello, spingendolo
addosso alla nostra vicina – io … vorrei solo che
proseguiste quello che abbiamo interrotto … io e Milo ci
leviamo dai piedi
Si
… noi ci leviamo dai piedi – sorrido impacciato e
guadagno la porta
Ok
Sono
le uniche parole che escono dalla bocca di Shaina, mentre Camus
rimane in silenzio ad osservare la sorella. L'ultima cosa che vediamo
prima di chiudere la porta è Shaina avvicinarsi a Camus e
ricominciare a baciarlo.
Ciao
a tutti, ecco il nuovo capitolo in cui, finalmente direi, si
capiscono i gusti di Camus: sorpresi? Nei prossimi si chiariranno
molte altre cose … ormai manca poco alla fine della storia
:-).
x
JackoSaint: eh … so di avervi dato una delusione con questo
capitolo, ma ovviamente, Camus è etero ed innamorato di
Shaina. Questo magari l'aiuterà ad entrare nella famiglia e
diventare l'erede della nonna?
X
charm_strange: complimenti per l'analisi del capitolo … ci hai
preso su tutta la linea … soprattutto su Shaina e Camus …
e alla fine anche se Milo non fa parlare nessuno abbiamo scoperto
tutto sul nostro Camus :-)))
x
diana924: eh … la nonna è un mito … nei prossimi
farà faville … per lo spettacolo di danza dovrai
aspettare invece un paio di capitoli … prima ci sarà la
grande sfida di pallanuoto ;-)
Capitolo 20 *** Capitolo XX - Fuga per la Vittoria ***
Capitolo
XX
Fuga
per la Vittoria
Eccoci
qui, la squadra più scassata del campionato, l'armata
Brancaleone della pallanuoto sta per giocarsi la partita della vita.
Secondi in classifica, miracolosamente secondi, aggiungerei, stiamo
per giocarci il primato con la prima, la squadra dei record, dei
Golden Boy; quella che ci ha umiliato e deriso per anni. Mancano 10
minuti all'inizio dell'incontro e ci ritroviamo negli spogliatoi per
l'ultimo briefing. La tensione si taglia con il coltello; questa
volta come allenatore non solo ci tocca sciropparci Saga, ma anche la
sua versione folle: Kanon ha insistito per essere presente e
incoraggiarci. Più che altro ci sta terrorizzando …
ormai Mu al solo vedere una ciocca dei suoi capelli comincia a
boccheggiare, manco fosse un pesce rosso a cui hanno tolto l'acqua,
mentre Saga cerca di infonderci sicurezza e coraggio. Siamo tutti
tesi, ma convinti delle nostre possibilità: non saremo mai dei
campioni, ma ci rendiamo conto che nonostante tutto questa volta
possiamo giocarcela veramente. Ci apprestiamo ad entrare in piscina;
per farlo dobbiamo passare per un corridoio, nel quale veniamo
affiancati dai nostri avversari. I loro volti sono sereni e
rilassati, oserei dire, strafottenti. Ikki, all'uscita dal tunnel
lancia baci alle sue personali supporter, mentre Aioros fa
l'occhiolino alla sua bomboniera. La quale, senza farsi accorgere dal
fratello di Aioria sussurra un in bocca al lupo al nostro allenatore.
E' il principio della fine. Il mio coinquilino perdendo le staffe
sibila fra i denti un “ipocrita!” a Saga, mentre Kanon
prendendolo per il collo e attaccandolo al muro gli urla “bastardo,
come ti permetti di insultare il tuo allenatore?”. Aioros,
sentendosi in dovere di difendere il fratello, strattona Kanon, il
quale girandosi gli molla un pugno. Tutti i ragazzi della squadra
avversaria attaccano il fratello del nostro allenatore, il quale si
butta nella mischia per aiutarlo. A onor del vero, noi sette ce ne
rimarremmo volentieri fuori dalla baraonda, ma ne veniamo trascinati
dentro, quando Seiya, dimenandosi come un forsennato da
inavvertitamente un pugno a Camus, facendolo cadere in acqua. A
questo punto succede il finimondo. Death Mask si attacca come un
mastino al polpaccio di Shiryu, mentre io restituisco il pugno a
Seiya. Aldebaran prende sotto braccio Hyoga e lo scaraventa in acqua,
ma viene spintonato da Ikki con il risultato che finiscono entrambi,
avvinghiati in piscina. Shun tenta di colpire Shura, ma andando a
vuoto becca Mu che frana addosso a me. Shura, nel tentativo di
buttare in acqua Shun, inavvertitamente fa cadere Marin che nel
frattempo era scesa per tentare di mettere pace fra i litiganti.
Aioria si accapiglia con Shura rimproverandogli di aver fatto bagnare
la sua ragazza, mentre Aioros e Kanon, avvinghiati come due lottatori
di sumo si buttano in acqua potandosi dietro la bomboniera –
disperata per il disfacimento dell'acconciatura – e Saga.
Mentre aiuto Camus ad uscire dall'acqua, Hyoga tenta di trascinarlo
dentro, ma io con una spinta riesco ad impedirglielo; Seiya tenta di
colpire nuovamente Camus, ma viene fermato dal calcio di Shaina che
lo colpisce nel punto più prezioso per un ragazzo: non vorrei
essere al suo posto in questo momento. Lui le apostrofa un “ma
che sei matta! E perchè ti intrometti”, non sa a cosa va
incontro; Shaina gli molla un destro in viso che lo fa barcollare
urlandogli “questo è per averci provato con me la sera
della festa!”, seguito da un altro calcio che lo fa finire in
acqua al quale fa seguire le seguenti parole “e questo è
per aver tentato di colpire Camus, idiota!!”. Guardandomi
intorno, mi rendo conto che tutti coloro che dovevano partecipare
alla partita, più qualche ospite, sono finiti in piscina –
io sono di fatto l'unico sopravvissuto. Guardo l'arbitro decretare
l'impossibilità di proseguire la partita. La situazione a
questo punto precipita ulteriormente. Kanon esce dall'acqua e tenta
di strangolare l'arbitro gridandogli che non può sospendere
l'incontro per un piccolo tafferuglio. Mentre io e Camus tentiamo di
calmarlo, Saga cerca di staccarlo dal collo del giudice di gara, me
viene colpito involontariamente dal fratello, finendo a terra. Saori
corre da lui chiedendogli se è tutto a posto, mentre Aioros le
si avvicina domandandogli il perchè di tanto interesse. Kanon
tra un morso e uno scappellotto al povero malcapitato che ha pensato
di non far giocare l'incontro, gli grida fra il serio e il faceto
“perchè brutto idiota la tua meringhetta se la fa con il
mio caro fratello”, a quelle parole Airos si avventa su Kanon,
me e Camus, seguito da tutti i suoi ragazzi. Nel marasma generale che
segue l'unica cosa che riesco a ricordare sono i piedi di Ikki che
passeggiano sulla mia schiena, e il sedere di Al che sprofonda sulla
mia faccia: dopo il nulla. Mi risveglio all'ospedale, sdraiato su una
delle panchine della sala di attesa con una borsa del ghiaccio tenuta
sull'occhio destro. Alzandomi e guardandomi intorno vedo gente
sdraiata e seduta con varie bende e fasciature distribuita per tutta
la sala d'attesa. Cerco di focalizzare dove si trovino i miei amici.
Il primo che riconosco è Camus che è seduto all'angolo
opposto della sala, ha la testa reclinata all'indietro, la maglietta
completamente sporca di sangue e accanto c'e' Shaina che gli tiene
sul naso una borsa del ghiaccio. Accanto a lui ci sono Aioria con
entrambe le mani fasciate e Marin, bagnata ma apparentemente illesa.
Mi avvicino a loro; Camus tenta di alzare la faccia, ma Shaina lo
rispinge con poca delicatezza all'indietro.
Ehi
Camus, ma come hai fatto a ridurti così?
Shura
lo ha colpito con una mazza da baseball
Una
mazza da baseball?
Si
… stava tentando di colpire Kanon che stava dando di matto,
ma quello si è abbassato e lui ha colpito Camus
E
tu Aioria?
Ah
niente di che … Seiya e Shiryu si sono attaccati alle mie
mani e si sono staccati solo quando li ho sbattuti entrambi sul muro
Beh
… allora a me è andata meglio … credo di essere
svenuto dopo che Al si è seduto sulla mia faccia
Hai
proprio perso i sensi – Shaina ride della mia situazione
Già
… e gli altri?
Shura
e Al sono stati dimessi … avevano giusto qualche taglietto.
Death Mask se l'è data a gambe quando ha visto che la
situazione degenerava dicendo che aveva un impegno improrogabile –
io e Camus ci lanciamo un occhiata d'intesa, prima che Shaina
risdrai nuovamente la testa del mio amico – Mu è stato
portato dai genitori in un altro ospedale … magari in uno
psichiatrico .. non so
E
Kanon?
Kanon
è irrintracciabile
irrintracciabile?
Si
… hanno tentato di ricoverarlo nel reparto psichiatrico, ma
lui si è liberato ed è fuggito a gambe levate
E
quelli della squadra avversaria?
Sono
messi peggio di noi … tutti ricoverati … Seiya si è
rotto la gamba dopo la caduta in acqua dovuta a Shaina
Mica
è colpa mia se quell'idiota, per evitare di cadere in piscina
si è arpionato al trampolino – Shaina arrossisce,
mentre Camus comincia a ridere con il risultato di rischiare il
soffocamento ad opera della suddetta.
E
Aioros e Saga?
Sono
ancora in infermeria … a ecco Saga.
Ciao
ragazzi – Saga ha un aspetto orribile – come vanno le
cose?
Tu
come stai?
Abbastanza
bene … ma avrei bisogno di sedermi – si siede vicino a
Shaina – notizie di Kanon?
No
… non preoccuparti – Aioria seppur a fatica tenta di
consolarlo
Non
sono preoccupato. Tornerà …. almeno credo –
veniamo interrotti, dall'arrivo di Aioros che stranamente si siede
vicino a Saga. Aioria tenta di sincerarsi sulle condizioni del
fratello, che per tutta risposta lo tranquillizza con uno sbuffetto.
E
la bomboniera? - Shaina fa la domanda che tutti abbiamo in testa,
ricevendo in cambio una botta da Camus – che ho detto di male?
Nulla
… non preoccuparti … - Aioros corre in soccorso del
mio amico, prima che Shaina lo malmeni – se ne è andata
Andata?
Dopo tutto questo casino? - Aioria assume un espressione sconcertata
Beh
non proprio andata – Saga lancia un'occhiata ad Aioros
Si,
in effetti si trova su al terzo piano
A
che fare fratello?
A
prendersi cura di Seiya – tutti guardiamo Saga perplessi e
dubbiosi, il nostro allenatore sospira pesantemente, seguito a ruota
da Aioros – in effetti ci ha mollato entrambi per coronare il
suo sogno d'amore con Seiya. Ha detto che questa sera si è
resa conto che lui è l'uomo della sua vita
Che
ci avremo mai trovato in lei mi domando
E'
quello che mi domando anche io fratello … avete scatenato la
terza guerra mondiale per quella cretina … fosse bella poi!
Basta
.. non ne parliamo più … ormai è fatta
Parole
sante Saga – Aioros gli da una pacca sulla spalla – sai
che non sapevo che avevi un gemello?
Eh
eh … diciamo che non è una cosa da pubblicizzare
Ma
è fuori come un balcone! ...Aspetta un attimo … -
Aioros comincia a fissare il nostro allenatore – ti prego non
dirmi che è lui che mi ha picchiato il primo giorno di asilo
Ebbene
si – Saga comincia a ridere – finalmente mi posso
liberare di questo peso … ahahahahh …. il fatto è
che mia madre ci aveva iscritto entrambi lì, ma quando tu mi
hai rubato la merenda
Ma
io volevo solo fare a cambio … io odiavo lo yogurt e
impazzivo per il succo di frutta
Si
.. questo lo so … ma Kanon non ha apprezzato e per difendermi
è venuto a darti una lezione … mia madre lo ha fatto
trasferire il giorno successivo in un collegio e mi ha fatto
promettere di non dire nulla … ahahahah .. sai come è
.. mia madre si vergognava di avere un figlio debosciato come lui
Ho
capito …. ahahahaha … ho fatto la guerra per anni al
gemello sbagliato
Già
…
E
ora?
Che
vuoi dire?
La
partita? Che decideranno di fare?
Immagino
che verremo squalificati entrambi
Lo
penso anche io – Saga e Aioros guardano entrambi verso il muro
– beh … si potrebbe festeggiare
Ottimo
–
Io
e gli altri ci guardiamo sconvolti come se avessimo di fronte un
universo parallelo in cui il cielo è verde e il prato blu …
possibile che due che si sono fatti la guerra per anni possano
diventare di colpo amici? Mentre tentiamo di decidere cosa fare,
nella sala d'attesa entra una Bronte sconvolta e atterrita che corre
verso di noi. Camus alza il viso con il sangue che continua ad
uscirgli dal naso, ma questa volta Shaina lo lascia stare.
La
nonna … devi venire ...lei …
Che
cosa è successo?
I
medici … il tracciato piatto … dicono che è …
Morta?
Bronte
annuisce alle parole del fratello, il quale senza indugiare comincia
a correre per tutto l'ospedale, seguito a ruota da me, dalla rossa e
da Shaina. Prima di poter entrare nella stanza viene bloccato dai
parenti serpenti che lo apostrofano per la sua indelicatezza
nell'aver partecipato ad una rissa invece di passare il suo tempo
davanti al capezzale della nonna morente. Non riesco a sentire il
resto della conversazione, perchè vengono trascinato nella
stanza da Bronte, ritrovandomi di fronte il cadavere della vecchia e
il monitor che indica il tracciato completamente piatto, segno
inequivocabile che il cuore della signora si è fermato. Mentre
la rossa si affianca alla madre e scoppia a piangere, io vengo spinto
da una delle zie a distanza e mi accomodo su una delle poltrone
situate al lato del letto. Vagando con lo sguardo, scopro con orrore
che le dita della nonna di Camus stanno tamburellando. Facendo
scorrere i miei occhi sul corpo della vecchia ad un certo punto
incrocio il suo volto che girandosi impercettibilmente verso di me
comincia a fissarmi con gli occhi socchiusi; nel momento in cui la
vecchia mi fa l'occhiolino mi prende quasi un colpo. Osservando
meglio, realizzo che i fili del monitor sono staccati e che quindi il
tracciato piatto non si riferisce al suo cuore: la vecchia ha
inscenato la sua morte. All'ingresso di Camus, vorrei andare dal mio
amico per confessargli tutto, ma quello che accade mi fa desistere.
Una delle sorelle della madre, puntando un dito verso Camus lo
aggredisce verbalmente
Di
un po', come hai fatto a farti nominare presidente della fondazione?
- Camus anche se non lo da a vedere rimane visibilmente sorpreso
Impossibile
… come fai a dire una cosa del genere? Come ti permetti di
accusare mio figlio?
Perchè
ho visto il testamento
Ma
se è dal notaio … che ipocrita … ci sei andata
a letto per farti mostrare il documento!
Non
sono affari tuoi … ora starai gongolando per aver ottenuto
che il tuo prezioso figlio ha in mano tutto il patrimonio
Hai
voglia di scherzare? Mio figlio non si prende cura di me …
pechè dovrei gongolare?
Avanti
Camus, come hai fatto? -
Ora
tutti i parenti si avvicinano a lui, se continuano così il mio
amico non avrà solo il naso sanguinante, ma anche le ossa
rotte. Vicino a lui noto la presenza di shaina, che senza rendersene
conto si sta stringendo sempre di più al suo braccio. Anche
Camus si avvede della sua presenza e per la prima volta rimaniamo
entrambi stupiti nel vedere il terrore dipinto sul volto della
ragazza che non ha paura di nulla, non so se è questo o se è
il fastidio per avere intorno tutte quelle persone, ma una luce si
accende negli occhi del mio amico.
Io
non ho complottato nulla, ne tentato di raggirare la nonna. Mi aveva
proposto la presidenza un paio di mesi fa
Perchè
l'ha proposta a te, quando sono io che amministro le industrie?
Perchè
detesta il modo in cui lo fai
Cosa?
Si
… detesta la tua totale mancanza di onestà … mi
ha offerto la presidenza chiedendomi però di fare in modo di
estrometterti dal consiglio di amministrazione delle imprese …
ma io ho rifiutato .. sei pur sempre mio padre
Bravo
ragazzo!
Ma
è evidente che la nonna non mi ha ascoltato
Come
al solito … quella vecchia non ha mai ascoltato nessuno –
una delle cugine digrigna i denti … avrei paura di rimanere
solo in una stanza con lei .. anzi con tutti parenti di Camus
In
ogni caso a questo punto mi vedo costretto a fare quello che mi ha
chiesto .. tanto più che neanche io condivido il tuo modo di
agire
Bada
ragazzo … non mi sfidare – il padre di Camus si altera
visibilmente
Ma
chi ti credi di essere? - Tutte le sorelle della madre lo
apostrofano in malo modo, mentre il padre comincia a fissare Shaina
Aspetta
un momento … tu sei quella pazza che mi ha tirato la torta in
faccia
Si
– Shaina allontanandosi da Camus si mette di fronte al padre
con fare minaccioso – perchè? Le è piaciuta
tanto che ne vuole un'altra?
Io
ti faccio a pezzi ragazzina – il padre di Camus sta per
prendere per il collo Shaina, ma il mio amico interviene spingendo
la ragazza dietro le sue spalle
Lei
è con me … e nessuno … nessuno deve toccarla –
io, Bronte e Shaina lo guardiamo stupiti, quasi commossi, con questo
gesto semplice dimostra tutto l'affetto che prova per lei – io
sarò il nuovo presidente della fondazione … se volete
potete prendere tutti i provvedimenti che riterrete più
opportuni, non mi interessa e non ho paura di voi. Ed ora per favore
uscite dalla stanza … la nonna non merita di avere la
presenza di voi avvoltoi affianco.
Te
la faremo pagare ragazzino …
Camus
…. non mi sarei mai aspettata questo da te …
considerati escluso dal resto della famiglia … nessuno dei
suoi membri avrà più a che fare con te
Ti
sbagli mamma
Bronte?
Io
continuerò a stare con lui … e tu non puoi impedirmelo
Scordatelo
… tu sei minorenne
Non
più … anche se te ne sei dimenticata ...l'altro giorno
ho compiuto 18 anni e finalmente decido della mia vita …. io
voglio stare con Camus e voi dovete sparire!
Ma
come osi?
Tutti
si girano stupiti e sconvolti, sentendo dei rumori provenire dal
letto della vecchia. Quest'ultima si tira su come se nulla fosse e
sbadigliando domanda “quanto ho dormito?”; Camus intuendo
la verità comincia a sorridere, mentre le figlie della donna
corrono al suo capezzale per rimboccarle le coperte. La vecchia dopo
un po' chiede ai vari parenti di andarle a prendere le cose più
assurde, compresa una frittura di pesce. Alla fine nella stanza
rimaniamo solo noi quattro con la nonna
Ah
… questa sera sono ringiovanita di almeno 10 anni
Nonna
stai bene? - Bronte le si avvicina per sincerarsi delle sue
condizioni
Oh
si angelo mio … e sono così contenta che finalmente tu
e tuo fratello siate nuovamente uniti
Ma
… tu hai ascoltato tutto?
Tutto
…. e mi sono divertita un mondo
Come
puoi divertirti sapendo di avere dei mostri come parenti –
Bronte la guarda arrabbiata e perplessa
Perchè
ho due splendidi nipoti … non dubito che il patrimonio che
vostro nonno ha creato con tanto sacrificio con voi sarà in
ottime mani … so Camus che ti chiedo tanto … ma non ho
nessun altro di cui fidarmi e voglio morire in pace sapendo di aver
fatto il possibile – il mio amico annuisce alle sue parole –
comunque nipote mio .. voglio darti un consiglio
Ti
ascolto
Tienti
stretto l'indemoniata che è al tuo fianco – Shaina
arrossisce violentemente – avrai bisogno di qualcuno che ti
ama e che non abbia paura di rischiare per proteggerti
Lo
farò nonna – Camus guardando Shaina comincia a
sorridere – lo farò
E
ora vatti a far mettere dei tappi a quel naso … mi stai
imbrattando tutto il letto … e tu capellone
si
signora
Guarda
che non siamo nell'esercito
Si
Mi
piaci … se fossi più giovane di 10 anni ti sposerei
Ma
– rimango sconvolto alle sue parole
Comunque
volevo dirti di non abbandonare mai il mio Camus, avrà
bisogno di amici come te – sorrido alle sue parole – e
continua a rimanere lontano dalla mia Bronte
Nonna!
- la rossa diventa un tutt'uno con i suoi capelli
Lei
è troppo per te
Io
… rimarrò sempre amico di Camus, ma non le posso
promettere di non provarci con sua nipote
Cosa?
- Bronte rimane sorpresa, mentre Camus e la nonna sorridono
sicuramente
sarà troppo per me, ma sarei un vero idiota se non provassi a
far funzionare le cose
E
allora l'unica cosa che posso dirti è buona fortuna …
e ora levatevi dai piedi .. sono stanca e voglio dormire
Ecco
un altro capitolo delle avventure di Milo. Piaciuta la partita di
pallanuoto? Altri due capitoli e potremo mettere la parola fine a
questa storia strampalata. Nel prossimo si saprà se Milo avrà
una carriera come ballerino.
X
sagitta72: sei perdonatissima … ma ti pare? Comunque come
poteva Camus essere gay? Ormai abbiamo concordato nello
spartircelo!;-))
x
Diana924: Ebbene si, tutto il casino è scoppiato per il
fidanzato di Bronte … ma forse anche per la stupidità
del nostro Milo?
X
charm_strange: si si … le recensioni confermano che tu ci ha i
preso fin da subito :-)) … mi spiace però non aver
riportato in questo capitolo i due giocatori della squadra di Aiolos
… rimarrai nel dubbio. Per la danza, dovrai aspettare il
prossimo ;-).
Capitolo 21 *** Capitolo XXI - Prova a Prendermi ***
Capitolo
XXI
Prova
a Prendermi
Dopo
aver archiviato il campionato di pallanuoto (per la cronaca siamo
stati squalificati insieme alla squadra di Aioros), mi appresto a
fare la peggior figuraccia della mia vita: tra un paio di giorni si
svolgerà la prima dell'opera Romeo e Giulietta, di cui io sono
l'indegno protagonista. Nonostante tutte le lezioni supplementari a
cui sono stato costretto a sottopormi, l'unico risultato che ho
ottenuto è stato quello di non ruzzolare all'entrata in scena;
per il resto, uno che vendemmiava ero e uno che vendemmia sono: come
dice Madame Cotilleur, potrei arricchirmi producendo vino di qualità!
Oggi
ci sono le prove generali ed io sto aspettando pazientemente il mio
turno. Il maestro Bulgacov, nonostante l'orrore dello spettacolo, è
istericamente giulivo: secondo Aphrodite questa notte si consumerà
la mia iniziazione; a suo dire, ho solo due opzioni, che mi
condurranno entrambe verso lo stesso risultato: la prima è
cedere alle avances di Bulgacov, la seconda è farlo fuori; in
questo secondo caso finirò in prigione dove verrò
sodomizzato da tutti i detenuti, nel primo dovrò cedere le mie
virtù al folle. La seconda opzione non mi alletta, ma almeno
venderò cara la pelle. In attesa di iniziare, mi siedo su uno
degli scatoloni della scenografia e osservo Bronte, leggiadra come
una farfalla, piroettare per tutto il palco. Da quando si è
riconciliata con Camus è diventata – o meglio è
tornata a detta del fratello – ad essere una ragazza solare,
tranquilla e allegra. Anche con me ha assunto un comportamento più
lineare e attento. Seduto sugli scatoloni, osservo la farfalla e mi
dispero nel pensare che un pachiderma come me rovinerà forse
per sempre la sua carriera, se non i suoi piedi. E' così che
mi trova Kanon, pensieroso e depresso. Alla sua vista mi prende un
colpo ripensando alla baraonda che ha innescato l'ultima volta che ci
siamo visti. Aldebaran si affianca a me, guardingo e sospettoso; ma
Kanon questa volta sembra diverso, più calmo e tranquillo,
modesto nella sua postura.
Ciao
ragazzi
Ciao
… come mai da queste parti?
Io
… Saga mi ha spedito a fare il giro di tutti i partecipanti
alla partita di pallanuoto per fare le mie più sentite scuse
… ha detto che forse così eviterò di finire
nella clinica dei matti
Ah
…. - io e Al lo guardiamo perplessi, pensando che forse le
scuse questa volta non saranno sufficienti
Ecco
... dunque … ehm … mi spiace di avervi causato …
beh .. tutto quello che vi ho causato.
Ah
... ok … tranquillo – Al è molto imbarazzato
Si
... figurati … in fondo a noi non è che hai fatto
molto
Già
… la parte difficile me la sono tenuto per ultimo …
uff … mi toccherà scusarmi non solo con quell'idiota
dell'arbitro e con quell'imbecille di Aioros, ma pure con quella
ameba di Mu – dal tono della sua voce mi rendo conto che dopo
tutto non ha capito nulla – comunque … perchè
sei così abbacchiato Milo?
Io
… - tentato di confessare i miei problemi, mi blocco al
pensiero di cosa potrebbe fare Kanon per aiutarmi – niente …
ho solo un po' di mal di testa
Ah
ah ah ha … in realtà il ragazzo ha paura di dover
cedere la proprietà del suo fondo schiena – Aphrodite,
così poco provvidenziale, si infila nella conversazione
Cosa?
Sostanzialmente
dovrà cedere al ricatto di Bulgacov, andando a letto con lui,
per non rovinare la carriera della sua bella e la scuola di danza
della Cotilleur
Ma
… sta dicendo sul serio Milo?
Ah
ah ah … no .. cioè … questo è il piano
di Bulgacov .. ma no … non ho nessuna intenzione di cedere …
tranquillo ...ho tutto sotto controllo
Non
faccio a tempo a concludere la frase che Kanon, a grandi falcate e
travolgendo la metà del corpo di ballo, raggiunge Bulgacov e,
prendendolo per il bavero della camicia, lo attacca al muro. Il
maestro, sconcertato, non riesce ad emettere neanche un suono, mentre
tutti i ballerini rimangono pietrificati. Kanon, senza curarsi di
loro, si avvicina al volto di Bulgacov e comincia ad urlargli al suo
solito, sputacchiandolo
Senti
Baryshnikov dei poveri, io sono un amico di Milo, un caro amico!!
E
allora?
Allora?
So che lo stai importunando e questo non mi piace, non mi piace
AFFATTO! Sappi che se solo lo toccherai con un dito, anche per
sbaglio, io ti cercherò ovunque; non riuscirai a nasconderti
… da nessuna parte .. ti troverò ...posso assicurarti
che io trovo sempre tutto! TUTTO! E ti farò pentire di essere
venuto al mondo; mi sono spiegato? - Bulgacov annuisce – bene
… bravo
Kanon
lo molla, facendolo scivolare dal muro al pavimento e dopo avermi
salutato con un grugnito, se ne va. Tutti, nessuno escluso, ci
voltiamo ad osservare Bulgacov. So che le minacce di Kanon non mi
aiuteranno, con molta probabilità il maestro chiamerà
la polizia per denunciarlo e nessuna scusa al mondo questa volta lo
sottrarrà al medico dei matti: ammetto che la cosa un po' mi
dispiace, soprattutto perchè in fondo quel povero cristo ha
fatto tutto solo per aiutare me. Ma con nostra grande sorpresa,
Bulgacov si alza, “zompettando” felice e radioso e corre
a passo di danza verso di me. Abbracciandomi e baciandomi sulle
guance, non fa altro che ripetere “Fantastico! Stupendo! Che
uomo! Che uomo!” e dopo avermi mollato mi dice “Sono
innamorato! Innamorato!”, a questo punto le mie buone
intenzioni spariscono in un lampo: l'idea di essere perseguitato da
un uomo innamorato è troppo; così mi sento in dovere
di essere franco
Senta
Bulgacov io non sono gay e non sono innamorato di lei!
Ma
chi sta parlando di te! Come si chiama il tuo amico?
Kanon?
Kanon!
Che nome soave … soave … - io rimango sconvolto e
dubbioso – finalmente un uomo che mi domerà
Ehm
… guardi che non penso che …
Milo?
Si
Come
ballerino fai schifo, perdonami ma ti sostituirò!
Io
… - sono senza parole
Aphrodite?
Si
maestro – Aphrodite corre vicino a noi facendo un inchino a
Bulgacov – prenderai il posto di questo pachiderma
Si,
certo maestro
E
ora scusatemi … corro dal mio amore
Bulgacov
si allontana a passo di danza verso la direzione in cui è
uscito Kanon, mentre Aphrodite comincia a ridere come un matto e,
guardandomi con sguardo malizioso, mi sussurra “povero piccolo!
E' passata l'infatuazione e sei stato retrocesso a sguattero .. una
cenerentola all'inverso … ahahah!”, dopo di che fa una
piroetta per festeggiare il suo ritorno da protagonista, ma, senza
rendersi conto, si ritrova a cadere nella buca del suggeritore.
Urlando di dolore, viene soccorso da Al che lo tira fuori faticando …
e non poco. Viene adagiato sul palco, mentre irrompe sulla scena
madame Cotilleur, appena aggiornata delle novità da una delle
ballerine.
Oh
mio Dio … mio Dio .. Aphrodite .. caro … presto
chiamate un'ambulanza … lo spettacolo … il balletto …
sono rovinata .. e ora chi farà Romeo?
Beh
se vuole … - mi propongo, nonostante il mio odio per la danza
Ma
sei MATTO!!?!?! … Piuttosto chiamo l'uomo delle luci ….
ora che sono riuscita a liberarmi di te … non ho nessuna
intenzione di farti tornare!
Ehm
… se vuole … io – tutti ci voltiamo verso Al, la
Cotilleur sospira pesantemente
E
va bene .. almeno tu sai ballare … d'accordo .. Aldebaran
sarà il protagonista … avanti … c 'e' molto da
fare … presto portate Aphordite all'ospedale e su Bronte …
ricominciamo
Bronte,
prima di farsi condurre da Al al centro del palco, alza le spalle
regalandomi un sorriso consolatorio. Sono sollevato di non dover più
scimmiottare Romeo, ma al tempo stesso ammetto di essere un po'
deluso nel non poter sollevare la rossa durante lo spettacolo che
forse la renderà una star. Racimolo le mie poche cose e me ne
torno a casa: almeno potrò dormire finalmente nel mio letto.
Da quando Camus ha accettato di diventare presidente della
fondazione, la nonna lo ha precettato per tutto il giorno - 24 ore su
24, sette giorni su sette - obbligandolo a tornare nella reggia e
concedendogli solo un paio di ore d'aria al giorno da passare con
Shaina; quest'ultima, per la cronaca, è diventata la preferita
della vecchia: sfido io … a carattere si somigliano. L'assenza
di Camus mi ha permesso di reinpadronirmi del mio letto. Appena mi
sdraio, casco in un sonno profondo. Vengo risvegliato da qualcosa di
umido che si sta muovendo su tutto il corpo; con orrore salto,
cercando di colpire la cosa viscida, pensando alla remota possibilità
che una lumaca abbia deciso di esercitarsi per la maratona sul mio
corpo. Invece, con altrettanto orrore, mi rendo conto che la cosa
umida non è la lumaca, ma la lingua di Bronte. La ragazza
inginocchiandosi di fronte a me mi sorride maliziosamente
Ho
pensato che magari avevi bisogno di essere consolato, per via della
perdita della parte da protagonista
Hai
voglia di scherzare? Consolato? E' lo champagne che dovevi portare …
bisogna festeggiare
Si
.. mi sembra un'ottima idea ….festeggiare – Bronte si
avvicina tentando di baciarmi e facendo risvegliare il povero Fitz
Senti
rossa … a me non sembra una grande idea – Bronte si
discosta e mi guarda perplessa
Perchè?
Non ti piaccio?
Si
… mi piaci molto … ma non è questo
E'
per Camus?
Camus?
Pensi
che non possa approvare?
Perchè
non dovrebbe?
Non
lo so … magari gli potrebbe dar fastidio
Non
penso
E
allora se non è per lui, perchè?
Perchè
non mi va di essere il tuo gigolò
Cosa?
Ma cosa dici?
So
che hai voglia di provare e che non sei ancora riuscita a trovare
l'uomo adatto per te, ma io non me la sento di fare il cicisbeo ad
interim
Idiota
… - Bronte si avvicina e mi bacia lievemente – tu non
sei il mio gigolò … tu mi piaci veramente ….
Che?
Si,in
mezzo al marasma di uomini privi di qualsiasi virtù che mi
tocca frequentare, tu sei il mio faro nella nebbia e voglio stare
con te ... voglio che tu sia il primo con cui farò l'amore …
perchè tu mi piaci veramente
Non
me lo faccio ripetere e galvanizzato dalla reazione vitale di Fitz
che è pronto la fine dell'astinenza forzata con un ubriacatura
colossale, mostro a Bronte cosa significa fare l'amore con una
persona nella vita reale. Ammetto che la nostra prima volta non è
indimenticabile, ma confido nel fatto che ce ne saranno molte altre.
Alla fine di tutto ci addormentiamo con il sottofondo della musica
proveniente dall'appartamento accanto: Aioria e Marin stanno
ascoltando una marcia nuziale, sognando probabilmente il loro futuro
matrimonio.
Ciao
a tutti, ecco il penultimo capitolo, dove finalmente si scopre anche
che Milo non ballerà … sarebbe stato veramente troppo …
povero. Invece con Bronte è riuscito finalmente a chiarirsi.
Il prossimo è l'ultimo.
X
ashar: concordo perfettamente con te :-DD
x
diana924: ma toglimi una curiosità … le tue recensioni
le componi mentre leggi i capitoli? Sono così dettagliate …
x
sagitta72: eh … altro che 30 anni … per raggiungere
Milo in bellezza ci vuole un intervento chirurgico. Felice di sapere
che almeno qui Shaina ti piace … tosta al punto giusto vero?
X
charm_strange: posso dirti che nel prossimo capitolo risponderò
a tutte le domande che mi hai posto nella recensione … saprai
che fine faranno tutti … ma proprio tutti :-))
Ora
che sono passati un po' di anni, posso dire finalmente di essere
sopravvissuto alla mia prima giovinezza. Avere 20 anni non è
affatto semplice, sopratutto per chi come me ha avuto modo di
incontrare persone che hanno contribuito in tutta la loro varietà
e stramberia a rendere quell'attimo di vita assolutamente assurdo e
irripetibile.
Di
tutti mantengo un ricordo affettuoso e positivo, ma immagino che
questo sia normale: il tempo aiuta a mantenere i ricordi più
belli, provvedendo a cancellare dalla memoria quelli più
spiacevoli.
Nel
corso di questi anni molte cose sono cambiate: con qualcuno ho
mantenuto i contatti, di altri ho saputo cosa è accaduto solo
attraverso vie traverse.
Il
mio coinquilino Aioria, dopo anni di semi convivenza, è andato
a vivere in campagna, dopo essersi sposato con la sua rossa
preferita; ora lui e Marin allevano mucche e pecore insieme ai loro 5
figli – due maschi e 3 femmine, tutti somiglianti alla mamma,
per fortuna – lei è ancora bellissima, lui è
diventato un uomo grasso e fuori forma ... il leone si è
trasformato in ippopotamo ... ma giuro di non averlo mai visto così
felice.
Mu,
dopo anni di psicoterapia, una mattina di gennaio è uscito di
casa in vestaglia e pantofole di pelo, gridando al mondo che avrebbe
percorso la via che porta all'illuminazione: le ultime voci che ho
sentito su di lui lo davano disperso in qualche monte ai confini con
l'India a fare l'eremita; meglio! Bisogna ammettere che non era
portato per la vita di società. Shura, durante un appuntamento
al buio, organizzato dalla mamma di Camus, ha conosciuto una donna –
come se questo fosse possibile -forse più maniaca del pulito
di lui. Mi è stato raccontato con entusiasmo dal suddetto che,
dopo che aveva lucidato tutte le vettovaglie nelle quali avrebbero
dovuto mangiare, si è alzata ed è andata a lucidare
anche i piatti da portata dove avrebbero ricevuto il cibo, con grande
sdegno del cuoco e dei camerieri, che al grido di “E' uno
scandalo!” hanno preteso che i due fossero allontanati a vita
dal locale. Nonostante questo primo appuntamento, o forse grazie ad
esso, i due si sono sposati poco dopo e so da fonti certe che
chiunque vada a trovarli deve rinunciare alle sue scarpe ed indossare
delle imbarazzanti pattine che riceverà in omaggio alla fine
della visita.
Death
Mask è riuscito non solo a salvaguardare la dote di sua figlia
in tutti questi anni (sotto la sua custodia, sta percorrendo la
strada perfetta per raggiungere un successo sicuro), ma anche, cosa
ancora più assurda, a convincere la mamma a rinchiudersi in un
convento dove, dicono, insceni i suoi spettacoli solo per un
pubblico selezionato.
Aldebaran,
dopo il suo grande debutto nel Romeo e Giulietta di Bulgacov, dove ha
ottenuto un successo di critica e pubblico personale, ha abbandonato
la carriera di ballerino, constatando di non possedere le phisyc du
role, diventando in compenso uno dei coreografi più richiesti
sul mercato.
Kanon
dopo aver spedito in ospedale con entrambe le gambe rotte il maestro
Bulgacov, colpevole di avergli offerto se stesso per essere
sodomizzato, costretto dal fratello a portare le sue scuse al
suddetto, ha conosciuto Madame Cotilleur: è stato colpo di
fulmine. I due, dopo un paio d'ore, sono fuggiti a Las Vegas dove si
sono sposati; eppure nonostante tutto la coppia sembra funzionare,
come? Da quello che ho capito nelle poche volte che li ho visti
insieme, Madame sembra possedere delle capacità nascoste che
riescono a sfiancare il nostro marine di ferro: sarà merito
dei fumetti porno di cui è grande appassionata?
Saga,
felicemente single, allena una delle squadre più importanti
del campionato di football americano e nonostante l'affetto che prova
per l'intera squadra, ci ha intimato gentilmente di non farci mai
vedere dalle sue parti.
Mi
è giunta voce, invece, che la meringa e il suo prode cavaliere
siano spariti in mare una notte d'estate, mentre veleggiavano felici
con una barca a motore.
Purtroppo
anche la nonna di Camus ci ha lasciato un paio di anni fa, vendendo
cara la pelle; anche negli ultimi giorni di vita, infatti, ha fatto
correre a destra e manca tutti i suoi amati parenti chiedendo loro le
cose più assurde: uno è riuscito a spedirlo perfino in
Alaska per trovarle, a detta sua, il giusto ghiaccio per uno dei suoi
famosi aperitivi. Vecchia pazza, giuro di non averla mai capita fino
in fondo; però devo ammettere che su due cose aveva ragione.
La prima? Che io e la piccola Bronte non avremmo avuto un futuro
insieme. Non che non ci abbiamo provato: siamo stati felici per due
anni, ma lei era troppo per me. Ora vive felice con Aioros,
incontrato un paio di mesi dopo la nostra rottura, in un locale di
Karaoke: alla terza canzone si erano già innamorati. Le cose
tra di loro filano che è una meraviglia; unica nota dolente è
l'affetto che la rossa continua a dimostrare nei miei confronti; è
normale, fisiologico direi, quasi: come capita nei primi amori, mi
arrogo il diritto di conservare un posto speciale nel suo cuore.
Dei
suoi pretendenti di un tempo mi è giunta voce che Shaka dopo
aver passato anni in India assurgendo al titolo di venerabile,
idolatrato e venerato da tutti, ha dovuto far ritorno a casa dopo che
la madre gli ha tagliato i viveri, diventando maestro di Yoga e
consigliere spirituale delle Star: ovviamente il vaso rotto non
gliel'ho mai ripagato.
Radhamantys
ha sposato una donna che lo ha derubato e turlupinato, lasciandolo
letteralmente in mutande: si è scoperto in seguito che era la
figlia di uno dei domestici umiliati dal padre.
Sion
ancora sta cercando di laurearsi in economia, probabilmente andrà
in pensione prima di ottenere il tanto sospirato pezzo di carta; in
compenso i genitori sono morti lasciandogli tutto.
Degli
altri, di cui non ricordo neanche i nomi, non so assolutamente nulla,
per fortuna, aggiungerei.
Per
quanto mi riguarda invece ho capito che la vita comoda non fa per me
… viaggio per la maggior parte dell'anno alla ricerca di
luoghi da conoscere e visitare, mantenendomi grazie a lavori di
fortuna e spesso di fantasia … vivo alla giornata senza avere
un pensiero per la testa. Come faccio? Merito della disponibilità
del mio migliore amico, che ogni qualvolta – a onor del vero
raramente – che ne ho avuto bisogno è corso in mio
soccorso: sapere di poter contare su qualcuno sempre e comunque,
rende il cuore più leggero e la mente più libera.
A
proposito di lui, Camus è ancora presidente della fondazione.
Questa è la seconda cosa su cui aveva ragione la vecchia,
perchè in effetti il mio amico ha svolto un lavoro
superlativo, facendo fruttare tutti gli investimenti e aiutando i più
deboli e meno fortunati di lui. Lo ammetto, sono veramente orgoglioso
di lui: è riuscito a mantenere le promesse dei 20 anni
diventando un uomo giusto, onesto e rispettabile. In questo è
stato aiutato dalla sua Shaina, che ha saputo donargli tutte quelle
qualità di cui lui era sprovvisto … giuro di non aver
mai visto una coppia più perfetta: il loro equilibrio mi ha
convinto del fatto che l'amore vero e incondizionato esiste. Non che
non litighino, per carità … anzi, quando lo fanno, se
si vuole sopravvivere, è meglio tenersi a debita distanza, ma
la loro storia risplende di una luce abbagliante e unica. Sono
invidioso, lo ammetto, ma un giorno non dispero anche io di
raggiungere questo obiettivo. Comunque se volete un consiglio:non
raccontate mai niente a nessuno. Se lo fate, finisce che sentite la
mancanza di tutti
Ecco
l'ultimo capitolo … l'epilogo in cui a distanza di anni
scopriamo che fine hanno fatto i nostri “eroi”. Spero che
il finale sia stato all'altezza delle vostre aspettative e sarei
contenta se questa storia, anche se solo per pochi istanti, vi abbia
fatto venire un po' di buon umore. La frase finale, riportata in
corsivo, è la frase che conclude uno dei miei libri preferiti
“Il Giovane Holden” di J.D. Salinger.
Grazie
a tutti coloro che hanno letto questa storia. Un abbraccio in
particolare va alle persone che hanno lasciato le loro recensioni che
mi hanno fatto veramente piacere.