Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Salve a tutti! Questa fan fiction è un po' diversa ma spero che piaccia! I commenti (anche negativi) sono sempre ben accetti... mi fanno capire cosa ne pansate sul mio modo di scrivere, sulla storia e su tante altre cose!!! Anche uno piccolino ino ino mi va bene XDXDXD Buona lettura!!!
Capitolo 1
Correvo a una
velocità impossibile dopo aver oltrepassato la linea di partenza emettendo
tantissimo fumo con le mie ruote. Il rumore dell’inizio era musica per le mie
orecchie. La mia Volvo C-30, gentilmente modificata da mia sorella Rosalie, era
come creta nelle mie mani, ero in grado di controllarla facilmente.
Le ruote giravano
velocemente bruciando quasi l’asfalto, seguivano perfettamente ogni curva senza
nessuna difficoltà. Era notte fonda e la strada non era tra le migliori ma ,
almeno io, non dovevo preoccuparmene. C’erano quattro auto in gara, due di loro
era quasi negati. L’altro, un certo Tyler era abbastanza bravo ma, di certo non
poteva sperare di battere un Cullen. Dalla nostra parte c’era quel senso in più
che solo un vampiro aveva, oltre a un cospicuo budget da spendere in migliorie
che di certo non guastava.
Nonostante mia
sorella avesse previsto già il vincitore, l’adrenalina era entrata in circolo,
la sensazione era stupenda, mancava poco al traguardo ormai.
La macchina di
Tyler era a pochi metri di distanza da me, le avevo dato l’illusione di una
vittoria facile. Non poteva di certo competere con la potenza dei miei cavalli.
Il conducente
aveva già usato il nos ma era stato ingenuo, era
troppo presto, al traguardo mancavano ancora due chilometri. Sorrisi
malignamente. Che stupido! Pensai.
Finalmente,
premetti quel pulsante rosso che tanto amavo, l’avevo fatto posizionare vicino
al freno a mano. Quella sensazione che avevo mentre la mia auto schizzava a
tutta velocità verso il traguardo non aveva eguali, era puro delirio.
Dopo un secondo
esatto, l’auto raddoppiò la sua velocità, tutto appariva quasi sfocato ma la
mia vista era abituata, per me era quasi come una corsa tra i boschi.
Superai il
traguardo a trecento chilometri orari vincendo la gara e oltrepassando,
all’ultimo secondo, quel misero essere umano che mi stava maledicendo per
avergli soffiato il primo posto. Un po’ mi dispiaceva per lui, in fondo, per gli
umani, poteva anche essere pericoloso.
Frenai sgommando
davanti una folla esultante. C’erano un sacco di ragazzini tra i diciassette e
i ventinove anni.
Bravo fratellino pensò Emmet.
<< Avevi dei
dubbi?! >> sussurrai contento sapendo che mi avrebbe udito comunque.
In effetti no, ma sei stato formidabile.
Quella sgommata poi alla fine.. li hai stesi tutti!
Gli sorrisi. Mi
piaceva il suo entusiasmo, mi rendeva felice. Ritirai il premio in denaro,
caricai i miei fratelli in auto e ce ne andammo sotto gli sguardi invidiosi di
tutti.
Da quando avevo
iniziato a frequentare quel giro di corse clandestine, la mia vita era
cambiata. Cercavo di svolgere qualsiasi attività che riuscisse a provocarmi un
pizzico di felicità, adrenalina e svago. Dopo la mia trasformazione e la gioia
iniziale dovuta ad essa, mi ero accorto che la mia vita era monotona, vuota.
Quelle corse erano l’unica valvola di sfogo che mi distraeva da quel vuoto che
mi circondava.
Il ritorno fu
silenzioso, Alice e Jasper, quasi in simbiosi, stavano pensando ai loro
“progetti” per la mattinata mentre Emmet era ancora entusiasta per la gara.
Rosalie, invece, stava escogitando qualche nuovo stratagemma per aumentare
ancora di più la velocità della mia auto. Non ne capivo molto, le auto
preferivo guidarle più che aggiustarle. Quando mi serviva una revisione
lasciavo divertire mia sorella. Certo, se mi ci fossi messo d’impegno non mi
sarebbe stato di certo negato di capire ma, in ogni modo, preferivo non
interessarmene.
Una visione
interruppe i pensieri di Alice, mi collegai velocemente con la sua mente per
scorgerne tutti i dettagli. Stava guardando una ragazza, pallida. Non sapevamo
se era una di noi. Non riuscimmo a vedere i suoi occhi perché si stava voltando
facendo muovere al vento isuoi lunghi
capelli castani.
<< Alice,
chi era? >> Non lo so, Edward. Non
so dirti se è una di noi in visita o un’umana.
<< Ti è
sembrata pericolosa? >> Non
saprei.. Ho una strana sensazione ma, penso sia innocua.
Che schifo la vita.. ma si può essere
più sfortunati di me?!
Non me ne
capacitavo. La mia vita non era mai stata più deprimente di adesso, stavo per
trasferirmi a Forks, una stupida cittadina nello stato di Washington, con si e
no mille abitanti. Il sole a Forks spuntava tre volte l’anno, ad essere
fortunati.
Dopo il
divorzio dei miei genitori, mi ero illusa di condurre una vita normale e serena
ma non era così.
Mio padre se
ne era andato quando avevo cinque anni e mia madre, da ben dodici,
badava a me e ai miei bisogni senza mai lamentarsi. Avevo deciso io di andare a
vivere con mio padre per consentirle di trasferirsi dal suo nuovo fidanzato.
Volevo farla felice, le ero profondamente grata per tutto quello che aveva
fatto per me ma mi sarei odiata se non avessi fatto quel passo.
Detestavo
mio padre, dopo la sua partenza l’avevo sentito al massimo due volte l’anno,
non si era mai preoccupato dei mie bisogni o di quello che provavo, non si era
mai interessato alla mia vita. Mia madre mi diceva sempre di non odiarlo ma non
me ne spiegava il motivo, non sapevo cosa pensare ma, dentro di me, in ogni
modo, non lo tolleravo.
Sapevo benissimo che il vero motivo del mio
odio, era che, in fin dei conti, avevo bisogno di lui, di una figura maschile
accanto a me. Ero troppo orgogliosa per ammetterlo, avevo paura di capire che
in realtà lui non aveva bisogno di me, non mi voleva davvero bene come una
figlia.
Arrivammo davanti casa e, durante il viaggio, non proferì parola e io feci lo stesso.
Mi
aiutò a scaricare i miei bagagli dall'auto e a trasportarli in
quella che sarebbe stata la mia camera. In fin dei conti era
accogliente, si presentava come una stanza semplice, con lo stretto
necessario.
Mi
sdraiai sul letto esausta, avevo qualcosa in gola che mi infastidiva,
volevo sfogarmi. Avevo deciso io di trasferirmi, tutto era partito da
me, nessuno mi aveva obbligata.
Mi
ero trasferita apposta durante l'estate per ambientarmi con la
città e i suoi abitanti. Se avessi iniziato subito con la scuola
sarei sicuramente impazzita.
Il
resto della casa non era male, l'arredamento era semplice, come la mia
stanza. Charlie ritornò al lavoro perché aveva preso solo
poche ore di permesso per venirmi a prendere.
Andai
in giro per la casa cercando di capire qualcosa di più su mio
padre, ero curiosa. Non c'era molto da vedere, solo vecchie foto sul
caminetto che mi ritraevano. Da come erano posizionate mi sembravano
trofei ma non pensavo avessero così tanta importanza.
Decisi
di farmi un giro. Forks era una cittadina tranquilla, troppo tranquilla
per i miei gusti. C'erano parecchi negozietti, bar e addirittura un
supermercato.. cosa chiedere di più alla vita?!
Tornando
a casa, come mio solito, mi ero persa le chiavi di casa. Le stavo
cercando nervosamente nella mia borsetta quando mi distrassi.
In
lontananza sentii della musica Hip-Hop. Il suono era soffocato dai
finestrini ma, per sentirlo io, il volume doveva essere molto alto. Mi
girai istintivamente per capirne la provenienza e intravidi una
macchina grigio metallizzata che, a mio parere, doveva essere truccata.
Non
ne capivo molto, più che di macchine, mi interessavo di moto ma
non avevo dubbi: aveva i vetri oscurati e faceva un rumore tremendo.
Ma che soggetti vivono in questa città??? pensai scuotendo il capo e alzando gli occhi al cielo.
Ritornai
alla mia occupazione, finalmente trovai le chiavi di casa ed entrai
liberandomi di quella dannata sensazione di essere osservata.
Decisi
di cucinare qualcosa, forse potevo rendermi utile. Volevo instaurare un
buon rapporto con mio padre nonostante tutto, forse con del buon cibo
sarebbe stato più facile.
Verso le sei Charlie attraversò l'ingresso.
<< Ehm.. Bella? >>
<< Si papà, sono qui stavo preparando qualche spuntino! >>. Doveva sembrargli strano.
<< Grazie tesoro! >> Tesoro??? Un bel passo avanti..
Dopo
poco suonò il campanello. Erano Billy e suo figlio Jacob, due
amici di vecchia data di mio padre che vivevano in una riserva vicino
Forks. Mio padre mi presentò e io e Jacob iniziammo subito a
parlare. Era simpatico, riuscivo a conversare tranquillamente con lui.
Ci trovammo a parlare del rapporto che avevo con mio padre. Mi
confessò, di nascosto, che aveva origliato una conversazione in
cui mio padre esprimeva tutta la sua felicità per il mio
arrivo.. non ci potevo credere! Rimasi per un momento con lo sguardo
perso ma poi mi ripresi.
Possibile?
<<
Quella è la tua macchina? >> gli chiesi curiosa. Anche io
ero in cerca di un mezzo di trasporto ma ero più orientata per
qualcosa a due ruote. Non mi importava che in quella cittadina piovesse
sempre, volevo avere qualcosa che mi ricordasse la mia vecchia vita, le
gare con i miei amici.. Basta! Non dovevo pensarci.
<< Si! Quando me la regalò mio padre era a pezzi ma la sto mettendo a posto >>
<< Che macchina è? >>
<< Precisamente una Nissan Skyline, sei cilindri in linea di 2568 cavalli.. >>.
<<
Fico.. anche se non ci ho capito niente! >> dissi interrompendolo
e prendendolo un po' in giro, << Ma non è un'auto un po'..
come dire.. "potente" per questa città? >>
<<
In effetti per Forks si, ma io la sto preparando per il grande evento
che si terrà tra esattamente 45 giorni da oggi!! >> disse
tutto fiero di se.
<<
Caspita! E di che si tratta? >> ero curiosa, volevo saperne di
più, forse con un po' di fortuna c'era uno svago anche per me..
<<
E' una gara che si tiene ogni cinque anni a Seattle, al vincitore
spetta, oltre a una cospicua somma di denaro, "gloria eterna"! >>.
<<
Ma dai... addirittura? >> mi guardò un po' storto ma mi
stavo divertendo troppo. Forse la vita a Forks non sarebbe stata
così tremenda!
<< Ehi senti Jacob, ti posso chiedere un favore? >>
<< Dimmi tutto >>
<<
Sono alla ricerca di un mezzo di trasporto.. a due ruote a dire il
vero, una moto per l'esattezza. Volevo chiederti.. mica sai di qualche
occasione? Accetto qualsiasi cosa! >> ero disperata, dovevo
averne una a ogni costo.
<< Mmm.. devo pensarci.. forse io ho quello che fa al caso tuo.. ma sei sicura di saper portare una moto? >>
<<
Certo! >> lo guardai male. Con chi pensava di avere a che fare?
Non mi conosceva proprio, la mia fama non era arrivata fino a
Forks?!
Forse
stavo approfittando un po' troppo della sua disponibilità, ma
non riuscivo a controllarmi, l'impulso era più forte di me.
Questa Bella un po' aggressiva e piena di se mi piace un sacco.. anche se cambierà.. ma non vi anticipo nulla!
Ragazze/i
vi ringrazio un Kasino per i commenti e i complimenti!!! Spero che
anche questo cap vi piaccia!!! Fatemi sapere cosa ne pensate! Un
bacio... Barbara
Eccoci al terzo capitolo. Buona lettura e
dopo con i ringraziamenti!!!
Capitolo 3
Edward
Un altro giorno era iniziato, un altro giorno della mia lunga
vita destinato alla noia.
<< Ed, mi presti la tua macchina? Devo andare un attimo a
Seattle e Rosalie ha confiscato la mia. Ha detto che aveva bisogno di un
urgente modifica >>.
<< Ok.. >>. Non volli neanche sapere a cosa le
servisse. Sicuramente aveva a che fare con una visione che aveva avuto ma stava
cercando di nascondermelo quindi non indagai. Se avesse voluto parlarmene lo
avrebbe fatto.
Passai tutta la mattinata a leggere nella mia camera seguendo,
ogni tanto, i cambiamenti che mia sorella stava facendo alla mia Vanquish per
la gara che si sarebbe svolta tra circa due mesi. Rosalie era un genio quando
si parlava di auto. Conosceva ogni singola funzione, ogni novità. Oltre alla
parte tecnica poi, aggiungeva quel tocco di stile in più che rendeva tutte le
auto uniche.
Solo stamattina si era destreggiata tra l’auto di Alice,
quella di Emmet e la mia. Per lei era molto importante la vittoria. Quella gara
si svolgeva ogni dieci anni, per noi non erano molti ma era un evento
importante in ogni caso.
Alice stava tornando, i suoi pensieri erano un po’ strani..
Corsi in garage per capire cosa stava succedendo, sembrava su
di giri.
<< Alice che sta succedendo? >>. Stava cercando di
sfuggirmi ma, alla mia domanda, non poté fare a meno di pensare alla risposta.
Mi apparve di nuovo quel volto ma, stavolta non si trattava di
una visione bensì di un ricordo.
Quella ragazza era umana, aveva dei profondissimi occhi color
nocciola. E quei capelli che si muovevano col vento erano un incanto. Aveva un
espressione strana ma non la imbruttiva minimamente.
<< Alice, non dirmi che sei andata a conoscerla >>.
<< Edward, volevo, ma le sono rimasta lontana appena ho
capito che era umana >>. Tirai un sospiro di sollievo.
<< Ma perché hai deciso di seguirla? >>
<< Volevo sapere chi fosse, la sua persona mi vorticava
continuamente nella testa, dovevo capire chi era e cosa voleva da me >>.
Non capivo.. dai suoi pensieri sembrava che avesse un legame forte con questa
ragazza ma era quasi impossibile visto che non si conoscevano, e poi era umana!
<< Alice non farlo mai più. Non dobbiamo immischiarci
con gli umani. Oltre ad essere pericoloso è impensabile >>.
<< Ma dai. Non essere così duro, Edward. Che c’è di male
ad essere curiosi e a voler conoscere qualche umano >>. Intervenne
Rosalie.
Per lei gli esseri umani erano simpatici, le piaceva cercare
di intuire come vivevano. Si sentiva simile a loro nonostante la sua diversa
natura. Per lei gli, erano in grado di provare gli stessi nostri sentimenti, di
amare come lei amava il suo Emmet.
<< Ok. Fate come meglio credete. Non mi interessa
>>. Così dicendo me ne ritornai in camera mia.
Finalmente una gara! Tirai un sospiro di sollievo. Non ne
potevo più di quella calma, di quella noia. Non era una delle solite gare di
auto truccate a cui ero abituato. Si trattava di una competizione di moto. Per
me non cambiava un bel niente, avrei vinto quasi sicuramente.
Avviai la mia Yamaha R6 nera. Quel rombo così familiare mi
infondeva tranquillità.
I miei fratelli mi avrebbero seguito con la Bugatti Veyron
rosa confetto di mia sorella Alice. Alle gare, solitamente, partecipavo soltanto
io. Quando i miei fratelli decidevano di “scendere in campo”, le competizioni
risultavano pericolose per gli umani.
Tutto era normale, ragazze mezze nude che “fraternizzavano”
con i ragazzi, musica a palla ecc.
A gareggiare eravamo in tre. Io, un certo Mike, e una ragazza
di cui non riuscivo a leggere i pensieri per capirne il nome che, a differenza
delle altre, portava dei jeans scambiati attillatissimi e un giubbino di pelle
nero.
Mi lasciai distrarre da questa stranezza, perdendo per un
secondo la partenza.
Ma che
sta combinando?!
Perché
non è partito subito?
Stavi
facendo una finta eh Ed?
Questi i pensieri dei miei fratelli. Subito mi rimisi in gara.
Non mi ci sarebbe voluto molto a raggiungere quel ragazzino di Mike. La moto non
era per lui. Era alquanto imbranato e non sapeva rischiare. Aveva paura di
andare troppo velocemente.
La ragazza dai pensieri silenziosi, invece, era alquanto
brava. Si vedeva che era il suo campo, si destreggiava tra le curve facendo
quasi aderire le ginocchia con l’asfalto. Non possedeva un mezzo molto veloce
per vincere ma, nelle sue mani, una moto come la mia avrebbe raggiunto il
traguardo in un batter d’occhio.
All’ultima curva, a circa un chilometro dal traguardo,
successe qualcosa di strano. La ruota posteriore della ragazza dalla mente
silenziosa stava perdendo il suo assetto, slittava incontrollabile. Riuscivo a
vedere tutte le pietruzze che, confluivano caoticamente ai due lati della
ruota.
Il suo corpo seguiva
perfettamente tutti i movimenti della moto in un equilibrio perfetto. Era quasi
ipnotizzante.
Il mio cervello stava lavorando frenetico, dovevo salvarla ma
non sapevo come fare senza smascherarmi. Era una stupida umana, come potevo
volerla salvare? Eppure mi appariva così fragile ed esile ma, allo stesso tempo
così atletica e in gamba.
Cosa le sarebbe accaduto? Come avrei potuto salvarle la vita?
Non mi uccidete vi pregoooo!!! Abbiate pietà!!!
Cosa accadrà al pilota misterioso? E
soprattutto: di chi si tratta? (bhà chissà di chi stiamo parlando :D)
Comunque un grazie speciale va a:
ely4890, shinalia, xsemprenoi, Goten,
confusina_94, ilaila95, kikka la cantante di Edward, per i loro commenti, a
tutte le persone che mi hanno aggiunta tra i preferiti e a coloro che leggono!
Psnon
esitate a dirmi cosa ne pensate della mia ff anche se i commenti dovessero
essere del tipo “scrivi male” “non è arte tua”.. queste cose qua insomma :D
basta che siano costruttivi :D ciao e alla prossima!!!
La moto continuava a slittare, ero a pochi metri
da lei. Calcolando la velocità, la distanza dal traguardo e la distanza
dall’erba adiacente alla strada, avrei potuto lanciarmi su di lei, con un salto
sulla sua moto darmi la spinta verso l’erba e, rotolando, salvarle la vita.
Poteva funzionare, non mi avrebbe visto nessuno
e, ai suoi occhi, sarebbe passata per una caduta o qualcosa del genere.
Mentre riflettevo, sentii una risatina
impercettibile all’orecchio umano a causa del rombo dei motori e un fazzoletto
di seta rosso svolazzare verso di me. Lo presi al volo e lo infilai velocemente
in tasca.
Possibile che non avesse paura? Si stava
divertendo?
Rallentai di poco senza rendermene conto, per
riflettere meglio.
<< Adesso ci divertiamo! >> sussurrò.
Che voce melodiosa..
Ma che stavo pensando.. Basta, dovevo darmi un
contegno! Stava architettando qualcosa, ma non riuscivo a capire cosa..
Con un’accelerata improvvisa, raggiunse i 150
Km/h, distanziandomi in un baleno. Superò il traguardo nei quarantacinque
secondi successivi aggiudicandosi la vittoria. Scese dalla sua moto con un
lieve balzo e mise il cavalletto laterale. Ad aspettarla c’erano i suoi amici
di cui ovviamente sapevo tutto. In realtà l’unico a conoscerla per bene era un
certo Jacob.. c’era qualcosa di familiare in lui ma non me ne curai.
Nella sua mente c’erano stupore, gioia,
eccitazione. Era attratto da lei, le aveva procurato lui la moto ed era
entusiasta che con un suo mezzo la ragazza avesse conseguito la vittoria.
La ragazza misteriosa si tolse il casco che le
copriva tutto il volto con un gesto così naturale e al contempo provocante, da
lasciarmi senza fiato, avevo completamente smesso di respirare.
Scosse la testa a destra e poi a sinistra,
agitando i suoi capelli. Non riuscivo a scorgerla perché era di spalle, ma
stavo continuando a guardare, alla fine si sarebbe girata.
Ma cosa stavo pens..
Edward perché hai lasciato vincere l’umana? Volevi fare il
galantuomo?
I pensieri di Emmet mi raggiunsero come sempre.
Questo mio dono speciale, avuto subito dopo la trasformazione, a volte mi dava
sui nervi.
Non risposi, mi limitai a fare spallucce, non mi
andava di dare spiegazioni e mi sentivo alquanto nervoso, anche se non ne
conoscevo il motivo.
Mia sorella Alice, come ottima veggente quale
era, aveva seguito tutta la scena. Mi stava spiegando che non aveva potuto prevederlo
prima perché la ragazza aveva deciso tutto all’ultimo momento.
Edward, ma hai notato da chi ti sei fatto battere? Mi domandò Alice.
In quel momento, istintivamente, mi voltai verso
di lei. I miei occhi si persero per un istante dentro ai suoi.
Quasi come chiamati da un’unica forza, ci
eravamo girati entrambi nello stesso momento. Era lei, la ragazza della
visione, l’umana dalla pelle diafana e i capelli di un castano intenso come non
ne avevo mai visti.
Si voltò immediatamente e arrossì. Era molto strano,
sulla moto non sembrava così emotiva..
Un attimo dopo stava di nuovo scherzando con i
suoi amici. Di nascosto, aveva domandato a Jacob chi fossimo, e lui aveva quasi
evaso la domanda sospettando un interesse nei nostri confronti da parte di
Bella. Era questo il suo nome. Bella.. Isabella forse?.. Lo avrei scoperto di
sicuro!
Ma cosa diavolo stavo pensando?! Basta, avevo
bisogno di una distrazione.
Misi in moto e con un’impennata partii..
destinazione ignota.
Ringraziamenti..
Non potevo lasciarvi col fiato sospeso
ancora per molto!!! Grazie ai vostri commentucci, mi avete dato l’ispirazione
per questo capitolo!!! Vi ringrazio infinitamente!!! Un bacio Barbara! :D
Ecco a voi un altro capitolo di Twilight-Tuning!! Spero vi
piacerà come gli altri e che sia venuto bene (sono due sere che ci lavoro fino
a tardi :D)
Vi chiedo solo un favoreee (se non è troppo) :D
Cosa pensate succederà? Quali sono le vostre aspettative?
Vi aspettavate che Bella facesse una finta?
Un bacione.. Barbara
Capitolo 5
Edward
Il mio cervello, come la mia moto, vagò per lungo tempo. Erano
passate ore da quando me ne ero andato. Non ero diretto da qualche parte in
particolare, volevo solo evadere da quella situazione. Non capivo cosa mi stava
succedendo. Ero sempre stato un tipo equilibrato, non avevo quasi mai avuto
scatti d’ira e in più, l’unica cosa certa nella mia vita, era l’odio per gli
esseri umani.
Li consideravo come il cioccolato in una dieta, sempre lì
pronti a tentarti in tutti i modi: col loro odore, con i loro movimenti.
Sembrava facessero di tutto per renderti la vita impossibile.
La moto era quasi a secco, decisi di fermarmi: non potevo
tornare di corsa con una moto in spalla..
Sostai in una strada poco illuminata che affacciava su un
dirupo. Si scorgevano molti arbusti e una stradina parallela. Ancora più giù
c’era tutta la città. Era un bello spettacolo. Mi piaceva fermarmi a pensare a
quanto “l’uomo” si fosse evoluto. Era stato in grado di costruire strade,
ponti, città intere. Guardando quel paesaggio mi sentii più tranquillo, quasi
in grado di ragionare normalmente.
Mettendomi le mani in tasca mi resi conto di avere un oggetto
che non mi apparteneva. Era il foulard rosso della ragazza, Bella.
Istintivamente lo cacciai dalla tasca annusandolo. Era un
aroma magnifico, un equilibrio perfetto tra odori in contrasto tra loro. Non
era uguale a tutti gli altri umani.. era diversa. Non mi tentava, mi piaceva,
mi faceva sentire bene, era simile al potere di Jasper, era in grado di
calmarmi.
Lo annusai finché non me ne saziai. Era diventato una sorta di
dipendenza.
Decisi, finalmente, di tornare indietro. Quella specie di gita
mi aveva fatto bene, ora ero lucido e in grado di affrontare qualsiasi cosa.
Non volevo tornare a casa, avrei dovuto affrontare i miei
fratelli e dare spiegazioni e, per il momento, non ne avevo voglia.
Sapevo dove volevo andare, ma sarebbe stata una scelta troppo
azzardata e folle, dovevo resistere.
Il telefono squillò. Alice.
<< Dimmi! >> le risposi brusco, doveva capire il
mio stato d’animo.
<< Edward ho avuto una visione.. >> E.. ??
<< Spara! >> era titubante, come se non volesse
rivelarmela.
<< Ok! Nella mia visione, mi chiedevi.. l’indirizzo
della ragazza che ti ha battuto alla gara.. >> che cosa?? Glielo avrei chiesto sul serio? Non ero ancora consapevole delle mie
scelte.. forse dentro di me avevo già deciso..
<< Edward, ci sei ancora? >> mi chiese destandomi
dai miei pensieri.
<< S.. si! Per quale motivo ti chiedevo un’informazione
simile? >> mi ripresi subito. Volevo una risposta da me stesso, cosa mi
stava accadendo?
<< Beh vedi.. mi dicevi che dovevi restituirle una
cosa.. per la precisione un fazzoletto >>. Ma certo! Avrei usato quella
scusa, era fattibile in effetti. Non l’avrei svegliata, glielo avrei restituito
e me ne sarei andato.
<< Edward, so che è la verità ma non ti sembra un po’
antiquato come gesto? Sbaglio o si usava qualche tempo fa? >> disse
prendendomi in giro.
<< Senti Alice! Non è un fazzoletto ma un foulard! Non
voglio mentirti, dammi l’indirizzo e ti spiegherò tutto al mio ritorno
>>.
<< Ok! Fratellino ma.. ti prego.. >> perché era
così insicura? Che cosa voleva dirmi di così spiacevole?
<< .. non farle del male.. >>
<< Alice che hai visto? Perche dovrei ferirla? >>
io non volevo farle del male, sentivo qualcosa positivo per lei. Alla gara
avrei voluto addirittura salvarla.. perché?
<< Niente.. ecco io.. non ho visto che la ferivi ma ti
prego non fartelo venire in mente! >> e con un gesto chiuse la
telefonata.
Sembrava scossa, preoccupata. Non era il suo solito modo di
comportarsi.
Saltai con un balzo sulla moto e accelerai impennando. Partii
a razzo verso l’indirizzo che mi aveva dato mia sorella, non sapevo ancora cosa
avrei fatto ma ero curioso, volevo sapere più cose su di lei!
Dovevo ancora comprendere come mai la sua mente mi fosse
preclusa ma lo avrei scoperto, forse consultandomi con Carlisle.
Dopo pochi minuti arrivai a destinazione. Tutto taceva,
neanche gli animali nel bosco circostante emettevano il minimo rumore.
Saltai su uno degli alberi limitrofi e diedi un’occhiata
all’interno della casa.
Viveva con un uomo sulla quarantina, forse suo padre perché le
somigliava. Riuscivo a scorgere i suoi pensieri e stava nel più profondo dei
sogni.
Decisi di arrampicarmi ed entrare direttamente nella sua
stanza. Siccome Alice mi aveva messo in ansia, non respirai, mi faceva strano
anche se non ne avevo bisogno.
La sua camera era in ordine, su una mensola c’era il suo casco
e, sulla scrivania, una foto di lei vestita in modo provocante su una moto. Il
paesaggio era differente, doveva essere la città da cui proveniva.
Poggiai il suo foulard sul suo comodino, svegliandosi sarebbe
stata la prima cosa che avrebbe notato. Non volevo separarmene ma volevo darle
un indizio, farle capire che avevo compreso che il suo gesto era stato
scorretto.
Forse lasciarglielo in camera era da maniaci ma, confidavo in
un cattivo rapporto col padre e nella conclusione che le fosse stato recapitato
davanti la porta.
La guardai per qualche minuto. Il suo esile corpo era posto in
una strana posizione, non sembrava stesse comoda. Il cuscino era appallottolato
sotto la testa e le gambe uscivano fuori dalle coperte. Che modo strano di
dormire!
Sbarrai gli occhi! Era come se si fosse svegliata e mi stesse
osservando, come se il mio potere fosse in grado di penetrare la sua mente.
Non era possibile i suoi occhi erano chiusi, come poteva
vedere il mio volto, e poi io non leggevo i suoi pensieri.
Possibile che stessi leggendo i suoi sogni?
Mi convinsi di si e il mio corpo iniziò a provare una strana
agitazione, stava fremendo, voleva avere tutte le notizie possibili, era avido
di conoscenza.
Senza pensarci inalai una debole boccata d’aria. Il dolore
lancinante che pensavo di provare a momenti, non arrivò. Ne rimasi colpito,
quasi folgorato. Come era possibile?
Avevo pensato che, sentendolo da un oggetto, poteva cambiare
il suo aroma, renderlo meno potente ma, ora che mi trovavo nella sua stanza, a
pochi centimetri da lei, non mi spiegavo il motivo.
Il suo profumo era, si dolcissimo, ma in modi impensabili. Ero
perfettamente in grado di resisterle. Non mi tentava come il comune sangue
degli umani. Mi piaceva solo sentirne l’odore, inspirarlo finché arrivasse ai
polmoni e trattenerlo dentro di me quanto più possibile.
Rividi il mio sguardo, la sua attenzione era su ogni
particolare del mio volto. Si soffermò per alcuni secondi sui miei occhi
ambrati e si spostò sui miei capelli, sul mio corpo e, infine, si arrestò sulle
mie labbra. Dovevano sembrarle calde, passionali. Peccato per lei che erano
l’opposto. Oltre ad essere un essere morto, quindi freddo, non ero in grado di
provare queste passioni, soprattutto non con un’umana.
Il sogno stava cambiando, stavo percorrendo delle strade
assolate e deserte. Intorno a me, o meglio, dietro di me, cinque motociclette
che ce la mettevano tutta a superarmi.
Mi resi conto che erano ricordi, quelle emozioni doveva averle
provate sul serio e le mancavano. Le mancava il sole, i suoi amici, la sua
moto.
Rimasi a guardarla fino al mattino. Non erano questi i miei
piani, dovevo tornare a casa. Certo, i miei genitori non erano preoccupati per
la mia incolumità, ma non era da me stare fuori tutta la notte. Meno male che
Alice li aveva avvertiti di sicuro.
Quando capii che i suoi sogni erano finiti e che stava per
svegliarsi me ne andai. Saltai dalla finestra e misi in moto.
Per un istante rimasi paralizzato. Non avevo badato al
fracasso che faceva il rumore della mia moto. Con tutto quel silenzio sembrava
un’esplosione. Controllai di non aver svegliato nessuno e mi diressi verso
casa.
Durante il tragitto, mi ritrovai a pensare a lei. Perché
quando era sveglia non riuscivo a “sentirla” e invece, quando dormiva si?
Rividi davanti ai miei occhi il suo viso rilassato nell’incoscienza..
incoscienza.. forse era questo il motivo.. il motivo del suo silenzio mentale.
Forse dipendeva dal fatto che, inconsapevolmente, riusciva a controllare i suoi
pensieri quando era sveglia e cosciente. Quando dormiva si rilassava, faceva cadere
le sue difese consentendomi di leggerla. Dovevo parlare assolutamente con mio
padre, lui ne sapeva di sicuro più di me e volevo una conferma.
Avrei potuto guardarla tutte le notti, ascoltare i suoi
pensieri.. ma che stavo dicendo? Perché volevo perdere tempo con un’umana? Non
ne avevo idea ma mi incuriosii, dovevo sapere quando ci fosse stata la prossima
gara e, conoscevo solo una persona in grado di dirmelo.
Salve a tutti!! Stasera,
o meglio stamattina (2.01) ho dato il meglio di me!!! Ho postato ben due capitoli
(di due storie diverse però!). spero vi piaccia!!! A dopo con le
considerazioni!!!
Buona lettura..Barbara!
Capitolo 6 – Edward
Parcheggiai distrattamente l’auto in garage. Mi
sembrava strano che Alice non mi stesse aspettando. Forse aveva previsto che
prima avrei voluto parlare con Carlisle.
Mi fiondai nel suo studio. Entra pure Edward. Mi aveva sentito arrivare.
<< Scusa per l’irruzione, Carlisle
>>. Gli feci il mio miglior sorriso.
Di niente figliolo. So già di cosa vuoi parlarmi. Mi ha
raccontato già tutto Alice. Devo dirti che mi risulta strano. Non avevo mai
incontrato umani che avessero difese così potenti.
Secondo me la tua teoria è esatta. Forse è possibile che in
stato di incoscienza tu riesca a leggerle i pensieri perché non è capace di
mantenere alto il suo scudo. Sarebbe una dispersione inutile di energie durante
il sonno, è come se il suo scudo avesse bisogno di ricaricarsi. Può darsi che
dipenda anche dalla stanchezza.
<< Grazie Carlisle, sei stato
profondamente illuminante! >>
Aveva ragione, non ci avevo pensato. Avrei
dovuto scoprirlo ad ogni costo!
<< Alice preferisci i dettagli o ti
accontenti delle tue visioni? >> la canzonai. Mi fece la linguaccia.
<< No grazie Mr
“le-restituisco-il-fazzoletto-e-poi-ti-racconto-tutto”. Ho già visto abbastanza
>> mi rispose con uno sguardo malizioso. Stava cercando di nascondermi
qualcosa.
<< A proposito Alice, cosa mi hai tenuto
nascosto prima al telefono? Perché avrei dovuto ferirla? >>. Nonostante
la mia domanda diretta, cercava di pensare ad altro ma, un fotogramma scappò al
suo controllo.
<< CHE COSAAA!!!Come hai potuto avere una visione del genere?
>>
<< Fratellino calma! Lo sai che non
dipendono da me >> sbottò; << e poi, sei tu quello che avrebbe
voluto baciarla. Sarà anche stato un micro secondo ma, alla mia vista non
sfugge nulla! >> disse indicandosi le tempie.
Avrei potuto baciarla? Avrei VOLUTObaciarla? E non le sarebbe capitato nulla?
Oppure no?
<< Comunque ritornando al discorso.. ti
dirò ciò che vuoi sapere ma, ricordati che mi devi un favore.. un grosso favore
>>. Che rompiscatole! Ma era
riuscita a distrarmi.. astuta!
<< Ok! Tutto quello che vuoi. Spara!
>> Stava già pensando a qualcosa di estremamente perfido o costosissimo.
In che guaio mi ero cacciato?
<< Allora mio caro.. >> quando
parlava così mi ricordava quelle signore che ti leggono la mano per strada.
<< ..la tua Bella stasera si troverà nei pressi di Tacoma. Non gareggerà
lei ma un suo amico. Non so chi sia perché non riesco a vederlo nelle mie
visioni. È come se ci fosse uno spazio nero che lo copre >>.
Perché non riusciva a vederlo? Era quel ragazzo
che si era infatuato di lei?
Avevo molte domande ma non potevano essere
soddisfatte adesso. Se volevo rivederla e parlarle dovevo andare a quella gara.
Un attimo! Cosa stavo facendo? Perché volevo
vederla, parlarle?
Ma certo! Dovevo scoprire come funzionava la sua
mente, nient’altro.
<< Emmet! >> lo chiamai e in attimo
mi fu accanto. << Che ne dici di una bella gara stasera? Si corre a
Tacoma >>.
<< Mmm.. vuoi perdere così facilmente? Non
è prematuro alla tua età? >>
<< Emmet io non gareggerò! E poi ho più
anni di te se proprio lo vuoi sapere! Ho bisogno di un diversivo.. >>
cosa ero disposto a fare? Chiedere aiuto ai miei fratelli e promettere chissà
cosa ad Alice. Stavo impazzendo? Forse il suo odore mi aveva drogato.
Non ero abituato a comportarmi così. Ero
indipendente e chiuso. Di rado raccontavo le mie cose ai miei familiari. Era
tutto così diverso e, a dirla tutta, allo stesso tempo eccitante.
<< Ok fratello. Mi raccomando dacci
dentro! >> era sempre il solito. Scossi la testa alzando gli occhi al cielo
e andai in camera mia.
Alice aveva pensato anche agli abiti.
Nella sua mente vedevo e rivedevo il momento in
cui ci saremmo incontrati. La stavo facendo impazzire perché cambiavo idea
all’ultimo. Ero indeciso su cosa dirle, come avvicinarla.
Dentro di me sapevo che le interessavo, mi aveva
sognato, ma non ero sicuro di me stesso, non sembravo più io.
Dov’era finito l’Edward spaccone e sicuro di se?
***
Arrivammo a Tacoma verso le 22.00, c’erano i
soliti “tipi da corse”. Chi scommetteva, chi cercava di abbordare le ragazze.
Mi guardavo in giro ma niente, di Bella nessuna
traccia.
<< Alice dov’è? >> Calma fratellino sta arrivando!
Feci un sospiro di sollievo.. dovevo calmarmi,
non potevo essere così agitato per un’umana.
I miei fratelli sghignazzavano, non mi avevano
mai visto così in ansia ma non me ne curai.
Scendemmo dalla macchina di Emmet per
consentirgli di gareggiare, sarebbero partiti tra pochi minuti.
Sentii, tra la folla, il rumore di un battito
cardiaco in aumento. Non sapevo perché, fra tanti umani, sentissi proprio
quello ma, per le mie orecchie sviluppate, era come la musica rap circondata da
musica classica: non vi era paragone, avrei potuto riconoscerlo a chilometri di
distanza.
Come avete
visto il nostro Edward cerca, seppur inconsciamente, 1000 modi per stare vicino
a Bella! Chissà perché..
Alle
ragazze che commentano: un grazie speciale!!! Continuate a seguirmi!!!
A coloro
che mi hanno aggiunta tra i preferiti e i seguiti: grazie mille!!!
Alle
persone che leggono: grazie per la pazienza!! :D
Questo capitolo non mi piace per niente ma, visto
che l’ho scritto e che non mi verrà meglio, lo pubblico lo stesso.. non mi
accoltellate please!!!
Per questa parte (almeno per l’inizio) va
ascoltata una canzone.. (quasi d’obbligo :p) si addice perfettamente ve lo
giuro!!! Sembra fatta a posta!!! Leggetela e ditemi se sortisce l’effetto
desiderato.. cioè tutte le emozioni descritte da Edward!!
Ps metterò i minuti nei punti in cui l’ho
immaginata perciò non pensate che stia iniziando a dare i numeri :D che
spiritosaaa.. ora la smetto!! Ciaooo!!!
Questo è il link: http://www.youtube.com/watch?v=GKzNFxEi0Kw&translated=1
Nel capitolo precedente:
Sentii, tra la folla, il rumore di un battito
cardiaco in aumento. Non sapevo perché, fra tanti umani, sentissi proprio
quello ma, per le mie orecchie sviluppate, era come la musica rap circondata da
musica classica: non vi era paragone, avrei potuto riconoscerlo a chilometri di
distanza.
Capitolo 7
(min. 1.35)
Intorno a me uno stuolo di ragazzi e ragazze
(che sembrava indossassero ogni giorno sempre meno vestiti), ballava al ritmo
di musica nell’attesa dell’inizio della gara. Uno di loro aveva il subwoofer
più potente della zona e lo aveva gentilmente messo a disposizione per la
serata.
L’avevo individuata tra la folla, non si era
ancora accorta di me. Non sapevo come avrebbe reagito alla mia presenza né cosa
pensava. Tutto questo era decisamente frustrante!!!
(min. 2.41)
I nostri sguardi si incrociarono per un istante
eterno. Sembravano uniti da un unico desiderio. Il tempo sembrava non esistere
più, nulla aveva senso. Mi pareva di trovarmi in un tempo che scorreva al rallentatore
dove, però, io riuscivo a cogliere anche le particelle di polvere che
vorticavano lentamente attorno a me. Quegli occhi così profondi, caldi,
sensuali, inebriavano la mia mente, oscuravano la mia vista: non riuscivo a focalizzare
nient’altro che i suo sguardo.
(min. 3.30)
Velocemente mi voltai verso i miei familiari, mi
sentivo strano, non riuscivo a capire cosa mi stesse accadendo! Che stessi
vivendo l’amore, come continuamente mi ripetevano i pensieri di Rose e Alice?
Non potevo crederci!!!
***
La gara ebbe inizio. I pensieri di Emmet mi
fecero capire che aveva intenzione di concedere un po’ di vantaggio agli
avversari per poi superarli all’ultimo minuto.
Alice non la smetteva più di spronarmi e
convincermi ad andare a parlare con Bella.
La ragazza stava guadando la partenza e sorrideva
al suo amico. Che bel sorriso che aveva.. mi infastidiva, però, che non era
dedicato a me. Come potevo pretendere una cosa del genere da lei?! E poi,
perché lo stavo desiderando?
Avanti Edward! Corri a parlarle! Adesso o mai più! Se avesse potuto, Alice si sarebbe messa a ballare con dei
pon-pon!
Mi incamminai verso Bella ma non avevo la più
pallida idea di cosa dirle, che idea si era fatta riguardo al foulard?
Quando giunsi abbastanza vicino a lei, subito
dopo la partenza, pronunciai: << Ciao! Come ti butta? >> Come ti butta? Edward, ma che dici?!?
Calmati e sii te stesso! Pensò Alice.
Rosalie e Jasper sghignazzavano da lontano..
come mi era venuto in mente?!
<< Ehm.. bene grazie! Tu? >> rispose
un po’ titubante. Chissà cosa pensava di me! Avevo fatto la figura di un
emerito cretino!
Mi sentivo così insicuro, e avevo la strana
sensazione che non dipendeva soltanto dal fatto che non riuscivo a leggerle nei
pensieri.
<< Gareggia il tuo amico? >> dovevo
sembrare sicuro di me stesso, in fin dei conti era nella mia natura no? Io,
come regola, dovevo essere il predatore più pericoloso al mondo, cosa poteva
mai farmi una fragile umana?!
<< Si! È stata la prima persona che ho
conosciuto da quando mi sono trasferita a Forks >> mi rispose facendo una
strana espressione . Forse non voleva rivelarmi troppi dettagli della sua vita.
<< Ecco perché non ti avevo mai vista! E
come mai ti sei trasferita qui? >> le chiesi ingordo di ogni dettaglio.
<< Avresti potuto anche non accorgerti di
me.. >> disse un po’ imbarazzata dalla sua risposta.
<< Fidati, ti avrei notata tra mille, e
non solo perché mi hai battuto all’ultima corsa, avvenimento che non accadeva
da parecchio tempo! >> le risposi con un sorriso.
Finalmente avevo preso confidenza e sicurezza
nei suoi confronti. Così doveva comportarsi un vampiro!
Bravo Ed! così si fa! Pensò Jasper.
Era fiero dei miei modi di fare, non mi aveva
mai sentito insicuro da quando ci conoscevamo.
Bella arrossì. << Grazie.. comunque sono
venuta a vivere un po’ con mio padre >> rispose cercando di cambiare
discorso. L’ultima parola fu anticipata da un espressione strana, non doveva
piacerle molto quell’uomo..
<< Tua madre? >> le chiesi subito
senza darle il tempo di prendere fiato.
<< Voleva andare a vivere col suo nuovo
ragazzo, volevo farla felice, si è occupata per tutti questi anni di me.. e ho
deciso di venire a vivere con Charlie.. cioè con mio padre >>.
<< Ma non ti trovi bene con lui >>
esclamai.
<< Io.. non è importante >> sbottò
con uno scatto d’orgoglio. Sembrava pentita di avermi raccontato tutto, di aver
raccontato la sua vita ad uno sconosciuto e, che questo sconosciuto, l’avesse
compresa in poco tempo.
<< Scusa, mi dispiace! Non avrei dovuto
immischiarmi, non sono affari miei non.. >>
<< No, scusami tu! >> mi interruppe,
<< di solito non parlo della mia vita, ma con te.. non so, è come se mi
ispirassi fiducia!Non mi era mai capitato. Potresti diventare il mio
psicologo-confidente! >> scherzò sorridendomi.
Il suo volto era così radioso, incorniciato da
quegli splendidi capelli. Li portava sciolti un po’ mossi. Alcune ciocche erano
curvate verso l’alto e una le sfiorava il mento, non potei fare a meno di
fissarla per un attimo.
<< Sarei lieto di poterla aiutare,
signorina Swan! >> ops.. forse
mi ero esposto troppo!
<< Ti ringrazio per la disponibilità e..
anche per.. per avermi riportato indietro il mio foulard. Solo una domanda:
come hai fatto a scoprire dove abito e come mi chiamo? >>
E ora? Cosa le avrei detto? Avevo sbagliato a
riportarglielo?
Però dal suo tono non sembrava infastidita..
<< Eh.. sapessi!! Diciamo che l’ho sentito
in giro! >> che poi non era una bugia!
<< E ti ricordo.. che, essendo tuo
psicologo, le domande le faccio io, tu limitati a fare la paziente >> le
risposi sorridendo e facendole l’occhiolino.
<< Comunque ora devo andare, i miei
fratelli mi aspettano! È stato un piacere parlare con te! >> dissi prima
che potesse riprendersi. Era rimasta imbambolata per qualche secondo con gli
occhi fissi verso di me.
<< Ok.. ci vediamo alla prossima gara? So
che se ne terrà una tra un paio di giorni nei pressi di Seattle >> si
riprese in fretta.
<< Non mancherò allora >> risposi
con un sorriso ammiccante! Ero al settimo cielo, e non me ne spiegavo bene il
motivo!
<< Io in cambio prometto di non
intralciarti >> rispose arrossendo.
<< Ci conto! Ciao allora, alla prossima!
>> le risposi col mio sorriso migliore. Non potevo fare a meno di
compiere quel movimento in sua presenza, mi veniva naturale.
Corsi a una velocità umana verso la macchina che
ospitava i miei fratelli. Dalla loro mente vidi Bella paralizzata dove l’avevo
lasciata, con lo sguardo assente. Forse il mio sorriso l’aveva allucinata. Ero
stranamente felice di sortire questo effetto su di lei.
La sua persona mi intrigava sempre di più,
volevo conoscerla più a fondo.. forse stanotte, casualmente, mi sarei trovato
nei pressi di casa sua!!!
Ragazzeee.. lo so che avevo detto che non potevo
aggiornare ma spero intensamente che non vi dispiaccia!!! Stamattina, mentre
ero a scuola, durante una supplenza mi è venuta l’ispirazione. Potevo scriverlo
e non postarlo ma ho pensato che forse poteva farvi piacere.. ho fato bene?
Cmq una mia amica mi ha fatto notare che visto
che è da parecchio che non aggiorno, sicuramente non vi ricordate di cosa parla
la mia ff! in realtà speravo ardentemente che rimanesse impressa ma.. pazienza.
Non si può avere tutto dalla vita :D ciaooo e a dopo con i ringraziamenti!!!
Nei capitoli precedenti:
Edward è un vampiro annoiato che affoga la sua
noia nelle gare clandestine. Bella si è appena trasferita a Forks per far
piacere a sua madre. Qui incontra Jacob che, con i suoi modi di fare, e anche
facendole ottenere una moto (elemento non trascurabile), fa nascere un’amicizia
tra di loro.
Nella prima gara, vediamo che Bella “sembra” in
difficoltà ma in realtà si scoprirà che è tutto un trucco per vincere la
competizione. In seguito, durante una chiacchierata con Edward, si scuserà
promettendo di essere più leale nella prossima gara.
Abbiamo visto che Edward non riesce a leggere
nei pensieri di Bella ma, fortunatamente, è in grado di capire i suoi sogni..
Vediamo che succedeee!!!!!
..“La sua persona mi intrigava sempre di più,
volevo conoscerla più a fondo.. forse stanotte, casualmente, mi sarei trovato
nei pressi di casa sua!!!”..
Capitolo
8
Camminavo nervosamente avanti e indietro nella parte di
giardino sotto la sua finestra. Per qualche strano motivo avevo il timore di
entrare ma, alla fine, la mia curiosità ebbe il sopravvento. Saltai agilmente
ed entrai nella camera proprio come avevo fatto la volta scorsa.
Tutto era tranquillo. Bella stava sdraiata inconsapevole sul
suo letto, nel suo solito modo di dormire.
Mi intontii di nuovo ad osservare la sua figura, i suoi
capelli che le ricadevano dolcemente sul viso tranquillo nell’incoscienza del
sonno, sul labbro superiore leggermente all’insù, sul collo, sulle spalle. Le
sue gambe seminude..
Mi si bloccò quasi il respiro. Mi ero appena accorto che le
mie sorelle avevano ragione: mi stavo innamorando di lei, di un’umana. Avevo
voglia del suo corpo, di sfiorarla, toccarla, sentire la sua voce.
Ancora non riuscivo a leggere i suoi pensieri. Doveva essersi
addormentata da poco.
Era in quello stadio di dormiveglia senza sogni.
Ne approfittai per guardarmi un po’ in giro, per notare
eventuali cambiamenti. Non volevo essere troppo invadente ma, dovevo
soddisfare, anche se in parte, la mia curiosità morbosa nei suoi confronti.
Guardai attentamente quella foto che, la volta scorsa, avevo
osservato superficialmente.
Era bellissima, solo adesso me ne rendevo conto, come avevo
potuto non notare certi dettagli?!
Indossava un pantalone aderente che le enfatizzava le forme e
un giubbino di pelle entrambi neri. Era a cavallo della sua moto che
scintillava al sole col piede che poggiava a terra. Il casco, di un rosso
acceso, si sposava benissimo con gli stivali col tacco a spillo che indossava. Era
appoggiato sul dorso della moto così da scoprire quella meravigliosa chioma
fluente. Bella sorrideva ma allo stesso tempo appariva dolce e sensuale.
Riusciva a scatenare in me strane sensazioni, anche attraverso
una foto. Era in grado di far cadere le mie certezze, scombussolarmi come
neanche Jasper era in grado di fare. Mi aveva reso insicuro di me stesso per un
momento, quando le avevo parlato. Non mi era mai capitato con nessun’altro
essere umano né vampiro.
Notai che la foto, a differenza degli altri oggetti sulla
mensola, non era ricoperta da un impercettibile strato di polvere. Doveva
essere molto affezionata a quella foto, forse ne aveva nostalgia, andava a
guardarla continuamente..
Finalmente riuscii a sentire i suoi pensieri. Aspettavo quel
momento con ansia.
Sapevo che gli umani, con i sogni, esprimono i loro
sentimenti, il loro inconscio, anche quando è nascosto.
Io, pur non avendo l’opportunità di leggerle nella mente,
potevo venire a conoscenza delle sue emozioni, delle sue sensazioni.
***
Per la prima volta vidi sua madre. Doveva per forza essere
lei, le somigliava. Era solo un flash ma era carico di sentimento: amore,
affetto, stima. Le voleva molto bene, le mancava.
Scorsi un flash di Jacob, il suo primo amico a Forks.
Incominciai a pensare che forse lei non era davvero interessata a me. Si, mi
aveva sognato ma ora stava sognando anche Jacob.
Era un sogno strano, insolito, avevo una strana sensazione
che, oltretutto, non mi era estranea.
Bella e Jacob passeggiavano nel bosco chiacchierando
tranquillamente.
Avevo guardato nella mente di molte persone mentre dormivano
ma, i loro sogni apparivano spenti, bui, in bianco e nero o sfocati.
Quelli di Bella erano nitidi, coloratissimi. Riuscivo a
sentire addirittura l’odore del muschio e degli alberi.
Stavano parlando di moto e di una gara ma lui aveva uno
sguardo strano, quasi estasiato. Bella, inconsapevole delle sue attenzioni,
continuava a chiacchierare gesticolando.
Gli occhi di Jacob non riusciva a staccarsi da lei, non riuscivano
a distogliersi da quella danza ammaliatrice che compivano le sue mani.
Improvvisamente, Jacob si bloccò, spostò un braccio davanti a
Bella come per proteggerla. Aveva sentito un rumore.
I suoi muscoli erano tesi. Bella stava per chiedere spiegazioni
ma la zittì con il dito.
Tra gli alberi, in lontananza, spuntò una figura pallida.
Vedevo le mani bianche poste con i pollici nelle tasche dei
jeans logori.
Camminava spavaldo tra gli arbusti con un portamento degno di
un vampiro, ignorando lo scintillio che emetteva la sua pelle quando attraversò
un raggio di sole che filtrava tra gli alberi.
Jacob iniziò a tremare, gli spasmi gli scossero tutto il
corpo. In una frazione di secondo, impercettibile per gli standard umani, si
inarcò. La sua schiena e tutta la superficie epidermica si coprì di peli
rossicci.
Si trasformò in una specie di lupo alto quasi due metri.
Bella, inorridita, indietreggiò fino ad inciampare in un ramo.
Cadde col sedere a terra, poggiata sui gomiti.
Il suo volto: una maschera di terrore.
Jacob si acquattò davanti a lei ringhiando mentre la figura
pallida si avvicinava insistentemente.
Dal profondo del bosco si udirono diversi ululati, altri lupi
si stavano avvicinando, Bella non era sola, si sarebbe salvata.
Sapevo che la mia preoccupazione era infondata perché si
trattava di un sogno ma, quelle immagini sembravano così reali anche perché i
licantropi esistevano davvero, io e la mia famiglia ci avevamo stipulato un
patto più di cinquanta anni fa.
Era improbabile che Bella fosse a conoscenza dei mutaforma,
come solitamente li chiamava mio padre, in realtà dubitavo anche che lo fosse
Jacob. Dal suo odore, quando lo avevo incontrato alla gara, non avevo notato
nulla di strano, era di sicuro umano.
Forse Bella aveva visto, prima di andare a dormire, qualche
film che l’aveva impressionata.
Dovevo ammettere che aveva una fervida immaginazione questa
ragazza, aveva capito perfettamente la realtà. Queste immagini non si vedevano
nei telefilm.
Il sogno continuò, arrivarono altri lupi: un beige col muso
marrone, uno nero, uno grigio molto grande e uno marrone scuro. Quello più
grande si diresse alla sinistra di Jacob. Si schierarono a “V” davanti a Bella
pronti per attaccare.
Da quello che sapevo dei licantropi, il vampiro (lo capii
anche dai suoi occhi rossi oltre che dallo scintillio) non aveva scampo.
Ne sarebbero bastati anche due a distruggere un vampiro.
La figura continuò ad avanzare con la smania di sangue negli
occhi.
Bella, ancora a terra, era sempre più impaurita. Lacrime le
solcavano le guance. Non l’avevo mai vista così, mi era sempre parsa una
persona molto sicura di se, forte, coraggiosa.
Non le potevo dare torto perché, nel sogno, si trovava in una
situazione assurda. Non solo aveva scoperto l’esistenza dei licantropi ma,
provava un insolito timore verso il vampiro che si avvicinava sempre più a lei,
si sentiva imprigionata nel suo sguardo.
La figura pallida fece un altro passo e i licantropi non gli
concessero neanche il tempo di aprire bocca. Si agguantarono su di lui in tre,
mentre gli altri due rimasero a fare la guardia a Bella.
Si mossero nello stesso istante, come in simbiosi,
perfettamente organizzati, come se si leggessero nel pensiero.
Quello più grande si avventò alla gola del vampiro
strappandola a morsi mentre l’altro lupo e Jacob gli strappavano le braccia.
Bella aveva conati di vomito e, nel letto, stava sudando
freddo, si contorceva. Il suo cuore pompava frenetico, aveva paura.
Il viso imperlato di sudore era fermo in una smorfia di orrore
per quello che stava vedendo.
Volevo svegliarla, proteggerla da quelle brutte immagini che
la spaventavano ma avevo paura di impaurirla ancora di più e, soprattutto,
avevo paura che collegasse il pallore del vampiro con la mia pelle diafana afferrando
che appartenevamo alla stessa natura.
Rimasi paralizzato, questa ragazza non solo aveva una fervida
immaginazione ma aveva capito, il modo di uccidere un vampiro. Lei, ovviamente,
non rappresentava un pericolo perché troppo debole per la nostra razza ma
avrebbe svelato il nostro segreto? Avrebbe avuto paura di me?
Che ingiustizia! Proprio ora che avevo capito di essermi
innamorato di lei, di un’umana, lei sarebbe scappata via da me.
Dovevo trovare un modo, non volevo allontanarmi da lei.
Forse mi stavo facendo problemi inutili. Probabilmente,
svegliandosi, avrebbe creduto che, in fin dei conti era solo un sogno, forse
non gli avrebbe dato importanza visto che potevano sembrarle situazioni completamente
assurde.
Mi ero appena accorto che ero in posizione di attacco. Durante
il sogno, il mio corpo, involontariamente, voleva difenderla. Avevo capito che
non avrei mai permesso che qualcuno potesse farle del male, anche se
apparteneva alla mia specie.
L’avrei ucciso con le mie stesse mani se solo avesse osato
avvicinarsi a lei, anche solo sfiorarla.
Dal troppo dolore, il sogno finì. Al buio nella sua camera,
Bella si alzò di scatto urlando e spalancando gli occhi. Una goccia di sudore
correva lungo l’arco del suo collo. Trattenni il respiro. Anche in quelle
condizioni provavo, verso di lei, una strana sensazione, da lasciarmi
paralizzato.
Era attrazione?
I suoi occhi mi fissarono nel buio.
Non sapevo se poteva vedermi perché dalla finestra non
filtrava molta luce.
I miei muscoli si irrigidirono, ero completamente
pietrificato, non riuscivo a muovermi.. ops!
.. e adesso?
Salve a tutti!!! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto
(anche perché sennò sto “inguaiata”!!!) :p
Ho un piccolo SONDAGGIO per voi:
chi pensa che Edward si farà vedere? Secondo voi dovrebbe
rimanere oppure no? E se rimane cosa pensate succederebbe? Rispondeteeee in
molti!!! Ciaooo e a presto!!! Un bacio
Barbara
Ringraziamenti:
grazie a ilaila95,
frafra9, Lorelaine86 e Goten che hanno commentato il mio ultimo
aggiornamento!!! Che bello che mi aspettatee.. spero siate contente!!! :D
grazie per l’ultimo capitolo a:
ilaila95 non ho
potuto inserire subito la gara, dovevo prima mettere il sogno.. che mi servirà
in seguito.. ora non so se nel prossimo la inserisco.. dipende dal sondaggio.
Goten orami sei
di casa!!! :D grazie cmq x le recensioni (che fanno sempre piacere) alla
prossima :D
Frafra9 l’Edward
impacciato ci voleva ma penso che in questo cap si capisce perché.. poi in
futuro sarà più chiaro :D ti ringrazio per aver perso tempo a sentire la musica
:D forse sei stata l’unica x questo… un ringraziamento speciale!!! :D continua
a seguirmi e spero che anche qst cap ti sia piaciuto!!!
SweetCherry
sono
contenta che, fino a mo, ti sia piaciuta.. se per caso non è più di tuo
gradimento dimmelooo ti prego :D sono sempre in cerca di consigli :D ciaooo e
grazie ancora!!!
Titty88 grazie
cara per il commentinooo!!! (me contenta :D ) questo ti è piaciuto?
Ely4890 ti è
piaciuto il dialogo tra Ed e Bella? Può sembrare un po’ strano ma c’è il perché
te l’assicuro!!!! Ciao e tnk x il commento!!!
Ale03 da quello
che ho capito ti interessa leggere le corse.. spero di accontentarti nel
prossimo capitolo! Un bacio!
Amalia89 grazie per
il sostegno e l’aiuto che mi dai :D tvb!!!
Ecco un
altro capitolo che ha partorito la mia mente :D
Vi avevo lasciate un po’ sulle spine perciò ho
cercato di scriverlo il più presto possibile.. in verità lo tenevo già pronto
da qualche giorno ma non avevo avuto il tempo di correggerlo :D prossimamente sarà ancora peggio perché la
data della mia morte (in senso lato) si avvicina.. aiuto!!
Mi perdonate??? Spero di si XD
Comunque credo di aver raggiunto il mio record
personale.. Signore e Signori.. 9 commenti!! Non ci potevo credere!! Vi ringrazio
di cuore :D
A dopo con i ringraziamenti!!!
Capitolo 9
Rimasi immobile per un minuto che mi sembrò eterno. Non
riuscivo a muovermi, il mio cervello si era bloccato a fissarla.
Sembrava stesse ancora dormendo anche se aveva gli occhi
aperti. Ascoltai il suono del suo cuore: le batteva tranquillo nel petto, non
era impaurita, forse solo curiosa?
I suoi occhi, scuriti dal buio della notte, mi osservavano.
Erano quasi inquietanti.
Però non erano vivaci e espressivi come li avevo visti poche
ore prima.
Senza fretta, con movimenti studiati, si disfò delle coperte,
si inginocchiò sul letto e si avvicinò.
Il suo corpo procedeva lento verso di me con una sensualità unica.
Indossava solo un pantaloncino e una canotta che le lasciavano
scoperta la maggior parte del corpo. Quella visione non mi aiutava ad essere
completamente lucido.
Le mancavano cinque passi per raggiungermi, forse dovevo
scappare, non consentirle di avvicinarsi a me.
<< Edward >> disse forte e chiaro.
Se fosse stato possibile, mi sarei pietrificato ancora di più.
Mi aveva visto, si stava avvicinando perché io ero lì.
Ero combattuto dall’andarmene e farle credere che avesse
sognato tutto e, stare in suo compagnia. Il sentir pronunciare il mio nome era
qualcosa di indescrivibile.
Mi preoccupai di Charlie che stava nella stanza accanto.
Controllai i suoi pensieri per sicurezza ma, era tutto tranquillo.
Quattro passi ci distanziavano.
Cominciavo a sentire il suo respiro sulla mia pelle. Era come
l’acqua bollente su una massa ghiacciata. Era in grado di aumentare il suo
calore esponenzialmente.
Le mancavano tre passi per raggiungermi, le sue labbra
continuavano ad invocare il mio nome. Non sapevo cosa risponderle, aspettavo
una sua reazione alla mia vista ma, l’unica parola che pronunciava era il mio
nome.
Altri due passi e il suo corpo si sarebbe trovato attaccato al
mio.
Mi ritrovai a pensare che forse non le dispiaceva avermi
trovato lì, nella sua stanza, intento ad osservarla come un pervertito mentre
dormiva.. no! Questo non era possibile, a chi avrebbe fatto piacere?
Abbassai la testa di lato, come per porle una domanda
silenziosa, volevo cercare di capire a cosa stesse pensando.
Non rispose e continuò a procedere verso di me.
Le sue mani calde, sfiorarono il mio petto. Lo accarezzarono
dolcemente e, allo stesso tempo, passionalmente.
Quelle che provavo, erano sensazioni mai avvertite prima.
Sentivo un forte calore nei punti in cui le sue mani mi sfioravano il petto, e
non solo perché la mia pelle era terribilmente fredda.
Il suo corpo si avvicinò rischiosamente al mio. Inconsapevole
del pericolo a cui poteva andare incontro.
Fino a quel momento, avevo cercato con tutte le forze di non
abbandonarmi al piacere che il corpo di Bella poteva darmi ma, dopo quel
contatto, il mio cervello si disconnesse. Era l’istinto a guidarmi.
L’abbracciai energicamente cingendole prima i fianchi e poi le
spalle.
Senza più parlare, continuava ad accarezzarmi gli addominali,
la schiena..
Il suo tocco, il suo respiro, il suo viso mi mandavano in
estasi.
Si bloccò all’improvviso guardandomi con una strana
espressione negli occhi.
<< Ti amo >> mi sussurrò e incominciò a baciarmi.
Per un istante rimasi di sasso. Possibile che questa ragazza,
non conoscendomi, provasse già un sentimento così forte nei miei confronti?
Il bacio partì in modo casto, dolce ma, come un climax, si
trasformò in un bacio appassionato.
Inizialmente ci sfioravamo le guance accarezzandoci a vicenda,
poi le mie mani affondarono nei suoi capelli fasciandole il collo per
avvicinarla di più a me.
Il suo cuore batteva frenetico, mi venne il timore che potesse
accaderle qualcosa.
Mi scostai appena dalle sue labbra per consentirle di calmarsi
e di prendere fiato. Quel movimento sembrò innervosirla. Si accanì ancora più
ardentemente alle mie labbra, ai miei capelli, alle mie spalle, scendendo
sempre più giù.
Non mi sarei mai stancato di avere quel tipo di contatto con
lei. Certo, mi interessavano i suoi pensieri, volevo conoscerla meglio, ma
quella vicinanza, non si poteva descrivere a parole.
Il tempo attorno a noi si era come fermato. Lì, nel buio della
sua stanza, i nostri volti, le nostre mani, si muovevano in sintonia.
Erano passati circa dieci minuti quando Bella si scostò dalla
mia presa.
Senza dire una parola mi lasciò una carezza sulla guancia, si
voltò e si diresse verso il suo letto.
Il suo corpo si adagiò lentamente sulle coperte e ritornò a
dormire.
Il mio volto doveva essere una maschera di incredulità.
Non ci potevo credere. Con tutta la mia intelligenza extra,
non ci avevo pensato..
Rimasi immobile per parecchio tempo, sconvolto per quello che
era successo!!!
Ringraziamenti:
hale1843: poi mi spieghi come
mai hai cambiato.. ilaila95 era più semplice :D scherzo.. figurati!! Cmq come
vedi è rimasto.. poi vedrai in seguito :D hihi cmq la
scoperta del segreto si avvicina!!!
Francycullen: ci sei quasi
andata vicino.. cmq anche io cono un po’ come te.. che ci possiamo fa’? è la
vita!!!
Confusina_94: non ho saputo
resistere a non aggiornare presto.. vi avevo lasciate troppo male.. ora sarà un
po’ difficile ma sxo passi in fretta questo periodo..
non ne posso più!! Cmq grazie per il commento e spero che ti piaccia anche
questo capitolo!!!
Lorelaine86: sul sogno/incubo
ci ritornerò perché è un pezzo importante.. ma non ti dico più niente XD cmq l’ho
fatto rimanere.. di sasso!! HUhU ti è piaciuto lo
stesso???
Titty88: allora?? Che ne pensi?? Dici che
ne è valsa la pena rimanere?? Ciaooo e alla prossima tnk di tutto tvb
Frafra9: grazie per i super
complimenti!!! Cmq sono d’accordo con te.. anche io mi sarei messa ad urlare..
anche parlando di Ed ;) ti capita uno pallido nel mezzo della notte… aaaa!!! Cmq
che ne dici? Così è plausibile??
Free09: grazie per il commentuccio!!!
Hihi cmq in un certo senso si è fatto vedere :D
Goten: è andata diversamente.. poi
vedrai cosa ho in serbo!! Huhu ciaoo stellina!!!
Amalia89: devo dire che l’idea del
biglietto mi è piaciuta molto.. anche se non è andata proprio così!!! Era ancora
presto per rivelare tutto.. poi vediii!! Ciaooo tvb***
Ecco un altro cap!! non riesco a fare a meno di scriverlo..
ci ho messo parecchi giorni e finalmente l’ho completato :D
Buona lettura a tutti e spero vi piaccia :D
Ps. Ho aggiunto una foto al cap 3. Prossimamente
aggiungerò anche le altre!!
Capitolo
10
Il mio corpo correva velocissimo, come a volersi allontanare
da quella situazione, da quelle emozioni che mi opprimevano il petto
impedendomi di respirare quell’aria di cui non avevo bisogno.
La ragazza che amavo mi aveva baciato, aveva toccato il mio
corpo appassionatamente, aveva sussurrato il mio nome.
In quei minuti avevo capito che era lei la donna che mi
avrebbe accompagnato per l’eternità e lei.. lei non ne avrebbe avuto neanche il
ricordo.
Succede così quando si è sonnambuli.. la maggior parte dei
casi non ricorda nulla!
L’unico pensiero positivo che mi affollava la mente, era che
forse non avrebbe ricordato neanche la parte del sogno in cui scopriva la mia
vera natura. In ogni caso, avrei dovuto indagare.
Non avevo meta, stavo vagando cercando di calmarmi, di rubare
all’atmosfera quell’aria che non riusciva a superare la barriera del mio petto.
Non potevo vagabondare ancora per molto alla mia velocità,
presto sarebbe sorto il sole.
Decisi, anche se a malincuore, di tornare a casa.
<< Edward, m-mi dispiace >> sghignazzò Alice.
Aveva visto quasi tutto e, come me, era rimasta incredula.
<< Non potevi saperlo. Cioè, forse sì se fossi stato
più.. come dire.. lucido, ecco! >>.
Si vedeva così tanto che ci ero rimasto male? Che speravo
fosse sentito quel bacio?
Mia sorella stava pensando che, in tutto questo tempo, aveva
avuto ragione! Ormai avevo perso la testa per quell’umana. Io che odiavo quella
specie!
Non sapevo come spiegarlo ma lei era diversa, attraente..
<< Edward.. >> mi interruppe <<.. se vuoi,
potresti incontrarla stasera.. da sveglia intendo! >> e rise.
Certo che quando si ci metteva era proprio perfida.
Questa gaffe me la sarei ricordata per l’eternità!
Lessi velocemente tutto quello che mi interessava sapere nella
sua mente, e mi diressi in camera mia, badando bene a non incontrare nessuno e
lasciando mia sorella ai preparativi che la distanziavano da quell’evento.
***
Musica a tutto volume, puzza di alcool e sudore, ragazze e
ragazzi che si dimenavano a ritmo di musica.
Prima di incontrare l’unica mia ragione di vita (caspita ero
arrivato addirittura a definirla tale), era consuetudine venire in posti simili
dopo aver vinto una gara.
Di solito mi scatenavo perdendomi in quella specie di
incoscienza dovuta al movimento ma adesso, provavo una specie di fastidio.
Non riuscivo a tollerare i pensieri osceni che mi rivolgevano
le ragazze, volevo solo trovarla e perdermi nel suo sguardo, ottenendo la
stessa incoscienza che il ballo mi causava.
Provai a sentire il suo odore o a intercettare i pensieri del
suo amico. Non potevo chiedere aiuto ad Alice perché quel problema che aveva
nel “vedere” Jacob, non lo aveva ancora risolto.
Edward,
penso che dovresti recarti vicino al guardaroba.. vedo un’insolita macchia nera
e credo di sapere di chi si tratta.
Non riuscivo a scorgerli dalla mente di mia sorella, ma sapevo
che non si sbagliava: poteva esserci solo Jacob Black in quella macchia nera.
Rimasi di sasso per un secondo.
Dalla fretta di vederla, non avevo pensato a sbirciare dalla
mente di Jacob che in quel momento si trovava con lei.
Ero impreparato, non avevo mai visto tanta bellezza.
L’abito rosso sangue le fasciava il corpo allargandosi subito
sotto il suo seno. Riconobbi subito gli stivali rossi che portava nella foto
che avevo visto nella sua cameretta.
Non si era ancora accorta di me che la guardavo a pochi metri
di distanza.
Il suo amico, Jacob, aveva sentito il mio odore che,
inspiegabilmente per lui, lo infastidiva.
Mi tranquillizzai. Per fortuna non era un licantropo.. o almeno,
non ancora.
Mi salutò con un cenno del capo e, istintivamente, bella si
girò.
Appena i suoi occhi mi misero a fuoco, si spalancarono per un
istante e il suo sorriso si accentuò.
Sorrisi a mia volta facendo sussultare il suo cuore.
Nonostante la musica a tutto volume, una parte del mio
cervello, era strettamente collegata a quell’organo che scandiva ogni attimo
della sua vita autonomamente.
Si avvicinò a me baciandomi le guance. Quella vicinanza così
naturale per lei, provocò in me strane sensazioni e mi fece capire che non
ricordava nulla.
Mi ritornò alla mente, il contatto ravvicinato della sera
precedente e mi irrigidii per un istante.
<< Ciao Edward. Anche tu qui? >>.
Nel frattempo Jacob si stava avvicinando a noi.
<< Si. Diciamo che, in un certo senso, mia sorella mi ha
convinto a venire >>, le risposi sorridendo.
Mi sorrise di rimando.
Era ancora più bella quando la sua bocca si piegava all’insù.
Appena si accorse che Jacob era vicino a noi, gli sorrise
(azione che mi provocò un certo nervosismo).
<< Lui è Jacob Black. Il mio migliore amico >>, ci
presentò.
Jacob si sentì lusingato dalle sue parole e sorrise
timidamente.
<< Piacere! >> rispose porgendomi la mano.
<< Ciao, io sono Edward Cullen >>.
Chiacchierammo amichevolmente per parecchio tempo per lo più
di moto, gare e auto, Bella si inseriva piacevolmente nel discorso. Mi
meravigliò perché, di solito, le ragazze, fatta eccezione di mia sorella
Rosalie, odiavano questo genere di argomento.
Jacob mi stava simpatico anche se presto avrebbe subito la
trasformazione, lo percepivo dal suo odore, era quasi simile a quello dei
licantropi.
I suoi pensieri erano fraterni verso Bella e benevoli nei miei
confronti, l’attrazione che provava all’inizio, si era trasformata in amore
fraterno. Si erano conosciuti e, maturamente, avevano capito di non essere
destinati a una relazione.
Anche io gli ero simpatico, aveva messo addirittura da parte
il suo disgusto per il mio odore.
Dopo circa una mezz’oretta, Jacob venne chiamato da uno degli
amici con cui erano venuti lui e Bella. Ci disse che era urgente, che era
successo qualcosa ad un suo amico.
Dai suoi pensieri mi era parso di capire che Quil (l’amico in
difficoltà), avesse problemi di temperatura, una specie di febbre alta.
<< Edward scusa, accompagneresti tu Bella a casa? Devo
proprio scappare >>
<< Ma certo amico. La riporterò sana e salva a
destinazione >> gli risposi strizzando l’occhio.
Bella parve piacevolmente sorpresa. Salutò Jacob
promettendogli che si sarebbero visti l’indomani e si rivolse verso di me.
<< Allora, Edward.. che cosa facciamo ora? >>
<< Vuoi tornare a casa? O preferisci ballare? >>
le chiesi. Questa domanda parve sconvolgerla.
<< Certo che no! Cioè.. non voglio tornare a casa.. La
notte è ancora giovane! >> mi rispose ammiccando cercando di riparare.
Sembrava così in imbarazzo certe volte..
<< Ma tuo padre non si preoccupa per te? >>.
Questa domanda mi sorse spontanea.
<< No! Stasera sta tranquillo perché sa che sto con
Jacob.. sai, si fida molto di lui. Mentre per le altre sere.. Bhè.. diciamo che
di solito non sa che faccio le ore piccole! >> mi confessò arrossendo.
Avevo scoperto un’altra cosa di lei.. e così fuggiva di
nascosto..
<< E non ti è mai successo di essere scoperta? Che so..
non si è mai svegliato durante la notte? Non hai mai fatto rumore mentre
uscivi? >>
<< No.. in queste cose sono molto agile e furtiva.. e
comunque ha il sonno molto pesante, è raro che si sveglia! >>.
Questa ragazza era un eterno controsenso. Sulla moto mi
sembrava così a suo agio, e mi aveva appena confessato che scappava spesso e
volentieri mentre il padre dormiva. Altre volte mi era sembrata goffa,
insicura. Le sue guance arrossivano spesso, era sintomo di insicurezza.
Avrei scoperto ogni dettaglio, dovevo capire..
<< Che ne dici se andiamo a farci un giro in moto? Ho
proprio voglia di prendere un po’ d’aria! >> mi disse sorridendo.
<< E dove vorresti andare? Sai questo tuo comportamento
mi preoccupa un po’.. forse dovresti sottoporti ad un’altra seduta con lo
psicologo! >> le dissi sorridendo.
Lei stette al gioco.
<< Non so.. in realtà speravo di non averne più
bisogno.. pensavo di essere guarita! Ma se insisti.. non posso fare altro che
acconsentire e poi.. pensavo che, visto che vivi qui da più tempo di me,
conoscessi qualche posto carino che ancora non ho visitato.. >>.
L’idea non era male, avevo proprio voglia di stare con lei, di
parlarle lontano da tutto questo trambusto.
<< Ok! Ho proprio il posto che fa a caso nostro!
Preparati per l’analisi.. dovrò farti molte domande! >>.
Forse avrei avuto l’opportunità di comprendere molte cose sul
suo conto, di starle accanto, di
sfiorare di nuovo il suo volto, le sue labbra..
Non dovevo esagerare, forse non sarebbe accaduto nulla, non
dovevo aspettarmi niente.
Già il trascorrere del tempo con lei, era il regalo più grande
che il destino potesse farmi!
Ringraziamenti:
hihi leggendo i vostri commenti mi sono fatta un
sacco di risate.. all’inizio si capiva subito che Bella è sonnambula ma poi ho
deciso di celarlo :D
Lorelaine86 e3things,
siete state molto sagaci ;p ad esclusione di Goten che ne era già al corrente quindi non vale XD
Comunque grazie per i vostri commentucci!!!
Titty88, confusina94 e francycullen,
mi dispiace se ci siete rimaste male ma era solo un sogno.. e che sogno direi!!
:D
frafra9avrei tanto voluto vedere la tua faccia “da
pesce lesso” come Hale1843 ha
definito Ed!!!
grazie di cuore a tutte!! Che dite.. vi è
piaciuto quest’altro capitolo?? E il vestito vi piace???
Ecco a voi un altro cap.. devo dire che è pieno
di sorprese :D spero vi piaccia.. l’ho scritto in un momento in cui stavo
particolarmente in vena e continuato stasera :D
Fatemi sapere!! Un bacio.. Barbara
Inseguimento
Le sue gambe aderivano piacevolmente alle mie. La sottile
stoffa del suo vestito che svolazzava al vento, non mi impediva di percepire il
suo calore nell’aria e vicino al mio corpo.
Avrei dovuto ringraziare mia sorella per avermi consigliato di
andare con la moto, con la macchina non avrei vissuto le stesse emozioni.
Non sapevo bene il perché ma avevo la strana sensazione che
avesse qualcosa in mente, che il suo folle cervellino stesse macchinando
qualcosa di estremamente complicato e che mi stesse nascondendo il tutto!
Volevo che Bella si avvicinasse ancora di più a me, che il suo
busto aderisse alla mia schiena come facevano le sue gambe.
Per imbarazzo forse continuava a reggersi alle maniglie del
passeggero e quella distanza mi faceva impazzire.
Decisi di accelerare un po’. Forse l’avrei impaurita e si
sarebbe aggrappata alla mia giacca.
Sorrisi al pensiero di cosa ero disposto a fare solo per
sentire la sua vicinanza. Meno male che non poteva vedermi!
<< Reggiti, ora ci divertiamo >> le urlai
voltandomi quel tanto che bastava affinché mi udisse.
In tutta risposta le sue mani si appoggiarono delicatamente al
mio giubbotto e il suo corpo, finalmente, si adattò al mio.
Era una sensazione fantastica, sentivo il suo cuore martellare
dietro di me e allo stesso tempo lo percepivo con l’udito. Non ne sarei mai
stato sazio.
Avendo la strada vuota impennai a tutta velocità dirigendomi
verso la mia meta.
Durante tutto il tragitto, anche quando decelerai, Bella non
si era mai allontanata e, lo stesso valeva per il mio sorriso.
Ogni singolo contatto mi rendeva felice, raggiante.
Con una piccola sgommata arrestai la moto in una stradina
secondaria chiusa al traffico e poco illuminata.
Aiutai Bella a scendere dalla moto e misi quest’ultima sul
cavalletto laterale poggiando i due caschi sul sellino.
<< So che ti sembrerà ambiguo ma è l’unico posto in cui
c’è una vista perfetta di tutta la città! >> le dissi notando il suo
sguardo perplesso.
Presi la sua mano e la guidai verso il guardrail per farle
scorgere il panorama.
A quel contatto non disse nulla ma il suo cuore sussultò.
La feci affacciare badando bene a non farla avvicinare troppo
al dirupo.
Appena vide tutta la città illuminata estendersi sotto di noi,
la sua bocca formò una O e le mancò il respiro per un po’.
<< Ti piace? >> le chiesi sorridendo.
<< Si. È fan… tastico Edward >> mi rispose
voltandosi verso di me è sussultando di fronte al mio sorriso.
Forse avevo esagerato ma non mi dispiaceva l’effetto che avevo
su di lei.
Restammo in silenzio per un po’ osservando il panorama, ancora
mano nella mano.
Avevo paura di rovinare il momento facendole qualche domanda
anche se la curiosità mi attanagliava lo stomaco.
Mi voltai verso di lei per osservare i suoi lineamenti. Era
talmente concentrata sulla veduta che non si accorse di me.
A cosa
stai pensando dolce Bella?
Continuai a scrutare il suo volto raccogliendo ogni dettaglio
e scolpendolo nella mia mente.
Dopo due minuti buoni si accorse del mio sguardo e si voltò
lentamente verso di me.
I suoi occhi si persero nei miei e smise, ancora una volta, di
respirare.
Restammo immobili a fissarci, inconsapevoli che i nostri volti
si stavano avvicinando come spinti da una forza incontrollabile, inarrestabile,
simile a un campo magnetico, come due calamite di polo opposto.
Le nostre labbra si sfiorarono dolcemente, quasi senza
muoverci, come a voler prolungare quell’attimo all’infinito.
Piano piano, spinti dalla stessa forza che ci aveva fatti
avvicinare, iniziammo a baciarci con più passione fino ad ansimare. Bella non
si curò neanche della mia pelle fredda.
Perso in questo dolcissimo momento, non mi accorsi che un auto
si stava avvicinando. Sentii le onde radio, sicuramente si trattava di una
volante.
Sentivo i pensieri dei due poliziotti nell’ auto. Uno di loro
era estremamente annoiato da quel giro di ronda e aveva una voglia matta di
incastrare qualche “teppistello”, così la sua mente definiva e ragazzi in giro
per strada dopo la mezzanotte.
Se ci avessero fermati, ci avrebbero arrestati di sicuro, lo
sentivo troppo determinato, e io non avrei rischiato di far vivere quella
brutta esperienza a Bella.
Imprecai sottovoce, allontanandomi da Bella e avvertendo
immediatamente la distanza tra di noi.
<< Corri, salta su! >>
<< Edward, ma che succede? >> mi chiese in ansia.
<< Poi ti spiego. Corri! >>
L’aiutai a montare e mi diressi nella direzione opposta alla
volante accorgendomi, troppo tardi, che la strada era serrata, era crollata.
Nel frattempo Bella si era aggrappata e me e aveva messo i
suoi piedi davanti alla targa.. Sagace la
ragazza! Pensai.
Velocemente frenai con una sgommata che creò un semicerchio
sull’asfalto e mi diressi verso la volante.
L’auto era a un chilometro e mezzo da noi e avevano visto i
miei fari, secondo i loro canoni.. non avevamo scampo.
Peccato che non sapessero con chi avevano a che fare.
<< Reggiti! >> le intimai di nuovo, stavolta non
per sentire il suo contatto, ma per difenderla.
Accelerai all’improvviso producendo uno stridio con la gomma
posteriore.
Appena capirono le mie intenzioni si allarmarono.
Aumentai esponenzialmente la mia velocità. Dietro di me, il
cuore di Bella batteva furioso ma non si azzardava ad aprire bocca.
Al più presto le avrei spiegato la situazione, era questione
di attimi, o forse no.
A un metro di distanza dal cofano anteriore della volante
decisi che era arrivato il momento di attuare il mio piano.
Inchiodai i piedi a terra e, dandomi lo slancio, feci saltare
la moto sul tettuccio dell’auto provocando un rumore che, per un attimo
squarciò il silenzio della notte.
Sperai ardentemente che Bella avesse chiuso gli occhi dalla
paura ma non ci speravo molto. Dentro di me si stava già da tempo insinuando
l’idea di rivelarle tutto, di renderla partecipe della mia natura anche se non
ero sicuro l’avrebbe accettata.
Dopo un secondo entrambe le ruote della mia moto ammortizzarono
sull’asfalto e, velocemente mi immisi nella strada principale.
Sapevo bene che la fuga non era finita, infatti, proprio
dietro di noi, un’altra volante si era appena accorta che stavamo scappando e
che eravamo sfuggiti all’altra auto.
Mi diressi a tutta velocità lontano dai nostri inseguitori, che
nel frattempo stavano chiamando i rinforzi, zigzagando tra le auto ferme nel
traffico.
Fortunatamente, arrivati al semaforo scattò il verde, non
volevo peggiorare la situazione anche se i semafori erano l’ultimo dei miei
pensieri.
Dovevo riportare Bella sana e salva a casa, era questa la mia
priorità.
Angolo
autrice:
piccoli sondaggi..
1)ho
pensato di chiedervi un voto da uno a dieci sul capitolo, per regolarmi e
capire meglio come procedere..
per i
più pigri mi basta anche solo un numero.. capirò :D
grazie
per l’attenzione e a presto col prossimo capitolo!!!
2)cosa
accadrà???
Ringraziamenti:
titty88: Bhè direi che stasera Bella era
più che cosciente no? Ti è piaciuto??
SweetCherry: mi fa piacere che
nonostante ti eri persa qualche cap hai continuato a seguirmi :D mi fai
contenta!!! Grazie mille!!! Un bacio!
Cullenuzza: benvenuta tra noi!!
Hihi mi fa sempre piacere qualche lettore nuovo :D
Confusina_94: ti posso solo
anticipare che forse Jake non sarà sempre così.. però non è ancora sicuro..
tutto può cambiare ;)
Lorelaine86: grazie mille per i
complimenti :D sto cercando di mettere ad ogni cap un’immagine (tempo
permettendo) che ne dici??
Frafra9: poche ma buone direi!!! Sei troppo
simpatica :D grazie per i complimenti cara!!!
Goten: forse hai centrato
qualcosa.. anche se stavolta nn ti ho detto nulla :D cmq è ancora tutto da decidere..
poi vediamo :D
3things: sisi.. per il momento è così
huahua cmq grazie per il commento :D
Ed eccoci con un
nuovo capitolo.. o avevo scritto già da un po’ ma stasera mi sono decisa a
terminarlo.. mi scuso ancora di non poter postare più spesso (causa esame di
stato.. – 12).
Stasera mi sono
detta “devo aggiornare e basta” perciò eccomi qui! Questa ff mi mancava troppo
la dovevo continuare :D
Buona lettura a
tutti e a dopo con i ringraziamenti (mooolti ringraziamenti!!!)
Ps grazie a tutti
per aver assecondato e mie manie :D spero continuerete a darmi i voti
(chiedervi di mettere i voti anche ai cap che vi sono piaciuti di più è
troppo???così mi faccio un’idea generale) grazie sempreee!!!
“Sapevo bene che la fuga non era finita,
infatti, proprio dietro di noi, un’altra volante si era appena accorta che
stavamo scappando e che eravamo sfuggiti all’altra auto.
Mi diressi a tutta velocità lontano dai nostri
inseguitori, che nel frattempo stavano chiamando i rinforzi, zigzagando tra le
auto ferme nel traffico.
Fortunatamente, arrivati al semaforo scattò il
verde, non volevo peggiorare la situazione anche se i semafori erano l’ultimo
dei miei pensieri.
Dovevo riportare Bella sana e salva a casa, era
questa la mia priorità. “
Capitolo 12
All’incrocio decisi di svoltare a sinistra, dove un’altra
volante stava per rincorrerci allertata dai nostri inseguitori.
Avevo un piano ben sviluppato nella mia mente. Tutto sarebbe
andato secondo i miei calcoli.
Svoltai repentinamente a sinistra facendo un controsenso. I
poliziotti non se l’aspettavano, pensavano sarei scappato lontano da loro, no
che gli sarei andato incontro.
Salii sul marciapiede stando attento a qualche ignaro pedone e
mi diressi a tutta velocità verso Forks.
La volante ci avrebbe impiegato del tempo a svolgere un
inversione a U bloccando anche l’altra auto che ci inseguiva.
Imboccai una stradina laterale poco trafficata decelerando.
<< Tutto bene? >> le domandai preoccupato appena
giunti davanti casa sua.
Speravo non si fosse spaventata troppo.
<< S-si >> balbettò un
po’ scombussolata dagli eventi, ma si riprese subito.
<< Wow.. Edward, sei stato incredibile! >> come??
<< Non hai avuto paura? >>
<< No.. io.. ero solo preoccupata per la tua moto
>> mi disse arrossendo.
<< Per la mia moto? >> ero confuso.
<< Si, temevo che se ci avessero preso te l’avrebbero
confiscata >>.
<< Ed è solo questo che ti ha turbata? >> possibile che non si fosse accorta di tutto
il resto?
<< In effetti sono curiosa di sapere come hai fatto..
>> ecco!!!
E adesso cosa le avrei risposto? Avrei dovuto rivelarle che
ero un vampiro?
<< Io.. >> ero in difficoltà ma, d’altronde me
l’ero cercata, << appena ho capito che eri in pericolo non ci ho pensato
due volte e ho fatto di tutto per portarti al sicuro! >> sputai
velocemente rendendomi conto che, in fin dei conti era la verità, o almeno in
parte.
Rimase per un attimo perplessa, persa nei suoi pensieri
giocando nervosamente con la fibbia del casco che nel frattempo si era tolta.
Dovevo ancora riuscire a capire se aveva visto qualcosa di
compromettente oppure no, ma non potevo espormi troppo o avrei finito col
rivelarle quello che volevo ometterle.
L’indecisione nello svelarle la mia vera identità mi
deteriorava. Mi sentivo falso ma non volevo spaventarla rischiando di perderla,
era diventata troppo importante per me.. e stentavo a crederci anche io!
<< Bella a cosa stai pensando? >> dovevo saperlo, non
potevo più aspettare.
<< Io.. ecco.. ti ringrazio! >> mi disse
arrossendo di nuovo e abbassando gli occhi.
Mi ringraziava?! Aveva dimenticato quello che avevo fatto?
Meglio!
<< Nessuno mai era scappato dalla polizia per difendere
me >>.
Ero stupefatto..
<< Cioè, vorresti dirmi che ti è già capitato? >>
le chiesi scettico.
Sorrise dolcemente. << Si! E non poche volte! A Phoenix
mi capitava una notte si e una no >>. Rimasi per un attimo sconcertato.
<< E non ti hanno mai beccata? >>
<< No mai! >> mi rispose sorridendo
orgogliosamente, ma i suoi occhi sembravano voler celare qualcosa, di doloroso
forse?
Lo avrei scoperto!
Lentamente mi stavo rendendo conto che mi era a cuore, che ci
tenevo alla sua felicità, non sopportavo di vederla triste, anche se in questo
momento cercava di nasconderlo.
<< Ma cosa intendevi prima dicendo che nessuno è mai
scappato per difendere te? >>
Parve imbarazzata ma rispose con sicurezza. Forse era stata
solo una mia impressione.
<< Mi è capitato che una volta hanno inseguito me e la
mia comitiva subito dopo una gara. Appena afferrammo cosa stava accadendo, io e
il mio.. >> fece una smorfia, << ..ex migliore amico, prendemmo la
stessa strada. Pensavo che ci saremmo aiutati a vicenda ma così non fu. Prese
una stradina secondaria lasciandomi da sola in balia di due volanti che ormai seguivano
solo me >>.
Rimasi sbigottito dal suo racconto e provavo, allo stesso
tempo, uno strano irrequietezza verso quell’umano che non aveva badato a lei,
che non l’aveva difesa rischiando tutto, che si era azzardato ad abbandonarla.
Cercai di ricompormi, non volevo turbarla, dovevo cercare di
celare il mio nervosismo.
<< E come sei riuscita a scappare visto che non ti hanno
presa? >> continuai.
<< Bhè ecco.. diciamo che ho molti anni di esperienza dalla
mia parte! >> mi fece un altro dei suoi sorrisi e per un attimo mi
spiazzò, ma avevo ancora quella sensazione che dietro l’apparenza tenesse
segreto il dolore.
Volevo indagare per conoscerla meglio e capire fino a che
punto si era spinta, che cosa era stata capace di fare.. era una strana
sensazione ma avevo come l’impressione che, conoscendola sempre di più, mi
avesse sempre lasciato a bocca aperta.
<< Racconta >> le dissi intransigente.
<< Ok! Bhè.. dicevo che avevo due auto alle calcagna..
non mi ero accorta che ero rimasta sola, pensavo che sarebbe riapparso per
aiutarmi ma alla fine ho capito che non era così. Dovevo liberarmene e tornare
a casa. Non sapevo cosa inventarmi perché non c’era molto traffico e non potevo
sperare in una coda che le bloccasse, ero in trappola.. >>.
Mentre raccontava i suoi occhi erano persi nel vuoto e la sua
espressione sembrava rivivere quegli attimi che tanto l’avevano fatta soffrire.
<< ..mi venne solo un’idea plausibile: dovevo
sacrificare la mia moto facendo credere alla polizia di essere annegata ed evitando
così che, tramite la mia targa, avvisassero mia madre. Non si sarebbero
preoccupati del mio corpo, lo sapevo bene. La gente come me era considerata la
feccia della società e nn vedevano l’ora di liberarsi di noi.
Li guidai attraverso strade e stradine secondarie cercando di
seminarli per cercare di salvare la mia moto ma non ce la feci, la fortuna non
era dalla mia parte. Alla fine scesi lungo una stradina che portava ad un
fiume. La conoscevo perché ci andavo sempre per riflettere. Feci finta di
finire fuori strada facendo cadere la mia moto in acqua e buttandomi all’ultimo
secondo verso gli argini.. >>.
Anche stavolta il suo racconto mi aveva lasciato basito, la
sua voce era un sussurro in vari punti, come a voler tenere sotto controllo le
emozioni.
<< ..come previsto la polizia se ne andò senza indagare
lasciandomi sola e ferita. Fortunatamente fui in grado di ritornare a casa ma
era come se avessi perso un pezzo di me stessa, ci avevo messo l’anima e il
corpo per comprare quella motocicletta e modificarla con le mie mani.
Questo fu uno dei motivi che mi spinsero a vivere da mio padre
a Forks. Volevo allontanarmi da quella zona ad ogni costo >>.
Finì il racconto con la voce tremolante.
Dopo pochi secondi i suoi occhi, che erano rimasti persi nel
vuoto durante tutto il racconto, si posarono nei miei.
Il suo sguardo erainterrogativo.. non riuscivo a capirne il motivo.
<< Mi dispiace per la tua moto.. ma.. sono felice che tu
abbia condiviso con me quest’esperienza.. immagino non deve essere stato facile
per te.. >> ero insicuro, temevo di ferirla dicendo qualcosa di
sbagliato..
Mmm.. di nuovo quella sensazione..
<< No, affatto! >> disse un po’ più serena.
<< Sei stato l’unico con cui io abbia parlato di questa cosa.. >>
sembrava imbarazzata, come se le fosse sfuggito e in realtà non avrebbe voluto
raccontarmi nulla.
Istintivamente presi le sue mani nelle mie, il contatto con la
mia pelle fredda la fece sussultare ma non si allontanò.
Le guidai al mio petto e l’avvicinai a me, volevo infonderle
forza, farla sentire al sicuro da quel mondo che l’aveva fatta soffrire.
Era così calda, profumata e irresistibile.
Ma la cosa che più mi sconcertava era che non avevo sete di
lei, mi attirava a se in tutt’altro modo.
L’accompagnai alla porta senza allontanarmi da lei più dei
cinque millimetri necessari.
Sondai velocemente i pensieri del padre che dormiva al piano
di sopra. Di sicuro era andato a letto tranquillo sapendo che la figlia era in
compagnia di Jacob.
Eravamo giunti davanti alla porta, il suo braccio stringeva il
mio corpo come se non volesse che mi allontanassi da lei.
<< ‘Notte >> le sussurrai baciandole la fronte e
avvicinandola ancora una volta a me.
Le mie braccia non ne volevano sapere di lasciarla andare.
Ci guardammo intensamente negli occhi, perdendo la cognizione
dello spazio e del tempo.
Le sue labbra morbide e calde sfiorarono di nuovo le mie. Come
a voler riprendere da dove ci avevano interrotti.
Sarei rimasto lì a baciarla per tutta la mia eternità ma non
era possibile.
Dolcemente l’allontanai da me abbracciandola e inspirando il
suo odore conscio che di lì a poco avrei vagato fra i suoi sogni.
Grazie a tutti per aver letto la mia
storia! Record dei Record!!! 13 commentiiiii!!!
Grazie anche ai 42/21
preferiti/seguiti e a chi commenta:
Goten:tnk per il 9 e per tutto lo sclero di stasera :D sei
stata preziosissima mia ciliegina.. :D huhu
LadySile : come hai potuto vedere non
li hanno fermati.. avevamo dubbi?!? :D cmq grazie anche a te per il 9
Frafra9:
anche questo non manca di adrenalina.. e vedrai dopo.. hihi
ho alcune cose in mente molto interessanti!!! Continua a seguirmi :D
Nessie95:
mi dispiace non aver potuto postare più in fretta ma lo studio mi sta togliendo
l’anima :D cmq tnk per tutto!!!
SweetCherry:
wow.. due commenti :D grazie cara! Mi hai anche dato quasi il voto più alto :D
cmq grazie che nonostante il ritardo mi segui sempre :D
Shinalia: psicopatico non direi.. ma ci
sei vicina ^_^ specialmente in qst cap dove si mostra follemente innamorato :D
AmyGoku: graziee!!
Il tuo commento è più apprezzato proprio perché proviene da una pigra :D se ti
va al prox puoi anche scrivere solo un numero :D hihi grazie ancora!!!
titty88:
hai visto? Delusa? Spero di no!! Ciao caraaa tvb
Confusina_94:
il voto più altooo WOW O.o
cmq riguardo a Jake.. nn so ancora.. poi vedrai :D ho in mente altre scene..
simili all’inseguimento :D
francycullen:
anche tu 10.. due 10.. che bello!! (me feliceee) :D graziee
hale1843:
grazie caraaa!! In effetti mi eri mancata ma dal tuo
ultimo commento ti sei messa alla pari!! Troppo forte.. quel “M-I-T-I-C-O” mi è
sembrato molto alla Homer Simpson mi ha fatto troppo
ridere :D
Amalia89:
tesorooo grazie millee!! Se
nn fosse per te non so dove sarei :D grazie anche per aver sopportato i miei scleri :D sono pazza lo so ma non possiamo farci niente :P
tvb***
Salve ragazzi! Ecco per voi un altro capitolo!
Vi chiederete sicuramente perché perdo tanti capitoli a
inseguire i sogni di Bella… ebbene signori.. c’è un motivo… leggeteli bene perché saranno importanti in
futuro!! Nn vi dico nient’altro!!! :D buona lettura a tutti!! E non dimenticate
di affibbiarmi un voto.. ci tengo!! (devo fare
la media dei cap e capire quale è piaciuto di più per orientarmi sugli
altri!!!)
Capitolo
13
Le avevo lasciato la sua privacy approfittandone per andare a
casa a posare la moto e cacciare velocemente.
I miei fratelli, specialmente Alice, non erano contenti che li
avessi mollati al locale senza dire niente.
Quella ragazza era stata in grado di scombussolarmi
l’esistenza. In pochi giorni i miei sentimenti nei suoi confronti erano passati
dall’odio all’amore.. oddio.. era amore quello che provavo?!
Edward
smettila di tormentarti! In fondo, non è così male essere innamorati.
Lentamente mi girai con sguardo interrogativo verso Jasper.
È inutile
che fai quella faccia! Me ne sono accorto perché quando sei arrivato,
improvvisamente, un’ondata di gioia, affetto.. amore – si, amore mio caro – mi
ha invaso l’anima.. non avevo mai sentito un’emozione del genere provenire da
te! E ora sento la tua confusione e la tua paura verso questo genere di
sentimenti!
Ok! Mio fratello poteva tenere sottocontrollo i miei
sentimenti e quelli del resto del mondo ma perché io non ero in grado di
controllarli, di dominarli?!
Vicino a Bella diventavo un’altra persona, improvvisamente
insicuro, dolce, sensibile e comprensivo. L’opposto del vampiro che ero stato
fino a pochi giorni fa.
<< Dì agli altri che ci vediamo all’alba >>
sbottai verso mio fratello ancora nervoso per il fatto che ci aveva centrato in
pieno con i miei sentimenti.
Ok! Pensò.
*****
“ Finalmente tranquillo ” considerai appena varcai la soglia
della sua stanza.
Era stato facile come sempre accedere dalla sua finestra!
Bella stava già dormendo, doveva essere tornata stremata a
causa di tutti gli eventi che ci avevano condizionato la serata.
L’abbigliamento era uguale alla notte prima ma il suo viso
presentava leggere sbavature di trucco tolto male.. anzi.. forse non l’aveva
proprio tolto dalla stanchezza!
Andai in bagno senza emettere il minimo rumore e cercai un
qualcosa per pulirle il viso.
Finalmente trovai un pacco di salviettine imbevute ideali per
l’operazione che stavo per compiere.
Lentamente mi adagiai sul suo letto facendo attenzione a non
svegliarla. Il suo sonno non era molto pesante perché riuscivo a leggere a
stento la sua mente.
Iniziai a detergerla leggermente facendo attenzione alla sua
pelle delicata confrontata alla mia forza.
Mentre ero intento nella mia manovra un viso mi balenò nella
mente, chiaro e perfetto.. il mio!
Questa volta ero più preparato ma l’emozione era sempre forte:
Bella mi stava sognando di nuovo.
Decisi di sedermi accanto a lei, pronto a godermi la più bella
delle viste!
I suo sogni avevano passato in rassegna ogni momento trascorso
insieme.. come se fosse un riassunto!
Il mio cuore morto sembrava volesse fare le capriole dalla
felicità e dall’orgoglio.
Ancora non riuscivo a credere all’intensità di quei
sentimenti.
Il sogno, ancora una volta cambiò anche se il protagonista ero
sempre io.
Il luogo lo conoscevo bene.. si trattava di una piccola radura
poco distante da Renton, una cittadina vicino Seattle.
Nell’aria c’era un intenso profumo di sangue che mi era
familiare, assomigliava al surrogato dell’odore di Bella.
Il corpo addormentato di Bella si mosse, si stese su di me e
nello stesso istante smisi di respirare, avevo paura di svegliarla o, peggio
ancora, di non resistere al richiamo del sangue.
Porca miseria!
I miei occhi si sgranarono.
Bella era distesa a terra e il suo busto era poggiato sulle
mie gambe in ginocchio. Aveva in dosso solo una leggera canotta nera e una
spalla era fasciata da quella che era stata la mia camicia.
I suoi occhi erano chiusi e la sua fronte era imperlata di un
leggero strato di sudore.
<< Bella mi senti? >> urlò l’Edward del sogno.
<< Mmm si.. non urlare! >> disse contemporaneamente
nel sogno e nella realtà lamentandosi come una bambina.
Un leggero sorriso dolce nacque dalle mie labbra e la mia mano
le accarezzò la fronte dandole sollievo.
<< Mi dispiace per quello che ti è successo.. pensavo di
avere tutto sottocontrollo, di averlo previsto ma non è bastato! >>
Il suo sguardo apparve per un attimo interrogativo ma mutò
subito, come a voler lasciar correre perché c’era qualcosa di più importante.
<< Edward.. chi sei veramente? >> colpito e
affondato.
L’Edward del sogno si pietrificò sbarrando gli occhi mentre
Bella attendeva una risposta senza mai chinare lo sguardo.
Anche io la guardavo interrogativo, sembrava tutto così reale,
le mie espressioni e i miei modi di fare nelle diverse circostanze erano così
identici.. non poteva conoscermi così a fondo da condizionare il suo inconscio
e di conseguenza i suoi sogni.
Ancora silenzio: nel sogno e nella realtà.
Ormai erano a stretto contatto l’uno con l’altro, non riuscivo
quasi a distinguerli.
<< Edward.. perché non mi rispondi? È tanto orribile?
>> chiese quasi supplicando, gli occhi lucidi dal dolore e dalla
disperazione.
Non sopportavo di vederla in quello stato, volevo risponderle,
alleviare il suo dolore.
L’Edward del sogno ancora una volta non aprì bocca e io
continuavo a fissare Bella sconcertato, nell’attesa di altre domande perché il
sogno non era finito ed ero curioso di scoprire cosa avrebbe prodotto la sua
immaginazione.
Aveva una fantasia innata e tremendamente vicina alla realtà.
<< Edward, ti prego rispondimi.. questo silenzio mi fa
impazzire.. >>.
Provai ad aprire la bocca ma non riuscivo ad emettere alcun
suono, mi ero come paralizzato.
Improvvisamente, spinta dalla frenesia, Bella si mise seduta e
mi guardò dritto negli occhi.
<< Edward, insomma! Ho diritto di sapere.. so che c’è
qualcosa, non sono stupida! >> urlò prendendomi per le spalle e
strattonandomi come un’ossessa.
Il mio corpo non subì un notevole spostamento ma quel gesto
era talmente doloroso che mi convinse a parlare. In fin dei conti, se avevo
davvero scelto di voler stare con lei – avevo deciso? - , prima o poi avrei
dovuto rivelarle la verità.. tanto valeva esercitarsi!
Contemporaneamente io e l’Edward del sogno parlammo,
all’unisono. Forse facemmo anche la stessa espressione perché dalla mente di
Bella vedevo il mio volto tranquillizzarsi e prendere coraggio.
<< Bella, calmati. Credo che tu non sia in te! >>
pronunciai tranquillo.
Mi sentivo strano e alquanto ridicolo, stavo parlando con una
sonnambula di cui leggevo il pensiero.. solamente mentre sognava per giunta!
Non potei fare a meno di sorridere.
L’Edward del sogno seguì ogni mio movimento, come un’ombra, continuamente
condizionato dalle mie risposte e espressioni.
<< Sto benissimo >> sbottò, << spiegati e
starò ancora meglio.. sicuramente più calma di adesso! >>
<< Ok! Ti dirò ogni cosa >> tanto stava dormendo..
dalle esperienze passate avevo capito che al mattino non avrebbe ricordato più
nulla.
<< Sdraiati però! >> le dissi senza ammettere
repliche.
Volevo il suo contatto.
Lentamente si appoggiò di nuovo sulle mie ginocchia con la
testa vicino al mio petto.
<< Penso che avrai capito che ogni tanto, intorno a me,
succedono strane cose.. come per esempio saltare sul tetto di una volante con
la moto o scoprire facilmente il tuo indirizzo e il tuo nome.. >> feci
una pausa.
<< O come entrare ogni sera dalla finestra per guardarmi
e ascoltarmi mentre dormo >> aggiunse contenta che finalmente stessi
collaborando.
Rimasi per un attimo meravigliato.. aveva immaginato anche
questo? Forse ero troppo prevedibile.
<< Esatto >> la assecondai riprendendomi
all’istante.
<< Continua >> mi esortò. Esigente la ragazza!
<< Ecco.. io sono.. non voglio spaventarti Bella! Giuro
che non sono cattivo, non è come sembra.. anzi..
io-credo-di-essermi-innamorato-di-te! >> dissi tutto d’un fiato. <<
E’ una strana sensazione.. in quasi cento anni non avevo mai provato emozioni
simili. Io.. >>
Le avevo appena detto che avevo quasi un secolo?!
<< Edward, so che c’è qualcosa di inusuale in te. La tua
pelle è perennemente fredda – l’ho notato in diverse circostanze -, oltre ad
essere terribilmente resistente. Quando guidi la tua moto o la tua auto,
prevedi ogni mossa dei tuoi avversari o degli inseguitori e, inoltre, è come se
diventassero parte integrante del tuo corpo, riesci a sottometterle al tuo
volere come se pesassero due grammi. Io credo di non aver mai visto niente del
genere.. e inoltre.. il tuo cuore non batte. Sono sicura che c’è.. ma per il
momento non lo sento >> aggiunse arrossendo avvicinandosi ancora di più
al mio petto.
Non sapevo cosa dire. Aveva notato tutte queste cose in me o
si trattava di mera immaginazione?
<< .. aspetta! >> aggiunse, << Hai appena
detto di avere cento anni? >> domandò sconvolta. Era troppo buffa.
<< Novantotto per l’esattezza! >> le risposi
orgoglioso mostrandole un sorriso e facendo battere frenetico il suo cuore.
Il sogno si interruppe lasciandomi spiazzato. Non avevo avuto
il tempo di rivelarle la mia vera natura.. di esercitarmi..
Bella si mise in posizione fetale e i suoi sogni furono vuoti
per un momento. Ne approfittai per scendere dal suo letto e posizionarmi
accanto al davanzale della finestra.
Mancavano pochi minuti all’alba e avrei dovuto lasciarla.
Sapevo che l’avrei rivista alla gara ma, durante la giornata mi sarebbe mancata
terribilmente.
All’improvviso, mentre stavo per dirigermi verso casa, un
altro flash mi paralizzò sul posto facendomi rimanere con la mano vicino alla
maniglia della finestra - ormai aperta.
Buio.
Due moto si rincorrevano di cui una mi era molto familiare..
era la mia!
Guardavo la scena quasi dall’alto, come se fossi una sorta di spirito.
Poco dietro la mia moto c’era quella di Jacob – finalmente
avevo capito a chi apparteneva – che rubava la mia scia eliminando ogni sorta
di attrito creato dall’aria.
Per uno strano scherzo del destino presi larga la curva, mi
avrebbe di certo superato, avevo commesso un errore imperdonabile.
Ma i miei pronostici non si avverarono.
Il sogno mi sorprese ancora una volta.
La moto di Jacob slittò su una macchia d’olio - che non aveva
notato nell’oscurità – impedendogli di affrontare la curva.
La sua moto sbandò procedendo velocemente verso il bosco e
terminò la sua folle corsa schiantandosi in un albero secolare.
<< Nooooooooo! >>.
L’urlo di Bella squarciò il silenzio della notte.
Il suo corpo si sollevò nello stesso modo rispetto all’incubo
precedente.
Sondaggio:
quali
sono le domande che vi state ponendo in questo momento? Cosa pensate
rappresentino questi sogni? Cosa succederà nel prossimo capitolo? Bella si
accorgerà che lui la guarda dormire tutte le notti???
Ringraziamenti:
Okok basta con le domande :D giuro che adesso la smetto :D cmq grazie a chi
legge, a chi l’ha aggiunta tra i preferiti/seguiti e alle otto MERAVIGLIOSE
persone che hanno commentato il capitolo precedente :D
Grazie per il 9 diAmyGokue
il 9 e mezzo diConfusina_94 , per chi,
mentre leggeva, si è sentita al cinema :D (Frafra9).
A chi piace il mio modo di scrivere e
i colpi di scena che inserisco (Hale1843) ( ce ne saranno ancora
tanti mia cara :D)
Alla mia CILIEGINA e al
mio TESORO che mi aiutano nei momenti di crisi :D
E a Titty88, FrancyCullen
e Shinalia a cui piace la mia storia :D grazie ragazze!!!
Volevo fare una cosa velocissima perché
devo studiare ma mi sono dilungata.. vabbè.. è che sono contenta quando
commentate :D ciao e alla prossima :D
“che lecchina” penserete.. e invece no. Sono solo
contenta perché questo cap svelerà alcune cose :D ma non tutte.. ce ne sono
parecchie in cantiere :D ciao a tutte/i (anche se non so se i maschietti mi
seguono.. però potrebbe essere indicata anche a loro!) e grazie per chi mi ha
aggiunta ai seguiti/preferiti (crescono sempre di più) e a chi commenta!!! Alla
fine rispondo alle vostre recensioni!!!
Buona lettura.
Barbara
Capitolo
14 - Edward
<< Bentornato, finalmente >> mi accolse Alice con
un gran sorriso seduta sui gradini dell’ingresso.
<< Come è andata la nottata? >>.
<< Tutto ok.. credo >>.
Ero fuggito di corsa dalla sua camera perché si era svegliata
a causa di quell’incubo e, con lei, si era svegliato anche il padre. Non potevo
farmi vedere da lui..
Mi ero nascosto nei dintorni per sentire cosa rammentava, ma
dalla sua conversazione con Charlie ricordava solo di aver avuto un incubo.
Ottimo!
<< Ho visto! >> mi disse mia sorella ricordandosi
della visione che aveva avuto pochi minuti prima. Non mi aveva avvertito perché
aveva previsto che se lo avesse fatto, Bella si sarebbe svegliata a causa della
suoneria del mio cellulare.
<< Grazie comunque per il pensiero >>.
Di nulla
fratellino. Dovere! Pensò scherzando.
Ma lo sai
che ti vedo cambiato? Sei diverso.. più socievole ecco! Prima eri sempre
scontroso e te ne stavi per conto tuo, cercavi di tenere tutti alla larga da
te, come a voler evitare coinvolgimenti emotivi.
Alice aveva ragione, oltre a lei, prima di incontrare Bella
non ero mai stato legato a tutti loro. Certo, li consideravo i miei familiari
ma era come se non avessi mai capito il vero senso del termine.
Mi ero reso conto che loro per me c’erano sempre stati, pronti
sempre a darmi consigli e, semplicemente, a starmi accanto.
Merito di
Bella? Mi chiese curiosa.. anche se già conosceva la mia risposta.
<< Penso di si! >> ammisi.
A
proposito quando me la farai conoscere? Sai che diventeremo ottime amiche in
futuro??? Mi disse mostrandomi la visione di lei e Bella che camminavano
abbracciate come due amiche di vecchia data.
Quella visione mi emozionò.. mi ritrovai a pensare che Bella
allora sarebbe davvero entrata nella mia vita, avrebbe conosciuto i miei
fratelli e forse anche i miei genitori! Le avrei raccontato di me.. o forse
no?!
<< Si! >> mi rispose Alice..
<< Ma cosa ti avrei chiesto scusa? >>
Glielo
dirai presto.. mi disse. E
non solo mentre dorme! Aggiunse.
Davvero utile!
Le risposi con un sorriso e con un “grazie”.
Dovevo pensare a come passare il resto della giornata prima di
incontrarla alla gara. Mancavano più di dodici ore.. non avrei resistito a
lungo!
Alla fine decisi di “tenerla d’occhio”.
L’avevo ammirata da lontano mentre faceva la spesa, cucinava,
ascoltava la musica.. fino a quando la telefonata di Alice mi raggiunse
facendomi tornare a casa all’istante senza nessuna spiegazione.
***
Il mio sguardo perlustrava tutta la strada.. solo e soltanto
in cerca di lei !
Prima di scorgerla tra la folla sentii il suo odore e il
battito inconfondibile del suo cuore.
Il mio volto, quasi senza che me ne rendessi conto, si aprì in
un gran sorriso in direzione di Bella per poi mutare repentinamente in
sorpresa, stupore.
Era semplicemente fantastica. Dei pantaloni neri di pelle le
fasciavano le gambe snelle e sode, erano molto diversi dai jeans attillati che
portava nella prima gara.. erano molto più.. sexy?
Evidenziavano perfettamente tutte le sue forme. E quegli
stivali con il tacco a spillo slanciavano ancora di più la sua figura.
Sotto il giubbino di pelle nero – che già conoscevo – si
intravedeva un top rosso.. adoravo quel colore affiancato alla sua pelle.
Sembrava una pantera.. agile
e micidiale.
La mia dolce pantera.
Non riuscivo a scorgere il suo viso per colpa del casco che lo
copriva ma lo immaginavo simile al colore del suo top.
Mi girai truce verso Alice.
<< Lo avevi previsto.. >> la accusai.
Si! Anche se a causa del lupo non riesco a
pronosticare il vincitore.
Pensò divertita facendomi una linguaccia.
Dovevo ammettere che la sorpresa era perfettamente riuscita..
ero rimasto quasi a bocca aperta.
Dovevo ringraziare solo il mio autocontrollo se ero riuscito a
trattenermi.
Mi voltai di nuovo verso di lei.
Era.. decisamente troppo per me.. strepitosa. Non c’erano
altri aggettivi per descriverla.
La sua moto stava decelerando alla destra di quella di Jacob
e, dietro di loro, c’erano altri quattro ragazzi molto possenti.
Procedevano con una formazione a V, quasi come se volessero
tenerli d’occhio, proteggerli.
Sondai velocemente i loro pensieri.
In realtà le mie supposizioni non erano errate, i quattro
ragazzoni erano licantropi e si erano accorti della nostra presenza.
Dai loro pensieri mi resi conto che Jacob non sapeva nulla
della loro esistenza, pensava che fossero delle stupide leggende.
Mi avvicinai a Bella e Jacob in sella alla mia moto, incurante
degli sguardi quasi assassini dei licantropi alle loro spalle.
Appena mi vide il suo cuore accelerò il battito. Immaginai
quello splendido sorriso che la caratterizzava, nascere sulle sue labbra..
<< Salve ragazzi! >> dissi raggiungendoli mentre
erano intenti a spegnere la moto e a togliersi i caschi.
<< Ciao Edward >> sussurrò Bella imbarazzata dalla
mia presenza.
<< Ciao amico >> mi salutò Jacob dandomi la mano e
facendo toccare le nostre spalle.
<< Pronto a gareggiare? >> mi chiese Bella.
<< Certo! >> le risposi sorridendo << E tu
sei pronta a perdere in una competizione leale? >> la canzonai.
<< Certo Edward.. quando vuoi! >> rispose
facendomi sorridere.
Anche Jacob si unì alle nostre risate anche se non sapeva bene
il motivo. A quanto pare Bella non gli aveva detto nulla.. neanche di ieri
sera.
Aveva eluso la domanda.. mm.. chissà perché..
Forse non parlava dei fatti suoi con le altre persone, anche
se con me lo aveva fatto.. ma aveva specificato che si era confidata solo con me..
Inconsapevolmente mi ritrovai a sorridere e, nello stesso
istante il suo sguardo si posò su di me, incantato.
Anche con quell’espressione era magnifica..
Secondo
me Edward le piace.. e non poco aggiungerei. E se non vado errato, anche lui
prova qualcosa per lei.. si, è impossibile sbagliarsi, la guarda con un
espressione da pesce lesso!
In fondo,
devo ammettere che non mi dispiacerebbe.. lui è un bravo ragazzo e lo stimo
molto.. mi ispira fiducia..
I pensieri di Jacob continuarono su questa linea per un bel
po’ mentre ci posizionavamo per la partenza.
Io ero accanto a Bella e a quel ragazzino idiota di Mike.
Ancora non si era fatto capace che le corse non erano per lui.
Affianco a Bella c’era Jacob che ci sorrideva felice pronto a
darci una lezione.
Aveva da poco messo a punto la sua moto e questa era la sua
prima occasione per testarla.
A parte quell’imbecille di Mike, sarebbe stata una gara
emozionante.
Finalmente partimmo. Dietro di noi un fumo denso coprì la
visuale ai ragazzi che erano rimasti a guardarci.
Tenevo sotto controllo i pensieri del ragazzino e di Jacob e,
con la coda dell’occhio controllavo Bella.
Quella visione mi distrasse di nuovo ma, stavolta, non lasciai
che nessuno mi superasse. Ero in testa e, subito dietro di me c’erano Bella e
Jacob alla pari e, a qualche metro di distanza c’era Mike.
Dalla mente di Jacob guardavo la figura di Bella aderire
perfettamente alla sua moto.. mi venne un dubbio!
Forse avrei dovuto lasciarla vincere, in fondo era una donna,
dovevo essere gentile..
Mentre mi arrovellavo il cervello con questi pensieri, con
un’accelerata degna di lei, Bella mi superò salutandomi con la mano.. si
prendeva anche beffa di me???
Senza pensarci girai di più l’acceleratore correndole accanto.
Incurante della strada, che ormai conoscevo a memoria, mi misi
a fissarla.
Oltre il casco potevo intravedere il suo viso concentrato
sulla strada. Mi incantai ad ammirarne la perfezione.
Quell’espressione mi aveva letteralmente catturato, stretto,
in una morsa d’acciaio dal quale sarebbe stato difficile liberarsi anche per un
vampiro come me!
Mancavano due curve al traguardo di cui una era molto vicina a
noi.
Improvvisamente mi sentii strano. Ebbi un senso di déjà-vu..
Senza rendermene conto la moto rallentò facendomi superare
definitivamente da Bella che, a distanza di qualche secondo, avrebbe oltrepassato
la curva.
Ero sicuro di aver già vissuto quell’esperienza ma era
impossibile viverla due volte.. eppure, era una sensazione familiare. Mi
sentivo come in una visione di Alice.. visione..
Maledizione!
Questo era identico al sogno di Bella.. ma non poteva essere..
il suo era solo un sogno era
impossibile che si avverasse.. eppure..
Istintivamente ispezionai la mente di Jacob per accertarmi che
stesse bene.
Era a pochi metri da me che seguiva la mia scia.
Gli mancava poco per superarmi.
Preso dal flusso dei suoi pensieri, apparentemente calmo, non
mi accorsi di aver preso la curva larga.. COME NEL SOGNO?!
No.. non poteva essere, doveva per forza esserci una
spiegazione, forse mi stavo facendo condizionare. Era illogico, assurdo..
Certo, non era impossibile, ma conoscevo solo una persona in
grado di predire il futuro.. e questa persona era unica nel suo genere, non
potevano esserci due poteri uguali!
Come temevo la moto di Jacob slittò su quella macchia d’olio
che i suoi occhi poco sviluppati non avevano visto.
Dovevo pensarci prima, ricordarmi di quella chiazza e
aggiustare la situazione. Evitare che si facesse del male..
E se fosse andata Bella su quella macchia??? Non me lo sarei
mai perdonato!
Come nel sogno la moto di Jacob stava per schiantarsi contro
un albero secolare.
Senza pensarci un secondo di più, puntai il piede a terra e
feci girare vorticosamente la mia moto dirigendomi verso Jacob e provocando uno
stridio contro l’asfalto.
Volevo bloccare la moto prima dell’impatto ma arrivai troppo
tardi.
La moto si schiantò contro l’albero con la ruota posteriore
schiacciando la gamba di Jacob nell’impatto. Un rumore raccapricciante divampò
nell’aria facendomi paralizzare per un istante.
Avevo paura di respirare ma qualcosa mi diceva che il suo
sangue non sarebbe stato un problema!
Dovevo chiamare aiuto, non potevo sbrigarmela da solo e,
inoltre, stava arrivando anche Mike.
Mi collegai velocemente con i pensieri dei ragazzi-licantropo.
Si erano accorti che qualcosa non andava perché avevano
sentito uno strano rumore.
In tono di voce quasi normale, ma che sarebbe giunto alle loro
orecchie, li chiamai per farci aiutare.
Corsi accanto a Jacob per controllare come stava.
<< Jake, hei Jake.. come stai? >> gli toccai una spalla
accorgendomi che era più caldo del normale.
Dalla sua faccia e dai suoi pensieri potevo intuire la
risposta ma dovevo farlo parlare.. cercare di distrarlo!
<< Jake, ascoltami. Stanno venendo a prenderti, adesso
andiamo da mio padre! E’ un medico e non vorrà spiegazioni.. >>
<< No! Se permetti adesso ce ne occupiamo noi! >>.
E adesso che accadrà??? Quali sono le domande che vi ponete?? Ce
ne sono molte in effetti!!!
Hihi forse nel prossimo cap rimarrete un po’ delusi ma mi
serviva :D l’ho già scritto ma devo decidere quando postarlo anche perché poi
non so quando posso ri-postare (-6).. fatemi sapere che ne pensate (sempre se
siete riuscita ad arrivare svegli fino alla
fine) ciao a tuttiiii!!!
Per rispondere alle
vostre recensioni:
AmyGoku: mi sa che hai
indovinato.. ma c’è dell’altro!! Lo scoprirai presto non temere :D grazie x il
commento cara!
Frafra9: ti ho sorpresa?? Hai mangiato
i popcorn mentre leggevi?? Hihi cmq grazie per i complimenti mi fai troppo
ridere con le tue recensioni divertentissime :D
Goten: anche se lo hai già
letto.. avrei proprio voluto vedere la tua faccia!! Cmq tnk per il 18.. e io
che mi accontentavo di 10.. :D grazie fragolinaaaa!!!ti
ho messo anche il colore hai visto???
lisa76: ciao! Finalmente mi sono decisa a postarlo! Cmq lo sai
che sono contenta che anche “i grandi” mi seguono? Hihi spero di non
sbagliarmi! Cmq grazie per i complimenti! Questo ti è piaciuto?? Che dici?
Confusina_94: hihi
che bello.. 9 :D cmq se ti diverti non smettere che mi fa sempre piacere :D
grazie per il commento cara!
francycullen: ciao tesoro! Hihi che
belli i tuoi voti.. vorrei essere andata così anche a scuola! Meno male che per
fortuna ci manca poco! Cmq mi sa che hai proprio ragione? Ma, purtroppo per te,
non è finita qua!!
titty88: ciaooo!! Che bello qnd mi scrivi i commentiii! Cmq mi
sa che hai indovinato anche tu! :D ma non sai cosa vi aspetta :D tnk per il 9
:D
Cristy97: ciaooo.. devo
ammettere che forse sei la più piccola tra tutte, ma, ad ogni modo sei quella
che ha recensito meglio fin’ora! (e non solo per il 10 e lode.. che cmq nn
guasta!) scherzi a parte sono contenta qnd mi fanno i
complimenti sulla parte tecnica!! Grazie milleeee e
continua a seguirmi!!
hale1843: ti anticipo che Bella non ricorda nulla dei sogni che fa..
(anticipo xchè si capirà nel prox
cap) cmq grazie per il 9.. sempre gradito!! Ciao carissimaaa!!!
:D vi adorooo qnd commentate!!!
lory_lost_in_her_dreams: benvenutaaaa!!
Che bello! Cmq hai indovinato.. ma per sapere di ed, bella dovrà aspettare
ancora un po’.. uno o due cap forse :D cmq grazie per i complimentiiii!
Spero che continuerai a seguirmi e a recensire.. anche negativamente se non
dovesse piacerti qualcosa :D
Bene, bene, bene.. eccoci
giunti ad un nuovo capitolo! Vi avevo avvertiti che non sarebbe stato il top..
però forse era necessario :D il prossimo ce l’ho già. Mi è venuto di 7 pag ma
non è finito.. anche se poi verrebbe troppo lungo.. quindi non so. Fatemi sapere
voi!
Ciao a tutti e buona
lettura!!!
Barbara
Ps. Volevo dire un “Wow” per
essere arrivata a 100 commentiiiii!!! Hihi grazie a tuttiii!
»--(¯`v´¯)-»Capitolo 15 - Bella«-(¯`v´¯)--«
Erano passati pochi giorni
da quando mi ero trasferita a Forks.
La vita con Charlie era un
po’ migliorata.. da quando avevo iniziato a frequentare Jacob si era
tranquillizzato ed era sempre felice di sapermi in sua compagnia.
Jake mi aveva prestato una
delle moto che aveva aggiustato con le sue mani. Era la prima che aveva portato
a termine e, gentilmente, con mio sommo stupore, aveva deciso di darla a me!
Voleva regalarmela ma non
avrei mai accettato un regalo simile, così eravamo giunti ad un accordo: me
l’avrebbe prestata temporaneamente finché non ne avessi trovata una migliore.
In fin dei conti non era
una moto molto potente.. non era la mia vecchia moto.. solo al pensiero una
rabbia disumana mi invase.. basta Bella!
Non ci devi pensare!
Ero sdraiata in camera mia
nell’attesa che si facesse l’ora esatta per sgattaiolare dalla finestra e
raggiungere Jacob e i suoi amici all’angolo. Ci incontravamo lì per evitare il
rombo delle moto troppo vicino casa.
La mia moto “temporanea”,
la tenevo a casa di Jacob e ogni sera, uno dei suoi amici me la portava.
Mio padre non ne sapeva
nulla. Pensava che essendomi trasferita a Forks avessi abbandonato tutte le
vecchie abitudini. Quanto si sbagliava..
Mi misi a pensare a tutte
le meravigliose emozioni che avevo provato..
In questi giorni la mia
vita si era svolta principalmente di notte, come del resto avveniva a Phoenix.
Me l’ero svignata dalla finestra
un mucchio di volte per raggiungere Jacob e i suoi amici e recarmi verso la mia
più grande passione: le gare!
Mi meravigliavo sempre
quando riuscivo a toccare terra senza inciampare.
Non so perché ma la voglia
di guidare la moto e sentirmi finalmente libera mi faceva superare la mia
goffaggine. Era come se mi sentissi più sicura, pur di raggiungere la mia moto,
scendevo e salivo dagli alberi come una pantera!
Adoravo la notte, era
l’unico istante della giornata in cui mi sentivo me stessa!
Quell’intervallo di tempo
che andava dal tramonto all’alba in cui, in genere, le persone normali
dormivano, era il momento più atteso della giornata per me.
Nei periodi scolastici
faticavo un po’ a reggere il passo ma, a Phoenix ci avevo fatto il callo. Si e
no dormivo tre - quattro ore a notte.
Per quanto avessi voluto
allontanarmi da quel genere di ambiente, alla fine non avevo potuto fare a meno
di ritornarci.. e fu in quest’ambiente che lo vidi per la prima volta.. Edward!
Avevo appena vinto una
gara – barando un po’ per l’esattezza – tutti si stavano congratulando con me
quando all’improvviso ebbi la necessità di voltarmi.
Successe tutto molto
velocemente ma, da quell’istante, il suo pensiero non mi aveva abbandonata per
un momento.
Aveva degli occhi
spettacolari di un dolcissimo color caramello, inseriti in un viso altrettanto
magnifico. I suoi lineamenti erano duri, ma a me sembravano così dolci; e la
sua pelle era pallida, molto più della mia, ma perfetta.
E il corpo.. anche quello
non era da meno!
Lo avevo sognato ogni
notte da quando lo avevo incontrato. Solitamente i miei sogni non li ricordavo
mai, ma il suo viso.. mi appariva ogni notte come a darmi la carica per
affrontare la giornata.
Avevamo parlato per la
prima volta durante la gara di Jacob.
Mi era sembrato così
timido e dolce.. aveva spinto fuori il lato più nascosto di me servendosi solo
di un sorriso.. un sorriso sghembo mozzafiato! Con quello stesso sorriso aveva
fatto in modo di eludere le mie domande.. ancora mi chiedevo come avesse fatto
a scoprire il mio indirizzo. Considerai che Forks era una piccola città, era
l’unica spiegazione plausibile.
Edward era un tipo molto
misterioso ma proprio per questo mi affascinava. Avevo provato a chiedere a
Jacob qualcosa di più sul suo conto ma mi aveva detto solo che gli era
simpatico, e avevo evitato di approfondire il discorso per evitare di dover
ammettere che mi ero innamorata di lui, che ci eravamo baciati davanti a una
splendida vista..
Mi persi di nuovo nel
ricordo di quel bacio.. era stato.. perfetto! Non esiste vocabolo migliore!
I suoi occhi nei miei, che
già a distanza mi scombussolavano, a pochi centimetri dal mio volto, mi avevano
letteralmente svuotato la mente, non esisteva nient’altro attorno a noi.
Purtroppo il nostro bacio
fu interrotto da Edward che mi incitava di muovermi a causa di una volante
della polizia che io non avevo sentito talmente concentrata a baciare le sue
labbra carnose..
In tutta la mia vita non
avevo mai visto niente del genere. Era stato un inseguimento da paura, adrenalinico.
Dovevo ammettere che con la moto ci sapeva davvero fare! Era riuscito a saltare
sul cofano di una volante!
Gli avevo chiesto
spiegazioni ma mi aveva distratta di nuovo.. mi aveva lasciata senza parole, mi
aveva detto che era preoccupato per me, per la mia incolumità!
Non mi erano mai capitate
persone così gentili e premurose. Sentivo che i miei sentimenti verso Edward
diventavano sempre più forti giorno dopo giorno.
Era riuscito a farmi
raccontare l’esperienza più dolorosa della mia vita..
E ci eravamo salutati col
bacio più dolce che avessi mai ricevuto in vita mia!!
Uno squillo sul cellulare
mi destò dai miei pensieri. Finalmente Jacob era arrivato.
Ero ansiosa di rivedere
Edward, di gareggiare lealmente contro di lui. Non mi importava vincere anche
se il premio mi avrebbe fatto comodo.. mi mancava poco per acquistare una moto
nuova!
Aprii silenziosamente la
finestra e uscii socchiudendola dietro di me.
Mi arrampicai sull’albero
e scesi facendo attenzione a non cadere.
<< Ciao Jake, ciao
ragazzi! >> dissi appena li vidi all’angolo della strada tutti in sella a
una moto.
<< Grazie mille
Seth! Sei sempre gentilissimo con me! >> dissi al ragazzo che mi portava
ogni sera la moto. Era il più simpatico tra tutti loro e forse, quello che mi
voleva più bene oltre a Jacob.
<< Di nulla Bella! È
un piacere per me! >> mi rispose con un sorriso.
Gli amici di Jacob erano
tutti altissimi. In confronto a me sembravano tanti armadie il colore della loro pelle non mi
consentiva di cancellare quell’immagine dalla mia mente!
<< Bella, ma hai
dormito stanotte? >> mi domandò Jake.
<< Certo! Anche se
pensandoci.. devo ammettere di essermi svegliata un tantino stanca >>
ammisi. E poi pensai che erano due o tre giorni che andava avanti così.
<< eeee.. dì la
verità.. che hai sognato..?! >> si prese gioco di me.
Ci pensai un attimo..
avevo sognato Edward.. ma non potevo dirglielo, era troppo imbarazzante!
<< Niente di che in
realtà! >> dissi sicura di me..
<< Ok! Se lo dici
tu.. >> sorrise.
Sapevo di essere
sonnambula ma puntualmente al mattino non ricordavo mai niente.
Pensai di aver fatto una
passeggiata per la casa.. forse mi ero stancata in questo modo!
***
Eravamo appena arrivati
alla gara impiegando meno di venti minuti. Gli amici di Jacob erano dietro di
noi, sembrava volessero tenerci d’occhio.. forse era una mia impressione..
Ero in cerca di Edward ma
non volevo farmene accorgere cosi mi limitavo solo a scrutare tra la folla
consapevole che il casco mascherava i miei occhi.
Mi sentivo un po’ in
imbarazzo.. forse avevo esagerato con l’abbigliamento, i pantaloni di pelle
potevano essere eccessivi, ma constatai che a Phoenix mi vestivo sempre così
per gareggiare, era la mia divisa, quindi decisi di non pensarci.
Non mi accorsi che nel
frattempo Edward ci aveva notati e si stava avvicinando con quel sorriso..
<< Salve ragazzi! >> ci salutò. Io dovevo ancora
riprendermi, flash della sera precedente invadevano la mia mente..
<< Ciao Edward >> sussurrai. Non mi uscì niente di
meglio anche perché il mio cervello stava andando in tilt. Aveva incominciato a
pensare talmente tante cose contemporaneamente che temevo potesse esplodere da
un momento all’altro.
Stavo osservando il suo modo di vestire: aveva un jeans bianco
attillato e una camicia nera che fuoriusciva da sotto al giubbotto da
motociclista.. sembrava un dio!
Velocemente puntai gli occhi sul suo viso, non volevo che si
accorgesse del mio sguardo..
Avevo il timore che avrebbe rivelato qualcosa a Jacob.. avrei
dovuto dirglielo io ma non ne avevo avuto il tempo.. quando ci eravamo visti
nel pomeriggio con noi c’era Charlie e non mi sembrava il caso.. e poi non ero
sicura di volergliene parlare. Non ero sicura che Edward volesse parlarne e poi..
a dirla tutta.. non c’era proprio niente da raccontare perché ci eravamo solo
baciati, nient’altro!
Ok! Stavo esagerando ma
non ero abituata a ricevere rifiuti e non ne volevo uno da Edward anche se il
mio cuore ormai apparteneva a lui.. diciamo che era il mio modo per difendermi!
<< Ciao amico >> lo salutò Jacob distraendomi dai
miei timori.
<< Pronto a gareggiare? >> gli chiesi in
atteggiamento sicuro per evitare che la conversazione si spostasse in argomenti
poco consoni.
<< Certo! >> mi rispose sorridendo << E tu
sei pronta a perdere in una competizione leale? >> mi canzonò.
Avevo voglia di fargli una linguaccia ma alla fine optai per
una risposta più adeguata.
<< Certo Edward.. quando vuoi! >>.
Lo feci sorridere di nuovo. Era qualcosa di sconvolgente, non
potevo fare a meno di perdermi ad osservarlo.
Anche il suo viso si girò verso di me catturandomi con quegli
occhi impressionanti. Mi sentivo come intrappolata in una gabbia dorata.. non
mi dispiaceva affatto!
Dopo qualche minuto, anche
se riluttante, dovetti staccarmi da quello sguardo magnetico per prepararmi
alla partenza.
Gareggiavamo in quattro ed
io ero posizionata tra Jacob ed Edward.
All’inizio lasciai credere
ad Edward di essere in testa.. ma alla fine decisi di affiancarlo.
Ad una delle ultime curve
ero in testa. Non sapevo Edward e Jacob che fine avessero fatto, pensai che
fossero poco dietro di me.
Superai il traguardo per
prima rendendomi conto che non c’erano, così dopo aver ritirato il premio
decisi di andargli incontro, forse era successo qualcosa..
Angolo ringraziamenti:
come sempre ringrazio chi legge e chi mi ha aggiunta
nei preferiti/seguiti: 51/35.. sempre di più ragazzi!!!
Poi.. grazie a:
Amalia89: ti voglio troppo bene!! :D quando
scrivi così ti immagino sempre con i pompon che saltelli :D grazie tesoroooo
Goten:
hihi che bello! :D cmq impegnati che aspetto con
ansia i tuoi cap :D sono troppo belli!!
Cristy97: alla fine non ho capito bene che è
successo ma ti ringrazio ugualmente per i complimenti e per la passione :D
grazie cara!! Ps. Lo so qst non è molto appassionante ma serviva :D
titty88: tesoro.. nel prox
cap si scopriranno alcune cose.. poi vedrai :D
SweetCherry: grazie cara!! Sei sempre
gentilissima :D questo ti è piaciuto?
lisa76: grazie lisa! Cmq sono contenta che
leggi la mia storia :D e nn disperarti per l’età!!
Frafra9: sul fatto di vedersi meno non direi..
ma qualcosa succederà.. leggere per credere!!
hale1843: mi sto quasi abitando ai 9 :D ma
questo quanto credi che valga? Nove nn direi :D cmq grazieee
francycullen: hehe.. ho tante sorprese ancora in serbo per voi :D
lory_lost_in_her_dreams: grazieee! Cmq qui non si scopre
molto e neanche nel prossimo.. ma spero che mi seguirai ugualmente :p ciaoooo
Salve a tutti! Ringrazio coloro che mi hanno
augurato “in bocca al lupo” per l’esame! È andato abbastanza bene anche se
ancora deve finire (purtroppo)! Mercoledì ho la terza prova e il 7 ho gli orali...
se qualcuno di voi conosce un modo per fermare il tempo e studiare di più, si
faccia avanti!!
Comunque! Ecco il nuovo cap, e pensate un po’...
è BETATOOOO!!
Ero in cerca di una beta ma non avevo mai fatto
caso al fatto che ne avevo due.. e ora ne ho treee!! Ci
pensate?
Quindi ringrazio:
ElyNone, la mia BETA ufficiale. È lei
che mi corregge i capitoli per prima e bada molto di più alla forma.
Amalia89 & Goten:
le mie due beta in seconda! Ci sono sempre state ma non le avevo mai
considerate tali!
Non beteranno sempre perché hanno le loro ff, ma
ogni tanto daranno un occhiatina.. logicamente ogni volta scriverò chi lo ha
betato!!
Per esempio questo lo ha revisionato interamente
Ely, e Amalia mi ha corretto le lettere maiuscole... :D
Capitolo 16 - Edward
<< Edward che succede? >> Mi chiese
Bella in modo ansioso quando si accorse che io e Jacob non stavamo più
partecipando alla gara.
Scese velocemente dalla moto e mi raggiunse.
Cercai di non farle vedere cosa era capitato al suo
migliore amico, anche perché i licantropi lo stavano portando alla riserva per
curarlo. Inoltre, alcuni di loro, pensavano che Jacob si stesse trasformando in
anticipo perché lo shock o il nervosismo contribuivano alla metamorfosi.
Quindi erano due i motivi per cui ero restio a far
avvicinare Bella: non poteva vedere Jacob in quelle condizioni per poi
rivederlo completamente guarito in poche ore, ma soprattutto non volevo che si
avvicinasse a lui perché inizialmente i licantropi erano pericolosi.
Solo dopo tanto esercizio e concentrazione
riuscivano a controllare la trasformazione senza creare danni.
<< Niente di che, Bella! A causa di una
macchia d’olio la moto di Jacob è andata a sbattere contro un albero.. ma si
riprenderà! >> Aggiunsi notando il suo sguardo preoccupato.
<< Non è successo nulla di grave >>
cercai di tranquillizzarla facendo uno dei miei migliori sorrisi.
<< E’ che... non so, ma avevo una strana
sensazione! Lo sapevo che sarebbe successo qualcosa! Quando ho capito che non
stavate più gareggiando ho avuto come un presentimento... >> Mi spiegò.
Possibile che ricordasse qualcosa? Dovevo saperlo ad
ogni costo. Mi ero accorto che i suoi, non erano sogni normali.
Lo aveva previsto, aveva anticipato ogni cosa. Non
poteva essere solo una coincidenza anche perché c’erano troppi dettagli, avrei
dovuto capirlo prima.
Non mi era mai capitato di sentire odori e vedere
colori così vividi nei sogni degli altri umani. Con lei era diverso, i suoi
sogni non erano in bianco e nero o con qualche sporadico colore, erano vere e
proprie visioni.
<< In che senso “lo sapevi”? >> Le
chiesi cercando di nascondere il tormento che provavo.
Se avesse ricordato, a quest’ora sapeva – o quasi –
che io ero un vampiro e che Jacob si trasformava in lupo.
<< Nel senso che me lo aspettavo, mi sentivo
agitata senza un motivo apparente >>.
Sembrava sincera, non pensai potesse mentire, il suo
cuore era calmo.
<< Vieni >> le dissi aprendo le braccia
per attirarla verso di me e poggiandomi leggermente alla sua moto con le gambe.
Un po’ stranita si avvicinò e il suo cuore pese a
battere velocemente quando circondai il suo torace con un dolce abbraccio.
<< Tranquilla, Jacob è un tipo tosto! Vedrai
che si riprenderà presto >> affermai con la voce più dolce che potessi
avere, accarezzandole i capelli. Erano così morbidi e lucenti, ma soprattutto
emanavano un profumo tutto loro. Potevano quasi competere con l’odore della sua
pelle e del suo sangue.
Inspirò forte, come a volersi calmare e fece un
cenno della testa.
<< Sai, Edward? Hai proprio un buon odore
>>.
<< Anche tu! >> Risposi semplicemente
senza pensarci. Mi meravigliai che i nostri pensieri fossero sulla stessa
lunghezza d’onda.
Sorrisi a quel pensiero e lei con me, mentre mi
abbracciava ancora più forte per i suoi standard.
Non volevo allontanarmi da lei ma per stasera era
successo abbastanza. Inoltre dovevo riflettere riguardo i suoi sogni e, perché
no, scoprirne di nuovi.
<< Ti accompagno a casa, andiamo >>.
Si bloccò guardandomi con un’aria perplessa.
<< Ehm.. io veramente non posso! >> Disse
tutto d’un fiato.
Non capivo la sua riluttanza.
<< Non vuoi che ti accompagni? So già dove
abiti! >> Chiesi un po’ perplesso ma cercando di sdrammatizzare.
Fino a pochi secondi prima eravamo abbracciati,
perché adesso non voleva la mia presenza?!
<< No! Ma che hai capito?? >> Arrossì,
<< Certo che voglio che mi accompagni. È solo che... Ecco... Charlie non
sa che sono fornita di una moto >>.
<< Cioè stai cercando di dirmi che tu, la
migliore motociclista dei dintorni, nascondi la tua vera natura a tuo padre??
>> Scherzai.
<< Si, esatto! E per continuare a seguire la
mia passione, mio padre non può e non deve venirlo a sapere! >> Disse
alzando l’indice nella mia direzione. Era troppo buffa, non potei evitare di
scoppiare a riderle in faccia.
Mi guardò con uno sguardo omicida, come una pantera
pronta a sbranare la sua preda.
<< Allora faremo in questo modo: andiamo a
casa mia, la lasci nel mio garage e poi ti accompagno a casa con la mia moto
>> proposi.
Fece una strana espressione. Forse non si fidava
abbastanza?
<< Tranquilla, non la toccherà nessuno e
appena la vorrai basterà uno squillo e capirò! >>.
<< Non è questo il problema... Potrebbe dare
fastidio e non voglio che i tuoi vengano a sapere che nascondo la moto nel loro
garage e poi... >> La zittii poggiandole l’indice sulle labbra cercando
di mantenere il suo calore sulla mia pelle, ma purtroppo non potei indugiare a
lungo.
<< Seguimi >> le dissi avviandomi verso
la mia moto.
Il viaggio verso casa proseguì tranquillamente.
Quando giungemmo in prossimità della casa rallentai perché la strada non era
asfaltata e avevo il timore che potesse prendere una buca.
I miei familiari, per merito di Alice, sapevano del
nostro arrivo per cui fecero finta di dormire.
Con il telecomando aprii il garage e vi entrammo.
Scesi velocemente dalla mia moto per aiutare Bella a
scendere dalla sua.
Appena accesi le luci senti un “O” appena
pronunciata. Doveva essere sorpresa da tutte le auto e le moto che possedevamo.
<< Poggiala dove vuoi, ci penserò io appena
torno >>.
<< Ehm... Grazie Edward. Penso che qui vada
bene >> disse un po’ in imbarazzo accostandola al muro e poggiandola sul
cavalletto laterale.
<< Dai andiamo. Sarai stanca immagino >>
dissi ricordandomi delle occhiaie che circondavano il suo viso.
Ora non potevo vederle per via del casco.
Mi ritrovai a maledire quell’aggeggio anche se
sapevo benissimo che serviva per proteggerla e in caso, salvarle la vita.
<< Si vede così tanto? >> Disse
spazientita e con una punta di preoccupazione nella voce.
<< No, ti assicuro! Diciamo che sono un buon
osservatore. Ecco tutto! >> Non volevo offenderla anche perché ai miei
occhi risultava sempre fantastica.
<< Mmm... Charlie si insospettirà di sicuro...>>
<< Io non credo >> la tranquillizzai,
<< domani ti alzerai più tardi di lui e avrai tutto il pomeriggio per
recuperare >> le sorrisi.
<< Hai ragione... La tua è proprio una mente
diabolica >> scherzò << ma... Come fai a sapere che mio padre...
>> Si interruppe << ... Ok, non lo voglio sapere! >> Quella
ragazza era un mito!
Scoppiai a riderle di nuovo in faccia provocando il
suo sbalordimento stavolta.
<< Bella, Forks è una piccola città, tutti
conosciamo tuo padre >> le dissi cercando di non ridere e per
tranquillizzarla. Sicuramente si stava domandando come avevo scoperto il suo
indirizzo e come avevo fatto con la moto durante l’inseguimento. Dovevo
distrarla ancora. Non ero ancora pronto a rivelarle tutto.
<< Dai andiamo o tuo padre si accorgerà della
fuga >> fece
uno sguardo da finta impaurita e scoppiò a ridere provocando una strana stretta
al mio petto.. adoravo quel suono.
…
<< Edward... Ci sei?? >> Disse spostando
una mano davanti ai miei occhi.
<< Si, scusa... Stavo pensando >> mi
giustificai.
In realtà, senza rendermene conto mi ero fissato a
guardarla... Potevo fare sempre figuracce d’avanti a lei?!
Balzai agilmente sulla mia moto e con una mano
l’aiutai a salire in sella uscendo velocemente nel buio della notte...
Intorno a noi tutto era tranquillo, dormivano tutti.
L’aiutai a togliere il casco soffermandomi a
guardare il suo viso. Appena se ne accorse, anche lei prese a guardarmi con uno
sguardo... Potrei dire innamorato.
Ci fissammo per un tempo indefinito, il casco ancora
posto a mezz’aria. Non mi importava nulla, tutto ciò che ci circondava non
contava. Esisteva solo lei, il suo viso, le sue labbra, i suoi occhi.
I nostri volti si avvicinavano sempre di più. Gli
occhi si spostavano velocemente alle labbra per poi ritornare agli occhi.
Un istinto passionale ci avvolse facendoci scattare
l’uno verso le labbra dell’altra. Provare di nuovo quella sensazione fu
fantastico.
Velocemente abbassai il braccio dove tenevo il suo
casco e lo poggiai sulla sella senza mai staccarmi dalle sue splendide labbra.
Presi a baciarla con maggiore passione spingendo la
sua testa sempre più vicina a me, al mio viso.
Il suo corpo aderì al mio scombussolandomi sempre di
più... Non ero abituato a queste sensazioni. Lentamente, dolcemente, la
allontanai anche se il mio corpo reclamava la sua vicinanza, si sentiva
insoddisfatto.
Non ci badai, avevo altro a cui pensare.
La presi per mano e ci incamminammo verso casa sua.
Avevo paura che per arrampicarsi si facesse male, ma
non potevo caricarmela sulla schiena, fare un salto e metterla a letto.
<< Hai intenzione di arrampicarti? >> Le
chiesi un po’ scettico.
<< Certo! Guarda e impara! >> Disse
avviandosi verso l’albero. Ma non poteva già andarsene..
<< Hem, hem... >> Mi schiarii la voce,
<< non mi saluti neanche? >>.
Non se lo fece ripetere due volte. Con un balzo
scese dall’albero e mi saltò al collo, arrossendo all’istante quando si accorse
che era stata troppo emotiva.
<< S-scusami >> scusami??? Io amavo quel contatto, sarei vissuto solo per quel
contatto.
<< Non devi scusarti né sentirti in imbarazzo.
Non c’è bisogno di controllarsi su queste cose con me.. mi fanno piacere... e
non sai quanto >> le dissi avvicinandomi sempre di più al suo viso e
cominciando di nuovo a baciarla.
<< Notte panterina >> le dissi
guardandola. Era ancora un po’ sconvolta dal bacio. Le posai una ciocca di
capelli dietro l’orecchio e mantenni il contatto della mia mano sulla sua
guancia.
<< Notte Edward >> si voltò per tornare
a casa << ... Aspetta! Panterina? Questa me la spieghi! >>.
<< Ok! >> Le risposi, << ma non in
questo momento! Prometto che domani ti dirò tutto. Ora fila a letto! >> Le
sorrisi.
<< Ve bene >> borbottò. << Ci
vediamo domani allora? >> Era una domanda specifica, come se volesse
delle conferme.
<< Sicuro! Ci vediamo domani sera e ti porto
la moto >>.
<< Ok. Grazie di tutto Edward >> mi
disse per poi voltarsi e arrampicarsi in modo felino fino a raggiungere la sua
finestra. Mi salutò facendo finta di mandarmi un bacio per poi soffiarlo verso
di me. Fu come se me lo avesse dato davvero perché il dolce profumo del suo
respiro arrivò, seppur meno intenso, dritto sulle mie labbra.
<< Ah, Bella...la chiamai mentre mi avviavo alla moto,
<< il rosso ti sta d’incanto! >> E sparii.
Sentii in maniera distinta un “grazie” e sorrisi
felice. Lo ero davvero da quando il mio sguardo si era posato su di lei.
***
Ero scappato giusto in tempo dalle grinfie di Emmet
che si era messo in testa di aiutarmi su “come andare avanti in un rapporto”
perché pensava che io fossi inesperto. Aveva ragione. Solo con Bella avevo provato
emozioni simili e quando stavo per perdere il controllo di me stesso e del mio
corpo, mi ero bloccato. Ma lo avevo fatto anche perché volevo che Bella sapesse
la verità su di me prima di affrontare certe situazioni.
Avevo appena varcato la soglia della sua finestra
quando mi fermai ad osservarla come ogni sera.
Avrei dovuto abituarmi a quella vista, ma,
inesorabilmente, sentivo come una stretta nel posto in cui doveva esserci il
mio cuore.
Bella mi aveva incantato col dolce suono del suo
sorriso, col profondo dei suoi occhi. Tutto di lei mi attirava.
Iniziai a sondare la sua mente per cercare di
placare la mia curiosità.
Stava ripercorrendo tutta la sua giornata
soffermandosi soprattutto sugli attimi trascorsi con me.
Un sorriso spontaneo sorse dalle mie labbra. Dovevo
ammettere che ultimamente quel gesto lo compivo troppo spesso... Ma non mi
dispiaceva!
Nei suoi sogni, compariva sempre di meno la sua vita
precedente. Forse finalmente si era abituata alla vita qui a Forks. Chissà...
forse era anche un po’ merito mio? Lo speravo!
Ci fu un momento in cui la sua mente non emise
nessuna immagine per poi riprodurre una scena dettagliatissima: un’altra
visione.
Il paesaggio era quasi irriconoscibile a causa del
forte temporale che lo circondava. Ci trovavamo in un bosco... Mi sembrava di
conoscerlo ma non ci mettevo piede da un po’.
Improvvisamente un urlo disumano, tendente a un
ringhio, ruppe il silenzio.
C’erano alcune persone accovacciate tra gli alberi
che circondavano una figura distesa a terra.
Mi avvicinai conscio che mi trovavo in una visione e
che quindi non c’era il pericolo che mi scoprissero. Bella non c’era quindi il
sogno non la riguardava? Era come la visione in cui aveva visto che Jacob si
sarebbe ferito?
Cominciai a pensare che se un’altra delle sue
visioni si sarebbe avverata, allora Bella era in pericolo... Dovevo pensare a
un modo ma non sapevo quando sarebbe successo e dove.
Accantonai quel pericolo. Avrei chiesto informazioni
ad Alice, almeno per la visione in cui Bella era ferita!
Ripensai anche a tutte le altre visioni a cui avevo
assistito. Non sapevo se il sogno in cui Bella mi aveva baciato poteva essere
considerato tale... Ma se era premonitore... Non vedevo l’ora che si avverasse!
Ritornai con la mente nel bosco. Le urla si dilagavano
ancora per la foresta facendo scappare gli animali nelle vicinanze.
Avvicinandomi capii che il ragazzo a terra disteso e
dolorante era Jacob Black, e che le figure attorno a lui, erano i suoi amici
licantropi.
Aveva una gamba fasciata tenuta ferma da uno dei
suoi amici. Non riuscivo a leggere i loro pensieri ma, dai loro volti, erano
molto concentrati.
Gli altri ragazzi gli tenevano ferme le braccia e
l’altra gamba con più forza. Uno di loro, il più grande fisicamente, aveva tra
le ginocchia la testa di Jacob che manteneva con entrambe le mani.
<< Ragazzo, concentrati. Svuota la mente.
Cerca di non pensare a nulla >>.
Altre urla.
<< Jacob, devi ascoltarmi >> lo disse
con una strana intensità<<
rilassa i muscoli e concentrati sulla mia voce >>.
Improvvisamente il corpo di Jacob si bloccò
all’istante, gli occhi sbarrati fissavano colui che gli aveva impartito
l’ordine.
<< Cerca di canalizzare tutte le tue energie
verso il tuo petto. Inspira... Espira >> c’era silenzio intorno a loro.
Jake per il momento si era tranquillizzato.
<< Bravo, ragazzo! >> Disse colui che
doveva essere il lupo a capo degli altri licantropi.
<< A breve sentirai un calore infondersi dal
tuo petto fino ad arrivarti alla punta dei capelli, dopodiché sentirai un
dolore lancinante partire da dietro la tua schiena. In questo preciso istante
dovrai rilassarti al massimo e concentrarti solo sul calore. Ricorda: più la
tua attenzione sarà rivolta al dolore, maggiore è la sofferenza che proverai
>>.
Successe tutto velocemente. Jacob iniziò ad inarcare
la schiena, i ragazzi, dopo uno sguardo del capo, si allontanarono in sincrono.
Un ringhio esplose dal petto di Jacob. Con un salto
si mise in posizione eretta per poi piegarsi in avanti inarcando la schiena.
Dei peli rossicci fuoriuscirono dal nulla
percorrendo tutto l’arco della sua schiena.
Il ringhio più forte degli altri echeggiò nella
foresta mentre Jacob completava la sua trasformazione.
Nello stesso istante, Bella, nel suo letto, urlò a
squarciagola alzandosi improvvisamente e spalancando gli occhi nella mia
direzione.
Ecco!! Spero vi sia piaciuto!! Devo ammettere che mi
risulta più semplice scrivere in pov Edward… forse
sarà che ormai, grazie ad Half
life ci ho fatto l’abitudine… ma sembra che mi
riesca meglio no? Cmq colgo l’occasione per ringraziare tutti: chi legge
solamente e chi mi ha aggiunta ai preferiti/seguiti (56/41) grazie a tutti!!
Ringraziamenti:
Goten:
teso grazie sempre.. per tutto!! Letto su??
lisa76:
grazie.. so che nn è gran che ma serviva :D cmq scusa se non ho postato subito
ma volevo scrivere i ringraziamenti e con l’esame in mezzo è stato un casino..
e ancora deve finire!!!
Frafra9:
ecco svelato l’arcano.. o in parte visto che non sa nulla!! Hihi cmq grazie
cara sei un tesoro!!
titty88:
eccoo.. nn so.. la lunghezza va bene?? Piaciuto?? A me
più di quello di Bella.. mi riescono meglio i pov Edward
:D
SweetCherry: non l’ha scoperto :D o almeno non subito! :D ciaooo e
grazie sempre!!
IsAry:
ciaooo e benvenuta mia cara! Che bello! Sono contenta :D grazie mille per il
commento e per i complimenti! Fanno sempre piacere.. tanto piacere!! :D
Sabry87:
benvenuta anche a te!! Sono contenta che la mia storia porti nuove fan! Fanno sempre
piacere un po’ di complimenti! Grazie milleee e
continua a seguirmi!! Approposito.. piaciuto il cap?
hale1843: grazie tesoro! Sei gentilissima :D mi fai arrossirete hihi sono pazza! Cmq in questo non c’è adrenalina.. tra qualche
cap si però! Ti è piaciuto lo stesso?
Salve ragazze!!! Non sono andata in vacanza ma
ci ho messo un po’ a scriverlo... diciamo che mi sono imbrogliata nei miei
stessi pensieri!! Stavo rischiando di morire impiccata :D No scherzo XDXDXD
Ringrazio la mia beta per la correzione: ElyNone!! Grazie Eleeeeee!!!
E non mi resta che augurarvi buona lettura!!!
PS. Grazie a tutti per i commentiii
sono davvero graditissimi ragazze!!! Spero che anche questo vi sia piaciuto. Scusate
se non vi ringrazio una per una ma penso che è meglio aggiornare velocemente sennò
mi cancellate dai preferiti!!! GRAZIE SEMPREEE!!!
Un flash-back si insinuò di nuovo nella mia mente.
Di nuovo quella strana sensazione di déjà
vu.
All’improvviso ricordai chiaramente. Io avevo già
vissuto quell’esperienza attraverso i sogni di Bella.
Mi sorse un dubbio: adesso il nostro contatto
sarebbe stato reale? Lei era sveglia? Come avrei giustificato la mia presenza
lì?
Per fortuna Charlie dormiva profondamente perché
non volevo scappare ancora.
No! Stavolta non sarei fuggito! Non potevo
fuggire!
Il suo cuore batté frenetico per alcuni secondi,
dopo che i suoi occhi incontrarono i miei mettendomi a fuoco.
Voleva parlarmi, dirmi qualcosa ma, evidentemente,
non ci riusciva. Ancora una volta mi domandai cosa le passasse per la testa e
quali domande si stesse ponendo.
Automaticamente le sorrisi. Un sorriso
rassicurante quasi ingenuo.
<< Edward… >>
Non le risposi ma continuai a sorriderle… non
sapevo cosa dirle.
<< Edward… sei tu? >> Annuii
lentamente.
<< Sei un sogno? >> Rimasi un attimo
sconcertato anche se sapevo benissimo che lei mi sognava ogni notte.
<< Vorresti che io fossi solo un sogno?
>> Le chiesi come per cercare il modo meno duro per farle sapere che ero
lì nella sua stanza.
<< No! In effetti vorrei che tu fossi reale…
ma so che sto sognando… anche se devo ammettere che sei molto dettagliato!
>> Disse dubbiosa.
Sorrisi. Ero un po’ più sollevato ma temevo che
Bella stesse iniziando a vaneggiare.
<< E non ti dispiacerebbe trovarmi nel bel
mezzo della notte nella tua stanza ad osservarti mentre dormi? >>
<< No… il solo pensiero di averti con me
basterebbe a giustificare tutto >>. Disse di getto senza neanche pensarci
su un secondo.
Il mio cuore si allargava sempre di più ad ogni
parola pronunciata. Lei mi voleva qui, non stava sognando, ciò che diceva lo
provava davvero non dipendeva dal suo inconscio o dai suoi sogni premonitori.
<< Sono reale allora. Sono qui che ti osservo
dormire con sguardo adorante come ormai faccio da quando ti ho vista! >>
Dissi tutto d’un fiato con tono solenne e serio.
Avrei aggiunto tanto altro ma decisi di tacere.
Forse, spinto dall’ardore dei sentimenti che
provavo nei suoi confronti, dopo quello che mi aveva detto, mi lasciai sfuggire
qualche dettaglio di troppo ma non m’importava.
Mi scrutava con occhi inquisitori, seduta sul suo letto, come ad auto convincersi della mia esistenza.
Il suo cuore si era tranquillizzato.
Con gli stessi movimenti calmi e studiati si disfò
delle coperte e sensualmente si avvicinò a me; come nel sogno, tutto era identico.
Alla stessa distanza pronunciò il mio nome. Ero
preparato perché lo avevo già vissuto, ma ad ogni passo che compiva mi sentivo
sempre più agitato.
Avrei dovuto dirle la verità presto o tardi…
Continuava a chiamarmi come a voler una risposta
ma non avevo il coraggio di risponderle, non sapevo cosa pensava e non potevo
prevedere la sua reazione.
Con una sorella veggente avevo capito che il
futuro può sempre cambiare e stanotte la sua reazione poteva essere diversa,
avrebbe potuto anche respingermi.
Volevo porle delle domande ma si avvicinava sempre
di più e quando le sue mani sfiorarono di nuovo il mio petto accarezzandolo,
non resistetti e mi abbandonai completamente al suo volere.
Il bacio fu diverso dal primo, questa volta sentii
il triplo delle emozioni che avevo provato quella notte. Sentivo che lei era
sveglia, viva sotto il mio tocco.
Così come era accaduto nel suo sogno si staccò da
me, mi guardò negli occhi e mi sussurrò << Ti amo >> senza darmi il
tempo di risponderle.
Riprese a baciarmi con sempre più passione
attirando il mio cervello e il mio corpo verso un punto di non ritorno.
Dovevo spiegarle, non potevo andare avanti così.
Mi staccai da lei e provai a parlarle ma non me lo
permise: si accanì ancora di più baciandomi con maggiore passione. La stanza
avrebbe potuto prendere fuoco e noi non ce ne saremmo neppure accorti.
Dopo un arco di tempo indefinito, ma sicuramente
troppo breve, si staccò dalle mie labbra, mi accarezzò una guancia e andò a
sedersi sul suo letto facendomi segno di seguirla.
Lentamente mi avvicinai un po’ insicuro di me,
come spesso mi accadeva con lei.
Che avrei fatto? Dovevo sederle accanto?
<< Siediti >> mi disse come se avesse
letto i pensieri dalla mia mente.
Mi accomodai con gesti studiati poggiando la
schiena sulla testiera e le gambe sul suo letto.
Come se tutto fosse tremendamente normale adagiò
la testa sul mio petto e mi circondò la vita con un braccio. Mi sorprese. Mi
aspettavo una reazione violenta, delle urla, non una reazione così dolce.
Quel bacio, anche se aspettato, aveva
completamente abbassato di nuovo tutte le mie difese, tutte le mie aspettative.
In un modo o nell’altro Bella era sempre capace di sorprendermi.
<< Bella, mi dispiace. Forse non sarei
dovuto venire qui. Scusami >>.
Alzò di scatto il capo dal mio petto e mi guardò
dritto negli occhi.
<< Edward, non ti azzardare mai più a
ripetere una cosa del genere! >> Urlò sottovoce.
<< Io sono contenta che tu sia qui! È
imbarazzante da ammettere ma… ti sogno da quando ti ho visto. Tutte le notti. Non
ne ho mai saltata una; e ora sei qui... è come se i miei sogni si avverassero!
>>.
Come avrei voluto dirle che questo era il secondo
dei suoi sogni che si verificava!
…Ma poi avrei dovuto spiegarle anche la mia natura
di vampiro, avrei dovuto spiegarle che leggevo nella mente di chiunque eccetto
che la sua, ma che la notte, mi era concesso di leggerle nella mente e guardare
così tutti i suoi sogni.
Quelle parole mi scaldarono ancora una volta il
cuore, quell’organo che per tanti anni avevo creduto perduto.
Pensavo di non possederlo più, pensavo che fosse
sepolto e annegato sotto una massa impura di marmo, ma era in momenti come
questi che mi sentivo un po’ più umano, uguale a lei. Era come se fosse tornato
a battere dentro al mio petto.
Era strano il modo in cui influenzava il mio umore
senza possedere nessun potere particolare come Jasper.
<< Bella, io non merito queste parole,
quest’accoglienza. Ho infranto la tua privacy. Non sei arrabbiata? >>.
Dovevo sapere cosa pensava, ancora non riuscivo a farmi capace di non poter
accedere alla sua mente.
<< No... te l’ho detto. Io desidero la tua
presenza. Mi sento tranquilla, al sicuro. Sento che mi proteggeresti da
qualsiasi cosa >>.
Aveva ragione. Ero pronto a difenderla con tutte
le mie forze anche se non doveva essere così tranquilla in mia presenza... io
ero un vampiro!
Non c’erano parole da dire la abbracciai premendo
dolcemente la sua testa contro il mio petto muto e le baciai il capo inspirando
il dolce profumo dei suoi capelli.
Dovevo rispondere a ciò che mi aveva detto mentre
ci baciavamo, dovevo confessarle che avevo capito di amarla, dovevo chiederle
cosa pensava... ma tutto questo poteva aspettare. Mi sentivo come in paradiso,
non volevo muovermi da quella posizione.
Alla fine la mia curiosità prese il sopravvento.
<< Bella >>, la spostai dolcemente per
guardarle il viso, perdendomi in quegli occhi tanto espressivi, << cosa
hai pensato appena mi hai visto? >>
<< Vuoi la verità, nient’altro che la
verità?? >> Mi chiese.
Con un cenno del capo asserii.
<< Ecco... all’inizio pensavo che fosse un
sogno. Poi mi sono ricordata del fatto che sono sonnambula... e non fare
commenti >>, aggiunse prima che potessi aprire bocca. << E quindi
ho pensato che tanto valeva esagerare >> ammise arrossendo.
Allora non mi amava. Pensava che stesse sognando,
il suo non era un sentimento vero, le sue parole...
<< Edward, non fraintendermi >>, mi
distrasse.
Doveva aver notato la mia espressione dispiaciuta
perché mi prese il viso con una mano facendolo aderire perfettamente al suo
palmo.
<< Io provo davvero quel sentimento. È
strano da dire, ci conosciamo da così poco tempo, ma non so davvero come
spiegartelo! Scusa, forse per te non è lo stesso, almeno non in modo così
profondo... io davvero non so che mi prende... >>
<< Shhh... >> le dissi per
tranquillizzarla.
Il mio cuore si era notevolmente alleggerito.
<< Anche io ti amo. Non mi era mai capitato
di dirlo né tantomeno di provarlo ma con te è diverso. Sento che è come se
fossimo stati destinati ad incontrarci, come se qualcuno ci avesse scelti e
creati per stare insieme >>.
Non mi riferivo solo alla visione di mia sorella.
Io sentivo, e questa consapevolezza stava prendendo sempre più piede in me, che
c’era un motivo che ci aveva spinti ad incontrarci.
Ci guardammo intensamente negli occhi come a voler
prolungare quel momento.
Sentivo di nuovo crescere in me quell’attrazione
che mi spingeva verso di lei. I suoi occhi mi scrutavano da una distanza sempre
minore, le sue lunghe ciglia tendevano a coprire più raramente quei pozzi color
nocciola, come a voler cercare di non perdere neanche un dettaglio dei miei
occhi o del mio viso.
Io non avevo bisogno di sbattere le ciglia... era
davvero una bella fortuna!
Potevo cogliere appieno ogni cambiamento di
espressione, ogni lieve ruga che le si formava sul viso a causa di una risata
melodiosa o dello stupore che provava...
Le nostre labbra si sfiorarono in un leggero
bacio. Volevamo entrambi goderci quell’attimo, quella vicinanza.
Il tempo attorno a noi si era magicamente fermato,
esistevamo solo io e lei...
Ad un tratto si staccò da me. Non mi piaceva
quella lontananza, non volevo quella distanza!
Cercai di riavvicinarmi a lei ma mi bloccò con un
dito.
<< Aspetta >> disse guardandomi negli
occhi. << Devo chiederti una cosa >>.
Restai in silenzio aspettando che mi ponesse la
sua domanda. Speravo che non si trattasse di qualche quesito sulla mia natura
ma dovevo decidermi a dirle tutto, a rivelarle il vero me stesso.
<< Perché qualche ora fa mi hai
soprannominata panterina? Non ti sembra stupido come nomignolo? >>
Questa frase mi sorprese, mi ero completamente
dimenticato di averla chiamata così. Il suo cuore, verso la fine
dell’espressione prese ad accelerare... sintomo di? Imbarazzo?
Mi guardò quasi con uno sguardo severo. Voleva la
sua risposta.
Ero in imbarazzo perché ero stato stupido a
esporre i miei pensieri ad alta voce ma con Bella era così tremendamente
naturale...
Ok! Gliel’avrei detto.
<< Sembrerà stupido ma mi ricordi una
pantera... alle volte sei tremendamente agile, soprattutto in sella alla tua
moto. Il tuo corpo è sinuoso... e poi... ecco... >> dovevo continuare a
esporle ciò che avevo in mente? << Sei esageratamente sexy, soprattutto
vestita di rosso! >> Sputai tutto d’un fiato.
Lo avevo detto... non ci potevo credere ma
lo avevo detto!
Bella adesso avrebbe dovuto fare solo una cosa: spedirmi fuori
a calci dalla sua stanza, cosa che stranamente non aveva ancora fattovisto che ero entrato
di nascosto mentre dormiva.
Le sue guance si tinsero di un lieve rossore e i
suoi occhi si abbassarono.
Ero stato così sfacciato... io non ero così...
cosa mi accadeva ogni volta?!
<< Grazie >> sussurrò, << non mi
aspettavo di fare questa impressione su di te >>.
Faceva ben altra impressione su di me. Aveva
svegliato sensazioni in me che forse non erano mai nate, neanche quand’ero
umano. Era stata in grado di farmi cambiare idea sulla mia natura, mi ero reso
conto che forse qualche speranza di essere felice ce l’avevo.
<< Non immagini l’effetto che hai sui
ragazzi, Bella >> le dissi semplicemente mascherando un po’ dell’emozione
che provavo.
<< Dormi ora o domani non sarai in forma!
>> le dissi come per convincerla e distrarla e con una punta di sfida.
<< Perché hai intenzione di gareggiare
ancora domani? >> mi chiese con sguardo malizioso.
<< Si, ma non nel modo che immagini tu!
>> Le risposi.
Restò per un attimo sorpresa e poi senza dire
niente si adagiò sul mio petto e chiuse gli occhi.
<< Puoi rimanere un altro po’? Almeno finché
non mi addormento? >> mi chiese con la voce mezza addormentata.
<< Tutto il tempo che vuoi >> le
risposi sorridendo.
Adesso era diverso, avevo il permesso di stare lì,
lei voleva che io stessi lì, accanto a lei.
<< Dormi mia Bella… ti starò accanto tutto
il tempo che vorrai, per sempre se me lo concederai >> sussurrai
accompagnandola nel mondo dei sogni come a volerle sussurrare una ninna nanna.
Salve a tutti!!! Rieccoci dopo un sacco di tempo con un
nuovo capitolo!!! È bello lungo perciò non ammazzatemi!!!
Devo dedurre che il precedente non vi sia piaciuto molto perché
c’erano pochi commenti L ma cmq ho cercato di fare del mio meglio con questo!!!
Lo posto prima di partire perché non voglio lasciarvi a
secco per troppo tempo :D fatemi sapere che ne pensate e anche se preferite capitoli più corti ma postati prima o il contrario!!!
RINGRAZIO e mi SCUSO con: Frafra9,
Goten, cullengirl, IsAry,
titty88 per le recensioni e per la mancata
risposta! Spero che commenterete ugualmente :D GRAZIE MILLEEEE!!!
Un grazie speciale anche ad ElyNone ed Amalia che mi hanno fatto da Beta!
Buona lettura
Barbara!!!
Capitolo 18
“Passa una buona giornata mia piccola pantera... a
stasera!”
Edward
Avevo trascorso tutta la notte accanto a lei. Era stata una
notte speciale perché lei sapeva che io ero lì, mi voleva lì. Non ero rimasto
di nascosto come le altre volte.
Decisi di tornare a casa e chiedere ad Alice di accompagnarmi
a caccia. Non avevo molto bisogno di nutrirmi ma volevo essere certo di stare
accanto a Bella senza farle del male.
C’erano anche alcune questioni di cui parlare.
Molto probabilmente Bella era in pericolo e io non potevo
permettere che si facesse male, anche se non avevo capito come.
<< Si, ti accompagno. Andiamo! >>
Non ci
sarà bisogno di cambiarsi adesso. Aggiunse mostrandomi un immagine
di noi due sotto un temporale.
Con Alice non c’era mai bisogno di parlare. Prevedeva e
anticipava tutte le mie mosse... dovevo ammettere che alle volte era snervante!
Ci avviamo verso la foresta allertando i nostri sensi.
Avvertii una scia gustosa e mi distaccai per un attimo da mia
sorella.
Si trattava di un puma... “proprio
il mio animale preferito” pensai.
Con un gesto rapido mi fiondai sul suo collo e in un secondo
gustai il suo dolce aroma.
<< Complimenti fratello! Da quanto stiamo cacciando?
Dieci minuti? Già hai affondato i canini in un puma! >>
Le sorrisi con sguardo provocatorio. Sapeva cosa volevo
dirle...
<< No, mio caro! Non sei più bravo di me... solo più
selvaggio! >> Mi rispose con una linguaccia.
Io ho
stile!!! Concluse.
Le scoppiai a ridere in faccia. Alice era così divertente...
La sua attenzione si spostò sul soprannome che avevo dato a
Bella e sull’animale di cui mi ero appena nutrito.
Mi stava guardando con uno sguardo strano...
<< Ma lo sai che secondo me, l’animale che più ti
stimola il palato è quello che più ti attira anche fisicamente? >>
La guardai con sguardo accigliato.
<< Non capisco questo cosa centri! E poi che faccio, mi
innamoro di un puma? >> Le dissi con sarcasmo.
<< Certe volte mi meraviglio davvero della tua
intelligenza! >> Mi rispose scuotendo la testa.
<< Lo sapevi che qui da noi il termine pantera
viene usato comunemente per indicare il puma mentre
in America Latina viene più spesso usato per il giaguaro?
>> Mi disse con lo sguardo saggio e alzando l’indice destro.
Capii cosa volesse sott’intendere Alice. Secondo lei quando
cacciavo adoravo i puma e mi piacevano anche esteticamente perciò l’avevo
assimilato a Bella inconsapevolmente affibbiandole quello strano soprannome.
<< E dove l’avresti letto scusa? >>
A casa nostra non c’erano enciclopedie che riportavano una
notizia del genere altrimenti lo avrei scoperto, me lo sarei ricordato.
<< Ho fatto una piccola ricerca su Wikipedia
>> rispose sorridendo.
La guardai con uno sguardo sospettoso ma decisi di non
indagare. Meno entravo nella sua testa, meglio era per me e la mia salute
mentale.
Il mio olfatto sviluppato captò l’odore della pioggia. Alice
aveva avuto ancora una volta ragione: presto sarebbe scoppiato un temporale.
Ci inoltrammo ancora di più nella foresta in cerca di qualche
altra preda finché un urlo allertò i nostri sensi.
Avevo paura di respirare nel caso che ci fossimo imbattuti in
degli umani ma avevo la sensazione che non si trattasse di un umano
qualsiasi...
<< Alice, che cosa vedi? >> le dissi allarmato.
Si concentrò per un istante ma le sue visioni erano buie,
inconsistenti.
La mia mente collegò benissimo quelle immagini, sapevo di chi
si trattasse.
<< Edward, secondo te che cosa sta succedendo? >>
Nonostante lei avesse delle visioni su di me e su Bella quando
stavamo insieme, non poteva vedere i suoi sogni come facevo io.
<< Sono in grado di leggere nella mente di Bella quando
dorme >> le dissi iniziandole a spiegare.
<< Lo so ma cosa centra? >> Mi interruppe.
<< Durante uno dei sogni di Bella ho visto Jacob cadere
dalla moto e io che me ne accorgevo troppo tardi per aiutarlo... >>
<< E non può essere stata una coincidenza con quello che
è accaduto realmente? >>
Ok, avrei dovuto spiegarle anche del bacio...
<< Oltre a quel sogno se ne è avverato un altro...
>> continuai quasi spazientito, << ...me e lei che ci baciavamo!
>>
Prima che potesse iniziare a parlare aggiunsi << Questo
bacio è avvenuto due volte e nelle stesse identiche circostanze. La prima volta
penso che te la ricordi bene, la seconda sarai stata “impegnata” in altro per
dare uno sguardo al mio futuro >> conclusi.
Fece una risatina maliziosa e poi continuò.
<< E tu pensi che quindi abbia avuto dei sogni
premonitori? Ha un potere simile al mio? Che be... >>
<< Calma, Alice >> la interruppi appena vidi cosa
aveva in mente, << Per il momento Bella non diventerà la tua sorellina da
coccolare ok? Adesso sono preoccupato per la sua incolumità! Bella ha fatto
altri due sogni e dalle modalità sono sicuro che si tratti di due sogni
premonitori >>
<< Cosa hai visto? Come in pericolo? No, lei non...
>>
<< Il primo sogno >> la interruppi di nuovo,
<< descriveva la trasformazione di Jacob in licantropo, e questo spiega
anche il motivo per cui non riesci a vederlo nelle tue visioni. Il secondo
invece, vede me e Bella in una radura con Bella ferita ad una spalla >>.
Non posso
permetterlo. Pensò mia sorella.
<< Riesci ad avere delle visioni? >>
Chiuse gli occhi e tentò di concentrarsi sul futuro di Bella.
La vide telefonare senza ricevere risposta da parte di Jacob...
Un ringhio cupo usci dal mio petto. Non doveva avvicinarsi,
lui ora era pericoloso, doveva starle alla larga. Per fortuna non aveva
ricevuto risposta ma dal suo sguardo si vedeva che era preoccupata e io non
volevo che stesse in pena, soprattutto per qualcuno che poteva farle del male.
La visione continuò, vedeva Bella in mia compagnia sollevata e
felice mentre ci dirigevamo alla gara in cui volevo portarla questa sera.
Arrivati al traguardo la visione si interruppe e io guardai
mia sorella negli occhi con sguardo interrogativo.
<< Alice che succede? Verranno i licantropi? >>
<< Non credo, Edward. Il futuro non è ancora deciso, ci saranno
delle cause che scateneranno un cambiamento ma non sono ancora definite... non
saprei dirti come si evolveranno le cose >>.
Maledizione!
Non
potevo permettere che si ferisse. Nel sogno riuscivo a resistere all’odore del
suo sangue ma si sa, le visioni possono sempre cambiare, il futuro è soggettivo
e io non volevo rischiare.
Edward la
terrò d’occhio costantemente. Te lo giuro! Non permetterò che la mia sorella
preferita rischi la vita!
Un’altra visione offuscò la sua vista ma me la tenne nascosta.
Di certo aveva visto qualcosa. Dovevo capire co...
<< Forza andiamo a casa! Devi cambiarti e andare a
prendere Bella! Non accetto obiezioni! >> Mi distrasse correndo come un
fulmine verso casa.
E così un altro sogno si era avverato. Ora ne mancavano solo
due e per mia sfortuna erano i più temibili!
***
Finalmente sotto casa sua! Suo padre era uscito quindi non
aveva bisogno di calarsi dalla finestra.
Iniziai a pensare che volevo farle conoscere i miei genitori,
che volevo conoscere ufficialmente e di persona suo padre, visto che ne
conoscevo solo i pensieri.
Avrei dovuto parlargliene al più presto. Se ero diventato
importante per lei almeno la metà di quanto lei lo era diventata per me, era di
fondamentale importanza che lei conoscesse i miei genitori e viceversa!
Con una frenata rumorosa mi fermai davanti casa sua. Stavo per
scendere quando spuntòdalla porta.
Sicuramente aveva sentito la frenata.
Volevo fare il galantuomo e andarla a prendere alla porta. Le
ragazze dovevano ricevere questo trattamento, non si suonava il clacson per
farle scendere.
Mi appuntai mentalmente che la prossima volta avrei fatto il
minimo rumore per sorprenderla e comportarmi come ero stato educato.
Appena mi vide un sorriso spontaneo nacque dalle sue labbra e
quasi come se si fosse specchiata il mio volto assunse la stessa espressione.
Le aprii la portiera per farla salire. Non si aspettava che fossi
arrivato con l’auto e non con la moto.
Prima che iniziasse a parlare la misi al corrente dei miei
piani per la serata.
<< Sorpresa? >> Le chiesi. << Ho pensato di
farti assistere ad una gara di auto...ti dispiace? >> Le chiesi appena mi
accorsi che non accennava a parlare.
Il suo profumo mi invase le narici stordendomi piacevolmente.
Dovevo ammettere che, se la moto mi faceva sentire di più la
sua vicinanza, l’auto mi faceva percepire distintamente il suo odore e il suo
battito cardiaco.
<< No, anzi! Sono proprio curiosa di assistere! Non ci sono
mai stata! >>
<< A proposito... ora che ci penso... tuo padre cosa sa
di me? >> Le dissi cercando di mascherare l’urgenza che avevo di farla
entrare nella mia vita e di entrare e restare nella sua.
Mi guardò un attimo stralunata, non si aspettava una domanda
del genere in quel momento.
<< Ehm... niente! >> Rispose insicura.
Aveva per caso paura di ferirmi? Non mi aspettavo che parlasse
di me con suo padre anche perché sapevo che non dovevano avere un rapporto
facile, ma almeno un accenno... per la sua sicurezza.
<< Ok! Devo ammettere di non esserne sorpreso ma
prossimamente potresti anche solo accennare al fatto che ci conosciamo? E
poi... vorrei conoscerlo in realtà >>.
I suoi occhi si sgranarono a quella confessione. Cercai di
mascherare come meglio potevo la mia curiosità ma alla fine mi arresi, dovevo
chiederle a cosa stesse pensando.
<< Bella, a cosa stai pensando? Sembri sconvolta
>>.
<< Bhè... ecco... io non riesco a capire il motivo di
questa tua richiesta, mi domandavo noi in realtà cosa rappresentiamo e poi...
mi hai colto di sorpresa, non me lo aspettavo >> mi rispose prendendo
coraggio e sussurrandomi le ultime parole.
Quello che ci eravamo detti la notte scorsa non contava nulla
per lei? Mi aveva espresso i suoi sentimenti... forse non era sicura al cento
per cento dei MIEI di sentimenti?
La guardai negli occhi e le sfiorai una guancia con il palmo
dellamia mano. Adoravo quel contatto,
adoravo sentire il calore delle sue guance sotto il mio tocco.
<< Bella, perché hai tutti questi dubbi nei miei
confronti? Non sei sicura di quello che provi per me o temi il contrario?
>>
Continuava a fissarmi con quegli occhi da cerbiatta che mi
facevano sciogliere.
<< Io sono sicurissima dei miei sentimenti per te,
metterei la mano sul fuoco... io... >>
Allora si trattava di me, non mi ero espresso bene, non le
avevo fatto capire bene ciò che provavo.
<< E’ di me che non sei sicura >> le dissi triste.
Dovevo rassicurarla.
La guardai ancora più intensamente negli occhi e presi
coraggio.
<< Bella, ascoltami bene, io ti amo, te l’ho detto ieri
sera e te lo ripeterò all’infinito, finche non ne sarai pienamente convinta.
Non so cosa rappresentiamo perché non mi è mai capitato di vivere un’esperienza
così fantastica ma sarò qualsiasi cosa tu vorrai farmi diventare! E poi...
volevo conoscere tuo padre perché ho il desiderio di entrare a far parte
seriamente della tua vita! >>
Non batteva più neanche le palpebre, forse il mio sguardo era
stato troppo penetrante, ma continuai.
<< Bella non ti dico che vorrei che anche tu facessi
parte seriamente della mia vita
perché già ci sei dentro, sei diventata inconsapevolmente parte integrante del
mio mondo... >> le stavo dichiarando tutte le mie emozioni, tutte le mie
sensazioni ma mi zittì e con un bacio lento ma passionale mi fece capire che
era d’accordo, che tutto ciò che le avevo detto valeva anche per lei.
Ci staccammo lentamente senza mai abbandonare gli occhi l’uno
dell’altra. Io avevo ancora le mani posizionate sul suo dolce viso che si era
surriscaldato maggiormente dopo il contatto delle nostre labbra.
<< Mi hai convinta >> mi rispose sorridendomi
raggiante. << Domani parlerò con Charlie e organizzerò “l’incontro”
>> mimò le virgolette senza smettere di sorridere.
<< Spero che tu sia in grado di resistere a qualche
pallottola... sai nel caso dovesse innervosirsi >> aggiunse arrossendo.
<< Non preoccuparti per me, so badare a me stesso
>> al limite era Charlie che doveva
preoccuparsi!
Sentivo il suo cuore battere forte, felice, ed era una
splendida sensazione!
<< Adesso sei la mia ragazza quindi? O come funziona in quest.. >> ...o
secolo stavo per dire, << ...e circostanze? >> Salvai la
situazione in calcio d’angolo.
Arrossì all’idea.
<< Penso che ragazza sia perfetto! >>
Adoravo quel sorriso in grado di sconvolgermi completamente la
mente, quel sorriso che ultimamente ero in grado di provocarle.
<< Ok! Credo sia ora di andare adesso >> dissi
sorridendole e non staccando mai lo sguardo dai suoi occhi mentre facevo
partire l’auto e acceleravo.
Arrivammo a Renton, una cittadina vicino Seattle e fermai la
mia auto vicino quella di Alice. Erano venuti anche i miei fratelli.
Li salutai con un cenno della testa e Bella si girò verso di
loro con uno sguardo curioso.
<< Sono i tuoi fratelli? >>
<< Si, vieni te li presento >>
Alice stava saltando mentalmente dalla gioia, non vedeva l’ora
di conoscerla, diceva che sarebbero diventate ottime amiche e sorelle, in
futuro.
Mi disconnessi dai suoi pensieri e dalle sue visioni casiniste
e mi concentrai sul lieve strato di rossore che avevano raggiunto le guance di
Bella.
<< Piacere io sono Alice, Edward mi ha parlato molto di
te! Questo è il mio fidanzato Jasper e loro sono Rosalie ed Emmet >> mi
anticipò senza darmi il tempo di presentarli.
<< Ciao, io sono Bella! >> si presentò un po’
imbarazzata.
<< Bene ragazzi noi gareggiamo voi che fate? >> Dissi
per distogliere l’attenzione da Bella.
I loro pensieri, nonostante stessi cercando in tutti i modi di
metterli a tacere, erano tutti deliranti per l’arrivo di Bella nella nostra
famiglia.
Ma che
diamine Alice, pensai, non
ho ancora deciso niente!
<< Penso che per oggi ce ne staremo buoni a vedervi
partecipare >> rispose prontamente Alice ignorando la visione con le
parole cha avrei voluto urlarle.
<< Non vorrei farti fare brutte figure con la tua Bella!
>> Mi beffeggiò Emmett.
Scossi la testa sorridendo e prendendo la mano di Bella mi
avviai verso la mia auto aprendo prima lo sportello del passeggero per farla
accomodare.
Terrò
d’occhio il suo futuro, Edward. Ho una strana sensazione ma non voglio che si
cacci nei guai. In ogni caso resta sintonizzato sulla mia mente ok?
Feci un gesto impercettibile del capo e salii in macchina.
La gara iniziò. Sentivo l’emozione di una nuova esperienza
nell’aria. Bella era emozionata, lo percepivo, sentivo quella sua emozione come
se fosse mia.
Allo sparo accelerai al massimo producendo uno stridio e del
fumo dalle ruote posteriori.
La mia auto era abituata a questo genere di azioni e il mio
meccanico di fiducia, Rosalie, mi aveva cambiato le gomme prima di scendere per
una maggiore aderenza e stabilità.
Questa gara sarebbe stata una passeggiata da vincere.
C’erano tre auto contro di me; due di queste le avevo già
battute molte volte.
Dai loro pensieri capii che erano delusi della mia ricomparsa.
Pensavano che me ne fossi andato dalla zona o che mi stessi dedicando ad altro.
Solo lo sconosciuto mi incuriosì. Non stava pensando a
nient’altro che alla strada e a come vincere la gara.
Alla partenza ero subito in testa. Avevo dei riflessi
prontissimi e mi risultava facile partire allo stesso secondo dello sparo anche
perché conoscevo il momento esatto in cui l’uomo premeva il grilletto.
Le strade erano strette e tortuose e, per la maggior parte, la
gara si svolgeva in zone trafficate.
La strada da percorrere ci veniva spiegata prima di iniziare
ma non c’erano regole fondamentali. L’unica da seguire era: arriva al traguardo
prima degli altri, in qualsiasi modo.
Solitamente, quando uno dei miei fratelli mi teneva compagnia
in auto durante una gara, mi estraniavo, mi concentravo al massimo estraniandomi
da tutto il resto.
Adesso era diverso. Al mio fianco non c’era una persona
qualsiasi, c’era la mia Bella, la mia ragazza!
Wow suona
proprio bene questa parola! Pensai.
Seguivo costantemente il battere del suo cuore per percepire
ogni minima emozione che non mi fosse dettata dalla sua mente.
Avevo controllato più volte che si fosse allacciata la
cintura. Era sicuro entrare nella mia macchina ma in ogni caso non volevo che
le succedesse niente.
Guardava dritto davanti a se, ogni tanto sgranava gli occhi ma
restava in silenzio.
<< Hai paura? >> Le sussurrai in modo che potesse
sentirmi ma senza rischiare di spaventarla.
<< NO! >> Urlò quasi.
Questa reazione mi fece sorridere e pensare...
<< Se non hai paura della velocità – perché so per certo
che non è quello che ti spaventa – cosa ti preoccupa? >> Le chiesi
curioso.
Mi guardò con la coda dell’occhio, senza mai allontanare lo
sguardo dalla strada.
<< Non ti vedo affidabile, ecco tutto >> sbottò
quasi irritata.
Cosa? Un
vampiro del mio calibro non era affidabile? Questa ragazza era troppo
divertente.
<< Bella >> cercai di calmarla mantenendo il
controllo di me stesso per non scoppiare a ridere, << è una vita >>
o due << che partecipo a gare
di questo tipo. Mi hai visto sulla moto e ti assicuro che non ho mai fatto un
incidente né preso neanche una multa. Ho la fedina pulita! >> Le dissi
col miglior tono rassicurante di cui disponevo.
Il suo cuore sembrò calmarsi aiutato anche dal mio sguardo che
non accennava a staccarsi dal suo.
<< Guarda avanti! >> Urlò in preda al panico arpionandosi
al sedile.
<< Bella, rilassati. Ti fidi di me? Se ti dico che ho
facoltà superiori alla media al volante ti tranquillizzi? >> Ok, forse mi
ero spinto un po’ oltre.
Sembrò pensarci su per poi annuire.
<< Mi fido di te ma stai attento comunque ok? >>
Mi rispose con tono quasi rilassato.
Con un gesto lento e controllato avvicinai la mano destra a
lei tendendogliela.
La afferrò dolcemente e la strinse intrecciandola con la mia.
Con questo gesto forse avrei potuto tranquillizzarla.
La strada scorreva veloce intorno a noi non mancava molto al
traguardo ma decelerai per godere ancora un po’ della sua compagnia. Ero
talmente avanti che potevo permettermi certi lussi!
Le nostre mani ancora intrecciate non si staccavano neanche
quando dovevo toccare il cambio per scalare la marcia.
<< Visto che non c’era nulla di cui temere? >> Le
dissi sorpassando il traguardo e aggiudicandomi la vittoria.
<< Hai vinto, Edward. Hai vinto! >> Urlò felice
lasciandomi per un attimo perplesso.
Mi piaceva tutto quell’entusiasmo, mi faceva sentire bene,
felice.
<< Si piccola, abbiamo
vinto! >> La corressi.
<< Ma hai guidato tu, sei tu il vincitore non io! Io ti
ho anche infastidito con le mie fobie! >> Rispose quasi stizzita.
<< Tu sei la mia musa, senza di te la vittoria non ci
sarebbe stata! Devo ringraziare solo ed esclusivamente te! >>
Avevo già vinto altre volte ma da quando l’avevo conosciuta
non riuscivo a stare un attimo senza di lei. Se non avesse gareggiato al mio
fianco non sarei stato concentrato sulla gara e non mi sarei di certo
aggiudicato la vittoria.
Una visione mi raggiunse.
Nel tempo che avevo trascorso con lei, sebbene la mia mente
teneva d’occhio, almeno in parte, la mente di Alice, mi ero distratto a
contemplare i suoi movimenti per accorgermene.
Adesso la visione era chiara e avevo l’impressione che non
c’era molto tempo per agire.
Due ragazzi stavano litigando, uno di loro aveva afferrato una
pistola per difendersi ma non la possedeva solo lui. Presto sarebbe scoppiata
una vera e propria rissa ad armi da fuoco e il luogo... era quello in cui ci
trovavamo io e Bella e presto anche i miei familiari.
Le visioni di Bella ancora una volta potevano avverarsi ma io
avrei fatto in modo che non accadesse, lei non poteva rischiare di ferirsi, non
doveva.
Cosa sarebbe successo? Come l’avrei portata in salvo? C’era
una via di fuga o avrei rischiato di peggiorare la situazione?
Le mie Fan-Fiction
Terminate:
Half
life: Chi di voi non ha mai sognato di poter leggere New Moon dal
punto di vista di Edward? Io ho provato a scrivere quello che, secondo me, è
accaduto aggiungendo, ogni tanto, parti nuove!
Che verranno
pubblicate:
Sette Anime: La storia di Edward e
Bella vista in maniera un po’ diversa, molto diversa! Lui è un vampiro, lei...
non esiste ancora, la sua anima deve ancora formarsi! Bella si ritroverà nel
corpo di una donna, di un animale ecc. ma tenterà in tutti i modi di
raggiungere il suo amato! Ce la farà?
Salve ragazze/ieccomi con un mini aggiornamento :D
stamattina avevo messo un avviso perchè avevo deciso
di sospendere la mia ficci ma poi grazie ad un
commentino ( di hale1843) mi sono decisa a
continuarla...
“Alcuni sono andati in vacanza e devono essere rimasti
indietro” ho pensato!
Sinceramente, spero proprio che sia così perché prima avevo
incominciato a pensare che lamia storia
stesse diventando NOIOSAAAA!!! In effetti mi piace meno dell’inizio ma cercherò
di migliorare... promesso XDXDXD
A dopo con le risposte alle recensioni ( di due cap)!
Ps scusate se sarà pessimo...
Buona lettura!!!
Barbara
Capitolo Betato a Cura di ElyNone!!!
Capitolo 19
Calma e sangue freddo mi ripetevo continuamente sebbene nel mio
caso fosse un eufemismo.
La visione mi
aveva spiazzato, non riuscivo a muovermi dalla mia posizione.
Mentre osservavo
quelle immagini nella sua mente Bella era uscita dall’abitacolo e si guardava
intorno felice. Mancavano pochi minuti e tutto sarebbe accaduto, me lo
sentivo...
Due
ragazzi intorno ai vent’anni, parole al vento che si mischiavano al ritmo di una
musica assordante e ai discorsi degli altri umani.
All’improvviso
il litigio, le pistole in bella mostra a poca distanza dalla persona per me più
importante.
Uno
sparo andato a vuoto e un altro messo a segno... nel corpo sbagliato!
No! Non potevo permetterlo!
Edward, mettila al sicuro in macchina e
correte subito via di qui, stiamo arrivando ci penseremo noi.
Senza pensarci un
attimo mi girai verso di lei e con lo sguardo più allarmato possibile la
guardai negli occhi e gli intimai << Bella corri! Sali in macchina sei in
pericolo! >>
Non se lo fece
ripetere due volte, forse spinta dalla fiducia che provava nei miei confronti e
si buttò letteralmente in macchina.
Misi in moto
nell’arco di due secondi e accelerai.
Ad un tratto mi
ritrovai a dover frenare all’improvviso fermando il corpo di Bella spinto in
avanti, con un braccio.
Il ragazzo della
visione, quello che non metteva a segno il colpo era proprio davanti alla mia
auto, a pochi centimetri dal mio cofano.
Bum.
Il primo colpo era
partito.
Misi la retromarcia
per passare di lato facendo velocemente manovra.
Bum.
Il secondo colpo,
quello che avrebbe colpito Bella partì ma riuscii a pararlo con una mano
seguendo la sua direzione.
<< Ah
>> l’urlo smorzato di Bella raggiunse le mie orecchie facendomi voltare
di scatto.
La spalla, il
sangue... l’avevano colpita... come era possibile?!
C’era una altro
umano con la pistola che, a causa del buio non aveva preso bene la mira
colpendo la mia Bella.
Smisi all’istante
di respirare e riuscii solo a dirle << Bella, non preoccuparti, ora ti
porto al sicuro, ti medicherò io! >>
I colpi
continuavano ad imperversare nel cielo. Non ebbi il tempo di verificare se
c’era qualche ferito ma non vi badai, presto sarebbe arrivata Alice.
Non mi preoccupai
per i miei fratelli dell’arrivo della polizia, Alice lo avrebbe previsto.
Mi diressi verso
la radura che avevo visto nel sogno di Bella e la raggiunsi in meno di due
minuti.
Parcheggiai l’auto
alla senza fare troppo attenzione fiondandomi verso lo sportello di Bella e
prendendola delicatamente in braccio.
Smisi di nuovo di
respirare dopo aver preso della nuova aria prima di aprirle lo sportello.
<< Chiudi un
attimo gli occhi ma non addormentarti, parlami >>.
Aspettai che mi
desse ascolto e mi fiondai a tutta velocità verso quello spiazzo che non avevo
potuto raggiungere con l’auto.
La poggiai un
istante a terra dolcemente e al contatto con l’erba i suoi occhi si aprirono
scorgendo la mia figura nell’atto di togliersi la camicia. Il suo cuore aumentò
di intensità... forse perché aveva capito ciò che avrei dovuto farle...
La strappai
facilmente creando una benda che inumidii con la mia saliva per disinfettarla;
era molto più pura di quella degli umani e avrebbe velocizzato la guarigione.
La alzai
cautamente facendola sedere e chiedendole il permesso di toglierle la maglia...
per esperienza sapevo che aveva una canotta nera infatti, alla vista del suo
corpo rimasi meno sorpreso nell’ammirare la sua pelle e le sue forme poco
nascoste da quel misero indumento.
Scossi la testa in
modo impercettibile, non dovevo distrarmi.
Puntai la mia
attenzione sulla sua spalla. Il proiettile per fortuna non si trovava molto in
profondità ma avrei comunque dovuto estrarlo.
Mi guardai intorno
alla ricerca di un qualcosa per estrarlo ma non riuscii a trovare nulla.
<< Guarda
nella mia borsa, dovrebbe esserci una pinzetta >> sussurrò quasi senza
forze.
La trovai in un
attimo grazie al mio fiuto... cercai di farmi coraggio prendendo un respiro...
Mi scordai che c’era
del sangue, troppo in ansia per la salute della mia ragione di vita.
Rimasi piacevolmente
sorpreso... il suo sangue non mi metteva appetito... era dolce ma non mi
tentava!
<< Bella
dovrò farti un po’ male ma cercherò di fartene il meno possibile... scusami
>> sussurrai poi in maniera quasi impercettibile ai sensi umani.
Odiavo vederla
soffrire, l’avrei fatta pagare a colui che le aveva causato quel dolore... non
doveva azzardarsi.
Inumidii le pinzette
con la saliva e con lo sguardo puntato nei suoi occhi cercai di distrarla.
Affondai le pinzette
nella sua pelle fino a raggiungere il proiettile.
Fece
un’espressione di dolore e nello stesso momento i miei occhi divennero più
accesi, quasi fiammeggianti.
Avevo il potere di
ammaliare e ora stavo cercando di usarlo per distrarla, per farle provare meno
dolore.
Afferrai la
pallottola e la estrassi lentamente. A contatto con le pinzette vidi la pelle
guarire... era la mia saliva che faceva effetto... ottimo!
Gettai
quell’oggetto che le aveva causato tanta sofferenza e presi la benda
avvolgendola intorno alla sua spalla.
Lentamente, la
presi per i fianchi e le adagiai la testa sul mio braccio guardandola
intensamente.
Non aveva
proferito parola per tutto il tempo ma sapevo che presto avrebbe parlato... lo
avevo visto nel suo sogno...
Stavolta non mi
sarebbe sfuggita l’occasione di dirle ogni cosa... non potevo né volevo più
mentirle!
Ero deciso a
compiere il passo decisivo che non consisteva solo nel rivelarle la mia natura...
no, ci avevo pensato bene ed ero giunto ad un’unica conclusione: le avrei
chiesto...
Ringraziamenti:
titty88:
tesorarieccomiii anche se
ci avevo quasi ripensato :D grazie per i due commentini *_* hihi
qst è meno dolce ma il prossimo sarà da infarto :D sperò non in senso negativo
:D
IsAry:
ciaooo!!! Non ho aggiornato prima :D in realtà volevo sospenderla ma poi ho
scritto qst schifo di cap :D il prossimo sarà migliore e se mi viene il genio
lo modifico :D ciao bellaaaa e bentornata!!!ps grazie
per i due commentiii!!!
Frafra9:
eccomi con un nuovo cap.. non è manco decente ma non aggiornavo da tempo! Grazie
per i due commentiii e alla prossima!!!
Ps la vacanza è andata bene
:D
Goten:
amora non ci seiiii e mi manchii!!! Ho un sacco di novità per te!!! Cmq tnk x qst
due commentucciiii :D tvb
cullengirl: ciaooo!!! Finalmente, come
dicevi anche tu, eddino si è deciso a dirle la
verità!!! Speriamo che nel prossimo ci riesca!!! Un bacino e grazie per la
recensione!
lisa76: scusaaa!!!
Non ho postato prestissimo e per giunta il cap è cortissimo e neanche
decente!!! Con il prossimo mi farò perdonareee!!! Cmq
grazie per il commentooo :D
Eccomi di nuovo per postare
un nuovo capitolo!!! Ho appena postato anche la mia nuova storia e mi sento
come una madre che abbandona il figlio... cmq... Ho ricevuto solo 4 recensioni
perché??? *Metriste* Eppure
i capitoli vengono letti perché i numerini
crescono... Cmq buona lettura!
Attenzione: il capitolo non è
betato per cui se trovate qualche orrore ditemelo ok?
Morsettiii!!!
Preferiti/Seguiti = 68/56
Guida alla lettura:
Allora... lo so la mia mente è un
po’ folle ma per leggere qst cap dovete tornare un pochino indietro...
precisamente al cap 13 (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=369535&i=1).. È logico che chi lo ricorda è
esonerato dalla super-ripetizione-noiosa!!!) okok ho finito vi lascio in pace!!!
Capitolo20
<< Bella mi senti? >>
Dopo essersi adagiata su di me il suo
respiro si era regolarizzato... troppo per i miei gusti. Non volevo che si
addormentasse, dovevo parlarle.
<< Mmm si.. non urlare! >> Mugugnò
facendomi sorridere.
Dovevo scusarmi con lei per averla messa in
pericolo. Mi sentivo tremendamente in colpa perché nonostante la visione di
Alice che avrebbe dovuto mettermi in guardia non ero stato capace di evitarle
quel dolore.
Volevo anche farle la mia proposta ma
qualcosa mi diceva che non era il momento... che quella domanda doveva
aspettare.
<< Mi dispiace per quello che ti è
successo.. pensavo di avere tutto sottocontrollo, di averlo previsto ma non è
bastato! >>
Il suo sguardo mi studiò ponendomi migliaia
di domande silenziose che non riuscivo a cogliere.
Dopo qualche minuto si decise a parlare
ponendomi la domanda a cui avevo già assistito nel suo sogno.
<< Edward.. chi sei veramente?
>>
I suoi occhi mi scrutavano seri mentre io
non riuscivo a fare altro che fissarla di rimando, fermo, immobile.
Sapevo quale sarebbe stata la sua prossima
domanda ma non riuscivo proprio a risponderle. Nella mia testa vorticavano
migliaia e migliaia di congetture...
<< Edward.. perché non mi rispondi? È
tanto orribile? >> Mi distrasse.
Come nel sogno i suoi occhi mi
supplicavano, soffrivano per il mio silenzio a cui non sapevo porre fine.
Stavo per aprire bocca quando mi bloccò
dicendomi:<< Edward, ti prego rispondimi.. questo silenzio mi fa
impazzire.. >>.
Mi accorsi che quella scena era troppo
identica al suo sogno. Neanche le visioni di Alice rimanevano così vicine alla
realtà.
Il suo cuore accelerò quando si inginocchiò
di fronte a me per guardarmi negli occhi e prendendomi per le spalle si mise a
urlare.
<< Edward, insomma! Ho diritto di
sapere.. so che c’è qualcosa, non sono stupida! >>
Non mi aspettavo un gesto così forte da
parte sua nella realtà.
Feci un respiro profondo raccogliendo tutto
il coraggio possibile per parlare.
<< Bella, calmati. Credo che tu non
sia in te! >> Pronunciai tranquillo.
Volevo averla tra le mie braccia, il più
possibile vicino... ero preoccupato per lei e non volevo che si sforzasse.
Sorrisi ricordando le parole e le
sensazioni che avevo provato nel pronunciarle.
Mi ero sentito un idiota!
<< Sto benissimo – sbottò
allontanandosi da me - spiegati e starò ancora meglio.. sicuramente più calma
di adesso! >>
Ripetei esattamente le stesse parole che
avevo già pronunciato nel sogno... perché pensare a qualcos’altro?
<< Ok! Ti dirò ogni cosa... sdraiati
però! >> le dissi senza ammettere repliche.
Stavolta non volevo soltanto la sua
vicinanza, ero preoccupato per la sua salute!
Ricordando tutte le parole che le avevo
detto quella notte iniziai a parlare fermandomi ogni tanto per poi continuare
sotto esortazione.
Le confermai il mio amore per lei facendomi
sfuggire la mia vera età solo per rivedere sul suo volto quell’espressione di
stupore.
<< .. aspetta! Hai appena detto di
avere cento anni? >>
<< Novantotto per l’esattezza
>> le ripetei con lo stesso tono.
Poi mi soffermai a guardarla ma mi
bloccai... adesso avrei dovuto dirle la parte più difficile.
Probabilmente sarebbe scappata a gambe
levate da me o, cosa ancor peggiore, mi avrebbe detto che le facevo
impressione, paura.
Le avevo mentito per troppo tempo ma lo
avevo fatto solo perché avevo paura di perderla... non volevo allontanarmi da
lei!
<< Edward, qualunque cosa mi dirai
non cambierà ciò che provo per te... neanche se mi dicessi che sei un vampiro e
che hai sete del mio sangue >>.
Mi bloccai a fissarla riprendendomi quasi
subito.
Lo aveva detto scherzando ma ci aveva preso
quasi del tutto!
<< Ne sei sicura? >>
Annuì.
<> aggiunsi notando il suo sguardo.
La sua espressione parlava chiaro: era
sconvolta.
Mi allontanai da lei per darle la
possibilità si scappare via da me ma non lo fece. Si limitò a fissarmi.
Come odiavo il non poterle leggere la mente!
<< Bella, qualunque cosa deciderai di
fare io ti appoggerò... anche se decidessi di allontanarti per sempre da me...
>> dissi triste abbassando gli occhi per non scorgere nel suo viso un
senso di disgusto per ciò che ero.
Ancora non potevo alzare lo sguardo verso
di lei, almeno non per ricevere un verdetto!
Dovevo continuare, raccontarle tutto ciò
che avevo tenuto per me in tutti questi giorni.
Ero stato un vigliacco a non rivelarle da
subito il mio segreto ma non ne avevo proprio avuto il coraggio...
<< Bella aspetta – continuai appena
mi accorsi che stava per dire qualcosa – devo raccontarti tutta la verità e poi
sarai libera di fare ciò che è meglio per te >>.
Alzai gli occhi con timore e incontrai il
suo sguardo... curioso.
Non dovevo lasciarmi distrarre dai suoi
occhi, dalle sue labbra... no, dovevo prima dirle tutto e poi ci avremmo
pensato.
<< Bella, ascoltami. Dalla prima
volta che ti ho vista, dal primo istante in cui i nostri occhi si sono
incrociati, ho provato una forte attrazione verso di te che solo
successivamente ho associato all’amore. Io non ero così, non mi sono mai
comportato in questo modo. Non fraintendermi... non sono pentito anzi... ma per
me è tutto nuovo. In cento anni e più, non avevo mai voluto l’amore, mi sono
sempre dissociato da ogni sentimento che ne avesse anche solo l’essenza ma da
quando ti frequento sono cambiato, anche la famiglia ha assunto un valore
diverso per me. Mi hai reso migliore...
Ti chiedo perdono per non averti detto
tutto subito, ti ho mentito, sono stato pessimo ma ho agito solo perché avevo
il timore di non essere accettato, avevo la paura folle che mi avresti respinto
>> mi bloccai non sapendo più cosa dirle... le avevo aperto il mio cuore,
le avevo rivelato ogni mio più recondito pensiero ma non era ancora finita.
Continuai.
<< Devi sapere che i vampiri, alcuni
vampiri – mi corressi – hanno dei doni. Il mio dono è quello di leggere nel
pensiero >>. Aggiunsi guardando la sua reazione.
Rimase sorpresa e quasi impaurita. Stava
per ribattere ma dissi velocemente: << Leggo nel pensiero di tutti tranne
che nel tuo... almeno non sempre >> aggiunsi.
<< Che significa? >> Mi chiese
con voce debole.
<< Quando sei sveglia la tua mente
non mi permette l’accesso ai tuoi pensieri ma quando il tu corpo si rilassa,
quando dormi, riesco a scorgere i tuo sogni >> le risposi con un sorriso.
<< A questo proposito devo rivelarti
una cosa... i tuoi non sono sogni comuni... ho avuto modo di capire che i tuoi,
sono sogni premonitori >>.
Rimase per un momento in silenzio ma velocemente,
con lo sguardo mi spronò a continuare.
<< Hai sognato che ti saresti ferita,
l’incidente di Jacob con relativa trasformazione in licantropo, l’incontro con
un vampiro e il nostro bacio quella notte... si sono avverati quasi tutti...
>>.
<< Ho
avuto modo di credere che i tuoi sogni, le tue visioni non dipendano dalle
nostre scelte, come invece accade a mia sorella Alice... si – aggiunsi – lei
prevede il futuro, ha delle vere e proprie visioni ma nel suo caso tutto
dipende dalla scelta della persona coinvolta. Qualora la scelta cambiasse il
futuro si comporta allo stesso modo. Nel tuo caso invece... temo che tutto ciò
che sogni si avveri... senza margine di cambiamento >> conclusi.
All’improvviso qualcosa le balenò alla
mente perché i suoi occhi si spalancarono e il suo battito cardiaco accelerò.
Si alzò, mi fissò per un attimo e iniziò a
correre per la foresta non badando neanche al dolore al braccio.
Ecco
Edward, complimenti! Pensai sarcasticamente.
In così poco tempo le avevo rivelato due
leggende che si erano verificate reali, le avevo svelato che i suoi sogni si
avveravano... non potevo pretendere molto da lei... era già tanto che non aveva
urlato...
Non sapevo cosa fare, dovevo seguirla? E se
le capitava qualcosa? Forse non avrei mai più avuto l’occasione di
chiederglielo ma ci speravo ancora... era l’unica cosa che mi era rimasta...
Angolo autrice:
Allora... cosa pensate sia
successo a Bells? Perché é scappata? E cosa le deve
chiedere Eddino?
Ringrazio tutte le “anime pie”
che leggono la mia storia (anche se molte/i si nascondono) :D ultimamente
ammetto che è diventata un po’ pesante ma ci sto lavorando!!! Ho in mente solo
altre poche scene (non so in quanti cap) dopodiché la storia finirà e potrete
tirare un respiro di sollievo XDXD scherzo... forse!!!
PICCOLO SONDAGGIO:
Leggendo il titolo della mia ff
(Twilight-Tuning) cosa avete pensato? Vi ha preso subito?
Mi ha fatto venire questo dubbio
una ragazza che è rimasta sorpresa dal fatto di trovare anche cap smielati XD
Cmq grazie
per le recensioni a:
lisa76: scusa
per lo “scherzo” non lo faccio più parola di lupetto!!! Hihihi spero ti sia
piaciuto qst cappy :D cmq grazie per il commentino!!!
IsAry: eiigraziee per i complimenti!!!purtroppo qui non ha fatto in
tempo a chiederglielo perché bellina è scappata... chissà perché.. continua a seguirmiii!!!
hale1843: appena
ho letto il tuo commento stavo per svenireeeO.o addirittura “idolo”??? non lo merito davvero!!! Cmq per
quanto riguarda i tuoi genitori, se vuoi, ti faccio da avvocato.. si, delle
cause perse XD hihi cmq grazie di tuttoooo..
devo ammettere che è grazie a te se ho scritto il precedente... ultimamente sn un po’ pazza lo so ma mi faccio condizionare!!!! Un
grazie infinitooo e a presto!!!
Frafra9: fraaa!!! Le tue
recensioni sono sempre così simpatiche!!! Mi dispiace averti causato dolore :D hihigrazieee per la recensioneee e a prestissimo!!!
luisina: tesora.. devo dirtelo... 6 PAZZAAAA!!!! MA COME TI è VENUTO DI COMMENTARE OGNI CAPPPP!!!! Me ne bastava una di
recensione.. davvero!!! Lo so che mi lamento sempre ma conosco il tuo pensieroooo nn c’era bisogno di 1000 commentini!!! Cmq grazieeeee ti voglio un sacchissimo
di bene ed è stato divertentissimo leggerli tutti... tutti e 19.. ma ti rendi
conto??? 19 commenti... pazzaaaaa!!!! :D TVB1Sacco!!!
Le mie
Fan-Fiction
Terminate:
Half life: Chi di
voi non ha mai sognato di poter leggere New Moon dal punto di vista di Edward?
Io ho provato a scrivere quello che, secondo me, è accaduto aggiungendo, ogni
tanto, parti nuove!
In corso
(cliccate sopra per accedere):
Sette Anime...: La storia
di Edward e Bella vista in maniera un po’ diversa... molto diversa! Lui è un
vampiro, lei... non esiste ancora, la sua anima deve ancora formarsi! Bella si
ritroverà nel corpo di una donna, di un animale ecc. ma tenterà in tutti i modi
di raggiungere il suo amato! Ce la farà?
SALVE
A TUTTIII!!! ECCOMI CON UN NUOVO CAPITOLO!!! SPERO TANTO CHE VI PIACCIA PERCHE’ IO NON NE SONO MOLTO CONVINTA... NON
SO!!!
CMQ
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LEGGONO
E CHE MI HANNO AGGIUNTA TRA I PREFERITI/SEGUITI. E CHI SI è PRESTATO PER LEGGERE LA MIA
NUOVA STRAVAGANTE STORIA ( Sette Anime...)!!! XdxdVI
ADOROOOO!!!
I miei pensieri vorticavano pericolosamente e la mia mente era
divisa in due: seguirla o accertarmi da lontano che stesse bene?
Alla fine la sua lontananza prese il sopravvento, non
resistetti più all’impulso di non respirare l’aria in cui respirava lei.
Seguii la sua scia fino a ad una grande quercia ai cui piedi
era accasciata Bella, in lacrime.
Non sopportavo di vederla così, se ero io la causa delle sue
lacrime sarei scomparso, sarei morto pur di non far sorgere sul suo viso il
dolore.
Avevo esagerato, non dovevo dirle tutto e subito ma avevo il
timore che se non avessi parlato in quel momento mi sarei tirato indietro e non
poteva succedere.
<< Bella... >> la chiamai con voce rotta cercando
di non farla spaventare.
Non mi aveva sentito arrivare infatti appena udì la mia voce
si girò nella mia direzione cercando di mettermi a fuoco.
Il buio non le faceva vedere bene, lo sapevo, ma riusciva lo
stesso a scorgere la mia figura.
I suoi singhiozzi crebbero... non sapevo cosa fare.
Forse avrei dovuto allontanarmi da lei ma non potevo lasciarla
da sola nel bosco.
<< Bella – la richiamai – ti porto a casa e poi sparirò
se è quello che vuoi... scusami... >>
La sua testa si rivolse velocemente verso il mio volto con
sguardo truce per poi ritornare a guardare verso il basso.
I suoi singhiozzi aumentarono e di conseguenza anche il mio
dolore.
Non potevo più stare lì a guardarla.
Con un movimento veloce mi avvicinai a lei piegandomi sulle
ginocchia per stare al suo stesso livello.
Lentamente avvicinai il mio dito verso il suo mento per
alzarle il viso.
Sussultò al contatto ma non si staccò da me... avevo ancora
speranze?
<< Bella, per favore parlami... non riesco a vederti
soffrire senza poterti consolare in qualche modo... >>
Lentamente fece dei lunghi respiri cercando di calmarsi.
<< Edward, non lasciarmi. Io non voglio che tu te ne
vada... anche se... >>
Non riusciva a continuare. La prima parte della sua frase mi
aveva scaldato, forse non ero io la causa delle sue lacrime?
<< Se? >> Le chiesi dolcemente.
<< Anche se dovessi farti del male... io ci tengo a te
non voglio assolutamente farti del male ma al mio fianco sei in pericolo...
Edward io sono pericolosa! >>
Non riuscivo a credere alle mie orecchie. Perché mai avrebbe
dovuto pensare una cosa simile? Io ero il predatore e lei si sentiva
pericolosa?
Sorrisi dolcemente alle sue parole e le parlai.
<< Bella, ti ho appena rivelato di essere un vampiro, mi
nutro di sangue e sono incredibilmente forte... davvero credi di essere tu
l’essere pericoloso? >>
<< Non hai capito Edward... sono pericolosa, i miei sogni sono pericolosi... hai
appena detto che qualsiasi cosa sogni si avvererà... è già successo e non solo
da quando mi sono trasferita a Forks... quando me l’hai detto mi è ritornato
tutto in mente. Edward, io metto in pericolo le persone che mi circondano e non
posso più permetterlo... non resisterei... >>
La sua logica poteva essere esatta ma non mi sarei mai
staccato da lei. Nn mi importava il pericolo, avrei fatto qualunque cosa pur di
restarle accanto.
<< Cosa è successo in passato, Bella? >>
Dovevo sapere, non poteva essere qualcosa di così terribile.
<< Non ho mai ricordato i miei sogni ma ho sempre saputo
che parlavo durante la notte >> sorrisi annuendo. Lo sapevo bene!
<< Ricordo solo che quand’ero piccola mia madre mi domandava
spesso perché parlavo di un incidente che colpiva mio padre... io le rispondevo
che non sapevo di cosa stesse parlando ma lo ripetevo ogni sera... finché
successe... >>
<< Me ne ero dimenticata, avevo rimosso tutto ma ora
ricordo benissimo il mio senso di colpa...mio padre poteva morire! Non abbiamo
un bel rapporto, lo so, ma è comunque mio padre... >>
La abbracciai forte.
<< Bella stai tranquilla, non posso assicurarti che non
sognerai più cose brutte ma cerca di pensare positivo: hai predetto che mi
amavi, mi hai baciato... non è un bel sogno questo? O è diventato un incubo
perché hai scoperto che sono un vampiro? >>
Scherzai cercando di sdrammatizzare.
Sgranò gli occhi: << Cioè... tu... mi hai baciato anche
mentre dormivo??? >>
Ok! Sembrava un tantino infuriata...
<< Bella, calmati! >> Le dissi alzando le mani,
<< non sapevo che non eri cosciente e... devo ammettere che appena l’ho
scoperto ci sono rimasto male anch’io.. Alice si prende ancora gioco di me e se
lo venissero a sapere i miei fratelli me la farebbero pagare per l’eternità!
>> Ammisi.
Parve addolcirsi ma il suo sguardo era ancora triste, dovevo
rassicurarla ancora.
<< Bella ascolta, forse ho un piano... non so se
funzionerà ma ci proverò ok? Devi solo fidarti di me e permettermi di starti
accanto. Ora andiamo a casa o prenderai un raffreddore >>.
Dolcemente la presi tra le braccia e a velocità vampira mi
diressi verso l’auto.
<< Wow... è quasi meglio della moto! >>
Durante il viaggio le spiegai meglio dei licantropi, della
nostra razza e di tutte le cose che non le avevo detto da quando l’avevo
conosciuta.
Mi sbagliavo, Bella non era fuggita per la vastità elle
rivelazioni, era fuggita solo perché pensava di mettere in pericolo le persone
che amava... e me ne compiacevo perché c’ero anche io!!!
Parcheggiai la macchina a due isolati di distanza per evitare
che qualcuno notasse la mia presenza. Presi in braccio Bella, quasi contro la
sua volontà, e mi avviai verso casa sua.
Non volevo farle sforzare il braccio.
<< E adesso come mi arrampico? >>
Ghignai in modo beffardo: << Guarda e impara >>
ripetei le sue stesse parole.
La stinsi più forte a me e con un unico salto atterrai
aggraziatamente sul tetto, spinsi la finestra e entrai nella sua camera, il
tutto sotto lo sguardo più sbalordito che le avessi mai visto in volto.
<< Bella, dovrei controllare la ferita >> le dissi
poggiandola delicatamente sul letto.
Fece una strana espressione ma alla fine acconsentì col capo.
Guardando il suo corpo e cercando il più possibile di puntare
l’attenzione solo sulla sua ferita le slacciai la benda nella maniera più
delicata di cui ero capace.
Restai per un attimo sbalordito... la ferita?... Non c’era più
nulla.
Sapevo che la saliva di un vampiro aveva poteri curativi per
gli umani ma non mi aspettavo una guarigione così veloce.
Dalla mente di Carlisle avevo constatato che ci volevano
giorni per guarire ferite del genere invece a lei erano bastate poche ore...
<< Cos’ho? È grave? Edward... me lo devi dire! >>
<< Non hai nulla >> riuscii a dire fissando ancora
la sua spalla con sguardo assorto.
<< Come nulla?!... Mi hanno sparato non può essere...
>>
Si alzò lentamente diretta verso lo specchio che si trovava al
lato della porta.
Io avevo ancora lo sguardo fisso nel punto in cui c’era Bella
ma quando sentii la sua espressione stupita la raggiunsi posizionandomi dietro
di lei e abbracciandola stringendola al mio petto.
<< Sapevo che la mia saliva avesse poteri curativi ma
non immaginavo che ci mettesse così poco tempo... di solito con ferite del
genere impiega giorni a fare effetto... non me lo spiego, davvero! >>
Si girò verso di me con lo sguardo pieno d’amore e mi
abbracciò.
<< Su di me fa più effetto la TUA saliva... >>
mormorò.
<< ...eravamo destinati a stare insieme... lo avevo
sognato e anche non ricordandolo l’ho sempre saputo, Edward >>.
Il mio sguardo tra il confuso e il sorpreso doveva essere
molto chiaro perché ridacchiò e aggiunse: << mia madre, quando ero
bambina, mi diceva spesso che ripetevo un nome mentre dormivo... era il tuo, Edward...
avevi ragione, non predico solo catastrofi >> aggiunse con un sorriso
dolcissimo.
Mi aveva sognato, ancor prima di incontrarmi... poteva il mio
corpo emanare calore dovuto alla troppa gioia, all’euforia???
In quel momento, dopo decenni di gelo, mi sembrò che lo facesse.
La strinsi ancora più forte al mio petto. Dopo meno di un
secondo si rilassò e mi abbracciò forte.
<< Ti amo >> sussurrò impercettibilmente.
<< Anche io Bella... da sempre! >> Aggiunsi
sorprendendola. Non pensava che l’avessi sentita.
Sorrisi.
<< Si! Abbiamo anche un udito molto sviluppato e no, –
aggiunsi vedendo la sua faccia sorpresa – non ti leggo ancora nel pensiero...
purtroppo >>.
Sorrise raggiante.
Adoravo vederla così felice. Forse avevo allontanato le nuvole
dal suo cielo... almeno per il momento.
Avevo un piano, certo, ma dovevo ancora metterlo a punto... speravo
con tutto me stesso che funzionasse...
<< Rimani con me? >> Mi chiese speranzosa
ripetendo la domanda della notte prima.
<< Ogni volta che me lo chiederai... e anche se non lo facessi
io verrei lo stesso perché non riesco ad allontanarmi più da te, Bella... ho il
bisogno costante e fisico della tua presenza >>.
Mi abbracciò ancora più forte, quasi sollevandosi da terra.
<< Fino a quando mi sveglio? >> Domandò sbattendo
velocemente le folte ciglia.
Sorrisi e annuii.
<< Tutto il tempo che vuoi... >>
Ci sarebbe stato il tempo per la mia richiesta... Bella voleva
stare con me, noi eravamo destinati e niente e nessuno poteva separarci.
***
Nello stesso
momento...
<< Alice ma a cosa ti servono queste
decorazioni? >> Le domandò Jasper mentre frugava in uno spazio angusto.
Stava agitando le gambe che aveva alzato verso l’alto
per cercare di raggiungere un oggetto in fondo rischiando di rimanere
incastrata.
<< Vedrai... uh sono così elettrizzata Jazz...
>> gli rispose.
Il suono era attutito ma arrivò forte e chiaro
alle orecchie di un Jasper sconvolto dall’entusiasmo che manifestava sua
moglie. Non l’aveva mai vista così... o almeno, non così tanto...
Angolo
domande:
Allora? Che ve ne pare? *me in ansia che mi
mordicchio le unghie*cmq alla fine ho pensato di inserire qst
piccola scenetta con Alice... mi sta troppo simpatica!!! Cosa starà
macchinando? Che ha visto??? Eheh... lo scoprirete
tranquilli...
Per rispondere alle recensioni:
luisina: tesora ancora devo ringraziarti a dovere per tutti i commenti
che mi hai lasciato... ma non temere prima o poi ce la farò!!! Bellina non si è
trasformata.. o almeno non ancora.. ci sei rimasta male dalla spiegazione???TVB
Frafra9:
grazieeee!!! Cmq ancora si deve capire cosa le deve chiedere XD si
lo so... ma nel prossimo lo inserisco... forse XDXDXD!!! Hihihi *mesadica* ciaooo
Amalia89:
tesoraaa io lo so perché ami essere la frittatina
della tua patatina... XD perché ti svelo le cosucce!!!! Hihi ma d’altronde...
se non lo dico a te a chi posso dirlo??? TVB
hale1843:
mi dispiace ma nel bosco in cui è scappata non ha
trovato fiorellini di camomilla per cui... XDXDXD ancora devo capire bene perché
continui a chiamarmi “idolo” ma grazie :D non credi sia un po’ troppo??? *me accigliata ma commossa* ciao
tesoro un bacio!!!
lisa76:
ecco l’aggiornamento... ho chiarito anche il perché
le ha detto tutto facendole venire quasi un infarto XDXDXD ma non è scappata
per quello :D sono stata veloce??? Anche se non è molto lungo, lo ammetto ma
ancora devo capire se i cap piacciono lunghetti o cortini
XD ciaooo un bacio e grazie sempre per le tue recensioni!!!
Scusate il
ritardo, volevo postarlo prima ma l’ho appena finito... perdonatemi!! Spero vi
piaccia!!! Un bacio...
Ps. Non dimenticatevi
di dare uno sguardo all’altra mia storia!!! (Sette Anime...)
Barbara
Capitolo 22
Quella mattina si svegliò presto, poco prima di suo padre.
Non avevo mosso un muscolo tutta la notte, ero stato
immobile ad osservarla dormire cercando di farla stare il più comoda possibile.
I suoi sogni erano stati tranquilli, non ero dovuto
intervenire ma tutta la notte non avevo fatto altro che pensare, e sperare, che
il mio piano funzionasse.
<< Buongiorno panterina >> le sussurrai
accarezzandole i capelli.
Mi sorrise cercando di aprire gli occhi, era così dolce…
<< Buongiorno… sei rimasto… >>
<< Ne dubitavi? >> La presi quasi in giro.
Mi abbracciò dolcemente e io, non potendo fare a meno della
sua vicinanza, feci lo stesso.
<< Non hai ancora sonno? Hai dormito poco >>
<< No, ci sono abituata >> mi rispose con un
profondo sbadiglio.
Sghignazzai, << certo, certo >>.
<< Avanti signorina! Charlie sta per svegliarsi e devi
ancora dirgli che sta per conoscere il tuo ragazzo! >>
<< Vuoi conoscerlo davvero allora? >>
<< Si perché? Che credevi? >>
Bella starà dormendo
ancora... ora controllo...
<< Sta arrivando Charlie! Vado, ci vediamo tra mezz’ora!
>>
Uscii dalla sua finestra raggiungendo la mia auto in meno di
un minuto. Non le avevo neanche dato il tempo di ribattere o di salutarmi ma
avrei passato tutta la giornata con lei, dovevo farmelo bastare.
<< Eddy, Eddy, Eddy... mi meraviglio di te... no anzi,
forse no! >>
Scuotendo la testa sorpassai mio fratello Emmett dirigendomi
verso la mia stanza. Nonostante si stesse prendendo gioco di me perché non
avevo “concluso come si deve” la serata, sorrisi.
Mi sentivo davvero felice e neanche le sue battute che
solitamente mi irritavano riuscivano a scalfire il mo buonumore.
Mia sorella Alice come al solito aveva sbirciato nel mio
futuro.
“Ma Jasper non riesce
a tenerla più occupata?” Pensai. “Emmett
dovrebbe dare a lui i suoi consigli!”
Su divano nella mia camera, piegati quasi come se fossero in
esposizione, gli abiti che Alice aveva scelto per me.
La sua doveva essere una vera e propria mania, non riusciva
proprio a farne a meno.
Mi feci una doccia veloce e, mentre ero intento ad
aggiustarmi i pantaloni e ad indossare la camicia mia sorella Rosalie bussò
alla porta: voleva parlarmi.
<< Entra Rosalie >> la anticipai.
Aveva uno sguardo strano, quasi amorevole.
La guardai incuriosito... cosa voleva dirmi? Non riuscivo a
capirlo dai suoi pensieri.
“Edward – sorrise –
sono contenta. Volevo dirti solo questo. Finalmente
ti vedo felice e... te lo meriti. Non vedo l’ora di conoscerla”.
Dopo questi pensieri si fiondò verso di me per abbracciarmi.
“Alice ci ha detto che
la porterai a casa oggi! Ops.. forse non dovevo pensarlo. Scusala è solo
eccitata dall’evento. Come tutti noi”.
<< Non preoccuparti, avrei dovuto prevederlo >>.
Mi lasciò finire di prepararmi e quando scesi le scale
diretto verso la mia macchina, trovai tutta la mia famiglia davanti alla porta
per salutarmi.
Mi sentivo una sposa diretta alla limousine...
<< Alice vi avrà già detto tutto ma lo faccio anche io
>> sorrisi imbarazzato.
<< Certo Edward non vedo l’ora di conoscerla!!!
>> Ok avevamo perso Alice.
<< Ne saremo felicissimi, tesoro >>.
<< Grazie mamma >>.
Uscii velocemente diretto verso la mia auto. Mi sentivo
strano, troppo strano.
Ai miei genitori Bella sarebbe piaciuta sicuramente ma a lei
sarebbero piaciuti i miei? E se Emmett o Jasper o chiunque di loro la faceva
allontanare da me?
No! Non dovevo pensarci. Il mio era solo terrore. Bella mi
avrebbe sorpreso come sempre. Aveva accettato me e avrebbe fatto lo stesso
anche con la mia famiglia.
<< Attento al fucile >> mi urlò Alice
salutandomi con una mano.
Non che quell’aggeggio potesse scalfirmi ma non volevo che Charlie
arrivasse a tanto... dovevamo andare d’accordo se volevo passare più tempo con
Bella.
Parcheggiai di fronte al vialetto di casa sua. Mentre stavo
per scendere dall’auto notai un biglietto sul sedile del passeggero.
“Prendi il mazzo
di fiori nel bagagliaio. Le piaceranno e farai una bella figura con Charlie. Ti
voglio bene fratellino...”
Alice
Scossi la testa sorridendo. Mia sorella pensava davvero a
tutto.
Ero nervoso... non era da me ma lo ero.
Bussai il campanello e attesi.
Racimolai tutto il coraggio che possedevo e sorrisi. Non avrebbe
fatto l’effetto sperato su Charlie ma ci speravo.
<< Vado iooo! >> Sentii
urlare da Bella mentre scendeva di corsa le scale.
<< Papà mi raccomando >> gli intimò.
Il mio sorriso si allargo nello stesso istante che mi venne
aperta la porta.
<< Buongiorno Bella. Salve capo Swan >>.
Sicuro e gentile...
anche ben educato. Odio doverlo ammettere ma sembra un bravo ragazzo... mmm... vedremo.
Charlie mi stava studiando. Ero in tensione ma potevo capire
le sue motivazioni. Era la sua unica figlia, doveva proteggerla.
<< Ciao Edward >> risposero quasi in coro.
<< Questi sono per te >> mi rivolsi a Bella
porgendole i fiori che Alice aveva comprato per lei... avrei dovuto
ringraziarla.
Vecchio stampo? Pensò
Charlie.
Volevo ridere ma non potevo. Se avesse saputo...
<< Grazie Edward... vado a metterli in vaso >>
mi rispose girandosi verso il padre e rivolgendogli uno sguardo eloquente.
<< Vieni Edward, accomodati. Vuoi qualcosa da bere?
>> Sii gentile, fallo per Bella... Continuava
a ripetersi.
<< No, grazie capo Swan. Volevo solo conoscerla per
tranquillizzarla e chiederle il permesso di portare Bella a casa mia per
conoscere i miei genitori >>.
Forse avevo esagerato...
Respira Charlie... non
è detto che sia una cosa seria... no, forse lo è ma non è incinta! Bella è
arrivata da poco, non ne avrebbe avuto il tempo materiale... o forse si?
Dovevo intervenire...
<< Ho conosciuto Bella da poco tempo ma me ne sono
subito innamorato e... lei ricambia ogni mio sentimento stranamente >>.
Ok... calma Charlie hai
un’età, non fare strani pensieri...
<< Edward, sarò franco con te... >> fece una
pausa per schiarirsi i pensieri, << ammiro molto il tuo coraggio e i tuoi
modi. Conosco i tuoi genitori e sono ottime persone e i tuoi fratelli, te
compreso, non mi avete mai dato grane ma... solo il tempo deciderà se sei
adatto o no a mia figlia. Quindi diciamo che per il momento sei in prova! Bada bene...
se oserai far versare solo una lacrima a mia figlia io... >>
<< Ok papà. Penso che Edward abbia capito >> lo
interruppe.
Ero talmente concentrato sui suoi pensieri e sul mio
nervosismo che non mi ero neanche accorto che stava ascoltando il discorso.
<< Ok... bhè... penso che potete andare e... mi
raccomando! >> Aggiunse guardandoci.
Non era andata male... quell’espressione di Alice mi aveva
fatto preoccupare...
Presi la mano di Bella, quasi per tranquillizzarmi e la
guidai verso la mia auto.
Le aprii lo sportello e la feci accomodare entrando nell’abitacolo
dopo neanche un secondo.
<< Ti ho sorpresa? >>
<< No... è solo che non sono abituata... ma mi
abituerò!!! >>
<< Ci conto! >> Le risposi raggiante. Finalmente
potevo essere me stesso con lei, non dovevo più nascondermi.
<< Allora mi porti a conoscere i tuoi? >> Mi
domandò come se sperasse che la mia risposta fosse negativa.
<< Cos’è? Non avrai mica paura? Certo, sono strani,
soprattutto Emmett, ma sono brave persone... e poi ti proteggerò io! >>
<< No, che non ho paura! >> Sbottò.
<< Ho solo paura di non essere accettata... di non
essere vista con gli stessi occhi con cui mi guardi tu... >>
<< Bella, loro ti adorano già tutti >> la
tranquillizzai fissandola negli occhi.
<< Alice! >> esclamò d’un tratto. << Avrei
dovuto immaginarlo... comunque ora mi sento più tranquilla >> sorrise.
Le baciai la mano sinistra osservandola amorevolmente. La mia
Bella aveva una mente tutta sua... solo lei poteva raccapezzarsi tra i suoi
pensieri!
Arrivati in garage fermai la macchina e alla mia velocità la
aiutai a scendere.
Uscimmo attraversando il vialetto per poi entrare dalla
porta principale.
<< Pronta? >> Le chiesi.
Fece un sorriso e un respiro profondo chiudendo gli occhi.
<< Andiamo! >>
Rispondo alle
recensioni!!!
lisa76:
tesoro ho dato il meglio di me ma non è uscito molto lungo... alla prossima mi
rifarò. Promesso!!!
Goten:
tesora benvenuta anche tra le risposte alle
recensioni!!! Grazieee e spero di essere stata
abbastanza veloce!!!
cullengirl: lo hanno detto anche a Charlieeee!!!
Poverino gli stava venendo un infarto!! Ma ce l’ha fatta! Ti è piaciuto???
Frafra9:
tesoro!!! Ancora nn si spiega ma lo capirete presto... forse!!! Un bacione
hale1843:
io mi sto abituando a sentirmelo dire... anche se mi sembra ancora un po’
troppo!!! Cmq mi piacciono un sacco i tuoi commenti!!! Mi fanno fare un sacco
di risate!!! Nel prox cap cercherò di inserire
qualcosa di divertente cn il tuo angelo e lo
scimmione!!! Sxiamo mi riesca... non sono molto
portata!!! Un bacio grande***
luisina: amora/idraulica (ti ci
vedo con una salopette verde-tubo!!! Hihihi cmq si sono chiaritiii..
ma lo sai che il fatto che lei lo sognava volevo farlo dire a reneè?? Però era troppo un casino e così ci ho
rinunciato!!! Un bacio e a dp
Amalia89:
amora neanche a qst hai avuto l’anteprima... me dispiaciutaaaL
ma ti rifarai... promesso!!! Torna prestooo
keska:
non preoccuparti di essere sfaticata!!! Per me è già molto che tu abbia
commentato!!! Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi hai fatto :D *mecommossa* :D un bacino e a
presto.. spero con un tuo aggiornamento XD
ross_ana: per me conta eccome!!! Ti dico solo che in un
momento di crisi mi è bastato un commento per farlo passare... sono fatta così,
ogni tanto sclero ma qualche commentuccio mi tira su!!! Grazie mille per il tuo
parere :D mi hai resa felice, davvero!!!
ElyNone:
amoraaa!!! La mia betosaaa
che mi commentaaa... mi stava venendo un tocco!!! Hihi
ma sn felice!!! ^^ cmq spero che anche qst sia venuto
bene... non ti ho detto nulla perché sto indietro e sto cercando di postare
subito ma appena ho qualcosa in più te lo mando :D grazieee
tvb
dindy80:
ancora si deve scoprire.. :D forse nel prossimo o nel prossimo ancora :D grazie
per tutti i commenti che mi hai lasciato sono felice!!! Un bacioneeee
:D
Buongiorno a tutti! Sono le due e mezza e io
posto capitoli!!! L’ho appena riletto ma siccome è un po’ tardino ditemelo se trovate dei mostri (errori XD) ok? Spero
vi piaccia!!! Per il prossimo sono un po’ preoccupata perché ne volevo scrivere
uno hot ma, siccome non ci ho mai provato, non so come verrà... spero di
riuscirci!!! Se volete potete darmi qualche consiglio!!! Sono ben accetti!!! Bene...
è tutto!!! Grazie a chi mi ha aggiunto tra i preferiti/seguiti (75/67) a chi
legge e a chi commenta:
Goten:
tesora ecco un altro cap!!! non so se sono stata
veloce.. tu che dici???
Frafra9:
vedrai cosa combinerà la nostra Ali!!! Hihi spero ti piaccia il prox XD
cullengirl: la vedrai meglio in azione
nel prox... ho qualche ideuccia
ma la devo mettere a punto!!!
luisina: tesoraaa.. mi hai
scritto il commento e io nn ti voglio più bene -.- cattivaaaa!!!
Cmq mi hai lasciato nella cacca stasera... ti devo mordere la testa!!! (siii la parte di sopra del pandoro... quella a forma di stella!!!)
ciaooo e a prestissimo tvb lo stesso!!!
ElyNone:
tesoraa anche qst l’ho postato perché sn sempre in ritardo :D cmq sto scrivendo il sei di sette
anime e sta venendo lunghissimo!!! Se ti va puoi betarmitt qst cap così li correggo... che dici?? Qst com’era?
Sxo di nn aver combinato un disastro...
Shinalia:
eiii grazie per la dritta!!! L’ho corretto appena ho
letto la tua recensione!!! Grazieeee!!! Se vedi qlche errore o qualcosa dimmelo sempreee
nn mi offendo XD cmq grazie per il commentooo :D un
bacio
keska:
tesoro non fa niente mi basta il pensiero!!! Ho letto i tuoi scleri col pc :D non
preoccuparti!
dindy80:
eii ho appena aggiornato anche il gruppo!!! Cmq nn so
davvero come ringraziarti per il tuo sostegno! Mi recensisci ogni storia e cap
e le tue sono le recensioni più belle!!! :D grazie infiniteeee
tvb***
Capitolo 23
Bella mi aveva sorpreso ancora una volta. Si era rivelata
forte e sicura di se anche se il suo cuore ogni tanto m aveva fatto pensare il
contrario.
Come immaginavo la mia famiglia la adorava, Esme era
entusiasta all’idea che fosse la mia ragazza, che finalmente avevo qualcuno con
cui condividere la mia esistenza... già, la mia esistenza.
Non ne avevamo mai parlato ma se da una parte volevo stare
accanto a lei per sempre, dall’altra non sapevo se lei lo voleva.
<< Emmett, Jasper... smettetela all’istante di fare
battutine su Bella! >> Li minacciai!
<< Lasciali stare, Edward! Mi sto divertendo >>
sorrise Bella.
<< Si stanno prendendo gioco di te... >> le
dissi pensando che forse non si era accorta dei doppi sensi dei miei fratelli.
<< Lo so ma li sto immaginando quando si renderanno
conto che Alice e Rosalie renderanno reali tutte le battutine che fin’ora hanno
riversato su di me >> sghignazzò.
Jasper e Emmett inorridirono ripensando a quando avevano
fatto capire a Bella che con me non avrebbe concluso prima dei cinquant’anni o
a quando l’avevano fatta arrossire dicendole, tra le righe, che se lei era una
pantera io ero un agnellino a letto.
<< Scusaci Bella, non volevamo!!! Giuriamo sulla
verginità di Edward che non lo faremo mai più! Promesso! >>
<< Basta! >> Sbottai << Sparite dalla mia
vista e dai miei pensieri all’istante! >>
Bella era diventata rossa come un peperone ma sorrideva.
<< Ok... abbiamo capito >> iniziò Emmett alzando
e abbassando velocemente le sopracciglia, << volete restare SOLI...
>>.
Ora mi avevano stancato! Stavo incominciando a inseguirli
dopo la loro fuga ma Bella me lo impedì: mi distrasse facendomi una domanda che
non mi aspettavo.
<< E’ tua quella? >> Si riferiva alla chitarra
elettrica rosso fuoco in bella mostra nella mia stanza.
<< Si ma è parecchio che non mi esercito >> le
sorrisi.
<< E dovrei crederci? Un vampiro che dimentica come si
suona? >>
Aveva ragione.
Mi diressi verso la chitarra e presi confidenza provando
qualche accordo finché una melodia si insinuò nel mio cervello.
La mia chitarra non era adatta per quel tipo di musica ma
accanto a Bella non riuscivo a suonare nient’altro.
In questi giorni non ci avevo mai pensato ma ora stava
prendendo forma, sotto il tocco delle mie dita. Ogni nota ne richiedeva
un’altra elaborando quella che doveva essere una ninna nanna... per Bella.
L’aveva ispirata lei. (questa è la ninna nanna: http://www.youtube.com/watch?v=r7zTWxsYt9U&feature=PlayList&p=EC94936D042E3683)
Conclusi la mia ninnananna lasciando vibrare l’ultima nota
nell’aria. Alzai lo sguardo verso Bella che mi stava fissando profondamente
negli occhi. Non sapevo cosa le passasse per la mente e la curiosità mi
deteriorava.
Improvvisamente, in modo un po’ goffo, piombò verso di me
abbracciandomi. Poggiai la chitarra a terra e le cinsi i fianchi con tutte e
due le mani accarezzandole, poi, la testa che era poggiata sul mio petto.
<< Edward, è fantastica, davvero! Sembrava una
ninnananna ma non sono sicura... >>
<< Lo era, piccola... la tua ninna nanna. Me l’hai
ispirata tu adesso, l’ho suonata dal nulla... ma la perfezionerò! >>
<< E’ stupenda già così, Edward... grazie... io...
>>
<< RAGAZZIIII! Ho avuto una visione di noi in moto
diretti a Seattle! Vi va? >>
Era inutile la sua domanda. Se aveva avuto la visione le
avremmo detto di si, e in ogni caso... era tempo perso cercare di dire “no” ad
Alice.
Bella sorrise timidamente e annuì. Io ero un po’ preoccupato
per la sua salute. La spalla era perfettamente guarita ma avevo paura che
poteva capitarle qualcos’altro.
*Edward, non le succederà niente e avrai anche
l’opportunità di chiederle una cosuccia...* pensò ammiccando Alice.
Non mi diede il tempo di leggere nei suoi pensieri. Volevo
vedere la reazione di Bella, la sua risposta, ma iniziò a pensare ai vestiti
che avrebbe indossato e che avrebbe “prestato” a Bella per l’evento. In realtà
lo aveva già previsto e le aveva comprato un completo...
<< Che ti ha detto Alice? >> Bella mi distrasse
senza darmi iltempo di scorgere il
completo che avrebbe indossato tra poco.
<< Ero preoccupato per la tua salute e mi ha
tranquillizzato. Ha visto che non ti succederà nulla... >>
Preferii non parlarle, ancora, della mia domanda, ci sarebbe
stato tempo...
<< Alice avrebbe qualcosa da farti indossare...
scusami in anticipo ma non è facile da contenere... non ci riesce neanche
Jasper >> le sorrisi.
<< Non riesce a placarla neanche con una dose del suo
potere? >> Mi chiese incredula.
<< Temo che su di lei non abbia effetto! >>
Scoppiammo a ridere tutti e due. Mi piaceva quella
complicità che si era creata tra di noi, mi faceva stare bene.
Le diedi un bacio veloce ma intenso sulle labbra e la
accompagnai verso la camera di mia sorella che la reclamava col pensiero.
Scesi in garage per preparare la mia moto e quella di Bella
e incontrai Jasper e Emmett.
<< EhiJasper,
guarda chi si vede... >>
<< Ragazzi, fatevelo dire ma avete bisogno di una
lezione! >>
<< Uh... Jasper hai sentito? >>
<< Emmet ci sento anche meglio di te! Smettila di
chiamarmi sempre in causa! >>
Emmett continuò come se Jasper non gli avesse detto nulla...
<< Eddino ci ha appena
sfidati? Ti rendi conto? È un occasione da non perdere, fratello! >>
Ok! Basta! Emmett aveva proprio bisogno di un colpo alla sua
fin troppa autostima...
<< Gara di moto. Oggi. A Seattle nel deposito di
camion abbandonati. Gareggeremo solo io e te! Ci stai? >>
Non si aspettava tutta quella serietà e quella
determinazione da parte mia. Rimase un po’ spiazzato ma accettò!
<< Se perdi ti chiamerò col tuo soprannome preferito
anche davanti a Bella e non dovrai lamentarti per tutte le battute che avrò
voglia di farti! Ci stai? >>
<< Se perdi tu, non solo la smetterai con queste
battutine da quattro soldi ma sottostarai anche ad ogni mia richiesta! >>
<< Intesi! >> Esclamò stringendo la mia mano.
<< Jasper, sei testimone! >>
Wow...
I miei fratelli pensarono la stessa cosa vedendo Bella
scendere le scale.
Il suo corpo sinuoso si poggiava sensualmente su ogni
gradino avvicinandosi sempre di più a me.
Con un gesto da dittatore da parte di mia sorella i miei
fratelli si dileguarono dalla stanza lasciandoci soli.
Si avvicinava lentamente a me...
Quei pantaloni rossi di pelle le stavano d’incanto e il top
nero a fascia le lasciava scoperto tutto l’addome e le spalle. Ai piedi un paio
di stivali neri cadenzavano i suoi passi mentre mi si avvicinava.
Il mio corpo reagì d’istinto e non riuscii a trattenermi.
Una parte di me, quella sopita per molto tempo, si stava risvegliando e non
sapevo se era o no una buona cosa...
Si avvicinò a me puntando le mie labbra e io la strinsi
forte a me tenendole i glutei.
Non mi ero mai spinto tanto ma il suo sguardo sensuale
concentrato sulle mie labbra mi aveva fatto perdere per un istante il controllo
di me.
Non si ritrasse da quel gesto... lo feci io!
<< Bella, scusami... non volevo! Io... >>
<< Zitto e baciami, Edward Cullen! >>
Non sapevo da dove aveva preso tutta quella sicurezza ma mi
piaceva, mi eccitava.
Impetuosamente la strinsi contro di me baciando quelle
labbra sensuali. Il suo corpo si modellava sotto il mio tocco. Le accarezzai la
schiena nuda provocandole un brivido - che non mi parve di freddo - per poi
scendere di nuovo sul suo fondoschiena.
Non mi ero mai comportato così ma quei gesti non avevano
bisogno di essere appresi, mi uscivano naturali, con Bella era tutto così.
Le sue mani si intrecciarono dietro la mia testa
accarezzandomi i capelli... se continuava così presto le avrei fatto le fusa...
e non solo queste!
<< Ehm , ehm! >> Emmett – di nuovo tra i piedi –
si schiarì la voce portandosi un pugno davanti la bocca.
<< Scusatemi, non avrei proprio voluto disturbare il
vostro primo approccio intimo ma... dobbiamo andare! Stanno arrivando anche gli
altri >>.
Bella si staccò da me quasi alla velocità di un vampiro
avvampando.
<< Emmett >> gli intimai, << ti passerà la
voglia di ridere... per tutti i giorni della tua eternità!!! >>
<< Vedremo, Edward. Vedremo! >>
Bella nel frattempo ci guardava confusa.
<< Poi ti spiego >>
Volevo farla salire sulla mia moto, averla accanto a me per
tutto il tragitto ma sapevo che avrebbe preferito guidare la sua.
<< Grazie >> mi disse salendo agilmente sulla
sua moto.
Indossò il suo casco e il giubbino da motociclista
coordinato al pantalone e alle scarpe e avviò la moto sfrecciando fuori dal
garage.
La seguii un istante dopo posizionandomi al suo fianco.
Dietro di noi i miei fratelli, ognuno sulla sua moto.
*Vuoi qualche anticipazione sulla gara??*
Alice aveva in mente qualcosa ma per il momento non mi
interessava. Stavo ammirando le curve della MIA RAGAZZA e stavo ripensando al
contatto avuto poco tempo prima... forse avremmo dovuto approfondirlo più
tardi...
Accantonai quei pensieri prima di finire fuori strada e
pensai alla lezione da dare ad Emmett. Avrei vinto, ad ogni costo. Anche se
avessi dovuto accettare l’aiuto di Alice...
SALVE
A TUTTI! FINALMENTE SONO RIUSCITA A COPIARE QUESTO BENEDETTO CAPITOLO DAL MIO
QUADERNO!!! ERANO Più DI 5 PAG SCRITTE A MANO O.o MA
CE L’HO FATTA!!! SPERO APPREZZIATE L’IMPEGNO XDXDXD
MI
SCUSO ANTICIPATAMENTE... CAPIRETE LEGGENDO PER COSA!!!
CAPITOLO PETATO A CURA DI ElyNone
BACIIIIII
BARBARA
Capitolo24
D’avanti a noi una
distesa di quindici chilometri quadrati costernata da assi di legno, ruote di
camion sparse ovunque. Addossati in fondo all’entrata, resti di camion bruciati
o arrugginiti.
Non era la prima
volta che ci recavamo in quel luogo infatti alcuni oggetti erano posizionati a
mo di pista a ostacoli.
La gara che
avremmo dovuto affrontare io e Emmett consisteva nell’attraversare l’intero
percorso per tre volte il più velocemente possibile e apportando il minor
numero di graffi alla moto. Per il resto... tutto era concesso.
Appena Bella
comprese che avremmo dovuto confrontarci si spaventò: temeva, inutilmente, per
me.
<<
Tranquilla, Bella - la rasserenò Alice – sono entrambi vampiri, cosa vuoi che
si facciano? >>
La gara iniziò
dopo il “VIA” di Alice. Mia sorella mi stava nascondendo qualcosa, non riuscivo
a entrare nella sua testa.
Emmett era molto sicuro
di sé ma la mia determinazione nel voler ottenere la vittoria era maggiore.
Il tragitto
seguiva tutto il perimetro e presentava delle rampe, dei dossi e alcuni fossi
nascosti che avevo imparato, col tempo, ad evitare.
Emmett partì in vantaggio
ma, la mia era una tattica ben studiata, avrei fatto esattamente il suo gioco:
gli avrei fatto credere di avere la vittoria in pugno per poi batterlo.
Le menti dei miei
fratelli erano molto concentrate sulla gara. Alice era l’unica che si
distingueva ma i suoi pensieri non mi erano ancora chiari finché, d’avanti ai
miei occhi, vidi Emmett perdere per un istante il controllo del suo mezzo e la
mente di Alice svuotarsi per poi nascondere qualcos’altro.
Non badai più a
lei tentando di concentrarmi sulla strada e sulla tattica che stavo
utilizzando. Non avevo intenzione di prevedere i suoi trucchetti, volevo
cavarmela da solo, volevo farlo per Bella, dedicarle la vittoria... e volevo
ottenerla con le mie forze!
Emmett, pochi
metri più avanti, stava imprecando contro un fosso che all’ultima gara non si
trovava lì. C ‘era lo zampino di Alice, ora ne ero certo.
Se avessi superato
Emmett alla partenza avrei preso io quei due fossi come lui e... non ero certo
che le sorprese di Alice fossero finite.
Le nostre moto
sfrecciavano inseguendosi percorrendo la strada che ricordavamo non avesse
imperfezioni.
Al primo angolo
Emmett cercò di imboccare una scorciatoia che passava in diagonale facendogli
risparmiare minuti preziosi ma l’entrata era bloccata da due ruote enormi.
Alice aveva fatto
le cose per bene...
All’ultimo secondo
fece la curva normalmente rinunciando alla scorciatoia. La sua mente aveva
capito che c’era lo zampino di qualcuno... era indeciso se l’artefice di questi
scherzetti fossi io o Jasper.
Mia sorella era
stata furba, Emmett non avrebbe mai sospettato di lei ma avrebbe fatto i conti
con me! Non poteva imbrogliare così spudoratamente.
Non era una
competizione leale e io volevo batterlo con le mie sole forze.
*So cosa stai pensando, Edward ma volevo
solo divertirmi un po’ *
Mi concentrai
sulla sua visione che mostrava un Emmett arrabbiatissimo che voleva battersi
con Jasper.
*Adoro veder combattere il mio Jas*
Ok! Basta guardare
nella mente di mia sorella, i suoi pensieri stavano diventando un po’ troppo
intimi.
Con la coda
dell’occhio tenevo Bella sotto controllo, anche attraverso la mente dei miei
fratelli quando non potevo voltarmi. Era in apprensione, si stava preoccupando
per me...
Non dovevo essere
felice ma... mi sentivo bene... mi faceva piacere che LEI si preoccupasse per
me!
Mancava ormai
l’ultimo giro.
Emmett era passato
in seconda posizione perché pensava che così se avessi preso qualche buca lui
l’avrebbe evitata.
Credeva di essere
furbo ma, purtroppo per lui, Alice lo aveva previsto e non aveva ancora portato
a termine i suoi piani malefici.
Quasi come una
folgorazione mi arrivò una visione di mia sorella in cui Emmett cadeva dalla
sua moto distruggendo mezza pista.
Sterzai per
evitare la buca girandomi verso mio fratello e urlando << Emmett svolta a
destra >>.
Non mi diede
ascolto pensando che il mio fosse un trucco, una macchinazione per batterlo.
La sua moto perse
il controllo a causa di una buca nascosta ad arte. Emmett cercò di rimediare
peggiorando la situazione. Sterzò verso sinistra scivolando su un’asta
cilindrica di metallo.
Con una scivolata
laterale la moto raggiunse un cumulo di gomme immenso. Le ruote volarono
dappertutto sommergendo Emmett e inseguendo me.
Rotolavano
correndo come cavalli impazziti, non potevo provare a tornare indietro e
aiutare Emmett, avrei rischiato di essere travolto.
Mia sorella
l’avrebbe pagata cara... non doveva comportarsi così!
Mi voltai indietro
calcolando con un’occhiata la velocità e la direzione della ruota che mi
inseguiva.
Bene! Pochi metri
e si sarebbe fermata.
Attraversai il
traguardo, un istante dopo l’arrestarsi della ruota, sotto lo sguardo
elettrizzato di Alice. La guardai facendole capire che non doveva azzardarsi ad
aspettarsi un “grazie” proprio mentre una voce squarciò il silenzio facendo
tremare la mia Bella.
<< TUUU!
COME TI E’ SALTATO IN MENTEE!!! >>
Emmett avanzava
tremando di rabbia con un dito puntato contro Jasper che stava cercando di
calmarlo con il suo potere ma la sua furia era incontenibile... anche per lui!
Alzò le mani come
un colpevole dicendo << Emmett, cerca di calmarti... >>
<< SEI STATO
TU! La pagherai! >>
<< Oh,
Emmett. È inutile prendersela con Jasper. Hai perso, basta! >>
Mia sorella Alice
gli rispose con molta non-chalance... stava decisamente giocando col fuoco!
Scesi dalla moto
avvicinandomi a Bella che nel frattempo stava trattenendo il fiato
terrorizzata. L’abbracciai per tranquillizzarla e proteggerla in caso di
scontri e lei mi riservò un sorriso dolcissimo, aveva capito le miei
intenzioni.
Si avvicinò al mio
petto stringendomi in vita e mi sussurrò un “Bravo” all’orecchio.
Sorrisi dandole un
bacio sulle labbra mentre i miei fratelli continuavano a sbraitare e a incolparsi
non ascoltando le loro mogli che cercavano di farli smettere.
<< Basta
Emmett – sbottai all’improvviso – hai perso, accettalo! D’altronde – scherzai –
non avevi chance contro di me! Al massimo posso concederti la rivincita ma per
ora ho vinto la gara e la scommessa. Fattene una ragione! >>
Emmet mi guardò
sconvolto scatenando le risate dei miei fratelli e di Bella.
<< Ora, se non
vi dispiace, io e Bella avremmo da fare! >>
<< Eee... >> iniziò Emmett ma lo bloccai ricordandogli
della scommessa.
Questa cosa
iniziava davvero a divertirmi!
I miei fratelli
risero di nuovo mentre Bella mi guardava con sguardo interrogativo.
<< Dove andiamo?
>>
<< Vedrai
>> le risposi sorridendo.
*Non sarai inseguito dalla polizia, vai
tranquillo!*
Sorrisi grato
verso Alice, perdonandola in parte, e mi diressi verso la mia moto.
Non sapevo se
Bella voleva andare con la sua o stare accanto a me ma la vidi guardare me e
poi la sua moto indecisa.
<< Se vuoi
andare con Edward non preoccuparti di nulla, ci penso io alla tua moto, Bella
>> le propose Alice.
Bella le sorrise
abbracciandola e ringraziandola mentre Alice le augurava un “in bocca al lupo”.
Rimase a pensare
per un po’ finché Alice le disse che non era niente di preoccupante.
Finalmente salì
sulla moto abbracciandomi e poggiando il suo petto alla mia schiena. Quella
sensazione di vicinanza e completezza mi invase di nuovo, mi piaceva sentire il
suo cuore in quel modo.
<< Dove
andiamo? >> Mi chiese quando avviai la moto allontanandomi a tutta
velocità dai miei fratelli.
<<
Indovina... >>
<< Io vorrei
tornare nel luogo in cui ci siamo dati il nostro primo bacio... cioè il primo
bacio serio... però forse non è il caso... >>
Sembrava in
difficoltà perché abbassò la voce a tal punto che un umano non l’avrebbe udita
con il vento e il rumore della moto.
<< Mi credi
se ti dico che è proprio quello il luogo dove volevo portarti? >>
Mi strinse forte
portando il suo braccio destro tra la mia spalla e il mio collo e l’altro
vicino al mio fianco. Allacciò le mani sul mio petto, all’altezza del cuore
sussurrandomi un “grazie”.
<< Questo
posto è magnifico anche di giorno >> sussurrò estasiata.
Io la osservavo
sorridere mentre guardava il paesaggio. Non sapevo cosa le passasse per la
mente ma dal lieve rossore che si diffuse sulle sue guance ipotizzai che stesse
pensando al nostro bacio...
Ad un tratto la
sua espressione cambiò facendola voltare nella mia direzione.
<< Ti ha
aiutato Alice? Ha imbrogliato vero? >>
Era sveglia, non
le sfuggiva nulla...
<< Si –
ammisi – ma non ne sapevo nulla e ho cercato di non leggerle nella mente, ero
alla pari di Emmett, potevo finirci io in quella buca >>.
<< Lo so! E
sei stato fantastico quando hai cercato di avvertirlo >> sorrise.
<< Alice,
però, aveva previsto tutto! >> Continuò. << Sai... mi ricorda tanto
un folletto sadico! >>
Lo disse con
sguardo serio portandosi una mano sul mento. Aveva un’aria saccente e non
resistetti alle risate.
Appena mi calmai
mi resi conto che Bella mi stava osservando, quasi rapita. Le feci un sorriso
timido facendo accelerare ulteriormente il suo cuore.
Non credevo di
peggiorare la situazione, dovevo stare attento ai miei sorrisi, Bella mi
rischiava l’infarto!
<< A cosa
pensavi prima di pormi la tua domanda? >>
<< Chi ti
dice che non stessi pensando alla stessa cosa? >>
<< Il tuo
corpo >> risposi semplicemente. << Sei arrossita e sorridevi
>> aggiunsi notando il suo sguardo confuso.
<< Ecco...
stavo pensando al nostro bacio... qui >> confessò arrossendo
violentemente.
Stavo imparando a
conoscerla, avevo indovinato.
<< Mi è
dispiaciuto interromperlo... quegli agenti la pagheranno prima o poi...
>> mormorai con voce roca avvicinandomi alle sue labbra.
Non riuscivo a
controllare l’effetto che Bella sortiva su di me... era troppo forte...
<< Possiamo
sempre riprenderlo da dove avevamo lasciato >> soffiò sulle mie labbra.
...e Bella non
aiutava di certo!
Intanto a casa Cullen...
<<
Jas vieni con me! Dobbiamo andare a casa di Bella... ha bisogno del nostro
aiuto! >>
<<
Che succederà? >>
<<
Niente di troppo preoccupante! Dai, aiutami con queste cose... >>
Alice,
sempre più misteriosa, lanciò un pacco verso Jasper che lo prese al volo per un
fortuito caso.
Suo
marito si stava preoccupando seriamente per lei... erano due giorni che la
vedeva così e ancora doveva capire cosa stesse architettando...
<<
Capirai non preoccuparti >> le sussurrò all’orecchio la vampira con fare
malizioso!
DUE PAROLINE...
RAGAZZE CALMATEVI, VI
PREGOOOO!!! ME IMPLORA PERDONO E PIETà!!! LO SO CHE DOVEVO SCRIVERE UN CAP HOT
MA VOLEVO INSERIRLO BENE, NON VOLEVO SCRIVERLO IN MANIERA APPROSSIMATIVA!!! CMQ
NON SO SE AVETE CAPITO COSA FA ALICE MA LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO!!! CHE NE
PENSATE HO SBAGLIATO? DOVEVO SCRIVERLO LO STESSO???
RISPOSTA ALLE
RECENSIONI:
Shinalia: ciao
cara e benvenuta... l’altra volta leggevo il tuo nick
ma proprio non riuscivo a ricordarmi... scusamiii (me
implora perdono) poi sono andata a vedere tra le tue storie e ho capito!!!
Hihihi XD cmq ti è piaciuta la lezione per Emmett? E non è finita qui... un
bacio XD
Goten: tesora qst cap
ti è piaciuto? Cmq sto organizzando una cosuccia col gruppo (round robin)tu ci sei??? Dimmi di siiiiii...
bigia: scusamiiii lo
so... non è hot ma lo dovevo preparare bene ed era venuto già abbastanza lungooo!!!! Spero che non mi abbandoni x qst.. scusa ancoraaa!!! Cmq tnk x i complimenti XD e grazie per tutte
le meravigliose recensioni che mi lasci!!!
dindy80: TESOROO!!!grazie
sempre... dovrei comprare un registratore e registrare la parola grazie solo x
te!!! Cmq sei un angelo, un tesoro, un amoreee e chi
più ne ha più ne metta!!! Grazie (ecco di nuovo) XD
Frafra9: scusa anche
a te!!!spero che non ci rimani troppo maleeesndispiaciutissimaaa giuro!!!!
keska: il prossimo ti farà
capire tutto!!! Promesso!!! Purtroppo non ce li ho già scritti quando li posto
e come mi vengono così scrivo... ma nel prossimo capirai!!! Cmq tnk x la
recensione!!! Grazie mille XD
luisina: tesora sei partita e non mi hai detto nulla...dispersa!!! e
io??? Come faccio??? Dimmi su!!!cmq tnk!! Meno male che è riuscita!!! Tvb
cullengirleiii!!! Grazie
per il super consiglio sono 4 parole ma sono fondamentali!!! Non ho potuto
utilizzarle per qst ma nel prossimo ne farò tesoro!!! Grazie mille :D
hale1843: mi fa
piacere che emm e jazz ti siano piaciuti.. pensa che
ho messo in croce luisina su msn
x farle leggere le battute perché non le pensavo divertenti... sono più un tipo
da tristezza e malinconia.. le parti ironiche non sempre mi riescono!!! Sxo di esserci riuscita almeno un pochino quindi!!! Grazieee idolo! (si penso che ti chiamerò anche io così)!!!
Finalmente
ce l’ho fatta... è stato un calvario (lungo 9 pag), un parto,
un viaggio a Lourdes a piedi (scalzi) vabbè penso abbiate capito xD!!!
E’ stato difficile scrivere questo cap perché volevo
renderlo speciale, non come le altre mille ff che seguo, e, soprattutto, non
volevo fosse “cafone”!! spero mi sia riuscito bene...
Non uccidetemi vi prego è stata anche la mia prima
volta!!!
<< Ti va di tornare a casa? Si sta facendo tardi e non
vorrei che tuo padre mi odiasse già il primo giorno... >>
Ci pensò un po’ su e annuì, quasi controvoglia.
<< Ma rimani con me stanotte, vero? Hai detto che
forse avevi trovato un modo per controllare gli effetti dei miei sogni
premonitori... >>
Se me lo chiedeva con quegli occhi...
<< Rimarrò per sempre. Finché mi vorrai al tuo fianco
io ci sarò>>.
<< Non potrei più fare a meno di te, Edward. È vero, è
poco che ci conosciamo ma mi hai invaso l’anima... sembrerà una frase fatta ma
è quello che sento, è quello che provo... >>
Mai parole mi furono più gradite.
L’abbracciai forte stringendola al mio petto, nella maniera
più delicata possibile. Volevo infonderle il mio amore, sentirla mia...
<< Non hai idea dell’effetto che mi fai... in quasi
cento anni non ho mai provato emozioni simili... ti amo, Bella >>.
<< Io di più! >> Mi disse scoccandomi un bacio a
stampo e avviandosi verso la moto.
<< Dai, andiamo >>.
Restai a fissarla per poi correrle accanto e avviare la moto
a tutta velocità verso casa sua.
<< Charlie non è in casa. Non sento i suoi pensieri...
>>
Lasciai la moto all’angolo, nel caso fosse tornato, e ci
incamminammo verso la porta d’ingresso attraversando il vialetto.
<< Chissà dove è andato... forse a trovare Sue!
>> Sghignazzò.
<< Io non credo... ho una strana sensazione al
riguardo >>.
Entrò in casa dirigendosi subito verso la cucina.
<< Charlie ha lasciato un biglietto. Dice che ha avuto
una chiamata urgente in centrale. Sembra ci siano stati dei problemi nella zona
che circonda il bosco di La Push... >>.
<< Non preoccuparti, i licantropi lo proteggeranno...
>>
Sam e gli altri del branco svolgevano bene la loro missione.
Lo avrebbero protetto anche da Jacob, che si era appena trasformato.
Annuì, per poi girarsi verso la cucina e andare a guardare
nel frigo.
<< Ho una fame... vuoi qualcosa? Purtroppo non ho
sangue in casa, ma ti posso spremere una fettina di carne, che dici? >>
Ero stato talmente impegnato a bearmi della sua presenza che
non avevo pensato ai suoi bisogni, alle sue necessità. Ero stato un egoista, ma
non avrei commesso due volte lo stesso errore.
<< Ehi – si avvicinò – ti sei offeso? Non volevo, era
uno scherzo... >>
Pensava di avermi offeso? Assurdo!
<< Scusami Bella, avrei dovuto pensare ai tuoi
bisogni. Mi dispiace. Non accadrà più >>.
<< Edward Cullen, smettila all’istante! Quando ti sto
accanto potrei vivere di sola aria... anche soltanto di quella respirata da te!
>>
Era assurda, quasi impossibile.
Scossi la testa sorridendo e mi accomodai su una delle sedie
che occupavano la cucina.
Avevo deciso di farle compagnia durante la cena e poi
ritornare a casa.
<< Sicuro che non ne vuoi un po’? Mi sembra da
maleducati mangiare mentre tu guardi... >>
<< Non preoccuparti! Non lo diresti se considerassi il
cibo come spazzatura! >>
Sorrisi sotto il suo sguardo sbalordito.
<< Ok, come non detto... >> mi sorrise.
<< Io vado. Ci vediamo dopo? >>
<< No dai... resta, non andare... >>
<< Non voglio invadere la tua privacy, tornerò appena sarai
pronta per la notte, promesso >>.
<< Ma dai, Edward. Esistono le porte per quella!
Andiamo! >> Disse prendendomi la mano.
Mi lasciai trascinare al piano di sopra senza opporre
resistenza. In effetti non volevo allontanarmi da lei, ma non volevo nemmeno imporle
la mia presenza.
<< Aspettami nella mia stanza... mi cambio e arrivo
ok? >>
<< Fai con calma, non scappo >>.
Non appena aprii la porta che mi aveva indicato, mi ritrovai
in quella che doveva essere la sua stanza, il luogo che mi aveva ospitato da
quando la conoscevo.
Era completamente diversa e sapevo a chi dovevo quel
cambiamento.
C’erano candele dappertutto, le quali diffondevano la loro
luce soffusa in tutta la camera di Bella e una lampada rossa con delle bolle
posta sul comodino.
Alice aveva cambiato anche le lenzuola... me l’avrebbe
pagata. Cosa credeva di fare?!
Mi avvicinai al letto, volevo far scomparire tutti i frutti
delle sue follie prima che Bella se ne accorgesse, ma trovai un bigliettino.
Non ti azzardare
Edward! Ci ho messo molto impegno e poi Bella apprezzerà! Ho lasciato un
bigliettino anche a lei... e non solo quello! Buon divertimentoooooo!
Ps. Andrai
benissimo non preoccuparti!
Alice
Ma si poteva essere più invadenti?
Sentii Bella muoversi nel bagno e mi concentrai su di lei
per non rischiare di distruggere la sua stanza a causa della mia irritazione.
Lo scrosciare della doccia attutì per qualche minuto tutti i
rumori. Quando Bella uscì sentii il suono dei suoi passi e un cassetto che si
apriva.
<< Oddio... >> il suo sussurro arrivò
distintamente alle mie orecchie.
Non volevo immaginare cosa avesse previsto Alice per lei.
Il rumore di carta mi fece capire che mia sorella le aveva
davvero lasciato un biglietto... dovevo spaventarmi?
Cosa dovevo aspettarmi?
Conoscendo Alice... nulla di buono.
Dopo alcuni minuti la sentii sospirare, come se si stesse
infondendo coraggio, e aprire la porta.
I suoi passi incerti si avvicinavano sempre di più, il suo
cuore batteva a mille... era agitata?
La porta si aprì e comparve la donna più bella che avessi
mai visto: colei che aveva rapito a tutti gli effetti il mio non-cuore.
Rimasi immobile dov’ero ancora con il bigliettino di Alice
in mano, in silenzio, assorto a contemplarla.
Si era fermata davanti la porta e non accennava a muoversi.
Per fortuna il mio autocontrollo da vampiro mi aveva frenato dallo spalancare
la bocca.
Era una visione... Alice aveva esagerato, ma per qualche
inspiegabile motivo non riuscivo ad odiarla... forse l’avrei addirittura
ringraziata.
I suoi piedi nudi sfioravano appena il pavimento e la stoffa
pregiata che la ricopriva emetteva un flebile rumore durante i suoi movimenti.
Alice aveva comprato per lei una vestaglia in raso nero che
le arrivava a dieci centimetri sopra il ginocchio. Del pizzo rosso contornava
le maniche e i bordi, dandole un tocco estremamente sexy.
Si avvicinò sempre più a me finché non si impossessò con
passione delle mie labbra, attirandomi a sé.
Le sue mani nei miei capelli abbatterono ogni barriera
costruita per resisterle. L’abbracciai di slancio avvicinandola pericolosamente
a me, le misi una mano dietro il collo, accarezzandolo dolcemente, per poi premere
il suo viso verso il mio.
Con quel gesto volevo farle capire che avevo voglia di lei,
volevo infonderle tutta la mia passione, ma allo stesso tempo volevo farle
capire che l’avrei protetta da tutto e da tutti - compreso me stesso - perché
per me era la cosa più preziosa e delicata esistente al mondo.
La presi in braccio bramando la sua vicinanza col mio corpo.
Il suo calore corporeo si accentuò o, semplicemente, lo percepivo di più perché
era più vicina a me.
Mosse le sue gambe fino ad allacciarle attorno al mio bacino
senza mai smettere di baciarmi. Era troppo coinvolgente, non potevo farne a
meno.
Cercavo di non puntare la mia attenzione sul suo corpo, concentrandomi
solo sul suo viso, sulle sensazioni che provavo accanto a lei, ma tutto questo
sembrava non bastare: accentuavano soltanto la voglia che avevo di lei.
I movimenti e l’odore del suo corpo sembravano chiamarmi a
gran voce, sicuramente più del suo sangue o di quello con cui mi nutrivo. Non
era normale per un vampiro, cosa mi stava accadendo?
Mi sedetti sul suo letto con lei in braccio continuando a
baciarla appassionatamente.
Il mio cervello sembrò avere, per un istante, un barlume di
lucidità.
Cosa stavo facendo?
No, non potevo.
Se le fosse accaduto qualcosa di male, se IO le avessi fatto
del male...
Avevo paura di fare dei movimenti sbagliati.
Nonostante lo volessi, nonostante tutto ciò che mi bastava
per vivere fosse la sua vicinanza, non potevo concedermi emozioni simili.
Bella, forse, non lo voleva davvero, la sua smania poteva
essere stata dettata solo dal fascino che i vampiri avevano sugli umani...
Non poteva volerlo
davvero...
Mi allontanai lentamente da lei appoggiando la mia fronte
contro la sua. Le sue mani mi accarezzavano ancora i capelli e non mi sentivo
affatto sicuro di riuscire a parlarle ma dovevo farlo.
<< Bella – cercai di calmare la mia voce – non
possiamo. Siamo a casa tua, nella tua stanza e tuo padre potrebbe tornare da un
momento all’altro... Cosa penserebbe di me poi? L’ho conosciuto soltanto
stamattina... >>.
<< Sapevo che l’avresti detto, Alice lo aveva previsto
>>
Ma mia sorella non
aveva proprio niente di meglio da fare che intromettersi nella mia vita
privata?!
Cercai di ribattere ma non me lo permise.
<< Ascolta,Edward... so che hai paura di farmi del
male ma Alice ha detto che non succederà nulla, fidati di lei e anche di te
stesso! >>
<< Bella, io non ho mai fatto questo genere di cose...
>>
<< Neanche io Edward... ho avuto altri ragazzi, è
vero, ma non sono mai arrivata a questo punto. Non mi sentivo pronta...
>>
Da un lato ero compiaciuto, ma se pensavo che aveva avuto
altri ragazzi... no, non dovevo pensarci!
<< E se non lo fossi neanche adesso? Se credessi solo
di esserlo? >>
<< Edward, io ti amo. Non sono mai stata sicura di
qualcosa come in questo momento. Dobbiamo solo lasciarci andare e farci guidare
dal nostro cuore. Non succederà nulla, vedrai >>.
Annuii e ci guardammo per un momento interminabile negli
occhi, ognuno nell’intento di leggere l’amore dell’altro.
Accarezzai il suo volto spostando alcune ciocche di capelli
che le davano fastidio. Mossi la mia mano sui suoi capelli, per poi ritornare a
posizionarla dietro al suo collo.
La baciai di nuovo, questa volta lentamente, controllando
tutti i miei gesti, i suoi respiri e il battito del suo cuore.
Sentivo di potercela fare anche perché la mia forza di
volontà nel resisterle stava lasciando il posto alla voglia di lei.
Le sue mani scorrevano lente sulle mie spalle e sul mio
collo. Me lo sentivo, non avrei resistito a lungo.
<< Edward, guardami >>.
Mi prese il volto tra le mani e mi costrinse a guardarla
negli occhi.
<< Non sei tu quello che deve farsi problemi... ma non
me ne faccio neanche io. Per cui respira e sii te stesso... >>
Non ne avevo bisogno, ma lo feci e mi calmai.
Il bacio ricominciò, lentamente per poi intensificarsi, diventando
sempre più passionale.
Il suo corpo caldo premeva sul mio donandomi emozioni mai
provate.
Portò le sue esili mani sul mio torace accarezzandomi e
saggiandomi.
Quei gesti così delicati, dolci ma al contempo sensuali
abbatterono del tutto le mie barriere.
Le fece scorrere fino a raggiungere il bordo della mia
maglietta, per poi sfilarmela e gettarla dietro di sé sul pavimento.
Mi guardava rapita, il suo cuore sussultò e le sue guance arrossirono.
Era troppo bella, come avrei potuto resisterle?!
Ma io non volevo più resisterle, volevo andare fino in
fondo, non avevo mai desiderato nient’altro in questo modo.
Portai le mani sulle sue spalle e lentamente le abbassai la
vestaglia. Non avevamo mai smesso di baciarci e, come spinta da una forza
invisibile, la mia bocca si spostò sull’arco latteo del suo collo, sulle sue
spalle.
Baciandola sentivo il suo sapore sulle mie labbra e il
calore del suo corpo era come fuoco ardente dentro di me. Si diffondeva dalla
punta delle labbra quasi come il miglior combustibile esistente al mondo.
Le sue mani si posarono sui lacci che tenevano chiusa la
vestaglia che le aveva regalato Alice, slegandola.
Lentamente, in modo così timido quanto sensuale, la fece
scivolare lungo le braccia.
Con un gesto veloce, le tolsi quell’indumento sorprendendomi
di aver compiuto un’azione così avventata. Era stata una necessità, quell’indumento
era come se mi soffocasse, come se un’eclissi coprisse il mio sole.
Sussultò al mio gesto e mi sorrise maliziosamente,
continuando a baciarmi lentamente.
Mi prese le spalle dandomi l’impressione di volermi far
sdraiare sul suo letto. Appena capii le sue intenzioni mi lasciai guidare dalle
sue mani, ma invece di ritrovarmi sdraiato sul letto, con un gesto rapido la poggiai
delicatamente al posto che avrei dovuto occupare io.
Rimase sorpresa ma mi sorrise di nuovo. Mi piaceva vederla
stare bene, vederla contenta, donarle io quella felicità che faceva illuminare
il suo viso.
Solo in quel momento guardai cosa indossava.
Stavolta non riuscii a frenare l’impulso e mi ritrovai con
gli occhi sbarrati dalla sorpresa ad osservare il suo corpo.
La sua pelle candida era coperta – anche se in questo caso
era una parola grossa - da un completino intimo coordinato alla vestaglia che
indossava pochi attimi prima, e che donava al suo corpo un aspetto ancora più
sexy.
Il reggiseno copriva il suo seno perfetto e, quello che
doveva essere un tanga, avvolgeva la parte inferiore del suo corpo esaltando le
gambe snelle e sode, le stesse che solo pochi minuti prima erano nascoste dai
pantaloni in pelle rossa che mi avevano stregato.
Dovevo ammettere che così stava decisamente meglio!
<< Ehm... come sto? >>
La sua voce insicura mi riscosse facendomi risvegliare dallo
sguardo incantato che le avevo riservato.
Mi fiondai sulle sue labbra, quasi come fosse un’urgenza,
facendo affondare di più il suo capo nel cuscino. Rispose immediatamente al
bacio abbozzando un sorriso. Non riuscivo a chiudere gli occhi, a staccare lo
sguardo da lei, dai suoi occhi che mi fissavano rapita. Avevo il timore che
scomparisse, che fosse un sogno impossibile o una mia fantasia.
<< Ti amo, Bella >> le dissi fissandola
ardentemente, scavando sempre più in profondità per scorgere una parte della
sua anima o, magari, dei suoi pensieri.
<< Anche io, Edward >> mi rispose mentre allacciava
le sue gambe al mio bacino.
Iniziai di nuovo a baciarla per poi dirigermi sulle gote,
verso il suo collo.
Si inarcò offrendomi maggiore superficie da riempire di
baci. Il suo cuore non aveva mai smesso di battere più veloce del normale ma
ora sembrava quasi esplodere, lo sentivo pompare velocemente, quasi come se mi
stesse chiamando.
Lentamente baciai ogni singolo millimetro quadrato dello
spazio tra il mento e le scapole finché non mi spostai più giù, verso sinistra,
dove quel battito si intensificava ogni secondo di più.
Depositai un bacio sul suo cuore facendo aumentare
smisuratamente anche la velocità del suo respiro e causandole un brivido in
tutto il corpo.
Sentire il suo cuore così vicino a me, alla mia bocca, mi
causava emozioni indescrivibili: non l’avevo mai sentito battere in quel modo.
Era come se percepisse la mia vicinanza e volesse unirsi a me.
Sentendo quell’organo che in quel momento batteva così
velocemente a causa della MIA vicinanza, decisi di agire e mi feci coraggio.
Il mio scopo, ora, era infonderle piacere, renderla felice, perché
adoravo vederla sorridere in quel modo. Quel sorriso che appariva sul suo volto
quando le sfioravo la pelle, quando la sorprendevo con i miei gesti veloci e audaci.
Mi diressi verso il centro del suo petto restando sempre in
ascolto. Non avrei potuto fare a meno di quel suono.
Mi fermai qualche istante inspirando l’odore della sua pelle,
per poi tagliare con i denti il reggiseno, quell’indumento diventato
decisamente e improvvisamente di troppo.
Me ne liberai con un unico gesto spedendolo a fare compagnia
al resto dei vestiti.
Mi fiondai nuovamente sulle sue labbra che sembravano
invocarmi e le sue mani andarono ad accarezzarmi i capelli, le spalle, la
schiena, i glutei...
Si soffermarono, poi, sulla cinta dei jeans percorrendone il
bordo fino a raggiungere la fibbia, cercando di slacciarla. Le sue mani non
sembravano essere in grado di liberarmi, così decisi di aiutarla. Sfiorai la
sua mano spostandola delicatamente e con un unico gesto mi liberai anche dei
jeans, rimanendo in boxer davanti a lei.
Finalmente capii come doveva essersi sentita lei pochi
attimi fa. Mi sentivo in soggezione: sapevo che agli occhi degli umani il mio
corpo risultava perfetto e affascinante, ma volevo essere certo che anche ai
suoi occhi apparisse tale.
Mi fissava, scrutava ogni singola parte del mio corpo. I
suoi occhi si soffermarono sui miei boxer assumendo prima un cipiglio
contrariato, come se le desse fastidio vederli ancora lì, per poi sbarrarsi creando
lo sguardo più sorpreso che le avessi mai visto in volto.
L’imbarazzo provato prima era nulla in confronto a quando
capii cosa l’avesse sorpresa...
Nello stesso istante il suo volto assunse un’aria
compiaciuta: sicuramente si era resa conto che era stata lei la causa della mia
eccitazione.
Si diresse ancora sulle mie labbra, facendo in modo che i
nostri corpi aderissero alla perfezione. Probabilmente stava rispondendo nel
mio stesso modo alla domanda che non avevo fatto in tempo a formulare.
I nostri sessi entrarono in contatto per la prima volta seppur
divisi ancora dalla stoffa del nostro intimo. Non avevo mai provato emozioni
così forti e potenti in tutto l’arco della mia esistenza. Il mio corpo di
ghiaccio era diventato di lava, in preda a dei brividi caldi che non sapevo
controllare...
Continuammo a baciarci muovendoci, come se necessitassimo di
quel contatto.
D’un tratto sentii che quegli ultimi due indumenti che ci
erano rimasti erano fastidiosi, impedivano il contatto tra i nostri corpi.
La passione si era impadronita di Bella e non potevo evitare
di osservarla sorridere e muoversi in sincrono per placare, almeno in parte, il
piacere che le faceva vibrare il corpo.
Quasi nello stesso momento ci sfilammo gli ultimi due
indumenti, senza mai abbandonare il contatto delle nostre labbra, per
ritrovarci entrambi nudi l’uno sopra l’altra.
<< Sei sicura? >>
Volevo che lo fosse al cento per cento. Era un passo
importante e non potevo permettere che un giorno se ne pentisse, non avrei
potuto accettarlo.
<< Si >> sussurrò sulle mie labbra.
Lentamente mi mossi sopra di lei facendo attenzione ad ogni
mio movimento. La smania di quel contatto ostacolava i miei sensi, ma cercai di
essere più forte.
Ad un tratto ricordai le parole di Bella...
Dobbiamo solo
lasciarci andare e farci guidare dal nostro cuore...
Era questo il segreto...
Io l’amavo, lei era tutto per me. Amore, vita, eternità.
Volevo infonderle piacere e starle accanto in questo modo...
Mi lasciai andare...
Il più delicatamente possibile entrai in lei, lentamente.
La temperatura dei nostri corpi attaccati l’uno all’altro si
era fusa diventando tiepida. Avvicinai le labbra al suo orecchio sussurrandole
che l’amavo mentre con l’altra mano le accarezzavo il viso.
Avevo letto innumerevoli libri di medicina, tomi ed
enciclopedie che descrivevano quest’unione tra gli umani e sapevo che la prima
volta per le ragazze era più dolorosa.
Un rumore impercettibile e un intenso odore di sangue mi
fecero capire che da quel momento in poi non avrebbe più sofferto.
Respirai quel profumo senza paura, conscio di non poterle
fare del male perché avevo già sentito e resistito a quell’odore.
Il suo corpo si sporse maggiormente verso di me chiedendo
sempre di più. Senza più freni mi adattai alle sue richieste, ai suoi movimenti
donandole e ricevendo quel piacere che tanto bramavamo.
Circondai il suo corpo con un braccio mentre depositavo la
mano dietro la sua schiena. L’attirai di più a me facendo combaciare i nostri
petti e inspirando l’odore dei suoi capelli, mentre i nostri bacini
continuavano a muoversi in quella danza che andava al ritmo del suo cuore.
Raggiungemmo l’apice del piacere insieme, guardandoci negli
occhi e sorridendo... era ancora più bella.
Le baciai dolcemente le labbra stendendomi al suo fianco e
attirandola al mio petto. Le accarezzai la fronte e le feci poggiare la testa
sulla mia spalla.
Era stata un’esperienza magnifica: se mi avessero detto che
diventare vampiro implicava anche incontrate Bella, avrei vissuto diversamente
la mia esistenza.
Tutte le sofferenze che mi avevano dilaniato l’anima
sembravano essere sparite all’improvviso, cancellate come fa una mano con la
condensa su un vetro.
Mi sentivo in pace col mondo, con l’universo intero. Avevo
tutto ciò che un uomo, o un vampiro, potesse desiderare e non avevo bisogno di
altro, né diaria né tanto meno di cibo.
Se c’era Bella, tutto il resto perdeva di importanza e di
significato.
La strinsi a me sussurrandole che l’amavo infinitamente,
mentre lei si perdeva nell’incoscienza del sonno con un sorriso sulle labbra.
Allora?? Che ve ne pare? Sto in ansia da due giorni...
più altre due settimane mentre lo scrivevo -.-
Vorreiringraziarela mia beta che oltre a betare
(ovviamente) si è sorbita anche i miei scleri!!! E poi
Eli87 che ha fatto lo stesso... grazie ragazzeeeee!!!
Ah ora che ci penso... il pacco in cui cercava Alice, non
ha nulla a che fare con la “sorpresa” x edduccio e
bellina ok?? Hihi poi vedrete!!!
Poi... ci sn alcune di voi che
non recensiscono più... volevo solo sapere se vi andava tutto ok... la storia
vi piace ancora??? Vabbè ora basta!!!
Per rispondere
alle recensioni:
hale1843:
ciao anche a te idolo2 hauahua cmq tnkkk :D sei sempre troppo gentile cn
me!!! Che te ne pare?? Mi sn impegnata qnd apprezza almeno qst!!!
cullengirl: eccoloo
finalmente ho finito di scriverlo!!! Come ho detto sopra è stato atroce ma ce l’ho
fatta!!!
bigia:
grazie carissimaa!!! Cmq ce l’ho fatta alla fine..
non so che ne è uscito ma sxo che almeno qualcosa di
decente sia venuto fuori!!!
Goten:grazie
tesooo... di qst che ne pensi?? Parere oggettivo
però!!!
Frafra9:visto
che ha combinato qll pazza??? Hihihi povera jaz veramente!!!
Eli87:
ti ho ringraziata anche sopra x le pazzie che hai dovuto sopportare visto?? Hihihi
cmq la prossima idea tua la devo usare... hhihihiciaoooo
dindy80
tu mi fai commuoverete.. ti volevo scrivere un’email
su fb ma nn mi dava il tuo account -.- vabbè lo
chiedo qui? Cm vanno i preparativi?? A qnt la data???bacioniii e augurissimiii
keska:
si però forse lo farò riscattare... mo vedo :D hihi
cmq visto che ha combinato Alice? Credi che doveva farsi gli affari suoi??? Hihihi
bacino
luisina: in ql pacco c’è
altro... però la biancheria centra in un modo o nell’altro xDhauahu
simo87:
ecco la mia creazione... si ok è una parola grossa però con tutto il sangue
(infelice metafora) che ci ho buttato x scriverlo un aggettivo simile ci
vuole!!! Solo per l’impegno però... nn so come sia venuto!!!
Non mi uccidete e non allarmatevi:
STO SCRIVENDO… work in progress XD
È vero che ci sto mettendo
un’eternità ma sono andata un po’ in crisi, ho quasi terminato l’altra ficci, sto scrivendo anche un cap per il Round Robin e… ho iniziato a lavorare =.=
Vi lascio un piccolo spoiler e una
promessa: prometto sui miei 2 micioni che posterò
quanto prima!!!
Ditemi cosa ne pensate ok?
Che idea vi fate insomma :D
Baciiiiiiiiii
Barbara
Spoiler capitolo 26
Una Kawasaki Ninja nera... di chi era?
A cavallo della moto vi erano due persone poco riconoscibili
a causa dei caschi integrali e dell’abbigliamento che copriva interamente le
loro figure.
Guardai più attentamente la scena circostante: un paesaggio
vastissimo scorreva velocemente mentre sulla sinistra il mare rifletteva la
luce del sole.
<< Manca ancora un po’, ma vedrai che carina >>.
Bella? Era lei la figura al volante?
Come avevo potuto non riconoscerla subito?
I pantaloni di pelle bianchi, il suo giubbino di pelle nero... era lei, avrei dovuto identificarla
dal fisico esile ma al contempo perfetto.
E chi era la persona alle sue spalle?
Aspettavo di sentirlo parlare ma non le rispose, le
accarezzò solo la gamba e la strinse di più a se.
Un moto di gelosia mi invase.
Chi era? Perché viaggiava dietro di lei e soprattutto, la
accarezzava?
Mi
sono presa una piccola pausa dopo tutto lo stress del cap precedente :D ho
riorganizzato le idee e ora mi appresto a continuarlo! Veramente, ho avuto
anche parecchio da fare… ho finito la mia ficci sette anime e ho iniziato a lavorare -.-:D
Ah
aggiungerei anche una mezza crisi per colpa ( o grazie) a CULLENBOY... all’inizio volevo ucciderlo ma poi mi sn resa conto che ha ragione :D sono una ragazza ma mi
impegnerò a rendere i pensieri di eddino più maschili
:D quindi direi che è un GRAZIExD
I
commenti “post capitolo hot” sono stati a dir poco stupendi.. non mi aspettavo
tanto affetto :D grazie a tutteeeeeeeeeeeee siete
mitiche e affettuosissime :D i miei tesori, ecco!
Procedo
col capitoloooo… ovviamente betato dalla nostra lena89
CAPITOLO 26
Una bolla...
Lenta percorreva lo spazio nel suo liquido rosso
trasparente. Saliva su, sempre più su, per poi appesantirsi e dirigersi di
nuovo verso il basso.
La lampadina che governava il loro movimento le riscaldava
facendole dirigere verso l’alto, dove il liquido era troppo freddo per
permettere loro di ritornare da dove erano partite, dal magma che le aveva
generate.
Quella bolla era troppo leggera per ritornare verso il
basso, ma prima o poi sarebbe affondata.
Tutto prima o poi
finisce.
Un’altra bolla si creò staccandosi dal nucleo originale,
percorrendo lentamente lo spazio che la distanziava dall’altra bolla, la quale
all’improvviso si appesantì e ritornò verso il basso.
Lentamente sembravano danzare nel liquido colorato senza mai
incontrarsi finché, con uno scontro si unirono diventando un unico corpo.
Salirono entrambe verso l’alto per poi terminare per sempre
la loro corsa.
Mi ero imbambolato per un attimo a guardare quella lampada
con le bolle che mia sorella aveva regalato a Bella per questa serata.
Stupidamente, come se fossi un ragazzino, avevo associato quelle bolle a noi
due.
Mi ero bevuto il cervello? Era possibile, ma c’era un’altra
spiegazione: mi ero innamorato.
Accarezzai i suoi capelli. Il suo respiro regolare mi confermò
che si era appena addormentata.
Avevo ancora voglia di lei, non ne avrei mai avuto
abbastanza, ma dovevo placare i miei bollenti spiriti perché Bella non era una
vampira, era umana e aveva bisogno di riposo.
Tramite i suoi sogni, rividi in un flash tutta la giornata
che avevamo trascorso insieme, le emozioni provate durante la gara e poi
osservai il mio volto.
Ero abituato a vedermi dalla mente degli umani o dei miei
familiari, ma dai pensieri di Bella assumevo sembianze diverse. Era come se
fossi perennemente circondato da un’aura d’amore che distorceva i miei
lineamenti, rendendoli più armoniosi del normale.
Ero concentratissimo sui suoi sogni, pronto in ogni momento
ad aiutarla a modificare le sue visioni. Dovevo mettere in atto il mio piano e
verificare che funzionasse.
Potevo percepire le sue emozioni, le sue sensazioni,
specchio delle mie. Vegliare sul suo sonno era un’esperienza magnifica, non
avrei mai pensato, in tutta la mia esistenza, che ci fosse qualcosa di così
meraviglioso da osservare.
I momenti trascorsi insieme erano delle rapide visioni in
cui predominavano solo i suoi sentimenti nei miei confronti. Era tutto così
tremendamente perfetto e magnifico che mi preoccupai: se in questo istante ero
così felice, quando sarebbe arrivata la tristezza?
Non ero un pessimista, ma si sa, la felicità, in tutto
l’arco di una vita, rappresenta dei flash, brevissimi istanti di luce e
razionalità che illuminano la tua esistenza per pochi secondi.
Scossi impercettibilmente la testa per non svegliare Bella,
che aveva appena preso sonno. Tra di noi non ci sarebbe mai stata tristezza, se
stavamo insieme sarebbe andato tutto bene, nulla avrebbe potuto ostacolarci.
Puntai nuovamente la mia attenzione sull’angelo che giaceva
assopito tra le mie braccia. La sua pelle, sotto le delicate carezze dei miei
polpastrelli, era calda e morbidissima, così perfetta da poter sembrare quasi
la pelle di una vampira.
…
Il buio totale della sua mente, durato poco meno di un secondo,
si trasformò improvvisamente in uno spazio assolato in cui una moto viaggiava a
tutta velocità lungo una strada deserta.
Una Kawasaki Ninja nera... di chi era?
A cavallo della moto vi erano due persone poco riconoscibili
a causa dei caschi integrali e dell’abbigliamento che copriva interamente le
loro figure.
Guardai più attentamente la scena circostante: un paesaggio
vastissimo scorreva velocemente, mentre sulla sinistra il mare rifletteva la
luce del sole.
<< Manca ancora un po’, ma vedrai che carina >>.
Bella? Era lei la figura alla guida?
Come avevo potuto non riconoscerla subito?
I pantaloni di pelle bianchi, il suo giubbino di pelle nero... era lei, avrei dovuto identificarla
dal fisico esile ma al contempo perfetto.
E chi era la persona alle sue spalle?
Aspettavo di sentirlo parlare ma non le rispose, le
accarezzò solo la gamba e la strinse di più a se.
Un moto di gelosia mi invase.
Chi era? Perché viaggiava dietro di lei e soprattutto, la
accarezzava?
Non potevo essere io.
Sarei stato IO al volante.
La moto doveva essere per forza sua, del ragazzo misterioso
che aveva fatto guidare la MIA Bella verso chissà quale destinazione.
Li osservai attentamente catturando ogni dettaglio dello
spazio circostante per capire di quale luogo si trattasse.
Era una strada di San Francisco. Direzione? Las Vegas.
Si stavano dirigendo lì? A fare cosa?
Proprio nella capitale del sesso e della vita priva di
regole doveva dirigersi la mia Bella?
La moto aumentò la propria velocità iniziando ad impennare.
Una risata riecheggiò nell’aria calda e afosa della
California mentre il sogno terminò.
Bella non si stava svegliando, era ancora notte fonda, aveva
solo terminato di mostrarmi la sua visione.
Non volevo pensare al sogno, non volevo ricordare
quell’energumeno che le toccava le gambe.
Avrei scoperto chi era e l’avrei ucciso…
o per lo meno avrei fatto in modo di non farlo avvicinare mai più a lei.
Stavo ghignando o cosa?
L’amore mi aveva decisamente dato alla testa. In pochi
giorni ero cambiato radicalmente, e nella maggior parte dei casi non me ne
accorgevo. Solo dopo averci riflettuto me ne rendevo conto.
Velocemente, anche troppo per i miei gusti, il tempo
trascorse facendo sorgere dei lievi raggi di sole che non riuscivano ad
oltrepassare il perenne strato di nuvole.
Non ci sarebbe stato bel tempo fino a tre settimane, Alice
era decisamente molto meglio del meteo.
Potevo trascorrere tutto il mio tempo con lei, potevo starle
sempre accanto.
No, Edward, ha bisogno
dei suoi spazi, ricordi? Lei è umana, necessita di momenti per se stessa.
Si, quella stupida e insistente vocina nella mia testa aveva
perfettamente ragione.
Annuii a me stesso.
Le avrei dato i suoi spazi e sarei stato con lei solo quando
me l’avesse chiesto. Non dovevo assolutamente essere troppo pressante, lei era
libera e doveva sentirsi tale.
Erano quasi le sette del mattino e i pensieri di Charlie
erano ancora tranquilli, segno che stava dormendo.
Non doveva andare al lavoro?
Era tornato tardi la sera precedente perché aveva avuto dei
problemi in centrale, ma dai suoi pensieri non ero riuscito a capire di cosa si
trattasse, era troppo stanco per pensare.
All’improvviso un fragore lo destò dal suo sonno e dei
rumori di vestiti, scarpe e cintura riecheggiarono per la sua stanza arrivando
fino a me.
Si era appena svegliato e andava di fretta: la sua sveglia
non era suonata.
Ero pronto a balzare dal letto il più velocemente possibile
se solo l’idea di venire a controllare sua figlia gli avesse sfiorato la mente.
Per fortuna la fretta era mia alleata.
Non volevo muovermi, appena si fosse svegliata volevo
poterle dire che ero stato tutta la notte vicino al suo corpo nudo senza mai
abbandonarlo, senza mai smettere di accarezzarlo.
Movimenti incoscienti e sospiri... Bella si stava per
svegliare.
La mia panterina tra pochi attimi avrebbe riaperto i suoi
magnifici occhi e mi avrebbe trovato lì, accanto a lei.
Appena si accorse della mia presenza, del mio corpo freddo
accanto al suo, le sue sopracciglia si arcuarono, ma i sui occhi restarono
serrati.
Rimase immobile per qualche secondo pensando chissà a cosa.
Non volevo parlare e rischiare di spaventarla, non sarebbe stato un bel
risveglio per lei... anche se forse sarebbe stato divertente per me.
Tastò il suo corpo e poi il mio rendendosi conto che eravamo
nudi, vicini, coperti solo da un lenzuolo.
In un secondo le sue guance si imporporarono, ma i suoi
occhi erano ancora più che serrati.
Stavo per parlarle e chiederle di aprirli quando sembrò
trovare il coraggio.
Lentamente ne aprì uno, ma appena incontrò il mio volto lo
richiuse stringendoli entrambi per non aprirli.
Rimasi accigliato per un po’ a guardarla...
Perché si comportava così?
<< Bella, apri gli occhi per favore >>.
Dovevo guardarla, cercare di capire cosa pensasse.
<< No >>.
L’avrei convinta con la mia voce suadente.
<< Panterina... apri i tuoi begli occhietti.. dai
>>.
Sorrisi e sperai che mi ascoltasse.
<< Mm m mm >>.
In risposta mugugnò un qualcosa di quasi incomprensibile che
però mi sembrò di intuire...
Provai a risponderle secondo quello che avevo capito.
<< Non sono un sogno... >> forse un incubo pensai.
I suoi occhi si spalancarono all’istante fissandomi quasi
con un velo di paura.
Non erano abituati alla poca luce nella stanza né all’aria
che li circondava nuovamente, per cui si arrossarono ma non si richiusero.
<< Hai capito quello che ho detto...?! >> Mi
disse con aria sorpresa.
Mi meravigliai della sua reazione, ma soprattutto del fatto
che avessi capito davvero.
Annuii.
Mi scrutò in modo truce per poi chiedermi se le leggessi nel
pensiero.
<< Magari... ma purtroppo no. La tua mente è off limits per me >>.
Fece un sospiro di sollievo e riaprì gli occhi sorridendomi.
<< Ah... Buongiorno >> disse stiracchiandosi.
Il suo corpo si mosse sul mio facendoci rabbrividire
entrambi.
Una forza sconosciuta mi fece attirare il suo corpo sul mio.
Conoscevo il nome di questa forza. Era pura e semplice
attrazione, eccitazione.
La baciai con passione e possessione.
Sapevo perché lo stavo facendo. Volevo che il suo sogno
svanisse, nel mio inconscio temevo di perderla e volevo attirarla a me, sempre
di più verso di me.
Esultai mentalmente quando mi resi conto che non mi avrebbe
rifiutato. Le sue mani lambivano ogni parte del mio corpo mandandomi in tilt.
Accarezzavo il suo viso, le spalle, il seno per poi scendere
sempre più giù, sui suoi fianchi e verso i glutei.
Ad ogni mia carezza dei sospiri nascevano dal suo petto,
facendole aumentare il ritmo cardiaco e respiratorio. Adoravo farle quell’effetto.
Per la seconda volta nel giro di poche ore i nostri corpi si
erano uniti in un unico elemento, facendoci provare sempre più piacere, sempre
più voglia l’uno dell’altra.
Sarei rimasto tutto il giorno accanto a lei, nella stessa
posizione in cui eravamo, ma avevo già programmato la nostra giornata e ci
sarebbe stato tempo per starle accanto in questo modo.
<< Ti va di uscire? >>. Le chiesi intuendo la
sua risposta.
<< Mmm >>
<< Ho una sorpresa per te. Vorrei portarti in un posto
>>.
<< Ok, ma tra poco. Voglio stare un altro po’ qui con
te >>.
I suoi desideri combaciavano perfettamente con i miei ed ero
quasi certo che nella sua mente passasse qualcosa di molto simile a ciò che
pensavo io.
<< Ho sognato qualcosa stanotte? >> Mi chiese
ricordandosi dei suoi sogni premonitori.
E adesso cosa le avrei risposto?
<< Dai puoi dirmelo, sarò forte >>.
<< Non sei tu a dover essere forte, Bella >>.
Ero stato duro, troppo freddo. Lo si capiva dal suo sguardo.
<< Cosa ho sognato, Edward? Era una visione o un sogno
normale? >>.
<< Una visione... che rappresentava te su una Kawasaki
Ninja nera e un ragazzo che ti accarezzava e ti stringeva a se... Non ero io –
aggiunsi prima che potesse farmi l’ovvia domanda -, non potevo essere io,
altrimenti sarei stato alla guida. E la moto, poi, non è di nessuno che conosco
>> conclusi.
Rimase zitta per un po’.
<< Edward, forse non ero io, ho già avuto visioni in
cui non ero presente, no? >>.
<< Eri tu, Bella. Ho sentito la tua voce ma non quella
dell’energumeno >>.
Mi stavo innervosendo e non poco.
<< Edward, calmati >> stavo ringhiando?!
Sospirai e annuii.
<< Io amo solo te e sono solo tua, con chi pensi possa
andare sulla moto dei miei sogni se non con te? >>
<< Non lo so, Bella >>.
Ero sicuro che quel ragazzo non ero io, ma ora non volevo
pensarci. Sarebbe accaduto e io non avrei potuto fare nulla. Potevo solo
cercare di capire chi fosse e impedire che lo rifacesse.
<< Basta – dissi all’improvviso – non pensiamoci più.
Ci sarà tempo per rifletterci, adesso abbiamo una... non posso dirtelo...
Sorpresa >> sorrisi dandole un bacio a stampo sulle labbra.
Si alzò e si diresse verso il bagno trascinando il lenzuolo
e borbottando qualcosa di incomprensibile.
Non aveva portato con sé i vestiti che avrebbe dovuto
indossare quindi, pensai, che l’avrei rivista di nuovo in tutto il suo
splendore.
Da quando sei così
pervertito,Edward?
Da ora!
Ripensavo al sogno che non voleva proprio abbandonare la mia
mente.
Perché doveva succedere? Avevo ragione, allora, a pensare
che la nostra felicità non sarebbe durata molto...
<< Ehi! Non dirmi che non ti sei mosso neanche di un
millimetro da quella posizione...?! >>
Ma quanto tempo era passato?
<< Scusa, mi sono distratto. Sei già pronta? >>
Si era già vestita?
<< Sì, c’erano gli abiti nell’armadietto del bagno. Li
ho trovati mentre cercavo lo shampoo. C’era anche un bigliettino con le
“istruzioni” – mimò le virgolette – per l’uso. Diceva di farci entrambi la
doccia e di indossarli per poi procedere con il tuo piano... >> terminò
con sguardo perplesso.
<< Alice >> dicemmo in coro scoppiando a ridere.
<< Dai, vai a farti una doccia, io faccio colazione e
usciamo >>.
Le diedi un altro bacio sulle labbra e mi diressi verso il
bagno sempre più sorpreso dall’atteggiamento di mia sorella. Avremmo dovuto fare
un bel discorsetto a quattr’occhi!
Ripensai agli abiti che le aveva fatto indossare Alice e non
potei fare a meno di ringraziare mentalmente mia sorella: Bella era proprio
stupenda vestita con quei jeans attillatissimi e una
semplice maglietta sportiva.
<< Andiamo? >>
Ci avevo messo poco meno di cinque minuti per lavarmi e
vestirmi, ed avevo anche rimesso in ordine il bagno.
<< Sì, aspettami qui, faccio subito! >>
Corse per le scale e si diresse verso il bagno, e poi
nella sua camera.
Si era sciacquata i denti e aveva messo le scarpe.
<< Dove andiamo, allora? >>
<< Vedrai >>.
La presi per mano e mi diressi fuori verso la moto. L’aiutai
a salire e avviai il motore con un rombo.
Finalmente , Edward!
Hai ritardato di ventisette secondi. Hai rovinato la mia visione.
Che ci facevano loro qui? Doveva essere una sorpresa solo
per Bella.
<< Ci sono anche i tuoi fratelli? >>
<< Sì >>, purtroppo.
Aggiunsi mentalmente.
Entrai nell’area riservata alle iscrizioni dove i miei
fratelli ci stavano aspettando.
<< Ciao, Bella >>, urlarono in coro le mie
sorelle.
Appena lo sguardo di Bella si poggiò sulla figura di Alice
le sue guance si colorarono di rosso.
<< Tranquilla – sussurrò mia sorella -, quella parte
l’ho evitata... >>.
Bella sospirò sollevata e sorrise abbracciandole entrambe.
Si voltò verso i miei fratelli e li salutò. Emmett stava per
dire una delle sue solite battute, ma un mio colpo di tosse lo fece desistere.
Cominciavo davvero a divertirmi. Anzi, dovevo approfittarne.
<< Emmett – sorrisi verso di lui – io e Bella vorremmo
partecipare, andresti a fare la fila per noi? >>.
Oh. No, no, no, no,no,
fratello. Non pensare che...
<< Emmett, devo ricordarti della scommessa? >>
Vado.
Ringhiò abbassando il capo sotto le risate di tutti.
<< Di cosa si tratta? >> Mi chiese la mia
ragazza incuriosita.
<< Lo vedrai, panterina >>, le sussurrai
all’orecchio facendola arrossire.
Frafra9,
bigia, Eli87, luisina,
cullenboy,
hale1843 per aver
commentato lo spoiler... e a proposito di spoiler... ve ne inserisco uno...
volevo raccontarvi brevemente cosa avevo in mente ma forse è meglio
scriverlo... XD scusate in anticipo.
Spoiler dei prossimi capitoli (non il successivo eh):
<< Edward, basta, non puoi fare più
nulla. L’hai morsa ma il suo cuore ormai non batte più! >>
<< Taci, non può essere morta...
>>
<< E invece si. Non riesco più a
vederti così. Hai fatto il possibile... >>
<< NON E’ STATO SUFFICIENTE, capisci?
>>
Ecco!!! Allora? Lo so.. ma nn mi uccidete! In realtà nn
mi va tanto di farla finire bene... lo so che è una ff ma perché devono avere
tutte un lieto fine??? Ja prometto che ci penso!!!
BACIIIIIIII!!!!
Finalmente
ho concluso questo cap... dovete sapere, che è sopravvissuto ad un’altra crisi,
al poco tempo, e alla quasi fine (nel senso che avevo in mente di farla
terminare con questo cap XD).
Purtroppo
per voi scriverò altri capitoli e poi vi lascerò in pace, promesso XD
Ecco,
visto che ci sono, vorrei approfittare per fare anche io un po’ di pubblicità...
Non vi
elenco le settanta e più ficci che seguo... mi
limiterò a pubblicizzare, ogni volta che pubblico, 3 autori o storie che mi
piacciono :D
Quelle
di oggi sono:
-Le
storie di Amalia89... decisamente mitiche!!! Leggere per
credere XD
-Una
raccolta di short di lena89 (la mia beta): SimplyTwilight.. raga anche qst fanno paura :D sn
troppo belle :D
-Le storie di Eli87, ma in particolare Bad Girl.. la storia che “tento” di
betare XD
Buona lettura allora... e non vi dimenticate di leggere il mio cap,
ovviamente :D
Capitolo betato a cura di Lena89 eEli87<3 grazieeeeeee
100000!!! <3
Capitolo 27
Gara
di Motocross
La sua espressione quando si rese conto che la mia sorpresa
altro non era che una gara di motocross, fu impagabile. I suoi occhi si erano
illuminati di una luce diversa, esaltata.
<< Vogliamo andare? >> Le chiesi prendendola per
mano.
Mi rivolse uno sguardo spaesato, come se volesse chiedermi
“sta succedendo davvero a me?”
Le sorrisi dolcemente e la guidai verso le nostre moto.
Non pensavo che una gara di motocross potesse piacerle così
tanto.
<< Devi metterti le adeguate protezioni e poi partiamo
>> l’avvisai.
Annuì sorridente.
<< Scommetto che Alice ha messo il suo zampino anche
qui, vero? >>
<< Ehm... veramente non ne ho idea... ma suppongo di sì
>> aggiunsi appena notai le due tute (cliccate sopra per vederle) bianche e
blu appese vicino alle moto che avremmo dovuto guidare. Tutto era perfettamente
coordinato, dai caschi agli stivaletti.
Scosse la testa sorridendo.
Se non ci fosse stata Bella probabilmente mi sarei
arrabbiato con mia sorella, ma se lei sorrideva, mi stava bene tutto.
<< Alice, è chiaro? Mi raccomando, confido nel tuo
aiuto. Non mi far pentire di questa scelta >>.
La sua risposta fu alquanto eloquente sebbene non avesse
spiccicato parola.
Un suo sguardo mi bastò a comprendere che non avrebbe mai
rischiato. Per nessuna ragione al mondo. e i suoi pensieri me lo confermarono.
<< Su, dai, Edward. Spicciati! >> Urlò Bella a
qualche metro di distanza da me.
<< Siamo impazienti? >> Le dissi schernendola e
raggiungendola.
Dovevo ammettere che stava benissimo anche con una tuta
maschile da motociclista, era dannatamente sexy vestita in quel modo.
Se mia sorella avesse avuto più tempo, ero certo che ne
avrebbe confezionata una femminile su misura per lei, ma aveva avuto poco tempo
per dedicarsi al nostro abbigliamento.
Evitai di soffermarmi troppo sul suo corpo e mi limitai ad
avvicinarla a me e a sussurrarle che stava divinamente.
Appena saremmo stati soli...
Edward, basta!
<< Alicee... esci dal mio
futuro! >> Urlai infastidito.
Possibile che dovesse sempre starmi col fiato sul collo? Se
da un lato volevo ringraziarla per quello che aveva fatto per me e per Bella,
dall’altro avrei voluto tanto liberarmene.
<< Non ci provare, Edward. Ti ricordo che lei è mia moglie >> mi avvisò mio
fratello intuendo le mie emozioni.
<< Grazie, Jasper. Come ho potuto dimenticarmene...
>> risposi sarcasticamente scatenando le risate di tutti.
<< Eddino, carissimo
fratello adorato... un giorno, non troppo lontano,ci racconterai la... >>
<< Emmett, non ti azzardare a concludere la frase se
vuoi arrivare a fine giornata con tutti gli arti al loro posto >> lo
bloccai prima che potesse chiedermi delucidazioni sulla serata.
<< Certo, certo. Come se potessi sconfiggermi con il
tuo poteruccio da quattro soldi... >>.
<< Emmett, ti consiglio di non sfidare la sorte. –
Sorrisi sadicamente – E poi... devo forse ricordarti che, tecnicamente, sei in
mio potere? >>
<< TUO POTERE?! Ma sei per caso uscito di senno? Ok
per la scommessa, ma non ti sembra di esagerare? E poi, quando hai intenzione
di concludere questo strazio? >> Chiese quasi lagnandosi.
Povero Emmett... non immaginava neanche cosa lo aspettava.
Proprio in quel momento, Alice ebbe una visione e iniziò a
ridere. Non riusciva a fermarsi, era piegata in due e non la smetteva più.
<< Davvero divertente. Poi ce lo spieghi, semmai
>> le disse Emmett incrociando le braccia al petto e voltandosi di lato
offeso.
<< Ok, ora basta ragazzi. Io e Bella avremmo una gara
da disputare >> li interruppi.
<< A dopo, ragazzi! Fate il tifo per noi >>
disse Bella salutandoli con una mano.
<< Ok, Bellaaa >> le
urlarono in coro i miei fratelli.
La
mia famiglia si era subito affezionata a lei, persino Jasper, il più introverso
del gruppo. Del resto era impossibile non innamorarsi di lei…
Salimmo sulle nostre rispettive moto e ci avviammo verso il
traguardo, distante pochi metri da noi.
<< Pronta? >> Le chiesi.
Annuì facendomi l’occhiolino, l’unica parte del suo corpo
che potevo scorgere dal suo abbigliamento, l’unica che non era coperta dal
casco o dalla tuta da motocrossista.
I suoi occhi, per fortuna, potevo sempre guardarli.
Partimmo a tutta velocità non appena un uomo con una
bandiera a scacchi bianca e nera ci diede il “Via”.
Eravamo uno al fianco dell’altra, come se gareggiassimo per
stare insieme, non per competere. Nessuno dei due cercava di superare l’altro e
ci stava bene così.
Vampiri? Che ci fanno
qui dei vampiri?!
Mi voltai all’istante verso colui che aveva formulato questo
pensiero.
Era una voce conosciuta, una mente che avevo già esplorato
in passato, ma era diversa, c’era qualcosa di strano che non mi faceva stare
tranquillo.
Riconobbi subito il suo odore, e con esso anche il suo
possessore...
Jacob Black? Perché era qui? Semplice coincidenza?
Sondai la sua mente.
I suoi pensieri erano oscuri e confusi. Percepivo disprezzo
e odio verso la mia razza, voglia di vendetta e di violenza... come poteva
essere cambiato in questo modo? Possibile che la trasformazione avesse rimosso la
simpatia che provava nei miei confronti?
D’un tratto accelerò posizionandosi al mio fianco, pronto a
colpirmi con il suo motocross.
Ero in ansia, Bella era al mio fianco ed era tutt’altro che
al sicuro... lei non era una vampira come me e la mia famiglia.
Perché l’avevo portata ad una stupida gara? Possibile che
dovessi metterla sempre in pericolo?
Una sparatoria era stata facile da gestire, ma un
licantropo? Non ero solo, c’era la mia famiglia, ma non volevo che Bella
soffrisse, in nessun modo.
Anticipai la mossa di Jacob frenando all’improvviso e
lasciando che Jacob mi superasse. Bella era rimasta indietro, per fortuna.
Il suo cuore batteva forte, di sicuro si era resa conto che
qualcosa non andava.
Potevo percepirlo nonostante i miei pensiero fossero
incentrati sul licantropo che cercava di colpirmi.
Con una frenata, la ruota posteriore di Jacob slittò sul
terreno arido della pista. Era pronto ad attaccare di nuovo, stavolta senza pensare
troppo ai suoi movimenti. Era furbo, conosceva il mio potere e stava cercando
di usarlo a suo vantaggio. Ero certo che avrebbe anche cercato di farmi cadere
in una trappola formulando dei pensieri fasulli.
Dannazione!
Il
primo pensiero fu quello di mettere in salvo Bella. Dovevo abbandonare la gara
e portarla il più lontano possibile da lui.
Tenevo sottocontrollo la mente del licantropo, e non appena
scorsi un attimo di distrazione, feci segno a Bella di svoltare a destra e di
uscire dal tracciato.
Il rumore della sua moto sui dossi del terreno mi fece
capire che non aveva compreso il mio avvertimento o che non mi aveva dato
ascolto.
Maledizione!
Cos’altro mi rimaneva da fare? Dovevo affrontare il lupo?
L’avrei ucciso anche solo per aver torto un capello alla mia
Bella. Se non fosse uscita indenne dalla gara, la mia ira avrebbe raggiunto lui
e tutta la sua specie che avrebbe fatto meglio a tenerlo a bada.
Jacob si accorse di Bella e la sua espressione cambiò, i
suoi pensieri divennero possessivi, prepotenti.
Bella mi raggiunse.
Cosa cercava di fare? Voleva per caso rischiare la vita?
La coprii con ilmio
corpo ostacolando quasi del tutto la vista della mia Bella a Jacob.
Bella? Sta con questo
succhiasangue? È in pericolo, devo portarla in salvo.
Portarla in salvo? In pericolo?
<< Sei tu il pericolo, cane! Allontanati subito da lei
>> lo minacciai sicuro che avrebbe udito il mio sussurro.
Cane? Io il pericolo?
Allora i ragazzi avevano ragione, legge davvero nel pensiero la sanguisuga.
<< Sì, ci riesco. E non è l’unica cosa in cui ho
successo >> dissi alludendo alla mia vendetta.
Senza pensare, senza alcuna riflessione, frenò facendo un
testacoda.
Una nuvola di polvere si alzò coprendolo quasi del tutto.
Pensava forse di sfuggirmi?
Quanto si sbagliava...
Gli corsi incontro avendo perfettamente tutti i suoi
movimenti sotto controllo.
Attaccai il fianco della sua moto provocando un rumore
assordante. Lo spinsi fuori strada ma per poco.
Accelerò di nuovo e si scagliò contro di me a tutta
velocità.
Cercai di evitare l’impatto accelerando verso il traguardo,
ma urtò la ruota posteriore con l’intento di mandarmi fuori strada.
Sterzai giusto in tempo per evitare il guardrail dandomi una
spinta con il piede sinistro e rimettendomi in carreggiata.
Bella, dov’era?
Diedi una rapida occhiata alle mie spalle e mi accorsi che
era poco dietro di me con il cuore che le batteva a mille.
Era spaventata.
Volevo tranquillizzarla, metterla al sicuro, ma dovevo prima
occuparmi di Jacob. Era completamente fuori di testa, non riuscivo a capire
perché si comportasse così.
Sperai che non si muovesse dalla sua posizione attuale.
Si trovava pochi metri più avanti, se ero fortunato, avrebbe
concluso la gara e sarebbe sparito dalle nostre vite... ma non ci contavo
molto.
D’un tratto, inaspettatamente, frenò e con un testacoda me
lo ritrovai di fronte, pronto a venirmi addosso.
<< Jake, ti rendi conto che siamo di fronte a un
mucchio di persone? >>
<< Zitto, non mi importa! Devi starle lontano. Lei è
mia >>.
Lei è mia...
Lei è mia...
Ora
si spiegava il suo comportamento. Era innamorato di Bella.
Dai suoi pensieri compresi che aveva avuto l’imprinting con
la mia Bella.
No. No. No. Non poteva essere vero, non volevo crederci.
L’imprinting... come era potuto succedere?!
Bella era destinata a lui, ne ero certo. Non si sfugge
dall’imprinting.
Era estremamente più potente di quello che avevo provato io
nei confronti di Bella la prima volta che l’avevo vista, appena avevo compreso
di amarla.
Io avevo escluso completamente ciò che mi circondava... lui
non badava a nient’altro che a lei.
Il nostro rapporto, il nostro amore nato in così poco
tempo... tutto sarebbe stato vano, niente avrebbe più avuto senso.
Tutto ciò che avevamo trascorso insieme sarebbe passato in
secondo piano.
Ne ero certo, l’imprinting avrebbe offuscato il nostro amore
con un semplice sguardo. L’avrebbe accecata rendendomi invisibile ai suoi
occhi.
<< Lei non è tua >> ringhiai.
Probabilmente si accorse che il mio tono era insicuro perché
mi rispose con un “Vedremo”.
Il suo motocross slittò sull’asfalto accelerando
repentinamente nella mia direzione. Non potevo spostarmi, si sarebbe schiantato
su Bella.
<< Bella, spostati >> urlai nella sua direzione.
Obbedì, ma non bastò. Tutto accadde così velocemente da
renderlo surreale anche ai miei sensi sviluppati da vampiro.
La moto di Jacob mi colpì con irruenza facendomi scivolare
in direzione di Bella.
Accelerai per impedire alla mia moto e al mio corpo di
caderle addosso, ma fu tutto inutile.
Due moto le caddero sopra ferendola.
Il mio cervello non riusciva più a connettersi, tutto ciò
che mi circondava era sfocato con delle sfumature rosse.
Non poteva essere successo davvero, non poteva accadere, non
a Bella.
Dovevo ritornare lucido...
Mi rialzai velocemente cercando di non destare troppi
sospetti negli spettatori. Jacob era a terra svenuto, e se non fosse per il
fatto che la mai ragazza era ferita, non sarebbe sopravvissuto.
Mi diressi verso Bella per accertarmi delle sue condizioni.
Il suo cuore batteva ma era lento, perdeva sangue e doveva avere alcune ossa
rotte.
<< Edward, portala lontano da qui e cerca di curarla
in qualche modo. Noi cercheremo di distogliere l’attenzione da te, per qualche
secondo >>.
I miei fratelli si erano avvicinati e non me ne ero neanche
accorto.
Presi Bella tra le braccia, ascoltando come un automa il
consiglio di mia sorella.
<< Andrà tutto bene, vedrai che tutto si sistemerà,
non ti succederà nulla... >>
Cercavo di convincere me stesso, lo sapevo bene...
Come potevo curarla? Non potevo cercare di suturare le sue
ferite come avevo fatto con lo sparo... ora era molto diverso.
Aveva delle ossa rotte e perdeva molto più sangue, inoltre,
non sapevo cosa avrebbe provocato l’effetto del mio veleno.
In così poco tempo poteva essere pericoloso somministrarle
dell’altro veleno. Il suo cuore poteva non reggere, il battito era già di per
sé debole.
A tutta velocità, appena mia sorella mi comunicò che avevo
via libera, mi diressi verso il bosco circostante mettendo in moto il cervello
per cercare un modo per salvarle la vita.
Jacob Black l’avrebbe pagata cara.
Non era una minaccia, ma una promessa.
Allora? Che ve ne pare? Ultimamente qst storia mi fa un
po’ schifo... ma vabbè, devo portarla a termine :D
Rispondo alle recensioni va....
cullengirl: eiii... forse hai
ragione... vedrò di pensarci ok? Penso che la farò soffrire ma nn morire cmq XD
hihi grazie per il commentooo
e spero che anche qst ti sia piaciuto... che pensi del cane??? ^^
keska:
sì, non potevi scrivere commento diverso... oltretutto parla colei che ha fatto
patire le pene dell’inferno a una povera Bella innocente XD in ogni caso,
aspetto la continuazione dell’altra tua fic...Flavour of love (scusa se ho sbagliato a scriverlo) un bacioneee
titty88:
mi credi se ti dico che ancora devo decidere? Vedo che ne esce... nn ne ho la
più pallida idea... ho qualcosa in mente ma nn saprei come buttarlo giù XD cmq
tnk x la recensioneee :D baciniiii
Frafra9:
grazie caraaa ;D cmq forse nn la faccio morire... mi
dispiacerebbe in effetti... ma qualcosa dve pur
succedere e penso che dal cap te ne sei resa conto no? XD
Amalia89:
qst nn ti è piaciuto, già lo so... e sai anche xchè è
uscito così!!! Nn c’è storia, qnd serenella punta, ti
colpisce in pieno XD tvb più ioooo
Eli87:
qst nn è bellissimo... mi fa un po’ schifo in effetti ma è uscito così... vabbè...
cmq tesooooo a prestissimo.. x email
XD baciiiiiiii
ross_ana: che dici? Ti ho dato qualche indizio? Forse ti
ho buttato fuori strada xò :D cmq, x lo spoiler... nn
ho idea di come farlo proseguire... cioè un’idea ce l’ho ma nn so se è il caso
o no XD hihihi tenterò di essere magnanima :D bacii e
tnk x la recensione :D
simo87:
eiii grazie per il complimentoooo...
è eccessivo, ma ti ringrazio :D me e mozionata *_* XD
cmq (DETTO TRA NOI) nn ho intenzione di farla finire proprio male... mo vedo :D
nn ti assicuro nulla :D
hale1843:
eiiitt ok? Cm va? È un
sacco che nn aggiornavo ma ce l’ho fatta (anche se cn
scarsi risultati) cm ti è sembrato? Sincera però... a me nn piace granchè... che angosciaaa...
vabbè ja :D scrivo il prox
:D un bacioo
Shinalia:
eiiii ma lo sai che sto leggendo un sacco di tue ficci??? Ne ho finita una troppo bellaaaaa
ti giurooo... app nn ti ho
lasciato manco un commentooo, devo rimediare... sorry!!! Vabbè ora posto e corro :D un bacione e alla prox... ps. Non mi morire per lo spoiler... nn hai ancora
assistito a nulla XD
bigia:
si... in effetti si :D grazie per la fiducia :D io felice e commossaacn gli occhi a cuoricino XD cmqtranq
x le recensioni, nn preoccuparti, l’importante è che ci sei :D qst cap forse ti
sarà piaciuto un po’ in meno, ma ce l’ho messa tutta... nn ne voleva proprio
sapere di scriversi... un dramma, insomma :D vabbè mi metto all’opera x il prox un bacionee e grazie di
tutto :D
luisina: siiii vieni a Salernoooooooo XD cmq mi scuso x l’obbrobrio che hai dovuto
leggere ora... mi disp... lo so che nn è venuto granché
ma nn sarebbe mai uscito meglio -.- in
ogni caso... ci saranno molte sorprese :D hihihi un bacionee
e aggiorna presto le tue ficci ok? Specialmente my boss :D app la prox pubblicità è x te ti ho già inserita nella mia lista XD
ECCO FINALMENTE IL CAPITOLO...
L’HO APPENA CORRETTO DAL BETAGGIO E VE LO POSTO... SPERO DI
INTRATTENERVI PRIMA CHE VEDIATE NEW MOON, O DOPO, PER LE PERSONE CHE L’HANNO Già
VISTO :D
QUESTO CAP RISPECCHIA UN PO’ IL
MIO UMORE, E IL PROX SARà ANCORA PEGGIO -.- MA
TRANQUILLI, DOVREBBE FINIRE BENE :D NON DICO CHE E’ SIMILE A SETTE ANIME (L’ALTRA
MIA STORIA) MA QUALCOSA CE L’HA XD BUONA LETTURA A TUTTI E ALLA PROX!!!
Una radura, un posto che comunemente avevo sempre associato
alla tranquillità spirituale, adesso mi sembrava teatro del mio tormento
interiore.
Gli alberi che mi circondavano rappresentavano, per me, dei silenziosi
spettatori che guardavano inermi ciò che mi accadeva.
La luna, con il suo debole bagliore biancastro, illuminava
me e la persona che giaceva tra le mie braccia senza vita, come un cono di luce
che ci rischiarava.
Tutto era avvolto dal silenzio, come se gli spettatori
stessero trattenendo il respiro per un arco di tempo che sembrava non voler
trascorrere, come se il loro sussulto fosse stato fermato o rallentato, facendo
in modo che assistessero al mio dolore senza muovere un muscolo.
Anche io non riuscivo a muovere un muscolo, non potevo pensare
ad altro che nn fosse la vita in pericolo della mia Bella.
Cercai, quasi del tutto invano, di calmarmi. Respirai
profondamente, sebbene non servisse a molto, e vagliai le poche possibilità che
avevo di salvarle la vita.
Che situazione assurda...
Sangue ovunque, e il suo cuore che batteva sempre più
lentamente.
Se l’avessi portata in ospedale sarebbe trascorso troppo
tempo, e lo stesso sarebbe accaduto se avessi chiamato mio padre.
Potevo cavarmela solo e soltanto con le mie forze...
La sua mente? Muta.
Neanche un minimo segno di vita, tranne il flebile suono del
suo cuore che diminuiva con il passare dei secondi, dei minuti.
Basta!
Non potevo continuare a starmene fermo, immobile, attendendo
un aiuto che non sarebbe mai arrivato. Dovevo agire e dovevo farlo in fretta.
Cercai di leccare le sue ferite, più e più volte, in un
gesto disperato.
Il suo sangue...
Un nettare così buono, così perfetto, caldo... invitante.
Lo assaporai avidamente, facendomi quasi travolgere dalla
mia natura.
Mi avvicinai al suo collo, vicino alla giugulare.
Lentamente, immaginando di sentir scorrere il suo sangue
attraverso la mia gola.
Mi fermai per un secondo a pochi centimetri dall’arco del
suo collo. Feci un ultimo respiro per trattenere dentro di me il suo odore e mi
lasciai trasportare dalla mia natura, lasciai che a guidarmi fossero le mie
emozioni, le mie sensazioni.
Tum, tum...
Il suo cuore era rallentato ma batteva ancora, forse una
speranza c’era...
Tu-m, tu-m...
No, non poteva cedere adesso, non ora che stavo per
morderla...
t-u-m, t-u-m...
Debole, sempre più fioco...
Senza aspettare oltre, affondai i canini nel suo collo
sprigionando all’istante il mio veleno. Lo sentii fluire bollente come lava.
Attraversò il percorso che andava dal collo al petto, fino al cuore. Come lava
bollente sprigionata da un vulcano lo raggiunse, ricoprendolo.
Attesi, ma non accadde nulla.
Possibile che oltre a prevedere il futuro attraverso i sogni
fosse in grado di fermare il tempo?
Ne dubitavo, doveva essere una mia impressione,(:)
non c’era altra spiegazione.
Perché non accadeva nulla?
Il suo cuore doveva iniziare a battere velocemente, doveva
diventare quasi un suono continuo, incessante.
...
Silenzio...
Il suo cuore?
Come un matto appoggiai l’orecchio al suo petto.
DOVEVO sentirlo.
...
Silenzio...
Intorno a me tutto si era fermato, non c’era più nulla.
Sembrava che fossi stato trasportato sott’acqua, ma non mi sentivo più leggero.
Anzi, la pressione mi comprimeva il cervello, la testa, il
corpo...
<< Bella, dannazione! Fai battere il tuo cuore!
>>
Iniziai a pressarle il petto.
Una, due, tre volte.
Immisi aria nei suoi polmoni ripetendo l’operazione più e
più volte.
Cavolo, Edward. Cosa
speri di ottenere con un’insufflazione?
Non ottenevo nulla, ma ci avevo sperato, creduto.
Iniziai a morderla ovunque, in qualsiasi posto fosse sporco
di sangue.
Nulla, non accadeva nulla. Il suo cuore rimaneva fermo,
immobile.
Era sfuggita al mio controllo, l’avevo persa per sempre.
Quella consapevolezza iniziò ad insinuarsi nella mia mente
rendendola cieca, oscura.
Avevo voglia di urlare, ma non lo feci.
Avevo voglia di scaraventare gli alberi a dieci miglia da
me, ma non lo feci.
Avevo voglia di vendicarmi di quell’ibrido, colpirlo con
tutta la mia forza e ridurlo peggio di come LUI aveva ridotto la mia Bella.
Avrei voluto farlo soffrire, molto, ma non lo feci.
Non misi in pratica nessuna di queste teorie perché, nella
mi testa, non avevano un fondamento.
Ero adirato, ma nel mio più profondo dolore, mi ero reso conto
che la colpa di tutto questo era mia, e che non potevo prendermela con
nessun’altro, se non con me stesso.
Avevo portato IO Bella alla gara, IO l’avevo fatta
gareggiare, IO non ero riuscito a salvarla...
IO ed IO soltanto.
Perché?!
PERCHE’?
<< PERCHE’... >> urlai.
Tutto era perduto, irrimediabilmente
perduto.
L’avrei raggiunta, presto...
Non era più importante vivere, non se al mondo non c’era
Bella.
<< Edward... >>.
Alice, seguita dai miei fratelli si avvicinò lentamente a
me.
Le ringhiai contro, non doveva avvicinarsi alla mia bolla
privata in cui io e Bella ci trovavamo.
<< Calma, Edward >>.
Jasper stava per caso cercando di tranquillizzarmi?
Non ci sarebbe riuscito, e non doveva neanche provarci!
<< Smettila, Jas! Lasciatemi solo... >>
Era un lamento, e se ne accorsero tutti. Potevo sentire i
loro pensieri nonostante stessi facendo di tutto per scacciarli dalla mia
mente...
Arretrarono, indecisi. Volevano starmi accanto, confortarmi,
ma ero stato troppo minaccioso, e sapevano bene che non stavo scherzando.
<< Andate, vi prego. Lasciatemi solo... >>
ripetei.
Il tempo trascorse, lentamente, ma trascorse...
C’era troppo silenzio attorno a me, o forse era solo dovuto
al cuore di Bella che non batteva, impedendomi di udire quella melodia che
aveva scaldato le mie notti insonni.
L’avevo persa?
Sì, l’avevo persa. Avrei dovuto farmene una ragione.
Pensai a Charlie. Aveva riavuto sua figlia dopo quasi
vent’anni e gli era stata portata via così in fretta.
Non avevo idea di come poteva reggere ad una notizia simile.
La sua unica figlia, la sua bambina... nei suoi pensieri era quello il
nomignolo più ricorrente.
Non l’avrebbe superato facilmente, ne avrebbe sofferto molto
e avrebbe dato tutta la colpa a me, alla mia folle idea.
Come biasimarlo? Aveva perfettamente ragione.
Non aveva neanche avuto l’opportunità di dirle addio, di
raccontarle ciò che realmente provava per lei. Avevano avuto così poco tempo
per conoscersi...
Dovevo parlargli, raccontargli di come era morta sua figlia...
Oddio... non sarei mai riuscito a pronunciare quella parola
ad alta voce.
Dovevo farmi forza e andare a parlare a Charlie, dovevo
farlo per lei... per la mia Bella.
Ma non volevo allontanarmi da lei, abbandonarla nel bosco...
Alice... cosa ci faceva di nuovo qui?
<< Edward, vai. Qui ci penso io >>.
Nella sua mente vidi ciò che aveva fatto mentre io piangevo
la morte della mia ragazza. Erano
passate cinque ore. Aveva organizzato tutto, e aveva previsto che non l’avrei
attaccata, mi sarei fidato di lei, completamente abbattuto dall’accaduto.
Avrei dovuto dire anche questo a Charlie...
Pensai di ringraziarla, e lo volevo, ma non riuscivo a
proferire parola.
Non devi ringraziarmi.
Pensò. Sei mio fratello, è il minimo che
potessi fare per te e per lei... per Bella.
Scostai lentamente il mio viso dal suo. L’avevo tenuta
stretta tra le braccia per più di cinque ore e adesso... avrei dovuto
abbandonarla, lasciarla per sempre. Allontanarla dalla mia presa, dal mio
corpo.
La guardai in viso sentendomi logorare. Non riuscii a
sentirmi meglio neanche quando mi resi conto che la sua espressione era
tranquilla, aveva perso quella parvenza di dolore. Sembrava stesse dormendo,
purtroppo, però, il suo sonno sarebbe stato eterno. Nulla l’avrebbe più
risvegliata. Non un raggio di sole, non un dolce sussurro... neanche un urlo
sarebbe bastato a ridestarla dal mondo in cui era approdata troppo presto,
troppo in fretta.
Mi allontanai lentamente da lei, facendo in modo che ogni
tratto del suo viso fosse impresso per sempre nei miei ricordi. Non era
un’impresa molto ardua, ero provvisto di un’ottima memoria, ma ne sentivo il
bisogno, la necessità.
Lentamente la sistemai tra le braccia di mia sorella e mi
alzai, senza mai staccare gli occhi da lei.
Come avrei potuto sopravvivere senza Bella?
La conoscevo da poco, vero, ma l’amavo, come nessuno avrebbe
mai amato.
Ripensai molto velocemente all’imprinting di Jacob, cosa
sarebbe accaduto ora? Non sapevo cosa sarebbe avvenuto quando l’oggetto di un
imprinting moriva... ai ragazzi di La Push non era ancora mai capitato.
Decisi di non pensarci adesso e mi allontanai, prima
lentamente senza mai voltarmi, poi sempre più velocemente, correndo alla mia velocità
nella foresta.
Avevo distolto lo sguardo da lei, da Bella, all’improvviso,
sperando di riuscire a trattenere il flash del suo volto come quando si guarda
il sole e poi si entra velocemente in un ambiente scuro.
Mi diressi verso casa di Charlie senza pensieri, avrei
deciso in seguito cosa dirgli, come affrontare la situazione.
Edward, aspettami.
Credo che tu abbia bisogno di me. Se vuoi resterò in disparte e cercherò in
ogni modo di non ascoltare ciò che gli dirai, ma se vuoi evitare un collasso o
qualcosa del genere, devo aiutarti.
Annuii impercettibilmente al pensiero di Jasper a pochi
metri di distanza da me. Sentivo il suo potere mentre cercava di infondermi un
po’ di serenità, ma come era già successo con Alice, non riuscii a
ringraziarlo.
Come avrei fatto una volta giunto davanti casa del padre di
Bella?
To be continued...
SPOILER: PROSSIMAMENTE, SU QUESTO SCHERMI XD VERRà
INSERITO LO SPOILER NEL MIO BLOG!!! HO INSERITO ANCHE QUELLO DI QUESTO CAPITOLO!!! VI LASCIO
IL LINK COSì SE VI VA DI DARE UN’OCCHIATA POTETE FARLO!!!
PS. È ANCORA
IN “WORK IN PROGRESS”, DEVO MODIFICARLO, MA FATEMI SAPERE SE VI PIACE!!!
Direi che è tutto!!!
Al prox aggiornamento ce ne saranno altri!!!
PER RISPONDERE
AI COMMENTI:
keska:
eii ciao!! La prima a commentareee
XD grazie! Grazie anche x “l’idea originale” in qst cap l’imprinting nn c’è...
ma ancora per poco :D direi che è un po’ peggio però no? Che ne pensi?
erika1975:
e hai visto che ha combinato il “cagnaccio”??? XD cmq, mi sbaglio o sei una new entry x i commenti? Nn ho buona memoria perciò se mi
sbaglio, sorry!!! In ogni caso: benvenuta!!! E tnk x
il commento!!!
Eli87:
per me è stato un piacere e forse ti ho aiutata anche cn
la pubblicità XD sxiamo!!! Cmq che ne pensi? Vabbè.. xiodo nero/dark, ci vuole!!! Un bacino tvb
titty88:
in effetti sn ancora indecisa sul farli combattere o
meno... che mi consigli??? Te lo aspettavi l’imprinting??? Hihi sn stata un po’ malefica in effetti!!! Vabbè ja :D un bacionee e grazie per il
commentuzzo... molto gradito!!!
Frafra9:
eiii.. qui penso che ti si siano aperti i rubinetti vero?
Sì, forse si!!! Sei la più sensibile tra le persone che mi recensiscono!!! XD
cmq ora cosa accadrà??? MISTERO!!! Huhuhu alla prox!!!
ross_ana: l’ha morsa... e mo? Mmm non posso dirti
niente ma la vedo dura!!! XD sto zitta che è meglio XD baciii
e tnk 1000
bigia:
eiii!!! Ma ciao!!! Cmq ora il fiato come sta? L’ho
fatta troppo tragica? No perché nn è finita... XD periodo dark in corso!!! Vabbè...
baciiii e tnk x il commento!!!
luisina: tesoooo ti aspettavoooo : ( uffaaa io tristeee!!! Ho scritto qst cap apposta x farti venire qua
:D ci sn riuscita??? Hhuhu no
scherzo!!! Cmq fatti sentireee mi manchi : ( tvbbbbb un kasinooo
simo87:
sì, l’imprinting c’è!!! Poi si scoprirà come andrà a finire... è un accaduto
molto divertente in effetti XDXDXD (almeno x me)...ci sarà un piccolo spoiler
nel blog, sicuro!!! Baciiii e nn gettare la spugna,
finirà bene!!! Almeno credo XD
Salve a tuttiii... no, non sono una visione...
dopo parecchi mesi sono tornata (almeno per il momento), Scusate per l’assenza
ma non ho avuto molto genio di scrivere -.- sono successe troppe cose... vabbè lasciamo fuori la mia vita va’!!!
XD vi inserisco un piccolo riassunto, breve breve,
per chi non ricorda proprio nulla XD
Ah... il capitolo non è betato per cui non fucilatemi per gli orrori.. anche perché nn è che mi piaccia molto come è venuto -.-‘
Capitoli
precedenti:
Bella, in
una gara di motocross, viene aggredita da Jake... Eddino
nn ha potuto salvarla, nonostante ci abbia provato molte volte, ed è morta
nella radura... Ad Edward spetta il compito di annunciare a Charlie la notizia...
Capitolo 29
Una musica risuonava lieve tra le pareti di casa mia. (musica)
Riscaldava, in parte, l’ambiente.
Non era una melodia propriamente adatta all’occasione, ma ci
stava bene. Era giusta.
Apprezzai molto il gesto di mia sorella Rosalie, mi erano
tutti così vicini, non proprio con le parole ma con i gesti.
Avevo passato tutta la notte fuori, nel bosco, cercando di
trovare una spiegazione a tutto ciò che mi era accaduto.
Avevo in mente varie ipotesi, ma alla fine, nessuna sembrava
avere un senso.
Avevo conosciuto Bella ad una gara, l’avevo seguita a casa
sua beandomi dei suoi sogni. Senza rendermene neanche conto me ne ero
innamorato, e lei, quasi come se fosse un miracolo, mi ricambiava, fin dal
primo momento.
Avevo rischiato di perderla durante la sparatoria ma il
destino, il fato, o chicchessia, avevano deciso che non era ancora il suo
momento, l’avevo salvata.
Avevamo trascorso insieme la notte più bella delle nostre
vite e poi... poi era tutto scomparso, dissolto nel nulla.
Entrai lentamente nel largo
ingresso di casa mia, il posto destinato alla funzione. Era stata un’idea di
Alice, non mi ero opposto perché era stata la scelta migliore, anche Charlie
aveva acconsentito.
Fermo, immobile davanti la porta, quella porta che mi
sembrava l’ingresso agli inferi.
Sapevo che, appena varcata quella soglia, la morte di Bella
mi sarebbe apparsa reale, sarebbe diventata definitiva, avrei perso ogni
speranza dentro di me.
Immaginai, per un attimo, delle fiamme inghiottirmi,
deturparmi fino a portarmi alla morte... l’idea non era del tutto malvagia,
dopotutto.
Inspirai profondamente, aiutato anche dal coraggio che
Jasper cercava di infondermi.
Avvicinai lentamente il dito al campanello ma mi bloccai,
non potevo farcela, non riuscivo neanche a parlare con i miei fratelli...
No, dovevo farlo. Per Bella.
Bussai, senza pensarci troppo, ma me ne pentii all’istante: non
potevo più tornare indietro.
Dei rumori provenienti da quello che sapevo essere il
salotto, mi distrassero. Charlie si stava avvicinando...
Un po’ assonnato guardò dallo spioncino e, appena scorse la
mia figura, i suoi pensieri si allarmarono. Aveva già immaginato qualcosa, ma
non sapeva quanto quei pensieri fossero reali.
<< Buonasera, capo Swan. Posso entrare? Dovrei
parlarle... >>.
Il suo sguardo dapprima curioso, divenne preoccupato. Il mio
volto doveva essere parecchio diverso da quando mi aveva conosciuto.
Mi fece segno di entrare e mi scortò fino in salotto, dove
mi accomodai.
Prese, con molta lentezza, il telecomando, e tolse l’audio.
I suoi gesti erano calcolati, stava cercando di schiarirsi
le idee, di pormi la domanda giusta per cercare di tranquillizzare il suo
spirito.
Decisi di affrettare i tempi, non avrei sopportato oltre
quel clima, nonostante mio fratello si stesse dando parecchio da fare.
<< Signor Swan, devo parlarle... >>
<< Sì, Edward. Questo lo hai già detto. Cosa è
successo? >>, rispose preoccupandosi ancora di più.
Inspirai quanta più aria possibile nei polmoni e mi decisi a
parlare.
<< Io... sua figlia... Bella è... >> Maledizione.
Come potevo dargli una notizia simile?
<< Edward, per favore, parla >>.
<< Sua figlia... ispettore, sua figlia è morta...
>> lo dissi in fretta, cercando di distaccarmi il più possibile da ciò
che dicevo. Non dovevo dare modo alla mia mente di analizzare l’accaduto.
<< Co..co..come hai detto?
Non credo di aver capito. È...è uno scherzo vero? >>.
Lo guardai, in silenzio, leggendo i suoi pensieri e tenendo
sotto controllo il battito del suo cuore. Aumentò a dismisura ma Jasper lo fece
calmare con il suo potere.
<< Eravamo a una gara di motocross – continuai – le
avevo fatto indossare tutte le protezioni necessarie... ma non avevo previsto
che Jacob l’attaccasse. Io... mi dispiace signor Swan, sono stato uno stupido,
è tutta colpa mia, me ne rendo conto, non sono
riuscito a proteggerla... >>.
Non riuscii a continuare. Mi coprii il viso con le mani
nascondendo la smorfia di dolore che mi aveva colpito. Neanche Jasper fu in
grado di reprimerla, anzi, ottenne l’effetto opposto: sprigionò il mio dolore
influenzando anche l’umore del padre di Bella.
Una lacrima silenziosa rigò il suo volto mentre pensieri
incoerenti prendevano forma nella sua mente.
Sapeva che Bella aveva una moto, e che gliel’aveva procurata
Jacob, ma non aveva mai fatto nulla per impedirle di guidarla.
È colpa mia, avrei
dovuto fermarla. La mia bambina... la mia bambina...come è potuto succedere.
<< Charlie, mi dispiace, la colpa è solo mia,cerchi di
perdonarmi, almeno lei... >> io non mi sarei mai perdonato.
<< Ragazzo... vai, vai a casa – cercò di reprimere un
singhiozzo – ho bisogno di restare solo... >>
Doveva elaborare la sua perdita, lo capivo.
<< Mia sorella sta pensando a tutto, capo Swan, se ha
bisogno di dare un-un ultimo addio a Bella.. lei... lei è a casa mia, se non le arreca disturbo
il funerale si svolgerà lì...
>> la mia voce aveva vacillato in più punti e le parole “addio” e
“funerale” non volevano proprio abbandonare la mia mente.
Si ripetevano costantemente, quasi come un vortice, e
bruciavano, facevano male.
Non rispose, si limitò ad annuire. La sua mente era stata
svuotata, i suoi pensieri non riuscivano ad essere coerenti.
Non potevo più stare nei paraggi, dovevo andarmene, il più
lontano possibile.
Corsi.
Corsi per ore senza avere idea della direzione in cui le mie
gambe mi stavano portando.
Non mi interessava dirigermi in qualche luogo ben preciso,
non mi importava avere una meta, non contava, niente più contava.
Mi stancai anche di correre. Era inutile fuggire da tutto e
da tutti, niente e nessuno mi avrebbe riportato indietro la mia Bella.
Mi fermai, stremato dalla moltitudine di pensieri che mi
affollavano la mente.
Non mi resi subito conto del luogo in cui ero incappato.
Come avevo potuto, senza pensare alla direzione, ritrovarmi
nella radura in cui avevo passato i miei ultimi istanti di vita con Bella?
Perché?!
Perché la vita ti dona attimi così intensamente fantastici,
per poi privartene all’improvviso? Perché quei giorni trascorsi con Bella
avevano dettato l’esito della mia esistenza?
Sapevo cosa avrei dovuto fare, quando farlo e come farlo.
Tutto era decisamente più
chiaro, avevo finalmente inquadrato la mia meta.
<< Siamo qui riuniti per celebrare... >>.
Mia sorella, come suo solito, aveva fatto le cose in grande.
In quest’occasione, però, cercava di somatizzare il suo
dolore. Voleva che tutto fosse perfetto per dimostrare a Bella, o a quello che
restava di lei, che le voleva bene.
Non ascoltai, non alzai gli occhi dal pavimento, non mi
mossi di un centimetro dalla posizione in cui ero.
Aspettai in silenzio che la cerimonia finisse senza
concentrarmi troppo sulle mie decisioni.
Alice era addolorata, vero, ma poteva sempre avere una
visione improvvisa, e io non volevo che i miei familiari mi fermassero, non
volevo che si intromettessero nelle mie scelte.
3... 2... 1... finalmente potevo abbandonare quell’inferno,
per andare a raggiungere il mio.
Il mio “addio” a Bella glielo avevo dato, non mi restava
altro da fare che partire...
<< Ma... >>.
Non riuscivo a capire, come poteva essere possibile?
Le visioni si accavallavano, non riuscivo a distinguerle...
<< Alice, tesoro, cosa succede? >>. Jasper,
apprensivo, mi scuoteva delicatamente.
Bella...
Edward...
<< Noo.. Non farlo!
>>.
Come poteva? Come?!
Proprio ora?
<< In salotto, tutti immediatamente in salotto...
Bella... >>.
Ok... cosa pensate sia successo? Ammetto che qst cap è
orrendo... nn siate cattiveeee se recensite :D
Rispondo alle recensioniii (15 wowww):
ross_ana:
è passato un secolo e New Moon lo avrai visto 1000volte XD in qst cap nn hai
letto molto... ma come ti è sembrato??
hale1843: huhu quanti sigh XD cmq nn si è
vista molto la reazione di Charlie... ma qualcosa accadrà, promesso :D
Frafra9: ciao caraaaaa :D grazie per il commentuccio e per i complimenti
;D scusa per il ritardassimo... spero che anche qst ti sia piaciuto... a me fa
un po’ schifo XD
Eli87: il sereno è
molto lontano ma mi riprenderò XD cmq ho intenzione di iniziare l’idea di cui
abbiamo parlato.. ci sei ancora??? :D e il cap? l’hai visto che te l’ho
mandato??? Aaa come ti è sembrato?
titty88... verrà un
po’ di rissa :D nn era in programma ma accontenterò qualcuna di voi XD huhu grazie per il commento caraaa!!!
Shinalia: nn si sa...
cosa avrà visto Alice??? XD baciiii
RenEsmee_Carlie_Cullen:
scusaaaa nn volevo proprio farti piangere così tanto
:D ma sn contenta che ti abbia suscitato emozioni..
era il mio scopo :D un bacioneee
keska: era quasi un
dovere pubblicizzarti :D cmq... nn posso dirti nulla... deciderà tutto il prox capitolo... l’ultimo mi sa :D
bigia:
sotterfugio?..mmm vediamo... nn posso dirti nulla :D
ma qualcosa ho escogitato :D bacioni caraa e dimmi
che ne pensi di qst misero cap :D
samy88: bellissima
la tua recensioneee... è troppo bella l’immagine che
mi hai dato... *_* so che qst nn è molto bello... nn so manco che coraggio ho
avuto a postarlo, ma dv portare a termine la storia..
nel prox mi impegno di piùùùù
:D
luisina:
amoraaa quanto mi manchiiii
cmq... qst fa schifo.. ma mi serve per l’ultimo :D spero ti piaccia lo stesso
XD bacioniiiii
dindy80: se ti
vedeva ti prendeva per una pazzaaaaa XD poveraaa :D però sn felice che ti
abbia emozionato, è importante per me :D baciiiiiiiiiii***
totta91: ciao.. sei
nuova? Nn ricordo il tuo nick :D se si, benvenutaaa ;D mi scuso anticipatamente per il cap.. nn è
venuto granchè..ma vabbè :D mi serviva :D baciii e grazie per il commento!
piccolinainnamora:
ecco il capitolooo :D ce lo’ho messa tutta per
scriverlo ma nn mi è venuto granchè... spero ti
piaccia lo stesso :D baci
Ebbene si, ho deciso di postare
questo capitolo… non mi piace per niente ma ho avuto
una sorta di… chiamiamolo coraggio, perciò ho pensato
che se non lo postavo ora non l’avrei più fatto :D avevo scritto anche un’altra
parte ma l’ho tolta per il momento. La inserico con
la continuazione… sempre se riuscirò a scriverla! Grazie
a tutti per le ultime recensioni… è passato molto
tempo perciò mi limito solo a ringraziarvi, ma nel prossimo capitolo vi
risponderò, promesso!
Ecco il capitolo!!!
Capitolo 30
Il mio tempo
era scaduto, nulla mi avrebbe più trattenuto. Gli ultimi istanti erano stati
tremendi. Il mio autocontrollo aveva superato i vertici più alti consentendomi
di salvare le apparenze.
Al ricevimento
organizzato da Alice, erano presenti tutti i parenti e gli amici di Bella… già Bella.
Era morta…
Odiavo
ammetterlo a me stesso, ma il ricevimento era un chiaro segno, dovevo dirle
addio per sempre.
I miei
familiari stavano salutando gli ospiti, dopo si sarebbero occupati di lei…
Volevo
salutarla prima di…
Mi avvicinai
lentamente, la osservai in ogni minimo dettaglio.
Alice era stata
brava col trucco, anche per gli occhi sviluppati di noi vampiri, il viso di
Bella non sembrava malridotto. Giaceva tranquilla, con un bel vestito turchese
che le copriva tutto il corpo mettendo in risalto il contrasto con i suoi
capelli color cioccolato…
Era bella, e io
l’avevo persa per sempre.
Non potevo più
resistere, dovevo andare via. Ovunque, ma via di lì.
Addio, pensai.
Avrei voluto
dirle che l’amavo, che mi sarebbe mancata, che la mia vita senza di lei sarebbe
stata vuota, nulla… ma non lo feci. Mi girai di
spalle e, lentamente, varcai la soglia di casa mia dirigendomi verso il bosco…
Come poteva, proprio lei, pregarmi per qualcosa di simile?!
Non resistevo a quello sguardo, lo sapeva bene, perciò stava
tentando, da circa venti minuti, di farmi cambiare idea.
<< Dai, prometto che ti svelerò il mio segreto, giuro!
>>.
Non potevo di certo resistere ai segreti, soprattutto se avevo
l’esclusiva!
Erano giorni che era strana, che si rifiutava di dire a tutti
cosa nascondeva. Neanche Edward poteva trovare un rimedio per riuscire a farla
confessare.
<< So che tu lo manterrai finché non riterrò giusto
svelarlo. So che puoi riuscirci! >>. Di certo si riferiva ad Edward.
<< Non lo so, Bella. Sai cosa significherebbe per me… >>.
<< Ok… scusa se te l’ho chiesto… è che mi sembrava perfetto. Solo tu riusciresti in
un’impresa simile… vorrà dire che disdirò tutto e che
mi terrò tutto per me!>>.
No, proprio non ci riuscivo… dovevo
sapere!!!
<< Ok… ma non ti assicuro nulla… non è facile per me, lo sai >>. Mi conosceva
troppo bene, sapeva su quale chiodo battere.
<< Aaaa… Grazie sorellina! Sapevo che avresti accettato.
Grazie, grazie, grazie!! >>.
Ed eccomi ancora una volta ad organizzare un ricevimento.
Da sempre ogni compleanno, anniversario, matrimonio e
ricorrenza di ogni genere erano stati sempre
pianificati da me.
Avevo come una mania psico-convulsiva
che mi spingeva ad occuparmi di ogni singolo dettaglio, di ogni particolare;
dovevo rendere tutto talmente perfetto da stupire i miei familiari e bearmi di
quell’espressione che si riusciva a scorgere solo dopo una delle mie sorprese.
I preparativi iniziavano qualche mese prima. Non che mi
servisse molto tempo per organizzarmi, sia mentalmente che praticamente, ma,
anche grazie all’aiuto delle mie visioni, riuscivo, così, ad avere un risultato
più che perfetto.
Mi premuravo di scegliere gli addobbi, le stoffe, le luci
particolari, i fiori… tutto era indispensabile per la
riuscita di ogni mia singola festa.
Era passato qualche mese, ormai, da quando avevo allestito il
mio ultimo ricevimento.
Non era stato previsto, non avevo comprato l’occorrente in
anticipo, come ero abituata a fare… ma soprattutto,
non ci avevo messo entusiasmo nell’organizzarlo. Lo avevo fatto perché era
necessario.
Lo avevo fatto come ultimo tributo per colei che ritenevo una
sorella.
A pensarci, tutta la faccenda, potrebbe essere tranquillamente
inserita in un libro di barzellette.
Ma questo lo penso ora… non la pensavo così quando, dentro di
me, avevo avuto come un rifiuto verso qualsiasi tipo di festa.
Dopo quell’accaduto, non mi ero più avvicinata a niente del
genere, mi rifiutavo anche di parteciparvi.
Ed, ora, grazie a Bella – si, proprio lei – stavo per
organizzare un matrimonio… un MATRIMONIO!
Non riuscivo a capacitarmene.
Gli eventi avevano messo me e la mia famiglia in una brutta
situazione. Dopo il presunto funerale avevamo dovuto combattere con il
cambiamento di Bella e, nel frattempo, recuperare Edward che non era
propriamente in se.
Ed ora… un matrimonio!
Decisamente un’ottima svolta.
Credere che Bella non fosse morta era stato difficile da
accettare. Non lo avevo previsto, e non mi risultava vero.
Una spiegazione c’era, e abbiamo impiegato un po’ per capirla.
Più che altro, Edward ci ha fornito tutte le informazioni che ci servivano per
ricostruire il puzzle.
Ci ha raccontato di come l’aveva salvata la prima volta nel
bosco, di cosa vedeva attraverso i suoi sogni: ci ha spiegato che non poteva
leggerle il pensiero ma che quando dormiva la sua mente era un libro aperto.
Bella era un essere speciale, quasi come noi. Ma a differenza nostra,
era unica.
Aveva subito la trasformazione più inverosimile nella storia
di tutte le specie che popolano il pianeta. Dal bruco alla farfalla, agli umani
che vengono trasformati in vampiri.
Lei non era del tutto un vampiro, come noi, ma ne possedeva
quasi tutte le capacità.
La verità, è che a mio parere, ciò che l’aveva salvata era
stato l’amore. E credo che Edward sia d’accordo con me. Non vuole ammetterlo ma
sa che è così!
Mio fratello si sente troppo in colpa per rendersi conto di
quello che ha fatto, di come ha diffuso l’amore… il
SUO amore. Quel sentimento che prova solo verso Bella. L’unico che si sprigiona
anche solo pensandola, guardandola negli occhi o, semplicemente, immaginando la
sua voce.
Lui l’ha salvata… dal primo momento.
Per un vampiro, stare a stretto contatto con un umano è una
tentazione forte. Ed Edward, non solo era stato in grado di stare costantemente
al suo fianco, ma aveva resistito al richiamo del suo sangue, aveva cercato di
salvarla leccando le sue ferite.
Il suo veleno, dopo quell’accaduto, circolava nelle vene di
Bella e aveva funto da difesa per il suo corpo.
Era stato questo il motivo per cui non era morta dopo
l’incidente con Jacob.
<< Allora? Quando ti deciderai a parlare? >>.
Erano ore che cercavo, inutilmente, di farmi svelare il suo segreto…
ma niente!
Cercavo di avere delle visioni ma non ci riuscivo. Dopo
l’incidente Bella era completamente esclusa da tutto ciò che riguardava il futuro.
Solo nei suoi sogni ne faceva parte, ma Edward non mi raccontava mai ciò che vedeva… fratello ingrato!
<< Bella, se non mi dici all’istante ciò che nascondi,
non organizzerò nulla! >>. Mettendola così avrebbe di sicuro ceduto.
Vittoria, vieni a me!
<< Alt, alt, alt. Non così in fretta, sorellina
>>. La sua espressione cominciava a farmi un po’ paura, ed era la prima
volta che mi capitava… Nessuno poteva incutere timore
in Alice Cullen!
<< Punto primo: ora non è il momento – disse mentre si guardava in modo furtivo le
spalle – avremo molto tempo per parlarne. E punto secondo – mi zittì con un dito… da non credere! – se non sbaglio dobbiamo comprare un
vestito… giusto? >>
Vestito???
Non c’era niente, NIENTE, che adoravo di più che comprare vestiti… e un vestito da SPOSA era molto di più che un
vestito. Era la punta della vetta più alta, il top, il meglio del meglio, il
massimo!
Dovevo ammettere che Bella, con le sue - mai scoperte - doti
di convincimento, aveva saputo persuadermi.
Analizzai mentalmente tutti gli Atelier più alla moda, e che
sarebbero stati all’altezza di confezionare un vestito in pochissimo tempo. Gli
avrei telefonato all’istante!
Edward
Il buio arriva,
prima o poi…
Come ogni
giorno, era calata la notte: il momento in cui potevo scorgere oltre quel muro
che era la sua mente.
Prima di
incontrarla, l’oscurità era il momento peggiore delle mie giornate, il momento
in cui tutto ciò che si dice sugli esseri come me può diventare realtà.
La mente umana
ha spesso pensieri di questo genere.
Il buio, ma più
che altro l’ignoto, ci spaventa. È il non sapere a condizionare le nostre paure
più grandi.
Con Bella,
invece, ero piombato nella situazione opposta. Aspettavo l’oscurità per fare
chiarezza, per carpire la parte più nascosta di lei…
che assurdo controsenso.
<< David, tesoro, è così che si fa… >>.
Bella, la mia Bella, su una moto nera - che
avevo già visto in uno dei suoi sogni di quand’era umana - spiegava ad un
ragazzo la procedura giusta per far impennare la moto senza creare danni.
<< Ok, credo di aver capito, lascia
provare me >>. Bella scese dalla moto, e prima che il bamboccio salisse,
le diede una pacca affettuosa sul sedere.
Provò, e all’istante capì il meccanismo.
Dovevo ammettere che aveva stile, anche
se non riuscivo a non odiarlo.
<< Bravo, bravo! Tesoro ci sei riuscito! Sono fiera di te >>. Lo abbracciò forte dandogli
dei piccoli baci e accarezzandogli i capelli.
Bene, ho pronto questo capito da qualche
giorno ma stavo aspettando un po’ a postarlo perché, dai pochi commenti, mi era
venuto il dubbio che la storia non piacesse più… forse
non è così (tnkely)!
Vi lascio leggere :D
Capitolo 31
Il sogno finì, per fortuna. Non
potevo continuare a stare a guardare senza poter fare nulla.
Avevo imparato, anche a mie
spese, che i sogni di Bella si avveravano, sempre. E che alle volte non potevo
fare nulla per cambiare gli avvenimenti.
Era questo ciò che Bella mi
nascondeva?
L’aveva già conosciuto? O il
destino l’avrebbe messo sul suo cammino a breve?
Non lo sapevo, e non potevo
saperlo!
Le avevo chiesto di sposarmi, di
dividere il resto della sua vita con me.
Aveva accettato, mi aveva detto
di si…
Era stato uno dei momenti più
emozionanti della mia vita.
Credevo di averla persa per
sempre, stavo per raggiungerla, di porre finea
quel tormento che era diventata la mia vita senza di lei, quando i miei occhi
incontrarono i suoi…
Correvo senza meta, i boschi erano diventati una distesa informe di
verde. La mia mente aveva finalmente deciso cosa fare del mio corpo.
Mi ci erano voluti due giorni per trovare il coraggio di mettere in
atto le mie idee. All’inizio sembrava facile, l’avrei fatto senza alcuno sforzo,
ma i sensi di colpa verso la mia famiglia mi laceravano.
Bloccato, seduto in mezzo al nulla, pensavo e ripensavo alle mie
possibilità e a cosa avrebbero comportato le mie scelte per i miei cari.
Alla fine, avevo deciso che sarebbero sopravvissuti anche senza di me,
anzi, la loro esistenza sarebbe stata anche migliore visto il mio stato.
All’improvviso un movimento e una scia di un profumo così familiare, ma
allo stesso tempo nuovo, diverso, colpì i miei sensi…
Non avvertivo pensieri nelle vicinanze, eppure c’era qualcuno… il mio cuore pensò subito a lei, ma la mia mente
sapeva bene che era praticamente impossibile.
Lei era morta.
Eppure, i miei occhi misero a fuoco all’istante due macchie di un
marrone intenso che corrispondevano ai suoi occhi…
Era ancora nascosta dalla vegetazione ma ci misi meno di un secondo per
raggiungerla.
Rimasi a guardarla, immobile, a meno di un metro di distanza dal suo corpo…
Mi fissava, come se si aspettasse che dicessi qualcosa, ma non riuscivo
proprio a parlare, attendevo il momento in cui sarebbe svanita…
perché sapevo che era una visione, uno stupido desiderio che si era trasformato
in allucinazione.
<< Edward… sono io >>.
La sua voce.
Così melodiosa, tuttavia così diversa.
<< Edward… vieni qui >>.
Non mi sarei rifiutato per nulla al mondo, e nonostante potesse essere
una visione, perché non approfittare di quel bel momento?
Mi avvicinai lentamente, volevo stringerla, respirare il suo odore, ma
iniziò a parlare:<< Edward, ascolta. So che pensi che io sia morta… ma non è così, Edward…
sono viva, sono come te, o quasi… >>.
Il mio cervello incominciava a giocarmi brutti scherzi. Sembravatutto così tremendamente reale…
<< Non è un sogno né il frutto della tua immaginazione – dovevo
avere una faccia sorpresa – lo capisco dalla tua espressione ciò che stai
pensando.Sono reale e sto cercando di
evitare di perderti, di nuovo >>.
<< Edward – continuò – il tuo veleno mi ha salvata, è stato come
uno scudo che mi ha protetto da tutto ciò che voleva farmi del male, ed è
ancora così. Mi sento invincibile, Edward, sento che nulla può più allontanarmi
da te né scalfirmi. Mi sono trasformata, ora sono come te…
>>.
Prese la mia mano e la tenne stretta tra le sue. Sentivo il calore
delle mie mani che, finalmente, avrebbero potuto riscaldarla. L’avvicinò al suo
cuore… e lo sentii battere.
<< Ci sono alcune differenze, vero, ma di questo ne parleremo
poi, ora torniamo a casa… >>
La seguii senza proferir parola, con lo sguardo vacuo e il cuore
leggero.
Finchè non mi resi conto, come se un istinto sconosciuto dentro di me
prendesse il sopravvento, che prima dovevo fare una cosa.
Senza riflettere e, all’apparenza senza motivo, mi inginocchiai tenendo
stretta la sua mano tra le mie.
<< Bella, amore mio ritrovato… vuoi
sposarmi? Sarò tuo per sempre e non permetterò mai più che gli eventi ci
separino >>.
Forse aveva cambiato idea… il suo “si”, lo stesso che aveva pronunciato nel
bosco senza neanche pensarci troppo, non aveva più valore per lei.
Forse mi stavo solo facendo
giocare brutti scherzi da quel sentimento che provano gli umani, lo stesso che
ti acceca la mente e ti distorce la realtà: la gelosia.
Decisi che non avrei rovinato
tutto solo perché avevo scoperto di essere geloso.
Avrei sposato Bella se lei lo
desiderava. L’amavo e per me contava la sua felicità. Mi fidavo di lei,
abbastanza da mettere da parte la mia gelosia e le mie angosce.
Alice
Come al solito, non per essere
ripetitiva, avevo fatto un lavoro eccellente!
Bella era pronta, nel suo abito
bianco di raso che le copriva dolcemente il corpo, avrebbe attraversato il
giardino tra esattamente dieci minuti.
Camminava nervosamente avanti e
indietro sperando di alleviare la tensione, ma non le riusciva!
Anche un tipo come lei poteva
emozionarsi.
Avevo allestito tutto alla
perfezione, il giardino era addobbato eccelsamente e, ovviamente, anche il
tempo era a nostro favore: un leggero strato di nuvole copriva il cielo di Forks permettendo a tutti
gli invitati di poter partecipare al matrimonio.
Un quartetto d’archi alleggeriva
l’atmosfera e il buffet era già pronto per essere servito.
<< Bella, sei pronta? Devi
scendere esattamente tra dodici secondi! >>
La puntualità è tutto!
Era bellissima, si muoveva con
delicatezza e portamento, non l’avevo mai vista così. Sembrava che i suoi piedi
non toccassero terra, come se una forza sconosciuta la spingesse dolcemente
verso Edward.
Si guardavano intensamente, senza
mai staccare lo sguardo l’uno dall’altra.
Quanto adoravo i matrimoni!
Soprattutto quando diventavano
diversi dal comune.
Avevo il timore che al posto di
un matrimonio si sarebbe celebrato un funerale… un
altro!
Bella aveva avuto
un’illuminazione. Avevo provato a farle cambiare idea, ma non c’era stato
verso.
Conoscevo il suo segreto, ma più
di darle un consiglio e di farle vedere le cose in modo diverso, da un’altra
prospettiva, non potevo fare.
Il prete iniziò a celebrare il
matrimonio proprio quando Bella raggiunse Edward.
<< Siamo qui riuniti per
celebrare la Sacra unione tra… >>
Non farlo Bella, ti prego… non adesso!
<< Un momento Padre Julian, la prego. Devo assolutamente dire una cosa
>>. Ecco, proprio come se avesse
accolto il mio consiglio!
Bella non poteva farlo davvero, in quel momento… non osavo immaginare come l’avrebbe presa Edward.
<< Io non posso sposarti… >>.
Nota
della beta (ely) :O______________O
Perché?????????????????????????????
NO, NO NN
PUOI!!!!!
Capisco
che siete rimaste tutte un po’ così ma un motivo c’è :D cosa nasconde Bella?
Edward riuscirà a coronare il suo sogno o Bella è davvero decisa a non sposarsi
più? Lo scoprirete nel prossimo (ed ultimo) capitolo :D le sorprese ci saranno,
non ve ne pentirete!!!
Risposta alle recensioni:
cloh:
ciao! Sono curiosa di sapere che idea ti eri fatta…
giusto per capire se sono riuscita nell’intento :) con questo capitolo non so
se ti ho fatto aumentare i dubbi o se ti ho risolto qualche enigma XD dimmi tu!
Ciao! E grazie mille per il commento!
Eli87: mi servono sempre i tuoi consigli, lo sai :D
grazie per avermi fatto prendere la decisione di postare…
incrociamo le dita! TVB <3
loy90: ti è
più chiaro? Forse no XD David non posso proprio dirti chi è ma accetto ipotesi,
sono curiosa di sapere che idea vi siete fatte! Si capisce perché bella è viva?
All’inizio non volevo proprio che si sapesse… fin
quando non si leggeva il nome, volevo che fosse un segreto…
pensa che all’inizio l’avevo proprio escluso! Ciano e grazie
dindy80: tesorooooo, che bello è stato leggere il tuo commento. Il primo!!!
Non devi ringraziarmi, figurati! Forse con qst
capitolo ti ho lasciata un po’ male, ma a dire la verità, essendoci rimasta io
un po’ male ho deciso di complicarla ancora un po’! XD non me ne volere… il funerale non è inscenato…
era reale, tutti credevano che era morta… ma capirai
meglio nel prossimo capitolo.. che ti anticipo sarà un pov
Bella! Un bacioooo e grazie sempre…
sei dolcissima :D TVB <3
Ciao! Eccoci con un nuovo capitolo :D mmm…
non so se mi piace ma non ho saputo fare di meglio. Volevo continuarlo o
terminare in modo diverso ma mi è uscito così!!! Non so ancora se questo è l’ultimo
capitolo (si, lo so, avete pensato: ma avrà mai fine????)Ah, date uno sguardo anche alla mia nuova storia!!! (il titolo è ancora da definire XD)XD
Buona lettura!!!
Bella
Buio… intorno a me non c’era
nient’altro che un immenso spazio buio. Non riuscivo a distinguere nulla,
neanche il mio corpo mi sembrava percepibile.
Ipotizzai che se iniziavo a concentrarmi sui miei cinque
sensi, sarei sicuramente arrivata a qualche conclusione che in quel momento
sembrava sfuggirmi.
Tatto.
Niente, assolutamente nulla. Mi sentivo come avvolta da una
gigantesca nuvola inconsistente che impediva al mio corpo di avvertire attrito.
Olfatto.
Come se fosse stata in lontananza, sentivo una leggera scia
che somigliava tanto all’odore di Edward, quella fragranza alla vaniglia che mi
faceva compagnia tutte le notti nella mia camera. L’odore era lieve, quasi
inavvertibile, ma era diverso, come se fosse più dettagliato.
Vista.
Provai ad aprire gli occhi, credevo quasi di esserci
riuscita, ma continuavo a non vedere nulla.
Gusto.
Inutile parlarne, questo senso, in questo momento, non mi
era molto utile. Anche se sentivo uno strano sapore in bocca, sotto il palato.
Come un formicolio…
Udito.
Stranamente, ora che ci facevo caso, percepivo diversi
rumori. Un leggero tum-tum, lo sfrusciare di
qualcosa, trambusto di passi in lontananza…
In effetti, erano tanti i rumori che mi circondavano.
All’improvviso mi bloccai, smisi all’istante di pensare e di
cercare di capire qualcosa.
Mi ricordai cosa mi era successo e capii…
Ero morta…
Ma allora perché stavo immobile a pensare?
Quando si muore non si va da qualche parte? Non si
attraversa qualcosa?
<< Edward, la funzione sta per cominciare, vieni… >>
Alice? Perché sentivo la sua voce? Ed Edward?
La “funzione” era il mio funerale?
Per caso ero un fantasma?
Aspettavo di sentire la voce di Edward, dovevo capire come stava… ma nulla, non le rispose. L’unica cosa che udii
furono i loro passi che si avvicinavano.
Incominciavo a capire cosa mi stesse accadendo.
Ascoltare il proprio funerale è molto illuminante!
Non ero morta, non ero un fantasma o uno spirito…
mi stavo trasformando!
Lo avevo capito dai rumori e gli odori che percepivo
distintamente anche se in lontananza, da una voglia irrefrenabile di bere… del sangue…
Avrei urlato dal dolore? Cosa sarebbe successo?
Alice non l’aveva previsto? O era stato inscenato tutto?
Cercavo di frenarmi, di continuare a rimanere immobile.
L’idea che il mio corpo fosse in una bara non mi aiutava molto, se solo i miei
pensieri si fossero soffermati di più su quel piccolo dettaglio, non sarei
riuscita a rimanere immobile.
Finalmente la funzione finì, tutti gli invitati stavano
lasciando la sala… forse tra loro c’era anche mio
padre, mia madre… non li avrei più rivisti, giusto?
Con i miei nuovi sensi cercavo di tenere tutto
sottocontrollo, e soprattutto di distinguere Edward.
Potevo immaginare come si sentisse e avevo paura che potesse
commettere qualcosa di grave.
Avevo un brutto presentimento…
Edward… Edward, noo….
Dovevo seguirlo, non poteva fuggire in quel modo. Gli
sarebbe capitato qualcosa di brutto…
Abito, bouquet, strascico, acconciatura, trucco…
tutto era pronto.
Stavo per sposarmi!
Non l’avrei mai detto.
Non avevo mai pensato al matrimonio.
Quando le mie amiche sognavano il
giorno perfetto, a me veniva da ridere sentendo tutte quelle idiozie. E l’idea
di dover dividere, e condividere, la mia vita con qualcun altro, per sempre, mi
faceva venire i brividi.
Non ero predisposta per il ruolo di moglie o, ancor peggio, di madre.
Non ci avevo mai pensato proprio perché non credevo sarebbe mai successo.
Eppure…
Tra dieci minuti avrei incatenato la mia vita a quella di
Edward, avrei detto il fatidico “si” e saremmo stati per sempre marito e moglie.
L’idea non mi repelleva, al contrario.
Quando mi fece la proposta nel bosco, in modo così
inaspettato e imprevedibile, l’unica risposta che avrei mai potuto dargli era
proprio un “si”.
Non avrei potuto rispondere in modo diverso perché il mio
cuore non avrebbe mai accettato una risposta diversa.
Il matrimonio non era per me, vero, ma Edward sì, e avrei
fatto di tutto per lui.
E poi, l’idea di sposarlo non mi dispiaceva affatto.
Nelle settimane successive mi ritrovavo spesso ad
immaginarmi in abito da sposa, a fantasticare su quale sarebbe stata la sua
espressione appena mi avesse vista, a sognare il nostro futuro insieme… per l’eternità.
L’unico dettaglio che non avrei mai potuto prevedere era
proprio lui…
Era piombato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno e
avrebbe praticamente cambiato tutto…
<< Siamo qui riuniti per celebrare
la Sacra unione tra… >>
Dovevo farlo ora, non potevo più
rimandare.
<< Un momento Padre Julian, la prego. Devo assolutamente dire una cosa
>>.
Mi voltai lentamente verso Edward e mi
feci coraggio per parlare.
<< Io non posso sposarti senza prima
dirti tutta la verità. Devi sapere cosa ho tenuto nascosto durante queste
settimane. Non te l’ho detto prima perché aspettavo il momento giusto, ma
sembrava non arrivare mai… e credo che sia questo, il
momento >>.
Il suo sguardo si spense, come se si
aspettasse ciò che stavo per dirgli e che la notizia non gli facesse piacere.
Forse avevo fatto bene a non dirglielo prima… se non l’avesse presa bene?
Ma forse avevo semplicemente sbagliato a
non dirglielo subito… avevo bisogno di tempo per
riflettere, vero, ma non avevo scusanti.
Immaginai subito una sua reazione negativa…
L’edificio, probabilmente, sarebbe stato
da ricostruire… come anche la mia vita, me ne sarei
andata per sempre…
Mi guardò, come per suggerirmi di
continuare, e lo feci.
<< Edward, vedi, io…
>>
Mi sentivo gli occhi di tutti i presenti
addosso.
L’avevo scelto bene il momento!
I Cullen smisero
di respirare, e i Quileute – con il quale avevamo
sancito una tregua – avevano il respiro affannato, come se si sentissero in
allarme.
Dovevo farlo…
adesso!
<< Edward…io…aspetto-un-bambino!
>>. Lo dissi velocemente e a bassa voce, ma ero sicura che Edward aveva
capito benissimo.
Aspettavo una sua risposta, che non
arrivò.
Mi guardava fisso negli occhi, con
un’espressione afflitta. Sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso in un
istante.
Mi rendevo conto che l’idea di avere un
erede non l’aveva sfiorato perché, tecnicamente, ero quasi una vampira, ma il
suo sguardo non mi sembrava sorpreso…
<< Edward, per favore, dì qualcosa… >>
Avrei voluto urlare, fare qualsiasi cosa
per smuoverlo, ma dovevo mantenere un certo contegno.
<< Io…
>>.
Ma perché non rispondeva?! Come avevo
fatto a mettere in crisi un vampiro?
<< Edward, ma come puoi! Io aspetto
il tuo bambino e tu non dici nulla? Non mi rispondi neanche in modo
accettabile? >>. Forse erano i miei ormoni a parlare, a rendermi così
nervosa, ma non poteva non rispondere!
<< Cosa? Il bambino è mio? Com’è
possibile? >>. Ma che credeva?!
Mi imposi di calmarmi, era solo shockato,
potevo cercare di comprenderlo.
<< TU! Vampiro da strapazzo! Di ci
credevi che fosse? Come hai potuto minimamente pensare che non fosse il tuo?
>>.
Mi erotrattenuta…
Inaspettatamente, mi abbracciò prendendomi
in braccio.
<< Oh, Bella, ma è fantastico! Non
immaginavo fosse possibile ma forse una spiegazione c’è! Ora ho capito tutto! Bella…Bella… Dio quanto ti amo
>>.
Dovevo avere un’espressione a dir poco
sorpresa perché tutti gli invitati scoppiarono a ridere.
Si fermò, e mi prese il viso tra le mani,
i suoi occhi fissi nei miei.
<< Lo chiameremo David…
>>.
Mi incuriosii…
<< David mi piace ma… come fai ad essere così certo che sarà un maschietto?
>>.
<< Vedrai >>. Fu l’unica
risposta che ottenni.
ALLORA??? COSA VE NE PARE???
LE RISPOSTE ALLE
RECENSIONI LE HO INVIATE A TUTTE VOI CHE MI
AVETE COMMENTATO!!! GRAZIE INFINITEEEEE :D
E GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTA NEI PREFERITI E QUANT’ALTRO,
OA CHI LEGGE SOLTANTO :D