Una storia che vale

di Jude16
(/viewuser.php?uid=64867)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Litigio ***
Capitolo 2: *** Sentimenti ***



Capitolo 1
*** Litigio ***


Pov Alice

 


Che stupida!
Sono proprio un'illusa. Ma davvero credevo che Rudi sarebbe rimasto con me invece che partire insieme a quell'oca di Miriam?
Che poi, che cosa ci vedrà in lei?
Bhe, sta di fatto che ora lui è partito mentre io sono qui con Jolanda, sulla linea della partenza per la maratona a piangermi addosso, in silenzio. Mi vergogno troppo per confessarle i miei sentimenti verso il mio fratellastro, che neanche pochi mesi fa, non potevo nemmeno sopportare.
Jolanda parla, parla, parla, è felice perchè Regina le ha prestato la sua villa all'isola d'Elba per passare le vacanze estive con Lorenzo ma... io non la sto ascoltando, sono immersa nei miei problemi, troppo concentrata sulle mie preoccupazioni per darle corda.
Annuisco di tanto in tanto fingendomi interessata ma, da grande amica qual'è, capisce al volo che c'è qualcosa che non va.
-Che hai Ali? Non ti ho mai vista così- mi domanda pensierosa.
E' da troppo tempo che tengo rinchiusi i miei sentimenti, non ce la faccio più, devo sfogarmi con qualcuno o scoppio. Chissene frega della vergogna, glielo devo dire altrimenti non so come potrei ridurmi.
-Mi sono innamorata di Rudi!- dico tutto d'un fiato, senza guardarla, aspettando una sua possibile reazione composta da insulti, smorfie e faccie inorridite.
Non avviene.
-Hai un problema... - dice semplicemente. Tsk! Come se non lo sapessi, che bella novità!
Perchè proprio di Rudi mi dovevo innamorare? Perchè non sono riuscita ad accettare le avance di David? Almeno me lo dimenticavo, me lo sarei tolto dalla testa una volta per tutte, avrei smesso di sognare e di illudermi.
Perchè?
-Anzi due... - aggiunge, sussurando e rivolgendo il suo sguardo verso l'alto.
Sono un po' confusa. Due?
Sposto la mia attenzione da Jole e alzo gli occhi nel punto in cui guarda la mia amica.
Oddio è lui!
Involontariamente, la bocca si allarga in un sorriso e gli occhi iniziano a bagnarsi più del dovuto. Sento che delle lacrime di gioia premono per uscire fuori ma le fermo.
-Rudi... - quasi mi strozzo dicendo il suo nome -ma, non sei partito?- il sorriso sempre protagonista sul mio volto.
-Ho deciso di rimanere- mi risponde secco, con gli occhi bassi.
Non mi convince, non è da lui rinunciare a stare con Miriam, dev'essere successo qualcosa.
-Ma... e perchè tu non sei partita?- mi domanda illuminandosi.
"Perchè tu non eri con me"
Così avrei voluto rispondere, ma evito, mi limito al silenzio. Abbasso lo sguardo, non reggo il confronto con i suoi occhi, mi leggerebbe dentro la verità, mi conosce come un libro aperto ormai.
Mi prende una mano e mi strattona delicatamente. -Dai andiamo-
-E' troppo tardi ormai- ribatto tirandolo indietro.
-Ci siamo noi due... questo è l'importante- mi dice sorridendomi e facendo crollare tutte le mie barriere.
Iniziamo la nostra corsa, le braccia che si sfiorano nella nostra marcia, ci guardiamo e ci sorridiamo.
Mi sento bene, rinata, viva.
Con Jolanda ormai lontana sulla linea della partenza, continuiamo la nostra corsetta come facevamo di solito alla mattina, per allenarci. Tra noi regna solo il silenzio però, lui ha lo sguardo fisso sui suoi piedi ed io guardo dritto avanti a me.
-Dimmi la verità Rudi- dico all'imporvviso, maledicendomi due nani secondi dopo per la domanda ma, visto che ormai sono in gioco, tanto vale continuare.
Mi guarda stupito, che mi stia dando della matta?
-Che verità?-
-Perchè non sei partito?- domando scettica.
-Te l'ho detto... sono voluto rimanere... - risponde asciutto.
-Dai Rudi! Con me non attacca. So che non avresti mai scelto me, dev'essere successo qualcosa tra te e Miriam per farti tornare indietro- espongo la mia teoria con il cuore a mille per l'adrenalina e per l'ansia della sua risposta.
Si ferma e si appoggia su di un tronco, lo sguardo basso, l'espressione mogia con la sua solita aria da cane bastonato.
Non resisto all'impulso di accarezzargli una guancia e ad alzargli il mento per incontrare i suoi occhi.
-Vedi... Miriam era gelosa del rapporto tra me e te e... durante la recita, mentre ti baciavo... ha baciato David... - me lo confessa a fatica, peccato che io questo già lo sapevo.
-Ne ero a conoscenza... -
Mi guarda negli occhi, improvvisamente furenti e ridotti a due fessure. Faccio un passo indietro deglutendo a fatica.
-COME LO SAPEVI?- sbraita furibondo, stringendosi le nocche.
-S-sì, Miriam... li avevo sentiti parlare del bacio e così... così sono andata a parlarne con lei... - rispondo timorosa.
-E... - mi guarda arrabbiato e pronto a picchiarmi.
-E lei mi ha detto di dirtelo se ne avevo il coraggio. Tanto se tu l'avresti lasciata, lei sarebbe stata una tua ex mentre io... - mi sono dilungata troppo, mi mordo la lingua per costringermi a non andare avanti. Lo osservo spaventata, la sua espressione è piena di confusione, non ha capito quello che intendevo dire.
-Mentre tu?- ritorna con lo sguardo su di me.
Rimango muta, immobile, le gambe che mi tremano.
-Mentre tu?- me lo ridomanda, avvicinandosi sempre di più a me.
Ed è qui che faccio la più grossa cavolata di sempre, scappo, corro a più non posso per cercare di salvarmi dalla situazione che io stessa ho creato.
Peccato che Rudi sia più veloce di me quando è arrabbiato, infatti mi raggiunge subito, stringendomi i polsi e mettendomi con le spalle contro un muro.
-Mentre tu?- me lo ripete ancora.
Le lacrime iniziano copiose a scendere sulle mie guancie, chiudo gli occhi e volto la testa alla mia sinistra. Sento il suo respiro contro la mia pelle farsi sempre più affannato.
-ALICE PARLA!- urla.
-MENTRE IO RIMARRO' PER SEMPRE TUA SORELLA!- urlo anche io, sempre con gli occhi chiusi, la voce rotta dal pianto e la testa girata verso una fontanella.
Sento che si allontana da me, il calore del suo corpo si fa distante. Riapro gli occhi tornando ad osservare la sua reazione con il cuore in gola: ha gli occhi chiusi e la mascella tirata.
Non ce la faccio, l'istinto prende il sopravvento così scappo più veloce che posso.
"Perchè? Quanto sono stupida! Gliel'ho detto, ma come ho fatto, ho rovinato tutto..."
Nella mia folle corsa, calde lacrime mi rigano il viso, non mi volto indietro.
Corro, corro, corro.
In poco tempo mi ritrovo sotto casa, salgo velocemente le scale, ignoro Giulio che urla per chissà quale motivo e mi rinchiudo in bagno. 



Lo so, lo so. Basta con i pomodori! E' pessima ma ho voluto scriverla perchè mi ha fatto molto arrabbiare che, al finale della serie, abbiano lasciato incompiuta la loro storia. Grazie a chi ha la pazienza di leggerla e grazie anche a chi la vorrà recensire.
Un bacio.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sentimenti ***


Pov Rudi

 


Scioccato, ma con una sensazione di felicità che invade ogni cellula del mio corpo.
Gli occhi fissi sul punto in cui prima c'era Alice.
Miriam ormai è solo un ricordo, mi ha ferito troppo.
Il cuore pompa ad una velocità disumana, faccio fatica a respirare.
"Cosa ha voluto dire con quella frase? Devo saperlo assolutamente"
Inizio a correre per tutto il parco, guardo in ogni angolo della Garbatella per cercarla finchè non arrivo sotto casa con il fiatone.
Entro dal portone sbattendolo con foga, apro la porta di casa sentendo solo voci lontane che urlano come indemoniate ma, non me ne curo più di tanto.
-ALICE!- urlo, ancora ansimante.
Nessuna risposta. Sento dei singhiozzi molto vicini, riconosco la sua voce rotta e subito un nodo alla bocca dello stomaco mi stringe: spalanco la porta della sua camera ma è vuota, provo nella mia ma niente, c'è solo Mimmo che gioca con i soldatini.
"In bagno, ma certo!"
Provo ad aprire la porta ma è bloccata.
Busso. Nessuna risposta, ancora quei singhiozzi in lontananza, la morsa sempre più stretta.
Ribusso con più forza. Niente. Mi innervosisco: devo parlarle assolutamente.
-Alice! Aprimi la porta!- sbraito senza contegno.
-Lasciami in pace... - la voce mi arriva dall'altra parte, roca.
-No! Alice ti prego aprimi, devo parlarti... - quasi la supplico. "Io che supplico Alice... e da quando?"
Subito mi ritornano alla mente le immagini della recita scolastica di Romeo e Giulietta ed un sorriso si fa largo nella mia bocca, rivedo le sue labbra sulle mie, morbide, profumate.
"Un momento... ma che mi sta succedendo?"
Sento il rumore della chiave che gira e subito la porta si apre mostrandomi Alice con gli occhi rossi e il trucco tutto scolato.
"Che bella... " Splanco gli occhi a quel pensiero così strano. Mi ricorda quando stava male per Walter, ho sofferto per lei, forse più di lei vedendola in quello stato.
"Ci tieni ad Alice" "Certo che ci tengo... " "Come ad una sorella o come a qualcosa di più?" "Non lo so... le voglio molto bene... "
Oddio... parlo anche da solo... sto diventando matto.
-Allora... che cosa vuoi?- mi chiede asciutta.
-Volevo.... volevo solo sapere perchè hai detto che per me rimarrai sempre una sorella... - le domando abbassando la testa, un po' imbarazzato.
Il cuore non vuole saperne di calmarsi, le mani sudano e faccio fatica a respirare.
-Non te lo posso dire Rudi... arrivaci da solo, anzi, ci dovresti già essere arrivato- mi risponde.
Rifletto un momento...
"Ma certo!"
Ripreso il controllo e la regolarità delle mie funzioni e dei miei pensieri, alzo lo sguardo su di lei, affrontandola.
-Mi ami?- le domando molto semplicemente, come se fosse il quesito più semplice del mondo.
-... - non risponde ma abbassa lo sguardo, rossa in volto.
Un non so che dentro mi smuove, un'improvvisa eccitazione cavalca dentro le mie viscere e mi sveglio, finalmente.
Le prendo il viso tra le mani, le faccio alzare i suoi occhi per guardarmi.
La bacio.
Ma non un bacio come i primi tre. Più profondo, più sincero e, soprattutto, non un frontale. Perfetto.
Si scansa da me facendomi quasi cadere.
-Bhe? Che c'hai adesso?- le domando alquanto confuso.
-Come, adesso mi baci mentre prima, neanche due ore fa, stavi con Miriam? Mi prendi per una scema Rudi?- si accanisce.
-Senti Alice... da quando mi hai detto quelle parole, ho cominciato a farmi un esame di coscienza... e non fare quella faccia, lo so pure io che non è da me... però l'ho fatto ed ho capito che, anche quando tu stavi con Walter o Picchio o altri esseri, io ero geloso. Quando ho visto il tuo ex ragazzo baciarsi con Carlotta alle tue spalle, volevo rompergli la testa e insultarlo fino alla morte. Poi ho incontrato Miriam che mi ha distratto perchè... perchè tu non mi guardavi, mi vedevi ancora come un cretino combina guai. E quel David... tsk non ne parliamo... - non so come e da dove mi siano uscite queste cose, però è la verità, mi sento più leggero.
Lei mi guarda attonita, gli occhi spalancati e delle lacrime che corrono selvaggie sulle sue guance.
-Rudi... - riesce solo a dire il mio nome per poi buttarsi tra le mie braccia baciandomi con foga.
"Sono stato un completo imbecille fino ad ora... "
-Ti amo anche io Alice... - le sussurro prima di ritornare al nostro momento di intimità. 



Ahahahah! Si lo so, è già finita perchè l'ho scritta con talmente tanta rabbia e voglia di farla andare a modo mio che non mi sono neanche accorta :D
Che dire: spero che finisca così anche nella serie e... spero che vi piaccia e che la commentiate, grazie mille a tutti.
Un bacio.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=625933