InCaNtEvOlE

di yuna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3° ***
Capitolo 4: *** 4° ***
Capitolo 5: *** 5° ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Sono stanca di essere usata da te

 

InCaNtEvOlE

 

Una ragazza camminava per le vie innevate di Londra. Non era particolarmente bella, ma la sua figura risaltava in mezzo a tutte le altre. Portava un lungo cappotto verde che copriva la sua figura snella e sinuosa. Una cuffia di lana grezza era calata sui suoi capelli neri, mentre gli occhi di tenebra erano socchiusi per il freddo. Quella sera la temperatura si era abbassata ancora e lei non vedeva l'ora di arrivare al suo piccolo appartamento. Rimpianse di non aver indossato una sciarpa, le labbra le bruciavano e dovevano essersi arrossate parecchio.

Valutò l'idea di prendere un taxi ma ormai era vicina casa. Ancora qualche isolato e finalmente avrebbe potuto scaldarsi. Aumentò il passo e finalmente scorse il palazzo dove abitava. Una costruzione piccola e semplice, che ospitava otto appartamenti. Arrivata davanti al portone di ingresso cominciò a frugare nella borsetta alla ricerca della chiave. Niente, non riusciva a trovarla. Sbuffò contrariata, il portiere come al solito non c'era! Si guardò attorno, nei paraggi non c'era nessuno, allora forse avrebbe potuto...

- Alohomora...- immediatamente si udì un Clik e la porta si aprì. Nervosa entrò nel palazzo e salì quasi di corsa i gradini che portavano al suo appartamento. Si era ripromessa di usare la magia il meno possibile; ultimamente però il suo proposito stava andando a farsi benedire!

Una volta aperta anche la porta del suo appartamento si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Aveva il terrore che qualcuno potesse vederla mentre usava gli incantesimi. Si tolse il pesante capotto e lo gettò sulla prima sedia che trovò. Dopodiché andò ad accendere la stufa a legna, subito un bel tepore si diffuse nel suo corpo intorpidito dal freddo. Guardò l'ora, erano le sette di sera. Aveva fame ma non aveva voglia di cucinare. Si recò in cucina e guardò nella dispensa...

- Merda! Dovevo fare la spesa...- borbottò a denti stretti, constatando che l'unica cosa di commestibile era una scatoletta di tonno. Ponderò l'idea di uscire a comprare qualcosa, l'indomani non ne avrebbe avuto il tempo poiché doveva restare in ufficio fino a tardi, quindi... Controvoglia si rimise il cappotto ed uscì nuovamente in strada. Fortunatamente il negozio di alimentari si trovava a pochi passi da casa sua.

***

Cercò di metterci meno tempo possibile, desiderosa di tornarsene al calduccio. Venti minuti dopo era già sulla strada del ritorno, carica di borse colme di cibarie. Entrò nel piccolo giardinetto che costeggiava il suo palazzo. Mentre stava per varcare il portone di ingresso notò una sagoma a pochi passi da lei. Senza pensarci si avvicinò...

- Hey, guarda che se rimani qui morirai assiderato...- appoggiò le borse della spesa e si accucciò vicino a quello che aveva capito essere un uomo. Cominciò a scuoterlo con vigore ma non ottenne nessuna risposta. Cominciò a perdere la pazienza...

 - Svegliati!- finalmente sentì l'uomo borbottare qualcosa a lei incomprensibile. Non era riuscita a guardarlo in volto ma aveva capito che doveva trattarsi di un ragazzo. Quando lui sollevò il viso lei sentì il suo cuore mancare di un battito.

- Non è possibile... Draco!- bisbigliò bianca come un cencio. Lui si limitò a fissarla con sguardo vacuo poi svenne. La ragazza si alzò, doveva lasciarlo li e scappare il più lontano possibile ma... Qualcosa gli e lo impediva! Non poteva essere un caso il fatto che si trovasse proprio di fronte al suo palazzo. Qualcuno doveva averglielo portato, o forse... Era stato lui con le sue ultime forze ad arrivarci. Si passò nervosamente una mano tra i corti capelli neri, doveva decidersi e anche alla svelta. Se qualcuno l'avesse vista...

- Ok, con questo mi devi molti piaceri mio caro!- con non poca fatica lo alzò da terra. Decise che le borse della spesa avrebbero potuto aspettare al freddo, lui invece sarebbe sicuramente morto. Lo trascinò su per le scale e mentre stava per entrare nel suo appartamento la porta della vicina si aprì... La signora Duff, una settantenne grassoccia, la osservò incuriosita

- Pansy cara, che succede?- lei sussultò cominciando a sudare freddo...

- Niente... - si affrettò a risponderle, poi velocemente entrò nell'appartamento chiudendosi la porta alle spalle. Ci mancava quella pettegola della sua vicina! Ma quello non era un problema serio... Trascinò il suo "carico" fino in camera e lo adagiò sul suo letto. Cominciò a spogliarlo, così bagnato si sarebbe preso un accidente! Gli tolse il mantello nero ormai fradicio, e lo mise ad asciugare. Poi gli sfilò la camicia bianca e i pantaloni, lasciandolo con addosso solamente un paio di attillati boxer neri. Per qualche secondo restò a fissarlo. Aveva una brutta ferita alla spalla e le gambe piene di lividi e graffi. Doveva curarlo, altrimenti la ferita si sarebbe infettata... Andò in bagno e si procurò tutto il necessario per bendarlo, poi tornò da lui.

 La certezza di essere ancora attratta da lui la colpì come una pugnalata.

Quando erano adolescenti l'aveva amato profondamente, nonostante molti dicessero che era attratta da lui solo perchè era un Malfoy. L'aveva considerato il suo mondo... E aveva anche sperato che lui ricambiasse i suoi sentimenti, nonostante lei non fosse bella come molte ragazze con cui era stato. Ovviamente la delusione era arrivata, inesorabile. Al settimo anno lui si era invaghito di una serpeverde, tale: Amaris McQuinn. Bella, intelligente e popolare... Il contrario di lei insomma, conosciuta da tutti come la "puttana di Malfoy". Nessuno si era mai fermato a pensare che forse i suoi sentimenti erano sinceri... Soprattutto lui.

In un paio di mesi aveva quasi smesso di rivolgerle la parola, preso com'era dal suo nuovo giocattolino. Già, perchè i Malfoy non erano capaci di amare, consideravano le persone come giocattoli, oggetti senza anima... E lei l'aveva capito troppo tardi...

***

Intenta com'era a cucinare non si accorse di lui. Almeno finché non udì un suono molto simile ad una risata. Si voltò, incontrando così un paio di occhi grigi. Gelidi come quella giornata. Appoggiato elegantemente allo stipite della porta c'era Draco Malfoy che la fissava.    

- Buonasera Pansy- le disse sornione, lei corrucciò le labbra rosse in una smorfia

- Come Buonasera?! Ti trovo svenuto davanti a casa mia e tu mi dici Buonasera?!!- gli urlò inviperita, lui sbuffò annoiato

- Pensavo che il tempo avesse addolcito il tuo carattere ma...- le sue parole furono interrotte dalle urla della ragazza

- Razza di stupido! Come osi dirmi queste cose dopo quello che ho fatto per te?!! Sei rimasto nel mio letto per un giorno intero!- lui sogghignò

- Già... Chi l'avrebbe mai detto che sarei tornato nel tuo letto...- le disse fingendosi pensieroso. Le gote della ragazza si infiammarono di collera mista a vergogna

- Vattene!! Vattene immediatamente!!- urlò Pansy, lui si tappo le orecchie facendo una smorfia

- Mi stai spaccando i timpani! Stai un po zitta!- la freddò, lei si zittì tremante di rabbia

- Cosa vuoi da me?!- ringhiò, gli occhi di Draco divennero ancora più freddi e maligni. Senza dire niente si accomodò sul piccolo divanetto e presa a squadrarla. Lei non si lasciò intimidire, non era più la ragazzina di un tempo! Assunse un espressione severa, ed i suoi occhi neri divennero freddi come quelli del ragazzo.

- Hanno ucciso Amaris...- disse ad un tratto il biondo. Dalla sua voce non traspariva nessun segno di dolore, ma questo non la stupì più di tanto.

- E hanno cercato di uccidere anche te, vero?- lui annuì

- Ovviamente non ci sono riusciti... Però... Credo che se mi trovano ci riproveranno- lei alzò un sopracciglio

- E scusa, io che centro?- lui le sorrise mellifluo

- Non fare la sciocca, naturalmente tu mi ospiterai finché le acque si saranno calmate- le spiegò come se quella fosse stata la cosa più ovvia del mondo. Lei rimase in silenzio qualche secondo, cercando di assimilare quella notizia così improvvisa. Chiuse gli occhi inspirando profondamente un paio di volte, per impedirsi di saltargli al collo e strozzarlo...

- E io che ci guadagno? Sono tre anni che non ci vediamo, non puoi pretendere che io ti offra ospitalità- lui sbuffò annoiato

- Sei sempre la solita arrivista... E io che pensavo di pagarti in natura, come puoi ben immaginare non ho a disposizione neanche un galeone- un'idea maliziosa e cattiva fece capolino nella mente della ragazza, finalmente aveva trovato il modo per fargliela pagare per come l'aveva trattata durante gli anni ad Hogwarts!

- Mhh... Ci sto!- lui sbatté le palpebre un paio di volte, sicuro di aver frainteso le parole della ragazza

- Come?...- Pansy batté le mani improvvisamente di buonumore

- Io ti ospiterò finché tu ne avrai bisogno, in cambio tu farai tutto quello che ti ordinerò. Voglio che diventi il mio schiavetto!- sentenziò decisa. Un espressione divertita ma allo stesso tempo scioccata comparve sul bel viso di Draco

- Non sono sicuro di aver capito...- ma che fine aveva fatto la Pansy che aveva frequentato con lui Hogwarts, quella che gli aveva sbavato dietro per tutti i sette anni?? Quella che ora si trovava davanti era poco più che una sconosciuta... E questo lo eccitava terribilmente.

- Non fare lo stupido Malfoy- Malfoy?! Non l'aveva mai chiamato per cognome!

- Non mi avevi mai chiamato per cognome- le fece notare, lei alzò le spalle indifferente

- Bhe, tutti cambiano prima o poi... Comunque accetti o no?- lui ci pensò un momento. In effetti non aveva molte possibilità di scelta...

- Va bene- la mora sorrise godendosi appieno la sua prima piccola rivincita

- Ora va a riposare, non voglio rischiare che il mio personale schiavetto abbia una ricaduta- Draco si alzò dal divanetto e si avvicinò con passo sensuale a lei che rimase perfettamente immobile non tradendo alcun tipo di emozione. Quando fu abbastanza vicino abbassò un po la testa per avere gli occhi alla stessa altezza di quelli della ragazza, la guardò attentamente ma lei non disse o fece nulla.

- Se vuoi sedurmi dovrai impegnarti un po di più, mio caro Malfoy- gli disse secca, lui rialzò il viso indispettito. Che cos'era tutta quella arroganza?

- Tzh... Posso farti cascare ai miei piedi quando voglio- le disse voltandosi e dandole le spalle

- Non lo metto certo in dubbio, ricorda però che lo scettro del comando ora è in mano mia- gli fece notare lei, divertita dalla reazione del ragazzo. Draco fremette di frustrazione ma dovette ammettere che il nuovo carattere della sua ex fidanzata lo eccitava enormemente.

- Allora buon inizio convivenza Pansy-

 

FINE 1° CAP

Holaaa!! Chissà perchè mi è venuta voglia di scrivere un'altra fic su Dracuccio e Pansy.. ^_^ Bhà... Fatemi sapere che ne pensate!

yuna
















 

 

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Il giorno successivo all

 

InCaNtEvOlE

 

Il giorno successivo all'arrivo di Draco Pansy era stata costretta dal suo capo a stare in ufficio tutto il giorno. Non aveva nemmeno potuto rincasare per il pranzo ed accertarsi delle condizioni del ragazzo... Chissà cosa stava combinando tutto solo in una casa babbana, senza elfi o maggiordomi a servirlo e soprattutto senza magia...

- Speriamo che non combini qualche casino o giuro che lo strozzo...- borbottò Pansy, abbandonando per un attimo le pratiche su cui stava lavorando. Certo però che rivederlo così improvvisamente non l'aveva lasciata del tutto indifferente... Insomma, credeva di averlo definitivamente dimenticato ed invece la realtà era ben diversa! Corrucciò le labbra rosse in una smorfia ripensando alla sera prima. Ovviamente lui non era cambiato di una virgola; sempre così arrogante e indisponente! E pretendeva pure che cascasse ai suoi piedi! Non era più una mocciosetta con gli ormoni in subbuglio per lui.

- Signorina Parkinson, stiamo battendo la fiacca a quanto vedo- lei trasalì e in un attimo si scordò dei suoi problemi e soprattutto di Draco. Si voltò verso il suo capo e sorrise melliflua... Dopotutto le vecchie abitudine erano dure a morire.

- Oh... Salve sig. Thompson. Ho qui pronta la ricerca che mi aveva chiesto, la vuole ora o gliela porto più tardi in ufficio?- l'uomo si accarezzò la barba con indifferenza, evidentemente compiaciuto dalla sua risposta

- Mhh... Credo sia meglio che venga a consegnarmela nel mio ufficio diciamo tra... Dieci minuti- Pansy annuì e lui le lanciò uno sguardo di intesa.

- Ci vediamo dopo signorina- si voltò e sparì dentro al suo ufficio. Una volta sola Pansy si affrettò ad ultimare gli ultimi dettagli della ricerca e la ripose in un elegante raccoglitore di pelle nera. Si alzò sistemandosi la gonna blu del severo taglieur che indossava. Afferrò il raccoglitore e bussò un paio di volte alla porta dello studio di Thompson, dopodiché entrò richiudendola alle sue spalle.

- Ho qui la ricerca signore...- l'uomo si avvicinò a lei e le accarezzò lievemente la guancia destra

- Basta con questi formalismi Pansy, ora siamo soli...- le sussurrò sfiorandole con noncuranza il collo bianco. Lei sospirò e si avvicinò alla scrivania, posò il fascicolo e andò ad accomodarsi sulla poltrona nera dove soleva sedersi il suo capo. Sapeva bene cosa sarebbe successo da li a pochi secondi, avrebbe fatto sesso con Thompson cioè con il suo capo. Sapeva anche che molte delle sue colleghe la trovavano un'arrivista senza scrupoli, disposta a tutto per ottenere una promozione. Una donna senza morale che arrivava a portarsi a letto il capo pur di ottenere un aumento. Ma lei non ci badava, dopotutto non faceva niente di male. Arnold Thompson era perfettamente consenziente di tradire la moglie con lei eppure questo non lo fermava e allora perchè doveva fermare lei? Le sue colleghe erano solo invidiose del fatto che lui avesse preferito lei a loro. E poi non era nemmeno un brutto uomo. Nonostante avesse superato i cinquanta da un bel pezzo, aveva una perfetta forma fisica; era distinto, colto e assolutamente affascinante. Perchè allora non approfittarne? Se poi questo influiva positivamente sulla sua carriera... Tanto meglio.

- Sei splendida mia cara...- le bisbigliò lui cominciando a slacciarle la giacchetta...

***

Guardò l'ora ancora una volta, le dieci meno un quarto... Dannatamente tardi! Thompson l'aveva trattenuta più del previsto ed ora si ritrovava a correre come una matta per le strade di Londra, con la speranza di trovare ancora un supermercato aperto. Impresa che si rivelò perfettamente inutile. Sbuffò contrariata, non aveva voglia di cucinare però aveva una fame incredibile. Decise così di fermarsi in un take-away cinese e dopo aver comprato un po di stuzzichini finalmente poté dirigersi verso il suo appartamento.

***

Infilò la chiave nella serratura e aprì la porta. Casa dolce casa... Quel detto babbano aveva finalmente un senso per lei. Si tolse il cappotto e lo gettò sulla poltrona che si trovava nell'atrio poi andò in cucina e posò sul tavolo la sua cena.

- Finalmente! Ma ti sembra questa l'ora di tornare a casa?!!- Pansy sussultò spaventata per poi calmarsi subito. Scrollò la testa e si voltò, aveva completamente dimenticato Draco. Ed ora lui era li sulla porta a braccia conserte che la guardava indispettito. Lei sospirò e si lasciò cadere stancamente su una sedia

- E a te che ti frega?!- borbottò, poi abbassò il viso, impegnata a slacciarsi gli stivali che per tutto il giorno avevano torturato i suoi piedi. Quando rialzò lo sguardo trovò Draco a pochi centimetri da lei, il viso contratto in un espressione rabbiosa.

- Come a me che mi frega?! Ti rendi conto che per tutto il giorno sono stato costretto a restarmene come un recluso in questo buco di appartamento?! Ho fame e voglio farmi la barba!- urlò il biondo. Pansy non si scompose, constatando che se urlava così doveva essersi ripreso perfettamente. Poi lo guardò meglio e notò una leggera peluria bionda che gli ricopriva le guance e il mento. Sorrise, non ricordava di averlo mai visto con la barba.

- E ora che hai da ridere?!- ringhiò Draco, Pansy si alzò fissandolo annoiata

- Sai che stai proprio bene con la barba?- lui rimase attonito dopo quell'apprezzamento ma si riprese pochi secondi dopo

- Hey! Non cercare di cambiare discorso! Ho fame!- lei sbuffò e gli allungò una scatola che aveva acquistato poco prima al take-away. Lui la afferrò dubbioso e la annusò

- E questa che roba è?- le chiese con una smorfia schifata. Pansy si lasciò sfuggire un risolino divertito. 

- Mai sentito parlare di Involtini primavera? Comunque togliti dalla faccia quell'espressione e mangia senza tante storie. Oppure preferisci rimanere a digiuno?- lui storse il naso imbronciato

- Non oserai farlo veramente!- Pansy alzò un sopracciglio impassibile e lui imprecò fra i denti

- Che donna impossibile!- brontolò sedendosi. Prese un involtino e lentamente se lo portò alla bocca, prima di addentarlo le lanciò un'ultima occhiataccia che lei ricambio con un espressione divertita, chi l'avrebbe mai detto che un giorno il sofisticato Draco Malfoy avrebbe mangiato del cibo cinese... Finalmente lui addentò l'involtino e masticò lentamente per testarne il sapore...

- Mhh... Non male- proclamò ingoiando il boccone. Pansy scrollò la testa e si sedé a sua volta, aprì un altro paio di scatolette e cominciò a mangiare. Mentre Draco di tanto in tanto le lanciava strane occhiate.

FINE 2° CAPITOLO

Ma CIAOOOOO!!!! Allora, come vi sembra questo capitolo???

Ringrazio

Rosier

Dracontessa

_Pansy_

Kaho_chan

Per aver recensito il primo capitolo. Se alcuni punti non vi sono chiari non preoccupatevi perché li svilupperò nei prossimi capitoli ^_*

Grazie ancora e alla prossima!!!!

yuna

 

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Capitolo 3
*** 3° ***


Nuova pagina 1

 

InCaNtEvOlE

 

- Credo di non aver capito perchè ti sei trasferita nella Londra babbana- Pansy smise per un attimo di scrivere un documento che avrebbe dovuto portare l'indomani al lavoro ed alzò gli occhi, incontrando quelli grigi di Draco

- Non è che non l'hai capito, io non te l'ho mai detto- rispose laconica, poi spostò nuovamente lo sguardo sullo schermo del portatile e ricominciò a scrivere

- E questo non è il momento giusto per farlo?- insisté lui, per nulla contento della risposta ricevuta. Così facendo si guadagnò un'occhiata raggelante da parte della ragazza

- Non fare lo stronzo Draco. Sai benissimo perchè mi sono trasferita qui, anche se io non te l'ho mai detto- il biondo finse di pensarci su e scrollò la testa

- Hum... Perchè non mi rinfreschi la memoria?- Pansy chiuse il computer con un gesto brusco e si alzò dalla poltroncina

- Perchè è mezzanotte passata, ho sonno e mi fa male la testa! Ti bastano questi motivi o vuoi che ne aggiunga di nuovi?!- lui la fissò impassibile

- Mi bastano ma non mi soddisfano- la ragazza chiuse il portatile con un gesto secco e si alzò dalla poltroncina avvicinandosi a lui.

- Sai che sei veramente un insopportabile rompicoglioni?- un sorrisetto incurvò le labbra sottili del biondo

- Me l'hanno già detto in molti. Sai che una volta non mi avresti mai parlato con questo tono saccente ed arrogante?- Pansy sorrise e lo sorpassò dirigendosi in cucina. Se proprio doveva raccontargli la sua storia voleva farlo con l'aiuto di una gigantesca tazza di caffè oppure avrebbe corso il rischio di addormentarsi a metà racconto.

- Tutti cambiano...- bisbigliò

***

- Allora non ti sei trasferita qui subito dopo la fine di Hogwarts- Pansy scrollò la testa facendo così ondeggiare i corti capelli neri, sorseggiò distrattamente un po del liquido scuro che conteneva la tazza tra le sue mani poi spostò lo sguardo su Draco, che, seduto scompostamente sul divano la fissava curioso

- Quando tu e quella tro... e Amaris vi siete fidanzati, senza pensare alle conseguenze del vostro gesto i miei genitori se la presero con me. Mi dissero che erano stufi di avere una figlia come me, aggiungendo che ero solo un insopportabile parassita. Li per li pensai che tutto si sarebbe sistemato ma ovviamente non fu così. Senza l'aiuto dei Malfoy la famiglia Parkinson stava lentamente cadendo in rovina... E tutta la colpa fu attribuita a me- si fermò un attimo, erano anni che non pensava alla sua famiglia. Da quando si era trasferita nella Londra babbana non aveva più avuto loro notizie...

- Continua...- la voce strascicata e baritonale di Draco le fece venire la pelle d'oca. Decise così di continuare il suo racconto...

- Il sogno dei miei genitori era sempre stato quello di vedersi imparentati con la nobilissima e rispettabilissima famiglia Malfoy e quando capirono che la cosa ormai era impossibile mi imposero un nuovo fidanzato... Vediamo se indovini un po di chi si trattava?- Draco alzò un sopracciglio pensieroso, qualche anno prima aveva sentito alcune voci riguardo il nuovo fidanzamento di Pansy ma credeva fossero tutte fandonie... Insomma, lei era sempre stata innamorata di lui, come poteva sposare un altro? Gli era sembrato così ridicolo. Ma all'improvviso un viso gli tornò in mente e capì di chi stava parlando Pansy

- Non dirmi...- una risata amara e carica di risentimento fuoriuscì dalle labbra della ragazza

- Esatto a meno di due mesi dalla tua scomparsa mi ritrovai ad essere fidanzata con Theodore Nott-

- Ti fecero fidanzare con quello?! Ma andiamo, la sua famiglia non era nemmeno lontanamente paragonabile alla mia!- Pansy si limitò a scrollare le spalle e si alzò. Il caffè non era abbastanza per sopportare il peso di quei dannati ricordi; urgeva il bisogno di qualcosa di più forte. Aprì il mobiletto che conteneva tutta la sua scorta di liquori e fece vagare lo sguardo sulle bottiglie colorate.

- Scotch o Whisky?- Un sorriso ambiguo increspò le labbra di Draco

- E me lo chiedi?- le rispose fingendosi indignato per quella domanda. Anche Pansy sorrise; prese la bottiglia di Whisky, due bicchieri e tornò da lui.

- Allora ti ricordi ancora di tutte le sciocchezze che abbiamo commesso ad Hogwarts?- gli domandò svitando il tappo della bottiglia e versando un po del liquido ambrato dentro al primo bicchiere. Draco si alzò dal divano e senza chiederle il permesso afferrò il bicchiere e ne bevve il contenuto in un unico sorso.

- Sempre il solito...- borbottò Pansy ma poi abbandonando ogni formalità, si portò la bottiglia direttamente alla bocca e beve tre lunghi sorsi. Il whisky bevuto le infuse subito un senso di calore che non provava da molto molto tempo. Il biondo la fissò intensamente per qualche secondo poi prese la bottiglia e seguì l'esempio di Pansy. Nel giro di qualche minuto finirono per svuotare la bottiglia...

- Non ti ricorda niente questa situazione?- le domandò Draco leccandosi le labbra, Pansy rabbrividì impercettibilmente. L'ultima volta che si era ubriacata in compagnia del biondo era stato al sesto anno dopo un ballo organizzato da Silente. A quei tempi erano ancora fidanzati e  visto che la festa li annoiava terribilmente avevano preferito organizzare una privata in camera di Draco. Avevano fatto l'amore tutta la sera ubriachi fradici. Ma quella era stata anche l'ultima volta che era stata con lui, infatti pochi giorni dopo l'aveva scaricata per Amaris. Un improvviso giramento di testa la costrinse a sedersi...

- E' inutile rivangare il passato. Tanto più che domani devo alzarmi per andare a lavoro e se bevo un altro goccio non credo che ce la farò...- borbottò con la voce impastata dall'alcool misto a stanchezza

- E il racconto di come sei finita a fare questa vita non lo finisci?- le chiese Draco, constatando che Pansy nonostante gli anni reggeva ancora pochissimo ogni sorta di liquore. Lei mugugnò qualcosa di imprecisato e chiuse gli occhi

- Non ti addormenterai mica qui è?- la prese in giro lui, Pansy non lo sentì perchè la stanchezza aveva finito per vincere sul suo autocontrollo e si era addormentata... Draco scrollò la testa e sorrise mentre un'ideuccia degna di lui cominciava a disegnarsi nella sua mente

***

C'era qualcosa che disturbava il suo sonno... Provò ad aprire gli occhi ma inutilmente. Si alzò a sedere con la testa che le girava vorticosamente... Non si sentiva così da parecchio tempo ormai, da troppo tempo a dir la verità...

Si costrinse ad alzarsi e quando i suoi piedi nudi vennero a contatto con le piastrelle gelate del pavimento rabbrividì imprecando mentalmente. Finalmente riuscì a socchiudere gli occhi e spense la sveglia che aveva continuato inesorabile a suonare. Sospirò e si diresse in bagno passano davanti alla grande specchiera che si trovava in camera sua. Aveva quasi raggiunto il bagno quando si fermò inorridita... Fece scorrere lo sguardo sul suo corpo e raggelò... Era completamente nuda!

- DRACOOOOO!!!!!!!!!!!!-

 

FINE 3° CAPITOLO

 

Wow... Ce ne ho messo di tempo per scrivere questo capitolo! ( Tutta colpa della scuola e dei prof!! ç_ç) E spero ce ne sia valsa la pensa!

Allora abbiamo scoperto un po di cose sul passato di Pansy e spero che siano servite a farvi un po di chiarezza!

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO TROVATO IL TEMPO DI LASCIARMI UN COMMENTINO ^_^ !!!!!!!!!!!!!

Ciao

Ciao

yuna

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Capitolo 4
*** 4° ***


InCaNtEvOlE

 

InCaNtEvOlE

 

 

C'era qualcosa che disturbava il suo sonno... Provò ad aprire gli occhi ma inutilmente. Si alzò a sedere con la testa che le girava vorticosamente... Non si sentiva così da parecchio tempo ormai, da troppo tempo a dir la verità...

Si costrinse ad alzarsi e quando i suoi piedi nudi vennero a contatto con le piastrelle gelate del pavimento rabbrividì imprecando mentalmente. Finalmente riuscì a socchiudere gli occhi e spense la sveglia che aveva continuato inesorabile a suonare. Sospirò e si diresse in bagno passano davanti alla grande specchiera che si trovava in camera sua. Aveva quasi raggiunto il bagno quando si fermò inorridita... Fece scorrere lo sguardo sul suo corpo e raggelò... Era completamente nuda!

- DRACOOOOO!!!!!!!!!!!!- Velocemente afferrò la sua vestaglia e la indossò. Ancora sconvolta corse in cucina sapendo di trovarlo li. Ed infatti lo trovò comodamente spaparanzato sul divano che sfogliava distrattamente una sua rivista. Non appena la sentì arrivare alzò lo sguardo e la osservò divertito

- Ben svegliata, dormito bene?- le domandò allegramente, Pansy lo fulminò con un'occhiataccia che ebbe come unico effetto di farlo sorridere ancora di più

- Che mi hai fatto?!- ringhiò lei avvicinandosi minacciosa. Draco non si scompose ma continuò a mantenere la sua solita aria strafottente

- Mi duole correggerti, ma la domanda più appropriata sarebbe: che abbiamo fatto?- le fece il verso, Pansy provò a ricordare ma nella sua mente c'era blackout totale

- Non farmi ridere! Io non sarei mai tornata con te!- sbottò inviperita. Lui alzò le spalle con noncuranza

- Ieri notte non mi sembrava che la pensassi così- Pansy si passò una mano sulla fronte. La testa le faceva dannatamente male e la voglia di uccidere Draco aumentava ogni secondo di più.

- Quanto o bevuto?- borbottò, accasciandosi su una sedia; lui finse di pensarci

- In verità non tantissimo. Ma lo sappiamo bene tutti e due che tu non reggi bene nessun tipo di alcool, vero Parkinson?- la moretta sbuffò. Se era veramente andata a letto con lui non le sarebbe mai venuto in mente, inutile quindi scervellarsi. Come le aveva appena detto Draco non reggeva bene gli alcolici...

- Bhe, se lo dici tu... Comunque ora devo andare a lavoro- lui aggrottò le sopracciglia. Non era esattamente la reazione che si era aspettato...

- Tutto qui? Niente minacce di morte o roba varia?? Un tempo non me l'avresti fatta passare liscia- le fece notare lievemente infastidito, lei sbuffò nuovamente e si alzò osservando con disappunto il bricco del caffè vuoto.

- Preparami del caffè, io devo andare a vestirmi- Draco la ignorò completamente tornando a sfogliare la rivista. Indispettita la ragazza mormorò qualcosa e un secondo dopo la rivista era scomparsa e il bricco era stracolmo di caffè fumante. Lui alzò lo sguardo sorpreso

- Uh Uh... Mi avevi detto che avevi smesso con la magia- lei gli voltò le spalle ed afferrò il bricco vuotando un po di liquido nero in una tazza, poi si rivolse ancora a Draco

- Non ho smesso. Mi sono presa una pausa, proprio come te- gli rispose semplicemente, lui si alzò a sua volta e si avvicinò alla finestra, osservando imbronciato il cielo nuvoloso di Londra.

- Io non mi sono preso una pausa! Quei bastardi mi hanno privato della magia!- ringhiò stringendo i denti. Pansy lo osservò con la coda dell'occhio e per un attimo, un solo minuscolo attimo, provò pena per lui. In fondo lei aveva scelto liberamente di rinunciare alla magia.... Anche se in verità ogni tanto la usava ancora. Lui però ne era stato privato con la forza...

- Ti va di venire a fare un giretto?- lei stessa si stupì delle sue parole. Aveva appena proposto a Draco Malfoy di unirsi a lei per una passeggiata! Il biondo si voltò sorpreso e la osservò in silenzio per qualche secondo. Pansy si sentì improvvisamente in imbarazzo, cosa che la sconcertò parecchio...

- Fa come se non ti avessi detto nien...- Lui non le permise di finire la frase...

- Ok, ho voglia di uscire da questo buco di appartamento- Pansy quasi non lasciò scivolare la tazza che aveva tra le mani. Ok, lei era stata stupida a fargli quella proposta... Ma lui che accettava era ancora più stupido! Bevve un lungo sorso di caffè per mascherare quell'improvvisa tensione e quasi non si strozzò. Posò allora la tazza ravvivandosi poi i capelli con una mano, ormai il danno era fatto...

- Vado a prepararmi- uscì dalla stanza prima che lui potesse risponderle e si chiuse in camera. Avrebbe dovuto telefonare in ufficio ed inventarsi una scusa che giustificasse la sua assenza...

***

Aveva appena finito di abbottonarsi la camicetta quando Draco irruppe nella sua stanza senza nemmeno bussare. Lei lo guardò sorpresa e lui si mise a braccia conserte, cominciando poi a picchiettare un piede sul pavimento.

- Non noti niente?- sbottò, seccato che lei non intuisse il suo problema. Pansy finì di sistemarsi la camicia poi lo osservò attentamente, molto molto attentamente. Arricciò il naso disgustata, ma come aveva fatto a non accorgersene prima?? Draco si trovava in uno stato... Pietoso! Aveva la camicia strappata in più punti e tutta sporca di sangue, i erano capelli tutti arruffati e la barba incolta gli conferiva un'aria da barbone

- Fai veramente schifo! E io sarei venuta a letto con te?!- una risata argentina fuoriuscì dalle labbra della ragazza e Draco si accigliò ulteriormente.

- Stupida! Ok, stavo scherzando io e e non abbiamo fatto nulla! Ed ora mi faresti il favore di darmi dei vestiti puliti e dirmi dove posso farmi una doccia?!- ringhiò lui, per niente divertito. Pansy smise di ridere e si impensierì. Dove li trovava dei vestiti da uomo?! Improvvisamente si ricordò di possedere ancora una vecchia felpa, appartenuta ad un suo ex. Aprì l'armadio e rovistò un po tra i suoi vestiti finché trovò il vecchio indumento.

- Ta-daann!- esclamò soddisfatta mostrandola a Draco. Lui la guardò schifato

- Non pretenderai che io indossi quel... Quel coso pulcioso!- ringhiò, Pansy sbuffò. Ok, lui era Draco Malfoy, il purosangue per eccellenza, eccetera eccetera... Però un piccolo sforzo poteva farlo!

- Mi ero dimenticata di quanto tu fossi... Seccante! Poche storie, tu adesso ti fai una doccia e indossi questa, mentre io cerco di sistemare i tuoi pantaloni! Poi se fai il bravo ti compro qualche vestito!- Draco assottigliò gli occhi e si avvicinò a lei, strappandole di mano la felpa.

- Zitella acida!- le soffiò, Pansy corrucciò le labbra

- Fila  a farti una doccia!- esclamò inviperita. Lui si voltò indispettito e andò in bagno, sbattendo la porta. Una volta sola Pansy scrollò la testa, era incredibile quante pretese avesse quel cretino! Manco fosse stata una sua serva! Si avvicinò alla specchiera ed iniziò a passarsi un po di rossetto sulle labbra...

- Pansyyy!!!- la ragazza sussultò e la mano che teneva il rossetto mancò le labbra, si ritrovò così con uno sbafo rosso lungo cinque centimetri su una guancia. Strinse i denti per ed imprecando come una furia corse in bagno. Appena aprì la porta si lasciò sfuggire un urletto. Il pavimento del suo bagno era pieno d'acqua! Chiuse gli occhi costringendosi a respirare profondamente.

- Che diavola ai fatto?!!- urlò, chiudendo il getto dell'acqua. Draco si limitò a scrollare le spalle con indifferenza

- E io che ne so?-

- Scemo!- ritornò in camera ed afferrò la bacchetta poi con un semplice incantesimo prosciugò tutta l'acqua. Era riuscita a fare a meno della magia per anni ma con la presenza di Draco le era impossibile continuare a farlo! Lo guardò severamente e lui le sorrise divertito

- Che hai da ridere?!- esclamò seccata

- Fossi in te mi guarderei allo specchio- le suggerì, ridendo a più non posso. Pansy gli si avvicinò minacciosa e lo spinse via, osservandosi allo specchio. Velocemente si pulì la guancia poi si voltò fissandolo truce

- Ora ti fai questa benedetta doccia?!- mugolò esasperata

- Tu la fai con me?- le propose sfacciato, la moretta si passò una mano sulla fronte. Quella stessa frase le era stata rivolta da lui molti anni prima, in una situazione molto simile. Turbata da quei ricordi uscì dalla stanza,  liquidandolo con un secco "o ti muovi o finisco personalmente il lavoro che hanno iniziato i Mangiamorte!". Lo senti ridere divertito poi chiuse la porta e ritornò in camera per finire di prepararsi...

 

FINE 4° CAPITOLO

 

Che faticaccia scrivere questo cap! Ma alla fine, indomita come sempre ci sono riuscita ^_^ Spero di non avervi deluso o annoiato!

Un ringraziamento speciale va a:

  • Weasleygirl

  • miya

  • Keiko Sayuri

  • Lady Fiamma Lestrange

Grazie per aver commentato il terzo capitolo, continuante a seguirmi e a lasciarmi i vostri commenti!!!

Ed ora una sorpresina, ecco a voi la mia Pansy:

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Nel prossimo capitolo inserirò Draco!

 

Ciao

Ciao

yuna

La doll è stata creata su eLouai's Candybar Doll Maker

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Capitolo 5
*** 5° ***


InCaNtEvOlE

 

InCaNtEvOlE

 

- Allora, come mi sta?- Draco fece un rapido giro su se stesso per poi osservarsi compiaciuto allo specchio

- Benissimo! Se mi permette, vorrei farle provare questa camicia... Sa, cedo che si intonerebbe splendidamente con i suoi occhi- Pansy incrociò le braccia al petto e guardò, lievemente infastidita, la giovane commessa che porgeva l'indumento a Draco. Lui le rivolse un sorriso sornione, troppo malizioso a parere di Pansy, poi tirò la tenda del camerino. La giovane si voltò sognante verso Pansy che si limitò a rivolgerle un'occhiata di sufficienza

- Spero che non si offenda se le dico che il suo ragazzo è... Fantastico!- Pansy arricciò il naso disgustata

- Quello non è il mio ragazzo- rispose laconica, la commessa sorrise raggiante ma si ricompose subito sotto lo sguardo severo di Pansy; stava per aggiungere qualcosa ma Draco uscì dal camerino con addosso la camicia e con tutta l'intenzione di farsi adulare

- Oh! Ma le sta divinamente!- mormorò la giovane facendo scorrere lo sguardo su tutto il corpo del biondo che rimase perfettamente impassibile

- Ovvio, tutto addosso a me è perfetto- Pansy si lasciò sfuggire una risata divertita

- Sempre il solito narcisista...- commentò scuotendo la testa, lui inarcò un sopracciglio e le si avvicinò

- Vorresti forse dire che questo straccetto non mi sta bene?- ringhiò, lei sorrise aggiustandogli il colletto scomposto e lo fece in un modo così intimo da farlo rimanere letteralmente senza parole

- Ora si...- per un attimo si fissarono negli occhi ma entrambi distolsero lo sguardo, evidentemente turbati

- Hem... Allora la compra?- Pansy si volto verso la commessa

- Certamente, insieme ai due paia di jeans e alla maglietta blu- Senza proferir parola Draco si infilò nel camerino per togliersi la camicia ma Pansy lo fermò, trattenendolo per un braccio

- No! Non toglierla...- solo dopo aver pronunciato quelle parole si rese conto della sua avventatezza che certo quello stupito avrebbe frainteso...

- Non vorrai ancora farti vedere in giro con quella stupida felpa...- bofonchiò improvvisamente imbarazzata, Draco le sorrise in modo strano e scosse la testa

***

Pansy controllò l'interno del suo borsellino con un espressione abbattuta; comprare un' guardaroba a quell'ingrato le era costato una vera fortuna! Alzò lo sguardo verso Draco e lo scoprì intento a fare una radiografia alla cameriera che li stava servendo

- Allora non ti dispiacciono le babbane...- commentò acida, lui si voltò verso di lei evidentemente sorpreso

- Che hai detto?- lei afferrò la tazza di caffè e la svuotò con un unico sorso, con l'unico risultato di ustionarsi il palato e la lingua. Mugolando di dolore fece segno a Draco di passargli il suo bicchiere di vino ma lui la ignorò bellamente. Furiosa con se stessa e con il biondo si alzò e senza una parola iniziò a camminare in direzione del suo appartamento; ecco cosa si otteneva a mostrarsi gentili con quello stronzo! Aveva speso praticamente metà stipendio per comprargli dei vestiti e lui manco gli aveva passato il vino! Si asciugò velocemente le lacrime che birichine avevano fatto capolino dai suoi occhi e strinse i denti per combattere il bruciore che stava diventando davvero insopportabile. Aspettò che il semaforo diventasse verde ed attraversò la strada, ora che ci pensava Draco non conosceva la strada per arrivare a casa ma sinceramente ora come ora se ne fregava.

" Ben gli sta! Magari così abbasserà la cresta!" troppo presa ad insultare il biondo non si accorse che qualcuno la stava chiamando, finché non sentì una mano posarsi gentilmente sulla sua spalla. Sussultò spaventata e si voltò

- Senti razza di cretino, se credi che io... Oh! Salve signor Thompson!... Mi scusi ma l'ho scambiata per un'altra persona- mugugnò imbarazzata per la figura appena fatta. Lui le sorrise sornione

- Vuoi dire il tuo ragazzo?- le domandò, facendo scivolale lo sguardo su tutta la sua figura. Pansy si irrigidì come punta da uno scorpione

- Assolutamente no, come le ho già spiegato non ho un compagno. Per adesso preferisco concentrarmi sulla mia carriera- rispose freddamente, il sorriso dell'uomo si allargò

- Bene, molto bene. Sai, non mi piace usare le cose di altri- Pansy storse il naso, infastidita dal doppiosenso di cattivo gusto che Thompson aveva usato

- Ora dovrei andare, ci vediamo domani in ufficio- fece per voltarsi ma lui le afferrò saldamente un polso

- Non così presto mia cara, che ne dici di andare in quel locale e berci qualcosa?- le domandò, lei si liberò dalla sua presa

- Credo sia inopportuno; qualcuno potrebbe vederci- in realtà non era questo il motivo per cui aveva declinato l'offerta del suo capo, in realtà la cosa che la infastidiva era tornare nel locale dove fino ad un attimo prima era stata in compagnia di Draco, e, dove era sicura fosse ancora lui.

- Suvvia, non credo che bere un aperitivo in tua compagnia possa destare uno scandalo- insistette l'uomo, Pansy si ritrovò suo malgrado ad annuire

- Ok, ma posso dedicarle solo poco tempo. Ho un sacco di cose da fare- mentì, Thompson sorrise soddisfatto e dopo averla presa sottobraccio si diresse verso il locale. Appena varcata la soglia dell'edificio, Pansy cercò con lo sguardo Draco e lo trovò immerso in una conversazione con due ragazze, certo che non perdeva tempo quello! Imbronciata si accomodò su un divanetto al fianco di Thompson ed ordinò Whisky liscio con grande sorpresa di Arnold

- Ma non mi avevi detto di non reggere bene l'alcool? Non mi sembra il caso di pere un liquore così forte a quest'ora- Pansy lo ignorò e quando la cameriera arrivò con le ordinazioni, svuotò il suo bicchiere in cinque secondi netti

- Un altro di questi grazie!- la cameriera si affrettò a tornare al bancone del bar per poi far ritorno con un altro bicchiere di Whisky

- Pansy, non ti ho portata qui per farti ubriacare!- la riprese Thompson, lei lo ignorò e trangugiò con avidità il liquido ambrato. Stava per ordinare un altro bicchiere ma un improvviso giramento di testa la costrinse a chiudere gli occhi

- Che ti avevo detto? Non puoi bere due bicchieri di Whisky come se fossero acqua! Soprattutto se non reggi l'alcool- lei sbuffò annoiata mentre un piacevolissimo senso di calore si diffondeva sul suo collo e sulle guance, conferendole un inusuale colorito rosato. Sorrise stranita, non poteva essere di nuovo ubriaca... Aprì gli occhi e vide Draco avvinghiato ad una delle due ragazze.

- Che scena patetica...- commentò nauseata; Thompson la guardò confuso

- Di che stai parlando?- lei distolse lo sguardo da Draco e lo puntò su Arnold

- Mi offri un altro Whisky?- gli domandò melliflua, lui scrollò la testa

- Non mi sembra il caso...- Pansy continuò a sorridergli e lentamente fece scorrere la sua mano destra sulla coscia di Arnold che trattenne per un attimo il respiro

- Oh, ma saprei di certo come ripagarti...- gli sussurrò lasciva, lui deglutì eccitato e ordinò un altro bicchiere che lei bevve tutto d'un fiato come i precedenti, dopodiché si avvicinò a Thompson e gli sforò le labbra con le proprie, mandandolo letteralmente in tilt. Velocemente lui approfondì il bacio, facendola mugolare di sorpresa. Si stava comportando come una sgualdirina di prima categoria ma sinceramente non le importava...

- Mi spiace disturbarvi ma temo che la signorina sia piuttosto alticcia- i due si staccarono e si voltarono entrambi verso Draco, Thompson gli rivolse un'occhiata di fuoco

- Come dice?!- ringhiò, il biondo rimase perfettamente impassibile e ricambiò l'occhiata

- Dico che lei sta approfittando di una ragazza ubriaca- rispose seccato. Le guance di Arnold avvamparono di rabbia

- Ma come si permette di fare queste insinuazioni?!!- Draco stava per rispondere ma Pansy si intromise nella conversazione

- Perchè non torni a pomiciare con la tua amichetta e non mi lasci in pace?! Ti rode così tanto che anch'io abbia un uomo?!!- ringhiò, alzandosi traballante dal divano. Draco le rivolse uno sguardo di pura sufficienza

- Sei così ubriaca che non sai nemmeno quello che dici! Forza, andiamo a casa!- lei batté un pugno sul tavolo guardandolo torva

- Io non sono ubriaca e so benissimo quello che dico! Ora vattene e lasciami in pace!- lui scrollò la testa e le si avvicinò, dopo averla afferrata saldamente per la vita se la caricò sulle spalle, con grande sorpresa della mora e di Thompson. Dopo un attimo di smarrimento Pansy iniziò a scalciare

- Mettimi giù! Razza di bastardo!- Thompson cercò di alzarsi ma non ci riuscì, gli sembrava di essere incollato al divanetto! Draco gli sorrise e con tutta calma uscì dal locale, sotto lo sguardo basito di decine di clienti...

 

FINE 5° CAPITOLO

 

Ok, non ho scuse per il mostruoso ritardo (... Bè una o due in realtà si! ^_^) quindi vi prego di perdonarmi!

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che hanno recensito questa fic, in particolar modo Weasleygirl!! (grazie per le tue numerose recensioni!!!!)

Bè, mi sembra di aver detto tutto, quindi... SOTTO CON I COMMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!

 

yuna

 

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Capitolo 6
*** 6 ***


InCaNtEvOlE

 

 

 

InCaNtEvOlE

 

Aveva ritrovato la strada di casa dopo due ore di ricerca; fortunatamente per entrambi, il suo senso d'orientamento era sempre stato piuttosto buono. Appena messo piede fuori dal locale infatti, Pansy si era addormentata di botto e così non le aveva potuto chiedere nessuna informazione! Quella vipera odiosa non aveva potuto fare a meno di ubriacarsi un'altra volta, e tutto perchè era gelosa di lui!... Già, gelosa, a quel pensiero un sorrisetto malizioso salì a increspargli le belle labbra sottili...  

-Che fai, ridi da solo come un'idiota??- subito il sorriso scomparve dal suo volto, ma quella strega detestabile non aveva una sbornia da smaltire?!

-E se anche fosse? Qualche problema?- sbottò irritato, Pansy arricciò il naso in una chiara espressione di stizza.

-Parla piano! Ho la testa che mi scoppia!- ringhiò, massaggiandosi lentamente le tempie. Non riusciva a crederci, si era ubriacata un'altra volta! E tutto a causa di quel cretino spocchioso!...

-Certo che potevi evitare di infilare la lingua in bocca a quella babbana!- non si accorse di aver dato voce ai suoi pensieri finché non notò l'espressione di Draco. Si morse la lingua, doveva imparare a starsene zitta. Draco non si fece scappare l'occasione...

-E perchè? Mi stavo solo divertendo- Pansy scrollò la testa schifata

-Calcolando che solo una settimana fa ti hanno ucciso la ragazza...- commentò maligna, gli occhi di Draco si incupirono subito.

-Non parlare di cose che non conosci!- la aggredì, Pansy rimase un attimo in silenzio poi ripartì all'attacco

-Forse non le conosco perchè tu non mi spieghi un bel niente!- urlò inviperita, al diavolo l'emicrania! Non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa da Draco, non più!

-Io non devo spiegare proprio niente a una puttanella da quattro soldi come te!- lo schiaffò arrivò implacabile sulla guancia destra di Draco

-Non osare mai più insultarmi chiaro?!!!- urlò Pansy fissandolo con odio. Draco ghignò crudele, ignorando il bruciore alla guancia

-Ho semplicemente detto la verità. Com'è che ti chiamavano ad Hogwarts? Se non sbaglio La put...-

-Smettila!! Ma ti sei visto?! Sei solo un patetico stronzo che non possiede più nulla! Nemmeno una casa in cui stare!  Ed ora vieni a fare la paternale a me?! Mi fai solo ridere!- le parole, dettate dal rancore che in tutti quegli anni aveva nutrito per lui, uscirono dalle sue labbra senza che lei potesse fermarle. Draco alzò una mano, pronto a colpirla in viso, ma si fermò notando lo sguardo ferito di Pansy

-Vattene, vattene da qui e non tornare più!  Non mi importa dove andrai o quello che farai, vattene e non tornare!- sussurrò gelida Pansy. Lui abbassò la mano e si voltò

-La storia tra me ed Amaris finì qualche mese dopo la fine di Hogwarts. Sai, eravamo troppo stronzi per restare insieme, non facevamo altro che litigare. Due settimane fa è tornata da me, diceva che la stavano seguendo. Bè, aveva ragione. L'attacco da parte di quei figli di puttana ci ha colto talmente di sorpresa che ci siamo fatto fregare come degli stupidi. Dopo avermi privato della bacchetta l'hanno uccisa sotto i miei occhi, senza alcuna pietà. "I Servitori del Signore Oscuro non perdonano", questo mi hanno sussurrato mentre la torturavano! E' stato solo per un colpo di fortuna che sono riuscito a fuggire ed arrivare fin qui... Ma ci scommetto l'anima che mi stanno cercando; hanno fallito una missione e se non vogliono morire devono portarla a termine... Tanto prima o poi mi troveranno, è solo una questione di tempo... E se quando questo avverrà mi troverò ancora qui... Uccideranno anche te, quindi fai bene cacciarmi- Pansy rimase in silenzio mentre lo osservava indossare la giacca che gli aveva comprato ieri...

-Ti ho già detto che sei un bastardo?- Draco si voltò verso Pansy e notò che stava sorridendo

-Circa un milione di volte, perchè?- le domandò, lei sospirò

-Perchè non mi stancherò mai di ripetertelo... - mormorò avvicinandosi a lui. Non ci poteva fare niente, Draco Malfoy la attraeva in maniera insopportabile, era sempre stato così e dubitava fortemente che un giorno le cose sarebbero cambiate..

-Voglio baciarti...- Pansy sbarrò impercettibilmente gli occhi. Quella semplice richiesta la scosse nel profondo; non le aveva mai chiesto il permesso per farla sua, nei quattro anni che avevano condiviso insieme si era sempre limitato a prendere quello che voleva, ben consapevole che lei non si sarebbe tirata indietro... Senza pensarci si alzò sulle punte dei piedi ed unì le sue labbra a quelle di Draco. Nonostante gli anni passati avevano ancora lo stesso sapore di libertà...

Fu un bacio breve che li lasciò comunque senza fiato. Pansy lo osservò qualche secondo senza parlare, le parole sarebbero risultate perfettamente inutili in un momento come quello. Draco sorrise brevemente prima di riappropriarsi delle morbide labbra della ragazza. Quelle labbra che per anni erano state esclusivamente "sue"... Questa volta il bacio durò parecchi secondi e risultò molto piacevole per entrambi. Il biondo lambì con la lingua il labbro inferiore di Pansy fino a farla mugolare di piacere

-Mh... Bast...- senza permetterle di finire la frase la sollevò per i fianchi e la fece accomodare sul tavolo della cucina. Dettata solo dall'istinto Pansy aprì le gambe per permettergli di avvicinarsi ulteriormente

-Parli sempre troppo tu...- sussurrò malizioso Draco, prima di coinvolgerla in un altro bacio...

 

FINE 6° CAPITOLO

 Non so, questo cap è venuto fuori così... Un po strano a dire il vero... Diciamo che Pansy è un po confusa dall'improvviso attacco di sincerità di Draco e si lasci trascinare dagli eventi, e che eventi! ^//^

Draco invece risulta un po instabile mentalmente... Bò! Va bè, a parte questo spero vi sia piaciuto! Lasciatemi un commentino se vi va, soprattutto se avete dei consigli! Ma anche le critiche sono ben accette! ^_*

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Ecco a voi la mia Pansy ed il mio Draco (Dolls create su "eLouai's Candybar Doll Maker")

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Capitolo 7
*** 7 ***


InCaNtEvOlE

 

 

InCaNtEvOlE

 

Fu un bacio breve che li lasciò comunque senza fiato. Pansy lo osservò qualche secondo senza parlare, le parole sarebbero risultate perfettamente inutili in un momento come quello. Draco sorrise brevemente prima di riappropriarsi delle morbide labbra della ragazza. Quelle labbra che per anni erano state esclusivamente "sue"... Questa volta il bacio durò parecchi secondi e risultò molto piacevole per entrambi. Il biondo lambì con la lingua il labbro inferiore di Pansy fino a farla mugolare di piacere

-Mh... Bast...- senza permetterle di finire la frase la sollevò per i fianchi e la fece accomodare sul tavolo della cucina. Dettata solo dall'istinto Pansy aprì le gambe per permettergli di avvicinarsi ulteriormente

-Parli sempre troppo tu...- sussurrò malizioso Draco, prima di coinvolgerla in un altro bacio...

 

* Fuori è un giorno fragile

ma tutto qui cade Incantevole,

come quando resti con me

 

Pansy sentì il suo cuore liquefarsi, letteralmente. Non era preparata a niente del genere, inutile mentire: il feeling con Draco era ancora pazzescamente alto. Mugugnò qualcosa di imprecisato quando il biondo infilò una mano sotto la sua camicetta, andando a sforarle il seno destro.

-Mhh... Non hai perso l'abitudine di non indossare il reggiseno vedo...- bisbigliò goloso Draco, iniziando poi a baciarle voluttuosamente il collo. Pansy rabbrividì sotto i morsi delicati di Draco. Quelle labbra erano... Infernali.

-Dra... Ah!...- la mora gettò la testa all'indietro, lasciando campo libero alla bocca di Draco. Non poteva resistergli... Non ci riusciva.

Draco approfittò della situazione per slacciargli velocemente la camicia e ricominciare a baciarle le labbra. Delicatamente, senza alcuna irruenza, la fece stendere completamente sul tavolo.

-Ti voglio...- le bisbigliò, Pansy ansimò senza fiato, doveva resistergli. Con uno sforzo di volontà enorme lo spintonò via da se e si rimise seduta. Draco fece appena qualche passo indietro, guardandola intensamente.

Lei era li, abbandonata su quel tavolo peccaminoso. I capelli scuri scompigliati, le guance rosa, le labbra gonfie per la forza dei baci che si erano scambiati. Non era la Pansy che era stato abituato a vedere, non era più la ragazzetta capricciosa e possessiva che aveva lasciato ad Hogwarts.

Adesso era una donna diversa, decisamente diversa, ed era semplicemente...

-Incantevole...-

Pansy sgranò appena gli occhi  -Che hai detto?...-

Draco sorrise e puntò i suoi occhi gelidi in quelli brucianti di lei -Ho detto che sei incantevole- mormorò avvicinandosi ancora a Pansy che scrollò la testa, coprendosi il seno con le braccia

-Sei uno stronzo Draco, un bastardo egoista! Egocentrico figlio di puttana! Perchè non mi hai mai detto una cosa del genere quando stavamo insieme?! Sapevi solo darmi ordini, come una puttanella qualsiasi! Io ti ho amato Draco, lo capisci questo?! Tu eri il mio mondo!! Tu eri mio!! Tu eri... Mio...- una piccola lacrima rotolò sulla sua guancia, subito seguita da altre. Odiava mostrarsi debole, soprattutto di fronte a Draco, ma quella semplice parola da parte del biondo l'aveva fatta tremare...

Draco colmò la distanza che li divideva e la prese tra le braccia. Pansy non provò neppure a scacciarlo, si abbandonò contro il suo petto lasciandosi andare ad un pianto liberatorio.

-Ti... Odio...- mormorò tra i singhiozzi, Draco le baciò la fronte

-Lo so- rispose semplicemente

-Cosa vuoi da me?... Scopare? E' questo che vuoi?...- Draco la afferrò per le spalle e la scostò da sé, fissandola intensamente negli occhi

-Lo so, sono un bastardo, ma questa è la mia natura. Non riesco a cambiare, mi capisci?... Tu mi hai sempre capito, tu sai come sono veramente- Pansy si morsicò con forza il labbro inferiore; si, lei lo conosceva bene il vero Draco.

Chiuse gli occhi e si spinse contro il viso di Draco, al diavolo tutto. Desiderava solo sentirsi nuovamente "sua"...

-Zitto, zitto ti prego...- mormorò, un secondo prima di baciarlo. Draco sospirò e ricambiò quel contatto con passione crescente. Non poteva promettere niente lui, non nella sua condizione, ma questo Pansy lo sapeva bene.

Fecero l'amore a lungo, quasi con disperazione. Si riscoprirono lentamente, dopo tutti quegli anni passati lontani. Alla fine si addormentarono sfiniti sul divano in salotto. Non si fecero promesse, non parlarono neppure, sapevano entrambi che quell'attimo sarebbe finito...

 

***

 

Aprì piano gli occhi, disturbata dalla luce del sole che filtrava attraverso i vetri della finestra. Rabbrividì appena, accorgendosi di essere nuda. Velocemente si coprì con il plaid che era finito sul pavimento e si guardò intorno... Silenzio.

Un piccolo singhiozzo fuoriuscì dalle sue labbra, di che si stupiva in fondo?...

Si alzò lentamente e si diresse in cucina, ora desiderava solo bersi una bella tazza di caffè bollente per togliersi di bocca il suo sapore...

Stava per aprire l'anta della credenza per poter prendere una tazza, quando notò il piccolo bigliettino appoggiato sulla macchina del caffè. Con un nodo in gola la afferrò e lo lesse tutto d'un fiato

 

 

Grazie, non so che altro dirti.

Probabilmente non ci vedremo mai più, i Mangiamorte mi troveranno, è solo una questione di tempo.

Accetta le mie scuse, per quanto possano valere.

Sii felice...

Draco

 

-Vaffanculo Draco...- bisbigliò, lasciandosi scivolare sul pavimento...

 

FINE 7° CAPITOLO

Non odiatemi ç_ç

Scusatemi per il ritardo e per il capitolo, ma la scuola mi uccide. =_=

Colgo l'occasione per annunciare che l'ottavo capitolo sarà anche l'ultimo.

Le cose tra Draco e Pansy si sistemeranno?? Mà, chissà... Chi vivrà vedrà! ^^

Draco risulta alquanto OOC però ho cercato di farlo rimanere fedele alla sua filosofia di vita, cioè, non so se avete notato ma non ci sono stati "Ti Amo" viaggianti. Insomma, mi sembrava che fosse impossibile che uno come Draco arrivasse a tanto ^^ Cercate di capirmi...

Un grazie immenso a Weasleygirl, giuliaHP4ever, louis89, Miki87, Yo91!!! Continuate a seguirmi!!

* La canzone sopra citata appartiene ai Subsonica

yuna

 

 

 

 

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