A.K.A.T.S.U.K.I. a New York

di angiebear_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** una giornata come tante ***
Capitolo 2: *** un normale pomeriggio al bar ***
Capitolo 3: *** come se dormire fosse facile... ***
Capitolo 4: *** un po' mi dispiace ma forse era destino... ***
Capitolo 5: *** eravamo quattro amici al bar... XD ***
Capitolo 6: *** sotto le stelle ***
Capitolo 7: *** cimitero, horror, luna piena... cocktail perfetto ***
Capitolo 8: *** al lavoro... ma non si lavora... ***
Capitolo 9: *** ristorante, cena... e poi? ***
Capitolo 10: *** un dolce mattino ***
Capitolo 11: *** in ufficio... ***
Capitolo 12: *** ''preparazione'' di una gita... ***
Capitolo 13: *** sull'aereo ***
Capitolo 14: *** sorpresa! ***
Capitolo 15: *** l'hotel ***
Capitolo 16: *** Quello che le donne vogliono XD ***
Capitolo 17: *** le canzoni '' d'amore '' XD ***
Capitolo 18: *** shopping!! ***
Capitolo 19: *** biancheria... ***
Capitolo 20: *** la dolcezza di un mattino ***
Capitolo 21: *** Angel ubriaca!! ***
Capitolo 22: *** uno scioccante 'scusami' ***
Capitolo 23: *** grande lago degli orsi o cul watching? ***
Capitolo 24: *** la prima sfida ***
Capitolo 25: *** la seconda prova ***
Capitolo 26: *** IL GIORNO ***
Capitolo 27: *** ritorno a casa ***
Capitolo 28: *** battibecchi & carne sprecata ***
Capitolo 29: *** grembiuli, faccende e mistero ***
Capitolo 30: *** ATTENZIONE MESSAGGIO AUTRICE ***
Capitolo 31: *** i genitori ***
Capitolo 32: *** attesa ***
Capitolo 33: *** concerto shock e sorprese ***
Capitolo 34: *** una proposta fra le stelle (versione alternativa della proposta di Hidan) ***
Capitolo 35: *** Alice in Wonderland ***
Capitolo 36: *** Natale a casa akatsuki ***



Capitolo 1
*** una giornata come tante ***


A.K.A.T.S.U.K.I. queste chiare lettere si possono ammirare sulla facciata di un grosso edificio in cui sono contenuti un ufficio legale, l'ufficio della task-force anti-terrorismo e l'ufficio del più famoso detective privato di tutta New York... le lettere sono la sigla delle iniziali dei fondatori della società, tre fratelli i cui nomi però sono andati perduti insieme alla possibilità di dare un senso al nome dell'edificio...

 

 

 

CAPITOLO 1

 

Le 7.30 del mattino, una donna si diresse verso l'entrata dell'edificio; era alta, con lunghi capelli neri raccolti in una coda di cavallo ed indossava un elegantissimo tailleur e scarpe col tacco...

non appena entrò nell'atrio si trovò davanti ad un enorme acquario in cui il 'pesciolino' dell'ufficio nuotava allegramente avanti e indietro guardando di tanto in tanto la 'pianticella' che cresceva al suo fianco... normalmente si sarebbe fermata a fare un piccolo salutino ma quel giorno non ne aveva il tempo; gettò un distratto -ciao- ai due mentre passava loro davanti e prese l'ascensore dirigendosi al terzo piano: 'ufficio legale'.

Non appena entrò si diresse nell'ufficio principale, quello del suo capo, e poggiò un caffè bollente ed una scatola di aspirine sulla scrivania di noce; appena in tempo perchè, pochi minuti dopo la porta si aprì ed entrò un uomo barcollante ed evidentemente nel bel mezzo dei postumi di una sbornia colossale.

La donna lo osservò: era molto alto, lei non lo superava nè riusciva a raggiungerlo nemmeno con i tacchi come in quel momento; aveva i capelli molto chiari, quasi bianchi e degli occhi stupendi: di un viola ghiacciato che ti scrutavano scavandoti fino in fondo all'anima facendo scoprire emozioni sconosciute... ma quello che la donna adorava di più di quell'uomo stupendo erano il suo sorriso strafottente, ammiccante e malizioso al tempo stesso e la deliziosa nota di perversione che lo caratterizzava sempre e comunque.

Non appena l'uomo la vide con le aspirine ed il caffè biascicò:

-Oh Angel ti adoro, davvero... come sapevi che ne avrei avuto bisogno?-

-Vede signore...-

-Angel, lo sai che quando siamo solo noi due puoi tranquillamente darmi del 'tu'...-

-Hidan, era evidente che ti sarebbero servite visto che ieri sera tu, Deidara, Pain, Alice e Konan siete andati tutti insieme a bere da Kakuzu e siete rimasti anche dopo che io me ne sono tornata a casa... ah, tra l'altro... se provi di nuovo a chiamarmi alle 4.00 del mattino per farmi delle avances tanto perverse giuro che...-

-Che...?-

-Ti ammazzo con le mie stesse mani...-

-Ma...! Ma...! Eppure non ti sto antipatico vero?-

-Certo che no, sai perfettamente che non mi stai antipatico... solo ti odio quando mi svegli all'alba ubriaco fradicio biascicando volgarità...-

-Perdonami Angel- disse Hidan poggiando la testa sulla scrivania...-è solo che, lo sai, tu sei la prima donna a cui penso quando sono ubriaco...-

-Ehm... oooookay, lo considererò un complimento...- disse Angel dirigendosi verso la porta...

-Oh Angel!- la chiamò improvvisamente Hidan...

-Sì Hidan? Cosa c'è?-

-Mi fa male la testa... dammi un bacino sulla bua... magari mi passa!-

Il rumore della porta che sbatteva coprì l'imprecazione di lei e la risata divertita di lui.

Erano ben tre anni che lavorava in quell'ufficio legale... e sin dal primo giorno in cui vi aveva messo piede e aveva potuto ammirare lo splendido sorriso del suo capo allora ventitreenne ma già famoso per non aver perso nemmeno una causa, se ne era innamorata; ma lui aveva la fama di essere uno sciupafemmine e non aveva mai tenuto una segretaria per più di qualche mese... tra lei ed Hidan c'erano solo cinque anni di differenza e lui aveva subito cominciato a farle delle 'proposte' che però Angel aveva sempre rifiutato: lui era un uomo da una notte e via... evidentemente lo erano anche le sue precedenti segretarie ma lei no, lei non era quel genere di persona e, sebbene avesse la morte nel cuore, aveva sempre rifiutato tutte le sue avances nascondendo il suo desiderio dietro rabbia, freddezza e, spesso, violenza verso quell'uomo così terribilmente seducente che la tentava come il serpente del paradiso terrestre.

Lei voleva avere una relazione seria con quell'uomo... non voleva aiutarlo a svagarsi per una notte e poi ritrovarsi senza un lavoro e con solo quei miseri ricordi a farle compagnia... ed evidentemente la sua tecnica aveva funzionato: era stata la prima segretaria di Hidan a resistere per più di due mesi... ed ora ricopriva quest'incarico da tre anni... anche se, a volte, più che di un avvocato... le sembrava di doversi prendere cura di un bambino piccolo e particolarmente perverso...

Proprio in quel mometo nell'ufficio entrò una ragazza dai lungi capelli neri che certo non indossava gli abiti più adatti ad un ufficio legale ovvero una maglia dei Gun's roses,un giubotto di pelle e dei pantaloni neri con una catena; questa ragazza era Alice; lavorava al secondo piano nell'ufficio dedicato alla task-force ed era la segretaria di Deidara.

La ragazza si avvicinò barcollante alla scrivania di Angel e disse:

-Angel... per favore! Sai cosa voglio!-

Angel sospirando estrasse dalla borsa la seconda scatola di aspirine e la porse alla ragazza dicendole: - e con questo il debito tuo e di Deidara sale a 50$... -

-Ma chi sei, la sorella gemella di Kakuzu?!?-

E, ancora barcollante, si diresse verso l'ascensore il quale si aprì lasciando passare una donna che portava una rosa di carta fra i capelli... la donna barcollò (ma tò) verso la scrivania...

-An...-

-Tieni...- la interruppe Angel porgendole la terza ed ultima scatola di aspirine... -e ricordati... tu e Pein mi dovete 35.62$...-

-sesese Lady Kakuzu...- disse la donna sparendo nell'ascensore...

Sospirando Angel rettificò il pensiero di poco prima: non solo Hidan sembrava un bambino... tutti quelli che avevano in qualche modo a che fare con quell'edificio erano dei bambini piccoli!!!

Con quei pensieri in testa Angel si apprestò a svolgere il suo lavoro quando, improvvisamente, arrivò un uomo con grandi occhi verdi che teneva sempre una sciarpa davanti al viso... era Kakuzu, il proprietario del bar dietro l'angolo che era diventato un po' il punto di ritrovo per tutti coloro che lavoravano all' A.K.A.T.S.U.K.I.

L'uomo si avvicinò alla sua scrivania e le sorrise calorosamente (anche se Angel non poteva esserne sicura data la sciarpa... ma ormai riusciva a decifrare le espressioni di quell'individuo tanto simpatico...)...

-Ciao Angel carissima! Dovrei parlare con Hidan...-

-Perchè? Cos'è successo?-

-Beh ecco, vedi... ieri sera quel gran bast... ehm... il tuo capo se n'è andato senza pagare la sua parte del conto...-

-Mmmmh, ho capito; vieni kakuzu...- disse Angel alzandosi dalla sua scrivania e accompagnandolo sino all'ufficio di Hidan; aprì la porta e... Hidan aveva aperto la finestra e stava per usarla come via di fuga per evitare di pagare...

-BRUTTO PEZZO DI BIIIIIIIIIP ALLONTANATI SUBITO DA QUELLA BIIIIIIIIP DI FINESTRA!!!!!- urlarono Angel e Kakuzu all'unisono...

-Angel ma tu da che parte stai?- chiese Hidan mentre combatteva accanitamente contro Kakuzu che, nel frattempo, stava cercando di prendergli il portafogli...

-Dalla parte del giusto!!! E fino a prova contraria sei tu che non hai pagato il conto!-

-Per forza! Questo strozzino ha dei prezzi che sembra venda distillati d'oro invece che alcolici!!-

Nel frattempo però Kakuzu era riuscito a prendere il tanto agognato portafogli... lo aprì e...

-Hey!! ma è vuoto!!- disse fulminando Hidan con lo sguardo...

-Ovvio che è vuoto... ieri sera ho speso tutti i miei soldi giocando a poker contro quel barbone di Tobi... ha sempre indosso quella dannata maschera e non riesco mai a leggergli l'espressione!!-

-Hidan!- disse Angel esasperata...- lo sai che quella maschera è stata prescritta a Tobi dal suo psicanalista dopo che Alice lo aveva riempito di botte avendolo trovato che abbracciava Deidara... non ricambiato,ovvio...-

-Certo, certo che lo so... ma ormai potrebba anche toglierla! È accaduto più di un anno fa!!!-

-eeee... si vede che si trova bene...- disse Angel -ma ora il problema principale non è questo... ma i soldi che devi a Kakuzu...-

-Esatto- aggiunse quest'ultimo

-Beh, mi spiace, ma io di soldi non ne ho più...- disse Hidan guardando poi Angel con aria supplichevole... -non è che tu potresti... solo per questa volta!- aggiunse velocemente alla vista dello sguardo della donna.

-Ok, va bene... ma solo per questa volta...- disse lei prendendo il suo borsellino – allora Kakuzu... quant'è? -

-164.83$- disse lui tendendo la mano pronto ad afferrare i soldi...

Angel fulminò Hidan con lo sguardo e pagò la cifra... ormai aveva smesso di contare il denaro che Hidan le doveva... sapeva che era solo tempo perso... quell'uomo era un caso disperato.

Nel frattempo al secondo piano...

Alice scese al secondo piano dove si trovava la sezione task-force e si diresse,con la scatola di aspirine e due bicchieri ricolmi di cappuccino,verso l'ufficio del suo capo: Deidara.

Prima di entrare bussò delicatamente la porta per non aumentare il suo, e quello del suo capo, malditesta e ricevendo come risposta un "entra pure" aprì la porta e si avvicinò alla scrivania del suo affascinante superiore...

Il biondino in quel momento era seduto sulla sedia girevole dello studio con le gambe accavallate appoggiate alla scrivania; aveva allentato la cravatta rossa, la camicia aveva i primi tre bottoni slacciati e i lunghi capelli biondi erano tutti spettinati... una visione paradisiaca per la ragazza, che da quando era stata assunta btre anni prima assieme ad Angel, se ne era completamente innamorata, anche se non era ancora riuscita a dirglierlo per paura di perdere il suo lavoro e per paura di ricevere un'altra batosta amorosa da aggiungere alla sua, purtroppo vasta, collezione...

-Buongiorno capo!Ecco la nostra aspirina giornaliera!

-Grazie!Ma io cosa farei senza di te?

Ogni santa volta che i due andavano al bar di Kakuzu con i colleghi tornavano a casa completamente sbronzi e la mattina dopo si svegliavano con un malditesta assurdo...

-Alice a quanto ammonta adesso il nostro debito con Angel?-domandò il capo ingoiando la pastiglia con il cappuccino caldo che lo svegliò quasi totalmente...

-Ammonta a 50$- rispose affranta la ragazza

-Gli hai chiesto uno piccolo sconto?-chiese Deidara con una piccola speranza negli occhi azzurro cielo

-Ma figurati!Ormai non ci provo neanche più!- ribattè la mora- per me quella ragazza è la figlia illecita di Kakuzu!

-Ah ah ah è vero!Ma ora diamoci da fare!

Alice stava per consegnare al suo capo le pratiche del giorno ma qualcosa, o meglio qualcuno, la fermò...

-BUONGIORNOOOOO!- urlò un ragazzo con una maschera arancione a forma di spirale entrando nell'ufficio

-Buongiorno Tobi...-salutò esasperato il biondino

-Vaffanculo Tobi- disse la mora non molto felice di quella visita mattutina

-Tobi è molto felice!Ieri ha svuotato il portafoglio ad Hidan!Che bel..

-Bene Tobi se sei qua per imparare a lavorare bene, invece se sei qui per vantarti di aver spennato quel povero gigolò allora puoi anche uscire da questo ufficio- lo interruppe acida la ragazza...

-Alice!Non fare così!- sentenziò il biondino -Ora per favore vai a controllare i documenti riguardanti il nostro nuovo caso; io insegnerò qualcosa in più sul nostro lavoro a Tobi-

-Grazie Sempai-e il ragazzo mascherato stava già per andare ad abbracciare Deidara ma, appena notò Alice che si stava dirigendo verso l'appendiabiti con una faccia da"prova solo a sfiorarlo e te lo ficco in un posto in cui non batte il sole", cambiò subito idea ed estrasse dalla sua ventiquattrore delle pratiche da analizzare con il suo maestro.

La ragazza sospirò uscendo dall'ufficio; non le era mai piaciuto quel figlio di papà mezzo rincretinito che non perdeva occasione per saltare addosso al suo capo... lo odiava e a stento riusciva a trattenersi dal massacrarlo di botte; solo un anno prima aveva perso definitavamente il controllo e, detto in poche parole, gli aveva spaccato la faccia... da quel giorno il ragazzo portava sempre quella stupida e ridicola maschera arancione... grr... lo odiava davvero... lo avrebbe preso a calci dalla sera alla mattina.

Con queste osservazioni si diresse verso la sua scrivania appena al di fuori dell'ufficio del suo superiore e iniziò ad analizzare le noiose pratiche assegnatele da Deidara.

Arrivata soltanto alla metà dei fogli guardò l'ora...erano già le dodici spaccate!Doveva andare a mangiare da Kakuzu con tutti i suoi colleghi!

Prima però entrò nell'ufficio per consegnare la parte del lavoro già svolta, e vi trovò il suo leader che sbatteva la testa ripetutamente contro la scrivania mormorando di tanto in tanto un "ma perchè proprio a me" o un"ma come fa ad essere così scemo"e un Tobi del tutto spaesato che non riusciva a capire più niente...

-Lascia stare! Per oggi basta così! Puoi andare!- esclamò distrutto il povero biondino

-Sì!Sempai!- e il ragazzo uscì dallo studio trotterellando felice

-Tutto okay? Deidara?-chiese preoccupata la sua assistente

-Sì sì..non ti preoccupare...raggiungiamo gli altri ora-

Deidara prese il suo capotto, lo indossò, si rassettò, raggiunse con un sorrisone la segretaria e si avviò con lei al ritrovo del gruppo chiudendosi alle spalle la porta del suo ufficio.

Nell'atrio dell'edificio si trovarono davanti Hidan che, piegato in due, cercava di evitare le cartellate di Angel... ma cos'era successo?

Qualche ora prima... terzo piano

Angel si mise di buona lena a sbrigare il lavoro di tutte le mattine: casi, casi e casi di persone che chiedevano l'aiuto del suo capo... l'avvocato che non aveva mai perso una causa; quei poveri clienti non sapevano però che l'imbattibilità di Hidan non era dovuta alla sua bravura come avvocato, ma al suo incredibile fascino... l'uomo infatti si premurava soprattutto di avere una giuria di sole donne durante tutti i casi in cui era coinvolto... o quanto meno... composta per la maggioranza da donne.

Qualche ora dopo Angel era completamente immersa nel lavoro, concentratissima, tanto che si spaventò leggermente quando vide comparire davanti a sè la figura del suo capo...

-Hidan cosa c'è? Qualcosa non va?-

-Angel è mezzogiorno! Su avanti andiamo a mangiare!! - disse lui sempre pronto ad interrompere il lavoro...

-Ok, ok, va bene... vorrà dire che finirò di sbrigare tutte queste pratiche oggi pomeriggio- disse Angel rassegnata...

i due presero l'ascensore e si diressero nell' atrio dove si fermarono aspettando Deidara, Alice, Konan, Pein e, se Alice non lo aveva già ucciso, Tobi...

-Angel! Possibile che se ti interrompono sul lavoro hai sempre quella faccia contrita?!?- chiese Hidan esasperato

-Scusa, è solo che a casa ho un libro bellissimo che voglio finire ma se continuo a portarmi a casa il lavoro perchè QUALCUNO non me lo lascia finire in ufficio... non riuscirò mai a terminarlo!!!-

-Fai come me... vai subito alla fine e la parte centrale la salti...-

-Razza di imbecille...-

-Uff... dai avanti, che libro è?-

-È un thriller bellissimo si intitola 'corri'... non vedo l'ora di scoprire chi è l'assassino...-

-Ah, l'ho già letto... l'omicida è la cuginetta... mi chiedo perchè facciano sempre dei finali così improp...- si interruppe notando lo sguardo assassino della segretaria -ops... forse non lo volevi sapere...-

-RAZZA DI BRUTTO IDIOTA, IMBECILLE, TROGLODITA CHE NON SEI ALTRO!!!!- ruggì Angel colpendolo con la sua valigetta...

A quel punto vennero raggiunti da Deidara ed Alice e, poco dopo, anche dagli altri e si diressero tutti insieme verso il ristorante-bar-panetteria-creperia-ciambelleria-pasticceria-chi più ne ha più ne metta di Kakuzu...

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Capitolo 2
*** un normale pomeriggio al bar ***


Mentre si dirigevano tutti insieme verso il bar-ristorante-eccetera eccetera 'il dio denaro' di kakuzu Hidan guardò Angel e disse:

-Angel... devo dirti una cosa...-

-Cosa?-

-Everybody's gonna love me today, gonna love me today, gonna love me today... everybody's gonna love me today, gonna love me today, gonna love me today... love love me, love love me...- esordì storpiando la canzone di Mika...

-Hidan... caro... i'll...-

-You'll?-

-I'll kill you!!!!- disse lei cominciando ad inseguirlo per prenderlo a cartellate...

intanto Deidara canticchiava:

-Bang bang, i shot you down, bang bang, you eat the ground.. bang bang that wonderful sound..- modificando anche lui la canzone di Nancy Sinatra...

-I don't wanna be an american idiot!- cantava invece Alice accompagnandosi con una air-guitar...

Pain, guardando dolcemente Konan negli occhi intonò...

-Ma questo è dedicato a te alla tua lucente armonia… sei immensamente Giulia! Il tuo nome è come musica, mi riempie non mi stanca mai… dedicato solo a te! Giulia...-

-E adesso chi è questa Giulia? Eh? Dopo tutti questi anni hai anche il coraggio di tradirmi???-

equivocò invece Konan allontanandosi di scatto da Pain...

-Ma no tesoro! Cosa vai a pensare?-

-Ah, adesso sarei anche paranoica eh? Ma non ti vergogni??-

nel frattempo Tobi nella sua cameretta...

-L'albero azzurro è un posto felice... trallallà, trallallà...- canticchiava mentre con delle forbici (con la punta arrotondata chiaramente) tagliava un pezzo di carta...

ma torniamo ai nostri amici...

intanto tra canzoni, botte e litigi il gruppo era giunto davanti all'ingresso del 'dio denaro'; una volta entrati vennero letteralmente travolti dalla canzone, l'unica, che veniva trasmessa ininterrottamente in quel locale:

-Money, money, money must be funny in a rich man's world... money, money, money always sunny
in a rich man's world...-

-Oh! Bravo Kakuzu davvero bella questa canzone!- disse Angel annuendo convinta

-Vero? Io la adoro!- disse Kakuzu...

Tutti gli altri in coro: -Eeeeeeh?!?!?-

-Mmmmh beh forse hanno ragione Angel... esiste un suono più meraviglioso di questo al mondo... il tintinnio delle monetine...-

-Il fruscio delle banconote...- aggiunse Angel

-Ah! Il fruscio delle banconote! Mi vengono i brividi d'eccitazione solo a pensarci!! Guarda! Guarda! Ho la pelle d'oca!!-

-Anch'io ce l'ho! È davvero incredibile!-

ma, girandosi, scoprirono che gli altri non condividevano ma anzi li osservavano con aria preoccupata...

-L'ho sempre detto che quella lì era la sua figlia segreta...- borbottò Alice andandosi a sedere seguita da tutti gli altri...

-Devo proprio darti ragione- disse Deidara con aria abbattuta...-le possibilità che ci scali qualche dollaro dai soldi che le dobbiamo sono sfumate in un attimo...-

-Piuttosto Kakuzu... che ne diresti di accendere il riscaldamento? Si gela!- disse Konan rabbrividendo...

-Ma stai scherzando?!? Lo sai quanto può costare al giorno d'oggi scaldare un locale come questo?-

-Appunto... per non parlar del fatto che il freddo tonifica...- disse Angel dandogli manforte...

-Si tonifica... ma ti uccide anche! Qui si congela dannazione!- si lamentò Hidan stringendosi nel lungo cappotto nero...

-Kakuzu... magari solo qualche linea... sennò non potrò nemmeno mangiare in pace con il suono dei denti di tutti questi senza-fisico che battono...- pregò Angel impietosita...

-Oh ok Angel cara... ma solo per te... e solo qualche linea... e voi altri non vi abituate ok?- disse Kakuzu...

-Nono stai tranquillo... tanto lo sappiamo che solo la tua cara figliola può convincerti a sganciare qualche soldo...- dissero tutti all'unisono

-Mmmmh? La sua figliola? Ma di che diavolo state parlando?- disse Angel sedendosi al tavolo

-Ah no, niente niente... piuttosto... cambiamo discorso vi va?-

-Certo! Io proprio oggi ho accettato un caso di omicidio... e indovinate chi sarà l'avvocato della difesa?- disse Hidan sorridente

-Chi?-

-Shikamaru!! Sempre lui!!-

-Ahahahahah ma non si è ancora arreso? Tutte le volte che accetta un caso contro di te perde! È inutile! Non potrai mai battere il nostro Hidan in quanto ad imbrogli!- disse Deidara scoppiando a ridere...

-Ehi!! A chi hai dato dell'imbroglione razza di ragazzina???- si arrabbiò Hidan punto sul vivo

-Oh razza di idiota guarda che stavo scherzando! Volevo solo dire che certo non vinci completamente onestamente dato che scegli sempre una giuria di sole donne!-

-Razza di ciuffo ambulante non osare nemmeno insinuare una cosa simile!-

-Hidan guarda che ha ragione- disse Angel con tono serio prendendo poi un sorso di birra dalla bottiglia di Hidan...

-Angel ma ti ci metti anche tu?-

-Beh? È vero! Certo sei un buon avvocato ma conti parecchio anche sul tuo fascino per vincere le cause...-

-Aaaaaah! Quindi ho ragione a pensare che tu mi consideri affascinante!- mormorò Hidan appoggiandosi a lei con le spalle larghe ed imprigionandola contro lo schienale della sedia...

Alice, che sapeva ciò che Angel provava per Hidan come l'altra era a conoscenza dei suoi sentimenti per Deidara, sferrò un potentissimo calcio alla sedia di Hidan rovesciandola...

-Ehi! Chi è stato?- disse Hidan rialzandosi

Per tutta risposta Alice prese a fischiettare Chiwawa di dj bobo...

-Comunque ragazzi io so per certo che questa volta Hidan dovrà cavarsela solo grazie ai cavilli legali...- disse Pain

-Mmmmh? Che vuoi dire?- gli chiese Hidan incuriosito

-Voglio dire che questa volta la giuria non sarà composta da donne, anzi, di donne ce ne saranno solo due...-

-Ahahah Hidan sei fregato!- Rise Kakuzu che stava ascoltando il discorso del gruppo...

-Vai al diavolo tu! Ma... ma... Pain! Vuoi dire che... la giuria sarà composta quasi completamente da uomini?!?-

-Esatto... -

-Oh merda...- disse Hidan passandosi una mano tra i capelli e scompigliandoli...

-E chi sarà il giudice?-

-La Brown...-

-La Brown? Silvana Brown?-

-Sì, esatto... proprio lei perchè?-

-Perfetto... sono a cavallo... è una donna!-

-Hidan... ha 78 anni!-

-E allora? Donna è e donna rimarrà!- disse Hidan ignorando le facce schifate degli amici...- Quell'ananas ambulante di Shikamaru non mi batterà nemmeno questa volta!! Avanti amici! Brindiamo alla mia fortuna e al mio incredibile fascino!!-

-Idiota...Mi fai pena!Una settantottenne ma come sei messo male!-esclamò divertita Alice

 


 

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Capitolo 3
*** come se dormire fosse facile... ***


duuuuuuunque... questo capitolo l'ho scritto io tutta sol soletta XD il quarto invece verrà scritto solo dalla mangaka punk... leggete, divertitevi e recensite ;-)...




Parecchie ore dopo Angel se ne stava comodamente seduta, o meglio, spaparanzata sul divano con una tazza di the fumante, un nuovo thriller di cui Hidan non le aveva ancora spifferato la fine e i piedi ben al caldo quando sentì suonare al campanello... guardò l'orologio: 12.30... chi poteva venirla a trovare a quell'ora della notte?
Andò ad aprire; indossava un pigiama nero, aveva i capelli legati e delle pantofole, certo non era l'abbigliamento più adatto ma di sicuro non sarebbe andata a cambiarsi per il primo tizio che suonava al suo campanello a quell'ora!!!  Anche perchè adesso i trilli del campanello erano accompagnati da energiche bussate alla porta...
-Aprimi!!- gridò una voce che Angel conosceva benissimo...
-Hidan?- disse lei aprendo la porta -ma che ci fai qui a quest'ora?-
Le bastò guardarlo per capire che era ubriaco... un classico: ogni volta che si andava al 'dio denaro' lui se ne andava sempre solo dopo aver bevuto come una spugna...
-Hidan dannazione sei ubriaco fradicio!-
-Angel...- mormorò lui crollandole letteralmente addosso; lei lo afferrò all'ultimo minuto e, con fatica, riuscì a trasportarlo sino sul suo divano dove lo lasciò cadere... Hidan la osservò con gli occhi socchiusi ed allungò una mano verso di lei...
-Vado a prepararti un caffè... ti farà bene...- disse Angel andando in cucina... il cuore le batteva a mille... quando lui le si era appoggiato addosso aveva potuto respirare il suo profumo così da vicino!!! E diavolo se era un buon profumo: mascolino, seducente... impossibile da rimuovere dai vestiti... lei se lo sentiva già appiccicato addosso come una coperta calda, come se lui la stesse abbracciando... quella notte, con indosso quel pigiama e quel profumo avrebbe sicuramente dormito sonni tranquilli.
Tornò in salotto dopo aver preparato il caffè e trovò Hidan che nel frattempo era riuscito a mettersi seduto... com'era bello! Si stava passando una mano nei capelli, di solito ordinati elegantemente, scompigliandoli come era solito fare quando era nervoso o confuso...
-Ecco tieni il tuo caffè- gli disse porgendoglielo -come mai qui a quest'ora?-
-Mmmh... non lo so Angel... te l'ho detto questa mattina: tu sei sempre la primissima persona a cui penso quando sono ubriaco o nei guai...-
-E adesso in quale delle due situazioni ti trovi?-
-Mmmmh... entrambe credo... -
-Che fossi ubriaco l'avevo già apito da sola... ma come mai sei nei guai? Cosa succede? Ti sei fatto di nuovo spennare da Tobi?-
-No... non è questo...-
-Devi di nuovo dei soldi a Kakuzu?-
-Nono...-
-Mmmmh, allora... il giudice del tuo caso d'omicidio sarà un ex-camionista peloso?-
-No...- ridacchiò Hidan -non è niente di tutto ciò...-
-Ma allora che cos'è?-
Hidan poggiò la tazza di caffè sul tavolino davanti al divano, si girò verso Angel, la guardò con quei suoi bellissimi, sensualissimi, profondissimi occhi viola-ghiacciato e disse:
-Ti voglio...-
Il cuore di Angel mancò un battito... le si mozzò il fiato come se le avessero tirato un pugno nello stomaco...
-C-c-cosa hai detto?- balbettò scioccata
-Ho detto che ti voglio...- ribattè Hidan convinto chinandosi leggermente su di lei...
-Hidan no! Q-q-questo è s-s-sicuramente l'alcool che parla!! Non ci sono dubbi!- ribattè lei spaventata non tanto da ciò che Hidan le stava dicendo quanto da quello che sarebbe sicuramente successo di lì a poco: lei non aveva abbastanza forza di volontà per opporsi a ciò che volevano sia lei che Hidan... erano tre anni che aspettava il momento in cui lui l'avrebbe stretta fra le sua braccia e l'avrebbe baciata appassionatamente... ora quel momento stava per arrivare e lei pur sapendo che, per non perdere il suo lavoro, avrebbe dovuto mandare Hidan a quel paese tuttavia non ne aveva la forza... dopo se ne sarebbe sicuramente pentita... lui la sollevò di scatto e la trasportò in camera da letto... sapeva dove si trovava perchè era stato in quella casa innumerevoli volte in quei tre anni... ogni volta perchè era ubriaco e non poteva guidare o aveva dimenticato le chiavi di casa da qualcuno...
Le braccia forti di Hidan si strinsero intorno al suo corpo ed Angel sentì che le sue labbra che le sfioravano il collo per poi risalirlo, col respiro le sfiorò l'orecchio, le baciò dolcemente le guance per poi posare finalmente le labbra su quelle di lei...
La bocca di Hidan aveva il gusto deciso dell'alcool e del caffè che aveva appena bevuto... e le sue mani avevano una forza inusuale per un avvocato; erano capaci di essere morbide e delicate ma anche febbrili e rudi sulla pelle di Angel; lui percorreva il suo corpo con le mani come i ciechi quando sfiorano il volto di qualcuno per farsene un'idea...
Il gusto, le mani, l'odore di Hidan inebriavano i sensi di Angel e la stordivano... gli passò le mani sulle spalle e sulla schiena muscolosa artigliandogliela leggermente con le unghie...
-Angel... - sussurrò Hidan con voce roca -Angel...-
-Hidan... Hidan p-p-er favore fermati!- disse Angel col suo ultimo sprazzo di lucidità prima di essere travolta dalla passione...
E qualcuno, forse Jashin, dovette ascoltarla perchè Hidan le cadde improvvisamente addosso: si  era addormentato profondamente...
Angel spostò Hidan e si mise a sedere... sapeva di dover essere felice del fatto che fosse crollato ma... come mai allora il suo cuore stava soffrendo così tanto e si sentiva così disperatamente insoddisfatta?
Sospirando si alzò, tolse le scarpe ad Hidan, lo sistemò meglio e lo coprì... poi si sistemò dall'altra parte del letto e cercò di addormentarsi... come se fosse facile... alla fine però Morfeo ebbe pietà e la accolse tra le sue braccia...
Il mattino dopo Hidan si svegliò con un fortissimo malditesta.. guardandosi intorno capì di essere a casa di Angel anche se non si ricordava come o quando era arrivato lì nè cosa fosse successo... girandosi vide, sul cuscino di fianco al suo, un biglietto... lo prese e lo lesse:
"Hidan io vado a lavorare...  il caffè è nella credenza in alto a destra... le chiavi sono nel solito posto... ricordati di portarmele al lavoro... Angel"
-Tutto come al solito- disse Hidan abituato a quella situazione... l'uomo infatti non sapeva con che confusione si fosse svegliata Angel quel mattino e quanto grande era la sua speranza che Hidan si fosse scordato tutto in modo da poter riprendere a vivere la vita di tutti i giorni...  anche se il suo cuore piangeva, era la cosa migliore e più saggia da fare...

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Capitolo 4
*** un po' mi dispiace ma forse era destino... ***


come già detto questa storia è stata scritta solo dalla nostra mangaka punk... leggete e recensite! XD




Anche questa volta non ce l'aveva fatta: si era più volte ripromessa che quella sera, al bar di Kakuzu, non avrebbe bevuto neanche un goccetto di birra; durante la prima parte della serata, ovvero dalle 10.00 alle 11.00, quando Angel era ancora presente,era riuscita a resistere alla grande tentazione grazie anche alle minacce di morte proferite dall'amica se solo sfiorava una bottiglia di Asahi, la birra giapponese, ma appena l'amica era andata a casa non era più riuscita a resistere al dolce richiamo della birra, il suo alcolico favorito. Sia Konan che Pain e perfino Kakuzu stesso,cosa del tutto straordinaria, le avevano intimato di non bere più e di darsi un contegno ma, vedere Deidara e Tobi, il quale era recentemente venuto al bar (quell'idiota!), così vicini che scherzavano,           che ridevano assieme la faceva stare male, troppo male, riusciva a non pensarci solo grazie al mondo ovattato che l'alcool, la birra in particolare, le offriva ogni volta dopo un'ubriacatura con i fiocchi, che giungeva, purtroppo per lei, solo dopo i 50 dollari di birra; questo perché, ormai, non riusciva più ad ubriacarsi facilmente... il suo corpo ormai si era abituato all'effetto collaterale della sua bevanda alcolica preferita facendole spendere un po' troppi soldi in una sola serata.
E come al solito, dopo aver bevuto come una spugna, stava decisamente meglio: le preoccupazioni erano totalmente sparite... naturalmente assieme alla razionalità...
-*hic* chihuahua here chihuahua there everybody wants it everywhere*hic*singing loud and life can be so easy *hic* what can make you move can*hic*you feel the groove what can make you dance ooooh chihuahua*hic*- cantò Alice completamente ubriaca
-Sigh!Io glielo avevo detto!Qualcuno la porti a casa sua prima che vada completamente fuori di matto-sentenziò rassegnato Kakuzu
-Per favore Deidara la puoi portare a casa tu?Tanto sai dove abita!-disse Konan,che voleva aiutare l'amica ad avvicinarsi un po' di più al biondino
-Certo non c'è problema!Dai Alice vieni!-
Per tutta risposta la ragazza si avvicinò barcollando al biondo e lo seguì fino alla sua macchina. Deidara aprì la portiera, fece sedere la collega e si avviò velocemente verso la piccola casa della segretaria; durante il tragitto nessuno proferì parola... arrivarono dieci minuti dopo...
-Alice ora ti porto a casa- il biondino si chinò un po' per mettere la chiave nella serratura e chiudere la lussuosa macchina nera
Ma la ragazza non era molto interessata alle sue parole ma ad un'altra cosa...
-Sai Deidara...ho notato solo adesso che...-
-Che?-
-Hai davvero un bel sedere!-esordì Alice
-Ehm....Grazie?- disse il ragazzo arrossendo visibilmente -Ora però ti porto a nanna non ti addormentare ades...-
Non fece però in tempo a finire la frase che Alice si era già addormentata tra le sue forti braccia...
-Perfetto!Un po' di esercizio fisico non mi farà male-e, detto ciò, aprì la porta dell'appartamento della segretaria e, con Alice ancora addormentata fra le braccia, salì la scale che portavano al piano di sopra dove si trovava la camera da letto adagiando la ragazza sul comodo letto da una piazza e mezza.
Stava per andarsene senza fare rumore per non svegliare l'amica quando, improvvisamente, inciampò (cosa molto facile dato il casino che c'era nella stanza) su un qualcosa di non identificato facendo un rumore infernale e svegliando, come ovvio, Alice.
-Mmmh ...Deidara?-chiese frastornata la segretaria
-Sì...ora però devo andare...-il biondo si volse verso la porta della stanza e stava già per andarsene quando qualcosa, o meglio un qualcuno, lo afferrò con una mano tremante per il polso...
-No...per favore non te ne andare. Rimani con me questa sera...ti prego-
Deidara fissò la ragazza con espressione interrogativa: rimaneva a dormire da Alice solo quando anche lui era sbronzo, cosa non rara, lui non era mai rimasto sobrio a casa dell'amica durante la notte... era successo solo qualche volta per i soliti film party che organizzava una volta al mese con i suoi colleghi, ma tutte le volte, c'era sempre qualcuno; non erano mai stati veramente da soli.
Stava quindi per rispondere negativamente all'offerta ma, non appena notò lo sguardo triste della ragazza, non riuscì a dirle di no e s'infilò nel letto vicino a lei.
Poiché il letto non era adatto a due persone si ritrovarono un po' appiccicati... fatto che portò la perdita totale del controllo da parte di Alice.
Lei si avvicinò con fare sensuale a Deidara respirando a pieni polmoni il profumo emanato dal ragazzo e incominciò a massaggiargli i muscoli perfetti e il ventre...
-Sai Deidara non hai solo un bel culo ma anche un bel corpo, ma la cosa che preferisco di te sono i tuoi occhi azzurri e le tue labbra: sono così invitanti, mi viene voglia di baciarle ogni volta che le vedo- dicendo ciò la ragazza... si avvicinò pericolosamente al viso, che era ormai diventato rosso come un peperone, del capo
-Alice... cosa vuoi fare?-domandò facendo il finto tonto Deidara
-Deidara lo hai capito benissimo, si vede dal tuo sorriso perverso!- la segretaria si stava avvicinando sempre di più ma proprio mentre stava per azzerare completamente le distanze, le forze l'abbandonarono definitivamente e si lasciò cadere in un sonno profondo...
-Un po' mi dispiace ma forse era destino...-disse Deidara citando le famose parole del sommo teologo Neji...
Il ragazzo quella sera rimase a vegliare sul sonno della mora e, il mattino seguente, mandò con una scusante Alice, che purtroppo per lei ricordava tutto dell'accaduto, al lavoro...

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Capitolo 5
*** eravamo quattro amici al bar... XD ***


7.00 del mattino... 'dio denaro'...
-Dannazione Alice... non puoi immaginare cosa mi è successo ieri sera...- borbottò Angel tenendosi la testa fra le mani; quel giorno indossava un tailleur rosso scuro con delle eleganti scarpe di vernice nera con la suola rossa e il tacco... i capelli erano come sempre raccolti in una coda di cavallo; dall'altra parte del tavolo Alice che indossava una felpa nera dei Green Day che nascondeva al di sotto una maglia dei Sex Pistols e dei semplici Jeans era nella sua stessa identica posizione: sguardo fisso sul tavolo e testa fra le mani... anche perchè, nonostante l'aspirina che Angel le aveva rifilato, aveva un fortissimo malditesta...
-E tu non sai cos'ho fatto io!!-
-Perchè? Cos'hai fatto?- chiese Angel pur non essendo molto interessata...
-No dai... comincia tu...- disse Alice nemmeno lei interessata alle confessioni dell'amica...
-Ufff... ieri sera Hidan è venuto da me...-
a quelle parole Alice alzò la testa di scatto: l'amica aveva conquistato la sua attenzione...
-E cos'è successo?- incalzò
-Beh... era ubriaco... come sempre... e...-
-E?????-
-Beh... ci siamo messi a parlare... e lui ha detto...-
-Ha detto??????-
-Ha... -deglutì -ha detto che mi vuole...-
-Cioè... ti vuole in QUEL senso?-
Angel annuì... sicuramente non se ne stava lamentando ma... era una situazione piuttosto delicata...
-E poi cos'è successo?-
-Beh... mi ha baciata, mi ha toccata... mi ha portata in camera da letto e...-
-EEEEEEE???????-
-... si è addormentato...-
-Che razza di idiota- disse Alice scuotendo la testa...
-Ehi!!! Non è colpa sua se l'alcool gli fa un effetto soporifero! E poi devo solo ringraziare Jashin che sia successa una cosa simile sennò a quest'ora probabilmente non avrei già più un lavoro! Tu invece? Di cosa parlavi prima? Cos'hai combinato?-
-Beh... ecco... -ricordando ciò che prima aveva detto su Hidan poichè si era addormentato sul più bello Alice arrossì, lei aveva fatto la stessa identica cosa!!! -ho fatto con Deidara... più o meno la stessa cosa che avete fatto tu ed Hidan...-
-Cioè... lui ubriaco ti è saltato addosso e poi si è addormentato?-
-Ehm... non esattamente... io ubriaca gli sono saltata addosso e poi mi sono addormentata...-
Angel che in quel momento stava bevendo un sorso di the scoppiò a ridere strozzandosi...
-Hahahahahahahaha coff coff e poi da ad Hidan dell'idiota!! Hahahahahahahaha questa sì che è bella!!!-
-Non ridere! Non c'è nulla di divertente! Io qui non sono la 'vittima'! Con che coraggio lo guarderò in faccia questa mattina???-
-Mmmmmh... beh... puoi sempre far finta di non ricordarti nulla... cosa che spero faccia anche Hidan...-
Proprio in quel momento si aprì la porta del locale e i due 'fringuelli' entrarono uno dopo l'altro...
-Come si dice: parli del diavolo...-  mormorò Angel...
-... e spuntano le corn... EHI!!! Come va ragazzi?- Disse Alice forzandosi di sembrare 'normale'...
-Angel tieni le tue chiavi... spero di non averti dato troppo disturbo questa notte!-
-Beh ecco...- cominciò Angel
-Stai tranquillo Hidan, se c'è una cosa che non hai fatto è disturbarla!- la interruppe Alice facendole l'occhiolino e beccandosi un calcio sul ginocchio...
-Mmmmh? Che vuoi dire scusa?-
-No! Niente Alice non vuole dire nulla! È solo un po' strana... e sconvolta direi, perchè non si ricorda nulla di quello che le è accaduto ieri notte...-
a quelle parole sia Deidara che Alice sobbalzarono sulle loro sedie ed arrossirono sino alla punta dei capelli... fissando l'uno il pavimento e l'altra il soffitto per evitare di incrociare gli sguardi...
-Eheheheh Alice... io te l'avevo detto di non bere così tanto!- si intromise Kakuzu... - ma poi ieri sera ricordo che ti ha riaccompagnata a casa Deidara... me lo ricordo perchè ho fatto il calcolo della benzina che deve aver sprecato per fare tutta la deviazione per portarti a casa e poi anche quella utilizzata per tornarsene a casa sua... - riprese poi con aria pensierosa...- e col prezzo odierno della benzina non bisogna certo sprecarla per certe cose... però prendere un taxi sarebbe stato più costoso... e, in fin dei conti, se Deidara si fosse fermato a dormire da te, Alice, avrebbe anche risparmiato...-
-Ok ok basta Kakuzu! I tuoi voli mentali non ci interessano granchè...- disse Alice tesa come una corda di violino...
-Cambiamo discorso vi va? Non facciamoci troppe domande sul passato quando abbiamo appena iniziato ad affrontare una nuova giornata di lavoro!- disse Angel correndo ai ripari...
-Hai perfettamente ragione Angel!- disse Alice
-Completamente, davvero- aggiunse Deidara...
Proprio in quel momento nel locale entrò un uomo vestito praticamente di stracci con lunghi capelli neri, un paio di occhiali da sole ed un bastone per ciechi...
-Itachi!! Che ci fai qui? Tanto lo sai che l'elemosina io non la faccio!- disse Kakuzu vedendo l'uomo avanzare verso di lui con passo incerto...
-Non la accetterei comunque se venisse da uno strozzino della tua risma!- sibilò Itachi con tono orgoglioso... -sto cercando quel dannato bambino che gira sempre qui intorno e si diverte a farmi lo sgambetto... -
Itachi era un clochard cieco che passava la sua vita rintanato nell'atrio dell' A.K.A.T.S.U.K.I.; mangiava praticamente solo i panini che Sasori ("l'omino dei panini" come era stato soprannominato) gli portava e qualche 'chicca' che si comprava grazie alla generosità di alcuni dipendenti... usciva di rado ma, quando lo faceva, finiva per incontrare sempre il solito ragazzino (un giovane con capelli neri come i suoi di nome Sasuke) che si divertiva a fargli lo sgambetto a tradimento...
-Mi spiace... i ragazzi ed i bambini non entrano nel mio locale... fanno sempre troppo rumore... mi danno fastidio...- disse Kakuzu scrollando le spalle -comunque non serve che lo cerchi: quel ragazzo sembra avere un radar, ogni volta che esci ti trova e ti fa finire col sedere per terra... basta che vai sul marciapiede e aspetti un attimo...-
Itachi uscì lentamente agitando il suo bastone e borbottando:
-Ma questa volta lo prendo! Vedrai, vedrai se non gliela faccio pagare!! Non gli spezzo il bastone in testa solo perchè dopo non potrei più andare in giro... ah... se solo avessi un cane guida vedi allora come lo farei correre quel dannato ragazzin... AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!-
Sasuke era arrivato in skateboard, aveva 'svolto il suo lavoro' e se ne era andato sghignazzando con le mani in tasca...
Nel frattempo all'interno del locale Hidan stava esponendo il suo caso alla 'allegra' (si fa per dire) combriccola:
-Sembra che pochi giorni fa due gruppi di boyscout, quello del tasso e quello della volpe, abbiano avuto un violento scontro... ecco, il mio cliente, Gaara, è un membro del gruppo tasso ed è stato accusato di aver ucciso un membro del gruppo rivale; un certo Naru... Nasu... Naputo... no... Nan... comunque... quello lì...  e di essersi sbarazzato del cadavere che ancora non è stato ritrovato... abbiamo in mano solo i vestiti insanguinati della vittima e un grosso coltello, probabile arma del delitto...-
-Mmmmh... non sembra molto facile come caso...- disse Deidara pensieroso
-Ecco perchè l'hanno affidato all'avvocato più geniale ed imbattibile!- disse Hidan battendosi orgogliosamente il petto
-Kakuzu per favore apri un attimo la porta così esce 'sta cazzata!- disse Alice ridendo...
I quattro fecero allegramente colazione e poi, tutti insieme, si diressero verso l' A.K.A.T.S.U.K.I. ognuno con i sui problemi, ognuno con i suoi pensieri, ognuno con i suoi ricordi da accantonare per riuscire ad affrontare una nuova giornata di lavoro.

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Capitolo 6
*** sotto le stelle ***


Quella notte era La Notte: la notte dei sogni, la notte degli innamorati, la notte più luminosa dell'anno: era San Lorenzo, la notte delle stelle cadenti... più o meno...

Angel, Alice, Hidan, Didara, Kakuzu, Tobi, Pain, Konan, Itachi, Sasori e la sua ragazza Niko si erano da tempo ripromessi di andare, la notte, a fare un pic-nic e ad osservare le stelle... e quindi eccoli lì, sdraiati sull'erba a bere cioccolata bollente-ustionante con panna montata fredda-gelida...

-EHI!!! guardate! Quel gruppo di stelle somiglia ai Green Day durante il concerto dell'anno scorso! Guardate c'è anche Billie Joe che salta!!- disse Alice stringendo tra le mani la sua cioccolata con la panna montata ed uno spicchio d'arancia...

-OOOOOOH!!!! Quelle invece somigliano alla mia Konan!-

-Ma che dici! Sono quelle che somigliano a te! E tra loro c'è anche un cuore palpitante!- dissero Konan e Pain sorseggiando la loro cioccolata in cui avevano sciolto una pallina di gelato alla grappa di rose...

-WOW!! C'è un gruppo che ha la forma di una bellissima ragazza!- disse Hidan (cioccolata con panna e una fragola)

-Lì invece c'è il simbolo dei dollari!- dissero all'unisono Kakuzu ed Angel (Kakuzu: solo poca cioccolata perchè costa; Angel: cioccolata aromatizzata al cocco, panna ed una cialda)...

-Io vedo un'esplosione!- disse Deidara (cioccolata, panna, menta)

-Io vedo un panino...- disse Sasori-omino dei panini... -però mi vedo anche mentre do un mazzo di fiori alla mia dolce Niko!- disse guardandola dolcemente (cioccolata, panna, cannella)

-Io invece mi vedo mentre ti mando un bacio!- rispose Niko... (cioccolata, panna, vaniglia)

-Io vedo un coniglietto rosa!- disse Tobi (cioccolata, panna e qualcosa che Alice gli aveva messo nella tazza che gli permetteva di vedere dei coniglietti rosa...)

...

...

...

... -Itachi... tocca a te! Cosa vedi!?!-

-Vaffanculo! Sono cieco!!!- inveì Itachi (cioccolata e basta perchè tano non poteva sapere che gli altri avevano anche la panna e la cioccolata costa!)...

-Ehi... ma... non dovrebbero esserci le stelle cadenti?-

-Beh... tecnicamente sì... oggi è il 10 settembre no? È San Lorenzo!*-

-Ma allora perchè non c'è uno straccio di stella cadente?-

-Ehi! Io ne vedo una! Ah no... era un aereo...-

-Avanti ragazzi! Usiamo gli occhi! Cerchiamole queste dannate stelle! Io non mi faccio fregare da dei corpi celesti inanimati!!! Itachi anche tu! Aguzza lo sguardo!-

-Vaffanculo!-

-Ehi Itachi ma come mai sei diventato cieco?- chiese Sasori all'improvviso...

-Ma non ti sei accorto che lui è l'unico a non avere la ragazza?- disse Hidan

-E allora? Questo cosa centra?- chiese Sasori non capendo...

-Beh... si sarà sentito SOLO nelle fredde notti invernali... e sai com'è quella barzelletta: Paperino è felice perchè si fa le Paperine... Topolino é felice perchè si fa le Topoline... Pippo è triste perchè si fa le... ehm hai capito no?- Disse Hidan con tono da Sherlock Holmes

-Aaaaaaaah! Adesso ho capito... - rispose Sasori arrossendo leggermente

-VAFFANCULO!!! COME TI PERMETTI RAZZA DI PERVERTITO!! NON È AFFATTO COME CREDI TU!- Urlò Itachi infuriato

-Sesese e io ci credo anche...- Rispose Hidan

-RAZZA DI BRUTTO... AHI!!!- Cercò di ribattere Itachi prendendosi invece una gomitata da Angel che rivolse poi le sue 'dimostrazioni d'affetto' verso Hidan dandogli un ceffone sulla nuca...

-AHIO!! - disse quest'ultimo massaggiandosela leggermente -Ma che ho fatto?-

-Razza di imbecilli!! Fate silenzio!-

-Ma per vedere le stelle non c'è bisogno di fare silenzio!- Ribattè Hidan

-Non me ne importa un fico secco!!!- disse Angel – Se non stai zitto ti prendo a calci!-

-Cattiva ... sei proprio una persona malvagia... ed è proprio questo quello che mi piace di te!- disse Hidan tentando di abbracciarla...

-Perverito...- rispose lei tentando di allontanarlo...

-Ammettilo che ti piace questo lato di me...- ribattè lui scoccandole un bacio a stampo sulle labbra e allontanandosi ridacchiando

-Ehm... s-s-stai zitto imbecille...- disse Angel con il cuore che batteva a mille...

Pian piano il tempo passò... ovviamente il gruppo non vide nemmeno una singola stella cadente... poi, prima Konan e Pain, poi Niko e Sasori se ne andarono tendendosi dolcemente per mano...

dopo un po' anche Tobi se ne andò inseguendo il suo coniglio rosa come una specie di Alice nel paese delle meraviglie sotto effetto di stupefacienti...

sul prato rimasero solo Deidara, Alice, Hidan ed Angel ad osservare le stelle... una coppia distante dall'altra sussurrando sottovoce...

-Angel... che ne dici di darmi un bacino?- disse Hidan sorridendole sfrontatamente...

-Scordatelo-

-Eddai! Lo so che lo vuoi anche tu!- disse lui cingendola con le braccia...

-Smettila per favore-

-Angel...- mormorò lui baciandole il collo...

-Sei ubriaco vero?-

-Mmmmmh... forse...- disse lui facendola stendere e sdraiandosi sopra di lei imprigionandola tra le sue braccia... poi chinò la testa e la baciò dolcemente mordendole delicatamente il labbro inferiore...

Angel sentì brividi di piacere in tutto il corpo e un calore fortissimo spandersi dentro di lei come lava...

-Smettila! - lo pregò passandogli però le mani sulle spalle -Aaaah, qualcuno mi aiuti...- sussurrò...

-RAZZA DI IDIOTA!!! LASCIALA ANDARE SUBITO!!!- disse Alice comparendo all'improvviso e tirandogli un calcio...

Hidan cadde su un fianco lasciando libera Angel che si alzò barcollando e si allontanò lentamente assieme ad Alice che le disse:

-Angel sei un' idiota! Ti fai sempre mettere le mani addosso da quello...-

-Lo so... scusa, e grazie mille per avermi salvata!-

-Niente... piuttosto... io ho baciato Deidara ed eravamo entrambi sobri!-

 

Flash-back!:

-Uff...non si vede neanche una stellina!Che delusione!-esclamò triste Alice

-Mmm...già!Senti Alice riguardo all'altra sera...-disse imbarazzato Deidara

-Ehm...-

-Tu pensi davvero che sono carino?-domandò con un filo di voce

-Beh!Ecco...mmm...io penso che tu sia un bel ragazzo... spero di non aver detto,o fatto, niente di male...- ammise la mora fingendo di essersi dimenticata di quel giorno

-No no!Tutt'altro!Comunque anchio penso che tu sia una bella ragazza...ma davvero non ti ricordi niente di quella nottata?-

-Sinceramente...no!- mentì la segretaria

-Se vuoi ti posso dire io dove eravamo rimasti...- sussurrò con fare malizioso Deidara all'orecchio di Alice

-Perchè?Cosa stav...- ma non finì la frase che Deidara aveva già incollato le sue morbide labbra su quelle della ragazza lasciandola completamente spaesata. Il ragazzo però non si accontentò di quel casto bacetto e passò la sua lingua sulla bocca di Alice, chiaro invito ad aprirla, la ragazza accettò pittostovolentieri l'invito e il casto bacio non fu più tale...

-Spero di averti reso l'idea...- ghignò divertito il biondino

-Uhm...forse non ho capito bene una parte del discorso...-

-Lascia che te la rispieghi meglio...- e i due ripresero a baciarsi...

Proprio in quel momento l'occhio di Alice le cadde per caso sulla coppia sdraiata poco distante da loro: Hidan aveva di nuovo messo le mani addosso ad Angel la quale, sicuramente, non aveva nè la forza nè la voglia di respingerlo...

-Merda!!- disse Alice alzandosi di scatto e dirigendosi verso i due...

-Ehi!- disse Deidara dietro di lei... -dove stai andando?-

-A salvare una stupida amica che si sta rovinando con le sue stupide mani- borbottò Alice sfogando tutta la sua rabbia nel calcio che, come sappiamo, diede ad Hidan poco dopo.

 

 

 

____________________________________________

 

*ovviamente la notte di San Lorenzo è il 10 agosto ma i nostri "eroi" non lo sanno XD XD

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Capitolo 7
*** cimitero, horror, luna piena... cocktail perfetto ***


Il giorno dopo i nostri amici avevano deciso che sarebbero andati tutti insieme a guardare uno di quei film horror che vengono trasmessi, la notte, in mezzo ai cimiteri... ma poi Sasori e Niko comunicarono che purtroppo non sarebbero potuti venire perchè avevano un impegno... lo stesso fecero Pain e Konan; Tobi si rifiutò categoricamente di vedere un film che non fosse 'Winnie the pooh e gli efelanti' ; Itachi, quando venne invitato a GUARDARE un film rispose col solito:

-Vaffanculo!-

mentre Kakuzu col solito:

-Guarda che costa!!! - e così il gruppo da undici si ridusse a solo quattro persone...

Quella sera Angel indossò una camicia nera sbottonata per poter mostrare la maglia dei sex pistols che portava sotto con scritto 'never mind the bolloks... here's the sex pistols' il titolo del loro album meglio riuscito... (ebbene sì, ad Angel piacevano i sex pistols, Sid Vicious e adorava i Green Day oltre che tutti gli altri gruppi del genere...) dei pantaloni neri e delle scarpe tipo converse... Alice aveva un abbigliamento piuttosto simile (non per niente le due erano diventate amiche... avendo gli stessi gusti in quasi tutte le cose era facile stringere legami..) infatti indossava un giubotto di jeans slacciato che lasciava intravedere al di sotto una maglia scollata, per la grande felicità di Deidara, che raffigurava i Green Day sopra una bandiera americana, i soliti pantaloni neri e portava al collo una collana borchiata; Hidan invece portava una giacca nera sopra ad una camicia rossa... aveva rinunciato alla cravatta e aveva i primi bottoni della camicia slacciati... inutile dire che quel piccolo angolo di pelle bastò a far partire in quarta la mente di Angel che cominciò ad immaginarsi cose decisamente vietate ai minori... Deidara infine portava sotto il giubotto nero da motociclista una maglia su cui era stilizzato una mini-bomba, che sorrideva, posta su una scritta rossa e arancione che diceva:BANG! e dei pantaloni neri stracciati in alcuni punti.

Il film che avrebbero visto era jeepers creepers un "bellissimo" film horror, davvero l'ideale da guardare sotto la luna piena nel bel mezzo di un cimitero (detto ironicamente ovvio).

Il cimitero era quasi vuoto, solo poche coppiette qua e là e qualche gruppetto di ragazzini in cerca di adrenalina; Deidara, Alice, Angel ed Hidan si sedettero, una coppia distante dall'altra, ed aspettarono l'inizio del film... Alice, che nonostante tutto era un po' fifona, si stringeva a Deidara e lui, che aveva ancora più paura di lei, la abbracciava tenendola stretta a sè... Angel invece era seduta vicino ad Hidan e bastava la sua sola presenza, la consapevolezza di averlo così vicino, per renderla sicura; lui di tanto in tanto si girava verso di lei e cominciava a fissarla con sguardo pensieroso e leggermente confuso per poi tornare a guardare il film non appena lei accennava a muoversi.

Improvvisamente lui si sdraiò e poggiò la testa sulle gambe di lei... Angel non lo respinse: sapeva di amarlo, era solo confusa riguardo i sentimenti di Hidan per lei; cominciò comunque ad accarezzargli dolcemente i capelli scendendo lentamente e sfiorandogli, di tanto in tanto, il collo con carezze delicate delle dita fresche. Gli premette la punta delle dita sul collo avvertendo il battito del suo cuore che, attraverso quel contatto, le penetrava nel corpo e la cullava dolcemente, Hidan le afferrò la mano e se la portò alle labbra sfiorandole le dita con le labbra e con la punta della lingua... Angel rabbrividì e chinò il volto per guardarlo negli occhi... non fu una buona idea: non appena incrociò lo sguardo caldo e sensuale di quegli occhi viola-ghiacciato perse completamente la ragione... voleva solo lui in quel momento; voleva baciarlo, toccarlo, sentire la sua voce profonda e mascolina che sussurrava il suo nome, voleva provare di nuovo la sensazione che le sua labbra, le sue mani, erano in grado di darle... lui allungo la mano e le afferrò i capelli tirandola verso di sè... la baciò dolcemente, appassionatamente mordendole delicatamente il labbro inferiore per poi passarci sopra la punta della lingua... Angel lo assecondò afferrandogli le spalle e tirandolo a sua volta verso di lei... Hidan poi si mosse, fulmineo, e la imprigionò tra lui e il terreno bloccandola con le sue spalle e le braccia muscolose; poi le fece piegare la testa e cominciò a morderle e a baciarle il collo... Angel si sentiva impazzire, non era più in grado di ragionare... non era più in grado di fare nulla se non baciarlo e stringerlo ancora più forte...

-Angel...- sussurrò lui al suo orecchio mordicchiandole poi il lobo... -Angel...-

-Hidan... baciami... baciami e stringimi ancora più forte!-

lui si sollevò sopra di lei e la guardò un momento prima di sfoderare il suo bellissimo sorriso strafottente, canzonatorio ma che Angel trovava terribilmente sexy...

-Ai suoi ordini...- disse poi prima di chinarsi nuovamente su di lei ricominciando a baciarla e a far scorrere le mani sulla sua pelle nuda che era riuscito a raggiungere scostandole lievemente la maglietta...

-Hidan... Hidan... - Angel rabbrividì al contatto della mano di lui sulla sua pelle... -oh Hidan, sto impazzendo...-

-Anch'io Angel... anch'io... non sai per quanto tempo ho atteso questo momento... non riesco a credere che sia finalmente arrivato!...-

-... e finito!- disse una voce maschile sopra di loro... i due sollevarono lo sguardo e notarono un uomo piuttosto grasso che puntava loro addosso la torcia elettrica... -avanti, il film è finito, alzatevi e andatevi a prendere una camera assieme a questi altri due- riprese poi indicando Deidara ed Alice che, appena dietro di lui, erano rossi come dei peperoni... poi l'uomo si allontanò borbottando

-Aaaaaaah la gioventù di oggi... ai miei tempi non si facevano certe sconcezze in giro... nel bel mezzo di un terreno consacrato poi!! Svergognati!! Due ragazze poi!*-

Così anche Angel ed Hidan si alzarono e, tutti e quattro, si diressero verso le rispettive macchine: l'atmosfera era ormai stata rovinata e, per quella sera, non sarebbe più avvenuto nulla... o forse no?

 

Un'altro flash back!:

Gli altri due erano seduti uno di fianco all'altro e si abbracciavano forte...

-Oh merda!Oh merda!-commentò impaurita Alice stringendosi sempre di più Deidara

-Oh cazzo!Oh cazzo!!!-esclamò il ragazzo non per il film stavolta ma perchè la sua visuale sul davanzale, stranamente un po' scoperto, della compagna lo stava completamente distraendo dal film...

-Deidara!Stringimi per favore!Oh tanta paura!-d isse la ragazza stringendosi di più,se possibile, al biondino.

Purtroppo il risultato fu che il seno di Alice fu ancora più visibile mandando il cervello del ragazzo a farsi un giro sullo yellow submarine dei Beatles...

-Basta non ce la faccio più!- e detto questo Deidara prese in braccio Alice e la fece distendere su una parte del terreno erbosa non con le intenzioni più pudiche...

-Deidara!Ma che fai?- domandò la ragazza

-Se indovini un giro gratis sulla giostra del piacere...-

-Dai tesoro!Il film non è neanche finito!- sentenziò la mora diventata nel frattempo rossisima...

-Se vuoi ti faccio vedere qualcosa di più interessante...- e il ragazzo incominciò a torglierle il giubotto di jeans

-Ma così avrò freddo...- ribattè la ragazza poco convinta

-Sarai un bollore quando avrò finito di farti le coccole- e, in effetti, Alice stava diventando sempre più rossa e calda; anche perchè Deidara si era tolto il giubotto di pelle e adesso le stava togliendo la maglietta dei Green Day...

Il biondino tolse anche la collana e incominciò a baciarle il collo scendendo sempre più in basso arrivando molto ma molto lentamente, causando gemiti di piacere da parte della ragazza, all'ombelico...

-E con questi cosa facciamo?- domandò divertito il biondo indicando i pantaloni...

-Non così in fretta...- rispose la mora togliendo la maglia del biondino scoprendo i pettorali ben delineati del ragazzo e incominciando ad accarezzarli. Deidara avvicinò il viso a quello della compagna e le loro bocche si unirono in un bacio appassionato... Stavano per baciarsi di nuovo quando sentirono una voce provenire dall'alto...

-Scusatemi potete ripetere le ultime parole non sono riuscito a sentirle!- l'interlocutore era un uomo sui cinquant'anni con i capelli bianchi che reggeva in mano un notebook e sembrava stesse prendendo appunti...

-COSAAAA?- Urlarono imbarazzati i due

-Ops!Scusate sono Jiraya, il famoso scrittore, stavo prendendo spunti in questo cimitero per una parte horror per il mio nuovo libro! Ma quando ho visto voi la situazione mi è sembrata più interessante! Comunque grazie per i buoni spunti erotici per il mio libro! Arrivederci!- e così dicendo se ne andò...

-Ma che cazz....- disse confusa più che mai Alice

-Non sarà quel barbone a rovinarci la serata hot! Alice vuoi continuare?- domandò il biondo e i due ragazzi tornarono a baciarsi nonostante la confusione creata dall'intruso... ma, proprio mentre la ragazza stava per togliere i pantaloni al suo ragazzo,entrambi udirono una nuova voce roca...

-Senta ci lasci in pace!Ma lei non sa...- ma appena il ragazzo si voltò vide il volto incavolato del custode del cimitero

-Scusate ma la festa è finita!- biascicò parecchio irritato

-DHO!- esclamarono i ragazzi parecchio dispiaciuti...

e così il custode li costrinse a suon di calci nel sedere a rivestirsi e li condusse poi, come sappiamo, vicino a Hidan e ad Angel, interrompendo anche il LORO PRIMO momento magico...

 

 

 

 

___________________________________________

*evidentemente la nostra vecchia guardia miope ha scambiato Deidara per una ragazza... ma non è il primo vero? XD

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Capitolo 8
*** al lavoro... ma non si lavora... ***


Il giorno dopo Angel si recò in ufficio molto presto e cominciò subito a sbrigare le sue pratiche quando, all'improvviso, dall'ufficio di Hidan sentì provenire un...

-COOOOOOOOOOSA!?!?!?!? MA MI STAI PRENDENDO IN GIRO?... NON ME NE IMPORTA UN BENEAMATO CAZZO SE NON È COLPA TUA RAZZA DI IMBECILLE!!! TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE COMPORTA?-

affannata Angel si precipitò nell'ufficio del suo capo trovandolo che sbraitava, con aria terribilmete infuriata, al telefono... non appena riattaccò gli chiese:

-Hidan ma che diavolo sta succedendo?-

-Quel dannato cadavere bastardo del mio caso d'omicidio è tornato a casa sulle sue stramaledette gambe...-

-Credo di non seguirti...- disse Angel confusa

-Quel nasuto... naruto... barbuto o come diavolo si chiama non era affatto morto... e il mio cliente, Gaara, non lo aveva affatto ucciso... i due stronzi si erano messi d'accordo...-

-Ma... per fare cosa? Perchè avrebbero dovuto inscenare un omicidio?-

-Quei due piccoli figli di... ehm... quei due ragazzini hanno architettato il tutto per andare al concerto dei Green Day di quattro giorni fa... è per questo che Gaara non è stato ritrovato se non un giorno dopo la scomparsa di Naruto... perchè il giorno prima era a km e km di dstanza ad un concerto insieme alla presunta vittima di un omicidio!!!-

-Beh... se il concerto era dei Green Day una cosa simile si può anche tollerare...- disse Angel ignorando lo sguardo furioso del suo capo... -non capisco perchè ti arrabbi tanto; dopotutto è un omicidio in meno, un morto in meno, una persona in meno che andrà in galera!-

-Sì ma è anche una occasione in meno per dimostrare a quel dannato ragazzo-ananas di che pasta sono fatto! Un'occasione in meno per stracciarlo davanti ad un giudice ed una giuria!! Solo pensare a che occasione sarebbe stata... quel maledetto... si è salvato per il rotto della cuffia!!-

-Uff come la fai tragica! E pensare che io mi ero anche spaventata... credevo che fosse successo qualcosa di grave!- disse Angel avvicinandosi alla scrivania per alzare leggermente la veneziana della finestra posta dietro ad essa... Hidan però si sporse verso di lei e, fulmineo, la afferrò per i fianchi tirandosela sulle ginocchia... Angel, che come al solito a lavoro portava scarpe col tacco, non riuscì a mantenere l'equilibrio e gli cadde in braccio...

-Hidan... che diavolo stai facendo?- mormorò guardandolo dritto negli occhi...

-Mi sembra chiaro- disse lui baciandole il collo e facendo scorrere le mani sulla sua schiena...

-Non mi sembrano nè il posto nè il momento adatto-

-Con te ogni posto ed ogni momento sono perfetti... e poi... ti sei già dimenticata quello che ti ho detto ieri sera? Sono anni che apetto questo momento e quando sei così vicina... non riesco a tenere le mani al loro posto... anzi... rettifico: è questo il loro posto, le mie mani sono state fatte per scorrere sul tuo corpo, sulla tua pelle liscia, sono state fatte per accarezzare dolcemente i tuoi capelli oppure per tirarli leggermente, come sto facendo ora- ... le tirò indietro la testa e prese a morderle delicatamente il collo per poi passare la lingua sulle arrossature che creava... poi ci soffiò sopra leggermente... Angel sentì mille brividi che la attraversavano come delle scosse elettriche... lo afferrò per le spalle che graffiò con le unghie così come graffiò il collo e la nuca del suo uomo... dell'uomo che le stava facendo provare tutte quelle sensazioni...

-Mmmmmh Hidan... Aaaaah... non... non... non riesco a respirare...-

-Angel... stai tranquilla... nemmeno io mi sento completamente padrone di me stesso... avrei tanta voglia di... -

-Di...? -

-Angel io...io ti voglio!- disse poi sbattendola rudemente sulla scrivania... Angel trattenne il respiro: le piaceva il lieve dolore che lui le aveva provocato tirandole i capelli, mordendola dolcemente e sbattendola sul tavolo... sapeva che lui poteva essere rude o dolce... ma lei lo preferiva di gran lunga nel primo caso... lo afferrò per la cravatta tirandoselo vicino... gli morse il labbro inferiore per poi cominciare a baciarlo lungo tutto la linea della mandibola... gli afferrò delicatamente il lobo fra i denti e lo sentì trattenere il respiro... lui le slacciò i primi bottoni della camicetta mettendo a nudo la morbida curva del suo seno protetto, poco più giù, dalla stoffa nera e rossa del reggiseno...

-Oh Angel... - si chinò su di lei e cominciò a baciarle e a morderle dolcemente la pelle vellutata e morbida del seno... lei gli passò le mani fra i capelli, scompigliandoglieli...

-Hidan... Hidan... Aaaaaaah! Non... non smettere... ti prego!- Sussurrò col fiato corto...

-Angel... sto impazzendo! Non ce la facciò più!-

Lei gli tolse la giacca e gli slacciò la camicia mettendo in mostra gli addominali perfetti e la pelle chiara e liscia... cominciò a baciarlo dolcemente e a passare la punta della lingua lungo la linea dei muscoli e affondandola poi nell'ombelico... lui le afferrò i capelli trattenendo il respiro che già da tempo si era fatto affannoso... lei fece una risatina: le piaceva l'idea che lei, lei infine gli stava donando così tanto piacere...

-Ommioddio Angel!... perchè... perchè non è successo prima? Quante occasione sprecate!-

Ma... attraverso i sensi ormai ovattati dal piacere, i due sentirono il suono del telefono...

-Mmmmmh dovresti rispondere...- mormorò Angel seguitando a baciargli il ventre sodo e muscoloso...

-Non credo proprio! Non ne ho la minima intenzione...- disse lui con voce roca accarezzandole il seno

-Ma potrebbe essere una chiamata importante!-

-Potrebbe essere una chiamata di Jashin in persona... finchè tu sei sulla mia scrivania così e continui a baciarmi... io non rispondo!-

-Hidan, se non rispondi giuro che questà sarà l'ultima volta che vedrai una scena simile!- lo minacciò lei: non aveva la minima intenzione di mandare al diavolo il suo lavoro per qualche momento di piacere!

-Ufff e va bene...- si arrese Hidan allontanadosi e rispondendo al telefono... -Ma appena abbiamo tempo continuiamo ok?-

per tutta risposta lei lo baciò, gli morse il labbro inferiore e fece scorrere la mano sui suoi addominali...

-Tu che ne dici?- Disse poi prima di sistemarsi e tornare alla sua scrivania... prima di chiudere la porta dell'ufficio alle sue spalle potè sentire la risata soddisfatta di Hidan...

Si sedette felice sulla sedia e incominciò a controllare le varie scartoffie del giorno ma all'improvviso sentì un urlo furibondo a lei molto familiare...

-TOBIIIIII!!!TI SPEZZO LE TUE INUTILI OSSA E LE USO COME STUZZICADENTI!!!!-

-Ma che pifferro succede?-domandò a se stessa Angel

Pochi secondi dopo Deidara si precipitò nel suo ufficio...

-ANGEL!Ti prego aiutami!Alice è di nuovo incazzata nera e sta cercando di uccidere Tobi!-esclamò preoccupato il biondo, la conferma delle sue parole arrivò poco dopo...

-NON SCAPPARE BRUTTO IDIOTA!VEDRAI NON TI FARÒ MALE...L'EVIRAZIONE NON È POI COSÌ DOLOROSA!-

-Ti prego non so davvero che fare!- aggiunse infine il ragazzo

-Certo!Sbrighiamoci prima che ci scappi il morto!- e così i due si precipitarono giù dalle scale e arrivarono più velocemente possibile nell'ufficio di Deidara.

Appena entrati videro Tobi arrampicato, non si sa come, su un alto mobile e Alice solo in reggiseno e mutande, che aveva in mano un taglierino (strumento che, messo nelle sue mani quando era incazzata, poteva creare parecchi traumi irriversibili alla sua "preda") sotto di lui con un aria da sadica perversa...

-Muah muah!Ma prima o poi dovrai scendere! E allora...ZAC!Muah muah muah!-

-NO!Tobi vuole bene al suo fratellino!- replicò spaventato il povero ragazzo

-Su su!Non fare tanto il guastafeste!- e detto ciò riprese a ridere sadicamente

Ma perchè la mora era così infuriata da privare un uomo(?)della sua virilità? Per saperlo ci vuole un'altro flash-back!

Flash-back!(Arridaje!):

La ragazza stava compilando le solite questioni pratiche quando sentì la voce del suo biondino chiamarla:

-Alice!Vieni un attimo perfavore!-

La mora si alzò dalla sua sedia,t rotterellò felice verso l'ufficio del superiore, bussò alla porta ed entrò... subito notò che non c'era nessuno e se ne stava per andare via, delusa, quando sentì due mani posarsi sui suoi occhi...

-Indovina chi è!-ordinò divertito Deidara

-Deidara non siamo qui per giocare!- rispose scocciata la segretaria

-Neanche per fare questo?- e detto ciò fece sedere la compagna sulla comoda poltrona e la incomiciò a baciare...

-Dai Deidara!E se entra qualcuno...mmm...- cercò di replicare la mora, che fu prontamente interrotta da un altro focoso bacio...

-Oh!Ma chi vuoi che sia così scemo da entrare! Ho messo anche il cartello non disturbare fuori dalla porta!-e riprese a baciarla.

Il ragazzo dopo qualche altro bacio poco casto staccò la sua bocca da quella della ragazza e incominciò a torglierle l'ingombro della maglietta per poi incominciare a toglierle i pantaloni...

-No!Deidara non esagerare!- disse tutta rossa Alice

-Dai voglio provare delle nuove posizioni con te!- rispose il biondo accarezandole dolcemente i fianchi e il seno

-Ah!E poi sarei io la pervertita!- proferì la ragazza togliendo la maglia al biondo e incominciando a mordere i capezzoli del compagno...

-Sì!Sei tu la mia pervertita!- e i due si baciarono di nuovo ma mentre si baciavano sentirono la porta cigolare...

-Non dirmi che il custode ci sta di nuovo importunando- buffò il biondo.ma questa volta i due si trovarono un Tobi davanti con l'aria curiosa...

-Scusate!Potete fare vedere a Tobi come nascono i bambini?

-TOBIIIIIIIIIIIIII!INCOMINCIA A CORRERE!PERCHÈ SE TI PRENDO TI FACCIO FUORI!!!-urlò Alice con una decina di vene pulsanti sulla testa

 

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Capitolo 9
*** ristorante, cena... e poi? ***


Per festeggiare la scampata evirazione di Tobi i nostri amici si diressero tutti insieme al ristorante Giapponese... Tobi però, ancora sotto shock, non venne.

Quella sera Angel si vestì con particolare cura, aveva deciso di smettere di 'scansare' le avances di Hadan in quanto si era accorta di desiderarlo sopra ad ogni altra cosa... ci avrebbe pensato lei a non farsi licenziare: bastava tenere vivo il desiderio di Hidan e lei aveva tutta l'esperienza necessaria per rendere la cosa oltremodo possibile.

Indossò un elegante abito con un corpetto nero con ghirigori rossi che aveva una scollatura davvero mozzafiato e la gonna rosso scuro che terminava appena sotto il ginocchio con uno spacco laterale che, lasciando scoperta una porzione di coscia, le assicurava il desiderio di Hidan; indossò le solite scarpe col tacco, un nastro di velluto nero sul collo allacciato sul davanti con un cammeo con la figura nera su sfondo rosso; indossò poi orecchini con un rubino a forma di lacrima e si legò i lunghi capelli nerissimi in un folto chignon lasciando scoperto il collo cosa che, era sicura, avrebbe fatto impazzire ancor di più Hidan. Infatti gli occhi di lui non appena la vide, era andato a prenderla con la sua bellissima Maserati nera con interni in pelle rossa, si fecerò più scuri per il desiderio... allungò perfino una mano per tentare di afferrarla ma lei gli sfuggì ridendo...

-No! No Hidan, siamo già in ritardo!-

-Mmmmmmh sei troppo pignola per i miei gusti...- disse lui afferrandola e tirandosela vicino... poi la baciò appassionatamente e fece scorrere la mano nello spacco del vestito accarezzandole la coscia...

-Hidan... ti ho detto di no... siamo già in ritardo... Deidara ed Alice ci staranno già aspettando!-

-Non dire sciocchezze... Deidara desidera Alice tanto quanto io desidero te... scommetto che sono ancora a casa a fare cosucce molto hot!-

-...ma... la prenotazione al ristorante...-

-'fanculo la prenotazione- disse Hidan baciandole le spalle nude e scendendo a passare la lingua nel solco fra i seni accarezzandole intanto i fianchi e le gambe con le mani...

-Hidan... per favore, ci tengo!-

-Okay allora... ma questa è l'ultima volta che mi scappi!- disse lui lascindola andare dopo averla baciata nuovamente...

intanto a casa di Alice...

Alice quella sera aveva deciso di vestirsi, per una santa volta e solo perchè glielo aveva chiesto Deidara, in modo elegante ovvero indossando un bel furoside,* comprato anni addietro, lungo con un piccolo spacco sulla gamba destra, di un colore sul blu notte e bordato da un nastro di seta viola; aveva lasciato i lunghi capelli neri sciolti sulle spalle poco coperte dal vestito e aveva indossato, come monili, degli orecchini d'oro.

Aspettò pazientemente l'arrivo del compagno e, salita sulla sua macchina, dopo un veloce bacio, si diresse verso il luogo prestabilito...

Hidan ed Angel...

I due si diressero al ristorante trovandovi Deidara ed Alice che li aspettavano; i quattro vennero guidati al loro posto da una cameriera che indossava il tradizionale kimono ed ordinarono... Angel, che odiava il pesce, prese un okonomiyaki**; anche Hidan prese un piatto a base di carne mentre Deidara ed Alice ordinarono rispettivamente del Chirashizushi*** e un Makizushi****.

Durante la cena discussero del più e del meno: dell'evirazione di Tobi evitata per il rotto della cuffia, del caso di omicidio di Hidan il cui cadavere non era affatto morto, dell'ultimo cd uscito dei Green Day, di un film di prossima uscita nelle sale, di storia della musica ecc ecc.

Di tanto in tanto Hidan, che era seduto di fianco ad Angel, allungava una mano sotto il tavolo facendola scorrere sulle gambe della ragazza la quale, per la sorpesa, finiva quasi sempre per strozzarsi e tirava un calcio all'uomo per punirlo... lui per tutta risposta le dava un pizzicotto sui fianchi facendola sobbalzare sulla sedia ma provocandole anche un lieve piacere...

Terminata la cena le due coppie si separarono: Alice e Deidara se ne andarono con la macchina di lui e Hidan riaccompagnò Angel a casa con la sua bellissima, magnifica, superba Maserati... Angel avrebbe potuto amarlo anche solo per i suoi gusti meravigliosi in fatto di automobili.

Tutti e quattro comunque erano alquanto brilli a causa della quantità industriale di sakè ingerita... questo non impedì comunque ad Hidan di ricordarsi della promessa fatta qualche ora prima ad Angel: non appena la porta dell'appartamento di lei si richiuse alle loro spalle Hidan la circondò con le braccia cominciando a baciarla appassionatamente e mordendole le labbra... scese poi con la lingua lungo la linea del collo sino ai seni che stava già accarezzando con le mani... le quali scesero poi lungo i fianchi della donna e si insinuarono nello spacco del vestito, sollevandolo; le accarezzò le gambe stringendole delicatamente i glutei.

Angel intanto gli aveva tolto la giacca facendola cadere sul pavimento ed ora stava mordendo delicatamente il lobo dell'orecchio di Hidan scompigliandogli intanto i capelli con le sue carezze febbrili... allontanò la bocca di Hidan dal suo seno e cominciò a baciarlo togliendogli intanto la camicia scoprendo gli addominali dell'uomo... poi, con la lingua, scese lungo il suo collo e la passò poi sui muscoli tesi per l'eccitazione... la affondò nell'ombelico e risalì sino al collo; gli morse una spalla quando lui la afferrò violentemente e la sbattè contro il muro...

-Angel... dannazione così mi fai diventare pazzo!-

-Ahahah non hai ancora visto niente!- disse lei baciandolo nuovamente...

lui la sollevò e lei gli circondò la vita con le gambe... lui le tolse il vestito scoprendole il seno che, dal momento che il vestito aveva il corpetto, non era nemmeno 'protetto' dal reggiseno... le fece scorrere le mani lungo la schiena facendola sospirare di piacere e le sciolse lo chignon... i capelli di lei gli piovvero sul viso inebriandolo con il loro profumo... le morse la pelle del collo che era così chiara e morbida... probabilmente lei doveva aver usato un bagnoschiuma ai lamponi... lui adorava i lamponi... le passò la lingua sulla spalla mordendola poi anocora, ancora e ancora... sapeva che a lei non dispiaceva ma che, anzi, le procurava piacere...

-Mmmmmh Angel hai un gusto davvero squisito...- le disse cominciando a morderle delicatamente un seno...

-Hidan... ommioddio Hidan... n-n-non respiro... -

-Sssssh tesoro stai tranquilla... ti farò provare sensazioni che gli idioti che hai avuto prima come fidanzati non ti hanno mai nemmeno fatto immaginare... - disse poi rimettendola a terra e inginocchiandosi davanti a lei affondandole la lingua nell'ombelico come aveva fatto lei poco prima...

-Aaaaaaah Hidan!-

-Mmmmmmh... la tua pelle ha un sapore così dolce...- disse lui mordendole e leccandole il ventre e le cosce...

-Aaaaaaah.... ommioddio Hidan!!!-

A quel punto lui la prese in braccio e la trasportò in camera da letto... la buttò letteralmente sulle lenzuola cominciando poi a baciarla su tutto il corpo... poi si tolse i pantaloni e si chinò nuovamente su di lei...

-Oh Angel... ho una voglia terribile di...-

-Di...?-

-L'hai mai fatto legata?-

-Legata? Mmmmh... no, ma qualche volta mi sono chiesta come potesse essere...-

-Bene... allora oggi lo scoprirai... - disse afferrando un nastro che Angel teneva nel cassetto del comodino... le legò i polsi alla testiera del letto... poi si chinò su di lei, sfoderò il suo sorriso che era allo stesso tempo sadico, strafottente e sexy e le sussurrò...

-Vedrai... questa sarà una notte che non scorderai mai più per il resto della tua vita...-

nel frattempo...

Intanto Deidara e Alice non erano da meno:

Erano un po' ubriachi ed erano appena saliti in macchina

-*hic* Merda!Iniziamo bene!Sono già un po' brilla!- esclamò la ragazza

-Ci credo dopo le otto bottiglie di sakè che ti sei scolata!- disse ridendo il biondo

-Uff...E' stato Hidan a chiedermi di fare una gara a chi beveva più alcolici!- replicò la mora

-E' vero ma lui si è fermatoa due bottiglie!-

-Tsk!Solo perchè Angel gli ha detto che se continuava a bere si poteva scordare la continuazione della serata!-

-Chissà cosa intendeva!Eh eh eh!... Di'... facciamo anche noi una continuazione speciale?- domandò il ragazzo con fare sensuale

-Mmm... forse...- rispose Alice

Arrivarono poco dopo a casa di lui e il biondino trascinò la ragazza nella sua cucina...

-Ehm...Deidara sarò anche un po' brilla ma mi ricordo di aver già cenato!- disse ridendo la mora

-Sì!ma questa è una cosa speciale- e dal frigo Deidara estrasse delle fragole ed una bomboletta di panna montata...

-Tu vuoi prendermi per la gola, ma tanto non cedo!- ribattè Alice voltando le spalle a quel ben di Dio

-Ne sei davvero sicura?- e detto questo il biondo fece voltare la ragazza e la imboccò

-Mi stai convincendo...- e i due incominciarono ad imboccarsi a vicenda tra sguardi di fuoco e carezze. Poco tempo dopo rimase una sola fragola nel piatto Alice riuscì a prenderla per prima e, per stuzzicare un po' di più Deidara, la mise in bocca: le dita sfiorarono le labbra, le labbra si chiusero attorno ad esse, un dito accarezzò le labbra. La mora masticò lentamente senza mai staccare gli occhi dal biondo e infine si leccò il labbro inferiore...tutto il procedimento era stato seguito con curiosità dal ragazzo che adesso, avendo una gran voglia di saltarle adosso, decise di caricarsela sulle spalle e di dirigersi verso la sua camera da letto...

-Andiam andiam andiamo a scopar!-canticchiò felice il biondo con la ragazza sulla spalla

-Ma che cosa canti pervertito che non sei altro!- ribattè la mora... per tutta risposta il biondo la posò sul letto e le saltò,l etteralmente,s opra...

Alice allungò la mano, gli afferrò la cintura, e lo tirò a se.

Lui si avvicinò docilmente. Con l'altra mano gli sfiorò la bocca e lo baciò con passione catturandogli la lingua, succhiando disperata, famelica, il retrogusto della panna e della fragola che Deidara ancora aveva in bocca; infine si scostò con la bocca tremante e gli lasciò di colpo la cintura.

Deidara lo prese come un invito e incominciò lentamente a spogliarla finchè lei non rimase solo in biancheria intima, anche la mora fece come lui lasciandogli solo i boxer neri che si stavano lentamente gonfiando; il tutto, naturalmente, si era svolto tra altri baci, succhiotti e gemiti... La ragazza tremò: si sentiva strana quasi inferiore a lui che la sovrastava e che aveva quei bellissimi capelli dorati e il viso illuminato da un raggio di luna che entrava dalla persiana;. Distolse lo sguardò da quella magnifica visione per paura di sembrargli ridicola.

Il ragazzo notò il suo strano comportamento:

-Alice...sei sicura?- chiese timoroso come e avesse paura di farle del male..

-Certo...- rispose sicura la ragazza... lui non l'avrebbe mai derisa o abbandonata. Quella notte finalmente riuscirono a concludere dove erano stati interrotti più di una volta...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

*Il Furisode èil tipo più formale di kimono fatto di seta molto pregiata e colorata. Letteralmente significa maniche svolazzanti (da furi= svolazzante e sode= maniche). I furisode sono infatti facilmente riconoscibili per le loro lunghe maniche che variano in media tra il metro e i centosette centimetri di lunghezza. Se una donna indossa un furisode, significa che è sia nubile che adulta e quindi disponibile al matrimonio

**una specie di frittata che viene guarnita con vari ingredienti a scelta

***Chirashizushi (sushi sparpagliato):Una ciotola di riso sushi con gli altri ingredienti mischiati. Detto anche barazushi

****Makizushi (sushi arrotolato): Una polpettina cilindrica formata con l'aiuto di un tappeto di bambù detto makisu. Il Makizushi è il tipo di sushi più familiare alla maggior parte degli occidentali. Generalmente è avvolto nel nori, un foglio di alga seccato che racchiude il riso ed il ripieno

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Capitolo 10
*** un dolce mattino ***


La mattina seguente Angel si svegliò con una sensazione di intorpidimento alle braccia ed un fortissimo mal di testa... le ci volle un po' per ricordarsi quello che era avvenuto la sera prima e per rendersi conto che era ancora legata alla testiera del letto... Hidan dormiva accanto a lei cingendole la vita con un braccio, la testa appoggiata sul suo ventre, poco sotto il seno...
-Hidan...- disse con voce roca... -Hidan per favore svegliati!-
...
-Hidan! Avanti slegami ho le braccia addormentate!-
...
-Hidan!-
...
-HIDAN DANNAZIONE TI DECIDI O NO A SVEGLIARTI?!?- disse tirandogli un calcio...
-AHIO! Ma che diavolo succede?- bofonchiò lui ancora mezzo addormentato...
-Hidaaaaaaan... - piagnucolò Angel... -Hidan per favore, le mie braccia! Tra un po' mi si staccano!- -Mmmmh? ODDIO! Scusa Angel! Scusa scusa scusa! Mi sono addormentato senza slegarti!-
-Me ne sono accorta- disse Angel ridacchiando... -ma non preoccuparti... hanno cominciato a darmi fastidio solo pochi minuti fa...-
Hidan le slegò le braccia e prese a baciarle la pelle leggermente arrossata dei polsi...
-Mi dispiace tesoro... forse ho stretto troppo... però hai davvero una pelle delicata!-
-Mmmmh sì, abbastanza... è per quello che prendo raramente il sole in estate: mi scotto subito purtroppo...-
-La mia bella bambolina di porcellana...- la prese in giro Hidan... -però... con una bambola di porcellana non avrei potuto fare tutte le cose che ho fatto con te questa notte...- disse poi baciandole la spalla...
-Mmmmh immagino che tu abbia ragione- disse lei abbracciandolo
-Sei stata fantastica...-
-Anche lei Mr. Perversione...- disse Angel ridendo
-Ahahah e io sarei Mr Perverione?!? Ma allora tu cosa sei?-
-Colei la quale scatena la tua immaginazione più fervida e le tue fantasie più nascoste e perverse...- -In effetti sei la prima con cui mi spingo a tanto... anzi... la prima che si spinge a tanto... le altre donne con cui sono stato hanno detto quasi subito: "no, no, ti prego... non voglio farlo fermati!" - disse imitando la loro voce in falsetto... -non che me la sia presa ma... ogni volta rimanevo un po' deluso...-
-Mmmmh nemmeno a me era mai capitato di incontrare uomini che mi portassero a tanto... ma devo dire che... è stato fantastico...-
-Mmmmmh – borbottò lui baciandole il ventre e passandoci sopra la punta della lingua... poi cominciò ad accarezzarle i  fianchi stringendole, di tanto in tanto, le cosce o i glutei...
-Angel... che ne dici di metterti a pancia in giù per favore?-
-Che cosa ha in mente razza di Mr. Perversione?- disse Angel sorridendo...
-Lo scoprirai molto presto...-
-Mi piacerà?- disse lei facendo la finta innocente
-Ci puoi scommettere la tua testolina pervertita!-
Qualche ora dopo i due si decisero a lasciare la camera da letto e a preparare la colazione... in quell'occasione Hidan scoprì che Angel preparava delle omelette superbe inserendovi qualche misterioso ingrediente segreto; era andato spesso a dormire a casa sua quando era ubriaco ma non si era mai fermato a fare colazione, per di più quando lui si svegliava Angel era già andata al lavoro da un bel pezzo...
-Quante occasioni sprecate...- mormorò fra sè scuotendo la testa
-Come? Non ho sentito... cos'hai detto?- disse Angel, che stava cucinando, voltando leggermente la testa verso di lui e guardandolo da sopra la spalla...
Hidan si alzò e le si avvicinò circondandola da dietro con le braccia...
-Sai che vederti vestita così è tremendamente eccitante?-
Angel infatti aveva i capelli sciolti (cosa rara per lei) ed indossava solo la camicia di Hidan e dei suoi boxer che Alice le aveva regalato per un regalo-presa in giro natalizio... mentre Hidan aveva indosso solo i pantaloni ed era in giro a petto nudo... cosa che Angel non poteva non apprezzare...
Hidan poi cominciò a baciarle il collo e a respirare il profumo della sua pelle e dei suoi capelli...
-Ma conosco un modo in cui potresti essere ancora più eccitante...-
-E come?-
-Ad esempio senza questa camicia...- le sussurrò all'orecchio iniziando a sbottonarla...
-Eh no... non ci provare... io ho fame!- disse Angel con lo stomaco che brontolava...
-Ufff non pensavo che mangiassi così tanto! Questa è già la terza omelette che ti spazzoli!-
-Ahah parla quello che se ne è mangiate cinque!-
-Brutta... come osi rivolgerti al sommo Hidan con questo tono irriverente?!?- disse lui scherzosamente -adesso verrai punita!- riprese poi facendole il solletico sui fianchi...
-NO!! NO!! HAHAHAH NO; NON FARLO! Ti prego! Lo sai... hahahahaha lo sai che il solletico... ahahahahah no! Sui fianchi no! Dannato! Hai scoperto il mio punto debole! Me la pagherai!- a quel punto Hidan la prese per le spalle e la sbattè contro il frigorifero... le sbottonò la camicia e cominciò a seguire con la punta della lingua le morbide curve del suo corpo mordendola leggermente quando voleva sentirla gemere... lei gli scompigliò i capelli e gli graffiò le spalle...
-Mmmmmh Angel, non smetterò mai di ripetertelo... mi fai impazzire... anche la tua pelle ha un gusto così buono... mmmmmh- disse Hidan con la voce arrochita per il desiderio...
-Hidan... aaaaaaah... Hidan... basta non ce la faccio più...-
-Mi vuoi?- disse lui con espressione vittoriosa e strafottente sollevando un sopracciglio...
-...Sì...- disse lei perdendosi nella profondità dei suoi bellissimi occhi.

Alice aprì lentamente le palpebre, infastidita dalla stupida suoneria della sveglia di Deidara che continuava a gracchiare:
-é ora di alzarsi,è ora di alzarsi!-
Quella dannatissima sveglia era stata regalata da Hidan al biondino e lui non aveva quindi nessuna intenzione di buttarla nel cesso e tirare l'acqua, cosa che la mora avrebbe sicuramente fatto anche a costo di intasare lo scarico per il gusto di far soffrire quella bastarda. Non doveva essersi addormentata che da poche ore, quand’era crollata, esausta e vagamente indolenzita, sul materasso ormai compromesso.
La ragazza si mise a sedere e si diresse, naturalmente avvolta nel lenzuolo abbandonato sul fondo del letto, verso la cucina dove incomiciò a scaldare il latte e poi verso il bagno.
S’infilò nella cabina della doccia, aprì il flusso d’acqua ruotando lentamente la manopola fino ad ottenere un potente getto gelido per svegliarsi completamente e v’infilò sotto lentamente il capo, lasciando che l'acqua s’infrangesse sulla nuca appiattendole i capelli disordinati e facendoli scivolare, informi e appesantiti, ad oscurare il volto pallido, in una nera cortina uniforme. Ma dopo pochi secondi, un leggero picchiettare più insistente dello scrosciare dell’acqua la distolse dalla contemplazione dalle goccie dell'acqua che si infrangevano sul suo corpo, costringendola a voltarsi verso lo strano rumore.
Aprì svogliatamente la porta della doccia per controllare se era tutto a posto e, inaspettatamente, si ritrovò a qualche centimetro dal volto del biondino
-Buongiorno!-esordì Deidara sfoggiando un largo sorriso...
-'giorno Deidara!Oh!Spero di non averti svegliato!- disse arrosendo Alice che, cinque secondi dopo, chiuse dietro di sè la porta ricordandosi in primo luogo di essere completamente nuda e,  seconda cosa, che il suo ragazzo non era da meno (sì non aveva fatto il minimo sforzo per coprirsi)...
-Ma cos'è tutto questo pudore? Ieri notte non eri così pudica!-commentò ridendo il ragazzo -Certo che alcune cose non me le sarei davvero aspettate da te! Sapevo che eri una pervertita ma non così tanto!-
-Colpa delle tue fragole con panna!- ribattè piccata la mora
-Non dare la colpa alle mie fragole!Mica sono degli afrodisiaci! Sei tu che sei una pervertita ai massimi livelli!-
-Senti chi parla!-
-Beh!Allora facciamo la doccia assieme...- sentenziò il ragazzo con un sorriso tra il maniacale e il pervertito...
Il cervello di Alice a quelle parole si spappolò definitivamente e questo pemise al biondo di entrare nella doccia senza che nessuno provasse a fermarlo...
Nell’istante in cui il ragazzo entrò Alice si concesse di studiarlo con attenzione lasciando scivolare gli occhi lungo il corpo del biondo. Poi, senza dire una parola, inclinò con delicatezza il viso sulla spalla, lasciando scoperta, solcata solamente da gocce impertinenti deviate dai ciuffi neri dei capelli, la pelle candida della gola.
Il sorriso di Deidara, se possibile, si ampliò ancora di più ben consapevole di cosa stesse ricevendo in quel muto assenso di resa, si avvicinò alla ragazza e incominciò a baciarle il collo e i seni sempre più velocemente e voracemente per poi quasi sbatterla contro la parete della doccia. Alice,per tutta risposta tirò i capelli del biondo per l'improvviso piacere...
Il ragazzo si sistemò meglio, poggiando un palmo contro la parete per evitare di scivolare, e con lo stesso braccio con cui si regeva imprigionò la mora nella sua stretta di piacere percorrendo con le mani frebbili per intero, soffermandosi sui fianchi, sui seni e sui glutei, il corpo della mora che non riusciva a trattenere dei soffocati gemiti di piacere.
Il biondo stava per continuare la sua danza ma la ragazza riuscì a sfuggire dalla presa e uscì velocemente dalla doccia prendendo un asciugamano per coprirsi; il ragazzo piuttosto esterrefatto corse subito all'inseguimento della mora che trovò in cucina seduta su una sedia del tavolo con la testa fra le mani...
-Alice scusa non volevo esagerare!-disse dispiaciuto il ragazzo
-Non è quello il problema!-
-Allora cosa c'è che non va?-
-Ho di nuovo lasciato bruciare il latte...-
Il biondo volse lo sguardo verso i fornelli della cucina e notò un pentolino dal quale proveniva un poco rassicurante fumo grigio...
-Alice...-
-Sìììììì?-
-Come cuoca fai schifo...-
-Ah grazie!Lo prendo come un complimento...-
-Ma a letto sei fantastica...-
-C-come p-prego?-
-Che ne dici se torniamo nella doccia a finire quello che avevamo incominciato?-
-Con piacere...-
E detto questo il ragazzo prese tra le braccia la mora e la riportò nella doccia...
Ad Alice piaceva fare la doccia e l'acqua in generale, ma da quel giorno, divenne una vera amante dei bagni.


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Capitolo 11
*** in ufficio... ***


Qualche tempo dopo Hidan se ne andò in ufficio ed Angel si recò al 'dio denaro' dove, come ogni mattina, aveva appuntamento con Alice... ma lei non era ancora arrivata.
Dopo  aver salutato Kakuzu, Angel si sedette ad un tavolino e poggiò la testa sulle braccia chiudendo gli occhi... aveva un sonno pazzesco: per colpa di Hidan quella notte aveva dormito poco e niente.
-Hey Angel!Come butta?- La salutò Alice, giunta in quel momento, sedendosi... anche lei sembrava avere un'aria stanca -non mi sembri molto okay...- continuò guardandola.
-Non puoi nemmeno immaginare cos'è successo stanotte- bofonchiò Angel massaggiandosi la fronte
-Che c'è? Di nuovo quel bastardo del cane dei vicini?-
-No... lui non c'entra...-
-Non ha ululato stanotte?-
-Se lo ha fatto non l'ho sentito...-
-E perché?- le chiese Alice incuriosita
-Perché io urlavo più forte...- ridacchiò Angel arrossendo
-Ma perché avresti dov... aaaaaaaaah ho capito! Tu e Hidan avete...- concluse facendo un gesto piuttosto esplicito con la mano...
-Esatto...-
-Beh, anche io e Deidara ma non sono poi così distrutta...- tentò di vantarsi lei
-Se non vedessi le occhiaie che hai potrei tranquillamente affermare che è perché Deidara non è uomo nemmeno la metà di Hidan...-
-Ahiiiiiii!Tu brutta stronza!Come osi insultare il mio uomo?-
-Uomo? Ma dove?-
-Tsk!Se tu consideri uomo quella mezza sega di Hidan allora siamo messi bene!-
-Ho notato ti manca un po' la voce, di la verità cosa hai costretto a fare quel mister zucchina a rondelle!-
-Mister Zucchina?Br- brutta bast ...ehm... barbona!Tu sta invece attenta a non utilizzare troppo le manette che ti ho regalato se no ti si rovineranno i polsi!-
-Grrrrr....-
-Grrrrr....-
Le due continuarono a battibeccare mentre si dirigevano verso il loro ufficio... passando salutarono Zezu e Kisame (la piantina e il pesciolino della ditta) e poi, sempre discutendo, si separarono...
Giunta in ufficio Angel si recò, come prima cosa, da Hidan che era seduto sulla scrivania con aria decisamente arzilla...
-Tesoro! Ti vedo sbattuta!- le disse come saluto
-Grazie, ad una donna fa sempre piacere quando un uomo le dice che è sciupata e brutta...- bofonchiò sarcasticamente Angel
-No, io non ho detto che sei brutta!- disse lui alzandosi e andando verso di lei – ho detto che hai un'aria stanca...- continuò cingendola con le braccia e dandole un bacio sulla fronte.
Lei appoggiò la testa sul petto di lui, cullata dal battito del suo cuore...
-Non è colpa mia se sono stanca...- disse poi
-Ah! Vuoi forse dire che è stata colpa mia?- disse lui allontanandola un poco per poterla guardare negli occhi
-Esatto! È proprio quello che voglio dire- rispose lei
-Va bene, vorrà dire che da ora in avanti non ti toccherò più... non posso permettere che la segretaria migliore che io abbia mai avuto renda meno sul lavoro solo perché io voglio svagarmi un po'- la prese in giro allontanandosi di scatto e tornando alla sua scrivania...
-No! Che diavolo ti salta in mente?!? Non ti ho mai detto di fare una cosa simile!- disse lei andandogli incontro e abbracciandolo da dietro provocando, fra l'altro, uno scoppio di risate in Hidan che sorrise vittorioso...
-Quindi non vuoi che smetta di toccarti- disse voltandosi, alzandola di peso e facendola sedere sulla scrivania come fosse una bimba
-No, non voglio- disse lei
-Non vuoi che smetta di baciarti- disse lui baciandole, mordendole e leccandole le labbra
-Mmmmh no, non voglio-
-Non vuoi che smetta di fare questo...- baciandole il collo e mordendoglielo leggermente
-Aaaaaah no, n-non smettere- gemette lei passandogli le mani fra i capelli
-E nemmeno questo?- disse passandole la lingua nell'incavo fra i seni tracciandole una scia di fuoco sulla pelle...
-No! Non fermarti... non fermarti!-
-E cosa fai se mi fermo?- le disse lui sorridendo ironico
-Ti strozzo...- lo minacciò lei
-Allora non mi fermerò- ridacchiò lui tornando a donarle piacere...
Ma proprio mentre stavano per approfondire di più la questione la porta venne aperta da un calcio rotante da parte di Alice che aveva in mano il solito taglierino (brutto segno)....
-Alice ma che cazzo fai? Non vedi che stavamo...ehm....-
-ehm...discutendo....-
-Sì certo e io sono Marylin Manson!-
-Su questo non c'erano dubbi!-
Per tutta risposta la ragazza mostrò il dito medio ad entrambi....
-Comunque avete visto Tobi?-
-No!Perché? Non lo vorrai ancora evirare?-
-No stavolta, lo scuoierò soltanto e utilizzerò sua pelle per farmi una camicia!Grrr...-
-Soltanto?-
-Maddai!Che cosa ti ha fatto stavolta?-
-Ebbene è una lunga storia...-
-Incomincia a raccontare e non scassare i marroni!-
-Ecco il mio inizio figo è rovinato!Complimenti!-
-Grazie!-
-Vabbè comunque ora vi racconto!-
Flash back!(vi è mancato?):
Alice, dopo aver discusso di cose vietate ai minori con Angel, salì al secondo piano e si diresse subito verso l'ufficio del biondo che l'aveva preceduta con i soliti cappuccini, stavolta senza le solite aspirine(miracolo), per renderli svegli quel tanto basta per affrontare la giornata fino alla pausa pranzo...
-Deidara!I cappuccini!-esclamò entrando la mora
-Arrivo!Cameriera!-
-Chiamami ancora cameriera e ti fucilo!-
-Esagerata!- ribatté ridacchiando il biondo
-Oh strozzati!- la preghiera della ragazza venne esaudita ma in un modo abbastanza equivoco, poiché il biondino non si strozzò con la bevanda ma la fece cadere, forse perché Jashin quel giorno si voleva divertire, proprio in mezzo alle sue gambe...
-Wuahhhhhh!Scotta!Il mio povero fratello minore!-
-Ah ah ah ah!Sfigato sfigato!-canticchiò in tono canzonatorio la mora
-Lo trovi divertente?Vediamo se ridi ancora adesso!-e il ragazzo si avventò, letteralmente,sulla ragazza e la incominciò a baciare appassionatamente facendo poi passare la sua mano al di sotto della maglietta della sua segretaria facendola sobbalzare; intanto la continuava a baciare senza il minimo contegno...
-Deidara che vuoi farmi!-
-Farti- sbottò il ragazzo con rabbia, furia e passione; il biondo tolse la mano dal seno della mora e le afferrò  il viso tra i palmi costringendola a poggiare la sua fronte contro la propria, affondando le iridi celesti nelle sue pece
-Ti voglio. Ora-
la ragazza non ebbe il tempo di ribattere che Deidara si era tolto i pantaloni sporchi di cappuccino e stava per togliere anche quelli della ragazza quando i due sentirono un applauso...
-Bravo Tobi! Allora li conoscevi davvero quei due che ho incontrato qualche giorno fa al cimitero!-
-Grazie signor Jirava!-
-Finalmente altri spunti erotici!-
-NOOOOO ANCORA VOI!!!!!!!!- urlarono i due ragazzi
-TOBI!!!!!QUESTA VOLTA NON MI SCAPPI!- parlò la mora brandendo il taglierino
-LO STESSO VALE PER TE BRUTTO MANIACO!- continuò la ragazza girandosi verso il cinquantenne
-Oh cazzo!-dissero le due nuove vittime
Fine flash-back!
-E così è incominciata la caccia ai due idioti!-
-Aaaaaah!Comunque Alice hai la voce un po' roca vuoi una mentina?-
-Fottiti Hidan!-
-Ma che ho detto?Volevo solo essere gentile!-
-Povero piccolo bambino innocente!-
in quell'istante Deidara entrò sempre calciorotando* la porta...
-Dite la verità ieri avete visto Walker Texas Ranger!-
-Eh!Sì!Comunque Alice vieni forse so dove sono nascosti!-
-Benissimo!Volete venire anche voi?-
-No..non voglio sporcarmi la giacca nuova!-
-Ok!Ci si vede!- e detto questo il biondo e la mora sparirono come due ninja..
-Che coppia di fumati!-








* nota di Angiebear_chan... Deidara appare mooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooolto più figo di  quanto sia in realtà...

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Capitolo 12
*** ''preparazione'' di una gita... ***


Il mattino dopo a svegliare Angel, nonostante fosse giorno di riposo, fu Alice che saltò sul letto dove lei stava dormendo accanto ad Hidan urlando:
-SVEGLIA!!!!!!! SVEGLIA SVEGLIA SVEGLIA! È MATTINA!-
-ALICE ALICE ALICE ALICE ALICE ALICE ALICE SPERO CHE TU ABBIA UN MOTIVO PIÙ  CHE VALIDO PER SVEGLIARMI  A QUEST'ORA PERCHÈ SE NON CE L'HAI GIURO CHE NON AVRAI MAI PIÙ NOTTI DI PASSIONE CON DEIDARA PERCHÈ IO TI AMMAZZO PRIMA!!!- urlò Angel lanciandole addosso un cuscino...
-Susususu io e Deidara stanotte abbiamo deciso di fare una gita in Canada! Tutti insieme!-
-Ahahahah mentre tu e Deidara organizzate gite io ed Angel passiamo la notte, e non solo,   diversamente; in un modo sicuramente più piacevole- disse Hidan baciando la schiena nuda della donna sdraiata a pancia in giù che aveva nascosto la testa sotto il cuscino...
-Vaffanculo Hidan!- disse Alice
-Grande tesoro!- disse Angel nello stesso momento...
-Comunque- disse Hidan coccolando dolcemente Angel -cos'è questa storia della gita in Canada?-
-Te lo dico solo se la smetti di palpeggiare Angel davanti a me... dannato voyerista!- rispose Alice con sguardo minaccioso
-Fino a prova contraria- intervenne Angel -sei tu che ti sei precipitata nella mia camera da letto pur sapendo che sarei stata con Hidan... ringrazia il cielo che ieri sera non eravamo in vena di fantasie troppo spinte sennò chissà cosa avresti potuto vedere...-
-Bleah... meno male allora... ma la prossima volta mettete un asciugamano sulla maniglia della porta!-
-Alice, questa è casa mia, SOLO mia, non ho nessun bisogno di mettere segnali di 'non disturbare'!-
-Vabbè comunque vestitevi e venite di là in cucina... io e Deidei vi dobbiamo parlare...-
-Cosa?!? C'è anche Deidara?!?!? Ma cos'è questa casa? Un punto di ritrovo?- sbottò Angel... -Avete un minimo rispetto per la proprietà privata e la privacy???-
-Ehm... no- disse Alice stringendosi nelle spalle; a quel punto spuntò anche Deidara con in mano una tazza di fumante...
-Deidara... quello è caffè vero? O un semplice cappuccino vero?- disse Angel...
-No, veramente ho trovato una bustina con del cappuccino al cacao e l'ho voluto provare... è davvero buono!- disse il biondo sorseggiandolo...
-Dannazione! Quella era l'ultima bustina! Io quello lo uso per fare colazione! Merda... e oggi i negozi sono anche chiusi... -
-Hey Deidara, hai rubato il cappuccino preferito della mia donna?- chiese Hidan circondando la vita di Angel con un braccio... - peccato... volevo farlo io...-
-Che? Ma non hai visto com'è imbestialita? Ti avrebbe ucciso!- disse Deidara sbarrando gli occhi
-Mi avrebbe fatto solo piacere...- rispose Hidan con sguardo malizioso e l'espressione sognante... -quando si arrabbia diventa davvero passionale e incontenibile... non so se comprendi... -
-Wow... ho capito... ma quindi dici che è così...- disse l'altro lasciando la frase in sospeso
-Guarda qua che graffi mi lascia quando è di buon umore...- riprese Hidan mostrando le spalle che erano effettivamente solcate da profondi graffi -figurati come può essere da arrabbiata...-
-Sei un dannato masochista...- disse Alice rivolta ad Hidan -e tu sei una donna dannatamente sadica e violenta che nasconde tutto dietro ad una maschera- continuò rivolta ad Angel che sorrise lusingata -e tu sei un idiota!- disse tirando un coppino a Deidara... -parlare di un'altra con la tua donna presente!- poi si voltò e andò verso la porta trascinandosi dietro il biondino... - e voi due vedete di vestirvi!- uscì sbattendo la porta...
-Perché non l'ho investita subito dopo l'esame per la patente?- chiese Angel passandosi una mano fra i capelli...
-Perché non volevi rovinare la macchina nuova- disse Hidan baciandole una spalla...
-Hai ragione... dai, vestiamoci prima che rientrino-
-Uff e va bene...-
circa venti minuti dopo
-Allora, cosa avete in mente voi due?- chiese Angel sedendosi al tavolo nel salotto di casa sua
-Beh, ecco, avevamo pensato di andare a fare una gita tutti assieme in Canada... noi, voi, Pain e Konan, Sasori e Niko... anche Kakuzu e Itachi se vogliono...-
-E Tobi?- chiese Angel
-LUI NO!!- urlarono Deidara ed Alice con occhi assatanati
-Ah... ok...- dissero Hidan ed Angel scambiandosi un'occhiata che stava a significare: 'i pazzi vanno assecondati'
-e per quando è prevista la partenza?-
-Mmmmmh boh...-  disse Alice stringendosi nelle spalle e guardando Deidara che fece un gesto che voleva dire... 'e che ne so io?'
-Cioè... fammi capire, tu piombi a casa mia nel bel mezzo del mio unico mattino di riposo interrompendo il mio sonno post-notte-pre-pomeriggio di passione per propormi un viaggio in Canada deciso così, all'improvviso e poi non fissi nemmeno una data per la partenza?!? La prima cosa che bisogna fissare in un viaggio?!? Ma sei scema? Anzi, ma siete scemi?!? E per di più, come se non bastasse, finite anche il mio cappuccino al cacao! Fortuna che ho nascosto le brioches o mi avreste mangiato pure quelle!- disse Angel esasperata
-Ehm... quali brioches? Non intendi quei cornetti al cioccolato che c'erano nella credenza in basso a destra vero?- disse Deidara guardando Alice, entrambi avevano la stessa espressione colpevole dipinta sul volto...
-Avete mangiato anche quelle?- fece Angel chiudendo gli occhi e passandosi una mano sulla fronte respirando profondamente...
-Ehm... se ti diciamo di sì cosa fai?-
Angel aprì gli occhi e li guardò sorridendo...
-Oh oh... - disse Alice -quando sorride così sono cazzi amari...-
Angel fece una risatina e disse con voce calma :
-Semplice: prima aumento il vostro debito aggiungendovi anche un tasso di interessi del 45% poi, quando mi avrete ridato tutti i soldi che mi dovete, una scorta di cappuccino al cacao e una di brioches al cioccolato, vi ammazzo...-
-Ehm... facciamo che te le ha mangiate Hidan, lui sarà più che felice della tua punizione...- disse Alice
-Hey! Non mettermi in mezzo!- disse lui
E così i quattro passarono tutta la mattina a discutere, tra le molte cose, parlarono anche della gita e fissarono il giorno adatto: il giovedì successivo...

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Capitolo 13
*** sull'aereo ***


-Molto bene! Siete pronti a partire?- disse Alice guardando il gruppetto di persone all'aeroporto...

-Sì...- risposero svogliatamente tutti quanti sbadigliando per il sonno dal momento che Alice aveva buttato tutti giù dal letto...

Si erano riuniti tutti quanti nell'atrio e attendevano che il loro volo venisse chiamato... naturalmente Tobi non era stato invitato quindi non faceva parte della compagnia...

-Hey! Deidara! Bravo! Vedo che stai imparando anche tu i segreti dell'economia!- disse Kakuzu con fare ammirato...

-Che vuoi dire?- disse il biondo confusamente

-Beh, non è tua quella valigia rossa?- disse indicando un borsone poco distante dai piedi di Deidara il quale fece un cenno di diniego; allora Kakuzu si avvicinò mormorando:

-Mmmmh la stoffa è buona e ha un bel colore... direi 70, magari anche 80$... Oh merda!- esclamò poi scocciato

-Che c'è?-

-È bucata! Dannazione perde valore sul mercato!-

-Dai apriamola... magari scopriamo di chi è...- disse Alice sfregandosi le mani

Deidara si avvicinò, aprì la cerniera e...

-TOBI! CHE DIAMINE CI FAI QUI?- gridarono tutti in contemporanea vedendo la figura del giovane sbucare da dentro la valigia

-Beh voi non mi avete invitato ma io volevo seguire il mio senpai!-

-Tobiiiiiiii io ti ammazzo!!- disse Alice scrocchiandosi le dita

-No! Non puoi impedire a me e al mio senpai di stare insieme! Tu non puoi dargli nulla che non possa dargli anch'io!-

-Beh... io non ne sarei così sicura- commentò Angel tossicchiando, Hidan scoppiò a ridere e le scoccò un bacio sulle labbra..

-E adesso che facciamo?- chiese sussurrando Deidara

-Non ti preoccupare, ho già un piano!- rispose Alice con aria da cospiratrice...

-Bene, brava! In cosa consiste?-

-Te lo dirò quando verrà il momento...-

-Si informano i gentili passeggeri che il volo 795 per Ottawa, Ontario sta per partire-

-CORRETE!!- gridò Alice partendo a razzo, tutti la seguirono tranne Tobi che, spaesato, rimase fermo (si suppone) a bocca aperta...

 

circa venti minuti dopo, sull'aereo dopo il decollo...

 

-Hidan! Passami le tue noccioline!-

-No che non te le do! Sono mie e della mia donna!-

-Hey! Non mettermi in mezzo siete voi che litigate per delle noccioline!-

-Qualcuno mi passa una bottiglietta d'acqua?-

-Signori vi prego abbassate la voce...-

-Itachi cazzo spostati! Non vedi che devo passare?-

-Vaffanculo! È già un miracolo che sia riuscito a salire sull'aereo giusto dannati bastardi!-

-Pain tesoro mi sento qualcosa sul collo... che cos'è?-

-Aspetta amore, fammi vedere-

-Signori vi prego, abbassate la voce...-

-Niko amore senti che schifo questi panini! Quelli che facciamo noi sono mille volte più buoni!-

-È vero amor mio! Hanno un gusto terribile!-

-Chissà cosa ci mettono dentro? Scarponi tritati? Sanno vagamente di cartone...-

-SIGNORI ABBASSATE LA VOCE!!- urlò all'improvviso una hostess; poi, accorgendosi di aver alzato troppo la voce, fece un colpo di tosse e disse nel solito, gentile, tono professionale e col sorriso cordiale -date fastidio agli altri passeggeri...-

-Che branco di imbecilli... ma che figure mi fate fare?- disse Alice passandosi una mano fra i capelli...

-Ma se tu eri quella che urlava più di tutti!- disse Angel

-Vaffanculo! Sei tu quella che strilla!-

-Ma che diavolo dici dannata voyerista?!? Io urlo più di te solo di notte vero Hidan?-

-Giusto amor mio- disse quest'ultimo dandole un bacio e sussurrandole qualcosa all'orecchio...

-Brutti...- cominciò Alice che venne subito interrotta da Angel la quale si alzò dicendo...

-Io vado alla toilette...-

Hidan, ovviamente, la seguì poco dopo...

-Dannati maniaci... - borbottò Alice incrociando le braccia - volevo farlo prima io!-

Sospirò guardando tutte le altre coppiette a scambiarsi carezze e bacetti e sospirò più profondamente quando vide Deidara dormire al suo fianco...

-Ma cosa ho fatto di male!Beh perlomeno non c'è quello scassamaroni di Tobi!-

Intanto all'aeroporto...

-Sob!Quella brutta bastarda!(la sua prima parolaccia!). Ma questo non mi fermerà starò sempre vicino al mio sempai...-

Sull'aereo...

-Mmmh... le tredici e tredici, oh la striscia di un altro aereo e come mi fischiano le orecchie... mi sa che qualcuno mi sta pensando... sarà di certo il mio Deidara... - mormorò Alice fra sé e sé...

sogno di Deidara....

-ronf... sciroppo d'acero... ronf... perverso... ronf...-

-Tesoro tesoro- disse Alice strattonando dolcemente il biondino

-Ronffff... hostess...-

-CHE COSA!? DEIDARA!-

-Mmmh..che c'è?-

-Vero che stavi pensando a me?-

-Ma in verità....-

-Sìììììììì?-chiese la mora stringendo il pugno e facendo scrocchiare tutte le dita

-Stavo naturalmente pensando a te!-

-E allora perché hai detto hostess?-chiese la ragazza con fare incazzato

-Ehm...perché ti stavo immaginando vestita da hostess sexy!-

-Lo spero per te!Oppure ti ritroverai da solo in queste fredde sere invernali!-

-E poi diventerai cieco come Itachi!- aggiunse Hidan che era ritornato dal bagno

-Vaffanculo!-

Angel li raggiunse poco dopo aggiustandosi la gonna del tailleur...

-Allora Angel, come sono i bagni degli aerei?- chiese Alice con fare malizioso

-Piccoli- dissero Angel ed Hidan in coro...

-Ma eccitanti- aggiunse Hidan con voce roca passando la punta del naso lungo la curva del collo della sua donna...

-Mmmh... datti una calmata...- disse Angel mettendogli una mano sulla spalla ma lui, impertinente, le mise una mano sulla gamba e le sorrise malizioso...

-Ehm... io credo di dover andare in bagno... - disse Angel con sguardo velato

-Ancora?!?- chiese Itachi stupito che, ovviamente, non visto nulla...

-VEDETE DI NON METTERCI TROPPO!- gli gridò dietro Alice...

-Signorina la prego di abbassare la voce...-

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Capitolo 14
*** sorpresa! ***


-Eccoci in Canada!- disse Alice spalancando le braccia nell'atrio dell'aeroporto... -e senza quel dannato barbone di Tobi!-
-Io non ne sarei così sicuro...- disse una voce poco dietro di lei... tutti si voltarono e...
-TOBI!? Che diavolo ci fai qui?-
-Siccome voi ve ne siete andati, per caso, senza di me; io ho preso il mio aereo privato e sono venuto per conto mio!-
-Hey hey aspetta...- disse Kakuzu improvvisamente attento -come sarebbe a dire?! Io ho pagato il biglietto anche se avrei avuto la possibilità di viaggiare gratis sull'aereo privato di questo temperino ambulante??? Alice, mi aspetto un rimborso!-
-No aspetta un attimo Kakuzu...- intervenne Angel come a difendere l'amica -prima deve ridarmi tutti i soldi che deve a me... lei e il suo biondino anche...- aggiunse lanciando uno sguardo omicida ai due-
-Comunque Tobi- disse Alice con sguardo minaccioso -adesso tu risali sul tuo aeroplanino e te ne torni a casa casetta a seguire le puntate dell'albero azzurro okay?-
-E NO EH?! VAFFANCULO! IO MI SONO FATTO UN CULO COSÌ PER SEGUIRVI FINO A QUI, ANZI, PER PRECEDERVI E ADESSO TU VUOI CHE ME NE TORNI A CASA? NON ME NE FREGA UN CAZZO DI QUELLO CHE VUOI O DI QUELLO CHE NON VUOI! IO VOGLIO STARE COL MIO SENPAI E TU NON PUOI IMPEDIRMELO CHIARO?!? E CHECCAZZO!- sbottò all'improvviso quest'ultimo...
-Non provare a battere il mio record di parolacce dette in una frase!BASTARDO!- urlò la mora
-Ma... Tobi... non pensavo che usassi un tale linguaggio- disse Konan stupita
-Io non credevo nemmeno che sapesse certe parole!- commentò Angel
-Tobi da quand'è che ti esprimi così?- chiese Niko
-Beh, ecco, ieri sera Tobi non riusciva a dormire e si è messo a guardare un film... dicevano tutte queste parole e così Tobi le ha usate... però non so cosa vogliano dire...- disse strusciando i piedi per terra
-Ah... ecco, lo dicevo io!- fece Angel annuendo
-Comunque Tobi, non ti preoccupare, ormai sarebbe inutile tentare di seminar... abbandonar... ehm... dividerci; verrai con noi?- disse Deidara rassegnato
-Siiiii! Tobi dividerà la stanza col suo senpai!-
-Non ci provare! - ringhiò Alice -la stanza di Deidara è mia!-
-Grrrrr-
-Grrrrrrrr-
-Basta cagnacci! Fino a prova contraria dovrei essere io a scegliere il mio compagno di stanza...- disse Deidara ignorato, però, dai due che continuavano a guardasi male e a ringhiare...
-Okay Tobi... facciamo così: adesso Deidara ci farà una domanda che solo persone molto intime possono sapere, quello di noi che indovinerà la risposta dividerà la stanza con lui... vai Deidara, facci la domanda...-
-Mmmh va bene... ecco la domanda: sulla chiappa sinistra ho una voglia a forma di:
a) cane
b) fragola
c) pinguino
… rispondete...-
-PINGUINO!- gridarono i due in coro
-Hey! Aspetta! Tobi come fai a sapere la forma della voglia di Deidara?!- chiese Alice scioccata, Angel si mise le mani fra i capelli, Hidan scoppiò a ridere mentre gli altri distolsero lo sguardo trattenendo a stento le risate...
-Me lo chiedo anch'io! Come hai fatto a vedermela?- chiese preoccupato Deidara tastandosi la chiappa con la voglia
-Tobi sa tutto del suo senpai! Tutto di tutto!-
-Okay okay... allora la domanda sarà questa:
ieri sera ho guardato un film alla televisione; conoscendomi, di che film si trattava?-
-Mmmmh ieri sera c'era 'Lo Specialista' e il protagonista è una sorta di bombarolo quindi io dico che hai guardato quello!- disse Tobi
-No, ieri sera hai guardato Titanic, e hai anche pianto alla fine...- disse Alice sfoderando un sorriso trionfante
-E vince Alice!- gridò Deidara alzando la mano di quest'ultima in segno di vittoria...
-Alice, ma come facevi a saperlo?-  le chiese Angel sottovoce
-Perché sono stata io a costringerlo a guardarlo...- ridacchiò quest'ultima
-Sì beh... ci sono altri problemi o possiamo andare? Voglio vedere la mia camera...- disse Hidan fremendo impaziente guardando le gambe della sua donna...
-Porco...- borbottò Alice passandogli vicino
-Sei solo invidiosa perché non hai un uomo che ti tratta come io tratto la mia Angel... vero amore?-
-Tesoro, non credo che questo sia il momento adatto per stuzzicarla...- disse Angel ridacchiando suo malgrado...
-Ti ho sentito! BRUTTO COGLIONE CON CHE CAZZO DI MINCHIA DI CORAGGIO VIENI AD ACCUSARE IL MIO UOMO! BRUTTO IMPOTENTE BASTARDO! FOTTITI!-
-Evviva! E con questo sono 6 parolacce su 15 parole escluse congiunzioni e preposizioni!Complimenti!Stai per battere il tuo record!-esclamò contento Pain
e così, fra litigi e dissapori, il nostro gruppo di amici si avvia verso il loro hotel... cosa combineranno?Ta-ta-tà!Nessuno lo sa!

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Capitolo 15
*** l'hotel ***


Quando li abbiamo lasciati i nostri amici si stavano dirigendo verso il loro hotel in Canada assieme ad un indesiderato Tobi che si era unito al gruppo provocando la disperazione della isterica... ehm... povera Alice... cosa combineranno?

 

-Bene ragazzi! Adesso che siamo tutti qui andiamo insieme in hotel! Vedrete: è solo a tre stelle ma le percentuali di soldi che avete dato non sono state spese male... le stanze sono bellissime, spaziose e soleggiate... - disse Alice con sguardo raggiante sfregandosi le mani

-Oh bene! Quante stanze hai prenotato?- chiese Angel

-Oh beh... non le ho prenotate io... ho delegato la faccenda a Kakuzu perché io avevo da fare...- rispose Alice...

-Kakuzu hai prenotato le camere vero?- chiese Angel

-Ehm... certo! Ma per chi mi hai preso?-

-Ma no! Era solo per chiedere! Sai com'è... chi fa da se fa per tre... se vuoi che una cosa sia fatta bene devi fartela da solo...-

-Se... chi di spada ferisce di spada perisce...- la prese in giro Hidan dandole un calcetto nel sedere e cominciando a ridacchiare come un bimbo dispettoso...

-Razza di idiota! I miei erano proverbi azzeccatissimi!!- borbottò Angel incrociando le braccia e fingendo di mettere il broncio...

-Ma certo cara, chi ha detto il contrario? Era solo uno scherzetto innocente- mormorò dispiaciuto Hidan avvicinandosi con le braccia spalancate tentando di abbracciarla

Per tutta risposta lei gli fece una pernacchia, scoppiò a ridere e si mise a correre per l'atrio dell'aeroporto mentre Hidan la seguiva...

-Ma quei due fanno finta o sono davvero ritardati??- chiese Alice guardando la coppietta che si inseguiva

-Ehm... non saprei...-

-Razza di stupida! Noi non siamo ritardati! Semmai sono i tuoi neuroni che sono andati a farsi a farsi un giretto tanto ma tanto tempo fa!- le gridò Angel continuando a correre, facendo la linguaccia e mostrando il dito medio...

-A CHI HAI FATTO LINGUACCIA E DITO MEDIO TU??? SE TI PRENDO TI AMMAZZO!!-

-Ma quelle due... come hanno fatto a non ammazzarsi in tutti gli anni in cui si conoscono?- chiese Pain osservando le due donne che si insultavano... una fra le braccia di Hidan e l'altra fra quelle di Deidara...

-Sai... me lo sono sempre chiesta anch'io...- mormorò Niko

-Avanti ragazze!!- disse Konan con fare autoritario -andiamo in hotel! Sono stanchissima!-

-Uff... va beneeeeeee...- mormorarono le due ragazze con fare rassegnato

 

qualche tempo dopo in una stradina del Canada...

 

-Kakuzu ma sei sicuro che questa sia la strada giusta per l'hotel? Non mi sembra di averla notata nella piantina per raggiungere l'albergo che c'era sul sito...- chiese Alice confusa guardandosi intorno

-Ehm... sisisi, stai tranquilla! È la strada giusta!- mormorò questo alla testa del gruppo

-Mmmmh... sarà... ma io non ce l'ho proprio presente... sei sicuro di aver prenotato l'hotel giusto?-

-Sì...-

-Sicuro? Tre stelle? Sicuro sicuro sicuro? Circondato da un grosso giardino? Con camere ampie e luminose?-

-Ehm... sicuro...-

-Mmmmh... bene allora... muoviamoci!-

-Siamo quasi arrivati!-

 

pochissimi minuti dopo...

 

-Ma... ma... questo cos'è??- chiese Angel scandalizzata

-Sembra una catapecchia in rovina...- mormorò Hidan mentre Alice si avvicinava, scioccata, all'entrata dell' “hotel”

All'improvviso si sentì un “crack” seguito da altri minacciosi scricchiolii e, con uno schianto, l'unica stella posta (sgangheratamente) vicino all'insegna cadde a pochissimi centimetri dai piedi della ragazza che, bianca come un lenzuolo scolorito, si girò verso il gruppo con gli occhi spalancati e mormorò:

-Ho appena rischiato di essere ammazzata da una stella...-

Deidara corse verso di lei e la abbracciò continuando a ripetere:

-Tesoro! Tesoro! Stai bene? Non ti è successo niente vero? Ti sei ferita con una scheggia? No? Ah bene! Uh son felice! Meno male... che sollievo!-

-KAKUZU!! RAZZA DI IDIOTA! SI PUÒ SAPERE CHE DIAMINE HAI FATTO??? CHE FINE HA FATTO IL MIO HOTEL A TRE STELLE????????-

-Ehm... beh... ho solo fatto una leggera modificazione alla tua scelta...-

-UNA PICCOLA MODIFICAZIONE??? TI SEMBRA UNA PICCOLA MODIFICAZIONE???-

-Ehm... oh insomma! La colpa è tua che mi hai affidato questo compito! Non avresti dovuto fidarti di me! Lo sai come sono per quanto riguarda i soldi!!-

-In effetti ha ragione...- disse Angel

-Ma... ma... adesso gli dai anche ragione??- le chiese Alice

-Beh... avresti dovuto pensarci... lo sai che Kakuzu diventa inaffidabile quando gli si affidano dei soldi... e comunque non vedo quale sia il problema... Kakuzu ci ridarà tutti i soldi che abbiamo dato per le camere... vero Kakuzu?- chiese poi Angel fulminandolo con uno sguardo assassino

-Ehm... ma certo...- fece lui arretrando leggermente di fronte alla sete di sangue contenuta nello sguardo della ragazza

-Il problema però adesso non è questo... - cominciò Niko stretta fra le braccia di Sasori...

-Già... adesso il problema è... dove dormiremo??- chiese Deidara

-Infatti! Io non ho la minima intenzione di dormire qui dentro! Sarà infestato da non so quanti e quali insetti!- fece Konan con espressione schifata

-Non lascerò mai che il mio amore dorma fra gli insetti!- sentenziò Pain con fare battagliero

-Hai ragione ma non possiamo fare altro...- mormorò Alice disperata

-Vi sbagliate!- esultò all'improvviso Tobi attirando l'attenzione di tutti

-Che vuoi dire Tobi?- chiese Konan interessata

-Beh... mio padre gestisce un hotel a sette stelle da queste parti...- mormorò strusciando un piede per terra

-A sette stelle??????? Sette stelle???? SETTE???-

-Sì... hanno dovuto aggiungerne due... è quasi l'unico hotel a sette stelle nel mondo... gli altri sono comunque tutti gestiti da mio padre...-

Angel svenne con le pupille praticamente trasformate in simboli di dollari, Hidan la afferrò poco prima che si schiantasse sul terreno mentre Alice spalancò, poco elegantemente, la bocca con espressione incredula...

-Mi sembra perfetto allora! Andiamo tutti insieme all'hotel del padre di Tobi!!!- urlò entusiasta Konan pregustando il suo soggiorno -sarà tutto gratis per noi vero?- chiese con espressione minacciosa...

-Ma certo!-

-Perfetto allora!!! Andiamo!!-

E la spedizione si diresse verso la loro nuova meta... che succederà?

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Capitolo 16
*** Quello che le donne vogliono XD ***


-Ta daaaaaan! Ecco! Questo è l'hotel gestito dal mio babbo...- disse Tobi spalancando le braccia ed indicando un enorme e maestoso edificio che sembrava dotato di ogni genere di luogo di svago... era un autentico 'paese delle meraviglie'...

-Wow!- sospirò il gruppo ammirato da tanto splendore

-Avanti seguitemi... entriamo così vi presento mio padre...-

-Che cosa? Tuo padre è qui???-

-Sì... è venuto qui per affari... anche se ogni tanto mi sembra che mi eviti... chissà perché...- mormorò Tobi guidandoli sino nella hall...

-Già... chissà perché...- sussurrò sarcasticamente Alice

-Figliolo! Che ci fai qui?- disse all'improvviso una profonda voce maschile alle loro spalle... tutti si voltarono e si trovarono davanti ad un bellissimo uomo alto, atletico, dal fisico scattante e dallo sguardo profondo e terribilmente seducente e conturbante...

-Ah! Vedo che hai portato degli amici...- disse notando il gruppetto che lo osservava con occhi spalancati... -io mi chiamo Madara... sono il padre di Tobi... spero che non vi abbia causato troppi fastidi... a volte mio figlio sa essere piuttosto... come dire... irritante... ha preso tutto da sua madre... perché non ho usato degli anticoncezionali quella notte?? Ma ero ubriaco! È stata l'ultima cosa che mi è passata per la testa!- disse poi passandosi la mano fra i capelli...

-Ti capisco amico...- mormorarono Hidan ed Alice all'unisono

-Comunque... ehm... benvenuti nel mio albergo! Qui riceverete tutte le cure che desidererete ricevere... verrete coccolati come dei re e delle regine, naturalmente tutto gratis! Chiunque riesca a sopportare mio figlio merita tutto il mio rispetto e la mia solidarietà... sarete alquanto stressati, poverini...-

-La ringrazio signore... è davvero molto gentile...- disse Angel con voce dolce guardandolo con sguardo carico di desiderio... e non era l'unica: anche Alice e Konan avevano lo stesso sguardo mentre facevano scorrere gli occhi sul corpo atletico di quel papà tanto affascinante... solo Niko sembrava immune a quel fascino... Sasori, notandolo, assunse un'espressione di superiorità abbracciando la sua dolce metà... Pain invece strattonò poco gentilmente Konan, mormorò un:

-Se non le dispiace noi andiamo nella nostra camera...- e la trascinò via di peso... Deidara, con sguardo disperato, tentava di attirare l'attenzione di Alice tirandole una manica ma lei continuava a fissare Madara ripetendo:

-Panna e fragole? O marmellata? No! Cioccolato caldo! Cioccolato e panna! Sì! Cioccolato e panna... davanti ad un caminetto... notte di fuoco...-

A quel punto anche Deidara raggiunse il limite... afferrò Alice e la trascinò lontano da quell'uomo-fonte di desideri lussuriosi per le donne... Hidan intanto era alquanto irritato: Angel continuava, come le altre, a fissare Madara ripetendo:

-Bello, ricco... ricchissimo, intelligente... una bomba negli affari... e scommetto anche in altri frangenti... in QUEL frangente poi... uh! Beata la madre di Tobi! Oh Madara! Sposami! Fammi tua! Sei l'uomo perfetto!-

-Quel dannato bastardo... ma cos'è un ipnotista???- sbottò alquanto scocciato dalla situazione...

-Oh Hidan! Non trovi che sia bellissimo?- mormorò Angel con tono sognante mentre sembrava sciogliersi davanti a Madara che, intanto, osservava la scena con sguardo confuso senza capire...

-Al diavolo!- fece Hidan caricandosi Angel sulle spalle e portandola il più lontano possibile dall'uomo...

non appena la posò per terra Angel si mise una mano sulla fronte e, con sguardo confuso, disse:

-Ma che è successo? Non ricordo nulla... siamo entrati nell'hotel e poi...-

-Tutto bene qui?- chiese Madara avvicinandosi alla coppia

-Oh sì! Grazie! Oh che uomo stupendo! Oh Madara! Fa di me quello che vuoi!- disse Angel ripiombando in uno stato lussurioso mentre però l'oggetto dei suoi desideri si allontanava ed Hidan incrociava le braccia scocciato... quando l'uomo fu scomparso in un altro corridoio lo sguardo di Angel tornò limpido e disse:

-Ma che diavolo succede? Possibile che non mi ricordo nulla? Non stavamo parlando col padre di Tobi? Come si chiama? Dov'è?-

-Angel... non ti ricordi davvero nulla o lo fai solo per farti perdonare?- chiese Hidan minaccioso...

-Ricordarmi? Ricordarmi cosa?- chiese lei confusa

-Nulla nulla... ma stanotte sarà molto dura ed impegnativa per te...- disse lui con lo sguardo scurito dalla rabbia e dall'eccitazione

-Perché?-

-Devo infliggerti una punizione... -

-Mmmmh... la cosa mi intriga...- mormorò lei gettandogli le braccia al collo... lui, ancora irritato per lo smacco che Madara gli aveva involontariamente inferto, la sbatté rudemente contro il muro e la baciò con violenza...

-Ahio... mi hai fatto male!- sussurrò lei staccando un attimo la bocca da quella di lui...

-Era quello che volevo...-

-Mmmmh... devo dire che mi piaci quando sei arrabbiato...- disse lei guardandolo con gli occhi scuriti dal desiderio...

-Davvero?-

-Mmmmh...-

-Bene allora andiamo a prendere la chiave della nostra stanza... - mormorò lui caricandosela sulle spalle

-E perché?- chiese lei facendo la finta innocente

-Lo scoprirai presto...-

 

 

Nel frattempo, in un'altra zona dell'hotel

 

-Ci dormirò io con il mio senpai!-

-Te lo scordi! Ho vinto io la sfida quindi ci dormo io!-

-Ragazzi... non vi sembra che dovrei essere io a decidere con chi dormire?-

-Taci tu! Non vedi che io e questo cretino stiamo discutendo??-

-Giusto senpai, tu non c'entri!-

-Ma... ma... io c'entro eccome! La stanza è mia dopotutto!-

-Ci dormirò io con Deidara! Tu vai a dormire assieme a tutti i tuoi pupazzetti!-

-No! Io dormo con il senpai! Tu vai a dormire da sola!-

-Vaffanculo non ti permettere di darmi ordini sai??? Sei soltanto un idiota! Ma ora basta! Mi sono stancata!-

Tobi ed Alice si scagliarono uno contro l'altro con evidenti intenzioni bellicose ma, all'ultimo, Tobi inciampò in una piega del tappeto e cadde rovinosamente ancora prima di poter sfiorare Alice con un dito... lei gli si avvicinò, gli mise un piede sulla schiena come i cacciatori dopo aver abbattuto una preda importante e sollevò le braccia in segno di vittoria...

-Che succede? Tobi ti sei fatto male?- chiese Madara avvicinandosi... Alice sprofondò in un mondo parallelo fatto di desideri carnali e panna montata e Deidara disse:

-Tobi è inciampato in una piega del tappeto, ma non si è fatto nulla...-

-Ah bene... almeno è caduto lui e non un cliente... ci soffrirei se questo divenisse solo un hotel a sei stelle...- e si allontanò canticchiando... non appena scomparve Alice ritornò 'normale' e disse:

-Deidara... vieni... entriamo in camera... mi sono venute in mente un paio di cosette...- i due, ignorando Tobi ancora disteso sul pavimento, entrarono nella stanza, appesero alla porta il cartello 'non disturbare' e la richiusero dietro di loro...

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Capitolo 17
*** le canzoni '' d'amore '' XD ***


Quella mattina, dopo una notte di passione per tutti tranne che per Tobi, Kakuzu e Itachi... soprattutto per Tobi... il gruppo si riunì nel ristorante dell'hotel per fare colazione con delle fantastiche brioches grondanti di cioccolato, crema pasticcera o marmellata... non appena li vide Alice mormorò:
-No... basta cioccolato! Stanotte ne ho mangiato troppo!-
Deidara ridacchiò e assunse un'espressione sognante mentre ricordava gli avvenimenti della notte precedente.
Angel invece inarcò la schiena e mormorò:
-Aaaaaah! Che mal di schiena!! Hidan... sei stato davvero poco delicato...-
-Bah... a te è piaciuto parecchio...- disse lui in risposta con un sorrisino irriverente circondandole la vita con un braccio...
-Stai zitto idiota...- rispose lei ridacchiando e dandogli una gomitata nella pancia.
Il gruppo si sedette al tavolo e tutti ordinarono le loro colazioni...
-Allora, che si fa oggi?- chiese ad un certo punto Konan spalmandosi un po' di marmellata di fragole su una fetta biscottata...
-Beh... siamo in vacanza, quindi vacanziamo...- rispose Alice stringendosi nelle spalle
-E cosa vorrebbe dire esattamente 'vacanzare'?- chiese Deidara guardandola con sguardo interrogativo
-Penso che il nostro Einstein intendesse andare a fare compere...- rispose Angel dal momento che Alice stava bevendo del cappuccino e non poteva rispondere
-Ah bene! Vedo che alla fine hai riconosciuto la mia genialità dal momento che mi hai chiamata Einstein... - disse poi quest'ultima posando la tazza
-No... era ironico...- rispose Angel con voce leggermente saccente spalmandosi marmellata alle ciliege su un toast
-Vaffanculo...-
-Anch'io ti voglio bene mia cara...- rispose Angel continuando a spalmare il toast...
-Bene allora oggi andiamo a fare shopping!- esultò Konan sfregandosi le mani
Proprio in quel momento dietro di loro comparve Madara e la sua presenza ebbe ovviamente delle conseguenze negative sulla sanità mentale delle ragazze...
-Salve a tutti ragazzi! Come va? Avete dormito bene?- disse
-Benissimo grazie, ma sarebbe andato tutto molto molto molto meglio se tu fossi stato con me...- mormorò Angel guardandolo con sguardo sognante...
-Ma che diav...?- sbottò Hidan sgranando gli occhi
-Anch'io ho dormito benissimo grazie, ma purtroppo ho finito le scorte di panna montata... non è che potresti aiutarmi tu?-
-Alice!!!- disse Deidara disperato
-Io invece non  ho dormito- mormorò Konan guardandolo -magari stanotte potresti venire a cantarmi la buonanotte... che ne dici?-
Madara guardò tutte e tre le ragazze con sguardo terribilmente sensuale e disse:
-Devo considerarli degli inviti?-
-Certo che no!!!- sbottò Pain fulminandolo con lo sguardo mentre afferrava Konan per un braccio e la trascinava via mentre lei tendeva le mani verso Madara urlando:
-No! Non allontanarmi da lui! Deve cantarmi la buonanotte! Senza di lui non riesco a dormire! Ma scommetto che non dormirei nemmeno con lui... -
-Ma non ci pensare nemmeno!- disse Deidara incrociando le braccia con sguardo serio... -Alice è solo mia...-
-Prova a toccare la mia donna...- disse Hidan scrocchiandosi le nocche -e il tuo bel faccino rimarrà purtroppo grandemente sfigurato in un incidente...-
Intanto però Angel e Alice guardavano Madara con sguardo carico di sottintesi canticchiando:
-You know that I want you, and you know that I need you... I want it bad, your bad romance, i want your love and I want your revenge. You and me could write a bad romance... Oh-oh-oh--oh-oh!
I want your love and all your lovers' revenge. You and me could write a bad romance... Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-Ga-ooh-la-la! Want your bad romance...-
-A me questo sembra un chiarissimo invito...- disse Madara indicandole
-Ti sbagli! È che la mattina non sono completamente sveglie... tu prova a toccarle e le conseguenze non ti piaceranno per niente!-
-Va bene! Va bene! Non le toccherò... state tranquilli... ma voi tenetele a bada... non sono certo fatto di legno!-
Sasori arrossì dalla rabbia e sbottò dicendo:
-Perché? Cos'hai contro le persone fatte di legno??-
-Ma... è solo un modo di dire... significa che non sono impassibile alla bellezza di due, anzi tre, belle donne...-
-Guarda che anche le persone fatte di legno possono soddisfare una signora!!-
-Ma tesoro... perché ti scaldi tanto? Tu non sei mica fatto di legno!- mormorò Niko guardandolo con espressione dolce
-Lo so... non so proprio cosa mi sia preso... - borbottò Sasori -chiedo scusa...-
-Ah, non ti preoccupare...- disse Madara stringendosi nelle spalle... -probabilmente nella tua vita precedente eri una marionetta... o un marionettista... ahahahah! Non sarebbe assurdo? Ahahahah ti immagini? Una marionetta dotata di volontà propria che costruisce altre marionette... Ahahahah!!-
-Già! Che cosa assurda!- rise Sasori -Nah! Dubito di aver mai avuto qualcosa a che fare con le marionette...-

Ma dov'erano finiti intanto Angel, Alice, Hidan e Deidara?

-Bene Deidara, slegale pure... siamo abbastanza distanti da quel maledetto Don Giovanni... dovrebbero essere tornate normali-
Deidara slegò le due donne che erano state legate ed imbavagliate con dei tovaglioli...
-Razza di bastardo! Come ti sei permesso di legarmi???- sbottò Angel non appena Deidara le tolse il bavaglio
-Ehi tu! Come osi insultare il mio uomo? Non ci provare sai? Avrà avuto un valido motivo per legarci...-
-E tu non lo difendere razza di stupida! C'è solo un uomo a questo mondo che mi può legare e non è certo questo biondino!!-
Hidan, capendo quello che Angel intendeva, fece un sorrisino e la guardò con passione...
-Beh, sei fortunata! Prova a mettere le mani addosso al mio uomo e vedrai!!-
-Ma chi è che è interessato a questa mezza tacchetta??? Io ho già un uomo, un VERO uomo che mi soddisfa pienamente...-
-Sususu ragazze... calmatevi... - mormorò Deidara cercando di rabbonire le due che, ascoltandolo, si zittirono e incrociarono le braccia guardandosi in cagnesco...-
Hidan, non appena Angel fu completamente libera, la prese in braccio, guardò Deidara e disse:
-Scusate ragazzi... mi è venuto in mente che io ed Angel dobbiamo ancora fare una cosa...-
-Non ti preoccupare- rispose il biondino... -anche io e Alice non siamo liberi al momento...-
Hidan portò Angel nella loro stanza; non appena la porta si fu chiusa dietro di loro la posò per terra e la spinse rudemente contro il muro, velocemente la spogliò cominciando a seguire con le labbra tutte le curve del suo corpo concentrandosi in particolare sui seni e sulle cosce...
-Mmmmh Angel! Il tuo corpo mi fa impazzire!-  gemette mordendole leggermente l'interno coscia... poi la fece sdraiare per terra e le salì sopra... lei lo afferrò per la cravatta che Hidan indossava non essendosi ancora spogliato, se lo tirò vicino e, mordendogli leggermente il lobo dell'orecchio canticchiò:
-Come here rude boy, boy... I like the way you touch me there, i like the way you pull my hair; i like when you tell me kiss it there... I like when you tell me move it there... come on rude boy boy... -
Lui sorrise, un sorriso sexy, pericoloso ed eccitante e disse:
-Ai suoi ordini!-


Deidara portò Alice in una sala enorme,completamente illuminata da una luce soffusa...assomigliava molto a una sala da ballo...
Balliamo?” chiese il biondo allungandole le mano invitandola...

L'orchestra che si era quasi assopita risvegliata dalle loro parole e dai loro passi riprese a suonare,ma non una melodia adatta a un gran ballo ma Girl you're my Angel una della canzoni preferite della ragazza...che Deidara centrasse qualcosa? Mah...
Mano nella mano si muovevano piano nel grande spazio tutto per loro.
Non davano proprio l’aria di divertirsi, soprattutto lei, che lo seguiva senza pensarci; lei non era capace di ballare era senza grazia e le sembrava stupido ballare in quel modo quella canzone...
-Perché mi hai portata qui?- domandò confusa Alice
-Volevo solo ballare un po' con te...- rispose rosso il ragazzo
-Sicuro..?-
-Non ti sfugge niente volevo solo dirti una cosa: ti amo...-
Alice reagì come ogni ragazza che si sente dire dal proprio ragazzo ti amo...il cervello andò in crisi e diventò rossa...ma che piffero le succedeva? Se l'avesse vista Angel si sarebbe messa a ridere... Deidara incominciò a cantare:
-Girl you’re my angel, you’re my darling angel
Closer than my peeps you are to me, baby Shorty, you’re my angel, you’re my darling angelGirl, you’re my friend when I’m in need, lady Gil, in spite of my behaviour, you are me saviour(you must be sent from above)andyou appear to me so tender, well, girl I surrender (Said thanks for giving me your love)Girl, you’re my angel, you’re my darling angel (huh)Closer than my peeps you are to me, baby (Tell 'em)Shorty, you’re my angel, you’re my darling angelGirl, you’re my friend when I’m in need, lady...-
-Ecco adesso mi farai piangere...-
-Eh eh eh-
-Comunque perché tutto questo?-
-Beh perché c'è in giro troppa concorrenza...- rispose Deidara riferendosi a un certo figo... -e per ricordarti che tu sei solo mia...-
-Ah stavo dimenticare...anche per un altro motivo...-
-Quale?-
-Conquistare il mondo Muah muah!-
-E l’uno affianco all’altra saremo la coppia più cool e più grande che si sia mai vista! Ah ah ah ah!-
-Uh uh uh uh!-
Stranamente, i membri dell’orchestra e il cantante cominciarono a sentire il suono profondo di campane e lugubri organi… La loro immaginazione?
-MUUHUHUHAHAHAHAHAHAHAAAAAHHH!- risero malignamente i due
Cantante:"Forse dovremmo preoccuparci?"
-Ma certo! Per favore, aprite le finestre e fate uscire questa cazzata!- disse all'improvviso una voce dietro di loro... si trattava di Angel ed Hidan che li avevano raggiunti...
-Quale sarebbe la cazzata scusa?- chiese Alice sollevando un sopracciglio
-' E l’uno affianco all’altra saremo la coppia più cool e più grande che si sia mai vista! Ah ah ah ah!'- disse Angel facendole il verso... -Ma per favore! Questa è la cagata più grande che io abbia mai sentito in vita mia!!!-
-Oh vaffanculo!-
-Vacci tu!-
-Ti odio!-
-Pure io! Spari un sacco di cazzate! Passi il giorno a sparare cazzate!!-
-Ma se sei tu quella che passa il giorno a non fare niente!-
-Ma che cazz... uh!! Ma lo sai che ho sentito che tra poco ci sarà un concerto dei green day?- disse Angel spiazzando completamente i musicisti che non erano abituati a queste sue improvvise uscite...
-Ma dai? Che figata! Andiamo a vederlo??-
-Ovvio tesoro! Ho già prenotato dei biglietti! In prima fila!-
-Oh ti adoro!-
-Anch'io!-
-Queste due non sono normali...- sussurrò Hidan a Deidara che annuì convinto...

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Capitolo 18
*** shopping!! ***


Qualche ora dopo il gruppo si riunì nella hall dell'hotel, Madara ebbe la decenza di non farsi vedere evitando un nuova marcia trionfale di ormoni, e tutti partirono alla volta di dei negozi in cui fare shopping...
-Bene ragazzi, qual è la prima tappa del nostro tour d'acquisti?- chiese poco dopo Konan sfregandosi le mani con espressione famelica mentre fissava la vetrina di un negozio di scarpe...
-Di sicuro non quel negozio...- disse Alice notando dove era rivolto il suo sguardo... -non mi vedrai mai mettere piede lì dentro di mia spontanea volontà...-
-Bah... non mi importa... io ci entro... Pain! Vieni amore, mi devi consigliare!-
Pain, con una faccia a dir poco da funerale, seguì la donna dentro il negozio...
-ECCOLO!!! IL NEGOZIO DOVE IO SPENDERÒ TUTTI I MIEI RISPARMI!- urlò all'improvviso Alice strattonando la manica di Angel e indicandole la vetrina di un negozio di cd...
-Oh!!! Che meraviglia!! Sì!! andiamo andiamo!!-
Le due si fiondarono nel negozio mentre Hidan e Deidara rimasero fuori a guardarsi intorno assieme a Sasori e a Niko: Kakuzu non era venuto, se ne può immaginare il motivo... all'improvviso Sasori e la sua ragazza scomparirono in una paninoteca e i due 'fringuelli' rimasero soli davanti ad un negozio di biancheria intima femminile...
-Mmmmh...- mormorò Hidan passandosi una mano sul mento mentre rifletteva... -questo completino sarebbe una favola addosso ad Angel...-
-E questo addosso ad Alice!? Non posso nemmeno pensarci... -
-Oddio guarda quello!!! Non posso nemmeno pensare alla notte che passerei se Angel se lo mettesse... -
-Hidan... dobbiamo convincerle a comprarli... non abbiamo scelta... soprattutto con quel maniaco di Madara in giro... se saranno stanche e soddisfatte non avranno motivo di correre dietro a quel Don Giovanni da strapazzo!-
-Hai ragione amico mio! Hai pienamente ragione! ma... io posso ancora ancora convincere Angel a prenderne uno... ma... hai sentito Alice: non sembra disposta a comprare nulla di femminile, tanto meno ad indossarlo! Mi sa che tu passerai delle belle notti in bianco!-
-Tranquillo, ce la farò... basterà fare qualche piccola promessa...(o qualche piccolo ricatto) -
-Se ne sei convinto allora... andiamo! Questa missione si chiamerà... 'missione acquisto biancheria da sogno!'-


ma che facevano nel frattempo Angel ed Alice?


Erano tranquillamente immerse nel loro negozio di cd, circondate dalle note di 'American Idiot' :
-Hey guarda qua! Erano secoli che cercavo questo stramaledetto cd!! Non lo trovavo da nessuna parte!- disse Alice alzando, con fare trionfante, un cd degli Aerosmith...
-No! Non me lo dire! Anch'io lo cercavo da un sacco di tempo!! Che meraviglia! Finalmente!-
in quel momento entrarono Hidan e Deidara che, non appena le ebbero individuate, si diressero verso le due ragazze come delle spie provette...
-Allora ragazze! Come va qui? Tutto bene? Come procedono gli acquisti?- chiese Hidan dando una pacca sulla spalla di Angel e facendo un sorrisino innocente da bravo bambino
-Oh Hidan! Tu? Hai visto qualcosa che ti piacerebbe comprare?-
-Beh... sì... forse...-
-Ma dai? Cosa?-
-Beh... questo è il punto... ancora non lo so...-
-Credo di non seguirti-
-Lo capirai non appena lo vedrai... a questo proposito... dovresti seguirmi un attimo...-
-Va bene... come vuoi...-
-Alice, dovresti venire anche tu... urge anche un tuo aiuto...- aggiunse Deidara guardandola con sguardo supplicante... lei lo fulminò non essendo contenta di venire interrotta durante il suo shopping preferito ma poi disse:
-Va bene... come vuoi... ma sappi che deve essere una bella cosa o rischieresti la vita!-
-Tranquilla ti piacerà... dimmi cosa ne pensi...- disse accompagnandola fuori...

qualche minuto dopo davanti al negozio incriminato...

-Assolutamente no!- risposero in contemporanea le due ragazze incrociando le braccia con aria decisa...
-Ma perché no?- chiese Hidan con espressione abbattuta e grossi occhioni dolci spalancati...
-Perché io non ho la minima intenzione di comprare simili cose... e tu Alice?-
-Nemmeno io! Puoi sognartelo Deidara! Cosa diavolo ti è saltato in mente? -
-Beh ecco io... -
-Avanti Angel!- la pregò Hidan prendendola fra le braccia e sorridendole dolcemente
-Cosa mi darai in cambio?-
-Qualcosa che ti piacerà molto molto molto...-
-Molto molto molto?- chiese Angel afferrando il doppio senso
-Molto molto molto...-
E così Hidan riuscì a convincere Angel ad entrare nel negozio... ma anche Deidara c'era riuscito... cosa aveva detto ad Alice per riuscire a convincerla?

-Ti prego!-
-No...-
-Per favore...-
-Nada...-
-Ma è così carino...-
-Ma vuoi provare a metterlo tu?-disse Alice piuttosto sull'incazzato
-Ma anche no...-
-Visto? Non rompere i marroni allora...-
-Ma io sono un ragazzo!Dai per favore...pensa alla notte di fuoco...e poi abbia finito le scorte di cioccolato-
-Se insisti così tanto...-
-Sììììììììì?-
-Me ne vado da Madara di sicuro lui si che avrà molte e molte scorte di panna montata...e di frustini ku ku ku-
-Alice!!!!!-
-Dai stavo scherzando!Comunque io in quel negozio non entro...-
-Davvero?-
-Davvero davvero...-
-Allora me ne vado a dormire da Tobi...-
-TU NON PUOI FARMI QUESTO!-
-Oh sì che posso!-
-Bastardo!Questo è ricatto allo stato puro!-
-Completus sexy tuus felicita mea*-
-Ok ok ok entro...i miei poveri occhi vergini!-
-Se certo...-



Deidara CHIARAMENTE non conosce il latino... allora spara a caso... come tutti XD XD

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Capitolo 19
*** biancheria... ***


ed eccoci finalmente tornate con un nuovo capitolo (colpa della mangaka, ci tengo a precisarlo XD) spero che da qui in poi non ci saranno più ritardi così mostruosi ma se ci dovessero essere vi prego di attendere fiduciose/i prima o poi aggiorneremo XD
cordialissimi saluti
Angiebear_chan



Avevamo lasciato i nostri quattro amici (Hidan, Angel, Alice e Deidara) all'entrata di un negozio di biancheria intima e i due ragazzi erano appena riusciti a convincere le due donne ad entrare... ora sono davanti ai numerosissimi completini sensuali contenuti nel negozio, quali compreranno?

-Ecco!!- disse Hidan trionfante prendendone uno e mostrandolo ad Angel... -questo è perfetto...-
-Ma non dovrei essere io a decidere?- chiese lei dubbiosa incrociando le braccia e sollevando un sopracciglio...
-Beh... sì ma... certo lo indosserai tu, ma farà molto molto molto più bene a me...- disse lui ridacchiando maliziosamente
-Mmmmh come vuoi... fammi vedere...- rispose lei afferrando il completino che l'uomo le porgeva... -Non se ne parla...- disse ridandoglielo... col cavolo che io mi metto quello schifo giallo canarino...-
-Beh... ma, a parte il colore il modello è carino no?-
-Ma se è solo una striscia di stoffa??? non copre nulla!-
-Appunto...-
-Ma vaffanculo va...-
-Uff... va bene... allora questo...-
-Bocciato...-
-Questo?-
-Nemmeno...-
-Questo?-
-Non se ne parla nemmeno!-
-Uff... questo?-
-Ma sei scemo? Sognatelo...-
-Questo?-
-Scordatelo...-
-Oh ma come sei insofferente! Non te ne va bene uno!-
-Ma se sei tu che mi proponi quelli più assurdi! Razza di pervertito!-
-Okay okay... oh! Guarda questo!-
Hidan le stava porgendo un bellissimo completino: un corpetto di seta rosso scuro decorato da pizzo nero più la parte sotto e delle calze scure...
-Mmmmh... questo mi piace... mi ci vedo...-
-Anche io ti ci vedo!- mormorò Hidan con sguardo sognante e libidinoso

Nel frattempo anche Deidara ed Alice stavano scegliendo un completino:

-Mmm...vediamo questo qui?-
-Quello?Ma non è una fascia per capelli?-
-No tesoro...-
-Ah....Allora col cavolo!-
-Questo qua?-
-Ma che colore è?Pink fluo?Ma mi hai preso per una cicca rosa?-
-Macchedumaroni....quello?-
-Un costumino da infermiera sexy?-
-Sai potermmo fare un gioco divertente...io sono il dottore e ti devo visitare...capito?-
-Capitoooooooooo!Mi piace prendiamolo!-esclamò la mora prendendo il completino che in fondo le piaceva davvero....

Parecchio tempo dopo il gruppo si riunì e, tutti insieme, tornarono all'hotel con grande gioia di Pain che aveva le braccia cariche di pacchi a causa di Konan...
Non appena entrarono vennero avvicinati dal proprietario dell'hotel... ovviamente la mente di Angel, Alice e Konan partì in quarta immaginando cose davvero davvero strane:

Konan: tiriririti... ( canzoncina tipica dei sogni...)
-Mammina!- dice Tobi raggomitolandosi sotto le coperte... -me la racconti una favola della buonanotte?-
-Non posso tesoro!- risponde lei in tono gentilmente distaccato... -devo andare dal tuo papà... abbiamo una faccenda importante di cui discutere...-
-Okay allora... mi dai un bacino?-
-Non posso tesoro... le mie labbra stasera daranno il bacino della buonanotte solo al tuo papà...-
-Va bene...- risponde Tobi chiaramente deluso...
-Buonanotte- dice Konan alzandosi con occhi luccicanti di aspettativa
-Buonanotte...-
-Tesoro!- 'tuba' Konan entrando nella camera da letto che divide con Madara... -ho dato la buonanotte a Tobi... che ne dici di raccontarmi la favola della buonanotte?-
Lui la guarda, sorride e risponde facendola sedere sul letto:
-Va bene... allora, c'era una volta una bimba...-
-Hihihi!-

tiriririti (fine sogno)

-Aaaaah... che meraviglia... - sospirò Konan


Alice: tiriririti

-Papà papà papà!Dove sei?- domanda un curioso Tobi al telefono
-Scusa figliolo ma oggi devo rimanere al lavoro ho tante cose da fare...scusami...- risponde Madara
-Okay, fa niente... allora a domani! E notte papino!-
-Notte!- Madara getta il telefono e si dirige verso un comodo letto matrimoniale
-Già davvero tante pratiche e cose da fare!-
-Cosa preferisci oggi tesoro fragole e panna o cioccolato?- chiede Alice sul morbido giaciglio
-Tu che ne dici?-
-Non saprei... è così difficile scegliere!-
-Allora tutti e due!- dice sensualmente un divertito Madara
-Non chiedo di meglio!-conclude la ragazza stendendosi sul letto

tiriririti

-Bellissimo!- mormorò Alice

Angel: tiriririti

-Stai buono lì e fai la nanna piccolino mio okay?- dice Angel facendo una carezza sulla testa di Tobi...
-Ma qui fa freddo!- dice Tobi seduto a gambe incrociate davanti ad una cuccia per cani
-Ma no tesoro! Tu hai un pelo bello bello e caldo caldo!-
-Ma... ma... io non sono un cane!-
-Ssssh... cuccia! E stanotte vedi di non andare in giro a giocare con Red* okay?-
-Ma...!-
Ma Angel non lo sta più ascoltando... sta già rientrando a casa tornando fra le braccia del suo focoso Madara...
-Oh! Sei tornata finalmente!- dice lui vedendola e aprendo le braccia davanti a lei... lei gli corre incontro e si stringe nel suo caldo abbraccio venendo ricoperta dai suoi baci dolci e caldi
-Mmmmh che meraviglia...- geme lei baciandolo a sua volta e passandogli le mani fra i capelli e sulle spalle
-Vieni... voglio raccontarti una bella storia...- dice lui con sguardo carico di malizia
-E di cosa parla?-
-Di una principessa bella e sensuale a cui piace tanto ricevere le coccole...-

tiriririti

-Mmmmmh... stupendo...- gemette Angel... Hidan la guardò... Deidara guardò Alice... Pain guardò Konan... poi si guardarono l'un l'altro... i loro sguardi si fecero carichi di rabbia, si caricarono le tre donne sulle spalle e, imprecando, le portarono via...

Qualche tempo dopo, nella camera di Hidan ed Angel...
-Sei pronto?- disse lei da dentro il bagno...
-Sì, sono pronto, vieni pure...- mormorò Hidan appoggiandosi al davanzale della finestra e tenendo lo sguardo puntato sulla porta del bagno
-Va bene, allora esco!-
La porta del bagno si aprì e comparve Angel con indosso il completo che avevano acquistato nel pomeriggio...
-Mio Dio!- gemette Hidan deglutendo rumorosamente
-Ti piace?- chiese lei sorridendo maliziosamente
Per tutta risposta lui sgranò gli occhi e deglutì di nuovo rumorosamente...
-Ti piace- e questa volta non era una domanda...
Lui le si avvicinò, la prese in braccio e la buttò sul letto...
-Attento! Non rovinarlo! È ancora nuovo!-
-Tranquilla... non ho intenzione di rovinare una cosa così bella...-
-E soprattutto che è costata così tanto...- mormorò lei ridacchiando mentre lui le baciava il collo sfiorandoglielo con la lingua e le mordicchiava le spalle e il seno...
-Allora ti piace eh?- disse lei ridacchiando soddisfatta e reclinando la testa all'indietro per il piacere...
-Certo che mi piace ma...-
-Ma...?-
-Credo che adesso te lo toglierò...-

In un'altra stanza...

Deidara entrò nella camera stanco di tutto quel tran-tran e sbattendo la porta si diresse verso il letto gettandocisi sopra con un bel tuffo...
-Alice sono tornato!- disse con voce stanca
-Oh! Bene ti stavo aspettando! Ma che voce stanca che hai!- constatò Alice vestita da infermiera sexy...

-Mi sa che dovremmo fare una visitina-
-Non sono mai stato così felice di andare dal medico- esclamò Deidara con un sorrisetto malizioso
-Ku ku ku!-

 

*Red & Tobi è il titolo di un cartone della disney per coloro che non lo sapessero...


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Capitolo 20
*** la dolcezza di un mattino ***


la dolcezza

Il mattino dopo, svegliandosi, Hidan sentì un peso leggero schiacciato contro il suo petto... guardando, ancora intontito, poté ammirare il viso addormentato di Angel... quando dormiva aveva un'espressione così dolce! Era così bella! Quella donna era in grado di essere dolce, buona e delicata... come una mamma; ma poteva anche essere forte e decisa... come una combattente; infine poteva essere dannatamente sensuale... in poche parole era la donna perfetta... perfetta per lui.

Le emozioni che aveva provato durante i momenti passati con lei lo avevano reso felice, soddisfatto, sazio... completo... stare con lei era una meraviglia, una gioia... bellissimo.

Continuò ad osservare i suoi lineamenti che, nel sonno, apparivano rilassati... allungò una mano e le sfiorò delicatamente uno zigomo facendo attenzione a non svegliarla... la sua pelle era come seta: liscia, fresca e delicata... lei si mosse leggermente nel sonno e gemette, una ciocca di capelli le scivolò sul viso: una scia corvina sulla pelle bianchissima... delicatamente gliela rimise dietro all'orecchio scoprendole nuovamente il volto.

In quel momento Angel aveva le labbra leggermente socchiuse; quelle labbra... ah!... adorava le labbra di quella donna, così morbide ed invitanti... gli piaceva morderle e vederle diventare ancora più rosse... lei accendeva in lui un desiderio fortissimo a cui gli risultava impossibile resistere... ma perché? Era stato con tantissime donne... non aveva mai avuto problemi in quel campo... aveva fascino e sapeva sfruttarlo ma lei... quella donna... lei era stata capace di resistergli, gli aveva dato modo di conoscerla e, proprio per questo, non era più stato capace di tirare avanti senza di lei; gli era divenuta indispensabile... e ora... ora si era reso conto di amarla... senza di lei si sentiva perso, incompleto... insoddisfatto... la amava, la amava, la amava.

Lei si mosse nel sonno e si portò una mano vicino al volto poggiandogliela sul petto, aveva le mani fredde e Hidan rabbrividì leggermente nel contatto... si ritrovò ad osservarle le dita... erano senza anelli... Hidan ricordò che Angel gli aveva confessato di non sopportare gli anelli, non ne aveva mai portati, li trovava tremendamente scomodi, fastidiosi...

-L'unico anello che potrei portare- aveva detto -sarebbe quello regalatomi dall'uomo che amo e che mi ama... nessun'altro... ma probabilmente anche in quel caso forse lo porterei al collo con una catenella... - e aveva cominciato a giocherellare con la coda di cavallo in cui si legava sempre i capelli... ci giocherellava sempre quando si concentrava o rifletteva e lui adorava questo suo tic... quando lo faceva gli appariva così fragile, così delicata... una creatura da proteggere e da amare...

-Angel... -

sussurrò dolcemente sfiorandole una spalla... lei borbottò e chinò leggermente la testa per proteggere gli occhi dai raggi del sole che la disturbavano durante il sonno... quanto la amava, quanto la desiderava... quanto odiava quelli che le stavano intorno come avvoltoi... in effetti la gelosia era il sentimento che si era accorto prima di provare nei confronti di Angel... non appena aveva imparato a conoscerla aveva anche cominciato ad essere geloso... era una persona speciale, unica, meravigliosa... preziosa.

Ovviamente prima c'era stato il desiderio fisico di averla vicino... il desiderio di possederla... ma poi si era reso conto di essere stato uno stupido, si era sforzato di trattenersi ma, quando si ubriacava, non riusciva più a mantenere la sua forza di volontà e finiva per chiamarla o andare da lei a scaricarle addosso tutto il desiderio che provava nei suoi confronti... fortunatamente lei non aveva mai dato le dimissioni, sebbene ne avesse avuti tutti i motivi.

Chissà perché non lo aveva fatto... ancora non aveva capito come mai non se ne era mai andata, come mai non lo aveva mai lasciato solo a sbrogliarsi da tutti i problemi in cui si cacciava in continuazione...

Lei si mosse ancora e strizzò le palpebre, segno che si stava per svegliare... non vedeva l'ora di poterla guardare nel profondo di quei suoi bellissimi occhi verdi, non vedeva l'ora di poter sentire la sua voce dolce e sensuale... lei mosse leggermente la testa e socchiuse gli occhi; osservò un momento i raggi del sole che entravano dalla finestra disegnando delle lame di luce nella stanza...

-Ufff... dannato sole... -

Eccola... un classico... ogni mattina si lamentava perché il sole la svegliava... ma infondo le piaceva, era diventata ormai un'abitudine mattutina come il cappuccino o le brioches... ogni mattina dichiarava guerra al sole ma poi, qualche secondo dopo...

Angel alzò la testa e osservò fuori dalla finestra ascoltando il canto melodioso degli uccellini e sorrise...

Ah! quel sorriso! Non lo aveva mai potuto vedere prima perché la mattina, nelle occasioni in cui si svegliava in casa di Angel dopo una sbornia colossale, lei si era già svegliata ed era già andata al lavoro... ma poi, quando aveva cominciato a frequentarla, aveva potuto ammirare quel suo stupendo sorriso che, però durava molto poco: Angel la mattina era dolce esattamente come un grizzly furioso...

-Ehilà! Ti sei svegliata!- le disse lui dolcemente circondandole la vita con un braccio

-Mmmmh... che ore sono?-

-Le nove... perché?-

-Dannato sole! Ma perché non lo spengono mai?? E questo dannato hotel!? Possibile che non abbia nemmeno uno straccio di tende pesanti??-

-E a che ti servono le tende pesanti?-

-Mi sembra ovvio no? Per non far entrare la luce del sole! Ti pare che io mentre sono in vacanza mi sveglio alle nove??-

-Beh... io sono già sveglio da un bel po'...-

-Mmmmh... e cos'hai fatto per tutto questo tempo?-

-Ti ho osservata mentre dormivi... e ho pensato...-

-A cosa?-

-... a varie cose...-

-A cosa esattamente?-

-A questo...-

Lui se la tirò ancor più vicino e le sfiorò il viso con le labbra... lei gemette e inclinò leggermente la testa mentre lui le baciava e mordeva il collo... carezzandole intanto i fianchi, le cosce e il seno con le mani delicate ma rudi nello stesso momento...

-Mmmmh...- gemette... poi si sollevò leggermente portandosi sopra di lui e cominciando a mordicchiargli il collo, il petto... seguì la linea degli addominali con la lingua sfiorandoli, ogni tanto, con i denti...

-Aaaaaah!- lui gemette e le afferrò i capelli tirandoglieli leggermente... -adoro il modo in cui mi dai il buongiorno!- lei sollevò la testa e gli sorrise... un sorriso sensuale, pericoloso... Ah! Quanto la amava!!

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Capitolo 21
*** Angel ubriaca!! ***


un grazie INFINITO a tutti coloro che recensiscono questa storia, io e la mangaka vi siamo incredibilmente grate per tutta la vostra gentilezza ed il vostro entusiasmo, grazie *inchino* e naturalmente grazie anche per la pazienza che dimostrate mentre aspettate i nuovi capitoli, ci scusiamo per i vari ritardi ma, forse, con l'arrivo dell'estate (problemi al computer permettendo) riusciremo ad andare più spedite, incrociamo la dita! XD un saluto a tutti quanti, spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e vi vinvito a continuare a seguire la nostra storia e a recensire
con affetto Angiebear_chan, la mangaka punk



E così giunse la sera in cui tutti i nostri amici si riunirono per andare a fare una cena tutti insieme per festeggiare la loro gita.
Ancora, però, non sapevano quale ristorante scegliere...
-Io opto per una paninoteca...- suggerì Sasori coerente al suo stile...
-Ma no tesoro!- Intervenne Niko dandogli una pacca sul braccio -Vuoi forse ingrassare la concorrenza?!?-
-Hai ragione tesoro... niente paninoteca...-
-Beh... poco distante da qui ci sarà un convegno... ci sarà anche un buffet gratis, andiamo lì...- propose, ovviamente, Kakuzu...
-Non se ne parla nemmeno... io voglio andare in uno di quei ristorantini con l'atmosfera jazz assieme alla mia Konan...- tubò Pain guardando con amore la sua dolce metà...
-Non ci penso nemmeno...- intervenne Hidan -io voglio vedere la mia Angel in abito da sera... io voglio andare in un locale elegante!!-
-Beh... i locali eleganti non sono mai stati il mio genere...- mormorò Alice
-Giusto -disse Angel mettendo una mano sulla spalla di Alice come a consolarla... -questa barbona mancata non sa nemmeno cosa voglia dire 'abito elegante', figurati se può venire in un ristorante del genere e mantenere la sua dignità...-
-Cos'hai detto????- chiese Alice con aria minacciosa scrocchiandosi le dita
-Esattamente quello che hai sentito...- rispose Angel calmissima e minimamente spaventata...
-Beh? Quindi dove si va?- chiese Deidara
-Io dico che siccome è Alice a fare problemi... che sia lei a scegliere il posto!- propose Konan sorridendo
-Non contate su di me...- intervenne Kakuzu... -io vado al convegno e al mio buffet gratis...-
-Come vuoi Kakuzu, come vuoi...-
-Beh... allora... se tocca a me decidere vorrei andare... al @@@@@ *-
-Beh... è un po' strano come locale ma io direi che può andare... e voi ragazzi?- chiese Deidara guardando il gruppetto
-A me va bene...- mormorò Angel, Hidan annuì e fece spallucce
-Anche per me va bene...- disse Konan
-Se va bene alla mia donna va bene anche a me...- aggiunse Pain
-Anche a noi va bene...- dissero quasi all'unisono Sasori e Niko
-Molto bene... e anche questa è fatta...-


qualche sera dopo al @@@@@


-Eccoci arrivati...- disse Deidara davanti all'entrata del locale da cui uscivano le note di una musica punk-rock sparata a volume parecchio alto...
-Si può sapere perché è venuto anche lui?!?- chiese Alice con voce tra il tetro e il minaccioso indicando Tobi che, fresco e giulivo, si guardava intorno con l'aria felice di un cagnolino che viene portato a fare una passeggiata...
-Non lo so... si sarà unito mentre non guardavamo... - le mormorò Deidara in risposta passandole un braccio intorno alle spalle...
-Mmmmh la cosa non mi piace per niente però!-
-Lo so tesoro, lo so...-
Tutti indossavano vestiti casual a partire da Konan che aveva scelto di indossare una gonna di jeans e una maglietta azzurra tutta svolazzante; Niko indossava una gonna a plissé bianca con una camicetta dello stesso colore; Alice indossava una camicia nera e dei pantaloni grigi borchiati e, come scarpe, delle converse del medesimo colore della camicia; Angel invece aveva optato per una camicia nera aperta a mostrare la maglia dei blink 182 che indossava sotto, jeans scuri e stivaletti neri... a mandarla ko era stato l'abbigliamento scelto da Hidan: camicia di un rosso scurissimo (Angel aveva un debole per gli uomini con la camicia dal colore scuro soprattutto se, come in questo caso, non portavano la cravatta e avevano i primi due o tre bottoni slacciati a mostrare bene la pelle del collo), jeans scuri e, meraviglia delle meraviglie, giubbotto di pelle; Angel amava dal profondo del cuore i giubbotti di pelle... tanto quanto amava gli uomini vestiti eleganti... una contraddizione unica...
Deidara invece indossava dei jeans blu, una maglia con la scritta sul davanti:”Do you think I'm sexy? E dietro:”Yes? So look!” e lì c'era una freccia che indicava il suo lato B, indicazione che Alice seguì con grande felicità....

Una volta entrati e sedutisi al loro tavolo il gruppo si mise ad ordinare i vari cibi... l'unica cosa in comune fra tutti era la birra, ordinata e servita in gran quantità...
-Bene ragazzi! Brindiamo a questa splendida gita!!- disse ad un certo punto Deidara alzando il suo boccale imitato poi dal resto del gruppo...
-Siii!! Evviva questa splendida gita!!- rispose Angel di ottimo umore scolandosi di un fiato mezzo boccale
-Hey hey Angel, non ti sembra di star bevendo troppo?- chiese Alice
-Nah... so perfettamente qual è il mio limite e sono in grado di non superarlo...- mormorò l'altra in risposta con un sorrisino sghembo
Hidan scoppiò a ridere e disse:
-Lasciala bere Alice... che c'è di male se una volta si ubriaca anche lei?-
-Non mi ubriaco ve l'ho detto!-
Ma Alice non sembrò felice come Hidan alla notizia di una possibile sbronza di Angel; assunse, anzi, un'aria piuttosto preoccupata...
Qualche ora dopo Konan e Pain si dileguarono evidentemente in preda alla passione ( nota: eheheh) seguiti poco dopo da Sasori e Niko... sul posto rimasero solo, visto che Itachi non era voluto venire, Deidara, Hidan, Alice, Tobi ed Angel che, ubriaca fradicia, cantava a squarciagola 'wake me up when September ends' dei Green day...
-Eheheh... meno male che conosceva i suoi limiti...- sghignazzò Hidan osservando la sua donna che si commuoveva mentre cantava e scoppiava in lacrime da sbornia
-Non avrei mai immaginato che anche lei potesse ubriacarsi!!- mormorò Deidara guardandola come se avesse visto un alieno recitargli la Divina Commedia al contrario
-Oh no!! Perché, perché l'hai lasciata bere?!? Tu non sai a cosa stai andando incontro!!- sussurrò Alice con voce tetra fissando l'amica con sguardo preoccupato
-Perché? - chiese Deidara curioso -l'hai già vista ubriaca?-
-Una sola volta... e allora ho giurato che l'avrei costretta a diventare astemia...-
-Beh... evidentemente non ci sei riuscita...- sghignazzò nuovamente Hidan alquanto divertito da quella situazione in cui, per una volta, non era lui l'ubriaco... Tobi intanto si guardava intorno con la stessa aria giuliva di inizio serata...
-Hey Angel, ti senti bene?- chiese Hidan alla ragazza
Lei si voltò verso di lui con un sorriso radioso, lo afferrò per i capelli e gli diede un appassionato bacio alla francese che lasciò l'uomo senza fiato...
-Beh, io direi di sì...- mormorò Deidara colpito
Alice si passò una mano fra i capelli allarmata...
-Ecco il conto signori...- mormorò il cameriere avvicinandosi al tavolo; Angel si alzò di scatto e gli si appiccicò addosso iniziando a sbaciucchiare anche lui...
-Hey!! Ma che diavolo!!?!?- sbottò Hidan alzandosi e staccando Angel dal cameriere che se ne andò con lo sguardo perso nel vuoto...
-Oh no! Ha cominciato!- mormorò disperata Alice
-Che vuoi dire?- chiese Deidara
-Quando si ubriaca Angel diventa un'autentica macchina da baci... non la ferma più nessuno e, quel che è peggio, bacia chiunque; di ogni età e sesso...-
-Che cosa?!? Ma non potevi dirlo prima??- chiese Hidan scioccato
-Ma io ve l'ho detto che farla bere era pericoloso... voi non avete voluto ascoltarmi!!- rispose Alice
-Potevi dirlo in modo più convincente!!-
-Ma brutto idiota! La prossima volta impari a prestarmi più attenzione!!-
Mentre i due battibeccavano Angel si era avvicinata a Tobi, che stava ancora comodamente, innocentemente, tranquillamente seduto sulla sua sedia, e gli aveva tolto la maschera stampandogli un bacio, sempre rigorosamente alla francese, sulla bocca...
Il rumore di Tobi che, svenuto, si accasciava sul pavimento attrasse l'attenzione dei litiganti che, rendendosi conto di quello che era appena successo, separarono i due.
-E adesso si torna in hotel!!- sbottò Hidan furioso caricandosi Angel sulle spalle; Deidara fece lo stesso con Tobi che, rimessosi la maschera, ripeteva in trance
-Il primo bacio di Tobi, il primo bacio di Tobi, il primo bacio...-
-Angel, Angel... me l'hai proprio combinata grossa questa volta!- borbottò Hidan sempre con la ragazza sulle spalle come un sacco di patate canterino...
-Don't wanna close my eyes... 'cause I miss you baby and I don't wanna miss a thing...-
-Angel ma... cosa stai cantando?-
-Idiota! Don't wanna miss a thing degli Aerosmith!!!- urlò Alice scandalizzata
-Lo so!! L'ho chiesto solo perché continua a scegliere solo canzoni tristi!-
-Honey why you calling me so late... it' kinda hard to talk right now... honey why you crying is everything okay? i gotta whisper 'cause i can't be too loud...- disse Angel cominciando una nuova canzone, questa volta 'lips of an angel' degli Hinder...
-Effettivamente... non ha cantato una sola canzone allegra...- mormorò Deidara
-Ho tante noci di cocco splendide tittiritti tutte in fila per tre per tre per tre...- canticchiò all'improvviso Angel cogliendo tutti di sorpresa con la canzoncina del re leone...
-Okay... come non detto...-
Con il loro jukebox personale i quattro si diressero in hotel; una volta giunto in camera Hidan scaricò la ragazza sul letto e la guardò... lei lo fissava con occhi limpidi nonostante la sbornia e le labbra umide e socchiuse erano terribilmente invitanti illuminate dalla luce della luna...
-Angel... tu un giorno o l'altro mi farai impazzire...- mormorò chinandosi su di lei... il tempo di un bacio e la ragazza era già crollata addormentata fra le sue braccia...
-Domani mattina avrai un enorme mal di testa ragazza mia...- mormorò Hidan coccolandola dolcemente...

 



*mai letto Manzoni? nemmeno lui metteva i nomi dei luoghi XD

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Capitolo 22
*** uno scioccante 'scusami' ***


Alice e Deidara stavano dormendo dolcemente abbracciati nella loro camera quando la porta si spalancò rumorosamente andando a sbattere contro il muro.
Alice si alzò di scatto mettendosi seduta, i capelli scompigliati e gli occhi socchiusi per il sonno... Deidara era nella stessa identica situazione. Dalla porta entrò una Angel visibilmente infuriata:
-TU!!! MALEDETTA!!! UUUUUH COME HAI POTUTO OUCH!! FARMI BERE DANNATA!! AHI!!! MALEDIZIONE!! AHIA!!!- urlò Angel tenendosi la testa e barcollando all'interno della stanza fulminando Alice con lo sguardo e puntandole un dito contro...
Dietro di lei c'era Hidan curioso di vedere come si sarebbe risolta una vicenda tanto divertente...
-Non è colpa mia se non sei capace di limitarti...- rispose Alice facendo spallucce
-Non so... io non so limitarmi???? Chi è tra noi due quella che ogni mattina elemosina delle aspirine per farsi passare i postumi della sbornia?-
-Questi sono dettagli...-
-DETTAGLI? Alice... tu... vuoi morire fra i più atroci tormenti per caso?-
-Sicuramente no... ci sono ancora tante e poi tante cose che devo fare... non mi lascio certo ammazzare da un'ubriacona canterina come te...-
-Eh? Ubriacona canterina?-
-Angel... quando ti ubriachi ti metti a cantare come un juke box...- disse Deidara passandosi una mano fra i capelli...
-Ma dai? Non lo sapevo...- mormorò Angel avvicinandosi al letto
-Già... e ti metti anche a baciare chiunque ti capiti sotto tiro...-
-Chi ho baciato?-
-Beh... oltre ad Hidan hai baciato il cameriere del locale e...-
-E...?-
-Tobi...-
-CHE COSA????- urlò Angel
Alice scoppiò a ridere osservando la reazione dell'amica che si accasciò infondo al letto scioccata
-Tu... maledetta... perché non mi hai fermata??- chiese Angel minacciosamente fissandola con sguardo assassino
-Beh... io...- mormorò Alice spaventata dalla reazione di Angel
-Tu...?-
-Io... -
-Avanti.. parla...-
-Io... io... scusami!-
Deidara fissò la sua ragazza con gli occhi spalancati: non l'aveva mai sentita chiedere scusa a nessuno...
Angel sorrise soddisfatta...
-Molto bene, molto bene, brava...- disse in tono minacciosamente gentile dandole dei colpetti su una spalla
-Angel... sei formidabile!- mormorò Hidan fissandola meravigliato
-No tesoro mio... è tutto merito dello sviluppatissimo istinto di sopravvivenza della nostra Alice... io non c'entro nulla...-
-Puoi diventare davvero molto pericolosa vero mia cara?-
-Hahahahahah... tu dici tesoro mio?-
-Dico dico... e sai una cosa?-
-Cosa?-
-Questo tuo lato pericoloso e sanguinario mi eccita tantissimo!-
Angel lo guardò e sorrise con gli occhi scintillanti di malizia...
-Sai qual è un'altra cosa che mi secca della sbornia della scorsa notte?- chiese Angel
-Cosa?- chiese Hidan sorridendo
Angel si alzò e si avvicinò a lui abbracciandolo
-Ho perso un'intera notte...- gli sussurrò all'orecchio
Lo sguardo di Hidan si fece più scuro per il desiderio, la prese in braccio ridendo e la portò in camera da letto...
-Tranquilla mia cara, recupereremo il tempo perduto-
-Non vedo l'ora...-

intanto Deidara ed Alice nella loro camera...
-Uff... ci hanno sbattuti fuori dalla stanza... che barboni!-
-Che sgarbati!-
-E noi vogliamo essere davvero da meno?-
-E' che sono stanca- commentò Alice sdraiandosi sul letto per poi ritornare cinque secondi dopo in piedi -Aspetta! Ho un'idea!- esclamò entusiasta mentre correva nell'altra stanza
-Alice per carità basta cioccolato! Saremo ingrassati di almeno tre chili!-
-Ecco allora un buon metodo per buttare giù un po' di calorie- disse la ragazza mentre deponeva sul letto delle carte
-Giocare a briscola?- domandò il biondino parecchio sconcertato e confuso
-Ma no! A poker!-
-E allora dove sono le fish?- chiese Deidara che non capiva che intenzioni avesse la ragazza
-Non ci servono...-
-Noooo?- urlò il ragazzo, aveva sempre giocato a poker con le fish... qualcosa non tornava... -ma che poker è senza fish?-
-Streap poker tesoro... non servono le fish perché puntiamo i nostri abiti... hai capito?- spiegò la ragazza con un sorriso sulle labbra
-Ma guarda te che mente geniale e perversa!-
-Allora incominciamo?- ognuno si distese su una parte opposta del letto e il gioco/divertimento incominciò




naturalmente, come sempre, un grazie infinito a coloro che seguono questa storia e la apprezzano nonostante tutte le cavolate che racconta XD ma si fa per ridere, noi speriamo di riuscirci... provocare emozioni nelle persone è la cosa che più ci interessa e che ci spinge a scrivere le nostre storie, sapere che ne siamo davvero in grado ci fa felici...
speriamo dal profondo del cuore che continuiate a seguirci e a recensire numerosi, come sempre
cordialissimi salutoni
Angiebear_chan & La mangaka punk

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Capitolo 23
*** grande lago degli orsi o cul watching? ***


come sempre i miei più sentiti ringraziamenti a coloro che seguono questa storia e la apprezzano recensendola o non recensendola... il mio augurio è che anche questo capitolo vi piaccia e vi convinca a seguirci ancora per un po'
con affetto Angiebear_chan



-Io voglio andare a visitare il Grande Lago degli Orsi!!- sbottò Angel il mattino successivo posando la sua tazza di the...
-Il grande lago di che?- chiese Alice strabuzzando gli occhi
-Il Grande Lago degli Orsi, è un lago a nord di questo mitico paese! Non vi attira anche solo il nome? E poi sulla strada c'è il Grande Lago degli Schiavi, con la città di Yellowknife! Sapete da cosa deriva il nome di questa città? Tra l'altro è un nome meraviglioso non trovate?- chiese Angel parlando praticamente ad una velocità di venti parole al secondo...
-Ehm... per rispondere nell'ordine: no, non mi attira come nome; no, non so da cosa deriva il nome di quella città e... no, non lo trovo un nome meraviglioso- rispose Alice caustica
-Bastarda... - mormorò Angel, Alice le fece la linguaccia;
-Non mi importa... io vi svelo lo stesso l'origine di questo nome: deriva dai coltelli di rame utilizzati dalle prime popolazioni insediatesi nella zona nel XIX secolo-
-Mmmmmh... meraviglioso... - disse Alice in tono assolutamente neutro
-Alice, tu vuoi per caso morire?-
-Nah... stavo solo commentando i tuoi vaneggiamenti mattutini...-
-Vaffanculo-
-Vacci tu...-
-Razza di... mmmmmh... va bene... ora mi calmo, mi calmo, mi calmo...- mormorò Angel dondolando leggermente la testa
-Questa ragazza mi preoccupa...- sussurrò Deidara con sguardo allarmato
-Bene Alice, tesoro mio... tu vuoi proporre qualche meta invece di criticare ogni mia proposta?- chiese all'improvviso Angel sorridendo dolcemente
-Decisamente... questa ragazza mi preoccupa alquanto- mormorò ancora Deidara
-Mmmmh... visto che siamo in Canada... vorrei andare a Bonavista, il nome è tutto un programma...- mormorò con un'espressione da maniaca negli occhi...
-Razza di idiota...- disse Angel - il nome non è dovuta ad un'alta concentrazione di bei ragazzi, ma alla frase pronunciata da Giovanni Caboto avvistando Terranova... disse 'Oh! Buona vista!' e da qui il nome della città... in effetti però il villaggio di Bonavista e di Trinity sono molto antichi, fondati intorno al 1500 e il faro di Bonavista è una buona meta turistica... però io voglio andare al Grande Lago degli Orsi...- disse Angel incrociando le braccia
-Nah... scommetto che ci sono un sacco di figaccioni e io voglio cimentarmi nel mio sport preferito... - disse Alice
-E cioè?-
-Cul watching...-
-Watching che?-
-Cul watching!! Uno sport bellissimo dove si esercitano principalmente gli occhi... poi c'è il livello successivo: il cul touching... assolutamente meraviglioso -
-Mmmmh... mi sembra uno sport alquanto piacevole...- mormorò Konan interessata provocando una scandalizzata reazione nel suo uomo...
-Konan ma che dici? Io non ti basto??- chiese Pain
-Ma certo tesoro, certo... ma lustrarsi gli occhi ogni tanto non fa mai male...-
-Parole sante sorella!- disse Alice dandole il cinque... -Bene... e ora siamo in due a voler andare a Bonavista mentre tu sei ancora la sola a voler andare al grande lago dei procioni... -
-Grande Lago degli Orsi! E poi non sono da sola vero Hidan?-
-Ehm... certo... dovunque voglia andare la mia donna vado anch'io... -
-Vergogna! Venduto! Dici così solo in cambio di favori sessuali!- lo accusò Alice
-E allora? Intanto io ed Angel sappiamo come passare la notte...-
-Razza di brutto... maniaco sessuale, venduto, porco che non sei altro!-
-Ehi! Non osare offendere il mio uomo tu! Maniaca che non sei altro!-
-Maniaca io?!? Beh... sì, in effetti lo sono...-
-Mpf...-
-Bene... allora? Siamo due contro due... che si fa?- chiese Konan guardandosi intorno
-Deidaraaaaaaaa! Tesorino miooooooooo! Vero che tu vuoi andare a Bonavistaaaaaaa?- chiese Alice con fare minaccioso
-Ehm... certo, naturalmente...- mormorò il povero biondino
-Perfetto... tre contro due... io direi che...- cominciò Konan che però venne subito interrotta da Pain che disse:
-No! Siamo tre contro tre, IO voglio andare al Grande Lago degli Orsi...-
-Che cosa? Ma, tesoro mio...-
-Niente 'ma'; non sono per nulla interessato a vederti fare cul watching... -
-Ma... ma...-
-Dio solo sa quanto questo mi spezzi il cuore ma... io sto con gli Orsi...-
-Anch'io voglio andare al Grande Lago... - mormorò una voce da in fondo alla sala; tutti si girarono a guardare chi fosse stato a parlare... Itachi, di cui si erano praticamente perse le tracce dall'arrivo in Canada (nota: non lo abbiamo fatto comparire molto in effetti...), si diresse verso il tavolo a cui si era seduto il gruppo...
-E perché vuoi andare al lago?-
-TI PARE CHE IO VOGLIA ANDARE IN UN PAESE CHE SI CHIAMA BONAVISTA???-
-Uuuuh... come sei suscettibile!-
-Vaffanculo!-
-Bene bene bene... - mormorò Angel -quattro a tre... voi dove volete andare?- chiese rivolgendosi a Sasori e Niko che tubavano dolcemente infischiandosene della follia che aveva contagiato il gruppo...
-Mmmmh? Ah, per noi è uguale... decidete pure voi per conto vostro, a noi basta stare insieme-
-Bleah... c'è talmente tanto miele che mi si stanno cariando i denti...- mormorò Alice mentre Angel annuiva pienamente d'accordo con lei...
-E tu Tobi?-
-Io voglio andare dove va il mio senpai!-
-Mitico Tobi!!- disse Alice... poi, rendendosi conto di quello che aveva detto, afferrò un coltello puntandoselo al petto...
-NO!!! NON POSSO CREDERE DI AVER DETTO QUELLA COSA!! NON SONO STATA IO A PARLARE!! NO!! LA VERGOGNA MI HA ORMAI RICOPERTA!! NON POSSO PIÙ VIVERE!!-
-ALICE CHE DIAVOLO FAI DANNAZIONE!!- urlò Deidara terrorizzato afferrandole la mano con cui stringeva il coltello
-COSA FACCIO? COSA FACCIO? FACCIO HARAKIRI ECCO COSA FACCIO!!! NON POSSO VIVERE SAPENDO DI AVER PRONUNCIATO QUELLE PAROLE!!!-
-ALICE TORNA IN TE!!- urlò Angel tirandole un ceffone... la ragazza smise di urlare e di dimenarsi, Deidara le tolse il coltello di mano pallidissimo e ansimante...
-Non fare mai più nulla di simile hai capito?- mormorò abbracciando la ragazza ridotta ormai ad un fagotto piagnucolante, disfatto, distrutto, informe e amorfo...
-Idiota...- disse Angel anche lei pallida e con le mani che le tremavano leggermente... -Se provi a rifarlo ti salvo per poi ammazzarti con le mie mani...-
-Ma allora un po' ci tieni a lei...- mormorò Hidan notando lo spavento che si era presa la sua donna... Kakuzu abbassò il giornale che stava leggendo anche lui con espressione meravigliata
-Naturale... mi deve ancora un sacco di soldi...- mormorò Angel; Kakuzu annuì e riprese a leggere il giornale con l'espressione di un uomo che ha compreso un mistero...
-A questo proposito... Kakuzu, tu dove vuoi andare?-
-Da nessuna parte, non ho la minima intenzione di spendere dei soldi per un viaggio...-
-Mmmmh...- mormorò Konan -in questo caso siamo quattro contro quattro... come facciamo a decidere dove andare?-
-Io avrei una soluzione... - mormorò una voce calda e dannatamente sensuale alle loro spalle... chi poteva essere se non il fascinoso Madara?
-Ma certo tesoro mio, certo mio amato! Quale soluzione ci proponi mio amato e sensualissimo uomo?- mormorò Angel con sguardo sognante; Hidan ringhiò minaccioso...
-Beh... potreste fare una sfida... il gruppo che vince decide la meta del viaggio, io farò il giudice...-
-Oh che idea meravigliosa mio Dio dell'amore!- disse Alice, Deidara sbiancò dalla rabbia
-Davvero stupenda mio amato uomo super-sexy!- disse Konan, Pain incrociò le braccia infuriato
-Perché una prova sola? Facciamone tre, il numero perfetto...- disse Alice riemergendo dal suo torpore libidinoso e scrocchiandosi le nocche
-Va bene, e sia... facciamone tre... quando cominciamo?- chiese Angel
-Domani...-
quali saranno le tre prove? Lo scopriremo solo vivendo...

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Capitolo 24
*** la prima sfida ***


-Molto bene... eccoci giunti al giorno della prima prova... cosa avete scelto?- chiese Madara autoelettosi giudice della gara
-I videogiochi! Sono imbattibile in questa cosa!- urlò Alice con fare già vittorioso
-Non cantare vittoria razza di barbona! La prova deve ancora cominciare!- le disse Angel minacciosa ma preoccupata: sapeva bene che Alice era davvero una videogiochi-dipendente... 
-Molto bene- disse Madara... -e che videogioco è stato scelto?- 
-Beh... abbiamo estratto a sorte ed è venuto fuori questo... non ci ho mai giocato e ha davvero un titolo assurdo!- mormorò Alice sollevando la custodia del videogioco...
-Fa vedere, fa vedere...- mormorò Hidan afferrandola... - 'Naruto Shippuden '... ma che roba è? Che titolo strano...- 
-Ora che ci penso; Naruto non è il nome di quel tuo cadavere non cadavere che aveva finto un omicidio per andare al concerto dei Green Day?- disse Pain interessato
-Mmmmh... in effetti hai ragione... quel bastardo, non mi ha dato la possibilità di smerdare quell'ananas ambulante!!- 
-Già... bene, comincia la sfida!!!- 
inserirono il videogioco e cominciarono a giocare... purtroppo però l'assegnazione dei personaggi era casuale: 
-Vediamo un po' chi sono io...- mormorò Alice sfregandosi le mani... -mmmmmh... nooooooo!!!! mi rifiuto di essere questa cosa tutta rosa!!!- urlò disperata scoprendo di essere Sakura
-Ahahahah... sfigata!! Io sono... Tsunade... mi piace questa donna, è così decisa e forte... almeno non sono una ragazzina sciocca e debole... anche se detesto le bionde... senza offesa Deidara...- disse Angel provocando una rabbiosa reazione in Alice che cercò di strozzarla, senza successo dal momento che Angel la schivò tirandole una gomitata nello stomaco, Alice reagì con un coppino micidiale che Angel vendicò con una torsione completa del braccio di Alice... la quale le afferrò a sua volta il braccio imitando la mossa della torsione...
-Arrenditi maledetta!- urlò Alice gemendo per il dolore al braccio
-Arrenditi tu!- replicò Angel anche lei con il braccio ancora intrappolato nella presa dell'amica
-Non mi arrenderò mai!!! scordatelo!!-
-Maledetta! Nemmeno io! Piuttosto la morte!!!- 
-Vaffanculo!!-
-Vacci tu! Bastarda!!- 
-Ahio!!-
-Ouch!!- 
-Vediamo un po' chi sono io... - mormorò Hidan ignorando la rissa che imperversava al suo fianco... -mmmmmh... Shika... SHIKAMARU???????? COL CAZZO!! MI RIFIUTO DI ESSERE UN PERSONAGGIO COSÌ SIMILE ALL'ANANAS! E CON LO STESSO NOME POI!!- urlò cercando, invano, l'opzione 'suicidio' nel pannello dei comandi... 
-E io... - disse Deidara... -io sono... Ino?? Ma... ma... ma è una donna!!! - 
-Però ti somiglia dai...- rise Hidan dandogli una pacca sulla spalla; con questa battuta provocò l'ira già al livello massimo di Alice che mollò la presa del braccio di Angel avventandosi contro Hidan pregustando il coppino super micidiale che gli avrebbe dato ma, Angel, si gettò su di lei immobilizzandola al pavimento...
-Non osare toccare il mio uomo maledetta!!- urlò quest'ultima afferrando le gambe di Alice
-Vaffanculo! Se non voleva essere picchiato non doveva offendere il MIO uomo!!- 
-Ehi, un momento...- si intromise improvvisamente Madara 
-Cosa c'è amor mio??- dissero in coro Alice ed Angel interrompendo il loro scontro...
-Come mai partecipate solo voi quattro? E Pain, Konan, Tobi e Itachi? Loro non giocano?- 
-No... Pain e Konan non sono bravi ai videogiochi... probabilmente parteciperanno alle prossime prove, anche se dubito... Itachi è inutilizzabile, come fai a giocare contro un pippaiolo impenitente che ha perso la vista? Tobi invece fa la ''ragazza pon-pon'' ... - disse Angel indicando il ragazzo vestito da orsacchiotto...
-Tobi non capisce perché si deve vestire da orso, lui vole andare a Bonavista col suo senpai!! non al Grande Lago degli Orsi!!- 
-Non me ne frega niente!! Tu ti tieni addosso quel costume hai capito??- minacciò Angel
-Sfruttate mio figlio eh? Mi piace...- disse Madara annuendo entusiasta 

qualche minuto dopo, nel bel mezzo della partita... 

-Noooo!-
-Muori bastardo!!- 
-Vaffanculo!!- 
-Sìììììì!-
-Maledetta!!-
-Nuuuuu! Non ci provare!-
-Se mi attacchi te la faccio pagare!!-
-No no no no no gira a destra, a destra!!- 
-Noooo! Impossibile!!- 
-Quella non è la destra è la sinistra!-
-Scusa mi confondo sempre!-
-Voglio l'opzione ninja automatico!!!!-
-Eheheh!Meno uno!-esultò Alice uccidendo il clone di Shikamaru che si accasciò a terra
-Brava!Muori testa d'ananas!-gridò Hidan che venne poi fulminato da Angel che era rimasta da sola
-A noi due!-
-Non mi arrenderò mai!!!!!-
-Ti sconfiggerò prima!-

dopo un aspro combattimento, in cui Deidara non fece altro che seguire gli ordini di Alice dal momento che nessuno aveva speso così tante ore davanti ai videogiiochi come lei e si poteva perciò considerare un'esperta, il gruppo del cul watching vinse battendo il gruppo degli orsi con uno scarto di punti immenso. Alice si voltò verso Angel e la guardò con espressione gongolante

-Visto? Vi abbiamo battuti, non siete poi così invincibili...-

-Forse perché noi passiamo il tempo a lavorare invece che a giocare ai videogiochi e quando non lavoriamo preferiamo comunque la vita reale a quella virtuale mia cara- rispose Angel avvicinando il volto a quello dell'avversaria e fissandola con un sorrisetto di superiorità.

-E poi ci sono ancora due sfide. Non cantare vittoria per il momento, sono stata chiara?- proseguì puntandole contro l'indice con fare minaccioso. Alice la guardò malissimo ma, proprio mentre stava per risponderle per le rime vide che Angel si era voltata verso Hidan e gli aveva tirato un tremendo coppino

-E questo è per avermi lasciata sola durante il gioco! La prossima volta che ti fai uccidere apposta nel mondo virtuale ricordati che poi farai la stessa fine in quello reale per mano mia!!!-

-Tesoro mio non sapevo che odiassi tanto perdere!- si difese Hidan allargando le braccia e sorridendo

-Non è vero che non so perdere! Il fatto è che non sopporto che siano gli altri a vincere!-

-E dove starebbe la differenza scusa?- le chiesero gli altri in coro

-Sono sicura che c'è!- rispose lei facendo spallucce -e comunque non mi farò battere nella prossima sfida!-

cosa succederà? In che cosa consisterà la seconda sfida? Lo scopriremo solo vivendo!




nota delle autrici: chiediamo ai lettori immensamente perdono per al vergognoso lasso di tempo che abbiamo lasciato passare! tutta colpa della mangaka punk che aveva perso i capitoli e non si era mai decisa a recuperarli nonostante io glielo dicessi più volte. ragazza inaffidabile -_-' XD comunque chiedo ancora scusa e spero che questo capitolo vi piaccia. il prossimo è già scritto perciò non sarete costretti ad aspettare ancora così tanto. sempre che la storia continui ad interessarvi.
ancora scusa e grazie a tutti
Angiebear_chan & la mangaka punk

 

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Capitolo 25
*** la seconda prova ***


Con grande gioia di Angel, a cui rodeva ancora la sconfitta subita nella prima sfida, giunse il giorno della seconda...
-Bene ragazzi, cosa avete deciso di fare come seconda prova?- chiese Madara entrando improvvisamente nella stanza in cui si erano riuniti
-Sì, noi volevamo...- cominciò Deidara 
-Una sfida in cucina hai detto? Oh! Ma è perfetto!!- lo interruppe Madara entusiasta
-Ma io non l'ho detto- esclamò Deidara calcando sulla negazione
-Sisisi... ho capito ho capito, siete ansiosi di cominciare... va bene!- 
-Ma...-
-Oh, stai zitto Deidei, lascialo parlare!- esclamò Alice con sguardo sognante 
-Ma Alice, tu non sai cucinare! Riesci a bruciare il brodo!!- 
-Sisisi... oh tesoro, farò tutto ciò che vorrai!- continuò lei senza ascoltarlo
-Bene... siamo fottuti...- mormorò lui passandosi la mano fra i lunghi capelli biondi... ormai non si preoccupava più nemmeno per lo stato 'confusionale' della sua donna: dopo la sicura sconfitta in quella sfida sarebbe tornata bruscamente con i piedi per terra...
-Bene... siamo a cavallo, la mia Angel è una cuoca meravigliosa e anch'io sono parecchio bravo modestamente...- gongolò Hidan dando il cinque ad Angel che gli sorrise entusiasta
-Bene ragazzi miei, e ora seguitemi! Vi condurrò al luogo dove si svolgerà la sfida!- disse Madara battendo le mani
E condusse il gruppo composto da: Angel, Hidan e Pain per la squadra degli orsi e Deidara, Alice e Konan per quella di cul watching nella cucina dell'hotel... 

-Bene signori e signore! Ed ecco il luogo della sfida!!- 
Il gruppo si guardò intorno: la cucina era stata notevolmente modificata da come era in realtà: c'erano due grossi banconi dotati entrambi di vari fornelli disposti ai due lati opposti della sala mentre in fondo, vicino alla porta d'entrata erano sistemati degli spalti dove sedeva il 'pubblico': Kakuzu che, disinteressato al massimo, leggeva un giornale, Itachi che si 'guardava attorno' spaesato dal momento che nessuno gli aveva detto né dove si trovasse né cosa dovesse fare né cosa sarebbe successo attorno a lui; poi c'era Tobi sempre con indosso il costume da orsacchiotto, Sasori e Niko che tubavano seduti sugli spalti più in alto senza degnare gli altri di un solo sguardo e i cuochi che osservavano preoccupati per l'incolumità del loro luogo di lavoro... il capocuoco si avvicinò al gruppetto, li squadrò uno per uno fissandoli negli occhi, incrociò le braccia e grugnì... 
-Molto bene... io lavoro in questa cucina da più di trent'anni, questa cucina è la mia casa, questa cucina è mia moglie, è la mia bambina... io e questa cucina siamo un tutt'uno, fate del male a lei e farete del male a me... fate del male a me e io farò molto male a voi - 
Tutti osservarono terrorizzati Alice che si guardava intorno con sguardo terrorizzato avendo appena realizzato in che orribile guaio si fosse cacciata... lei tossicchiò e cercò di fare un mezzo sorriso incoraggiante... non ci riuscì, le uscì invece una smorfia di paura ed uno squittio spaventato... 
Deidara si avvicinò a Konan e le disse: 
-Possiamo ancora farcela se teniamo Alice lontana dalla cucina...- 
-Non credo...- mormorò lei imbarazzata
-E perché?- 
-Perché io non ho mai cucinato in vita mia...- 
-Oh... merda... siamo fottuti...- 
-Non è colpa mia se è sempre Pain a cucinare! Non mi fa nemmeno entrare in cucina!!- 
-Ma per forza cara...- si intromise Pain con espressione colma di dispiacere... -l'ultima volta che hai provato a cucinare hai dato fuoco al frigorifero! Non ho ancora capito come hai fatto!!- 
-Oh... beh... in confronto io sono messa molto meglio...- disse Alice appoggiandosi al forno a microonde... improvvisamente il povero fornelletto si accese illuminandosi, emise un paio di scintille, un frrrrrr crftghamniiiiiiiiii davvero preoccupante e si spense in un mare di fumo ed una puzza incredibile di plastica bruciata... 
Alice si mise a tossire emergendo dalla nube di fumo, i suoi capelli avevano assunto un aspetto cespuglioso e le guance erano striate di grigio
-Oh...- esclamò Deidara fissandola
-Oh...- mormorò Konan 
-Oh...- esordì Madara
-Oh...- ringhiò il capocuoco stringendo i denti
-Ehm... bene... io direi che possiamo cominciare...- disse Madara guardandola preoccupato 
-sui due banconi troverete tutti gli ingredienti che vi serviranno, scegliete la ricetta e poi impegnatevi al massimo! Avete tre ore buone...- 
I vari membri dei gruppi si fiondarono sui banconi e cominciarono a scegliere gli ingredienti per le loro ricette, poi si spartirono i ruoli... 
-Bene Alice, una cosa molto semplice, devi solo sbucciare queste patate... ecco, qui c'è lo sbucciapatate...- disse piazzandola davanti ad una montagnola di tuberi e porgendole l'aggeggino, lei annuì convinta...
-Posso farcela...- 
pochi minuti e mezza patata dopo 
-Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! Mi sono tagliata, mi sono tagliata!! Maledetto aggeggio infernale!- 
-Alice maledizione devi spellare le patate, non il tuo dito!!!- sbottò Deidara correndo da una parte all'altra della cucina... 
-Konan! Tu taglia quelle carote, per favore!- 
-Ok! Questo penso di poterlo fare!- 
-Bene signorina, come procedono qui le cose?- chiese Madara comparendole alle spalle... 
-Oh, bene grazie mio tesoro!- disse Konan girandosi verso di lui con sguardo perso dimenticandosi, però, di interrompere il movimento delle mani... 
-Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!! Mi sono tagliata anch'io, mi sono tagliata anch'io!- 
-Maledizione Konan! Fai più attenzione!!!- 
Madara si allontanò da quel pericoloso lato della cucina... 
-E qui? Come procede?- 
Angel stava impastando con energia, Pain stava frullando qualcosa, Hidan stava battendo della carne... nessuno lo degnò della benché minima risposta... 
-Ehm... sembra bene...- 
Improvvisamente dal lato della squadra del C.W. (Cul Watching) giunse un leggero crepitio... 
tutti si voltarono verso i fornelli e videro Alice intenta a mescolare una brodaglia misteriosa che emetteva uno strano odore di formaggio vecchio... 
-Nooooooooooo!!!- urlò Deidara fiondandosi verso di lei -La mia crema!! Alice, non tocc...- 
Boooooooooooooooooooooooooooooooooom!!!!
Alice riemerse tossendo dalle rovine dell'esplosione... i capelli erano ancora più cespugliosi e striati di crema bianca fumante... 
-Bene... ehm... credo... credo che andrò ad occuparmi del flambé... -
-Ok, ok...- mormorò Deidara senza ascoltarla e tentando di raccattare i resti della padella esplosa 
-Cosa????- urlò poi tornando alla realtà... -No! Alice non farl...- 
Ka-Boooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooom!!!
Alice riemerse rantolando dalla nube tossica che aveva creato... 
-Ehm... sto bene gra... Deidara!!!- 
il ragazzo si stava rotolando per terra: il suo grembiule aveva preso fuoco... finalmente il povero sventurato riuscì a spegnere le fiamme e si alzò... fissò Alice e divenne pallidissimo... 
-Alice!!!- 
-Che c'è?- chiese lei confusa
-I tuoi capelli!!- 
La ragazza si fissò la chioma cespugliosa e crespa che erano i suoi capelli ed urlò: 
-Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!- i suoi capelli sembravano una torta su cui erano state accese delle candeline: numerose piccole fiammelle crepitavano sulle punte delle ciocche come delle micce... 
la poverella si fiondò verso il lavandino aprendolo e mettendoci sotto la chioma in fiamme che si spense con un crepitio e... ? Una nuvola di fumo!
-Alice... da ora alla fine della gara ti proibisco di avvicinarti a qualunque cosa in questa cucina, capito? Saresti capace di ucciderci tutti!!- 
-Ok... ok... non farò più nulla... - mormorò mogia mogia... -quanto manca alla fine della gara?- 
-Dieci minuti!!- disse Madara sorridendo galantemente 
Deidara sospirò... 
-A questo punto non ho altro da fare...- disse sospirando e raccattò dalle macerie che lo circondavano un po' di pane, del prosciutto ed una sottiletta... 
-Deidei, che stai facendo?- disse Alice avvicinandosi a lui... 
-Alic...- 
Boooooooooooooooooooooooooooooooooom!!! 
la macchina per i toast esplose letteralmente, durante lo scoppiò un toast completamente carbonizzato venne lanciato in aria come i sedili eiettabili delle macchine di James Bond... peccato che non avesse avuto la stessa fortuna dell'agente inglese... per quel povero toast non c'era nulla da fare; ma il tempo per la prova era ormai concluso... 
Madara si avvicinò al bancone del gruppo degli orsi e guardò con interesse e gola i piatti disposti su di esso... 
-Ecco...- cominciò Angel sorridendo garbatamente -noi abbiamo preparato come antipasto degli involtini di pollo su crema di avocado accompagnato con un vino italiano: un Sauvignon friulano, come primo degli spaghetti alla norma che abbiamo deciso di accompagnare con un Nero D'Avola, anche questo vino di origine italiana; come secondo un petto di tacchino alla panna accompagnato da una composta al ribes rosso e, infine, come dessert abbiamo optato per delle cialde di mandorla con mousse alle fragole da accompagnare con un Brachetto piemontese... - 
Madara spalancò gli occhi meravigliato... 
-Stupendo! Stupendo! Datemi delle posate che voglio assaggiare tutto!- 
-iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiih- questo suono stridulo provenne improvvisamente dal 'toast' della squadra C.W. Madara lo fissò... 
-Io quella cosa non la mangio...-

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Capitolo 26
*** IL GIORNO ***


Quel giorno era IL GIORNO, il giorno fatidico, quello in cui si sarebbe deciso il destino dell'intero staff dell'akatsuki! Insomma, per spiegarla in maniera semplice e diretta era il giorno in cui si sarebbe tenuta la terza sfida. Quella decisiva dal momento che le sfide precedenti si erano concluse con un pareggio fra la squadra CW (cul watching) e quella degli orsi.

-Bene ragazzi, in cosa consisterà la terza e ultima sfida?- chiese Madara, giudice pseudo ufficiale della gara comparendo all'improvviso davanti al gruppo che si era riunito in sala da pranzo per la colazione

-Non lo so amore mio, perché non proponi tu qualcosa?- disse Konan guardandolo con gli occhioni languidi

-Io proporrei una gara a chi lecca più panna che ne dici? Però devi partecipare pure tu. Sarai il mio avversario!- propose Alice estraendo una bomboletta di panna montata dalla borsa

-Alice ma te la porti sempre dietro? Sei malata tu!- la rimproverò Angel guardandola con espressione scioccata

-Senza contare che se non la metti in frigo va a male! Mica è gratis la roba sai???- sbottò Kakuzu comparendo da dietro il solito giornale

-Comunque amore mio- riprese Angel rivolgendosi al morettone -perché non facciamo una bella maratona di notti di passione e ce la sbrighiamo così?- Hidan la fulminò con lo sguardo e si alzò di scatto pronto a trascinarla via con la forza

-Ah e poi sarei io la malata? Parla per te razza di maniaca sessuale che non sei altro!- sbraitò Alice dando una spinta all'amica

-Come ti permetti di darmi della maniaca sessuale?? sono semplicemente una donna dai sani appetiti!-

-Già e a quanto pare il tuo “uomo” non riesce a soddisfarti eh? Per questo continui a correre dietro agli altri con la bava alla bocca!-

-Almeno io non me ne vado in giro con una bomboletta di panna montata nella borsa come una disperata! Senza contare che hai rotto con questa storia della panna con le fragole! Cambia solfa una volta ogni tanto!-

-Non è colpa mia se il miele mi dà la nausea e il cioccolato mi fa venire i brufoli!- sbottò Alice con le lacrime agli occhi -anche io vorrei cambiare! L'odore delle fragole ormai mi fa venire la nausea-

-Oh povero tesoro- mormorò Angel rabbonendosi all'istante -non sapevo fossi messa così male. Hai provato con il caramello?-

-Sì ma appiccica troppo e poi se si secca per toglierlo è un casino... Deidei si lamenta che gli strappo i peli come fosse una ceretta. Ha una soglia del dolore molto bassa-

-Questi uomini! Vorrei vederli a farsi la ceretta all'inguine che versi farebbero! Sono peggio di delle ragazzine!- intervenne Konan tutta infervorata dalla piega che aveva preso la discussione -figuratevi che quando ho portato Pain a farsi il piercing che gli avevo chiesto di mettersi per il nostro anniversario lui si è messo a piangere per il dolore!-

-Che pappamolla- esclamarono Angel e Alice in coro fulminandolo con uno sguardo carico di disprezzo -ma perché volevi fargli mettere un piercing?- le chiese poi Alice incuriosita

-Perché gli dava l'aria da Bad Boy e mi rendeva caliente!-

-Ma quanto hai ragione!- intervenne Angel annuendo convinta -Anch'io vorrei farne un paio ad Hidan ma lui non sembra molto convinto. Però pensavo anche ad un tatuaggio o a una cicatrice sul petto-

-Come scusa?!- chiese Hidan con voce improvvisamente preoccupata

-Beh sai da quando ho visto Rambo ho la fissa delle cicatrici sul petto e sulla schiena-

-E perché mai????- chiese di nuovo l'avvocato tastandosi il petto con espressione preoccupata

-Beh dicono che la pelle di una cicatrice diventi più sensibile e poi ti darebbero un'aria più sofferente e tormentata- rispose la donna guardandolo con espressione convinta e un po' maliziosa

-Scordatelo. Ti amo lo sai e sono pronto a soddisfare le tue fantasie ma questa proprio no. Ci tengo alla mia pellaccia!- la donna sbuffò, fece spallucce e lo indicò alle ragazze con un gesto che sembrava voler dire “ecco, visto con che donnetta mi ritrovo?”

-E tu Deidei? Che ne dici di un tatuaggino?-

-Cosa vorresti tatuarmi?- chiese Deidara guardandola con sguardo preoccupato

-Non lo so. Devo pensarci... - mormorò lei con un'espressione che però non prometteva nulla di buono.

Nel frattempo Madara, che stranamente era stato dimenticato, osservava affascinato questo inusuale scambio di battute: non c'era che dire, suo figlio lavorava assieme ad una bella compagnia di sbandati! Improvvisamente però un facchino dell'hotel gli si avvicinò e gli mormorò qualcosa nell'orecchio

-Come? Tsunade? E chi sarebbe scusa?- chiese a voce alta guardandolo basito. A quel nome l'intero gruppo sbiancò e i pochi ancora seduti sobbalzarono sulle loro sedie

-Mi scusi, che cos'ha detto?- chiese Pain con espressione a dir poco terrorizzata

-Ah, mi hanno appena comunicato che una donna di nome Tsunade ha chiamato l'hotel perché voleva parlare con, cito testualmente, “i lavativi dell'akatsuki”-

-Oh merda- mormorarono tutti in coro pallidi come dei cenci

-Alice- mormorò Angel con fare minaccioso posando una mano sulla spalla dell'amica -avevi avvisato la presidentessa del fatto che saremmo partiti?-

-Ehm...-

-Ehm?-

-Uhm...-

-Uhm?-

-No- bisbigliò Alice con una vocina stridula

-COME DIAVOLO HAI POTUTO SCORDARE DI FARE UNA COSA SIMILE???? MA SEI SCEMA O COSA? LO VUOI CAPIRE CHE QUELLA DONNA CI AMMAZZA?? E NON HA NEMMENO TUTTI I TORTI! ABBIAMO SALTATO IL LAVORO PER GIORNI E GIORNI PERCHÈ PER VIA DI UNA TUA IDEA SIAMO VENUTI TUTTI IN CANADA! E VUOI PURE ANDARE A BONAVISTA?? BONAVISTA 'STA MINCHIA! BRUTTA IDIOTA, INETTA, IMBECILLE, IMPEDITA... IDROFILA CHE NON SEI ALTRO!!!!-

-Idrofila?- chiese Konan confusa come tutti gli altri

-Non mi veniva in mente nient'altro che iniziasse con la “i”- rispose Angel facendo spallucce

-Comunque Angel ha ragione...- cominciò Deidara che si beccò immediatamente un coppino da parte di Alice -No! Non intendevo per gli insulti! Parlavo del fatto che quella pazza ci ucciderà sicuramente e se non lo farà si divertirà comunque a torturarci...-

-Beh come prospettiva non è male, quella donna ha delle tette immense!- mormorò Hidan passandosi una mano sul mento con fare pensieroso e con lo sguardo perso nel vuoto -non mi dispiacerebbe essere maltrattato da una con un simile davanzale...-

-Ah si?- chiese Angel con voce deformata dall'ira -quindi è così... bene. Mi adatterò. Tu vai a farti torturare dalla tua miss davanzale ma sappi che intanto il mio te lo scordi!- sbottò tirandogli un ceffone sulla nuca e dirigendosi verso la reception

-No aspetta tesoro mio, che hai capito!- urlò Hidan inseguendola -dove stai andando?-

-A chiamare Tsunade brutto porco pervertito! Le dirò che stiamo tornando-

-Cosa?? E per il viaggio? E le sfide? E il cul watching?- chiesero tutti in coro

-Annullati. Tutto annullato. Si torna a casa! A meno che non vogliate vedervela con la presidentessa- tutti ammutolirono e si misero a fissare il pavimento -Come sospettavo- mormorò Angel annuendo e scomparendo in corridoio inseguita da Hidan che continuava a scusarsi per il suo comportamento

-Aspettate un momento- intervenne Kakuzu ricomparendo da dietro il suo giornale che non era mai cambiato: lo aveva trovato in aeroporto e aveva continuato a leggere e rileggere quello per tutto il tempo -come dire che devo pure pagarmi il biglietto d'aereo ora? Io voglio un rimborso. Sappiatelo!-

-Oh Kakuzu smettila! Se fosse stato per te avremmo dovuto dormire in un “hotel” simile più che altro ad una baracca in rovina!- sbottò Konan guardandolo malissimo

-Si ma intanto non è stato così, siamo venuti a soggiornare qui e tutto gratis per giunta!-

-Ma questo grazie a Tobi- mormorò Sasori

-Si, ma se io non avessi accidentalmente sbagliato hotel a quest'ora non saremmo qui no? E allora grazie a che è successo davvero tutto questo? Eh? Eh? Diamo a Cesare quel che è di Cesare ragazzi!-

-Tu non sei normale- borbottò Itachi scuotendo lentamente la testa

-Almeno io non perdo la vista a causa di Federica la mano amica!-

-Cosa? Chi è Federica? Non la conosco!- mormorò Tobi che come al solito non aveva capito un tubo

-Nulla nulla Tobi non ti preoccupare... è... è... una volontaria della protezione civile che si prende cura di Itachi dal momento che è un senzatetto- dissero Konan e Niko nel tentativo di preservare la sua innocenza

-Ah capisco!- rispose Tobi tutto giulivo e sereno

-Che figlio scemo- mormorò tristemente Madara scuotendo la testa -ma proprio a me doveva capitare?-

In quel momento Angel e Hidan tornarono; l'una a passo di marcia e con espressione risoluta, l'altro con l'atteggiamento di un cucciolo che è stato appena messo in castigo.

-Ragazzi andate subito a preparare le valige. Si parte domani mattina- disse la donna -Madara sarebbe così gentile da prestarci il suo aereo privato? Sa com'è sarebbe un'emergenza- proseguì poi voltandosi verso l'uomo e fissandolo dritto negli occhi

-Ma certo, spero che tornerete a trovarci quando sarete veramente in vacanza!- disse l'uomo con un sorriso facendole il baciamano -è stato un piacere ospitarvi nel mio hotel. E nel caso un'altra volta voleste venire solo voi ragazze... non fate complimenti-

Angel, notando l'espressione irritata di Hidan con il quale era ancora parecchio arrabbiata, sorrise trionfante

-Naturalmente, rifletterò molto seriamente su questa sua offerta- mormorò poi con voce suadente ed un sorriso malizioso

-Angel insomma! Un minimo di contegno! Razza di donna infedele!- sbottò Hidan afferrandola per un braccio e strattonandola

-Ah io sarei quella infedele!? Ma se sei tu quello che non vede l'ora di farsi torturare da un'aguzzina con le tettone? Razza di pseudo albino perverso!-

-Ninfomane!-

-Porco!-

-Maniaca!-

-Allupato!-

i due si fissarono negli occhi per un po' ansimando per la rabbia poi si saltarono addosso a vicenda scambiandosi baci e morsi passionali

-Quanta gente malata che c'è in giro!- borbottò Alice mentre osservava Hidan che si allontanava con Angel in braccio che, intanto, continuava a morderlo con violenza sul collo per punirlo

-Dai vieni tesoro, godiamoci questa ultima giornata di libertà- disse Deidara posandole una mano sul fianco con fare seducente -ho preparato della marmellata al limone. Non è troppo dolce, non si secca e non fa venire i brufoli-

-Oh tesoro mio pensi sempre a tutto!- ridacchiò Alice saltandogli in braccio

cosa succederà ai nostri psicopatici... ehm... amici una volta tornati a new york? Aspettate e vedrete!

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Capitolo 27
*** ritorno a casa ***


Svegliandosi Angel si ritrovò a casa sua. Le ci volle un po' per ricordare gli avvenimenti della giornata prima: in fretta e furia erano saliti sull'aereo privato che Madara aveva gentilmente messo a loro disposizione. Alice aveva tentato fino all'ultimo di convincere Tobi a rimanere con suo padre, arrivando addirittura a prenderlo a calci per buttarlo giù dalla scaletta, ma Madara aveva fatto valere il suo enorme fascino e l'effetto che quest'ultimo aveva sulla giovane ragazza perversa e l'aveva convinta, non si sa come, a portarsi dietro il povero ragazzo-temperino. Sull'aereo Kakuzu aveva rapinato il minibar dal momento che non avrebbe avuto altre occasioni di farlo gratuitamente. Hidan aveva passato tutto il tempo a farle le moine dal momento che lei era ancora arrabbiata per i commenti sconci che lui aveva fatto sul loro capo e una volta arrivati Deidara, Alice, Konan e Pain si erano autoinvitati a casa di Angel, naturalmente assieme ad Hidan, dove avevano dato fondo alla sua scorta di alcolici dal momento che nessuno di loro aveva voglia di andare al Dio Denaro a farsi spennare da Kakuzu. Il resto della serata era vago e nebuloso nella mente della ragazza la quale ricordava solo che ad un certo punto i ragazzi si erano radunati in un angolo e avevano cominciato a confabulare lanciando ogni tanto delle occhiate cospiratorie alle loro ragazze che, nel frattempo, avevano improvvisato un pigiama party e si erano messe a parlottare dei rispettivi problemi di coppia e non.

Voltandosi nel letto la ragazza sentì una sagoma morbida e calda accanto a sé e, pensando che fosse Hidan, la abbracciò. Improvvisamente però sentì un sottile lamento provenire dalla persona che aveva abbracciato anche se più che un lamento sembrava proprio un miagolio:

-Miao-

aggrottò la fronte confusa. Aveva già sentito quel suono

-Miao-

dove era stato?

-Miao-

-Alice! Si può sapere che diavolo ci fai nel mio letto???- esclamò ricordandosi improvvisamente che l'amica aveva il vizio di miagolare mentre dormiva, oltre a quello di rubare le coperte beninteso.

-Scusa. Non lo so, ero ubriaca. Quando sono ubriaca veno attratta dalle cose morbide e calde-

-Dov'è Hidan?-

-Che vuoi che ne sappia io? È il tuo uomo, mica il mio-

improvvisamente si sentì un grugnito provenire dal pavimento dal lato del letto occupato da Alice. Sporgendosi Angel vide che lì c'era proprio Hidan che stava dormendo per terra; evidentemente prima di entrare nel letto Alice aveva spinto fuori il precedente ospite e, con la delicatezza che la contraddistingueva, lo aveva buttato a terra.

-Alice ma insomma ti sembra una cosa da fare?- chiese Angel passandosi stancamente una mano sul viso -poteva anche rompersi il naso e sporcarmi il tappeto di sangue. Sai quant'è difficile mandare via quel genere di macchie? Avrei dovuto mandarlo in lavanderia e dio solo sa quanto ti fanno pagare quegli strozzini!-

-Angel mi stai preoccupando- mormorò l'amica guardandola con gli occhi spalancati

-Perché? Non credevi che avrei trattato così il mio Hidan? Effettivamente mi ha fatto girare un po' i cabbasisi con quella storia di tsunade- borbottò Angel fra sé e sé

-No. Come fai a sapere che si fa fatica a togliere le macchie di sangue dal tappeto? Quante altre occasioni hai avuto di farlo? Cabbasisi?-

-Ultimamente mi sto dedicando alla lettura di Montalbano e allora? E comunque non posso dirtelo. Dopo dovrei ucciderti e mi toccherebbe togliere dal tappeto anche le macchie del tuo sangue- ribattè Angel terribilmente seria

-Ehi. Che diavolo ci faccio io sul pavimento? Alice! Che ci fai nel mio letto?- esclamò Hidan mettendosi seduto e afferrando la moretta per un braccio per trascinarla giù dal letto

-Non è il tuo letto accattone che non sei altro! È il letto della mia carissima amica Angel, vero tesoro?- mormorò poggiando la testa sulla spalla dell'amica

-Alice calmati ho la pelle d'oca!- mormorò quest'ultima ritraendosi

-Si effettivamente è venuta pure a me. Scusa volevo farlo arrabbiare-

-Piuttosto come mai non sei con Deidara? Dov'è lui?- chiese Hidan alzandosi e passandosi una mano sul ventre sodo e muscoloso

-Non lo so. Penso in salotto-

-Cosa? Spero non mi stia sbavando sul tappeto o sui cuscini del divano perché sennò lo ammazzo sappilo!- sbottò Angel alzandosi di scatto e dirigendosi verso la stanza incriminata. Una volta aperta la porta si trovò davanti uno scenario post-apocalittico: il pavimento era pieno di bottiglie di alcolici vuote e rovesciate. Nell'angolo in cui i ragazzi avevano cominciato a giocare a poker (in la compagnia di Alice) c'erano carte da gioco e fiches sparse su tutto il pavimento. Qualcuno aveva rovesciato del vino rosso sul suo magnifico tappeto persiano bianco e azzurro sul quale giacevano i corpi addormentati di Pain e Konan che dormivano stretti in un profondo abbraccio e di Deidara e Tobi nella stessa identica posizione.

-Ma Tobi quand'è che si è imbucato?- chiese Hidan confuso mentre Alice diventava prima pallidissima e poi rossissima; la ragazza si diresse verso una bottiglia di vino e la spaccò intenzionata ad usare i frammenti per ferire assai gravemente il povero bello addormentato nel bosc... ehm no, sul tappeto.

-Tobi dannat...!- venne però colpita alla testa da una scarpa col tacco che la prese in pieno alla tempia destra. Voltandosi vide Angel che la guardava imbestialita

-RAZZA DI CAPRA IDIOTA CHE NON SEI ALTRO! QUELLA BOTTIGLIA ERA PRATICAMENTE PIENA! MI HAI SPORCATO TUTTO IL TAPPETO BRUTTA IMBECILLE! ME LO HAI PURE RIEMPITO DI SCHEGGE DI VETRO! E HAI SPRECATO UNA BOTTIGLIA DI OTTIMO VINO!!! ORA SAI CHE FAI??? EH? EH? PULISCI TUTTO CON LA LINGUA! SCHEGGE COMPRESE!-

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Capitolo 28
*** battibecchi & carne sprecata ***


Quel giorno Angel, Alice, Konan e Niko decisero di passare una giornata fra sole fanciulle dal momento che, per qualche strano motivo, tutti i loro ragazzi avevano cominciato a comportarsi in maniera molto molto strana.

-Figuratevi che stamattina ho beccato Hidan che cercava di aprire la cassaforte dove tengo i miei gioielli!- esclamò Angel

-Hai una cassaforte piena di gioielli in casa? Non me l'hai mai detto!- ribattè Alice in una via di mezzo fra il sorpreso e l'offeso

-Ovvio che non te l'ho detto. Saresti capace di rapinarmi per poterli rivendere e pagare i tuoi debiti-

-Sarebbe molto stupido da parte mia dal momento che io ho debiti solo con te-

-Infatti-

-Stai insinuando che io sia stupida?-

-Io non insinuo nulla stella mia. È un dato di fatto-

-Brutta...! sai che ti dico? Probabilmente anche Hidan stava cercando di scassinare la cassaforte per poterti derubare. Probabilmente ti ha frequentato per tutto questo tempo solo per ottenere la tua fiducia e poterti fregare i gioielli da sotto quegli occhi da pesce lesso con cui lo fissi sempre!-

-Io non ho gli occhi da pesce lesso quando fisso Hidan!-

-Oh si invece! Sembri un misto fra un pesciolino lesso e uno che è rimasto nel deserto per sei mesi e vede un bicchiere di acqua fresca-

-Sempre meglio degli occhi da assatanata in crisi d'astinenza che hai tu quando fissi il tuo scialbo biondino!-

-Scialbo biondino???? SCIALBO BIONDINO?????? ALMENO LUI HA UN COLORE DI CAPELLI! QUEL TUO DANNATO PSEUDO ALBINO NON HA NEPPURE QUELLO!-

-È PER QUELLO CHE SI CHIAMANO ALBINI RAZZA DI CRETINA!-

tutte assorte nel loro solito modo di discutere le due non notarono che Konan e Niko se ne erano andate, probabilmente intenzionate a fingere di non conoscerle.

-Visto che figure mi fai fare?- mormorò Angel aggiustandosi la coda di cavallo e sospirando stancamente

-Io? Guarda che io non ho mai fatto fare figuracce a nessuno!-

-Vogliamo parlare di quando ti ubriachi e cominci a molestare sessualmente ogni ragazzo biondo con i capelli lunghi che ti passa davanti?-

-Io almeno quando sono ubriaca non bacio Tobi-

-Maledetta! Maledetta infame traditrice! Avevi detto che non avresti più tirato fuori questo argomento!-

-Scherzi? E perdere un perfetto strumento di ricatto e di tortura? Mai. Mettiti l'anima in pace. Quando morirai lo farò scrivere sulla tua lapide-

-Non vedo come potrai farlo dal momento che morirai prima di me-

-E come fai a dirlo?-

-Perché se continui con questa storia giuro su quello che vuoi che ti tiro il collo!- sibilò Angel con fare tremendamente minaccioso al punto che Alice deglutì rumorosamente, spalancò gli occhi e arretrò leggermente

-Sei in quel periodo del mese?- chiese aggrottando le sopracciglia

-Da cosa l'hai capito?- chiese Angel tornando del tutto calma e composta

-Sesto senso-

-Vedi la gente morta?-

-Che?-

-Vedo che la tua cultura in quanto a cinema è ancora pari a zero eh Alice?-

-Ho di meglio da fare che guardare film io-

-Ad esempio cucinare?- la prese ancora in giro Angel

-Sì io ecco... cosa??? come ti permetti di ironizzare sulle mie capacità in cucina?-

-Quali capacità Alice? Saresti capace di mettere un uovo nel microonde-

-Perché non dovrei?-

-Ma sei scema? Lo sanno tutti che esplode!-

-Davvero?- esclamò Alice improvvisamente entusiasta

-Non avrai intenzione di provare vero?-

-Perché no? Come dice il mio caro Deidei l'arte è esplosione-

-Stai lontana da me pazza squinternata!-

l'arrivo di due ragazzi, uno con i capelli neri, gli occhi grigi e la barbetta e uno con lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri, troncarono all'istante il loro battibecco. I ragazzi le superarono diretti nella direzione opposta alla loro e a quel punto le due, completamente dimentiche del resto del mondo, si voltarono e cominciarono a seguirli una (Angel) intenta a fissare le spalle larghe del moretto e l'altra (Alice) dedicandosi al suo sport preferito che, purtroppo, non era riuscita a praticare in Canada: cul watching.

-Angel! Alice! Si può sapere dove state andando? Il bar dove volevamo fermarci è da questa parte!- le chiamò Konan che, assieme a Niko, aveva deciso di dare loro una seconda possibilità. Le due la ignorarono bellamente e continuarono a inseguire le due prede... ehm... i due uomini.

-Insomma ragazze! Si può sapere dove state andando?!- le chiamò Niko spazientita

-Vi decidete a stare zitte? Non vedete che stiamo facendo qualcosa di molto imp...- Alice si interruppe notando che i due portavano l'inconfondibile collarino bianco degli uomini di chiesa sotto la camicia nera

-Aspetta. Non sarà che...-

-Mi sa di sì- mormorò Angel con espressione afflitta -quanta carne sprecata-

-Angel! Sembra che tu stia parlando di dei quarti di bue! Un minimo di tatto!- esclamò Alice che però aveva le lacrime agli occhi e si sforzava in ogni modo di non posarli su quel magnifico esemplare di didietro.

-Sisi ho capito ho capito è una tragedia. Controllatevi per favore e andiamo a prendere qualcosa da bere ok?- sbottò Konan strattonandole e spingendole verso il bar -ricordatevi che siete già impegnate-

-Ok ok...-

-Cosa prendete da bere?- esclamò un giovane e simpatico cameriere non appena si furono accomodate al tavolo.

-Della tequila. Liscia. Lasci qui la bottiglia- mormorò Angel con espressione affranta

-Per me del rum grazie. Anche a me liscio. Anzi porti la bottiglia pure a me- esclamò Alice soffiandosi rumorosamente il naso nel fazzoletto e asciugandosi le lacrime che le rigavano il volto

Il cameriere le guardò con espressione allarmata per poi dare un'occhiata all'orologio appeso dietro il bancone: le dieci emmezza del mattino.

-Ma, signorine, non è un po' presto per...-

-Silenzio!- sibilarono le due in coro guardandolo malissimo

-Le ignori- intervenne Konan tirando un coppino ad ognuna delle due -ci porti del tè freddo grazie-

Il cameriere sospirò sollevato e se ne andò. Meno male che c'era qualcuno di trattabile in quel gruppo!

Ma intanto che cosa sta succedendo ai fanciulli? Quale sarà il motivo del loro strano comportamento? Lo scopriremo nella prossima puntata! Tararararararararararaaaaaaaa!!!!!!! (musica drammatica)

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Capitolo 29
*** grembiuli, faccende e mistero ***


-Non capite! Mi ha beccato con le mani nel sacco!- esclamò Hidan con espressione preoccupata -dobbiamo annullare il piano. Assolutamente. Angel non è di certo una stupida, sospetterà qualcosa e poi proprio oggi le ragazze sono uscite tutte assieme, scommetto che stanno già spettegolando su di noi-

-Non fasciamoci la testa prima di rompercela. Probabilmente avrà notato che c'è qualcosa di strano ma non credo che capirà come stanno realmente le cose. Non dobbiamo preoccuparci troppo- ribattè Deidara uscendo dalla cucina con i capelli raccolti in una coda di cavallo e con indosso un grembiule rosa confetto ornato di pizzo rosa e con disegnati dei piccoli pinguini

-Scusa tanto se non mi sento tranquillizzato mamma!- borbottò Hidan scettico guardandolo male -si può sapere da dove salta fuori quel grembiule? E poi perché te lo metti???-

-Me l'ha regalato Alice perché? A me piace. Ci sono i pinguini! Me lo metto perché sto lavando i piatti e non voglio bagnarmi. Tu che ti metti quando fai le faccende di casa scusa? O le fa Angel?-

-Dipende. Lei fa solo le faccende che le piacciono vale a dire rifare il letto, lavare i pavimenti e lavare, stirare, piegare e ritirare i vestiti; anche se li stira solo d'inverno perché d'estate ha troppo caldo e allora lo fa fare a me; poi si occupa del giardino, fare giardinaggio la rilassa; ma le erbacce le fa strappare a me, così come mi fa tagliare l'erba e pulire la piscina. Io poi faccio anche tutto il resto: cucinare, lavare i piatti, riordinare, pulire, passare l'aspirapolvere eccetera. E comunque il mio grembiule è molto più bello del tuo- e tirò fuori da chissà dove un grembiule nero ornato di pizzo nero -bello vero? Me lo ha regalato a natale-

-Ti vesti da gothic lolita quando fai le faccende??- esclamò Pain sconvolto

-Si beh, quando non voglio vestirmi di nero perché ad esempio fa troppo caldo posso girarlo!- e mostrò l'altro lato del grembiule che era di un accecante verde fluo. Proprio in quel momento la luce che entrava dalla finestra lo colpì accecando all'istante tutti i ragazzi che lo stavano guardando con espressione meravigliata.

-Ahi! I miei occhi! Mettilo via mettilo via!!- esclamò Itachi coprendosi il volto

-Ma tu sei già cieco!-

-Cosa? Oddio! Vuol dire che per un attimo avevo riacquistato la vista. E tu me l'hai tolta di nuovo! Bastardo! Muori muori muori!!!- urlò scagliandosi verso quello che credeva fosse Hidan mentre in realtà era solo la porta a vetri che dava sul giardino. Ovviamente la centrò in pieno e cadde a terra svenuto. Gli altri lo guardarono per un po' senza dire una parola poi, come niente fosse, si voltarono verso Pain guardandolo con degli strani sorrisetti dipinti sul volto

-E tu? Dicci un po'. Chi fa le faccende di casa?-

-Konan ovviamente! Sono un uomo io a differenza di voi. Non mi faccio comandare a bacchetta dalla mia donna e di certo non mi faccio conciare come un pagliaccio per fare delle faccende che da sempre spettano alle donne!- proprio in quel momento gli squillò il cellulare. Ovviamente era Konan; Pain rispose ma i ragazzi gli tolsero il cellulare di mano e misero in vivavoce

-Allora? Sei andato a fare la spesa?- stava chiedendo Konan con tono irritato -ricordati che mi devi comprare gli assorbenti. Non quelli dell'altra volta però mi raccomando. Erano troppo spessi e sembrava che avessi il pacco! Possibile che voi uomini non siate nemmeno in grado di comprare le cose che vi viene chiesto di comprare e della marca che vi viene detta!?? E poi ricordati che una volta tornato a casa devi pulire il bagno. E chi ha lasciato quel macello nel lavandino? Ti ho detto mille volte che quando ti fai la barba e ti lavi i denti poi lo devi pulire! Quando torno voglio vederlo brillare hai capito? BRILLARE! E ricordati anche di passare l'aspirapolvere in camera sulla moquette e non fare come l'altra volta che l'hai passata attorno alle cose senza spostarle perché me ne accorgo. Ah poi devi anche ricordarti di portare fuori Fuffi, il barboncino della vicina, lo sai che ce lo ha affidato mentre lei è in vacanza. Portalo a fare i suoi bisogni e raccoglili col sacchetto per buttarli. Non lasciarli sulla strada. Non vorrei che qualcuno ti riconoscesse e facessimo la figura dei buzzurri. Quando torni poi ricordati di fargli il bagno chiaro? Poi che altro? Ah si! Ci sono i vestiti da stirare e c'è quella mia gonna da rammendare, è strappata da un lato. Vedi di non pungerti con l'ago e di sporcarmela di sangue perché Angel dice che è un tipo di macchia molto difficile da togliere. Poi ovviamente devi pulire i pavimenti, le finestre, la cucina. Soprattutto quella. Pulisci bene il forno perché è uno schifo chiaro? Io tornerò per cena, preparami qualcosa di buono ok? Bene allora ci vediamo stasera. Ciao- e riattaccò senza nemmeno dargli il tempo di parlare. Tempo due secondi e il telefono squillò di nuovo. Era ancora lei:

-E ovviamente voglio che indossi il grembiule che ti ho regalato- e riattaccò di nuovo. I ragazzi fissarono Pain che si era rintanato in un angolino con espressione distrutta-

-Allora? Com'è questo grembiule oh vero-uomo-che-fa-fare-tutto-alla-sua-donna-perché-è-giusto-che-sia-così?- chiese Hidan con espressione strafottente. Pain gli mostrò un grembiulino blu ornato anch'esso di pizzo azzurro ghiaccio e decorato con delle roselline azzurre. A questo punto toccava a Sasori che, senza dire una parola, mostrò un grembiule rosso decorato con dei piccoli castori.

-Perché dei castori?- chiese Deidara senza capire

-Non lo so sinceramente. E dire che non mi stanno particolarmente simpatici come animali. Chissà perché-

-Kakuzuuuuuuu! E tu? E tu?- chiese Hidan voltandosi verso lo strozzin... ehm... banchier... ehm... barista che se ne stava in un angolo a leggere lo stesso giornale che si era portato dietro dal Canada. Senza dire una parola tirò fuori un grembiule verde scuro decorato con i simboli delle varie monete del mondo.

-Ma è uguale a quello di Angel!- esclamò Hidan sconvolto

-Si lo so, era un offerta 3x1; è per quello che ti ha preso il grembiule. Credi che la tua donna sia così sciocca da spendere così tanti soldi per farti un regalo? È molto coscienziosa: con i soldi di un solo grembiule ne ha presi tre e ha fatto ben due regali in un colpo solo. Sei fortunato ad averla come fidanzata- esclamò annuendo convinto. Hidan intanto lo fissava con l'espressione di un bambino a cui hanno appena detto che Babbo Natale non esiste o che, peggio ancora, si è mangiato le renne per il cenone.

-Non posso crederci! Tutta la mia vita è una menzogna!- esclamò poi sconvolto nell'animo. Proprio in quel momento gli suonò il cellulare. Era Angel.

-Capita a proposito!- esclamò prima di rispondere. I ragazzi fecero mettere anche quella telefonata in vivavoce.

-Allora Lupin come sta andando?-

-Lupin?- chiesero tutti in coro con espressione confusa.

-Mi chiama così da quando mi ha beccato vicino alla cassaforte- sussurrò Hidan -Va tutto bene tesoro ma vorrei chiederti una cosa-

-Dimmi, che c'è?-

-Ricordi il regalo che mi hai fatto a natale?-

-Si, il grembiulino. Che c'è l'hai rotto? L'hai macchiato? Se l'hai macchiato lavalo come si deve. Non provare a sciuparlo perché ti strozzo. Se l'hai strappato dallo a Pain. A quanto pare è molto bravo a rammendare...-

-No non è questo- disse Hidan guardando con la coda dell'occhio Pain che stava seriamente ponderando l'idea di suicidarsi prendendo a testate l'angolo del tavolo.

-Non ci provare nemmeno!- esclamò Deidara fulminandolo con lo sguardo -quel tappeto è nuovo. Prova a sporcarmelo e ti resuscito solo per fartelo pulire con la lingua! Alice mi ammazza se glielo macchi-

-Senti tesoro- continuò Hidan -com'è che Kakuzu dice che hai comprato anche il tuo e il suo grembiule in una offerta 3x1? Mi hai regalato una cosa che hai avuto gratis? È come riciclare un regalo che non ci piace!- dall'altro lato del telefono ci fu un improvviso silenzio imbarazzato e poi un sospiro

-Ma no caro che hai capito. Kakuzu non avrebbe dovuto dirti una cosa simile. Anche perché non ti ha detto tutta la verità. Di grembiule ne ho pagato uno no? Beh quell'uno che ho pagato è il tuo. Poi siccome ne davano due gratis ne ho approfittato per prenderne uno anche per me e per Kaku. Sapevo che non si sarebbe offeso se gli avessi dato qualcosa che non avevo pagato. È molto coscienzioso. Capisce l'importanza di fare ben due regali, anzi tre, pagandone solo uno.-

Tutti si voltarono a guardare il barista che, intanto stava annuendo convinto alle parole della donna praticamente identiche a quelle che aveva detto lui prima riferendosi a lei. Un raggelante sospetto li fulminò tutti nel medesimo istante:

-Angel ma sei sicura di amare me e non lui? Non è che un giorno fuggirete inseme?- esclamò Hidan disperato. Kakuzu abbassò di scatto il giornale e lo fulminò con lo sguardo ma, prima che potesse dire qualunque cosa, Angel sbottò.

-Ma ti sei rincretinito o cosa? Hai idea di quanto costi fare una fuga romantica?-

-Appunto- borbottò Kakuzu per poi rimettersi a leggere il giornale

-È solo per questo?!?- urlò Hidan totalmente sconvolto

-Susu tesoro non dire sciocchezze. Lo sai che amo solo te.- mormorò Angel con tono condiscendente -il tuo è il solo regalo che ho pagato e questo dimostra quanto sei importante no? E poi il mio grembiule e quello di Kaku sono più semplici mentre il tuo è addirittura double face no? È più elaborato e quindi più importante non sei d'accordo?-

-Certo tesoro, hai ragione- mormorò Hidan abboccando all'amo

-Ecco, l'ho sempre detto che sei sveglio tesoro mio. Mi fai contenta perciò stasera quando tornerò a casa ti farò un bel regalo. Quello che vuoi tu- mormorò con tono malizioso -Comunque non ti ho telefonato per questo- aggiunse poi cambiando improvvisamente tono -Sul tappeto a casa c'è ancora quella macchia di vino fatta da quella cretina di Alice e da quei rimbambiti dei tuoi amici. Vedi di pulirla. Devi usare acqua tiepida con un po' di aceto ok? E sfregalo bene. Non danneggiarlo perché è persiano, costa un sacco di soldi. Se me lo rovini ti scuoio e faccio un tappeto con la tua di pelle. Senza contare che quando Alice ha dormito nel letto ha sbavato su tutta la federa. Lavala. Anzi, lava tutte le lenzuola e sbatti le coperte e i cuscini-

-Certo amore. Altro?- chiese Hidan tutto giulivo all'idea del regalo che lo aspettava in serata

-Non mi sembra. Se ci dovesse essere dell'altro ti chiamerò. Però se trovi qualcosa di sporco o se vedi che qualche faccenda è ancora da fare allora falla. Non aspettare che sia io a chiamarti perché non è che queste telefonate io le faccia gratis chiaro?-

-Naturale. Mi sembra ovvio-

-Ah, l'ho già detto ad Alice ma tu riferisci a quella donnetta di Deidara...-

-Hey! Non chiamarlo donnetta brutta strega!- si udì gridare. Indubbiamente era Alice

-Stai zitta capra. Comunque dicevo. Riferisci alla biondina lì che se rovina il tappeto che gli ho dato gli rapo a zero la testa e lo impicco con una corda fatta con i suoi stessi capelli ok?-

-Certo glielo riferirò- disse Hidan omettendo il fatto che la telefonata era già in vivavoce e osservando Deidara che si afferrava i capelli con espressione disperata e terrorizzata al tempo stesso -Ma perché dovrebbe importarti? Ormai non gliel'hai regalato?-

-Ma che regalato e regalato. Ti pare che regalo tappeti persiani io? Chi sono re Mida? L'ho prestato ad Alice perché il prossimo week end verranno a trovarla i suoi genitori e lei voleva dare a quella sottospecie di grotta l'aspetto di una casa decente. Perché credi che sia tutto in ordine? Normalmente dovresti aspettarti di trovare qualche cadavere in mezzo al casino sul pavimento. Comunque sia me lo dovranno restituire e pretendo che mi venga reso nelle stesse identiche condizioni in cui gliel'ho consegnato. Chiaro?-

-Ma certo mia cara. È ovvio. Ma non è strano che i genitori di Alice arrivino questo week end? Anche tua madre dovrebbe venire proprio nello stesso periodo- mormorò poi con un sorrisetto misterioso

-Sì, in effetti è strano. Anche i genitori di Konan e di Niko vengono a trovarle questo fine settimana. Sembra quasi che si siano messi d'accordo-

-Hai visto troppi film mia cara. Probabilmente è solo una incredibile coincidenza-

-Sicuramente hai ragione. Comunque ora devo andare. Ricordati il tappeto e le lenzuola. Acqua tiepida e aceto ok? Non fredda, non calda, tiepida chiaro?-

-Certo tesoro. Ci vediamo stasera-

-A stasera-

Hidan si rimise il telefono in tasca e guardò gli altri uno per uno

-Dopotutto sembra che non sospettino nulla- esclamò soddisfatto.

Cosa avranno in mente questi giovani Cenerentoli? Lo scopriremo solo vivendo!

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Capitolo 30
*** ATTENZIONE MESSAGGIO AUTRICE ***


Chiedo INFINITAMENTE PERDONO a tutti i lettori affezionati (me a me stessa: si certo ma chi ti credi di essere? addirittura affezionati???) che avessero letto il capitolo 30 che avevo inserito in precedenza di cancellarlo completamente dalla memoria. al suo posto ci sarebbe dovuto essere un altro capitolo che però non è ancora stato completato dato che la mia (inaffidabile) collega di scrittura (la mangaka punk) non si decide a completarlo. evidentemente ha intenzione di aspettare l'inizio della scuola -_-'' (ma quale inizio, siamo ancora ai primi di agosto ohohohohoh---> si illude penosamente). comunque sia cari lettori e care lettrici non disperate (?) se la mangaka non si spiccia a mandarmi il capitolo da lei revisionato con le sue aggiunte lo inserirò così come l'ho scritto io e amen ^^ non ho alcuna intenzione di farvi aspettare ancora dei mesi come la scorsa volta. anche perché credo che la storia sarà presto conclusa. siamo quasi alla fine. pazientate ancora un poco. 
ancora perdono e ancora mille grazie per il fatto che leggete la nostra storiella. 
tanti cari saluti 
Angiebear_chan

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Capitolo 31
*** i genitori ***


E finalmente giunse IL week end. Quello in cui, misteriosamente, i genitori di tutte le ragazze avevano deciso di fare loro visita. Le nostre eroine (?) e i nostri eroi (?) avevano deciso di incontrarsi tutti, genitori compresi, al Dio denaro di Kakuzu prima di andare nelle rispettive case. Giusto per far fare ai genitori in visita un mini-pseudo-giro turistico della città. Pain, Konan, Niko e Sasori erano già seduti ad un tavolo con due coppiette di normali genitori e dialogavano fra loro cordialmente e allegramente ricordando, soprattutto i genitori, eventi imbarazzanti relativi al passato delle figlie. Improvvisamente la porta si aprì ed entrarono Hidan ed Angel accompagnati da una donna dai capelli neri che era a sua volta accompagnata da almeno tre gatti che la seguivano fedelmente come fossero stati cani.

-Non sono permessi animali qui dentro- disse Kakuzu guardando la donna da dietro il bancone. Lei lo fulminò con lo sguardo e andò oltre senza degnarlo di una parola.

-Perdonala Kaku. Quei gatti non sono suoi. Ovunque vada gli animali la seguono come fosse San Francesco; percepiscono che li ama. Gli animali. Non si può dire altrettanto delle persone però- mormorò Angel mentre Hidan, con espressione tesa, accompagnava la donna al tavolo.

-Allora mamma? Che te ne pare? Carino come posto non trovi?- chiese poi Angel andandosi a sedere

-Si abbastanza. Ti sei sistemata bene per aver cominciato a lavorare così giovane e per un uomo dalla fama così dubbia. Ma sei sempre stata intelligente. Hai ereditato da me è ovvio. Ringrazio il cielo di aver avuto una femmina. I maschi sono la rovina dell'umanità. Tutti idioti. Quando vedo quei ragazzi di oggi che si conciano come pagliacci e che vanno in giro a piantare casino senza preoccuparsi di essere completamente privi della seppur minima cultura mi viene voglia di eliminarli. Ci vorrebbe una bella epidemia a questo mondo- borbottò carezzando una gatta che le era saltata in braccio. Hidan deglutì rumorosamente mentre Angel annuiva convinta essendo, sotto certi aspetti, perfettamente d'accordo con la madre.

-È lei l'uomo che esce con mia figlia?- chiese poi voltandosi verso Hidan

-Sissignora- mormorò Hidan in ansia allentando leggermente il nodo della cravatta

-Uhm...- cominciò a studiarlo con sguardo critico -di sicuro è un bell'uomo. Hai sempre avuto un debole per gli uomini vestiti eleganti vero Cippa Lippa?- disse poi rivolta alla figlia chiamandola col nomignolo che usava quando era bambina. Hidan soffocò una risata. Angel lo fulminò con lo sguardo.

-Che c'è di tanto divertente Hidan?- chiese guardandolo malissimo

-Nulla tesoro, nulla- rispose lui improvvisamente divertito. Un gatto gli saltò in grembo e cominciò a fare le fusa mentre lui lo coccolava dolcemente.

-Ti piacciono i gatti?- chiese la donna guardandolo con attenzione e passando a dargli del tu

-Sissignora. Mi piacciono tutti gli animali. Da piccolo avevo un cane ma vivevo fuori città e quindi potevo permettermelo. Non è altrettanto facile tenerne uno a New York- mormorò lui seguitando ad accarezzare il micio. La donna sorrise improvvisamente e annuì.

-Bene bene, bisogna sempre fidarsi del sesto senso degli animali. Loro percepiscono quando una persona è cattiva- esclamò poi carezzando la testa di un cagnolino che era entrato per conto suo e che si era accoccolato di fianco alla sua sedia.

Angel sorrise a Hidan facendogli l'occhiolino. Era andato tutto benissimo.

Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrarono Alice e Deidara accompagnati da una coppia. La donna era magra e portava i capelli color sale e pepe abbastanza corti. L'uomo invece ce li aveva ormai praticamente bianchi anche se, come Deidara aveva appena scoperto, da giovane aveva avuto anch'egli i capelli biondi. Evidentemente la passione di Alice era ereditaria.

I due si sedettero vicino alla madre di Angel che conoscevano già dal momento che le due erano amiche da molto molto tempo. Fatte le dovute presentazioni i due si guardarono intorno.

-Vieni spesso in questo bar Alice?- chiese la madre

-Più o meno-

-Bevi alcolici?- le chiese il padre mangiandosi un po' le parole ma fulminandola efficacemente con lo sguardo

-No. Sono astemia-

Gli amici raccolti intorno al tavolino scoppiarono a ridere tutti contemporaneamente ma si zittirono a causa del gelo che cominciò ad irradiarsi dalla coppia di genitori.

-Alice tu bevi?- chiese ancora suo padre con tono minaccioso

-No papà te lo giuro- rispose ancora lei con voce leggermente tremante

-No signore non beve. Posso assicurarglielo io. E anche Kakuzu il barista. Vero Kaku che Alice è totalmente e perfettamente astemia?-

Kakuzu smise di pulire il bancone e la guardò a lungo, poi spostò lo sguardo sulla coppia e annuì lentamente.

-Naturale, non ha mai toccato un goccio del seppur minimo alcolico glielo posso assicurare-

Angel e Alice sorrisero con espressione l'una grata e l'altra sollevata.

-Hai imparato a cucinare o bruci ancora i ripiani da cucina delle persone poggiandoci sopra padelle bollenti?- chiese improvvisamente sua madre con tono ironico

-Ehm... veramente-

-Non hai ancora imparato? Ma insomma quand'è che lo farai? Non è così complicato insomma!-

-Io ci ho provato lo giuro è solo che non ce la faccio-

-Probabilmente sei maledetta eh Alice?- scherzò Angel sorridendo

-Zitta tu-

-Posso dire quel che mi pare dal momento che sono una cuoca provetta- riprese lei facendo la linguaccia all'amica.

Calò improvvisamente il silenzio e il padre di Niko, un uomo dall'espressione molto simpatica, si fece avanti e chiese:

-Comunque possiamo sapere perché ci avete chiesto di venire qui?-

-Come sarebbe a dire scusa? Noi non vi abbiamo chiesto di venire- gli rispose la figlia con espressione confusa.

-Non parlavo con te. Parlavo con lui- disse suo padre indicando Sasori che arrossì lievemente.

-Cosa? Sasori tu hai chiamato i miei genitori chiedendo loro di venire qui? Perché mai?!?- gli chiese lei guardandolo ancor più confusa.

-A dire il vero anche con noi è successo lo stesso- dissero in coro gli altri genitori

-Li hai chiamati tutti tu???- chiese Alice, che come al solito aveva capito tutto, rivolgendosi a Sasori

-Ma no genio. È stato il biondino qui a chiamarci- esclamò sua madre indicando Deidara

-Sì e io sono stata chiamata da Hidan. Mi ha sorpresa alquanto devo dire- mormorò la mamma di Angel mentre un uccellino cinguettava posato sulla sua spalla minimamente preoccupato dei gatti che lo circondavano.

-Come sarebbe a dire? Vi siete messi d'accordo non c'è dubbio ma a che scopo?- chiese Angel guardando i fringuelli a uno a uno imitata dalle altre ragazze.

-Beh ecco noi- cominciò Pain alzandosi in piedi imitato da tutti gli altri

-Noi volevamo...- mormorò Deidara impallidendo leggermente

-Volevamo chiedervi la mano delle vostre figlie!- esclamarono poi di getto tutti insieme.

Nel locale calò un silenzio pesante come il mondo.

-Ho sempre consigliato a mia figlia di non sposarsi. Il matrimonio è la cosa più sbagliata che esista. Se ne esce solo rovinati dal momento che l'amore è una cosa chimica che prima o poi è destinata a svanire completamente. Le donne poi non soffrono particolarmente ad essere legate ad una sola persona per il resto della loro vita, almeno la maggior parte, ma gli uomini sembrano non poterlo accettare e prima o poi finiscono sempre per tradire la loro consorte. O peggio- disse poi la madre di Angel carezzando la testa di un capriolo che le si era accostato e la guardava con i grossi occhioni adoranti.

-Io non potrei mai tradirla, lo giuro- esclamò Hidan irritandosi lievemente per l'insinuazione della donna.

-Dicono tutti così. Tuttavia mia figlia sembra avere fiducia in te e, cosa più importante, sembrano averne gli animali. Perciò ti concederò anch'io la mia, ma vedi di non abusarne- rispose lei mentre coccolava un cucciolo di tigre che giocava con la sua borsa.

-Ma da dove saltano fuori tutti quegli animali?- si udì mormorare da un altro anonimo avventore del bar.

-Alice è ancora molto giovane. Il matrimonio è un passo molto importante che va fatto solo dopo un'attenta riflessione- borbottò il padre di Alice guardando intensamente Deidara

-Ho riflettuto molto prima di chiamarvi- mormorò Deidara giocherellando con le dita a causa della tensione -sono arrivato alla conclusione che non potrei stare senza Alice-

I due genitori si guardarono e poi annuirono lievemente per dare il loro consenso.

-A noi va bene. State insieme praticamente da una vita!- esclamarono i genitori di Konan scrollando le spalle come niente fosse.

-Anche a noi sta bene. Sembrate fatti l'uno per l'altra!- cinguettò la madre di Niko guardando la figlia e Sasori con espressione sognante e romantica.

I ragazzi sospirarono tutti per il sollievo e si girarono verso le loro ragazze.

-Angel...-

-Alice...-

-Niko...-

-Konan- cominciarono tutti insieme mettendosi in ginocchio

-Vuoi spos...-

-Ah no eh!!!- esclamò all'improvviso Konan interrompendo tutti e incrociando le braccia con espressione scazzata -non accetto che tu mi faccia la proposta in un pidocchioso bar, senza offesa Kakuzu, e soprattutto mentre sono vestita in questo modo!- concluse poi con espressione inorridita indicando la semplice t-shirt e i jeans che aveva indosso -pretendo che tu me lo chieda in un posto romantico dopo una serata meravigliosa- concluse con fare minaccioso

-Idem- esclamarono le altre in coro

-Meno per quanto riguarda i vestiti- mormorò Alice con una scrollata di spalle

-Già non saresti elegante nemmeno se ti vestisse Roberto Cavalli in persona vero?- la stuzzicò sua madre mentre Angel scoppiava a ridere

-Mamma insomma!-

-Comunque io me ne vado. Non ho altro da fare qui e odio le città affollate. Detesto stare vicino all'altra gente- borbottò la madre di Angel montando a cavallo e galoppando verso il tramonto inseguita da uno stuolo di animali.

-Angel...- cominciò Hidan osservando la donna allontanarsi

-Sì?-

-Tua madre è davvero molto molto molto strana-

-Non posso darti torto- mormorò lei divertita posandogli un leggero bacio sulle labbra -forza ora ragazzoni. Direi che è ora che andiate ad organizzare queste famose serate no?- continuò mentre anche gli altri vari genitori si allontanavano sorridendo e parlottando tra loro.

I ragazzi si guardarono l'un l'altro e sorrisero. Molto presto tutto si sarebbe concluso felicemente e per il meglio.


come predetto nonostante la mangaka non dia segni di vita ho deciso di pubblicare comunque il capitolo così come l'ho scritto io. prima o poi, quando finalmente (preghiamo insieme) avrà inserito ciò che voleva nel capitolo e me lo avrà mandato, lo modificherò e vi informerò così che, se proprio volete, potrete leggere per quale perla di saggezza ci ha fatti aspettare così tanto XD (non pensate male di me perché la maltratto così, è che adoro farla incavolare. sono giunta alla conclusione che sia la missione della mia vita! XD) in ogni caso spero che questo capitolo vi piaccia. il prossimo è già quasi completo (lo devo scrivere solo io) perciò non ci vorrà molto (scuola permettendo TT.TT) perchè venga pubblicato. abbiate fede nella mangaka (cui in seguito spetterà la scrittura di un intero capitolo) e attendete fiduciosi insieme alla sottoscritta che la nostra cara amica si spicci.
nell'attesa tanti cari saluti e mille ringraziamenti a tutti coloro che leggono questa storia e che magari la recensiscono pure (siate benedetti). con tanto affetto
Angiebear_chan

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Capitolo 32
*** attesa ***


Passò una settimana prima che Pain portasse Konan in un elegantissimo ristorante e le chiedesse di sposarlo. Ne passarono due prima che che Sasori si decidesse a fare la proposta a Niko dopo un meraviglioso e romantico pic nic. Ne passarono tre e non successe nulla, quattro e ancora niente. Era trascorso un mese intero da quando erano venuti a trovarle i loro genitori e ancora Alice ed Angel non avevano ricevuto la loro proposta di matrimonio.

-Si decide o no quell'imbecille a chiedermelo? Che diavolo sta aspettando si può sapere? Non lo sa che quando sono in ansia non la smetto di mangiare? Di questo passo diventerò una botte e dovranno farmi l'abito con il tendone di un circo santa vacca!!- sbottò Angel picchiando un pugno sul tavolo e facendo dondolare la birra nel boccale.

-Perché Deidei a me l'ha chiesto? Non mi pare di avere un anello al dito- rispose Alice mostrandole la mano sinistra

-Cosa c'entra quello. Secondo me ha già cambiato idea e tergiversa sperando che tu te ne dimentichi-

-Stronza. Meglio di Hidan che sta aspettando pasqua per trovare l'anello nell'uovo dal momento che non ha soldi per comprartelo da poveraccio qual è-

-Ti ricordo cara la mia polla-caprina che Hidan guida una Maserati. Maserati hai capito? Non è una macchina che un pezzente possa permettersi-

-Sì se la ruba-

-E allora potrebbe rubare anche l'anello no? Si può sapere perché accidenti aspetta tanto? Sai che ti dico? Se stasera non me lo chiede lo annego nella vasca da bagno-

-E io con Deidei? Che dovrei fare? E per favore risparmiami i tuoi commenti maligni e le battutine. Ti voglio seria e sincera una volta tanto-

-In altre parole vuoi la mia saggezza giusto?-

-Sisi certo-

-Chiedimelo come si deve o non ti darò alcun consiglio-

-O santo santone saggio dimmi che devo fare perché quel cretino del mio uomo mi chieda in moglie!-

-Fatti crescere un seno decenteeeeeeee!- mormorò Angel mettendosi le mani a coppa sulla bocca e imitando la classica parlata dei fantasmi

-Ma sei deficiente o cosa? Avevo detto SERIA!-

-Ma che vuoi che ne sappia??? sono nella tua stessa situazione te ne sei dimenticata??-

Proprio in quel momento comparvero i due imbecilli, ehm, uomini e andarono immediatamente a sedersi vicino a loro venendo accolti da gelide occhiate rancorose.

-Che succede? Di che parlavate?-

-Di due idioti di nostra conoscenza- risposero le due in coro. I due si guardarono l'un l'altro e si strinsero nelle spalle, meglio non indagare.

Con un sospiro Angel si alzò dal tavolo.

-Se volete scusarmi io me ne vado a casa. Mi sta venendo mal di testa-

-Ah aspetta tesoro, dovevamo parlarvi di una cosa importante!- disse Hidan prendendola per una manica. Angel si risedette di scatto e lo fissò.

-Si? Che vuoi dirmi?- chiese poi lentamente accompagnando ogni parola con un movimento della testa come ad invitarlo a parlare

-Beh ecco io...- cominciò Hidan esitante

-Siiii?-

-Questo fine settimana...-

-Siiiiii??-

-Avevo intenzione di andare...-

-Siiiiii?????-

-A fare un breve viaggetto insieme a Deidara. È da tanto che lo programmiamo ma poi per un motivo o per l'altro non riusciamo mai ad andarci. Ci chiedevamo se a te e ad Alice secca molto rimanere da sole per un paio di giorni-

Angel rimase immobile e lo guardò fissamente per qualche secondo con bocca e occhi spalancati, un'espressione incredula.

-Per me nessun problema!- Esclamò Alice alzando la mano -tanto avevo già in programma di andare a trovare dei miei parenti quindi non ci sarei stata-

-Bene allora almeno per te il problema è risolto. Angel cara per quanto riguarda te... beh ho saputo che ci sarà un concerto dei Green Day proprio in quei giorni. Che ne dici di prendere dei biglietti e andarci con Konan e Niko? Vi divertirete!-

Angel sorrise gelidamente mentre gli occhi le si oscuravano. Emetteva istinto omicida da ogni singolo poro.

-Ma certo amore mio sarò più che felice di andare al concerto dei Green Day con Konan e Niko mentre tu e la biondina qui presente ve la spassate da qualche parte. Naturalmente i biglietti li prenderò pagando con la tua carta di credito vero amoruccio?- chiese senza distogliere lo sguardo da Hidan che la fissava indeciso se fuggire o combattere in preda ad un primitivo istinto di sopravvivenza.

-Ma certo mia cara, naturale- mormorò infine l'uomo porgendole la carta e sfoderando un mezzo sorrisetto insicuro.

-Ah senti amore- sussurrò poi Angel mettendo una mano sul petto di Hidan -che ne dici se stasera ci facciamo il bagno insieme nella vasca?- Hidan era lì lì per accettare quando Alice gli mise una mano sul braccio e scosse lentamente la testa. Osservando meglio la sua ragazza Hidan percepì l'aura minacciosa che la circondava...

-Oh no grazie tesoro. Purtroppo sarò fuori casa fino a tardi perciò, dato che non vorrei disturbarti, penso proprio che rimarrò a casa mia stanotte. Ma ci vediamo domani d'accordo amore?- disse baciandola piano

-D'accordo, d'accordo come vuoi. A domani- borbottò la donna alzandosi e allontanandosi... “vorrà dire che mi rifarò il guardaroba usando la sua carta... così impara”.

 

Il giorno dopo Angel acquistò su internet i biglietti migliori ad un prezzo piuttosto alto del quale però non si preoccupò minimamente dal momento che non li avrebbe pagati lei. Si comprò poi qualche vestito, cd, scarpe, libri, prodotti per il corpo e simili. Ne approfittò anche per comprare delle tende che aveva intenzione di prendere da un po' ma che per un motivo o per l'altro non aveva mai acquistato. Hidan era un avvocato molto famoso che guadagnava una barca di soldi, lei stessa come sua segretaria riceveva uno stipendio particolarmente alto, perciò non si sentiva in colpa a fargli spendere così tanto. E poi tanto prima o poi si sarebbero sposati, ammesso e non concesso che lui si decidesse a farle la proposta, quindi prima o poi avrebbero comunque diviso le proprietà no?

-Quel che tuo e mio e quel che mio è tuo no?- mormorò Angel fra sé e sé mentre inseriva le sue generalità sul sito internet per acquistare gli ennesimi prodotti.

-Anzi... quel che tuo è mio e quel che è mio è mio ohohoh- rettificò poi scoppiando a ridere.

-Che figata fare compere su internet. Se fossi uscita con questo caldo probabilmente sarei morta. Mi sarei sciolta sotto il sole e sarei colata in un tombino!- ok... doveva decisamente smetterla di parlare da sola.

In quel momento squillò il telefono

-Si pronto?-

-Ciao cara sono io!- era Konan

-Ah ciao Konan! Volevo proprio parlare con te riguardo questo week end-

-Ehi ehi ci sono anch'io!- sentì dire da Niko

-Niko ci sei anche tu?-

-E pure io!- esclamò Alice

-Tu avresti anche potuto non esserci brutta capra-

-Vaffanculo-

-Vacci tu-

-Ehi ehi non scambiatevi parolacce durante la nostra prima telefonata a più linee. Tra l'altro quale sarebbe il nome esatto?- esclamò Konan con tono vivace

-Non lo so sinceramente- mormorò Niko

-Nemmeno io- disse poi Alice

-E io neppure- concluse Angel

-Comunque come mai hai telefonato Konan? Volevi dirmi qualcosa?-

-No. Volevo solo inaugurare questa nuova figata. Perché? Ti dispiace?-

-No no figurati, anzi come ti ho detto dovevo parlarti. Anzi dovrei parlare anche con te Niko-

-Di che si tratta?- chiesero le due in coro

-Ecco Hidan e Deidara saranno fuori città questo week end perciò Hidan per non lasciarmi da sola mi ha proposto di comprare dei biglietti per il concerto dei Green Day che si terrà proprio in quei giorni. Vi va di venire?-

-Beh non è che siano la mia band preferita comunque a me sta bene. Un modo come un altro per passare una serata divertendosi- disse Konan allegramente

-Anche a me sta bene. Ma perché Alice tu non vieni? Non ci sei?- chiese Niko

-No non ci sono. Devo andare a trovare dei parenti quindi sarò anch'io fuori città. Mi dispiace di perdermelo ma non posso fare altrimenti-

-Meglio così. Non dovrò vedere la tua brutta faccia-

-Zitta strega-

-Zitta tu-

-Vaffanculo!-

-Sei monotona. Cambia imprecazione ogni tanto bimba mia-

-Si si certo come ti pare... BOOOOOOOM!!!!- dalla linea di Alice si sentì il preoccupante suono di un'esplosione

-Alice si può sapere che diavolo è successo???- chiese Konan preoccupata

-...- da Alice non venne nessuna risposta

-Stavi telefonando mentre guidavi? Hai fatto un incidente???-

-Coff coff- improvvisamente si sentì qualche colpo di tosse

-Non sarà che....- disse Konan

-Non sarà che...- mormorò Niko

-Alice hai provato a cucinare???- esclamò Angel scioccata -ma si può sapere che diavolo ti salta in mente? Oltretutto sei a casa da sola e se scoppiasse un incendio? Che fine farebbe il mio tappeto che, tra l'altro, mi devi ancora restituire? Non agire in maniera così sconsiderata!!-

-Grazie Angel, vedo che come al solito ti preoccupi molto per la mia incolumità- esclamò Alice ironica

-Mi sembra ovvio. Se morissi chi mi ridarebbe tutti i soldi che mi devi?-

-Si si certo... oh no!!!-

-Cosa c'è?- chiesero Angel, Konan e Niko tutte insieme

-Mi si è sciolto il forno a microonde... l'avevo appena comprato!-

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Capitolo 33
*** concerto shock e sorprese ***


-Cavoli, non ho mai stimato così tante persone in tutta la mia vita!- esclamò Angel mentre osservava con occhi scintillanti la folla che si assiepava nello stadio in cui si sarebbe tenuto il concerto. Lei, Konan e Niko erano sistemate in dei posti assolutamente fantastici, proprio davanti al palco e così si sarebbero risparmiate il fatto di essere schiacciate in mezzo a quella folla assurda rischiando la vita.

-Fantastico fantastico fantastico!!!!- esclamò poi gioiosamente saltellando -da qui li vedremo benissimo! Oh Billie! Oh Billie tesoro mio amore mio mio sogno!!!- continuò poi in pieno delirio portandosi le mani alla gola mentre fissava il palco con occhi non scintillanti, non brillanti ma sbrilluccicanti.

-Bene. È completamente andata. Mi raccomando Niko, dobbiamo assicurarci che durante il concerto non salga sul palco e non rapisca Billie Joe ok!?- esclamò Konan mentre osservava l'amica con sguardo serio.

-Ne sarebbe capace?- chiese Niko con una punta d'ansia nella voce

-Altroché, altroché-

-Oh amore mio, oh mio tesoro, Oh mio figo da paura!- Angel continuava a parlottare fra sé rivolgendosi mentalmente al cantante della band per il quale aveva un debole da sempre. Colpa di quei meravigliosi capelli scuri e di quegli incredibili occhi verdi.

-Ma insomma Angel! Cosa pensi che direbbe Hidan se fosse qui?- chiese Konan tirandole un coppino. Angel la guardò con espressione confusa

-Hidan?- mormorò come se non si ricordasse chi fosse -io non...- si bloccò di colpo notando che un uomo dai capelli neri saliva sul palco... -Ah...- esclamò poi delusa notando che era solo un tecnico del suono -maledetto idiota. Si può sapere che gli salta in mente? Pettinarsi e vestirsi come il mio Billie- borbottò oscurandosi in volto.

Konan decise che per il momento era inutile starle accanto e cominciò a parlottare e a fare conoscenza delle altre persone lì riunite. Al contrario di quanto aveva immaginato erano per lo più persone normali (con esempi come Angel e Alice si era aspettata tutto il contrario), cominciò a parlare con qualche ragazza e a ridere alle battute di un ragazzo molto simpatico che era venuto lì in compagnia della sua fidanzata.

L'arrivo della band che aveva il compito di intrattenere il pubblico prima dell'arrivo dei Green Day venne totalmente ignorato. I fan non la degnarono di uno sguardo e forse solo un paio di persone canticchiò a mezza voce qualcuna delle loro canzoni. Ebbe molto più successo Bohemian Rapsody, l'immortale canzone dei Queen che venne messa poco prima che i membri della band salissero sul palco: tutte le persone lì riunite iniziarono a cantare come in una sola voce la dolce e malinconica canzone ed Angel si sentì scoppiare il cuore nel petto per l'emozione, era una sensazione meravigliosa. Sentirsi parte di qualcosa, unire la propria voce al coro dove avrebbe avuto un ruolo insignificante eppure essenziale; perché era la somma di tutte le loro voci quella che si sentiva e se anche solo qualcuno dei presenti non avesse cantato avrebbe fatto differenza.

Improvvisamente, quando la canzone ebbe termine, Billie Joe, Trè cool e Mike Durnt salirono sul palco accolti dal grido della folla e cominciarono a suonare.

Angel iniziò a cantare a squarcia gola le canzoni che sapeva perfettamente a memoria mentre saltava sul posto imitata da tutti coloro che la circondavano. Il terreno tremava non solo per via del fatto che tutti stavano saltando insieme, come se si fosse trattato di un unico corpo in movimento dotato di centinaia di e centinaia di gambe, ma anche per via delle vibrazioni dei bassi, delle percussioni e della stessa voce del cantante che venivano sparati a volume altissimo dagli enormi amplificatori.

Billie era un autentico ammasso di energia mentre saltava e correva per il palco senza smettere di cantare. Angel si godeva ogni suo minimo movimento senza perderlo mai di vista mentre univa la propria voce alla sua cantando, una dopo l'altra, le canzoni che conosceva così bene.

Improvvisamente Billie saltò giù dal palco e si avvicinò alle balaustre che limitavano la zona in cui si trovavano Angel e gli altri. Venne immediatamente circondato dai bodyguards che tentavano invano di trattenere i fans che allungavano le braccia per sfiorare il loro idolo.

Angel rimase impietrita aggrappandosi alla balaustra mentre fissava Billie che non avrebbe potuto essere più vicino a lei, le gambe le tremavano e il cuore le batteva all'impazzata, la testa le girava e sentiva che se non si fosse aggrappata a quella sbarra di metallo con tutte le sue forze sarebbe crollata a terra come un sacco vuoto.

Billie le passò davanti sorridendo e ammiccando ai fans e lei, obbedendo ad un impulso improvviso, allungò il braccio e lo afferrò per la maglia. Lui si voltò, la guardò negli occhi e sorrise allegramente. Il cuore di Angel saltò qualcosa come sessantacinque battiti, poi lui si avvicinò e la baciò. Un bacio alla francese veloce ma meravigliosamente intenso, interrotto bruscamente dal momento che le guardie si sbrigarono ad allontanarlo rispingendolo sul palco. Ma mentre si allontanava Billie la guardò per l'ultima volta facendole l'occhiolino.

-Oh merda...- esclamò Konan osservando Angel che passava velocemente da una tonalità bianco gesso a una rosso pomodoro e poi di nuovo al bianco gesso -e adesso chi è che la fa tornare normale?- borbottò mentre Angel si voltava verso di lei la afferrava per il bavero della giacca e continuava a scuoterla muovendo le labbra in un discorso silenzioso.

-Certo che quel benedetto uomo potrebbe anche pensare alle conseguenze delle sue azioni!- seguitò poi dando qualche pacca sulle spalle alla povera Angel che, in preda ad una crisi, le si stringeva al petto piangendo.

 

Il mattino dopo Angel si buttò a peso morto sul letto guardando il soffitto con sguardo vacuo. Si toccò le labbra e sorrise ricordando gli avvenimenti della sera precedente. Sempre sorridendo accese la tele venendo salutata dalla sigla del telegiornale.

-Che due palle. Odio il telegiornale- borbottò senza però smettere di sorridere come una cretina.

Proprio in quel momento entrò Hidan al quale lei aveva già da tempo dato una copia delle chiavi di casa, come del resto aveva fatto lui con lei.

-Ciao amore!- la salutò entrando -Ma come sei ancora in pigiama? E dire che mi sono sbrigato per tornare prima di quanto previsto- continuò avvicinandosi e tentando di darle un bacio. Angel però si voltò e come risultato lui le dovette baciare solo la guancia. La guardò confuso per qualche momento: come mai non voleva che la baciasse sulla bocca? Che fosse ancora arrabbiata perché l'aveva lasciata sola?

-I Green Day, ieri sera in concerto, non si sono risparmiati arrivando a causare un certo scompiglio fra i loro fans- stava dicendo proprio in quel momento la speaker del tg. Hidan si voltò verso la tele e vide la SUA Angel che sbaciucchiava quel tappetto del cantante. Voltandosi verso la sua donna la vide che, guardando la tele, sorrideva come un ebete sfiorandosi le labbra. Grugnì scontento.

-Ti lascio da sola per una sera e guarda che succede- borbottò mettendosi a sedere accanto a lei

-Mi spiace...- mormorò lei con tono tutt'altro che dispiaciuto

-Sisi certo come ti pare. Come dire che ora per almeno qualche mese te ne andrai in giro con quell'espressione sognante ignorandomi bellamente non è così?- continuò lui

-Ma no tesoro, certo che no-

-E non lascerai più che io ti baci-

-Ma tesoro che ti salta in mente...-

-Beh in effetti sarebbe un vero problema se dovesse succedere. Come faresti a darmi il bacio durante la cerimonia?- esclamò poi prendendole la mano fra le sue, trafficando un po' e poi portandosela alle labbra per baciarla. Angel osservò meravigliata la sua mano sinistra e vide che ora era decorata da un meraviglioso anello d'argento con un meraviglioso smeraldo circondato da una sfilza di piccoli diamanti.

Angel lo osservò meravigliata spalancando gli occhi.

-Il motivo per cui tentavo di guardare i tuoi gioielli era quello di poter vedere cosa preferissi. Ma dovevo immaginare che si trattasse degli smeraldi: si intonano ai tuoi occhi-

-Oh mio dio! Oh mio dio! Oh mio dio!- esclamò lei saltandogli addosso, baciandolo e facendolo cadere sul pavimento.

-Ti amo ti amo ti amo ti amo!!- disse poi ricoprendolo di baci

-Ah meno male, pensavo già che volessi fuggire con quel cantante da strapazzo-

-Non dire sciocchezze- mormorò lei mentre gli sbottonava la camicia e gli baciava il collo e le spalle -lui è già sposato-

-È solo per questo?!?-

qualche ora dopo svegliandosi Angel si rese conto di essersi addormentata sul tappeto assieme ad Hidan. La tele era ancora accesa. La mano che aveva allungato per afferrare il telecomando venne illuminata dalla luce del sole e luccicò allegramente. Stupita se la guardò e sorrise dolcemente notando l'anello che faceva bella mostra di sé sull'anulare. Rinunciando a spegnere la televisione si voltò verso Hidan e osservò il suo volto addormentato.

-Ti amo- sussurrò prima di accoccolarsi nuovamente contro il suo petto.




salve a tutti! sono ancora io! (me a me stessa: capitan ovvio. chi altro potrebbe essere?) ehm... comunque, siamo finalmente quasi  giunti alla fine. mancano solo un paio di capitoli. uno purtroppo dovrà essere scritto interamente dalla mangaka come ho già detto e stradetto. speriamo che si spicci visto che ha comprato un computer nuovo (quello precedente andava ancora a manovella) personalmente continuerò a romperle le balle tutti i singoli giorni. potrei arrivare anche a ricattarla... muahahahahah in ogni caso prima o poi questo famoso capitolo verrà scritto. quello successivo, l'epilogo diciamo, l'ho già scritto quindi non dovrete aspettare ^^ (ammesso che questa storia vi piaccia al punto da trovarvi disposti ad attendere un nuovo capitolo) in ogni caso spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
nell'attesa del nuovo, tanti cari saluti e mille grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono questa storia.
baci
Angiebear_chan

 

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Capitolo 34
*** una proposta fra le stelle (versione alternativa della proposta di Hidan) ***


-Angel tesoro che ne dici di fare una gita questo fine settimana?- disse un giorno Hidan cogliendola completamente di sorpresa
-Una gita? E dove? E chi paga?- chiese Angel sospesa fra l’eccitato e il sospettoso
-Devi smetterla di frequentare Kakuzu. Ti sta rovinando le gioie più semplici della vita. Comunque sia, sono lieto di poterti dire che sarà completamente gratis: un mio cliente particolarmente ricco mi ha prestato il suo yacht per il fine settimana per ringraziarmi dell’averlo tirato fuori dai guai-
-Wow! Un fine settimana su uno yacht! E pure gratis?! È come un sogno che diventa realtà!!- esclamò lei con gli occhi luccicanti di gioia
-Benissimo, si parte sabato mattina-
 
La giornata era stata splendida: erano salpati prima dell’alba così da poter osservare il sorgere del sole dall’acqua. Avevano fatto colazione, serviti e riveriti in tutto dal personale di bordo, per poi passare la giornata a fare il bagno in mare aperto, prendere il sole e osservare i delfini che danzavano e giocavano fra le onde proprio vicino a loro. Angel non era mai stata così felice; ma si stava avvicinando la sera. La giornata era finita e ancora non era successo quello che lei aveva sperato: che Hidan approfittasse dell’occasione per farle la proposta.
Osservando il mare che brillava riflettendo le prime stelle emise un sospiro.
-Che hai amor mio? Non ti sei divertita oggi?- le chiese lui prendendole con delicatezza un braccio e facendola voltare in modo da guardarla in faccia, era davvero bella con il volto delicatamente arrossato dal sole e gli occhi verdi che brillavano come l’acqua del mare.
-Scherzi? Non ho mai passato una giornata più piacevole in tutta la mia vita! È solo che sarà triste tornare così bruscamente alla realtà: mi piacerebbe ricordare tutto per sempre-
-Beh amor mio, è presto per essere tristi. La serata è appena cominciata sai?- disse lui indicandole un punto davanti a loro nel buio. Angel aguzzò lo sguardo e notò dei puntini luminosi appena sopra il livello del mare
-Di che si tratta?- chiese
-Lo vedrai-
A poco a poco dall’oscurità emerse un’isolotto. Non era particolarmente grande e al centro svettava una montagna.
-Oh mio dio! È un’isoletta! Appartiene anche questa al tuo riccone?-
-Si, mi sono fatto prestare anche questa per stanotte. Ti va di fare un pic-nic al chiaro di luna?- mormorò lui sorridendo mentre la prendeva per mano e la guidava giù dallo yacht, sulla sabbia bianca e finissima
- È un’idea meravigliosa, grazie tesoro- sussurrò Angel sorridendo dolcemente e guardandolo dritto negli occhi con uno sguardo traboccante di amore
-Bene allora, guarda là- disse lui facendola voltare. Guardando con attenzione Angel notò un sentiero che partiva dalla spiaggia per poi perdersi fra gli alberi ai cui rami erano legate delle lanterne cinesi i cui paralumi di carta color rosa cipria spandevano delle luci tenui, calde e delicate. Quelle stesse luci che Angel aveva notato poco prima dalla nave.
-Avanti tesoro, andiamo- così dicendo Hidan la prese per mano e iniziò a condurla su, lungo il sentiero. L’illuminazione permetteva di percorrerlo senza la minima difficoltà e la lieve brezza proveniente dal mare rendeva l’aria fresca e frizzante. I due arrivarono velocemente in cima al sentiero che finiva con una curva improvvisa di modo che non era possibile vedere dove sbucava. Non appena girarono l’angolo Angel trattenne bruscamente il fiato nell’ammirare lo spettacolo che le si presentava: la montagna era in realtà un vulcano spento. La sua bocca era stata progressivamente riempita dall’acqua che ora aveva formato un laghetto talmente immobile e limpido da riflettere le stelle del cielo come uno specchio. Sembrava che, quando Dio aveva separato il cielo e la terra, un pezzo di firmamento fosse rimasto intrappolato fra le rocce. Si aveva quasi il timore che, immergendovisi, ci si ritrovasse a vagare fra le stelle per l’eternità.
-È meraviglioso, incredibile… io… io non riesco a trovare le parole per descriverlo! Non ho mai visto niente di più magico in tutta la mia vita, sembra di essere in un mondo incantato!- esclamò Angel con la voce spezzata dall’emozione e una lacrima che correva veloce lungo la guancia.
-Sono felice che ti piaccia cara, ora aspettami qui, torno subito!- scoccandole un bacio lento e delicato sulle labbra Hidan arretrò per poi sparire di nuovo sul sentiero.
Quando tornò stringeva in mano il cestino da pic-nic ma, uscendo dagli alberi, notò che Angel non era più sulla spiaggetta che circondava il lago. Si guardò attorno e fu allora che la vide: si era spogliata ed aveva nuotato, completamente nuda, fino ad uno scoglio che emergeva esattamente al centro del lago. Se ne stava lì, libera, nuda e felice circondata dalle stelle. Ovunque guardasse vedeva il firmamento, quell’infinità di luci bianche che brillavano fiocamente e sembravano voler comunicare chissà quali misteri. Si sentiva immersa in un sogno, come se quel suo trovarsi sospesa fra due cieli corrispondesse ad uno stato di pace dei sensi, di astrazione dalla realtà, come se fosse stata in un limbo. In una terra di nessuno dove tutto era composto da pace, dal lontano sciabordio delle onde e da quella miriade di luci che le danzava attorno come un esercito di lucciole.
Si riscosse quando sentì un leggero sciacquio e si guardò attorno: Hidan stava camminando nell’acqua, ancora completamente vestito, e si dirigeva verso di lei con uno sguardo perso e la bocca leggermente aperta.
Angel scoppiò a ridere osservando la sua espressione
-Amore ma che fai? Non ti sei nemmeno levato i vestiti! Così prenderai freddo!- esclamò ancora ridendo
-Shhh! Non parlare tesoro, non ti muovere- e così dicendo la guardò mentre una lacrima gli rotolava sulla guancia
-Hidan! Perché piangi! Che sta succedendo!!- 
-Mai prima di ora ho desiderato essere un artista. Vorrei tanto avere la capacità di immortalare questa scena. Vorrei essere un poeta per descrivere quello che sento dentro. La gioia e l’inquietudine e lo sconvolgimento che mi provoca vederti così, perfetta e libera. Sembri una dea, una sirena e io ho paura che tu possa svanire fra le stelle da cui sembri essere giunta. Ho paura di svegliarmi e di scoprire che è stato solo un sogno e di finire i miei giorni come un vecchio sciocco che blatera seduto all’angolo di un bar, raccontando di quando ha visto una dea bagnarsi in una fonte. Vorrei essere un pittore per poter riportare esattamente quello che vedo, una normale macchina fotografica non basterebbe a cogliere la magia di questo attimo- emise un urlo di frustrazione impotente fissandosi le mani -mai prima di oggi ho odiato le mie mani come in questo momento! Non sono in grado di dipingere quello che vedo! Non sono in grado di comporre una poesia che descriva questo incanto! Non possono comporre una melodia che riproduca quello che sento nel cuore! Sono sommerso dalla gioia più immensa che abbia mai provato nella mia vita e, nel contempo, non sono mai stato più triste ed arrabbiato perché non ho modo di imprimerla nella storia, di incastonarla nell’eternità come una gemma- gemette piangendo e cingendole la vita con le braccia per poi appoggiare la testa sul suo grembo. Angel sorrise e prese ad accarezzargli i capelli.
-Sai- disse lei in un sussurro sognante alzando gli occhi verso il cielo e seguitando ad accarezzarlo -un po’ di tempo fa stavo leggendo una cosa interessante. Hai presente quando ci si sta per addormentare e ci si risveglia all’improvviso perché si ha l’impressione di cadere? A quanto dicono è una memoria ancestrale: deriva da quando eravamo ancora scimmie e non potevamo addormentarci troppo profondamente e troppo in fretta perché altrimenti avremmo perso la presa sulla pelliccia di nostra madre, o sul ramo dove ci trovavamo e saremmo caduti nel vuoto. È come se fosse un ricordo, un ricordo talmente potente e vitale da essere rimasto iscritto nel nostro DNA al punto che, migliaia e migliaia di anni più tardi, ci capita ancora di svegliarci con un sobbalzo e il cuore a mille- mentre parlava aveva continuato ad accarezzare i capelli di Hidan che rilucevano argentei al chiarore delle stelle. Lui alzò il viso e la guardò, chiedendosi cosa volesse dire. Lei abbassò lo sguardo e gli sorrise dolcemente, le stelle che ancora le brillavano negli occhi.
-Io voglio che questa notte diventi un ricordo altrettanto potente. Voglio che l’immagine di questa notte rimanga inscritta nel mio DNA, voglio che diventi in tutto e per tutto parte di me al punto che i nostri bisbisbisnipoti si risveglieranno nel bel mezzo della notte con il cuore che sembra esplodergli nel petto per la felicità e con il chiaro ricordo di essere stati immersi in un mare di stelle. Voglio che si risveglino in preda alla sensazione confusa ma al contempo chiara di aver vissuto un momento perfetto. Di aver conosciuto la vera gioia. E voglio che trascorrano il resto della loro vita inseguendo questa stessa emozione. Consapevoli che solo allora potranno dire di aver veramente vissuto- e mentre lo diceva nel suo sguardo brillava una tale determinazione che Hidan fu sicuro, completamente sicuro, che sarebbe stato così e nel suo cuore provò un impeto di gioia e di pietà per quel loro sconosciuto discendente, che avrebbe passato la vita cercando di rivivere un miracolo giuntogli dal passato tramite i suoi sogni. Sorrise, la tirò verso di sé e la baciò dolcemente, disperatamente. Cercando di convogliare in quel bacio tutto l’amore e tutte le emozioni che si agitavano nel suo petto.
La trascinò delicatamente giù dallo scoglio e la strinse a sé, lei ridacchiò iniziando a spogliarlo
-Che bambinone, non lo sai che bisogna togliersi almeno le scarpe prima di entrare in acqua? Bisogna proprio dirti tutto…- mormorò dolcemente nel suo orecchio mentre gli sbottonava la camicia e faceva scorrere le mani sul suo petto.
Fecero l’amore lì, in acqua, appoggiati allo scoglio. Lo fecero lentamente, dolcemente, coccolandosi e giocando come se avessero tutto il tempo del mondo, come se quella notte fosse stata davvero eterna e loro due fossero stati i soli esseri esistenti nell’universo. Due anime che si erano trovate in quella piccola finestra fra due cieli.
Poi si distesero insieme sul loro scoglio a fissare le stelle e a perdersi fra quel numero infinito di fuochi lontani. Fu in quel momento che una di quelle luci distanti si staccò e prese a cadere verso di loro. Si alzarono entrambi a sedere, stupiti e meravigliati da quel piccolo spettacolo, vecchio quanto l’infinito, che ogni volta strappava desideri e sogni a chi lo ammirava.
E questa stella in particolare sembrava aver deciso di offrire i suoi servigi propiziatori proprio a loro due: continuò ad avvicinarsi fino ad andarsi a schiantare con un lieve sfrigolio proprio al principio del sentiero.
Hidan ed Angel si guardarono per poi affrettarsi a nuotare fino a riva. Quando arrivarono si avvicinarono e osservarono quella roccia che, cadendo dall’infinito, aveva raggiunto le dimensioni di una palla da baseball. Era un piccolo sasso grigio scuro, con qualche striatura rossa ed un qualcosa di scuro che brillava e riluceva, come un’opale nero.
 
 
Era trascorsa una settimana da quella notte. Angel aveva passato i giorni successivi in un tale stato di perfetta gioia che Alice aveva iniziato a preoccuparsi e Kakuzu le aveva perfino offerto un bicchierino per cercare di riportarla alla realtà. Hidan intanto si comportava in modo abbastanza ambiguo: sparendo non si sapeva dove, scarabocchiando ovunque strani disegni che non lasciava vedere a nessuno ed intrattenendo lunghe e misteriose telefonate che interrompeva non appena Angel entrava nella stanza.
Una notte, qualche giorno dopo, Angel era stesa su una comoda amaca sul suo terrazzo. Faceva caldo e i gigli che aveva piantato all’inizio della primavera erano ora completamente fioriti e riempivano l’aria con il loro profumo talmente ricco, dolce e intenso da dare quasi alla testa. Lei fissava il cielo persa nel ricordo di quello che ormai sembrava quasi un sogno quando sentì che da una casa vicina giungevano le note lontane di una canzone di Sinatra. Si mise a sedere con un sospiro e chiuse gli occhi.
-Ciao amore- sentì sussurrare al suo orecchio un attimo prima che due braccia forti la cingessero -a cosa pensi?-
-Penso alla perfezione. Penso ai sogni. E penso alla loro fugacità. Penso a come sarebbe bello poter intrappolare un frammento dei nostri ricordi per averlo sempre con noi. Vivo e tangibile-
Hidan emise una risatina e la strinse più forte prendendole la mano
-Buffo, pensavo la stessa identica cosa-
Quando le lasciò la mano, Angel vide che suo anulare ora brillava un magnifico anello: montato su uno splendido gioco di finissimi ghirigori d’argento, un cerchio di zaffiri di un blu simile al cielo in tempesta circondava una pietra nera, lustra e splendente che riluceva di una miriade di minuscole luci in quella che era una esatta copia del cielo notturno sopra di loro.
-È il meteorite: l’ho fatto tagliare dal miglior orafo del mondo. Ci ho lavorato fin da quando siamo tornati. Ho disegnato io l’anello. Avrei voluto in tutti i modi darti un pezzo di quella serata. Beh, sono riuscito a regalarti il cielo-
 
 
FINE

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Capitolo 35
*** Alice in Wonderland ***


e finalmente ecco il capitolo tanto atteso!!! la mangaka punk mi ha mandato or ora questo penultimo capitolo della storia!!! devo confessare che se non l'avessi ripetutamente ricattata e minacciata probabilmente a quest'ora lo staremmo ancora aspettando. avendolo letto però posso dire che l'attesa non è stata vana, ha veramente superato se stessa (e brava mangaka!) spero che a voi piaccia quanto è piaciuto a me, commentate e attendete l'ultimo capitolo della nostra cara storia e scoprite che fine faranno i nostri cari amici. l'ultimo capitolo è già scritto e pronto da un pezzo ma aspetterò un po' a metterlo perchè sono sadica e voglio lasciare un po' di suspance. nel frattempo leggete questo, divertitevi e commentate. con affetto e tanti auguri di buona pasqua
angiebear_chan


Alice sospirò uscendo dal grande edificio dove lavorava. La giornata di lavoro era finalmente terminata ma lei non ne era molto felice.
Durante tutta la giornata non aveva potuto parlare con nessuno dei suoi amici, le sembrava quasi di essere stata evitata da tutti quanti.
Quando era andata alle macchinette per prendersi un caffè aveva incontrato per caso Konan, ma quella non aveva nemmeno risposto al suo saluto e se ne era andata di corsa.
Non aveva nemmeno recuperato la bibita che era appena caduta dalla macchina.
In un primo momento aveva pensato che non l’avesse sentita però, per tutto il giorno, si erano ripetute delle situazioni simili.
Non aveva neanche litigato con Tobi o con Angel.
Ed oggi era il giorno del suo compleanno.
Alice però aveva scartato l’idea che stessero progettando una festa a sua insaputa.
L’anno prima ci avevano provato però tutti non erano riusciti a trattenersi, ridacchiavano e si lanciavano occhiate sospette e così lei aveva capito in parte la sorpresa.
In più questi piccoli episodi si stavano ripetendo da più o meno due settimane ormai. Prima con minore intensità poi sempre di più, fino ad arrivare a quel giorno in cui non l’avevano nemmeno salutata.
Neanche Deidara.
Aveva provato a parlare un po’ con lui durante il lavoro per diversi giorni, si erano scambiati qualche battuta e poi lui aveva dovuto sempre andarsene perché doveva lavorare.
La mora non gli aveva mai chiesto una spiegazione per tutta quella freddezza, infondo anche lei era piena di lavoro in quel periodo e per ben tre settimane non era potuta uscire col gruppo a cena.
Forse pensavano che li stesse abbandonando?
Non sapeva che pensare.
Le pareva troppo strano che, tutto ad un tratto, i suoi più grandi amici non la sopportassero più.
Si impose di smetterla di ragionare come una pazza.
Quel giorno era riuscita a terminare nel tempo giusto tutti i suoi lavori e avrebbe potuto partecipare alla cenetta, lì avrebbe chiesto spiegazioni.
Sbuffò di nuovo e il suo respiro divenne una nuvoletta di vapore.
Era passato parecchio tempo da quando Hidan aveva proposto ad Angel di diventare sua moglie ed era già arrivato l’autunno… anzi! Ora che ci pensava l’autunno stava per andarsene e lasciare il posto al freddo inverno.
Come per conferma di quanto detto prima il cielo lasciò cadere dei piccoli fiocchi di neve.
Appena Alice se ne accorse alzò lo sguardo, che fino ad allora guardava il terreno, per ammirare la prima nevicata dell’anno.
La neve da rada divenne, piano piano, sempre più fitta e la ragazza si ritrovò a sorridere come una bambina.
Adorava la neve.
Quel freddo manto formato da mille farfalle bianche riusciva a darle una strana sensazione di calore nel petto.
Rimase a fissare la neve a lungo, tanto a lungo che, quando guardò il suo orologio con le paperelle, si accorse di essere in straritardo per il solito ritrovo al bar di Kakuzu.
Corse a perdifiato per le vie della città urtando più volte dei poveri passanti e probabilmente anche quel ragazzino che Itachi odiava.
La sua corsa le fu molto utile, riuscì infatti a metterci la metà del tempo che impiegava di solito, anche se aveva rischiato di cadere e di sfracellarsi a terra almeno per tre volte.
Entrò affannata nel locale e si voltò subito verso il tavolo che, di solito, era occupato dalla loro piccola comitiva.
Nessuno.
Non c’era nessuno.
Si guardò allora velocemente in giro.
Niente di niente.
Sospirò mentre si avvicinava al bancone per ordinare qualcosa di caldo per riprendersi.
“Ehi Alice… che ci fai qui a quest’ora? Non ti vedo da giorni, stai bene?”
Chi aveva parlato era il proprietario del locale che la guardava stranito.
“Kakuzu!” fece una pausa per poi continuare esitante “Dove sono tutti?”
“Se ne sono andati già da un bel po’… sei in ritardo…”
La mora voleva ribattere qualcosa ma si vergognava di dire che si era persa a guardare la neve.
“Dimmi dove sono!”
“Come posso saperlo Alice? Ognuno sarà tornato a casa propria o che so io…”
Lo guardò sconsolata. Kakuzu si sorprese nel vederla così giù di morale, infondo non era la prima volta che non cenavano tutti insieme.
“Sai… forse so dove sono andati…”
“Dove? Dove?” Alice esclamò queste parole balzando quasi addosso al povero Kakuzu.
“Cinque dollari!” gli rispose quello sorridendo sotto la maschera.
“Okay!” senza farsi problemi la mora mise sul bancone un pezzo da cinque
“Allora?”
Kakuzu guardò i soldi allibito, lui stava solo scherzando… La cosa però non lo disturbava molto.
“Ehm… ho sentito che volevano andare a vedere il nuovo parco vicino al centro…”
“Grazie Kaku… grazie!”
La ragazza uscì di corsa dal “Dio Denaro” senza dire altro.
Il banchiere fissò stupefatto la porta per qualche secondo, era rimasto un po’ spiazzato.
“Che le prende?” rifletté tra sé e sé “Ah forse è per quello…”
Intanto Alice correva tra la folla, questa volta prestando più attenzione, per arrivare velocemente al parco.
Raggiunta la sua meta si guardò intorno per trovare almeno uno dei suoi compagni.
Osservando ciò che la circondava non poté non ammirare la bellezza del parco accentuata dalla presenza della neve.
Per un attimo si perse nella contemplazione ma si risvegliò subito dopo dandosi uno schiaffetto sul volto.
Non doveva distrarsi!
Cercò per circa dieci minuti, il parco era davvero immenso, per poi trovare una figura che le pareva famigliare.
Un ragazzo dai corti capelli neri fissava il cielo.
“Dannata maschera!” lo sentì esclamare quando lo vide togliersi una stana cosa arancione che gli copriva la faccia.
Il ragazzo riportò lo sguardo verso l’alto e con la lingua cercava di catturare i piccoli fiocchi di neve.
“Tobi?!?” Alice non riuscì a trattenersi, non vedeva la sua faccia dal giorno ‘dell’incidente.’
“Uh?” il moro si voltò di scatto verso di lei e riconoscendola si rimise subito la maschera “A-Alice?”
“Che ci fai qui?”
“Potrei farti la stessa domanda…”
La ragazza rimase spiazzata, stava per rispondere ma lui l’anticipò.
“Kakuzu ti ha detto di venire qui, vero?”
Alice annuì leggermente con la testa.
“Bene allora so che vuoi… seguimi ti condurrò io…” finito di dire ciò Tobi le porse la mano.
La mora, dopo un po’ di titubanza, l’afferrò decisa.
“Ti porto nel Paese delle Meraviglie!” esclamò il ragazzo subito dopo estraendo da non so dove un paio di orecchie bianche ed indossandole.
“Tobi m-ma che fai?”
“Non c’è tempo per le domande! E’ tardi ormai, la regina ci ammazzerà!”
Il mascherato la trascinò correndo fino all’uscita del parco per poi sfrecciare in mezzo a dei vicoli stretti e bui.
La notte stava arrivando e il sole piano piano stava tramontando dietro le loro spalle.
“Tobi?”
“Non ti preoccupare siamo quasi arrivati!”
Qualche minuto dopo infatti arrivarono davanti ad una piccola casetta.
“Tobi questa è la casa di Deidara!”
Il ragazzo ridacchiò ed aprì la porta d’ingresso con una chiave dorata che portava al collo.
Alice guardò preoccupata l’interno dell’abitazione, non c’era una sola luce accesa.
“No, è il Paese più bello che c’è!”
A quelle parole si accesero, in un sol colpo, un sacco di lucine ed Alice vide tutti i suoi amici travesti dai personaggi del libro “Alice nel paese delle meraviglie”.
C’erano Niko e Sasori seduti vicini sul divano bianco e rosso, la prima vestita da farfalla il secondo da Brucaliffo.
C’erano Itachi e Kakuzu vestiti da PincoPanco e PancoPinco.
C’era Angel che indossava l’abito da Regina Rossa e Konan con quello da Regina Bianca.
C’era anche Hidan vestito da Cappellaio Matto!
Ed infondo alla sala c’era Deidara con il costume da Stregatto.
“Benvenuta mia cara!” esclamò il biondo avvicinandosi a lei “Spero che gradirai la sorpresa!”
La ragazza si sentì felicissima e ringraziò tutti per il bel pensiero.
Tutti tutti, persino Tobi.
“Grazie mille Bianconiglio!” esclamò stringendolo in un abbraccio
Infondo anche lui le aveva organizzato la festa nonostante non corresse buon sangue tra di loro.
Il moro non capiva bene la situazione e mormorava che il giorno seguente ci sarebbe stata di sicuro la fine del mondo.
Deidara, dato che lei non si decideva a mollare la presa, la staccò dall’abbraccio e le porse un vestito azzurro che corse subito a mettere.
La festa fu semplicemente entusiasmante, i suoi amici avevano curato tutto nei minimi particolari e tutti si divertirono.
Poco prima della fine della serata Deidara le porse uno strano cofanetto con disegnati dei piccoli funghetti.
“Che cos’è il mio regalo di compleanno?” domandò la ragazza guardandolo curiosa, quello era l’ultimo dono che mancava alla lista
“Più o meno… Apri pure”
Alice non se lo fece ripetere due volte. Toccò un bottoncino e la scatoletta si aprì rivelando…
“Oddio!”
Davanti a sé Alice trovò un anello d’argento dove erano incastonati dei piccoli zaffiri.
“Alice… vuoi sposarmi?”
“Sì, certo che lo voglio!”
Nella casetta si alzò un urlo di gioia da parte di tutti e iniziarono a piovere sui due auguri da tutte le parti.
La festa proseguì ancora per un po’ ma a notte fonda quasi tutti furono costretti ad andarsene, il giorno dopo si doveva tornare alla solita routine. Rimasero solo Alice e Deidara abbracciati sul balcone a guardare il cielo.
“Ti piace come anello?”
“Sì..sì certo!”
“Ed io ti piaccio?”
“Certo mio gattino!” rispose ridendo “Ed io ti piaccio?”
“Certo mia pazza Alice!”
Si scambiarono un tenero bacio proprio quando l’alba iniziava a colorare di arancione il cielo.

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Capitolo 36
*** Natale a casa akatsuki ***


Sono passati otto anni. I nostri amici hanno avuto a che fare con altri problemi, altre gioie, altri dolori, altri litigi. Oggi è il giorno di Natale.

-Ah eccovi! Benvenuti benvenuti!- esclamò Hidan aprendo la porta a Konan e Pain che entrarono accompagnati da tre bambini vivacissimi che corsero dentro come razzi.

-Mio dio Konan! Ma quanti ne hai lì dentro?- chiese Angel osservando basita il pancione della donna

-Altri tre. Maschi. Non me ne parlare- esclamò notando l'espressione scioccata dell'amica -se avessi saputo che nella famiglia di Pain i parti gemellari erano così frequenti col cavolo che l'avrei sposato!-

-Ma! Amore!- esclamò Pain guardandola sconvolto

-Ma amore, ma amore, ma amore... un corno! Non sei tu che ti devi portare questo pancione pazzesco, ad essere preda delle voglie, delle nausee e ad avere delle caviglie grosse come tronchi oltre che un mal di schiena della madonna e male al seno. E soprattutto non sarai tu a dover partorire altri tre gemelli!!!!-

Pain si zittì e andò incontro a Sasori che lo guardava con espressione solidale

-Tranquillo amico, anche Niko era così durante la gravidanza. Non l'ho mai vista più irascibile. Ma guardala ora- mormorò indicando la moglie che, con il volto soffuso di gioia, dava da mangiare con un biberon ad un tenero neonato che sfoggiava già un bel ciuffo di capelli rosso fiamma.

-Piuttosto, dove sono Alice e Deidara?- chiese Konan affondando nel divano con un sospiro e allungando le gambe davanti a sé

-Non lo so. Dovrebbero arrivare tra poco- disse Angel portandole un poggiapiedi su cui la donna posò le gambe con uno sguardo carico di riconoscenza

Din Don

-Infatti eccoli- esclamò Hidan andando ad aprire

-Ciao! Ciao! Buon Natale! Benvenuti!- disse poi scostandosi per farli passare.

-In ritardo come al solito eh brutta polla- la accolse Angel incrociando le braccia con aria stizzita

-Non è colpa mia. Nathan era a lezione di chitarra. E non chiamarmi “brutta polla” razza di capra puzzolente-

-Brutta...!-

-Nathan! Mio caro! Vieni dalla zia Konan- le interruppe quest'ultima facendo un cenno al bambino di otto anni dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda che se ne stava in piedi di fianco alla madre la quale, nel frattempo, aveva ripreso a litigare con Angel anche se, data la presenza di minori, cercavano entrambe di limitare gli insulti eliminando le parolacce.

-NATHAN...!- urlò gioiosamente una bambina di sei anni dai capelli neri raccolti in due codini e dagli occhi violetti entrando nella stanza. Nathan sorrise a sua volta e le corse incontro

-Ciao Alexis!- esclamò prendendo entrambe le mani della bambina fra le sue e guardandola dolcemente.

-Axl! Non salutare solo Nathan! Saluta lo zio Deidara e la brutta polla- esclamò Angel guardando sua figlia la quale si voltò arrossendo verso i due e mormorò

-Ciao zio, ciao zia-

-Ciao tesoro- mormorarono Deidara e Alice in coro, quest'ultima poi si voltò verso Angel

-Si può sapere perchè continui a chiamarla Axl!? È un nome da uomo! Da uomo!-

-E allora? L'ho chiamata Alexis solo per poter usare Axl come diminutivo. Sai che è stata concepita dopo un concerto dei Guns n' Roses- esclamò Angel scrollando le spalle

-Già. Splendida serata- mormorò Hidan con sguardo sognante abbracciando sua moglie da dietro e baciandole il collo. Angel sorrise dolcemente al ricordo.

-Accidenti. Dopo il concerto dei Green Day decidete di sposarvi, dopo quello dei Guns resti incinta. Al prossimo che succederà?- esclamò Deidara divertito

-E chi lo sa?- rispose Hidan scoppiando a ridere

Nel frattempo Konan seguitava ad osservare Nathan e Alexis che, rintanatisi in un angolo, parlottavano fra loro tenendo le teste talmente vicine che i capelli biondi di uno si mescolavano a quelli corvini dell'altra.

-Ma non sarà che quei due da grandi si metteranno assieme?- mormorò poi indicandoli con un mezzo sorriso

-Col cavolo. Piuttosto lo diseredo!- esclamò Alice inorridita sprofondando anche lei nel divano -non ho alcuna intenzione di avere questa capra puzzosa in famiglia!- continuò poi indicando Angel che per tutta risposta le sferrò un calcio.

-Zitta tu. Piuttosto sono io che non voglio avere te come suocera di mia figlia! Anche se da questo punto di vista è un bene: Nathan non potrà mai lamentarsi dicendo “preferisco la cucina di mia madre” dato che tu, nonostante la tua veneranda età, non hai ancora imparato neanche a far bollire l'acqua-

-Veneranda età?!? Guarda che siamo coetanee cogliona!-

-Ma io sono immortale-

-Si ti piacerebbe!-

Proprio in quel momento si sentì un rumore proveniente dalla stanza opposta.

-Chi è?- chiese Niko allarmata -c'è qualcun altro oltre a noi qui in casa?- chiese ansiosamente ad Angel stringendo a sé il bambino

-No. Nessuno- rispose lei avvicinandosi alla figlia e a Nathan assieme ad Alice. Hidan si avvicinò alla porta che conduceva nella camera incriminata e la aprì di scatto

-Tobi!!!- esclamarono tutti in coro notando il good boy che si introdusse nella stanza con un sorriso (si presume).

-TU!!! CHE CI FAI TU QUI!!- sbottò Alice afferrando l'attizzatoio posto vicino al camino e brandendolo contro di lui

-Tobi è qui per augurare buon Natale al suo Deidara e al suo piccolo Nathan!- entrambi i biondi però lo accolsero con occhiate gelide essendo entrambi stufi delle molestie del temperino.

-Nathan! A Tobi sembra di vedere il suo Deidei quando non era ancora stato plagiato da quella pazza!- ebbene sì, con gli anni il suo vocabolario si era notevolmente ampliato. Ma per il resto non era cambiato per nulla.

-Tobi- esclamò Nathan con un tono gelido simile a quello della madre -sai una cosa?-

-Cosa?- chiese Tobi giulivo chinandosi verso il bambino che gli si era avvicinato

-Babbo Natale non esiste!- gli sussurrò lui all'orecchio in modo che i figli di Konan non sentissero.

-CHE COSA?!?- esclamò Tobi scioccato per poi correre via urlando scappando attraverso una finestra -È UNA BUGIA! UNA SPORCA BUGIA! SEI PROPRIO COME TUA MADRE! SOMIGLI AL MIO DEIDEI SOLO ESTERIORMENTE!!-

-LUI È IL MIO DEIDEI! RICORDATELO RITARDATO!- gli urlò dietro Alice non riempiendolo di insulti solo per rispetto ai bambini.

-Santo cielo. Ma come avrà fatto ad introdursi in casa?- chiese Angel avvicinandosi alla finestra attraverso la quale il temperino era appena fuggito per poterla chiudere -i cani avrebbero dovuto divorarlo-

-Forse è riuscito a evitarli. Entrando. Ora non sono sicuro che ci riuscirà. Paura e Morte sono due cani molto svegli, e c'è un motivo se li abbiamo chiamati così- esclamò Hidan. Proprio in quel momento infatti si sentì abbaiare, ringhiare e urlare pietà.

Angel serrò la finestra con un colpo secco azzerando le urla provenienti dall'esterno.

-Bene, che si fa ora?- esclamò poi voltandosi con il sorriso sulle labbra

-OH OH OH!-

-Cosa? Cos'è stato?!- chiese Pain fingendosi curioso e stupito come tutti gli altri mentre i suoi tre bambini si guardavano intorno eccitati.

-OH OH OH-

-È lui, è lui!- esclamarono i tre in coro saltellando sul posto mentre Nathan e Alexis li guardavano con un sorrisetto tendendosi per mano.

La porta si aprì piano piano per far entrare Kakuzu che portava sulle spalle un enorme sacco e che per l'occasione aveva cambiato la sua sciarpa nera in una rosso acceso.

-Ah... uffa!- esclamarono i tre bimbi delusi per poi tornare a giocare

-Zio Kakuzu!!- esclamò allegramente Alexis correndogli in contro e scoccandogli un bacio sulla guancia coperta dalla sciarpa

-Ciao piccola Axl. Come stai mia cara?- esclamò l'uomo accarezzandole la testa -tieni, questo è per te...- disse poi porgendole un pacchettino da cui la bimba estrasse un braccialettino d'argento. Tutti lo fissarono meravigliati.

-Kakuzu! Che cos'hai in quel sacco? Regali?- chiese Niko guardandolo scioccata

-Macchè... vi pare? No, sono passato in uno di quei posti dove regalano abiti ai poveri e ho fatto scorta. Così potrò rivenderli!-

-Grande Kaku! Tu ci che ci sai fare!- esclamò Angel ammirata dandogli il cinque -e il braccialetto? L'hai rubato?- chiese poi come se fosse la cosa più normale del mondo

-Quasi. Una cliente l'ha lasciato per sbaglio sul bancone del bar-

-Che idiota-

-Si infatti-

Tutto il gruppo fissò i due con uno sguardo preoccupato. Poi guardò Alexis che nel frattempo aveva indossato la giacca e si era avvolta la sciarpa attorno alla gola e alla bocca dal momento che voleva mostrare a Nathan il suo pupazzo di neve. Osservarono la bimba con indosso la sciarpa, poi di nuovo Kakuzu e di nuovo Alexis ed emisero un sospiro di sollievo notando gli occhi violetti identici a quelli di Hidan.

-Alexis tesoro. Indossi lenti a contatto colorate?- chiese quest'ultimo non completamente tranquillo. Angel lo fulminò con lo sguardo. Alexis lo guardò senza capire.

-Certo che no papà. Perché dovrei?- Hidan sospirò, sollevato e diede un bacino alla figlia -no nulla. Ora andate. Non fa bene stare in casa al caldo con su la giacca- i due bambini corsero fuori ridendo e tenendosi ancora una volta per mano.

-Sarà... ma qui la cosa mi puzza- mormorò ancora Konan guardandoli uscire

-Ti sbagli. Qui l'unica cosa che puzza è quella capra laggiù- borbottò Alice indicando Angel la quale con una scusa distrasse i figli di Konan facendoli voltare dall'altra parte approfittandone per tirare i capelli alla ragazza.

-Oh oh oh...- si sentì improvvisamente. Le tre pesti si alzarono di nuovo guardandosi intorno eccitati.

-OH OH OH!!!!- si sentì ancora. Non poteva essere. Possibile che...

-Babbo Natale...!?- mormorò Pain sconvolto.

-MA CHE BABBO NATALE E BABBO NATALE RAZZA DI CRETINO!!!!!- urlò Konan per tutta risposta -MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!-

-Oh mio Dio!!- esclamò Angel scioccata correndo verso la donna -il mio divano!!-

 

 

FINE

 

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