CloTI - 9 Themes.

di SheryPon
(/viewuser.php?uid=97019)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cigarette {Sigaretta.} ***
Capitolo 2: *** Loud {Rumore.} ***
Capitolo 3: *** Obsession {Ossessione.} ***
Capitolo 4: *** Unexpected {Inaspettato.} ***
Capitolo 5: *** Don’t Disturb {Non disturbare.} ***
Capitolo 6: *** Tulip {Tulipano.} ***
Capitolo 7: *** Insomina {Insonnia.} ***
Capitolo 8: *** Faint Praise {Elogio Vago.} ***
Capitolo 9: *** Ambience {Atmosfera.} ***



Capitolo 1
*** Cigarette {Sigaretta.} ***


01. Cigarette. {Sigaretta.}

“E quella sarebbe…”
“…una sigaretta.” Concluse lui con tono atono, tossendo e rivolgendo lo sguardo altrove.
Tifa si avvicinò al biondo con aria divertita; questo non fece altro che accentuare il rossore sulle guance di Cloud, che nonostante non avesse la possibilità di scrutare il volto della ragazza, intuì ciò che pensava.
“Cid?” chiese lei.
“Cid.” Confermò, continuando imperterrito ad osservare di tutto fuorché Tifa.
Si trovavano sul balcone della camera di lui.
Cloud aveva constatato, che non era agevole abitare in una vecchia chiesa abbandonata; così l’idea di tornare a stare da lei non gli era parsa malvagia.
Tra le consegne e un paio di mani al locale, si tirava avanti.
“Mi fai fare un tiro?” chiese la ragazza d’un tratto, interrompendo il sottile filo di pensieri, e osservando le labbra di lui che si chiudevano sul filtro della sigaretta.
“No.” Fu la risposta secca e senza esitazione, intanto che sospirava fuori il fumo.
“Perché?” insistente.
“Perché ti fa’ male.” semplice.
“E a te non fa male?” ancora.
“Si però io ti devo proteggere, no?” provò ad incastrarla, alludendo alla promessa che si erano scambiati sotto il cielo stellato quella fatidica notte di molti anni prima.
“Giusto, posso darmi fuoco con una sigaretta.” Scherzò.
“…Può venirti un cancro.” Ribatté con il medesimo tono, dopo qualche attimo di esitazione.
“Per un tiro?”
Silenzio.
Lui si voltò ad osservarla divertito.
Aveva sempre la risposta pronta, riusciva ad avere il coltello dalla parte del manico, ed era, ogni dannata volta, un passo avanti a lui.
“Non credo, che tu sia il tipo di ragazza che fuma.” Decretò infine, porgendogli quel poco di sigaretta che era rimasta, e voltandosi per tornare dentro.
Tifa osservò intensamente le spalle di lui scomparire, poi, con comprensione posò il suo sguardo su ciò che reggeva tra l’indice e il medio. Buttò via quella roba.
No, lei non era decisamente il tipo di ragazza che fumava.



NdA. Yatta. Delle themes. Schifose, ma pur sempre delle themes.
FFVII mi ha... dannatamente ispirato.**/ Cloud e Tifa sono maledettamente CANON, e io davanti al canon non so' fermarmi... DEVO SCRIVERE.
Mah, ci tengo a precisare una cosa riguardo questo primo tema.
Vedetela semplicemente così: Tifa sa' come girarsi Cloud a piacimento, ma nemmeno lui è da meno. Con un'affermaizione è stato capace di far cambiare totalmente idea alla ragazza... ha PERSUASIONE quel tizio (anche su di me, ma questa è tutt'altra cosa.)... anzi vedetela da dove vi pare che è meglio. ò_ò/
Tornando alle cose serie (?)...
Voglio creare un'evoluzione in questa raccola (o almeno ci provo, devo ancora definire tutti i temi.),anche se non voglio uniformare troppo il tutto; altrimenti cessa di essere una raccolta e diventa una Long-fic (but, don't worry, ci sarà tempo anche per quelle.)
Infine, vorrei dire che si tratta, principalmente, di spezoni di vita quotidiana che si fondono con situazioni romantiche e/o sentimentali.
Se lasciate una recensione sono felice.♥ (è la prima volta che scrivo su FF. ;_;)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Loud {Rumore.} ***


02. Loud. {Rumore.}

Pensava di impazzire.
Tutto il giorno, aveva lavorato come una forsennata.
Certo, c’era anche Cloud che dava una mano (in quel periodo aveva staccato con le consegne), e i bambini; ma era pur sempre lei a portare avanti quella baracca.
Si buttò sul divanetto color pece a poca distanza dal bancone principale del 7th Heaven.
Era notte inoltrata, Denzel e Marlene dormivano, e finalmente aveva terminato di mettere apposto il locale.; lavare il bancone, asciugare le stoviglie, pulire a terra, mettere apposto le bottiglie, e altro s’intende.
Ora, non aveva nemmeno la forza di salire le scale, lasciarsi andare sul letto… e dormire, dormire, dormire.
Sentiva il bisogno di chiudere gli occhi per due minuti, così da accumulare quel poco di energia che le avrebbe permesso di muoversi. Magari, sperava anche che il mal di testa scemasse, in modo da avere la lucidità di indossare il pigiama, e vivere sonni tranquilli.

Sobbalzò…. per via di un rumore infernale.
“Ma che diavolo…” imprecò a denti stretti la ragazza, ritrovando vigore tutto d’un tratto.
S’alzò di scatto e a grandi passi si diresse verso il garage, che bene o male, era adiacente alla sala principale del bar.
Spalancò la porta, osservando celermente i dintorni, alla ricerca della fonte del suo fastidio.
Cloud era chino sulla Fenrir, e la stava riparando con il saldatore. Inutile precisare che, ciò comportava un un enorme chiasso.
Era proprio quello il motivo, per cui il ragazzo da qualche giorno non aveva avuto la possibilità di accettare incarichi lavorativi.
La moto aveva un guasto; però, maledizione, era quella l’ora di adempiere a certi lavori? E poi, da dove diavolo attingeva forza dopo una giornata così intensa?
“Cloud, dannazione, la vuoi piantare con quell’arnese? Ho la testa che mi scoppia, e la notte è fatta per dormire!” Solo nell’ultima parte del periodo, Tifa, si permise di alzare la voce.
Lui rimase interdetto dalla presenza e dalla reazione della ragazza, e ogni rumore cessò. Alzò lo sguardo su di lei.
“Scusa…” sussurrò, accompagnando la parola con un’espressione d’accondiscendenza.
“Scusa, un corno, Cloud!”sbatté la porta e a grandi passi si diresse in camera sua.

Dopo ciò, la ragazza udì ancora dei rumori: il garage che si apriva, Cloud che usciva fuori a notte fonda, intenzionato a riparare il mezzo da qualche altra parte, perché magari il giorno dopo aveva una richiesta di lavoro impegnativa.
Soggiunse il più assoluto silenzio.
Però forse, era meglio il rumore di prima.



NdA. Cinque recensioni.
Non me l'aspettavo... e ne sono dannatamente felice. Le commenterò tutte tra un pò, ora permettetemi di introdurre la spiegazione di quest'altra theme.
Tifa isterica. Che bello. **/ Si insomma... voi la vedete tutta rosa e fiori come Aerith? Io no.
Altra situazione "quotidiana", a dire la verità questo tema non mi piace molto, ma serve a creare atmosfera per quello che verrà. (non è vero, lo dice per non farvi andare via.)
Btw, poor Cloud. ;___; C-cioè, lui vuole solo lavorare, ha passato tutto il giorno ad aiutare Tifa, e lei lo ripaga in questo modo. Questa volta, come avrete notato, ho donato un atteggiamento più freddo al nostro ex-SOLDIER; si, un pò più da "Cloud Strife". (sono un genio incompreso.)
Per chi non lo sapesse, Fenrir è il nome della moto di Cloud (e anche del lupo che lui porta PRATICAMENTE OVUNQUE.)
Questo tema è molto più descrittivo rispetto al precedente, dove mi sono dedicata un pò di più al dialogo diretto. Su questo punto non aggiungo nulla, vi dico solo che mi piace variare.

ed707blast: Grazie. ** Certo, continuerò continuerò. ù_ù

Xikhy_chan: Sono lusingata dalla tua dichiarazione. <3 Grazie per la recensione, e per quanto riguarda il matrimonio, ci penserò. °^°

PrussianLady: Sono felice che tu abbia apprezzato il primo tema in tutta la sua semplicità. :D E beh, sono anche felice di averti incurisito.

Tifa_heart: Grazie. <3 Alcuni temi sono facili da scrivere (li ho tutti in testa. LOL.) quindi, credo che non dovrete aspettare molto. (credo.)

the one winged angel: Grazie mille per la recensione. <3 Beh, sono contenta di riuscire ad immedesimarmi bene nei due protagonisti. :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Obsession {Ossessione.} ***


03. Obsession. {Ossessione.}

“… questi qui, devono essere consegnati entro 48 ore a Costa del Sol.” concluse, l’uomo dalla carnagione scura.
Cloud si limitò ad annuire assente, osservando il paio di pacchi appena poggiati a terra da Barret.
“Inoltre, c’è quest’altra roba a cui puoi dedicarti con più calma visto che… Cloud? Ehi, mi ascolti?”
“A-ah?“ sobbalzò il biondo, sporgendo il viso in avanti, e ritraendolo non appena notò l’espressione adirata del compagno.
“Maledizione, Cloud! Questa sarà l’ennesima volta che ti acchiappo con la testa tra le nuvole; sai che ti dico? Vai a giocare con le macchinine, se il lavoro da corriere ha cominciato a stufarti!… Ehi, ma mi ascolti si o no?”
“No.” ammise.
“Come sarebbe a dire, ‘no’?!”
“No.”
“No?”
“No.”
“Aspetta, cosa 'no'?”
“Non lo so.” Cloud tentò di porre fine a quello stupido scambio di battute. Si portò una mano sulla tempia e poi la passò lungo i capelli, sospirando.
“Cosa diavolo è che ti ossessiona?” chiese l’uomo di mezz’età, con un’espressione perplessa stampata sul volto.
L’ex-SOLDIER si rese conto che effettivamente era divenuta un’ossessione.
Ci mese qualche attimo a rispondere. Un po’ per l’imbarazzo e un po’ per incertezza.
“Lei.” confessò, appoggiandosi alla moto.
“Chi? Aerith?”
“No, no. Tifa.” Corresse immediatamente, mantenendo lo sguardo basso.
“Almeno, questa volta si tratta di persone vive.” Esclamò schiettamente Red XIII, il quale era rimasto per tutto il tempo sdraiato all’ombra della moto. Cloud gli rivolse uno sguardo di rimprovero.
“Mah, voi esseri umani. Fate sembrare le cose semplici molto complicate.” Cambiò discorso il felino, aprendo l’occhio sano e muovendo nervosamente la coda.
L’astuto animale aveva già compreso il problema...
“Fammi capire. Non la sopporti più?” cosa che ovviamente non aveva fatto Barret.
“Se mai il contrario. Oh, mio acuto amico.” Ironizzò Nanaki, storcendo il naso.
“Ah…” Comprese infine il nero.
Passò qualche secondo, entro il quale tutti e tre rimasero in silenzio, senza incrociare i loro sguardi.
Cloud, afferrò prontamente i pacchi e li caricò sulla moto.
“Vado a effettuare la consegna.” Sviò, montando in sella e indossando gli occhiali.
“Aspetta, aspetta, aspetta. Dai, parliamone di fronte ad una tazza di caffé.” Si offrì Barret. Ma parlare con lui, non era esattamente ciò a cui mirava Cloud.
“Magari la prossima volta..." farfugliò intanto che accendeva il motore.
“...e poi credo sia l’ora di levarmi quest’ossessione dalla testa.”
Nanaki starnutì, la nube di polvere sollevata da Fenrir lo aveva colpito in pieno muso.



NdA. La cosa che mi è piaciuta di più è stato l'intenso scambio di battute tra Cloud e Barret. ♥
Anyway, NO TIFA IN THIS THEME. (WTF. DD:)... però è sempre presente con il pensiero. ùù/ (l'importante è crederci.)
...Mi andava di scrivere su un Cloud svampito. :D *nod*
Come al solito si tratta di qualcosa molto breve, non mi va' di scrivere poemi sulle themes. Ho sempre visto le raccolte come qualcosa di "leggero, piacevole e scorrevole".
Grazie per tutte le recensioni. ♥ Però vado un pò di fretta e non rispondo a tutte. *hugga tutti*

Xikhy_chan: Ok, a che ora ti passo a prendere? 8D *sguardo accattivante e sexy*..LOL. Ti ringrazio. ù_ù

the one winged angel: Grazie. Beh, mi sono un pò spremuta per riuscire a fare cose "brevi e d'impatto" >.<" Le prime bozze che ho tirato giù per le themes erano CHILOMETRICHE

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Unexpected {Inaspettato.} ***


04. Unexpected. {Inaspettato.}

Quella si, che era stata una cosa inaspettata.
A Tifa le cose inaspettate piacevano; le riteneva una ‘scappatoia’ dalla monotona vita di tutti i giorni.
Ma quello. Oltre ad essere inaspettato era piuttosto imbarazzante.
Finalmente, dopo ciò che alla ragazza parve un’eternità, Cloud sciolse il contatto che si era creato tra le loro labbra.
L’aveva baciata. Così. All’improvviso. Inaspettatamente.
Era entrato nel locale, non aveva nemmeno salutato o semplicemente parlato per annunciare la sua presenza.
La barista stava mettendo in ordine gli ultimi oggetti, e per noia non aveva alzato lo sguardo sul presunto ‘cliente’.
“Ma lo sa che ore sono? Siamo chius..” aveva tentato di spiegare, ma era stata zittita dall’improvviso bacio del biondo.
Non si trattava di un bacio casto. Era passione. Passione che ardeva.
E lei non fece nulla per rovinare quel momento.
Quando si divisero, Cloud indietreggiò di un paio di passi, aspettando la sua punizione.
Un pugno, un calcio, al limite uno schiaffo. Ma la reazione di lei fu inaspettata.
Si limitò a fissarlo con aria interrogativa, chiedendosi visibilmente il perché di quel gesto.
“Ah, ora ci dovrebbe essere la parte dove mi picchi, e mi fai male… già, parecchio male.” Suggerì lui, imbarazzato più dal silenzio che da ciò che aveva appena combinato.
“Perché lo hai fatto?”
“Ah.”
“…?”
“E’ difficile da spiegare.”
“Non mi sembra normale… arrivi a quest’ora di notte, e ti metti a fare cose del genere. Hai bevuto? Hai la febbre? Hai sonno?” tentò più e più volte, incrociando le braccia e osservandolo con aria gravosa.
“No, ma… Ti amo.”
Tifa prese a fissarlo con espressione sbalordita.
Lui la fissò.
Anche lei lo fissò.
Effettivamente, si fissarono per un bel po’.
“T-I A-M-O.” sillabò nuovamente lui, tendendo il volto verso di lei, e sperando in una qualsiasi reazione.

Questa volta gli arrivò uno schiaffo, seppur non eccessivamente forte.
Quello si che era inaspettato.
Lei gli sorrise.
“Perché ti ci è voluto così tanto per dirmelo?”



NdA. Non prendetevela con me, se dopo questa theme, la parola "inaspettato" comincerà a suonarvi male.
Btw, aggiornamento notturno solo per voi, miei sostenitori. ♥ (già perchè a quest'ora dovrei dormire beatamente, ma l'ispirazione era troppa.)
No, seriamente, nulla da dire questa volta.
Cloud è così impacciato, ma beh, quando si deve fare qualcosa, si fa' e basta. D:

Grazie a tutti i bubbini che hanno recensito. ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Don’t Disturb {Non disturbare.} ***


05. Don't Disturb. {Non disturbare.}

Denzel sbuffò irritato. Stupidi adulti, con le loro stupide ‘cose da fare’.
Cloud già si faceva vedere di rado, e nonostante ciò aveva praticamente sempre ‘da fare’ con Tifa.
Si chiudevano in quella dannata stanza, appendevano il cappotto sulla maniglia della porta, che, come gli aveva spiegato Cloud, era un chiaro invito a non disturbare, e chissà cosa confabulavano.
“Prima o poi lo scopro.” Bisbigliò il bambino, mantenendo il capo chino e continuando a rimanere assolto nei suoi intensi pensieri.
“Intendi dire, quello che fanno Tifa e Cloud di sopra?” intervenne Marlene, che si trovava a pochi passi da Denzel, mentre giocherellava con un bambola.
“Esatto. Si chiudono in quella stanza, e ci passano intere ore, o in alternativa tutta la notte!” spiegò gesticolando animatamente, come se la bambina non fosse a conoscenza della medesima cosa.
“Umm, io ho una mezza idea.”
“Cioè?”
“Una volta, papà mi disse, che quando due persone si vogliono bene, passano del tempo sole solette.”
“Tutto qui? Pfffh…. e allora’? Anche io ti volgio bene, ma non facciamo queste cose!”
La ragazzina arrossì imbarazzata.
“F-forse e meglio se glielo chiediamo a loro.” propose infine, saggiamente.
...
Cloud sbadigliò e portò la tazza con il caffé bollente verso le labbra; sorseggiò con lentezza per non ustionarsi.
Stava leggendo il giornale locale, mentre Tifa puliva le stoviglie e preparava il bar per l’apertura imminente.
Il biondo mosse appena gli occhi, notando che Marlene e Denzel si dirigevano a grandi falcate verso il bancone.
Il bimbo castano aveva un’espressione serissima e portava il petto in fuori, come se pretendesse attenzione. Cloud parve divertito, ma non azzardò un sorriso, era ancora focalizzato sulla sua calda bevanda.
“Tifa, vogliamo sapere cosa fate nella stanza di sopra!” sentenziò Denzel, tentando di dare alla sua voce il tono più minaccioso possibile.
A Cloud andò il caffé di traverso. Provocandogli un’ustione in gola e facendolo tossire.
Tifa da parte sua, si limitò a fissare entrambi i bambini, interdetta. Sapeva che un giorno, quella domanda fatidica era destinata ad esser pronunciata. Ma, non aveva intenzione di essere lei a pagarne le conseguenze; era stato il biondo a voler adottare quel metodo insolito del ‘capotto fuori la porta.’
“Umh, non so’. Cloud senti un po’, cosa facciamo, noi, nella stanza di sopra?” chiese al suo ragazzo, intanto che si dirigeva in garage, fingendo palesemente di aver qualcosa da fare.
A Cloud andò l’acqua di traverso. L’acqua che aveva provato a bere per rinfrescarsi la gola.
Tossì nuovamente e si voltò a guardare i due accusatori.
Spaesato.
Perduto.
Indeciso.

Non usarono mai più l’ammonimento del ‘non disturbare’.



Nda. Un po' di tempo fa', ricordo di aver visto la scena di un film, ove quando due persone aveva un rapporto mettevano il capello appeso fuori, sulla porta, per non essere distrubate. Era una idea che mi è parsa geniale. :D
Però Cloud poteva inventarsi qualcosa di meglio.
Btw. Si, lo fanno. E anche tanto. Correggo il raiting in giallo che è meglio xD *va a correggere*
*torna indietro*
COMMENTI ALLE RECENSIONI! **/

ed707blast: Anche io mi piegavo dal ridere intanto che scrivevo quella scena. ù_ù Grazie per le tue recensioni. <3

Xikhy_chan: (Se sei sopravvissuta a questo capitolo)... Non potrei mai averti sulla coscienza. Poi dopo il nostro matrimonio? NON SE NE PARLA. è__é

the one winged angel: Si. Sono carini. Maldettamente carini.E sono felice di averti.. "colta di sorpesa". xD

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Tulip {Tulipano.} ***


Dedico questa Theme alla mia amica Fefy,
che è stata fonte di ispirazione per un po' di cose,
e che tutt'ora mi incoraggia con idee malevoli/benevoli. ♥


06. Tulip. {Tulipano.}

Grugnì infastidita.
Uno spiraglio di luce l’aveva colpita in pieno viso.
Perché diavolo si dimenticava di chiudere le tende ogni, santissima, sera?
Scocciata, continuò a mantenere la testa in giù; compressa sul cuscino.
Bestemmiò il santo nome di Shiva, in silenzio.
Girò istintivamente le iridi, cercando la figura di lui che, ovviamente, non era in presente in quel letto.
Questa volta bestemmiò Bahamut, sempre in silenzio.
Preferì sospirare, invece che dare vita a quei pensieri malevoli.
Ormai innervosita, si mise lentamente a sedere sul letto.
Afferrò la vestaglia che, la sera prima, era ‘accidentalmente’ caduta a terra.
Quel che doveva fare era… scendere e rimboccarsi le maniche. Non aveva intenzione di rimanere un solo secondo di più in quel letto, a pensare cose assurde del tipo: Dove sarà mai Cloud?
Cose che non erano poi così assurde.
All’inizio tutto rosa e fiori: Lo vuoi il caffé a letto? La finestra aperta ti da’ fastidio? Devo fare qualche lavoro per la casa?
Ora invece, una botta e via.
Non era piacevole, almeno per lei no.
Pensando a quelle stupide cose, era inconsapevolmente giunta sino al piano terra, e aveva appena terminato di legarsi in vita la vestaglia.
Si portò una mano alla testa con fare ozioso, tentando di dare forma ai capelli ancora ‘sconvolti’ dalla nottata.
Non le ci volle molto per notare Marlene che sostava vicino al bancone, intenzionata a guardare qualcosa di rosso… un fiore?
Si avvicinò, porgendo una mano sulla spalla della bambina e osservando anche lei con curiosità.
“L’hai raccolto tu, questo Tulipano?” sorrise.
La bambina scosse leggermente la testa per negare, e si voltò a osservare la ragazza.
“Stamattina, l’ha lasciato zio Cloud.” Corresse ricambiando il sorriso.
Tifa tentennò un’attimo, per poi lasciare che sul suo volto si aprisse un sorriso solare e radioso.
Erano quei gesti spontanei e puri, che ogni volta le facevano sbollire la rabbia e la rendevano ansiosa del suo ritorno a casa.

“Sai qual è quello del tulipano, zia Tifa?”
“No.”
“Il vero amore. Me l’ha detto la sorellona.”



NdA. Ok, uccidetemi pure.
Vi ho fatto crepare un bel po' di tempo per quattro parole malmesse. <_<
Il problema è che, l'idea c'era, word era aperto, ma le mie mani facevano tutt'altro che scrivere queste quattro parole.
VabbeH, meglio tardi che mai.
Mi raccomando, usate Google... se non sapete che il Tulipano simboleggia il vero amore *nemmeno lei lo sapeva*
Altrimenti consultate Aerith-wikiFIORIpedia. *nod* Cosa che ha fatto Marlene, ma la sorellona è bella che morta ormai, quindi vi convine usare Google. (fan di Aerith non assassinatemi, anche a me lei piace.)

ed707blast: Sai che bello se colui che ha ucciso 2483041 volte Sephiroth moriva per un po' di caffé? 8D *scler*... grazie per la recensione! ♥

Xikhy_chan: Non morire così tanto. Fa' male alla salute. ;___;

the one winged angel: Grazie, grazie, grazie. **/

Tifa_heart: Grazie per la recensione. *ò*

Gioia86: Grazie. ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Insomina {Insonnia.} ***


07. Insomina. {Insonnia.}

“Tifa.”
Nessuna risposta.
“Ohi, Tifa!” chiamò più forte, afferrando con una mano il braccio della ragazza e percuotendolo.
Lei alzò la testa dal cuscino, era leggermente stordita.
Sbadigliò e si voltò a guardarlo.
“Urgh, si si, sono sveglia… che c’è?”
“Non dormire, in quella posizione… gli fai male.”
Rimase perplessa, non capendo a cosa lui alludesse… dopo qualche secondo si imbronciò, guardando Cloud con aria evidentemente annoiata.
“Cloud, è la quarta volta che mi svegli, e poi sono solo tre settimane, non l’ammazzo mica se dormo con la pancia contro il materasso.”
Silenzio.
Lei voltò la testa dall’altra parte, assonnata.
Lui si rigirò nel letto.
Una volta.
Due volte.
Tre volte…
“La vuoi smettere?” bisbigliò spazientita la ragazza, portandosi una mano sulla testa e stringendo le spalle.
“Scusa.”
Prese ad osservarla, voltando la testa, e decise che quella sarebbe stata la sua posizione. Almeno per ora.
La fissò.
Continuò a fissarla.
Aprì la bocca per parlare.
“… basta! Fuori.” Lo precedette lei, voltandosi a guardarlo, adirata.
“C-Cosa?”
“Alzati ed esci fuori. Tu stanotte dormi sul divano.”
Il tono e l’espressione sul volto di lei era tutto, fuorché rassicurante. Cloud si alzò incerto e mosse qualche passo verso la porta.
“Ma io..”
Lo zittì una ‘cuscinata’ in pieno volto.
“F-U-O-R-I.” scandì, per poi buttare la sua faccia sull’altro cuscino, decretando una volta per tutte la fine del discorso.

“Vuoi un caffè?”
“No grazie, questo mi manca.”
Lui aveva due evidenti borse sotto gli occhi... Tifa cose del genere, se le sognava.
Un po’ si sentì in colpa per averlo fatto dormire sul divano, quindi con disinvoltura, mentre sorseggiava il caffè mattutino, si andò a sedere accanto.
“Scusami. Per colpa di questo divano non hai chiuso occhio.” Esordì, stringendo la tazza imbarazzata.
“No, no, non credo sia per colpa del divano.” Ammise lui, osservando la ragazza e passando il suo sguardo dal volto al ventre di lei.
“Ah, andiamo Cloud! Non è da te farti venire l’insonnia per cose simili!”


NdA. Ok. Ho dei ritmi sballatissimi. .___.
Prima vi faccio attendere oltre una settimana e poi mi presento dopo pochi giorni... Abituatevi. C:
Btw. Il problema non è che Tifa sia incinta... ma Cloud. D:
E ricordate, ci avviciniamo alla fine... yeeeeeeh, non vi tormenterò più. C:
Ma ora passiamo a qualcosa di costruttivo (CERTO.) come le recensioni.

ed707blast: Indovinatooooooh. :D Nuovi arrivi, yeah. Grazie per il commento.

___Chocolate: Sono felice che ti siano piaciute le mie piccole idee. ♥

fragolottina: Grazie, grazie, grazie! :D Mi fa' sempre piacere leggere commenti come i tuoi.

Molto intense e profonde le mie risposte, come potete benissimo notare. ♥

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Faint Praise {Elogio Vago.} ***


08. Faint Prasie.{Elogio Vago.}

“… e dove andate?”
“Ad una festa.”
“… e quando tornate?”
“Non tardi.”
“… e perché andate?”
Cloud si portò una mano alla tempia, massaggiando con lievi movimenti.
Era da un sano quarto d’ora che Denzel e Marlene lo tartassavano di domande.
“Allora… perché andate?” sollecitarono all’usignolo i bambini.
“… perché ci hanno invitato.” Rispose un ragazzo, decisamente, esasperato.
“… e perché…”
“… e perché non portate le vostre chiappettine curiose sul divano?” intervenne Yuffie, scoccata anch’ella da tanta esuberanza… tuttavia, il biondo si ritrovò a pensare che, tra lei e i bambini, non intercorreva così tanta differenza.
Fu un sollievo vedere i due che prendevano posto sul divano del locale; tirò un sospiro e…
“… wow, perché così elegante?”
Ecco, appunto. Tra Yuffie e i bambini non c’era ALCUNA differenza.
Elegante? Cavolo, indossava un jeans nero e una camicia bianca… cosa c’era di “elegante”?
“Oh, ma quanto ci mette Tifa! Vado a dare un’occhiata.” Un evidente scusa per liberarsi da ulteriori domande; ma effettivamente, la sua compagna ci stava mettendo davvero un po’ troppo tempo a preparasi.

“Oddio, no.”
Si lasciò andare sul letto, sdraiandosi poco distante dalla catasta di panni che nell’arco di mezz’ora aveva messo e rimesso, messo e rimesso, messo….. e rimesso.
Ma nulla, proprio nulla, riusciva a ‘nascondere’ i suoi evidenti 5 mesi di gravidanza.
“Lockheart, sei una maledetta deficiente. È normale, dopotutto sei incinta… però che strazio non riesco a vedermi con nulla indosso, sono così…. GRASSA, si dannazione, ammettilo, e poi..” si fermò notando la figura del suo partner, che l’osservava con un espressione divertita.
Si mise a sedere; aveva le guance velate da un leggero imbarazzo, ci mancava solo che Cloud origliasse i suoi stupidi monologhi.
“La sai una cosa?” esordì lui, entrando nella stanza.
Lei negò con il capo, curiosa.
“Per me, sei sempre bellissima”

Poteva anche essere un elogio molto vago, quasi banale.
Chi, ragazzo, non dice ad una ragazza una cosa del genere? E chissà quante volte, era stato rivolto a Tifa un complimento simile.
Eppure, detto da Cloud era qualcosa di davvero straordinario.


NdA. Buh! C:
Leggete, affamate sanguisugheeeeeeH... LEGGETE.... perfavore. :D
TunTun, eccomi qui, di nuovo, con il penultumo "coso" di questa nostra "cosa". E beh, devo dire che l'ultima parte non mi convince molto... ma vabbeH. °<°
L'idea di base: Tifa è una donna.
...
Ok, mi spiego meglio: Tifa si diverte ad andare in giro picchiando gente arrandom a MANI NUDE (altro che Buster Sword.) però è pur sempre una donna.
Cioè, anche lei la mattina si alza e guardandosi allo specchio dice "OMFG, SONO INGRASSATA DI 0,0001 g!"... poi figurarsi se siamo in dolce attesa. :D
E... Cloud che fa' un complimento del genere. Su questo non mi espirmo che è meglio va'.

Rispondo solo alle recensioni del capitolo precedente; per tutti quelli che che, hanno postato una recensione sugl'altri capitoli, rivolgo un grandissimo "GRAZIE. ♥"

ed707blast: Gemelli? xD Mah, non male come idea, ma per ora pensiamo ad un solo marmocchio/a.

___Chocolate: Grazie. E si... anche io ridevo come una beota mentre scrivevo. 8D

the one winged angel: Grazie per aver recuperato le recensioni perse. xD

Nyuu Evans: Grazie. Sono felice di aver letto la tua recensione. :D

black vodka: Per me è un'onore riuscire a farti apprezzare almeno un po' Cloud. C:

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Ambience {Atmosfera.} ***


09. Ambience. {Atmosfera.}

Il rumore di un bicchiere che si frantuma a terra.
Dio, è il terzo in una settimana.
Non meno importanti sono state le due ceramiche e i quattro piatti.
Uomini: delicatezza non ne hanno, sanno solo portare i soldi a casa.
“Tutto apposto di là?” chiese Tifa, con una punta di sarcasmo nella voce.
“A meraviglia!” rispose prontamente Cloud, afferrando velocemente la scopa per ripulire il pavimento dai cocci di vetro.
Le voci dei due bambini si contrapponevano al rumore dei pezzi di bicchiere, in qualche modo cercavano di coprire testa di Chocobo, anche se Tifa c’aveva rinunciato.
Il prossimo regalo sarebbe stato un servizio di stoviglie nuovo.
Sentì che la manica della sua vestaglia veniva leggermente strattonata, si voltò e per poco non rise nel notare il dolce viso di Marlene preoccupato.
“Tifa, Tifa! Cloud s’è tagliato con un pezzo di vetro!” disse con la voce più preoccupata e pensierosa che una bambina potesse mai fare.
Trattenne una risata... era così buffa.
La ragazza, annuì con accondiscendenza, e lentamente s’alzò, per recarsi in cucina.
Nel vedere il biondo, che disperatamente cercava di mettersi il cerotto sul dito ferito, adoperando una sola mano, la ragazza non poté trattenere una innocente risata.
Lui, di conseguenza, sobbalzò nel notare lei e andò a sbattere contro il tavolo… Danzel salvò un piatto che stava per fare la fine dei suoi compagni.
Uno in più, uno in meno.
“… temo di essere un disastro nei lavori di casa.” S’abbatté il ragazzo.
“No, hai solo bisogno di un po’ più di pratica.”
“…”
Con dolcezza l’aiutò, senza aggiungere null’altro, del resto, Cloud ce la stava mettendo tutta per darle una mano.
E non solo lui, anche i due bambini e i vecchi amici, che di tanto in tanto le venivano a fare visita, consapevoli della nascita ormai prossima del bambino.

Tutto era così piacevole, così spontaneo, senza pensieri e preoccupazioni.
Un’atmosfera familiare.



NdA. Si. Merito di fare la peggiore delle morti.
Ma in mia difesa, lasciatemi dire che questo non è un ritardo, semplicmente la mia vita ha subito una svolta negativa per via dell'inizio della scuola. D:
Pomeriggi liberi non ne ho, e la sera arrivo avanti al pc più morta che viva.
Ho bisogno di qualcosa per rilassarmi. Beh, volendo dire qualcosa di costruttivo, siamo giunti alla fine di questo breve viaggio.
Spero che con i miei temi abbiate passato qualche momento piacevole, giusto per staccare un po' la spina dall'odierna vita quotidiana.
Ringrazio tutti gli utenti che mi hanno seguita, e sono davvero felicie di aver ricevuto tante recensioni, per me è come un piccolo traguardo!
Ho altre idee in cantiere, ma non prometto di pubblicare al più presto, tuttavia, una one-short o una drabble potrebbe scappare... *coff coff
Per concludere, ma non meno importante, ringrazio una mia cara amica per avermi aiutato a terminare questo percorso. <3

Ah! Quasi dimenticavo... non trovate che l'atmosfera familiare sia la cosa più rilassante e piacevole che esista? :D

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=540674