PREMESSA:

Si tratta di ua specie di what if dalla puntata 15…Riccardo dopo aver scoperto di aver potenzialmente contratto l’hiv si dirige di sua spontanea volontà a chiedere l’aiuto di Sergio…E sarà proprio il punto di vista del primario che ci descriverà in circa 4 drabble-capitoli la storia.

 

 

CAPIRE

 

Parte prima

 

 

 

“Ho bisogno di fare delle analisi”

 

Il tuo migliore amico entra in sala medici abbastanza agitato.

 

“Cosa succede Riccardo?”

 

Non puoi fare a meno di chiedere invitandolo a sedersi.

 

“Forse ho contratto l’hiv”

 

E speri di aver capito male, ma dalla sua espressione preoccupata capisci di aver purtroppo capito benissimo.

 

“Ma com’è successo?”

 

Chiedi dopo pochi attimi di silenzio cercando di assimilare la notizia.

 

“Ho operato un paziente affetto da hiv con una ferita aperta”

 

“E non lo hai detto a Cristiana?”

 

Non risponde ma capisci dallo sguardo che ti rivolge che non lo ha fatto né ne ha intenzione.

 

“Non voglio spaventarla. Ho paura della sua reazione”

 

E non ne comprendi il motivo

 

-Lei ti ama- avresti voluto aggiungere ma non lo fai. E ti accorgi solo quando esce dal tuo studio, sconvolto come prima, di aver commesso un errore.

 

 

 

 

 

 

CAPIRE

 

 

Parte Seconda

 

 

 

 

“Ho bisogno di fare delle analisi”

 

La tua migliore amica entra nel tuo studio abbastanza agitata.

 

“Cosa succede Cristiana?”

 

Non puoi fare a meno di chiedere invitandola a sedersi.

 

“Forse sono incinta”

 

E dopo una notizia come quella di Riccardo speri di non aver capito male e dal suo viso, di cui però non condividi l’espressione preoccupata, ti sembra di aver capito benissimo.

 

-Ma com’è successo?- dovresti chiedere a questo punto, ma la risposta è ovvia perciò eviti di domandare.

 

“E non lo hai detto a Riccardo?”

 

Chiedi invece e capisci dallo sguardo che ti rivolge, lo stesso che ti aveva rivolto lui poche ore prima, che non l’aveva fatto e né ne aveva intenzione.

 

“Ho paura della sua reazione”

 

Le stesse identiche parole. Che anche adesso non comprendi.

 

-Lui ti ama- avresti voluto dirle, ma non lo fai. E solo quando la vedi uscire dal tuo studio con la stessa espressione preoccupata del momento del suo ingresso, capisci di aver commesso un errore, un altro.

 

 

 

 

 

PREMESSA

Giusto una drabble di passaggio prima del gran finale ahah ^^

 

CAPIRE

 

Parte Terza

 

 

 

“Professore le analisi”

 

Esther con in mano i referti. Tutti e due.

 

“Grazie”

 

Sussurri allungando la mano per afferrare tutte e due le cartelle.

 

Chiudi gli occhi titubante per pensare, perché sai che non dovresti leggere quei risultatati. Lo sai, ma è quello che fai.

 

Apri le buste velocemente, come un cerotto, perché non vuoi indugiare ancora, perché vuoi sapere in anticipo i risultati per poter trovare il modo migliore per comunicarlo ai tuoi migliori amici, perché essendo in un ospedale sai che il paragone non è nemmeno fuori luogo.

 

E leggi. Un positivo e un negativo. E ti viene quasi da piangere, anche se non è da te.

 

Ed eccoci alla quarta ed ultima parte di questa storia^^

 

CAPIRE

 

Parte Quarta

 

 

“Ho con me le analisi”

 

Annunci semplicemente davanti agli sguardi curiosi della dottoressa Gandini e il dottor Malosti che avevi convocato insieme nel tuo ufficio. Sguardi che alle tue parole da curiosi diventano un misto non ben definito di sorpresa e rabbia.

 

“L’hai detto a lei?”

 

“L’hai detto a lui?”

 

Ti chiedono contemporaneamente con lo stesso tono. E capiscono da soli che tu non hai detto niente e che niente è anche quello che loro hanno capito.

 

Tu non rispondi e prendi in mano le cartelle. E le passi nelle loro mani.

 

Il primo a reagire è come al solito Riccardo che scorre con lo sguardo il foglio fino a giungere al verdetto: positivo. Chiude gli occhi e ti sembra quasi un gesto per trattenere le lacrime. Lacrime che sai comunque non verserà.

 

Nello stesso istante l’unica donna nella stanza tira un sospiro leggendo il risultato: negativo. Un sospiro che vuole apparire di sollievo ma che sapete tutti e due essere di segreta delusione.

 

E con titubanza alzano lo sguardo dai referti e si guardano. E poi come previsto quattro occhi sono puntati su di te.

 

“Leggete bene le cartelle”

 

Dici solo con un sorriso malandrino.

 

Test dell’HIV: Negativo

 

E vedi Cristiana sgranare gli occhi e sei sicuro che mentre scuote la testa osservando il suo compagno, ripensa a tutti i comportamenti strani che aveva assunto in quel periodo. E improvvisamente capisce tutto.

 

Test di gravidanza: Positivo

 

E vedi Riccardo sgranare gli occhi e sei sicuro che mentre scuote la testa osservando la sua compagna, ripensa a tutti gli strani malesseri che l’avevano colpita in quel periodo. Nausea, giramenti di testa, dolori addominali. E improvvisamente, non capisce più niente.