.:*Crew Hoshi*:.

di Alaska_Higurashi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1: Amicizia ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2: Pensieri ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO3: LOVE ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO 4:La ragazza e il demone ***
Capitolo 6: *** CAPITOLO 6: Mai sottovalutaree le donne! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: Tokyo, è piccola! ***
Capitolo 8: *** CAPITOLO 8: Rabbia e stupore ***
Capitolo 9: *** CAPITOLO 9: Rivalità ***
Capitolo 10: *** CAPITOLO 10 ***
Capitolo 11: *** CAPITOLO 11: Soli anche in mezzo alla gente ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti! Il mio nome è Alaska, piacere. Iniziai la mia vita su EFP proprio con delle one-shot sulla coppia InuYasha Kagome, e poi mollai tutto.

Ripresi così con molte storie su Death Note…e mollai tutto.

Ma da poco sono tornata, e voglio proporvi questa antica storia che avevo scritto prima di interessarmi a Death Note. Purtroppo è ancora incompleta…ma spero di riuscire a farvela piacere e di terminarla ^^!

 

 

 

 

CREW HOSHI:

PROLOGO

 

“Buio…solo i fievoli raggi di luna piena e i piccoli lampioni sparsi nelle vie, illuminano la periferia di Tokyo.

Su ogni singolo muro, c’è un frammento di vita di molte generazioni.

Molti pezzi*, sono più chiari rispetto agli altri…sicuramente i più vecchi o quelli fatti male.

Tra tanti, uno,predomina sugli altri…

Frecce multicolori, si intrecciano e sovrappongono tra loro,dando vita a lettere più o meno grandi:

“CREW HOSHI”

Loro, i padroni della notte…

Loro, la crew migliore…

Lei…

…Il king*”

 

 

 

 

Il sole splende alto nel cielo.

Erano da poco scoccate le undici, ma il caldo si faceva già sentire…non per nulla era estate inoltrata.

 

Quando si vuole davvero bene a una persona,si è disposti a fare di tutto pur di renderla felice…questo lei,lo sapeva bene.

Cercava di dare sempre il meglio di se stessa. Cercava di accontentare tutti.

Ora, correva sotto il sole cocente per raggiungere il suo migliore amico.

L’aveva chiamata dicendogli di raggiungerlo al più presto…sembrava preoccupato.

 

Quando finalmente giunse sotto casa sua,lo trovò davanti alla porta che l’attendeva.

-Finalmente!Quanto ci vuole per arrivare?Vieni dentro lumaca!-.

-COSA???-

Rispose affannata.

 

Si accomodarono in casa.

Appena fu dentro,si sedette immediatamente su un morbidissimo divano.

Il suo respiro era ancora affannato per la corsa.

Stava morendo dal caldo e dalla sete.

Fortunatamente il condizionatore era accesso…una vera goduria!

-Ti porto un bicchier d’acqua!-

Disse ridendo il ragazzo.

Dopo aver bevuto ed essersi ripresa, almeno in parte dalla corsa,iniziò a parlare:

-Allora, cosa è successo di tanto urgente?Mi hai fatto uscire di corsa da casa,fatto correre sotto il sole cocente e mi prendi in giro che sono una lumaca?Vorrei vedere te!Ci sono quasi 40° fuori!-

-Zuuu…quante storie!Almeno ti sarai abbronzata un po’ e smaltisci le calorie in eccesso!Dovresti ringraziarmi!!-

Disse sedendosi accanto a lei e sfoderando uno dei suoi innumerevoli sorrisi a 32 denti.

-Miroku…vorrei fare a meno del tuo umorismo nero…quindi per favore…vuoi  dirmi che è successo?-

-Ah già!Kagome….Una cosa bellissima!Non mi sono mai sentito così felice!-

-Parla-

Kagome si mise comoda. Sapeva che quel discorso, sarebbe andato per le lunghe.

-Mi sono innamorato!-

-Nooo!Non mi dire! Ma veramente?Non ci credo!-

Disse la ragazza sfottendolo.

-Dai, non prendermi in giro!Questa volta è la verità!Te l’assicuro!-

-Ormai dici le stesse cose fin da quando eravamo piccoli!Anche la settimana scorsa avevi detto la stessa cosa!-

-Ma sta volta è vero!-

-Si si…come no…e sentiamo…chi sarebbe la Sfortunata?-

-Credo che tu la conosca…è quella ragazza che lavora al bar qui vicino…si chiamaaaa…aspetta….mi sembra si chiamasse…ehmm…-

-Cosa?Stai parlando di Kaguya?-

-Ecco si!Non mi veniva il nome!-

Rispose scoccando le dita.

-Ma smettila!Ti rendi conto delle idiozie che dici?Sei talmente innamorato,tra virgolette,di una ragazza che:Primo,non ti ricordavi nemmeno il nome e secondo,ti sei ri-innamorato della stessa ragazza di cui ti eri innamorato circa due mesi fa!In pratica ami tutte le ragazze di Tokyo!-

Disse ridacchiando

-Detto così sembra uno scioglilingua…-

La guardò scettico.

-Lascia perdere!Quando ti deciderai a mettere la testa a posto?-

Incrociò le braccia sul petto e lo guardò fisso negli occhi.

-…-

-Dai!Non fare l’offeso!-

Disse dandogli una pacca sulla spalla.

-Sei cattiva…non mi capisci…-

-Io non ti capisco?Ma se ti conosco meglio di chiunque altro?!-

-Ti giuro che stavolta mi sono innamorato sul serio Kagome-.

La guardò quasi supplichevole…sembrava sincero, ma i suoi occhi…dimostravano il contrario. Ormai Kagome, lo capiva quando diceva la verità e quando mentiva…peccato che la verità…non l’avesse mai vista!

-Miroku, senza dubbio prima o poi ti innamorerai veramente di una ragazza,ma il fatto è che tu non hai compreso perfettamente cosa voglia dire la parola AMARE…quando vedi una ragazza e la consideri bella,graziosa attraente,pensi subito a questo!Ma in realtà…sei solo attratto da lei…-

-Forse hai ragione…mah…vedremo…-

-Bravo il mio fratellino!Sta tranquillo…quando arriverà la ragazza giusta te ne accorgerai!-

Disse sorridendogli.

-Grazie Kagome!-

Si abbracciarono affettuosamente.

 

 

 

 

La sera, prima di addormentarsi,Kagome pensò a quelle situazione…

-*Miroku, è il mio migliore amico.

E’ un bel ragazzo, simpatico,scherzoso,ma forse…ancora un po’ bambino.

Non sa far durare una relazione.

Ricordo che quando aveva 16 anni, si fidanzò per la prima volta.

Diceva di essere innamorato.

La sua ragazza, lo era davvero.

Andava tutto bene.

Ma il suo difetto,rovinò tutto.

Possibile che debba per forza far il cretino con tutte?

Aveva una ragazza?Una bella ragazza?Allora perché far il filo alle altre!!

Yura, è stata la prima…sapeva del suo carattere…ma era innamoratissima.

Quando le disse “Ti amo”…ci credette.

Pensava che fosse cambiato ed avesse deciso di far il serio.

Peccato…che non avesse inteso la realtà.

Non sapeva che il ti amo pronunciato da Miroku,equivale al “ti trovo una bella ragazza”…

Morale della storia?

Lo mollò.

Vide la realtà con i suoi stessi occhi.

Sentì la realtà con le sue stesse orecchie.

Miroku, seduto al parco su una panchina,che si sbaciucchiava tranquillamente con un'altra ragazza.

Quando la vide,le disse semplicemente:

“Ho capito che mi sbagliavo…io amo lei…”

Ora Miroku, ha 19 anni…e non è cambiato!!A volte penso…che sia davvero perfido…vorrei riuscire a fargli capire il vero significato di amare,ma mi è così difficile…io…l’ho provato solo una volta…e di certo,non è andata per il meglio!...aaah….Basta pensarci…meglio che mi addormenti…*-

Si accovacciò sotto il lenzuolo e cercò di scacciare quei tristi ricordi che stavano per riaffiorarle dalla mente…

 

 

Una volta, si era innamorata…sapeva che quello che provava non era una semplice cotta…

Era un ragazzo così dolce. Gli e lo aveva presentato Miroku stesso. Era il suo migliore amico, anzi, il suo miglior examico. Da quando successe…

 

“Si chiamava Koga. Era un demone lupo. S’innamorarono a prima vista l’uno dell’altra.

Miroku era felice di aver trovato un bravo ragazzo per la sua sorellina!

Loro si considerano così…come sorella e fratello…

E come ogni fratello,provava lo stesso un po’ di gelosia nei suoi confronti.

Pensava fosse un bravo ragazzo, per questo gli e lo presentò, ma non poteva sapere…di aver combinato un gran guaio!

Tra i due innamorati, sembrava andasse tutto per il verso giusto.

Erano una coppia felice.

Avevano passato insieme momenti indimenticabili.

Poi però Koga…incominciò a non provare più amore verso Kagome.

Se n’accorse,ma non gli disse nulla.

Continuava a far la parte dell’innamorato.

Non era come Miroku che andava dietro alle altre, ma…forse…fu anche peggio!

Il giorno del loro 1° anniversario di fidanzamento, Kagome andò a cercarlo al negozio dove lavorava.

Uno dei commessi, ricordò che quel giorno non si era presentato.

Provò a chiamarlo al cellulare, ma era spento.

Che si fosse dimenticato di un giorno così importante?

Dopo averlo cercato nei luoghi che più frequentava, decise di andare a casa sua.

Citofonò, ma si accorse che non funzionava.

Fortunatamente, un inquilino del palazzo stava uscendo, così gli diede il libero accesso.

Arrivata al 5 piano, poggiò un orecchio alla porta del suo appartamento.

Sembrava non ci fosse nessuno.

Stava per tornare indietro arrendendosi, quando facendo una lieve pressione, la porta si aprì.

Senza dubbio, doveva essere in casa.

Una strana sensazione s’impossessò di lei.

Qualcosa le diceva di entrare, mentre un'altra le diceva di andare via.

Afferrò il pomello ed entrò.

Continuava a non udire nulla.

Pensando che dormiva, cercò di non far rumore e s’inoltrò in camera da letto.

La porta era chiusa.

-*Dormiglione!Come fai a dormire in un giorno così importante?!*-

Ridacchiò pensando questo.

Abbassò la maniglia ed aprì leggermente la porta.

La serranda fortunatamente era alzata a metà e la luce penetrava perfettamente.

Entrò.

Le veniva da ridere, ma mentre provava paura.

Non sapeva spiegarsi il perché.

Si avvicinò piano piano al letto.

Vide effettivamente il ragazzo dormire beatamente.

Com’era dolce!

 I lunghi capelli neri, cadevano qua e là per tutto il cuscino, solitamente li teneva legati in un alta coda di cavallo.

Stava per svegliarlo, quando un qualcosa attrasse la sua attenzione.

Tra i capelli neri, vi erano alcuni ciuffi color arancio.

Con una mano, scostò cautamente il lenzuolo verso il basso.

Ciò che vide, la lasciò terrorizzata.

Si fece fuggire un gemito.

Portò le mani a coprirsi la bocca.

Iniziò a tremare e i suoi bellissimi occhi color caffé iniziarono a grondare di lacrime.

Sul petto di Koga, dormiva beatamente una ragazza a lei sconosciuta.

Aveva dei lunghi capelli color arancio, legati in due code ai lati del capo.

Koga l’aveva tradita.

Proprio il giorno prima che compiessero un anno.

Chissà da quanto…e lei non se n’era accorta.

-K…K…Koga…-

Provò a chiamarlo, ma il ragazzo non si mosse.

Presa dall’ira, gli mollò uno schiaffo.

Il ragazzo, un pò frastornato si svegliò all’istante e si mise seduto.

-Ahi!Ma che ca…-

Si accorse della presenza di Kagome.

-Amore, che ci fai qua?Ehi…ma cos…perchè piangi?-

Si alzò dal letto e si avvicinò a lei preoccupato.

-N…NON TI AVVICINARE!-

Urlò lei.

-Cos…ma perché?Che ti è successo?-

Le sfiorò con una mano una guancia

-NON MI TOCCARE!-

Urlò allontanandosi da lui.

Le urla svegliarono la ragazza.

-Umm…Koga…ma che succede?Chi è questa?-

Chiese stropicciandosi gli occhi ancora intorpiditi dal sonno.

Koga, come uscito da una trans, collegò le lacrime di Kagome alla voce di quella ragazza e tutto gli fu chiaro.

-K…Kagome, non…non è come pensi…-

Si avvicinò a lei

-Non provare a sfiorarmi nemmeno con un dito…-.

-Lasciami spiegare…hai frainteso io non…-

-Non hai bisogno di dire nulla…ho capito tutto…la situazione è ben chiara non credi?-

Koga era solo in boxer,mentre la ragazzina era completamente nuda.

Dimostrava sì e no 14 anni.

Kagome fece per andarsene, quando Koga l’afferrò per un polso.

-Aspetta Kagome,lasciami spiegare…hai capito male io…-

Le sue parole furono interrotte da un secondo e tremendo schiaffo.

-Ho capito benissimo…non voglio nessuna spiegazione…ero passata solo…per farti gli auguri…-

Le lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi.

Il suo sguardo, era pieno d’ira e tristezza.

Iniziò a correre, usci dall’appartamento lasciando la porta semi-aperta.

Scese giù per le scale e corse in strada.

Come ora, doveva vedere una sola persona.

Aveva bisogno del suo più caro amico.

 

Percorse tutta la strada di corsa,senza smettere nemmeno un attimo di piangere.

Quando arrivò davanti alla villetta di Miroku,suonò incessantemente il campanello.

 

-Arrivo….arrivo…quanta fretta!-

Disse il ragazzo precipitandosi alla porta.

Appena l’aprì, non ebbe neanche il tempo di dire…

“Kagome” o di capire il suo stato d’animo, che la ragazza gli buttò immediatamente le braccia al collo, scoppiando in un pianto disperato.

-Ka…gome…-

Miroku restò ad occhi sbarrati.

Era sorpreso.

Cosa le era successo per piangere in quel modo?

Non l’aveva mai vista piangere, se non da bambina.

Sicuramente doveva essere qualcosa di grave.

Per prima cosa, cercò di tranquillizzarla, stringendola in un abbraccio e accarezzandole i lunghi capelli color ebano.

Le sussurrò in un orecchio:

-Vieni dentro…parliamo…-

Si accomodarono in salotto.

Kagome, tra mille singhiozzi, riuscì a raccontargli l’accaduto.

Anche lui rimase sorpreso.

Non avrebbe mai pensato che Koga l’avrebbe potuta tradire.

Il ragazzo ascoltò tutto con molta attenzione.

La teneva stretta a se e gli offriva la sua spalla per piangere.

Le doveva volere molto bene.

Restarono tutto il giorno insieme.

Poi, verso cena, la riaccompagnò a casa.

Per tutto il tempo, non aveva fatto nient’altro che ripeterle “mi dispiace”.

Si sentiva in colpa, sia perchè era stato lui a farglielo conoscere e sia perchè gli faceva male vedere la sua sorellina in quello stato.

Appena si salutarono, si avviò immediatamente da Koga.

Era accecato dalla rabbia.

Salì in fretta e furia le scale e suonò senza sosta alla porta.

Koga, imprecando contro il “disturbatore”, andò ad aprire.

Aperta la porta, si ritrovò subito a terra.

La mandibola gli faceva tremendamente male.

Qualcosa, o meglio, qualcuno l’aveva colpito in pieno e sbattuto a terra con forza.

-Ma che ca…Miroku!Che cazzo fai?!-

Disse massaggiandosi la guancia destra e asciugandosi il sangue che aveva iniziato a sgorgagli dal naso.

Miroku non gli diede il tempo di riprendersi, che lo afferrò per il colletto della maglietta e lo sollevò da terra riempiendolo di pugni in ogni dove.

-Perché hai fatto soffrire Kagome!Come hai potuto!-

Era terribilmente arrabbiato.

Koga stesso si spaventò.

Non lo aveva mai visto così.

Cercò di scusarsi sostenendo che ormai non l’amava più, quindi, era più che normale avere un'altra donna.

-Che cazzo dici!Non puoi far soffrire una ragazza in questo modo!Se non l’ami più non è necessario farsi scoprire a letto con un'altra!-

Forse, in quel momento, Miroku stesso si rese conto delle sue parole.

Non era da lui pensarle.

Si stava rendendo conto che in effetti…anche lui non era poi tanto diverso.

Capì che forse…si comportava male anche lui con le ragazze.

 

Koga si stancò e iniziò a reagire anche lui.

Iniziarono a prendersi a calci, pugni, di tutto e di più.

Poi Koga si fermò e asciugandosi con il polso il labbro insanguinato disse:

-Senti…vi chiedo scusa ok?Ma quel che è fatto è fatto…non torno indietro. A Kagome voglio ancora molto bene. Cosa credi che non me ne freghi più nulla?E’ una ragazza speciale,ma…-

-Non ti merita…-

-Già…troverà di meglio e sarà felice…ok?Ora vai via…non vorrei farti del male-

Koga aveva ragione. Anche Miroku era combinato male.

Sangue dal naso, bocca e sopracciglio destro spaccato.

Se avessero continuato a lottare,Miroku avrebbe avuto senza dubbio la peggio.

Un umano non può vincere contro un demone.

-Tsk…-

Rispose andando verso l’uscita.

-Miroku…porgile le mie scuse-

Disse infine Koga chiudendogli la porta in faccia”.

 

Ecco, queste furono le ultime parole che si scambiarono.

Da quel momento sono passati 6 mesi.

Di Koga, non si seppe più nulla.

E Kagome,non seppe mai di quella lite.

 

 

 

 

 

[Pezzi=graffiti     king=il writer* migliore in una crew   writer:chi fa i pezzi]

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 1: Amicizia ***


Grazie mille a celina che segue questa storia ^^. I miei aggiornamenti dipenderanno purtroppo dalle recensioni che riceverò…se saranno pessime o poche credo proprio di ritirar tutto ^^””

 

 

CAPITOLO 1:

 

AMICIZIA

 

I raggi del sole penetravano dalla finestra attraverso le fessure della serranda.

Scosta la frangia che gli ricade disordinata sulla fronte.

Porta un braccio a sorreggergli da dietro il capo.

E’ mattino.

Mugola qualcosa guardando l’orologio.

12:30

Ok, proprio mattino non è, ma è stanco.

Questa notte, ha fatto gli “straordinari”.

Un odore lo infastidisce.

I suoi capelli puzzano di vernice.

A malavoglia alza il busto restando seduto per qualche istante a causa dei giramenti di testa.

Si avvia verso il bagno.

Rimane accecato dalla luce, ma pian piano si abitua.

Si affaccia dalla finestra:

Sempre le stesse cose.

La monotona vita di Tokyo.

Macchine che corrono impazzite, gente che frettolosa cammina per la strada.

Fumo, smog.

Caos.

Richiude i vetri.

Non un pensiero passa nella sua mente.

Sembrano meccanici i gesti che fa.

Abitudine.

Apre il rubinetto dell’acqua calda della doccia.

La lascia scorrere e va in cucina.

Il silenzio predomina.

Vive solo, eppure ha solo 16 anni.

Si avvicina al frigorifero.

Accende la piccola radio portatile che vi è sopra.

                                                Parte una musica rap.     

Un piccolo sorrise gli si increspa sulle labbra…la giornata promette bene.

Alza il volume in modo da poterlo sentire anche dall’altra stanza.

Toltosi i vestiti, entra nel box doccia.

Lascia scorrere il getto d’acqua sul proprio corpo.

La schiena, è interamente coperta da lunghissimi capelli color argento.

Il viso, dai lineamenti perfetti, è inclinato verso il getto d’acqua.

La frangia, copre le palpebre dischiuse, che lasciano intravedere due magnifici occhi color dell’ambra.

Sul capo, spuntano due piccole orecchie da cane…piuttosto buffe per un tipo come lui.

Le gocce d’acqua scivolano lungo tutto il corpo.

Scorrono lievemente dal viso fino agli addominali scolpiti.

Un fisico perfetto.

Un carattere da duro.

Unico difetto per lui…essere un mezzodemone.

 

 

 

 

 

 

 

Un rumore metallico.

-Ferma!-

Una voce di ragazza proviene da un'altra stanza.

Qualcosa sta giocando con delle bombolette di vernice...

“TONF”

Una è caduta

-Kiraraaaa!-

Una porta si apre e spunta una ragazza.

È coperta solo da un asciugamano bianco, legato intorno al busto.

I lunghi capelli castani, ricadono bagnati sul fisico perfetto.

-Kirara!Sai che non devi giocare con le mie bombolette!Potresti sporcarti!-

Kirara è un piccolo demone gatto a due code.

Ha un colore giallo con delle striature marroni.

Sulla fronte, una piccola stella del medesimo colore e due dolcissimi occhi rossi.

-“PRRRRR”-

La gattina si strofina facendo l’efusa sulle caviglie della ragazza, come per chiederle scusa.

-Che c’è?Hai fame?Vieni in cucina…-

Posa la spazzola su un piccolo mobile e si addentrano in un'altra stanza.

 

La cucina è una stanza dalle pareti bianche.

Vi è qualche mobile appeso al muro,un tavolo con 4 sedie,un frigorifero,un forno a microonde e il piano cottura.

La ragazza, apre uno degli sportelli ed esce fuori una scatola di croccantini.

Si avvicina al balcone, dove a terra vi sono due ciotole di metallo adagiate su un piccolo tappetino rosa.

Ne riempie una con il contenuto della scatola e l’altra con un po’ d’acqua.

-Buon appetito!-

Sorride e torna in bagno.

Si pone davanti allo specchio e continua a spazzolare i lunghi capelli.

Dopo aver spruzzato un prodotto, prende il phon e inizia ad asciugarli, continuando a spazzolarli.

 

Una quindicina di minuti dopo, sono completamente asciutti e ordinati.

-Perfetti!-

È contenta del suo “capolavoro”.

Solitamente…non ottiene quel risultato!

Percorre il piccolo corridoio che separa le stanze le une dalle altre.

Abbassa la maniglia di una porta ed entra in camera.

Sicuramente la sua.

I muri, una volta gialli, sono interamente ricoperti da pezzi colorati.

“CREW HOSHI”   e   “HIRAI”

La sua crew* e la sua tag*.

 

Si avvicina alla finestra ed alza la serranda ancora abbassata.

Apre i vetri e si affaccia.

Il vento le accarezza il viso.

Finalmente un po’ di silenzio.

Solo qualche macchina passa per la strada.

La gente è tutta a pranzo.

Li richiude.

Toglie l’asciugamano e lo adagia sul letto ancora disfatto.

Apre un cassetto del comò ed esce la biancheria intima.

Dopo averla indossata apre le ante dell’armadio ed esce i primi vestiti che le capitano:

una lunga felpa estiva con cappuccio e dei larghi jeans.

Non fa molto caso al suo aspetto.

È semplice nei gusti.

Non si considera come la maggior parte delle ragazze della sua età che

vestono l'ultima griffe in fatto di abiti, parlano delle mode dell'ultimo

minuto e sono in sempre in cerca di un nuovo ragazzo.

Lei la vita la vive e basta.

Lei è un Fly-girl*!

Non vuole un ragazzo.

Non ne ha mai avuti.

Ma non perché non abbia mai ricevuto “proposte”,ma perché dice di non averne bisogno.

Molte volte hanno cercato di conquistarla, ma lei…li ha fatti scappare!

 

Si avvicina al comodino vicino al suo letto.

Prende un elastico rosso e torna davanti all’armadio per specchiarsi.

Con un gesto abile e veloce, lega i capelli in un’alta coda di cavallo.

L’unica cosa che pensa di avere in comune con le altre ragazze è il trucco.

Ma non il trucco quello che passa mezz’ora prima di finirlo, a lei basta solo un filo di matita fucsia nelle palpebre e si considera perfetta.

Accende il lettore mp3 che ha collegato a delle casse.

Partono varie canzoni rap, r&b, reggae.

La cosa che più adora è l’hip hop!

È cresciuta con lui e ora vive solo per lui.

Prende un piccolo zaino nero, vicino alla porta.

Apre la zip è controlla il contenuto.

-Merda!Ne ho pochissime!-

Dentro ci sono solo 5 bombolette di vernice, le altre deve averle finite questa notte.

 

 

 

 

 

 

 

Esce dal box doccia.

Prende un asciugamano e lo avvolge intorno al bacino, giusto per coprirsi quanta basta.

Da un’ultima strizzata ai capelli e torna in camera sua.

Spegne la radio e apre i vetri della stanza per far cambiare l’aria.

Un “BIP” proviene dal comodino.

Curioso, prende il cellulare.

-“1 nuovo messaggio da Sango”-

Sorride.

Si mette comodo nel letto e legge:

-“Ciao Tessaiga*!Cm va?Spero d nn averti svegliatoXD!Cmq…oggi m puoi accompagnare a comprare un pò di bombolette?Sta notte sn rimasta a secco… -_- rp”-

Ecco…la sua migliore ed unica amica.

Non ha molte amicizie femminili, anzi…non ne ha proprio. Solo lei.

Si conoscono dalle elementari!.

Si sono trovati subito.

Stessi gusti, stesse passioni.

Lui mezzodemone sedicenne.

Lei umana diciassettenne.

Lui orfano d’entrambi i genitori.

Lei solo di madre, ma il padre è sempre fuori per lavoro e con un'altra famiglia sulle spalle.

Risponde al messaggio

-“Possibile ke tu nn abbia il senso della misura?! C credo ke finisci la vernice immediatamente!X quel pezzo d sta notte potevi risparmiarti qualke skizzo!!”-

 

Poco dopo la risposta:

-“Cm?Si, grazie, sto bn!>.< !!Allora,m rp??”-

 

-“Si, vengo vengo…incontro al solito posto…HIRAI king!! ;-D”-

 

-“Grz 1000 amicozzo!U.U !Alle 4:30”-

 

-Sango è di buon umore oggi…-

Controlla l’orologio

Ancora le 12:30

-Cosa?Ma che cazzo!Proprio la sveglia mi si doveva andare a fermare!-

Prese il cellulare e lesse l’ora sullo schermo:

15:30

-Tra un’ora devo uscire…eh?Un altro messaggio?-.

Lo lesse:

-“Domanda da 1milione d ¥:Inuyasha nn m rp subito xkè:

A)Sta dormendo

B)E’ in bagno

C)Ha cambiato numero e nn me lo ha detto in modo tale ke nn possa + rompergli i coglioni

D)La ricarica è volata in cielo con i Kami”-

 

-Non mi prendo neanche la briga di risponderti…-.

 

Butta il cellulare sul materasso e va a vestirsi:

Pantaloni larghi, felpa estiva e scarpe da skeater*.

 

 

Ore 4:25

Dopo aver indossato un capello, esce da casa.

Per strada, mentre sfreccia sullo skate, qualcuno lo chiama da lontano alle sue spalle:

-EHI!ASPETTA INUYASHA!-

 

Un ragazzo dai capelli ebano, legati in un codino, lo sta inseguendo…

 

-Miroku!-

 

Inuyasha, sorpreso, si ferma.

 

Appena il ragazzo, lo raggiunge…

-Yo yo yo frà!Come butta?-

Disse improvvisando alcune mosse da “rapper”

-Prima che arrivavi stavo molto meglio…-

Rispose ringhiando

-Ah!Sempre che scherzi!-

Disse dandogli un leggero pugno sulla spalla sinistra

-Cosa vuoi?Vado di fretta-

-Qualcuno sta morendo?-

-No!-

-Allora non c’è nessuna fretta!-

Rispose Miroku con il suo solito sorriso smagliante

Inuyasha si arrese.

Miroku, è il suo migliore amico.

Non lo può contraddire nessuno!

Si avviarono insieme verso il parco.

-Allora…dove sfrecciavi di bello?-

-Non penso siano cazzi tuoi-

-Grazie…sempre molto gentile…HO CAPITO! Hai un appuntamento con una ragazza, confessa!-.

-Cosa?Ma quale appuntamento!Devo incontrarmi con un’amica-.

-Se…amica…ma va…è scientificamente provato…è impossibile che tu abbia AMICHE che ti sopportino-

Inuyasha fece scrocchiare le dita delle mani.

-Miroku, non hai nessun altro a cui rompere i coglioni?Va a rimorchiare no?O sei già occupato?-.

-Che te frega!-

-Allora sloggia!Sono arrivato!-

-Noo, ormai aspetto, magari me la fai conoscere…è carina?-

Chiese con la solita faccia da maniaco pervertito.

-Lasciala in pace chiaro?Non è affar tuo!-

-Oh oh oh!!Allora interessa a te-

Inuyasha stava iniziando ad innervosirsi.

Miroku, aveva toccato due argomenti, che odia affrontare:

Sango e l’amore.

Sango, è come una sorella.

Non lo dimostra, non lo ammette, ma gli vuole un gran bene.

E tra l'altro,è geloso.

Ma di questo non si preoccupa…con i ragazzi,se qualcuno la infastidisce,sa cavarsela perfettamente da sola.

Ma nessuno, deve ugualmente permettersi di sfiorarla anche solo con un dito.

 

E poi, odiano l’amore.

Lo considerano una cosa stupida.

Lui, lo considera come un sentimento per sole donne.

Lei, lo considera inutile.

 

È l’unica ragazza che l'accetti al suo fianco, come amico.

Tutte le altre, o hanno paura o lo trovano riluttante.

Lui, un mezzodemone.

-Miroku, te lo ripeto per l’ultima volta…meglio che vai via o la tua fine si farà molto vicina…-.

-Ok, non ti scaldare!Devo andare da Kagome. Ci vediamo!-

Miroku filò via.

Sa che Inuyasha non lo sfiorerebbe neanche con un dito, ma preferisce lo stesso non farlo arrabbiare.

È il suo migliore amico.

-*Kagome?E chi cazzo è?Mah…*-

 

 

 

 

 

 

 

[Fly-girl=ragazza che si interessa alla cultura Hip hop

Crew=gruppo di B-boy* e Fly-girl

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Tessaiga:Tag di Inuyasha]

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 2: Pensieri ***


CAPITOLO 2

 

PENSIERI

 

Inuyasha, raggiunse una ragazza, poggiata al tronco di un albero.

Aveva la visiera del cappello che le copriva gli occhi, mentre il vento, le muoveva sinuoso i lunghi capelli.

Bellissima ragazza…dal passato triste.

 

Appena Inuyasha le fu vicino, distaccò la schiena dal tronco e le si mise davanti.

Alzò il viso, per incontrare i magnifici occhi del mezzodemone e in un bellissimo sorriso disse:

-Buongiorno!Tessaiga!-

-Tsk…-

Rispose l’hanyou scostando altrove lo sguardo e incrociando le braccia al petto.

-Zu come sei!!Di malumore fin dal primo pomeriggio?-

-No-

Rispose secco.

-OK capito…allora…mi accompagni?-

-Secondo te perché sono venuto?-

-Umm…perché la tua sorellina ti mancava tanto?-

Rispose Sango prendendolo a braccetto.

-Ma smettila…andiamo va…-

Sango se la rise sotto i baffi.

Inuyasha ha sempre quell’aria da duro e quell’atteggiamento da strafottente,ma lo sa benissimo che sotto quella maschera,si nasconde un bravo ragazzo!

Certo, può essere un po’ antipatico o attaccabrighe, ma in fondo…anche lei lo è!

 

 

Miroku, intanto, aveva appena suonato a casa di Kagome…casa…non proprio,visto che abita in un antico tempio shintoista.

-Ciao Miroku!-

-Salve signora, Musume…oooh….ma come la trovo bene!E’ dimagrita vero?Si vede…-

-Oh, Miroku, hihihi, hai sempre voglia di scherzare non è vero?-

La signora Musume, è una donna di circa 40 anni, porta dei corti capelli, di un castano rossiccio e ha due occhi belli e profondi come quelli della figlia.

-Ma,no signora,io non scherzo mai,dovrebbe saperlo!-

Senza dubbio, Miroku, sa come conquistarsi la simpatia del gentil sesso!

-Dimmi Miroku, sei venuto per Kagome?-

-Si, c’è sua figlia?-

-No, mi dispiace, era andata a casa della sua amica Ayumi, ma ormai credo stia tornando, puoi andarle incontro,sai dove abita?-

-Si certo, è stata una mia ex ragaa….emm volevo dire,è una mia amica!-

E si,Miroku,non si è fatto sfuggire quasi nessuna delle ragazze della zona!

-Bene, ora vado, scusi per il disturbo!-

-Ma no Miroku,figurati,tu non disturbi mai!Sei sempre così gentile!-

-La ringrazio, arrivederci!-

-Ciao!-

Miroku si allontanò…

 

 

Nel frattempo, Inuyasha e Sango, erano appena usciti dal negozio di ferramenta, dove erano soliti comprare “il loro materiale”.

-Perfetto!Abbiamo trovato tutto ciò che ci serviva!-.

-Si,ma credo che la prossima volta,ci convenga cambiare fornitore…-

-Perché scusa?-

-Be…il proprietario, sta iniziando a non credere più nelle tue scuse…-.

-Non m’importa!Lui non si deve permettere di fare domande sul perché compriamo le bombolette!Gli deve interessare solo se lo paghiamo o no, e senza dubbio, si sta arricchendo con i nostri soldi!-.

-Si, ma non credi che sta volta hai esagerato?Passi la scusa che devi verniciare la sedia,passi il termosifone e gli altri mobili,ma non gli puoi dirgli che devi colorare i vetri e il cesso!!-

-Ooooh non sono cazzi suoi!Io posso fare quello che voglio!E non credere che mi stia giù la scenetta che devo recitare ogni volta che mi chiede se per caso facciamo “le scritte sui muri!!”-

Sango, imitò la vocina stridula, delle ragazzine, che fanno, quando parlano di un qualcosa che non sia moda e ragazzi:

-“Cosa?Io a fare quelle scritte?Ma per favore!Non sono mica una teppista!”…odiosa…-

-Grrr!Ti prego non farla più che mi viene la pelle d’oca…-

Inuyasha s’irrigidì di colpo…

-Forse hai ragione…meglio cambiare…quel deficiente mi sta davvero sui coglioni!Hai visto che pezzo di stronzo quando ha voluto vedere a tutti i costi, la moto che “dovevamo verniciare”?-.

-Si e poi l’abbiamo fottuto facendogli vedere la mia!-

 

I ragazzi s’incamminarono ridendo verso una meta non precisa.

Erano ancora le 5 del pomeriggio e le strade straripavano di gente.

Uomini e donne indaffarate che si recavano o ritiravano dal lavoro, bambini piagnucoloni che piangevano per qualche stupido giocattolo visto poco prima in vetrina, il suono dei clacson che si estingueva fra tutte le vie, per colpa di qualche vettura che non rispettava la segnaletica o i semafori.

La solita vita caotica di Tokyo.

Inuyasha e Sango, hanno sempre vissuto qui.

Pensano che sia il posto migliore, si trova di tutto, hai tutto…

 

 

In una piccola via deserta e poco soleggiata,Kagome cammina verso casa,assorta nei suoi pensieri.

Si sente stranamente felice, come se dovesse accaderle qualcosa da un momento all’altro.

In passato, ebbe una sensazione simile, ma non preannunciava nulla di buono.

 

Un pensiero che aveva seppellito nella sua mente, ogni tanto cercava di riaffiorare, facendola soffrire e stare male.

Koga.

Lo aveva amato.

Ma ora basta,aveva deciso di dimenticarlo,ma ogni tanto,rivedeva il suo bel sorriso,i bei momenti passati insieme…ma poi…rivedeva anche quella ragazzina dalle codine color arancio.

Sentiva, come se provasse odio nei suoi confronti, ma non poteva.

Non era di certo stata colpa sua se successe quel che successe.

La colpa, era solo di Koga…e del destino...forse…

 

Kagome, girò velocemente la testa a sinistra e destra, come a scacciare quei pensieri.

-*Uffa!Basta!Non devo pensarci!Non posso pensare sempre a lui!Ce ne sono di altri ragazzi in città!E sicuramente…troverò quello giusto…lo spero…*-

Improvvisamente, si sentì tirare velocemente verso l’indietro…

Miroku l’aveva raggiunta alle spalle e al suo solito volle fare il burlone!

Le aveva strattonato lo zaino verso di se,in modo tale da falle perdere l’equilibrio e batté contro il petto del ragazzo.

-Hei!Dove scappi?Ha tutto il giorno che ti cerco!-

-Miroku!Sei il solito villano!-

Kagome si rigirò su se stessa e lo fissò negli occhi facendo un’espressione offesa.

-Dai!Ti offendi troppo facilmente!-

-Io?Mi hai fatto prendere un colpo!!Stavo pensando a Ko…-

La ragazza si tappò la bocca con entrambi le mani.

-Stavi pensando…a chi?-

-Nessuno Miroku…nessuno-

Abbassò gli occhi e fissò il terreno.

Miroku, capendo a chi si riferiva, divenne anch’essi triste.

Kagome, non aveva ancora dimenticato…

-Koga…Non è vero?-

Fece un lieve cenno con la testa.

Il ragazzo si avvicinò a Kagome e la strinse in un dolce abbraccio.

Kagome, ricambiò e nascose il viso sul suo petto.

-Mi dispiace…non volevo…-

Miroku, ricordò, che quel gesto, lo faceva sempre Koga.

Quando Kagome tornava sola da scuola,lui le spuntava da dietro la tirava a se e poi le dava un dolce bacio.

Possibile che andava a beccare sempre il momento sbagliato per fare scherzi?

Lo doveva fare proprio quando lei stava pensando a quel bastardo?

-No Miroku, non è colpa tua…sono io che non riesco a dimenticarlo…e poi non so accettare i tuoi scherzi!-

Provò a ridere, ma le parole le si spezzarono in gola.

 

Miroku capì….stava piangendo.

-Kagome…non piangere…sono stato io a fartelo conoscere…è colp…-

-No, sono io che nonostante sia passato molto tempo, lo penso ancora!-.

Si staccò da quell’abbraccio e si asciugò frettolosamente le piccole lacrime che le rigavano il viso.

-Non è vero Kagome!Tu dopo pochi mesi, lo avevi completamene dimenticato.

Certo, è normale che in alcuni momenti lo pensi…-.

-Hai ragione. Ti prometto che ora, ci darò un taglio netto e…-.

-E sicuramente troverai un altro ragazzo che ti sappia amare!Ora non pensiamoci più…ti accompagno a casa,ormai siamo al tramonto…-

-Ok,ma perché eri venuto a cercarmi?-

Miroku mise un braccio sulle spalle di Kagome e si avviarono verso il tempio.

-Ah già!Me n’ero scordato!Kagome,è successa una cosa fantastica!!-

-C...ioè?-

-Mi sono innamorato!-

-Oddio, no!Si salvi chi può!-

-Ehi, Kagome?Dove scappi?Dico sul serio!Ne sono sicuro!Kagomeeee!-.

Miroku si mise ad inseguirla…almeno per il momento, era riuscito a distrarla…

 

 

Intanto Sango, aveva appena fatto fare uno scatto alla serratura della porta,che si aprì con un odioso cigolio.

-Sango, ma ti decidi a mettere un pò d’olio in questa cazzo di porta?Ho un udito fine io!-

-Hai l’udito fine o lo sei tu?-

Si accomodarono in casa.

Sango guardò Inuyasha con un’espressione da volpe.

-Fine?Io?Cos…HEI!FROCIO NON CI SONO!-

-Sicuro?-

Ridacchiò

-Senti chi parla…la signorina “IO NON SONO UNA TEPPISTA”-.

-OK, cambiamo discorso…-

-Appunto…io avrei fame e sonno…-

-Ma non fai nient’altro che ingozzarti e dormire?-

-Non è colpa mia se QUALCUNO vuole sempre fare gli straordinari la notte!-.

Inuyasha si buttò sopra una poltrona che vi era in soggiorno.

-Non ti preoccupare,la prossima volta,mentre tu dormi con il tuo bel orsacchiotto di pezza e il ditino in bocca,io ti sconfiggerò ancora,perché ti ricordo che io sono IL KING!!-

Sango si avviò verso la cucina per infornare le pizze appena comprate.

-Non metterti in mostra…ti ricordo che posso batterti in qualsiasi momento…ti senti superiore solo perché sai fare meglio di me il Wild-Style*-.

-Non mi sento superiore…io lo sono!-

-Se se…come no…-

La ragazza rispuntò nel salotto

-I pezzi non mentono…ora alza il sedere dalla poltrona e vieni in cucina a darmi una mano!-.

-Cosa?Io sono un ospite!-

Rispose in un sorrisetto compiaciuto.

Mise le braccia dietro al collo per sorreggersi il capo, mentre guardava annoiato i soliti programmi tv.

-Tu ospite?Ok...-

Si avvicinò PERICOLOSAMENTE alla Tv e la spense dall’interruttore, poi si avvicinò ad Inuyasha e gli urlò:

-ALZA IMMEDIATAMENTE IL CULO DA QUELLA POLTRONA E VIENI A DARMI UNA MANO!ALTRIMENTI TI PUOI SCORDARE LA PIZZA E TE NE VAI A DORMIRE A CASA TUA!CHIARO?IO NON SONO LA SERVA DI NESSUNO!-

-Mamma mia quanto rompi!!OK ok…vengo vengo…-

Rispose annoiato.

Sango guardò soddisfatta il “povero” hanyou alzarsi dalla comodissima poltrona.

 

Inuyasha, le permette tutto.

Lei era privilegiata.

Con lei può farlo.

Lei e Miroku possono permetterselo.

Se un qualsiasi ragazzo o una qualsiasi ragazza,avrebbe osato fare tutto ciò che fece poco prima Sango…non sarebbero usciti vivi.

 

 

 

Miroku, aveva accompagnato Kagome a casa ed era stato costretto dalla signora Musume a fermarsi lì per cena.

-Aaah…sono pieno!Signora, la sua cucina è come sempre la mia preferita!E’ una cuoca eccezionale!-

-Ti ringrazio Miroku, sei sempre così gentile con me e la mia famiglia…-.

-Be, siete come una seconda famiglia per me!-.

-Allora Miroku è il mio fratellone!-

-Già piccoletto!-

Miroku scompigliò con una mano i capelli neri del piccolo Sota, il fratello minore di Kagome.

La ragazza, spuntò dalla cucina, con in mano un vassoio.

-Ecco qui!Miroku, spero che il dolce ti entri ancora nello stomaco!L’ho preparato io…-.

-Be…per il dolce c’è sempre spazio!Poi se lo hai fatto tu…-.

Rispose facendo ridere tutta la famiglia.

Kagome arrossì.

 

 

Dopo essere rimasti un altro pò a chiacchierare a tavola, Kagome si alzò per iniziare a sparecchiare, ma la madre la bloccò:

-Lascia stare Kagome,ci penso io. Tu vai pure con Miroku-

-O…ok…Miroku?Andiamo in giardino?Dentro fa caldo…-

-Vengo subito!-

 

I ragazzi si allontanarono.

 

-Secondo me, tra quei due, non c’è solo amicizia!-.

Disse il nonno di Kagome.

-Ma smettila!Cosa dici!Sono giovani e si conoscono fin da piccoli!Sono come fratello e sorella!-

-Si, lo so, ma stanno talmente bene insieme!-.

-Basta papà, lasciali in pace!Decideranno loro del proprio destino!-

 

 

Sango e Inuyasha avevano appena finito di mangiare le pizze.

-Ohi ohi…sono piena!-

-E io sto morendo dal sonno…-

-Umm…anch’io…sparecchiamo domani… che ore sono?-.

-Mezzanotte e mezza…-

-Ok…andiamo a letto…-

I due si avviarono verso camera della ragazza.

Per loro dormire insieme è una cosa normale.

Una volta a casa di Sango e una a casa di Inuyasha.

Tanto, sono solo amici.

Sango, andò a mettersi “il pigiama” in bagno, ovvero,una semplice tuta grigia con pinocchietto e maglietta a maniche corte.

Invece Inuyasha, si tolse la felpa e rimase con una semplice canottiera bianca superattillata e in boxer neri. (Forza juveeee!!! ndAlaska  XD)

Tornata in camera, Sango si sciolse la coda e lasciò i capelli liberi.

Vide Inuyasha poggiato con le spalle alla parete e con le mani sui fianchi che la guardava in ogni sua mossa.

-Che guardi?-

Chiese

-Eh?No…nulla…-

Inuyasha si risvegliò…si era incantato a fissarla.

Si avvicinò alla finestra.

Doveva ammetterlo…Sango è sempre stata una bella ragazza.

Ben formata, nei punti giusti…

-*Ah!Ma che dico!Ma che penso!Devono essere i sintomi del sonno…*-

 

Anche Sango,dal canto suo,aveva notato da un bel pezzo che Inuyasha…insomma…la canottiera,metteva in risalto i suoi addominali,i pettorali e…

-*Cavolo…Inuyasha è davvero…davvero…bono!*-.

Pensava a rallentatore.

Arrossì violentemente pensando a quella parola.

Non aveva mai pensato una cosa del genere, né su Inuyasha, né su un altro ragazzo.

-Kirara?Dove sei?-

Chiamò per distrarsi.

-Poco fa è andata in cucina…ora vogliamo andare a dormire?-

-E tu addormentati!Non ti devo mica cantare la ninna nanna,no?Notte Tessaiga!!-

Rispose con un sorriso

-Notte…-

Sbadigliò.

Si sdraiò sulla parte sinistra del letto ad una piazza e mezza di Sango.

Era così comodo!

Ormai, è da bambini che dormono insieme!

 

Sango andò in cucina.

 -*Ma che mi è preso?Pensare quelle cose?Cioè…è una cosa normale pensarlo…tutte lo fanno…ma proprio su Inuyasha?Sarà stata la birra…*-

Dopo aver salutato affettuosamente Kirara, che dormiva beatamente nella sua cuccetta, tornò in camera sua,accese la luce del comodino e spense quella grande.

Quella sera faceva un caldo bestiale.

Non usarono nemmeno il lenzuolo.

Sango si sdraiò accanto Inuyasha e cercò di prendere sonno.

Poco dopo, sentì il respiro d’Inuyasha farsi regolare…che si fosse addormentato?

Aprì un occhio per controllare.

I fievoli raggi di luna illuminavano il suo volto.

Era così dolce.

Sango sorrise

-*Inuyasha…ti voglio bene come un fratello!Sono stata fortunata a trovare amici come quelli che ho…saranno anche pochi, ma mi fido di loro!A proposito…devo andare a farle visita!Ha un bel pò che non ci sentiamo…*-

 

 

Kagome e Miroku si erano sdraiati nel prato.

-Che bello!Non c’è nemmeno una nuvola!La luna e le stelle si vedono benissimo!-

-Già-

Kagome sorrideva.

 

Miroku, continuava a fissarla.

Ricordava, quando erano bambini.

Forse, la tratta ancora come allora, ma si deve rendere conto, che ormai è diventata grande.

Ben presto gliela porteranno via…la sua sorellina…

-Che guardi?-

Chiese notando lo sguardo di Miroku fisso su di se.

-I tuoi occhi-

-Perché?-

Chiese curiosa

-Sembra che due stelle vi siano cadute dentro…-.

Kagome arrossì

Miroku sembrava così serio!

Girò il viso dall’altra parte.

-Ma che dici…-

-Hihihihi…ora devo andare…si è fatto tardi…-

Disse alzandosi e pulendosi i pantaloni.

-Uff…ok…-

-Ti dispiace?-

-Un pò…volevo restare un altro pò a parlare con il mio fratellino!-.

-Parliamo domani!-

Disse sorridendo

-Ti accompagno fino al Torii-

-Ok-

 

Percorso il vialetto che divideva le varie sezioni della casa, arrivarono in cima alla scalinata…

-Bene…grazie della serata!-

-Prego Miroku-

-Ora vado…Buona notte!-

Miroku le schioccò un tenero bacio sulla guancia e iniziò a scendere le scale, ma arrivato sul marciapiede…

-Aspetta!!-

Si girò di scatto e Kagome piombò fra le sue braccia.

-K…Kagome-

Ricambiò l’abbraccio, stringendola stretta a se:

-Grazie…per oggi…Miroku, sei davvero un vero amico che sa come consolarmi…grazie per tutto…-.

-Non ci pensare!Io ti voglio bene ed è il minimo che possa fare per te!-.

Le accarezzò una guancia e la guardò con un’espressione dolcissima.

 

-Notte piccola Kagome!-

-Ok…notte…hei!Non sono piccola!-

Kagome mise il broncio

-Hihihi-

Miroku si allontanò.

 

 

 

 

[Wild-Style=Difficile stile del Writing*, in cui frecce multicolori si sovrappongono e intersecano tra loro dando origine a lettere e disegni.

 

Writing:L’arte dei pezzi.]

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Capitolo 4
*** CAPITOLO3: LOVE ***


Posto onde evitare ulteriori malintesi °-°

kaggy95:Magari ora si capirà meglio XD Cmq si anche a me ha fatto pena Kikyo delle volte…però che si è levata dalle palle mi ha solo fatto un immenso piacere u.u

 

 

LOVE

 

Il ticchettio di un orologio, risuona per la stanza.

Segna le 11:23

Dalle sottili fessure della serranda, filtrano timidi i raggi del sole mattutino, che illuminano i volti addormentati dei due giovani.

Inuyasha, dorme beatamente nel letto, mentre Sango poggia la testa sulla sua spalla e tiene una mano sul suo petto.

Chi li avesse visti in quel modo, avrebbe potuto pensare che stessero insieme!

Ma anche questa, per loro, è una cosa normale.

 

Nella cucina, Kirara, giocava con i suoi giocattoli.

Si stava annoiando terribilmente!

Ogni tanto sbirciava fuori della finestra.

Voleva andare fuori a fare una passeggiata!

 

Dopo aver deposto la piccola palla gialla nella sua cuccia, andò nella camera dei due giovani, si avvicinò ai piedi del letto e spiccando un lieve balzo, saltò sul materasso.

Guardò curiosa i due addormentati.

Ad ogni occhiata, scuoteva ritmicamente le code.

 

Inuyasha, sembrava agitato...

 

“Sera.

La luna illumina le strade periferiche di Tokyo.

Inuyasha si avvia verso casa sua osservando tutto ciò che lo circonda.

-*Umm…questi muri avrebbero bisogno di una ritoccatina…*-.

Ridacchiò fra se e se…

Un rumore distolse la sua attenzione…

Un gatto grigio e nero uscì da un cassonetto facendo cadere a terra alcuni oggetti metallici.

-*Umm…nulla di che…solo uno stupido gatto*-.

 

Fu attimo.

Un breve istante.

 

Svoltato l’angolo, qualcosa, o meglio, qualcuno lo colpì in pieno petto facendolo barcollare all’indietro.

 

-Ehi!Ma che cazzo!Guarda dove metti i piedi, no?-

Una ragazza si era scontrata contro di lui.

-Mi…mi dispiace…giuro che non volevo!-

 

Restava immobile.

Seduta a terra con lo sguardo fisso sul cemento della banchina.

 

Inuyasha, fu rapito dai suoi bellissimi capelli corvini che le ricadevano disordinati sulle spalle e sulla schiena e tal timbro di voce così dolce e nel frattempo triste.

 

-Non volevi, però l’hai fatto!-

Rispose ringhiando…

 

Dentro di se…moriva dalla voglia di vedere il viso della ragazza…

Si abbassò e lentamente sollevò il viso della ragazza…ma…”

 

Aprì gli occhi e si ritrovò seduto sul materasso del letto.

-Ma…-

Si ritrovò a parlare solo.

-Possibile che vada a finire sempre così?!-

Ringhiò.

Guardò la parte sinistra del letto.

Sango, si era già alzata.

L’orologio segnava le 12 spaccate.

Dopo essersi vestito, andò in cucina, dove ad attenderlo vi era Sango.

-Buongiorno!-

Disse sorridendo

-Giorno…-

-Che avevi prima da sbraitare?-

Disse porgendogli dei biscotti.

-E da un mare di notti che faccio lo stesso stupido sogno…-

Si sedettero intorno al tavolo.

-Che sogno?-

Chiese curiosa.

-Una ragazza mi viene addosso e casca a terra, mi abbasso per vedere il suo viso e poi…-.

-Poi?-

-Nulla!Mi sveglio e non riesco ad andare avanti!Non ne posso più!-.

-Hahaha…anche quando dormi non ti dai pace!-.

-Puoi dirlo forte! *Già…non mi do pace…non c’è nulla di bello nella mia vita…ne anche nei sogni…niente di niente…*-

 

 

 

Kagome, era già sveglia.

Chiusa in camera sua, con la radio accesa, sistema la sua stanza.

Da qualche giorno, continuava ad avvertire quella strana sensazione.

Un misto d’allegria e curiosità…

-*Ho deciso! Devo finirla di pensare a quello stronzo di Koga!

Vorrei incontrare qualcuno che appartenesse solo a me…

Un ragazzo che mi voglia bene proprio perchè io sono così, non come lui, che mi stava facendo diventare un'altra persona!*-

 

 

 

-Dove vai?-

Chiese Inuyasha, vedendo Sango prepararsi…

-A casa di una mia amica!Ha molto che non ci sentiamo…-.

-Ah…-

-Ah, cosa?Che c’è?Avevi bisogno di me?-

-Cosa?No!-

-E allora?-

-Niente…era per dire qualcosa…-

-Ah…-

-Ora sei tu!-

-Grrr!Comunque…io vado…chiudi tu la porta, ok?-

-Ok…poi vieni a riprenderle da me le chiavi…-.

-Ok…ciao Tess!!Vieni Kirara!-

La gatta la guardò con un’espressione interrogativa.

-Dai!Vieni!Prima vuoi uscire e adesso no?-

-Ah ah ah!Anche la gatta ti ha tradito!Brava Kirara!Così si fa!-

Disse accarezzandole la testa.

-Meow!-

-Uff…dai, dobbiamo fare una sorpresa a Kagome!Su…-

 

Inuyasha ebbe come un flash mentale…gli sembrava di aver già sentito quel nome…

Ma non sapeva che volto attribuirgli…non ricordava neanche da chi l’avesse sentito…

 

 

 

Qualche minuto dopo…

 

DLIN DLON

 

-Vado io!-

 

Kagome, si precipitò al piano terra.

Aperta la porta d’ingresso…non trovò nessuno!

-Ma…fanno pure gli scherzi?!-

Stava per richiudere la porta, quando sentì un miagolio…

-Oh!Kirara!Non ti avevo vista!Ciao piccolina!-

Kagome la prese in braccio e iniziò ad accarezzarla…

Subito dopo, spuntò anche Sango…

-Hey là!Ciao Kagome!-

Disse avanzando verso di lei

-Sango!Che bello vederti!-

Kagome abbracciò l’amica.

-È da un po’ che non ci si sente vero?-

-Già…tutta colpa mia!Ti chiedo scusa per non averti chiamata ma…-

Sango la interruppe sfoderando uno dei suoi soliti sinceri sorrisi.

-Sssh!Non mi devi spiegare nulla!Anche io non ti ho cercata per niente!Quindi…siamo pari!-

Kagome sorrise

-Vieni, andiamo in camera mia!-

-Ma Buyo non c’è?-

-Si, starà sicuramente dormendo sul mio letto!-.

Salirono al piano superiore ed entrarono in camera di Kagome, dove effettivamente, un gattone bianco, con chiazze marroni e nere,dormiva beatamente su un enorme cuscino rosa.

-Buyo?Sveglia pelandrone!Guarda un po’ chi c’è!-

Il gattone aprì un occhio e vedendo davanti a se Kirara che lo guardava muovendo sinuosamente le code, scattò subito sulle quattro zampe,ed iniziò a giocare con la gatta.

 

Le due amiche si misero a ridere.

 

-Allora…che hai fatto ultimamente?-

Chiese Kagome

-Nulla di che…le solite cose…ogni giorno che vivo è sempre uguale agli altri!-

-Wow…andiamo bene…-

-Perché?-

-Anch’io…faccio sempre le stesse cose!Come se fossi un robot!-.

-Ma dici che hai avuto da fare ultimamente?-

-Be, si…ho aiutato una mia amica nello studio…a Settembre ha l’esame di recupero per due materie e ha chiesto a me di aiutarla…che palle!Studiare anche durante le vacanze…-

-Pensa che a me manca la scuola…certo, le vacanze me le godo, ma mi dispiace non andarci…-.

-Beata te che vai all’artistico!Io sono ancora alle medie…spero di essere stata promossa!Gli esami mi sono andati bene…spero…-

-Sicuramente!Sei così brava…e comunque…ti ricordo che io non vado all’artistico ma all’istituto d’arte!C’è differenza fra le due cose!Il mio è più bello e specializzato!-

Sottolineò Sango.

-Scusa, hai ragione…-

-Hihihi…allora, hai trovato un nuovo ragazzo?-.

-Eh?Ma…ma che domande fai!-

Kagome arrossì di colpo.

-Su…mi vorresti dire che quel ragazzo…come si chiama…Akitoki!Non ti piace?-

-Chi?Hojo?Ma stai scherzando!Sarà pure un bravo ragazzo…ma non è proprio il mio tipo! *Mamma mia…per carità…*-

-Hahaha!Scherzavo!Calmati!...comunque,cambiando argomento…che ne dici…una di queste sere usciamo?-

-Certo! -

-Perfetto!Ti va se porto i miei amici?Anche tu naturalmente, puoi portare qualcuno!-

-Ok…va benissimo!-

-Allora...Poi ci mettiamo d’accordo!-

 

Sicuramente, la serata programmata…non sarà di certo una semplice uscita fra amici!

 

E’ l’amore a mandare il mondo avanti…

Anche se c’è chi non lo vuole,come Sango.

Chi lo cerca, come Kagome.

Chi l’ha sempre avuto, come Miroku e chi invece…non l’ha mai ricevuto come Inuyasha.

 

 

 

 

NdA:scusateeeeeee!!!Questo capitolo ha fatto più schifo di quelli precedenti!!!Perdono perdono!!!    >.< 

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Capitolo 5
*** CAPITOLO 4:La ragazza e il demone ***


Grazie mille a KAGOME39 =)

 

 

CAPITOLO 4

 

LA RAGAZZA E IL DEMONE

 

Nel tiepido pomeriggio del giorno seguente, Inuyasha e Miroku, gironzolavano per strada senza una meta.

-Si può sapere perché mi devi seguire dappertutto?-.

-Dato che non ho nulla da fare…almeno, sto un po’ con il mio caro amico!-.

-Tsk-

-Mamma come sei taciturno!-

-Se non parlo vuol dire che non ho niente da dire!-

-Allora introduco io qualche argomento…-

-Anf…fa come vuoi!-

Si arrese.

-Bene bene…allora, mio caro Inuyasha…come va con la tua ragazza?Come si chiamava?Aspetta…se non sbaglio…Kyoko?-.

-Chi?Non conosco nessuna con quel nome!-

-E allora come si chiama?-

-A parte il fatto che ho chiuso con lei…si chiama Kikyo-.

-Come hai chiuso?Come mai?Mi sembravate così affiatati…-.

-Ma smettila!Era solo una mignotta come tutte le ragazze di questo mondo!Mi meraviglio che tu non te la sia ancora scopata…-

-Anche se ne avessi avuto l’occasione non ci sarei andato-.

-Come come?Tu che rifiuti una donna?Impossibile…-

-Tu non sai come sono le donne…visto che hai avuto solo lei…-.

-Certo che so come sono le donne!Tutte mignotte!-

-Questo non ti permetto di dirlo…-

-A no?...come mai questo argomento di rode così tanto?-

In effetti, Miroku si era leggermente innervosito all’affermazione “TUTTE”

-E’ una gran cazzata!Noi uomini pensiamo che le donne siano tutte mignotte e loro pensano che siamo tutti dei bastardi. E la stessa cosa! E poi…io conosco una ragazza che per me è come una sorella minore…quindi non ti permetto di parlare in quel modo, Inuyasha-

-OK…scusa…-

Disse con poca convinzione

-Quindi…scusa tanto, ma vorresti dire che anche…Sango…è una mignotta?-

Inuyasha si fermò di colpo.

Non prometteva nulla di buono…

Si girò di scattò verso Miroku e…

-Cosa hai detto?Guarda che ti spacco la faccia se osi dire nuovamente una cosa del genere!Hai capito?-

-Hei hei hei!!Calmati!!-

Inuyasha stava praticamente strozzando il povero Miroku

-Non era mia intenzione offenderla! Visto che non la conosco nemmeno! Ho solo voluto farti capire che la tua era un affermazione sbagliata!-

-Tsk…cambiamo argomento ora?*Non deve permettersi di rinominare Sango o lo uccido sul serio…*-.

Si riavviarono.

-*Questa Sango…gli deve stare proprio a cuore, anche se mi sembra molto stran…*Oh cazzo!-.

-Hu?Che ti prende?-

Miroku si era fermato improvvisamente e fissava un punto davanti a se.

Aveva un’espressione terribilmente incavolata.

Inuyasha guardò nella stessa direzione, ma vide solo poche persone passeggiare tranquillamente.

-Miroku?Che t’è preso?-

-Quel bastardo…sta ancora con quella ragazzina?-

-Ma chi?Che stai dicendo?-

Inuyasha si preoccupava…forse il sole gli aveva fatto male alla testa…

-Dimmi Inuyasha…c’è una persona che odi terribilmente…che saresti disposto anche ad uccidere?-.

-Emm…si…tu!Mi vuoi spiegare che ti stà succedendo?-.

-Scusa…hai ragione…vedi quel ragazzo con la coda nera che stà insieme a quella ragazzina dalle codine arancio?-

-Ssssi…e allora?-

-Quel ragazzo…è l’unica persona che odio…l’unica persona che abbia mai picchiato…il mio…ex migliore amico…o almeno…uno che credevo amico…falso…-

-Cosa?Tu hai picchiato quello li?Ma se non ammazzi neanche le zanzare, mi vorresti fare credere di aver lottato con quel…demone?-

Disse fiutando l’aria

-Si-

Miroku non mentiva.

Inuyasha, lo conosceva bene.

La coppietta si stava avvicinando sempre di più ai due ragazzi.

-Voglio proprio vedere se ha la faccia tosta di dirmi qualcosa…-

Inuyasha, dal canto suo…non capiva nulla…non che gli interessava qualcosa di quello li, ma il fatto che Miroku potesse addirittura desiderare la morte di quel demone…

 -Che t’ha fatto?T’ha soffiato la ragazza?-

sghignazzò

-No…ma ha fatto qualcosa di più grave…che non riuscirò a perdonargli mai…e mai riuscirò a perdonare me stesso…-

Ad un metro di distanza, i due nemici si fissarono negli occhi, ma non fu detta una parola.

-Contento?Non ti ha detto nulla!Ora possiamo proseguire?-

-*Maledetto Koga…*E?Sì certo…scusami…-

Inuyasha non si era minimamente interessato all’argomento.

Per natura sua è uno che si fa i fatti propri.

 

 

Kagome tornava dalla casa della sua amica Ayumi.

Non vi sono molte persone in giro.

C’è chi va a lavoro e chi si merita le vacanze estive restando a casa o andando al mare. L’estate è ormai arrivata.

I ciliegi, sono rigogliosi come non mai e propagano un dolce profumo per le vie della città.

-Kagomeeeee!-

La ragazza si voltò e vide la sua amica Sango correre verso di lei.

-Ciao Sango!-

-Ciao!-

Si scambiarono un bacio sulla guancia.

-Dove andavi di bello?-

-A casa…sono uscita ora ora da casa di quella mia amica-

-Quella che dovevi aiutare nello studio?-

-Si…-

-Allora ti accompagno…devo andare in un negozio vicino al tempio…-

-Ok!-

 

 

 

Tra i due amici regnava il silenzio.

Piuttosto stran data la presenza di Miroku!

Improvvisamente, una melodia provenne dai jeans di Inuyasha.

Il ragazzo, piuttosto sorpreso, estrasse il cellulare da una tasca e visualizzò il nome sullo schermo…

-Suikotsu?-

Disse ad alta voce

-Chi?-

Fece eco Miroku

Inuyasha dopo un’occhiata all’amico premette un tasto e rispose:

-Ehi Tess!Dove sei?Sono passato da casa tua, ma mi sa che non c’eri…-

-Si, infatti sono uscito…che volevi?-

-Ma no…nulla di che…era per dirti che sta notte arriverò un po’ più tardi…-

-Ah…e c’era bisogno di avvertire?Sai che non è necessario…-

-Si, ma il fatto è che forse farò moooolto tardi…-.

Inuyasha assunse un’espressione compiaciuta…

-Dì la verità…hai a che fare con una ragazza e diciamo che non verrai proprio…-

-Eh eh eh…mi spieghi come fai a capire sempre tutto?-

-Non ci vuole un genio, anche se io lo sono…comunque ora devo chiudere…ciao!-

Senza aspettare una risposta dall’amico al di là dell’apparecchio, chiuse il collegamento.

-Chi era?-

Chiese interessato Miroku.

-Un mio home-boy*…-

-Cosa?-

-*Uno che fa parte della mia stessa crew…-

-Ah…e parla giapponese, no?-

-Non posso!Sono termini specifici!-

-Si vabbè…vabbè…-

Disse senza prestare attenzione alle sue parole.

-Senti…ora devo tornare a casa…ci si sente ok?-

Disse frettoloso

-Così presto?-

-Tra non molto arriverà un acquazzone e non mi va di inzupparmi!-

-Scusa…come fai a saperlo?-

-Ti ricordo che sono un mezzodemone e capisco certe cose…-.

-Ah si…hai ragione!Allora scappo anch’io…ci vediamo!-.

-Ciao!-

 

Miroku fece retromarcia e s’incamminò verso la propria casa.

 

 

 

 

-Guarda che nuvoloni…non promettono nulla di buono…-.

-Hai ragione...Hiiii!Meglio che scappi a casa!Mia madre non c’è e ho steso ad asciugare il bucato!-.

-Hahaha-

 

Una voce familiare, arrivò alle orecchie di Kagome.

Si fermò improvvisamente e guardò intorno a se.

In quella via, vi era solo lei con Sango più una coppietta che veniva dalla direzione opposta.

Puntati gli occhi su quei ragazzi, la sua espressione mutò improvvisamente.

Sentiva il cuore batterle a mille e spezzarsi nello stesso tempo.

Un formicolio, le prese braccia e gambe che iniziarono a tremare leggermente.

Sango guardò preoccupata l’amica, sbiancare un poco alla volta.

-Kagome?Che ti prende?-

Chiese avvicinandosi.

 

Nella sua mente, riapparve un episodio di qualche mese prima…

 

Il giorno del loro 1° anniversario di fidanzamento, Kagome andò a cercarlo al negozio dove lavorava.

Che si fosse dimenticato di un giorno così importante?

Dopo averlo cercato nei luoghi che più frequentava, decise di andare a casa sua.

 

-*Quel giorno…*-

 

-*Dormiglione!Come fai a dormire in un giorno così importante?!*-

Ridacchiò pensando questo.

Abbassò la maniglia ed aprì leggermente la porta.

Entrò.

 

-*Era meglio non farlo…*-

 

Stava per svegliarlo, quando un qualcosa attrasse la sua attenzione.

Tra i capelli neri, vi erano alcuni ciuffi color arancio.

Con una mano, scostò cautamente il lenzuolo verso il basso.

Ciò che vide, la lasciò terrorizzata.

Si fece fuggire un gemito.

Portò le mani a coprirsi la bocca.

 

-*Lei…*-

 

Koga l’aveva tradita

 

-*E lui…*-

 

-N…NON TI AVVICINARE!-

Urlò lei.

-Cos…ma perché?Che ti è successo?-

Le sfiorò con una mano una guancia

-NON MI TOCCARE!-

 

Alcune lacrime iniziarono a sgorgarle dagli occhi.

 

-*Stanno…ancora insieme…*-

 

Proprio in quel momento, Koga alzò lo sguardo incontrando quello di Kagome.

 

-K…Kagome-

Disse sorpreso.

 

Sango guardava imperterrita la scena.

 

Come se nulla fosse successo in passato e senza accorgersi delle sue lacrime, le si avvicinò.

 

-Ciao Kagome!Come stai?-

Disse sorridendo.

 

Kagome indietreggiò di un passo.

Guardò la ragazzina, l’espressione di Koga e Sango.

 

-I…io…-

Non sapeva che dire…tutto ciò che fece, fu scappare come la prima volta.

Si voltò di scatto e iniziò a correre via da loro.

 

Nello stesso momento in cui una lacrima cadde a terra…sembrò che anche il cielo iniziasse a piangere.

 

Sango, senza preoccuparsi della pioggia, iniziò a rincorrere Kagome e ad intimarle di fermarsi.

-Kagome!Aspetta!Kagome!-

 

-K…Koga?Ma…cosa è successo?-

Chiese la ragazzina non ricordando.

-Non mi ha ancora perdonato…vieni…torniamo a casa o ti bagnerai tutta!-.

 Con un altro sorriso, le prese per mano e continuarono la loro strada.

 

 

Kagome continuava a piangere, mentre le fredde gocce d’acqua le bagnavano i capelli e i vestiti.

Sango continuava ad inseguirla, ma per quanto poteva intimarle di fermarsi…non accadeva.

 

-*Perché…perché…avevo deciso di dimenticarlo ed eccolo spuntare nuovamente… come ha potuto parlarmi in quel modo?Non so lui…ma io non sono riesco a dimenticare tanto facilmente…*-

 

Come per quel giorno, voleva tornare da Miroku, ma preferì tornare a casa e rimanere sola.

 

Miroku, uscì proprio da un viottolo che dava sulla via di Kagome, ma non se n’accorse, poiché l’aveva già superata.

 

In compenso…provò una sensazione strana, quando una ragazza dai lunghissimi capelli castani, gli passò correndo affianco.

 

Sentì come se il tempo fosse rallentato.

Anche Sango provò la stessa sensazione, ma non vi badò molto…in quel momento il suo unico obbiettivo era raggiungere la sua amica.

 

Miroku, dopo aver visto la ragazza scomparire ad un angolo riprese anch’essi a correre verso casa.

 

-Sango…ti prego…devo…devo rimanere da sola…scusami…-

 

Disse prima di svoltare per un’altra strada…

 

-K…Kagome…-

 

La ragazza si fermò.

 

Si trovava in una via ormai deserta, vicina casa d’Inuyasha…

Decise di andare da lui, anche perchè la sua era abbastanza distante.

 

-*Non cosa ti è successo Kagome…ma prima o poi me lo dirai vero? Perché hai reagito così con quel ragazzo?Non dirmi che è lui quello che…*-

 

Si ricordò di un fatto appena accennato di cui le parlò Kagome.

 

Un ragazzo con una coda nera e di una ragazzina dalle codine arancione.

 

-*Che parlasse proprio di loro?...ma non ricordo su che proposito…*-

 

 

Inuyasha era ancora in strada.

I nuvolosi neri avevano coperto interamente il cielo…sembrava fosse notte.

-*Cazzo!Pensavo arrivasse più tardi!Almeno potevo essere vicino casa!*-.

Ringhiò fra se, notando di essere bagnato fradicio!

 

Oltre alla gelida acqua, iniziarono anche tuoni e fulmini.

-Giornata da schifo!-

 

Fu attimo.

Un breve istante.

Svoltato l’angolo, qualcosa, o meglio, qualcuno lo colpì in pieno petto facendolo barcollare all’indietro.

 

-Ehi!Ma che cazzo!Guarda dove metti i piedi, no?-

 

Questo particolare…gli fece ricordare l’incubo che lo tormentava tutte le notti ormai da qualche tempo.

 

Kagome, si era scontrata contro di lui.

-Mi…mi dispiace…giuro che non volevo!-

Rispose continuando a piangere e a tenere lo sguardo fisso sul cemento della banchina.

 

Al contrario del sogno, Inuyasha, si accorse che la ragazza non era caduta a terra…bensì, le aveva impedito la caduta tenendola fra il suo torace e il muro.

 

Proprio come nel sogno, fu rapito dai suoi bellissimi capelli corvini che le ricadevano bagnati e disordinati sulle spalle e sulla schiena, dal timbro di voce così dolce e nel frattempo triste.

 

-Non volevi, però l’hai fatto!-

Rispose ringhiando…

 

A nessuno dei due, però…sembrava dar fastidio quella posizione.

 

Inuyasha, dentro di se…moriva dalla voglia di vedere il viso della ragazza…

Lentamente, con un leggero movimento della mano lo sollevò …

Stavolta non si sarebbe fermato al sogno…quella era realtà!

 

Sbarrò gli occhi.

Non si aspettava un viso talmente…

-*Bello…*-

Nonostante le lacrime.

I grandi occhi color caffé, i lineamenti perfetti…

Non pensava di poter ammettere di aver visto una così bella ragazza.

Mai detta una cosa simile.

Mai pensata una cosa simile.

 

Anche Kagome dal canto suo, rimase col respiro mozzato data la bellezza di quel ragazzo.

 

Due splendidi occhi d’ambra che sembravano così pieni di malinconia.

Lunghi capelli argentei.

Le sue mani forti che l’avevano sorretta per evitarle la caduta.

Le proprie mani poggiate sul torace, all’apparenza scolpito.

 

Sentirono come se il tempo si fosse fermato.

Non avvertivano né le fredde gocce di pioggia né il rombo dei tuoni.

 

Vi erano solo loro e i loro sguardi.

 

Kagome smise anche di piangere.

Inuyasha per la prima volta, non riuscì a capire cosa gli stesse succedendo.

Sentivano un influire di diverse sensazioni all’interno dei propri corpi.

 

I loro sguardi incatenati, non accennavano a volersi lasciare.

 

Kagome, fu la prima a risvegliarsi da quel sogno.

-Scu…scusami se ti sono venuta addosso…non era mia intenzione…-

Disse con voce flebile e abbassando il capo.

 

Inuyasha…non controllò né le sue parole né i propri gesti…

 

-No…non preoccuparti…è stata anche colpa mia. Sono stato io a…?-

Disse asciugandole con un movimento veloce del pollice le guance rigate dalle lacrime.

 

Kagome, a quel gesto arrossì leggermente e si asciugò con entrambe le mani il viso, capendo a cosa si riferì il ragazzo.

 

-Oh…no no…era da prima…-

 

I due si staccarono e rimasero imbarazzati senza sapere che dire o che fare.

Entrambi…non avrebbero voluto troncare lì il loro discorso.

 

Inuyasha si rese conto che l’atteggiamento avuto verso quella ragazza… non era da lui.

Ma non seppe spiegarsi il perché di quel cambiamento improvviso.

 

-Be…ora devo andare.Ciao-

Disse allontanandosi e continuando per la propria via.

 

-Ciao!-

Ricambiò Kagome, sperando che l’avesse sentita.

Rimase ancora un po’ a vederlo allontanarsi…quel ragazzo gli aveva provocato uno strano shock!

Diede un’occhiata al cielo e…

-Oh no!Il bucato!-

Riscappò verso la propria casa.

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Capitolo 6
*** CAPITOLO 6: Mai sottovalutaree le donne! ***


Prima di farvi leggere la storia, volevo informarvi che sono molto amareggiata…non pensavo che il fandom su InuYasha, fosse stato colpito dall “amichettismo”. è davvero disgustoso…

 

CAPITOLO 5

 

MAI SOTTOVALUTARE LE DONNE…

 

Kagome era tornata a casa ormai da qualche ora.

Fuori, continuava a diluviare senza sosta.

 

Si era sdraiata nel letto in camera sua e guardava la tv.

Nessun programma le interessava…

-*Che strano ragazzo…è riuscito a farmi dimenticare ciò per cui ero triste. Deve essere una persona molto dolce a giudicare dal comportamento avuto nei miei confronti…aveva degli occhi così stupendi!Anche se mi sono sembrati molto tristi. Chissà se lo rivedrò…non mi dispiacerebbe, però…non so nemmeno il suo nome*-

 

 

 

Inuyasha, tornato a casa, trovò Sango ad attenderlo davanti alla porta del suo appartamento.

 

-Oh…Sango…-

-Ciao!Mi ospiteresti finché non smette di piovere?-.

-Certo…entra…-

-Grazieeee…Sai…mi trovavo in zona con una mia amica…ma poi è scappata via mentre si è messo a piovere!Dato che casa tua era più vicina ho pensato di venire a farti visita e quindi…-

-Sssh!Sai che non mi devi mai spiegazioni!-.

-Ok…aaa…un bel divano comodo comodo!!-

Detto questo si sdraiò in un divano dal colore rosso…comodo ma un po’ vecchiotto a giudicare dalla stoffa.

-Che hai?Ti vedo strano…è successo qualcosa?-

-Ho notato quanto siete fragili voi esseri umani…piangete per qualsiasi cosa…le ragazze poi...-.

-Em em-

Fece Sango schiarendosi la voce e puntandolo con uno sguardo “assassino”.

-Naturalmente tu no!-

Rispose spiccando un sorriso a 32 denti

-Perché dici questo?-

-Stavo tornando a casa, quando mi sono scontrato con una ragazzina che stava piangendo…-.

-E allora?Lo dici solo per questo?Pensa a quella poveretta…avrà avuto i suoi problemi…-

-Si…che problemi poteva mai avere una del genere?Mah…-

-Non si può mi sapere…-

-Bà…chi se ne frega…comunque…sta sera Suikotsu non può venire…-

-Per una pioggiarellina del genere?-

-Ma se stà diluviando!-

-Mamma come siete esagerati voi ragazzi…vi lamentate per ogni cosa!-.

Disse sfottendolo per l’argomento di prima.

-Tsk…vado a farmi una doccia…-

 

 

Inuyasha entrò in bagno e toltosi i vestiti entrò subito nel box.

Le gocce d’acqua scorrevano lievemente su tutto il corpo.

-*Ma che mi è preso oggi?Non mi ero mai comportato così…sono stato incantato dai suoi occhi…o forse mi sono solo lasciato trasportare per la sorpresa di aver visto il mio sogno materializzarsi…spero di non rivedere mai più quella ragazzina…uno stupido incontro dove ho mostrato una parte di me, che non dovevo…uno stupidissimo attimo di debolezza…grrr*-

 

Dal salotto d’Inuyasha, si sentì provenire da Sango una musichetta elettronica.

 

-Pronto?-

-Ciao Sango, sono Kagome!-

-Oh ciao…-

-Senti….scusami per oggi…-

-Ma no, figurati…più tosto, è successo qualcosa di grave?Per reagire in quel modo…-

-Be, si…quel ragazzo…è il mio ex…-

Disse con voce triste.

-Ah…e come mai hai…insomma…avuto quella strana reazione…-

 

Kagome, iniziò a raccontarle quella storia.

Fin ora, non n’aveva mai parlato con nessuno se non con Miroku.

Le faceva male ripensarlo, ma allo stesso tempo, era un bene potersi sfogare con una ragazza.

 

 

 

La notte, era ormai arrivata.

Gli orologi, segnavano la mezzanotte passata.

Le nuvole si erano eclissate, permettendo ai fievoli raggi di luna, di illuminare le vie della città.

Sango, non se lo fece ripetere due volte.

Appena l’ultima goccia smise di cadere, si precipitò in strada armata dei suoi strumenti.

-*Anche sta sera mi tocca lavorare da sola…Inuyasha sui è addormentato come un salame!Hahaha…che vergogna…Vediamo un po’…dove posso andare?*-

 

Si aggirava fra le vie di quel quartiere alla ricerca di un muro libero.

Era davvero difficile trovarlo!

Ovunque, vi erano tag d’Inuyasha o degli altri membri della crew.

Ma quella che si riconoscevano ovunque erano quelle di Hirai.

Faceva parte di quella crew, da poco più di un anno e seppe, fin dal principio, far notare la sua bravura.

In poco tempo, era capace di far pezzi di gran maestria e difficoltà.

Superava in tutto e per tutto gli altri membri.

Era la migliore della città.

Il king.

 

 

In una zona poco distante, Miroku, aveva appena accompagnato a casa, una delle sue ragazze.

-*E già…credo proprio che Abi sia quella giusta…è una ragazza perfetta!*-

Disse con un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.

 

 

Sango intanto, aveva iniziato la sua opera.

La sua specialità, era il Wild-Style!

 Dopo qualche minuto, un rumore sospetto fermò il suo lavoro.

Dei passi provenienti dalla stradina accanto.

Una sola persona.

-*Non può essere la pula*…sarà qualche passante*-

Più tranquilla, riprese il lavoro.

 

Proprio come aveva predetto, un ragazzo spuntò alla sua sinistra.

Sorpreso si fermò a guardare quella “strana” ragazza.

Si guardarono per un piccolo istante negli occhi, dopo di che Sango riprese il pezzo come se nulla fosse.

 

Era un ragazzo alto, con dei lunghi capelli castani, legati in un piccolo codino.

Occhi blu oltre mare che ammiravano le movenze della ragazza e tre orecchini nelle orecchie...Miroku!

 

Si fermò a braccia incrociate, interessato a guardare l’opera della ragazza.

O meglio…più che altro…era interessato alla ragazza!

Non l’aveva mai vista in giro…una così bella ragazza…l’avrebbe ricordata!

 

Sango, non sembrava proprio notarlo.

Non lo temeva.

Non ne aveva motivo.

 

Passati alcuni secondi, Miroku si poggiò con le spalle, proprio alla parete in cui c’era il pezzo di Sango.

 

-Oh…ma che bella ragazza che abbiamo qui…cosa ci fai tutta sola a quest’ora di notte?-

-Non si vede forse?-

Rispose scocciata

-Del writing, vero?-

Disse con un sorriso malizioso.

Sango si voltò a guardarlo.

-E uno vestito come te, come fa a sapere queste cose?-

-Perché scusa?Come sarei vestito?-

Disse guardandosi dai piedi in su:

Jeans stretti, una camicia forse un po’ antica e scarpe da ginnastica.

 -Lasciami lavorare-

-Un mio amico fa le stesse cose che fai tu…quindi sono informato…-

-Tsk-

-So anche…che non si possono fare, però devo ammettere che tu…sei più tosto brava!-.

Sango non lo calcolava minimamente.

 

Miroku, accortosi del poco interesse della ragazza…decise di sfoderare, il solito playboy che è in lui.

Lei si avvicinò pericolosamente e in un modo o nell’altro, riuscì a metterla con le spalle contro la parete ancora bianca.

Sango rimase spiazzata.

-Sei molto carina lo sai?-

Le disse in un orecchio e percorrendo con una mano, il suo viso, poi i lunghi capelli castani e scendendo fino al sedere della ragazza.

-*Brutto porco che non sei altro!* Levami immediatamente le mani di dosso!-.

Disse cercando di dargli uno schiaffo.

-Eh eh eh!Non si fa neanche questo!-

Rispose afferrandole la mano.

Sango si stava innervosendo.

Le era già capitato qualche episodio del genere, ma c’era qualcosa in quel ragazzo…di diverso.

-Ti ho detto di lasciarmi!Devo lavorare idiota!-

-Su…non ti agitare…non voglio farti nulla di male…solo…conoscerti meglio!-.

-*Che gran pezzo di stronzo!Ma ora gli e la faccio vedere io…mai sottovalutarmi!*-

Miroku, si stava avvicinando ancor più pericolosamente alle labbra della ragazza.

-Uff…Ok…come vuoi…sai, guardandoti meglio, non mi sembri poi tanto male!Sembri un tipo interessante!E poi…è da un po’ che non vedo un bel ragazzo…-

Miroku, sentendosi lusingato e cadendo nel tranello della ragazza, le lasciò le braccia libere e si perse nel suo sguardo e nel suo sorriso complice.

 

Portò le braccia ad avvolgere il collo del ragazzo e quando si fu avvicinato per baciarla…Sango cambiò improvvisamente espressione, uno sguardo pieno d’ira e odio.

Miroku, non capendo, continuò nel suo intendo e pronunciò:

-Non avere paura…sei nelle mani giuste!-

Qualche centimetro prima del bacio, Sango, tirò un forte e dolorosissimo calcio…nelle parti basse del ragazzo, che fece un urlo di dolore.

-Ma sei impazzita!-

Disse piegandosi in due.

-Pensa se devo aver paura di un frocio come te!-.

Disse abbassandosi per accarezzargli il viso.

 -Povero cucciolo!Ti ho castrato?!-

Disse con un’espressione falsa-dispiaciuta.

-Bye bye!-

-Argh!Che dolore!-

 

Dopo aver preso lo zaino si allontanò salutandolo con una mano.

-*Hihihi…mi dispiace un po’ per lui…in fondo...era davvero carino!*-

 

Miroku, la vide sparire nel buio delle vie.

Dopo essersi ripreso dal calcio, tutto ciò che riuscì a dire fu…

-Bella e furba…proprio il mio tipo!Non temere mia cara…ho la sensazione che noi due, ci rivedremo presto!E sta volta…sta certa, che non ti lascio andare via tanto facilmente!-

 Ne rimase profondamente colpito!

 

A quanto pare,Sango, ebbe su di lui esattamente l’effetto contrario a ciò che sperava di ottenere.

 

 

 

 

L’indomani mattina, Sango si risvegliò sola.

Si mise seduta nel letto e continuava a tenere gli occhi chiusi.

La serranda era interamente alzata e il sole del mezzogiorno le accecava la vista.

-Umm…Inuyasha?-

 Nessuna risposta.

-Mah…se doveva uscire poteva svegliarmi…Yaaaw…che dormita!-.

 

Dopo essersi abituata alla luce, andò a vestirsi e a fare una piccola colazione.

 

 

 

DLIN DLON

 

La signora Musume, andò ad aprire la porta.

-Buon giorno!-

-Oh Miroku… che piacere vederti!-

-Anche per me signora, sono passato per Kagome. E’ in casa?-

-Certo, accomodati. Un attimo che la vado a chiamare-

-Oh, no…non si preoccupi!Vado io…le faccio una sorpresa!-

-Come vuoi…è in camera sua, però, credo stia ancora dormendo…-

-Oh…hihihi… allora sarà una doppia sorpresa!-.

 

Il ragazzo, ormai abituato a quella casa fin da piccolo, salì al piano superiore e percorso un corridoio, si fermò ad origliare, davanti una porta.

-*Non sento nulla…starà dormendo veramente… *-

 

Abbassata la maniglia, entrò silenziosamente nella stanza.

La serranda era alzata per metà e nascosta fra le lenzuola, Kagome continuava a dormire beatamente.

 

Miroku si avvicinò al letto e osservò la sua “sorellina”.

-*Come sei cambiata piccola Kagome…ti sei fatta proprio una bella ragazza, sai?! Ti farei un pensierino, ma non posso! Hihihi…*-

 

I lineamenti perfetti del suo viso, le davano un’aria dolcissima.

Dormiva sempre con quel sorriso stampato sulle labbra.

 

Miroku si chinò in avanti e le diede un timido bacio sulla guancia.

-Sveglia dormigliona!E’ già tardi!-

Le disse in un orecchio.

 

Kagome strinse gli occhi e si girò supina.

Lentamente, aprì le palpebre e vide Miroku sorriderle.

-M…Miroku?-

-Buongiorno!-

 

La ragazza spalancò gli occhi e si mise seduta…

-CHE CAVOLO CI FAI QUA!-

Urlò.

-Uh…bel….bel pigiamino…hahaha-

Miroku non potette trattenere le risate.

 

Kagome indossava un pigiama completo di pantaloncini e canotta, con disegnati dei teneri orsacchiotti.

 

-Grrrr!Esci subito dalla mia stanza!-

Rispose arrossendo e coprendosi interamente con il lenzuolo.

-E dai…non si può ridere?-

-Fuoriiiiiiiii!-

-Hihihi…dai, non rido più…-

Rispose il ragazzo avvicinandosi nuovamente al letto e scoprendo la ragazza.

Kagome lo guardava sdraiata a braccia incrociate, con un’espressione offesa.

-Cosa sei venuto a fare?-

-Nulla di che…è da un paio di giorni che non ci sentivamo e così sono venuto a trovarti!-

-Ah…-

-Comunque…-

-*Che imbarazzo!Questa me la paghi Miroku!*-

-Che fai stasera?-

-Eh?Non lo so…perché?-

-Magari usciamo…-

-Cosa?-

Disse mettendosi seduta.

Sapeva benissimo che se Miroku le chiedeva di uscire, voleva dire che gli era successo qualcosa…una sola cosa…

-Che c’è di strano?-

-Umm…scommetto che sei stato scaricato!-

-COSA?Chi te l’ha detto?!-

-Hahaha…lo sapevo…hihihi…-

-Hei!Non ce nulla da ridere!-

-Invece si che c’è caro mio…ti stà più che bene!Così impari a scaricare tu quelle poverette!-

-Grrr…-

-Ricorda…ride bene chi ride ultimo!-

Disse facendogli un occhiolino

-Facciamo una cosa…sta sera esco con te ma…-

-Ma?-

-Il fatto…è che mi ero già organizzata con una mia amica…-

                                                     -Amica?E chi?-     

Chiese incuriosito

-Fortunatamente non la conosci!-

-Umm…e dimmi…è carina?-

-Non metterti strane idee in testa!-

Lo attaccò

-Ma se non ho detto nulla?-

-Hai detto più di quanto potresti farmi capire…quindi stai attento a quello che fai con lei!E diversa da tutte le ragazze che hai conosciuto fin ora…-.

-Come vuoi, ma non pensi che possa essere lei a rimorchiarmi?-.

-Si…haha…come no!Conoscila e poi mi dici se la pensi ancora così…hahaha *Appena va via la chiamo…spero che possa venire sta sera!Ho organizzato tutto ora!*-

 

 

 

Inuyasha, dopo un’oretta, tornò a casa, ma non trovò ne Sango ne Kirara.

Diede una rapida occhiata in giro e…

-Ma che…oh mamma…questa è tutta fusa!-

Sango aveva riordinato la casa.

Sul tavolo della cucina trovò un biglietto:

Dove sei andato?Va be…ti ho riordinato un po’ la casa…perché non fai mai ordine?! Più tardi, nel pomeriggio ti chiamo…grazie dell’ospitalità! Ciao ciao Tessaiga!

Hirai”

 

 

 

Nel tardo pomeriggio…

-Allora c’incontriamo alle 8 in quel bar. Ok?-.

-Ok! A dopo!-

 

Le due amiche, avevano deciso di incontrarsi fra qualche ora, in un bar vicino casa di Sango.

Entrambe, avrebbero portato con se un amico.

Ora, non restava altro che avvertirli!

 

-Pronto Miroku?Per stasera tutto confermato! Vieni qua prima delle 8, ok?-

-Daccordo!Non vedo l’ora di conoscerla!Hihihi-.

-Ti ho avvertito…e poi c’è con lei un suo amico…-.

-No problem!Ci vediamo!-

 

 

 

-Inuyasha?-

-Si?-

-Senti…sta sera mi dovresti fare un favore…-

-Cosa?-

-Non t’incazzare prima di sapere cosa sia!Poco prima delle 8 vediamoci al solito bar!-

-Ma perch…hei?Sango!E che cazzo…quante miliardi di volte le avrò detto che odio il telefono chiuso in faccia!-

 

 

 

[pula:Polizia]

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: Tokyo, è piccola! ***


4 recensioni?!!? Wow non ci posso credere o.o! E dire che mi stavo arrendendo….Vi ringrazio tutte, siete troppo buone :) Purtroppo però ho ormai perso la mia dote di scrittrice…non mi piace quasi più come scrivo e come mi esprimo…spero di non deludervi ._.

Per chi non lo sapesse, l “amichettismo” (alla fine non lo so se è davvero questo il termine esatto O_o sarebbero le ragazze che recensiscono SOLO ed ESCLUSIVAMENTE le amiche e non danno conto a nessun altro scrittore, più o meno bravo che sia rispetto le proprie friends.)

Arigato gozaimasu 

 

 

CAPITOLO 6

 

TOKYO, E’ PICCOLA!

 

…Innamorarsi…

Che bella sensazione!

Peccato che spesso viene detta…senza che lo ci sia.

Quanti e quante la dicono solo per avere una relazione con una persona perchè la si giudica di bell’aspetto?

Quanti e quante hanno paura di esserlo?

Quanti sono stati delusi…

 

Ma innamorarsi, è una cosa di cui non si può fare a meno.

Tutti gli esseri umani lo sono stati, lo sono e lo saranno…è impossibile che non accada mai!!

Da che mondo e mondo…lo sarà fino alla fine.

 

…“TI AMO”…

 è bello sentirselo dire.

Se detta con tutto il cuore è la cosa più bella del mondo…

Ma se poi si scopre che non era vera?

S’inizia a stare male e male…

 

Non è vero che vale solo per le donne…anche gli uomini soffrono.

Forse in maniera più leggera rispetto all’altro sesso…ma lo sono ugualmente.

 

…Piangere…

Non bisogna coglierlo come una debolezza…è una cosa normale!

Per TUTTI gli esseri umani.

 

 

 

 

-Kagome?Miroku è arrivato!-

-Si mamma…arrivo subito!-

 

Poco dopo, ecco spuntare dal piano superiore la ragazza.

-Ciao Miroku!Scusa per l’attesa!-

-Non preoccuparti…andiamo?-

Disse porgendole il braccio.

-Certo!Ciao mamma!-

Rispose prendendo a braccetto l’amico.

 

 

-Eh eh eh…tra quei due nascerà qualcosa…-

-Oh papà!!Quante volte te lo devo dire che sono solo amici?-

 

 

I due si precipitarono fuori, erano in leggero ritardo.

Fortuna che il bar non fosse molto distante.

-Finalmente conoscerò questa tua amica…ammetto che mi hai incuriosito molto sul suo carattere…-

-Uffa…ma perchè pensi sempre a quello?Sei solo un povero pervertito!-

-Come mai fai così?Ci tieni davvero molto alla sua amicizia?-

-Io tengo molto a tutto! E’ che come ti ho già detto un milione di volte, lei non vede di buon occhio i ragazzi che…non hanno i suoi stessi gusti. Infatti ha tutte amicizie maschili.-

-Che tipi di gusti?-

-Le sue passioni!-

-Ah…-

-In più è molto attaccabrighe nei confronti dei ragazzi ed è già successo molte volte che li ha fatti fuggire…hihihi-

-Addirittura?Wow…mi incuriosisce sempre di più…-

-Uff…sei un caso impossibile Miroku!-

Disse arrendendosi.

-Che ci vuoi fare!-

-Ecco!Quello è il bar…ummm…dove sarà Sango?-

-Ora capisco cosa intendi per amicizie maschili…-

-Perché?-

-Questo non è un bar adatto alle donne-

Si fermarono all’entrata.

Era semplice bar dove si riunivano un po’ tutti i B-boy e le Fly-girl della zona.

Soltanto che di Fly…non ve ne era nessuna.

-Come sei maschilista!-

-Hei!Non è vero!Sei sicura che sia questo il bar?Non vedo nessuna ragazza…-

-Non preoccuparti che sarà già arrivata-

Disse guardandosi in giro.

 

Era frequentato per la maggior parte da ragazzi poco più grandi di lei.

Erano radunati in piccoli gruppi e parlavano fra loro bevendo qualcosa.

Alcuni la osservavano freneticamente.

Questo la fece arrossire.

Odiava sentire sguardi addosso.

Odiava attrarre l’attenzione su di se.

 

-Senti Miroku…l’aspettiamo fuori ok?Non mi va di restare dentro…-

-Come vuoi-

 

Tornati in strada, si sedettero su una piccola panchina di legno.

-Le faccio uno squillo…eravamo rimaste così…-

Prese il cellulare e squillò l’amica.

Pochi secondi dopo, si sentì chiamare in lontananza.

-Kagomeeeee!-

Girò il viso alla sua sinistra e vide Sango, correrle incontro.

-Ciao Sango!-

Si salutarono con un bacio sulle guance.

-Scusa per il ritardo…ma ho avuto qualche problemuccio...-

Disse sottolineando l’ultima frase e girando gli occhi verso un ragazzo appena entrato nel bar.

-Oh no, non ti preoccupare!-

Disse con il suo semplice sorriso.

-Ma sei da sola?-

Chiese guardando alle sue spalle.

-No, sono con il mio amico…-

Disse girandosi ed indicando la panchina…

-Ma…ma dove è finito?!?!-

-Per caso…è quello lì?-

Kagome guardò nella direzione dettata da Sango e vide effettivamente Miroku, parlare con due ragazzine.

-MIROKUUU!-

Kagome, innervositasi, andò alle spalle del suo amico e tirandolo per un orecchio chiese scusa alle ragazzine per il disturbo arrecatogli.

-Ahya!Kagome lasciami!Mi fai male!-

-Sei peggio di un cane in una valle di ossi…-

Sango guardava la scena divertita, ma ben presto…si accorse di aver già visto quel ragazzo…

-Miroku!Sei veramente un maleducato!Ti presento la mia amica Sango…Sango, ti presento Miroku!-

-Credo che non ci sia bisogno di presentazioni Kagome…ci conosciamo già…non è vero?-

Disse in tono freddo.

Solo allora, Miroku alzò gli occhi verso la ragazza, spalancandoli.

Kagome non capiva nulla.

Vedeva Sango che lo guardava in modo molto strano, mentre Miroku, sembrava essere divertito da quella ragazza.

-Tsk…lo dicevo che ci saremmo nuovamente incontrati!-

Sango si avvicinò.

-Coma va?Ti sei ripreso dal dolore?-

Chiese divertita

-Certo che si!Che credevi?-

 

Kagome aveva assistito alla scena allibita.

Quei due si conoscevano?

Impossibile!

Sango non poteva essere sua amica, ne tanto meno una sua ragazza!

 

-Vedi Kagome…io è il tuo amico abbiamo già socializzato ieri notte…-

-COSAAAAA???-

-No Kagome!Che hai capito!Non in quel senso…ieri, per strada…possibile che trovi sempre un doppio senso in tutto!?-

-Non posso farci nulla se tu applichi sempre e soltanto i doppi sensi!-

 

-E dai ragazzi…non litigate!-

Disse Sango per mantenere la pace.

 

-Quindi ti chiami Sango?Bel nome…ti si addice perfettamente!-

Rispose avvicinandosi.

-Non ricominciare, frocio!-

-Ti ho già detto che non lo sono!Perchè ti sei fissata?-

-Perché amo prendere per il culo i ragazzi donnaioli come te!-

-Ma ti sei vista tu?Sembri un ragazzo!-

-Una donna può vestirsi da maschio, ma il contrario è un po’ STRANO non credi?-

-*Oh mamma!Questi due stanno litigando di brutto!Come posso fare?* Ehi! Calmatevi ora!...Su…Mi spiegate perché vi odiate così tanto?-

-Io non odio proprio nessuno!E lei mi ha rimorchiato ieri sera!-

Disse con un sorrisetto compiaciuto.

-COSAAAA?-

Esclamarono le ragazze insieme.

-Miroku…non dire idiozie!Conosco Sango molto bene!Questo vuol dire…oh mamma!Sango che ti ha fatto?-

Disse preoccupata all’amica.

-Ma perchè pensi che sono sempre io a fare qualcosa?-

Kagome non rispose. Bastò il suo sguardo.

-Ok ok… come non detto…domanda stupida, vero?-

-Hihi…hahaha! Tranquilla Kagome…in effetti sono io che ho fatto qualcosa a…come hai detto che si chiama?-

-Miroku!Il mio nome è Miroku!-

Disse sbuffando

 -Ecco a lui…che dici?Glielo posso dire?O hai già fatto tu?-

Miroku diventò paonazzo.

-Nononono!!Poi ne parliamo in seguito!-

Sango scoppiò a ridere.

Anche lei stava iniziando a provare un certo interesse verso quel ragazzo.

Forse…lo aveva giudicato frettolosamente.

Sembrava simpatico…in fondo…

 

-OK…allora almeno per sta sera cercate di fare la pace?-

-Va bene…-

Esclamarono i due…scoppiando in seguito in una piccola risata.

-*Non me la raccontano giusta…troppe risatine…*-

 

-Eccomi Sango!Possiamo andare…-

 

Una voce familiare, arrivò alle orecchie dei ragazzi.

 

-Eccoti finalmente!Bene…ragazzi, vi presento il mio amico Inuyasha!-

Disse sorridendo

 

Kagome e Miroku si voltarono ad osservare il ragazzo.

 

-*Oh mamma…è…è lui!*-

 

Inuyasha osservò Miroku che aveva un espressione da ebete.

-O Santo cielo!Perchè i Kami ce l’hanno tanto con me?Cosa ho fatto di male per ritrovarmelo qui anche sta sera?!?!?-

Disse mettendosi una mano sul viso, come se una disgrazia avesse colpito la terra.

 

-Hahaha!Non ci credo!Guarda un po’ chi si vede!-

 

Miroku si avvicinò a Inuyasha.

 

Kagome, rimase spiazzata.

Riconobbe quel ragazzo.

Lo stesso del giorno prima.

Lo stesso dolcissimo ragazzo, che era riuscito a farle dimenticare Koga.

 

 

-Ma Inuyasha…voi vi conoscete?-

Chiese Sango

-Purtroppo si…-

-Inuyasha…ormai non hai più segreti…-

-Segreti?-

-Be…finalmente…ho conosciuto la tua cara amica Sango!Ecco dove avevo già sentito questo nome!-

-Cos…ohoh…Sango, mi dispiace molto!-

-Tsk. Ormai…che ci vuoi fare…-

Si arrese divertita.

-Hehe spiritosa…Inuyasha, ti presento la mia amica Kagome!-

-Uh?*Ma...oh no!Ma allora è vero che i kami ce l’hanno tanto con me!E’ la piagnucolona dell’altra volta!*Grazie Miroku…la conosco già…-

Disse in un ghigno.

-EEEH??-

Esclamarono Sango e Miroku guardandosi negli occhi.

-Sango, ma gli e lai presentata tu?-

-No! Che io sappia non la conosceva…-

-A quanto pare ci conosciamo tutti!-

 

-Eh?Si…diciamo che ci conosciamo…di vista…*Che gran casino!*-

Si giustificò Kagome.

-Inuyasha!Perchè non me lo hai detto?-

-Come no?!Te ne ho parlato proprio ieri!Sai, la ragazzina piagnucolona!-

-Ehi!Come ti permetti!-

Lo attaccò Kagome.

-Ieri ci siamo scontrati e stava piangendo…non è forse vero?-

-*No, non può essere il ragazzo gentile di ieri…*Si, ma non stavo affatto piangendo!-

Rispose cercando di non far capire la verità a Miroku.

-Come no!E che era…la pioggia?-

-*Perché mi fai questo!Sta zitto!*Si…era la pioggia!Qualche problema?-

Disse avvicinandosi

-Tsk-

Rispose mettendosi a braccia incrociate

-Kagome…-

Chiese preoccupato.

-Tranquillo Miroku!E’ la verità!-

Disse in un sorriso

-*Come mi è venuto in mente di pensare che avesse un viso così bello?Sarà stata quella cavolo di pioggia a farmi venire le allucinazioni…*Che ne dite, ci incamminiamo?-

 

I due ragazzi andarono avanti, Miroku voleva sapere di più su quella storia.

 

-Sango…ieri, quando sono scappata da te, mi hai visto che piangevo,no? Ti ho raccontato anche il perché…-

-Si-

-Ti prego…non farlo sapere a Miroku. Lui…è molto protettivo nei miei confronti. Non voglio che sappia chi ho visto ieri. Lui si sente ancora in colpa per avermi presentato quel ragazzo…-

-Non preoccuparti…non ne farò parola con nessuno!-

-Grazie-

-Ma ora dimmi…davvero ieri ti sei scontrata con Inuyasha?-

Chiese felice

-Si…ma…mentre no-

-Prego?-

-Ieri…era diverso…mi era sembrato così dolce…ora è un'altra persona!-

-Cosa?Haha…Inuyasha dolce?Impossibile…-

-Già…ho notato…-

-Ti chiedo scusa per il suo comportamento…-

-Ma no figurati!Scusami tu per Miroku!-

-Non preoccuparti…voglio divertirmi con lui…dopo tutto…non mi sembra così male!-

-In…in che senso?-

-Non nel senso che pensi tu!-

 

 

I quattro amici, camminavano uno a fianco dell’altro.

Regnava il silenzio assoluto.

Kagome continuava a fissare Inuyasha.

Voleva trovare in lui lo stesso dolce ragazzo del giorno prima.

 

-Sango?Si può sapere perché ti sei portata appresso questi due?-

-Hei!Io ho un nome!Il mio nome è Ka…-

-Inuyasha!Per una volta potresti farmi un favore, no?

-*Grrr….non mi ascolta nemmeno!*-

-Tsk…-

-Miroku…dimmi un po’…come fai a conoscere questo antipatico?-

-Hei!Chi sarebbe l’antipatico?-

-Proprio tu!-

-Tsk…la vuoi smettere di guardarmi con quell’espressione idiota?-

-Ma senti chi parla!-

 

Sango e Miroku, dopo una rapida occhiata dissero contemporaneamente:

-Separiamoli!-

 

-Su ragazzi…non litigate!Vi siete appena conosciuti!-

-Appunto…Inuyasha…-

-Hei!Non sono solo io!-

 

-Si può sapere cosa ti ho fatto?Mi attacchi senza motivo!-

-Il tuo sguardo mi irrita e il tuo odore non mi piace!-

Kagome iniziava ad agitarsi

-Cosa vorresti insinuare?-

Solo allora si accorse delle strane orecchie del ragazzo.

-Um?Che guardi strega!-

-Ma…che pucchose quelle orecchie!-

 

Sango e Miroku scoppiarono in una fragorosa risata.

 

-Hei!Che avete da ridere?-

Chiese Inuyasha innervosito

-Kagome…sei sempre tu!-

Disse Sango con le lacrime agli occhi

-Prima ci vuole poco che lo attacchi e poi gli fai un complimento!!Hahaha-

Esordì Miroku

 Kagome arrossì

-Ma…ma che ho detto di strano?-

Disse guardando Inuyasha

-Tsk…fammi un favore…fa finta che io non ci sia!-

-Perché scusa?-

-Non voglio avere niente a che fare con una come te…-

-Hei senti un pò carino!Chi ti credi di essere?-

-Tu!Più tosto!

-Non mi chiamo tu!-

Disse precedendolo in avanti

-Hei!

-…-

-Hei tu!-

-Grrr….il mio nome è Kagome, capito? Ka-go-me!Ti viene tanto difficile impararlo?Possibile che tu sia tanto tonto!-

-Io tonto?Dannata che non sei altro!-

 Kagome gli fece una linguaccia e gli diede immediatamente le spalle.

-Grrr…non la sopporto proprio!-

-Che antipatico!-

-Guarda che va contro le mie aspettative far del male ad una donna umana, ma tu mi ci porti a farlo!-

Kagome gli si piazzò davanti

-Sei forte come dici o sai solo parlare?E poi sentilo come parla!! “Contro un umana” ora solo perchè sei un uomo ti credi superiore?Maschilista!-

 

Inuyasha rimase allibito.

-Ci sei o ci fai?Può essere che sei così tonta da non aver capito che sono un mezzodemone?-

 

Miroku e Sango si fermarono di colpo.

Inuyasha non si era mai comportato così!

Non aveva mai ammesso così apertamente di essere un mezzodemone!

 

 

-Da…davvero?-

-Non…te ne eri accorta?-

-No…-

Inuyasha e Kagome si guardarono allibiti.

-Feh…forza…ridi di me ora!-

Inuyasha aumentò il passo.

-Perché…dovrei ridere di te?-

Chiese seria

-Stupida…lascia perdere…-

 

Kagome rimase ferma in mezzo alla strada.

Non riusciva davvero a capire la reazione di quel ragazzo.

Precisamente…non riusciva a capire quel ragazzo in generale!

 

Miroku la sorpasso e raggiunse Inuyasha.

-Che ragazza stupida…crede di fregarmi facendo finta di non capire cosa sono?-

-No Inuyasha…Kagome non fa la finta tonta…è solo che non fa molto caso all’aspetto esteriore di qualcuno-

Inuyasha rimase basito da quelle parole.

 

 

Andarono a mangiare un panino all’aperto.

Miroku e Sango, nonostante gli screzi iniziali

Ora, sembravano andare d’amore e d’accordo!

Mentre tra Inuyasha e Kagome…andava tutto esattamente come prima.

Al contrario degli altri non facevano che litigare!

 

 

Verso l’ora tarda, era arrivato il momento di lasciarsi.

 

Lungo il percorso da fare ancora insieme…

 

-Inuyasha?-

-…-

-Io…io non ti piaccio, vero?Sei talmente scortese…-

-Ma cosa vuoi da me?Sei ancora una bambina…ritorna quando sei più grande!-

-Cos…hei!Ma che hai capito!-

-Tsk…sei troppo piccola per capire!-

-Grrr…ti ho già detto che io ho un nome!E poi cosa credi?So benissimo che voi uomini vedete in noi donne solo un oggetto sessuale con cui divertirvi a vostro piacimento!Ed è proprio questo che mi fa schifo di voi!Non potete avere una relazione tranquilla senza portarci a letto…perché è solo questo il vostro lurido scopo!-

 

 

Sango e Miroku, al contrario di quei due, continuavano a ridere.

-Kagome mi ha detto che odi tutti i ragazzi che non hanno le tue passioni…-

-In effetti…-

-E dimmi, quali sono queste tue passioni?-

-L’hai vista ieri…-

-Il writing?-

-Esatto!-

-Be…molte volte ho chiesto ad Inuyasha di insegnarmelo, ma si è sempre rifiutato… povero me…costretto a rimanere fra le persone odiate di questa splendida ragazza! Come vivrò?-

-Hahaha…dai smettila…chissà…in seguito potrei anche insegnarti qualcosina…-

-Siiiiii!!!Grazie!-

 

 

 

Inuyasha cercava di restare al passo con Kagome, ma ella, appena gli si avvicinava, camminava più veloce.

-Hei!-

-Non mi chiamo Hei!-

-Aspetta tu!-

-Lasciami andare-

-Ehi tu!-

-…-

-Aaa…al diavolo!Ti odiooooooooo!-

-Idem!-

-Antipatica!Non ti sopporto!-

-Se mi odi davvero così tanto si può sapere che cavolo vuoi ancora da me?-

Chiese guardandolo dritto negli occhi.

 

In quel momento, rivide il dolce ragazzo del giorno prima.

Gi stessi magnifici occhi, ma allo stesso tempo malinconici.

Inuyasha continuava a rimanere in silenzio.

-Va bè…come non detto! Ragazzi…io vi saluto qui!-

-Ah già…ti accompagniamo!-

Disse Sango.

-No non vi preoccupate!-

-Come vuoi…ci vediamo sorellina!-

-Notte Miroku!-

-Domani vengo a trovarti!-

-Ok…Notte Sango!-

 

Kagome si avvicinò ad Inuyasha…

-Piacere d’averti conosciuto…Inuyasha-

Il ragazzo si girò semplicemente dall’altra parte, dandole le spalle e facendola innervosire più del solito.

-*Calma…devo stare calma…*A mai più rivederci Inuyasha!...*non ci posso credere, quello stupido non mi ha chiamata per nome nemmeno una volta!*-

 

Quando sparì dietro l’angolo, anche Inuyasha salutò gli altri e si indirizzò per la propria casa.

 

-Bene Miroku. Vado anch’io!-

-No aspetta…ti accompagno!-

-Non ti preoccupare!Notte!-

-Aspetta!Non scappare!Vieni un momento!-

Miroku trascinò via Sango per un braccio

-Ehi!Lasciami stare!Non ti è bastato quello di ieri?Ne vuoi un altro?-

Scherzò

Miroku, portatala nell’angolo accanto, la mise spalle a muro:

-Che c’è?-

-Io…volevo chiederti scusa per ieri…perché non pensavo fossi la sua migliore amica… se lo sapevo giuro che non ti avrei nemmeno sfiorata con un dito!-

Sembrava davvero dispiaciuto.

-Non ti credo-

-In effetti…hehe-

- (-_-) -

-Dai,ora sono serio…questa sera ti ho conosciuta meglio e credimi, se avessi saputo che eri così, ieri non mi sarei comportato in quel modo. Sei una ragazza… simpatica! Mi dispiace veramente per ieri!-

-Ho capito Miroku!Ora basta con le scuse!-

-Ok…ti lascio andare…-

-Bene. Ci vediamo!-

-Notte!-

 

La guardò scomparire nel buio delle strade come la notte prima.

-*Sango…dico davvero…sei diversa da tutte le altre ragazze che ho incontrato!*-

 

Kagome, arrivata a casa, salì in camera sua e iniziò a cambiarsi.

-*Non mi sono mai arrabbiata così in tutta la mia vita!Come può essere quell’antipatico di Inuyasha, lo stesso ragazzo dell’altra volta?Era stato dolcissimo… Inuyasha invece è di un odioso mortale!Sentilo come parla…chi si crede di essere?Mi attacca senza motivo, sparla e…e…grrr!!Lo odio!*-

Inuyasha era riuscito davvero a metterla in agitazione!

 

 

 

Lui nel frattempo, era già arrivato a casa propria.

Si sedette fuori nel balcone.

-*Non ci capisco più nulla…cosa mi è accaduto?L’altra volta quando l’ho incontrata, mi sono comportato bene con lei e per di più, ho pensato che fosse una bella ragazza. Che mi era saltato in mente? Una stupida antipatica come quella…mai vista!Non è per niente il mio tipo!Però, c’è un qualcosa che mi attrae. Che mi spinge a comportarmi in modo diverso verso di lei. Devo dire, che è riuscita a spiazzarmi alla perfezione. Come cazzo a fatto a non capire che sono un mezzodemone?E da perfetti idioti…ma se avesse ragione Miroku?Che sia riuscita davvero a vedere al di là del mio aspetto? No...impossibile. Lei è un essere umano*-

 

 

 

-*Miroku…non pensavo di poter parlare così tanto con un non B-Boy. Non pensavo che quel coglione dell’altra sera, potesse essere in realtà così simpatico. Mi ha fatto morire dalle risate questa sera! E se proprio devo essere sincera, è stato anche gentile.*-

 

 

 

-*Come pensavo…è una ragazza splendida!Mai conosciuta una così…sveglia, simpatica…un po’ violenta…ma è perfetta! Non preoccuparti Sango…presto…sarai mia!*-

 

 

 

Che gran bastardo! -_- by Alaska

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Capitolo 8
*** CAPITOLO 8: Rabbia e stupore ***


vibs88: Sinceramente non ho ancora letto nessuna storia di InuYasha su questo fandom, preferisco finire prima la mia storia altrimenti potrei fare dei casini xD Ho letto solo tutte le storie del mitico Inucchan ^^

Piccolaprincess&The White Lotus23: Sono molto contenta che vi stia piacendo questa Ficcy >.< non pensavo fino a questo punto °° Spero di non rovinarmi andando avanti nel tempo, se così fosse vi prego di avvertirmi! Accetto le critiche anzi, sono proprio quelle che fanno maturare! Invece sono sorpresa del fatto che vi piaccia l’impaginazione xD Ma come mai? Non penso che abbia nulla di particolare xD Ho sempre fatto così ahuahuah XD

lovlygirl: grazie troppo gentile >.< Non immagini gli orrori che scrivevo all’inizio! xD Ci vuole taaanta pratica di scrittura ma sopratutto di lettura!

E con questo vi saluto e vi lascio il nuovo capitolo, vi ringrazio davvero di cuore, mi avete riconfortata :)

Ah, solo una cosa…se per caso avete dato un occhiata alle mie vecchie storie, noterete che tutte quelle su Death Note sono praticamente tutte yaoi. Nel caso non vi piacesse il genere, vi avverto che non ho la minima intenzione di fare un qualche yaoi o yuri su InuYasha xD Uso quel genere solo dove credo che esista veramente una coppia.

Kiss stellati a tutte :*

 

 

 

 

CAPITOLO 7

 

RABBIA E STUPORE

 

L’indomani pomeriggio, come promesso la sera precedente, Sango andò a trovare Kagome.

 

-Certo che ieri avete litigato di brutto!-

-Parla per te…anche tu non hai scherzato con Miroku!-

-Hihihi…vero…Guarda, ieri non so cosa sia preso ad Inuyasha. Di solito, non parla proprio con le ragazze!Mi scuso per il suo comportamento, ma stà tranquilla…spesso non dice mai cosa pensa veramente!Il fatto del tuo odore…sicuramente lo considera troppo dolce. Sai, ha l’olfatto fine-

-Come mai?-

-Ma Kagome!Stranamente te lo ha detto lui stesso! E’ un mezzodemone…precisamente…un mezzodemone cane.-.

-Ecco perché ha quelle orecchie!-

-Ma ti piacciono proprio?-

-Eh?No…che dici…-

Kagome arrossì.

-Inuyasha ha sempre avuto un carattere freddo e agisce sempre senza pensare.

Non so il motivo preciso. Vedi, anche lui ha avuto un’infanzia brutta…non come la mia. Forse addirittura peggio. Non parla molto di se stesso o di cosa prova, con gli altri.

Io, credo di essere l’unica a sapere com’è realmente. Siamo cresciuti insieme.

Abbiamo vissuto insieme certe esperienze.

Siamo molto uguali in molte cose.

Nonostante non lo dia a vedere, è proprio una brava persona, anche se lui stesso non se ne rende conto…Con il tempo, sono sicura che anche lui imparerà ad apprezzarti. E poi chissà…potreste diventare ottimi amici!-

-Se….come no!-

-Ma si può sapere cosa è successo fra voi due?Prima salta fuori che vi siete già conosciuti, poi tu menti sul fatto delle lacrime…-

-Quando sono scappata, mi sono scontrata per sbaglio con lui. Inizialmente si è arrabbiato, ed aveva ragione, non guardavo dove mettevo i piedi! Mi ha evitato una caduta, tenendomi fra se e il muro. Io…non so cosa mi sia preso, ma anzi di fuggire per non recargli disturbo…sono rimasta li ferma!Era come se mi sentissi al sicuro solo fra le sue braccia…-

-COSA?Vi stavate abbracciando?-

-No no! Poi, mi ha sollevato il viso e io sono caduta in trans! Devo ammettere che ha degli occhi stupendi, anche se mi sembrano pieni di malinconia. Ho smesso pure di piangere. Poi ho distolto lo sguardo…e gli ho detto qualcosa…non ricordo, mi ha chiesto scusa anche lui, dicendo che era anche colpa sua se ci eravamo scontrati, mi ha asciugato le lacrime e chiesto se era stato lui a farmi piangere. Poi mi ha salutato e stop. Ci siamo rincontrati ieri e…ed era cambiato!-

-Umm…nono…sei stata tu che lo hai conosciuto con delle…come dire…degli atteggiamenti che non sono da lui. Se non me lo avessi detto non ci avrei creduto…è troppo strano quel suo comportamento!-

-Mah…non so che dirti…solo…che mi dispiace di aver litigato in quel modo, ma ti giuro che mi ha mandato in bestia con quel suo atteggiamento!Grr…-.

-Su, non preoccuparti. Si aggiusterà tutto!-

-E a proposito di aggiustamenti!Come è andata con Miroku?-

-Emm….insomma…-

-Racconta!Prima di tutto come vi siete conosciuti e poi…-.

-Allora…ci siamo conosciuti l’altra notte, ero in strada…-

 

Sango iniziò a raccontarle per filo e per segno, del suo incontro poco gradito con Miroku.

Kagome si sentiva davvero in imbarazzo!

Poi, quando Sango iniziò a raccontarle della sera precedente…s’incuriosì e volle mettere in guardia l’amica.

-Ti do un consiglio e cerca di tenerlo bene in testa finché sei con lui…sta molto attenta! Miroku è un donnaiolo doc!-

-Me ne sono accorta…-

-Lui è in grado di stare anche con cinque ragazze insieme e non farsi scoprire!Oppure riesce a farsi beccare dalla sua ragazza mentre bacia un'altra e dire con una semplicità assoluta:No, mi sono accorto che io amo lei e non te!Oppure…ogni volta crede di essere innamorato, quando invece è…solo voglia di stare con una determinata ragazza. Lui, le giudica dall’aspetto. Se ne frega dei sentimenti. Dice TI AMO con la stessa semplicità di uno CIAO. Pensa che tuttora, mi piomba in casa dicendo di essersi veramente innamorato di una determinata ragazza e poi gli ricordo che è la stessa con cui è stato 5 mesi prima! E per di più non si ricorda nemmeno il nome!-

-Wow!-

-Sango, io…non voglio farti spaventare...è solo un avvertimento, non si sa mai che tu…-

-Io cosa?Mi innamori di lui?Hihi…tranquilla Kagome. Apprezzo il tuo gesto ma stà tranquilla. Già sono certa di non innamorarmi mai, e per di più se succede, proprio di lui?Figuriamoci!-.

-Hihi…poi certo…sono sicura che si potrebbe innamorare realmente di una persona… e chissà se questa persona…è proprio la stessa con cui sto parlando ora!-

-Non dire idiozie!-

-Infatti non ne dico…faccio solo ipotesi!-

-Allora tu…che fa…riusciresti a cambiare il mio caro Inuyasha e riusciresti a sciogliergli il cuore, facendolo innamorare pazzamente di te?-

-Si…come no…e magari mi sposo con un famoso cantante e vado a vivere sulla luna!-

-Ecco, visto?Sono solo…-

-Pazzie…però…posso chiederti solo una cosa su Inuyasha?-.

-Certo-

-Secondo te…mi odia davvero così tanto?Non è per niente gentile con me…-

-Non saprei cosa risponderti…ma sono certa che ti stai sbagliando!-.

 

 

 

All’ora di cena, la signora Musume aveva proposto a Sango di fermarsi li, ma dovette rifiutare, perché Inuyasha l’attendeva a casa.

 

 

 

-Eccoti finalmente!Dove sei stata?Sto morendo di fame!-.

-E perchè non hai preparato qualcosa da mangiare?!Sono stata da Kagome…-

-Tsk…da quella stupida?-

-OH!MA INSOMMA!SI Può SAPERE CHE CAZZO TI HA FATTO, PER MERITARE DI ESSERE TRATTATA così?Ieri hai iniziato tu a fare lo stronzo con lei, se poi ti rispondeva, ha avuto tutte le ragioni di questo mondo!Non credi?-

-Come fai a parlare così di un'altra ragazza?Non ti rendi conto che sarà

Sicuramente come tutte le altre?-

-Spiegati meglio…come tutte le altre in che cosa?*Ecco…e ora salta fuori che è colpa di Kikyo…*-.

-Una stupida troia senza speranza che non fa nient’altro che inseguire le mode e cambiare ragazzo in ogni momento!I soli usi per una donna, sono quelli di portarsela a letto e sposarla per farla restare casalinga…-

Sango stava perdendo la pazienza.

Non le andava che quello stupido d’Inuyasha parlasse in quel modo della sua unica amica. A dire il vero, non le andava giù il fatto che parlasse così in generale di tutte le ragazze!

-Senti caro mio, se lei era una di quelle, stà certo che sicuramente non saremmo amiche. E poi, se tu hai avuto quella brutta esperienza con quella stronza di Kikyo, non posso farci nulla!Sono le ragazze come lei che rovinano la reputazione di quelle come me e Kagome. Chiaro? Certo, io e Kagome siamo diverse, ma siamo anche diverse da quelle come Kikyo.-

 

Inuyasha rimase basito dal comportamento dell’amica.

Non era mai successo che avessero discusso così “violentemente” su una argomento.

-Dì un po’ Sango…ci tieni davvero a quella ragazza, non è così?-

-Tanto quanto a te.-

 

Detto questo, girò i tacchi e andò in cucina a preparare qualcosa da mangiare.

 

 

Kikyo…Inuyasha la ricordava bene.

Un anno prima…

Era stata la sua prima ed ultima ragazza.

Il loro, non si poteva definire né amore né bene.

Entrambi, erano freddi, testardi, arroganti.

Nessuno, provava nulla per l’altro.

Stare insieme, era solo un passatempo, un gioco.

Inuyasha…cercò di giustificarsi così…ma in realtà, anche se non lo capiva bene…l’amava.

“Una stupida troia senza speranza che non fa nient’altro che inseguire le mode e cambiare ragazzo in ogni momento!”

Già…Kikyo era così.

Da un giorno all’altro, lo mollò.

Inuyasha ne rimase profondamente ma non apparentemente ferito.

Sopratutto perché Kikyo, non lo voleva più perché lui…era un mezzodemone.

Da quel giorno, credette che le ragazze fossero tutte così.

Da quel giorno, iniziò a sentire il peso della sua diversità.

Certo, con Sango no.

Non fece mai nulla di tutto ciò.

E sotto sotto…anche Kagome…non aveva fatto poi nulla di male…

 

-Inuyasha?Ehi!Sveglia!Ti ho detto che è pronto!-

-Eh?Si…arrivo…-

 

 

 

La famiglia Higurashi era seduta a tavola per la cena.

La signora Musume, distribuiva a tutta la sua piccola famiglia, il pasto appena preparato:

-Oden, oden, oden, oden! Grazie mamma!-

-Prego!-

Kagome andava letteralmente pazza per l’oden preparato da sua madre.

Era senza dubbi il suo piatto “salutare” preferito!

-Sai Kagome…questo pesce ha una storia molto antica che risale a…-

-A quando te lo a dato la signora Fujiko-

Tuonò seria lei.

- (-_-)”-

-Nonno nonno…devi smetterla con tutte queste leggende che conosci! Dovresti sapere che ormai tra i giovani, non vanno più di moda i racconti dell’antico Giappone-.

Disse sorridendo il piccolo Sota.

-Infatti! Ormai sono solo vecchie storie per bambini!-

Rispose la signora.

-Ma nonostante tutto esistono ancora i demoni!-

Cercò di difendersi il nonno.

-Nonno…anche se esistono i demoni, non vuol dire che dobbiamo credere alle tue antiche leggende!-

Il poveretto, si mise a piangere

-Ah! Nipoti e figlia degeneri! Non hanno pietà per un povero vecchio!-

 I tre si misero a ridere.

 

Appena la signora si fu seduta, iniziarono a mangiare.

 

 

 

Verso le 11 di sera, ebbero finito e Kagome aiutò la madre a sistemare la cucina.

-Kagome, lascia stare qui, continuo da sola!-.

-D’accordo…-

-Sorellina!Sorellina!-

Gridò il piccolo Sota spuntando in cucina.

-Sota!Ma che ci fai qui!Dovresti essere già a letto da un bel pezzo!-.

-Lo so mamma, ma Buyo è appena scappato in giardino!-

-Cosa?-

-Sorellina vallo a prendere!-

-Eeeh?Devo andarci io?Ma Sota!Fuori è buio pesto!E poi non sei più un bambino!-

-Si che sono ancora un bambino!-

-Ah…quando ti fa comodo lo sei…-

-Non dirmi che hai paura!Kagome!Forza…aiuto tuo fratello…è ancora piccolo…-

-Uff…ok, ok, vado…-

 

A malavoglia, Kagome, uscì fuori in giardino…naturalmente sola!

Sota non si azzardava minimamente a mettere un piede fuori di casa con tutto quel buio!

L’unica fonte di luce, erano i lampioni piazzati nella via, la luna e le stelle.

Un brivido gelato percorse la schiena della ragazza.

-*Brr…ma che mi prende?Ho davvero paura?Che idiozia…conosco questo posto come le  mie tasche!*-.

 

Inizialmente fece un giro intorno la casa chiamando il nome del gatto, ma nulla, non saltava fuori!

 

Si spinse un po’ più lontano, verso un antico capanno.

-*Che sia entrato lì dentro?No….impossibile…la porta è chiusa!*-

 

Sentì un leggero miagolio in lontananza.

Proveniva dalla scalinata vicino al Torii.

 

Giunta sotto il primo Torii rosso, vide seduto nel bel mezzo della scalinata, un ragazzo messo di spalle.

Inizialmente si spaventò…che cavolo ci faceva un ragazzo a quell’ora seduto sui gradini?

Stava per tornare indietro facendo finta di nulla, quando vide sgusciare accanto a quella figura…

-Buyo!-

Tuonò la ragazza.

Non temendo più nulla, scese velocemente accanto al ragazzo che si era voltato a guardarla…

-*Cosa?Oh no!Che cavolo ci fa qui questa?!*-

 

Il gatto, miagolò e si avvicinò alla ragazza che lo prese in braccio.

-Dove ti eri cacciato?!Stupido gatto!...Emm…scusa?-

Disse pacatamente.

Il ragazzo non rispose, girò solamente il viso dal lato opposto.

Indossava abiti larghi, un cappello sportivo e solo allora, si accorse degli stranamente familiari, lunghissimi capelli argentei.

-Ma ma ma tu sei…-

-Tsk!-

Rispose incrociando le braccia.

Kagome gli si mise davanti e s’inginocchiò.

-Inuyasha!-

Il ragazzo si voltò verso di lei.

-Si?-

-Ma cosa…cosa diavolo ci fai qui?-

-Potrei porti la stessa domanda!-

-Be…io ci abito…-

-Ah…strano posto…-

-In effetti…Buyo!Sta fermo!-

Il gatto si agitava nervosamente fra le braccia della ragazza, che fu costretta a mollarlo.

Libero, si accoccolò sulle gambe d’Inuyasha.

-Vedo…che almeno con lui sei diventato amico! Hihihi-

-Non ci trovo nulla da ridere… e poi è lui che è venuto da me…-.

-Sarà…ma allora…cosa ci fai qui?Sempre se non ti è di troppo disturbo rispondere!-.

-Nulla di che…è che qui…si sta così bene…-

Disse alzando gli occhi al cielo.

-Se vuoi...puoi venire nel giardino principale…lì ci sono delle sedie e una sdraio!-

-No grazie…non è necessario!-

Rispose brusco

-Mamma come sei antipatico!Una cerca di essere gentile!-

-Tsk…non è necessario…-

-Anf…fa come ti pare…-

Si arrese. Non riusciva a capire in cosa sbagliava.

Con le buone, non otteneva nulla, con le “cattive” nemmeno…cosa fare per farsi accettare come amica?

-Senti…mi dici cosa c’è che ti dà tanto fastidio in me?-.

Inuyasha la fissò negli occhi.

-Prego?-

-Insomma…mi tratti come se ti stessi sulle scatole, ma non mi sembra di averti fatto qualcosa di male…se è così, ti prego di perdonarmi, ma non era mia intenzione…-

 

-Senti caro mio, se lei era una di quelle, stà certo che sicuramente non saremmo amiche. E poi, se tu hai avuto quella brutta esperienza con quella stronza di Kikyo, non posso farci nulla!Sono le ragazze come lei che rovinano la reputazione di quelle come me e Kagome. Chiaro? Certo, io e Kagome siamo diverse, ma siamo anche diverse da quelle come Kikyo.-

 

Nella mente d’Inuyasha, ritornò il discorso cha aveva affrontato con Sango…

Come aveva pensato poco prima, in realtà, anche Kagome non gli aveva poi fatto nulla di male…

 

-Tsk-

Rispose soltanto.

Anche volendo…non riusciva a trovare una risposta.

Era il suo carattere, il suo modo di essere e non si sarebbe mai e poi mai scusato con quella ragazza…

-Sai…ritiro quello che ho detto poco fa…-

-C…cioè?-

Inuyasha si rialzò

-Questo posto…ERA tranquillo…-

Iniziò a scendere le scale.

Kagome, non ci viste più dalla rabbia!Diventò rossa come un peperone e gli urlò contro:

-Inuyasha?Sparati!Egoista, menefreghista e…esibizionista e…e  maschilista!Ecco come sei!Ti odioooooo!-

Ormai lontano il ragazzo le rispose senza voltarsi a guardarla:

-Non pensare di offendermi…hai precisamente elencato i miei pregi!-.

Inuyasha sparì dietro l’angolo.

-*Grr….*Buyo!Vieni!-

Preso il gatto in braccio, prendendosela con lui:

-Stupido gatto!Perchè mai sei andato a sederti su di uno stupido come quello?Già che c’eri non potevi graffiarlo un po’?A cosa ti servono questi artigli se poi non li usi per fare del bene?Grr…-

Furiosa come non mai, rientrò in casa e gettò il gatto fra le braccia del fratello.

-Kagome!C’era bisogno che ti arrabbiavi tanto, per un favore a tuo fratello?-

-Non è per quello mamma!Ora scusa, ma vado a letto!Notte!-

Dicendo così, salì rapidamente al piano superiore e chiuse violentemente la porta della sua camera.

-*Inuyasha…sei la persona che più odio a questo mondo!*-

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** CAPITOLO 9: Rivalità ***


Ragazze mie, ho davvero riso tanto con le vostre recensioni xD E ovviamente non posso non ringraziarvi ancora, per essere qui a leggermi :)

Ho davvero tanta voglia di scrivere *-*
Quindi...appena finisco questa storia vedrò di continuare quelle lasciate interrotte nel fandom di Death note, dopo dichè, a prescindere se riuscirò a finirle o meno,
ritornerò qui con una nuova ficcy “LA VALLE DEI RE”  spero che vi piaccia la terra dei faraoni ;)

 

 

CAPITOLO 8

 

RIVALITA’

 

Il sole, picchiava come non mai.

La pioggia aveva rinfrescato un po’ la città, ma ora era tornato tutto normale.

Nei telegiornali, non si fa altro cha parlare di caldo, guerre e i mille problemi che attanagliano i vip e le altre persone non comuni.

-Ma perché non si fanno i cazzi propri?Pensano di avere solo loro dei problemi?-

-Se così si possono definire!-

-Appunto…come se i problemi fossero “ho il seno piccolo” oppure “il mio ex marito si è messo con la mia migliore amica”...che ci fotte a noi degli stupidi capricci dei vip? Abbiano i nostri di problemi…-

Sango e Inuyasha erano seduti in salotto sul vecchio divano.

Era mezzogiorno inoltrato e da circa un’ora avevano messo al minimo il condizionatore, altrimenti si rischiava di morire soffocati…

Fa davvero molto caldo…i telegiornali annunciano che è l’anno più caldo degli ultimi quindici anni.

-Senti Inuyasha…ora devo proprio andare! Kirara mi aspetta!-

-Ok…ci vediamo-

-Ciao!-

Disse alzandosi dal divano e precipitandosi fuori in strada.

 

Contemporaneamente, anche Miroku stava rincasando a casa, e “STRANAMENTE” s’incontrarono.

 

-Ehi là!Guarda chi si vede!-

Disse avvicinandosi

-Tsk...Tokyo è piccola, e?-

Disse senza fermarsi e continuando per la propria strada.

-Emm…si!Anche io sono contento di vederti!-.

Rispose affiancandola.

-Guarda che tu abiti dall’altra parte!-

-Lo so, ma voglio scortarti fino a casa…-

-So difendermi da sola…e se non sbaglio, ne hai avuto già una prova, giusto?-.

-Si e preferirei non ricordarlo…-

-Bene, allora sloggia-

-Ma che ti è successo?-

-Prego?-

-Sei…diversa…l’altra sera, mi sembrava di essere diventati amici, no?-

-NO-

-Mamma come sei acida!-

-Io acida?Ma stà zitto frocio…-

-Ehi!Non credi che dovresti guardare più in la dell'aspetto o il modo di vestire di una persona?-

Sango si fermò e lo fisso dritto negli occhi.

-Hai ragione Miroku, ma credo che prima, lo debba capire tu-

Si allontanò continuando per la sua strada.

Miroku, rimase sorpreso dal suo comportamento.

Pensava che nonostante il suo carattere freddo, si fossero chiariti.

 Ma capì anche, che Kagome, le doveva aver raccontato tutto.

 

 

 

 

-Kagome?Potresti venire un secondo in cucina, per favore?-

-Si mamma, arrivo!-

Uscita dalla sua stanza, scese di fretta le scale e raggiunse la madre in cucina.

-Che c’è?-

-Potresti andare al supermercato?Ho dimenticato a comprare alcune cose e sono stanca per poter uscire nuovamente…-

-Ma mamma!Ti servono proprio queste cose?-

-E si…purtroppo sono di vitale importanza per la cena!-

-Uff…va bene…*Se sono di vitale importanza come hai fatto a scordarle?!*-

La madre le scrisse in un piccolo foglietto, tutto ciò che le occorreva, nel frattempo la ragazza, andò a prepararsi.

Pochi minuti dopo, ritornò in cucina.

-Fatta la lista?-

-Si. Ecco a te-

-E i soldi?-

-Aspetta che vado a prenderteli-

 

Kagome si affacciò dalla finestra

-Aaah!Ma si muore dal caldo!-

-Tieni!-

-Ma non potevo andarci di pomeriggio, vero?Appena esco perdo 10 kg!-

-E fai bene sorellina!-

-Sota!Se hai coraggio ripetilo!Vieni qui fratello degenere!-

Urlò inseguendolo per tutto il salotto.

-Suvvia, non litigate sempre!Tu fila in camera tua e tu vai, per favore-

-Ok ok…ciao!Chiudi la porta!-

 

Kagome percorse il giardino e scese per le scale del tempio.

Percorsa la via in cui stava, girò per la prima a destra e poi per la seconda a sinistra.

Non era molto distante, ma con quel caldo, passava perfino la voglia di affacciarsi dal balcone!

Nonostante l’orario di punta abbastanza inoltrato, le vie erano quasi deserte.

 Arrivata a destinazione, le porte meccaniche si aprirono facendola entrare e provocandole una grande soddisfazione…l’aria condizionata!

-*Aaah…che bellezza…resterei volentieri qui dentro…*-

Prendendo un carrello, iniziò a percorrere tutti gli scaffali e a prendere gli occorrenti mancanti per la cena.

Prima di andare alla cassa, diede una rapida occhiata alla lista, per controllare di aver preso tutto:

-*Uova…fatto. Panna….fatto. Oh no! Ho dimenticato il burro!*-

Si avviò allo scaffale dei prodotti frigoriferi e cercò le piccoli confezione del burro.

-Hei Higurashi!Quanto tempo!-

Kagome girò la testa alla sua destra.

-Oh…ciao Hojo!-

Hojo, era un ragazzo alto e moro.

Non erano proprio amici, ma da sempre, si salutavano quando si incontravano a scuola.

Non sono dello stesso istituto, lui è già alle superiori.

-Fai la spesa?-

Chiese avvicinandosi.

-Emm…si…*Cosa dovrei fare in un supermercato?!*-

Un difetto di Hojo…non è molto sveglio.

Sembrava cadere sempre dalle nuvole e si preoccupa sempre molto per la salute degli altri.

In modo particolare, gli sta a cuore Kagome.

-Hai preso tutto?Magari facciamo un po’ di strada insieme!-

-Si, io ho finito!Ti ringrazio!-

E’ simpatico, gentile e premuroso.

Più e più volte, le sue amiche Yuka, Eri e Ayumi, le avevano detto che ha un debole per lei e che sarebbero dovuti uscire insieme qualche volta.

Ma nonostante i suoi continui appuntamenti, rifiuta sempre per un motivo o per un altro.

Se è vero ciò che dicono le amiche, meglio non illuderlo e restare solo amici.

 

Si misero in fila alla cassa e poco dopo uscirono fuori.

Chiacchierarono allegramente del più e del meno, fino a quando, svoltato un angolo della strada per il tempio, Hojo, urtò qualcuno.

-Ehi ragazzino!Vedi dove metti i piedi!-

Rispose un ragazzo molto più alto di lui.

-Mi...mi dispiace…scusa, non ti avevo visto!-

Disse inchinandosi in gesto di scusa.

-Tsk…babbeo!-

Continuò quel ragazzo.

Aveva dei capelli color ebano, che gli cadevano scomposti sulle spalle e un bellissimo taglio di occhi, che gli incorniciava perfettamente, le iridi blu mare.

(Sinceramente non ricordo alla perfezione il colore dei suoi occhi…ma credo fossero ugualmente scuri. ndAlaska)

Lo afferrò per il collo, quasi a sollevarlo da terra e si preparò a mollargli un pugno in pieno stomaco.

-Così, la prossima volta, ti ricorderai di guardare!-

Hojo si agitava e cercava di divincolarsi da quella presa.

Pregava quel ragazzo di lasciarlo andare.

-Hei tu!Lascialo stare!Ti ha già chiesto scusa, no?-

Gli urlò contro Kagome facendosi avanti.

-E tu chi saresti per dirmi quello che devo o non devo fare?-

-Higurashi!Scappa!Non preoccuparti per me!-

Le urlava il ragazzo.

-Ti credi più figo facendo così?Molla immediatamente quel ragazzo.-

Kagome, si era ormai intromessa troppo in quella discussione.

-Suikotsu…mettilo giù…possiamo divertirci con qualcun altro…non credi?-

Disse un altro ragazzo che era rimasto fino a poco prima nell’ombra.

Anche egli, era alto. Aveva dei lunghissimi capelli ondulati, di colore castano.

La cosa che più attirava, erano i suoi occhi.

Rossi come il fuoco.

Si avvicinò pericolosamente a Kagome, mettendola con le spalle al muro e bloccandole l’uscita con le mani all’altezza della sua nuca.

-Così impari ad intrometterti in faccende che non ti riguardano…ragazzina.-

-Hei!Levati di dosso!-

-Sei un po’ troppo impertinente per i miei gusti…però, sei molto carina…-

Disse carezzandole una guancia.

Kagome iniziò ad avere paura.

Soprattutto quando quel Suikotsu, atterrò Hojo con un solo colpo in pieno stomaco.

Ora, erano entrambi contro di lei.

Hojo era rimasto piegato in due dal dolore, mentre quei due tipi, le erano praticamente addosso.

-Lasciatemi!-

-Sssh…non ti facciamo nulla di male…vogliamo solo divertirci un pò…-

Kagome iniziò a fremere per la paura.

-Naraku, non esagerare al tuo solito. Chiaro?-

-E sta zitto!-

Gli ringhiò contro feroce.

-Lasciami!Mi fai orrore!-

Cercava di divincolarsi e fuggire, ma più si agitava, più quel tizio la teneva ferma.

-Mi fai male!-

Guardò a terra.

Hojo…era sparito!

Che fosse scappato?O fosse andato a chiedere aiuto?

Fatto stà che ora, era completamente sola.

Suikotsu, si era poggiato con le spalle a un palo e mentre fumava una sigaretta, assisteva divertito alla scena.

Improvvisamente, quando ormai Kagome si era completamente arresa alle lacrime, una voce familiare provenne alla sua sinistra.

-Naraku…sei sempre il solito-

Per quel poco che riuscì a scorgere tra i capelli ondulati di Naraku, vide un altro ragazzo immobile a testa bassa.

-Tsk…non sono affari tuoi-

rispose quasi infastidito.

-Hei Tess!-

Disse Suikotsu avvicinandolo.

Si conoscevano?

-Dai amico, ci stiamo solo divertendo!Non preoccuparti…non le facciamo nulla di male!-

-Lasciatemi andare!Io non mi diverto affatto!Ti prego, aiutami!-

Disse Kagome in preda alle lacrime.

-Sta zittà stupida!-

Rispose Naraku tappandole la bocca con una mano.

Sembrava infastidito dalla presenza di quel ragazzo.

Infastidito o…spaventato?

A quel gesto, il misterioso ragazzo alzò il viso verso Naraku.

-Ti ho detto di lasciarla. Non sono uno che si ripete. Non provare a toccarla più di così. Quella ragazza non c’entra nulla!-

-Tsk…e sentiamo, perché dovrei darti ascolto?-

Come tutta risposta, Naraku strinse ancor di più la mano contro il viso di Kagome. Provocandole delle soffocate urla di dolore.

I suoi artigli, stavano per trafiggerle la pelle delle guance.

-Dai Naraku!Lasciala andare!Le stai facendo male!Non vedi?-

Disse avvicinandosi Suikotsu.

 

Piccola distrazione.

Naraku si ritrovò improvvisamente a terra.

Un improvviso dolore, gli prese a pulsare sulla nuca e sullo stomaco.

 

-Con chi credi di parlare, idiota?-

Rispose il ragazzo che si era fiondato, in quell’attimo di distrazione, fra i due.

Con un pugno ben assestato lo colpì sullo stomaco e per la caduta, gli fece sbattere la testa.

Era molto veloce!

-Ok ok….ora lasciami!Cazzo mi fai male stronzo!-

Gli urlava contro Naraku.

 

Kagome si inginocchiò a terra e respirava a fatica.

Quel bastardo la stava per soffocare.

Suikotsu le si avvicinò.

-Ehi?Va tutto bene?-

Chiese preoccupato

-Idiota!Come pensi che possa stare bene?-

Gli rispose massaggiandosi la guancia sinistra e tentando di asciugarsi le lacrime.

-Hai ragione…scusami, il mio amico ha esagerato un po…-

Le sfiorò l’altra guancia per asciugarle un piccolo rivolo di sangue.

 

Ora, poteva vedere chi era stato il suo “salvatore”:

Lunghi capelli argentati gli ricadevano sulla schiena.

Si trovava praticamente su Naraku!

Con una mano lo teneva fermo in terra per il collo.

Kagome sbarrò gli occhi:

-Inu…yasha!-

 

Non si voltò minimamente.

 

-Cosa?Lo conosci?-

Chiese Suikotsu.

-S…si…-

-Oh cazzo!Ora capisco perché si è incazzato così con Naraku!-

-Non fraintendere Suikotsu…non l’ho fatto per quella stupida piagnucolona-.

-Cosa?Chi sarebbe la stu…-

Si fermò improvvisamente.

Le parole gli morirono in gola.

Suikotsu la guardava preoccupato.

-Ehi!-

Aveva abbassato lo sguardo sul marciapiede.

Non aveva ancora il coraggio di ribattere…era ancora terrorizzata per l’accaduto.

 

Inuyasha si alzò, liberando Naraku.

-Vedi di sparire-

Anch’egli si alzò, massaggiandosi il collo.

-Sai che stavi per strozzarmi?Non riesco proprio a capire cosa ti sia successo! Che te frega di quella ragazza?-

Inuyasha non rispose.

Il comportamento del suo pseudo-amico lo aveva infastidito a dir poco.

Molte volte lo aveva visto fare cose del genere, ma su quella ragazza, la cosa gli sembrava diversa.

-Meglio che stiate alla larga da Sango. Quando verrà a sapere dell’accaduto, saranno cazzi amari. Sapete, questa stupida e la sua migliore amica-

Disse in un ghigno, quasi un sorriso.

-Inuyasha!Smettila anche tu di chiamarla stupida! Non vedi com’è conciata?Naraku ha esagerato un po’…-

-Tsk…io me ne vado!-

Rispose Naraku allontanandosi.

-Ehi?Ti sei calmata?Dai!Mi fai sentire in colpa!Vuoi che ti riaccompagni a casa?Per scusarmi…-

Inuyasha non capiva più nulla.

Perché Suikotsu si stava preoccupando così per Kagome?

-No. Ti ringrazio. Faccio…da sola-

Kagome si rialzò senza guardarlo in faccia.

Suikotsu, salutò i due scusandosi nuovamente con Kagome, per poi lasciarli soli in mezzo a quella via deserta.

-Hai intenzione di rimanere li impalata a fissarti i piedi?-

-Penso che siano fatti miei ciò che faccio o meno. E poi non ti ho chiesto io di rimanere…-

-Tsk-

Inuyasha si mise a braccia incrociate a fissarla.

Asciugandosi gli ultimi residui di lacrime, si abbassò per riprendere la busta del supermercato che aveva adagiato poco prima a terra.

Improvvisamente, ebbe come un flash mentale.

-HOJO!-

Cercò di intravederlo nella via centrale.

-Quello stupido…altro che aiuto!Se l’è data a gambe!-

-Chi?-

Chiese Inuyasha

-Uno mio pseudo-amico, che il tuo amico ha steso-.

-Tsk…andiamo Kagome. Ormai non c’è più nessuno per strada-.

Kagome rimase ad occhi sbarrati

-C…come?E’...è la prima volta che mi chiami per nome!-.

Kagome corse ad affiancarlo.

Inuyasha, la stava involontariamente riaccompagnando a casa.

-E allora?-

-Be…forse…incosciamente, stai iniziando a considerarmi tua amica!-

Ecco…finalmente sorrideva di nuovo.

-Non dire idiozie!Non potrei mai diventare amico di una stupida piagnucolona come te!-

-Grrr!Lo stupido sei tu!Egoista antipatico!Non posso farci nulla se…ho avuto paura…-

Kagome, si infuriò.

Questo, provocò un leggero sorriso sulle labbra di Inuyasha.

-*Bene…è questa la Kagome che conosco!* Suikotsu parla tanto, ma non ti avrebbe fatto nemmeno un graffio.-

-L’altro però…-

Si toccò la guancia ferita.

-L’altro è solo uno stupido. Ti ha fatto male solo perché c’ero io.-

-Cosa?Perchè?-

-Non ti interessa.-

Inuyasha mutò completamente tono.

-Scu…scusa tanto…-

-Tsk. Comunque sia…non mi sembra che ci sia stato un buon motivo per piangere!-

-Cosa?Senti, non so come ragioni tu ma…-

-Mamma quanto parli!Non stai mai un attimo zitta?-

-Grrr…non ti ho chiesto io di venirmi dietro!Sei tu che stai facendo la mia stessa strada!-

-E’ un semplice caso-

-Bene…-

Furiosa come non mai, accelerò il passo, seminando a pochi metri di distanza Inuyasha.

-*Stupido stupido stupido!Come fai a parlarmi così…*-

-Kagome?-

-…-

-Kagome!-

Inuyasha la raggiunse appena in tempo.

Furiosa com’era, non si era accorta di attraversare senza guardare.

Se non si fosse sentita improvvisamente tirare verso il petto di Inuyasha, una grande macchina nera, l’avrebbe messa sotto.

-Attenta…-

Sbuffò.

Kagome rimase spiazzata.

Per la seconda volta in pochi minuti, Inuyasha l’aveva salvata.

Ora si trovava messa di spalle, contro il petto di Inuyasha, che la teneva fra le sue braccia.

-Non sai che si guarda quando si attraversa?...uff…sei proprio una bambina…-

Inuyasha parlava con una calma impressionante.

Riprese a camminare con le mani nelle tasche.

Kagome lo seguiva a testa bassa senza fiatare.

Si sentiva in tremendo imbarazzo.

 

Poco dopo, giunsero sotto il torii del tempio Higurashi.

Inuyasha si rigirò verso di lei.

-Data la tua fortuna di oggi, sta attenta a non cascare dalle scale!Perchè ora vado per la mia strada e non ti posso aiutare. Ci si vede.-

La salutò con non curanza.

Kagome alzò il viso.

Inuyasha, riprese la sua strada.

Pochi metri più in la, si sentì improvvisamente richiamare dalla ragazza.

-Uffa…che c’è ancora?-

Si girò sbuffando.

Kagome corse verso di lui.

Con un sorriso gli disse:

-Inuyasha…ti…ti ringrazio per quello che hai fatto per me oggi-.

-Tsk…devo andare-.

Poco prima che si rigirasse, Kagome, gli diede un dolce bacio sulla guancia.

-Grazie…dico davvero Inuyasha!-

Salutandolo nuovamente con la mano, corse su per la lunga scalinata del tempio, lasciando Inuyasha a dir poco perplesso in mezzo al marciapiede.

 

Era uno stupido bacio sulla guancia, ma lui, non ne aveva mai ricevuti.

Si sentì andare in tilt.

Gli dava, una strana ma piacevole sensazione…

Non poteva saperlo, ma per la prima volta nella sua vita, era arrossito.

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Capitolo 10
*** CAPITOLO 10 ***


CAPITOLO 9

 Scusatemi se non vi ringrazio una ad una e così frettolosamente tra l’altro, ma devo proprio scappare xD Ci tenevo solo a pubblicare il nuovo capitolo visto che è passato un bel pò dall ultima volta ><

 

Tornata a casa, Kagome lasciò la spesa in cucina e risalì in camera sua.

Poco dopo, la madre bussò alla sua porta.

-Kagome?Finalmente!Ma dov’eri finita?-

-Cos…ah…no, scusami, ma ho incontrato un amico e mi sono fermata a…chiacchierare!-

Disse in un sorriso.

-Ah…ok. Grazie!-

 

La ragazza si sdraiò a pancia sotto nel letto e strinse a se il cuscino.

La paura di prima, era tutta svanita.

Ora nel suo cuore, c’era solo felicità.

Anche se ancora vi erano screzi, il suo rapporto con Inuyasha aveva fatto progressi.

L’aveva difesa, l’aveva chiamata finalmente per nome, le aveva salvato la vita e l’aveva riaccompagnata a casa.

-*Inuyasha…finalmente…non sai quanto mi hai reso felice!*-

 

 

 

Sango, era seduta in cucina e lavorava nel suo piece-book*.

Cosa molto strana, visto che normalmente non lo usava.

Preferisce fare direttamente sul muro.

Con una matita spessa, delineava l’out-line* scuro del suo pezzo.

Aveva uno stile tutto suo.

Riconoscibile e allo stesso tempo inimitabile.

Era stranamente nervosa…continuava a fare tratti a casaccio, rompeva in continuazione la punta della matita e quando cancellava gli si stropicciava il foglio!

All’ennesimo strappo…

-Porca troia non ne posso più!!-

Urlò lanciando violentemente la matita a terra.

Poggiò i gomiti sul tavolo e si tenne la testa fra le mani.

-Devo…devo andare a chiarire…-

 

Mandò un messaggio a Kagome e dopo aver ricevuto la risposta, andò in un determinato luogo…

 

Era da tutta la mattina, che si tormentava per il comportamento tenuto nei confronti di Miroku.

In fondo, da quella sera…era stato un ragazzo normalissimo e pure gentile!

Non aveva più avuto il comportamento da pervertito…però lei, lo aveva aggredito senza motivo!!

Perché aveva tenuto quel comportamento, visto che si erano chiariti e avevano fatto pure amicizia?

Dopo varie ipotesi…credette di aver trovato la risposta:

Quando Kagome, le parlò, in passato, che voleva qualcuno al suo fianco…anche lei si rese conto, che quell’idea non era poi tanto male! Perchè per quanti amici abbia, sente che gli manca un qualcosa…qualcuno che le voglia veramente bene...

Poi, quando quel giorno, Kagome scherzò che fra i due potesse nascere qualcosa… Sango sentì il suo cuore batterle a mille.

Come se quell’idea…non era poi tanto irreale!

Ma sentendo anche il comportamento tenuto da lui nei confronti delle ragazze…quelle poche illusioni che si era fatta, si infransero immediatamente, lasciando un sottile strato di malinconia che si tramutò in rabbia e odio.

Perché…se fossero diventati davvero amici e poi Miroku avrebbe ripreso con quel suo atteggiamento e lei nel frattempo, avrebbe avuto un nuovo sentimento nei suoi confronti?

-*Mamma che casinara che sono!Che mi salta in mente?!Io e Miroku potremo essere solo amici! Non mi devo più permettere di pensare certe cose!L’ho aggredito perché…perché…perché ero solo incazzata con me stessa! Ecco tutto…devo convincermi di questo…uff…umm vediamo un po’…si. Eccomi arrivata!*-

Sango, entrata in un piccolo giardino, salì tre scalini e si ritrovò davanti una grande porta in noce.

Portando in avanti il braccio sinistro, pigiò soltanto una volta, il pulsante color oro di un campanello-

-Arrivo!-

Rispose qualcuno da dentro.

Sentendo quella voce familiare, il cuore prese a batterle forte.

 

Dopo pochi secondi, la porta si aprì verso l’interno, ed ecco che una figura a dir poco familiare apparve…

-Ma che ca…Sango!-

Gli venne un mezzo infarto.

-C..ci…ao…-

Disse sbarrando gli occhi.

Portava lo sguardo dal basso verso l’alto, per osservare meglio quel ragazzo.

Alto, in canotta attillata, pantaloncini, occhi blu-mare e capelli sciolti che gli ricadevano disordinati sulle spalle…

-Ma cos…come fai a sapere dove abito?-

-Me lo sono fatta dire da Kagome…spero non ti dispiaccia…-

-Ma no, figurati…prego, accomodati!-

-Ti ringrazio…-

Miroku, ormai si era capito, la fece accomodare in salotto.

-Ehi, è successo qualcosa?-

Disse vedendola strana.

-No no!Nulla!Anzi, scusa se ti sono piombata in casa, ma…ecco…dovrei parlarti…-

-O..ok…vuoi qualcosa da bere?-

-No ti ringrazio. E’ una cosa veloce…poi devo scappare…-

I ragazzi erano seduti uno di fronte all’altro.

Miroku aspettava impaziente di sapere cosa c’era di tanto importante, visto che si era addirittura scomodata ad andarlo a trovare in casa.

Sango invece, era piuttosto imbarazzata.

Non gli era mai capitato!

Era stata più volte a casa dei suoi amici, ma non aveva mai avuto tutto quell’imbarazzo…in più, il cuore non accennava a voler rallentare.

Teneva lo sguardo fisso sul parquet, non osava mirare ai suoi occhi.

-*Cazzo!Che mi prende!Aiuto aiuto aiuto!Mi sono bloccata!Non lo avevo mai visto così!Sto provando di nuovo quella strana sensazione che provai per Inuyasha!Miroku combinato così è…molto carino…ma che dico?!E’ un pezzo di strafigo maledetto!!! Oddio… così non va!Non uso questi vocaboli!Io sono venuta per…*-

-Sango?Ci sei?

-Si!!Scusami!!-

Posò inevitabilmente lo sguardo su di lui.

Bloccandosi nuovamente.

Miroku, mica scemo, notò quel gran cambiamento del suo volto.

Da rosa normale a un rosso acceso!

Si inginocchiò preoccupato davanti a lei e le disse in un sorriso:

-Mi sembri un po’ strana…ti porto un po’ d’acqua ok?-

Sango non rispose.

Abbassò nuovamente lo sguardo.

-*Sto combinando un macello!Che cavolo mi è preso?...*-

Poco dopo, il ragazzo tornò con un bicchiere di acqua gelata.

-Tieni!-

-T...t…ti ringrazio!-

Sango la bevve tutta d’un sorso e dopo un profondo respiro finalmente si prese di coraggio e iniziò il suo discorsetto.

-Allora…ecco…sono venuta per chiederti scusa.-

-Cosa?Perchè?-

-Oggi…ti ho trattato malissimo. Mi dispiace. Ero incavolata con me stessa e me la sono presa anche con te…-

-Ma smettila!Non ti devi mica scusare per queste sciocchezze!-

-E invece si!-

Gli urlò contro.

-Ok non ti scaldare!...Però…-

-Però cosa?-

Una delle sue solite idee iniziò a frullargli in testa.

-Accetto le tue scuse solo se…tu accetti di uscire con me una sera!-

-Eeeeeeeh?!?!?-

Tuonò scandalizzata

-Allora?Che ne dici?-

-Ma tu…tu mi…mi stai chiedendo…-

-Un appuntamento!Tranquilla…so di non avere speranze con te, infatti è solo un appuntamento da buoni amici!-

-L’avevo capito!Non sono mica tonta!...Comunque…ora devo andare…il mio dovere l’ho fatto…-

Sango si alzò e si avviò verso l’uscita, ma appena poco prima che potesse aprire la porta, Miroku la fermò per un polso.

-Ehi!Non mi hai ancora risposto!-

Dopo un attimo di silenzio, Sango rispose senza guardarlo in viso.

-Ok…ora vado…-

La ragazza uscì velocemente in strada e tornò subito a casa.

-*E vai! C’è l’ho fatta! Mia cara Sango…ti ricordo che non ti lascerò andare via tanto facilmente…sono sicuro, che riuscirò a farti cambiare idea su di me…perché io…ti voglio!!*-

 

Gran bastardo ndAlaska -.-

 

 

Arrivata in casa, si abbandonò pesantemente nel letto.

-Mamma che casino!Ero andata li per risolvere un problema e ora ne ho duecento in più!...Kagome!Si, devo parlare assolutamente con lei…-

 

Erano ancora le sei del pomeriggio, mentre correva per strada, pregava con tutto il cuore di poter trovarla in casa!

 

Salì velocemente le scale del tempio e suonò alla porta.

-Salve Sango!-

L’accolse la signora Musume.

-Buo…buona sera…sig..signora…-

Sango parlava col fiatone. Aveva corso ininterrottamente senza fermarsi!

-Mia cara, stai bene?-

-Si grazie…non si preoccupi…Kagome è i casa?Ho urgenza di parlarle…-

-Si, vai pure in camera sua!-

-La ringrazio!-

 

Salita al secondo piano, bussò forte alla sua porta.

-Avanti!-

-Kagomeeeee!!-

Sango corse ad abbracciarla.

-Ehi!Ma questa è telepatia?Mi stavo preparando per venire a casa tua!-

-Eh?Vabbè ho fatto io…meglio così, no?...Mi devi aiutare!-

-Che successo?-

Le amiche si sedettero una di fronte l’altra sul letto.

-Si tratta…di Miroku…-

-Che ti ha fatto quel pervertito?-

Chiese preoccupata

-Hahaha…nulla…tranquilla…il problema…sono io…-

-Aaaaargh!Me lo hai violentato?!?!?-

-Eeeeh?Ma che cazzo dici!! -

-Hahaha…hihahahahah…che faccia!-

-Smettila di ridere!-

-Ok scusa…hihi…-

-Uff…idiota…è una cosa…seria…-

-Dimmi tutto…-

 

Dopo averle raccontato la storia in generale, passò ai dettagli, ovvero, il vero problema.

-Quindi?-

-Quindi…ho bisogno di aiuto!Non ho la più pallida idea di cosa mi sia preso!Di mattina, quando l’ho aggredito…-

-E’ perché hai avuto paura che potesse fare lo stesso a te. Anche se fra voi due non c’è nulla.-

-Credo di si…poi, quando sono andata a casa sua e l’ho visto…vestito in quel modo…sono andata in tilt!Non mi era mai successo!-

-Ma sei una ragazza!E’ normale pensare certe cose!E poi lui ha davvero un fisico perfetto…non c’è nulla di male!Capita anche a me quando lo vedo in quel modo!-

-Si ma per me non è normale!...anche se quando l’ho visto la prima volta...ho pensato che in fondo era già carino…-

-Certo che lo è!Anche se dici di non volerti innamorare, se dici che non ti piacciono i ragazzi…in fondo, sei sempre una donna, Sango! Se ti capitano cose del genere è del tutto normale!...e non arrossire in quel modo se parliamo di certe cose…devi stare calma e rilassata…-

-E poi…è arrivato il guaio più grande…-

-Cioè?-

-Mi ha chiesto di uscire. Un appuntamento da buoni amici…da soli…-

-Fufìììo…hai accettato vero?-

-Be…si…-

-Oh…allora cerca di divertirti e fai venir fuori tutto ciò che senti. Non trattenetti. Chiaro? Voglio dire…non esitare a guardarlo anche se è molto carino, se ti fa un complimento non attaccarlo ma ringrazialo. Pensa di lui tutto ciò che vuoi, ma pensa anche che è solo un amico-.

-OK…ti ringrazio…solo tu mi puoi aiutare in questi argomenti…-

-E ne sono felicissima!Se hai anche il più piccolo problema, non esitare a contattarmi chiaro?!Ad esempio…sai come vestirti per l’appuntamento?-

-Be…più o meno come sono ora…-

-Ma no!Devi essere più…sexy!-

-Hei!Ti ricordo che è un appuntamento da amici!-

 -Opss…hai ragione...-

 

TOC TOC

 

-Avanti!-

-Kagome, la cena è pronta…Sango, naturalmente sei invitata anche tu!-

-Ma io…veramente non vorrei disturbare…-

-Ma quale disturbo!E poi…io ti devo ancor parlare! Riempiamoci la pancia e poi passiamo a me!-

 Le ragazze scesero in cucina e si accomodarono a cenare.

 

 

-Che piacere rivederti Sango. E’ da un po’ che non cenavi con noi, vero?-

-Già…-

-Però non riesco a mangiare tranquillo sapendo che c’è una bella ragazza al mio tavolo!Hehehe!-

-Nonno ma che dici!-

Urlò il piccolo Sota notando l’amica della sorella in leggero imbarazzo.

-Sango, ma ti trovi bene a vivere da sola?Ti ricordo che la mia offerta è sempre valida! Potresti venire a vivere qui con noi quando vuoi!-

-La ringrazio signora. Si preoccupa sempre tanto per me! Per me siete come una famiglia…le assicuro che mi trovo benissimo lì dove sono. Non mi manca mai nulla! Kirara mi tiene compagnia e ogni tanto dorme da me un mio amico…-

-Come?-

La signora si scandalizzò

-Oh…cioè…per me è come un fratello!Non si scandalizzi! Ci conosciamo fin da bambini, è abbiamo avuto più o meno la stessa infanzia…quindi…mi capisce, no?-

-Certo tesoro…-

-Cosa?Sango! Ma io non ne sapevo nulla! Chi è questo tuo…”fratello”?-

-Ma come chi è…Inuyasha, no?-

-Pssssss….cohug cohug…-

Kagome stava bevendo un bicchiere d’acqua….

-Hei non ti affogare!-

Disse allarmato il nonno

-Inu…yasha?-

-Sssi…perché?-

-Ma...io…pensavo foste soltanto amici!!-

-Ma infatti lo siamo!-

-C’è differenza fra amici e quasi fratelli…-

-Uff…Poi ne parliamo…-

-Poi?Spicciati a mangiare!-

-Hahaha…-

Tutta la famiglia scoppiò in una risata

 

Dopo il secondo, dopo la frutta e il dolce, le ragazze scapparono in camera di Kagome.

 -Allora spiegami tutto!-

Tuonarono in coro

-Vai prima tu…io ho parlato prima…-

-Be…manco a farlo a posta…si tratta di Inuyasha…-

-Vi siete baciati?-

-Cheee?-

-Ahahah!Ora siamo pari!-

-Grrr….è successo tutto sta mattina!-

-Raccontami…-

 

 

Kagome le raccontò per filo e per segno tutta la storia.

Arrivata al tratto, dove comparivano Suikotsu e Naraku…Sango si scandalizzò!

-COSA?CHE TI HANNO FATTO QUEI DUE?-

-Ma…veramente…è stato solo quello con i capelli ondulati…-

-Naraku?Quel gran figlio di…ummm…meglio che non lo dico!-

-Tranquilla…poi è andato tutto bene…grazie a un mio salvatore…-

-E chi?Suikotsu?-

-No…dal nulla è comparso Inuyasha!-

-Oh mamma!-

-Mi ha salvata da quel Naraku…-

-Oddio…vorrai dire che quei due si sono pestati a sangue?Non si possono vedere!-

-Veramente…Inuyasha gli è saltato a dosso e lo stava per strozzare…tutto quel sangue non ce l’ho visto…-

-Quei due si odiano a morte!Hai notato che anche Naraku è un mezzodemone, vero?-

-Cosa?O mamma!Ma sono ciecata!!Non ho notato nulla!-

-Continua a raccontare…appena mi capitano fra le mani giuro che la loro vita si accorcerà…-

-Suikotsu alla fine è stato gentilissimo. Si è preoccupato per me…Naraku alla fine, diciamo che si è arreso a Inuyasha ed è andato via…a proposito!Spiegami una cosa! Quando Naraku mi era addosso…Inuyasha ha urlato qualcosa del tipo…”lasciala andare!Lei non c’entra nulla…”Che intendeva?Voglio dire…appena è spuntato lui, Naraku mi ha fatto più male…-

-Be ecco…non per male, ma non posso dirtela tutta, Inuyasha non ne va fiero…-

-Ah!No non ti preoccupare!Non dirmela!Anche lui mi ha detto che non mi interessa…-

-No no aspetta…in pratica…Naraku c’è l’ha con Inuyasha, per colpa di una terza persona…ma in effetti…è colpa sua!Inuyasha non c’entra nulla!Quindi suppongo, che appena Naraku ha capito che Inuyasha ti conosceva…-

-Ah…che stronzo!!-

-Hihi…dai continua…poi che ha fatto Inuyasha?-

-Qui arriva il bello…sono felicissima!Inuyasha…oltre ad avermi protetta, mi ha chiamata per nome e salvata da una macchina!-

-Che?-

-Mi ero incavolata e ho attraversato senza guardare….-

Disse imbarazzata.

-Che idiota…-

-Eheh…poi Inuyasha mi ha involontariamente accompagnata a casa…e quando ci stavamo salutando…gli ho dato un bacino…-

-Aaaargh!Mi hai violentato Inuyasha!Hahaha…-

-Stupida!Era un bacio sulla guancia!-

Disse arrossendo

-Hahaha…m’immagino la faccia di Inuyasha…hihihi…-

-Ma cosa c’è di tanto divertente?-

-Che sicuramente sarà arrossito come un peperone…lui…non ne ha mai ricevuti…quindi gli avrai creato un certo imbarazzo…-

-Cosa?Ma che dici!E’ impossibile che non abbia mai…-

-Sssh!Io non ti ho detto nulla!-

-O…ok…ma ora raccontami di questo tuo “fratello”-

-Bà…nulla di che. Ci conosciamo fin da piccoli, quindi siamo cresciuti insieme, aiutandoci a vicenda. Sai la mia storia, no? Be…tutto ciò che posso dirti…è che senza dubbio…quella di lui, è mille volte peggio. Per il resto, abbiamo molte cose in comune…-

-Io…non lo sapevo…mi dispiace…-

-Hei!Non ti deprimere!Inuyasha ormai non ci fa più caso…-

-Dici?-

-Secondo te io penso ancora alla mia di infanzia?-

-Non lo dai a vedere ma poi non so se…-

-No. Non ci penso. Non me ne frega più nulla! Ora, devo vivere per conto mio e basta!-

-…-

Kagome, è un tipo molto suscettibile.

Prova lei la tristezza delle altre persone.

Sango, la conosce bene.

Per tirarla su di morale, cercò di cambiare argomento…

-Dici che tua madre si è scandalizzata?-

-All’inizio si…ma poi gli sarà passato…-

-Fìììu…meno male che non gli o detto che dormiamo anche insieme!!-

-COSA?!?!?!?-

-Hahaha…allora…-

 

 

[Piece-book=quaderno che viene utilizzato per le bozze dei pezzi.

Out-line=Contorno spesso ed esterno di un pezzo]

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Capitolo 11
*** CAPITOLO 11: Soli anche in mezzo alla gente ***


Vibs88:Uhm…ma come l’hai capito?!?! xD

Lovlygirl:Bè…solitamente fra amiche, si è davvero telepatiche =) Purtroppo devo contraddirti su una cosa…nè Kagome nè Inu sono cotti l’uno dell’altra o.o non pensavo di far intendere questo o.o è sbagliatissimo ><

 

CAPITOLO 10

 

SOLI ANCHE IN MEZZO ALLA GENTE

 

Il pomeriggio seguente, Sango si trovava in un negozio d’abbigliamento streetwear* di sua conoscenza, gestito dagli altri due membri della crew…Suikotsu e Naraku.

Naraku, per sua fortuna, in quel momento era assente, così Sango e Suikotsu, si misero attorno ad un bancone, con una marea di bombolette colorate alle spalle iniziando a scegliere gli accostamenti di colore per un prossimo pezzo di gruppo.

-Secondo me…sarebbe carino sfondo arancio e scritta viola…-

-No…colori troppo scontati…meglio sfondo rosa e scritta verde!-

-Ma sei fissata con stò rosa!-

-Non è vero!-

-Nooo…comunque…invece non sarebbe meglio sfondo nero e scritta…una lettera argento e una oro…-

-Si, noi parliamo sfondo così e scritta così, ma il problema è”Dove li andiamo a fare?” ormai la zona è piena…potremmo farli su quelli più vecchi…-

-Peccato che quelli più vecchi siano anche i più belli…non sono masterpiece* però…-

-Qualche giorno, andiamo tutti e quattro ad esplorare la zona!Ok?-

-Ottima idea. Ma Nar…-

Suikotsu fu interrotto da una musica meccanica proveniente dal cellulare di Sango.

-Un messaggio…chi è?...Oh no!Miroku!-

-Chi?-

-Sssh…fammi leggere…

*“Yo yo yo!XD Ciao Sango!Hai prog. X sta sera?Se no, t vengo a prendere e c facciamo 1 giro e ceniamo fuori!T va bn x le 8?Fammi sap.!tvb*…-

-Sango?Tutto ok?Hai un espressione…strana…-

-Eh?Cos…ah!Nulla nulla…*tvb…mi ha detto tvb?!?!Haaaa!*Ora devo scappare…pensiamo la prossima volta, okky?-

-Ok…-

-Bye bye!-

 

Detto questo, Sango scappò subito a casa a farsi una bella doccia!

Confermò immediatamente l’appuntamento e rimase felice per le sue ultime parole.

Certo, “ti voglio bene” lo si dice anche a chi si conosce da un secondo, ormai è parola di moda e poi di Miroku…non si ci può mai fidare per nulla!

Pensando questo, rimase ugualmente felice e uscendo dalla doccia indossò solamente la biancheria intima e iniziò ad asciugare i lunghi capelli.

Appena furono a dir poco perfetti, si precipitò in camera e frugò nell’armadio qualcosa di più…femminile.

Cioè, il suo abbigliamento restava sempre lo stesso largo e “da maschiaccio”, ma decise di cambiare giusto qualcosina.

-Allora…vediamo un po’…jeans metto…dove sono finiti?Uff…erano quelli più stretti che avevo!...Lo dicevo che dovevo sistemare qui dentro…sembra sia esplosa una bomba atomica!-

Dopo aver buttato sul letto, più della metà degli indumenti che riempiva l’armadio, riuscì finalmente a trovarli!

Appena li indossò, sentì la porta d’ingresso sbattere e poi una voce:

-SANGO?CI SEI?-

-SI!SONO IN CAMERA MIA!-

Era arrivato Inuyasha.

-Toc toc…dove sei?-

Disse facendo capolino nella stanza.

-Dentro l’armadio!-

-Che?-

-Stò cercando una maglietta piùuu…-

-Più?-

-Femminile…-

-Eeeh?Che ti è preso?-

-Trovata!-

Gridò esultante e gli si avvicinò senza averla indossata.

Proprio così, anche se sopra era solo in reggiseno, nessuno provava imbarazzo.

-Come mai…questi jeans e quella maglietta?-

-Devo uscire e vorrei vestirmi diversa…-

-Ah…devi uscire con Kagome?-

-Allora è vero che ora la chiami per nome!Bravo bravo...No, devo uscire con Miroku…-

Disse mettendosi al posto della solita larghissima felpa estiva, un carinissimo top bianco.

Mai indossato qualcosa di più attillato!

-Ah…COSA?-

-Bè…che c’è di male?Me lo ha chiesto ed io ho accettato…-

-E come mai proprio con lui? Voglio dire…prima lo odiavi a morte, non è un B-Boy ed è un pervertito!-

-Ma è anche simpatico e gentile! E poi ha promesso che non mi toccherà più…-

-Si, come no…-

-Uff…a limite si pentirà amaramente!Puoi starne certo!-

-Ma di un po’…ti piace?-

-Eeeh?Ma che domande fai!Sarò pur libera di fare ciò che voglio, no?E poi…in effetti…devo ammettere che è carino…-

-Ti sto perdendo!Non ti riconosco più!E dimmi…quando torni?O meglio…torni a dormire?-

Chiese con un espressione…rubata a Miroku.

-Non ne ho idea…hei!Ma che cazzo dici!Certo che torno idiota!E’ solo una serata da amici!-

-Hihihi…scherzavo!-

-Caspita!Sono già le otto!E’ tardissimo!-

Dicendo così, scappò in bagno a “truccarsi” e a sistemare i capelli.

 

Intanto Inuyasha, si sedette nel salotto a guardare la tv, mentre sentiva Sango imprecare in qualche lingua negromantica e lanciare oggetti in terra.

 

Improvvisamente ecco il citofono!

 

-INUYASHA!VAI TU, PER FAVORE?-

                                                            -OK!-              

 

Alzatosi dal divano andò a rispondere:

 

-Miroku?-

-Emm…Inuyasha?!-

-Esatto...Sango sta per scendere…-

-O…ok…-

-Guai a te…non fare stronzate. Chiaro?-

-Tranquillo!Stiamo solo uscendo da buoni amici!-

-Ti conosco…-

-OK ok…ciao!Dille che l’asp…-

 

Gli chiuse in faccia e tornò in salotto.

 

-Bene…io vado!Come sto?-

Disse con un sorriso sulle labbra.

-Umm…nulla di che…hai solo sciolto i capelli è usato abiti diversi…-

-Grazie tante, eh!-

Si avviò alla porta.

-Allora ti aspetto!-

Scherzò ancora.

-Si papà!Non ti preoccupare!Ciao!-

 

Dicendo così, si chiuse la porta alle spalle e scese velocemente in strada.

Si sentiva tremendamente agitata.

Era la prima volta che usciva vestita in quel modo.

Ma non era solo per quello…Stava uscendo con Miroku!

Ripetè questo assiduo pensiero per tutte le rampe di scale…era una cosa troppo strana, diversa dai suoi modi di fare, dalla sua vita.

Quel nome, quel ragazzo…era sempre nei suoi pensieri.

 

Aperto il portone se lo ritrovò proprio lì davanti.

 

Il ragazzo si fermò a fissarla.

Sango era…bellissima!

Lei, non osava nemmeno fiatare, anche se sotto sotto…voleva sentirsi un piccolo commento, visto che Inuyasha…

-Fufìììu…ma come siamo carine questa sera!-

Le disse avvicinandosi per baciarla sulla guancia.

-G…grazie Miroku…-

Rispose arrossendo e abbassando lo sguardo.

-Come mai senza coda?-

-Be…ci ho provato…ma non riusciva mai!Infatti ho buttato tutte le spazzole in aria!-

-Hahaha…su…andiamo?-

-Ok…per dove?-

-Se non ti dispiace…andiamo in moto?O per me la posso benissimo lasciare qui e andiamo a piedi!-

-Emm…no ok, come vuoi tu!Mi va bene qualsiasi cosa!-

-Allora…vada per la moto!Salta su!-

Attraversata la piccola via, Miroku salì a cavallo di un Kawasaki nero metallizzato.

Sango, lo seguì a ruota.

-Bella moto!-

-Grazie! Te ne intendi?-

-Be…non proprio…però mi piacciono molto!-

-Tieniti forte…si parte!-

Sango, perfettamente abituata alla moto di Inuyasha, salì dietro e dopo aver indossato entrambi un casco, mise le mani sui fianchi del ragazzo e partirono.

-Ti va una pizza?-

Chiese Miroku.

-Ok-

 

Per circa mezzo tragitto, non dissero una parola, fin quando Miroku, arrivato ormai al limite della curiosità, le domandò:

-Posso farti una domanda?-

-Certo!-

-Come mai…come mai Inuyasha era a casa tua?Dovevate uscire?-

-No, e che sta sera toccava a lui dormire da me…-

-In che senso?-

Chiese allarmato

-Ogni tanto io dormo da lui e ogni tanto lui da me…-

-Ma…ma…ma siete sicuri di essere solo amici?!-

-Ehi!Non metterti in testa strane idee da maniaco!Inuyasha è come un fratello per me…-

-Se lo dici tu…ti credo…-

-Pfiù…-

-Dai!Dimentica quello che ho detto!Non voglio rovinare questa serata!...Siamo arrivati!-

 

Parcheggiata la moto, scesero insieme e si diressero verso una pizzeria di loro conoscenza e non molto affollata, proprio dal lato opposto al parcheggio.

Entrati, l’atmosfera si presentava calda e accogliente, niente schiamazzi.

Si poteva cenare e parlare in completa tranquillità.

Un ragazzo in tenuta da cameriere, li accolse:

-Salve…per due?-

-SI-

Dissero contemporaneamente.

-Prego, da questa parte…-

 

Percorso un piccolo corridoio e dopo essere entrati in due sale diverse, il cameriere li accomodò dal lato all’aperto, proprio sul terrazzino, poco illuminato, che dava da panorama al lungo mare.

-Accomodatevi…vi porto i menù!-

 

I ragazzi si sedettero uno di fronte all’altra.

Non sapevano spiegarsi bene il motivo…ma erano abbastanza imbarazzati.

 

Poco dopo, il cameriere portò loro i menù con l’elenco delle pizze.

-Umm…non so che prendere…-

Disse Miroku spostando gli occhi dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra.

-Io…credo che andrò per la solita margherita!-

-In effetti…mi sa pure io!Non ho voglia di strani intrugli!-

-Hihih…mamma come fai!Sono pizze!Mica alcolici!-

-A proposito!E da bere?-

-Umm…facciamo una semplice di acqua?Magari all’uscita andiamo in qualche altro posto…-

-Ok.Perfetto!-

 

 

L’ambiente, era da definirsi veramente romantico. Chi avrebbe creduto al fatto che fossero solo amici? Ridevano e scherzavano come se si conoscessero da molto tempo. Non esisteva un Miroku maniaco né tanto meno una Sango che conoscesse solo comportamenti da maschiaccio e l’hip hop. Sembrava avessero abbassato le loro maschere e si mostravano solo per quello che l’altro ancora non conosceva. Avevano tantissima voglia di parlare e di conoscersi. Erano tipologie di sesso opposto che non avevano mai incontrato, diversi dalla solita massa quindi la voglia di scoprirsi era salita alle stelle.

Dopo la pizza, si accorsero che il mare non era poi così tanto lontano ed in oltre non avevano fatto nemmeno tanto tardi, così decisero di avviarsi.

Arrivata lì Sango, anziché sedersi educatamente su di una panchina, scavalcò una piccola staccionata ed invitò Miroku a fare lo stesso.

Continuando a chiacchierare e facendo attenzione a non inciampare in qualche sasso, data la poca luce che arrivava dalla strada, si fermarono in un punto vicino al lido decidendo di fare una piccola sosta.

Man mano che si parlava, gli argomenti cambiavano, dai più seri a quelli comici, tanto per spezzare un po’ l’atmosfera. Non capivano il perché, ma le parole sembravano uscire da sole. Socializzare non era mai stato così facile. Erano accaniti, allegri e con tanta voglia di parlare ancora per ore ed ore, volevano conoscersi ed andare d’accordo.

-Sai…sono proprio contento di averti conosciuta. InuYasha e Kagome sono i miei migliori amici e mi sono sempre accontentato di loro. Pochi ma buoni, no? Eppure tu…sei riuscita ad entrarci. Così, improvvisamente. Mi sento veramente bene a parlarti. Non sembra, ma sono una persona molto chiusa. Ho sempre paura a rapportarmi con le persone, sbaglio sempre, sono un vero disastro come avrai notato-

-Hahaha si, ho notato…ma come mai dici questo?-

- Non ci tengo a farlo sapere a mezzo mondo, ma sento di volertelo dire…Non ho mai conosciuto mia madre…mi abbandonò appena nato per non so quali motivi. Mio padre è stata la figura più importante di tutta la mia vita, solo che purtroppo…morì quando avevo circa sei anni e da allora ho sempre avuto un blocco nel voler parlare con le persone. Sono una frana in tutto, accidenti! Soprattutto con le donne! Ma ti giuro che sono diventato quello che sono, solo per colpa di mio nonno Mushin, l’unico parente che mi è rimasto. Ho vissuto con lui fino alla maggiore età ed essendo un donnaiolo…non mi ha dato un buon insegnamento…peccato solo che non mi crede nessuno…-

-Hahahah in effetti suona un po’ di balla…però dai, alla fine sei così anche per decisione tua, quindi non puoi giustificarti!-

-Ecco lo sapevo…non mi capisci nemmeno tu….-

-Hahaha daiii non fare l’offeso! Però…cacchio mi spiace Miroku…non pensavo avessi passato queste cose…-

-Oh ma figurati…mi basta avere voi per dimenticare tutto…-

-Sai, anche io ho perso i miei genitori da piccola. Sono morti in un incidente stradale, insieme al mio fratellino. Fortunatamente conoscevo già InuYasha e da allora non ci siamo più lasciati. Mi mancano tanto…sai? Però tutto sommato…non ci faccio poi tanto caso. Anche a me basta avere i miei amici accanto. Con loro sono riuscita a voler bene, però…non so ancora cosa voglia dire amare…-

-Sango…!-

-Nessuno me lo ha mai insegnato…-

Un brivido freddo le percorse la schiena…l’atmosfera era cambiata in maniera toppo netta.

Miroku si tolse la giacca per porla sopra le spalle della ragazza. Era rimasto ferito dalle sue parole…non pensava potesse avere un passato addirittura così peggiore rispetto al suo. Si sentì in colpa per averglielo raccontato…

-Così va veglio?...Mi dispiace…non volevo farti parlare di queste cose…-

-Oh, no Miroku, ma che dici! Anzi…sarebbe proprio bello per me riuscire ad esprimermi in tutto e per tutto!-

 

Sango stringendosi alla giacca, lo guardò dritto negli occhi, per potergli mostrare…uno dei sorrisi più belli e sinceri di tutta la sua vita.

Miroku ricambiò il sorriso e scombinandole i capelli sulla nuca la invitò ad alzarsi, per ritornare verso casa…

 

Il viaggio in moto sembrò durare pochi secondi…

Entrambi i ragazzi, ripensavano a quello che era accaduto poco prima.

No, nulla che avesse a che fare con amore o smancerie simili.

Era semplicemente stato bello parlare e conoscersi.

Parlare della propria vita con una persona che l’ha avuta pressocchè simile, evitando le solite frasi idiote di conforto, il sentirsi più uniti, aver scoperto delle parti “segrete” che vanno ben oltre i discorsetti che si posso fare, basandosi sulla poca conoscenza reciproca.

 

 

-Tieni, grazie tante per la giacca, non pensavo potesse fare così freddo vicino al mare!-

-Figurati, è stato un piacere passare questa serata con te. Spero che andremo più d’accordo…vero?-

-Hahaha ma certo stupido…non sono così acida come posso sembrare… piuttosto, cerchiamo di far migliorare anche Kagome e InuYasha!-

-Ehm…quella la vedo difficile, ma si…dobbiamo riuscirci! Almeno facciamo anche un bel gruppetto, no?-

-Giusto, giusto. Ah! Domani vuoi venire a un evento HipHop? Siamo io e Inuyasha…ma se vieni anche tu possiamo convincere Kagome…che te ne pare?-

-Non ho la più pallida idea di cosa sia..ma accetto! Odio stare chiuso in casa…magari ci sentiamo domani per metterci d’accordo, ok?-

-Ooook capo! Ora scappo che mi è venuto sonno!-

-Ma come? Tu che passi sempre le notti in strada hai sonno già a quest’ora? Hahaha dai…ti lascio andare…-

-A domani Miroku!-

Sango stava per allontanarsi, quando Miroku scattò improvvisamente verso di lei.

-Sango, aspetta!-

 Girandola delicatamente per una spalla, si ritrovarono nuovamente faccia a faccia e Miroku la strinse in un tenero abbraccio…

-Non so quanto potrò esserti d’aiuto in futuro, ma sappi che se avrai bisogno di un qualche aiuto o qualsiasi altra cosa, io voglio esserci. Certo, non pretendo di poter ricevere la stessa considerazione che hai per Kagome e InuYasha…ma sappi che ci tengo davvero a te e voglio aiutarti…-

-M…Miroku…-

 

Quelle parole affettuose, quell’abbraccio…gesti talmente inaspettati da sconvolgere la povera ragazza. Il battito cardiaco aumentò improvvisamente e si ritrovò talmente imbarazzata da non saper più che rispondere.

-Stai tranquillo…ho capito Miroku, grazie…-

-Buona notte king!-

E con un ghignetto, Miroku risalì in groppa alla sua moto, salutando ancora una volta la ragazza.

 

 

-*Che cavolo mi è preso?Mi sento…strano…non mi è mai successo prima d’ora in compagnia di una ragazza!*-

 

 

 

[streetwear=abbigliamento hip hop

Masterpiece=il miglior pezzo mai riuscito!]

 

 

 

 

 

Penooosooo ç___ç

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