Titolo: Stay
Pairing: Arthur/Merlin
Rating: Giallo
Lunghezza: 443 parole, flashfic.
Disclaimer: Arthur e Merlin non mi
appartengono, blablabla.
Salutino: Sto andando a prendermi il
secondo capitolo della tesi corretto e a consegnare il terzo con un mal di testa
atroce ç_ç se non dovessi tornare, vi lascio questa piccola eredità.
Stay
Il Principe quel giorno era maledettamente irritabile. Aveva preso parte ad
un consiglio col re e, rientrando nelle sue stanze, aveva urlato contro una
povera servetta che, per lo spavento, aveva rovesciato a terra il vassoio pieno
di ampolle che aveva in mano.
Merlin, ovviamente, si era beccato una dose piuttosto consistente di insulti.
Non aveva reagito, optando per servire in fretta la cena e rassettare in
silenzio la camera.
Arthur aveva mangiato nervosamente, lasciando cadere ogni tanto con stizza le
posate e toccandosi la testa.
Quando sembrò aver finito, Merlin gli si avvicinò cautamente, si scaldò le mani
sfregandole tra loro e poggiò delicatamente i polpastrelli sulle tempie del
Principe. Questi sussultò lievemente, dando segno di non averlo sentito
avvicinarsi e, dopo qualche attimo, si abbandonò a quel contatto, rilassandosi
sotto il massaggio esperto del servo.
Merlin sorrise e continuò a muovere le dita. Quando Arthur abbassò la testa
all’indietro verso la spalliera della sedia, con gli occhi chiusi e il viso più
disteso, non resistette alla tentazione. Si abbassò, nonostante la strana
angolazione, e gli sfiorò le labbra. Prese come positivo il fatto che l’altro
non lo avesse mandato immediatamente al diavolo e lo fece di nuovo, in maniera
più decisa. Gli catturò la bocca in un bacio morbido, solo uno sfiorarsi di
labbra, quasi volesse semplicemente sentirne la consistenza.
- Meglio? – chiese sorridendo, così vicino da sentire il fiato di Arthur sul
mento.
- Sì, Merlin, sei un mago, - disse sarcastico e Merlin sorrise amaramente
a quella battuta.
- Ditelo subito, la prossima volta, di avere mal di testa, - lo ammonì chinandosi
un’ultima volta.
Il Principe si limitò ad un grugnito.
- Venite, Vi metto a letto, - sussurrò Merlin
alzandosi e tirandolo per un braccio.
Lo spogliò lentamente, gli fece indossare i
pantaloni che usava per dormire e poi gli diede un bacio alla base del collo,
prima di farlo sdraiare sul letto a baldacchino e coprirlo.
- Buonanotte, - disse e si voltò per
allontanarsi.
Una mano gli artigliò un polso, facendolo
voltare. Arthur era sdraiato a pancia in giù, aveva il viso seppellito nel
cuscino e la sua voce gli arrivò attutita ed appena decifrabile.
- Resta.
Merlin sorrise. Arthur non riusciva a non
camuffare le sue richieste da ordini, anche quando sembrava così indifeso. Si
liberò dalla sua stretta e si spogliò a sua volta, per infilarsi sotto le
coperte già tiepide per il calore del corpo dell'altro.
Non appena fu sdraiato, Arthur lo attirò a sé e
si accucciò contro di lui, strofinandosi sul suo petto come un gattone sazio e
soddisfatto.
- Vuoi che ti canti una ninna nanna? - gli
sussurrò tra i capelli.
- Taci, Merlin!
A dispetto, Merlin si sentì stringere più forte.
Fin.
Nota:
dal "Voi" al "tu" è voluto. Grazie per aver letto :) |