Un Dobe Moro E Un Teme Biondo

di Lorelei95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo/Incontro Con Il Diavolo ***
Capitolo 2: *** Il Nuovo Passatempo ***
Capitolo 3: *** Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh my Jashin! Nd me) ***
Capitolo 4: *** La Scommessa ***
Capitolo 5: *** L'Allineamento Dei Pianeti ***
Capitolo 6: *** La Finestra Sempre Aperta ***
Capitolo 7: *** No!! Vi prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!! ***
Capitolo 8: *** Giardinaggio E Altri Sport Estremi ***
Capitolo 9: *** Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi ***
Capitolo 10: *** Essere Forti Per Qualcuno ***
Capitolo 11: *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte) ***
Capitolo 12: *** Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte) ***
Capitolo 13: *** Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco ***
Capitolo 14: *** Memorie Crudeli ***
Capitolo 15: *** Sas'ke Bond E' Stato Catturato! ***
Capitolo 16: *** Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione ***
Capitolo 17: *** Pausa ***



Capitolo 1
*** Prologo/Incontro Con Il Diavolo ***


Prologo

Ok. La cosa stava cominciando a diventare estenuante. Erano venti minuti che camminava ininterrottamente avanti e indietro di fronte alla cornetta telefonica e ciò lo rendeva nervoso, non contando che stava sudando –e ciò non migliorava la situazione- a causa della temperatura della casa che toccava i 30° in inverno!

Certo all’esterno erano i primi di febbraio ma, nella villa, sembrava luglio inoltrato.

Colpa dei termosifoni e, soprattutto, di suo fratello Itachi –al pensiero gli venne un brivido- che da quando era morta loro madre era completamente impazzito, non che prima fosse messo meglio, ed era diventato una perfetta mamma chioccia(povero me… nd Sasuke)

Ovviamente per i suoi improvvisi schizzi di affettuosità e di iper protezione incuteva paura, o meglio dire, puro terrore, e Sasuke non sopportava quando riservava sguardi pieni d’odio a tutti coloro che gli si avvicinavano. Insomma! Non era mica una sua proprietà!(Questo lo credi tu mio caro… Sono un Uchiha, folle, ma pur sempre Uchiha e ciò che voglio sei tu, mio piccolo otouto!*stritola Sasuke in un abbraccio degno di essere paragonabile ad una mossa di wrestling* nd Itachi)

Rabbrividì nuovamente, scoccando l’ennesima occhiata al telefono che non si decideva a squillare. Stava elegantemente insultando in tutti i modi e lingue a lui conosciute il suo migliore amico quando un miracolo avvenne e rispose prontamente, tuffandosi come un idiota e urtando dolorosamente la testa contro l’angolo del comodino(primo accenno della tua proverbiale demenza, Sasuke “-.- nd me) (solo in questa ff, stupida strega!!>XC nd Sasuke) (zitto o Naru te lo scordi! Nd me) (…ç._ç.. nd Sasuke) (Ihih! Che bello essere potenti!XD nd me)

Inconsciamente si portò una mano alla testa e, siccome l’altra teneva il telefono, perse l’equilibrio e cadde faccia a terra(…no comment… nd me) (ma non posso essere io questo!!O.o nd Sasuke) (facci l’abitudine moretto, il bello e impossibile lo faccio io stavolta..*sorride facendo svenire le donne presenti* nd Naruto) (ecco! Ascolta il saggio Naru-chan*si attacca al braccio muscoloso del biondo e sbava* nd me)

-Sasuke? Sei ancora vivo?-

La domanda ironica di Kiba lo mandò in bestia.

-No! Stupidissimo cagnaccio! Mi sono quasi rotto il naso e la MIA testa ha un nuovo bernoccolo da mostrare perché TU non mi hai chiamato quando avevi detto che avresti chiamato!- Sbraitò nell’apparecchio.

-La botta deve essere stata particolarmente forte perché sei riuscito a fare uno scioglilingua sensato senza impappinarti, complimenti!-

Sasuke borbottò e mise il broncio. –Preparati che un calcio non te le leva nessuno quando arrivo a Konoha.-

L’altro rise fragorosamente come suo solito costringendo il moro a fare lo stesso di riflesso.

-Sarò felice di prenderle, mi è mancato fare a botte con te, Sasu.-

-Non dirlo troppo forte che se Itachi ti sentisse potrebbe farmi da guardia del corpo 24 ore su 24 perché geloso!!-

-Lo so! Comunque ti stiamo aspettando tutti con impazienza qui!-

-Stiamo?- Domandò dubbioso.

-Sì, ho detto ad un PAIO di amici che saresti venuto perciò avrai una bella accoglienza, soprattutto da parte delle ragazze che quando hanno visto una tua foto non ci hanno visto più!!-

-Non vedo l’ora! Ah, dimenticavo, hai qualche consiglio per la scuola? Sai, per ambientarmi meglio.-

-Che fai? Non ti imbarazzerai mica?!?-

-Nono, figurati…- Mentì mentre un lieve rossore gli colorò le guance(O.o!! Fagli una foto presto!! Nd me & Naruto)

-Sasuke, posso capire dal cambiamento di temperatura del mio cellulare che sei arrossito! Comunque credo che ti troverai bene e, se avrai problemi, ci sarò sempre io! Il tuo migliore amico servirà pur a qualcosa?-

-Già.- E risero ancora.

-Però una cosa ci sarebbe…- commentò tetro Kiba.

-Che c’è? E’ una roba così spaventosa? Il mostro della palude è risalito dagli scarichi spaventando la popolazione?- Ipotizzò scherzosamente l’ Uchiha.

-No.. Semplicemente il braccio destro del diavolo: Naruto Uzumaki.-




Capitolo 1: Incontro con il diavolo

-Allora da dove vieni?-

-Dove abiti?-

-Qual è il tuo colore preferito?-

-Ce l’hai la ragazza?-

-Ma ti pare la domanda da fargli, Fronte-spaziosa!?- Chiese inviperita una ragazza bionda di nome Ino. Portava una coda alta con un ciuffo che gli copriva completamente l’occhio destro, il corpo era slanciato e formoso.

Da quando era entrato nella 4° B dell’Accademia di Konoha era stato assalito da lei e da una sua “amica” : si chiamava Sakura, corti capelli di un rosa shocking, bassina e piatta! Non era proprio il suo tipo(ma mi pare ovvio!! Chi riuscirebbe a trovare attraente una gallina come lei?!? Nd me) (I0!!! Nd Rock-lee) (“=.= nd me)

-Certamente Ino-pig!!-

-Ragazze calmatevi, sono troppe domande! Il nostro Sasuke-kun è lento di prima mattina,- rise scompisciandosi Kiba.

-Non ti permettere, sai!- Sasuke lo fulminò e cercò di liberarsi dalla morsa ferrea –seppur molto piacevole, in particolare della bionda- per strangolarlo.

Era vero che la mattina aveva seri problemi a connettere il cervello prima dell’ora di pranzo ma non era il caso di farlo sapere all’intera scuola!

Avrebbe volentieri preso a pugni il bel faccino di Kiba(bel faccino?!?? Ma sei fulminata?!! Nd Sasuke) (Bello, tu dici quello che dico io! Rileggi il contratto e continua a recitare! Ti ricordo le clausole *ghigna pregustando vittoria*… nd me) (*assorto rilegge il contratto*…O.o!! Si, Kiba è MOLTO bello! Nd Sasuke) (Ihih! Vedo che comprendi! Il tasto Naruto funziona sempre!XD nd me) riducendo quegli occhi gialli della pupilla allungata e quella bocca rosea ornata da canini estremamente grandi ad un informe ammasso di lividi violacei.

L’altro si teneva la pancia dalle risate quando arrivò uno strano ragazzo amorfo con una buffa coda castana a forma di ananas.

-Vuoi renderlo lo zimbello della scuola appena arrivato?- Domandò annoiato.

-Hai ragione Shika, ma Sasuke è troppo scemo!!-

-Hei!- Sì, le voleva proprio prendere. Il moro scivolò dai tentacoli delle due per prendendogli la testa sotto al braccio e grattandola con forza.

-Ah! No! Pietà! Intendevo che sei forte non scemo!! Ahio! Smettila!-

Lo mollò e rispose.-Morditi la lingua con quei tuoi canini la prossima volta.-

Il ragazzo castano gli si presentò. –Shikamaru Nara, piacere. E lui è Choji Akimichi,- disse indicando un ragazzo robusto(“-.-.. nd Sasuke & Kiba), leggermente ciccione(“=.=…nd Sasuke & Kiba), obeso al suo fianco con in mano un sacchetto di patatine che stava ingurgitando alla 8 di mattina. Choji gli sorrise solamente perché avrebbe rischiato si spupazzare tutto il contenuto della bocca in faccia al nuovo arrivato.

Un urlo squarciò la stanza.-Kiba-chan!! Quanto mi sei mancato!-

Un moretto dai capelli a caschetto e dall’aspetto cadaverico saltò in braccio al suo migliore amico baciandolo sulle guance e stringendolo a sé.

-Vade retro, essere orribile!! Staccati da me sottospecie di sanguisuga denominata Sai!!-

Poi arrivò un ragazzo allampanato con un’ orripilante tuta vermiglia e due enormi sopraccigli neri che si inchinò a Sakura con gli occhioni a forma di cuore. (Oh!! Sakura-chan!! *.* nd Rock-lee) (Oh!! Povero scemo!! “-.- nd tutti)

Ad un tratto però Rock-lee cadde in avanti con un sonoro tonfo. Era stato spinto un ragazzo alto e muscoloso, dai capelli indisciplinati e rossi come fuoco con gli occhi d’acqua marina che ora ridevano per lo spettacolo appositamente creatosi.

Sasuke digrignò i denti; come si permetteva quello?

Aiutò Lee a rialzarsi e poi scoccò un’occhiata all’altro appena entrato.

Questo reagì come la fiamma con l’ossigeno, rispondendo subito alla sfida lanciatagli dal moro.

Erano faccia a faccia e il rosso era diviso tra la sorpresa e il disprezzo.

Levò il pugno, deciso a ridurre Sasuke simile ad un punch in ball(si scrive così?XD perdonate se è sbagliato *si prostra umilmente* nd me) quando Shikamaru parlò rompendo l’atmosfera ormai incandescente. –Gaara, -il ragazzo si volse impercettibilmente nella sua direzione- lascialo in pace. E’ nuovo e non conosce le vostre regole.-

-Chissene,- rimbeccò l’altro incazzato.

-Ascoltalo, Gaara. In questo branco di imbecilli è l’unico con un briciolo di cervello. E poi, Naruto non ne sarà affatto felice, -Gaara ridusse gli occhi a due fessure- e noi non vogliamo farlo arrabbiare, giusto?-

Sasuke colse la sottile paura che avvampò per un istante sul volto pietrificato di fronte a lui per poi tornare impassibile al fianco del ragazzo che l’avevo convinto a desistere nel suo intento(Sasuke, mi devi ringraziare se ti ho appena salvato il culo! Nd me) (Seee.. Ma anche no! Nd Sasuke) (Stupido idiota -.-… nd me)

Era sottile ma non meno robusto del rosso, tratti delicati, quasi femminei, i lunghi capelli castani erano raccolti in una morbida coda bassa, mentre gli occhi erano inespressivi e vitrei.

-Lasciali perdere, Sasuke,- gli mormorò all’orecchio Kiba.

-Inuzuca?- Domandò l’amico di Gaara.

-Sì, Hyuga?-

-Vedi di spiegare al ragazzino come stanno le cose. Non credo desideri un braccio rotto come souvenir del suo primo giorno e noi, come essere benevoli e magnanimi, possiamo comprendere. Ma domani, sarà trattato come tutti e non ho sprazzi di bontà molto spesso perciò, che si riguardi.-

Detto ciò si diressero verso gli ultimi posti, il castano composto e ordinato, l’altro, stravaccato sul banco come fosse sul divano di casa sua. Non parlarono, semplicemente si fissarono, come se sapessero cosa passasse nella mente dell’altro.

Sasuke rimase incuriosito da quei due, non capiva il perché, ma sentiva che erano fortemente rispettati da tutti, per paura o altro non lo sapeva. Ma era anche fortemente incazzato! Nessuno gli metteva i piedi in testa! Era un Uchiha, dannazione!

Se mettersi contro di loro significava prenderle di santa ragione, non si sarebbe tirato indietro.

Lui non li sopportava i palloni gonfiati!(Senti chi parla…-.- nd me)

Si sedette, aspettando che i suoi nuovi amici gli spiegassero la situazione, la meritava dopotutto.

-Chi cazzo sono quei due?- Chiese un Sasuke leggermente alterato.

-Sabaku Gaara e Neji Hyuuga, compagni di Naruto Uzumaki.- Spiegò brevemente Shikamaru.

-Il rosso è il migliore amico di Uzumaki, mi raccomando chiamali per cognome, non sopportano che li si nomini senza conoscerli,- disse Sai.

-Qualcuno ha la decenza di dirmi perché vi state tutti preoccupando?!-

-Non capisci in ciò che ti sei appena cacciato, Sasuke. Sabaku non è tipo da dimenticare un affronto subìto. Ma fra tutte le persone che dovevi sfottere proprio LUI?!! Conoscendo l’Uzumaki gli darà carta bianca per farti a pezzi!-

Sasuke li fissava confuso, perché erano tutti così enigmatici? Non potevano spiegargli la cosa in maniera semplice!(Ci credo poverino! Ti è scappato il cervello!! Nd me) (*attiva sharingan* nd Sasuke) (No, otouto! Non fare il cattivo bambino! O dovrò prendere provvedimenti…*indica Naruto con una tutina sadomaso e frustino in pelle*nd Itachi) (Aiuto!!*scappa in un altro continente* nd Sasuke)

Shikamaru lo capì e cominciò a parlare.-Due anni fa sono arrivati Naruto e Gaara e hanno subito portato scompiglio nell’istituto. Violenti ma furbi, si prendevano ciò che volevano, facendosi rispettare da tutti, studenti dell’ultimo anno e professori compresi. Hyuuga li ha incontrati ed hanno cominciato a girare in trio, creando le loro regole. Sono a conoscenza di qualsiasi cosa, soprattutto i segreti più vergognosi che uno ha. Nemmeno la nostra preside, Tsunade-sama, è riuscita ad incastrarli perché c’era Naruto sempre un passo avanti a lei. Kiba è agitato perché ti sei apertamente schierato con i personaggi più pericolosi della scuola, e non sono i soliti bulletti. Sanno essere veramente stronzi, senza contare la bastardaggine del loro capo.-

-Naruto è furbo e bastardo, disprezza tutto ciò che lo circonda e si interessa unicamente del rosso e del castano, anche se a volte sembri molto propenso a prendere a calci Hyuuga. Pagherei per un simile spettacolo.- Continuò Kiba, mostrando un ghigno a 32 denti.

-Il biondo è un gran bel bastardo però,- sospirarono le ragazze sciogliendosi con la bava alla bocca.

-Perché? E’ bello?- “Sempre gli stronzi sono belli, non è giusto!” pensò Sasuke. (Per chiarire i dubbi, Sasuke è in quella fase della vita che non sa se gli piacciono le patate o i wrustel… nd me) (Chiudere la bocca no?! Grazie eh!! Nd Sasuke) (Prego!XD nd me)

-Se è bello?! Sembra l’incarnazione di Lucifero che con la sua bellezza volle sfidare Dio e ora cammina fra i comuni mortali per pagare il suo peccato, stando a contatto con esseri inferiori come noi..- (Come te!! Nd tutti..pardon, tranne Rock-lee) Rispose triste Sakura e Sasuke non riuscì a compatirla: come poteva pensare LEI di poter stare con una creatura come LUI?

La campanella segnò l’inizio della lezione ed entrò 5 minuti dopo il professor Iruka Umino, un uomo sui trent’anni, abbronzato, coi capelli castani scuro raccolti in una coda, mentre il viso era fregiato da un taglio orizzontale alla base del naso.

Sasuke gli portò la carta d’iscrizione controfirmata dal preside, stava infine per andare a sedersi nell’unico banco libero, spostato appositamente vicino a Kiba, quando Iruka-sensei gli disse:-Sarai fortunato a passare l’anno illeso, Uchiha, perciò ti faccio i miei più sentiti auguri.-

Sasuke si sedette, chiudendo fuori dalla sua mente tutto ciò che non fossero i suoi pensieri, chiedendosi se quel gruppo fosse così spaventoso come tutti dicevano.


Osservava concentrato da parecchio tempo ormai i disegni delle nuvole.

Non aveva prestato attenzione alla lezione perché Sasuke non ne aveva bisogno. Doveva ringraziare suo fratello Itachi che lo controllava e lo seguiva con i compiti, anche se preferiva uscire con gli amici e divertirsi. Spesso lo obbligava a portarsi avanti col programma e trovandosi ad essere più avanti dei suoi compagni e dei professori. Poi ripensò alle sue impressioni sui compagni di classe e si guardò intorno. Tutti i banchi erano occupati, tranne uno: quello di fianco a Gaara che intercettò il suo sguardo e gli mostrò felicemente il medio.

Sasuke rispose con un sorrise cordiale che lasciò l’altro basito. Aveva imparato come comportarsi con gli sbruffoni perché li attirava a sua insaputa, “come le api sul miele”, diceva sempre Itachi, “perché sei il miele più dolce, piccolo otouto”.

Sospirò al pensiero del fratello; più volte aveva pensato di portarlo a fare una visita psichiatrica, ma tutte le volte Itachi si era rivelato un perfetto attore, comportandosi in maniera seria e posata ricevendo le prediche dei dottori che lo accusavano di essere geloso del fratello maggiore.

Itachi in realtà era incoerente, follemente pazzo, selvaggio e satanista(aveva anche tentato di metterlo sulla carta d’identità ma Sasuke l’aveva convinto a non farlo).

Poi era irrazionale, nonché sdolcinato, protettivo, possessivo e orgoglioso della sua pazzia, Itachi insomma.(Grazie..ç_ç che belle parole…nd Itachi)

Kiba lo colpì piano con un calcio e gli lanciò un bigliettino:

Che te ne pare il nostro “la matematica non è un opinione-Iruka”?

Più che pessimo!! Ne ho le palle piene sinceramente!!

Eppure di solito sono le più divertenti, oggi sei stato sfortunato.

Perché?

Manca Uzumaki, lui lo sfotte sempre ed è uno spasso. Magari arriverà tra poco, ovviamente dopo aver fatto i suoi comodi..

Lo fa spesso, eh!?!?


Stava per lanciarglielo di rimando quando si udì bussare alla porta.

Perché il cuore di Sasuke batteva più velocemente del normale? Perché stava cominciando a sudare freddo come quando era agitato? Si era lasciato suggestionare troppo dai commenti degli altri, perché dovette inghiottire a vuoto un paio di volte prima di recuperare un minimo di controllo.

Il suo cervello era in fibrillazione e faceva più o meno così: ti-prego-fa-che-sia-figo-anche-se-un-bastardo-figo-ma-che-sappia-baciare-e-che-mi-guardi-come-un-amante-anche-se-non-so-come-possa-farlo-e-io-non-dovrei-pensare-queste-cose-di-un-bastardo-ma-ti-prego-fa-che-sia-bello.

La porta si aprì con un movimento.

( condizione del cervello di Sasuke, adesso si riprende abbiate pazienza”-.- nd me)

Abbassò lo sguardo di istinto e, con quel poco di coraggio che gli rimaneva, si costrinse a rialzarlo.

Nel suo campo visivo si materializzarono un paio di Puma arancioni in tela, jeans chiari che fasciavano gambe forti e agili, in vita una cintura in pelle arancione anch’essa, un giaccone scuro era appoggiato ad una camicia candida che copriva un petto ampio e scolpito, essa era leggermente sbottonata e donava uno scorcio della pelle ambrata, il collo era nervoso e il viso…(ATTENZIONE: chi fino ad adesso ha avuto problemi gravi di salivazione e perdite copiose di sangue dal naso non legga il resto..nd me)

I capelli erano ribelli e biondi come il grano che ricadevano scompostamente sulla fronte, quasi a coprirgli gli occhi, blu, profondi e penetranti, come il cielo dopo la tempesta.

Ricordava il sole durante una fredda giornata di dicembre, non riscalda perché la neve ammanta ogni cosa e sembra così troppo distante per donare il suo calore.(CHE FIGO!!XD nd me)

Il biondo fece alcuni passi avanti mentre si portava la sigaretta che aveva nella mano destra alle labbra rosee sulla pelle brunita, rigettando poi il fumo dal naso.

Era uno spettacolo mozzafiato e Sasuke rimase lì a fissarlo, come ipnotizzato, assorbendo la sua figura dannatamente perfetta, fino a quando la voce acuta e infuriata del sensei divelse l’aria.

-Signor Uzumaki!! Come si permette di entrare nella MIA aula con un’ora e mezza di ritardo? Mi vuole dare una spiegazione?-

-Certamente.- La voce di Naruto provocò una scossa di adrenalina che corse dal cuore al basso ventre a quel suono sensuale. –Mi sono svegliato tardi,- disse contando con le dita con aria disinteressata, come se tutti gli occhi della classe non fossero puntati su di lui –poi sono andato a fare una colazione al bar, successivamente ho deciso di farmi una passeggiata perché una così bella giornata era inutile da sprecare con la sua deprimente ora. Infine mi sono acceso una sigaretta e sono venuto in questo triste edificio ad ascoltare la sua monotona voce su qualche noioso argomento. La mia mattinata fino ad ora deve essere stata molto più entusiasmante della sua.-

Iruka divenne paonazzo e cominciò a sbraitare mentre il biondo continuava a fumare indisturbato.

-Uzumaki! In presidenza!-

-Ci sono già stato,- affermò distaccato –Tsunade non è ancora arrivata perciò preferisco tenerle compagnia, se non le dispiace.-

-Mi dispiace eccome!! Un elemento come lei dovrebbe essere chiuso in un carcere!-

Naruto buttò la sigaretta a terra e la schiacciò col piede nel momento in cui portava la mano alla bocca per sbadigliare platealmente(Vai Naru! Vai Naru!! Vai! Vai! Vai!*si veste da ragazza pon pon e incita il bel biondo* nd me)

Sasuke capì cosa intendeva prima Kiba nel biglietto; l’Uzumaki era esilarante e aveva fatto perdere la pazienza in un secondo al prof. Gli sfuggì una risata che coprì con un colpo di tosse portando così quegli zaffiri nei suoi d’onice. Si sentì nudo, come se potesse leggergli dentro, facendo così aumentare il rossore comparso sulle sue guance come quando si imbarazzava.

Lo percorse completamente con lo sguardo ma poi tornò a guardare il professore lasciando Sasuke sollevato e dispiaciuto.

-Vedo che ha notato il suo nuovo compagno di classe, Uzumaki.-

Il sensei prese il registro e lo aprì tra le mani a mo’ di libro. –Sasuke Uchiha, proveniente dall’istituto privato di Oto, voti eccellenti, 2 borse di studio vinte tramite concorsi scientifici, playmaker della squadra di basket scolastica.-

Naruto si prodigò in un falso fischio di sbalordimento e si girò verso il diretto interessato.

-Se stanno così le cose, Uchiha, ti renderò la vita impossibile. Benvenuto all’inferno.-

Poi si diresse con grazia al suo posto e si liberò del giaccone, sedendosi e osservando la schiena del moro che si era irrigidita per la minaccia.

Sorrise, o meglio, ghignò del suo nuovo passatempo.

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Capitolo 2
*** Il Nuovo Passatempo ***


Capitolo secondo: Il nuovo passatempo

Adorava come tutti lo guardassero con paura e adorazione.

Assaporava compiaciuto il tremito dei ragazzi che si nascondevano per la loro attrazione per il suo corpo. Ma nessuno era mai arrivato tanto vicino da toccargli il cuore, scandagliandogli l'anima.

Però c'era Gaara e grazie a lui assomigliava molto più alle persone normali.

Cosa poteva condividere con loro?

Lui che era un angelo biondo errante, non doveva mischiarsi con i frutti del peccato originale.

Ma lo faceva, costantemente.

Perchè credeva che una parte della sua vecchia vita potesse rinascere. Come un fiore in un deserto.

Tutti sapevano che era diverso, che si mascherava, ma non gli importavano i pensieri altrui.

Conoscevano il suo passato? Avevano il diritto di giudicare il dolore che l'aveva trasformato?

Perciò nulla più lo entusiasmava, neanche spaventare i ragazzini o condurli sulla cattiva strada.

Reputava la giornata scolastica come un'altra delle serie già trascorse, ma forse si sbagliava- e ciò non accadeva MAI -perchè non aveva calcolato quel nuovo ragazzo di cui tanto aveva sentito parlare.

Era sempre indifferente al mondo che lo circondava, per quanto provassero a farglielo piacere.

Purtroppo- o forse no -qualcuno l'aveva incuriosito, e ora sedeva poche file avanti a lui.

Ricordava ogni dettaglio della sua fisionomia perchè aveva osato ridere apertamente al suo comportamento sfrontato con l'Umino. Nessuno si sarebbe mai permesso.

Forse quegli occhi neri come petrolio zampillante, quella pelle diafana e dura come l'alabastro, quel morbido viso asiatico ma dai contorni spigolosi, quasi scolpiti, e quelle labbra sottili e irriverenti piegate in un sorriso sincero ed ingenuo gli avrebbero movimentato la quotidianità a lui così obsoleta.(Non ti sembro magnifico?!? nd Sasuke) (Ehrm.. in confronto a Naru sei una mezza cartuccia... nd me) (Waaa!! mi vendicherò!”-.-... nd Sasu) (Sto morendo di paura, guarda... nd me) (Autrice?Ti sto bruciando tutti i manga di Yellow*!!!!!!!!!!! nd Sasu) (NOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!! X'( nd me)

Ma Naruto non lo sapeva.

E avrebbe giocato con Sasuke Uchiha con sommo piacere, facendogli toccare il paradiso per poi proiettarlo all'inferno.

Questo era ciò che pensava ma il suo volto non fu mai mutato da un ghigno o da una smorfia, si ghiacciò, imperturbabile e austero come un dio greco. (Jashin!!!!!!!!!!!!! nd Hidan) (no! Ho detto dio greco!!! nd me)

spesso con la sua bellezza attirava l'attenzione , inducendo la gente ad avvicinarcisi, per venire poi respinta dalla freddezza che quel ragazzo emanava.

Così sarebbe caduto anche il moro, accorgendosi che non poteva arrivare alla sua altezza, perchè lui era, è e sarebbe sempre stato superiore. (Certo che esageri eh!! Fai me un completo scemo e lui un dio dell'erotismo narcisista!! nd Sasu) (E' così che deve essere.. tu lo snobbi in tutte le ff perchè devi essere tu il megalomane! Stavolta cambio le carte in tavola! Nd me) (Ma non è giusto!!! nd Sasu) (Perchè Sas'ke-chan? Non dirmi che non ti piaccio? *ghigna leccandosi le labbra * nd Naru) (A cuccia, Naru!! decido io quando Sasu sarà alla tua mercè! Nd me) (O.o... SIGH!!!!! nd Sasu)

mentre rimuginava sulla inequivocabili perfezione, il rumore di qualcosa che sbatteva violentemente contro alla porta giunse alle orecchie dell'intera classe.

Entrò poi un uomo alto, dai capelli argentei e incontrollabili, con addosso un lupetto nero aderente (MUI MUI ADERENTE!!XQ________ nd me) a collo alto in modo tale da coprirlo fino al anso, e dinfine dei jeans scuri dalla cui tasca posteriore spuntava un libro: l “Icha Icha Paradise”.

Naruto avrebbe ridacchiato, se fosse stato nel suo carattere, immaginandoselo per l'ennesima volta mentre leggeva camminando, finendo per fare capa e porta come un attimo prima.

-Scusa, Iruka, disturbo?-

Il sensei, che il biondo amava far sclerare con le poche parole che pronunciava, alzò lo sguardo dal registro e posò gli occhi sul suo collega che era intento nello sfregarsi lievemente la testa per la botta appena presa.

-Oh no, Kakashi, figurati! Stavo solo aggiungendo una nota disciplinare all'Uzumaki.-

-Ordinaria amministrazione quindi. Stavo cercando proprio lui; è desiderato da Tsunade-san.-

-Perfetto, così potrà vedere anche il registro. Uzumaki ha sentito? Il professor Hatake la deve portare da madamigella Tsunade.-

Come se gli interessasse farlo! Doveva già andarci per conto suo da quella vecchiaccia ma, siccome era bastian contrario dalla nascita, non avrebbe semplicemente obbedito per principio.

Si sistemò più comodo sulla sedia, aspettandosi la reazione desiderata che non tardò ad arrivare.

-Ragazzo menefreghista che non sei altro! Alza il culo e vattene da questa classe! Almeno potrò provare a fare una lezione seria senza la tua odiata presenza!-

Gaara schioccò la lingua. -Stia sicuro che la sua repulsione nei nostri confronti è più che reciproca. E poi, le sue sarebbero delle lezioni?-

Tale domanda scatenò l'ilarità generale.

Il biondo sbuffò; primo perchè Gaara come al solito non era riuscito a fare a meno di difenderlo e secondo, cosa serviva ricordargli una cosa così ovvia?

Il rosso avrebbe risposto: “Con la vecchiaia che avanza, non si sa mai”.

Quando gli schiamazzi si placarono Kakashi gli rivolse la parola.

-Non ho tempo da perdere. Fa come ti è stato detto, Volpe, e non far storie.-

Volpe”, quello era il suo vero nome. Pochi avevano il diritto di utilizzare quell'appellativo perchè pochi erano coloro che realmente la Volpe rispettava e l'Hatake era uno di quelli.

Si mosse cauto, seguendo il professore, nello sbalordimento creatosi tra i compagni.

Nessuno si sarebbe aspettato che Kakashi-sensei avesse tale influenza sul ragazzo.

Pochi minuti dopo erano già nei corridoi dell'istituto. Naruto stava in silenzio e Kakashi leggeva; come facesse non l'aveva ancora compreso.

-Come ti sembra il nuovo elemento? Quel moretto in prima fila intendo.-

Il biondo alzò le spalle. Sapeva poco o niente di quel ragazzo, non che gli interessasse conoscerlo.

-Ho saputo dello scontro che ha avuto stamane con Gaara, ma immagino tu non ne sia al corrente.-

-Già.- Ciò gli dava particolarmente fastidio, di solito Gaara non faceva mai nulla senza interpellarlo, infondo comandava lui per quanto fossero legati.

-Stai calmo, non sono arrivati alle mani. Comunque credo diverrà un allievo eccellente, infatti è stato presentato con ottimi punteggi nonostante il carattere esuberante. Proprio per questo volevo accoppiarti a lui.-

-Cosa?!- Ma non ricevette risposta perchè entrarono nell'ufficio della preside.

-Ma si può sapere perchè esistono solo rimbecilliti al ministero dell'istruzione!?! Come si possono tagliare i fondi a questo liceo con gli studenti che forniamo al mondo?! Shizune! Voglio incontrare il Sindaco per avere delle spiegazioni! Chiama chi ti pare ma DEVO parlare con quel mentecatto!!-

-Sissignora!!- La povera Shizune scappò dalla stanza. Dover lavorare con quella pazza tutto il giorno doveva essere stressante.

Tsunade era rinominata per essere una donna forte e severa, anche conosciuta come la donna cazzuta, così denominata da Kakashi, però con una bellissima sesta di seno. (Certo che sei coerente eh! Nd me) (Oh!! Che scocci!! non posso sbavare dietro alla mia superiore?!? nd Kakashi) (“-.-... nd me)

Si acconciava con due codini morbidi biondi che ricadevano sulle spalle, aveva un viso energico e una forza degna di un pugile.

-Tsunade, si calmi o romperà un'altra scrivania!- L'Hatake la fermò prima che calasse un pugno micidiale sul ripiano in ebano.

-Eh! Se fosse facile! Sono piena di problemi!-

-Allora doveva scegliersi un mestiere migliore.- Si intromise Naruto.

-Spiritoso come sempre, mio caro...Poco loquace e quando ci consenti l'onore della tua meravigliosa voce, scateni un putiferio!!-

-Purtroppo ha ragione,- sospirò Kakashi -ha ottenuto un' altra nota da parte dell'Umino 20 minuti fa.-

-Ah, Volpe! Ma come dobbiamo fare con te? Non puoi farlo impazzire tutti i giorni! Per quanto posa essere divertente e per quanto tu possa odiare seguire l'ordine di un adulto, stavolta credo proprio che tu sia costretto.-

-Hn.-

Tsunade si spazientì e sbatté la mano sul ripiano con un sonoro tonfo.

-Come non detto.- Borbottò Kakashi.

-Non giocare con il fuoco, Volpe! Tuo zio sta per tornare ed è stato categorico: se i tuoi risultati scolastici non miglioreranno prima della fine dell'anno, sarai costretto a fargli da assistente 24 ore su 24. Non ha intenzione di pagarti un altro anno di studi senza ricevere nulla in cambio.-

Naruto era scioccato; lo avevano messo con le spalle al muro.

Lui? Naruto Uzumaki che si doveva piegare al volere di altri?! MAI! (Ehi! Ma queste battute dovrebbero essere mie!! ç.ç nd Sasu) (Non ha ancora accettato la sua condizione di idiota..Nd Kakashi) (Sono un Uchiha, dannazione! Nd Sasu) (Ohhh!! Che pizzoso questo! Ti aizzo tutti contro eh!!*mostra la penna con aria minacciosa* nd me) (Noooooooooo! Nd Sasu) (Oh! Molto bene! Ora stai buono in un angolino e fai fare bella figura a Naru!! nd me) (Visto che tanto tu non ne avrai!!! nd Naru) (Buhhhh!!!!! X( nd Sasu)

-Siccome ti conosco, so quanto l'idea ti renda riluttante perciò sono arrivata ad un compromesso...-

-Quale?-Il biondo si fece curioso, se avesse potuto raggirare l'ostacolo non si sarebbe tirato indietro.

-Dovrai mantenere una media del 7, il che sarebbe un' impresa epica se si parla di te, ma questo non include le materie del professor Iruka. Hai la possibilità di passare l'anno con i debiti, solo nelle sue materie scolastiche però.-

-Ho capito, ma non posso assicurarle ciò che mi chiede. Ma se è una sfida, accetto!-

-Molto bene. Kakashi?-

Il professore si ridestò dal suo sonno momentaneo che riguardava probabilmente -o meglio dire certamente- il suo adorato libro. (Giuro che prima o poi te lo brucio! Nd me) (Come potresti essere così crudele?!? nd Kakashi) (Dote naturale!! nd me) (sì!! Facciamoci un falò e sacrifichiamo Sasuke al Dio Jashin!! nd Hidan) (Ma io cosa centro adesso?!?! nd Sasu) (Hidan!! Tu non dovevi ancora uscire dalla penna!! Torna dentro!! nd me) (Waaaaaaa!!! Non mi avrai! Jashin mi protegge!! nd Hidan) (*si munisce di croce, acqua santa e paletto di legno* Per sicurezza!!XD nd me)

-Ah sì ^^... Ho deciso di organizzare un lavoro a coppie, insieme agli altri professori, per migliorare la produttività della classe. In questo modo alzerebbe la media di coloro che, diciamo così, non sono propriamente sufficienti. Potrai quindi recuperare, facendoti aiutare magari, -e a quella parola Naruto fece scattare i denti- e legare con questa persona.-

-Aspetta e spera, Kakashi.- Ghignò la Volpe. -Allora, quale sarà il mio compagno?-

Risposero all'unisono. -Sarà...-


***_____*** ***_____*** ***_____***


-Salute, Sasuke!!- Esclamò Kiba all'intervallo della lezione allo starnuto dell'amico.

-Grazie!-

-Mi sa che qualcuno ti ha nominato! Sei già famoso!!-


***_____*** ***_____*** ***_____***


Naruto sorrise tra sé e sé. -La cosa sta diventando molto interessante.-


*Yellow= manga yaoi con due personaggi strafighi!!! a chi piace il genere consiglio!!



Ciao a tutti!!!!!! Intanto volevo ringraziare per tutte le visite che ho ricevuto!! Sono così felice!! X')

E non dimentichiamo le tre recensione!!! Oh che emotion!! Le mie prime recensioni!!!!! Lo ricorderò per sempre!!!!!:) E ringrazio mio fratello e la mia cara amica Giulia che ascolta i miei scleri!!!

Comunque volevo spiegare un pochino questo secondo capitolo. Lo so e lo ammetto forse non è divertente come il primo ma mi serviva per introdurre il nostro bel NarutoXQ________ e il suo carattere!! Spero comunque che vi sia piaciuto e che mi scriviate!!! Non aspetto altro!!( già! Soprattutto quando mi sfratta dal pc mentre io voglio stare sul sito di efp!!! nd Sasu) (A fa' che? X? Nd Naru) (Ehm.............*arrosisce* nd Sasu) (Waaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Non lo vogliamo sapere!!!!O.o nd tutti)

Sono io la protagonista! Zitti!!!! Bè ora vi dico Arigatou e arrivederci alla prossima!!!!!

Da Lorelei95 e Naru &co. XD


Waaaaa!! Stavo dimenticando di rispondere alle recensioni!! che scema!!!!XD

Cyberprincess: Ti stimo!!! Solo per il fatto che sbavi per il mio Naru(Eh bè!! Ovvio!! grazie mille!*sguardo ammaliatore* nd Naru). All'inizio pensavo che la tua fosse una recensione negativa e sono crollata!! K.O. Poi però ho avuto il coraggio di finire di leggerla e ti ringrazio molto!! sono contenta che tu non l'abbia trovata una storia come le solite! Purtroppo Sasu ormai è diventato il nostro Dobe (Buhhhhhhhhhhhhhhhh!!! nd Sasu) e l'ho creato così perchè mi dicevo sempre: “ma perchè deve sempre essere Sasu il bello e impossibile mentre Naru deve fare lo scemo di turno? Eh no!!! Adesso Cambio le carte in tavola!!” Continua a leggere la storia mi raccomando e continua a commentare se hai qualcosa da dire!!!!!!!!!! Arigatou!!XD

Yuki Ozuki: ho aggiornato il più presto possibile come mi avevi chiesto!! e sono contenta che tu lo trovi bellissimo(Lo so, sono tanto figo... Nd Naru)!! lascia stare quello che dice Naru!!! Grazie per la recensione!!X)

Krikka86: A te va un ringraziamento particolare perchè sei la prima persona che mi ha recensito!!! è stato bellissimo!!! Devo dire che non so ancora se sarà una sasunaru o una narusasu ma darò del mio meglio per far divertire gli altri!!! Itachi è la copia di una mia amica, pazza uguale, e devo dire che non avevo pensato ad un incontro/scontro con Naru, ma adesso devo assolutamente metterlo!!
Un abbraccio per i complimenti che mi hai fatto e ti dico che darò il massimo!!!!!XD
Continua a leggere mi raccomando!!!
(ti prego!!! falla sasunaru!!!! non sopporterei fare l'uke!!! nd Sasu) ( Fa parte del tuo nome, accettalo!!!! nd Naru) ( Oh!! Basta voi due!!! Salutate invece!!!!!! nd me) (CIAO!!!!!!X* nd Naru& Sasu)

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Capitolo 3
*** Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh my Jashin! Nd me) ***


Oh!!!!! Ciao a tutti!!! Mi scuso immensamente per il ritardo ma il mio povero e degenerato computer si era svampato*si prostra umilmente* ma sono comunque qui a combattere!! ( forse a combattere no ma a scrivere sì)Premetto che ho già i prossimi capitolo pronti così non vi dovrete preoccupare che ci metta troppo ad aggiornare! Un ringraziamento all'ennesima potenza per tutti coloro che hanno letto, recensito, messa tra preferite, seguite e ricordate questa ff (Io aggiungerei deplorevole...”-.- nd Sasu) (è inutile che fai il povero martire, rimarrai un Sasu pirla e Naru figo!! nd me) (sei così noioso Sasu.. nd Naru) (Se fossi nei miei panni ti arrabbieresti!!!!!! nd Sasu) (Zts!! nd Naru) Ora che i signori hanno finito, posso andare avanti? (NO!!! nd Tutti) Grazie!! Ed ecco le risposte alle recensioni!! A voi!

lelia_chan: fa sempre bene una fan in più!! eh già!! il nostro piccolo Sasu sta perdendo tutta la sua credibilità ma non ci posso fare niente!! (Bugiarda!! nd Sasu) Naru è il mio amore segreto! ( e io?!? nd Kaka) E con Itachi tra poco ne vedremo delle belle te l?assicuro!! continua a leggere e grazie!

Cyberprincess: intanto dico che mi hai fatto morire!!XD anche io devo fare tiro a bersaglio con la foto di Sasu!!XD bè ovviamente Kakashi NON è gay ^^ sennò non l'amerei così tanto!! (Sì lo so ho tanti amori!!) Naru seme non sono ancora sicura... Ma si darà da fare non ci sono dubbi!!! stiamo parlando sempre del nostro dobe!! cioè volevo dire teme!!XP

La tua idea di naru in boxer mi ha scatenato un miliardo di idee e so già che non ne rimarrai delusa!!!XQ___ sbavo già al pensiero ma non faccio spoiler!! Vabbè dai dico qualcosina!! allora ci sarà del sudore, una partita di basket, dell'acqua, e tanti bei fusti a petto nudo!!!

spero di averti incuriosito!!

krikka86: chi sarà lo zio di Naru? Come mai è così bastarda la nostra Volpe? Queste sono le più grande domande esistenziali che uno si può porre e hai beccato nel segno! Naruto sarà un personaggio complicato, ricolmo di tante sensazioni che ho estrapolato dal Sasuke originale e versate nel corpo del timido naru che tanti timido non è più...

ne accadranno di tutti i colori perciò continua a seguirmi!XD



Capitolo terzo: Il Dobe Fa Conoscenza Con Il Teme (Oh my Jashin! Nd me)

-Allora ragazzi! Aprite il libro di lettura alla pagina 69 (Mi spieghi perchè proprio quella pagina?! Nd Sasu) (Come sei malizioso!! é una pagina come un'altra... nd me) (Certoo!! nd Sasu) (Ti ricordo che sono armata di penna e che non ho paura di usarla!! nd me) (Pietà!! nd Sasu) e cominciamo questa nuova giornata!! Allora... Uchiha! Ti andrebbe di leggere?-

-Ecco, devo proprio?- Non aveva voglia di risultare il solito secchione! Non ancora almeno...

-Bè, per conoscere le tue capacità , no? Anche il signorino Uzumaki era stato presentato come un genio! Mi chiedo se non abbia modificato di proprio pugno la carta d'iscrizione...-

Sasuke fissava il professor Yamato, Tenzo per gli amici, che si era perso in elucubrazioni mentali sul biondo. Ma tutti pensavano solamente a lui?!? Ah sì! Si sarebbe fatto conoscere, altro che!

Il docente di inglese gli era sembrato simpatico. Innanzitutto era entrato sottobraccio con un piccolo bonsai (Il bon-Sai!!!X'D nd me) (Ma così mi offendi!! nd Sai) (ti sei offenduto molto, Sai?*.* nd Gaara) (Cretino! *alla maniera del direttore di camera caffè* nd Sai) (Come colpire a morte l'itagliacano..”-.- nd me) che aveva appoggiato sulla cattedra, per rimanere in contatto con l'ambiente, poi aperto le finestre-anche col freddo che faceva!- dicendo che bisognava apprezzare una così dolce e romantica mattinata per poi mettersi a leggere il giornale per i primi 10 minuti.

E quindi pacchia gratuita! Però dopo era tornato al regime del terrore, puntandosi una torcia sotto al mento... Terrificante! (Muahahaha!! nd Tenzo) (Mi inquietisce molto!! *Si rannicchia in un angolo* nd Sasu)

Un tonfo contro la porta attirò l'attenzione; sbaglio o l'aveva già sentito?

Un “Ma porca miseria 'ste porte che appaiono in mezzo al cammino” e “Ma mi stai a piglia' pe' culo, moccioso?!Fa male!”

-Kakashi, entra pure. Ci hai reso partecipi della tua presenza.-

Il sensei entrò seguito da Naruto; certo che era proprio un figo con quella camminata lenta e sensuale... Sasuke sospirò e appoggiò il mento alla mano, seguendo il lento muoversi del suo nuovo compagno. Com'era affascinante!!

-Ti ho riportato uno dei nostri più amati allievi. Ora scappo che ho appuntamento in chat con una nuova amica!- Kakashi corse fuori e Tenzo gli urlò dietro:-Non scaricare filmetti sul mio pc!!-

Sospirò, grattandosi la testa. -Bentornato, Uzumaki, hai fatto una visitina a Tsunade-san?-

-Ovviamente, abbiamo discusso i problemi ambientali assaporando thè e pasticcini...-

-E non me ne hai portato nemmeno uno?-

-Bè, si sa che i dolci fanno male alla linea, soprattutto per chi cerca di far colpo sulla persona amata...-

-Ma come ti permetti di infischiarti nei miei affari!! Puoi scordarti i miei permessi scritti d'ora in avanti!-

Il moro fissava la scena dubbioso: di cosa stavano parlando?

Il biondo alzò le spalle , tornandosene al suo posto e aggiungendo poi:-Mi farò perdonare, professore...-

Sasuke allora lo guardò. Non sapeva definire quali delle due fosse un oltraggio alla seduzione: se la voce con cui aveva detto la frase o lo sguardo che aveva quel momento... Era più bello di prima!! Ma perchè usare quello sguardo col sensei?! ODIOSA GELOSIA!!!

-Ho dei nuovi video su Iruka, le potrebbero interessare?-

-Cosa?!- Il moro saltò sulla sedia; ma in che posto era finito?

Yamato arrossì, giustificandosi:-Ecco...Ho una cotta per il mio collega Umino...-

-Peccato che il prof appena lo veda scappa nella direzione opposta!!- Gaara lo schernì e il docente d'inglese scoppiò in lacrime dicendo che non era giusto e che lui non gli aveva mai messo le mani addosso.

Allora Sai, mosso da pietà, andò a consolarlo. Il prof piangeva e lui lo stringeva, rivolgendo il culo alla classe. ( che bello!”-.- nd Sasu)


***_____*** ***_____*** ***_____***


-Ti offre una magnifica visuale, non è vero, Gaara?- Fece Naruto per sfottere il rosso che aveva prontamente puntato la sua immancabile telecamera, con cui filmavano tutte le loro follie, sul fondoschiena del moro.

-Sei solo geloso che io abbia trovato qualcuno su cui sfogare la mia omosessualità repressa!-

-Ovviamente senza che lui lo sappia...-

-Sono solo dettagli, Volpe!

-Hn..-

L'aveva scoperto da tempo che Gaara aveva una passione irrefrenabile per gli uomini. All'inizio era riuscito a nasconderglielo- e questo è tutto un dire -ma poi l'aveva beccato in atti, come dire, inconsueti.

Naruto lo osservava, notando come una sottile scia di bava colasse dalla bocca mentre mangiava Sai con gli occhi. Sinceramente non comprendeva come facesse ad interessargli; era magro, di carnagione olivastra ( Lo continuo a ripetere io che è uno zombie venuto dal mondo dei morti per distruggerci! Nd Kiba) (Lo dici solo perchè ti saluta saltandoti addosso! Nd me) ( è per dimostrare il mio amore universale! X'( nd Sai) (Jashin porterà l'amore uccidendoci tutti!! Lode al grande Jashin! Nd Hidan) (...”-.- ok, meglio continuare la storia.. nd me), perennemente con la pancia scoperta e ossessionato dai disegni, cercando di convincere gli altri poveri scemi- tutti tranne lui, Gaara e Neji – che prendessero vita. (L'idiozia dilaga.. nd Naru)

-Sì...chinati di più... perfetto...oh... che fondoschiena adorabile...-

Il biondo sospirò. -Gaara... Stai pensando ad alta voce.. Di nuovo...-

Gaara lo fissò con un espressione ebete e completamente beata.

Scosse la testa. Ma era possibile che fosse così cretino?

Eppure di solito non era così idiota. Forse era colpa dell'esibizione del ragazzo? Probabile.

E se fosse stata colpa di Sasuke che aveva portato qualche strano germe della stupidità?

Tornò a scrutarlo e non potè non notare le spalle larghe e forti, sotto la maglia blu scuro. Odiava quel colore! (Antipatico! Nd Sasu) ( Vuoi mettere coll'arancione?!? nd Naru)

Chissà se a Sasuke piaceva quel colore... Ma che gli stava succedendo?!

Chissene frega se quel colore gli piace! Si stava abbassando al livello di quella plebaglia. Si massaggiò le tempie, cercando di alleviare un mal di testa inesistente.

-Naruto, tutto ok?- Neji lo stava scrutando preoccupato.

-Sì, solamente la nuova presenza mi innervosisce...-

-Immagino tu sappia ciò che è successo stamane con Gaara,- gli sussurrò all'orecchio.

Spesso conversavano senza che i professori se ne accorgessero, o semplicemente lasciavano correre, se non volevano ritrovarsi le gomme dell'auto forate.

-Mi è stato accennato da Kakashi. Cos'è accaduto?-

Neji inghiottì impaurito; il tono di Naruto si era indurito, non era un buon segno.

-Gaara aveva spinto a terra il sopracciglione e il moro si era intromesso. Stavano per venire alle mani ma sono riuscito a dividerli...-

Il biondo sapeva che stava mentendo, contraeva sempre le dita quando lo faceva.

-E la vera versione dei fatti qual'è, Gaara?-

L'altro rispose senza alzare lo sguardo dall'obbiettivo, ancora puntato sul prof che non intendeva smettere di piangere (Sta innaffiando il bonsai! Che ammore! Nd Zetsu) (Tra parenti ci si capisce.. nd me) (Ehi!! nd Zetsu)

-Stavo per distruggerlo quando Nara si è messo in mezzo e l'ha difeso. Neji gli ha solo dato man forte.-

Interessante...-Dopo voglio Shikamaru. Portamelo.-

-Agli ordini.- Gaara sorrise, passandosi la lingua sulle labbra, pregustando come l'avrebbe fatto a pezzi se si fosse rifiutato con le buone. Naruto non l'avrebbe mai ammesso, ma dubitava che ne sarebbe uscito vincitore se il rosso si fosse incazzato con lui.

-Senza fargli del male, Gaara. In fondo, non è il fidanzato di tua sorella?-

Il rosso ringhiò. Non sopportava che sua sorella fosse toccata da qualcuno, nemmeno se era lei a chiederlo, ma, purtroppo per lui, Temari aveva un carattere molto simile al suo, non la si poteva domare!

Naruto ridacchiò (Cosa?! Io non ridacchio! Nd Naru) (Va bene... nd me)...

Naruto piegò la bocca in un cipiglio che rassomigliava ad una sottospecie di sorriso. (Molto meglio!! nd Naru) (“-.- ma chi me la fatto fare di metterti il carattere di Sasuke!! nd me) (Ora so' cazzi tuoi! Nd Sasu) (Anche quello di Naru? Sopporterò!!XDnd me) (Nooooooooooooo ecc... nd Sasu)

La campanella indicò la ricreazione facendo scappare il prof Yamato, ancora intento a piangere, come una donnicciola scoperta svestita (Oh!! Quanto mi piaccio!!*:* nd Naru) mentre gli altri si andavano a fare una passeggiata per rilassare le gambe indolenzite o per svaligiare le macchinette automatiche, come faceva quell'obeso di Choji. (Come sei crudele!!!nd Choji) ( La verità fa male,eh? Nd Naru & me)

Naruto si alzò lentamente, muovendosi verso l'uscita per andare sul tetto, dove poteva riposare in pace o farsi portare i ragazzini da spaventare a morte.

Certo non avrebbe sospettato che un'idiota moro gli si spiattellasse addosso prima di giungere alla porta. “E io che non volevo uccidere nessuno per un paio d'ore...” pensò il biondo.

-Vuoi stare attento a dove metti i piedi?! O hai bisogno di un paio di occhiali, Dobe che non sei altro!?!-

Sasuke scattò come una molla; se prima era imbarazzato per la sua imbranataggine, ora fumava di rabbia.

-Ma come ti permetti, stupido Teme! Dobe sarai tu!-

Naruto sgranò gli occhi allibito (Ha fatto un'espressione!!O_o nd tutti); aveva osato rispondergli, a LUI!! (Che Jashin ci salvi! Al riparo, scappate!! nd Gaara & Neji)

-Cosa.Hai.Detto?- Naruto sibilò all'indirizzo dell'altro mentre i pochi rimasti in classe stavano scavando rifugi antiatomici per la loro salvezza.

-Ho detto Teme. T.E.M.E. Non è che hai bisogno di amplfon? Sai, ho un cugino che lavora proprio con le persone come te!-

Kiba, che era appena rientrato dalla capatina al bagno, impallidì. Ok, avrebbe dovuto calare il feretro del suo migliore amico nella tomba, questo era certo!

Sasuke invece gli stava sorridendo, sfidandolo. Se faceva lo spaccone con gli altri, con lui avrebbe trovato una bella gatta da pelare!

-Io invece conosco il primario di Konoha. Sai, potrebbe aiutarti...- Disse con un ghigno ben poco rassicurante.

-Dovrebbe interessarmi?- (Se te lo dice sì! Idiota!! nd me) (Parla per enigmi!! nd Sasu) (Io direi che è colpa del tuo cervello sottosviluppato^^ nd Naru)

-Ovviamente, visto che mi stai tentando a fracassarti numerose ossa...-

Naruto alzò il mento e gli si avvicinò di un passo e, nonostante fosse più basso di lui di una sola spanna, lo mise in soggezione.

Se Sasuke non stesse litigando con lui, avrebbe pensato che quegli occhi, visti cos' da vicino, erano ancora più affascinanti, ma non se lo poteva permettere.

-Mi stai minacciando, Uzumaki?-

-Direi che il tuo comportamento a dir poco indecoroso nei miei confronti mi sta aizzando ad essere così maleducato...-

Il moro si accorse che Gaara si era molto avvicinato e che aspettava un solo cenno dall'amico per fargli passare la voglia di parlare.

-Sono stato insultato prima io, se non erro.

Il biondo si allontanò, giusto per squadrarlo dal basso all'alto per poi dargli le spalle ed andarsene.

-Semplicemente non accetti la realtà, Dobe.-

-TEME!! Io ho un nome ed è Sasuke e ti conviene ricordarlo perchè mi stai proprio sul cazzo!!-

Sasuke fu trattenuto da Kiba e da Sai, perchè non vedeva l'ora di mettere le mani addosso a quel tipo e non avrebbe atteso a lungo.

-Calmati, dannazione!!- Kiba lo strattonò.

-Hai appena firmato la tua condanna a morte, Sas'ke! Stamattina hai rischiato grosso ma adesso ci sei dentro fino al collo!- Disse Sai.

Ma il moro non li ascoltava, sentiva solo le parole del biondo che gli rimbombavano nella testa con l'immagine di lui che se ne andava, salutandolo allegramente con la mano.

Non aveva la minima idea di con chi avesse a che fare e questo non era un bene per il nostro povero Sasuke! (Ora lo faccio a pezzi! Ora lo faccio a pezzi!! *saltella tipo Heidi con le caprette intorno* nd Naru) (Temo per te, Sas'ke.. nd me)

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Capitolo 4
*** La Scommessa ***


Ma si Eccomi!!!!!!! Non è passato molto tempo ma approfitto che per lunedì ho solo interrogazione di arte e non latino e mia mamma non mi obbliga a studiare!!! Yeeeee!!! E poi posso utilizzare mio fratello per farmi dettare!! Quando mi ricapita?!Xp

Ovviamente ringrazio tutte le 21 persone che hanno segnato questa ff, insieme all'altra “GIOCHIAMO. E chi perde? MUORE.” Sono MOOOOOLTOOO felice che sia piaciuta e spero che chi non l'abbia letta faccia un saltino per farmi sapere che ne pensate.

Ora come al solito rispondo alle recensioni!!!!!!!!XD Che come al solito(ancora? Nd tutti) ho apprezzato e che mi hanno fatto tanto ridere!!!


Madoka94: viva la pazzia!!! Pazze di tutte il mondo, unitevi!! Fa bene essere un po' matti perchè aiuta a comprendere questo mondo storto!! Eh già Itachi è proprio un egocentrico, ma che ci posso fare? Mentre finalmente ho la mia vendetta su Sasu!!! (Muahahaah!! nd me) (it's not fair!! nd Sasu) Continua a tifare mi raccomando!!


Lelia_chan: Sas'ke sta proprio cercando grane mi sa!!! E lo vedremo adesso!! Leggi e dimmi!!


Cyberprincess: Mi dispiace che ti sia piaciuto di meno lo scorso capitolo ma si cerca sempre di migliorarsi!! Comunque ormai Naru è troppo figo! Comincio ad amarlo di più di Kakashi e di Sasori ed è una cosa spaventosa!!! Sono convinta che sentire la voce di Naru sia the best!! Io sento quella di Tobi “-.-... E non va molto bene!! E anche quella si Sasu che mi dice che deve essere seme ma ormai tutta la sua bellissima immagine si è sgonfiata!!! Alla faccia delle Sasufan!!!!!!!!XP La partita di basket sarà tra un po', non so ancora quando ma cercherò di non farti aspettare!!!XD


Krikka86: No, non so quanti saranno i capitoli ma sicuramente solo quelli necessari. Eh sì, GaaxSai non si sente spesso ma per me sono la coppia migliore!! Dopo la SasuxNaru!!! Tranquilla, che Shika se la caverà per il rotto della cuffia ma rimarrà in salute!! Leggi x saperlo!!



Quarto capitolo: La Scommessa

Dalla sigaretta saliva un filo sottile di fumo che si ingrandiva quando Naruto respirava.

Assaporare quel sapore amaro e forte sulla lingua lo tranquillizzava, sentire come l'aroma riempisse i suoi polmoni lo sopraffava.

Espirò nuovamente, gettando il filtro per terra. Si appoggiò al muro e si strinse nella giacca. Faceva freddo, era ancora presto per i primi accenni della primavera, ma non gli dava fastidio. Preferiva l'inverno perchè l'estate lo costringeva a vestirsi poco e, se già quando quasi ogni parte del suo corpo era coperta la gente gli sbavava dietro, d'estate era praticamente impossibile uscire senza che qualcuno svenisse vedendolo. (Eccolo che ricomincia... nd Sasu) (Come ti brucia che sia un figo, eh? Nd me) (MA!!! nd Sasu) (*Pat pat* Tranquillo Sas'ke, non serve che fai finta di nulla, lo so che ti vergogni ad ammetterlo... Nd Naru)

-Che ci fai ancora qui, Volpe? Hai avuto ciò che volevi, no?- Gaara lo fissava col sopracciglio alzato.

-Sì...-

-E allora cos'hai?-

-Niente. Devo stare da solo, ne ho bisogno. Vattene.-

Il rosso rise, avvicinandosi all'amico. -Per quanto tu possa terrorizzare gli altri, a me devi dare una spiegazione.-

-Io non devo dare spiegazioni a nessuno, tanto meno a te.-

Naruto lo fissò gelido, irrigidendosi come per prepararsi ad una rissa, ma l'altro non era in vena.

-Oh! Come siamo suscettibili oggi! Ho capito! Me ne vado! Quando vorrai sfogarti con qualcuno vieni a cercarmi! Vado a riscuotere i pagamenti dalle classi prime!-

Gaara scese le scale e la lasciò solo sul tetto.

Il biondo sospirò, prendendosi il viso tra le mani. “Ma che mi succede?”

Era più nervoso del solito e, se perfino Gaara gli proponeva, voleva dire che s stava preoccupando.

Si lasciò cadere lungo la parete, sentendosi pesante. Avrebbe voluto liberarsi da tutto quello che era, avrebbe voluto dimenticare tutto, avrebbe voluto tornare indietro. A volte avrebbe voluto scambiare la sua vita con quella di qualcun altro, ma non poteva. L'unica cosa che poteva fare era peggiorare l'esistenza altrui, per diminuire il dolore che lo corrodeva. La mano corse al pacchetto delle sigarette e se ne accese un'altra, cercando di placare i pensieri che si muovevano agitati come onde in tempesta, ripercorrendo con il pensiero la discussione appena avuta.

*INIZIO FLASHBACK*

Il vento gli smuovevano dolcemente i capelli, infilandosi nel colletto della sua giacca, provocandogli brividi piacevoli. Appoggiato alla balaustra, tutta Konoha gli si stendeva sotto lo sguardo come un formicaio brulicante di vita.

La porta di sicurezza si aprì con un cigolio che lo fece voltare.

-Shikamaru... Benvenuto.-

Gaara accompagnava il castano che era completamente rilassato, con le mani nelle tasche, senza provare la minima soggezione nonostante la presenza di Naruto.

-Non è mai un benvenuto se si viene convocati da te.-

-Non essere così negativo. Ho solo bisogno di una cosa. Favorisci?-

Naruto gli porse una malboro rossa e il ragazzo l'accettò volentieri, portandosela alle labbra mentre il rosso l'accendeva ad entrambi.

-Che cosa ti serve?- Shikamaru saltò al nocciolo della questione; parlare con Naruto sarebbe potuto essere un piacere se non ci fosse stato continuamente il suo cane da guardia a morderlo al primo accenno di attacco. L'Uzumaki poteva spaventare ma, sotto sotto, era un ragazzo uguale agli altri, bisognava solo capire cosa gli impedisse di socializzare con i suoi coetanei, quali dolori lo sconvolgessero.

-Intanto volevo complimentarmi con te per come tu sia riuscito a placare la furia omicida di Gaara stamane, non è certo una qualità di tutti.-

-Grazie.- Il castano era incuriosito e non riusciva ad indovinare cosa desiderasse da lui.

-Prego. E non sono solo sorpreso da te, ma anche da quel moretto. Come si chiama? Ah sì, Sasuke Uchiha... Ha avuto il fegato di sfidare Gaara, cosa da pochi. Se non fosse un completo idiota credo che proverei quasi ammirazione per lui.-

Naruto inspirò profondamente, lasciando che il ragazzo riflettesse con calma.

-Quindi, cosa ti serve?-

-Voglio sapere con chi abbiamo a che fare. Voglio conoscerlo come se fosse me stesso: amici, famiglia, fidanzate, fidanzati, giorno di nascita, passatempi, piatto preferito... TUTTO.

Voglio quel Dobe su un piatto d'argento. Hai ottime amicizie con l'Inuzuka, che sembra un suo amico intimo, inoltre sei molto scaltro, non credo che incontrerai problemi.-

Shikamaru con aria annoiata rispose. -E perchè non lo fai fare al tuo mastino?- Indicando il rosso.

Naruto sogghignò. -Vorrei una persona che non dia nell'occhio. Più...delicata.-

-La cosa non mi alletta molto, hai anche Neji, può farlo lui...-

Gaara sorrise, spintonandolo violentemente, facendolo cadere a terra.

-Non era una proposta, ma un ordine!-

Il rosso caricò il pugno e guardò Naruto che annuì, concedendogli di pestarlo.

Pronto per fargli rientrare il naso nel cervello, Gaara mosse il bracciò che si bloccò quando una voce alterata e molto incazzosa urlò al suo indirizzo.

-Gaara Sabaku! Metti giù le mani dal mio ragazzo! Se gli fai un solo graffio, ti caccio di casa!-

Gaar sbuffò. -Ciao sorellina, sempre nel momento giusto arrivi, eh?-

Temari rise, lo fece alzare e lo baciò sulla guancia per poi tirare su il povero fidanzatino indifeso.(Sono tutti indifesi tranne me, non è vero?!!! Nd Sasu) (Ti devo anche rispondere?...Nd me)

La ragazza era molto bella: i capelli raccolti in due codine alte, una maglia a rete che lasciava scoperte le spalle e dei leggins neri con una minigonna in jeans. Naruto la osservò con attenzione, ripensando a quando aveva incontrato Gaara a cui aveva promesso che, se sarebbero diventati amici, non avrebbe mai toccato sua sorella, mantenendo la parola ancora dopo tanto tempo.

Intanto Shikamaru avvolgeva il fianco della giovane con un braccio con noncuranza, aspettando di essere congedato dall'Uzumaki.

-Vai pure. Attendo con impazienza che tu faccia ciò che ti è stato chiesto.-

-Farò il possibile.-

Il ragazzo si allontanò con la fidanzata mentre il biondo sussurrava:-Non ne dubito...-

*FINE FLASHBACK*


-Sas'ke-kun! Non vuoi assaggiare i miei dolcetti in casa?-

-No! Sas'ke-kun, assaggia i miei, non quelli di Fronte-spaziosa!-

Sasuke, se all'inizio provava una qualche specie di attrazione per la bionda, ora era letteralmente sfumata. Non facevano altro che litigare per lui, cercando di fare meglio l'una dell'altra! Ma sapevano fare altro?! (AHAHAHAH!!!X'D No, ti prego, dimmi che questa era una domanda retorica?!? Nd me) (….Nd Sasu) (WTF?! O_o Nd tutti)

-No ragazze, non mi piacciono i dolci ma grazie comunque...-

Il moro alzò gli occhi al cielo, sperando che qualche miracolo accadesse. Certo non si aspettava di essere salvato dal diavolo in persona.

-Scusate signore? Questa classe non è un pollaio, -Naruto era apparso alle spalle di Sasuke, trasportando un odore di fumo e pelle che gli era entrato direttamente nel flusso sanguinio- ma, molto probabilmente, queste squisitezze da voi preparate mi addolciranno. Almeno non vi sarete sforzate per niente visto che questo Dobe non le sa apprezzare...-

Le due giovani si guardarono e subito gli offrirono ciò che avevano con più vergogna che modestia.

-Sì, scusaci per come ci siamo comportate. Ma volevamo essere cordiali con Sas'ke e quindi ci è scappata la situazione di mano...-

-Hn.- Il biondo aveva mangiato tutto, con una voracità quasi animale.

Nel frattempo Sasuke combatteva con se stesso: una parte voleva spaccare la faccia all'Uzumaki e l'altra non faceva che sbavare alla vista di quanto fosse seducente mentre si leccava le dita per pulirsele.(*scartabella in giro come un ossesso* Ma dov'è il copione?! Vuoi dire che non salto addosso a Naruto con questo spettacolino che ha messo su per me!?! nd Sasu) (Sto testando il tuo autocontrollo ^^... Per vedere come reagirai le prossime volte... nd me) (!!!! Le..prossime...volte? *sviene sconvolto* nd Sasu) (Forse sarà meglio non accennargli nulla.. *lo punzecchia con un bastoncino* nd Naru) (Mi sa di sì...”-.- nd me)

Il biondo si era già accomodato al suo posto, dopo che gli altri si erano scansati per lasciarlo passare, come se gli fosse dovuto. (Mica è il re della Svervegia!!!! nd Sasu)

Sasuke rinvenne dal suo stato da stolker ossessionato ed impulsivamente disse:-Tu! Teme! Non hai detto né per favore né grazie! Chi ti credi di essere?!-

Il moro l'aveva preso per il colletto, costringendolo ad alzarsi e portandoselo ad un soffio dalla faccia. L'altro però gli rispose con superiorità:-Io sono Naruto Uzumaki. Sono il diavolo e la Volpe. Sono il miglior giocatore di basket di questo istituto. Sono la persona più importante qui. Tu, invece, chi sei? Se non uno che pretende di essere rispettato come una persona, da ME per di più. Non sai giudicare le persone se credi che mi interessi qualcosa degli altri e, ora, ti consiglio di mettermi giù, o giuro che sarei il primo e l'ultimo in questa scuola ad aver provato i miei calci in culo.- Sasuke lo fissò a lungo e si vide riflesso in quegli occhi zaffiro che non provavano altro che disgusto verso di lui; si sentiva indifeso davanti a quello sguardo che lo teneva incatenato, che lo soggiogava, facendogli credere che, sì, quel Teme avesse ragione.

Chinò il capo per scappare il più lontano possibile da quei pozzi di acqua limpida, tanto chiara da non farti rendere conto che la profondità è immensa e che tu, sciocco, buttandoti incantato, non tornerai più in superficie. Si sentiva così vuoto, una nullità, un essere inferiore ma nulla riusciva a fargli credere che quella non fosse la verità.

Kakashi-sensei entrò in classe di gran carriera, riportando l'ordine.

-Ehi! Che succede qui? Tutti a posto, la ricreazione è finita da un pezzo! Io non so cosa sia accaduto qui, ma sono contento di non vedere spargimenti di sangue. E' sicuramente un gran miglioramento! Complimenti Uzumaki!- Il biondo grugnì in risposta.

Gli alunni, ancora scossi dal litigio, speravano di poter tornare alla normalità ma l'Hatake non era dello stesso avviso; infatti aveva deciso di non fare lezione, scusandosi dicendo che doveva leggere l'anteprima del nuovo romanzo (Indovinate quale? Nd me) su internet, mentre in realtà voleva osservare il nuovo ragazzo. Aveva saputo infatti dello scontro con Gaara, degli insulti rivolti alla Volpe, ma non si aspettava che riuscisse ad esasperarlo tanto velocemente, senza però era ricoperto di contusioni multiple. Questa era una novità; Naruto sembrava più vivo, interessato, PRESENTE. Che cosa nascondeva Sasuke Uchiha? Cosa aveva di speciale, tanto da risvegliare la curiosità della Volpe?

-Ragazzi! Oggi facciamo siesta! State calmini e fate ciò che vi pare! Basta che non scocciate perchè io ho altro da fare!-

Detto ciò aprì il pc e la sua attenzione per gli studenti andò scemando del tutto. Dal canto loro, gli studenti erano alquanto entusiasti di ciò e iniziarono a fare di tutto. (E tanti e cari saluti al tuo buon proposito!! “-.-.. nd me) (Oh! Sono così! Mi metti davanti l'Icha Icha Paradise e io cosa dovrei fare!?! nd Kakashi) (Controllarli! VIP! Very Idiot Person! Nd me) (Convinta ^^... nd Kakashi)

Nella confusione però c'era qualcuno che era mortalmente depresso: Sasuke.

Accasciato sul banco si chiedeva come avesse potuto credere a certe cose su stesso. Tutta colpa dell'Uzumaki!E anche della sua impulsività! Uffa! Se non si fosse in mezzo dall'inizio della mattina, nulla sarebbe accaduto.

-Forza, Sas'ke! Non ti buttare giù! Solo i migliori cercano di difendere i più deboli dei soprusi della società moderna!!- Kiba si battè il pugno sul cuore con gli occhi che sbrilluccicavano mentre il moro lo guardava allibito.

-E questa dove l'hai sentita!?-

-Ehm...Da un film l'altro giorno.. Eheh!!- Gli fece un grosso sorriso e Sasuke si sentì meglio, rincuorato dall'amico.

-Adesso però sono curioso... Ma quel pallone gonfiato è veramente il miglior giocatore di basket della scuola?-

-Caspita! All'inizio pensavo anch'io che mentisse, ma poi l'ho visto... Fa veramente paura con una palla tra le mani!-

Sasuke sbuffò ma poi comparve sul suo volto un sorrisetto divertito.

-Scommetto quello che vuoi che li straccio in una partita uno partita uno contro uno!-

Il moro era già entusiasta all'idea di vincere e di sbattere la vittoria in faccia a quell'insopportabile Teme che sarebbe scappato via sconvolto. (*O* nd Sasu) (Credici “-.-... nd me)

-Ci sto! Se perderò io, pagherò pegno e così anche tu!-

-Andata!-

-Io ho un'idea!!- Sai si intromise visto che aveva ascoltato tutto e sussurrò qualcosa nell'orecchio di Kiba il quale cominciò a saltellare contornato da una luce maligna. (Muahahaha!! Nd Kiba)

-Sei un genio!-

-Lo so, modestamente...- Sai finse di togliersi la polvere dalle spalle con spacconeria.

-Bè? Non mi dite quale sarà il pegno? Lo voglio sapere!- Sasuke era eccitatissimo.

-Eh, no! Rimani a cuocerti nel tuo brodo, caro il mio Sas'ke-kun!-

Kiba gli fece la linguaccia e tirò fuori un mazzo di carte.

-Chi gioca a merda?!-

I tre si misero a giocare, ridendo come pazzi, ormai dimentichi dello scontro con l'Uzumaki.

Sasuke si sorpreso di come si trovasse bene in compagnia con Sai; era un ragazzo perspicace e con sempre la risposta pronta. Sarebbero diventati una bella squadra.

Qualcuno però stava ancora rimuginando nel disordine generale.


***_____*** ***_____*** ***_____***


-Io quello lo ammazzo! Te lo giuro!-

-No, questa volta no... Me ne occuperò io, Gaara.-

Il rosso sorrise alla Volpe, promettendosi che quel moretto da strapazzo non se ne sarebbe andato senza un bel cazzotto sul naso, nonostante l'ordine dell'amico.

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Capitolo 5
*** L'Allineamento Dei Pianeti ***



Bonjour!!!! Je suis retournée!!! Come sempre ringrazio per le recensioni!

Spero aumentino siano i lettori che i recensori!! Mi rendereste veramente felice!X') Non scriverò qui le risposte ai vostri commenti perchè utilizzo la nuova possibilità dei messaggi e state tranquilli che rispondo sempre a tutti!!! Molti mi hanno pregato di scrivere questa fantomatica partita tra il nostro Teme Naru (Yeeeeeee!!! Naruto ti amiamo!! nd fan) e il nostro Dobe Sasu (*attraversa la stanza piombata nel silenzio* nd cespuglio del deserto)...

Purtroppo vi farò attendere solo un altro capitolo perchè dovete assolutamente conoscere Itachi e altre personcine che renderanno la storia incandescente!! Divertitevi (la mia cara Giulia nella trascrizione di questo capitolo ha aggiunto i suoi commenti, avviso!)!!X) Ah sì!! A chi piacciono le one-shot ne ho scritta un'altra: “Addio...” Protagonisti sempre Naru e Sasu!



Capitolo quinto: L'Allineamento dei pianeti

Teneva appoggiata una mano sull'occhio destro, desiderando ardentemente poterci mettere sopra una bella bistecca gelata. Fortunatamente le orecchie erano apposto -anche se avrebbe preferito che non lo fossero- perchè riusciva a distinguere perfettamente l'orrenda musica che fuoriusciva rimbombando dalla BMW nera di Itachi.

Sasuke sbuffò, preparandosi all'impatto sonoro che avrebbe stravolto i suoi poveri timpani.

Infatti, aperta la portiera, la canzone “Forget to remember” di Mudvayne lo travolse, accompagnata dalla “melodiosa” voce del fratello maggiore (*:* Grazie! Come sei carino! Nd Itachi) (Ero prettamente ironico...-.- nd Sasu) che rendeva il tutto molto inquietante.

Entrò nella macchina e abbassò il volume, sentendo un piacevole fischio di liberazione che via via di attenuò.

-Ciao, Otouto!! Com'è andata la tua prima nuova giornata di scuola?! Spero bene!! Io invece sono già entrato in un gruppo che è fighissimo!! Ci sono un sacco di tipi strambi, ma sai, anche io lo sono!! Comunque in questo gruppo c'è sola una ragazza, Konan, che è fidanzata con Pain!! E quindi io sono triste perchè ormai è un mese che sono single!!! Buhhhhhh!!! Che tristezza!! Mi viene da piangere!! Siamo nove ragazzi e una sola donna!!! Abominio!!-

-Stop! Break! Alt! Fai un respiro e sta' zitto!!- Sasuke tappò la bocca al fratello, chiedendosi a quale Dio avesse fatto torto per meritarsi un parente del genere. (Sei nato!! E Jashin non lo tollera!! Si riprenderà la tua vita! Nd Hidan) (Sì'!! Va bene, l'abbiamo capito! A Jashin non piace Sas'ke! Ora sparisci che devo andare avanti! Nd me)

Intanto Itachi era ammutolito e fissava il moro più piccolo con un sopracciglio alzato.

-Sas'ke... Perchè hai un occhio nero?-

Perfetto, sono nella merda...” pensò Sasuke. -Ehm.. Non è stata una giornata bellissima la mia. Cioè, ho conosciuto dei ragazzi molto simpatici, ma mi sono fatto anche numerosi nemici.-

-E in gruppo ti hanno pestato?-

-No.. Se fosse stato così il mio orgoglio sarebbe integro. È stato solo uno di loro.-

Itachi esplose come un vulcano dormiente. -Ma, dico io, come si fa ad essere così crudeli con il mio povero fratellino?!? Tu che sei così dolce! Chi sono 'sti mentecatti che li tiro tutti sotto con la macchina?!!-

Sasuke fece scena muta ma, notando lo sguardo assassino del fratello, rispose in un sospiro. -Stanno passando davanti alla macchina in questo istante.-

Infatti Naruto e i suoi due compagni stavano bellamente camminando davanti al muso dell'auto senza fregarsene di niente e di nessuno, muovendosi sinuosamente come tre divi del cinema in mezzo a milioni di fan. (In una vita precedente siete stati spogliarellisti, n'è vero?! Nd me) (^^ Già! Vuoi che ti insegniamo i movimenti fondamentali? Nd Naru & Gaara & Neji) (XQ________ nd me)

Itachi allora li vide e chiese in tono tombale. -E con quale dei tre hai avuto un piacevole incontro?-

-Il rosso mi ha dato il pugno ma penso sia stato per ordine del biondo. Il castano mi ha minacciato stamattina ma nulla di che.-

Itachi azionò il motore che emise un rombo terrificante, accennando una piccola accelerata.

-Itachi?!!!! Ma sei ammattito?!! Che cazzo fai?!?-

-Li stiro, hanno una piega fuori posto...-

Sasuke aveva gli occhi fuori dalle orbite e già si immaginava il fratello maggiore che veniva rinchiuso in prigione per l'omicidio volontario e premeditato di tre ragazzi del quarto anno di liceo.

Nel frattempo Itachi stava fulminando con lo sguardo Naruto, il quale, per niente preoccupato, si girò con grazia grattandosi il mento, alludendo al suo completo menefreghismo per la situazione. Neji invece non si era neppure fermato, aveva capito che Sasuke era ormai obbiettivo della Volpe mentre Gaara si allontanò con i medi alzati. (Auguro un buon 'fanculo a tutti voi!! nd Gaara)

-Ma che begli amici che ti sei fatto, Otouto... Meglio che torniamo a casa a metterti qualcosa su quell'occhio, va... Non sia mai che tu perda il tuo indiscutibile fascino!!!-

Sasuke si immerse nel morbido sedile e spense il cervello, cercando di dimenticare l'opprimente giornata. “Quel Teme doveva per forza essere così seducente?!” Si chiese Sasuke, emettendo uno sbuffo irritato e ripensando al corpo statuario di quel bastardo biondo.


-Te l'ho già detto! So cavarmela da solo! Sei proprio una testaccia dura!-

Itachi sorrise. -E' una delle qualità migliori che tu potevi ereditare da me, fratellino!-

Sasuke alzò gli occhi al cielo; aveva deciso con Kiba e con Sai che si sarebbero trovati al centro commerciale per farsi un giro ma Itachi aveva deciso di accompagnarlo!! Solo perchè Gaara si era divertito ad usarlo come bambola antistress!! Non aveva bisogno della balia, accidenti! (Ma io lo faccio per il tuo bene!!>X'( nd Itachi) (Non hai la minima comprensione per coloro che ti vogliono bene! Nd me) (“-.-...Farò finta di non aver sentito!! nd Sasu) (INSENSIBILE!!! nd me & Itachi)

-E poi, è un modo per presentarti i miei nuovi amici!-

-Oh, che felicità...-

Sasuke vide arrivare Kiba che lo abbracciò di slancio, facendolo boccheggiare come un pesce fuor d'acqua, mentre Sai si limitò a sorridergli -anche se sapeva essere molto ambiguo quando lo faceva- e notò che portava una camicia raccolta in un nodo sulla parte bassa in modo da scoprigli la pancia. (E daglie' con 'sta panza de fuori!! nd Kiba) (Abbiamo capito che sei etero e non ti piacciono i gay... nd me) (Volevo che fosse una sorpresa! Nd Sai) (Mah! Nd me)

Il moro minore fece le presentazioni, accorgendosi che due ragazzi si stavano avvicinando a loro.

-Allora siete arrivati finalmente!!- Itachi li salutò, agitando una mano.

-Avevi dubbi?- Era stato un ragazzo dai capelli rosso mogano a parlare. Non era molto alto, i capelli tutti spettinati gli contornavano il viso da bambino. Infatti Sasuke gli avrebbe dato, a prima vista, 17 anni se non avesse scorto gli occhi , scuri e profondi, di quei teppisti che conoscono le strade e la vita. Era molto magro, sembrava addirittura anoressico, e, nonostante questo, si notavano i muscoli asciutti sotto la pelle tesa, visto che portava una maglia senza maniche nera. (Ma è febbraio! Fa freddo! Nd Sasu) ( Credi che io sia il tipo da morire per ipotermia? Nd Sasori) (Ma sei un essere umano! Dovrai soffrire il freddo? Nd Sasu) (...nd tutti)

L'altro invece era più alto, tanto che appoggiava senza fatica il gomito sulla spalla del rosso. Portava dei lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta mentre un ciuffo gli copriva l'occhio sinistro, un sorriso sfrontato gli era dipinto sul volto che si rifletteva negli occhi azzurri come il mare cristallino. Invece l'abbigliamento era più articolato del compagno: vestiva dei jeans larghi che gli ricadevano sulle anche, ornati da catene e da sotto una giacca nera in pelle risaltava quella sottostante degli Slipknot, un gruppo che, purtroppo, conosceva molto bene e che l'aveva tenuto sveglio molte notti, sempre per colpa dell' “adorato” fratello. (Prima o poi mi trasferisco...) (Non ci provare neanche! Ti terrò legato e ti butterò in cantina, perdendo le chiavi! Nessuno ti porterà via da me! >X) Nd Itachi) (Chiamate il telefono azzurro!! L'N.C.I.S.! I pompieri! La guardia reale! Nd Sasu) (Opsss... Mi sa che ho staccato il telefono... nd Itachi)

Il biondo diede una pacca sulle spalle ad Itachi e si notò subito la differenza tra i due ventenni: il fratello aveva lunghi capelli corvini, raccolti in una coda, con due ciuffi che lisci gli contornavano il volto. Il viso era pallido e spigoloso e risaltavano gli occhi scuri come tenebra, accesi da una malsana luce di follia che con gli anni non si era mai attenuata. (Ammore!! Ma lo sai che sei proprio un figone? *Si complimenta con se stesso mentre si ammira allo specchio* nd Itachi)

-Allora, Sasuke, Kiba, Sai questi sono Deidara e Sasori, miei compagni all'università!!-

-Piacere mio!- Deidara sorrideva da un orecchio all'altro.

-Finalmente abbiamo l'onore di conoscere il tuo caro fratellino, Sasuke... Veramente ne sei ossessionato, Itachi...- Sasori era atarassico, non sembrava avesse mosso le labbra per parlare, faceva quasi paura. (No, sul serio, voglio scappare!! Non è che mi mangia?!? nd Sai)

Itachi si rivolse agli altri tre. -Tranquilli!! Fa sempre così con la gente che non conosce! Ma poi è molto simpatico!- (Certamente! Io non ho l'hobby di sventrare le persone per farci marionette!!! Sarei un mostro sennò!*sorriso sadico* nd Sasori)

Decisero quindi di andare al negozio di dischi e non aspettarono i tre liceali.

-Certo che quel Sasori fa terrore!!- Kiba fissava Sasuke allibito.

-A me piace! Hai visto che fisico?! E il viso?! E i capelli?!- Sai aveva gli occhi lucidi dall'emozione.

-Rossi... Chissà come mai, eh?!- Kiba lo spintonò.

Sasuke rise di gusto. -Sai! Non dirmi che ti piace Gaara! È uno stronzo fuori ogni maniera! E poi è violento!- Gli ricordò indicandosi l'occhio, ancora violaceo.

Sai arrossì violentemente. -Cioè...Ecco... Mi ha attirato subito, dalla prima volta che l'ho visto... E poi credo che in privato sia un ragazzo molto sensibile...-

Kiba e Sasuke si guardarono e scoppiarono a sghignazzare, tanto che Kiba si gettò a terra, rotolandosi e tenendosi la pancia per i crampi mentre Sasuke cercava di placare le lacrime.

-Finitela!! Chiunque lo vede non può fare a meno di rimanerne abbagliato!- (Non è che sia fratello di Edward? La winks Cullen? Del vampiro che sbrilluccica?”-.- nd me)

-Hai ragione... Ma come credi di conquistarlo, eh? Metti caso che Sabaku ti corrisponda,mettiamo il caso, credi sul serio che l'Uzumaki lascerebbe la guardia del corpo a mischiarsi con la feccia?-

Kiba aveva ragione e Sai si depresse; Sasuke allora cercò di tirargli su il morale.

-Non prenderla così male... Magari le cose non sono come sembrano... Chi lo sa? Magari Gaara è sensibile come dici.-

-E il tuo occhio è nero grazia alla sua sconfinata sensibilità, non è così?-

Sasuke lo fulminò; non riusciva ancora a sopportare che fosse riuscito a coglierlo di sorpresa e di menarlo! Uh, stava ancora fumando di rabbia e non serviva certo che quel cagnaccio glielo ricordasse!

Cominciò a strangolarlo, strattonandolo avanti e indietro.

-Dovevi per forza dirlo?!? Se non mi vendicherò con lui lo farò con te! Conoscerai la mia ira!-

-Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Aiutooooooo!!!-

Kiba cercava di liberarsi, spaventato dallo sguardo allucinato di Sasuke.

Intanto i tre universitari erano tornati e Deidara, vedendo una rissa in corso. Ci si buttò in mezzo, urlando:-Banzai!!-

Inutile che i due contendenti uscirono pieni di lividi, provocati da quel pazzoide biondo.

-Ora ho fame!! Offrono i perdenti!!- Deidara andò saltellando ad un tavolino del bar e si sedette, aspettando tutti gli altri.

-Sono pieno di botte! Non bastava l'occhio?- Il moro minore strepitava arrabbiato; dopo il danno anche la beffa.

-Zitto, moretto.. Poteva andarti peggio. Deidara quando perde il controllo tende a spezzare qualche arto. Io mi riterrei fortunato.- Sasori lo gelò con gli occhi spiritati e Sasuke imbarazzato (Più che altro ti cagavi sotto! Dillo! Nd me) chinò il capo mentre Sai era già seduto con il solito sorrisino molto ambiguo.

Dopo tutti si accomodarono e ordinarono qualcosa: Deidara stava trangugiando famelico un panino, Sasori beveva lentamente una Caipiroska alla fragola, Itachi sgranocchiava patatine circondando il piccolo vassoietto con le braccia, come se qualcuno all'improvviso gliele volesse rubare da sotto al naso, Kiba mangiava un hot-dog (Ahahahaha!!!Mangia un cane caldo!! XD Magari è Akamaru! Nd me) ( Non dire mai più una roba del genere!! X'( nd Kiba), Sai beveva una limonata e Sasuke rubava le patatine al fratello. (Che maturi che siamo! Nd me) (Infatti! Tra poco cadrò dall'albero ^^ nd Sasu) (Sono sconvolta...”-.- nd me)

-Ehi moretto! Chi è che ti ha fatto quell'occhio nero? Io non sono stato!!!- Deidara gli sorrideva, facendo svenire tutte le ragazze che avevano incontrato il suo volto. (*cade in coma * nd Giulia*)

-Un mio nuovo compagno di classe...- Sasuke non gli disse molto, ci mancava solo venir preso in giro da quell'essere col sorriso sempre pronto! (Ehi!! Almeno ha una vita sociale più movimentata della tua! Nd Giulia)

-Come si chiama?- Il biondo non voleva mollare.

-Sabaku Gaara...- Un vento gelido deformò il suo perenne sorriso e Sasori si fece attento, avvicinandosi a Sasuke.

-Sei sicuro di quello che dici? Sabaku Gaara?- Il rosso era particolarmente interessato.

-Certo...-

-Sta in in gruppo, per caso?-

-Neji Hyuuga e Naruto Uzumaki.-

Sasori sgranò gli occhi e si appoggiò alla sedia, buttando la testa all'indietro e mettendosi a ridere.

Sasuke rabbrividì; non solo gli aveva rivolto più di due frasi consecutive senza chiamarlo con un nomignolo idiota, ma ora rideva come posseduto!

-Non ci posso credere! Naruto Uzumaki! Da quanto non sentivo più il suo nome! Incredibile! Sembra passata una vita!-

I tre liceali si guardarono con una domanda scritta in faccia: “Ma lui lo conosce?”

-E dimmi, Sas'ke,- il rosso ora lo fissava, sottolineando il suo nome -siete diventati amici?-

-Assolutamente! Naruto è l'amico più espansivo che tutti non avessimo mai potuto sperare!- Kiba si intromise scherzosamente.

-E voi avete il suo numero di cellulare?-

Kiba e Sasuke fecero segno di no con la testa come se la cosa fosse ovvia ma Sai annuì, un poco rosso in volto.

-Sono riuscito a farmelo dare, dopo numerose suppliche, da Temari, una mia compagna al laboratorio di pittura.-

-Perfetto... Mi presteresti il telefono?- Sasori sorrise dolce, ma assomigliava molto più ad una marionetta assassina.(E' un segno divino!! nd me) (Jashin sia sempre con noi! Nd Hidan) (E con il mio spirito! Nd tutti)

-Sì...Tieni.-

Il rosso lo prese e, dopo aver digitato alcuni tasti, se lo portò all'orecchio, giusto in tempo che un lampo di intelligenza illuminasse il cervello buio e vuoto di Sauke.(Sempre molto gentile, autrice.. nd Sasu)

-Stai chiamando l'Uzumaki!!!! Ma tu sei impazzito?!?-


***_____*** ***_____*** ***_____***


-Accidenti, Naruto! Sei insopportabile! Ma come fai a fottermi la palla senza che io me ne accorga?!- Gaara lo spintonò per gioco e biondo gli rispose.

-La classe non è acqua, mio caro! Ti ho stracciato!-

-Come se fosse una novità! Vado a farmi la doccia, vedi di non farmi aspettare troppo!- Il rosso si avviò alle docce mentre Naruto faceva ancora due tiri a canestro, nonostante la sfida con Gaara lo avesse stancato. Purtroppo per lui, Naruto era il più bravo, e per quanto cercasse di migliorare, l'altro era sempre un passo avanti a lui.

Mise la palla nel cesto ma, prima di raggiungere il rosso, il cellulare squillò.

Naruto inarcò un sopracciglio: “Chi mi cerca a quest'ora? Gli unici che hanno il mio numero sanno che non devono disturbarmi mentre gioco”

Lo prese in mano e lo schermo gli segnalava un numero sconosciuto. Smise di suonare ma ricominciò con insistenza e la curiosità del biondo ebbe la meglio.

-Pronto?-

-Non mi sembra vero! Allora sei ancora vivo, piccola Volpe!-

Naruto s'irrigidì. Solo una persona lo chiamava in quel modo.

-Sasori della sabbia rossa... Speravo di morire prima di risentirti!-

-Speranza vana! Ho saputo che fai il bello e il cattivo tempo, giusto? E pensare che eri come un docile cagnolino, sempre pronto a seguirmi ovunque!-

-Quel tempo è finito, sono cambiato.-

-Oh, questo lo so... E me ne dispiaccio...-

-Io invece ne sono felice perchè mi sono reso conto di come eri e sei in realtà!-

Naruto gli chiuse il telefono in faccia e lanciò il cellulare contro il muro, mandandolo in mille pezzi, urlando la sua rabbia.


***_____*** ***_____*** ***_____***


-Da quello che hai detto sembra che tu e Naruto vi conosciate... Però non sembrava nemmeno entusiasta di sentire la tua voce, giusto?-

-Non riaprire tombe sigillate ormai da tempo, Sasuke.-

Il rosso lo zittì con nulla mentre Itachi commentava:-Forse per quel ragazzo non è stato bello sentirti ma, a quanto pare, tu ci tieni! È stato un colpo di fortuna per il nostro Sasori!!-

Sasori sorrise, pensando che, effettivamente, un qualche allineamento dei pianeti aveva provocato quella fortuita coincidenza così da fargli ritrovare la sua adorata, piccola Volpe.

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Capitolo 6
*** La Finestra Sempre Aperta ***


Oh no!!! E' tornata, direte voi!! Purtroppo sì!XD (che disdetta...nd Sasu) (è arrivato mister simpatia gente!! nd me) (Mi prendi per culo? Nd Sasu) (*ascolta il pubblico* 50 e 50!!XD nd me) (Preferivo che Masashi non mi avesse creato invece che finire nelle tue mani.. nd Sasu) Lo so, la vita è orribile, soprattutto la tua! Cooomunque, voglio ringraziare nuovamente tutti coloro che leggono o recensiscono, ecc.. Pensate il primo capitolo ha avuto ben 500 e passa visite!! Per me è un record! Voglio fare la cattiva, ho un po' di spoiler per tutti voi! (Un po' a te, un po' a te...*sparge spoiler come fossero caramelle* nd me) Allora.... fino ad adesso ho già in cantiere i prossimi 5 capitoli- e sono tanti, non vi dico che fatica!- non sono scritti ancora ma sono già strutturati e quindi... gradisco sempre chi mi chiede di formare i pairing di alcuni personaggi e se non sono già accoppiati farò del mio meglio!! O scriverò apposta per voi delle one-shot!! tanto le ore di lezione a cosa servono?!XP Ora, dopo avervi rubato un po' di tempo prezioso, vi lascio al sesto capitolo (il titolo è di my brother che ringrazio)!! (Finalmente... Nd Sasu) (Giuro che all'epifania ti brucio al posto della strega! Sei peggio di una betonega!! nd me) (“-.- andate avanti va... nd Sasu)

Ah!! Dimenticavo!! Alla fine del capitolo ci sarà l'immagine di una scena della ff creata dalla mia amica Giulia alla lavagna!!! Spero vi piaccia quanto a me!!


Capitolo sesto: La Finestra Sempre Aperta

*INIZIO FLASHBACK*

Camminava lento, strascicando i piedi a terra, mugugnando come un cane a cui era stata appena pestata la coda.

Insomma! Non era mica giusto! Aveva 14 anni ormai! Aveva anche il diritto di fare una festa! Ma suo padre cos'aveva detto? No! Ovvio! Diceva che non si sarebbe preso i suoi impegni, che sarebbero successi dei casini perchè non frequentava le persone giuste, bla bla bla!! E sua madre? Non l'aveva neanche sostenuto! Così era finito per fare quella stupidissima festa di nascosto! L'avevano chiamato coniglio, dandogli del vigliacco! E non sia mai che quell'offesa potesse macchiare il buon nome degli Uzumaki!

I suoi genitori l'avevano scoperto e suo padre, Minato, l'aveva chiuso in camera senza ascoltare le sue scuse e giustificazioni! Sapeva di aver sbagliato, ma lui non era solito rinunciare ad una sfida dove in palio c'era il suo nome! Uffa!

Era fuggito dalla finestra; ormai aveva imparato a farlo senza rompersi l'osso del collo, scendendo aggrappato al cornicione.

Discuteva spesso con suo padre negli ultimi tempi, perchè lui faceva tutto ciò che non doveva fare e l'altro, come genitore, doveva correggerlo e punirlo; peccato che nessuna punizione avesse ancora cambiato quel ragazzo.

Naruto si fermò e guardò una piccola casetta al di là della strada e, in particolare, il primo piano dove vi era una finestra lunga e rettangolare che si affacciava su un grosso albero spoglio.

Prese dei sassolini e cominciò a tirarli contro il vetro, cercando di svegliare l'inquilino.

Infatti la finestra venne aperta con uno scatto e il ragazzo, saltando la bassa recinzione, cominciò ad arrampicarsi sui rami nodosi e solidi dell'albero mentre la luce della luna rendeva i suoi capelli del colore dell'argento.

Naruto saltò dentro alla stanza e abbracciò forte il ragazzo che ci abitava.

-Anche stanotte dormi da me, piccola Volpe?-

Il biondino arrossì per il soprannome affettuoso con cui era stato chiamato e gonfiò le guance, diventando molto buffo e strappando una risata al diciottenne dai capelli rossi che gli stava inanzi.

-Ecco...Se posso restare....-

-Stai tranquillo e mettiti a letto che sembri sfinito.-

Naruto non se lo fece ripetere e ci si buttò letteralmente, raggomitolandosi come un cucciolo -“come una volpina”- pensò il rosso, distendendosi anche lui ed avvolgendogli il fianco.

-Come mai sei venuto? Sei scappato ancora di casa?-

-Sì... E continuerò a farlo se ci sarà la tua finestra aperta per accogliermi...-

-Di questo non ti devi preoccupare, mi sentirei in colpa se tu rimanessi al freddo e al gelo, senza un tetto sopra alla testa.-

Il ragazzo dagli occhi azzurri ridacchiò, pensando che solo con lui era così apprensivo e premuroso; erano una cosa sola.

Sbadigliò, affondando il viso nel petto magro del giovane, cercando la sua rassicurante presenza.

-Grazie, Sasori. Buonanotte, fratellone...-

Sasori gli passò una mano tra gli splendidi capelli come l'oro.

-Buonanotte, piccola Volpe...-

*FINE FLASHBACK*


Lentamente riaprì gli occhi, vedendosi riflesso nel lungo specchio della sua camera.

Quel quattordicenne dai tratti delicati ed efebi era scomparso, lasciando il posto ad un diciottenne dal corpo di roccia e dalle iride azzurre, prima giocose come il cielo sereno in una giornata estiva, poi inespressive come zaffiri austeri.

Molti l'avrebbero definito insensibile, se solo avessero saputo com'era in realtà...

Naruto digrignò i denti e buttò a terra lo specchio.

Odiava vedersi riflesso! Rivedeva suo padre e sapeva di averlo solamente deluso...

Il pavimento ora risplendeva di quei vetri riflettenti che sembravano chiamarlo. Ne prese uno, grande quanto la sua mano e affilato come un pugnale ben rifilato.

Lo fece scorrere sul dito, così una piccola goccia di sangue colò piano e poi un'altra.

Allora anche lui era umano... Stava sanguinando... Anche altre altre persone accadeva.... Allora non era un mostro...

Strinse quel frammento nel pugno con cattiveria, tentando di cancellare il dolore del suo cuore con quello fisico. Quell'organo che per quanto fosse diventato gelido, continuava a patire, come un tumore maligno sottopelle che non può essere curato.

Si concesse un urlo di disperazione, singhiozzando piano, senza che ci fosse qualcuno a consolarlo.

-Non cambierai mai, vero moccioso?-

Il ragazzo alzò lo sguardo spaventato di essere stato scoperto in quello stato.

Invece era suo zio: lunghi capelli bianchi indisciplinati, i tratti del viso ricoperti dalle prime rughe e un sorriso nostalgico.

-Jiraya... Non sapevo saresti arrivato così presto...- Il biondo chinò il capo, raddrizzando la voce che non mostrava più segni di cedimento.

-Sarei venuto prima se avessi saputo che mio nipote era diventato masochista tutto d'un colpo.-

Naruto sorrise, con sprezzo per se stesso.

Jiraya gli si avvicinò e gli aprì la mano, ormai gocciolante di sangue scarlatto.

-Ragazzino, tu vivi in un mondo già ricolmo di tormenti, perchè devi angustiarti in questo modo?-

Il biondo non rispose, lasciando che lo zio gli pulisse la ferita e lo curasse.

-Mi sembra di essere tornato a quando eri bambino! Tornavi sempre con qualche sbucciatura e tua madre, pace all'anima di Kushina, non riusciva a tenerti fermo per disinfettarti! Che diavoletto che eri! Solo con me stavi buono!-

-Perchè mi facevi paura, mia pare ovvio...-

-Ah! Sempre con la risposta pronta! Mi sa che Tsunade-san non scherza quando dice che la farai impiccare per lo stress!!-

-Già...-

Lo zio gli poggiò una mano sulla testa e si allontanò verso alla porta.

-Riposati un po'. Ne riparleremo quando ne avrai voglia. Cerca di non sforzare la mano domani a scuola. Ora preparo del ramen!!!! Magari riesco a sciogliere il tuo cuore di ghiaccio!!-

Naruto si distese sul letto, appoggiando la mano fasciata sul petto.

-Ero-sensei! Voglio il ramen al pollo!!-

-Come osi chiamarmi così?!? Ma io ti verso del cianuro nel brodo!!-


***_____*** ***_____*** ***_____***


Educazione fisica alla prima ora. E aveva detto tutto.

Sasuke si trascinava a stento in direzione della palestra, incitato da Kiba che sembrava alquanto eccitato all'idea della partita.

-Mio caro Sas'ke-kun, se sei così demotivato la scommessa la perderai di sicuro!-

Il moro lo fulminò con un'occhiataccia. -Taci! Batterò quel Teme dei miei stivali!-

Sasuke entrò nel salone, strizzando gli occhi alla luminosità eccessiva della palestra.

Salutò i suoi compagni, estremamente felici di fare movimento. (E' una battuta, vero?!! nd tutti) (Scherzate! Piuttosto m'impiccherei!!!!!! nd me)

-Forza ragazzi! Un po' di animo! Non trovate che sia una magnifica giornata?!?-

Rock-lee gridò il suo urlo di battaglia nel padiglione auricolare del moro, facendo rimbombare i suoi poveri neuroni.

Un gruppetto molto compatto di persone voleva sacrificarlo, Sasuke compreso, prima di rimanere sconvolto alla vista di Naruto.

Il biondo portava una canottiera nera, che gli fasciava il busto color caramello, sopra a dei pantaloncini bianchi e morbidi, che seguivano i suoi movimenti eleganti o rapidi.

Le scarpe da ginnastica slittavano sul pavimento mentre il ragazzo arrivava sotto canestro, lasciando Gaara ancora sorpreso dalla sua finta.

Era preciso; il corpo si piegava per poi allungarsi, compiendo un ampio arco, facendo cadere perfettamente la palla nel cesto.

-Un altro punto per la Volpe...- La voce di Neji segnò nuovamente il punteggio, ma non sembrava molto entusiasta del suo compito.

-Su, Neji! Ci vuole più patos! Non siamo qui a smacchiare i leopardi!-

A Sasuke cadde la mascella: un tizio, coi capelli a caschetto neri e lucidi, due grossi sopracciglioni e una tuta di color pisello (….Ahahahahahha!!!X'D nd Sasu) (La pianta, Dobe, la pianta!!! nd me) puntava il dito contro lo Hyuuga che guardava orripilato quell'essere vertebrato.

-Ma vaffanculo te e il tuo patos!!- Neji insultò il professore Gai Maito che subito serrò i pugni e rispose iracondo:-Come ti permetti? La tua ingiuria segnerà la tua giovi...-

Non finì la frase perchè Naruto attirò la sua attenzione, facendo l'ennesimo punto, appendendosi addirittura al canestro e rimanendo in quella posizione mentre tutti potevano vedere i muscoli delle braccia che si tendevano per reggere il suo peso.

Gai unì le mani e gli occhi sbrillucicarono. -Oh!! La forza della tua giovinezza è così pura e... Magnifica!! dovreste imparare tutti da lui!-

Ormai la classe li aveva accerchiati, senza che nessuno ascoltasse però il discorso del sensei tranne Rock-lee che scoppiò in lacrime, aggrappandosi con un braccio alla gamba di Gai e con l'altra appuntando l'insegnamento del suo amatissimo maestro in un piccolo quadernetto che era apparso chissà da dove. (L'aveva nei boxer... nd Gaara) (E tu come lo sai?! O_o nd tutti) (L'ho visto che lo tirava fuori... il quadernetto!! nd Gaara) (Ahhhhhn!!! nd tutti) (Per fortuna... nd Sai)

-Tz! Per così poco...- Sasuke commentò così nell'orecchio di Kiba, non accorgendosi che il rosso era alle loro spalle.

-Cos'hai detto, schifezzina? Stai dicendo che sapresti fare meglio di Naruto?-

Il biondo si fece attento, sempre palleggiando con maestria, sfidandolo con lo sguardo.

-Io SONO meglio di lui.-

Sasuke sorrise al ragazzo che alzò il mento e disse:-Sono curioso di vederti all'opera, Dobe. Professore, abbiamo il permesso di fare una rapida partitina, uno contro uno?-

-Ma certo!!! Intanto il resto della classe farà 50 giri del campo!!!!-

-Che cosa?!??- Tutti erano sgomenti ma il sensei cominciò a correre, urlando:-Seguitemi!! Vi condurrò verso la via della giovinezza!-

Kiba e Sai battettero il cinque con Sasuke, anche se già pregustavano la scommessa che avrebbero vinto grazie alla sua prossima deludente sconfitta. (Grazie tante!! nd Sasu)

Naruto e Sasuke si posizionarono al centro del campo, senza distogliere lo sguardo uno dall'altro.

-Nessun arbitro, ognuno chiama i falli propri, vince chi arriva prima a 10, ogni canestro vale 1 punto.-

-Bene. Preparati, Teme.-

-Sono nato pronto, Dobe.-

Il gioco cominciò, intanto che i compagni correvano intorno, cercando di non sbattere contro qualcuno mentre fissavano i loro due coetanei.

Naruto aveva già segnato due punti il quale, nonostante fosse stato placcato dalla corporatura di Sasuke, era riuscito a sfuggirgli. Era bravo, dannatamente bravo.

Al rimbalzo però conquistò la palla e fece canestro, senza che Naruto si mettesse in mezzo. Perchè lo faceva? Rischiava solo di perdere...

Cominciò a capire quando il biondo gli rubò la palla, dandogli una bella gomitata sul naso.

E subito gli domandò:-Tutto bene? Successo qualcosa?-

Ognuno chiama i falli propri”, come no!

-Meravigliosamente, andiamo avanti.-

Sasuke giocava sporco come il suo avversario; sembrava più una rissa che una partita e non vinceva chi aveva il punteggio più alto, ma chi restava in piedi fino alla fine.

Naruto si stava divertendo come un dannato; quel Dobe si reggeva ancora sulle sue gambe e, per di più, rispondeva alle sue provocazioni. Non pensava che si sarebbe divertito così!

Il moro stava per fare il quinto punto ma non ci riuscì perchè il biondo gli aveva pestato un laccio slacciato, facendogli fare faccia e pavimento.

La palla era stata fermata dall'altro che cercava con tutto l'autocontrollo acquisito in quegli anni a non ridergli in faccia.

Cosa che non fece Gaara a quella scena demenziale!

-Ahahhahaha!!! What a LOL!!!!- Il rosso si stava letteralmente scompisciando, reggendosi a Neji che faceva finta di nulla -e la cosa era tutta un dire!-.

Anche tutti gli altri non riuscirono a trattenersi.

Naruto allora prese Sasuke per il colletto, alzandolo, per poi sussurrargli:-Hai visto come tutti omologano i più forti? Gaara ha riso e tutti hanno fatto altrettanto. Vedi che sei attorniato da molti amici, ma lo sono veramente?-

Si allontanò di scatto, senza dargli modo di ribattere e cercò nuovamente il canestro, venendo bloccato da Sasuke che aveva alimentato la sua forza con la rabbia per quella frecciatina.

Subito cadde nuovamente a terra, spintonato dal Teme che era molto più forte di quanto si aspettasse.

Vinse, con un centro perfetto, guardando il moro e dicendogli:-Spero che tu abbia imparato qualcosa da questa mia personale lezione. Io mi sentirei onorato se fossi nei tuoi panni. La prossima volta stai zitto e morditi la lingua, così ti risparmierai una figuraccia per niente. E' un consiglio spassionato, se non conosci il tuo avversario ti conviene subire.-

Il biondo fece per andarsene ma Gai lo fermò:-Tu! Aiuta il tuo compagno ad alzarsi! Nel nome dell'amicizia!-

Il moro sbuffò; non l'avrebbe mai fatto.

Rimase stupito quando una mano guantata gli offrì aiuto.

Alzò gli occhi e fissò il volto senza espressione di Naruto.

Probabilmente lo sa per far contento il prof...” pensò Sasuke.

L'accettò e si tirò su, lasciandogli subito la mano alla sua smorfia di dolore.

-Ehi, Uzumaki? La tua mano ha qualcosa che non va?-

-Non sono affari tuoi, Uchiha.- Lo lasciò lì, con lo sguardo del moro che lo seguiva mentre nascondeva la mano destra nella tasca.

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Capitolo 7
*** No!! Vi prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!! ***


Lo so!!!! Sono mortalmente in ritardo!! Il capitolo non veniva fuori!!! Avevo mille idee per altre storie ma non riuscivo a farmi venire l'ispirazione per questa!!! La volta scorsa però ho pubblicato la one-shot “Il Regalo Sotto L'Albero Di Natale”, se posso dire qualcosa a mia difesa.....(Andate a leggerle, please!!! Non ve ne pentirete, è magica!!! E non lo dico perchè l'ho scritta io...-.- nd me) Sono veramente desolata, vi giuro!! Cercherò di essere puntuale adesso che ci sono le vacanze!! Vi assicuro che sono stata sempre occupata per la scuola perchè abbiamo avuto mille verifiche!!!!*sospira sfinita* Però, non mi farò sconfiggere e userò la forza della giovinezza che scorre in me per andare avanti!!!! (X') nd Gai)

Non so mai cosa dire per ringraziare tutti coloro che mi fanno sapere cosa pensano delle mie storie, perciò posso solo inchinarmi a voi con i lucciconi agli occhi... Per me è una grande conquista, e ve ne sono grata...

Ora, basta con frasi stucchevoli che non sono proprio da me!! (Bugiarda... nd tutti) Auspicando di farvi divertire vi lascio alla lettura di questo settimo capitolo, augurandovi Buon Natale e Felice Anno Nuovo!!!!

Mi piacerebbe che mi commentaste il bacio che ci sarà tra due personaggi(Cattiva che fai spoiler! Nd me) perchè mi servirebbe per migliorare le mie descrizioni e per farlo sembrare più reale, aspetto suggerimenti e correzioni!


Capitolo settimo: No!! Vi prego, non ditemi che quel giorno è arrivato!!

Una luce tenue squarciò la stanza, pizzicando la bianca pelle lattea del ragazzo che dormiva supino. Sarebbe stata una dolce visione se il giovane non russasse come un contrabbasso e non sbavasse come un cane affetto da rabbia. (Adesso ho toccato il fondo... nd Sasu) (No, Sasuke!!! Si può sempre scavare!! nd me) (Sìììììì!!!! Scaviamo, scaviamo!!! nd Tobi)

Sasuke mugugnò infastidito dal sole e si sommerse sotto alle coperte, compiacendosi della domenica di libertà TOTALE che avrebbe goduto in SANTA pace. (Le ultime parole famose! Nd Itachi)

Il moro maggiore aprì la porta, sbattendola violentemente e urlando:-Otouto!! Sveglia! Una splendida giornata ci attende!!-

Sasuke non rispose, essendo ricaduto nel mondo di Morfeo in meno di un secondo.

Allora Itachi si rannuvolò e si allontanò dalla soglia, solo per prendere la rincorsa e poi buttarsi a palla di cannone sul letto -o sarebbe meglio dire- su Sasuke.

-Ahhhhhhhhhhh!!! Ma tu si' sciemmunut'*?!?!-

-Ti voglio bene anche io, piccolo Otouto! Muoviti che oggi è il 14 febbraio!!-

Sasuke lo spinse via dal materasso, riaccucciandosi nel caldo tepore delle co...

-COSA!????!!!- Il diciassettenne saltò sul letto con una faccia terrorizzata.

-Eh sì...- Rispose Itachi.

Allora Sasuke lo strinse per la maglia, strattonandolo e gridandogli in faccia:-No!!! Ti prego!!! Non dirmi che quel giorno è arrivato!!! Tutto ma non questo!!-

Itachi lo colpì ripetutamente sulla testa con un sorrisetto tra il divertito e il derisorio.

-Già! Oggi è San Valentino!!!!!!!!-

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooooooooooooooooooo!!!!-



-Dai!!! Sei peggio di una tartaruga!! Abbiamo mille cose da fare!!-

Itachi tirava per il braccio il fratello, cercando di entusiasmarlo un pochino.

Peccato che fosse risaputo che, per quante fan avesse Sasuke Uchiha e per quanti milioni di regalini ricevesse in quel giorno, lui ODIASSE il cioccolato!! E, oltre a quello, il rosso, i cuoricini, i bacini e tutto ciò che era dannatamente PUCCIOSO!!!! Quel giorno per lui doveva essere cancellato dal calendario per l'ammasso di piccioncini che si davano appuntamento nelle strade bloccando la circolazione!

Ora, intendiamoci, non è che Sasuke auspicasse il più completo sfacelo alle coppie felici ma non sopportava che glielo venissero a sbattere in faccia!

Infatti ogni anno era la stessa storia: usciva di casa, lo riempivano di pacchetti, tornava a casa, buttava tutti i pacchetti dopo averli scartati accuratamente e come mai questo fatto strano? Semplicemente perchè controllava che almeno una delle sue svitate ammiratrici -sì, perchè solo le svitate continuavano a fargli il filo visto la sua incontenibile demenza- gli avesse regalato del cioccolato amaro al 100%. Ciò non accadeva mai perchè credevano che lui, così dolce e coccoloso, non potesse adorare un sapore così forte. Invece lui amava quel gusto così persistente, ricordando da bambino la mamma che glielo portava sempre quando tornava dal bar che a lei così tanto piaceva. Era uno bimbo dai gusti particolari, per l'appunto stiamo parlando di un Uchiha.

Sauke sospirò, pregando di potersi liberare presto da quella piattola che gli era capitata come fratello. Miracolosamente qualcosa accadde, tant'è vero che Itachi si bloccò all'improvviso facendogli sbattere il naso contro la sua schiena. (Ma perchè io mi devo sempre fare male!!! E la faccia poi!!! nd Sasu) (Eh, Kami non ha rispetto per i poveri stupidi come te..*scuote la testa a destra e a sinistra con disapprovazione* nd me) (E con questo che vorresti insinuare?!?! nd Sasu) (Io?!! Niente!! *scappa in un'altra stanza per non ridergli in faccia* nd me) (* tiene in mano un tomo tipo valletta della tivù* L'autrice tra poco pubblicherà un libro:“Come torturare psicologicamente il minore degli Uchiha”. Presto in tutte le librerie!! nd Itachi) (“-.-... nd Sasu)

-Itachi? Che succede? Perchè ti sei fermato di botto?-

Sasuke gli sventolò una mano davanti al naso ma quello non reagì e questo lo preoccupava.

-Itachi?-

Silenzio.

-Aniki?!?-

Silenzio.

-Rispondi sottospecie di donnola!!!!!-

-Non insultare le donnole, microcefalo di uno scoiattolo!!!-

Sasuke roteò gli occhi; almeno si era ripreso!

-Mi spieghi cos'hai? Ti sei fermato qui, in mezzo alla via, come un ebete!-

-Primo: ebete lo dici a tuo fratello! (O_o ...Eh, no... Ma allora è proprio mona.... Tocca veramente picchi altissimi, non l'avrei mai detto..=.=” nd Sasu) Secondo: c'è un buon motivo!-

Lo prese e lo fece nascondere dentro ad una bancarella che vedeva orsacchiotti rosa -conato di vomito per il povero Sasuke- e poi gli indicò un punto poco lontano.

Sasuke aguzzò la vista, cercando di capire cosa cercasse di dirgli quel sottosviluppato.

Vide una ragazza -molto più simile ad un demonio che ad una ragazza- che passeggiava con attenzione tra i fidanzatini come se avessero la peste e ringhiando se veniva accidentalmente urtata, coi capelli biondo platino irrequieti, totalmente liberi da qualsiasi controllo mentre gli occhi erano di un blu cobalto che risaltavano con la matita nera che li sottolineava. Era vestita in nero, con borchie e cinturoni metalli che le fasciavano gli arti; Sasuke non si sarebbe sorpreso se da un momento all'altro avesse tirato fuori dallo zaino un lanciafiamme per incendiare qualche povero malcapitato. La sua aura maligna contrastava tutta quella felicità e amore. (Pacce e Ammmore!!! nd me) (E questo che vuole dire adesso?!??? nd tutti) (Viva l'amore universale! Viva gli hippy!!! *volteggia su se stessa dicendo di vedere gente scema ed elefanti rosa* nd me) (O_o nd tutti) (Tesoro!!!! Non hai mangiato i cioccolatini che erano nel cassetto, vero?!?nd Kakashi) (….L'ho sempre saputo che si faceva coi funghi allucinogeni.... Proprio un tossico senza speranza... nd Sasu) (Dimentichi una cosa, Sasu...Legge anche libri porno... nd Naru) (*tremano terrorizzati, scappano in tutte le direzioni, si defenestrano con il vetro chiuso* nd tutti)

La ragazza-demone stava passando davanti a loro e Itachi, da pazzo furioso che era, lanciò Sasuke contro di lei.

-Mi scusi! Io non volevo! Sono stato spintonato! Non era mia intenzione, mi creda!-

Il moro più piccolo stava cercando di farsi perdonare prima che l'altra tirasse fuori qualche arma per sgozzarlo lì in mezzo alla gente. Itachi approfittò della situazione.

-Perdonalo, mia principessa delle tenebre!! Mio fratello è molto scoordinato e spesso non si regge sulle sue gambe neanche da fermo!! Per farvi capire che le mie parole sono vere, mi offro come vostro cavaliere personale per l'intera giornata! Potrete chiedermi di tutto!-

Detto questo la prese sottobraccio, sfruttando l'istante di smarrimento della giovane dovuto a quel ragazzo moro molto più figo di quello che gli era caduto addosso. (...Autrice!! Tu, se non smonti la mia immagine, non sei contenta, eh?!!!! nd Sasu) (Ti ricordi il titolo? “Un Dobe moro e un Teme biondo”. Dobe, Sasuke, Idiota... Hai capito adesso? Nd me) (...Ti odio... *Si gira e si autoconfina nell'angolino* nd Sasu)

I due si allontanarono e Sasuke rimase solo; se avesse saputo che lo abbandonava per la prima bionda che passava non si sarebbe mai alzato dal letto!!! Dannato!

Borbottava irritato ma qualcuno lo chiamò:-Sasuke! Anche tu oggi non sei accompagnato?-

Sai lo salutò, anche se il suo sorriso era molto più smorzato del solito, e la cosa lo sorprese.

-Ehi? Tutto a posto? E' successo qualcosa?-

-E' proprio questo il punto! Non è successo niente perchè non ho il coraggio di dare il mio pacchetto a Gaara!! Anche Kiba ha avuto il coraggio di dare il suo a Ino sapendo che rischiava l'osso del collo!-

-Davvero?!- Sasuke si sorprese ancora di più; Kiba gli aveva raccontato che più di una volta aveva provato a dichiararsi alla bionda per poi finire dritto all'ospedale e, nonostante ciò, non si arrendeva ancora.

-Già... E così noi siamo gli unici due senza un partner...-

La depressione di Sai colpì anche Sasuke che, per la prima volta, sentiva la mancanza di quelle assidue ochette che lo inseguivano per offrirgli i loro dolci ma si riscosse subito.

-Benissimo!! Andiamo a sbattere in faccia a tutti che la cosa non ci turba minimamente!!!-

Cominciò a correre, dopo che Sai gli aveva detto dove erano tutti.

Infine li trovarono e le scenette felici che si presentarono loro avrebbero trasformato chiunque in un diabetico collerico. Questa era più o meno la situazione: Kiba sedeva su una panchina baciandosi appassionatamente con Ino mentre Akamaru tentava invano di togliersi il guinzaglio per inseguire una bianca barboncina, Sakura stava scappando da un Rock-lee agghindato per la festa con una tuta ROSA, Choji stava facendo gli occhi dolci ad una venditrice di zucchero filato(Sicuri che non li stia facendo allo zucchero?!XP nd Gaara), Itachi stava porgendo una rosa nera alla sua probabile nuova fidanzata e il sensei Iruka stava giocando a nascondino con Yamato(Per me sta cercando di mimetizzarsi, non sta giocando... nd Sasu) (Ohhh!!! Sasu ha ragione!! Nevica!! nd me).

Solo una cosa stonava in quel quadretto: Gaara, visibilmente incazzato, cercava di mettere le mani addosso a Shikamaru per picchiarlo mentre la sorella, in mezzo tra i due, tentava di dividerli.

Sasuke e Sai si guardarono, decidendo all'unisono di avvicinarsi per sapere che succedeva.

La situazione era questa da quanto avevano capito: Gaara aveva visto Shikamaru baciare Ino sulla guancia e lo accusava di tradire la sorella e l'altro rispondeva che l'aveva fatto per gentilezza visto che le voleva bene, Temari invece credeva al fidanzato ma non riusciva a placare il fratello.

La farsa degenerò tanto che il rosso spintonò la sorella per toglierla dalla traiettoria del suo pugno che stava per finire giusto in faccia a Shikamaru quando accadde una cosa che fece cadere a tutti la mascella.

Sai aveva bloccato Gaara buttandocisi addosso e baciandolo sulle labbra!!!!

Al che, il rosso si fermò esterrefatto, salvando così il castano da una prematura morte per commozione celebrale.

Sasuke aveva i bulbi oculari fuori dalle orbite, come tutti d'altronde, e una scritta in fronte che pulsava tipo neon e diceva: “W.T.F !!!”.

Dopo 10 secondi Sai si rese conto di ciò che aveva fatto, balbettando imbarazzato e cercando di mettere più spazio possibile tra il suo corpo e quello di Gaara.

-Io...ecco...insomma ho fatto così perchè non volevo che gli facessi male... non perchè mi interessi... cioè solo uno scemo potrebbe avere una cotta per te.... certo sei figo ma questo non significa niente... non che io pensi che tu sia figo... tu non mi piaci, questo è ovvio... io non sono gay... cioè.. insomma hai capito!!!!-

Sul viso del rosso si formò un sorriso malizioso diretto esclusivamente al moro che continuava a dire frasi senza senso e negando tutto ciò che diceva.

Alla fine Gaara mise una mano sulla bocca all'altro. -Finalmente te ne stai zitto!-

Poi si girò di poco verso Shikamaru e disse:-Per stavolta te la do vinta perchè sono troppo occupato ora, ma la prossima volta non te la caverai così facilmente, stanne certo!-

Sai aveva sollevato un sopracciglio con un'espressione dubbiosa che si tramutò in spaventata quando Gaara gli disse:-Tranquillo, ora mi dedicherò solamente a te...-

Sasuke aveva già serrato le mani per proteggere l'amico dalla vendetta del rosso; l'avrebbe aiutato se non fosse stata QUELLA la reazione!!!

Gaara aveva tolto la mano dal viso dell'altro per spostarla dietro al suo collo e trascinarselo quindi contro la bocca!

Sai era sconvolto ma subito serrò gli occhi e allacciò le braccia al collo, muovendo la bocca con foga su quella dell'altro. Quello non era un bacio ma una completa limonata!!

Il rosso aveva già tirato fuori la lingua e l'aveva ficcata senza tanti preamboli tra le labbra del moro che aveva risposto con impazienza, come se da quel bacio dipendesse la sua stessa vita.

Gaara, con un urgenza a dir poco animale, aveva spinto con forza il suo bacino contro l'altro, facendo buttare la testa indietro ad entrambi che si staccarono alla ricerca di aria.

Sasuke aveva una faccia schifata e le immagine appena viste continuavano a scorrergli davanti agli occhi. (Non perchè sono due uomini ma perchè è Gaara e Sai.. nd me)

Gaara allora rise per il rossore del ragazzo che ancora stringeva tra le braccia.

-Allora, spiegami... Tu non saresti gay, non avresti una cotta per me, non mi troveresti figo e non ti piacerei?-

Sai borbottò qualcosa del tipo:-Più o meno...-

-Capisco... Quindi, se faccio così- mise le mani nelle tasche posteriori di Sai e strinse con prepotenza mentre il ragazzo gemeva- non provoco nessuna reazione?-

-Ecco....-

-No?- Gaara lo baciò ancora, mordendogli il labbro inferiore per poi liberarlo aspettando una risposta.

-Ah!! L'ho sempre detto che sei un bastardo! Cosa devo dire?!? Che la cosa mi eccita da morire!????!!!-

-Bè, sarebbe un inizio....-

Tutto ciò sotto gli occhi di tutti -ricordiamo-.

Sasuke capì allora che l'unico single della giornata era solo lui visto che Sai aveva trovato un compagno con cui dilettarsi in attività piacevoli.

Cominciò a camminare, passandosi una mano tra i capelli con stanchezza, senza sapere realmente dove andare.

Odiava rimanere solo, non gli piaceva affatto. Soprattutto in quelle situazioni dove tutti si divertivano e potevano godere della presenza di una persona cara.

Lui aveva solo Itachi ma si erano allontanati molto nel corso degli anni perchè il maggiore continuava a vederlo come un bambino non comprendendo i suoi sentimenti ormai adulti. Non era così una volta...

Gli mancava sua madre... Gli mancavano gli amici...

Ne aveva molti, eppure in quei momenti vedeva solo una strada vuota e lui costretto a percorrerla abbandonato da tutti.

Sorrise triste al cielo, illuminato dal sole che tentava di non lasciarsi sopraffare dalle nubi.

Arrivò ad un monumento, isolato un una piccola piazzetta. Se lo ricordava, l'avevano portato quando era ancora all'asilo: era il monumento ai Soldati Caduti, in una pietra scura e lucida.

Si sedette ai suoi piedi e appoggiò le mani sulla faccia, per nascondere uno sguardo, più triste e mesto del solito.

-Non mi sarei mai aspettato di trovare un Dobe come te proprio in questo luogo. Magari non sei così idiota....-

Alzò di scatto al testa; davanti a lui c'era Naruto, sempre perfetto e imperscrutabile, nella sua immutabile espressione.

-Che vuoi? Se sei qui per litigare te ne puoi pure andare, oggi non c'ho voglia.-

Si strinse le ginocchia al petto; lo sapeva lui che non doveva uscire di casa, si sentiva uno schifo, senza nessuno che gli avesse offerto uno stupido pezzo di cioccolata o che gli facesse compagnia.

-Non mi interessa se c'hai o meno voglia di discutere, ma si dia il caso che tu sia seduto proprio davanti alla statua che sono venuto ad onorare, perciò non venirmi a dire fesserie. Per quale motivo io dovrei cercarti solo per litigare?-

Il biondo infatti aveva un mazzo di fiori in mano e li poggiò davanti al monumento, inginocchiandosi un momento e chiudendo gli occhi.

Sasuke notò che stava mormorando qualcosa che però non riusciva a capire; era diverso in quell'istante, sembrava con la mente altrove, persa nei ricordi.

Poi riaprì gli occhi e si sedette anche lui, vicino al moro.

Non parlarono, uno perchè non sapeva cosa dire, l'altro perchè era noncurante della presenza al suo fianco.

Naruto teneva le gambe tese, mezzo disteso mentre si teneva su con le braccia e guardava il cielo.

Sasuke invece era rigido nella sua posizione e spesso scrutava il ragazzo con una curiosità mista a riluttanza. Non voleva farsi i fatti suoi, ma gli era parso così diverso dal bastardo che era di solito, quasi il suo animo fosse cambiato all'improvviso.

Il moro lo guardava con occhi nuovi, quasi intimorito di aver a che fare con un Naruto Uzumaki nuovo e a cui non sapeva come rispondere.

Il biondo si alzò bruscamente e puntò i suoi zaffiri negli occhi onice dell'altro, tendendo le labbra in una smorfia di scherno.

-Sai a che pensavo, Dobe? Che oggi è San Valentino e se tu, stupido quanto questa festa, sei da solo, significa che sei proprio messo male.-

-Ma 'ffanculo! Farti i cazzi tuoi, no eh?-

Sasuke resettò tutto quello che aveva pensato fino a quel momento; no, Naruto era il solito, incorreggibile, stronzo presuntuoso!!

L'altro ghignò e si sistemò il ciuffo che gli copriva gli occhi.

-Immagino di aver ragione, quindi...-

-Ma che ragione e ragione!!!-

-Ovvio che tu non lo pensi, sarebbe troppo deprimente persino per un essere inferiore come te...-

Sasuke scattò e lo fulminò con lo sguardo ma l'altro si allontanò dandogli le spalle.

-Non hai il coraggio neanche di guardarmi in faccia, Teme?!?!-

Naruto allora si girò e gli lanciò un pacchetto, urlando:-Siccome io sono una persona comprensiva, ti regalo questo mio scarto, ho mangiato troppo cioccolato! Poi è fondente e mi disgusta! Ci vediamo, Dobe, ora mi devi un favore!-

Il moro stava per lanciargli in testa quella confezione quando notò un bigliettino scritto.

Curioso lo lesse:

Naruto, so che non ami il cioccolato fondente ma è quello che più rappresenta il tuo cuore.

Può essere amaro ma alla fine lascia una dolcezza sorprendente sulla lingua...

Spero che qualcun altro riesca a non soffermarsi sulla tua immagine irraggiungibile e scopra il vero sapore del tuo animo.

Addio, Volpe”


Sasuke allora sorrise alla figura che se ne stava andando, promettendosi che, come il cioccolatino nella sua bocca, anche il cuore di Naruto si sarebbe sciolto nelle sue mani.



*Ma sei impazzito? (Detto in napoletano)

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Capitolo 8
*** Giardinaggio E Altri Sport Estremi ***


Buon 2011 a tutti!! *spara i botti e versa il prosecco* Ed eccomi qui, nuovamente! Stavolta ho fatto presto!! Questo sarà un capitolo di transizione, messo appositamente per far entrare nuovi personaggi importanti e per rischiarare un pochino l'enigma di Naruto! Perchè sarà così?! Mah!! Comunque dicevo nuovi personaggi, come Haku che, si sa, è apparso nella prima stagione di Naruto, quando ancora erano piccini piccini!! (Piccini piccini un corno!! Io ho fatto grandi cose!! nd Sasu) (Certo.... Sei stato messo K.O. da Itachi e morso da quel pervertito di Orociok che ti ha convinto ad andartene a 'F*****O! Scusate ma quando ci vuole, ci vuole! Nd me) Ah, volevo avvertire che Haku è una femmina nella mia ff!! Per esigenza di copione! Bè, che altro posso aggiungere... Ah sì, ricordate le recensioni e ora eccovi tutti coloro che ringrazio!!! La mia cara amica Giula per prima, mio fratello e poi...

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Ricordata da:
1 - Misery_Hime 
2 - Rafael Nightmare 
3 - Sadako94 
4 - uchihasayuri


Capitolo ottavo: Giardinaggio E Altri Sport Estremi

Ahi!!! Stupidissimo cactus!!

Maledizione ad Itachi ed a quella pianta carnivora di nome Zetsu con il pollice verde che aveva iniziato il fratello alla botanica!!

E chi ci andava di mezzo? Ma lui, ovviamente!

Doveva saperlo che gli amici di Itachi sarebbero stati sicuramente dei menomati mentali, affetti da gravi patologie contagiose!

Come Hidan, che andava straparlando di un Dio assurdo al quale sacrificare vittime ad ogni luna piena. Lampante fu la domanda di Sasuke: “Non è che 'sto Jashin sia figlio di licantropi?!”

Non l'avesse mai detto!!! Aveva cominciato ad inseguirlo con una falce in mano, promettendogli atroci sofferenze a quella mancanza di rispetto.

Intanto un certo Kakuzu era andato in camera sua a vedere se c'erano oggetti di valore da rivendere alla sua morte, organizzando un bel mercatino dell'usato!

E Itachi l'aveva aiutato? Ma figurarsi!!!

Stava discutendo con Deidara su quale fosse il miglior balsamo da utilizzare per i capelli lisci che li facesse risplendere!!

Poi Pain, un punk pieno di piercing, stava bellamente mettendo in mostra i vari pezzi di metallo sparsi per il corpo alla fidanzata Konan sul divano! E quella prendeva pure appunti!!

Quando però un rapido spostamento d'aria causato dalla fuga di Sasuke la distrasse, l'aveva preso per il collo e minacciato di tagliargli la gola con un foglio di carta! (Ho ancora gli incubi! Nd Sasu)

(*costruisce aeroplanini e barchette di carta* nd me) (*sharingan ON* nd Sasu) (Sasu!! Non è come pensi!!! nd me)

Ed infine c'erano Sasori, Kisame e Tobi.

Il primo stava facendo modellismo in cucina, parlando alla marionetta come il dottore Frankenstein alla sua creatura(Sì...Può...Fare!!!!!! *alza le braccia al cielo e ride al fulmine che illumina la stanza* nd Sasori) (Io proporrei un esorcista!!! nd Sasuke), il secondo, che era un tizio nerboruto dalla pelle bluastra, stava conversando amabilmente con i pesci rossi nella boccia(Eh... Kisame ha nostalgia della sua famiglia... Saranno suoi parenti... nd me) (*alza la pelle di squalo con un'aria minacciosa* nd Kisame) (Oh!!! Mi dispiace, Kisame!!! Sono tuoi cugini?!?... Ecco, siccome Tobi è un bravo ragazzo, li ha dati da mangiare al gatto perchè miagolava!!! Adesso Tobi te ne va a comprare altri!! Non piangere, Kisame!!! nd Tobi) (“=.= nd Kisame), e l'ultimo saltellava per la stanza, ripetendo di essere un bravo ragazzo e di voler tanto bene a Deidara-sempai.

Sasuke si stava ancora chiedendo se assomigliasse di più ad un immenso lecca-lecca arancione o ad una zucca dalla forma a spirale.(I grandi misteri della vita... nd me)

Morale della favola, Sasuke era stato costretto dal fratello ad andare alla serra per cambiare quella piantina di cactus dicendo di volerla più grande.

Ma perchè? Sasuke già si pungeva in continuazione grazie alla sua sbadataggine, se poi fosse stata più grande si sarebbe guadagnato una stanza privata nel reparto di terapia intensiva!

Il moretto sbuffò esasperato. Era stata una settimana davvero snervante; la maggior parte del tempo scolastico la passava a punzecchiarsi con l'Uzumaki, senza contare gli sforzi che faceva per evitare gli incontri continui di Sai e Gaara! Non che ce l'avesse con loro, ma potevano ricavarne dei bei filmini a luci rosse da come ci davano dentro!

Kiba infatti aveva già piazzato un'altra scommessa: aveva puntato sul fatto che entro il mese Sai avrebbe perso la verginità! E su questo anche Naruto aveva puntato una bella sommetta!!

Sasuke aveva anche cercato di scoprire quale pegno dovesse pagare per la sua sconfitta ma aveva ricevuto soltanto degli indizi alquanto preoccupanti ed erano: trucco, giarrettiera, rosso, maschera.

Rabbrividì, pentendosi di non essere stato cauto.(...Stiamo parlando di Sasu.. Che vi aspettavate?!? nd me) (*annuiscono* nd tutti) (Dopo questa ff non potrò più farmi rivedere in circolazione... nd Sasu)

Alzò gli occhi e si rese conto di essere arrivato.

La serra era una struttura di plastica molto grande, sorretta da pali metallici, comunicante con una piccola fioreria.

Entrò esitante e rimase stupefatto; c'erano piante e fiori ovunque! Rampicanti, margherite, rose, gelsomini e... CACTUSSS!!!!

Il moro era inciampato nel gradino d'ingresso ed era caduto addosso ad una mensola dove si trovavano tante piccole piantine di quell'odiosissima pianta!

Si prese il polso e notò che i polpastrelli erano infilzati da tanti aghetti!

-Che dolore!!!-

-E' successo qualcosa, signore?-

Una ragazza era accorsa e guardava sconvolta quel disastro; i grandi occhi marroni era spalancati e teneva una mano davanti alla bocca per non urlare disperata.

Sasuke chiuse gli occhi distrutto, già sapendo che avrebbe dovuto ripagare tutto di tasca sua! Che orrenda giornata!

-Oh, Kami!!- La giovane si sedette vicino a lui e gli prese gentilmente la mano.

-Sono spiacente, io non volevo far cadere tutto ma il gradino non l'ho visto e quindi...-

Non finì di parlare perchè la piccola mora gli rivolse un sorriso imbarazzato e dolcissimo.

-Ecco, signore. Io l'ho detto mille volte al mio collega di spostare quel bancale ma non mi ha mai dato retta. Non si preoccupi, io sono agitata per la sua mano. Le fa male? Ora le tolgo tutte le spine.-

E senza che Sasuke potesse ribattere cominciò il suo minuzioso lavoro, senza proferir parola.

Il moro ne approfittò per osservarla; era minuta eppure sembrava molto forte e decisa, il lunghi capelli neri erano sciolti e due ciuffi perfettamente simmetrici le incorniciavano il volto femminile.

La bocca era piccola e il nasino all'insù; Sasuke pensò che era veramente graziosa, faceva veramente tenerezza con la sua bontà.

Un rumore di passi agitati però lo risvegliò dai suoi pensieri.

Un ragazzo castano, probabilmente più grande di lui di alcuni anni, cosparso di disegni geometrici viola sul viso, fissava la scena sbigottito fino a quando non esclamò:-Maledizione!! Questa è la terza volta in una settimana che quello scaffale cade! Haku! Cosa è accaduto?-

-Il cliente non è riuscito ad evitare il gradino e neanche il pallet.-

-Ma non è possibile?! Qualcuno ci vuole male!-

-No, Kankuro,- s'intromise un giovane dai capelli corti bruni che portava dei piccoli occhialini neri, tanto scuri da nascondergli lo sguardo- se tu l'avessi spostato l'altro giorno non sarebbe finito a terra per l'ennesima volta. Da un'azione deriva una conseguenza. E' un principio della fisica.-

Kankuro aveva una piccola venetta che gli pulsava sulla fronte e rispose all'altro:-Shino! Devi sempre mettere il beccaccio negli affari altrui, eh? Vai a controllare i meli che non vengano mangiati dalle tue stupide coccinelle!-

-Quelle stupide coccinelle fanno in modo che i batteri non deturpino la pianta, sarà la centesima volta che te lo dico...-

Haku sospirò e si alzò per dividere i due compagni.

-Su, ragazzi, non litigate. Ora raccolgo i vasi a terra e poi Kankuro farà quello che non ha fatto in precedenza. Abbiamo del lavoro da sbrigare.-

I due risposero all'unisono:-Ok, Haku.-

Sasuke decise di aiutare la giovane e in breve tempo raccolsero tutto.

-Mi scusi ancora per l'inconveniente, signore.- S'inchinò.

-No, no! Fa nulla! Chiamami Sasuke, per favore.-

-Certo, Sasuke. Ti posso aiutare, cercavi qualcosa in particolare?-

Il moro si grattò la testa. -Ero venuto a cambiare una piantina di cactus, l'altro ieri mio fratello ne aveva comprata una e ora la vorrebbe più grande.-

-Ma certo! Mi ricordo di Itachi-kun; è un ragazzo veramente molto simpatico.-

Si girò e cominciò a camminare tra i numerosi tavoli, costringendo Sasuke quasi a correre per non perderla.

-Quindi sei suo fratello? Sempre se posso chiedere.-

-Eh, sì... Purtroppo.-

-Come purtroppo? E' così spiritoso e socievole! Non vedo come possa infastidire un carattere come il suo...-

Sasuke sospirò. -A volte è molto stancante, anche io sono sempre allegro ed espansivo ma lui non si ferma mai. Faccio fatica a stargli dietro.-

-Capisco...-

Haku si fermò e gli mostrò le vari dimensioni della pianta che avevano a disposizione, chiedendogli quale preferisse.

Anche nessuna, se fosse per me...” pensò il moro.

Dopo la scelta stavano per andare alla cassa quando la visuale di Sasuke si scontrò con un girasole; era luminoso, grande e alto con quel centro scuro che via via si schiariva.

-Ti piace?- Haku gli domandò.

L'altro annuì.

-Viene associato a caratteri forti, spesso altezzosi e desiderosi di adulazione.-

Sasuke si adombrò. Chissà perchè era l'esatta descrizione dell'Uzumaki.

-Conosco una persona che gli assomiglia parecchio...-

-Davvero?-

-Naruto Uzumaki, un mio compagno di classe. Il biondo dei suoi capelli è come i petali di questo fiore ma il comportamento è proprio quello che hai descritto.-

Gli occhi di Haku si velarono di tristezza, colpiti dalle parole del ragazzo.

-Se vogliamo essere precisi, -disse in un sussurro- è anche freddo come l'ortensia, dove i piccoli fiori si raccolgono per formare un mazzo, come a proteggersi e orgoglioso come il papavero, delicato nei suoi petali sottili ma presuntuoso della sua bella forma...-

Sasuke la guardò impressionato; come faceva a conoscere così bene Naruto?

-Tu lo conosci?-

Lei sorrise un po' infelice, appoggiandosi ad un tavolino e reggendocisi con le mani, come a trattenere la forza che sembrava volesse sfuggire dalle sue mani.

-Conosco molto bene quel ragazzo, inutile nascondere che siamo stati insieme...-

-Siete stati insieme?!?? Ma come può una ragazza come te, così gentile, essersi innamorata di un borioso del genere?-

Haku rise, pulendosi una lacrima che le era scappata.

-Si vede che lo conosci poco invece... Io sono come un giglio bianco, pacato e innocente. Quando l'ho visto che si prendeva quello che voleva, che non doveva chiedere mai, ne sono rimasta affascinata. Lui, che era così distante dal mio mondo, dal mio modo di vedere le cose, che non ho potuto non rimanerne rapita.-

-Io...non capisco.-

-Cosa non capisci?- Era una domanda sincera, non rabbiosa.

-Come sei riuscita a rimanere te stessa, essendo vicina ad un carattere così forte? L'hai detto tu stessa...-

-Sai, -cominciò, riprendendo a camminare verso il negozio- tu non lo comprendi perchè non sai chi sia realmente Naruto. Vedi solo la maschera che ha così abilmente costruito, ma quando riuscirai a far scivolare vai la sua immagine fittizia, non saprai come reagire. Non è diverso dagli altri, ha solo scelto un modo diverso con cui combattere la realtà.-

Il moro rimase in silenzio, ricordando il volto del biondo il giorno di San Valentino, perso in un passato da cui tentava di evadere.

Non dissero altro, fino a quando Sasuke non dovette pagare il cactus. (Dopo questo capitolo niente più cactus, vero?!? nd Sasu) (Forse...nd me) (Oh my Jashin! Nd Sasu)

-Sono 1896 yen*.-

-Ah, sì... Tieni pure.-

Stava per andarsene ma Haku aggiunse:-Sasuke, io non credo che tu sia il solito ragazzo, di quelli che si interessano solamente a se stessi. Credo che tu abbia voglia di conoscere il vero Naruto Uzumaki, anche se non so il perchè. Io posso solo consigliarti di non arrenderti, perchè non sarà facile, per niente. E se avessi bisogno di essere ascoltato, sai dove trovarmi.-

Lei sorrise affettuosa, alzando una mano in saluto.

-Grazie, Haku. Non lo dimenticherò.- E detto così, fece un rapido inchino di gratitudine e si allontanò.


***_____*** ***_____*** ***_____***


La ragazza distolse lo sguardo dalla porta, senza togliersi dalle labbra quella piega allegra.

-Perchè gli hai detto quelle cose?-

Haku si girò sorpresa; Naruto era dietro di lei, freddo come al solito.

-Perchè gli hai detto quelle cose?- Ripeté.

-Perchè spero che quel giovane abbia più fortuna rispetto a me.-

Il biondo ghignò, intrappolandola tra il suo corpo e il tavolo.

-Confidi troppo in uno sconosciuto, riempiendolo di insulse speranze.-

Le sue parole velenose però non la toccarono. -Volpe, temi che ce la faccia e che il tuo cuore non voglia impedirglielo. Sei ricolmo di tanto di quel rancore da confondere paura con desiderio.-

Naruto la guardò e si avvicinò alla sua bocca, tanto che lei chiuse gli occhi speranzosa ma lui le sussurrò nell'orecchio:-Come te, lui fallirà, soffrendo molto più di quanto tu possa immaginare. Ora, che farai, sapendo di averlo condotto verso una conclusione impossibile?-

Il biondo sorrise, nella sua perfezione donatagli dal diavolo, e la lasciò lì, a piangere su se stessa.


*Sono 1896 perchè 12(facciamo finta) euro x 158(valore in yen in un euro)=1896

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Capitolo 9
*** Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi ***


Lorelei95 dice: “Augh popolo di EFP!!!!!!! ” XP

Ne è passato di tempo, eh? Lo so che non dovrei mettere il dito nella piaga ma l'ispirazione aveva fatto le valigie e si era alzata in cielo, probabilmente aveva raggiunto Nostro Signore Santo Itachi Martire da Konoha (preghiamo per lui.. nd tutti) e solo alcuni giorni fa è tornata a bussare alla mia porta!

La mia gioia è stata totale!! Mi mancava così tanto essere ispirata!!!!ç_ç

Sapendo poi che voi mi avreste linciato per il tempo obbrobrioso che ho atteso per l'aggiornamento!! Un grande aiuto sono state anche le vostre recensioni, sapendo che voi aspettavate di conoscere il prosieguo mi sono tirata su le maniche e mi sono data da fare!!! Ed eccovi qui il capitolo!!! Come avevo già accennato la volta scorsa, apparirà Orociok (Sasu, nasconditi presto!!! E' tornato il maniaco!!!! nd me) (WAAAAAAA!! *comincia a correre in tondo* nd Sasu) e anche un'esuberante Hinata!!!! Spero di farvi divertire e aspetto con ansia i vostri commenti!!!!! Aurevoir!!XD


Capitolo nono: Di Ricerche, Vetrini E Camici Bianchi

Gli sfuggì un forte sospiro. Non poteva essere così sfortunato!!

Con tutte le persone con cui poteva capitare, proprio con LUI doveva finire?!? (Ormai l'hanno capito anche i muri che non stai simpatico a nessuno! nd me)

Lo squadrò con rabbia; non sopportava quel cipiglio rilassato, quelle gambe accavallate come se fosse al bar e quel sorrisino che non si voleva cancellare da quelle belle labbra.

Odiava quella bocca che sapeva essere così seducente quando non emetteva suono mentre, quando parlava, lo insultava solamente.

-Allora, Uchiha? Ti vuoi muovere? Il compito non si fa certo da solo, magari!-

Sasuke serrò i pugni fino a far sbiancare le nocche. -Quale parola nella frase “Lavorate a coppie” non hai compreso?!-

Naruto sventolò la mano con noncuranza, come se stesse cercando di scacciare un insetto fastidioso:-Te lo puoi scordare che io sprema la mia preziosa materia grigia per aiutare un Dobe come te! E poi mi pareva d'aver capito che fossi un genio; ce c'è? Sei rincitrullito di colpo?-

Il moro ringhiò, cominciando a dare capocciate al banco nel tentativo di non saltargli alla gola per sgozzarlo, lamentandosi di Kakashi-sensei e della sua “meravigliosa” trovata. (Dovresti vergognarti! IO pagherei ORO per avere Kakashi-kun come professore!!!!!! *occhioni sbrilluccicosi* nd me) (Con quello che sta a leggere sempre libri erotici?! Nd Sasu) (Perchè no!>.> nd me) (O_ò! Nd Sasu) (Eh... si vede che tu le donne non le capisci proprio... nd Kakashi) (Ovvio! Al mio piccolo Otouto piace il pacco!!!V.V nd Itachi) (Sigh....ç_ç.. nd Sasu)


*INIZIO FLASHBACK*

Era un altro lunedì, un altro stressante e demoralizzante lunedì scolastico.

Sasuke grattò gli occhi col pugno, ancora profondamente assonnato, senza riuscire però a svegliarsi, e appoggiandosi al ripiano duro del banco che si era trasformato, come per magia, in un morbido cuscino.

Non sarebbe ricaduto in quello stato se il professor Kakashi si fosse degnato d'arrivare in orario, ma certamente il suo caro amico Kiba non l'avrebbe lasciato riposare infatti....

-SAS'KE!!!!!!!!! Svegliati! Ho delle notizie sensazionali!-

Il moro nascose la testa sotto le braccia; voleva dormire! Era così difficile avere compassione di un povero ragazzo costretto dal fratello maggiore ad andare ad uno stupidissimo concerto metal la sera prima?! Non gli sembrava di chiedere poi tanto!

-Che vuoi, Kiba? E non urlare, ho mal di testa!-

Il castano allora si sedette vicino a lui e cominciò a guardarsi attorno con aria cospiratoria per poi sussurrargli nell'orecchio:-Sai non l'ha dato a Gaara!!!-

Sasuke ridusse gli occhi a due fessure, fissandolo con un sguardo degno di un serial killer.

-E tu mi avresti svegliato per dirmi questa minchiata! Ti sembra forse una cosa sensazionale?!? Una cosa sensazionale è ritrovarsi una matita piantata improvvisamente in una mano ed è quello che sta per accadere a te!!-

Il moro lo stava seriamente minacciando con una matita ma Kiba ridacchiò -o meglio- latrò. (Ti credi spiritosa?!? nd Kiba) (Perchè, cucciolotto?! Non ti è piaciuta? A me sembrava carina... =3= nd me)

-Scusami Sasu, non per essere pignolo -disse Sai, sedendosi sul banco e fissando l'improvvisata arma di distruzione di massa- ma credo che dovresti almeno farci la punta, così farà più male e poi dovresti usare quella con la pasta più dura, la 9H dovrebbe fare un danno maggiore.-

-Concordo con Sai! Stavolta ha pienamente ragione!!-

Sasuke sbuffò, distendendosi nuovamente sulla superficie del tavolo, mentre ascoltava a pezzi la discussione tra i due amici.

Questo era quello che il moro, MOLTO poco attento, recepiva: E COSì CON GAARA..... no, non è successo.... DEVI DARGLIELO.... non è come pensi... PER ME STAI NASCONDENDO QUALCOSA..... mi vergogno..... CERTO CHE DEVI FARLO.... mi sento fremere..... CHEE???.... è lì... CHIII?.... mi sento bruciare.... CHE CAZZO DICI?.... è Naruto...

-Cosa?!- Sasuke si riscosse dal mondo dei sogni e, avendo malinteso il discorso (Che porcellino!!XD nd me) prese Sai per il colletto.

-Che cosa mi stanno a narrare le tue parole?!?-

La stanza crollò nel silenzio e tutti gli occhi si puntarono su di loro, compresi quelli del sensei che era magicamente apparso. (Alakazam!!*compare da una nuvola di fumo tipo ninja* nd Kakashi) (Che fantasia...”-.- nd Sasu)

I due arrossirono mentre cercavano di infossarsi sotto al tavolo per la vergogna -soprattutto Sasuke- per quell'imbarazzante situazione. (Perchè dovevi sottolinearlo?!? nd Sasu) (Perchè sono obbiettiva! Nd me) (Sei solo odiosa!! nd Sasu) (Buhhhhhhhh!!! *scoppia in pianto*) (:? nd Sasu) (Su, autrice, non stare ad ascoltare un minuscolo scoiattolo...*accarezza la testa dell'autrice tipo cagnolino* nd Naru) (Sniff... certo, Naru-kun...*.* nd me) (*prende in braccio l'autrice e la coccola* nd Naru) (ehi!!! Non è giusto!!! >.< nd Sasu) (Se tu non trattavi male Lorelei-chan, non succedeva!!! Tobi è arrabbiato con te!! nd Tobi)

-Bene, dopo l'uscita di Sasuke credo che possiamo anche iniziare la lezione e, sperando che il caro Uchiha non ci voglia narrare una favola, vi propongo un lavoro di coppia che coinvolgerà anche le altre materie!!-

Il brusio generale si stava manifestando, incuriosito da quel lavoro.

-Ora, senza perderci via in troppe chiacchiere, vi dirò le coppie decise dal consiglio di classe...-

-Ma è così importante questo compito, Kakashi-sensei?!- Le due galline saltarono su, interrompendo il sexy- ehrm, scusate- l'intelligentissimo professore.(Non serve che specifichi chi sono le galline, vero? Nd me)

-Decisamente sì, ragazze. Ci aspettiamo l'impegno di TUTTI, -e dicendolo guardò Naruto- senza eccezioni. Sarà un'ottima possibilità per coloro che devono prendere la sufficienza, arrotondare il voto, o ambire al dieci.-

I ragazzi si guardarono tra loro; avrebbero raccolto la palla al balzo, non capitava spesso un'occasione del genere!

-Ora, le coppie. Ah, inutile dirvi che i cambiamenti sono VIETATI, PROIBITI, CONDANNATI. Sono stato chiaro?-

La classe annuì.

-Allora: Nara Shikamaru, Yamanaka Ino e Choji Akimichi. Voi sarete l'unico gruppo a tre, essendo questa una classe dispari.-

Sasuke incrociò le dita e pregò, non sapeva bene chi o che cosa ma tutto ciò che conosceva affinchè non l'avesse fatto finire con LUI.

-Jikkō* Rock-lee e Haruno Sakura.-

Uno strillo e un tonfo spezzarono il silenzio ma nessuno ci fece caso; Sasuke pensava: “Sarò buono, aiuterò le vecchiette, farò volontariato, mi farò prete, ma scongiuro chi mi sta ascoltando!! Non fatemi capitare con LUI!!!!”

-Sabaku Gaara ed Egao* Sai.-

Un colpo di tosse nascose MOLTO poco una risata soddisfatta; chissà perchè il volto di Sai era più cinereo del solito. Sasuke stava per gettarsi fuori dalla finestra; aveva una possibilità su tre di essere messo in coppia con l'Uzumaki, piuttosto si sarebbe fatto sciogliere nell'olio bollente!!

-Inuzuka Kiba e -il moro si stava tagliando il labbro inferiore coi denti per l'ansia- Hyuuga Neji.-

Un tremito lo colpì violento.

-E per ultimi, Uchiha Sasuke e Uzumaki Naruto.-



***_____*** ***_____*** ***_____***


Naruto si passò la lingua sulle labbra, inumidendole.

Sapeva già che sarebbe accaduto, eppure il tremito di piacere che gli causò l'affermazione di Kakashi lo lasciò quasi sbalordito; come poteva trarre tanto godimento solo all'idea delle pene che avrebbe provocato al moro?

Un altro brivido gli corse lungo la spina dorsale, diffondendosi come un fuoco eterno e corrosivo sotto pelle. Sospirò pesantemente, cercando di registrare quella sensazione di puro appagamento che gli si era diffusa nel corpo e nella mente, per non dimenticarla mai.

Allora si alzò e con passo felino e slanciato, ondeggiò i fianchi, attendendo con pazienza che il suo aspetto diabolico, da demone provocatore, corrompesse quell'ingenuo angelo caduto dal cielo, che presto sarebbe stato trasformato in nutrimento tra le sue zanne da Volpe.

*FINE FLASHBACK*





-Non ci posso credere!!! Ma come si fa a dare ad una classe una ricerca sull'origine dell'erotismo?!? Cioè, è assurdo!!!-

Il moretto al suo fianco stava continuando a straparlare con l'Inuzuka, ancora profondamente scosso non solo di essere finito in coppia con lui ma anche del tema della ricerca.

Sogghignò, decidendo di stuzzicare Sasuke; adorava farlo innervosire, era come i cagnolini di taglia piccola che abbaiano tanto ma non mordono mai.

-Perchè, Uchiha? Comprendo che tu e la sfera del sesso non andiate molto d'accordo, ma con questo lavoro potresti imparare qualcosa, d'altronde, -Naruto si passò una mano nei capelli con fare lascivo- sei in gruppo con me.... Potrei sempre insegnarti qualcosa, sempre se lo desideri.-

Il biondo fissò intensamente Sasuke, che, in soggezione per quello sguardo, che poteva essere benissimo definito erotico(e poi quel Teme diceva che non ne sapeva niente, tzè!!), abbassò la testa, infossandosi nelle spalle e nascondendosi dietro i capelli che gli ricoprivano le guance arrossite.

Naruto provò un forte desiderio di prendergli il mento e di costringerlo a guardarlo, per assaporare le mille espressioni che quel viso era capace di assumere ma fu impedito da Orochimaru; era decisamente una serpe schifosa e maniaca!

-Sass'ke, -il professore di scienze sibilò nell'orecchio del giovamene moro mentre ci si stava bellamente strusciando, sotto lo sguardo disgustato e furioso? del biondo- ti distrai troppo facilmente. Devi prestarmi attenzione, o sarai costretto a fare i corsi di recupero...-

Sasuke si raddrizzò, pallidissimo, mentre cercava di scusarsi col professore che accoglieva bene le sue parole, lanciandogli una LUNGA occhiata prima di tornare a spiegare alla lavagna.

Naruto si sentì ribollire di rabbia: Sasuke era il SUO giocattolo e non avrebbe mai permesso che quell'essere viscido glielo sporcasse mettendo le sue luride mani sul SUO angelo personale.

Già da un po' aveva notato come Orochimaru guardasse il ragazzo, spogliandoselo con gli occhi e cercando in tutti i modi di trattenerlo anche dopo le lezioni, per restare solo con lui. Ma non c'era mai riuscito perchè mandava sempre qualcuno ad evitare che accadesse, disturbando il professore o trattenendo con la forza Sasuke. Il moro non lo faceva apposta, ma essendo così DOBE non riusciva ad accettare l'idea che quel sensei potesse, in qualche modo, essere interessato a lui sotto QUEL punto di vista. Ora però Sasuke avvertiva l'istinto di sopravvivenza che gli suggeriva di mettere quanto più spazio possibile tra lui e il degenerato professore e anche Naruto lo capiva; ogni volta che andavano a laboratorio di scienze il moro era sempre l'ultimo ad entrare ed il primo ad uscire, costantemente teso e spaventato.

Ovviamente l'aspetto di Orochimaru non aiutava a rassicurarsi: portava lunghi capelli neri, che si muovevano neanche fossero vivi, gli occhi erano gialli e la pupilla allungata, come quella dei serpenti, e la lingua era biforcuta e MOLTO lunga, visto come amava tirarla fuori quando sibilava, proprio come un serpente. (Eh, daglie'!!! nd me) (Ma i serpenti sono fassssssssssssssssssssshion!!!!nd Orociok) (“-.- nd tutti)

Sasuke si rilassò un poco, dopo essersi avvicinato un po' a Naruto, come a cercare protezione. A questo pensiero in biondo sorrise -vabbè, più o meno- e continuò a guardarlo di sottecchi, assaporando la sua figura così insicura e, a volte, timida.

Naruto scosse forte la testa; che cosa stava dicendo?! Aveva deciso che non gli avrebbe dato alcuna chance, non poteva permetterglielo.

Aveva già sbagliato una volta, e un’altra ancora…. Non si sarebbe fatto incuriosire dagli strani sguardi che Sasuke gli rivolgeva, come se si aspettasse qualcosa da lui, un segno del suo interessamento che mai sarebbe giunto.

Sasuke sobbalzò nuovamente, siccome il “carissimo” professore gli aveva gentilmente posato una soave carezza sul deretano, facendolo ferire con il vetrino affilato che teneva in mano, affettandosi quasi un dito per il disgusto. Il sangue sul viso del ragazzo defluì velocemente rendendolo molto simile ad un cadavere, mentre la classe si agitava per quello che era appena successo.

Ovviamente solo Naruto si era accorto dell’azione del sensei e non ne era particolarmente felice, per niente! (Con quale diritto si permette di toccargli il culo?! Essere disgustoso! Vade retro immonda creatura!! *aizza Gaara contro Orociok, che scappa urlando come una femminuccia* nd Naru) (E poi non dire che non ci preoccupiamo per te, Sasuke… nd me) (Ma sei stata te a scrivere questa cosa! Nd Sasu) (Appunto! Altrimenti Naru non avrebbe potuto salvarti dalle grinfie di quel cattivone come il principe “azzurro” fa con la sua principessa :D nd me) (O_o nd Sasu)

-Sasuke, ti sei fatto molto male? Povero Sasu-kun!- urlò a squarciagola Sakura mentre Rock-Lee si sbracciava per farsi notare, invano, dalla compagna.

-No, -balbettò Sasuke, molto più spaventato al ricordo di ciò che aveva appena subito- tutto a posto, credo di aver bisogno di un cerotto però…-

Orochimaru, con noncuranza, gli disse:-Vai pure in infermeria, ma fai presto, Sass’ke…-

Il moro si alzò con passo malfermo e infatti si dovette appoggiare al ripiano del tavolo per non cadere.

-Professore, mi lasci accompagnare Sasuke!! Non credo che riesca ad arrivare in infermeria senza farsi male!- Kiba voleva aiutare il suo amico ma il sensei glielo negò.

-Ci andrà l'Uzumaki; come suo compagno di gruppo deve sostenerlo, inoltre non perderà nulla della mia superba lezione visto la totale disattenzione mostrata.-

Naruto sbuffò, senza nemmeno ascoltare quell'essere invertebrato; la cosa importante era portare via Sasuke da quell'aula, e subito.

Gli circondò la vita col braccio destro e fece avvolgere quello sinistro di Sasuke attorno al suo collo.

L'imbarazzo del moro era quasi palpabile ma si strinse a Naruto, mostrandosi più indisposto di quanto non fosse. Il biondo a quella reazione ghignò; chissà cosa non avrebbe fatto pur di evitare Orochimaru...

Lo trascinò quasi di peso fino alla porta mentre, già lontani qualche metro, il moro cercava di scostarsi dal suo corpo senza però riuscirci e infatti Naruto gli disse sornione:-Un malato non si agita così tanto.... Non sei un gran bugiardo, anche se in classe ci sono cascati tutti. Vedi di continuare a recitare fino all'infermeria almeno, non vorrai tornare così presto dal tuo amato professore di scienze, Sass'ke?- Ripetè il tono della serpe quando pronunciò il suo nome e Sasuke rabbrividì vistosamente.

-'Sta zitto! Cosa dovevo fare?! Mi ha palpato!!-

-Ci ha provato anche con me, e allora? Puoi sempre lamentarti con Tsunade, sicuramente i tuoi voti con Orochimaru saranno magnifici...-

Il moro si mordicchiò il labbro, con indecisione: era sconvolto ma anche confuso e rassicurato.

Quel maledetto Teme ostentava una sicurezza che non aveva mai visto in nessuno e poi il suo modo di aiutarlo, come se ci tenesse davvero alla sua salute, lo riempivano di gratitudine e di rabbia.

Entrambi sbagliati perchè diretti ad una persona che non era ciò che gli mostrava: quale era il Naruto reale? Quello freddo e superbo che comandava sugli altri o quello triste e profondo che aveva scorto a San Valentino? Quel ragazzo era una sfida che non voleva assolutamente perdere.

-Che mi suggerisce allora la saggia e furba Volpe?-

-Non rimanere solo con lui, MAI. Non dagli un pretesto per volere qualcosa da te.-

Sasuke era sorpreso e lo guardava curioso: non aveva notato la presa in giro nella sua domanda? Oppure aveva fatto finta di nulla e gli stava dando un consiglio?

-Vedi di sembrare più moribondo possibile, Hinata tende ad essere eccessivamente zelante nei confronti dei pazienti e ciò ci farà saltare parecchie lezioni. Vedo che a qualcosa servi, Dobe! Dovresti farti palpare più spesso!-

Sasuke era rosso di vergogna e di collera ma non potè ribattere che entrò nella stanza.





Hinata era troppo zelante nei confronti dei pazienti!????!! Ma se da quando era entrato non aveva fatto altro che cercare di farsi montare da Naruto con qualche pretesto inutile!!!!

Sasuke voleva ucciderlo, soprattutto perchè continuava a stuzzicarlo mentre Hinata gli si spalmava addosso utilizzando diverse tattiche: -A:“Ops, sono inciampata! Che sbadata! Non volevo caderti addosso!” -B: “Scusami Naru-kun, ma devo prendere quel barattolo lì in alto... Mi daresti una mano che non ho la scaletta?” -C:“Ma sei sicuro di stare bene? Mi sembri stressato! Perchè non ti distendi che ti faccio un bel massaggio?”

Argh!!! Come la odiava dal profondo del suo cuore!! Quel fare tanto la santarellina, con gli occhioni grandi e profondi mentre si atteggiava ad infermiera trash nel suo bel camice bianco, facendo la lap dance su tutto ciò che era ritto e duro!! (Scusate il gioco di parole!XD nd me)

Avrebbe voluto staccarsi i bulbi oculari! Ormai era due ore che andava avanti così!! E adesso aveva anche un bel mal di testa visto che Naruto ci aveva preso gusto, accendendo e spegnendo le luci tipo discoteca!!

Poi però arrivò una chiamata al centralino dell'infermeria, che avvertiva Hinata di correre in palestra per un incidente.

-Torno subito Naru-kun, -civettò guardandolo mentre fulminò Sasuke- tu stai fermo lì e non provare a fare NULLA.- Faceva paura....

Il moro cominciò a rilassarsi, coprendosi gli occhi con un braccio, nel silenzio spezzato dal respiro suo e di quello di Naruto. Non lo sentiva più, magari se n'era andato, mentre il suo mal di testa no!!

-Dobe, sei vivo?- La domanda spiazzò Sasuke che riaprì lentamente gli occhi, infastidito dai neon e guardò Naruto.

-Più o meno, grazie alle tue luci psichedeliche adesso ho i giramenti, stronzo di un Teme!! Stavo meglio quando sono entrato....-

Il biondo non rispose ma si voltò e schiacciò l'interruttore della luce, facendo cadere nel buio la stanzetta. Una gioia per gli occhi stanchi di Sasuke, che, piano piano, cedevano alla stanchezza di quella giornata.

Aprì svogliatamente un occhio per l'ultima volta, notando Naruto seduto che lo guardava senza disprezzo o superbia, semplicemente lo guardava. Lo guardava come persona presente e non oggetto, come corpo pulsante e non fredda roccia inanimata.

Il moro abbandonò la testa sul morbido cuscino, sperando di non stare già sognando e si lasciò cullare dal sonno e dai suoi figli, i sogni.





Sasuke si ricompose di soprassalto, sentendo la campanella suonare e determinare l'ultima ora di lezione. Il moro si grattò la testa, sbadigliando sonoramente; come mai era ancora lì?

Si diede degli schiafetti per svegliarsi e trovò sul tavolino un bicchiere d'acqua e un'aspirina.

Li prese senza pensarci troppo e notò poi una scritta sul ripiano bianco, realizzato con l'indelebile nero: PREGASI DI PRENDERE LA PILLOLA, NON VORREI DOVER COMINCIARE A LAVORARE AL PROGETTO QUANDO PUOI FARLO TE PER ME....

CON QUESTO MI DEVI DUE FAVORI.

Rise forte, sentendosi più leggero: allora era stato quel Teme a preoccuparsi per lui! Ma ciò significava doverlo ringraziare....

Sasuke allora prese la decisione più ovvia, dimenticare la cosa: non avrebbe mai ringraziato quella dannatissima Volpe!! Neanche tra un milione di anni!! (A volte mi chiedo chi sia il più cieco tra voi due.. nd me) (LUI!!!! nd Sasu & Naru) (Come non detto... nd me)


*Correre

*Sorriso

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Capitolo 10
*** Essere Forti Per Qualcuno ***


*saltella in circolo con occhioni a cuoricini* Gente!!!! Ora ho i capelli come Sasori!!!!! Sono rossi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!XD Lo so che molto probabilmente non vi interessa ma interessava a me dirvelo!!!!!XP Allora, vediamo qualcosa che vi possa interessare... Dattebayo, ma certo!!! La mia ff!!!!*_* (Egocentrica!!! nd Sasu) (Uffa!!! Una cosa che mi riesce bene e a te non piace? Ma fatti curare, Uchiha! Nd me) (Sì!!! Sasu-kun può andare da Hinata-chan!!! nd Tobi) (*trema* Ma anche no!!! nd Sasu) Cooooomunque voglio dirvi che ringrazio sempre TUTTI coloro che mi seguono (ma come fate ancora a sopportarmi? Bah! Nd me) (tanta pazienza... nd Sasu) (Ma senti chi parla!! Mister simpatia!!nd me) e non solo per questa ff ma anche per tutte le altre.

A proposito, giusto per farmi un po' di pubblicitàXP, ho scritto una one-shot GaaSai intitolata “Vuoi insegnarmi ad amare?” e due SasuNaru “Aria di Fuoco” e “Le Caramelle e Le Mamme Non sempre Vanno D'accordo!” Inoltre sto per aggiornare “Notre-Dame de Paris” e quindi capirete come sono piena di cose da fare! Per fortuna che vado bene a scuola sennò il pc potrei pure scordarmelo!XP Ora andate a leggervi questo capitolo, un po' triste all'inizio ma importante, prima che possa ammorbarvi ancora!! P.S. Consiglio di leggere le storie di Lilith Bathory a chi piacciono le SasoDei!


Capitolo decimo: Essere Forti Per Qualcuno

Ricordi

-Chissà dove si è nascosto il mio fratellino...-

Itachi cercava Sasuke tra le aiuole, mentre quello cercava di non ridere per non essere scoperto.

-Eccoti!- Il fratello più grande saltò sul più piccolo e cominciarono a rotolarsi nell'erba, sporcandosi tutti di verde e marrone.

-Che sta succedendo? Oh, Kami! Abbiamo degli animaletti nel nostro giardino!-

Mikoto era entrata nel cortiletto recintato e sorrideva guardando i suoi figli divertirsi così tanto.

-Non siamo degli animaletti!! Siamo Itachi e Sasuke!- Dissero all'unisono i due bambini che si erano alzati e avevano messo il broncio alla mamma per non averli riconosciuti.

Lei allora si avvicinò e pulì le loro faccine con la mano.

-Ah, eccovi finalmente!! Con tutta quella terra che vi ricopriva non vedevo i vostri bellissimi musetti!-

I due sorrisero e l'abbracciarono forte, sbilanciandola un poco.

-Ora vi aspetta un bel bagnetto però!-



Sasuke giocava con la macchinina, facendola volare o correre sul pelo dell'acqua della vasca da bagno, schivando di poco i grandi ammassi schiumosi sulla superficie, come fossero scogli.

-Ma Sasuke! Stai ancora giocando?-

La mamma si era affacciata alla porta e guardava con amore il suo bambino che era arrossito per aver perso la cognizione del tempo, sapendo però che lei non se ne sarebbe arrabbiata.

-Non vorrai mica diventare un pesciolino? Ora sciacquati per bene che poi ti asciugo.-

-Sono grande per farmi asciugare, mamma!- Si lamentò Sasuke dall'altezza dei suoi 5 anni, alzando il visino con gesto di stizza.

Mikoto rise per quell'espressione adulta sul suo faccino infantile.

Il moretto sorrise, felice come non mai per aver fatto ridere la sua mamma. Era così bella, specie quando rideva e sorrideva, che persino la giornata si rischiarava.

Sasuke non amava nessuno come lei e non l'avrebbe scambiata per nessun altra cosa al mondo.



-Itachi, voglio che tu rimanga a casa a controllare tuo fratello mentre io vado all'ospedale da vostra madre.-

-Perchè non possiamo venire anche noi? La sosterremo, lasciaci venire!-

-No, la mia non era una richiesta ma un ordine da eseguire, Itachi.-

-Abbiamo il diritto di vederla! Siamo i suoi figli, non ce lo puoi vietare!-

-La fareste solamente peggiorare, la sua situazione è critica e non si risistemerà solo perchè lo desiderate.-

Itachi non rispose, arrabbiato con quell'uomo che si ostinava a chiamarli figli. Avevano il dovere di essere vicino alla loro mamma in un momento del genere, ma lui non lo capiva, troppo occupato a pensare ai suoi interessi.

Quindi si voltò e uscì dalla stanza, furioso con se stesso per non poter fare nulla.

Chiusa la porta si accorse di una presenza sulla soglia che piangeva a terra, avendo origliato la conversazione.

-Morirà, non è vero, Itachi?-

Sasuke tremava come uno stelo troppo fragile in balia della tempesta, sconvolto da quelle parole dure e crude che non lasciavano speranze.

Il maggiore lo abbracciò, stringendoselo al petto come un cucciolo spaurito e cullandolo come faceva sempre quando lui si svegliava preda degli incubi.

-Lei non ci abbandonerà mai, sarà sempre nei nostri cuori per scaldarli. Noi però dobbiamo farle forza fin quando non giungerà il suo momento. Sarà felice perchè noi lo siamo e avremo la voglia di vivere senza mai arrenderci. Sii forte, Sasuke, so che puoi esserlo.-



-Dov'è il mio pulcino?- Mikoto girò con fatica la testa sul bianco cuscino di quella asettica stanza d'ospedale.

Sasuke si avvicinò al letto, accarezzandole piano il dorso della mano, con paura di ferirla. Le lacrime ch'egli aveva versato, avevano lasciato un segno sulle guance, ormai prive del rossore che spesso le colorava.

-Sasuke, mi dispiace tanto di non poterti essere vicino. Se fossi più forte non vi abbandonerei. Non restare lì immobile a piangere sul destino immutabile perché tu, a differenza di me, non sei un fallito.*-

-Mamma, non è vero! Tu non hai fallito in nulla! Siamo noi che siamo incapaci di salvarti! Sei tu che devi perdonarci...-

Sasuke chinò la testa, tornando a piangere e maledicendosi per quello che stava capitando a tutti loro.

-Tesoro mio,- Mikoto gli alzò il viso con delicatezza, come quando era bambino e si vergognava di farsi vedere ammaccato per una caduta -voi non potete cambiare un destino già scritto... La mia malattia non mi lascia scampo, ma non permetterò che tu soffra al mio ricordo.-

-Non potrei mai aver paura di ricordarti...-

La donna sorrise, sforzandosi per quanto ancora il corpo gli concedeva.

-Sì, Sasuke. Non potrai farci niente. Se non accetterai la mia scomparsa allora non potrai mai andare avanti e vivrai in un mondo di funzione e bugie, di odio e rancore verso un mostro che non puoi distruggere. Promettimi che sarai coraggioso, che ascolterai tu fratello Itachi e che cercherai di andare d'accordo con tuo padre.-

La sua voce era talmente salda che in Sasuke rinacque la speranza e annuì convinto, pronto già a chiamare il dottore per avvertirlo del miglioramento.

La donna allora si appoggiò sfinita sul morbido cuscino, chiudendo lentamente gli occhi mentre la presa delle dita sul volto del figlio crollava.

Sasuke la chiamò più volte ma poi corse dal medico, cercando di fargli capire cosa era accaduto. Lo chiusero fuori dalla stanza, pronti a tentare il tutto per tutto per salvare quella vita, ben sapendo che non c'era nulla da fare, ma senza perdersi d'animo.

Il moro più piccolo, che ormai aveva 7 anni, strinse forte la mano ad Itachi per paura che anche quella del fratello potesse mancare improvvisamente.



Un'ora dopo morì Mikoto Uchiha costringendo suo marito Fugaku ad abbandonare Konoha, trascinando con sè i figli, troppo prosciugati dalla tristezza per riuscire a protestare...

Sasuke ritornò violentemente alla realtà, colpito da un gelido vento che minacciava tempesta.

Tornò con lo sguardo alla tomba della madre, scusandosi per non essere potuto passare altre volte. Infatti avevano vissuto ad Oto per molto tempo e, solo ora, erano potuti tornare alla città natale che tanto amavano. Fugaku aveva represso il ricordo della moglie, opponendosi sempre alla richiesta disperata dei ragazzi di tornare a casa, dicendo che loro erano a casa. Ma finalmente disponevano dei mezzi per spostarsi, grazie al lavoro part-time sia di Itachi che di Sasuke, potendo tornare a crescere dove desideravano.

Il moro accarezzò piano la foto di Mikoto, salutandola con un piccolo cenno, ricordandole che sarebbe stato forte, come le aveva promesso.






-Itachi! Sono a casa!!-

Sasuke era rientrato di corsa dal cimitero, appena un attimo prima che scoppiasse a piovere.

Il moro non ricevette risposta e ciò lo preoccupò parecchio.

Itachi di solito lo aspettava con ansia, spiando la strada dalla finestra come una vecchietta senza nulla da fare.

Sasuke si fece pensieroso; chissà cosa stava facendo per non accorgersi di lui. Camminò quindi fino alla cucina in punta di piedi, dopo essersi tolto le scarpe come d'abitudine, e s'affacciò alla porta. Poi urlò, facendosi sentire entro un raggio di 20 kilometri.

-WAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!-

Una scena spaventosa era apparsa davanti ai suoi occhi: Itachi, vestito con una traversa piena di cuoricini rossi e teschietti neri, che versava il tè a quel Teme di Naruto!

E stava usando pure il servizio buono!

Era un oltraggio!!

L'Uchiha minore marciò a passo di carica verso l'Uzumaki.

-TU!!!!!!!!!!-

-Io?-

-TU..... che cazzo ci fai qui?!?-

-Sasuke! Non essere così greve dinanzi ad un ospite!-

Itachi lo picchiò sulle mani con un mestolo, nonostante stesse facendo una tisana! (“=.= nd Sasu) (Ti da forse fastidio? Che c'è?! Non posso fare il tè con il mestolo?!? *brandisce il ramaiolo come fosse una mazza chiodata* nd Itachi) (Ehrm.... Ma no, Aniki!!! Ero solo un po' perplesso!! nd Sasu) (Ahn.....Ok!^^ nd Itachi) (FIUUUUU!*si pulisce il sudore dalla fronte* nd Sasu) (*lo fulmina* Culatone.... nd me)

Sasuke prese da parte il fratello, mentre il biondo lo fissava incuriosito; ma non aveva proprio nulla da fare quel Teme che perseguitarlo?!!!

-Si può sapere cosa stai facendo, Itachi?!- Gli sussurrò nell'orecchio Sasuke. -Lo sai che è con lui che litigo sempre!! Perchè si trova qui?!??-

-Volevo comportarmi da padrone di casa e poi si scusato per quel pugno che ti ha dato Gaara; così si chiama, giusto? Comunque è stato molto educato ed è venuto qui per la ricerca che dovete esporre. Voleva assicurarsi che non te lo fossi dimenticato.-

Itachi intanto era tornato da Naruto, tirando fuori dal frigo una splendida torta con la panna.

Sasuke si schiaffò una mano sulla faccia. Naruto era venuto a minacciarlo perchè terminasse da solo il lavoro!

Si arrotolò su le maniche, pronto a fare a botte col Teme. Gli avrebbe dimostrato cosa accadeva quando lo si minacciava! (“-.- nd tutti) (Ma mi spiegate perchè non posso essere più forte di lui?!? nd Sasu) (Destino... nd Neji) (No!! Jashin, idiota! Nd Hidan) ( no comment.. nd me)

-Senti Naruto, andiamo in camera mia.- Sasuke gli si era avvicinato e lo stava bruciando con lo sguardo.

Quello non lo guardò, troppo occupato a trangugiare i resti della torta.

-Non posso nemmeno finire il dolce?-

-Te lo metto per cappello se non ti muovi!!!-

-Sasuke...- Itachi stava per fargli una ramanzina ma lo bloccò prima:-Ok!! Dobbiamo studiare e non abbiamo tempo da perdere, vero Uzumaki?-

Il biondo annuì. (Mi spieghi perchè do ragione al Dobe senza fare tante storie?!? nd Naru) (Perchè sei addolcito dalla bontà della torta!!^^ nd me) (...Giusto!^^ nd Naru) (Ma voi siete tutti fuori... nd Sasu) (Parla quello che alla domanda: “Di che orientamento sessuale sei?” ti risponde con:”Io sono un vendicatore.” T.T nd me) (Quello non c'entra!! nd Sasu) (Vabbè, credici Uchiha... nd Naru)

-Bè, allora è tutta un'altra storia!!! Preparo già da mangiare per stasera! Naru-kun, tu rimani a cena, vero?-

La mascella di Sasuke crollò a terra; CHE COSA?!?

Lui e Naruto che mangiavano nella stessa stanza (che più probabilmente si sarebbero tirati il cibo in faccia) con suo fratello che chiamava il suo peggio nemico con ridicoli vezzeggiativi? Manco morto!!

-Itachi!! Sicuramente Naruto sarà occupato e quindi NON potrà cenare ASSOLUTAMENTE con noi...-

-A dir la verità,- disse il biondo interrompendo il Dobe con un sorriso sardonico -io non avrei nulla in programma per stasera quindi accetto volentieri. Sei molto gentile, Itachi.-

-Per un amico del mio Otouto questo ed altro! Comunque andate a studiare mentre io inizio qui!-

Sasuke, sconvolto per quella situazione, lo accompagnò come una automa in camera sua dove, poi, ripresosi e avendo controllato di averla chiusa bene, inveì contro al ragazzo.

-Ma si può sapere cosa ti passa per quel cervello?!?! Come hai fatto ad accettare?!? Ma sei proprio un Teme e aggiungerei Baka stavolta!!!! E non pensare che non sappia il motivo per cui sei venuto!! Col cavolo che farò anche la tua parte di ricerca!!! Non sono un mulo che se gli dai una carota si accontenta!! -

L'altro gli rispose subito, dicendo:-Un pomodoro.-

-Cosa?!?-

Il biondo lo fissò negli occhi, facendo arrossire Sasuke che ne rimaneva sempre affascinato.

-Al posto di una carota ti darò un pomodoro per farmi fare il lavoro; è o non è il tuo cibo preferito?-

-Sì.....- E qui Sasuke si chiese come potesse saperlo. -Ma non me ne frega nulla!! Non mi spacco il culo per un misero pomodoro!-

Naruto ghignò. -Ne vuoi forse due, Dobe?-

-Ma certo che sei stronzo, eh?!!-

Il biondo sorrise freddamente. -Così mi è stato detto...-

Sasuke continuò a parlare ma Naruto non gli prestava più attenzione. Stava osservando interessato la stanza del compagno, trovandola piccola ma accogliente.

Era lunga e sul lato più corto si apriva una porta finestra che portava sul balcone. I muri erano blu e, nonostante fossero scuri, non ti davano un senso di oppressione, piuttosto sembrava il cielo durante la notte o il mare dove è più fondo.

Sul muro sopra alla testata del letto, era appesa una foto incorniciata in ebano scuro.

Naruto si inginocchiò sul letto per poterla averla di fronte, mentre il moro ancora sproloquiava sul comportamento indecente (ed era dir poco) del biondo.

La foto ritraeva Sasuke bambino, forse aveva 5 anni o giù di lì, che si stringeva ad una donna molto somigliante a lui, affiancata da un uomo che appoggiava la mano sulla spalla del figlio maggiore, Itachi.

Il ragazzo si sorprese rivedendo nello sguardo del piccolo Dobe se stesso; era dolce, un po' emozionato davanti alla macchina fotografica e un po' scocciato per non poter tenere in braccio il suo pupazzetto preferito. Naruto ricordava perfettamente il suo: era una volpina morbida, dal pelo rossiccio e bianco, che gli avevano regalato i suoi genitori durante una di quelle giornate in cui non riuscivano a fargli smettere di piangere. Il ricordo gli provocò una fitta lancinante alla bocca dello stomaco, facendogli venire l'istinto del vomito e nello stesso tempo mozzandogli il respiro.

Sasuke non se ne accorse ma notò il suo turbamento, rivedendosi nello sguardo del Teme; quante volte aveva guardato quella foto sperando che le cose tornassero indietro nel tempo? Desiderando poter cambiare il passato? Ormai ne aveva perso il conto.

Il moro allora si sedette vicino al biondo che respirava lentamente e cominciò a parlare:-In quella foto ci siamo io, Itachi, mio padre, Fugaku, e mia madre, Mikoto. Lei è morta 10 anni fa perchè affetta da tumore.- Sasuke fece un profondo respiro, chiedendosi perchè lo stesse dicendo proprio a lui. Forse perchè sapeva che non gli importava realmente e che non l'avrebbe guardato con compassione, tanto meno avrebbe cercato di consolarlo.

-Lei era tutto per me, era il sostegno e l'affetto che mio padre non mi ha mai dato, comparandomi sempre con Itachi, ricordandomi che non ero come lui. Io pativo molto questa situazione ma mia madre era sempre pronta a farmi vedere le cose sotto ad un'altra luce, facendomi capire che lui mi amava, solo che non riusciva a dimostrarmelo.-

Sorrise, voltandosi a guardare la foto, cercando la forza per continuare.

-Poi però si è scoperto che era malata; io avevo 5 anni e mezzo. La sua agonia è durata quasi due anni, rendendo mio padre ancora più scontroso di quanto già non fosse e costringendoci a sorriderle, mentre era distesa in quel letto d'ospedale, dicendole che tutto sarebbe andato bene, mentendole.-

Il moro si girò verso Naruto, trovandolo concentrato e con gli occhi chiusi, come se stesse realmente vedendo ciò che gli raccontava.

-Alla fine però ci ha lasciato e nemmeno le sue rassicurazioni, che sempre mi avevano consolato, ce l'hanno fatta. All'inizio è stato orribile: abbiamo lasciato la città, abbandonando tutti i ricordi che ci facevano soffrire ma senza renderci conto che ci seguivano e che, fin quando saremmo vissuti, essi sarebbero rimasti con noi, dentro di noi. Però non mi sono arreso e ho cominciato a riemergere, grazie anche all'aiuto di Itachi e ora ne soffro certo, ma non come allora, perchè so che lei sarà sempre con me.-

Restarono per molto tempo in silenzio, persi in pensieri simili seppur diversi.

Poi Naruto ritrovò la voce che era scomparsa durante il racconto di Sasuke.

-E' per questo che prima hai pianto?-

Il moro lo guardò interrogativo.

-Quando sei tornato avevi le guance segnate dalle lacrime, come adesso.-

Sasuke si rese conto di aver cominciato a piangere, cercando inutilmente di smettere.

Naruto allora sbuffò, alzandosi improvvisamente in piedi e tirandogli un pacchetto di fazzoletti addosso.

-Fai pena; asciugati quelle lacrime che ti rendono ancora più Dobe!-

-Piangere è umano, Teme!-

-Non per me, è solo il modo più patetico per far sì che gli altri si accorgano di te e che si preoccupino, falsamente, dei tuoi sentimenti.-

Il moro si soffiò il naso e gli rispose:-Forse hai ragione ma se non ti conoscessi abbastanza direi che tu si stai VERAMENTE preoccupando per me.-

-Sono un bravo attore.-

-Su questo non ho dubbi...- Sussurrò l'altro per poi aggiungere:-Senti, capisco che tu voglia rovinarmi la vita ma potresti andartene a casa subito? Mi inventerò qualche scusa plausibile per mio fratello.-

Il biondo ci pensò su e poi sogghignò. -Così mi dovresti tre favori... Guarda che tengo il conto e poi me li vengo a riscuotere.-

Il moretto sospirò. -E sia! Basta che te ne vai!-

Naruto annuì e si fece accompagnare alla porta, evitando la cucina in pieno fermento.

Quindi si mise le scarpe e uscì senza ombrello visto che non pioveva più.

Sasuke però lo trattenne, senza riuscire a guardarlo negli occhi per ciò che stava per chiedergli.

-Ti dispiacerebbe non raccontare ciò che ti ho detto su mia madre? Itachi è molto sensibile sotto quest'aspetto....-

-Per non parlare di te.-

Sasuke non disse niente, sperando che Naruto capisse la sua situazione.

Il biondo sospirò, borbottando qualcosa a bassa voce ma poi rispose:-Sono proprio un santo oggi, sei fortunato, Dobe.-

-Ringrazierò la mia buona stella,- e poi aggiunse, rivolto al ragazzo che già si allontanava -e stasera pregherò il Signore affinchè ti renda meno Teme!-

Naruto rise (O_o!! nd me) ed esclamò:-Un miracolo al giorno, Dobe! Dio ha altre cose da fare che rendermi più umano!-


*frase tratta da Naruto


Spero di non aver ferito nessuno attraverso i ricordi di Sasuke bambino...

Il mio intento è di rendere più verosimile possibile questa storia e quindi mi scuso con tutti quelli che la leggeranno e che ricorderanno brutti episodi.

Ma, come ho già detto attraverso lo stesso personaggio, bisogna andare avanti e non dimenticare le persone che abbiamo amato o che ci sono state semplicemente vicine, perchè sarebbe rendere le loro esistenze vane...

Volevo dire solo questo,

Lorelei95(alias Chiara)


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Capitolo 11
*** Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte) ***


Waaaaaaaaaaaaaaa!!!! Finalmente è arrivato il momento, gente!!!! Sono così felice di poter scrivere questo capitolo!!! E' stato quello che ha dato origine a tutta la ff!!! Mi commuove questa cosa...ç_ç Avrò la mia definitiva vendetta sul Dobe!!!!! Vi torna in mente qualcosa se dico “scommessa”? Ma Sasuke non aveva una scommessa aperta, che poi ha perso, coi suoi amici? Muahahah!!! E' giunto il momento di pagare per il nostro Uchiha!! Chissà se il carnevale aiuterà o peggiorerà la situazione... Mah! Chi lo sa!!!! (Noi lo sappiamo!!!! nd Sai & Kiba) (Zitti!!!! Sasu e i lettori no!!! nd me) (*cerca di sgattaiolare fuori dalla stanza di soppiatto* nd Sasu) (Preso!!!! *aggancia per la collottola il moretto* nd Naru) (Bravo Naru!!! Prometto che ti farò divertire nel prox capitolo!! nd me) (NEL PROX?!? nd Naru) Ebbene sì! Questo capitolo sarà diviso in due!!! Non amo molto questo genere di cose ma mi diventava troppo lungo altrimenti!! Ora andate a leggere che sarete sicuramente curiosi!!!! Fatemi sapere se vi sono piaciute le descrizioni(e l'immagine in fondo alla pagina) di Sasu e del principe mascherato visto che la mia cara amica Giulia me le ha praticamente scritte!!! L'ho pregata un pochino!!!XP Alla prox!!!


Capitolo undicesimo: Sasure Ed Il Principe Mascherato (prima parte)

-Oh, Sasu! Ti giuro, sto soffrendo per te!!-

-Tu stai soffrendo?!?! Non sei tu quello a cui stanno facendo la ceretta!!!!!-

Sasuke si dimenava come impazzito, tentando di far cedere i nodi che lo tenevano legato alla testata del letto.

Probabilmente non avrebbe fatto entrare Kiba e Sai in casa sua se si fosse accorto del loro ghigno diabolico, ma ormai era troppo tardi.

Infatti era già mezza denudato e depilato; Sai non aveva voluto perdere tempo e con degli strappi decisi aveva tolto con la carta la cera calda dalle gambe pelose del Dobe. (A me andavano benissimo così!!ç_ç nd Sasu)

Sasuke aveva urlato come un dannato ma Itachi era uscito con la sua fidanzata e non poteva salvarlo. Più nessuno poteva.

-Sasuke! Stai fermo che adesso ti devo fare l'inguine....-

Sai cercava di calare i boxer al moro che però scalciava mentre Kiba non voleva interferire nella faccenda; sarebbe andato contro i suoi principi di migliore amico se avesse aiutato Sai.

-ASPETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!-

Sasuke aveva gridato con tutta l'aria che aveva in corpo, bloccando momentaneamente il suo crudele aguzzino.

-Mi depilerò l'inguine ma da SOLO e con un RASOIO!!!-

Sai sbuffò, accontentandolo con un sorriso ben poco rassicurante.

-Tanto non puoi sfuggirci! Hai perso la scommessa e pagherai!!-

L'Uchiha sospirò sconsolato, fulminando con o sguardo Kiba che, resosi conto degli occhi furiosi puntati su di lui, chiese innocentemente:-Che c'è, Sas'ke-kun?-

-Come “che c'è”?!?!??? Sto patendo le pene dell'inferno e tu non hai pietà nemmeno del tuo migliore amico!!!!!!! Ti prego, tutto ma non questo!-

Il castano scosse la testa e sogghignò.

Sasuke alla fine potè alzarsi e si diresse in bagno, sotto il controllo attento dei due ragazzi.

Chiusosi dentro sentì Kiba dirgli:-Mi raccomando Sasuke, fai in fretta che le mie sorelle ti aspettano per farti unghie, capelli e trucco!!!-

Il moro diede una testata contro alla porta; magari un trauma cranico l'avrebbe salvato da quella situazione! Ma come aveva potuto accettare una così stupida scommessa?!? Ah sì.... Voleva distruggere a basket il Teme...

Sasuke ringhiò rabbioso, aprendo l'acqua della doccia e buttandocisi sotto.

Se avesse saputo che il pegno della scommessa era vestirsi DA DONNA non avrebbe mai accettato! E ora doveva anche presentarsi alla festa annuale carnevalesca del liceo di Konoha conciato in quel modo....

Ma chi gliel'aveva fatto fare?!?????!!!!!



***_____*** ***_____*** ***_____***



Seduto sulla poltrona, si scrutava nello specchio con sguardo soddisfatto.

Aveva fatto un lavoro impeccabile, rendendosi irriconoscibile. Persino gli occhi erano cambiati.

Dei passi gli giunsero all'orecchio e si voltò di profilo, notando una figura scura appoggiarsi allo stipite della porta.

-Allora,- gli disse- sei pronto? E' ora di andare.-

Lui annuì e si posò la maschera sul volto con diabolica grazia mentre l'altro lo ammirava.

-Posso dirti che sei tremendamente erotico? Se non fossi già felicemente occupato ti sbaverei dietro...-

Il ragazzo mascherato ghignò, sussurrando provocante:-Speriamo che il tuo fidanzatino non ti tradisca con me, allora.-

Quello scoppiò a ridere, ripercorrendo il corridoio buio.



***_____*** ***_____*** ***_____***



Avrebbe voluto sotterrarsi vivo piuttosto che essere lì!

In quelle condizioni poi!!

La sua dignità era definitivamente andata a farsi fottere!!!

-Ehi!- Kiba lo chiamò bisbigliando. -Ti stanno fissando tutti!-

-Non è una bella cosa!- Disse Sasuke tra i denti.

-Ma Sasure sei bellissima!!- Esclamò Sai.

Effettivamente il semplice sguardo del Dobe ora era reso magnifico da un grigio opaco che gli contornava gli occhi segnati da un leggero strato di matita nera. Sotto l'arcata sopraccigliare la pelle era stata resa di un bianco perlaceo che si univa al grigio delle palpebre. Morbidi ciuffi corvini elegantemente arricciati in splendidi boccoli gli sfioravano il volto pallido sul quale risaltavano le labbra di un rosso pieno e brillante, mentre il resto dei capelli era tenuto in alto da un perfetto chignon. Il collo era avvolto da una sottile striscia di raso nero dal quale pendeva una pietra scarlatta.

Le spalle erano lasciate scoperte dal lungo vestito rosso che indossava, culminante con le maniche lunghe che scendevano morbide fino a coprirgli le dita, decorate da un semplice french bianco.

L'abito si stringeva leggermente in vita, per scendere poi morbido fino ai piedi, avvolti in stivali neri con tacco alto che arrivavano sino alle ginocchia. Sulla coscia destra si apriva uno spacco profondo che mostrava la giarrettiera in pizzo nero posta sopra le calze nere a rete. La mano del moro scivolava spesso sulla stoffa, cercando di coprirsi inutilmente con gesti nervosi.

-Sasure!!!! Stai ferma con quella mano o te la mozzo! Lo spacco è provocante perchè mostra tutta la tua beltà, perciò finiscila di coprirti!!-

-Se fossero le TUE beltà non lo diresti!!-

Arrivarono quindi al portone, dopo un interminabile scalinata che aveva distrutto i piedi del moro. (Ma come fate voi donne?!? nd Sasu) (Per gli uomini facciamo molte cose stupide... E i tacchi sono compresi...”-.- nd me)

Kiba e Sai, prima di lasciarlo solo, gli dissero:-Non dimenticarti di sculettare!!- e -Ricordati di contraffare la voce! Non vorrai farti riconoscere?!-

Sasuke borbottò irato, pronto a varcare le porte dell'inferno.

Entrando nel salone rimase abbagliato dalle maschere e dalle risate che ivi albergavano, rese ancora più meravigliose dai lampadari pendenti che donavano loro una luce divina.

Ai lati, posizionati intorno alla pista da ballo, vi erano dei tavolini imbanditi ricolmi di stuzzichini e bibite, analcoliche ma, soprattutto, non.

La musica era forte e invitante ma non impediva le semplici conversazioni, arricchendole con il loro sottofondo.

Che sfarzo...Ora capisco perchè sono tutti così tirati a lucido”, pensò Sasuke.

Infatti tutte le maschere e i travestimenti erano splendidi ed apparivano costosi, ma anche chi era semplicemente truccato come Kiba attirava l'attenzione. La sua coda e le sue orecchie pelose da lupo lo rendevano puccioso e allo stesso tempo selvaggio.

Sai invece era vestito come uno sceicco arabo: la matita nera allungava i suoi occhi mentre il corpo magro provocava erotismo coperto solamente da una maglia in velo trasparente e dalle brache che si allacciavano alte in vita.

Sasuke scorse Ino che abbracciava di slancio l'Inuzuka; questa era vestita da angioletto, con delle delicate ali bianche ad adornarle la schiena.

Il moro allora fece alcuni passi dentro alla sala, intimidito, attirando tutti gli occhi su di sé. Sapeva di non essere riconoscibile ma si sentiva comunque in soggezione per gli sguardi languidi a cui era sottoposto.

-Sono sinceramente sorpreso e ce ne vuole visto come sono annoiato.-

L'Uchiha si voltò e vide Shikamaru, con i soliti abiti addosso.

-Perchè non sei mascherato?-

-E' una tale scocciatura.... Sono venuto solo perchè l'avevo promesso a Temari.-

-E dov'è?-

Il castano gli indicò un punto tra i ballerini.

La giovane era lì in mezzo, attorniata dai suoi amici, agghindata come una geisha.

I capelli biondi erano totalmente raccolti, senza un capello fuori posto, mentre il volto era reso pallido dalla cipria. Sembravano un'apparizione celeste, decorata in turchese, fucsia e rosso. Gessata camminava nel suo kimono austera, chinando poi il capo per salutare Sasuke.

-E' un piacere conoscervi,- gli disse -signorina. Il mio nome è Temari Sabaku e il vostro? Non mi pare d'avervi mai scorta nella nostra umile scuola.-

Sasuke rimase un attimo interdetto per il suo comportamento da perfetta attrice ma poi le rispose, alzando la voce di un tono. -Il mio nome è Sasure Hayashi e sono una nuova studente.-

-E' un onore. Ora scusate se non rimango a farvi compagnia ma devo porgere i miei ossequi ad altri conoscenti, arrivederci.-

-Arrivederci.-

Temari trascinò via Shikamaru, probabilmente preda di un attacco di gelosia, che lui attenuò con un bacio.

Il moro fece un profondo respiro, percependo già la pesantezza di quella serata, obbligato a rimanere lì in quei panni contro la sua volontà.

Andò quindi verso i tavolini e si attaccò ad una birra, finendola in un sorso. Poi ruttò e si pulì bellamente con la manica. (Che classe, Uchiha... Non finisci mai di stupirmi..”-.- nd me)

-E' strano vedere una bella ragazza bere con una tale foga una bottiglia di birra!!-

Sasuke sobbalzò, rendendosi conto di essere fissato da Choji, travestito da capocuoco con l'alto capello bianco caratteristico sulla testa.

-Ehrm....- L'Uchiha fece una risatina nervosa. -E' una mia incurabile pecca! Mi dicono spesso che perdo la mia femminilità quando bevo un alcolico, ma ritengo che se ne perda tutto il gusto. E poi non pensavo di essere guardata...-

-Sei sulla bocca di tutti; nessuno riuscirebbe a resistere a tale magnificenza. Neppure uno come me!!-

A quella frase Sasuke dovette frenare un attacco di vomito. Choji gli stava facendo la corte!!!

-Ah....Non me ne ero resa conto.... E cosa dite di me?-

-Ci stiamo tutti chiedendo se sei fidanzata o se sei libera...-

Altro attacco di vomito. Cercò di fare un sorrisetto tirato, balbettando infine:-Ecco, veramente sto aspettando una persona....-

Il ragazzo ci restò male e rispose mesto:-Ho capito. Allora ti lascio sola che non vorrei ingelosire il tuo compagno...-

Detto ciò si allontanò, permettendo a Sasuke di rilassarsi e riprendersi dal disgusto.

Lui stava realmente cercando qualcuno; si girava attorno tentando di scorgere il Teme ma, fino a quel momento, la sua ricerca era stata vana.

All'improvviso la sua attenzione fu attirata da un piccolo gruppo di ragazzi, nascosti in ombra rispetto alle luci forti del centro salone.

Uno era vestito come la morte: aveva i capelli corti mori in contrasto con il viso reso bianco e mortale dal cerone. Solo le labbra erano dipinte in scuro mentre gli occhi ne erano contornati a ricordare le cavità oculari.

L'altro aveva lunghi capelli, raccolti da un fiocco basso, abbigliato con un costume tipici dell'ottocento, pieno di fronzoli e jabot.

Poi, tra loro due, c'era un giovane appoggiato al muro, con le braccia incrociate.

Sasuke era incuriosito dal quel ragazzo ma non potè avvicinarsi che Sakura, impazzita, gli passò davanti correndo, facendo muovere la minigonna del suo completo da ragazza pon pon, allupando maggiormente Rock-lee che la inseguiva cercando di non inciampare su se stesso per colpa del ridicolo costume da mascotte che indossava. (Credo di provare un forte senso di pietà nei tuoi confronti...”-.- *scuote la testa senza speranza guardando Rock-lee* nd me)

Il moro cercò con gli occhi i tre ragazzi ma erano spariti, come non fossero mai esistiti.

Sasuke scosse la testa a quell'idea sciocca: non era ancora così ubriaco da vedere i fantasmi!

Poi si sentì chiamare col suo falso nome (Grazie al cielo! Chi sopporterebbe tale umiliazione?!? nd Sasu) da Sai e gli andò incontro, anche se un po' traballante su quei trampoli di scarpe.

-Sai! Che succede?-

-Sasure!! Mi devi aiutare! Non riesco a trovare Gaara!-

-E a me che me ne frega?!?!!-

Sai sbuffò, tirandoselo a presso per un braccio.

-Mi servi! Due occhi in più fanno sempre comodo!-

-Ma sarà con Neji e Naruto!!-

Quello si fermò, girando la testa in mille direzioni e poi lo fissò biecamente.

-Mi pare ovvio che sia con loro due!! Ma tu li hai forse visti?!?-

Sasuke rimase in silenzio, scuotendo in segno di diniego il capo.

-Ecco!!! Trovameli e ti lascio in pace!!! Non sentirai più parlare di me per tutta la serata!-

-E se magari non sono venuti?- Disse l'Uchiha dubbioso.

-Ma allora sei veramente dobe!! Non si perdono una festa nemmeno a pagarli!! Se poi Naruto sapesse quanto sei fascinosa stasera avrebbe un motivo in più per esserci!-

Sasuke arrossì di collera, cercando di trattenersi dall'insultare come uno scaricatore di porto: non sarebbe stata buon educazione da parte di una donzella!

Poi però disse:-Saranno sicuramente travestiti e perciò saranno totalmente diversi dal solito.-

Sai si bloccò e sorrise, baciandolo sulla guancia con trasposto.

-Ma sei una genia! Mi ero dimenticato di questa cosa! Sono stato così scemo! Dai, vieni!-

Il ragazzo strattonò Sasuke con forza, costringendolo quasi a correre (I miei poveri piedi!!ç_ç nd Sasu) (Domani non li chiamerai più così.. nd me) ma, sfortunatamente, un lembo di stoffa dello spacco gli scivolò sotto al piede.

Il moro era già pronto all'impatto che avrebbe deformato il suo bel nasino (Come se la tira!! nd me) ma quello non avvenne. Qualcuno l'aveva miracolosamente preso al volo.

La prima cosa che vide fu una camicia rossa stretta al torace da un gilet nero ricamato in oro, che esaltava il fisico prestante del suo salvatore.

Sasuke, con il cuore che batteva a mille, sollevò lo sguardo lentamente.

Due labbra di rosso cupo spiccavano sul volto pallido come una rosa rossa nella gelida neve. Dello stesso colore erano gli occhi, anche se uno era gettato in ombra dalla maschera che gli copriva il lato destro del volto.

I capelli erano divisi in due colori: nel lato dove terminava la maschera i ciuffi erano tinti di un argento brillante, mentre l'altra metà era di una particolare sfumatura di viola.

I pantaloni neri gli fasciavano le gambe toniche che terminavano in anfibi dai lacci dorati.

Sasuke si scostò un poco, senza riuscire a dir nulla.

I suoi occhi rossi come il fuoco della dannazione eterna gli leggevano dentro e lo tenevano incatenato, facendolo fremere fin dentro le interiora.

Quello gli sorrise, cortese e compiaciuto, piegandosi in un profondo inchino e baciandogli la mano.

Le guance del moro si colorirono, piacevolmente sorpreso per quell'atteggiamento così galante nei suoi confronti, chinando lievemente il capo in risposta.

-Sono incantato di conoscerti, o radioso angelo. Posso conoscere il tuo nome?-

-Solamente se mi dirai il tuo.-

-Chiamami Principe Mascherato, per questa serata.-

-Il mio nome è Sasure....-

Il giovane si avvicinò, prendendolo per mano e facendolo aderire al suo petto, sussurrandogli poi delicatamente nell'orecchio:-Sasure, balla con me. Sii la mia dama in questa notte.-

Sasuke incantato annuì, lasciandosi trasportare dalla sua aura seducente.




TO BE CONTINUED.....


MI DISPIACE DI FARVI ATTENDERE MA IN CAMBIO VI METTO QUESTA MAGNIFICA CREAZIONE DA PARTE DELLA MIA AMICA GIULIA (CHE ORMAI CONOSCETE TUTTI XP)!!!!!!!!



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Capitolo 12
*** Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte) ***


*Saltella in giro esagitata* Ho avuto 12 recensioni!!!!!!!!!! Yeeeeeeeee!!!! Il mio orgoglio raggiunge l'apice!!!! Grazie a tutti voi che avete recensito, ma anche a coloro che leggono o mettono la storia tra le seguite, preferite e ricordate perchè i numeri li vedo e non sono mica pochi!!!!! Comunque eccomi qua con la seconda parte del capitolo!! Spero vi piaccia e spero anche che il Principe Mascherato, alla fine, non rimanga poi così mascherato per noi! Perchè Sasuke continuerà a non sapere chi sia ma dopo lo vedrete!!XD Sbaglio o vedo un bacio appassionato con il suo cavaliere?!?!O_o Che porcellini!! Sono sicura che mi state odiando perchè faccio spoiler per cui correte a leggere! Che aspettate!!

 

Capitolo dodici: Sasure Ed Il Principe Mascherato (seconda parte)

Gli occhi di tutti erano volti verso la coppia che danzava appassionata al centro della pista da ballo.

Nessuno aveva osato disturbarli quando aveva preso elegantemente posizione fra tutti gli altri.

Il ragazzo mascherato aveva attirato Sasuke nel suo abbraccio solido, posizionandogli delicatamente una mano sul fianco e l'altra l'aveva legata alla sua, come se ci fosse un drappo rosso ad unirli.

Il moro si sentiva leggiadro, sospinto nei movimenti artistici in cui il suo partner lo conduceva.

Lo seguiva con grazia, non facendogli provare ansia o vergogna.

Più volte però era arrossito, sentendosi scandagliare dagli occhi rossi dell'altro.

Si sentiva bollente, come se il fuoco della passione covato nel Principe passasse per contatto in lui, provocandogli un'adrenalina irrefrenabile.

Eseguirono un tango eccitante, culminante con un caschè(scusate ma non so scriverlo.. nd me) (Ignorante! Nd Sasu) (>.< come ti permetti?!? nd me) di Sasuke, aggrappato saldamente alle spalle forti dell'altro.

Si sorrisero maliziosi, coinvolti più di quanto potessero pensare nel groviglio delle loro emozioni potenti.

Alla fine un applauso li riscosse e si allontanarono verso la terrazza.

Usciti, l'Uchiha sospirò e lasciò vagare gli occhi sul verdeggiante prato, reso oscuro dal cielo notturno.

La volte stellata però illuminava flebilmente il mondo steso ai suoi piedi, come se un colpo di vento potesse spegnere lo stoppino della candele, facendo crollare tutto nel buio.

In quel momento una brezza malevola si insinuò nell'abito di Sasuke, correndo rapidamente sulla pelle candida e facendola tremare.

-Hai freddo?- La voce limpida del Principe lo colse di sorpresa, essendosi quasi dimenticato della sua presenza.

-No, non ti preoccupare.-

Ma quello non lo ascoltò e lo abbracciò da dietro, appoggiando le sue mani calde sul suo ventre, facendolo tendere per l'agitazione.

Sasuke sussultò, spingendosi involontariamente verso quel petto ampio e accogliente, alzando la testa e assaporando il fresco profumo del collo marmoreo dell'altro.

-Sei gelida,- gli sussurrò il Principe- non sei brava a mentire, Sasure.-

-Forse sei solo tu troppo bravo a riconoscere la realtà.-

-Ne dubito...-

Passò un istante in cui entrami si persero nei loro pensieri, poi il moro parlò:-E così non vuoi dirmi il tuo nome...-

Lo sconosciuto sorrise, poggiando il mento sulla sua spalla e rispondendo con naturalezza:-Non c'è niente che possa raccontarti il mio nome più di me.-

Sasuke rise per la tracotante conclusione ma anche con un po' di imbarazzo per quell'assurda vicinanza tra loro.

-Allora dimmi chi sei, o Principe Mascherato.-

-Vuoi davvero conoscermi?-

-Sì, altrimenti non sarei qui.-

Il giovane esitò ma dopo si scostò dal moro e si sporse dalla terrazza, poggiando le mani sul cornicione come se si sentisse instabile.

-Sono solo un ragazzo ricolmo di mancanze. Sono così pieno di invidia e di rancore che spesso non mi riconosco nel bambino che ero. Vorrei poter fuggire da questo mondo che mi intrappola con le sue leggi e i suoi divieti, negandomi la libertà. Ma, in fondo, so che sono io stesso a realizzare quella gabbia dorata in cui poi mi rinchiudo. Ho paura del mio passato e, soprattutto, del mio futuro. Non sono capace di accettare ciò che ho causato. Porto mille maschere talmente perfette che ormai nemmeno io riesco a ritrovare quella reale, fra le altre false. Sono un bugiardo e un violento, convinto che il mio esistere sia solo il frutto di un odio profondo che mi ha distrutto la vita. Ho dimenticato cosa sia l'affetto e l'amore, avendone perso troppo presto il sapore ed ora ne patisco le conseguenze.-

Sasuke gli si avvicinò ma non riuscì a cogliere la sua espressione, nascosta dalla maschera.

Nonostante ciò aveva percepito il dolore e l'amarezza che quella confessione gli costava.

Così, timidamente, gli prese la mano, e con dita gentili e comprensive gliene accarezzò il dorso.

-Non serve che tu mi dica cose che ti fanno soffrire. Per accontentare la mia curiosità basta che ti inventi una storiella qualunque.-

Il Principe si girò ed incatenò i suoi occhi, scuotendo la testa in diniego.

-Questa maschera, per una notte sola, mi permette di parlare apertamente di me stesso, come avrei fatto una volta e di credere di non essere mai cambiato. Perciò non fermarmi ora che sono quello che vorrei essere, perchè questo giorno a breve finirà.-

-Allora non smettere...-

Il ragazzo quindi continuò a raccontargli di lui, dei suoi sogni, dei suoi tanti desideri, sempre con la delicatezza di una fiaba.

Troppo presto la sua storia finì e fu il turno delle domande.

-E tu? Hai qualche desiderio irrealizzabile?-

-Se te lo dico lo farai avverare?- Chiese Sasuke con scherno, senza però voler offendere l'altro.

Il Principe lo strinse gentilmente e fece coincidere la fronte con quella del moro, per guardarlo fisso e dirgli:-Per te, arderei il mondo.-

Sasuke si sorprese per quella risposta, ma non notò tratti di menzogna nei suoi occhi cremisi.

Allora sorrise emozionato e parlò a sua volta:-E' troppo facile bruciare il mondo mentre è molto più difficile farlo fiorire rigoglioso. Lo faresti per me?-

-Mantengo sempre una promessa.-

Il moro cominciò a narrargli di suo fratello, della scuola, del suo sport preferito e parlò anche di sua madre. Il magone tornò come al solito potente e distruttivo, ciononostante il silenzio e l'attenzione del Principe lo facevano sentire meno solo, come se lui capisse davvero.

Per un attimo gli tornò in mente la reazione di Naruto e la paragonò subito con quella del ragazzo che ora lo stava corteggiando.

Il Principe era come lui, presente e lontano, facendolo sentire ascoltato ma lasciandogli anche la solitudine di cui aveva bisogno.

Che il Principe fosse Naruto?!?!????

Effettivamente il corpo era molto simile, certo era truccato e gli occhi erano diversi ma non sarebbe poi stato tanto strano.

Il moro poi ridacchiò per la sua riflessione impossibile; il Teme, essendo un Teme, era un bastardo ed un menefreghista, che se la tirava e voleva essere al centro del mondo.

Cinico, falso, stronzo ed irrimediabilmente sexy.

Vabbè, forse l'ultimo aggettivo poteva anche evitarlo ma restava il fatto che la stronzaggine fosse molto ma molto superiore alla sensualità.

La sua risata incuriosì il Principe che gli chiese:-Cosa c'è che ti diverte? Sono forse io?-

-No, stavo semplicemente riflettendo su chi tu possa essere e per un attimo avevo creduto che fossi Naruto Uzumaki.-

-Gli assomiglio?-

Il moro rimase scioccato. -Non lo conosci?!?-

-Dovrei?- Il ragazzo sembrava decisamente divertito.

-Bè, quando sono arrivata qui me l'hanno subito menzionato...-

-Deve essere un tipo molto fortunato se può godere del tuo interesse.-

Sasuke scoppiò a ridere, sarcastico stavolta.

-Non mi interessa in quel modo! Figuriamoci!-

L'altro sorrise mentre un sopracciglio si piegava per dargli un'espressione dubbiosa.

-Ti dispiace se non ti credo?-

-A me non piace! Fine della questione!-

Sasuke mise il broncio ed incrociò le braccia, voltandogli le spalle e fissando il paesaggio.

Il Principe disse:-Non volevo farti arrabbiarti ma lo vedo sul tuo volto che non è quello che realmente provi per questo fantomatico Naruto.-

Il moro non parlò, anzi si strinse maggiormente nelle spalle.

-Io credo,- sussurrò, come fosse un segreto solo fra loro due -che questo Naruto ti intrighi. Magari i suoi atteggiamenti ti catturano più di quanto tu voglia, sebbene siano crudeli e spiacevoli, e che alla fine pensi a lui, non accettandolo. Cerchi di restargli distante eppure finisce sempre che, in qualche strano modo, vi ritroviate insieme.-

L'Uchiha sbuffò, rispondendogli tagliente:-E se anche fosse?! Per lui è importante essere sulla bocca di tutti, non nei miei pensieri! A lui importa essere il bello e impossibile, dannato e rifiutato dal paradiso! Vuole che tutti gli stiano intorno ma poi non sa conviverci! Non è altro che un sociopatico!-

-Potrebbe anche darsi.... Ma se invece avesse paura?-

Sasuke allora si voltò e lo guardò; che intendeva dire?

-Di cosa dovrebbe avere paura?-

Il Principe non rispose e il suo sguardo si perse.

-Di cosa dovrebbe aver paura?- Ripetè il moro.

-Di se stesso, degli altri, dei sentimenti... Ci sono tante cose di cui aver paura.-

-Sì, ma io non ho alcun diritto di entrare nella sua vita e di aiutarlo se non è lui a chiedermelo. Deve essere lui a fare il primo passo, io posso solo cercare di sopportarlo, per quanto sia arduo...-

L'altro sembrò in difficoltà, come se delle parole premessero per uscire ma lui non avesse la forza per pronunciarle.

-Dagli tempo.... Sono sicuro che non si tirerà indietro e sarà presente al momento giusto...-

Il moro annuì poco convinto e sospirò; ora che aveva trovato un ragazzo carino quel Teme si doveva mettere in mezzo anche non lì?!? No, questo non l'avrebbe permesso!!!

L'avevano depilato, l'avevano truccato, l'avevano vestito da donna, l'avevano costretto a mettersi i tacchi ma non si sarebbe rovinato la serata per Naruto!! Che si fottesse!! Sicuramente sarebbe stato accontentato!

Sasuke gli si avvicinò, tentandolo, accarezzandogli la guancia libera dalla maschera e sorridendogli.

-Lasciamo perdere lui e tutto ciò che ne consegue. Ci siamo solo io e te stanotte, no? Divertiamoci...-

Il Principe fece un sorriso tirato, fissandolo con desolazione.

-Penserai a lui mentre starò con te?-

-No, se sarai così bravo da farmelo scordare....-

Quello ghignò e gli rispose sulle labbra, senza che i loro occhi si allontanassero:-Oh, in questo sono particolarmente bravo....-

Finito di parlare l'attirò a sé con forza e si baciarono.

All'inizio era un bacio morbido e delicato, ma entrambi volevano di più, volevano gustarsi la vita che gli era stata concessa.

La cosa si fece più matura quando il ragazzo chiese l'accesso alle labbra del moro con la lingua calda e ruvida, senza dover attendere molto la sua reazione.

Sasuke gli strinse le braccia al collo mentre lottava con il muscolo divino di quello sconosciuto, sospirando quando gli graffiava il labbro con i denti.

Gli scompigliò i capelli, aderendogli possessivamente al corpo; questo fece ridacchiare il Principe e, per punizione, Sasuke si allontanò contrariato per poi tornare subito alla carica, avendolo già perdonato.

Il Principe allora gli accarezzò i fianchi, continuando con la coscia destra che Sasuke gli aveva avvolto attorno al fianco; la sua mano era ferma e precisa mentre faceva scorrere con infinita lentezza i suoi polpastrelli sulla pelle, sganciando con uno schiocco la giarrettiera.

Fece scendere un poco la calza, permettendosi di toccare quanta più carne possibile di quella creaturina invitante.

Sasuke allora si scostò dall'abbraccio, indietreggiando giocosamente, catturando il suo Principe col suo sguardo magnetico.

Lui la seguì e la fece sedere sul cornicione del terrazzo; Sasuke quindi, per paura di cadere, gli allacciò le gambe alla vita, con somma delizia dell'altro.

Ripresero fiato e il Principe gli chiese:-Come sto andando?-

-Passabile...-

-Solo passabile?- Il Principe era visibilmente oltraggiato.

-Vediamo cos'altro sai fare...-

Quello non se lo fece ripetere e si avventò sul collo niveo della sua preda che a quel trattamento faticava a mantenere un comportamento pacato.

Sasuke però sbarrò gli occhi quando si rese conto che, se avesse tolto la striscia di raso che gli ricopriva il collo, avrebbe visto il suo pomo d'Adamo e poi avrebbe scoperto che non era una ragazza.

-Ehi, aspetta!- La sua voce era più agitata di quanto avesse voluto.

-Che c'è? Non va bene?-

-Sì, cioè va benissimo, solo che sono delicata sul collo e allora....-

-Meglio ancora... Ti piacerà di più..-

Il Principe stava per ricominciare di nuovo il suo operato ma Sasuke lo respinse nuovamente.

-Si può sapere cosa mi stai nascondendo?-

Il moro arrossì e per la vergogna non rispose, ma quello gli alzò il viso da sotto al mento e lo costrinse a fissarlo negli occhi.

-Puoi dirmi ciò che non va e se devo fermarmi, ma devo sapere il vero motivo.-

Sasuke si specchiò negli occhi rossi dell'altro, vedendovi piacere, fastidio e aspettativa.

Decise di parlare, solo dopo essere sfuggito dalla trappola dei suoi occhi.

-Io.......lo so che probabilmente avrei dovuto dirtelo ma...... mi hanno costretto e quindi....-

-Sasure, parla.-

-Io....non sono una ragazza....-

Sasuke chiuse gli occhi per paura di vederlo arrabbiato, invece sentì solo una risata alta e liberatoria che proveniva da lui.

Lo guardò e se la stava sghignazzando alla grande, con grande collera dell'Uchiha.

-Ti fa tanto ridere?!?-

Il Principe si riprese e cercò di placare le risate, dicendogli poi:-Credevi davvero che non me ne fossi accorto?-

-Cos...?!-

Quello si avvicinò e gli sibilò all'orecchio:-Ti ho avuto contro di me per buona parte della serata e, come dire, abbiamo un amico in comune...-

Sasuke non capì ma quando il Principe gli premette il cavallo si rese conto di essersi scoperto molto prima. (Che figura!!!!!!Ahahahahahh!!! Giuro, non lo dimenticherò mai!!!Nd me) (Sta. Zitta. Nd Sasu)

-Ecco...io non so come scusarmi....- Mormorò il moro.

-E di cosa dovresti scusarti?-

-Bè, siamo due uomini anche se questi vestiti,- disse indicandosi -non me lo fanno essere.-

-Io trovo che ti stiano molto bene invece...-

-Ma?!?-

-Ti trovo, come dire, eccitante...-

A quella frase Sasuke volette infossarsi; quello lo trovava eccitante vestito da donna?!?-

-Non è che sei un hentai pervertito?- Chiese innocentemente il moro.

-Non preoccuparti! Terrò le mani a posto,- rispose il Principe, trascinandolo nuovamente verso la pista da ballo- sempre se non sarai te a supplicarmi di farlo...-

-Lo sapevo che eri hentai!-

Il ragazzo rise ma Sasuke lo seguì comunque, troppo sconvolto dalla sua piacevole presenza.

 

 

-Eccomi arrivato, questa è casa mia.-

-Allora ci si vede, Sasure,- disse il Principe sottolineando il nome.

-Lo sai il mio vero nome! Ripetilo con me! Sa-su-ke!-

-Va bene, Sasuke...-

Il ragazzo si era avvicinato per salutarlo con un bacio ma, ad un soffio dalle sue labbra, Itachi spalancò la porta di colpa, urlando:-Bentornato Otouto!-

Ovviamente furono fermati sul più bello e il minore fulminò il maggiore degli Uchiha, che faceva finta di nulla.

-Ah, scusate! Continuate pure!!- Dicendo così chiuse la porta ma entrambi lo videro che li stava già spiando dalla finestra.

-Mi dispiace per mio fratello...- Borbottò Sasuke.

-Tranquillo, ho capito che tipo è.-

-Quindi,- il moro tentennava indeciso -ci dobbiamo salutare?-

-Sempre che tu non voglia rimanere sulla porta per sempre.-

Sasuke sospirò, ma annuì e lo baciò a stampo sulla bocca, accarezzandogli per l'ultima volta la guancia sulla quale aveva tre minuscoli tagli paralleli, invisibili ad occhio nudo.

Lo sguardo del Principe si addolcì e lo strinse a sé, baciandogli i capelli.

Poi si voltò e ripercorse il vialetto mentre Sasuke gli domandava:-Non mi dirai il tuo nome, vero?-

Quello si girò un attimo e gli sorrise.

-Immagino tu lo sappia meglio di me...-

Così se ne andò, lasciando solo il moro che si sentiva privato del suo calore.


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Capitolo 13
*** Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco ***


Ta-dan!!!! *appare da una nuvoletta di fumo stile ninja* Sono tornata per farvi leggere questo nuovo capitolo che vedrà come protagonisti Sai e Gaara!(Grazie Kami!! Almeno mi lascerà in pace!!! nd Sasu) (Giuro, non so come tu possa permetterti Naruto... Sei solo un pallone gonfiato!!! nd me) Lasciando perdere i miei amabili battibecchi con Sasuke, vi spiego un attimo ciò che andrete a leggere. Questo è uno spiraglio in cui racconto dei due ragazzi dopo la festa di Carnevale, l'ho fatto un po' perchè me l'aveva chiesto una lettrice, un po' perchè volevo prendere una pausa dalla trama che vede come soli protagonisti Naruto e Sasuke(Mi pare ovvio!!! Io sono il più desiderato! Nd Sasu) (Se...”-.- nd me). Spero di farvi piacere un pochino di più la SaixGaara, che io sostengo con fermezza, e di farvi divertire! Auspico di non deludervi!!! Alla prox!

P.S. Sareste così gentili da farmi sapere cosa ne pensate di questa coppia e di come l'ho resa? Mi basterebbero anche poche parole! Grazie mille in anticipo! Avrete il resto dopo!XP


Capitolo tredici: Profumo Di Cannella E Sapore Di Tabacco

Un ritmico scrosciare rapì Sai dal mondo onirico in cui si trovava.

Sbadigliò in maniera plateale, stropicciandosi gli occhi e mettendosi a sedere, percependo un lieve fastidio al basso ventre.

Gli occhi si abituarono gradualmente alla luce e si meravigliò del disordine sul suo pavimento, infatti i suoi abiti formavano una buffa scia fino al letto.

Il freddo mattutino gli pizzicò il petto nudo e si coprì con la coperta calda, immergendosi nel cuscino profumato. Aveva un odore speziato, di cannella e tabacco.

Sai sbattè le palpebre confuso, riannusando la federa e rimanendo basito: primo, lui non fumava e secondo, lui non metteva il profumo. (Spero che il deodorante sì, però... nd me)

Era quindi impossibile che fosse a causa sua ma, ripensandoci, il moro si ricordò che molti alla festa fumavano e che la sala da ballo era satura di aromi particolari.

Un fitta alla testa lo fece raggomitolare su se stesso ma si attenuò in pochi minuti; forse aveva bevuto qualche drink di troppo la sera prima.

Il rumore dell'acqua corrente gli tornò alla mente e, lentamente, si alzò, dirigendosi verso il bagno comunicante con la sua camera.

Un altro fatto lo rese dubbioso: era nudo, come mamma l'aveva fatto.

Come mai non portava il pigiama.

Va bene che spesso sudava durante la notte ma era febbraio! Mica faceva tutto 'sto caldo! Qualcosa non quadrava....

Sai allora aprì la porta e una coltre di vapore acqueo lo investì, facendolo rabbrividire.

Il moro gelò sul posto, comprendendo finalmente ciò che non andava: qualcuno si stava facendo la doccia a casa sua, una parte degli abiti per terra non gli appartenevano e poi lui era nudo!!!

Quando la nebbiolina si fu dissolta Sai rimase scioccato da ciò che i suoi occhi spalancati vedevano: nella stretta doccia a vetri un ragazzo gli rivolgeva le spalle, mentre si passava il sapone sul corpo con una meticolosità maniacale.

Poi quello girò il volto verso l'altro che potè notare gli occhi d'acqua marina del suo fidanzato, Gaara.

Il rosso ghignò al suo indirizzo e si voltò con l'intero corpo, donando al moro la completa panoramica del suo latteo corpo statuario, ricoperto da goccioline dispettose che si insinuavano in ogni suo anfratto.

Il moro aveva la bocca aperta a formare una “O” mentre gli occhi si beavano di quello spettacolo divino. Seguì in particolare una goccia, nata dai suoi capelli bagnati, che iniziava a correre rapida sul naso, sulle labbra che, al suo passaggio, si dischiusero, sul collo, sul petto fino a fermarsi un secondo nell'ombelico ma per ripartire rapida verso ben altre intimità. (Oh Kami!! *nosebleed* nd me) (Gia!!!!*O* nd Sai)

Quando Sai si rese conto di aver fissato il suo …. bè, non sapeva bene come definire quel “boa”, per più di un quarto d'ora, arrossì violentemente, chiudendosi finalmente la porta alle spalle che aveva lasciato aperta, per poi appoggiarvisi con nonchalance.

Gaara sorrise addolcito dall'espressione di vergogna del suo ragazzo, ma poi decise di approfittare della situazione; adoravo vedere il volto di sai colorarsi, ma non solo per la vergogna..(Ovviamente ricordo che Sai è nudo e che Gaara è giusto un TANTINO allupato... Io non vorrei essere nei panni di Sai... O forse si!!!*Q* nd me) (E' mio! Allontana le tue manacce, autrice!! nd Sai) (Sei proprio egoista! Tzè! Nd me)

Il rosso cominciò a ridacchiare mentre usciva dalla doccia e si metteva l'accappatoio, senza stringersi la cintura in vita, così da lasciare che l'altro potesse ammirarlo.

Con passo felino gli si avvicinò e lo bloccò contro la porta, poggiando una mano sul legno liscio a lato del viso del moro.

-Buongiorno, piccolino...- Disse Gaara, dopo averlo baciato delicatamente.

Sai arrossì per quel nomignolo che usava spesso il suo ragazzo per poi ricordarsi di una cosa e fulminarlo.

-Si può sapere cosa ci fai a casa mia? E perchè stavi usando la mia doccia?!?-

Il rosso sorrise sardonico, passando una mano sul petto glabro dell'altro, rispondendogli con tono basso e sensuale.

-Ho dovuto, visto quanto è successo stanotte...-

Sai alzò un sopracciglio.

-Non mi ricordo cosa sia successo...-

Il rosso rise ma si rese conto che l'altro era serio, terribilmente serio.

-Veramente non ricordi cosa sia accaduto?-

Il moro annuì.

-Bè, secondo te cosa abbiamo fatto? Io sono nudo... Tu pure... 2+2 quanto fa?-

Sai impallidì (se questo è possibile”-.- nd me) e cercò di formulare una frase coerente.

-Non possiamo averlo fatto!! No, no e NO!!-

-E cosa allora? Avremmo forse giocato a carte?!-

Gaara si infervorò, arrabbiandosi per quell'atteggiamento di Sai; perchè non poteva accettare l'idea che l'avevano fatto?! Non era stato lui a forzargli la mano anzi, era stato l'altro ad insistere perchè accadesse!!!

Il moro si accorse dello sguardo irritato e offeso del rosso, mormorando contrito:-Io non sto dicendo che mi hai obbligato, perchè so che non lo faresti anche se a volte esageri.... Sono solo preoccupato e dispiaciuto di non ricordare nulla, soprattutto perchè sono sicuro che in quel momento fossi cosciente...-

Gaara riflettè un attimo, per poi sospirare:-Ieri mi hai fatto entrare a casa e abbiamo discusso, ma alla fine mi hai perdonato e volevi fare l'amore, anche se eri ubriaco... Io mi sono opposto ma tu mi supplicavi e hai concluso con “Se lo dimenticherò, sono certo che me lo farai ricordare...”-

Sai abbassò lo sguardo, sorpreso nel pensare di avergli detto quelle parole.

Poi prese coraggio e disse:-Avevo ragione...-

-Cos...- Il rosso stava per parlare ma venne bloccato dalla bocca affamata dell'altro, mentre gli si stringeva addosso.

Gaara fece scorrere con fervore le sue mani forti sul ventre piatto del compagno, eccitato per quel cambio di programma, prendendolo in braccio e facendogli legare le gambe alla sua vita.

Sai sorrise per quella sua risposta fisica, anche se comunque intimidito da quanto stava per ri-accadere. Osservandolo lo vedeva splendido e possente, inutile per lui fingere di non voler fare quel passo.

-Allora.. Mi credi, Sai?- Domandò Gaara.

-Certo, mi fido di te....Se solo tu mi aiuterai a rinfrescare la memoria...- Mormorò seducente Sai.

-Non chiedo altro...- Rispose il rosso, terminando definitivamente la conversazione.



* INIZIO FLASHBACK*

-Gaara! Finiscila di mettermi le mani dappertutto!-

-Ma come vuoi che resista,- rispose al suo orecchio -se tu mi tenti con un vestitino tanto osè?-

-Ma che osè e osè!! E' un normalissimo costume di carnevale!-

-Io lo trovo tremendamente erotico...-

Sai lo allontanò, schiaffeggiandogli scherzosamente la mano che voleva infilarsi nei suoi pantaloni.

Alla fine Sai era riuscito a trovarlo: ovviamente, se si fosse premurato di dirgli di essersi travestito da Morte, probabilmente non ci avrebbe impiegato tanto!

-Senti, perchè invece di rimanere qui, non andiamo a casa mia e ce ne stiamo un poco da soli?-

Gli domandò Gaara, stringendolo da dietro con dolcezza ma possessività.

Sai però si arrabbiò, stufo del continuo assillare di Gaara sotto quell'aspetto.

-Smettila di chiederlo! Tu pensi solo a quello!- Il moro questa volta si era voltato e liberato dalla stretta del ragazzo, guardandolo deluso ma risoluto.

-Sai, ascoltami...-

-No! Non voglio più ascoltare le tue motivazioni! Vuoi solo il mio corpo, non è vero?!? Dovevo aspettarmelo e ascoltare gli avvertimenti dei miei amici!!-

Il moro scappò, senza lasciargli l'occasione di replicare.

Gaara quindi inveì a bassa voce, inseguendolo ma perdendolo subito di vista tra la folla di maschere e costumi che sembravano deriderlo ad accusarlo.





Sai si frizionò le braccia infreddolite.

Era corso via dalla festa e quel delicato velo che lo ricopriva non lo proteggeva certamente dalla fredda sera di fine febbraio.

Ad un tratto, uno spesso mantello nero gli fu posto sulle spalle.

Si voltò sorpreso e vide Gaara, irrigidendosi mentre il rosso gli legava al collo la mantella.

Con preoccupazione malcelata, il rosso disse:-Capisco che tu sia arrabbiato con me, ma non vale la pena che, per colpa mia, tu ti prenda un raffreddore...-

Sai abbassò lo sguardo, stringendosi la cappa addosso e ricominciando a camminare verso la sua abitazione.

-Non vuoi proprio parlarmi, eh?-

Il moro decise di non rispondere, sapendo quanto quello lo innervosisse.

Infatti l0'altro reagì come previsto: sbuffò irritato e lo seguì, sempre borbottando fra sé e sé.

Sai sorrise per quel tratto infantile del suo ragazzo, per poi intristirsi per il “litigio” in corso.

Non aveva dimenticato come Gaara cercasse sempre si spingerlo a fare sesso, anche conoscendo la sua resistenza. Per il rosso sarebbe stato solo un atto fisico, ma, per lui, no. Sarebbe stato amore. Da tempo ormai aveva accettato il fatto di provare qualcosa di più di una semplice cotta nei suoi confronti. Aveva paura di finire sfruttato, e di soffrire.


Sai quindi entrò nel giardino di casa sua, seguito dall'altro, ed aprì la porta, invitandolo ad entrare -sempre senza proferir parola- per ripagarlo di avergli prestato il suo mantello.

Non avrebbe mai immaginato di dover ringraziare Kami per la mancanza dei suoi genitori, andati ad una festa, ma lo avrebbe scoperto a breve.



***_____*** ***_____*** ***_____***



Gaara era stufo di quel silenzio; non sopportava quando l'altro non gli rispondeva, gli piaceva troppo la sua voce per riuscire a farne a meno, ma Sai non demordeva.

L'aveva fatto entrare e gli aveva offerto da bere un thè caldo, al quale lui aveva rifiutato, ma sempre utilizzando i gesti e da questo il rosso capiva che l'altro era molto arrabbiato.

Gaara, per quanto tentasse di reprimere i suoi istinti, da tempo ormai sognava di poter prendere quel corpo e farlo suo.

Quante volte, di notte, lo immaginava col fiatone e con le guance rosse per il piacere, mentre sospirava il suo nome in un ansimo? Non lo sapeva più.

Il rosso sapeva di forzarlo, ma il suo corpo si tradiva e quello non poteva impedirlo.

Ad un tratto Sai aprì un'anta della cucina e Gaara ci scorse una bottiglia di liquore, che gli fece venire un'idea: Sai non era un amante delle sfide ma, stando vicino a quei due scemi di Sasuke e Kiba (Grazie tante!!! nd Kiba & Sasuke), ormai anche lui ne era appassionato.

-Sai,- il moro, sentendosi chiamare dopo una mezz'ora passata in silenzio lo guardò,- ti andrebbe di fare una scommessa?-

Sai roteò gli occhi, alzandoli poi al cielo.

-Non vorrai dirmi che hai paura?!- Lo schernì Gaara, ricevendo un'occhiata dal moro.

-Senti, facciamo così, -disse Sabaku, alzandosi e prendendo la bottiglia che aveva visto prima nel mobile- se riuscirai a bere in 15 minuti tanti bicchieri di grappa quanti ne berrò io, allora avrai vinto e me ne andrò. Se invece perderai, dovrai sentire ciò che ho da dirti.-

Sai rimase in silenzio per decidere ma poi capitolò, rispondendo velenoso:-Bene, almeno te ne andrai!-

Quello che però Gaara sapeva molto bene era che sai non amava gli alcolici, tanto meno quelli molto forti ma, si sa, non aveva saputo resistere.

Così partì la scommessa però, come previsto dal rosso, Sai si arrese subito, già brillo dopo pochi minuti.

-Ora mi starai ad ascoltare?-

Sai lo guardò, almeno si accorse che stava parlando con lui e annuì controvoglia.

-Allora Sai, per me non è facile dirlo, ma non ho altra scelta. Io ogni giorno ti bacio, ti accarezzo, ti osservo, ma vorrei di più, ti vorrei tutto....- Gaara fece una pausa per essere sicuro che l'altro stesse attento -Vorrei averti ogni secondo vicino a me perchè mi sento bene in tua compagnia. Il mio sentimento è sincero ma il mio corpo si tradisce, ma non per questo voglio perderti.-

Sai lo fissava, con gli occhi lucidi di chi reagisce a quelle parole perchè le comprende.

-So quanto tu possa essere spaventato da questo passo e per questo non voglio costringerti ma voglio che tu sappia quanto questo sia difficile. Io sono sempre stato un ragazzo viziato, che otteneva subito ciò che voleva, anche in amore ma, adesso che sono con te, sto imparando cose nuove. Ho capito che devo dare se voglio ricevere e io devo darti sicurezza se voglio averti fra le mie braccia.-

Il moro chinò gli occhi, per nascondere una lacrima.

-Se io non sono capace di farti sentire al sicuro, vuol dire che non sono ancora pronto....- Concluse Gaara, per poi alzarsi e dirigersi verso la porta.

Sai allora si riscosse e lo abbracciò da dietro, scoppiando a piangere e singhiozzando:-Questo non è vero! Io mi fido di te!! Ma ho paura!! Ho paura che tu possa lasciarmi!-

Il rosso si girò e lo strinse piano, mormorando:-Non lo farei mai, nessuno sarebbe così sciocco da lasciarti andare...-

Sai lo fissò sorpreso da quelle parole, per poi spingerlo in un bacio che profumava di cannella e sapeva di tabacco.

Non aveva più dubbi, non aveva più ripensamenti, voleva essere posseduto da Gaara per una notte e per mille altre ancora.

Lo voleva veramente e non se lo sarebbe lasciato scappare.

*FINE FLASHBACK*

Il fine della storia poi, la conosciamo....

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Capitolo 14
*** Memorie Crudeli ***


L'aria è calda, gli uccellini cinguettano e il mio pc si è svampato! “-.- ma ditemi se è possibile, gente! Perciò, non abbiatemi male e prendetevela con il mio computer per questo lunghissimo ritardo! Anche questo aggiornamento è stato trascritto e messo in internet dalla fidatissima Giulia ed è per questo che si merita un applauso! Oltre a sentire i miei sproloqui fa pure questo per me! Che brava! *scoppia a piangere* Sigh... Comunque faccio sempre del mio meglio ed eccovi il nuovo capitolo con il grande ritorno di Naruto e Sasuke! *ovazione dal pubblico* Ringrazio sempre voi che leggete e che mi fate sentire importante, sperando di poter rispondere presto alle vostre tante (spero! XD nd me) recensioni! Un bacio a tutti e buona lettura!


Capitolo quattordici: Memorie Crudeli


Si stiracchiò con sonnolenza, sbadigliando ampiamente.

I piedi nudi si poggiavano sul freddo legno delle scale e gli provocavano brividi che si diffondevano dalle punte delle dita a quelle dei capelli.

Sasuke frizionò le braccia; odiava l'aria del mattino, sembrava lo volesse schiaffeggiare.

Con un borbottio arrivò nell'atrio, ma spalancò gli occhi inorridito facendo un balzo all'indietro quando camminò su qualcuno.

Si rese conto che Tobi, vestito con un pigiama blu con zucche e lecca-lecca, dormiva a terra, stringendo convulsamente Deidara. Quello, sveglio e con occhiaie da paura, cercava di togliersi dal suo abbraccio troppo affettuoso.

Sasuke nascose una risata e osservò il biondo incenerirlo, tornando poi ad agitarsi come un ossesso, ma il ragazzo con la maschera non lo mollava anzi, se lo stringeva maggiormente addosso e mormorava nel sonno :-Tobi vuole bene a Deidara-sempai... zzzzzz... Com'è morbido Deidara-sempai... zzzzzzz... Tobi è proprio un bravo ragazzo... zzzzz-

Il moro scosse la testa, chiedendosi dove sarebbero finiti e s'incamminò verso la cuncina pregando in un caffè bollente e senza zucchero.

A poposito di preghiere, aveva dovuto aspettare mezz'ora per andare in bagno perché quel fesso di Hidan (Ma come osi?!? Piccolo meschino miscredente! Nd Hidan) aveva eretto un altarino sul lavandino, disegnando con il rossetto di Deidara (Ma non è vero! Io non mi trucco!! Nd Deidara) (Infatti... Lo fa solo nei giorni pari... nd Sasori) (Eh! Lo faccio solo nei giorni... Ma sei scemo!?! Che mi fai dire Danna?! X'C nd Deidara) (Io sono la voce della verità... E poi ti vedo tutte le mattine... nd Sasori) (*CRI CRI CRI* nd tutti) (Ma cosa avete capito! Sciocchini! XD nd Diedara) il simbolo del Dio Jashin allo specchio e recitando a gran voce una litania continua.

Uscito dal bagno aveva uno sguardo ebete e soddisfatto, neanche fosse sceso in terra il suo amato Dio per soddisfarlo fisicamente (D: nd me) (… Disgustoso... nd Kakuzu)

A quel pensiero Sasuke rabbrividì.

Quindi passò davanti al salotto e vide Konan e Rei -ormai fidanzata di Itachi- dormire abbracciate sul divano sopra ai poveri Kakuzu e Pain, loro però non erano poi così dispiaciuti... (Ma non in quel senso, porcellini! Nd me XD)

Infatti il primo stava tranquillamente borseggiando le due ignare ragazze, maledicendole con ben poca grazia per il contenuto troppo leggero dei loro portafogli, mentre il secondo si lucidava con accuratezza tutti i piercing, ed erano tanti! (M'immagino Pain che si passa la pezza sul naso!! Ahahah! Troppo spassoso! Nd me) (*le lancia uno sguardo glaciale con i suoi occhi viola* nd Pain) (Allontana i tuoi occhi da satanasso da me!! nd me) (Che cacasotto... nd Pain)

Sasuke spiaccicò una mano sulla faccia, chiedendosi come facesse il fratello ad attirare tanti imbecilli. (Solo lui? Nd me)

Così finalmente, arrivò in cucina e trovò Itachi e Sasori che parlavano fittamente. Quando lo scorsero, smisero di confabulare. Itachi lo salutò con sguardo preoccupato mentre Sasori ghignava divertito, come se ridesse ad una battuta che solo lui aveva sentito.

Il moro minore inarcò un sopracciglio, chiedendo già alterato :-Ti faccio ridere, Akasuna?-

-Nono... Stavo guardando quei due imbecilli nel giardinetto... - Disse, indicandogli la portafinestra a vetri.

Allora vide Zetsu che faceva yoga in mutande e Lisame che cercava di catturare qualcosa nell'acqua del laghetto.

-Mi spiegate cosa stanno combinando?- chiese Sasuke con gli occhi fuori dalle orbite, ormai convinto di avere visto ogni genere di cosa.

-Niente, otouto! Semplicemente Zetsu vuole ritrovare il suo legame con la natura e Kisame spera di pescare qualcosa-

-Nel nostro laghetto?- commentò con voce scettica.

-Che vuoi farci? Sono un po' particolari!-

“Giusto un pochino”, pensò il minore degli Uchiha.

Notò poi che Itachi aveva perso il sorriso e gli stava porgendo una tazza di caffè fumante molto seriamente.

-C'è qualcosa che non va, Itachi?-

Quello gli indicò la sedia e Sasuke si sedette, guardandolo dubbioso.

-Dobbiamo dirti una cosa importante, Otouto... - Concluse Sasori, senza nascondere un ghigno compiaciuto.



***_____*** ***_____*** ***_____***



-Sveglia nipote! C'è Gaara che ti vuole al cellulare!!-

Naruta aprì gli occhi di scatto, sedendosi rapidamente e prendendo il telefono dalle mani dello zio.

-Pronto, Gaara? Che succede?-

-Ho due notizie, una buona, l'altra cattiva. Quale vuoi sentire per prima?-

Il biondo sbuffò a quel giochetto -La buona.-

-Bene... Una squadra universitaria di basket giocherà contro una classe del nostro istituto.-

-Tanto piacere... E allora? La cattiva?-

-La squadra è l'Akatsuki e siamo noi la classe contro cui giocherà.-

Naruto sbarrò gli occhi irrigidendosi immediatamente.

-Sei sicuro di quello che dici? Mi sembra strano che una squadra di quell'età voglia battersi con una quarta superiore.-

-Lo so ma, a quanto pare, tutte le quinte non sono a Konoha nel periodo della partita, sono in gita per una settimana.-

La Volpe si massaggiò il setto nasale, ributtandosi con un sospiro sui cuscini del suo letto matrimoniale.

-Fantastico... Ci mancava solo questo. Ma ne sei certo? Non è una di quelle balle messe in giro apposta?-

-Me l'ha appena detto adesso Sai, che è stato informato dall'Uchiha... -

E suo fratello fa parte di Alba, lo so. Ho capito, ottimo lavoro.-

Il biondo stava per chiudere la comunicazione quando il rosso aggiunse :-Naruto, come farai con Sasori?-

L'altro non attese un attimo per rispondere -Lo distruggerò.-

Buttò giù la linea e fece un sospiro profondo, riflettendo su ciò che gli aveva detto Gaara.

Sasori era uno dei migliori giocatori dell'Akatsuki perché era rapido, scattante e violento. Nessuno riusciva a difendere la sua posizione de lui lo puntava. Naruto sapeva che giocare contro di lui sarebbe stata una vera e propria guerra ma non gli importava; avrebbero pareggiato i conti, a costo di spezzargli le ossa.

Quindi notò che Jiraya lo fissava con interesse e domandò innervosito :-Che vuoi?-

-Nulla, Naruto. Stavo solo osservando le tue reazioni... - Disse mentre prendeva la maschera che aveva indossato la sera prima il biondo.

-Bel costume, il tuo, davvero affascinante... - continuò Jiraya con tranquillità -Mi è sembrato di vedere tuo padre... Lui adorava tramutarsi in persone diverse, soprattutto a carnevale... -

-Sta zitto!- Gridò Naruto, alzandosi e strappandogli di mano il travestimento.

Lo zio non fece caso al suo scatto d'ira, ma riprese a parlare come se nulla fosse.

-Ieri sera sei tornato più sereno da quella festa, come se ti fossi tolto un peso dallo stomaco. È forse accaduto qualcosa di bello?- (Sì! Ha baciato un trans! :D nd Giulia)

Naruto si sentì vacillare, scrutato nel profondo da quegli occhi conosciuti.

Si sedette sul letto, stringendo con forza l'oggetto nelle sue mani e chiudendo gli occhi, cercando di placare il battito del cuore.

-Ah, non ne vuoi parlare? Capisco... Senti moccioso, potrai fingerti insensibile ma, per i miei occhi, sei sempre lo stesso. Non importa quanto tu possa nascondere la tua rabbia ed opprimere il tuo dolore, io sarò sempre capace di riconoscere il vero Naruto tra gli altri falsi.-

Il biondo lo guardò con sufficienza, cercando di non dare a vedere quanto in realtà si sentisse sollevato e ferito da quelle parole.

-E chi ti dice che io non sia realmente come mi dimostro?-

Jiraya gli si mise di fronte e gli poggiò una mano sulla spalla, guardandolo negli occhi.

-Beh, mi è bastato vederti ieri...Non ti interessava apparire, eri tranquillo e in pace con te stesso, direi quasi felice... I tuoi occhi brillavano e non nascondevi un sorriso sincero. Dopo tanto tempo, ho visto il tuo “scudo” abbassato, pronto a dare un'altra occasione alla gente.-

-È stato solo un momento d'illusione. Non capiterà mai più, te l'assicuro.-

-Seee! Credici! Magari adesso spunta pure Babbo Natale e mi dice che sta con la Befana!!- Esclamò prendendolo affettuosamente in giro e dirigendosi verso la porta.

-Quando vorrai fare colazione, vieni giù. Non ho mica intenzione di farti da cameriere! Neanche fossi una bella ragazza!-

-Per questo ringrazio Dio ogni giorno!- rispose Naruto ricevendo in cambio un sonoro “Fanculo”.

Naruto, essendo solo, sorrise apertamente per la presenza pimpante di Jiraya in casa; era bello non essere sempre soli.

Con calma riprese ad accarezzare la maschera nera e poi se l'appoggiò sul viso, guardandosi allo specchio. Vide entrambe le parti del suo animo; la parte coperta dal costume era quella che si nascondeva per non essere ferita, mentre il viso rappresentava il suo sprezzante sentimento verso le persone.

Quella festa di carnevale gli aveva dato una grande opportunità; aveva conosciuto meglio Sasuke. Era strano come fosse diventato una costante delle sue giornate, rendendole una sfida continua.

Certo, quell'Uchiha era un Dobe patentato, ma non riusciva a lasciarlo perdere, sembrava volesse essere amico di tutti nonostante arrivasse alle mani velocemente.

Anche con lui, sembrava che volesse avvicinarlo e questo lo aveva spiazzato.

In più ancora non si capacitava delle azioni compiute la sera prima: all'inizio, quando l'aveva scorto in quegli abiti, aveva pensato di stuzzicarlo e di sfotterlo per tutta la serata però, incrociando i suoi occhi, aveva desistito.

Dopo averlo preso al volo nella sua buffa caduta, il suo sguardo gli era parso così pieno di gratitudine di aspettativa nei suoi confronti che non aveva avuto il coraggio di rivelargli la sua identità.

Si era sempre vantato di essere la Volpe, il braccio destro del diavolo, ma mai di essere sé stesso e temeva che avrebbe continuato a guardarlo con diffidenza.

Era stato debole e si era lasciato convincere nel mostrargli la sua vera natura, quella desiderosa di attenzione e compagnia.

E poi si erano baciati, anche se erano uomini.

Naruto guardò il suo riflesso, riscoprendo il colore rosso delle sua guance in fiamme.

Da quant'è che non si vergognava? Non lo ricordava neanche.

Forse Gaara gli aveva passato qualche strana malattia che gli faceva trovare gli uomini più “interessanti” delle donne.

Baciare Sasuke era stato più forte di lui e le sue labbra così morbide ma prepotenti l'avevano assuefatto.

Non era riuscito a bloccare le sue mani, che erano subito andate ad infilarsi sotto la gonna del moro e neppure i suoi pensieri.

Lo desiderava fortemente e voleva vederlo com'era sempre, un po' timido ed impacciato mentre gli stringeva le braccia al collo e respirava affannosamente nel suo orecchio, sconvolto dalla sua bocca sul collo.

Ma avrebbe potuto davvero fidarsi di Sasuke?

Cos'era per lui?

A quella domanda non sapeva darsi risposta.



*INIZIO FLASHBACK*

Naruto camminava incessantemente avanti e indietro nella sua stanza, come un leone in gabbia.

Rifletteva se disobbedire ai suoi genitori oppure no.

Come sempre suo padre gli aveva vietato di uscire con Sasori, che l'aveva invitato a fare un giro in motorino con il suo gruppo per tutta la sera ma, per Minato, era una buona scusa il fatto che piovesse e che era pericoloso girare con lo scooter.

Il biondo scosse la testa e decise di chiamare il rosso per fargli sapere che non sarebbe andato con lui.

Al primo squillo, Sasori rispose, con un sottofondo metal a coprirgli parzialmente le parole.

-Pronto, Piccola Volpe? Che fai? Mi chiami?-

-Ecco,- Naruto era un po' preoccupato per la reazione dell'amico -non posso venire...-

Il diciottenne scoppiò a ridere -Dai Naru! Non vorrai lasciarmi solo soletto, vero?-

-Nono... Ma... Non posso far arrabbiare ancora i miei... Insomma... Non se lo meritano...-

-Ah, Naruto... Tu sì che sei ingenuo! Non ti lasceranno mai far niente se non fai capire loro che necessiti di una vita!-

L'Uzumaki si mordicchiò il labbro, attratto dall'idea di correre con lui, così decise di rischiare il tutto per tutto.

-Sasori...-

-Dimmi, Piccola Volpe-

-Cosa sono io per te?-

-Come scusa?- la voce del rosso era alterata dalla sorpresa.

-Mi chiedevo cosa sono per te...-

Il ragazzo dall'altro lato non rispose subito, ma Naruto capì che si stava allontanando dalla confusione.

-Tu per me sei un amico, piccolo. E non voglio vederti chiuso per sempre in camera tua. Voglio vederti divertire! In più, quando non ci sei, sento la mancanza del mio fratellino... Vieni a farmi compagnia, su, non farti pregare...-

Il biondo non riuscì a resistere alle parole di Sasori per il quale ormai credeva di provare un sentimento più forte dell'amicizia.

-Ok! Arrivo subito. Aspettami!-

-Certo, Naruto. Io ti aspetterò sempre...-

Naruto uscì dalla finestra di fretta, senza lasciare alcun biglietto ai genitori per far prima: non avrebbe mai sospettato di star facendo cosa più sbagliata.


*FINE FLASHBACK*


Il biondo appoggiò la maschera sul comodino, sfregandosi gli occhi lucidi.

Con lentezza scese verso la cucina, cercando di non pensare a quanto fosse stato stupido.



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Capitolo 15
*** Sas'ke Bond E' Stato Catturato! ***


Ed ecco la vostra umile autrice Lorelei95 tornare dopo un lunghissimo periodo di assenza!!!*cerca inutilmente di evitare i pomodori* Lo so, sono in un mortale ritardo ma l'ispirazione si è fatta attendere per molto e si è scusata dicendo che anche lei era in vacanze! Tutte storie dico io!! Comunque finalmente sono riapparsa su EFP contro ogni qualsiasi pronostico e spero di entusiasmarvi un pochino con questo nuovo capitolo assurdamente serio e demenziale(Due aggettivi che non stanno proprio insieme)... Grazie a tutti voi che sostenete questa scellerata scrittrice, la quale vi deve moltissimo!! Alla prox e buona lettura!



Capitolo Quindici: Sas'ke Bond E' Stato Catturato!

Accasciato sul divano, Sasuke respirava affannosamente, sconvolto dalla fatica per l'aver cacciato da casa sua quei depravati degli amici di Itachi, non riuscendoci però con quest'ultimo che ora lo fissava appoggiato allo stipite della porta.

Il moro minore non lo avrebbe mai sospettato ma il suo viso era percorso da tutti i pensieri che stava facendo, facilitando al fratello il compito di capire cos'avesse.

Era infatti sovrappensiero e rifletteva sia sulla partita che avrebbero dovuto tenere contro l'Akatsuki, e ciò lo preoccupava parecchio, sia sulla vera identità del Principe Mascherato. Non poteva fare a meno di chiedersi chi fosse e più ci ragionava e più si rendeva conto che una parte non ben definita del suo animo lo conosceva.

Aveva passato una serata fantastica, tra balli e baci, ma niente di ciò che gli aveva detto il ragazzo l'aveva aiutato a riconoscerlo. Era sempre più tentato di pensare che forse, quello splendido sconosciuto, in realtà non fosse altro che la sua fervida immaginazione ma non poteva essere così visto che il Principe aveva incontrato anche altre persone al di fuori di lui.

Sasuke fece un sospiro, grattandosi la nuca e borbottando tra sé e sé su quanto fosse complicata e misteriosa la sua vita, troppo a volte.

Itachi allora si schiarì la gola e attirò l'attenzione, sedendosi accanto al fratello e mettendogli un braccio sulle spalle.

-Dimmi, Otouto, per caso ti turba la partita di basket? Vabbè che siamo imbattibili ma non serve che ti preoccupi tanto, qualche canestro ve lo lasceremmo fare!-

Sasuke lo fulminò con un'occhiataccia, avendo capito quanto li sottovalutava.

-Non pensare sia così facile! Abbiamo degli ottimi giocatori e io sono uno tra questi!-

-Immagino gli altri allora...- Itachi lo schernì scherzosamente e gli spettinò i capelli, ridendo quando quello si inviperì di rimando.

-A parte gli scherzi,- riprese Itachi, con uno sguardo serio e più maturo di quanto dimostrasse solitamente- c'è qualcosa che non va, Sasuke?-

L'altro fece finta di niente e si mise a guardare il soffitto con interesse. Il suo comportamento era sempre stato troppo strano ed ora non poteva improvvisamente comportarsi come se fosse un fratello maggiore serio e responsabile, non ne aveva alcun diritto.

Itachi capì l'antifona e scosse la testa, unendo le mani e poggiandosele in grembo, cominciando un discorso che avrebbe sorpreso non poco il più piccolo.

-Senti, ciò che sto per dirti probabilmente ti sorprenderà: io non ho mai avuto intenzione di metterti nei guai coi miei modi stravaganti ed eccentrici, volevo solamente che uscissi dal tuo guscio perchè la morte di nostra madre non ha fatto altro che renderti schivo e chiuso con tutti. Volevo aiutarti ma non sapevo come; anche se sono più grande di te non significa certo che io conosca il mondo meglio di te. Così ho cominciato a fare pazzie, ad usare la mia genialità in una maniera totalmente diversa da quella a cui ero abituato solo per spingerti a non rimanere succube della mia figura. So quanto è stato difficile per te continuare a vivere pensando di dover badare anche ad uno psicopatico pazzoide, ma so anche quanto questo ti abbia reso indipendente e voglio dirti che sono orgoglioso di te. Di te che hai avuto la forza di seguirmi e di abbandonare nostro padre, di te che hai ricominciato da zero più volte, di te che ora stai lottando con i tuoi più forti sentimenti.

Immagino che per te sarà strano vedere questo “nuovo” aspetto di me, ma voglio che tu non abbia freni nel chiedermi aiuto in un prossimo futuro.-

Sasuke era spiazzato e guardava Itachi come non faceva da tempo.

-Io....non so cosa dire...-

-Non devi dire niente, riflettici sopra e poi ne riparleremo quando vorrai. Ora vai da Kiba a confidarti con lui su qualsiasi sia il problema che ti affligge, ti ascolterà.-

Detto ciò l'Uchiha maggiore si alzò e andò in cucina a preparare il pranzo.

Sasuke invece guardava il muro di fronte a sé basito, scioccato da quelle parole sincere e fraterne.

Cominciava a capire certi atteggiamenti di Itachi e certe sue reazioni passate, che prima pensava fossero solo dettate per fargli un dispetto o cose simili. Non aveva mai sospettato che continuasse a proteggerlo nonostante ormai fosse quasi maggiorenne, ma ne era felice.

Stava per dire qualcosa di carino nei confronti del fratello quando arrivò un commento dalla cucina:-A proposito, il ragazzetto di ieri era assolutamente fantastico! Cioè, se io fossi stato nei tuoi panni l'avrei portato di corsa in camera mia e non certo per mostrargli le mie foto da piccolo... Ihihih!!!-

-Itachi!!!!- Esclamò sconvolto Sasuke.

-Ma sì, Otouto! Diciamo le cose come stanno! E poi sono sicurissimo tornerà a trovarti! Non avete mica consumato ieri sera, vero?!?-

A quella frase Sasuke presa la giacca e si sbattè la porta di casa alle spalle.

Itachi invece ridacchiò mentre si metteva la traversa per cucinare e pensava a quanto fosse ingenuo il suo fratellino.

Provocandolo avrebbe accelerato i tempi per farli rincontrare e lui voleva solo che Sasuke fosse contento, in più quel Principe assomigliava stranamente ad una persona che aveva già visto...




Sasuke ringhiò stufo; ma era mai possibile che, scappato da una casa per un pazzo psicolabile, trovasse il suo migliore amico ridotto nello stesso modo? Certo che no!

Kiba infatti era seduto al tavolo della sua scrivania sovrastato da mille fogli ricolmi di progetti stile 007 e li osservava, cerchiando con una penna rossa i punti poco chiari della missione.

Il moretto aspettò trepidante per quasi mezz'ora, fino a quando esplose rabbioso:-Ma si può sapere che stai combinando?!? Sono qui da un sacco di tempo e non mi hai nemmeno guardato un secondo! Mi è venuto ad aprire Akamaru, altrimenti sarei rimasto chiuso fuori dalla porta!-

L'altro lo osservò scosso, come se avesse visto un fantasma; ovviamente lui non si era minimamente accorto dell'amico e figuratevi che colpo vedendolo alle spalle, senza sapere come è entrato.

Poi però si riscosse e decretò con aria greve:-Quella che sto per riferirti è un'informazione segretissima perciò devi solennemente giurare che, in caso di pericolo, non rivelerai i nomi degli altri membri dell'agenzia...-

-Ma hai bevuto?! Di che agenzia stai parlando? Ehi, qualsiasi cosa sia non voglio averci nulla a che fare!- Sasuke mise le mani avanti per sottolineare le sue parole ma Kiba non se ne curò molto.

-Benissimo, ero sicuro avresti accettato questo incarico!- Detto questo, si alzò dalla sedia e gli mise un plico di fogli in mano sul quale c'era scritto: “Piano per intrufolamento(Lo so che questa parola non esiste in italiano, ma passatemela.... nd me) nella villa Uzumaki”.

L'Uchiha sfogliò velocemente quel fascicolo e poi fissò l'Inuzuka con una palese domanda scritta in fronte.

-Ovviamente ti starai chiedendo, agente Sas'ke Bond, per quale motivo quest'oggi noi dovremmo ispezionare la villa della temutissima Volpe. Ebbene devi sapere che ieri sera, alla festa di Carnevale, nessuno l'ha vista e ciò ha creato molto scalpore tra i partecipanti. Al termine della serata è stata indetta una sfida secondo la quale vinceva chi riusciva ad ottenere prove tangibili del motivo per cui Naruto è mancato all'evento. E ora noi le troveremo!-

-E spiegami, per quale astruso( ma quanto mi piace questa parola!*_* nd me) motivo io dovrei aiutarti nel tuo folle piano? E soprattutto, chi ha scelto il mio nome?! Come potrei chiamarmi Sas'ke Bond!? Seriamente parlando, tu ieri hai fatto qualcosa o che ti ha reso tremendamente rincoglionito o che ti ha reso stupidamente idiota! Non so quale scegliere, guarda!-

-Su su Sas'ke! Non fare tutti questi piagnistei! Ci aspettano onore e gloria se porteremmo a termine questa missione!!-

-Lo sai che mi sembri Rock-lee?- Disse il moro, notando il pugno dell'altro levato al cielo e gli occhi a forma di stelline. -Manca solo che dici che la forza della giovinezza ci assisterà!-

Kiba lo fissò con astio e rispose:-Lo so anche io che sembra una stupidaggine, ma quando ti ricapiterebbe di entrare in casa della Volpe? Mai! Io ti sto solo offrendo l'occasione perfetta, sta a te coglierla al volo...-

Sasuke allora si appoggiò al letto, sprofondandoci e perdendosi nei suoi pensieri.

Lui moriva dalla voglia di vedere il luogo in cui abitava Naruto; era convinto che, potendo vedere coi suoi occhi dove viveva, avrebbe capito anche qualcosa di lui. Era inutile che cercasse di evitare il problema, per quanto l'Uzumaki fosse stronzo e presuntuoso l'avrebbe aiutato, a costo di essere preso in giro a vita.

Non poteva certo dimenticarsi delle parole di Haku e della seria preoccupazione che trapelava dalla sua voce quando parlava del biondo. Non avrebbe più avuto il coraggio di guardarsi allo specchio se non avesse portato a termine la promessa silenziosa fattale.

Deciso, alzò gli occhi e li fissò in quelli gialli dell'altro, esclamando:-Ci sto! Quando si comincia?-

Kiba sorrise e raccolse un zainetto nero, probabilmente con l'attrezzatura necessaria, dicendo:-Adesso, dobbiamo solo recuperare l'ultimo membro...-




***______*** ***_______*** ***______***




Si stiracchiò con un lamento, alzandosi dalla sedia dopo una mattinata passata al computer alla ricerca di informazioni utili sull'Akatsuki, prendendo poi il cappotto e scendendo le scale per dirigersi in cortile, dove sicuramente suo zio stava cercando l'ispirazione per il suo nuovo romanzo in qualche giornale vagamente(Solo vagamente?.__. Nd me) hentai.

Non per niente, quand'era piccolo, lo chiamava l'eremita porcello, vivendo sempre per i fatti suoi e spiando le donne giovani e belle di ogni dove.

-Dove vai, moccioso?- Chiese Jiraya, senza alzare lo sguardo dalle foto che aveva in mano.

-Ho intenzione di andare da Gaara. L'ho sentito solo stamattina e mi sembra strano non richiami.-

-Magari è in dolce compagnia.....- Propose lo zio, non notando la curva che presero le labbra di Naruto a quella frase.

Il biondo infatti sospettava che, se il parente avesse saputo di che dolce compagnia si trattava, sarebbe svenuto sul colpo.

Jiraya era sempre stato un uomo dalle ampie vedute, ma forse non avrebbe mai accettato tanto facilmente che un amico del nipote potesse preferire il pacco ad un bel paio di tette. Molto probabilmente avrebbe avuto un infarto alla rivelazione di Naruto, sul fatto che la sera prima aveva baciato molto ma MOLTO appassionatamente un compagno dello stesso sesso.

Al ricordo di Sasuke in abiti femminili, si passò una mano nei capelli, cercando di scacciarne il pensiero che tornava, prepotente, ad assillarlo.

Per fortuna la voce dell'altro lo riscosse:-Quanto hai intenzione di stare via? Tipo l'intero pomeriggio?-

-Bè, ora è quasi mezzogiorno. Andremo da qualche parte a mangiare e poi discuteremo sul da farsi.-

-In particolare?- Domandò incuriosito lo zio.

Naruto si infilò con disinvoltura il cappotto, sistemandosi il colletto e poi rispondendo:-Siamo in una situazione di svantaggio per quanto riguarda la partita di basket in programma con la scuola e dobbiamo scoprire il più possibile sui componenti di Alba, almeno da capire con chi avremo a che fare e come comportarci di conseguenza.-

-Vuoi coprirti le spalle insomma.-

-No,- disse fermamente l'altro -tutto ciò mi serve per ridicolizzare Sasori, non mi importa come lo farò, ma gli darò una lezione che non si dimenticherà tanto facilmente.-

Jiraya sospirò, sconfitto dall'istinto di vendetta del biondo nei confronti del suo ex migliore amico.

Comprendeva meglio di molti altri il motivo che lo spingeva a comportarsi così, ma sperava tornasse a sorridere un giorno.

-Allora vai pure, hai la mia benedizione.-

Naruto commentò strafottente:-Con o senza la tua benedizione ci sarei andato comunque.-

Quindi si voltò e si diresse verso la porta di casa mentre l'altro gli diceva:-Vedi per le 6 di essere tornato, moccioso! Non ho intenzione di aspettarti oltre!-

E il biondo non rispose, sapendo però che avrebbe fatto come gli era stato detto.




***______*** ***_______*** ***______***




Se qualcuno li avesse visti, probabilmente avrebbe chiamato o i carabinieri o un'ospedale psichiatrico.

Erano vestiti completamente di nero in pieno giorno, come un orso polare che si tinge di rosso per passare inosservato nella neve. (“-.-... A volte mi stupisco di quanta stupidità io concentri in pochi, singoli personaggi.. nd me) (Sempre gentile te!!>.< nd Sasu & Sai & Kiba) (Faccio del mio meglio ù_ù.. nd me)

Sai si era unito al gruppo in un secondo momento, saltando fuori da una viuzza con tutta l'intenzione di far morire di crepacuore Sasuke. (Perchè io ho dei super sensi che mi avvertono del pericolo °^° nd Kiba)

Così si erano avvicinati alla villa Uzumaki e in quel momento stavano scavalcando il muro, quello meno visibile sulla strada perchè era particolarmente accostato ad un'altra casa ed era quasi impossibile passarci.

L'Inuzuka aveva confermato l'uscita del biondo già alcune ore prime e quindi avevano la casa libera per cercare ciò di cui avevano bisogno, cioè del motivo della sua non-presenza alla festa.

Sasuke era ancora incerto se quella fosse la mossa più giusta e soprattutto LEGALE che potevano fare, ma ormai c'era dentro fino al collo.

Infatti erano già nel giardino della Volpe quando rimasero fermi alcuni minuti ad osservare la bellezza del posto: l'erba era corta e curata, solcata da uno stretto corridoio in ghiaino che conduceva fino ad un salice piangente, posizionato sulla parete sinistra rispetto a dove erano entrati loro.

L'Uchiha minore rimase incantato alla vista dell'albero, chinato per il peso di quei rami grondanti di foglie. Gli ricordava un uomo, piegato dalle fatiche e dai ricordi ma che ancora combatteva contro la vita.

Ingoiò a vuoto, Sasuke, rendendosi conto di quanto fosse sbagliato stare in quel luogo; in fondo rappresentava Naruto e si sentiva quasi geloso che qualcuno all'infuori di lui potesse tentare di conoscerlo meglio.

Stava per consigliare agli altri due di andarsene alla svelta, quando si rese conto che non erano più nel giardino e seguì i rumori provenienti dall'interno.

Kiba stava aprendo tutti gli armadietti di quella che era certamente una cucina e commentava ogni alimento contenuto all'interno mentre Sai osservava curioso i dipinti e i quadri affissi alle pareti.

-Si può sapere che state facendo? Non avremmo una specie di missione?- Il moro ormai aveva capito che avrebbe dovuto opporsi subito a quella stupida idea e che per una volta la sua coscienza aveva ragione al 100%. Quando una sfida bussava alla porta di Kiba, questo l'accettava incurante di tutto.

-Stiamo solo vedendo se ci sono informazioni utili alla nostra ricerca, agente Sas'ke.- Rispose con prontezza l'Inuzuka, già sapendo quali scuse usare se lui avesse cercato di piantarli in asso.

Sai invece non li stava ascoltando, troppo preso nella lettura di un quadro cubista posto nel salotto accanto.

-Stiamo facendo una cosa sbagliata Kiba! E non so nemmeno più per quale motivo ho acconsentito a partecipare!! Se qualcuno ci scoprisse? E soprattutto, se lo venisse a sapere Naruto?!-

Sasuke voleva infondere paura nei cuori dei due, in fondo non avevano proprio idea di quale reazione avrebbe causato la loro presenza in casa del biondo senza il suo permesso.

-Non lo verrà a sapere, non c'è nessuno in casa.- Affermò l'altro, mentre Sai cominciava a seguire la discussione.

-Ne sei sicuro? E se magari qualcuno è venuto a trovarlo? E se tornerà a breve rispetto a quanto pensiamo? Dimmi Kiba, quanto hai lavorato su questo “piano”?- Sasuke cominciava a spazientirsi; non si sentiva a suo agio sapendo di stare violando delle regole.

-Smettila Sasuke! Non ho intenzione di andarmene di qui solo perchè sei spaventato e,- non fece tempo a finire la frase che si sentirono dei passi provenire dal piano superiore.

Tutti e tre si gelarono sul posto, convinti di aver sentito male, ma quando i passi ricominciarono si resero conto quale era la realtà: erano stati scoperti!

-Lo sapevo io che questa era una cattiva idea!!- Esclamò Sai, cominciando a correre verso il muro per scavalcarlo, seguito a ruota da Kiba e dall'Uchiha, che però sentiva forte il desiderio di sapere chi ci fosse in casa.

L'Inuzuka allora spinse Sai per aiutarlo a salire, mentre Sasuke faceva lo stesso con lui quando però perse l'equilibrio e scivolò sulla ghiaia, perdendo secondi preziosi.

Kiba stava per scendere ad aiutarlo ma fu bloccato da Sai quando sentirono una voce dall'interno della villa:-Che sta succedendo qui?! Che tu sia uno o venti non mi importa, ti avverto che a spezzarti qualche osso ci metto poco o niente!-

I due ragazzi scomparvero alla vista e il moro minore cercò di issarsi da solo ma una mano robusta gli prese la maglia e lo strattonò verso il basso, girandolo poi con violenza spalle al muro.

Sasuke calmò il respiro agitato e aprì gli occhi, trovandosi di fronte un uomo dai tratti seri e dai folti e lunghi capelli bianchi.

-Sono sicuro tu abbia un buon motivo per essere entrato qui di nascosto, perchè non me lo racconti davanti ad un bel bicchierino di sakè?-

Quindi lo tirò con poca grazia, conducendolo come fosse un condannato al patibolo.

Il moro inveì mentalmente contro il suo migliore amico, sapendo già cos'avrebbe detto a quella scena: “Sas'ke Bond è stato catturato!”.

Veramente lui non credeva di meritare un amico così.... (Concordo con te”-.- n dme)

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Capitolo 16
*** Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione ***


Io non ho idea di come scusarmi -ancora- per questo immenso ritardo. Mi sento in colpa con voi perchè siete qui che aspettate magari bramosi di leggere questa storia e io non sono puntuale coi tempi...

Per questo voglio ringraziarvi tutti, dal primo all'ultimo, poiché leggete quello che scrivo e perdendo un po' del vostro tempo per me e questo mi entusiasma ogni volta che posto e che ricordo come sono entrata in questo mondo. Non posso fare nient'altro se non ringraziarvi dal più profondo del mio cuore e lasciarvi leggere questo capitolo che, spero, vi piacerà. Con un inchino concludo questo mio omaggio, con sincerità e infinita gratitudine. Siete voi che mi date la forza di scrivere e non potrò mai ricompensare questo grande aiuto.

Grazie
, a voi tutti che mi rendete importante. Lorelei95(alias Chiara)


Capitolo Sedicesimo: Hentai, Sakè, Rivelazioni E Attrazione

Bè, che dire, la prossima volta non avrebbe accettato nemmeno pagato di seguire quell'idiota di Kiba, visto che ora si trovava al cospetto di un individuo poco raccomandabile e dalla dubbia sanità mentale.

Anche Sasuke non era messo meglio sotto quell'aspetto, siccome aveva violato un domicilio privato consenzientemente, ma di sicuro quell'uomo era tutto fuorché normale.

Prima di tutto, l'aveva fatto sedere in salotto e poi, come se nulla fosse, aveva preso a leggere delle riviste che ricordavano vagamente il porno, lasciandolo solo a se stesso.

Il moro, dopo aver aspettato diverso tempo in silenzio, aveva provato a scappare dalla casa ma Jiraya -così aveva scoperto che si chiamava- l'aveva subito riacciuffato e colpito in testa col giornale arrotolato, esordendo con un: “Ma ti pare il caso di farmi sprecare in questo modo il Konoha play boy? Io non l'ho certo comprato per questo!”.

Sasuke allora si era fatto piccolo piccolo ed era tornato a sedersi, attendendo il momento dell'interrogatorio con un filo di paura, ma i minuti passavano e l'altro non s'azzardava a parlare, al massimo alzava gli occhi dalla rivista giusto un paio di secondi per controllare se fosse ancora là.

L'Uchiha quindi perse la pazienza e sbottò, poggiando le mani sul tavolo con forza:-Basta! Sono stanco di restare qui! E' inutile che tenti di farmi parlare, convinto che io ceda! Se proprio devi, muoviti a chiamare la polizia! Se ti fossi deciso a farlo prima magari a quest'ora saresti riuscito a catturare anche i miei amici!-

L'uomo dai capelli bianchi chiuse il magazine e lo poggiò con delicatezza sul ripiano basso, grattandosi svogliatamente il mento e affermando:-E così i tuoi complici sarebbero dei tuoi amici... Interessante, questo ci faciliterà quando cercheremo di rintracciarli.-

Il moro si morse il labbro, rendendosi conto di essersi tradito da solo mentre l'altro ricominciava a parlare:-Primo, il mio nome è Jiraya Namizake e dovresti almeno dare del lei ad una persona adulta e soprattutto che non conosci; secondo, sarei anche disposto a non denunciarti insieme ai tuoi degni compari.-

Sasuke rimase sorpreso e dovette chiudere ed aprire più volte la bocca prima di riuscire ad elaborare una frase.

-Perchè farebbe questo? Noi siamo entrati in casa sua di nascosto...-

-Ah! Per così poco? Non avete rubato né rotto nulla e se Naruto non lo saprà non ne soffrirà, e voi con lui ovviamente.-

-Lei conosce Naruto?!- L'Uchiha era sempre più sbigottito, anche se un filo di logica c'era in quella faccenda, in fondo si trovava in casa della Volpe e di certo non senza il suo permesso.

-Certo, quella Volpaccia è mio nipote!-

L'altro ridacchiò: non aveva mai sentito nessuno parlare con così tanta libertà e sfacciataggine di Naruto tranne... lui no?

-Scusi, ma come può essere suo zio se non avete lo stesso cognome?- (Lampo di intelligenza diamine!O_o nd me)

-Io sono il fratello di suo padre ma Naruto ha preso il cognome della madre, era stato scelto così dai suoi genitori.-

Sasuke assorbì la notizia quando Jiraya aggiunse:-Cambiando discorso invece, tu devi essere un suo compagno di classe.-

-Come? Da cosa lo capisce?!- Sasuke era spaventato, Naruto gli avrebbe reso una vita di inferno se avesse scoperto che era stato lui ad intrufolarsi in casa sua!

-Avete la stessa età, in più credo di aver già visto te e i tuoi colleghi un paio di volte a scuola quando andavo da quella tettona di Tsu....-

Si fermò e si corresse, grattandosi la testa con fare ingenuo.

-Da quella cara donna della preside volevo dire!-

-Ah, capisco, io la preside l'ho visto solo una volta per ora.-

-Non sai che spettacolo!!!! Cioè, volevo dire, che chiacchierate interessanti che ti sei perso... Comunque questa piccola tua bravata rimarrà un segreto fra te e me se mi prometti che diventerai amico di Naruto.-

-Cosa??! Ma è una cosa impossibile! Non dirà sul serio?! Un Teme come lui non lascerà mai che un Dobe come me diventi suo amico!-

Quello sogghignò. -Non dovrai solo diventare suo amico, ma il suo MIGLIOR amico. Sei anche sulla buona strada sai, Sasuke?-

-Lei sa il mio nome?-

-Ovviamente, Naruto torna spesso a casa infastidito a causa di un certo Dobe di nome Sasuke e tu ti sei appena definito tale, dubito che Naruto intendesse altri.-

L'Uchiha mise il broncio, incrociando le braccia e facendo l'offeso.

-E se io non facessi ciò che lei mi ha chiesto?- Borbottò a bassa voce.

-Naruto saprà quello che hia fatto e non serve certo che ti illumini su cosa ti accadrà dopo..-

Sasuke inghiottì a vuoto; sapeva che Gaara, sotto specifico ordine della Volpe, gli avrebbe spezzato le gambe mentre il biondo spiegava il gesto con “Così non avrai più la tentazione di scavalcare le recinzioni di casa altrui”. Sapeva anche però che l'impresa che gli proponeva Jiraya era pressochè impossibile, ma forse era l'unico modo per conoscere veramente il Teme. Con la benedizione dello zio, magari avrebbe avuto qualche informazione in più sul conto del biondo e così sarebbe riuscito più facilmente a mantenere la promessa fatta ad Haku e a se stesso. Avrebbe abbattuto il muro invisibile che si ergeva attorno.

-Perchè mi chiede questo?- Domandò con una punta di ingenua curiosità, mordicchiandosi il labbro.

L'uomo allora si versò un bicchierino di sakè che Sasuke, distratto da altro, non aveva notato.

Bevendolo con calma disse:-Ho come la sensazione che Naruto si lascerà avvicinare da te e poi ha bisogno di amici sinceri, veri, che lo smuovano nella sua freddezza e gelidità.-

-Ma perchè me?-

-Oh, sta tranquillo che tu sei certamente la persona più adatta per questo...-

Ovviamente non gli disse di averlo scorto a braccetto col nipote, la sera prima, vestito da donna. L'aveva sorpreso che Naruto fosse così tranquillo e rilassato, ma immaginava che Sasuke non conoscesse l'identità del suo accompagnatore e probabilmente il biondo l'avrebbe ucciso se quello fosse venuto fuori a causa sua.

-Immagino ma io...- Non finì il discorso che percepì il rumore di una parte aperta e poi successivamente chiusa, seguito da dei passi cauti e posati.

A Sasuke apparì il biondo e non gli sembrò mai così bello come in quel momento. (Non dire queste cose che mi vergogno!>.< nd Sasu)




***______*** ***_______*** ***______***




Aveva fatto prima del previsto, perchè Gaara sembrava troppo perso nei suoi pensieri ed era effettivamente inutile parlare con lui quando era in quello stato, disatrtto dall'osservare il suo letto sfatto, come se potesse rivedere dall'esterno ciò che ci era accaduto.

Il biondo sbuffò, essendo solo e senza doversi controllare dagli occhi curiosi degli altri, pensando che era stata tutta un'enorme perdita di tempo e che avrebbe potuto studiare le strategie di gioco dell'Akatsuki in quel lasso di tempo.

Entrato in casa, notò un basso discutere, cosa molto rara perchè le uniche compagnie di cui si attorniava suo zio non stavano certo a parlare, non era mica quello il loro lavoro. (Io non vado con donne dai facili costumi, nipote!!! nd Jiraya) (Ma io mica ho nominato quelle U_U nd Naru) (Era sottinteso però, dai! Ci sono arrivato pure io! Nd Sasu) (Addirittura?O_O nd me) (“-.- nd Sasu)

Si mosse lento, mentre si sbottonava il cappotto, addentrandosi nel salotto e pietrificandosi alla vista di Sasuke. Quello reagì allo stesso modo, arrossendo ma non staccando lo sguardo dal suo.

Il cuore di Naruto cominciò a pompare più velocemente mentre le mani cominciavano a sudare e le gambe diventavano molli. Non si era mai sentito così indifeso e vulnerabile, convinto che il ragazzo l'avrebbe riconosciuto da lì a poco nel Principe Mascherato, allontanandolo e incolpandolo di aver giocato con lui.

Eppure tutto era fermo, il moro non accennava né a parlare né a muoversi e la Volpe non poteva far altro che nascondere come poteva i tremiti di paura che lo scuotevano, mentre affondava sempre di più nei mari neri dei suoi occhi. Lo trascinava sempre più a fondo una forza irrefrenabile e inestinguibile, assorbito dalle stesse emozioni che la notte precedente avevano mosso i suoi passi, che l'avevano costretto a stringerlo tra le braccia e che l'avevano guidato nel mentre che lo baciava, assuefatto dal suo profumo decisamente femminile su un corpo mascolino e solido, nascosto in abito rosso lussuria.

Non aveva fatto altro che a pensare a come sarebbe stato il sapore dell'Uchiha, dopo averlo abbracciato tutta la notte e a come sarebbe stata tiepida e bagnata la sua pelle per la loro sfrenata passione.

Aveva dato sfogo ai suoi impulsi più irrazionali, protetto da una maschera che lo rendeva irriconoscibile e che gli permetteva di non essere la Volpe o Naruto Uzumaki, ma semplicemente un ragazzo, cresciuto troppo in fretta che aveva chiuso tutti i suoi sogni in un anonimo cassetto nel quale li aveva fatti marcire di sua spontanea volontà. E ora non voleva doverli farli sparire nuovamente, non voleva riprendere il suo ruolo di calcolatore, ma questo non se lo poteva permettere.

Se solo Sasuke non avesse provato ad aprire il lucchetto con la chiave della sua semplicità non gli avrebbe mostrato nuovamente la sua debolezza, il suo vero io, e per questo lo detestava. Gli avrebbe fatto capire che lui non era un suo amico, che lui non aveva sentimenti, che aveva solo obbiettivi (Vendetta? Strano sentirlo dire da Naru! Nd me) e che non erano sullo stesso piano. Gli avrebbe fatto piangere lacrime amare, l'avrebbe illuso e gli avrebbe spezzato il cuore in tanti pezzi, tanto piccoli che non sarebbe riuscito a raccoglierli. Avrebbe fatto la fine del suo specchio, fracassato dalla sua ira.

Il suo flusso di pensieri fu interrotto bruscamente dal ciarlare dello zio.

-Ah! Naruto! Finalmente! Cominciavo a pensare che non saresti più in tempo come ti avevo detto.-

-Eccomi...- Replicò freddamente l'altro, cercando di incenerire l'Uchiha con lo sguardo, in modo tale che sparisse dalla sua vista e anche dalla sua vita possibilmente.

-Hai visto che abbiamo un ospite?- Domandò, stringendo per una spalla il moretto, il quale sobbalzò al contatto.

-Vedo... Che cosa ci fa lui qui?-

Jiraya rispose con noncuranza. -E' venuto per quella famosa ricerca di cui mi avevi parlato che vi aveva assegnato Kakashi. Non è vero, Sasuke?-
Quello si riscosse. -S..sì certo, il signor Jiraya ha ragione.-

-Visto nipote? Tutto a posto! E ora filate a fare sto lavoro, immagino che Kakashi sarà molto curioso di sapere cosa caverete da questa ricerca sulla nascita dell'erotismo.-

Naruto alzò le spalle, rispondendogli con:-Ma perchè non ce la fai te, scusa? Sei tu che hai scritto quei libri che legge Kakashi, se è così depravato è solo colpa tua, dovresti prenderti le tue responsabilità.-

Jiraya allora si infervorò mentre a Sasuke uscirono gli occhi fuori dalle orbite; cosa?! Era solo a causa di quel vecchio pervertito se a loro era toccata una ricerca simile?!!! Ma l'avrebbe strozzato!

-I miei libri sono arte! Non provare ad insultarli! E' con quello che campo, moccioso! E tu sopravvivi anche grazie a me!-

-L'hai detto tu,- rispose a tono il biondo, imboccando le scale- ANCHE grazie a te, ma per il resto me la sono sempre cavata da solo...-

L'uomo divenne di mille colori ma non commentò oltre, facendo dei profondi respiri e calmandosi, più o meno. Poi guardò Sasuke che era rimasto con lui e che si guardava intorno spaesato, senza sapere cosa fare e sussurrò, in maniera che l'udito satellitare del nipote non li scoprisse:-Allora moretto, che vuoi fare? Vuoi che Naruto venga a sapere quello che tu e gli altri due ragazzi avete fatto o preferisci tentare di soddisfare la mia richiesta? Nessuno ti obbliga.-

-Ma questa è una minaccia bella e buona!! Non può comportarsi così!- Si oppose Sasuke, sempre tenendo la voce relativamente bassa.

-Puoi sempre rifiutare, poi se ti accadrà qualcosa di spiacevole sarà tutta colpa del mio caro nipotino.- Jiraya sorrise, già conscio della vittoria.

-E va bene!! Ma sappia che lei è un mostro! Ah, e voglio anche che faccia metà di quella stupida ricerca dataci dal sensei visto che è tutta farina del suo sacco!-

Detto questo si incamminò a passo di marcia su per le scale, pronto per una piacevolissima conversazione con il Teme, che sembrava anche più irritabile del solito! (In stile: “Non aprite quella porta, perchè dietro c'è Naruto”.. nd me) (E non Chuck Norris! Nd Jiraya) (Poi non ti lamentare però se verrai colpito dal calcio rotante ù_ù nd me) (*cade a terra svenuto con un'impronta di scarpa sulla fronte e un biglietto* nd Jiraya) (Tò! Un biglietto!*raccoglie* Dice: “Oggi sei stata scelta per non essere colpita dal mio calcio rotante, ma ricorda di non pronunciare il mio nome invano” firmato Chuck Norris, alias Dio. E questo chi lo dice a Hidan? Nd me) (FUUUUUUUUUUUUUUUUUUU! Nd Hidan) (Ecco, come non detto -.- nd me)

Jiraya allora ridacchiò, tornando alle sue riviste e al suo sakè, aspettandosi a breve i suoni di una sonora scazzottata. Oh sì, quei due sarebbero diventati grandi amici, se lo sentiva!




***______*** ***_______*** ***______***




La mano tremò un poco prima di appoggiarsi sulla maniglia.

Aveva fatto tanto di quel casino salendo le scale e ora si vergognava a bussare per entrare? Sicuramente Naruto sapeva che era lì dietro, ma se fosse entrato senza il suo permesso come minimo gli avrebbe lanciato contro un taglia carte assolutamente affilato che l'avrebbe ucciso-o qualche altro oggetto contundente-.

Rimase lì fermo per qualche minuto, fino a quando non si formò una cappa nera di depressione sulla sua testa; non aveva il coraggio di infastidire il Teme! Ma che gli stava succedendo? Forse era perchè quando l'aveva visto in salotto si era quasi affogato con la sua stessa saliva per cotanta bellezza? Bè, molto probabile, ma era meglio se non ci pensava.

-Entra Dobe! Prima che tu faccia la muffa fuori dalla mia porta e, siccome in questa casa non ci sono i servetti che puliscono, saresti gentilmente pregato di muovere il tuo culo e di tirare fuori le palle, coniglio!-

L'Uchiha si alterò ed entrò come un uragano nella stanza. -Non osare darmi del Dobe, Teme!!! E non sono un coniglio! Stavo semplicemente ammirando il legno intarsiato della porta!-

Naruto lo guardò accigliato, facendogli notare che, no, non era intagliata la porta essendo liscia come il culo di un bambino.

-Tu non ne sai niente di 'ste cose!- Sentenziò il moro, sedendosi come se fosse a casa sua sul letto dell'altro.

Uzumaki sospirò, cercando la pace interiore ma, si sa, stiamo parlando di Naruto.

-Senti, nevrotico, pappamolle, moro, esagitato o ti metti nell'ordine di idee che dobbiamo fare questo lavoro insieme e, credimi, piuttosto che lavorare con te mi impiccherei volentieri o puoi pure andartene ad infastidire qualcun altro!- Naruto ormai aveva alzato la voce e stava urlando: tutta l'agitazione, la collera verso l'altro e soprattutto verso se stesso lo stava uccidendo e l'unico modo per liberarsene era sfogare tutto ciò su qualcun altro, ergo Sasuke.

-Se vuoi ti posso aiutare! Per legare una corda intorno al collo ci sto presto, soprattutto se il collo è il tuo!!-

-E' questa la tua decisione?- Il biondo fece scrocchiare le nocche. -Tu non hai idea di quanto mi divertirò a farti sanguinare!-

-Fatti sotto, Teme! Ti farò vedere chi è il pappamolle!-

E così cominciarono a picchiarsi, rotolandosi sul letto e facendo cadere gli oggetti dalle mensole, senza preoccuparsi di niente che non fosse l'avversario, per cui entrambi erano attratti. Il problema era accettarlo.


Intanto Jiraya sorrideva, bevendo il suo sakè e ascoltando i gemiti di dolori dei due ragazzi, con accanto a sé la cassetta del pronto soccorso, aspettando di doverla usare.


P.S. Eccomi di nuovo qui, primo per spiegare il titolo che è un mix di tutti gli elementi che mi hanno colpito nel capitolo(perchè sennò non avrei saputo come chiamarlo), secondo per scusarmi della demenzialità dell'ultima parte del testo, essendo io appresso al capitolo da oggi alle 3 pur di aggiornare. Ah, scusate anche gli errori, se ce ne sono perchè non ho tempo per controllarli. Spero di avervi divertito, io mi sono sfogata e sono contenta di essere tornata!

Alla prox, anche se non so quando! Ciaoooooo!

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Capitolo 17
*** Pausa ***


Vorrei essere rapida e indolore e allo stesso tempo vorrei premere solo il tasto Canc per far sparire quanto sto scrivendo.
Io, davvero, non so come mettere per iscritto quello che provo in questo momento, ma cercherò di essere più chiara possibile.
Non sono più capace a continuare questo lavoro e me ne dispiaccio e me ne vergogno. Per avervi deluso tutti, se qualcuno di coloro che seguivano questa fanfiction bazzicano ancora questi luoghi, altrimenti per coloro che inizieranno questa storia, magari amandola e trovandola incompleta.
Sono convinta che non molti leggeranno quello che sto scrivendo, ma vi ringrazio. Per la vostra simpatia e generosità, per le critiche e le risate che ho potuto fare per farle fare a voi. Anche se forse è inutile, voglio dirvi perché non posso riuscire a concludere questa storia che ho così tanto amato e seguito e custodito.
Tutto è iniziato cinque anni fa, io andavo alle superiori e soprattutto amavo il mondo di Naruto con tutta me stessa, senza eccezioni, difendendo i miei gusti non sempre compresi. E se non fossi passata per Naruto, se io non lo avessi letto, probabilmente sarei una persona totalmente diversa. Ma non voglio tediarvi non più di quanto io stia già facendo.
A cinque anni dal primo capitolo, io ho perso Naruto, nel senso che il lavoro di Kishimoto è andato talmente distante da ciò che era in origine, da quel manga frizzante e divertente e serio e commovente, che io non riesco ad accettarlo. Non posso riprendermi da questo.
Perché la passione per Sasuke e Naruto è nata in quel fumetto che così tanto è stato maltrattato che io faccio fatica a riconoscerli. Non sento più la frenesia di leggere di loro, ma solo una profonda malinconia..
Fino all’ultimo ho voluto protrarre questo momento, cercando di convincermi che: “Ehi, ce la farai! Sai come tutto deve andare a finire! Troverai il modo di continuarla!”.

Invece non ce la faccio.
Ho deluso tutti voi e ho deluso l’amore che non potrete leggere di Naruto e Sasuke, non qui almeno.
Forse un giorno sarò ispirata, ma faccio difficoltà a crederci.

Comunque sia, grazie e perdonatemi se potete,

Lorelei95 alias Chiara

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