Millennium Falcon- la storia di Nick Nibbio Blu di nick nibbio (/viewuser.php?uid=103172)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** Il regno di Fantasy ***
Capitolo 4: *** la rivelazione della foresta del pensiero ***
Capitolo 5: *** la prima sfida ***
Capitolo 6: *** il volto del male ***
Capitolo 7: *** il grande giorno ***
Capitolo 8: *** Arrivederci Fantasy ***
Capitolo 9: *** un nuovo inizio ***
Capitolo 10: *** Caccia alla notizia ***
Capitolo 11: *** La promessa di un nuovo futuro ***
Capitolo 12: *** motore ciak: battaglia ***
Capitolo 13: *** battaglia nel mondo dei ninja ***
Capitolo 14: *** tornare sui propri passi ***
Capitolo 15: *** Konoha's Sun's Knights ***
Capitolo 16: *** La prova di Naruto ***
Capitolo 17: *** Un nuovo amico ***
Capitolo 18: *** Prova-Segreti-Partenza ***
Capitolo 19: *** Viaggio verso l'accademia ***
Capitolo 20: *** Duello universale ***
Capitolo 21: *** Scelta e imprevisti ***
Capitolo 22: *** Geni a confronto Zane vs Itachi ***
Capitolo 23: *** Gruppo al completo ***
Capitolo 24: *** Ramen, classifica e rivelazioni ***
Capitolo 25: *** La prova di Jaden ***
Capitolo 26: *** La determinazione di Jaden ***
Capitolo 27: *** I due generali infernali ***
Capitolo 28: *** Verità, ricordi e volontà ***
Capitolo 29: *** Il regalo della vittoria ***
Capitolo 30: *** Amici, sorprese, proposta ***
Capitolo 31: *** la sesta armata (prima parte) ***
Capitolo 32: *** la sesta armata (seconda parte) ***
Capitolo 33: *** la sesta armata infernale (terza parte) ***
Capitolo 34: *** Ritorno all'accademia del duellante ***
Capitolo 35: *** Duello e nuovi amici ***
Capitolo 36: *** La battaglia ricomincia ***
Capitolo 37: *** la forza dei sentimenti ***
Capitolo 38: *** Guerrieri imbattibili ***
Capitolo 39: *** nuovi maestri ***
Capitolo 40: *** ritorno e ombre ***
Capitolo 41: *** Il risveglio del Demone ***
Capitolo 42: *** La forza che nasce dall'amicizia ***
Capitolo 43: *** Ospiti ***
Capitolo 44: *** Nella tana di Viper ***
Capitolo 45: *** Oscura alleanza ***
Capitolo 46: *** Battaglia totale ***
Capitolo 47: *** contrattacco ***
Capitolo 48: *** Maghi e Draghi ***
Capitolo 49: *** Altrove ***
Capitolo 50: *** Inizia la missione ***
Capitolo 51: *** Per la Terra - prima parte ***
Capitolo 52: *** Per la Terra- seconda parte ***
Capitolo 53: *** Per la Terra - terza parte ***
Capitolo 54: *** Fuga dall'Accademia ***
Capitolo 55: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 56: *** Un aiuto inatteso ***
Capitolo 57: *** Il Sun's Warrior Bianco ***
Capitolo 1 *** prologo ***
prologo
La vita di ognuno di noi
è una storia lunga e ricca
di esperienze. Ognuna di esse ha uno scopo e un significato che
è la persona ad attribuirglievi. Ma c’è
una storia
che non può essere dimenticata,
il cui valore ne racchiude quello di tante altre. Questa è
la
storia del più grande
guerriero che, con un gruppo di giovani eroi, cambiò
l’equilibrio che regola
questo universo.
Ma prima di parlare di questo, vale
la pena fare un
salto spazio-temporale in un altro mondo, separato dal nostro, chiamato
Fantasy.
Qui stava avendo luogo una grande battaglia che
avrebbe determinato il destino, non solo di quel mondo, ma di tutti gli
altri.
Sette
mistici guerrieri, insieme ai loro compagni e alle loro spose, si
diressero verso un demone infernale superiore: dii nome
Abominon, supremo generale infernale al
servizio
dell’essenza pura del male, Abhadon. Abominon era alto quasi due metri: il suo corpo
era color
cenere da
cui spuntavano aculei nero pece, la sua testa era incoronata da un paio
di
corna a forma di toro rosse come il sangue, ma ciò che
spaventava
davvero di lui erano
gli occhi, rossi con pupille bianche, dai quali non traspariva nessuna
emozione
se non quella di distruzione assoluta.
I sette erano decisi a distruggere Abominon e le sue oscure truppe, per
fermare la minaccia che questi rappresentava.
"Siamo qui per fermarti, Abominon" disse il
capo dei
guerrieri, alto mezzo uomo e mezzo rapace con il
corpo blu.
"E non ti ce ne andremo fino a quando non ti avremo fatto a pezzi,
mostro" disse un altro dei guerrieri col corpo nero e le mezzo leone.
"E ci siamo anche noi"" dissero gli altri guerrieri: un uomo fenice
rosso, un uomo aquila verde, un uomo falco giallo, un uomo serpente
ambra e un uomo airone bianco.
"Fermarmi? Poveri illusi. Non arriverete al tramonto" ghignò
Abominon.
"Per il Fantasy!" gridò il capo e si lanciò verso
il demone insieme ai suoi compagni.
Le spade dei guerrieri trapassarono il corpo del demone, rimanendovi
conficcate.
"Avete fatto qualcosa?" rise Abominon e assorbì le lame nel
suo corpo.
I guerrieri, stupiti, furono scarventati all'indietro da un'onda d'urto
e schiantati al suolo.
"Tutto qui?" rise Abominon.
I guerrieri, ignorando il dolore, si rialzarono in piedi ed
evocarono gli elementi della natura in loro soccorso e si lanciarono di
nuovo all'attacco.
"Non importa cosa farete o userete: presto assaggerò il
vostro sangue" disse il demone e si lanciò verso di loro.
Lo scontro fu epico, ma alla fine le parole del demone si rivelarono
verittiere.
I mistici guerrieri dettero fondo a tutte le risorse
che avevano,
ma furono distrutti e il loro sangue bagnò copioso la terra
che
li aveva visti nascere.
La stessa sorte toccò a molti loro compagni e alle loro
consorti, tranne una che, disperata, vide i loro corpi sparire nella
polvere
Coloro che
assistettero al fatto versarono lacrime amare per la caduta dei loro
compagni e
amici, sacrificatisi per la proteggerli.
Dopo lo scontro
Abominon decise di onorare la loro sconfitta e concesse una tregua di
due mesi
per compiangerli e per recitare le ultime preghiere prima della totale
disfatta, promettendo all'unica sopravvissuta del gruppo che presto si
sarebbe ricongiunta ai suoi compagni nel sonno eterno.
Ritiratesi le truppe infernali, il re Galax XII riunì
il consiglio del Fantasy per trovare una soluzione al fermento, causato
dalle
parole di Abominon.
Galax, uomo dall’aspetto
giovanile, sentiva in quel
momento il peso dei suoi 800 anni. La situazione era critica e non
aveva idea
su come salvare il regno che aveva ereditato dai suoi antenati.
“Cosa possiamo fare? Cosa dobbiamo dire al popolo?”
pensava tra sé.
Quando le porte della sala si aprirono, il re si
scosse dai suoi pensieri e fece entrare tutti i più validi
guerrieri del suo
reame.
“Salute a voi eroi del Fantasy” disse solennemente
il
re.
“Salute a voi re Galax” risposero loro in coro.
“Amici miei!”
disse
il re “So bene come vi
sentite. I nostri maggiori difensori sono stati
sconfitti e
abbiamo tutto il diritto di compiangerli. Ma, quanto
lo
desideri, non possiamo perchè non abbiamo il tempo
per piangere. Dobbiamo
trovare una soluzione altrimenti
per noi sarà la fine e ogni sogno che rappresentiamo per
gli abitanti del
mondo reale svanirà. Amici miei, che
cosa possiamo fare? Aiutatemi, vi imploro”.
Per qualche
attimo la stanza fu avvolta dal totale silenzio, poi
Blade il mezzovampiro di colore, il cui volto sempre serio
era nascosto dagli occhiali da sole, si fece
avanti proponendo: “Vostra altezza. Di solito non sono un
tipo che corre, lo
sapete tutti, ma ora che i demoni si sono ritirati, dovremmo prepararci
per un
attacco a
sorpresa. Abominon crede che ormai abbiamo perso la forza di
combattere e
quindi non si aspetterà un nostro attacco”.
“Bella idea amico.” intervenne Buffy la
bionda e ironica cacciatrice
di vampiri “ Non per romperti le uova nel paniere, ma sai
bene che Abominon
è più furbo di una volpe e avrà
previsto un possibile attacco. Vuoi gettarti
nella tana del lupo?”
“Assolutamente no!” obbiettò Blade
“So bene anch’io
che quel maledetto mostro è in grado di prevedere largamente
ogni mossa.
Ma, se non hai un’alternativa migliore, la mia è
l'unica disponibile”
“Io
ne ho una.” Riecheggiò una voce dal fondo della
sala.
Tutti si girarono verso la
direzione della voce. Colei che aveva parlato era Luce
(o Hikaru), eroina del mondo di Sephiro, reincarnazione di un'antica
guerriera,
moglie del capo dei
sette guerrieri e unica sopravvissuta del gruppo.
La donna dalla
chioma del colore del fuoco si fece avanti, finché non fu
davanti al re. I suoi
occhi rosso fiamma fissavano intensamente quelli castani del re, che fu
scosso
da un brivido. Incapace di fissare la donna negli occhi, a causa
dell’
incredibile vigore misto a tristezza che emanavano, il re
abbassò lo
sguardo e le fece segno di parlare.
Luce
si girò verso i presenti e, con la forza di
volontà che
l'aveva sempre caratterizzata, disse: “Guerrieri del Fantasy.
Sapete tutti quanto sia grande il lutto che mi opprime. Ma, nonostante
questo,
non intendo lasciare impunita la morte dell’uomo che ho
amato. Per questo io vi
propongo una soluzione estrema: invocare colui
che
ha creato i
Sun’s Warriors, i nostri
sette valorosi guerrieri morti per proteggerci.”
Uno sgomento totale si diffuse per tutta la sala.
“Divina Luce” proferì parola il Principe
di Persia, grande maestro di spada
“Capisco cosa provate, ma sapete benissimo che è
proibito far venire qui un
essere umano che ha dato origine a qualcuno di noi. Fare questo
vorrebbe dire
violare l’antico equilibrio.”
“E’ vero” disse Van Helsing il famoso
distruttore di
mostri, alzando la visiera del suo cappello nero “Si ricordi
che ci sarebbero gravi conseguenze se
accadesse una cosa
simile; Dio sa solo cosa”.
“Equilibrio?” tuonò Luce
“Equilibrio dite? E’ già
stato spezzato tempo fa. E cosa abbiamo fatto noi? Niente (una lacrima
le uscì
dagli occhi)!
Non
vi rendete
conto che questo equilibrio, che tanto andate professando, è
già stato spezzato
nel momento in cui le truppe infernali sono apparse? Ho visto mio
marito cadere
a terra privo di vita e anche tutti gli altri Sun’s Warriors
e le donne che li
avevano amati sin dal primo momento che li avevano visti senza lasciare
traccia. Io sono tutto
ciò che
resta di quel gruppo che ha giurato di proteggere ogni universo a costo
della
vita. Sono rimasta sola: incapace di reagire e di compiere il mio
dovere. Per quanto detesti
ammetterlo, nessuno di noi può
battere le armate di Abhadon, nemmeno se avessimo una anno di tempo.
Se perdiamo non ci sarà più speranza. Cosa ci
resterà
se non il nulla eterno? Non parlate più di equilibrio o di
conseguenze: è
solo polvere ormai"si interruppe e, per
lunghi attimi, strinse i pugni.
"Dobbiamo fare
qualcosa di immediato." disse poco dopo"Invochiamo il creatore dei
Sun’s Warriors. E'
vero, forse non sarà come ce lo aspettiamo, ma sono sicura
che quando saprà cosa
è successo ai suoi sogni e al suo io nascosto, non
esiterà a darci una mano”.
“Anche
se lo invocassimo” disse Galax “Non avremo
certezze. È un semplice umano. Due
mesi non basteranno a prepararlo. Non riuscirà nemmeno a
scalfire un soldato
infernale, figuriamoci Abominon.”
“Non dovreste essere così pessimista vostra
altezza!”
disse Marina (o Umi), amica fidata di Luce caratterizzata da una lunga
chioma blu e da un carattere estroverso “Forse
è vero: non può vincere. Ma non è
detta
l’ultima parola. Da quando sono
apparsi, i Sun's
Warriors hanno fatto cose che nessuno aveva mai fatto prima, rendendo
possibile l'impossibile. Forse il loro creatore non è come
loro,
ma ha impiegato tutte le risorse che aveva per dar loro vita. Se
c'è qualcuno che può far rivivere quello che i
Sun's
Warriors rappresentavano è prorpio lui e voglio crederci
anch'io. Altezza dobbiamo prendere una
decisione.”
Tutti
i presenti cominciarono a parlare tra di loro,
spostando lo sguardo da Luce, immobile, al re.
Il principe di Persia intervenne nuovamente: “Amici, Marina
ha
ragione: non abbiamo mai avuto un’emergenza simile e, a
questo
punto, questa sembra essere l'unica opzione ragionevole.
Concordate?”.
Tutti i presenti, dopo un
ennesimo brusio, annuirono.
Galax, di fronte a tale consenso, sollevò la mano per
richiamare il silenzio. “Siete davvero convinti di quello che
avete detto? Il creatore potrebbe aiutarci, così come non
potrebbe. Consci di questo, volete tentare?”
Tutti risposero “Si!”
“Allora” disse Galax sollevando la testa, fino a
quel
momento abbassata “TENTIAMO”.
Un
boato accolse le parole del re: era il tempo della comparsa di colui
che
l’universo avrebbe chiamato Millenium Falcon, alias Nick
Nibbio
Blu e, successivamente, del gruppo di giovani eroi chiamato Sun's
Knights.
Ciao a tutti. Sono
lieto di presentare la mia prima storia: spero l'apprezzerete e la
commenterete. Se avete qualcosa da dirmi, sarò lieto di
ascoltarvi e di correggermi.
P.S.: i Sun's Knights citati sono gli eroi degli anime e dei manga che
ho accennato nella presentazione.
Alla prossima.
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Capitolo 2 *** L'incontro ***
l'incontro
Salve a tutti. Spero che il prologo di questo Super Cross
over
(come qualcuno lo ha definito) vi sia piaciuto, perchè da
adesso
incomincia la storia vera.
Ah! Una piccola nota: il cross over vero e proprio, con i personaggi
dei manga e degli anime, comincia dal
capitolo 14, che uscirà molto presto. Godetevi i
capitol
di apertura.
Buona lettura.
Era
un caldo pomeriggio d’estate. Un giovane ragazzo
di 19 anni, dopo una giornata dedicata al nuoto, stava per concedersi
un po’ di
riposo. Non avrebbe mai immaginato che quella semplice pennichella lo
avrebbe
cambiato per
sempre.
Il ragazzo si chiamava Nicola: era alto e
robusto, di carnagione
chiara, capelli castani e occhi verde chiaro che si astraevano dalla
realtà con
grande
frequenza.
La sua mente era molto ricca sia dal punto di
vista intellettuale
sia da quello creativo. Era soprattutto quest’ultimo tratto
che lo aveva sempre
contraddistinto. Sebbene fosse maggiorenne, era molto legato al mondo
della
fantascienza e dell’infanzia
.
Sarebbe stata quella sua mente a rivoluzionare
il mondo; solo che ancora
non lo
sapeva.
Il giovane si sdraiò e prese subito sonno. In quel momento
una voce lo chiamò e
cominciò a
precipitare.
La caduta sembrava interminabile. Sembrava che
il giovane avesse
superato la linea che, secondo Freud, separava il conscio dal
subconscio,
ma allora perché non riusciva a
svegliarsi?
Pochi istanti dopo, vide il fondo dell’abisso in cui stava
precipitando: a quella
velocità si sarebbe schiacciato come un uovo.
Sembrava fosse giunta la sua ora, ma
all’ultimo istante, delle
braccia lo afferrarono e lo deposero al
suolo.
Il giovane stette per qualche istante
inginocchiato al suolo e con
un filo di voce, disse: “Grazie, mi hai salvato la
vita.”
“Figurati. Normale
routine!” rispose il suo
salvatore.
Nicola alzò la testa per vederlo in
volto e, con suo grande
stupore, vide un personaggio che mai gli era capitato in sogno: il
principe di
Persia.
“Ma tu sei il principe di
Persia” disse scosso “Che forza, salvato
da un
mito”.
“Troppo
gentile” commentò il
principe.
“Mito! Ma fammi il favore” disse una voce
vicina.
Nicola si voltò e, con maggiore
stupore, vide Blade, Van Helsing,
Eric Draven (il corvo) Buffy e Kaeleena (amica del principe di Persia:
di
carnagione olivastra, con occhi verde smeraldo e lunghi capelli neri
che le
incoronavano il volto) che si
avvicinavano.
“Oh cavolo!”
esclamò “Rimangio ciò che ho detto, non
è solo uno il
mito, ma lo sono anche gli
altri”.
“Ah!
Quindi siamo tutti miti?! Meglio così.” disse
Buffy.
“Meglio accontentarsi di questo no!”
esclamò
Eric.
“Comunque Nick, benvenuto ti stavamo aspettando”
disse
Blade.
“Nick?” chiese Nicola “Conoscete il nome
del mio personaggio creato? Cavolo che
forza. Anche se non credo di essere alla sua altezza”
e
sorrise.
Ma il suo sorriso non fu ricambiato dai
presenti, che si
rabbuiarono in
volto.
“Che c’è? Ho
detto qualcosa di stupido?”
chiese.
“No” disse il principe
“è solo che…” non
riuscì a completare la
frase.
“Solo che abbiamo bisogno di te”
completò una
voce.
Nicola si chiese chi fosse stato. Di una cosa era certo, era una
donna.
Ora che ci pensava, non sapeva dove si trovasse; era tutto in
penombra,
solo una fioca luce, proveniente da una lanterna illuminava il posto,
ma non si
capiva quanto fosse grande o quante altre persone ci fossero. Inoltre
il
ragazzo era miope e non aveva gli occhiali con sè, aveva
riconosciuto i suoi
interlocutori perché erano vicini, altrimenti avrebbe avuto
qualche difficoltà.
In quel momento si ricordò che, per quanto fosse strano,
stava sognando e
quindi poteva vedere
benissimo.
Tirò un sospiro, ma si rese conto
che vedeva ancora sfocato e,
inoltre era vestito nello stesso modo in cui si era addormentato, una
maglietta
per il mare e un costume da bagno tipo boxer, per il resto non aveva
altro
addosso.
Mentre
si stava chiedendo il perché di tutto questo,
la luce della lanterna illuminò un altro volto, quello di
Luce, la sposa del
suo personaggio. Nicola restò abbagliato dalla sua
bellezza.
“Luce!” disse con filo di
voce “Sei quella che credo io o mi sto
sbagliando?”
“Sono proprio una delle tue creature Nick” disse
lei "Almeno quella che
hai
modificato".
“Wow!” esclamò
il giovane.
Nel vederla meglio, si accorse che il suo volto aveva i segni di
lacrime ed era
teso e triste, nonostante l’apparente tono
calmo.
“Ehi! Che cosa
c’è? Perché sei così triste?
Non è da te” le
chiese.
“Perché è
triste?” disse un’altra donna che dopo si
rivelò essere
Marina, seguita da Anemone (o Fuu, una ragazza con i capelli castani e
gli
occhi verde chiaro, resi più intensi dagli occhiali da vista
che aveva) ,
“Forse perché ha…” fu
interrotta da un gesto
dell’amica.
“In realtà”
disse Luce “Sono triste, ma allo stesso tempo felice.
Solo poche ore fa ho visto l’uomo che amavo e i suoi valorosi
compagni cadere
davanti ai miei occhi, adesso lo ritrovo di nuovo davanti a
me!”
Nicola, già stupefatto,
spalancò gli occhi. “Ho sentito bene”
esclamò “Il mio personaggio, cui ho sempre
dedicato ogni sforzo creativo, è
morto!”
“Si!” rispose Luce “E’ morto
nel tentativo di salvarci tutti da fine certa,
combattendo contro un nemico che alla fine lo ha distrutto insieme a
tutti i
suoi compagni e compagne. Io sono tutto ciò che
resta”
Nicola si sentì precipitare in un abisso ancora
più profondo di quello in cui
era già caduto. Non riusciva a credere a quello che aveva
sentito.
“Non è
possibile” disse con un filo di voce “Non
può essere morto,
nessuno può batterlo. Ditemi che questo è solo
uno
scherzo”.
Tutti i presenti abbassarono la testa senza
proferire parola. Il
giovane cercava di calmarsi pensando che fosse solo un brutto sogno, ma
si rese
conto che, per quanto ci provasse, non riusciva a svegliarsi; tutto
quello che
lo circondava, era reale.
Dopo un tempo incalcolabile, fu Eric a parlare dicendo:
“Senti Nick. Capisco
benissimo come ti senti. Il tuo alter ego, se così lo
possiamo chiamare, era un
amico per tutti noi, ma ora non c’è
più. Abbiamo bisogno di te, devi aiutarci a
vendicarlo e a salvare il nostro
mondo”.
“Come?” disse Nicola “Io non sono un
guerriero, sono l’esatto opposto di colui
che conoscete. Non abbiamo niente in comune se non qualche somiglianza
fisica.
Non so neanche, dove sono e se questo è davvero reale o sto
ancora sognando.
Secondo voi posso fare qualcosa?” e scoppiò in
lacrime.
“Questo lo sapevamo già
Nick” disse Blade duro “Ma non ci potevamo
certo aspettare di assistere ad una scena così pietosa da
parte
tua”.
Si avvicinò a Nicola , lo prese e
lo sollevò a forza dicendo:
“Alzati pappamolle! Non è questo il momento di
piangere. Se vuoi un buon motivo
per farlo te lo do io. Guardami negli occhi!” lo
forzò a guardarlo fisso e si
tolse gli occhiali “Il tuo alter ego è crepato va
bene! Ma se non ci aiuti, non
solo noi, ma anche tu farai la stessa fine. E dopo di noi
toccherà agli altri
mondi e dimensioni di cui questo universo è composto,
finché non ci sarà altro
che il nulla. Eccolo un bel motivo per piangere, la distruzione totale.
Ti
piace come prospettiva?” e lo lasciò
andare.
“Blade” lo
richiamò Van Helsing “Non dovresti essere
così duro. Ha
appena scoperto che il suo sogno è stato distrutto, non sa
nemmeno dov’è.
Questa prospettiva metterebbe paura a
chiunque”.
“Paura Gabriel!”
ruggì Blade “Se non l’hai capito ho
paura come
tutti voi, ma,a differenza di lui, riesco a mantenere il
controllo”.
Nicola cominciò a riprendersi,
sostituendo la tristezza al
desiderio di sapere. “Ehi Blade” disse
“grazie per la predica, mi ha fatto
calmare. Ora qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede? E, se non
chiedo
troppo, avete un paio di pantaloni e delle scarpe. Sto
gelando”.
“Cavolo è vero”
commentò Marina “ sei in pigiama estivo e sai di
salsedine. Hai davvero bisogno di una
sistemata.”
“Grazie per avermelo fatto notare
miss vestita-bene. Scommetto che
tu avresti avuto solo le mutandine.” rispose sarcastico
Nicola "Il pensiero
mi fa venire in mente strane
idee.
“Come ti permetti” gridò Marina
“Piccolo pervertito" e gli saltò addosso
riempiendolo di schiaffi.
Ci vollero tutti i presenti per separare
quella furia dal povero
ragazzo, che uscì con una faccia gonfia e
dolorante.
“Ma sei pazza!” disse
lamentandosi “Mi hai riempito di schiaffi
per una semplice battuta! A te ti manca qualche
rotella”.
A queste parole, la ragazza si
infuriò di nuovo, ma non riuscì a
liberarsi dalla presa dei suoi compagni.
“Basta Marina!” ordinò Luce.
A quell’ordine Marina si
voltò verso di lei. Luce sorrideva, ma il
suo volto nascondeva una forza tale da spaventare tutti i presenti,
persino un
tipo che si tiene tutto dentro come
Blade.
Nicola lo solo intravide, ma si rese conto che lo sguardo era diretto
anche
verso di lui. Sentì i brividi dietro la
schiena.
Marina si calmò e si
scusò con Nicola e lo stesso fece lui.
Luce riprese il volto solito, solo che questa volta era più
sorridente.
Dopo questa scenetta, Anemone tirò
fuori un paio di pantaloni che
aveva portato con se. “Devi scusarmi, ma non ho portato delle
scarpe. Almeno
potrai coprirti le
gambe.”
Nicola prese i pantaloni ringraziando e se li
mise.
“Non ti stanno male”
commentò il
principe.
“E’ quello che c’è, quindi mi
accontento” disse Nicola. “Ora vorrei sapere dove
sono e cosa vi aspettate da
me”.
“Era ora” disse Buffy
“Chi
comincia?”
“Ci penso io” rispose
Luce.
Questa si avvicinò a Nicola e
cominciò: “Sappi che non possiamo
restare qui ancora a lungo, quindi ti dirò le cose
più importanti. Il resto te
lo dirò più tardi.
Benvenuto nel Fantasy, il regno in cui i sogni di tutti diventano
reali. Il
nostro re è Galax XII.
Gli eventi che ti hanno fatto venire qui,
risalgono a circa due
mesi fa: quando Abhadon, l’entità pura dl Male
è riuscito a ritrovare i suoi
occhi e il suo cuore, dispersi nel continium spazio-tempo. Ritrovato
ciò che
gli mancava, ha deciso di vendicarsi e di impossessarsi
dell’intero universo e
di tutte le dimensioni che lo compongono. Ha risvegliato tutti i suoi
servitori, mettendoli a capo di un demone infernale superiore di nome
Abominon
che ha assunto il titolo di supremo generale infernale, secondo solo ad
Abhadon. Abominon ha attaccato il Fantasy per distruggere tutti i sogni
e
privare tutti gli abitanti dell’universo della speranza.
I Sun’s Warriors
hanno provato a fermarlo ma, come sai, sono stati sconfitti.
Abominon, in segno di rispetto ai
nostri principali
difensori, ha rinviato la distruzione del nostro mondo a due mesi a
partire da
oggi.
Tutto ciò che possiamo fare
è sperare in un miracolo e abbiamo
puntato su di te Nick: tu sei il creatore dei Sun’s Warriors
e sei l’unico che
ci può
salvare.
Secondo le nostre leggi, è proibito
far venire qui un umano:
violerebbe un antico equilibrio su cui tutto si basa. Ma questo
equilibrio è
già stato spezzato, quindi è necessario
ricostruirlo e l’unico che lo può fare
sei
tu”.
“Io?” chiese Nicola
“Ma non sono una persona speciale. E poi, in
soli due mesi non saprei da dove
incominciare”.
“Lo sappiamo Nick” rispose
Van Helsing “Per questo dovrai
sottoporti ad un allenamento intensivo per risvegliare i tuoi poteri e
diventare ciò che hai sempre sognato di essere. Non credi
valga la pena
provare?”
Nicola ci pensò e poi rispose: “Credete davvero
che io sia la persona giusta?”.
Tutti annuirono. “Beh! Immagino di non avere scelta, ormai
sono nella barca e
devo remare. Va bene farò ciò che
posso”.
Tutti sorrisero.
“A questo punto”disse Luce
“direi che possiamo tornare al castello
e preparare il tuo programma di allenamento” .
“Fico!” commentò Nicola “Che
stiamo aspettando! Andiamo volando o col
teletrasporto?”.
“Con nessuno dei due.”rispose Kaeleena
“Ci troverebbero subito. Credo
dovremo
camminare”.
“Cosa?”disse Nicola deluso “Ma quanto ci
vuole?”.
“Più o meno due giorni di
cammino” rispose
lei.
Nicola, nel sentire questo, fece un sospiro: “Che delusione.
Mi sarebbe tanto
piaciuto fare subito il mio primo battesimo
nell’aria”.
Luce a quelle parole sorrise:
“Un’altra via ci sarebbe, la tecnica
del richiamo. Chiameremo un animale e ci faremo trasportare da
lui”.
Nel sentire questo Nicola si sentì
elettrizzato: avrebbe cavalcato
un animale del Fantasy e sarebbe arrivato al castello in pochissimo
tempo.
“Che stiamo aspettando, che nevichi?
Andiamo” disse emozionato.
Gli altri lo invitarono a seguirlo ed uscirono
dalla grotta in cui
si trovavano, nota come "grotta dei mondi" e uscirono
all’aria
aperta.
Allora. Piaciuto questo secondo capitolo? Spero di si. vi aspetto al
prossimo. Mi raccomando, commentate. Mi bastano anche un paio di righe.
Alla prossima.
|
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Capitolo 3 *** Il regno di Fantasy ***
il regno di Fantasy
Un saluto a tutti.
scusate per l'attesa, ma oggi è
finalmente pronto un altro capitolo. Buona lettura.
Nicola fu
stupito dalla visione che aveva
davanti:
tutto era una distesa erbosa, come un paesaggio idilliaco.
Sfortunatamente si
vedevano i segni della guerra tutt’intorno: crateri, fumi
all’orizzonte e
devastazione, che coprivano il cielo di quel
regno.
“Quello che vedi è solo
un assaggio di
ciò che avverrà tra due
mesi, quindi ti conviene essere pronto per
allora” disse
Blade.
Nicola
annuì.
Luce avanzò un po’
dicendo: “Adesso
guarda e stupisciti”. Prese un
rotolo dalla cintura, lo aprì, prese una fiala e fece cadere
una
goccia del suo
contenuto, cioè sangue, sul disegno che riportava
scritto richiamo; fece i
sigilli per il richiamo e appoggiò la mano sul cerchio con
la
classica formula:
“Tecnica del
richiamo”.
Una nube di fumo si materializzò
dal nulla e tutti si sentirono
precipitosamente salire verso il cielo.
Quando la nube si diradò, apparve
quello che solo
in un racconto
si può sognare di vedere: un immenso drago. E non era un
semplice drago, era
Drakondros, imperatore di tutti i draghi, il più potente di
tutti loro,
appartenente alla razza ormai estinta dei dragoni antichi (quelli di
dragon
heart), nonché migliore amico del’alter ego di
Nicola, che
chiamava
Drako.
Le sue dimensioni erano assurde: superavano l'Empire State Building; il
suo
corpo era ricoperto di squame color terra, dalla schiena spuntavano
numerosi
spuntoni bianco latte che partivano dalla coda a forma di forbice, fino
alla
testa incoronata da una doppia fila di
corna.
“Qualcuno
mi ha chiamato?”
esordì con gran voce il
dragone.
“Si sono stata io"disse
Luce"È un piacere
rivederti
Drako. Abbiamo bisogno di un passaggio, puoi
darcelo?”
“Certamente nessun
problema” disse
Drako.
Nicola, a carponi, si avvicinò agli
occhi giallo chiaro del dragone
e gli fece un
saluto.
“Nick sei tu?" disse Drako
sorpreso"Credevo
fossi
stato eliminato da Abominon. È bellissimo rivederti amico
mio!”
“Drako!" disse Luce"Lui non è quello che
conosciamo,
è il creatore
dei Sun’s Warriors ed è qui per
aiutarci”.
“Davvero?" fece
Drako "In tal caso
è un piacere
ancora più grande conoscerti ragazzo. Mi aspetto grandi cose
da
te e non vedo
l’ora che tu sia in grado di richiamarmi come faceva il tuo
alter
ego. Allora,
dove
andiamo?”
“Al castello di Fantasy e, per
favore, niente virate
brusche”
ordinò
Luce.
“Bene, allora tenetevi
forte” disse
Drako.
Detto questo, Drako spalancò le enormi ali e si
librò in
volo.
Nicola sentì un’emozione che mai aveva provato
prima:
stava volando sulla testa
di una creatura mitica insieme con alcuni dei suoi personaggi
preferiti, aveva
una missione che doveva compiere e salvare l'universo. Si
chiedeva se
sarebbe riuscito in una simile impresa; ma quello che gli premeva in
quel
momento era godere fino in fondo il suo battesimo dell’aria
del
tutto
particolare.
Provò ad alzarsi in piedi e ad alzare le braccia, ma perse
l’equilibrio e fu
solo grazie a Marina se non
cadde.
“Non bruciare le tappe
piccolo!" lo
ammonì"Altrimenti rischi la pelle quando non
devi”.
“Grazie
per il consiglio." rispose
Nicola"Ma
lo sai che sei proprio
noiosa?”
Marina, innervosita gli tirò un orecchio: “Se
è
questo il tuo modo di
ringraziare, la prossima volta ti lascio cadere giù va
bene?”
Come risposta Nicola la abbracciò. Fu il turno di Marina
perdere
l’equilibrio,
per quell’improvvisa esplosione di affetto ma Nicola la
prese.
“Attenta! mi hanno detto di non
rischiare la vita
quando non è
necessario” disse
ironico.
Il viaggio continuò tranquillo fino a destinazione, dove il
gruppo fu accolto
da una grande folla, che chiedeva di poter vedere Nicola.
Il
ragazzo rimase sulla testa di Drako
fino a
quando il gruppo riuscì a disperdere tutti e a giungere al
castello.
Una volta varcate le mura, dopo un rapido saluto e un ringraziamento a
Drako,
Nicola fu guidato all’interno del castello e portato in una
stanza da letto che
sarebbe stata la
sua.
La stanza era alta, illuminata e tinta di un bellissimo azzurro cielo.
Era
inoltre provvista di ogni confort e sciccheria. Il giovane ci avrebbe
dovuto
fare
l’abitudine.
“Se hai qualcosa che ti serve, non hai che da
chiedere” disse
Anemone.
“Ovviamente il pannolino te lo cambi
da te”
disse sarcastica
Marina.
Gli altri trattennero una risata.
“Mi sa che il pannolino serve a te bimba.” Disse
sarcasticamente Nicola
“Durante il volo rischiavi di cadere. Per fortuna che
c’era
il sottoscritto che
ti ha preso. Secondo me te la sei fatta
addosso”.
Gli altri avevano le lacrime agli
occhi.
“Me la sarei cavata anche senza il
tuo aiuto” ribatté Marina
“Io so volare, tu invece no. Se ancora prima non ti prendevo
io facevi tu un
bel volo”.
“Ahi!” esclamò
Buffy “Voi due non
la volete proprio smettere di
bisticciare eh? Vi intenderete
benissimo.”
“Fammi
il favore” risposero
insieme Nicola e
Marina.
“Rispondono persino insieme.
Complimenti Marina hai
fatto colpo”
continuò Van
Helsing.
“Sta
zitto!” lo
attaccò Marina “E’ vero che sono
carina, ma ho ammiratori migliori di un ragazzino impertinente e
maleducato”.
“Ma davvero!”
sibilò Nicola “A me
risulta che sono solo il piccolo
Ascot e il simpatico Mokona a farti la corte. Non per criticarli, ma
che ci
troveranno in una come
te”.
Marina si voltò verso il giovane.
L’espressione “indiavolata” non
era sufficiente a descrivere il volto che aveva in quel
momento.
“Smettiamola con queste liti da
salotto e
concentriamoci su cose
più serie” intervenne Blade, che fino a quel
momento era
rimasto in silenzio.
“Abbiamo altro a cui pensare ora. In primo luogo Nicola ti
abbiamo portato qui
per cambiarti, non puoi presentarti a re Galax in questo modo. Quindi
sbrigati
e
cambiati”.
“Ah! Ah!” fece Marina
“Ora voglio
proprio vedere come ti conci.
Scommetto che non riuscirai nemmeno a trovare il vestito
adatto”.
“Tu impieghi un’ora solo
per farti il trucco,
altrimenti saresti una
vecchia” disse sarcasticamente
Nicola.
“Cheeeeeeeeeeeeee!!!”
gridò Marina
“Come ti permetti,
maleducato”.
“La volete smettere?”
disse Luce con voce
soave, ma allo stesso
tempo
pericolosa.
Tutti si fecero pallidi in volto. Sentire Luce usare quel tono indicava
che
stava perdendo la
pazienza.
“Va bene” dissero i
diretti
interessetai.
“Scusami per la mia
volgarità Marina”
disse Nicola che sudava
freddo.
“Scusami per le mie battute fuori luogo Nicola”
rispose Marina
tesa.
“Bene,
così va meglio”
sorrise Luce serenamente. Poi
si diresse verso il guardaroba e, dopo una breve ricerca,
tirò
fuori un abito
dorato decorato con disegni neri, un paio di scarpe a punta e un
mantello.
“Credo che questi ti andranno
benissimo”
disse.
Nicola, mezzo convinto, prese i vestiti e si
cambiò
nel vestibolo.
Quando uscì, si vide allo specchio: non era male, ma si
sentiva
un po’
stretto in quell’abito, gli sembrava di essere un
damerino.
“Ci stai benissimo” disse
Luce. Gli altri
annuirono.
“Se lo dici tu Luce ci credo. A dire la verità io
mi sento
un po’
ridicolo”.
“Ridicolo?” disse Eric “Stai benissimo.
Devi solo
abituarti
all’idea”.
“Sarà”
commentò
Nicola “Ma non mi sembra che voi indossiate
un abbigliamento
particolare”.
“Il
motivo è semplice”
disse Buffy “Eccezion fatta per
Luce e Kaeleena, noi altri non andiamo bene con quegli abiti. Li
mettiamo
forzatamente solo in occasione di ricorrenze
speciali”.
Con un sospiro, Nicola si riguardò allo specchio e
sperò
solo di non fare
figuracce con quel vestito
addosso.
In quel
momento le porte della stanza si
aprirono ed
entrò un essere metà uomo e metà
pantera con la
pelle di colore viola scuro. Il
suo nome era Amor Pantera Viola, chiamato Armor King, il maestro del
predecessore di
Nicola.
“Finalmente sei arrivato
ragazzo."disse felice"Sono
sicuro che non vedi l’ora di cominciare
vero?”
Nicola, elettrizzato dalla vista del suo sen
sei (maestro
nella
lingua giapponese), rispose: “Se sarai tu il mio sen sei sono
sicuro che
diventerò fortissimo in un
lampo”.
“Questo è lo spirito giusto Nick. Vedrai che
sarà così”disse soddisfatto Armor
King.
Luce sorrise: “E’ bello
sapere che confidi in
lui. Sappi, però,
che non sarà solo lui il tuo sen sei, lo saremo tutti noi.
Ti
insegneremo tutto
quello che sappiamo affinché tu diventi più
forte.”
Nicola rispose entusiasta: “Evviva! Non vedo
l’ora”.
“Buono a sapersi” commentò Blade
“Ma prima
devi conoscere re
Galax”.
Accompagnato
da tutti, Nicola fu portato
nella sala
del trono davanti al cospetto di Galax XII, re di
Fantasy.
Quando Nicola vide Galax, fu stupito: il re
era alto e
snello,
vestito con un abito bianco a tinte azzurre e dorate e avvolto da un
lungo
mantello rosso che giungeva fino ai piedi; il suo volto era composto e
giovanile, incoronato da una chioma composta biondo scuro, ma
ciò che colpiva
davvero era l’intensità dei suoi occhi castano
rossiccio.
Galax si
voltò verso i nuovi arrivati
dicendo:
“Benvenuti miei valorosi guerrieri e anche a te Nick,
viaggiatore
delle
dimensioni”.
Nicola si inchinò meravigliato
rispondendo: “Grazie vostra maestà.
Comunque perché mi chiamate viaggiatore delle
dimensioni?”
“Perché
tu vieni da
un’altra dimensione."
rispose Galax "Inoltre, quando sarai pronto, avrai la
facoltà di
accedere a tutte le dimensioni che esistono e, facendo il
conto,
sono più
di cinquanta, tutte collegate da portali
spazio-temporali.”.
“Forte!”
esclamò Nicola.
“Sono sicuro che non vedi
l’ora di cominciare
gli
allenamenti." continuò Galax "Ma prima lascia che ti dica
una
cosa:
se vuoi vendicare i Sun’s Warriors, non prendere alla leggera
Abominon
altrimenti farai la loro stessa
fine”.
Nicola
annuì.
Galax sorrise e continuò:
“Spero che tu ti
renda conto che questa
è una cosa seria. È possibile che ci rimetterai
la vita.
Ma ricorda questo: non
sei solo e mai lo sarai. Qui nel
Fantasy nessuno rifiuterà di darti
una mano. Puoi contare su di noi
Nick”.
"Grazie vostra altezza. Non lo dimenticherò” disse
Nicola.
“Bene”
disse Galax.
Si rivolse ai guerrieri che avevano accompagnato Nicola e disse loro:
“Conto su
di
voi”.
Tutti annuirono.
Direi che questo
è uno dei più riusciti, al
momento.
Spero che siate d'accordo con me.
Vi prego di non
essere timidi/e e di commentare. Non cominciate a
linciarmi, però, altrimenti mi deprimo davanti al muro come
Syrus (per fare un esempio)
Alla prossima.
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Capitolo 4 *** la rivelazione della foresta del pensiero ***
la rivelazione della foresta del pensiero
Salve a tutti. Come stanno andando le cose? Spero bene e ve lo auguro.
Il capitolo di oggi non contiene scene comiche, ma
è
ricco di qualcosaltro. Scoprite che cosa leggendo. Buona lettura.
Passò una
settimana. Nicola stava mettendo
tutto se stesso in quegli allenamenti, ma imparare a combattere e a
diventare
un guerriero era molto difficile. Tutti i suoi maestri gli dicevano di
fare di
più ma, per quanto provasse, non raggiungeva i risultati che
si erano
prospettati.
Un giorno, demoralizzato, il
giovane si allontanò dal
castello per riflettere.
A ogni passo che faceva, gli
sembrava di portare blocchi di pietra pensava tra sé..
Lui ce la stava mettendo tutta. Eppure, nonostante
tutti lo incitassero a non demordere, riusciva a vedere nei loro occhi
il loro
rammarico.
Il giovane si conosceva bene:
sapeva di essere
lento a fare le cose; adorava immaginare e creare una versione di se
stesso più
sveglia e attiva. Ma non era mai riuscito a esternare quel suo alter
ego, che
tutti speravano li salvasse.
Per tutta la vita si era sentito come dietro una maschera:
aveva conosciuto la felicità in certi momenti, ma erano
volati via come fumo,
lasciando solo il ricordo; aveva provato ad aprirsi con qualcuno, ma i
suoi
coetanei non lo capivano, o questo almeno era quello che pensava lui.
Era un italiano, originario di un piccolo paese della
Calabria: era nato in una bella famiglia che lo assecondava e lo
spingeva a
fare di più col motto “Ad maiora”, che
veniva ripetuto ad ogni successo suo o
di suo fratello.
Desiderava con tutto il cuore essere diverso: aprirsi,
trovare amici sinceri e disponibili e cambiare il mondo, eliminando
guerre,
delinquenza, politiche corrotte e tanto altro ancora. Tutto,
però, era una
chimera: non aveva la forza né la cultura per fare una cosa
simile.
A
questo
pensava mentre continuava a camminare e ad auto deprimersi.
Alla fine decise di fermarsi e
sedersi.
Camminando si era allontanato moltissimo dal
castello ed era entrato in una foresta nota col nome di
“Pensiero”.
“Appropriato”,
pensò.
Si sedette vicino
a una quercia rigogliosa e chiuse gli occhi.
Il vento riecheggiava tra le fronde della foresta portando con
sé aria
fresca intrisa di profumi e mista all’odore di fumo e morte.
Da quello che gli
avevano detto, era ciò che si sentiva da quando era iniziata
la guerra.
“Non riuscirò
mai ad aiutarli se
continuo così” pensò “Non mi
posso
permettere di continuare a demoralizzarmi e a pensare al dolore del
passato.
Devo fare qualcosa”.
Si
alzò e s'incamminò verso il castello. Non fece
neanche un passo che sentì una
voce.
Da
un ramo dell’albero al quale si era seduto, apparve un falco.
“Buongiorno
ragazzo” disse il falco.
“Buongiorno signore falco” rispose
Nicola.
“Che
cosa fai qui da solo a piangere” continuò.
“Non stavo piangendo.”.
“Non apertamente, ma
dentro nel profondo lo stai
facendo. Vuoi dirmi che cosa ti opprime così
tanto?”chiese il rapace.
Nicola sospirò pensando
di essere diventato pazzo:
stava parlando con un animale, inoltre questo voleva aiutarlo a
sfogarsi, ma
non ci riusciva.
“Cosa
c’è?”
disse il falco “il
gatto ti ha mangiato
la lingua? Oppure credi che sia folle che un animale ti stia parlando.
Non
stupirti giovane viaggiatore: qui nel Fantasy tutto è
possibile. Inoltre chi ti
dice che io sia un semplice falco?”
Pronunciate queste parole si
trasformò, rivelando di
essere un soleano (la razza cui appartiene l’alter ego di
Nicola, proveniente
dal sole) corvo di colore nero, con indosso un copricapo che finiva con
una
punta, aveva poi un lungo bastone con incastonata una sfera azzurro
cielo.
“Chi sei tu?” fece Nicola.
“Non mi riconosci Nick? Amor l’hai riconosciuto
subito. Non riconosci il tuo secondo maestro?” disse
tranquillamente.
“Maestro?” disse Nicola. Ci pensò un
attimo e poi
capì.
“Tu sei Merlin Corvo Nero, il maestro di magia del mio
alter ego. Le mie scuse se non vi ho riconosciuto subito”.
“Non fa niente ragazzo
mio” lo tranquillizzò. “Ora
dimmi: perché stai piangendo?”
Nicola gli
raccontò i suoi dubbi e tutto ciò che lo
opprimeva, senza tralasciare nulla.
Merlin ascoltò in silenzio dall’alto
dell’albero,
annuendo di tanto in tanto.
Quando il giovane finì di parlare, il mago scese
dall’albero con un salto e si avvicinò a lui.
Era altissimo,
all’incirca due metri: Merlin aveva
circa 11000 anni e poteva raggiungere dimensioni maggiori, ridotte
dalla magia;
proprio per le loro dimensioni, i soleani non indossavano abiti e
andavano in
giro nudi, coprendo le parti intime con una speciale pellicola. Gli
abiti li
indossavano in occasioni speciali o in pubblici eventi.
“Non distrarti su cose come queste Nick” lo riprese
Merlin “Ricordati che so leggere nelle menti altrui, non come
può fare il tuo
alter ego, ma me la cavo. Non pensare alle mie dimensioni o al fatto
che sono
nudo. Almeno ho il cappello!” disse ridendo.
Nicola imbarazzato si scusò. Poi lo guardò
stupito, dicendo: “Un
momento. Se voi siete telepate e potevate leggermi nella mente,
perché non lo
avete fatto subito?”
Merlin sorrise: “Semplice. Non ti saresti sfogato.
Parlare con gli altri è il migliore modo per togliersi pesi
che altrimenti ti
possono schiacciare. Non ti senti più leggero ora che mi hai
parlato?”
Il giovane spalancò gli occhi e, dopo un momento, si
rese conto che il suo maestro aveva ragione. Merlin sorrise.
Passarono alcuni attimi di
silenzio, poi Merlin parlò:
“E’ bello questo posto non è vero. La
foresta del pensiero è un luogo inebriato
di magia: basta fare un pensiero e al tuo albero
cresce un ramo nuovo pieno di vita”.
“Davvero?” disse Nicola.
“Certo” rispose Merlin “Gli alberi di
questa foresta
nascono dai pensieri delle persone,
dal primo che si fa quando si nasce, all’ultimo quando si
muore. E il bello è
che non spariscono con la morte della persona cui appartengono: restano
come
ricordo inestinguibile, perché nessuna vita se ne va se
è ricordata. Se
avvicini l’orecchio a uno di loro puoi sentire i pensieri del
suo proprietario
e, se sai ascoltare, li senti tutti”.
Il giovane osservò meravigliato il suo maestro e poi tutti
gli alberi
che gli erano intorno. “Non sapevo questa
particolarità. Gli altri non me lo
avevano detto”.
“E’
naturale che non te l’abbiano detto. Non tutti lo sanno.
Quando vengono qua,
vedono solo alberi, non quello che in realtà sono,
cioè parte di loro. Si dice
che se è distrutto il tuo albero, si perde la voglia di
vivere. Per questo è
proibito tagliarli.”
“Voi siete qui per sentire i loro pensieri?”
“No! Sono qui per cercare
il mio albero. Cerco quella
parte di me che si trova in questa foresta e completarmi,
cioè riavere la
memoria dei pensieri che mi hanno reso così come sono adesso
per purificarmi. In
effetti, è quello che vorremmo tutti, ma nessuno
può farlo se non lo crede
davvero. “Per credere bisogna voler vedere il vero”
è questo il mio credo. E il
tuo qual è Nick?”
Il giovane scrollò le
spalle: “Non lo so maestro
Merlin. Ci sono persone che impiegano tutta la vita a capire quale sia,
mentre
altre lo scoprono come un lampo improvviso. Io appartengo alla prima
categoria”.
Merlin si mise a ridere: “Pensi davvero che ci voglia
tutta la vita per trovare la propria via? Oppure che ci voglia un
fulmine a
ciel sereno? Non è così.
Dal giorno in cui nasciamo ci appare la via, prima è
sfocata e confusa, poi diventa chiara e precisa, ma solo quando siamo
consapevoli di questo.
Tu non sei ancora consapevole, ma ti basta vedere
davvero per capire quale sia la tua strada.
La vuoi trovare? Allora chiudi gli occhi e apri quelli
dello spirito. Vedi ciò che non sei mai riuscito a vedere,
ascolta ciò che non
hai mai ascoltato; apri tutti insieme i tuoi sensi e vedrai”.
Nicola ci provò. Chiuse gli occhi
e provò a fare ciò che Merlin gli aveva detto, ma
si rese conto di non aver
capito il senso di quelle parole..
“No ragazzo. Non è questo il modo.
Riprova.”
Nicola chiuse gli occhi. Merlin
cominciò a
sussurrargli in un orecchio queste parole: “Respira
profondamente. Rilassa ogni
muscolo. Svuota la mente. Non cercare di guardare con gli occhi del
corpo: usa
quelli dello spirito. Lo senti? Senti come sta vibrando? Come fluttua
nel
vuoto? Fonditi con esso, diventa un tutt’uno con esso. Ora
guarda”.
Quelle parole suonarono come un
lontano eco nella mente del giovane. Si sentì
percorso da una forza che non gli apparteneva, che brillava, lo
circondava e si
diramava in tante direzioni. Si stavano formando infinite vie: ognuna
sussurrava qualcosa, ma non si capiva cosa dicesse. Poi una divenne
più chiara,
lo chiamava dicendogli: “Vieni. E’
tempo!”.
Nicola si scosse dalla visione e
riaprì gli occhi. Si guardò intorno
cercando Merlin, ma il mago era sparito.
Il
giovane lo chiamò, ma non ebbe risposta.
“Se
n’è andato. Probabilmente è tornato a
cercare il
suo albero. Spero di rivedervi maestro Merlin, non
dimenticherò ciò che mi
avete insegnato oggi”.
S'incamminò
verso la strada di casa, ma sentì una voce dal profondo di
se. Era la stessa
che aveva sentito nella sua visione che gli diceva: “Vieni.
E’ tempo!”.
Il
ragazzo non
sapeva chi fosse, ma sentiva che doveva seguire la voce e
s'inoltrò nella
foresta. Cominciò a correre perché
così gli diceva quella voce. Gli sussurrava
che la sua strada non sarebbe più stata di alti e bassi, ma
sarebbe andata
sempre in salita, a volte tortuosa, ma alla fine gloriosa.
Nicola correva; non sentiva fatica. Stava salendo
verso una collina, ma andava sempre più veloce e spedito.
Gli sembrava di volare verso una meta ignota. Tutto ciò
che sapeva, era che doveva raggiungerla.
Nicola
intravide una radura; in un attimo la raggiunse e percorse tutta fino
in fondo.
Lì fu abbagliato da uno spettacolo che poche volte la vita
concede.
Davanti a lui si stagliava tutto il
Fantasy, illuminato dalla luce del
sole che stava tramontando di là dei monti.
Aveva raggiunto l’altopiano che si stagliava sopra la
foresta del pensiero, che pochi potevano raggiungere per trovare la
loro
rivelazione.
Improvvisamente, tutto quello che
cercava da tanto tempo,
sembrava essersi materializzato davanti ai suoi occhi. La sua mente era
aperta,
piena di una nuova vita, quasi come se fosse nuovamente venuto al
mondo.
La voce lo richiamò dicendogli di voltarsi verso il
suo cuore. Quella frase, apparentemente incomprensibile gli era chiara
come
l’acqua.
Nicola si girò verso la sua sinistra e vide
l’oggetto
della ricerca di Merlin davanti ai suoi occhi: il suo albero, unico che
sporgeva verso il dirupo e rimaneva in perfetto equilibrio, una grande
quercia
da cui pendevano alcune liane.
Il
giovane si
avvicinò a esso e ne toccò il tronco con entrambe
le mani. Una luce intensa lo
percorse in tutto il suo essere, risvegliando quello che aveva
dimenticato e
saldando quello che adesso lo spingeva. Sentì la voce
dell’universo, che gli
diceva di svegliarsi dal lungo sonno della sua vita illusoria e aprire
gli
occhi verso quella vera.
Il ragazzo staccò le mani dall’albero dei suoi
pensieri e sentì il vento sfiorargli il volto, come se fosse
la prima volta della sua vita.
La maschera che aveva portato per
tutti quegli anni
era sparita e adesso era venuto fuori il vero volto del ragazzo.
“Come ci si sente a essere tornati e Nick?” disse
una voce dietro di
lui.
“Come se fossi venuto al mondo Luce” rispose senza
voltarsi.
Si voltò verso di lei, appena giunta: gli occhi della
donna erano pieni di lacrime e un sorriso angelico le illuminava il
volto
rigato.
I due si abbracciarono, come fa il
cielo con la terra:
intenso e profondo; poi, lentamente, si staccarono
dall’abbraccio.
Si fissarono negli occhi per un tempo che sembrò
interminabile e poi entrambi risero felici.
Conclusa la risata, Luce disse: “Chi se lo sarebbe mai
immaginato che il nostro luogo segreto nascondesse la chiave del tuo
ritorno.”
“Luogo segreto?”.
“Si. Questo è il luogo segreto in cui io e il tuo
alter ego passavamo le nostre notti più belle, ” e
si voltò verso la radura,
tinta dal tramonto.
Nicola
non l’aveva visto venendo, ma la radura era davvero un posto
segreto: al lato
destro, nascosta tra gli alberi, si ergeva una piccola casetta a mo di
baita;
al centro, vicino alla fine dell’altopiano, si trovava una
roccia scolpita a
forma di un’enorme divano, da cui si potevano osservare le
stelle e sull’albero
dei suoi pensieri era stata fatta una piccola incisione a forma di
cuore con
scritto “Nick & Luce per sempre”.
“E’ stupendo non è vero?”
disse Luce “Abbiamo fatto tutto questo insieme
molto tempo fa. Qui abbiamo ripetuto il nostro voto di nozze con la
promessa di
non dimenticarci mai di cosa siamo”.
“Capisco! Quest’altopiano è stato il
vostro rifugio
per così tanto tempo. Vorrei essere stato al suo posto, ma
so non essere
possibile. Non sono lui e, forse, mai lo sarò completamente,
ma una cosa mi
riprometto di fare”.
Si
avvicinò al
bordo dell’altopiano e gridò a pieni polmoni:
“Che l’intero universo mi sia
testimone. Io m’impegno con tutto me stesso a proteggere
questa terra e tutti i
mondi che si trovano oltre il cielo, non come uomo, non come semplice
ragazzo ma
come il guerriero che io stesso ho creato e che sostituirò.
Io cambierò quest’universo
e lo proteggerò, rendendo possibile l’impossibile.
Il vecchio Nicola non esiste più, ora ce
n’è uno nuovo
e il suo nome è Nick Nibbio Blu”.
Il sole scese oltre i monti e la
sera giunse rapida, ma le sue ombre non
sfiorarono la luce che era avvampata dentro il rinato Nick, pronto per
ricominciare.
Luce sorrise: “Bel discorso. Però non dimenticare
quello che eri, perché è quello che ti ha reso
così. E poi ne hai di strada da
fare. Sei pronto a ricominciare daccapo?”
Nick si voltò verso Luce: “Sono pronto!”
Luce annuì sorridendo.
“Spero di rivedere presto
Merlin. È merito suo se sono
riuscito a trovare questo posto” disse Nick.
Luce
spalancò
gli occhi sussurrando: “Merlin? Tu hai visto
Merlin?”
“Si” disse Nick
“L’ho incontrato nella foresta del pensiero. Lui mi
ha aiutato a sentire il mio
cuore e il mio spirito, facendomi raggiungere questo posto”:
“Capisco” disse
Luce “Ma è impossibile che questo sia
avvenuto. Merlin è morto molto tempo fa”.
Nick si bloccò. “Morto? Come? Quando?”
“Durante l’ attacco di Abominon. L’ho
visto io stessa saltare
in aria”.
Nick
abbassò la
testa e, dopo una rapida riflessione, sussurrò:
“L’albero”.
“Cosa?” .
“E’ stato l’albero di Merlin a guidarmi
qui. Mi ha
detto che era venuto qui per cercare il suo albero. In
realtà era solo un sogno
infranto dalla morte. Maestro Merlin vi prometto che ce la
metterò tutta per
vendicarvi e per conservare i vostri insegnamenti. Lo giuro sul mio
steso
albero”.
Le lacrime scesero dalle guancie di entrambi.
Poi Luce si asciugò le
lacrime con la manica e chiese
di nuovo: “Nick sei pronto a ricominciare?”
Nick
si asciugò gli occhi e, con una luce interiore più forte di
prima, disse: “Sono pronto ora
più che mai. Lo devo a tutti voi”.
Piaciuto? Spero di si. Ditemelo se
è di vostro gradimento: non sono un telepate.
Alla prossima con un altro capitolo pieno di azione.
A Presto!
|
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Capitolo 5 *** la prima sfida ***
il primo scontro
Ehilà! Ciao a tutti. Oggi mi sento carico di energie e spero
di
trasmettervi questa carica con un capitolo pieno di azione. Eccolo e
buona lettura.
Passò
un mese e mezzo e Nick aveva praticamente
bruciato le tappe: i suoi stessi maestri si stupirono nel
vedere che, a
meno di due settimane dall’attacco finale, gli allenamenti si
erano conclusi
con risultati
eccezionali.
Nick,
infatti, era molto cambiato, sia fisicamente sia
spiritualmente: il suo corpo era diventato tonico e proporzionato, le
sue
abilità nelle varie arti erano ben oltre i risultati
sperati. C’era di nuovo
speranza.
Era
una mattina bellissima: il cielo era privo di
nuvole e l’aria era frizzante. Blade propose agli altri di
concedere a Nick un
po’ di riposo e di portarlo a fare un giro per il mercato
della cittadella
appena fuori le mura del castello; l'idea
passò.
Quella mattina Nick indossava un abito blu chiaro, decorato con
merletti,
appesa alla cintola portava una spada, regalatagli dal Principe, lunga
ma
adatta alla corporatura del
giovane.
Tutti quanti osservavano il loro raggio di speranza, augurandosi che
vincesse.
Nick sentiva il peso di quegli sguardi e sapeva che la sua impresa
sarebbe
stata la più grande di tutte se fosse riuscito. Aveva paura
a pensare cosa
sarebbe successo se non ce l’avesse
fatta.
Non tutti gli sguardi, però, che lo fissavano lo ammiravano:
nascosto
nell’ombra, un uomo dal volto di serpente guardava incredulo
il giovane
camminare per
strada.
“Ma
come è possibile?” disse tra sé
“Nick è stato
distrutto insieme agli altri Sun’s Warriors. L’ho
visto con i miei occhi. Come
può essere ancora vivo? Qui qualcosa non quadra. Devo
informare subito
Abominon”.
Stava per andarsene, quando ebbe
un’illuminazione e un sorriso
maligno gli si stampò in volto. Aveva capito
l’arcano.
“Uh Uh! E così avete
violato il vostro dannato equilibrio per
avere una speranza di capovolgere le sorti di questa guerra! Avete
evocato il
creatore dei Sun’s Warriors per sorprenderci? Adesso ci
penserò io a eliminare
quel pidocchio. È solo l’ombra della sua
creatura” la sua enorme lingua uscì
dalla bocca pregustando il sapore del sangue che molto presto avrebbe
assaggiato.
Aveva deciso di assassinare Nick, ma vedendo
che gli altri gli
stavano intorno, decise di attuare un piccolo diversivo. Prese un
mantello e si
diresse verso un gruppo di bambini, ne avvicinò uno e gli
sussurrò: “Vedi quel
ragazzo con l’abito blu? Puoi farlo venire in quel vicoletto
ed evitare che i
suoi amici lo seguano? Se ci riesci ti darò un sacchetto di
caramelle”.
Il bambino accettò e, dopo aver chiamato i suoi amici e
proposto la cosa, si
diressero verso il gruppo distraendoli.
Il bambino prese Nick per una manica e gli chiese di seguirlo e il
giovane
acconsentì.
Nick
fu portato nel vicoletto indicato dal servitore
di Abominon, che nel frattempo aspettava impaziente.
Una volta che arrivarono in fondo il bimbo,
visto il signore
incappucciato si avvicinò a lui e gli chiese di mantenere la
promessa.
“Sei stato bravo piccolo”
sibilò “Ora puoi morire” estrasse un
coltello dalla manica e trafisse il
piccolo.
Nick, colpito dall'accaduto, si
lanciò sullo sconosciuto
allontanandolo con un calcio; prese in braccio il bambino e
cercò di fermare la
fuoriuscita di sangue. Ma era troppo tardi: il bambino era
già
morto.
La rabbia s’impadronì del giovane: la sua energia
esplose e il terreno si
piegò. Nick, coperto il corpicino del bambino con una
coperta, caduta a terra,
si alzò ed estrasse la
spada.
“Notevole” disse lo
sconosciuto “Hai davvero una forza niente
male. Si vede che ti hanno addestrato bene. Ma non basterà a
sconfiggermi”.
“Maledetto” disse Nick “Perché
hai ucciso quel
bambino?”
“Non mi serviva più” disse ridendo
“Il mio obbiettivo era allontanarti dai tuoi
compagni per poterti uccidere. Recita le tue ultime
preghiere”.
Nick
strinse più saldamente la spada e, trattenendo la
rabbia, disse: “Chi diavolo
sei?”
“Oh che sbadato! Ho dimenticato le presentazioni. Tu sei Nick
vero? “ si
strappò l’abito di dosso e si rivelò.
“Orochimaru” disse Nick con la voce che tremava di
rabbia.
“Esatto. Molto piacere. E ora preparati a morire”
e, sputata la spada dalla
bocca, si lanciò verso di
lui.
Le spade dei due s’incrociarono e si guardarono negli
occhi.
“Bella parata” disse il
ninja.
“Pessimo alito”
ricambiò Nick.
Orochimaru tirò fuori la sua lingua
e la diresse verso il collo di
Nick, che riuscì a scansarsi e, con un fendente, la
tranciò.
Un
urlo squarciò la calma del mercato.
Luce e gli altri si precipitarono verso la
direzione dell’urlo e,
giunti sul posto, videro con stupore il terribile ninja che si dimenava
a terra
tenendosi la bocca
sanguinante.
Nick era in piedi davanti a Orochimaru, alzò la spada e la
calò verso il suo
collo.
Il ninja riuscì ad allontanarsi dal
giovane.
“Che c’è bello?
Non parli più” disse Nick freddo “Il
gatto ti ha
mangiato la
lingua?”
Il ninja fece la muta e uscì, come
nuovo, dalla sua vecchia pelle,
mostrando la
lingua.
“Incredibile” disse Eric “E’
riuscito a farsi ricrescere la lingua. È un vero
mostro.”
“Non
v’intromettete!” disse Nick senza nemmeno
voltarsi.
“Sei impazzito Nick?” disse Blade “Quello
non si fermerà nemmeno se piangi in
cinese. Ti
ucciderà”.
“No”
lo fermò Luce “Questo è il suo
combattimento. È giunta l’ora di vedere se
è davvero pronto. Forza Nick
vinci!”
Nick
annuì.
“Poveri sciocchi” disse
Orochimaru “Pensate davvero che questo
pivello possa battere me? Uno dei guerrieri più forti delle
truppe infernali
del sommo Abhadon? Il vostro grande eroe non vedrà il
tramonto di oggi” e si
lanciò
all’attacco.
Il giovane non si scompose e fu pronto a
riceverlo.
Lo scontro fu rapidissimo: i due si
scambiarono fendenti ad
altissima velocità, senza perdere equilibrio;
l’impatto dei colpi era così
forte da muovere l’aria intorno a loro e far incrinare sempre
di più il
pavimento.
Nick ruotò su se stesso e colpì con un affondo
obliquo, ma il ninja riuscì a
pararlo e a spingerlo all'indietro.
Fu il turno di Orochimaru che, mutando le gambe in coda di serpente, si
portò
dietro il giovane per decapitarlo, ma Nick saltò ed
evitò la lama.
Il giovane atterrò vicino al muro di una casa e vi
salì per poi lanciarsi come
un missile sul ninja che, pronto, parò e vibrò un
fendente orizzontale. Nick si
piegò all'indietro, evitandolo, poi si girò e
ricambiò l'offesa, che fu
nuovamente schivata.
A un certo punto entrambe le spade si ruppero
e i due si
scontrarono nell’aria con colpi energetici e tecniche ninja
di altissimo
livello e di varia natura Elementale.
Orochimaru
lanciò una sfera energetica dalla mano e la
fece seguire dalla tecnica della serpe infuocata.
Nick usò la tecnica del muro acquatico per parare la tecnica
di fuoco e
respinse la sfera con la mano, trovandosi davanti il ninja che lo
colpì al
volto.
Spinto all'indietro, Nick perse per un attimo l'equilibrio e Orochimaru
ne
approfittò per colpirlo con un calcio alla gola, ma
colpì una copia e ricevette
un calcio rovesciato all'altezza del diaframma.
"Assaggia questo: CALCIO TEMPESTA" disse Nick ruotando tre volte e
colpendo Orochimaru con una serie di calci volanti.
"Moccioso! NIDO DELLA SERPE" disse Orochimaru facendo spuntare
diversi serpenti dalle mani, che furono bruciati dalla tecnica del
drago di
fuoco.
Nessuno
dei due mollava. Poi entrambi si morsero il
dito ed eseguirono la tecnica del richiamo: Orochimaru evocò
Manda, il
gigantesco re dei serpenti e Nick evocò gigantesco
Drako.
Orochimaru sorrise malignamente:
“Interessante. Sei già in grado
di richiamare i draghi. Ma questo non cambierà il tuo
destino”.
“Orochimaru”
sibilò Manda “Perché mi hai chiamato in
un posto come
questo e, soprattutto in aria? Non mi piace volare e lo sai!”
“Tranquillo amico mio!”
disse il ninja “Questa volta ne vale la
pena. Vedi il ragazzo che sta sulla testa del drago? È Nick,
il creatore del
guerriero che Abominon ha distrutto. La sua morte vuol dire la nostra
vittoria.
Inoltre, quando sarà morto, potrai saziarti di lui. Che e
dici?”
Il re dei serpenti si leccò le
labbra con la lingua biforcuta,
pregustando il pasto e dicendo: “Mi hai convinto. Il suo
sacrificio vale mille
umani. Ma per il drago c’è qualche problema non ho
arti per affrontarlo!”
“A questo rimedio subito”
disse il ninja oscuro. Fece una serie di
posizioni e appoggiò la mano sulla testa del serpente
dicendo: “Arte magica,
tecnica del basilisco”.
Il corpo di Manda cambiò: gli
spuntarono braccia e gambe; inoltre
apparvero due ali di pipistrello e la sua testa si allungò.
“Ora va meglio!” disse
Manda “Facciamoli a pezzi!” e si lanciò
verso Nick e Drako.
Per tutto il regno del Fantasy si videro i due
enormi animali
confrontarsi, con i loro rispettivi padroni sulla testa che eseguivano
tecniche
su
tecniche.
In quel momento i due contendenti erano
saltati dalle teste delle
due creature e si erano lanciati uno verso l’altro:
Orochimaru, sferrò un
pugno, che fu schivato. Nick vibrò un calcio in rovesciata,
che mancò il
bersaglio.
Ognuno dei due sapeva che anche solo un attimo
di distrazione
avrebbe significato il vantaggio
dell’altro.
Manda vibrò un potente colpo di
coda all’addome di Drako, che
sputò del sangue dalla bocca. Nick si distrasse solo un
decimo di secondo e
Orochimaru ne approfittò, spingendolo con un calcio verso il
getto di
sangue.
Il regno intero trattenne il respiro: Nick era
finito proprio
sotto sangue e ne fu
coperto.
Tutti gridarono
“NO!”
Orochimaru, accompagnato da Manda, lanciò una serie di colpi
energetici dal
palmo delle mani verso Drako e Nick, facendoli sparire in una nuvola di
fumo.
Alla fine, trionfante esplose in una maligna
risata.
Tutti rimasero impietriti nel vedere la
macchia di sangue giungere
a terra e bruciare una bancarella
vuota.
“Visto” gridò
Orochimaru “Non valeva niente. Il vostro eroe è
morto bruciato dal sangue del suo stesso amico drago e disintegrato da
me. La
vostra fine è segnata!” e continuò a
ridere.
“La vuoi smettere di ridere? Mi stai
facendo innervosire” disse
una
voce.
La
risata di Orochimaru si spense.
La nube si diradò e Nick apparve
sano e salvo insieme a
Drako.
“Cosa?” disse sbalordito
il ninja “Come diavolo hai fatto a
sopravvivere?”
“Semplice: mi sono teletrasportato dall’altra parte
della doccia che mi
avevi preparato e, per proteggere me e Drako , ho usato la tecnica del
muro
acquatico, usando il sangue del mio amico, creando la tecnica
dello"
scudo sangue del drago". Hai commesso un grave errore a
sottovalutarmi”.
Orochimaru era senza fiato per lo sforzo che
aveva fatto lanciando
quell’enorme pioggia di sfere energetiche. Era arrivato al
limite.
“Hai paura?” disse Nick
“Fai bene. Sappi che quello che non vedrà
il tramonto oggi sarai tu” e, spinto in avanti da Drako, si
lanciò verso di lui
concentrando tutta la sua energia nel pugno destro, formando un nuovo
colpo il
"pugno del dragone sacro".
Orochimaru tentò
un’ultima mossa, "Rashomon la Porta
dell’Inferno" evocandone addirittura dieci, ma furono tutte
distrutte e il
colpo giunse a segno, disintegrando completamente il ninja demoniaco e
il suo
serpente.
Un boato giunse da tutto il Fantasy. Nick
aveva vinto il suo primo
scontro contro uno dei demoni di Abhadon e quella vittoria era
già entrata
nella leggenda.
Ma
non era ancora finita. Orochimaru spuntò dall'alto
e usò la sua tecnica finale: la tecnica dello Iama tano
Orochi, diventando cioè
un immenso serpente bianco con otto teste e aprendo le fauci verso Nick.
"Nick"
gridò Drako e si frappose fra l'amico
e il serpente gigante ricevendo il morso.
"Drako! NO" gridò Nick.
"Sto
bene, tranquillo!" disse il dragone.
Il
serpente gigante lanciò via Drako e spalancò le
fauci.
Il
giovane afferrò la bocca della testa più vicina e
serrò i denti per mantenerla aperta.
"Chi era a essere finito?" disse Orochimaru che apparve ridendo dalla
bocca del mostro "Diventerai cibo per serpi".
"Non è tra le mie aspirazioni finire mangiato da un
serpente, quindi
passo" disse il giovane mollando la presa e lanciandosi verso il suolo.
"Non mi sfuggirai!" disse Orochimaru.
Nick
avvicinò le mani al volto e gridò: "COLPO
DEL SOLE!"
Una luce accecante colpì in pieno il serpente che dovette
fermare l'attacco.
Blade, protetto dai suoi occhiali da sole, decise di aiutare l'amico ed
estrasse la spada e la lanciò al giovane che, presala al
volo, si lanciò verso
il serpente e tagliò la testa in cui si trovava Orochimaru.
"Pensi davvero che non mi possa spostare da una parte all'altra del mio
corpo?" disse il ninja apparendo in un'altra delle bocche.
"Rimedio subito!" disse il giovane e si lanciò in avanti,
concentrando le forze nella spada.
"Ti divorerò!" disse Orochimaru, lanciandosi verso di lui.
"Non oggi!" rispose lui "Arte del vento: DANZA DELL'URAGANO
VOLANTE!"
Dalla spada si formò una tempesta di lame a forma di uragano
che si abbatterono
sul serpente bianco, tagliandolo in migliaia di pezzi.
Orochimaru
riuscì a staccarsi dal serpente appena in
tempo e, sputata nuovamente la sua spada dalla bocca, si
lanciò in
picchiata verso il giovane.
"Sei duro a morire eh?" disse Nick.
"Io non morirò mai!" gridò il ninja.
Le due lame s’incrociarono e i due si ritrovarono a faccia a
faccia
completamente allo stremo mentre precipitavano in pina caduta libera.
Con un urlo pieno di stanchezza, Nick concentrò nuovamente
le energie che gli
restavano nella spada facendola brillare come il fuoco.
"Eccoti il colpo di grazia. Arte del fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO".
Una vampata di fiamme si alzò verso il cielo come una lunga
colonna di fuoco,
travolgendo il ninja che, questa volta scomparve
definitivamente.
Il giovane, al settimo cielo, perse i sensi e cadde. Fortunatamente
Drako,
sopravvissuto all'attacco del serpente bianco, lo prese con una zampa e
lo
portò giù tra le braccia di
Luce.
La
giovane donna strinse forte Nick svenuto e
gli baciò la
fronte.
“Ehi!” disse Marina
“Ho capito che lo ami come il tuo sposo. Ma
non fare queste cose in un luogo pubblico, soprattutto quando il tipo
è
svenuto”.
Tutti si voltarono verso di lei
sbalorditi.
Anemone rise: “Allora è
vero che ti
piace!”
“Oooooh!” fecero tutti in
coro.
“Non è vero”
ribatté Marina rossa in volto “Perché
mai dovrebbe
piacermi un moccioso come lui?”
“Se non lo sai tu, non lo sa
nessuno!” rispose Buffy
ironica.
"Ragazzi,
credo che per un po' eviterò i serpenti
giganti. Ne ho avuto abbastanza" disse Drako ansimante.
"Hai ragione Drako" disse Luce "Ti ringrazio per averlo
aiutato!"
"Per un amico questo ed altro" disse il dragone "Prendetevi cura
di lui, mi raccomando. A presto!" e sparì in una nuvola di
fumo.
“Muoviamoci!” intervenne Blade “Dobbiamo
curare Nick e riprendere al più presto
gli allenamenti. Abominon non farà attendere la sua
reazione”.
*do
per scontato che sappiate chi è, senza fare descrizioni.
Bello vero?
Spero vi sia piaciuto. Ditemi che ne pensate, non fate i preziosi.
Alla prossima.
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Capitolo 6 *** il volto del male ***
il volto del male
Salve
a tutti. Scusate il ritardo della settimana, ma ho avuto da fare. Oggi
farete la conoscenza di Abhadon, anche se minima e molto
altro
ancora. Buona lettura.
In un’altra dimensione,
nella mistica Oblivion, la
dimensione delle entità primarie, lo scontro era stato visto
da tutti i demoni
di Abhadon tramite un’enorme sfera di osservazione.
Abhadon, l’entità primaria del male, era furioso.
Quest’entità non aveva
corpo: era avvolta da un manto rosso e nero, che lo ricopriva
interamente; il
suo volto era quello di un diavolo, rosso e senza bocca, con due occhi
gialli
che emanavano saette tutt’intorno a lui. Il
suo corpo, si diceva, si trovava in un luogo segreto e nessuno, salvo
pochi eletti, lo aveva mai visto, per questo non si sapeva nulla del
suo vero aspetto.
“Abominon”
disse Abhadon con voce tonante “Immagino
che questo tu non l’avessi previsto vero?”
“No mio signore!” rispose Abominon
“Devono essere
stati davvero disperati se hanno evocato da un’altra
dimensione un nuovo
difensore. Io avevo concesso loro una tregua per aumentare questa
disperazione.
Ma il mio piano è fallito”.
“Fallito?” disse un demone.
Abominon si voltò verso chi
aveva parlato e gli rispose: “Si fallito. Ma è
qualcosa a cui posso rimediare
Dark Marik!”
Dark Marik uno spirito oscuro di
carnagione scura e i capelli biondi alzati a stella,
si avvicinò
ridendo: “Vorresti rimediare? Tu sai bene quanto sia
difficile battere i Sun’s
Warriors e in particolar modo Nick e i suoi numerosi alter ego
sparpagliati in
ogni dannata dimensione”.
“Certo che lo so” rispose Abominon a tono
“E, se non
ricordo male, tu sei stato battuto più volte da ognuno di
loro, disonorando la
tua carica di re dell’inferno”.
“Hai voglia di rinfacciare il mio passato
Abominon?”
rispose ferocemente Dark Marik “O stai semplicemente trovando
un modo per farti
uccidere prima del tempo?”
I
due si avvicinarono minacciosi l’uno all’altro.
Dark Marik continuò: “Il sommo
Abhadon mi ha nominato re dell’inferno perché
avevo gli attributi per quella
carica. Inoltre sono quello che conosce Nick meglio di chiunque altro,
visto
che l’ho visto dai suoi albori”.
{persino tra alleati ci si litiga}
“Oh! Che belle
parole” disse
Abominon “Scusami se non ti applaudo. Vuoi sapere
perché tu hai ancora quella
carica nonostante i tuoi fallimenti? Perché sei risultato
più longevo di
Lucifero, il primo satana, che si è fatto disintegrare,
seguito
poi dai suoi figli e dagli altri pretendenti al trono
dell’Inferno”.
Questi fatti a cui Abominon sta
accennando risalgono a
molto tempo prima. Si possono brevemente riassumere, per farvi capire
in
maniera
sommaria.
Molti anni prima, in una
dimensione, nota col nome di
N, un alter ego di Nick e i suoi compagni affrontarono l primi
servitori di
Abhadon allora noti come Dark Warriors, di cui Dark Marik era uno dei
due
leader insieme a Raptomort, un potente stregone proveniente da un altro
mondo,
con l’intento di conquistare la Terra.
Il gruppo dei Dark Warriors era stato sconfitto e
aveva cercato l’aiuto di demoni più forti: prima
si erano rivolti a Lucifero
stesso, che aveva mandato i suoi tre figli Arlong, Daakhi e Mammon per
aiutarli
a distruggere i Sun’s Warriors e fallendo. Il re
dell’Inferno aveva
allora mandato contro di loro le stesse bestie
dell’apocalisse e il drago
rosso, citati nel libro biblico, ma furono
sconfitti dai valorosi guerrieri e relegati in una prigione
dimensionale. Alla
fine era stato Lucifero stesso ad andare sul campo di battaglia ma,
dopo uno
scontro tra titani, il potere dei Sun’s Warriors e dei loro
alleati aveva avuto
la meglio anche su di lui.
Altri pretendenti al trono dell’Inferno tentarono di
sconfiggere Nick e i suoi compagni ma anche loro furono distrutti.
Abhadon, che da Oblivion aveva assistito a questi
eventi, aveva richiamato i Dark Warriors e aveva scelto Dark Marik, per
il suo
cuore e la sua anima corrotti, come nuovo Satana.
Nonostante il salto di qualità, Dark Marik era stato
sconfitto, ma non distrutto e aveva chiesto l’intervento
dello stesso Abhadon.
L’entità primaria del male, per porre fine alla
minaccia di Nick e dei suoi compagni, divenuti col tempo sempre
più numerosi,
aveva deciso di scendere sul campo di battaglia, quasi distruggendo
tutto; ma i
Sun’s Warriors avevano compiuto l’ennesimo
miracolo. Al prezzo di numerose
vite, sconfissero
Abhadon e gli
strapparono occhi e cuore, disperdendoli poi tra le dimensioni e
imprigionando
per sempre l’entità primaria in una barriera
dimensionale.
Ma Dark Marik e Abominon, insieme a
tutti gli altri
suoi servitori, erano riusciti a ritrovare il loro signore e le parti
disperse
tra le dimensioni, combattendo contro i Sun’s Warriors e i
principali difensori
delle varie dimensioni.
Abhadon, riavuti i suoi poteri, aveva premiato i più
valorosi dando loro il titolo di generali infernali, con a capo
Abominon e
assegnandogli il compito di distruggere la speranza risiedente nei
cuori dei
mortali e quindi di distruggere Fantasy e tutti i suoi abitanti:
perché creati
da quella speranza e dai sentimenti a essa connessi.
Fatto questo breve riassunto, che verrà più volte
ripreso ritorniamo alla narrazione.
Abhadon fece un gesto imperioso e
invitò i due a
calmarsi dicendo: “Capisco la tua obiezione Dark Marik, ma
è Abominon il
supremo generale infernale e confido nelle sue decisioni, almeno per
adesso.
Abominon, vieni qui.”
Abominon guardò fisso Dark Marik con un ghigno e poi
si inginocchiò davanti ad Abhadon dicendo: “Quali
sono i tuoi ordini, mio signore?”
“Hai solo questa possibilità” disse
Abhadon “Se
fallirai sarà meglio per te toglierti da solo la vita,
perché altrimenti ci
penserò io, personalmente “.
“Siete stato chiarissimo mio signore” disse
Abominon.
{più chiaro di così}
“Molto bene” disse Abhadon “Ora va:
prepara il tuo
esercito e parti alla volta di Fantasy. Portami la testa di
quel nuovo Nick insieme a quelle dei suoi compagni su un trono di ossa
e
sangue”.
“Con immenso piacere mio signore”
disse Abominon “Mi ci vorranno un paio
di giorni per organizzare tutto. Le prometto che entro la fine del
terzo giorno
il Fantasy non esisterà più e nessuno, nemmeno la
divina Arella, entità
primaria del bene e vostra eterna nemica, potrà
fermarvi”.
Un ruggito accolse queste ultime parole. Sembrò che il
giorno del giudizio stesse inevitabilmente per giungere.
Nick fu riportato al castello e
curato da Luce, che si
dimostrò essere un abilissimo medico.
Dopo che l’ebbe curato gli disse: “Le tue ferite
erano
leggere e non hanno richiesto in eccessivo sforzo. La prossima volta,
però, non
lanciarti subito in un combattimento, altrimenti rischi la pelle e
resuscitare
i morti non rientra tra le mie capacità”.
Nick la
osservò intensamente e l’abbracciò .
Adorava quei momenti in cui Luce gli era
vicino: la vedeva quasi come una seconda madre e come tale le voleva
molto
bene, sebbene sapesse che lei lo guardava in un altro modo.
Luce sentiva quell’emozione chiara come il sole e, in
cuor suo, rivedeva in lui lo stesso spirito dell’uomo che
aveva amato.
La giovane donna gli baciò la fronte e, con le lacrime
agli occhi, gli disse: “Per favore non morire anche tu, non
mi lasciare sola di
nuovo. Non riuscirei più a vivere”.
Nick, con delicatezza, si
staccò dall’abbraccio: “Io non sono lui,
ma sai bene che non ti lascerei mai,
nemmeno se morissi”.
Quel momento fu interrotto dalla porta della stanza di
Nick che si apriva. Gabriel entrò di corsa e disse, senza
nemmeno guardare:
“Siamo nei guai! Abominon si sta preparando”.
I tre corsero verso la sala del
trono. Giunti lì, si
trovarono davanti un demone dalle sembianze di un leone grigio. Era
Abdizur,
generale delle forze dell’ordine, fedele servo di Arella
entità primaria del bene.
“Salve
a te Nick” disse con voce solenne Abdizur quando lo vide
“Mi dispiace doverti
conoscere in questa situazione. Comunque io sono Abdizur, generale
dell’ordine,
servitore della divina Arella, entità primaria del
bene”.
“So chi sei” disse Nick “Mi hanno
parlato di te e so
che quando vieni qui, lo fai solo per informarci
di guai. Che è
successo re Galax?”
Galax era seduto sul trono, ma in quel momento si sentiva distrutto sia
nel corpo che nello spirito. Alla domanda di Nick, si ricompose e, con
la voce
a stento ferma, disse: “Secondo quanto mi ha appena detto
Abdizur,
sembra che la nostra
ora sia giunta. Abominon è venuto meno alla sua parola e si
sta muovendo verso Fantasy, per distruggerci tutti.” Non
riuscì a
continuare.
Fu Abdizur a riprendere: “Secondo i nostri
informatori, abbiamo,
due giorni per preparare le difese. Abominon ha promesso ad
Abhadon di
distruggere tutto e vuole farti a pezzi per vendicare il suo servitore
Orochimaru.
Non abbiamo molto tempo. Conosco Abominon e non si
fermerà di fronte a niente pur di ucciderti. Spero che tu
sia pronto”.
Un silenzio glaciale scese nella
sala. Tutti i
presenti fissarono Nick, che era la loro unica speranza.
Il ragazzo strinse i pugni: “So bene a
cosa sto per andare
incontro. Voi tutti mi avete preparato al meglio per sconfiggere
Abominon. So
che non ho raggiunto ancora la potenza necessaria e non riesco ancora a
capire cosa mi manchi, ma combatterò con tutto me
stesso per salvare
tutto questo. Ve lo prometto”.
“Prometterlo?” disse Marina con le lacrime agli
occhi “Gli stessi Sun’s
Warriors hanno detto questo e sono morti. Loro erano molto
forti, più
di te, ma non ce l’hanno fatta. Tu che pensi di fare contro
Abominon?”
Nick
sapeva
bene che Marina aveva ragione e si preoccupava per lui, ma sapeva anche
quanto
ognuno dei suoi amici avesse fatto per prepararlo. Conscio di
questo, disse:
“Marina. So bene di non essere ancora pronto, ma non posso
tirarmi indietro.
Non ora. Ricordo, quando sono entrato per la prima volta in questa
sala: avevo
paura e ce l’ho anche adesso. Ma la differenza è
che non ho paura per me
stesso, ma per tutti voi, che mi avete insegnato qualcosa di
importante, a
credere in me stesso.
Questo
insegnamento
mi è servito a uscire dall’abisso nel quale mi ero
gettato da solo. Non ho
intenzione di deludervi. Abbiate fede”.
“L’abbiamo avuta” disse Blade
“Ma, ahimè, la fede non
permette di vincere le battaglie. Ti abbiamo insegnato tutto quello che
sappiamo e in cui crediamo, sperando col cuore che diventassi
più forte. È vero:
hai battuto un
potente demone, ma non hai ancora la forza necessaria per tipi
più forti e
adesso non
c’è tempo nemmeno per sperare. Non riusciremo a
fermare le truppe di Abominon
questa volta. Temo che moriremo tutti”.
“Non dire così
Blade” disse Anemone “Abbiamo ancora
del tempo per organizzare le difese e per aiutare Nick. Non dobbiamo
demordere ancor prima di aver
iniziato”.
“Questo lo so bene” ribatté Blade
“Ma pensi davvero
che ce la faremo? Forse non ti ricordi che al primo assalto di Abominon
abbiamo
perso quasi il 50% delle nostre forze! Beh io me lo ricordo. Ero sul
punto di morire, ma non è successo grazie
Merlin, sacrificatosi
per salvarmi facendosi esplodere”.
Sentendo questo, Nick si avvicinò a Blade e lo
colpì
con un pugno.
Blade
gridò: “Perché mi hai colpito.
È questa
la verità maledizione e non puoi
cambiarla”.
Nick lo
fissò
con occhi pieni d rabbia: “So bene che cosa gli è
successo. Ma anche
dall’aldilà mi ha aiutato a trovare la forza di
andare avanti. Tu, più di
tutti, dovresti capirlo Blade. È morto per salvare la tua
vita. Ma ora pensi che il suo sacrificio non sia servito a nulla?
È servito perché tu sei
stato uno dei miei maestri e mi hai aiutato più di quanto tu
pensi.
Ma adesso
non riesco più a riconoscerti. Hai davvero così
tanta paura di morire?”
Blade
digrignò i denti: “Si. E tu invece pensi che
arrivi un miracolo che ci salvi
all’ultimo momento? Questo non è uno di quei
racconti che hai letto da bambino,
è la vita vera. E nella vita vera non ci sono
miracoli” detto questo si avviò
all’uscita.
“Dove stai andando?” disse Nick.
Blade si fermò e, senza voltarsi, disse: “A
preparare
le difese. Non c’è altra cosa da fare.
È molto meglio che affidarsi alle preghiere” e
uscì.
Nick stava per inseguirlo, ma fu
fermato da Eric che
gli disse: “Blade crede in te, ma non è mai
riuscito a credere in altro, se non
nella sua spada.
Ognuno di noi crede in te Nick e speriamo che tu riesca a fare
l'impossibile, ma solo tu puoi trovare ciò che manca
affinché ciò
avvenga. Questo lo sai vero?”
Nick annuì.
Che
ve ne pare? Me lo dite o devo
giocare ad
indovinare? Come ho detto, la telepatia non è il mio
forte!
A proposito: le parentesi graffe o le quadre sono dei piccoli
commentini che non sono riuscito a tenermi per me. Dò per
scontato che siano anche vostri.
Detto questo: vi do appuntamento alla prossima. Non mancate!
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Capitolo 7 *** il grande giorno ***
7 il grande giorno
Ciao a tutti. Dopo le chiacchiere
è tempo di azione. Ecco a voi la grande
battaglia, completamente riscritta e pronta per la lettura, spero di
averla
scritta bene. Buona lettura e commentate.
Quei due giorni passarono rapidi e,
come detto da
Abdizur, le truppe del male erano arrivate numerose. Nick aveva cercato
di fare
l’impossibile in quei giorni, ma non era stato abbastanza.
Ciò che restava era
combattere.
Mentre indossava
un’armatura leggera, il giovane
rivedeva la sua vita scorrergli davanti agli occhi: ogni momento bello
o
brutto, ora lo sentiva con maggior forza e pensava che, con tutta
probabilità, non
avrebbe più rivisto la sua casa e la sua famiglia.
Quella sarebbe stata la sua ultima scena e avrebbe fatto in modo di
andarsene con il cuore sereno, anche se in quel momento sembrava non
esserci né
serenità né speranza.
Mentre pensava questo, la porta si aprì ed entrò
Blade. Il mezzo vampiro
era senza occhiali: il suo volto era rigato, ma nonostante questo
composto.
Nick si
voltò verso di lui e gli si avvicinò. Si
fissarono negli occhi senza parlare.
In quel momento uno sguardo sostituiva mille parole.
Bastò
una stretta
di mano per seppellire i dissapori di quei giorni.
“Sei pronto?” gli chiese Blade.
“Pronto e tu?”
“Sono nato per morire”.
Con
l’anima in spalla, i due si avviarono verso
l’uscita del castello, pronti ad
affrontare il proprio destino.
Tutto l’esercito del
Fantasy era schierato davanti al
castello: tutte le creature che vivevano in quella terra erano pronte a
morire
per salvarla.
Galax
era davanti a tutti e, con occhi rossi, guardava quello che sarebbe
stato il
suo ultimo tramonto
Quando
Nick e Blade giunsero in prima fila, il re si voltò verso di
loro e disse:
“Nick sebbene conosca già la tua risposta
c’è una cosa che voglio chiederti. Vuoi
tornare a casa tua?”
“No” rispose il giovane “Non posso
scappare ora che sono stato tirato in
ballo. Combatterò con voi e sarò onorato di
morire al vostro fianco”.
Tutti annuirono. Allora Galax gli
chiese: “Vuoi essere
tu a fare il discorso che precede la battaglia? Sono onorato di cedere
il mio
posto a te”.
“Non
sono molto pratico, ma ci proverò”.
Fece qualche passo avanti e poi si
voltò verso tutti e
disse: “Amici del Fantasy. È giunta
l’ora della verità. Per due mesi siamo
stati insieme e per due mesi avete sperato. So che non sono riuscito a
fare
molto, ma ciò che ho appreso qui è dentro il mio
cuore. Quello che mi avete
insegnato non può essere descritto con le parole di nessuna
lingua.
Ciò che posso fare è dire a voi tutti
“grazie”.
Ci sono così tante cose
che vorrei dire, ma non so da
dove iniziare.
Questo posto ha risvegliato in me i sogni che avevo dimenticato, ha
dato
nuova linfa a mio cuore e molto altro. Proprio per questo non posso
permettere
che questo mondo e tutte le creature che lo abitano e che sono il
frutto dei
sogni di tutti gli esseri viventi che abitano i numerosi universi
sparisca nel
nulla. Voglio difendere i miei sogni e anche quelli degli altri.
Io mi batterò per difendere tutto questo e non mi
guarderò indietro o mi
fermerò fino all’ultimo respiro.
E voi invece?
Che cosa farete? Resterete indietro a rassegnarvi, o combatterete con
me per
proteggere questa terra. Per tutto quello che c’è
di buono e per ogni vostro
caro vi esorto a resistere. Non perdete il coraggio. Abbiate fede e
fate voi
stessi il miracolo. Cosa mi dite?”
Tutti estrassero le armi e, con un urlo, le alzarono al cielo.
Nick
sguainò la sua nuova spada e urlo: “Combattete per
l’universo” tutti urlarono .
“Per il
Fantasy e per l’universo intero” e corse in avanti.
Imitandolo, tutti corsero verso il loro destino.
Dal’altra parte Abominon
urlò: “Distruggeteli tutti,
ma ricordate, Nick è mio”.
I demoni corsero verso la battaglia, mentre Abominon
restò
volontariamente indietro.
“Forza ragazzino! Vieni da me e facciamola finita con questa
farsa!”
ringhiò felice il demone.
Per un attimo fu silenzio, poi
infuriò la
battaglia.
Spade, pistole, lance e artigli e
zanne si
scontrarono. Distruzione e salvezza si stavano scontrando e nessuno dei
combattenti esitava o arretrava.
Nick lottava strenuamente contro
ogni demone che gli
si parava davanti, vibrando fendenti e lanciando colpi energetici e
avanzava
nella mischia.
Non sapeva se i suoi compagni erano vivi o già morti, ma in
quel momento
pensava solo a una cosa: trovare Abominon.
Abominon
era a un centinaio di metri da lui e distruggeva chiunque gli
intralciasse la
strada, tingendo le sue lame e il suo corpo del loro sangue.
Nick riuscì a uscire
dalla mischia e se lo trovò
davanti.
“Abominon immagino” disse Nick.
“Esatto”
rispose lui“E tu devi essere Nick. Molto piacere. Vedo che
hai solo un paio di
graffi, molto bene: mi divertirò a dilaniarti le carni e a
vederti esalare l’ultimo
respiro. Vedi di non deludermi come hanno fatto i Sun’s
Warriors”.
Nick si lanciò verso di lui e vibrò un fendente
verso la spalla sinistra
del demone, ma questo prese la lama con la mano e la
frantumò.
“Che spada scadente” disse malignamente
“Non è resistente come le Sun’s
Swords delle tue creature”.
Nick, con un calcio, disarmò l’avversario e
cominciò a combattere a mani
nude.
Abominon rideva
mentre parava e incassava tutti i colpi del ragazzo senza il minimo
sforzo. Lo
derideva dicendo: “Tutto qui quello che sai fare? Mi
aspettavo qualcosa di più
da te” e, con movimento felino, lo colpì con un
pugno allo stomaco.
Nick sentì le ossa dell’addome rompersi; un grumo
di sangue gli uscì
dalla bocca e cadde in ginocchio.
“Che
delusione”
disse il demone “Sei già ridotto così e
ti ho solo dato un pugno. Non vali
proprio niente. Una morte rapida sarà l’unico atto
di clemenza che ti concederò.
Preparati”.
Non ebbe il tempo di alzare un dito che il giovane lo colse alla
sprovvista, colpendolo con un pugno in pieno volto e, approfittando
dell’impatto, lo prese per un corno e lo
scaraventò a terra.
Abominon si rialzò da terra con un sorriso soddisfatto.
“Niente male”
disse “Ritiro quello che ho detto prima: non sei
completamente inutile. Ma ora
basta giocare; ora ti ammazzo”.
I
due si lanciarono uno contro l’altro: Nick si muoveva
velocemente e, nonostante
il dolore lancinante, riusciva a stare al passo con Abominon.
Abominon parò un colpo di Nick, gli afferrò il
braccio e cominciò a
colpirlo in ogni parte del corpo.
Il giovane non riusciva a bloccare i colpi e sentiva la
vista
annebbiarsi: doveva fare qualcosa.
Abominon lo lanciò in
aria, si teletrasportò sopra di lui e lo colpì
facendolo volare verso il suolo
e atterrò sopra di lui, colpendolo alla schiena con una
ginocchiata
devastante.
Nick ne uscì vivo per
miracolo, ma sentiva che le
forze stavano per abbandonarlo e la disperazione impossessarsi di lui.
Non
aveva più scampo. Nonostante questo si alzò.
“Mi
compiaccio che tu riesca ancora a reggerti in piedi. Si vede che sei
coraggioso. Ma il coraggio non ti salverà.”
Il demone raccolse la sua spada simile a una scimitarra e
si avvicinò al
ragazzo, ormai in fin di vita. “E’ tempo di morire
moccioso. Addio”.
Abominon vibrò il colpo finale.
Un
colpo di pistola sfiorò l’orecchio di Abominon,
facendoglielo fischiare.
“Chi ha osato!” ruggì il
demone.
“Io bastardo!” disse Blade, seguito dagli altri
compagni.
Miracolosamente, tutti erano sopravvissuti e stavano correndo in aiuto
del loro
amico.
Il gruppo si parò davanti a Abominon pronto a
combattere.
Abominon scoppiò in una
risata maligna: “Poveri
sciocchi. Pensate che il vostro sacrificio servirà a
qualcosa? Vi ucciderò
tutti, vi taglierò la testa e berrò ogni goccia
del vostro sangue” e si lanciò
verso di loro.
Fu
fermato da una luce che gli si stagliò davanti. Da essa,
sotto lo stupore di
tutti, ne uscì Merlin.
“Cosa?”
disse Abominon stupito“Come è possibile che tu sia
ancora vivo. Ti ho visto saltare
in aria”.
Merlin sorrise: “Pensavi
davvero che una semplice
esplosione potesse distruggermi? Mi è bastata una barriera
magica per salvarmi.
Ma ora sono pronto a combattere e non sono da solo”
Sollevò il bastone e dal
cielo esplosero tante grida
di animali:
erano arrivati i rinforzi dal sole.
“Non m’importa quanti siete” esplose
Abominon “Vi distruggerò tutti” e
si lanciò verso di lui e il gruppo dei difensori.
Mentre il supremo generale
infernale combatteva contro
gli eroi del Fantasy, Marina prese Nick e lo portò lontano
dal campo di
battaglia verso porte del castello.
Nick si dimenava dicendo di lasciarlo andare, ma la ragazza lo tenne
stretto e lo portò alle porte. Giunti lì gli
disse: “Nick ascolta. Devi
andartene da qui, non puoi più fare altro. Ecco prendi
questa medicina”.
La ragazza tirò fuori una pillola dalla tasca e
la fece ingerire a
Nick.
Il ragazzo, guarito dal magico tonico, si alzò ansimante e
guardò Marina
negli occhi. “Non puoi chiedermi questo. Non tu che mi sei
stata vicina come
una sorella. E poi dove potrei scappare. Lui mi
troverà”.
“No non succederà” disse lei
“Non permetteremo che Abominon vinca. Siamo
pronti a sacrificarci per distruggerlo definitivamente. Ascolta:
nessuno di noi
si potrà perdonare se tu muori.
Luce più di tutti ti vuole vivo: non vuole vederti morire
una seconda
volta e lo stesso vale per me. Non ho paura di perdere la vita per te,
perché
io..." si bloccò un attimo "Io ti amo ed
è così da sempre. Con
i tuoi modi, tu mi hai fatto sorridere di nuovo: hai ridato il sorriso
a tutti
noi. Mi hai rubato il cuore sin dal primo momento ed io voglio che tu,
dovunque
vada, lo porti sempre con te” e lo baciò.
Quella
dichiarazione fu come un fulmine che squarciò il cielo. Nick
sentiva quel
sentimento sciogliergli il cuore e fargli desiderare che tutto
ciò che aveva
intorno si fermasse. Ma quello non era il momento per essere romantici.
A
malincuore, si staccò dal bacio e disse:
“E’ proprio per questo che non posso
scappare. Perché sento il tuo amore e quello di tutti e non
posso deluderli.
Non voglio farlo. Non posso arrendermi”.
In quel momento qualcosa
cambiò: le parole che aveva
detto gli rimbombarono nell’anima. Come un fulmine, giunse
ciò che mancava, la
volontà di non arrendersi mai e di combattere per
ciò in cui credeva. Ecco
quello che mancava: la volontà di rendere davvero possibile
l’impossibile e
manifestare quello che aveva nel cuore.
“Ce l’ho!” disse “La nuova
speranza” e si incamminò verso il campo di
battaglia.
Marina gli si parò
davanti, ma fu abbagliata dalla
nuova luce che brillava negli occhi del ragazzo.
Una lacrima le scese
dalla guancia: davanti a lei era risorta una nuova speranza.
Nick le asciugò il viso
con il dito e poi l’abbracciò:
“Basta lacrime! Torniamo a sorridere di nuovo. Grazie di
tutto!” le disse
all’orecchio e si avviò verso il campo di
battaglia.
“Ce
l’ha fatta! Ha trovato ciò che mancava”
disse felice la ragazza, mentre lo
vedeva allontanarsi.
Il giovane raggiunse il luogo dello scontro e lanciò un
grido che solo
un guerriero poteva fare: il grido di un Sun’s Warrior.
Tutti s’interruppero e
ogni creatura fu testimone di
un evento unico nel suo genere.
Nick fu avvolto da una
colonna di luce che si alzò alta verso cielo illuminandolo a
giorno.
Quando essa sparì, il Nick che tutti
conoscevano era scomparso e aveva lasciato il posto alla sua vera
essenza: Nick
Nibbio Blu l’ultimo Sun’s Warrior, alto circa due
metri e mezzo, con il corpo
blu e aveva le sembianze metà umane e metà di un
nibbio reale e un paio di
grandi ali.
Dal nulla estrasse una spada
stile medievale, blu come il mare e, con nuova voce, gridò:
“E’ tempo di
vittoria!”
Abominon osservò la
scena senza fiato: “Come è
possibile? Com’è potuto succedere ?”
Luce si voltò verso di lui: “Era scritto nel
destino. Ora sarai tu a
recitare le tue ultime preghiere”.
L’intero esercito di
demoni arretrò di fronte alla
rinata forza della speranza, che senza ostacoli, avanzava verso il loro
capo.
Giunto davanti ad Abominon, Nick si voltò verso i suoi
compagni:
“Ragazzi state indietro, ora ci penso io. Chiariremo dopo la
vostra
decisione”.
Si rivolse ad Abominon:
“Dove eravamo rimasti? Ah si
stavamo per finire. Preparati ad essere distrutto”.
“Ti sbagli Nick” ruggì Abominon
“Non riuscirai a battermi. Ti
ucciderò”.
“Vediamo se
ci riesci!” disse Nick con tono di sfida e si
trasformò di nuovo, diventando un
super soleano: il corpo divenne blu scuro, i suoi capelli si alzarono e
i suoi
occhi da verdi divennero blu mare.
“Finiamola
una volte per tutte!” disse Nick.
“Come
vuoi” disse Abominon “Ma te ne pentirai”.
La terra tremò di nuovo, quasi come se si stesse per aprire
di fronte al
potere di Abominon che
si
trasformò: i suoi aculei s’ingrandirono lasciando
spazio a un paio di ali di
pipistrello, le sue corna si rizzarono e il suo corpo, da cereo,
divenne nero a
tratti rossi.
Con quella trasformazione aveva sconfitto tutti insieme i
Sun’s warriors
ma Nick non si scompose.
I due si lanciarono uno contro
l’altro e le loro spade
si scontrarono con un rombo.
L’onda d’urto,
creata dall’impatto, spinse via i due contendenti che
atterrarono ad una
ventina di metri l’uno dall’altro e volarono in
cielo.
Nick, con un colpo d’ala,
si fiondò verso Abominon e
affondò la spada nel suo stomaco.
Pensava di essere riuscito a colpirlo, ma,
con sua enorme sorpresa, vide che la lama stava per essere risucchiata
nel
corpo dell’avversario.
“Il mio potere mi
permette di assimilare l’energia e
gli oggetti con cui vengo a contatto e di usarli a mio
vantaggio” disse
Abominon con un ghigno “Adesso mi mangerò la tua
spada”.
“Spiacente amico! La cena è
rinviata” disse Nick e lo colpì in faccia con un
pugno.
Abominon fu
allontanato: “Ahi! Questa l’ho sentita!”
disse massaggiandosi il naso.
“Vediamo se senti
anche questa” disse Nick concentrando l’energia
nella spada”Arte della terra:
DANZA DELLA SORGENTE DÌ GAIA!”
La
terra si alzò verso l’alto e si
trasformò in un fiume di rocce appuntite che si
diresse verso il demone.
“Ora si che
farò una bella merenda! GOZU” disse
Abominon e, spalancata la bocca, ingoiò l’intero
attacco, facendo poi un
“ruttino”.
Nick approfittò di quel momento di distrazione per
teletrasportarsi
sotto di lui e attaccarlo con un calcio turbinante verticale.
Abominon fu colpito e lanciato verso l’alto, ma
riuscì a fermarsi e a
contrattaccare, colpendo Nick con calcio in rovesciata.
Il Sun’s Warrior
precipitò al suolo e Abominon si
lanciò in picchiata verso di lui con la spada in direzione
della gola,
piombandogli addosso con uno schianto assordante. Miracolosamente, Nick
riuscì
a parare il colpo.
“Non
lo vuoi capire che è inutile opporsi a me?” disse
Abominon premendo con maggior
forza “Arrenditi!”
Nick era a terra ed impossibilitato ad alzarsi a causa della forte
spinta esercitata dal demone, ma continuava a stare calmo.
“Cominci a darmi i nervi con quella tua dannata faccia,
moccioso” disse
irritato Abominon.
“E’ la mia
specialità” rispose Nick “Non credere di
avermi in pugno. PISTOLA ALARE”
Le ali di Nick si mossero come
braccia e colpirono il
demone all’addome.
“Mi hai fatto il solletico!” disse con un ghigno.
“Davvero? vediamo se questa ti fa
male” e, con l’ala destra, colpì le
parti basse di Abominon che, con un grido di dolore, fu scaraventato in
avanti.
“Ahi!” disse il demone digrignando i
denti “Così non vale! Ooooh! Che
dolore!”
“Ops!” disse
falsamente Nick “Scusa volevo farti male! Ti ho fatto
femmina?”
Sentì un ghigno che poi
divenne una risata.
Abominon cominciò a ridere e, alzatosi, esplose in una
sonora
risata.
“Che c’è? Di solito si piange quando ti
menano lì”.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e
si voltò verso di lui “Non lo hai capito? Io adoro
il dolore e trovare qualcuno
che me lo può far provare è il piacere
più grande”.
“Hai dei gusti orribili
sai? Visto che ti piace così
tanto, ti spedirò in un luogo di dolore eterno, proprio come
desideri tu!”
“Davvero?” rise il demone “Allora lascia
che ti ringrazi, mostrandoti il
mio vero potere”.
Abominon
alzò la sua spada dicendo: “Terrorizza
Apokalipto!” e la ingoiò.
Il corpo di Abominon
subì un’altra trasformazione: il
colore della sua pelle rimase invariato, sul petto apparve un simbolo
tribale
che scese fino all’ombelico, le sue ali si ricoprirono di
volti terrorizzati e
le sue corna si drizzarono, come due torri.
“Che diavolo stai facendo?” disse Nick stupito.
“Ti
mostro il mio vero potere. Dovresti considerarti onorato di questo: non
l’ho
mai usato contro nessuno, nemmeno contro i tuoi predecessori.
Se
ti stai chiedendo che cosa ho fatto, ti rispondo subito. Devi sapere
che i
demoni sono il risultato delle paure e degli incubi degli umani;
più sono
forti, più il demone è forte.
Io sono nato dal terrore che tutta
l’umanità ha avuto nel medesimo
istante: il crollo delle Twin Towers”.
“Cosa? Tu ti sei formato
in quel giorno sventurato”
disse Nick shoccato.
“Esattamente!” rispose
Abominon “Il terrore che tutte le vittime e gli spettatori di
quel giorno hanno
provato si è riunito in un unico corpo, facendo di me un
demone dal potere
immenso, che non poteva essere contenuto.
Il
mio potere era troppo elevato, così decisi di sigillarlo
insieme a parte del
mio aspetto dentro la mia spada: creando una zampaktò, una
proiezione della mia
essenza, che si attiva con un comando. Questo processo di risveglio,
per noi
demoni si chiama “Diablomanzia”!”
“Diablomanzia?”
ripeté Nick stringendo i denti.
“Esatto!
Questo processo è esclusivo dei demoni infernali supremi:
oltre a me, possono
effettuare la Diablomanzia coloro che hanno le prerogative per essere
re
dell’Inferno”.
“Quindi, vuoi dire
che..”
“Si! Il re dell’Inferno ha sigillato i propri
poteri dentro una zampaktò
e, quando lo vuole, li rilascia. Ma non devi preoccuparti per lui: ora
morirai
per mano mia” disse il demone e si lanciò verso
Nick, colpendolo all’addome.
Il Sun’s Warrior fu
scaraventato via dalla potenza del
colpo.
“Ah
Ah Ah!” rise Abominon beffardamente “Che te ne
pare? Non credi che il mio
potere sia eccezionale?”
La terra si alzò e Nick
si fiondò verso Abominon,
assestandogli un pugno al volto.
Con stupore, vide che il colpo non
aveva sortito alcun
effetto sul demone che cominciò a ridere come un folle.
“Tutto qui?”
disse beffardo “Sei così debole, che non
vale nemmeno la pena parare i tuoi colpi”.
“O forse sei
così lento da non aver capito che ho
appena finito di riscaldarmi!” disse Nick sarcastico e
colpì nuovamente
Abominon all’addome.
Questa volta il colpo ebbe effetto e fece arretrare il
demone che rise
soddisfatto: “Allora mi stavi nascondendo qualcosa anche tu!
Meno male credevo
che il gioco fosse già finito. Cominciamo allora!”
I due si affrontarono in un
combattimento con
movimenti molto veloci, alternando il ravvicinato a quello a distanza,
lanciandosi onde energetiche e tecniche ninja.
Dopo uno scambio di colpi, i due si
allontanarono per
riprendere fiato: entrambi avevano un sorriso sul volto.
“A quanto sembra ti stai
divertendo vero
Abominon?”
“Già!
È così divertente che vorrei continuare in
eterno; ma il tempo è tiranno e non
posso più sprecarlo. Adesso ti finirò con la mia
tecnica speciale”.
Le ali di Abominon tremarono e
dalle bocche dei volti
urlanti uscì un denso fumo nero che avvolse i due
contendenti.
“Che vuoi fare accecarmi?”
“Mi
reputi così mediocre da fare una buffonata simile? Vediamo
se sopravvivi a
questo: SIPARIO DEL TERRORE”.
Dall’oscurità
si formarono ombre che assunsero le
forme più contorte e inumane possibili.
“Che diavolo sta
succedendo?” chiese Nick, mentre si guardava intorno.
“La curiosità supera la paura?
Divertente” disse Abominon “Le ombre che
vedi altro non sono che i tuoi sogni, ma non quelli che fai da sveglio,
no:
sono quelli che fai quando dormi, cioè nel momento di
massima debolezza del
corpo e della mente”.
“Cosa!”
disse Nick ingoiando amaro “Questi sono la materializzazione
di tutti i sogni
che faccio nel sonno?”.
“Proprio
così! Nessuno può sopravvivere ai propri sogni e
incubi radunati nello stesso
posto. Resterei volentieri a vedere come te la cavi, ma non posso.
Buona morte”
e con una risata, uscì dalla nube.
Le ombre si lanciarono urlanti
verso di lui,
desiderose di farlo a pezzi.
“Accidenti!” pensò Nick “Come
faccio a uscire da questo casino?
Rifletti!”
Cominciò
a combattere contro le ombre e cercare una soluzione, ma, per quanto ci
provasse, non riusciva a trovarla.
“Non
voglio morire. Devo uscire da qui e fermare Abominon prima che sia
troppo
tardi. Avanti!” gridò.
Le
ombre si ammassarono e formarono una sola enorme creatura che
colpì Nick e lo
scaraventò al suolo e cominciò a tartassarlo di
pugni. Il Sun’s Warrior non
riusciva a reagire e sentiva la vista annebbiarsi. Alla fine si
chiusero.
All’esterno dalla nube,
diventata una cupola nera,
Abominon avanzò trionfante verso i guerrieri del Fantasy,
trapassando chiunque
gli capitasse a tiro.
Luce
lo vide con la coda nell’occhio e riuscì a
sfuggire dalle sue grinfie e fu
affiancata dai suoi compagni e da Galax.
“Dov’è Nick!”
disse Luce.
“A quest’ora sarà morto” disse
Abominon indicando la cupola di
fumo.
“E quella che diavolo è!”
disse lei.
“Quella? È la fine della vostra speranza e di
tutti voi” rise
Abominon.
“NIIIIICK!” gridò Luce.
“E’
inutile, non ti può sentire” disse Abominon
“Ti avevo promesso che ti avrei
riunita al tuo sposo vero? Ora manterrò la mia promessa.
Addio mocciosa!”.
“Se vuoi uccidere lei, dovrai
passare sui nostri corpi” disse Blade.
“Nessun problema. Vi ucciderò
tutti!” e si lanciò verso di loro.
“Mi sento così
strano” pensò Nick “Che sia questo
l’aldilà?”
Intorno a lui c’era il nulla, illuminato da
infinite luci e da grandi
spirali. Il giovane si sentiva incredibilmente leggero e in pace:
quella calma
improvvisa gli sembrava un sogno che non riusciva a spiegare.
“Nick!” lo chiamò una voce.
“Chi
mi chiama? “
“Apri
gli occhi, piccolo mio”.
Il giovane aprì gli
occhi e sentì le lacrime
scendergli dagli occhi.
Davanti a lui era apparso un anziano signore: fisicamente massiccio,
con
capelli bianchi sulla testa e vestito come un falegname, con un largo
sorriso.
“Nonno!” sussurrò Nick commosso
“E’ bello rivederti”.
La
figura apparsagli davanti era il defunto nonno del giovane. Per i primi
tre
anni della sua vita, Nick era cresciuto amato da quel grande uomo e
fatto i suoi
primi passi accompagnato dal suo sorriso, che più di
chiunque altro, lo aveva
spinto a rialzarsi e a riprovare. Se era quello che era lo doveva a lui.
“Anche per me
è bello rivederti. Vorrei dirti che è
così ma mi dispiace dirtelo, non sono tuo nonno”
disse.
“Riconoscerei quel sorriso tra mille. Anche se ero solo un
bambino,
quando te ne sei andato, ho sofferto moltissimo. Speravo di rivederti e
poterti
riabbracciare” si avvicinò a lui e lo strinse in
un affettuoso abbraccio e
sentì una grande forza attraversarlo.
Si staccò e lo
guardò negli occhi sussurrando: “Ma tu chi
sei?”
“Come ho detto, non sono tuo nonno. Ti sono apparso
così, perché lui era
una persona importante per te. In realtà, ragazzo mio, io
sono l’universo”.
“L’universo?”
fece Nick “Allora questo posto è..”si
interruppe e osservò il luogo in cui si trovava.
“Sono sempre io Nick. Ho
assunto queste sembianze per
parlare direttamente con te.
Sai cosa ti sto per dire?”
“Lo dovrei sapere già, ma ti prego
dimmelo” gli chiese Nick.
“Tu ragazzo, esattamente
come tutti i tuoi alter ego,
sei stato scelto, tra miliardi di esseri che mi abitano, per usare il
mio
potere.
Usare il mio
potere significa essere uno dei possibili eletti che distruggeranno per
sempre
il male e sono solo quattro in ogni dimensione.
Hai questa
possibilità Nick: i vivi e morti ti sono vicini per
incoraggiarti. Che cosa
rispondi loro?”
Nick chiuse gli occhi:
sentì le voci di tutti che
pregavano per lui; le sentiva così vicine che gli sembrava
di poterle
toccare.
“Sento
ognuno di loro!” disse riaprendo gli occhi “E non
posso deluderli. Non importa
che cosa dovrò sopportare. Non importa quali saranno gli
avversari che dovrò
affrontare. Combatterò per tutti loro. Io sono
pronto”.
“Bene!” disse l’universo, mentre si
allontanava “Allora evoca il mio
potere: sarò sempre con te!”.
Nick aprì gli occhi e si
ritrovò l’enorme ombra che
stava cercando di stritolarlo.
“Spiacente,
ma i giochi sono finiti!” disse Nick.
“Evoca
il mio potere e salva il Fantasy” disse la voce
dell’universo.
“Va bene. UNIVERSAL POWER”
gridò Nick.
Una colonna di luce blu come il
cielo squarciò la nube
oscura e distrusse l’ombra informe.
Percependo
quell’incredibile esplosione di energia,
tutti si voltarono verso la fonte di quell’incredibile
energia, vedendo il
Sun’s Warrior uscire dalla nube.
“Cosa?” disse
Abominon senza fiato “Come hai fatto a
uscire da lì. È impossibile!”.
Nick riprese la spada, caduta
lì vicino e si avvicinò
ad Abominon dicendo: “Non lo sai Abominon? La parola
“impossibile” non esiste
nel mio vocabolario. Finiamo questo scontro, una volta per
tutte”.
Il demone strinse i denti, poi tornò a ridere:
“Pensi di potermi
battere? Povero stolto!”.
“Pensare di batterti? Non
penso di poterti battere, ne
sono sicuro. Come hai fatto tu, permettimi di presentarti il potere
dell’universo” e fece esplodere la colonna di luce
verso il cielo.
“Ti
distruggo!” disse Abominon e si lanciò verso di
lui.
“Non
contarci!” rispose Nick e, dopo aver sorriso ai suoi
compagni, si lanciò verso
il demone.
L’intero
campo di battaglia fu avvolto da una luce blu e nera che si
stagliò alta nel
cielo.
“E’
incredibile” disse il principe di Persia “Le loro
forze si equivalgono e, nonostante lo scontro precedente, sembra che
nessuno
dei due demorda.”
“La cosa che dobbiamo augurarci” disse
Kaeleena “è che Nick vinca. Oppure siamo tutti
morti”.
“Nick”
gridò Blade “Fallo fuori. Avanti vinci”.
“Forza” gridò Luce “Siamo
tutti con te. Battilo. Così tutto
finirà”.
“Vai Nick!” gridò Marina.
“Vinci”
gridarono tutti all’unisono.
All’interno della colonna
di luce lo scontro infuriava
senza che nessuno dei due si risparmiasse.
“E’ tutto inutile” disse
Abominon “Non riuscirai mai a battermi. Mettiti
il cuore in pace. La vittoria è mia” e lo
colpì al ventre con un calcio.
Nick non si piegò e continuò ad avanzare dicendo:
“Mi dispiace ma quello
che vincerà sono io. Vincerò perché ho
qualcosa che tu non hai.”
“E che cosa sarebbe” ringhiò Abominon.
“Io
ho l’appoggio di tutti i miei compagni che mi danno forza.
Non li deluderò né
ora né mai. Io ti sconfiggerò Abominon e
farò lo stesso con tutti i servitori che
Abhadon mi manderà contro e anche con lui.
Salverò tutti i miei amici e tornerò
a casa. Pertanto non posso e non voglio perdere contro di te Abominon.
FOLGORE
BLU” gridò Nick.
La
luce blu esplose e soffocò la nera e Abominon, con un urlo,
fu spazzato via
dalla potenza del colpo di Nick senza lasciare traccia.
Era finita. Il Fantasy era salvo.
Nick cadde a terra esausto:
“E’ fatta!” sussurrò
Respirò profondamente e urlò: “Fantasy
è finita! ABBIAMO
VINTOOOOOOO!”
Per un istante tutti tacquero
increduli, poi la terra
urlò dalla gioia.
Luce, Marina, Anemone, Blade, il principe, Kaeleena, Buffy, Amor,
Merlin
e tutti i guerrieri del Fantasy corsero verso Nick e lo sollevarono d
terra,
lanciandolo verso l’alto, osannando l’eroe che
aveva salvato la loro terra e
tutti i sogni.
Che
liberazione! Questo capitolo mi ha dato
più filo da torcere di quanto pensassi, ma ritengo che, dopo
un accurata
rielaborazione, sia uno dei migliori che ho scritto.
Ditemi se sbaglio con un commento: voglio sentire il vostro parere per
favore.
Vi saluto e alla prossima.
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Capitolo 8 *** Arrivederci Fantasy ***
8. Arrivederci Fantasy
Ragazzi, salve a tutti.Questo
è il capitolo conclusivo.
Ci
avete creduto eh? Questa storia è ancora lontana dall'essere
finita: c'è asncora molto da raccontare e molti personaggi
da
incontrare. Buona lettura.
La sala del trono era addobbata a
festa. Tutti stavano
festeggiando la vittoria e il ritorno del loro più grande
difensore. Il volto
di Galax era luminoso come il sole, nel vedere
quell’atmosfera perduta e ora
ritrovata.
Nick era contento di vedere cosa era riuscito a fare;
in cuor suo avrebbe voluto che il tempo si fermasse eternamente a quel
momento,
ma sapeva che non sarebbe potuto restare per sempre lì.
Questo lo rattristava.
“Stai già pensando al tuo ritorno sulla Terra
Nick?”
gli disse una voce dietro di lui.
Scosso dai suoi pensieri, Nick si voltò e si
trovò
davanti un’altra delle sue creature, Alan Nibbio Blu, il re
del sole e padre
del suo alter ego. Era molto simile a Nick trasformato, quello che
cambiava era
la presenza di una lunga barba raccolta in una treccia e, ovviamente,
aveva corona e scettro.
“Avete indovinato, vostra altezza!” disse
rispettosamente Nick.
Il re sorrise: “Evita questi convenevoli, figliolo.
Ricorda che in parte sei mio figlio e sai bene che voglio mi si dia del
tu”.
“E’ vero! Scusami” disse Nick
“Ma io non sono tuo
figlio. Lui è morto!”
“E’
vero!”
commentò tristemente il re “Ma tu sei la sua
reincarnazione. In te rivive il
suo spirito. Inoltre tu hai creato lui e me, stabilendo il nostro
legame
familiare. Ricordati che potrai sempre contare su di me”.
“Grazie”disse Nick.
In quel momento nella sala
calò il silenzio. Galax si
era alzato in piedi e stava per fare un discorso.
“Quest’oggi” cominciò
“noi festeggiamo
una grande vittoria . Ma sappiamo tutti che
quest’eterno
scontro
che si dilunga dalla notte dei tempi, non
è ancora finito.
Ma c’è, adesso, un evento ancora più
importante a cui tutti assisteremo in questa sala. Nick, per favore,
avvicinati”.
La sala si divise in due per permettere al giovane
eroe di raggiungere il trono. Giunto ai piedi del trono, si
inginocchiò: “Cosa posso fare per lei, re
Galax?”
Galax
gli si avvicinò, estrasse la sua spada e la
appoggiò sulla spalla del giovane dicendo solennemente:
“Nick Nibbio Blu,
figlio di Alan Nibbio Blu, 46500° re del sole e
membro dei
Sun’s Warriors,
custodi dell’universo; io re Galax XII ti dichiaro Salvatore
ed
eroe massimo di questo reame. Per tale titolo, io ti saluto come un
fratello e ti ringrazio
per aver salvato ognuno di noi. Ora alzati Sir Nick”.
Tutta la sala applaudì
l’evento e gridò il suo nome.
Nick si alzò commosso e, rivoltosi a tutti, disse:
“La
ringrazio per tutto Vostra altezza. E ringrazio tutti vo,i amici miei,
che mi
avete reso ciò che sono. Non lo dimenticherò mai
e mai vi deluderò”.
Galax sorrise: “Ora, Nick, è tempo per te di
tornare nel tuo mondo. Ma non temere: ciò che hai appreso
qui
non sarà perduto
e ciò che sei resterà immutato. D’ora
in poi sarai
in grado di modificare gli
eventi e le persone che incontrerai nel tuo cammino. Avrai accesso ai
mondi e
alle dimensioni che esistono in questo universo per vincere il male.
Noi ti
aiuteremo, quando ce lo chiederai e, in virtù del titolo
conferitoti, potrai venire qui quando vorrai. Sarai sempre il
benvenuto.”
Nick fece un inchino e strinse la mano del re. Poi si
voltò e si avviò verso la porta della sala.
Alan gli si avvicinò: “Ricorda che anche
il sole ti sarà vicino. Prendi questo figlio mio”.
Gli mise tra le mani una
chiave a forma si sole e continuò: “Questo
è il simbolo della corona reale, la
chiave dei re, conservala sempre”.
Nick annuì e andò oltre.
Merlin
gli si affiancò e gli consegnò una sfera magicai:
“Se avrai bisogno di parlare con me o usare un po’
di
preveggenza usa
questa”.
Nick ringraziò ed andò oltre.
Amor gli lanciò un
sacchetto e gli disse: “In quel
sacchetto sono contenute le pillole della vita. Cureranno ogni tua
ferita
e ripristineranno
la tua energia.
Non ti preoccupare, non si esauriranno mai”.
Nick ringraziò e proseguì
Buffy gli si avvicinò e
gli disse: “Scusami ma non
riesco a trovare il regalo giusto da darti se non buona
fortuna”.
“Non fa niente” rispose Nick
“Ciò che mi hai insegnato
basta e avanza come regalo. Grazie di tutto” e
andò oltre.
Jen gli si affiancò:
“Scusa ma nemmeno io ho
qualcosa da darti. Sappi che comunque potrai sempre contare su di
me”.
“Grazie. È più di qualunque regalo
anche il tuo di
insegnamento” disse Nick e andò avanti.
Gli si avvicinò Eric e
gli consegnò un piccolo
contenitore da polso: “E’ vero è
piccolo, ma conterrà tutto quello che
ci metterai senza rompersi. Inoltre potrà diventare tutto
quello che vuoi, ti
basterà pensarlo”.
Nick ringraziò ed andò oltre.
Il principe e Kaeleena gli vennero
incontro, poi
quest’ultima, porgendogli un pugnale, disse: “Io e
il principe abbiamo pensato
di farti un regalo comune. Prendi il pugnale del tempo e usalo al
meglio”.
“Buona fortuna amico” disse il principe.
Nick
ringraziò e andò oltre.
Gabriel gli si avvicinò
e gli porse un crocifisso: “Hai avuto
fede nelle tue capacità. Adesso abbi fede in lui e distruggi
i demoni
dell’inferno in suo nome senza rimpianti. Buona
fortuna”.
“Grazie”
disse Nick e andò avanti.
Anemone gli si avvicinò
e gli consegnò un anello
dicendogli: “Questo forse non ti aiuterà come gli
altri oggetti che ti sono
stati dati. Dallo alla persona che sceglierai di amare e vedrai che le
distanze
tra voi non esisteranno mai” e gli sorrise.
“Grazie Anemone. Lo farò” disse Nick e
andò oltre.
Blade gli si avvicinò,
si tolse gli occhiali da sole e
glieli porse: “Vorrei che li tenessi tu. Ti aiuteranno a
vedere meglio,
anche se la miopia non è più un tuo problema
giusto?”.
Nick li prese: “E’ vero, ora vedo come un
rapace, ma se un amico ti fa un regalo, questo vale più di
qualsiasi altra cosa” e lo abbracciò. Poi
andò
oltre.
Marina gli si avvicinò:
“Quello che ti ho
detto allora è vero tutt’ora. Ma so che tra di noi
non c’è futuro. Il mio
regalo è questo…” gli
avvicinò e lo baciò, suscitando lo stupore di
tutti
Dopo che si fu staccato dalle sue labbra, Nick le
disse: “Sei la migliore amica che abbia mai avuto. Perdonami
se ti ho offeso
con le mie battute e grazie di tutto. Ti voglio bene” e
l’abbracciò commosso.
Poi andò oltre.
Era ormai giunto alla soglia e
lì trovò Luce
sorridente ad aspettarlo.
Quando le fu davanti, l’abbracciò forte
dicendole: “Non dimenticherò ciò che
hai fatto per me Luce. Vorrei averti
conosciuto nel mio mondo”.
“Mi hai conosciuto qui e mi hai ridato il sorriso”
disse
lei “Non cambiare mai Nick. Perché sei tu che hai
fatto
davvero tanto per me, trasformando l’impossibile in
possibile”.
Ciò detto sfilò una catenella dorata con un
ciondolo
dorato a forma di occhio e con una
gemma
azzurra posta al centro e disse: “Questo è
l’occhio di Odino, apparteneva a
lui. Prendilo: che ti illumini la via”.
“Lo terrò sempre con me” disse Nick.
Le porte della sala si aprirono.
Nick stava per
varcarle, quando fu richiamato dai compagni che gli dissero in coro:
“Nick
siamo e saremo sempre con te. Non arrenderti mai” e la sala
risuonò delle grida
di tutti.
Nick non si voltò: delle
lacrime gli stavano uscendo
dai suoi occhi. Per la commozione, non riusciva a dire
niente. Sollevò il
braccio e alzò il pollice e andò verso la luce
che si era accesa, pronto a
tornare a casa e a dare inizio alla sua storia.
Bel
capitolo vero? ringrazio quelli che hanno letto la storia fino a mo
e vi invito a continuare a farlo e a commentare, se lo
desiderate, senza linciarmi però.
Per chi è interessato a saperlo, questa era l'apertura di
quella
che definisco prima stagione. Non so ancora quante ce
vorranno per finire questa storia, visto che è ancora in
elaborazione, ma vi invito a seguirla sempre
più numerosi e sempre più curiosi; sperando di
non
offendere qualcuno.
Anticipo questo: fra non molto verranno introdotti i personaggi dei
seguenti anime e manga:
Naruto;
Yu-gi-oh gx (al momento solo questo);
Bey Blade;
Card Captor Sakura.
Andando avanti ce ne saranno altri.
Ma quelli, ve li dirò successivamente.
Ciao a tutti e alla prossima.
|
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Capitolo 9 *** un nuovo inizio ***
10 Un nuovo inizio e le prime difficoltà
Salve a tutti. Sono lieto di
rivedervi. Nel capitolo precedente vi avevo detto che eravamo appena
agli inizi.
Adesso acceleriamo un po' le cose, nion mi linciate per questo e
commentate. Buona lettura e alla prossima. Ah! Un'altra
cosa:Buon Tutti i Santi.
Il giovane si svegliò
nel suo letto. “Che bel sogno”
pensò.
Si alzò e si mise gli occhiali, ma si rese conto che
gli davano fastidio agli occhi: ci vedeva benissimo e non solo, vedeva
tutto con una prospettiva diversa, completamente nuova.
Strinse i pugni e sentì i muscoli diventare duri come
la roccia; osservò il suo corpo: non era più
robusto, ma snello e tonico.
Sul suo comodino vide i doni che gli erano stati dati
dai suoi compagni del Fantasy e al collo portava un ciondolo che finiva
con un
luminoso cristallo blu.
Non era stato un sogno: tutto era accaduto davvero e
lui era tornato a casa dopo aver vinto.
La felicità lo pervase: avrebbe voluto gridare come un
pazzo e piangere dalla felicità, ma si trattenne.
Prese tutti i doni che gli erano stati dati e li mise
nel cofanetto di Eric, indossò gli occhiali da sole e
andò ad abbracciare i
suoi genitori.
Dopo aver fatto questo uscì dalla porta a cercare il
fratello minore, di nome Luca: sapeva che l’avrebbe trovato a
giocare a beach
volley sulla spiaggia e corse da lui e fece lo stesso.
“Oh! Ti sei
svegliato con la luna storta oggi?” gli chiese, dopo
l’abbraccio.
“No!” disse Nick “Avevo solo voglia di
abbracciarti e
basta”.
“Ma vattene …” disse Luca seccato.
“Ok! Ok! Buona partita!” disse Nick e se ne
andò.
Sembrava che nel suo mondo il tempo non fosse passato:
magia pensò.
Mentre andava verso il suo ombrellone prese una decisone:
avrebbe affinato i suoi poteri e li avrebbe usati per cambiare il mondo
e
avrebbe cominciato da subito.
Il giovane corse in mare, dove nessuno lo avrebbe potuto
vedere e si immerse.
Grazie alle sue nuove
capacità era capace di respirare
anche l’acqua quindi rimase nel fondo marino per molto tempo
esercitandosi nel
controllo dei suoi poteri.
Poi, applicando la telepatia, captò pericolo in un
luogo molto lontano: era tempo di entrare in azione pensò.
Con un salto, uscì fuori dall’acqua, raggiunse il
cielo e volò velocissimo verso il luogo in cui aveva
percepito il pericolo.
In pochi istanti fu lì, già trasformato in Nick
nibbio
Blu.
Era giunto in Pakistan dove stava
per avvenire un attentato kamikaze da
parte dei talebani.
Con sorpresa di tutti coloro che si trovavano nel
luogo, apparve una creatura alata metà umana e
metà animale tutta blu che, con
una mano, fermò un camion in corsa. Con altrettanta
facilità, sollevò il camion
da terra, facendo uscire i suoi occupanti con le enormi ali e lo
lanciò in aria
facendolo saltare in aria con un raggio che sparò dalla
mano. Concluse l’opera
legando i due kamikaze con delle strane corde azzurre e volando via.
Nick aveva appena fatto la sua prima apparizione nel
panorama mondiale e sapeva che quel giorno non sarebbe passato subito.
Nell’arco di poche ore,
tutte le organizzazioni
terroristiche presenti nel mondo furono sgominate e consegnate alla
giustizia
con i suoi membri legati da una strana corda azzurra. Tutti coloro che
erano
stati catturati affermavano che era stato un altissimo angelo blu dalle
sembianze di falco e con occhi verde chiaro, dai quali traspariva una
luce mai
vista.
Nei giorni che seguirono organizzazioni mafiose, colpi
di stato, rapine, omicidi, incidenti, politici corrotti e spacci di
droga
furono fermati in tutto il mondo per mano di questa stessa creatura.
I principali media del globo continuarono a parlarne; gli
scienziati di tutto il mondo abbozzarono le teorie più
strane; le maggiori
organizzazioni mondiali cercarono di capire cosa fosse quello strano
essere,
senza giungere a nessuna conclusione. Nessuno ne sapeva il nome:
ciò che si
sapeva era che era davvero straordinario. I media, per questo, lo
chiamarono Millennium
Falcon.
Nick, nel vedere i frutti del suo
operato, continuava
a sorridere. Inoltre era anche contento del soprannome che gli avevano
attribuito: era meglio che nessuno sapesse il suo vero nome,era meglio
che nessuno sapesse chi fosse e quando qualcuno lo vedeva trasformarsi,
gli
cancellava la memoria con i suoi poteri mentali, sostituendola con
altro. Era
in pratica in una botte di ferro.
Passarono due settimane dalla sua
prima apparizione e
lui e la sua famiglia tornarono a casa.
Lì Nick decise di mettere alla prova la cosiddetta
amicizia dei suoi compagni e, con sollievo, scoprì che le
sue paure, almeno per
la maggior parte, erano infondate: erano molti quelli che gli volevano
davvero
bene e lo comprendevano, ma alcuni erano tutt’altro che
raccomandabili e questo
lo aveva già capito prima, anche senza avere poteri
telepatici.
Quello che fece nei loro riguardi fu ignorare ogni
loro parola o azione.
Ma era troppo bello per durare..
Una sera, mentre stava camminando
con gli amici e
chiacchierava con loro, ebbe una bella visita: un essere tutto nero
apparve loro
davanti. Era Venom, un cattivo di Spider Man, che con voce sibilante
disse:
“Salve Nick”.
Di fronte a quella creatura tutti gridarono e
scapparono via terrorizzati, ma Venom non ci fece caso, prese Nick e lo portò
in un luogo lontano e
appartato dove poi lo lanciò a terra.
Nick si alzò da terra con un salto : “Chi
sei?”
“Non è evidente?” disse sibilante il
mostro alieno
“Beh mi presenterò meglio: Primo generale
infernale Venom. Molto piacere”.
“Generale infernale?” disse Nick stupito.
“Esatto!” rispose Venom “Sono uno dei
demoni che ha
meglio servito il sommo Abhadon e sono stato premiato con questo
titolo. Guarda
il mio petto”.
Sul petto di Venom era incastonata una gemma azzurro
scuro che luccicava di un maligno potere.
“Questa gemma mostra il mio titolo”
continuò Venom
“Ogni generale infernale ne ha una simile di diverso colore.
In tutto sono
venti e danno ad ognuno di noi un potere eccezionale, che va oltre la
normale
comprensione”.
“Capisco!” disse Nick “Dunque visto che
sei il primo
sei il più forte.”
“No non è così” disse Venom
“Il più forte è il
ventesimo. Io sono il primo e, mio malgrado, il più debole.
Ma la mia forza basta e avanza per
distruggerti”.
“Interessante!” commentò il giovane
“Quindi dovrò sconfiggervi
tutti prima di poter sconfiggere Abhadon.
C’è solo un’ultima cosa che voglio sapere: perché
mi hai portato qui?”
“Semplice” disse Venom “Perché
non voglio coinvolgere
degli innocenti, almeno per il momento. Inoltre voglio che tu muoia da
solo,
senza che nessuno possa vederti. Dovresti essermi grato per
questo”.
Nick sorrise: “In tal caso devo veramente ringraziarti.
Così potrò scatenarmi al massimo della potenza.
Forza che stiamo aspettando.
Cominciamo” e si trasformò.
I due si affrontarono in un duro
corpo a corpo, senza
esclusione di colpi, spostandosi da un
punto all’altro del globo e suscitando lo
stupore di tutti quelli che
assistevano.
Ad un certo punto si fermarono in alto nel cielo per
riprendere fiato. Entrambi erano accaldati e con un leggero sorriso sul
volto.
Nick, respirando profondamente, chiese: “Sai, mi sto
chiedendo una cosa e non riesco a non pensarci. Perché siete
venti e che cosa
rappresentano quelle gemme?”
Venom rise compiaciuto: “Sono sorpreso. Stiamo
combattendo e, nonostante questo, ti stai facendo delle domande. Beh!
Visto che
ti farò fuori, ti risponderò volentieri.
Sai quanti sono i modi in cui si muore? Sono dieci:
solitudine, vecchiaia, sacrificio, nichilismo, disperazione,
distruzione, avvelenamento,
follia, avarizia ed ira. I primi dieci generali infernali rappresentano
questi
aspetti della morte; io rappresento quello della solitudine e la mia
gemma ne è
la prova. Lo stesso vale per gli altri generali.
Ma ora ti starai chiedendo cosa rappresentano gli
altri dieci. I primi sette rappresentano i sette peccati capitali,
mentre gli
ultimi tre i tre giudici dell’inferno.
Come avrai capito c’è un motivo se
c’è questa
divisione: ognuno di noi ha un proprio modo di agire,
legato al tipo morte o peccato che
rappresenta, ma siamo sempre fedeli al sommo Abhadon senza
eccezione”.
“Capisco” disse Nick “Bella gerarchia.
Deduco che
abbiate tutti dei seguaci giusto?”
“In teoria si, ma alcuni di noi fanno
eccezione. Non siamo molto propensi ad avere qualcuno che ci ronzi
intorno. Io,
per esempio, non ho subordinati, altrimenti sarebbero stati loro ad
attaccarti
per primi. Hai qualche altra domanda o possiamo ricominciare?”
“Si un’ultima. Chi sono gli altri?”
“Eh no! Questo non posso dirtelo,
commetterei tradimento se te lo dicessi”.
“Va bene! Lo scoprirò da solo col tempo”.
“Non ci contare! Non vivrai abbastanza per
vederli tutti. Morirai qui per mano mia”.
“Vediamo se sarà vero!” lo
sfidò Nick.
I due ripresero lo scontro.
Ad un tratto Venom
afferrò Nick per un braccio e lo
scaraventò verso il basso.
Nick non riuscì a fermarsi a causa dell’attrito
dell’aria e finì dentro un edificio illuminato.
Riuscì a fermarsi e ad attutire
l’impatto appoggiando saldamente i piedi sul pavimento, o
meglio su un ring.
Con sua enorme sorpresa, era finito su un ring di wrestling
.
Sotto gli occhi di migliaia di spettatori era apparso
il super eroe che aveva sconvolto il mondo, per fortuna in un momento
di
stacco, in cui non c’erano match tra atleti.
“Cavolo” disse Nick.
Venom fece il suo ingresso all’interno dell’arena,
suscitando il terrore di tutti.
Guardandosi intorno il generale
infernale
disse: “Carino. Senza nemmeno accorgermene ti ho lanciato su
un ring. Niente di
più appropriato.
Mondo assisti alla morte di quello che chiami
Millennium Falcon” e si lanciò verso Nick.
I due si batterono davanti a
un’intera arena, senza
spostarsi da lì e mostrando un vero spettacolo. Venom spinse
Nick all’angolo e
cominciò a colpirlo con forza.
Il giovane cercò di proteggersi dai colpi senza
riuscirci, poi, approfittando di un istante, bloccò le mani
dell’avversario e
lo colpì con una testata.
Venom fu spinto all’indietro finendo al centro del
ring; si rialzò dolorante tenendosi la testa che aveva
cominciato a sanguinare.
Nick si mise in posizione e fece una cosa che aveva
sempre sognato fare, la Spear. { Bill Goldberg questa è
dedicata a te}
Venom fu colpito in pieno e fu fiondato verso l’angolo
opposto.
Un boato accolse la mossa di Nick, che, preso dalla
foga, alzò il braccio al cielo.
Venom si alzò dall’angolo: “Che fai? Ti
metti a fare
wrestling? È una buffonata come sport”.
“Lo so! Volevo togliermi lo sfizio.
Desideravo fare quella mossa da un sacco di tempo. Ma adesso
è il momento di
fare sul serio”.
Sotto gli occhi di tutti i due guerrieri ripresero lo
scontro. Questa volta Nick stava facendo sul serio e Venom non riusciva
a
stagli al passo.
Con un calcio
volante, Nick spedì Venom verso le corde, che
si ruppero come carta,
facendo finire il demone nero faccia a terra fuori dal ring.
Nick si spostò velocemente verso di lui: “Te
l’avevo
detto che avrei fatto sul serio, amico. Pensavi davvero di battermi con
la tua
misera forza. Ricorda che ho sconfitto Abominon che era il
più forte di voi.
Sei finito”.
Dalla mano destra di Nick si formò una sfera rotante
dal grande potere, il rasengan, una mossa ninja che aveva migliorato.
“Prendi questo” urlò “RASENGAN
ENERGETICO”.
Venom fu colpito in pieno dalla
potenza del colpo sparendo
nel nulla senza lasciar traccia,
salvo la gemma, che rimase intatta.
Nick pensò di distruggerla, ma la gemma rimase
intatta.
Decise allora di prenderla e di conservarla. L‘avrebbe
mostrata ai compagni del Fantasy
quando ne avrebbe avuto occasione.
Fu richiamato alla
realtà dalle grida della folla che
si accalcava davanti alle tribune per vederlo meglio e dal suono delle
sirene.
Con un cenno salutò tutti e si dileguò nel nulla
tramite il teletrasporto.
Raggiunse il punto iniziale dello scontro ed eseguì la
tecnica della moltiplicazione del corpo, poi riacquistò le
sembianze umane e si
fece portare dalla sua copia nella piazza dalla quale era stato
allontanato da
Venom.
Giunto lì cercò suoi compagni che, una volta
trovati, gli
chiesero che cosa fosse successo.
“E’ stato incredibile. Millennium Falcon
è apparso ed
ha cominciato a combattere contro Venom, cioè quel mostro.
Si sono spostati per
tutto il globo, lasciandomi a terra impietrito dalla paura. Poi, dopo
un po’, Millennium
Falcon è tornato e mi ha riportato qui, dicendomi che ero
solo un’esca”.
“Caspita” disse un suo amico “Meno male
che quel
mostro non ti ha fatto niente. Quel Millennium Falcon è
intervenuto appena in
tempo”.
“Già!” disse Nick “Non
finirò mai di ringraziarlo”.
Nel prossimo capitolo:
Ciò che è successo con Venom ha sollevato un
polverone che nemmeno la telecinesi può cambiare.
Nick è sommerso dai media, come riuscirà ad
uscire illeso dalla stampa?
Cosa scoprirà sui generali infernali?
Questo ed altro al prossimo capitolo. Non mancate
|
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Capitolo 10 *** Caccia alla notizia ***
Caccia alla notizia
Salve
a tutti. Come state tutti? Spero bene. Ecco a voi un altro episodio
pronto per essere letto da voi. Non mi linciate nei commenti che
farete, per favore.
Per
quelli che stanno leggendo assiduamente la mia storia e per i
futuri lettori, vi invito ad avere un altro po' di pazienza:
tratterò dei personaggi detti tra pochi capitoli.
In attesa di questo, vi auguro buona lettura.
Ciò che era accaduto
suscitò molto scalpore.
Nessuno si
sarebbe mai aspettato di vedere Millennium Falcon distruggere una
creatura come
quella.
Molti cominciarono ad avere paura ed a smettere di
acclamarlo, altri invece lo ammirarono ancora di più.
Quando si sparse la voce che Millennium Falcon aveva
salvato un giovane in un paese della Calabria, i media cominciarono a
inseguire
Nick per sapere tutto su di lui.
Nick non ci teneva a diventare un fenomeno da
baraccone e si chiuse per diverso tempo con la sua famiglia in casa,
assediata
dai media e dai curiosi.
Attraverso il telegiornale, Nick
assistette alle
interviste di tutti coloro che lo conoscevano, in particolar modo di
quelli che
meno apprezzava.
La cosa andò avanti per una settimana, quando alla
fine Nick decise di porre fine a quella bufala.
Parlò con i suoi genitori e suo fratello e li convinse
a lasciargli fare per liberarsi da quella matassa.
“Sei sicuro di volerlo fare?” gli chiese sua madre,
che era sempre stata molto premurosa e attenta verso di lui.
“Sicuro” disse Nick “Mi
libererò di questi seccatori
in cerca di una storia e torneremo alla nostra
vita”.
“E’ troppo pericoloso.” Disse suo padre
“Potresti
stare male” il padre era un medico e sapeva bene che il
figlio era cagionevole
di salute.
“Non ti preoccupare. Starò bene” lo
rassicurò Nick. I
problemi di salute non gli appartenevano più da quando era
tornato dal Fantasy
e poi erano l’ultimo dei suoi problemi in quel momento.
Il giovane uscì dal
portone di quercia di casa e fu
subito circondato dai giornalisti che cominciarono a fargli domande di
ogni
tipo.
Il giovane sentiva la testa scoppiargli, ma
resistette. Si fece coraggio e disse: “Volete
un’intervista. Ve la darò, ma non
qui. Risponderò a tutte le vostre domande domani mattina,
alle
dieci, al Palazzo Aquila. Ho già parlato con il comune per
avere
il permesso
quindi ci vediamo lì. Ora, per favore, andate via”
e
rientrò in casa con un
sospiro.
L’annuncio del giovane aveva acceso ancora di più
gli
animi e tutti cominciarono a prepararsi per il giorno dopo.
Nick vide con piacere che cominciavano a levare le
tende, e
sperò di avere altrettanta
forza d’animo il giorno dopo.
Si era appena seduto sulla poltrona
del soggiorno di
casa insieme ai suoi, quando il suo telefonino squillò. Nick
controllò il
numero, ma non lo conosceva. Guardò un attimo i suoi
genitori e rispose.
“Ciao Nick” disse una voce familiare “Ti
ricordi di
me?”
Nick si alzò e si allontanò dai suoi, dirigendosi
verso il bagno e disse: “Blade!”
“Esatto” disse “Come va?”
“Bene direi.” Rispose Nick “Se non fosse
per il fatto
che ho i media alle calcagna”.
“Sei diventato famoso, ragazzo” disse
un’altra voce.
“Buffy sei tu?” chiese Nick stupito.
“Indovinato!” disse lei “Sei in vivavoce.
Ci siamo
tutti qui”.
“Accidenti!” esclamò Nick
“Potevate dirmelo che
avevate il mio numero. Mi avete fatto pensare che fosse
chissà chi”.
“E’ vero. Scusaci” disse la voce di Eric
“Ma abbiamo
pensato di farti una sorpresa. Inoltre abbiamo isolato la tua linea
telefonica
per evitare possibili intercettazioni. Di questi tempi non puoi stare
tranquillo
nemmeno quando parli al telefono”.
“Vero!” disse Nick “Potevate dirmelo
però di questi
generali infernali che mi davano la caccia. Mi sarei preparato ad
accoglierli”.
“Non avevamo idea che esistessero altri generali”
disse Jen “Siamo stati sorpresi quanto te”.
“Davvero?” disse ironicamente Nick
“Abdizur non vi
aveva detto niente di loro?”
“Ehi! Non prendertela con lui” obbiettò
Jen “Scree non
sapeva della loro esistenza!”
“Scree?” fece Nick “E chi
è?”
“E’ il nome con cui mi si è presentato
Abdizur quando
l’ho conosciuto per la prima volta” disse Jen.
“Ah! Ho capito” fece Nick stupito
“Comunque sei sicura
che non sapesse nulla di questo Jen?”
“Certo!” rispose lei “Quando
gliel’ho detto si è
stupito anche lui. Ha rimediato informandosi su di loro”.
“Davvero?” disse Nick “Bene. Ha scoperto
la loro
identità?”
“No, sfortunatamente!” rispose Jen.
“E allora che cavolo ha scoperto?”
imprecò Nick.
“Calma!” lo riprese la voce di Luce “Non
è educato
rivolgersi così ad un amica”.
“Le mie scuse” disse Nick, innervosito
“Allora si può
sapere che ha scoperto?”
“Sulle loro identità non molto” riprese
Jen “Ma ha
scoperto dell’altro. Stanno cercando possibili ostacoli
all’ascesa di Abhadon.
Tu, al momento sei il principale, oltre ai tuoi alter ego, sparsi nelle
altre
dimensioni. Siete seguiti dagli altri Sun’s Warriors e dai
Sun’s Knights”.
“Sun’s Knights?” chiese Nick
“Volete dire quei ragazzi
che possono materializzare spiriti e indossarli come
armature?”
“Si, proprio loro!” rispose Kaeleena “Ce
ne sono
diversi in tutte le dimensioni e sarà tuo dovere trovarli ed
insegnare loro a
controllare i loro poteri”.
“Inoltre” continuò Marina “Ci
sono anche alcuni
soleani sparsi per il mondo che possono costituire un problema per i
servitori
di Abhadon. Dovrai trovare anche loro”.
“Accidenti! È proprio un bel fardello che mi devo
accollare.” disse Nick “Sapete dirmi dove li posso
trovare?”
“Ci stiamo lavorando.” disse Blade “Dacci
un altro po’
di tempo e ti faremo sapere tutto in maniera più
dettagliata”.
“Quanto vi ci vuole?” chiese Nick.
“Non sappiamo quanto. Devi solo aspettare.” Disse
Eric.
“Va bene” disse Nick
“C’è qualcos’altro che dovete
dirmi o devo tirare ad indovinare?”
“In effetti ci sarebbe” disse il Principe
“Sappiamo
che la seconda armata infernale è composta interamente da
maghi e sono molto
forti”.
“Maghi!” ripeté Nick “Si sa
chi è il generale?”
“Sfortunatamente no!” disse Anemone “Una
cosa però la
sappiamo: era un ex Dark Warrior”.
“Un ex Dark Warrior!” esclamò Nick
“Se non ricordo
male nel gruppo degli ex Dark Warriors c’erano tre maghi:
Debonaire, una strega
che tentò d’invadere Sephìro tempo fa;
poi c’era Lord Voldemort, il cattivo del
libro di Harry Potter e poi Raptomort lo stregone saturniano. Chi
può essere di
loro?”
“Non abbiamo informazioni sufficienti” disse
Gabriel
“Sono tutti e tre molto forti e saranno comunque un
problema”.
“Va bene non fa niente” disse Nick “Lo
scoprirò da
solo. C’è altro?”
“Al momento no” disse Luce “Possiamo solo
augurarti
buona fortuna per la conferenza-stampa. Vedi di non
emozionarti”.
Tutti risero.
“Ci proverò” disse Nick “Non
perdetevela”.
“Tranquillo” disse Marina “Verremo a
vederti”.
“Che cosa?” disse Nick stupito.
“Hai capito Nick” riprese Marina “Verremo
ad assistere
alla conferenza sotto mentite spoglie. Così non ci
riconoscerà nessuno”.
“La cosa è molto consolante.” Disse Nick
“Scommetto
che venite a coprirmi le spalle vero?”
“Hai bisogno che qualcuno ti guardi le spalle ?”
rise
Marina “Pensavo fossi abbastanza grande da farlo da solo. Hai
anche bisogno che
qualcuno ti cambi il pannolino?”
“A te ti dovrebbero cambiare il cervello” rispose
Nick
“E’ in fase di invecchiamento come la tua
faccia”.
“Ricominci moccioso?” urlò Marina.
“Hai cominciato tu ragazza!” rispose Nick secco
“E poi
non gridare al telefono. Mi hai rotto un timpano”.
Dall’altra parte del telefono si sentì un gran
fracasso e poi silenzio.
“Ehi!
C’è qualcuno dall’altra
parte?” chiese Nick.
“Ci sono solo io.” disse Blade “Gli altri
stanno
cercando di trattenere Marina. Sembra intenzionata a voler venire a
prenderti a
calci dove sai tu”.
“Oh! Santa pazienza!” esclamò Nick
“Grazie di tutto.
Se venite davvero fatemelo sapere”.
“Nessun problema.” Disse Blade “Ti
inviamo un sms. Ora
scusa ma corro anch’io a fermare quella pazza prima che
faccia davvero un
disastro. Ci sentiamo” e chiuse la chiamata.
“Ci sentiamo..” disse Nick, mentre rimetteva il
telefono nella tasca.
La sala del palazzo Aquila
straripava come un fiume in
piena: tutti stavano aspettando solo il ragazzo salvato da Millennium
Falcon.
Nick osservava con ansia il salone. Aveva la
tremarella alle gambe: avrebbe preferito affrontare Abominon una
seconda volta
che lasciarsi assillare da tutte le domande che quelle persone avevano
da
fargli.
“Ti prego dammi forza!” sussurrò il
giovane. Detto
questo aprì le porte della sala ed entrò.
Al suo ingresso, tutti si voltarono
verso di lui, pronti
a spennarlo come un pollo.
Nick salì verso il podio con passi pesanti e, dopo un
profondo respiro, disse: “Prima di cominciare con le vostre
domande, vorrei
chiarire alcuni punti.
Primo: non risponderò a domande, relative alla mia
vita privata.
Secondo: ciò che dirò non lo ripeterò
di nuovo.
Terzo: violate queste mie regole e me ne andrò
immediatamente.
Detto questo, chi vuole farmi una domanda?”.
Si alzò una donna dai
capelli biondi e ricci, con un
abito attillato nero e chiese: “Quando si è
trovato davanti Millennium Falcon
che cosa ha fatto?”.
“Bella domanda” commentò Nick
“Come tutti sapete ha le
sembianze di un falco ed io, molto emozionato, gli ho chiesto se
fosse un servitore di Horus il dio
falco.
Lui ha detto di no. Non ho potuto fargli altre domande, visto che aveva
appena
affrontato quel mostro e poi l'emozione era troppa. Per informazione
generale, quel mostro era Venom uno
dei cattivi di Spider-Man ed era molto più cattivo di quanto
il signor Stan Lee
avesse detto nelle sue varie recensioni”.
“Come ha reagito quando
li ha visti combattere?”
chiese un altro giornalista dai capelli corti che indossava una giacca
grigia.
“Come se stessi vedendo una puntata di Dragon Ball dal
vivo.” Disse Nick con naturalezza. Una risata generale
percorse la sala.
“Sta forse dicendo che Millennium Falcon ha lanciato
un onda energetica?” disse un altro giornalista
più giovane con una maglietta
nera.
“L’onda energetica non l’ho
vista.” Disse Nick “Ma gli
ho visto lanciare un paio di colpi energetici e levitare in aria senza
sbattere
le ali. Inoltre si è teletrasportato” mentre lo
diceva, mimava i movimenti.
“Sarebbe pronto a giurare
quello che ha appena detto?”
gli chiese una giornalista mora.
“Su quello che volete” disse Nick.
Ci fu un mormorio, dopo queste
ultime parole.
Nick voleva porre fine a
quell’intervista prima che
qualcuno dicesse altro quindi continuò: “Dopo
alcuni minuti di combattimento, i
due sono spariti. Sono rimasto da solo in una zona completamente buia
senza
potermi muovere a causa di una piccola prigione di ragnatele. Non so
dire per
quanto ci sono rimasto, ma è sembrato
un’eternità. Ho avuto paura.
Poi Millennium Falcon è apparso davanti a me, mi ha
liberato e portato in groppa fino a dove ero stato rapito da Venom.
Quel volo non me lo dimenticherò mai: è stata la
cosa
più forte che abbia mai fatto. Mi sono sentito libero e
leggero, come non mai.
Non so spiegare a parole cosa abbia passato in quei
brevi istanti, ma lui mi ha salvato e per questo mi considero in debito
con lui
e non lo vedrò mai e poi mai come un mostro o qualunque
altra cosa che avete
detto in questi giorni.
Questo è tutto.
Prima che mi chiediate altro, voglio dirvi una cosa
che mi sono legato al dito da quando è cominciata questa
caccia alla notizia:
non ho tollerato che siate andati per le strade del paese chiedendo a
chicchessia informazioni su di me.
Molti di loro mi conoscono solo di vista e
di conseguenza hanno detto solo, scusate il termine, un sacco di
cazzate!
Ho finito le parole. Risponderò solo ad altre
due domande e poi me ne andrò, volenti o nolenti.
Quindi sceglietevele bene”.
Quelle ultime parole erano uscite
ferme e precise.
Nessuno si sarebbe mai aspettato una simile determinazione da un
ragazzo appena
uscito dalle superiori.
“Se lei potesse, rifarebbe l’esperienza che ha
vissuto?” chiese una donna dai capelli rossi e dagli occhi
lucenti.
Nick la osservò bene e la vide fare un occhiolino. Era
Luce travestitasi da reporter.
Nick sorrise: “Se devo proprio risponderle signorina..
direi che un’esperienza simile, che nessuno ha mai fatto, non
mi stancherei mai
di rifarla. Mavisto che sarà impossibile un secondo giro.
Quindi
direi che questa prima volta basta e avanza”.
Un’altra giornalista dai
capelli lunghi, a tratti
azzurri si alzò e chiese: “Quindi, ipotizzando che
ci sia un bis, se potesse
rifarlo porterebbe con se la sua ragazza. Mi scuso se le faccio una
domanda un
po’ sul personale. Ma visto che è
l’ultima, almeno ci risponda”.
Nick fece finta di non aver sentito le ultime parole,
ma visto che quella donna era Marina, anche lei travestita, decise di
rispondere dicendo: “La mia ragazza dite? Sarebbe un modo
molto originale per
fare colpo su di lei, sempre se Millennium Falcon rispondesse di si.
Altrimenti
posso dirle così: “Vuoi volare su Millennium
Falcon? Vieni che ti faccio vedere
quello che ho in mezzo alle gambe””.
Una risata generale attraversò la sala.
“Tra parentesi”
disse Nick, dopo che la sala si fu
acquietata “non chiederei mai a Millennium Falcon, che
nemmeno conosco, di fare
una cosa simile. È vero sono un suo fan, ma le ragazze le
conquisto da me,
senza di lui”.
Ci fu un applauso da parte di tutti i maschi.
“Detto questo,
signori” riprese Nick “la mia
intervista è finita. Vi ringrazio per la vostra cortese
attenzione e vi saluto.
Arrivederci a mai più”. Detto questo scese dal
palco e, nonostante la folla che
lo circondava, riuscì ad entrare nella stanza laterale e a
chiudere la porta.
Fatto questo il giovane corse verso
il corridoio che
collegava la stanza con l’uscita, prima che lo facesse la
stampa, uscì dal
portone del palazzo, completamente deserto e si addentrò per
i vicoletti che
circondavano il palazzo.
Con questo stratagemma, riuscì a seminare la stampa e
ad arrivare al parcheggio che si trovava qualche casa sotto.
Salì sulla sua
auto lì parcheggiata e si allontanò a tutta
velocità.
Il giovane sapeva che la stampa gli
sarebbe stata alle
calcagna molto presto, o che sarebbe tornata ad assediare casa sua;
perciò si
era messo d’accordo con la sua famiglia, dicendo loro che
sarebbe sparito per
un po’ fino a quando non si sarebbero calmate le acque.
Non era sua abitudine prendere questo tipo di
iniziativa e lasciare la sua casa in quel modo, ma non voleva che i
suoi
fossero inseguiti dai media solo perché lui era con loro.
Per tale motivo aveva
pianificato con loro quel piano di fuga.
Con quella scusa avrebbe svolto indisturbato il suo
lavoro di Millennium Falcon senza rischiare di essere scoperto dai suoi
o da
altri.
Nel
prossimo capitolo. Nick in fuga dai giornalisti viene convinto dai suoi
compagni a partecipare alla riunione degli eroi dimensionali.
Che cosa scoprirà? Chi incontrerà? Tutto al
prossimo capitolo.
Alla prossima!
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Capitolo 11 *** La promessa di un nuovo futuro ***
11. La promessa di un nuovo futuro
Salve
a tutti. Ecco a voi nuovo capitolo. Spero lo apprezzerete e
che
commentiate numerosi . Può darsi che avrete qualcosa da
ridire
su alcuni personaggi e sulle loro presentazioni..
Non mi linciate per questo: ve li presenterò meglio in
seguito.
Detto questo, vi auguro buona lettura.
La macchina sfrecciava veloce per
la strada
principale, in direzione dell’autostrada. Era una panda 4x4
vecchio modello, ma
molto resistente e rapida.
Il giovane avrebbe voluto
raggiungere la sua seconda
casa che si trovava in periferia, che non vedeva da tempo, ma sapeva
che la
stampa avrebbe trovato subito il secondo indirizzo della sua famiglia e
quindi
aveva pensato di andare in un qualsiasi hotel o altro per un
po’ di tempo, in
attesa che tutto si calmasse.
Mentre stava pensando a cosa fare, ebbe una chiamata
al telefonino. Nick lo prese con un’ala che tirò
fuori dalla schiena e rispose.
“Bella fuga
Nick!” disse la voce di Blade dall’altra
parte del telefono “Ora dove andrai?”.
“Ancora non lo so” rispose Nick
“Sicuramente mi
inventerò qualcosa. Comunque potevate avvertirmi che sareste
venuti con quel
famoso sms.”
“Scusa. Abbiamo pensato di farti una sorpresa. Comunque,
ti sarai accorto che Luce e Marina ti hanno fatto le ultime domande.
Beh! Le
altre te le abbiamo fatte noi”.
“Voi? Eravate tutti lì e mi avete fatto quelle
domande?”
“Certo! La prima che ti ha fatto la domanda era Buffy,
ben sistemata, l’altro ero io, poi ti ha interrogato il
principe e per finire
Kaeleena. abbiamo battuto gli altri sul tempo, facendoti domande non
troppo
complicate e poi, dopo l’intervista, abbiamo rallentato la
stampa con un
piccolo trucco.
Come avevi previsto, quelli hanno assediato di nuovo casa
tua. Per fortuna anche i tuoi hanno levato le tende. Dove li hai fatti
andare?”
“Al mare dai miei zii.
Quando potrò li raggiungerò.
Nel frattempo devo trovare una diversa sistemazione. Hai qualche
idea?”
“In effetti ne avrei una. Ma dirtela al telefono ci
vuole troppo tempo. Dimmi dove sei?”
“Sto per imboccare l’autostrada. Sono quasi vicino
a
Tarsia”.
“Va bene. Vediamoci al parcheggio degli autobus che
è
vicino all’autostrada. Ti dirò la mia
idea”.
“E’ troppo rischioso. Lì passano sempre
un sacco di
autobus interregionali. C’è il rischio che ci
vedano, soprattutto che vedano
te. Ricorda che sei un personaggio televisivo e tutti ti
conoscono”.
“Non ti preoccupare. A quest’ora non passano
autobus.
Non ci dovrebbe essere nessuno. Quindi è
sicurissimo” disse Blade.
“D’accordo. Ci vediamo lì”
disse Nick e chiuse la
chiamata.
Pochi minuti dopo, il giovane era
sceso dalla sua auto
e aveva stretto la mano al suo amico e maestro. Dopo pochi minuti,
furono
raggiunti dagli altri compagni del Fantasy. Nick fu lieto di rivederli
tutti e
di poterli riabbracciare.
Nick sorrise loro: “Mi avete fatto una bella sorpresa.
Siete venuti e mi avete evitato domande imbarazzanti. Vi devo un favore, amici
miei.”
Eric rise allegro: “Un favore? Siamo noi a dovertelo
per aver salvato tutti noi. Questo non è stato
niente.”
“Comunque Nick, come ti siamo sembrati nel ruolo di
giornalisti?” chiese Buffy.
“Non male. Avete
rispettato la prassi del reporter
alla lettera. Avete solo mancato di dire per quale giornale
lavorate!” disse
Nick scherzando.
“Oh! Ma è naturale” disse il Principe
“Per il giornale
Il corriere amici di Millennium Falcon”.
Tutti scoppiarono a ridere.
“Aspetta,
aspetta” lo riprese Gabriel “Non lavoravamo
per la rivista Croce del Falco”.
“MA VA!” gli dissero tutti.
“Stavo scherzando” disse Gabriel.
“Anche noi” dissero tutti ridendo.
Dopo quel momento di
ilarità tutti tornarono seri, ma
sempre con il sorriso tra le labbra. I tempi dei volti cupi erano
finiti con la
scomparsa di Abominon.
“Comunque ragazzi. Che cosa mi proponete?” chiese
Nick.
“Sarebbe una buona idea se facessi la conoscenza dei
Sun’s Warriors delle altre dimensioni” disse Luce.
“Abbiamo già organizzato un
incontro. si terrà tra breve nella dimensione N, in cui
tutto è
iniziato. Tutti i guerrieri delle varie dimensioni si stanno riunendo
lì per fare
la tua conoscenza. Che ne dici Nick vuoi andare?”
Nick fece finta di pensarci. In
realtà desiderava
conoscere i suoi alter ego delle altre dimensioni e annuì.
“Bene. Allora devi seguirci. Metti la tua macchina
dentro il porta tutto che ti ho dato e vieni con noi” disse
Eric.
Nick fece come gli aveva detto il suo amico corvo.
Fatto questo, si trasformò e disse: “Adesso come
facciamo ad andare nella
dimensione N?”
“Usando un portale dimensionale che collega le varie
dimensioni.” Gli rispose Anemone “Prova tu ad
aprirlo. Ne dovresti essere capace.”
Nick si concentrò: raccolse le sue energie e fece un
semplice fischio.
Davanti al gruppo si
aprì un fascio di luce dorata a
forma di cono: quello era il portale che poteva essere evocato in un
modo
apparentemente banale, ma impossibile per una persona normale.
Il gruppo si diresse verso il portale e sparì nella
luce.
Nick fu spinto
dall’energia prodotta e risucchiato all’
interno con incredibile forza. Ebbe quasi la sensazione di viaggiare
con la
polvere volante con cui si muovevano i maghi di Harry Potter. Mentre
pensava
questo, gli venne in mente che avrebbe davvero incontrato Harry Potter
e tutti
gli altri maghi.
La luce si spense e il gruppo si
trovò sospeso
nell’aria. Nick usò la levitazione e
seguì gli altri in direzione sud.
Dopo pochi minuti giunsero nei pressi della periferia
di un paese, che Nick riconobbe come il suo in un’altra
dimensione. Giunti lì
si diressero verso una villetta che si trovava nei pressi di un
burrone,
circondata da un piccolo giardino.
La casa, al suo centro, era bianca con il tetto rosso:
in essa si alternavano una serie di finestre dipinte di rosso. Era
proprio come
la casa di campagna che aveva nella sua dimensione.
Giunti l,ì furono accolti da un ragazzo ed una ragazza:
due gemelli e avevano tratti comuni con Nick e Luce.
I due si chiamavano Brandon e Imma (abbreviazione di
Immacolata) ed erano nati dall’unione degli alter ego di Nick
e di Luce:
avevano dei bellissimi occhi rosso fiamma, come la madre e capelli
castano
scuro come il padre; i loro volti erano simili a quelli di Luce,
sorridenti e
allegri.
“Benvenuti guerrieri del Fantasy” disse Brandon con
voce pacata, “Benvenuto anche a te nuovo
papà”.
Nick si imbarazzò nel sentirsi chiamare papà.
“Non devi agitarti” disse Imma con voce angelica
“Per
noi è normale chiamarti papà e speriamo che per
te sarà normale chiamarci
figli, anche se, tecnicamente non lo siamo”.
“Proverò a farci l’abitudine”
disse Nick.
“Venite. La riunione comincerà a
momenti” disse
Brandon.
Il gruppo seguì i gemelli ed entrarono nella casa.
Giunti lì, Nick fu scosso da un fremito: davanti a lui
c’erano persone che non
aveva mai conosciuto, ma che avevano fatto parte della sua vita, da
quando
aveva cominciato a immaginare.
Personaggi di diverse serie animate
erano radunati in
quella casa: c’erano i personaggi di Yu-gi-oh normale e Gx,
di Naruto, di Bey
Blade, di Card Captor Sakura, di Pokemon, Dragon Ball, di One Piece, di
Harry
Potter e tanti altri.
Al suo ingresso tutti si voltarono
verso di lui.
Nick salutò tutti con un inchino dicendo:
“E’ un
piacere conoscervi”.
“E’ un piacere averti qui Nick della dimensione IN,
salvatore di Fantasy” disse il padrone di casa, il
suo alter ego più
anziano, detto il Maggiore. “Tranquillo. Assumi pure le
sembianze umane. Qui siamo tutti tra
amici”.
Nick fece come il suo alter ego gli aveva detto e si
accomodò con gli altri.
Fece la conoscenza di altri suoi
alter ego e dei vari
Sun’s Warriors,
provenienti dalle
principali dimensioni: in particolar modo conobbe il cosiddetto
sognatore della
dimensione S, chiamato così perché era diventato
Nick Nibbio Blu entrando nel
regno dei sogni, molto vicino al Fantasy e trasformandosi grazie alla
forza dei
suoi sogni. Conobbe anche lo Zaffiro, chiamato così
perché era uno dei sette
custodi universali della dimensione U e che portava al collo uno
splendido
zaffiro. Fece anche la conoscenza dell’Immortale della
dimensione R, che era
rinato come reincarnazione di tutti i Sun’s Warriors
sconfitti dai cosiddetti
Neo Dark Warriors, in una dimensione alternativa poi unitisi dalla loro
parte e
diventato successivamente un corvo (proprio come Eric). Con
quest’ultimo entrò
subito in rivalità. Infatti era molto diverso dagli altri:
più chiuso e alle
volte scontroso. Inoltre, a differenza degli altri, era quello che
più si
avvicinava al Nick della dimensione N, il cosiddetto Maggiore,
perché primo e
più potente di tutti. Questo atteggiamento di
superiorità non piaceva al nostro
Nick che odiava i superiori, anche se, in quel caso, erano la stessa
persona.
Fece anche la conoscenza di alcuni dei Sun’s Warriors
e i Sun’s Knights di tutte le dimensioni.
Dopo che ebbe conosciuto tutti questi grandi difensori
del bene, di cui era fiero di far parte, Nick fu invitato a sedersi ed
a
prendere parte alla riunione.
Il Maggiore si alzò e
proferì parola dicendo: “Voglio
cominciare dando il benvenuto a questo nuovo Nick, augurandogli buona
fortuna
nella sua missione.
Detto questo: credo sia giusto sapere come Abhadon sia
tornato. Immortale, tu ti eri impegnato a trovare e custodire in un
posto
sicuro gli occhi e il cuore di Abhadon, sconfitto grazie alla
collaborazione di
tutti. Per favore, raccontaci dettagliatamente cosa è
accaduto”.
L’immortale si
alzò dal suo posto, si avvicinò al
centro della stanza e , con tono fermo, proferì:
“A dire la verità era già da
un po’ di tempo che quei pezzi erano stati rubati. Colui che
ha fatto questo si
chiama Hunter. La sua storia? Hunter è stato il primo corvo
di cui si conosca
il nome;
è vissuto ai tempi del
paleolitico ed era morto per proteggere la sua donna. Tornò
in vita grazie al
potere del corvo, ma, dopo aver compiuto la sua vendetta, uccise il suo
corvo e
ne bevve il sangue per ottenere l’immortalità e
l’assoluta autonomia. Per
diventare più forte e mantenere la sua
immortalità ha cominciato a dare la
caccia a tutti i corvi che sono comparsi dopo di lui, riservando lo
stesso
trattamento fatto al suo, questo fino a quando non si è
trovato davanti me e i
miei compagni che siamo riusciti a batterlo. Sfortunatamente, prima che
potessimo fermarlo, quel pazzo è riuscito a penetrare nella
nostra base, dove
erano custodite le parti ritrovate di Abhadon e a inglobarle dentro di
se, ottenendo
un potere terrificante. Per evitare che i servitori di Abhadon
potessero
avvicinarlo e recuperare i pezzi, abbiamo deciso di relegarlo in una
prigione
dimensionale, sperando che lì nessuno riuscisse a
raggiungerlo.
Sfortunatamente abbiamo fatto male i nostri calcoli:
alcuni dei servitori di Abhadon hanno trovato la prigione, liberato e
reclutato
Hunter e restituito al loro signore i suoi poteri.
Non riesco ancora a spiegarmi come sia stato possibile
tutto questo e mi sento responsabile di aver tradito la vostra
fiducia” detto
questo tacque.
Il nostro Nick chiese la parola,
che gli fu accolta;
fece come aveva fatto l’immortale e parlò:
“Se voi avevate sconfitto Abhadon,
perché non lo avete distrutto definitivamente, ponendo fine
a tutto questo?”
“Semplice!”
rispose Lello, Sun’s Warrior Nero della
dimensione N “Sin dall’inizio
dell’eternità: esisteva ed esiste ancora un
equilibrio. Quest’equilibrio non deve in alcun modo essere
violato, altrimenti
prenderebbe pieghe imprevedibili e che nessuno, nemmeno noi,
può prevedere. Se
avessimo distrutto Abhadon, tutto quello che conosciamo sarebbe sparito
già da
tempo e non volevamo rischiare”.
“Capisco” disse
il giovane “Quindi avete deciso di
lasciare che il male continuasse ad esistere e a distruggere
perché avevate paura
del nuovo?! Al vostro posto avrei fatto la cosa giusta”.
“La cosa
giusta?” disse l’immortale “E dimmi
amico,
quale sarebbe stata? Ti prego illuminaci!”
Nick rimase scosso da quella
risposta secca, quasi
furente. Sentiva su di sé la maggior parte degli sguardi dei
presenti curiosi di
sapere quale sarebbe stata per lui la cosa giusta.
Dopo un momento di riflessione rispose: “Avrei seguito
il mio istinto, che mi avrebbe detto di incappare nel nuovo”.
“In parole
povere” disse l’immortale “Avresti
distrutto Abhadon senza pensarci due volte, agendo da sconsiderato,
senza
pensare a quello che sarebbe potuto succedere. Che bella idea!
Bravo”.
“Sconfitto Abhadon
rimarrebbe solo Arella, l’entità
primaria del bene” disse Harry Potter, Sun’s
Warrior rosso della dimensione N.
Il Sun’s Warrior, sorrise: “Arella stessa ci disse
di
fare una scelta tra vecchio e nuovo. Il vecchio è
ciò che ci stiamo portando
appresso ancora oggi; il nuovo è un’utopia che non
eravamo pronti a
intraprendere, perché non sapevamo cosa avremmo dovuto
affrontare. Non sai
quante volte abbiamo discusso sulla scelta fatta, ripetendoci che
l’avremmo rifatta se
fossimo tornati indietro.
Non voglio rimproverarti o consolarti dicendoti
questo, ma farti capire quanto sia stato difficile per noi decidere di
risparmiare Abhadon. Noi Sun’s Warriors esistiamo per
distruggere il male
dall’universo.
E' anche vero che senza male non c’è nemmeno bene.
È possibile
che anche Arella sarebbe sparita insieme ad Abhadon e con loro anche
tutti noi.
Come ti ha detto Lello c’è un equilibrio che non
deve essere violato in alcun
modo. Solo qualcuno in grado di crearne uno nuovo potrebbe. Ma nessuno
di noi è
Dio.
Sebbene guerrieri della giustizia, non possiamo
cambiare un equilibrio che esiste da prima che l’universo
stesso aprisse gli
occhi. Capisci quello che voglio dire?”
Nick abbassò la testa e annuì.
“C’è
però una cosa che mi viene spontaneo chiedere,
poi non chiederò altro sull’argomento.”
Disse di nuovo il giovane “Questo
equilibrio, secondo voi esiste ancora? Credete davvero che non ci sia
niente
che possa cambiare la condizione in cui ci troviamo tutti. Oppure
c’è una via
d’uscita da questo corridoio che percorriamo?”
Tutti furono ammutoliti da quella domanda, che ne
nascondeva molte altre a cui sembrava impossibile rispondere.
Astianatte, custode universale
ambra e figlio di Ettore
di Troia, sopravvissuto, grazie all’Immortale, si
alzò dalla sedia in cui si
trovava e disse: “La domanda che hai fatto è
giusta. In verità molti di noi se
la fanno sempre, senza trovare una risposta univoca e valida. Se vuoi
posso
provare a darti la mia e a confrontarla con quella tua e degli
altri”.
“Ne sarei onorato” rispose Nick.
Il figlio di Ettore disse: “Tu conosci la mia storia,
o meglio, quella cantata dai poeti greci. Probabilmente se
l’Immortale non mi
avesse afferrato mentre cadevo dalle mura di quella che era la mia
città,
avrebbe combaciato con la loro. Ma non è stato
così: il destino ha voluto che
vivessi, vedessi il mondo del futuro e contribuissi a salvare
l’universo, prima
come guerriero della dimensione R e poi della U.
Ho vissuto abbastanza da capire che il fato non è immutabile
e che niente è certo.
Ma una cosa ho capito: mi è stata concessa una grande
opportunità, ossia poter combattere per cambiare
l’universo. Mi rendo comunque
conto che non posso raggiungere questo proposito se non ho il potere di
farlo e
spero che allora esista l’essere in grado di rendere
possibile tutto questo. Ho
sempre pensato fossi tu. Ma anche tu stai compiendo una ricerca simile
alla
mia.
Questa ricerca ci unisce tutti; avessimo un segno o
altro, potremmo fare qualcosa. Ma non esistono segni divini o
divinità in grado
di fornirli. Noi siamo solo pedine di un gioco che non ha mai trovato
una
valida conclusione.
Hai una risposta migliore o una soluzione? Dilla se ce
l’hai.”
Nick rimase in silenzio per alcuni
minuti, poi si
diresse verso la finestra del salotto in cui si trovavano e
l’aprì.
La luce del sole inondò l’ambiente e una brezza
leggera entrò dentro. Il giovane respirò
quell’aria a pieni polmoni, provando calma
e una serenità. Si voltò verso il gruppo, che lo
guardava incuriosito e, con
calma, disse: “La mia risposta sta in ciò che mi
circonda. È la natura stessa
che me la dà che è tramite
dell’universo. In questa stanza sono diversi, oltre
me, a poter sentire la voce dell’universo.
Allora perché non la sentite? È un sussurro quasi
impercettibile che dà quel segno che tu Astianatte stai
tanto cercando. Non lo
riesci a sentire? E voi tutti ci riuscite? Provate a chiudere gli occhi
e a
sentire”.
Sebbene dubbiosi, tutti chiusero
gli occhi e
ascoltarono.
Dopo alcuni attimi di silenzio Sauron {vecchia versione di quello che
sto trattando nella sortia "Sauron il Lupo"], Sun’s Warrior
Nero
della
dimensione R e corvo, con voce quasi malinconica, disse: “Tu
dici
che la natura
ha la risposta e che la sta sussurrando. Io non riesco a sentirla.
Sarò un
guerriero anche universale, ma non sono capace di sentire questa voce.
Forse
sbaglio qualcosa, oppure questa voce è solo nella tua testa.
Non
dico che ti
manchi qualche rotella,visto che è tipico di tutti voi Nick,
ma
questa tua
risposta non ha fondamento”,
Nick sorrise amaramente:
“A parte te, chi sente una
voce, che sembra dare pace?”.
“Pace?” disse di nuovo Sauron “Forse, per
te, la
natura invia un messaggio di pace, ma non per me. Non hai visto ancora
niente,
non conosci il dolore causato dalla perdita di una persona cara e la
disperazione che ti invade e ti rende impotente.
Non capisci che pace è solo una parola che non ha
significato. In questo universo c’è un velo
sottile, che nasconde il dolore e,
se squarciato, non si ricompone più.
Pensi davvero di poter trovare pace? Da quando sono
nato ho avuto solo brevi momenti belli che sono scivolati via come
l’aria. Di
essi mi resta solo un flebile ricordo, nient’altro! In questo
universo non c’è
pace e nessun sussurro può darla”.
“Sei troppo pessimista amico mio!” disse
l’immortale
“Un tempo sarei stato d’accordo con te, ma adesso
siamo tutti insieme: tu fai
parte di una famiglia e potrai sempre contare su di noi”.
“Dici questo solo per consolarmi” disse Sauron
“Ma
dimmi tu credi a queste tue parole e senti questa voce, oppure ho
ragione io?”.
L’immortale
alzò le spalle: “La voce della natura
esiste. Ma praticamente nessuno riesce a sentirla. Forse lui ci riesce
perché è
ancora un novellino, oppure perché ha chissà
quale potere in più rispetto a
noi. Oppure perché non sa cosa lo aspetta.
Beh! Fidati amico: la pace che esalti tanto non
esiste. È la maledizione di un guerriero che non riesce mai
a trovarla”.
“Devo contraddirti
immortale.” intervenne
inaspettatamente Jiraya (dalla storia di Naruto) “Il concetto
di pace esiste ma
è difficile da trovare. Ciò che è
importante è…”
“Avere il fegato di non arrendersi mai e di non
rimangiarsi mai la parola!” dissero in coro tutti i
Sun’s Knights. “Questo è il
credo ninja di Naruto e anche di tutti noi”.
Il Maggiore sorrise:
“Jiraya e i Sun’s Knights hanno
ragione, non bisogna arrendersi mai e non bisogna mai deprimersi e
credere che
tutto sia dolore, come direbbe Alessandro Manzoni.”
Poi riprese con tono più serio: “Comunque
l’Immortale
ha ragione nel dire che l’esperienza che hai è
ancora poca. Credimi: vorrei
poterti dire che c’è una soluzione al quesito che
hai posto a tutti noi, ma è
difficile trovarne una.
In ogni caso concordo con te nel fatto che la natura
ci stia sussurrando una via: anche io la sento, ma non riesco ad
interpretare
ciò che dice. Passo notti insonni a pensarci, ma la
soluzione mi sfugge, così
come a tutti noi.
Ed eccoci al punto di partenza a cercare di salvare
l’universo per l’ennesima volta, cercando la pace e
un nuovo equilibrio”.
“Se la natura ci vuole
aiutare a trovare la pace, noi non dobbiamo ignorarla, ma ascoltarla.
Se davvero è
questo quello che sta cercando di dirci: allora io cercherò
un qualche
significato a questa voce e lo diffonderò in ogni
dimensione.
Non mi fermerò
e non mi arrenderò. Ho fiducia nell’universo e
nella forza che ognuna delle
persone che conosco mi ha dato. Ed è proprio grazie a questo
che ce la farò e
creerò un nuovo equilibrio” disse Nick risoluto.
Tutti lo fissarono sbigottiti.
“Hai coraggio da
vendere” disse il Maggiore “Pensi
davvero di poter fare quello che dici? Oppure ti arrenderai?”.
Nick estrasse la sua spada e passò la mano sulla lama
blu, tagliandosi leggermente. Poi strinse il pugno e disse risoluto:
“Sono
pronto a giurarlo sul mio sangue. Non mi rimangerò la parola
data; perché è
questo il mio credo di guerriero: trasformare l’impossibile
in possibile.
E il mio obiettivo sarà trasformare quest’universo
ed
è anche il vostro, ma l'avete dimentcato. Beh! Lo
realizzerò anche per voi”.
“Tu sei un po’
folle sai?” disse lo Zaffiro “Ma chissà:
forse mi sbaglio. Se così fosse puoi contare su di me e sui
miei compagni della
dimensione U”.
Il Sognatore si alzò: “Spesso la realtà
è frutto di un
sogno. Puoi contare anche su di noi della dimensione S, che lo sappiamo
più di
chiunque altro”.
L’immortale sospirò: “Sai come
impressionare la folla.
Sei ancora un pivello ma sono curioso di vedere che cosa riuscirai a
fare.
Ci saremo anche noi della dimensione R a darti una
mano”.
“Lo stesso si possiamo dire noi della dimensione N”
disse il Maggiore “E, visto che ci siamo, credo di aver
trovato un soprannome
adatto per te: attingendo dal tuo credo, ti ribattezzo “il
Trasformista”,
perché sembri avere la volontà per trasformare le
parole in realtà. Non
deludere la nostra fiducia”.
Tutti furono d’accordo nel dare questa possibilità
al
giovane Nick, sperando che il suo cuore fosse abbastanza forte da
mandare
avanti i propositi che si era prefisso.
La riunione durò per il
resto della giornata: in essa
furono trattati gli argomenti più vari, che andavano da
descrizioni a consigli.
Alla fine tutti si ritirarono e tornarono nelle proprie dimensioni,
lieti di
aver trovato un nuovo compagno.
Nick s’intrattenne con i
suoi compagni fino all’ora di
cena, a cui prese parte allegramente.
Dopo la cena, il Maggiore gli chiese di seguirlo.
Lo portò fuori in giardino e si fermarono davanti al
recinto che dava verso il burrone vicino alla casa. Era una notte
tranquilla:
il cielo era sereno e una splendida luna brillava nel cielo.
Il Maggiore osservava il panorama che gli si stagliava
davanti. Nei suoi occhi si leggeva tranquillità ed allo
stesso tempo
preoccupazione.
Nick si chiedeva che cosa lo rendesse in quel modo.
Sapeva che il suo alter ego voleva dirgli qualcosa, ma non sapeva cosa.
Il Maggiore prese dalla tasca un
pacchetto di sigarette,
ne tirò fuori una, se la portò alle labbra e
l’accese con un piccolo raggio
energetico.
Nick si allontanò istintivamente da lui: non
apprezzava molto il fumo; anzi lo odiava e trovava assurdo che il suo
alter ego
fumasse.
Il Maggiore sorrise: “Non apprezzi il fumo vero?”
Il giovane, in risposta, tagliò in due la sigaretta e
gli sfilò il pacchetto dalla mano distrggendolo. Fatto
questo disse: “Siamo la
stessa persona. Dovresti saperlo che odio il fumo in tutte le sue
forme. Mi sorprendo
che tu abbia cominciato a fare una simile porcheria. Sono
disgustato.”
“Non posso darti torto ragazzo” disse il maggiore
“Fumare fa schifo. Ma non credere che lo faccia sempre. Lo
faccio solo nei giorni
di commemorazione.”
“Commemorazione?” fece Nick.
“Si in ricordo delle persone che mi hanno reso quello
che sono e che ora non ci sono più”.
“A chi ti riferisci?” chiese il giovane.
Il Maggiore abbassò lo
sguardo e sospirò: “Alla mia
famiglia terrestre”.
Nick spalancò gli occhi e, quasi sussurrando, disse:
“La tua famiglia terrestre. Vuoi dire i nostri genitori. Sono
morti?”.
“Si” disse
malinconicamente “Anche se non
sembra, ho quasi 80 anni. I miei genitori si sono spenti con la
vecchiaia, sono
stati molto longevi: hanno visto i loro figli diventare uomini e
sposarsi;
hanno provato la gioia di essere nonni e anche bis-nonni. Il fratellino
è
ancora vivo e vegeto, un po’ acciaccato, ma sta bene. Oggi
è l’anniversario
della morte di uno
di loro e accendo una
sigaretta in loro memoria, prendendo il loro stesso pacchetto.
Immagino che ti stia chiedendo perché ti sto dicendo
queste cose vero?”
Nick annuì.
Continuò: “Se
vuoi andare avanti nella tua
missione tieni sempre questo a mente. Non dimenticare mai la tua
famiglia. Abbi
sempre cura di ogni suo membro, perché sono le tue radici,
il tuo
passato, il tuo presente e anche il tuo futuro.
La tua famiglia non si limita però a quella da cui sei
nato: anche coloro con cui stringerai un saldo legame lo
diventerà.
Il tuo compito principale sarà proteggerli con tutto
te stesso e fare del tuo meglio per tenerla sempre unita e dovrai farlo
anche
se ciò volesse dire rinunciare al tuo obiettivo.
Sarai capace di farlo?”
Nick guardò dubbioso il
cielo, poi disse: “Ho ancora
molta strada da fare e so che incontrerò molti compagni. Non
so come mi
comporterò, ma farò del mio meglio per
proteggerli.
Se sarà necessario rinuncerò anche alla mia vita,
ma
ce la metterò tutta”.
Il Maggiore sorrise: “Essere un capo vuol dire avere a
cuore le vite di coloro che ti seguono, senza usarli. Se questa regola
è chiara
allora sei pronto a guidare un gruppo di giovani guerrieri”.
Nick annuì. Poi, dopo
alcuni istanti, disse: “Dove
troverò questi compagni e come capirò che sono
quelli giusti?”.
Il Maggiore gli appoggiò la mano sulla spalla: “Lo
capirai quando li vedrai. Inoltre sono tanti i luoghi in cui puoi
trovare
compagni. Non dimenticarlo.
C’è un’ultima cosa che voglio darti
prima che tu torni
a casa tua: uno scanning mentale dei miei ricordi che ti potranno
servire. Vuoi
avere questo bagaglio?”
Nick non ci pensò nemmeno e acconsentì.
Il Maggiore annuì:
“Avrai tutte le mie conoscenze, ma
non miei ricordi, perché potrebbero confonderti.
Sarà compito tuo farne di
nuovi” ciò detto immise nella mente del giovane
una miriade di cose, che
nemmeno una vita intera sarebbe bastata a raccogliere.
La mente di Nick si adattò in circa un minuto a tutte
le conoscenze ricevute.
Passato il periodo di incameramento, il giovane
ringraziò e promise che avrebbe fatto un buon uso di
ciò che aveva ricevuto.
Il Maggiore sorrise. Prese dalla
tasca una strana
boccetta, con dentro un castello in miniatura che dette al giovane:
“Questo non
è un semplice ornamento. Se pronuncerai le parole giuste il
castello da
piccolo, otterrà le dimensioni naturali.
Ricordati di trovare un posto ampio per farlo
apparire” fece un occhiolino.
Nick annuì. Aprì il suo portaoggetti che aveva
trasformato in braccialetto e vi mise la boccetta.
“Utile quel porta tutto” disse il Maggiore
“Dovrò
procurarmene uno”.
I due si misero a ridere.
Il giorno dopo Nick, insieme ai
suoi compagni,
ringraziò per l’ospitalità e
partì alla volta del suo destino.
Bel
capitolo vero? Non siate timidi e rispondete numerosi, per faavore.
Nel
prossimo capitolo: Nick trova alloggio in Inghilterra. Lì lo
aspetterà un'altra battaglia. Ce la farà a
vincere?
Alla prossima
|
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Capitolo 12 *** motore ciak: battaglia ***
Ciak battaglia
Salve a tutti e ben
ritrovati.
Prima di qualsiasi cosa, ci tengo a dirvi che ho deciso di scartare i
personaggi di Bey Blade dalla storia: ricoprirebbero un ruolo troppo
marginale e quindi era come se non ci fossero.
Detto questo, vi presento questo capitolo, preannunciandovi che
è un po' più lungo degli altri, ma pieno di
elementi che
spiegheranno gli eventi futuri della narrazione.
Buona lettura e non dimenticate di lasciare un piccolo commento.
Era passata circa una settimana dal
ritorno di Nick
nella sua dimensione, ma il putiferio causato dalla stampa che lo
cercava non
si era ancora sopito. Per questo il giovane aveva deciso di far perdere
le sue
tracce lasciando l’Italia per qualche tempo, tornandoci solo
per raddrizzare i
torti.
Su consiglio di Luce, si era recato in Scozia, nel
Regno Unito e aveva trovato alloggio in un piccolo albergo di un
paesello vicino
ad un castello che: era stato scelto come set cinematografico di una
delle
serie di film che preferiva: Harry Potter.
Il giovane aveva saputo che alcune scene sarebbero
state fatte nella piazzetta del paesello e non aveva la ben che minima
intenzione di perdersela.
Il giorno delle riprese si era
piazzato in prima fila,
armato con tanto di fotocamera e quaderno degli autografi, in caso
fosse
riuscito ad avvicinare uno degli attori, in particolar modo le attrici
e
ottenere una loro firma.
Sperava di avere una dedica, ma sapeva essere
impossibile. “A meno che..” rifletté
Nick.
Il giovane aveva pensato di auto firmarsi come
Millennium Falcon e, per non lasciare dubbi attaccò una sua
piuma sul
frontespizio dell’album.
“Vero! Questo vuol dire barare. Ma se sei un fan ed
allo stesso tempo un super eroe, perché non
approfittarne” disse tra se il
giovane.
Ma la giornata non sarebbe andata
come aveva previsto.
Infatti nell’ombra qualcuno stava programmando una strage.
“Ricordate” sussurrava una voce sibilante
“Li voglio
tutti morti!”
“Come desiderate generale!” risposero.
La scena che stavano per girare era
una passeggiata
per le strade della città magica ai piedi del castello.
Tutto era pronto per la
scena; mancava solo il via del regista .
L’ordine non venne: in quel momento apparvero sulla
scena persone vestite in nero ed incappucciate.
Il regista, credendo che fossero degli attori, disse
loro di andarsene perché non era il loro turno.
Nick, mentre assisteva alla scena, percepì delle aure
negative venire da quel gruppo e capì che quelli non erano
attori.
Voleva trasformarsi, ma il posto in cui si trovava era
troppo in vista e quindi cercò di allontanarsi.
Non ebbe il tempo di farlo che vide
una figura
avanzare tra il gruppo di demoni con una gemma verde incastonata nel
petto.
Il giovane capì subito la situazione. Si
allontanò dalla
folla e cercò un posto al buio dove, prima di trasformarsi,
fece una
telefonata.
Nel frattempo il generale infernale
si avvicinò al
regista e sollevò la mano sinistra lunga e pallida dicendo:
“Silenzio piccolo
verme.” E lanciò una sfera energetica verso la
sedia.
Il pubblico fu raggelato dallo spettacolo: gli attori
furono presi e
sollevati a mezz’aria da
una forza invisibile. Tutti gridarono.
Il generale infernale si voltò e disse: “Ho detto
silenzio!” e alzò la bacchetta.
La folla fu ammutolita dall’incantesimo.
“E così,
vorreste fare un film eh!” disse gelido “Odio
i film, in particolar modo questo. Siete solo spazzatura ambulante.
È giunto il
momento di fare pulizia da tutto quest’immondezzaio. Il film
che sarà girato
adesso si chiamerà “Massacro totale” e
voi sarete le star, contenti.
Prima, però, consentitemi di presentarmi”
ciò detto si
tolse il cappuccio.
Un volto pallido come la morte, con occhi rossi, privi
di qualsiasi compassione, si rivelò alla luce del sole che
venne coperto dalle
nuvole.
“Io sono Lord Voldemort” disse con
un sibilo.
Se prima le persone erano traumatizzate, ora erano
terrorizzate oltre ogni limite: si trovavano davanti il cattivo della
storia
che stavano riprendendo, quale terrore peggiore poteva esserci.
“Immagino che stiate
pensando di essere impazziti e di
avere le travvecole.” Disse lo stregone “Ma
credetemi, questa è la pura realtà.
Adesso potete urlare” e alzò la bacchetta da cui
stava uscendo una luce verde.
Un raggio luminoso fece volare via la bacchetta e
davanti a tutti apparve Millennium Falcon in persona.
“Come va?” disse Nick ironico. “Deduco
che tu sia il
secondo generale infernale giusto?”.
Voldemort si voltò verso
di lui: “Hai indovinato. È un
piacere conoscere il guerriero che ha sconfitto il supremo generale
infernale e
il primo di noi. Ma che dico!? Già ti conosco e tu conosci
me e ora farò quello
che Venom non è riuscito a fare. Ma prima perché
non far vedere la tua disfatta
in mondo visione?” schioccò le dita e le tele
camere si accesero.
“Capisco” disse Nick “Sei sicuro di
vincere. Allora
perché non liberi queste persone. Non c’entrano
niente con noi due”.
“Lo so” disse
lo stregone “Loro saranno gli spettatori della tua
disfatta” e rise.
“Non credo che i miei amici siano d’accoro con
te”
disse Nick.
“Amici?” fece Voldemort e si voltò.
Tutti i mangia morte, cioè i seguaci di Voldemort
erano stati eliminati dai guerrieri del Fantasy.
Voldemort li fissò con ferocia: “Voi. Come osate
venire qui?”
“Siamo in un universo libero amico” disse ironica
Jen.
“La pagherete per la vostra insolenza. Debonair!”
urlò
Voldemort.
Dal nulla apparve una donna alta
magra, dal volto
bianco e con unghie lunghe e nere che disse: “Mi hai chiamato
mio generale e
signore?”
La figura che era apparsa era una vecchia conoscenza
di Luce: Debonair la strega oscura che tempo addietro aveva quasi
distrutto Sephìro
e che era entrata nel
gruppo dei Dark Warriors e unita in sinistre nozze proprio con
Voldemort.
Una coppia proprio perfetta, si può dire, unita
dall’odio e dalla sete insaziabile di potere.
“Si mia sposa e mio vice. Distruggi i guerrieri del
Fantasy” le ordinò Voldemort “Ma lui
è mio”.
“Vuoi batterti contro di me Voldi?” lo
schernì Nick
“Accomodati!”
“Ti farò rimpiangere la tua insolenza”
disse Voldemort
e si lanciò contro di lui.
Mentre Nick e Voldemort si allontanavano dal paese,
Debonair sorrise malignamente, mentre pregustava la vittoria.
Fu distolta dai suoi pensieri da
Luce che le si parò
davanti: “A quanto sembra ci ritroviamo di nuovo faccia a
faccia! Questa volta mi
assicurerò di sconfiggerti”.
Il corpo della giovane donna fu avvolto dalle fiamme
che, una volta estinte, rivelarono le sembianze soleaniche di Luce:
aveva le
sembianze di un rapace color rosso vivo, con macchie gialle che le
ricoprivano
le parti intime; la sua testa era incoronata dai lunghi capelli rossi
sciolti e
risplendeva come una stella.
Dopo la sua trasformazione si rivolse ai suoi
compagni: “Di lei me ne occupo io. Voi pensate agli
altri”.
“Ne sei sicura?” chiese Anemone.
“Sicura” rispose Luce.
“Falla arrosto mi raccomando” la incitò
Marina.
“Preparate pure le posate. Non ci metterò
molto” disse
Luce.
“Non ci metterai molto?” disse Debonair ironica. La
strega rise malignamente: “Ti farò ricongiungere
col tuo defunto sposo molto
presto”.
A queste parole, Luce esplose e si lanciò verso di
lei.
Le due si affrontarono prima a distanza ravvicinata,
con attacchi rapidi, poi si scontrarono con gli incantesimi.
Debonair lanciò verso luce una miriade di sfere nere;
Luce le deviò verso l’alto, usando le fiamme e
ricambiò con vere e proprie
frecce di fuoco e saette rosse.
La strega oscura bloccò quegli attacchi con estrema
facilità e, schernì Luce: “E’
tutto qui quello che sai fare? Sei davvero
misera. Tuo marito e tuo fratello si staranno vergognando di
te” e rise.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: “Non
ti permetterò di offendere oltre i miei affetti!”
tuonò Luce.
Le fiamme che
l’avvolgevano esplosero come un vulcano
in eruzione, mostrando una terribile luce negli occhi della guerriera.
Con forza,
le fiamme volarono veloci verso la strega che riuscì a
stento a schivarle,
riportando qualche lieve ustione. Ma non era finita: un cerchio di
fuoco aveva
circondato Debonair e si stava chiudendo intorno a lei.
La strega ululò e riuscì a salvarsi da morte
certa.
Almeno questo era quello che credeva: Luce si portò alle sue
spalle con la
spada in pugno.
La lama vibrò il fendente finale. La testa della
strega, con incisa un’espressione di sgomento,
rotolò a terra.
Le fiamme avvolsero il corpo di
Debonair,
carbonizzandolo completamente.
“Che ti serva da lezione Debonair” disse Luce
“Mai
colpire un cuore già ferito!”
“Lo terrò a mente” disse una voce dietro
di lei.
Cinque lame affilate attraversarono
lo stomaco di
luce. Ma non erano lame: erano le enormi unghie di Debonaire rese
affilate e
taglienti come spade.
Un grumo di sangue uscì dalle labbra di Luce. La
giovane donna fu gettata a terra a pancia in su.
Debonère rideva trionfante. “Ti stai chiedendo
come sono
sopravvissuta?” disse Debonair con sguardo folle
“Era un’illusione. Povera
stupida. Ci sei cascata come
un pollo”.
La strega avvicinò il
volto a quello di Luce e le
sussurrò nell‘orecchio: “Povera piccola
Luce. Abbandonata al proprio destino
senza nemmeno che ci sia qualcuno che ti aiuti. Se ti può
consolare, una volta
che ti avrò ucciso ti farò raggiungere dai tuoi
compagni e dal tuo rinato Nick.
Addio piccola sognatrice!”
La strega, con sorriso maligno, piantò le sue unghie
nel suo petto.
Il corpo di Luce sparì, lasciando il posto ad un
tronco di quercia che esplose.
La strega fu colpita in pieno
dall’esplosione e scaraventata
via. Riuscì a fermarsi a mezz’aria sollevando
semplicemente le braccia. Il suo
volto era stato colpito in pieno: era tutto sanguinante e un pezzo di
legno le
aveva colpito un occhio accecandola.
“Addio Vecchia megera” disse Luce, apparsale
davanti.
La spada di Luce tagliò in due il corpo della strega e
carbonizzandolo.
La donna scese a terra e tornò normale: “Ti avevo
avvertito che mi sarei assicurata della tua disfatta questa
volta”.
Dall’altra parte del
paese Nick e Voldemort si stavano
affrontando in un combattimento aereo, che vedeva il giovane in
vantaggio.
Quando Voldemort percepì la scomparsa della moglie
gridò furioso, maledicendo Luce e Nick. Poi, attingendo al
potere della sua
pietra, si trasformò in un essere simile ad un velociraptor,
nero come la pece
e si scagliò di nuovo sul giovane.
Il giovane non riusciva a contenere tutta quella
rabbia e sapeva che, se non avesse fatto qualcosa, avrebbe avuto la
peggio.
Mentre pensava a questo, Voldemort
lo colpì con i suoi
artigli ricurvi all’altezza dello stomaco. Nick
riuscì a ridurre il danno
accompagnando il colpo, riportando solo una lieve ferita .
Lo stregone, all’improvviso, afferrò il braccio
del
giovane tenendolo stretto. La gemma che portava incastonata al petto
brillò di
un bagliore sinistro.
Nick non riusciva a muovere
più un muscolo, anzi
sentiva che il corposi stava intorpidendo.
“Ti senti male Nick?” sibilò lo stregone
“Grazie al
potere della gemma che porto ho il potere di far marcire tutto quello
che
tocco, facendolo invecchiare in modo esponenziale. Sei
finito!”.
A quelle parole Nick capì che il suo braccio stava marcendo
e lo stesso stava accadendo al suo corpo. Sentiva il soffio della morte
che gli
stava prosciugando la linfa vitale. Stava per morire.
“Aspetta Nick”
disse una voce.
Nick spalancò gli occhi e si voltò verso la sua
destra. Davanti a lui era apparsa una figura vestita di bianco, biondo
e con
occhi azzurri come il cielo.
“E tu chi sei?” chiese Nick.
“Io sono Alan il tuo angelo custode” rispose calmo.
“Il mio angelo custode?” ripeté Nick.
“Esatto!” disse “Perché ti
stai arrendendo? Non è da
te.
La morte per vecchiaia non può colpire un soleano,
ricordi? Voi potete vivere miliardi di anni senza invecchiare.
È vero potete
morire, ma non di vecchiaia. Quindi smettila di tremare e vinci. Tu hai
il
potere” e sparì.
Nick si scosse dalla visione che
aveva avuto:
Voldemort lo teneva ancora stretto e lo guardava con lo stesso sguardo.
Nick sorrise: “Hai dimenticato una cosa, amico. I
soleani non possono morire di vecchiaia” e colpì
lo stregone con un poderoso
pugno.
Voldemort fu costretto a lasciare la presa a causa del
dolore. Il suo sguardo era cambiato: ora era pieno di sgomento.
“Sai ti devo ringraziare” disse Nick “Mi
hai fatto
aprire gli occhi e per ringraziarti ti distruggerò qui,
seduta stante”.
Il giovane sguainò la
spada. Da essa uscì un bagliore
blu.
“FOLGORE BLU” gridò Nick.
“Non illuderti. AVADA
KEDAVRA!” gridò lo stregone
lanciando un bagliore verde dalla mano.
Nick non fece in tempo a lanciare
il suo colpo e cercò
di difendersi con la spada.
“E’ inutile!” disse Voldemort
“Il mio incantesimo non
può essere bloccato e tu non sei immune ai suoi effetti.
Preparati ad andare
nell’aldilà!” ed incrementò
il potere del suo anatema assassino.
“Cavolo!”
pensò Nick “Non avevo considerato il suo
vero potere. Devo farmi venire in mente qualcosa o sono spacciato.
Avanti
pensa” e chiuse gli occhi.
La vita cominciò a scorrergli davanti e, mentre
rievocava lo scontro con Abominon, ebbe la soluzione per uscire dai
guai.
“Che stupido! mi sono dimenticato che sono più
forte
di così” disse ironicamente e si
trasformò in Super Soleano, ottenendo la
potenza necessaria per spazzare via l’incantesimo.
“C-Cosa!” disse
Voldemort stupito.
“Uff!” sospirò Nick “Sai,
certe volte mi stupisco di
me stesso: mi dimentico dei miei punti di forza. Beh!
rimedierò subito a questo
battendoti”.
“Smettila di prenderti
gioco di me!” disse lo
stregone, lanciandosi verso di lui “Muori: ARTIGLIO FALCE
ASSASSINA”.
Con un movimento rovesciato, lo stregone lanciò
dall’artiglio a mezzaluna sul piede un fascio verdastro a
forma di falce.
“Tre sferzate”
disse Nick sollevando la spada
“SFERZATA DEL CIELO!”
La spada si colorò di azzurro cielo, quasi come se si
fosse fusa col cielo stesso e rilasciò un’ondata
luminosa verso il colpo dell’avversario
distruggendolo.
“Tks!” fece
Voldemort “Giochi ancora con le tre
sferzate del cielo, della terra e del mare? Non illuderti che quei
colpi, da
soli possano battermi”.
“Illudermi?” disse Nick con un sorriso
“Dimentichi che
le tre sferzate sono le basi della mia Folgore Blu. Il mio colpo
è un
evoluzione di quello noto come “Folgore di Avan” *
risultato dell’unione di
queste tre tecniche e della “Lama Blu”, attacco
tipico del Sun’s Warrior Blu,
padrone di questa spada”.
“Le leggendarie Sun’s Swords: le armi
più antiche e
potenti dell’universo, create con gli elementi della natura stessi per distruggere il
male” commentò lo
stregone “Siete così legati a quelle armi che vi
tramandate da un Sun’s Warrior
ad un altro, che tenete a loro più della vostra vita. Mi fai
ridere!”
“La cosa è
quasi reciproca!” disse Nick.
“Che vuoi dire?” fece lo stregone.
“Ci sono diverse cose che non so di me stesso. Il motivo
non so darlo. Ma non me ne preoccupo: quando sarà il momento
colmerò questi
vuoti.
In qualsiasi caso: è ora di finirla!”
“Ti accontento subito. Ti
ucciderò seduta stante!”
disse Voldemort e, attingendo dalla gemma, fuse il suo incantesimo con
i suoi
artigli “Dovresti sentirti onorato: salvo in allenamento, non
ho mai provato
questo mio attacco. In esso vi ho riversato tutta il mio potere:
l’ho chiamato
ARTIGLIO KEDAVRA ed è tutto per te” e
lanciò un enorme fascio verde verso Nick.
Il Sun’s Warrior concentrò tutta la sua energia
dentro
la sua spada e, quando l’attacco dello stregone stava per
colpirlo, vibrò un
potente fendente.
“Sei davvero cocciuto
moccioso” disse lo stregone “Non
puoi battere un attacco come questo con la semplice forza bruta, visto
che lo
posso potenziare quanto voglio” e, con le mani tese,
incrementò il potere del
suo attacco.
Con un sorriso sul becco,(considerando che è in parte
rapace), Nick aumentò improvvisamente la forza e, con un
grido, spezzò l’incantesimo.
“Cosa?” fece lo
stregone senza fiato “Come diavolo hai
fatto?”
“Non ti è mai venuto in mente che non stessi
facendo
sul serio?” disse Nick.
“Cosa?”
“E’ un principio base: mai combattere subito con
tutta
la forza. Bisogna sempre fare un piccolo riscaldamento e osservare
l’avversario”.
“Vuoi dire che..” sibilò Voldemort.
“Esatto!” disse Nick trionfante “Finora
ho osservato
ogni tuo movimento, ho incassato tutti i tuoi attacchi e ti ho lasciato
consumare le tue energie”.
Lo stregone spalancò gli occhi dallo sconcerto.
“Il tuo colpo era davvero
forte: se lo avessi usato
prima, con molta probabilità, mi avresti battuto.
Tuttavia hai commesso un errore più grave: hai
consumato tutta la tua energia in esso e lo hai pure detto, senza
pensare alle
conseguenze”.
Voldemort si morse il labbro con le
zanne: “Dannazione!”
“Già! In parole semplici significa che: HAI PERSO!
Ora tocca a me.
FOLGORE BLU!”
La luce che aveva distrutto il
supremo generale infernale
riapparve e spazzò via Voldemort, che non lasciò
traccia di se se non la gemma.
Un altro generale infernale era stato sconfitto e Nick
sapeva che ne sarebbero venuti altri a reclamare la sua testa, ma
sapeva che
avrebbe reso loro lo stesso trattamento.
Quando tutto finì, le
persone cominciarono ad uscire e
si trovarono davanti uno spettacolo unico: Millennium Falcon insieme a
personaggi televisivi e dei video giochi, che avevano combattuto e
sconfitto
Lord Voldemort e i suoi seguaci.
“Ehi! Chi sono
quelli?” disse Buffy avvicinandosi ai
suoi compagni.
“Semplice!” disse Nick “Sono attori.
Stavano girando
una scena proprio in questo paese”.
“Ho capito!” disse Marina “E sono pronta
a scommettere
che eri nei paraggi e non hai resistito dalla voglia di avere un
autografo da
questi attori vero?” e gli scompigliò i capelli
(che nella sua forma soleanica
erano completamente assenti).
“Toglimi le tue manacce di dosso” disse Nick rosso
in
volto (cosa assai buffa visto che Nick è color blu scuro) “Sono venuto qui
perché me l’ha consigliato
Luce. E comunque non sono affari tuoi”.
Marina lo guardò storto e lui fece lo stesso.
“Andiamo ragazzi!” disse Eric, frapponendosi tra i
due
“Non è il momento di comportarsi come dei
bambini.”
“Sta zitto!” dissero insieme.
Eric fu zittito dai loro sguardi con le goccioline che gli
cadevano dalla testa.
“Calma ragazzi.” Disse Luce “Abbiamo
appena combattuto
e inoltre siamo sotto i riflettori. Sono sicura che siamo stati tutti
ripresi”.
Nick e Marina furono fulminati dal pensiero.
“In più” aggiunse Luce con tono
più calmo “non mi va
di dovervi curare le ferite che potreste procurarvi se continuate
così”.
Quella fu la stoccata finale. I due si scusarono come
al solito e, insieme agli altri si voltarono verso il pubblico, che si
avvicinava curioso.
“Grandioso!”
esultò il regista “Ho registrato le scene
più belle della mia vita! Millennium Falcon e altri super
eroi contro Lord
Voldemort e i suoi seguaci. Non
riesco ad esprimere la mia gioia. Grazie infinitamente signori per
averci
salvato e dato la possibilità di assistere a questo
scontro”.
“Prego. Di nulla” disse Nick confuso.
“Signori. Potrei
chiedervi un grande favore?” chiese
il regista “Vorreste partecipare al film?”
Nick ebbe un
brivido dietro la schiena. Recitare in un film era un suo sogno, ma
dovette
rinunciarvi.
“Credo di parlare a nome di tutti i miei compagni.
Mi dispiace, ma non possiamo proprio. Non è il nostro
lavoro” disse.
“Lavoro?”
ripeté il regista “Voi signor Millennium
Falcon avete un lavoro?”
“Certo” disse Nick “distruggere i demoni
come quelli.
E credetemi: è davvero faticoso”.
Tutti dissero all’unisono
“Quelli erano demoni?”
“Come altro li potreste
chiamare?” intervenne Blade.
“Ci battiamo contro di loro da molto tempo e credetemi quando
vi dico che
quelli non erano i più forti. Ce ne sono di
peggiori”.
“Comunque non avete di che preoccuparvi!”
intervenne
Van Helsing “Finché ci saremo noi non avete niente
da temere. Garantito”.
Il discorso sembrò calmare gli animi di tutti. Era
solo la calma prima della tempesta. Infatti, pochi attimi dopo, tutti
si
accalcarono davanti a Nick e ai suoi compagni facendo domande e
chiedendo
autografi.
“Scusate gente, ma per
oggi ne ho abbastanza di film.”
Disse Nick “Andiamo ragazzi!” e volò
via, seguito dagli altri.
Una volta allontanatosi, il gruppo
scese su una
collina e tutti caddero stonati a terra.
“Cavolo!” Commentò Jen “Questi
fan sono più
distruttivi di un esercito di demoni”.
“E’ vero!” disse il Principe di Persia
“E’ più
semplice eliminare un altro generale infernale che reggere tutto quel
casino”.
“E’ il prezzo del successo”
commentò Kaeleena “La
prossima volta me la filo subito senza
dare spiegazioni e consiglio lo stesso a te Nick. Questi ti fanno
diventare
pazzo e sono molto maneschi. Uno di loro mi ha toccata”.
Tutti si voltarono verso di lei e chiesero: “Dove?”.
“Non sono affari vostri!” disse lei guardando,
imbarazzata, da un’altra parte.
“Comunque Nick” chiese Marina “Come mai
eri lì?”
“Come ho detto prima, ci sono andato perché mi
è stato
consigliato” rispose lui “Pensavo, poi, di
prendermi qualche autografo ecco tutto” e
tirò fuori il suo quaderno.
Un pugno lo colpì in
faccia e il giovane fece un bel
volo fino a che non finì dentro una buca.
Marina gli si avvicinò furiosa, lo sollevò da
terra e
lo prese per le spalle gridandogli in faccia: “Stupido! Ti
rendi conto che questo
non è un gioco? Tu sei un guerriero, non hai tempo da
perdere con queste scemenze.
Te ne saresti dovuto andare subito, per evitare di finire
nell’occhio del
mirino. Invece hai commesso un grave errore”.
“Marina smettila!” la riprese Blade
“Ricordati che è
pur sempre un umano”.
“Un umano eh?” ripeté Marina
“Lui non è più un umano
da quando è venuto nel Fantasy ed ha aperto gli occhi. Non
devi cedere a
debolezze come queste, potrebbero costarti la vita. Te ne rendi conto
oppure
no?”
Nick non rispose. Si
limitò a fissare il quaderno che
aveva in mano e poi Marina e i suoi compagni. Poi, con dispiacere,
strappò il
quaderno i mille pezzi e lo gettò in aria.
“Hai
ragione
Marina. Sono stato un egoista ed è giusto che riceva la
giusta punizione per
questo. Mi dispiace di non averci pensato prima” disse Nick.
“Lascia stare” disse Anemone
“L’importante è che tu
abbia imparato la lezione e che soprattutto tu sia riuscito a
sconfiggere un
altro generale infernale!”.
Tutti gli altri annuirono.
“E poi che gusto c’è ad avere una firma
su un pezzo di
carta che si consuma col tempo?” disse Buffy
“L’importante è che hai incontrato
personalmente gli attori. Il resto è irrilevante”.
“Già!” disse Blade.
“Per noi è giunto il momento di tornare a
casa.” Disse
Luce “Ricordati che puoi sempre chiamarci. Ma ricordati: non
usare mai tuoi
poteri per scopi personali”.
Nick annuì.
Luce sorrise raggiante e
aprì un portale, poi si voltò
verso Nick e gli disse: “Credo che adesso potrai tornare a
casa
tranquillamente. Ti faremo sapere nuovi sviluppi” e
sparì nel vortice
dimensionale.
Tutti se ne andarono uno ad uno salutando il loro
amico finché non rimase solo Marina.
La ragazza si avvicinò a
Nick e gli accarezzò il becco
ricurvo, tipico dei rapaci. Il giovane riassunse le sembianze umane e
la guardò
fissa negli occhi: “Grazie per avermi dato questa ennesima
lezione”.
Marina sorrise: “Alle volte ti comporti come un
bambino, ma so che accetti i consigli con il cuore. Ed è
questo quello che mi
ha fatto innamorare di te”.
“Vorrei poter ricambiare allo stesso modo quello che
provi verso di me. Ma non ci riesco ancora: ti vedo più come
una guida, almeno
per il momento” disse dolcemente il giovane
“Un giorno il tuo cuore
si aprirà, ne sono
sicura. E spero che avrò il posto che tu hai nel
mio” disse Marina e lo
abbracciò.
Dopo quel breve momento, i due si
staccarono l’uno
dall’altra e la ragazza scomparve nel portale.
Nick osservò il cielo e respirò l’aria
a pieni
polmoni, come se non lo facesse da tempo. Sapeva che avrebbe affrontato
molti
altri scontri e avventure e lui era pronto.
* mi
sono ispirato ai cavalieri del drago per questo.
Dopo un
breve periodo di riposo, Nick torna in azione ed affronta il terzo
generale infernale.
Riuscirà a batterlo? E Qual'è il vero ruolo di
Alan?
Alla prossima.
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Capitolo 13 *** battaglia nel mondo dei ninja ***
13. battaglia nei cieli del mondo dei ninja: Nick contro
Hao
Ciao a tutti! Spero che il capitolo precedente, anche se
alquanto
contorto, vi sia piaciuto, perchè in questo si cominciano ad
intravedere due dei futuri Sun's Knights che avevo promesso di
presentare. Chi sono: lo vedrete leggendo il capitolo.
Mi raccomando: fate anche un piccolo commento, voglio davvero sapere
che cosa ne pensate.
Detto questo, buona lettura.
Passarono due settimane e con esse
finì l’estate.
Per Nick era giunto il momento di
fare una scelta: la
scelta dell’università.
Quel pensiero, a causa dei recenti eventi, gli era
completamente sfuggito di mente: doveva fare una decisione per la sua
vita e
rendere fieri i suoi genitori, completamente ignari della sua vera
identità.
Il poco tempo che ebbe a disposizione lo usò per
studiare i quiz universitari, augurandosi di avere la preparazione
adeguata per
entrare in una buona università.
Per circa metà settembre, esattamente come molti altri
suoi coetanei, andò in giro per l’Italia insieme
ai suoi genitori per cercare
di essere ammesso in qualche città.
Alla fine il giovane
riuscì a trovare la sua strada in
una delle migliori città di sempre: Pisa e si iscrisse alla
facoltà di
giurisprudenza.
Dopo che si fu sistemato in un appartamento nei pressi
della facoltà i suoi genitori lo lasciarono, dandogli tutto
quello che gli
sarebbe potuto servire e poi tornarono in Calabria.
Per il giovane quell’esperienza era nuova e si sentiva
solo, ma sapeva che ci si sarebbe abituato molto presto.
Cominciò a frequentare i corsi e subito fece amicizie
con persone provenienti da diverse parti d’Italia {una cosa
interessante da
dire sulla città di Pisa è che generalmente sono
pochi gli studenti pisani.
Infatti la città della torre pendente è meta di
studenti provenienti dalle
regioni del sud].
Più passava il tempo e
più si adattava a quella vita
che doveva comunque adattare ai suoi impegni di Millennium Falcon.
Infatti, durante il primo mese di lezioni, ricevette
la visita di diversi guerrieri della terza armata infernale, ma nessuno
di loro
era il generale, che sembrava restare nell’ombra.
Un giorno, mentre stava uscendo
dalla mensa universitaria,
ricevette una chiamata dai suoi compagni del Fantasy.
Il giovane si allontanò
dalla folla e rispose:
“Era ora che chiamaste ragazzi”.
“Ciao Nick. Ti siamo mancati?” disse Blade.
“Un po’” rispose Nick “Sono in
vivavoce?”.
“No ti sto parlando solo io. Gli altri comunque ti
salutano e chiedono come stanno andando gli studi”.
“Non c’è male” rispose Nick
“Allora che novità ci
sono?”
“Beh! Sappiamo chi è il terzo generale”.
Il giovane aggrottò la fronte: “Il nome?”
“Si chiama Hao Asakura e un tempo ha tentato di
invadere il mondo degli sciamani, i guerrieri che usano gli spiriti,
cercando
di impadronirsi dello Spirit King”.
“Ho capito” disse Nick “Conosco
abbastanza la storia
di Hao. In effetti i suoi guerrieri sono tutti sciamani, ma lui
è il più forte
in assoluto”.
“Puoi dirlo forte” disse Blade “Il
Principe ha avuto
modo di battersi contro di lui e conferma ciò che hai detto.
Ti consiglio di
fare attenzione. Comunque non lo troverai nella tua dimensione. Fonti
sicure
hanno detto che si è diretto in un’altra alla
ricerca di chissà cosa. Devi
trovarlo prima che causi dei guai”.
“Va bene” disse Nick “Ma
c’è un problema. Come faccio
ad andare se non so
nemmeno quanto
resterò? Ho i corsi da seguire”.
“Per questo non ti devi preoccupare” gli rispose il
mezzo vampiro “Il tempo in quella dimensione è
diverso da quello della tua.
Potresti stare lì anche per un anno ma da te trascorrerebbe
solo un
minuto. Non
c’è possibilità di errore”.
“Bene” disse sollevato Nick “Allora
ditemi dove devo
andare”.
“La dimensione è parallela alla tua e si chiama
I.N.A.
. È più che probabile che troverai degli alleati,
quindi tieni gli occhi
aperti. Per altre informazioni chiamaci. Buona fortuna” e
chiuse la chiamata.
Nick sospirò: “Cavolo. Poteva almeno farmi
ringraziare.
Va bene: diamoci dentro”.
Il giovane volò al suo appartamento e rapidamente
sistemò alcune cose nello zaino che poi mise nel suo porta
tutto; dopo di ciò aprì
un portale e lo attraversò.
Il giovane volò
attraverso il varco dimensionale.
Alla fine si ritrovò sopra una foresta molto fitta.
Il giovane aprì il suo
porta tutto trasformandolo in
un minicomputer e cominciò a ad analizzare la zona.
Dopo alcuni secondi apparve un frase sul monitor che
diceva: “paese del fuoco”.
Nick, incredulo, lesse quella frase
più volte fino a
quando non ebbe la certezza di aver compreso bene.
Si trovava in una dimensione
in cui era raccontata la storia di uno dei manga ed anime che
più gli
piacevano: quello di Naruto.
Il giovane era sicuro che avrebbe fatto molto presto
la conoscenza sua e degli altri ninja provenienti dal villaggio della
Foglia.
L’analizzatore emise un
altro segnale. Nick tornò con
i piedi per terra e lesse. Quello che trovò scritto lo rese
ancora più euforico
di quanto non lo fosse prima: infatti era rilevata la presenza di
luoghi
appartenenti a diverse storie, come l’accademia del
duellante, le città di
Tokyo e di Domino.
In quella dimensione molte storie erano combinate tra di
loro e questo avrebbe di sicuro generato chissà quali eventi
che gli autori non
avevano previsto, tantomeno immaginato.
Comunque, in quel momento, Nick non
aveva tempo per
pensarci: doveva trovare Hao e al più presto.
Chiuse gli occhi e, come gli aveva insegnato Merlin,
entrò in simbiosi perfetta con l’ambiente
circostante.
Una serie di scontri nelle vicinanze richiamarono la sua
attenzione. Il giovane si diresse verso quello più vicino
sperando di fare in tempo.
Ebbe il tempo di arrivare, che si
trovò davanti una
scena che aveva visto solo in televisione: due ninja si stavano
affrontando
sulle cime degli alberi. E non erano due semplici ninja: da una parte
c’era Tayuya, una dei servi di Orochimaru e
dall’altra c’era Shikamaru Nara,
uno dei ninja della Foglia.
Il giovane aveva capito in che
momento si trovava: in
quello in cui Sasuke Uchiha, ultimo membro del suo clan , aveva
lasciato la
Foglia per andare a cercare il potere da Orochimaru.
Nick sapeva che
quell’evento era il fulcro della
vicenda e non poteva interferire con esso, ma aiutare il giovane Nara,
che
vedeva in difficoltà, era possibile.
In quel momento la ninja del suono stava lanciando un
attacco con i suoi orchi e stavano per colpire Shikamaru.
Nick lo afferrò e lo portò ad una certa distanza
dall’avversaria.
Il giovane ninja rimase sconvolto nel vedersi
afferrare a mezz’aria e portare indietro senza nemmeno
saltare su un albero.
Una volta che fu adagiato, il giovane Nara alzò lo
sguardo per capire chi l’avesse salvato e fu stupito nel
vedere che un perfetto
sconosciuto, occidentale per giunta, lo aveva salvato.
“Ehi!” disse
Shikamaru stupito “Tu chi accidenti sei?”
La ninja del suono fece la stessa faccia stupita e si
chiese chi fosse quel tipo strano.
Nick si voltò verso Shikamaru:“Le presentazioni a
dopo,
va bene? Ora c’è una bella gatta da
pelare” disse indicando Tayuya.
“Già hai ragione” disse il giovane Nara
“Vedi di non
sparire così come sei apparso va bene?”.
Nick alzò il pollice.
“Non so chi tu sia
idiota” disse volgarmente Tayuya
“Ma ti farò a fette proprio come lui”.
“Che educazione!” disse Nick ironico
“Nessuno ti ha
mai consigliato di andare a scuola di galateo? Non sai che miracoli che
riescono a fare per casi disperati come te, bellezza”.
“Sta zitto bastardo” disse la ragazza “Ti
ammazzerò
per primo”.
Non ebbe il tempo di appoggiare le
labbra sul flauto
che usava per controllare gli orchi che si ritrovò il
giovane guerriero davanti
“Fai la difficile eh? Mi piacciono le ragazze con i
capelli rossi, perché sono rare da trovare. Ma il tuo
carattere è
decisamente troppo per me. Sarà per un’altra
volta” disse.
Appoggiò semplicemente il dito sullasua fronte e la
fece volare due alberi più in là.
Shikamaru osservò la
scena stupito e lo stesso fece
Tayuya , non appena riuscì ad alzarsi .
Nick non aveva ancora finito: si mosse rapido verso
Shikamaru e, con uno sguardo, gli fece capire le sue intenzioni. Prese
il giovane
e lo portò a pochi metri dall’avversaria
e lui usò la sua tecnica del controllo
dell’ombra.
La ragazza, seppur scossa, riuscì ad evitare
l’attacco
saltando e suonando il flauto. I suoi orchi si mossero verso i due
ragazzi.
Nick, con una scarica telecinetica, riuscì a fermarli
e li schiantò in direzioni diverse.
“Ma come hai fatto?” chiese Shikamaru stupito.
“Diciamo che è la mia abilità
innata” rispose Nick.
“Notevole!” disse una voce.
Nick si voltò nella
direzione dalla quale era venuta.
A parlare era stato un ragazzo dai lunghi capelli castani e dallo
sguardo quasi
spensierato. Era vestito con un pantalone rosso e un mantello bianco a
strisce
rosse gli copriva il petto nudo, su cui era incastonata una gemma
gialla.
“Deduco che tu sia Hao
giusto?” disse Nick.
“Esatto” rispose lui “Terzo generale
infernale Hao Asakura. E tu invece sei il famoso Nick vero?”
“Hai indovinato” rispose Nick.
“Bene” sorrise
Hao “Allora che ne dici di smettere di
giocare e di combattere sul serio contro di me?”
“Volentieri!” disse Nick con un sorriso. Si
voltò
verso Shikamaru e gli disse: “Scusami ma ho da fare. Cerca di
resistere, vedrò
di metterci poco”
Shikamaru sorrise amaramente: “Tanto mi trovi qui”.
Nick ed Hao, sotto lo sguardo
stupito dei due ninja,
si alzarono in volo e raggiunsero il cielo.
“Qui potremo combattere
tranquillamente” disse Nick.
“Bene” disse Hao “Che stiamo aspettando.
Hao materializzò il suo spirito del fuoco e si fuse
con esso, assumendo sembianze demoniache e si lanciò
all’attacco.
Nick si trasformò e si diresse verso di lui.
Una serie di onde d’urto
percorsero l’aria in tutte le
direzioni, schiantando gli alberi.
Hao attaccava servendosi della parte più feroce degli
elementi della natura che
controllava grazie
alla sua incredibile conoscenza combinata al potere della sua gemma.
Nick evitava tutti
gli attacchi, aspettando il momento giusto per attaccare.
Ma la velocità
dell’avversario era molto elevata e non accennava a diminuire.
Hao rise beffardamente: “Se speri che ti lascerò
un
attimo di tregua ti sbagli! Le energie della natura sono illimitate e
presto ti
distruggeranno. Ecco perché, a differenza di Voldemort, ti
ucciderò”.
Nick si rese conto che quegli
attacchi non finivano al
suolo, ma si accumulavano tutt’intorno, impedendogli
libertà di movimento.
“Te ne sei accorto finalmente!” disse Hao
“I miei attacchi
si stanno accumulando e presto ti circonderanno fino a rinchiuderti in
una
sfera di energia: che ti prosciugherà la linfa
vitale.
Avresti dovuto cominciare a fare sul serio sin
dall’inizio. La
tua morte sarà lenta e
dolorosa. Preparati” ed esplose in una sonora risata.
Il giovane si morse le labbra per
la rabbia: si era
lasciato catturare senza essersene accorto in tempo e, in
più, aveva capito che i
generali osservavano ogni suo scontro. Doveva liberarsi subito prima di
rimanere rinchiuso ed elaborare una strategia.
La gemma di Hao brillò
più intensamente e
si formò una sfera che risucchiò il
Sun’s
Warrior al suo interno. Nick tentò di liberarsi, ma invano.
Fu spinto al centro della sfera e lì fu avvolto da
innumerevoli fili di energia che, lentamente gli toglievano le forze.
All’esterno della sfera
Hao rideva trionfante: “Non
male vero? Già prima ero in grado di manipolare la natura
come volevo, ma
adesso posso fare ancora di più: posso convertirla e
sacrificarla per i miei
scopi. Grazie alla gemma che porto posso fare qualunque cosa.
Riesci ancora a sentirmi Nick? Se puoi sappi che,
quando la tua energia sarà prosciugata e il tuo corpo
diventerà un guscio
vuoto, la sfera esploderà e causerà un bel botto
che potrà essere visto da
tutti, prima della distruzione del pianeta.
Non lo trovi divertente: la tua stessa forza
distruggerà tutto. E il bello di tutto questo è
che non puoi fare niente per
impedirlo. Sei finito”.
Le energie stavano rapidamente
abbandonando il giovane
che, impotente, sentiva la vita uscirgli dal corpo.
Si sentì sprofondare
nell’oblio e la sua mente
cominciò a ripercorrere ogni attimo della vita. Alla fine i
suoi occhi si
chiusero.
“Aspetta Nick” disse una voce.
Nick riaprì gli occhi e sussurrò:
“Alan?”
Nel buio del suo inconscio si accese una luce dalla
quale uscì il suo angelo custode: il suo volto angelico era
calmo e composto. I
suoi occhi fissavano il giovane con sguardo severo.
Senza muovere le labbra disse: “Perché non
combatti?”
Nick lo guardò stupito:
“Come posso? Le
forze mi hanno abbandonato e non riesco ad evocare lo Universal Power.
Questa
sfera mi ha escluso da tutto”
“E quindi intendi arrenderti alla prima
difficoltà?”
disse Alan “Tu sei un guerriero Nick, non puoi e non devi
arrenderti per nessun
motivo.
Tu sei un soleano e la tua natura è quella di combattere con
gli elementi della natura stessi. Perchè credi che il colore
della tua pelle sia blu? Simboleggia il controllo di un determinato
elemento, cioè l'acqua.
Inoltre, puoi contare anche sulla forza dei tuoi
oggetti magici. Questa misera tecnica non riuscirà a
fermarti.
Quindi adesso combatti”.
La luce sparì e Nick si
ritrovò all’interno della
sfera, legato ai fili che gli assorbivano l’energia.
“Hai ragione Alan!” disse Nick serrando i pugni
“Ecco
un’altra cosa che adesso ho ricordato. Se mi sei vicino,
amico mio, ti
ringrazio.
E ora usciamo di qui”.
L’energia della sfera fu
improvvisamente assorbita dall’interno e poi sparì
dentro il corpo di Nick.
Una miriade di copie di Nick uscirono fuori,
ricoprendo il cielo.
“Cosa?”
disse
Hao “Come hai fatto a uscire dalla mia sfera?”
Le copie gridarono all’unisono: “Non sottovalutare
i
poteri di un soleano!
È l’ora di pagare il conto, per aver sfruttato la
natura!”.
“Mi sono
stancato!” urlò furioso Hao. La sua gemma
brillò di nuovo concentrando le energie
all’interno di una sfera infuocata .
“Assaggia questo. ONDA DEL DRAGO SPIRITO DEL FUOCO”.
Le copie, colpite dal flusso di energia, sparirono
esattamente come erano apparse senza lasciar traccia.
Hao trionfante disse: “E’ finita! Questa farsa
è
finita sul serio!” e scoppiò a ridere malignamente.
“Ne sei così
sicuro?” disse Nick.
La risata di Hao si spense e fu
sostituita dallo
sgomento: Nick era rimasto immobile e non aveva riportato
nessuna ferita.
La sua spada si illuminò, mentre il giovane diceva:
“Te l’avevo detto di prepararti. Torna da dove sei
venuto!”
Con un forte slancio si avventò sull’avversario e
gridò “FOLGORE BLU”.
La luce che aveva distrutto i
precedenti generali
infernali esplose nuovamente, distruggendo completamente Hao che non
lasciò
traccia di se.
Nick prese al volo la terza gemma.
Mentre la fissava, pensava a come
aveva vinto e decise
di conoscere meglio il suo angelo custode della sua anima e forse di
altro.
Mentre pensava a questo, un forte vento distruttivo lo
richiamò alla realtà.
Sorpreso, il giovane si accorse che quel colpo veniva
dalla direzione in cui aveva lasciato il giovane Nara. Senza esitare
tornò subito
da lui.
Quando arrivò
tirò un sospiro di sollievo: il colpo
era stato lanciato da un alleata della Foglia, specializzata
nell’arte del
vento, cioè Temari, del villaggio della Sabbia.
Era una ragazza di circa quindici anni, con capelli
biondi legati in quattro trecce sparse ai lati della testa e con occhi
verde
scuro molto intensi. La cosa che più spaventava di lei non
era l’enorme
ventaglio che usava come arma ma il suo carattere al quanto irruento e
Nick se
n’era accorto subito.
“Oh beh! Marina è peggio!”
pensò tra se.
Quando raggiunse il posto i due ninja si posero sulla
difensiva.
Nick capì che Shikamaru non l’aveva riconosciuto
in
quella forma; così tornò umano, per farsi
riconoscere.
“Allora?” disse
Nick “Come è andata? Hai battuto la
tipa volgare?”
Shikamaru, ancora scosso dalla trasformazione di Nick,
impiegò alcuni minuti prima di riuscire a riordinare le idee
ed a parlare.
Quando si fu calmato rispose con calma apparente: “Si,
l’ho battuta. O meglio,
l’ha battuta lei. E a te come è andata?”
Nick gli mostrò la gemma di Hao: “Tu che
dici?”
Il giovane Nara sorrise forzatamente, poi tornò serio:
“Ma tu che cosa sei?”
“Credo che sia il momento
di presentarmi.” Disse Nick
“Il mio nome è Nicola, ma preferisco essere
chiamato Nick Nibbio Blu. Sono un
guerriero proveniente da un’altra dimensione e sono venuto
qui per proteggere
questa dimensione da forze troppo grandi per voi.
Tu invece sei Shikamaru Nara del villaggio della
Foglia e la tua amichetta è Temari del villaggio della
Sabbia”.
I due ragazzi rimasero ammutoliti
da quella
presentazione.
Nick continuò:
“Per il momento, sembra che la
situazione si sia stabilizzata: quindi posso tornare nella mia
dimensione.
Ma non preoccupatevi, questa non è l’ultima volta
che
ci incontriamo. A presto ragazzi”.
Senza lasciar loro il tempo di parlare, fece un salto
e volò via, aprì un portale e tornò
nella sua dimensione.
Quando rimise piede nella sua
stanza, vide che il
tempo si era davvero fermato.
Contento si sdraiò sul suo letto e, lentamente, si
addormentò.
Nel prossimo capitolo: Nick torna nel Fantasy per scoprire
il ruolo di Alan.
Dopo aver incontrato lui e tre donne, decide di risvegliare i Sun's
Knights. Dove andrà? Che cosa si dirà con Alan e
queste
misteriose donne?
Tutto nel prossimo capitolo. Alla prossima
|
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Capitolo 14 *** tornare sui propri passi ***
14. Tornare sui propri passi
Ciao.
Come promesso, in questo capitolo: inzio ad introdurre i Sun's Knights.
Spero vi piaccia.
Prima
di presentare il capitolo c'è una cosa che voglio dirvi:
commentate. Finora sono stato paziente ed ho aspettato, senza
risultati.
Non mi direte mica che vi danneggia scrivere una semplice riga. Voglio
sapere cosa pensate di questa storia e se avete qualche consiglio, non
voglioo indovinare i vostri pensieri.
Detto questo, vi auguro una buona lettura.
Passarono alcuni giorni. Nick
tentò diverse volte di
entrare in contatto con il suo angelo custode, senza riuscirci. Ogni
viaggio
nel suo subconscio risultava un buco nell’acqua.
La sua mente era stranamente divisa
in due parti: una
parte era un mondo simile a quello in cui viveva, mentre
l’altra era un
labirinto pieno di porte che contenevano segreti e ricordi appartenenti
ad
un’altra vita.
Per il giovane era impossibile orientarsi là dentro:
ad ogni porta che apriva, ne trovava altre ed altre ancora.
Cosa significasse quella strana ripartizione era un
mistero a cui il giovane non era ancora riuscito
a dare risposta.
Decise di tornare nel Fantasy e chiedere consiglio a
Merlin.
Giunto al castello si diresse nella
parte più alta,
verso la torre principale, in cui il mago aveva dimora.
Con suo rammarico, Merlin non c’era; lo stesso valeva
per Armor King e gli altri soleani.
Mentre stava scendendo la scalinata della torre, fu
chiamato da una voce familiare.
“Ciao Nick. Bentornato!” disse Anemone.
“Ciao Anemone! È bello rivederti”
rispose Nick.
La ragazza dagli occhi smeraldo si avvicinò a lui e lo
abbracciò.
Dopo l’abbraccio gli chiese: “Come mai sei venuto
qui?”
“Stavo cercando Merlin.
Avevo una cosa molto
importante da chiedergli. Ma non lo trovo da nessuna parte”.
“E’ naturale che non riesci a trovarlo:
è partito insieme
ad Armor King e Luce proprio stamattina”.
“Partiti” disse Nick stupito “E dove sono
andati?”
“Sul Sole. Sono stati
chiamati da re Alan per una
questione urgente. Se tutto va bene torneranno fra qualche
giorno”.
“Capisco” disse Nick “Chissà
com’è il Sole. Sarebbe
bellissimo andarci”.
“Ma tu puoi” gli disse la ragazza
“Ricordati che sei
un soleano e, cosa più importante, sei il figlio del re del
pianeta. Verresti subito
accolto”.
“Già” disse sognante il giovane.
“Ma, se sono stati
chiamati per motivi importanti, dubito che Merlin potrà
ascoltarmi. Inoltre ci
sono alcune questioni da risolvere prima.
Credo che per oggi lascerò perdere”.
“Ti riferisci ai generali infernali?”.
“ Si. Proprio a loro.” disse Nick “A
proposito. Che
fine hanno fatto gli altri?”
“Sono in
missione” rispose Anemone “Persino re Galax
non è disponibile. Questo è un periodo al quanto
impegnativo. Anche io ho delle
cose da fare. Stavo proprio uscendo”.
“Davvero” disse Nick imbarazzato “Allora
non ti trattengo
oltre. Vai pure.
Ci vediamo in un’altra occasione. Salutami tutti”.
“Sicuro” disse la ragazza “Ciao ci
vediamo” e corse
via.
Il giovane sospirò.
Aveva scelto proprio il momento
sbagliato per andare a fare visita ai suoi compagni. Le domande su Alan
avrebbero dovuto aspettare.
“Sembra proprio che oggi non sia stato il tuo giorno
fortunato, vero?” disse una voce in lontananza.
Nick si voltò.
Da un angolo apparve un uomo alto
vestito con abiti
signorili e grigi, portava un sottile bastone da passeggio e aveva un
viso
giovane e bello, ma gli occhi erano
privi di luce.
“Dorian Gray” disse Nick “Era da un pezzo che non la vedevo
signore”.
“Vero!” disse gentilmente Dorian “A
quanto pare sono
l’unico tuo maestro che oggi non si è
volatilizzato nel nulla. Ma dimmi: qual
buon vento ti riporta qui a Fantasy?”
“Non sono cose che la riguardano maestro” disse
riluttante
il giovane. La parola maestro gli era uscita forzatamente.
“Quanto sei gentile, ragazzo” disse Gray senza
scomporsi. “Dopo tutto quello che ho fatto per te, mi tratti
ancora così? Non
ti fidi di me?”
“Non è questo.” disse il giovane
“In qualunque caso
quello che ero venuto a chiedere era una cosa a cui solo Merlin poteva
rispondere. Ora, se volete scusarmi, devo tornare nella mia dimensione.
Arrivederci.”
“Arrivederci” rispose Dorian “Torna a
trovarmi, quando
puoi sono a tua disposizione”.
Nick non rispose e si incamminò verso le scale,
desiderando solo allontanarsi il più possibile da
quell’uomo.
Ma da dove derivava quel dissapore?
Per capirlo è necessario fare qualche passo indietro a
prima della sconfitta di Abominon.
Nick aveva conosciuto Dorian il giorno dopo il suo
ritorno dalla foresta del pensiero. Aveva sentito dire che il gentleman
inglese
era un abilissimo spadaccino, la cui abilità superava quella
dei migliori
maestri. Inoltre si diceva fosse immortale.
Dorian lo aveva fatto lavorare a ritmi impossibili e
folli. Ma non erano gli allenamenti a cui si era sottoposto che avevano
reso il
giovane sospettoso, bensì il comportamento ambiguo che aveva
avuto.
Quello strano comportamento non era reso evidente agli
altri, i quali non sapevano nemmeno molto sul suo conto.
Nick aveva deciso allora di tenerlo d’occhio per
scoprire il suo segreto e, con grande sgomento, aveva scoperto una cosa
orrenda: Dorian Gray non aveva un’anima.
Essa era stata imprigionata in un dipinto che lo
raffigurava.: invecchiando al posto suo e ricevendo tutti i danni
causati in
combattimento.
La cosa non avrebbe dovuto sorprendere il giovane,
visto che aveva letto il libro e quindi conosceva la storia. In
qualsiasi caso,
Dorian nascondeva qualcosa.
Per questo motivo, era sempre controllato e, per
maggior sicurezza, il suo dipinto era stato sequestrato e portato i un
luogo segreto,
tutt’ora tale.
Nick si era sempre chiesto perché non lo avessero
semplicemente distrutto, ma se Galax aveva deciso così, non
poteva fare altro
che essere d’accordo, sperando di non pentirsene.
Fatta questa breve e sintetica
spiegazione, torniamo
alla narrazione.
Il giovane scese velocemente le
scale e giunse al
portone, poi si librò in volo verso il cielo, salutato da
tutti gli abitanti.
Prima di andarsene, decise di fare una capatina nel
suo luogo preferito: quindi si diresse all’altopiano in cui
si trovava il suo
albero dei pensieri.
Forse lì avrebbe trovato una risposta pensò.
Quando giunse lì, il giovane respirò
l’aria di quel
luogo, rievocando i ricordi legati a quel luogo. Riaperti gli occhi, si
diresse
verso il suo albero: diventato ancora più rigoglioso.
Nick poggiò la mano sinistra sul segno lasciato molto
tempo prima dal suo alter ego e sorrise.
Chiuse gli occhi e cercò di entrare in contatto con la
pianta, dicendogli: “Mio albero del pensiero. Ho bisogno di
sapere. Ti prego:
mostrami la risposta e colma i miei dubbi”.
La sua mente fu percorsa da immagini di ricordi che
gli mostravano sprazzi di eventi rinchiusi nelle porte chiuse della sua
mente.
Alla fine vide una porta illuminarsi.
Quando i suoi occhi si furono
abituati alla luce, si rese
conto di tessere in una sala immensa, piena di ritratti e tende che
coprivano
il muro. Il pavimento era ricoperto da un lungo tappeto azzurro che
andava
verso il fondo.
Il giovane vi si diresse. Lì, ad aspettarlo
c’erano
tre donne che indossavano delle armature d’argento su cui
erano raffigurati dei
draghi dorati.
Vicino a loro c’era anche Alan che lo osservava
silenzioso e imperscrutabile.
Il giovane giunse davanti a loro e, sorridendo, disse:
“Ti ho trovato Alan”.
“La verità è che io ti ho permesso di
trovarmi” rispose
l’angelo.
“E’ finalmente
giunto principe Nick” disse una delle
donne.
“Scusate” disse Nick “Ma voi chi
siete?”
Le tre donne abbassarono la testa come se colpite da
un macigno.
“Scusatemi.
Probabilmente vi conosco, però.. ecco”
cominciò a dire imbarazzato
“Non riesci a ricordarle vero?” disse Alan.
Nick annuì imbarazzato.
Alan continuò:
“Non c’è da stupirsi se non ti ricordi
di loro. Loro sono le tre custodi dei sacri amuleti del Sole. Sono il
principio
dei Sun’s Warriors di cui tu sei membro.
A pensarci bene, non le hai mai viste realmente.
Perché non vi presentate?”
La prima che aveva parlato si
alzò e fece un inchino:
“Salve a te Nick. Io sono Malys e sono la speranza, radiosa
ed ardente come il
fuoco” i suoi capelli erano rossi, proprio come il fuoco.
Quella alla sua destra si alzò: “Salve a te. Io
sono
Beryl e sono la luce che da la vita e il coraggio” i suoi
capelli erano biondi.
L’ultima di loro si inchinò: “Salve a te
Nick. Io sono
Sable e sono la
stella che brilla nella
notte come la giustizia brilla nella corruzione” i suoi
capelli erano neri con
tratti dorati.
“Ma certo. Ora ho
capito!” disse Nick “Voi eravate le
creature che il mio alter ego della dimensione N incontrò
agli inizi della sua
storia.
Da quello che mi aveva detto: eravate state liberate
dal vostro vincolo dopo il ritorno del suo gruppo. Siete andate nel
mondo degli
spiriti se non sbaglio”.
“E’ così” disse Malys
“Lì siamo state purificate dalla
forma in cui eravamo imprigionate e rese libere”.
“Ma il nostro compito non era ancora finito” disse
Beryl “Finché ci saranno altri Sun’s
Warriors da risvegliare non potremo avere
la pace tanto desiderata”.
“E questo andrà avanti fino alla fine
del’oscurità
vera” concluse Sable.
“Capisco!” disse Nick “Quindi siete
costrette a
restare in questo mondo a causa mia. Mi dispiace di avervi causato
questo
problema”.
“Non devi preoccuparti Nick” lo
rassicurò Malys
“Eravamo consce che il nostro compito sarebbe stato
arduo”.
“Abbiamo accettato questa condizione” disse Beryl.
“Siamo disposte a rimanere qui anche per
l’eternità,
se questo servisse a concludere lo scopo che i grandi antenati si sono
prefissi
agli inizi dei tempi.” terminò Sable.
“Beh!” esclamò Nick
“Farò in modo che sia l’ultima
volta: è una promessa”.
“Attento alle promesse che fai Nick.” Lo riprese
Alan
“Un soleano del tuo rango la mantiene sempre”.
“Lo so Alan” rispose Nick .
“Ora che ti sei chiarito, devi tornare nel tuo mondo.
Ci sono molte cose che devi fare”.
“Aspetta!” lo
interruppe Nick “Io ero venuto qui per
cercarti e chiederti delle cose”.
“Avrai risposta a tutte le domande a tempo debito”
continuò Alan fermo “Ora che mi hai trovato,
potrai accedere a questo luogo
quando lo vorrai.
Adesso è tempo che tu torni a casa.
Ma prima che tu te ne vada ti do un consiglio:
riunisci i Sun’s Knights e gli altri Sun’s
Warriors. Per trovarli segui il tuo
istinto. Devi addestrarli e prepararli al conflitto finale, ancora
molto
lontano, ma inesorabile.
Torna alla dimensione in cui hai sconfitto Hao e costruisci
il gruppo più potente e numeroso che sia mai esistito. Buona
fortuna”.
“Buona fortuna Nick” risposero in coro le tre
custodi.
La sala si allontanò e
la porta si chiuse.
Nick aprì gli occhi ansimante.
Si guardò
intorno: il tempo era rimasto immutato all’esterno, non era
passato nemmeno un
minuto dal suo viaggio interiore. Ma quell’esperienza gli
aveva indicato i
passi da percorrere.
Nick toccò il suo albero un ultima volta e poi prese
il volo ed attraversò il portale che lo ricondusse nella sua
dimensione.
Tornato nel suo appartamento, il
giovane fece un
inventario di tutto quello che gli servisse, raccolse il tutto in uno
zaino e
lo mise nel suo porta tutto.
Fatto questo, si assicurò che tutto fosse in ordine e,
alla fine, aprì un altro portale che lo portò
nella dimensione in cui avrebbe
trovato molti compagni.
Giunto nella dimensione I.N.A.,
Nick accese il suo
navigatore per localizzare uno dei posti in cui era sicuro di trovare
potenziali alleati. Si accorse di trovarsi nuovamente
nel territorio del Villaggio della
Foglia e, da quello che percepiva, c’era molto movimento in
quel momento.
Il giovane cercò l’energia interiore
dell’unico ninja
che avesse incontrato al momento, ossia Shikamaru.
Quando l’ebbe
localizzato, volò rapidamente verso la
sua direzione: il ragazzo era in guai seri.
In quel momento, il giovane ninja stava combattendo,
insieme ai suoi compagni di gruppo, contro due colossi al quanto
arrabbiati.
Al momento i tre erano riusciti a bloccarli,
combinando le loro tecniche migliori, ma ormai erano al limite.
Percepiva, inoltre, un’altra grande forza che si stava
dirigendo verso di loro per soccorrerli, ma, da come si stavano
mettendo le
cose, non avrebbe fatto in tempo.
In quel momento, i due energumeni
ruppero la presa e
si apprestarono ad attaccarli, ma furono fermati dall’arrivo
del giovane, che
si frappose tra loro e i tre ninja esausti.
Shikamaru, spalancò gli occhi nel vedere di nuovo lo
strano essere che, esattamente, come quella volta, era apparso dal
nulla salvandolo.
“Ma tu guarda!” disse Nick ironico
“Sembra sia destino
che ti debba salvare la pelle ogni volta che ci incontriamo. Come va
Shikamaru?”.
Il giovane ninja sorrise amaramente: “Potrebbe andare
meglio. A quanto pare sei tornato, come avevi promesso”.
“Già!” rispose Nick “E questa
volta resterò. Farei
volentieri la conoscenza dei tuoi compagni, ma non credo sia il momento
ideale”.
“E tu chi sei?” chiese uno dei due giganti.
“Chiunque sia, non ha importanza. Vero fratello?”
disse l’altro , praticamente identico a lui, solo poco
più basso.
“Hai ragione fratello. Ehi tu ragazzino, togliti di
mezzo oppure dovremo farti un po’
male”.
Nick li osservò
attentamente: i due erano molto alti,
di carnagione scura, con capelli castani legati da un codino alto e
avevano un
sorriso bambinesco. Erano i fratelli Vento e Fulmine, evasi dal carcere
di
massima sicurezza e manipolati facilmente da Mizuki: a causa della loro
ingenuità.
Nick sorrise: “Giusto per curiosità:
perché ce l’avete
con loro?”
I due giganti alzarono la testa stupiti. Vento chiese
al fratello: “Giusto. Perché li vogliamo prendere
a pugni. Te lo ricordi
fratello?”
Fulmine si grattò la guancia e, dopo “averci
pensato”
disse: “Non me lo ricordo.”
Una goccia scese dalla testa di
Nick che pensava solo
una parola per descriverli: “Cerebrolesi”.
Poi Fulmine appoggiò il pugno destro sul palmo della
mano: “Ora mi ricordo. Ci hanno fatto scappare il moccioso
che, facendoci
giocare a super-nascondino, ci ha fatto perdere la merenda”.
“Hai ragione fratello, tu si che sei intelligente.”
Disse Vento. Poi si voltò verso uno sconvolto Nick e gli
disse sorridente: “Hai
capito perché. Ora spostati se non vuoi farti la
“bua””.
Il giovane sorrise forzatamente a quell’ingenuità
e rispose:
“No ragazzoni! Anzi vi invito ad arrendervi, altrimenti
sarò io a farvi molto
male”.
“E’ forse impazzito quel tipo?” disse
Choji Akimichi,
il migliore amico di Shikamaru.
“Io direi che è fichissimo!” disse Ino
Yamanacha,
unico membro femminile del gruppo e alquanto isterica.
“Fidatevi” disse il giovane Nara “Non
è un avversario
che quei due possono battere”.
I due fratelli, sentito il discorso
dei tre compagni
si lanciarono furiosi verso il giovane.
I loro pugni furono fermati dalle mani del giovane che
disse: “Tutto qui?”
Al giovane bastò una leggera spinta in avanti per
scaraventare i due a venti metri di distanza.
I tre videro stupiti la scena, completamente
ammutoliti.
I due energumeni si alzarono doloranti, ma ancora
interi e più arrabbiati, fecero esplodere la loro energia,
piegando il suolo
sotto i loro piedi.
Il giovane non si scompose: “Volete una prova di
forza? Molto bene!” e sorrise.
Un istante dopo, la terra intera
cominciò a tremare
come scossa da un terremoto. L’aria intorno al giovane si
elettrificò e i suoi
occhi, anche se calmi, sprigionavano una forza da
far tremare chiunque.
La giovane Ino guardava Nick stupita: “Oh cavolo! Non
ho mai percepito un chakra simile. È così grande
da squarciare il cielo.
Shikamaru, perché non me lo hai presentato prima?”
Il giovane Nara non riusciva a parlare. Era
concentrato sullo spettacolo che aveva davanti.
Il giovane si avvicinò
ai due giganti che lo
guardavano terrorizzati.
I due si inginocchiarono davanti a lui chiedendogli:
“Ci dispiace. Per favore non ci fare male”.
“Ci dispiace? Non ci fare male?!” ripeté
Nick freddo
“Sapete che cosa vi dico?”
Il giovane allungò le mani verso i due
giganti, che, treamanti, chiusero gli occhi.
I tre ragazzi sudavano freddo al
pensiero di ciò che
stava per succedere.
Le mani del giovane toccarono le
spalle
di entrambi: “Vi bastava dire solo “ci
arrendiamo”” disse Nick sorridente.
I giganti e i tre giovani ninja caddero a terra con
gli occhi sgranati e la bocca aperta.
Nick, nel vedere la scena che aveva creato, scoppiò a
ridere.
Tra una risata e l’altra disse: “Pensavate davvero
che
avrei ucciso due ingenuotti come loro. Non sono il tipo”.
“Accidenti”
gridò Ino isterica “Ci hai fatto
prendere un colpo. Ed io che pensavo di svenire”.
Nick, ripresosi, le rispose: “Non era mia intenzione far
svenire una dolce fanciulla dai capelli splendenti più
dell’oro e dagli occhi color
del cielo”.
La ragazza cambiò subito espressione, diventando rossa
e ammaliata dallo sguardo dello straniero che li aveva salvati.
“Femmine!” esclamò Shikamaru
“Si lasciano ammaliare
con parole così semplici.”
“A
proposito amici” disse Nick rivolto ai due giganti
“Credo sarà lei a decidere della vostra
sorte” e indicò loro un albero.
Sul ramo dell’albero indicato era in piedi una donna
bionda e con occhi castano rossiccio, con un fisico da far girare la
testa a
qualsiasi uomo che non la conoscesse. Altri non era che Tsunade, il
quinto
Hokage del villaggio della Foglia, uno dei tre ninja supremi,
nonché una donna
dal carattere al quanto irascibile.
“A quanto sembra sono stata preceduta!” disse
Tsunade
“Ti ringrazio per aver salvato questi giovani ninja del mio
villaggio. Ora, per
favore, fatti da parte.”
La giovane donna si avvicinò ai due giganti tremanti e
disse: “Vento, Fulmine, ne è passato di tempo.
Ora mi chiedo che cosa ci fate voi due qui?” e, senza
nemmeno farli rispondere, li sfiorò con gli indici,
facendoli volare di una
decina di metri.
I tre giovani ninja rimasero stupiti, mentre Nick non
si scompose.
I due giganti piangevano dicendo: “Ci dispiace! Ci
dispiace!”.
In pochi minuti i due raccontarono
a Tsunade tutto
quello che sapevano: rivelando che Mizuki li aveva convinti
all’evasione e promesso
di dar loro tanto cibo.
Mentre Tsunade li sgridava, come una madre fa con i
figli monelli, Nick ne approfittò per presentarsi ai
compagni di Shikamaru,
dando loro le pillole di Amor.
Ino era ammaliata da lui: la sua faccia era tutta
rossa ed era in contrasto con i suoi capelli biondo chiaro, legati da
un
fermaglio. Vestiva in viola con abiti alla moda.
Choji sorrideva compiaciuto dalla forza del nuovo
amico. Era un ragazzo obeso (Tratto
che
non bisognava mai accennare in sua presenza), con capelli castano
chiaro e
vestito con una maglietta verde.
Shikamaru era serio e guardava Nick intensamente.
Aveva i capelli scuri legati
da una coda
alta ed era vestito con un uniforme verde scuro; ciò che
più risaltava di lui
era lo sguardo, sempre attento ad ogni particolare.
Nick sapeva bene che questi si
stava chiedendo quando
si sarebbe presentato completamente.
Nel frattempo Tsunade aveva lasciato andare via i due
fratelli che stavano correndo verso il penitenziario per “non
perdersi la cena”.
La donna si voltò poi verso Nick dicendogli: “A
quanto
pare hai fatto colpo su di loro. Vuoi dirmi chi sei?”
“Certamente signorina” disse Nick rispettosamente
“Il
mio nome è Nicola, ma gli amici mi chiamano Nick.
Fate lo stesso anche voi”.
Tsunade sorrise compiaciuta:
“È un piacere
conoscerti. Io sono Tsunade Senjiu, Hokage del villaggio della Foglia.
Ora Nick, come mai ti trovi qui?”.
Nick sorrise: “Le spiegazioni a dopo. Se non sbaglio
avete una situazione di emergenza e credo che una mano in
più vi farà comodo.
Dovremmo andare a dare una mano ai vostri compagni. Con permesso, vi
precedo”.
Senza aspettare la risposta, volò via, lasciando tutti
inebetiti.
In pochi secondi raggiunse il luogo
dello scontro e
vide che ormai tutto si era concluso: Naruto aveva appena colpito
Mizuki con un
rasengan che, dopo un piccolo volo, era finito a terra e non riusciva
più ad
alzarsi.
“Niente male
ragazzo. Lo hai davvero demolito!” disse Nick quando fu
atterrato.
“Cheeee! E tu chi accidenti sei? Come fai a
volare?”
disse il giovane ninja.
“Io sono Nick. Molto piacere. A quanto sembra non
avevi bisogno di me per sistemare questo tipo” disse Nick.
In quel momento il corpo di Mizuki, simile a quello di
una tigre, divenne grigio e scheletrico.
“Ma cosa è successo?” chiese Naruto.
“Direi che ha subito gli effetti collaterali della
formula che ha ingerito:” rispose Iruka Umino, primo maestro
di Naruto e uomo
dalla grande saggezza.
“E’ tutta colpa tua moccioso. Hai distrutto il
corpo
che mi aveva dato Orochimaru.” Rantolò Mizuki.
“Naruto non
c’entra niente. La colpa è stata tua”
rispose la voce di Tsunade appena arrivata e leggermente ansimante.
“La formula
che hai ingerito non era stata sperimentata e tu ti sei lasciato
tentare da
Orochimaru. Ringrazia il cielo che sei ancora vivo.”
“Però. Sei davvero veloce!” commento
Nick.
“Beh! Non quanto te. E’difficile che una ragazzino
riesca a battermi in velocità” rispose Tsunade.
“Ehi Nonna Tsunade! Tu conosci questo tipo?” disse
Naruto col suo solito tono alto.
“Naruto! Non chiamare così il quinto Hokage. Abbi
un
po’ di rispetto!” esclamò Iruka.
Ormai il sole stava tramontando e
la squadra medica
aveva raggiunto il luogo dello scontro, eliminato la formula e prestato
le
prime cure mediche.
Tutto andava come era stato ordinato, ma una cosa non
quadrava: la presenza di un ragazzo dai tratti occidentali, apparso
all’improvviso e ammantato da un velo di mistero.
“Allora! Vuoi dirci chi sei?” gli chiese Tsunade.
“Tranquilli, mi presenterò come si deve. Ma
preferirei
farlo davanti a tutti quanti. Solo allora vi dirò
tutto” rispose Nick.
“Io sono L’Hokage del villaggio della Foglia e ti
ordino di dirmi chi sei!” disse Tsunade innervosita.
“E allora?” rispose semplicemente il giovane.
Questa fu la goccia che fece
traboccare il vaso. La donna
si lanciò verso il giovane
e sferrò un
potente pugno, che fu parato dal giovane con un dito.
Tutti i presenti rimasero senza fiato, tutti tranne
Shikamaru, per niente sorpreso.
“Sei davvero forte amico” disse il giovane Nara
“Ho l’impressione
che, se lo volessi, potresti scaraventare la nostra Hokage
dall’altra parte del
globo, se non oltre, vero?”
“Bella pensata” commentò Nick
“Ma non sono il tipo che
picchia le donne. Per questo mi sto trattenendo.”
“Che gentilezza!” esclamò la diretta
interessata “Sono
colpita”.
La donna si ricompose:
“Shikamaru, tu lo conosci?”.
“L’ho incontrato nella missione precedente.
L’ho anche
menzionato nel rapporto” rispose il chunin.
Tsunade spalancò gli occhi mentre riportava alla mente
ciò che aveva letto nel rapporto: si trovava davanti ad un
essere simile ad un
rapace e si chiedeva che cosa fosse nuovamente venuto a fare
lì.
“Avrai le tue risposte Principessa Tsunade” le
disse
Nick sorridente “Ma prima ho una richiesta da farti. Devi
convocare tutti i
ninja del villaggio della Foglia e poi vi spiegherò
tutto”.
“D’accordo!” rispose lei.
Mentre tornavano al villaggio i
giovani ninja fecero
un sacco di domande a Nick, il quale rispose loro :
“Tutto a tempo
debito”.
Nel frattempo il sole stava tramontando lasciando un
spazio alla luna, che inevitabilmente, avrebbe restituito il cielo alla
stella
che ora tramontava.
Mentre vedeva il tramonto, il giovane pensava che avrebbe
vissuto in quei luoghi per molto tempo: e sapeva che avrebbe dovuto
lavorare
moltissimo per preparare quei ragazzini a qualcosa che nemmeno
immaginavano.
Nel
prossimo capitolo: fanno la loro apparizione i Sun's Knights di Konoha.
Per sapere chi sono non perdetevi il prossimo capitolo.
Alla prossima
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Capitolo 15 *** Konoha's Sun's Knights ***
15. Konoha Sun's Knights
Caio a tutti. Ecco a voi il prossimo capitolo della storia. Credetemi:
vi entusiasmerà.
Prima di presentarlo, voglio farvi una piccola comunicazione. A seguito
di alcune dritte, ho cominciato a rivedere e correggere i capitoli
precedenti. Mi ci vorrà un po’ per aggiustarli
tutti, ma
sono già a buon punto.
Detto questo, raccomandandovi di commentare, vi auguro buona lettura.
Erano le sette del mattino: il
cielo, libero dalle
nuvole, si era tinto di un azzurro acceso, simile a quello degli occhi
di
Marina, pensava Nick.
Allontanò dalla sua mente l’immagine della ragazza
e
si voltò verso le fila dei ninja del villaggio, tutti
radunati sul tetto
dell’ufficio dell’Hokage e incuriositi dalla
presenza di uno straniero.
“La richiesta che hai
fatto è stata accolta” disse
Tsunade “Ora siamo davvero curiosi di sapere chi sei e che
cosa vuoi da noi”.
“Con le parole impiegherei troppo tempo” disse Nick
“conosco un metodo più rapido per farlo Ma ho la
vostra autorizzazione?”
“Farà male?” chiese l’Hokage
“No!” rispose lui.
“Allora procedi”.
“Bene. Vi avviso che ci vorrà qualche minuto
perché
capiate tutto!” disse Nick “Detto questo: SCANNING
MENTALE”.
Le menti di tutti i presenti furono
investite da un
flusso d’immagini e di ricordi, legati
all’identità di Nick e al suo passato.
Durò un istante, ma per loro sembrò
un’eternità.
Poi, quando finì, tutti si accasciarono in ginocchio,
tenendosi la testa, come se stesse per scoppiare.
“Fate lunghi e profondi
respiri, vi aiuteranno a
rilassare il corpo e faciliteranno l’assimilazione”
disse Nick.
Dopo alcuni minuti, tutti riuscirono a rialzarsi e
guardarono Nick con stupore senza riuscire a dire una parola.
“Tu sei riuscito a
battere Orochimaru” disse Naruto
che a stento riusciva a trattenere l’emozione.
“E sei in grado di richiamare draghi” disse Kakashi
Hatake, maestro di Naruto.
“E hai fatto un viaggio dimensionale” disse
Shikamaru.
“Sei un super eroe!” disse Ino con i cuoricini agli
occhi.
“Esatto” rispose Nick “E ho fatto molte
altre cose.
Ora sono qui perché ho bisogno del vostro aiuto. Siete
disposti ad aiutarmi e a
superare il confine tra possibile e impossibile?”
“E’ davvero possibile?” chiese Tsunade
“Ovviamente
senza troppi giri di parole?”.
“Certo!” rispose Nick.
Nessuno parlò, ma era
evidente che avessero
accettato di buon grado la missione che Nick aveva loro esteso.
“C’è un altro motivo per il quale vi ho
chiesto di
essere tutti presenti” continuò il giovane
“Alcuni di voi possono aiutarmi
più degli altri. Questi si chiameranno Sun’s
Knights, che tradotto, significa
cavalieri del sole, ma anche guerrieri degli spiriti.
Prima che me lo chiediate, vi rispondo che alcune
persone hanno un legame con un particolare spirito, il quale nasconde
dei
poteri speciali.
Per diventare Sun’s Knights è necessario lo
sblocco di
questo spirito, che può essere fatto da uno come voi o
simile.”
“E dove lo andiamo a
trovare un tipo simile?” disse
Kiba Inuzuka.
“Non è necessario cercarlo” disse Nick
“Posso pensarci
io. È un trucchetto semplice per me. Ora se non avete
domande, procederò al
risveglio dei vostri spiriti.”
Tutti tacquero.
“Bene. Allora
comincio” disse il giovane. Estrasse la
spada e la calò davanti a se dicendo: “Spirit
Scan”.
A queste parole si accese una forte luce che investì
tutti i presenti. Quando essa si estinse, dai piedi di alcuni di loro
si
staccarono delle ombre, che volarono alte nel cielo e si posero davanti
a Nick.
“A quanto sembra abbiamo
undici candidati” disse Nick
“E i loro spiriti sono i seguenti: Neji
Hyuga il tuo spirito è il Ninja bianco, custode
di grandi segreti.
Rock Lee il tuo spirito è il Mega Cyber Demone, forte,
esplosivo e molto versatile.
TenTen il tuo spirito è l’amazzone ostile, un
po’
nervosa ma fedele e abile in ogni arma.
Shino Aburame, il tuo spirito è Mushi King il re di
tutti gli insetti, è uno scarabeo ercole e la sua forza non
ha eguali.
Kiba Inuzuka il tuo spirito invece è Cerberus il cane
a tre teste, custode degli inferi e dei più grandi misteri.
Choji Akimichi il tuo spirito è Garuda guardiano del
vento, agile e snello, ti guiderà nella tua lunga strada.
Ino Yamanacha il tuo spirito è la regina della
foresta, bella e fedele, la natura è al suo
servizio.
Shikamaru Nara il tuo
spirito è il Ninja nero, intelligente e rapido sia nella
mente sia nel corpo,
sarà un ottimo amico.
Sakura Haruno il tuo spirito è l’Angelo infuocato,
irascibile e ambiguo per via della sua doppia personalità,
ma sempre al
servizio della giustizia.
Hinata Hyuga il tuo spirito è Rayearth, uno dei tre
grandi spiriti della natura, signore del fuoco e custode del coraggio e
del
futuro.
Naruto Uzumaki il tuo spirito è la Volpe dalle Nove
Code (o Kuubi), il demone del fuoco e signore di tutti i demoni.
Ora che vi ho
presentato i vostri spiriti è necessario materializzarli:
dite la frase “ Sun’s
Knight Battle Armor Go!””.
Quasi all’unisono, gli
undici ragazzi dissero la
frase. Gli spiriti divennero armature e subito ricoprirono i corpi dei
padroni,
che stupiti si sentirono invasi da una nuova forza.
Gli altri ninja guardarono senza
aprire bocca, ma
tutti erano concentrati sull’armatura di Naruto: la volpe
dalle nove code era
stata sigillata nel corpo del ragazzo dodici anni fa e questo aveva
causato al
giovane ninja un’infanzia molto difficile e maggiore
difficoltà nel farsi degli
amici. Anche se questa condizione era migliorata, molti vedevano il
giovane con
paura e adesso lo erano ancora di più a causa
dell’apparizione del demone
sottoforma di armatura.
Intuendo i pensieri degli altri,
Nick li tranquillizzò
dicendo loro: “Ragazzi, queste sono le vostre armature. Gli
spiriti sono in
grado di comunicare con voi e con chiunque abbia capacità
simili. Ovviamente
non avranno libertà di movimento se non sarete voi a
concedergliela.”
Sentendo questo, tutti tirarono un sospiro.
“Inoltre”
continuò Nick “Avete dei piccoli regali
legati agli spiriti: provate a togliervi l’elmo e a cercarvi
dentro”.
“Che cosa dovremmo trovarci” chiese Shino.
“Lo vedrete” rispose Nick.
I ragazzi si tolsero gli elmi, che
corrispondevano
alle teste degli spiriti, i quali, per la prima volta parlarono dicendo
frasi
come “Ahi!”; “Mi gira la
testa”; “Sto per vomitare” e altre frasi
così.
Da citare è sicuramente
quello che disse la volpe a
Naruto: “Piccolo microbo. Ti avverto: non farmi arrabbiare,
altrimenti ti
ammazzo”.
“Sta zitta volpaccia della miseria” e gli diede un
pugno, che seguì un’imprecazione dello spirito.
“Attenti a non
maltrattare troppo il vostro spirito,
rischiate di incrinare il contatto che vi lega e saranno poco propensi
a darvi
retta” li richiamò Nick.
Naruto capì che si riferiva, principalmente a lui ed
evitò al demone un secondo pugno.
I ragazzi infilarono la mano negli
elmi i quali si
mossero, come se sentissero il solletico. Cercando di ignorare le
risate che
uscivano, i ragazzi cercarono al loro interno con il palmo della
mano e, dopo qualche minuto, tirarono fuori delle carte in cui erano
riprodotte
le loro immagini con indosso le armature.
“Bellissimo” disse Rock Lee “Guardi
maestro Gai questo
sono io.”
Il suo maestro dalle grosse sopracciglia (tratto
comune che aveva col suo allievo) esplose in lacrime e tra un
singhiozzo e
l’altro diceva: “Oh Lee! Sono così
contento per te. diventerai uno dei
migliori, ne sono sicuro”.
I due si abbracciarono piangendo.
La scenetta causò
l’ilarità di alcuni degli spiriti,
tra i quali la volpe che rideva come un pazzo.
Gli altri guardarono Naruto con uno sguardo da paura e
gli dissero: “Riempi di pugni quella bestiaccia”.
“Volentieri. Mi date una mano?” disse Naruto.
Tutti gli si avvicinarono e guardarono con cattiveria
la testa del demone che ricambiò con aria di sfida.
“Finitela”
ordinò Nick “Ci penserà Naruto a
dargli un valido castigo, ma in un secondo momento. Potrei riavere la
vostra
attenzione adesso?”
Tutti si misero sull’attenti e risposero
“Si”.
“Grazie! Le carte che avete trovato sono il contratto
che vi lega agli spiriti. Nonostante la forma, esse non possono essere
distrutte in nessun modo e nemmeno cedute. Ora che gli spiriti sono
liberi,
cresceranno e si evolveranno con voi.
Altro regalo degli spiriti sono delle armi: avete uno
scudo e una spada in dotazione, escono fuori con la volontà
del padrone.
Provate a farlo”.
I giovani si rimisero gli elmi e
provarono a tirare
fuori le armi, chiedendo anche la collaborazione degli spiriti, che si
dimostrarono disponibili. Alla fine tutti riuscirono a estrarre le
spade e lo
scudo, tranne Naruto, che non riusciva ad estrarre la spada.
Gli altri gli dicevano di concentrarsi e lo
incitavano, ma la spada non veniva fuori.
“Ehi volpaccia! Tira fuori la tua spada”
urlò Naruto
al suo spirito.
“Spiacente ma non posso.” Rispose seccamente quello.
“Cosa!” disse Naruto “Se è per
prima, mi sono già
scusato, ora aiutami a tirarla fuori”.
“E’ inutile che ci provi. Io non ho una
spada” disse
il demone.
Tutti furono colpiti da quella rivelazione.
“Quindi sono l’unico a non averne una? la mia
solita
fortuna!” disse il biondino.
Nick si grattò il mento,
pensando a come risolvere la
situazione.
Ebbe un’idea: “Se tu non hai una spada, te ne
procureremo una”.
Tutti si voltarono verso di lui.
Nick continuò:
“E’ raro che uno spirito non abbia una
spada, ma non impossibile. C’è un modo per averne
una, ma è alquanto rischioso.
Sei disposto a provare Naruto?”
“Certo” disse lui, senza neanche pensarci.
“Stupido!” disse Sakura che gli menò un
pugno alla
guancia e lo fece volare per qualche metro “Non hai sentito
quello che Nick ha
appena detto? Potresti rischiare chissà cosa!”
“Sicuramente rischia di più se rimane senza
un’arma”
disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese Shikamaru.
“Avete visto cosa
combatto io di solito” disse Nick
“Senza una valida arma di attacco non potrete difendervi.
Sicuramente siete
forti, ma le vostre abilità da sole non bastano.
Se Naruto dovesse combattere contro un demone di Abhadon,
non avrebbe scampo. Spetta a lui scegliere.”
Naruto si rialzò e senza
esitazione disse: “Per me va
bene. Aiutami a prendere questa spada. Un giorno diventerò
Hokage e sono
disposto e a tutto.”
“Ne sei sicuro?” gli chiese Nick.
Gli occhi del ragazzo non mostravano esitazione o
paura.
Nick sorrise: “Sappi che rischi di rimetterci la
pelle. Ci saranno delle prove che dovrai superare per avere la tua
arma”.
“Non m’importa” disse Naruto
“Non ho intenzione di
tirarmi indietro. Qualunque siano le prove che dovrò
affrontare, le farò e
prenderò a calci tutti quelli che proveranno a fermarmi. Io
dico le cose così come stanno: questo è il mio
credo”.
Nick sorrise ancora di
più: “Molto
bene. Allora indicatemi un posto isolato. Vediamo se riuscirai a
rendere
vero quello che dici”.
I ragazzi, seguiti dai loro maestri
e da Tsunade,
guidarono Nick in un campo di allenamento molto ampio.
Nick si guardò intorno, poi si voltò verso i
ninja e
disse: “E’ perfetto! Restate qui e
aspettatemi!”
Il giovane si allontanò
da loro di circa una
cinquantina di metri, poi aprì il suo magico porta oggetti e
prese il castello
che il Maggiore gli aveva dato. Depose il piccolo castello a terra e
poi, tesa
la mano destra su di esso, disse: “Liberati”.
Una luce invase il campo. I ninja della foglia si
coprirono il volto a causa del forte bagliore. Quando esso si dissolse,
tutti
spalancarono gli occhi e la bocca dallo stupore: davanti a loro era
apparso un
castello medievale, che si stanziava alto nel cielo. Era di un castano
dorato; i tetti erano rosso chiaro, dalle cui guglie pendevano delle
bandiere dorate
che svolazzavano al vento.
Nick si lanciò dalla
torre più alta e atterrò
tranquillamente davanti ai ninja stupefatti.
“Cavolo “ disse
Tsunade “Mi sembra di essere finita in
una favola”.
“Questa non è una favola” disse Nick
“è la pura
realtà. E se credete di aver visto tutto vi sbagliate. Ci
sono molte altre cose
che dovete scoprire. Vi anticipo che la parola
“impossibile” non esiste nel mio
vocabolario”.
Le porte del castello si aprirono e
tutti entrarono.
Un ruggito esplose da un punto
imprecisato e si sentì
il rumore di artigli che graffiavano il pavimento, unito a quello di
zoccoli e
di latrati che si avvicinavano.
I ninja si prepararono a combattere, ma Nick li fermò
con un cenno: “Tranquilli. Sono semplicemente i guardiani del
castello”.
“I guardiani del castello?” ripeté
Shikamaru “Che
diavolo sono!”.
La sua domanda ebbe una risposta
pochi istanti dopo.
Davanti a loro apparvero due esseri immensi: un
minotauro e una bestia simile a un leone.
Le due fiere si avvicinarono
velocemente agli intrusi,
pronti ad attaccarli, ma poi rallentarono la corsa e si fermarono.
I presenti, Nick escluso, indietreggiarono pronti
a vendere cara la pelle.
Nick si avvicinò alle due creature alzò la mano
in
segno di saluto dicendo tranquillamente: “Salve ragazzi. Come
va?”
I ninja lo guardarono inebetiti: aveva salutato due
mostri come se fossero in grado di capirlo. Pensarono tutti la stessa
cosa “E’
pazzo!”.
“Ciao Nick. Alla grande e
tu?” risposero i due
tranquillamente.
I ninja spalancarono la bocca
stupiti e dissero
all’unisono: “Cheeeeeeee! Hanno parlato!”.
“Certo che
parliamo” rispose il minotauro “Chi credete
che siamo: degli idioti?”
Il gruppo restò inebetito.
Nick sorrise: “Vi avevo
detto di stare tranquilli”.
I ninja lo guardarono con sguardo vuoto e gridarono:
“Perché cavolo non ci hai detto che sono
addomesticati!”
“Addomesticati?” chiese la bestia “Noi
non siamo
animali”.
“Come sarebbe a dire che non siete animali” esplose
Kiba “Vi siete visti allo specchio di recente?”
“Calmi ragazzi” disse Nick “Vi
spiegherò brevemente la
loro condizione, se mi concedete un minuto di attenzione”:
Il gruppo lo guardò
fisso. “Bene!” disse Nick “Quelli che
vedete in realtà non sono mostri, ma umani che hanno
ricevuto una maledizione.
Ora ve li presento.
La bestia si chiama Filippo e appartiene a una
famiglia nobile. La sua trasformazione è stata causata da
una
strega che lo rese così. Rimarrà così
fino a
quando non incontrerà qualcuno
che lo amerà e che gli insegnerà ad amare.
Il minotauro si chiama Tauros: era un abile
cacciatore, noto in tutto il mondo. Un giorno, però, si
trovò di fronte ad una
bestia maledetta che gli passò la sua maledizione,
affinché capisse il rispetto
per le altre creature. La sua metamorfosi è stata modificata
a causa delle
radiazioni che hanno reso il suo DNA instabile e mutevole in base alle
emozioni, ma non ha perso la sua natura.
Il mio alter ego si è ripromesso di aiutarli a tornare
normali e loro, per sdebitarsi, sono diventati i custodi di questo
castello. Si
materializzano solo quando esso si rivela e se ne vanno quando li
congedo. È
stata chiara la spiegazione?”
Gli altri annuirono e Nick sorrise.
Filippo e Tauros risero nervosamente e si scusarono
per averli spaventati.
“Bene ragazzi.” Disse Nick “Adesso
vediamo di
risolvere il problema per il quale siamo venuti qui.
Seguitemi”.
Il giovane condusse il gruppo in
giro per il castello,
mostrando loro ogni stanza: un laboratorio, una biblioteca, una cucina,
un magazzino ben rifornito e molte altre stanze.
Nick li condusse nell’ala est dove, secondo le sue
spiegazioni, si trovava la parte più preziosa del castello:
le stanze delle
grandi prove.
Per giungere a queste stanze era necessario scendere
attraverso una piattaforma che funzionava come un ascensore.
“Ascolta" disse Nick a Naruto "Devi
scendere là
sotto da solo. Una volta che sarai arrivato a destinazione, ti troverai
di
fronte un lungo corridoio pieno di porte. Entra nella porta che
s’illuminerà al
tuo passaggio, solo in quella. Una volta dentro, ti troverai davanti ad
un
labirinto: esso è sorvegliato da due creature, dovrai
affrontarle e
sconfiggerle per andare oltre. È chiaro?”
“Certo!” disse
il biondo “Una cosa soltanto: che
succede se fallisco?”.
Nick si fece serio e, con tono lugubre, rispose: “Se
fallirai, morirai”.
Tutti inghiottirono amaro.
“Ti avevo detto che saresti potuto morire. Che cosa mi
rispondi adesso Naruto” disse Nick.
Il biondo abbassò il capo e respirò, poi lo
risollevò
e, con sguardo determinato disse: “Non ho intenzione di
rimangiare quello che
ho detto. Non mi tirerò indietro e non morirò: io
diventerò il prossimo Hokage
del villaggio della Foglia. Per questo non ho la ben che minima
intenzione di
tirarmi indietro, altrimenti che cosa sarei!”
“Sei uno stupido. Ecco
cosa sei!” gli gridò in faccia
Sakura.
“Stai tranquilla Sakura. Non morirò. E poi ho
ancora
molte cose da fare” disse Naruto con un sorriso.
La ragazza lo guardò con occhi commossi, perchè
sapeva quali erano le altre cose.
Kakashi le appoggiò unna
mano sulla spalla dicendole:
“Conosci Naruto! Non è il tipo da farsi battere
così”.
“Naruto” disse Shikamaru “Vedi di tornare
intero,
altrimenti non te la perdono”.
In tutta risposta, il giovane sollevò il pollice e
disse: “Tranquilli. Tornerò!”
Dopo questo breve dibattito, il risoluto ninja si
diresse verso la pedana e scese.
“In bocca al lupo ragazzo” disse Nick.
Dopo che la pedana fu scesa, il giovane si rivolse agli altri:
“Forza seguitemi. Lo vedremo combattere nella stanza
di osservazione” e si incamminò.
Nel prossimo capitolo.
Naruto si appresta ad entrare nel labirinto e, dopo i dubbi iniziali,
è pronto a combattere. Cosa succederà? Tutto nel
prossimo
capitolo.
Spazio dell’autore: prima parte.
Io: "Perfetto. Assolutamente perfetto".
Nick: "Scusa se te lo dico, ma hai ancora molto lavoro da fare".
Io: "Lo so! Dammi, almeno la soddisfazione di complimentarmi con me
stesso".
Naruto: "Fammi il favore!"
Io: "Non dirmi che sei offeso".
Naruto: "Si e parecchio! Perché non mi hai introdotto prima?
Una leggenda come me, merita un posto di rilievo".
Sakura: "Che testa quadra! Nel prossimo capitolo sarai
protagonista assoluto e ti lamenti."
Naruto: "Sai, mi è capitato di leggere l’altra
storia che il signor autore
ha fatto. Il protagonista, anche se mi fa schifo, è
presentato
al primo capitolo, in più si racconta in prima persona".
Sakura: "A me, invece, sembra così carino!"
Naruto: "Che ci troverai mai in uno come quello, senza parlare del nome
che ha!".
Sakura (sguardo pericoloso): "Hai detto qualcosa?"
Naruto (spaventato): "No!"
Io: "Guarda che, in futuro, lo incontrerai. Ops! Ho fatto uno spoiler!"
Nick: "Considerando che già hai fatto uno spoiler anche in
quella storia, direi che è un vizio".
Io: "… Che sbadato!"
Tutti: "BACAERO!"
Io: "Mi dite questo eh? Allora niente più ramen!"
Naruto: "NOOOO!"
Nick: "Capirai!"
Io (col sorrisetto): "Guarda che spiffero alcune cosine che ti sono
avvenute nel Fantasy!"
Nick (suda freddo): "Non.. vorrai mica dire?"
Io: "Esatto! Muahahahah!"
Nick (occhi stralunati e mani in avanti): "E’ un ricatto.
Voglio il mio avvocato!"
Io: "Spiacente; storia mia, decisioni mie".
Nick: "Sono il protagonista, accidenti!"
Io: "Chissà se sarà sempre così!"
Nick: "Cheeeeeeeee!"
E dopo questa piccola sceneggiata, vi saluto e alla prossima.
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Capitolo 16 *** La prova di Naruto ***
16. la prova di Naruto
Ehilà! Ben
ritrovati. Sono lieto di presentarvi un capitolo dove Naruto inizia una
prova
incredibile. Prima di presentarlo, però, rispondo a una
recensione che,
finalmente mi è arrivata.
DK86: ti ringrazio
per avermi indicato i problemi e le imprecisioni che ho commesso. Ti
prego, se
mai ne rilevi delle altre, fammelo sapere.
Detto questo,
chiedendovi di commentare, vi auguro buona lettura.
Unì’ultima cosa: il capitolo sette è
stato completamente rinnovato, se volete,
leggetelo.
La
pedana stava
scendendo e Naruto cercava di calmarsi (ma lo sanno tutti che
è difficile che
stia calmo).
Si
chiedeva che
cosa avrebbe dovuto affrontare e, al solo pensiero sudava freddo.
“Ah ah ah!” rise la volpe,
materializzatasi alle sue spalle.
“Cosa!” fece Naruto stupito “Come diavolo
hai fatto a comparirmi
dietro?”
“Non ti stupire Naruto”
disse la volpe “Ora che sono diventato il tuo spirito posso
apparire davanti a
te tutte le volte che voglio. Ovviamente sono ancora sigillato e non
posso
uscire completamente se non lo vuoi tu”.
“Ah
ho capito” disse Naruto “Si può sapere
che vuoi?”
“Niente!” disse la volpe
“Volevo vedere la tua faccia terrorizzata
all’idea di affrontare l’ignoto. Prima eri
così sicuro di te: hai detto di non
aver paura e altre scemenze del genere..
dov’è finita la spavalderia di
prima?”
Il
giovane strinse
i pugni: “Non ho paura. E poi che ne sai tu stupida volpe.
Anche se avessi
paura, affronterei qualsiasi cosa. E sai perché? Io devo
fare ancora molte cose
e, soprattutto, salvare un amico”.
Mentre
diceva
queste parole, ripensava a Sasuke, il suo compagno di team e migliore
amico,
scappato dalla Foglia per avere il potere da Orochimaru e soddisfare il
suo
desiderio di vendetta verso il fratello.
Il suo principale obiettivo, in quel momento era riportare
il suo amico
a casa e, per farlo, doveva diventare più forte a qualsiasi
costo.
Mentre
pensava a
questo, la pedana si fermò e il giovane si riscosse dai suoi
pensieri. Si
rivolse nuovamente alla volpe: “Se mi vuoi aiutare in questa
sfida, sei la
benvenuta; se vuoi criticarmi, tornatene da dove sei venuta. Mi sono
spiegato?”
“Perfettamente”
disse la volpe “E visto che so che non riusciresti a fare
niente senza di me,
ti sarò di supporto. Sono, comunque obbligato a darti una
mano, visto che sono
il tuo spirito”.
“Bene!”
Il
giovane scese
dalla pedana e s’incamminò per un lungo corridoio
pieno di porte.
La cosa aveva dell’incredibile:
ogni porta distanziava l’una dall’altra pochi
centimetri, quasi come se fosse
magia.
Anche
se poco
sveglio, il ragazzo capiva che era impossibile che ogni stanza avesse
un
labirinto in cui affrontare una prova. Poi ricordò la frase
detta da Nick: “Nel
mi mondo, niente è impossibile”.
“Che sia davvero possibile?” mormorò.
Camminò
per alcuni
minuti e, alla fine, una porta alla sua destra
s’illuminò. Il giovane ricordò
quello che gli aveva detto Nick e, dopo aver deglutito, prese la
maniglia della
porta e la aprì.
Davanti
a lui apparve uno spiazzo e, a pochi metri, un enorme labirinto.
“Sai
volpe” disse
Naruto “Forse, adesso ho un po’ paura!”
“E’ naturale!” disse
il demone “Ti confesso che me n’è venuta
un po’ anche a me”.
“Davvero?” chiese lui
senza distogliere gli occhi dal labirinto.
“No!” disse la volpe con una risata.
Il demone smise di ridere e osservò il
labirinto. “Beh! Che stai
aspettando? Entra!”.
Naruto deglutì di
nuovo ed entrò nella stanza.
La
porta si chiuse
con un tonfo, facendolo saltare all’indietro.
Il
ragazzo afferrò la maniglia e cercò di riaprirla,
ma non ci riuscì.
“Cavolo!” disse
“Siamo chiusi dentro”.
“Te ne stupisci!” disse la volpe
“E’ probabile che non si riaprirà fino
a quando non avrai superato la prova o sarai morto. Ora spetta a te
decidere quale
delle due opzioni ti aggrada di più”.
Naruto si voltò verso il
labirinto: “Non è ovvio? Devo superare la prova e
lo farò”.
Non
era convinto
di quello che diceva, ma non poteva permettersi di perdere tempo in
quel modo,
perciò decise di farsi forza e di andare avanti.
Nel
frattempo,
nell’ala est, Nick aveva condotto i ninja della Foglia in una
stanza, in cui
c’era un enorme schermo che mostrava quello che stava
accadendo a Naruto. Tutti
erano preoccupati per il loro amico.
“Accidenti.
Naruto
è davvero messo male” disse Kiba “Si
trova dentro un labirinto e non può più
uscire. Poteva dirglielo signor Nick. Almeno gli avremmo fatto
l’ultimo
saluto”.
“Smettila!”
disse Sakura furiosa “Non fare il pessimista in questo modo.
Signor Nick ce la
può fare?”
“Questo dipenderà solo da lui” rispose
Nick.
“Allora
dovremo dire addio a un amico” fece Kiba serio.
“Andiamo Kiba, smettila di essere così
pessimista” disse Hinata
spaventata.
“Non sono pessimista, ma realista.
Guardate come trema dalla paura!” disse Kiba.
“Adesso!”
disse
Neji “Ma come si comporterà quando
entrerà?”
“Allo stesso
modo” disse Kiba secco.
“Non
obbligatoriamente” disse Shikamaru “Conoscendo
Naruto, non si
lascerà prendere dal panico ancora per
molto. Inoltre credo di aver capito il significato del
labirinto”.
“Cosa!” dissero
tutti.
“Andiamo.
Persino
un bambino ci arriverebbe” continuò lui
“Il labirinto rappresenta la vita
dell’uomo. La vita è piena di alti e bassi, di
curve e controcurve, che si
districano in una marea infinita di strade spesso senza uscita. In un
simile
intrico, l’uomo può perdersi senza la giusta
risolutezza. Tuttavia, se riesce a
mantenere la lucidità, la strada gli appare chiara e dritta
ed è in grado di
vederne la fine. Non è forse così signor
Nick!”
Nick
sorrise
compiaciuto e annuì: “Il tuo ragionamento
è giusto, ma c’è una cosa che hai
mancato. Il labirinto è una prova per crescere e dimostrare
la propria maturità
e anche qualcos’altro, che solo Naruto potrà
scoprire. Ma credo che sappia già
cosa sia”.
“E che cosa sarebbe?” chiese Shikamaru.
Nick non rispose e osservò lo schermo.
Naruto
si picchiò
le guance e, con un sorriso risoluto disse: “Ok! Basta
lagnarsi. Sto arrivando
e guai a chi mi ferma” ed entrò nel labirinto.
Al
suo interno il
silenzio era assoluto, l’aria stessa diffondeva questa
sensazione.
“C’è troppo silenzio” disse la
volpe “E non mi piace!”
“Neanche a me! Restiamo all’erta”.
“Va
bene!”.
Per
un tempo
indeterminato, il giovane camminò in silenzio, facendo
attenzione al troppo rumore
e concentrando ogni senso su ciò che lo circondava.
Ogni
volta che
Naruto si trovava a un bivio, segnava il percorso preso con un taglio
del
Kunai. Molte volte, a causa di vicoli ciechi, si vedeva costretto a
tornare indietro
e prendeva altri percorsi, facendo lo stesso segno.
Dopo
l’ennesimo
vicolo cieco, svoltò verso la sua sinistra e, dopo pochi
metri, si ritrovò in
una radura.
Il ragazzo
vi entrò e la osservò: sembrava un posto
tranquillo e apparentemente calmo. Al
suo centro era piantato un grande albero: una quercia secolare con la
cima ben
oltre le frasche che formavano quell’intrico di strade.
“Quell’albero
capita a fagiolo. Non credi?” disse Naruto alla volpe.
“Già” disse il demone
“Potrebbe essere un’idea salirci sopra e vedere
dove ci troviamo, ma fai attenzione”.
“Tranquilla
volpaccia” disse lui.
Usando
il chakra,
salì l’albero fino alla cima e osservò
il labirinto.
Rimase stupito nel vedere che aveva percorso solo una cinquantina di
metri dall’ingresso e che il labirinto era grande almeno il
triplo della
distanza percorsa.
“Accidenti!”
disse
il giovane “Abbiamo camminato così tanto e non
abbiamo percorso nemmeno la metà
di questo dannato labirinto. Uffa!”
“Naruto!
Guarda
laggiù, verso il centro” disse la volpe con voce
agitata.
“Cosa c’è. Hai visto
qualche pericolo” disse il ragazzo.
Naruto posò lo
sguardo verso il centro e capì cosa voleva dirgli la volpe:
da lì si diffondeva
una luce bianca che impediva di vedere cosa ci fosse
all’interno.
“Se
vuoi una mia
opinione” disse la volpe “dobbiamo dirigerci verso
il centro. È lì che
troveremo ciò che stiamo cercando, qualunque cosa
sia”.
“Si hai ragione” concordò Naruto.
Il ragazzo pensò che con un bel salto avrebbe fatto
metà percorso e
recuperato tempo.
“Con
un bel salto guadagneremo del tempo. Tu che dici volpe!”
“E’ un idea!”
“Io direi che è una pessima
idea” disse una voce alle loro spalle.
Naruto
fu spinto
di sotto da un forte vento.
Riuscì
a non schiantarsi, usando alcune copie che ammorbidirono la caduta.
Rialzatosi,
alzò la testa per cercare il colpevole.
“Cerchi inutilmente, io sono qui!” disse la stessa
voce.
Nella
stanza di
osservazione tutti fecero un passo indietro per la sorpresa.
“Che diavolo è quello”
disse Kakashi.
“E’
la prima parte della prova” rispose calmo Nick
“Buona fortuna Naruto”.
Naruto
spalancò
gli occhi dalla sorpresa: un essere dalle sembianze semi-umane gli si
era
parato davanti.
Era
bianco come un
lenzuolo; le gambe e le braccia erano nere, con lunghi artigli che
scendevano
fino alle mani; il suo volto era segnato da strane righe nere, simili a
lacrime, che attraversavano gli occhi gialli con la sclera verde scuro,
fino
alle lunghe orecchie a punta che gli spuntavano sopra la testa; dietro
la
schiena aveva delle grandi ali nere da pipistrello e una lunga coda,
anch’essa
nera, gli spuntava da dietro.
Naruto
lo osservò
tremante per lunghi istanti, poi recuperò il controllo di
sé stesso e,
puntandogli il dito contro gli disse: “E tu chi accidenti
sei?”
“Dovrei
risponderti?” disse l’essere con voce atona.
“Certo che dovresti” gli
gridò Naruto “Non è buona educazione
non
presentarsi a un primo incontro!”
“Devi
scusarmi”
disse l’essere, senza mutare il tono di voce “Non
sono abituato a ricevere
visite e a rispondere a immondizia come te”.
“COSA!” gridò Naruto
“Io non sono immondizia. Tacimi pure il tuo nome se
vuoi, ma io mi presenterò comunque e memorizza il mio nome,
perché un giorno
sarò..”
L’essere
si era
voltato e, preso un innaffiatoio, aveva cominciato a bagnare i fiori
vicino la
quercia, ignorandolo completamente.
“EHI!” gridò Naruto “Guarda
che non è educato voltare le spalle ad uno
che ti parla. Chi diavolo ti ha insegnato le buone maniere!”
“Gridi
troppo
Naruto Uzumaki e la cosa disturba la quiete dei fiori di cui mi prendo
cura”
disse l’essere continuando ad annaffiare i fiori come se
niente fosse.
“Che
faccia tosta!
Tu…” il giovane s’interrupe e poi
riprese con tono più calmo “Un attimo. Come
fai a sapere il mio nome?”
“La
cosa non ti
riguarda: lo so e basta, Naruto” disse l’essere che
si voltò verso di lui “In
qualunque caso, hai ragione nel dire che sia scortese non presentarsi.
Poiché
morirai credo sia giusto che tu sappia chi sarà il tuo
aguzzino. Il mio nome è
Ulquiorra il Murcielago”.
“Ulquiorra?”
disse Naruto “Che nome strano!”
“E’ spagnolo se la cosa ti può
interessare e significa pipistrello”
disse Ulquiorra “Ma adesso, non è più
il caso di parlare. Ora devi solo
morire!”
Naruto
richiamò la
sua armatura e con tono di sfida disse: “Non illuderti. Io
non morirò. Non
posso: ho ancora troppe cose da fare”.
“Che
sciocchezze!”
disse Ulquiorra e si lanciò verso di lui.
Naruto
si preparò a un attacco frontale, ma questo non
arrivò mai: Ulquiorra, con
velocità assurda, si era spostato di lato, lo aveva preso
per la testa e
lanciato via come un peso inutile.
Naruto
fu
schiantato verso il muro che resse all’impatto, causandogli
una lussazione al
braccio.
“Com’è
veloce e
forte” pensò Naruto.
Non ebbe il tempo di muovere un muscolo che la coda di
Ulquiorra lo
colpì ai fianchi, scaraventandolo verso il lato opposto.
Naruto riuscì a fermarsi appena in tempo e a mettersi in
piedi, ma il
suo avversario gli era già vicino, pronto a colpirlo di
nuovo.
Il
colpo fu
fermato dallo scudo della volpe, attivato appena in tempo dalla
volontà del
demone.
“Grazie
volpe”
disse Naruto.
“Di niente” disse il demone “Ma fa
attenzione, non so se potrò reggere
un altro colpo”.
“I
miei complimenti” disse Ulquiorra, apparsogli dietro
“Hai una buona difesa.
Tuttavia.”
Un pugno
colpì Naruto alla schiena, facendolo andare a sbattere
contro la quercia.
“Una buona difesa non
basta a fermare un attacco superiore” terminò
Ulquiorra.
“Sta
zitto!” disse Naruto che si alzò dolorante
“Ti faccio vedere io un
bell’attacco”.
Il
ragazzo eseguì
la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, circondando
l’avversario
di numerose copie e poi, con la voce di tutte le copie, disse:
“Adesso è il mio
turno!” e si lanciò verso di lui.
Ulquiorra
non si
scompose e, senza battere ciglio, sconfisse tutte le copie in poco
tempo,
lasciandone solo tre integre.
“Un
buon trucchetto, ma completamente vano” disse Ulquiorra.
Naruto
preparò il
rasengan: “Questo è il mio vero attacco!”
Le copie lo lanciarono con
tutta la forza che avevano e il giovane colpì lo stupito
avversario all’addome
scaraventandolo contro il muro.
“Ti è piaciuto?” disse
trionfante Naruto “A questa tecnica non sfugge
nessuno. Ho vinto”
La
sua euforia si
spense, nel momento in cui vide l’avversario rialzarsi e
completamente
incolume.
“Ammetto
che
questa era una tecnica molto potente, ma per chi è dotato di
rigenerazione
accelerata, non è un problema.
È
tutto qui quello che sai fare? Ti ci vuole qualcosa di più
per battermi. Peccato!”
disse Ulquiorra.
Alzò un dito e da esso uscì un punto nero
circondato da un bagliore
verde scuro: “Ora lascia che ti mostri il mio di attacco.
Cero Oscuras!”
Un raggio partì dal dito e colpì in
pieno Naruto che riuscì a sopravvivere
grazie allo scudo, che si infranse.
“Notevole!”
commentò Ulquiorra “Sei sopravvissuto grazie al
sacrificio dello scudo. Tuttavia
hai solo ritardato l’inevitabile. Non sopravviverai al
prossimo” e ne lanciò un
altro.
Per
cercare di difendersi, Naruto eseguì un’altra
moltiplicazione: fu investito
dalla potenza del colpo, ma riuscì a salvarsi di nuovo,
perdendo l’armatura e
riscontrando diverse ferite in tutto il corpo.
Nella
stanza tutti
osservavano senza fiato.
Neji,
recuperando per
primo la parola disse a Nick: “Signor Nick, dovete fare
qualcosa o Naruto
morirà”.
“Mi
dispiace” disse Nick “Ma non posso fare niente.
Vorrei andare ad aiutarlo, ma non posso. Solo chi
è scelto può andare
nel labirinto; nessun altro è ammesso. Non possiamo fare
niente per Naruto se
non pregare per lui”.
“Pregare!” disse furioso Kiba “Accidenti
è lei il padrone del castello.
Deve essere in grado di fare qualcosa”.
“Non
nell’ala est” disse Nick “Se provo a
entrare, mi ritroverò espulso dal castello
fino alla fine della prova”.
“Fino
alla fine” continuò Kiba “Questo vuol
dire che non possiamo fare niente?”
“No.
Mi dispiace” rispose Nick.
“E’ inammissibile!” disse Tsunade
“Non permetterò che un mio ninja sia
ucciso senza fare niente!”
“Ciò che
possiamo fare è solo sperare nella sua vittoria”
disse Nick.
“E a che scopo?” disse
Neji “Le preghiere non serviranno a salvarlo. È
impossibile”.
“La parola “impossibile”
non esiste” disse fermo Nick “La usano solo gli
ignoranti per giustificare la
loro ignoranza e Naruto ne è la dimostrazione vivente che
nulla è impossibile”.
Tutti lo fissarono colpiti
senza riuscire a dire una parola.
“Forza Naruto! Vinci!” disse
debolmente Hinata a mani giunte.
Gli altri si voltarono verso di lei e la guardarono stupiti.
“Che cosa hai detto Hinata?” fece Shino.
Hinata abbassò il volto poi, dopo alcuni istanti,
gridò con tutta
l’anima: “Forza Naruto!”
Nel
labirinto,
Naruto era a terra incapace di rialzarsi.
“Maledizione! Maledizione! Non posso arrendermi. Non posso.
Io... io
devo vincere, per andare avanti e per salvare Sasuke da Orochimaru. Non
ho
intenzione di fermarmi qui” disse il giovane.
“Sono
impressionato!” disse Ulquiorra “Ti ho colpito due
volte con il mio Cero
Oscuras e sei ancora vivo. Sei davvero duro a morire. Sarai un concime
perfetto”.
“Concime!” disse Naruto.
“Esattamente!”
disse Ulquiorra mentre lo prendeva per la colletta “Vedi:
tutti coloro che sono
venuti qui hanno perso contro di me. Per non sprecare i loro corpi, li
ho
seppelliti in delle fosse attorno a questa radura, rendendola fertile e
permettendo la crescita di questi fiori. Non fraintendermi, faccio
questo per
onorare la morte dei coraggiosi, o dovrei dire, degli sventurati che
hanno
tentato questa prova. La quercia che vedi è la pianta sotto
cui ho seppellito
più individui: dai loro corpi essa ha preso nutrimento ed
è cresciuta fino a
raggiungere le dimensioni attuali. Quando avrò posto fine
alla tua esistenza ti
seppellirò vicino ad essa e il tuo corpo
diventerà concime per questa pianta e
per le altre che verranno, consolando la mia malinconica solitudine
fino alla
fine dei tempi”.
Naruto
strinse i
denti furioso: “Ma quale solitudine. La tua è solo
una scusa.”
“Prego?”
disse Ulquiorra.
“Vuoi
onorare le morti di coloro che hai ucciso, seppellendoli qui? Tu fai
questo
solo per soddisfare un tuo desiderio egoistico. È questo il
tuo obiettivo? Mi
fai schifo Ulquiorra. ” gli disse Naruto con disprezzo.
“Desiderio? Obiettivo?” fece lui “No
ragazzo. Io non ho alcun desiderio
o obiettivo. Sono una creatura vuota, che non prova emozioni o
interesse per
nessuno né per se stesso. Sono qui perché
sottostò al volere di chi mi è stato
superiore e mi ha imposto di stare qui dandomi uno scopo: che
è impedire
l’accesso alla seconda parte del labirinto a tutti i deboli
che si avventureranno
qui. Ora hai capito Naruto?”
Ulquiorra
fissò il
giovane con sguardo inespressivo, ma sembrò trapassarlo da
parte a parte, tanto
forte ne era l’intensità.
Naruto
digrignò nuovamente i denti: “Non mi importa quale
sia il motivo per cui ti
trovi qui, né chi ti ha gettato qua dentro. So solo una
cosa: io ti
sconfiggerò, a qualsiasi costo. A differenza di te io ho un
sogno, un obiettivo,
un’aspirazione; pertanto non posso morire per nessun
motivo”.
Lo
sguardo di
Ulquiorra cambiò per pochi istanti, poi tornò
inespressivo come sempre: “Che
sciocchezze! Porrò fine alla tua vita qui e
subito”.
Con
suo stupore, vide Naruto alzare il braccio destro e stringergli il
polso con
una forza incredibile, costringendolo a lasciare la presa e ad
arretrare.
Con suo
immenso stupore, vide le ferite di Naruto rimarginarsi a
velocità incredibile e
il suo corpo si circondò di un’aura rossa.
Naruto
alzò lo
sguardo, rivelando il potere della volpe.
“Ma
cosa sta succedendo? Chi è questo ragazzo in
realtà?” pensò.
“Si può sapere chi sei?” disse Ulquiorra.
“Quello
che ti prenderà a calci!” disse minacciosamente il
ragazzo.
Dopo
questa frase
sparì agli occhi della creatura e gli apparve davanti,
colpendolo con un pugno.
Ulquiorra
fu scagliato contro la quercia che, a causa della potenza, fu spezzata
e cadde
a terra con un tonfo.
Una
volta rialzatosi, Ulquiorra, osservò la scena con rabbia
negli occhi: “Come…
come hai osato!”
Non
ebbe il tempo
di muoversi che Naruto gli si parò davanti e
cominciò a colpirlo con una serie
di colpi.
Con
un rapido movimento, Ulquiorra riuscì ad allontanarsi dal
ragazzo e col suo
solito tono disse: “Sei più forte di quanto
pensassi. Mi complimento.
Finalmente c’è qualcuno con cui vale la pena
impegnarsi davvero”.
“Impegnarti?”
fece
Naruto.
“Esatto!”
rispose lui. “Lascia che ti mostri la mia vera
forza”.
Dopo quelle parole, l’aria tremò e dal suo corpo
uscirono tracce di
energia.; dopodiché si lanciò
all’attacco.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi, senza arretrare.
{ per darvi un'idea pensate allo scontro Lucci Rufy alla fine del loro
incredibile scontro}
Ulquiorra si scansò e lanciò il suo Cero Oscuras.
Naruto rimase immobile
e gridò.
Il
colpo di Ulquiorra si annullò e una raffica
investì l’essere alato
trascinandolo indietro.
“Notevole!”
commentò lui “Credo valga la pena mostrarti la mia
tecnica più potente”.
Ulquiorra avvicinò le mani e
poi spalancò le braccia: da quel movimento uscì
una lancia di energia verde che
lui chiamò “Lanza del Relampago”.
Afferrò la lancia con la destra e, presa la
mira, la lanciò verso Naruto.
Il giovane ninja
rimase fermo; poi, quando la lancia era a pochi centimetri da lui,
inclinò la
testa. La lancia gli passò a fianco e andando a colpire la
parete del labirinto
che esplose con un boato assordante.
Naruto
fu
investito dall’onda d’urto e per alcuni istanti
scomparve dalla vista dell’avversario.
“Come pensavo!” disse Ulquiorra
“Non sono ancora capace di maneggiarla bene”.
“Dunque è per questo
che non mi hai colpito” disse Naruto non ancora visibile.
“Non
lancio un colpo a vuoto” rispose Ulquiorra
“E’ solo uno spreco di energia” e,
dal nulla ne fece apparire una seconda.
Gli
occhi di
Ulquiorra ebbero un altro sussulto: quando Naruto riapparve, il suo
corpo fu
avvolto da una strana energia rossa che prese la forma di una volpe.
Era quello
che si definiva “Strato del demone”.
“Hai un
potere davvero curioso ragazzo” commentò Ulquiorra
“Non ti chiederò come ce
l’hai ma è evidente che si attiva con le forti
emozioni. Ma non illuderti: il
risultato finale sarà la tua morte”.
Naruto,
in tutta risposta, alzò un braccio e il manto si
allungò verso l’avversario.
Ulquiorra
lo scansò e cercò di avvicinarsi a lui, ma fu
bloccato dalla proiezione del
braccio che, tornato indietro, lo aveva afferrato e gettato via.
Il primo guardiano fu schiantato contro il muro, ma si
rialzò
immediatamente senza un graffio.
“E’ inutile ragazzo. Ti ho
già detto che sono dotato di rigenerazione
accelerata. Hai davvero una testa dura”.
“E’ una mia caratteristica!” rispose il
biondino ringhiando.
Dopo
queste
parole, il braccio sinistro del ragazzo si afflosciò e cadde
come un peso
morto.
“Questa
non ci
voleva” pensò “Come allora, non lo
riesco più a sentire”.
“A quanto sembra il tuo
potere comporta dei limiti Naruto Uzumaki” disse Ulquiorra
“E’ evidente che il
tuo corpo non può reggere a lungo quel potere. Sei
già al limite, a quanto
sembra, che peccato!”
“Non
illuderti.
Anche se non posso usare un braccio, me ne resta un altro e,
all’occorrenza, ti
prenderò a calci e a testate. Non mi arrenderò
tanto facilmente!”
“Che
sciocchezze! Cerchi solo di rinviare l’inevitabile. Ma adesso
basta
trattenersi”.
Nel
dire queste
parole, Ulquiorra creò un altro giavellotto, con la
differenza che aveva lo
stesso colore del suo raggio nero
“Questa
è una
tecnica che non ho mai sperimentato: è l’unione
tra il mio Cero Oscuras e la
mia Lanza del Relampago. L’ho chiamata “Lanza della
Muerte”. Addio” e la
lanciò.
Naruto
riuscì a
scansarsi, ma il colpo atterrò a pochi metri da lui,
generando una terribile
esplosione.
Nel prossimo
capitolo.
Lo scontro tra Naruto e Ulquiorra sembra giunto a conclusione. Naruto
deve fare qualcosa o morirà.
Non perdetevi il prossimo capitolo. Alla prossima e buona Immacolata
Concezione.
Angolo
dell’autore.
Naruto:
“Ehi
Ulquiorra posso chiederti una cosa”.
Ulquiorra: “Cosa c’è?”
Naruto:
“Da dove vieni?”
Ulquiorra: “Non lo so!”
Naruto:
“Hai perso la memoria?”
Ulquiorra: “No!”
Naruto: “E allora come fai a non sapere da dove
vieni?”
Ulquiorra: “Non lo so!”
Naruto: “MA SAI SOLO DIRE QUESTO?”
Ulquiorra: “Si!”
Naruto: “Autore ma da dove accidenti lo hai tirato fuori
questo qui?”
Io:
“Quello
che vedi è una versione leggermente modificata di uno dei
personaggi del manga
di Bleach. All’Ulquiorra che ho presentato manca il buco da
Hollow e la
resurection, inoltre, come si può vedere, ha il pollice
verde”
Naruto: “Cosa! Cosa accidenti
sarebbe ‘sto Bleach?”
Ulquiorra: “Un manga molto interessante direi”
Naruto (faccia incavolata): “Allora lo
sapevi!”
Ulquiorra:
“Si!”
Naruto: “RICOMINCI!”
Ulquiorra: “Cero Oscuras” colpisce Naruto in piena
faccia.
Naruto: “Ahia!”
Io: “Naruto, credo valga la pena che cominci a leggere questo
fumetto”.
Ulquiorra (prende il fumetto dalla mie mani): “Leggete
Bleach. Chissà:
in futuro potrebbe apparire. Vero signor autore?”
Si guarda
intorno per cercarmi, ma non mi trova. Allora si siede su Naruto e
comincia a
sfogliare il fumetto.
Naruto:
“Levati di dosso!”
Ulquiorra: “Mi dispiace, sono in pausa fino al prossimo
capitolo”.
Naruto (in lacrime): “Qualcuno mi aiuti!”
Alla prossima e
buona settimana.
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Capitolo 17 *** Un nuovo amico ***
17. un nuovo amico
Ciao a tutti. Oggi vi faccio vedere
la conclusione
della prima parte del labirinto, sperando che non sia troppo scontata.
Prima di presentare il capitolo rispondo a chi ha
recensito.
LETTORE 01: Grazie per
l’apprezzamento e per la
pazienza che hai portato. Continua a seguire e grazie.
Detto questo, chiedendo un
commento, vi auguro buona
lettura.
“No!”
gridò Sakura.
“L’ha ucciso” disse Ino sconvolta.
“Dannazione!” disse Shikamaru.
“Che cosa intendi fare Nick! Rispondi”
urlò Tsunade.
“Tranquilli! Non è ancora finita. Lo
sento” rispose
Nick.
“Ma che diavolo dici!” urlò Kiba
“Quella cosa è
saltata in aria a pochi metri da lui. Non può essere
sopravvissuto”.
“Quando ho detto che lo sento, vuol dire che
percepisco ancora la sua energia. È debole, ma
c’è ancora, spero che abbia un
asso nella manica anche lui, oppure” Nick si
bloccò.
“Oppure?” chiesero i ragazzi in coro.
“Oppure morirà!” disse Kakashi atono
“Quel potere che ha
avvolto Naruto è tipico della volpe: ma ora che questo e
l’armatura sono andati
distrutti, non c’è più
speranza”.
“Non è detto” riprese Nick
“L’armatura in realtà è uno
spirito e gli spiriti non possono morire. Inoltre, quello non
è il vero potere
di Naruto”.
Tutti si voltarono verso di lui senza capire.
Nick, senza staccare gli occhi dallo schermò
continuò:
“Naruto, così come tutti voi, ha un potere
latente, che adesso è stato
risvegliato. Deve solo scoprirlo e vincerà!”
“Ne sei sicuro” chiese Sakura.
Nick annuì.
La nube di fumo, provocata
dall’esplosione, si diradò
a seguito dell’aura di Ulquiorra, completamente illeso ma
ansante.
“Mi hai fatto davvero
faticare ragazzo. Nessuno,
tranne chi mi ha chiuso qui, ci era mai riuscito. Sono davvero sorpreso
nel
vedere che sei sopravvissuto all’esplosione. Evidentemente
quella strana forza
ti ha protetto. Mi complimento, ma adesso è
finita”.
Naruto era a terra esanime e incapace di muoversi.
Sembrava giunta la sua fine.
“Avanti.
Alzati!” si ripeteva “Non puoi andartene
così. Hai molte cose da fare: devi dichiararti a Sakura,
devi diventare Hokage,
devi salvare Sasuke.
Sasuke, devo riportarti a casa: l’ho promesso ed io
mantengo sempre le mie promesse”.
Tuttavia, per quanto ci provasse,
non riusciva ad
alzarsi e sentiva Ulquiorra avvicinarsi sempre di più.
“Sembra davvero finita!” pensò il
giovane “Che ne sarà
delle promesse che ho fatto e di tutte le cose che ho detto? Non posso
e non
voglio rimangiarmi le mie stesse parole. Non me lo perdonerei
mai!”
“Allora rialzati!” disse una voce sconosciuta.
Naruto aprì gli occhi:
non si trovava più nel
labirinto, ma in un luogo che la parola "immenso" non bastava a
definire.
Sembrava fluttuasse in un cielo
pieno di stelle e
strane nuvole.
“Nuvole?” urlò spaventato
“Quelle non sono nuvole ma
galassie!”
“Esatto ragazzo! Noto con piacere che qualcosa la
sai!”
Naruto si voltò verso la voce e si sentì mancare
il
suolo sotto i piedi (che, ovviamente, non c’era): davanti a
lui era apparso un
uomo anziano vestito di bianco e con un copricapo bianco su cui era
raffigurato
il simbolo del fuoco.
Era il terzo Hokage, morto da poco a causa di
Orochimaru.
“Terzo Hokage!”
disse.
Il vecchio saggio sorrise: “Non proprio. Ai tuoi occhi
appaio come il terzo Hokage, ma in realtà non sono
lui!”
“Cosa! E allora chi sei?” chiese Naruto spaventato.
“Sono l’universo”.
“L’universo?” ripeté Naruto.
“Esatto” rispose “Ora ti spiego tutto, se
mi concedi
un po’ del tuo tempo”.
“Lo farei volentieri, ma adesso sto combattendo”
rispose lui.
“Di questo non ti devi
preoccupare: ho fermato il
tempo per poterti parlare, Naruto”.
“Davvero? Forte! Allora sono
tutt’orecchie”.
“Bene!”
Si schiarì la gola e cominciò: “Come ti
ho già detto,
io non sono il terzo Hokage, ma appaio così per un motivo
preciso. Quest’umano
è stato per te una persona importante e tu, a modo tuo, lo
hai amato ed
ammirato.”
“Eh! Eh!”
sorrise Naruto “Chi non ammirerebbe il terzo
Hokage?”
Poi, il ragazzo abbassò lo sguardo: “Inoltre mi ha
insegnato qualcosa di molto importante. Forse è per questo
che sei apparso
così”.
“Esatto
ragazzo” rispose l’universo “Ma sai
perché ti
sono apparso adesso? Perché questo è forse il
momento in cui hai raggiunto la
massima disperazione.
So benissimo che la tua infanzia non è stata rose e
fiori, ma hai trovato un modo per risollevarti, cosa che non riesci a
fare ora.
Inoltre io non appaio a chiunque, ma solo a coloro che
sono degni di usare il mio potere”.
“Usare il tuo potere?” chiese Naruto.
“Esatto. Tra tutti i miliardi di esseri viventi che
vivono nelle varie galassie, solo quattro in ogni generazione sono
scelti per
questo. Nick stesso è uno di questi”.
“Davvero?”
disse il ragazzo sorpreso “Ecco perché
è
riuscito a battere Orochimaru”.
“Ti sbagli Naruto. Nick ha sconfitto Orochimaru,
quando non aveva ancora quel potere.
Lui appartiene alla vecchia generazione: ora è tempo che
la nuova avere la facoltà di usare il mio potere.
Tu sei il primo di questi quattro che io ho reputato
degno. Bada: non è qualcosa che si eredita: solo io a decido
a chi concederlo”.
“Ho capito!” disse Naruto
“Però perché lo fai? È vero
mi sento onorato, ma non capisco il perché”.
“La tua è una
giusta curiosità.
Io concedo il mio potere perché so che un giorno:
sarà
proprio uno di voi a dissipare per sempre il male dal tutto e a creare
un nuovo
equilibrio.
Creare un nuovo equilibrio è il sogno di Nick, ma
ritiene di non essere lui quell’eletto; per questo sta
cercando altri “guerrieri
universali” in grado di farlo.
Tu sei uno di questi guerrieri: in questo momento lui
sta pregando per te, sperando in un
miracolo e non è il solo. Ascolta”.
Delle voci giunsero alle orecchie
del giovane: erano
quelle dei suoi amici che facevano il tifo per lui e pregavano
perché si
rialzasse.
“Ti amo!” disse una voce che non riuscì
a distinguere
a chi appartenesse.
“Di chi era quella voce?” chiese Naruto.
“Non te lo posso dire ragazzo” rispose
l’universo “Ma
lo potrai scoprire se vincerai. Non lasciarti andare Naruto. La
battaglia è
appena cominciata: ora ci sono io a darti una mano.
Ricordati: tu sei un guerriero universale e io ti
aiuterò sempre”.
Naruto aprì gli occhi:
era tornato nel labirinto e
Ulquiorra era davanti a lui, stupito.
“Impossibile!” disse Ulquiorra “Come hai
fatto a
rimetterti in piedi?”
Il ragazzo, inconsciamente, si era rialzato e adesso
guardava l’avversario risoluto.
“Un mio amico mi ha detto che la parola
“impossibile”
non esiste” disse calmo.
Ulquiorra non rispose.
“C’è una cosa che ti devo dire, prima di
riprendere”
fece un lungo respiro e disse “Scusami”.
“Scusarti? E per cosa?” disse Ulquiorra stupito.
“Per averti detto quelle cose. Non le pensavo
davvero.” Rispose lui “Sai: ho il brutto vizio di
non calibrare bene le parole
quando perdo la calma. E, di solito, la perdo sempre!”
“Capisco!” disse Ulquiorra “Il cosiddetto
senso di
colpa alla fine ha avuto la meglio sulla tua stupidità.
Di solito non do retta alle offese. Tuttavia, visto che
me lo chiedi, accetterò le tue scuse. Questo sarà
l’unico gesto che farò in tuo
favore. Da adesso non mi fermerò fino a quando i tuoi occhi
non si saranno
chiusi per sempre”.
“Non illuderti Ulquiorra” disse Naruto
“Sarò io a
vincere. Ti batterò qui e adesso”.
“Invoca il mio nome Naruto” disse
l’universo.
“Basta parole. Passiamo ai fatti. UNIVERSAL POWER!”
gridò il giovane.
Una colonna di luce arancione si
alzò dal corpo del
giovane, scomparendo oltre il soffitto.
Nella sala d’osservazione
tutti osservarono senza
fiato la scena., tutti tranne Nick, che era euforico.
“SIIIIII!” gridò “Era questo
quello che speravo. FORZA
NARUTO! Libera il tuo vero potere!”
“Che
cos’è questa energia” disse Ulquiorra.
L’essere alato ebbe un altro colpo: l’armatura, che
era stata distrutta, si ricompose nuovamente, assumendo una forma nuova.
“Che sia questo ciò che Nick intendeva per legame
più
saldo?” Pensò Naruto, mentre si osservava.
“Ehilà! Eccomi di nuovo.” Disse la volpe
“Che mi sono
perso?”
“Parecchio!” disse Naruto “Ma adesso non
ho tempo per
dirtelo. Devo andare avanti”.
“Non illuderti. Ti
fermerò qui e subito” disse
Ulquiorra con una seconda lancia nera in mano che lanciò.
Naruto la prese con una mano e la lanciò lontano,
facendola esplodere.
“Impossibile. A mani nude” esclamò
Ulquiorra.
“Te l’ho detto” fece Naruto
“Non esiste la parola
Impossibile!”
Il ragazzo, con un rapido
movimento, gli fu davanti e
lo colpì con un destro.
Ulquiorra fu scaraventato contro il muro e si rialzò
ansante.
“Arrenditi è
finita!” disse Naruto.
Ulquiorra si alzò: “MAI!”
“Allora prendi
questo”. Il ragazzo si lanciò verso di
lui con il pugno chiuso e gridando: “KYUUBI
EXPLOSION!”
Un’incredibile energia, con le sembianze della volpe,
colpì Ulquiorra in pieno petto, lanciandolo in aria e
facendolo sbattere, con
un tonfo, contro la parete.
Ormai senza forze Ulquiorra cadde
verso il suolo.
Sotto di lui si trovava una trave di metallo, dimenticata dal tempo, ma
molto
affilata.
Fu solo grazie a Naruto, che lo
prese al volo, se non
finì trapassato.
Il giovane cercò di riscuoterlo e, alla fine ci
riuscì.
“Perché mi hai salvato!” gli chiese.
“Come perché? Non ha senso che tu muoia. Per
questo ho
cercato di trattenermi” rispose lui.
“Cosa?” disse
Ulquiorra scosso.
“Non è giusto che tu muoia perché
qualcuno ha deciso
così. Chi ti ha chiuso qua dentro ha deciso così
solo per un proprio fine.
Nessuno deve essere usato come un giocattolo, pertanto non ti
permetterò di
morire qui Ulquiorra” disse il ragazzo, mentre lo Universal
Power si
dissolveva.
“Capisco!” disse debolmente Ulquiorra
“Dunque è questo
ciò che voi chiamate rispetto?”.
“Si ed è anche
amicizia!” disse Naruto sorridente “Io
te la offro e spero che l’accetterai” e gli tese la
mano.
“Stai decidendo per me, così come fece lui, per
darmi
uno scopo”.
“Io ti do una mano: lo scopo lo troverai da solo”
gli
disse Naruto.
“Una mano? Uno scopo mio? Non so se sia possibile. Ma
voglio crederci questa volta” e prese la mano del ragazzo.
In quel momento Ulquiorra fu
ricoperto da una strana
luce e scomparve lasciando una carta nelle mani di Naruto che lo
riproduceva
perfettamente.
“Ulquiorra!” disse Naruto.
“Tu mi hai dato pace Naruto Uzumaki e, per questo
veglierò su di te, per sempre.” Disse
l’immagine con un leggero sorriso.
“Io, Ulquiorra il Murchielago, riconosco la mia
sconfitta e dichiaro la prima parte della prova del labirinto
superata”.
Il labirinto si aprì,
liberando la strada verso il suo
centro.
“Ora va Naruto” gli disse Ulquiorra e si avvolse
nelle
ali.
Il ragazzo, seppur confuso,
sorrise, mise la carta in
una tasca e si diresse verso il centro.
Nella sala tutti esultavano,
contenti per Naruto.
“Evvai” disse
Kiba “Sapevo che l’avrebbe fatta!”
“Ma se eri tu quello più pessimista”
disse Shino.
“Non è vero!” disse Kiba “Ero
solo” s’interruppe.
“Preoccupato?” finì per lui Neji.
“Esatto!” confermò lui.
“Come no?” disse ironica Ino.
“Ha parlato quella che è svenuta!” disse
Shikamaru.
“Cosa!” disse lei.
“Andiamo calmatevi!” disse Choji
“L’importante è che
Naruto ce l’abbia fatta. Comunque è vero che sei
svenuta Ino. Dovresti mangiare
qualcosa tieni” e le porse il sacchetto di patatine.
“Non mangerò mai simili schifezze come te:
ciccione”
rispose lei furiosa. {Ops!}
Tutti si allontanarono da Choji che fece cadere il
sacchetto.
Un
momento di
silenzio e: “IO NON SONO UN CICCIONE”
urlò Choji “Proiettile umano
travolgente”.
Il ragazzino, sottoforma di una palla gigantesca, si
diresse a tutta velocità alla cieca. Per puro caso, la
direzione era verso Nick
che rimase immobile.
“Svelto!
Spostati!” gli gridò Shikamaru.
“E perché dovrei. È da un po’
che non prendo a calci
un pallone” disse asciutto.
Nick sollevò la gamba e, con un tiro di punta,
calciò
la palla umana verso il muro.
La palla umana rimbalzò
sul muro e Choji, tornato
normale atterrò con la faccia sul pavimento.
“Ahi!” disse Choji.
“Devi imparare a controllarti ragazzino” disse Nick
“Altrimenti potresti fare male a qualcuno ed io non sarei
più così delicato: mi
sono spiegato?”
Choji sollevò tremante il pollice in alto.
“Bene!”
I ninja rimasero senza parole
{E’ un vizio!}.
“Ora basta con queste
buffonate: vi ho portato qui per
vedere Naruto combattere.
Non ammetterò scenate simili fino a quando la prova
non sarà finita!” disse secco.
“Sissignore!”
dissero tutti di scatto.
Naruto si fermò un
istante.
“Perché ti sei
fermato Naruto?” chiese la volpe.
“Mi stavo chiedendo una cosa!” rispose.
“Che cosa?”
“I colpi che Ulquiorra ha lanciato erano devastanti; allora
perché il labirinto non è stato
distrutto?”
“Credo si tratti di una magia molto potente”.
“Dici?”
“SI! Ho vissuto abbastanza da capire che cose
inspiegabili come questo posto sono il frutto della magia. Non so quale
sia la
sua natura, ma, di sicuro, ha uno scopo preciso”.
“Quando uscirò da qui, me lo farò dire
da Nick; se
necessario lo pesterò a sangue”.
“Ah! non vedo l’ora!”
“Forza andiamo avanti: abbiamo delle cose più
importanti
da fare adesso!”
“Tu hai una cosa da fare: io sono solo uno spettatore
di rilievo”.
“Stupida volpe!” e riprese il cammino.
Nel prossimo capitolo.
Naruto prosegue nella prova del labirinto e incontra
il secondo guardiano. Quali saranno i suoi poteri? Riuscirà
il giovane ninja a
vincere? Ci vediamo alla prossima.
PS: Scusate ma non so cosa mettere
per l’angolo dell’autore.
Cercherò di farlo la prossima volta.
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Capitolo 18 *** Prova-Segreti-Partenza ***
18. Prova e partenza
Salve a
tutti
ragazzi! Quello che vi sto per presentare è
l’ultimo capitolo dell’anno: quindi
dovrete aspettare due settimane per il seguito. Spero di non farvi
soffrire
troppo.
Prima di
presentarlo, rispondo più che volentieri al commento che mi
hanno fatto nel
precedente capitolo.
Lettore
01:
Come ho detto all’inizio, ho in mente di dividere la storia
in stagioni;
esattamente, se non cambio idea, dovrebbero essere cinque.
La prima è
questa e si affronteranno i primi dieci generali infernali.
La seconda è
ambientata nella serie Shippuden: aggiungerò personaggi di
altri anime e alcuni
originali e si affronteranno gli ultimi dieci generali infernali.
La terza è
una sorta di intermezzo, in cui Nick andrà in diverse
dimensioni e, affrontando
vecchi e nuovi avversari, riunirà altri Sun’s
Knights.
La quarta
sarà un po’ particolare: con diverse forze
schierate contro Nick i Sun’s
Knights e alleati.
La quinta
sarà lo scontro finale.
Ogni stagione
prevederà almeno una quarantina di capitoli e
tenderà a concludersi con un
viaggio.
Mi
rendo
conto che questo è uno spoiler esagerato e va oltre la
domanda che mi hai
fatto, ma ritengo che sia un perfetto regalo di Natale per chi
è curioso.
Detto
questo,
sperando che esprimiate un vostro giudizio, ecco a voi il capitolo.
Buona
lettura.
Il ragazzo, dopo aver camminato a
lungo, giunse in
un’altra radura: al di là di questa si stagliava
una luce bianca; era quasi
arrivato al centro.
“Ci siamo
quasi” disse il ragazzo.
“Non abbassare la guardia. Ricorda che nel labirinto
ci sono due guardiani. L’altro potrebbe attaccarci in un
qualsiasi momento” lo
riprese la volpe.
“Attaccare
all’improvviso non è nella mia natura”
disse una voce profonda.
Naruto saltò
all’indietro e si mise sulla difensiva:
“Fatti vedere chiunque tu sia!”
“Non è necessario che ti guardi attorno, io sono
qui”
disse e apparve pochi metri davanti a Naruto.
Il suo aspetto era completamente
diverso da Ulquiorra:
era un uomo alto, sulla trentina; aveva un viso sottile, con una
leggera
barbetta; il naso era aquilino e gli occhi erano coperti da un paio di
occhiali
da sole a mezza luna; i suoi capelli castano chiaro svolazzavano
ribelli sul
suo volto. Il resto del suo corpo era ricoperto da un lungo abito
bianco con
finimenti azzurro cielo.
“Cavolo! Mi aspettavo
qualcuno di diverso” riuscì a
dire.
“Forse fisicamente sono umano, ma la mia forza è
superiore a quella di Ulquiorra, Naruto” rispose lui.
“Come accidenti fate entrambi a conoscere il mio
nome?” disse lui istericamente.
“La volpe ha già dato la risposta.”
Disse lui.
Naruto spalancò gli occhi.
“Questo luogo
è circondato da una potente magia. È
questa che ha impedito la distruzione del labirinto; è
questa che ha aperto
parte del labirinto stesso per lasciarti passare; è questa
che permette a noi
guardiani di sapere l’identità di chi entra per
tentare di prendere la mistica
spada di luce. Ora hai capito Naruto?” disse.
“Credo di si!” disse lui poco convinto. Ebbe poi
uno
scatto e riprese: “Hai detto spada di luce?”
“Esatto!”
confermò “Sin dai tempi più antichi, la
spada di luce è stata una degli oggetti di distruzione
più potenti. Solo chi ha
un cuore puro e un’anima forte potrà
prenderla” .
“Cavolo!” fece Naruto allegro “Questo
vuole dire che sono davvero un tipo forte”.
“No, vuole dire che hai le qualità per impugnarla.
Ma
la condizione è che tu mi batta, Naruto”.
“Se devo fare questo va bene. Ti batterò e mi
prenderò
la spada di luce.
A proposito, posso sapere come ti chiami?”
“Vuoi sapere il mio nome?
Battimi e lo saprai!”
rispose.
“Andiamo, Ulquiorra me l’ha detto quasi
subito!”
protestò Naruto.
“Io non sono Ulquiorra
ragazzo!” l’aria vibrò e la
terra sotto i suoi piedi si piegò.
Lo sconosciuto sollevò
la mano destra e comparve una
grossa e lunga spada bianca: la lama era stile occidentale e una
striscia
dorata la attraversava; la guardia era a forma di sole e
l’impugnatura legata
da una fascia bianca che pendeva verso il basso.
“Che bello spadone!” commentò Naruto.
“E non hai visto niente” disse lo sconosciuto.
Abbassò
la lama e ne uscì una luce bianca a mezzaluna che
andò verso il giovane.
Naruto usò lo scudo per parare e ne uscì senza un
graffio.
“Sei diventato
più forte Naruto; complimenti. Dovrai,
però, impegnarti ancora di più se vorrai battere
me o Sasuke”.
“Come fai a sapere di Sasuke?” chiese Naruto.
In tutta risposta,
l’avversario lanciò un secondo
colpo che scheggiò lo scudo della volpe.
“Accidenti. È forte questo qui”
commentò la volpe.
Un altro colpo fu nuovamente lanciato e lo scudo si
ruppe.
“Se resti fermo ed esiti,
ti ucciderò. Vedi di
impegnarti, Naruto” disse
l’avversario.
Naruto eseguì la moltiplicazione del corpo e si
lanciò
contro di lui.
Senza il minimo cenno, l’ignoto avversario, lanciò
un
altro strano colpo: il taglio non era più unico, ma si
sparpagliò in tre
direzioni diverse, spazzando via tutte le copie.
“Tutto qui?” disse.
Si accorse che il ragazzo era sparito.
“Ho capito”
disse “Hai usato quelle copie per
distrarmi e preparare il tuo vero attacco. Tuttavia...”
La terra sotto i suoi piedi cedette e Naruto apparve
dal basso, pronto a colpirlo con un rasengan.
“… Sei troppo prevedibile!”
terminò, scansandosi e colpendolo
con il manico della spada.
Il giovane finì a terra.
“Un trucco vecchio come
questo non mi può battere.
Devi cambiare inventario ragazzo”.
“E’ proprio quello che ho fatto amico”
disse e
scomparve.
“Era una copia!”
Il suolo si aprì di
nuovo, questa volta con più buche
e da esse uscirono diverse copie.
L’ignoto avversario saltò in alto e
lanciò il colpo di
prima.
“Guarda che io sono
qui!” disse Naruto dall’alto.
“Quelle copie servivano solo a distrarmi.
Dannazione!”
“KYUUBI EXPLOSION” gridò il ragazzo.
L’altro riuscì
a girarsi e a ridurre i danni con un
rapido fendente, ma fu spinto all’indietro e si
sfracellò al suolo.
Naruto atterrò a pochi metri da lui. “Non mi
sottovalutare amico. Direi di aver vinto”.
L’altro si
alzò da terra e, con estrema rapidità,
si portò davanti al ragazzo e lo colpì con un
fendente obliquo che infranse
completamente l’armatura e, senza aspettare una reazione,
colpì di nuovo con l’attacco
a mezzaluna.
Naruto fu investito in pieno e lanciato all’indietro
contro il muro.
“Non avresti dovuto
abbassare la guardia: lo si fa
solo quando l’avversario non è più in
grado di muoversi. Sei tu che mi
sottovaluti. Per punizione disintegrerò il tuo corpo con
quest’ultimo e potente
attacco” e lanciò un colpo a forma di tornado
azzurro e dorato.
Il colpo andò a segno e distrusse una parte del
labirinto, senza che la magia che lo proteggeva potesse fare nulla.
“A quanto pare mi sono
lasciato andare. Ma questo è
stato il prezzo per la tua…” si bloccò.
Era apparsa una colonna di luce arancione che si
stagliava alta fino al soffitto, con Naruto ansimante al centro di essa.
“Scusami universo, se sono dovuto ricorrere di nuovo
al tuo potere: questa volta l’ho rischiata davvero
grossa” disse Naruto.
“Non fa niente Naruto” disse la voce
dell’universo.
“Notevole. Quindi è questo il tuo potere
speciale!”
commentò l’avversario.
“Già!” disse Naruto.
La colonna si dissipò nel nulla, lasciando il giovane
scoperto.
“Avresti dovuto
continuare ad usare quel potere
ragazzo. In questo stato non puoi fare nulla per battermi!”
disse.
“Spiacente, ma non sono abbastanza forte per poterlo
usare troppe volte.E poi neanche
tu sei messo benissimo” ribatté il ragazzo.
“Hai ragione: ho commesso
l’errore di usare più
energia del previsto e sono già a corto.
Finiamola con
un ultimo colpo. Chi resta in piedi vince!” disse
l’altro.
“E quello a vincere sarò io” disse
sfacciatamente
Naruto.
Il biondino fece una copia e
preparò un rasengan,
mentre l’avversario caricò nuovamente il colpo
azzurro e dorato e si lanciarono
l’uno verso l’altro.
Ci fu un’esplosione che
fece tremare l’intero
labirinto.
Quando tutto cessò,
Naruto era inginocchio mentre
l’avversario era in piedi a pochi passi da lui.
“Sei davvero forte
Naruto. Hai fatto l’impossibile e,
alla fine hai vinto. Complimenti: hai superato la prova del
labirinto” disse il
guardiano e cadde a terra sparendo con fioco bagliore.
“Alla fine te ne sei andato senza dirmi il tuo nome.
Comunque ti ringrazio di tutto: questo scontro mi è servito
a capire tanto.
Grazie guardiano bianco” disse Naruto.
“Accidenti.”
Disse Naruto “Non trovo la carta di quel
tipo. Dove diavolo è. Ehi volpe la vedi?”
“No. Ma a che ti serve?”
“Mica posso lasciarlo qui, non credi?”
“Non è necessario cercarmi Naruto!”
disse la voce del
guardiano.
Il giovane si guardò
intorno, ma non riuscì a vederlo.
“Naruto. Io sono la proiezione della spada di luce: il
suo spirito”.
“Davvero? Quindi mi sono
battuto contro la spada di
luce stessa?”
“Esatto. Il secondo guardiano è la proiezione
dell’oggetto sorvegliato nel labirinto. Solo se si riesce a
battere l’oggetto stesso,
esso accetta il nuovo padrone e tu lo hai fatto.
Ora non perdere tempo: dirigiti verso il centro. Da
adesso in poi io sono la tua arma, usami con saggezza”.
Il labirinto si aprì e
una luce bianca si propagò
verso Naruto.
Il ragazzo corse verso la luce e, abbagliato, fece un
passo indietro.
“Non aver paura. Tendi la
mano e prendimi. Da adesso,
sarò sempre con te. Buona fortuna!”
“Grazie!” disse il ragazzo.
Naruto si avvicinò e
tese la mano. Mentre lo fece ci
fu un ultimo bagliore e poi, da esso, conficcata nel terreno, apparve
la
leggendaria spada di luce.
Era una spada magnifica: la lama bianca di tipo
occidentale scendeva con perfetto equilibrio verso l’elsa a
forma di croce
romana fatta di oro bianco, su cui erano incastonate uno zaffiro sulla
parte
sinistra e un rubino su quella destra.
Meravigliato, Naruto
alzò la spada in alto e vide la
luce investirla e farla brillare con i colori dell’arcobaleno.
“Wow!” disse.
“Vero!” confermò la volpe “Non
dimenticare di prendere
il fodero: è là a terra”.
Naruto spostò lo sguardo verso il fodero riccamente
decorato con finimenti dorati e argentati che raffiguravano il sole e
la luna.
“Uno wow anche per il fodero” dissero i due nello
stesso momento e si scambiarono un’occhiata.
“Forza usciamo di qui?” propose la volpe, dopo un
po’.
“Ottima idea” disse Naruto.
Nella sala d’osservazione
tutti stavano esultando per
il loro amico.
“Evviva! Ce l’ha fatta!” disse Sakura.
“E ha preso anche un’arma niente male”
continuò
Kakashi.
“Ehi ragazzi che ne dite di andargli incontro?”
propose Nick.
“Ottima idea!” risposero tutti.
Pochi minuti dopo tutti si stavano
complimentando con
Naruto per la sua vittoria e per lo spettacolo che aveva offerto.
Naruto ringraziò e andò verso Nick.
“Hai intenzione di colpirmi Naruto?” chiese Nick.
“Era la mia intenzione!” disse il ragazzo.
“Te ne darò l’occasione durante
l’allenamento” gli
disse “C’è solo un’ultima cosa
che devi fare adesso: scegliere un castello”.
“Scegliere un castello?” disse il ragazzo
stralunato,
seguito dai suoi compagni.
“Esatto!” disse Nick “Chi supera la prova
del
labirinto ha il diritto ad avere un castello. Venite con
me!”e s’incamminò.
Il giovane condusse i ninja in una
stanza vicina a
quella di osservazione.
Quando entrarono, si trovarono davanti due grandi
tavole: su una erano depositate diverse boccette, sull’altra
invece c’erano
delle statuette che raffiguravano varie creature.
“Naruto scegli quello che
più preferisci e poi vedi di
prendere anche un paio di quelle statuette. In realtà sono
mostri-guardiani la
cui specialità è la protezione dei luoghi magici.
In pratica sono come Filippo
e Tauros.”.
“Capisco” disse Naruto “Però,
credo che me ne basterà
uno solo per il castello, qualunque esso sia”.
“E chi sceglierai?” gli chiese Shikamaru.
“Non è ovvio” disse il ragazzo mentre
metteva una mano
in tasca e tirava fuori una carta “Io scelgo Ulquiorra come
guardiano del mio
castello. Forza amico vieni a fare la conoscenza dei miei
compagni”.
La carta s’illuminò e da essa uscì il
primo guardiano
del labirinto. Tutti fecero un passo indietro.
“Tranquilli, non farà del male a
nessuno” li rassicurò
Naruto “Ulquiorra ti presento i miei amici”.
“Onorato di fare la vostra conoscenza ragazzi”
disse
Ulquiorra calmo “E altrettanto onorato di poter fare questo
per te Naruto”.
Naruto sorrise.
“Bene, il guardiano è scelto: ora scegli un
castello”
disse Nick.
Passarono diversi minuti ma Naruto
non riusciva a
decidere quale castello scegliere e chiese un parere ai suoi compagni.
“Perché non
prendi questo: si addice al mio modo di
essere” disse Ulquiorra indicandogli un castello stile gotico.
“Non dire scemenze: non
piacerebbe a nessuno. Prendi
questo sembrerà di andare nel futuro” disse Kiba
indicando un castello simile
ad una città futuristica.
“E’ eccessivo per lui. Perché non prendi
questo: mi
sembra alla moda” disse Ino indicando un castello romanico.
“No, non ci si troverebbe a suo agio. Prendi questo
stile romano” disse Shikamaru indicando una fortezza romana.
“Così è troppo all’antica.
Perché non prendi questo: ha
dei bellissimi colori” disse Sakura indicandogli un castello
seicentesco con
colori molto vivaci.
“Così passerà per un effeminato. Prendi
questo che
esprime pienamente la forza della giovinezza” disse Rock Lee
indicando un
castello a torre con disegnata una tigre.
“Mi state facendo confondere ancora di più le
idee. E
poi questi li avevo quasi tutti scartati” disse Naruto.
“Mm.. N-Naruto. Perché non prendi questo? Secondo
me è
quello che meglio esprime la tua personalità”
disse Hinata indicandone uno
molto simile ad una villa giapponese: circondato da un giardino pieno
di alberi
e attraversato da un piccolo laghetto.
Tutti osservarono il castello e
cambiarono la loro
opinione.
“Allora è deciso” disse Naruto
“Questo sarà il mio
castello” e lo prese.
“Evviva!” dissero tutti.
“Grazie Hinata: hai
davvero occhi per le cose belle.
Saresti da sposare” disse Naruto sorridendole.
“Da sposare!” disse lei rossa in volto e svenne.
Non cadde a terra perché fu presa dal suo spirito che
se la caricò sul dorso.
“Mia piccola Hinata, dovrai imparare molto. Ti
aiuterò
io in questo, promesso” disse Rayearth.
“Grazie infinite signor Rayearth” disse Hinata,
ripresasi.
“Di niente, ma, per favore, chiamami solo Rayearth, va
bene?” disse lui.
“Va bene!” disse lei.
“Ma tu guarda: Rayearth!
Non ti avevo visto” disse
d’un tratto la volpe.
“Come al solito vedi solo quello che vuoi vedere. Non
sono comunque sorpreso di rivederti” disse Rayearth.
“Io invece lo sono e molto. Dopo allora speravo di non
doverti più vedere. Che scherzo crudele che ha fatto il
destino” commentò la
volpe.
“Già!” Disse l’altro.
“Scusate se
v’interrompo”, disse Shikamaru “Ma voi
due
vi conoscete?”
“Da circa settecento anni” rispose Rayearth.
“Evita di parlare! Non mi va di ricordare il
passato”
disse la volpe.
“E la promessa fatta? Che ne è di ciò
che le avevi
giurato?” disse Rayearth.
“Promessa?” fecero tutti.
“Non sono affari vostri!” disse la volpe
“Ciò che
promisi lo manterrò fino alla morte. Non credere di potermi
dire ciò che devo
fare: sono più forte di allora e non mi lascerò
battere una seconda volta”.
“Chee!” dissero tutti stupiti.
“Accidenti alla mia bocca. Me la svigno!” e
sparì.
“Che voleva dire con
“non mi lascerò battere una
seconda volta”?” chiese Shino.
“Quello che ha detto!”rispose Rayearth
“Io e la volpe,
un tempo, ci siamo affrontati e, alla fine, riuscii a batterla e a
salvare la
terra che proteggevo”.
Tutti rimasero colpiti dalla cosa.
“Questo vuole dire che, se ti fossi materializzato
prima, la volpe non sarebbe riuscita ad attaccare il
villaggio?” disse Tsunade.
“Non posso dirlo con certezza ma credo che avrei
potuto fermarla” rispose calmo lo spirito dalle sembianze di
un lupo infuocato
e dal lungo corno sulla testa.
Tutti deglutirono.
“Scusate!”
intervenne Nick “Mi dispiace dover
interrompere la cosa, ma c'è qualcos’altro che
vorrei dirvi, se non vi dispiace”.
Gli altri si destarono da quella rivelazione e si concentrarono
su Nick.
“Bene!” disse lui “Naruto, guarda verso
la cornice
della porta”.
Il ragazzo alzò lo
sguardo verso la direzione
indicata: sopra la porta c’era una ruota con disegnati
diversi omini colorati
e, cosa incredibile, uno di questi era identico a lui.
“Questa ruota indica tutti i proprietari di un
castello. Quando gli omini sono spenti, vuole dire che il castello
è dentro la
boccetta; se invece è acceso, vuole dire che il castello
è libero.
Infatti, il mio omino è illuminato, segno che il
castello è sbloccato.
Questa ruota è presente in tutte le stanze
dell’ala
est di ogni castello e rappresenta il punto comune di tutti loro.
Semmai ti
capiterà di notare che i nostri omini sono entrambi
illuminati, ti basterà
girare la ruota portando il mio omino verso l’aghetto che sta
qui in basso e
accederai nel mio castello.
Ricorda di non farlo mai quando è spento: rischieresti
di trovarti contro i miei guardiani. Quindi fa sempre
attenzione”.
“Ho capito” disse Naruto “Quindi
è questo il motivo
per cui ci sono i guardiani. Bene lo terrò a
mente”.
“Toglimi una
curiosità Nick” chiese Shikamaru “Tu
sapevi sin dall’inizio che Naruto avrebbe vinto
vero?”
“Chi lo sa?” disse enigmatico.
“SHANNARO!” gridò Sakura mentre si
lanciava verso
Nick.
La ragazza fu bloccata da un’ala di Nick e chiusa
nella sua morsa.
“Ti
avverto ragazza: anche se non sono solito colpire le donne, sono
favorevole all’uguaglianza tra i sessi. Lo dico anche
a te controlla i tuoi impulsi” disse Nick calmo e la
lasciò andare.
“S-Sissignore!” disse lei rigida.
“Ehi! Guarda che sei un ospite qui al villaggio della
foglia e non ti permetto di fare i tuoi comodi” lo riprese
Tsunade.
“Le ho semplicemente dato
un consiglio. Spetta a lei
accettarlo o meno!” rispose Nick.
“Comunque potevi farle male” fece Naruto
“Sai che ti
dico: ti picchierò a sangue per questo”.
“E non sarai da solo. Ci sono anch’io”
proruppe Rock
Lee.
“E una sfida eh! Va bene: raccolgo il guanto.
Seguitemi” disse Nick e s’incamminò.
I ninja seguirono Nick per i
corridoi del castello
salendo le scale fino a raggiungere una terrazza squadrata in mezzo
alle torri
più alte.
Da lì si vedeva un bel panorama, ma non era quello il
motivo per cui erano andati lì.
Nick si mise in mezzo alla piattaforma e si girò verso
di loro: “Questo è il ring principale del
castello. Bello vero?
Approfitto della sfida lanciatami per battermi contro
tutti voi. Fatemi vedere di che cosa siete capaci”.
I ragazzi si stupirono. Shikamaru
fece un passo
avanti: “Anche se combattessimo tutti insieme, non avremmo
alcuna possibilità.
Allora perché vuoi combattere?”
“Semplice: voglio vedere quali sono i vostri poteri
nascosti. Con il combattimento si manifestano più
velocemente e lo avete visto.
Ora basta con le chiacchiere, fatevi sotto” disse Nick e si
trasformò in
soleano.
Tutti si bloccarono di fronte a
quell’apparizione:
avevano visto che Nick era "particolare”, ma, a parte
Shikamaru, nessuno degli
altri lo aveva mai visto in quella forma.
“Allora! Volevate combattere, o sbaglio? Oppure avete
cambiato idea” disse con tono di sfida.
“Chiudi il becco!” disse Naruto innervosito.
“Spiacente, ma uso questo per parlare!” disse
provocante.
Il ragazzo si lanciò
verso Nick, incurante della
stanchezza, ma fu bloccato dall’ombra di Shikamaru.
“Non agire d’impulso Naruto. Se lo attacchi senza
un
piano non ne esci vivo”.
“E allora che cosa suggerisci?” chiese il ragazzo.
“Lasciami ragionare un attimo e te lo dico subito”
rispose.
“E’ inutile che
ci ragioni Shikamaru” disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese il giovane Nara.
“Qualunque cosa tu penserai, io la saprò in
anticipo.
Vi avviso che userò tutti i miei poteri senza eccezione e,
tra questi, rientra
anche la telepatia. L’unico vantaggio che posso darvi
è che non userò le
braccia. Forza, venite ad attaccarmi”.
“Forza ragazzi. All’attacco!” disse
Naruto,
anticipando gli altri.
Nick sorrise e incrociò le braccia.
“Vediamo se questa ti
piace” disse Naruto “Tecnica
seducente”.
Il biondino usò la tecnica della trasformazione e si
trasformò in una ragazza bionda e nuda.
“Salve bel pennuto!” disse il ragazzo con voce
sensuale.
“Non provarci nemmeno” disse Nick “Non
sei il mo tipo”.
“Stupido!”
disse Sakura colpendo Naruto con un pugno.
“Sakura, così mi ammazzi!”
piagnucolò lui.
“Sta zitto!” gli gridò lei.
“All’attacco.
Impeto della giovinezza!” gridò Rock
Lee, lanciandosi contro Nick, che lo bloccò.
“Accidenti!” pensò Shikamaru
“Sarebbe davvero un tipo
interessante da affrontare a scacchi. Direi che non abbiamo altra
scelta”.
“Ragazzi, attacchiamolo insieme” disse ai compagni.
“Va bene!”
dissero tutti e si lanciarono verso Nick.
Il sole cominciò a
tramontare. Tutti i giovani ninja
erano a terra esausti, senza forze: nessuno di loro era riuscito a
colpire o
danneggiare Nick.
Il Sun’s Warrior aveva bloccato ogni loro attacco e
sfondato ogni loro difesa, senza lasciare tempo di reagire, dimostrando
la sua
incredibile forza.
“Non male come primo giorno” commentò
Nick “Avete
tutti risvegliato i vostri poteri nascosti, ma vi ci vorrà
ancora del tempo per
padroneggiarli”.
“Non credi di aver un po’ esagerato?”
disse Kakashi
“Questi ragazzi sono ninja, non tipi come te, capaci di fare
quelle cose.
Avresti dovuto insegnargli qualcosa”.
“Quello di oggi era un test valutativo. Volevo vedere
il loro livello, ma loro l’hanno trasformato in una vera e
propria battaglia”
disse Nick.
“Avresti potuto fermarti prima. Guarda come è
ridotto
il mio pupillo!” disse Gay in lacrime.
“Tranquillo: si riprenderà dopo un buon pasto e
una
dormita. A proposito di pasto.” Nick sentì il suo
stomaco brontolare, anzi, lo
sentirono tutti “Non abbiamo neanche pranzato”.
Gli adulti rimasero inebetiti.
“Se avevi fame, allora perché non hai interrotto
prima?” disse Tsunade con la venetta.
“Ecco… diciamo che me ne sono
dimenticato” fece Nick
mettendo una mano sulla nuca.
“CHEEEEE!!!”
gridarono tutti.
“Nessuno è perfetto!” disse Nick
ridacchiando.
Tutti quanti si riunirono presso un
locale e fecero
una mangiata incredibile, lasciando di stucco tutti i camerieri. {ingordi}
“Ah che abbuffata!” disse Naruto accarezzandosi la
pancia.
“E’ vero! Non ho mai mangiato così
tanto” dissero Sakura
ed Ino insieme.
“Il cibo che preparano qui è davvero
ottimo” disse
Nick soddisfatto “Grazie per aver offerto signor
Asuma”.
“Di niente!” disse un ninja di carnagione scura con
i
capelli neri alzati dal copri fronte mentre osservava il portafogli
vuoto.
“Non ti saresti dovuto
accollare tutta la spesa Asuma.
Sei al verde amico” disse Kakashi.
“Ha pagato lui, perché era l’unico che,
stranamente,
aveva i soldi: cosa che non avevate voi” lo riprese Kurenai,
una donna mora con
occhi rossi.
“Touchè!!” disse Kakashi. {Non ci credo}
“Signor Asuma,
vedrò di sdebitarmi per quello che
avete fatto oggi!” disse Nick dispiaciuto.
“Non preoccuparti: riceverò lo stipendio domani,
quindi avrò di nuovo il portafogli pieno, pronto per essere
svuotato di nuovo
la prossima volta” disse Asuma mentre si accendeva una
sigaretta.
“Mi scusi comunque signor Asuma!” disse Nick, che
represse il desiderio di tagliare la sigaretta, per non fare la figura
dello
stupido.
“Magari puoi smettere di chiamarmi signor Asuma e
darmi del tu” disse lui.
“Come vuole... cioè, come vuoi
Asuma-san” disse Nick.
“Cominciamo ad andare meglio!” disse lui.
“Ehi Nick!
C’è una cosa che vorrei chiederti: come mai
hai la doppia voce?” gli chiese Shikamaru.
“Doppia voce?” chiese Nick non capendo.
“Si: quando sei umano, come adesso, hai una voce
più
da ragazzo; mentre, quando sei in quel modo, la tua voce è
diversa, direi più
adulta e ispira calma” e bevve del tè.
“Sai che non me ne’ero mai accorto? Forse dipende
dalla diversa età che ho in base alla forma che
assumo”disse pensieroso.
“Età?” fece Shikamaru.
“Già! Vedi: all’anagrafe, come umano ho
solo 19 anni,
mentre, come soleano ne ho 5039” disse. {°_°}
Ci fu un attimo di silenzio, prima
di un ennesimo:
“CHEEEEEE!!!!!!!!!”
Nick si fermò al
villaggio della foglia per circa
dieci giorni, durante i quali insegnò ai giovani ninja a
controllare le loro
abilità di Sun’s Knights.
Quando, soddisfatto, vide i loro miglioramenti disse
loro: “Ottimo lavoro ragazzi. Avete un discreto controllo dei
vostri nuovi
poteri. Sarà compito vostro adesso accrescerli.
Ricordate sempre questo: in un combattimento non sono
necessari solo corpo e mente, ma anche il cuore. Dovrete imparare a
controllare
queste energie, ma ve le insegnerò in seguito”.
“Perché non lo
fai adesso, signor Nick?” chiese Neji.
“E’ ancora troppo presto. Inoltre ho deciso di fare
un
giro per il pianeta alla ricerca di altri potenziali Sun’s
Knights. Vi
insegnerò il resto dopo che li avrò
trovati” rispose Nick.
“E lei crede che ce ne siano altri?” chiese
Shikamaru.
“Ne sono sicuro!” rispose lui “Continuate
con la
vostra professione e non tralasciate gli allenamenti. Fra non molto
avremo
visite da parte di un generale infernale, quindi fatevi trovare
pronti”.
“Sissignore!” risposero tutti.
“Prima che tu te ne
vada” lo chiamò Tsunade “Voglio
che tu prenda questo. Ti permetterà il libero accesso al
villaggio” e gli diede
un copri fronte del villaggio della foglia. {Sogno o son desto!}
“Grazie infinite Tsunade. Lo prendo con piacere!”
disse Nick e lo indossò.
“Non ti sta male” disse Sakura “Ora sei,
a pieno
titolo un ninja della foglia”.
“E per questo, dovrai obbedirmi, che tu lo voglia o
no” disse Tsunade con un sorrisetto.
“Villaggio tuo, regole
tue” commentò Nick “Sappi
comunque che non starò sempre qui. Quando potrò
tornerò nella mia dimensione”.
“Fino ad allora: il villaggio sarà come casa tua e
dovrai impegnarti a fondo per proteggerlo!” disse Tsunade.
“E sia!” esclamò Nick “Sono
sicuro che ti troverò
altri potenziali Genin da tirar su. Prepara altri di questi: te lo
consiglio.
A presto ragazzi” e volò via, salutato da tutti.
Nel
prossimo
capitolo.
Il viaggio di
Nick si prospetta lungo e pieno di sorprese. Chi saranno gli altri
Sun’s
Knights? Riuscirà insieme con loro a sconfiggere i generali
infernali?
Tutto questo
e altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
Special di fine anno.
Io
e tutti i personaggi
della storia riuniti che brindiamo.
Tutti: “Salute!”
Naruto:
“E’ un peccato che
non abbiano mostrato lo scontro contro il signor Nick; Sarebbe stato
eccezionale”.
Sauron: “Non ti montare la
testa, zucca vuota. Neanche un esercito potrebbe battere il signor
Nick”.
Naruto: “E tu che ci fai
qui? Questa non è la tua storia!”
Sauron: “Lo so, ma il
signor autore ha deciso di riunire tutti personaggi della sua storia
che sono
comparsi e che compariranno. Così ci conosciamo
prima”.
Ragazzo
vestito con un
kimono nero: “Bah! Che rottura!”
Naruto: “Perché scusa? E
poi, tu chi sei?”
Ragazzo col kimono: “Uh?”
Sauron: “Guarda che stiamo
parlando con te!”
Ragazzo
col kimono (con la
venetta): “Tappatevi la bocca, mocciosi. Trovo assurdo dover
comparire nella
terza stagione di questa stupida storia! Che accidenti!”
Naruto e Sauron: “Non
siamo dei mocciosi. E poi senti chi parla: uno che si tinge i capelli
di
arancione”.
Ragazzo col kimono
(esplode): “Avete davvero voglia di morire zucche
vuote?”
Naruto e Sauron: “Adesso
basta!”
Nick: “Calma ragazzi! Non
vi agitate! Ricordate che siamo qui per divertirci non per combattere.
Persino
i demoni di Abhadon stanno buoni e chiacchierano senza fare
casini”.
Naruto: “Ha cominciato
questo tipo qui a rompere”.
Ragazzo col kimono:
“Guarda che io ho un nome”.
Nick:
“Che non devi dire
al momento. Quelli che compariranno in futuro dovranno usare nomi
fittizi per
non farsi riconoscere”.
Ragazzo col kimono: “Il
nomignolo Arancio mi fa schifo”.
Si avvicina un ragazzo con
gli occhiali: “Smettila di lamentarti Arancio. Neanche a me
piace il nomignolo
che mi hanno dato. Bianchino si addice ai miei abiti ma non ai miei
capelli.
Concordi con me Mexico-san?”
Si
avvicina un ragazzo
alto e di carnagione scura: “Huh!”
Naruto: “Cavolo, sei
altissimo”.
Sakura
(appena arrivata):
“Ma che ti hanno dato da mangiare?”
Sauron:
“Direi che è
messicano. Li concimano bene i ragazzi lì”.
Arancio: “Che bravo! Ci
sei arrivato da solo o ti hanno passato un foglio sotto il
banco?”
Arriva un ragazzo con uno
strano cappello: “Ehilà! Io sono Gom! Non
è che sapete dirmi dove posso trovare
della carne? Io e il signor Scimmione abbiamo una fame da
lupo!”
Naruto: “Signor Scimmione?
E chi è?”
Si
avvicina un uomo
muscoloso con i capelli neri e una casacca arancione: “Ciao
ragazzi! Deduco che
voi siate i futuri Sun’s Knights. Che ne dite di mangiare
tutti qualcosa di
buono?”
Gom: “Tanta buona carne!”
Naruto: “Ramen!”
Sauron: “Alette di pollo!”
Arancio: “Ma state zitti!
Non comportatevi come dei bambini”.
Arriva una ragazza con i
capelli ramati e con un seno spropositato: “Ciao Io sono
Princess. Ho sentito
la parola “mangiare”? Avanti Arancio-kun,
Bianchino-kun e Mexico-kun, uniamoci
a loro” e si agita allegra.
Naruto e Sauron (estasiati):
“Ah! Che bomba!”
Io:
“Ehi ragazzi che ci
fate lì? Dobbiamo iniziare il buffet e mancate solo voi.
Forza venite”.
Tutti: “Arriviamo!”
Io:
“Ragazzi, prima di
cominciare, propongo un brindisi all’inizio della storia e
del suo
proseguimento”.
Tutti: “Salute!”
Nick:
“Non credi valga la
pena salutare tutti i lettori e dare loro gli auguri?”
Io: “Giusto hai
ragione.
Per voi tutti, ragazzi e
ragazze che sperate nel futuro: auguro a tutti voi Buon Natale e Felice
Anno
Nuovo. Spero di rivedervi numerosi il prossimo anno e che Dio vi
benedica!”
Tutti:
“Ciao e buone
feste!”
E,
sperando
di avervi divertito, vi saluto e vi auguro buone feste. Ci vediamo a
Gennaio.
Ciao e tanti auguri.
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Capitolo 19 *** Viaggio verso l'accademia ***
19. Viaggio verso l'accademia
Ciao
ragazzi!
Ben ritrovati a tutti voi. Spero che le vacanze natalizie siano andate
bene e mi
auguro che abbiate apprezzato questa storia.
Spero proprio
che sia così e me lo potete dimostrare o col commento o
continuando a leggere.
Lettore
01:
Lieto di essere riuscito a suscitare il tuo interesse. Per sapere cosa
è
successo tra il Kyuubi e Rayearth dovrai aspettare un po’, ma
darò qualche
piccolo indizio per stimolare te e gli altri lettori. Continua a
leggere e
sarai accontentato.
Detto
questo,
ringraziandovi per l’attesa, vi auguro buona lettura.
Nick girò in lungo e in
largo il globo, trovando, come
aveva previsto, molti altri ragazzi con gli attributi giusti per
diventare
Sun’s Knights.
Andò nel paese del vento e lì, nel villaggio
della Sabbia, reclutò Gaara, con spirito il demone tasso,
Kankuro, con il maestro
burattinaio e Temari, con la regina Arpia.
Dopo tre giorni di permanenza, partì nuovamente
dirigendosi verso il Giappone: lì fece la conoscenza dei due
cartomanti Shaoran
Li e di Sakura Kinomoto (Card Captor Sakura). I loro spiriti furono: il
Mago
Nero per Shaoran e Windam, il secondo dei tre spiriti sacri della
natura,
insieme a Rayearth, rappresentante il vento e il presente.
Allenò i due ragazzini per due settimane e poi riprese
il viaggio, promettendo loro di tornare presto.
Dal Giappone si spostò in America, dove incontrò
i due
duellanti Zane Truesdale, che ebbe il cyber drago finale come spirito e
Aster
Phoenix, con Plasma eroe del Destino. Dopo due giorni li
salutò e ripartì.
Aster gli consigliò di recarsi all’Accademia del
duellante, sicuro che alcuni degli studenti avrebbero avuto le
qualità giuste
per diventare Sun’s Knights.
Nick accettò il consiglio, ma prima doveva recarsi in
un altro posto.
Da alcuni giorni, aveva localizzato
la presenza di un
altro potenziale, ma, anche se aveva deciso di aspettare a risvegliare
i suoi
poteri, si recò ugualmente da lui.
Questo potenziale era Sasuke Uchiha, l’ultimo
sopravvissuto del suo clan al massacro del fratello e desideroso di
vendetta.
Per realizzare
la sua vendetta e avere il potere, aveva lasciato il villaggio della
Foglia e
si era unito a Orochimaru.
Nick era perfettamente conscio che
avrebbe potuto
distruggere il ninja traditore in pochi secondi e riportare Sasuke al
villaggio: era anche un suo compito come ninja della Foglia, ma decise
di fare
un’eccezione alla regola, perché sapeva che quello
era un compito che avrebbe
assolto Naruto in seguito.
Non immaginava che da lì a tre anni se ne sarebbe pentito
amaramente.
Sasuke era solo
all’aperto, intento a maneggiare una
katana e a imprimervi il suo chakra.
Nick scese davanti a lui e
alzò la mano in segno di
saluto.
Per niente stupito o spaventato Sasuke disse: “Che
vuoi da me?”
“Sono venuto a darti una cosa importante” e gli
lanciò
una carta.
Sasuke la prese e la
osservò: era una carta di duel
mosters su cui era rappresentata la Sacra Fenice di Nephris (una fenice
dorata
che risorge dalle ceneri).
“Che vuoi che me ne faccia di uno stupido disegno
riprodotto su una carta” e gliela lanciò, ma,
magicamente, la carta gli tornò
in mano.
“Che diavolo..” fece lui.
“E’ inutile che me la ridai. Quella non
è una semplice
carta: è parte della tua essenza Sasuke, quella che vuole
tornare a Konoha e abbandonare la vendetta. È stata quella
creatura a venire da me
e a chiedermi di venire qui per consegnartela” disse Nick.
“Non ho più niente da spartire con i ninja della
foglia e non ho intenzione di rinunciare alla vendetta.”
Disse lui e tagliò la
carta con la spada.
“E’
inutile!” disse Nick.
Davanti allo sguardo stupito di Sasuke, la carta
ritornò intatta, senza un graffio.
“Come diavolo è possibile?” disse.
“Come ho detto, quella carta è parte di te e,
pertanto, non può essere distrutta. Dovresti morire per
sbarazzartene, ma
dubito che sia tra i tuoi progetti vero?” disse Nick.
“Perché sei venuto qua?” disse Sasuke
con lo sharingan
attivo.
“Attento ragazzo; non ti
conviene giocare col fuoco”
disse Nick facendo tremare l’aria
“Se sono venuto qui è
solo per darti quella carta.
Inoltre c’è una cosa che voglio dirti: torna alla
fFoglia e abbandona la vendetta. Il potere che cerchi non ti
porterà da nessuna
parte. Hai un destino molto diverso da quello che credi e lo troverai
solo
tornando a casa” disse Nick calmo.
Sasuke ribatte: “Io non possiedo una casa e se
cercherai di ostacolarmi, ti ucciderò” e gli
puntò la spada al petto.
“Uccidermi” disse Nick asciutto
“Ragazzino, io vengo
da un’altra dimensione e lì ho disintegrato la
serpe a cui ti sei affidato per
ottenere il potere a cui ambisci. Credi di avere qualche
possibilità? Metti giù
quell’appunta spilli o ti costringerò
io”.
I due si fissarono a lungo con
sguardo freddo. Alla
fine Sasuke abbassò la spada e, con tono atono, disse:
“Sei un ninja di
Konoha?”
“Si!” rispose Nick “Ma non sono qui in
veste ufficiale.
E comunque è compito di Naruto riportarti a casa.
Fossi in te, tornerei a Konoha. Se lo farai, ti
mostrerò il tuo potere nascosto. Altrimenti fa come
vuoi”.
“Tornare vuol dire abbandonare la mia vendetta, che
è
la mia ragione di vita.
Tieniti pure la tua offerta e questa carta e dì a
Naruto che se ci rivedremo non avrò esitazioni ad
ucciderlo” disse minaccioso.
“Uccidere Naruto eh? Non
ci riuscirai mai: la sua
forza deriva da te e da ciò in cui crede.
Inoltre ti darò un secondo avvertimento: prova solo a
torcergli
un capello e niente e nessuno m’impedirà di
trovarti.
Per oggi non ti farò nulla, ma la prossima volta ti
riporterò personalmente a Konoha”.
“Allora perché
non ci provi adesso?”
Nick gli voltò le spalle e fece qualche passo poi
voltò il capo: “Per due motivi. Primo adesso vado
di fretta, quello che ti
dovevo dare te l’ho dato.
Secondo: sei
troppo debole per confrontarti con me”.
Nel dire quelle ultime parole, Nick aveva cambiato
sguardo, facendolo diventare gelido.
Sasuke si sentì raggelare il sangue, cosa che mai gli
era capitata.
Nick si girò e concluse:
“E’ inutile. Non riuscirai a
fermare la voce della tua coscienza, rappresentata da quella carta.
Bruciala,
tagliala, fulminala; fa ciò che più ti aggrada:
essa ricomparirà sempre nella
tua mano e lo spirito che la abita ti farà tornare alla
ragione.
Non ha importanza quando, ma tornerai al villaggio e
lì ritroverai te stesso.
Fino ad allora, ti saluto” e si librò in volo
verso
l’orizzonte.
Sasuke rimase a lungo fermo a
osservare il cielo. Ripresosi,
osservò di nuovo la carta e si rese conto che
anch’essa lo stava fissando.
“Sasuke!” disse una voce alle sue spalle.
Il giovane Uchiha trasalì e si voltò di scatto,
trovandosi un ragazzo dai capelli grigi e con degli spessi occhiali,
cioè
Kabuto che apparve molto sorpreso.
“Cosa c’è? Non ti senti bene?”
disse lui.
Sasuke trasse un profondo respiro e, dopo aver
osservato di nuovo la carta, disse: “Sto bene. Sono solo un
po’ stanco”.
“Capisco! Allora va a riposarti” disse Kabuto.
“Non dirmi ciò che devo fare” ed
entrò in una galleria
sotterranea.
Nick aveva deciso di dare a Sasuke
il suo spirito, ma
non di sbloccarlo: sapeva che lo avrebbe usato per soddisfare il suo
desiderio
di vendetta. L’unica cosa in cui poteva sperare era il suo
ravvedimento.
Allontanò quei pensieri dalla testa e si diresse verso
l’accademia del duellante.
Facciamo un salto temporale di
alcune settimane.
Nel paese delle risaie, in una
locanda due individui
vestiti con un mantello nero e con nuvole rosse, aspettavano che
arrivasse una
persona che aveva chiesto di loro per svolgere una missione.
“E’ in ritardo!” disse uno dei due con
lisci capelli
neri.
“Il committente è una donna signor Itachi. Farsi
aspettare è un loro vizio” disse l’altro
con il volto simile ad uno squalo
{avete già capito chi è?} e bevve un sorso di
tè.
“Non sono abituato ad aspettare le donne” disse
Itachi
Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke e oggetto della sua vendetta.
“Lo prenda come un appuntamento a tre!” disse
Kisame
Hoshigaki, membro dei sette spadaccini della nebbia e compagno di team
di
Itachi.
Itachi stava per bere un sorso dalla sua tazza, quando
si bloccò e osservò Kisame, con sguardo
inespressivo.
“Le mie scuse.” Disse l’altro. {ma a che
stavi
pensando}
Itachi riavvicinò la tazza e bevve.
La locandiera si
avvicinò ai due e comunicò loro un
messaggio: “Il vento sta soffiando verso la Persia”
e si allontanò.
“Andiamo!” disse Itachi e si alzò
insieme a Kisame.
La frase che la locandiera aveva detto era la parola
d’ordine che il committente aveva deciso di usare per
segnalare il suo arrivo.
I due ninja uscirono sul retro della locanda: lì li
stava aspettando una donna in rosso, con l’abito aderente che
si apriva in
mezzo mostrando il prosperoso seno e scendeva fino
all’ombelico e un cappello rosso
le copriva il volto.
“E’ in ritardo
signorina” disse Itachi freddo.
“Lo so! Ho dovuto fare attenzione alle possibili
spie”
disse la donna.
“Ha una missione per noi vero? Di che cosa si
tratta?”
chiese Kisame mentre osservava la donna.
“Evita di fissarmi troppo intensamente pesciolino,
potrei mangiarti” disse lei.
“Nessuno ci è mai riuscito. Ammetto comunque che
lei è
davvero un ottimo bocconcino! Potrei anche voler vedere se sotto
l’abito c’è
qualcosa di più!” disse Kisame.
“Kisame” lo riprese Itachi “Non siamo qui
per fare le
avance, ma per ricevere le istruzioni della missione. Dicci che
dobbiamo fare e
perché hai espressamente chiesto noi!”
“Sei
sempre
così gentile o sono fortunata? Prima, però,
permettetemi di presentarmi” si
tolse il cappello rivelando un viso dai lineamenti morbidi,
incorniciato da lunghi
e capelli neri; ciò che colpiva di più di questa
splendida donna erano gli
occhi verde smeraldo, che trasparivano una strana luce.
“Molto piacere io sono
Kaeleena Sandtimes” disse.
Era cioè uno dei
guerrieri che avevano addestrato Nick
nel Fantasy, ma il quesito ora è: che cosa ci faceva in
quella dimensione con
gente poco raccomandabile come due membri dell’organizzazione
Alba?
“Piacere di conoscervi
Signorina Kaeleena” disse
Itachi “Sapete già chi siamo, quindi andiamo al
sodo!”
“D’accordo” disse lei.
Kaeleena prese una valigetta da dietro un albero e la
consegnò ai due.
“In questa valigetta ci sono tutte le informazioni che
vi servono, più il 70% del pagamento, come
stabilito”.
“Che cosa dobbiamo fare?” disse il moro, fissandola
negli occhi.
“Che sguardo intenso, mi
piace.
Dovete cercare e tenere d’occhio un uomo di nome
Telonius Viper” disse Kaeleena.
“Eh? Così tanti soldi per spiare un uomo. Che ha
fatto? Programma un colpo di stato?” chiese Kisame.
“Ha con se qualcosa su cui abbiamo messo gli occhi da
molto tempo. Sfortunatamente è difficile vederlo con quella
cosa appresso.
Dovrete tenerlo d’occhio e, in caso di novità,
avvertirmi. Usate i telefonini
dentro la valigetta per contattarmi” disse lei.
“E se lo coglieremo con
quello che cercate?” chiese
Itachi.
“Chiamatemi e vi dirò cosa fare e le precauzioni
da
prendere” rispose.
“La natura dell’oggetto qual
è?” chiese Itachi.
“Sei curioso eh?” e gli si avvicinò
“E’ qualcosa di
molto potente, in grado di rivaleggiare con la volpe a nove
code”.
I due ninja la guardarono stupiti.
“Non sarà mica
una delle nove bestie codate, vero?”
chiese Kisame.
“No. Non lo è!” disse lei calma
“E’ comunque qualcosa
che ci serve e che, in futuro, potremmo anche divedere con voi.
Devo chiedervi di non far trapelare la notizia, almeno
per il momento. Posso fidarmi di voi?” chiese calma.
“Aspettate un momento!” disse Itachi e fece un
segno
al compagno.
I due indietreggiarono e discussero a bassa voce.
Dopo alcuni minuti tornarono da lei.
“Allora?” chiese.
“Terremo per noi l’informazione, ma abbiamo bisogno
di
sapere qualcosa di più” disse Itachi fermo.
“Naturalmente” disse Kaeleena e, sotto lo sguardo
stupito dei due, prese una pennetta Usb nella parte sinistra del
reggiseno
{immaginate la faccia dei due ninja?}
“Dovete scusarmi: non ho
tasche. Qua dentro ci sono tutte le informazioni che volete. Quando le
avrete
viste, distruggete la pennetta.
Adesso devo andare. Vi chiamerò io ogni giorno a
mezzogiorno, quindi fatevi trovare. A presto ragazzi” e,
davanti ai loro occhi,
si librò in volo e sparì all’orizzonte.
I due osservarono il cielo per
alcuni minuti poi fu
Kisame il primo a parlare: “Che donna misteriosa e sexy.
Potrebbe essere
l’ideale per voi signor Itachi”.
“Non scherzare! Sarà attraente ma non è
il mio tipo”
disse lui.
“Da come vi fissavate, sembrava il contrario. Scusate
se sono indiscreto!”
“Anche se fosse, non ho tempo per stare dietro alle
donne. Non ho interesse a stringere relazioni. Adesso andiamo: vediamo
che cosa
nasconde questo Viper”.
“Va bene! Prendo io la pennetta!”
“La tengo io: è a me che l’ha data.
Andiamo adesso”.
{*_*}
“D’accordo!” disse sconsolato
l’Hoshigaki.
I due si incamminarono verso la strada in completo
silenzio.
Nick intravide l’isola,
dove era stata fondata la sede
centrale dell’accademia del duellante.
Era assurdo costruire una scuola su
un’isola sperduta:
in realtà quella, oltre ad essere una scuola, era anche il
luogo in cui erano
state rinchiuse e sigillate tre bestie dalla potenza inaudita,
perfettamente in
grado di competere con il Kyuubi, le terribili Bestie Sacre, opposti
oscuri
delle divinità egizie.
Nick scese sul molo ed osservò l’edificio
futuristico
che gli si stagliava davanti pensando: “Sarebbe davvero forte
se anche nella
mia dimensione esistessero cose simili. I patiti del gioco di carte
yu-gi-oh
impazzirebbero. Accidenti! Mi sento come un bambino a Natale.
È un sogno che si
realizza”.
Con questi pensieri, il giovane s’incamminò verso
l’accademia.
Seguendo il consiglio di Aster, si diresse verso il
ponte ovest che portava al dormitorio Slifer Rosso.
Nick, già sapeva com’era organizzata
l’accademia del
duellante: era formata da tre dormitori, ognuno portante il nome di una
delle
tre divinità egizie.
Il dormitorio più
lussuoso, in cui erano sistemati i
più bravi e i più raccomandati, era
l’Obelisk blu; quello con gli studenti con
abilità e risorse medio – alte erano nel
dormitorio Ra giallo; quelli
che erano un po’ mediocri con gli
studi erano nello Slifer rosso.
Quando arrivò a destinazione, Nick osservò
sconsolato
l’edificio: aveva l’aspetto di una casa comune,
dipinta di giallo e rosso.
Sapeva già com’era il posto, ma non si sarebbe mai
aspetto di avere una simile reazione. Tuttavia, nonostante il titolo del dormitorio,
vi abitavano i
migliori studenti dell’accademia.
Tra questi gli era stato indicato un ragazzo di nome
Jaden Yuki, esperto nell’uso degli eroi elementari e delle
creature del
neo-spazio.
Nella sua dimensione, le avventure di Jaden e dei suoi
compagni erano viste da tutte le nuove generazioni, ispirando molti a
rifarsi
al loro modo di giocare, Nick compreso.
“Vediamo come posso fare a conoscerli. Certo: un
duello. Dove ho messo i miei deck, devo scegliere quale
utilizzare” e mise la
mano nel porta tutto e cominciò a vedere quale dei suoi
numerosi mazzi
scegliere. {ma quanti gliene ho messi}
Mentre faceva questo, dalla porta
della mensa, uscirono
gli studenti del dormitorio: tra questi c’era appunto Jaden,
che si sgranchì le
braccia.
Era un ragazzo di circa 15 anni vestito con un
pantalone grigio, una maglietta nera e una giacca rossa; era snello ed
atletico
e aveva capelli e occhi castani.
“Che bella giornata; non credete?” disse Jaden.
“Si certo! Vorrei sapere perché perdo il mio tempo
a
mangiare con te” disse un ragazzo vestito in nero e con una
strana
acconciatura, cioè Chazz Princeton, detto {di cosa? Delle
gare con i funghi?}
“Se davvero non apprezzi la nostra truppa, sei libero
di andartene soldato!” disse un Ra giallo con un copricapo
che raffigurava un
T-rex, cioè Tirannus Hassleberry esperto di mostri di tipo
dinosauro e dotato
di un forte senso della disciplina militare. {si vede}
“Figurati se Chazz lascia il gruppo per andare al
dormitorio degli Obelisk, non ci sono io a tenergli
compagnia” disse un ragazzo
basso con capelli azzurri e gli occhiali, cioè Syrus
Truesdale, il fratello
minore di Zane e migliore amico di Jaden.
“Siete solo gelosi della
mia abilità. Ecco tutto!”
ribatté Chazz altezzoso.
“Andiamo ragazzi, non litigate, la giornata è
appena
iniziata. Non la rovinate così” disse Jaden.
Chazz fece una smorfia e si allontanò.
“Fa sempre così?” chiese un ragazzo con
capelli e
occhi verdi e
vestito con un’uniforme
blu chiaro, cioè Jessie Andersen, studente
dell’accademia del Nord e
utilizzatore del deck bestia cristallo.
“In pratica sempre” dissero tutti e tre insieme.
“Non farci caso. Prima o poi ti ci abituerai” disse
Alexis Rhodes, l’unica ragazza del gruppo e membro del
dormitorio blu, bionda e
con dei bei occhi castani.
“Alexis! Ti ci metti anche tu!” esclamò
Chazz con i
lacrimoni agli occhi.
Tutti scoppiarono a ridere.
Nick, che aveva assistito alla
scena, non poté fare
ameno di sorridere e di sentirsi emozionato: non per niente si trovava
nel
luogo in cui si teneva una delle sue serie animate preferite.
Ebbe un sussulto improvviso. “Oh cavolo! Perché
non mi
sono sentito così anche a Konoha. Eppure adoro quella serie
animata tanto
quanto questa. Che cos’ho che non va?” {Una delle
poche volte in cui il
personaggio si auto deprime!? Beh! Lo farei anch’io se fossi
al suo posto}
Nell’auto deprimersi, non
si era accorto di aver
parlato ad alta voce e tutti lo avevano sentito.
“Ehi amico! Cosa c’è che non
va?” chiese Jaden.
“Penso a quanto sia difficile la vita” disse Nick
con
le lacrime che gli penzolavano come due pendoli dal viso.
“E’ vero!” disse Chazz “Quanto
è difficile vivere” e
si rannicchiò con Nick vicino al muro.
“A quanto sembra c’è una nuova
recluta!” disse
Hassleberry.
“E’ vero! Non mi sembra di averlo mai visto prima.
Scusa come ti chiami, matricola?” chiese Syrus.
Nick, recuperò la sua lucidità e si
alzò in piedi:
“Scusatemi! Io sono Nick molto piacere. Comunque non sono uno
studente
dell’accademia”.
“Cosa?” disse Chazz “E allora
perché sei qui? A meno
che tu non sia un ospite speciale, non puoi rimanere!”
“Ecco, diciamo che mi ha indirizzato qui Aster
Phoenix” disse Nick, ricordando ciò che gli aveva
detto Aster, in caso di
quella domanda.
“Cosa?” fece Jaden “Tu sei un amico di
Aster?”
“Esatto. E conosco anche Zane! Pertanto so già chi
siete voi” disse Nick.
“Conosci mio fratello?” chiese Syrus.
“Abbastanza” rispose Nick.
“E come mai sei venuto qui?” chiese Jessie.
“E’ un po’ difficile da spiegare. Sono
venuto per
cercare delle persone e anche per duellare” disse Nick.
“Beh! Sei nel posto giusto!” fece Jaden
“Lo dicevo che
sarebbe stata una giornata divertente. Che ne dici di duellare contro
di me?”
propose.
Nick lo fissò un istante e poi disse: “Ci
sto!”
Davanti al dormitorio si
sollevò una strana atmosfera.
Tutti gli Slifer si erano radunati per vedere Jaden, il loro miglior
duellante,
duellare contro uno sconosciuto, curiosi di sapere chi fosse.
“Hai intenzione di duellare o no? Tira fuori il tuo
duel disk” disse Jaden.
“Va bene” disse Nick.
Osservò il suo porta tutto e desiderò che
diventasse
un duel disk: così fu.
“Io sono pronto!” disse Nick.
“Forte il tuo trucchetto. Anche io sono pronto!”
disse
Jaden.
I due inserirono i loro deck nel duel disk e dissero
all’unisono: “COMBATTIAMO!”
“Visto che sono
l’ospite, comincio per primo. Pesco!”
disse Nick.
Il giovane osservò per un attimo le carte che aveva in
mano e annuì soddisfatto.
“Attivo la carta magia continua Fusione Futura.
Adesso mando al cimitero i mostri necessari per
evocare un mostro fusione. Ovviamente dovrò aspettare due
turni per evocarlo,
ma ne varrà la pena, perché il mostro che scelgo
è Paladino Oscuro e quindi
mando Mago nero e Combattente delle lame al cimitero. Adesso, metto due
carte
coperte e un mostro in posizione di difesa. Tocca a te!”
“Cominci alla grande eh?
Allora ti seguo a ruota!”
disse Jaden.
“Pesco! Attivo Anfora dell’avidità,
grazie alla quale
posso pescare altre due carte.
Adesso attivo Polimerizzazione. Con questa carta anch’io
posso evocare un mostro fusione, solo che lo posso fare subito. Fondo
Avian e
Burstinatrix Eroe Elementale per creare a Uomo Alato della Fiamma Eroe
Elementale (ATK 2100 DEF 1600). Vai Uomo Alato, attacca il suo mostro
coperto”.
La creatura appena evocata, dalle sembianze di un
angelo dalla pelle verde e con il braccio destro simile alla bocca di
un drago,
si lanciò verso il mostro coperto di Nick e lo distrusse.
“E adesso si attiva il super potere speciale d Uomo
Alato, che ti toglie punti pari al l’attacco del mostro. Vai
attacca”.
Il mostro puntò il
braccio destro contro Nick, ma non
ne uscì alcuna fiamma.
“Ehi! Che stai facendo Uomo Alato? Attaccalo!” lo
incitò Jaden.
“Spiacente Jaden ma non perdo niente” disse Nick
“Il
mostro che mi hai distrutto non aveva punti di attacco. Il suo nome
è Garda
Fantasma (ATK 0 DEF 1900). Il mio amico si attira tutti gli attacchi
dei mostri
dell’avversario, inoltre, quando è distrutto in
battaglia, toglie al mostro
attaccante 1000 punti di attacco fino alla fine del turno. Direi che
hai
finito, no?”
“Cavoli! Non avevo mai
visto quel mostro. È davvero
utile.
Comunque non ho ancora finito. Attivo De fusione, così
scindo il mio mostro in quelli necessari per la fusione.
Ora che sei senza difese, sei un facile bersaglio.
Avian(ATK 1000 DEF 1000) Burstinatrix((ATK 1200 DEF 800) attaccatelo
direttamente!”
“Non così in fretta. Attivo Chiamata del
Posseduto:
una carta trappola che mi permette
di
riportare in vita un mostro dal mio cimitero in posizione di attacco ed
io
scelgo Mago Nero (ATK 2500 DEF 2100)”
“Accidenti! Non me lo aspettavo. Metto due carte
coperte e passo la mano”.
I due si fissarono per alcuni
istanti, poi si misero a
ridere.
“Scusa! Non mi sono riuscito a trattenere” disse
Jaden.
“Lo stesso vale per me. È davvero emozionante
battersi
con te. Ti ringrazio per il divertimento” disse Nick.
“Anche io ti devo ringraziare. Questo duello è a
malapena agli inizi, ma già si preannuncia
incredibile”fece l’altro.
“Già! Allora andiamo avanti!” disse Nick.
Nel
prossimo
capitolo.
Il duello tra
Nick e Jaden continua senza esclusione di colpi. Chi vincerà?
Tutto nel
prossimo capitolo.
Per la
presentazione ufficiale degli altri Sun’s Knights dovrete
aspettare qualche
capitolo: ne varrà la pena, fidatevi.
Angolo
dell’autore. Enciclopedia
del Fantasy
Eric(fa
un inchino):
“Ciao! Oggi parleremo dei Sun’s Knights!
Un Sun’s Knight è una persona che ha un legame
con uno spirito: quando qualcuno che è in grado di sbloccare
questo legame, lo
spirito si stacca dall’ombra della persona affine e si
materializza, prima
nella sua forma originale e poi come un armatura.
Quando l’armatura si
rivela, essa ricopre il corpo del suo “padrone” e
gli fornisce, oltre a spada e
scudo, un potere speciale, sigillato nell’anima
dell’individuo stesso.
Finora, abbiamo visto solo
quello di Naruto, ma ce ne sono altri, classificabili in vari modi.
Ovviamente,
c’è anche una carta in dotazione, che rappresenta
questo legame.
L’autore si scusa per non
aver descritto meglio le loro caratteristiche, ma, secondo il copione,
metterà
in chiaro altri elementi”.
Kaeleena:
“ERIC!”
Eric (scosso): “Ah! Ciao
Kaeleena?”
Kaeleena: “Che cosa ci fai
nella mia stanza?”
Scena
più ampia: lo studio
è stato montato nella stanza della mora che, adesso,
è incavolata nera.
Eric
(suda freddo): “Vedi,
lo studio per l’enciclopedia del Fantasy non è
ancora ultimato e, poiché sei
andata in missione, ho pensato di usare temporaneamente la tua
stanza”.
Kaeleena
(venetta
pulsante): “Dunque è così! Lascia che
ti dica una cosa”.
Eric (ingoia): “Non ti
preoccupare. Levo subito le tende e ti rimborso i possibili
danni”.
Kaeleena (esplode): “FUORI
DÌ QUIIII!”
Eric (capelli rizzati):
“Subito!” raccoglie tutto e si lancia dalla
finestra.
Kaeleena
(in lacrime): “Ma
perché sono così sfortunata! Uffa!”
Caliamo
un
velo pietoso sulla scena che è meglio.
Appuntamento
alla prossima! Ciao.
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Capitolo 20 *** Duello universale ***
20. duello universale
Ben
ritrovati! Oggi il menù è ricco: un duello pieno
di colpi di scena e di qualche
risata. Ringrazio tutti voi per la lettura: già i primi
capitoli sono stati
letti da circa 300 persone e continuano ad aumentare. Sono molto
soddisfatto.
Prima di
presentare il capitolo, angolo dei commenti.
Lettore
01:
ero sicuro che ti sarebbe piaciuto.
Devo
deluderti, ma il duello occuperà solo questo capitolo; nel
prossimo ci sarà
altro. Continua a seguire e vedrai.
Detto
questo,
con la solita richiesta di un piccolo commento, ecco a voi il capitolo.
Il duello tra Nick e Jaden continua.
“Pesco. Perfetto. Attivo
la carta magia “Anfora
dell’Avidità” e quindi pesco due carte.
Adesso attivo un’altra carta magia "Riduzione del
costo” per suo effetto ho la facoltà di ridurre di
due il livello di un mostro
che ho in mano e di evocarlo più facilmente.
Adesso evoco Giovane Maga Nera in posizione di attacco
(ATK 2000 DEF 1700)”.
“Cavolo, me li trovo di nuovo davanti!”
esclamò Jaden.
“Perché? Hai già combattuto contro i
miei due mostri?”
chiese Nick.
“E’ una lunga storia” fece Jaden.
“Capisco! Torniamo al duello. Mago Nero e Giovane Maga
Nera attaccate Avian e Burstinatrix” disse Nick.
“Non così in fretta!” disse Jaden
“Attivo la carta
trappola “Emerge un Eroe”. Adesso sei obbligato a
scegliere tra le carte che ho
in mano e se la carta scelta sarà un mostro, io
potrò evocarlo. Se non te ne
sei accorto, ne ho una sola: quindi la tua scelta è
obbligata.
Evoco “Neos Eroe Elementale” (ATK 2500 DEF 2000).
Che
te ne pare?”
“Niente male! Anch’io attivo una carta trappola che
si
chiama “Compare un Antagonista”. Posso attivare
questa carta solo quando il mio
avversario evoca un mostro: per effetto di questa carta posso evocare
un mostro
dello stesso livello dalla mia mano. E, guarda caso, ho proprio un
mostro di
livello 7 nella mia mano e, cosa ancora più curiosa,
è lo stesso che hai appena
evocato: evoco il mio “Neos Eroe
Elementale”” disse Nick.
Coloro che assistevano al duello
osservarono inebetiti
la mossa di Nick.
“Quel tipo ha Neos nel deck? Non ditemi che usa anche
lui eroi elementali!” disse Syrus.
“Non sarebbe male la cosa” disse Jessie
“Potremmo
assistere a uno scontro tra controllori di eroi elementali e vedere chi
dei due
è il più bravo”.
“Capirai!” fece Chazz.
“Ehi! Come fai ad avere
Neos?” chiese Jaden.
“L’ho trovato!” disse semplicemente Nick
“Adesso basta
chiacchiere, perché vincerò io.
Neos, Mago Nero e Giovane Maga Nera concludete
l’attacco”.
“Questa non me l’aspettavo. L’attacco,
però si. Attivo
la carta trappola “Waboku” che manderà a
vuoto l’attacco e, quindi, manterrà i
miei life points intatti” disse Jaden.
“Bella mossa! A questo punto attivo la carta di
santità che ci permette a entrambi di pescare dal deck fino
ad avere in mano
sei carte” {in realtà questa carta è un
fregatura bella e buona}.
Bene, termino il turno mettendo due carte coperte.
Tocca a te!”
“Pesco!” il castano osservò la carta
“Ottimo! Attivo
la carta magia “Doppia Fusine”: rinuncio quindi a
500 life points per fare due
fusioni al costo di una. Per prima cosa fondo di nuovo Avian e
Burstinatrix per
dar vita a Uomo Alato della fiamma; dopo di ché, fondo il
mio Uomo Alato con
Sparkman Eroe Elementale per dar vita a “Uomo Alato Della
Fiammata Lucente Eroe
Elementale” (ATK 2500 DEF 2100). Il mio mostro si potenzia di
300 punti per
ogni eroe elementare presente nel cimitero (ATK 3700).
E non finisco qui: attivo la carta magia terreno
“Neo-spazio”, grazie ad essa Neos guadagna 500
punti in più. Adesso evoco “Muschio
Luminoso neo-spazio” e lo fondo con Neos tramite fusione-
contatto per dar vita
a “Neos Luminoso Eroe Elementale””.
“Ehi! Non vorrai mica fare ciò che penso
io” disse
Nick.
“E invece si! Quando è evocato Neos Luminoso
può
distruggere una carta del mio avversario. E il tipo di carta distrutta
ne
determina il potere speciale. E la carta che scelgo di distruggere
è Fusione
Futura. Vai Neos distruggila”.
Il luminoso eroe distrusse la carta.
“Adesso posso effettuare un attacco diretto ai tuoi
punti. Neos Attacca”.
“Non così in fretta. Attivo la carta trappola
“Spirito
Vendicativo del Silenzio”. Per effetto di questa carta: posso
annullare
l’attacco del tuo mostro e obbligare un altro dei tuoi ad
attaccare e, visto
che c’è Uomo Alato della Fiammata Lucente, scelgo
lui”.
“Visto che insisti, ti accontento: Uomo Alato della
Fiammata Lucente attacca il Mago Nero”.
“Non scappare! Attivo un’altra carta coperta
“Armatura
Sakuretsu”. Grazie a questa carta scelgo uno dei tuoi mostri
e lo distruggo
senza troppi complimenti: e il mostro che scelgo è proprio
Uomo Alato”.
“Lo salverò con una seconda carta “De
fusione” e
riottengo Uomo Alato e Sparkman in posizione di difesa.
Per un pelo non ho rischiato grosso. Posiziono due
carte coperte e ti passo la mano”.
“Accidenti”
disse Alexis “Questo ragazzo è davvero bravo:
riesce a fermare tutti gli attacchi di Jaden all’ultimo
momento. Il nostro
amico ha trovato un degno avversario”.
“Non dire sciocchezze” la riprese Syrus
“Jaden lo
batterà aspetta e vedrai”.
“Speriamo che sia così” disse lei.
“Che forza! Sai Nick
avrei voluto incontrarti prima.
Ci saremmo divertiti un mondo insieme” disse Jaden.
“Non lo metto in dubbio! Che ne dici di portare il
duello ad un livello superiore?” propose Nick.
“Ci sto! Fami vedere di che cosa sei capace”.
“Come vuoi. Pesco!” Nick guardò e
sorrise “Proprio
quello che stavo aspettando. È stato divertente, Jaden, ma
il duello finisce
qui.
Scarto una carta, per evocare specialmente un mostro
molto speciale “Pistolero Synchron” (ATK 700
DEF1400)”.
“Che mostro strano. Non l’avevo mai
visto!” commentò
il ragazzo.
“Naturale che tu non l’abbia mai visto. Quello che
vedi è un mostro nuovo e si chiama anche Tuner. La
particolarità dei Tuner è
effettuare un‘evocazione nota con il nome di
“Evocazione Synchron”, che si basa
sul livello di stelle dei mostri impiegati”.
“Dunque è come se fosse un evocazione tramite
rituale,
solo che per non necessita di una carta magia rituale, ma di questi
mostri
Tuner giusto?”.
“In pratica è così. E adesso ti mostro
subito questo
nuovo tipo di evocazione. Sintonizzo Pistolero con Giovane Maga Nera.
Il loro
numero complessivo di stelle è 11, ma a me ne bastano 8.
Entriamo in azione “Drago Polvere di Stelle” (ATK
2500
DEF 2000)”.
“Galattico! È
magnifico!”
“Ti piace eh? Aspetta di sentire il suo potere
speciale e poi potrai dire “galattico”.
Come immagino avrai notato, la carta ha sfondo bianco.
I mostri Synchron si trovano in una zona simile a quella del fusion
deck,
quindi sono come mostri fusione, piuttosto che mostri rituale.
Quando il mio avversario attiva un effetto che
potrebbe arrecarmi danno, non devo fare altro che sacrificare il mio
mostro per
annullare l’effetto della carta e distruggerla. Se uso questo
effetto il mio
drago torna sul terreno alla fine del turno”
“Mi correggo: è Super Galattico. Che ne dici di
scambiarlo?”
“Mi dispiace ma non lo scambio con nessuno!”
“Andiamo. Ti darò tutte le carte che
vuoi!”
“Non me ne interessa nessuna. In qualsiasi caso, ho
evocato il mio drago per un altro scopo.
Per quanto mi dispiaccia dovrò sacrificarlo insieme a
Neos e al Mago Nero”.
“Cosa! Perché fai una cosa simile? I mostri
potrebbero
offendersi”.
“Non preoccuparti ho già detto loro la mia
intenzione”.
“Già detto? Puoi parlare con gli spiriti delle
carte?”
“Esatto. Proprio come puoi fare tu.
Come stavo dicendo, mi dispiace ma devo farlo.
Sacrifico i miei tre mostri per evocare il fiore
all’occhiello
del mio deck. Evoco “Nick Nibbio Blu Ultimo Sun’s
Warrior” (ATK 5000 DEF 3000)”
{questa è l’unica carta inventata del momento}
Da una colonna di luce blu, apparve
Nick trasformato.
Nell’osservare se stesso, Nick ebbe uno strano brivido: forse
dipendeva dal
fatto che quella era una delle poche carte che la sua mente aveva
creato e che
mai avrebbe potuto giocare. Tuttavia, in quel momento era
lì, pronta a
combattere e mostrare le incredibili capacità che lui stesso
gli aveva dato.
“E quella carta da dove
è uscita?” fece Jaden “E’
davvero fortissima!”
“Vero!” disse
Nick “Vedi, per poterla evocare è
necessario che io sacrifichi tre mostri il cui ATK sia pari o superiore
a 2500
punti. Ora hai capito perché ho sacrificato i miei tre
mostri?
Se t’interessa saperlo, questa è una carta ultra
rara
segreta, che Pegasus ha deciso di assegnare a un torneo, tenutosi tempo
fa.
Come immagino tu abbia capito, ho vinto io quel
torneo. Ora vedremo quanto sei abile a giocare.
Il mio mostro ha quattro effetti: primo, annulla tutti
i poteri speciali dei mostri del mio avversario; secondo, guadagna un
bonus di
1000 punti per i mostri di livello 10, presenti sul tuo terreno; terzo,
scartando delle carte dalla mia mano, posso distruggere lo stesso
numero di
carte magia e trappola che hai messo sul terreno; quarto posso pescare
una
carta dal deck, quando viene evocato un mostro tramite evocazione
speciale.
Posso attivare questi effetti anche tutti insieme, a
condizione che rinunci a 500 punti nel turno in cui decida di attivarne
uno.
Attivo il primo e il terzo potere speciale, quindi
rinuncio e 1000 punti e annullo i poteri speciali di Uomo Alato e di
Neos,
infine scarto le due carte che ho in mano e distruggo neo-spazio e una
delle
tue carte coperte.
Nick Nibbio Blu attacca Neos Luminoso”.
“Eh no! Non te lo permetto. Attivo “Barriera
dell’Eroe” Questa carta mi consente di annullare il
tuo attacco, a condizione
che ci sia un eroe Elementale in campo. Il tuo attacco
èandato a vuoto!”
“Così sembra! Ti passo la mano, ricordandoti che
adesso puoi usare gli effetti dei tuoi mostri, sempre se io non
deciderò di
rinunciare a 500 dei miei punti per attivare uno dei quattro
effetti”.
“Lo terrò a
mente! Pesco!”
“Cavolo” pensò Jaden “Chi si
sarebbe mai immaginato
che esistesse un mostro tanto forte? Devo distruggerlo al
più presto. Ma come?
I suoi punti di attacco sono troppo elevati, inoltre
può annullare gli effetti dei miei mostri. Mi serve una
strategia.
Un momento: per attivare i poteri speciali del suo
mostro Nick deve rinunciare a 500 punti a ogni turno. Se riuscissi a
ridurli al
minimo, potrei bloccarlo. Adesso non ha più carte in mano,
quindi posso usare
tranquillamente le carte magia e trappola e usare i miei mostri
migliori.
Proviamo”.
“Accidenti! Jaden
è in una situazione complicata: il
suo avversario ha davvero alzato il livello del duello. Che cosa
credete che
farà?” chiese Syrus.
“L’unica cosa possibile: indurre
l’avversario a usare
i poteri speciali del suo mostro per ridurre i suoi punti.”
disse Jessie.
“Tranquilli soldati. Il generale Jaden è il
più forte
di tutti. Lo sistemerà per le feste” disse
Hassleberry.
“Speriamo!” disse Syrus.
“Attivo “De
contatto”, in questo modo faccio tornare
Neos Luminoso nel fusion deck e recupero Neos e Muschio Luminoso dal
deck”.
“Questo vuole dire che effettui un’evocazione
speciale, quindi pesco due carte dal deck. Per farlo rinuncio a 500
punti e
vado a 2500 life points”.
“Fra poco dovrai rinunciare ad altri, perché evoco
“Delfino Acqua neo-spazio” (ATK 900 DEF 1100) e ne
attivo il potere speciale,
che mi permette di distruggere una carta dalla tua mano scartandone una
dalla
mia, infliggendoti un danno di 500 punti per carta”.
“Mi vuoi togliere le
carte di mano? Spiacente, ma non
ci sto. Rinuncio ad altri 500 punti per negare l’effetto del
tuo mostro e di
tutti gli altri durante questo turno.
Guarda che ho capito il tuo piano: vuoi farmi perdere
punti e impedirmi di attivare gli effetti del mio mostro. Ammetto che
non è
male come piano, peccato che ho già la strategia giusta per
batterti”.
“Sai che non ci credo. Metto tutti i miei mostri in
difesa e metto una carta coperta. La prossima mossa è
tua”.
“E sarà l’ultima. Pesco! Attivo la carta
magia
equipaggiamento “Amuleto del guerriero”.
Questa carta è stata creata proprio per il mio mostro:
infatti, mi permette di tenere sempre attivi i poteri speciali del mio
mostro senza
pagare ogni volta 500 life points. Per attivarla mi basta scartare una
carta
dalla mia mano.
Adesso attivo una seconda carta magia equipaggiamento:
“Spada Corona Solare”. Questa carta, per un solo
turno, mi permette di
attaccare più volte in una stessa fase di attacco. Inoltre,
per ogni mostro che
distrugge, ti infligge 500 punti di danno”.
“Hai detto 500 punti di danno. Il mio terreno è
pieno.
Quindi perdo 2500 life points!”
“E non solo: anche la carta coperta, che hai messo,
verrà distrutta questo perché ho dovuto scartare
una carta dalla mia mano: non
hai nessun modo di difenderti. Nick Nibbio Blu distruggi tutti i mostri
dell’avversario”.
Il mostro lanciò
l’attacco spazzando via tutti i
mostri di Jaden e infliggendogli il danno.
La potenza del colpo fu tale da spazzare via anche
Jaden che finì a terra svenuto.
“JADEN!”
gridarono i suoi compagni correndo verso di
lui.
“Non preoccupatevi. Sta bene. È solo
svenuto!” disse
Nick “Anche, se dubito che resterà a terra per
molto”.
“Ma che stai dicendo?” disse Syrus.
“Non avvicinarti. Il duello non è ancora
finito!” lo
riprese Nick.
“Ma sei impazzito? Certo che è finito! Lo hai
messo K.O.”
disse Chazz in cagnesco.
“Di solito non mi sbaglio mai quando dico una cosa.
Vedrete che si rialzerà!” disse Nick.
Mentre quella discussione era in
atto, lo spirito di
Jaden si ritrovò sdraiato nel nulla.
Il ragazzo si alzò e si guardò intorno.
“Dove mi trovo?” si chiese.
“Questo posto non ti ricorda niente Jaden?” disse
una
voce.
Il ragazzo si voltò e si trovò davanti un uomo
alto
con capelli neri che scendevano fino alla schiena e un paio di occhiali
quadrati coprivano gli occhi chiusi: era il professor Banner, il cui
spirito
era finito dentro il corpo di Faraone, il suo gatto.
“Professor Banner? Ma
dove mi ha portato?” chiese il
ragazzo.
“Devo deluderti Jaden. Io non sono Banner: ho assunto
la sua forma per esserti visibile” disse lui.
“ Se non sei Banner, allora chi sei realmente?”
“Diciamo che contengo il neo-spazio e molto altro
ancora”.
“Il neo-spazio e molto altro? Non sarai mica...”
“Ci sei arrivato!”
“La costellazione di Neos!”
La figura simile a Banner perse la sua compostezza e
saltò all’indietro.
“No? Allora sei...”
La figura si ricompose.
“La Via Lattea!”
La figura abbassò pesantemente la testa: “No
ragazzo
mio. Mi hai davvero ucciso!”
“Scusami, ma non sono
bravo a indovinare le cose salvo
il cibo”.
“Poco male! Allora mi presento direttamente. La
costellazione di Neos, che non esiste e la Via Lattea sono parte di me,
ma io
sono qualcosa di molto più grande. Io sono..
l’universo!”
“CHEEEEE!” fece Jaden.
“E’ comprensibile che tu non riesca a crederci.
Facendo mente locale, nessuno dei giovani a cui mi presento, ci crede
all’inizio”.
“Veramente ti credo. Solo che non mi sarei mai
immaginato che ti piacesse trasformarti in altre persone”.
“Capisco. Non lo faccio mai salvo quando mi rivelo ad
un eletto!”
“Un eletto?”
“Certo. Tu dovresti capirlo meglio di tutti, no? Un
anno fa mi hai salvato dalla Società della Luce e hai fatto
altro ancora. In
qualunque caso, mi sono rivelato a te per farti carico di qualcosa di
molto più
importante”.
“Cioè?” chiese Jaden sedutosi.
L’universo sorrise: “Io ti ho scelto come portatore
del mio potere Jaden”.
“Portatore del tuo potere? Galattico!”
“L’espressione è un po’ fuori
luogo. Direi universale!”
e rise.
Tornò serio e
continuò: “Ascolta. Io ti ho scelto
insieme ad altri due ragazzi, per svolgere un compito fondamentale:
distruggere
il Male puro e solo con il mio potere è possibile”.
“Certo: e questo potere è concesso a solo quattro
esseri in tutto l’universo ogni generazione;
giusto?” continuò Jaden.
“Esatto! E..” l’universo si interruppe e
lo guardò
stupito “Come fai a saperlo?”.
“Me lo hai detto tu, poco fa”.
“Non ti ho ancora menzionato questa cosa. Aspetta: non
è che sei telepate?”
“No, non mi pare, anche perché non so che
significa”
disse ridendo.
L’universo
sospirò: “Vuol dire essere capace di
leggere nella mente altrui”.
“Davvero?” chiese Jaden.
“Sì, anche se non ne sono sicuro, ma credo che tu
stia
cominciando a risvegliare i tuoi poteri di Sun’s
Knight”.
“Poteri di cosa?”
“Poteri di Sun’s Knight. Sono capacità
speciali che hanno
persone che stabiliscono un forte legame con gli spiriti. Puoi anche
chiamarli
Cavalieri degli Spiriti”.
“Quindi: io sarei un Sun’s Knight?”
“Non ancora. Un Sun’s Knight materializza uno
spirito cui
è legato come se fosse un’armatura, che si
sviluppa con la crescita del Sun’s
Knight stesso. È questo quello che Nick cerca”.
“Quindi Nick cerca tipi
come me? Perché?”
“Te l’ho appena detto: per poter distruggere il
male.
Ti interesserà sapere che anche Nick è un
guerriero universale, ma appartiene
ad una generazione differente dalla tua, quindi non rientra tra i
quattro
citati di quella a cui appartieni tu”.
“Cavolo! Ma allora chi è in
realtà?”
“Posso solo dirti che la sua vera forma è quella
contro cui ti stai battendo. Il resto dovrai chiederlo a lui”.
“La sua vera forma
è quella contro cui mi sto
battendo?” spalancò gli occhi “Non mi
dire che, in realtà è la creatura che ha
evocato!”.
“Esatto. Non completamente, ma è come hai appena
detto”.
“Galattico! Sto duellando contro un alieno. Per
fortuna questo è buono”.
“Non sei spaventato da lui?”
“Neanche un po’. Inoltre, se devo salvare
l’universo,
lo farò. È diventato il mio talento
sai?”
L’universo lo guardò prima incuriosito, poi con un
sorriso: “Sei davvero speciale Jaden. Non so cosa riserva il
futuro, ma spero
che sia tu quello che farà la differenza.
Ora vai Jaden: hai un duello da vincere e una prova da
superare”.
“Certo. Solo una cosa Universe: come lo batto?”
“Ci sono molti modi per vincere: niente è
impossibile.
Comunque il nomignolo mi piace. Vedi di usarlo spesso.
Buona fortuna Jaden”.
“Grazie!” disse con un sorriso.
Il ragazzo si risvegliò
e, con un colpo d’anca, si
rimise in piedi.
“JADEN” dissero i suoi compagni.
“Ragazzi come va?” disse tranquillamente.
“Come sarebbe a dire come va, idiota. Ci hai fatto
preoccupare” disse Chazz.
“Eh eh! Scusatemi. Avevo proprio bisogno di fare una
pausa. Infatti, adesso mi sento pieno di energia e sono pronto a
vincere.
Nick finiamo questo duello”.
Nick guardò Jaden, poi disse: “Se proprio vuoi. Al
prossimo turno finirò il duello. Quindi preparati”.
“Fossi in te, mi
preparerei a cadere bene. Adesso
gioco io. Pesco!”
Jaden osservò la carta ed ebbe un sussulto.
“Questa carta non l’ho mai avuta! Come è
possibile!”
pensò tra se.
“Ti avevo detto che ci sono molti modi di vincere
no?”
gli disse Universe tramite la carta.
“Mi vuoi dare una mano a vincere?” gli chiese il
ragazzo.
“Certo. Dai il tuo meglio”.
Jaden annuì.
“Ehi Nick. C’è una cosa che voglio dirti
prima di
continuare”.
“Che cosa vuoi dirmi?”
“La prossima volta, se vuoi vedere se sono un Sun’s
Knight, mettimi alla prova mostrando il tuo vero volto”.
Nick spalancò gli occhi: “Come fai a..”
“A saperlo? Me
l’ha detto Universe e l’ho capito anche
un po’ da solo.
Adesso finiamo il duello.
Per prima cosa attivo “Resuscita Mostro” e riporto
in
vita Neos Eroe Elementale in posizione di attacco”.
“Scusa se te lo dico, ma non cambia molto, anzi mi
aiuti a guadagnare una carta: infatti, grazie al potere speciale del
mio
mostro, ne pesco subito una”.
“Dubito che potrai utilizzarla perché attivo
l’ultima
carta magia del duello “Universal Power”".
“Cosa! Non è possibile. Non puoi avere quella
carta.
Un momento: per caso Universe è quello che io chiamo
Universo?”
“Esatto! Torniamo a noi,
vuoi?
Grazie a Universal Power: seleziono un mostro sulla
mia parte del terreno e quel mostro diventa immune a tutti gli effetti
dei tuoi
mostri, inoltre ottiene un potere infinito”.
“Ci hai provato! Ma hai dimenticato che ho una carta
da scartare, in questo modo sono salvo”.
“Io non direi. La carta magia è immune agli
effetti di
qualsiasi mostro. Inoltre è richiesto un prezzo molto
elevato per attivarla.
Devo rinunciare a tutti i miei life points, tenendone uno soltanto,
inoltre
devo anche rimuovere dal gioco tutte le carte
presenti nella mia mano, dal mio deck e dal cimitero. In
questo modo, il
mio mostro guadagna tutti i punti di attacco dei mostri e gli effetti
di tutte
le carte”.
“Ehi! Non vorrai mica dire che...”
“Esatto che adesso Neos è perfettamente in grado
di
battere il tuo mostro. Tieniti pronto perché adesso la
lezione la do io. Neos
attacca”.
Il mostro di Jaden fu avvolto da
una colonna di luce
che si alzò fino al cielo e si lanciò verso
quello di Nick distruggendolo e
segnando la fine del duello.
Nick fu spinto all’indietro dalla potente onda
d’urto,
ma resistette e strisciò di pochi centimetri.
“EVVIVA! JADEN HA
VINTO” gridò Syrus.
“Ne dubitavi pure” disse Jessie ridendo.
Jaden fece il suo segno tipico con le due dita in
avanti verso Nick e gli disse: “Ho vinto, ma fammi sapere
quando vuoi la
rivincita”.
“Senz’altro” disse Nick con il pollice
alzato.
Poco dopo, sotto insistenza di
Jaden, Nick raccontò a
lui e ai suoi amici la sua storia, senza tralasciare nulla.
Quando terminò di raccontare, tutti rimasero stupiti.
“E tu pensi che crederemo
a tutte queste fesserie?”
chiese Chazz.
“Non sono fesserie Chazz: è quello che accade
realmente intorno a noi e che pochi hanno la possibilità di
vedere” disse Nick.
“Ignoralo: Chazz non riesce a credere a niente,
nemmeno se glielo sbatti in faccia” disse Syrus.
“E tu sei quello che se la fa sotto ogni volta” lo
punzecchiò Chazz.
“Non è vero!” disse lui.
“E invece si!” disse l’altro ghignando.
“Avanti ragazzi” fece Alexis “Dimmi una
cosa: se
quello che ci hai raccontato è vero, vuole dire che stai
cercando altri come
Jaden vero?”
“In questo mese ho fatto il giro del mono alla ricerca
di tutti i potenziali Sun’s Knights. E ne ho trovati diversi:
tra questi ci
sono anche Aster e Zane” disse Nick.
“Cosa!” fece
Syrus “Mio fratello è un Sun’s
Knight?”
“Proprio così e ho buon motivo di credere che
anche tu
lo possa essere. Così come lo credo anche per voi
altri” disse calmo.
“Quindi potremmo esserlo tutti? Forte! Come facciamo a
scoprirlo?” chiese Jessie.
“Semplice, bisogna che vi sottoponiate allo Spirit
Scan: mediante questo, potremmo vedere se è così
o no” rispose Nick.
“Che buffonata!” disse Chazz alzandosi
“Se volete fate
pure, io me ne vado!”
“Dimmi una cosa
Chazz” chiese Nick.
“Che c’è!” disse lui.
“Hai mai pensato di avere una parte di te che non
conosci?”
“No, mai”.
“Questo non è vero!” disse Jaden
“Hai gli Ojama con
te, ma non li consideri mai, inoltre, da quando ci siamo conosciuti,
sei
diventato più simpatico”.
“Non è vero! Sono sempre stato
così” disse lui.
“Diglielo che sei il migliore, capo!” dissero gli
Ojama apparsi alle loro spalle.
“Sparite voi tre” gridò Chazz.
“Chazz!” disse Nick “Non ti obbligo a fare niente. Se pensi che
ti stia prendendo
in giro, vai pure. Ma se ho ragione, butterai via una grande occasione.
Che
cosa decidi. E voi invece? Cosa volete fare?”
Chazz si fermò e abbassò la testa, meditabondo.
Il
silenzio cadde nella stanza: Jaden, Chazz, Syrus, Hassleberry, Jessie e
Alexis
avevano una scelta da fare.
“Comprendo che vogliate
pensarci ragazzi. Vi lascio
qualche ora di riflessione.
Ci rivediamo all’ingresso dell’accademia questa
sera
dopo cena. Vi auguro una buona giornata” così
dicendo, Nick si alzò e si
diresse verso la porta.
“Aspetta un attimo” lo richiamò Chazz
“Dimmi una cosa:
se accettiamo, potremmo tornare indietro?”
Nick si voltò verso di loro serio: “Una volta che
si
fa una scelta, non si può tornare indietro. È una
cosa che ho imparato da
qualche tempo. A più tardi” e uscì.
Nel
prossimo
capitolo.
Tutti i
ragazzi, dopo alcune titubanze, accettano la richiesta di Nick.
Il Sun’s
Warrior provvede, quindi, a insegnare loro le basi della lotta.
Sfortunatamente,
le cose non vanno mai come si vuole.
Itachi e
Kisame giungono all’accademia.
Qual è la
loro missione? Che cosa succederà?
Maximilian
Pegasus
è il creatore del gioco nel manga. Anticipo che
comparirà.
Angolo
dell’autore.
Naruto:
“Ehi autore.
Quando ricomparirò?”
Io: “Devi aspettare
Naruto”.
Naruto: “E’ una noia! E
poi sono io il più grande; su questo non ci piove!”
Chazz: “Un bambino sarebbe
il più grande? Ma per favore: non hai lo stile!”
Naruto: “Sempre meglio che
andarsene in giro con quella giacca puzzolente!”
Chazz: “Come ti permetti!
Il mio cappotto è il migliore che ci sia in circolazione. La
tua è solo
invidia”.
Jaden(con
il naso
tappato): “Ehi Chazz, guarda che il ragazzino ha ragione. Da
quanto tempo non
lo lavi?”
Chazz: “Non sono affari
che ti riguardano. E poi io non puzzo”.
Jaden gli indica i
presenti: hanno tutti il naso tappato.
Io (con una molletta sul
naso): “Qualcuno sa usare una tecnica d’acqua?
Chazz deve fare un bagno”.
Chazz:
“Signor autore, non
la facevo così ingenuo. Questo è il profumo di un
mito!”
Ojama Giallo: “Diglielo
capo! Non c’è nessun migliore di te. Anche se, in
effetti, puzzi un po’”.
Ojama Nero: “Sicuramente
meno di noi, ma puzzi!”
Ojama Verde: “Non ti
preoccupare, se fai come noi, ti ci abitui!”
Chazz (esplode): “Fatela
finita e sparite, mostriciattoli!”
Nick:
“Scusa Chazz, ma è
l’ora del bagnetto. Arte
dell’acqua:
ESPLIONE ACQUATICA”
Una
grande massa d’acqua
appare e travolge Chazz che è fiondato verso il muro,
rompendolo.
Il curioso moro si trova
in una vasca gran cinque metri e dentro c’è solo
una persona, a parte lui:
Marina, nuda.
Chazz (apre gli occhi
estasiato): “Oh mia dea!”
Marina (esplode): “PICCOLO
PERVERTITO!”
Scena
troppo violenta per
essere descritta.
Nick:
“Oh beh! Ha trovato
un altro ammiratore, sempre se sopravvivrà!”
Tutti scoppiano a ridere.
Chazz
(disperato):
“AIUTOOO!”
Aspetta
che
vengo quando lei ha finito.
Alla
prossima.
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Capitolo 21 *** Scelta e imprevisti ***
21. decisione e imprevisti
Ciao! Mi scuso per il ritardo, ma
ho avuto poco
tempo in questa settimana.
Ecco a voi il
capitolo tanto atteso.
Prima, però,
angolo dei commenti.
Lettore
01:
Grazie per la tua attesa ed eccoti accontentato.
Prima
di
presentarlo, un’ultima cosa: c’è la
possibilità che la prima stagione sia più
lunga di quaranta capitoli.
Detto questo,
chiedendo a sempre un piccolo commento, ecco il capitolo.
Per tutto il giorno, i ragazzi
continuarono le loro
attività, ma con maggiore leggerezza: erano intenti a
prendere una decisione.
Jaden era andato sul tetto dell’accademia a pensare su
cosa fare. Chazz era sdraiato sul suo letto e fissava il soffitto.
Syrus
osservava il mare. Hassleberry era seduto nella sala mensa. Jessie si
era
seduto su un masso e fissava il cielo. Alexis andava avanti e indietro
nella
sua stanza.
Mentre i ragazzi prendevano questa
decisione, in un
edificio, in mezzo al verde, un uomo gigantesco e dallo sguardo di
ghiaccio,
osservava le riprese dell’ultimo duello di Jaden.
“A quanto sembra il nuovo
arrivato ha messo Jaden in
grossa difficoltà, portandolo a fare una scelta estrema.
Questo ha permesso al
bio-bend che aveva al polso la possibilità di assorbire una
grande quantità di
energia. È un peccato che quel tipo non sia uno studente, mi
avrebbe fatto
comodo prendere anche la sua.
Poco male, con questo duello abbiamo imparato diverse
cose”.
“Si hai ragione Viper!” disse una voce con doppio
tono
“Sarà davvero bello giocare con Jaden. Non vedo
l’ora”.
L’uomo in questione era
proprio Telonius Viper, l’uomo
che i due dell’organizzazione alba dovevano spiare. Ma chi
era la creatura a
cui apparteneva la voce?
Una cosa era sicura: era ciò che Itachi e Kisame
avrebbero dovuto prendere.
Il sole calò e giunse
l’ora di cena.
I ragazzi si ritrovarono nella mensa dello Slifer
Rosso; si sedettero e, in silenzio, mangiarono.
Fu Syrus a rompere il silenzio:
“Ragazzi, basta con
quelle facce. Non stiamo mica per andare al patibolo”.
“Hai ragione soldato” confermò
Hassleberry.
“Anche se fosse, non sappiamo che ci aspetta” disse
Jessie “E’ per questo che dobbiamo scegliere. Voi
che avete deciso?”
“Universe mi ha concesso la sua fiducia, quindi io
vado” disse Jaden “Anche i miei amici del
neo-spazio sono d’accordo”.
“E’ una scelta difficile, ma ne ho abbastanza di
stare
a guardare le cose. Vengo anch’io” disse Alexis.
“Vengo anch’io” disse Jessie.
“Se Zane ha accettato e Jaden va, allora andrò
anch’io. Non voglio più piangermi
addosso” disse Syrus.
“Anch’io sono con voi” disse Hassleberry.
Tutti fissarono Chazz, che era rimasto muto.
“Tu che decidi Chazz?” chiese Syrus.
Lui non rispose, si alzò
e uscì.
“Secondo
me,
non ha ancora deciso” disse Jaden.
“Se verrà lo rivedremo all’ingresso.
Forza
incamminiamoci” disse Jessie.
“Va bene!” confermarono tutti.
L’ingresso
dell’accademia era deserto: nessuno era lì
a quell’ora, nessuno tranne Nick, che osservava il cielo.
“Sai bene che accetteranno” disse Alan, apparsogli
a
fianco “L’ignoto porta sempre la
curiosità”.
“E’ vero, ma la cosa cambia a seconda
dell’individuo.
Inoltre, questa è una scelta che cambia per sempre la vita.
Preferisco
lasciarli scegliere, piuttosto che obbligarli. Se non vogliono non
insisterò”.
“Così
è lui il tuo spirito!” disse Chazz da lontano
“Lo cambierei volentieri con gli Ojama”.
Nick sorrise: “Quello più schizzinoso, alla fine,
è
stato il primo a venire. Sono contento che tu abbia
accettato”.
“Non fraintendermi! Sono qui solo per osservare”
disse
Chazz.
“Osservare è
solo un altro modo per dire che accetti.
Lo dimostra il fatto che sei qui!” disse calmo.
“Se è questo il tuo modo di pensarla. Aspettati
l’arrivo anche degli altri” disse Chazz.
“Ne sono contento!” sorrise Nick.
Pochi minuti dopo, tutti erano
presenti.
“Dunque accettate. Non so
dirvi se sia la scelta
giusta, ma preferisco lasciarvi quella libertà che a me
è stata negata. Siete
pronti?” chiese Nick.
Tutti annuirono.
“Bene!
Cominciamo.” Ed estrasse la spada avviando lo
Spirit Scan.
I ragazzi furono colpiti dalla luce scaturita dalla spada,
materializzando gli spiriti che volarono in alti nel cielo e poi si
posarono
davanti a loro.
Nick presentò loro gli
spiriti: “Alexis il tuo spirito
è Ceres l’ultimo dei tre spiriti custodi della
natura, signore dell’acqua e
della giustizia.
Syrus il tuo invece è fortezza Vercroid, mutevole
nell’attacco e nella volontà.
Hassleberry, il tuo è Tiranno Oscuro il re dei
dinosauri, dubito di dovertelo presentare, lo conosci meglio di me.
Jessie le tue bestie cristallo sono la tua armatura,
ognuna di loro è una sua parte. Credo potremmo chiamarla
“Armatura dei Sette
Cristalli”.
Chazz hai un altro spirito, contento? Hai il La Bestia
dell’ombra, dotata di poteri che mai ti saresti aspettato.
Jaden il tuo spirito è scontato. Hai Neos e dubito di
dover dire qualcosa su di lui.
Ragazzi, da adesso siete tutti Sun’s Knights, il mio
benvenuto. Adesso indossate l’armatura con la frase che vi ho
detto, poi
cercate la carta dentro l’elmo e provate ad tirare fuori
scudo e spada”.
“Forza ragazzi”
disse Jaden.
“Si!” risposero tutti.
“Sun’s Knight Battle Armor
Go!”
Gli spiriti divennero armature e si disposero sul
corpo dei ragazzi.
Dopo quest’operazione, i sei presero le carte, con le
relative lamentele degli spiriti e provarono a tirare fuori scudo e
armi.
Tutti ci riuscirono, tranne Jaden.
“Neos, perché non tiri fuori la spada?”
disse Jaden.
“Scusami Jaden ma credo di non esserne dotato!”
disse
lui.
“Cosa!” si lamentò lui.
“Proprio com’è successo a
Naruto!” commentò Nick.
“E chi sarebbe?” chiese Jaden.
“E’ un altro Sun’s Knight ed è
un ninja” disse Nick
“Per risolvere il problema, dovrai affrontare la prova del
labirinto”.
“Vuoi dire che devo
rischiare la vita per ottenere una
spada?” disse Jaden.
Nick aveva raccontato la particolarità della prova del
labirinto e aveva fatto venire il terrore a tutti: era proprio quello
uno dei
motivi per il quale gli altri avevano avuto qualche dubbio.
“Temo non ci sia altra scelta!” disse Nick.
“Un momento!” disse Chazz “Non vorrai
mica farlo
andare lì adesso, quando non sai nemmeno sferrare un
pugno”.
“So bene in che
condizione si trova Jaden: per questo
inizierà subito un allenamento intensivo. Se i miei calcoli
non sono errati:
potrai fare la prova fra tre giorni!” disse Nick.
“Tre giorni?” disse Jaden “Non saranno un
po’
pochini?”
“Se seguirai alla lettera le mie istruzioni, saranno
più che sufficienti. Cominceremo subito, va bene?”
disse Nick.
“Aspetti un attimo Signore “ disse Hassleberry
“Se
allenerà Jaden, faccia lo stesso anche con noi.
Così non dovrà fare doppia
fatica”.
“Se vi allenassi tutti
insieme, non potrei
concentrarmi su Jaden. Tenete a mente che ognuno di voi ha un diverso
potere.
Ci vuole comunque del tempo per prepararvi. Quindi meglio rinviare il
vostro
allenamento in un secondo momento.” Disse Nick e si rivolse a
Jaden “Se sei
pronto, vieni con me,
ci alleneremo in un posto isolato”.
“Direi di
non
avere scelta” si rivolse ai suoi compagni “Ci
vediamo fra tre giorni ragazzi.
Conservatemi il pesce fritto ok? Ciao!” e seguì
Nick.
“Che tipo!” fece Alexis “Voi che dite:
riuscirà ad
essere pronto?”
“Nick non è il tipo da fare false promesse:
credetemi”
disse Alan.
“E tu chi sei?” disse Syrus terrorizzato.
“Io sono Alan e sono l’angelo custode di Nick. Ha
pensato di lasciare me per allenare voi. Vediamo di cominciare subito
va bene?”
“Che forza: un angelo come maestro. Sarà
emozionante
ragazzi” disse Jessie.
Passarono due giorni e mezzo: i
cinque giovani
duellanti, agli studi, alternavano gli allenamenti con Alan. Jaden e
Nick,
invece, avevano fatto perdere completamente le loro tracce.
In realtà i due si erano
accampati nelle vicinanze del
vulcano che stava vicino l’accademia: lì Nick
aveva rapidamente insegnato a
Jaden come controllare i suoi poteri e dato gli insegnamenti base
sull’uso
delle varie energie. A mezza giornata dalla fine dei tre giorni, il
ragazzo era
pronto e, a breve, avrebbe tentato la prova del labirinto.
Gli altri invece avevano ritmi
diversi: Syrus si deprimeva
subito e Hassleberry lo riprendeva sempre.
Jessie aveva imparato a controllare i suoi compagni
spiriti con
maestria. Alexis aveva qualche problema a interagire con Ceres, ma
stava
migliorando. Chazz se ne andava sempre in giro con una molletta sul
naso e con
paio di cuffie.
Le sue caratteristiche erano più problematiche: infatti,
i suoi sensi si erano acuiti di botto, dandogli fastidio, inoltre
sentiva
l’odore delle emozioni, persino quelle degli spiriti. Aveva,
inoltre,
cominciato a far muovere la sua ombra e, spesso, a fondersi con essa,
divenendo
ombra egli stesso e scoprendo il lato positivo: la
particolarità delle ombre è
che riprendono perfettamente le sembianze delle persone, ma non i loro
abiti.
Questo voleva dire che, quando si fondeva con la sua
ombra, vedeva le persone nude e, per questo, preferiva non usarla,
pensando
“No! Non sono un pervertito”.
{Un pervertito darebbe
chissà quanto per poter essere
al suo posto},
Le cose sembravano andare liscio.
Almeno fino all’ora
di mezzogiorno.
A quell’ora, due
individui, camminando sull’acqua,
misero piede sull’isola con lo scopo di svolgere la loro
missione.
“Dunque sarebbe questa l’Accademia del
Duellante”
disse Kisame “Ce né voluto di tempo ma siamo
arrivati! Che ve ne pare signor
Itachi?”
“Trovo alquanto strano costruire una scuola su
un’isola lontana diverse miglia dalla costa. Ma, considerando
le informazioni
che quella Kaeleena ci ha dato, è il luogo ideale per
nascondere quelle
creature” disse Itachi.
“Potremmo anche cercarle
e prenderle. Il loro potere
potrebbe servirci” disse Kisame.
“Non voglio rischiare la fine del mondo. Hai visto
anche tu i danni che quelle creature hanno causato due anni fa in tutto
il
globo. E il bello è che sono state risvegliate e poi
risigillate nell’arco di
un’ora. Concentriamoci su questo Viper e basta”
disse l’Uchiha.
“D’accordo!
Allora troviamo un posto per accamparci”
propose l’altro.
“Ottima idea!”
Kisame si fermò di colpo.
“Cosa c’è?”
“La mia Samehada (pelle di squalo) ha captato una
chakra molto forte e lo vuole”.
“Da dove viene?”
“Si trova ai piedi di quel vulcano”.
“Dalle informazioni, non risultava esserci un ninja.
Potrebbe essere una seccatura. Troviamolo e sbaraziamocene”.
“Molto bene. Seguitemi”.
I due si diressero, rapidi verso il vulcano.
Nick percepì due
presenze che si stavano dirigendo
verso di lui.
“Cosa
c’è Nick” chiese Jaden seduto davanti a
lui.
“Abbiamo visite poco gradite” disse lui.
“Non dirmi che sono loro” fece allarmato.
“No, non sono accoliti di Abhadon, ma sono molto
forti. Jaden, nasconditi”.
“Cosa! Io posso combattere”.
“Devi risparmiare le forze per la prova. Comunque, se
sono chi penso, sono fuori dalla tua portata, soprattutto uno di
loro”.
“Non posso proprio aiutarti?”
“Sono criminali di livello S. ti ho detto che vuole
dire. Corri dagli altri. Adesso”.
Jaden, un po’ contrariato, si allontanò, prendendo
un
sentiero nascosto dalla vegetazione.
In quel momento apparvero i due
ninja ricercati.
“E così sei tu
che la mia Samehada ha fiutato” disse
Kisame.
“Che cosa ci fa un ninja in un posto come questo?”
chiese Itachi.
Nick si alzò e si voltò calmo verso di loro:
“Dovrei fare
la stessa domanda a voi due, ma, considerando che siete due criminali,
direi
che state cercando qualcosa di importante.
Non è che puntate alle Bestie Sacre?”
“Quelle creature non ci interessano. Siamo qui per un
altro motivo” disse Itachi freddo “E tu che
interesse hai verso di loro?”
“Nessuno!” disse Nick “Sono qui per altri
motivi, come
voi. Anzi, credo di sapere per quale motivo siete qui: dovete spiare
una certa
persona vero?”
“Oh signor Itachi, questo tipo sa. Che sia un altro
che ha ricevuto la nostra stessa missione?” disse Kisame.
“Avete preso un granchio, se pensate questo” disse
Nick “Come ho detto, sono qui per altri motivi, che non mi
attarderò a spiegarvi.
Ciò che farò ora? Vi pesterò come si
deve e vi porterò
a Konoha per essere giudicati come meritate”.
“Sei un ninja di Konoha?” chiese Itachi.
In tutta risposta, Nick estrasse il copri fronte,
datogli da Tsunade e se lo mise.
“In tal caso, non abbiamo scelta. Kisame
uccidiamolo”
ordinò Itachi.
“Con piacere!” disse l’altro e si
lanciò verso il
giovane, con la spada sguainata.
Nick estrasse la sua e
parò il colpo.
“Però, bella la tua spada: tutta blu!”
commentò
divertito lo spadaccino.
“E non è solo bella, pesciolino troppo
cresciuto”
disse Nick e, con uno scatto improvviso, spostò in avanti la
lama.
Kisame se ne accorse appena in tempo e arretrò.
“Interessante!” disse Kisame “Signor
Itachi, non vi
dispiace se ci penso io a lui?”
“Fa come vuoi, ma sbrigati: se ti dilunghi, saremo
scoperti” disse Itachi.
"Lasciate fare a me”.
“Scusa se
t’interrompo” disse Nick mentre calava la
spada “Ma fai male a sottovalutarmi”.
Kisame evitò e la spada si conficcò nella roccia,
creando un buco nel terreno.
“Sempre più interessante!”
commentò Kisame allegro
“Ora capisco perché la mia Samehada ti vuole
triturare a dovere” e saltò in
alto.
Dopo aver fatto una serie di
sigilli, disse: “Arte
dell’Acqua ONDA ESPLOSIVA” e sputò un
enorme quantità d’acqua dalla bocca,
sommergendo tutta la zona, fino a i piedi del vulcano.
“Questa non ci voleva!” pensò Nick
“ Se quella massa
d’acqua raggiunge il mare tutto ciò che
attraverserà verrà distrutto”.
“Ti vedo preoccupato!” disse Kisame, atterrato
sulla
superficie “Se stai pensando ai ragazzini che abitano questo
posto, non ti devi
preoccupare. La mia tecnica ha ricoperto solo 200 metri di questo posto
e non
scenderà a fondo valle. Preparati sto arrivando!”
disse e corse verso di lui.
Sollevato, Nick respinse l’attacco dell’avversario
e
commentò: “In un certo senso mi hai fatto un
favore. Non mi riferisco
all’accademia, sto parlando di questa tecnica. E sai
perché? Non me la cavo
male con l’arte dell’acqua”.
“Allora ci divertiremo un mondo” disse Kisame.
Nick fece rapidamente dei sigilli e
disse: “Arte
dell’Acqua TECNICA DEL DRAGO ACQUATICO”.
Una quantità considerevole di acqua si alzò e
prese la
forma di un drago e si abbatté contro l’avversario.
“Rispondo con questa: TECNICA DEL MURO ACQUATICO” e
altra acqua si alzò proteggendo Kisame
dall’attacco.
“Non finisce qui. Arte del fulmine SCOSSA
ELETTRICA”.
Nick scagliò una saetta nell’acqua e
centrò l’obiettivo.
Kisame si rialzò subito con una risatina: “E
così sai
usare anche l’arte del fulmine. Che piccola peste che sei.
Pensavo di giocare
equamente con te!”
“Equamente?” disse Nick “Non hai visto
niente di
quello che so fare”.
Con queste parole, il giovane
cominciò a muovere le
mani a una velocità assurda.
Itachi osservò
tutti i segni spalancando gli occhi e avvertì il compagno:
“Kisame sta
attento!”.
“Troppo tardi”
disse Nick “Prendi questo: TECNICA DEI
CINQUE DRAGHI”.
Sembrò che la natura si fosse schierata dalla parte
del giovane: cinque draghi, formati dalle principali arti elementari,
apparvero
dietro Nick e, all’unisono, si lanciarono verso Kisame.
“ Quel tipo può usare tutte le arti
elementari?” pensò
Kisame sorpreso.
Ci fu una grande esplosione e Kisame fu lanciato in
aria, atterrando a una decina di metri da dove si trovava prima.
“Sei ancora vivo, vedo!
Si vede che non mi sono
impegnato abbastanza”.
Lo spadaccino si rialzò ansimante ma allegro.
“Impegnato abbastanza? Ti sbagli: se non mi fossi
difeso con la mia Samehada, che assorbe il chakra, sarei sicuramente
morto. Con
te vale la pena mettersi d’impegno. Ti mostrerò il
motivo per cui mi chiamano
il demone senza coda” disse Kisame.
Le bende che ricoprivano la
Samehada si sciolsero e si
rivelò il vero aspetto della spada: una sorta di squalo
senza occhi. Dopo che
fece questo, lo spadaccino della nebbia si fuse co la spada, assumendo
sembianze di uno squalo umanoide, poi eseguì
un’altra tecnica, la Danza dello
Squalo.
Con questa mossa, il lago formatosi in precedenza si
chiuse a bolla, circondando i due contendenti.
“Se stati usando quella tecnica, Kisame, significa che
il tipo è davvero forte” commentò
Itachi mentre osservava.
“Preparati moccioso, sto
venendo a sbranarti!” disse
Kisame e si lanciò verso di lui
“Per quanto sia forte” pensò lo
spadaccino” nessuno
può sopravvivere in uno scontro in un’immensa
vasca di squali. Ho la vittoria
in pugno”.
Era a pochi metri da Nick, quando notò che stava
sorridendo.
“Pensi davvero di potermi battere così”
disse Nick,
suscitando lo stupore dell’avversario.
Senza attendere una risposta, il giovane colpì Kisame
con un pugno, spingendolo all’indietro.
“Com’è possibile?” disse
Kisame.
“Ti svelerò un segreto: non sono quello che
potresti
definire un tipo comune” disse Nick mentalmente.
“Stai usando un’illusione!” disse Kisame
preoccupato.
“Questa
non è
un’illusione: è telepatia” disse Nick
“E questo invece, è quello che definirei
un colpo di scena”.
Nel dire questo, il giovane si trasformò, suscitando
lo stupore sia di Kisame sia di Itachi, che osservava.
“Hai perso pesciolino” disse Nick e
colpì Kisame con
un’ala, scagliandolo fuori dalla bolla e facendolo finire
contro la parete del
vulcano.
Itachi osservò senza
parole la creatura che gli era
apparsa davanti completamente sbigottito.
“Sei stupito Itachi Uchiha!” disse Nick con un tono
di
voce diverso {proprio come aveva detto Shikamaru} “Non hai
ancora visto
nulla!”.
“Ma tu che cosa sei?” riuscì a dire
l’Uchiha.
“Guarda e stupisciti” disse e applicò lo
Scanning
mentale su di lui.
La mente di Itachi fu percorsa da una miriade d’immagini
che lo bombardarono senza tregua: per un tempo che gli
sembrò non avere fine.
“Che cosa diavolo mi hai
fatto?” disse lui, quando tutto
fu finito mentre si teneva la testa.
“Ti ho fatto vedere la mia storia Itachi. Ovviamente,
io ho visto la tua, come compenso” disse il Sun’s
Warrior.
Nel sentire questo, Itachi fu preso da un moto omicida
e attivò lo Sharingan ipnotico, usando Tsukuyomi, la
più potente tra le arti
illusorie.
Nick si ritrovò legato
in un mondo fatto di luci rosse
e nere, circondato da un esercito di Itachi armati di spade.
“Hai commesso un errore a provocarmi” disse Itachi
con
voce spietata “Ti ucciderò trafiggendo la tua
mente per un anno intero” e
avvicinò le spade al petto di Nick.
Nick sorrise beffardo: “Sciocco; usa pure tutte le
tecniche che vuoi. Non basteranno a sconfiggermi, soprattutto le
illusioni”.
Con una potente onda psichica, Nick
distrusse
l’illusione e intrappolò un incredulo Itachi in
una sua illusione personale: la
prigione della mente.
Itachi si ritrovò sospeso a mezz’aria legato da
numerose
catene che venivano da una serie di colonne raffiguranti strani esseri.
“Cosa? Non è possibile. Nessuno può
distruggere la mia
arte illusoria senza avere lo Sharingan e imprigionarmi
così!” disse lui senza
fiato.
“Ti dirò un
segreto Itachi: niente è impossibile”
disse Nick a pochi metri da lui “La parola impossibile la
usano solo le persone
limitate, che danno un nome alla loro limitatezza.
Mi sorprendi: pensavo che tu non fossi limitato.
Oppure la tua sorpresa è dovuta da quello che ti ho detto
prima e dal relativo
shock? Puoi stare tranquillo: non aprirò bocca su quello che
ho visto nella tua
mente.
Inoltre ti rispetto e molto: questo è il motivo per il
quale ti ho fatto vedere la mia storia”.
“Mi rispetti?” disse Itachi stringendo i denti
“Ti
stai solo crogiolando per avermi battuto”.
“Ti sbagli! Non sono quel
tipo di persona. Se ti
concentrassi un attimo su quello che ti ho inviato lo capiresti da
solo”.
Itachi fu scosso da un brivido, mentre vedeva le
immagini che lo avevano percorso: si rese conto che anche Nick aveva
molti
segreti e misteri che nemmeno cento vite potevano contenere.
“Ma tu chi sei?”
“Io sono Nick Nibbio Blu, detto il Trasformista e,
come hai visto, ho una vita colma di segreti che nemmeno io conosco
pienamente.
Il mio obiettivo è distruggere il male puro e i suoi
seguaci e creare un nuovo futuro per tutti.
E tu invece Itachi? Hai uno scopo?”.
Nick sciolse l’illusione:
aveva avuto la risposta che
voleva.
“Sei davvero un tipo strano” disse Itachi, ora
calmo
“Forse non riuscirò mai a comprendere pienamente
ciò che mi hai mostrato. In
qualunque caso hai davvero molto da scoprire su te stesso, questo sono
riuscito
a capirlo”.
“Così sembra!” rispose Nick.
I due si stavano fissando, quando,
all’improvviso, una
lama si avvicinò alla testa di Itachi.
L’Uchiha fu rapido a evitarla e ad arretrare.
“Complimenti! Sei davvero
in gamba Itachi Uchiha”
disse una voce profonda.
Dal cielo scese un ragazzo alto con capelli verde
petrolio e vestito completamente in nero, Zane Truesdale, il fratello
maggiore
di Syrus con un sorriso sul volto.
Nel
prossimo
capitolo.
Zane sfida
Itachi, creando a uno scontro mozzafiato, se posso dirlo.
Come andrà a
finire? Chi vincerà?
Questo e
altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
profili dei personaggi.
Nome:
Nick Nibbio Blu.
Razza: umano/soleano.
Nazionalità: italiano.
Capelli: castano.
Occhi: verde chiaro.
Gruppo sanguigno: 0+.
Data di nascita: 20
gennaio.
Altezza: 185 cm.
Età: 19/5039 anni.
Poteri:
manipolazione della natura, potere
dell’universo, telepatia, telecinesi e altro.
Tipo di soleano: nibbio
reale blu mare.
Armi: spada blu.
Spirito: Alan e tre
custodi.
Formazione: team del
Fantasy.
Motto: Niente è impossibile.Anime di
riferimento:
originale.
Se non
mi
verranno in mente dei bei finali, farò una piccola
descrizione dei personaggi,
almeno ci provo.
Alla prossima.
|
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Capitolo 22 *** Geni a confronto Zane vs Itachi ***
22. Zane vs Itachi
Ciao a
tutti.
Ecco a voi il nuovo capitolo che tanto aspettavate, pieno di azione
allo stato
puro.
Prima
di
presentarlo vi comunico che la prossima settimana non potrò
mettere il prossimo
e quindi vi toccherà aspettare due settimane per leggere il
seguito.
In
qualsiasi
caso, vedrò di farmi perdonare pubblicando non solo un altro
capitolo di questa
storia, ma anche un altro dell’altra che sto scrivendo e che
ho quasi ultimato.
Angolo dei
commenti
Lettore
01:
Il motivo per cui Nick l’ha fatto ti sarà chiaro
fra qualche capitolo, devi
solamente aspettare, così come per il resto; non ne rimarrai
deluso.
Detto
questo,
sperando di poter rispondere ad altri commenti, vi auguro buona lettura.
Zane è apparso sul campo
di battaglia che cosa vorrà?
“Come mai vi stavate
fissando?” disse il nuovo arrivato
a Nick “Non mi dire che sei caduto in
un’illusione”.
“Che cosa ci fai qui?” chiese Nick.
“Al posto tuo avrei esordito con un grazie, ma poco
importa.
Sono venuto a combattere” disse fissando Itachi.
“Combattere?” fece Itachi “Non vedo un
motivo per battermi
con te! E, in qualsiasi caso, stavo battendomi con Nick”.
“Stavate solo giocando a fare le belle statuine. Non
è
nello stile di nessuno dei due. Giusto?” ribatté
Zane “E comunque per
combattere non ci deve essere un motivo, se non quello di vincere.
Fatti sotto
Itachi Uchiha” e si lanciò verso di lui.
Nick non poté fare niente per fermarlo, aveva capito
bene il suo carattere: Zane non era il tipo che ascoltava ragioni
quando voleva
combattere.
Ciò che però aveva colpito Nick era
l’incredibile
forza del ragazzo.
Mentre pensava a questo, vide Zane sferrare un pugno a
Itachi che, prontamente, lo schivò.
“Ti avverto”
disse Itachi “Non sono di buon umore
oggi”.
“Se è per questo, non lo sono nemmeno
io” rispose
Zane.
Zane estrasse la spada e cercò di colpire Itachi, il
quale, bloccò il colpo con un kunai.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi, senza
che nessuno andasse a segno; poi, con un salto, indietreggiarono per
riprendere
fiato.
{per immaginare lo scontro tra i
due, vi consiglio di vedere il duello di questo sito, rimarrete stupiti
www.youtube.com/watch?v=tZWLpxTfnB8}
“Complimenti, non te la
cavi male” disse Itachi “Non
ho afferrato come ti chiami!”
“Non mi sono presentato: sono Zane Truesdale, molto
lieto”.
“Ti conosco! Sei un duellante professionista. Non
immaginavo che sapessi combatterei”.
“Mi sono solo riscaldato. Adesso ti mostrerò la
mia
vera forza: cioè la mia abilità innata”.
Itachi ebbe un sussulto nel sentire quelle parole.
“Preparati: Nyugan” disse Zane. I suoi occhi
cambiarono colore: divennero giallo chiaro, da essi fuoriuscivano le
vene e le
tomoe tipiche dello Sharingan.
“E quella che diavolo è?” chiese Itachi
stupito.
“Si chiama Nyugan ed è
un’abilità innata molto
particolare: in essa i poteri di Biakugan e Sharingan si fondono
perfettamente.
Quest’abilità si è manifestata nella
sua forma latente.
Ti avverto: ho sviluppato quest’abilità molto
precocemente, tanto da eguagliare la tua” e si
lanciò di nuovo all’attacco.
“Non farmi ridere: la tua abilità, per quanto
sorprendente sia, non potrà mai battere la mia” e
si lanciò anche lui.
I due prevedevano l’uno
le mosse dell’altro con
precisione assoluta, creando una situazione di stallo.
Allora si allontanarono con un salto e fecero una
serie di sigilli: Itachi eseguì la tecnica della Palla di
Fuoco suprema, mentre
Zane effettuò una tecnica di fulmine, chiamata Palla
Elettrica suprema.
Le due tecniche si scontrarono annullandosi a vicenda,
lasciando la situazione immutata.
“Usi l’arte del Fulmine Zane e sembra essere
abbastanza
forte da rispondere alla mia arte del Fuoco. Non male”.
“Lo stesso posso dire di te, però non è
abbastanza:
nessuno di noi due si sta impegnando veramente. Non ci stiamo battendo
da
acerrimi nemici e la cosa non mi piace. Vediamo di dare una
svolta” disse Zane
e si tolse il cappotto, che aveva tenuto per tutto il tempo.
“Normalmente non mi lascio prendere così, ma con
te ho
la sensazione di battermi contro una mia vecchia conoscenza”
e si tolse il
mantello di Alba.
Cosa i due intendessero per dare
una svolta lo
scoprirono entrambi pochi istanti dopo.
Itachi, conscio del pericolo del suo utilizzo, attivò
lo Sharingan Ipnotico dicendo: “Porrò fine allo
scontro in pochi istanti”.
L’Uchiha rimase scioccato quando vide Zane: questi aveva
attivato un’abilità identica alla sua, persino la
forma della pupilla era
identica, cioè a forma di shuriken.
“Che diavolo è quello?” chiese
visibilmente colpito.
“Non mi va di ripetere la stessa cosa due volte. Ti
avevo detto che ho sviluppato precocemente la mia abilità.
Questo è il Nyugan
Ipnotico: il livello massimo del mio potere. Adesso vedremo quale dei
nostri
poteri prevarrà”.
“Assurdo”
pensò Itachi “Come è possibile che
qualcuno
che nemmeno è un ninja sia dotato di simili
abilità e di un potere identico al
mio. Che si tratti di un’illusione? No: se lo fosse, me ne
sarei accorto.
Una cosa è certa: non ha la mia stessa esperienza.
Sarà questo elemento a fare la differenza”.
“Che stai facendo Itachi? Stai ragionando sulle
possibilità di vittoria e sui miei punti deboli? Illuso: non
ho punti deboli e
l’esperienza non mi manca; ho avuto un buon maestro che ha
colmato quella
lacuna” disse Zane pensando agli allenamenti che aveva fatto con Nick.
“Davvero? Vediamo se hai imparato la lezione” ed
estrasse numerosi shuriken, lanciandoli verso Zane.
Il Sun’s Knight li schivò tutti, ne
afferrò uno e lo
lanciò verso Itachi.
L’Uchiha schivò.
Zane approfittò
dell’attimo per teletrasportarsi sopra
di lui e lanciargli una tecnica di nome Fulmine Volante, schivata, per
un
soffio.
Zane non si arrese e gli sferrò un pugno
all’altezza
della guancia sinistra, che fu bloccato dal ninja che
ricambiò, che fu
bloccato.
I due erano vicinissimi: potevano quasi toccarsi con
la fronte, talmente era forte la presa che esercitavano.
“E’ finita” pensarono entrambi
“Tsukuyomi”.
Le due illusioni furono lanciate contemporaneamente e
si scontrarono l’una contro l’altra annullandosi
nuovamente a vicenda.
I due si staccarono e si allontanarono tenendosi
l’occhio sinistro con la mano.
“Non mi dire che puoi eseguire le stesse tecniche
dello Sharingan Ipnotico! È impossibile!” disse
Itachi.
“Aggiorna il tuo vocabolario: la parola
“impossibile”
non esiste; non per tipi come noi!” rispose Zane.
Itachi si sentì
attraversare da un fulmine: quella
frase l’aveva sentita poco prima da Nick, intuendo il
rapporto maestro –allievo
che c’era tra i due.
“Capisco” disse osservando prima Zane e poi Nick
“Hai
un maestro davvero in gamba. Non ti chiederò come ti ha
allenato. Quello che
farò sarà sconfiggerti”.
“Provaci” disse Zane con tono di sfida.
I due eseguirono le tecniche delle Palle di Fuoco ed
Elettrica, senza risparmiare il loro chakra e imprimendo una forza
maggiore al
colpo.
Né l’uno né l’altro potevano
vedere cosa stavano
facendo: entrambi avevano chiuso l’occhio destro da cui
cominciò a scendere del
sangue.
“Amaterasu!” dissero insieme.
Due fiammate nere apparvero dal nulla, divorando fuoco
e fulmine e scontrandosi tra loro.
Le due fiammate controllate dai due
combattenti, si
scontrarono a mezz’aria senza permettere all’altra
di andare oltre e aumentando
d’intensità.
“Anche Amaterasu è una sua tecnica”
pensò Itachi “Se può
usare anche questa, temo sappia utilizzare anche
l’altra”.
Le due fiammate così com’erano apparse,
scomparirono
nel nulla. I due avversari avevano il fiato mozzo, inoltre si premevano
la mano
all’occhio destro dolorante.
“A quanto sembra, anche tu risenti degli effetti
collaterali del tuo potere. Vero?”
“Ti
sbagli. Da
quanto ho sentito, il tuo potere ha un difetto: più si usa,
più la vista si
azzera.
Nel mio caso non avviene. Mi si brucia solo la cornea.
Non è un problema per me: i miei occhi si riprendono in
fretta, mi basterà una
notte di riposo.
In qualunque caso siamo pari e uno scontro non può
finire così. Ti finirò con la tecnica finale del
mio Nyugan”.
“Vediamo se è quella che penso!”
Dietro le spalle di entrambi
apparve una figura
gigantesca coperta da un’armatura e armata di scudo e spada:
Susano’o la
tecnica finale dello Sharingan Ipnotico e, come sembrava, del Nyugan
ipnotico,
utilizzabile solo con l’attivazione
dell’abilità a entrambi gli occhi.
Quello di Zane differiva da quello di Itachi: era
dorato e dotato di un paio di ali; mentre quello dell’Uchiha
era rosso simile
ad un Rohim {cioè un guerriero giapponese errante].
“A quanto sembra i nostri due Susano’o non si
somigliano. Meglio così almeno non abbiamo tutto in comune.
Finiamo questo
scontro Zane!”
“Come vuoi”.
Lo scontro tra le due entità fece tremare l’intera
isola, suscitando il panico di tutti gli studenti
dell’accademia.
Presso il dormitorio rosso, i
giovani Sun’s Knights
osservarono la scena senza parole.
Fu Chazz a recuperare il controllo per primo dicendo:
“Che diavolo sta succedendo laggiù?”
“E’ uno scontro tra due guerrieri molto
forti” disse
Alan “Se non sbaglio, uno di loro è Zane.
Percepisco perfettamente la sua
energia”.
“Cosa?” disse Syrus “Zane sta
combattendo?”
“Così sembra” disse Alan
“L’entità gialla è
controllata da lui”.
Nel sentire quelle parole, Syrus ebbe uno scatto e
corse verso il luogo dello scontro.
“Syrus torna qui!” gli gridò dietro
Jessie.
“E’ inutile” disse Chazz
“Quando sente il nome di suo
fratello non capisce più nulla. Il suo odore lo dimostra.
Dobbiamo seguirlo o
si caccerà in grossi guai”.
Gli altri furono d’accordo e si lanciarono al suo
inseguimento.
Correndo, Syrus ebbe un secondo
scatto sentendo
l’adrenalina scorrergli a fiumi.
“Zane. Non ti lascerò da solo” disse.
Il suo corpo ebbe una strana metamorfosi:
s’ingrandì
di alcuni centimetri, i suoi capelli si rizzarono, come una criniera e
il suo
volto divenne affilato, le sue pupille verticali, facendo trasparire un
istinto
selvaggio che non aveva mai avuto.
Era questo il potere di Syrus: il Guerriero Selvaggio,
mutevole ed imprevedibile come quello di una bestia.
Mentre correva, incrociò Jaden, che si era fermato a
guardare lo scontro.
“Jaden!” lo
chiamò con voce gutturale.
Il ragazzo si voltò e, davanti all’apparizione di
quella strana creatura, ebbe uno scatto indietro.
“Jaden. Calmo! Sono io Syrus”.
“Syrus? Tu saresti Syrus. Ma che ti è
successo?”
chiese Jaden.
“Ti spiegherò dopo. Andiamo a dare una mano a
Zane”.
“A Zane? Pensavo fosse Nick a fare tutto questo. In
qualunque caso è meglio muoversi”.
“Aspettate!” li raggiunse la voce di Chazz.
“E voi che ci fate qui?” chiese Jaden.
“Chiedilo a Syrus” disse Jessie.
“Non abbiamo tempo per questo. Muoviamoci” disse
Syrus
rimettendosi a correre ed inseguito dagli altri.
Lo scontro tra i due
Susano’o si terminò nello stesso
modo delle tecniche precedenti: in perfetta parità.
I due contendenti, esausti, annullarono la tecnica.
Entrambi avevano il volto tirato e sembravano sul
punto di crollare a terra, ma per orgoglio, restavano in piedi.
“A quanto sembra” disse Itachi ansimante
“Non ti vuoi
arrendere eh?”
“Nemmeno tu vero?” disse Zane “Credo che
proverò un’ultima
mossa, se finirà in parità anche questa credo
proprio che dovrò accettare la
sconfitta!”
“Sconfitta? Pareggiare vorrebbe dire la stessa cosa
anche per me. Vediamo di finirla”.
A fatica, i due riattivarono la loro abilità,
materializzando la spada ridotta di Susano’o e animandola con
la natura
elementare del loro chakra.
“Finiamola qui Zane Truesdale!”
“Finiamola qui Itachi Uchiha!”
I due si lanciarono uno contro l’altro con la spada in
pugno facendole scontrare.
{per questo ultimo attacco mi sono
rifatto all’ultimo
scambio tra Ace e Barbanera di One piece}
Una luce rossa e azzurra
illuminò l’intera isola,
generando una terrificante onda d’urto.
Nick che era a pochi metri di
distanza, non riuscì a
vedere l’esito; anzi fu spinto via dalla potenza del
contraccolpo. L’unica cosa
che potesse sperare era che entrambi fossero sopravvissuti.
Quando il bagliore svanì, i due avversari erano a
terra privi di conoscenza, l’uno vicino all’altro.
Nick corse verso di loro, preceduto
da Syrus e dagli
altri, appena giunti sul posto.
“Zane” gridò Syrus.
“Come sta?” chiese Jaden a Nick.
“Ha solo perso conoscenza. Sta bene, così come sta
bene anche l’altro” rispose Nick.
I ragazzi osservarono Itachi a pochi passi da loro,
chiedendosi chi fosse.
“Tranquilli! Non è un demone di Abhadon:
è un ninja
ricercato. Il suo nome è Itachi Uchiha ed è
autore di un vero e proprio
massacro” disse Nick.
“E’ una fortuna che Zane sia sopravvissuto
allora!”
disse Alexis.
“Non sono riuscito a vedere l’ultimo attacco, ma
direi
che è finita in parità” rispose Nick.
“Se il tipo è un criminale, dobbiamo assicurarlo
alle
autorità” disse Chazz “Forza. Aiutatemi
a legarlo”.
“Spiacente, ma non ve lo posso permettere”
gridò
Kisame, appena giunto.
“O cavolo” esclamò Jaden “e
questo chi è?”.
“E’ un compagno di Itachi e si chiama Kisame
Hoshigaki. Anche lui è un ricercato” disse Nick.
“Allora pensiamo anche a lui!” disse Hassleberry,
pronto a combattere.
“Eh eh! Mi fermerei volentieri a giocare con voi, ma
non posso lasciare Itachi in queste condizioni, così come
voi non potete
lasciare il vostro amico in quello stato” disse Kisame
“Ci rivedremo presto.
Questo ve lo garantisco” e, dopo aver preso Itachi,
sparì.
“E’ scappato.
Maledizione!” disse Hassleberry.
“Avrete una seconda possibilità di incontrarlo.
Ora
dobbiamo pensare a Zane” disse Alexis “Portiamolo
dalla signorina Fontaine è il
medico dell’accademia”.
“Dubito che abbia i mezzi necessari per curarlo”
sentenziò Nick “Dobbiamo portarlo
altrove”.
“E dove?” chiese Syrus.
“Al villaggio della foglia” disse Nick.
Con queste parole si morse il dito ed eseguì la
tecnica del richiamo. Chiamato Drako, Nick fece delle rapide
presentazioni e
ordinò all’amico di volare a tutta
velocità verso Konoha.
“Ricevuto!” disse Drako “Tenetevi forte
piccoli umani”
e si librò in volo, sparendo in un attimo.
Spero
vi sia piaciuto.
Nel
prossimo capitolo.
Kisame si mette
in contatto Kaeleena e chiede spiegazioni e soccorso, che verranno dati.
Nel frattempo
Zane è portato a Konoha e messo sotto i ferri.
Nick
approfitterà dell’occasione per riunire tutti i
Sun’s Knights in un unico luogo
e presentarli.
Questo
e
molto altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
Enciclopedia del Fantasy
Eric
(inchino): “Ciao e
benvenuti nel nostro studio.
Oggi parleremo
dell’abilità innata di Zane e la metteremo a
confronto con quella di Itachi.
L’abilità oculare di Zane
si chiama Nyugan: la pupilla diventa gialla come un topazio e viene
ricoperta
dai tomoe tipici dello Sharingan e dalle vene del Biakugan del clan
Hyuga.
Ciò che questa abilità
oculare può fare è ancora poco chiaro: a detta di
Zane stesso, è l’unione tra
le abilità sopracitate, ma forse può fare altro.
Finora abbiamo visto che
Zane è riuscito a svilupparla tanto da ottenere un potere
simile a quello del
micidiale Sharingan Ipnotico: usando tecniche potenti come Tsukuyomi,
Amaterasu
e Susano’o, anche se questo è di colore e forma
diversi da quello di Itachi.
Adesso proviamo a confrontare
queste due abilità e vediamo che succede”
Zane:
“Ma smettila. Lo
sanno tutti che la mia abilità è la
più forte di tutte. Non per niente ho vinto
io”
Itachi: “Davvero?”
Zane: “Certo!”
Itachi: “A me risulta che
è stata la mia abilità innata a batterti. Inoltre
non si è mai sentito parlare
del tuo Nyugan. Posso batterti quando e come voglio”.
Zane: “Vediamo se ci
riesci!”
Eric
(si frappone tra i
due): “Calma ragazzi! Perché non ammettete che le
due abilità si equivalgono e
la smettete di litigare?”
Itachi e Zane: “Mai!”
Eric: “Allora che ne dite
se vi propongo io una sfida per decidere chi delle due è la
migliore?”
Entrambi: “Sarebbe?”
Eric
bisbiglia qualcosa.
Entrambi: “No!”
Eric: “Andiamo è una buona
idea”.
Itachi: “Non so se
definirla una bambinata o peggio”.
Zane: “E’ vero, c’è solo
un modo per vedere chi tra di noi due è più
forte”.
Itachi: “Hai ragione”
Entrambi
attivano le loro
abilità ed Eric suda freddo.
Alzano la mano e la
calano.
Zane e Itachi: “Sasso,
carta, forbici! Sasso, carta, forbici”.
Eric
(con la gocciolina in
testa): “E sarebbe questo il modo? E poi dicevano che la mia
idea era una
bambinata! Uff!”
In
effetti, anch’io
temevo il peggio. Chissà quanto durerà questa
folle morra cinese.
Alla prossima
e tante buone cose.
|
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Capitolo 23 *** Gruppo al completo ***
23. Gruppo al completo
Ed
eccomi di
nuovo! Mi dispiace avervi fatto aspettare, ma sono stato impegnato.
Non so voi ma
mi sento incredibilmente carico e pronto a esplodere. Spero che questo
capitolo
faccia esplodere anche voi, però dalle risate:
perché ci saranno diverse scene
da farvi cadere dalla sedia, quindi reggetevi forte.
Angolo
dei
commenti.
Lettore
01:
In effetti, avevo pensato a un nome migliore, ma mi hanno detto che era
troppo
scontato. Quindi mi sono arrangiato diversamente.
Per quanto
riguarda l’incontro: ora lo vedrai se ci sono o no.
Detto
questo,
con la solita richiesta di un piccolo commento, ecco il capitolo.
Kisame portò Itachi su
un’isola vicina e lo mise al
riparo. Dopodiché chiamò Kaeleena.
“Pronto?” rispose lei al telefono.
“E’ sorto un problema! Itachi è ferito e
ci sono
diverse spiegazioni che devi darci!” disse Kisame alterato.
“Dove vi trovate?” disse lei.
“Dammi un motivo perché non debba chiudere il
telefono
e gettarlo in acqua!” rispose secco.
“Se vuoi delle spiegazioni e soccorso dimmi dove
siete”
rispose lei autoritaria.
“Su un’isola a 8 kilometri
dall’obiettivo, vicino alla
spiaggia. ”
“Mi trovo nelle vicinanze sul mio yacht privato: si
chiama Clessidra. Ci vediamo tra poco” e chiuse.
“Si è messa a fare villeggiatura quella
là!” disse tra
sé lo spadaccino “Resisti Itachi!”.
Pochi minuti dopo lo spadaccino
avvistò lo yacht e
segnalò la sua presenza.
Una barca attraccò sulla spiaggia; a bordo era seduto un
uomo con il volto coperto.
“Lady Kaeleena mi ha detto di condurvi sullo yacht”
disse.
“Allora andiamo!” disse Kisame.
Giunto a bordo con Itachi in
spalla, lo spadaccino fu
subito condotto nella cabina privata della donna.
Nella sua sontuosa cabina Kaeleena stava passeggiando
nervosamente intorno al tappeto persiano, cercando di capire che cosa
avesse
sbagliato.
Fu interrotta dai suoi pensieri dall’ingresso dello
spadaccino.
La donna indicò il suo letto e Kisame vi adagiò
Itachi.
“Dovrai raccontarci un sacco di cose” disse Kisame.
“Prima pensiamo a lui!” disse lei.
La donna si diresse verso un armadietto, vi tirò fuori
una scatolina e prese una pillola sferica.
“Quella roba non sarà sufficiente!”
disse Kisame
innervosito.
La donna non lo ascoltò, si avvicinò al letto e
infilò
la pillola dentro la bocca di Itachi.
Il corpo dell’Uchiha fu
scosso da improvvise
convulsioni. Dopo poco tornò rilassato.
“Che diavolo gli hai fatto?” disse lo spadaccino
con la
spada in mano.
“Tranquillo! Gli ho dato una pillola della vita: questo
speciale tonico ricostituisce tutte le energie e sana le ferite. Fra
poco si
riprenderà” disse lei.
Infatti, dopo poco, Itachi si
alzò di scatto con lo
sguardo stranito.
“Dove sono? Dov’è Zane? Come
è finita?” disse agitato.
“Calma!” lo tranquillizzò Kaeleena
“Sei sul mio yacht.
Ero abbastanza vicina all’isola: non posso di certo lasciare
da soli dei
collaboratori”.
“Com’è finita?” chiese di
nuovo Itachi rivolto a
Kisame.
“Non ne ho idea. Quando sono arrivato era già
tutto
finito e voi due eravate a terra. Se fossi arrivato appena un secondo
più tardi
quell’essere, insieme a dei ragazzini, ti avrebbe dato il
colpo di grazia.” Si
rivolse poi a Kaeleena “Adesso vogliamo delle risposte e
subito”.
“Va bene! Mettetevi comodi: sarà una lunga
storia”
disse lei.
“La storia d Nick e della sua impresa? No grazie la
conosco già” disse Itachi.
Gli altri due si voltarono verso di
lui.
“Tu sai?” disse Kaeleena.
“Si! Me l’ha mostrato lui stesso! Non so che cosa
volessi facessimo, ma so chi sei e qual è stato il tuo ruolo
in quella guerra”
disse lui.
Kaeleena sorrise: “E così era Nick quello contro
cui
ti sei battuto. Non immaginavo che sarebbe andato lì. Se sai
già la storia, è
meglio che riposi un po’. Ti darò un sonnifero,
così potrai riprenderti
meglio”.
“Oramai il danno è fatto!” disse lui
“Ho usato troppo
lo Sharingan Ipnotico e la mia vista si è abbassata
più di quanto pensassi”.
“Per questo piccolo problema, risolvo io” disse lei
e
mise la mano sugli occhi di Itachi “Sabbie del Tempo: Ricordo
Controllato”.
Dalla mano di Kaeleena apparve
della sabbia che coprì
la parte superiore della testa di Itachi.
“Che diavolo stai facendo?” disse Kisame con la
spada
di nuovo in pugno.
“Riporto i suoi occhi indietro di qualche anno: in
questo modo la sua vista tornerà quella di prima senza che i
suoi poteri
regrediscano. È il minimo per farmi perdonare”
disse lei concentrata.
Dopo un interminabile minuto, la donna allontanò la
mano dagli occhi dell’Uchiha, che li aprì colmi di
luce.
“E' dunque questa la tua
abilità innata” disse Itachi
mentre si toccava gli occhi incredulo.
“Esatto: la manipolazione del tempo tramite le Sabbie
del Tempo. In certi casi è una benedizione, in altri
è una vera maledizione”
disse lei.
“Che vuoi dire?” chiese lui.
“Chi usa le Sabbie del Tempo vede anche nel corso del
tempo: vede i destini degli altri e anche il suo. Sapere il giorno in
cui
morirai o in cui perderai qualcuno d’importante, è
la peggiore delle
maledizioni. Capisci?”
“Si lo capisco fin troppo bene” disse Itachi.
“Ora bevi questo. Ti farà dormire per qualche ora.
Meriti un sonno tranquillo” disse lei porgendogli una
fialetta dorata.
“Non potrò mai avere un sonno tranquillo:
è così da
anni” disse lui, mentre prese la fialetta. Poi la bevve e si
coricò cadendo tra
le braccia di Morfeo.
“Adesso veniamo a noi” disse Kisame, che era
rimasto
zitto “Raccontami tutto!”.
“Va bene! Come ho detto prima, mettiti comodo”
disse
lei e cominciò a raccontare la storia che già
conosciamo.
Dopo circa mezzora di volo, Drako
cominciò ad
abbassarsi verso terra.
“Ci siamo
quasi!” gridò Nick, per farsi sentire
“Fra
poco arriveremo al villaggio. Pronti a scendere”.
“Si!” dissero tutti.
Dopo poco, Nick, con Zane
in spalla, ordinò ai duellanti di lanciarsi.
Il gruppo atterrò davanti all’ingresso e fu subito
accolto dai due ninja alle porte: Izumo e Kotetsu.
“Svelti! Chiamate Tsunade. Ditele che è
un’emergenza”
disse Nick.
Pochi minuti dopo i ragazzi erano
seduti nella sala
d’aspetto davanti alla sala operatoria, al cui interno
stavano operando Zane.
Syrus era chino sulle ginocchia in un mondo
completamente a parte.
“Siamo sicuri di poterci fidare di questi tipi?”
chiese Chazz per rompere il silenzio tombale che si era creato.
“Puoi stare tranquillo, Tsunade è uno dei maggiori
specialisti in questo campo” disse Nick “Le
affiderei la mia vita!”.
“Buono a sapersi”.
Dal fondo del corridoio
cominciarono a sentirsi rumori
di passi e un forte vociare.
“Chi diavolo è che fa tutto questo
casino” disse Chazz
tenendosi le orecchie.
“Un tipo imprevedibile” disse Nick sorridendo.
Dal corridoio apparve Naruto che chiamò Nick ad alta
voce.
“Stupido siamo in un ospedale!” disse Sakura mentre
lo
colpiva con un pugno.
“Sei sempre il solito Naruto” disse Kiba appena
apparso.
“Guardate: ecco Nick” disse Rock Lee con un tono
troppo alto e colpito da Tenten.
“Ragazzi, siamo in un ospedale!” disse Nick
“E’
comunque un piacere rivedervi tutti!”
“Anche per noi” disse Naruto sorridente
“Sono
diventato davvero troppo forte per te adesso”.
“Ma smettila idiota!” gli disse Sakura, facendolo
deprimere.
“Accidenti!”
esplose Chazz “La volete finire di
rompermi i timpani con questo casino?”.
Nick lo colpì in testa: “Comincia a smettere tu
per
primo va bene?”
“Ahi!” disse Chazz, portandosi le mani alla testa.
“Che faccia tosta!” disse Ino “Se non lo
sai buffone,
sei ospite qui, quindi sii più rispettoso”.
“Ci mancava solamente la predica da parte di una
mocciosa isterica” disse Chazz mentre tornava ritto.
Un pugno gli arrivò
sulla mascella mettendolo KO.
“Chi diavolo sarebbe l’isterica
ANIMALE!” gli fece lei di rimando.
“Scusatelo! Si lamenta sempre di tutto” disse
Hassleberry.
“Avete finito con queste scenate o devo menare un
pugno in testa a tutti voi” disse Nick.
Tutti si ammutolirono.
“Bene. Credo valga la
pena presentarvi. Sun’s Knights
di Konoha vi presento i Sun’s Knights
dell’Accademia del duellante: Jaden Yuki,
Alexis Rhodes, Chazz Princeton, Jessie Andersen, Tirannus Hassleberry e
quel
ragazzino lì seduto è Syrus Truesdale, mentre il
paziente di Tsunade è Zane il
fratello maggiore di Syrus.
Sun’s
Knights
di dell’Accademia vi presento quelli di Konoha: Naruto
Uzumaki, Sakura Haruno,
Hinata Hyuga, Kiba Inuzuka, Shino Aburame, Shikamaru Nara, Ino
Yamanacha, Choji
Akimichi, Neji Hyuga, Tenten e Rock Lee.
Avevo in mente di presentarvi tutti insieme una volta
riuniti, ma le cose non vanno mai come pianifichi”.
“Nulla va mai come si pianifica” disse Chazz
ripresosi
“Comunque Nick ti sei dimenticato di chiamarmi col mio
soprannome “Il Campione””.
“Quanto sei modesto Chazz”, disse Jaden ridendo.
“Non ho mica chiesto il parere di un dilettante”
disse
lui imbronciato.
“Forse te lo sei dimenticato soldato ma Jaden è il
miglior duellante dell’accademia, quindi tappati la
bocca” lo riprese
Hassleberry.
“Evita di gridare. Mi fischiano le orecchie” disse
lui.
“Fatela finita”
disse furiosa Sakura.
I due, spaventati, si ripararono dietro Nick.
“Ma dove ci hai portato?” chiese Chazz.
“In un posto complicato!” rispose Nick.
“ Comunque è
un piacere conoscervi” disse Naruto “E’
da un po’ che ti volevo conoscere Jaden” disse
avvicinandosi a lui.
“Lo stesso vale per me Naruto” e si strinsero la
mano.
“Come mai lo volevi conoscere?” chiese Kiba.
“Semplice: Jaden ha lo stesso potere di Naruto e di
Nick, il potere universale e tra di loro c’è una
strana connessione” spiegò
Shikamaru.
“E tu come lo sai?” chiese Jessie.
“Me l’ha detto Naruto stesso” rispose lui.
“Ovvio. Perché non ci ho pensato prima!”
disse lui con
la mano sulla testa.
Nick si voltò verso
Syrus, che era rimasto immobile.
Gli si affiancò e, delicatamente gli mise una mano
sulla spalla: “Forza Syrus. Non ti preoccupare. Tuo fratello
è forte, lo siete
tutti e due, sono sicuro al mille per mille che si
riprenderà presto”.
Syrus alzò lo sguardo verso di lui: “Ne sei
sicuro?”
“Ho appena detto al mille per mille, non ti basta?”
disse Nick.
“E’ vero, scusami” e si alzò
finalmente in piedi
“Salve a tutti. Io sono Syrus Truesdale”.
“Avanti, non ti preoccupare” disse Rock Lee, mentre
gli si avvicinava “La quinta Hokage è la migliore.
Lo dico per esperienza
personale: se non fosse per lei non starei qui in piedi davanti a
te!”
“Mi fido” disse lui timidamente.
“Che cos’è questo bisbiglio. Avanti fai
esplodere la
tua forza. Vai con l’ardore della giovinezza” disse
il ninja.
Syrus apparve un po’ titubante e, timidamente,
alzò il
braccio.
“Avanti Syrus. Sii più contento” disse
Jaden
“Diciamolo insieme: Ardore della giovinezza!” disse
alzando le mani, insieme a
Jessie e ad Alexis.
“Forza soldato: esplodiamo insieme” disse
Hassleberry,
seguito meccanicamente da Chazz.
“Il tuo amico ha ragione. Sii più
allegro!” gli disse
Naruto “Forza ragazzi: facciamolo insieme”.
I ninja furono un po’ titubanti, ma vedendo il volto
sconsolato di Syrus ebbero pena e si unirono al gruppetto di duellanti.
Anche Nick alzò le braccia e, come se non bastasse, le
ali al cielo per incoraggiarlo.
{Il gruppo sembra essere davvero compatto}
In quel momento la luce della sala
operatoria si
spense e uscì Tsunade.
Tutti si voltarono verso di lei, in attesa di un
responso.
La donna sorrise: “Tranquilli si riprenderà. Ha
qualche frattura e la cornea danneggiata, ma recupererà
presto. Anche oggi ho
fatto un lavoro impeccabile” e si sgranchì.
Syrus si avvicinò e le chiese: “Sta davvero
bene?”
“Certo! Per adesso non potrà fare passeggiate, ma
si
riprenderà” disse lei.
A questo punto il ragazzo, dopo un leggero tremolio
gridò: “GRAZIE!” e, suscitando lo
stupore di tutti, le saltò addosso
abbracciandola e affondando la faccia nei suoi due enormi seni.
“Quando si
dice
la gratitudine!” fece Tsunade rossa “Ora ti
dispiacerebbe staccarti, mi stai
soffocando!”
“Oh mi scusi” disse lui staccandosi dalle forme
sinuose della donna. {sarei voluto essere al tuo posto}
“E’ proprio questo il più grande premio
di un medico:
la gratitudine degli altri” disse Nick con un sorriso.
“Non vorrei rovinarti la giornata Tsunade, ma dovrei parlarti
in privato”.
“Ehi Nick! Ci stai provando con lei?” chiese Chazz
alzando il mignolo.
Nick sorrise: “Assolutamente no! Da una parte
è troppo vecchia per me, dall’altra è
troppo giovane”.
“Quanto sei gentile Nick” disse Tsunade sorridendo
“Va
bene. Andiamo nel mio ufficio. Vi consiglio di far riposare Zane.
Passate più
tardi a trovarlo. A dopo”.
“Grazie ancora” le gridò Syrus.
Tsunade si voltò e salutò.
Duellanti e ninja uscirono
dall’ospedale e andarono in
giro per il villaggio.
“Ma voi vivete qui?” chiese Chazz.
“Secondo te dove viviamo? Nelle caverne!” disse
Kiba.
“Dal tuo odore, direi di si” fece lui, mentre si
tappava il naso.
“Come ti permetti, disgraziato. Akamaru attacca”
ordinò Kiba al suo cane.
Il cucciolo ninja non se lo fece ripetere e attaccò
Chazz acchiappandogli il fondoschiena.
“AHIAAAAAAA!”
gridò lui, correndo come un pazzo per la strada e
cercando di toglierselo.
“Ottimo lavoro soldato Inuzuka. Era quello che si
meritava” disse Hassleberry dandogli il cinque.
“TOGLIETEMI QUESTA BESTIACCIA DALLE CHIAPPE!”
gridò
Chazz e Akamaru strinse ancora di più facendolo imprecare.
“Ah ah ah! Se lo continui a offendere, non si
staccherà mai. Sii più gentile” disse
Kiba.
“Avanti cucciolo! Lascia il posteriore di Chazz prima
che glielo stacchi” disse Jaden provando ad accarezzarlo.
Akamaru lo guardò
curioso, poi mollò la presa e si
lasciò accarezzare dal ragazzo.
“Non mi sento più le chiappe!” disse
Chazz toccandosi
i pantaloni lacerati dai denti del cucciolo.
“E’ incredibile” disse Kiba
“E’ raro che Akamaru si
lasci accarezzare così da una persona che non sia il
sottoscritto. Hai davvero
un grande carisma”.
“E non hai visto niente” disse Alexis
“Jaden si è
fatto amico anche una femmina di alligatore”.
“Che? davvero?” dissero i ninja stupiti.
“Già. Abbiamo messo la mano con un salsicciotto
dentro
la bocca di Shelley e lei ha mangiato solo quello” disse
Jessie.
“E’ vero! È stato fortissimo”
disse Syrus.
“Sì ma non avvicinatevi a lei quando è
arrabbiata”
disse Hassleberry “Le mie retrovie ne sanno
qualcosa”.
“Retrovie?” fece Choji, ingoiando una patatina.
“Cioè il suo fondoschiena” disse Syrus
con un piccolo
ghigno.
Choji, immaginando la scena, lasciò cadere il
sacchetto spaventato.
“Guarda che non
c’è niente da ridere soldato” lo
riprese Hassleberry.
“Non stavo ridendo per quello: confrontavo la tua
reazione con quella di Chazz” disse il ragazzo “Ti
sei lamentato di meno”.
“”Naturale” disse lui vantandosi
“Io sono un militare
e sono abituato al dolore”.
“Fatela finita voi due. Non è
divertente” disse Chazz.
“E invece lo è!” dissero entrambi.
Gli altri stavano ridendo sotto i
baffi, persino
Shino, che è poco propenso al riso.
“Sapete che vi dico” disse Naruto “Tutto
questo ridere
mi ha fatto venire fame che ne dite di provare il ramen di Ichiraku?
È il
migliore in assoluto”.
“Se dici che è buono lo voglio assaggiare.
“ disse
allegro Jaden.
“Anch’io” dissero Jessie, Syrus e
Hassleberry.
“Beh! Proviamo questo ramen” disse Alexis.
“Allora, anche se non ne ho voglia, vi facciamo tutti
compagnia” disse Shikamaru.
“Si!” dissero tutti.
“C’è una domanda che vorrei fare: chi
offre?” chiese
Ino.
“Ovvio Chazz!” dissero tutti i duellanti.
“Chi? Io?” disse lui, alzandosi di botto.
“Grazie infinite Chazz!” dissero tutti.
Il ragazzo abbassò la testa.
“Chazz non è
il tipo da offrire facilmente” disse una
voce.
Tutti si voltarono verso chi aveva parlato.
Appoggiato a un muro, c’era un ragazzo con capelli
argentati e gli occhi azzurri, vestito con un elegante giacca grigio
metallizzato: Aster Phoenix un altro Sun’s Knight.
“Aster!” disse Jaden “Che piacere
rivederti, ma che ci
fai qui!”
“Che fusto!” dissero le ninja, tranne Hinata.
“E lui chi sarebbe?” chiese Naruto.
“Il mio nome è Aster Phoenix, duellante
professionista
e Sun’s Knight di Plasma eroe del Destino” disse
presentando il suo spirito.
“Anche tu sei un Sun’s Knight? Da
quanto?” chiese
Syrus.
“Lo sono diventato insieme a Zane. A proposito come
sta?” chiese lui.
“E’ in ospedale a riposarsi” disse Jaden
“Piuttosto.
Perché sei qui?”
“Semplice: per presentare il resto della banda”
disse
Aster indicando un gruppetto di ragazzi alla sua destra.
Al lato del gruppo vi erano tre
bambini, circa di
undici anni, uno strano pupazzo volante e un ragazzo alto con gli occhi
azzurri
e distanti.
“Salve è un piacere conoscervi” disse
una ragazzina
con i capelli castani e gli occhi verde smeraldo “Io sono
Sakura Kinomoto e
Windam è il mio spirito”.
I ninja della foglia ebbero una reazione esagerata:
come potevano non averla, c’era un’altra Sakura
(molto più carina e gentile
dell’altra secondo me).
“Che nome bellissimo” disse Rock Lee emozionato “e
che viso incantevole. Sei
davvero un piccolo angelo”.
La piccola Sakura sorrise imbarazzata.
“E’ vero! È così
adorabile” disse la ragazzina al suo
fianco, dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri come il cielo
“Per questo
sta bene con tutti gli abiti che le faccio. A proposito io sono Tomoyo
Daidoji
e sono un’accompagnatrice”.
“Una ragazzina così carina che piacere conoscerti.
Io
sono Rock Lee” disse Lee prendendo le mani della piccola
Kinomoto.
Il ninja ricevette un calcio in faccia e fu
allontanato da un ragazzino castano, vestito con un abito cinese.
“Stai lontano da lei” disse lui.
“E tu chi saresti?” chiese Rock Lee, in tono di
sfida.
“Il suo fidanzato” rispose lui
“Sun’s Knight del Mago
Nero e discendente di Clow Reed, Shaoran Li”.
“Oh!” fece Rock Lee “In tal caso mi
scuso. Per
punizione farò cento giri del villaggio correndo
all’indietro”.
Tenten gli assestò un pugno in testa: “Smettila di
dire cretinate fai la figura dello scemo!”
Sakura Haruno si
avvicinò a Sakura Kinomoto tendendole
la mano: “Ciao è un piacere conoscerti
S-Sakura”.
“Perché fai così?” chiese lei
guardandola incuriosita.
“E’ la prima volta che incontro qualcuno che..
ecco:
che si chiami come me” disse lei.
Gli altri rimasero leggermente stupiti.
“Ma tu guarda due ragazze
con lo stesso nome” disse il
peluche volante.
“QUELLA COSA HA PARLATO!” disse Naruto stupito e
seguito dallo stupore generale.
“NON SONO UNA COSA” disse lui “IO SONO
KERBERUS, UNO
DEI GUARDIANI DELLE CARTE CLOW! Potete anche chiamarmi Kero-chan
” e fece il
broncio
“Approfitto della presentazione di Kerberus per
presentarmi. Io sono Yuè secondo guardiano delle carte di
Clow”.
"Molto piacere" dissero i ragazzi.
“Siete sempre i soliti
voi della foglia” disse una
voce familiare.
A pochi passi dal gruppo, i tre ninja della sabbia
erano fermi a guardare. A parlare era stato Kankuro.
“Cosa!” disse Naruto “E voi che ci fate
qui?”
“Non è ovvio?” disse Gaara
“Anche noi siamo Sun’s
Knights!”
“Davvero!” dissero i ninja della foglia.
“Avete bisogno della prova?” disse Temari
“Eccola!” e
mostrò il suo spirito.
“Beh! allora è un piacere avervi nel
gruppo” disse
Naruto con un sorriso.
“Lieti di saperlo” disse Gaara accennando a un
sorriso.
Dopo che tutti ebbero fatto le
presentazioni, Naruto
rinnovò l’invito ad andare tutti a mangiare il
ramen di Ichiraku.
“Ramen?” disse la piccola Kinomoto con le stelle
agli
occhi “Che buono!”
“Ti piace il ramen?” disse Naruto “Allora
devi
assolutamente assaggiare quello di Ichiraku, non riuscirai a trovarne
di più
buono”.
“Bello!” disse lei sognante “Lo fa il
ramen ai frutti
di mare?”
“Certo!” disse lui “Chiedi come lo vuoi e
te ne farà
uno da sogno”.
“Che stiamo aspettando?” chiese Jessie
“Andiamo!”
disse alzando il braccio destro.
“SI!” dissero tutti.
“Poiché oggi mi sento veramente generoso,
offrirò a
tutti il ramen. Siete contenti?” disse Chazz.
“SIIIIIIIIIIII!”
{Ve li immaginate tipi come Gaara e Shino o Aster e
Yuè che dicono in questo modo? Io stesso, che sto scrivendo
la storia, fatico a
crederlo}
Nel
prossimo
capitolo.
I
ragazzi,
dopo aver pranzato col ramen, vanno a fare visita a Zane e Nick
darà una
classifica particolare.
Kaeleena decide di
ospitare i due membri
dell’alba sul suo yacht e, al tramonto, succederà
qualcosa d’inaspettato.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore.
Chazz:
“No i miei
pantaloni, sono tutti rovinati”
Kiba (con un ghigno): “Te
la sei cercata! Così impari a offendermi. Poi quegli stracci
li trovi
dovunque”.
Chazz (lo guarda storto):
“Hai idea di quanto costino?”
Kiba (spallucce): “Chi se
ne frega!”
Chazz (esplode): “Piccolo
moccioso arrogante e puzzolente. Te la faccio pagare cara!”
Kiba (esplode anche lui):
“Adesso ti faccio vedere io. Akamaru attacca”.
Il
cucciolo salta addosso
a Chazz, che cerca di evitarlo, ma riceve morso in un punto molto
sensibile: i
gioielli di famiglia.
Chazz (occhi stralunati):
“AAAAAAAAAAAHHHIAAAAAAAAAAAA!”
I maschi fanno un passo
indietro stringendo i denti.
Kiba
(paonazzo): “Oh
cavolo! Akamaru mollalo subito!”
Il cucciolo si stacca e
Chazz cade a terra stecchito.
Naruto
(non so come
descrivere la sua faccia): “Kiba ma che cosa hai
fatto?”
Kiba (mani in avanti):
“Non volevo farlo femmina!”
Hassleberry: “Fatto sta
che hai esagerato soldato Inuzuka. Spero solo che stia bene”.
Gaara (impassibile):
“Immagino che faccia molto male”.
Tutti i ragazzi (tranne
Aster e Yuè): “SCHERZI! FA UN MALE CANE”.
Gaara: “Scusatemi”.
Sakura
Haruno (che ha
valutato le condizioni del malcapitato): “Tranquilli si
riprenderà”.
Sospiro generale.
Chazz (si rialza a fatica,
tenendosi la parte dolorante): “La fate facile voi!”
Ino
aiuta Chazz a
rialzarsi: “Anche se è scontata la risposta, stai
bene?”
Chazz (respiro profondo ed
esplosione): “SECONDO TE POSSO STARE BENE PICCOLA MOCCIOSA
ISTERICA!”
Ino(esplode): “MALEDUCATO!
E’ QUESTO IL MODO DI RINGRAZIARE!” e gli mena un
calcio che lo colpisce
nuovamente lì.
Chazz: urlo di Munch.
Tutti: mani sulla bocca.
Ino
(sbianca): “Ops!”
Tutti a terra.
Chazz
(quasi un sussurro):
“Ma allora è un vizio!”
Ino (dispiaciuta):
“Scusami! Non volevo colpirti lì”.
Gaara (un occhio chiuso):
“Fa davvero male”.
Naruto (occhi piccoli):
“Puoi dirlo forte! persino Orochimaru crollerebbe per una
cosa simile!”
In
uno dei covi di
Orochimaru.
Orochimaru: “Etcchuuu!”
Kabuto: “Maestro
Orochimaru, non vi sentite bene?”
Orochimaru (mentre si
sfrega il naso): “Tranquillo, sto bene!
Probabilmente qualcuno mi ha citato. Quando scoprirò chi
è, prima di ucciderlo,
gli chiederò che cosa ha detto di me”.
Secondo
me Orochimaru
non ha questo problema, ma non si sa mai.
Povero Chazz:
non ho nulla contro di lui, ma se le cerca sempre.
Dal prossimo
capitolo vedrò di trattarlo meglio: non lo voglio mica
martoriare.
Ciao.
|
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Capitolo 24 *** Ramen, classifica e rivelazioni ***
24. classifica e rivelazioni
Ciao
ragazzi,
ben ritrovati a tutti voi. Spero siate pronti: questo capitolo
sarà pieno di
sorprese . Sono sicuro che vi farò saltare dalla sedia,
sempre se ci riesco.
Mi
raccomando, ditemelo con un commento: voglio sapere la vostra opinione.
Lettore
01: Per
quanto riguarda quello che mi hai detto nel capitolo precedente,
presenterò il
team fantasy dopo il
prossimo attacco dei demoni di Abhadon e sarà molto presto.
Detto
questo,
vi auguro buona lettura.
“BUON
APPETITO!” dissero tutti.
Tutti mangiarono avidamente il
ramen, deliziati dal
sapore celestiale.
“Hmm! È così buono!” fece la
piccola Kinomoto.
“Lieto che ti piaccia signorina” disse allegro il
signor Teuchi, proprietario e gestore del chiosco “Naruto, mi
hai davvero fatto
pubblicità: non avevo mai avuto tante persone in una volta,
nemmeno dei divi”
disse rivolto ad Aster.
“E se tutto va bene, ci vedrà molte
volte” disse lui.
“E’ davvero ottimo!” disse Syrus
“Mi piacerebbe farlo
assaggiare anche a mio fratello. Sono sicuro che lo apprezzerebbe
moltissimo”.
“Allora devi portarlo qui. Gli preparerò una
porzione
speciale” disse Teuchi.
“lo farei volentieri, ma adesso è in ospedale e
non so
quando uscirà” disse lui.
“Capisco! In questo caso, so come rimediare: ti
preparo una porzione da portar via. Mi raccomando, non farla vedere a
nessuno”
disse premuroso e si diresse al fornello.
“Non vorrei rovinarti il progetto Syrus” intervenne
Sakura “Io mi alleno con la nostra Hokage per diventare
medico. Anche se l’hai
abbracciata, affondando nel suo seno –arrossendo- non puoi
mica”
“E smettila!” la riprese Ino “Non
è proibito portare
qualcosa ad un malato! Sono sicura che si riprenderà
subito”.
“Tranquillo Syrus. Ti copriremo noi” disse Naruto.
“Naruto!” fece Sakura guardandolo storto
“Introdurre
cibo in ospedale è proibito”.
La faccia della ragazza fece indietreggiare tutti gli
altri. Era meglio non farla arrabbiare.
“Suvvia non
c’è nulla di cui preoccuparsi” disse
Ayame, la figlia del signor Teuchi, una giovane brunetta“Se
c’è un’ordinazione
possiamo portare il nostro ramen dovunque!”
“Davvero?” fece Sakura.
Ayame annuì.
“Beh! Allora va
bene!” disse.
“Quasi quasi me ne faccio portare una a casa mia. Sono
sicura che a papà e a mio fratello piacerà un
sacco” disse la piccola Kinomoto
“Tu che ne pensi Shaoran?”.
“Ecco..” fece lui.
“E’ un’ottima idea!” disse
Kero-chan “Mi piacerebbe
mangiarne in gran quantità”.
“Ehi! Non esagerare. Sai quanto ci vuole per
raggiungere casa nostra?” fece il cinesino.
“Noi ci abbiamo impiegato solo pochi minuti!” disse
Kero-chan.
“Dimentichi che abbiamo volato, altrimenti chissà
quanto ci sarebbe voluto per arrivare qua” lo riprese
Yuè.
Kero-chan si bloccò sul tavolo. Tutti lo fissarono per
alcuni secondi.
Poi, di scatto, si girò: “Stavo
scherzando!” con la
zampa sulla testa.
Tutti caddero a terra.
“Ti sembra questo il modo di scherzare” lo riprese
Chazz alzatosi per primo.
“Ci hai fatto cadere tutti!” continuò
Hassleberry.
“Per di più mi è caduto il ramen. Come
intendi
rimediare” disse Naruto.
“Scusate!” disse lui imbarazzato.
Fu preso dalla piccola Kinomoto, che cominciò a
strattonarlo: “Mi sono fatta male accidenti a te”.
Il piccolo guardiano le fu rubato dalle mani
dall’altra Sakura, parecchio imbestialita.
“Calma! Sakura!” disse Naruto.
Lei lo guardò con sguardo assassino, facendolo
rabbrividire.
“Falla finita ragazzina” disse Gaara acido.
“Hai detto qualcosa?” ringhiò la ragazza.
Lui non si scompose e la guardò fissa.
Tutti rimasero paralizzati dalla scena.
Gaara tese la mano sinistra {guarda che quella, anche
se sei protetto, ti prende tutto il braccio}
indicandogli Kero-chan che, nel frattempo si era fatto blu.
La ragazza se ne accorse e, spaventata, mollò la
presa.
“Tutto bene?” chiese lei.
“Promemoria” disse lui “Mai farti
arrabbiare” {e
tienilo bene a mente}.
“Ragazzi, che ne dite di tornare composti? Così
posso
fare un altro giro” disse il signor Teuchi, per calmare
l’atmosfera.
I ragazzi tornarono composti e
continuarono la loro
consumazione in silenzio.
“Scusate ragazzi!” chiese
Naruto“C’è una cosa che vorrei
tanto sapere”.
“Sarebbe!” disse Jessie.
“Come ha fatto il vostro amico Zane a ridursi
così?”
chiese.
Syrus stava per mettere in bocca alcuni spaghetti ma
s’interruppe.
“Che c’è?” chiese Naruto
“Ho forse detto qualcosa di
sbagliato?”
“No, non è per quello” disse Alexis
“Il punto è che
neanche noi lo sappiamo”.
“Se è questo il problema, posso risolvere
io” disse
Jaden.
“E come?” chiesero gli altri.
“Vedete: durante l’allenamento con Nick, ho
imparato a
controllare i miei poteri. Tra questi, anche se ancora poco sviluppata,
rientra
la telepatia. Mentre stavamo aspettando in sala d’attesa Nick
mi ha fatto
vedere tutto e mi ha incaricato di farlo vedere anche a voi”.
“E aspetti adesso per dircelo” fece Chazz.
“Non sapevo quando dirvelo” si
giustificò “Comunque
adesso posso farlo. Va bene?”.
“Che aspetti?” disse Chazz nervoso.
Jaden guardò gli altri che fecero si con la testa.
“Vi dico sin da subito che mette i brividi. SCANNING
MENTALE”.
Le menti dei ragazzi furono invase dalla scena del
combattimento e, quando la interiorizzarono, un brivido li percorse.
“Assurdo” disse
Neji per primo “Come può esistere
un’abilità innata come quella?”.
“Io lo trovo interessante!” disse Gaara
“Mi piacerebbe
battermi con uno dei due, ne varrebbe la pena”.
“Stai forse scherzando?” disse Yuè calmo
“Non metto in
dubbio le tue abilità, ma sia Zane che Itachi sono
decisamente al di sopra
della tua portata”.
“Vuoi forse dire che nessuno di noi è al loro
livello?” chiese Aster.
“Non ho detto questo: qualcuno abbastanza forte
c’è,
ma preferisco non aggiungere altro”.
“Avanti non farti pregare” gli disse Rock Lee
“Non mi
offendo mica se non sono ancora abbastanza forte!”
“Infatti, non lo sei”.
Rock Lee si mise nell’angolo depresso.
“Meno male che ha detto che non si sarebbe offeso!”
fece.
“Non fate caso a lui!” disse con un sorrisetto
Tenten.
“Andiamo ragazzi” disse Jaden “Evitiamo
di parlarne,
almeno al momento”.
“Perché?” chiese Naruto.
Jaden indicò uno sconsolato Syrus che fissava la sua
ciotola mezza piena.
“Avanti! Non ti deprimere così” gli
disse dolcemente
Tomoyo “Non so che tipo sia tuo fratello, ma sono sicura che
tu sei forte quanto
lui”.
Il ragazzo non rispose, si limitò ad alzare gli occhi
e fissarli nell’immensità azzurra di quelli di lei.
Per un momento si sentì mancare la terra sotto i piedi
e la cosa, invece di spaventarlo gli piaceva: lo faceva stare bene.
Dopo quella sensazione fece un debole sorriso.
“Sento un buon profumo
nell’aria” disse Chazz “Non so
ancora cosa significhi, ma direi che hai fatto colpo Syrus.
Complimenti”.
Ricevette un pugno in testa da Ino, che gli era seduta
accanto e gli gridò: “Stupido! Cose come questa
non si dicono in pubblico! Sei
davvero un idiota!”
“Ti prendi troppa confidenza, per i miei gusti,
mocciosa! Impara a tenere le mani a posto, o ci penso io”
disse lui.
“Provaci!” disse lei in cagnesco.
“Suvvia ragazzi non litigate: siamo tra amici!”
disse
Choji.
“STA ZITTO CICCIONE!” dissero insieme.
“IO NON SONO CICCIONE SONO BASSO DÌ
TORACE!” gridò di
rimando e cominciò a rotolare.
La sua corsa fu fermata dalla piccola Kinomoto che,
prontamente, aveva attivato la carta del
“rimpicciolimento” riducendo Choji.
“Ma cosa gli è successo?” dissero tutti.
“Semplice” disse Kero-chan “Per evitare
possibili
danni, Sakura ha usato una delle carte di Sakura: cioè
quella del
rimpicciolimento, che riduce le dimensioni. In questo modo Choji
è diventato
piccolo quanto un dado. Bella pensata!”
“Non per offenderti, ma metti paura” disse Tenten.
“Hai davvero un potere anomalo ragazzina. Sei da
tenere d’occhio” disse Gaara. {a cosa pensi
ragazzo?}
“Fatemi tornare normale” gridò Choji
“Non voglio
diventare cibo per gli insetti”.
“Tranquillo, ti farò tornare normale, ma devi
promettermi
una cosa” disse Sakura.
“Qualsiasi cosa!” disse Choji.
“Che non ti offenderai più sei ti chiameranno
ciccione. Me lo prometti?”
Il “piccolo” Akimichi sembrò offeso
dall’insinuazione,
ma vedendo il viso sorridente della ragazzina ne fu abbagliato e
promise. Pochi
secondi dopo era tornato alla sua solita altezza.
“Sei stata incredibilmente dolce Sakura!” disse
Tomoyo
con la videocamera in mano “Questo evento meritava davvero di
essere ripreso”.
La piccola Kinomoto fece un sorrisino imbarazzato.
“Sapete ragazzi: credo
valga la pena riprodurvi con
una magnifica foto di gruppo. Che ne dite?”
Tutti ebbero un attimo di esitazione, tutti tranne
Jaden, Naruto e Jessie che dissero: “Avanti con una bella
foto!”
“State scherzando?” disse Chazz “Non sono
nelle
condizioni ideali per fare una foto, soprattutto non voglio essere
ripreso con
voi”.
“Andiamo Chazz!” disse Jessie
“Sarà divertente!”.
“Aspettate” intervenne Aster “Se vogliamo
fare una
bella foto di gruppo, è necessario che ci siamo tutti. Mi
sembra manchi
qualcuno all’appello”.
“E’ vero!” disse Syrus, come se si fosse
appena
svegliato “Manca Zane!”.
“Allora andiamo in ospedale a vedere come sta!”
propose Naruto.
“Non siate stupidi! Zane ha bisogno di riposo. Non
possiamo andare da lui così!” intervenne Sakura
Haruno.
“Sono curioso di
incontrare questo Zane!” disse Gaara
“Voglio vedere se è davvero forte come lo
descrivono”.
Kankuro e Temari lo guardarono preoccupati.
“Tranquilli: mi basterà solo vederlo in
faccia!” disse
per tranquillizzarli.
“Allora è deciso!” disse Jaden
“Andiamo a trovare
Zane!”.
“Un momento ragazzi!” intervenne Ichiraku
“Avete
dimenticato qualcosa direi”.
“A giusto!” fece Chazz “Accetta le carte
di credito?”
“Certo!” disse tirando fuori la macchinetta.
Chazz tirò fuori una Black Card, la inserì
nell’apparecchio e pagò il conto.
“Hai una Black Card?” disse la piccola Kinomoto
“Ma
quanto sei ricco?”
“La mia famiglia gestisce una multinazionale, quindi
ho sempre parecchio da spendere!” disse semplicemente.
Tutti i ninja (tranne Gaara) e i cartomanti
spalancarono la bocca con il classico “Cheeeeeee!”
“Non per vantarmi: ma sono sopra voi mortali” disse
lui con calma.
“E’ modesto eh?” chiese Shikamaru ad
Alexis.
“Molto!” esclamò.
Giunti nell’ospedale di
Konoha, i ragazzi si recarono
nella stanza di Zane.
Lo trovarono in piedi appoggiato
sul davanzale della
finestra e senza bende.
“Che diavolo hai fatto?” disse Sakura Haruno
allarmata
“Rimettiti subito a letto!”
“Non ho bisogno di dormire. Sto bene” disse lui
“Dove
mi trovo?”
“Sei nell’ospedale di Konoha Zane” disse
la voce di
Nick dall’ingresso.
Tutti si voltarono verso di lui.
“Come diavolo ci sono finito?” chiese Zane.
“Ti ci ho portato io!” rispose Nick “Le
tue condizioni
erano alquanto critiche e ho pensato di portarti da una specialista per
farti
curare”.
“Com’è finita?” chiese
l’altro.
“Non lo so non sono riuscito a vedere l’esito. In
qualsiasi caso è stato davvero uno scontro eccezionale. Ora
, però devi
riposarti,torna a letto” disse Nick imperioso.
“Non darmi ordini oppure..”
“Cosa?”
I loro sguardi si scontrarono per
alcuni istanti.
“Niente!” disse
Zane e si sedette sul letto.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi qualcuno si
decise a parlare.
“Tu devi essere Zane” disse Gaara
“E’ un piacere
conoscerti, io sono Gaara”.
“So chi sei!” disse Zane “Nick mi ha
parlato di tutti
voi.
Al momento sono poco propenso a parlare con dei
mocciosi, quindi andatevene”.
“Ehi! Che modi sono!” disse Naruto innervosito
“E’
questo il modo di rispondere a qualcuno che si presenta?”
“Tu devi essere Naruto, giusto?” disse Zane
“Si vede
che sei una testa quadra!”
“Cosa?” disse nervoso.
“Calmati Naruto”, lo fermò Nick
“Zane è fatto così!”
“Me ne frego!” disse Naruto “Non
m’importa chi ti
credi di essere, ti ci faccio rimanere un anno intero su quel
letto”.
“Calmati Naruto!” intervenne Jaden.
Il biondino non ascoltò l’amico e si
avvicinò furente
a Zane ma Syrus gli si parò da vanti.
“Naruto” fece il ragazzo “Lascia che ci
pensi io, ho
un conto in sospeso con lui”.
Per lunghi istanti, i due si fissarono negli occhi e,
alla fine, Naruto acconsentì.
Syrus si voltò verso il fratello: “Zane, falla
finita!”
Il fratello maggiore rise: “Tutto qui? Pensavo avresti
detto qualcosa di più!”
“Te lo ripeto: falla finita” disse Syrus
“O passerò a
misure drastiche!”
“E quali?”
chiese Zane senza interesse.
“Non ti conviene saperlo” intervenne Nick.
Zane spostò lo sguardo su Nick: “Ti riferisci al
suo
potere nascosto per caso?”
“Già!” confermò Nick
“Non ho avuto modo di vederlo, ma
a detta di Alan potrebbe rivaleggiare con quello di un guerriero
universale”.
“Rivaleggiare con il potere di un guerriero
universale?” chiese Shikamaru.
“Esatto” disse Nick “Giacché
ci siete tutti, vi farò
una rapida elencazione dei vostri poteri e farò una
classifica”.
Il giovane entrò nella
stanza e materializzò una
lavagna dal suo porta tutto, suscitando lo stupore dei ragazzi e si
schiarì la
gola e iniziò.
“Dovete sapere che, tenendo conto dei poteri, ci sono
sette categorie di guerrieri che vanno dal basso verso l’alto.
La settima categoria sono i guerrieri base: i loro
poteri si limitano alla capacità di volare e combattere con
le energie di cui
vi ho dato i rudimenti. Vi appartengono Sakura Haruno, Tenten, Kiba,
Choji e
Kankuro.
La sesta categoria sono i guerrieri elementari: che,
come dice il nome, sono in grado di manipolare gli elementi della
natura a loro
piacimento. Voi ninja potete essere messi in questa categoria. A questa
appartengono Ino e Temari.
La quinta categoria è quella dei guerrieri
metamorfici: dotati della capacità di modificare il proprio
aspetto con
sembianze simili a quelle di un animale, oppure di modificarne la
struttura
molecolare. Hassleberry, Zane, Aster, Shino, voi appartenete a questa.
La quarta è quella dei guerrieri-luce e dei
guerrieri-ombra: dotati della capacità di manipolare la luce
e l’ombra a
livelli che superano la normale immaginazione. Shaoran, Shikamaru, Neji
e
Chazz, che è una sorta d’intermezzo con la
categoria precedente, appartengono a
questa.
La terza è quella dei guerrieri spirituali: sono in
sintonia con spiriti del mondo antico, che rappresentano un lato della
natura o
una particolare virtù. In questa rientrano: Hinata, Alexis,
Sakura Kinomoto,
Jessie e Gaara e, anche se impropriamente, Naruto.
La seconda è quella dei guerrieri selvaggi e dei
materializzatori:
i primi sono dotati di un istinto particolare capace di piegare le
forze della
natura, di sensi sviluppati e rapidità
nell‘apprendimento; i secondi possono
materializzare il loro spirito sottoforma di armi, dandogli la forma
che più
preferiscono senza alcun limite o concretizzare poteri di oggetti. Rock
Lee e
Syrus sono due guerrieri selvaggi, mentre Jaden è un
materializzatore.
La prima e ultima categoria è quella dei guerrieri
universali: che possono entrare in contatto con l’universo e
usarne il potere.
Quest’ultima è una categoria extra che
può essere raggiunta da pochi guerrieri,
appartenenti alle altre.
Oltre al sottoscritto, ne fanno parte anche Naruto e
Jaden.
Prima che qualcuno di voi possa dire qualcosa, v’informo
che i poteri extra che avete: sono classificabili in altri modi nella
cosiddetta classe dei poteri mutanti, ma si svilupperanno con la vostra
crescita e quindi, al momento, preferisco non dirla.
Detto questo, ho concluso la mia spiegazione e, con
permesso, mi bevo un bicchiere d’acqua” e si
servì.
Per qualche minuto regnò
il silenzio totale, poi tutti
esplosero e cominciarono a parlare tra di loro e a fare domande a Nick.
La porta della stanza si
aprì ed entrò Ayame con un
vassoio di ramen e annunciò: “Ramen Ichiraku! Se
non avete mai provato il
nostro ramen, non sapete cosa vi perdete. Confezione speciale per i
signor Zane
Truesdale offerta dalla casa”.
I ragazzi smisero di parlare e la lasciarono passare.
“Ecco a lei!” disse la ragazza, porgendogli il
ramen
con un sorriso.
Per la prima volta nella sua vita, Zane non sapeva che
cosa dire: forse era il posto, oppure erano state le troppe scoperte,
oppure
erano gli occhi di quella ragazza, così semplici e allegri,
che gli erano
apparsi all’improvviso a lasciarlo di sasso. {la terza
è impossibile}
“G-Grazie!” disse lui e prese il vassoio.
“Forza, lo assaggi, non se ne pentirà”
disse la
ragazza.
Con gesto meccanico, il ragazzo prese le bacchette e, pizzicati
alcuni fili, li assaggiò.
Tutti osservarono muti la scena,
aspettando un
responso.
“E’ ottimo!” disse lui con voce tremante
“Non ho mai
mangiato niente di così buono in vita mia” e
continuò a servirsi.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Finito il ramen, Zane porse la
ciotola vuota ad Ayame
sfiorandole un dito e arrossendo in volto {non mi dite che è
l’opzione numero
tre? }
Chazz percepì un forte odore di fragole, simile a quello
che aveva sentito prima con Syrus: giungendo alla verità.
“Da non credere!” pensò il ragazzo
“Uno come lui si innamora
di una cuoca? Questa sembra la scena di un racconto romantico. Che
schifo!”
{Ehi!}
“Lieto che ti sia
piaciuto” disse Nick “Il ramen di
Ichiraku fa meraviglie. Grazie per essere venuta qui Ayame”.
“Nessun disturbo, è stato un piacere”
disse la ragazza
e poi si rivolse a Zane con un sorriso “Spero di rivederla al
nostro chiosco”.
Il Truesdale maggiore si sentì percorso da un brivido
e, forzatamente, annuì.
“Bene, adesso vado. Buona giornata a tutti” disse e
se
ne andò.
Zane la seguì con lo sguardo anche dopo che fu sparita
dietro la porta, rimanendo imbambolato.
“Ehi sveglia!”
disse Naruto agitando la mano davanti
alla sua faccia.
Zane si riprese e disse: “Che cosa
c’è?”
Tutti quanti sorrisero.
“Che avete da sorridere!” disse Zane imbronciato.
“No, niente!” disse Shikamaru “Comunque
ti conviene
stare attento, amico: sarà difficile che il signor Teuchi vi
faccia
avvicinare!”
“Che vuoi dire?” fece Zane “Quella
ragazza non m’interessa!”
e si voltò imbronciato. {Non ci credo: è cotto!}
“Come no?” rise Jaden “Si vedeva lontano
un miglio che
non riuscivi a staccarle gli occhi di dosso”.
“Ti ci metti anche tu?” disse Zane.
“Andiamo
ragazzi!” disse Nick “Non mettete il dito
sulla piaga, non è divertente.
Comunque ho una notizia buona e una cattiva. Quale
volete sentire per prima?”
“Prima la buona” disse Jaden.
“Va bene!” disse Nick “La buona notizia
è che voi
duellanti e cartomanti siete stati nominati a pieno titolo ninja della
foglia”.
“Cosa?” fece Shikamaru “Era questo che
volevi dire
alla quinta Hokage?”
“Esatto. Ragazzi ecco a voi il vostro
lasciapassare” e
tirò fuori dieci copri fonte.
“Grande!” fece Jaden “Questo vuol dire
che adesso
potremo venire qui quando vorremo vero?”
“Proprio così” disse Nick.
“Immagino che la cattiva sia che dovrete prendere
ordini dalla nostra Hokage e compiere missioni” disse
Shikamaru.
“Sei davvero perspicace Shikamaru.
Ovviamente alternerete le vostre missioni con gli
impegni che avete di solito.
Vi avverto che
non sarà una passeggiata” concluse Nick.
“Sarà davvero divertente!” disse Jaden.
“Aspetta e vedrai fratellone Jaden” gli rispose
Naruto.
“Perché?” chiese il castano.
“Lo vedrai!” rispose semplicemente il biondino.
“Ragazzi, per oggi resterete qui: così
approfondirete
la conoscenza con gli altri” disse Nick.
“E la mia prova?” chiese Jaden.
“Quale prova?” chiesero i ninja.
“Ecco..” cominciò Jaden “Io
non ho una spada!”
I ragazzi capirono al volo e
inghiottirono.
“La faremo domani mattina” rispose Nick
“Per oggi
avete la giornata libera”.
“Un momento” intervenne la piccola Tomoyo.
“Cosa c’è piccola Tomoyo”
chiese Nick.
“Ci siamo tutti, no? Allora facciamo una bella foto di
gruppo: così potremo ricordare questo momento”
disse lei.
“Una foto? Adesso?” fece Ino “Non sono in
ordine” si
lamentò.
“Tanto non ci sarebbe differenza” disse Chazz e
ricevette un ennesimo pugno della ragazza. {ma non eri tu a dire di non
essere
nelle condizioni giuste?}
“Allora che ne dite?” chiese la ragazzina con un
dolce
sorriso.
“Non ho mai fatto una foto di gruppo” disse Gaara
“Tuttavia, credo valga la pena immortalare un momento come
questo”.
“Per me va bene!” disse euforico Naruto.
Alla fine tutti furono d’accordo e si misero in posa con
Nick al centro.
“Un bel sorriso!” disse la piccola.
Tutti sorrisero e immortalarono la loro prima foto di
gruppo.
Il sole tramontò e
Kaeleena terminò di raccontare a
Kisame la storia di cui aveva fatto parte.
“Cavolo!” disse lo spadaccino stupito “Ed
io che
pensavo di essere un mostro”.
“Credimi” disse la donna “A confronto dei
demoni di
Abhadon, sei un bravo ragazzo”.
“Consolante!” esclamò
“C’è solo una cosa che non
capisco!”
“Sarebbe?”
“Perché Nick ha raccontato a Itachi la sua storia?
Sia
io che lui siamo dei criminali di livello S”.
“Devi chiederlo a lui non a me” rispose la donna.
“Il motivo è semplice” disse Itachi.
I due si voltarono verso il letto e
videro l’Uchiha
mettersi a sedere.
“Sei sveglio?” chiese Kisame.
“Sì, da alcuni minuti” rispose lui.
“Capisco” fece Kaeleena “Hai dormito
bene?”
“Non dormivo così da tanto tempo” disse
lui
guardandola intensamente “Mi sento come se fossi tornato
indietro”.
“Ne sono contenta” disse lei “Piuttosto:
perché Nick
ti ha fatto vedere la sua storia?”
Il moro si alzò dal letto e, barcollando, si
avvicinò
alla finestra e la aprì: “Perché si
è fidato di me”.
Kisame e Kaeleena lo guardarono senza capire.
“Lui ha visto la mia storia, le scelte che ho fatto,
le mie emozioni e mi ha premiato facendomi vedere le sue. È
da anni che mi
porto tutto dentro: pensavo che nessuno sarebbe mai riuscito a vedermi
dentro,
ma lui l’ha fatto ammirando la mia
volontà”.
“Quel pennuto ti ammira?” fece lo spadaccino
“Da
quello che mi avete detto non c’è nulla di
ammirevole in voi se non la vostra
forza”.
“Forse non sono tutto da buttare!” disse lui e
osservò
il cielo tinto d’arancio.
Kaeleena si alzò e fece
un profondo respiro: “Coloro
che si portano appreso un pesante fardello si riconoscono sempre tra di
loro.
Non so che cosa Nick abbia visto nel tuo cuore, ma se
lui si è fidato, lo farò anch’io.
Che ne dite di restare qui per questa notte? Mi sono
stancata di stare da sola, con la sola servitù a farmi
compagnia”.
“Ci ospiteresti per la notte!” disse Kisame
divertito
“Se ospiti dei ricercati rischi parecchio ragazza”.
“Niente che possa risolvere. Allora?”
“Per me va bene” disse Itachi.
“Se Itachi è d’accordo, lo sono
anch’io” disse lo
spadaccino.
“Bene, ho giusto qualche cabina per gli ospiti. Sono
singole, tirate a lucido e perfettamente ammodernate. Vi
accompagno” disse la
donna e si avviò alla porta.
Kisame si alzò e seguì la donna, ma
l’Uchiha maggiore
rimase immobile a fissare il cielo.
“Che cosa fate Itachi? Non venite?” chiese lo
spadaccino.
“Tra un momento” disse lui rimanendo di spalle.
Lo spadaccino capì che voleva restare da solo e
uscì
dalla stanza con la donna.
Kaeleena guidò lo
spadaccino per il corridoio
adiacente e, dopo pochi minuti gli aprì una porta.
L’arredamento della cabina era identico a quello della
padrona dello yacht: il muro era giallo ocra, il pavimento era
ricoperto da un
pregiato tappeto persiano e delle tende cremisi coprivano la finestra e
il
letto a baldacchino a due piazze.
“Che lusso!” commentò Kisame
“Non so se riuscirò ad abituar
mici!”.
“La cena, di solito, viene servita in camera. Fra poco
passerà un domestico per prendere l’ordinazione:
chiedi tutto quello che vuoi”
disse la donna.
“Ottimo!” sorrise l’altro.
“Bene, vado a prendere Itachi”.
“Quando è in quel modo: resta immerso nei suoi
pensieri per ore e nessuno lo smuove. Mi sa che dovrai cambiare
stanza”.
“Lo terrò a mente. Buona notte” e chiuse
la porta.
Kaeleena aprì la porta
della sua cabina e osservò
sognante il moro che fissava il sole tramontare completamente.
“E’ uno spettacolo incredibile vero?”
disse lei,
avvicinandosi a lui.
“Il più bello che ci possa essere”
rispose lui.
Il volto di Itachi era sereno e rilassato, i suoi
occhi neri brillavano e il suo respiro era lento e regolare.
“Da quanto tempo non vedevi il tramonto?” chiese la
donna.
“Non lo ricordo più! Mi sembra la prima volta.
Devo
ringraziarti per questo: ora vedo di nuovo”.
“Io non ho fatto niente: ti ho solo curato”.
“Hai fatto molto di più!”
La donna si voltò verso di lui, perdendosi
nell’intensità di quegli occhi. Scostò
lo sguardo e tornò a vedere il mare.
“Scusami!”
disse Itachi “Non volevo..”.
“Al contrario! Mi stai facendo sorridere: sono in
pochi a riuscirci. La verità è che nessuno mi
aveva mai guardato in quel modo.
Vedere il momento della morte che si avvicina e la
solitudine non mi permettono di godere quei piccoli piaceri della
vita”.
“Allora non pensarci” disse Itachi “Non
pensare a
quello che verrà, ma a quello che c’è
adesso.
Credimi quando ti dico: che ti capisco”.
“Ti credo: siamo entrambi due creature il cui futuro
è
segnato dalla morte. Non si può sfuggire al destino:
è impossibile”.
Il moro sorrise: “Sai, qualcuno mi ha rivelato che
niente è impossibile”.
“Il credo di Nick ti ha contagiato?” chiese lei con
un
dolce sorriso.
“Mi ha lasciato un messaggio che non dimenticherò
mai!”
“E quale sarebbe?” disse voltandosi verso di lui.
I loro occhi si incrociarono, perdendosi nelle
rispettive immensità.
“Che il biglietto per il futuro è sempre
bianco” e si
avvicinò a lei.
“Allora, ti prego: mostralo anche a me”.
I loro volti si avvicinarono sempre di più, i loro
cuori battevano come se fosse uno e le loro labbra si unirono in un
lungo e
intenso bacio.
Il sole lasciò spazio a una splendida luna che,
radiosa, salutò un nuovo amore.
Nel
prossimo
capitolo.
Adesso è il
turno di Jaden fornire una prova delle sue capacità.
Il ragazzo se
la vedrà contro il primo guardiano, mostrando le sue
capacità.
Riuscirà a
sconfiggere il suo gigantesco avversario e ad andare avanti?
Questo e
molto altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
enciclopedia del Fantasy
Eric
(inchino): “Oggi
dovremmo parlare della classificazione fatta dal nostro Nick, ma
l’ha spiegata
così bene che non saprei aggiungere altro.
Per questo oggi,
presentiamo le attuali e possibili coppie, viste finora.
1)
Chazz - Ino. Io dico che
è impossibile, ma può darsi
che mi sbagli.
2)
Syrus – Tomoyo. Per loro
tutti dicono sì.
3)
Zane – Ayame. Uno come
lui, con una ragazza semplice
come lei? Al massimo, potrebbe durare un mese.
4)
Itachi – Kaeleena. Che
è pazza lo so, ma non pensavo
fino a questo punto. Valle a capire le donne.
5)
Shaoran – Sakura. La
coppia più dolce che abbia mai
visto.
6)
Rombo d tamburi. Nick –
Marina.”
La
prima coppia piomba nello studio fiondandosi sul povero Eric.
Ino:
“Non dire assurdità! Io e questo idiota non
abbiamo nulla da spartire”.
Chazz:
“Per una volta le do ragione. E poi, anche se fosse vero, non
puoi gridarlo ai
quattro venti, sfigato!”
Eric:
“Sulla prima parte dovrei darvi ragione, ma è
troppo divertente auspicare a una
vostra accoppiata. Sulla seconda ho qualcosa da ridire: la donna che
amo è
morta!” e mostra loro la sua foto.
Ino
e Chazz (imbarazzati): “Scusaci!” e se ne vanno in
silenzio.
Eric
sospira: “Spero davvero che si mettano insieme, almeno
potrò dire di aver fatto
il ruolo di Cupido”.
Due
pugni gli arrivano in testa: Kaeleena e Marina sono parecchio irruenti.
Kaeleena
(venetta pulsante): “Che bastardo che sei! Primo: Shelley qui
è viva e te la
sei sposata.
Secondo:
io sarei pazza?”
Marina
(furiosa): “Sono d’accordo con Kaeleena, stupido e
poi chi ti ha detto che io e
Nick stiamo insieme?”
Eric
si fa piccolo e non sa a chi rispondere per prima. Prova a
indietreggiare, ma
si trova dietro Zane, Itachi e Nick con le braccia incrociate.
Eric
(tic nervoso): “Ciao ragazzi!”
Scena
troppo violenta
Lo
studio è distrutto ed Eric è a terra dolorante.
Eric
(vede le stelle): “Per oggi è tutto ragazzi! Ci
rivediamo alla prossima.
Ricordate
questo: mai spettegolare sulle coppie. Ciao!” e sviene.
Credo
che prenderò alla lettera il suo consiglio, sapete! Alla
prossima.
|
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Capitolo 25 *** La prova di Jaden ***
25. La prova di Jaden
Ciao a
tutti!
Come ve la passate? Oggi ho sfornato per voi un nuovo capitolo con un
bel po’
di azione e qualche piccola sorpresa. Spero la gradirete e me lo potete
sempre
dimostrare o con un commento, oppure continuando a leggere (anche se mi
piacerebbe sentire la vostra opinione).
Prima di
presentarlo passo ai commenti.
Lettore
01:
In effetti hai ragione, potevo evitare la lavagna, ma mi sono sempre
chiesto
come ci sente a fare il professore che spiega una lezione e ti dico che
non lo
farò mai.
Per quanto
riguarda la prova di Jaden: credo che sarò più
rapido, sennò rischio di non
farla finire mai questa prima stagione, mi limiterò a un
paio di capitoli belli
lunghi, come piacciono a te, contento?
Detto
questo,
sperando di non annoiarvi, eccovi il capitolo.
“NO
BRIAN! Resisti! Ti prego resisti”
disse un giovane Nick disperato.
“Mi… dispiace,,, Nick. La morte è
venuta a
prendermi” disse un giovane
soleano color rosso fuoco, messo in risalto dalla profonda ferita che
aveva sul
petto.
“Ti prego!” disse “Non mi lasciare
solo”.
“Tu.. non sarai mai da solo” disse il
giovane soleano sputando sangue “Sei… un
Sun’s …Warrior
e un… principe.
Ti... prego: COFF! Proteggi Luce.
Proteggi… mia sorella. Giuramelo!”
“La proteggeremo insieme. Tu guarirai!”
“Giuramelo!” disse sputando altro sangue
dalla bocca.
“Te lo giuro. Non permetterò a nessuno
di farle del male” disse il giovane Nick stringendo la mano
insanguinata
dell’amico.
“Lei ti ama, ti… amerà
sempre” e chiuse
gli occhi per sempre.
“Finalmente
sei morto giovane Nibbio di
Fuoco. Era ora” disse una voce fredda che veniva
dall’alto “Ora tocca a te,
piccolo ladro. Il potere del Sun’s Warrior è mio
di diritto e, ora me lo
prenderò”.
Il piccolo soleano osservò tremante le
sue mani coperte di sangue, poi lanciò un grido.
Nick si
alzò di botto
dal letto.
“Di nuovo quel sogno”
disse ansimante “Che cosa significa!”
Il giovane si alzò e si affacciò alla finestra
del suo
monolocale, datogli da Tsunade.
Fuori il cielo era chiaro e luminoso e il sole
splendeva alto.
Nick si appoggiò sul davanzale della finestra e
osservò il cielo.
“E’ da quasi un mese che faccio questi sogni. Che
siano ricordi del mio passato di soleano?
Tu che dici Alan”.
“Direi di si” rispose l’angelo apparsogli
al lato “I
ricordi d una vita passata si rivelano sempre come sogni.
Finché non capirai
come riottenere i ricordi della tua vita precedente: continua a
guardare avanti
e a pensare al futuro”.
“Già!” disse Nick “Il futuro.
Come posso andare avanti
senza conoscere il mio passato?”
“Tu hai un passato: ricorda che hai vissuto 19 anni
come umano” lo riprese l’angelo.
“I precedenti 5000, però, che ho vissuto come
soleano
sono coperti dall’oblio”.
“Non so come eri un tempo, ma sono sicuro che non sei
cambiato molto. Le persone cambiano, ma mai in modo radicale”.
“Spero tu abbia ragione”.
Immerso in un profondo stato di
concentrazione, Nick
cercò di scavare nei suoi ricordi, ma, come tutte le altre
volte, il passato
gli appariva buio.
“Signor Nick!” gridò una voce.
Nick aprì gli occhi e voltò la testa verso chi
l’aveva
chiamato.
A una decina di metri da lui, la piccola Sakura
Kinomoto, accompagnata dall’inseparabile Kero-chan, stava
correndo verso di
lui.
Quando la ragazzina fu abbastanza vicina, si fermò
rossa in viso.
“Cosa
c’è piccola Sakura? Perché sei
rossa?” chiese
Nick.
La ragazzina non riusciva a non alzare lo sguardo
verso di lui.
Nick abbassò lo sguardo e capì: era a torso nudo.
Il giovane guerriero, una volta alzatosi, era andato
in un luogo tranquillo e si era tolto la maglietta per sentirsi a suo
agio e
prendere un po’ di sole.
“Scusa!” disse lui mentre raccoglieva una maglietta
rossa con il segno della Nike all’altezza del cuore.
“Accidenti!” disse Kero-chan “Di solito
gli
occidentali hanno il corpo peloso. Come mai lei non ne ha nemmeno uno
signor
Nick?”
Quella domanda fece salire un brivido alla schiena del
giovane: quel corpo senza peli lo doveva a uno scherzo notturno di
Marina, che
si era vendicata alla grande sul povero ragazzo, distrutto da una
giornata
estenuante di allenamenti, facendogli una ceretta completa.
Una notte la ragazza si era
intrufolata nella sua
stanza e, sorpresolo, l’aveva legato al letto e sospeso a
mezz’aria: poi lo
denudò quasi del tutto e fece una ceretta completa in tutto
il corpo.
Dopo quella tremenda tortura, Nick si era fiondato in
bagno e si tuffò nella vasca piena d’acqua, ma
l’acqua fredda era stata
bloccata e uscì solo la calda. {immaginate le grida
di
dolore}
In più Marina rincarò la dose scattandogli foto e
Nick
riuscì a vendicarsi trascinandola completamente vestita
nella vasca e dando
avvio a una battaglia di schizzi roventi.
Allontanò quei pensieri e disse: “E’ una
lunga storia!
Piuttosto perché siete venuti a cercarmi?”
“Se lo è dimenticato?” disse la piccola
Kinomoto
“Jaden deve conquistare la sua arma”.
“Giusto!” disse lui “Allora
andiamo!”
Nick
fece
apparire il castello e, dopo la presentazione dei guardiani, condusse
il gruppo
dei Sun’s Knights nell’ala est e, date le dovute
spiegazioni, invitò Jaden a
scendere.
“Ci vediamo più tardi” disse il castano.
“Fratellone Jaden sta attento” gli gridò
Naruto.
“Tranquillo!” rispose lui, mentre la pedana
scendeva.
Dopo che il ragazzo scomparve dalla loro vista, Nick
guidò tutti nella sala di osservazione.
Mentre la pedana scendeva, Jaden
ripensò a quello che
Nick e poi Naruto gli avevano detto; la sua mente era incredibilmente
rilassata
e il respiro regolare.
“Sei pronto Jaden?” gli chiese Neos, apparsogli
alle
spalle.
“Certo: sono pronto ad entrare in scena. Sei con me
Neos?” disse il ragazzo.
“Certo e ci sono anche tutte le creature del
neo-spazio e gli eroi elementali a sostenerti”.
“Grazie amici”.
La pedana giunse nel fatidico
corridoio pieno di porte
e il ragazzo cominciò a percorrerlo, guardandosi intorno.
Camminò per diversi minuti, arrivando vicino al fondo:
quando la porta alla sua sinistra s’illuminò.
“Ci siamo!” pensò
“E’ il momento di vedere quanto
valgo” e aprì la porta.
Nella sala di osservazione, tutti
osservarono tesi la
strada del ragazzo.
“Chissà quale oggetto è contenuto in
quel labirinto”
chiese Syrus.
“Nessuno sa cosa custodiscono i labirinti” rispose
Nick “Solo i guardiani lo sanno”.
“Speriamo che sia un oggetto semplice” disse la
piccola Kinomoto “Se Naruto c’è
riuscito, anche Jaden dovrebbe farcela”.
“Non è semplice come pensi piccola
Sakura” disse il
biondino “Quando ci ho provato io ho rischiato di morire e
temo che anche il
fratellone Jaden dovrà farlo”.
“Io non lo direi” sorrise Zane, che si era
completamente ristabilito in una notte.
“Che vuoi dire?” fece Naruto stizzito:
più ci parlava,
più lo trovava antipatico.
“C’è una cosa che Jaden ha avuto e tu
no: parlo
dell’allenamento” rispose il Truesdale maggiore
“Il nostro amico è stato
allenato personalmente da Nick e sembra aver ottenuto dei buoni
risultati”.
La porta della sala fece un trillo e poi si aprì,
facendo entrare Ulquiorra.
I duellanti, i cartomanti e i ninja della sabbia si
misero sulla difensiva ma Naruto li tranquillizzò:
“Tranquilli è il guardiano del mio
castello”.
“Il guardiano del tuo
castello?” ripeté Gaara “Da
quando hai un castello?”
“Da quando ho ottenuto la spada di luce” rispose
lui
“Lui è anche il primo guardiano del labirinto che
ho affrontato: si chiama
Ulquiorra e ha il pollice verde”.
“E’ un piacere conoscervi” disse la
creatura alata con
un inchino “Gli amici del mio Master, sono i miei”.
Tutti ricambiarono con un leggero cenno della testa e
poi tornarono a vedere sullo schermo.
“Ulquiorra” lo chiamò Nick
“Dimmi una cosa: sai quale
oggetto è rinchiuso nel labirinto in cui il nostro amico
è entrato?”
La creatura alata si avvicinò e, dopo aver visto il
labirinto, spalancò: “E’
impossibile!”
“Cosa c’è?” chiesero in
pratica tutti.
“In quel labirinto” disse rabbrividendo Ulquiorra
“E’
custodita la leggendaria lancia di luce”.
“La lancia di luce?” disse Nick, anche lui scosso.
“Scusate” intervenne Shikamaru “Che
cos’è la lancia di
luce”.
Senza voltarsi, Nick rispose: “La lancia di luce,
appartiene alle cinque mistiche armi di luce. Queste armi sono tra le
più
potenti che siano mai state create e sono incredibilmente pericolose.
Per
vostra informazione: anche la spada di luce è una di queste
armi leggendarie”.
“Anche la spada di luce?” chiese Naruto
“Quindi ho
davvero una potenza nelle mie mani. Ma perché
l’arma ha scelto me”.
“Nemmeno noi guardiani lo sappiamo” disse Ulquiorra.
“Se tutto va bene, avremo un altro potente manufatto
del mondo antico dalla nostra parte, speriamo bene” disse
Nick.
“Scusate” intervenne Chazz
“C’è una cosa che vorrei
tanto sapere: quali sono le altre armi di luce?”
“Mi dispiace ma ne conosco solo tre, le altre due sono
un mistero” rispose Nick “In qualunque caso, solo
la spada e la lancia sono
custodite nei labirinti; le altre si trovano in luoghi sperduti.
Comunque la
terza è l’arco di luce e sembra essere molto
potente”.
“Speriamo ch Jaden sia all’altezza di
quell’arma”
disse Zane.
Nel frattempo, Jaden era entrato
nell’enorme labirinto
e si muoveva nella fitta e selvaggia vegetazione del luogo.
“Jaden più avanti c’è una
radura” lo avvertì Neos.
“Indicami la strada amico” disse il ragazzo.
Pochi minuti dopo, si
ritrovò in un’immensa radura.
“Ma quanto è grande questo posto?” disse
il ragazzo.
“Parecchio ragazzo. Parecchio” disse una voce
tonante.
Il ragazzo si voltò verso la direzione e lanciò
un
urlo: a parlare era stato un gigante di colore di dieci metri, con
almeno sei
paia di gambe che reggevano una montagna di muscoli.
La testa del gigante era in parte coperta da un
elmetto osseo di colore nero come i capelli, che portava legati a coda
di
cavallo e, i suoi occhi, dello stesso colore, erano verticali.
“Ehi! non mi dire che sei tu il guardiano” disse il
ragazzo.
“Esatto ragazzo” disse il gigante con un sorriso a
trentadue denti “Mi presento: sono Yammy Ira, molto
lieto”.
“Piacere mio, io sono Jaden Yuki” disse il ragazzo
col
tic nervoso “Beh credo che dovremo combattere,
vero?”
“Direi di si” disse lui “Ma a stomaco
vuoto non riesco
a impegnarmi. Ti va di farmi compagnia con la colazione?”
“Colazione?” disse Jaden.
Incredibile ma vero, il gigante
stava preparando
un’abbondante colazione a base di ogni ben di dio: pane
tostato, uova e
pancetta, marmellata, frutta, salsicce, verdure cotte e molto altro.
“Tu, di solito, mangi così?” chiese il
ragazzo
incredulo.
“Certo” rispose l’altro “A
pranzo e cena, poi, cucino
piatti eccezionali. Non per niente, tra i vari guardiani: dicono che
sono un
cuoco con la C maiuscola” e rise.
“Galattico!” disse il ragazzo
“Poiché me lo chiedi, va
bene!”
“Allora siediti” disse il gigante, indicandogli un
cuscino a misura di uomo “Di solito viene un amico a farmi
compagnia, ma da
quando è stato sconfitto se ne sono perse le tracce.
Buon appetito ragazzo”.
“Buon appetito anche a te” rispose Jaden e
cominciò a
mangiare.
Nella sala
d’osservazione, tutti osservarono
sbigottiti la scena.
“Che diavolo sta facendo?” fece Syrus
“Dovrebbe
attaccarlo e non fargli compagnia con la colazione!”
“E’ vero, ma che ha Jaden in testa?”
esclamò Naruto.
“Yammy è sempre il solito” disse
Ulquiorra.
I ragazzi si concentrarono su di lui.
“Che vuoi dire?” chiese Aster che gli era vicino
“Lo
conosci?”
“Si” rispose “Sono io l’amico
di cui parlava prima”.
“Davvero?”
dissero tutti.
“Sì, i guardiani possono spostarsi da un labirinto
a
un altro per incontrarsi e farsi compagnia, ma possono farlo solo in
alcune
occasioni e poi non siamo tutti molto aperti.
Io e Yammy ci conosciamo da parecchio tempo: il nostro
è più un reciproco rispetto che una vera
amicizia, ma non disprezziamo le
occasioni in cui possiamo incontrarci. Mi chiedo se Jaden
sarà capace di
batterlo”.
“Ora lo vedremo” disse Nick con un leggero sorriso.
Terminata la colazione, i due, con
la pancia gonfia,
si alzarono e si spostarono verso il centro della radura, pronti a dare
battaglia.
“Ti ringrazio per avermi fatto compagnia ragazzo, ma
adesso devo schiacciarti” disse il gigante e,
dall’addome, srotolò una lunga
coda che finiva con una mazza.
“Mi spiace doverti deludere, ma non ho la minima
intenzione di fermarmi qui! Sun’s Knight Battle Armor
Go!” disse Jaden.
L’armatura di Neos ricoprì il ragazzo dando inizio
allo scontro.
Yammy, con inaspettata
velocità, piombò verso di lui e
menò un poderoso pugno.
Jaden se ne accorse appena in tempo e scansò, saltando
sull’enorme mano e, con uno scatto, colpì il
gigante alla mascella.
Yammy rimase in piedi e, approfittando dello spostamento
d’aria, colpì il ragazzo con una gigantesca
testata.
Jaden fu schiantato a terra e scomparve sotto la
pianta del piede di Yammy.
“Ahia, che
male” disse il gigante, massaggiandosi la
mascella “Ammetto che non te la cavavi male a colpire, ma ti
saresti dovuto
impegnare di più. Che peccato!”
“Allora vedrò d’impegnarmi di
più!” disse il ragazzo.
“Cosa!” esclamò il gigante.
L’enorme piede di Yammy fu sollevato e Jaden, con solo
un graffio sul viso, riapparve: la cosa incredibile era che lo aveva
sollevato con
una sola mano.
“Come diavolo hai fatto!” disse il gigante.
“Ho avuto un buon maestro” disse il ragazzo e
spinse
il avanti il piede sbilanciando completamente Yammy facendolo cadere a
terra
con un tonfo.
“CHEEEEE!”
dissero tutti i ragazzi con la bocca
spalancata.
“Quello è davvero Jaden?” disse Syrus
senza fiato.
“E’ fortissimo!” disse Kiba, incredulo.
“Incredibile” disse Gaara senza aggiungere altro.
Nick sorrise compiaciuto: “Posso davvero dire di aver
fatto un ottimo lavoro”.
“Che razza di allenamento gli avete fatto fare? È
impossibile che Jaden, che ha appena imparato a combattere, possa aver
raggiunto simili livelli!” disse Shikamaru.
“Che cosa vi ho sempre detto?” fece Nick.
Zane, ripresosi dalla sorpresa, sorrise: “E’
proprio
vero che con voi la parola “impossibile” non
esiste!”
Il gigante si alzò
furioso da terra e, guardando
rabbioso il ragazzo, fu avvolto da un’enorme aura rossa che
piegò il terreno.
“Accidenti, fai davvero paura” disse il ragazzo
mettendosi in posizione difensiva.
“Mi hai fatto male, piccolo moccioso; adesso te la
faccio pagare” disse il gigante e, spalancata la bocca,
sparò un enorme raggio
rosso che investì Jaden e parte del labirinto.
Yammy contemplò la
distruzione che aveva creato e poi
scoppiò a ridere: “Hai visto Jaden? Non puoi
battermi: io sono il più potente
dei guardiani; nessuno, tranne il maledetto che mi ha rinchiuso qua
dentro, è
mai riuscito a battermi. Che c’è? Non dici
niente?”
“Se sei davvero il più forte dei guardiani, allora
posso stare tranquillo!” disse la voce del ragazzo.
Una folata di vento disperse
l’enorme nuvola di
polvere sollevata dall’esplosione e Jaden riapparve
completamente incolume.
“Che cosa?” fece il gigante “Come diavolo
sei riuscito
a non farti nemmeno un graffio!”
“Semplice,
grazie a questa” disse il ragazzo, alzando una carta del suo
deck “Ti presento
la carta trappola “Barriera dell’eroe”:
il suo effetto consiste nell’annullare
un attacco dell’avversario se sul mio terreno
c’è un eroe Elementale”.
“Sei riuscito a fermare il mio attacco con una stupida
carta da gioco? È impossibile” ribatté
Yammy.
“Il duel monsters non è no stupido gioco, esso
può
salvare il mondo intero e poi non ho semplicemente usato la carta:
quello che
ho fatto è stato materializzare il suo potere.
Se non hai capito, te lo spiego con parole più
semplici: posso rendere reale un
gioco e
le sue regole semplicemente pensandolo; ecco un mio potere”.
Il gigante digrignò i
denti: “Potere interessante il
tuo, ma, come tutti, ha un limite mentre io non ne ho. Assaggia questo:
BALA” e
lanciò una serie di pugni, avvolgendoli con la sua energia
rossa.
Jaden evitò tutti i colpi spostandosi rapidamente da
un posto all’altro, cercando una breccia nella difesa
dell’avversario.
Mentre si allontanava, si accorse che l’energia rossa in
realtà, erano proiettili energetici, lanciati ad alta
velocità e non gli davano
sosta.
Il ragazzo cominciò a girare intorno al gigante,
cercando di avvicinarsi, ma lo spostamento d’aria, creato dai
colpi, era troppo
forte e glielo impediva.
Stava cercando di trovare un modo per uscire da quella
situazione, quando l’enorme coda del gigante gli si
parò davanti e lo colpì
violentemente, schiantandolo verso il muro.
“Ah ah!” rise
il gigante “Pensavi davvero che ti avrei
lasciato fare i tuoi comodi! Sei finito!”
Il ragazzo scomparve in una nuvoletta di fumo,
lasciando Yammy senza parole.
“Hai sbagliato amico! Quella che hai colpito era solo
una copia” disse il ragazzo, apparsogli davanti e formando
una sfera rotante
sul palmo della mano “eccoti il colpo finale:
RASENGAN!”
Il colpo andò a segno,
colpendo il gigante in pieno
petto e facendolo volare verso il muro.
“Evvai!” disse il ragazzo facendo il suo segno di
vittoria.
“COSA!”
gridò Naruto “Come diavolo fa il fratellone
Jaden a conoscere il rasengan?”
“Semplice: gliel’ho insegnato io” disse
Nick con il
segno di vittoria.
“Cheee! Lei conosce il rasengan?” disse stupito il
biondino.
“Esatto!” confermò Nick.
“Grandioso!” disse Jessie “La prego, mi
insegni quella
tecnica!”
“Anche a me” dissero insieme i fratelli Truesdale e
Aster.
“La voglio imparare anch’io” disse Chazz
“Non ho
intenzione d farmi superare da lui!”
“La insegni anche a me, la prego!” chiese Shaoran.
“Ehi!” fece Naruto “Guardate che non
è mica una
passeggiata e poi ce ne vuole di tempo per poterlo usare. Come
accidenti fa a
conoscerlo, signor Nick?”
“Devo ringraziare i miei maestri e la mia
cocciutaggine nel volerlo imparare” rispose Nick
“E’ davvero una tecnica che
vale la pena imparare: quindi la insegnerò a chi se la
sentirà”.
“Evvai!” dissero i ragazzi.
Naruto si appoggiò depresso all’angolo.
“Avanti non ti deprimere” lo consolò la
piccola
Kinomoto “Sono sicura che nessuno riuscirà mai a
usarla come te” e sorrise
dolcemente.
Quel dolce sorriso
riscaldò l’animo del biondino che,
di nuovo energico si rialzò e disse: “Si
è vero! Vi avverto che non riuscirete
mai a superarmi nell’uso del rasengan, mettetevi il cuore in
pace.
Grazie piccola Sakura, sei davvero dolcissima” e le
sorrise, suscitando la gelosia, quasi meccanica dell’altra
Sakura.
“Accetto la tua sfida!” disse Zane
“Vedrai come ti
farò cadere dal piedistallo!”
“Sarà divertente” disse Jessie.
Gli otto ragazzi si fissarono con un sorriso di sfida,
sicuri delle loro capacità.
“Fossi in voi, rimanderei la questione a più
tardi” li
riprese Gaara “Sembra che il nostro amico non abbia ancora
finito!”
“Che vuoi dire?” chiese Syrus.
“Guardate” disse lui.
Jaden stava per andare oltre,
quando sentì un rumore
alle sue spalle.
Non ebbe il tempo di voltarsi, che fu colpito da un
poderoso pugno e schiantato contro il muro.
“Maledizione! Maledizione! Maledizione!”
urlò furioso
il gigante “Nessuno è mai riuscito a farmi
arrabbiare come te! Ti ridurrò in
briciole e ti userò come condimento”.
Nel punto in cui Jaden era caduto il muro, si sgretolò
e il ragazzo, alzatosi, avanzò con passo deciso.
“A quanto sembra sei coriaceo” disse il ragazzo
serio.
“Certo! Quella porcheria mi ha solo fatto il
solletico” .
Nel punto in cui Yammy era stato colpito, era
possibile vedere il segno del colpo di Jaden, ma era solo superficiale.
“Basta parlare!” tuonò Yammy
“Adesso ti distruggerò
con la mia vera forza”.
Il corpo del gigante fu nuovamente
ricoperto dalla sua
energia e, sotto lo sguardo di Jaden, raddoppiò di
dimensioni.
“Oh
cavolo!”
riuscì a dire il ragazzo.
“La mia forza deriva dalla mia ira”
tuonò Yammy mentre
inclinava il suo immenso capo in cui comparvero delle lunghe corna
“Più mi
arrabbio, più divento forte! Muori, piccolo
insetto” e calò il destro verso il
ragazzo.
Il terreno fu spezzato da quella forza straordinaria e
parte del labirinto crollò, senza che la magia che lo
avvolgeva potesse fare
niente.
“Ah ah! Ho vinto!” urlò il gigante.
“Non così in fretta amico” disse Jaden.
Il gigante, anzi, il titano rimase
incredulo nel
vederlo ancora vivo, sul dorso della sua mano.
“Moccioso, come hai fatto a salvarti” disse Yammy.
“Sai ammetto per un momento ho pensato di essere
spacciato, ma poi mi sono detto: “Che figura farei a non
schivare un pugno così
lento?” E’ vero che sei diventato più
forte, ma la tua velocità si è
notevolmente ridotta” spiegò il ragazzo
“Ora scusa ma tocca a me”.
“Non montarti la testa per così poco
Moccioso!” tuonò
il titano.
Il suo braccio s’illuminò diventando scarlatto e,
con
un movimento, lanciò l’attacco di prima ingrandito
di parecchi metri.
Jaden riuscì a schivarlo, ma si vide arrivare
l’enorme
coda, da sopra ed entrambe le braccia dai lati.
“Prendi questo: BALA EXTREMA”.
Una devastante onda d’urto si propagò per tutta
l’area
circostante, causando profonde crepe al soffitto e al muro, seguita da
una
gigantesca esplosione.
“Direi di essermene
sbarazzato” disse Yammy ansimante
“Sono sicuro che quel suo strano potere non sia riuscito a
salvarlo. Era un
ragazzo in gamba, ma è stato sfortunato a trovarsi contro
uno come me!”.
Le sue enormi mani erano ancora chiuse su quello che
doveva essere rimasto del ragazzo, quando qualcosa
dall’interno cominciò a
spingere e poi, con un improvviso rilascio di energia le fece
spalancare.
“Che Diavolo” ciò che stava per dire
rimase sospeso.
Incredibile ma vero, Jaden era ancora vivo, l’armatura
di Neos era stata quasi frantumata, ma aveva protetto il corpo del
ragazzo,
lasciandolo quasi del tutto illeso.
“COSA? COME DIAVOLO FAI AD ESSERE ANCORA VIVO”
urlò
Yammy e, senza aspettare una risposta, sferrò un poderoso
destro.
Jaden alzò la mano e, con incredibile stupore del
titano, bloccò l’attacco e spinse il pugno,
facendolo indietreggiare.
“Pensi davvero che la vera forza risieda nella rabbia?
Ti sbagli di grosso!” disse Jaden serio “Si
è veramente forte solo quando si ha
qualcuno da proteggere. La mia forza deriva da coloro che voglio
proteggere e,
pur di farlo, non mi fermerò di fronte a niente. Adesso ti
darò una prova della
mia forza” e, con incredibile velocità,
colpì il titano allo stomaco.
Il colpo fu devastante: il gigantesco corpo di Yammy
fu spazzato via e schiantò contro il muro.
“Prima mi ero trattenuto” disse Jaden
“Preferisco
conservare la mia forza per il secondo guardiano, ma sono stato
costretto a
impegnarmi di più con te”.
Yammy, per qualche momento, rimase
immobile, poi esplose:
“E’ IMPOSSIBILE! SONO STATO BATTUTO DA UNA DANNATA
FORMICA!” e si lanciò verso
il ragazzo attaccandolo come una furia, imprecando verso di lui.
Jaden, da parte sua, schivò e parò tutti i colpi
senza
battere ciglio; alla fine, stanco di essere preso di mira, disse:
“Se non vuoi
arrenderti con le buone, sarò costretto a usare le maniere
forti. Prendi
questo: NEOS FLASH!”
Una luce abbagliante, che prese la forma di Neos,
colpì Yammy al petto sollevandolo da terra e facendolo
schiantare contro il
soffitto.
L’enorme corpo di Yammy si staccò dal soffitto e
cadde, ma fu preso al volo da Jaden e depositato delicatamente a terra.
“Yammy!” lo chiamò preoccupato Jaden.
Gli occhi del gigante si aprirono a
fatica:
“Complimenti Jaden! Mi hai battuto. Ora puoi andare
avanti!”
“E’ vero amico, ma tu vieni con me” disse
il ragazzo
“Non posso lasciarti qui!”
“Vorresti portarmi con te? Non disturbarti, sarei solo
un peso” disse lui.
“Non ti considererei mai un peso” disse il ragazzo
“Tu
sei un mio amico”.
“Amico?” disse stupito il gigante “Ci
siamo appena
conosciuti e mi reputi un amico?”
“Certo!” rispose “Sei sempre stato solo
vero? Non hai
mai avuto un vero amico a causa del tuo carattere e hai sempre
confidato nelle
tue sole forze. Devi sapere, però, che ci sono cose che solo
con gli altri puoi
fare: ridere, piangere, amare e tante altre bellissime cose.
Vieni con me e diventa mio amico, ti prometto che ti
aiuterò a vedere la vita con una nuova
prospettiva” e gli tese la mano.
Il gigante sorrise: “In tutta la mia vita, non ho mai
incontrato un tipo strano come te Jaden Yuki, ma sono persone
così che possono
cambiare la vita degli altri, quindi ci sto!” e, allungando
un dito, toccò la
mano del ragazzo e poi scomparve entrando in una carta.
Jaden prese la carta e sorrise: “Vedrai che non te ne
pentirai!” e se la mise dentro la tasca, per lasciar riposare
il suo nuovo
amico.
Le
rimanenti mura del labirinto si aprirono e
liberarono la via al ragazzo verso la seconda parte della sua prova.
“Neos è meglio che ti riposi un
po’”.
“Ne sei sicuro Jaden?” gli disse Neos.
“Tranquillo!” e sorrise.
“Va bene! Se dovessi avere bisogno di me, non
esitare”.
Il ragazzo annuì e s’incamminò.
Nella sala d’osservazione
tutti erano rimasti senza
parole, non si sarebbero mai aspettati di vedere una simile forza da
parte
dell’amico.
“E’ stato incredibile!” riuscì
a dire Shikamaru.
“E’ vero!” disse Aster “Non mi
sarei mai immaginato di
vedere una cosa simile”.
Naruto sembrava essere quello più scosso: aveva capito
che Jaden era molto forte, ma non fino a quel punto. Erano entrambi
guerrieri
universali, ma la differenza di livello era fin troppo evidente e
questo lo
faceva stare male.
“Non abbatterti in quel modo Naruto” gli disse Nick
mettendogli una mano sulla spalla.
“Mi dica una cosa: a quale allenamento lo avete
sottoposto?” chiese il biondino tenendo lo sguardo basso.
“Lo stesso cui intendo sottoporre anche te e gli
altri” rispose “Comunque non ti sottovalutare:
anche tu sei forte, forse anche
più di me”.
Il ragazzo alzò la testa verso Nick e lo guardò
fisso:
“State scherzando?”
“Assolutamente no!” rispose “Se lo
crederai veramente
e ci metterai tutto te stesso: diventerai davvero il più
forte di tutti, questo
spetta a te deciderlo”.
Terminato il discorso con Naruto, Nick si rivolse agli
altri ragazzi: “Quello che ho detto a Naruto vale anche per
tutti voi, nessuno
escluso. Non arrendetevi per nessuna ragione e andate avanti con tutta
la
passione che avete in corpo: allora diventerete così forti
ce nemmeno io
riuscirò a starvi dietro”.
Tutti guardarono Nick e poi, dopo aver chiuso gli
occhi e fatto un profondo respiro dissero insieme: “NON TI
DELUDEREMO!”
Nick sorrise e annuì; poi tornò a guardare lo
schermo.
Nel frattempo, Jaden aveva
raggiunto una seconda
radura più a “misura d’uomo”:
ampia un centinaio di metri e segnata da profondi
solchi.
“Che siano stati causati dallo scontro di prima?”
pensò il ragazzo.
“Benvenuto Jaden” disse una voce.
Il ragazzo si guardò intorno, ma non riusciva a vedere
nessuno: dov’era il secondo guardiano?
“Sono qui!”
disse e si materializzò davanti a lui.
L’aspetto di questo guardiano era di un ragazzo sulla
ventina, fisico atletico, vestito blu, con tinte rosse; il volto aveva
lineamenti leggeri, di carnagione chiara, aveva capelli azzurri, lunghi
fino
alle spalle e tenuti da una fascia nera sulla fronte; i suoi occhi
erano verde
acqua, simili a specchi, dai quali non sembrava uscire nessuna emozione.
“Tu devi essere il
secondo guardiano vero?” disse il
ragazzo.
“Esatto, puoi chiamarmi Lancer” disse lui.
“Immagino che non sia il tuo vero nome, giusto”
chiese
Jaden.
“Se lo vuoi sapere, dovrai battermi” rispose
“Solo
così potrai brandire la lancia di luce”.
“E’ un oggetto simile alla spada di luce di
Naruto?”
“Esatto! Le due armi appartengono alle cinque armi
sacre, il solo averne una ti rende un eletto”.
“Ho capito. Allora cominciamo: non so te, ma io ho
molta fretta”.
“Il tempo è qualcosa che ho in abbondanza, ma,
visto
che insisti: ti finirò in poco tempo” detto
questo, tese la mano in avanti e
apparve una lunga lancia: da cui uscivano diverse lame azzurre, dalla
punta
fino a pochi centimetri dall’impugnatura; era bianca e
intarsiata di striature
nere che l’attraversavano obliquamente.
“Sono pronto” disse Jaden, evocando la sua armatura
leggermente incrinata.
“Arrivo!” disse Lancer
Fu un istante: il guardiano si
mosse velocemente e
fece un affondo. Jaden, con la coda nell’occhio, la
schivò e si allontanò,
portandosi sulla difensiva.
Il labirinto fu attraversato da un solco che colpì il
muro frontale all’attacco di Lancer, sgretolandolo, inoltre
il fianco sinistro
di Jaden perse la sua parte di armatura e cominciò a
sanguinare.
“Incredibile” pensò il ragazzo
“L’ho completamente
schivato, eppure è riuscito a ferirmi. Questo tipo
è davvero forte!”
Nel
prossimo
capitolo.
Il nostro
Jaden verrà messo a dura prova dalla forza di Lancer e
dovrà dare fondo a tutte
le sue energie per batterlo.
Nel
frattempo, nubi oscure cominciano ad avvicinarsi.
Questo e
altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
Enciclopedia del Fantasy
Blade
(piccolo inchino):
“Salve! Per oggi sostituisco Eric che ha qualche problemino
tecnico.
Oggi, anche se è una
rottura, presentiamo i membri del cosiddetto Team Fantasy.
L’autore si scusa per non
aver inserito delle foto, ma abbiamo poco spazio oggi, quindi
sarà per un’altra
volta.
Tornando a noi, i membri
del Team sono:
-
Io, Blade,
dell’omonimo fumetto della marvel;
-
Eric Draven, del
fumetto e film “il Corvo”;
-
Dastan, il
Principe di Persia, dell’omonimo videogioco;
-
Kaeleena
Sandtimes, del videogioco Prince of Persia lo Spirito guerriero e del
seguito;
-
Buffy Summers,
della serie televisiva “Buffy the Slayer”;
-
Jen Tate, del
videogioco di Primal;
-
Gabriel Van
Helsing, del film di Hugh Jackman;
-
Luce, Marina e
Anemone di Rayearth;
-
Armor King e
Merlin, due personaggi originali.
Ce
ne sono altri, ma
presentarli tutti equivarrebbe a fare una lista per la spesa, quindi
direi che
per oggi…”
Irrompe
Marina che spinge
Blade.
Blade (innervosito): “Ma
che diavolo fai”
Marina (imbronciata): “Sei
davvero noioso lo sai?”
Blade (…...): “Prego?”
Marina: “Mi hai capito. Se
ti rompe presentarci, fai qualcosa di più allegro,
no?”
Blade la guarda
impassibile.
Marina
(scuote il capo):
“Così non va bene. Spostati che ti faccio vedere
io come si fa”.
Blade si sposta e la
lascia mettere a centro.
Marina:
“Grazie. Visto che
questo è un fuori programma, vi racconto nei dettagli dello
scherzetto che ho
fatto a Nick, scoppierete dal ridere”.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
urla una voce.
Appare Nick che le tappa
la bocca e cerca di portarla via.
Marina (furiosa):
“LASCIAMI O TI SCOTENNO”
Nick (cerca di tapparle d
nuovo la bocca) : “Meglio essere scotennato che umiliato in
questo modo”.
La
telecamera si sposta su
Blade: “Ragazzi per oggi abbiamo finito! Ci vediamo alla
prossima”.
Cala il sipario.
Marina
(rompe il sipario):
“NO NON ANDATEVENE”.
Preferisco
risparmiarvi quello che succede dopo, ragazzi. A proposito, qualcuno sa
dirmi
quali sono le altre due armi di luce?
Per le cinque
armi di luce mi sono ispirato all’anime The Slayers, ma non
sono riuscito a
trovare i nomi delle altre due.
Yammy è un
personaggio modificato che viene dalla serie di Bleach, ovviamente,
come Ulquiorra,
non ha il buco nel petto.
Alla
prossima.
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Capitolo 26 *** La determinazione di Jaden ***
26. La forza del cuore
Ciao
a tutti
e ben ritrovati. Spero che siate pronti ad assistere a un mix di
scontri e
risate. Siete mitici, tutti quanti: i primi capitoli sono stati
visitati da quasi 400 lettori. per favore, continuate così.
Angolo dei
commenti.
Lettore
01:
Dici che Nick si è fatto pigro? Aspetta il prossimo capitolo
e ti ricrederai.
Per quanto
riguarda Marina: è solo molto vendicativa, tutto qui.
Nella mia
storia s’incontrano personaggi e caratteristiche di diversi
anime; se, poi, nel
capitolo precedente, hai pensato a Dragon ball, non so cosa dirai di
questo (eh
eh!).
Fria:
Sono
contento di averti tra i miei lettori; anch’io seguo alcune
delle sue storie,
ma il genere delle mie è completamente diverso. Spero di
continuare a farti
divertire.
Detto
questo,
sperando di avere tanti altri commenti cui rispondere e lettori che
seguono, vi
auguro buona lettura.
Jaden strinse i pugni e decise di
attaccare con un
attacco rapido all’altezza del busto.
Si lanciò, ma l’avversario era sparito e riapparso
alla sua destra.
“Se sai fare solo questo, allora hai perso” disse
Lancer e lo colpì con la parte bassa della lancia,
infrangendo ciò che restava
dell’armatura e fiondando Jaden contro il muro.
Il ragazzo sbatté
violentemente e si ferì sulla
fronte.
Jaden si rialzò in piedi e osservò ansimante
l’avversario; poi, in maniera imprevedibile, si mise a ridere.
“Che cosa ridi?” chiese Lancer.
“Ti chiedo scusa” disse il ragazzo “Vedi:
quando
combatto o duello mi diverto; misurarmi
con un avversario forte mi spinge a dare il massimo. Per me combattere
significa questo: rilassarsi e divertirsi”.
Lancer chiuse gli occhi e scosse la testa: “Il tuo
modo di fare è incomprensibile per me. Non
c’è nulla di divertente
nell’uccidere qualcuno. In questo mondo ridere è
sciocco: ciò che facciamo
porta solo sofferenza a qualcun altro, niente di più, niente
di meno”.
“Accidenti, che visione pessimistica della vita, che
hai!” disse il ragazzo “Non so da dove derivi, ma
ti farò vedere che la vita
non è solo sofferenza”.
“Dici questo perché non hai mai visto guerra e
distruzione, non hai mai visto membra dilaniate e volti contorti dalla
paura.
La tua ignoranza è qualcosa di penoso” mentre
diceva questo, Lancer calò la
lancia verso Jaden, creando una luce che si abbatté su di
lui.
“Attivo la trappola “Forza
riflessa”” gridò Jaden
“Grazie a questa carta, l’attacco torna al
mittente. Assaggia il tuo stesso
colpo”.
La trappola si attivò, ma fu infranta dalla forza del
colpo e investì in pieno il ragazzo.
“Un potere interessante
il tuo” commentò Lancer
“Tuttavia non può competere con un potere
superiore. La tua esperienza è…”
s’interruppe.
L’attacco fu deviato verso l’alto e ruppe il
soffitto,
rivelando l’esterno, cioè spazio vuoto.
“Come hai fatto?” chiese Lancer.
Il ragazzo si rialzò e mostrò il braccio
sinistro, sul
quale era apparso lo scudo.
“L’esperienza non mi manca” disse
“Ho avuto un buon
maestro che ha colmato questa lacuna.
Dici che non so cosa significhi la guerra? In effetti,
è vero: non so cosa significhi, ma voglio diventare forte
per proteggere i miei
compagni. Per questo combatterò con tutto me stesso.
“Carta magia spada laser”
attivazione” nella mano di Jaden apparve una spada laser
dalla lama azzurra e
si lanciò verso l’avversario.
“E’ inutile!” disse Lancer facendo
ruotare la sua arma
e generando un mini tornado.
“Così mi aiuti!” disse Jaden e
concentrò la sua
energia nella spada “Arte del Fuoco: DANZA DEL FUOCO
DIVINO”.
Una colonna di fuoco si abbatté su Lancer e, potenziata
dal tornado, investì metà del labirinto.
Jaden
s’inginocchiò ansimante, ma gli bastarono pochi
respiri profondi per recuperare anche perché non era finita.
Infatti, totalmente incolume, Lancer riapparve davanti
a lui.
“Buon attacco” commentò “Forse
non sei completamente
da buttare, ma non mi hai ancora fatto nulla”.
“Se posso evitarlo, preferisco non fare del male:
quindi, per favore arrenditi” disse il ragazzo.
“Ora capisco: tu non combatti per uccidere ed è
questo
il tuo più grande difetto” disse scuotendo la
testa “In uno scontro non ci sono
regole; è il più forte a vincere e non ci sono
altre opzioni” disse puntando la
lancia verso di Jaden.
“Già hai ragione!”
“Mhmm” fece Lancer.
“Sono consapevole di cosa significa combattere.
Di una cosa, però, sono convinto: la vera forza non
sta nei muscoli o nell’arma, ma nella volontà di
proteggere coloro che ami”.
“Nobili parole le tue” fece il guardiano
“Vediamo se
riesci a concretizzarle!”
“Certo che ci riesco” disse Jaden e si
lanciò
all’attacco.
Il ragazzo attaccò con
decisione, senza cedere il
passo e usando tutte le energie che aveva, ma Lancer non era per niente
facile
da battere: ogni suo attacco era devastante distruggendo tutto
ciò che colpiva.
Jaden si allontanò con un balzo e materializzò
un’altra carta: “Carta magia Boomerang Ciclone.
Prendi” e lo lanciò.
Lancer lo schivò, ma riportò un leggero graffio
sulla
guancia destra.
“Cominci a impegnarti, vedo” disse.
“Fossi in te, non mi distrarrei” gli disse di
rimando
il ragazzo.
Lancer spalancò gli occhi: era circondato da tutti gli
eroi elementali e dalle creature del Neo-spazio al completo, pronti ad
attaccarlo.
“Niente male” disse Lancer.
Le creature del Neo-spazio si
lanciarono per prime,
seguite dai mostri fusione, mentre gli eroi elementali rimasero
indietro.
Lancer saltò e fece illuminare tutta la lancia:
“Sparite, GOKURIUHA!”
Una potente esplosione di energia investì tutte le
creature di Jaden facendole sparire e creando un cratere.
“Alla fine erano solo carte” disse Lancer.
“Attento a quello che dici” gli disse Jaden
saltando
verso di lui “Gli eroi elementali sono miei amici e non sono
facili da battere
come credi tu. Arte del fulmine: DANZA DELLA TEMPESTA NERA”.
La lama di Jaden s’illuminò di luce ed esplose
un’autentica tempesta di fulmini neri che investirono Lancer.
Il guardiano non rimase fermo a guardare e lanciò un
secondo attacco che soppresse quello del ragazzo e lo
investì, ma questo sparì
in una nuvola di fumo.
“Era una copia!” disse Lancer.
Fu circondato dagli eroi elementali che erano rimasti
indietro, pronti ad attaccarlo.
“Gli attacchi frontali non funzionano contro di me.
Inventati qualcosa di nuovo Jaden” disse Lancer.
“Per questo sto per attivare questa” disse il
ragazzo
a pochi metri da terra “Attivazione carta trappola
“Esplosione elementare”.
Questa carta prende gli attributi dei mostri sul mio terreno e li
trasforma in
una potente esplosione che spazza via tutti quelli
dell’avversario. Vai!”
Gli eroi elementali si trasformarono in elementi e
attaccarono Lancer, che riuscì a resistere al colpo,
riportando delle ferite
superficiali.
“Non ho ancora finito” disse Jaden “Arte
dell’acqua:
DANZA DELLA CORRENTE OCEANICA”.
Un’enorme massa d’acqua travolse Lancer e numerose
lame acquatiche lo investirono.
“Quella che ti ha appena colpito: è una delle
tecniche
più potenti che esistano.” disse Jaden
“Non è una semplice corrente marina: in
realtà sono lame d’acqua che colpiscono il corpo a
livello cellulare, causando
un continuo processo osmotico che, alla lunga, viene meno e causa
l’alternarsi
degli ambienti isotonico, ipotonico e ipertonico. In pratica il tuo
corpo sta
per dissolversi completamente. Mi dispiace Lancer”.
Per alcuni secondi Lancer non si
mosse, poi spalancò
gli occhi e la corrente d’acqua fu spazzata via e
toccò terra davanti ad uno
stupito Jaden.
“Come hai fatto a liberarti?” disse Jaden sorpreso.
In tutta risposta, Lancer roteò la lancia e formò
un
tornado che investì il ragazzo e lo schiacciò
contro il soffitto.
“Non è più tempo di parlare”
disse Lancer.
Nella sala d’osservazione
nessuno riusciva a parlare.
Il solo rumore che si sentiva era il respiro affannoso
dei ragazzi ma Nick non aveva cambiato espressione, anzi: masticava dei
Mikado
con un leggero sorriso.
“Come diavolo fa a restare così calmo?”
lo riprese
Naruto che era vicino a lui.
“Potete stare tranquilli, ragazzi” disse Nick, dopo
aver ingoiato un bastoncino “La partita è
tutt’altro che terminata”.
“Che diavolo state dicendo generale” lo
attaccò
Hassleberry “Ha visto cosa quell’essere gli ha
fatto? Dobbiamo intervenire”.
“Non possiamo” disse Nick “Vi ho
già spiegato che, una
volta iniziata la prova non è possibile fare niente se non
pregare”.
“Non siete voi a dire che la parola
“impossibile” non
esiste?” disse Naruto.
“Infatti” rispose Nick “E vi posso
assicurare che
Jaden è tutt’altro che sconfitto: anzi direi che,
adesso viene il bello” e
prese un altro bastoncino.
“Cosa?” fecero quasi tutti.
“Guardate e basta” fece Zane “Qualcosa mi
dice che sta
per succedere l’imprevedibile”.
Gli altri tornarono a vedere lo schermo.
Jaden cadde sul terreno e, per
lunghi istanti, rimase
immobile; poi lentamente cominciò a rialzarsi.
“Continui a rialzarti, nonostante la tua debolezza?
È
tutto inutile” disse Lancer “Alla fine la tua forza
non vale nulla” e alzò la
lancia, pronto a colpire.
“Cavolo, che forza!” fece il ragazzo alzando la
testa con
un sorriso stampato in faccia “Quasi quasi lo faccio di
nuovo”.
“Che cosa?” fece Lancer stupito “Che ci
trovi di tanto
divertente”.
Il ragazzo si rialzò e si sgranchì: “Ti
chiedo scusa”
e rise.
“Non hai risposto alla mia domanda” disse Lancer.
“E’ semplice” rispose il ragazzo
“Mi sto divertendo da
matti!”
“Ti stai divertendo?” fece Lancer stupito
“Devi aver
perso qualche rotella”.
“Guarda che te l’ho detto: combattere significa
rilassarsi e divertirsi, indipendentemente dalla posta in
gioco”.
“Ancora con queste sciocchezze. Ti ho già detto...
”
“Basta chiacchiere: riprendiamo. Ricomincio alla
grande, attivando la carta magia terreno
“Neo-spazio”, che potenzia tutte le
creature ad esso appartenenti e ci trasporta in un'altra parte
dell’universo”.
Il labirinto sparì e i due contendenti si trovarono
sospesi all’interno di un’area piena di vari colori.
“Cambiare scenario non ti serve a niente” disse
Lancer
“Le regole del labirinto continuano a persistere”.
“Hai ragione” rispose Jaden “ma il motivo
per cui ti
ho portato qui è: perché in questo modo posso
scatenarmi senza problemi”.
“Fa pure, non cambierà nulla”.
“Vediamo se cambi idea”, disse il ragazzo e
unì le
mani a coppa verso Lancer “KA-ME” e le
spostò indietro.
“Qualsiasi cosa intendi fare, non
funzionerà” e si
lanciò in avanti, ma si trovò la strada sbarrata
dalle creature del Neo-spazio
“Toglietevi di mezzo”
“HA” continuò il ragazzo.
Lancer, intuendo il pericolo, cercò di liberarsi degli
ostacoli il più rapidamente possibile.
“ME”.
Lancer, con un affondo ripetuto, spianò la strada e
puntò il ragazzo ma Jaden si teletrasportò dietro
di lui.
“Non te lo permetterò” disse Lancer e,
alzata la
lancia, la puntò verso Jaden “GOKURIUHA”.
“HAAA!” e lanciò il potente colpo
energetico.
Il Neo-spazio fu invaso da una luce
azzurra che
esplose oltre i limiti estremi: al suo interno Jaden e Lancer si
stavano
confrontando con i loro colpi migliori.
“E’ tutto inutile” gridò
Lancer “Non riuscirai a
battermi” e incrementò l’energia,
riducendo il raggio d’azione del colpo di
Jaden.
Il ragazzo strinse i denti: doveva fare subito qualcosa
o avrebbe perso.
Nella sua mente riaffiorò un ricordo
dell’allenamento
con Nick.
I due si erano distesi
sull’erba.
“Senti Nick, c’è una cosa che vorrei
chiederti” disse Jaden.
“Chiedi!” disse Nick.
“Quale potrebbe essere il momento giusto per
usare il potere dell’universo?”
“Non affidarti sempre al potere
dell’universo” disse Nick “E’
vero che la sua energia è illimitata, ma è
rischioso usarlo sempre”.
“Perché scusa?” chiese il ragazzo,
messosi a
sedere.
“Un guerriero universale usa il suo potere
solo quando capisce che è il momento”.
“E come faccio a capirlo?”
Nick si mise a sedere e, allungata la mano,
l’appoggiò sul petto del ragazzo:
“Sarà il tuo cuore a dirtelo. Quando sentirai
la sua voce, allora dovrai usarlo”
“Il
cuore” pensò Jaden, percependo una strana scossa
“Lo sento”.
“Preparati a sparire Jaden” disse Lancer e
aumentò
ancora la sua energia.
“Ora ti farò vedere la vera forza”
gridò Jaden
“Universal Power!”
La colonna di luce, portatrice di vittoria, apparve in
tutto il suo splendore e avvolse Jaden dei colori
dell’arcobaleno: era questo
il suo potere universale.
L’onda energetica fu caricata da quell’incredibile
energia
e travolse Lancer.
“Alla fine, avevi
ragione” disse Lancer con un leggero
sorriso “La vera forza viene da coloro che si vuole
proteggere” e sparì nella
luce.
Il Neo-spazio sparì e Jaden si accasciò a terra
ansimante.
“E’ fatta!” disse “HO
VINTO” e lanciò un urlo
liberatore.
“Sì, hai vinto Jaden” disse la voce di
Lancer.
“Lancer?” fece Jaden “Avanti vieni fuori
e dimmi il
tuo vero nome. Credo di meritarmelo”.
“Un giorno te lo dirò” rispose
“Adesso, hai qualcosa
da prendere. Io ti riconosco come mio nuovo padrone: da adesso in poi
veglierò
sempre su di te”.
Le ultime mura del labirinto si aprirono e una luce
invase l’intera radura.
“Galattico!” disse Jaden.
“Tendi le
mani
Jaden. Buona fortuna”.
Il ragazzo tese le mani in avanti e la luce si depose
su di esse, poi si dissolse, rivelando l’oggetto: la lancia
di Luce.
Era un’arma magnifica: un lungo bastone bianco,
decorato di simboli neri in rilievo; all’altezza
dell’impugnatura, c’erano
sette pietre che giravano tutt’intorno a essa; finiva con una
lama simile a una
partigiana, bianca e splendente come il sole stesso.
“Un’arma
incredibile” disse Neos, apparso al fianco
del ragazzo.
“Già!” confermò lui
“Forza, usciamo da qui”.
“Lascia che ti aiuti” fece Neos.
“Grazie!”
Naruto accumulò aria e
gridò: “EVVIVA! IL FRATELLONE
JADEN CE L’HA FATTA!”
“SIIII!” gridarono gli altri e, tranne i
più seri,
saltarono con le braccia alzate.
“Ottimo lavoro, Jaden” disse Nick sorridendo.
“Jaden sei stato mitico!” disse Jessie
“Dobbiamo
festeggiare, che ne pensate”.
“Sì, festeggiamo” dissero i
più turbolenti del gruppo.
“Prima andiamogli incontro e poi ne parliamo” disse
Nick “E Chazz offre il banchetto”.
“COSA!” fece il ragazzo con il tic.
“Grazie Chazz” dissero tutti.
“Perché sono nato ricco?” disse il
ragazzo abbassando
la testa.
“Ehilà!”
disse Jaden appena uscito dalla pedana.
Il ragazzo fu travolto da un contentissimo Syrus che
pianse a dirotto su di lui.
“Sono felice di rivederti” disse tra i singhiozzi.
“Dai Syrus, togliti: mi stai bagnando la giacca”
disse
il ragazzo.
“Forza Syrus, togliti” disse Naruto
“Così lo abbraccio
io”.
“Non vorrai mica piangermi addosso anche tu?” fece
il
ragazzo con un sorriso imbarazzato.
Syrus fu sollevato di peso da Nick che, poi aiutò
Jaden a rialzarsi.
“Ben fatto!” disse Nick.
“Grazie!” ricambiò il ragazzo con un
sorriso.
“Prendi questa, ti aiuterà a
riprenderti” disse Nick e
gli diede una pillola della vita.
“Molte grazie” disse il ragazzo e la
ingoiò,
recuperando le forze.
“E quella che cosa sarebbe?” chiese, curiosa Sakura
Haruno.
“E’ una pillola della vita”
spiegò Nick “Permette di
ricostituire tutte le energie perse durante un combattimento:
è circa tre volte
superiore a un tonico da guerra”.
“Mi deve passare la ricetta” disse la ragazza dai
capelli rosa.
“Nessun problema” disse Nick; poi si rivolse a
Jaden
“Andiamo a scegliere un castello e un guardiano e poi
festeggiamo con un
banchetto, gentilmente offerto dal nostro Chazz”.
“Allora diceva sul serio signor Nick”
esclamò Chazz
con gli occhi sgranati.
“No, per finta”.
“Quanto è dura la vita” fece Chazz e si
mise
all’angolo, generando uno scoppio
d’ilarità.
Giunti nella sala dei castelli, Nick disse a Jaden di
scegliere il suo guardiano e il ragazzo scelse Yammy, tirando la carta
fuori
dalla tasca.
In proporzioni ridotte di circa tre metri, fece la sua
comparsa il gigante della prima prova: “Come va? È
un piacere conoscere gli
amici di Jaden. I suoi amici sono anche i miei” e rise
allegro.
“Sei sempre il solito, vecchio mio” disse
Ulquiorra,
accennando a un sorriso.
“Ulquiorra, sei avvero tu? Pensavo fossi stato
sconfitto” disse Yammy.
“E’ così!” confermò
Ulquiorra “Ma il qui presente
Naruto, mi ha scelto come suo guardiano ed io ho accettato, tutto
qui”.
“Ottimo! Ho la compagnia del mio vecchio amico”
fece
Yammy festoso.
“Che tipo!” bisbigliò Alexis alla
piccola Kinomoto.
“Già, ma è simpatico!”
rispose lei con un suo dolce
sorriso.
“Bene
Jaden, adesso scegli il castello” lo invitò
Nick.
“Credo che prenderò questo” disse il
ragazzo,
sollevando un castello futuristico, simile alla carta magia terreno
“Grattacielo 2- città
dell’eroe”.
“Almeno hai le idee chiare” disse Nick.
“Ehi Jaden” lo
chiamò Shikamaru “C’è una
domanda che
vorrei farti”.
“Cioè?” chiese il ragazzo curioso.
“Durante la seconda fase, hai usato ben tre arti elementari:
fuoco, fulmine e acqua. Quale delle tre è il tuo elemento
base?”
“Veramente non lo so” disse Jaden alzando gli occhi
“Comunque so usare anche vento e terra. Credo di essere
limitato”.
“Cheeeeeeee!” fecero i ninja “Ma che
cavolo dici:
nessuno può usare tutte le cinque arti elementari”.
“Davvero?” fece il ragazzo e gli altri annuirono
“Allora sono un mito” si corresse.
I ninja, tranne Naruto, scossero la testa: “E’
senza
speranza”.
“Che cosa c’è di tanto strano nel sapere
usare tutti
gli elementi?” chiese la piccola Kinomoto.
“E’ una cosa impossibile” disse Shikamaru
“Anche se
qualcuno ci ha detto che quella parola non esiste” e
guardò Nick.
“Infatti, non esiste”, confermò Nick
“V’informo che anch’io
so usare tutte le cinque arti della natura e anche la piccola Sakura e
Shaoran
possono farlo”.
“Che seccatura!” disse Shikamaru “Forza,
andiamo a
mangiare”.
“Un attimo” lo fermò Alexis
“Anch’io ho una cosa da
chiedere al nostro Jaden”.
“Chiedi pure” disse Jaden.
“Come facevi a sapere degli effetti di quella tecnica
d’acqua?”
“Me l’ha spiegato il signor Nick” disse
Jaden con una
mano sulla testa “Anche se non ci ho capito niente: ho solo
imparato a memoria
e basta”.
“Ed io che pensavo ti fossi fatto intelligente”
disse
Alexis con la gocciolina.
“E’
impossibile!” disse Nick depresso all’angolo
“Allora sono un disastro come maestro!”
{No: ha fatto deprimere Nick}
I ragazzi cercarono di consolarlo.
“Non se la prenda signor Nick” disse Syrus
“Lei non
c’entra niente: è Jaden che è senza
speranze”.
“E’ vero generale” disse Hassleberry
“Non se la
prenda”.
“L’hai
combinata grossa” disse Aster al ragazzo.
“E’ vero!” disse Kero-chan sdraiatosi
sulla sua testa
“Si può sapere che hai nella zucca,
segatura?”
“No” disse il ragazzo “Duelli”
e rise.
“Sei senza speranze” disse Kero-chan con la
gocciolina.
“Scusate!” disse Chazz, schiarendosi la gola per
richiamare l’attenzione.
Tutti si voltarono verso di lui, compreso Nick con le
lacrime a pendolo.
“Io avrei un po’ di fame, quindi muoviamoci ad
andare,
altrimenti non offro niente”.
“Grazie Chazz!” dissero tutti, compreso Nick,
leggermente
ripresosi.
“Ci sono cascato di nuovo” pensò il
ragazzo “Perché
sono ricco?” e abbassò leggermente la testa.
Nel frattempo, su una montagna, a
pochi kilometri da
Konoha, cinque figure osservavano il villaggio.
“Finalmente siamo arrivati” disse uno con il volto
coperto da una maschera di ferro e vestito con un cappotto nero
strappato e con
una gemma incastonata nel petto “Li attacchiamo
subito?”
“Non c’è fretta” disse un uomo
alto con i lunghi
capelli argentati e vestito con un lungo giubbotto di pelle con
un’altra gemma
sul petto “Concediamo loro l’ultimo
pasto”.
“Che idea” disse il primo “In questo modo
mi riempirò
lo stomaco con le loro membra belle ingrassate”.
“Sai, trovo strano che tu, un generale infernale, mio
pari, abbia pazientato tanto: conoscendo il tuo appetito per il sangue,
pensavo
avresti attaccato subito” disse l’altro.
“Volevo che si riunissero tutti nello stesso posto,
così potevo raderlo al suolo insieme con loro e quale tomba
migliore potevano
scegliere per seppellirsi da soli” rispose.
“Sei un tipo strano” disse l’altro
“Allora? Come ci
organizziamo?”
“Poiché ti ho fatto venire prima del tempo, ti
lascio
uccidere Nick, ma i ragazzini sono tutti miei, soprattutto Naruto:
voglio
mangiarmi di nuovo il suo cuore” rispose.
“Come vuoi” disse l’altro “La
mia Masamune trapasserà
il cuore di Nick.
Lascia, almeno che i miei tre vice ti aiutino con gli
altri, così non saranno inutile zavorra”.
“E sia, ma non tocchino le mie prede o faranno la loro
stessa fine” disse l’altro.
I due si voltarono verso i tre uomini, rimasti in
silenzio fino a quel momento.
“Non temete quarto generale infernale, non vi
rovineremo la cena” disse quello al centro, poi si rivolse
all’altro “Non la
deluderemo nostro generale”.
“Bene” disse il generale mascherato “Fra
poco pranzerò
con tutto il villaggio. Non vedo l’ora”.
“Anch’io” disse il generale dai capelli
argentati.
Nubi oscure si stanno per abbattere
su Nick e i Sun’s
Knights: due generali infernali sono pronti ad attaccarli.
Nel
prossimo
capitolo.
Konoha è
sotto attacco di ben due generali infernali.
Mentre Nick
affronta il quinto fuori dal villaggio, i ragazzi si trovano contro i
suoi tre
vice e il quarto.
Come se la
caveranno i nostri giovani eroi?
Angolo
dell’autore.
Marina
e Nick sono seduti
da soli nella sala del cast.
La ragazza scoppia dalle
risate e indica Nick.
Nick(venetta):
“Che hai da
ridere?”
Marina (lacrime agli
occhi): “E’ troppo forte vederti
depresso” e dà delle pacche sulla schiena del
ragazzo.
Nick (doppia venetta): “La
vuoi smettere vecchia befana”.
La ragazza continua a
ridere e cade dalla sedia.
Nick (tic nervoso):
“Continui eh?”
Marina: “Non ha prezzo!”
ride ancora “Non riesco a respirare”.
Nick: “Che aspetti ad
affogarti?”
A
un certo punto Marina
smette di ridere.
Nick: “Hai smesso finalmente
befana” e si volta verso di lei.
La ragazza è a terra e non
respira più.
Nick( allarmato): “ Avanti
Marina, riprenditi” e la scrolla, ma non ha risposta
“Perché a me?”
La mette dritta e, rosso
in viso, fa la respirazione bocca-bocca.
Entrano
Eric e Jen e
vedono la scena senza parole.
Nick, sentendo che il
respiro è tornato si alza e nota due e con le mani in
avanti: “Non è come
pensate!”
Eric: “Se volevate limonare,
potevate dirlo subito, non vi avremmo disturbato”.
Jen (sorriso complice):
“Continuate tranquilli, noi ce ne andiamo e chiudiamo la
porta”.
Nick
(faccia stranita):
“Ve lo giuro, non è come” sente un
brivido attraversarlo.
Marina (sveglia e indiavolata):
“Come ti sei permesso di baciarmi piccolo moccioso”.
Nick (gocciolone): “Non è
come credi, figurati se ti bacio”.
Marina (Esplode): “NON SEI
ALTRO CHE UN PERVERTITO”
Passano
Jaden, Naruto e Shikamaru.
Shikamaru: “Che accidenti
sta succedendo lì dentro?”
Naruto e Jaden: “Boh!”
Eric (dal corridoio):
“Ragazzi non entrate lì dentro”.
I tre: “Perché?”
Eric: “Nick e Marina
stanno approfondendo il loro rapporto” e avvicina i due
indici.
Naruto e Jaden (pollice
alzato): “Capito!”
Shikamaru (annoiato):
“Alla fine ci è caduto anche lui. Che
seccatura!”
Nick,
gridando come un
pazzo, esce dalla porta di gran carriera inseguito dalla ragazza.
Jaden: “Forse non sono
fatti l’uno per l’altra”.
Naruto: “Oppure sono
partiti con il piede sbagliato”.
Shikamaru: “Che
seccatura!”
Corri
Nick o
Marina ti scotenna e poi come la continuo la mia storia?
Dovrò
inventarmi un altro personaggio.
Alla
prossima.
PS: se
qualcuno si ricorda quali sono le altre armi di luce, me lo faccia
sapere.
Grazie
|
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Capitolo 27 *** I due generali infernali ***
27. i due genrali infernali
Ed
eccomi qui!
Oggi ho tirato fuori un capitolo bello pieno ma che definirei quasi un
preliminare di quello che avverrà nel prossimo. Ok ho fatto
un piccolissimo
spoiler, ma io stesso sono emozionato nel pensare a quello che
tirerò fuori la
prossima settimana senza però sminuire questo, che
sarà molto forte.
Angolo dei commenti.
Lettore
01:
direi che non c’erano dubbi su chi fosse, considerando poi
gli indizi che ho
dato era quasi ovvio. L’altro generale invece è un
personaggio abbastanza
originale, ma sono sicuro che avrai un colpo quando leggerai chi
è.
Fria:
grazie
per il complimento ed eccoti accontentata, spero ti piacerà.
Detto
questo,
incitandovi a commentare e a continuare a leggere, vi presento il nuovo
capitolo.
“BUON APPETITO A
TUTTI” dissero i ragazzi e
cominciarono il banchetto, gentilmente offerto da Chazz.
“Ottimo” fece Jaden “Questa carne
è deliziosa”.
“Lieto che ti piaccia” disse Choji, mentre
ingurgitava
dei bocconcini di carne “Non per niente è uno dei
locali migliori di Konoha:
per questo l’ho consigliato”.
“C'è un posto dove fanno anche dolci?”
chiese
Kero-chan, mentre ingoiava un pezzo.
“Certo” rispose Choji “Dopo vi ci porto.
Che ne dici
Chazz, ci offri anche il dolce?”
A Chazz andò storto il boccone e cominciò a
tossire.
“Dalla sua reazione, direi che il dolce dovremo
pagarcelo da noi” fece Jessie, mentre gli dava un bicchiere
d’acqua.
“Cosa c’è di più dolce del
ramen?” disse Naruto “Che
ne pensate di andare da Ichiraku dopo?”
“Ci sto!” disse immediatamente Zane.
Tutti si voltarono verso di lui e lo fissarono.
“Che c’è?” chiese lui.
“Allora è vero” fece Aster, che gli era
più vicino “Ayame
ti piace eh?”
“Che diavolo stai dicendo?” ribatté il
Truesdale
maggiore, rosso in viso “Mi piace solo la cucina”.
“Come no?” fecero tutti, anche i più
seri, tranne
Nick.
“Signor Nick gli dica qualcosa” fece Zane.
Stranamente, Nick sembrava assente, non aveva quasi
toccato cibo e non era normale: di solito mangiava più di
Choji.
“Signor Nick”
lo chiamò Sakura Haruno “Non vi sentite
bene?”
Nick alzò la testa, come se si fosse appena svegliato:
“Come?”
“Si sente bene?” chiese Ino.
“Certo, sto benissimo” disse Nick e, senza
aggiungere
altro ingoiò una porzione tripla.
“Ne siete sicuro” gli chiese la ragazza dubbiosa.
Nick fece un profondo respiro: “La verità
è che ho una
strana sensazione”.
“Sensazione?” chiese Jaden
“Quale?”
“Sento che sta per arrivare qualcosa di terribile”
rispose Nick.
I ragazzi lo guardarono in silenzio.
“Beh! qualsiasi cosa stia per arrivare, gliela faremo
vedere noi” proruppe Naruto.
“Giusto!” disse Jaden “Siamo pronti a
farci valere,
vero ragazzi”.
“Spero che arrivi presto” fece Gaara “Non
sopporto le
attese”.
Alle porte del villaggio,
entrò un gruppetto di cinque
persone.
“Benvenuti a Konoha” disse Izumo alzatosi dal suo
posto “Posso esservi utile in qualche modo?”
“Sì” disse il quinto generale infernale
“Dai
l’allarme”.
“Come, scusi?” fece il ninja.
“Si comincia” disse il quarto estraendo un forcone.
Il quinto estrasse una lunghissima spada e la calò
verso la guardiola.
“IZUMO ATENTO” gridò Kotetsu e
saltò in avanti per
difendere l’amico, ma fu spinto via dalla forza del colpo.
Nick spalancò gli occhi
e si alzò di scatto.
“Cosa c’è?” chiesero i ragazzi.
“Svelti!” disse Nick estraendo la spada
“Seguitemi!”
“Che cosa succede?” chiese Shikamaru.
“Sono arrivati!” rispose con sguardo preoccupato.
I due ninja furono sbattuti contro
il muro e persero i
sensi.
“Che delusione” disse uno dei subordinati del
quinto
“Non vale neanche la pena ucciderli”.
“Potrebbero essere un ottimo antipasto per lei quarto
generale” disse un altro con lunghi capelli argentati e un
sorriso diabolico.
“Grazie del pensiero Kadaj” disse
l’interpellato “ma
mi rovinerebbero solo l’appetito”.
“Allora, perché non provi con me”
urlò Naruto.
“Questa voce” fece il quarto generale, voltandosi
verso la sua ambita preda.
“A quanto pare, sono arrivati Malfork!” disse il
quinto generale.
“Già!” disse l’altro facendo
tremare la voce.
“Deduco che voi siate i
membri della quarta armata
infernale vero?” disse Nick con un leggero sorriso
“Era ora che veniste: mi
stavo annoiando”.
“Hai indovinato solo a metà, Nick” disse
il quinto.
Solo allora Nick capì cosa fosse quella sensazione: di
fronte a lui c’erano due generali e uno lo aveva riconosciuto.
“E così sareste voi i fantomatici generali
infernali”
disse Zane, schioccando le nocche.
“Esatto” disse il quarto “Mi presento: io
sono
Malfork, quarto generale infernale dell’armata del sommo
Abhadon” sul suo petto
era incastonata una gemma rossa come il sangue.
“Molto lieto” disse l’altro, con una
gemma bianca “Io
sono il quinto generale infernale: mi chiamo Sephiroth. Loro sono i
miei tre
vice: Kadaj, Loz e Yazoo”.
“Molto piacere” dissero i tre: avevano i capelli
argentati e gli occhi azzurri e vestivano in nero.
Kadaj sembrava avere all'incirca
sedici anni, era magro ed esile, i capelli argento gli giungevano fino
alle
spalle.
Loz aveva
all'incirca 20 anni, i capelli corti pettinati col ciuffo
sopra la testa, fisicamente massiccio.
Yazoo, come
Loz, sembrava avere una ventina di anni, i capelli molto lunghi che gli
superavano le spalle.
“Cavolo!”
pensò
Nick “Ci mancava solo che ne venissero due”.
“Tu sei mio
Nick” disse Sephiroth “Il resto, lo lascio a te
Malfork”.
“Uccidilo
lentamente: deve sentire le urla di dolore dei suoi compagni, prima di
morire”.
“E pensare che
sono io che rappresento la disperazione” fece Sephiroth con
un sorriso e si
lanciò su Nick.
“Ragazzi state
attenti” disse Nick ai suoi compagni e si lanciò
all’attacco.
“Andiamo,
forza” disse Jaden.
“Si!” risposero
tutti “Sun’s Knight Battle Armor Go!”.
Gli spiriti si
materializzarono, ricoprendo i corpi dei ragazzi.
“Preparatevi a
morire” disse Malfork e si lanciò
all’attacco.
Per evitare di
provocare danni al villaggio, Nick, seguito da Sephiroth, si
spostò all’esterno
e poi si voltò verso l’avversario.
“Perché non ti
sei trasformato?” disse Sephiroth “Con gli altri lo
hai sempre fatto.
“Con gli altri
l’ho sempre fatto, perché non volevo essere
riconosciuto da qualcuno” rispose
Nick “Tanto, anche se resto così, non cambia
niente. Piuttosto, perché mi
sembra che ti abbiano sottovalutato?”
“Sottovalutato?”
fece Sephiroth “Ti riferisci al mio grado?”
“Già!” disse
Nick “Avendo sentito parlare di te, credevo che ti avrei
trovato molto dopo”.
“Dimmi: chi
meglio di me può rappresentare la disperazione?”
rispose “E poi, non lasciarti
ingannare dal mio grado, sono sempre un generale” e
attaccò.
“Vero!” fece
Nick e attaccò anche lui, scontrando la sua spada con quella
dell’avversario.
“Rasengan”
gridò Naruto e puntando a Malfork, che schivò e
lo colpì con un calcio.
“Maledetto”
urlò Sakura Haruno calando un poderoso pugno
sull’avversario che fu evitato.
“Tutto qui?”
disse il demone mascherato “Mi aspettavo qualcosa di
più”.
“Grande vento
della Foglia” gridò Lee vibrando il suo
“biglietto da visita” che fu bloccato.
“Quante volte
ripeterai quest’attacco?” fece Malfork con una vena
di sarcasmo.
“Maledetto”
disse il ragazzo e calò un altro calcio che colpì
l’avversario al petto.
“Colpito!”
disse il ragazzo vestito di verde.
“Mi hai fatto
il solletico” disse il generale e lo colpì al
volto, scheggiando l’armatura.
Rock Lee fu
fiondato all’indietro, ma fu salvato dallo schianto dalla
carta del rimbalzo
della piccola Kinomoto.
“Bella presa!”
fece il demone.
“Avanti Lee,
facciamogli vedere di cosa siamo capaci” disse Syrus,
trasformandosi in
guerriero selvaggio.
“Mi hai tolto
le parole di bocca” disse l’altro, seguendo il suo
esempio: diventando più alto
e muscoloso, con il volto più appuntito, le pupille
verticali e capelli alzati
a mo di cresta.
I due guerrieri
selvaggi si lanciarono all’attacco e, con un rapido
movimento, evitarono la
risposta del demone e lo colpirono con un calcio incrociato.
“ATTACCO
COMBINATO: CALCIO SELVAGGIO INCROCIATO” gridarono i due.
Malfork fu
schiantato contro il muro, ma si rialzò completamente
incolume.
“Niente male”
fece “Ora tocca a me!” e, teletrasportatosi davanti
a loro, li colpì con un
calcio rotante, fiondandoli contro una casa.
“PROIETTILE
UMANO TRAVOLGENTE!” gridò Choji abbattendosi su di
lui.
“Tu sarai la
prima portata, ciccione” disse il demone che lo
bloccò con una mano.
“IO NON SONO
CICCIONE” gridò il ragazzo furioso.
“Si che lo sei”,
disse Malfork “Proprio per questo ti mangerò per
primo”.
“Non te lo
permetterò” disse Shikamaru che usò la
tecnica del controllo dell’ombra per
bloccare l’avversario.
Malfork lanciò
via il povero Akimichi e si scansò: “Troppo
lento”.
“Vediamo se ti
ricredi”, gli disse Chazz da dietro “ARTIGLI
D’OMBRA” e allungò la sua ombra,
trasformandola in artigli, trafiggendo Malfork.
“Ottimo colpo”
disse il giovane Nara, poi si bloccò.
Ciò che Chazz
aveva colpito era un tronco e Malfork gli era apparso dietro, pronto a
trapassarlo; fu solo grazie a Shino che non accadde. Il membro del clan
Aburame, infatti, aveva allungato un braccio fatto interamente
d’insetti,
proteggendo il compagno dall’attacco.
“Salvato
dagli
insetti”, fece Chazz con un leggero ribrezzo “Che
schifo”.
“E’ questo il
tuo modo di ringraziare?” chiese Shino.
“Avrei
preferito qualcos’altro” ribatté il
ragazzo.
“Forza ragazzi”
li richiamò Jaden “Attacchiamolo tutti
insieme”.
“Mi hai tolto
le parole di bocca” disse Naruto, rialzatosi.
“Fate pure”
disse Malfork “Vi schiaccerò più
facilmente”.
Il generale
infernale sentì qualcosa salirgli sulla gamba destra e,
abbassatosi, vide una
radice avvinghiargliela.
“E questa che
cos’è?” fece Malfork.
“E’ il mio
potere” disse Ino con un sorrisino “Ti presento la
pianta tranello del diavolo:
vediamo se riesci a liberarti”.
“Hai una
lingua bella lunga” disse il generale
“Credo mangerò quella, come antipasto”.
“Il menù del
giorno lo faccio io” disse Temari aprendo il ventaglio
“Bistecche di demone
alla griglia. PIUME DI’ VENTO” e generò
una tempesta di piume affilate.
“Spiacente
signorina, ma non lo gradisco” fece Malfork e ruotando il
forcone deviò
l’attacco e si liberò dalla pianta “I
tuoi occhi, però mi piacciono, credo
mangerò quelli”.
“Prima devi
batterci” disse la piccola Kinomoto prendendo due carte
“carta del Vento e
dell’Ombra in azione”.
Le due carte si
materializzarono, chiudendo in una doppia prigione il demone.
“Accidenti, non
me l’aspettavo” disse Malfork.
“Allora non ti
aspetterai nemmeno questo” disse Shikamaru imprigionandolo
nella tecnica del
controllo dell’ombra “Adesso, ragazzi”.
“Arrivo”
dissero insieme Naruto e Jaden “DOPPIO RASENGAN” e
colpirono in pieno il
demone, che, però rimase in piedi.
“Tecnica delle
64 chiusure luminose” disse Neji attaccando e distruggendo i
punti di fuga del
nemico, che continuò a restare in piedi.
“Proviamoci di
nuovo Syrus” disse Rock Lee.
“Va bene” disse
il ragazzo.
“Ci sono
anch’io soldati” disse Hassleberry trasformandosi
in uno spino sauro umanoide.
“Non dimenticatevi
di me e Akamaru” disse Kiba lanciandosi all’attacco
con il suo fedele
cagnolino.
“VENTO
SELVAGGIO DELLA FOGLIA” disse Rock Lee, usando una versione
più potente del suo
colpo.
“IRA DELLA
BESTIA” disse Syrus illuminando i suoi pugni di energia.
“SPINO SEGA”
disse Hassleberry, ruotando su se stesso.
“TRIPLO ATTACCO
SATANICO” disse l’Inuzuka lanciando un triplo colpo
rotante.
“E mo
basta!” disse
Malfork e fece esplodere la sua energia, liberandosi dalla prigione e
lanciando
un raggio nero che contrastò l’attacco dei quattro
ragazzi.
“Hinata Sakura,
proviamoci noi” disse Alexis.
“Va bene” risposero
le due ragazze.
“Le tre custodi
degli spiriti della natura vogliono provare ad attaccarmi?”
fece Malfork con
sarcasmo “Allora devo impegnarmi”.
“Guarda che ci
sono anch’io” disse Jessie “CRISTAL
EXPLOSION” e attaccò con tutte le bestie
cristallo.
Il generale
infernale, però, non si scompose e vibrando la sua arma,
generò una corrente
d’aria che investì in pieno il ragazzo, facendolo
schiantare contro una parete.
“Adesso” fece
Alexis “DRAGO D’ACQUA” e
lanciò una corrente marina che prese la forma di un
drago.
“URAGANO DI’
GIADA” disse la piccola Kinomoto lanciando un vortice verde.
“LINGUE
INFUOCATE” disse Hinata lanciando una serie di frecce
infuocate.
“Bel tentativo”
disse Malfork lanciando una sfera nera annullando l’attacco.
“Spostatevi”
gridò Ten ten “TEMPESTA DI’
LAME” e lanciò un’autentica tempesta di
armi da taglio
ma Malfork le evitò tutte quante e si
teletrasportò alle spalle della ragazza,
pronto a trapassarla.
“LANCIA DEI
MILLE CONGEGNI” gridò Kankuro e, trasformate le
sue marionette in infiniti
pezzi affilati, li lanciò contro il demone costringendolo ad
arretrare.
Malfork scese a
terra e li osservò: “Siete così tanti,
eppure non riuscite a fare niente. A
quanto sembra Nick ha preso un granchio”.
“Vediamo se
cambi idea”, gridò Shaoran dall’alto
“INCANTESIMO NERO” e lanciò una luce
identica al Mago nero.
Malfork allungò
una mano e afferrò il colpo restituendolo al mittente:
“Riprenditi la tua
porcheria incapace!”
“CARTA DELLO
SCUDO” gridò la piccola Kinomoto, salvando il suo
ragazzo dall’impatto.
Il gruppetto di
giovani eroi si riunì e si mise in guardia.
“Non lo volete
capire che è inutile?” disse il generale
“Le vostre abilità non sono nemmeno
paragonabili alle mie”.
“Questo lo dici
tu” disse Jaden di rimando “T’informo che
abbiamo appena iniziato e non ci
arrenderemo”.
“Che
sciocchezze!” fece Malfork.
“Adesso lo
vedrai” ribatte il ragazzo e, insieme ai suoi compagni si
lanciò all’attacco.
Nei cieli del
villaggio Zane Aster e Gaara, aiutato da Kero-chan e Yuè,
stavano affrontando i
tre vice di Sephiroth.
“E’ tutto qui
quello che sai fare Zane
Truesdale” disse
Kadaj “Sai mi aspettavo di più”.
“Credi davvero
che stia facendo sul serio sbruffone” ribatté Zane
con la sua abilità innata
attiva “Ora ti faccio vedere di che cosa sono
capace” e si trasformò in un
drago umanoide di acciaio vivo.
“E’ questo il
tuo potere?” disse l’altro “Lo trovo
penoso”.
“Ora vedremo se
è così” rispose Zane e si
lanciò all’attacco con la spada sguainata e gli
artigli pronti a ghermire, scontrandosi con la spada a doppia lama di
Kadaj.
Intanto Aster
se la stava vedendo contro Loz e la sua incredibile forza fisica.
“Niente male”
disse il ragazzo trasformando il suo braccio in una bocca a forma di
drago e
sparando proiettili rossi.
Loz schivò i
vari attacchi e, con un movimento rapido, si avvicinò ad
Aster e lo colpì con
un destro micidiale.
Il giovane
Phoenix fu schiantato verso il vuoto, ma sparì in una nuvola
di fumo.
“Una copia?”
disse l’energumeno.
“Esatto”, gli
disse Aster da dietro “REGNO VENDICATIVO” e
attaccò con una tempesta rossa.
Loz si voltò e
colpì l’aria con il pugno destro, generando una
potente onda d’urto e
scontrandosi con il pugno di Aster.
“Non male”
disse il demone e, inspiegabilmente cominciò a piangere.
“Che hai da
piangere?” chiese il Phoenix.
“Non sto
piangendo” rispose.
“Fatti dare una
controllata, ti conviene” disse Aster facendo esplodere la
sua energia e
generando una potente esplosione.
A poche
centinaia di metri di distanza, Gaara stava attaccando Yazoo con la sua
sabbia.
Yazoo schivò e,
puntate le sue pistole a forma di lama sparò. Il colpo fu
bloccato dalla
protezione assoluta del ragazzo che attaccò di nuovo.
“Questa sabbia
è davvero fastidiosa” disse il demone
“Credo proprio che me ne dovrò
sbarazzare”.
“Prima pensa a
noi” disse Kero-chan, trasformatosi in un’enorme
tigre alata e lanciando una
palla di fuoco.
“Nessun
problema!” fece Yazoo e, dopo aver evitato
l’attacco, puntò le pistole verso il
guardiano delle carte di Clow, ma fu bloccato da Yuè che
lanciò una miriade di
cristalli azzurri.
“Spostatevi”
disse Gaara ai due guardiani e, tese le mani in avanti
“PROIETTILI D’ARIA
CONGELATA” e lanciò delle sfere d’aria
verso l’avversario.
Yazoo era
intento a schivare gi attacchi dei due guardiani, ma riuscì
a rispondere
all’attacco di Gaara.
“Tutto qui?”
fece Yazoo sarcastico.
“Non abbassare
la guardia, non ti conviene” riprese Gaara e usò
la sabbia per creare una
miriade di armi che gli lanciò contro.
“Forse ci
siamo” ribatté lui sparando in varie direzioni.
Nick calò
un
fendente e Sephiroth lo parò.
“Niente male
Nick” commentò Sephiroth.
“Ti ringrazio
del complimento e lo ricambio” rispose Nick “Devi
scusarmi ma vado di fretta”.
“Non mi dire:
sei preoccupato per i tuoi ragazzi?” fece Sephiroth.
“Vedi un po’
tu!” rispose e spinse la spada in avanti.
“Mi dispiace
dovertelo dire, ma i tuoi amici sono spacciati: Malfork li
divorerà tutti, dal
primo all’ultimo”.
“Più ti sento
parlare, più mi dai sui nervi, sai?” e si
lanciò all’attacco.
I due
spadaccini si spostarono da un punto all’altro della zona,
scambiandosi potenti
fendenti e colpi energetici.
“Non sai fare
di meglio?” provocò Sephiroth.
“Dovrei essere
io a dirtelo” la spada di Nick
s’illuminò di una luce nera “arte del
fulmine:
DANZA DELLA TEMPESTA NERA” e lanciò la stessa
tecnica di Jaden, solo che era in
quantità maggiore.
Il quinto
generale infernale mosse rapidamente la spada e creò delle
lame d’aria che
trapassarono la tecnica di fulmine e si avvicinarono a Nick che le
parò con la
sua.
Sephiroth si
spostò rapidamente verso Nick e calò un fendente,
ma il ragazzo parò.
“Mi sembri un
po’ distratto, Nick”.
“E tu sempre
più brutto!”.
“Divertente!” e
avvicinò la mano libera creando un raggio elettrico
“scintilla!”
“Non ci
contare” rispose Nick circondandosi di una strana energia
gialla “Mente:
difesa”.
L’attacco del
generale infernale fu bloccato e lo stesso spinto via.
Sephiroth
riuscì a fermarsi e a riprendere equilibrio, poi
osservò Nick con un sorriso:
“Interessante, hai usato una delle quattro energie
base”.
“Lieto che tu
le conosca” fece Nick “In qualunque caso, so
utilizzarle tutte e quattro e, con
il tuo permesso, procedo a una rapida spiegazione.
Le
quattro
energie sono l’essenza del tutto e solo un grande guerriero
può manipolarle
alla perfezione: Corpo, Mente, Spirito e Cuore.
Il Corpo è la
piattaforma che ognuno manipola come
vuole per ciò che fa nella vita.
La Mente è la forza del pensiero, che solo
un’adeguata
preparazione psichica permette di rendere concreto.
Lo Spirito è la manifestazione stessa della propria
forza combattiva che combatte al tuo fianco.
Il Cuore, il più difficile da apprendere, prende forza
dai singoli battiti del tuo cuore, simbolo dell’ardore e del
coraggio: e, con
esso, non esistono ostacoli che si possano rimuovere”.
“Bella spiegazione” commentò Sephiroth
“ma potevi
evitarla: le conosco anch’io”.
“L’ho fatto per quelli che seguono la
storia” spiegò
Nick “Se non la davo che cosa avrebbero pensato?”
“Che sei patetico” rispose Sephiroth facendo
illuminare la sua gemma e ricoprendo il suo corpo di tre strati: uno
giallo,
uno bianco e l’ultimo rosso cremisi.
“Senti chi parla” disse Nick facendo la stessa cosa
“Vediamo di riscaldare l’ambiente”.
“Ti sto aspettando” disse il generale invitandolo
ad
attaccare.
“Prima dimmi una cosa. Chi è Malfork?”
“Sono sorpreso” fece Sephiroth “Davvero
non l’hai
riconosciuto?”
“Non l’ho mai visto” rispose.
Il generale rise divertito: “Si vede che sei agli
inizi. Visto che far disperare gli altri è la mia
specialità, te lo dirò in
poche parole: lui viene dall’ormai scomparsa dimensione
A”.
“La dimensione A?” fece Nick dubbioso, poi
spalancò
gli occhi “Non dirmi che lui è”.
“Esatto” fece il generale “Malfork
è nato dall’unione
di un demone assimilatore e un ragazzo che dovresti conoscere molto
bene”.
“Dannazione!” pensò Nick “Se
è davvero lui, i ragazzi
sono in grave pericolo. Devo sbrigarmi a finirlo”.
“Spero
di averti fatto disperare Nick” disse Sephiroth
“Consolati nel fatto che presto sarà tutto
finito” e, con un movimento che
lasciò la scia, si avvicinò a Nick e
calò, ma Nick parò.
“Allora dovrò fare davvero in fretta. Mi dispiace
per
te” disse Nick e la spada s’illuminò di
una potente luce blu “FOLGORE BLU”.
Il colpo che aveva distrutto gli altri demoni fu
lanciato, ma Sephiroth fu rapido e lo scansò portandosi a
distanza di
sicurezza.
“Non credere che sarà così facile
battermi” disse lo
spadaccino demoniaco e si lanciò all’attacco.
“Come ho detto, non ho tempo da perdere con te”
fece
Nick e rispose all’attacco.
Alle porte di Konoha quasi tutti i
ragazzi erano
ansimanti mentre il generale infernale era perfettamente a suo agio.
“Sbaglio o avevate detto che avreste fatto sul
serio”
li schernì Malfork.
“Sta zitto sfregiato!” gridò Naruto
estraendo la spada
di luce e lanciandosi all’attacco.
Malfork non reagì all’offesa e, dopo aver schivato
alcuni fendenti, diresse la mano verso il cuore del ragazzo, ma la sua
intenzione fu resa vana da Jaden che riuscì ad allontanarlo
con la lancia di
luce.
“Grazie fratellone” disse il biondino facendo
grossi
respiri.
“Per così poco!” fece lui.
“Commovente” disse il demone “sarebbe
quasi divertente
se non fosse così penoso”.
“Che sbruffone” disse Jaden “Avanti
Naruto”.
“Si!” rispose lui e si lanciarono insieme contro il
demone che, incredibilmente, parò le armi a mani nude.
“Tutto qui?” fece il demone “Ed io che mi
aspettavo
qualcosa di” ma un potente pugno lo colpì alla
mascella, fiondandolo verso il
muro.
A colpire era stata Tsunade che, insieme ai membri
della squadra speciale, era giunta in soccorso dei ragazzi.
“Nonna Tsunade” disse il biondino “che ci
fai qui?”
“Non è ovvio?” rispose lei
“Proteggo il mio
villaggio”.
“Faccia attenzione signorina” la avvertì
Jaden
“Quell’essere non è un tipo da prendere
con le pinze”.
“Già, me ne sono accorta!” rispose lei e
cominciò a ordinare
agli altri ninja.
“A quanto sembra sono
arrivati rinforzi” disse Malfork
alzandosi in piedi e avvicinandosi.
Il colpo della quinta Hokage aveva spezzato la parte
bassa della maschera del demone, mostrando il viso dal naso in
giù: era
appuntito e di carnagione pallida.
“Maledetto!” ringhiò Tsunade
“Come hai osato attaccare
il mio villaggio e ridurre in questo modo alcuni dei miei ninja. Te la
farò
pagare cara” e si lanciò preparando il pugno.
“Levati dai piedi, nullità” disse
Malfork bloccando il
pugno con l’indice sinistro “Il tuo sapore mi
disgusta” e spinse in avanti,
facendo volare via la donna.
“Carta del rimbalzo” fece la piccola Kinomoto e
grazie
a essa bloccò la donna a mezz’aria, salvandole la
vita.
“Grazie piccola Sakura” disse la donna, una volta
scesa a terra.
“Che grande salvataggio” disse il demone con vena
ironica “Tuttavia non cambierà le cose: io vi
mangerò tutti una seconda volta”.
“Una seconda volta?” ripeté Jessie,
avvicinatosi “Che
accidenti vuoi dire”.
“Quello che ho detto” rispose il demone.
“Si può sapere chi diavolo sei?” gli
gridò Naruto.
Sul volto del demone si disegnò un sorriso:
“Proprio
tu me lo chiedi Naruto? Tu che mi conosci più di chiunque
altro?”
“Che diavolo stai dicendo?” ribatté il
biondino.
Ci furono tre schianti, poi Zane,
Aster e Gaara
scesero a terra, accompagnati da Kero-chan e Yuè.
“Tu guarda!” fece Zane ancora ricoperto
d’acciaio “non
avete ancora finito?”
“Se è per questo, nemmeno noi abbiamo
finito” fece
Aster con alcuni tagli sul viso.
“E’ vero” disse Gaara con una vistosa
ferita sulla
fronte “questi tipi sono davvero duri a morire”.
Sul punto degli schianti ci fu una
piccola scossa e i
tre vice della quinta armata uscirono con qualche ammaccatura.
“Ci state mettendo troppo tempo, generale” disse
Kadaj
“non mi dite che questi ragazzini vi stanno dando filo da
torcere”.
“Niente affatto” rispose Malfork “Me la
sto solo prendendo
un po’ comoda. Avete interrotto solo una piccola
chiacchierata tra vecchi
amici”.
“Che diavolo dici?” fece Jaden “Noi non
ti conosciamo,
non ti abbiamo mai visto. Si può sapere chi sei?”
“Chi sono?” fece Malfork e, in modo orribile,
cominciò
a ridere.
“Generale non avrete intenzione di togliervi la
maschera spero” disse Yazoo con un leggero sorriso.
“E perché no!” disse Kadaj
“Toglietevela e fateli
cadere nella più pura disperazione”.
“Non darmi ordini o ti uccido” disse il demone
voltandosi verso di lui.
Sentendo lo sguardo del suo superiore trafiggerlo come
infinite lame, il vice abbassò lo sguardo e si
scusò.
“Bene” fece Malfork mentre si voltò
nuovamente verso i
ragazzi “Volete sapere cosa si nasconde dietro questa
maschera? Vi accontento”
e messa una mano sulla maschera, se la tolse.
Nel
prossimo
capitolo.
La vera
identità di Malfork lascia tutti senza parole e scatena la
rabbia di molti dei
ragazzi.
Quando sembra
che le cose si complichino ulteriormente, fanno la loro comparsa dei
rinforzi
inaspettati e metteranno in crisi il generale infernale che
prenderà una
decisione estrema.
Durante lo
scontro, Hinata rivela il suo vero potere suscitando lo stupore di
tutti, in
particolar modo di Kyuubi che avrà un flash back del suo
primo incontro con
Rayearth.
Questo e
molto altro ancora nel prossimo capitolo.
PS: sarà
quasi del tutto dedicato allo scontro con il quarto generale e, per la
gioia di
alcuni di voi, abbastanza lungo.
Angolo
dell’autore:
Enciclopedia del Fantasy.
Eric
(ha un cerotto sulla
fronte): “Oggi parliamo di molte cose e speriamo che non
vengano scocciatori.
Cominciamo con le quattro
energie.
Le
quattro
grandi energie, che riassumono in se le altre sono:
1) Corpo;
2) Mente;
3) Spirito;
4) Cuore.
Il
Corpo è l’energia fisica che sviluppiamo
quotidianamente e permette la nostra
crescita.
Per le altre tre energie è necessario seguire un programma
preciso: atto a
svilupparle.
Il
nostro prossimo argomento è un riepilogo sui primi cinque
generali infernali,
con le relative caratteristiche.
Un
generale infernale è un demone con apparenti sembianze umane
ed è riconoscibile
da una gemma incastonata nel suo petto. Ogni generale infernale
rappresenta
qualcosa di particolare: i primi dieci gli aspetti con i quali si
giunge alla
morte; gli altri sette i peccati capitali e gli ultimi tre i giudici
dell’inferno.
Finora,
Abominon escluso, ne abbiamo conosciuti cinque:
1)
Venom, dell’universo
Marvel e rappresentante l’aspetto della morte della
solitudine. La sua gemma era azzurro opaco;
2)
Voldemort, il cattivo del libro
Harry Potter, che rappresenta l’aspetto
della vecchiaia. La sua gemma era verde;
3)
Hao Hasakura del manga di Shaman
King rappresenta la morte per sacrificio. La
sua gemma è gialla.
4)
Malfork di lui non si sa nulla, se
non che proviene dalla dimensione A ed è
nato dall’unione tra un demone assimilatore e un misterioso
ragazzo. Per la
cronaca: un demone assimilatore è la creatura che compare
nel film “il canto
del diavolo”. L’aspetto che rappresenta
è il nichilismo e la sua gemma è rosso
sangue.
5)
Sephiroth antagonista del video
gioco Final Fantasy VII e rappresenta la
disperazione. La sua gemma è bianca.
Per
quanto riguarda le identità degli altri generali infernali
non sappiamo ancora
nulla, anzi se qualcuno dovesse avere qualche informazione ce lo faccia
sapere
al più presto, ok?
Accidenti!
Sono riuscito a dire tutto senza che nessuno intervenisse,
chissà perché!”
Entra
Malfork: “Semplice, volevo sentire la tua spiegazione e
commentarla. Verdetto? Passabile
al 2%”.
Eric:
“Sei davvero delicato sai?”
Malfork:
“Certo, così come so di essere più fico
di chiunque altro”.
Eric:
“Non me ne sorprendo, mangi tutti quelli che incontri. Sei
disgustoso!”.
Malfork:
“Non ce la faccio ad aspettare il prossimo capitolo per
mangiare qualcosa. Vuoi
essere la mia merenda?” e si avvicina famelico.
Eric
(si arrotola le maniche): “Vediamo se ci riesci”.
Scena
troppo violenta.
Alla
fine Malfork è steso a terra ed Eric gli mette un piede sul
petto. Corre un
arbitro e conta fino a tre.
Arbitro
(solleva il braccio di Eric): “Finito! Il
vincitore”.
Grande
acclamazione per Eric che si vanta tutto.
Eric:
“Chi è che pensava non sapessi
combattere?”
Malfork
(rotelle al posto degli occhi): “Non è
giusto!”
Grande
Eric, sono fiero di te amico.
Speriamo di vedere davvero Malfork con il sedere per terra.
Alla prossima.
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Capitolo 28 *** Verità, ricordi e volontà ***
28. Verità, ricordi e volontà
Ciao a
tutti!
Come vanno le cose? Spero bene e ora, con grande piacere vi presento
questo
nuovo ed incredibile capitolo. Vi avviso che resterete incollati alla
sedia.
Angolo
dei
commenti:
Fria:
Tranquilla,
adesso lo scoprirai. Posso solo dirti che è uno dei quattro
che hai citato.
Ciccio85:
Ciao! Lieto di averti tra i miei lettori. L’anime di xxxholic
non lo conosco e
credo che non lo metterò. In qualunque caso sì
adoro le storie delle Clamp
quindi credo che, se ci riesco, ne trarrò ispirazione.
Grazie ancora per la tua
recensione.
Lettore01:
Spero di non averti fatto aspettare troppo, per il capitolo. Come ho
detto
resterai inchiodato alla sedia (eccome se lo sarai) e potrai goderti un
capitolo bello lungo.
Fatto
questo,
sperando in altri commenti, vi auguro buona lettura.
Tutti i presenti, di fronte a
quella visione, rimasero
senza parole: il volto del demone era identico a quello di una persona
che i
ninja di Konoha conoscevano molto bene.
“Non è possibile!” disse Naruto
completamente rigido
“Non può essere vero!”
“E invece è così Naruto, sono proprio
io” disse
Malfork con un sorriso diabolico.
“E così sei tu il quarto generale
infernale” disse
Gaara “Tu, l’ultimo membro del tuo Clan: Sasuke
Uchiha”.
“Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di
chiamarmi col mio vecchio nome” disse il demone.
Si, avete capito bene: Malfork in
realtà è Sasuke
Uchiha, solo che proviene da un’altra dimensione, la A.
Ora vi starete ponendo un sacco di domande, di questo
sono sicuro. Adesso ascoltate bene quello che dirà e
capirete.
“So che state
pensando” disse Malfork “A questo punto,
credo valga la pena dare una valida spiegazione, prima di uccidervi
tutti. Vi
direi di mettervi comodi, ma odio le formalità, quindi
aprite le orecchie e non
fiatate.
Io vengo da un’altra dimensione: la dimensione A, che
ora non esiste più. Il motivo? L’ho distrutta
tutta io senza risparmiare
nessuno.
La dimensione A era futura rispetto a questa: là erano
già passati tre anni e gli eventi sono andati normalmente,
senza intoppi
esterni, a parte il mio, ovviamente.
In quella dimensione Sasuke, per ottenere più potere,
ha ucciso Orochimaru e ne ha assorbito i poteri, diventando molto forte
e poi,
dopo aver riunito un piccolo gruppo, è andato alla ricerca
di Itachi.
Durante il tragitto, capitò in una caverna, che era la
mia dimora. Sono stato subito attirato dal suo odore e ho cercato di
attaccarlo
per mangiarmelo, ma non ci sono riuscito e, nonostante gli innumerevoli
cuori
di cui mi sono nutrito, sono stato ucciso.
Ora vi starete chiedendo com’è possibile che io
sia
qui: ebbene Sasuke pensò mangiare il mio cuore, fonte della
mia essenza; in
questo modo divenimmo un tutt’uno con lui come
entità dominante.
In seguito uccise il fratello e pensò di aver
realizzato ciò per cui era nato, ma poi venne a sapere una
verità sconvolgente
che gli fece perdere la ragione.
Lentamente ho cominciato a farmi avanti nel suo corpo
e, alla fine, ho divorato Sasuke dall’interno, assimilando
ogni sua abilità e
conoscenza.
Una volta completato il processo, ho cominciato a
uccidere e divorare tutti quelli che mi trovavo davanti: i membri del
team
formato da Sasuke, Alba, Konoha, Suma e poi tutto il resto.
La mia fame era insaziabile e allora decisi di fare le
cose in grande e divorai l’intera dimensione con tutti i suoi
abitanti.
Non contento, sono andato in altre dimensioni e ho
continuato a fare quello che volevo, ma poi mi sono trovato contro un
alter ego
di Nick e sono stato distrutto.
Per colpa sua, ho perso gran parte del potere che
avevo assimilato, quindi decisi di vendicarmi e mi unii al sommo
Abhadon,
diventando generale infernale.
Adesso avete capito ragazzini? Preparatevi a diventare
parte di me e nuova fonte del mio potere” e
scoppiò in una maligna risata.
In quel momento, il più
scosso era Naruto. Nella sua
mente riaffiorarono i ricordi del Team 7: di quando lui e Sasuke
dovevano
cooperare per realizzare una missione, di come s’impegnassero
per diventare più
forti, dei loro continui battibecchi e del loro duello nella Valle
della Fine.
Quello di fronte a lui era Sasuke? No, l’aspetto era
il suo ma non l’anima, non il suo sogno, anche se contorto:
di fronte a lui
c’era un mostro che lo aveva divorato e sostituito,
indossandone la pelle.
“Maledetto mostro” disse, digrignando i denti.
“Come, scusa?” fece Malfork “Hai detto
qualcosa?” e
tese l’orecchio.
“Sei un mostro” gridò il ragazzo
“Non ti perdonerò mai
per quello che hai fatto al mio amico, mai e poi mai”.
“Non mi perdonerai mai?” disse il demone
trattenendo
le risate “Se sono qui: lo devo unicamente a Sasuke e al suo
folle desiderio di
vendetta. Ciò che ho fatto è stato semplicemente
prendere il suo posto, il suo
nome e tutto il resto.
Se la cosa ti potrà consolare gli starai nuovamente
vicino come parte del mio corpo”.
“Non ci
contare” disse Naruto “Sarò io a farti a
pezzi” e furioso si lanciò contro di lui, ma fu
fermato da Jaden e Gaara.
“Fermati, Naruto” gli urlò
l’amico “Se lo attaccherai
da solo morirai e allora, come farai a salvare il tuo amico e tutti i
tuoi
compagni?”
“E’ vero Naruto” fece Gaara
“Che cosa puoi fare in
quello stato? Niente. Devi calmarti”.
“Calmarsi, non lo aiuterà” fece il
demone “Avanti,
fatelo venire da me: è lui la mia preda. Forza Naruto
attaccami e rincontra
Sasuke”.
“Non osare pronunciare il suo nome!”
ringhiò il
ragazzo.
“Allora fermami, se ci riesci, perché poi
sarà il
turno dei tuoi amici” disse Malfork alzando famelico lo
sguardo verso gli altri
Sun’s Knights “Allora che fate? Non venite a
prendermi?”
“Maledetto, ci sta provocando” disse Kiba,
digrignando
i denti “Cazzo, come lo voglio ammazzare”.
“Calmati, Kiba” lo riprese Shino “Se
rispondi alla
provocazione rischi la vita”.
“E’ più facile a dirsi che a
farsi” rispose.
“Queste inutili chiacchiere mi stanno annoiando”
disse
Kadaj “Generale Malfork, la prego ci permetta di ucciderli
tutti. Ovviamente
Naruto e quelli che vi interessano sono vostri”.
“Nostro fratello ha ragione” fece Yazoo
“Non mi va di
stare qui a piantare le radici, anche Loz è
d’accordo, anche se adesso piange”.
“Non sto piangendo” rispose lui asciugandosi gli
occhi
“Deve essermi entrato qualcosa
nell’occhio”.
“Come no?” fece l’altro.
“Fatela finita” disse Malfork “Volete
ucciderli? Fate
pure, ma Naruto e Jaden sono miei”.
“E’ stato chiarissimo, generale” fece
Kadaj sorridendo
malignamente “E’ tempo di finire i
giochi” e, insieme ai suoi fratelli, si
lanciò verso i ragazzi.
Un muro di sabbia si alzò e bloccò la loro
avanzata.
“Che cosa?” fece Kadaj.
“A quanto
sembra, Gaara vuole proteggerli” disse Yazoo.
“Credete davvero che solo quel ragazzino possa usare
le sabbie?” disse una voce di donna.
Tutti si voltarono verso la direzione dalla quale
proveniva e, impugnando due spade serpeggianti, videro Kaeleena.
“E quella chi sarebbe?” fece Chazz.
“Tu guarda” disse Malfork, facendo un leggero
inchino
“Finalmente ho il piacere di conoscerti Kaeleena Sandtimes,
eroina del
Fantasy”.
“Che!” fecero tutti i presenti “Quella
sarebbe un’eroina
del Fantasy?”
“Esatto ragazzi” fece lei “E, per
l’occasione, sono in
piacevole compagnia”.
“Divertente!” fece il demone “I rinforzi
del Fantasy
sono venuti a salvare la situazione”.
“Chi dice che siamo del Fantasy” rispose una voce
familiare e, da dietro una parete apparvero Itachi e Kisame.
Nel vederli tutti furono invasi da una scossa.
“Quello… ” fece Naruto sudando freddo
“è Itachi
Uchiha”.
“Esattamente” disse lui “ma per oggi non
sono vostro
nemico” e fissò Malfork.
Il quarto generale infernale non riusciva a muoversi:
qualcosa dentro di lui gridava disperatamente e cercava di farsi strada
nell’oscurità.
“I-ta-chi” fece Malfork come se fosse paralizzato
“fratellone”.
“E così, tu saresti un demone che, in
un’altra
dimensione, ha divorato mio fratello” disse lui, senza
staccargli gli occhi di
dosso “Come hai osato rovinarmi i piani!”
“Sta zitto, misero umano” disse Kadaj ripresosi
dallo
shock “Come osi parlare in quel modo a un generale infernale?
Ti ucciderò per
questo”.
“Fermati” ordinò Malfork.
Kadaj stava per lanciarsi contro l’Uchiha, ma sentendo
l’ordine si bloccò e guardò il suo
superore: “Generale Malfork, non permetta
alla sua debole parte umana di comandarla. Se si oppone a lei, la
cancelli
definitivamente”.
Lanciando un grido, il demone cadde inginocchio
tenendosi la testa: quel grido era sempre più forte e
cominciava a vedere la
luce, ma il demone lo afferrò e lo trascinò
nuovamente nelle tenebre, e questa
volta non lo avrebbe lasciato più andare.
Malfork smise di agitarsi e si alzò: i suoi occhi non
erano più neri, ma risplendevano di una sinistra luce
azzurra e il suo volto
era contorto in un diabolico sorriso.
“Finalmente l’ho messo a tacere” disse il
demone “Ora
posso mangiarvi tutti. Voi tre uccidete i nuovi arrivati, agli altri ci
penserò
io”.
“Si nostro generale” dissero i tre insieme e si
lanciarono verso i tre che decisero di allontanarsi.
“Che tipo” fece
Zane “Viene e si prende la roba
d’altri. Quando avremo finito qui gli andrò a dire
quattro paroline”.
“Non illuderti” disse il demone folle in volto
“Prima
che il sole tramonti, questo villaggio non esisterà
più” e lentamente si
avvicinò al gruppo.
“Ti fermeremo a qualsiasi costo” disse Naruto e,
ripresosi,
si alzò.
Il biondino stava per avanzare, quando si trovò la
strada sbarrata da qualcuno che non si sarebbe mai aspettato.
“Hinata!” fece il ragazzo “Che cosa fai?
Spostati”.
“No, non lo farò” rispose “Non
voglio che tu ti faccia
del male. Non lo sopporterei”.
Il ragazzo rimase colpito dal tono della sua voce: era
fermo eppure tranquillo e sereno.
Era quasi come se la ragazzina timida e strana che
aveva sempre conosciuto fosse scomparsa e sostituita da
un’altra.
“Oh che belle parole” fece Malfork per niente
spaventato “Credo proprio che di te mangerò
… Cosa?” e indietreggiò.
Sotto lo sguardo di tutti, il corpo della piccola
Hyuga fu avvolto da una strana energia rossa che la avvolse
completamente,
facendola momentaneamente sparire e poi riapparire.
Quando la ragazzina riapparve, sembrava un’altra
persona: il corpo era lo stesso, ma i capelli e gli occhi avevano
cambiato
colore, diventando rossi come il fuoco.
“Che accidenti
è successo?” fece il demone, sentendosi
a disagio “Perché sei cambiata in quel
modo?”
“Che cosa ti è successo?” fece Naruto
senza parole e
sentendo una strana sensazione.
“Riconosco questa sensazione!” fece la volpe
spalancando gli occhi “Non può essere!
È impossibile”.
“Ora te la vedrai con me” disse la ragazza,
mettendosi
in posizione.
“Che diavolo è
successo” pensò Malfork “Non
è più
quella di poco fa. Che cosa significa? Perché mi sento
paralizzato”.
La ragazza fece un leggero salto e colpì
l’immobile
demone al petto e lo scaraventò con inaudita forza fuori
dalle mura.
I ragazzi
osservarono la scena senza fiatare: che cosa era successo alla piccola
Hyuga?
Hinata si voltò verso i suoi compagni e sorrise con
dolcezza.
“Come fa a sorridere in quel modo?” chiese Syrus
abbagliato.
“Non lo so, ma il suo odore è qualcosa
d’incredibile:
non ho mai sentito nulla di così buono in vita
mia” fece Chazz.
“Perché mi state osservando tutti in quel
modo?” disse
la ragazza con una voce simile a quella di un angelo “Abbiamo
una missione da
compiere. Alexis, Sakura affrontiamolo insieme”.
Le due ragazze la fissarono colpite, quasi come se non
riuscissero a capire cosa dicesse.
“Alexis” la richiamò Ceres
“Che cosa stai aspettando?”
“Sakura” fece Windam “Perché
non vai?”
“Ma che cosa dite?” fece la bionda “Noi
non abbiamo la
forza per batterlo”.
“Vi sbagliate” disse Ceres “Voi siete le
custodi dei
sacri spiriti della natura, se avrete fiducia in voi stesse, non
c’è niente che
non possiate fare”.
“E’ vero” fece Rayearth
“Ricordate cosa vi ha detto
Nick: voi potete diventare anche più forti di lui se lo
vorrete davvero”.
Le due ragazze ricordarono ciò che Nick aveva detto
loro poche ore prima e della promessa che si erano fatti.
“Certamente riuscirò se davvero lo
vorrò!” disse la
piccola Kinomoto.
“Hai dannatamente ragione” disse Alexis poi si
rivolse
agli altri “Restate indietro e riposatevi: adesso ci pensiamo
noi”.
“Che accidenti stai dicendo?” fece Jaden, ma lo
sguardo della ragazza lo fulminò e trattenne le parole che
stava per dire.
“Forza ragazze” disse Sakura “Facciamo
vedere a quel
brutto mostro di che cosa siamo capaci”.
Le carte di Sakura circondarono la ragazzina e
s’illuminarono formando una piccola sfera che
entrò nel suo cuore e, poco dopo,
tre paia di ali piumate spuntarono dalla sua schiena.
“Non so se riesco a tirare fuori una cosa simile, ma
voglio dare tutta me stessa in questa battaglia” disse Alexis
e anche lei fu
avvolta da un’intensa luce azzurra e, quando si estinse, si
ritrovò con le
braccia coperte di squame azzurre e con un paio di ali di drago
anch’esse
azzurre.
“Wow!” fecero gli altri senza parole.
Malfork fece esplodere il muro e si avvicinò furente
alle tre ragazze e vedendole serrò i pugni: “E
così sarebbe questo il vostro
vero potere! Lo distruggerò insieme a questo
villaggio”.
La gemma rossa del generale brillò di una luce
scarlatta e il corpo del demone subì una terribile
metamorfosi: i vestiti si
strapparono rivelando il corpo color terra, coperto di segni neri,
delle grandi
ali di pipistrello uscirono dal suo corpo e sulla testa spuntarono
delle corna
che scesero verso il collo, la sclera degli occhi divenne nera e gli
occhi
rossi come il sangue.
“Che ve ne pare mocciose?” fece il generale
scrocchiando
il collo “Ecco a voi il mio vero aspetto: solo la testa e gli
occhi sono quelli
del fu Sasuke Uchiha, il resto è tutto mio” e
attivò il terribile Sharingan
Ipnotico “Ah dimenticavo! Sasuke era riuscito ad ottenere il
potere dello
Sharingan ipnotico. Adesso si comincia” e si
lanciò all’attacco.
Le tre ragazze non furono da meno e attaccarono.
Grazie alla trasformazione che aveva subito, Malfork
era diventato molto più forte e riusciva a tenere testa alle
tre ragazze,
inoltre lo Sharingan gli permetteva di prevedere tutte le mosse delle
ragazze,
salvandolo molte volte da colpi che in condizioni normali avrebbero
potuto
distruggerlo.
Le tre ragazze non erano da meno.
Hinata, grazie
al Byakugan prevedeva gli attacchi del demone e il potere del suo
coraggio, che
alimentava il suo spirito, potenziavano la sua vista e i suoi attacchi,
avvolgendoli in potenti lingue di fuoco.
Alexis aveva ottimi riflessi e destrezza di movimenti
e il potere della sua volontà e sincerità,
inondavano la sua anima come un
vortice infinito.
Sakura riusciva a usare all’unisono i poteri delle sue
carte e quello della verità e della bontà che
scaturivano dal suo cuore si
abbattevano come un turbine infinito sul demone.
“Incredibile!” fece Jessie “E’
davvero questo il loro
potere?”
“Mi ero sbagliato!” disse Gaara, mentre aveva gli
occhi
sgranati “Non è solo una ma tutte e tre sono da
tenere d’occhio”.
“Che figuraccia!” fece Zane “Messo da
parte da delle
ragazze”.
“Beh! tipe come quelle non s’incontrano tutti i
giorni” fece Kankuro mentre sudava freddo.
“Sakura, sei davvero fortissima” disse Shaoran.
Quella che però non
parlava e rimaneva ipnotizzata
dalla battaglia era la volpe a nove code: la sua attenzione era tutta
verso
Hinata. Più la guardava, più rievocava la notte
che cambiò la sua vita.
Più di
settecento anni fa, la volpe attaccò
una terra lontana per il puro gusto di distruggerla.
Le prime case della periferia erano state
distrutte e molte vite erano già state spente dalla sua sete
di sangue e la
volpe si crogiolava nella distruzione che aveva creato.
Una fiamma si alzò vero il demone e lo
colpì, spingendolo lontano dalle case.
“CHI HA OSATO” ruggì il demone alzatosi.
“Sono stato io!” disse una potente voce e
Rayearth in versione gigante fece la sua comparsa.
“E TU CHI DIAVOLO SEI, MALEDETTO!”
ringhiò
la volpe.
“Colui che ti sconfiggerà una volta per
tutte, Kyuubi” rispose lo spirito del fuoco “Sono
proto mia principessa”.
“Ti ringrazio Rayearth” disse la voce di una
ragazza.
La volpe spalancò gli occhi: sulla testa
dello spirito era in piedi una bellissima fanciulla dai lunghi capelli
e dagli
occhi rossi come il fuoco, il suo corpo snello e sinuoso era coperto da
un
kimono bianco, tenuto chiuso da un lungo nastro rosso.
“E TU CHI DIAVOLO SARESTI MOCCIOSA”
ringhiò
la volpe e la fissò con odio.
“Ti prego, smettila” chiese la ragazza con
una candida voce.
“AH AH AH!” rise divertito il demone volpe
“CHE COSA DIVERTENTE. PENSI DAVVERO CHE SUPPLICANDOMI IO
SMETTA DI’
DIVERTIRMI?”
Improvvisamente, si sentì strana, quasi come
se la sua ferocia stesse svanendo e vide negli occhi della ragazza una
luce
ardente e piena di pace.
“Ma tu chi sei?” chiese la volpe sentendosi
mancare, poi capì “Tu sei colei che placa i
demoni. Allora esisti davvero”.
“Sì” rispose la ragazza con un sorriso
capace di sciogliere anche il cuore più duro “Io
sono Nefertari Fuuma”.
Quella rivelazione scosse la volpe, ma poi
esplose in tutta la sua ira: “SE PENSI DI’ DOMARMI
TI SBAGLI. IO SONO IL RE DEI
DEMONI” e si lanciò all’attacco.
Alla fine, dopo una
lunga battaglia, la
volpe a nove code fu sconfitta e rimase esanime a terra.
“E’ dunque questa la mia fine?”
pensò la
volpe.
“No, non puoi andartene così” rispose la
principessa a quella muta domanda “Puoi essere migliore di
così, ne sono
sicura” e dopo essere salita sulla testa del demone, gli
accarezzò dolcemente
la testa.
“Non dire sciocchezze!” ringhiò la
volpe, ma
sentendo il tocco così delicato e gentile,
percepì una calma che mai aveva
trovato.
Fu allora che fece a se stesso una solenne
promessa: avrebbe protetto quella meravigliosa creatura e tutta la sua
discendenza per l’eternità e l’avrebbe
fatto con quello che credeva di non
avere mai avuto, il cuore.
“Naruto”
disse
la volpe “devi intervenire”.
“Che cosa hai detto?” chiese il ragazzo stupito.
“Mi hai capito bene: devi combattere. Usa tutto il potere
di cui dispongo, fai tutto quello di cui sei capace, ma proteggi quello
che
resta della discendenza della fiamma del coraggio”.
“Che vuoi dire?” chiese il ragazzo.
“E’ una lunga storia” rispose Kyuubi
“Adesso non
perdere tempo e fai quello che ti ho detto e supera i tuoi
limiti”.
Il ragazzo si alzò in piedi e abbassò lo sguardo:
nella sua mente turbinavano infiniti pensieri senza un ordine preciso.
Non
capiva cosa dovesse fare.
In quel momento Malfork, furioso
attivò un nuovo
potere e creò un immenso Susano’o nero, munito di
corpo che, lentamente si
concretizzò fino a ricoprirlo interamente.
“Ma che cosa è successo?” chiese Alexis
stupita.
“Malfork ha attivato il potere della creatura che
nasce dallo Sharingan e l’ha trasformato in un mana
guerriero” rispose Ceres.
“Un mana guerriero? E che cosa sarebbe?” chiese
nuovamente la ragazza.
“E’ la vera forma di uno spirito della natura, che
è
animato dal cuore del suo cavaliere” disse Windam
“Se volete batterlo, dovete
fare lo stesso”.
“Come?” chiesero all’unisono le tre
ragazze.
“Con la forza del vostro cuore” rispose Rayearth.
“Con la forza del nostro cuore” fece Hinata, poi
pensò
alla persona cui avrebbe voluto rivelare ciò che provava,
allora capì e si
voltò verso Naruto.
Il ragazzo sentì lo sguardo della ragazza e alzò
gli
occhi verso di lei e, senza capire cosa volesse dire, sentì
il cuore leggero e
la mente sgombra.
Hinata si voltò verso le amiche: “Avete qualcuno
d’importante da proteggere? Pensate a quella persona con
tutto il vostro cuore”.
Le due ragazze capirono al volo che cosa l’amica
volesse dire e ascoltando la voce del loro cuore, pensarono alle
persone che
amavano.
“Sacri spiriti” dissero le tre
“Liberazione”.
Una potente luce invase la zona e
quando sparì, le tre
ragazze erano scomparse: al loro posto erano apparsi tre immensi robot
con
sembianze simili a quelle di un lupo rosso, una fenice verde e un drago
blu.
images.wikia.com/magicknightrayearth/images/b/b0/Rune-g...
{Quest'immagine è leggendaria, ma la metto per
chi non conosce l'anime}
“INTERESANTE!” fece Malfork da dentro il suo
Susano’o
“FINALMENTE SI COMINCIA A FARE SUL SERIO” e si
lanciò all’attacco.
Dalle mura del villaggio gli altri
Sun’s Knights
osservarono senza parole lo scontro: non si sarebbero mai immaginati
una cosa
simile.
“Galattico” fece Jaden stupito “Gli
spiriti possono
diventare degli enormi robot e inglobare i loro cavalieri,
proteggendoli.
Anch’io voglio fare una cosa simile” e ci
provò senza riuscirci.
“E’ inutile fratellone Jaden” disse
Naruto facendo
qualche passo in avanti “Credo che quella sia una prerogativa
unica dei
guerrieri spirituali, ma adesso non ha importanza non me ne
resterò a guardare
con le mani in mano”.
“Che vorresti fare?” chiese Jaden.
“Non è ovvio, voglio combattere e sconfiggere
Malfork definitivamente,
così potrò avvicinarmi a Sasuke” fece
Naruto.
“Sei per caso impazzito?” gli disse Sakura Haruno
“Non
puoi aiutarle: tu sei” poi si bloccò, ricordando a
quale categoria
appartenesse.
“Non serve usare un Kyuubi versione robot” disse
serio
il ragazzo “Io basto e avanzo”.
In quel momento Malfork, stanco di
avere quelle
ragazzine tra i piedi, afferrò il suo forcone e lo avvolse
nell’Amaterasu e poi
colpì, insieme le tre che persero il controllo sui loro
spiriti e caddero.
“ALEXIS, HINATA, SAKURA” gridarono tutti.
Gaara riuscì a salvarle prendendole con la sabbia e le
adagiò delicatamente a terra.
I ninja medici corsero subito in loro soccorso e
praticarono immediatamente delle cure di emergenza.
I ragazzi corsero verso le amiche e videro impotenti
che versavano in condizioni critiche.
“Hinata!” fece Naruto senza fiato, seguito dagli
altri
ninja.
“Alexis!” dissero Jaden e i duellanti.
“Sakura” dissero Shaoran, Kero-chan e
Yuè.
“A QANTO PARE SONO ANCORA
VIVE” fece Malfork dall’alto
“HO COMMESSO UN PICCOLO ERRORE, MA MI’
ASSICURERO’ CHE NON ACCADA DI’ NUOVO” e
si lanciò in picchiata.
“Non ti perdonerò mai” dissero Naruto e
Jaden
voltatisi insieme “Te la farò pagare
cara” e, illuminate le armi di luce,
lanciarono un potente colpo incrociato verso il demone che fu investito
in
pieno.
Il mana guerriero del generale infernale fu distrutto,
ma lui riuscì a salvarsi riportando solo qualche graffio e
perdendo u occhio.
“Niente male!” commentò Malfork
“Se vi ci mettete
d’impegno sapete fare qualcosa. credo proprio che”
le parole gli morirono
mentre osservò lo spettacolo che gli si parò
davanti.
Naruto e Jaden, sotto gli occhi
stupiti dei presenti,
avevano subito un’incredibile trasformazione: Naruto fu
circondato da un’energia
rossa, i suoi capelli si drizzarono facendogli cadere il copri fronte e l’elmo, i suoi
occhi divennero scarlatti e
la pupilla non s’intravide più; Jaden fu
circondato dalla stessa energia, solo
che era azzurra e i suoi capelli, rizzatisi, si erano tinti di azzurro
e gli
occhi erano dello stesso colore.
“No! È impossibile!” fece Malfork
“Non potete aver già
raggiunto quel livello: non è possibile che vi possiate
trasformare in un lasso
di tempo così ridotto”.
Cosa era successo? I fan di un
certo anime l’hanno già
capito, immagino: i due ragazzi si erano trasformati in una versione
personalizzata di super guerriero {non dico la parola giusta
sennò è troppo
facile} e adesso chi li avrebbe fermati?
“Che accidenti
è successo a quei due?” fece Sakura
Haruno senza fiato.
“Non ne ho idea” disse il Truesdale maggiore
“ma
l’energia che emanano è dieci volte quella che
avevano prima. La cosa si fa
interessante!”
“Qualunque cosa abbiano fatto, spero riusciremo a
raggiungerli: non mi va di stare in seconda linea” fece
Shaoran. Era chiaro che
anche lui voleva vendicare la sua ragazza e voleva farlo a tutti i
costi.
“Shaoran” disse Jaden senza voltarsi e con voce
ferma
“Hai la nostra parola: lo distruggeremo anche per te. Avanti
Naruto andiamo”.
“Non aspettavo altro” disse il biondino.
“Maledizione” disse Malfork, mentre si cavava
l’occhio
sinistro, ormai inservibile e lo sostituiva con un altro azzurro
“Sono davvero
sorpreso: non per nulla siete anche due guerrieri universali e, ora che
ci
penso, è naturale che possiate progredire così
rapidamente.
Tuttavia questo trucchetto non cambierà le cose:
morirete comunque” e senza aggiungere altro si
lanciò all’attacco.
Nick si fermò un attimo
e guardò verso Konoha.
“Sono già arrivati a quel livello?”
disse stupito “Da
tipi come loro me lo sarei dovuto aspettare”.
“Ti vedo distratto” disse Sephiroth, mentre
calò un
potente fendente che, anche se parato, generò un profondo
solco “Stai forse
pensando che con l’arrivo dei rinforzi e la trasformazione di
quei due
ragazzini, i tuoi Sun’s Knights riusciranno a salvarsi?
Malfork li ucciderà
tutti e tu li seguirai nella tomba”.
Nick lo guardò fisso: “Sempre che non sia dotato
della
diablomanzia, direi che è la cosa è ancora tutta
da vedere”.
“Diablomanzia hai detto?” sorrise Sephiroth
“Sei
fortunato: Malfork non sa ancora usarla, ma io si” e si
allontanò
dall’avversario.
“Tu puoi usare la diablomanzia?” disse Nick con un
filo
di voce.
“Certo! Anzi: considerando come sta andando lo
scontro, credo valga la pena mostrartela” disse il generale
con un sorriso e
puntò in avanti la spada “guida i tuoi figli
JENOVA”.
Il generale infernale fu avvolto da una nube di fumo
e, quando si diradò, era cambiato drasticamente: i suoi
abiti erano rimasti
invariati, due ali nere erano comparse dietro le sue spalle, i capelli
sulla
testa si erano alzati, lasciando spazio a un paio di corna a mezzaluna
e i suoi
occhi erano azzurri con sclera nera.
“Avevo ragione a dire che ti avevano sottovalutato”
fece Nick “Dovrò impegnarmi seriamente con
te” e si trasformò in super soleano
(per chi non si ricorda gli occhi e i capelli sono blu mare), e
tirò fuori le
sue ali.
“Ora si che si fa sul serio” disse Sephiroth e si
lanciò all’attacco.
Nick non fu da meno e rispose lanciandosi all’attacco.
Nel villaggio di Konoha i due giovani super guerrieri
attaccavano senza sosta ma il generale infernale riusciva a tenere il
passo dei
due.
“Cominciate a farmi annoiare!” disse Malfork.
“Vediamo se questo ti fa cambiare idea” disse
Jaden,
facendo un cenno all’amico che annuì
“NEOS FLASH”
“KUUBY ESPLOSION” gridò Naruto.
I due potenti attacchi investirono in pieno il
generale che ne uscì ustionato e furente.
“Adesso basta giocare” disse minaccioso il demone
facendo brillare la sua gemma “Ora vi farò vedere
cosa significa affrontare un
demone assimilatore”.
L’intero corpo di Malfork si riempì di arti e
volti in
pose orribili e contorte.
“Che mostruosità” pensarono insieme i
due ragazzi.
“Ecco a voi ciò che resta delle mie
vittime” ghignò il
demone “Ce n’è una in particolare che ho
mangiato con desiderio e tu Naruto
dovresti conoscerla bene”.
All’altezza dell’ombelico era apparso un viso
contorto
dal dolore, le cui guance erano segnate da tre solchi per ognuna e
s’intravedevano dei capelli sparati in aria.
Nel vederla Naruto sentì salirgli la nausea e anche
gli altri rimasero schioccati.
“Lo hai riconosciuto?” chiese malignamente il
demone
“Se la tua testolina non c’è ancora
arrivata, t’illumino io: sei tu, Naruto e
adesso ne avrò un altro nella mia collezione”
emessa la mano su quella testa
ormai senza vita fu circondato dall’energia della volpe a
nove code contenuta
in esso, dopodiché si lanciò
all’attacco.
I due ragazzi cercarono di reagire, ma furono colti
alla sprovvista e colpiti violentemente.
“Che delusione!” esclamò malignamente il
demone “E
pensare che ho tirato fuori solo un terzo”
Naruto e Jaden tornarono in aria e fissarono Malfork
in cagnesco.
“Che vi prende? Non mi attaccate più?”
li provocò il
demone.
“Adesso basta” urlò Naruto e, brandita
la spada di
luce, si lanciò contro l’avversario.
“Devo aiutarlo”e, estratta la lancia di luce, si
lanciò all’attacco.
Nel frattempo gli altri
Sun’s Knights assistevano
immobili lo scontro consci di non poter fare nulla.
“Quei due stanno sbagliando tutto” fece Zane
“Se
continuano così, moriranno”.
“Hai ragione” disse Gaara “Se si
decidessero ad usare
il potere universale potrebbero vincere, ma non lo stanno facendo.
Perché?”
“Deve esserci un valido motivo” fece Shikamaru
“In qualsiasi
caso, anche se non ne ho voglia, non possiamo lasciare da sole quelle
due teste
bacate. Credo di avere un’idea su come possiamo
aiutarli”.
“Davvero?” fecero gli altri.
“Certo” rispose “Adesso ascoltatemi
bene” e cominciò a
spiegare il suo piano.
I due ragazzi arretrarono e,
ansimanti, fissarono
l’avversario del tutto illeso.
“Tutto qui?” fece lui.
“Maledetto, ci prende pure in giro” fece Naruto
nervoso.
“Non ascoltarlo” lo riprese Jaden
“Dobbiamo diventare
più forti o non ce la faremo”.
“E chi ce lo può dare? L’universo
forse?” fece il
biondino “Sbaglio o hai detto che non posiamo sempre
affidarci al suo poter?”.
“Infatti, è così!”
confermò il celeste “Tuttavia
un’altra carta da giocare c’è?”
“Davvero?” disse stupito Naruto “E quale
sarebbe?”
“La fusione, Naruto” rispose Jaden “In
questo modo
potremo batterlo. Preparati amico!”
“Voi due!” fece
il demone “Pensate davvero che vi
lascerò fare i vostri comodi? Non vi lascerò fare
una cosa simile, piuttosto vi
ammazzo subito” e si lanciò all’attacco.
La sua corsa, però fu fermata: il suo corpo era stato
immobilizzato.
“Tecnica del controllo dell’ombra
completata” fece
Shikamaru.
“Tu, dannato!” fece il demone.
“Shikamaru” fecero i due ragazzi.
“Non perdete tempo” disse Zane frappostosi tra il
generale e i ragazzi “Fate questa fusione e in fretta. Noi lo
terremo
occupato”.
“Zane!” fece Jaden.
“Piccole formiche!” disse Malfork furioso
“Vi ucciderò
senza alcuna pietà”.
“Non se riusciamo a tenerti buono” disse Ino
“Capovolgimento Spirituale” e prese possesso del
corpo del demone.
“Ci sono anch’io” fece Chazz
“GABBIA D’OMBRA” e unì la
sua ombra a quella del giovane Nara, creando una gabbia nera.
“TECNICA DELL’ESPANSIONE PARZIALE:
BRACCIA” gridò
Choji e prese Malfork in una morsa d’acciaio.
“Maledetto mostro” gridò furiosa Sakura
Haruno che
colpì il demone con un poderoso pugno al viso “Ti
pentirai amaramente di aver
preso le sembianze di Sasuke”.
Tutti i ragazzi cominciarono a usare i loro attacchi
sul demone per distrarlo, ma non avrebbero resistito ancora per molto:
il tempo
a loro disposizione stava per esaurirsi.
“Allora?”
chiese alla fine Naruto “Come facciamo a unirci?”.
“Con questa” disse Jaden mostrandogli la carta
della
polimerizzazione.
“Sei sicuro che funzionerà?” chiese il
biondino
dubbioso.
“Deve funzionare o siamo nei guai” rispose
l’altro
“Vieni, dobbiamo usarla insieme”.
“Va bene!” disse Naruto e si avvicinò.
“Adesso mi avete seccato,
mocciosi!” gridò Malfork e
fece esplodere la sua energia, liberandosi dalla quadrupla prigione.
“Accidenti!” pensò Shikamaru.
Shaoran si lanciò all’attacco accompagnato da
Jessie e
Temari: la ragazza lanciò un attacco di vento che spinse in
avanti i sette
cristalli come fossero proiettili e il castano lo potenziò
con un incantesimo.
Il demone ne fu investito, ma riapparve incolume e, seccato
lanciò in avanti
gli arti extra che immobilizzarono tutti i Sun’s Knights
senza escluderne
nessuno.
“Molto bene. Penserò a voi dopo. Ora ho da
fare” disse
il demone.
“Non così in fretta” disse Zane
apparsogli davanti,
insieme a Gaara e Aster “Ti sei dimenticato di noi”.
“Toglietevi di mezzo, pidocchi” ringhiò
il demone.
“Se siamo pidocchi, schiacciaci, sempre se ci
riesci”
lo provocò il rosso e sollevò tutta la sabbia che
aveva, generando un’enorme
inondazione di sabbia che investì il demone.
“Sei finito” disse Gaara e avvicinate le mani sulla
sabbia disse “SUPREMO FUNERALE DEL DESERTO”.
La sabbia esplose e il demone, furioso lanciò un
raggio nero al ragazzo che non riuscì a difendersi e
precipitò.
“Chi è il prossimo” ringhiò
Malfork.
“Entrambi” disse Aster che aprì le ali
della sua
armatura e le mani, trasformate in tenaglie rosse.
Zane si limitò ad attivare la sua abilità innata
e il
suo Susano’o e a ricoprirlo con il suo Amaterasu,
dopodiché lui e Aster
attaccarono.
Con l’unico occhio che aveva ancora lo Sharingan
attivo, il generale usò le fiamme nere e le
potenziò con l’energia oscura
proveniente dalla volpe che aveva inglobato, investendo i due, che
riuscirono a
salvarsi grazie allo scudo dei loro spiriti unito a quello di
Susano’o.
“Complimenti” commentò Malfork
“Siete più duri degli
altri ecco perché vi mangerò per
intero” e, teletrasportatosi dietro di loro,
li colpì con un potente calcio alla schiena, scaraventandoli
verso il basso.
“ADESSO!” gridarono Naruto e Jaden
“ATTIVAZIONE
POLIMERIZZAZIONE” e furono avvolti da una luce dorata.
“Maledizione” ruggì il demone e si
lanciò verso la
luce, ma una potente onda d’irto lo spinse
all’indietro.
La luce sciolse il controllo sugli arti lanciati
contro i ragazzi che dopo essersi liberati e aver soccorso i compagni
feriti,
osservarono incrociando le dita.
La luce dorata si
diradò: Jaden e Naruto non c’erano
più, al loro posto era apparso un nuovo super guerriero.
Il suo corpo era avvolto da un’armatura rossa dotata
di un paio di ali e nove code dietro la schiena; i suoi capelli erano
bianchi
come la neve e sul viso aveva i segni di Naruto e il sorriso di Jaden.
“E tu chi diavolo sei?” fece Malfork.
“Dici a me?” rispose il guerriero aprendo gli occhi
azzurri come il cielo “Il mio nome è Naden e sono
qui per sconfiggerti”.
Nel
prossimo
capitolo.
Il guerriero
nato dalla fusione dei due ragazzi mette in difficoltà il
terribile Malfork e
alla fine, dopo uno scontro estenuante, riesce a sconfiggerlo.
La battaglia
tra Nick e Sephiroth continua senza esclusione di colpi e sembra che
quest’ultimo
stia per sopraffarlo, ma quando sembra tutto perduto uno dei regali dei
suoi
amici salva il Sun’s Warrior.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Considerando
le dimensioni del capitolo, salto “l’angolo
dell’autore” e lo rinvio al
prossimo.
La fusione,
anche se differente, è un mio omaggio a dragon ball: avviso
che ne userò tre
modelli differenti (la tradizionale sarà immancabile).
Alla
prossima.
|
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Capitolo 29 *** Il regalo della vittoria ***
29. I due guerrieri invincibili
Ciao a
tutti
e ben ritrovati. Oggi ho sfornato un altro bel capitolo pronto per
essere letto
tutto d'un fiato. Spero di riuscire a coinvolgervi tutti.
Angolo dei
commenti.
Fria:
Speriamo che nel manga il signor Kishimoto sia più gentile
di me, ma ti
anticipo che farò faticare Naruto e compagni nel recupero di
Sasuke. Mi
raccomando non perderti nemmeno un capitolo.
Ciccio85:
Sono contento che il precedente ti sia piaciuto. Era mia intenzione
riempirlo
di colpi di scena e sembra ci sia riuscito perfettamente.
La
diablomanzia l’ho spiegata nel rinnovato capitolo 7 della
storia, ma non
preoccuparti: darò una spiegazione più in
là.
Lettore01:
oh
beh ci ho voluto provare, sarà per la prossima volta.
Spero che
questo ti faccia restare incollato allo schermo.
Ti avviso che
anche questo è bello lungo, quindi mettiti comodo.
Detto
questo,
sperando in altri commenti e lettori, eccovi il capitolo.
Malfork osservò il suo
nuovo avversario: “E così
saresti qui per sconfiggermi eh?”
“Ne hai qualche dubbio?” rispose il guerriero con
la
voce a doppio tono.
“La cosa si fa interessante” ghignò il
demone e, messa
la mano sulla testa della sua vittima preferita, si circondò
di un denso strato
di chakra “Visto che ci sono, userò tutto il
potere di cui sono dotate le mie
vittime e poi ti aggiungerò alla mia collezione. Sei pronto
a diventare parte
di me?”
“Sei davvero ripetitivo” fece Naden sfoderando un
sorriso di sfida “Devo ricordarti che anch’io ho il
potere del Kyuubi aggiunto a
quello degli eroi elementali?”
“Fra poco sarà tutto mio”
ghignò il demone e si lanciò
all’attacco.
La fusione dei due ragazzi rimase immobile e attese
che l’avversario si avvicinasse, poi ad altissima
velocità lo colpì e lo fece
volare via.
Malfork si fermò a circa una decina di metri e si
pulì
il naso dal sangue che era uscito.
“E’ strano che ti esca solo un po’ di
sangue dal naso
dopo che ti sei beccato due pugni” disse Naden.
“Come sarebbe a dire due pugni” ringhiò
Malfork “Me ne
hai dato solo uno”.
“No ti sbagli, erano due. E se vieni più vicino,
te lo
faccio vedere a rallentatore” fece il guerriero e gli fece
segno di
avvicinarsi.
“NON M PRENDERE IN GIRO!” ruggì Malfork
e si lanciò
all’attacco.
Quando fu a pochi centimetri da Naden, fu colpito da
due rapidissimi pugni e, per chiudere in bellezza, ricevette una
ginocchiata
sul naso che lo scaraventò in aria.
“Visto?” fece divertito Naden.
“Come hai osato” disse il demone a denti stretti
dopo
che si fu fermato “TI FACCIO A PEZZI!” e si
lanciò nuovamente all’attacco.
All’ingresso del
villaggio gli altri Sun’s Knights
osservavano lo scontro, ammirando la forza del loro compagno.
“Cavolo! È bellissimo!” disse Ino con un
urlo acuto
“Spero che quei due rimangano sempre
così!”
“Datti una calmata” la riprese Zane “La
fusione durerà
fino a quando le loro energie non saranno esaurite. Speriamo che la
smettano di
giocare e facciano sul serio”.
“Sono incredibili!” fece Shaoran, senza ascoltare i
commenti degli altri.
“Hai ragione!” disse Yuè accostatosi a
lui “Dimmi la
verità: vorresti essere insieme a loro vero?”
“Sì, lo vorrei” rispose il castano
“Per questo, però,
dovrò diventare molto più forte, altrimenti non
ci riuscirò mai”.
“Sono d’accordo con te amico” disse
Jessie “Che ne
dici di diventare forti insieme e di provare a raggiungere quel
livello?”
“Ne sarei onorato” rispose il ragazzo.
“Che seccatura” disse Shikamaru e si
sdraiò per
gustarsi meglio lo scontro.
A diverse miglia di distanza Kisame e Loz si stavano
affrontando in un combattimento terrestre, senza darsi tregua.
“Ah che bello!” gioì lo spadaccino
“Mi sto divertendo
un mondo a battermi con te amico. Mi dispiace solo che debba fare in
fretta,
altrimenti giocherei di più in tua compagnia” e
calò la spada che fu bloccata
dall’arma del colosso.
“Se proprio ci tieni, finirò questo scontro in
fretta”
disse l’altro, spingendo e piangendo.
“Che carino: hai già le lacrime agli
occhi” rise lo
spadaccino.
“Non sto piangendo” ribatté lui
creò un’onda sonica
che spinse via Kisame.
“Non fa niente!” ghignò
l’Hoshigaki “Fra poco potrai
piangere quando vorrai, le tue lacrime si confonderanno con
l’acqua”.
“Che vuoi dire?” fece Loz.
“Ammira!” disse lo spadaccino e si fuse con la
Samehada “DANZA DELLO SQUALO”.
In pochi secondi, i due furono inglobati in
un’incredibile massa d’acqua e Kisame senza
aspettare, si lanciò all’attacco.
Loz, che riusciva a respirare anche in acqua, non si
lasciò impressionare e ricambiò gli attacchi
dell’avversario, sicuro della sua
superiorità, ma lentamente cominciò a perdere
colpi a subire gli attacchi
dello spadaccino.
“Mi sembri stanco amico” lo schernì
Kisame.
“Che accidenti mi hai fatto?” disse Loz mentre
ansimava.
“Assolutamente niente” rispose lo spadaccino
“Se sei
ridotto in quel modo è solo colpa tua.
Hai commesso l’errore di toccarmi e mi hai permesso di
assorbirti lentamente il chakra”.
“Che cosa?” fece l’energumeno confuso.
“Non ci arrivi?” rise Kisame “La mia
spada assorbe il
chakra dell’avversario e me lo passa.
Se posso esprimere un parere: direi che è molto
saporito, ma adesso me lo prendo tutto quanto e ti ammazzo”.
“Ucciso da un verme. Che fine ingloriosa” disse Loz.
“Io sono uno squalo amico” ribatté lo
spadaccino
“Adesso piangi pure: sei finito” e lanciatosi verso
di lui, lo trapassò al
petto.
“E uno è andato!” sorrise Kisame
“Meno male che ho
seguito il consiglio di Kaeleena e ho assorbito lentamente il suo
chakra: se lo
avessi preso tutto in un solo colpo sarei esploso.
Ora basta chiacchiere: andiamo a vedere cosa fanno
quei ragazzini” e si diresse verso il villaggio.
In una zona poco distante Yazoo era
impegnato con
Kaeleena e ci stava prendendo gusto.
“Non male, bellezza!” commentò lui, poi
percepì la
scomparsa del suo fratello e chiuse gli occhi.
“Che c’è bello! Sei triste per la
perdita del tuo
amico?” disse la donna.
“Un po’” fece Yazoo “Tuttavia
non me ne preoccupo. Fra
non molto verrà resuscitato”.
“Che cosa hai detto?” fece la donna.
“Il sommo Abhadon detesta perdere pedine preziose: per
questo sta creando un modo per recuperarle, ma ha bisogno di tempo e
pazienza e
quello non manca mai” rispose Yazoo.
“E me lo dici pure?” disse la donna, mentre serrava
le
mani sulle armi.
“Prima o poi lo sareste venuti a sapere, quindi meglio
dirlo adesso e farvi già tremare” rispose lui.
La donna fu percorsa da un brivido: se quello che il
suo avversario stava dicendo era vero, si sarebbero presto ritrovati
contro i
nemici più potenti del passato e soprattutto avrebbero
dovuto riaffrontare
Abominon. il solo pensiero le mise i brividi.
“Se pensi al supremo generale Abominon, puoi stare
tranquilla” disse Yazoo “Il sommo Abhadon
l’ha relegato in una zona dalla quale
non potrà più tornare: chi tradisce la sua
fiducia è severamente punito e messo
da parte come un qualsiasi rifiuto”.
Nel sentire questo la dona fu sollevata, ma non poteva
ancora rilassarsi: doveva distruggere quel ragazzino chiacchierone,
prime che
lo facesse lui.
“Allora carina?” disse Yazoo “Non vieni
ad
abbracciarmi?”
“Odio i chiacchieroni” fece Kaeleena “E,
per la
cronaca, ho già il mio uomo” e, attivate le sabbie
del tempo, si teletrasportò
dietro l’avversario.
“Così sei troppo vicina piccola” fece
Yazoo sparando
all’indietro alla velocità della luce.
La donna si allontanò e continuò a schivare gli
attacchi spostandosi rapidamente.
“Allora gattina?” fece lui “Non vieni a
pre… Cosa?”
improvvisamente i suoi movimenti rallentarono e i suoi colpi si
fermarono a
mezz’aria.
“Ti ho fregato” disse la donna, mentre si
avvicinava
tranquillamente “Sei ti stai chiedendo cosa è
successo: ho usato il potere Occhio
del ciclone dell’arte delle Sabbie del Tempo. Con questa
mossa il tempo scorre
ancora più lentamente e la vittima diventa
impacciata” e calò le sue doppie
spade sulla testa di Yazoo, decapitandolo.
“Nessuno può chamarmi gattina e
sopravvivere” disse
la Sandtimes verso il corpo decapitato “Ti ringrazio per le
preziose informazioni: le userò al meglio.
Ora via: verso il villaggio” e anche lei corse verso
Konoha.
A una decina di kilometri di
distanza, lo scontro tra
Kadaj e Itachi era ormai agli sgoccioli.
L’Uchiha maggiore aveva approfittato dei momenti di
distrazione dell’avversario e l’aveva attaccato con
potenti tecniche di fuoco,
mancandolo di poco.
“Attacchi mentre sono distratto” disse Kadaj con
tono
superiore “Non sei degno del nome che porti!”
“Le tue accuse non mi toccano minimamente” fece
Itachi.
“Davvero?” disse Kadaj con un ghigno “Non
ti senti per
niente schifato di te stesso? Ciò che hai fatto è
riprovevole”.
“Il mio passato non è affar tuo” disse
l’Uchiha mentre
posizionò le mani “arte del fuoco: PIOGGIA
DI’ FUOCO”.
Kadaj lanciò un incantesimo che si scontò con la
tecnica di Itachi e la annullò.
“Io so tutto di te” disse lui “Il
generale Madara ti
ha sempre descritto come un piccolo ingrato”.
Itachi spalancò gli occhi e fissò senza scosso
l’avversario: “Che cosa hai detto?”
“Mi hai sentito!” disse con ghigno diabolico
“Il tuo
mentore è un nostro generale” e si
teletrasportò davanti a lui colpendolo con
un calcio.
Itachi riuscì a fermarsi, ma
s’inginocchiò ansimante.
“Ti ho colpito nell’orgoglio direi” fece
il vice
“Ebbene sì, Madara Uchiha è un generale
infernale, o meglio era. Ha commesso un
errore che è stato fatale e ha ricevuto una piccola
punizione, perdendo tutti i
suoi poteri. Conoscendolo, però, sarà reintegrato
molto presto: non vedo l’ora
che torni.
Sai: noi della quinta eravamo suoi sotto posti, quindi
lo conosciamo benissimo e non vediamo l’ora di rivederlo. La
tua testa sarà un
perfetto regalo di bentornato: quindi gioisci fratello”.
“Se le cose stanno così, sarà un
piacere ucciderlo”
disse l’Uchiha e, attivato lo Sharingan ipnotico,
materializzò il suo Susano’o.
“Pensi che quello basterà a fermarmi?”
fece Kadaj con
tono provocatorio “Non puoi battermi con una tecnica che
conosco bene” calò la
spada incrinando lo scudo della creatura.
“Pensi davvero che sia questa la mia mossa?” disse
l’Uchiha senza perdere la sua freddezza.
Kadaj capì subito e si teletrasportò, evitando
per un
pelo le fiamme nere di Amaterasu.
“Che vile!” fece il vice “Una mossa come
questa non è
degna di te”.
Improvvisamente Itachi e Susano’o sparirono.
“Cosa? Dove è andato” fece
l’altro guardandosi
intorno.
Percepì uno spostamento d’aria e si
voltò appena in
tempo per parare l’attacco della spada della creatura nata
dallo Sharingan, ma
non riuscì a evitare il kunai che lo colpì allo
stomaco.
“Interessante questa tecnica” disse Itachi
mantenendo
la sua freddezza “Devo ringraziarti per avermi permesso di
capirla bene”.
“Maledetto!” fece Kadaj mentre sputò
sangue dalla bocca,
“Hai copiato il teletrasporto e la levitazione”.
“Esatto. Ora morirai soffrendo: Tsukuyomi” disse
Itachi e portò l’avversario nella sua illusione.
“Stupido!” disse beffardamente Kadaj
“Pensi che non
sappia come ... COSA”.
L‘illusione era stata attivata, ma non era la solita:
era la prigione della mente di Nick, migliorata con lo Sharingan
Ipnotico.
“Le esperienze precedenti sono servite” disse
Itachi
gelido “Adesso verrai stritolato da quella catena per tre
mesi di fila. Gioisci
fratello”.
Quando l’illusione
svanì, il vice precipitò a terra e
tossì sangue.
Itachi scese verso di lui e, con un calcio, lo girò:
“Sei ancora vivo, vedo, ma ne avrai ancora per
poco”.
Kadaj rise malignamente: “Goditi pure questa vittoria.
Quando sarà il momento, tornerò in vita e ti
verrò a cercare”.
“Fa pure” disse l’Uchiha “Non
cambierà nulla”.
“Questo lo vedremo” rise Kadaj ormai prossimo a
spirare “Augurati che venga io per primo, altrimenti
sarà il generale Madara o
nostro padre a farti sparire per sempre”.
“Parli troppo. Amaterasu” e le fiamme nere
avvolsero e
consumarono il corpo dell’avversario senza lasciarne traccia.
Itachi s’inginocchiò tenendosi gli occhi:
“Se sei
davvero tra di loro, Madara, sta pur certo che ti farò fare
la stessa fine.
Adesso è meglio raggiungere gli altri” e,
alzatosi, si
librò in volo verso il villaggio.
Malfork attaccò Naden con ferocia, ma il nuovo
Sun’s
Knight parò ogni colpo con le ginocchia e mantenendo il
sorriso.
“Smettila di prenderti gioco di me!”
gridò il demone e
lanciò un raggio nero.
“Sei troppo debole per i miei gusti” disse Naden e,
presa una carta, l’attivò “Carta
trappola “forza riflessa” attivazione”.
La carta si attivò e l’attacco tornò al
mittente
colpendolo in pieno, ma il demone se la cavò con qualche
graffio.
“Se è tutto qui quello che sai fare, sei davvero
scarso” lo schernì Naden.
“Piccolo moccioso impertinente” ringhiò
il demone
“Parli tu che sei nato dalla fusione di due rammolliti che
non sono capaci di
fare niente”.
“Le tue chiacchiere non mi sfiorano, amico” rispose
il
Sun’s Knight e si teletrasportò davanti a lui
colpendolo in faccia con un
destro.
Malfork fu fiondato verso la foresta che circondava il
villaggio, abbattendo diversi alberi. Dopo poco, salì
furente verso il cielo.
“Hai la pelle dura, complimenti” fece Naden
“Tuttavia
non ti salverai. Hai i minuti contati” detto questo estrasse
la sua arma, nata
dall’unione tra spada e lancia di luce: un’alabarda
con due lunghe lame
bianche, la cui linea dorata era percorsa da una fila di sette pietre
preziose.
“Non credere di avermi battuto” ringhiò
il demone che
prese il suo forcone e si lanciò all’attacco.
Le due armi si scontrarono con violenza inaudita e i
due le mossero come se stessero ballando una letale danza. Alla fine il
forcone
cedette e si sgretolò.
“COSA” ruggì Malfork.
“La tua arma era davvero deboluccia, amico” disse
Naden divertito “Oppure sei tu a essere diventato
debole?”
“ADESSO BASTA!” ruggì Malfork e fece
brillare la sua
gemma “Ti farò vedere di che cosa è
capace un generale infernale”.
Davanti a lui cominciò a formarsi un’enorme sfera
rossa con contorno nero e, lentamente, si ridusse fino a raggiungere un
paio di
metri.
“Wow!” fece Naden.
“Adesso ti spazzerò via insieme a questo misero
pianeta” disse Malfork con un sorriso diabolico
“All’interno di essa è stata
concentrata la mia stessa essenza. Se non ci arrivi te lo dico
più
semplicemente: MUORI MISERABILE!” e lanciò la
sfera.
“OH NO!”
gridò Zane “SE QUELLA SFERA COLPISCE IL
PIANETA SALTEREMO TUTTI IN ARIA”.
“COSA!” gridò il giovane Nara.
“Svelti dobbiamo fermarla” gridò Shaoran.
“Non temete” intervenne Gaara calmo “Ci
penseranno
Naruto e Jaden a fermarla”.
Naden era fermo e teneva gli occhi
chiusi: sembrava
quasi in uno stato di trance.
“E’ FINITA” gridò esultante il
demone.
“Sei noioso” disse Naden aprendo gli occhi.
Il Sun’s Knight fece esplodere la sua energia
concentrandola nella sua arma e si lanciò contro la sfera.
“NON FARE IL GRADASSO!” ruggì il demone
che tese le
mani in avanti e aumentò il potere distruttivo della sfera.
“Sei tu che non devi fare il gradasso” disse Naden
“FOLGORE BLU”.
Il colpo che era sempre stato il biglietto da visita
di Nick, fu lanciato anche da Naden e si scontrò con la
sfera tagliandola in
due e investendo anche il demone.
“Non è ancora finta!” pensò
Naden.
La luce della folgore blu si estinse e Malfork
riapparve parecchio danneggiato: il suo corpo era pieno di ustioni e
l’occhio
destro era andato.
“Non ti sbarazzerai tanto facilmente di me, maledetto
verme” ringhiò il demone.
“A quanto sembra non sono ancora molto bravo a usare
questa tecnica” fece Naden “Puoi stare tranquillo
che adesso ti finisco”.
“NON TE LO LASCERO’ FARE”
gridò il demone e, avvolto
dal chakra della volpe, si lanciò all’attacco.
“Finiamola qui” disse il Sun’s Knight
“UNIVERSAL
POWER!”
Dal cielo scese una colona di luce bianca e ricoprì il
corpo del guerriero e poi si lanciò all’attacco.
“Non mi batterai” ruggì il demone e fece
brillare di
nuovo la sua gemma “Vi distruggerò
tutti”.
“Hai superato il limite amico” disse Naden
“Non ti
permetterò più di toccare nessuno dei miei
compagni. Sparisci per sempre:
KYUUBI-NEOS BLAST”.
Una potente onda di energia che assunse la forma di un
Neos alato con nove code esplose verso Malfork e lo colpì in
pieno facendolo
sparire definitivamente con un urlo agghiacciante, lasciando solo la
gemma che
finì nelle mani di Naden.
“E’ fatta!” disse il Sun’s
Knight.
“SI!” esultarono gli altri “CE
L’HANNO FATTA!”
In quel momento la fusione si sciolse e Naruto e Jaden
caddero sfiniti e furono presi al volo dalla sabbia di Gaara.
“Siamo stati
mitici” disse Naruto tutto contento,
mentre stringeva la gemma nella mano.
“Non mitici” disse Jaden.
“Siete stati Galattici” terminò Shaoran.
“Già è vero” dissero i due
mettendosi a ridere e accompagnati
dagli altri.
Nick sorrise e guardò
Sephiroth trionfante.
“A quanto sembra sei rimasto solo tu” disse Nick.
“Così sembra” disse il generale
infernale “Tuttavia
non mi preoccupo. La morte dei miei sottoposti non mi ha danneggiato:
anzi mi
ha reso più forte”.
“Che vuoi dire?” chiese Nick.
“Kadaj, Loz e Yazoo, in realtà, sono parte della
mia
essenza: uccidendoli essa è ritornata da me, restituendomi
la forza che avevo
prima” rispose Sephiroth.
“E’ una balla” disse Nick “Se
così fosse: saresti
molto più forte, ma non noto miglioramenti”.
“Adesso li vedrai” rispose lui e la sua gemma
brillò
di nuovo, dopodiché partì all’attacco.
Nick parò ma fu spinto via dall’incredibile
potenza
dell’avversario e perse il controllo delle quattro energie.
“Accidenti! Allora non mentiva” pensò il
Sun’s
Warrior.
Non ebbe il tempo di fermarsi che si ritrovò Sephiroth
davanti che lo colpì con un calcio rovesciato e fu
scaraventato contro una
montagna distruggendola completamente.
“Ti avevo detto che adesso ho di nuovo la mia antica
forza” fece Sephiroth con un sorriso compiaciuto.
La montagna fu lanciata contro il
generale che la
tagliò in due e si lanciò contro Nick.
“Non sai fare di meglio” lo schernì il
demone allato.
“Dovrei essere io a dirlo” ricambiò Nick
teletrasportatosi in alto “Tre sferzate: SFERZATA
DI’ TERRA” e si lanciò verso
l’avversario con la spada in avanti.
Sephiroth scansò all’ultimo momento e la spada di
Nick
colpì il suolo lesionandolo con profonde crepe.
“Hai fatto cilecca” disse il generale.
“Davvero?” rispose Nick con un sorriso.
La terra si aprì e si lanciò contro il demone
chiudendolo al suo intero, ma fu distrutta da un semplice fendente.
“Niente male” commentò Sephiroth
“Ora tocca a me”
concentrò i tre strati nella lama e calò un
fendente.
“SFERZATA DI’ CIELO” disse Nick e
lanciò un altro
colpo che annullò gli effetti di quello avversario.
Nick non si fermò e, volato sopra l’avversario
usò un
altro attacco “Tre sferzate: SFERZATA DI’
MARE” e lanciò un fendente sottoforma
di lama marina.
Sephiroth non si lasciò intimidire e rispose con un
fendente nero che annullò l’attacco e
investì Nick che usò le ali per
proteggersi.
“Tutto qui?” disse Sephiroth.
Le ali di Nick si aprirono e con uno schiocco, il
giovane si dette una poderosa spinta verso l’avversario.
I due avversari continuarono ad attaccarsi con potenti
colpi di spada senza risparmiarsi, ma era fin troppo evidente che il
demone
stava cominciando ad avere la meglio sul Sun’s Warrior.
Nick si distanziò dall’avversario e
respirò
affannosamente: “Sei forte, complimenti!”
“Neanche tu scherzi” commentò
l’altro “Se, però, sai
fare solo questo allora non hai più speranze”.
“Mi prendi in giro?” fece Nick “Devo
ricordarti che ho
ancora un asso nella manica?”
“Parli del potere dell’universo vero?”
disse Sephiroth
“Allora perché non lo stai utilizzando?”
“Scusa, ma non credo siano affari tuoi” rispose
secco
Nick “E poi chi ha parlato del potere
dell’universo?” {Nick non usa lo Universal
Power per un motivo che spiegherò successivamente}
“Non dirmelo” sorrise Sephiroth.
“Ora ti faccio vedere” e chiuse gli occhi
appellandosi
alle forze della natura che risposero animandosi.
“Interessante” fece il generale.
“E non hai visto niente” fece Nick.
La natura si lanciò contro Sephiroth che si difese
tagliando ogni cosa, ma Nick non mollò e attaccò
anche lui usando le ali
ricoperte dei tre strati, rendendole simili a lame.
“Sei davvero patetico” disse Sephiroth e,
teletrasportatosi alle sue spalle, calò un fendente che
tagliò in due la
foresta della morte e investì Nick.
Il Sun’s Warrior riuscì a salvarsi, ma fu ferito
all’addome.
“E’ davvero forte!” pensò Nick
mentre si tamponava la
ferita “Ehi Alan! Hai qualche buon consiglio?”
“Non arrenderti Nick” rispose il suo angelo custode
“affronta la disperazione con la determinazione”.
“Meglio di niente!” esclamò Nick
amareggiato.
“Mi sembri messo
male” disse Sephiroth mentre si
avvicinava “E’ giunto il momento di porre fine alle
tue sofferenze, ma non
temere: presto avrai la compagnia dei tuoi amici e delle donne che
ami”.
“Attento a quello che dici” fece Nick stringendo la
spada con più forza “I miei amici non si
toccano”.
“Mi assicurerò che soffrano prima di
ucciderli” disse
il generale alzando la spada “Addio! È stato un
piacere”.
“Non ci sto!” disse Nick “Ho fatto una
promessa e
voglio mantenerla”.
“E
così sia!” disse una
voce.
Una luce uscì dal porta
tutto di Nick e costrinse
Sephiroth a fermarsi e ad arretrare.
“Che cosa succede?” disse il generale.
“Di chi era quella voce?” pensò Nick.
La luce si estinse e, sospeso davanti al Sun’s
Warrior, apparve l’occhio di Odino.
“L’occhio di Odino!” esclamò
Nick prendendolo in mano
“Il regalo di Luce”.
“Esatto
Nick” disse di
nuovo la voce.
“Chi ha parlato?” disse il ragazzo scosso.
“Io
sono lo spirito di Odino” rispose “E
il mio compito è proteggere il custode del mio vecchio occhio”.
“Proteggere il custode del tuo occhio?”
ripeté il
giovane, mentre rievocò le parole di Luce quando glielo
diede.
“Io
proteggo coloro che sono degni
di usare il mio potere e tu sei uno di loro”
continuò lo spirito di Odino, ancora
non visibile “Ora
basta parole Nick, passa ai
fatti e sconfiggi questo demone” e la voce
sparì.
“Posso davvero usare il potere di una
divinità?” si
chiese Nick e strinse il ciondolo “Devo essere impazzito, ma
ora come ora non
ho tempo per i dubbi. Avanti: facciamola finita”.
“Si può sapere
che cosa hai fatto?” chiese Sephiroth
“Non che m’interessi, ma voglio assicurarmi che non
succeda di nuovo una cosa
del genere”.
“Le mie scuse” disse Nick “Non ho tempo
da perdere in
chiacchiere” e alzò il ciondolo al cielo
“Io invoco il potere di Odino: che
giunga in mio aiuto”.
L’occhio magico s’illuminò e avvolse
Nick in
un’accecante luce azzurra.
“Che diavolo stai facendo?” disse il generale
mentre
si coprì gli occhi.
“Che cosa faccio?” rispose Nick, mentre la luce
cominciò a diradarsi “Mi sto apprestando a
sconfiggerti”.
La luce sparì e Nick apparve con un nuovo aspetto: era
interamente ricoperto da capo a piedi da un’armatura color
notte decorata con
fulmini dorati; un lungo
mantello blu copriva la sua schiena ed era tenuto fermo
dall’occhio
stesso; la sua
testa era protetta da un
elmo che terminava con due lunghe corna di daino, lasciando scoperto il
volto.
“Che cosa pensi di fare” disse Sephiroth dopo
lunghi
istanti di silenzio “Credi che una semplice armatura possa
proteggerti?”
“Si vede che non ci sei ancora arrivato” disse Nick
“Quella che vedi è l’armatura di Odino.
Il suo spirito mi ha avvolto e mi ha trasmesso i suoi
poteri per incrementare i miei. Ora sono pronto a batterti”.
“Pensi davvero che un dio senza un occhio possa
aiutarti a vincere?” chiese il generale “Povero
sciocco”.
“Adesso vedremo se hai ragione” rispose Nick ed
estrasse una nuova spada blu: intarsiata con sette zaffiri e con
l’elsa che
finiva con delle ali bianche.
I due si lanciarono
all’attacco, generando una potente
onda d’urto che modificò il paesaggio circostante
e tagliando le nuvole.
Nick praticò un affondo che fu schivato
dall’avversario che rispose con un fendente obliquo,
anch’esso schivato e poi
le lame s’incrociarono di nuovo.
I due combattenti continuarono a colpirsi senza
sortire alcun effetto e a spostarsi da una zona all’altra
della regione,
suscitando lo stupore di tutti quelli che assistevano.
“Tutto qui!” disse Sephiroth “Mi
aspettavo qualcosa di
più”.
“A dire la verità, sono io che mi aspettavo
qualcosa
in più da te: mi sto a mala pena riscaldando”
rispose Nick con tono
provocatorio.
“Ti chiuderò la bocca per sempre” disse
il generale
dai capelli d’argento e, allontanatosi, alzò la
mano libera e lanciò una serie
di raggi neri.
“Ma fammi il favore!” rise Nick e calò
la spada
generando un potente fendente che distrusse l’attacco di
Sephiroth e proseguì
dritto verso di lui.
Il generale non si scompose e bloccò il colpo alzando
la sua spada.
“Ti sei distratto” disse Nick apparsogli davanti e
alzando la mano libera su cui si era formato il rasengan
“Questo è tutto tuo”.
“Declino il tuo regalo. Scintilla” e
caricò la mano
libera con un colpo elettrico che si scontrò con la sfera
rotante, generando un
ennesima onda d’urto.
I due furono nuovamente allontanati, ma Sephiroth si
fermò per primo e si lanciò all’attacco.
Nick si fermò poco dopo e parò il colpo
dell’avversario generando una potente luce.
“Pensi di accecarmi?” disse divertito il generale.
“Mi ritieni capace di fare una cosa simile?” chiese
Nick calmo “Bene, facciamo sul serio” e spinse via
l’avversario.
Il generale riuscì a fermarsi, ma si ritrovò Nick
davanti che calò nuovamente la spada e spinse
così forte da trascinarlo verso
il suolo.
“Impossibile!” disse Sephiroth, stupefatto
“Come fai a
essere così forte?”
“Te l’avevo detto che mi stavo solo
riscaldando”
rispose Nick e fece illuminare la sua spada.
Percependo il pericolo, Sephiroth si allontanò con lo
Spirito e calò una rapida serie di fendenti che si
abbatterono verso Nick che,
senza battere ciglio, li bloccò e rispose con un fendente
aereo.
Il generale riuscì a scansarlo, ma si ritrovò
Nick
davanti, pronto a colpirlo di nuovo.
Questa volta, però, il generale non si fece trovare
impreparato e rispose all’attacco con due rapidi fendenti:
uno parò il colpo,
l’altro colpì Nick allo sterno.
Un fiotto di sangue uscì
dalla bocca del Sun’s Warrior
che abbassò la testa verso la ferita.
“E’ finita” disse Sephiroth trionfante
“Mi hai deluso,
Nick”.
“Uh Uh Uh!” rise Nick “Veramente sono io
a dirlo” e
sparì in una nuvola di fumo, rivelandosi essere una copia.
“Cosa?” fece stupito il generale.
Non ebbe il tempo di dire altro che vide Nick
piombargli dall’alto e, con un fendente luminoso,
tagliò la spada dell’avversario.
“NO! La mia spada” gridò il generale.
“Finalmente ti ho visto agitato” disse Nick
illuminando nuovamente la sua spada “Adesso è
davvero finita”.
“Non illuderti” ruggì il generale
lanciandosi
all’attacco a mani nude “Finirà solo
quando uno dei due sarà morto”.
“In questo caso addio” disse Nick calando la spada
che
formò un colpo simile a un luminoso albero bianco a tre
radici “FENDENTE DEL
VHALALLA”.
L’attacco investì Sephiroth che, con un urlo,
sparì
lasciando solo la sua gemma.
Il Sun’s Warrior prese la
gemma e sorrise: “Ora è
finita!”
“Ottimo lavoro Nick” disse Alan.
“Grazie amico mio” rispose Nick ansimante
“Alla fine
il tuo consiglio mi ha salvato. Ora come faccio a togliermi
quest’armatura di
dosso? Devo assolutamente curare la ferita che ho
al’addome”
“Non chiederlo a me: non so togliere una cosa
simile” rispose
l’angelo.
“Stacca
l’occhio e l’armatura
sparirà” disse la voce di Odino.
“Odino?” fece Nick “Dove sei amico? Devo
parlarti”.
“Tutto
a suo tempo, giovane eroe.
Per il momento mi congedo. A presto” e la voce
sparì di nuovo.
“Accidenti!” fece Nick e, preso il ciondolo, lo
tolse
dall’armatura, facendola magicamente sparire e curando la
ferita.
“Niente male come trucco!” commentò Alan.
“Sì, hai ragione” disse Nick mentre
fissò ciondolo
“Grazie per il tuo aiuto, Luce” e lo rimise dentro
il suo porta tutto.
“Sei stato grandioso
Nick. Complimenti!” disse
Kaeleena appena arrivata.
“Ti ringrazio amica mia” disse Nick voltandosi
verso
di lei “anche tu e i tuoi amici siete stati in
gamba”.
“Ti ringrazio!” disse lei con un sorriso.
“Allora? Come hai fatto a portarteli dalla tua
parte?”
chiese il ragazzo.
“E’ un segreto!” rispose lei.
“Va bene!” disse lui “Almeno sai dirmi
dove sono
andati?”
“Avevo detto loro di andare a Konoha per aiutare i
ragazzi, ma quando siamo arrivati, era già tutto finito;
adesso ho detto loro
di andare a riposare” rispose, poi il suo volto
s’incupì “Piuttosto,
c’è una
cosa importante che devo dirti”.
“Non è necessario che tu parli” disse
Nick abbassando
gli occhi “Ho appena visto tutto con uno scanning
mentale”.
“Me lo dovevo aspettare” disse lei senza alzare la
testa “Che cosa facciamo?”
“Nulla” rispose Nick “Se quello che Yazoo
ha detto è
vero, li affronteremo e li sconfiggeremo di nuovo. Ringraziamo il cielo
che
Abominon non tornerà a perseguitarci”.
“Ma Nick” fece Kaeleena “Se Abhadon
resusciterà i
generali infernali sconfitti fin’ora, non ne verremo mai
fuori”.
“A quanto ho capito, ha bisogno di tempo per fare
questa manovra” disse Nick “Ciò che
dobbiamo fare è essere più veloci di lui e
sconfiggerlo prima che ci riesca”.
“La fai facile” fece la donna.
“Non lo è, ma possiamo solo sperare” poi
le sorrise “Ora
basta piangersi addosso: fammi un sorriso e poi torna dal tuo
uomo”.
La donna lo guardò rossa
in viso senza riuscire a
spiccicare parola.
“Tranquilla, non lo dirò a nessuno”
disse Nick con
l’occhiolino “E poi è un ottimo partito:
scommetto che tuo padre sarà contento
di conoscerlo”.
“Sei tremendo!” disse la donna dopo un
po’ “Beh Io
vado. Se ti serve qualcosa, mi trovi in questa dimensione”.
“D’accordo!” rispose Nick.
Kaeleena recuperò il suo sorriso e, dopo averlo
nuovamente salutato, sparì.
“Avanti, torniamo al villaggio” e si
avviò.
Nella dimensione di Oblivion, lo
scontro era stato
seguito con attenzione da tutti i demoni infernali tramite una
grandissima
sfera.
“Che incapaci” disse un demone bianco “Se
ci fossi
stato io, li avrei spazzati via senza troppi complimenti”.
“Due generali infernali sono stati sconfitti e i piani
del sommo Abhadon rivelati prima del tempo” fece un altro
avvolto da un
mantello “Meritano di restare morti per sempre”.
“Quei due hanno commesso un errore imperdonabile”
disse un essere simile ad un rettile “Non mi riferisco al
segreto che hanno
rivelato, ma alla loro strategia di attacco; avrebbero dovuto attaccare
quando
erano separati. Si sono fregati con le loro mani.
Non è d’accordo sommo Abhadon?”.
La terribile entità
primaria era rimasta in silenzio
per tutto il tempo senza battere ciglio.
“Hai ragione Raptomort” disse poi
l’entità “Quei due
erano troppo sicuri di sé, ma non importa: ci hanno permesso
di raccogliere
nuove informazioni e quindi saranno perdonati. Tuttavia ciò
che ha fatto Yazoo
è imperdonabile e sarà Sephiroth stesso a
rispondere quando verrà resuscitato e
lo farà con gli interessi” e poi tacque.
“Non si preoccupi mio signore!” disse il demone
incappucciato inginocchiatosi “Provvederò a
rimediare all’errore commesso da
Malfork e Sephiroth, distruggendo Nick e quei mocciosi”.
Abhadon fissò il demone che si era inginocchiato
davanti a lui e poi disse: “Allora vai sesto generale
infernale e portami le
loro teste”.
“Sarà fatto!” disse il demone con un
ghigno “Mi dia
solo il tempo di organizzare i membri della mia armata e
andrò a distruggerli
tutti”.
“Attento a quello che fai amico” lo riprese
Raptomort
“Se li attaccherai quando sono insieme, rischierai di fare la
stessa fine degli
altri”.
“Ho già in mente un piano” rispose il
sesto generale
infernale “Aspetterò che tornino alle loro
rispettive dimore e poi attaccherò”.
“Buona idea” commentò Raptomort
“E come la metti con
Kaeleena?”.
“Per lei ho già un bel programmino”
rispose “Nessuno
si salverà”.
Nel
prossimo
capitolo.
Nick e i
Sun’s Knights, dopo essersi ripresi, ricevono una visita
inaspettata dai membri
del team Fantasy che porteranno un regalo a tutti e nuove informazioni.
Nel frattempo
il sesto generale infernale si prepara ad attaccare Kaeleena e i due
membri di
alba.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Visto
che
anche questo capitolo è particolarmente lungo, evito di
mettere l’angolo
dell’autore; vedrò di rifarmi al prossimo. Ciao.
Raptomort
è
un personaggio originale che farà la sua comparsa ufficiale
solamente nella
seconda stagione, ma verrà più volte citato.
L’occhio
di
Odino è ispirato a quello del cartone Gargoiles, solo che
l’ho ridefinito con
nuovi poteri.
La
diablomanzia è un potere di cui solo i demoni più
potenti sono dotati.
Esso consiste
nel sigillare la vera forma e i poteri del demone all’interno
della loro arma
che prende il nome di Zampakutò e viene rilasciata
pronunciando un comando e il
suo nome.
L’anime che
mi ha ispirato per questa particolare forma è quello di
Bleach, anche se l’ho
modificata a modo mio.
Alla
prossima.
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Capitolo 30 *** Amici, sorprese, proposta ***
30. amici, sorprese e proposte
Ed
eccomi
qui! Ben ritrovati a tutti voi e buon San Francesco a chi si chiama
così.
In questo
capitolo, come al solito, mi sono sbizzarrito e spero di riuscire a
farvi
rimanere incollati allo schermo.Avviso che ci
sono scene molto comiche all’inizio, mentre alla fine una
delle più commoventi
che abbia mai scritto.
Angolo dei
commenti.
Fria:
si hai
ragione, Jaden e Naruto sono stati grandiosi, ma nemmeno gli altri
hanno
scherzato, vero? Vediamo se oggi riesco a farti commuovere.
Lettore
01:
Grazie per il complimento. Ho sempre adorato i colpi di scena e quindi
ne
troverete sempre qualcuno in questi capitoli. Dimmi se quelli di oggi
ti piacciono.
Ciao!
Detto
questo,
augurandomi sempre di avere sempre più lettori e commenti,
vi auguro buona
lettura
Passarono due settimane
dall’attacco dei due generali
infernali: durante questo periodo i giovani eroi si erano ripresi
perfettamente
e avevano iniziato un programma di allenamento intensivo e assai vario,
che aveva
impedito loro di allontanarsi da Konoha.
Per non far preoccupare l’accademia e le famiglie di
Sakura e Shaoran, i ragazzi si erano serviti della tecnica superiore
della
moltiplicazione del corpo in modo da essere in due posti nello stesso
momento.
Inoltre i ragazzi si erano perfettamente integrati
all’interno del villaggio e hanno a loro volta dato una
ventata d’aria fresca a
tutti gli abitanti: introducendo i loro capi di vestiario e i duelli.
Inizia un nuovo giorno e Nick si
alzò da letto in un
bagno di sudore.
“Ancora questo sogno” disse ansimante
“Perché la mia
memoria è fissa su questo Brian?”
“Buon giorno Nick” disse Alan davanti a lui
“Sempre lo
stesso sogno?”
“Già!” rispose il giovane
“E’ quasi come se
volesse ricordarmi qualcosa, ma non riesco a capire cosa”.
“Porta pazienza, alla fine lo capirai” disse
l’angelo.
“Sì, hai ragione” disse Nick.
“Avanti, in piedi. Hai molte cose da fare oggi”.
“Come sempre! Vediamo se oggi riesco a concludere gli
allenamenti e a far tornare i ragazzi a casa per un
po’” e si alzò.
“Ben arrivato, signor Nick” lo salutarono i ragazzi
in
coro.
“Buon giorno a tutti” ricambiò Nick
arrivato al campo
di allenamento “Allora? Che cosa stavamo facendo
ieri?”
“Ci ha promesso d’insegnarci il rasengan”
disse
Shaoran deciso.
“Giusto!” disse Nick “Prima,
però voglio vedere come
procede l’allenamento con i pesi e il controllo delle
energie. Forza: provate
ad attaccarmi. Chi riuscirà a colpirmi salirà di
livello. Lee cominci tu”.
“Si!” gridò l’energico ragazzo
dalle spesse
sopracciglia “E se non riuscirò a colpirvi
farò trecento giri del villaggio con
le mani”.
“No!” lo bloccò il castano “Se
non ci riesci, farai
piegamenti sulle gambe per mezzora”.
“SISSIGNORE” fece mettendosi sull’attenti
“NE FARO’
PIU’ DI’ MILLE”.
Nick aveva capito che con uno come Rock Lee era
d’obbligo imporre una sanzione, altrimenti se le auto
imponeva personalmente.
“Forza!” lo invitò Nick messosi in
posizione.
“Arrivo!” e si lanciò
all’attacco.
Alla fine dal piccolo incontro Lee,
così come la
maggioranza degli altri, era salito di livello, cioè i suoi
pesi erano stati
aumentati di cinque chili.
L’allenamento di Nick prevedeva d’insegnare a usare
le
quattro energie, ma perché fosse possibile, era necessario
un severo ed
equilibrato allenamento fisico che abituasse il corpo allo sforzo; a
questo poi
seguiva l’allenamento mentale e spirituale, basati sulla
meditazione e sul
contatto con il proprio spirito {per il momento vi basti sapere questo;
spiegherò in seguito le fasi vere e proprie}.
Per quanto riguarda l’energia del cuore, Nick decise
che l’avrebbe insegnata in un secondo momento.
“Evvai!”
gridò Jessie due ore dopo “Ce l’ho
fatta!”
Tutti si voltarono verso il ragazzo dai capelli verdi
che trionfante teneva nella mano una sfera vorticante, cioè
il rasengan.
“Ottimo lavoro Jessie” commentò Nick.
“Sei stato grande” disse Jaden battendo la mano
all’amico.
“Non è possibile!” fece Naruto
sconsolato “Anche lui
ha imparato a usarlo in poco tempo”.
“Suvvia, non te la prendere” disse Aster
“Non possiamo
farci niente se siamo a un livello di apprendimento superiore al
tuo”.
“CHE HAI DETTO!” gridò
l’Uzumaki puntandogli il dito
contro.
“Mi hai sentito” fece il ragazzo con un sorriso.
“Però …” disse timidamente
Hinata “E’ Naruto che lo sa
usare meglio di tutti”
Gli altri la fissarono e lei arrossì: ormai quasi
tutti avevano capito che la ragazza era innamorata del biondino, ma la
sua
timidezza le impediva di dirlo apertamente. Ovviamente tra quelli che
lo
ignoravano c’era Naruto stesso {e ti pareva}.
“Che cosa sono tutti questi sguardi?” fece Nick che
cercava sempre di spingere Naruto tra le braccia della ragazza
“Riprendiamo gli
allenamenti e poi andiamo a fare una bella mangiata a base di
Ramen”.
“SI!” gridarono Naruto, Jaden, Jessie, Sakura
Kinomoto
e Zane attirando l’attenzione degli altri.
“Che avete da guardare?” disse col solito tono e si
allontanò.
“Si può sapere quando si dichiarerà a d
Ayame?” chiese
Syrus “Mi piacerebbe vederlo stare con lei”.
“Non lo sai?” gli disse Kiba con
l’occhiolino “Zane si
è dichiarato pochi giorni fa e il signor Teuchi, dopo
un’accesa discussione con
la figlia, ha dato il suo consenso”.
“CHE! DAVVERO?” il Truesdale minore non ne sapeva
niente.
“Certo!” confermò Gaara che aveva
cominciato ad amare
il ramen {miracolo!} “Ha imposto solo una condizione: che
Zane impari a
preparare il ramen alla perfezione”.
“Allora faremo tutti il tifo per lui” disse Choji
“Sarà eccezionale vederlo
all’opera”.
“SI!” gridarono tutti.
Avete capito che gruppo affiatato?
Dall’ingresso del campo
venne di corsa Shizune,
segretaria e allieva di Tsunade: era una donna alta, sulla trentina,
con
capelli e occhi castani e sempre molto attiva, il motivo? Tenere a bada
una
furia come Tsunade era un’impresa da “dodici
fatiche d’Ercole”.
“Ragazzi, correte immediatamente all’ufficio della
signorina Tsunade” disse la donna.
“C’è qualche problema?” chiese
Nick.
“Venite e lo capirete” disse Shizune agitata.
“D’accordo! Forza ragazzi, andiamo!”
disse Nick ai
ragazzi.
Pochi minuti dopo, i ragazzi
giunsero nell’ufficio dell’Hokage
e rimasero stupiti dalla scena che gli si presentò davanti:
la donna stava
facendo una sfida a braccio di ferro con una
ragazza che non avevano mai visto.
La ragazza in questione era una bionda con tratti
occidentali, vestita con un paio di jeans e una camicia bianca aderente
e
sembrava essere parecchio forte, visto che stava pareggiando con
Tsunade.
“Non credere di riuscire a battermi, ragazzina”
fece
Tsunade paonazza in volto “Ne devi potare di cactus per avere
la mia forza”.
“Fammi il favore” disse la ragazza altrettanto
paonazza “Quelle come te me le mangio a colazione”.
“Piccola impertinente” esplose Tsunade.
“Brutta befana” esplose lei.
La donna, provocata fece maggiore forza, incrinando
leggermente a suo favore.
“Ehi!” fece Naruto “Chi diavolo
è quella! Riesce a
tenere testa a nonna Tsunade”.
“Se vanno avanti così, la maestra le
spezzerà le
ossa” disse Sakura Haruno.
“Conoscendo la tipa, direi che è molto
difficile” fece
Nick con un sorriso.
“Lei conosce quella ragazza?” chiese Jaden.
“Certo è stata uno dei miei maestri”
rispose e andò
verso la scrivania e, preso un lungo respiro gridò
“DA QUANTO TEMPO BUFFY!”
Le due donne sobbalzarono e guardarono Nick ansimanti.
“Allora conosci davvero questa piccola
impertinente”
fece Tsunade furiosa “Esigo che si scusi immediatamente per
avermi offeso”.
“Prima devi scusarti tu” disse Buffy con il broncio
“Sei stata molto offensiva”.
“Suvvia,
non
litigate” cercò di calmarle Nick
“Perché non vi riappacificate con una
bevuta?”
“Ottima idea!” disse Tsunade “Ovviamente
paghi tu
vero?”
“Direi di non avere scelta” fece il Sun’s
Warrior
senza ribattere.
“Ottimo” dissero insieme le due bionde mentre
continuarono a fissarsi in cagnesco.
“Comunque è un piacere rivederti Nick”
disse alla fine
Buffy “Non sei cambiato neanche di una virgola ed
è meglio così”.
“Già!” fece il ragazzo sconsolato.
“Che cosa incredibile” fece Tenten avvicinatasi
“Dica
la verità signor Nick, questa è la sua
fidanzata?”
Ci fu un attimo di silenzio, poi Nick e Buffy
scoppiarono a ridere.
“Che ho detto di tanto divertente?” chiese la
ragazza.
“Semplicemente hai sbagliato tutto” disse Chazz
“l’odore che emanano è di cioccolata:
vuol dire che sono grandi amici” il
ragazzo aveva imparato a controllare il suo particolare olfatto e aveva
capito
che ogni sentimento era abbinato a quello di un frutto o di dolci,
più era
forte, più il sentimento era intenso.
“Ah! davvero?” fece la ragazza imbronciata e
avvicinandosi minacciosa al moro con la buffa pettinatura “E
adesso che odore
senti?” e fece scricchiolare le nocche.
“Odore di vomito” disse tappandosi il naso e
facendo
fermare la ragazza disgustata “Scherzetto!” e tutti
caddero a terra.
Nick e Buffy, nel vedere la scena
non riuscirono a
trattenere un secondo scoppio di risate.
“INSOMMA ADESSO BASTA!” gridò Tsunade,
facendo tornare
tutti con i piedi per terra “Finalmente! Si può
sapere chi è questa ragazzina e
come fai a conoscerla”.
“La ragazza si chiama Buffy Summers: è una degli
eroi
del Fantasy e membro del Team Fantasy e mia maestra nelle armi
bianche” disse
Nick.
“CHEEEEEEEEEEE!” fecero tutti.
“Fanno sempre così?” chiese la ragazza.
“Ogni tanto!” rispose lui.
“Finalmente conosco uno
dei maestri del signor Nick”
fece Rock Lee commosso.
“Ed è una maestra d’armi
bianche” esplose Tenten
emozionata “Chissà se insegnerà
qualcosa anche a me!”
“Chissà se è single!”
esclamò Kankuro.
“Spiacente ragazzino, sono già
fidanzata” disse la
ragazza “A proposito: Nick non dirmi che non ne hai ancora
trovata una” e dette
qualche piccola gomitata al braccio dell’amico.
“Ecco …” fece leggermente rosso in viso
“Non ho avuto
molto tempo di recente”.
“Ah Ah! Sei sempre il solito, non cambierai mai”
disse
Buffy dandogli qualche sonora pacca sulla schiena.
“Cosa!” fece Ino “Il signor Nick
è single?”
“Certo!” disse la ragazza, che non sapeva proprio
starsene zitta e attirò le attenzioni di molte delle ragazze.
“Grazie infinite” esclamò uno sconsolato
Nick: chi si
sarebbe mai aspettato che fosse timido?
“Figurati!” disse la ragazza divertita.
“Signor Nick, vorrebbe mettersi con me!” chiese la
piccola Yamanacha.
“No, si metta con me!” fece Tenten.
“Siete troppo piccole per lui!” intervenne Temari
“Io
invece credo di essere perfetta”.
“Non ti azzardare” esplosero le altre due e
cominciò
una piccola zuffa tra ragazze cui solo tre non parteciparono.
“Che seccatura le donne!” fece Shikamaru e molti
annuirono.
“Calma ragazze” intervenne Nick e le litiganti si
fermarono pendendo dalle sue labbra “Anche se volessi,
nessuna di voi è il mio
tipo”.
“COSA!” e caddero in depressione.
“Ah Ah Ah!” rise Buffy “Non cambierai
mai!”
“Ora andiamo sul ridicolo” disse Tsunade
“Questo è un
ufficio non un localino, dove fare gli appuntamenti al buio”.
Sentendo il richiamo dell’Hokage, le ragazze si
rialzarono e tornarono serie.
“Finalmente!” fece Tsunade “Piuttosto, mi
sono
incuriosita: Nick quale sarebbe il tuo modello di donna
ideale?” chiese
chiudendo un occhio “Non che sia interessata a te, ma vorrei
saperlo”.
La domanda di Tsunade spiazzò tutti i presenti, Nick
in particolare: ormai era diventato l’oggetto della
discussione.
“Devo proprio rispondere?” chiese Nick.
“Certo: così faccio una lista delle possibili
ragazze
che ti possono interessare. È raro trovare un ragazzo come
te: ben piazzato,
straniero, con capelli castani e occhi verde chiaro, intensi come i
tuoi. Il
villaggio otterrebbe molte entrate”.
Nick sudò freddo: “Che accidenti stai dicendo? Non
sono un fenomeno da baraccone”.
“Sicuramente no” disse Buffy “ma uno come
te ha di
sicuro qualche particolare preferenza. Avanti non essere
timido”.
I ragazzi dietro guardavano la
scena senza spiccicare
parola, alcuni avevano addirittura fatto le classiche pose: Jaden si
era chiuso
gli occhi, Jessie le orecchie, Naruto la bocca, Chazz aveva le mani in
testa,
Rock Lee si parava i gioielli di famiglia {ma che c’entra},
la piccola Kinomoto
aveva giunto le mani in segno di preghiera e Tomoyo riprendeva il tutto
con la
videocamera. {°_°}
“E va bene,
però lascia perdere la lista” disse Nick
sconsolato e prese un lungo respiro.
Tsunade si limitò ad annuire.
“Non chiedo molto: deve essere gentile, premurosa, fedele, ma
anche combattiva” {state prendendo appunti?} “E se
il colore
dei suoi capelli è particolare mi va anche bene”.
“Scusi” chiese Sakura Haruno “Di che
colore dovrebbero
essere i suoi capelli”.
“Rossi come il fuoco” disse Nick annuendo
“ma anche
quelle con i capelli azzurro mare non sono male, anche se
l’unica che ho
conosciuto con quel colore è una vera racchia”.
“COME
TI PERMETTI MOCCIOSO!” gridò una voce che lo
fece rabbrividire e poi un poderoso pugno lo colpì in faccia
{per darvi un’idea,
il primo pugno che Sakura ha menato a Naruto quando questo torna
dall’allenamento di due anni} e il poverino fu schiantato con
la faccia al
muro.
Tutti i ragazzi sbiancarono e si attaccarono al muro
opposto: davanti a loro era apparsa una ragazza dai capelli lunghi e
azzurri,
cioè Marina, particolarmente indiavolata.
La ragazza con passo pesante si avvicinò al muro e
cominciò a scrollare Nick come uno zerbino: “E
così sarei una racchia? Sei
davvero cieco moccioso viziato”.
“Mi vuoi lasciare” le disse Nick leggermente
alterato.
“Non ti azzardare a ordinarmi” disse la ragazza con
la
venetta pulsante.
“E chi da ordini a un’isterica come te”
ribatté il
ragazzo guardandola storto.
“INSOMMA VOLETE
FINIRLA!” gridò Tsunade imbestialita.
“NON ROMPERE!” gridarono i due
all’unisono e la donna
restò di sasso.
“Come si vede che sono fatti l’uno per
l’altra” disse
un’altra voce familiare cioè quella di Eric.
“Se la smettessero di comportarsi come bambini
potrebbe anche funzionare” disse Blade al suo fianco.
“E quelli chi sono?” chiese stupito Syrus.
“E che ne so! Non ci capisco più niente”
rispose
Naruto che gli era vicino.
“STATE ZITTI VOI
DUE” gridarono Nick e Marina agli
altri due eroi del Fantasy.
“Non fate i modesti” disse Gabriel appena apparso
“Vi
abbiamo visto baciarvi appassionatamente e con la lingua per
giunta”.
I Sun’s Knights e le due ninja spalancarono la bocca e
spostarono lo sguardo su Nick.
“PRIMO, NON SONO COSE DA DIRE DAVANTI A DEI RAGAZZI;
SECONDO NON ERA CON LA LINGUA” gridarono i due rossi in viso.
“Come no!” dissero insieme i quattro eroi
“E domani sarà
Pasqua!”
“CHE DIAVOLO STATE DICENDO!” gridarono i due.
“Avanti smettetela di
litigare” disse una voce
familiare a Nick e, poco dopo, fece la sua comparsa, la bellissima Luce
e molti
rimassero abbagliati dal suo sorriso.
“Luce!” esclamò Nick rosso.
“E poi” continuò la donna aprendo gli
occhi con un
tono di voce tagliente “Non è educato
gridare”.
Bastò quell’occhiata storta per far accapponare la
pelle a tutti i presenti, facendoli mettere con le spalle al muro e,
come
chicca finale, Nick e Marina si erano abbracciati per lo spavento.
Pochi
secondi dopo, si accorsero di essere avvinghiati l’uno
all’altra e, rossi come
peperoni, si staccarono e si chiesero scusa a vicenda.
“Ecco, così va molto meglio” e Luce
recuperò il suo
splendido sorriso, facendo calmare gli altri.
“Come è possibile” pensò
Tsunade con occhi sgranati e
immobile sulla scrivania “Nick ha paura di quella ragazzina
con i capelli rossi
quando cambia tono di voce! Deve essere davvero forte, se riesce a
mettergli
paura”.
Dopo lunghi momenti di silenzio,
finalmente qualcuno
si decise a parlare e chi poteva essere se non
l’imprevedibile biondino?
“Salve!” disse con voce roca “Voi siete
amici del
signor Nick?”
“Esatto!” risposero in coro.
Nick fece un lungo sospiro e, ringraziando il cielo
che esistesse uno come Naruto, si rivolse al gruppo:
“Ragazzi, credo valga la
pena fare le presentazioni.
Questi che vedete sono alcuni dei miei amici e maestri
del Fantasy: Buffy la conoscete già.
Il tipo tenebroso con gli occhiali da sole si chiama
Blade: è un mezzo vampiro e mio maestro di armi da fuoco e
da taglio.
Questo tipo strano con la faccia dipinta è Eric
Draven: è un immortale e devo a lui la mia parlantina e
flessibilità mentale.
Lui è Gabriel Van Helsing, un cacciatore di mostri,
abile nell’uso di tutte le armi.
La ragazza isterica qui vicino a me è Marina ex
padrona di Ceres e maestra di scherma.
Lei invece è Luce ed è l’ex padrona di
Rayearth,
maestra di Kendo, abilissimo medico e moglie del mio defunto alter ego
del
Fantasy”.
I ragazzi tacquero per alcuni secondi, poi lanciarono
un potentissimo “CHEEEEEEEEEEEEEE!” e caddero col
sedere per terra.
“Che ragazzi carini” commentò Luce
“Sono il gruppo che
hai formato?”
“Già!” rispose Nick guardandola nei suoi
intensi occhi
rossi “Sono la nuova generazione di Sun’s Knights e
ne vado molto fiero”.
“Buono a sapersi” commentò Blade
“Vedo che li stai
allenando come abbiamo fatto noi: ottimo lavoro”.
“Modestamente” disse Nick.
“Scusate!”
intervenne Tsunade facendo un colpo di
tosse “E’ un piacere fare la vostra conoscenza eroi
del Fantasy: gli amici di
Nick sono anche i nostri amici” poi si rivolse a Luce
“Da quello che ho potuto
sentire, sei una mia collega, piacere di conoscerti, sono Tsunade
Senjiu,
quinto Hokage di Konoha”.
“Piacere mio!” disse la ragazza facendo un leggero
inchino “Sono contenta di vedere che sei riuscita a curare
come si deve il mio
piccolo Nick”.
“E’ stato un gioco da ragazzi” disse la
donna con un
sorrisetto compiaciuto.
“Guarda che non sono un bambino!” disse Nick,
mettendo
una mano sulla testa.
“Certo, ma sei una delle persone cui tengo di
più”
disse la ragazza e, avvicinatasi, gli accarezzò una guancia
commuovendo tutti.
Pochi minuti dopo, si unirono
Anemone, Dastan, Merlin
e Amor, dopodiché i membri del team spiegarono la situazione
ai presenti:
Abhadon aveva deciso di potenziare i suoi demoni, dando alla maggior
parte di
loro il potere della diablomanzia e stava cercando di attivare un
incantesimo
capace di ridare la vita ai suoi seguaci, ma richiedeva molto tempo,
quindi
dovevano affrettarsi a battere i generali infernali.
Infine rivelarono il significato delle venti gemme
incastonate nel petto di ogni generale: in realtà erano
delle chiavi per la
dimensione di Oblivion; raccoglierle voleva dire accedere nella base
del nemico
e dare lo smacco finale.
“Capisco!” disse Nick “Quindi
è fondamentale
recuperarle tutte e avremo la possibilità di finirla una
volta per tutte. Qual
è la fregatura?”
“La fregatura è doppia” ripose Blade
“La prima parte
consiste nello sconfiggere i rimanenti generali infernali e molti di
loro sono
molto pericolosi: quelli da tenere principalmente d’occhio
sono il decimo, il
quattordicesimo, il diciassettesimo e il ventesimo. La seconda parte
è la
necessaria presenza di alcuni eventi precisi che avvengono una volta
ogni dieci
anni: le gemme dovranno essere riunite in un luogo imperniato di magia
nera la
notte di Halloween con un eclissi lunare pochi minuti prima della
mezzanotte.
A parte questo, non ci sono altre fregature”.
“Consolante!” esclamò Nick
“Quanto tempo abbiamo a
disposizione?”
“Accadrà in tutte le dimensioni esistenti fra sei
anni” rispose il mezzo vampiro “Per il resto
dobbiamo ancora indagare”.
“E’ un passo avanti!” fece Nick
“Avete capito ragazzi?
Abbiamo sei anni per diventare più forti e allargare il
gruppo. Ce la faremo!”
“Può starne certo!” disse Jaden carico.
“Prenderemo a calci i demoni di Abhadon e ci
prenderemo le loro gemme” continuò Naruto.
“E ne approfitteremo per cercare nuovi amici”
terminò
Jessie.
“Non ci fermeremo davanti a niente, vero ragazzi”
disse la piccola Kinomoto alzando il pugno.
“SI!” gridarono tutti.
“Ora che abbiamo detto
ciò che dovevamo, abbiamo un
piccolo regalo per te e i tuoi ragazzi Nick” disse Merlin.
“Un regalo?” chiese Nick “Sarà
ben accetto. Anzi, devo
ringraziarvi per quelli che mi avete fatto quando ho lasciato il
Fantasy:
quelli che ho usato sono stati molto utili”.
“Lieti di questo” disse Buffy mentre si
avvicinò a
Nick e gli porse un pacco “Eccoti il nostro nuovo
regalo”.
“Che cos’è?” chiese curioso.
“Aprilo!” lo incitò la ragazza.
Nick prese il pacco e lo scartò, rimanendo stupito da
ciò che conteneva: in mano teneva la cotta di maglia che
aveva indossato nel
Fantasy.
Era un lungo abito blu senza maniche che arrivava fino
al linguine, sul petto era disegnato un cerchio dorato con un rapace
nero
stilizzato, simbolo del casato dei Nibbio Blu; insieme ad esso
c’era una
camicia nera fatta di un materiale molto leggero e un pantalone dello
stesso
tipo, entrambi decorati con delle linee azzurre e dorate. Erano anche
presenti
scarpe nere e delle polsiere bianche su cui era disegnato un sole e una
cintura
di pelle borchiata.
“Wow!” fece
Nick commosso “E’ forse il più bel
regalo
che poteste farmi”.
“Se ti piace, indossalo subito” disse Dastan
“Usa le
ali per non farti vedere nudo”.
“Ottima idea!” disse Nick.
Nick tirò fuori le sue enormi ali e le chiuse come una
tenda e, preso dalla foga, cominciò a lanciare in alto i
vari indumenti: la
maglietta verde della ragno, i vecchi jeans, le scarpe, i calzini, le
mutande
“No, queste mi servono” e le riprese al volo; poi
riprese gli abiti gettati via
e, dopo averli messi nel porta tutto, ritirò le ali.
“Magnifico!”
fece Naruto con gli occhi luccicanti.
“Mitico!” esclamò Rock Lee.
“Galattico!” disse Jaden.
“Bellissimo!” esclamò sognante la
piccola Kinomoto.
“Incredibile!”
fece stupito Shaoran.
“Che ispirazione!” disse sognate la piccola Tomoyo
puntando la telecamera.
Gli altri non
riuscirono a dire altro, tanto era lo stupore: quell’abito
era davvero stupendo,
aderente alla corporatura del giovane e anche molto comodo.
“Ora che l’hai messo, potrai farlo apparire e
scomparire tutte le volte che lo vorrai, ti basterà
schioccare le dita della
mano sinistra” spiegò Merlin “Inoltre
è fatto con una stoffa ricavata dall’elemental,
il minerale indistruttibile proveniente dal Sole. Adesso sei
perfetto” poi si
voltò verso i Sun’s Knights “Ovviamente
abbiamo lo stesso regalo anche per voi,
ragazzi”.
“Davvero?”
fecero i più turbolenti “Allora che
aspettate a darcelo”.
“Eccovi accontentati” e schioccò le dita.
Gli abiti dei ragazzi cambiarono e divennero simili a quello
di Nick, mancava solo la cintura che era interna.
Per Jaden era rosso con pantaloni e camicia blu notte
e scarpe e polsiere erano grigie.
Per Naruto era arancione e blu scuro, con pantaloni e
camicia neri e scarpe e polsiere rosse.
Per Jessie era blu ai lati e bianco in mezzo, mentre pantaloni
e camicia erano dorate e scarpe e polsiere metallizzate.
Shaoran ne aveva una dorata con un leggero verde e non
mancava il simbolo del suo casato al petto, i pantaloni e le scarpe
erano color
terra e la camicia bianca, mentre le polsiere erano nere.
Chazz era completamente vestito di nero mentre le
polsiere erano indaco.
Shikamaru nero ai lati e ambrato al centro, con
pantaloni e camicia neri e scarpe e polsiere bianche.
Choji ne ebbe uno rosso e nero, con pantaloni e
camicia grigi, scarpe azzurre e polsiere nere.
Kiba se lo ritrovò grigio con il simbolo di un
artiglio nero sul petto, mentre scarpe e polsiere erano nere.
Shino mantenne un colore completamente grigio, senza
eccezione salvo il disegno stilizzato di uno scarabeo ercole su petto e
spalle.
Neji si ritrovò completamente vestito di bianco con le
polsiere dorate e le scarpe nere, mentre sul petto era stilizzato il
simbolo
del clan Hyuga.
Rock Lee lo ebbe interamente verde, salvo i pantaloni
color terra, le polsiere arancioni e le scarpe marroni.
Gaara ne ebbe un color terra e con pantalone e camicia
rosso sangue, mentre polsiere e scarpe erano nere.
Kankuro ebbe lo stesso abbigliamento di Chazz, solo
che le polsiere erano viola.
Syrus ne ebbe un’azzurra che scendeva a coda di
rondine, mentre pantaloni e camicia erano giallo canarino, scarpe e
polsiere
erano color argento.
Hassleberry ne ebbe un giallo scuro con colletto alto
e pantaloni mimetici e scarpe e polsiere nere e la camicia mancava.
Zane ne ebbe uno bianco e blu con pantaloni e camicia
nere, le scarpe erano dello stesso colore e le polsiere rosso chiaro e
striate
di bianco.
Aster ne ebbe una interamente argentata, pantaloni,
camicia e scarpe nere e le polsiere argentate e rosso sangue.
Le ragazze invece indossavano delle lunghe vesti
occidentali con una lunga gonna, che arrivava fino alle scarpe bianche:
Sakura
Haruno l’aveva rossa con un cerchietto bianco; Ino viola e
argento; Hinata
rosso fuoco e il simbolo del suo clan sulle braccia; Sakura Kinomoto
verde
chiaro; Alexis blu mare; Tenten rosa; Temari nero e giallo.
“Grandioso!”
fece Jaden mentre si osservava.
“Forte!” fece Naruto.
“Che belli” disse la piccola Kinomoto.
“Niente male” commentò Aster.
“Senza offesa, ma preferisco indossare i miei vecchi
abiti: mi sento, come dire, più me” disse Zane e i
più seri annuirono.
“Schioccate le dita e riavrete i vostri abiti”
disse
Merlin.
I ragazzi fecero come detto e recuperarono i loro
vecchi vestiti.
“Se vorrete indossarli nuovamente, vi basterà
schioccare le dita dell’altra mano”
spiegò Merlin.
“E’ stato chiarissimo!” disse Jessie.
“Bene! È stato un piacere fare la vostra
conoscenza
ragazzi” disse Dastan “Adesso, però,
dobbiamo andare. Se volete qualche
lezione, pronunciate il mio nome per tre volte e verrò
subito. Ciao a tutti!”
e, aperto un portale sparì.
“Lo stesso vale per me” disse Eric “Ciao
cuccioli” e
sparì anche lui.
“A presto” disse Gabriel, seguito da Blade che si
limitò a fare un cenno e a stringere la mano di Nick.
“Se vi serve qualche lezione di tiro con l’arco o
qualche ripetizione, sono a vostra disposizione” disse
Anemone e se ne andò.
“Ciao e fate i bravi” disse Luce con un sorriso
solare.
“Ci vediamo” disse Marina salutando con la mano e
menando un pugno sul braccio di Nick.
“Se avete voglia d’imparare un po’ di
magia, ci sono
sempre. A
presto!” fece Merlin.
“Resterei volentieri a vedere i vostri allenamenti, ma
ho da fare, quindi ci vediamo la prossima volta” e anche Amor
se ne andò.
“A questo punto resto solo io” disse Buffy
“Resterei
volentieri a fare la bevuta di cui abbiamo parlato, ma ho dei vampiri
da
uccidere. Tornerò presto “lumacona”, bye
bye” e se ne andò.
“CHI SAREBBE UNA LUMACONA, PICCOLA CIVETTA!”
tuonò
Tsunade “SE TORNI TI FACCIO VEDERE IO”.
“Avanti, Tsunade rilassati” cercò di
tranquillizzarla
Nick, ma vedendo la sua faccia, capì che era meglio levare
le tende “ragazzi:
GAMBE!” e si fiondò via dall’ufficio
insieme a tutti i ragazzi e Shizune.
Appena usciti, videro una sedia volare dalla finestra,
accompagnata dal tavolo e dai mobili.
“Devo ricordarmi di
chiamarla quando trasloco” disse
spontaneamente Chazz.
“Augurati che sia di umore migliore o ti fa saltare in
aria tutta la casa” fece Ino terrorizzata.
“Quando nonna Tsunade si arrabbia, è meglio non
starle
vicino” esclamò Naruto “Non oso
immaginare che cosa farebbe se qualcuno
entrasse adesso nel suo ufficio”.
In quel momento si sentì la porta aprirsi e un grido:
poco dopo un povero malcapitato fu scaraventato giù dalla
finestra.
“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH !” gridò Naruto
“L’EREMITA
PORCELLO E’ STATO COLPITO”.
E sì, quello che era stato fiondato fuori dalla
finestra era proprio l’eremita porcello, alias Jiraya uno dei
tre ninja
leggendari e maestro di Naruto: un cinquantenne con lunghi capelli
bianchi,
legati a coda di cavallo, una giacca rossa e pantaloni verde chiaro
{scusate,
ma non conosco i termini giapponesi}.
“Vai carta del rimbalzo” disse la piccola Kinomoto
e,
grazie alla sua carta, bloccò il ninja leggendario a
mezz’aria e poi fu preso
al volo da un’ala di Nick.
“Starà bene?” chiese Jaden.
“Ci vuole ben altro per mettere fuori gioco un
pervertito come lui” disse Naruto.
“Chi è senza peccato, scagli la prima
pietra” disse
Nick, mentre appoggiò Jiraya a terra “Comunque non
meritava di prenderle”.
“Dice così, perché non lo
conosce!” fecero Naruto e
Sakura insieme.
“Può darsi!” fece Nick e si
avvicinò “Tutto bene?”
“Qualcuno sa dirmi dove sono andate quelle belle
ragazze di prima?” fece Jiraya mentre vedeva le stelle.
“Pervertito!” fece Alan, materializzatosi, e lo
colpì
in testa con un pugno a martello.
“AHI!” gridò il ninja “Chi si
è permesso!” e scattò in
piedi.
“Sono stato io, idiota!” disse Alan guardandolo
storto
“ex quarto arcangelo Alan Nikkò, molto
lieto” {traduzione: Nikkò significa Luce
del sole}.
“Come ti sei permesso, bastardo” grugnì
Jiraya “Ora ti
faccio vedere io come ci si presenta”.
“Per favore!” esclamarono i ninja della Foglia.
Alla fine Jiraya, che era stato lontano dal villaggio,
fu informato della situazione e fece la conoscenza di Nick e dei
Sun’s Knights,
ma esigeva le scuse di Alan che si rifiutò categoricamente
di chiedere scusa a
un “moccioso depravato” e questo lo fece
imbestialire.
“CHI SAREBBE UN MOCCIOSO?” gridò Jiraya
“HA PARLATO
QUELLO CHE SEMBRA UN RAGAZZINO SBARBATELLO. MI’ CHIEDO COME
FACCIA QUESTO
RAGAZZO A SOPPORTARTI”.
“Io mi chiedo come un tipo mediocre come te possa
essere definito un ninja leggendario” disse Alan senza
nemmeno guardarlo in
faccia e questo fece imbestialire ancora di più il ninja.
“Avanti ragazzi, smettetela di fare i bambini e
scusatevi a vicenda” cercò di placarli Nick.
“Neanche per sogno!” dissero i due mentre si
guardavano storto.
“Che ne dite di risolvere la cosa con un piccolo
buffet?” propose Choji “Si ragiona meglio a stomaco
pieno”.
I due osservarono il piccolo Akimichi, facendo venire
a quest’ultimo un brivido lungo la schiena, poi alla fine
dissero: “Va bene, ma
offre lui” e s’indicarono a vicenda.
*So che me ne pentirò, ma meglio fare qualcosa *
pensò
Chazz “Sentite, offro io, ma voi fate ammenda?”
“Solo se berrà un’intera cassa di
sakè in mia
compagnia” disse Jiraya con un piano diabolico in testa.
“Bere è la cosa peggiore che si possa fare, ma non
mi
tiro indietro: t’insegnerò cosa significa il
rispetto” fece Alan serio e
pensando a un bel piano per dopo.
“Che amicizia curiosa” pensò Nick
sospirando.
“Forza andiamo a mangiare!” disse Naruto alzando il
pugno.
“SII!” dissero tutti.
Alla fine il pranzo andò
tranquillamente e sia Jiraya sia
Alan riuscirono a chiarirsi, ma solo dopo che si furono bevuti oltre
una
ventina di bottiglie di sakè a testa, uscendone entrambi
leggermente ubriachi
“Sai *hic*, non è che ti consideri un moccioso
*hic*!”
disse Alan dondolando barcollando per strada “Sei ancora
inesperto della *hic*
vita!”
“Figurati! *Hic*” rispose Jiraya mentre barcollava
al
lato “Me lo *hic* diceva anche il mio maestro, ma *hic* con
più delicatezza”.
“Allora *hic* la prossima volta *hic* sarò
più
delicato” disse Alan.
“E vedrai che mal di
testa domani mattina” esclamò
Nick mentre camminava dietro di loro.
Vedendo com’era andata la giornata, Nick aveva deciso
di interrompere gli allenamenti e consigliato a duellanti e cartomanti
di
tornare per un po’ alle loro vite: aveva dato loro le basi,
adesso toccava a
loro continuare ad allenarsi.
In quel momento i due caddero a terra addormentati e
Nick, poiché era solo, se li caricò sulle spalle
e li portò nel suo
appartamento.
“Speriamo che si riprendano per cena”
pensò Nick “darò
loro una bella dose di caffè, ma adesso meglio andare a
farsi un giro” e uscì.
Il giovane giunse presso il monte
degli Hokage e si
sedette a osservare il villaggio nella sua pace.
“Che tranquillità!” esclamò
Nick “Vorrei che non
finisse mai”.
“Se lo vuoi davvero, impegnati e non fermarti mai”
disse la voce di Luce alle sue spalle.
“Si hai ragione” rispose Nick
“E’ quello che voglio
fare!”
Le braccia della rossa si cinsero attorno al petto del
giovane e la sua testa si appoggiò sulla spalla e Nick
poté sentire la dolce
flagranza dei suoi capelli, mischiata a quella del vento.
“Mi sei mancato” disse lei avvicinando la guancia a
quella di Nick.
“Anche tu e tanto” rispose il giovane
accarezzandole
la mano “C’è una cosa che dovrei
chiederti”.
“Tutto quello che vuoi!” rispose lei.
Il sole stava per tramontare e lo
yacht clessidra
risplendeva nell’immenso oceano tinto di arancio.
Itachi, con una scusa, aveva appena lasciato Kisame
nella sua cabina e stava camminando spedito verso quella di Kaeleena:
ciò che
doveva dirle avrebbe spezzato il cuore di entrambi, ma ormai era tempo
di
svegliarsi da quel sogno che, seppur così breve, aveva
rischiarato la vita del
moro.
Quando fu davanti alla cabina della donna, sentì della
musica: leggera e semplice, in cui si sentiva un forte sentimento.
L’Uchiha prese un respiro e aprì la porta e si
ritrovò
davanti la donna che si muoveva a passo di danza in mezzo alla stanza.
“Di solito si bussa” disse la donna con un sorriso.
“Scusami” disse Itachi abbassando il capo
“C’è una
cosa che dovrei dirti”.
“Allora entra” disse lei.
L’Uchiha entrò e le si avvicinò, poi la
strinse a sé,
riempiendosi le narici del suo profumo: “Devo dirti
addio!”
“Lo so!” disse lei stringendoselo con tutta la
forza
che aveva “Anche se ti vorrei avere qui per sempre”.
“Lo desidero anch’io!” disse lui
“Eccezion fatta per
mia madre, sei stata la prima e unica donna che abbia mai amato, ma non
voglio
farti soffrire ulteriormente, non me lo perdonerei mai”.
“E se lasciassi tutto alle spalle: Alba, i tuoi
progetti per tuo fratello, il tuo dolore?” chiese lei e poi
fece la sua
proposta “Se te lo chiedessi verresti a vivere con me, nel
mio mondo? Lì
nessuno ti giudicherebbe o ti odierebbe: potremmo vivere per sempre
insieme e
creare una famiglia”.
“Non sai quanto lo vorrei, ma non posso” rispose
l’Uchiha “Il mio destino non può
cambiare e saperti al sicuro è l’unico
desiderio che chiedo alla vita. Ti amo con tutto il cuore”.
“Anch’io ti amo e tanto” rispose mentre
amare lacrime
scendevano dai suoi luminosi smeraldi.
“Non piangere!” disse lui asciugandole le lacrime
con
il dito “Voglio vederti solo sorridere, così
potrò ricordarti sempre così”.
Kaeleena gli accarezzò il viso e sfiorò le sue
labbra
con il pollice, sentendone la morbidezza: “Balleresti con me
questa canzone”
chiese.
“Ne sarei felice!” disse lui cingendole la vita
“Come
si chiama?”
“E’ una canzone d’amore famosa:
s’intitola Can’t Smile
Without You”.
“E’ bellissima! La ballerò volentieri
con te!”
Accompagnati dalla leggera melodia
di questa canzone,
i due, mentre si muovevano lentamente, ricordarono ogni momento felice
che quel
piccolo periodo aveva regalato loro: dei sorrisi delle danze, dei baci
che si
erano scambiati, delle notti che avevano passato abbracciati sotto le
coperte,
di tutto il resto.
Quella serie di ricordi s’interruppe con la fine della
musica, ma loro continuarono a restare abbracciati e muoversi
lentamente.
“Quando ve ne andrete?” chiese Kaeleena adagiando
la
testa sul petto dell’uomo che le aveva rubato il cuore.
“Domani mattina” rispose Itachi sfiorando la testa
della donna con le labbra.
“Resterai con me questa notte?”
“Sì, non ci rinuncerei per niente al
mondo!”
“Grazie!” e lo baciò con tutta la
passione che aveva
nell’anima.
Lentamente, gli abiti cominciarono a scivolare dai
loro corpi e con passi leggeri si avvicinarono al grande letto che,
quella
notte, li avrebbe ospitati insieme per l’ultima volta.
A parecchi chilometri di distanza,
un manipolo di
demoni uscì da un portale e atterrò su una
piccola isola deserta.
Il sesto generale infernale fece qualche passo avanti
e osservò la luna.
“Che serata magnifica” disse mentre i suoi occhi
brillavano in modo sinistro “Sarà perfetta per
cacciare”.
Il mantello che lo ricopriva sparì: mostrando il suo
aspetto: era una creatura tutta nera, il cui corpo era attraversato da
segni
dorati; il suo volto era nero, quasi bruciato, gli occhi gialli senza
pupille
brillavano malignamente e i capelli vibravano alti come un fuoco nero;
il suo
braccio sinistro era avvolto da una lunga catena e sul suo petto era
incastonata una gemma bluastra.
“Quali sono i suoi ordini, generale dark Dastan” lo
richiamò un suo sottoposto.
“Ci divideremo in vari gruppetti” rispose
l’alter ego
malvagio del principe di Persia “Dark Sartorius, visto che ci
tieni, ti lascio
distruggere l’isola del duellante in compagnia dei cavalieri
delle tenebre a
nostra disposizione. Visir recati con i tuoi due uomini a Sumo.
Imperius va a
Konoha con i tuoi. Vito va a fare visita ai ragazzini delle carte e
manda loro
i miei saluti. Mente Nera vai a fare visita al potenziale e distruggi
anche
quella serpe di Orochimaru”.
“E lei generale?” chiese Dark Sartorius, anche se
conosceva la risposta.
“Vado a trovare Kaeleena e il suo nuovo compagno”
rispose malignamente il generale “E anche Nick mi
farà compagnia. Non muovetevi
fino a quando non sentirete la sua energia venire verso di me.
Detto questo, ragazzi, vi auguro una buona caccia.
Andiamo” e s’incamminò verso le sue
prede.
Nel
prossimo
capitolo
Una delle
armate infernali più numerose si muove e tutti i
Sun’s Knights, tornati alle
loro case, danno fondo a tutte le loro energie per proteggerle. Ce la
faranno?
Anche Sasuke
sarà costretto a combattere contro un terribile avversario.
Riuscirà l’Uchiha
minore a tenergli testa anche senza la sua armatura?
Riuscirà Nick
a sconfiggere Dark Dastan e a proteggere i suoi allievi?
Questo e
altro al prossimo capitolo.
Dark
Dastan, il
visir e i suo seguaci vengono dal videogioco di Prince of Persia i due
troni.
Dark
Sartorius e i cavalieri delle ombre sono i cattivi della seconda
stagione di
Yu-gi-oh Gx.
Imperius
e
Vito sono due personaggi della serie televisiva Power Rangers Mystic
Force e
Mighty Morphin Power Rangers.
Mente
Nera è
il cattivo della serie animata Dragon Flyz.
NB: il
personaggio di Nefertari Fuuma ricomparirà nella seconda
stagione di questa
storia durante una missione speciale in cui parteciperanno Naruto e
Hinata
insieme ad altri due personaggi.
Poiché
il
capitolo è più lungo del previsto, salto di nuovo
la scenetta finale, ma vi
lascio con un quesito: chi mai sarà la donna che
ruberà definitivamente il
cuore di Nick e Itachi riuscirà a trovare
serenità?
Detto
questo
vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana.
PS: Siete
grandiosi, il capitolo uno ha superato le 420 visite. Ciao!
|
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Capitolo 31 *** la sesta armata (prima parte) ***
31. la sesta armata infernale (prima parte)
Ciao a
tutti!
Eccomi qui per presentarvi un nuovo e avvincente capitolo, che anticipa
una
nuova battaglia. Avviso che questo capitolo è meno lungo dei
precedenti, ma nel
prossimo mi scatenerò in lunghezza e colpi di scena, come se
non ce ne fossero
già abbastanza.
Angolo
dei
commenti.
Lettore01:
La
tua curiosità sta per essere sanata e vedrai che botto ne
uscirò..
Per quanto
riguarda le tue risposte, dico solo: chissà se
sarò così prevedibile (eheh).
Fria:
Vero! Anch’io
che l’ho scritta sono crollato a terra dalle risate mentre
scrivevo la scena. È
questo uno dei segreti per essere scrittori no? Immedesimarsi nella
scena
stessa. Spero che questo capitolo ti piaccia allo stesso modo.
Detto
questo,
con il solito augurio di nuovi lettori e recensioni, vi auguro buona
lettura.
In un piccolo ristorante di Konoha
Nick, in compagnia
di Tsunade, Buffy, Jiraya e Alan, stava
“tranquillamente” cenando.
“Fai pena ragazzina: non riesci neanche a bere un
intero bicchiere di sakè” diceva Tsunade
all’altra bionda.
“Di sicuro ho bevuto più di te lumacona e sono
ancora
sobria a differenza di te” ribatté
l’altra.
“A quanto sembra dovrò dartele di santa ragione
moscerino” disse la ninja leggendaria “CAMERIE UN
ALTRO GIRO”.
“E’ una vergogna!” disse Alan, mentre
ingoiava un
pezzo di carne.
“Dovrai farci l’abitudine amico” fece
Jiraya dopo aver
bevuto un sorso dal suo bicchiere “A proposito, ma
perché mangi? Gli spiriti
non mangiano o sbaglio!”
“Se vogliono, possono” rispose lui “E poi
io sono un
angelo non uno spirito e ho bisogno di una fonte di sostentamento
particolare,
ma preferisco mangiare qualcosa per togliermi il sapore di
sakè dalla bocca”.
“Andiamo, non dirmi che non lo reggi” fece il ninja
leggendario con un sorrisetto.
“La bevuta di oggi mi è bastata per troncare
definitivamente
con l’alcol e dovresti farlo anche tu: un guerriero come te
dovrebbe essere più
serio” gli rispose Alan.
“Un goccio ogni tanto non guasta” rispose il ninja
“E
poi m’ispira per il mio libro”.
“Ho letto romanzi nettamente migliori dei tuoi”
rispose Alan.
“Vorrei vedere te a scrivere un libro” lo
punzecchiò
Jiraya.
“Ne scrissi qualcuno, a suo tempo ed erano molto
più
seri dei tuoi” disse asciutto.
“Chissà perché non ci credo”
disse Jiraya.
“Sei davvero noioso”
“Tu di più!” e i due si guardarono
storto.
“Non pensateci e beveteci su!” disse Buffy
riempiendo
i loro bicchieri “Alla salute” e bevve.
“Non sei stata leale, dovevamo bere insieme”
ribatté
l’Hokage.
“Se sei lenta, non posso farci niente” poi si
rivolse
a Nick”Forza ragazzo bevi in nostra compagnia”.
Nick era immerso nei suoi pensieri e ripensava a
quello che si era detto con Luce quel pomeriggio, ma sentendo la voce
dell’amica tornò con i piedi per terra:
“Preferisco astenermi grazie.
Piuttosto, perché sei tornata qui?”
“Per due motivi: primo farti un po’ di compagnia e
darti qualche dritta; secondo perché avevo una beuta in
sospeso” disse la
ragazza mentre gli riempì il bicchiere “Avanti fai
compagnia a queste due belle
ragazze e unisciti a noi nella bevuta”.
“Dovresti saperlo che non mi piace bere, soprattutto
durante i corsi all’università”
ribatté Nick.
“Ma qui sei in un’altra dimensione, no? E poi hai
bisogno di rilassarti un po’” disse la ragazza con
un sorriso.
“Avanti non fare storia e bevi un bicchierino” lo
invitò l’altra bionda.
“Non cambierete mai” disse il ragazzo e, preso il
suo
bicchiere, diede un sorso e subito dopo cominciò a tossire
“Accidenti: è troppo
forte”.
“Andiamo, non mi dire che non reggi
l’alcol” disse
Jiraya.
“Preferisco la birra o il vino rosso” disse Nick
“Il
sakè non l’ho mai bevuto” e quella era
un’ottima scusa per interrompere la cosa
sul nascere.
“Tranquillo, ti ci abituerai presto” disse Tsunade
con
un sorriso birichino “A partire da stasera berrai sempre con
noi”.
“Preferisco passare, grazie” disse Nick
“E poi non
credo che Alan sia d’accordo vero?”
“Devi essere tu a decidere per te stesso” rispose
l’angelo custode mentre beveva anche lui un goccio.
“Ho capito” disse il giovane “In questo
caso decido di
non bere e, con vostro permesso, vi lascio alla vostra serata
alcolica” e sparì
col teletrasporto.
“EHI!” dissero i due ninja e la cacciatrice.
“Ottima decisione” commentò Alan
continuando a
sorseggiare il suo sakè.
“Tu guarda che
tipi” disse uno sconsolato Nick mentre
camminava per le strade del villaggio “Andiamo a cena e
vogliono farmi
ubriacare: come se non avessi altri pensieri per la testa.
Meglio andare a mangiare un po’ di ramen, almeno
sarò
in buona compagnia”.
Mentre andava verso Ichiraku, ricordò ciò che si
era
detto con Luce, pensando che c’erano ancora molti punti vuoti
nella sua
memoria.
Fu distolto dai suoi pensieri dalla voce di Hinata che
gli corse intorno.
“Buonasera signor Nick” disse la piccola
timidamente.
“Buonasera Hinata, dove stai andando?” chiese
gentilmente, anche se sapeva già la risposta.
“Ecco… io” ma non riuscì a
dire altro.
“Avanti, andiamo insieme” disse Nick
“Quand’è che ti
deciderai a dirglielo?”
“Non lo so” rispose lei “La
verità è che ho paura”.
“No sei semplicemente timida” la corresse Nick
“Devi
scrollarti di dosso quest’inutile timidezza e mostrare le
unghie o perderai
l’occasione. Rayearth non ti ha detto di essere
più coraggiosa?”
“Si, ma non ci riesco” disse lei.
“Allora ti do una dritta” disse lui
“Ricorda ciò che
hai provato quando ti sei messa di mezzo e hai affrontato Malfork da
sola: che
cosa hai provato in quel momento?”
“In quel momento” disse la ragazza, mentre
abbassava
lo sguardo “ho sentito un forte calore che mi veniva dal
cuore, ma non capisco
da cosa derivi”.
“Sciocchezze! Lo sai benissimo, ma non riesci farlo
tuo” rispose Nick “Cerca di capire come fare e non
ci sarà niente che ti potrà
fermare” e le mise una mano sulla testa.
“Grazie” disse facendo un dolce sorriso.
“Di niente” disse Nick con un sorriso
“Forza andiamo,
o non lo troveremo più”.
“Si!” e s’incamminò al suo
fianco.
Nella cabina di Kaeleena la donna e
Itachi erano
teneramente abbracciati sotto le coperte e si guardavano.
“Quanto vorrei che il tempo si fermasse in eterno e
immortalasse questo momento” disse la Sandtimes.
“Lo vorrei anch’io” rispose
l’Uchiha maggiore mentre
le accarezzava i capelli.
“Hai reso questa notte davvero magica”.
“Sei tu che me lo hai permesso. È il primo momento
sereno che vivo dopo tanto tempo”.
“Allora rendiamolo ancora più magico”
fece la donna “Che
ne dici di un bagno di mezzanotte nella piscina sul ponte?”
“Che magnifica idea” disse Itachi sfiorandole le
labbra con un bacio.
Pochi minuti dopo i due innamorati
erano saliti sul
ponte con indosso delle vestaglie nere e, stretti per mano, fissarono
la luna
di quella notte.
“Che notte magnifica” disse l’Uchiha
maggiore.
“Davvero splendida” fece lei.
“Già! Davvero splendida per cacciare”
disse una voce
roca alle loro spalle.
I due si voltarono di scatto e, sulla cabina del
capitano, videro una figura nera che li fissava con sguardo diabolico.
“Da quanto tempo Kaeleena” disse il Dark Prince e
saltò davanti a loro “E così lui
sarebbe la tua nuova fiamma!”
“Dark Dastan!” disse la donna con un filo di voce.
“Esatto!” disse lui con un ghigno diabolico
“Sesto
generale infernale Dark Dastan e sono qui per distruggere la tua vita,
mia
cara”.
La donna cominciò a respirare in maniera agitata e
cadde all’indietro, ma Itachi la prese con una mano e la
mantenne in piedi.
“Che cavalleria!” fece divertito il demone.
“Non so che legame hai avuto con lei” disse
l’Uchiha,
guardandolo con lo Sharingan attivo “ma non ti
permetterò di torcerle nemmeno
un capello” e si frappose tra i due.
“Che cosa divertente!” fece Dark Dastan leccandosi
le
labbra “vediamo quanto durerai contro di me”.
“Ti sorprenderai amico” disse Itachi e si
lanciò
all’attacco.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e rispose
all’attacco.
Nel frattempo, a Konoha Nick
percepì una potente
energia negativa proveniente da un punto molto lontano.
“Che succede Signor Nick” chiese Hinata.
“Hinata, chiama gli altri e dì loro di muoversi;
io
vado avanti” e senza aggiungere altro prese il volo lasciando
la piccola Hyuga
da sola.
“Che siano loro?” disse la ragazzina.
“Hinata che stai aspettando?” la
richiamò il suo
spirito.
“Andiamo” e corse verso Ichiraku.
A poche centinaia di metri dal
villaggio un gruppo di
demoni si fece e vanti e Imperius una mummia dall’eterno
ghigno diabolico e un
manto grigio sulle spalle disse al suo gruppo:
“Andiamo!”
Sentito l’ordine, i demoni corsero verso le porte del
villaggio pronti a raderlo al suolo.
Nel villaggio di Sumo, Gaara era
seduto sul tetto del
palazzo del Kazekage e fissava il cielo.
“Stanno arrivando” disse.
Fu raggiunto da Temari e Kankuro pronti a dare
battaglia.
“Che vengano, troveranno solo la morte qui” disse
Kankuro con un ghigno.
“Eccoli lì” disse il rosso serio.
Dal cielo notturno apparvero tre creature mostruose,
pronte a distruggere tutto: uno era un gigante con la pelle bianca e
gli occhi
gialli; un altro era una donna vestita di viola con abiti simili a
quelli di un
ninja; l’ultimo era un essere dalle ali di grifone e con un
occhio rosso in
mezzo alla fronte.
“Deduco che voi siate demoni di Abhadon vero?”
disse
Gaara.
“Precisamente” disse l’essere con le ali
di grifone
“Terzo vice della sesta armata infernale Visir Zervan,
piacere di conoscerti,
loro sono dei miei servi e siamo qui per prenderci le vostre
teste”.
“Non sarà così facile come
credi” disse Kankuro “Forza
fratelli, facciamoli a pezzi. Il gigante è roba
mia”.
“La donna è mia” disse Temari.
“Che
gentili”
disse il Visir “Mi avete lasciato proprio quello che volevo
io. A noi due Gaara
Sabaku, Sun’s Knight del demone tasso”.
“Sono a tua disposizione” disse il ragazzo e lo
scontro ebbe inizio.
In un nascondiglio di Orochimaru
l’Uchiha minore era
seduto su un colle e osservava le stelle.
“Pensi alla tua famiglia?” disse lo spirito della
fenice racchiuso nella carta.
“Non sono affari che ti riguardano” disse lui
freddo.
“Non puoi nascondermi niente ragazzo, io so cosa
pensi” disse tranquillamente lo spirito.
“Sta zitto e lasciami in pace!” disse lui.
“Davvero una bella notte” disse una voce cavernosa.
L’Uchiha minore si volto verso chi aveva parlato e si
trovò di fronte Mente Nera: un essere interamente rosso,
vestito con
un’armatura nera e con una strana escrescenza sulla testa.
“E tu chi saresti?” fece Sasuke senza scomporsi.
“Che ragazzino interessante, sei di fronte a un demone
e non ti scomponi minimamente” fece divertito, mentre lo
fissava con i suoi
occhi gialli “Sono il quinto vice della sesta armata
infernale Mente Nera e
sono qui per la tua testa Sasuke Uchiha”.
“Se vuoi la mia testa” disse gelido con lo
Sharingan
attivo “vieni a prenderla”.
“Accetto l’invito” disse il demone e lo
scontro ebbe
inizio.
Nella cittadina in cui abitano la
piccola Kinomoto e,
i suoi amici, accompagnati da Kero-chan e Yuè, erano seduti
nel piccolo parco
giochi a vedere le stelle.
“Che foto magnifiche” disse Tomoyo “I
nostri amici
ninja sono davvero tutti molto carini: credo proprio che
farò dei bei costumi
anche a loro, ci staranno benissimo”.
“Come mai nella maggior parte delle foto vedo
Syrus?”
chiese curioso Kero-chan seduto sulla spalla della ragazzina
“Non è che ti
piace?”
“Ha sempre il musone e mi piacerebbe vederlo
sorridere” disse lei con un sorriso “Sono sicura
che sia perfetto per alcuni
costumi maschili che ho in mente”.
“Perché non li fai indossare al cinesino
allora?”
chiese il guardiano del sole con un sorrisetto.
“Non sono un modello” rispose secco Shaoran
“E poi
credo che Syrus sarà contento di avere un po’ di
attenzioni”.
“Come ti sei fatto tenero cinesino” rise il finto
peluche.
“Adesso ti faccio vedere io” disse il ragazzo
rimboccandosi le maniche, ma poi si fermò di botto e
alzò gli occhi al cielo.
“Che sta succedendo” fece la piccola Kinomoto che
si
alzò in piedi e osservò anche lei il cielo.
“Qualcosa non va?” chiese Tomoyo.
“Avverto delle forti energie negative sparpagliarsi in
varie direzioni” disse Shaoran preoccupato.
“E una molto forte è diretta verso il
villaggio” fece
la piccola Kinomoto “Dobbiamo andare immediatamente ad
avvisarli”.
“Spiacente piccolini, ma non ve lo
permetterò” disse
una voce roca e fece la sua comparsa una creatura interamente grigia,
simile ad
uno scheletro pieno di punte e con un elmetto in testa.
“Un demone di Abhadon” disse Yuè.
“Esatto” disse lui “Mi presento: sono il
quarto vice
della sesta armata infernale e mi chiamo Vito” e mentre si
presentava alzò le
braccia al cielo e, senza nessuna grazia, si annusò le
ascelle.
“Che tipo disgustoso” fece Kero-chan.
“Evita di parlare Kero-chan e porta Tomoyo al
sicuro”
ordinò Yuè “E’ un essere
molto pericoloso”.
“State scherzando?” disse la piccola mora
“Non mi
perderei questo scontro per niente al mondo.” ma fu presa
immediatamente da
Kero-chan e portata via.
“E adesso veniamo a noi” disse Shaoran.
“Sono pronta” fece la piccola Kinomoto.
“Allora piccolini, balliamo” disse Vito e lo
scontro
ebbe inizio.
Nell’accademia del
duellante quasi tutti gli studenti
dormivano beatamente, ma un piccolo gruppetto era ancora sveglio e
guardava
preoccupato il cielo.
“Questa non ci voleva” fece Jaden
“Proprio adesso che
abbiamo lasciato il villaggio”.
“E Zane è rimasto lì a fare
pratica” disse Syrus.
“Ne stanno venendo alcuni verso di noi e temo di
sapere chi siano” disse Chazz stringendo i pugni
“Schiacciamoli alla svelta e
andiamo ad aiutare i nostri amici”.
“Finalmente cominci a preoccuparti per gli altri”
sorrise Aster.
“Sta zitto!” ribatté lui.
Dopo pochi secondi, atterrarono un
gruppetto di
demoni, capitanati da Dark Sartorius: dalle sembianze umane, vestito
interamente di bianco e con capelli neri alzati a mo di ali di
pipistrello.
“Quanto tempo ragazzi” disse divertito il demone.
“Sartorius!” fece Aster digrignando i denti.
“No Aster, io sono Dark Sartorius, il comandante della
sesta armata infernale” disse lui con un sorriso diabolico
“Loro li conoscete
già, vero?” disse indicandoli.
“Sarà un piacere distruggervi come si
deve” disse un
uomo alto con il volto coperto da una maschera “E questa
volta non vi
salverete”.
“Titan!” fece Jaden.
“E di me ti sei dimenticato?” fece un ragazzo con
una
maschera nera che gli copriva il viso.
“Night Shraud” disse Alexis “Come
poteremmo
dimenticarci di te?”.
“Che fine ha fatto Zane?” disse una donna con
lunghi
capelli verdi e un abito rosso molto scollato “Bramo il suo
collo”.
“Non ti permetterò di toccare mio fratello nemmeno
con
un dito Camula” disse il Truesdale minore.
“A questo punto non manca nessuno” disse Dark
Sartorius “Che la festa abbia inizio” e lo scontro
ebbe inizio.
Un forte boato colpì
Konoha e Imperius e i suoi
seguaci attaccarono il villaggio con l’intenzione di
distruggerlo.
“Che accidenti sta succedendo” esplose Tsunade che
corse fuori dal ristorante.
“Dannazione! Siamo sotto attacco” disse Buffy
“I
demoni di Abhadon sono qui”.
“Finalmente potrò sgranchirmi un
po’” disse Jiraya.
“E’ da qualche secolo che non combatto
più, ma direi
che è giunto il momento di rimettersi in moto” e,
preso un ciondolo che aveva
in tasca, l’angelo fece apparire una katana bianca.
I Sun’s Knights di Konoha
si riunirono davanti al
palazzo dell’Hokage e guardarono cosa stava per arrivargli
contro.
“Che accidenti succede” gridò Naruto
“Proprio ora che
volevo mangiare qualcosa”.
“Idiota! Questo non è il momento” gli
gridò contro
Sakura.
“Vediamo di fare a pezzi questi bastardi” disse
Kiba
con un ghigno.
“Che seccatura!” disse il giovane Nara
“Dov’è il
signor Nick quando serve?”
“Il signor Nick ha percepito un’energia negativa ed
è
volato via” disse la piccola Hyuga.
“Allora è compito nostro fermare questi demoni e
salvare
il villaggio” fece Neji.
“Facciamoli a pezzi!” gridò Rock Lee.
“Andiamo!” gridò Naruto.
“Si!” gridarono tutti “DUN’S
KNIGHTS BATTLE ARMOR GO!”
le armature ricoprirono i loro corpi e poi corsero verso il nemico.
Un’orda di demoni corse
verso un gruppetto di bambini
che poco prima stavano giocando, ma furono fermati da un solo fendente
della
spada di Alan.
“Niente male” fece Jiraya poi si rivolse ai bambini
“Svelti piccoli scappate” e loro ubbidirono.
“Sono un po’ arrugginito” disse
l’angelo “E’ da quando
ero a capo della Soul Society che non affrontavo una simile
emergenza”.
“E che sarebbe?” chiese Jiraya.
“Il paradiso in cui hanno sede gli Shinigami”
rispose
Alan “Adesso direi di occuparci di questi tipi e poi
parleremo con calma”.
“Hai ragione” disse il ninja leggendario
“Diamo inizio
alle danze” e i due si lanciarono contro i demoni.
“Che noia!”
fece Imperius “Nessuno di questi umani
riesce a tenermi testa: cadono come mosche” e
lanciò un raggio nero dal suo
ventaglio contro i ninja.
In quel momento, apparve un enorme scudo che deviò il
colpo verso l’alto e salvò la vita dei ninja.
“Finalmente siete arrivati ragazzini. Cominciavo ad
essere annoiato” disse il demone.
“Maledetto!” gli urlò contro Naruto
“che diavolo sei
mummia rinsecchita”.
“Che sbadato! Secondo vice della sesta armata
infernale Imperius, molto lieto” e fece un leggero inchino
“Ora, chi di voi
vuole morire per primo?”
“Quando avremo finito con te, avrai bisogno di bende
nuove amico” disse Kiba facendo schioccare le dita.
“Illusi!” disse una voce femminile e fece la sua
comparsa,
una creatura nera con la testa a forma di pipistrello “Io
Necrolai vi farò
compagnia”.
“Nessuno ha chiesto il tuo intervento Necrolai, regina
dei vampiri” la ammonì Imperius.
“VAMPIRI!” gridarono i ragazzi con i capelli
rizzati.
“Che c’è? Qualche problema?”
disse la vampira.
“Sì il fatto che esisti” disse Buffy in
compagnia di
Tsunade.
“La cacciatrice è qui!” fece la vampira
“Sarà un
piacere schiacciarti insieme alla tua nuova amica”.
“Le donne combattano con le donne, gli uomini contro
gli altri uomini, ma che l’onore rimanga sempre
inalterato” disse una voce a
doppio tono e comparve un guerriero ricoperto da un’armatura
viola e con in
mano uno scodo simile alla testa di un lupo.
“Cavolo! E quello chi è!” fece Tenten.
“Io sono Korag il Lupo e sono pronto a
schiacciarvi”
disse il guerriero.
“Tra tutti i membri dell’armata sei quello
più noioso
Korag” disse Imperius “Spero che ti distruggano il
prima possibile”.
“Lo stesso faccio io” rispose Korag ed estrasse la
sua
spada dallo scudo.
“Tu sembri forte” fece Zane con un sorriso
“Se hai il coraggio,
veditela con, me”.
“Volentieri” disse calmo Korag.
“Forza ragazzi, facciamoci valere” disse Naruto ed
estrasse la spada di luce dando inizio allo scontro.
Sul ponte dello yacht Itachi e Dark
Dastan
continuarono ad attaccarsi a vicenda, intenzionati a chiudere la
partita.
Itachi, servendosi dello Sharingan, aveva
materializzato la spada del suo Susano’o e attaccava
l’avversario senza sosta,
che si serviva di un pugnale nero e di una catena appesa al suo braccio.
Kaeleena, invece non riusciva a muoversi e guardava
impietrita lo scontro.
Le due lame si scontrarono e i due si guardarono negli
occhi.
“Maledetto!” fece Itachi “Che cosa vuoi
da Kaeleena!”
“Non è ovvio?” disse il demone con un
ghigno diabolico
“Voglio farla soffrire oltre ogni limite e poi ucciderla con
le sue stesse
budella”” e spinse.
“Non te lo lascerò fare” disse
l’Uchiha maggiore
mentre del sangue stava uscendo dal suo occhio destro
“Amaterasu!”.
Le fiamme nere avvolsero la testa del generale
infernale e ricoprirono anche il resto del suo corpo. Il demone
lanciò un urlo
lancinante e si agitò come un folle.
“La fine che ti meriti bastardo!” disse Itachi.
Il Dark Prince, un certo punto smise di agitarsi e
gridare e si mise dritto: “Stavo scherzando!” e,
sotto lo sguardo allibito
dell’Uchiha, le fiamme nere si estinsero completamente
lasciando incolume il
corpo del demone.
“Com’è possibile?” disse
Itachi senza parole.
“Stolto!” disse il demone “Davvero
credevi bastasse
così poco per distruggermi? Io rappresento la morte per
distruzione e non posso
essere distrutto per così poco” e
scoppiò in un’oscura risata.
“Allora vediamo come reagisci se ti trituro con la mia
spada” disse la voce di Kisame alle sue spalle che
calò la sua pelle di squalo.
La spada fu fermata con la punta de pugnale e la
catena colpì lo spadaccino allo stomaco costringendolo ad
arretrare.
“Due contro uno” fece il demone
“Divertente!”.
“Ih ih ih ih!” rise lo spadaccino
“Sarà davvero uno
spasso farti fuori”.
“Lo spasso sarà tutto mio”
ricambiò il demone.
I due ninja attaccarono il demone in coppia, ma i loro
attacchi non sortirono alcun effetto e, alla fine, furono disarmati e
spinti
sul ponte della nave.
Kaeleena corse da Itachi e lo aiutò ad alzarsi, ma
l’Uchiha la spinse via dicendole: “Vattene! Non
voglio vederti soffrire per
me”.
La donna lo guardò con occhi stupiti, ma poi capì
cosa
le aveva detto e corse verso le cabine.
“Dove credi di andare?” disse il Dark Prince
apparsole
davanti “Non devi perderti nemmeno un secondo di questo
massacro, perché dopo
voglio sentire le tue urla” e la colpì con la
catena fiondandola contro il muro
e facendole perdere i sensi.
“Kaeleena” gridò l’Uchiha e si
gettò verso di lei, ma
la catena lo prese alla caviglia e lo lanciò contro
l’albero maestro.
“Ho detto che deve soffrire fino alla fine e così
sarà” ghignò il demone.
“Arte dell’acqua: PROIETTILI MARINI”
disse l’Hoshigake
dopo aver fatto una serie di sigilli e dal mare, uscirono dei
proiettili
acquatici che si fiondarono sul demone, ma furono tutti evitati e la
catena
colpì anche lui gettandolo nella piscina.
“Che scena penosa” fece il demone disgustato
“Allora
chi ammazzo per primo” e, dopo essersi guardato intorno,
scelse la sua vittima.
Il demone si avvicinò all’Uchiha incapace di
muoversi
e alzò il suo pugnale: “Fa buon
viaggio!” e calò.
Il colpo fu fermato all’ultimo momento da una lama che
costrinse il demone ad allontanarsi.
“Chi ha osato?” disse il demone mentre
atterrò sul
ponte, ma quando alzò gli occhi, ghignò divertito
“A quanto sembra sei arrivato
Nick”.
Ebbene sì: Nick era
arrivato appena in tempo e aveva
salvato Itachi da morte certa.
“E così sei tu il sesto generale
infernale” fece il
castano stringendo il pugno “Tu il lato oscuro del mio amico
Dastan: il Dark
Prince”.
“Esatto!” disse Dark Dastan “Ti vedo
sorpreso. Forse
non ti aspettavi che fossi tra i servitori del sommo Abhadon?”
“Un parassita come te non può fare altro per
sopravvivere” disse Nick con tutto il disprezzo che aveva.
“E così sarei un parassita!” disse Dark
Dastan
socchiudendo un occhio “Sbagliato sono io il corpo dominante
e te lo dimostrerò
distruggendo te e questo inutile mondo insieme a tutti i sui
abitanti”.
“Alla fine è solo questo quello che sai fare, sei
disgustoso” disse Nick e gli voltò le spalle
guardando Itachi.
“Come osi voltarmi le spalle” ringhiò il
demone.
“Un secondo e sono subito da te” rispose il
Sun’s
Warrior e si chinò sull’Uchiha maggiore
“Riesci a muoverti?”
“Le mie gambe non rispondono” disse Itachi
digrignando
i denti.
“Prendi questo, ti farà stare meglio” e,
aperto, il
suo porta tutto gli diede una pillola della vita.
“Grazie!” fece lui un momento dopo “Sta
molto attento:
quell’essere è fortissimo”.
“Lo so!” disse Nick e gli diede altre due pillole
della vita “Queste sono per il tuo amico e Kaeleena: dagliele
e trovatevi un
riparo. Fra non molto questa nave salterà in aria”.
“Ti prego: allontanalo da qui. Non voglio che questo
yacht sparisca” disse l’Uchiha.
Nick vide nella mente del’Uchiha, tralasciando i
momenti intimi e poi annuì: “Ci
proverò, ma non prometto niente. Ah mettiti
qualcosa addosso: l’accappatoio non copre le tue parti
intime.” poi si voltò
verso il suo avversario “Andiamo a combattere da
un’altra parte?”
“Un posto vale l’altro” disse il demone
“ma voglio
essere gentile e lasciare un piccolo regalino d’addio a
questi idioti” e
appoggiò la mano sul pavimento “Chiamata
oscura”.
Una densa nube di fumo nero si alzò e, quando si
diradò, apparvero due enormi e terribili creature: una era
un enorme grifone
con la testa coperta da un elmetto e un collare al collo;
l’altra era una
figura nera con le sembianze di un diavolo e due occhi tinti di rosso e
anche
lui aveva un collare al collo.
“Ti presento i miei animaletti: Grifone e Dahaka”
disse il demone con un sorriso diabolico.
“Lurido verme” lo attaccò Kaeleena
appena ripresasi
“Come hai osato asservire i due guardiani della mia
famiglia”.
“In guerra tutto è concesso”
ribatté Dark Dastan
“Morirete per mano delle creature che custodivano la tua casa
e poi sarete
raggiunti da quei mocciosi che Nick ha reso suoi sottoposti”.
“Ti sbagli” ribatté Nick “I
Sun’s Knights non sono sottoposti
ma amici e compagni e non ti permetterò far loro del
male”.
“Davvero?” fece il demone “Allora
perché li hai
lasciati al loro destino, in balia dei miei uomini? La
verità è che sono pedine
sacrificabili”.
“E invece ho piena fiducia in ognuno di loro” fece
Nick “Qualcosa mi dice che saranno i tuoi demoni a prenderle
di santa ragione:
dopo l’allenamento che gli ho impartito, sono diventati molto
più forti di un
normale demone”.
“E di quell’altro moccioso Uchiha che mi
dici?” fece
il demone con un ghigno “A lui non hai pensato?”
Nick e Itachi, nel sentire quelle parole, sbiancarono
e strinsero i pugni.
“Bastardo!” fece Nick.
“Ah ah ah!” rise il demone “Non
m’importa se può
combattere o no: lasciarlo vivere è un rischio che non
vogliamo correre, per
questo morirà come tutti gli altri mocciosi e gli abitanti
delle loro terre” e
scoppiò in una maligna risata.
“Sei un autentico mostro” ringhiò Nick
“Non solo ti
vanti di essere chissà chi, ma osi attentare alla vita di
persone innocenti. Mi
fai schifo”.
“Come ho detto in guerra tutto è
permesso” rise il
Dark Prince, poi si rivolse alle creature che aveva dietro di se
“Adesso, miei
animaletti, fate pia… Che cosa?” fece bloccandosi
di botto.
Nick si era trasformato in super soleano, ma stava
cambiando ancora: i suoi capelli blu si erano rizzati ancora di
più, lasciando
la fronte completamente libera salvo che per un ciuffo; sulla sua
schiena erano
spuntate due paia di ali blu e il suo corpo era stato avvolto da
un’intensa
luce azzurra.
Cosa era successo? Si era trasformato in super soleano
di secondo livello e il processo di trasformazione era stato favorito
da due
elementi fondamentali: in primo luogo l’allenamento cui si
era sottoposto
insieme con gli altri e poi a modo suo; in secondo luogo a un forte
scatto di
rabbia, generato dalle parole del demone.
Una particolarità di
Nick è che non si arrabbia mai,
ma quando accade, è meglio non trovarselo contro,
perché diventa molto
pericoloso, per l’avversario ovviamente.
“Che accidenti
è successo!” pensò il demone
“Come ha
fatto ad aumentare la sua energia in questo modo? Secondo quello che
abbiamo
visto, non aveva raggiunto un simile livello.
Anche se non vorrei farlo, devo ricorrere alla
diablomanzia e sperare che non usi l’occhio di Odino o non
riuscirò a tenergli
testa”.
“Hai paura?” disse Nick freddo “Fai bene
ad averne,
perché non avrò pietà!”
Nel
prossimo
capitolo.
Nick, trasformatosi
in super soleano di secondo livello, si scatenerà contro il
suo avversario
costringendolo ad usare la sua diablomanzia.
Nei vari
luoghi, gli scontri continuano e i Sun’s Knights mostrano i
risultati
dell’allenamento fatto con Nick.
Sullo yacht
clessidra Kaeleena, Itachi e Kisame si troveranno in seria
difficoltà contro le
due creature evocate dal Dark Prince, ma interverrà un
guerriero che salverà la
situazione.
Questo e
altro al prossimo capitolo.
Angolo
dell’autore:
Enciclopedia del Fantasy.
Eric(inchino): “Ciao
ragazzi, da quanto tempo.
Oggi parliamo della sesta
armata infernale.
A detta dell’autore, è una
delle più numerose ed eterogenee che ci sia tra le file di
Abhadon.
il sesto generale
infernale è il Dark Prince, il demone interiore del nostro
amico Dastan: è
dotato di tutte le capacità del nostro amico a cui si
aggiungono anche i poteri
della diablomanzia, anche se non si capisce perché sembri
restio a mostrarla”.
Dark Dastan (entra nello
studio): “Semplice è vergognoso doverla usare. La
mia poi ha un piccolo
problema”.
Eric (gli si avvicina e
gli parla con una mano che copre la bocca): “Zitto! Non devi
spoiler are o
rischiamo di essere cestinati: abbiamo già ricevuto un paio
di richiami per
eccessivi spoiler” e mostra una serie di carte.
Dark Dastan: “Non
prendermi in giro! Riceveremmo un messaggio e-mail o un richiamo dai
programmatori di questo schifo di sito di fan fiction e poi io parlo
quanto mi
pare”.
Nick (è trasformato): “Non
osare offendere il sito di EFP con la tua lurida lingua. Tanto al
prossimo
capitolo ti disintegro come si deve, ma prima ti forzerò a
chiedere perdono in
ginocchio a tutti quelli che seguono la fic”.
Dark Dastan (ghigno
bastardo): “Voglio proprio vedere come farai!”.
Nick: “Non mi tentare!”
Eric (si frappone tra i
due): “Ragazzi basta. Calmatevi e tornate nei vostri camerini
è quasi ora di
cena e non voglio sentire scuse. Forza, via di qui!”
Nick (fissa il Dark Prince
glaciale): “Ci rivedremo presto!” e va via.
Dark Dastan: “Non vedo
l’ora!” e anche lui va via.
Eric
(sospiro): “Uff! Meno
male che non è successo niente. Beh ragazzi, direi che per
oggi abbiamo finito.
Speriamo di rivederci presto”.
Itachi (entra prima che
Eric faccia il saluto): “Ehi Eric! Hai per caso visto
Kaeleena? Non la trovo da
nessuna parte e nessuno mi risponde”.
Eric lo guarda col tic
nervoso.
Itachi: “Che c’è?”
Eric: “Quelli a cui lo hai
chiesto erano donne” l’Uchiha annuisce
“Allora è naturale che nessuna te lo sia
riuscito a dire. Se non fosse per l’accappatoio saresti
completamente nudo e
guarda che la bestia là sotto è
visibile”.
Itachi (si guarda in basso
e poi guarda Eric): “Ecco la “sfortuna”
di essere un Uchiha, non puoi mai
indossare roba troppo aderente”.
Eric (capelli
completamente rizzati): “CHEEEEEEEEEEE!”
Itachi: “Ci vediamo al
prossimo capitolo”.
Un gruppo di ragazze che
passano di lì lo vedono e svengono.
Eric
(rimasto solo): “Hai
capito Kaeleena, si è trovata un maschio coi fiocchi. Mi
sento minorato.
Va bene! Ragazzi è stato
un piacere. Alla prossima. Ciao!”
Per le
lettrici: ci siete ancora o siete svenute anche voi?
Comunque
tranquilli il prossimo capitolo sarà bello lungo e potrete
leggere le peripezie
di Itachi che combatte con solo la vestaglia da notte addosso.
Ovviamente io
adoro questo sito, quindi farò in modo che Dark Dastan la
paghi molto cara.
Detto questo,
vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo.
la
Suol society è un omaggio all'anime di Bleach. Gli
appassionati
sappiano che anche i personaggi di quest'anime faranno parte del gruppo.
|
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Capitolo 32 *** la sesta armata (seconda parte) ***
32. la sesta armata (seconda parte)
Ciao a
tutti
quanti e ben ritrovati per un nuovo capitolo di questa bellissima
storia.
Come
promesso, questo capitolo è pieno di azione e di qualche
piccola rivelazione ed
è bello lungo quindi mettetevi comodi e magari sgranocchiate
un po’ di pop
corn.
Angolo dei
commenti.
Lettore01:
Il
capitolo precedente era lungo solo otto pagine, mentre questo arriva a
tredici
e non ho nemmeno finito di descrivere tutti gli scontri.
Qui il Dark
Prince mostra un po’ della sua bastardaggine, ma dovrai
aspettare il prossimo
per vederla completamente, così come lo scontro di Sasuke e
di altri Sun’s
Knights. Goditi il capitolo.
Fria:
Se il
precedente ti è piaciuto, questo ti farà venire
il batticuore, specialmente
quando leggerai di Itachi e Zane. Buona lettura.
Detto
questo
e sperando sempre in più lettori e recensioni, vi auguro
buona lettura.
Dopo l’iniziale stupore,
il Dark Prince recuperò
l’autocontrollo e puntò Nick: “ Pensi
davvero di spaventarmi? Illuso: ti
distruggerò immediatamente.
Dahaka, Grifone attaccate!”
Le due creature obbedirono e si lanciarono all’attacco
verso i quattro.
“Muro delle sabbie del Tempo” gridò
Kaeleena e una
barriera fatta di sabbia apparve e respinse la carica delle due
creature “Nick,
sconfiggi Dark Dastan anche da parte mia. Non avere
pietà!”
“Hai la mia parola!” fece Nick.
“Non crederai mica di poter fermare i miei servi con
questo misero muro” ghignò il Dark Prince e,
alzata la sua catena, la calò
verso il muro perforandolo e dirigendola verso la donna.
“Non ci provare nemmeno!” tuonò
l’Uchiha maggiore e
attivò Susano’o che difese la donna.
“Mio eroe” lo schernì il Dark Prince
“Vediamo come te
la caverai contro di loro. Uccidete quei tre, ma Nick e mio!”
e si lanciò verso
il Sun’s Warrior spingendolo fuori bordo.
“Adesso ci divertiamo!” ghignò Kisame
riprendendo la
sua Samehada “Fatevi sotto bestiole”.
“Distruggete i collari” disse Kaeleena
“Solo così si
libereranno dal controllo di Dark Dastan!”
“D’accordo!” dissero i due ninja e si
lanciarono
all’attacco.
Lasciando la scia
sull’acqua, i due contendenti
continuavano a combattere sulla superficie dell’oceano
vibrando fendenti e
colpi a mani nude.
Il Dark Prince alzò la sua catena e la diresse verso
Nick, sfiorandogli la spalla e ferendolo, ma il Sun’s Warrior
ignorò il dolore
e calò la sua spada verso l’avversario, tagliando
in due l’oceano, ma non
riuscì a colpire l’avversario.
“Niente male!” fece Dark Dastan mentre
atterrò sulla
superficie marina “Il tuo potere distruttivo è
davvero notevole. Io e te non
siamo poi tanto diversi”.
“Non prendermi in giro” disse Nick mentre si mise
in
posizione “Tu ed io non abbiamo niente in comune”.
“Sì invece!” ribatté il
demone “Entrambi combattiamo
per soddisfare la nostra sete di potere; entrambi ci circondiamo di
pedine che
possiamo manovrare a nostro piacimento e sacrificarle quando vogliamo;
entrambi
pensiamo solo a noi stessi”.
“Ti sbagli: io non abbandono gli amici!” disse
freddo
Nick.
“E allora perché te ne sei andato dal villaggio di
Konoha senza avvisare gli altri e prenderti il tuo angelo custode?
Perché non
ti sei fermato ad aiutare i tuoi compagni?
Tu dici di fidarti di loro e delle loro capacità; in
realtà non te ne importa niente di loro: pensi solo a te
stesso e al tuo
egocentrico desiderio di onnipotenza. Quei mocciosi sono solo
giocattoli che,
quando non servono più, si buttano come
immondizia” disse il Dark Prince “Se
fossero davvero tuoi amici, saresti rimasto ad aiutarli, avresti preso
i miei
servi e, completamente da solo, li avresti disintegrati e invece li hai
abbandonati al loro destino. Che grande capo che sei!”
Il Sun’s Warrior strinse maggiormente le mani
sull’elsa: “Ti ripeto che ti sbagli! Se fossi
davvero come te li avrei lanciati
allo sbaraglio senza dare loro una guida, ma non è
così: ognuno di quei ragazzi
ne ha una; io mi sono solo limitato ad indicargliela, il resto dipende
da
loro”.
“Balle!” fece il Dark Prince “Stai solo
cercando di
giustificarti, niente di più. Non vuoi ammettere che ormai
sono finiti. Molto
presto morirete tutti e tu sarai l’ultimo a cadere:
così vedrai che ho
ragione”.
“Non ti facevo così chiacchierone” disse
Nick “Sei
solo bravo a parlare tutto qui: persino un bambino potrebbe
batterti”.
“Dovrei essere io a dirlo” fece il demone alzando
il
pugnale “A questo punto ti distruggerò molto
lentamente. Ottieni il potere
SPODESTATORE”.
Una nube nera avvolse il demone mentre Nick si tenne
pronto.
Quando si diradò il Dark Prince, apparve nella sua
vera forma: un paio di ali di pipistrello uscivano dalle sue spalle, la
pelle
nera era ricoperta di tatuaggi gialli in continuo movimento e un paio
di corna
a corona coprivano il suo capo, il suo pugnale era diventato una spada
ricurva
con la punta bianca e la catena si era legata al suo polso sinistro
cadendo in
tutta la sua lunghezza.
“Che bella diablomanzia” fece Nick.
“Non è solo bella, ma anche pericolosa”
disse il
demone con un ghigno “Io stesso preferisco non usarla: mi da
qualche piccolo
problema. Tuttavia non mi hai dato scelta” e alzò
l’indice sinistro dove si
formò una piccola sfera nera “Darkos!”
Un’onda nera d’incredibile potenza fu lanciata
verso
il Sun’s Warrior che fu rapido a scansarla, ma
così facendo il colpo andò verso
una piccola isoletta distruggendola completamente con un fungo atomico.
“Che potenza!” fece Nick, mentre si
coprì con le ali
per ripararsi dall’onda d’urto “Meno male
che era deserta”.
“Non hai ancora visto niente” disse il Dark Prince
e
si lanciò all’attacco.
Nell’accademia del
duellante lo scontro tra i Sun’s
Knights e i demoni della sesta armata infernale continuava senza
esclusione di
colpi.
I vari combattimenti erano questi: Jaden contro Dark
Sartorius nei pressi del dormitorio rosso; Syrus contro Camula
all’ingresso
dell’accademia; Alexis contro Titan vicino alla foresta;
Aster, Jessie, Chazz e
Hassleberry contro Night Shraud vicino al vulcano.
Syrus fu colpito e schiantato
contro le pietre
dell’ingresso e ne uscì con qualche piccola
ammaccatura.
“Maledetta!” fece il Truesdale minore digrignando i
denti.
“A quanto sembra hai imparato a tirare fuori gli
artigli Syrus, me ne compiaccio” disse la vampira mentre si
avvicinò a passo
lento “Però ne hai ancora di strada da fare per
uscire dal guscio”.
“Sta zitta!” fece il ragazzo mentre si
alzò in piedi
“Una come te non dovrebbe nemmeno parlare”.
“Che gentilezza” disse lei alzando la mano e
creando
una sfera nera “Eccoti il biglietto da visita dei demoni al
servizio del sommo
Abhadon, la sfera nera nota con il nome di Darkos” e la
lanciò verso di lui.
Syrus si difese con lo scudo, ma fu spinto
all’indietro e andò a schiantarsi contro il vetro
d’ingresso ferendosi alle
spalle.
“Quell’armatura è davvero fastidiosa,
non fa altro che
prolungare la tua agonia” disse Camula apparsa davanti al
ragazzo e presolo per
il collo leccò la sua guancia “Che buon sapore che
ha la tua pelle. Sono sicura
che il tuo sangue sarà squisito”.
In tutta risposta, il ragazzo le sputò in faccia.
“In questo modo mi stimoli ancora di più
orsacchiotto”
disse lei mentre si leccò la faccia
“Berrò il tuo sangue fino all’ultima
goccia
e poi mi divertirò con il tuo corpo senza vita come una
marionetta senza fili”
e avvicinò i denti aguzzi al collo del ragazzo.
“Puoi scordatelo” ringhiò Syrus e
avvolse il suo corpo
di energia elettrica folgorando la vampira e spingendola
all’indietro.
“Piccola peste!” fece Camula alzatasi di scatto
“Non è
educato colpire una signora”.
“E tu saresti una signora?” disse Syrus sarcastico
“Non farmi ridere” e divenne un guerriero selvaggio.
“Carino!” fece la vampira leccandosi le labbra
“Sarà
divertente pren…” ma non riuscì a
terminare la frase, perché qualcosa la
travolse, schiantandola verso il muro opposto.
“Syrus!”
gridò Alexis “Stai
bene?”
“Alexis!” sorrise il ragazzo “Si sto
bene, non ti
preoccupare! Che fine ha fatto il tuo avversario?”
“Non lo so! È volato da questa parte e non
l’ho più
visto” disse la ragazza avvicinandosi a lui per vedere le sue
condizioni.
Da muro opposto Titan e Camula si
azarono in piedi con
qualche graffio.
“Ma come!” fece Titan “Non ti sei ancora
sbarazzata di
quel moccioso Camula? Eppure non dovrebbe essere un problema per
te”.
“Lo avrei fatto se non fosse stato per un energumeno
che mi si è schiantato addosso come un sacco di
patate” lo puntò la vampira.
“Non incolpare me per la tua incapacità”
la riprese
l’uomo mascherato.
“Sta zitto!” fece la vampira.
“A quanto sembra non
vanno molto d’accordo” disse
Alexis mentre fece apparire le sue ali di drago.
“Dovrebbero fare terapia di gruppo: così
risolverebbero i loro problemi” disse il ragazzo.
“Non siete spiritosi” disse Camula facendo apparire
un
paio di ali nere dietro la sua schiena.
“Pagherete per la vostra insolenza!” disse Titan
seguendola a ruota.
“Forza Syrus, facciamo vedere a questi due cosa
significa fare lavoro di squadra” disse la ragazza.
“Ci sto” disse lui.
I due Sun’s Knights
attaccarono insieme i due demoni
che fecero altrettanto, generando delle potenti onde d’urto e
danneggiando
l’ingresso dell’accademia.
Camula vibrò un potente colpo verso Syrus ma Alexis si
frappose tra i due e, bloccato il colpo, rispose con un calcio
rovesciato in
piena faccia.
Nel frattempo Syrus bloccò un attacco di Titan che
mirava ad Alexis e lo colpì allo stomaco con un potente
pugno avvolto di
energia elettrica.
I due demoni attraversarono il muro e finirono nella
foresta senza riuscire a fermarsi.
“Chi pagherà i danni che abbiamo fatto?”
chiese Syrus.
“Tranquillo: ci penserà Chazz a risolvere la
cosa”
rispose lei.
“Lo stiamo sfruttando troppo!” fece il Truesdale
minore.
“Dici?” chiese la ragazza.
“Come avete
osato” gridarono insieme i due demoni
alzando la mano verso i due ragazzi, ma non ebbero il tempo di caricare
il
colpo che se li trovarono davanti e furono colpiti da un calcio volante
perfettamente sincronizzato.
Syrus e Alexis non si fermarono e, dopo aver compiuto
una doppia giravolta, li colpirono alla spalla con un calcio in
rovesciata e
poi con un pugno al petto.
“Maledetti!” tuonò Camula e sollevando
le ali evocò una
miriade di pipistrelli “Stormo Oscuro”.
“Morite: Raggi Ottici” e Titan lanciò
loro un raggio
che partiva dagli occhi.
“Insieme” fecero i due ragazzi lanciandosi
all’attacco
“TUONO FURENTE DEL DRAGO DEI MARI” e combinarono i
loro attacchi generando un
drago d’acqua avvolto da una scarica elettrica che si
scontrò con i due
attacchi avversari, surclassandoli e investendo i due demoni.
“AAAAARRGGHH!” gridarono i due e sparirono senza
lasciare traccia.
“Evviva! Abbiamo vinto!”dissero i due e Alexis
strinse
a se il Truesdale minore.
“Alexis che fai?” disse Syrus mentre diventava
completamente rosso.
“Ti stringo come un orsacchiotto” rispose lei
“Non so
perché, ma sei davvero tenero”.
“Davvero?” fece lui completamente rosso.
“Sì, sembri proprio un orsacchiotto di pezza che
vuole
solo essere abbracciato” rispose lei senza lasciarlo.
“Alexis!” fece lui, anche se avrebbe voluto
continuare
a restare in quel modo “Non abbiamo ancora finito”.
“Vero!” disse la ragazza lasciandolo a malincuore
“però è strano, non mi sei mai sembrato
così “tenero”!”
“Vuole forse dire che ho fatto colpo su di te?”
chiese
il ragazzo speranzoso.
“No! Direi che m’ispiri solo tenerezza”
rispose lei.
“Cheee!” fece lui e si rannicchiò
depresso “Allora non
ti piaccio!”
“Chissà, forse è il tuo potere
speciale: potremmo
chiamarlo “orsacchiotto”!” disse la
ragazza pensierosa.
“Se per te va bene, allora lo è anche per
me” rispose
lui e si alzò “Forza, andiamo ad aiutare gli
altri”.
“Giusto!” disse lei e corsero verso il vulcano.
“Coda del
T-rex” e Hassleberry si lanciò
all’attacco
contro Night Shraud che parò il colpo a mani nude.
“Grazie! Stavo cercando questo pezzo per completare il
modellino che sto costruendo” fece sarcastico il cavaliere
mascherato.
“Fai meno lo spiritoso” gridò Aster alla
sua destra.
“Se ne hai bisogno, te lo do volentieri” disse
Night
Shraud e gli lanciò contro il guerriero dinosauro.
Aster prese al volo l’amico e quella distrazione gli
costò cara: perché l’avversario si
teletrasportò dietro di lui e gli lanciò un
Darkos a distanza ravvicinata.
“Vai tartaruga Smeraldo” gridò Jessie e
usò uno dei
suoi spiriti per proteggere i due amici.
“Mio eroe!” esclamò Night Shraud
“Non so se baciarti i
piedi o staccarti la testa”.
“Ti concedo la prima possibilità” fece
Chazz
apparsogli davanti “ma prima assaggia questo: MORSA
D’OMBRA” e ampliò la sua
ombra fino a formare un’enorme bocca, ma il cavaliere
demoniaco lo evitò con un
salto e corse verso la cima del vulcano.
“Non ci scappi” disse Hassleberry e, trasformatosi
in
un velociraptor umanoide, corse al suo inseguimento.
“Addosso!” disse Aster seguito dagli altri due.
Night Shraud arrivò
sulla cima del vulcano e si fermò
ad aspettare le sue vittime.
“Ce ne avete messo di tempo” disse quando
arrivarono
“Per punizione sarete colpiti da questo mio nuovo
amico” fece una serie di
sigilli con le mani e poi “TECNICA DEL DRAGO DI’
LAVA”.
Dal cratere fumante del vulcano si formò un enorme
drago fatto di lava incandescente che si lanciò verso il
fianco del vulcano.
“Oh no!” fece Aster “Dobbiamo fermarlo o
colpirà
l’accademia”.
“Ci penso io” disse Hassleberry facendo una serie
di
sigilli “PARAMENTO TERRESTRE” e un’enorme
scogliera apparve dal nulla e bloccò
l’avanzata della lava.
“Adesso entro in scena io” fece Jessie
“arte
dell’acqua: SOFFIO DEL DRAGO MARINO” e
lanciò dalla bocca un potente getto
d’acqua che raffreddò e solidificò
istantaneamente la lava.
“Che bravi”
fece il cavaliere oscuro alzando tanto di
cappello.
“Risparmia i complimenti per dopo” gli disse Aster
alle spalle.
“E augurati di essere ancora tutto intero” disse
Chazz
davanti a lui.
“Come dice il detto: se non puoi batterli, unisciti a
loro” fece il demone spostandosi dalla loro traiettoria e i
due si colpirono in
pieno volto con un doppio pugno spacca molari.
“Ho fatto
bingo!” sorrise Night Shraud.
“Non ancora” disse Jessie mettendo le mani in un
gesto
tipico di un biondino di nostra conoscenza “TECNICA SUPERIORE
DELLA
MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO” e un’infinità
di Jessie si lanciarono contro il
demone.
“Credo che avrò bisogno di prendere un paio di
occhiali” scherzò Night Shraud e fatte spuntare un
paio di ali nere, si lanciò
a gran velocità verso le copie del ragazzo.
“Ti sono mancato” disse Hassleberry apparsogli
davanti
con le sembianze di uno pterodattilo.
“Sì, per il pranzo” fece il demone dalla
battuta
pronta.
“Eccoti il conto!” fece il dinosauro
“URLO SONICO” e
lanciò un potente attacco sonoro che investì in
pieno il demone “Jessie
adesso”.
“Sono pronto” dissero tutte le copie armate di un
rasengan per mano.
“Non così in fretta” fece
l’altro con in mano delle
sfere di fuoco nero “Attacco del fuoco oscuro inf…
CHE COSA!” fece poi.
“Tecnica del controllo dell’ombra
riuscito” fece
trionfante Chazz.
“Maledizione” fece Night Shraud “Fregato
da un
moccioso”.
“Il lavoro di squadra è sempre la cosa
migliore” disse
Aster apparsogli al lato e con in mano un rasengan color sangue.
“INSIEME” gridarono i tre Sun’s Knights
“RASENGAN
GEMMA DEL DINOSAURO ROSSO SANGUE” Jessie e Aster lanciarono i
loro attacchi e
Hassleberry, che non sapeva ancora usare quella tecnica, usò
un raggio arancio.
“AARRRGGGH!” Night Shraud fu investito in pieno e
spinto dentro il fiume di lava e non riuscì ad attivare una
barriera a causa di
Chazz che gli tagliò l’ombra facendogli perdere i
sensi. Alla fine la sua
energia sparì, segnando la sua sconfitta.
“VITTORIA!” gridarono i quattro.
“Questo si che si chiama lavoro di squadra” fece
Hassleberry.
“Niente male” commentò Chazz
“Io, però, sono stato il
migliore”.
“Sì e domani è Pasqua” gli
risposero i tre in coro.
“Tsk!” fece il moro.
“Avanti ragazzi, andiamo ad aiutare gli altri”
disse
Jessie.
“Manca solo Dark Sartorius” disse Aster dopo un
momento “Andiamo ad aiutare Jaden”.
“Sì!” risposero gli altri e corsero in
supporto
dell’amico.
Sul ponte che conduceva al
dormitorio rosso, era in
corso la battaglia tra il giovane Yuki e il demone bianco che aveva
tirato
fuori delle enormi ali nere striate.
“E quelle da dove escono” chiese il ragazzo curioso.
“Questo è un piccolo regalo che il sommo Abhadon
ha
fatto ai vice delle varie armate” spiegò il demone
con il suo orrendo sorriso
“Quando le tiriamo fuori i nostri poteri, raddoppiano e
abbiamo la possibilità
di usare attacchi più potenti, come questo” e
alzò entrambe le mani verso il
ragazzo “DARKOS REALE BIANCO” e lanciò
un enorme raggio bianco.
“Barriera dell’eroe attivazione” fece
Jaden prendendo
la carta in mano e restituì l’attacco al mittente.
“Non credere di avermi battuto” gridò
Dark Sartorius e
respinse l’attacco che finì in mare, ma poi rimase
a bocca aperta.
Intorno a lui erano apparsi i mostri del deck del
ragazzo ed erano pronti ad attaccarlo.
“Ma quando?” fece esterrefatto.
“Nel momento in cui ti sei concentrato sul tuo
attacco” rispose il ragazzo con un sorriso
“Attivazione carte trappola “Ragazzo
miracoloso” e “Esplosione elementare”
vediamo come reagisci” e attivò la sua
particolare combo.
Il demone fu investito in pieno e precipitò malconcio
in mare.
“Non credere di sfuggirmi” fece il ragazzo
inseguendolo.
Quando Jaden s’immerse,
vide che il demone aveva
preparato una controffensiva con i fiocchi: sul fondo erano depositati
una miriade
di Darkos pronti a essere lanciati, inoltre era apparsa la creatura
Energia
Arcana Extra Sovrano delle Luce e il demone era tranquillamente seduto
sulla
sua testa.
“Quando accidenti ha fatto tutto questo”
pensò il
ragazzo, poi capì “Certo! Ha separato il suo colpo
gigante quando è caduto in
mare e poi ha aspettato il momento buono. Ci sono cascato come un
allocco.
Dark Sartorius alzò la mano e le sfere luminose si
lanciarono verso il ragazzo e si aggiunse l’attacco della
creatura del demone.
Jaden, per difendersi prese la lancia di Luce e lanciò
un attacco luminoso.
Ci fu un’enorme esplosione che sconvolse l’intera
isola, svegliando tutti gli studenti.
Jaden emerse dall’acqua
con una spalla lussata e
diversi graffi e Dark Sartorius lo seguì a ruota con diversi
tagli sul viso e
un’ala bucata.
“Niente male!” fece il demone soddisfatto
“Sei
migliorato Jaden! Tuttavia la tua ora è segnata:
distruggerò te e quest’isola
in pochi secondi” e, alzate le mani, creò un
vortice grigio che cominciò ad
ampliarsi e a esercitare una grande forza di gravità
“Devi sapere che questo
vortice è un misto di un buco bianco e di un buco nero,.
Quando avrà raggiunto
le dimensioni di un paio di chilometri, risucchierà tutta la
regione e poi la espellerà
completamente distrutta. Facendo un calcolo, hai solo cinque minuti per
poterla
fermare, ma io non ci conterei, visto che non arriverai ai prossimi
due” e si
lanciò contro il ragazzo.
“Sei sleale!” gridò il ragazzo
lanciandosi
all’attacco.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi ma
Jaden non riuscì a prevalere: a questo punto si
trasformò in Super Jaden.
“Non cambierai niente” gli gridò contro
il demone.
“Non ci contare” disse il ragazzo illuminando la
sua
arma “GOKURIUHA!” e lanciò
l’attacco.
“Non credere che lo lascerò passare”
urlò il demone e
lanciò un altro Darkos enorme che annullò il
colpo “Sei un illuso!”
“Sei tu l’illuso” gridò Jaden
mentre si lanciò verso
il demone con il rasengan nella mano libera.
“Muori!” gridò il demone lanciandogli
contro una miriade
di colpi bianchi.
Il ragazzo mise avanti la lancia di Luce squarciando
tutti gli attacchi e giunse davanti a lui “Questo
è per tutte le persone cui
hai cercato di rovinare la vita” e lo colpì con la
tecnica vorticante
“RASENGAN!”
“AAAAARRRRRGGHHH!” e Dark Sartorius fu lanciato
verso
il suo stesso vortice, finendone risucchiato.
“JADEN!” gridarono i suoi amici appena arrivati.
“Ragazzi datemi una mano” disse il castano
“Dobbiamo fermare
il vortice o l’accademia sarà distrutta”.
“Attacchiamo insieme” gridò Jessie, per
sovrastare la
corrente che si era creata.
“Sì!” dissero tutti e, concentrate le
loro energie le
lanciarono sottoforma di raggio energetico che si scontrò
con il vortice
distruggendolo completamente.
I giovani duellanti si scesero a terra ansimanti.
“Ce l’abbiamo fatta!” disse Jaden
“L’accademia è
salva, ma siamo a corto di energie e non possiamo aiutare i nostri
amici”.
“Non se ci sono queste” disse Alexis tirando fuori
un
sacchetto pieno di pillole della vita “Me le ha date il
signor Nick prima di
lasciare il villaggio”.
“Sei grande Alexis” fece Jessie “Forza,
prendiamone
una e andiamo ad aiutare i nostri amici”.
A Konoha la battaglia continuava
senza interruzione di
colpi: Alan e Jiraya tenevano a bada i demoni più deboli e
un enorme drago
apparso dal nulla nei pressi del parco; Naruto, Hinata, Rock Lee e
Shikamaru
stavano affrontando Imperius; Zane era alle prese con Korag; tutti gli
altri
aiutavano Buffy e Tsunade contro Necrolai.
“Non sapete fare di
meglio mocciosi!” disse la vampira.
“Vediamo se questo ti piace” disse Tenten tirando
fuori i suoi rotoli “DRAGHI DI’ CARTA
DELL’AMAZZONE GEMELLA” e lanciò una
miriade di spade e pugnali normalmente brandite da
un’amazzone.
La vampira aprì le sue ali e deviò la loro
traiettoria
senza troppi problemi, ma era solo un diversivo: infatti, si
trovò i piedi
bloccati dall’edera rampicante.
“E questa da dove sbuca!” fece Necrolai cercando di
mantenersi in equilibrio.
“E’ un mio piccolo omaggio floreale”
disse Ino “EDERA
D’AGLIO”.
“CHE COSA!” disse la vampira mentre si
ritrovò coperta
da una grande quantità d’aglio.
“Ottimo colpo Ino” fece Buffy
“L’aglio è il punto
debole dei vampiri, ma con lei non basta”.
“Provvediamo noi” dissero Kiba e Shino
“ZANNE DELLO
SCARABEO LUPO” e combinarono le loro abilità
creando un vortice fatto d’insetti
che investì Necrolai.
“Tocca a me!” disse Neji con Byakugan attivo
“STILE
HYUGA DELLE 128 CHIUSURE STELLARI”.
“UNITO A PUGNO DELL’ANGELO ESPLOSIVO”
gridò Sakura e i
due colpi colpirono in perfetta sincronia Necrolai, danneggiandola in
modo
serio.
“Choji sei pronto?” gli disse Tsunade.
“Quando volete”, disse il giovane Akimichi chiuso a
palla.
“Vediamo di fare gol” disse Buffy sollevando il
piede
destro.
“Questo è da parte nostra” disse Tsunade
alzando la
gamba sinistra.
Le due donne colpirono Choji come se fosse un pallone
da calcio che si diresse verso la vampira “SUPER PROIETTILE
ENERGETTICO
TRAVOLGENTE” gridò l’Akimichi investendo
la vampira che fu travolta e spazzata
via.
“E una è andata, avanti il prossimo”
disse la Summers.
“Il prossimo lo stendo tutto da sola” si
vantò
l’Hokage.
“Con la lentezza che ti ritrovi, arriverai a battaglia
conclusa” fece Buffy.
“Questo lo vedremo” e le due bionde corsero via
verso
il prossimo scontro.
“Ma quelle due sono instancabili!” fece Kiba col
tic
nervoso.
“E’ solo sana rivalità” fece
Tenten estasiata “Quanto
vorrei avere una rivale che mi stimoli a tanto” {il gene di
Gay l’ha
contagiata}.
“Ci mancava solo questo” esclamò
sconsolato Neji
“Avanti seguiamole” e si avviò seguito
dagli altri.
Intanto Jiraya e Alan erano davanti
a un enorme drago
apparso dal nulla: si reggeva a due zampe ed era verde e ambra.
“Wow!” fece il ninja leggendario “Non
avrei mai
immaginato di poterne vedere uno”.
“Sai che Nick può richiamarli?” fece
Alan “In
qualunque caso io ne ho già incontrato qualcuno”.
“CHE COSA!” gridò Jiraya a bocca aperta
“Si può sapere
da dove venite voi due?”
“Da un mondo speciale!” rispose Alan
“Allora, vogliamo
abbatterlo? Ho sentito dire che la carne di drago ha
proprietà incredibili”.
“Davvero?” fece Jiraya tornando serio
“Allora che
aspettiamo?”
Il drago, dopo aver abbassato la testa, vide i due e
li attaccò.
“Dobbiamo puntare agli occhi: è il suo punto
debole”
gridò l’angelo.
“Lascia fare a me!” disse il Sannin mordendosi il
dito
“Gamabunta sarà felice come una Pasqua. TECNICA
DEL RICHIAMO” .
Apparve una grande nuvola di fumo e poi fece la sua
comparsa un gigantesco rospo color arancio, vestito con una casacca
nera, una
spada ninja e con una grande pipa in bocca.
“Wow!” fece
Alan “Ora capisco perché t chiamano
l’eremita del rospo”.
“JIRAYA, PERCHE’ MI’ HAI CHIAMATO IN
MEZZO AL
VILLAGGIO?” disse il rospo con un potente vocione.
“Guarda un po’ chi c’è
lì!” disse Jiraya, indicandogli
il drago a pochi metri da lui.
“MA QUELLO E’ UN DRAGO!” fece il rospo
con un ghigno
“FINALMENTE HO LA POSSIBILITA’ DI’ FARNE
A FETTE UNO.
QUEI LUCERTOLONI TROPPO CRESCIUTI SI CREDONO CHISSA’
CHI!
SARA’ UN VERO PIACERE DARTI UNA MANO” ed estrasse
la
sua spada.
Il drago, quasi provocato dall’affermazione di
Gamabunta, spalancò le fauci e sputò fuoco, ma il
rospo fece un grande salto,
salvandosi dall’arrostimento.
Il drago non si fermò e sputò un’altra
fiammata contro
di lui.
“Avanti amico prepara l’olio”
urlò il Sannin mentre
faceva una serie di sigilli.
“DETTO FATTO” rispose il rospo si riempì
la bocca di
olio.
“Drago alla griglia in arrivo!” fece Jiraya al suo
nuovo amico “ARTE DEL FUOCO: FIATO INCENDIARIO DEL
ROSPO” e, sputò una potente
fiammata che, unitasi con l’olio, esplose in
un’onda travolgente.
Il drago intensificò il suo alito infuocato e le due
fiammate si scontrarono per diversi secondi.
“Adesso tocca a me!” fece Alan e saltò
verso le
fiamme.
“ALAN” gridò Jiraya.
Mentre scendeva verso
l’inferno di fiamme, Alan
avvicinò la mano libera alla lama della sua katana:
“E’ passato molto tempo
dall’ultima volta che abbiamo combattuto insieme amico mio.
Torniamo ai vecchi
tempi. Illumina l’intero creato di pura luce HIKARU NO
TSUME” {traduzione: Artiglio
di Luce}.
La lama s’illuminò di un’intensa luce
bianca e si
allungò di alcuni metri, estinguendo le fiamme.
“Che diavolo è quella luce” fece Jiraya
stupito.
La lama fu calata sul drago e lo tranciò in due parti
perfette in un secondo, dichiarando la fine dello scontro.
Abbattuto l’enorme drago, l’angelo fece apparire
tre
paia di ali e scese a terra, seguito dal rospo e dal suo cavaliere.
Jiraya, ancora senza parole, scese da Gamabunta e
osservò Alan a bocca aperta.
“Allora sei davvero un angelo!” fece il Sannin.
“COSA!” fece il rospo stupito “QUELLO
SAREBBE UN
ANGELO?”
“Devo correggerti amico mio, io sono uno Shinigami
promosso alla guardia del re degli spiriti e sono il quarto in
potenza” disse
Alan “In teoria, io sono un arcangelo” e
ritirò le sue ali.
“Cavolo!” fecero il Sannin e il rospo.
“Se vuoi
chiedermi qualcosa, fallo dopo, adesso abbiamo da lavorare”.
Jiraya risvegliatosi dal torpore annuì e, dopo che
Gamabunta si fu ritirato, i due corsero verso gli altri scontri.
Intanto, alla porta est del
villaggio, Zane era
impegnato contro Korag che si era rivelato un avversario davvero molto
forte e
la cosa rese felice il Truesdale maggiore.
“Ti vedo soddisfatto, Zane Truesdale!”
commentò Korag.
“E’ così!” fece Zane
leggermente ansimante “Sono
scontri come questo che mi permettono di dare il meglio di
me”.
“Hai il fiatone e parli di dare il meglio di te?”
fece
il guerriero viola “A me sembri già
battuto!”
“Non è niente” disse “Sono uno
che si riprende in
fretta”.
“Non ho mai visto un ragazzo più cocciuto di
te” fece
Korag “E’ un peccato che ti debba
distruggere” e alzò lo scudo verso il ragazzo
“ATTACCO DEL LUPO” e una pioggia di energia viola a
forma di lupi si lanciò
all’attacco.
“Non ci contare. TRIPLA FIAMMATA TONANTE” e alzata
la
sua spada fece esplodere un’onda di energia elettrica che
prese forma di drago.
I due attacchi vennero a contatto e si scontrarono
senza che nessuno dei due prevalesse sull’altro.
“Adesso” pensò Zane
“Ama… “ ma in quel momento una
fitta al cuore gli provocò un forte dolore che gli fece
perdere la
concentrazione e l’attacco dell’avversario lo
investì in pieno.
“E’ finita!” disse Korag e si
voltò, ma sentì un
rumore alle sue spalle.
“Dove credi di andare!” disse il Truesdale maggiore
mentre,
ansimante si rimise in piedi “Non mi hai fatto
niente!”
“Sei davvero coriaceo, ” commentò Korag
“Tuttavia non
c’è disonore ad ammettere la sconfitta”.
“Io non mi arrendo per nessun motivo” disse Zane e,
con una mano sul petto, si lanciò contro
l’avversario.
Korag, senza aspettare il suo arrivo, si teletrasportò
davanti al ragazzo e lo colpì all’addome con un
calcio facendolo rovinare a
terra.
Zane cercò di rialzarsi, ma Korag lo costrinse a terra
mettendogli il piede sul petto.
“A quanto sembra ho perso” fece il ragazzo.
“Così sembra” rispose
l’avversario preparandosi a un
affondo “Le tue ultime parole?”
Davanti al ragazzo passarono le immagini della sua
vita e, con un sorriso, disse: “Mi dispiace di non essermi
potuto battere di
nuovo contro Itachi e di non aver detto ad Ayame che la amo dal
profondo” e
chiuse gli occhi.
“Molto toccante” disse Korag “Vorrei
evitarlo, ma non
ho scelta, addio!” e calò la spada.
“Addio!” fece Zane, pensando a tutte le persone che
stava per lasciare.
La lama colpì una roccia
e il piede fu tolto dal
petto.
“Ma cosa?” fece Zane aprendo gli occhi.
“Sei ancora giovane, figliolo e la tua ora non è
ancora giunta” disse Korag con una voce a un solo tono e
tendendo la mano al
ragazzo.
Meccanicamente, Zane afferrò la mano e fu aiutato ad
alzarsi.
“Che significa Korag!” disse senza capire.
“Korag non è mai esistito ragazzo”
spiegò “In realtà
era un guerriero giusto e votato al bene la cui mente fu manipolata dal
male,
ma non ha mai smesso di lottare per riemergere. Io ho solo preso in
prestito il
nome e l’armatura per infiltrarmi all’interno delle
armate infernali”.
“Infiltrarti?” chiese Zane “Vuoi dire che
sei “.
“Esatto, sono un guerriero del Fantasy” e
l’armatura
cadde rivelando il suo vero aspetto: era un essere simile a una mummia,
ricoperto di sabbia; una strana maschera gli copriva il volto di cui si
potevano
vedere solo gli occhi verde smeraldo. “Mi presento: il mio
nome è Yaphisan
Sandtimes” e fece un inchino.
“Sandtimes?” fece Zane mentre rievocò lo
scontro
contro Malfork “Sei un parente di quella donna in
rosso”.
“Conosci mia figlia Kaeleena, ne sono contento”
disse
Yaphisan.
“Tua figlia?” fece stupito il Truesdale.
“Esatto! Ti racconterei volentieri la mia storia, ma
non ho il tempo materiale per farlo: devo adempiere al ruolo di padre.
Tuttavia
voglio fare qualcosa per alleviare il tuo dolore” e
appoggiò una mano sul petto
del ragazzo “Sabbie del Tempo: Ricordo controllato”.
Una luce avvolse il corpo di Zane e lo attraversò
interamente, finché non s’inginocchiò a
terra ansimante.
“Ecco fatto!” disse Yaphisan.
“Che cosa mi hai fatto?” chiese il ragazzo senza
capire.
“Ho riportato il tuo cuore indietro di un anno e due
giorni, nell’attimo precedente all’inizio del tuo
primo duello clandestino.
Adesso sei come nuovo”.
Zane si alzò incredulo: non sentiva più dolore al
petto e il fiatone era sparito.
“Ora non perdere tempo: raggiungi i tuoi amici e
aiutali a sconfiggere Imperius. Prendi questo ti sarà molto
utile” e gli diede
lo scudo di Korag “Sono sicuro che saprai come utilizzarlo. A
presto ragazzo” e
sparì in una nube di sabbia.
Zane rimase immobile per diversi minuti ad osservare
lo scudo, poi sorrise e corse verso l’ultimo scontro in atto.
“Grazie Yaphisan!” disse mentre correva.
Sullo yacht Clessidra , il trio stava dando il meglio
di se per fermare le due creature manipolate dal Dark Prince, ma non
era molto
facile battere il Dahaka e il Grifone in coppia.
“Accidenti!” fece Itachi mentre atterrò
sulla paratia
“Anche se le colpiamo le loro ferite si rimarginano
velocemente. Chi è il folle
che ha dato un simile potere a queste creature?”
“Personalmente, non me ne importa signor Itachi”
rispose Kisame a pochi passi da lui “Io mi sto divertendo
troppo e poi come
fate a combattere con addosso solo l’accappatoio?”
“Questi non sono affari tuoi!” rispose secco Itachi
coprendosi le sue nudità.
“Per rispondere alla tua domanda Itachi” fece
Kaeleena
mentre si voltò verso i due “Queste creature erano
al servizio del mio clan e
avevano il compito di sorvegliare dei potenti manufatti: il Grifone la
maschera
dello spettro, il Dahaka la clessidra in cui sono contenute le sabbie.
Quel maledetto di Dark Dastan le ha affrontate e… MA
CHE VI’ PRENDE” gridò.
I due ninja erano rossi in viso e perdevano sangue dal
naso.
“Si può sapere che avete?” chiese la
donna, poi,
seguendo i loro sguardi, abbassò la testa e capì:
il suo petto era
completamente scoperto mostrando l’enorme seno e, rossa in
viso, si coprì.
“ITACHI PUO’ ANCHE PASSARE, MA A TE KISAME TI
AMMAZZO!” gridò furiosa.
“Le mie scuse!” fece lo spadaccino, mentre si
tamponò
il naso.
La scenetta comica fu bruscamente interrotta dal
Dahaka che tornò all’attacco con i suoi enormi
tentacoli che si avventarono su
Kaeleena e la presero.
“KAELEENA!” gridò l’Uchiha che
si teletrasportò
davanti a lei e la prese per le braccia “Resisti!”
“La fai facile!” disse la mora “La
prossima volta mi
metto il costume da bagno”.
“Lo fai apposta!” esclamò Itachi mentre
cercava di non
distrarsi.
“Devo sempre fare tutto io!” gridò
Kisame lanciatosi
in avanti e pronto a tagliare i tentacoli della creatura, ma il Grifone
lo
intercettò e, con una testata, lo fece sbattere contro
l’albero maestro “Adesso
ti cucino come un tacchino” ruggì lo spadaccino
dopo essersi alzato.
“Non mi
mollare!” urlò Kaeleena mentre cercava di
liberarsi dai tentacoli del Dahaka che continuava a tirare.
“Non ci penso nemmeno a lasciarti!” fece
l’Uchiha
mentre attivò lo Sharingan ipnotico e puntò
l’occhio destro sul Dahaka
“Amaterasu!”
Le terribili fiamme nere colpirono in pieno l’enorme
mostro, ma non sortirono alcun effetto sul suo corpo di sabbia.
L’unico lato
positivo fu che perse la presa sulla donna che finì tra le
forti braccia
dell’Uchiha.
“Stai bene?” chiese lui.
“Divinamente!” rispose lei mentre avvicinava le
labbra
a quelle del moro, ma la loro attenzione fu richiamata alla
realtà dalle
imprecazioni dello spadaccino “Continuiamo dopo!”
“Sì! Sperando che ci sia il dopo” disse
lui.
La donna non ebbe il tempo di rispondere che si
trovarono davanti l terribile Dahaka che, furioso, si era lanciato
contro di
loro.
“Quante volte devo
salvare la situazione!” fece una voce.
Tutto avvenne in una frazione di secondo: il Dahaka fu
colpito con un poderoso pugno e scaraventato via e il Grifone afferrato
per
un’ala e lanciato contro il compagno.
“Che cosa è successo!” fecero i tre
stupiti.
Davanti alla coppia apparve Yaphisan di spalle che si
rivolse tranquillamente alla figlia: “Da quanto tempo
Kaeleena!”
“E quello chi è!” fece Kisame stupito.
“Lo conosci?” chiese Itachi.
“Padre!” disse la donna con gli occhi sgranati.
“Padre?” ripeterono i due ninja stupiti.
“Le presentazioni a dopo ragazzi” disse Yaphisan
“Adesso mettetevi qualcosa addosso: fa un po’
freddino stasera” e schioccò le
dita.
I corpi dei tre furono avvolti da una luce giallognola
e quando scomparve, si ritrovarono con i loro vestiti addosso.
“Adesso va meglio, vero?” fece Yaphisan poi s
concentrò sulle due creature “Adesso restate
fermi: ci penso io a fermare le
mie creature” e avanzò.
“Le sue creature?” fece Itachi stupito.
“Si” rispose Kaeleena “Il Dahaka e il
Grifone sono sue
creazioni. Lui è Yaphisan Sandtimes: il patriarca del mio
Clan, uno degli
precedenti eletti delle sette chiavi dell’apocalisse e mio
padre e maestro”.
“Ed io che pensavo di avere una famiglia curiosa?”
disse Itachi “si vede che è destino”
{XD}.
Yaphisan si avvicinò al
Dahaka e al Grifone e disse
loro: “Mi si spezza il cuore a vedervi così, mie
creature, ma adesso vi
libererò con l’unico modo che conosco”.
Le due creature ruggirono e si lanciarono contro di
lui.
“Antichi poteri del tempo” fece il Sandtimes
giungendo
le mani “FUOCO INFINITO DELLA FENICE” e una fiamma
dorata apparve dal nulla
avvolgendo interamente le due creature.
Quando il fuoco si estinse, le due creature erano a
terra e completamente incapaci di muoversi.
“Le ha uccise?”
chiese lo spadaccino.
“No, le ha liberate del controllo del Dark Prince”
rispose la donna.
Le due creature si rimisero a fatica in piedi, ma il
loro sguardo non era più feroce e selvaggio e i collari
erano completamente
spariti.
“Ben tornati amici miei” disse Yaphisan.
Le due creature lo fissarono e poi s’inchinarono
rispettosamente davanti al loro creatore.
“Non inginocchiatevi: lo sapete che non voglio simili
riverenze” disse Yaphisan, poi si rivolse al trio
“Adesso dobbiamo dividerci e
aiutare gli altri”.
“Ehi!” fece Kisame “Solo
perché sei il padre di... “
ma Itachi lo fermò con un gesto.
“Dove dobbiamo andare?” chiese l’Uchiha.
“Scegliete voi” rispose il Sandtimes “Io
andrò
altrove” e sparì insieme al Dahaka e al Grifone in
una nuvola di sabbia.
“Sempre il solito: viene, prende ciò che deve e
poi se
ne va!” esclamò Kaeleena, poi si rivolse ai due
ninja “Andiamo!”
“Ci vediamo dopo piccioncini” disse Kisame e
volò via.
“Dove andiamo?” chiese l’Uchiha
guardandola
intensamente.
“Dove vorresti andare?” chiese la donna
avvicinandosi
a lui e ricambiando lo sguardo.
“Dovunque purché ci sia anche tu!” e
dopo averla abbracciata,
la baciò appassionatamente {Ah! L’Amore!}
A diversi chilometri di distanza,
il Dark Prince si
fermò e si voltò nella direzione della nave.
“Vedo che te ne sei accorto” fece Nick “I
tuoi soldati
stanno cadendo e tu stai perdendo punti”.
“Ah! Pensi che me ne importi qualcosa?” disse Dark
Dastan “Che muoiano tutti, non batterò ciglio o
verserò lacrime. Ciò che conta
è il mio obiettivo, nient’altro”.
“Sei un autentico mostro” fece Nick
“Pensi solo a te
stesso”.
“Esatto e tu fai lo stesso” rispose il demone.
“Dici?” fece Nick con un ghigno “Se
davvero fossi come
te, non avrei allenato personalmente quei ragazzi, preparandoli a
battersi
contro tipi mostruosi come te e poi non avrei chiamato
rinforzi”.
“Cosa?” fece il Dark Prince.
“Non te ne sei accorto? Ci sono ben tre alleati che
sono giunti in aiuto dei ragazzi e hanno la mia piena fiducia. Ora
posso
concentrarmi pienamente su di te!” e si mise in posizione.
“Non illuderti” rise Dark Dastan “La
partita non è
ancora finita” e fece schioccare la sua catena.
“Vento selvaggio della
Foglia” fece Rock Lee dirigendo
l’attacco verso Imperius.
“Illuso!” disse il demone sventolando il suo
ventaglio
e generando un raggio nero e colpendo il ragazzo.
“LEE !” fecero i tre compagni.
“Perché non lo raggiungete”, disse
Imperius lanciando
un altro raggio.
“ATTACCO DEL LUPO!” gridò Zane e
fermò il raggio con
il colpo di Korag.
“Cosa!” fece il demone girandosi verso di lui
“Tu
guarda! A quanto pare sei stato in grado di battere Korag. Per
ricompensarti lo
raggiungerai. COSA!” fece il demone senza riuscire a muoversi.
“Finalmente la tecnica del controllo dell’ombra
è
riuscita” disse il giovane Nara.
“Come osi fermarmi, moccioso” ruggì il
demone “Me la
pagherai molto cara”.
“Comincia con questo!” gridò Naruto col
Rasengan nella
mano sinistra e la spada di Luce nella destra
“RASENGAN” e colpì il demone che
fu spinto verso il muro.
“Ottimo colpo!” fece Rock Lee appena alzatosi
“Ormai
stiamo per vincere”.
“Meglio non cantare vittoria troppo presto” disse
Zane.
“Hai detto bene!” urlò il demone che
fece esplodere la
sua energia e avanzò furioso “Avete osato colpirmi
e adesso la pagherete. È il
momento di mostrare il mio vero potere” e fu avvolto da
un’aura negativa che lo
inghiottì.
Quando riapparve, il suo aspetto era cambiato:
indossava un’armatura blu e in testa aveva un elmo
raffigurante uno sciacallo,
poi tirò fuori delle grandi ali pelose e nere.
“Che accidenti gli è successo!” fece
Naruto.
“Si è trasformato” disse Hinata che
poteva vedere il
suo cambiamento col Byakugan “E la sua forza è
cresciuta a dismisura”.
“Esattamente” rispose il demone “Questa
è la mia vera
forma e adesso la userò per distruggervi.” E si
lanciò all’attacco.
“Arrivo!” disse il biondino trasformatosi in Super
Naruto e lanciandosi all’attacco.
“Ci sono anch’io” esplose Rock Lee.
“Che seccatura!” fece Shikamaru e seguì
gli amici.
“Non crederete di lasciarmi indietro!” disse Zane
che
corse in avanti.
I quattro ragazzi attaccarono senza
sosta il demone ma
non riuscivano a farlo cedere; inoltre all’appello mancava
una persona.
Hinata era rimasta ferma a guardare, sentendosi incapace
di muoversi.
“Perché? Perché non riesco a
muovermi?” si disse “E’
la paura?”
“Hinata!” le disse Rayearth
“Perché non combatti?”
“Non riesco a capirlo!” fece lei stringendo le mani
“Sento che c’è qualcosa che mi
manca”.
“Non
c’è niente che ti manca piccola Hinata:
è solo
una tua impressione” disse una voce.
La ragazza spalancò gli occhi: il villaggio era
sparito e tutto era buio.
“Dove mi trovo?” fece la Hyuga spaventata.
“Questa è la tua illusione” disse di
nuovo la voce e
poi apparve una luce rossa che si avvicinò alla ragazza.
La luce si affievolì e, avvolta da fiamme rosso vivo,
apparve una ragazza di circa sedici anni: il suo viso era identico a
quello
della Hyuga, ma illuminato da un dolce sorriso e gli occhi erano rossi
come il
fuoco così come i capelli che si muovevano come
l’elemento stesso di cui
avevano il colore.
"Chi sei?”fece la ragazza.
“Mi chiedi chi sono?” disse la ragazza
“Io sono il
calore che porti nel cuore Hinata!”
Nel
prossimo
capitolo.
Hinata capirà
da dove viene il calore che ha dentro e tornerà
più agguerrita che mai e pronta
a sconfiggere Imperius insieme ai suoi compagni.
Gli altri
scontri continuano: Gaara e i suoi fratelli mostreranno al Visir e ai
suoi
seguaci di che cosa sono capaci; Shaoran mostrerà i suoi
progressi e Sasuke
scoprirà in cosa consistono parte dei suoi poteri.
Lo scontro
tra Nick e Dark Dastan prosegue e quest’ultimo rivela il suo
terribile potere.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Yaphisan
Sandtimes è una mia personale creazione e il suo personaggio
resterà quasi
sempre nascosto nel mistero, così come Alan.
Ringrazio
Michiuzumachi per il nome della spada di Alan e per il suo cognome.
Anche
se mi
dispiace, la prossima settimana non posso postare il capitolo, quindi
ci
rivediamo il 30 aprile.
Buona Pasqua ciao!
|
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Capitolo 33 *** la sesta armata infernale (terza parte) ***
33. la sesta armata infernale (parte terza)
Ciao a
tutti
e ben ritrovati! Scusate se vi ho fatto aspettare: ho avuto tante idee
e poco
tempo per scriverle, ma adesso il capitolo è pronto e spero
che vi piaccia.
Informo, per
il piacere di alcuni di voi, che è molto lungo, quindi
mettetevi comodi e divertitevi.
Angolo dei
commenti
Fria:
Grazie
infinite, anche se in ritardo, ricambio gli auguri. Spero che anche
questo sia
di tuo gradimento.
Ciccio85:
E’
un piacere averti ancora qui. Sono contento che Alan ti sia piaciuto ed
ecco
accontentata la tua curiosità.
Lettore01:
La
tua pazienza è stata ricompensata, eccoti il capitolo. Spero
non ti deluda.
Detto
questo,
con la solita speranza di avere altri commenti e lettori, vi auguro
buona
lettura.
Nel sentire quelle parole, la
giovane Hyuga spalancò
gli occhi stupefatta: “Come... Come hai detto?”
“Io sono il calore che hai dentro”,
ripeté lei poi le
si avvicinò “Ti sono vicino sin dal giorno della
tua nascita e ho sempre
cercato di aiutarti a credere in te stessa” e le sorrise
dolcemente.
“Hai sempre cercato di aiutarmi?” chiese lei
timidamente.
“Certo!” rispose.
“Allora perché non riesco mai in quello che
faccio?”
chiese Hinata.
“Guardati intorno” disse lei senza perdere il
sorriso
“Che cosa vedi?”
“Vedo tutto nero” rispose lei.
“Esatto! Sai perché?” chiese.
Hinata scosse la testa.
“Questo è il tuo mondo interiore: una volta era
luminoso e variopinto, ma lentamente ha cominciato a coprirsi di questo
triste
e cupo colore” spiegò “E’
successo perché hai cominciato a disperarti e a
smettere di credere in te stessa. Io sono quella piccola luce che
è rimasta
accesa e ha continuato a chiamarti, ma non sono mai riuscita a
raggiungerti”.
“Hai sempre cercato di aiutarmi” disse tristemente
“e
non me ne sono mai accorta, che stupida che sono”.
“Non è così!” la contraddisse
“In realtà ci sono state
delle volte in cui ti ho raggiunto e in quei momenti sembravi una
leonessa”.
“Davvero?” chiese lei “E
quando?”
“Quando sentivi la voce di Naruto” rispose lei
“La sua
energia, la sua determinazione, il suo sorriso hanno squarciato le
tenebre di
questo posto, rivelando l’illusione”.
“Illusione?” chiese Hinata.
“Sì! Questo immenso spazio nero è solo
un’illusione:
un sottile velo nero che può essere squarciato, ma per farlo
devi credere in te
stessa e affrontare le tue paure. Credi di poterlo fare?”
“Come posso …” ma si bloccò.
Nella sua mente
risuonarono le parole che Nick le aveva detto poche ore prima: solo lei
aveva
la risposta.
“Allora?” chiese la ragazza avvolta dalle fiamme.
“Naruto” sussurrò Hinata “Io
voglio essere come te!”
poi guardò di nuovo la rossa “Qual è il
tuo nome?”
“Un tempo mi chiamavo Nefertari” rispose lei
“Sono
vissuta in un’epoca molto diversa dalla tua e adesso la mia
anima si è
reincarnata in te”.
“Reincarnata?” disse stupita la Hyuga.
“Esatto!” rispose Nefertari “E ora che
sai il mio nome
che cosa vuoi fare?”
Hinata respirò profondamente e poi aprì gli occhi
simili a perle e guardò la rossa con un dolce sorriso:
“Voglio illuminare
questo mondo interiore e per farlo crederò sempre in me
stessa senza arrendermi
mai. C’è un’altra cosa che voglio fare:
dire la verità alla persona che amo”.
“Questo è bellissimo progetto” disse
Nefertari con un
sorriso solare “Riuscirai a mandarlo avanti?”
“Se ho la volontà, posso fare qualsiasi cosa:
niente è
impossibile” rispose lei sorridendo.
Quelle parole risuonarono in quel
nero luogo come
un’onda anomala e poi qualcosa avvenne: tutto
cominciò a tremare e poi ci fu un
boato.
“Che cosa sta succedendo?” urlò Hinata
per contrastare
il forte rumore.
“Adesso lo vedrai” rispose Nefertari.
Poco dopo quel luogo nero cambiò divenendo un immenso
e sterminato campo fiorito illuminato da un luminoso sole.
“….” La ragazza non aveva parole: era
questo ciò che
aveva sempre avuto dentro?
“Hinata”la richiamò la ragazza avvolta
dalle fiamme,
“Adesso sei pronta” e avvicinatasi a lei, la
abbracciò.
Hinata fu avvolta dalle fiamme ma non fu bruciata anzi
si sentì rinascere.
“Ci rivedremo?” chiese la Hyuga dopo che Nefertari
si
allontanò da lei.
“Un giorno ci rivedremo” rispose la rossa
“Adesso hai
una cosa da fare, dico bene?”
“Sì” rispose
“Grazie!” e tutto sparì.
La ragazza aprì gli
occhi e si ritrovò sul campo di
battaglia. Davanti a lei c’erano i suoi compagni che
combattevano contro
Imperius.
“Hinata!” la richiamò Rayearth
“Perché non ti muovi?”
“Scusami Rayearth” disse lei “Ora sono
pronta a
combattere”.
Mentre diceva questo, la sua armatura cambiò forma,
segno della sua evoluzione.
“Direi proprio che sei diventata più
forte” disse
Rayearth.
“E’ vero!” rispose lei e fu avvolta dalle
fiamme del
suo cuore.
“Allora mocciosi?” li schernì Imperius
“Non sapete
fare meglio di così?”
“Attento a come parli amico” disse Naruto con un
sorriso di sfida “Non hai ancora visto niente”.
“E’ una seccatura, ma direi che è il
momento di fare
sul serio, altrimenti chi lo sente il signor Nick” fece
Shikamaru.
“Forza ragazzi” disse Zane “Facciamolo a
pezzi!”
“LA FORZA DELLA GIOVINEZZA MI’ PERVADE! SONO
RPONTO!”
esultò Rock Lee.
“Siete solo tutto fumo e niente arrosto” fece
sarcastico
il demone “Adesso vi… Che sta
succedendo?” disse d’un tratto.
“Ragazzi, lasciate che ci
pensi io!” disse la voce di
Hinata.
“Hinata” fece Naruto voltandosi verso di lei
“dov’eri…” ma le parole gli
morirono in bocca.
La ragazza che aveva davanti era davvero Hinata? I
suoi occhi erano diventati rossi e vivi come il fuoco e i capelli del
medesimo
colore lunghi fino alle ginocchia.
“Wow!” fece Rock Lee abbagliato “Quella
è davvero
Hinata? Sembra un angelo infuocato”.
“Che accidenti le è successo?” fece
Shikamaru “Sembra
diventata un’altra persona. Non ci capisco più
niente”.
“Che accidenti è successo”
pensò Imperius “Un momento
fa era mora e tremava dalla paura, ma adesso emana un’energia
nuova. Sento il
mio corpo rilassarsi e non è un buon segno.
È questo: quello che ha sentito il generale Malfork
quando se l’è trovata davanti? Devo fare qualcosa
o rischio di fare la sua
stessa fine”.
La ragazza attraverso i compagni e
si trovò davanti al
demone: “Adesso te la vedrai con me!” e, senza
dargli il tempo di reagire, gli
apparve davanti e lo colpì al petto col pugno gentile
avvolto da un chakra
rosso.
“Che cosa!” fece il demone stupito e fu scagliato
all’indietro contro il muro.
“Non ho ancora finito” disse la ragazza e corse
verso
di lui.
Nel frattempo i quattro rimasero
immobili senza
parole.
“E’ davvero identica a lei”
pensò Kyuubi “Anzi è lei!
Solo lei era capace di infondere un simile senso di pace anche nelle
situazioni
più pericolose. Ormai non ne ho più alcun
dubbio”.
“Ragazzi!” li richiamò la voce di
Tsunade seguita da
Buffy.
I quattro si voltarono e videro il gruppo di ninja
correre verso di loro.
“Allora?”
chiese Jiraya “Che fine ha fatto il
cattivo?”
I quattro, senza cambiare faccia, indicarono il punto
in cui Imperius e Hinata erano scomparsi.
“Ehi!” fece Buffy schioccando le dita su di loro
“Si
può sapere che avete? Sembra abbiate visto un
fantasma!”
“Dov’è Hinata?” chiese Neji.
Fu un forte schianto a rispondere
alla sua domanda.
Poco dopo la ragazza atterrò davanti ai presenti
lasciandoli di sasso.
“Quella sarebbe Hinata?” fece Kiba stupito
“E’
diventata di nuovo rossa ma i suoi capelli sono diventati
più lunghi”.
“Si può sapere che diavolo le è
successo?” fece Ino
“Comincio a essere gelosa”.
“Direi che si è finalmente convinta!”
commentò Alan
poi si rivolse agli altri “Smettetela di restare
lì impalati come dei baccalà:
andiamo ad aiutarla!”
“Giusto!” dissero gli altri svegliatisi dal torpore.
“Maledetta mocciosa!” ringhiò il demone
lanciando un
raggio nero verso di lei, ma fu evitato.
“ATTACCO DEL LUPO” gridò Zane e
lanciò l’attacco di
Korag che costrinse il demone ad arretrare.
“Ehi Hinata! Non vorrai mica prenderti tutto il
divertimento” fece Naruto avvicinandosi a lei
“Comunque hai davvero dei
bellissimi capelli”.
I presenti si voltarono verso il biondino e lo
fissarono esterrefatti.
“Che c’è?” disse il ragazzo
“Ho solo fatto un
complimento!”
“Idiota!” fece Sakura colpendolo in testa con un
pugno
“Non è il momento di fare le avance!”
“Scusa!” disse il ragazzo tenendosi la testa
dolorante.
“Ragazzina mi hai fatto male” fece Kyuubi
guardandola
storto.
“Non ti ci mettere anche tu, stupida volpe” disse
la
rosa innervosita.
“Piccola insolente” ringhiò il demone.
“Come mi hai chiamato?” urlò la ragazza
con la vena
pulsante.
“Sakura non è il momento” la riprese
Tsunade e la
ragazza si fermò.
“Che scena
spassosa” fece Imperius “Peccato che non
avrete modo di farne altre. Richiamo oscuro” e
poggiò la mano per terra e, dopo
che il fumo nero sparì, apparve una creatura mostruosa con
pezzi di diversi
animali “Vi presento la Chimera ragazzi: l’unione
di tutte le creature
sconfitte dai guerrieri magici della mia dimensione. Sono sicuro che vi
saprà
fare un’ottima compagnia. Distruggi quei mocciosi”.
In tutta risposta, la creatura ruggì e si lanciò
all’attacco del gruppo.
“Adesso ci divertiamo” fece Jiraya mentre
scrocchiava
il collo.
“Sei pronta lumacona?” fece Buffy a Tsunade.
“Mangerai la mia polvere” rispose la donna.
“Questa la spazzo via in pochi minuti” fece Alan
sguainando la spada.
“Facciamoci valere!” disse Zane ai compagni
“Naruto
Hinata, voi pensate a Imperius. Prendete questo vi sarà
utile!” e consegnò lo
scudo alla ragazza.
“Grazie! Te lo riporteremo tutto intero!” disse la
ragazza.
“Vedi di tornare tu tutta intera” disse il
Truesdale
“E non cambiare di nuovo: altrimenti sveniamo”.
“EHI!” urlarono Naruto e Kyuubi e poi si guardarono.
“Che hai detto scusa?” chiese Naruto.
“Dovrei chiederti la stessa cosa, ma adesso non abbiamo
tempo” disse la volpe “Facciamo quel demone a
pezzi”.
“Giusto! Andiamo Hinata” disse il ragazzo.
“Sì!” rispose lei e corsero
all’attacco.
“Avanti!”
gridò Kiba.
“Restatene fuori” disse Zane “Ci pensiamo
noi cinque a
sistemare questa bestiaccia”.
“Ottima idea!” dissero Tsunade, Jiraya, Buffy e
Alan e
si lanciarono all’attacco.
“Non è giusto” si lamentò
l’Inuzuka.
“Gli adulti comandano” disse Shino “A noi
spettano i
pesci più piccoli” e indicò un
gruppetto di demoni tutti uguali tra loro.
“All’attacco!” gridò Lee e si
lanciò contro di loro.
L’Hokage saltò
e calò un potente tacco destro, ma il
mostro lo bloccò e prese la gamba della donna.
“Le donne non si toccano nemmeno con un dito” fece
Jiraya “Rasengan!” e colpì il mostro
allo stomaco ma non sortì alcun effetto.
“Vediamo se questo funziona”, fece Zane
“Fiammata
stridente” e lanciò il suo attacco che spinse via
il mostro liberando così
donna che finì tra le braccia di Alan.
“Tutto bene?” chiese l’arcangelo.
“Si!” disse la donna imbarazzata.
“EHI! NON ACCALAPPIARTI UNO DEI POCHI MASCHI
DISPONIBILI” le gridò contro Buffy.
“Gelosa!” disse la donna mentre faceva la
linguaccia.
“Con permesso!” disse Alan e, dopo averla deposta a
terra,
attaccò il mostro “Incantesimo numero 31: Fiamma
rossa” e lanciò una potente
sfera di energia rossa che colpì in pieno la chimera.
“Non credere che ti lascerò fare tutto!”
disse Jiraya
e, dopo essersi morso entrambi i pollici, appoggiò le mani
sulle sue spalle ed
effettuò una doppia evocazione, richiamando due piccoli
rospi vestiti da
anziani.
“Jiraya-chan!” disse il rospo sulla spalla destra
con
dei capelli bianchi e la barbetta “Perché ci hai
chiamato qui?”
“Ci hai disturbato durante la cena giovanotto”
disse
l’altro rospo simile a una signora.
“Scusatemi, ma ho bisogno di voi per sistemare un
pessimo cliente” disse il Sannin indicando il mostro.
“Allora che aspettiamo!” dissero i due rospi.
“Alan spostati!” disse Jiraya lanciandosi contro il
mostro e subendo un cambiamento fisico, diventando simile ad un rospo e
assestò
un pugno che scaraventò via il mostro.
“Però!” disse Alan “Te la
cavi, ma dovrai impegnarti
di più! Hikaru no Tsume” e calò un
fendente che trapassò il mostro.
“Non ho ancora finito!” disse Jiraya che
creò una
sfera di una cinquantina di metri “assaggia questo brutto
mostro: RASENGAN
TITANICO” e colpì in pieno la chimera che
riportò diversi danni, ma non era
ancora sconfitta.
“Adesso tocca a me!” disse Zane con la spada in
mano
“SPADA FULMINANTE DEL DRAGO” e colpì il
mostro carbonizzandolo.
“Ehi! così non vale!”
protestò Jiraya.
“Beata gioventù!” fece Alan.
“Uffa! L’hanno già battuto!”
si lamentò Buffy.
“Maschi!” fece Tsunade imbronciata.
Nel frattempo Naruto e Hinata continuarono ad
attaccare il demone senza sosta, ma Imperius non era così
facile da battere e
rispondeva agli attacchi.
“Prendete questo” e lanciò un Darkos
verso i ragazzi,
ma la combinazione tra lo scudo della volpe e quello del lupo
annullarono
l’attacco.
“Adesso tocca a noi” disse il biondino
“SPADA DI’
LUCE” e calò un fendente luminoso.
“LINGUE DI’ FUOCO” fece la Hyuga e i due
attacchi si
combinarono investendo in pieno il demone.
“Colpito!” fece Naruto.
“Non abbassare la guardia!” disse la ragazza con il
Byakugan attivo.
Il ragazzo si voltò verso di lei rimanendo stupito da
tutta la sua determinazione, poi con un sorriso tornò a
vedere l’avversario.
“Adesso mi avete davvero seccato” ruggì
il demone e
attivò un sigillo magico sotto i suoi piedi e poi…
“O cavolo!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“E’ immenso!” disse la ragazza facendo un
passo
indietro.
Con l’incantesimo che aveva usato, Imperius era
diventato gigantesco.
“ADESSO SPARITE!” tuonò il demone e
calò il piede
contro i due ragazzi, ma fu fermato da un vortice di sabbia dorata che
lo
spinse all’indietro e Yaphisan fece la sua comparsa.
“Salve ragazzi!” disse il Sandtimes ai due.
“E tu chi sei?”
fece Naruto strabuzzando gli occhi.
“TU!” tuonò Imperius “DANNATO
YAPHISAN SANDTIMES”.
“Salve Imperius da quanto tempo” disse
tranquillamente
il Sandtimes “Sono desideroso di prenderti a calci
sai?” e schioccò le dita.
Da un vortice di sabbia fecero la loro comparsa il
Dahaka e il Grifone che si misero dietro il loro padrone.
“E quelle che cosa sono?” fecero i due ninja con la
bocca spalancata.
“IMPOSSIBILE!” fece stupito il demone
“QUELLE
CREATURE..”
“Sono tornate libere e adesso desiderano
vendicarsi”
disse Yaphisan giungendo le mani “Dahaka Grifone FUSION
SPIRIT!”
Le due creature divennero due sfere luminose che si
unirono in una: generando un grande drago dorato con le ali di grifone
e un’armatura
d’argento su cui era inciso lo stemma dei Sandtimes, una
clessidra con la
sabbia che fuoriusciva e saliva in alto, chiusa in un cerchio
d’oro.
“Wow!” fecero i due ragazzi.
“Sono lieto di rivederti vecchio mio” disse
Yaphisan
al drago “E adesso forma mana guerriero”.
Il drago s’illuminò nuovamente e divenne un titano
dorato di dimensioni simili a quelle del demone e inglobò
Yaphisan al suo
interno.
“STO ARRIVANDO IMPERIUS!” disse il Sandtimes e si
lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI, MALEDETTO!” e anche il demone
rispose
all’attacco.
I due titani si affrontarono in un incredibile scontro
aereo, generando lo stupore generale.
“Incredibile!” fece Naruto “Non so chi
sia quel tipo
ma è fortissimo. Come diavolo ha fatto a creare quel mana
guerriero?”
“Combinando gli spiriti” spiegò Rayearth
“Se due
creature sono affini o sono controllate da uno stesso padrone possono
fondersi
in uno solo ottenendo un potere eccezionale. Per farti capire
è molto simile
alla fusione tra te e Jaden, solo che sono gli spiriti a
fondersi”.
“Credo di aver capito!” disse il biondino
“Che ne pensate:
ci proviamo anche noi?”
“Naruto vuoi davvero fare una cosa simile?” chiese
Hinata agitandosi.
“Perché no!” fece il ragazzo
“Siamo entrambi due
guerrieri spirituali no! Inoltre abbiamo spiriti affini che si
conoscono. E poi
non mi va di farmi soffiare il nemico da una mummia appena arrivata.
Che ne
dite?”
“Per me va bene!” disse Rayearth.
“Anche per me” disse la ragazza cercando di
controllare l’emozione.
“Non sono il tipo da fare cose simili, ma la
maggioranza vince: quindi va bene” disse Kyuubi “Se
volete fondere me e
Rayearth dovete sincronizzare la vostra anima, cioè dovete
essere sulla stessa
lunghezza d’onda”.
“Non immaginavo sapessi così tante cose
Kyuubi!” disse
stupito il ragazzo “Comunque facciamo come hai detto tu,
forza!”
“Prendetevi per mano e cercate di sincronizzare le
vostre anime. Non abbiate fretta” disse Rayearth.
“Va bene!” dissero i due e, con un leggero
imbarazzo
da parte di entrambi, si presero per mano.
“Gli sto tenendo la mano” pensò la
ragazza emozionata
“Non mi era mai capitato. Devo riuscirci: me lo sono
ripromessa”.
“Non so a cosa possa servire” pensò il
ragazzo “ma
devo riuscirci: me lo sono ripromesso”.
“Io” pensarono i due nello stesso istante
“Non mi
arrenderò mai”.
In quel momento sentirono una vibrazione percorrerli e
le loro armature brillarono.
“Adesso ragazzi!” dissero i due spiriti.
“Va bene!” dissero i due ragazzi “KYUUBI
RAYEARTH
SPIRIT FUSION!” {immaginatevi la DNA digi evoluzione tra due
digimon se l’avete
presente}.
I due spiriti si unirono e, sotto
una luce
abbagliante, fece la sua comparsa uno spirito infuocato dalle sembianze
di un
grande leone alato con nove code e un elmo simile ad una corona di
rubino.
“Eccomi a voi” disse il nuovo spirito “Io
sono il
Grande Re Lexus e sono pronto a servirvi”.
“Wow che ficata!” fece Naruto meravigliato poi, si
rivolse alla ragazza “Pronta?” e lei
annuì.
“A ME GRANDE MANA GUERRIERO” dissero insieme.
Una colonna di luce avvolse la creatura e poi apparve
un immenso mana guerriero con la spada di luce nella mano destra e lo
scudo del
lupo, diventato rosso, nella mano sinistra; i due ragazzi invece si
ritrovarono
dentro di esso all’interno di una sfera luminosa con il
simbolo di un cuore di
fuoco.
“Wow! È sempre così?” chiese
Naruto.
“Già!” rispose la ragazza sentendo una
calma
innaturale per lei “Sei pronto?”
“Lo sono sempre!” rispose lui “Ehi
vecchia mummia
spostati!”
Yaphisan sentendosi chiamato in
quel modo si voltò
leggermente offeso: “Guardate che io ho un nome, mi chiamo
Yaphisan Sandtimes e
non sono una mummia” poi pensò tra se * Sapevo che
mi avrebbero seguito a
ruota, ne sono contento. Ora posso lasciare il resto a loro * e
sparì col suo
mana guerriero.
“DANNATI MOCCIOSI!” ruggì Imperius
“NON VI’ LIBERERETE
COSI’ FACILMENTE DI’ ME!”
“Volgiamo scommettere?” fece Naruto e con Hinata
gridò
“ALL’ATTACCO!” e il mana guerriero si
lanciò all’attacco.
I due titani si scontrano generando una potente onda
d’urto che sconvolse il panorama circostante.
“PRENDETE QUESTO” tuonò il demone
allontanandosi e
lanciando una sfera nera a forma di luna “DARKOS
LUNARE”.
“ATTACCO DEL LUPO” gridarono i due ragazzi e lo
scudo
lanciò un attacco di lupi rossi che annullò il
raggio.
“Non abbiamo ancora finito” disse Naruto mentre la
spada di luce si tinse di rosso “SPADA DI’ LUCE
INFUOCATA” e fu calato un
fendente che investì in pieno il demone.
“CI’ VUOLE BEN ALTRO PER DISTRUGGERMI!”
tuonò il
demone uscendone con alcuni danni.
“Vediamo se questo ti piace!” dissero i due
lanciandosi all’attacco e inserendo la spada nello scudo
“LEXUS SWORD!” e
calarono un ennesimo fendente.
“NON ILLUDETEVI!” tuonò di nuovo
Imperius e si lanciò
all’attacco.
La spada di Naruto e Hinata si scontrò con quella del
demone infrangendola e distruggendolo definitivamente.
“EVVAI!”
gridarono gli altri “SIETE STATI GRANDIOSI!”
Il titano sparì e i due ragazzi scesero a terra
tenendosi ancora per mano.
“Quei due formano una bella coppia!” fece Alan.
“E’ vero!” fece Buffy con un sorriso
“Se si sposano,
saranno la coppia più bella delle terre ninja”.
“Spiacente dover rompere il momento” disse Neji
“ma è
impossibile che avvenga una cosa del genere”.
“Se ci fosse Nick, ti riprenderebbe alla grande!”
disse Buffy.
I due atterrarono davanti ai loro amici e fecero il
segno di vittoria, poi i capelli di Hinata tornarono del colore e della
lunghezza naturale, così come avvenne agli occhi.
Quando tornò normale, la ragazza lasciò la mano
di
Naruto e gli voltò le spalle.
“Che c’è” chiese Naruto
“E poi perché sei tornata
normale? Quei capelli ti stanno benissimo”.
“Ecco io…” fece la ragazza poi
cambiò discorso
“Davvero ti piaccio con quei capelli?”
“Certo!” disse il ragazzo “Non che tu non
sia carina anche
così, ma quei capelli rossi mi piacciono molto”.
“CRETINO!” lo riprese Sakura colpendolo con un
pugno
in testa “Che modi sono?”
“Già che modi sono!” disse anche Ino.
“Ma io ho fatto solo un complimento!” disse il
ragazzo.
“Che gran complimento” dissero le due.
“Adesso basta” tagliò corto Tsunade
“Torniamo al
villaggio e cominciamo e riparazioni” e si avviò
“Comunque Hinata, i capelli
rossi ti stanno davvero bene!”.
La ragazza sentendo il complimento s’inchinò
timidamente e ringraziò.
Nel villaggio di Sumo lo scontro
stava entrando nel
vivo: Kankuro era uscito dal villaggio per limitare i danni e stava
vincendo
contro il gigante, Temari e la donna in viola erano impegnate in uno
scontro aereo,
Gaara era rimasto nei pressi del palazzo del Kazekage e se la stava
vedendo
contro il Visir.
Kankuro arretrò
leggermente e osservò divertito il
gigante.
“Sei di poche parole, ma è uno spasso battersi con
te”
disse il ninja.
Il gigante si limitò a grugnire e calò la sua
mazza
ferrata che fu prontamente schivata.
“Kankuro, non perdere tempo” lo riprese il Maestro
burattinaio.
“Tranquillo, uno come questo me lo mangio a
colazione”
rispose il ninja.
Sentita l’offesa, il gigante ruggì e
tirò fuori delle
ali di pipistrello bianche, dopodiché lanciò un
Darkos dalla bocca.
Kankuro non stette fermo e schivò l’attacco.
“Cavolo! Niente male amico!” fece il ninja
“Adesso
tocca a me” e mosse le mani.
Il gigante, però, si teletrasportò sopra d lui e
calò
la mazza su di lui che, non aspettandoselo, ricevette il colpo.
Ci fu un’esplosione e nel punto in cui la mazza aveva
colpito,
si formò un cratere.
Il bestione sollevò la mazza e, dopo aver contemplato
il lavoro compiuto, lanciò un grido trionfante.
“Non cantare vittoria troppo presto amico” fece
Kankuro.
Il gigante si bloccò e vide il ninja apparirgli
davanti che lo colpì con un destro devastante facendo finire
a terra.
“Mi hai davvero stancato bestione” disse Kankuro
innervosito “Adesso ti finisco davvero!”
Il ninja concentrò il suo chakra nella mano destra
avvolgendola con fili dorati.
“Assaggia questo: SPETTACOLO FINALE, FILI DEL RE
MARIONETTISTA” e si lanciò all’attacco.
Il gigante si alzò furioso e calò la sua mazza
verso
il ragazzo.
Ci fu una potente onda d’urto poi una luce dorata
circondò Kankuro e distrusse la mazza, dopodiché
trapassò il gigante al cuore
disintegrandolo.
Il ragazzo scese a terra e s’inginocchiò
ansimante:
“Mi hai fatto faticare amico. Non sono il tipo da scontri
ravvicinati, ma
quando sono nervoso, non mi ferma nessuno. Beh! Direi che posso
concedermi
qualche minuto di riposo” e si sdraiò sulla sabbia
a contemplare il cielo.
Sulle mura di Sumo Temari stava
usando il ventaglio
per schivare gli attacchi della donna ninja. “Allora
signorina, che stai
facendo?” la schernì la demone “Mi
sembri un po’ passiva”.
“Passiva?” fece la bionda con un ghigno
“I tuoi
attacchi sono così deboli che mi sta venendo
sonno” e fece uno sbadiglio.
“Spiritosa!” fece l’altra col tic
“Poiché hai sonno,
ti metterò a nanna per sempre” e, tirate fuori le
ali, assestò un colpo che
spinse via Temari.
“Adesso comincio a svegliarmi!” disse la ragazza
allegra “vediamo di fare sul serio, vuoi?” e
aprì il ventaglio “TRIPLE LAME DI’
VENTO” e lo agitò tre volte generando tre forti
correnti d’aria.
La demone schivò gli attacchi senza troppi problemi e
lanciò una serie di Darkos verso Temari che si mosse rapida,
portandosi vicino
a lei.
“Scacco matto!” disse la ragazza e girando il
ventaglio creò un piccolo tornado orizzontale che
investì in pieno la donna in
viola.
“Credi davvero che basti così poco a mettermi
fuori
gioco?” fece sarcastica.
“Se lo dici tu!” fece Temari portandosi dietro di
lei
“TEMPESTA DI’ PIUME VOLANTI” e
investì la demone con un’autentica tempesta di
piume taglienti come rasoi che la trapassarono da parte a parte.
“Ma - maledetta!” rantolò la demone.
“Non quanto te!” rispose la ragazza e la
tagliò di
netto col ventaglio avvolto di chakra, disintegrandola “E
questa è fatta! Manca
solo Gaara e abbiamo finito. Forza fratellino fatti valere!”.
Il visir si muoveva rapidamente schivando tutti gli
attacchi del rosso, mente lui non riusciva a difendersi con la sua
sabbia dagli
attacchi del demone.
“Com’è possibile?” si chiese
Gaara tenendosi il
braccio ferito “Perché la mia sabbia non riesce a
difendermi?”
“Te lo spiego subito” disse Zervan adagiandosi sul
tetto “Io controllo le sabbie del Tempo: reliquie magiche
capaci di modificare
gli eventi e
cambiare l’essenza stessa
delle cose. Può sembrare della comune sabbia, ma non
è così: è qualcosa di
molto più potente. Nemmeno tu, che usi della sabbia
particolare, puoi
difenderti da me!”
“Capisco!” fece Gaara “In questo caso
userò qualcosa
di diverso” e si tolse la giara di sabbia e si
portò dietro l’avversario “Ti
schiaccerò con la mia volontà” e
assestò un pugno che fu però parato dal
demone.
“Povero stolto!” ghignò Zervan
“Attacchi come questo
non mi fanno nulla”.
“Mente: attacco” fece Gaara.
“Cosa?” fece stupito il demone scansandosi prima di
essere colpito da una luce dorata a forma di lama.
“Quando ho detto di volerti battere con la mia
volontà
intendevo questo” disse il rosso impassibile.
“Dannato!” disse il demone “Da quando hai
imparato a
usare una delle quattro energie?”
“Da un po’ di tempo!” rispose il ragazzo
“Il signor
Nick ci ha dato le basi per apprenderle. T’informo che ne so
usare tre su
quattro: quindi stai attento. Spirito!” e il suo corpo fu
avvolto da una luce
bianca.
“No! Quella no!” fece Zervan.
Gaara si mosse con una rapidità assurda, lasciando la
scia del suo corpo e colpì il visir all’addome e,
senza fermarsi, colpì di
nuovo numerose volte {immaginate movimenti tipo Matrix}.
Il demone non fu colpito solo all’esterno, ma anche la
sua anima corrotta subì dei danni che lo costrinsero ad
arretrare.
Gaara si fermò e osservò l’avversario
senza abbassare
la guardia.
“Dannazione!” imprecò il demone mentre
sputò sangue
“Le quattro energie sono davvero fastidiose. Adesso,
però basta giocare: ti
finirò immediatamente”.
“Si vede che non hai capito!” disse Gaara
“Sarò io a
finirti e lo farò mostrandoti un nuovo potere” e
rese visibile la sua energia.
“Che cosa?” fece Zervan senza parole mentre
assisteva.
“Esattamente come Naruto e Jaden, anch’io ho
raggiunto
una nuova trasformazione, solo che non l’ho ancora mostrata a
nessuno” disse
Gaara fissandolo con i suoi occhi rossi.
Si avete capito bene: anche Gaara può trasformarsi. La
sua trasformazione? I capelli restano rossi ma si alzano completamente
e gli
occhi, da verdi, diventano dello stesso colore dei capelli.
“E’ giunta la
tua ora” disse Gaara e avvolse le mani
di energia “SFERA DEL DEMONE TASSO”e
lanciò il suo colpo.
“Non cantare vittoria, moccioso! DARKOS REALE”
gridò
il demone lanciando una sfera nera dal petto.
“E’ inutile!” disse il rosso
“La mia sfera è caricata
anche con le tre energie che conosco, quindi non può essere
fermata tanto
facilmente” e alzò la mano destra, incrementando
la potenza del colpo che
surclassò quello dell’avversario e lo
investì in pieno spazzandolo via.
“Ho vinto!” fece Gaara mentre tornava normale.
“GAARA!”
gridarono Kankuro e Temari appena giunti.
“Non preoccupatevi sto bene!” disse
“Andiamo ad
aiutare i nostri amici”.
“Considerando come stanno andando gli scontri, direi
che possiamo stare tranquilli” fece Kankuro “Sono
stati anche più veloci di
noi”.
“Sakura e Shaoran sembrano in
difficoltà” fece Temari
“Dobbiamo aiutarli”.
“Non è necessario” disse Gaara
“Loro sono molto
difficili da battere”.
“Come fai a dirlo?” chiesero insieme i suoi
fratelli.
“Sakura è l’unica ragazza che riesce a
mettermi i
brividi” rispose Gaara {per fargli venire i brividi ce ne
vuole} “E Shaoran…
nessuno lo ferma quando protegge qualcuno che ha a cuore”.
Nella cittadina dei due cartomanti
la battaglia con
Vito stava proseguendo senza esclusione di colpi, inoltre in suo aiuto
erano
giunte delle strane creature simili a mummie che facevano un fastidioso
suono
gutturale; di quelli se ne stavano occupando Yuè e Kero-chan.
“Si può sapere quanti sono?” chiese
seccato il
guardiano del sole.
“Non ne ho idea, ma mi sto davvero seccando di vedere
le loro brutte facce” e lanciò contro di loro una
miriade di cristalli azzurri.
“Ben detto!” disse Kero-chan che lanciò
una sfera di
fuoco dalla bocca.
Nel frattempo i due cattura carte
erano impegnati
contro il demone che, con i suoi strambi modi di fare, evitava i loro
attacchi.
“Accidenti!” esclamò il castano
“Se andiamo avanti così,
non ne usciremo mai!”
“Allora ragazzini, vi arrendete?” disse Vito
dondolando su se stesso come se fosse ubriaco.
“Ci prendi in giro!” rispose la piccola Kinomoto
“Non
lo faremo mai” e si fuse con le sue carte attivando le ali.
“Così non vale” si lamentò il
demone “Hai più ali di
me, non è giusto!” e mentre lo diceva,
tirò fuori le sue completamente
scheletriche e grigie “Hanno anche più piume delle
mie! Oh io non ce le ho!
Yohohohohohoh! ” {Scusate non ha saputo resistere}.
“Adesso basta!” fece Shaoran innervosito
“Mi hai
davvero seccato!” e si lanciò
all’attacco.
Il demone schivò gli attacchi del ragazzo e poi lo
colpì con una ginocchiata facendolo schiantare contro il
muro.
“Shaoran!” fece la piccola Kinomoto e corse verso
di
lui e s’inginocchiò per vedere le sue condizioni.
“Che nullità!” fece il demone
“Tanto non mi aspettavo
niente da te: il vero avversario è la ragazza”.
“Sei un vero maleducato!” fece la ragazzina mentre
si
alzò in piedi, “Meriti una punizione con i
fiocchi”.
“Che paura!” fece il demone e, dopo essersi avvolto
di
energia, divenne gigantesco “MI’ BASTERA’
UN PIEDE PER FINIRTI”.
“Oh cavolo!” fece la ragazzina stupita.
“Sakura, non preoccuparti per me” disse Shaoran
“vai e
battilo”.
“Shaoran!” disse Sakura girandosi verso di lui, ma
vedendolo negli occhi annuì “D’accordo!
Resta qui!” e, attivato il suo mana
guerriero, si lanciò all’attacco.
“Sono davvero uno
zerbino!” disse il castano “Non
riesco ad aiutare nessuno!”
“Non dire così” fece una voce.
Il ragazzo aprì gli occhi e si trovò davanti a
Yaphisan che lo guardava intensamente.
Si alzò di colpo e si mise in posizione.
“Calmati ragazzo”, disse il Sandtimes
“Non sono tuo
nemico, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e sono un guerriero del
Fantasy”.
“Tu sei del Fantasy?” fece il ragazzo stupito.
“Già!” rispose l’altro
“Mi vedi così perché sono sotto
una maledizione, ma non devi preoccuparti. Sono qui per
aiutarti”
“Aiutarmi?” fece Shaoran mentre abbassava la spada
“Non è me che devi soccorrere, ma Sakura e i
guardiani della luna e del sole”.
“C’è già qualcuno che lo sta
facendo” rispose Yaphisan
“Quello che, però ha bisogno di aiuto sei tu
ragazzo mio” e gli mise una mano
sulla spalla “Hai un grande potere dentro di te, ma non ne
sei consapevole”.
“Io ho un grande potere?” fece il ragazzo stupito
guardandolo negli occhi.
“Esatto ragazzo!” rispose “Io lo vedo e
anche Nick l’ha
visto quando ha risvegliato il tuo spirito. Tu sei un portatore di
luce”.
“Un portatore di luce?” ripeté Shaoran
confuso.
“Shaoran” lo richiamò il Mago nero
“Tu hai un grande
potere, per questo io sono il tuo spirito. Se solo potessi vedere
quello che i
miei occhi vedono dentro di te, lo capiresti”.
“Il tuo spirito ha ragione” disse Yaphisan
“Ciò che
davvero blocca quel grande potere sono i tuoi dubbi. Liberatene e
niente potrà
fermarti” detto questo sparì.
“Aspetti!” disse il ragazzo.
“AAAAAH!” gridò una voce alle sue spalle.
Shaoran si voltò e vide Sakura precipitare e, senza
esitare, la prese al volo e la adagiò a terra.
“Sakura, stai bene?” chiese preoccupato.
“Non ti preoccupare” disse la ragazza con un dolce
sorriso “Mi sono solo distratta un momento, ma sto
bene”.
“CHE BUFFONATE DICI” sbraitò Vito
“TI' HO COLPITO IN
PIENO” e saltò esultante come un pazzo.
“Mi sono preoccupata per te, Shaoran” disse la
ragazzina accarezzandogli il viso “Non riesco a vederti in
questo stato. Se
sono forte, lo devo a te e al tuo amore. Che ne è di quel
timido e
intraprendente cinesino che mi ha permesso di trasformare il nulla in
speranza?”
“E’ vero!” disse il ragazzo mentre si
perdeva in quei
luminosi occhi verdi “Che fine ho fatto? Perdonami!
Vedrò di tornare quello che
ero” e presala in braccio, la depose vicino ad un albero.
“Oh che scena commovente!” disse Vito tornato
normale
e con i lacrimoni agli occhi “Questa armata infernale non fa
proprio per me! Mi
commuovo subito!”
“Shaoran” disse
Sakura porgendogli una carta
“Prendila, ti aiuterà!”
Shaoran prese la carta e quando la vide sorrise
dolcemente: “La Speranza, l’ultima carta di Clow
che abbiamo catturato e
trasformato insieme. Come ho fatto a dimenticarla” poi si
voltò verso Vito.
“Ok! Basta scherzare!” disse il demone tornando
serio
“Vediamo di finire questa inutile farsa” e
puntò la spada verso Shaoran.
“Già!” fece il castano
“Finiamola definitivamente” * I
miei dubbi sono inutili. Devo liberarmene per vincere questo buffone e
solo la
carta della Speranza può aiutarmi. Mi affido a te. *
La carta s’illuminò e ricoprì Shaoran
di una candida
luce bianca facendolo sparire in essa.
“I giochi di luce non ti aiutano ragazzino!” fece
Vito.
“Le mie scuse” disse la voce del cinesino alterata
dalla luce “Ora sono pronto a combattere veramente. Grazie
carta della
Speranza”.
La carta magica tornò dalla piccola Kinomoto, mentre
la luce che avvolgeva Shaoran si aprì rivelando un
incredibile cambiamento:
delle grandi e candide ali bianche erano cresciute sulle sue spalle,
l’armatura
si era tinta di bianco e i capelli erano diventati biondi.
“Però!” fece Vito “carina
questa trasformazione”.
“Non è una trasformazione” disse il
ragazzo aprendo
gli occhi divenuti azzurri come il cielo “Questa è
la mia vera forma”.
“La tua vera
forma?” chiese Vito stupito “Che vuoi
dire: sei nato così?”
“Spiacente, ma non ho né il tempo né la
voglia di
spiegartelo” disse Shaoran puntando la spada in avanti
“Cominciamo!”
“Mi farò un piumone con le tue piume!”
disse il demone
e si lanciò all’attacco.
Non ebbe però il tempo di fare un passo che si
ritrovò
il ragazzo davanti e la spada, con un sibilo sinistro, lo
colpì al petto.
“Che accidenti è successo?” fece il
demone mentre
cadde in ginocchio.
“Non ci arrivi?” disse il ragazzo alla sue spalle
“Ti
ho colpito alla velocità della luce senza darti il tempo di
difenderti. Avresti
fatto bene a impegnarti per davvero”.
“Capisco!” disse Vito ancora in ginocchio
“Ora che ti
guardo meglio, il tuo potere non è qualcosa che appartiene a
questo mondo.
Ecco cosa volevi dire con vera forma: tu sei un
angelo”.
“Non oserei mai paragonarmi ad un angelo” disse
Shaoran “tuttavia non hai tutti i torti: questo è
un potere ancestrale. Non so
nemmeno io quanto sia forte, ma adesso lo userò contro di
te”.
Vito si alzò di scatto e menò un fendente che fu
parato dal ragazzo: “Sai ho sempre sognato di affrontare un
angelo e adesso
posso farlo. Non mi deludere!” e, allontanatosi,
lanciò un Darkos ma Shaoran lo
deviò e salì in cielo.
I due avversari iniziarono un
duello aereo senza
esclusione di colpi praticando affondi e fendenti in rapida
successione. Vito
aveva deciso di fare sul serio e si stava dimostrando molto forte, ma
Shaoran
non si scompose e continuò a combattere.
“Fulmine, guida la mia spada” disse il ragazzo
prendendo una pergamena e avvicinandola alla sua lama, generando una
vera
tempesta che si abbatté su Vito che schivò e si
lanciò in picchiata su di lui
calando la spada, che fu parata non senza fatica.
“Complimenti!” disse Vito “Sei davvero
forte ragazzo.
Mi scuso per averti chiamato nullità”.
“Scuse accettate” rispose il ragazzo “ma
questa è
l’unica gentilezza che ti concedo”.
“Non te ne chiedo altre” disse Vito e spinse.
Il biondo recuperò l’equilibrio e salì
inseguito dal
demone che gli lanciò Darkos a ripetizione.
“Sei un po’ ripetitivo” disse il ragazzo.
“Vediamo se questo ti piace” rispose Vito
teletrasportatosi sopra di lui e creando un’immensa sfera di
energia “Finirò
questo duello in un solo colpo. È stato bello
finché durato. ADDIO” e lanciò
l’enorme sfera contro il ragazzo.
“Shaoran, se quella sfera toccherà terra,
distruggerà
tutta la città” gli disse il Mago nero.
“Lo so! Per questo la fermerò” e si
lanciò verso di
essa puntando la spada in avanti.
All’impatto con la sfera, il ragazzo concentrò
tutta
la sua energia nella spada e continuò a spingere.
“E’ inutile!” gridò Vito
“Non vincerai mai” e
incrementò la potenza della sfera.
“Non sono il tipo che si arrende per così
poco!” gridò
Shaoran mentre la spada brillò di luce propria,
“LAMA DELLO SPIRITO” e usando
una delle quattro energie, squarciò e distrusse la sfera.
“Che cosa!” fece Vito
“Impossibile!”
“Aggiornati!” disse il ragazzo creando il rasengan
nella mano libera “Non esiste la parola
“impossibile”! Arrivo” e si
lanciò
contro il demone che tentò un affondo.
Sfera e spada si scontrarono, ma quest’ultima non
resse il confronto e fu distrutta insieme al braccio del demone e parte
dell’addome.
“Complimenti giovane angelo: hai vinto” disse Vito
soddisfatto.
“Grazie!” disse il ragazzo “Adesso va in
pace” e un
fascio luminoso li avvolse facendo sparire il demone per sempre.
A terra lo scontro con quelle
creature era finito. In aiuto
dei guardiani era arrivato Kisame che, in poco tempo aveva fatto piazza
pulita,
dopodiché aveva assistito allo scontro tra Shaoran e Vito.
“Wow!” fece Kisame stupito “Quel
ragazzino è davvero
in gamba” e sorrise compiaciuto.
“Perché ci hai aiutato con quei cosi”
chiese Yuè
serio.
“Pensavo aveste bisogno di aiuto, ecco tutto”
rispose
lo spadaccino “Beh! Ho fatto la mia buona azione. Ora posso
andare. Tanti
saluti” e volò via.
“Non so che abbia in mente, ma forse è meglio
così!”
disse il giudice della luna “La prossima volta,
però, dovrò catturarlo” poi si
voltò verso la piccola Kinomoto.
“Sakura” disse Tomoyo appena arrivata
“Come stai?”
“Sta bene, è solo svenuta” rispose
Kero-chan.
“Dov’è Shaoran” chiese di
nuovo la piccola mora.
“Eccolo che arriva” disse Yuè.
Una volta atterrato, i tre faticarono a credere ai
loro occhi: il loro amico era cambiato.
“Cosa c’è?” chiese il ragazzo.
“Wow!” disse Tomoyo “Shaoran sei
magnifico con le ali”
e lo riprese con la videocamera.
“Tu guarda!” fece Kero-chan “Allora non
sei così male
cinesino”.
“Zitto micino!” lo riprese il ragazzo.
“Questa è guerra!” ruggì il
guardiano del sole e provò
a saltargli addosso, ma fu preso per la coda da Yuè.
“Direi che adesso possiamo rilassarci” fece il
guardiano.
“Sì! MA MOLLAMI LA CODA!”
sbraitò Kero-chan.
Sasuke arretrò ansimante
e cercò di organizzare le
idee: fino a quel momento le aveva solo prese.
“Tutto qui!” fece Mente Nera “Mi
aspettavo di più da
te, Sasuke Uchiha!”
“Sta zitto!” rispose lui.
“Toglimi una curiosità” disse il demone
“Che fine ha
fatto quella serpe di Orochimaru?”
“E’ andato in un altro rifugio a prendere dei
composti” rispose secco “Mi ha lasciato qui a non
far niente”.
“Povero ragazzo, tutto solo alla mercé dei
lupi” disse
ironico il demone “Chissà che faccia
farà quando tornerà e vedrà il tuo
corpo
senza vita”.
“Chi se ne frega!” fece l’Uchiha minore
attivando il
mille falchi “Fatti sotto”
“Non me lo faccio ripetere due volte” e, alzata la
mano destra, lanciò un Darkos.
Sasuke non si scompose e, attivato il secondo livello,
lo evitò volando.
“Allora sai volare eh?” disse Mente Nera divertito
mentre
aprì le sue ali rosse “Ma quella forma non ti
aiuterà!” e si teletrasportò
davanti a lui e lo colpì allo stomaco.
L’Uchiha piegò la testa e sputò del
sangue dalla bocca.
“Che delusione!” fece il demone “Sei
l’umano più
debole che abbia mai visto. Almeno i miei compagni sono morti contro
tipi
forti, ma tu non vali niente”e lo prese per il collo
“Mi fai pena, moccioso”.
Sasuke cercò di liberarsi da quella presa, ma ogni suo
tentativo fu inutile.
“E’ dunque
questa la mia fine?” si chiese “Morire per
mano di un altro? Il mio odio vale davvero così
poco?”
“Sasuke!” lo chiamò la fenice
“Perché ti ostini a
combattere con l’odio?”
“Sta zitto!” fece Sasuke “E’
tutto quello che mi
resta”.
“Non è vero!” lo contraddì lo
spirito “C’è
dell’altro”.
“E che cosa sarebbe?” disse nervoso.
“Hai la vita e, anche se vaga nelle tenebre, hai
un’anima” rispose lo spirito.
“Che grandi cose!” sbraitò
l’Uchiha.
“Non sottovalutarne il valore” disse la fenice
“Sono
la cosa più preziosa che si possa avere. Sono la fonte di un
grande potere:
usale e liberati dalle catene che attanagliano il tuo cuore”.
“E come diavolo faccio?” chiese schizzinoso.
“Lascia che t’indichi la via” disse lo
spirito e lo
avvolse nelle sue ali.
“Misero!” disse
Mente Nera mentre stava per lasciare
la presa.
“Chi sarebbe misero?” chiese il ragazzo e una luce
dorata lo avvolse.
“Che cosa sta succedendo?” fece il demone stupito.
Quando la luce sparì, Sasuke era sempre in secondo
livello, solo che la forma non era la solita: il suo corpo era
diventato d’oro,
i capelli rossi, le ali erano piumate, una coda di fenice era cresciuta
e la
sclera dei suoi occhi era dorata, mentre il suo Sharingan era diventato
verde
smeraldo.
“Adesso tocca a me” disse l’Uchiha e
colpì il demone
allo stomaco, spingendolo all’indietro.
Il demone riuscì a fermarsi, ma non ebbe il tempo di
alzare lo sguardo che si trovò Sasuke davanti e fu colpito e
scagliato al
suolo.
“Notevole!” disse Sasuke “Mi sento
rinato. Non mi
sarei mai aspettato niente di simile”.
“E questo non è niente” disse la fenice
apparsa al suo
fianco “Questa è solo una minima parte del tuo
vero potere”.
“Una minima parte?” chiese stupito
l’Uchiha.
“Esatto!” rispose lo spirito “Deve essere
completamente sbloccato e solo il ragazzo che ti ha dato la mia carta
può
farlo. Ovviamente conosci la condizione”.
“Ammetto di essere tentato” fece Sasuke con un
sorriso
diabolico “Con un simile potere, potrei battere Itachi in
pochi secondi”.
“Questo potere non serve per la vendetta, ma per la difesa
del genere umano” lo riprese la fenice.
“E allora perché me lo stai facendo
provare?” chiese
il ragazzo.
“Se non lo avessi attivato, saresti morto” rispose
la
fenice “Usalo bene e sconfiggi il demone”.
“Ah già! Il demone” disse Sasuke.
“Prendi questa e usala per squarciare le tenebre nei
cuori altrui” e una katana dalla lama rossa fece la sua
comparsa nella mano
destra del ninja.
“Ottimo” fece soddisfatto “Che la festa
abbia inizio”.
“MALEDETTO!”
ruggì Mente Nera lanciandosi a tutta
velocità verso di lui.
“Vieni!” disse l’Uchiha “Ti
farò a fettine”.
Il demone alzò un pugno per colpire Sasuke, ma
sparì.
“Dove dia…” ma non terminò la
frase che si ritrovò il
petto trapassato dalla spada del ragazzo.
“Sai devo ringraziarti” fece l’Uchiha
“Se non fosse
stato per te, non avrei mai scoperto questo potere. Adesso sparisci
verme” e
delle fiamme partirono dalla spada incenerendo completamente il demone.
“Ah Ah Ah!” rise Sasuke “Eccezionale!
Questo potere è
eccezionale! Molto presto avrò la mia vendetta!” e
continuò a ridere.
“Non mi lasci scelta”, disse la fenice e la
trasformazione si annullò.
“Che cosa?” fece Sasuke.
“Ricorda che io ho attivato questo potere e sempre io
posso annullarlo” disse la fenice e sparì.
“Maledetta fenice!” urlò
l’Uchiha “Prima o poi
tornerai fuori e allora ti obbligherò a restituirmi il
potere che mi hai fatto
saggiare. E quando questo avverrà, compirò la mia
vendetta!”
Nick arretrò di qualche
passo e, dopo aver percepito
la fine dei vari scontri, sorrise.
“I tuoi demoni hanno perso!” fece il
Sun’s Warrior.
“E’ assurdo!” fece il Dark Prince
“Sono alcuni tra i
più potenti, eppure si sono fatti sconfiggere da un branco
di mocciosi”.
“Hai sottovalutato i miei ragazzi, direi” rispose
Nick
“Te l’avevo detto che sono forti”.
“Poco male” fece Dark Dastan “Mi basta
distruggere te
e vagheranno come pecorelle smarrite”.
“Finora ti è andata male”
commentò Nick “E’ vero che
non posso leggere nella tua mente, ma i tuoi attacchi sono abbastanza
prevedibili”.
“Sono prevedibile?” disse il demone
“Allora credo sia
giunto il momento di porre fine a questa farsa, anche perché
la mia
diablomanzia è assai instabile” mentre diceva
questo, le sue ali cominciarono a
evaporare “Essendo una creatura di sabbia, la mia energia
vitale si consuma
rapidamente, quindi usare questo potere, mi danneggia in maniera
irreversibile”.
“Facendo il conto sei così da circa
un’ora” disse Nick
“Quanto puoi resistere ancora?”
“Al massimo altri quindici minuti” rispose il Dark
Prince “ma saranno sufficienti. Ammira il mio potere
più devastante e muori
distrutto dai tuoi ricordi”.
“Che vuoi dire?” fece Nick mettendosi in posizione.
“Adesso lo vedrai” e fece ruotare la catena,
generando
un vortice nero che andò a collocarsi sopra di Nick
“Il mio potere è la
distruzione tramite le memorie” e il vortice
investì il Sun’s Warrior.
“Accidenti!” fece Nick mentre cercava invano di
liberarsi “Che diavolo sa succedendo”.
Si sentì mancare la terra sotto i piedi e cadde in un
baratro senza fondo.
“Che scherzo è questo” pensò
“Non riesco a fermarmi”
poi ci fu una luce e…
“Dove mi
trovo?” disse.
Era in una chiesa e vide due giovani soleani piegati
vicino a una bara.
Preoccupato, li chiamò, ma loro non rispondevano.
“I ricordi non parlano” pensò e si
avvicinò, ma quando
fu abbastanza vicino, si bloccò di colpo: uno dei due era
lui da giovane mentre
l’altro era Brian.
Nella bara aperta era contenuta la salma di un altro
soleano molto simile a Nick.
“Questo deve essere mio nonno!” disse Nick
“Il Sun’s
Warrior di cui ho preso il posto. Non sono arrivato a questo momento,
ma perché
sono qui? Dovrei combattere contro Dark Dastan e invece mi ritrovo
nella mia
vita precedente. Un momento!”
Nick ricordò le ultime parole che il Dark Prince aveva
detto: “La distruzione tramite le memorie!
Oh no! Vuole uccidermi facendomi rivivere i momenti più
brutti della mia vita. Maledetto”.
“Mi hai chiamato?” chiese divertito Dark Dastan
apparendo come uno spettro.
“Tu, sei sleale!” lo accusò Nick.
“Sleale?” fece il demone “E chi se ne
frega! Te l’ho
detto: ciò che conta è trionfare
sull’avversario. Se questo ricordo non ti
spaventa, andiamo più avanti”.
“Non farlo!” cercò di fermarlo Nick, ma
lo scenario
cambiò di nuovo e il Sun’s Warrior si
trovò di fronte alla scena che aveva
sempre visto in sogno.
“Oh! Tu guarda!” disse ghignante il Dark Prince
“A quanto
sembra hai la morte di un’innocente sulla coscienza. Vediamo
come reagisci
adesso” e schioccando la frusta tutto sparì
eccezion fatta per il corpo di
Brian che, ricoperto di sangue, si alzò e fissò
Nick con occhi vitrei.
“Perché non mi hai salvato?” lo
accusò con voce atona.
“Brian!” fece Nick.
“E ora come fai?” lo schernì il Dark
Prince “Brian
uccidilo!”
Il soleano rosso annuì e si avvicinò lentamente a
Nick
che era incapace di muoversi.
“Che c’è Nick? Non reagisci?”
ghignò il Dark Prince
“Quanto sei debole!”.
Mentre Brian si avvicinava, Nick
ricordò ciò che Luce
gli aveva detto quel pomeriggio.
Quel soleano, vissuto quasi 5000 anni prima, era uno
dei più promettenti di tutto il Sole: proprio per le sue
abilità, era stato
nominato guardia del corpo del giovane Nick con cui aveva stretto un
forte
legame di amicizia. A quei tempi, Nick era figlio unico e vedeva in
Brian una
sorta di fratello maggiore, un esempio da seguire in ogni cosa, una
figura con
cui confrontarsi.
Oltre a questo era il fratello maggiore di Luce e il
motivo per il quale i due si erano conosciuti e, successivamente,
innamorati.
Quando morì Nick era presente: lo vide mentre la vita
abbandonava il suo corpo e i suoi occhi si chiudevano per sempre. In
quel
momento, Nick gli aveva fatto una promessa che avrebbe mantenuto per
tutta la
vita.
“Te lo promisi” sussurrò Nick
“E ho mantenuto il mio
voto fino a oggi!”
In quel momento, la mano di Brian trapassò il torace
di Nick.
Il Sun’s Warrior sputò un grumo di sangue e cadde
sulla
spalla del suo amico fraterno.
“Se devo morire per mano tua, allora va bene!”
disse
Nick “Me ne andrò con il cuore sereno”.
“Che idiota!” fece Dark Dastan “Invece di
attaccarlo,
preferisce farsi ammazzare da un suo ricordo. Che
sciocchezza” e sparì.
“Come sta mia sorella?” chiese Brian come se un
altro
soffio di vita lo avesse pervaso.
“Bene!” rispose Nick “Si preoccupa sempre
per me e
spera di non vedermi mai soffrire. Ha preso il suo carattere da te,
amico mio”.
“E tu invece?”
“A parte il petto trapassato, direi bene” rispose
“La
promessa che ti feci allora l’ho mantenuta e sto andando
avanti anche per te”.
“Ne sono felice” disse l’altro e tolse la
mano dal
petto di Nick prendendolo per la spalla “Perdonai: il mio
corpo è controllato
da quel demone”.
“Te l’ho detto no? Se devo morire per mano tua,
allora
va bene” rispose Nick.
“Non potrei mai ucciderti fratellino” in quel
momento
gli occhi rossi di Brian recuperarono la loro antica luce “E
non t’incolperei
mai per la mia morte: è stato un onore morire per
te”.
“No, il vero onore è stato conoscerti”
disse Nick.
“Grazie!” disse il soleano rosso “Adesso
colpiscimi e
rompi questa tecnica”.
“Sai che non potrei mai farlo” disse Nick.
“Se non lo farai, rischio di colpirti di nuovo e non
voglio questo” disse tristemente il soleano.
“C’è un modo per evitarlo”
disse Nick e poi chiuse gli
occhi “Universal Power!”
Nel mondo reale una grande colonna
di luce blu scese
verso il vortice nero.
“No! Maledizione” fece Dark Dastan “Non
quello! Devo
fare qualcosa o si libererà dalla mia tecnica” e
lanciò la catena verso il
vortice.
“C’è qualcosa che vuoi mandare a dire a
Luce?” chiese
Nick mentre la tecnica si stava rompendo.
“Dalle un bacio da parte mia e abbi cura di te”
rispose Brian “Sei diventato un grande Sun’s
Warrior, sono fiero di te” e con
un sorriso sparì.
“Ecco quello che mi mancava” sorrise Nick.
Il vortice fu spazzato via e una
potente onda investì
il Dark Prince che fu spinto indietro.
“Dannazione!” fece il demone.
“Le cose non vanno mai come vorresti, vero?” disse
Nick completamente trasformato e avvolto dalla colonna di luce.
“Così non vale, non è leale!”
protestò il demone.
“Dovrei dire la stessa cosa a te, ma non lo
farò”
rispose Nick “Anzi ti ringrazio per avermi permesso di
rivedere il mio vecchio
amico e per farlo come si deve ti distruggerò con lo stesso
potere che ho usato
contro Abominon, contento?”
“Non mi posso lamentare!” fece il Dark Prince
facendo
brillare la sua gemma “Ti distruggerò con tutto il
mio potere” e si lanciò
all’attacco.
“Vediamo se ci riesci!” disse Nick e si
lanciò anche
lui.
L’oceano fu aperto in due
dalla potenza del colpo e
poi tornò nella sua quiete.
I due combattenti erano immobili uno dietro l’altro e
rimasero così per alcuni istanti.
Poi Dark Dastan si mosse: “E’ un vero peccato che
non
sia riuscito a batterti. Si vede che non ho usato il ricordo
giusto”.
“Al contrario” ribatté Nick rizzandosi
“Hai usato
quello giusto, ma hai sbagliato la modalità”.
“Capisco!” Fece il demone “Se ne
avrò la possibilità,
la prossima volta agirò diversamente” dette queste
ultime parole, saltò in aria
lasciando solo la gemma che fu presa da Nick.
“E con questa siamo a sei!” disse Nick
“Ne restano
altre quattordici!”
Della sabbia lo avvolse e la ferita al petto sparì.
“Adesso va meglio?” chiese Yaphisan davanti a lui.
“Direi di si” rispose Nick “La ringrazio
per l’aiuto
signor Yaphisan”.
“E’ stato un piacere” disse mentre
cominciò a
dissolversi “Abbi cura di te. A presto!” e
sparì.
“Grazie ancora” disse Nick “E adesso
torniamo al
villaggio” e spiccò il volo.
Nel
prossimo
capitolo.
Dopo alcuni
giorni di convalescenza e riparazioni, il gruppo dei Sun’s
Knights si riunisce
all’accademia del duellante e tutti faranno la conoscenza dei
vari professori.
Ma Viper
approfitterà della cosa per mandare avanti il suo progetto e
Abhadon darà un
preciso ultimatum ai suoi generali infernali.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Ciao e buon
primo Maggio.
L’incantesimo
31 è un attacco usato da quasi tutti gli Shinigami
dell’anime di Bleach.
Il
personaggio di Brian è una mia personale creazione: ne
sentirete parlare altre
volte.
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Capitolo 34 *** Ritorno all'accademia del duellante ***
34. ritorno all'accademia del duellante
Ciao a
tutti,
vi sono mancato? Scusate per la scorsa settimana, ma ho avuto troppi
impegni
che mi hanno impedito di completare il capitolo.
Beh mi farò
perdonare alla grande con questo e con il prossimo.
Angolo dei
commenti.
Lettore01:
Dark Dastan ha dimostrato la sua malvagità, spero sia stato
abbastanza cattivo
per te. Per quanto riguarda Hinata e Naruto: qualcosa ha cominciato a
muoversi,
ma rimarrò quasi del tutto fedele al manga, quindi dovrai
aspettare la seconda
stagione per sentire quelle tre parole che hann fatto esplodere i fan
della
coppia, me compreso. Spero che questo capitolo ti piacerà.
Fria:
lieto
di essere riuscito a stupirti. Scusa ancora se ti ho fatto aspettare
più del
dovuto, ma vediamo se questo capitolo e il prossimo riusciranno a
stupirti
ancora di più.
Ciccio85:
Spero che tu sia pronto a leggere il capitolo perché
è molto ricco.
Detto
questo,
con la solita richiesta di esprimere un commento e avere sempre
più lettori, vi
auguro buona lettura.
Ps: Questo
capitolo fornisce degli indizi su personaggi che compariranno in
futuro,
leggetevelo bene.
Erano
passati tre giorni dall’attacco
della sesta armata infernale: i feriti erano stati curati, i danni,
grazie al
gentile contributo di Chazz e di Merlin, riparati e i ragazzi si erano
riuniti
nuovamente al villaggio di Konoha.
“BUON APPETITO!” fecero i ragazzi.
Naruto, Jaden, Gaara, Jessie e Sakura Kinomoto si
fiondarono sulle loro ciotole di ramen preparate dal nuovo aiuto cuoco
di
Ichiraku, ossia Zane che, col cuore in mano, attendeva la risposta.
“Allora?” chiese il Truesdale maggiore trepidante
vestito come un cuoco giapponese.
I cinque ragazzi posarono la ciotola sul tavolo e
chiusero gli occhi facendo passare diversi secondi che sembrarono
secoli.
Aprirono all’unisono gli occhi e risposero: “Ci
metto
la lode!”
Zane tirò un sospiro di sollievo.
“Ottimo lavoro, ragazzo!” gli disse il signor
Teuchi
poggiandogli una mano sulla spalla “Hai passato la prova:
quindi acconsento al
tuo fidanzamento con la mia Ayame”.
“Grazie!” disse il Truesdale maggiore sentendosi
realizzato.
“Evvai!” esultò Jaden “Il
nostro Zane ha trovato la
sua anima gemella e ha imparato a fare un ottimo ramen. Peccato che
Syrus non
sia qui”.
“Piuttosto, dov’è finito?”
chiese Naruto.
“A quanto sembra, il nostro amico ha tirato fuori un
potere molto particolare che ha effetto su tutte le ragazze!”
rispose Gaara
dopo aver vuotato la sua ciotola “L’amore ha molti
modi di manifestarsi. Posso
averne un’altra?”
“Nessun problema!” rispose Zane e ne
preparò un’altra
“Noto che apprezzi il ramen, ne sono contento”.
“Mangiarlo mi fa riflettere sulla mia vita” rispose
il
rosso mentre prese la nuova ciotola “e finalmente credo di
cominciare a capire
cosa significhi amare le piccole cose”.
“Quanto sei tenero!” disse la piccola Kinomoto con
gli
occhi dolci.
“Il ramen ha fatto il suo ennesimo miracolo” disse
contento Naruto.
“Già! Dobbiamo festeggiare” disse Jessie
“Forza con un
altro giro”.
“Eccovi serviti!” disse Zane.
“Ah! allora eravate qui!” disse Aster sollevando la
tenda del chiosco.
“Ehilà Aster!” fecero Naruto e Jaden.
“Finitela di riempirvi lo stomaco e venite.” disse
il
ragazzo dai capelli argentati “Dobbiamo andare”.
“Ok!” dissero i cinque.
“Io passo!” disse Zane “Ho una cosa da
fare: ditelo
voi al signor Nick, va bene?”
“Tranquillo!” fece Aster “Salutaci la tua
fiamma!” e
messa una banconota sul tavolo pagò il conto per i cinque
ingordi di ramen.
“Grazie per averci
offerto il pranzo, ti siamo
debitori!” fece contento il biondino mentre si avviava con
gli altri al luogo
dell’appuntamento.
“Figurati, non è nulla” rispose il
Phoenix “A proposito
di fiamme: come vanno le cose tra te e Hinata?”
“Tra me e Hinata?” chiese Naruto confuso
“Che vuoi
dire?”
“Siamo venuti a sapere di come avete battuto quel
mostro gigante” fece Jaden menandogli una pacca sulla schiena
“Avete fatto un
eccellente lavoro di squadra: avete agito come una vera
coppia”.
“Che accidenti dici?” fece il biondino leggermente
rosso “Hinata è solo un’amica.
È vero che le ho fatto quel complimento, ma alla
fine tutti gliel’hanno fatto”.
“Tu però sei stato il primo e gli altri ti hanno
semplicemente copiato.” disse la piccola Kinomoto
“Voi due andreste davvero
bene insieme”.
“MA CHE DICI!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“Mi sa che dopo quello di Zane e Ayame, dovremo
preparare il matrimonio tra Naruto e Hinata” disse allegro
Jessie.
“NON DIRE SCEMENZE SIMILI!” gridò
l’Uzumaki rosso come
un pomodoro “TRA ME E HINATA NON C’E’
NIENTE!
“Il tuo viso dice il contrario!” fece Gaara secco.
“Non ti ci mettere anche tu!” disse il biondino
cercando di controllare la voce “E’ vero:
è una ragazza carina, ma non sono
interessato a lei. Per me è un’amica”.
“Se lo dici tu!” fece Jaden decidendo di non girare
il
coltello sulla piaga * Ancora non ci siamo: Naruto non se né
ancora accorto.
Sarà dura! *
“Va bene: non ne parliamo più” dissero
sconsolati gli
altri, mentre pensarono all’unisono * E’ senza
speranze! Ma non è ancora detta
l’ultima parola! *
Tutti i Sun’s Knights si
riunirono davanti alle porte
del villaggio e, assicuratosi che non mancasse nessuno tranne Zane,
Nick spiegò
la sua intenzione.
“Ragazzi, adesso ci sposteremo in un altro posto”
annunciò Nick.
“In un altro posto? E dove?” chiese Temari che era
la
più vicina al Sun’s Warrior.
“Andremo nel luogo in cui vivono Jaden e i suoi amici:
ossia all’accademia del duellante” rispose Nick
“In questo modo avrete la
possibilità di vedere nuovi posti e ottenere nuove
esperienze. In primo luogo
dovrete cambiare vestiario, in questo modo vi potrete confondere con le
persone
normali”.
“In pratica dovremmo vestirci come Jaden e gli
altri!”
disse Neji “Dove ci procureremo gli abiti che ci
servono”.
“Di questo non dovete preoccuparvi” intervenne
Chazz a
mani giunte “Troverete ciò di cui avete bisogno
nella mia stanza all’accademia”.
“Cominci a guadagnare punti Chazz!” fece Ino che
gli
era affianco.
“Faccio volentieri a meno della tua ammirazione
ragazzina!” fece lui con sguardo indifferente.
“…” la bionda non se la tenne e gli
calpestò il piede
con tutta la sua forza.
“AHIA!” gridò il moro con gli occhi
fuori dalle
orbite.
“Così impari l’educazione!”
fece la Yamanacha
voltandosi imbronciata.
“Questa me la pagherai cara brutta mocciosa” fece
Chazz mentre si teneva il piede dolorante.
“IO NON SONO UNA MOCCIOSA!” ruggì la
bionda e gli menò
un pugno sulla testa bacata.
“Ahia!” e Chazz crollò a terra con un
bernoccolo
fumante sulla testa “Tu sei malata: in questo modo non
troverai mai un
ragazzo!”
“STA ZITTO!” ruggì nuovamente la ragazza
e cominciò a
dargliele di santa ragione.
“Se continuano così, non arriveranno alla fine
della
storia” pensò Nick sconsolato e decise
d’intervenire “Per favore voi due
smettetela o sarò costretto a ricorrere a misure
drastiche”.
La ragazza, sentendosi richiamare, dette un ultimo calcio
a Chazz e si mise sull’attenti.
“Scusa, aiuteresti anche me!” chiese Syrus con voce
stranamente soffocata.
Nick si voltò verso il Truesdale minore e rimase senza
parole: il “poverino” era circondato da quasi tutte
le ragazze del gruppo che
se lo stavano spupazzando senza tregua.
“Questa capacità è davvero
curiosa” pensò Nick senza
cambiare espressione “Devo assolutamente farmi spiegare come
ci riesce: così la
prossima volta non rischio il pestaggio di Marina” e nella
sua mente vide la
scena di lui tra le braccia della ragazza che se lo spupazza, seguita a
ruota
da Luce e da un’altra ragazza particolare; il solo pensiero
lo fece
surriscaldare.
“Signor Nick, tutto bene?” chiese Sakura Haruno
muovendogli una mano davanti alla faccia.
“Sì tutto bene!” fece il castano
allontanando quei
pensieri e placò le ragazze.
“Fate buon viaggio” disse Tsunade alzando la mano
“e
vedete di non combinare guai”.
“Tranquilla non succederà!” rispose Nick.
“Vedi di tornare presto Nick” gli disse Buffy
“Hai una
bevuta in sospeso”.
“Sì, va bene!” fece Nick “Hai
deciso di piantare le
radici Buffy?”
“Resterò qui fino a quando non avrò
dato una bella
lezione a questa lumacona!” fece la bionda.
“Adesso ti faccio vedere io, piccola impertinente”
sbottò Tsunade e cominciò un’ennesima
sfida a braccio di ferro tra le due.
“Tornate presto!” disse Jiraya e poi si rivolse a
Naruto “Ricordati che quando torni inizieremo
l’allenamento”.
“Tranquillo Eremita porcello, mi troverai pronto!”
fece il ragazzo col pollice alzato.
“Forza ragazzi che stiamo aspettando?” fece Jaden
“L’accademia
del duellante ci aspetta. Siete pronti
all’avventura?” e alzò il pugno in
cielo.
“SIIIIIIII” gridarono tutti.
“Allora andiamo!” disse Nick e si alzò
in volo seguito
dagli altri.
Nel frattempo a Oblivion…
I terribili generali infernali, richiamati da Abhadon,
si erano riuniti nella sala del trono e stavano commentando
l’esito dell’ultimo
scontro.
“Anche Dark Dastan è caduto” disse un
demone “Che
incapace!”
“Ci fossi stato io, quei mocciosi sarebbero già
spariti dalla faccia di quest’universo” disse un
demone bianco “Comunque non
importa: essendo il settimo generale infernale rimedierò
agli errori di quegli
idioti”.
“Tu vorresti rimediare ai loro errori?” rise Dark
Marik “L’unico che può distruggere Nick
sono io: ho un conto in sospeso con
lui”.
“E’ chiaro che attaccarlo per ordine è
controproducente” disse un demone rosso con corna e occhi
verdi “Smettiamola di
attaccarlo in base al grado e mandiamo un generale infernale di rango
più
elevato”.
“E sono sicuro che voglia offrirti volontario, vero
Inferno?” lo puntò il demone bianco.
“E perché no!” rispose il demone di nome
Inferno “Come
quindicesimo generale infernale non avrei problemi a fare a pezzi quei
mocciosi”.
“No!” disse un altro demone alato completamente
avvolto nell’ombra “La cosa non è
assolutamente fattibile!”
“Oh, hai qualcosa da ridire Cancer!” lo
ammonì Inferno
“Sono pronto a scommettere che tu, il diciassettesimo
generale infernale,
voglia essere il primo. Quanto sei avaro!”
“Solo perché rappresento il peccato
dell’Avarizia, non
vuole dire che sono così” rispose Cancer senza
cambiare tono “In qualsiasi caso,
ritengo sia meglio procedere per gradi senza eccezioni.
Se facessimo come hai proposto, daremmo l’impressione
di temerli e questo non è assolutamente
così!”
“Chi se ne importa!” disse il demone dalle corna
verdi
“Se questo ci permetterà di vincere, allora
facciamolo”.
“Mio
malgrado,
sono d’accordo con il generale Cancer” disse un
demone vestito in divisa
militare nera.
“Si lo sono anch’io!” fece un secondo
demone vestito
in modo simile ma con la divisa grigia.
“Che codardi!” fece Inferno.
“Bada a come parli, essere infimo, nato da un misero
focolare” disse il primo dei due avvicinandosi
pericolosamente a Inferno.
“Che paura!” fece il demone “Sai, credo
sia ora che tu
vada in pensione: hai vissuto troppi anni da umano per capire come si
fa legge
qui!”
“E’ vero, un tempo ero un umano, fatto di carne e
di
ossa, ma ho quasi unito il mondo mentre tu che cosa hai
fatto?”
“Più di quanto tu possa credere” rispose
il demone
pronto a colpirlo.
“Che maschi
focosi” fece una demone dai lunghi capelli
rosa con delle lunghe corna.
“Tu sta zitta Lucyferia” disse Inferno
“Anche se sei
un generale infernale, impara a stare al tuo posto”.
“Gentilissimo!” disse lei con un sorriso sadico e
poco
dopo i due demoni si ritrovarono sospesi a mezz’aria con gli
arti pronti a
essere staccati dal corpo “Ditemi, cosa volete che vi strappi
per primo?”
“Adesso basta” ordinò Abhadon stesso.
Sentendo l’ordine del suo signore, Lucyferia
lasciò la
sua invisibile presa e sui due e s’inchinò.
“Maledetta!” ruggì Il demone dalla
divisa nera alzando
una pistola verso di lei “Pagherai per la tua
insolenza”.
“Non fatemi ripetere due volte la stessa cosa”
disse
Abhadon.
“Mi scusi, mio signore” disse il demone con un
riverito inchino, seguito da tutti gli altri.
“Cancer ha ragione” disse
l’entità del male “Mandare
un generale infernale più potente vorrebbe dire mostrare un
segno di debolezza
e noi non lo siamo.
Continueremo ad agire seguendo il metodo tradizionale:
andremo per ordine di grado. Se qualcuno di voi vorrà
attaccare in compagnia di
un altro generale, faccia pure, ma è avvisato che se
perderà, verrà cancellato
insieme a tutta la sua armata.
Il prossimo generale infernale sei tu Li Sheron:
agisci come meglio vuoi, ma distruggi Nick”.
“Come desidera mio signore!” disse il demone bianco
con un ghigno rivolto ai suoi colleghi.
“Belazur, Uncinato: se Lì Sheron
fallirà, toccherà a
voi.” continuò Abhadon “Però
vi avverto: eliminate Nick a qualsiasi costo; non
rendete necessario l’ingresso del decimo generale altrimenti
subirete la stessa
sorte di Abominon”.
“Sì, mio signore” dissero insieme un
demone pieno di
aculei neri e sembianze abominevoli e un altro dalla pelle ocra piena
di crepe
con due corna a forma di uncino.
“A questo punto non ho più niente da
dire” concluse
Abhadon “La riunione è finita, tornate nei vostri
alloggi e preparatevi”
dopodiché sparì.
“Molto bene!” fece Li Sheron “Miei cari
colleghi
restate pure tranquilli: Nick morirà per mano mia. Ora, con
permesso, mi
ritiro, ho molte cose da fare” e si teletrasportò
via e così fecero gli altri
eccezion fatta per tre di loro.
“Povero sciocco!” fece Dark Marik
“Nessuno, tranne me,
può uccidere Nick: deve pagarla per ciò che mi ha
fatto!”
“Ancora con questa storia?” fece un demone con
fattezze umane con capelli bianchi e occhi castani in cui si poteva
leggere
pura follia “Pensavo avessi deciso di lasciar perdere
generale!”
“Sta zitto Bakura!” lo ammonì
l’altro “Questi sono
affari miei e non chiamarmi generale: solo perché lo sei
anche tu non vuole
dire che tu possa parlarmi così!”
“Le mie scuse grande satana!” fece Bakura con un
ghigno “Dopotutto quello che abbiamo passato come Dark
Warriors, pensavo di
poter parlare più spontaneamente con te”.
“Evita di ricordarmelo, per favore: non ho voglia di
rivangare il passato” disse Dark Marik.
“Va bene, va bene!” esclamò
l’altro “Piuttosto, spera
che non sia io a distruggere Nick: dopotutto vengo prima di te come
numero”.
“Tanto morirai” rise Dark Marik “ma non
temere:
vendicherò la tua scomparsa. Non per niente rappresento il
peccato della
vendetta/superbia”.
“Quanto sei superbo!” fece divertito Bakura
“Dopo di
Nick sarà il tuo turno, quindi preparati a cedermi il tuo
trono. Ci vediamo” e
sparì.
“Non ci contare” ghignò
l’altro, poi puntò lo sguardo
sull’unico dei generali che non se n’era ancora
andato “Che cosa vuoi Cancer!”
“Solo fare una domanda” rispose schifato il
diciassettesimo generale infernale “Sono il prossimo della
tua lista?” e fece
un passo verso di lui.
“Naturalmente!” rispose divertito il demone
“Tu
appartieni alla stessa razza di Nick, anzi sei proprio come lui: il
solo
vederti mi dà il voltastomaco”.
“Bene!” fece l’altro voltandogli le
spalle “Ti auguro
di morire nel peggiore dei modi!” e si allontanò.
“Dannato soleano traditore del tuo popolo, ti meriti
una lezione con i fiocchi” ruggì di demone.
L’altro si
bloccò e tornò sui suoi passi: “Voglio
proprio vedere” ed estrasse la sua spada che
brillò in modo sinistro “Eterno
illuso!” e si lanciò all’attacco, dando
avvio a un duello che avrebbe avuto
termine due ore dopo con un doppio KO.
Dopo circa trenta minuti dalla
partenza da Konoha, il
gruppo di giovani eroi era giunto sull’isola in cui sorgeva
l’Accademia del
duellante.
Appena arrivati, ninja e cattura carte erano stati
portati al dormitorio rosso, esattamente nella suite di Chazz e avevano
tutti
ricevuto delle uniformi da indossare.
“Che forza!” fece Naruto mentre si osservava: per
lui
era toccata l’uniforme dello Slifer rosso, scarpe chiuse
rosse, pantaloni
grigi, maglietta a mezze maniche nera e una giacca rossa nuova
fiammante.
“Dunque è così ce vi vestite voi!” disse Kiba
mentre si sentiva stretto
nella sua uniforme dello Slifer, con lo stesso abbigliamento del
biondino.
“Certo, idioti!” fece Chazz annoiato “e
ringraziate
che vi abbia procurato quelle uniformi, altrimenti andreste in giro
completamente nudi”.
“Che gentile” fece Shikamaru mentre sprofondava nel
divano “Comunque non capisco perché indosso
un’uniforme diversa” infatti, a lui
era toccata l’uniforme del Ra giallo: scarpe gialle,
pantaloni neri, maglietta
bianca e giacca giallo canarino completamente aperta.
“Perché credo tu sia più sveglio di
questi idioti”
disse Chazz con la sua solita gentilezza.
“Bastardo!” gridarono Naruto e Kiba.
Per quanto riguarda gli altri tutti avevano ricevuto
un’uniforme che, a detta di Chazz era perfetta per loro:
-
Naruto,
Kiba, Rock Lee, Choji e Sakura Haruno erano
vestiti da Slifer;
-
Shikamaru,
Neji, Kankuro e Shino erano dei Ra giallo;
-
Nick,
Shaoran, Gaara, Yuè e le ragazze, invece erano
degli Obelisk Blu.
“Si può sapere
perché mi avete dato questi stracci
rosso pomodoro?” ringhiò Sakura “Voglio
vestirmi anch’io come le altre”.
“A voi ragazze ci ha pensato Alexis, quindi prenditela
con lei” fece Chazz tirandosene fuori.
“Perché!” fece la rosa
all’amica.
“Vedi, blu e rosa non vanno molto
d’accordo” spiegò la
bionda.
“Non è giusto!” e la rosa cadde in
depressione.
“Perché non posso indossare la mia
uniforme?” si
lamentò Rock Lee “Non riesco a starci senza: mi
sento nudo e indifeso”.
“E smettila!” fece Chazz disgustato poi, si rivolse
a
Nick con tono più gentile “Spero che le piaccia
quest’uniforme!”
“E’ da quando ho cominciato ad appassionarmi a
questo
gioco che desidero indossarne una” disse Nick contento
“anche se, secondo me,
non è il colore che qualifica l’abilità
del duellante”.
“Avete ragione!” disse Chazz scattando in piedi
“Sono
assolutamente d’accordo!”
“Se fino a poco fa dicevi che chi indossa
l’uniforme
rossa è il più idiota di tutti!” fece
Ino, sempre troppo vicina a lui.
“Sta zitta mocciosa!” disse il Princeton a denti
stretti.
“Insensibile!” ruggì la bionda e gli
menò un ennesimo
pugno a martello, seguito da una chiave articolare alla testa
“Vediamo se cambi
idea una volta che ti avrò strozzato”.
“Ehi calma!” dissero tutti e cercarono di fermare
lo
strangolamento, più che meritato, di Chazz.
“Adesso ci penso io” disse Nick e, tirate fuori le
ali, li prese e li allontanò “La volete finire voi
due? Sembrate quasi due
innamorati che litigano per la minima sciocchezza”.
“MA STATE SCHERZANDO” gridarono
all’unisono i due
ragazzi “Non potrei mai stare con un tipo simile”.
“Parlate all’unisono” fece Nick
“Questo vuole dire che
siete sulla stessa linea d’onda. Credetemi: so che
significa” e gli balenò
l’immagine di lui e Marina che facevano allo stesso modo.
“Dunque questo è uno dei modi in cui si esprime
l’amore” fece Gaara annotandolo su
un’agendina “Lo terrò a mente”.
Nel frattempo gli altri se la stavano ridendo sotto i
baffi.
“Che avete da ridere!” sbottò Chazz
“Non è per niente
divertente!”
“Dovresti vedere la tua faccia” disse Kiba
trattenendo
le lacrime “Sei rosso come un pomodoro e nemmeno Ino ci
scherza”.
I due ragazzi si guardarono in faccia e, alla fine
esplosero: “QUESTA E’ GUERRA!” e,
liberatisi dalle ali di Nick, inseguirono il gruppo
per tutta la stanza.
Dopo circa venti minuti
d’inseguimento, Chazz e Ino si
gettarono stremati sul divano e ci rimasero per un bel po’.
“Mi sa che abbiamo esagerato” fece Gaara.
“Di sicuro” confermò Yuè.
“Però è stato divertente!”
disse Kero-chan allegro.
“Beh!” esclamò Aster “ragazzi
è stato un piacere:
adesso devo andare”.
“E dove?” chiese Naruto confuso.
“Ho un appuntamento col mio manager fra dieci minuti
per discutere di una cosa importante” spiegò Aster
“Piuttosto, perché non
andate a fare un giro dell’Accademia? Magari potete seguire
anche qualche
corso: sarebbe utile per qualcuno di voi! a presto” e si
teletrasportò via
“Saranno una seccatura!” fece Shikamaru
“Comunque
vedere il posto non mi guasta”.
“Allora è deciso: portiamo i nostri amici a fare
il
giro dell’accademia” dichiarò Jaden.
“Ci sto!” disse Syrus prendendo Tomoyo sottobraccio
“Vi divertirete un mondo!”
“Chissà se troverò ispirazione
qui!” disse la
ragazzina con gli occhi luccicanti “Tu, però, sei
una delle ispirazioni
migliori dopo Sakura” e si appoggiò al Truesdale
minore, suscitando l’invidia
delle ragazze.
“Grazie!” disse lui felice e fece il segno della
vittoria agli amici che ricambiarono.
“Ecco un altro modo per esprimere amore” disse
Gaara
con l’agendina in mano “A questo punto devo solo
fare pratica”.
“Devi solo essere più naturale!” disse
Jaden
mettendogli una mano sulla spalla.
“Per il resto sei apposto” disse la piccola
Kinomoto
con un dolce sorriso.
“Lo terrò a mente” rispose il rosso.
“Ok!” fece Chazz rialzandosi dal divano
“Andiamo a
fare questo giro. E tu Ino stammi lontana almeno dieci metri”.
“Troppo pochi” ribatté lei
“Facciamo un kilometro!”
“Bene!” disse lui “Bene!”
ripeté lei e girarono la
testa dall’altra parte, mentre gli altri trattennero un
ennesima risata.
“Forza ragazzi” disse Nick seccato
“vediamo di farcela
entro oggi e andiamo!”
“Ok!” fecero gli altri.
I duellanti condussero i loro amici
e Nick in giro per
l’accademia: mostrarono loro i dormitori giallo e blu, poi
toccò al porto, dove
si poteva respirare aria di mare, alla foresta e alle rovine in cui
erano
custodite le bestie sacre, spiegando cosa fossero e infine,
toccò all’accademia
vera e propria.
“Wow!” fece Naruto “Voi studiate
qui?”
“Già!” rispose Jaden “E dentro
ci sono un sacco di
belle cose. Venite”.
“C’è un posto, dove poter osservare le
nuvole?” chiese
il giovane Nara mentre fece uno sbadiglio.
“Il tetto all’ultimo piano” disse Jessie
“Se vai
quando tramonta il sole, puoi ammirare un incredibile
spettacolo”.
“Quanto sei romantico” disse la piccola Kinomoto.
“Potrebbe essere un bel posto per osservare” disse
Shaoran poi si rivolse ad Alan “Signor Alan dovrei chiederle
una cosa in
privato”.
“Vuoi chiedermi qualcosa?” disse l’angelo
apparso al
fianco di Nick “D’accordo, allora saliamo sul
tetto: a quest’ora non ci sarà
nessuno”.
“Ci vediamo più tardi allora” disse il
giovane castano
e, dopo aver fatto un inchino, volò verso il tetto con Alan.
“Che gli vorrà chiedere?” disse Kiba.
“Qualunque cosa sia, deve essere importante” fece
Nick.
“Forza entriamo, sono troppo curioso” fece il
biondino.
“Non sei il solo!” disse il rosso.
“Non l’ho mai visto così”
pensò Kankuro “Si vede che
questa compagnia gli piace” e in cuor suo
ringraziò di aver incontrato Nick.
“Ehilà
ragazzi!” disse una voce “Come ve la
passate”.
Il gruppo si voltò e si trovò di fronte un
ragazzo
particolare: alto, carnagione abbronzata, pantaloni neri, camicia
bianca e gilè
marrone, cappello da cow boy sulla testa che copriva l’occhio
destro avvolto da
delle bende mentre il sinistro era azzurro scuro e con un grande zaino
verde
dietro la schiena.
“Jim!” fece Jaden e gli andò incontro.
“E quello chi è?” chiese fece Rock Lee
“Che tipo
strano”.
“E’ bellissimo!” disse Sakura con gli
occhi a
cuoricino.
“Hai ragione!” disse Ino con la stessa faccia
“Cavolo,
quanti ragazzi carini che ci sono qui!”
“Non c’è che dire” fece Temari
“Chissà s’è
impegnato”.
“Femmine!” esclamò Shikamaru
“Che seccatura!”
“Salve a tutti!” disse il nuovo arrivato
appoggiando
la mano sul cappello “Noto delle facce nuove, quindi credo
sia educato
presentarsi: mi chiamo Jim Crocodile Dundee, mentre lei è
Shelley” e indicò lo
zaino che si mosse facendo alcuni suoni.
“Quello è un alligatore!” fece Naruto
con la bocca
spalancata.
“E’ quello di cui vi abbiamo parlato”
disse
Hassleberry.
“Tranquilli: non farebbe male a una mosca” li
rassicurò Jim e la fece scendere.
“Che carina!” fece la piccola Kinomoto accarezzando
la
testa dell’enorme rettile che le lasciò fare
“Non ne avevo mai visto uno da
vicino”.
“Questa è da immortalare!” disse Tomoyo
con la
videocamera in mano.
“E’ un piacere incontrarti Jim” disse
Nick
avvicinandosi a lui “Io sono Nick, molto piacere” e
tese la mano.
“Piacere mio!” disse il ragazzo stringendola
“Dì la
verità: tu e questi ragazzi non siete degli studenti,
vero?”
“Non negherò l’evidenza!”
affermò Nick “Ti sarei, però
grato se non lo dicessi a nessuno”.
“Non ti preoccupare, sarò muto come un pesce,
però mi
piacerebbe sapere chi sono gli altri”.
“Hai ragione!” disse Nick e presentò
rapidamente il
gruppo.
“Allora avevo ragione a pensare che foste voi i
ragazzi che hanno fermato quegli strani tipi qualche giorno
fa” disse Jim.
“Sei un tipo perspicace, me ne complimento” disse
Nick
“Uno come te sarebbe un ottimo Sun’s
Knight”.
“Potrei diventare come loro?” chiese il ragazzo.
“Se ne hai le qualità, sì!”
rispose Nick “Vuoi provare?”
ed estrasse la spada pronto ad avviare il processo.
Jim chiuse l’occhio buono e fece un profondo respiro:
“No, lascia perdere!”
“Cosa?” fecero tutti
“Perché?”
“La mia strada è un’altra”
rispose “E comunque non
credo di avere quello che serve per diventare come voi”.
“Che dici?” disse Jaden “Se non ci provi
non potrai
mai saperlo. Signor Nick gli dica qualcosa”.
“Non posso!” rispose il Sun’s Warrior
rinfoderando la
spada “Se Jim non vuole, non
l’obbligherò! Tuttavia, se cambierai idea, fammi
un fischio”.
“Dubito che lo farò, ma va bene” rispose
il ragazzo
poi cambiò discorso “Beh! Che cosa ci facciamo
ancora qui? Non vogliamo far
vedere l’accademia ai nostri ospiti?”
“Ottima idea” disse Jaden mentre ingoiava il rospo
“Dovrebbe esserci una lezione adesso, vi va di seguirla? Dopo
mangeremo
qualcosa e gireremo per il resto del pomeriggio”.
“Tu chi sei? Che fine ha fatto Jaden” disse Syrus
stupito.
“C’è la lezione di concetti del
duello” disse Jaden
“In questo modo i nostri amici capiranno meglio come funziona
il Duel Monsters
e, se vorranno, potranno costruirsi un deck tutto loro”.
“Che pensiero gentile” disse Nick “Per me
va bene,
così faccio una ripassata delle regole e mi aggiorno. Voi
che volete fare”
rivolgendosi agli altri.
“E’ chiaro che veniamo” disse Naruto
“Voglio imparare
a duellare come il fratellone Jaden e anche riuscire a
batterlo”.
“Ora non montarti la testa soldato” lo riprese
Hassleberry “Nessuno può battere il generale Yuki,
nemmeno il signor Nick c’è
riuscito”.
“Che? Davvero?” disse Shikamaru.
“E già!” disse Nick col sorrisetto
imbarazzato
“Proprio per questo credo che seguirò un paio di
corsi e rivedrò i miei deck,
così la prossima volta non perderò” e
s’incamminò verso l’entrata.
“I tuoi deck?” chiese Chazz “Quanti ne
hai?”
“Ne ho nove Chazz: cui aggiungo una serie di carte
ultra rare molto speciali” rispose ed entrò.
“…” tutti rimasero senza parole
“CHEEEEEEE!”
“E così sono
tornati!” disse il terribile Viper mentre
osservava il monitor “E sono anche in compagnia. Non so chi
siano quei mocciosi
ma sembra abbiano un notevole quantitativo di energia: soprattutto il
biondino,
il rosso e il castano che si è battuto contro Jaden.
Credo proprio che estenderò l’invito anche a loro.
Sei
d’accordo con me, amico?”
“Certo Viper” rispose la voce a doppio tono
proveniente da un cilindro nero “Inoltre sono persone cui
Jaden sembra tenere
molto, quindi devono soffrire oltre ogni limite”.
“Molto bene!” fece Viper con un sorriso
“E’ un peccato
che Axel si sia ribellato, altrimenti sarebbe stato perfetto per
testare le
abilità di quei ragazzi. Credo sia giunto il momento di fare
un giro per le
aule” e alzatosi si avviò all’uscita.
La lezione fu molto interessante:
Naruto si dimostrò
essere il più attento. L’interesse era tale che
fece qualcosa che nessuno si
era mai sognato di fare prima: applaudì Krauler alla fine
della lezione
lasciando il professore in questione (praticamente un vecchietto, con
capelli
biondi, faccia piena di rughe e labbra con lucida labbra, che si
atteggiava a
chissà chi) molto commosso.
“Il nostro Naruto sa come accattivarsi i
professori”
fece divertito Jim “Lo conosco da solo un’ora ma
credo proprio che sarà un
piacere essere suo amico”.
“E’ sicuro che, se entra per davvero qua dentro
rischia di surclassarti Jaden” disse Kero-chan, comodamente
seduto sul banco
del biondino “Ha preso parecchi appunti”.
“Quasi non lo riconosco” disse Sakura Haruno senza
parole, mentre vedeva anche lei cosa aveva scritto.
“Chissà cosa sarebbe successo se Naruto si fosse
realmente iscritto all’accademia del duellante”
pensò Nick “Non sarebbe stato
un ninja, ma di sicuro il carattere non sarebbe mai potuto
cambiare!” il solo
pensiero lo divertì.
Dopo la lezione, i ragazzi uscirono
dall’aula
discutendo del più e del meno e Naruto non finiva di
chiedere informazioni a
Jaden sui vari professori e sui tipi di deck che si potevano costruire.
“Accidenti, Naruto” fece Syrus “Sai, mi
chiedo cosa
sarebbe successo se ti fossi iscritto qui!”
“Sicuramente sarei stato il migliore!” disse il
biondino allegro.
“Non dire scemenze” fece Chazz “Ne devi
fare di strada
per arrivare al mio livello”.
“Per favore!” fece Ino questa volta a cinque metri
da
lui “Secondo me sei il più scarso
dell’accademia: lo dimostra che non indossi
la regolare uniforme”.
“Se non indosso l’uniforme, è
perché…” ma non finì la
frase.
“Buon giorno ragazzi” disse una voce molto potente.
Tutti si voltarono e si trovarono Viper davanti.
“E questo chi è?” pensarono insieme
tutti i ninja.
“A quanto sembra abbiamo
delle matricole belle fresche”
disse l’uomo puntando le sue tre vittime “Mi
presento: sono il professore
Telonius Viper e vi do il benvenuto all’accademia.
Poiché siete nuovi, sarete aggiornati sull’attuale
situazione
di quest’accademia: le lezioni che seguirete sono solo
teoriche, se davvero
volete dimostrare le vostre abilità come duellanti, dovrete
duellare contro i
vostri compagni e vincere più incontri possibili.
Per valutare i vostri progressi vi fornirò degli
speciali apparecchi che, a fine corso, mi permetteranno di giudicare i
vostri
progressi.
Ho giusto con me qualcuno di questi apparecchi, si chiamano
bio-bend e dovrete tenerli per tutto il semestre senza toglierli mai,
nemmeno
quando andrete a lavarvi.
Tu biondino avvicinati”.
Naruto ubbidì meccanicamente all’ordine e
ricevette il
suo bio-bend e, dopo di lui, toccò a Gaara, Nick, la piccola
Sakura, l’appena
tornato Shaoran, Hinata, Neji e Shikamaru gli altri per il momento
erano al
sicuro.
“Riceverete il vostro a breve” disse ai ragazzi che
non l’avevano avuto “Consideratelo un regalo
personale. Vi saluto” e se ne
andò.
“Quel tipo metteva i
brividi” fece Ino “Perché vi
siete fatti mettere questi cosi addosso? Non potevate semplicemente
dirgli di
no!”
“Se lo avessimo fatto, avrebbe avuto dei sospetti”
disse Nick mentre osservava il suo nuovo braccialetto
“Inoltre nasconde
qualcosa di così particolare da suscitare
l’interesse di Alba, quindi è meglio
stare al suo gioco per il momento”.
“State attenti a non usare troppe energie” li
avvertì Jim
“Questi cosi la assorbono e la raccolgono in un posto qui
vicino”.
“E’ vero!” disse Neji col Byakugan attivo
“Questo
strano apparecchio si è collegato al sistema circolatorio
del chakra: basta un
minimo di sforzo per attivarlo”.
“Per nostra fortuna, però, assorbe solo
l’energia
prodotta da un duello, non quella di un combattimento reale, altrimenti
saremmo
messi male”.
“Scusate” intervenne Tenten “Se sapete
che fa queste
cose, perché non cercate di fermarlo?”
“Ci abbiamo provato” disse Jaden “ma non
siamo
riusciti a localizzare con precisione il luogo in cui viene raccolta:
inoltre
l’energia assume carica negativa, quindi indebolisce i nostri
spiriti”.
“Per il momento non pensiamoci” disse Nick
“le nostre
priorità sono altre e non abbiamo tempo da perdere con
lui”.
“Già! Adesso dovremo duellare per forza”
disse il
giovane Nara “ma dove le troviamo le carte per costruire un
deck?”
“A questo risolviamo noi” disse Jessie
“Qua sotto c’è
un negozio di carte. La proprietaria è una nostra amica e
sono sicuro che saprà
darvi le migliori che ha”.
“Allora andiamo subito!” disse Naruto
“Non vedo l’ora
di costruire un deck”.
“Tu non vai da nessuna
parte nanetto” disse una voce
poco gentile.
“Come mi hai chiamato bestione?” rispose il
biondino.
“Si vede che hai bisogno di una sonora lezione microbo
e lo stesso vale per le altre matricole” disse un altro
dietro il primo,
seguito da altri due.
Erano quattro Obelisk Blu attacca
brighe e poco
educati: alti e robusti, faccia da bullo e ghigno poco raccomandabile.
“A quanto sembra i quattro idioti di turno sono venuti
a dare fastidio” disse Chazz “Fatevi da parte che
li sistemo in due secondi”.
“Spiacente Campione, ma la mia preda è questo
moccioso
chiacchierone” disse il primo ad aver parlato “Non
sopporto gli adulatori. E
dopo di lui voglio vedermela contro il tipo alto, quel rosso e quello
con la
coda. Le ragazze non m’interessano al momento”.
“A quanto sembra hai già le idee chiare”
disse Nick
“Perché non cominci con me? Se vinci ti
darò una carta a tua scelta, ma se
vinco tu farai altrettanto”.
“Offerta interessante la tua, ma il primo che voglio
avere la soddisfazione di schiacciare è quel biondino,
quindi fatti da parte e
aspetta il tuo turno”.
“Come vuoi, io però ti ho avvertito” poi
si voltò
verso Naruto e gli mise una mano sulla spalla “Fallo a
pezzi”.
“Ma io non ho un deck, come faccio a duellare?”
chiese
il ragazzo.
“E’ vero!” disse Sakura avvicinatasi ai
due “Inoltre,
anche se ne avesse uno, non saprebbe come giocare le carte”.
“A duellare sono capace” la corresse il biondino
“grazie alla lezione e a quello che ho appreso dal fratellone
Jaden, penso di
potercela fare, ma senza un deck non ho speranze”.
“A questo risolvo io” disse Nick e, aperto il suo
porta tutto, tirò fuori uno dei suoi deck “Per uno
come te, questo sarà
perfetto” e glielo diede.
“Grazie! Farò del mio meglio” disse il
ragazzo e vide
le carte che vi erano contenute “Ma questo deck è
incredibile” fece con gli
occhi sgranati.
“Te l’avevo detto che è perfetto per
te!” sorrise Nick
e Naruto ricambiò.
“Tieni!” e Jaden gli porse il suo Duel disk
“Senza di
questo non si duella” e gli strizzò
l’occhio.
“Grazie fratellone!” disse Naruto.
“Allora moccioso, hai finito di raccomandarti?”
disse
il bullo a braccia incrociate.
“E tu invece?” ricambiò il biondino
“Quando avrò
finito con te, sarai costretto a dartela
gambe”.
“Questo lo vedremo” rispose il bullo.
“Voi che dite, ce la
farà?” chiese Tenten.
“Dobbiamo solo sperare” disse Neji “Di
sicuro ne
vedremo delle belle”.
“Dai del tuo meglio Naruto” disse Gaara.
“Fagli mangiare la polvere” disse la piccola
Kinomoto.
“Dai Naruto!” sussurrò Hinata.
“Questo non è un combattimento” disse
Chazz “il nostro
amico non ha nessuna esperienza. Temo che perderà!”
“Smettila di essere pessimista e fai il tifo per lui,
idiota!” gli urlò contro Ino.
“Io ho detto solo la verità!”
ribatté lui.
“Ora vedremo se hai ragione o no!” disse Nick
“In
bocca al lupo Naruto, usa bene quel deck e vincerai”.
“Basta chiacchiere,
passiamo ai fatti” disse il bullo.
“Su questo almeno siamo d’accordo” disse
Naruto e
inserì il deck nel contenitore del Duel disk.
“COMBATTIAMO!”
Nel
prossimo
capitolo.
Dopo i dubbi
iniziali, il nostro biondino preferito da prova di essere in gamba come
duellante e riesce a sconfiggere il bullo dell’Obelisk Blu,
mettendolo in fuga
con la banda.
Durante il
giro dell’accademia, i ragazzi incontreranno altri amici di
Jaden e compagni e,
dopo diverse peripezie, cercheranno di rintracciare Viper e
sconfiggerlo.
Nel frattempo
il settimo generale infernale comincia a programmare
l’attacco contro il gruppo
dei Sun’s Knights.
Questo e
altro, nel prossimo capitolo.
Bakura
è il
cattivo finale della serie precedente di Yu-gi-oh, mentre gli altri
sono
originali, salvo Belazur che viene dal videogioco di Primal.
A
questo
punto, vi lascio ponendo un quesito sul deck che userà
Naruto, quale sarà tra
queste possibili scelte?
1)
Deck incantatore;
2)
Deck gemello;
3)
Deck drago unità;
4)
Deck zombie;
5)
Deck drago;
6)
Deck rottame;
7)
Deck demone.
Chi
risponde
correttamente, avrà, tramite messaggio privato, un piccolo
indizio sul seguito
o sui personaggi della storia, badate che sarà piccolo,
quindi scegliete bene.
Ciao!
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Capitolo 35 *** Duello e nuovi amici ***
35. Duelli e nuovi amici
Ciao a
tutti
e scusate per il ritardo.
Il capitolo
di oggi è quasi interamente incentrato sul duello di Naruto,
ma non mancano
molte altre scene e azioni. Spero che vi piacerà.
Angolo dei
commenti.
Lettore01:
grazie del complimento.
Dici che
InoxChazz è strana? Gioco il tutto sul loro carattere: lui
è montato e
apparentemente menefreghista, ma tiene ai compagni e vuole aiutarli,
lei è
reattiva e perde subito la pazienza, ma ritiene di doversi prendere
cura dei
suoi amici vecchi e nuovi senza sentirsi inferiore; quindi è
naturale che,
anche se lentamente, nasca un certo feeling tra i due che
può diventare
qualcosa di più.
Per quanto
riguarda Naruto è incuriosito dal nuovo ambiente e vuole
apprendere qualcosa di
nuovo: chiunque farebbe allo stesso modo, no?
Sul deck, lo
scoprirai leggendo il capitolo e, per quanto riguarda una wiki sulla
storia:
direi di sì, ci sarebbe davvero molto da dire.
Fria:
lieto
che il precedente ti sia piaciuto, ora spero che anche questo sia di
tuo
gradimento.
Per quanto
riguarda il deck, leggi e lo scoprirai.
Detto
questo,
con il solito augurio, ecco a voi il capitolo (avviso che è
bello lungo), buona
lettura.
“Visto che sono gentile,
lascio che sia tu ad
iniziare, moccioso!” disse il bullo “Consideralo un
regalo” e ghignò.
“Grazie per il pensiero, ma te ne pentirai! Pesco”
e
Naruto dette inizio al duello * il deck che il signor Nick mi ha dato
è
incredibile. Mi chiedo se riuscirò a usarlo come si deve.
Spero di esserne
all’altezza *.
“Che succede? Non sai da dove iniziare?” lo
schernì il
bullo “Non dirmi che questo è il tuo primo
duello”.
“Idiota, sto pensando. Quello che ti ha fatto
l’esame
doveva essere ceco per dichiararti Obelisk” rispose il
biondino.
“Piccolo moccioso, come osi!” ringhiò
l’altro “Ti
ridurrò in briciole!”
“Sempre se ci riesci” rispose il biondino
“Metto un
mostro coperto e una carta coperta sul terreno. Fammi vedere di cosa
sei
capace!”
“Ora vedrai! Pesco!” disse il bullo
“Bene! Ho mancato
le buone maniere, io sono Max e non conosco rivali!”
“Sei solo un pallone gonfiato amico” rispose Naruto
“Io sono Naruto Uzumaki, tienilo bene a mente”.
“Sicuro” rise Max “sarà il
nome del mio cane, quando
me ne prenderò uno. Adesso evoco Gilgarth in posizione di
attacco” fece la sua
comparsa un mostro di tipo demone, simile ad un robot con ATK 1800 e
DEF 1200
“Attacca il suo mostro” e partì
all’attacco, distruggendo il mostro coperto che
apparve simile a un robottino.
“Grazie, hai distrutto Truppa della Carta” disse
Naruto “Quando è distrutto, io posso pescare una
carta dal deck” e così fece.
“E bravo!” fece Max “Il mio turno,
però, non è ancora
finito: attivo la carta magia Camera Oscura dell’incubo.
Questa carta continua
ti infligge un danno di 300 punti ogni volta che subisci un danno da
effetto”.
“Carta interessante, ma non resterà a lungo sul
terreno” rispose Naruto “Attivo la trappola
Risucchio Magico: adesso sei
obbligato a scartare una carta magia dalla tua mano, se non lo farai
posso
distruggere la tua carta che hai appena giocato. Allora che
fai?”
“La tua carta non mi fa né caldo né
freddo” rispose il
bullo “Spedisco una carta magia al cimitero e rendo vana la
tua carta. Adesso
metto una carta coperta e ti passo la mano”.
“Se insisti, va bene!” e Naruto pescò la
sua carta *
Questa non va bene, è troppo debole per contrastare
Gilgarth, mentre questa
richiede un sacrificio per poterla evocare. Inoltre che carta
sarà quella
coperta? Accidenti: sono messo male. Ed io che pensavo fosse una
passeggiata! *
“Così non va
bene!” disse Chazz “Il nostro amico non
sa che fare!”
“E’ davvero messo così male?”
chiese Sakura.
“Le carte che ha in mano sono buone, ma non sa come
usarle” rispose Nick “Se non recupera il controllo
perderà di sicuro”.
“Sarà molto difficile!” disse Kiba
“Naruto non è mai
calmo”.
“Per il momento, metto un
altro mostro coperto e passo
la mano” disse Naruto.
“Tutto qui!” fece il bullo deluso “Si
vede proprio che
sei una schiappa! Pesco! Evoco Melchid la bestia dai quattro
volti” apparve una
testa con quattro facce (ATK 1500 DEF1200) “Adesso svelo la
mia carta coperta:
Buco Trappola Acido. Adesso ho la facoltà di scoprire un
mostro sul tuo lato
del terreno e di controllarne la DEF. Vediamo chi
è!!” la carta fu scoperta e
si rivelò essere un mostro di tipo guerriero cioè
Comandante di campo Rahz (ATK
1600 DEF 1200) “Che idiota: avresti potuto usare il suo
potere speciale che ti
permette di mettere un mostro guerriero di livello 4 in cima al deck e
non
l’hai fatto. Peggio per te. Avendo un DEF inferiore a 2000,
il mostro viene
distrutto e spedito al cimitero” e il mostro venne distrutto.
“Cosa!” fece il biondino col fiato mozzo
“Chi diavolo
lo dice?”
“La mia carta e inoltre perdi 300 punti a seguito
della mia carta magia ” rise Max “E ora beccati
questo: Gilgarth e Melchid
attaccate direttamente i suoi life points”.
I due mostri partirono all’attacco e colpirono Naruto,
infliggendogli un danno complessivo di 3600 punti, lasciandogli solo
400 life
points.
“Ancora un turno e sarai finito” disse trionfante
Max
“Preparati a mangiare la polvere”.
“Così non va
bene!” disse Hassleberry a pugni stretti “Se
il soldato Uzumaki non si da una mossa rischia di perdere”.
“Forza Naruto, non farti prendere dal panico” lo
incitò Jaden “Puoi farcela”.
“Dai!” fece Jessie “Abbi più
fiducia in te stesso”.
“Non mollare fratellone Naruto” lo
incitò anche la
piccola Kinomoto.
“Avanti Naruto” tuonò Rock Lee
“Mostra a quel gradasso
quanto è forte l’ardore della
giovinezza”.
“Vai Naruto!” lo incitarono tutti gli altri.
“Ti prego Naruto” fece Hinata con un sussurro
“Abbi
fede”.
“Sono tutti con te” disse Nick “Vedi di
non
deluderli”.
“Ragazzi!” fece
Naruto voltandosi verso di loro “Io
non… “.
“Smettila di piangerti addosso” disse una voce
nella
sua mente.
“Di chi è questa voce?” chiese il
ragazzo colto alla
sprovvista.
“Non esitare, Naruto” continuò la voce
“Confida nelle
tue forze, come hai sempre fatto e crea un legame con questo deck: ogni
carta
vuole essere giocata, non deluderle”.
“Chi sei?” chiese il ragazzo.
“Pesca la prossima carta e lo saprai” rispose la
voce.
“La prossima carta?” fece Naruto.
“Ehi moccioso!” lo richiamò il bullo
“Ti sei
incantato? Non è che stai pensando di dartela a
gambe?”
Naruto, provocato da quelle parole non se la tenne:
“Adesso ti faccio vedere io! Pesco!
Non ci posso credere!” fece stupido.
La carta che aveva pescato era {rullo di tamburi} la
Sacra Fenice di Nephtys (ATK 2400 DEF 1600) e la sua immagine stava
brillando.
“Allora eri tu!” disse il biondino.
“Esatto ragazzo!” rispose la carta “Sono
qui per darti
il mio aiuto anche in nome di Sasuke!”
“Di Sasuke!” fece il ragazzo senza confuso.
“Sì! Anche se non ne è
consapevole” rispose la fenice
“Naruto, io sono lo spirito che si è legato a
Sasuke e rappresento quella parte
che desidera tornare al villaggio. In questo periodo sono apparso
numerose
volte davanti a lui, ma non vuole ascoltare le mie parole. Quel ragazzo
ha la
testa più dura del cemento.
Adesso ascolta: nella tua mano hai tutto quello che ti
serve per vincere e il deck che ti ha dato Nick, ossia il deck Gemelli,
è
pronto a seguirti. Forza ragazzo, fatti valere”.
Il ragazzo chiuse gli occhi e trasse un profondo
respiro: “Accidenti! Allora anche Sasuke ha le
qualità per diventare Sun’s
Knight. Questo è un motivo in più per riportarlo
a casa” e aprì gli occhi con
una nuova luce “Fenice, farò del mio meglio:
riporterò a casa il mio amico è
una promessa”.
“Bene! Forza, fai vedere a quell’idiota del tuo
amico
di cosa è capace la tua determinazione”.
“Con piacere” disse il biondino.
“Ehi! quanto ci
vuole?” chiese Max sbadigliando “Non
ho tutto il giorno per te”.
“Scusa per l’attesa!” disse il ragazzo
risoluto
“Adesso sono pronto a vincere. Gioco la carta magia Anfora
dell’Avidità, con
cui pesco due carte.
Adesso gioco la carta magia Fardello del potente:
grazie ad essa, ogni tuo mostro perde ATK pari al suo livello di stelle
moltiplicato per 100”
“Cosa!” fece Max “Questo non
vale!”
“Aggiornati che è meglio!” disse Naruto
“E adesso
attivo la carta magia continua Potere Erculeo.
Per effetto di questa carta: se tu hai mostri sul
terreno e io invece no, posso evocare specialmente un mostro gemello di
livello
4 dalla mia mano ed io scelgo Samurai futuro in posizione di
attacco” fece la
sua comparsa un giovane vestito con un abito azzurro aderente al corpo,
con
maschera azzurra sul volto e armato di spada laser (ATK 1600 DEF 1200)
“Carino il
tipo!” disse estasiata Ino.
“Stupida!” la riprese Chazz “Ci provi
pure con le
carte? Sei proprio disperata”.
In tutta risposta il Princeton ricevette un pugno in
testa e fu messo al tappeto.
“Non ho ancora
finito” disse Naruto “Adesso evoco
Cavaliere Evocatore” e apparve uno spadaccino coperto da
un’armatura rossa,
avvolto da un mantello con piume bianche e armato di una spada ricurva
(ATK
1900 DEF 900).
“Quello è il
mio tipo” fece estasiata Tenten.
“Allora è un vizio” fece Kiba
“Che cosa avranno quei
tipi che noi non abbiamo!”
“Classe!” rispose Temari senza mostrare particolare
interesse ai commenti.
“Da tenere a mente!” disse Gaara mentre lo
appuntò
sull’agendina.
“Adesso Max, ti
restituisco il favore di prima e
attivo il potere speciale di Samurai”.
“Potere Speciale?” fece Max “Che diavolo
dici? Quei
tipi hanno poteri speciali?”
“Sì!” rispose il biondino
“Possono essere considerati
mostri normali, ma anche mostri con effetto, spetta a me deciderlo.
Come stavo
dicendo, attivo il potere speciale di Samurai Futuro: rimuovo dal gioco
un
mostro dal mio cimitero così distruggo un mostro sul tuo
terreno ed io scelgo
Gilgarth” e il mostro scelto fu distrutto “E adesso
ragazzi all’attacco!
Samurai distruggi Melchid e tu Cavaliere attacca
direttamente”.
I due mostri partirono all’attacco, distruggendo quello
avversario e infliggendo un attacco diretto, riducendo così
i suoi life points
a 1600.
“Maledetto!” ringhiò Max “Te
la farò pagare cara”.
“Accetti gli assegni?” disse Naruto mostrando un
magnifico sorriso “Adesso metto una carta coperta e passo la
mano”.
“Adesso mi sono stancato!
Pesco!” disse furioso il
bullo, poi, dopo aver guardato la carta appena pescata, sorrise in malo
modo
“Al momento giusto. Ehi moccioso, sto per farti un bel
regalino: un mostro di
otto stelle noto col nome di Golem di Lava”.
“Sei ceco per caso?” disse Naruto “Sul
tuo terreno non
ci sono mostri, quindi non puoi evocarlo”.
“Lo so! Però voglio regalartelo” disse
lui con ghigno
che non prometteva niente di buono.
I mostri di Naruto sparirono e il biondino si trovò
rinchiuso dentro un’enorme gabbia tenuta a mo di collare su
un gigantesco
mostro fatto di lava (ATK 3000 DEF 2500).
“Ehi! da dove esce fuori questa roba!” fece il
ragazzo
senza parole.
“Il mio regalo non ti piace?” fece divertito Max
“Beh
ora te lo tieni. Se non sai qual è il suo effetto, te lo
spiego io: Golem di
Lava è evocato sul terreno del mio avversario, sacrificando
i suoi mostri e a
ogni tua fase di attesa ti toglie ben 1000 punti. Se la memoria non
m’inganna,
a te ne restano solo 400, quindi quando sarà il tuo turno
perderai
automaticamente il duello. Ti ho fregato, moccioso”.
“Maledetto baro” ringhiò il biondino.
“Ehi, ma che accidenti
è successo?” chiese Kiba.
“Semplice, Max ha tirato fuori un mostro molto
pericoloso che danneggia i punti dell’avversario ad ogni
turno” spiegò Jim
“Quando Naruto inizierà il suo turno
sarà spacciato”.
“Questo non è leale!” disse nervoso
Shaoran.
“Sfortunatamente lo è!” rispose Nick
“Ma non è ancora
finita: se Naruto pesca la carta giusta, potrà liberarsi di
quel mostro.
Speriamo bene!”
“Bene direi di aver
concluso” fece Max “ma la prudenza
non è mai troppa, quindi metto una carta coperta e gioco la
carta magia Gabbia
d’acciaio dell’Incubo: per effetto della quale
nessuno dei due potrà attaccare
per due turni. Forza fai la tua ultima mossa”.
“Non me lo faccio ripetere due volte” disse Naruto
sicuro e pescò, dopodiché il Golem
cominciò a sciogliersi e la lava cadde nella
gabbia “AAAHH! BRUCIA!” e il biondino fu ricoperto
dal magma.
“Ah Ah Ah! Hai perso moccioso” fece il bullo.
“NARUTO” gridarono gli altri preoccupati.
“Tranquilli, non è mica morto” li
rassicurò Max “ma ha
trovato pane per i suoi denti. Chi è il prossimo?”
“Fossi in te, non mi distrarrei” disse Nick
“Il duello
non è ancora finito!”
“Che vai dicendo” fece il bullo “Ho
azzerato i suoi
life points, quindi ho vinto”.
“Perché non
guardi meglio!” fece la voce del biondino.
“Cosa!” e il bullo si voltò di scatto e
vide Naruto
ancora in piedi e con 1100 punti “Ehi, ma che diavolo
è successo?”
“Merito di questa carta” disse il ragazzo,
mostrandogliela
“Ti presento Provviste d’emergenza: che mi fa
guadagnare 1000 life points per
ogni carta magia o trappola che decido di mandare al
cimitero”.
“E quando diavolo hai giocato quella carta!” fece
stupito il bullo.
“Nel mio turno precedente” disse il biondino
“Avevo
pensato a una mossa simile e mi sono preparato in anticipo e questo
vuol dire
che sono ancora in campo”.
“Accidenti a te!” gridò Sakura
“Mi hai fatto prendere
un colpo idiota! La prossima volta avverti!”
“Così non ci sarebbe stato gusto” fece
Jaden
sorridente.
“Possiamo dire che Naruto resta sempre il più
imprevedibile” fece Nick con un sospiro “Meno male
che aveva quella carta,
altrimenti erano dolori”.
“Sai, Max”
disse Naruto allegro “Mi sto divertendo da
matti a duellare. Grazie infinite!”
“Ti stai divertendo eh?” fece il bullo col tic
“Fra
poco piangerai!”
“Lo vedremo” disse Naruto “Ti ringrazio
per il regalo
ma credo che dovrò rifiutarlo e metterlo da parte, quindi lo
sacrifico”.
“Non ci contare!” disse l’altro
“Anch’io ho pensato al
possibile seguito, che ti credi! Svelo la carta trappola Maschera della
limitazione, che t’impedisce di sacrificare i mostri,quindi
che tu voglia o no,
il mio mostro te lo tieni”.
“In tal caso attivo una carta magia: Tifone Spaziale
Mistico e distruggo la tua carta trappola” disse Naruto e una
tromba d’aria
spazzò via la carta appena attivata.
“Si può sapere che hai in mente?” fece
l’altro “Perché
non hai usato la carta magia per distruggere la gabbia invece della
trappola”.
“Perché non voglio vincere con un mostro non
mio”
disse semplicemente lui “E adesso sacrifico Golem per evocare
il mio Freed il
Generale senza avversari” e apparve un cavaliere dai lunghi
capelli biondi e
ricoperto da una splendente armatura d’argento e intarsiata
d’oro (ATK 2300 DEF
1700).
“Si può sapere
che ha al posto della testa?” fece
Chazz con una mano sulla testa “Perché ha
distrutto la carta trappola invece
della carta magia. È davvero un idiota!”
“Quel ragazzo è
l’imprevedibilità fatta persona” disse
Nick con la goccia sulla testa “Poteva pure risparmiarsi una
cosa simile”.
“Quell’idiota!” ringhiò Sakura
“Quando questo duello
finisce, mi sente”.
“Può darsi che Naruto abbia in mente di giocare un
mostro particolare” disse Gaara.
“E quale sarebbe?” chiese la piccola Kinomoto.
“Lo vedremo presto” rispose il rosso.
“Naruto, posso sapere che
hai in mente?” chiese la
Fenice.
“E me lo chiedi?” disse il biondino
“Voglio evocare
te”.
“Vuoi vincere con me?” fece la Fenice
“Sono commosso!”
“Ringraziami dopo che avremo vinto” disse il
ragazzo,
poi si rivolse a Max “Per il momento ho finito. La prossima
mossa è tua!”
“Come vuoi, ma ti pentirai di non avermi sconfitto
quando potevi” fece il bullo mentre pescò
“Gioco Anfora dell’avidità e pesco
altre due carte. Ottimo! Adesso metto due carte coperte sul terreno e
poi evoco
Bowganian in posizione di difesa” e apparve una macchina
verde armata di
balestra e con un grande occhio (ATK 1300 DEF 1000) “Il mio
mostro t’infligge
600 punti di danno ad ogni mia fase d’attesa quindi vedi di
muoverti o perderai
prima del tempo. Passo il turno”.
“Terrò a mente quello che hai detto”
disse il biondino
e pescò “Proprio quello che mi serviva. Adesso
gioco la carta magia Doppia
Evocazione che mi consente di compiere una doppia evocazione
addizionale,
quindi evoco Mago sintonizzato in posizione di attacco” e
apparve un mostro
incantatore vestito come un giglio e avvolto da un cerchio magico (ATK
1800 DEF
1600) “Dopodiché sacrifico il mago e Freed per
evocare il mostro che ti darà il
ben servito. Evoco Sacra Fenice di Nephtys” e fece la sua
comparsa la mitica
creatura alata.
“Quello sarebbe il mostro
che voleva evocare?” fece
stupito Shaoran “E’ magnifico!”
“Da non credere!” fece Chazz “Quella
carta ultrarara è
inserita in un deck come quello? È una cosa che ha
dell’incredibile”.
“Ti avevo detto che ho diverse carte rare con me”
disse Nick “E di quella ne avevo due!”
“DUE!” fecero i duellanti senza fiato.
“Già, ma una l’ho data a qualcuno che
aveva bisogno
della sua guida, mentre questa è rimasta con me!”
spiegò Nick “Adesso vediamo
come la userà”.
“Da quando in qua un
moccioso ha una carta come quella!”
fece senza fiato il bullo.
“E’ un regalo di un mio caro amico!”
disse il biondino
“E la userò per sconfiggerti”.
“Non ci contare!” disse Max dopo essersi ripreso
dallo
stupore “Non ti darò il tempo di usarla”
* Per il momento sono protetto dalla
gabbia, ma quando il moccioso finirà il suo turno, lo
sistemerò come si deve *.
“Avanti!” lo provocò Naruto
“Fammi vedere di che sei
capace, la mossa è tua”.
“Pesco!” fece il bullo e digrignò i
denti “Adesso
subisci il danno del mio Bowganian e perdi 600 punti a cui si
aggiungono i 300
della mia carta camera oscura dell’Incubo” e Naruto
rimase con 300 punti
“Adesso gioco la carta magia Spade Rivelatrici, in questo
modo ti blocco per
tre turni e, per maggior sicurezza svelo trappola Poltiglia Rifletti
– metalli”
la carta si sollevò e rivelò una palla fatta di
poltiglia “Questa carta è sia
una trappola che un mostro: il ATK è 0 ma il DEF arriva a
3000 ed è più che
sufficiente per bloccare il tuo mostro. Tocca a te”.
“Pesco!” e Naruto sorrise “Ottimo! Evoco
Forza
Esiliata in posizione di attacco” apparve un gruppo di
mercenari (ATK 1000 DEF
1000) “E ora ne attivo l’effetto: la offro come
tributo e distruggo un tuo
mostro ed io scelgo Bowganian. Dì addio al tuo amico
dall’occhio vispo” e i due
mostri sparirono.
“Maledetto!” ringhiò Max.
“Tocca a te!” disse Naruto.
“Ora ti faccio a pezzi!” e pescò
“Si vede che è
destino che debba farti dei regali, ma tranquillo questo non ti
danneggia.
Attivo Carta di Santità grazie alla quale peschiamo dal deck
fino ad avere sei
carte in mano”.
“Che gentile!” fece Naruto “Questo
l’accetto
volentieri!” e i due pescarono dai loro deck.
“Questa è proprio ciò di cui avevo
bisogno”
ghignò “Adesso
gioco ricerca della
pietra magica, grazie alla quale recupero una carta magia dal mio
cimitero
scartandone due dalla mia mano. Io scelgo di recuperare Sepoltura
Prematura,
ossia la carta che mi hai costretto a scartare per salvare la Camera
Oscura e
la uso immediatamente. Rinuncio a 800 punti e riporto in vita Pomodoro
Mistico”
e apparve un enorme pomodoro con una lunga lingua (ATK 1400 DEF 1100)
“Che schifo!” fece il biondino disgustato
“Sembra la
copia vegetale di quel mostro di Orochimaru”.
“Chi, scusa?” chiese Max.
“Un tipo che è meglio non incontrare
mai.” Tagliò
corto Naruto “In qualsiasi caso, come hai fatto a
resuscitarla se non era
presente nel cimitero”.
“E’ una delle due carte che ho mandato al cimitero
per
recuperare Sepoltura Prematura” disse “Immagino che
adesso tu ti stia chiedendo
perché l’ho evocato vero? Quando pomodoro Mistico
è mandato al cimitero, posso
evocare un mostro oscurità di ATK 1500 dal mio deck e lo
faccio immediatamente:
lo sacrifico per evocare Demone Leggendario”e fece la sua
comparsa una creatura
azzurro scuro, con quattro braccia piene di artigli e un paio di ali da
pipistrello (ATK 1500 DEF 1800) “Il mio nuovo amico guadagna
700 ATK ad ogni
mia fase di attesa. Non finisco qui: grazie a pomodoro Mistico ne evoco
un
secondo dal mio deck e, non contento, rimuovo dal gioco tre mostri
demone ed
evoco la micidiale Paura Oscura” e apparve una un elfo nero
vestito con un
abito pieno di borchie e avvolto da un’aura nera (ATK 2200
DEF 2800) “Fra poco
vedrai di che cosa è capace. Il mio turno si conclude
qui”.
“Così non va
bene” fece Nick preoccupato “Quel mostro
è uno dei peggiori contro cui Naruto potesse mai trovarsi.
Se lo attaccherà,
sarà spacciato”.
“Perché?” chiese Kiba “Che
cosa fa quella carta?”
“Qualcosa di mostruoso!” disse Chazz sudando freddo
“Chi si sarebbe mai immaginato che Max
l’avesse”.
“Adesso tocca a
me!” disse Naruto completamente
inconsapevole di quello che il suo avversario gli aveva preparato
“Metto un
mostro in posizione di difesa e passo la mano”.
“Non puoi fare altro” disse l’altro
“Questa non mi
serve, ma non fa niente. Paura Oscura attacca il mostro
coperto” e la carta
venne distrutta.
“Hai distrutto piumizzatore (ATK 700 DEF 110), per
effetto del quale posso mandare un mostro gemello dal mio deck al
cimitero, in
questo modo pesco una carta”.
“Fa pure, tanto non cambierai nulla” disse il bullo
“Passo la mano”.
“Ora tocca a me!” disse il ragazzo
“E’ tutto pronto
per schiacciarti amico. Adesso gioco la Carta magia Tempesta Potente,
grazie
alla quale ripulisco il terreno da tutte le carte magia e
trappola”.
“Che cosa hai detto!” fece mezzo svampito Max.
“Se non avessi pescato questa carta ci avrebbe pensato
la mia Fenice. Sono sicuro che la carta coperta mira a distruggere i
miei
mostri: se fosse accaduto questo la Fenice sarebbe risorta dopo un
turno e
avrebbe distrutto tutte le carte magia e trappola sul
terreno” spiegò il
biondino “ma adesso ci pensa Tempesta potente a fare
pulizia”.
“No!” fece Max, ma vide tutte le sue carte spazzate
via.
“Ottimo colpo”
fece Nick “Però resta ancora Paura
Oscura sul terreno. Il nostro amico è messo male”.
“Avanti Naruto” fece Jaden incrociando le dita.
“Mi avrai anche tolto
tutte le carte magia e trappola,
compresa poltiglia e Camera Oscura, ma mi restano ben tre mostri con
ATK 2200
ciascuno”.
“Lo so!” disse Naruto “Presto,
però non ci saranno più.
Attivo la carta magia Controlla Mente e prendo il controllo della tua
Paura
Oscura”.
“No!” sudò freddo l’altro.
“Guarda che non sono così stupido da non capire
che
quella carta è molto pericolosa” disse Naruto
“Però non posso usarla per
niente, quindi la rimuovo dal gioco per un turno con Buco
Dimensionale” e giocò
una carta che risucchiò il mostro al suo interno.
“Maledetto!”
“Ottimo lavoro
Naruto” fece Nick stringendo il pugno.
“Questa si che è una mossa da campione”
disse Chazz
che stava per esplodere.
“Bravissimo!” sussurrò Hinata.
“Non ho finito qui” continuò il biondino
“Adesso gioco
la carta magia Simboli del dovere, grazie alla quale posso resuscitare
un
mostro normale dal cimitero e io scelgo di evocare GEARFRIED
FENICE” e apparve
un guerriero dall’armatura bianca con un mantello rosso e
l’elmo di una fenice
(ATK 2800 DEF 2200) “Se ti stai chiedendo da dove spunta
fuori è merito di
Piumizzatore e del suo utilissimo effetto.
E ora chiudiamo in bellezza: Gearfried Fenice e Sacra
Fenice di Nephtys distruggete i due demoni leggendari”.
Le due creature ubbidirono e, lanciatesi all’attacco,
annientarono i due demoni, togliendo a Max 800 life points,
cioè quanto gli
rimaneva, segnando la vittoria definitiva del biondino.
“EVVIVA! NARUTO HA VINTO!” gridarono i suoi amici.
“No!” fece Max “E’ impossibile!
Non posso aver perso”.
“E’ stato divertente duellare con te”
disse il
biondino col pugno alzato.
“Bravissimo fratellone
Naruto” disse la piccola
Kinomoto mentre gli saltò sulle spalle, “Sei un
campione”.
“Piccola Sakura” fece il biondino stupito.
“E’ vero amico, sei stato in gamba” gli
sorrise Jim
“Non male come primo duello”.
“Hai davvero del talento” gli disse Jessie
“Dovresti
davvero iscriverti qui!”
“Eh eh!” fece imbarazzato il biondino
“Adesso non
esageriamo!”
“Sei stato grande Naruto” fece Sakura Haruno
“Mi hai
fatto spaventare, accidenti, ma alla fine hai vinto alla
grande”.
“Andiamo!” fece di nuovo Naruto rosso in viso per
tutti quei complimenti.
“Sei e sarai sempre il migliore Naruto” intervenne
la
giovane Hyuga che, con sorpresa di tutti, lo abbracciò {che
vi aspettavate, per
il bacio ce ne vuole}
“L’ha abbracciato!” pensò Nick
depresso “Perché non ha
osato di più?” {sei sordo? Ho detto che ce ne
vuole di tempo per il bacio}
“Ehi! Hinata” fece Naruto imbarazzato
“Sto
soffocando!”
“Oh Scusa!” fece la ragazza allontanandosi di colpo.
“Allora è vero che c’è
qualcosa tra voi!” fece Gaara.
“MA CHE DICI!” gridò Naruto
“NOI DUE SIAMO SOLO AMICI”
“Ok!” fece la maggior parte * Cavolo Hinata!
Avresti
dovuto baciarlo, non abbracciarlo *.
“Ahi!” fece Naruto.
“Naruto, tutto bene?” dissero Shaoran e la piccola
Kinomoto sorreggendolo.
“Improvvisamente mi sento un po’ stanco”
fece Naruto
ansimante “Ho bisogno di sedermi un po’”.
“D’accordo!” dissero gli altri e lo
aiutarono a
sedersi sulla colonna.
“Davvero
incredibile!” ghignò Viper
“L’energia di quel
ragazzino è davvero notevole”.
“Non è solo notevole!” fece la creatura
contenuta
dentro il cilindro “Nel suo corpo è contenuta una
forza sovrannaturale: è così
intensa che faccio fatica a mandarla giù, ma presto ci
prenderò la mano e
allora anche Naruto Uzumaki sarà una perfetta fonte di
nutrimento”.
“Noto con piacere che ti sta piacendo. Allora aspetta
di vedere il seguito” disse Viper.
I quattro bulli furono sotto
torchio da Nick e poi
arrivò Crowler {scusate per l’errore del capitolo
precedente} che impose loro
di scusarsi e di ritirarsi.
“Quei ragazzi sono davvero seccanti certe volte”
fece
il professore, poi s’inginocchiò per vedere le
condizioni di Naruto “Allora
ragazzo come stai?”
“Crowler che si preoccupa per le condizioni di
qualcuno?” fece Chazz sottovoce mentre si teneva il naso
“Ed è sincero! Questa
è l’accademia o no?”
“Ehi, ma che gli prende al dottor Crowler?” disse
Alexis stupita “Non si è mai preoccupato per uno
studente, soprattutto per uno
Slifer”.
“Beh! che volete” fece il diretto interessato
“Un
professore ha l’obbligo di sincerarsi delle condizioni di un
suo allievo,
soprattutto di uno dei migliori”.
“DEI MIGLIORI?” gridarono tutti i duellanti, tranne
Jaden e Jessie.
“Certo!” confermò Crowler
“E’ vero che è ancora uno
Slifer e ha ancora molto da imparare, ma sono sicuro di una cosa: ha
l’arte del
duello nelle vene!”
“CHEEEEEEEEEEEEEE!” gridarono tutti, questa volta.
“Direi che hai fatto colpo su Crowler, complimenti”
gli disse Jaden, sottovoce, mettendogli una mano sulla spalla.
“Ah Jaden!” fece Crowler notandolo “Devo
dedurre che
questo ragazzo è un tuo amico?”
“Eh già!” disse il castano “E
anche gli altri lo sono”
indicando i presenti.
“Ah bene! Ora capisco da chi ha preso la sua
esuberanza e passione” fece Crowler “Spero solo che
non abbia preso i tuoi
difetti”.
“Eh eh!” rise il ragazzo imbarazzato.
“Adesso devo andare ragazzi, ci vediamo più
tardi”
disse il professore e s’incamminò verso il
corridoio, ma si fermò a pochi passi
“A proposito biondino, qual è il tuo
nome?”
“Io sono Naruto Uzumaki, molto piacere professore”
disse il ragazzo con un sorriso.
“Naruto Uzumaki” ripeté Crowler
“Terrò a mente il tuo
nome: farò di te il miglior duellante del mondo” e
se ne andò {°___°}
Queste ultime parole lasciarono tutti allibiti:
avevano sentito bene?
“Ehi: quello era davvero il dottor Crowler?” fece
Syrus “Non gli ho mai sentito dire nulla di simile”.
“Beh! Si vede che cominciamo a stargli simpatici”
fece
Jaden “Soprattutto tu Naruto. Hai a mala pena fatto un duello
e ti sei già
accattivato Crowler. Sarà davvero divertente questa nuova
vita”.
“Già” fece Naruto e, seguito da tutti,
si mise a
ridere.
“Ehi ragazzi!”
fece Shikamaru “Non so voi, ma io ho
davvero voglia di provarlo questo duel monsters”.
“Questo è il massimo: mister “che
seccatura!” ha
voglia di fare qualcosa nella sua vita!” disse Ino divertita.
“Mi sono incuriosito e voglio approfondire meglio
questo gioco, almeno fino a quando ne avrò voglia”
fece lui.
“Allora andiamo al negozio che c’è qui
sotto, così
potremo costruire dei deck per tutti voi” disse Jessie.
“Ottima idea” disse Naruto, poi si rivolse a Nick
porgendogli il deck “La ringrazio per avermelo prestato,
signor Nick. Eccovi il
vostro deck”.
Il castano osservò il biondino e poi sorrise:
“Perché
me lo stai dando? Quel deck è tuo!”
“Che cosa!” fece il ragazzo “Ma
è uno dei vostri
deck”.
“Era uno dei miei deck” chiarì Nick
“Adesso è tuo.
Ogni singola carta di quel deck ti ha riconosciuto come suo padrone,
quindi non
mi appartiene più!”.
“Che state dicendo, signor Nick!” fece Chazz
“Non
potete rinunciare a un deck simile con carte così potenti:
la Sacra Fenice di
Nephtys è praticamente impossibile da trovare
e…”
“Ne troverò un’altra”
tagliò corto Nick “e costruirò un
secondo deck gemello, il problema non
c’è!” e si avviò.
Naruto osservò il suo primo deck e poi sorrise:
“Te lo
prometto Sacra fenice di Nephtys, riporterò Sasuke a casa
anche per te” e vide
la carta brillare.
“Ehi ti sei incantato?” gli fece Kiba
“Avanti! Andiamo
a conoscere meglio questo gioco!”
“Si hai ragione” rispose Naruto con un sorriso e si
avviò verso il gruppo.
Dopo aver fatto la conoscenza della
simpatica
signorina Dorothy, una donna cicciottella con capelli castani legati a
treccia
e occhiali tondeggianti e padrona del negozio di carte, ninja e cattura
carte
presero diverse carte e, sulla base dei loro gusti, costruirono i loro
deck:
Gaara se ne fece uno con mostri di tipo macchina, Shikamaru di tipo
guerriero
noti col nome di “Gladiatori”, Shaoran e la piccola
Kinomoto di tipo
Incantatore, Kiba di tipo bestia, Hinata e Sakura fata, Ino pianta,
Shino
insetti, Temari bestia alata, Kankuro zombie, Choji e Rock Lee di tipo
Drago,
Tenten amazzone.
“Che bello: ho il mio deck personale” disse
commosso
Rock Lee “Maestro Gai la renderò fiero di
me!”
“Il tuo deck sarò bello, ma il mio non lo batterai
mai” gli disse Tenten sbattendogli le sue carte in faccia
“Grazie ai consigli
del signor Nick, ho costruito il più forte che ci sia in
circolazione”.
“Non montarti la testa” rise Ino “Il mio
deck di tipo
pianta se lo mangia a colazione il tuo ammasso di donne tutto muscoli e
niente
cervello”.
“Come ti permetti” esplose la castana “Ti
farò vedere
di che cosa sono capace sconfiggendoti”.
“Fate come volete”, disse la rosa con un ghigno
“ma il
mio deck è il più forte di tutti”.
“Sta zitta fronte spaziosa” la schernì
la bionda.
“Sta zitta tu Ino - maialino” ricambiò
la rosa “Ti
farò mangiare la polvere”.
“Ah davvero!” disse Tenten “Allora
facciamo un duello
triplo: chi vince sarà la migliore e avrà un
bacio dal signor Nick”.
“Ci sto!” dissero insieme le due.
“Io no!” protestò Nick “Se
volete duellare fate pure,
ma non mettetemi di mezzo. E ricordate di non impegnarvi troppo o
perderete
energia”.
“Uffa!” fecero le tre sconsolate
“DIMOSTRERO’ DI’ CHE
COSA SONO CAPACE” e iniziarono il loro duello.
“Donne! Che
seccatura!” fece come al solito il giovane
Nara “Prendono le cose troppo seriamente!”
“Ignorale!” disse Chazz mentre osservava la scelta
dell’amico “Queste carte non sono male, ma mi
sembra manchi qualcosa”.
“E cosa?” chiese Shikamaru.
“Mi sembra ti manchi una carta adatta per attuare la
combo tra questi due mostri. Aspetta un attimo che forse posso
aiutarti” e
cercò nelle sue tasche “Ah eccola! Direi che con
questa sei a posto”.
“Grazie!” disse il giovane Nara.
“Di niente!” fece il moro “In cambio mi
concederai un
duello”.
“Mi sta bene!” rispose lui.
“Ottimo deck!”
fece Jim a Shino “Non male per un
novellino”.
“Grazie: merito della mia passione per gli insetti”
rispose l’Aburame, mentre alcuni gli uscivano dalla maglietta.
“Ehi vedi di non farlo in pubblico” disse Syrus,
leggermente schifato “Gli altri lo considererebbero
strano”.
“Lo terrò a mente” rispose secco.
“Ciao Jaden”
gridò una voce femminile dal fondo.
“Chi è?” fece la piccola Kinomoto.
“Direi che è un’altra nostra
amica” fece il castano
leggermente imbarazzato poi rispose al saluto “Ciao Blair,
come va?”
“Arrivo!” disse la ragazza e corse verso il gruppo.
Quando arrivò, tutti la osservarono stupiti: era una
ragazzina dello Slifer, lunghi capelli neri le scendevano liberi lungo
la
schiena, gli occhi erano castano chiaro, vicino all’ambrato;
la giacca rossa
era aperta e mostrava una maglietta gialla ocra e i pantaloni erano
neri e
coprivano intermante le gambe.
“Ciao a tutti ragazzi” salutò la ragazza
e prese Jaden
per il braccio “Quanto mi sei mancato”.
“Ah!” fece il ragazzo imbarazzato “Avanti
Blair non
esagerare!”
“Non me lo dire fratellone Jaden: lei è la tua
ragazza” disse Naruto alzando il mignolo.
“No Naruto, hai frainteso!” cercò di
spiegarsi Jaden.
“Quella è solo una ragazzina impertinente ma
battagliera, delle elementari entrata qui per le sue
“abilità” tutto qui” fece
Chazz schizzinoso.
“Sbaglio o hai quasi perso contro di lei” fece il
Truesdale minore sempre pronto a punzecchiarlo.
“Questa è una menzogna”
sbraitò il moro “Ho sempre
avuto la situazione sotto controllo”.
“Come no!” fecero Syrus, Hassleberry e Kiba.
“E tu che c’entri?” fece Chazz col tic.
“Ci sto prendendo gusto a sfotterti!” rise
l’Inuzuka.
“Oh che bel cagnolino” fece Blair notando il
piccolo
Akamaru e si avvicinò al castano “Scusa lo posso
prendere in braccio”.
“Eh!” fece stupito lui “Chiedilo a lui,
non a me” e
indicò il cucciolo che, in tutta risposta saltò
dalla maglietta del padrone e
si avvicinò alla piccola mora.
“Quanto è morbido” disse la ragazza
mentre se lo
spupazzava “Che amore! Come si chiama?”
“Akamaru ed è un cane ninja!” rispose
prontamente Kiba
“Sono sorpreso sai: sono in pochi a piacergli”.
“Non te ne sorprendere, gli animali hanno un sesto
senso molto sviluppato e capiscono subito l’animo di una
persona” spiegò Jim
“Sono sicuro che il cucciolo ha capito che Blair è
una ragazza tranquilla”.
“Già! Quel cucciolo è davvero
intelligente!” disse
Nick accarezzandogli il musetto “Ed è anche molto
sensibile, vero?” e il
cucciolo scodinzolò allegro.
“Che mi prenda un colpo:
ho il piacere d’incontrare il
nuovo fenomeno dell’accademia del duellante” disse
una voce maschile.
Gli altri si voltarono. Appoggiato all’uscio, si
trovava un ragazzo alto, vestito con un’uniforme marrone e
sbracciata, come
ornamento aveva una collana di perle nere; i capelli rossi erano alzati
a
punta, come fossero delle fiamme, gli occhi castani erano messi in
risalto da
un paio di occhiali che si reggevano sul naso aquilino.
“Tu non lo sai, ma sono conosciuto come il
campione”
intervenne Chazz vantandosi tutto.
“Veramente io mi riferivo al biondino” disse il
misterioso ragazzo rosso e si avvicinò a lui tendendogli la
mano “E’ un piacere
conoscerti: se non sbaglio, ti chiami Naruto, io sono Adrian Gecko,
molto
lieto”.
Il biondino, dopo la sorpresa iniziale, strinse la
mano e sorrise: “Piacere mio Adrian! Posso sapere come fai a
conoscermi”.
“Diversi studenti hanno assistito al duello di prima,
ma nessuno s’è avvicinato a causa di
Crowler” rispose il rosso.
“Che adulatore!” fece Nick “Scommetto che
vorresti
sfidarlo a duello: ho indovinato”.
“Che dici!” fece il ragazzo mettendo le mani in
avanti
“Non voglio di certo fargli troppo male. È vero
che è stato bravo, ma ha ancora
parecchio da imparare per arrivare al mio livello”.
“Montato!” sbraitò Chazz
“Perché non duelli contro di
me, così vedrai di che cosa è capace un vero
Campione”.
“Aspetta Chazz” intervenne Gaara “Vorrei
avere o il
piacere di confrontarmi con lui. c’è una cosa che
voglio appurare”.
“Spiacente ragazzi, ma sarà per un’altra
volta: ho
delle cose da fare” disse Adrian “comunque,
terrò conto della vostra sfida” e si
avviò verso l’uscita.
“Vai di fretta?” fece Nick “Allora
veditela contro di
me: mi basterà solo un turno per batterti”.
Adrian si fermò di colpo e si voltò verso Nick:
“Hai
detto che mi batterai in un turno? Voglio proprio vedere se ci
riuscirai”.
“Allora è deciso” disse Nick con un
sorriso beffardo
“Fammi vedere di cosa sei capace”.
“UN MOMENTO!” esplose Chazz
“Così non vale: sono stato
io a…”.
“Chazz, sta zitto!” lo interruppe il castano e lo
guardò dritto negli occhi.
Il moro sentì un brivido percorrergli la schiena: gli
occhi del Sun’s Warrior erano freddi come quelli di un rapace.
“Se non ci sono altre obiezioni, direi di iniziare
subito” fece Adrian per niente intimorito * Quel tipo
è forte! Potrebbe essere
un ottimo diversivo per Viper *.
I due sfidanti erano uno davanti
all’altro, mentre gli
altri osservavano senza fiatare.
“Poiché sono un gentiluomo, ti lascerò
iniziare per
primo, Adrian”.
“Visto che ci tieni, va bene. Sai mi chiedo se
riuscirai davvero a battermi in un turno”.
“Ora lo vedrai. A proposito io sono Nick, Nick
Guarino, piacere”.
“Piacere mio. Adesso basta parole, passiamo ai
fatti”.
“COMBATTIAMO!”
“Sarà un duello rapido” disse Jaden
“Chissà quali
carte tirerà fuori il signor Nick”.
“Sicuramente saranno molto forti” disse Shikamaru
“comunque ha fatto una cosa nuova: ha detto anche il suo
cognome e non l’ha mai
fatto”.
“E’ sempre buona educazione presentarsi
completamente”
disse Gaara “La cosa, però, è
irrilevante: ciò che conta adesso è vederlo
all’opera”.
“Già hai ragione” confermò il
giovane Nara.
“Pesco!” fece
Adrian “Molto bene. Gioco la carta magia
Evoca Nuvola: grazie alla quale posso evocare specialmente un mostro
Nubiano
sul terreno. Il mostro che scelgo è Nubiano –
Nuvola Pecorella” apparve una
semplice nuvola grigia (ATK 0 DEF 0) “Poi gioco la carta
magia Nuvola esplosiva,
grazie alla quale posso distruggere un mostro sul mio terreno, ma
subisco un
danno pari ai suoi punti d’attacco e visto che la mia Nuvola
ha 0 punti non
perdo niente.
Suppongo che ti starai chiedendo perché ho fatto
questa mossa vero?”
“Vuoi attivare il suo potere speciale che ti permette
di evocare due segnalini nuvola sul tuo terreno” rispose
calmo Nick “Conosco il
potere speciale di quella carta: non per niente sono un
Obelisk!”
“Giusto!”
rispose Adrian “Vediamo se sai battere il
mostro che tirerò fuori.
Come hai detto, evoco due segnalini nuvola e li
sacrifico per evocare Nubiano Occhio del Ciclone in posizione di
attacco”
apparve un mostro di dimensioni considerevoli con un solo occhio in
mezzo alla
testa (ATK 3000 DEF 2500) “Per il momento è tutto.
Metto due carte coperte e ti
passo la mano”.
“Molte grazie. Pesco!” disse Nick e sorrise
“Sto per
mantenere la promessa che ti ho fatto: tieniti pronto. Gioco la carta
magia
Richiamo del quartetto demoniaco: questa carta magia mi permette di
evocare in
una sola volta quattro mostri di tipo demone di ATK 1500 e DEF 1200
dotati di
due poteri speciali a testa, la condizione è che li rimuova
dal gioco alla fine
del prossimo turno ma conto di finire prima di allora. Adesso evoco i
quattro
re del mondo dei demoni: Re Ferai, Re Undine, Re Wrait e Re
Dijin” e apparvero
quattro mostri vagamente simili a degli umani. Il primo era un demone
dalle
grandi corna che si chiudevano intorno alla testa come una corona, era
vestito
come un vichingo e brandiva un
grande
bastone di ferro; il secondo sembrava un tritone bianco con striature
rosse,
armato di un uno strano tridente a quattro punte; il terzo sembrava un
vampiro
aristocratico, vestito con un lungo abito blu e capelli viola raccolti
dietro
la schiena ed era armato di spada; il quarto sembrava un falco con
sembianze
umane, vestito come un egiziano e armato di due spade infuocate.
“Che mi prenda un colpo” fece Adrian stupito
“Da dove
escono fuori quei mostri? Non li ho mai visti prima”.
“Naturale che tu non li abbia mai visti: sono un
gruppo di carte ultrarare che Pegasus ha prodotto in edizione limitata
e messo
come premio per un torneo” spiegò Nick
“Adesso passo a spiegarti i loro
effetti. Innanzitutto ognuno i loro può rendere
inutilizzabile un tipo
particolare di carta, Re Ferai annulla gli effetti dei mostri, Re
Undine delle
carte magia, Re Wrait delle carte trappola, mentre Re Dijin quelli che
si
attivano nel cimitero; perché possa usarli, però,
devo rinunciare alla mia fase
di battaglia e a metà delle carte che ho in mano e questo al
momento non voglio
farlo”.
Adrian tirò un sospiro di sollievo * Meno male, ma
temo voglia usare l’altro potere speciale: chissà
qual è! *
“Passiamo al secondo potere speciale: esso si attiva
quando tutti i membri del quartetto sono presenti sul terreno. In cosa
consiste? Per ognuno di loro, ogni Re guadagna un bonus di 500 ATK a
testa e
questo non causa nessun danno” sorrise Nick
“Facciamo due conti: adesso ci sono
tutti e quattro, quindi ognuno di loro riceve 500 punti per il singolo
Re, ma
visto che ci sono tutti i punti salgono a 1500”.
“Allora ognuno di loro adesso ha…” fece
Adrian senza
riuscire ad andare avanti.
“Esatto: 3000 punti a testa” rispose Nick
“Più che
sufficienti per permettermi di evocare la punta del diamante del mio
deck”.
“Un momento”
fece Syrus sgranando gli occhi “Non avrà
mica intenzione di usare quel mostro”.
“Temo di si!” fece Jaden
“Evocherà se stesso!”
“Adesso che ho dei mostri
con un ATK di 2500 o
superiore, mi è possibile evocare immediatamente il mio
mostro più forte”.
“Prego fa pure” lo invitò Adrian
“Lo spazzerò via in
pochi minuti”.
“Ne dubito” rispose Nick “Sacrifico Re
Undine, Wrait e
Dijin per evocare NICK NIBBIO BLU ULTIMO SUN’S
WARRIOR” e una luce abbagliante
avvolse i presenti.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Adrian
coprendosi
gli occhi.
“Ehi, ma che diavolo di
mostro sta evocando?” chiese
Jim mentre si copriva gli occhi.
“Lo vedrai presto!” gli rispose Jaden.
“Eccezionale!”
fece Viper “Ora il duello entra nel
vivo”.
“Quanta energia che sta emanando” disse la creatura
nel cilindro “Non vedo l’ora di
nutrirmene”.
La luce si diradò e apparve Nick stesso in versione
carta (ATK 5000 DEF 3000).
“E quello da dove sbuca” fece Adrian senza parole.
“E’ un altro regalino di Pegasus” disse
Nick “Adesso,
però, non perdiamo tempo. Attivo la carta magia Distruggi
Carte: per effetto
della quale mandiamo le nostre mani al cimitero e peschiamo lo stesso
numero dal
deck. In questo modo si attiva uno dei poteri speciali del mio mostro,
grazie
al quale posso distruggere carte magia e carte trappola pari al numero
di
quelle che scarto; normalmente dovrei rinunciare a 500 punti per
attivare
questo effetto, ma avendo giocato distruggi carte posso anche
evitarlo” e le
carte di Adrian furono spazzate via.
“No! Così non posso difendermi dai suoi
attacchi”.
“Questo è l’ultimo dei tuoi
problemi” disse Nick
“Attivo la carta magia Spade gemelle irradianti –
Tryce ed equipaggio Re Ferai.
Adesso scarto una carta e il mio mostro guadagna 500 punti ATK e la
possibilità
di attaccare due volte nello stesso turno. È finita Adrian
è stato un piacere.
Nick Nibbio Blu e Re Ferai attaccate” e i due mostri si
avventarono sul rosso
che, in pochi secondi, vide azzerarsi tutti i suoi life points.
“Ha vinto!” fece Jaden senza parole.
“E in un solo turno!” terminò Jessie.
“Non saprei come descriverlo: se eccezionale o
terrificante” fece Blair.
“Non ho parole per dirlo” fece Shikamaru * Che gli
è
venuto in mente? Perché s’è accanito in
questo modo su quel tipo? Che nasconda
qualcosa? *
“Davvero
notevole!” fece Adrian “Metti i brividi
sai?”
poi sentì un forte dolore al braccio destro, segno che il
bio-bend aveva preso
la sua energia, ma per fortuna era stata minima.
“E non hai visto niente” rispose Nick avvicinandosi
a
lui senza fare smorfie “Tieni a mente una cosa: se proverai a
usare qualcuno
dei miei compagni per portare a termine la tua missione,
diventerò il tuo
peggiore incubo”.
“Lo terrò a mente” disse alzandosi a
fatica, poi ebbe
un sussulto “Un momento: tu sai della mia missione”.
“Esatto!” rispose Nick senza togliergli gli occhi
di
dosso “Se devi fare quello che devi, evita di servirti degli
altri o te la
vedrai di nuovo con me!”
“Va bene, farò il bravo” disse Adrian
recuperando il
controllo “E’ stato un piacere duellare con te, ma
la prossima volta avrò la
mia rivincita. Ci si vede Nick” e si allontanò *
Le sue carte sono davvero
potenti, soprattutto quello strano essere alato. Credo sia meglio
indagare un
po’ su di lui *.
“Signor Nick!”
urlò Naruto mentre gli andava incontro
“Poteva evitare di essere così duro: Adrian voleva
solo fare amicizia”.
“Quel tipo nasconde qualcosa, quindi è meglio
tenerlo
d’occhio” si limitò a rispondere il
castano.
“Piuttosto state bene?” chiese la piccola Kinomoto
preoccupata.
“Sto benissimo, tranquilla” rispose Nick
“Ho
controllato la mia energia e il bio-bend ne ha assorbita solo una
minima
quantità”.
“Ne siete sicuro?” chiese Neji col Byakugan attivo.
“Sicuro” rispose Nick “Ora credo valga la
pena andare
a fare una visitina a Viper: non mi piacciono quelli come
lui”.
“Allora che stiamo aspettando” disse Jaden
“Andiamoci
subito”.
“Uffa, il giro è saltato” si
lamentò Choji “Volevo
vedere la mensa”.
“Scusatemi ragazzi, ma devo andare: c’è
un amico che
mi aspetta” disse Blair mettendo a terra Akamaru e dandogli
un ultima carezza
“Spero di rivedervi presto. E tu amico, evita di vantarti
troppo, perché ti
batterò”.
“Allora ti aspetterò” rispose Nick
“E’ l’obbligo di
noi uomini aspettare le donne”.
“Che tipo galante” fece la piccola mora
“Se non fosse
che adoro Jaden, tu saresti perfetto, così come lo sarebbero
Naruto o Gaara.
Ciao” e se ne andò, lasciando gli interessati di
sasso.
“L’amore si manifesta davvero in un sacco di
modi”
disse il rosso appuntando la cosa sull’agendina.
“Ragazze, che seccatura!” terminò
Shikamaru “A
proposito di ragazze, che fine hanno fatto Sakura, Ino e
Tenten?”
“Sono rimaste indietro a duellare tra di loro” fece
Chazz “Conoscendole, direi che stanno ancora
duellando”.
“Andiamo a vedere come stanno, dopodiché
cercheremo
Viper” disse Nick.
“Non sarebbe meglio se prima ci riposassimo un
po’?”
propose Yuè “La prudenza non è mai
troppa”.
“In effetti, hai ragione” disse Nick “Ok
ragazzi, il
giro dell’accademia continua”.
“SIIIII!” fecero i ragazzi.
“Sarà davvero divertente stare con voi”
disse Jim e li
seguì.
“Com’è
possibile?” si chiese Viper mentre guardava il
computer “Quel ragazzo ha sprigionato una grande
quantità di energia, allora
perché il bio-bend non l’ha raccolta? Che lo abbia
manomesso in qualche modo?”
“No amico mio” rispose la creatura nel cubo
“Quel
ragazzo è riuscito a trattenerla, impedendo così
che al tuo giocattolo di
assorbirla del tutto. Tuttavia ho potuto sentirla e posso dire che
è di ottima
qualità: i cosiddetti amici di Jaden saranno la chiave per
la mia rinascita”.
“Dici? Allora cerchiamo di aumentare il ritmo” rise
Viper.
A Oblivion un enorme portone fu
spalancato e un gruppo
di demoni entrò nella stanza del loro generale.
“Ci hai fatto chiamare Lì Sheron?”
chiese un demone
dalle sembianze umane, alto, vestito nero a spalle scoperte, capelli
corvini
tirati all’indietro e occhi azzurri.
“Esatto ragazzi” rispose il generale
“Sedetevi e
facciamo la nostra strategia”.
“Strategia?” fece un demone bianco con una lunga
coda
dello stesso colore e la testa perfettamente lucida con la parte alta
violacea
“Tipi come noi non hanno bisogno di strategie: solo i pivelli
le elaborano”.
“E’ vero, ma avere qualche idea prima della
battaglia
non guasta mai” disse un altro simile a un insetto umanoide
con pelle verde,
ali nere e occhi rosa “Allora che cosa ci proponi
capo”.
“E’ molto semplice! Gli altri generali infernali
hanno
fallito perché hanno attaccato dei gruppi. Se vogliamo
distruggere quei
mocciosi, dobbiamo separarli completamente, allontanarli gli uni dagli
altri il
più possibile” spiegò il generale
infernale “La settima armata infernale è la
terza più numerosa delle venti armate, quindi ognuno di voi
dovrà affrontare
singolarmente un avversario: sceglietene uno che ritenete sia alla
vostra
altezza e, quando tutto sarà pronto, attaccheremo, ma
ricordate che Nick è
mio”.
“Non vedo l’ora che questa buffonata abbia
fine” disse
il demone bianco “In questo modo, non solo avremo adempiuto
al nostro dovere,
ma vedremo realizzato il nostro desiderio di vendicarci su quel dannato
scimmione che ci distrusse anni fa”.
“Puoi stare tranquillo, il sommo Abhadon è sempre
stato di parola: gli abbiamo giurato fedeltà per questo
no?” disse un demone
simile al primo, ma col corpo viola “Molto presto saremo
liberi di aprire il
portale verso la dimensione dalla quale veniamo e quel dannato
scimmione ce la
pagherà cara per aver rovinato i nostri piani”.
“Molto bene!” disse il drago “La nostra
piccola
riunione è finita. Tornate nei vostri alloggi e preparatevi:
molto presto
entreremo in scena”.
“Non vedo l’ora!” fece il demone simile a
un insetto
e, alzatosi, si allontanò con tutti gli altri.
“Prima Nick e poi Goku” fece il drago, ormai
rimasto
da solo “La vendetta è davvero un piatto che va
servito freddo” e scoppiò a
ridere.
Nel
prossimo
capitolo.
Viper decide
di accelerare il suo piano e intensifica le quantità di
energia da prendere, ma
questo sarà l’ultimo dei problemi dei
Sun’s Knights: la settima armata infernale
sta per entrare in azione e anche Itachi e Kisame torneranno a far
parlare di
loro.
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Goku
è il
protagonista della serie di Dragon Ball e i membri della
settima… lo avete
capito no?
Le
carte di Nick sono una mia piccola creazione, anche se ho visto che una
di queste c'è realmente, ma non l'ho mai vista.
Come
avete
potuto vedere, il deck di Naruto è quello gemello, quindi,
in teoria, nessuno
ha dato la risposta giusta. Tuttavia, poiché avevo omesso di
dire che era anche
di tipo guerriero, fornirò comunque
un’anticipazione sulla storia.
L’anticipazione
la darò sulla seconda stagione, giacché
sarà parecchio lunga e piena di
sorprese: Nick affronta da solo i generali che vanno
dall’undicesimo al
quattordicesimo insieme alle loro rispettive armate e tra questi ci
sarà una
persona che ha già incontrato in questa stagione.
Per il quindicesimo,
Nick torna a Konoha, ritrovando i suoi compagni e si aggiunge il figlio
di
Itachi e Kaeleena che sarà introdotto nel team 7 (vi lasco
immaginare che
succederà) e troverà in Naruto un vero amico.
Inoltre
Naruto e Jaden, così come altri compagni, sapranno il nome
delle loro armi,
rivelandone il potere nascosto e poi la stagione si dividerà
in cinque mini
serie che vedranno come protagonisti Jaden, Naruto, Jessie, Sauron
(cioè il
figlio di Itachi) e Nick.
Direi che,
come anticipazione possa bastare, il resto lo conoscerete leggendo.
Ragazzi
è
periodo d’esame: quindi per questo mese non garantisco la
puntualità nel
postare la storia. Inoltre, da adesso, risponderò ai vostri
commenti per via
privata quindi non siate timidi e se avete dei suggerimenti, li
ascolterò.
Vi
lascio con
un’ultima sorpresa: al rientro dalle vacanze estive,
posterò una nuova storia
con un bel mix di personaggi provenienti da un film e otto anime e lo
intitolerò World Cronicles. In questo nuovo crossover Nick
non compare, ma
introdurrò nuovi personaggi e non mancherà il
figlio di Itachi e Kaeleena, cioè
Sauron completamente diverso rispetto a come l’ho presentato
nella sua storia e
nemmeno i personaggi di Naruto, One Piece, Card Captor Sakura e
Inuyasha; gli
altri anime credo vi stupiranno.
Ok, ho
finito
le sorprese, a questo punto non posso fare altro che salutarvi e darvi
appuntamento alla prossima. Ciao!
|
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Capitolo 36 *** La battaglia ricomincia ***
36. Scherzo, Confessione e nuova battaglia
Ciao a
tutti
e ben ritrovati. In primo luogo mi scuso per averci messo
così tanto tempo a
postare questo capitolo, ma ho degli esami da dare
all’università e il tempo di
scrivere è molto poco; per questo, anche se mi piange il
cuore a dirlo, per
altre due settimane non riuscirò a postare altri capitoli.
Una cosa,
però, posso garantirvi: questo capitolo vi
piacerà molto e il prossimo sarà
pieno di sorprese e anche bello lungo (forse il più lungo
che abbia tirato
fuori), quindi vi chiedo di pazientare un altro po’ e vedrete
che sorprese.
A questo
punto, sperando in tante recensioni e in altri lettori che mi danno la
soddisfazione di scrivere questa storia, vi auguro buona lettura.
“Tipico
delle donne!” esclamò Nick
mentre osservava la scena “Non si fermano mai! Che
seccatura!”
“Quella battuta è mia” fece Shikamaru
“ma concordo con
voi signor Nick. Che seccatura!”
“Non vi facevo così maschilista signor
Nick” disse
Temari.
“Non sono maschilista: mi chiedo semplicemente come
fate a essere tutte così!” esclamò il
castano.
Che cosa era successo?
Sakura, Ino e Tenten stavano ancora duellando, ma erano a
quota quattro
duelli con un pareggio (incredibile ma vero) e tre vittorie a testa e,
in quel
momento stavano per iniziare il quinto duello.
“Almeno non hanno il
bio-bend addosso, così non
perdono energie!” fece Chazz con le mani dietro la testa
“Se non le fermiamo,
queste vanno avanti per altre tre ore”.
“Ok, ci penso io!” fece Naruto con un sorrisetto e
si
avvicinò a loro.
“Ehi, non vorrà mica usare
la…” fece Shikamaru.
“TECNICA
SEDUCENTE!” fece Naruto.
“AAAAAAHHHHHHHH!”
fecero tutti: davanti a loro apparve
una ragazza bionda, formosa e nuda e i duellanti caddero
all’indietro causa
emorragia nasale.
“Che tecnica!” fece Syrus mentre si tamponava il
naso.
“Poteva avvertire accidenti!” fece Chazz con il
cuore
che gli batteva a mille.
“Ora le prende” fece Nick rimasto composto * Pensa
ad
altro, pensa ad altro *.
“La prima volta che vedo una donna nuda” fece Jim
coprendo l’occhio buono “Per fortuna che non
c’è nessuno nei paraggi”.
“IDIOTA!”
ruggirono le tre.
“Questo è…” fece la piccola
Kinomoto “LA COSA PIU’
BRUTTA CHE POTESSI FARE”.
“FEMMINE ALL’ATTACCO!” tuonò
Alexis e tutte le
ragazze, tranne Hinata, che era svenuta, si lanciarono contro il
biondino.
“Ho pensato anche a questa possibilità”
disse Naruto
con un sorriso “TECNICA SEDUCENTE VERSIONE SIGNOR NICK IN
BOXER” {CHEEEEE! NON
CI’ PROVARE!} e divenne una copia perfetta del
Sun’s Warrior con addosso solo
un aderente boxer nero e in una posa sexy.
Di fronte ad un simile spettacolo le ragazze si
bloccarono e svennero estasiate.
“Salvo!” disse Naruto con il segno della vittoria.
“Colpo di scena: Naruto ha evitato il pestaggio di
gruppo” disse Kiba “Poteva evitare di fare in quel
modo”.
“Naruto!”
sibilò Nick con la faccia da Oni “Come ti
sei permesso!” e avanzò lentamente verso di lui.
“Oh oh!” fecero i ragazzi.
“Anche per voi una bella TECNICA SEDUCENTE” disse
il
biondo sperando si salvarsi.
“Pensi che sia così cretino da
cascarci?” fece Nick
mentre avanzava minaccioso.
“ADESSO!” fece il ragazzo e si trasformò
in Luce e
Marina completamente nude e abbracciate.
Nick si fermò di botto e sgranò gli occhi e
poi…
SPLUFF!
Il Sun’s Warrior cadde a
terra con una tremenda emorragia nasale, lasciando tutti di stucco
{Anche io
sono saltato}
Nel vedere la scena della
trasformazione Viper
era rimasto senza
parole.
“Assurdo! Come diavolo ha fatto a cambiare aspetto?
Che trucco ha usato?”
“Quel ragazzo può manipolare la sua energia e
usarla
come arma” fece la creatura “Davvero molto
interessante”.
“Hai ragione” disse Viper dopo averci riflettuto
“E’
un peccato che il bio-bend non possa assorbirla. Credo che
dovrò modificare
leggermente il programma, non sei d’accordo?”
“D’accordissimo, amico mio” rispose
l’essere “Quanto
ti ci vorrà?”
“Mezza giornata dovrebbe bastare” rispose lui
“In
questo modo avremo un quantitativo di energia superiore” e
rise freddamente.
Naruto era stato pestato a dovere,
prima da Nick,
ripresosi dal trauma e poi dalle ragazze in massa: ci vollero tre
pillole della
vita per farlo recuperare completamente.
“Giuro che non lo faccio più!” si
scusò il biondino.
“Va bene, ti perdono” fece Nick con due fazzoletti
nel
naso “ma non provarci più a fare quella cosa,
altrimenti le prenderai da
qualcuno che mena molto più forte di me e delle
ragazze”.
“Promesso!” disse il biondo sudando freddo.
“Ragazzi è ora di pranzo, che ne dite di
seppellire
l’ascia di guerra e andare a mettere qualcosa sotto i
denti?” propose Jaden per
calmare le acque.
“OK!” dissero i più golosi “E
Chazz offre!”
“Siamo in una scuola tonti qui la mensa è gratuita
e
libera” rispose il moro.
“Chissà se servono la pizza!” fece Nick.
“Vi piace la pizza?” chiese Shaoran.
“E’ una delle cose che adoro di
più” disse sconsolato
{non dirlo a me} “non
ne mangio una da
mesi”.
“Se non sbaglio, oggi la servono!” fece Alexis
“Vi
piace la mista?”
“Altroché!” fece Nick con gli occhi a
forma di pizza.
“Andiamo allora!” disse Jaden alzando il pugno
“Prossima tappa del tour, la mensa”.
“SI!” risposero tutti e si avviarono.
La Clessidra era ormeggiata su una
piccola isola a
qualche chilometro dall’accademia. Sul ponte stava per
concludersi l’ultimo
atto di una breve ma intensa convivenza.
“Allora hai deciso?” chiese Kaeleena mentre
guardava
Itachi “Te ne vuoi davvero andare”.
“La mia strada è un’altra, mi
dispiace!” rispose
l’Uchiha maggiore mentre la guardava serio.
“Che scena toccante” fece divertito lo spadaccino e
si
allontanò “Itachi io vado avanti, ti aspetto sulla
costa” e saltò giù lasciando
i due da soli.
“Ti avrei voluto conoscere prima” disse lui
accarezzandole il viso “Forse tutto sarebbe stato
diverso”.
“Anch’io lo credo!” rispose la donna e lo
abbracciò e
lui fece altrettanto.
Dopo lunghi e interminabili
momenti, i due si
staccarono e si scambiarono un ultimo intenso bacio.
“Ti prego, non lasciarti cambiare dal tempo” disse
la
donna dopo essersi staccata da lui.
“Non succederà!” rispose lui
“Anche se dovessi morire,
non dimenticherò mai ciò che ho vissuto con
te!” e cominciò ad allontanarsi.
“Aspetta” lo chiamò lei
“Vorrei darti un’ultima cosa”
e dopo essersi staccata, un capello lo trasformò in un
medaglione d’oro
raffigurante un grifone “Ti porterà da me,
dovunque tu sia”.
Il moro si avvicinò a lei e lo prese “Lo
conserverò
per tutta la vita che mi resta. Mi dispiace di non avere niente da
darti!”.
“Me lo hai già dato!” rispose lei con un
dolce
sorriso.
Itachi non capì, ma sorrise anche lui e poi
pronunciò
la parola che nessuno vorrebbe mai dire alla persona amata:
“Addio!”
“Addio, mio unico amore!” rispose lei trattenendo
le
lacrime.
L’Uchiha saltò giù dallo yacht e
raggiunse l’isola,
dopodiché un portale dimensionale si aprì e la
nave vi si diresse lentamente.
“E’ un peccato!” fece lo spadaccino serio
“Quella
donna era perfetta per te”.
“Lo so” rispose lui “ma credimi:
è meglio così!” ma
mentre lo diceva il suo cuore piangeva.
Mentre lo yacht si avvicinava al
portale, Kaeleena
continuò a guardare verso l’isola ancora cercando
di trattenere le lacrime.
“Itachi, non sono riuscita a dirtelo”
sussurrò “ho guardato
nel corso del tempo e ho visto il tuo ricordo che vale più
di qualsiasi tesoro.
Io… io…” e, mentre
l’imbarcazione cominciò a varcare il portale, le
lacrime
scesero senza più freno “Io sono
incinta” e con un ultimo sorriso, tornò nel
suo mondo.
Un improvviso fremito percorse il
corpo dell’Uchiha,
facendolo ansimare.
“Stai bene?” chiese l’Hoshigaki
preoccupato.
“Sì, sto bene.” rispose lui *
Cos’è questo calore? Mi
sento così bene *
“Chissà! Forse voleva dirti qualcosa
d’importante”
fece Kisame.
“Probabilmente!” disse Itachi “Ma credo
che non lo
saprò mai e forse è meglio
così”.
“Se lo dici tu!” fece lo spadaccino
“Adesso?”
“Torniamo alla nostra vita” rispose
l’Uchiha “Prima,
però, saldiamo il nostro ultimo debito. Andiamo
all’accademia”.
“D’accordo!” disse Kisame “Il
divertimento continua” e
si avviarono.
“Kaeleena!” pensò Itachi “Ti
amerò per sempre, quindi
ti prego: continua a vivere e, se ti ho fatto soffrire, perdonami.
Addio!” {se
solo sapessi quello che ti ha detto la seguiresti senza pensarci due
volte}
“Ah che
mangiata!” fece Nick toccandosi la pancia.
“Già! Era tutto buonissimo” lo
seguì Naruto con un
sorriso a trentadue denti.
“Per fortuna che ci sei tu Alexis, altrimenti non
saremmo potuti entrare nella mensa degli Obelisk” disse
Shikamaru, anche lui
molto soddisfatto.
“Figuratevi! Ci avrebbero pensato Syrus o Chazz a
farvi entrare” rispose la ragazza con un sorriso imbarazzato.
“Di sicuro qui le ragazze sono molto carine” fece
Kiba
“Quando hanno visto Akamaru sono state tutte tentate dal
desiderio di prenderlo
in braccio. Per fortuna che ti ho pulito amico, altrimenti avresti
fatto brutta
figura” e il cucciolo abbaiò allegro.
“Mi piace questo posto” disse Gaara “Le
persone qui
sembrano molto gentili”.
“Allora perché non t’iscrivi veramente
qui?” propose
Chazz “Tipi come te diventerebbero degli ottimi duellanti, ma
non potrai mai
battere il sottoscritto”.
“Sempre il solito!” fece Ino
“Più ti conosco, più
penso che tu abbia bisogno di consultare lo psichiatra” e lo
disse con voce
maliziosa.
“Se ci andassi tu, ti direbbe che sei una racchia col
cervello andato” rispose Chazz secco.
“Maleducato!” sbraitò la ragazza e gli
assestò un
pugno in faccia.
“Manesca” sbraitò il moro dopo essersi
fermato e
cominciò una piccola rissa verbale tra i due.
“Quei due sembrano
amarsi” bisbigliò Jim all’orecchio
del giovane Nara.
“No, sono solo due che non la smettono di
punzecchiarsi: sono una seccatura!” rispose Shikamaru senza
voltarsi {Sono
senza speranza, direi io}.
“Suvvia, non parlate a bassa voce” li riprese Nick
“Non è educ…” poi si
fermò di colpo.
“Che cosa ti prende?” chiese Jim preoccupato.
“Sono già qui!” disse Nick a denti
stretti.
“Cominciano a essere davvero sfibranti” fece Jaden
“Ce
ne sono davvero tanti stavolta”.
“Ehi si può sapere che cosa sta
succedendo?” chiese
Jim.
“Jim va via e dì a tutti quelli che incontri di
mettersi al riparo” ordinò Nick.
“Cosa!” disse lui, poi si fermò e
annuì “Fate
attenzione!” e corse via.
“Svelti ragazzi, usciamo
da qui!” disse il castano
agli altri.
“Non è necessario” disse una voce fredda
“Noi siamo
già qui”.
Il gruppo si voltò e si trovò davanti il
terribile Li
Sheron: un drago bianco come il latte e pieno di aculei neri, sul petto
aveva
incastonate sette sfere blu scuro, mentre la sua gemma era viola
incastonata
sulla fronte.
“E così sei tu il prossimo!” fece Nick.
“Esatto, settimo generale infernale Li Sheron”
rispose
con un ghigno “E loro sono i membri della mia
armata” e apparvero i demoni del
suo gruppo .
“Salve!” fece il tipo alto vestito di nero
“Io sono il
Cyborg perfetto: sono Super C-17”.
“Piacere di fare la vostra conoscenza” disse un
essere
azzurro con delle lenti blu che gli coprivano gli occhi “Io
sono Baby!”
“Finalmente possiamo farvi a pezzi” rise
l’essere
bianco “Io sono Freezer, molto piacere e questo qui a fianco
è mio fratello
Cooler”.
“Evita di presentarmi, non ne ho bisogno” rispose
il
diretto interessato.
“Anche se ci presentiamo, non cambia niente” disse
l’essere simile a un insetto “tanto moriranno
tutti; comunque io sono Cell,
l’essere perfetto, molto lieto!”
“Ditemi: chi di voi è il moccioso che ha il Kyuubi
dentro di se? Voglio distruggere quella misera volpe e farmici una
bella
pelliccia” disse un uomo gigantesco con dei lunghi capelli
biondi sparati in
aria e gli occhi senza pupille “Il mio nome è
Broly e sono l’unico distruttore
assoluto”.
“Ah! Che bella presentazione” disse un mostro rosa
con
un codino dietro la schiena piccolo come un bambino “ma sono
io quello che
distrugge tutto: io sono Majin Bu”.
“Janemba li vuole distruggere tutti senza lasciarne
vivo nessuno” disse una creatura diabolica violacea con il
volto rosso e un
sorriso diabolico “Janemba li fa tutti fuori senza
problemi”.
“Silenzio, li terminerò io questi miseri
umani” disse
un essere enorme con la pelle blu e capelli rossi a cresta
“il cyborg C-13 è
pronto a distruggere tutto”.
“Che cosa buffa, non sei d’accordo
Radish?” disse un
energumeno calvo e pizzetto nero con una strana corazza rivolto a un
altro con
dei lunghi capelli neri che scendevano fino alla schiena “Ci
ritroviamo a
combattere contro delle misere pulci umane”.
“Non commettere lo stesso errore che ho fatto io Napa
o morirai” disse il diretto interessato.
“Gli umani sono davvero delle creature curiose, per
questo devono essere spazzate via” disse un altro tipo
vestito con la stessa
corazza e con una strana capigliatura “Io sono Turles
mocciosi, memorizzatelo
per bene”.
“Parlate troppo voi
Sayan” disse un essere
completamente verde con una testa a forma d’uovo e con delle
antenne sulla
testa “Io sono Slug, molto lieto”.
“Squadra Ginew in posizione” disse una creatura
viola
con delle corna nere sulla testa.
“Rikoom!” fece un tipaccio con i capelli rossi e
corazza bianca mettendosi in posa.
“Butter!” fece un alieno blu vestito allo stesso
modo.
“Jeeth!” fece un altro con la pelle rossa e i
capelli
bianchi.
“Guldo!” fece un mostro verde con due occhi ai lati
della testa.
“Ginew” fece infine l’alieno viola e poi
insieme con
gli altri gridò “SQUDRA GINEW PRONTI
ALL’AZIONE!”
“Perché ho preso questi idioti con me?”
si lamentò Li
Sheron mettendosi una mano sulla testa. Poi tornò serio
“In qualunque caso, vi
presento la mia armata e non possono mancare cinque dei miei sei
fratelli
draghi malvagi: Ryan Sheron, San Sheron, Uuh Sheron, Ryu Sheron e Chi
Sheron” e
apparvero altre creature temibili un drago verde simile a un rospo, un
altro
azzurro ghiaccio, uno piccolo quanto Akamaru con il volto appuntito,
uno più
simile ad una donna con un vestito verde e uno enorme con due code che
avvicinò
il muso al vetro.
“Ma quanti
sono!” fece Shikamaru ingoiando amaro.
“Sono solo numerosi” disse Kankuro sicuro di
sé “Li
schiacceremo come vermi”.
“Non li sottovalutate” li avvertì Nick
“Questi esseri
in un’altra dimensione hanno più volte cercato di
distruggere l’universo, se
non fosse stato per un guerriero molto forte ci sarebbero riusciti
eccome”.
“Lo terremo a mente” fece Jaden pronto
“Forza ragazzi,
insieme”.
“SUN’S KNIGHT BATTLE ARMOR GO!” urlarono
tutti e le
loro armature apparvero più splendenti che mai.
”Non sono da meno” disse Nick trasformandosi in
soleano e raggiungendo subito la trasformazione di secondo livello
“Dì un po’ Lì
Sheron, sei capace di usare la diablomanzia oppure no?”
“Ah Ah! No, ma non mi serve per distruggerti”
rispose
il drago “Che la distruzione di massa abbia inizio”.
I vetri dell’accademia
s’infransero e gli scontri
ebbero inizio:
-
Nick
contro Lì Sheron
-
Jaden
contro Super C-17
-
Naruto
contro Broly
-
Gaara
contro Cell
-
Chazz
contro Majin Bu
-
Jessie
contro Baby
-
Shaoran
contro Janemba
-
Hinata
contro San Sheron
-
Alexis
contro Cooler
-
Sakura
Kinomoto contro Ryu Sheron
-
Syrus
contro Freezer
-
Hassleberry
contro Chi Sheron
-
Tenten
Yuè e Kero-chan contro Uuh Sheron
-
Kankuro
contro Radish
-
Temari
contro Napa
-
Neji
contro Slug
-
Ino
contro Ryan Sheron
-
Shikamaru
contro Turles
-
Sakura
Haruno, Choji, Kiba, Shino e Rock Lee contro la
squadra Ginew
Il demone che era rimasto senza
avversario era C-13
che sembrava aspettare il suo arrivo.
“Era me che stavi aspettando?” disse Aster
apparsogli
davanti.
“Non solo te!” rispose lui.
“Hai il pacchetto migliore allora!” e apparve anche
Zane “Allora vogliamo iniziare?”
“Con piacere!” rispose il demone blu e
lanciò contro
di loro una sfera rossa che fu prontamente schivata.
Nei cieli sopra
l’accademia, stava avendo luogo lo
scontro tra Nick e Lì Sheron anche se al momento nessuno dei
due aveva iniziato
a combattere.
“Ti vedo pensieroso Nick” fece divertito il drago
“Non
sarai mica preoccupato per i tuoi compagni”.
“In effetti, lo sono un po’” rispose Nick
“ma sono
sicuro che alla fine vinceranno loro”.
“Molto divertente. Non temere: li rivedrai
all’inferno”.
“Che battuta scontata! Piuttosto ho una domanda prima
di cominciare: come mai un mostro del tuo livello è ridotto
al grado di settimo
generale infernale?”
“Mi stai dicendo che merito un grado superiore a
quello che ho? Ti ringrazio per il complimento e per farlo, ti rispondo
subito.
Quelli di grado più elevato sono nettamente più
forti
di me e, ahimè, devo accettarlo”.
“Davvero?” fece il Sun’s Warrior
“Non è che hai perso
credibilità dopo la tua disfatta contro Goku? Oppure sei
più debole di quello
che pensassi? Si vede che chi non ha la diablomanzia è
retrocesso ai livelli
più infimi”.
“Hai detto anche troppo, verme insignificante”
ringhiò
il drago bianco facilmente suscettibile “Quando
avrò finito con te, questo
misero pianeta sparirà per sempre”.
“Vediamo se riesci a farlo” lo sfidò
Nick e lo invitò
ad avvicinarsi.
“PREPARATI A MORIRE PIVELLO!” ruggì e si
lanciò
all’attacco.
Jaden si schiantò contro
un albero mandandolo in
frantumi e riportò qualche graffio.
“Cavolo! Questo è davvero forte”
ansimò il ragazzo
“Anzi, più lo colpisco e più lo
diventa”.
“Che c’è ragazzino?” fece il
cyborg mentre avanzava
lentamente “Hai già esaurito le frecce del tuo
arco? Beh se è così la finisco
subito BOMBA DÌ LUCE!” e lanciò una
miriade di raggi luminosi contro il
ragazzo.
“Non montarti la testa” e si
teletrasportò sopra di
lui trasformato in super Jaden, ma se lo trovò davanti e fu
colpito di nuovo.
“Pensi davvero che questo inutile trucco sia sufficiente
e battermi? Sei davvero ridicolo” lo schernì super
C-17.
“Ehi! si può sapere come hai fatto?”
chiese ansimante
il ragazzo.
“Non mi ci vuole niente a trovarti: mi concentro e
percepisco i movimenti dell’aria, in questo modo posso
localizzarti dovunque tu
sia”.
“Ah però!” fece stupito il ragazzo
alzandosi tanto di
cappello “Sei un tipo in gamba sai?”
“Ti ringrazio per il complimento” disse lui e
puntò le
mani in avanti creando una sfera nera vibrante di energia elettrica
“ma adesso
è tempo di finirla” e lanciò il colpo.
“Mente: difesa!” fece il ragazzo e apparve uno
scudo
dorato che lo difese.
“Avevi ancora un asso nella manica allora!” fece il
cyborg “Perché ci hai messo così tanto
a tirarlo fuori?”
“Come posso spiegartelo” disse il ragazzo alzando
leggermente
la testa “L’avevo dimenticato” e fece una
leggera risatina.
“Cosa!” fece l’altro col tic
“Vuoi per caso prendermi
in giro?” e si lanciò contro di lui.
“Non sono il tipo” poi tornò serio
“Mente: Attacco” e
lo scudo divenne una miriade di frecce dorate che si lanciarono contro
il
cyborg che si fermò e alzò le braccia * Che gli
è venuto in mente *.
Le frecce di energia colpirono il cyborg, ma ne uscì
completamente illeso.
“Ora ho capito” fece il castano stringendo i denti
“Assorbi l’energia dei colpi che ti vengono
scagliati contro”.
“Ottima deduzione!” commentò super C-17
“E’ questa la
mia più grande abilità e per questo devo
ringraziare il mio defunto
creatore. Ora che
hai capito quali sono
le mie capacità devo distruggerti subito: non voglio avere
noie” e tirò fuori
le sue ali.
“Tipico di voi demoni” fece il ragazzo * Contro di
lui
gli attacchi basati sull’energia sono inutili. La mia unica
possibilità e
colpirlo direttamente, spero solo di esserne all’altezza *.
“Preparati moccioso, sto venendo a prendere la tua
testa” disse il cyborg demoniaco e si lanciò verso
di lui.
A poche centinaia di metri Naruto
cercava di attaccare
il terribile Broly, ma ogni sua mossa risultava inefficace.
“Come, tutto qui?” fece l’essere
gigantesco “E’ tutta
qui la forza del micidiale Kyuubi? Davvero patetico” e
lanciò una sfera verde
contro il ragazzo.
“Devo fare qualcosa” pensò il ragazzo e
usò lo spirito
per evitare l’attacco, ma si ritrovò il gigante
alle spalle che lo prese in una
morsa d’acciaio.
“Che mi tocca fare per avere un avversario decente”
e
cominciò a stritolare il ragazzo che gridò dal
dolore.
“Avanti Naruto”
lo incitò il Kyuubi “Usa il mio potere
e liberati da questo energumeno”.
“STA ZITTAAAAA!” gridò il ragazzo per
cercare di
sovrastare il dolore e si trasformò anche lui riuscendo a
liberarsi dalla
presa.
“Interessante” commentò Broly
“ma ancora non ci siamo”
e lanciò una miriade di sfere energetiche contro il biondino
che si difese con
lo scudo.
“Che dolore” disse Naruto a denti stretti
“Quel mostro
mi ha strizzato come un limone: sento ogni osso del corpo fuori posto.
Se non
faccio qualcosa questo mi ammazza”.
“Se sei così malridotto usa il mio
chakra” gli
consigliò la volpe “In questo modo recupererai le
forze e guarirai rapidamente.
Serviti del mio potere per aumentare di livello”.
“Da quando in qua sei così disponibile?”
fece il super
biondino mentre stava per cedere.
“Te l’ho detto allora: proteggi la vita
dell’ultima
fiamma del coraggio. Pur di farlo sono disposto a darti tutto il mio
potere
senza chiederti nulla in cambio”.
“Sei davvero strana volpe” disse Naruto
“ma, poiché
insiti, farò come desideri” e senza esitare,
richiamò il potere del demone.
“Finalmente ti sei deciso a fare sul serio” disse
soddisfatto il terribile Broly “Avanti, scatena tutta la
potenza del Kyuubi e
combatti”.
“Non credere che ti stia facendo un favore” disse
il
biondino di rimando mentre fu circondato dall’incredibile
energia del demone
“Sto semplicemente acconsentendo a una richiesta che ancora
non capisco bene,
ma non sono il tipo da rimangiarmi la parola data”.
“Forza vieni” disse Broly pregustando il momento.
“Eccomi!” e corse verso di lui a
velocità inaudita,
colpendolo in pieno petto.
Broly fu spinto all’indietro e si schiantò contro
la
parete del vulcano, ma ne uscì con solo un graffio.
“Ora si che cominciamo a ragionare”
ghignò Broly e
aumentò la sua energia trasformandosi ulteriormente:
diventando un super Sayan
di quarto livello col pelo rosso sangue e lunghi capelli neri che gli
scendevano selvaggi fino alle natiche, “Vediamo quanto
vali”.
“Si può sapere quanto è
forte?” pensò Naruto “Devo
sconfiggerlo il più presto possibile: non
riuscirò a mantenere questo potere
ancora per molto”.
“Non dire scemenze” lo rimproverò la
volpe “Non
limitarti: continua ad aumentare il tuo potere o non ce la farai
mai”.
“Smettila di dirmi quello che devo fare”
tagliò corto
il ragazzo “Lo sconfiggerò in un lampo”.
I due avversari si lanciarono uno contro l’altro
generando una grande esplosione.
Gaara saltò
all’indietro per riprendere fiato: era già
trasformato, ma la sua forza non era sufficiente a tenere a bada un
avversario
del calibro di Cell.
“E’ tutto qui quello che sai fare?” lo
schernì Cell
avvicinandosi “Mi aspettavo di più da quello che
è riuscito a battere quel montato
di Zervan. Peccato” e alzò un dito da cui
partì un raggio energetico che fu
scansato dal ragazzo.
“Tu parli troppo” disse Gaara e si
teletrasportò
dietro di lui, ma lo perse di vista.
“Pensi di battermi con n trucco vecchio come il
mondo?” disse Cell alle sue spalle e lo colpì con
un calcio.
Gaara rovinò a terra e si alzò ansimante:
“Non sei
solo forte, sei anche molto veloce”.
“Naturale ragazzino” disse il cyborg “Io
sono l’essere
perfetto e non conosco rivali”.
“La perfezione non esiste” disse Gaara
“Così come
nemmeno la parola impossibile”.
“Davvero un bel modo di pensare”
commentò Cell
“Vediamo se riesci a concretizzarlo” e si
teletrasportò davanti a lui
cominciandolo a colpire ad alta velocità.
“Devo fare qualcosa o ci rimetto le penne”
pensò il ragazzo.
“Usa il mio potere Gaara” disse Ichibi.
“Che cosa hai mente?” chiese il ragazzo, mentre
cercava di evitare i colpi.
“Non mi va di essere eliminato da un insetto come
questo che si pavoneggia troppo” rispose il demone
“Avanti, schiaccialo come si
deve”.
“Su questo sono d’accordo” fece il
ragazzo e riuscì a
distanziarsi dal nemico “ma questa sarà la prima e
ultima volta” e materializzò
il suo potere sottoforma di energia dorata.
“Dunque è questo il potere del demone da una
coda”
commentò Cell “Davvero molto interessante! Avanti:
fammi vedere di che cosa sei
capace” e si lanciò all’attacco.
“Dannazione!”
ringhiò Chazz “Si può sapere di che
cosa
sei fatto?”
“Uh Uh!” fece il mostro rosa cominciando a battere
i
pugni sul petto come se fosse una scimmia.
“Mi sta prendendo in giro” pensò nervoso
il ragazzo
“Devo cercare di rilassarmi o non riuscirò mai a
batterlo”.
Fino a quel momento, Chazz aveva
cercato di colpirlo
in tutti i modi, ma ogni danno veniva assorbito da quel corpo che
sembrava
fatto di gomma e i danni sparivano; come se non bastasse, il mostro
rosa poteva
allungare il suo corpo a piacimento, persino staccarlo e usarlo come
arma.
“Rifletti” pensò il ragazzo
“Il suo corpo è elastico e
assorbe colpi su colpi, inoltre può rigenerare gli arti
perduti come nulla
fosse e forza e velocità sono inaudite. Sono in netto
svantaggio: la mia forza
non è sufficiente per batterlo, se solo sapessi trasformarmi
come Naruto e
Jaden avrei qualche possibilità.
Accidenti è una situazione disperata: è
impossibile
uscirne fuori”.
Stanco di aspettare una reazione, il mostro rosa
attaccò il moro con un pugno che gli distrusse la parte
superiore dell’armatura
e, senza fermarsi, continuò a colpirlo senza tregua.
“Dannazione” ringhiò Chazz mentre
cercava di
difendersi “E’ davvero tutta qui la mia
forza?”
“Non arrenderti capo!” lo incitarono gli Ojama
“Sei il
più forte di tutti, non arrenderti. Tu sei un
campione”.
“State zitti!” gridò Chazz
“Non ho tempo per ascoltare
i vostri piagnistei” ma perse la concentrazione e il mostro
rosa ne approfittò
per colpirlo con un pugno al collo.
“No capo” gridò l’Ojama giallo
che si frappose tra lui
e il pugno, ricevendolo in pieno.
“FRATELLINO!” gridarono gli altri due Ojama.
Vedendo la scena, Chazz prese lo spiritello al volo e
si allontanò con lui in braccio.
“Come ti senti” chiese preoccupato, ma nel vedere
lo
stato in cui era ridotto, cioè con le ossa completamente
spappolate e un occhio
sanguinante, capì che quella era la domanda meno appropriata
da fare.
“Non ti preoccupare capo, io sto bene” rispose la
piccola creatura mentre tossiva “l’importante
è che tu sia vivo”.
“Fratellone” piansero i due inginocchiati davanti a
lui.
“Ojama giallo” fece Chazz stringendo i denti
“Sei uno
stupido, perché ti sei messo di mezzo? Che senso ha
frapporsi se rischi la
pelle! Rispondimi”.
Ma il piccolo mostriciattolo giallo aveva perso i
sensi.
“Ojama giallo” fece il ragazzo inginocchiatosi.
“Non preoccuparti, è solo svenuto” disse
il nero.
“Avanti capo, dai una bella lezione a quel brutto
mostro che ha fatto male al nostro fratellino” lo
incitò il
verde.
“Perché!” fece Chazz
“Perché non mi odiate. Il vostro
fratello è stato ferito per colpa mia e voi non accennate
nemmeno a un minimo
di disprezzo!”
I due Ojama si guardarono in faccia, poi rispose il
verde: “Non potremmo mai odiarti. Noi siamo una famiglia e i
membri della
famiglia si proteggono a vicenda”.
“Tu sei un membro della famiglia e ti proteggeremo sempre,
anche se ci disprezzi e ci getti via, perché è
questo che fanno i buoni
fratelli”.
“I buoni fratelli!” fece Chazz stupito, poi la sua
attenzione fu attirata alle sue spalle: Majin Bu lo stava attaccando.
“Eccoti qui!” fecce divertito il mostro rosa e
attaccò
con un pugno, ma un muro nero si frappose tra i due costringendolo ad
arretrare.
“Siete solo dei piccoli
idioti” fece Chazz voltandosi
verso il mostro rosa “ma avete ragione: una famiglia va
protetta sempre.
Io non sono stato fortunato con la mia ma, lentamente,
ne ho trovata una nuova che mi ha accolto. Mi ha sorriso, consolato,
apprezzato
per quello che sono e non per quello che fingo di essere. Per questo
adesso,
combatterò per proteggere la mia famiglia, voi
compresi”.
Una colonna nera avvolse il ragazzo, innescando un
nuovo processo di trasformazione.
“GRROAARRRRR!”
ruggì un essere ignoto dentro la
colonna e poco dopo si dissolse.
Chazz era sparito, al suo posto era apparsa una
creatura alta quasi due metri: era completamente nera, priva di pelo,
il corpo
era nudo e definito al millesimo, sulla sua schiena crescevano delle
placche
ossee giallo cupo che finivano sulla lunga coda con quattro punte, la
testa era
lunga e appuntita con orecchie appuntite, gli occhi erano neri come la
notte e
le fauci erano piene di zanne affilate come rasoi.
“Dov’è finito il capo!” fece
spaventato l’Ojama nero
“che cosa gli hai fatto brutto mostro”.
“Vuoi stare zitto per una buona volta”
ringhiò la
creatura con una voce familiare.
“Questa voce” fecero entrambi
“E’ QUELLA DEL CAPO”.
“Avete fatto bingo ragazzi, sono proprio io”
rispose
la creatura mentre si osservava “Chi si sarebbe mai aspettato
una cosa simile!
Ora si che si ragiona” e puntò Majin Bu.
Il mostro rosa era rimasto a bocca aperta, non si
sarebbe mai aspettato una simile trasformazione.
“Inizia a recitare le tue preghiere mostriciattolo”
ringhiò il nuovo Chazz “Sto venendo a
distruggerti”.
“Distruggermi?” fece Majin Bu prima stupito e poi
fu
preso da una crisi di risate.
“Fossi in te, non riderei” disse Chazz
“ma piangerei”
e si mosse verso di lui.
“Davvero pensi di battermi con una simile
trasformazione? Allora vediamo se sei più bravo di
me” e lanciò un potente urlo
che fece tremare il paesaggio circostante e tirò fuori le
sue ali rosa e la sua
massa muscolare aumentò di botto.
“Puoi usare tutti i trucchi che vuoi” disse la
bestia
nera “ma questo non ti salverà dalla mia
furia” e si lanciò all’attacco.
Il mostro rosa si mosse rapido e gli fu subito addosso
e lanciò una sfera di energia che creò un enorme
cratere.
“Non ho ancora finito” rise il mostro preso dalla
follia distruttiva e cominciò a bombardare il paesaggio
circostante.
“CAPO!” gridarono i due Ojama disperati.
Dopo lunghi e interminabili minuti
di bombardamento,
Majin Bu smise di attaccare e scese in mezzo al cratere per contemplare
la sua
opera.
“AH AH AH! HO VINTO!” esultò il mostro
rosa “Sono il
primo dell’armata ad aver finito lo scontro. Quel moccioso
non valeva davvero
niente. AH AH AH!”
“Non valgo niente dici?” fece la voce di Chazz.
Majin Bu s’interruppe e si guardò intorno cercando
l’energia dell’avversario.
“I tuoi colpi non mi hanno nemmeno sfiorato”
continuò
Chazz con la voce simile al rimbombo “Fai davvero
pena”.
“Dove sei moccioso!” disse agitato “DOVE
DIAVOLO SEI
FINITO!”
“Qui!” fece e
una mano nera squarciò il petto del
mostro rosa “No, sono qui” e, prima che potesse
girarsi, la coda di Chazz colpì
lo stomaco dal basso.
Majin Bu si allontanò
spaventato e cercò di trovare il
punto preciso dal quale era stato attaccato.
“E’ inutile che mi cerchi” disse Chazz
“Io non sono
più sul tuo stesso piano. Mi sono fuso con la mia ombra e
adesso mi muovo nel
mondo- ombra.
All’inizio ero poco pratico ad accedere in questo
diverso piano dimensionale ma adesso, grazie agli allenamenti, sono
capace di
accedervi senza problemi e raggiungere un nuovo stadio: quello della
bestia
ombra”.
“Non capisco niente di quello che dici”
ringhiò il
mostro rosa “Avanti esci fuori e combatti”.
“Devo ringraziarti” disse di nuovo Chazz senza
rispondere alla provocazione “E per farlo ti
distruggerò qui e subito” e una
grande macchia nera cominciò a estendersi a vista
d’occhio.
Il mostro cercò di distruggere quella strana
poltiglia, ma senza alcun risultato.
“E’ inutile, non puoi distruggere
un’ombra, mettiti il
cuore in pace” rise Chazz “Sparisci dalla mia
vista, gelatina rosa mal formata.
FORESTA NERA”
In una frazione di secondo da quella macchia apparvero
infiniti spuntoni neri che si alzarono alti nel cielo trapassando un
incredulo
Majin Bu che non era riuscito ad allontanarsi in tempo.
“Piccolo bastardo” ringhiò il mostro
rosa “Come hai
osato ridurmi così!”
“Sparisci!”
fece di nuovo Chazz e gli spuntoni
divennero enormi tentacoli che avvolsero completamente il mostro rosa e
cominciarono a tornare da dove erano venuti.
“Che cosa stai facendo, lasciami”
sbraitò Majin Bu e
cercò di liberarsi, ma non riuscì a uscire dalla
presa di quei tentacoli che
non gli permettevano di muovere neanche un dito.
“Quei tentacoli sono fatti d’ombra, quindi non solo
il
tuo corpo, ma anche la tua ombra è bloccata: per questo non
puoi più muoverti e
scappare allungandoti. È finita” e la pozza si
aprì come un enorme bocca.
“NOOO!” gridò il demone rosa
“NON E’ POSSIBILE CHE IO,
IL GRANDE MAJIN BU, SIA BATTUTO IN QUESTO MODO DA UN
MOCCIOSO” queste furono le
sue ultime parole poi la bocca d’ombra lo
inghiottì facendolo sparire
definitivamente.
“Chi viene inghiottito dalle fauci dell’ombra perde
la
sua stessa ombra che viene distrutta come polvere” disse
Chazz mentre riaffiorò
da quella pozza che si stava restringendo “E, una volta che
viene distrutta,
anche il corpo sparisce senza lasciare traccia. Hai perso Majin
Bu” e tornò al
suo aspetto umano, poi si accasciò a terra.
“CAPO!” gridarono i due Ojama correndogli incontro
mentre si trascinavano il loro fratellino svenuto.
“Tranquilli sto bene: sono solo un po’
stanco” disse
lui col fiatone “Queste tecniche prosciugano rapidamente le
energie. Piuttosto,
voi come state?”
“Stiamo bene” risposero i due con le lacrime agli
occhi “Sei un Campione!”
“Ne sono felice” e sorrise debolmente
“ma, per favore,
smettetela di chiamarmi Campione. D’ora in avanti io sono
Chazz Princeton il
Predatore Ombra e proteggerò tutte le persone a cui
tengo”.
“Va bene capo” disse l’Ojama verde mentre
si asciugava
l’occhio.
“Sei un grande” disse l’altro.
“Vi ringrazio!” disse il ragazzo “Ora
scusate, ma
svengo per un po’” e cadde a terra privo di sensi,
ma con un sorriso sereno,
che mai aveva mostrato.
“Che cosa è
successo!” fece Jessie, voltandosi in
direzione dello sconto appena conclusosi “L’energia
di Chazz si è ridotta
drasticamente”.
“Non temere è solo svenuto” rispose
Aquila Cobalto “Ha
usato molte energie”.
“Ah! meno male” sospirò il ragazzo.
“Fossi in te, non mi distrarrei” lo
avvisò Baby che ne
approfittò per attaccarlo, ma il ragazzo si
spostò schivando l’attacco.
“E tu invece? Non sei preoccupato per la sorte del tuo
compagno?” chiese Jessie.
“Perché dovrei esserlo” rispose secco lo
strano essere
“Anche se siamo della stessa armata, non ho niente da
spartire con lui. l’unica
cosa comune è che siamo stati creati
artificialmente”.
“Artificialmente?” fece il ragazzo.
“Proprio così!” rispose
l’alieno “Majin Bu è il frutto
degli esperimenti di un mago che lo creò per conquistare
l’universo; io invece
sono un organismo parassita creato dall’ormai distrutta
popolazione degli
Tsufuru con lo scopo di vendicarla”.
“Sai, mi fai davvero pena” disse Jessie.
“Le tue lagne non ti salveranno dalla morte”
rispose
l’alieno azzurro “Preparati a sparire!” e
si lanciò contro di lui.
“NON PERDERO’ MAI CONTRO UN MOSTRO COME
TE!” gridò il
ragazzo lanciandosi all’attacco.
“Sciocco!”
fece Baby e le lenti s’illuminarono, fino a
creare un potente flash che abbagliò il ragazzo.
“Che diavolo vuoi fare!” gridò il
ragazzo mentre si
copriva gli occhi.
Senza rispondergli, Baby si lanciò verso di lui e,
sottoforma di poltiglia grigiastra, entrò nel corpo del
ragazzo.
“Dov’è andato?” fece il
ragazzo senza capire.
“Sono qui!” disse trionfante l’alieno.
“Dove!” il ragazzo si guardò intorno ma
non riuscì a
vederlo.
“Dentro di te, moccioso!” ripose.
“Cosa!” fece il ragazzo, mentre sentì il
corpo tremare
come preso dalle convulsioni.
“Uh Uh Uh!” rise Baby “Te l’ho
detto no? Io sono un organismo parassita che
invade i corpi
altrui e ne prende il controllo per svilupparsi”.
“Questo è sleale!” fece Jessie mentre
cadde in
ginocchio.
“E’ inutile cercare di resistermi: il tuo corpo
è già
sotto il mio controllo” rise l’alieno “Mi
sto solo godendo la tua agonia.
Gioisci nel fatto che presto sarai in compagnia: servendomi del tuo
corpo,
ucciderò tutti i tuoi amici e poi ti farò
esplodere dall’interno”.
“Non ti permetterò mai di fare una cosa del
genere!” disse
il ragazzo cercando di opporsi.
“Ormai puoi solo parlare ragazzo, tra poco non sarai
capace nemmeno di pensare. Arrenditi: ormai sei nelle mie
mani” fece trionfante
l’alieno.
“Non lo farò mai” rispose il ragazzo
“Fosse l’ultima
cosa che faccio, ti fermerò!”
“Che ragazzo cocciuto!” fece Baby divertito
“Finiamo
questo inutile teatrino”.
Baby si diresse verso il cervello
di Jessie, pronto a
occuparlo completamente.
“Ci vorranno solo pochi istanti e poi non sentirai
più
dolore. Non sono un tipo misericordioso?”
“Uno sporco parassita come te non merita di vivere”
disse una voce e poi una luce di sette colori esplose e
investì l’alieno.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Baby senza
parole.
“E’ arrivata la cavalleria!” disse di
nuovo la voce e
poco dopo, in tutto il loro splendore, apparvero le sette bestie
cristallo.
“Che cosa!” fece Baby stupito “Come
diavolo è
possibile!”
“Tu sottovaluti il potere di noi spiriti” disse
Pegasus Zaffiro “Non ti permetteremo di prendere il controllo
del corpo del
nostro amico”.
“Ti schiacceremo come un verme” intervenne
l’enorme
Mammut Ambra.
“Non la passerai liscia” disse Gatto Ametista,
l’unica
bestia cristallo femmina “Ti faremo a pezzi”.
“Questa non me
l’aspettavo” fece Baby “E va bene:
vorrà dire che prenderò anche le vostre menti
tanto non siete molto forti”.
“Ahimè, devo darti ragione” rispose
Pegasus Zaffiro
“Tuttavia abbiamo un modo per batterti. Forza amici
uniamoci” e si ricoprì di
una densa energia blu.
“SI!” risposero le altre bestie cristallo,
ricoprendosi della medesima energia delle loro gemme.
“Che cosa sperate di fare stupide bestie”
ghignò Baby
“Qualunque cosa sia, vi distruggerò” e
si lanciò all’attacco.
“FUSION SPIRIT!” gridarono le sette creature e le
sfere si unirono in una sola e quando si dissolse…
“Impossibile” fece Baby senza parole “Tu
non sei la
loro fusione”.
“GGRROOAARR!” ruggì la nuova creatura
apparsa. Il
leggendario Drago Arcobaleno aveva fatto la sua apparizione.
“AAHHHHH!” gridò la creatura azzurra e,
senza nemmeno
accorgersene, fu espulsa dal corpo di Jessie.
“Come è
possibile!” fece Baby “Nessuno è mai
riuscito
e liberarsi eppure lui c’è riuscito! Chi diavolo
è questo ragazzo?”
Mentre diceva questo, il corpo di Jessie subì
un’incredibile
trasformazione: sulla sua schiena apparvero delle enormi ali bianche
tinte dei
sette colori dell’arcobaleno, sulla sua testa spuntarono un
paio di corna
dorate, i fianchi furono ricoperti da delle macchie colorate e una
lunga coda
bianca con striatura arcobaleno era spuntata dietro la sua schiena.
“Che diavolo è successo!” fece
l’alieno scosso.
“Baby!” fece l’Andersen aprendo gli occhi
con pupille verticali
“Nessuno è mai riuscito a farmi arrabbiare in
questo modo!”
“A quanto sembra non
posso impossessarmi del tuo
corpo” fece l’alieno “VORRA’
DIRE CHE TI DISTRUGGEERO’ e, tirate fuori le sue
ali, si lanciò all’attacco.
Jessie rimase fermo e incassò il colpo senza battere
ciglio: “E’ tutto qui quello che sai
fare?”
“NON MI’ PRENDERE IN GIRO!”
ruggì Baby e continuò a
colpirlo a ripetizione senza però sortire alcun effetto.
“E’ inutile” disse Jessie “I
tuoi colpi non mi stanno
facendo niente”.
Baby si allontanò per
riprendere fiato * Com’è
possibile? Non riesco a fargli nemmeno un graffio!
Ma certo! Deve dipendere dall’espulsione
improvvisa: non so come ma quel drago mi ha indebolito e non sono
nemmeno
riuscito a impiantargli il mio uovo.
Se non faccio qualcosa sono spacciato *.
“Ti vedo pensieroso” disse Jessie “Non
dirmi che non
hai più idee. Allora vengo io a dartene qualcuna”.
Con uno scatto fulmineo, il ragazzo-drago apparve
davanti all’alieno e lo colpì allo stomaco e poi
al volto con un calcio alto
sollevandolo da terra.
“ARGH!” ringhiò l’alieno
mentre fu spinto verso
l’alto. Riuscì a fermarsi a mezz’aria e
fissò Jessie furente.
“Allora!” fece il ragazzo rimasto a terra
“Che cosa
pensi di fare adesso?”
“MALEDETTO MOCCIOSO!” ruggì Baby e
sollevò le mani al
cielo “TI DISTRUGGERO’ SENZA ALCUNA
PIETA’” dette avvio alla creazione di una
sfera nera.
“Che cosa ha in mente di fare?” si chiese Jessie.
In pochi istanti apparve
un’immensa sfare nera che
brillava in maniera sinistra.
“Assurdo!” pensò il ragazzo
“Quella sfera ha un
potenziale distruttivo troppo elevato. Devo fermarla o
l’accademia rischia di
essere distrutta insieme a parte del pianeta”.
“AH AH AH!” rise esultante l’alieno
“Hai osato
prenderti gioco di me e per questo verrai distrutto insieme a
quest’inutile
isola. Sparisci dalla mia vista SFERA DI’
VENDETTA!” e lanciò.
“NON TI PERMETTERO’ DI’ FARE UNA COSA
SIMILE” gridò il
ragazzo e caricò una sfera dei sette colori
dell’arcobaleno “SFERA RIFRAZIONE
ARCOBALENO” e lanciò anche lui.
I due attacchi si scontrarono l’uno con l’altro,
generando una potente onda d’urto che si ripercorse
sull’isola.
“Cosa? Perché la mia sfera non ha distrutto
l’isola”
disse Baby e poi se ne accorse “Dannato moccioso! PENSI
DI’ SALVARTI IN QUESTO
MODO? SPARISCI” e incrementò la potenza della
sfera.
“Non ho alcuna intenzione
di arrendermi” pensò Jessie
“Non posso permettere che i miei amici spariscano in questo
modo”.
“Allora non arrenderti” disse una voce alle sue
spalle
e una mano gli toccò la spalla.
“Chi è!” disse il ragazzo vedendo una
mano con un
guanto nero.
“Sono un amico” rispose il proprietario della voce
“Forza! Dimostra a quello scherzo della natura di che cosa
è capace il potere
di un vero drago” e la mano si staccò dalla spalla.
“Non so chi tu sia” disse Jessie “ma ti
ringrazio per
il sostegno. AAAAHHH!” e con quel grido la sfera arcobaleno
spinse via quella
nera.
“COSA? E’
IMPOSSIBILE” gridò l’alieno.
“Niente è impossibile se ci si mette il
cuore” rispose
il ragazzo e si lanciò verso Baby con un rasengan nella mano
destra.
“Che diavolo vuoi fare!” ruggì
l’alieno.
“Non è ovvio?” rispose Jessie
“Sconfiggerti!” e la
sfera rotante venne a contatto col colpo lanciato prima, fondendosi con
esso e,
dopo essersi scontrato con la sfera nera, la distrusse e la diresse
verso Baby
“prendi questo RASENGAN DELL’ARCOBALENO!”
“ARRRGHHH!” Baby, non prevedendo la cosa, fu
colpito
in pieno dalla sfera e distrutto completamente.
“Ce l’ho
fatta!” disse esultante Jessie e atterrò
ansimante a terra.
“Complimenti Jessie ottimo lavoro” disse di nuovo
la
voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò verso chi gli aveva dato la giusta
fiducia, ma ebbe un improvviso mancamento e svenne.
“E’ naturale che tu sia svenuto”
continuò l’individuo
davanti a lui “Hai fatto uno sforzo sovrumano e hai attivato
un nuovo potere.
Ora riposati, te lo meriti”.
Il drago Arcobaleno apparve e si
scisse nelle sette
bestie cristallo che osservarono il nuovo arrivato: era ricoperto da
un’armatura nera che rappresentava il Drago Nero Occhi Rossi
e il suo volto era
coperto da una maschera.
“Tu chi sei?” fece Pegasus Zaffiro.
“Come ho detto, sono un amico” rispose lui
“Devi
perdonarmi, ma per ragioni che non posso spiegare, non posso dirti chi
sono;
sappi solo che sono un possibile rinforzo”.
“Un possibile rinforzo?” fece la creatura
“Sei un
Sun’s Knight?”
“Chissà!” rispose lui in modo enigmatico
“Scusate ma
devo andare, fra non molto verrà qualcuno a soccorrere il
vostro amico. Se il
fato vorrà, ci rivedremo. A presto!” e
sparì.
“Non so chi sia, ma la sua energia è positiva
quindi
deve essere un nostro alleato” disse Pegasus “Forza
amici, vegliamo su Jessie”.
Nel
prossimo
capitolo.
Gli scontri
continuano: Rock Lee si trova contro Ginew e il loro duello comincia in
modo
assai “particolare” ^^ e poi parte con tutta la sua
violenza.
In soccorso
dei nostri giovani eroi giungeranno altri misteriosi cavalieri
mascherati e
anche guerrieri provenienti da un’altra dimensione e amici di
Nick.
Jaden, Naruto
e Gaara si troveranno insieme a dover fronteggiare i tre temibili
demoni di
Dragon Ball e decideranno di ricorrere all’unica carta
possibile: una fusione
tripla, ci riusciranno?
Anche Itachi
e Kisame si uniscono alla partita e tra l’Uchiha e il
Truesdale inizierà un
ennesimo duello.
Nick continua
il suo scontro con Lì Sheron che sfodera nuove terribili
tecniche dandogli
molto filo da torcere: riuscirà a tenergli testa?
Questo e
molto altro nel prossimo capitolo
A
questo
punto vi lascio con un paio di domande per ammazzare il tempo durante
l’attesa
del prossimo capitolo.
La
prima è:
Chi sono questi misteriosi cavalieri?
La
seconda
invece: Chi sono esattamente gli avversari di Kiba, Shino, Choji e
Sakura?
Le
scommesse
sono aperte: chi azzecca alla seconda avrà uno spoiler^^.
Detto
questo
vi saluto. Alla prossima.
|
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Capitolo 37 *** la forza dei sentimenti ***
37. la forza dei sentimeenti
Ciao a
tutti
e ben ritrovati.
Mi dispiace
di non aver postato regolarmente in questi mesi, ma ci sono stati
diversi
problemi che mi hanno impedito di scrivere regolarmente (un
po’ di mare, gli
esami all’università, il computer da aggiustare e
un lutto).
Ora che
sono
tornato non ho più intenzione di fermarmi, se non per la
prima settimana di
settembre, ma per il resto cercherò di andare spedito.
Ringrazio chi
di voi ha pazientemente aspettato che postassi di nuovo capitolo e ora
lo
soddisferò con un bel capitolo abbastanza lungo (non so
quanto sarà il
prossimo, ma cercherò di trattenermi^^).
A questo
punto vi auguro buona lettura e spero di avervi ancora più
numerosi di prima.
Dall’altra parte
dell’isola, stava avendo luogo lo
scontro tra Rock Lee e Ginew: una battaglia di
“balletti” {ma, dove le trovo}.
“E TU QUELLA LA CHIAMERESTI POSA DA COMBATTIMENTO?”
gridò Ginew disgustato “MANCA DÌ
ELEGANZA!”
“COME TI PERMETTI!” gli rispose il ragazzo
“QUESTA E’
LA MIGLIORE IN ASSOLUTO!”
“MA FAMMI IL FAVORE!” rispose l’alieno
viola “Ora ti
faccio vedere io una posa degna di nota” e alzò il
ginocchio sinistro seguito
dal braccio destro teso verso il cielo, mentre quello sinistro in
avanti
“Niente male eh?”
“E QUELLA LA CHIAMI POSA?” gridò Rock
Lee con gli
occhi stralunati “Non ho mai visto nulla di più
disgustoso”.
“COSA!” ruggì Ginew “Io sono
il miglior ideatore di
pose da combattimento”.
“SEI UN AUTENTICO MEDIOCRE” gli urlò
contro Rock Lee.
“ADESSO E’ TROPPO! TI FACCIO A PEZZI” e
Ginew partì
all’attacco.
“ECCOMI!” e anche il ragazzo dalle spesse
sopracciglia
partì all’attacco.
I due si colpirono con tutta forza
che avevano in
corpo, determinati come non mai, insultandosi per ogni colpo che
l’altro
assestava.
“FAI SCHIFO!” gridò Ginew.
“TU DÌ PIU’!” gli
urlò contro il ragazzo.
Si presero anche a capocciate: una due tre,
quattro volte, poi si fermarono e fecero
un giro tenendosi la testa. Si appoggiarono uno all’altro per
fermare il mondo
che girava e poi, quando si fermò si allontanarono
spaventati con un salto e
ripresero a combattere con una serie di calci volanti.
Si allontanarono di nuovo per
recuperare fiato e si
fissarono.
“Niente male!” fece Ginew “Il tuo stile
di
combattimento è davvero interessante”.
“E’ merito dell’ardore della giovinezza
che mi rugge
dentro”, spiegò il ragazzo “Nemmeno tu
sei male, però!”
“E’ merito dell’enorme esperienza che ho
alle spalle”
spiegò l’alieno viola “E finalmente
credo di aver trovato un corpo perfetto per
continuare a viverla”.
“Che vuoi dire?” fece Rock Lee.
“Che adesso mi prenderò il tuo corpo” e
senza dire
altro alzò le mani e concentrò la sua energia.
“Non so che cosa tu voglia fare, MA IO NON SONO
DELL’ALTRA SPONDA” gridò il ragazzo
imbarazzato e si preparò ad attaccare, ma
il suo corpo non rispose “Ehi ma!”
“GINEW SDOPPIAMENTO!” gridò
l’altro e una luce partì
verso il ragazzo.
“AIUTO!”
gridò una voce e qualcuno si frappose tra i
due e fu investito dal raggio.
“Ma che è successo?” si chiese il
ragazzo.
“Rock Lee!” Gridò Kiba e gli apparve al
fianco “Tutto
bene amico?”
“Kiba, sei tu?” fece il ragazzo.
“Certo che sono io e c’è anche
Akamaru” e il cucciolo
uscì dall’elmo “Che diavolo stavi
combinando? Stavi rischiando di essere
colpito da quel tipo strano. Per fortuna che ci sono io”.
“Sei intervenuto a salvarmi?” fece Rock Lee
commosso.
“Già: ho lanciato il mio avversario contro il
raggio”
si vantò tutto il castano.
“Davvero? allora ce né uno di meno”
disse il ragazzo.
L’avversario di Kiba era
Rikoom ed era stato investito
in pieno dall’attacco del suo capo e…
“Ma che diavolo è successo?” disse
Rikoom e si guardò
le mani “AHHHH! SONO DIVENTATO VIOLA!”
I due ragazzi guardarono l’avversario che avevano
davanti senza capire.
“RIKOOM” gridò Ginew “CHE
CAZZO HAI FATTO!” e il rosso
si avvicinò all’alieno viola e gli menò
un pugno a martello in testa.
“Capo, che cosa è successo?” disse
l’altro mentre si
teneva la testa dolorante.
“E ME LO CHIEDI” sbraitò
l’altro, “SEI STATO INVESTITO
DALLA MIA TECNICA E CI’ SIAMO SCAMBIATI IL CORPO”.
“COSA!” fece l’altro con la bocca
spalancata “CHE COSA
TREMENDA CHE HO FATTO! Mi perdoni signore, non volevo. Per punizione
farò il
balletto della vergogna” e cominciò a mettersi in
posa.
“NON COL MIO CORPO IDIOTA!” gli gridò
Ginew.
“Ma che è successo?” fece Rock Lee
“Perché stanno
litigando in quel modo?”
“Non chiederlo a me!” fece l’Inuzuka
confuso, poi
annusò l’aria e batte il pugno sulla mano destra
“Forse ho capito! Quei due si
sono scambiati il corpo: i loro odori si sono invertiti”.
“Scambiati il corpo?” fece il sopraciglione, poi
ricordò le parole di Ginew “Ho capito! Ecco cosa
voleva dire col prendersi il
mio corpo: voleva scambiarlo col suo”.
“E’ una tecnica davvero tremenda, persino
più potente
del Capovolgimento spirituale di Ino” commentò
Kiba “Per fortuna che sono
intervenuto in tempo, altrimenti rischiavi di grosso”.
“Hai ragione!” fece Rock Lee con un sospiro
“Chiudiamo
questa storia prima che Ginew lo rifaccia”.
“Mi hai tolto le parole di bocca amico” disse Kiba
con
un ghigno “FORZA ALL’ATTACCO!” e i tre si
lanciarono contro i due demoni che stavano
litigando.
Ginew e Rikoom se li trovarono
davanti senza
accorgersene e, in pochi minuti, furono pestati e sbattuti come due
panni dai
due ragazzi, mente Akamaru si divertì ad azzannare il loro
fondoschiena fino a
quando non uscirono le lacrime dai loro occhi.
“E BASTA ADESSO!” gridò Ginew che
riuscì ad
allontanarsi con
Rikoom in spalla
“ADESSO VI’ SISTEMIAMO NOI.
SDOPPIAMENTO” e tornò nel suo corpo.
“Grazie capo” fece un Rikoom dolorante
“lei è sempre
il migliore”.
“Non sarei un buon leader se non mi prendessi cura dei
sottoposti” ricambiò l’alieno viola
“Adesso basta giocare, facciamoli a pezzi”
e tirò fuori le sue ali.
“Si signore!” rispose il rosso e sfoderò
le sue
“ADDOSSO!”
“Ora ci divertiamo” fece l’Inuzuka mentre
ingoiava un
tonico da guerra e ne dette uno al suo cucciolo.
“Sono pronto!” esplose Rock Lee diventando un
guerriero selvaggio “IMPETO DELLA GIOVINEZZA!” e lo
scontro ricominciò.
Fu dura: i due demoni, tornati nei
loro rispettivi
corpi, si scatenarono e misero i due ragazzi con le spalle al muro.
“Cavolo!” fece Kiba “Questi non
scherzano: mi sa che
abbiamo esagerato un po’”.
“Niente affatto” ribatté Rock Lee senza
battere ciglio
“Tipi così poco aggraziati meritano un trattamento
peggiore. È il momento di
dare il 100%”
“Ancora osi offendere le mie pose?” disse Ginew
nervoso “Adesso ti faccio a pezzi per davvero”.
“Vedremo!” ribatté di nuovo il ragazzo e
avvicinò le
braccia alla testa “Apertura delle otto porte
difensive”.
“Cosa!” fece Kiba sgranando gli occhi
“Non farlo amico
o rischi di brutto”.
“A questo punto è meglio farlo” disse il
ragazzo.
“E no!” fece Rikoom teletrasportatosi davanti al
ragazzo “Non voglio altre grane da te moccioso. RIKOOM
FIAMMATA FINALE!” e
spalancò la bocca dalla quale partì un potente
raggio rosso.
“ATTENTO!” gridò Kiba e si mise in mezzo
e venne
colpito in pieno.
“Non ho finito!” fece il rosso senza mostrare un
briciolo di pietà “RIKOOM BOMBE” e
lanciò una miriade di sfere rosse contro i
due ragazzi.
“Non osare mettermi in secondo piano” gli
urlò contro
Ginew che preparò un suo attacco “GRANDE
ESPLOSIONE GINEW” e lanciò il suo
attacco.
I due demoni continuarono a bombardare i ragazzi senza
sosta per lunghi e interminabili minuti fino a quando non decisero di
chiudere.
“Direi che va bene così!” fece Ginew
soddisfatto “Un
attacco simile li avrà ridotti in poltiglia, inoltre
scommetto che quel
moccioso dalle sopracciglia spesse non avrà avuto il tempo
di usare quella
tecnica”.
“Ha ragione signore: le loro energie si sono abbassate
e fra poco riceveranno il colpo di grazia” fece Rikoom mentre
si leccò le
labbra.
“Facciamola finita e andiamo a sistemare gli altri”
disse Ginew preparando un Darkos “SPARITE” e
lanciò l’attacco.
“Che buffoni”
disse una voce nuova e l’attacco fu
respinto verso l’alto.
“Cosa!” fece Ginew stupito “Chi ha
osato”
La nube creata dal bombardamento fu spazzata via da
una potente folata interna e rivelò l’impossibile:
Kiba e Rock Lee erano
indenni e davanti a loro era apparso un misterioso guerriero mascherato
con
indosso un’armatura che rappresentava il Drago Bianco Occhi
Blu.
“Incredibile!” pensò Kiba
“E’ apparso un momento prima
che quell’attacco rosso ci colpisse e ci ha protetto dagli
altri. Chi diavolo
è?”
“Che sia un nuovo Sun’s Knight?” si
chiese Rock Lee.
“E tu chi diavolo
sei?” fece Ginew digrignando i denti
“Sei per caso uno di quei mocciosi con le armature?”
“Chi sia io non ti riguarda” rispose gelido il
guerriero bianco “Ti basti solo sapere che sono davvero molto
nervoso. Voi
dannati demoni state causando troppi danni in questo posto; dovrei
farvi pagare
tutti i danni che avete causato, ma dubito che abbiate contanti, quindi
mi
assicurerò personalmente che spariate dalla faccia del
pianeta insieme ai
vostri odiosi compagni” poi sii rivolse ai due ragazzi
“State a vedere come si getta
la spazzatura e prendete appunti”.
“Ehi!” fece Kiba offeso “Guarda che
noi…”
“Sta zitto e guarda come si fa” lo interruppe secco
il
misterioso guerriero.
“AH AH AH!” rise Rikoom “Un nuovo
moccioso pronto a
ricevere una bella lezione. Ora si che mi diverto. RIKOOM
ALL’ATTACCO” e si
preparò a lanciarsi contro di lui ma…
“Zitto immondizia” disse l’antro
apparsogli davanti e
lo colpì con violenza inaudita allo stomaco lasciando tutti
senza parole.
Rikoom strabuzzò gli occhi e non riuscì a dire
nulla.
“E ora sparisci” e con una sfera bianca, il
glaciale
guerriero disintegrò Rikoom.
“RIKOOM!” gridò Ginew
“MALEDETTO MOCCIOSO” e si lanciò
contro il nuovo avversario.
Non ebbe nemmeno il tempo di muoversi che se lo
ritrovò davanti con una mano aperta, verso la faccia.
“Va all’inferno!” e un potente raggio
bianco colpì in
pieno uno stupito Ginew che fu disintegrato senza poter fare nulla.
“Assurdo!” fece
Rock Lee “Li ha sconfitti in pochi
secondi senza esitazioni”.
“Quel tipo è un vero mostro” disse Kiba
digrignando i
denti.
Il guerriero bianco si teletrasportò davanti a loro e
li guardò fisso da dietro la sua maschera: “Un
avversario lo si distrugge senza
pietà, sia in battaglia sia in un azienda.
Spero che abbiate imparato la lezione mocciosi. Ora
scusate, ma ho altre cose da fare, ci si vede” e
sparì.
“Che velocità” disse Rock Lee
“Non so chi sia, ma è
meglio fare attenzione a quando lo rivedremo”.
“Se mi ricapita tra le mani quello, lo faccio a
fettine” ringhiò Kiba.
Shino si fermò un attimo
e spostò la sua attenzione
verso lo scontro appena conclusosi.
“Di chi era quel chakra?” si chiese
l’Aburame “Non
l’ho mai sentito prima d’ora. Dopo questa battaglia
sarà meglio chiederlo al
signor Nick”.
“TI SEI DISTRATTO “ urlò Jeeth e gli
lanciò contro una
sfera rossa che fu bloccata dalla barriera d’insetti di Shino.
“Mushi King, sai dirmi chi era quel tipo?” chiese
Shino al suo spirito senza tenere conto dell’avversario.
“Non lo so” rispose lo spirito “Comunque
non è da
solo: poco fa ne è apparso un altro e poi è
sparito senza lasciar traccia”.
“Un altro?” fece Shino dubbioso “Questo
vuole dire che
c’è qualcuno dietro le quinte, ma chi
sarà mai”.
“EHI MOCCIOSO” sbraitò Jeeth
“NON E’ EDUCATO IGNORARE
L’AVVERSARIO”.
“Le mie scuse, non volevo” disse calmo il castano
“Piuttosto, non sei preoccupato per la sorte dei tuoi
compagni?”
“Certo che lo sono. Il capitano Ginew e Rikoom sono
miei compagni da una vita e anche Butter e Guldo. Quando
avrò finito con te,
andrò a vendicare i miei amici una volta per
tutte”.
“Mi dispiace ma non posso permetterti di farlo:
anch’io devo proteggere i miei amici” disse
l’Aburame e fece uscire una
quantità sproporzionata d’insetti
“Scusami, ma non ho altro tempo da perdere
qui”.
“Se è per
questo nemmeno io” disse l’alieno rosso
tirando fuori le sue ali “ADESSO TI FINIRO’
MOCCIOSO. JEETH COMETA PALLA DI’
FUOCO” e creò un’enorme sfera rossa che
cominciò a espandersi come una nebulosa
e poi la lanciò.
Shino rimase immobile e creò di nuovo la sua barriera
per proteggersi, ma si accorse troppo tardi che la sfera si era chiusa
intorno
a lui e bruciava tutto quello con cui veniva a contatto.
“Non te l’aspettavi vero?” disse
trionfante l’alieno
“Grazie ai poteri che ho ricevuto dal sommo Abhadon sono in
grado di manipolare
i miei attacchi e di renderli incandescenti come il fuoco. Hai perso
moccioso”.
“Quello che ha perso sei tu” disse Shino alle sue
spalle “Hai colpito solo una copia
d’insetti“.
Jeeth si voltò e cercò di allontanarsi per
evitare di
essere catturato, ma era troppo tardi: gli insetti lo avevano
già sommerso
“MALEDIZIONE!”
“Non si attacca mai senza prima avere un asso nella
manica, non lo sapevi?” disse il ragazzo “Inoltre
tendi a lanciarti senza
riflettere e naturalmente hai perso Jeeth. I miei insetti detestano il
sapore
del chakra di voi demoni, quindi adesso ti finirò
io” e si avvicinò.
“NON ILLUDERTI! TORNA A ME COMETA DI’
FUOCO” urlò
l’alieno rosso, ma non accadde nulla.
“E’ tutto inutile! Con i miei insetti ho assorbito
l’attacco” disse Shino a un palmo da lui
“Sei finito CORNO DELLO SCARABEO
ERCOLE” e colpì in pieno l’avversario
che fu spazzato via senza lasciare
traccia.
“Eri forte, ma non dubitavi e questo è il peggiore
errore che un guerriero possa fare. Addio Jeeth. E adesso vediamo di
aiutare
gli altri” disse il ragazzo e si diresse in aiuto di Choji.
L’Akimichi era impegnato
ad affrontare il velocissimo
Butter che aveva già sfoderato le sue ali e stava
continuando a colpirlo con i
suoi attacchi rapidi.
“Cavolo!” pensò il ragazzo mentre
continuava a proteggersi
“Se non faccio qualcosa, rischio di rimetterci le
penne”.
“Avanti Choji, reagisci” lo incitò
Garuda “Fai vedere
a questo pallone gonfiato quanto sai essere forte e veloce”.
“Ma che stai dicendo?” disse il ragazzo
“Non riesco
nemmeno a vedere i suoi attacchi e dovrei reagire?”
“Non lo vedi perché non sei convinto”
rispose il suo
spirito “Tira fuori la grinta che hai dentro e sconfiggilo.
Dimostra di essere
un degno Akimichi”.
“Anche tu ti ci metti?” fece il ragazzo mentre
sentiva
che stava per cedere.
“Sono legato a te da quando sei nato ragazzo, quindi
so cosa hai dentro” rispose Garuda “Avanti battilo
come hai fatto con Jirobo e
proteggi i tuoi amici”.
“I miei amici?” fece il ragazzo mentre
rievocò la
missione di recupero di Sasuke.
“Adesso mi hai seccato moccioso” disse
l’alieno blu
“Ti schiaccio come un moscerino” e girò
intorno a lui iniziando un
bombardamento rapidissimo.
Choji fu investito e alla fine cedette e cadde a terra
dolorante. Butter non esitò e lo colpì con un
calcio al petto.
“Tsk! Mi aspettavo molto di più da te
moccioso” lo
schernì Butter “Alla fine mi sei capitato tu. Sei
davvero una nullità: ti
schiaccerò come una misera mosca e poi farò lo
stesso con quei microbi che hai
per compagni” e alzò la mano al cielo, pronto a
colpirlo con un potente raggio
“MUORI PICCOLO CICCIONE!” e calò la mano.
“AAHHH!”
gridò il ragazzo e fece esplodere la sua
energia sbalzando via l’avversario.
“Ehi! che pensi di fare”disse Butter seccato, ma
vide
un fenomeno strano.
Reagendo alle parole del suo spirito, Choji aveva
nuovamente sbloccato il potere segreto del suo clan, ma questa volta
senza
usare i tonici segreti: sulla sua schiena erano spuntate delle ali di
farfalla
e il suo grasso si era considerevolmente ridotto.
“Ehi, che cavolo hai fatto!” disse
l’alieno scioccato.
“Ho reagito alla tua provocazione” rispose il
ragazzo
e si teletrasportò davanti a lui colpendolo allo stomaco.
“ARGH!” fece l’alieno incredulo.
“Questo è per avermi chiamato ciccione”
disse il
ragazzo e poi ne assestò un altro che schiantò
Butter a dieci metri di distanza
“Questo invece è per aver offeso i miei amici.
Nessuno offende coloro che mi
hanno reso quello che sono e dato fiducia”.
“Dannato moccioso” ringhiò Butter che si
rimise in
piedi e con rapidità inaudita assestò un potente
calcio al ragazzo, ma con sua
enorme sorpresa, vide che era stato parato con due dita
“Assurdo!”.
“Mentre questo è per chiudere le danze”
disse il
ragazzo avvolgendo il pugno destro di energia che cominciò a
produrre scintille
“E’ stato un piacere. LITTLE BOY!” e
colpì l’avversario generando una potente
onda d’urto che lo spazzò via. {se questo
è il Little, cosa potrebbe fare il
Big Boy?}
“Ho vinto!” disse il ragazzo e cadde in ginocchio
ansimante.
“Ottimo lavoro, sapevo che ce l’avresti
fatta” disse
il suo spirito.
“Grazie!” disse semplicemente l’Akimichi
mentre tornò
normale.
“CHOJI!” gridò Shino appena arrivato.
Quando fu vicino, vide che tutto si era concluso e
tirò un respiro di sollievo: “Meno male! Credevo
non ce l’avresti fatta”.
“E invece ho vinto io” rispose il ragazzo facendo
il
segno di vittoria.
“Ottimo lavoro” disse l’Aburame
“Adesso è meglio
andare ad aiutare gli altri. Andiamo”.
“Si!” disse il ragazzo e, dopo aver ingoiato un
tonico
da guerra, si alzò e seguì l’amico.
Syrus fu schiantato contro un
albero e si rialzò
tenendosi il braccio dolorante.
“Cavolo!” pensò.
“Uh Uh Uh!” rise Freezer avvicinandosi a lui con
molta
calma “Sai, mi aspettavo di più da te e invece
sono profondamente deluso.
Sei davvero patetico moccioso”.
“Evita di farmi tutti questi complimenti” disse il
ragazzo mentre a fatica si rialzò in piedi “o
potresti ricrederti”.
“Sei solo bravo a parlare, ma con le parole non si
vince” disse l’alieno alzando un dito
“Sparisci!” e lanciò un raggio contro di
lui, ma il Truesdale minore riuscì a evitarlo e ad
allontanarsi.
L’alieno non si scompose e, con un passo rapido, si
portò dietro di lui e lo afferrò con la coda.
“ARGH!!”fece il ragazzo mentre sentiva le ossa
scricchiolare pericolosamente.
“Che misero bamboccio. Ed io che speravo di divertirmi
di più” e Freezer continuò a stringere
“Credo che dopo averti ucciso, cercherò
tuo fratello e gli consegnerò la tua testolina vuota e senza
vita. Sono sicuro
che lui mi darà una maggiore soddisfazione”.
“Adesso basta” disse il ragazzo con un filo di voce.
“Come scusa? Non ti sento?” e avvicinò
l’orecchio
“Puoi ripetere? Non riesco a sentire bene, forse dipende dal
tuo collo che sta
per rompersi”.
“BASTAAA!” ruggì il ragazzo e la sua
energia esplose strappando
la coda all’alieno che, colto alla sprovvista, fu costretto
ad
allontanarsi.
“Hai fatto il passo
più lungo della gamba” ringhiò il
Truesdale minore mentre divenne un guerriero selvaggio “Non
solo hai offeso me,
ma hai osato citare mio fratello ed è una cosa che non
sopporto proprio. Ti
farò a pezzi molto lentamente” dalle sue mani
uscirono degli artigli, tre a
mano e si mise in posizione.
“Divertente!” disse Freezer dopo lo stupore
iniziale
“Vorresti farmi a pezzi? NON FARMI RIDERE AHHHH!” e
fece ricrescere la coda
mozzata, dopodiché tirò fuori le sue ali e
raggiunse in un istante il pieno
potere gonfiando le spalle “Sono
lieto
di presentarti il Grande Freezer al 100%”.
“Non noto grandi differenze” disse Syrus con un
ghigno
“tranne che adesso hai tre angurie invece di una!”
“Angurie?” fece l’alieno con la faccia
stranita.
“Certo!” disse il ragazzo e si spiegò
meglio “La tua
testa è grande quanto un’anguria matura o dovrei
dire come un uovo di struzzo:
ora ne hai tre”. {nessuno ha mai avuto
quest’impressione la prima volta che
l’ha visto?}
L’alieno bianco abbassò la testa e strinse i denti
e
poi esplose: “ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!” e si
lanciò all’attacco.
“SONO A TUA DISPOSIZIONE!” urlò Syrus e
si lanciò
anche lui.
Il micidiale demone
sferrò un pugno verso il ragazzo,
ma un attimo prima di colpirlo, quest’ultimo sparì.
“Cosa!” fece Freezer.
“Sono qui!” e Syrus lo colpì con un
calcio allo
stomaco che fece indietreggiare l’avversario.
“Piccolo moccioso!” ringhiò
l’altro e lo colpì con un
calcio rovesciato che fu prontamente parato e l’alieno
sentì un forte dolore
“AHI!” e si allontanò.
“C’è una cosa che devi sapere su d
ime” disse Syrus
rimanendo immobile “Quando divento così, il mio
scheletro si ricopre
automaticamente di un metallo indistruttibile noto col nome di
adamantio:
questo mi rende molto più duro”.
“Tsk!” fece l’alieno “Piccolo
moccioso: sei un
Wolverine da bambino ed io odio quel dannato animale!”
“Non so chi sia questo Wolverine ma credo che mi sia
molto simpatico” disse il ragazzo e puntò alla
testa di Freezer, ma questo non
rimase fermo ed evitò di essere decapitato dagli artigli del
ragazzo e poi
iniziò uno scontro molto rapido.
I due si confrontarono alla
velocità della luce senza
darsi tregua, fino a quando non si allontanarono per prendere fiato.
Entrambi avevano qualche ferita leggera, ma queste si
richiusero in un istante.
“A quanto sembra abbiamo entrambi la rigenerazione
rapida eh?” fece l’alieno bianco “di
questo passo andremo avanti all’infinito”.
“Che c’è? Hai un treno da
prendere?” fece Syrus con
tono di sfida “Se vuoi possiamo chiuderla subito”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” ghignò
Freezer e
alzò un dito da cui si formò una piccola sfera
“e chiuderò con una bellissima
esplosione che coinvolgerà tutto il pianeta”.
“Che hai detto?” fece il ragazzo colto alla
sprovvista.
La sfera si ampliò all’improvviso raggiungendo un
diametro di oltre 500 metri: “Sparirete tutti in un
istante” rise l’alieno.
“Aspetta!” fece Syrus “Così
rischi di coinvolgere
anche i tuoi compagni e tuo fratello”.
“Sai quanto me ne importi: per me possono anche
crepare, NON ME NE IMPORTA NULLA DI’ LORO” e, senza
aggiungere altro, lanciò la
sfera.
Il ragazzo si trovò con
le spalle al muro: non era
capace di bloccare un simile attacco, ma doveva fare qualcosa o tutto
il
pianeta sarebbe scomparso nel nulla.
“VAI ANNULLA ATTACCO!” gridò una voce
femminile e la
sfera fu bloccata e annullata.
“CHE COSA!” fece stupito Freezer “Chi ha
osato!”
“Io!” e apparve una ragazza mascherata con indosso
l’armatura della Giovane Maga Nera.
“Quella è…” fece Syrus con le
palpitazioni “LA GIOVANE
MAGA NERA! UN SOGNO CHE SI AVVERA!”
La ragazza si voltò verso Syrus e lo guardò
stupita:
“Un sogno che si avvera hai detto?”
“CERTO!” e il giovane Truesdale le girò
intorno come un
cagnolino “Io ti adoro e sapere che sei venuta a salvarmi mi
riempie di gioia”.
Guarda che io non sono la Giovane Maga Nera, ne
indosso solo l’armatura” disse la ragazza
leggermente imbarazzata.
“Anche se è così sono felicissimo.
Esiste un Sun’s
Knight che è legato al suo spirito che bello!”
esultò il ragazzo.
“Ecco io…” cercò di spiegare
la ragazza, ma capì che
le parole erano inutili con un fan del suo spirito e si
limitò a sorridergli.
“Scusate se interrompo la scena” fece Freezer col
tic
nervoso “ma non tollero che qualcuno mi rovini i piani in
questo modo. Vi
distruggerò entrambi” e scagliò un
raggio contro la ragazza, ma Syrus si
frappose e deviò il colpo.
“Non ti permetterò di sfiorarla nemmeno con un
dito”
disse il ragazzo carico come non mai “Adesso chiudiamo la
partita” e si lanciò
all’attacco.
“ADESSO MI’ HAI STUFATO” tuonò
l’alieno e rispose
all’attacco.
Syrus si abbassò e lo colpì con un calcio alto e,
senza fermarsi assestò un poderoso pugno in
quell’odiosa faccia a forma
d’anguria.
Freezer cercò di reagire, ma i suoi attacchi furono
bloccati da due rapide artigliate alle articolazioni e ricevette una
bella
testata in pieno petto.
“Come diavolo fai ad essere diventato così
forte”
ringhiò l’alieno che sentiva ogni osso
scricchiolare “Nessuno era mai riuscito
a farmi ballare le ossa in questo modo”.
“Mi chiedi come faccio?” e Syrus alzò la
testa e,
incredibilmente, stava sorridendo allegramente “Ho incontrato
la diva dei miei
sogni e non posso perdere davanti a lei. Ti ringrazio infinitamente per
avermi
sfidato amico a tre angurie, ma adesso è il momento di
chiudere”.
“NON MONTARTI LA TESTA MOCCIOSO” ruggì
l’alieno
furioso da tutta quella baldanza e tirò fuori la sua letale
lama laser.
Syrus si allontanò, ma notò che quella lama lo
stava
inseguendo.
“PRENDITI ANCHE QUESTA” e freezer ne
lanciò una
seconda verso il Truesdale minore.
“Il ragazzo è in difficoltà”
pensò la ragazza
mascherata ma quando vide quello che era successo restò
senza parole.
Senza pensarci due volte, Syrus aveva sfoderato gli artigli
e tagliato di netto le due lame rosse.
“Che cosa?” fece uno stupito Freezer
“Come diavolo ha
fatto!”
“QUESA E’ LA
FORZA DELL’AMORE” urlò Syrus e si
lanciò
verso l’alieno “E adesso chiudiamo in bellezza.
BEAST RAIN” e gli artigli
furono ricoperti dall’elettricità e si mossero
velocissimi.
“NON FARE IL GRADASSO MOCCIOSO!” ruggì
Freezer e si
lanciò anche lui all’attacco circondato da una
sfera rossa.
Ci fu una luce e un forte boato che invase l’area
circostante.
“SYRUS!” gridò la ragazza preoccupata.
Quando il bagliore si estinse, i due avversari erano
immobili uno dietro l’altro e non si capì chi
avesse vinto.
Dopo un istante, Freezer fu circondato da un colpo
energetico e, dopo aver lanciato un urlo, fu disintegrato.
“EVVAI! HO VINTO” esplose
Syrus e corse dal la ragazza mascherata con
un sorriso.
“Sei stato davvero in gamba” disse lei con un
sorriso
“Meriti un premio” e gli dette un bacio alla
guancia.
Per Syrus quello fu il paradiso: si sentiva carico e
pronto a esplodere.
“Devi scusarmi, piccolo Syrus, ma adesso devo andare.
Se il destino vorrà, ci rivedremo. A presto” e
sparì.
“Spero che sia molto presto” fece il ragazzo
sognate
“Mi sento incredibilmente fortunato: ho incontrato la Giovane
Maga Nera e ho
avuto un bacio da lei. Quando gli altri
lo sapranno, moriranno d’invidia. Chissà s
Tomoyo…” si bloccò e tornò
con i
piedi per terra “Già! Anche lei è
davvero dolce. Ok diamo del nostro meglio” e
lasciando il pensiero in sospeso, corse verso gli altri scontri.
Cooler allontanò Alexis
con un colpo di coda e guardò
nella direzione in cui era scomparso il fratello.
“Quell’idiota ha commesso una leggerezza”
fece
freddamente “e di conseguenza si è fatto
distruggere da una pulce”.
“Syrus non è una pulce” intervenne
Alexis “anzi: è uno
dei migliori del gruppo”.
“Uno dei migliori dici?” fece l’alieno
viola e bianco
“E’ forte come te oppure ho scelto di affrontare un
moscerino insignificante”.
“Attento a come parli amico” disse la ragazza
leggermente offesa “Non lo sai che le ragazze si trattano con
maggior gentilezza?
E poi parli con quella che ha schiacciato Titan della sesta”.
“Titan hai detto? Allora non vali niente”.
“Come scusa?”
“Quell’idiota di Titan non è nato
combattente.
All’inizio della sua misera esistenza era solo un misero
umano che si serviva
di semplici illusioni per ingannare le sue vittime.
Una volta che è diventato in demone, ha cominciato a
darsi manie di grandezza, ma uno scarafaggio resta uno scarafaggio.
Ti vanti di aver battuto una simile nullità? Allora
non vali nulla”.
“Manchi di tatto sai?” fece la bionda innervosita.
“Tatto?” disse Cooler freddo “Quelli come
me non hanno
nulla del genere: sono solo delle inutili fesserie che non hanno alcun
valore. Mi schifano
oltre il limite: il
potere non ha bisogno di sentimenti”.
“Mi hai davvero seccato amico!” tagliò
corto Alexis
“Ti dimostrerò la forza dei sentimenti”
e attivò il suo potere tirando fuori le
sue ali blu mare.
“Vediamo se ci riesci” e l’alieno si
trasformò
assumendo la quarta trasformazione (la testa fu ricoperta da un elmetto
cranico
con corna, il corpo s’ingrandì e il viso fu
coperto da una sorta di visiera) e
poi tirò fuori le sue ali.
“ARRIVO!” e la ragazza si lanciò
all’attacco e Cooler
non fu da meno.
I due si scambiarono colpi a rapida
velocità senza
però riuscire a penetrare le difese dell’altro.
Alexis cercò di colpire Cooler con un calcio in
rovesciata, ma l’alieno schivò e si
teletrasportò sopra di lei scagliandosi in
picchiata con le mani chiuse, ma l’attacco fu schivato.
Alexis si spinse lontano cercando una soluzione *E’
forte! Anzi credo che non abbia ancora tirato fuori il massimo potere,
mentre
io…* i suoi pensieri furono interrotti da uno spettacolo
sconvolgente: Cooler
aveva creato un enorme sfera e l’aveva appena lanciata verso
di lei.
Alexis usò lo scudo per deviare l’attacco verso
l’alto, ma il contraccolpo la spinse via facendola finire in
mare.
“Patetico!” fece Cooler librandosi in volo sulla
superficie “Quella mocciosa non vale davvero
niente!”
“Che potenza!”
pensò la ragazza mentre affondò verso
“Non
ho niente per sconfiggerlo, mentre lui sta solo giocando con
me!”
“Alexis non ti arrendere!” disse Ceres
“Non è ancora
finita!”
“Signor Ceres! Come posso battere un essere
simile?”
chiese la ragazza.
“Rifletti: sei nel tuo elemento naturale Alexis!
L’acqua è l’elemento a cui siamo
entrambi legati: usala”.
“Usarla?” fece stupita la ragazza “Come
faccio? Non so
da dove cominciare”.
“Allontana il dubbio e credi in te stessa” rispose
lo
spirito “Se il tuo cuore è forte, anche io lo
sarò e nessuno potrà fermarti.
Ricorda: la mia forza deriva dal tuo cuore e si abbatte contro il tuo
avversario come un gigantesco tsunami. Forza Alexis, scatena i tuoi
sentimenti”.
“I miei sentimenti… come un enorme
tsunami” pensò la
ragazza quasi ipnotizzata, poi i suoi occhi recuperarono la luce
“Avanti ce la
posso fare”.
“Mi sono stancato di
aspettare” disse Cooler “Finiamo
questa buffonata” e alzò la mano verso il mare.
Di botto il mare cominciò a ribollire e poi enormi
colonne d’acqua si alzarono verso l’alto.
“Che cosa!” fece Cooler.
“DRAGO D’ACQUA!” gridò Alexis
e un’enorme massa
d’acqua con le sembianze di un drago si abbatté
sull’alieno.
“Stupida mocciosa!” ringhiò
l’alieno “Pensi davvero
che un po’ d’acqua possa farmi paura?”
“Non un po’ d’acqua” disse la
ragazza mentre stava
riemergendo dal mare “MA TUTTA QUELLA DEL PIANETA”.
“Che cosa?” fece Cooler senza fiato nel vedere la
scena.
Alexis era riemersa e mostrava un nuovo aspetto: i
suoi capelli, da biondi, si erano tinti di un leggero azzurro acqua e i
suoi
occhi sembravano rispecchiare l’immensità del mare
stesso, senza considerare
che era avvolta da una misteriosa energia azzurra.
“Sto arrivando” disse la ragazza e alzò
la mano
sinistra. L’acqua rispose al suo comando e si alzò
tutta insieme diventando una
creatura enorme.
“Un Leviatano!” fece l’alieno incredulo,
ma cercò di
riprendersi “Che cosa speri di fare?”
“Non è ovvio? Sconfiggerti!” rispose la
ragazza.
“Prego fatti avanti” disse Cooler recuperando la
sua
aria gelida “Ma se mi mancherai, colpirai
l’isola”.
“Perché non ti volti?” sorrise la
ragazza.
Cooler inclinò leggermente il capo per vedere dietro
di se e rimase senza parole: un muro d’acqua si era alzato
alle sue spalle come
barriera protettiva per l’accademia.
“Non può essere” fece l’alieno
“Non puoi essere
arrivata a questi livelli in così poco tempo. È
impossibile!”
“Anch’io lo pensavo” disse la ragazza
mentre la
creatura continuava a crescere “ma poi ho ricordato due cose
importanti: la
prima è che sono sempre stata una brillante studentessa in
tutto”.
“E la seconda?” fece Cooler mentre cercava una
soluzione.
“Che se il cuore è forte e credo sempre in me
stessa,
NON C’E’ NULLA D’IMPOSSIBILE”
rispose la ragazza con tutta se stessa.
“Credere in te stessa!” fece l’alieno col
tic “NON
DIRE SIMILI SCIOCCHEZZE” ed esplose di collera “E
IO CHE CREDEVO CHISSA’ CHE
COSA! ORA SI CHE MI’ SONO INCAZZATO!”
“Lo credi davvero così stupido?” disse
la ragazza.
“NON FARMELO
RIPETERE” ruggì l’alieno “I
SENTIMENTI E IL CUORE NON SERVONO A NULLA! SOLO IL
POTERE E’ CIO’ CHE CONTA!” e fece vibrare
l’aria intorno a lui.
“ORA VEDRAI QUANTO TI SBAGLI” e lanciò
il suo attacco
“WORLD PROTECTOR GREAT LEVIATHAN”.
“SPARISCI DALLA MIA VISTA!” e creata
un’enorme sfera
arancio scuro la lanciò contro la ragazza.
I due attacchi si scontrarono uno
contro l’altro:
l’acqua sembrò cedere di fronte
all’incredibile potenza che Cooler aveva tirato
fuori.
“AH! hai visto?” disse l’alieno
trionfante “Nemmeno
tutta l’acqua del pianeta può nulla contro il mio
potere”.
“Scusa! Ho detto una piccola bugia” sorrise Alexis
“Quello che ti ho lanciato contro è solo un mezzo
oceano”.
“Che cosa!” fece Cooler col tic.
“Questo è il mio vero attacco” e si
lanciò contro di
lui con la spada in pugno e carica di energia.
“Illusa! Speri che una spada possa fare qualcosa
contro di me?” e incrementò il potere della sua
sfera.
“Ora vedrai!” e calò la lama verso la
sfera che, al
solo contatto, si dissolse.
“COSA!” urlò Cooler.
“Questa è la vera forza” disse la
ragazza lanciandosi
verso di lui “Distruzione dei demoni! RYUJIN (traduzione Lama
del Re Dragone)”.
L’attacco fu calato e la ragazza alle spalle
dell’alieno tornò normale.
“N-Non ci posso credere!” fece Cooler con gli occhi
sgranati “S-Sono stato b-battuto d-da una donna.
Anch’io ho c-commesso una
l-l-leggerezza” e si liquefò.
“Te l’avevo detto!” fece la ragazza
mentre si alzò
raggiante “Il cuore vince sempre!”.
La piccola Kinomoto volò
inseguita da Ryu Sheron che
lanciava ripetutamente sfere d’aria compressa.
“Non riesco a rispondere ai suoi attacchi”
pensò la
ragazzina “Come faccio?”
“Allora? È tutto qui quello che sai
fare?” la schernì
il drago simile a una donna “Sai mi aspettavo di
più! Non è che non hai più il
coraggio di combattere dopo che le hai prese da quell’idiota
Vito?”
“Questo non c’entra niente” fece la
piccola Kinomoto
mentre continuava a schivare.
“A no?” fece Ryu Sheron aumentando la
velocità “FAMMI
IL FAVORE, RAGAZZINA!”
Sakura fu investita in pieno dall’attacco e fu spinta
verso il mare. Riemerse boccheggiando e prendendo lunghi respiri.
“Divertente” sorrise l’avversario e
cominciò a ridere
di gusto.
“Mi sta prendendo in giro da troppo tempo”
pensò la
piccola Kinomoto poi rifletté su pochi minuti prima
“Ho più volte tentato di
attaccarla frontalmente ma, ogni volta, una strana barriera mi spingeva
via.
Inoltre gli attacchi di energia non hanno effetto su di lei e dubito
che le mie
carte possano avere qualche effetto su di lei. Che cosa posso fare?
Shaoran,
Tomoyo fratelloni Naruto e Jaden, dove siete?”
“Sakura, perché invochi i loro nomi?” la
riprese
Windom “Anche loro stanno combattendo e ce la stanno mettendo
tutta e tu non
devi essere da meno”.
“E’ vero, ma io non so che fare!” rispose
la
ragazzina.
“Beh, non
attacchi?” fece Ryu Sheron “Allora ci
penserò io” unì indici, mignoli e
pollici “TURBINE DEL MARE IN TEMPESTA!” e
lanciò l’attacco.
Sakura vide l’attacco e si spostò in aria per
schivarlo.
Per un istante, il tempo sembrò fermarsi e la piccola
Kinomoto vide l’avversario mentre attaccava.
“Eh?” vide qualcosa d’incredibile:
l’avversario
ruotava su se stesso come fosse una trottola.
Il tempo tornò a girare normalmente e fu spinta via
procurandosi alcuni graffi.
“Allora è
questo il suo segreto!” pensò la ragazza
“Come ho fatto a non accorgermene prima?”
“Perché dubitavi, piccola mia” rispose
il suo spirito
“Hai visto il suo movimento perché, in quel
momento, l’istinto di sopravvivenza
ha avuto la meglio sul dubbio. Non devi lasciarti intimorire o perdi in
partenza”.
“E’ vero signor Windom, ha assolutamente ragione.
Non
devo dubitare troppo” rispose lei poi si rivolse
all’avversario “Finalmente ho
capito. Ruoti su te stessa come una trottola vero?”
“Uh Uh Uh! Complimenti hai capito la mia tecnica”
disse il drago poi il suo volto di donna sparì e
mostrò un aspetto mostruoso:
un drago blu alato grande quanto una persona “Faccio girare
il mio corpo
creando una barriera protettiva”.
“Quindi sarebbe questo il tuo vero aspetto” fece la
ragazza stupita.
“Già!” rispose il drago e poi
tornò alle sembianze
femminili “E’ stato il mio premio. Sai sei la
seconda persona a capire la mia
tecnica e adesso ti distruggerò come si deve. TURBINE DEL
MARE IN TEMPESTA,
MASSIMA POTENZA”.
“Questa volta non funzionerà” disse
Sakura ed estrasse
due delle sue carte “CARTA DEL VENTO E DEL FUOCO COMBINATEVI
INSIEME” le due
carte ubbidirono e si lanciarono come un enorme tornado infuocato verso
Ryu
Sheron che ne fu travolta.
“Piccola mocciosa, questa me la paghi cara”
ringhiò il
drago quando uscì dall’attacco con diverse ustioni
sul corpo.
“CARTA DELLA FORZA” e Sakura si lanciò
verso l’avversario.
“Non credere di potermi battere così
facilmente” fece
il drago rimanendo fermo, ma fu colpito con inaudita violenza e
schiantato
contro uno scoglio “ARGH!”
“Pensavi davvero che ti avrei attaccato frontalmente
senza prendere una valida contromisura?” disse Sakura
“E non ho finito qui!”
attivò le sue ali e si lanciò contro
l’avversario, colpendolo di nuovo.
“Accidenti!” fece il drago mentre si
allontanò “Anche
tu hai capito come usare la mia tecnica. Davvero niente male”
disse poi con un
sorriso.
“Non è poi così difficile da
capire” disse la
ragazzina “Basta solo fare come te e il gioco è
fatto. ARRIVO!” e si lanciò
all’attacco.
“NON ILLUDERTI! NON RIUSCIRAI A TENERMI TESTA A
LUNGO”
e anche Ryu Sheron si lanciò all’attacco.
Le due donne si scontrarono a lungo
senza che nessuna
riuscisse a prevalere sull’altra, quando Ryu Sheron decise di
finirla.
“Sei davvero forte, ma adesso basta giocare. Vediamo
se riesci a stare dietro alla mia VELOCITA’” e
aumentò bruscamente la rotazione
spazzando via tutto quello aveva intorno, Sakura compresa “E
ora finiamola.
TORNADO NERO SPRIGIONA LA TUA FORZA”.
Si formò un grande tornado con tratti neri che
travolse la piccola Kinomoto impedendole di muoversi.
“Accidenti non riesco a muovermi” fece la ragazza
mentre vide che il tornado cominciava a far evaporare tutto quello che
la
circondava e stava anche cominciando con lei.
“Questa è una versione ancora più
potente del mio
attacco migliore” spiegò Ryu Sheron raggiante
“Quando sono diventata demone il
sommo Abhadon mi ha fatto dono del Vento Nero: un potere in grado di
corrodere
qualsiasi cosa con cui venga a contatto. Sii onorata nel sapere che sei
la
prima vittima di questo mio nuovo attacco”.
“Non riesco a fare
nulla!” pensò Sakura “E’
davvero
tutto qui quello che posso fare?”
“Sakura non lasciarti prendere dallo sconforto”
disse
Windom “Tu sei più forte di quanto credi: devi
solo credere in te stessa.
Guarda nel tuo cuore: tu sai che è
così”.
“Signor Windom io…”
“Non dubitare. Ricordi quello che hai detto quando hai
attivato il tuo potere la prima volta? Lasciati invadere da quelle
parole e
mostra a quest’essere che inganna gli altri chi è
la vera padrona del vento”.
“La vera padrona del vento?” fece la piccola
Kinomoto.
“Io sono
lo
spirito protettore del vento e della verità e, il giorno
della tua nascita, ho
scelto te come padrona. Avanti Sakura, mostrami che la mia scelta
è giusta”.
“Credere in se stessi! Vento! Verità!”
fece Sakura
come se fosse in coma, poi sorrise dolcemente “E’
vero! È questo che quello che
devo fare. Carta della Speranza, dammi il tuo aiuto”.
Sakura fu avvolta dall’energia della sua carta e,
pochi istanti dopo, un vento ancora più forte di quello del
drago spinse via
Ryu Sheron.
“Che cosa sta succedendo!” fece Ryu comprendoni il
volto “DA DOVE DIAVOLO ARRIVA QUESTO….
Vento?” rimase scioccata/a da quello che
vide.
La piccola Kinomoto, proprio come Alexis, aveva subito
un cambiamento fisico: i suoi occhi erano di un verde brillante e anche
i suoi
capelli si erano tinti di quel colore ed erano cresciuti fino ad
arrivarle alle
cosce e la sua armatura brillava di luce propria.
“Che diavolo è successo!” fece Ryu
“Fino a un attimo
fa, sembrava spacciata, ma adesso sembra un’altra persona.
Cosa diavolo
nascondono questi ragazzini dentro di loro!”
“Mi dispiace, ma devo
sconfiggerti” disse Sakura con
voce angelica e alzò la mano sinistra al cielo “e
lo farò con una nuova carta”.
“Una nuova carta?” fece confuso il drago malvagio
“NON
PRENDERMI IN GIRO! URAGANO NERO” e lanciò un nuovo
attacco, ma a contatto con
la ragazzina si estinse come se nulla fosse “COSA!”
“Questa nuova carta la chiamerò Convergenza
Magica!”
disse Sakura come se nulla fosse accaduto “E sarà
in grado di richiamare unire
insieme qualsiasi cosa, anche ciò che
sembra incompatibile per natura” si
formarono tre cerchi di diverso colore: azzurro, verde e rosso. Questi
si
unirono insieme e divennero un tutt’uno formando la nuova
carta.
“Che hai in mente di fare ora!” disse Ryu Sheron.
“Voi venti, che soffiate in questo mondo, vi prego:
riunitevi qui e aiutatemi a sconfiggere il male”
invocò Sakura.
“Stai invocando tutti i venti di questo pianeta?”
fece
stupito il drago “Non scherzare, una cosa del genere
è impossibile!”
“Impossibile
dici?” ripeté la piccola Kinomoto con un
dolce sorriso che spiazzò l’avversario
“Questa parola non esiste”.
Poco dopo il cielo cominciò a oscurarsi e, come per
magia, le nuvole scesero verso Sakura e l’avvolsero in un
caldo abbraccio.
“Ryu Sheron. Ho una domanda da farti! Perché ti
sei
unito ad Abhadon”.
“Perché mi chiedi?” fece stupito il
drago, poi sorrise
ambiguamente “Perché ho un desiderio da
realizzare. Il sommo Abhadon ci ha
riuniti, perché ognuno di noi vuole qualcosa: lui ci ha
promesso di
realizzarlo, in cambio della nostra anima”.
“Sei diventato un demone, per esaudire un tuo
desiderio? E quale sarebbe, se non chiedo troppo?”
domandò Sakura.
“Io sono nato o nata a causa di un altro desiderio,
anzi di una bambinata” rispose Ryu “Non ho mai
mandato giù questa cosa e ciò
che desidero di più è far sparire dalla faccia di
questo mondo coloro che
l’hanno fatto. Ecco cosa voglio”.
“E hai rinunciato alla tua anima per questo
desiderio?” chiese di nuovo Sakura.
“A dire il vero, non ho mai avuto un anima” rispose
Ryu “Io sono un drago malvagio, sono un concentrato di pura
energia negativa
che ha raggiunto il suo culmine ed è diventata una coscienza
libera e
distruttrice. Anche Lì Sheron e gli altri draghi malvagi
sono così.
L’unico di noi che sembra essere diverso è il
drago
Suu Sheron: ha scelto di stare dalla vostra parte e di unirsi a un
altro gruppo
di guerrieri di un'altra dimensione. La cosa è davvero
inspiegabile per noi”.
“Lui l’ha capito!” disse Sakura.
“Capito?” fece Ryu Sheron stupito “Che
cosa vuoi
dire?”
“Questo Suu Sheron ha capito che c’è
sempre una
scelta” spiegò Sakura “Non ha importanza
come si viene al mondo: abbiamo sempre
la possibilità di scegliere e questo determina
ciò che siamo.” poi tese la mano
in avanti “Anche tu puoi farlo, non è mai troppo
tardi per cambiare idea”.
“Cambiare idea?” fece Ryu Sheron e
abbassò il volto. “Eheh!
AH AH AH!” scoppiò in una fragorosa risata e poi
guardò Sakura in cagnesco “NON
PRENDERMI IN GIRO! IO NON HO INTENZIONE DI’ CAMBIARE IDEA.
CIO’ CHE VOGLIO E’
DITRUGGERE TUTTO E NULLA POTRA’ FARMI DESIDERARE
DIVRSAMENTE” e preparò il suo
vento nero.
“Ne sei convinto?” chiese Sakura “Lo
credi dal
profondo del tuo cuore?”
“NON FARMI RIPETERE CIO’ CHE HO DETTO”
tuonò Ryu
Sheron seccato dalle parole della piccola Kinomoto “E ADESSO
SPARISCI! VENTO
NERO MASSIMA POTENZA”.
“Inganni solo te stesso” disse Sakura mente il
vento
intorno a lei divenne dorato “VENTO DELLA
SPERANZA!” e lanciò il suo attacco.
I due potenti turbini si
scontrarono, ma era fin
troppo evidente che quello di Sakura era superiore e, alla fine
trionfò e Ryu
Sheron fu spazzato via, ma non distrutto.
Ormai senza più forze, il drago cadde in mare e
tornò
alle sue mostruose sembianze.
Sakura gli si avvicinò e s’inginocchiò
davanti a lui.
“Vuoi vedermi morire, ragazzina?” fece il drago
ormai
morente “Sei davvero spietata”.
“Che hai capito!” disse Sakura con un dolce sorriso
“Voglio aiutarti a realizzare il tuo vero
desiderio”.
“Il mio vero desiderio?” fece Ryu Sheron
“Te l’ho
detto il mio desiderio e tu non lo puoi cambiare”.
“Non è vero!” disse Sakura
“Quello è solo un inganno
di cui ti sei auto convinto. il tuo vero desiderio è un
altro: lo hai sempre
nascosto agli altri e a te stesso, ma io l’ho visto ed
è tutt’altro che
malvagio e distruttivo”.
“Davvero?” chiese il drago “E quale
sarebbe?”
“Tu lo sai meglio di me!” e gli
accarezzò il muso.
Quel gesto penetrò nel profondo del cuore del drago:
una parte che non aveva mai creduto di avere e lì vide il
suo desiderio.
“Che sia vero?” chiese alla fine Ryu Sheron
“Desidero
realmente questo?”
Sakura si limitò a sorridergli.
“Buffo!” disse il drago “Ciò
che volevo era davvero
scegliere un’altra vita e un altro scopo ed è
stata una ragazzina a farmelo
capire.
Suu Sheron, ora capisco cosa ti ha spinto a lasciarci”
il suo corpo cominciò a dissolversi “Sembra
proprio che per me sia finita, non
tornerò più in vita. Almeno sono contento: ho
capito cosa volevo davvero. Grazie
infinite Sakura Kinomoto, padrona del vento: grazie per avermi mostrato
la
verità”.
Dalle guance della ragazzina scesero due lacrime che
bagnarono il viso del drago, illuminandolo.
“Cos’è questo calore?” chiese
lui “E’ così bello” e
s’illuminò diventando una nuova carta di Sakura:
l’immagine era quella della
forma umana del drago con gli occhi chiusi, sul basso c’era
la parola “THE
TRUTH: VERITA’”.
“La verità è sempre dentro il nostro
cuore. Per alcuni
sembra irraggiungibile, ma è solo un’illusione:
essa è sempre davanti a noi”
disse Sakura con un dolce sorriso “Benvenuto in una nuova
famiglia Ryu Sheron”.
San Sheron si fermò e
fece il conto dei compagni
caduti.
“Tsk!” fece schifato “Nove! Quegli idioti
si sono
fatti battere come dei pivellini da dei mocciosi. Fossi stato al loro
posto non
ci avrei impiegato un secondo a schiacciarli”
“Secondo me parli troppo” disse Hinata, mentre
avanzava già trasformata e anche lei con un dolce sorriso
“Non hai nemmeno idea
di cosa sono capaci i miei amici”.
“Tutte stupidaggini!” tagliò corto il
drago del
ghiaccio “Voi umani dite che il cuore e altre buffonate
simili ti rendono un
leone. Ciò che conta davvero è vincere,
signorina: non ha importanza in che
modo è questa l’unica regola”.
“Non c’è proprio modo di farti cambiare
vedute?” disse
la ragazza mettendosi in posizione.
“Smettila di parlare mocciosa; non ho tempo da perdere
con inutili lagne” ringhiò San “Vediamo
di chiudere questa buffonata al più
presto, così rimedierò agli errori di quegli
idioti che hanno il fegato di
chiamarsi demoni” e aumentò la sua energia
cominciando a congelare tutto quello
che gli era intorno.
“Ha ricoperto il terreno di uno spesso strato di
ghiaccio” pensò Hinata mentre si alzò
leggermente da terra “E’ uno specialista
dell’arte del ghiaccio. Anche se c’è
qualcosa che non mi torna: non lo crea
semplicemente impastando il chakra”.
“Che c’è mocciosa? Il mio potere ti ha
lasciato senza
parole?” la schernì il drago.
“Per così poco!” rispose lei prontamente
“Se non sai
fare di meglio, ti dico subito che hai perso!”
“DAVVERO SPIRITOSA!” ruggì San Sheron e
si lanciò
all’attacco.
La giovane Hyuga schivò
il suo attacco e contrattaccò,
ma il drago, con un rapido movimento, creò uno scudo di
ghiaccio.
“Illusa, pensi davvero di potermi colpire?” fece
ghignante
il drago.
“Uno come te lo batto in cinque secondi” rispose la
ragazza.
“Questa
l’ho
già sentita” rise San Sheron “Vediamo se
ci riesci: conto io!”
La ragazza non dette peso alla provocazione e,
avvolgendosi di energia rossa colpì il drago in pieno petto
scagliandolo a
terra.
“Uno!” fece il
drago.
Hinata gli fu addosso e lo colpì con un calcio,
scagliandolo in alto.
“Due!” fece il drago.
La ragazza lo colpì con il “pugno
gentile” e lo
scaraventò proprio verso l’ingresso
dell’accademia.
“E con questo siamo a tre” disse il drago con
grugnito, poi alzò leggermente lo sguardo e sorrise
malignamente.
“Sto arrivando per il colpo di grazia” disse la
ragazza lanciandosi all’attacco col braccio avvolto dalle
fiamme.
“AAHHH!” gridò una voce.
Hinata si fermò appena in tempo: con la coda
nell’occhio aveva visto il drago farsi scudo con qualcuno.
Quando la polvere alzata dallo
schianto si diradò,
Hinata poté vedere che San Sheron teneva per il collo la
piccola Blair.
“BLAIR!” fece Hinata scioccata.
“I famosi cinque secondi sono passati ed io sono
ancora qui mi sembra” ghignò il drago.
“Così non è leale” disse
Hinata trattenendo la rabbia
“Non ci si fa scudo con una persona innocente”.
“Oh, io non faccio caso a queste cose” disse
semplicemente il drago “Ciò che conta per me
è vincere, tutto qua” e accarezzò
il viso della ragazza.
“Ti prego aiutami” fece Blair terrorizzata.
“Che bella voce” rise il drago e alzando la mano
ricoperta da artigli di ghiaccio “sarebbe un peccato che si
spegnesse così
giovane, vero?”
“Lasciala andare, lei non c’entra nulla”
fece Hinata
stringendo i pugni.
“Te l’ho detto: vincere è quello che
conta” dagli
occhi del drago partì un raggio azzurro che
investì in pieno la ragazza e, dopo
un istante, la congelò fino alla testa.
“Che cosa!” fece Hinata.
“Eh Eh Eh!” rise freddamente il drago
“Ecco a voi una
bella statua, pronta per essere mandata a allo sfascio. Ho deciso di
lasciarti
la testa libera per togliermi la soddisfazione di vedere la tua faccia
prima di
sparire”.
“Sei un vigliacco” disse Hinata, mentre cercava di
liberarsi.
“Cominci a darmi sui nervi ragazzina” disse il
drago e
alzò il braccio sinistro da cui cominciò a
formarsi un raggio energetico
“Sparisci!”
“MIAO!” e faraone, il gattone mascotte dello Slifer
rosso, calò i suoi artigli sul drago colpendolo a un occhio.
“ARGH!” fece il drago perdendo la presa su Blair
“Dannata palla di pelo! Come fa un misero gatto ad avermi
graffiato!”
“A questo rispondo io nya!” disse una voce
all’interno
del gattone e una piccola sfera dorata uscì dalla sua bocca
“E’ merito mio se
Faraone può ferirti nya”.
“Una lucciola?” fece stupito San Sheron.
“Veramente sono uno spirito” lo corresse
“Sono ciò che
resta del professor Banner, molto piacere nya”.
“Ed io sono uno che non se la cava male a domare gli
animali” e una frusta bloccò il braccio sinistro
del drago.
“Chi ha osato!” fece San Sheron.
“Mi chiamo Jim Crocodile Dundee, molto piacere” e
il
duellante australiano si fece vedere “Per fortuna che passavo
da queste parti”.
“Peccato che tu sia solo
una misera pulce” disse San
Sheron “NON EE’ UN PROBLEMA SCHIACCIARTI”
e tirò il braccio verso di sé insieme
a Jim.
“Cazzo!” si lasciò scappare il ragazzo.
“Hai dannatamente ragione” ghignò San
Sheron con gli
artigli chiusi “Sparisci insetto”.
“FLAME ARROW!” gridò Hinata e il drago
fu colpito in
pieno.
“COSA!” fece il drago incredulo.
“Hai commesso un grave
errore!” disse Hinata mentre si
avvicinava “Hai dimenticato che sono la custode di Rayearth,
lo spirito del
fuoco e la sua forza è proporzionale a quella del
mio cuore; inoltre sei il
primo che mi ha davvero fatto arrabbiare oltre ogni limite”.
“Assurdo! Il mio blocco di ghiaccio è
indistruttibile!” esclamò San Sheron
“Nessuno è mai riuscito a liberarsene”
{davvero? A me non risulta}
“Questa volta non avrò riguardi” disse
Hinata mentre
il potere di Rayearth la ricopriva come una seconda pelle, rendendola
luminosa
come un sole “Ti distruggerò
completamente!”
“Hinata!” fece Jim stupito “Sei davvero
Hinata?”
“Jim, prendi Blair e mettiti al riparo” disse
Hinata
mentre lo sorpassò “Qui fra poco farà
molto caldo”.
“Ehi aspetta!” disse San Sheron supplicante
“Non è
necessario che... ARGH!” la sua spalla fu solo sfiorata e si
bruciò.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata stringendo
la
spalla dell’avversario e lanciandolo all’indietro,
portandolo all’esterno
dell’accademia “ORA BASTA PAROLE”.
San Sheron finì di faccia contro un albero, non ebbe
nemmeno il tempo di rialzarsi che
si
ritrovò la ragazza di fronte.
“A-Aspetta un attimo” piagnucolò il
drago, sperando di
prendere tempo “Possiamo parlarne”.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata
“e le tue
labbra di codardo non hanno più nulla da dire. HEART
EXPLOSION” e colpì il
drago.
Si generò una potente esplosione di fiamme e il drago
ne fu investito in pieno, sparendo definitivamente.
“HINATA!”
gridò Jim venendole incontro con Blair sulle
spalle.
“State bene?” chiese la ragazza, voltandosi verso
di
loro.
“Noi si, ma tu? Cosa ti è successo?”
“E’ un po’ difficile da spiegare,
adesso” rispose lei
“Ora scusami, ma devo andare ad aiutare i mie compagni.
Trovati un posto sicuro
e mettiti al riparo. Ci vediamo dopo” e corse via.
“Chi se lo sarebbe mai aspettato che quella ragazza
fosse così forte” disse Jim “E io che
pensavo fosse molto timida. Le apparenze
ingannano”.
“REGNO
VENDICATIVO” gridò Aster e lanciò il
suo
attacco.
“FIAMMATA STRIDENTE” e anche Zane lanciò
il suo
attacco.
C-13, creò una barriera e annullò
l’attacco.
“Tsk!” fece Zane “Comincio a
innervosirmi: gli altri
hanno quasi finito e, noi, che siamo in due, stiamo faticando a
sconfiggere
questo tipo”.
“Sembra essersi preparato proprio per questo” disse
Aster “La cosa comincia ad andare troppo sulle
lunghe”.
C-13 osservò i suoi avversari senza dire nulla:
alzò
un braccio e sparò una raffica di raggi di energia contro i
due che schivarono.
“Ancora con questa roba” fece Aster
“E’ una strada a
senso unico per caso? È da un’ora che ripete
sempre quest’attacco. Che diavolo
avrà…. ZANE STA ATTENTO”
Il Truesdale maggiore si voltò di scatto e vide
l’androide dietro di lui con un raggio in mano.
“Tu sei il primo, Zane Truesdale!” disse il cyborg.
“Non così in fretta” disse una voce e,
poco dopo,
qualcuno colpì C-13 con un calcio, allontanandolo da Zane.
“Tsk! Vieni ancora a togliermi l’avversario,
Itachi?”
disse Zane con una smorfia.
Ebbene si: il salvatore di Zane,
altri non era che
Itachi stesso e lo guardò con un sorriso di sfida.
“Dalla tua faccia deduco che non sei contento di
vedermi, vero Zane?” disse Itachi.
“Avrei preferito mille volte essere colpito che essere
salvato da te” rispose Zane.
“Accidenti, quanti complimenti che vi date ragazzi”
rise Kisame a pochi metri da loro “Si vede proprio che siete
grandi amiconi”.
“Sta zitto!” risposero i due in coro.
“Voi due siete quei tipi dell’altra
volta” disse Aster
avvicinandosi “Che cosa siete venuti a fare qui?”
“Non chiederlo a me, io ho solo seguito Itachi”
rispose lo spadaccino “Comunque, poiché ci siamo,
vi aiutiamo a schiacciare
questo tipo, che ne dite?”
“Nessuno vi ha chiesto niente puffo mal uscito”
disse
Zane senza guardarlo “A questo tipo ci penso da
solo”.
“Puffo mal uscito?” ripeté Kisame col
tic “Quante…”.
“Finiscila Kisame” ordinò
l’Uchiha maggiore “A questo
ci penso io”.
“Finalmente i bersagli sono tutti riuniti” disse
C-13
“La vera battaglia comincia ora”.
I quattro si voltarono verso di lui
confusi.
“Che vuoi dire?” chiese Aster.
“Sapevo che Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki sarebbero
venuti qui” disse il cyborg demoniaco “Il mio
obbiettivo è distruggervi tutti e
quattro e togliere delle valide guide al gruppo dei Sun’s
Knights. Ora che
siete tutti presenti, posso combattere sul serio” dalle sue
spalle uscirono le
ali e il suo corpo s’irrobustì considerevolmente.
“E così stavi solo aspettando eh?”
ghignò Zane “Potevi
dircelo subito, così avremmo fatto un po’ di
salotto, ma poco male il mio
riscaldamento è finito. Sarò io a distruggerti da
solo”.
“Ti dai troppe arie Zane” lo riprese Itachi
“Scommetto
che non sei riuscito a colpirlo nemmeno una volta, mentre il
sottoscritto lo ha
fatto appena è arrivato”.
“Che c’è? Hai fretta di venire preso a
calci?”
I due si sfidarono con lo sguardo per interminabili
secondi con le loro abilità oculari attive.
“Per voi è
finita. Sparite!” e lanciò un Darkos contro
il gruppo.
Kisame alzò la sua pelle di squalo e assorbì il
colpo,
ma la spada cominciò a fare i capricci.
“Oh! A quanto sembra la mia spada non apprezza questo
chakra, ma non posso darle torto.
I demoni hanno davvero un chakra orrendo”
sentenziò lo
spadaccino.“E anche un pessimo
alito” scherzò Aster “ma vanno
comunque sconfitti, o non te ne liberi più. Che dici
pesciolino, lo facciamo a
pezzi”.
“Perché no! Così la finiamo con questa
storia a ce ne
torniamo per i fatti nostri” ghignò lo spadaccino.
“Un momento!” dissero Zane e Itachi “Voi
restatene
fuori. A lui ci pensiamo noi”.
“Andiamo Itachi non mi puoi togliere questa
soddisfazione!” si lamentò lo spadaccino, ma lo
sguardo dei due era
irremovibile “Ok! Ok! Fate pure”.
“Ma evitate di cacciarvi
nei casini” disse Aster
rassegnato “Noi andiamo a dare una mano agli altri. Ci
vediamo dopo” e seguito
dallo spadaccino si diresse verso uno dei variscontri.
“Voi non andate da nessuna parte” fece il cyborg
teletrasportatosi davanti a loro “Morirete qui!”
“AMATERASU!” fecero i due rivali e il cyborg fu
costretto ad allontanarsi.
“Strada libera, si va!” e l’Hoshigaki
partì verso
l’isola.
“Buona fortuna” disse Aster ai due e
andò anche
lui.
“Dannazione!”
fece C-13 “Detesto deludere le
aspettative del mio generale in questo modo, ma sono ancora in tempo
per
rifarmi. Adesso vi distruggerò e poi sarà il
turno dei vostri compagni”.
“Ehi Uchiha!” disse Zane a Itachi senza ascoltare
l’avversario “Che ne dici di fare una gara? Chi lo
distrugge per primo è il
migliore, ci stai?”
“Mi hai tolto le parole di bocca” disse
l’Uchiha
maggiore.
“Sparite mocciosi” disse il cyborg offeso e
lanciò un
raggio rosso ad alta velocità.
I due schivarono l’attacco con non curanza e si
teletrasportarono davanti a lui.
“Che velocità!” pensò il
cyborg.
“Arte del fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’ FUOCO
SUPREMA” e Itachi lanciò la tecnica marchio di
fabbrica del suo clan.
“Arte del fulmine: TECNICA DELLA PALLA ELETTRICA
SUPREMA” e anche Zane lanciò il suo attacco.
C-13 non rimase fermo: si teletrasportò sopra di loro
e preparò una sfera rossa avvolta nella sua proiezione.
“Assaggiate questa” e
lanciò il suo attacco.
“Patetico!” dissero i due e attivarono Sharingan e
Nyugan Ipnotico.
“La vostra fine è segnata” disse C-13
convinto e la
sfera esplose a poca distanza da loro.
“Anche se sembra piccola,
la mia sfera è capace di
distruggere metà del pianeta” disse soddisfatto
“Ora sarà meglio pensare agli
altri due” e s apprestò ad andare.
Un’enorme mano rossa uscì dal fumo e lo
afferrò.
“Che cosa!” fece stupito il cyborg.
“Hai detto che quest’attacco può
spazzare via metà del
pianeta vero?” disse la voce di Itachi “Allora
perché non ha spazzato via
questo?”.
Quando il fumo creato dall’esplosione si diradò,
C-13
poté vedere ciò che lo aveva preso: il
Susano’o dell’Uchiha maggiore e anche
Zane aveva attivato il suo.
“Assurdo!” fece C-13.
“Cosa c’è di assurdo?” chiese
divertito il Truesdale
“Forse credevi di averci sconfitto con così poco,
oppure non sapevi che
possiamo usare questa tecnica? INGENUO!” tirò
fuori lo scudo che gli aveva dato
Yaphisan “Assaggia questo. ATTACCO DEL LUPO” e la
tempesta di lupi si abbatté
sul cyborg che ne uscì con diverse ammaccature.
“Hai la pelle dura a quanto sembra”
commentò Itachi
“ma quanto sarai in grado di resistere allo stritolamento del
mio Susano’o?” e
l’enorme mano aumentò la presa su C-13.
“Non illudetevi che ci voglia così poco a
fermarmi!”
ringhiò il cyborg e fece esplodere la sua energia riuscendo
a liberarsi poi si
lanciò verso i due “MORIRETE NEL PEGGIORE DEI
MODI”.
“Stavo pensando la stessa cosa per te” disse Itachi.
“Ed io non sono da meno” rise Zane.
“TSUKUYOMI!”
dissero nello stesso momento.
“Che cosa!” e il Cyborg si trovò
imprigionato da
catene che uscivano da un cielo rosso e giallo.
“A quanto sembra le nostre due illusioni si sono unite
in una” fece Zane.
“E’ vero, sembra che l’abbiamo lanciata
nello stesso
istante” rispose Itachi “Allora vediamo quale delle
due riuscirà a piegare
questo buffone”.
“Non illudetevi, non vi dirò nulla”
dichiarò il cyborg
mentre cercava di liberarsi “e quando sarò libero
da questa porcheria, vi farò
a pezzi”.
“Vediamo se ci riesci!” dissero i due con voce
fredda
e cielo e terra si riempirono di lame.
“Ora verrai trapassato da queste lame per due
settimane e poi vedremo se farai così tanto lo
spaccone” disse Itachi e la tortura
ebbe inizio.
L’illusione si sciolse e
C-13, privo di forze,
precipitò in mare.
“Non ci posso credere…” pensò
il cyborg mentre
riaffiorò in superficie “Sono stato battuto da dei
ragazzini che giocano con le
illusioni. Che vergogna tremenda” e, a fatica,
alzò lo sguardo verso di loro.
“Abbiamo ottenuto le informazioni che volevamo, ora
posso distruggerlo” disse Zane allungando una mano.
“Non credere che te lo lascerò fare”
disse Itachi “Il
colpo di grazia è mio”.
“Non se ne parla” disse Zane.
“Allora facciamo così: attacchiamolo insieme, chi
lo
distrugge per primo vince. Che te ne pare?”
“Mi gusta!” rispose Zane poi si rivolse a C-13
“Niente
di personale, ma sei il premio per la mia vittoria” {che
gusti!}.
“Questo è da vedere” disse Itachi
materializzando la
spada del suo Susano’o e caricandola col suo chakra.
“Ne ho la certezza assoluta!” disse risoluto Zane e
anche lui materializzò la spada del suo Susano’o
caricata col suo chakra.
“GRRR!”
ruggì C-13 e si lanciò all’attacco
“ADESSO MI’
AVETE DAVVERO SECCATO!”
“Che gentile” dissero i due rivali “VIENI
PROPRIO
INCONTRO ALLA TUA FINE” e anche loro si lanciarono
all’attacco.
Ci fu uno squarcio rosso e azzurro e poco dopo i due
atterrarono sulla superficie cristallina del mare, mentre il cyborg fu
tagliato
in due e disintegrato.
“Tsk! Un altro pareggio” fece seccato Zane.
“Quel tipo non valeva proprio nulla” disse Itachi
disgustato.
“A quanto sembra, dovremo pensare a un altro modo
per
vedere chi di noi due è il migliore” disse Zane
guardando fisso l’Uchiha.
“Così sembra” rispose l’altro
“Vorrà dire che ti
batterò nella maniera tradizionale”.
“Sempre se ci riesci” rispose Zane e i due si
lanciarono l’uno contro l’altro dando inizio a un
nuovo duello.
A diversi kilometri di distanza
dall’isola, Nick e Lì
Sheron si scambiarono una rapidissima serie di pugni senza che nessuno
riuscisse ad andare a segno {immaginate uno scontro di Ken il guerriero
e ci
siete molto vicino}
Nick si allontanò dal drago tenendo stretti i pugni
insanguinati a causa degli artigli che Lì Sheron aveva sulle
nocche delle mani.
“Ti vedo messo male Nick” rise il drago malvagio
“Non
è che non riesci più a continuare?”
“Per taglietti come questi? Fammi il favore”
rispose a
tono il Sun’s Warrior “Piuttosto, non sei
preoccupato per come stanno andando i
tuoi compari contro i miei ragazzi?”
“Tsk! Quegli idioti hanno commesso fin troppe
leggerezze, senza contare che stai giocando sporco”.
“Sporco?” fece Nick quasi indispettito
“Parla quello
che in un’altra dimensione e un altro tempo ha attaccato alle
spalle un suo
compagno e ha peccato di superbia sottovalutando un guerriero
accecato”.
“Hai davvero una bella
faccia tosta, moccioso” ringhiò
il drago bianco “Sarà un immenso piacere farti
esalare l’ultimo respiro e dopo
di te toccherà ai tuoi compagni”.
“Ai miei compagni dici?” rise il Sun’s
Warrior “Ti
sbagli! Non riuscirai a toccarli nemmeno con un dito, perché
io te lo impedirò.
E poi ho ancora qualche asso nella manica, in caso di mia
assenza”.
“Che vuoi dire?”.
“Prima hai detto che sto giocando sporco vero? Ti stai
riferendo ai misteriosi guerrieri che sono apparsi per aiutare quelli
più in
difficoltà. Loro sono una piccola sorpresa che ho preparato
contro di voi”
ghignò Nick.
“Una sorpresa?” disse il drago poi gli
balenò in mente
un sospetto “Non avrai mica creato degli altri
Sun’s Knights e tenuti
nell’ombra per il momento giusto”.
“Chissà!” rispose Nick enigmatico
“Comunque loro
saranno l’ultimo dei tuoi problemi: fra non molto verranno
alcuni guerrieri di
altre dimensioni e tra questi ce né uno che è
desideroso di fartela pagare per
averlo eliminato due volte”.
“Uno che ho eliminato due volte?” fece
Lì Sheron poi
“Non dirmi che sta venendo…”
“Proprio lui!” confermò Nick
“Quando lo incontrai, mi
chiese di fargli un fischio nel momento stesso in cui mi sarei battuto
con te ed
è quello che ho fatto”.
“Dannato pennuto!” ringhiò il drago
“SEI SLEALE!”
“Parla quello che pur di vendicarsi ha venduto
l’anima
al diavolo diventando una creatura ancor più spregevole di
quanto non lo fosse
prima” disse Nick “Per proteggere i miei compagni
sono disposto a tutto e non
accetto le critiche di uno come te”.
“A si?” fece il drago “Allora assaggia il
mio nuovo
potere” la gemma sul suo mento
s’illuminò e le sfere sul suo petto cominciarono
a girare vorticosamente.
“Che cosa sta facendo?” si chiese il
Sun’s Warrior.
“SETTE VIE DEL
DEMONE” gridò Lì Sheron e il suo corpo
fu avvolto da una luce grigia.
Quando si estinse, Nick si fermò stupito a quello che
era appena accaduto: davanti a lui erano apparsi sette Lì
Sheron, ognuno con
una sfera rotante sul petto.
“E questa che tecnica sarebbe?” chiese Nick messosi
in
posizione “Non dirmi che hai imparato la moltiplicazione del
corpo”.
“Ah Ah Ah! Questa non è una semplice
moltiplicazione
del corpo” spiegò ghignante il drago
“E’ una scissione spirituale. Il mio nuovo
potere mi permette di dividere i poteri che mi derivano
dall’energia negativa
dei sette draghi malvagi e immetterla in altrettanti corpi”.
“In pratica ognuno di voi può utilizzare il potere
di
uno dei sette draghi malvagi” disse Nick “Non
è poi così eccezionale dopotutto.
Basta solo fare attenzione per capire quale potere usa ognuna delle tue
versioni”.
“Pensi che sia così facile” dissero i
sette draghi
indicando la sfera rotante “Allora perché non ci
provi?” e si lanciarono
all’attacco.
“Non capisco dove tu voglia andare a parare” disse
Nick pronto “Ma non montarti la testa” e anche lui
partì all’attacco.
Lo scontro tra i due riprese, ma
questa volta Nick era
in svantaggio numerico: i sette Lì Sheron si rivelarono
molto forti e,
contrariamente a quanto aveva detto, il Sun’s Warrior non
riusciva a capire
quale potere ognuno di loro avesse.
“Assurdo!” pensò Nick mentre si
lanciò in picchiata
verso il mare “Ogni volta che penso di aver capito il potere
di uno dei sette,
vengo subito messo fuori strada perché ne usa un altro. A
che gioco sta
giocando!” poi ricordò un particolare indicatogli
prima dallo stesso drago “Un
momento! Perché la sfera che ognuno di loro ha incastonata
nel petto ruota in
continuazione? Che voglia evitare di farmi capire quali stelle vi sono
riportate?
Certo! Contro Goku la sfera corrispondente a uno dei draghi
s’illuminava al suo
utilizzo. Quel bastardo le sta facendo roteare per non farmi capire
quale sia.
Resta ancora in sospeso il fatto su come uno riesca a
utilizzare più di un potere. Se avessi la vista
più acuta e movimenti più
rapidi, forse potrei capirlo”.
“Che diavolo stai dicendo Nick” lo riprese la voce
di
Alan “Tu disponi di queste qualità”.
“Alan!” fece Nick “Che stai dicendo? Io
dispongo di
queste qualità”.
“Certamente!” disse con pazienza
“Rifletti Nick: tu
sei un soleano, ma quale tipo
esattamente?”
“Scusa ma non è il momento per giocare agli
indovinelli” lo riprese il Sun’s Warrior
“Se non hai qualche buon consiglio, è
meglio…”.
“Nick!” lo interruppe il suo angelo custode
“Che tipo
di soleano sei?”
“Che insistenza!” fece Nick mentre si mosse rapido
per
non essere colpito “Sono un nibbio reale appartenente alla
famiglia dei falconidi
e allora? Sono un rapace, è vero, ma questo
non…” s’interruppe un attimo e
rifletté su quello che aveva appena detto.
“Ci sei arrivato finalmente!” disse Alan
“Poiché
rapace tu disponi di una vista tridimensionale, che ti permette una
visuale
trilaterale di 180°. I rapaci possono vedere una preda a miglia
di distanza
come se ce l’avessero a un centimetro dal becco e lanciarsi
in picchiata su di
loro prevedendone i movimenti. Questo è l’enorme
pregio di un soleano rapace;
questo si chiama Rapax Eye, Occhio del Rapace”.
“Rapax Eye!” ripeté Nick
“E’ vero, me n’ero
dimenticato. Il primo problema è risolto, ma il
secondo?”
“Dovresti arrivarci da solo” disse Alan
“Voi soleani
avete anche capacità metamorfiche, molto particolari: siete
capaci di trasformarvi
e diventare dei potenti predatori terrestri dotati di sensi,
agilità e riflessi
incredibili. La chiamate forma bestiale ed è la vostra forma
alternativa per la
caccia”.
“La forma bestiale?” disse Nick “Oh
cavolo! Ecco cosa
era quell’istinto di correre a quattro zampe di qualche tempo
fa! Grazie per
avermi illuminato Alan. Ora c’è solo un altro
problema e poi il gioco è fatto:
come faccio a trasformarmi?”
“Abbandonati a quel desiderio di correre e di
cacciare” ripose Alan poi tacque.
“Ora ho i mezzi per
risolvere il problema Lì Sheron”
pensò Nick “Vediamo se funziona. RAPAX
EYE” e concentrò tutto sulla sua
vista.
In quel momento il Lì Sheron alla sua destra
sollevò
una mano e un’enorme massa d’acqua si
sollevò verso Nick.
“Acqua!” fece Nick “Se non ricordo male
è il drago con
la sfera a due stelle che usa quell’elemento. Vediamo
subito.” Ampliò la usa
vista e osservò la sfera rotante fino a quando non vide a
rallentatore e
“Bingo! Avevo ragione.
Allora: TECNICA DEL
DRAGO DI’ TERRA!” e diresse l’attacco
verso l’avversario ma…
“COSA!” fece stupito il Sun’s Warrior.
L’attacco di quel Lì Sheron cambiò
diventando una
massa di elettricità e vide anche la sfera cambiare numero
di stelle.
“Ha cambiato il numero!” pensò Nick, poi
spostò lo
sguardo verso gli altri e poté vedere lo stesso fenomeno
“E POI SARE IO LO
SLEALE! Questa tecnica non scinde i poteri, ma li alterna a seconda
della
volontà dell’utilizzatore: ogni volta che capisco
quale attacco usa, lo cambia
e mi mette in confusione.
Ora basta stare sulla difensiva: è il momento della
forma bestiale” e si lasciò invadere da quel
desiderio di correre.
“SPARISCI PIVELLO!” gridarono insieme i sette
draghi e
lanciarono l’attacco.
“NON CREDERE DI’ AVERMI BATTUTO COSI’
FACILMENTE”
ruggì Nick e si teletrasportò lontano.
“Scappare non ti aiuta” disse il drago sicuro di se.
“E chi ti dice
che sto scappando!” disse una voce roca alle
spalle di quest’ultimo.
Il drago si voltò e sgranò gli occhi. Davanti a
lui
era apparsa una creatura mostruosa: era enorme, lunghi artigli, lunga
coda
appuntita, muso lungo e pieno di denti aguzzi e due paia di ali e il
colore del
suo corpo era blu scuro.
“Che diavolo…” fece Lì
Sheron, poi riconobbe l’energia
che la creatura emanava “Assurdo!”
“Vedo che ci sei
arrivato!” disse la creatura calando gli artigli e
colpendo in pieno
l’avversario “Sono sempre
io! Solo che ho
cambiato forma”.
“Stento a crederci” disse il drago “Come
diavolo hai
fatto a cambiare aspetto!”
“Se dovessi
spiegarti tutto, impiegherei troppo tempo, non credi? E io di tempo da
perdere
non ne ho”rispose Nick in versione bestia
“ADESSO FACCIAMOLA FINITA!”
e si lanciò all’attacco.
La nuova trasformazione si
rivelò portentosa: Nick era
diventato velocissimo e, grazie al Rapax Eye, capì subito il
potere del momento
di ogni Lì Sheron, reagendo di conseguenza.
Alla fine riuscì ad ammassarli tutti nello stesso
punto, proprio come il cacciatore fa con la preda.
“E’ una mia
impressione o sei con le spalle al muro?” disse il
soleano con un ringhio di
scherno “Ed io che speravo in
qualcosa di
meglio!”
“Qualcosa di meglio eh?” disse Lì Sheron
poi ghignò
“Visto che me lo chiedi, ti accontento immediatamente. UNIONE
DELLE SETTE VIE
DEL DEMONE” e i sette draghi tornarono ad essere uno solo,
ciò che cambiò era
che le sfere continuavano a girare vorticosamente.
“Cosa credi di
avere fatto!”disse Nick.
“Ora lo vedrai!” rise il drago mentre il suo corpo
subì una metamorfosi: i suo aculei raddoppiarono di altezza,
il suo volto si
allungò e sulla schiena crebbero due ali nero pece.
“Nick voglio presentarti la mia forma finale” disse
Lì
Sheron alzando le braccia “Ora la mia forza non conosce
più limiti e non può
essere contenuta. Per te è finita”.
“Sto tremando di
paura” rispose Nick serio “Fatti
sotto!”
Nelle vicinanze del vulcano Sakura
Haruno era alle
prese con Guldo, ultimo membro della squadra Ginew ancora in vita.
“Che schifo!” fece disgustata la rosa, mentre
vedeva
gli occhi laterali muoversi come fossero impazziti
“Perché mi doveva capitare
una cosa del genere!”
“BADA A COME PARLI MOCCIOSA” disse
l’alieno verde
facendo un passo avanti “Se sono così, non
è colpa mia, anzi non ho proprio
nulla in contrario”.
“Si può sapere da quale buco sei uscito
fuori” fece
l’Haruno nauseata “Sei la cosa più
brutta che abbia mai visto”.
“CHE COSA!” gridò l’alieno
guardandola storto “COME TI
PERMETTI! IO SONO IL PIU’ BELLO DI’ TUTTA MIA RAZZA
E NON ACCETTO CRITICHE DA
UNA CHE SEMBRA UNA COZZA ANDATA A MALE!”
“CHE COSA HAI DETTO!” gridò anche lei
col tic nervoso
“IO NON SONO UNA COZZA {si come no?}. E POI HA PARLATO
L’INVOLTINO DI’ VERMI
TROPPO CRECIUTO”.
“ADEESO BASTA MOCCIOSA CON I CAPELLI STRAMBI”
urlò
l’alieno offeso {gli do ragione} “Ora ti finisco
per davvero”.
“NON CI’ CONTARE” e come una furia,
Sakura si lanciò
all’attacco “Prendi questo: STRANGE
WINGS” e lanciò un attacco fatto di
un’infinità di angeli con ali di forma diversa
{come dice il nome}.
“STOP!” urlò Guldo e ciò che
lo circondava si bloccò
come se il tempo si fosse fermato.
“Ehi! Che accidenti è successo!” fece la
ragazza
paralizzata “Perché non riesco a muovere un
muscolo!”
“Te lo spiego io signorina” disse
l’alieno trionfante
“Il mio potere è quello di bloccare il tempo, o
completamente o in una
determinata zona. Ora sei in una gabbia spaziale e non puoi
più muoverti. Sei
finita” alzò le mani e lanciò un raggio
verde verso di lei.
“Che qualcuno, mi aiuti” pregò la
ragazza.
“SAKURA!”
gridò una voce e poco dopo fu presa al volo
e, insieme al suo salvatore, rotolò a terra; si
ritrovò distesa e sentì il
respiro di qualcuno sul suo viso.
La ragazza aprì gli occhi e rimase stupita:
“Jaden?
Sei davvero tu?”
“E chi altri!” rispose con un sorriso il ragazzo
trasformato in super guerriero.
“SAKURA, JADEN!” gridò Naruto.
“State bene?” chiese Gaara appena giunto.
“Si stiamo bene!” disse il ragazzo alzandosi in
piedi
e tendendo una mano alla ragazza che lo fissò imbambolata.
“Cos’è questa sensazione?”
pensò la rosa sognante
“Perché il mio cuore sta battendo così
forte? E’ come se…”
“Ehi Sakura tutto bene?” le chiese Naruto
scrollandola.
La ragazza si riscosse: “Si tutto bene!” e prese la
mano del ragazzo.
“A quanto sembra sei arrivato appena in tempo
amico”
disse Gaara rivolto Jaden.
“Così pare!” rispose il ragazzo
“Come siete messi?”
“Guarda tu stesso e capirai” disse il rosso.
Dopo pochi istanti apparvero anche
Super C-17, Cell e
Broly senza un graffio, mentre i tre ragazzi mostravano diverse ferite
e crepe
sulle loro armature.
“Sei ancora vivo Guldo!” fece super C-17
“Sembra che
tu sia più resistente dei tuoi compagni vero?”
“Non per niente sono uno dei migliori” si
vantò
l’alieno verde “Se non fosse siccome non sono un
bravo leader, potrei anche
essere un generale infernale”.
“Ah Ah Ah! Questa è il massimo” disse
Cell piegandosi
in due dalle risate.
“E’ vero” disse anche Broly ridendo di
gusto.
“CHE DIAVOLO AVETE DA RIDERE?” sbraitò
Guldo “QUEI
MOCCIOSI POTREI SCONFIGGERLI TUTTI DA SOLO CON UNA MANO LEGATA DIETRO
LA
SCHIENA”.
“Se lo dici tu!” fece super C-17 tenendo una mano
sulla bocca “Se davvero ci riesci me ne vado in giro
nudo!”
“Ed io faccio un tatuaggio con scritto “potere ai
piccoli”” rise Cell.
“Se davvero ci riesci, mi taglio la coda” disse
Broly.
“MI’ PROVOCATE EH? ORA VI’ FACCIO VEDERE
IO!” urlò
l’alieno ora diventato rosso di rabbia.
“Ehi, ma che stanno facendo quelli!” disse stupito
Jaden.
“Fanno salotto!” rispose Gaara leggermente schifato.
“Che roba!” disse Naruto.
“….” Sakura non riuscì a dire
nulla {meglio!}
“RAGAZZI!” gridò una voce e poco dopo
scesero Kiba,
Lee, Syrus, Shino, Choji, Alexis Sakura Kinomoto e Hinata.
“State bene?” chiese preoccupata la Hyuga.
“Più o meno!” risposero i tre.
“Tu guarda: sono arrivati
i rinforzi” disse Cell.
“Sono solo degli scarafaggi, non ci vorrà molto a
distruggerli” disse Broly.
“Badate a come parlate” li riprese Shino offeso
“Lo
scarafaggio è uno degli insetti più forti del
mondo”.
“Grazie per la lezione amico, l’annoterò
sulla mia
agendina col tuo sangue come inchiostro” disse Cell.
“Basta chiacchiere, facciamoli a pezzi” disse Broly.
“Allora andiamo, molto lentamente” disse super C-17
e,
insieme ai suoi tre compagni, si diresse a passo lento verso i ragazzi.
“Quelli ci stanno provocando” disse Kiba
digrignando i
denti “Ho davvero voglia di farli a pezzi”.
“Frena i tuoi bollenti spiriti amico mio, o rischi
grosso” gli disse Gaara mettendosi davanti a lui.
“E allora che facciamo?” chiese sempre il castano.
“Un’idea ce l’avrei” rispose il
rosso “Ricorriamo alla
fusione”
“Alla fusione?” fece Naruto, poi il suo volto
s’illuminò “Si hai ragione! In questo
modo li battiamo in un colpo solo”.
“Frena l’entusiasmo, Naruto” lo
interruppe Shino
“Dubito che quei quattro vi lasceranno il tempo di
effettuarla e poi non è
sicuro che Naden possa batterli. A giudicare dalla loro energia, quei
tre sono
molto forti”.
“Ha ragione” confermò Jaden
“Quelli sono davvero molto
forti: quello che o affrontato io, poi, è anche capace di
assorbire l’energia
lanciatagli contro e può anche prevedere i movimenti degli
altri”.
“Mentre Broly è una furia di sola
potenza” disse
Naruto “Inoltre la sua forza non accenna a diminuire, anzi
sembra aumentare”.
“Mentre Cell è velocissimo ed è capace
di rigenerarsi
all’infinito” disse Gaara.
“Singolarmente sono molto forti, ma ora che sono tutti
insieme sembrano invulnerabili” fece Syrus dopo aver
ascoltato il discorso.
“Non tutto è perduto”
continuò Gaara attirando le
attenzioni degli altri “Ricorriamo a una fusione a tre: io,
Naruto e Jaden, non
c’è altra possibilità”.
“Vuoi fonderti anche tu?” fece stupito Jaden, poi
notò
l’aspetto di Gaara e capì
“D’accordo proviamoci, ma abbiamo bisogno di un
po’
di tempo”.
“Nessun problema!” disse la piccola Kinomoto
“Ci
pensiamo noi a tenerli impegnati”.
“Che bella idea” acconsentì Alexis
“Così metteremo in
mostra i nostri nuovi poteri”.
“E’ il momento di riscattarsi” disse Rock
Lee avvolto
dal fuoco della giovinezza.
“ANDIAMO!” gridò Syrus e il gruppetto
partì
all’attacco.
“Vogliono attaccarci
tutti insieme eh?” disse Cell divertito
“Meglio così! Faremo prima”.
“Schiacciamoli come gli insetti che sono” disse
Broly
tendendo la mano in avanti.
“Andiamo!” disse super C-17 con un freddo sorriso.
“Vi farò vedere quanto valgo”
ringhiò Guldo e anche i
quattro demoni si lanciarono all’attacco.
“Ma allora, siete degli
stupidi” disse una voce
sconosciuta.
I due gruppi si fermarono e alzarono la testa verso
l’alto.
Sopra di loro c’era un guerriero mascherato con una
sfavillante armatura dorata che raffigurava un faraone e, dopo un
secondo, ne
apparvero altri.
C’erano il guerriero con l’armatura del drago Nero
Occhi Rossi, quello del Drago Bianco Occhi Blu, della giovane Maga
Nera, un
altro con indosso quella di Cyber Comandante, uno con quella di Orgot
l’implacabile e un altro con quella di Lady Arpia.
“E quelli chi
sono?” fece Cell stupito “Non risultano
nelle nostre informazioni.”
“Quel tipo lì” disse Kiba digrignando
ancora i denti.
“Dunque sono loro i misteriosi guerrieri che ci
stavano osservando” disse Shino.
“Che bellezza!” disse Syrus mentre vedeva la sua
maghetta preferita.
“Se avete bisogno di un po’ di tempo per il vostro
numero, ci pensiamo noi a darvelo” disse quella con indosso
Lady Arpia “Ho
proprio voglia di sgranchirmi un po’ le ossa”.
“Sei sempre la solita” la riprese il guerriero col
drago nero occhi rossi “ma questa volta ti do ragione,
rompiamo qualche osso”.
“Simili scherzi della natura meritano di essere
distrutti subito” disse il cavaliere bianco rivolto a Guldo.
“COME OSI OFFENDERMI,
SCIOCCO UMANO” gridò l’alieno
“ORA TI SISTEMO IO! STOP!” e usò di
nuovo il suo potere.
“Ehi! non riesco a muovermi” fece il guerriero
dorato
“Ci ha bloccato nella sua gabbia temporale”.
“Esatto mocciosi!” disse trionfante Guldo
“E adesso vi
AARRGHH!” un raggio rosso lo colpì in pieno,
disintegrandolo senza scampo.
“CHE COSA!” fecero tutti.
“Il metodo di
combattimento di Guldo è uno dei più
sleali che abbia mai visto” disse una voce.
Sulla cima di una roccia apparve un altro drago: era
identico a San Sheron, ciò che variava era il colore del
corpo color oro.
“Non è possibile” disse Hinata
“Quello è San Sheron.
Credevo di averlo eliminato”.
“Hai detto San Sheron?” chiese il drago rivolto
alla
ragazza “Ti sbagli, io non sono San. Mi chiamo Suu Sheron e
sono un membro dei
guerrieri della dimensione R. sono dalla vostra parte,
ragazzi”.
“Cosa? un drago buono?” fece stupita Alexis
“Incredibile!”
“Allora è lui quello di cui parlava Ryu
Sheron” disse
la piccola Kinomoto “E’ lui che ha deciso di
scegliere”.
“GRR!” fece super C-17 “Tu, dannato
traditore! Come
osi venire qui!”
“Traditore?” disse il drago dorato “Io
non ho mai
servito Abhadon e vado fiero della famiglia che mi sono fatto e degli
amici che
ho trovato. Loro non ti attaccano alle spalle. Vero Lucian?”
Con un salto, atterrò un altro guerriero: era un uomo
alto, fisico muscoloso e atletico, un giubbotto di pelle aperto metteva
in
mostra il petto, un ciondolo dorato con un rubino al centro gli pendeva
sui
pettorali, un aderente pantalone nero gli copriva le gambe; il volto
era
incorniciato dai lunghi capelli nero notte che scendevano selvaggi fino
alla
schiena, aveva un pizzetto sul mento e gli occhi erano due intense
gemme nere.
“E quello chi
è?” fece Shino smarrito.
“Non lo so!” disse Kiba annusando l’aria
“Ma ha un
forte odore di lupo”.
“Dunque voi siete gli amici della dimensione R”
disse
il guerriero dorato “E’ un piacere
conoscervi”.
“Piacere nostro” disse Suu Sheron.
“Ehi, ragazzi!” disse Lucian ai giovani
Sun’s Knight
“Restate indietro e coprite le spalle ai vostri amici mentre
si fondono. Quando
saranno pronti li lasceremo fare. Voi tre muovetevi!”
Naruto Jaden e Gaara si erano fermati stupiti a
osservare la scena, ma furono richiamati alla realtà e
assentirono.
“Ora vediamo di scaldarci” disse Lucian toccando il
ciondolo “Tiriamo un po’ fuori la mia licantropia.
Danza Sonja!”.
Una nube avvolse Lucian e quando si diradò, apparve
cambiato: una lunga
pelliccia gli ricopriva
completamente gli avambracci fino al gomito, le mani erano ricoperte di
peluria, e non mancavano artigli affilatissimi. I pettorali, e il
ventre
muscoloso, erano completamente glabri, tranne le costole ricoperte di
peluria
nera. La pelliccia scura gli ricopriva completamente le
gambe scolpite, e
al posto dei piedi c’erano delle possenti zampe da lupo
fornite di artigli. I
suoi lunghi capelli formavano un tutt'uno con la peluria della schiena
fino ad
arrivare alla folta coda nera e non mancavano le orecchie nere da lupo
sulla
testa. In mano aveva una coppia di lame nere
con sfumature rosse.
“E quello che
cos’è?” dissero le ragazze stupite e
abbagliate allo stesso tempo “Sembra un sogno”.
“L’odore di lupo si è fatto
più forte” disse agitato
Kiba “sembra quasi un…”.
“Licantropo?” terminò Lucian
“Hai indovinato
ragazzino, io sono un licantropo, ma non avete nulla da temere da me;
tanto non
mordo, non molto almeno”.
I ragazzi furono percorsi da un brivido, ma il drago
dorato si voltò verso di loro con un dolce sorriso.
“Non temete ragazzi, lui non farebbe mai del male a
degli umani. Quindi state tranquilli”.
“Ora mi sono davvero
seccato!” fece super C-17
innervosito “FACCIAMOLI A PEZZI!”
“CON PIACERE!” risposero gli altri due demoni e lo
scontro ebbe inizio.
Nel
prossimo
capitolo.
I tre ragazzi
riescono a fondersi con successo e nasce un nuovo incredibile
Sun’s Knight,
chiamato Naaraden, che spazza via i tre demoni.
Sconfitti i
tre più potenti, il gruppo si sparpaglia per il resto
dell’isola per aiutare i
loro compagni, mentre i misteriosi guerrieri mascherati spariscono di
nuovo.
Pur avendo
scoperto altri poteri, Nick si trova in seria difficoltà
contro il drago bianco
e in suo aiuto giungeranno i doni dei suoi amici del Fantasy. Quale
sarà quello
che lo aiuterà questa volta e cosa faranno Suu Sheron e
Lucian per aiutare i
Sun’s Knights?
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
L’attacco
Little boy è una mia modifica personale di quello di Momojy
Teruyama dell’anime di Needless.
L’attacco
usato da Alexis è un omaggio a Kurogane del manga
di Tsubasa Chronicle.
Lucian
è un personaggio della trilogia horror di Underworld.
La
licantropia è la trasformazione finale dei licantropi
nella mia fic e in futuro ce ne saranno altri che la useranno. Per chi
le segue
le fic dell’autore Alextintura, questo è il nome
che ho deciso di dare alla
trasformazione dei miei licantropi.
Un
ringraziamento particolare a miciuzumachi che mi ha dato
alcune idee per gli scontri di Sakura e Alexis e ha sopportato le mie
chiacchiere (ti adoro cuginetta^^)
Il
primo capitolo della mia fic ha le 550 visite. Vi adoro
ragazzi, grazie infinite.
|
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Capitolo 38 *** Guerrieri imbattibili ***
38. Guerrieri imbattibili
Ciao a
tutti
e ben ritrovati. Scusate il ritardo, ma ho impiegato più del
previsto a
scrivere questo capitolo.
Salvo
contrattempo, aggiornerò ogni sabato e
v’informerò prima in caso di ritardo o
non possa farlo.
Il capitolo
di oggi è molto ricco, quindi mettetevi comodi e leggetelo
con calma.
Auguro a
tutti voi buona lettura.
Lo scontro tra i misteriosi
guerrieri mascherati,
Lucian e Suu Sheron contro i tre demoni si rivelò assai duro.
Super C-17 aveva deciso di distruggere personalmente
il drago, Broly era alle prese con Lucian, mentre Cell aveva la parte
più
sostanziosa del gruppo.
“Solo perché
siete di più, questo non vuol dire che
possiate battermi” fece Cell divertito.
“Sciocco!” fece il guerriero bianco alle sue spalle
colpendolo alla coda “Se volessimo davvero batterti,
l’avremmo fatto già da un
pezzo. Non abbiamo interesse a distruggerti: quello è il
compito dei ragazzini
là in fondo”.
“Bastardo!” disse Cell offeso “EVITA
DI’ PRENDERMI IN
GIRO!”
“Non ho né tempo né voglia per
farlo” rispose freddo
lui.
“Non è detto, però, che non possiamo
tagliarti
qualcosa” disse il guerriero nero calando la sua arma,
un’ascia nera con lama
rossa che mozzò di netto il braccio dell’androide.
“ARGH!” fece Cell allontanandosi poi
ghignò “Se pensi
che sia così facile ti sbagli. AHHHH!” e il
braccio ricrebbe “Ho alte capacità
rigenerative dalla mia parte. Non vi sbarazzerete mai di me!”
“Fossi in te, non ci conterei molto!” disse la
guerriera di Lady Arpia lanciandogli contro una tempesta di piume
“Non hai idea
di quello che sappiamo fare”.
Cell fu investito in pieno dall’attacco, uscendone con
qualche graffio che cominciò subito a rimarginarsi:
“Se questo è il vostro
massimo, credo che non ve ne andrete vivi di qui”.
“Il nostro massimo?” fece il guerriero dorato
“Non ci
stiamo nemmeno impegnando” illuminò la sua mano
destra e lanciò un attacco
luminoso.
“DANNATO
TRADITORE!” ruggì super C-17 lanciando contro
Suu Sheron una miriade di sfere dorate.
“Evita quella parola, che è meglio per
te!” disse il
drago mentre schivò tutti gli attacchi senza fatica
“Io non ho mai servito
Abhadon e non gli ho nemmeno mai giurato fedeltà. Io ho
scelto liberamente la
mia nuova vita”.
“Tu non hai nessuna vita!” ringhiò il
cyborg “NON HAI
MAI AVUTO NIENTE!”
“Lo dici a me o a te stesso?” chiese il drago.
“Basta parlare, è ora di morire” si
staccò il braccio
sinistro tirandone fuori un mitra e sparò una miriade di
raggi energetici ma
Suu Sheron li parò tutti e poi si lanciò in
avanti.
“Una cosa come questa non basta a battermi!” disse
il
drago mentre lanciò un suo attacco di fuoco che fu subito
assorbito dal cyborg.
“E’ tutto inutile! Su di me gli attacchi energetici
non hanno effetto!” disse con un ghigno.
“Vediamo se questo funziona”, continuò
il drago e si
teletrasportò davanti a lui pronto a colpirlo, ma il colpo
fu parato.
“Anche questo non serve!” ghignò il
cyborg “Posso
prevedere tutti i tuoi attacchi e non puoi fare niente per
evitarlo”.
“Davvero!” disse il drago con un sorriso e si
portò
dietro il Cyborg che fu pronto a parare l’attacco.
Il drago, con un movimento improvviso, si abbassò e lo
colpì con un calcio al viso.
“Che cosa!” fece super C-17 con del sangue che gli
uscì dal labbro.
“Potrai anche prevedere gli attacchi veloci percependo
l’aria, ma ti ricordo che in velocità non ho
rivali” rise Suu Sheron “Allora!
Vogliamo vedere come te la cavi a prevedere i miei attacchi?”
“Accetto la sfida!” disse super C-17 digrignando i
denti.
Broly assestò un pugno
devastante colpendo in pieno
l’avversario e spedendolo contro la parete del vulcano.
“Tutto qui?” fece il leggendario super sayan
“Dopo
quel giochino, mi aspettavo di meglio da te”.
“Non temere!” disse Lucian uscendo incolume
dall’attacco “Ora faccio sul serio”
puntò le sue spade in avanti ed esse
s’illuminarono
di una luce nera e rossa.
“Che speri di fare?” rise Broly.
“Ora lo vedrai” rispose il licantropo.
“COSA! NON RIESCO A MUVERMI!” disse Broly
sentendosi
bloccato.
“Perché non provi a guardarti le
spalle?” propose
Lucian.
“Che diavolo hai fatto!” ringhiò Broly
guardandosi
intorno senza parole: intorno a lui erano apparse strane creature
simili a
chimere che gli avevano bloccato ogni movimento.
“Caro Broly, ti presento il potere che deriva dal mio
lupo interiore” disse Lucian “si chiama Caos.
Grazie ad esso posso creare il
tutto dal niente e vice versa e non solo, lo posso usare anche per
attaccare
ciò che voglio”.
“Dannato! Questo è un colpo basso!” fece
il super
sayan esplodendo di rabbia.
“Considerati fortunato che non abbia ancora fatto
niente, altrimenti avresti altro cui pensare” disse Lucian
con sguardo gelido.
In tutta risposta, Broly fece esplodere la sua energia
e riuscì a liberarsi dalla presa di quelle creature,
dopodiché si lanciò
all’attacco.
“Così mi piaci: grosso, stupido e
folle!” disse il
licantropo calando le sue spade creando una potente esplosione.
“NON TI ILLUDERAI DI’ AVERMI FATTO QUALCOSA
EH?” ruggì
Broly emergendo dall’esplosione con qualche graffio.
“Se avessi voluto, ti avrei cancellato da questo
mondo” rispose Lucian “Non hai ancora capito che
sto solo giocando con te!”
“DANNATO MOSCERINO!” ruggì di nuovo il
super sayan.
“Che potenza
assurda!” disse Rock Lee osservando
sbigottito.
“Hai ragione, mai visto nulla di simile”
commentò
Shino “Non sono nemmeno paragonabili a quelli che abbiamo
affrontato noi! Temo che
siano tra i seggi dell’armata”.
“Lo credo anch’io” disse Kiba continuando
a digrignare
i denti “Che rabbia!”
“E sono anche più forti di Malfork!”
commentò Syrus
“Speriamo che i nostri amici ce la facciano”.
“ADESSO!”
gridarono i tre super guerrieri e una
potente luce li avvolse interamente.
“COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO” fece super C-17
sgomento.
“Missione compiuta!” disse Suu Sheron e si
teletrasportò lontano da lui.
“Dannato, dove credi di andare!” ringhiò
il cyborg.
“Mi sono semplicemente scelto un bel posticino, dove
godermi lo spettacolo” rispose il drago con un sorriso
“Vediamo quanto
resistete”.
Anche Lucian e i guerrieri mascherati si allontanarono
e si misero in un buon punto di osservazione.
“Dove pensate di andare!” disse Cell offeso
“Non abbiamo
ancora finito con voi”.
“Infatti, sarò io a finire con voi”
disse una voce a
triplo tono.
“Chi ha parlato!” fece Broly guardandosi intorno.
“Perché non guardate davanti” disse
Hinata raggiante
“Il vostro avversario è appena apparso”.
La luce sparì e apparve
un nuovo incredibile
guerriero: la sua armatura era di puro oro bianco con tratti azzurri;
sulla
schiena c’erano delle grandi ali piumate e dieci code
spuntavano all’altezza
del bacino. Il nuovo guerriero, nato dalla fusione di Jaden, Naruto e
Gaara,
mostrava dei lunghi capelli dorati che si alzavano verso
l’alto, mentre gli
occhi erano di puro argento.
“Piacere di conoscervi” disse “Il mio
nome è Naraaden
e sono pronto a chiudere la partita definitivamente”.
I tre demoni lo osservarono
sbigottiti per un tempo
interminabile, poi scoppiarono in una fragorosa risata.
“Divertente!” disse Broly tra una risata e
l’altra.
“Tu vorresti chiudere la partita?” rise Cell
piegandosi in due.
“Basta per favore o scoppio!” rise super C-17
mentre
si teneva la fronte.
“Riderete ancora per poco!” disse Naraaden con un
sorriso beffardo e sprigionò la sua potenza,
dopodiché sparì dalla vista di
tutti.
“COSA! DOV’E’ ANDATO!” fece
Broly riprendendo il
sangue freddo.
“ATTENTO E’ DIETRO DI’ TE!” gli
gridò il cyborg.
Il super sayan ebbe solo il tempo di voltarsi e vide
Naraaden assestargli un pugno in faccia che lo scaraventò
contro la parete del
vulcano sfondandola come se nulla fosse.
“E uno è andato, sotto a chi tocca?”
disse il Sun’s
Knight d’oro bianco.
“Non crederai che basti così poco per battere uno
come
Broly” disse ghignante Cell mettendosi spalla contro spalla
col compagno.
“AAAHHHH!” tuonò una potente voce e la
parete esplose,
dopodiché Broly ne uscì con alcuni tagli, ma con
sguardo allucinato.
“Sembra che Broly si sia arrabbiato”
ghignò super C-17
“Ora sono guai per te”.
“DANNATO
MOCCIOSO!” ruggì il super sayan e si
lanciò
furente contro l’avversario calando un potente pugno.
Ci fu una potente onda d’urto che attraversò
l’intera
area e spazzò via la zona alberata.
“Che potenza!” fece Kiba “E Naruto se la
stava vedendo
contro un mostro simile?”
“NARUTO, JADEN GAARA!” gridò
‘Haruno.
“Naruto!” sussurrò Hinata.
“Sembra che Broly abbia
vinto” commentò Cell.
“Tre seccatori in meno, molto bene” disse super
C-17.
“ARRGGHH!” gridò il super sayan
tenendosi il braccio
destro.
“BROLY!” fecero i suoi due compagni senza parole.
“Tutto qui!” disse Naraaden da dentro il polverone
“Mi
aspettavo di più da te. ORA TOCCA A ME!”.
Il Sun’s Knight d’oro bianco uscì dalla
nube e colpì
Broly all’addome (proprio dove lo colpì Goku nel
movie) e la sabbia di Gaara lo
trapassò da parte a parte.
“AAAARGGGH!” gridò Broly.
“E ora sparisci!” e lanciò un potente
attacco
energetico che disintegrò l’avversario senza
lasciarne traccia.
“IMPOSSIBILE!” gridò Cell
“Nessuno era mai riuscito a
battere Broly con una simile facilità. Come diavolo ha
fatto!”
“Non distrarti idiota o morirai!” lo riprese il
cyborg
e si mise in posizione.
“Ora tocca a voi!” disse Naraaden con un sorriso e,
in
un battito di ciglio, fu davanti ai due che si allontanarono col
teletrasporto.
“Non credere di batterci così facilmente,
moccioso”
fece Cell “Ne devi percorrere di strada per
poterci… COSA!” se lo ritrovò
davanti con la lancia nella mano destra e la spada nella sinistra.
“Tu sei il prossimo” disse Naraaden e, con un
movimento rapido, trafisse l’avversario alla testa e con la
spada calò un
fendente energetico che lo distrusse interamente.
“Non ci posso credere!” fece super C-17 senza
parole
“Ci sta distruggendo uno dopo l’altro”.
Naraaden si volse verso l’ultimo avversario e, dopo un
istante, gli fu davanti.
“NON CREDERE DI’ POTERMI BATTERE! BOMBA
DI’ LUCE!” e
il cyborg lanciò il suo attacco “da questa
distanza non puoi fare niente”.
“Niente dici?” rispose il Sun’s Knight
“Ricorda che
c’è anche Gaara dentro di me e la sua difesa non
può essere scalfita da così
poco”.
“COSA!” fece il cyborg nel vedere che il suo
attacco
era stato parato da della sabbia.
Dopo averlo difeso, la sabbia partì in avanti e
bloccò
super C-17.
“Tu assorbi l’energia alzando le braccia giusto? Ma
cosa succede se non puoi muoverle?” fece Naraaden mentre
ripose la lancia
dietro la schiena e creò un rasengan “Questo
è tutto per te! RASENGAN
D’ARGENTO!”e la sfera rotante si tinse di una luce
argentata.
“ARRGHH!” super C-17 fu investito in pieno e
distrutto
completamente.
“E’ fatta!” disse Naraaden.
“BRAVISSIMO!”
gridarono tutti.
Il Sun’s Knight scese verso di loro e sorrise
tranquillamente, emozionando le ragazze presenti.
“Bellissimo!” fece Alexis osservando il viso.
“Ipnotico!” disse la piccola Kinomoto abbagliata
dai
suoi occhi argentati.
“….” Hinata si sentì come
sempre: incapace di dire una
parola, ma gli occhi dicevano tutto.
“NON ME L’ASPETTAVO PRORPIO!” disse
l’Haruno con occhi
sgranati e una linea di sangue che usciva dal naso.
“E’ un ragazzo che colpisce” disse la
guerriera di
Lady Arpia “Se fossi un po’ più giovane,
ci proverei più che volentieri”.
“MAI!” le gridò il cavaliere nero per
poi tapparsi la
bocca; per fortuna nessuno dei ragazzi lo aveva sentito.
“Sei un impiastro!” lo schernì il
cavaliere bianco
“Con la tua bocca larga fai solo casino. Per fortuna che tua
sorella non è
così!”
“BASTARDO!” gli gridò l’altro
“SE LA FAI SOFFRIRE TI
SPACCO LA TESTA!”
“Farla soffrire?” disse il cavaliere bianco
“Non ci
penso nemmeno ed è l’ultima cosa che
può venirmi in mente”.
“GRRR!” fece il cavaliere nero, seguito da quello
del
Cyber Comandante e di Orgot.
“Siete solo gelosi della mia
popolarità!” rise il
cavaliere bianco poi tornò a prestare attenzione ai ragazzi
“Non se la sono
cavata male, ma hanno ancora molta strada da fare”.
“E’ vero!” confermò il
guerriero dorato “Ci sono
ancora tredici generali a cui si aggiungono i loro seggi e Abhadon
stesso.
Dovranno migliorare ancora di più o non ce la
faranno”.
“Diamo tempo al tempo” disse la guerriera della
Giovane Maga Nera “E’ anche possibile che, in
futuro, supereranno anche Nick”.
“Chissà!” fece il guerriero bianco
“Per il momento,
faremo come ci ha detto Nick e osserveremo ma prima o poi, dovremo
entrare in
scena anche noi”.
“E’ per questo che Nick ci ha scelto no?”
disse il
guerriero dorato “Per il momento ritiriamoci e osserviamoli
da lontano.
Penseremo in seguito al resto”.
“Ok!” risposero gli altri e, senza salutare,
scomparirono.
“Ehi!” fece
Kiba accortosene per primo “Dove sono
finiti quei tipi mascherati?”.
“Semplice, se ne sono andati” rispose Lucian.
“E voi invece che farete?” chiese Shino.
“Resteremo con voi e vi aiuteremo fino alla sconfitta
della settima armata infernale” rispose Suu Sheron
“Ora sarà meglio dividerci.
Ci rivediamo a battaglia conclusa”.
“Ottima idea!” disse Naraaden “E io
continuerò a
restare fino alla fine. Ora andiamo”.
“ALLORA ANDIAMO!” ruggì Rock Lee
“ESPLOSIONE DELLA
GIOVINEZZA AL MASSIMO”.
“SII!” risposero gli altri, Lucian e Suu compresi e
partirono.
“Incredibile”
disse Viper mentre osservava dai suoi
monitor sparsi per tutta l’isola “Non avrei mai
immaginato una cosa del genere.
Ognuno di quei ragazzi ha un’energia immensa e riescono a
reprimerla con la
sola forza di volontà. I miei bio band non riusciranno a
reggere una simile
quantità”.
“Non temere amico mio” disse la voce dentro il
cilindro “Io reggerò. E poi sarà ancora
più divertente!”
“Si hai ragione!” rispose Viper con un ghigno
“Non so
chi siano quelle strane creature con cui i ragazzi si stanno battendo,
ma ci
stanno aiutando parecchio. Devo affrettarmi a modificare il programma o
da
questa battaglia non otterremo nemmeno un briciolo di
energia” e riprese il suo
lavoro.
“E quando avrò ottenuto abbastanza potere, Jaden
giocherà
con me!” rise la creatura.
Vicino alla costa nord, Shaoran era
impegnato in un
duello con Janemba che aveva sfoderato una spada nera e le ali viola.
Il mostro riusciva a prevedere tutte le mosse del
giovane castano e a disperdersi in piccole particelle per attaccare
all’improvviso da un’altra parte.
“Tutto qui!” disse il mostro annoiato
“Janemba sperava
in uno scontro più acceso contro di te. Dopo aver visto
quello che hai fatto
contro Vito, Janemba era desideroso di battersi con te e ha insistito
tanto con
i suoi compagni. Perché non assumi quella bella forma?
Voglio sconfiggerti in
quel modo!”
“Perché dovrei accontentarti!” disse il
castano “Se
vorrò ricorrere a quella forma, lo farò solo
quando lo deciderò io”.
“Non è giusto!” si lamentò il
mostro “Janemba vuole
battersi con l’angelo e vuole farlo adesso”.
“Costringimi se ci riesci!” lo provocò
Shaoran.
“COME VUOI! AAAHHH!” e il mostro fece esplodere la
sua
energia che travolse la zona, dopodiché cominciò
a lanciare fendenti aerei.
Shaoran evitò tutti quegli attacchi per un soffio, ma
il mostro viola si portò davanti a lui e, aperta una crepa
spazio temporale,
gli assestò un calcio allo stomaco.
“ARGH!” il castano finì a terra e
Janemba gli fu
subito addosso.
“Se vuoi fare i capricci, allora Janemba ti finisce
subito e basta!” e alzò la spada
“Addio!”.
“Che cosa vorresti fare al mio amico?” disse una
voce
a triplo tono e Naraaden fece la sua comparsa alle sue spalle.
Janemba se ne accorse appena in tempo e si allontanò
con un balzo.
“E’ arrivato un altro avversario!” disse
il demone poi
ghignò “Bene, Janemba distruggerà te
per primo”.
“Vediamo se ci riesci!” disse il Sun’s
Knight d’oro
bianco, ma la mano di Shaoran gli prese una caviglia.
“Aspetta Naden! Ci voglio pensare io a finirlo”
disse
il castano.
“Innanzitutto io sono Naraaden, sono nato dalla
fusione di Naruto, Jaden e Gaara” disse lui “e poi
vedo che hai qualche
difficoltà contro di lui. lascia che ti dia una
mano”.
“Non ti preoccupare” disse Shaoran
“E’ tutto sotto
controllo. Ora chiuderò la partita” e una luce
bianca lo avvolse.
“Che sta succedendo!” fece Naraaden stupito.
“EVIVVA! EVVIVA!” esultò Janemba
“Finalmente ti sei
deciso. Janemba è molto felice”.
“Lieto di averti soddisfatto!” disse la voce del
castano da dentro la luce bianca “Ora mi chiedo quanto
durerai adesso” e la
luce svanì permettendo così di vedere lo Shaoran
versione angelo.
“Wow!” fece stupito Naraaden
“E’ questo il tuo vero
potere?”
“Esatto!” rispose il ragazzo diventato biondo
“Ora
fatti da parte e goditi lo spettacolo. Sono da te fra poco!”
“JANEMBA
ALL’ATTACCO!” e il mostro viola si
lanciò
contro Shaoran che aprì le sue ali verso di lui.
Le due lame s’incrociarono creando una potente onda
d’urto che incrinò il terreno sotto i loro piedi.
“Non hai idea di quanto Janemba sia contento” disse
il
mostro “Janemba ha sempre desiderato affrontare un angelo e
ora il suo sogno si
è realizzato. Grazie infinite”.
“E’ stato un piacere” rispose Shaoran
“Ma io non sono
un angelo, non ancora almeno” sulla sua fronte apparve uno
zaffiro che cominciò
ad illuminarsi “Ho ancora molte cose da imparare, ma so
già fare qualche
trucchetto, come questo. RAGGIO ANGELICO!”
Janemba fece in tempo ad allontanarsi e vide che dalla
fronte del ragazzo era partito un fascio di luce che generò
una piccola
esplosione.
“Bellissimo!”
disse emozionato il demone “Janemba
sapeva che si sarebbe divertito”.
“Non ti distrarre, altrimenti perdi prima del
tempo”
disse Shaoran dietro davanti a lui, ma il demone si sgretolò
in piccole
particelle e si ricompose alle sue spalle calando la sua spada.
Shaoran alzò la spada e bloccò
l’attacco senza
voltarsi.
“Ih Ih Ih! Anche tu puoi prevedere gli attacchi come
fa Janemba vero?” disse il mostro.
“Se ti dicessi di no, mentirei” rispose Shaoran
roteando la spada verso l’avversario.
Janemba si scompose di nuovo e apparve sopra di lui,
ma vide che quella del giovane angelo era solo una finta: infatti,
puntò la
spada verso il demone e la spinse in avanti.
Janemba fece in tempo ad allontanarsi e poi, con
stupore, vide che in cielo, all’altezza della leggera spinta, si era aperto un buco di
quasi cento metri.
“Wow!” fece il mostro dopo un po’
“Sei davvero forte
giovane angelo. È proprio vero che voi angeli potete fare
tutto”.
“Non saprei!” rispose Shaoran che gli apparve
davanti
e vibrò un nuovo fendente “Ci sono così
tante dicerie, che non so nemmeno io
quale sia il vero e quale il falso”.
FLASH BACK
DÌ QUALCHE ORA PRIMA.
Shaoran e Alan salirono
sul tetto
dell’accademia per parlare.
“Che cosa vuoi chiedermi Shaoran!” disse
Alan serio.
“Signor Alan” cominciò lui
“Vorrei chiedervi
di farmi da maestro”.
“Maestro?” disse stupito l’angelo
“E per
quale motivo me lo stai chiedendo?”
“Perché ho scoperto di essere dotato di un
potere che non credo appartenga a questo mondo” disse Shaoran
e gli raccontò com’era
andato lo scontro contro Vito.
Dopo che ebbe finito
Alan lo osservò
meditabondo per lunghi minuti.
“Allora! Che
cosa mi risponde signor Alan?”
chiese Shaoran teso.
L’angelo sorrise: “Chi se lo sarebbe mai
aspettato! Nemmeno nelle più fortunate ipotesi mi sarei mai
aspettato di
trovarmi di fronte un angelo reincarnato”.
“Angelo reincarnato?” fece confuso il
ragazzo.
“Esatto!” confermò Alan
“Persino nel nostro
mondo è raro trovarne uno: è quasi considerata
una leggenda.
Si dice che gli angeli più forti, vissuti
molto prima di noi, abbiano avuto il dono di tornare in vita una
seconda volta.
Ho vissuto a lungo, ma non avevo mai visto di persona un angelo
reincarnato.
Se quello che dici è vero, tu sei il primo
che abbia mai visto”.
“Questo vuole dire che mi farete da
maestro?” chiese il ragazzo speranzoso.
L’angelo
tacque per alcuni secondi, poi
rispose: “Non sarò semplicemente il tuo maestro
Shaoran, ma la tua guida. Ogni
angelo o shinigami deve averne una”.
“Davvero!” disse il ragazzo sorridendo.
“Certo! “ rispose Alan “E poi, sei il
secondo che in settemila anni di vita, me lo abbia chiesto direttamente
e solo
agli inizi della sua strada. So già che sei un piccolo
talento Shaoran ed io
farò del mio meglio per renderlo ancora più
grande. Però ti avverto: non
ammetterò lagne”.
“Non la deluderò, maestro” disse Shaoran
sull’attenti “Allora quando cominciamo?”
“Immediatamente!” rispose Alan sguainando la
sua spada “Provvederò subito a svezzarti come si
deve”.
“Sono pronto!” disse il ragazzo estraendo la
spada e mettendosi in guardia.
“Ricorda sempre questo, Shaoran: un angelo
non ha limiti nei suoi poteri e ciò che colpisce
è l’anima non il corpo”.
“Sissignore!” rispose il ragazzo “Sono
pronto!”
“Cominciamo!” e Alan corse verso di lui.
FINE FLASH BACK
“Ciò che so
è che non ci sono limiti nei miei poteri e lentamente li
apprenderò” disse Shaoran e iniziò un
duello aereo.
Janemba assestò numerosi
fendenti ma Shaoran li parò
tutti senza battere ciglio e restando immobile.
“AVANTI ATTACCAMI!” ruggì il demone
preso dalla follia
distruttiva, “FAI VEDERE A JANEMBA LA TUA FORZA”.
“E’ una cosa che preferirei evitare”
disse Shaoran “ma
poiché me lo chiedi, ti accontento” la sua spada
si mosse rapida e tagliò
quella del demone come se fosse burro.
“CCHHEEE!” fece il demone restando stupito.
“Forse non posso ancora battere uno dei generali
infernali” disse Shaoran “ma con te è un
altro paio di maniche” e si lanciò
verso di lui.
“JANEMBA NON E’ FACILE DA BATTERE!”
urlò il demone
lanciandosi all’attacco a tutta potenza “ORA
JANEMBA TI FINISCE!”
“Forza dell’anima: PUGNO TRAPASSANTE” e
l’angelo colpì
il demone e gli apparve alle spalle (per farvi capire, ricordate
l’attacco di
Devil/Angel di Tekken).
“Cosa credi di avere fatto!” rise Janemba
“Non ho
sentito nulla”.
“Ho colpito la tua essenza e fra poco sarai distrutto
senza più possibilità di ritorno”
rispose il ragazzo.
“Che cosa…” il corpo di Janemba fu
invaso da una
potente scossa violacea che lo attraversò interamente
“AARRGGHHHH!” e sparì
distrutto dall’interno.
“Cavolo!” fece
Naraaden stupito “Sei davvero forte
amico. Complimenti!”
“Grazie” rispose il ragazzo apparendogli davanti
“ma
ho ancora molto da imparare, prima di poter battere un generale
infernale.
Chissà: forse posso battere te!”.
“Non esserne tanto sicuro!” sorrise Naraaden
“Non mi
ci vuole niente a batterti!”
“Rinviamo questa sfida a un’altra volta.”
sorrise
Shaoran “Ora abbiamo altre cose da fare”.
“Hai ragione!” disse il Sun’s Knight
d’oro bianco
“Dividiamoci e aiutiamo i nostri compagni in
difficoltà. Ah! Ci sono altri due
amici che sono venuti ad aiutarci”.
“Lo so, li ho percepiti” disse Shaoran
“Ora andiamo” e
sparì.
“Che tipo!” disse Naraaden e sparì anche
lui.
“TECNICA DEL CONTROLLO
DELL’OMBRA” e Shikamaru lanciò
la sua mossa preferita contro Turles.
“Ancora con quella porcheria, ma non hai niente di
nuovo!” fece il sayan mentre schivò
l’attacco.
“Tirerò fuori qualcosa di nuovo non appena ti
prendo”
rispose il ragazzo.
“E allora ti finisco qui seduta stante prima che
faccia notte” disse Turles e attivò le sue ali,
dopodiché lanciò un raggio
contro il giovane Nara.
“Che cosa credi di avere fatto amico” e Shikamaru
si
abbassò per schivare l’attacco.
“Finora ha lanciato la sua ombra all’attacco per
memorizzare i miei movimenti” pensò il sayan
“Secondo le informazioni che
abbiamo, è uno dei migliori strateghi del gruppo. Devo agire
in fretta, prima
che elabori una strategia in grado di mettermi i bastoni tra le ruote.
È il
momento di tirare fuori il mio nuovo potere” e
batté i pugni.
“Cominciamo!” e il giovane Nara estrasse un Kunai a
cui era appesa una sferetta marrone.
“Non illuderti che basti un misero coltello per
sconfiggermi” e Turles lo deviò, ma in quel
momento la sferetta esplose e una
luce accecante invase la zona “CHE
DIAVOLO…”. “Fregato!”
disse Shikamaru “TECNICA DEL CONTROLLO
DELL’OMBRA RIUSCITA”.
Turles non riuscì più a muovere un muscolo e,
quando
la luce si diradò, si trovò l’ombra
allacciata a quella del giovane Nara.
“Dannato
moccioso” fece il sayan cercando di liberarsi.
“Nel gioco degli scacchi la prima mossa è sempre
un
Bluff, non lo sai?” disse il ragazzo “Il kunai era
solo uno specchietto per le
allodole e ora sei catturato”.
“Ne sei sicuro!” disse Turles con un sorriso.
“Cosa!” qualcosa gli prese i piedi e, abbassando lo
sguardo, vide che l’avversario era sbucato fuori dalla terra
e lo aveva preso.
“Eh Eh Eh!” rise Turles “Sapevo che
avresti usato una
mossa simile contro di me e mi sono preparato di conseguenza. Poco fa
ho
battuto i pugni, ricordi? In quel momento ho usato una mia tecnica
personale
simile alla moltiplicazione del corpo che usate voi ninja e ho mandato
la mia
copia sottoterra per prenderti di soppiatto”.
Una tecnica davvero notevole” commentò Shikamaru
“ma
sia tu che la copia ora siete bloccati dalla mia. E ora TECNICA DELLO
STRANGOLAMENTO D’OMBRA” e attivò
un’altra tecnica.
“ARGH!” fece Turles mentre vide l’ombra
del giovane
Nara salire su di lui come una mano “E questa da dove esce
fuori!”
“Non sei stato attento amico” disse Shikamaru
“Ti ho
detto che la prima mossa è sempre un bluff. Avevo
già pensato a una possibile
contro mossa e mi sono preparato di
conseguenza”.
“Sei davvero furbo!” disse Turles “MA IO
LO SONO
ANCORA DI’ PIU’!”
Dai lati uscirono altri due Turles che colpirono
Shikamaru con un calcio devastante allo stomaco.
“ARGH!” fece Shikamaru e perse il controllo della
sua
tecnica.
“Eh Eh Eh!” rise Turles libero “Hai detto
che la prima
mossa è un bluff vero? Lo sapevo anch’io. Mi sono
preparato apposta per
batterti moccioso”.
Shikamaru si alzò a fatica, tenendosi la pancia
dolorante.
“Riesci ancora a stare in piedi eh?” fece Turles
avvicinandosi con le sue varie copie “Mi chiedo per quanto
potrai andare
avanti”.
Il giovane Nara, inaspettatamente,
si lanciò
all’attacco verso i vari Turles, ma loro lo evitarono e lo
scagliarono
all’indietro.
“Ammiro la tua tenacia” disse Turles accerchiando
Shikamaru con le sue tre copie “ma ormai non hai
più carte da giocare. SEI
FINITO!”
“Si vede che non hai studiato abbastanza” disse
Shikamaru.
“COSA!” e il sayan e le sue copie si sentirono
bloccate.
“Tecnica del controllo dell’ombra riuscita alla
perfezione!” disse il giovane Nara.
“Che diavolo!” fece Turles stupito.
“Ti faccio vedere
dietro” e inclinò leggermente la
testa.
Turles, con suo enorme stupore, vide che l’ombra del
ragazzo era passata dentro le fosse create da lui stesso.
“Piccolo verme!” ringhiò Turles
“Ti sei servito delle
fosse per fregarmi”.
“Già e adesso finisco l’opera”
disse e l’ombra si unì
formando un cerchio nero.
“Che diavolo stai facendo” disse Turles.
“Ecco a te qualcosa di nuovo” disse Shikamaru
“TECNICA
DELLA GABBIA D’OMBRA”.
L’ombra divenne una spessa gabbia piena di spuntoni
che si chiuse sui vari Turles, distruggendo le copie e imprigionando
quello
vero in un groviglio nero.
“DANNATO MOCCIOSO! SE
SPERI DI’ RIUSCIRMI A BATTERE IN
QUESTO MODO TI SBAGLI!” ruggì Turles cominciando a
fare esplodere la sua
energia “Mi ci vorranno pochi secondi per
liberarmi”.
“Non credere che te lo permetterò” fece
Shikamaru
usando lo Strangolamento dell’ombra “Ti
strangolerò come si deve” e cominciò a
premere con l’attacco.
“Tsk! Non illuderti” e anche Turles
continuò a
resistere.
Alla lunga le forze di Shikamaru
cominciarono a
ridursi e il ragazzo lo sentiva benissimo.
“Accidenti!” pensò “Comincio a
perdere le forze! Devo
cercare di resistere”.
“Ancora poco e ti farò fuori” disse
Turles percependo
il graduale abbassamento della forza della tecnica.
“ARRIVANO I RINFORZI!” gridò
l’inconfondibile voce di
Kiba proveniente insieme al suo cucciolo dall’alto
“ZANNE PERFORANTI!”
“COSA!” urlò Turles e alzò a
fatica le braccia per
difendersi dall’attacco “NON PENSARE DI’
CAMBIARE QUALCOSA MOCCIOSO”.
“IMPETO DELLA GIOVINEZZA!” gridò Rock
Lee alla destra
del sayan “GRANDE VENTO DELLA FOGLIA”.
“CAZZO!” imprecò Turles e
alzò si parò dall’attacco
usando l’ala destra.
“ECCOMI. CORNO DELLO SCARABEO ERCOLE” e anche Shino
partì all’attacco alla sinistra del demone.
“CHE DIAVOLO PENSATE DI’ FARE!”
ruggì Turles alzando
l’ala sinistra.
“Ragazzi!” disse Shikamaru sorpreso.
“Anche se siete in
cinque, non riuscirete a battermi.
Basta liberarsi di uno di voi e il gioco è fatto”
ringhiò Turles cercando una
breccia.
“Ti sbagli amico” disse Shino “Non siamo
cinque ma
sei”.
“CHE COSA!” fece Turles.
“ECCOMI!” ruggì Choji davanti a lui con
il pugno
carico “LITTLE BOY!”
“NOOO! ARRGHHH!” e Turles fu colpito in pieno e
disintegrato completamente.
“Cavolo! Ragazzi vi devo
un favore” disse Shikamaru
ansimante.
“Non dirlo nemmeno per scherzo” disse Kiba
porgendogli
una mano “Gli amici servono a questo no?”.
“Già!” rispose il giovane Nara
afferrandola e
guardando gli altri con un sorriso.
“Muoviamoci!” disse Rock Lee “Ci sono
altri amici da
aiutare”.
“Giusto. Andiamo!” disse Shino e il gruppetto si
avviò.
In un’altra parte
dell’isola, Hassleberry era alle
prese col gigantesco Chi Sheron che continuava a lanciare
all’attacco le sue
due code come fossero fruste.
“Allora moccioso! Vuoi affrettarti a fare qualcosa o
devo essere io a chiudere” disse il drago aumentando la
velocità degli
attacchi.
“Non prendermi in giro, scherzo della natura” disse
offeso il guerriero dinoforme mentre continuava a schivare.
“Preparati a sparire” e il drago alzò
l’enorme zampa
destra da cui cominciò a formarsi una sfera.
“ADEESO!” disse Hassleberry e prese le due code al
volo.
“COSA” fece Chi Sheron.
“E ORA VOLA!” e Hassleberry tirò le code
dietro di se
sollevando il drago da terra e schiantandolo dall’altra parte.
“AHIO!” disse il drago dolorante.
“E NON HO FINITO!” Hassleberry cominciò
a sbattere il
gigantesco drago come un panno da una parte all’altra
generando forti scosse.
“Dannato moccioso! Non credere di potermi battere con
così poco” disse Chi Sheron e appoggiò
una mano sul terreno, dopodiché una
colonna violacea investì in pieno Hassleberry.
“CHE DIAVOLO HAI FATTO” urlò il ragazzo
proteggendosi
tempestivamente con lo scudo.
“AH AH AH!” rise il drago “E’
una mia tecnica
speciale: trasferisco la mia energia nel terreno e poi attacco dal
basso e
grazie al sommo Abhadon posso fare anche altro” il fascio di
energia tornò
verso il basso e attaccò Hassleberry.
“Non credere che sia così facile
sorprendermi” e il
ragazzo divenne un velociraptor cominciando a correre ad alta
velocità.
“Ora vedrai di che cosa sono capace!” fece Chi
Sheron
e, sempre controllando il fascio di energia, si lanciò
all’attacco verso il
ragazzo.
“Vediamo se riesci a prendermi” il ragazzo
trasformò
il piede destro nella zampa di un T-rex e la batté a terra
sollevando una
roccia che lanciò contro il drago.
“Mi aspettavo di meglio” disse Chi Sheron
rompendola,
ma si ritrovò Hassleberry davanti che lo colpì
con la sua Spino sega, ferendolo
ad una spalla “ARRGHH!”.
“E ORA IL COLPO DI’ GRAZIA!” e il ragazzo
si lanciò in
picchiata verso di lui, ma si ritrovò il raggio contro e
dovette allontanarsi e
il drago ne approfittò per colpirlo con una zampata
schiantandolo contro una
parete.
“SARO’ IO A DARTI IL COLPO DI’
GRAZIA” il drago mise
le zampe a coppa “ONDA ENERGETICA!” e
lanciò il potente attacco.
“CARTA DELLO
SCUDO!” si alzò uno scudo dorato che
bloccò l’attacco e lo deviò verso
l’alto.
“CHE COSA!” fece Chi Sheron “Chi
è stato!”
“Io!” rispose la piccola Kinomoto ponendosi davanti
al
drago.
“Piccola Sakura” disse Hassleberry stupito
“Che ci fai
qui! E che cos’è successo ai tuoi
capelli?”
“Sono venuta ad aiutarti amico” disse la piccola
con i
capelli verde chiaro “Non preoccuparti per i capelli: sono
passata a un livello
superiore”.
“Capisco!” disse Hassleberry mentre si
rialzò.
“Ora ho capito chi sei!” fece Chi Sheron
“Tu sei la
mocciosa che Ryu ha scelto di affrontare.
Se sei qui, vuol dire che l’hai sconfitto. A
quanto sembra dovrò fare io
tutto il lavoro”.
“Ti sbagli, non ho sconfitto Ryu” disse la piccola
Kinomoto mentre prese una carta e la mostrò al drago
“Gli ho permesso di
scegliere una nuova vita”.
“Piccola mocciosa” ringhiò il drago
osservando la
carta “Questo significa che Ryu ci ha traditi. In questo
caso, vi distruggerò
entrambi ad ogni costo” e si lanciò
all’attacco, ma Hassleberry lo anticipò e
lo colpì con un calcio che lo schiantò in mare.
“Il tuo avversario sono io!” disse il sergente
dinosauro “Se vuoi farle del male, prima dovrai passare sul
mio cadavere”.
“Hassleberry” disse la piccola Kinomoto, ma
l’amico la
bloccò con un cenno della mano.
“Ti ringrazio per essere venuta ad aiutarmi, ma questa
è una mia battaglia e la chiuderò da
me!”.
“MOLTO
COMMOVENTE!” ruggì Chi Sheron emerso dalle
acque “VORRA’ DIRE CHE TU SARAI IL
PRIMO!” e, tirate fuori le ali, si lanciò
all’attacco.
“Arte della terra: PARAMENTO TERRESTRE!”
un’enorme
scogliera apparve, bloccando l’avanzata del drago.
“Non credere che basti così poco per
fermarmi” disse
il drago mentre tranciò di netto la scogliera.
“LO SO GIA’, MA QUESTO E’ SOLO UN
DIVERSIVO!” urlò il
ragazzo che gli apparve davanti e lo colpì con un potente
calcio all’addome,
spingendolo in aria.
“ARGH! CON CHI CREDI DI’ AVERE A CHE
FARE!” ruggì il
drago fermandosi a mezz’aria e lanciandosi
all’attacco con l’onda energetica
“SPARISCI” e lanciò il colpo.
“NON SOTTOVALUTARMI AMICO!” urlò il
ragazzo assumendo
le sembianze di uno pterodattilo “SUPER URLO
SONICO!” e lanciò il suo attacco
che riuscì a deviare l’attacco energetico.
“CHE COSA!” ruggì Chi Sheron.
“E QUESTO E’ IL COLPO DI’
GRAZIA” Hassleberry sollevò
la gamba destra che divenne come quella di un Velociraptor e
l’artiglio a
mezzaluna s’ingrandì di venti metri.
“NON CREDERAI MICA DI’ BATTERMI CON COSI’
POCO VERO?”
e il drago si lanciò all’attacco con gli artigli
affilati.
“ORA VEDRAI. PRENDI QUESTO: TAGLIO RAPTOR!” e
calò
l’artiglio con un calcio in rovesciata.
Gli artigli di Chi Sheron furono tagliati di netto e
lo stesso accadde al drago che fu aperto in due dopodiché
esplose.
“Missione
compiuta!” disse Hassleberry atterrando
davanti a Sakura.
“Sei stato bravissimo!” disse la piccola Kinomoto.
“Gi’à!” rise il sergente
“Ora non perdiamo tempo e
andiamo ad aiutare gli altri”.
“Non preoccuparti! Ognuno di noi si è
già
sparpagliato”.
“Bene! Allora andiamo a soccorre i feriti” e i due
volarono verso Jessie.
Vicino alla centrale elettrica
Tenten, aiutata da
Kero-chan e Yuè, era alle prese con Uhu Sheron, il quale si
era dimostrato più
pericoloso di quello che sembrasse: infatti, aveva lanciato dei
tentacoli verso
i cavi ed era cresciuto a dismisura.
“Assurdo!” fece Yuè “Da dove
diavolo ha attinto tutta
quella forza!”.
“Quel mostro usa l’energia elettrica, quindi questo
posto è l’ideale per uno come lui” disse
Kero-chan mentre volò via.
“PERCHE’ TOCCANO SEMPRE A ME LE COSE
MOSTRUOSE!” si
lamentò Tenten mentre cercava di non vomitare.
“IHIHIHIH!” rise il drago diventato enorme
“NON AVETE
IDEA DI’ CHE COSA SONO CAPACE DI’ FARE ORA!
PRENDETE QUESTO” e lanciò contro i
tre una serie di tentacoli rosa.
“Ehi!” fece Kero-chan avvolto da quella sostanza
“Toglimi di dosso questa roba o sono cavoli tuoi” e
cominciò a lanciare sfere
di fuoco ma furono bloccate e rinviate al mittente.
“IHIHIH! I VOSTRI ATTACCHI SONO INUTILI” rise Uhu
Sheron “IL MIO CORPO E’ ELASTCO E NON VIENE NEMMENO
SCALFITO DAI VOSTRI MISERI
ATTACCHI!”
“ACCIDENTI” fece Yuè che fu imprigionato
poco dopo.
“AHH!” e anche Tenten presa da quella sostanza
elettrica.
“E ORA MORIRETE INCENEERITI DALLE MIE SCOSSE” disse
trionfante il drago che si avvicinò alle sue prede
“FULMINE DEL DRAGO!”
“AARGGH!” i tre furono attraversati da potenti
scosse
elettriche che alla lunga li avrebbero ridotti a un colabrodo.
“SIETE RESISTENTI, MA COME VE LA CAVERETE CON
L’ENERGIA AL 50%?” e il drago aumentò il
potere del colpo.
I tre gridarono ancora più forte e Tenten fu la prima
a perdere i sensi, seguita da Kero-chan.
“DANNAZIONE!” pensò Yuè
mentre cercava d resistere “Se
non faccio qualcosa, ci rimettiamo le penne”.
“I MIEI COMPLIMENTI, SEI IL SECONDO CHE RIESCE A
RESISTERE FINO A QUESTO PUNTO” rise Uhu “VEDIAMO SE
RIESCI A RESISTERE A
QUESTO: SE CE LA FAI ENTRERAI NEL GUINNES DEI PRIMATI. ENERGIA AL
MASSIMO DELLA
POTENZA”.
“AAAAARRGGHH!” urlò l’angelo
azzurro e sentì che le
forze lo stavano abbandonando.
“Accidenti, che
roba” disse una voce.
Uhu Sheron si voltò
verso la direzione della voce e
vide Kisame che lo guardava ghignante.
“TU SEI QUELLO CHE C-13 AVREBBE DOVUTO DISTRUGGERE
INSIEME AGL ALTRI TRE. SE SEI QUI, VUOL DIRE CHE L’AVETE
FATTO FUORI”.
“Non proprio! Zane e Itachi lo stanno affrontando
insieme “ rispose lo spadaccino della nebbia “Ora
ci penserò io a te”.
“PRENDI QUESTO!” e il drago gli lanciò
contro uno dei
suoi tentacoli, avvolgendolo “IHIHIH! VEDIAMO QUANTO
RESISTETE!”
“Illuso!” disse lo spadaccino alzando la sua
Samehada
“Sarò io a vincere contro di te!”
“CHE COSA!” fece il drago, poi con orrore
capì cosa
stava succedendo “DANNATO, STAI ASSORBENDO LA MIA
ENERGIA”.
“Già!” rispose ghignante Kisame
“E ora ti batterò con
l’unico elemento che può farlo. Arte
dell’acqua: ONDA DISTRUTTIVA” e lanciò
il
suo attacco che attraversò rapidamente il canale del
tentacolo.
“NOOOO! QUESTO NO! AAAARRGGH!” Uhu Sheron
andò
immediatamente in corto circuito ed esplose.
Yuè, una volta libero,
prese al volo i suoi compagni e
li scosse.
“Ragazzi, state bene?” chiese l’angelo
azzurro.
“Mhmm!” fece la castana e quando si
svegliò ebbe le
palpitazioni {trovarsi di fronte uno come Yuè non capita
tutti i giorni}.
“Hai fatto colpo amico!” disse Kero-chan alzandosi.
“Non scherzare” lo riprese l’amico.
”A quanto sembra sono capitato di nuovo con voi due.
Che coincidenza!” rise Kisame.
“Le coincidenze non esistono: si vede che è
destino
che tu ci debba aiutare” rispose secco Yuè.
“Cosa? Questo ninja ricercato vi ha aiutato?” disse
Tenten alzandosi di scatto e guardando furente lo spadaccino.
“Già, contro gli sgherri di Vito”
rispose Kero-chan
“Ora però vediamo di finire
l’avversario, prima che si riprenda”.
“Voglio avere io il privilegio di ridurlo in
polvere!”
e Tenten si lanciò verso le macerie.
“O no! Si sono accorti
che sono ancora vivo!” pensò il
drago tornato alle sue dimensioni minuscole “Devo
allontanarmi e riprendermi o
rischio di essere distrutto per davvero”.
“DOVE CREDI DI’ ANDARE!” urlò
la castana apparsagli
davanti con sguardo furioso “Ora tocca a me dartele di santa
ragione” e tirò
fuori i suoi rotoli.
“Aspetta!” disse il draghetto arretrando spaventato
“Possiamo trovare un accordo non credi!”
“Sì, possiamo trovarlo” disse
Yuè alle sue spalle con
in mano i suoi cristalli “Ti facciamo a pezzi in
tre”.
“E così siamo tutti contenti!” disse
Kero-chan pronto
a saltargli addosso.
“Oh Oh!” fece Uhu Sheron.
“PRIMA IO! TECNICA DEI DRAGHI GEMELLI!” e Tenten
lanciò il suo attacco migliore.
“TEMPESTA AZZURRA!” e anche Yuè non fu
da meno.
“ASSAGGIA LA MIA SFERA DI’ ENERGIA!” e il
guardiano
del sole attaccò per ultimo.
“ARRGH!” Uhu Sheron fu distrutto e i tre tirarono
un
sospiro di sollievo.
“E uno è sistemato!” disse Tenten
“Ora pensiamo al
membro di Alba”.
“Aspetta!”la bloccò il giudice delle
carte “Prima
pensiamo ad aiutare i nostri amici, poi ci occuperemo di lui. non so
perché ma
anche lui ci sta aiutando”.
“Avete capito eh?” disse l’Hoshigaki
“Non so perché ma
Itachi vuole darvi una mano e io, visto che ci sono, faccio
altrettanto. Ora è
meglio andare agli altri. Risolviamo dopo la questione ok?”
“E va bene!” disse Tenten dopo aver sospirato
“Allora
andiamo, ma guai a te se fai un passo falso”.
“Sarò un angioletto!” fece lo spadaccino
e si
avviarono.
“ROTAZIONE
SUPREMA!” Neji ruotò su se stesso e
riuscì
a deviare l’attacco di Slug.
“Niente male, ragazzino” disse il namecciano
“Il tuo
livello non è davvero male, ma adesso è
l’ora di finirla. Non ho voglia di
dover affrontare altri mocciosi” e concentrò il
suo potere crescendo a
dismisura e attivando le sue ali.
“Assurdo!” pensò lo Hyuga “Il
suo chakra è aumentato
vertiginosamente. Con quello che ho a mia disposizione, non
potrò fare molto.
Avrei davvero bisogno di aiuto. Però non mi posso arrendere:
ne va del mio
orgoglio”.
“PRENDI QUESTO!” e Slug calò la sua
enorme mano ad
alta velocità ma Neji riuscì a saltare in alto e
atterrò palmo e corse verso la
testa.
“CHE COSA CREDI DI’ FARE!” disse il
titano allungando
il braccio sinistro verso il ragazzo che riuscì a schivare
anche quello e a
proseguire.
“Forse ho una possibilità”
pensò il castano “Se riesco
a colpire il centro nervoso posso bloccarlo e sconfiggerlo per
davvero”.
“DANNATO!” Slug lanciò
all’attacco la sua mano libera
e anche i suoi raggi ottici ma Neji riuscì a prevederli e ad
arrivare alla
meta.
“ADESSO!” e con tutta la forza che aveva,
colpì
l’avversario in mezzo alla fronte “Ce
l’ho fatta!”
“AARRGGHH!”urlò Slug mentre cadde
all’indietro.
“E NON HO ANCORA FINITO!” urlò Neji
forzando se stesso
“Posso contare su di te ninja bianco?”
“Non hai nemmeno bisogno di dirmelo” rispose il suo
spirito “Io sono sempre con te!”
“BENE! PRENDI QUESTO: 64 CHIUSURE LUMINOSE” e
lanciò
il suo attacco contro il titano verde che ne fu investito in pieno,
dopodiché
cadde in ginocchio esausto “Ho dato tutto me stesso. Ho
vinto”.
“PICCOLO
VERME!” ruggì Slug rimettendosi in piedi a
fatica “COME HAI OSATO SFIDARE UN RE!”
“IMPOSSIBILE!” fece Neji con gli occhi sgranati
“TI HO
COLPITO UN PUNTO NEVRALGICO DEL SISTEMA NERVOSO! COME FAI A
RIALZARTI!”
“AH AH AH! PENSI DAVVERO CE BASTI COSI’ POCO PER
BATTERE UN GUERRIERO COME ME!” tuonò Slug
“INGENUO” e calò la mano verso il
ragazzo.
“NO! Non riesco a muovermi!” pensò Neji
“Per me è
finita!”.
“RESISTI!” e Syrus apparve davanti
all’amico
salvandolo da morte certa.
“TU GUARDA, UN’ALTRA MOSCA E VENUTA A DARE
FASTIDIO!”
fece Slug.
“Hai parlato anche troppo” disse il Truesdale
minore
“Neji, resta qui e riposati. A questo ci penso io!”
“Syrus, non fare
pazzie!” disse Neji “Questo è”.
“Troppo forte per me?” fece lui “Non ti
preoccupare,
uno come lui me lo mangio a colazione!”
“PREPARATI AD ESSERE SCHIACCIATO!” e Slug
lanciò la
sua enorme mano contro di lui, ma il ragazzo la bloccò con
la sua venti volte
più piccola “COSA! IMPOSSIBILE!”
“Allora siete davvero scemi, voi demoni di Abhadon”
disse il ragazzo alzando lo sguardo verso di lui “Questa
parola non esiste” e
spinse l’enorme mano via.
“DANNATO!” e Slug cercò di
contrattaccare, ma fu
bloccato da una visione che rievocò una sua memoria: Syrus
si era lanciato
verso di lui avvolto da un’energia rossa.
“IL TUO REPERTORIO E’ MONOTONO! CAMBIALO”
urlò il
ragazzo lanciandosi all’attacco e assestando un potente pugno
allo stomaco del
titano.
“NO! NON TI PERMETTERO’ DI’ BATTERMI
DI’ NUOVO!” ruggì
Slug resistendo a cominciando a lanciare attacchi contro il ragazzo.
“Non ricordo di essermi mai battuto contro di te”
disse Syrus “ma una cosa è certa: ORA TI
BATTERO’. BEAST RAIN!” e lanciò il suo
attacco definitivo.
“AAARRGHH! NON MI’ BATTERAI”
ruggì Slug mentre sputava
sangue, calò le mani per schiacciare il ragazzo.
“Sei duro eh?” fece Syrus bloccando le due enormi
mani
“MA IO LO SONO ANCORA DI’ PIU’”
si avventò sull’avversario e prese le sue
enormi antenne “Ora ci facciamo un giretto!” e lo
sollevò portandoselo in alto.
“Che cosa ha in mente” si chiese Neji.
“Vuole dargli il colpo di grazia” rispose il ninja
bianco “ormai è fatta!”
“CHE DIAVOLO HAI IN MENTE
DI’ FARE” urlò Slug incapace
di reagire.
“QUESTO!” con tutta la forza che aveva nel corpo,
Syrus lanciò l’enorme avversario “E ORA
IL COLPO DI’ GRAZIA!” concentrò la sua
energia sui suoi artigli e si lanciò.
“CHE COSA DIAVOLO E’ QUELLO” fece Slug
stupito:
davanti a lui era apparso un enorme drago giapponese color rosso
elettrico.
“QUESTO E’ IL MIO ATTACCO MIGLIORE! METALLIC RED
DRAGON!” e Syrus investì l’avversario.
“AAAAARRGGHHH!” Slug, incapace di muoversi a causa
della pressione, fu colpito in pieno e distrutto definitivamente.
“VITTORIA!”
urlò il ragazzo e si lanciò in picchiata
verso Neji, atterrandogli davanti.
“Sei stato incredibile!” disse Neji “Hai
un talento
nascosto amico mio”.
“Non esagerare!” disse il ragazzo con un sorriso
“Ho
solo finito quello che tu hai iniziato. Se non l’avessi
paralizzato tu, non
sarei riuscito a fare la mia mossa”.
“Paralizzato? Ma che dici!” fece il castano stupito.
“E’ la verità!” disse Syrus
“Ora basta chiacchiere,
andiamo dagli altri. Ormai siamo agli sgoccioli”
“Giusto!” disse Neji “Dammi una mano,
sono un po’
acciaccato” e si lasciò prendere in spalla
dall’amico che lo portò via.
“PRENDI
QUESTO!” Radish diventato biondo lanciò il suo
attacco contro Kankuro che riuscì a parare
l’attacco con molta fatica.
“Tsk! Ed io che pensavo che il cambio di capelli fosse
solo un trucchetto” pensò il ragazzo “E
invece la sua energia è aumentata di
botto. Come faccio adesso? La mia armatura è quasi del tutto
andata ed io sono
al limite. Che magra figura!”
“SEI FINITO!” disse il super sayan e si
lanciò verso
il ragazzo pronto a distruggerlo.
“E’ finita!” fece lui con un sorriso
amaro “Peccato!”
e chiuse gli occhi rassegnato.
“Smettila di
lagnarti!” disse una voce.
“Cosa!” il ragazzo aprì gli occhi e vide
Aster davanti
a se che parò l’attacco.
“TU!” fece scioccato Radish “Come diavolo
è possibile.
C-13 avrebbe dovuto schiacciarti”.
“A lui ci stanno pensando Zane e Itachi” rispose il
ragazzo dai capelli d’argento e lo spinse via.
“Vorrà dire che ci penserò io a
schiacciarti!” decise
Radish.
“Sempre se ci riesci amico!” disse Aster poi si
rivolse
all’amico “Non preoccuparti! E’
già molto che tu sia ancora vivo. Avrai modo di
rifarti”.
“Così sembra. Non aspettarti che ti
ringrazi!” disse
Kankuro.
“Non ce né bisogno” rispose Aster e si
lanciò contro
l’avversario.
“ASSAGGIA LA MIA
FURIA!” e Radish lanciò un potente
raggio rosso verso Aster, che lo bloccò e lo
deviò verso l’alto “Sei forte non
c’è che dire! MA IO LO SONO ANCORA DI’
PIU’” e si lanciò nuovamente
all’attacco.
“Vediamo che sai fare!” disse il Phoenix per niente
intimorito e si lanciò anche lui all’attacco dando
inizio ad un duello rapido.
“TUTTO QUI!”
fece Radish sarcastico “Mi aspettavo di
meglio da te!”
“Lo stesso dovrei dire io!” rispose lui e
bloccò le
braccia dell’avversario.
“Dannato! Lasciami!” fece il sayan mentre
cercò di
divincolarsi.
“Scusami, ma non ho tempo da perdere. Quindi adesso ti
finirò!” disse gelido e colpì Radish
allo stomaco con un calcio.
“ARRGH!” Radish sputò sangue
“Che cosa credi di avere
fatto!”
“Questo è niente. Ora viene il bello!”
Aster si buttò
all’indietro e colpì nuovamente
l’avversario con un calcio lanciandolo in aria
“ E ora URLO DI’ PLASMA!”
lanciò un attacco sottoforma di urlo sonico che
investì l’avversario spezzando la sua corazza.
“CREDI CHE BASTI UN ATTACCO SONICO PER BATTERMI!”
urlò
il sayan completamente denudato “ILLUSO!”
“Quello che volevo fare era toglierti quella roba
fastidiosa” disse Aster teletrasportandosi davanti a lui
“E’ con questo che ti
batto. RASENGAN!” e colpì l’avversario
allo stomaco.
“AAARRRGHH!” Radish fu sbalzato via.
“E per finire REGNO VENDICATIVO!” e Aster
lanciò il
suo ultimo attacco che distrusse definitivamente l’avversario
“Ecco fatto!”
“Sei stato forte
amico!” disse Kankuro alzandosi a
fatica “Credo proprio che dovrò mettermi sotto con
gli allenamenti. La prossima
volta sarò io a darti una mano”.
“Se quel giorno avverrà, sarò ben lieto
di ricevere il
tuo aiuto” rispose Aster “Adesso andiamo dagli
altri. È il momento di finire la
partita con gli ultimi due”.
“D’accordo!” e i due
s’incamminarono verso gli ultimi
due scontri.
“GRANDI LAME
DI’ VENTO!” e Temari lanciò il suo
ennesimo attacco verso Napa.
“Un po’ di vento non può farmi altro che
bene” rise il
colosso trasformatosi in super sayan (nel suo caso, giacché
è calvo,
sopracciglia dorate e occhi verdi) “Assaggia un vero
attacco” aprì la bocca e
lanciò un raggio energetico.
“Scudo!” la bionda si difese, ma la sua protezione
s’infranse e fu spinta all’indietro * Accidenti!
Questo tizio è davvero forte.
Come faccio a batterlo?*
“Sei finita!” rise Napa alzando le dita e
generò una
potente esplosione che invase tutta l’area circostante.
“Tsk! Guarda che
avversario scarso mi doveva capitare”
si lamentò Napa “Mi è bastato
trasformarmi per finirla. Che noia. Sarà meglio
andare a trovare qualcuno di più divertente”.
“Non devi fare molta strada amico” disse una voce a
triplo tono “Sono già qui”.
“Interessante!” rise Napa mentre osservò
la scena.
Naraaden era apparso appena in tempo e aveva salvato
Temari che in quel momento era tra le sue braccia.
“Tu chi sei!” fece lei mentre osservava il suo
salvatore.
“Sono la fusione nata tra Jaden, Naruto e Gaara, mi
chiamo Naraaden” rispose il Sun’s Knight.
“Allora, tu sei in parte mio fratello!” disse
Temari
stupita e affascinata.
“Esatto!” disse lui atterrando e mettendola
giù “E da
buon fratello sono venuto a darti una mano, sorellona”.
“Che scena patetica!” disse Napa annoiato
“Sei solo un
altro pivello da distruggere. Adesso ti… COSA!”
“Se qui c’è un pivello, quello sei
solamente tu,
pallone gonfiato” disse Naraaden apparsogli davanti e gli
assestò un potente
pugno.
“AARRGHHH!” Napa sgranò gli occhi
incredulo.
“Sei troppo sicuro di te amico. FUNERALE DEL
DESERTO!”
senza lasciargli il tempo di muovere un muscolo, Naraaden avvolse
l’avversario
nella sua sabbia e lo fece esplodere dall’interno.
“Grazie per
l’aiuto, anche se non ne avevo bisogno”
disse lei “Avevo ancora una carta da giocare!”
“Beh, la userai la prossima volta!” disse Naraaden
“Ora vieni con me. Dobbiamo riunirci agli altri prima che la
fusione si
sciolga”.
“Ti sono dietro” disse la bionda ed io due
s’incamminarono.
“TI PRENDO
MOCCIOSA!” urlò Ryan Sheron, mentre
inseguiva Ino.
“STAMMI LONTANO MOSTRO!” gridò la bionda
mentre
scappava via, spaventata dall’aspetto
dell’avversario.
“QUANDO TI PRENDO, TI MANGIO!” urlò di
nuovo il drago
col fiatone.
“NOOOOOO!” la Yamanacha accelerò il
passo, ma qualcosa
attirò la sua attenzione, davanti a lei c’era
“CHAZZ!” e corse verso di lui.
Giunta davanti a lui,
s’inginocchiò e lo scosse:
“AVANTI SVEGLIATI PELANDRONE, NON E’ IL MOMENTO
DÌ METTERSI A DORMIRE!”
“Sorellina Ino!” dissero i due Ojama.
“Che diavolo state facendo qui!” disse lei, mentre
cercò di svegliare il moro, poi notò il paesaggio
circostante e anche l’Ojama
giallo ferito al fianco di Chazz “Che cosa è
successo qui”
“Il capo ha battuto il suo avversario” disse
l’Ojama
verde.
“Ma dopo averlo fatto è svenuto e non ha ancora
aperto
gli occhi” completò quello nero “E il
nostro fratellino giallo si è lanciato
nella mischia per salvare il capo”.
“Chazz!” fece Ino guardandolo con occhi diversi
“Sei
uno stupido: perché lasci che i tuoi spiriti facciano tutto
al posto tuo? Sei
un idiota cronico però sei davvero molto forte! Ora ti
proteggerò io: sta a
vedere!”
“Anf! Anf! Finalmente ti
sei fermata” disse Ryan
Sheron col fiatone “Bene, adesso ti finisco e… Ehi
perché piangi? Non ti ho
ancora fatto nulla”.
La giovane Yamanacha si alzò e si asciugò gli
occhi:
“Non è nulla! Mi sono solo sfogata un momento.
Adesso, però, è il momento di
fare sul serio”.
“Eh Eh Eh! Ho capito: quel tipo dietro di te è
qualcuno cui tieni vero?” fece il drago con un ghigno
“Chissà cosa potrebbe
succedergli. Stai tranquilla: vi seppellirò
insieme”.
“Hai parlato troppo!” disse la bionda avvolgendosi
di energia
“ORA TI CHIUDERO’ QUELLA FOGNA! TRANELLO DEL
DIAVOLO!”
“Ehi che pensi di… CHE DIAVOLO E’ QUESTA
ROBA!” il
drago si ritrovò ai piedi una strana pianta che lentamente
cominciò a salire
verso le ginocchia.
“Ti presento una delle piante più insidiose del
mondo!” disse la ragazza “Quando ti prende non ti
molla più. Prendi anche
questo LIANE AVVOLGENTI!” e dal terreno emersero una grande
quantità di liane
verdi che avvolsero interamente il drago.
“AAAAHH! Questo vuol dire avere il pollice verde!”
fece Ryan tirato da tutte le parti “Ma anch’io ho
qualche trucchetto in serbo!
ENERGIA NEGATIVA DELL’ACQUA SCATENA IL TUO POTERE”
e la terra cominciò a
marcire rapidamente trasformandosi in un puzzolente pantano.
“Che schifo!” disse la ragazza disgustata, ma poi
vide
cosa stava realmente succedendo: le sue piante si stavano sciogliendo.
“Sorpresa!” disse il drago ghignate
“E’ questo il mio
potere: indebolire ogni essere vivente e poi distruggerlo con
calma!”
“Dannato baro, così non vale” disse Ino
mentre
cominciò a non sentirsi più le ginocchia.
“Lo so, non è molto leale usare questo trucchetto,
ma
è quello che ho a mia disposizione e lo uso come meglio
voglio. Preparati a
sparire mocciosa. RYA SHERON SOFFIO DEVASTANTE!” e
sparò dalla bocca un potente
colpo di vento.
“Non ti permetterò di battermi!” disse
la ragazza
alzando il suo scudo per proteggere più Chazz che lei stessa
“AAAAHHH!” ma fu
investita in pieno dall’attacco e spedita proprio vicino a
lui.
“Eh Eh Eh! Ormai ho vinto
io” disse il drago
avvicinandosi trionfante “Preparatevi a sparire”.
“E’ davvero tutto qui quello che posso
fare!” pensò
Ino “Chazz, perdonami!” e appoggiò la
testa sulla sua spalla “Non sono riuscita
a proteggerti!”
“E’ LA FINE PER VOI!” ruggì
Ryan Sheron e si lanciò su
di loro pronto a finire la battaglia.
“Un misero rospo non può sperare di vincere contro
un
lupo!” disse una voce e poi il drago fu colpito da un potente
calcio.
“AARRGHH! Che
botta” disse il drago massaggiandosi la
mascella “CHI SI E’ permesso!”
Davanti al drago era apparso Lucian che lo guardò con
occhi feroci.
“TU! COME FAI AD ESSERE QUI!” fece il drago
sgranando
gli occhi.
“Sono qui insieme a Suu” rispose il potente
licantropo
“E sono il peggiore avversario per te. Cominciamo a far
sparire questa
schifezza” usando il suo potere avvolse il pantano e lo fece
sparire in un
battere di ciglio.
“NO LA MIA MAGNIFICA PALUDE!” sbraitò il
drago “Ora
non ho più nulla per difendermi!”
“Esattamente!” disse Lucian avvicinandosi
minaccioso a
lui “Un codardo come te, non merita di vivere. Torna
nell’abisso dal quale sei
venuto e restaci per l’eternità CHAOS
BLADE!” le spade si avvolsero di energia
e furono calate verso il drago.
“AAARRGGHH!” Ryan Sheron ne fu investito in pieno e
sparì completamente.
Ino, rimase senza parole:
spaventata e allo stesso
tempo affascinata da quell’essere che era venuto in suo aiuto
come un prode
cavaliere, anche se non ci somigliava per niente.
Lucian si avvicinò a lei e piantò le sue spade
davanti
a lei, dopodiché le tese una mano: “Tutto bene,
ragazza?”
“S-Si!” riuscì a dire lei e prese la
mano “Ma tu chi
sei!”
“Mi chiamo Lucian e sono un licantropo proveniente da
un’altra dimensione. Non temere, non hai nulla da temere da
me!”
“Un licantropo!” pensò la ragazza
“Mi trovo di fronte
una creatura della notte. Eppure perché sento di essere al
sicuro?”
“So cosa stai pensando, ma non devi avere paura di
me”
disse Lucian guardandola intensamente “Anzi, ti sei
guadagnata il mio rispetto:
pur consapevole della situazione, hai cercato di proteggere quel tuo
amico e per
un guerriero è segno di un incredibile forza di
volontà”.
“Forza di volontà!” disse la ragazza con
un sorriso
amaro “A che serve se non riesco a vincere contro un
avversario e rischio di
morire insieme a un compagno?”
“Hai avuto una seconda chance ragazza! Usala e diventa
più forte” disse Lucian.
Ino osservò prima lui, poi Chazz e poi rispose:
“Ce la
metterò tutta!”
“Bene!” disse Lucian “Adesso prendiamoci
cura del tuo
amico!”
“RAGAZZI!”
gridò Syrus con in spalla Jessie e poi
vennero tutti gli altri.
“A quanto sembra ce l’abbiamo fatta
tutti!” disse
Naraaden contento “Ora posso sciogliere la fusione”
e dopo che fu avvolto da
una luce abbagliante, i tre ragazzi tornarono normali.
“E’ fatta!” disse Jaden cadendo in
ginocchio
ansimante.
“Che forza!” disse Naruto anche lui a terra.
“Ora si che mi sento bene!” disse Gaara con un
leggero
sorriso mentre cadde in ginocchio.
“A quanto pare la battaglia è finita”
disse Kisame
annoiato “Che peccato, speravo di divertirmi un altro
po’”.
“AAAHHH UN MEMBRO DI’ ALBA!” gridarono i
ninja e si
rimisero in posizione.
“Tranquilli ragazzi, per oggi ho combattuto dalla
vostra parte !” li rassicurò lo spadaccino della
nebbia “Con vostro permesso,
mi ritiro, speriamo che Itachi abbia finito di giocare con
Zane!”
“Cosa! Itachi sta combattendo contro mio fratello!”
fece Syrus preoccupato.
“Non ti preoccupare!” disse Aster “Ormai
avranno
finito anche loro. Guarda: stanno arrivando!”.
Poco dopo i due in questione
atterrarono davanti al
gruppo: entrambi erano feriti e pieni di tagli ma, per orgoglio, non
volevano
cedere.
“ZANE!” urlò il fratellino e gli corse
incontro.
“Non ti avvicinare!” lo bloccò Zane
“Non ho bisogno di
aiuto. Sono ancora in piedi!”
“Come no?” fece Itachi mentre stringeva i pugni
“Faresti bene a lasciarti aiutare dal tuo fratellino,
Zane”.
“Non se prima non cadi tu!” rispose il Truesdale
maggiore guardandolo storto.
“Ok, basta così!” disse Kisame
avvicinandosi ai due
“Solo perché avete pareggiato di nuovo smettetela
di fare i duri. Riposate un
po’” e con un movimento rapido, li colpì
allo stomaco, tramortendoli.
“EHI!” gridarono gli altri.
“Prendetevi cura di questo qui e smettetela” disse
loro Kisame caricandosi Itachi sulle spalle, poi prese dalla tunica una
pennetta USB e la lanciò ad Aster che era più
vicino a lui.
“Che cosa c’è dentro?” chiese
il Phoenix.
“Informazioni utili su Telonius Viper” rispose
l’Hoshigaki “Eravamo venuti qui per spiare quel
tipo. Lì dentro c’è tutto
quello che abbiamo raccolto su di lui. Ora, con permesso, mi ritiro con
Itachi.
A presto ragazzini!” e senza dire altro, sparì in
una nuvola di fumo.
“Accidenti ci sono
scappati” disse Kiba digrignando i
denti.
“Non fa niente, vi rifarete in un’altra
occasione!”
disse Suu Sheron “Ora riposatevi e recuperate le forze. I
servi di Abhadon non
impiegheranno molto a farsi rivedere”.
“C’è ancora uno di loro qui”
disse Lucian “Sarà meglio
andare ad aiutare Nick” e s’incamminò.
“Aspetta!” lo fermò il compagno
“Uno come lui è duro
da sconfiggere. Vedrai che lo batterà da solo!”
“Giusto! Il signor Nick!” disse Jaden
“Speriamo che
stia andando tutto bene!”
“Vedrete che ce la farà!” disse Shaoran
“Lui è il
migliore al momento!”
Nick in versione bestia
continuò a volare in picchiata
verso il mare per evitare gli attacchi di Lì Sheron.
“E’ diventato più veloce !”
pensò il Sun’s Warrior “Se
non fosse per il Rapax Eye e i movimenti rapidi della forma bestiale,
rischierei grosso. Però non capisco: perché
continua a far muovere le sfere in
quel modo ora che è tornato in un solo corpo? E quella
trasformazione? È
davvero diventato più forte?”
“Prendi questo. FULMINE DEL DRAGO” Lì
Sheron lanciò il
suo attacco elettrico avvolto da un velo d’acqua.
“COSA! Combina gli attacchi!” pensò Nick
cercando di
schivare l’attacco, ma si ritrovò il drago davanti
che gli assestò un potente
pugno che gli graffiò il muso dopodiché fu
colpito da una colonna di energia
violacea che, a contatto con il suo corpo, lo congelò
parzialmente.
“TORNADO NERO SPRIGIONA LA TUA FORZA VIA!” e il
terribile drago lanciò l’attacco di vento avvolto
dal fuoco, investendo in
pieno il Sun’s Warrior.
“ACCIDENTI!”
ringhiò Nick che ne uscì con qualche piccola
ustione superficiale “Dannato puoi
combinare insieme gli attacchi
di due sfere del drago e lanciarle insieme!”
“Ah Ah Ah! Indovinato. Tuttavia hai fatto un piccolo
errore di valutazione” disse il drago “Non mi
limito ad usarne solo due, posso
usarli anche tutti quanti”aprì le mani e
creò una sfera a sei strati e la
lanciò contro Nick.
“Mente: difesa!”
Nick attivò lo scudo dorato e l’attacco fu parato,
ma solo in parte: infatti si
fece strada e lo colpì.
“E’ inutile che tenti di difenderti”
disse il drago
trionfante “Non puoi bloccare tutti questi attacchi insieme
con la sola mente.
PRENDI QUESTO!” e lanciò una serie continua di
sfere di avvolte di energia
elementare.
Nick cercò di schivarle, ma molte lo colpirono in
pieno ferendolo.
“CAZZO!” si
lasciò scappare Nick “Devo
inventarmi
qualcosa o qui ci rimetto le penne. Un momento! Forse
l’occhio di Odino può
aiutarmi!”
“Non illuderti!” disse Lì Sheron
apparsogli di sopra
“Non te ne darò il tempo” e lo
colpì con una potente testata, poi sparò un
raggio energetico proprio sul porta tutto di Nick rompendolo.
“O NO!” urlò
Nick e cercò di prenderlo, ma il drago lo colpì
con un calcio e prese
l’oggetto.
“Se speri che te lo lascerò riprendere ti
sbagli”
ghignò il drago stringendo l’oggetto nel pugno
destro “Ora lo distruggerò
insieme a tutto quello che contiene così… COSA!
AARRGGGH!” sentì una potente
energia lacerargli la pelle e fu costretto a lasciare il braccialetto
bianco
che volò verso Nick.
“Ehi! Che cosa
significa!” disse il Sun’s Warrior
stupito.
Il braccialetto si fermò
a un metro da lui, dopodiché
si aprì e i doni che conteneva s uscirono tutti insieme:
l’occhio di Odino, gli
occhiali di Blade, la sfera di Merlin, il pugnale del tempo, il
crocefisso si
Gabriel e la chiave dei re.
“I doni dei miei
amici. Manca solo l’anello di Anemone e ci sono tutti”
disse Nick “Volete aiutarmi tutti
vero?”
Come per rispondergli, gli oggetti magici brillarono e
si avvicinarono a lui.
“D’accordo
amici!” disse il Sun’s Warrior mentre
riacquistò le sue normali sembianze
“Se tutti voi, volete aiutarmi, allora siete i benvenuti.
VINCIAMO INSIEME!” e
fu avvolto d una luce dorata.
“CHE DIAVOLO STAI
FACENDO!” fece Lì Sheron stupito.
“Lì Sheron!” disse Nick mentre era
avvolto dalla luce
“Tu ti servi del potere congiunto delle sfere del drago. Io
sto per fare
altrettanto: ti batterò col potere congiunto di tutti i miei
amici del Fantasy”
la luce sparì e Nick mostrò un nuovo aspetto.
Il busto era ricoperto dall’armatura di Odino, al cui
centro era incastonato l’occhio, all’altezza del
cuore partiva una croce dorata
che scendeva fino alla gamba sinistra, un lungo giubbotto di pelle gli
copriva
le spalle lasciando dei buchi per le sue quattro ali, le gambe erano
coperte da
degli aderenti pantaloni di pelle che arrivavano fino ai piedi
artigliati
scalzi. Sul braccio sinistro si era formata una serie di linee dorate
che
arrivavano fino a un guanto su cui era incastonata la sfera del mago e
la mano
era chiusa sul pugnale che era diventato una scimitarra. Nella mano
destra,
avvolta da un guanto, teneva ben salda la sua spada blu la cui elsa
continuava
con uno scettro dorato che finiva con un sole. I suoi occhi erano
coperti da
degli occhiali da sole. L’ala alta di destra teneva in pugno
la spada di Odino,
quella sinistra alta quella di Blade e le ali basse due lame rotanti
con una
“V” stilizzata.
“Ora sono pronto a
combattere!” disse Nick.
“Ah Ah Ah!” scoppiò a ridere il drago
bianco “Pensi davvero
che, cambiando look, tu possa avere la meglio su di me?
ILLUSO!” e si lanciò
all’attacco.
“Ora vedrai!” e Nick alzò il braccio
sinistro senza
fare altro.
Lì Sheron chiuse il pugno e lo calò verso il
Sun’s
Warrior, ma in quel momento la sfera s’illuminò e
una barriera magica si alzò
bloccando l’attacco.
“CHE COSA !” fece stupito il drago allontanandosi
“Da
quando in qua usi la magia per difenderti!”
“Non lo sapevi? I soleani usano la magia per natura.
La nostra è una delle più forti
dell’universo” disse il soleano sorridendo *
Ora è tutto chiaro: le sfere ruotano in continuazione in
tutte le varie
direzioni e, quando vengono a contatto, possono combinare
più attacchi. Prima
non me n’ero accorto a causa della poca dimestichezza col
Rapax Eye, ma grazie
agli occhiali di Blade ora posso vederne il rapido spostamento in tutto
il
torace. Se voglio evitare che combini gli attacchi, devo fermare la
rotazione,
oppure… *.
“Prendi questo pivello!” il drago lanciò
una scarica
di sfere coperte di energia naturale contro Nick.
“Lo stesso attacco non funzionerà due
volte!” disse
Nick usando di nuovo la barriera.
“QUESTO LO VEDREMO!” il drago si
teletrasportò sopra
Nick e si preparò a colpirlo, ma il Sun’s Warrior
alzò il braccio destro
girando la spada dalla parte dello scettro che
s’illuminò.
Un fascio luminoso si abbatté verso il drago che fu
investito in pieno.
“Un primo passo
è fatto!” disse Nick soddisfatto.
Lì Sheron uscì dal polverone creato
dall’attacco
puntando Nick, ma lui parò l’attacco con la spada
di Odino e poi usò quella di
Blade per colpirlo, ma il drago riuscì ad allontanarsi in
tempo.
“Dannato moccioso!” ringhiò il drago con
uno squarcio
nel petto “Come hai osato ridurmi così! Per mia
fortuna è un danno a cui posso
porre rimedio” usando il potere di Uhu Sheron, il drago
bianco si ricompose,
tornando nella sua interezza.
“La cosa non cambia” disse Nick
“Ciò che ho realmente
colpito è ancora danneggiato”.
“Che intendi dire!” fece il drago non capendo.
“Guardati il petto” e Nick lo intimò a
farlo.
Lì Sheron abbassò lo sguardo e sgranò
gli occhi: “No
non è possibile!” la rotazione delle sfere era
calata e ora non giravano più
“Dannato che cosa diavolo hai fatto!”
“Ho combinato il potere delle sabbie del Tempo con
quello della chiave dei Re, creando così un fascio
blocca-tempo” disse Nick “E’
vero, le sfere continuano a girare, ma il loro movimento è
irrimediabilmente
calato e non puoi fare nulla per rimediare al danno: non si
può contrastare la
magia con la sola forza bruta”.
“QUESTA TE LA FACCIO PAGARE CARA!” ruggì
il drago e si
lanciò all’attacco.
“Troppo prevedibile!” e Nick diresse
all’attacco le
sue due lame rotanti avvolte di un’energia bianca che si
chiusero a mo di
forbici verso il drago.
Lì Sheron non si fece trovare impreparato e si
parò
con gli artigli dei gomiti, ma sentì un forte dolore:
“Maledetto! Stai usando
lo Spirito per danneggiarmi”.
“E non solo quello!” e Nick si lanciò
verso
l’avversario come una fionda assestandogli un doppio calcio
in pieno muso,
dopodiché alzò le quattro spade e le
calò, ma il drago usò le sue ali e gli
spuntoni dorsali per difendersi.
“Non illuderti: non mi farò colpire
così facilmente!” ghignò
il drago “SEI MIO FULMINE DEL DRAGO!” e
lanciò il suo attacco.
“L’illuso sei tu!” la sfera
s’illuminò di nuovo e la
spada del tempo si caricò di energia “Sabbie del
Tempo: VENTO DEL DESTINO!” e
fu lanciata una potente onda d’urto che spazzò via
il drago.
“AARRGGGH!” non
aspettandosi una simile mossa, la
prese in pieno e perse la concentrazione per il suo attacco.
“Non ho finito!” la sfera
s’illuminò di nuovo e si
formò una stella a cinque punte colorate: una blu, una
rossa, una verde, una
gialla e l’ultima bianca “SIGILLO MAGICO: COMETA
INCANTATA!” e l’attacco colpì
in pieno il drago.
“COSA SPERI DI’ AVERE FATTO!”
ruggì Lì Sheron che ne
uscì con solo qualche danno “VENTO NERO
ATTACCA!” e lanciò il suo attacco
avvolto dalle fiamme.
La spada del tempo brillò e le fiamme si estinsero e
anche il vento calò di forza.
“CHE COSA!” fece il drago stupito.
“Se il fuoco brucia per troppo tempo e non metti della
legna per ravvivarlo esso si estingue” disse Nick, poi
alzò la spada destra che
si avvolse di fiamme “arte del fuoco: DANZA DEL FUOCO
DIVINO!” e una colonna di
fuoco fu lanciata e, venendo a contatto col residuo di vento, si
trasformò in
un vortice abbattendosi sul drago.
“AAAAARRRGGHH!” il drago si difese, ma il fuoco
colpì
l’origine del vento, cioè la sfera a sei stelle,
spezzandola “CHE COSA!”
“Ti romperò
ogni singola sfera così non potrai più
usare nessun attacco!” disse Nick e si lanciò
verso il drago.
“Che vile! NON CREDERE CHE SIA COSI’ FACILE FARLO.
SFERA DI’ FUOCO!” e il drago lanciò un
attacco dalla sfera con quattro stelle,
potenziata col ghiaccio.
“Bel tentativo!” commentò Nick *
Può anche usare
elementi che, per natura sono incompatibili eh? Marina, tu mi hai dato
un altro
bellissimo regalo e, anche se non è visibile, io lo conservo
con tutto me
stesso * dall’oceano si alzò una colonna di acqua
che bloccò l’attacco del
drago.
“CHE COSA!” fece il drago incredulo “COME
PUO’ L’ACQUA
BLOCCARE DA SOLA SIA FUOCO CHE GHIACCIO!”
“Tu hai bisogno di fare ripetizioni di fisica” lo
schernì il Sun’s Warrior
“’L’acqua del mare spegne il fuoco e con
estrema
lentezza scioglie il ghiaccio. Con un piccolo aiuto dello scettro dei
Re l’ho
resa rovente e così ho accelerato i tempi. Ora tocca a me:
DRAGO D’ACQUA!” e
proprio come la ragazza dai capelli blu, che gli aveva rubato il primo
bacio,
lanciò l’enorme massa d’acqua contro il
drago, colpendo la sfera con quattro
stelle.
“ARRGGH!”
urlò il drago “DANNATO! COME HAI…. COSA
SUCCEDE? PERCHE’ NON RIESCO A MUOVERMI!”
“Sabbie del Tempo: Occhio del ciclone!” disse Nick
“Ho
rallentato il tempo intorno a te e ora sei alla mia
mercé” si lanciò verso il
drago con le quattro spade puntate.
Ci fu un lampo e Nick si
ritrovò dietro Lì Sheron che
gridò di dolore: altre quattro sfere erano state colpite e
distrutte,
“Ora ne manca solo una!” disse Nick con un sorriso
e
alzò la spada di Blade, pronto per l’attacco
finale.
“NON ILLUDERTI PIVELLO!” ruggì il drago
per superare
il dolore e si voltò verso Nick pronto per un altro attacco,
ma… “CHE COSA!”
“Alla fine si è attivato!” sorrise Nick.
Intorno a Lì Sheron si era attivato un doppio sigillo:
uno più grande a forma di sole, l’altro
più piccolo che altri non era che la
stella a cinque punte lanciata precedentemente.
“Che diavolo è questo?” fece il drago
incapace di
muoversi.
“L’ho chiamato
sigillo delle stelle!” disse Nick
“Pensavi davvero che gli attacchi magici di prima non
avessero sortito alcun
effetto? Li ho lanciati e ho aspettato che si attivassero nel momento
giusto,
cioè quando tu ti saresti indebolito abbastanza. Ormai sei
finito! Arte del
vento: DANZA DELL’URAGANO VOLANTE” e fu lanciato il
micidiale attacco che,
tempo addietro, distrusse il gigantesco serpente a otto teste di
Orochimaru.
“NON TI DARO’ QUESTA SODDISFAZIONE!”
ruggì il drago
facendo illuminare la sua gemma e riuscendo a liberarsi con uno sforzo
sovrumano.
“Complimenti!” disse Nick con tono sarcastico
“Non per
niente sei un generale infernale no?”
Il drago lo fissò
furente: nessuno era mai riuscito a
prendersi gioco di lui in quel modo, nemmeno lo scimmione che odiava
tanto.
“Come ha osato!” pensò furioso il drago
“Con il potere
datomi dal sommo Abhadon, dovrei essere invincibile, eppure lui mi sta
danneggiando più di quanto pensassi”.
“Che c’è amico? Non sai più
che pesci pigliare?” disse
Nick con ghigno bastardo “Se non hai più carte da
giocare, allora finiamola!”.
“ADESSO BASTA!”
esplose Lì Sheron facendo brillare la
sua gemma e ciò che rimase delle sfere del drago distrutte
“TI DISTRUGGERO’
INSIEME A QUESTO MALEDETTO PIANETA!” e cominciò a
formarsi una gigantesca sfera
rosso cremisi.
“Ops! Credo di averlo provocato un po’
troppo!” fece
Nick messosi in posizione “Devo fermare la sfera o la Terra
di questa
dimensione sarà distrutta”.
Con sguardo stralunato, il drago bianco fissò Nick:
“Hai fatto il passo più lungo della gamba. Con
questa sfera in cui sono
contenute le energie di tutti i draghi malvagi e della mia gemma,
spazzerò via
te e questo inutile pianeta. SPARISCI!” e lanciò
l’enorme sfera.
Nick incrociò le sue
quattro spade formando un fiocco
di neve: “E’ il momento di chiudere le
danze” le spade s’illuminarono di
un’intensa luce blu vibrando tutte insieme “ORA
VEDRAI COSA VUOL DIRE COMBINAZIONE.
FOLGORE BLU MANJI DEL GHIACCIO!” e lanciò il suo
attacco contro la sfera.
I due attacchi si scontrarono,
generando una potente
onda d’urto, ma alla fine la potenza del colpo blu ebbe la
meglio sulla sfera,
tranciandola di netto e puntando verso un incredulo Lì
Sheron.
“AAAAARRRGGGHHH!” urlò il drago e
sparì nella luce
abbagliante.
“Qualcosa mi dice che non è ancora
finita!” pensò
Nick.
Infatti, pochi istanti dopo, il drago riapparve pieno
di ammaccature e ferite.
“Non ti sei ancora
sbarazzato di me, misero pennuto!”
disse il drago ghignando.
“Hai la pelle dura, non c’è che
dire!” commentò Nick
“ma adesso basta giocare, finiamo questa buffonata
definitivamente” avvicinò le
quattro spade e le puntò verso il drago.
“PREPARATI A SPARIRE AAAHHHHH!” e Lì
Sheron si lanciò
all’attacco avvolto da energia nera.
“Addio, Lì Sheron” le spade
s’illuminarono e partì un
fascio di energia bianco latte che lasciò una scia azzurra
“ZANTEBLITZ!”
La sfera andò verso
Lì Sheron e lo attraversò, come se
fosse uno spettro.
“Non…. Ci posso credere!” fece il drago
col volto
sgranato “Da dove è uscita una tecnica
simile” e il suo corpo fu tranciato in
tanti piccoli pezzi che alla fine si disintegrarono, lasciando solo la
gemma.
“Anf! Anche questa è fatta!” disse Nick
e, dopo aver
respirato profondamente, lanciò un potente urlo liberatore.
“E’
finita!” disse Suu Sheron alzandosi e osservando
il cielo.
“E già! Con questo siamo a quota sette, ne mancano
altri tredici” disse Lucian.
“Il signor Nick ha vinto” disse Naruto allegro.
“Già, ma non possiamo ancora stare tranquilli: ci
sono
altri generali infernali e non sappiamo quando verranno”
disse Aster.
“Non ha importanza!” disse Jaden “Se
rimarremo sempre,
uniti ce la faremo”.
“Certo!” risposero gli altri convinti.
“Bene! Direi che possiamo andarcene!” fece Suu
Sheron.
“Cosa? Ve ne andate così?” chiese Syrus.
“Sì! Dobbiamo” rispose il drago
“Non preoccupatevi: se
ci sarà la possibilità ci rivedremo!”
“Buona fortuna ragazzi!” disse Lucian tornando
normale
“Diventate più forti e andate avanti. A
presto!” si aprì in portale e dopo che
i due lo ebbero attraversato, si chiuse.
“Uff!” fece
Nick e si tolse i doni dei suoi amici che
cominciarono a ruotare intorno a lui “Grazie a tutti voi! Se
non mi aveste
aiutato, probabilmente avrei perso” disse con un sorriso e
aprì il porta tutto
che attirò gli oggetti dentro di se.
“Bel giochetto!” disse una voce alle sue spalle.
Nick si voltò e si trovò davanti ai guerrieri
mascherati.
“Da quando eravate qui?” chiese il Sun’s
Warrior
mentre tornò alle sue sembianze umane.
“Il tempo di vedere la fine di quel drago” rispose
il
guerriero dorato “Questa volta hai davvero rischiato grosso
eh?” e si tolse
l’elmo, mostrando una capigliatura curiosa a forma di stella
viola e con saette
dorate mentre il viso era sereno e gioviale illuminato da un paio di
occhi
viola.
“Ci hai fatto prendere un colpo lo sai?” disse il
guerriero nero mentre si tolse il suo elmo mostrando dei corti capelli
biondi
che scendevano sulla fronte e due occhi castano chiaro illuminavano il
volto.
“Tutte sciocchezze! Uno come lui non perde tanto
facilmente” disse il guerriero bianco mentre si tolse il suo
elmo mostrando
degli ordinati capelli castani e due occhi azzurri come il ghiaccio.
“Sei la simpatia fatta persona!” disse il guerriero
di
Cyber Comandante dopo essersi tolto l’elmo: i suoi capelli
castani spararono
dritti sulla fronte, formando una punta e non scendevano sul volto
ambrato
illuminato da occhi dello stesso colore.
“Tu parli perché sei solo geloso!” disse
il guerriero
di Orgot con l’elmo in mano: aveva lunghi capelli neri
raccolti in una coda che
gli scendevano anche sulla fronte e mettevano in risalto gli occhi
verde
smeraldo.
“Smettetela voi due. Lo sappiamo tutti che siete
entrambi gelosi di lui!” disse la guerriera di Lady Arpia
senza elmo: i lunghi
capelli biondi scendevano fino alle natiche e gli occhi viola mettevano
in
risalto il suo bel viso da diva.
“Secondo me ce l’hanno con lui perché
alla fine è lui
che ha sposato Serenity” disse l’ultimo componente
del gruppo mostrando il suo
bel viso, incoronato dai lisci capelli castani e gli occhi azzurro
cielo.
“NON E’ VERO!” dissero i due insieme
“CHI PUO’ ESSERE
MAI GELOSO DI’ MISTER SIMPATIA!”
“Alla fine è il signor “mister
simpatia” che ha preso
la ragazza migliore no? “ disse il guerriero bianco ghignante
“E il fratellone
non ha potuto fare niente per impedirlo”.
“Guai a te se fai soffrire la mia sorellina,
altrimenti ti ammazzo!” disse il guerriero nero col tic.
“Siete sempre i soliti
ragazzi!” rise Nick “Yugi,
Seto, Joey, Tristan, Duke, Tea, Mai grazie per essere venuti prima del
tempo”.
“Figurati!” disse Yugi.
Avete capito bene, i guerrieri
mascherati, altri non
sono che: Yugi Mutou, Seto Kaiba, Joey, Wheeler, Tristan Taylor, Duke
Deblin, Tea Gardner
e Mai Valentine, i
personaggi del primo anime di Yu-gi-oh.
“Quei mocciosi non sono
un gran che!” fece Seto “Se
non fossi intervenuto io, due di loro sarebbero morti. Vale la pena
creare un
gruppo se molti di loro non sanno nemmeno da dove iniziare?”
“Guarda che nemmeno noi sapevamo da dove iniziare
quando Nick ci ha riunito più di un mese fa!”
disse Joey “e poi eri tu il più
schizzinoso o sbaglio?”
“Evita di rompere Joey, sei avvisato!” lo riprese
il
castano.
“Sennò che cosa mi fai eh?” disse il
biondo pronto a
menare le mani.
BONK! BONK!
I due furono colpiti in testa da un
colpo di scettro
di Tea che non riusciva più a sopportarli.
“AHIA!” fece Joey mentre si tenne la testa da dove
era
uscito un bernoccolo fumante.
“Tsk!” mentre Seto strinse il pugno, ma non fece
nessun’altra
smorfia.
“Tipico di voi
due!” sospirò Nick “Non cambierete mai!
Piuttosto, non vedo gli altri. Che fine hanno fatto?”
“Loro sono rimasti a casa!” disse Duke
“Avevano un
paio di cose da fare”.
“Capisco!” disse Nick.
“Comunque ora che facciamo?” chiese Yugi
“I servitori
di Abhadon hanno visto che ci sono altri guerrieri usciti dal nulla.
Dubito che
riusciremo a rimanere nascosti”.
“Non dovete preoccuparvi di loro!” disse Nick
“Visto
che anche Suu Sheron e Lucian sono venuti qui, probabilmente penseranno
che
veniate da qualche altra dimensione.
Considerando le misure che abbiamo preso, dubito che
capiranno molto presto che voi siete di questa dimensione. Per il
momento
tornate alle vostre vite e rimanete all’erta. Quando si
verificherà la
condizione che abbiamo deciso insieme, mostratevi ai ragazzi”.
“E se quella condizione non si verificasse mai?”
chiese Yugi.
“Allora vi chiamerò io!” rispose Nick.
“Visto che insisti!” fece Seto “Vedi
comunque di non
causare altri danni alla mia accademia altrimenti, oltre al duello che
mi devi,
ti farò riparare da solo l’intera isola!”
“Afferrato!” fece Nick con un sorrisetto.
“Bene, possiamo andarcene” disse Yugi “Se
hai qualche
problema faccelo sapere. Mi raccomando: aiuta Jaden e i suoi amici a
crescere.
Ragazzi come loro s’incontrano di rado in questi
tempi”.
“Farò del mio meglio!” rispose Nick.
“E se ti senti solo e vuoi un po’ di compagnia,
fammi
un fischio” disse Mai con l’occhiolino.
“MAI!” fece Joey.
“Me lo ricorderò!” disse Nick con la
gocciolona in
testa.
“ APRESTO NICK!” e il gruppo sparì.
“Che tipi”
pensò Nick “ma alla fine il mondo è
bello
perché è vario. Forza torniamo a casa!”
e il Sun’s Warrior si diresse verso
l’isola.
A Oblivion, tutti i generali
infernali avevano
assistito alle battaglie e ora tirarono le somme.
“Anche Lì Sheron è stato
battuto” fece Dark Marik con
un ghigno “E i Sun’s Knights hanno anche avuto un
aiuto esterno dei guerrieri
delle altre dimensioni: persino Yugi e
compagni si sono scomodati dalla loro
dimensione per andarli ad aiutare”.
“Questo vuole dire che temevano per la vita di quei
ragazzi!” disse Inferno “E’ possibile che
ce li ritroveremo contro. Non credete
sia meglio andare a dare il colpo di grazia a quei mocciosi? Adesso
sono deboli
e non si aspettano un attacco!”
“Questa decisione spetta a Belazur!” disse Abhadon
in
persona “Che cosa hai in mente di fare?”
L’enorme demone
guardò il suo signore: “Potrei anche
attaccarli ora, ma c’è il rischio che qualcuno
interferisca. Preferisco
aspettare un po’, prima di muovermi”.
“Se aspetti, rischi che quei mocciosi diventino
più
forti: la prossima volta potrebbero essere loro a batterti!”
disse Dark Marik
con un ghigno “Non è che hai paura?”.
“Non montarti troppo la testa, amico!” rispose
Belazur
“So già come liberarmi di loro!”.
“A si? E cosa pensi di fare?” chiese
l’altro curioso.
“Userò i Dark Knights!” rispose il
demone.
I generali infernali tacquero per alcuni secondi, poi
risero malignamente.
“Ottima pensata Belazur!” disse Abhadon
“Quanto ti ci
vuole per convocarli?”
“Tre settimane dovrebbero bastare!” disse il demone
“Cercherò di ridurre i tempi, ma non posso
confermare. Spero solo che siano
disponibili a entrare in scena prima del previsto!”.
“Fa con calma ma assicurati di vincere!” disse
Abhadon
“E ricorda che i Dark Knights non possono essere resuscitati
tutte le volte”.
“Non si preoccupi mio signore” disse Belazur con un
inchino “Se tutto andrà secondo i piani, non
avrà più bisogno d resuscitare gli
altri generali”.
“Molto bene, ritiratevi generali infernali. Ci
rivedremo per la prossima riunione” disse Abhadon e
sparì e poco dopo anche gli
altri demoni seguirono il suo esempio.
Nel
prossimo
capitolo.
I
ragazzi si
riprendono nel giro di qualche giorno e molti di loro riflettono sullo
scontro
contro la settima armata, mentre altri s’immergeranno in
proprie riflessioni.
Nick prende
una saggia decisione e chiede l’aiuto di alcuni amici del
Fantasy per allenare
i Sun’s Knights e renderli più forti.
Chi saranno
questi suoi amici? Che cosa dirà ai ragazzi per tirarli su?
E chi sono
questi Dark Knights? E Itachi e Kisame si faranno risentire?
Questo e
molto altro nel prossimo capitolo.
Yugi,
Seto,
Joey, Tea, Tristan, Duke, Mai, sono personaggi del manga di Yu-gi-oh!
L’attacco
liane avvolgenti è un mio omaggio al cartone dei Gormiti.
Un
ringraziamento particolare a Miciuzumachi per gli attacchi Artiglio
Raptor,
Manji del ghiaccio e Zanteblitz e per aver sopportato le mie
farneticazioni^^
|
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Capitolo 39 *** nuovi maestri ***
39. nuovi maestri
Ciao a
tutti
e ben ritrovati. Scusate il ritardo, ma ho impiegato più del
previsto a
scrivere questo capitolo.
Quello di
oggi, più che altro è solo uno stacco dai
combattimenti che riprenderanno nel
prossimo.
Avviso che la
prossima settimana non posterò il capitolo: ho una piccola
gita in programma.
Per questo
capitolo vi consiglio di mettervi comodi e gustarvi un po’ di
pop corno, perché
ci sono parecchie scenette comiche. Vi auguro una buona lettura.
Dallo scontro con la
settima armata infernale era passata
una settimana.
I ragazzi si erano tutti ripresi dalle loro ferite e i
danni causati all’Accademia erano stati rapidamente riparati
grazie al
preventivo intervento della Kaiba Corporation.
“ARRIVO!” Rock
Lee si lanciò contro Jaden “GRANDE
VENTO DELLA FOGLIA”.
“Zanne perforanti!” Kiba si lanciò
dall’alto verso
l’amico con il suo attacco migliore.
Il castano si spostò all’ultimo momento e i due si
colpirono a vicenda, finendo K.O.
“AHIA!” fu il loro lamento collettivo.
“Come dice il saggio: “Se non puoi batterli,
unisciti
a loro!” Anche questa volta siete stesi” rise Jaden.
“COSI’ NON VALE ACCIDENTI!”
protestò l’Inuzuka “DEVI
COMBATTERE NON SCAPPARE!”
“NON E’ IL MOMENTO DI’
LAGNARSI” e Rock Lee si rialzò,
pronto a ricominciare “STO ARRIVANDO JADEN!”
Il castano si fece trovare pronto e parò l’attacco
dell’amico e anche quello successivo.
“Scusa se te lo dico, ma così mi fai solo
aria” disse
lo Yuki mentre schivava “Impegnati di più
amico!”
“ORA VEDRAI!” il ragazzo dalle spesse sopracciglia
finse un calcio in rovesciata e si spinse con il piede ancora a terra
riuscendo
a sorprendere e colpire Jaden che finì col sedere per terra.
“Niente male amico!” ma Jaden si rialzò
subito con un
sorriso allegro “Ma ci vuole ben altro per
battermi!” e si lanciò contro l’amico.
“Uffa!”
sospirò Tenten “Perché Jaden gli ha
dato
corda? Qui finisce che vanno avanti fino all’ora di
cena!” la castana sapeva di
non sbagliarsi.
“Il motivo è semplice, alla fin fine” le
rispose Neji
“Rock Lee e Kiba vogliono diventare più forti o
non riusciranno a tener testa
agli altri demoni delle armate infernali”.
“Si può sapere dov’è finito
il signor Nick? Ci
vorrebbe una delle sue ramanzine per quelle teste calde” si
lamentò di nuovo la
castana.
“E non solo lui!” disse lo Hyuga “Dove
sono finiti gli
altri?”
Su una piccola altura, Sakura
Haruno contemplava il
cielo, assorta nei suoi pensieri.
“Perché mi sento così?” si chiese la rosa: nella sua
mente continuava a
farsi strada il volto di Jaden quando l’aveva salvata da Guldo e non se ne voleva
più andare “E’ vero, è un
bel ragazzo, ma non può competere con Sasuke.
Eppure… “
“Ecco dov’eri finita!” e la testa di Ino
le comparì
davanti.
“WWWWAAAA!” la rosa si alzò di scatto
e…
BONK!
Sbatté la testa con
quella della bionda “AHIA!”
“AHIA DOPPIO!” Ino si tenne la fronte dolorante
“SI
PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO TI E’ VENUTO IN
MENTE!”
“DOVREI ESSERE IO A DIRTELO INO-MAIALINO”
urlò la rosa
tenendosi la fronte “MI’ SEI APPARSA DAVANTI,
ACCIDENTI A TE!”
“SE SEI SORDA NON E’ COLPA MIA!”
ribatté la bionda “TI
HO CHIAMATO PER OLTRE CINQUE MINUTI E NON RISPONDEVI!”
“Cosa!” fece Sakura stupita “Davvero mi
hai chiamato?”
“Certo!” rispose Ino nervosa “Si
può sapere dov’eri
con la testa?”
DOPO ALCUNI MINUTI
“E così stavi
pensando a un ragazzo eh?” disse Ino “E
quale sarebbe lo sfortunato?”
“Spiritosa!” Sakura ebbe il tic “Almeno
io ci penso a
qualche ragazzo, cosa che non fai tu!”
“Io ho le idee chiare, a differenza tua!” rispose
Ino
con la linguaccia.
“Sì! Tu e Chazz siete fatti l’uno per
l’altra!” rise
la rosa.
“CHE DIAVOLO DICI! IO QUELLO MANCO LO PENSO!”
sbraitò
la bionda “L’unico uomo della mia vita è
Sasuke!”
“FAMMI IL FAVORE! SASUKE E’ SOLO MIO!”
ruggì Sakura.
“ANCORA CON QUESTA STORIA, FRONTE SPAZIOSA!” Ino
disse
la parola che per Sakura era sempre stata tabù!
“ADESSO BASTA!” e la rosa
s’imbestialì.
PAFF! PAFF!
“SPIRIT CHOP!”
ma i due spiriti delle ragazze non
rimasero fermi a guardare e decisero d’interrompere la rissa
sul nascere.
“AHIA!” le due si tennero la testa dolorante
“MA CHE
ACCIDENTI FATE!”
“Siete una cosa tremenda!” disse sconsolata la
regina
della foresta “Ci sarà mai una volta che eviterete
di gridarvi contro!”
“E’ vero!” disse l’angelo
infuocato “Non avete idea di
quanto ci secchi sentirvi sbraitare. Per una volta, siate sincere con
voi stesse
e dite chi vi piace veramente!”..
Le due ragazze furono completamente spiazzate: i loro
spiriti le avevano detto la sacrosanta verità.
“Ecco…” Sakura non sapeva come
cominciare.
“Beh!” e nemmeno Ino era da meno.
“Se non volete parlare voi, lo faremo noi”
s’impose la
regina “Sei d’accordo Angelo Infuocato?”
“Lascio a te l’onore!” rispose lo spirito
rosso.
“Bene!” la Regina si schiarì la gola
“A te Ino
comincia a piacere Chazz, mentre tu, Sakura, cominci a vedere Jaden
sotto una
luce diversa. Gli altarini sono stati messi alla luce, ora parlatene
con calma
e non seccate. Con permesso, ora andiamo nel nostro mondo interiore a
prendere
il the! Bye!” e due
spiriti sparirono.
“Da non
credere!” disse Sakura incredula “Chi si
sarebbe mai immaginata degli spiriti simili!”
“E li avevamo sempre dentro eh?” anche Ino era
altrettanto incredula, poi tornò a prestare attenzione
all’amica “E così ti
piace Jaden!”
“E a te Chazz!” disse lei con un sorrisetto.
“E’ vero, ci penso, ma non sono affari
tuoi!” disse
Ino con una smorfia.
“Lo stesso dico io!” e Sakura fece altrettanto.
Rimasero col broncio per pochi secondi poi…
“Allora?” fece
Sakura voltandosi verso l’amica
“Gliel’hai già detto?”
“E cosa dovrei dirgli! Non ho ancora deciso niente”
rispose lei “E tu?”
“Ecco…” Sakura non sapeva che dire
“No! Nemmeno io
sono sicura!”
“Allora siamo in due!” disse Ino.
“UFF!” sbuffarono le due e si sdraiarono
sull’erba a
guardare il cielo.
IN UN’AULA VUOTA
DELL’ACCADEMIA
“Scacco matto!”
e Shikamaru concluse la partita
“Spiacente amico mio!”
“Accidenti!” si lamentò Chazz
“Come diavolo fai ad
essere così forte!”.
“Diciamo che me la cavo” rispose il giovane Nara
“Comunque non sono un gran che: a differenza tua non sono
riuscito a battere il
mio avversario da solo!”
“Almeno tu non sei rimasto svenuto per diversi giorni
e, al risveglio, hai saputo di aver rischiato le penne insieme con
un’amica
senza poter fare niente” disse il Princeton “Senza
contare che ho quasi
rischiato di perdere uno dei miei Ojama!”
“Capo!” fece
l’Ojama giallo commosso con un cerotto
“Ti sei davvero preoccupato per me!”
“Sparisci!” Chazz lo allontanò con la
mano.
“Che tipo strano che sei!” disse Shikamaru
“Ti
preoccupi per gli altri, ma non lo dai a vedere: forse è
questo il motivo per
il quale hai tirato fuori un nuovo potere”.
“Se però perdo i sensi ogni volta che lo uso a che
serve” disse Chazz “ACCIDENTI CHE
SITUAZIONE!”
“Smettila di fare tutto questo casino” Shikamaru si
mise una mano sulla testa * Ha una voce persino più
squillante di Naruto, che
seccatura! *
“Evita di pensare male di me” disse Chazz mentre si
strofinò il naso “L’odore di critica
è disgustoso!”
“Allora evita che ti critichi e smettila di lamentarti
con simili scemenze” lo riprese il giovane Nara
“Piuttosto, puoi usare il tuo
olfatto per trovare il signor Nick!”
“In questo momento è sulla costa nord”
disse Chazz
“Chissà a cosa sta pensando!”
“E chi lo sa!” disse Shikamaru.
La porta dell’aula si
aprì e Choji, Jessie, Syrus e
Hassleberry entrarono con diversi vassoi.
“Ragazzi che ne dite di uno spuntino?”
suggerì Jessie
con una torta di riso in mano “Ecco a voi un gentile omaggio
della signorina
Dorothy” e lanciò loro un sacchetto.
“Che gentilezza!” Shikamaru lo prese e
l’aprì “Un
assaggio lo faccio volentieri, così dopo ti batto anche a
Duel Monsters!”
“Non ci contare!” rispose Chazz “Io sono
il migliore
amico; non posso perdere contro un pivellino”.
“Hai detto la stessa cosa prima di giocare a Shogi”
disse il giovane Nara “Hai affermato di essere bravissimo ma
sei solo alle
prime armi”.
“Tsk!” Chazz si limitò a prendere una
tortina di riso
senza dire altro.
“Avanti ragazzi, andiamo a cercare gli altri” li
incitò Syrus “Alzate le chiappe e venite con
noi!”
“Avanti marche, soldati” e Hassleberry dette
l’ordine.
“OK!” i due si alzarono di malavoglia
“Che seccatura
tremenda!”
“Forza andiamo!” e anche Choji incitò
gli amici.
“ARRIVO!”
Shaoran corse verso Alan con la spada pronta
a colpire.
“Sei pieno di aperture Shaoran!” Alan
sparì e apparve
al fianco del castano colpendolo con un calco “Devi
impegnarti di più!”
Il castano si rialzò e, stringendo i denti, si
lanciò
di nuovo all’attacco.
“Devi essere più concentrato” disse Alan
bloccando il
fendente con la punta della sua spada “o non riuscirai mai a
scoprire il nome
della tua Zampakutò”.
“Sto facendo del mio meglio, maestro!” rispose
Shaoran.
FLASH BACK
DÌ POCHI MINUTI PRIMA
“Zampakutò?”
chiese il ragazzo confuso “Che
cosa sarebbe?”
“La Zampakutò è la proiezione
delle’anima di
uno shinigami o di un angelo” rispose Alan “Essa
è una parte di noi rappresenta
il potere che abbiamo dentro. Per accedere a quel potere, devi
conoscerne il
nome, così otterrai lo shikai. Tuttavia, questo è
solo il primo livello di una
Zampakutò: essa dispone di un secondo livello che si ottiene
impossessandosi
della sua vera forma, il bankai”.
“Shikai e
Bankai!” ripeté Shaoran “Che
differenza c’è tra l’uno e
l’altro?”.
“Come ho detto, lo shikai è la forma prima
che si ottiene quando scopri il nome della tua Zampakutò,
mentre il bankai è un
livello nettamente superiore: la quantità di potere
è dieci
volte superiore
quello dello shikai” rispose Alan.
“Dieci volte superiore!” Shaoran ebbe un
sussulto e poi osservò la sua spada “Quindi
è possibile che io abbia una
Zampakutò!”
“Non “possibile”, è certo al
100%” lo
corresse Alan “Tu sei un angelo reincarnato e ce
l’hai di sicuro. E non sei il
solo: anche gli altri hanno una propria Zampakutò. Se stai
per chiedermi chi:
posso dirti che è sopita dentro di voi ed è
diversa dagli spiriti delle vostre
armature.
Esempi di possibili Zampakutò sono
sicuramente le armi di Naruto e Jaden: il secondo guardiano del
labirinto in
realtà era la Zampakutò stessa che ha deciso di
mettere alla prova l’eletto.
Ecco la verità!”
“Quindi anche Naruto e Jaden sono…”
“No, non lo sono”lo anticipò Alan
“Hanno il
potenziale per risvegliare le loro Zampaktò, ma non sono
angeli reincarnati. Tu
sei l’unico, almeno al momento!”
“Credo di
aver capito!” e Shaoran si alzò
pronto a ricominciare “C’è solo
un’altra domanda che vorrei farle, maestro
Alan. Lei dispone di shikai e bankai e, se si, come ha fatto ad
ottenerli?”
“Sei curioso ragazzo” anche Alan si alzò
“Sì, dispongo di entrambi. La mia
Zampakutò si chiama Hikaru No Tsume ed è uno
degli esemplari più rari e forti di tipo luce. Ho ottenuto
lo shikai molti
millenni fa, poco dopo che il mio maestro mi prese in custodia; mentre
il
bankai l’ho appreso cinque secoli dopo e mi ci vollero sei
mesi per controllarlo.
Di norma, è questo il tempo necessario per ottenere
quest’ultimo, ma ci sono
state diverse eccezioni alla regola. Chissà, forse tu
potresti essere una di
queste rare eccezioni?”
“Allora
vediamo di scoprirlo subito!” il
castano fu pronto a cominciare.
FINE FLASH BACK
Shaoran continuò ad
attaccare con tutta l’energia che
aveva in corpo, ma non riusciva a sentire nessun cambiamento.
“La strada è ancora lunga, ragazzo e solo il tempo
potrà dire cosa diventerai” fece Alan
“Non cercare di bruciare le tappe: ti
faresti solo del male”.
“Lo so, ma il tempo non è mai
abbastanza” disse
Shaoran “Ed IO NON NE VOGLIO PERDERE NEMMENO UN
PO’!”
Alan osservò stupito il suo giovane allievo negli
occhi: * Quello sguardo è pieno di determinazione.
È proprio questa qualità che
determina la vittoria * e sorrise.
“ARRIVO!” il castano si lanciò
all’attacco.
“SHAORAN!” gridò la voce della piccola
Kinomoto.
Sentendo la voce della sua fidanzata, Shaoran si
distrasse e scivolò sul pavimento.
“Ops!” Sakura vide la scena si scusò.
“Per il momento finiamo
qui” disse Alan “Riprenderemo
gli allenamenti dopo una piccola pausa. Va a riposarti Shaoran, ci
vediamo
dopo” e andò da Nick.
“Sissignore!” Shaoran lo vide andare via e
abbassò il
capo sconsolato.
“Scusami, non volevo disturbare” disse Sakura.
“No, non devi preoccuparti” le rispose lui
“Forse è
meglio che mi riposi un po’. Piuttosto, perché sei
venuta qui?”
“Vieni a fare uno spuntino con tutti gli altri? La
signorina Dorothy ha preparato delle ottime torte di riso”
gli sorrise
dolcemente.
“Ah! Va bene” rispose il ragazzo un po’
imbarazzato e
andò con lei.
Sulla costa nord, Nick era entrato
in un profondo
stato di concentrazione: avviando così un allenamento
mentale.
“Ancora non ci siamo!” disse il Sun’s
Warrior aprendo
gli occhi “Anche se sto migliorando, non è ancora
sufficiente” si alzò e guardò
il cielo “Devo ridurre i tempi per poter battere i prossimi
generali infernali,
ma devo fare qualcosa anche per gli altri. Credo sia giunto il momento
di
avviare un nuovo programma di allenamento personalizzato”.
“Ancora problemi con il
controllo dei tuoi poteri?”
chiese Alan.
“Più o meno!” rispose Nick “E
a te? Come va con
Shaoran?”
“E’ un ragazzo in gamba” Alan si
avvicinò e si sedette
su uno scoglio “ma ci vuole tempo per farlo migliorare e i
servi di Abhadon non
sono i tipi da volercelo concedere!”
“Così sembra!” Nick continuò
ad osservare il cielo
“Credo sia il momento di fare un fischio a qualche vecchio
amico. I ragazzi
devono migliorare, tanto quanto me!”
“E’ una saggia decisione” disse Alan, poi
si alzò
“Vieni, andiamo dagli altri, non ti vedono da un
pezzo”.
“Comincia ad andare. Io faccio una piccola
telefonata”
rispose Nick prendendo il telefonino.
“Fa in fretta” e Alan andò via.
Fu digitato un numero e poi Nick
attese una risposta.
“Pronto qui Blade!” rispose.
“Ciao Blade, sono io! Avrei bisogno di un favore. Puoi
aiutarmi?”
“Salve Nick. Sai che puoi chiedermi tutto” rispose
il
mezzo vampiro.
“Allora ne approfitto!” e Nick fece la sua
particolare
richiesta.
Tutti quanti si erano riuniti nella
stanza di Chazz e
stavano consumando una sostanziosa merenda a base di tortine di riso e
succo di
frutta.
“Ottimo!” Naruto aveva appena addentato la sua e se
la
stava gustando con gusto.
“Fragola, una delle mie preferite” e Jaden ne
addentò
un’altra “A proposito, Naruto tu, dove sei
stato?”
“A farmi un giro con Gaara, Shino, Alexis e Jim. Abbiamo
visto un po’ il posto!” rispose sorridente
l’Uzumaki.
“Che cosa! Perché non l’hai chiesto a
me? Ti avrei
fatto vedere qualche bel posto” disse il castano un
po’ imbronciato.
“Tu eri impegnato con Kiba e Rock Lee, per questo lo
abbiamo chiesto a loro!” rispose il rosso mentre si gustava
la tortina “Questa
è cioccolata. Davvero buona!”
“Va bene! Non fa niente” disse il castano con un
sorriso.
“Come fanno a essere
così calmi, quando sanno che
potrebbero attaccarci da un momento all’altro”
Temari era stupita.
“Semplicemente non ci pensano” rispose Kankuro
mentre
bevve un sorso di succo “E poi è bello vedere
Gaara così rilassato”.
“Già è vero!”
concordò la bionda.
“Che noia
mortale” Zane si lamentava come suo solito
“Un altro pareggio e nulla da fare in questi giorni! Si
può sapere che diavolo
stanno aspettando i servi di Abhadon? E che fine ha fatto
Nick!”
“Andiamo, non te la prendere” lo
rassicurò Aster
“Vedrai che ti rifarai. E poi, un po’ di calma non
guasta mai! Vero ragazzi?” e
si rivolse a
Kero-chan e Yuè.
“Buonissimo!” il guardiano del sole si stava
gustando
una tortina di riso al cioccolato, accompagnata ai suoi amati dolci
“Meglio
riposare e schiarirsi le idee e, soprattutto, riempirsi il pancino come
si
deve”.
“Sei sempre il solito!” lo riprese Yuè
mentre
osservava la finestra “E’ la quiete prima della
tempesta: è solo questione di
tempo, prima che arrivino” poi si rivolese al Phoenix
“Cosa c’è dentro quella
pennetta Usb?”
“Alcune informazioni molto interessanti su Viper”
rispose Aster.
“Del tipo?” chiese Yuè.
“E’ meglio che ci siano tutti, così
parlerò solo una
volta” rispose Aster.
“Manca solo Nick” disse Zane “Vediamo
dov’è finito!
NYUGAN” attivò la sua abilità innata e
cominciò a cercarlo “E’ qui!”
La porta della stanza si aprì e Nick, dopo diverso
tempo, fece la sua comparsa.
“Ciao ragazzi!” iniziò sorridente
“Vi sono mancato!”
“NO! ASSOLUTAMENTE
NO!” fu la risposta di tutti.
“….” Nick ci rimase di sasso e si mise
depresso al
muro “No! Nessuno ha sentito la mia mancanza!”
“…”
i ragazzi ovviamente stavano scherzando, ma non
avrebbero mai immaginato una simile reazione.
“SCHERZETTO!” Nick si alzò di botto con
la linguaccia
“Modestamente, sono un attore nato!”
“BASTARDO!” i più turbolenti non se la
tennero e
cominciarono a inseguire il castano per tutta la stanza.
“Ah Ah Ah! Tanto non mi prendete!” Nick saltava da
una
parte all’altra senza farsi prendere dal gruppetto.
PAFF! PAFF!
PAFF! PAFF! PAFF! POFF!
“ALAN CHOP!” ma
il suo angelo custode interruppe quel
gioco da bambini menando un ceffone a tutti quanti e Nick non fu
escluso.
“AHIA!” Nick, Naruto, Kiba, Hassleberry, Syrus e
Chazz
lo dissero insieme mentre si tenevano la testa dolorante.
“Smettetela di fare i mocciosi” li riprese Alan
“Soprattutto tu Nick: Hai quasi vent’anni, da una
parte e 5040 dall’altra e ti
metti a giocare come un bimbo!”
“Eh Eh! Scusa” disse Nick mettendosi una mano sulla
testa.
Poi tornò serio: “Dunque! Ragazzi, mi scuso per
essere
stato via per tutto questo tempo, ma avevo bisogno di riflettere su un
paio di
cose. Ora che siete tutti svegli: vediamo di tirare le somme
dell’ultima
battaglia.
Sicuramente vi sarete chiesti chi erano quei
misteriosi guerrieri, vero? Vengono da un’altra dimensione e
hanno risposto a
un S.O.S. lanciato
poco prima che
iniziassimo a combattere contro la settima!” in questo modo,
Nick sperò di aver
messo da parte possibili domande.
“Si può sapere perché avete lanciato un
S.O.S. ?”
chiese Shikamaru “Avevate forse paura che non ce
l’avremmo fatta?”
“Ne avevo il sentore!” rispose Nick abbassando gli
occhi.
“E allora perché non siete intervenuto voi a
salvarci!” ribatté Kiba.
“E correre il rischio che Li Sheron entrasse nella
mischia e vi ammazzasse?” disse serio il castano
“Scusa se adesso sei vivo e
tutto intero. Non fraintendetemi, non ho mai dubitato delle vostre
capacità, ma
ho preferito non correre rischi.
E poi Suu Sheron mi aveva espressamente chiesto di
chiamarlo nel momento in cui fosse apparso Lì Sheron,
perché sapeva della sua
pericolosità. Se poi sono intervenuti altri guerrieri in
vostro aiuto non è con
me che ve la dovete prendere!”.
“Ma..” Kiba stava per ribattere, ma Shino gli mise
una
mano sulla spalla.
“Si è preoccupato per noi e ha cercato di darci
una
mano. Non abbiamo nulla da ribattere” disse
l’Aburame e gli altri concordarono.
“Uffa! E va bene!” si lamentò
l’Inuzuka.
“Ora che abbiamo chiarito
questo piccolo problema,
direi di passare al prossimo punto: mi risulta che la nostra Sakura
abbia
trasformato Ryu Sheron in una carta” Nick prestò
attenzione alla piccola
Kinomoto.
“Subito!” rispose lei e attivò la carta
della Verità.
La carta
s’illuminò e Ryu Sheron apparve con le sue
vere sembianze, solo che i colori del suo corpo erano diversi: il blu
scuro era
diventato brillante, il mento era dorato mentre le ali erano di un
leggero
verde acqua.
“E quel coso chi è?” disse Naruto
stupito.
“Quello è il drago Ryu Sheron” rispose
tranquillamente
Nick “Di solito inganna le persone mostrandosi con le
sembianze di una donna
per timore di essere giudicato, ma ora non ha più questo
problema vero?”
“E’ come dici!” rispose il drago
“Immagino che mi
abbiate chiamato per dirvi tutto quello che so su Abhadon e i suoi
demoni,
vero?”
“Esattamente!” rispose Nick “Ora che sei
una Sakura
Card il vincolo che ti legava a d Abhadon è stato spezzato,
quindi non sei più
tenuto a nascondere nulla. Te lo chiedo gentilmente: dicci tutto quello
che
sai!”
“Bene, lo farò!” rispose calmo il drago
“Vi avverto,
però, che so ben poco di tutto: solo i generali infernali
più vicini ad Abhadon
sanno i suoi segreti, mentre i sottoposti vengono informati di
rado”.
“Allora dicci quello che sai!” lo incitò
Nick calmo
“Per esempio chi sono gli altri generali infernali e i membri
delle loro
armate!” gli avvicinò un bicchiere di succo
all’arancia rossa e attese che lo
finisse.
“Davvero buono! E sì, si vede che sono libero,
altrimenti non avrei potuto nemmeno berlo.” Le parole del
drago incuriosirono
tutti “Ecco… la verità è che
i demoni non si nutrono e non risentono degli
altri bisogni primari”.
“Davvero!” fece Naruto stupito “Quindi,
non vi scappa
mai!” tutti si piegarono all’indietro.
“E…
Esatto!” Ryu Sheron parve imbarazzato “A momenti
non abbiamo nemmeno bisogno di dormire. La nostra fonte di energia
è sempre
Abhadon: finché c’è lui non abbiamo
bisogno di niente!”
“Già questa è un’informazione
utile!” commentò Nick
“Ora capisco perché siete sempre così
nervosi!”
“Che ti posso dire!” rise nervosamente il drago
“Comunque, tornando serio: non so molto dei vari generali
infernali. Molti di
loro si chiudono nei loro alloggi e i loro seguaci girano di rado: la
maggior
parte del tempo la si passa ad aspettare il proprio turno per
combattere contro
di voi o ci si allena lo stretto indispensabile con i propri
superiori!”
“In pratica non v’incontrate mai vero?”
chiese Nick.
“Non è proprio così! Ci sono volte in
cui anche noi
sentiamo il bisogno di cambiare aria e di fare un giro. La mistica
Oblivion è
molto grande e noi siamo liberi di girarci, salvo casi particolari.
Poiché non
mi piace stare fermo, ho avuto modo d’incontrare diversi
demoni, alcuni erano
anche generali infernali. Tra quelli che ho potuto incontrare, ricordo
bene
l’ottavo generale Belazur!”
“Belazur hai detto?” Nick parve scosso.
“Lei lo conosce signor
Nick?” chiese Syrus.
“Solo di nome. È uno dei killer più
pericolosi di
Abhadon: si annida nell’ombra e appare
all’improvviso come un fantasma. Sono in
pochi quelli che gli sono sfuggiti” Nick sentì un
brivido attraversare tutti i
presenti “E se è lui il prossimo generale, dovremo
stare attenti. Ha dei
seguaci?”.
“Di solito agisce da solo” rispose Ryu Sheron e
più di
qualcuno ne fu sollevato “Tuttavia ci sono state delle volte
in cui si è
servito di collaboratori molto particolari: i cosiddetti Dark
Knights!”
“Dark Knights!” ripeté più di
qualcuno.
“E così appartengono alla sua armata”
tutti si
voltarono verso Nick.
“In genere stanno tutti per conto loro ma, quando sono
chiamati, si schierano tra le file dell’ottava
armata!” rispose Ryu Sheron.
“Scusate un attimo!” chiese Jaden in nome di tutti
“Chi sono questi Dark Knights?”
“In parole povere: sono il lato oscuro degli
spiriti!”
e Nick dette questa semplice spiegazione.
“Che vuol dire?” chiese di nuovo il castano.
“Non è ovvio!” intervenne Zane alzandosi
“Sono tipi
come noi, solo che controllano la parte oscura degli spiriti.
È questo quello
che voleva dire signor Nick?”
“Vuoi dire che questi Dark Knights sono Sun’s
Knights
come noi, solo che i loro spiriti sono cattivi?” chiese
Naruto.
“A dir la verità usano i vostri stessi spiriti,
solo
che rappresentano la loro parte più oscura!”
chiarì Nick.
“COSA!” molti sgranarono gli occhi “I
nostri spiriti
hanno un lato oscuro?”
“Certo!” rispose Nick “Non
c’è individuo che non ne
abbia uno e gli spiriti non sono da meno. I Dark Knights condividono
diverse
cose con voi, oltre agli spiriti: aspetto, voce, spesso anche il
carattere, ma
sono freddi e distaccati e, salvo poche eccezioni, non hanno alcun
riguardo
verso i gli altri!”
“Può farci un esempio” Jessie voleva
capire contro chi
se la sarebbero dovuta vedere.
“Vediamo!” Nick
rifletté un momento “Ah! per esempio
la nostra Sakura ninja: come tutti ormai abbiamo capito, lei
è molto lunatica
quindi….” S’interruppe.
“Che cosa avete detto?” la rosa non aveva preso
bene
le parole di Nick “Mi avete chiamato lunatica!” e
già cominciò a schioccare le
nocche.
La ragazza si bloccò perché si trovò
davanti un
cartellino giallo, tirato fuori da Nick versione arbitro {questo
è il colmo
vero?}: “Sei stata nominata Sakura. Alla prossima sei
fuori!”
“….” La ragazza non seppe che dire e si
sedette
depressa.
“Quindi, ce la
possibilità che mi trovi ad affrontare
un altro me con il gusto per i massacri di massa!” disse
Gaara.
“C’è questa
possibilità!” rispose Nick “Anche se non
posso confermare al cento per cento che vi troverete ad affrontare voi
stessi”.
“E non è nemmeno detto che ci saranno
tutti”
intervenne Ryu Sheron “Quando sono inattivi, se ne vanno dove
vogliono e fanno
perdere completamente le loro tracce e contattarli tutti richiede molto
tempo:
forse è per questo che Belazur non ha ancora attaccato,
perché li deve trovare.
A essere sincero non so nemmeno chi siano: li ho sempre visti coperti
da lunghi
mantelli!”.
“Bene, quindi c’è la
possibilità che siano anche altri
che noi non conosciamo” Shikamaru incrociò le
braccia “C’è un’ultima domanda
che vorrei fare su di loro, anche se credo di conoscerne la risposta:
perché si
legano proprio all’ottava armata infernale?”
“L’ottava armata infernale rappresenta la morte per
follia e loro sono il lato oscuro degli spiriti: in parole povere, la
follia
che avete dentro” rispose Ryu Sheron.
“Ecco: proprio la risposta che pensavo. Che
seccatura!” si lamentò il giovane Nara.
“Tornando
all’argomento generali infernali, sai se
Belazur ha qualche particolare potere o se è dotato di
diablomanzia?” chiese
Nick.
“Mi dispiace ma non lo so!” rispose il drago
“In
qualunque caso vi consiglio di fare sempre attenzione a lui”.
“D’accordo!”
disse Nick bevendo un sorso di succo “Per
quanto riguarda gli altri? Sai qualcosa?”
“Il nono generale infernale si chiama Uncinato ed
è solo
nella sua armata!” continuò il drago.
“Hai detto Uncinato!” Nick parve scosso
“Abhadon se li
è scelti davvero bene i suoi generali!”
“Lo conosce?” chiese Jaden.
“E’ un assorbi anime” spiegò
Nick “un demone che si
potenzia con le anime dei guerrieri morti, acquisendone le
caratteristiche. È
davvero un pessimo cliente, dovremo pensare a qualcosa per lui! Va
avanti Ryu
Sheron”.
“Il decimo generale non mostra mai il suo volto: è
sempre coperto da un cappuccio, ma indossa una strana armatura color
notte. Di
lui e della sua armata, altro non so.
Forse questo potrà rallegrarvi un po’:
l’undicesimo
generale infernale non c’è!”
“Che vuoi dire?” tutti parvero confusi.
“Quello che ho detto: l’undicesimo è
stato sollevato
dal suo incarico e il posto è vacante da molto tempo, stessa
cosa per il
sedicesimo e la sua armata!”
“Quindi, mancano due generali infernali!” concluse
Aster “Perché?”
“Hanno deluso Abhadon e sono stati sottoposti al rito
dell’antidemificazione!” rispose il drago.
“Anti cosa?” chiesero tutti.
“Antidemificazione!”
ripeté calmo “E’ un rito che
viene usato per punire un demone privandolo di tutti i suoi poteri e
del titolo
stesso di demone: chi vi viene sottoposto, viene flagellato per ore e
ore fino
a quando ogni centimetro del corpo, petto escluso, non è
ricoperto di sangue e
altro; poi Abhadon stesso s’inginocchia davanti al condannato
e gli strappa la
gemma, in caso di generale, o l’essenza stessa. Nessuno
è mai sopravvissuto a
questo rito e ciò che resta del corpo martoriato viene
scagliato nelle viscere
dell’inferno dove viene… meglio non andare
avanti!”
Al solo pensiero del rito tutti
impallidirono, Nick
stesso sentì la nausea.
“E’ terribile!” disse la piccola Kinomoto
stringendosi
a Shaoran e Naruto “Come potete fare una cosa del genere ai
vostri compagni!”
“Anch'io ho paura al solo pensiero e molti altri
demoni preferiscono saltare l’argomento” anche Ryu
Sheron stava tremando “Il
peggio è che siamo obbligati a d assistervi senza obiezioni:
è l’avvertimento
per chi osa tradire Abhadon”.
“La vostra situazione è peggiore di quello che
pensassimo!” disse Nick recuperando il sangue freddo
“Ti prego, va avanti!”
“Non so altro!” rispose il drago ancora scosso
“Vorrei
aiutarvi di più, ma non ho altro da dire!”
“D’accordo! Grazie comunque!” e Nick
sospirò * Il solo
ricordare quel rito, deve averlo spaventato oltre ogni limite. Per il
momento è
meglio non insistere oltre *.
“Se lui non ha più nulla da dire, allora
parlerò io!”
s’impose Zane.
“Come? Tu sai qualcosa?” chiese Nick stupito.
“Sì! Quando io e Itachi abbiamo affrontato C-13,
lo
abbiamo rinchiuso in un’illusione congiunta e, dopo averlo
torturato un po’, ci
siamo fatti dire tutto quello che sapeva!” un ghigno bastardo
si formò sul suo
viso.
“Capisco!” Nick sentì i brividi nel
vedere quel
ghigno, ma non lo dette a vedere “Allora? Cosa ha
detto?”
“Non molto!” rispose il Truesdale maggiore
“La maggior
parte l’ha già detto Ryu Sheron. Posso aggiungere
solo qualche altro dettaglio.
La decima armata è la più numerosa: i membri sono
in
tutto 112 e indossano corazze che hanno uno strano nome. Dovrebbe
essere
Surprice o qualcosa del genere!”
“Surprice!” Nick lo guardò scosso
“Allora sono guai!”
“Perché?” chiese Zane.
“Credo di aver capito chi sia il decimo generale
infernale, ma prima voglio una conferma di un amico” disse
Nick “Va avanti!”
“C-13 ha detto che è in buoni rapporti con un
demone
della quattordicesima: un vampiro se ho capito bene”.
“COSA!” dopo
pochi secondi, questo fu l’urlo
collettivo di tutti i Sun’s Knights.
“V-Va-Vampiro!” Naruto divenne pallido come
l’intonaco
“Ci sono vampiri nelle armate di Abhadon!”
“E non solo!” chiarì Nick “Ci
sono anche dei
licantropi nelle file di Abhadon e sono molto più pericolosi
del nostro amico
Lucian” usò un tono lugubre apposta per spaventare
un po’ gli altri “E gli
zombi non sono da meno!”
“AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Questo fu l’urlo
generale.
“ALAN CHOP!” ma il suo angelo custode non
apprezzò la
scenata e dette la sua personale punizione a Nick.
“AHIO!” e Nick si massaggiò la testa.
“Vi voleva mettere paura ragazzi, non pendete sempre
dalle sue labbra!!” li avvertì Alan
“Comunque è vero: ci sono anche vampiri e
licantropi tra le fila di Abhadon!”
“Ah Ah! Scusate ragazzi.” sorrise Nick
“Comunque,
Zane: sai come si chiama quel vampiro?”
“Non sono riuscito a farmelo dire però sembra
parlasse
sempre di onore e rispetto e di guerriero” rivelò
Zane.
“Onore!” Nick ebbe un flash
“Rispetto!” un’immagine
cominciò a disegnarsi nella sua mente
“Guerriero!” si definì un volto e un
nome
“Che sia lui” il suo sguardo si fece cupo.
“Ha capito chi è?” Zane fremeva dalla
curiosità.
“Temo di sì” alla fine Nick
capì anche chi era il
quattordicesimo generale infernale “E ora so chi è
il quattordicesimo!”
Gli altri lo guardarono preoccupati.
“E’ un demone forte?” riuscì a
chiedere Gaara.
“Forse uno dei più pericolosi di tutti!”
rispose Nick
“Dovrò essere pronto per lui!”
“Beh lo saremo anche noi vero?” Jaden ruppe
l’atmosfera tesa.
“Certo! Ce lo mangeremo a colazione!” disse Naruto.
“E prenderemo a calci tutti quei bastardi!” anche
Kiba
non fu da meno.
“BAU BAU!” anche Akamaru s’impose.
“Faremo vedere loro la forza della giovinezza!”
Rock
Lee lanciò qualche calcio volante.
Nick li guardò tutti
confuso: non sapevano nemmeno
contro chi se la sarebbero dovuta vedere, eppure non volevano darsi per
vinti e
incitare il loro “leader” a non amareggiarsi.
“Che scemo che sono, certe volte!” pensò
“Ho ancora
molte cose da imparare per crescere” e sorrise a tutti.
“Allora Zane!
Qualcos’altro?” chiese Jessie.
“No, non ho altro da dire” concluse Zane
“Il resto è
un’incognita che dovremo risolvere tutti insieme!”
Aster si fece avanti:
“Anch’io qualcosa da dire; solo
che è qualcosa di più
“normale” rispetto a quello che abbiamo detto e
meno
confuso!”
“Sarebbe?” chiese Nick che addentò una
tortina di
riso.
“Informazioni su Viper!” e ottenne
l’attenzione che
voleva “Dunque! Nella pennetta Usb dataci da Kisame abbiamo
ottenuto queste
informazioni.
Viper è soldato pluridecorato, un berretto verde di
alto rango. Si è diplomato presso l’accademia
militare con il massimo dei voti
e ha subito preso servizio militare nelle zone di guerra, riducendo al
minimo
le perdite dei reggimenti di cui era capo…”
“Cavolo! Ma chi è? Rambo due?” a Nick
venne spontaneo.
“Rambo?” chiese Jaden e ci pensò
“Sì, forse hai
ragione!” e rise.
“Scusate!” Aster cercò di richiamare
l’attenzione su
di se “Stavo ancora…”
“Rambo? Berretto verde?
Cosa sono?” chiese Naruto
curioso.
“Ehi!” ma ormai Aster non era più
ascoltato.
“Johnny Rambo è il protagonista di una serie di
film
di guerra ed è interpretato da Silvester Stallone”
spiegò Jaden all’amico.
“Mai
sentito!”
Naruto ci rifletté su ma alla fine dette questo responso
“E voi ragazzi?”
chiese agli altri ninja.
“No, non ho mai sentito questo film” disse Kiba
“E
pensare che adoro quel genere!”
“Tu vedi film di guerra?” chiese Nick stupito.
“Certo! A casa vediamo quel genere e documentari sugli
animali” rise l’Inuzuka “soprattutto
quelli sui cani!”
“BAU BAU” e il piccolo Akamaru confermò.
“Io preferisco i film di combattimento!” e anche
Rock
Lee espresse le sue preferenze “Anche quelli
d’azione con la A maiuscola sono i
miei preferiti!”
“Ehi!” Aster
provò ad alzare un po’ la voce, ma
niente.
“Che sorpresa!”
Hassleberry lo disse con tutta
l’allegria che aveva in corpo “Anch’io
adoro questi generi: a casa ho ben dieci
scaffali!”
“Davvero!” Kiba ebbe un brivido “Se ne
hai qualcuno
che mi manca, me lo presteresti?”
“E non dimenticarti di me!” anche Rock Lee lo
chiese
speranzoso.
“Tra buoni cameratii ci si divide tutto!” e
Hassleberry fece capire di non avere problemi.
“Film d’azione e di guerra! Che seccatura! Io
preferisco i polizieschi” e anche Shikamaru, con sorpresa di
tutti, espresse i
suoi gusti in fatto di film.
“Guardi polizieschi? “ Ino rimase scioccata dalla
rivelazione del compagno di Team “E io che credevo di
conoscerti bene”.
“Il poliziesco è uno dei più seri in
assoluto” anche
Chazz espresse il suo parere “e se lo mischi con gialli e
commedie, è ancora
più bello”.
“Così s’incasina solo la
trama” Shino non era
d’accordo “E’ meglio vederne uno alla
volta, magari con un bel piatto
d’insalata mista davanti”.
“No! Così non si gusta come si deve: ci vogliono
pop
corn e patatine” anche Choji volle dire la sua “E
poi le commedie sono il
massimo da vedere con tutta la famiglia”.
“Io preferisco i film d’avventura” Jaden
non poteva
che amare quelli no?
“Anche a me piacciono un sacco: quando ne vedo uno
vado a letto sognante” e Naruto scoprì di avere
un'altra cosa in comune con
l’amico.
“Scherzi, anche a me piacciono” Jessie e Syrus lo
dissero
insieme.
“Voi maschi ragionate sempre con simili cose”
Alexis
sospirò sconsolata “Non sapete proprio cosa voglia
dire il romanticismo!”
“Romanticismo?” fecero quasi tutti “Che
genere è?”
“Diciamo che è il genere rosa!”
spiegò Zane con un
sorriso “Oppure è proprio un modo di
essere”.
“Oppure è il genere letterario sviluppatosi a fine
‘700 e inizi ‘800 in Europa”
spiegò Nick “Uno dei miei preferiti”.
“Voi avete un genere
letterario preferito?” chiese
Naruto.
“Esco dal liceo classico ragazzi: è più
che naturale
che adori un genere letterario, anche se ho molti gusti in fatto di
libri e
film” il castano fece capire di avere più
preferenze “Di recente mi sono
appassionato molto il genere storiografico!”
“Le opere di quel genere sono delle buone letture”
ammise
il Truesdale maggiore “Come film invece che genere preferite?
Io adoro i
thriller e gli horror!”
“Che gusti ci troverai mai fratellone” ma Syrus non
apprezzava particolarmente quei generi.
“Sono fonte d’incredibile ispirazione” e
Gaara entrò
nel discorso “soprattutto le scene di massacro.
C’è stato un tempo in cui
emulavo alcuni killer” e molti ebbero la tremarella.
“COFF COFF!”
Aster cominciò a perdere la pazienza.
“Io adoro quasi tutti i
generi” Nick espresse i suoi
gusti “Quelli troppo sdolcinati, però, non riesco
proprio a reggerli!”
“Confermo!” dissero tutti i ragazzi.
“Come fate a non apprezzare le storie d’amore
così
passionali, in cui lui esprime il suo amore eterno” Sakura
Haruno adorava quel
genere.“E le dolci serenate al chiaro
di luna!” sospirò Ino
“Quanto vorrei essere al posto delle fanciulle corteggiate in
quel modo!”
“Vi consiglio di leggere William Shakespeare”
commentò
Nick “Magari v’innamorerete di Romeo”.
“Lei ha letto Shakespeare?” chiese la piccola
Kinomoto
stupita.
“Alcune opere!” rispose il Sun’s Warrior
“Più per
studio che per vero interesse anche se, alla fine mi sono piaciute
parecchio:
soprattutto Amleto, Otello e Sogno di una notte di mezza
estate”.
“Sbaglio o una volta ci fecero un film animato su uno
dei libri di quest’autore” Jaden lo disse
meditabondo.
“Non me lo ricordo!” Nick ci pensò su
“Forse non l’ho
mai visto!”
“Ma sì: quello in cui il principe diventava una
bestia
e doveva trovare il suo vero amore” lo intimò
Jaden.
“IGNORANTE! QUELLA NON E’ UN OPERA DI’
SHAKESPEARE!”
lo gridarono tutti, Nick compreso {quella è la bella e la
bestia di Jeanne-Marie
Leprince de
Beaumont
che ha ispirato il celebre film della Disney}
“Scusate!”
Jaden sorrise con una mano sulla testa.
“INSOMMA, VOLETE
ASCOLTARE QUELLO CHE HO DA DIRE O
NO!”
La pazienza del Phoenix aveva raggiunto il limite.
Tutti lo guardarono stupiti, poi annuirono.
“Finalmente!”
Aster sospirò “E chi parla lo scuoio
vivo!
Dunque, stavo
dicendo che è un berretto verde, cioè un vero
esperto nell’arte della
sopravvivenza e della guerriglia: è paragonabile a un membro
della squadra
speciale per farvi capire.
Durante una di queste campagne militari, salvò un orfano
di guerra e lo adottò, diventando più
tenero”.
“Quindi ha un figlio!” commentò Nick
“Come fa a
sopportare la sua lontananza?”
“Il figlio è morto alcuni anni fa a causa di un
incidente” spiegò Aster con una nota di tristezza
e tutti capirono “Da allora,
Viper si è concentrato sul lavoro chiudendosi in se stesso.
Tornò da una delle missioni con uno strano oggetto.
Nessuno sa cosa fosse, fatto sta che Viper non ne ha mai fatto parola.
Scoprire
la natura di quell’oggetto e prenderlo era la missione di
Itachi e Kisame!” e
si sedette soddisfatto.
“Bene, ora abbiamo un
quadro generale della situazione
e sappiamo qualcosa di più” disse Nick soddisfatto
“A questo punto passiamo
alla fase numero due: cioè la preparazione ad accogliere
l’ottava armata
infernale!”
“La domanda è: quando arriveranno!”
chiese Yuè
“Sicuramente Belazur sta riunendo i Dark Knights e non
sappiamo nemmeno quanti
sono”.
“Ci vuole del tempo per richiamarli tutti” disse
Ryu
Sheron pronto a riparlare “Se ha già iniziato,
come minimo gli ci vorranno
dieci giorni o più. Il tempo non è molto, ma
dovremo farcelo bastare”.
“Ottimo! Allora cosa aspettiamo. Signor Nick
cominciamo gli allenamenti” e Jaden, dopo essersi
schiaffeggiato, si alzò.
“Devo deludervi ragazzi, ma non sarò io ad
allenarvi
questa volta” i ragazzi, sentendo la cosa, lo guardarono
increduli “Pensando a
una simile urgenza, ho deciso di ricorrere al piano B: cioè
chiamare un maestro
per ognuno di voi e farvi apprendere un nuovo stile di combattimento
personale.
In questo modo i Dark Knights non saranno in grado di prevedere tutte
le vostre
mosse”.
“Ha davvero pensato a questo?” chiese Jessie
stupito.
“Da molto tempo!” confessò il
Sun’s Warrior “Ho preso
la decisione finale solo oggi e ho già contattato un paio di
amici: fra mezzora
potrete incontrare i vostri nuovi sen-sei. Sono sicuro che rimarrete
sorpresi”
I ragazzi tacquero per diversi
minuti poi…
“EVVAI!” la prima voce a farsi sentire fu quella di
Naruto “Stanno per arrivare dei nuovi maestri per
noi!”
“Chissà come saranno!” anche Jaden si
sentì
emozionato.
“Speriamo che c’insegnino qualche potente tecnica
di
combattimento” e Rock Lee, al solo pensiero
s’infervorò tutto.
“E magari che ci diano qualche nuova arma!” Tenten
pensava solo a quelle alla fin fine.
“Chissà se sono dei bei tipi!” per Ino
questa era la
cosa più importante * Forse riuscirò a
dimenticare quello stupido ci Chazz *
“Chissà
se
qualcuno di loro ama gli insetti!” si chiese Shino,
sperandolo con tutto se
stesso.
“Chiunque sia il mio maestro, gli dimostrerò la
mia bravura!”
anche Kiba era euforico.
“Speriamo solo che non ci sia qualche pervertito tra
di loro!” Sakura Haruno si preoccupava di questo.
“Chissà se sanno giocare a Duel
Monsters!” Jessie si
chiese questo.
“Lo scoprirete
presto” li calmò Nick “Comunque, potete
stare tranquilli: sono tipi molto seri” * Beh non proprio
tutti! * “Non sono
pervertiti” * per fortuna * “E saranno degli ottimi
maestri e amici. Alcuni di
loro lo sono stati anche per me!”
“COSAAAAAAA!”
Quello fu il grido
collettivo di tutti.
“Si avete capito! Alcuni di loro sono stati miei
maestri del Fantasy, quindi sentitevi onorati di questo. Per il momento
dobbiamo solo aspettarli, nell’attesa fate quello che volete
ok? Tempo trenta
minuti e li conoscerete”.
“Allora ne approfitto per
fare una bellissima cosa” e
la piccola Kinomoto si alzò in piedi raggiante e prese il
suo mazzo “Carte
magiche, uscite tutte insieme e mostrate il vostro vero aspetto a tutti
quanti.
AZIONE!”
In una miriade di luci colorate, le 54 Sakura Card
s’illuminano e apparvero i piccoli spiriti che svolazzarono
allegramente da una
parte all’altra.
“E questi chi sono!” Naruto era stupito, non aveva
mai
visto le carte della piccola Kinomoto.
“Amici miei, sono orgogliosa di presentarvi le carte
del signor Clow Reed, ora convertite in Sakura Card”.
“Belle, ma quante sono?” intanto Jessie provava a
farne avvicinare una per vederla meglio.
“In totale sono
55!” spiegò Kero-chan orgoglioso della
sua padroncina “Le nuove arrivate sono, Speranza, Convergenza
magica e Verità”.
“A proposito, non hai ancora deciso a chi affidare le
nuove due carte!” Yuè la guardò serio
“Ricordati che tutte le carte devono
avere un loro guardiano”.
“E’ vero, l’avevo dimenticato”
Sakura ci rifletté un
po’ su, mentre la carta della Speranza era comodamente seduta
sulla sua spalla
“Ci sono! Yuè, ti affido Ryu Sheron, Kero-chan
Convergenza è sotto la tua
responsabilità”.
“Va bene ho capito” il guardiano del sole non si
fece
troppi problemi.
“E sia!” anche Yuè acconsentì.
“Quindi, adesso, sono alle tue dipendenze vero?”
chiese Ryu Sheron per essere sicuro.
“Ora sono la fonte del tuo potere” gli rispose il
giudice della luna “D’ora in avanti la tua
esistenza è legata alla mia, ma non
temere non te ne pentirai!”
“In tal caso va bene!” e il drago ne fu felice:
finalmente aveva trovato una nuova famiglia.
“PRESA!” Naruto
aveva preso in mano la carta del vento
e la stava osservando curioso “Ciao! Io sono Naruto Uzumaki,
tu invece!”
“Ciao Naruto, io sono la carta del
Vento. È un piacere
conoscerti!” rispose la creatura con voce dolce.
“Piacere mio, carta del Vento. Sai che sei davvero
carina!” al biondino piaceva un sacco il dolce viso di quella
carta.
La carta del vento non rispose, ma arrossì
imbarazzata.
“Sei un piccolo adulatore
Naruto Uzumaki. Molte di noi
adorano i complimenti” un’altra carta si
avvicinò a lui e si appoggiò sulla
sua spalla sinistra “Io sono la carta della
Luce, è un piacere
conoscerti!”
Naruto guardò stupito l’altra carta: una
bellissima
donna con una abito bianco, capelli dello stesso colore e occhi azzurri
“Sai
che anche tu sei molto carina!”
“Ti
ringrazio per il complimento!” gli
sorrise
la carta.
“Ehi Naruto! Guarda: ho
trovato delle nuove amiche!”
Jaden gli si avvicinò e gli mostrò altre tre
carte “Loro sono Acqua, Buio e
Scudo!” le tre carte fecero un inchino.
“Ehi tu ne hai tre!” protestò il
biondino.
“Guarda che tu ne ha quattro con te!” gli disse
l’amico.
“Quattro?” Naruto sentì qualcosa
toccargli la testa e
l’altra mano. Quando le vide, rimase stupito: sulla testa
c’era una piccola
fatina, mentre sull’altra mano un piccolo angelo rosso.
“Ciao
bel ragazzo, io sono la carta del Fuoco e so
essere molto cattiva se provocata!” si
presentò la carta sulla mano.
“Ecco…
io sono la carta del Sonno. Molto piacere!” la
piccola
fatina si presentò timidamente.
“E’ un piacere conoscervi!” Naruto
sorrise a entrambe,
lasciandole di stucco.
“Anche voi avete attirato
le attenzioni di qualche
carta eh?” anche Jessie si fece avanti con altre tre carte
“Loro sono Terra,
Cerchio e Legno!” anche loro fecero un inchino.
“Avete tutte un bellissimo nome e siete anche molto
carine, sapete?” anche Jaden rimase affascinato da quelle
piccole creaturine.
“Grazie
per il complimento Jaden, sei molto gentile ed
educato!” la carta del Buio sembrava
apprezzare molto la
presenza del castano.
“WWWAAAHH!”
Hassleberry cadde di lato e si tenne il
braccio dolorante “Accidenti soldatessa Forza non ci scherzi
proprio a braccio
di ferro!”
“Nemmeno
tu ci scherzi Hassleberry!” disse
la
creaturina divertita “Ci proviamo di
nuovo?”
“Sono
a tua disposizione!” e Hassleberry fu pronto al
re mach.
“Che tipo!”
Syrus lo guardava senza parole, mentre
teneva tra le mani la carta dello Specchio “Tu non sei come
lei vero?”
“No,
sono molto più tranquilla!”
rispose la
carta “Posso
abbracciarti?” questa fu la richiesta della carta
attratta da Touya
Kinomoto, fratello maggiore della piccola Sakura.
“Certo che puoi!” e il Truesdale minore
assentì con un
sorriso e la carta si aggrappò felice al suo petto.
“Guarda te che conquistatore!” gli disse Kiba con
un
ghigno “Ti sei conquistato una carta eh?”
“E tu invece? Mi sembri da solo!” lo riprese Syrus.
Kiba si girò e alzò il pugno:
“NO!” pensò “E’
possibile che nessuna carta voglia conoscermi?”
Una palla gli saltò sulla testa e l’Inuzuka la
vide
stupito.
“Scusami,
non volevo farti male!” disse la
carta allegra “Io sono Rimbalzo,
tu?”
“Uh!
Ciao, io sono Kiba Inuzuka!” rispose lui.
“Piacere!” disse
con tono allegro e rimbalzò
festosa intorno a lui.
“Beh! almeno ho un nuovo amico” pensò
Kiba e si voltò
verso Syrus, ma sgranò gli occhi: altre cinque carte si
erano avvicinate a lui
e stavano giocando con lui “Ma come fa!”
Da un’altra parte, Gaara
era sotto le attenzioni delle
carte della Sabbia e del Tempo che gli giravano attorno curiose.
“Scusatemi, posso sapere perché mi ruotate,
intorno”chiese il rosso alla fine.
“Ti
stiamo osservando giovanotto! Emani un’aura di
tristezza!” gli rispose la carta del Tempo “Sei
triste
per caso?”
“Forse
un tempo ma ora non lo sono più!” rispose lui
con calma.
“Che
ne dici se giochiamo insieme a fare un castello
di sabbia?” gli propose la carta della Sabbia
guardandolo fisso
negli occhi.
“Potrebbe essere un’idea, ma voglio godermi questi
momenti ancora un po’” rispose lui impassibile.
“D’accordo,
quando vuoi!” disse la
carta.
“Cos’hai da
guardare!” Zane era infastidito dallo
sguardo delle carta della lotta, che lo guardava con insistenza.
“Voglio
sfidarti!” e la carta finalmente rispose “Accetti
o ti
tiri indietro!”
“Accetto l’invito. Usciamo che ti sistemo per le
feste” e Zane uscì seguito dalla carta della Lotta
desiderosa di combattere.
“Che tipo!” Shikamaru lo guardò andare
via mentre la
carta del Lucchetto e dello Splendore gli si avvicinarono
“Che volete voi!”
“Semplicemente sono rimaste abbagliate dal tuo fascino
amico!” gli disse Chazz, mentre aveva la carta
dell’Ombra che gli scompigliava
i capelli e saltava da una parte all’altra “Ehi, la
finisci! Mi sento male!”
“Scusa!” disse
la carta ma continuò imperterrita
il suo giro, passando anche sulla testa del giovane Nara.
“Ehi! attenta alla coda!” Shikamaru
cercò di
divincolarsi, ma la carta gli prese il fermaglio e lo tolse
“Accidenti!” e i
capelli gli caddero sulla schiena.
“Non ci stai male in quel modo!” rise Chazz con i
capelli tutti appiattiti.
“Almeno non mi sento come una piattaforma aerea!”
rispose il ragazzo, vedendo i suoi capelli.
“Capo stai davvero bene così!” gli Ojama
si erano
messi sulla testa e saltavano allegri.
“Piccole pesti! Venite qui!” e Chazz
cercò di
prenderle, ma una bolla gli scoppiò davanti facendolo
sobbalzare “Ma che…!”
“Ciao,
io sono la cara della Bolla, molto piacere” e
cominciò a
ricoprirlo di tante candide bollicine.
“Ehi! ho capito che ti piaccio, ma adesso non
esagerare” si lamentò il moro “Shikamaru
mi puoi dare una mano?”
“Spiacente, ma anch’io ho da fare” il
giovane Nara
doveva sorbirsi la carta dello Splendore che lo abbagliava e di quella
del
Lucchetto che saltellava allegramente sulla sua testa insieme a quella
dell’Ombra “Che seccatura!”
“Siete davvero dispettosi
voi due!” Nick era sotto le
attenzioni della carta dei Gemelli che gli tiravano amorevolmente le
guance
“Non esagerate o rischio di avere le labbra di un pesce.
“Labbra
di un pesce?” dissero i due gemelli “Eh
Eh!
Saresti troppo buffo!”
“E
dopo le userò per baciare le vostre testoline”
Nick
sorrise: aveva sempre amato i bambini.
“Come
sei buffo zietto!” dissero
insieme i gemelli.
“Così mi fate sentire vecchio!” si
lamentò il Sun’s
Warrior col musone, poi qualcosa si adagiò sulla sua testa.
“Vuoi
scrivere qualcosa sulle mie pagine?” chiese
la
carta della Fantasia simile a un libro di favole “Sono
sicura
che ti piacerebbe!”
“Magari in un’altra occasione piccolina, ma ti
prometto che metterò una bella storia nelle tue
pagine!” sorrise Nick, era
tentato ma il tempo non era molto {e poi sono io che scrivo,
così mi offendo
>-<}.
“Non
vedo l’ora che tu lo faccia. Intanto posso
giocare con te?” chiese il libro magico.
“Non hai neanche bisogno di chiedermelo!” rispose
il
castano e cominciò a giocherellare anche con quella carta.
“Da non credere, anche il
signor Nick sta giocando con
le carte di Sakura” pensò Alexis mentre prestava
attenzione alla carta del
Canto “Tu puoi riprodurre le voci vero?”
“Se
vuoi, posso riprodurre la tua” le
propose
la carta “Sai che mi piace
molto!”
“Ti ringrazio per il complimento!” sorrise la
bionda.
“KAWAI!” Ino si
stava spupazzando la carta del Fiore e
del Sogno, mentre Sakura Haruno accarezzava quella della
velocità.
“Sei davvero carino, vorrei davvero stringerti
sempre”
disse la rosa alla curiosa creatura.
“Kiù!”
fece la carta che era una delle
poche a non saper
parlare.
“Quanto sei dolce!” la rosa se lo
abbracciò
teneramente.
Passò mezzora e Nick,
dopo aver controllato
l’orologio, si alzò e disse a tutti di andare
fuori, perché era ora.
I ragazzi ubbidirono, salutarono le carte che
tornarono nel mazzo e si avviarono.
Quando uscirono, videro che Zane era a terra
ansimante.
“ZANE!” Syrus gli corse incontro per sincerarsi
delle
sue condizioni “STAI… bene!”
“Che succede!” tutti corsero verso i due fratelli
e,
quando arrivarono, non ebbero parole.
Zane era a terra con la maglietta nera strappata e sul
petto glabro c’erano i segni di graffietti e morsi e la
cintura era slacciata.
“Ehi, ma che hai fatto!” Nick lo chiese stupito
“Sembra quasi che tu abbia…”
“Sta zitto che è meglio!” e il Truesdale maggiore si
alzò sistemandosi
poi si rivolse alla piccola Kinomoto “Quella dannata delle
carta della Lotta è
una masochista incallita. Tienitela buona o la prossima volta la
scanno!”
Gli altri lo guardarono increduli:
era davvero
successo quello che pensavano?
“Ecco perché ti osservava in quel modo!”
Shaoran non
si sarebbe mai aspettato che la carta della Lotta avesse un simile
carattere.
“Meglio non parlarne per favore!” e Zane
troncò
l’argomento “Piuttosto, è ora?”
“Ecco… Sì è ora!”
Nick non sapeva se ridere o
piangere, ma preferì anche lui evitare di aggiungere altro
“Forza ragazzi,
andiamo” e svegliò gli altri dal loro torpore
improvviso.
Viper osservò la scena
dai suoi monitor: era riuscito
a modificare il programma dei suoi
bio
band ma non in tempo per assorbire l’energia dei
combattimenti.
“Dove diavolo stanno andando?” si chiese
“E che
diavolo era quella strana creatura che ha messo sotto Zane
Truesdale!”
“Penso che sia una creatura magica” rispose la
creatura nel cilindro “Non so come ma sembra che quella
bambinetta di nome
Sakura Kinomoto abbia il potere di dar vita alle carte che ha con se.
Potrebbe
essere interessante assorbire la sua energia!”
“Non ne dubito, ma c’è qualcosa che non
mi torna”
Viper sentiva che stava per succedere qualcosa.
“Ora lo vedremo!” la voce nel cilindro era fremente.
“COSA! CHE DIAVOLO E’ QUELLO!” Viper
sgranò gli occhi
incredulo.
Davanti al ponte del dormitorio
rosso si era aperto un
grande portale dimensionale e da esso ne stavano uscendo diversi
guerrieri:
Blade, Dastan, Jen, Buffy, Eric, Gabriel, un alto ragazzo biondo e con
gli
occhi azzurri con una grossa spada dietro la schiena e vestito con un
abito
nero e una mantella rossa; un moro con i capelli che si alzavano dritti
vestito
nello stesso modo del biondo ma senza la mantella e con due spade; una
ragazza
dai capelli castani e gli occhi verdi e vestita con un abito rosa; un
castano
con una cicatrice che gli attraversava il viso e vestito con un abito
nero; un
uomo con occhiali da sole e capelli neri vestito completamente di rosso
e con
dietro una grossa spada; un uomo anziano su una sedia a rotelle che si
muoveva
da sola; un castano con gli occhi coperti da uno strano visore rosso a
linea
orizzontale; un canadese con sguardo selvaggio e capelli simili alle
orecchie
di un lupo; quattro
tartarughe umanoidi
con il volto coperto da una benda colorata; un ragazzo vestito con
pantalone
nero aderente e canottiera bianca che metteva in risalto il fisico
muscoloso,
capelli neri tenuti corti e un pizzetto sul volto; un ragazzino con un
lungo
abito bianco dello stesso colore dei capelli e un lungo bastone di
osso; un
motociclista vestito in nero.
“Sono contento di
rivedervi tutti amici miei” sorrise
Nick “Noto con piacere che siete in molti.
“Ne dubitavi forse?” disse Blade calmo
“Ho radunato i
migliori che sono riuscito a trovare nel poco tempo che mi hai dato.
Che te ne
pare?”
“Ottime scelte!” rispose il castano. Si
voltò verso i
Sun’s Knights “Ragazzi voglio presentarvi i vostri
maestri. Blade, Dastan, Jen,
Buffy, Eric e Gabriel già li conoscete, gli altri sono:
Cloud Strife, Zack
Fair, Aerith Dissidia, Squall Leonhart, Auron , il professor Charles
Xavier,
Scott Summers detto Ciclope, Logan o Wolverine, Leonardo, Raffaello,
Donatello,
Michelangelo, Lewis, Cleff e Johnny Blaze. Tutti loro sono miei amici e
maestri
e ora vi affido alle loro cure”.
“Che forza!”
Jaden era euforico “Avremo per maestri
dei tipi molto particolari”.
“Non hai idea quanto amico” disse Zack e lo
indicò “E
io sarò il tuo maestro. Ti avverto che non ci
andrò leggero!”
“Non ti deluderò!” Jaden sperava proprio
di avere lui
come maestro.
“Vi dirò gli abbinamenti, quindi aprite le
orecchie”
s’impose Blade e si schiarì la voce.
“La serie maestri e allievi è:
1) Zack
– Jaden;
2) Cloud
– Naruto;
3) Squall
– Gaara;
4) Dastan – Jessie;
5) Gabriel – Chazz;
6) Cleff – Hinata, Alexis
e Sakura Kinomoto;
7) Auron – Shino;
8) Eric – Kiba;
9) Io – Neji;
10) Buffy
– Tenten;
11) Ninja
Turtles – Rock Lee;
12) Lewis –
Hassleberry;
13) Wolverine
– Syrus;
14) Scott
– Aster;
15) Professor Xavier –
Zane, Shikamaru e Choji;
16) Jen – Ino;
17) Johnny – Temari e
Kankuro;
18) Aerith – Sakura
Haruno.
Spero abbiate capito
ragazzi!”
“Cavolo, abbiamo davvero
dei tipi curiosi” Kiba pensò
subito a Eric.
“Non preoccuparti: vedrai che non resterai deluso!”
lo
tranquillizzò Eric.
“Ho solo una
domanda” Shino si rivolse al suo nuovo
maestro “Adora gli insetti?”
“Ogni creatura ha una sua storia, anche gli
insetti”
rispose enigmatico Auron.
“Ho capito!” rispose l’Aburame.
“Ho dei maestri che sono
verdi come me!” disse Rock
Lee emozionato.
“Tecnicamente è il contrario” lo
corresse Donatello.
“Ti metteremo sotto amico, sei informato” disse
Leonardo già pronto.
“Preparati a diventare un maestro del guscido!” lo
avvertì Raffaello.
“E un gran divoratore di pizza!” e Michelangelo ne
tirò fuori una capricciosa e la lanciò a Nick
“Eccoti una delle tue preferite!”
“Ti ringrazio amico!” Nick se la mangiò
con gusto.
“Sono un po’
dubbioso signore” Shikamaru espresse subito
i suoi pensieri “Riuscirà ad allenarci tutti e
tre?”
“Non preoccuparti. E’ vero, sono costretto su una
sedia a rotelle ma so il fatto mio” rispose calmo il
professor Xavier.
“Lo spero bene per lei” Zane lo attaccò
aggressivo.
“Quando avrò finito con voi, potrai vederlo da
te!”
gli rispose tranquillamente.
“Spero non ci faccia stare a digiuno” per Choji era
questo l’unico pensiero.
“Non sarà un problema: non salterete nessun
pasto” e
Xavier lo rassicurò.
“A che serve quello
strano visore?” chiese Aster
curioso.
“E’ un problema che ho dall’infanzia non
preoccupartene” gli rispose Scott “Avrai modo di
vederlo da te!”
“E così tu
saresti il cocco che ha schiacciato quella
pulce di Freezer” disse Logan mentre lo osservava
attentamente.
“E tu sei quel Wolverine che quel mostro ha citato: ha
detto che gli ricordavo te” affermò il Truesdale
minore.
“Andremo molto d’accordo allora!” sorrise
lui.
“Non deluderò
le sue aspettative generale” Hassleberry
si mise sull’attenti.
“Non siamo mica in guerra amico, quindi rilassati un
po’” gli disse Lewis leggermente confuso.
“T’insegnerò a controllare come si deve
il tuo potere
di trasformazione”.
“Non vedo l’ora signore!” e Hassleberry
era fremente.
“Sei informata ragazza:
ti dovrai adattare subito al
mio stile o non uscirai incolume dal mio allenamento”
avvertì Jen alla povera
Yamanacha.
“Non la deluderò signorina!” disse
pronta Ino.
“Chiamami Jen, ok?”
“Si Jen!” si corresse Ino.
“Che bellezza!”
Tenten era euforica “Avrò la signorina
Buffy come maestro. Sono la ragazza più felice del
mondo!”
“Chissà se avrai lo stesso entusiasmo quando
inizieremo l’allenamento” disse Buffy.
“VEDRA’ CHE NON LA DELUDERO’”
al solo pensiero Tenten
fremeva.
“Farò del mio
meglio per non deluderla!” Neji andò
subito al punto.
“Vedi di non rimangiarti la parola!” rispose Blade.
“Siamo sicuri che un
bambino riesca ad allenarci?”
chiese Alexis dubbiosa nel vedere Cleff.
“Non giudicarmi dall’aspetto, sono più
forte di quello
che credi” rispose il mago.
“Il mago Cleff è forse il miglior maestro che
potesse
capitarvi” rassicurò Rayearth.
“E’ uno dei più potenti maghi di Cefiro
e anche uno
dei più antichi guardiani della magia”
continuò Windom.
“I precedenti cavalieri magici hanno tratto enormi
giovamenti dai suoi insegnamenti” aggiunse Ceres.
“Se è così, allora non ho altri
dubbi” disse Hinata
con un timido sorriso.
“Un momento ma Shaoran non ha un maestro” disse
Sakura
preoccupata “Chi si occuperà di lui!”
“Io ho già il mio maestro” disse Shaoran
“e ho già
iniziato gli ad allenarmi”.
“E chi è?” chiesero le tre curiose.
“Sono io!” e Alan si fece avanti “Vedrete
che non sarò
da meno”.
“Wow!” Sakura fu colpita nel sapere la cosa.
“Riuscirai a starci
dietro?” chiese Temari dubbiosa al
loro presunto maestro.
“Lo vedrete da voi!” si limitò a
rispondere Johnny.
“Farò del mio
meglio per starle dietro” Sakura Haruno
non voleva essere considerata da meno di Ino.
“Allora lavoreremo a fondo!” le sorrise Aerith.
“Hai del potenziale come cacciatore di mostri”
ammise
Gabriel “T’insegnerò a farne fuori
migliaia in pochi secondi!”
“Cacciatore di mostri?” ripeté Chazz con
un brivido
“Non credo di avere quelle potenzialità”.
“Di solito non sbaglio mai una previsione”
ribatté
Gabriel “vedrai che ho ragione!”
Cloud si rivolse direttamente e
Nick: “Ho saputo che
hai sconfitto Sephiroth! Complimenti!”
“So bene che l’avresti voluto sconfiggere tu, ma il
destino, a volte, è imprevedibile. Abbi cura di Naruto:
avete diverse cose in
comune oltre a capelli e occhi” disse Nick.
“Se lo dici tu!” rispose il biondo.
“Non credo che riuscirò a sopportarlo”
disse Naruto
dopo averlo squadrato bene.
“Andiamo. Sarà sicuramente un grande” lo
incitò Jaden.
“Se lo dici tu, mi fido!” rispose Naruto.
“A me sarebbe tanto piaciuto conoscere Yaphisan
Sandtimes!” intervenne Gaara “Zane mi ha detto
che molto
forte. se non sbaglio
ha lo stesso cognome con quella donna che stava insieme a Itachi
vero?”
“Stai parlando di
Kaeleena vero?” disse Nick “E’ la
figlia di Yaphisan e i due sono sempre molto impegnati. Yaphisan ha dei
seri
problemi a stare in un luogo per molto tempo mentre Kaeleena... Ecco,
non so
cosa dire”.
“A proposito di Kaeleena, c’è una cosa
che devi
sapere” Blade gli si avvicinò e gli
bisbigliò a un orecchio.
Nick sgranò gli occhi e guardò Blade con faccia
stupita: “Dici sul serio!”
“Mai stato così serio!” rispose il mezzo
vampiro “Luce
si sta occupando della situazione!”
“Che roba!” Buffy si avvicinò a loro con
le mani sulla
testa.
“Considerando il tipo, potrebbe anche funzionare!”
anche Jen volle dire la sua.
“Chissà che cosa ne uscirà fuori da una
simile
unione!” si chiese Cloud.
“Vedrai che la nostra Kaeleena se la caverà alla
grande” lo rassicurò Zack.
“Dovremo tenerlo d’occhio, non credete?”
propose Squall
“Può darsi che non sarà capito o
altro!”
“Scusate, ma di che state
parlando?” chiese Jaden
curioso.
“E’ successo qualcosa a quella bella
donna?” chiese
Naruto “Cosa le ha fatto quel mostro di Itachi!”
“Niente di serio, non preoccuparti!” lo
rassicurò Nick
* Se si viene a sapere c’è il rischio che
attenteranno alle loro vite. Già la
situazione è complicata: questa notizia è
sconvolgente e sorprendente allo
stesso tempo *.
“Sono pronto a scommettere che lei e Itachi hanno
fatto qualcosa di molto particolare, vero?” Zane ne era
convinto.
“Acc!” fu il pensiero di tutti i guerrieri del
Fantasy
e di Nick.
“Allora ho ragione?” chiese Zane con un ghigno.
“NO, HAI SBAGLIATO IN
TUTTI I SENSI!”
Questa fu la risposta
collettiva dei guerrieri del
Fantasy.
“E invece ci ho azzeccato” pensò Zane,
ma preferì
tenersi il pensiero per se.
“Comunque!”
Nick cercò di cambiare discorso “Ora
dovrebbe toccare a me, giusto? Non posso allenarmi senza un valido
compagno di
allenamento”.
“Hai ragione” confermò Blade
“Abbiamo pensato anche a
te. Il tuo compagno di allenamento sta per arrivare!”
“Spero che non sia Dorian!” nel dire quel nome,
Nick
usò tutto il disprezzo possibile.
“Sei fortunato, Dorian è impegnato!” lo
rassicurò Eric
“Comunque lo conosci molto bene!”
“Ottimo!” disse il Sun’s Warrior * Spero
che sia
Marina! Abbiamo un sacco di cose da dirci. *
Un portale si aprì e una
figura cominciò a definirsi e
poi apparve il compagno di allenamento di Nick.
“A questo punto, Dorian era meglio” si
lamentò Nick
nel vedere chi era uscito dal portale.
“E quello chi è?” Naruto e Jaden lo
dissero nello
stesso momento.
“E’ BELLISSIMO!” le ragazze lo gridarono
insieme “LUI
E IL SIGNOR NICK SONO MAGNIFICI!” {adulatrici! XD}
Il nuovo arrivato era un alto moro,
vestito con
un’armatura nera e un lungo mantello grigio gli arrivava fino
alle ginocchia, i
suoi occhi erano due intense perle nere in cui si poteva vedere la sua
incredibile forza.
“Come sempre è un piacere rivederti
Nick!” disse calmo
il nuovo arrivato.
“Il piacere è tutto mio, Lantis!”
rispose Nick
contrariato.
“Non sembra anche a te
che quei due non vadano tanto
d’accordo?” bisbigliò Naruto a Jaden.
“Tu dici? Secondo me sono grandi amici” rispose il
castano.
“Ma dove li hai gli occhi?” lo riprese Shaoran
unendosi alla discussione “Quei due si guardano
storto!”
“Io sono d’accordo con Jaden” intervenne
Jessie “Quei
due sono grandi amici, ma anche rivali!”
“Rivali?” ripeterono Naruto e Shaoran “E
in che cosa?”
“V’illumino io!” ed Eric li fece
sobbalzare “Scusate!
Il motivo della loro rivalità è una
donna!”
“Una donna?” ripeterono tutti i ragazzi che si
erano
avvicinati “E chi è?”
“Luce, ecco chi!” rispose il corvo.
I ragazzi ebbero un flash.
“Lei!” esclamò Naruto “Che
è carina, non ci sono
dubbi, ma non è un po’…”.
“Non pensarlo nemmeno” lo riprese Eric
“Luce non è il
tipo che si arrabbia: è il suo modo per calmare le teste
calde!”
“Volete finirla di fare
comunella” li riprese la voce
Nick “I vostri bisbigli mi danno i nervi!”
“Scusate non vole….” I ragazzi non
riuscirono a
terminare la frase: Nick li fissava con un solo occhio, ma
bastò per farli
rabbrividire.
“Mai parlargli alle spalle, è una cosa che non
sopporta!” disse calmo Blade “Questo lato del suo
carattere è sempre qualcosa
che stupisce. Anche il suo alter ego lo aveva”.
“Magnifico!”
pensò Zane con un sorriso compiaciuto *
Anche lui ha un rivale e sa mettere i brividi col solo sguardo. *
“Scusatemi!” Nick tornò al suo solito
sguardo “Non
volevo spaventarvi! Beh, ora che avete conosciuto i vostri maestri,
potete
andare. Auguro a tutti voi buona fortuna”.
“Non la deluderemo signor
Nick!”
Questo fu il grido
collettivo dei ragazzi e Nick
sorrise.
“Bene, se non avete
più nulla da dire, possiamo
andare!” e Blade dette il via “Vi alleneremo in
luoghi diversi, quindi
salutatevi”.
“Ci rivediamo presto ragazzi, buona fortuna!” e
anche
il Sun’s Warrior salutò tutti con lo sguardo.
“Forza Yuè, seguiamo Sakura” Kero-chan
si pose sulla
testa della piccola Kinomoto.
“Certo!” e anche il giudice delle carte si
unì a loro.
“Nick, Lantis! Date del vostro meglio” disse loro
Cleff e i due annuirono.
Si aprirono alcuni portali e i ragazzi li
attraversarono, mentre altri volarono verso un altro luogo, lasciando
soli i
due.
“Non sei cambiato,
Nick” il cavaliere di Cefiro ne era
certo.
“Esteriormente no” rispose Nick “ma
dentro, la
sostanza è migliorata parecchio!”
“Voglio proprio vederne la natura!” Lantis
schioccò le
dita e il paesaggio cambiò.
I due si trovavano in un altro luogo: la terra era
completamente bruciata e il cielo era buio e senza stelle, tinto da una
linea
d’argento all’orizzonte.
“Quanti ricordi” Nick estrasse la spada e la
puntò
verso l’avversario.
“Hai ragione, è qui che la nostra faida
è iniziata”
anche il moro estrasse la sua spada avvolta da una luce bianca
“e sarà qui che
la finiremo!” e anche lui la puntò verso il rivale.
“A questo punto è inutile parlare” Nick
si mise in
posizione “saranno le nostre spade a risolvere la
questione”.
“E sia!” anche Lantis si mise in posizione.
I due si fissarono per lunghi
istanti e poi gridarono
insieme: “COMINCIAMO!” e corsero in avanti uno
contro l’altro. E così
l’allenamento di Nick e dei Sun’s Knights ebbe
inizio.
Nel
prossimo
capitolo.
Passano due
settimane e i ragazzi tornano presso l’accademia del
duellante: alcuni sono
visibilmente cambiati altri invece non lo danno a vedere.
In questo intervallo
anche se non completamente, Belazur ha riunito i Dark Knights e da
inizio alle
danze.
Chi saranno i
Dark Knights? Quali saranno i risultati dell’allenamento?
Questo e altro al
prossimo capitolo.
Cloud,
Zack,
Aerith, Auron e Squall sono personaggi provenienti dal videogioco di
Final
Fantasy e da quello di Kingdom Heart.
Il
professor
X, Ciclope e Wolverine vengono dal cartone X-men.
Leonardo,
Raffaello, Donatello e Michelangelo sono le Ninja Turtles.
Lewis
è un
personaggio del videogioco di Primal.
Johnny
Blaze
è il Ghost Rider.
Cleff e
Lantis sono personaggi del manga di Rayearth.
La
spiegazione
di Alan è un sunto proveniente dal manga di Bleach.
La
SPIRIT
CHOP E LA ALAN CHOP sono un mio omaggio a Soul Eater^^
Un
ringraziamento particolare a Miciuzumachi per i dialoghi e per avermi
sopportato ^^
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Capitolo 40 *** ritorno e ombre ***
40. ritorno e ombre
Ciao a
tutti
e ben ritrovati per quest’ennesimo capitolo.
Scusate se
non mi sono fatto sentire in questo mese: ho avuto un piccolo blocco
creativo,
inoltre non ho avuto molto tempo per stare al PC e si aggiunge che sto
pensando
alla fic World Chronicle che deve partire fra breve e anche a
un’altra che mi
sta frullando in testa; in pratica c’è stato un
blocco totale^^.
Ora però ho
risolto e sono tornato più attivo che mai per presentarvi
questo nuovo
capitolo: ci saranno un sacco di sorprese ve lo posso garantire
soprattutto
all’ultimo.
Non vi dico
cosa o vi rovinerei la sorpresa. Direi di non farvi aspettare oltre
quindi ecco
a voi il capitolo. Buona lettura.
Nella mistica Oblivion
l’ottavo generale infernale era
in attesa…
“Sono passate due settimane ma ancora niente”
Belazur
era preoccupato “Che tutti i Dark Knights siano
spariti?”
Quando ormai aveva deciso di muoversi da solo, le
porte delle sue stanze si aprirono ed entrarono delle figure
incappucciate.
“Era ora!” il demone tirò un sospiro di
sollievo
“Benvenuti Dark Knights”
Le figure incappucciate si fermarono davanti al
generale e fecero un leggero inchino.
“Un momento!”Belazur aveva fatto rapidamente la
conta
e qualcosa non andava “Dovreste essere di più e
invece vedo che ci sono degli
assenti. Che fine hanno fatto!”
“Desolato generale Belazur, gli altri non verranno.
Sono spariti molto tempo fa!” rispose quello più
vicino a lui “Siamo in
diciotto, ma possiamo garantirvi che nessuno
sopravvivrà!” un ghigno diabolico
si sparse tra i presenti.
“Molto bene!” Belazur si alzò
“Preparatevi: stiamo per
entrare in scena”.
“SISSIGNORE!” risposero in coro le figure
incappucciate.
“Davvero credi di poter
vincere contro di loro con le
forze ridotte?” riecheggiò una voce
all’entrata.
I membri dell’ottava armata si voltarono.
A parlare era un demone dalle sembianze umane: era
alto, il corpo muscoloso era coperto in parte da un’armatura
di metallo
brunito, la testa era rasata, anche se si potevano intravedere che i
capelli
erano neri e gli occhi erano rossi come il sangue.
“Terzo seggio della quattordicesima armata infernale
Drake osi forse insinuare che non siamo abbastanza forti!”
Belazur lo guardò
dall’alto in basso “I miei poteri piegheranno
facilmente Nick e i Sun’s Knights
saranno schiacciati dai miei Dark Knights. Non importa se non ci sono
tutti:
nessuno può batterci”
“Se ne sei così sicuro!” Drake
alzò le spalle e si
voltò “Vedi di fare attenzione: un guerriero come
Nick non si lascia piegare
con tanta facilità, è per questo che merita tutto
il rispetto che si possa dare
ad un nemico!” e se ne andò.
“Odio i suoi
discorsi!” Belazur tremava dalla rabbia
ogni volta ce lo vedeva “E odio le arie che si da :
avrà anche 6000 anni e avrà
combattuto chissà quanti avversari, ma deve smetterla di
rompere con queste scemenze
di onore e rispetto. Quando avrò ucciso Nick, lui
sarà il prossimo”.
“Non dategli retta generale” lo riprese uno dei
Dark
Knights “Master Drake ha le sue idee esagerate.
Ignoratelo”.
“Hai ragione! Beh, basta inutili chiacchiere:
preparatevi perché fra breve scenderemo in guerra!”
“SSSIGNORE!” risposero nuovamente i Dark Knights.
Nell’accademia del
duellante la vita procedeva
tranquilla: tutti gli studenti svolgevano tranquillamente le loro
attività, ma
stranamente sembrava mancasse sempre qualcuno. Chi?
Jaden e i suoi compagni: nessuno aveva loro notizie da
quindici giorni e molti si chiedevano dove fossero finiti.
La piccola Tomoyo si era recata all’accademia con la
speranza di rivedere la sua amica Sakura, ma non era riuscita a
trovarla e
nemmeno Syrus era presenta.
“Chissà dove saranno finiti!” si chiese
la piccola
mora mentre sorseggiava un po’ di te ed era in compagnia di
Blair e Jim.
“Anch’io sono un po’ preoccupata: non
abbiamo loro
notizie da parecchio” Blair non nascondeva la sua ansia.
“Tranquille! Sono sicuro che stanno tutti bene” il
Dundee ne era sicuro mentre era sdraiato sul dorso di Shelley *
Però quando
tornano? *
Un istante dopo qualcosa avvenne:
una serie di portali
si aprirono tutti insieme.
“Ehi, ma che succede!” la prima a scattare in piedi
fu
Tomoyo.
“Quei portali! SONO TORNATI!” Blair lo
gridò con tutta
la gioia che aveva in corpo.
“Era ora!” Jim sollevò la visiera del
cappello mentre
Shelley si mosse.
Dai portali uscirono i ragazzi e
molti sfoggiavano un
look diverso.
Ino aveva il suo abito ninja, ma era aperto dietro
mettendo in mostra le spalle su cui c’era un piccolo
tatuaggio a forma di
fiore.
Chazz aveva un giubbotto di pelle più lungo mentre il
volto era coperto da una maschera nera e da un cappello.
Zane, Aster, Shikamaru e Choji avevano una tuta nera
molto aderente che li copriva interamente.
Kankuro aveva una giacca di pelle, mentre Temari aveva
mantenuto il suo solito abbigliamento.
Tenten aveva in più solo un gilè nero e i capelli
erano leggermente più lunghi.
Neji sfoggiava un paio di occhiali da sole e un
giubbotto di pelle.
Rock Lee era sempre lo stesso salvo per la presenza
alla cintura di due nunchaku e di due tridenti mentre una katana e un
bastone
erano dietro la schiena.
Hinata, Sakura e Alexis erano vestite nello stesso
modo con cui erano andate: l’unica novità era un
guanto sul dorso della mano sinistra,
dove era visibile una gemma.
Shino aveva solo una grossa spada dietro la schiena e
non aveva cambiato altro.
Gli altri erano in sostanza riamasti gli stessi salvo
per altre piccole differenze.
“EHILA’!”
fu la prima cosa che dissero tutti.
I tre corsero ad accoglierli.
“Ce ne avete messo di tempo ragazzi!” disse Jim
“Vi
stavamo per dare per dispersi!”
“Ah ah! Scusate ragazzi!” Jaden si mise le mani
sulla
testa, aveva un colletto alto e un paio di guanti neri
“Abbiamo avuto molte
cose da fare”
“Già!” anche Naruto era raggiante mentre
teneva la
spada appesa dietro la schiena “Non avete idea di cosa
abbiamo dovuto fare!”
“Ragazzi!” li
richiamò Blade “Noi abbiamo fatto tutto
quello che potevamo, ora tocca a voi mettere in pratica i nostri
insegnamenti”
i ragazzi annuirono “Bene, a questo punto possiamo anche
andarcene”.
“Ve ne andate così presto?” Jessie
parlò a nome di
tutti, aveva un medaglione addosso.
“Sì ci dispiace! Nick arriverà tra
breve:
salutatecelo” rispose il mezzo vampiro e aprì un
portale.
“Buona fortuna!” e tutti i maestri, dopo aver detto
la
cosa insieme, se ne andarono.
“Allora? Dove siete
finiti?” chiese Blair curiosa
mentre teneva Akamaru in braccio.
“E’ un po’ difficile da
spiegare!” nel ripensarci,
Jaden non sapeva come descrivere il luogo in cui era stato.
“Ognuno di noi è stato portato in un posto
diverso”
precisò Chazz “Io, per esempio, sono andato ad
allenarmi nella foresta nera!”
“Nella foresta nera?” nel sentire le sue parole,
Jim
fu incredulo “E sei sopravvissuto!”
“Se sono qui, vuol dire di sì!” rispose
secco il
Princeton.
“Scusate: cosa c’è di tanto particolare
nella foresta
nera?” Tomoyo era molto curiosa.
“La foresta nera è un luogo totalmente inospitale
per
l’uomo. Solo chi regge delle condizioni estreme
può viverci!” spiegò Chazz
“Questa è la versione ufficiale, ma la
verità è che è abitata dai cosiddetti
Hunter: dei cacciatori di mostri molto abili”
“Cacciatori di mostri?” Blair ebbe un brivido
“Ma che
dici? I mostri non esistono!”
“Sbagliato! Esistono eccome!” Chazz lo disse con
tutta
la serietà di cui era dotato e più d qualcuno
ebbe i brividi “Ce ne sono di
ogni tipo, ma quelli che popolano il nostro pianeta più di
qualunque altro sono
i vampiri e i licantropi e io li ho visti”.
“AAAAAAAHHHHHHH!”
Questo fu il grido della maggioranza dei ragazzi.
“Ecco perché
nessuno dovrebbe saperlo!” concluse Chazz
coprendosi il volto col cappello.
“E PERCHE’ CAVOLO CE L’HAI
DETTO!” esplose Naruto.
“Perché voi non siete persone normali”
rispose calmo
il moro e poi un ghigno bastardo gli si disegnò sul volto
“E poi perché non
vantarsi di avere avuto una simile esperienza?”
“Io non me ne
stupisco” incredibilmente a parlare era
stata Hinata “Dove siamo state noi, c’erano
creature mostruose che erano
generate dalle paure che ognuno aveva dentro”.
“E’ vero! Alcune non erano neppure
corporee” confermò
Alexis.
“E altre erano gigantesche e molto pericolose”
finì la
piccola Kinomoto “Ci sono state delle volte in cui siamo
dovute ricorrere ai
mana guerrieri”
“Vampiri hai
detto?” Neji rise di gusto “il maestro
Blade è un mezzo vampiro e ammazza vampiri dalla mattina
alla sera e io ho
imparato come fare!”
“Stessa cosa posso dire io” anche Tenten sorrise
“la
maestra Buffy ammazza ogni sorta di creatura delle tenebre come se
nulla fosse.
Anch’io ho fatto pratica!”
“Tsk!” fece Chazz nervoso.
“E voi non avete visto i
mutanti delle X Manson”
intervenne Shikamaru “Anche loro sono particolari, spesso
anche mostruosi ma
cercano di usare i loro poteri a fin di bene!”
“E sono anche dei bravi ragazzi” al solo
ricordarli,
Choji era al settimo cielo.
“I nostri poteri, spesso, sono molto simili a quelli
che hanno loro” Zane stesso ne era rimasto stupito.
“Ma alcuni sono più problematici di
altri!” Aster
ricordò quello del suo maestro.
“Alla fin fine ognuno di
noi è venuto a contatto con
realtà e mondi che nemmeno avremmo potuto
immaginare” Gaara mentre metteva a
posto una spada vicino alla sua giara ne era convintissimo
“Grazie al maestro
Squall ho davvero ampliato i miei orizzonti!”
“Anch’io ho visto cose incredibili!”
Jaden non era da
meno “Pensate: alcune creature si possono evocare con la sola
forza del
pensiero!”
“Anch’io l’ho visto!”
confermò Naruto “Alcune le ho
dovute fare a pezzi!”
“Fare esperienza! Era
questo l’obiettivo principale
del vostro allenamento ragazzi!” disse una voce familiare.
I ragazzi si voltarono verso la direzione e poterono
rivedere…
“SIGNOR NICK!” gridarono in coro.
Il Sun’s Warrior era tornato e sfoggiava un nuovo
look: l’abito era strappato e rendeva evidente il corpo
scolpito, i capelli si
erano allungati fino alle spalle e sul viso era cresciuta la barba.
“Come va,
ragazzi!” Nick li salutò e si avvicinò.
“E’ bello rivederla signore!” Hassleberry
scattò
sull’attenti “Ciò che ho appreso non lo
dimenticherò per tutta la vita!”
“Riposo soldato!” rispose il Sun’s
Warrior con un
sorriso e si sedette “Ah! Qualcuno può darmi un
po’ d’acqua? Sto morendo di
sete!”
“C-Certo! Ecco a voi!” anche se non lo conosceva
bene,
Blair aveva capito che quel castano era molto forte e ne era
terribilmente
attratta.
“Grazie!” e il castano bevve.
“Ma che vi è
successo signor Nick?” chiese Naruto “E
come mai avete barba e capelli lunghi?”
“Diciamo che non ho avuto molto tempo per prestare
attenzione all’aspetto fisico” rispose Nick
“Il mio allenamento con Lantis ha
avuto solo delle brevi pause”.
“Comunque anche così non avete perso il vostro
fascino”
Tenten lo disse mentre lo guardava sognate
“Quell’aspetto più “selvaggio
e
bellicoso” vi dona molto”.
“E’ vero! Non siete davvero male!” Temari
se lo stava
mangiando con gli occhi.
“Un bel sorriso” Tomoyo non voleva perdersi un
secondo.
“Guarda come ti sei ridotto!” e poco dopo apparve
anche Alan in compagnia di Shaoran che era l’unico a non
essere ancora arrivato.
“E’ belo rivederti amico mio!” lo accolse
Nick
“Shaoran è bello vedere anche te!”
“Il piacere è tutto mio” il ragazzo fece
un riverito
inchino.
“Ehi, ma come ti sei vestito Shaoran!” Kiba che
aveva
una maglia nera fu il primo a notarlo.
Il castano era vestito con un lungo
kimono bianco,
ricamato con merletti dorati e sotto di esso, si poteva vedere una
camicia a
rete nera.
“Vi piace come sono
vestito?” chiese Shaoran con un
sorriso.
“Altro che!” Sakura gli si avvicinò e lo
guardò meglio
notando un altro particolare “Ehi, anche i tuoi capelli si
sono leggermente
allungati. Dove sei andato tu?”
“Ecco…” il castano non sapeva da dove
iniziare.
“Sul monte Olimpo!” rispose Alan
“Lì c’è un cancello
che collega il vostro mondo con quello
dell’aldilà. Ho portato Shaoran
lì!”
Tutti guardarono increduli il ragazzo.
“Davvero sei stato in
paradiso?” quello più curioso fu
Neji.
“Non proprio. Sono stato nelle vicinanze. Perché
me lo
chiedi?”
“Nulla!” lo Hyuga non aggiunse altro:
chissà cosa gli
era frullato in testa.
“In qualunque caso, ora
siamo tutti riuniti e questo è
l’importante” concluse Nick con un sorriso
“Direi che possiamo tornare a
Konoha”.
“Tornare a Konoha e perché” chiese Jaden
“Qui stiamo
bene no?”
“Non lo nego, ma qui ci sono dei civili che non sanno
né combattere né hanno un posto dove nascondersi,
mentre a Konoha è anche
possibile spostare gli scontri in un altro luogo isolato”
rispose Nick.
“Ma così rischiamo che qualcuno che passa per caso
si
faccia del male” Naruto sollevò questa giusta
obiezione.
“Qui il rischio è peggiore!” rispose
Zane che aveva
capito il ragionamento del Sun’s Warrior
“L’intera isola è abitata da studenti:
se venisse distrutta da un attacco non ci sarebbe scampo, mentre nelle
terre
ninja il rischio è ridotto del 80% circa. Lì
sanno quasi tutti come mettersi al
riparo e, bene o male, anche noi abbiamo imparato a muoverci
lì”.
“Vedo che hai capito, Zane” Nick se ne compiacque
“Almeno fino a quando non ci saremo sbarazzati dei generali
infernali,
consiglio di spostarci tutti a Konoha!”
“In questo modo, però, sarà il nostro
villaggio a
rischiare di essere distrutto” Sakura sollevò
questo problema “E poi ci sono
ben altri tredici generali infernali da sconfiggere”.
“Questo è vero ma Tsunade mi ha informato che ci
sono
delle buone difese per situazioni particolari, inoltre se i generali
infernali
continuano ad attaccarci con la stessa frequenza di adesso,
non…” di colpo Nick
si bloccò e il suo sguardo si perse nel vuoto.
“Signor Nick!”
la piccola Kinomoto si alzò preoccupata
verso di lui, ma si fermò a metà strada con lo
sguardo perso nel vuoto.
“Sakura!” Shaoran si alzò preoccupato
verso di lei.
“Che cosa sta succedendo!” anche Hinata
sentì qualcosa
di diverso e il suo sguardo si perse nel vuoto.
“Ehi Hinata!” Naruto e Kiba la presero insieme.
“Che cosa sta succedendo?” Aster si
avvicinò per
osservarli meglio.
“Si chiama Chiaroveggenza!” spiegò Alan.
Gli altri si voltarono verso
l’angelo e lo guardarono
sorpresi.
“Ha detto Chiaroveggenza” Shaoran sgranò
gli occhi “Ha
anche questo potere in comune con lui!”
“Non l’aveva mai manifestato da sveglia eppure ora
è
successo” Kero-chan ricordò i vari sogni
premonitori della sua padroncina.
“Scusate, ma che cosa significa?” come suo solito
Naruto
non aveva capito cosa volesse dire.
“MA SEI DAVVERO UNA TESTA QUADRA!” lo
sgridò Sakura
“SIGNIFICA…. Ecco. Che vuole dire?”
E tutti caddero a terra: qualcosa che l’Haruno non
sapeva allora c’era.
“Significa previsione di eventi futuri” intervenne
Yuè
“Chi ne è dotato, attraverso sogni o visioni
improvvise, può vedere pezzi degli
eventi futuri. La loro nitidezza permette di capire se sono certi
oppure no”.
“Vuoi dire che il signor
Nick, Sakura e Hinata hanno
questo dono?” Zane parve davvero colpito e Yuè
assentì “Ma si può sapere quanti
poteri ha questo tipo”.
“I soleani sono esseri magici, ognuno di loro ha un
legame con un elemento della natura e anche un potere ausiliario, ma
non è
sempre così” Alan decise di rivelare un importante
dettaglio “Alcuni di loro
sviluppano altri poteri che si manifestano nella loro forma latente in
quanto
li possedevano i loro antenati. Chi è dotato di simili
capacità, è inserito in
un’elite che ha il compito di proteggere le massime
autorità del Sole o
qualcosa di molto più importante di un semplice pianeta.
Questi ultimi sono i
Sun’s Warriors di cui Nick fa parte”.
“Quindi ci sono altri come lui?” nel sentirlo Aster
fu
incredulo.
“Certo che ce ne stanno, ma non temete: come Nick sono
esseri pacifici e calmi”li tranquillizzò
l‘angelo “Inoltre hanno a cuore questo
pianeta e non farebbero mai del male a nessun suo abitante”.
“Chissà come sono?” si chiese Naruto.
“Rispondo io alla tua
domanda!” e anche Neos fece la
sua comparsa per dare una spiegazione “Sono creature ibride:
in parte umane, in
parte animali e la loro pelle ha un diverso colore. Il colore della
pelle
determina l’elemento naturale a cui sono legati e che possono
controllare”.
“Wow!” fece più di qualcuno.
“Ma se sono per
metà animali e metà umani e, per di
più, di diverso colore le loro scelte di accoppiarsi sono
limitate no?” essendo
un esperto del regno animale Jim fece notare questo.
“L’aspetto è diverso ma non il resto: i
soleani non si
fanno questi problemi” rispose Alan lasciando più
di qualcuno senza parole “ma
la loro devozione alla compagna di vita non è paragonabile a
quella che
conoscete voi. una volta che si uniscono a sacre nozze sono legati per
sempre
fino alla morte se non oltre” {in pratica non
c’è divorzio}.
“Ecco perché devono scegliere con attenzione chi
sposare” continuò Alan “Per fortuna non
hanno il problema del tempo”.
“Per favore Alan, evita
di sbandierare ai quattro
venti queste cose” disse Nick che era uscito dallo stato di
trance “Anche se
posso trasformarmi, non sono un soleano ma un ragazzo umano che ha
avuto una
chance di cambiare le cose, tutto qui” era questo che aveva
sempre pensato
anche se * Che strane immagini del futuro! Avrò davvero
molte cose da fare! *
“Non sminuirti ragazzo: sei più di quello che
credi!”
lo riprese Alan.
“Allora signor Nick, che
cosa ha visto?” chiese
Shikamaru che preferì cambiare discorso.
“Alcune cose che mi succederanno in futuro” disse
il
Sun’s Warrior “ma ho visto che ci sarò
solo io quindi non preoccupatevi me la
caverò. Piuttosto cosa hanno visto Sakura e
Hinata?”
Gli altri lo guardarono storto: quando si teneva le
cose dentro era davvero una rottura.
“Ecco…”
la piccola Kinomoto guardò i presenti “Io ho
visto la battaglia contro l’ottava armata infernale: ci
saranno diciotto Dark
Knights e saranno molto forti, poi il paesaggio è cambiato e
ho visto il
fratellone Naruto avvolto da una luce splendente e poco dopo un nuovo
spirito
dorato”.
“Uno spirito dorato?” Naruto la fissò
incredulo “Ma io
ho Kyuubi come mio spirito. Chi è questo spirito
dorato?”
“Non lo so, non ho sentito il suo nome: so solo che
è
apparso come d’incanto” rispose la piccola Kinomoto
e continuò “Poi ho visto un
duello del fratellone Jaden contro Viper e poi una strana luce che ha
avvolto
tutta l’isola e poi… un deserto. Non ho
più visto altro”.
“Uno spirito dorato, un duello e un deserto!”
rifletté
Jaden e poi sorrise “Scommetto che ci sarà da
divertirsi!”
“Non esaltarti tanto!” lo riprese Chazz annoiato
“Hai
solo una scena provvisoria tutto qui. Se la piccola Sakura avesse visto
me in
azione a quest’ora sarebbe ai miei piedi”.
“Ai tuoi piedi eh?” Shaoran non aveva nulla contro
il
Princeton ma certe volte gliele toglieva di bocca e…
BONK!
Gli assestò un bel pugno
in testa.
“AHIA!” Chazz si alzò di scatto mentre
si teneva la
testa dolorante “MA CHE ACCIDNETI FAI! STAVO SOLO SCHERZANDO!
“Dal tono della tua voce non credo proprio!”
rispose
il castano.
“Calmatevi ragazzi!” Shino decise
d’intervenire e,
velocemente, li bloccò con i suoi insetti “Non
costringetemi a fare altro!”
I due rimasero immobili.
“Ora che ci penso, ho visto di sfuggita Chazz” la
piccola Kinomoto rise “L’ho visto che baciava
Ino!”
“CCCCCCCHHHHHHHHEEEEE!”
Questo fu il grido collettivo di tutti.
“CHE DIAVOLO DICI! NON HO
INTERESSE PER UN TIPO
SIMILE” gridarono i due diretti interessati.
“Rispondete nello stesso momento ragazzi” sorrise
Alexis “Siete davvero fatti l’uno per
l’altra”.
“MA CHE DICI!” risposero di nuovo insieme.
“STOP!”
intervenne Hassleberry frapponendosi “Queste
sono cose private che i due devono risolvere in intimità!
Ora sentiamo cosa ha
visto la soldatessa Hinata”.
“E STA ZITTO PER UNA VOLTA DANNATO SOLDATO!” i due
lo
puntarono incavolati.
“Finitela per favore” Nick si massaggiò
le tempie
doloranti “Voglio andare a farmi una doccia e una dormita
prima di partire e
vorrei farlo entro oggi, per favore”.
I due si ammutolirono e assentirono.
Tutti concentrarono la loro
attenzione su Hinata che
ebbe un fremito.
“Ho visto una battaglia” disse la Hyuga con tremore
“E
a battersi erano Naruto e un cavaliere nero con occhi gialli e
spietati” le
lacrime uscirono dai suoi occhi “E… N-Naruto
è stato ferito a morte ed è caduto
in un fiume di lava”.
Tutti guardarono stupiti la ragazza.
“Naruto morirà?” Sakura Haruno ebbe un
fremito.
“Chi è questo cavaliere nero!” Nick ebbe
un fremito di
rabbia: non avrebbe mai permesso che uno dei ragazzi venisse ucciso
senza fare
nulla.
“Non lo so: il suo volto era irriconoscibile” la
ragazza era ancora più scossa “ma
l’immagine della caduta non era molto nitida.
Ho rivisto Naruto sul dorso di Kyuubi, ma aveva una
fasciatura” a quelle
parole, tutti tirarono un sospiro di sollievo “Poi ho visto
Jaden, Naruto,
Gaara Shaoran e Zane combattere contro cinque guerrieri che indossavano
delle
strane armature nere, forse dei Dark Knights, ma poi ho visto altri
come loro e
tutti eravamo impegnati a batterci a accezione del signor Nick che era
da
un’altra parte e ho visto lui contro un uomo alto e
bellissimo con occhi puri
ma spietato oltre ogni dire”.
“Aveva una gemma incastonata al petto o da qualche
altra parte?” chiese Nick dubbioso.
“Sì ma era quasi invisibile” rispose la
ragazza
“perché dello stesso colore della sua
corazza”.
“Ho capito!” rispose il Sun’s Warrior
“C’è altro?”
“Ho visto anche un futuro
prossimo! Eravamo più
grandi, più o meno sui quindici anni” rispose la
ragazza.
“CHE DAVVERO?” disse più di qualcuno
“CHE HAI VISTO?”
“Ho visto Jaden, Naruto e uno ragazzo che non conosco
combattere contro un demone dall’aspetto mostruoso un
generale infernale. E poi
ho visto Naruto con in mano una nuova spada: era identica a quella del
secondo
guardiano del labirinto e poi… “ nel ricordare
questo particolare ebbe un
sussulto “Ha un nuovo abito, tutto bianco e ha sconfitto da
solo un
cercoterio”.
Più di qualcuno ebbe un
sussulto poi…
“EVVAI! SARO’ FORTITSSIMO!” il biondino
esplose dalla
felicità.
“Cavolo! Affronteremo un generale infernale” Jaden
si
controllò con la voce, ma anche lui era euforico.
“Ma chi è questo ragazzo?” a sollevare
il quesito fu
Neji “Puoi descrivercelo?”
“Ecco.. è un ragazzo alto dai tratti un
leggermente
occidentali, carnagione ambrata, occhi verdi e penetranti, capelli neri
con
delle saette dorate ai lati e poi…” la ragazza si
fermò qualche secondo per
riportarlo alla memoria “Aveva un simbolo sul petto: identico
a quello
sull’armatura del drago di quello strano essere che ci ha
aiutato contro
Imperius!”
“Quale drago?” chiese Jaden.
“Imperius? Chi è?” chiese Kero-chan.
“Certo! Era quel demone della sesta che ha attaccato
il villaggio della Foglia e quel drago è stato evocato da
una strana mummia.
Com’è che si chiamava?” Shikamaru
cercò di ricordare il nome.
“Yaphisan Sandtimes!” rispose Zane attirando
l’attenzione su di sé “Si era infiltrato
tra le schiere dei demoni di Abhadon
per ottenere delle informazioni. Che sia lui quello che vi
aiuterà?”
“No ragazzi!” intervenne Nick “Yaphisan
Sandtimes è
stato maledetto molto tempo fa e poi il suo aspetto non è
quello di un ragazzo:
credo sia un suo discendente! Lo so perché le saette dorate
sono un segno
distintivo dei maschi del clan”.
“Può darsi che sarà un Sun’s
Knight come noi!” ragionò
Aster.
“Lo scopriremo in seguito!” disse Nick pensieroso *
Il
futuro riserva delle sorprese incredibili *.
“Siete sicuro di non
sapere niente su questo
misterioso Sandtimes? E poi che cosa avete visto?” chiese
insistente Shikamaru.
“Un sospetto ce l’ho ma prima voglio una
conferma”
Nick rispose alla prima domanda ma alla seconda “Scusate,
adesso ho proprio bisogno
di farmi una rinfrescata. Fatevi trovare pronti per quando torno
così partiamo
subito per Konoha!” e andò in bagno.
“Possibile che ci debba
sempre nascondere qualcosa!”
si lamentò Kiba “Che cosa gli costa dirci che cosa
ha visto e che gli frulla nella
testa!”
“Evidentemente ha qualche dubbio che vuole risolvere
da se” rifletté Aster “Come quello che
Alan ha sollevato poco fa! Forse non sa
ancora chi è veramente!”
Buona parte dei ragazzi lo guardarono confusi: non
capivano cosa volesse dire.
“Allora non possiamo fare altro che stargli vicino e
aspettare che si confidi con noi” Gaara capiva benissimo cosa
volesse dire
Aster e non solo lui.
“Vedrete che alla fine ci dirà tutto quello che
pensa”
anche Naruto capiva benissimo la situazione del loro comune amico.
“Forza, diamoci una mossa!” Jaden si
alzò pimpante
“Abbiamo molte cose da fare no?”
“Konoha?”
ripeté Viper mentre osservava le immagini
“Intende portarli in un altro posto: così non
riuscirò a rubare la loro
energia. Ma, considerando quello che è successo qualche
settimana fa, credo di
capire cosa sta pensando: anch’io avrei fatto lo
stesso”.
“Non devono lasciare l’isola” la creatura
nel cilindro
s’impose “La loro energia è molto ricca
e a me ne serve tanta o non potrò
accontentarsi amico mio”.
“Lo so! Devo pensare subito a qualcosa o qui rischiamo
di non riuscire mai nel nostro intento” dopo averci pensato
su, un sorriso
maligno si stampò sul suo volto “Forse
è il momento di accelerare il mio
piano”.
“Ecco fatto, come
nuovo!” Nick si osservò allo
specchio: non aveva nemmeno più un pelo sul viso e i capelli
erano stati
rapidamente tagliati “E ora facciamoci una bella
doccia!”
Dietro di lui apparve Alan che aveva qualcosa da
dirgli.
“Nick, perché ti comporti
così?” gli chiese il suo
angelo custode.
“Ti riferisci a prima vero?” disse il castano
mentre
entrò nella doccia “Quello che ho visto nel futuro
non li riguarda. Non
fraintendermi, non li reputo una seccatura, ma nelle visioni che ho
avuto loro
non compaiono”.
“Non compaiono eh?” Alan si appoggiò al
muro “Almeno
dirai a me cosa hai visto!”
Per alcuni secondi ci fu silenzio
poi Nick parlò: “Ho
visto eventi che vanno molto avanti nel tempo. Nel primo pezzo mi sono
visto
mentre salvavo qualcuno che stava precipitando in mezzo alla piazza del
mio
paese: era una ragazza dai lunghi capelli rossi ferita in tutto il
corpo; non
ho visto il volto ma credo di avere un qualche legame con lei.
Nel secondo mi sono visto entrare in una grotta e mi
sono trovato di fronte due enormi e mostruose creature del passato:
Scilla e
Cariddi della mitologia greca.
Nel terzo mi sono ritrovato seduto sulla torre di Pisa
con te e un altro spirito a fianco: non so chi fosse, ma aveva un copri
fronte
con un curioso simbolo e io avevo uno sguardo triste. Il
quarto e ultimo pezzo è una miriade d’immagini che
scorrono rapide in cui mi vedo andare in altre dimensioni spesso anche
in
compagnia di persone che non conosco ancora e di trovare altri
Sun’s Knights. C’è
un volto che continuo a vedere sempre, quello di una creatura
metà umana e metà
falco ma non è un soleano.
Questo è tutto quello
che ho visto!”
“Capisco! Hai avuto una
visione a lungo raggio del
futuro. È probabile che ti capiteranno di nuovo quindi sta
attento a possibili
cambiamenti” Alan sembrò sollevato “La
tua Chiaroveggenza è davvero molto
sviluppata come quella del tuo lontano antenato!”
“Chiariamo subito questo punto” s’impose
Nick mentre
era sotto la doccia “Sono un soleano solo perché
questo era il mio sogno. È
vero non ho fatto obiezioni e non ho detto nulla agli altri per motivo
di
rispetto ma non mi piace mentire a me stesso: io sono un
umano”.
“Lo dici a me o a te stesso?” gli chiese il suo
angelo
custode “ Come fai a dire che sei solo un umano e non anche
qualcosa di più”.
“E cosa sarei!” chiese il castano mentre usciva
dalla
doccia.
“Questo lo devi capire da solo” rispose Alan.
“Alla fine te ne esci sempre in questo modo. Si
può
sapere chi sei veramente e come fai a sapere dei miei
poteri!” questa domanda
Nick la voleva fare da molto tempo.
“Quello che so dei tuoi poteri mi è stato detto
dalle
guardiane dei sacri amuleti altrimenti non saprei nulla”
rispose Alan “Per
quanto riguarda l’altra domanda, io ho il compito di vegliare
sulla tua anima e
proteggerla dalla mia controparte”.
“La tua controparte?” Nick ci pensò un
momento poi
capì “Vuoi dire il mio diavolo interiore
vero?”
“Esatto! Tutti ne hanno uno, ma nel tuo caso è
qualcosa di terribilmente potente: per questo sono stato scelto io.
Augurati
che questo demone interiore non si faccia mai sentire o saranno guai
grossi” lo
avvertì “Ora scusami ma devo tornare a svolgere il
mio ruolo di angelo custode.
Affronta la follia col coraggio!” e sparì.
“Come sempre, vai e
vieni” Nick sorrise amaramente poi
fece un pensiero più serio “Chi sarà
mai questo mio demone interiore? Alan ha
detto che è stato scelto proprio per questo motivo.
Chissà che tipo è! Beh non
preoccupiamoci di questo, ora ho altro da fare!”
Dopo alcuni minuti, Nick
uscì dalla stanza e vide che
tutti erano pronti ad andare, ma c’era qualcuno che si era
aggiunto.
“E voi che volete fare?” chiese il castano.
“Mi sembra ovvio, vi seguiamo” rispose Jim con
addosso
Shelley “Questa scuola non è divertente senza
Jaden e i suoi compagni”.
“Anch’io voglio venire” Blair aveva lo
zainetto in
spalla ed era pronta a seguirli.
“Ci sono un sacco di cose che dovete fare e vogliamo
starvi vicino” Tomoyo non era da meno.
“Guardate che non staremo sempre via e poi rischiate
di farvi male” Nick cercò di convincerli a parole
“E poi non sapete volare,
come pensate di poterci seguire?”
“E’ inutile! Ci abbiamo già provato a
dissuaderli”
Zane si massaggiò la testa dolorante “Temo che
dovremo portarceli appresso”.
“Accidenti!” il castano si grattò la
testa “E va bene,
potete venire, ma non fate casini. Allora andiamo!”
“Ve ne andate
così presto?” ghignò una voce cavernosa.
Tutti si voltarono e poterono vedere l’ennesimo
demone: Belazur!
“C’incontriamo finalmente!” il demone non
riusciva più
ad aspettare “Sono l’ottavo generale infernale
Belazur, molto lieto” la sua
gemma era viola e incastonata sul petto.
“E’ mostruoso!” Sakura Haruno aveva la
tremarella.
“Che energia terrificante” Neji strinse i pugni.
“Finalmente si entra in scena!” Kiba si
schiaffeggiò
le guance son molta soddisfazione.
“Nick, tu sarai la mia
miliardesima vittima: cerca di
non deludermi!” Belazur puntò subito il
Sun’s Warrior “E voi mocciosi
divertitevi con loro”.
Come ombre, fecero la loro comparsa diciotto figure
incappucciate: i fantomatici Dark Knights.
“Finalmente c’incontriamo” disse la
figura più vicina
a Belazur “E chi s’immaginava che foste dei
mocciosi del cazzo!”
“Mocciosi!” tutti i ragazzi non reagirono bene a
quella parola “BASTADO! PROVA A RIPETERLO A VOLTO
SCOPERTO!”
“Nessun problema stronzetti!” rispose lo stesso e,
al
suo comando, tutti si tolsero i mantelli.
“No!” Naruto fu incredulo.
“Non ci posso credere!” Kiba era rimasto a bocca
aperta.
“Com’è possibile!” anche Jaden
non aveva parole.
I Dark Knights erano alcuni dei
Sun’s Knights, solo
che erano più grandi di qualche anno (per farvi capire, sono
i ragazzi nella
serie Shippuden) ed erano: Naruto, che aveva parlato, Hinata, Neji,
Kiba, Rock
Lee, Jaden, Jessie, Chazz, Alexis, Syrus, Zane, Aster, Hassleberry,
Shaoran,
Sakura, Gaara, Shikamaru
e anche Sasuke.
“Tu guarda che iella: l’unico giovano che manca
è
proprio u picciotto che ha il mio spirito” il Sasuke Dark
Knight si lamentò
così per la mancanza dell’Uchiha minore
“Fortuna della minchia!”
“E smettila di usare questo cazzo di dialetto
siciliano, non si capisce niente” lo riprese il Dark Knight
di Naruto molto
sboccato “Ne ho le palle piene di sentire queste cazzate da
mattina a sera!”
“Hai scassato picciotto!” gli rispose
l’altro “Fatti i
cazzi tuoi oppure t’appiccico allo muro con le tue budella;
n’ha capito!”
“Devi solo provarci, pezzo di…” il Dark
Naruto stava
per rispondere ma...
“Finitela con queste buffonate: risolverete dopo. Ora
pensate a distruggere questi mocciosi!” li riprese il
generale infernale
seccato da tutte quelle parole “Ed evitate di dire troppe
parolacce, o ci
censurano” come minimo.
“AAAAAAHHHHH! MA CHE
SIGNIFICA!” il più incredulo di
tutti era Naruto “Io non sono mai stato così
sboccato. Non mi è mai nemmeno
saltato per la testa di dire cose simili”.
“E Sasuke non ha mai parlato in un simile modo”
anche
Sakura Haruno era senza parole.
“Spero solo che voi parliate normalmente”al solo
pensare che la sua versione Dark Knight fosse sboccata o altro,
Shikamaru
sentiva male alla testa.
“Potete stare tranquilli su questo: noi siamo più
normali, se così possiamo definirci” rispose il
Dark Knight di Jaden
“Ovviamente, non abbiamo i vostri stessi gusti”.
“E non siamo dei mollaccioni come alcuni di voi” a
rispondere era stata la Dark Knight di Hinata e guardava la Hyuga con
un ghigno
(riuscireste a immaginarvi Hinata che ghigna? Io stesso che scrivo
faccio
fatica).
La Hyuga sentì un fremito salirle su per la schiena:
“Tu hai…”
“Si esatto!” rispose l’altra “E
dopo che ti avrò eliminato,
mi farò una bella scopata sul tuo corpo senza
vita!”
“Basta con le
chiacchiere” Nick s’impose “Ragazzi
è il
momento di vedere se gli allenamenti hanno dato i loro frutti. Date del
vostro
meglio. ANDIAMO!” e si trasformò.
“SI ANDIAMO! SUN’S
KNIGHT BATTLE ARMOR GO!”
Questa fu la risposta collettiva dei ragazzi e il
nuovo scontro ebbe inizio.
A 10 kilometri di distanza
dall’isola, in un piccolo
arcipelago disabitato, Nick si trovò di fronte Belazur.
“Non ti sei fatto aspettare” il Sun’s
Warrior lo fissò
con sguardo di sfida.
“Non sono il tipo che fa aspettare le sue vittime”
rispose il demone e tese i suoi enormi artigli in avanti “Ti
strapperò il cuore
dal petto: preparati a morire Nick Nibbio Blu!”
“Non ci contare!” il Sun’s Warrior
alzò la spada e
parò un attacco silenzioso del demone.
“Notevole!” commentò il generale
infernale
allontanatosi “Credo proprio che mi divertirò con
te!”
“Vedi d’impegnarti sin da subito o non mi
batterai” lo
sfidò Nick “ARRIVO!” e si
lanciò contro l’avversario.
“PREPARATI A MORIRE!” e il demone non fu da meno.
Hassleberry squadrò la
sua controparte, sicuro di se.
“Sono sorpreso sai? Non mi sarei mai aspettato di
dover combattere contro me stesso”.
“La vita riserva sempre un sacco di sorprese”
rispose
la sua controparte Dark Knight “Vediamo che sai
fare!” e si lanciò all’attacco.
I due si affrontarono con tutte le
loro forze,
alternando le loro trasformazioni in guerrieri dinosauri ma il
risultato era
sempre parità.
“Niente male sergente nero!” col suo solito tono
Tirannus parlò al suo avversario.
“Usi ancora quel linguaggio disgustoso” la sua
controparte
lo guardò schifato “Non lo capisci proprio che
è solo una perdita di tempo!”
“Questo è il mio modo di fare” rispose
Hassleberry “Se
non ti piace non me ne importa. ORA SMETTILA DI’ PARLARE E
COMBATTI
SERIAMENTE!”
“COME VUOI!” la sua versione Dark Knight assunse
una
forma ibrida in cui tutte le più potenti razze preistoriche
erano state
inserite: il muso del T-rex, le corna del triceratopo, la coda
dell’anchilosauro, la cresta dello spino sauro, gli artigli
del velociraptor,
le zampe del Deinonychus e le
ali dello pterodattilo.
“Allora che te ne
pare?” il Dark Knight ghignò con i
suoi denti aguzzi.
“Non male ma io sono più bravo”
Hassleberry si
trasformò ma a differenza dell’avversario, divenne
un Utharaptor.
“COSA! AH AH AH!” il suo avversario
scoppiò a ridere
di gusto “CHE PENSI DI’ FARE EH?
TRASFORMARTI IN UN SOLO DINOSAURO NON TI
SERVIRA’ A NULLA!”
“Ora vedrai di cosa sono capace!” rispose
semplicemente il ragazzo e, con un passo rapido, gli fu davanti.
“NON PENSARE DI’ FREGARMI
COSI’!” il Dark Knight si
scansò all’ultimo momento evitando
un’artigliata che tagliò il terreno
“MANCATO!”
Hassleberry non rispose e gli fu di nuovo davanti
assentando un altro colpo che fu nuovamente mancato * Ancora uno *
pensò.
“COSI’ MI’ FAI SOLO ANNOIARE!”
lo schernì l’altro “A
questo punto, tocca a me!” e si lanciò contro il
ragazzo ma questo evitò il
colpo all’ultimo momento “Tsk! Quella forma ti
rende più veloce eh? Ma non
potrai mantenerla all’infinito”.
“NEMMENO TU!” rispose Tirannus e rapidamente
saltò in
alto per poi lanciarsi in picchiata.
“IO SONO MOLTO PIU’ DFORTE DI’
TE!” rispose l’altro e
si preparò a colpirlo al volo ma…
“COSA!” non riuscì a spiccare il balzo.
“TI HO FREGATO AMICO!” Hassleberry lo
colpì in pieno
petto con una potente artigliata “ARTIGLIO RAPTOR”
“AAAARRGGHH!” il Dark Knight ricevette in pieno il
colpo e crollò a terra.
“Come hai
fatto!” riuscì a dire sputando sangue
“Come
diavolo hai fatto a bloccarmi a terra!”
“Invece di guardare me, perché non osservi il
terreno!” gli consigliò Hassleberry tornato
normale.
Il Dark Knight inclinò la testa e sgranò gli
occhi:
sul terreno c’era una strana sostanza nera che emanava un
forte odore acre.
“Che roba è quella!” il Dark Knight non
riusciva a
capire.
“E’ catrame!” rispose Hassleberry e
l’avversario lo
guardò stupito “Se ti stai chiedendo da dove esce
fuori, la risposta è le buche
che ho fatto. Pensavi davvero che volessi colpirti? Ti sbagli.
Quando ho visto le tue sembianze, ho capito il tuo
punto debole: tu punti tutto sulla potenza e hai dovuto aumentare il
tuo peso
per adattare il corpo alla nuova forma. Per batterti dovevo puntare su
velocità
e effetto sorpresa, così ho usato l’arte della
terra per creare del catrame
che, quando si attacca a qualcosa, lo rende appiccicoso”.
“Tsk! Che roba: battuto in un modo così
semplice” si
lamentò il Dark Knight.
“Se ci fossimo affrontati qualche settimana fa, forse
avrei pensato lo stesso” nel frattempo Hassleberry si
avvicinò con la
levitazione per assestare il colpo di grazia “ma il maestro
Lewis mi ha insegnato
che la forza non è tutto: ci vuole altro. TIRANNUS
SMASH!” e colpì l’avversario
in pieno stomaco sconfiggendolo definitivamente e creando una grossa
voragine.
“Bene! E ora andiamo ad aiutare gli altri!” e
Hassleberry si diresse verso sud.
“PRENDI
QUESTO!” il Dark Knight di Rock Lee, colpì lo
stesso con un potente calcio spedendolo a terra “ALLORA TI
E’ PIACIUTO IL MIO
CALCIO!”
Il ragazzo dalle spesse sopracciglia si alzò in piedi
ed estrasse il nunchaku pronto come non mai a ricominciare
“Ora vedrai di che
cosa è capace la forza della giovinezza!”
“Ancora con quella storia!” il suo avversario
sospirò
deluso “E io che speravo in un cambiamento. Scommetto che ti
vesti ancora in
verde vero?”
“Più che naturale: la tuta che indosso mi ricorda
gli
insegnamenti del maestro Gai” il solo ricordare il volto
dell’amato maestro lo
fece avvampare.
“Ah, ho capito!” l’avversario si
grattò la testa quasi
seccato “Segui ancora i suoi consigli eh? Capisco che abbia
fatto molto per te
MA EMULARLO ALLA PERFEZIONE E’ UNA VERA SCEMENZA. LUI
E’ ASSOLUTAMEENTE
ANACRONISTICO!”
“COME TI PERMETTI DI’ OFFENDERE IL MAESTRO
GAI!” Rock
Lee fu molto offeso dalla cosa “Lui mi ha reso quello che
sono e quindi non lo
deluderò mai!”
“Si, si ho capito! Renderlo fiero di te è
sicuramente
molto commovente ma copiarlo in tutto è pura
idiozia” rispose il Dark Knight
“Prova ad essere più originale: per esempio
spuntandoti quelle odiose
sopracciglia!”
“COSA!” urlò il ragazzo
lanciò incredulo “COME PUOI
DIRE UNA COSA DEL GENERE!”
“Vedrai quanto sarai più fico dopo. Guarda: io me
le
sono ridotte” e gli si avvicinò mostrandogli le
sue sopracciglia.
“A me sembrano le stesse!” Rock Lee le
guardò più
volte ma lo spessore gli sembrava lo stesso delle sue.
“CHE DIAVOLO DICI!” sbraitò
l’avversario e prese uno
specchio da una tasca per guardarsi e…
“COSA! SONO RICRESCIUTE!”.
“Andiamo, non lo sai che i peli strappati ricrescono
più folti se li tagli?” Rock Lee gli fece questa
semplice lezione.
“Dannate sopracciglia, vi
odio!” il Dark Knight, in
preda a un moto di rabbia cominciò a strapparsele con le
mani.
“EHI MA CHE FAI!” Rock Lee cercò di
fermarlo ma
l’avversario lo colpì con un calcio e
continuò a tirarsi le sopracciglia.
“ODIO QUESTE SOPRACCIGLIA SPESSE COME UNA TESSERA
SANITARIA, ODIO QUESTO VISO TONDO COME UN UOVO, ODIO QUESTI CAPELLI A
CASCHETTO
E ODIO IL VERDE!” tuonò il Dark Knight furioso
“PER CCOLPA DI’ QUESTA SCHIFEZZA
CHE MI’ RITROVO ADDOSSO NON HO MAI POTUTO AVERE UNA RAGAZZA E
NESSUNA SI E’ MAI
AVVICINATA A ME!” poi si voltò verso Rock Lee
“Ti vanti di essere migliore così
eh! TI AMMAZZO!” e si lanciò contro il moro.
I due si scontrarono in un rapido
combattimento di
arti marziali quasi come se facessero una letale danza la cui pena per
l’errore
era la morte certa.
Rock Lee lottò con le armi che aveva imparato a usare
con le Ninja Turtles mettendo a dura prova la resistenza
dell’avversario ma non
abbastanza da sconfiggerlo.
“ADESSO MI’ HAI SECCATO!”
ruggì il Dark Knight
trasformandosi in un guerriero selvaggio e distrusse le armi del
ragazzo.
“O CAVOLO!” Rock Lee rimase sorpreso e anche
spiazzato
per un istante.
Il Dark Knight non si fece sfuggire l’occasione e
“BLACK DEMON CANNON” lanciò un pugno
intriso di energia nera che generò una
potente esplosione.
Rock Lee riuscì a
cavarsela con qualche graffio ma la
sua armatura era stata danneggiata.
“Mega Cyber Demone, stai bene” Rock Lee si
preoccupò
subito per il suo spirito.
“Sono stato meglio” rispose lui “ma non
ti lascerò da
solo”.
“Ti preoccupi del tuo spirito invece che di te?” il
Dark
Knight non mancò di riprenderlo “Sei davvero
patetico: gli spiriti sono solo
armi nient’altro!”
Di fonte a una simile mancanza di
rispetto, Rock Lee
si alzò alterato: “Come ti permetti di offendere
così gli spiriti. Loro non
sono armi ma nostri amici che ci sono sempre stati vicino e, come tali,
dobbiamo preoccuparci d loro. Hai passato il limite della
sopportazione” anche
lui attivò la versione guerriero selvaggio “Le tue
lagne mi hanno davvero
seccato: ti farò vedere di che cosa è capace la
forza della giovinezza unita a
quella della vera amicizia”.
“NON FARMI RIDERE!” ruggì
l’altro e lo accolse a
braccia aperte.
“AAAAAAHHHHHHH!”
dal cielo si sentì qualcuno gridare e
poco dopo Syrus piombò a terra vicino al ragazzo dalle
spesse sopracciglia.
“OH NO! SYRUS!” Rock Lee corse subito a sincerarsi
delle condizioni de compagno ma vide che si stava rialzando.
“Non ti preoccupare, sto bene” lo
rassicurò il
Truesdale minore mentre si teneva la testa, “Ho solo un
leggero capogiro”.
“Reggiti a me” Rock Lee lo prese per una spalla.
“Che scena
commovente” disse il Dark Knight di Syrus
mentre scendeva a terra, “Sarebbe quasi divertente”
ghignò.
“Che diavolo ci fai qui!” lo riprese il compagno
“Il
piano era di separarli e distruggerli uno a uno”.
“Non è colpa mia se questo qui si muove rapido e
mi ha
fatto innervosire più del dovuto” rispose
l’altro massaggiandosi le tempie “Tu
piuttosto dovresti aver già finito e invece è
ancora vivo. Scommetto che ti
stai ancora auto ledendo vero?”
“Tappati la bocca nanetto infame” rispose
l’altro
disgustato “Me la sono solo presa comoda altrimenti avrei
già finito da un
pezzo”.
“Come mi hai chiamato scusa!”per
il Dark Syrus quella parola era tabù
“Mi hai
chiamato nano! MA IO TI AMMAZZO FRANGIA SPORGENTE DELLA
MISERIA!”
I due cominciarono ad azzuffarsi e a tirarsi i
capelli.
“Ehi, ma che
fanno!” Rock Lee osservò incredulo
la
scena.
“Litigano come due ragazzini” ma nemmeno Syrus era
da
meno e i due si guardarono stupiti.
“A quanto pare, le nostre controparti non vanno molto
d’accordo”.
“Secondo me è il loro modo di esprimersi la loro
amicizia!” questo era il pensiero di Rock Lee.
I due Dark Knights si voltarono
verso di loro e li
guardarono storto.
“Ho sentito bene?” iniziò il Dark Syrus.
“State dicendo che ci mostriamo la nostra amicizia a
pugni?” il Dark Rock Lee concluse la frase con una vena
pulsante.
“Perché? Non è vero!” i due
lo dissero insieme.
“ASSOLUTAMENTE NO!” le due controparti lo gridarono
insieme e s’indicarono a vicenda “CI’
ODIAMO DAL PROFONDO DEL CUORE!”
“Ma che dite, se v’intendete benissimo!”
il moro dai
capelli a caschetto lo aveva notato subito.
“Siete due amiconi inseparabili”
continuò Syrus e
prese Rock Lee per la spalla “Proprio come lo siamo
noi!” e non poté mancare il
pollice alzato da parte di entrambi.
I due Dark Knights li osservarono
con la bocca
spalancata poi….
“AAAAAAAHHHH!
ORRORE!”
Lo gridarono traumatizzati.
I due ragazzi li guardarono
increduli.
“CHE AVETE DA GUARDARE” gli urlò contro
il Dark Syrus
“QUELLA ROBA E’ OBRIOBRIOSA!”
“PER UNA VOLTA SONO D’ACCORDO CON TE!”
gridò anche
l’altro “ANZI E’ TERRIFICANTE!”
e i due caddero a terra disgustati.
“Ma che hanno da gridare
in quel modo?” Syrus non ci
capiva più niente.
“Mi sa che non si sono chiariti come si deve” di
questo Rock Lee ne era certo poi si rivolse all’amico
“Forza amico, facciamogli
vedere che cosa vuol dire avere un amico”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” il Truesdale
minore
si staccò dall’amico e divenne un guerriero
selvaggio, poi abbassò il tono di
voce “Sta attento! Il mio avversario può tirare
fuori gli artigli da qualsiasi
parte del corpo ed è molto veloce nei movimenti”
“Ha un’abilità molto simile a quella di
un ninja che
affrontai un po’ di tempo fa” Rock Lee
riportò alla mente lo scontro con
Kimimaro, uno dei seguaci più pericolosi di Orochimaru
“Il mio invece è agile
come me nei movimenti, inoltre attacca avvolgendo il corpo con una
strana
energia nera”.
“Sono due tipi forti allora” terminò
Syrus “Forza,
chiudiamo la partita”.
I due Dark Knights li guardarono con un ghigno.
“Davvero pensate di poterci battere? Poveri illusi,
anche se non andiamo molto d’accordo, sappiamo comunque
cooperare tra di noi”
il Dark Rock Lee era sicuro della vittoria.
“Senza contare che i nostri poteri sono superiori ai
vostri” Dark Syrus si leccò le labbra
“Rassegnatevi, ormai siete solo carne da
macello. È impossibile per voi sopravvivere”.
“Ehi Syrus, lo hai sentito?” Rock Lee
guardò l’amico
con un sorriso.
“Già! Quanto si sbaglia!” rispose il
ragazzo dai
capelli azzurri.
“Perché scusate? Che cosa starei
sbagliando?” il Dark
Syrus li guardò con il tic “Per favore,
illuminateci”.
I due Sun’s Knights presero un profondo respiro e
insieme gridarono: “LA PAROLA IMPOSSOILE NON ESISTE. SOLO I
LIMITATI LA USANO!”
e quest’insegnamento non lo avrebbero mai dimenticato. Poi,
senza dare il tempo
agli avversari di ribattere, si lanciarono all’attacco.
I due saltarono in perfetta
sintonia contro le loro
controparti e si prepararono a colpire con un calcio volante.
“ILLUSO! LO VUOI CAPIRE CHE E’ TUTTO
INUTILEE!” il
Dark Rock Lee era stanco di quel modo di combattere.
“NON MI’ FARAI NEMMENO UN GRAFFIO!”
mentre il Dark
Syrus era pronto e bloccare l’attacco frontale ma…
“ADESSO!” con un movimento rapido, i due cambiarono
la
traiettoria dell’attacco e puntarono verso l’altro
avversario.
KAPOOM!
I due Dark Knights furono spazzati
via dall’attacco
improvviso.
“Colpito!” Syrus era soddisfatto della cosa.
“Ormai ci capiamo con uno sguardo” Rock Lee era
contento di aver trovato un amico con cui riusciva a intendersi quasi
alla
perfezione (quasi perché i gusti in fatto di vestiario e di
modi di fare erano
leggermente differenti^^).
I due Dark Knights, non
aspettandosi una simile mossa,
furono colpiti in pieno e spazzati in due direzioni diverse, mentre
Syrus e Rock
Lee si misero spalla contro spalla.
“Ottima mossa amico!” si complimentò il
Truesdale
minore.
“Stesa cosa vale per te” il ragazzo dalle spesse
sopracciglia sorrise all’amico “Ora schiacciamoli
insieme”.
“Mi hai tolto le parole di bocca!” Syrus
tirò fuori
gli artigli e fu pronto.
I due Dark Knights si alzarono infuriati: “COME AVETE
OSATO! VI’ FAREMO A PEZZI!” e si lanciarono verso i
due amici.
“Arrivano!”
Rock Lee vide il Dark Syrus che tirò fuori
artigli affilati da tutto il corpo.
“Aspetta ancora un po’” mentre Syrus
osservò il Dark
Rock Lee avvolto dall’energia nera.
“Non ancora!” Rock Lee spostò il piede
in avanti.
“Ci siamo quasi” anche Syrus spostò il
piede in
avanti.
I due Dark Knights furono a soli due metri di distanza
e….
“ADESSO!” i due ragazzi si spostarono lateralmente
e i
Dark Knights si colpirono in pieno da soli.
“AAARRRRGGGHH! Questo fu il loro urlo.
“E ora, in perfetta
sincronia” Syrus e Rock Lee si
lanciarono contro gli avversari e colpirono “CALCIO DEL LOTO
INFINITO!”
scivolarono sotto di loro e lanciarono una serie di calci rotanti alla
mascella
degli avversari sollevandoli da terra nello stesso momento.
“AAARRGH! MALEDETTO!” ringhiarono i due nello
stesso
momento e anche se sollevati in aria lanciarono il loro attacco.
“BLACK DEMON CANNON!” il Dark Rock Lee si
lanciò
contro Syrus “DARK METALLIC DRAGON!” mentre il Dark
Syrus su Rock Lee.
“NON CI’ PRENDERETE TANTO FACILMENTE!” i
due amici si
spostarono dalla traiettoria dell’attacco e, con tutta la
loro forza, colpirono
allo stomaco gli avversari.
“AARRGH!” il colpo fu così forte che i
due sputarono
un fiotto di sangue.
“E ORA IL COLPO DI’ GRAZIA!” i due amici
si lanciarono
in picchiata e colpirono insieme “KONOHA WILD DRAGON
STORM!” e lanciarono una
rapidissima serie di attacchi che formarono un enorme drago.
L’attacco andò a segno e i due Dark Knights che
tentarono difendersi furono spazzati via dalla potenza del colpo.
“VITTORIA!” i
due saltarono dalla gioia e si dettero
il cinque.
“Siamo stati fortissimi” Rock Lee era tutto gasato
“E
abbiamo tirato fuori una tecnica potente quasi quanto la Tigre del
Pomeriggio
del maestro Gai”.
“Davvero incredibile” anche Syrus era emozionato
“Abbiamo fatto vedere a quei due complessati quanto vale la
forza
dell’amicizia”.
“Hai ragione” Rock Lee confermò.
“La forza
dell’amicizia!” disse una voce che fece
accapponare la pelle ai due.
“CHE ENORME STRONZATA!” ci fu un terremoto e, poco
dopo, i due Dark Knights uscirono pieni di ferite e con le loro
armature mezze
distrutte.
“Sono ancora vivi!” Rock Lee era incredulo.
“Come diavolo hanno fatto a sopravvivere” Syrus era
stupito.
“Come abbiamo fatto?” il Dark Syrus
sollevò la testa
ghignante “Abbiamo collaborato come avete fatto voi e siamo
riusciti a
salvarci”.
“Non vi sbarazzerete mai di noi” il Dark Rock Lee
avanzò lentamente e il compagno fece altrettanto.
“Questa non me l’aspettavo proprio” Syrus
si rimise in
posizione.
“Vorrà dire che dovremo andare sul
pesante” Rock Lee
non chiedeva di meglio.
“Vi faremo a… COSA!” improvvisamente il
Dark Syrus non
riuscì più ad alzare il piede.
“CHE DIAVOLO E’ QUESTA ROBA!” il Dark
Rock Lee abbassò
lo sguardo e vide che c’era una grossa macchia nera su
terreno.
“Ehi, ma quello è catrame” Syrus
l’osservò incredulo
“ma come fa ad esserci del catrame qui”.
“Rispondo io!”
disse una voce dall’alto e Hassleberry
fece la sua entrata “L’ho creato io”.
“HASSLEBERRY!” i due amici lo gridarono insieme.
“Cosa! Come fai ad essere qui!” il Dark Syrus era
incredulo.
“Non dirmi che hai sconfitto il nostro compagno” il
più incredulo di tutti era il Dark Rock Lee.
“E invece l’ho fatto” Tirannus scese a
terra col segno
della vittoria “Ho usato qualcosa di nuovo e ho vinto
subito!”
“CHE DAVVERO!”
i due amici lo guardarono stupiti.
“Ehi non guardatemi in quel modo e poi anche voi
avreste potuto battere questi due con maggiore
facilità” Hassleberry si batté
la tempia destra “Bastava usare un po’ di
più la testa”.
I quattro lo fissarono con occhi vuoti.
“Che c’è?” al ragazzo non
sembrava di aver detto
niente di strano.
“E quello sarebbe Hassleberry?” Syrus non lo
riconosceva “ma cosa ha fatto con quel Lewis?”
“Boh! Non ne ho idea” anche Rock Lee non riusciva a
riconoscerlo.
“E SMETTETELA
DI’ OSSERVARMI IN QUEL MODO SOLDATI!” li
riprese Hassleberry e i due sobbalzarono “FINITE IL LAVORO E
ANDIAMO A DARE UNA
MANO AGLI ALTRI”.
“Ora lo riconosco!” Syrus sorrise “Forza
Rock Lee, non
perdiamo tempo”.
“OK!” e i due si voltarono verso i loro avversari
“Avete visto? Questo significa avere un amico!”
I due Dark Knights digrignarono i denti e cercarono di
liberarsi sollevando il terreno.
“E’ LA FINE!” i due ragazzi si lanciarono
all’attacco
insieme e “WILD RED DRAGON” e lanciarono un nuovo
attacco congiunto che, questa
volta distrusse veramente i due avversari.
“Missione
compiuta!” Hassleberry si avvicinò ai due
compagni con un sorriso “Ora dobbiamo cercare di aiutare gli
altri!”
“Hai ragione! Dividiamoci e andiamo a prestare
aiuto”
propose Syrus.
“OK! Andiamo” e i tre si diressero in direzioni
diverse.
In un’altra zona Shaoran
era impegnato con la sua
versione Dark Knight.
“Che ti prende? Perché non t’impegni di
più?” Il suo
Dark Knight lo provocò “AVANTI FAMMI VEDERE
DI’ CHE COSA E’ CAPACE UN ANGELO
REINCARNATO!”
“Siamo la stessa persona o sbaglio? Anche tu dovresti
essere un angelo reincarnato” il castano squadrò
per bene il suo avversario.
“La stessa persona dici?” il Dark Knight
ghignò “E’
vero solo in parte: io rappresento ciò che tu nascondi nel
tuo subconscio e lo
metto in mostra alla luce del sole”.
“In pratica, voi Dark Knights siete le nostre paure
nascoste che prendono vita e cercano di soppiantarci” questa
fu la conclusione
di Shaoran.
“Più o meno è così, ma
c’è anche dell’altro: anche noi
abbiamo delle aspirazioni” il Dark Shaoran rivelò
questo punto.
“Davvero? E qual sarebbero” ora il castano era
curioso
di saperlo.
“Lo vuoi davvero sapere? Allora dammi la tua vita”
il
Dark Knight fu avvolto da una luce nera e ne uscì cambiato:
sulla sua schiena
erano spuntate delle grandi ali da pipistrello, una coda nera usciva
del busto,
gli occhi erano rosso sangue, i capelli nero pece, un paio di corna
nere erano
cresciute sopra la sua testa e una gemma rossa era spuntata sulla
fronte.
“Tu sei un diavolo reincarnato” Shaoran lo
fissò
incredulo.
“Esatto!” rispose con tono glaciale
“Forza fammi
vedere di cosa sei capace Shaoran Lì!”
“Ho capito!” il castano, dopo lo stupore iniziale
tornò serio e fu avvolto dalla luce bianca diventando un
angelo “Tu vuoi
distruggere la tua parte buona così come farebbe un diavolo
interiore con la
sua controparte”.
“Vedo che hai compreso” disse compiaciuto il Dark
Shaoran “E voglio fare lo stesso con quello di
Nick”.
“Come!” Shaoran non capì cosa volesse
dire
l’avversario.
“Anche Nick cela un demone dentro di se!” il Dark
Shaoran sguainò la sua spada e la puntò in avanti
“Ho un enorme debito verso di
lui!”
Shaoran, al solo pensare che Nick avesse un demone
interiore, sudò freddo * Che sia questo il compito del
maestro Alan? Se lo è
davvero, allora devo dare anch’io il mio contributo * e
alzò anche lui la spada
in avanti “Non te lo permetterò mai. Ti
fermerò qui e subito”.
“ALLORA FATTI SOTTO!” e il dark Shaoran si
lanciò
all’attacco.
Le due spade
s’incrociarono generando una potente onda
d’urto e i due si allontanarono di qualche passo.
Il Dark Knight lanciò un fendente orizzontale verso il
vuoto tranciando tutto quello che lo circondava, ma Shaoran
alzò una mano e
creò uno scudo celeste che bloccò
l’attacco.
“Niente male!” il Dark Shaoran puntò un
dito verso
l’angelo e lanciò un Darkos.
Anche Shaoran alzò un dito e ne uscì un lampo
azzurro
che, scontrandosi col Darkos, si annullò.
“Sai usare gli attacchi degli angeli eh?” il Dark
Knight ne fu compiaciuto.
“Si chiama Kido” chiarì Shaoran
“Sono una serie
d’incantesimi numerati da 1 a 100 cha hanno un effetto
distruttivo notevole.
Quello che ho lanciato si chiama Byakuran: incantesimo distruttivo
numero 4!”
“Molto interessante” il Dark Knight sorrise
compiaciuto “Sarà molto più divertente
ucciderti” e si lanciò all’attacco.
Il Dark Knight attaccò
Shaoran con una serie di rapidi
fendenti che danneggiarono il paesaggio man mano che andava avanti.
“Che c’è? Non riesci a
reagire?” lo provocò il Dark
Knight “Se non fai qualcosa rischio di distruggere
tutto”.
“Ah davvero?” il ragazzo rimase impassibile
“Secondo
me non lo farai mai e ti spiego anche la ragione: Sakura è
qui”.
Il Dark Knight sorrise: “Già è qui!
Forse una delle
poche cose che abbiamo in comune è che teniamo entrambi alla
nostra ragazza:
non rischierei mai la sua vita. In qualunque caso sono tranquillo, lei
è piena
di risorse”.
“Una cosa che le nostre ragazze hanno in comune”
aggiunse Shaoran “E allora che cosa intendi fare?”
“Non è ovvio? Ti distruggerò e poi
andrò a soccorrere
la mia ragazza” il Dark Knight aveva le idee chiare
“E, dopo che avremo
eliminato la tua, andremo a dare man forte al generale Belazur per
liberare il
demone interiore di Nick”.
“Non dirmi che Belazur mira a questo” questa era la
preoccupazione dell’angelo.
“Lui nemmeno sospetta dell’esistenza del Sommo
Chaos”
il Dark Knight rivelò il nome del demone interiore.
“Chaos!”
ripeté Shaoran “Quindi è questo il nome
del
demone interiore del signor Nick. Una cosa che non capisco è
come tu faccia a
conoscerlo”.
“E’ inutile che te lo spieghi: perderei solo del
tempo
prezioso” tagliò corto il Dark Knight
“Ti basti sapere che devo a lui la mia
intera esistenza” toccò la punta della sua spada
“E gli devo anche questo:
Porta la Fine EL DIABLO NEGRO!”una nube lo ricoprì
interamente.
“Quella è la diablomanzia!” Shaoran
osservò la scena
incredulo “Io pensavo che solo i generali infernali
disponessero di quel potere”.
“In teoria è
così!” rispose il Dark Knight ancora
avvolto dalla nube “Ma nelle armate che superano la decima ci
sono diversi
sottoposti che ne sono dotati. Dell’ottava io sono
l’unico sottoposto a saperla
usare”.
La nube si diradò e il
ragazzo poté vedere il nuovo
aspetto dell’avversario: l’armatura era sparita e
aveva lasciato il petto
diventato nero pece completamente nudo, le ali erano cresciute di
dimensioni e
lo stesso valeva per le corna che ora puntavano in avanti, la coda si
era
allungata diventando due volte più lunga, gli occhi ora
erano bianchi e la
pupilla nera era l’unica cosa che faceva capire se
c’erano ancora.
“Vuoi dire che anche i subordinati hanno la
diablomanzia” Shaoran voleva esserne certo.
“Esatto ma solo quelli delle armate che superano la
decima” chiarì il demone “Ora basta
parlare, E’ TEMPO DI’ MORIRE!” e si
lanciò
contro il ragazzo.
Shaoran si mise in posizione ma, perse di vista
l’avversario e poi sentì una mano prenderlo alla
testa e lanciarlo via.
Il ragazzo si schiantò
su una roccia rimanendo
incredulo a una simile velocità.
“Ti piace come mi sono mosso?” il Dark Knight gli
fu
davanti in una frazione di secondo “E mi sto solo
riscaldando!” alzò un dito
per trapassare il ragazzo ma Shaoran fu più veloce di lui
“COSA!”
“Incantesimo distruttivo numero 33: SOKATSUI!” fu
lanciato un potente lampo azzurro che costrinse il demone ad
allontanarsi.
“Niente male davvero!” il Dark Knight lo disse con
tutta la soddisfazione possibile.
“E non hai visto ancora niente” Shaoran gli apparve
davanti e vibrò un fendente ma la sua controparte
riuscì a scansarlo e ad
allontanarsi.
“Ora c’è un maggiore gusto a farti
fuori!” il Dark
Knight demoniaco calò la mano aperta verso Shaoran, ma
questi non rimase fermo
e si allontanò.
L’angelo alzò
la mano sinistra e si preparò a lanciare
un altro incantesimo ma il demone fu più veloce e la sua
mano destra lo colpì a
una spalla.
“Ti ho graffiato” rise il demone e puntò
le dita verso
il ragazzo, dai polpastrelli si formarono delle sfere nere
“Darkos quintuplo”.
Cinque attacchi furono lanciati nel medesimo istante
investendo Shaoran ma questo, all’ultimo momento,
riuscì ad attivare uno
schermo di luce che attutì il danno.
“Davvero notevole” si complimentò il
demone “Sei
riuscito a difenderti all’ultimo momento usando il Kido.
Com’è che si chiama
questo ?”
“E’ l’incantesimo di difesa numero 81:
Darkui” spiegò
Shaoran ansimante “Tecniche del genere richiedono una
notevole quantità di
energia ma per me non è un problema”.
“Quanto siamo spacconi”, lo schernì il
Dark Knight “Vediamo
come te la cavi con questo” alzò le mani e
generò lo stesso attacco da tutti i
polpastrelli “DARKOS A RIPETIZIONE!” e
lanciò una serie infinita di attacchi.
Shaoran riuscì a
prevedere gli attacchi ma
l’avversario poteva fare la stessa cosa e il ragazzo dovette
deviare i raggi
neri fino a quando qualcosa gli afferrò un piede.
“Ti ho preso” disse il Dark Knight esultante.
Shaoran era stato preso dalla coda dell’avversario
“Accidenti!”
“Vero!” il demone giunse le mani a mo di preghiera
“E
ora SPARIRAI!”.
Dal terreno intorno a Shaoran
uscirono quattro colonne
nere che si alzarono verso il cielo e poi cominciarono a unirsi e a
formare una
torre.
“Che diavolo stai facendo!” Shaoran
osservò la cosa
con preoccupazione.
“Sto sfoderando la mia tecnica migliore” disse
trionfante l’altro “Si chiama TOMBA NERA! Al suo
interno l’oscurità regna
sovrana e chi vi è imprigionato, è distrutto
dalla sua immensa forza di
gravità. È finita!”
Le colonne si chiusero intorno a Shaoran inghiottendolo
completamente.
“E’ fatta!” disse trionfante il demone
“Ora vediamo di
andare dalla mia Sakura. Ne approfitterò per giocare un
po’ con lei” e cominciò
a incamminarsi.
All’interno
dell’oscurità Shaoran cercava di muoversi
ma la gravità lo stava piegando a ogni minuto che passava.
“Dannazione! Se non faccio qualcosa, qui ci rimetto le
penne” poi ricordò un particolare del suo
allenamento e sorrise “Maestro Alan è
il momento di renderla fiera di me” strinse la mano sulla
spada e chiuse gli
occhi “Entriamo in azione amico mio. Squarcia le tenebre
ANGERU!”
La torre nera cominciò a
creparsi e poi fu distrutta e
sostituita da una colonna di luce.
“COSA!” il Dark Knight si voltò
incredulo “Che diavolo
è successo! Come ha fatto a liberarsi”.
Dalla colonna di luce emerse Shaoran con la sua spada
in pugno: la guardia era formata da quattro ali alzate ognuna per i
quattro
lati, l’elsa era dorata mentre la lama era avvolta di luce
purissima.
“Che diavolo è quella spada!” disse
incredulo il Dark
Knight poi ebbe un brivido “Non sarà
mica?”
“Esatto! Questa è la mia
Zampakutò” rispose Shaoran
avanzandola lentamente “Si chiama Angeru {traduzione Angelo }
ed è un raro
esemplare del tipo Luce”.
“Hai la Zampakutò! Impossibile! Sei troppo giovane
per
averne una” il Dark Knight era incredulo.
“Non pronunciare quella parola, perché non
esiste”
Shaoran con un passo rapido si avvicinò
all’avversario “Ora tocca a me”.
La spada fu calata ma il demone
riuscì ad allontanarsi
e a portarsi a distanza di sicurezza da dove cominciò a
sparare Darkos verso
Shaoran ma, a pochi metri da lui, sparirono nel nulla.
“Come! Che diavolo succede” anche se il tono di
voce
era calmo, il Dark Knight era stupito oltre ogni dire.
“La mia Zampakutò è pura luce e le
tenebre non possono
nemmeno sfiorarla” Shaoran dette quest’ennesima
spiegazione e arrivò davanti al
Dark Knight “E voi demoni non siete da meno” alla
velocità della luce vibrò un
fendente che colpì un incredulo obiettivo.
“AAARRRGGHHH!”quell’unico colpo fece
stramazzare il
Dark Knight a terra e il suo corpo fu percorso da un dolore lancinante
“Cos’è!
Cos'è questo dolore!”
“E’ naturale, la luce di Angeru ti è
entrata dentro e
ti sta lentamente consumando” spiegò Shaoran
“Ora che stai per andartene,
vorrei che tu mi spieghi una cosa: chi è Chaos in
realtà e qual è il tuo legame
con lui!”
“Vuoi sapere del sommo
Chaos eh?” rise il demone “E va
bene: ascolta la verità e poi trema!
Lui è l’entità originale dal quale
tutto è nato: è il
vero creatore di tutto, nessuno forse solo il sommo Abhadon
può niente contro
di lui COFF! COFF!” sputò un fiotto di sangue.
“Cosa! Stai dicendo che quest’essere è
anche più
potente di Abhadon!” Shaoran ebbe un brivido al solo pensiero.
“Non sono completamente sicuro di questo: non si sono
mai confrontati” continuò il Dark Knight
“Lui, però, ha posseduto qualcosa che
il sommo Abhadon brama dall’origine
dell’eternità, la piuma dell’Oblio il
primo
manufatto magico che sia mai esistito in tutte le dimensioni”.
“La piuma dell’Oblio” Shaoran
ripeté il nome sudando freddo.
“Esatto! Questa piuma è nata dal primo scontro tra
le
due entità primarie cioè Abhadon e Arella che
è la sua controparte: in essa è
contenuto il massimo potere di entrambe queste
entità” il Dark Knight sputò
altro sangue e poi continuò “Il sommo Chaos
usò il potere di quest’oggetto per
creare il tutto dal niente e divenne il primo Dio che sia mai
esistito”.
“Il primo Dio!” ripeté Shaoran incredulo
“Se è un Dio
perché è il demone interiore del signor
Nick?”
“Perché fu sigillato”
rispose il Dark Knight ormai allo stremo “E a
farlo furono le stesse
divinità che lui creò tempo addietro, troppo
timorose del suo potere. Lo
sigillarono dentro una gemma magica e poi la gettarono nelle viscere
della
terra. Il caso volle che degli esseri inferiori trovassero la gemma
magica e,
per errore la ruppero e il sommo Chaos fu liberato.
Una volta libero, il sommo Chaos decise di porre fine
a tutto quello che aveva creato e scatenò la guerra
dell’Abisso.
Tutte le divinità si riunirono per affrontarlo e
sigillarlo nuovamente e riunirono tutte le forze magiche esistenti.
Il sommo Chaos aveva bisogno di alleati e creò da una
cometa delle entità a lui fedeli cioè noi Dark
Knights” Shaoran, a quella
rivelazione, sgranò gli occhi.
“Sei sorpreso e non hai
ancora sentito niente” ghignò
il Dark Knight “Il Sommo Chaos creò un esercito di
un miliardo di noi e ci
dette un potere immenso. Stavamo per distruggere tutto ma un mago dalle
abilità
superiori riuscì a penetrare le nostre difese, e
ferì il sommo Chaos. Il suo
sangue fu raccolto dentro la stessa gemma che lo aveva imprigionato e
fu creato
così un nuovo sigillo che separò anima e corpo:
quest’ultimo fu scagliato nei
meandri del cosmo mentre l’anima rimase imprigionata nella
gemma.
Prima di andarsene, però, il sommo Chaos aprì un
portale dimensionale e vi scagliò dentro la piuma
dell’oblio in modo che
nessuno potesse impossessarsene e la sua anima sparì dentro
la gemma grigia, la
pietra neutra.
Le divinità, per evitare che il sommo Chaos si
liberasse di nuovo, decisero di sigillare la gemma in un luogo nascosto
impossibile da trovare.
Noi Dark Knights superstiti decidemmo di ritrovare la
gemma ma, quando la trovammo, scoprimmo che era un guscio vuoto:
l’anima del
sommo Chaos era sparita chissà dove.
Ormai senza più una meta, accettammo di servire
Abhadon e di aiutarlo a ritrovare la piuma dell’oblio.
Fu un caso ma riuscimmo a scoprire che l’essenza del
sommo Chaos era riuscita a scappare dalla gemma grigia e, non avendo un
corpo,
entrò in un’anima pura e ne divenne il demone
interiore. Indovina chi è
quell’anima pura?”
Shaoran fu percorso da un brivido.
“Hai capito: Nick è il contenitore del sommo
Chaos. Il
nostro obiettivo e farlo crollare per permettere la rinascita del
nostro
signore. Quando sarà libero il sommo Chaos, si
riprenderà ciò che gli è stato
tolto e soppianterà Abhadon e Arella come nuova
entità suprema.
Spera che il sommo Chaos non si liberi mai perché, se
avverrà, tutto sarà cancellato e noi torneremo in
vita e vi distruggeremo. AH
AH AH!”
Shaoran, ormai stanco di sentire
quella voce, alzò la
spada e vibrò il fendente finale che distrusse
definitivamente il Dark Knight.
“Non riesco a
crederci!” Shaoran s’inginocchio a terra
ansimante “Davvero il signor Nick cela un simile mostro
dentro di se” non
riusciva a capacitarsi della cosa e il dubbio era impellente
“Devo chiederlo al
maestro Alan e sperare di sbagliarmi. Ora però ci sono altre
cose da fare. Fa
che quello che mi abbia detto non sia vero” il ragazzo
aprì le ali e spiccò il
volo per prestare aiuto agli altri compagni.
Nel
prossimo
capitolo
Gli scontri
con i Dark Knights proseguono.
I ragazzi
scoprono che le loro versioni oscure hanno altri punti differenti con
loro. E
le sorprese non finiscono: una delle premonizioni di Sakura si
avvererà ora
bisogna vedere quale; provate a indovinare.
Lo scontro
tra Nick e Belazur continua: il diabolico generale infernale usa il suo
potere
nascosto e il Sun’s Warrior rivivrà tutte insieme
le sue più profonde paure e
qualcosa d’inaspettato farà la sua comparsa.
Per scoprire
questo e molto altro, non perdetevi il prossimo capitolo.
Alla
prossima^^
Drake
è il
vampiro di cui ha parlato Zane ed è il personaggio di Blade
Trinity.
Chaos
è un
personaggio tratto dal libro appartenente alla serie Fantasy dragon
Lance di
Jean Rabe e vi anticipo che farà il suo debutto nella terza
stagione e poi sarà
uno dei peggiori avversari nella quarta (questo solo un piccolo spoiler
per
stuzzicarvi un po’^^).
Un
ringraziamento a miciuzumachi per avermi consigliato i nomi delle
Zampakutò di
Shaoran e del suo Dark Knight^^
|
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Capitolo 41 *** Il risveglio del Demone ***
41. Il risveglio del Demone
Ciao
e ben ritrovati.
Lo so: sono in ritardo di
una settimana.
Devo chiedervi scusa ma
non ho previsto che la stesura di questo capitolo avrebbe impiegato
tanto
tempo.
Ho
una notizia buona e una
cattiva: la buona è che fra non molto posterò una
nuova fic chiamata World
Chronicle e anticiperò parecchi dei progetti che ho per la
fic Millennium
Falcon; la cattiva è che non potrò aggiornare le
due fic ogni settimana a causa
dell’inizio del nuovo anno accademico che si è
già rivelato molto duro; quindi
potrete leggere i nuovi capitoli ogni due settimane. Se
riuscirò a postare un
capitolo a settimana, ve lo farò sapere subito.
Date
queste notizie, direi
di presentare questo nuovo ed entusiasmante capitolo, ne rimarrete
sorpresi^^
Buona lettura.
A qualche chilometro di distanza
Shikamaru e Choji
erano impegnati a combattere contro la versione Dark Knight del giovane
Nara.
“PRENDETE QUESTO!” il Dark Shikamaru
lanciò la sua
ombra all’attacco e formò delle enormi fauci ma i
due riuscirono a evitarle.
“Che seccatura!” si lamentò Shikamaru
come suo solito
“Ed io che pensavo di trovarmi contro uno che la pensava come
me!”
“Oh ma io la penso come te!” rispose il Dark Knight
incrociando le braccia “Anche io detesto fare troppo
movimento: preferisco
guardare le nuvole e dormire. Ma che ci posso fare se devo
lavorare?”
“Allora abbiamo qualcosa in comune per fortuna” si
consolò Shikamaru “Non è che ti piace
anche giocare a Shogi?” questo era
l’unico gioco che amava fare.
“Shogi?” chiese il Dark Knight pensoso
“Ti riferisci a
quel gioco da tavolo simile agli scacchi vero? No, non sono un grande
patito di
quel gioco. Io adoro l’allegro chirurgo!” e un
ghigno diabolico si formò sul
suo viso “Mi piace smembrare i miei avversari su un tavolo e
giocare con le
loro interiora”.
“Oh cavolo!” il povero Akimichi nel solo immaginare
la
scena si sentì male.
“Hai dei gusti orribili!” Shikamaru stesso si
sentì
male.
“Che vi posso dire: i gusti sono gusti” rise il
Dark
Knight “Il Dark Choji era uno dei pochi con cui andavo
davvero d’accordo; alla
fine mangiava anche gli scarti dei miei giochini”.
Choji ringraziò che non ci fosse o avrebbe vomitato
per davvero.
“Che roba!” anche Shikamaru ci rimase di stucco
“Beh!
direi di aver capito che io e te non potremo mai andare molto
d’accordo, quindi
vediamo di farla finita subito ok?”
“Non chiedo di meglio ragazzi: ho un sacco di cose da
fare” rispose il Dark Knight * Ma quanto ci mette Belazur a
usare il suo
potere! Non ne posso più di questa farsa! * nella sua mente
balenò questo
pensiero, anche lui voleva tornare a servire Chaos.
“E va bene! Anche se non
ne ho alcuna voglia, dovrà
eliminarti” concluse il giovane Nara “Non avermene
a male, ma sei troppo folle
per i miei gusti”.
“Vuoi uccidermi? Accomodati!” il Dark Knight scese
dal
masso su cui si era appoggiato e fu pronto.
“Choji, fatti da parte” disse Shikamaru rivolto
all’amico.
“Cosa?” l’Akimichi era incredulo
“Dici sul serio?”
“Si amico mio” rispose il ragazzo “Se
vuoi restare
mettiti in un posto rialzato ma non intervenire per nessun motivo.
Questa è una
mia battaglia”.
Choji osservò l’amico per lunghi istanti poi disse
solo: “Buona fortuna” e saltò verso una
roccia alta.
“Anch’io farei in questo modo”
commentò il Dark Knight
con un ghigno “Almeno abbiamo questo in comune”.
“E già!” il giovane Nara giunse le mani
“MA IL RESTO
NO!” la sua ombra si sollevò e si
lanciò all’attacco.
“VEDAIMO COME TE LA CAVI!” il Dark Knight fece
altrettanto e le due ombre si scontrarono.
Le due ombre si confrontarono a
lungo ma nessuna
riusciva a sopraffare l’altra, perché i due mori
pensavano nello stesso
identico modo.
Shikamaru si morse il labbro * Così non va bene! Se
continuo a fare in questo modo, non riuscirò a vincere. Sono
sicuro che lui stia
pensando la stessa identica cosa * poi un pensiero gli
balenò in testa * Un
momento! Se ragioniamo allo stesso modo, significa che stiamo pensando
la
stessa identica cosa nello stesso momento. Forse ho capito come
vincere, ma
questo vorrebbe dire rimangiarmi la mie parole * Choji era sopra la
roccia e
osservava senza fare niente * E’ l’unica strategia
che mi viene in mente al
momento. A questo punto non posso che… COSA! * i suoi
pensieri furono
interrotti da un movimento alle sue spalle: il Dark Knight si era
portato
dietro di lui.
“PENSAVI DAVVERO CHE PENSASSI COMPLETAMENTE COME
TE!”
il Dark Knight preparò il suo attacco “PREPARATI
A… AAARRRGGGHHHH!” ma fu
colpito alle spalle da un potente pugno.
“NON TI PERMETTERO’ DÌ FARE DEL MALE A
UN MIO AMICO!”
urlò Choji entrato in azione poi, si rivolse a Shikamaru
“Perdonami ma non sono
riuscito a resistere!”
“Non fa niente amico!” lo rassicurò il
giovane Nara “A
dirti la verità, stavo per farti un fischio!”
Un bel sorriso si disegnò sul volto pacioso di Choji:
ormai s’intendevano senza nemmeno guardarsi in faccia.
“Dannato
verme!” ringhiò il Dark Knight alzandosi in
piedi “Questo è un colpo basso!”
“Potrei darti ragione” rispose Shikamaru
“ma farsi
aiutare da un amico è tutt’altro che
disonorevole”.
“Tsk! Sei una vera e propria seccatura! Ti farò a
pezzi insieme al tuo ami... COSA!” il Dark Knight si
bloccò di colpo, non
riusciva a muoversi.
“Ti sei distratto eh?” disse semplicemente il
giovane
Nara “Ed è una cosa che non faccio tanto
facilmente!”
Il Dark Knight abbassò lo sguardo e, con suo stupore,
vide che la sua ombra era puntellata da degli aghetti “Aghi
di adamantio fusi
col metallo compatibile al chakra
dell’utilizzatore”.
“Esatto!” rispose Shikamaru “Te li ho
attaccati nel
momento in cui ti sei rialzato con la mia ombra. Se ci sono riuscito
devo
ringraziare Choji che ti ha colpito”.
“E’ stato un piacere amico mio” disse
Choji con un
sorriso.
“Come hai fatto a procurarteli, non crescono sugli
alberi” questo passaggio sfuggiva al Dark Knight.
“E’ stato il professor Xavier a darmeli”
rispose
Shikamaru “E anche a Choji, Zane, Syrus e Aster ne hanno una
scorta”.
Il Dark Knight sgranò gli occhi: “Come
è possibile?
Lui non è stato qui, non ci è giunta nessuna
segnalazione!”
“E’ stato qui solo per qualche minuto, poi ci ha
portato con se alla X-Mansion. Ognuno di noi ha ricevuto lezioni
speciali da
diversi maestri” Choji concluse la spiegazione.
Il Dark Knight sudò freddo * Allora non sono rimasti
fermi in questi giorni! Ecco perché sono più
forti del previsto! *
“Scusa ma non abbiamo
altro tempo da perdere con te”
Shikamaru si avvicinò all’avversario “A
darti il colpo di grazia ci penserò io.
ADDIO! SHADOW KUNAI!” il ragazzo lanciò il suo
attacco.
“AAAAAAARRRRRRGGGGGGHHHH!” e il Dark Knight fu
sconfitto.
“E questa è fatta!” alla fine Shikamaru
si sedette un
momento.
“Ora che facciamo?” chiese Choji avvicinandosi
all’amico.
“Andiamo a dare una mano agli altri” rispose il
giovane Nara con sguardo serio “Non so dirti
perché ma ho un brutto
presentimento: il peggio deve ancora venire” e si
alzò.
“Allora andiamo!” e i due si avviarono.
“ZANNE PERFORANTI
NERE!” il Dark Knight di Kiba
diresse l’attacco verso l’Inuzuka e
l’Aburame che lo evitarono all’ultimo
momento “Non male mocciosi!”
“E quello sarebbe la mia versione oscura?” Kiba era
davvero incredulo “Attacca alla ceca senza tenere conto del
paesaggio o della
presenza degli altri”.
“Guarda che anche tu fai così la maggior parte
delle
volte!” lo corresse Shino “Su questo siete molto
simili!”
“MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO!” Kiba gli
gridò
contrariato “IO NON HO NULLA IN COMUNE CON QUESTO
TIZIO!”
“Invece, per quanto lo trovi assurdo, siamo i più
simili” lo corresse il Dark Knight “Praticamente
condividiamo gli stessi gusti
e le stesse passioni, abbiamo persino un cane che abbiamo chiamato
Akamaru”.
“Cosa davvero?” Kiba lo guardò stupito
“Allora perché
non lo vedo con te?”
“Lo chiamo subito, ma
dopo non sorprenderti” il Dark
Knight si morse un dito e, dopo aver fatto i sigilli “TECNICA
DEL RICHIAMO!”
Si alzò una nuvola di fumo e, quando si estinse, apparve
un enorme cane nero grande quanto un cavallo della stessa razza di
Akamaru.
“Beh che ve ne pare?” disse soddisfatto il Dark
Knight
“Vi piace il mio cucciolone?” e gli
accarezzò la testa.
“O mamma! Quanto è grande!” Kiba
sgranò gli occhi e
osservò il suo cucciolo “C’è
la possibilità che otterrai la stessa stazza!”
“Kai!” il piccolo Akamaru guaì
leggermente spaventato.
Mentre Shino non aprì bocca.
“GGGGGRRR!” invece l’enorme cane
ringhiò in modo
famelico.
“Si concordo con te amico mio” disse il Dark Knight
che capiva il suo linguaggio “c’è un
Akamaru di troppo! Eliminiamo questi
buffoni” i due furono avvolti da una strana energia nera.
“E quella roba che diavolo è!” Kiba fu
in allarme.
“Non ne ho idea ma sta per succedere qualcosa di molto
pericoloso” anche l’Aburame si mise in allarme.
“Qualcosa di molto pericoloso? Si avete ragione!”
rise
il Dark Knight “Ora vedrete il vero potere che posso
raggiungere!” e l’energia
nera lo ricoprì interamente.
Quando l’energia nera si
estinse, i due ninja e il
cagnolino rimasero senza parole: davanti a loro era apparso
un’enorme creatura
dalle sembianze canine alta oltre dieci metri e aveva ben cinque teste
fameliche che ringhiavano contro di loro.
“E quello che diavolo sarebbe!” fece Kiba senza
parole.
“Volete saperlo
davvero?” rispose la testa centrale “Quella
che vedete è la tecnica della Chimera nera a cinque teste.
Mi sono fuso col mio
Akamaru e il mio spirito oscuro e ora sono pronto a venirvi a prendere
per
sbranarvi!” e l’enorme creatura si
lanciò all’attacco.
“Pazzesco!”
Kiba in primis era stupito “E’ davvero
possibile fare una cosa simile? Sembra la tecnica del lupo a due teste
solo che
è molto più grande e mostruoso”
“Non è il momento di pensare a questo”
lo riprese
Shino “Ora dobbiamo trovare un modo per batterlo o siamo
spacciati!”
“Hai detto bene
pulce troppo cresciuta!” ghignò la testa
centrale “Anche se è
impossibile per voi uscire da questa situazione. MORITE
OSCURE ZANNE DELLA CHIMERA!” la creatura
cominciò a ruotare su se stessa
formando una spirale e si lanciò al’attacco verso
i due.
“SHINO SALTA!” l’Inuzuka
avvertì subito l’amico.
“Non ce né bisogno!” rispose lui e fece
alcuni segni
con le mani “BARRIERA D’INSETTI!” gli
insetti uscirono dal suo corpo e si
disposero a cupola bloccando l’attacco avversario.
“I miei
complimenti, hai bloccato il mio attacco” disse il
Dark Knight “Ma non
funzionerà di nuovo!” e la
spirale nera fece un altro giro.
“Sta
arrivando!” Kiba si tenne pronto “Forza Akamaru,
sfruttiamo l’occasione”.
“BAU!” rispose il cucciolo bianco e
saltò in alto
girando su se stesso “MARCATURA DINAMICA!” e
cominciò a rilasciare i suoi
bisogni tutt’intorno, sfiorando anche il Dark Knight.
“Usi ancora
quella schifezza?” disse il Dark Knight disgustato
“Io non ne ho più
bisogno: posso usare il mio attacco speciale anche
senza eseguire la marcatura dinamica”.
“VEDIAMO SE E’ VERO!” rispose Kiba
saltando in alto con
Akamaru “TECNICA DEL LUPO A DUE TESTE!” e furono
avvolti da una nuvola bianca.
Quando la nuvola si estinse,
apparve un enorme cane a
due teste che puntò famelico l’avversario.
“Sei davvero
limitato Kiba Inuzuka. Non sai proprio fare di meglio!” lo
schernì il Dark
Knight.
“Solo perché sei
più grosso e hai più teste, non significa che sei
tu il più forte” gli
rispose la testa di destra “Ti
farò
vedere i miei progressi, amico”
concentrò la sua energia avvolgendo tutto
il corpo con uno strato di chakra e poi.
“Che sta succedendo!” Shino osservò
incredulo la
scena.
“Che cosa
diavolo hai fatto!” il Dark Knight
osservò incredulo la nuova
trasformazione.
Il lupo a due teste si era evoluto:
la sua coda era
diventata a punta e di colore rosso, le possenti zampe anteriori erano
diventate nere e artigliate e un paio di ali da corvo erano cresciute
sulla sua
schiena, mentre due linee nere scendevano dagli occhi delle due teste.
“Da
dove è uscita
quella trasformazione?” chiese il Dark Knight
colpito dal nuovo aspetto
dell’avversario.
“Si chiama
Tecnica del Lupo corvo bicefalo” rispose il ragazzo
“Ho sviluppato questa mossa insieme
al maestro Eric. Non sono ancora
molto bravo a padroneggiarla ma posso comunque usarla. TIENITI
PRONTO!” e
si lanciò all’attacco.
“NON
ILLUDERTI!” il Dark Knight canino si
lanciò all’attacco girando
su se stesso “OSCURE ZANNE DELLA CHIMERA!”
“ZANNE DEL LUPO ALATO!” anche Kiba si
lanciò
all’attacco formando una spirale bianca.
Le due spirali si scontrarono ad alta velocità ma
nessuna delle due riuscì a prevalere sull’altra.
Nel frattempo Shino
osservò lo spettacolo * E bravo
Kiba: hai deciso di usare subito una tecnica nuova. Però
c’è un punto ceco
vero? Per eseguirla, hai dovuto prima usare la marcatura dinamica e poi
ti sei
trasformato nel Lupo a due teste. Hai impiegato troppo tempo per
eseguire la
tecnica e hai usato più chakra del dovuto; inoltre
già la tecnica normale ha un
limite di due colpi: quanti ne avrà questa! *
l’Aburame, dopo aver fatto la sua
riflessione, pensò a come intervenire * Maestro Auron
è giunto il momento di
tirare fuori i vostri insegnamenti. * ed estrasse il suo spadone.
Le due spirali si scontrarono di
nuovo e poi si
fermarono.
“Davvero
notevole
amico! Ritiro quello che ho detto prima: sei più bravo di
quanto pensassi” si
complimentò il Dark Knight.
“Anche
tu sei
un tipo in gamba”
ricambiò Kiba “Ma
ora è il momento di finirla” mentre
disse questo, cominciò a sentire gli
effetti collaterali della tecnica * Dannazione! Il mio corpo comincia a
cedere.
Ho al massimo un altro attacco a disposizione: se fallisco, sono
spacciato *.
“Kai!” si lamentò il piccolo Akamaru.
“Lo so amico mio: alla fine è lo stesso limite
delle
Zanne del Lupo” rispose il castano “Ma dobbiamo
farcela o non ce lo perdoneremo
mai”.
“E’
una mia
impressione o hai il fiatone” rise il Dark Knight “Non dirmi che sei già al
limite per così poco!”
“Preoccupati per
te stesso che al resto ci penso io”
ribatté l’Inuzuka.
“Scusami amico ma è ora che anch’io
entri in gioco”
Shino apparve davanti a Kiba “Sono o no un tuo compagno di
squadra”.
“Shino!” Kiba
lo guardò incredulo, poi la testa destra sorrise “D’accordo amico! Facciamolo!”
e l’Aburame annuì.
“Che scena
commovente!” commentò sarcastico il Dark
Knight “Volete battervi insieme?
Allora venite pure. VI’ FARO’ A PEZZI!”
e
si lanciò all’attacco.
“Non così in
fretta” Shino puntò lo spadone in avanti
e…
“COSA!” il
Dark Knight si trovò davanti ad uno sciame di insetti enormi
“E questi da dove
spuntano!”
“Nel luogo in cui mi sono allenato col maestro Auron,
ho trovato una gran quantità d’insetti le cui
dimensioni superano la stazza di
un cane” spiegò Shino “Seguendo gli
insegnamenti del mio maestro, ho imparato
ad ascoltare le loro storie e loro mi hanno dato la loro fiducia. Ora
ti
mostrerò di che cosa sono capaci. SCIAME
INFINITO!” e gli enormi coleotteri si
lanciarono all’attacco.
“Confidi in
degli stupidi insetti!” il Dark Knight lo disse con
tutto il disgusto
possibile “LI’
RIDURRO’ TUTTI IN POLVERE!”
e formò di nuovo la spirale nera.
“Sei caduto nella mia trappola!” disse Shino freddo.
La spirale si fermò di botto e il Dark Knight si
sentì
qualcosa addosso “Che diavolo sta
succedendo!” poi con orrore vide che sulle sue
zampe si erano attaccati dei
piccoli insetti “E questi da dove
escono
fuori!”
“Poco fa hai commesso l’errore di
fermarti” spiegò
Shino mentre gli enormi insetti formarono un cerchio intorno al Dark
Knight “ed
io avevo ricoperto la zona d’insetti assorbi chakra che si
sono attaccati al
tuo corpo senza che te ne accorgessi”.
“Dannato!” gli
ringhiò
contro il Dark Knight “Ora mi libero
subito di questa porcheria e ti faccio a pezzi” e
con forza si scrollò di
dosso buona parte degli insetti ma sentì le energie venirgli
meno.
Nel frattempo gli insetti scrollati di dosso volarono
verso Kiba e si attaccarono a lui “Ehi,
ma che diavolo fate!” che cercò di
liberarsene.
“Non ti muovere, ti stanno passando il chakra che
hanno rubato all’avversario” lo
rassicurò l’Aburame “ma il processo
richiede un
po’ di tempo, quindi ci penserò io a dare il colpo
di grazia a questo copione”
avvolse lo spadone di un chakra rossiccio e anche gli insetti
cominciarono a
risplendere di quel bagliore.
“Bastardo!”
il Dark Knight cadde in ginocchio “Non
riesco a muovermi!”
“Più che naturale: ho assorbito la maggior parte
del
tuo chakra e ora tocca ai miei insetti giganti”
l’Aburame alzò la spada “SCIAME
CREMISI!”.
Gli insetti si lanciarono contro il Dark Knight
trafiggendolo “AAAAARRRRGGGHHHHH!”
Il Dark Knight ormai senza
più forze, tornò alla sua
vera forma insieme al suo enorme cane nero.
“Questa non ci voleva!” riuscì a dire il
Dark Knight
mentre sputò sangue “A quanto sembra non
riuscirò a vedere realizzato il nostro
obiettivo. Ragazzi lascio il resto a voi” e poco dopo il suo
corpo s’incenerì e
stessa cosa accadde al suo Akamaru.
“E’
fatta!” Shino ritirò gli insetti e si
avvicinò a
Kiba “Come ti senti?”
L’Inuzuka tornò normale e chiuse i pugni
“Molto
meglio, grazie amico. La prossima volta, però non togliermi
tutta la scena”.
“Scusa, cercherò di essere meno invasivo in
futuro”
rispose l’amico poi lo guardò serio “Hai
sentito anche tu quello che quel tizio
ha detto prima?”
“Certo che ho sentito” rispose Kiba “Non
so cosa i
Dark Knights abbiano in mente ma dobbiamo fermarli”.
“Sono d’accordo con te!”
confermò Shino “Andiamo ad
aiutare qualcun altro e riduciamo il loro numero il più
possibile. Ho un brutto
presentimento”.
“Non sei il solo!” rispose il castano e, dopo ce
Akamaru gli fu salito sulle spalle, i due corsero in aiuto dei loro
compagni.
“DRAGHI
GEMELLI!” Tenten sfoderò la sua tecnica
migliore contro il Dark Knight di Neji lanciandogli contro una miriade
di armi.
“Tutto qui!” disse il Dark Knight calmo
“ROTAZIONE
SUPREMA!” e ruotò su se stesso creando una
barriera che deviò tutti gli
attacchi.
“Quella è una mia tecnica!” Neji si
lanciò contro la
sua controparte con Byakugan sfoderato “PUNTO
BIANCO!” unì indice e medio
destro e attaccò ma il Dark Knight riuscì a
prevedere la mossa e la bloccò.
“Bel tentativo!” disse il Dark Knight “Ma
non è
abbastanza!” e scagliò via il castano.
“NEJI!” Tenten
corse a sincerarsi delle condizioni del
compagno.
“Non ti preoccupare, non è niente” la
rassicurò lo
Hyuga poi si rivolse all’avversario “Me ne sono
accorto sai? Tu non sei come
gli altri tuoi compagni: non sei più umano”.
“Come?” Tenten osservò stupita lo Hyuga.
“I miei complimenti, hai indovinato!” rispose il
Dark
Knight e alzò gli occhi che si tinsero di rosso e i suoi
canini si allungarono.
“Un vampiro!” Tenten lo guardò incredula.
“Esatto, io sono un vampiro” rispose il Dark Knight
con un diabolico sorriso “Se sono così devo
ringraziare Master Drake: anche se
non eravamo della stessa armata, lui mi salvò la vita
rendendomi un vampiro e
facendomi da maestro. Io sono uno dei pochi che abbia allacciato un
qualche
rapporto con gli altri demoni”.
“Drake hai detto?” Neji si alzò e
osservò serio
l’avversario “Per caso è Drake della
quattordicesima?”
“Conosci il mio maestro?” chiese il Dark Knight.
“Esatto! Il mio maestro, invece è stato
Blade” rispose
Neji.
“Davvero?” un folle ghigno si disegnò
sul volto del
Dark Knight “Questa si che è una sorpresa!
Darò a Master Drake un’enorme
soddisfazione nel portagli la tua testa”.
“Sempre se ci riesci” il ragazzo si alzò
e si rivolse
alla’amica “Tenten, fatti da parte, a questo ci
penso io!”
“Cosa, ma…” vedendolo negli occhi decise
di lasciarlo
fare * Ma se poi sei in difficoltà non esiterò a
darti una mano *.
Il Dark Knight estrasse la sua
spada la cui elsa era a
forma di testa di drago: “Sei pronto a morire?”
Neji si fermò a pochi metri da lui e, dopo aver
estratto la spada e dato una scricchiolata al collo disse le stesse
identiche
parole del suo maestro: “Sono nato per morire figlio di
puttana!”
Il Dark Knight sorrise compiaciuto: “Le stesse parole
eh? Mi piace!” e con un urlo da guerriero si
lanciò all’attacco e altrettanto
fece Neji.
Le due lame s’incrociarono e poi i due si
allontanarono di qualche passo e lo Hyuga si mise gli occhiali da sole
regalati
dal maestro e il duello ricominciò (questo è un
mio omaggio a Blade Trinity).
Nacque un autentico spettacolo
elegante e letale allo
stesso tempo in cui i due si affrontarono con incredibile maestria.
Tenten osservò con
attenzione il duello * La loro
abilità è incredibile! E’ chiaro che
Neji si è allenato molto nell’usare la
spada, ma ora basta guardare: anch’io so uccidere i demoni *
prese un rotolo e
lo aprì.
Da uno sbuffo di fumo, uscì una grande falce: la lama
era di puro argento, le estremità rosse affilate come una
spada emanavano un
potere che trascendeva il tempo * Maestra Buffy, userò al
meglio l’arma che mi
avete dato * (questo è un mio omaggio alla serie finale di
Buffy the Vampire
Slayer) e anche lei si gettò nella mischia.
Il Dark Knight, quando vide la
falce, sgranò per un
attimo gli occhi e si allontanò di qualche metro.
“Che diavolo fai!” la riprese lo Hyuga con la sua
solita calma “Ti avevo detto…”
“E smettila!” lo interruppe la castana
“Me ne frego se
è il tuo Dark Knight o un vampiro: anch’io voglio
prendere arte ai giochi” e lo
guardò con gli occhi luccicanti.
Lo Hyuga conosceva bene quello sguardo e, alla fine,
non poté fare altro che acconsentire.
“ANCH’IO
SONO DELLA PARTITA!”
Esplose una voce
dall’alto fin troppo familiare ai due
ninja.
“ROCK LEE!”
Gridarono i due.
Il ninja dalle spesse sopracciglia
estrasse la sua
spada e la calò verso il Dark Knight che la
scansò all’ultimo istante.
“Se tu sei qui, vuol dire che hai sconfitto quello
stupido” fece col tic il Dark Knight.
“Esatto e ora sono qui per dare man forte ai miei
compagni” rispose il ragazzo che sprizzava energia da tutti i
pori “FORZA
RAGAZZI, BATTIAMOLO!”
“Sei tremendo!” si lamentò Neji
“Ma hai ragione! Forza
facciamogli vedere di che cosa siamo capaci” alla fine non
poteva dire di no ai
suoi compagni di squadra.
“Volete affrontarmi in tre eh?” il Dark Knight li
squadrò per bene “E sia, vi mostrerò di
che cosa sono capace” allungò il
braccio sinistro in avanti che si trasformò in una falce a
mezzaluna rosso
sangue.
“Ehi, ma che diavolo ha fatto?” disse incredulo
Rock
Lee.
“Ha attivato il suo potere!” rispose Neji.
“Vedo che ne sei al corrente, me ne compiaccio”
rispose il Dark Knight “Ebbene sì, quello che
vedete è il mio potere speciale:
si chiama FALCE. Grazie ad esso posso trasformare qualunque parte del
mio corpo
nella lama di una falce”.
“Che diavolo sta dicendo? Non capisco!” Rock Lee
non
riuscì a seguire il discorso.
“Devi sapere che ci sono
diverse razze di vampiri”
cominciò a spiegare Tenten “Alcune di loro, dopo
un determinato periodo,
acquisiscono poteri sovrannaturali unici nel loro genere: comunemente
sono
chiamati poteri base”.
“Poteri base!” ripeté Rock Lee.
“Anche alcuni licantropi hanno questa capacità ma
è
sigillata nel loro lupo interiore.” spiegò Neji
“Per ottenere questo potere
devono domare il loro lupo interiore e scoprirne il nome: in questo
modo
ottengono la Licantropia o Licantogenesi. Ti ricordi di Lucian? Lui ne
era
dotato!”
“Ecco una cosa che non sapevo!” esclamò
Rock Lee.
“E QUANDO MAI!” gli gridarono contro i due compagni.
“AH AH AH!” il
Dark Knight scoppiò in una fragorosa
risata “Cavolo! Quanto mi mancavano queste scene. Da quando
la Dark Tenten è
sparita, se né andata anche questa ilarità!
È davvero un peccato dovervi
eliminare” dal suo corpo uscirono una grande
quantità di lame a mezzaluna “Mi
consolerò bevendo il vostro sangue fino all’ultima
goccia e tu Tenten sarai la
prima” e si leccò le labbra.
“Grazie per il pensiero ma rifiuto” la ragazza gli
puntò la sua falce contro “Mi spiace ma non ho
voglia di essere morsa da un
vampiro. Preparati a diventare cenere”.
“Tutte queste attenzioni mi stanno facendo leggermente
ingelosire” Neji non apprezzava che qualcuno puntasse alla
vita di un compagno,
soprattutto se era un vampiro “Ti trapasserò con
immenso piacere”.
“Il fuoco della gioventù sta per esplodere. ARRIVO
A
PRENDERTI” e anche Rock Lee, a modo suo era pronto.
“FATEVI SOTTO!” e lo scontro ricominciò.
In un’altra parte
dell’isola Chazz, aiutato da Ino,
era alle pese con la sua versione Dark Knight.
“PRENDETE QUESTO MOCCIOSI!” il Dark Chazz
creò dei
tentacoli fatti di ombra e li diresse verso i due.
“INO STA ATTENTA!” gridò Chazz mentre
schivò gli
attacchi.
“SMETTILA DI’ ROMPERE! LI’ HO GLI
OCCHI!” gridò lei
innervosita * Ma perché doveva capitarmi proprio lui come
partner? * pensò
sconsolata.
“SE TI PRENDONO POI DIRE CHE NON TI AVEVO
AVVERTITO!”
gridò di rimando il Princeton.
“E CHI TI HA CHIAMATO!” rispose la bionda con la
vena
pulsante.
“MA PERCHE’ SEI VENUTA A ROMPERE PROPRIO
ME!” si
lamentò il moro “POTEVI ANDARE A SECCARE QUALCUN
ALTRO!”
“DOVRESTI RINGRAZIARMI INVECE DI’ GRIDARMI
CONTRO”
ruggì Ino con una doppia vena pulsante “SE NON
CI’ FOSSI STATA IO, A QUEST’ORA
SARESTI GIA’ AL TAPPETO!”
“IO AL TAPPETO?” anche a Chazz gli si
gonfiò la vena
“CON CHI CREDI DI’ PARLARE MOCCIOSA! IO SONO IL
CAMPIONE INDISCUSSO: NON C’E’
AVVERSARIO CHE NON POSSA BATTERE!”
“Che c’è ragazzi? Non riuscite a
mettervi d’accordo?”
li riprese il Dark Knight ghignante “Non è il
momento di litigare come due
innamorati”.
“TU NON
ROMPERE!” gli gridarono insieme i due.
“Che coppia affiatata!” commentò il Dark
Knight
sull’orlo di una crisi di risate “Rispondete
persino nello stesso momento!”
“STA ZITTO!” ruggirono i due “ E POI NON
E’ COLPA MIA
SE PARLO NELLO STESSO MOMENTO CON QUESTO/A QUI!” e si
fissarono storto.
“AH AH AH!” alla fine il Dark Knight
scoppiò
piegandosi in due dalle risate “Cavolo che nostalgia!
È da quando ho perso la
mia ragazza che non mi facevo risate simili!”
“COSA!” i due sgranarono gli occhi “NON
VORRAI MICA
DIRE CHE…!” al solo pensiero sentirono un brivido
che saliva su per la schiena.
“Esatto ragazzi, io e la Dark Knight della biondina
stavamo insieme” confermò lui con una nota di
tristezza “Non avete idea quanto
mi manchi: era così simpatica e sexy!”
“CCCCCCHHHHHHHEEEEEEEE!”
I due crollarono zampe
all’aria: quello era stato il
colpo di grazia; allora era destino (sono cattivo secondo voi?)
“Che c’è di tanto male?” disse
confuso il Dark Knight
“Dove la trovi una così? Già ti
anticipo che da grande quella ragazzina
diventerà un autentico schianto”.
“STA ZITTO” Chazz si mise le mani tra i capelli:
già
sapere che in futuro avrebbe baciato quella ragazzina isterica, lo
aveva
sconvolto, sapere che la sua versione Dark Knight era stato con quella
di Ino
lo stava facendo impazzire.
“STA ZITTO TU, ACCIDNETI!” anche Ino era sconvolta:
già sentiva qualcosa per il moro, poi sapere del bacio e ora
quello, la stava
facendo impazzire.
“Mamma mia, quanto casino che state facendo per
così
poco!” il Dark Knight si massaggiò le tempie
doloranti “ORA MI’ AVETE STUFATO!
SHADOW MASTER!” e usò la micidiale tecnica che
fondeva corpo e ombra insieme
“ARRIVO!”
Nel vedere la tecnica, Chazz tornò serio “Ino sta
attenta: se ti colpisce l’ombra, subisci un danno
tremendo”.
“E ORA ME LO DICI, CON QUEL TONO CALMO PER DÌ
PIU’!”
gli sbraitò contro la bionda.
I due dovettero allontanarsi per evitare che le loro
ombre fossero colpite ma il Dark Knight era terribilmente veloce.
Chazz lo notò subito * Dannazione! Non ho altra
scelta! Spero solo che non mi ammazzi * e si rivolse alla Yamanacha
“INO
PRENDIMI IL BRACCIO!”
“COSA E PERCHE’ DOVREI!” gli rispose la
ragazza.
“FALLO E BASTA!” ribatté il Princeton.
“SIETE FINITI!” il Dark Knight allungò
il braccio
verso le loro ombre.
La Yamanacha decise di fidarsi del
compagno e gli
afferrò il braccio chiudendo gli occhi.
“SHADOW MASTER!” e anche Chazz attivò la
sua tecnica e
le ombre dei due si fusero con i loro corpi.
La ragazza aprì gli
occhi e osservò incredula il
mondo-ombra: in pratica era un mondo invertito, la terra era sopra la
sua testa
mentre il cielo in alto e i suoi piedi nudi si poggiavano sul vuoto.
“Che strana sensazione!” disse la ragazza
“Ho quasi la
sensazione di essere…” poi se ne accorse
“NUDA!” e si coprì con le braccia.
“Ehm sì! Questo è il lato
negativo” disse Chazz di
spalle: anche lui era come mamma l’aveva fatto^^
“DANNATO
PERVERTITO!” Ino non si trattenne e spaccò la
testa del moro con un poderoso pugno “ALLORA ERA QUESTA LA
TUA IDEA!”
“AHIA!” si lamentò Chazz mentre si tenne
le mani sulla
testa dolorante “E QUESTO SAREBBE IL TUO MODO DÌ
RINGRAZIARMI!” si voltò verso
di lei dimentico del fatto che la ragazza non aveva niente addosso
“E IO CHE…
mi sono preoccupato!” e si coprì gli occhi.
“AAAAHHHHHH! MA ALLORA SEI DAVVERO UN PERVERTITO!”
la
bionda gli assestò un altro pugno in testa: il motivo della
sua reazione? Semplice:
voltandosi Chazz aveva mostrato i suoi
“attributi”^^.
“Non è colpa
mia se le ombre non sono vestite” si
lamentò il moro usando un tono agitato ma basso
“Quando ho scoperto questa particolarità,
mi sono ripromesso che avrei usato questa tecnica solo in casi di
estrema
necessità!”
“A CHI CERCHI DÌ DARLA A BERE!” gli
sbraitò contro Ino
con un pugno alzato “SCOMMETTO CHE USI QUESTA SCHIFEZZA TUTTE
LE VOLTE CHE HAI
L’OCCASIONE GIUSTA!”
“NON E’ VERO, IO NON SONO UN PERVERTITO!”
rispose il
Princeton senza voltarsi “NON RICORREREI MAI A UNA COSA DEL
GENERE!”
Per cercare di risolvere la situazione, apparvero
anche i tre Ojama, anche loro completamente nudi, infatti si coprivano
le
nudità con le minute mani “E’ VERO! IL
CAPO NON FAREBBE MAI UNA COSA DEL
GENERE! HA UN ONORE DA DIFENDERE E COSE COME QUESTE VANNO CONTRO LA SUA
ETICA!”
“Per una volta, vi ringrazio con tutto il cuore”
incredibilmente Chazz disse quelle parole che mai avrebbe pensato di
pronunciare.
“GRAZIE CAPO!” la commozione fu così
tanta che i tre
fratelli lo abbracciarono, ma il moro li allontanò
disgustato.
“METTEVI QUALCOSA ADDOSSO E POI NE RIPAARLIAMO!”
gridò
Chazz furioso.
Ino dopo aver sentito le parole
degli Ojama, era
rimasta in silenzio.
“Ecco... mi dispiace per averti chiamato
pervertito”
si scusò la ragazza “E’ che
io…”.
“Non scusarti, ho capito cosa vuoi dire” rispose
Chazz
sempre di spalle “Avrei dovuto avvisarti!”
“Come minimo” poi la ragazza si guardò
intorno “ma
dov’è finito il Dark Knight!”
“Quando ci siamo fusi con le nostre ombre, mi sono
allontanato il più possibile da lui”
spiegò Chazz “ma non gli ci vorrà molto
per trovarci”.
“Ho capito!” la ragazza annuì
“Ora, dove sono finite
le nostre armature?” avere qualcosa addosso era il suo
principale pensiero in
quel momento.
Chazz si alzò in piedi “Anche se sono spiriti, le
nostre armature non possono apparire come al solito addosso a noi: nel
mondo-ombra non si usano vestiti”
“Quindi siamo costretti a rimanere così per tutto
il
tempo!” la bionda ebbe un fremito.
“Prima battiamo il Dark Knight, prima usciamo da
qui”
rispose il Princeton.
“ALLORA CHE STIAMO ASPETTANDO! ANDIAMO A PRENDERLO A
CALCI NEL DÌ DIETRO!” ordinò la
Yamanacha.
“Mai stato così d’accordo con
te!” concordò il moro
“Sta arrivando!”
Pochi istanti dopo il Dark Knight
la sua comparsa.
“Finalmente vi ho trovato” ghignò poi
notò Ino “Ma
bene! Noto che anche se piccola sei messa molto bene: sono tentato
dalla voglia
di saltarti addosso!”
I due lo fissarono increduli e poi gridarono insieme
(questa volta ci vuole): “PERVERTITO!”
“E che c’è di male!” il Dark
Knight alzò le spalle
come se la cosa fosse assolutamente naturale “A me piace
vedere le ragazze
nude: è così che mi sono invaghito di quella sexy
bionda e lei c’è stata!”
“E poi vai a chiamare me pervertito!” la
punzecchiò
Chazz.
“Tu pensa a te!” rispose la ragazza rossa in viso.
“Basta parlare, ormai non
serve più a niente” il Dark
Knight fu avvolto da una colonna nera “Ora
è tempo di morire!” disse con voce roca.
“Che sta succedendo!” Ino ebbe un brivido
“Il suo
chakra sta cambiando!”
“Mi sa che dovrò farlo
anch’io” commentò Chazz “Ino
ascolta: io ora lo attaccherò, cerca il momento migliore per
bloccarlo con
qualche tua tecnica, va bene?”
“Si può sapere che hai in mente?” la
Yamanacha non
capiva cosa il moro volesse fare ma non ebbe tempo di chiedere altro
perché…
“GGGGGRRROOOOAAAAAAARRRR!” con un
potente ruggito, il Dark Knight uscì dalla colonna nera
mostrando il suo
aspetto.
“E quello che diavolo è!” la ragazza lo
disse con un
filo di voce.
“Una bestia ombra” rispose Chazz
“E’ questa la nostra
abilità: ci trasformiamo in una creatura come quella e
attacchiamo l’ombra
dell’avversario.” Ino lo guardò
incredula “Non temere, anche se ho un altro
aspetto, sono sempre io” e anche lui fu avvolto da una
colonna nera e, dopo
pochi secondi, divenne una bestia.
“Chazz!” la bionda sgranò gli occhi
“E’ questo il tuo
vero potere?”
“Non
temere:
non ti farò del male, ma quel bastardo non potrà
ritenersi così fortunato. STO
VENENDO A PRENDERTI BASTARDO!” e si
lanciò all’attacco.
“NON CHIEDEVO DÌ
MEGLIO!” e anche il Dark Knight si
lanciò all’attacco.
Le due creature nere si scontrarono
con un potente
impatto e iniziarono un violento duello senza darsi tregua.
Ino osservò la scena con attenzione, aspettando il
momento giusto per intervenire ma c’era un problema * Quale
dei due? Sono
entrambi due mostri neri: non c’è nessun tratto
fisico che mi permette di
distinguerli. Anche se percepisco la differenza di chakra, i loro
movimenti
sono troppo rapidi. Se sbaglio e prendo Chazz, siamo nei guai; devo
trovare una
soluzione * e chiuse gli occhi per ragionare meglio poi * HO TROVATO! *
anche
se sapeva che dopo avrebbe riempito Chazz di pugni.
Le due bestie si afferrarono e si guardarono con
ferocia.
“Arrenditi
moccioso!” disse il Dark Knight “Non hai nessuna possibilità
di battermi!”
“Questo
lo
dici tu! Non ho ancora mostrato niente!”gli
rispose il moro di rimando.
“EHI RAGAZZI!”
li richiamò la Yamanacha.
“CHE
C’E’?”
gridarono i
due e si voltarono e videro INO IN UNA POSA SEXY! “AAAAHHHHHH!”
e ovviamente sgranarono gli occhi.
“MA SEI PAZZA!”
Chazz si voltò rosso in viso.
“AAAAAUUUUUUHHH!” mentre
il
Dark Knight ululò e sbavò alla grande.
“TI HO TROVATO!” Ino mise le mani nella sua
classica
posa e “TECNICA DELLO STRAVOLGIMENTO
SPIRITUALE!”colpì l’avversario
che…
“CHE DIAVOLO
SUCCEDE! N-NON RIESCO A MUOVERMI!” si
sentì bloccato.
“CHAZZ E’ IL MOMENTO! DAGLI IL COLPO DÌ
GRAZIA!” gridò
Ino.
“D’ACCORDO,
MA LAPROSSIMA VOLTA AVVISA QUANDO FAI UNA COSA SIMILE!” ruggì
il
Princeton e assestò un potente colpo di coda al Dark Knight.
“DANNATO!” e lui
fu
spinto verso il basso cioè verso i meandri del mondo-ombra
ma riuscì a fermarsi
e cercò di liberarsi dalla tecnica “NON
MI FARO’ FREGARE IN QUESTO MODO!” e
concentrò la sua energia stravolgendo
il paesaggio circostante che cominciò a diventare nero.
“OH
NO! VUOLE
ATTACCARCI CON TUTTE LE OMBRE DEL MONDO-OMBRA!”
gridò Chazz
preoccupato e cercò di fermarlo ma si trovò un
muro nero che gli impedì di
passare “Accidenti!”
“Questa non ci
voleva” Ino capì che la sua tecnica
stava per essere spezzata e le ombre si avventarono su di lei ma Chazz
si
frappose davanti per fermarle “CHAZZ!”
“E
smettila
di gridare!” rispose il Princeton “Qui rischiamo grosso. Ci serve
un’idea o siamo morti: se le ombre ci
raggiungono rischiamo di essere divorati dalle Fauci Ombra!”
“Già il nome non mi piace” la Yamanacha
aveva un
brutto presentimento * Dobbiamo fare qualcosa o ci rimettiamo per
davvero la
pelle * poi ricordò un particolare del suo allenamento e si
guardò le spalle *
A questo punto non ho altra scelta * e cominciò a
concentrare le sue energie
sul tatuaggio che aveva sulla schiena.
“VI
SPAZZERO’
VIA INSIEME!” ruggì il Dark Knight
dall’altra parte del muro
d’ombra “PER VOI
E’ FINITA... COSA!”
poi qualcosa lo avvolse e sgranò gli occhi “MA QUESTE SONO PIANTE!”
“EHI
MA CHE
STA SUCCEDENDO!” Chazz
osservò la scena incredulo: il muro d’ombra
stava sparendo ed era stato sostituito da una selva di piante di ogni
genere
che avevano avvolto interamente il Dark Knight bloccandogli i
movimenti.
“Ino
questa è
… MA CHE DIAVOLO!” quando
Chazz si voltò, sgranò ancora di più
gli
occhi: sulla schiena della ragazza era cresciuto un grande fiore viola
che l’aveva
avvolta.
“Chazz!” disse la ragazza mentre stringeva i denti
“Non perdere tempo: da il colpo di grazia a quel pervertito.
Non riuscirò a
resistere ancora a lungo”.
Il ragazzo osservò la compagna per alcuni istanti poi
annuì e si lanciò contro il Dark Knight “NON
SO CHE COSA TU ABBIA FATTO, MA TI PROMETTO CHE NON SARA’
STATO VANO! ARRIVO
BASTARDO!” chiuse le zampe a pugno e le diresse in
avanti “HUNTER
ESCLAMATION!” colpendo
l’avversario in pieno petto con una potente onda
d’urto.
“AAAAAAARRRGGGHHH!” il
Dark
Knight fu colpito in pieno e il suo corpo investito da potenti scosse;
alla
fine precipitò nel mondo-ombra dissolvendosi.
“E’ fatta!” sorrise debolmente Ino.
“Si è fatta!” confermò Chazz
tornando umano.
La Yamanacha sorrise e poi svenne precipitando verso
il terreno ma Chazz la prese al volo e la portò fuori dal
mondo-ombra.
Una volta tornati “con i
piedi per terra”, il
Princeton cominciò a scrollare la ragazza preoccupato.
“Ino! Forza Ino, svegliati” fece.
“Mhm!”fece lei e aprì gli occhi
“Chazz!”
“Ah meno male, cominciavo a preoccuparmi!”
sospirò
Chazz.
“Non è necessario: io sono una roccia!”
rise la bionda
“Ah! Grazie per avermi difeso prima!”
“Non dirlo nemmeno, chiunque lo avrebbe fatto!”
rispose lui arrossendo.
“Ecco un lato nascosto di te: sei timido” disse con
calma la ragazza e lo abbracciò e poi gli dette un bacio
sulla guancia “Questo
è il mio ringraziamento!”
“Ecco… Ti ringrazio!” il moro era
diventato rosso come
un pomodoro: anche se non era niente di speciale, quello era stato il
suo primo
bacio poi…
“UN MOMENTO!” i
due si guardarono increduli “LA
PREVISIONE DÌ SAKURA ERA QUESTA!” e si misero una
mano sulla fronte.
“Ed io che credevo in chissà cosa!”
disse Ino.
“Vero! Poteva dircelo che sarebbe stato un semplice
bacio sulla guancia da parte tua” rispose Chazz e poi si
sfiorò la guancia in
questione “Anche se… è stato il primo
bacio che abbia mai ricevuto da una
ragazza”.
“Non mi dire!” rise Ino “Ed io non ne
avevo mai dato
uno a un ragazzo!”
“Allora ve lo siete dati
il bacio!” disse una voce
dietro di loro e i due sobbalzarono.
“AAAHH!
SHIKAMARU!”
Questo fu il loro grido.
“Si può sapere
perché gridate sempre!” si lamentò il
giovane Nara massaggiandosi le tempie.
“E’ il loro modo di fare!” disse Choji
mentre mangiava
un po’ di patatine.
“Potrebbero evitare però simili effusioni in
pubblico!” si aggiunse Hassleberry.
“Ma se siamo appena arrivati!” chiarì
Syrus.
“Alla fine, però il bacio se lo sono
dato!” commentò
Kiba.
“Anche se non è stato niente di
speciale” anche Shino
si aspettava chissà che cosa.
“MA VOI DA
QUAND’E’ CHE ERAVATE QUI!” ruggirono i
due
rossi in viso.
“Da un minuto bello e buono, ma siamo stati a
guardare” rispose Kiba con le braccia sulla testa.
“BASTARDI!” gridarono i due.
“RAGAZZI!”
dall’alto si sentì la voce di Shaoran che
scese a terra in versione angelo.
“SHAORAN!” tutti lo dissero stupiti “MA
CHE TI E’
SUCCESSO!”
“Non è il momento di spiegare questo. Ora
ascoltatemi”
e il ragazzo raccontò in pochi minuti ciò che il
suo Dark Knight gli aveva
detto.
“Assurdo!” Kiba
sgranò gli occhi.
“E’ orribile!” Ino era preoccupata per il
loro comune
amico.
“Se quello che ti ha detto è vero, consiglio di
andare
a dare man forte al signor Nick” disse il giovane Nara.
“Pensavo anch’io la stessa cosa, ma anche se
andassimo
cosa potremmo fare!” Shaoran espresse il suo dubbio
“E poi è meglio andare con
tutti gli altri”.
“Hai ragione!” confermò Shikamaru
“Allora facciamo
così: dividiamoci in due squadre, una andrà ad
aiutare compagni
l’altra a dare una mano al signor
Nick. Shaoran tu vai con Ino e Kiba dal signor Nick, noialtri penseremo
a dare
una mano ai nostri compagni”.
“D’accordo allora!” Shaoran si
alzò “Siete pronti”
disse rivolto ai due compagni e i due annuirono “Buona
fortuna ragazzi” e i tre
andarono.
“Forza ragazzi, andiamo
dagli altri!” Shikamaru dette
quest’ordine.
“OK!” risposero i rimanenti quattro e il gruppo si
divise verso le varie direzioni.
In una zona a nord
dell’isola Jaden e Jessie si erano
ritrovati a combattere insieme contro le loro versioni Dark Knight.
“Cavolo quanto sono forti!” commentò
Jaden con alcuni
graffi sul viso “E’ divertente non trovi?”
“Puoi dirlo forte” confermò
l’Andersen sorridente.
“Scusate ma non riesco proprio a capire perché vi
esaltate tanto” intervenne il Dark Jaden “Che ci
sarebbe di tanto divertente
nel battersi contro qualcuno che è identico a te?”
“Credo sia la loro filosofia di vita”,
commentò il
Dark Jessie “Patetica!”
“Andiamo, non riuscite proprio a capire quanto possa
essere divertente?” li riprese Jessie “E’
un modo perfetto per capire se sei
migliore di te stesso”.
“E non solo: ci si rilassa un mondo!” concluse
Jaden.
“Divertirsi? Rilassarsi?” i due Dark Knights si
guardarono in faccia increduli “E’ davvero
così intrigante?” chiesero insieme.
“CERTO!” confermarono i due prendendosi a braccetto.
“Personalmente non ho mai
combattuto per divertimento”
commentò il Dark Jaden “ma chissà:
forse mi sono perso le cose migliori”.
“Proveremo a divertirci a massacrarvi”
ghignò il Dark
Jessie “Se poi sbagliamo qualcosa, ce lo direte prima di
morire”.
“E’ già un inizio!”
commentò Jessie ed estrasse la
spada “Allora cominciamo a fare sul serio?”
“Con piacere!” rispose il suo Dark Knight e si
lanciò
all’attacco.
“Arrivo!” anche Jaden corse verso il suo Dark
Knight
che non fu da meno.
Il ragazzo dai capelli verdi si
mosse in modo
acrobatico: grazie a Dastan era diventato molto più agile
nei movimenti e
nell’uso della spada, il suo stile fondeva quello del
Principe di Persia e
l’arte della katana samurai. Anche il Dark Jessie si
rivelò molto abile con la
spada, a volte i loro movimenti erano identici.
“Non male!” commentò il Dark Knight
“Vediamo di
aumentare il livello. VUOI!” e divenne un guerriero
draconico, cioè un umano
con caratteristiche di un drago.
“Questa si che è una sorpresa!” anche
Jessie divenne
un guerriero draconico: la forma era identica a quella
dell’ultima volta, ciò
che cambiava erano i capelli che ricadevano ribelli fino alla schiena
“DIAMO
INIZIO AL VERO DIVERTIMENTO!” e i due ripresero la battaglia.
Anche Jaden, trasformatosi,
ricominciò le danze col
suo avversario che aveva fatto altrettanto.
“Siamo davvero identici!” commentò il
ragazzo “L’unica
cosa che cambia è il colore dell’armatura e dei
capelli: mentre la mia è bianca
e i capelli ora sono azzurri, tu sei tutto nero!”
“Non potrei desiderare altro colore!” rispose il
Dark
Knight “Il nero è il colore del niente che genera
il tutto e che poi torna alle
origini. Lo vorrei ancora mille e mille volte!”
“Non capisco cosa tu voglia dire, ma poco importa!
VEDIAMO CHI E’ IL PIU’ BRAVO!” il suo
deck levitò in aria e il ragazzo attivò
una carta “NEOS FORZA!” e le sue braccia, dopo
essersi illuminate,
incrementarono di forza.
“Notevole!” commentò il Dark Knight
“MA IO SO FARE DÌ
MEGLIO: CARICA CLAY E TEMPESTA DÌ PIUME VIA!”
sulle sue spalle spuntarono delle
ali e il braccio sinistro si coprì di argilla “LA
COMBIANZIONE PERMETTE LA
VITTORIA!” e calò il suo attacco che fu schivato.
“Hai ragione, ma non è mai tutto!” il
ragazzo evocò i
suoi eroi elementali e poi combinò i loro poteri con la
carta trappola Tempesta
Elementale “VEDIAMO COME TE LA CAVI!”
“UNA MOSSA SCONTATA COME QUESTA NON SERVIRA’ A
NIENTE!” il Dark Knight si lanciò contro la
tempesta e, con un colpo d’ala, la
disperse ma “COSA! Dove diavolo è
finito!”
“SONO QUI!” Jaden aveva usato la mossa come
diversivo
e dopo essersi teletrasportato, si lanciò in picchiata con
un rasengan in una
mano e lancia nell’altra.
“BELLA MOSSA, MA NON FUNZIONERA’!” e il
Dark Knight
rispose all’attacco che, a contatto con la sfera vorticosa,
generò una potente
esplosione.
A sud dell’isola Zane,
Aster e Gaara si erano
ritrovati insieme a Temari e Kankuro contro tre Dark Knights.
“DEMON BLOOD!” il Dark Aster lanciò una
miriade di
sfere nere verso il gruppetto.
“DARK THUNDER!” anche il Dark Zane
lanciò il suo attacco
in combinazione col compagno.
“BLACK SAHARA STORM!” il Dark Gaara, con sguardo
impassibile aveva fatto altrettanto e il suo attacco aveva avvolto
quelli dei
compagni.
“Tsk! Una bella
seccatura!” commentò Zane e attivò il
suo Nyugan Ipnotico “Restatemi dietro” e il
Susano’o dorato fece la sua
comparsa bloccando gli attacchi.
“Grazie per l’aiuto!” disse Gaara
giungendo le mani a
preghiera “Ora lasciate fare a me. Teneteli a bada per un
minuto e poi
allontanatevi”.
“Non so che cosa tu abbia in mente di fare ma vedi di
sbrigarti” rispose Aster mentre le sue mani si avvolsero di
una luce rossa.
“Fa del tuo meglio!” Kankuro alzò le
mani per dare
l’ordine alle sue marionette.
“Vediamo di guadagnare punti stavolta!” Temari
puntò
in avanti il ventaglio.
“Andiamo!” ordinò il Truesdale e il
gruppo si lanciò
all’attacco.
“E ora diamoci da fare!”e Gaara chiuse gli occhi
per
concentrarsi.
Zane si lanciò contro la
sua versione Dark Knight che
lo accolse a braccia aperte.
“Sono un po’ amareggiato sai?” disse il
Dark Knight
“Se fossi rimasto quello di qualche tempo fa,
l’avremmo pensata allo stesso
modo!”
“Chi ti dice che io sia cambiato”
ribatté Zane
“L’unica differenza è che ora ho
incontrato qualcuno da cui tornare. Scommetto
che tu non ce l’hai!”
“Non ho bisogno d’inutili distrazioni come le
ragazze,
per me c’è solo una cosa che conta: vincere e non
esiterò a farti fuori”
rispose il Dark Knight con un ghigno “Presto
distruggerò tutto quello che hai
di più caro”.
“Ecco qualcosa che mi sta facendo arrabbiare” disse
freddo
il ragazzo e alzò lo scudo “ATTACCO DEL
LUPO!”
“Non pensare di fregarmi con una mossa tanto
banale”
il Dark Knight si teletrasportò lontano e attivò
il suo Nyugan “Con me non
serve a niente!”
“A sì! Allora proviamo qualcosa di nuovo! ROMBO
DEL
DRAGO!” lo scudo s’illuminò di una luce
azzurra e lanciò un potente fulmine.
“TUTTO INUTILE!” il Dark Knight attivò
il suo Susano’o
e bloccò l’attacco “Ti
servirà qualcosa di meglio!”
“Guarda che il mio attacco non è nemmeno
iniziato!”
ghignò il Truesdale alzando la spada.
“Che diavolo!” il Dark Knight seguì la
direzione della
lama e vide che l’attacco respinto non si era annullato:
salendo verso il cielo
si era diviso e ora una decina di fulmini scesero verso il basso.
“Una mossa inutile!” continuò a dire
“quella robetta
non servirà a … COSA!”
sollevò lo scudo appena in tempo per evitare un affondo
della spada spirituale del Susano’o di Zane.
“E non ho ancora finito!” la spada divenne rossa e
richiamò i fulmini dal cielo: la forza fu tale da incrinare
lo scudo.
Aster diresse le mani in avanti e
dalle dita partirono
dei raggi laser.
“Però!” commentò il Dark
Knight mentre alzava uno
scudo rosso “Questa mossa non me l’aspettavo
proprio. Sei migliorato davvero
ragazzino: la tua collezione di poteri è davvero
notevole!”
“Di che diavolo stai parlando: io non colleziono
poteri!” rispose il ragazzo dai capelli argentati.
“Non dire scemenze: uno come te colleziona i tesori
migliori per soddisfare se stesso”.
“Non mi sembra di essere mai stato avaro” disse
Aster
“Sei sicuro di essere il mio Dark Knight?”
“Che spiritoso!” ghignò
l’altro “Il potere è la
migliore arma per ottenere la vendetta su coloro che osano
offenderci!”
“E io che speravo di avere un tipo sano di mente come
avversario!” sospirò il Phoenix “Beh
poco male! ARRIVO A DARTI UNA BELLA
RIPASSATA!”
“VIENI CON LE TUE GAMBE MA TE NE ANDRAI COMPLETAMENTE
STORPIATO!” e il duello tra i due iniziò.
Il Dark Gaara alzò una
mano e la sua sabbia si lanciò
in avanti come un enorme artiglio “Morite!”
Kankuro e Temari scansarono l’attacco muovendosi
rapidi.
“Il volto inespressivo, la voce che non ha sentimento:
questo è come il nostro Gaara prima d’incontrare i
ninja della Foglia!” Kankuro
ebbe un brivido.
“E’ solo lo spettro del nostro fratellino,
prendiamolo
a calci!” propose la bionda.
“Avrei tanto voluto affrontare qualcuno identico a me,
in modo da sentire la mia essenza gioire, ma mi avete deluso
parecchio” disse
il Dark Knight “Sparite!” la sabbia divenne nera ed
esplose come un fiume in
piena verso i due.
“Cambiamo aria!” Temari aprì il
ventaglio e lo mosse
“ETERNAL DISTROSION!” generando un tornado
orizzontale.
“Via le marionette, largo alle cose serie” Kankuro
invece usò dei nuovi fili di colore viola “VIOLET
TEMPEST!” e li lanciò in
avanti insieme al tornado.
“Inutile!” la sabbia si ritirò e difese
il suo padrone
ma il tornado riuscì a penetrare la difesa di qualche
centimetro mentre i fili
tagliarono di netto lo scudo “Che diavolo
significa!”
“Sei sorpreso vero?” disse Kankuro ghignate
“Questi
fili non possono essere tagliati o fermati in nessun modo, solo Dio
può!” e li
chiuse intorno al Dark Knight.
“Solo Dio
dici?” il Dark Knight fece esplodere la sua
energia e si liberò “Allora non li hai usati
bene!” e usò la sabbia per creare
una loro variante “Si fa così vero?” e
diresse i fili di sabbia verso il
castano che ne fu investito in pieno.
“KANKURO!” gridò Temari preoccupata.
“Non ti preoccupare, non è niente!”
rispose il ragazzo
uscendo leggermente ferito.
“Non riesco proprio a
sentire niente con voi!” si
lamentò il Dark Knight “Ho quasi voglia di
mettermi a dormire!”
“Ehi, non fare lo sbruffone o rischi grosso!” disse
Kankuro di rimando.
“Siete noiosi!” il Dark Knight si spostò
rapido e,
senza dare ai due il tempo di reagire, li colpì allo stomaco.
“AAARRGGHH!” questo fu il loro lamento collettivo.
“E ora morite!” il Dark Knight calò le
mani verso i
loro cuori ma prima di raggiungerli, questi sparirono, “CHE
COSA!”
La stessa cosa capitò
anche a Zane e Aster e i tre si
guardarono spaesati.
“Dove diavolo sono finiti!” il Dark Zane si
guardò
intorno senza capire.
“Un momento fa erano qui!” il Dark Aster era
agitato
“Dove sono finiti quei codardi!”
“Che sia opera del rosso!” disse impassibile il
Dark
Gaara.
“Ci siamo!” era stato Gaara a farli sparire:
ciò che
stava per fare non era qualcosa che si vedeva tutti i giorni. Delle
sfere di
energia ruotarono intorno a lui e poi “POLVERE DÌ
DIAMANTE!” anche lui sparì.
L’aria si
raffreddò di botto, il terreno si ghiacciò e
poi apparve una grande lastra di ghiaccio.
“E quella che diavolo è?” pensarono
insieme i tre Dark
Knight.
Dentro la lastra di ghiaccio, quasi come se stesse
dormendo, era chiusa una donna: la sua pelle era bianca e candida come
la neve,
il corpo era completamente scoperto, le parti intime erano coperte de
un topless
blu elettrico, degli stivali dello stesso colore le arrivavano fino
alle
ginocchia, i luminosi capelli biondi erano raccolti da una morbida coda.
La donna aprì gli occhi azzurri e freddi come il
ghiaccio e la lastra in cui era rinchiusa si ruppe: a quel punto
unì le mani e
un raggio bianco cominciò a caricarsi.
“STA PER ATTACCARE!
FERMIAMOLA!” il Dark Zane lanciò
in avanti la spada del suo Susano’o.
“Non so chi tu sia ma presto sarai mia!” il Dark
Aster
decise che quella creatura sarebbe diventata un suo tesoro.
“Sparisci insieme a tutti gli altri!” il Dark Gaara
mosse tuta la sua sabbia.
Il raggio fu lanciato in un istante
e annullò tutti
gli attacchi dei Dark Knights investendoli in pieno.
I tre furono rinchiusi in delle lastre di ghiaccio che
poco dopo si ruppero e sparirono insieme a quella misteriosa creatura.
I cinque riapparvero e i compagni
del rosso chiesero
una spiegazione.
“Quello che avete visto è un G.F. o Eone: il suo
nome
è Shiva e rappresenta lo spirito del ghiaccio!”
spiegò Gaara “Il maestro Squall
mi ha insegnato a evocare gli Eoni che sono la materializzazione della
natura e
nulla può fermarli. Direi che è finita”.
“Cavolo che roba!” commentò Temari
“Si vede che sei un
genio!”
“Ottimo lavoro fratellino!” Kankuro gli mise una
mano
sulla spalla.
“Che rottura: avrei voluto dare io il colpo di grazia
al mio Dark Knight!” si lamentò Zane.
“Beh sei ancora in tempo!” sorrise Aster e Zane
ricambiò.
I due alzarono le mani verso il cielo e lanciarono due
raggi energetici.
“NON MI PRENDERETE!” il Dark Zane era mezzo
congelato
ma ancora vivo e deviò gli attacchi.
“Non è possibile, è ancora
vivo!” fece incredula
Temari.
“Quello ha la pelle dura!” commentò
Kankuro.
“Ci è rimasto solo lui da battere, finiamolo
insieme!”
Gaara si mise in posizione e lo scontro riprese.
A ovest dell’isola
Naruto, aiutato da Sakura, era alle
prese con il suo Dark Knight e quello di Sasuke.
“Prendi questo picciotto!” il Dark Sasuke
creò una
sfera di fuoco nero e la lanciò.
“Assaggia questo rotto in culo!” e lo sboccato Dark
Naruto calò un fendente nero.
“KYUUBI SCUDO!” ma il biondino non si fece trovare
impreparato e bloccò gli attacchi grazie al potente scudo di
cui era dotato.
“PRENDETE QUESTO!” una Sakura terribilmente nervosa
lanciò il suo attacco “LIFE ANGEL!” e
attaccò con un angelo tutto verde ma i
Dark Knights deviarono l’attacco in cielo.
“Tutto qui
racchia” la schernì il Dark Sasuke “Come
a
tua versione si n’a scarsona di prima categoria!”
“COME TI PERMETTI!” esplose l’Haruno al
limite della
sopportazione “ANCHE SE SOMIGLI A SASUKE SEI DAVVERO
ODIOSO”.
“E lo Sasuke di qua un né lo stesso?”
rispose il Dark
Knight dal dialetto siciliano.
“E che cazzo! E smettila di usare questo dialetto”
imprecò il Dark Naruto “Non basta un traduttore
arabo per capire cosa cazzo dici!”
“Tappati a vucca tu scugnizzo!” rispose
semplicemente
l’altro “Come fa quella bella guagliona a
sopportare ‘sto stono proprio non lo
so!”
“Questo vuol dire essere maschio idiota” rispose il
Dark Naruto “Ecco perché sono più
popolare di te tra le donne”.
“Non dire stronzate picciotto, sei solo stato
fortunato e basta” disse il Dark Sasuke.
“Oh beh anche questo è vero!” il Dark
Naruto non
poteva che essere d’accordo.
“Si può sapere
che diavolo fanno!” esclamò Naruto
incredulo “Non è il momento di fare
salotto!” ma un brivido lo attraversò e chi
mai poteva essere se non Sakura?
La rosa avvampava di una pericolosa luce rossastra:
sembrava quasi un Oni talmente era arrabbiata. Quei due
l’avevano ignorata
completamente e anche offesa con nomignoli di ogni genere: ora voleva
farli a
pezzi^^
“Quei due li faccio a pezzi!” ringhiò la
rosa e poi si
voltò verso il biondino terrorizzato “Naruto
massacriamoli!” e quello fu un
vero e proprio ordine.
“V-Va bene!” riuscì a dire il biondino *
Mamma che
paura! *
Poi dal cielo cadde qualcosa che
generò un bel
polverone.
“Che è stato?” chiese Naruto mentre si
copriva gli
occhi.
“Non ne ho idea!” rispose Sakura tornata per un
momento lucida.
“Chi è il cretino che ha fatto tutto questo
fottutissimo casino!” anche il Dark Naruto se lo chiese.
“E che ne so!” rispose il Dark Sasuke.
Dalle macerie uscì qualcosa e, quando la polvere si
diradò,
uscì…
“KERO-CHAN!” gridarono i due ninja e corsero da lui
per sincerarsi delle sue condizioni.
“Come stai?” chiese Sakura preoccupata.
“Ho avuto momenti migliori” rispose il guardiano
del
sole mentre si alzava.
Poco dopo scese Yuè e,
insieme a lui, anche la piccola
Kinomoto Hinata e Alexis.
“Naruto, Sakura state bene?” chiese la bionda.
“Non ci lamentiamo!” rispose l’Haruno.
Vicino ai due Dark Knights scesero
le loro tre
compagne.
“Non avete ancora finito!” disse la Dark Sakura
“Si
può sapere che diavolo fate voi due quando siete da
soli?”
“Lasciali stare, tanto sai come sono fatti” rispose
la
Dark Alexis.
“Speravo che avessi già finito” disse la
Dark Hinata
al suo biondino “Sono in crisi di astinenza!”
“Non ti preoccupare bellezza mia: ora li schiacciamo
subito e poi ti soddisfo come si deve!” rispose il Dark
Naruto usando un
linguaggio più tranquillo.
“Ehi guardate che non è ancora il momento di
mettersi
a parlare di sesso ninfomani che non siete altro” li riprese
la Dark Sakura
molto contrariata “Già mi sono arrabbiata
perché il mio ragazzo è stato fatto
fuori, mo non voglio sentire certi discorsi!”
“Se fossero questi i problemi della vita allora
saremmo a posto” commentò la Dark Alexis tenendo
il broncio “Se solo quel
cretino del mio ragazzo fosse perverso come questo biondino, sarei la
più
felice dell’universo!”
“Se vuoi, risolvo io!” il Dark Sasuke si
offrì
volontario “Ti farò dimenticare quella minchia,
non temere!”
“Non m’interessi!” rispose la Dark Alexis
e il moro
cadde in depressione.
“Quanti problemi che vi date!” si
lamentò il Dark
Naruto che lanciò la sua proposta “Facciamo
così: dopo che ammazziamo questi
idioti, vi soddisfo tutte e tre che ve ne pare?” che
cavaliere^^.
“Mio eroe!” la Dark Hinata aveva le lacrime agli
occhi
“Hai un terribile cuore d’oro!” e
già non vedeva l’ora di unirsi a lui.
“Una cosa a quattro? Potrebbe anche essere
interessante” la Dark Alexis già fremeva
all’idea.
“Non lo so!” la Dark Sakura era indecisa poi
“E va
bene ma se poi ci prendo gusto non ti lamentare”.
“Sono peggio della Big Sex Machine io!” si
vantò il
Dark Naruto.
“Che fortuna della miseria ‘sto
picciotto!” si lamentò
il Dark Sasuke.
I sette sentirono increduli.
“Stanno davvero dicendo quello che credo io?”
Sakura
Haruno aveva la mascella spalancata.
“Temo di sì!” Alexis non riusciva a
capacitarsi di
quello che aveva appena sentito.
“Mi sento male!” la piccola Kinomoto era sbiancata.
“Diavolo: sono cose da dire di fronte a dei
minorenni?” Kero-chan non poteva tollerare una simile cosa.
“Non ho parole per descrivere una cosa così
disgustosa” Yuè lo disse con tutto il ribrezzo che
aveva.
Hinata non disse nulla ma era rossa come un pomodoro.
“SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO AVETE NELLA TESTA VOI
IDIOTI! SIETE PEGGIO DÌ ERO-SENNIN!” e Naruto
esplose (e ci vuole^^) “E POI CHE
E’ QUESTA COSA! PENSAVO CHE TI PIACESSE UN’ALTRA
RAGAZZA !” queste parole erano
rivolte al suo Dark Knight.
“Quando dici altra ragazza, ti riferisci alla Dark
Knight di quella cozza rosa vero?” disse il Dark Naruto e
Sakura digrignò i
denti “Ecco la mia risposta” e alzò il
dito medio “Non me ne frega niente di
lei!”
“Fossi in te, mi metterei con la mocciosa di
Rayearth”
intervenne la Dark Hinata “Almeno è già
meglio di quella cozza rosa!”
“ADESSO BASTA!” l’Haruno non ci vide
più dalla rabbia
e colpì il terreno con tutta la sua forza creando un cratere
“IO NON SONO UNA
COZZA!”
“Ops! La cozza rosa si
è arrabbiata!” la schernì il
Dark Naruto.
“Non mettere il dito nella piaga” fece finta di
riprenderlo il Dark Sasuke “Altrimenti diventa come la
pantera rosa: una
scemenza!”
“AAAAARRRRRGGGGGHHHHHH!” l’Haruno non
sopportò oltre
le loro offese e si lanciò all’attacco pronta a
sferrare un potente pugno
spacca molari alla versione nera del suo compagno di Team.
“NO SAKURA!” gridarono i compagni nel tentativo di
fermarla.
“Oh oh! Ce l’ha con me!” rise il Dark
Naruto e fu
pronto ad accoglierla a braccia aperte ma…
“Mi spiace ma è meglio se non
partecipi!” disse una
voce dietro la rosa e poi fu tramortita con un colpo al collo e a farlo
era
stato.
“ULQUIORRA!” gridò Naruto.
Ebbene si: la creatura alata,
guardiano del castello
del biondino era sceso in campo ed era pronto a dare man forte al suo
master e
ai compagni.
Con un movimento rapido, Ulquiorra prese Sakura e la
portò dai suoi compagni affidandola a Kero-chan
“Per favore, abbi cura di lei!”
Il guardiano del sole annuì.
“Ulquiorra ma cosa ci fai qui!” chiese Naruto
stupito.
“E’ mio dovere proteggervi Master”
rispose lui
“Permettetemi di combattere al vostro fianco”.
Il ragazzo lo fissò stupito poi sorrise e
acconsentì
“Allora diamoci da fare!”
“Sono pronto!” e la creatura alata tirò
fuori la sua
lancia di energia.
“Forza, combattiamo anche per Sakura!” Alexis fu
avvolta dall’energia azzurra trasformandosi.
“Diamoci da fare” anche la piccola Kinomoto si
avvolse
dell’energia verde.
“Sono pronto!” Yuè tirò fuori
i suoi cristalli.
Hinata guardò Naruto e sorrise “Si!” e
anche lei fu
avvolta dall’energia rossa.
“La partita si fa
interessante!” commentò il Dark
Naruto “Chissà quale di questi stronzetti
cadrà per primo!”
“L’importante è che alla fine muoiano
tutti!” disse il
Dark Sasuke che aveva finalmente smesso di parlare in siciliano.
“Vediamo come moriranno!” le tre Dark Knights
furono
avvolte da un’energia nera e subirono una trasformazione
identica a quella
delle tre ragazze.
E
lo scontro riprese.
Belazur calò i suoi
letali artigli verso il petto di
Nick ma il Sun’s Warrior schivò e si
allontanò.
“Che ti prende pulce non sai fare altro che
schivare?”
lo insultò il generale.
“Non sono solo bravo a scappare” rispose lui * Gli
scontri dei ragazzi sono quasi agli sgoccioli: dei diciotto Dark
Knights ne
restano ancora nove e sembrano abbastanza forti.
C’è qualcosa che non mi torna però:
perché Shaoran,
Ino Kiba e Akamaru stanno venendo qui? Che si stiano preoccupando per
me? Che
premurosi che sono. È meglio che mi sbrighi a battere
Belazur.
Non c’è che dire: è molto forte ma,
anche se è un
generale infernale, non mi sta dando molti problemi. È molto
strano, sembra
quasi che stia esitando nell’usare i suoi poteri. *
“MI’ HAI SECCATO!” il generale infernale
si lanciò di
nuovo in avanti ma era una finta: infatti, si teletrasportò
alle spalle del
Sun’s Warrior e diresse gli artigli verso la gola.
“Non ci contare!” le ali di Nick si mossero e, come
se
fossero altre due braccia, bloccarono la mano artigliata e la
spezzarono.
“AAAARRRGGHHH!” il demone cacciò un urlo
lancinante
mentre si tenne la mano spezzata.
Questo, però, fu l’ultimo dei suoi problemi: Nick
gli
apparve davanti e lo colpì allo stomaco con un poderoso
pugno scagliandolo a
terra con qualche costola rotta.
“Scusa se te lo dico, ma non sai proprio fare di
meglio?” chiese Nick scendendo verso di lui “Mi
aspettavo qualcosa in più sai?”
“Qualcosa in più?” ripeté il
demone poi “AH AH AH”
scoppiò in un a maligna risata e si alzò
“Vuoi vedere il mio vero potere?
Allora ti accontenterò!” e la sua gemma
cominciò a brillare.
“Stai per tirare fuori la diablomanzia finalmente!”
il
Sun’s Warrior si mise in posizione pronto a ricominciare.
“Diablomanzia? Spiacente ma io non dispongo di quel
potere.” rispose Belazur “Tuttavia sono dotato di
qualcosa che nemmeno la
Diablomanzia potrebbe superare” e il suo braccio
tornò a posto.
“Puoi rigenerarti all’infinito vedo!”
commentò Nick
per niente stupito “E sentiamo, cosa sarebbe questo grande
potere?”
“QUELLO DELLA FOLLIA!” ruggì il demone e
tese le
braccia verso Nick “GODITELO!”
Nell’attimo
in cui le mani del
demone si aprirono il paesaggio circostante si contorse e lo spazio
perse i
suoi contorni.
“Ehi ma che sta succedendo” Nick
si sentì risucchiato in un vortice invisibile e, senza
capire cosa gli stesse
succedendo, cadde.
Si
ritrovò in un mondo
completamente bianco “Dove mi trovo!” si chiese
mentre si guardava intorno.
Quel mondo era enorme, sembrava
non avesse fine poi, a qualche centinaio di metri intravide qualcosa.
“Che cos’è?” si chiese e corse
in
direzione di quel qualcosa * Dunque sarebbe questo il potere di
Belazur? Ha
detto che è quello della follia. Deve avermi chiuso in una
sorta di realtà
alternativa in cui lui regna sovrano. Devo fare attenzione *.
“COME? UNA PORTA!”
Sospesa nel vuoto si trovava una
porta di legno di quercia.
“Dove
condurrà?”si chiese Nick
“Beh c’è un solo modo per
scoprirlo!” prese la maniglia e aprì la porta.
Dentro
c’era una stanza bianca: sembrava una sala d’attesa
di un ospedale.
Nick entrò facendo bene
attenzione a tutto quello che lo circondava * Questo posto mi
è familiare! Ma certo
è il reparto di rianimazione dell’ospedale di
Cosenza, ma che significa * si
guardò intorno confuso, poi vide la porta della sala di
aspetto aprirsi e a
uscirne un uomo sulla cinquantina: una giacca grigia si chiudeva
intorno alle
spalle, dello tesso colore erano i pantaloni; gli occhi stanchi erano
coperti
dagli occhiali quadrati e i capelli neri erano scompigliati.
“Papà?!”
fece Nick incredulo e si avvicinò per
toccarlo ma “Ehi papà, mi senti” lo
attraversò come se fosse un fantasma.
“E’ un ricordo” capì Nick
“ma di
quando?” aveva visto la tristezza sul viso del padre, una
forte preoccupazione
e un senso d’impotenza “Non l’ho mai
visto così! Che diavolo gli è successo”
fece per raggiungerlo ma lo perse di vista “E’
sparito sotto i miei occhi”.
La
porta della sala di
rianimazione era rimasta aperta come se qualcuno volesse invitarlo a
entrare
“Lì dentro!” e il Sun’s
Warrior non si fece desiderare e con cautela entrò
nella stanza ma quello che vide lo scosse
“Q-Quello…” non riuscì a dire
altro
tanto fu lo stupore misto a qualcos’altro.
Nella sala di rianimazione,
proprio in mezzo ad essa, c’era un lettino e sopra di esso,
coperto da un velo
bianco, giaceva un ragazzo di non più di undici anni sul cui
corpicino erano
stati attaccati diversi tubi per permettergli di respirare.
Nick si avvicinò tremante a quel
lettino, avrebbe voluto scappare da quel luogo ma qualcosa lo spingeva
in
avanti.
Il volto del ragazzo rivolto
verso destra era coperto da una mascherina per respirare, gli occhi
chiusi
erano in parte coperti dai capelli castani chiari.
“Questo sono io” le lacrime
scesero dagli occhi del Sun’s Warrior mentre si
sentì il corpo pesante “Allora
è quell’episodio che Belazur ha tirato fuori. NO
NON DEVO PERMETTERGLI DÌ
PIEGARMI! “ urlò con una nota disperata e si
voltò ma si ritrovò in un altro
luogo.
Era
notte e si trovava su una
piccola altura erbosa: sotto c’era un campetto di tennis e
poi un piccolo
convento.
“TI HO VISTO!” gridò la voce di
un ragazzino.
Dalla piccola altura cominciò a
correre un altro ragazzino vestito con una tuta nera.
“NO FERMATI! E’ PERICOLOSO!” Nick
cercò di fermarlo ma anche questa volta fu attraversato.
“E INUTILE CHE CORRI, TANTO TI HO
VISTO!” gridò ancora il ragazzino.
Ma lui continuò a correre finché
mise un piede in fallo e cadde. Pochi istanti dopo la
tranquillità della sera
fu lacerata da un grido di dolore: il ragazzino si era rotto la gamba.
“OH NO!” Nick corse per cercare
di aiutarlo ma anche lui sentì un forte dolore alla gamba
destra e cadde “Che
succede! Non riesco a muoverla” ogni volta che ci provava
sentiva un dolore
lancinante.
Il Sun’s Warrior cercò di alzare
le ali a come se fossero un altro paio di gambe, ma le sentì
pesanti così come
tutto il resto del corpo “Ma cosa succede!” chiuse
gli occhi per cercare di recuperare
lucidità ma quando li riaprì, vide uno spettacolo
sconvolgente.
Si
ritrovò all’accademia del
duellante, solo che tutto era distrutto e pieno di crateri.
Il Sun’s Warrior si guardò
spaesato intorno poi i suoi occhi si fermarono e il terrore gli si
disegnò sul
volto: lì a terra giacevano i corpi di tutti i
Sun’s Knights.
“No!” sussurrò Nick, cercò di
chiamarli ma la voce non era più che un sussurro.
“NOOOOOO!” e pianse amare lacrime
“Non ce l’ho fatta! Non sono riuscito a
proteggervi. Che cosa ho fatto!” e
tutto fu avvolto dalle tenebre “E’ la
fine!”
“Molto bene”
ghignò Belazur e abbassò le mani.
Nick era rimasto in piedi ma il suo sguardo era vuoto
e spento: il suo corpo si piegò in avanti ma rimase in piedi.
“Io sono la Follia!” disse Belazur mentre si
avvicinò
calmo al Sun’s Warrior “Il mio potere non risiede
nel corpo ma nella capacità
di far rivivere alle mie vittime le loro esperienze più
dolorose e le paure più
profonde rendendole reali. Di fronte a questo persino il guerriero
più potente collassa
e la disperazione si trasforma in follia e rammarico” fu
davanti a lui “Di
norma il corpo crolla a terra ma tu riesci ancora a rimanere in piedi.
Davvero
una bella prova di resistenza. Ma ormai è finita”
alzò la mano destra e la
puntò al cuore di Nick “ADDIO MOCCIOSO!”
“UH UH UH!” ma fu
bloccata dalla mano sinistra di Nick “FINALMENTE LIBERO”
disse una voce fredda proveniente proprio dal Sun’s Warrior.
“COSA!” Belazur sgranò gli occhi
“Che diavolo
succede!”
“TI RINGRAZIO!”
disse
di nuovo quella voce fredda “FINALMENTE
RESPIRO DÌ
NUOVO ARIA FRESCA”.
“Tu chi diavolo sei!” disse Belazur mentre
cercò di
liberare la mano da quella presa che si rivelò fortissima.
“VUOI SAPERE CHI SONO
IO? UH
UH!” rise questo strano essere “IO SONO IL CAOS!”
STRAPP!
“AAAARRRRRGGGHHH!”
il braccio di Belazur fu strappato
dal corpo.
“AH AH AH!
E’ COSI’ BELLO
ESSERE LIBERI!” gioì la creatura
sollevando la testa e mostrò dei feroci
e spietati occhi rossi e il corpo, da blu, si tinse di un nero cupo con
linee
rosse discontinue.
“Tu sei un demone!” fece incredulo Belazur.
“DEMONE?”
ghignò
l’altro “NO!
IO NON SONO UN DEMONE. IO SONO IL SIGNORE DÌ
TUTTO E DÌ NIENTE: SONO CHAOS” e
l’aria vibrò pericolosamente mentre uno
strano liquido nero cominciò a ricoprire il terreno.
“C-Chaos!” ripeté incredulo il generale
infernale “O
no!”
Nei luoghi in cui stavano avvenendo
i combattimenti, i
Dark Knights si fermarono e si voltarono con verso il luogo in cui era
apparso
Chaos.
“Cos’è
quest’energia!” disse Naruto incredulo e, come
lui, anche i suoi compagni se lo chiesero.
“E’ tornato!” il Dark Naruto lo disse con
volto folle.
“IL SOMMO CHAOS
E’ TORNATO!”
Gridarono tutti i Dark Knights e, ignorando
completamente i loro avversari, si alzarono in volo verso il loro
oscuro
signore.
“EHI MA DOVE
VANNO!” gridò Alexis.
“Non lo so ma non dobbiamo farceli scappare”
rispose
Ulquiorra “Svelti muoviamoci!” e tutti si
lanciarono al loro inseguimento.
“Cos’è
questo chakra!” nel percepirlo Ino ebbe i
brividi.
“Non ho mai sentito nulla
di simile!” Kiba sudò freddo
mentre Akamaru si era nascosto dentro l’armatura.
Anche i loro spiriti tremarono nel percepire
quell’enorme massa di energia negativa.
“Allora è vero!” Shaoran strinse i denti
“Siamo nei
guai!”
A peggiorare la situazione, i tre Sun’s Knights percepirono
che le energie dei Dark Knights sopravvissuti avvicinarsi.
“Oh no!” fecero i tre insieme.
“TOGLIETEVI DAI
PIEDI!” gridò il Dark Sasuke e lanciò
una sfera nera contro i ragazzi e proseguì con i compagni
senza pensarli più.
Per fortuna Shaoran aveva bloccato l’attacco con un
suo incantesimo salvando lui e compagni.
“Dove diavolo stanno andando!” Kiba non riusciva a
capire perché stessero tutti correndo.
“Temo di saperlo!” rispose l’angelo.
“RAGAZZI!” la voce di Naruto richiamò le
attenzioni
dei tre e dopo un istante tutti i Sun’s Knights si riunirono.
“Ci siamo tutti, molto bene!” Shaoran fu sollevato
di
vedere che tutti stavano bene “Ragazzi inseguiamo i Dark
Knights”.
“Questo l’avremmo fatto comunque” rispose
Zane
“Piuttosto, a chi appartiene quest’energia? Che sia
Belazur?”
“Vi spiego durante il tragitto. Seguitemi!” e
l’angelo
partì per primo seguito a ruota dai compagni.
“OH! A QUANTO SEMBRA I FIGLI
AL PRODIGHI STANNO TORNANDO A CASA!” Chaos
percepì la presenza dei suoi
Dark Knights.
“Che diavolo stai blaterando!” Belazur era a terra
in
un lago di sangue nero: il terribile Chaos si era divertito a
strappargli tutti
gli arti e ora gli restava solo il busto.
“LO CAPIRAI PRESTO!”
ghignò il signore di tutto e di niente.
Poco dopo i sopravvissuti
dell’esercito del Caos
scesero a terra e s’inginocchiarono dinanzi al loro sovrano.
“E’ UN PIACERE
RIVEDERLA SOMMO CHAOS!”
Dissero i nove in coro.
“MIEI DARK KNIGHTS! IL PIACERE
E’ TUTTO MIO!” ricambiò
Chaos “NOTO CHE SIETE
MOLTI DÌ MENO!”
Il Dark Jaden prese la parola “Molti di noi hanno
perso la vita in questi millenni ma non abbiamo mai perso la speranza
di
ritrovarla!”
“RITROVARMI?”
fece
Chaos poi una luce omicida balenò nei suoi occhi rosso
sangue “E ALLORA
PERCHE’ AVETE GIURATO FEDELTA’ AD ABHADON? DATEMI UN BUON MOTIVO PER
NON FARVI TORNARE
NULLA!”
“Non abbiamo mai giurato fedeltà ad
Abhadon” continuò
il Dark Jaden “Ci siamo solo serviti di lui per avere
più possibilità di
ritrovarvi. Mi creda quando le dico che avrei voluto trafiggere
personalmente
quell’informe ammasso di tenebra insignificante”
anche gli altri Dark Knights
annuirono.
“Voi, piccoli vermi
insignificanti, come osate
rimangiarvi la parola data” Belazur avrebbe voluto farli a
pezzi.
“Taci, misero e vile essere” gli disse Dark Naruto
schifato “La tua faccia di cazzo mi ha sempre dato il
voltastomaco: non sai
quante volte ho desiderato farti a pezzi”.
“Noi Dark Knights abbiamo deciso di entrare
nell’ottava perché volevamo che tu usassi il tuo
potere sul contenitore del
sommo Chaos” disse il Dark Jaden mentre sorrise al suo
compagno “Ci siamo
serviti di te e basta!”
“Dannati bastardi!” il generale infernale
digrignò i
denti.
“DAVVERO UN BEL PIANO!”
commentò Chaos “O
BEH! IN TAL CASO CI METTERO’ UNA
PIETRA SOPRA. AVANTI DARK KNIGHTS RICOMINCIAMO DALL’INIZIO!
“CON PIACERE!” risposero i Dark Knights.
“Mi scusi mio signore, c’è una cosa che
vorremmo
chiederle” iniziò la Dark Sakura.
“NON DIRLO NEMMENO, SO
GIA’
COSA VOLETE TUTTI: CHE RIPORTI IN VITA I VOSTRI COMPAGNI!”
rispose Chaos
poi, guardandosi, strinse i pugni “I MIEI POTERI NON SI
SONO ANCORA SVEGLIATI DEL TUTTO: CI VORRA’ UN ALTRO
PO’ PRIMA CHE ACCADA.
QUANDO AVRO’ RICARICATO LE BATTERIE RIPRENDERO’ IL
MIO CORPO E LA PIUMA
DELL’OBLIO: FATTO QUESTO RIPORTERO’ IN VITA GLI
ALTRI DARK KNIGHTS, CONTENTI!”
“FELICISSIMI!” risposero in coro.
In quel momento arrivarono i
Sun’s Knights:.
“Che accidenti…” Naruto non
riuscì a finire la frase.
“… è successo!” ma ci
pensò Jaden a completarla per
lui.
“E QUEI MOCCIOSI CHI
SAREBBERO!” nel vederli Chaos non li riconobbe
subito poi “AH! ORA HO
CAPITO: VOI SIETE IL GRUPPETTO CREATO DAL MIO
CONTENITORE! DAVVERO MOLTO INTERESSANTE!”
“Che diavolo sta dicendo signor Nick” uno dei
più
scossi era Gaara “Che cosa le è
successo?”
“SIGNOR NICK? DUNQUE
E’ QUESTO
IL NOME DEL MIO CONTENITORE MORTALE!” rise Chaos.
“E non è un comune mortale, mio signore”
intervenne il
Dark Neji “E’ l’ultimo dei
Sun’s Warriors”.
“DAVVERO!”
Chaos si
stupì nel sentirlo “QUESTA
SI CHE E’ UNA NOTIZIA INTERESSANTE! ECCO PERCHE’ CI
STO IMPIEGANDO PARECCHIO A FARLO SPARIRE!”
“TU!” Naruto
non si smentì “CHE COSA HAI FATTO AL
SIGNOR NICK! LIBERALO SUBITO!”
“Piccolo coglione, come osi ordinare al Sommo
Chaos!”
il Dark Naruto si alzò pronto a farlo tacere per sempre.
“ASPETTA, MI PIACE IL
SUO
CARATTERINO!” Chaos lo fermò e
prestò attenzione ai Sun’s Knights “VUOI SAPERE CHE COSA HO FATTO A NICK?”
si toccò la
tempia destra con un dito “LUI
E’ QUA DENTRO A PRESTO
SPARIRA’ DEL TUTTO. QUANDO QUESTO AVVERRA’, QUESTO
CORPO SARA’ COMPLETAMENTE
MIO” detto questo, gli balenò una
bella idea “MA
MORTO UN CAPO, SE NE FA SUBITO UN ALTRO. VOGLIO FARVI
UN’OFFERTA: UNITEVI A ME
SUN’S KNIGHTS!”
Il silenzio calò tra i
presenti.
“Che cosa hai detto!” Jaden strinse i pugni.
“Non credo di aver sentito bene!” Naruto
digrignò i
denti.
“VI OFFRO L’IMMENSO PRIVILEGIO
DÌ DIVENTARE MIEI FEDELI SEGUACI!”
disse di nuovo Chaos “UNITEVI
A ME E IO VI DARO’ UN POTERE INIMMAGINABILE. CHE COSA
MI RISPONDETE?”
I ragazzi tacquero per un istante
poi, con una sola
voce gridarono:
“CI
RIFIUTUAMO!”
Chaos non si aspettava quella
risposta: nessuno aveva
mai rifiutato un suo diretto invito.
“DUNQUE NON VOLETE
UNIRVI A
ME? PERCHE’?”
“PERCHE’ SEI UN
AUTENTICO MOSTRO!” ruggì Naruto.
“SEI SOLO UN PARASSITA PRIVO DÌ UN
CUORE!” anche Jaden
non si risparmiò.
“E HAI OSATO PRENDERE IL POSTO DEL SIGNOR NICK!” la
piccola Kinomoto era buona e cara ma se qualcuno toccava un amico non
si
risparmiava.
“NON CI UNIREMO MAI A TE!” ma anche Hinata era
fuori
di se.
“CE LA PAGHERAI MOLTO CARA!” anche Shikamaru
esplose.
“DOVESSIMO RIMETTERCI LA
VITA, TI FERMEREMO E
RIPORTEREMO INDIETRO IL SIGNOR NICK!”
Questo fu l’urlo collettivo dei Sun’s Knights.
I Dark Knights li fissarono
increduli ma quello più
incredulo era Chaos ma poi..
“E ALLORA MORIRETE INSIEME A
QUESTO MONDO!”
Tuonò Chaos “DARK
KNIGHTS DISTRUGGETELI!”
“ADESSO BASTA!”
tuonò la voce di Alan e apparve ai
presenti con la spada sguainata.
“TU SEI
L’AANGELO CUSTODE DEL
MIO CONTENITORE VERO? CHE COSA CREDI DÌ FARE!”
Chaos guardò Alan
furente.
“Salvare la sua anima” rispose l’angelo e
tese la
spada in avanti “E per farlo ti rispedirò
nell’abisso dal quale sei venuto
senza trattenermi!”
Alan avvicinò la Zampakutò al petto e…
“BANKAI!”
La spada s’illuminò e un vortice di luce avvolse
l’angelo.
“EHI MA CHE STA
FACENDO!” gridò più di qualcuno.
“Maestro Alan: state facendo sul serio!” Shaoran
osservò la scena col cuore in mano.
Quando il turbine di luce sparì, Alan apparve con un
nuovo aspetto: la parte superiore del suo vestito era sparita e il
fisico scolpito
era messo in evidenza, sulla schiena erano spuntate ben tre paia di ali
bianche, i capelli risplendevano come una stella, sulla fronte era
apparsa una
gemma dorata, mentre la spada era diventata una lancia di pura luce.
“TAYOMON HIKARU NO
TSUME!” gridò Alan (Tayomon
significa messaggero del sole).
“SAREBBE QUESTO IL TUO
VERO POTERE!” ghignò Chaos.
“Esatto e ora lo riverserò tutto contro di
te!”
rispose il Nikkò.
“VIENI A PRENDERMI!“
e
Chaos si lanciò all’attacco.
“FORZA RAGAZZI, DIAMOCI
DA FARE ANCHE NOI!” gridò
Naruto ripresosi dallo spettacolo.
“SI’” risposero tutti in coro.
“Pensate davvero di
poterci battere stronzetti?” il
Dark Naruto li guardò dall’alto in basso
“Ora che il sommo Chaos è libero, i
nostri poteri sono tornati quelli di una volta”.
“Vi conviene arrendervi e lasciarvi massacrare
picciotti!” e il Dark Sasuke ricominciò a usare il
suo dialetto siciliano.
“Ve lo potete
scordare!” rispose Jaden.
“Arrendetevi all’idea che noi ci
arrendiamo” aggiunse
Naruto “PERCCHE’ NON LO FAREMO MAI E NON CI
RIMANGEREMO LA PAROLA DATA!”
“Questo si che si chiama parlare Master!” Ulquiorra
gli
si affiancò “Ora sono certo di avere fatto la
scelta gusta a seguirla!”
“ED IO NON SONO DA MENO!” anche l’immenso
Yammy fece
la sua comparsa “SPACCHEREMO LA FACCIA A QUESTI MOSCERINI CON
IMMENSO PIACERE!”
“FORZA DIAMOCI DA FARE!” Shaoran attivò
di nuovo il
suo shikai.
E lo scontro tra Sun’s Knights e Dark Knights
ricominciò.
NEL
LUOGO IN CUI SI TROVAVA NICK
Nick
era rannicchiato su se
stesso in stato fetale.
“Io ho fallito” disse il Sun’s
Warrior disperato “Non sono riuscito a proteggervi ragazzi.
Sto per sparire per
davvero!”
“No,
non è ancora finita, Nick!”
disse una voce.
Lo sguardo di Nick
tornò vivo e alzò la testa.
Di fronte a lui apparve una soleana:
era un rapace come lui, il colore della sua pelle era blu chiaro, i
suoi lunghi
capelli d’oro scendevano lisci sulla schiena e gli occhi
erano castano chiaro,
una coda di delfino scendeva da dietro le sue gambe.
La soleana gli regalò un dolce
sorriso.
“Tu
chi sei?” chiese Nick.
Nel
prossimo capitolo.
Nick
si troverà di fronte
una soleana cui deve molto (non aggiungo altro altrimenti vi rovino la
sorpresa^^) e capirà che quello che pensava della sua vita
soleana era una
scemenza.
Nel
frattempo lo scontro
tra Sun’s Knights e Dark Knights continua. I ragazzi uniranno
le forze e
faranno capire alle loro versioni oscure cosa significa non arrendersi
mai.
Un’altra
delle previsioni
della piccola Kinomoto si avvererà: farà la sua
apparizione, uno spirito dorato
nato dall’unione di due potenti spiriti.
La creatura nel cubo,
percependo il pericolo che Jaden corre, deciderà di dare il
suo aiuto al
castano.
Il
duello tra Alan e Chaos
sarà pieno di scintille, come andrà a finire e
che ne sarà di Belazur?
Questo e altro nel
prossimo capitolo.
Un
ringraziamento a
Miciuzumachi per il nome del Bankai di Alan.
Gli
attacchi di Temari e
Kankuro vengono dall’anime di Needless e sono usati dal
protagonista Adam Blade
e dall’antagonista Adam Arclight.
I
G.F. o Eoni sono un mio omaggio a Final Fantasy VIII e X.
Il potere della FALCE è
un mio omaggio a Soul Eater.
La
scena della comparsa di
Chaos è ispirata alla medesima proveniente dal manga di
Bleach.
La
scena finale del
capitolo è ispirata al manga di Naruto^^ e gli episodi
vissuti da Nick, se
qualcuno lo sta per chiedere, sono solo vecchie cicatrici di guerra
ormai
sanate.
Alla
prossima.
|
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Capitolo 42 *** La forza che nasce dall'amicizia ***
42. Rivelazione- Forza che nasce dal cuore
Ciao a
tutti
voi e ben ritrovati.
Mi spiace di
avervi fatto aspettare troppo ma, come ho detto nel capitolo
precedente, il
tempo scarseggia. Ragazzi vi avviso che insieme a questo nuovo capitolo
che è
anche bello lungo e pieno di sorprese, ho pubblicato il primo della mia
nuova
fic World Chronicle e spero che l’apprezzerete quanto questa.
Vi dico
solo
che n questo capitolo ci saranno un sacco di sorprese, altro non
aggiungo.
Buona lettura
a tutti.
“ARRIVO!”
Naruto si lanciò all’attacco contro la sua
controparte
Dark Knight vibrando un potente fendente ma l’avversario
bloccò il colpo.
“Tutto qui stronzetto!” lo schernì il
Dark Knight “Mi
aspettavo di meglio!”
“Ah si?” rise il biondino “Vediamo se
questo ti piace!
AAAHHH!” il suo corpo fu avvolto da un’aura dorata
e, si trasformò
ulteriormente “Ti piace: sono super Naruto di secondo
livello”.
In questa trasformazione non
cambiava molto: i capelli
si erano drizzati ulteriormente mentre il taglio degli occhi si era
fatto più
freddo.
“Ora ci divertiamo!” ghignò il Dark
Knight e subì una
trasformazione simile, solo che capelli e occhi divennero neri
“Sto venendo a
prenderti!” e anche lui vibrò un potente fendente
ma percepì un’altra lama a
pochi centimetri da lui e si allontanò.
“Gaara, sei venuto a darmi una mano!” Naruto ne fu
quasi commosso.
“Ne dubitavi?” rispose il rosso
“Attacchiamolo insieme
e mostriamogli di cosa siamo capaci!”
“D’accordo!” e Naruto
acconsentì.
“Potete attaccarmi anche in cento, non cambia nulla:
sono io il più forte, stronzetti!” il Dark Knight
fece loro segno di
attaccarlo.
“Attento a quello che dici, potresti pentirtene”
Naruto mise le mani nella sua posa preferita e “TECNICA
SUPERIORE DELLA
MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!” si alzò una nuvola di
fumo e un esercito di
biondini si lanciò all’attacco.
“NON MI’ SOTTOVALUTATE, MOCCIOSI!”
tuonò il Dark
Knight e si lanciò all’attacco.
A pochi metri dallo scontro del
biondino e del rosso,
Ulquiorra e Yammy aiutavano Shaoran contro il Dark Sasuke.
“BALA EXTREMA!” il gigante lanciò il suo
potente attacco
ma fu schivato dal Dark Knight e il colpo colpì una delle
isolette facendola
esplodere.
“Ammazza che botta!” commentò il Dark
Knight senza
voltarsi.
“Yammy non lanciare a casaccio i tuoi attacchi o
rischierai di colpire qualcun altro!” lo ammonì
Ulquiorra.
“E SMETTILA DI’ ROMPERE ANCHE TU! GIA’
MI’ STO
CERCANDO DI’ TRATTENERE MA NON E’
FACILE!” urlò seccato il gigante.
“Lasciate fare a me!” Shaoran si lanciò
in picchiata
verso il Dark Sasuke e vibrò un potente attacco luminoso ma
l’avversario riuscì
a pararlo.
“Non male picciotto!” disse il Dark Knight.
“Se non sbaglio, tu sei il Dark Knight di un ragazzo
di nome Sasuke Uchiha vero?” chiese l’angelo.
“E allora?” il Dark Knight non capì la
domanda.
“Se tu sei qui, vuole dire che anche Sasuke è un
Sun’s
Knight” ragionò il ragazzo mentre
continuò a vibrare fendenti “Allora
perché il
signor Nick non l’ha reso tale?”
“Lo stai chiedendo al moro sbagliato” rispose il
Dark
Knight “perché non lo chiedi alo signor Nick? Oh
che sbadato! Nick non esiste
chiù!” e rise malignamente.
“Non illuderti, niente è impossibile!”
rispose Shaoran
“NOI RIPORTEREMO IL SIGNOR NICK INDIETRO!” e la sua
spada brillò ancora di più
“ALA SPLENDENTE!” e lanciò il suo
attacco.
“NON FARMI RIDERE! FIAMMA NERA!” ma il Dark Knight
non
rimase fermo e lanciò il suo attacco come risposta.
Jessie Hassleberry e Chazz si
lanciarono contro il
Dark Jessie.
“COMINCIO A CAPIRE COSA VOGLIA DIRE DIVERTIRSI!”
urlò
il Dark Knight con un ghigno bastardo mentre parava con le ali gli
attacchi del
guerriero giurassico e di quello ombra.
“Almeno una cosa positiva!” commentò
Hassleberry.
“Sarà il nostro
regalo di addio per te!” disse la bestia ombra
mentre calò la sua potente
coda contro il Dark Knight.
“GENTILISSIMI” rise il Dark Knight e fece esplodere
la
sua energia, allontanando i due “MA QUELLI A MORIRE SARETE
VOI!”
“NON CONTARCI!”
Jessie si lanciò come un missile sulla
sua versione oscura riuscendo a graffiarlo.
“GGHH!” il Dark Knight fece una smorfia
“Questa me la
paghi!” e cercò di colpirlo con la coda ma commise
l’errore di voltare le
spalle a qualcuno.
“MAI VOLTARE LE SPALLE AL NEMICO!” Hassleberry, in
versione pterodattilo lanciò il suo attacco “URLO
SONICO”.
Il Dark Knight ne fu investito in pieno ma riuscì a
mantenere l’equilibrio e creò una sfera di sette
colori molto scuri “DARK
RAIBOW BALL!” e la lanciò contro Hassleberry.
“NON COSI’ IN
FRETTA!” ma Chazz sollevò la sua ombra e
parò l’attacco e poi si lanciò in
avanti con un a sfera in mano “ASSAGGIA
QUESTO! RASENGAN!” e il Princeton tirò
fuori una delle tecniche preferite
di Naruto ma il Dark Knight riuscì ad evitarla e
colpì il moro con un calcio.
“Peccato!” commentò il Dark Jessie.
“PECCATO DAVVERO!” gridò
l’Andersen da sopra di lui
con il suo rasengan in mano “RASENGAN!” e lo
lanciò anche lui riuscendo a
tagliare un’ala dell’avversario.
“AAARRRGHH!” il Dark Knight si tenne la spalla da
cui
cominciò a uscire sangue “Dannato verme!”
“Guarda che non ho ancora finito!” disse Jessie con
un
sorriso “Anzi sei caduto in trappola!”
“CHE COSA!” il
Dark Jessie sentì qualcosa di
appiccicoso ai piedi e abbassando lo sguardo vide
“Catrame!”
“Funziona sempre!” commentò Hassleberry
con un ghigno
bastardo.
“E ora sei
finito!” Chazz non voleva farsi scappare
l’occasione e si lanciò contro
l’avversario “HUNTER
ESCLAMATION!” e
cercò di usare lo stesso attacco che aveva sconfitto la sua
versione Dark
Knight.
“NON CONTARCI! BLACK RAIBOW SHIELD!” ma il Dark
Knight
non era uno sprovveduto e creò uno scudo che
bloccò l’attacco nemico e poi “E
ora BLACK RAIBOW BLADE!” lo scudo divenne
d’improvviso una spada che puntò alla
gola di Chazz.
“NON CI’ CONTARE!” Jessie e Hassleberry
si frapposero
con i loro scudi e bloccarono l’attacco salvando
l’amico.
“Sono in debito
con voi ragazzi!” questa volta aveva sudato freddo.
“Non dirlo nemmeno: avresti fatto la stessa cosa
no?”
gli sorrise Jessie.
“Chissà!”
il
Princeton non lo avrebbe mai ammesso ma si sarebbe buttato in loro
soccorso un’infinità
di volte * Questa compagnia mi sta facendo bene * ghignò.
“Avete avuto solo fortuna. Non vi capiterà di
nuovo!”
il Dark Knight riuscì a liberarsi dalla pozza di catrame e
li puntò ghignate
“Forza, fatemi divertire un altro po’”
“Come vuoi amico!” rispose Jessie e lo scontro
proseguì.
“INSIEME
RAGAZZE!” Alexis ordinò e lei, Hinata e la piccola
Kinomoto evocarono i loro mana guerrieri e li fusero in uno solo.
“CREDETE DI’ SPAVENTERCI? LO SAPPIAMO FARE ANCHE
NOI!”
ma la Dark Sakura non si lasciò intimidire e insieme alle
sue compagne
evocarono i loro mana guerrieri neri fondendoli poi in uno.
“Così non va
bene!” disse Kero-chan preoccupato “Se
non si fanno venire qualcosa in mente, rischiano grosso!”
“Allora aiutiamole!” propose Yuè
“Uniamo i nostri
poteri come quella volta con le carte del Buio e della Luce!”
“D’accordo!” il guardiano del sole
acconsentì.
I due guardiani divennero delle sfere di luce e
andarono a depositarsi sull’enorme spada del mana guerriero
delle tre ragazze,
trasformandola. L’elsa divenne un sole dorato con una gemma
rossa al centro
mentre l’impugnatura era una luna argentata, la lama si tinse
di rosso e
azzurro fino alla punta che fu avvolta da un fuoco d’argento.
“Ehi, ma che è
successo!” Alexis osservò la nuova
spada incredula.
“Questi sono Kero-chan e Yuè” Sakura
n’era sicura.
“Vogliono darci una mano a vincere! Non
deludiamoli”
Hinata, che era in mezzo s’impose
“ANDIAMO!”
“SII!” e il potente mana guerriero si
lanciò
all’attacco.
“NON MONTAVEVI LA TESTA MOCCIOSE!” gridarono le tre
Dark Knights e anche loro si lanciarono all’attacco.
Le due spade
s’incrociarono e il potere dei due
guardiani si fece sentire: la nuova lama avvampò verso il
nemico generando
cristalli infuocati che si conficcarono in tutto il corpo del mana
guerriero
nero.
“AAARRGGGHH!” le tre Dark Knights dovettero
indietreggiare.
“Maledette mocciose!” ringhiò la Dark
Sakura “VI’
VOGLIO RIDURRE IN BRICIOLE” una carta nera uscì
dalla mano sinistra del
guerriero e “CARTA DEL FULMINE NERO!” fu lanciato
un potente attacco.
“CARTA DELLO SCUDO!” ma la piccola Kinomoto
bloccò
l’attacco e ricambiò “VAI CARTA DELLA
VERITA’!” e fece scendere in campo Ryu
Sheron.
“SONO PRONTO!” il drago apparve in tutta la sua
forza
e lanciò il suo attacco migliore “VENTO DELLA
VERITA’!” cioè un potente turbine
dorato.
“UNA SIMILE SCEMEZA NON
CI’ BATTERA’ TANTO
FACILMENTE!” la Dark Hinata lanciò il suo attacco
sfruttando anche la potenza
dell’attacco nemico “BLACK FLAME ARROW!”
Si generò un tornado di fuoco nero che investì il
mana
guerriero delle tre ragazze.
“AARRRGGHH!” e le tre sentirono il colpo.
“NON HO ANCORA FINITO!
DARK HEAT EXPLOSION!” e la Dark
Hinata rincarò la dose.
“CI’ SONO ANCH’IO! BLACK
LEVIATHAN!” la Dark Alexis
lanciò una tromba marina.
“E ANCH’IO! BLACK WIND!” anche la Dark
Sakura combinò
lanciò il suo attacco.
“RAGAZZE!” Ryu
Sheron si frappose per cercare di salvare
le tre, ma fu allontanato dalla mano sinistra del mana guerriero.
“ASSAGGIATE IL NOSTRO ATTACCO COMBINATO! FULMINE
UNIVERSALE!” ma le tre ragazze lanciarono insieme un unico
attacco che ebbe la
meglio su quello delle tre Dark Knights investendole di nuovo.
“QUESTA VOLTA NON RESTERO’ A SUBIRE! DARK
SHIELD!” la
Dark Sakura attivò un’altra carta nera che
bloccò l’attacco.
“Accidenti a quelle
carte!” disse Alexis “Qui ci vuole
un’idea!”
“Sono sicura che la nostra nuova spada ha qualche
altro potere: cerchiamo di usarla come si deve!” propose
Hinata.
“Dubito che quelle tre si lasceranno avvicinare tanto
facilmente” commentò Sakura “Ora che
sanno di cosa è capace, cercheranno
l’attacco a distanza!”
“Allora dobbiamo solo essere più furbe di
loro!”
concluse Alexis “Ci proviamo?”
“D’ACCORDO!” dissero le due ragazze.
“QUALSIASI COSA FARETE
NON FUNZIONERA’ SU DI’ NOI!”
tuonò la Dark Hinata “NOI SIAMO TROPPO FORTI PER
VOI!”
“SE
E’ QUESTO IL
PROBLEMA, ALLORA RIMEDIAMO NOI!” una spirale bianca
si lanciò all’attacco
dall’alto “ZANNE DEL LUPO
CORVO!” e
Kiba si lanciò alla’attacco.
“KIBA!” le tre ragazze lo dissero felici.
“E non è da solo!” anche Shino face la
sua comparsa
con i suoi insetti giganti “SCIAME CREMISI!” e
anche lui lanciò il suo attacco.
“NON
ILLUDETEVI” la Dark Alexis sollevò un tornado
d’acqua che, come uno scudo, bloccò gli attacchi
dei due Sun’s Knights.
“Proprio quello che volevamo!” disse Shino calmo.
“Vi siete
fregate da sole!” disse Kiba trionfante.
“CHE DIAVOLO ANDATE
BLATERANDO!” la Dark Hinata non
capiva cosa volessero dire poi “COSA! NON RIESCO A
MUOVERMI!”
“Tecnica dello Strangolamento perfettamente
riuscito”
disse Shikamaru da sotto.
“COSA!” la Dark
Alexis si voltò verso il giovane Nara
incredula “COME DIAVOLO FAI A MANTENERE LA PRESA SU UN ESSERE
COSI’ GRANDE!”
“A questo rispondo io!” Sakura Haruno,
risvegliatasi,
aveva dato il suo contributo “Grazie alla maestra Aerith ho
imparato a
controllare il flusso energetico della terra e, anche se per poco,
posso
evocarlo per aumentare la forza delle tecniche mie
e dei compagni!”
“Già! E indovinate a chi l’ha
prestato!” il giovane
Nara era avvolto da un’aura verde.
“E non è il solo!” anche Ino era della
partita
“TRANELLO DEL DIAVOLO!” e aveva tirato fuori una
delle sue mosse migliori,
bloccando l’enorme gigante.
“E non posso mancare io. TECNICA DEL GIGANTISMO!”
Choji sfoderò una tecnica tipica del suo clan e, dopo essere
diventato
gigantesco, bloccò le braccia del mana guerriero nero.
“DANNATO CICCIONE TROPPO
CRESCIUTO, LASCIACI!” le tre
Dark Knights si dimenarono con tutte le forse ma l’Akimichi
non mollò la presa,
anzi strinse di più.
“IO NON SONO UN CICCIONE!” gridò furioso
spaccando i
timpani delle poverine.
“HINATA, ALEXIS, SAKURA
COLPITE ADESSO!” gridò
Shikamaru.
“VA BENE!” il grande mana guerriero si
lanciò
all’attacco con la sua spada che avvampò e
“AKAH KAZE RYUJIN!” (tradotto
significa Vento del fuoco rosso, Lama del Re Dragone) colpì
in pieno il mana
guerriero avversario.
“AAAARRRRGGGHHH!” e le tre Dark Knights furono
investite in pieno dall’attacco e bruciate senza scampo.
“COLPITE E
AFFONDATE!” esultarono le tre ragazze.
“Non possiamo ancora rilassarci: il peggio deve ancora
venire!” le ammonì Shikamaru “NON
PERDIAMO TEMPO! ANDIAMO A DARE UNA MANO AGLI
ALTRI!”
Il Dark Neji si voltò
dove prima c’era il mana
guerriero oscuro e sospirò sconsolato “Che
peccato! Avrei davvero voluto essere
io a uccidere quella mocciosa ninfomane. O beh, pazienza!”
“Che diavolo stai dicendo!” Neji guardò
storto il Dark
Knight “Hai ancora in mente di voler uccidere
Hinata!”
“Si, ma i
motivi sono diversi da quelli che credi tu” rispose il Dark
Knight “MA ORA
BASTA PARLARE! E’ TEMPO DI’ MORIRE!” il
suo corpo si ricoprì di lame a
mezzaluna e si lanciò contro lo Hyuga.
“NON PENSERAI CHE CI’ SIA SOLO LUI DA
AFFRONTARE!” ma
Tenten intervenne e calò la sua falce bloccando il braccio
destro del Dark
Knight che si allontanò subito.
“Argh!” si lamentò il Dark Knight mentre
si toccò il
polso che bruciava “Quella falce ammazza demoni è
dannatamente fastidiosa”.
“Eh Eh! Sapevo che ti saresti fatto male alla
lunga!”
la castana roteò la sua arma sopra la sua testa “E
quando ti taglierò la testa
saranno guai per te!”
“Non ci contare ragazzina!” il Dark Knight la
puntò
famelico “Quando ti avrò ucciso, mi
farò una bella bevuta!”
“NON CI’ RIUSCIRARI MAI!” sia Rock Lee
sia Neji si
lanciarono all’attacco contro il Dark Knight decisi come non
mai a chiudere la
partita.
“FALCE OSCURA: TEMPESTA INFINITA!” ma il Dark
Knight
non si scompose e, aperte le braccia, divenne come un enorme porcospino
di lame
nere.
“TECNICA DEL CONTROLLO DELL’OMBRA!” ma
non aveva fatto
bene i suoi conti, perché il giovane Nara era entrato in
azione con una delle
sue tecniche preferite.
“NON MI’ PRENDERAI MOCCIOSO STITICO!” ma
il Dark
Knight riuscì a spostarsi all’ultimo istante.
“AAAAHHHHH!” ma
dall’alto piombò Sakura Haruno con
pronto un bel pugno spacca molari e Ino che usò un attacco
di foglie simili a
lame.
Il Dark Knight scansò l’attacco
dell’Haruno e parò
quello della Yamanacha “Altri scarafaggi da schiacciare eh?
Bene mi farò un
ottimo spuntino con voi!” e si leccò le labbra.
“Non contarci troppo!” Neji avvolse la sua spada
con
l’energia dello Juken e la calò verso
l’avversario che parò con la sua.
“Bel tentativo, ma io sono più bravo di
te!” lo schernì
il Dark Knight.
“Ne sei sicuro?” gli rispose Neji con un sorriso
bastardo.
Gli altri capirono il segnale e si lanciarono
all’attacco.
“FATEVI SOTTO!” il Dark Neji non si
spaventò
“ASSAGGIATE QUESTO KARAKURI HENGE: DEMONE DI’
LAME!” e creò un’autentica
foresta di falci a mezzaluna.
A qualche centinaio di metri di
distanza Zane, Aster,
Temari e Kankuro erano impegnati contro il Dark Zane.
“FATEVI SOTTO MEZZE CALZETTE!” il Dark Knight
attivò
la sua abilità innata.
“Abbiamo un tipo davvero duro da battere eh?”
commentò
Aster facendo schioccare le nocche delle mani.
“Sarà un ottimo modo per passare il
tempo” commentò
ironicamente Kankuro mentre le sue dita si avvolsero di fili viola e
dorati
“Darò del mio meglio questa volta!”
“Allora è meglio se ti do una mano
fratellino” Temari
impugnò il suo ventaglio, pronta a scatenarsi.
“Risparmiate le energie” Zane si fece avanti con il
suo Nyugan attivo “Gli altri hanno bisogno di aiuto. Lui
lasciatelo a me!” ed
estrasse la spada.
“Credi davvero che li lascerò andare
via?” ghignò il
Dark Knight “Vi schiaccerò tutti in una
volta!” in tutta la sua maestosità
apparve un Susano’o nero con tre teste di un drago
“VI’ PRESENTO LA VERA FORMA
DELLA MIA CREATURA!”
“Chi pensi di spaventare perdente!” anche il
Truesdale
maggiore attivò il suo che assunse la forma di un guerriero
con un’armatura
dorata e con le ali di drago “VIEDIAMO QUANTO DURA QUELLA
ROBACCIA!” e partì
all’attacco.
“NON T’ILLUDERE!” ma il Dark Knight non
se la tenne e
lanciò la sua creatura all’attacco.
Il drago nero a tre teste ruggì furioso verso il
cavaliere dorato dalle grandi ali avvicinando le sue enormi fauci ma
quest’ultimo alzò il suo enorme scudo
respingendolo e calò la sua spada verso
la testa di destra mozzandola di netto.
“AAARRRGGHH!”
il Dark Zane non riuscì a trattenere il
dolore mentre si tenne il braccio mezzo tagliato.
“A quanto sembra il tuo corpo risente dei danni che
infliggo al tuo Susano’o eh?” rise Zane
“VEDIAMO QUANTO RESISTI!” e la spada
del guerriero dorato fu calata di nuovo verso un’altra testa
ma il Dark Knight
usò le ali del drago parando l’attacco.
“NON CREDERE DI’ POTERMI BATTERE!”
“ORA M’ SONO
ROTTO DI’ STARE A GUAARDARE!” Kankuro non
era il tipo che aspettava, soprattutto in momenti come quelli, quindi
tirò
fuori una delle sue tecniche “TEMPEST THREAD!”
un’autentica tempesta di fili
viola si avventò sul Dark Knight.
“CHE COSA!” il Dark Knight non si aspettava quella
mossa e ne fu investito in pieno “AAARRRGGHH!” e fu
sollevato in aria dalla
forza del colpo ma riuscì ad atterrare usando il suo scudo.
“ED IO NON VOGLIO ESSERE
DA MENO!” ma anche Temari non
ce la faceva più ad aspettare e tese il suo enorme ventaglio
“ETERNAL
DISTORSION!” e anche lei lanciò il suo attacco.
“Non dimenticatevi di
me!” Aster tirò fuori un altro
dei suoi attacchi “BLOOD LASER!” e si
unì all’attacco della bionda.
Il Dark Zane, anche se ferito, non
si fece trovare
impreparato e usò “AMATERASU!” le
micidiali fiamme nere apparvero divorando
così l’attacco e si diressero verso i tre
ma…
“SI PUO’ SAPERE PERCHE’ NON MI’
ASCOLTATE MAI!” Zane
intervenne col suo Susano’o e bloccò le fiamme.
“Che ti possiamo dire, non ci va di restare a
guardare!” rispose il Phoenix.
“E non ci piace ricevere ordini!” aggiunse Temari.
“Capisco!” Zane ghignò “In tal
caso vediamo di finirlo
insieme. Vi va?” alla fine fece questa proposta.
“Ora cominciamo a ragionare” Kankuro fu pienamente
d’accordo.
“Volete distruggermi insieme?” ghignò il
Dark Zane
“ALLORA FATEVI SOTTO! VI’ DISTRUGGERO’
TUTTI!”
“Non vi dispiace se ci
uniamo alla festa, vero?” Kiba,
Shino e Choji fecero il loro ingresso.
“E’ il momento di farla finita!” Shino
puntò la sua
spada verso il Dark Knight “Abbiamo altre cose da
fare!”
“FORZA FACCIAMOCI VALERE!” l’Akimichi
tirò fuori un
potente vocione: anche lui voleva finirla alla svelta.
“ALLORA MORIRETE ANCHE VOI!” il Dark Zane non
poteva
chiedere di meglio: in questo modo avrebbe fatto un bel massacro.
Jaden e Syrus, a poca distanza,
erano alle prese col Dark
Knight dello Yuki che era alquanto furioso.
“ARRIVO! BEAST TEMPEST!” Syrus si lanciò
contro il
Dark Knight con la sua tecnica.
“FUORI DAI PIEDI!” il Dark Jaden parò
l’attacco con la
sua lancia nera e colpì il Truesdale minore con un potente
calcio scagliandolo
in mare.
“SYRUS!” Jaden corse subito a soccorrere il suo
amico
“Stai bene?”
“Non ti preoccupare, ci vuole altro per farmi
male!”
lo rassicurò il Truesdale minore uscendo dal mare.
“JADEN! SYRUS!”
Alexis, insieme a Kero-chan e Yuè,
corse in soccorso dei loro compagni “State bene!”
“Non ci lamentiamo!” rispose il castano ora con i
capelli azzurri.
“Se tu sei qui, vuole
dire che hai sconfitto la tua
versione Dark Knight vero?” il Dark Jaden era nervoso per
quel motivo “HAI
OSATO ELIMINARE LA MIA COMPAGNA! TI RIDURRO’ IN BRICIOLE
DANNATA!” e si lanciò
verso la ragazza ma Jaden si parò davanti.
“Se vuoi farle del male, prima dovrai passare sul mio
cadavere” Jaden dimostrò per l’ennesima
volta quanto tenesse agli amici.
“E COSI’ SIA!” il Dark Knight avvolse la
sua lancia
nera di energia e lanciò un attacco.
“Non sarò passivo!” anche Jaden
concentrò la sua
energia nella lancia di luce e…
“GOKURIUHA!”
I due gridarono lo stesso attacco e
lanciarono generando
una potente onda d’urto.
“JADEN!” gridarono preoccupati i suoi compagni.
“NON PREOCCUPATEVI!” li rassicurò il
ragazzo “QUESTO
NON E’ NIENTE! AAAAAHHHHH!” con
quell’urlo aumentò la potenza
dell’attacco che
ebbe la meglio su quello dell’avversario investendolo.
“Ce l’hai
fatta?” Syrus lo chiese trepidante.
“Gli ho solo fatto qualche graffio!” rispose Jaden
serio “E’ più forte di quanto
pensassi!”
“Più forte di quanto pensassi dici?” il
Dark Knight
apparve quasi del tutto incolume e con uno sguardo allucinato
“Non hai visto
niente. Io sono fortissimo” un ghigno gli contorse il volto
“Finalmente il
processo è completato!”
“Processo completato?” fece Yuè fissando
serio
l’avversario “Che cosa vuoi dire!”
“Cosa voglio
dire?” il Dark Knight esplose in una
terribile risata “CHE ORA POSSO LIBERARMI DIA QUESTA FORMA
PROVVISORIA E
TORNARE AL MIO VERO ASPETTO! AAAAAGGGGGGRRRRHHHHH” fu
circondato da un’aura
nera.
In quello stesso momento, anche gli
altri Dark Knights
sopravvissuti fecero la stessa cosa.
“AH AH AH! FINALMENTE!” il Dark Naruto era euforico
e
folle allo stesso tempo.
“Ehi, ma che diavolo sta succedendo?” Naruto non
riusciva a capire cosa stesse succedendo.
“Il suo chakra!” Hinata, giunta in aiuto di Naruto
e
Gaara sudò freddo.
“Che sta succedendo Hinata” Gaara aveva un brutto
presentimento.
“Il Chakra sta aumentando!” il Byakugan della
ragazza
le stava mostrando un fenomeno mai visto prima “E sta anche
cambiando in
qualcos’altro”.
“Qualcos’altro!” i due ninja ripeterono
quella parola
con un brivido.
“Esatto stronzetti!” il Dark Knight fece sentire la
sua voce che cominciava a diventare roca “Pensavate davvero
che questo fosse il
mio vero aspetto? Beh, vi sbagliate …”
“La forma umana
è solo una copertura” a pochi metri di
distanza il Dark Sasuke stava dicendo la stessa cosa “Quando
siamo nati…”
“… il nostro
aspetto era completamente differente” il
Dark Jessie stava dicendo la stessa cosa ai suoi avversari.
“Una volta che il sommo
Chaos è scomparso, abbiamo
perso la nostra fonte di energia illimitata e anche il nostro vero
aspetto.” Il
Dark Neji chiarì questo davanti ai suoi avversari.
“A parte il Dark Shaoran
che era riuscito a sigillarlo
nella sua Zampakutò, nessuno di noi aveva conservato il suo
vero aspetto
nemmeno parzialmente” il Dark Zane spiegò la
stessa cosa.
“Ma ora che il sommo
Chaos è tornato, i nostri corpi
hanno cominciato automaticamente a caricarsi come delle batterie
ricaricabili”
il Dark Jaden terminò la spiegazione con un ghigno.
“E ORA AVRETE
L’ONORE DI’ VEDERE IL NOSTRO VERO
POTERE! AAAAAARRRRRRGGGHHHHHHH!”
Con quell’urlo disumano,
i sei Dark Knights
scomparirono all’interno delle colonne nere e, quando
riapparvero…
“Assurdo!”
Naruto strabuzzò gli occhi dal terrore.
“Questo è un
incubo!” Gaara non aveva mai lontanamente
immaginato una cosa del genere.
“Che diavolo siete
voi!” Shaoran non aveva parole per
descriverli.
“Quello è
davvero il tuo aspetto!” Jessie sentì i
brividi lungo la schiena.
“Lo dicevo che il peggio
doveva ancora arrivare”
Shikamaru digrignò i denti.
“E pensare che avevi
detto che eravamo simili!” Zane
sudò freddo.
“E chissà che
aspetto aveva il mio” Aster si morse il
labbro fino a farlo sanguinare.
“Jaden dammi un
pizzicotto!” Syrus sperò che quello
fosse solo un brutto sogno.
“Temo che sia
vero!” Kero-chan era così terrorizzato
che orecchie e coda erano abbassate.
“SIETE TERRORIZZATI? BENE!”
il Dark Jaden ne era compiaciuto “FRA POCO CAPIRETE
CHE QUESTA E’ LA PURA REALTA’!”
Il vero aspetto dei Dark Knights.
IL DARK
KNIGHT JADEN: era un alto demone
nero. La testa finiva con un corno rosso sangue che spuntava dalla
fronte, le
enormi ali erano di un pipistrello ma avevano delle piume bluastre, i
piedi
erano diventati dei potenti speroni artigliati, gli occhi erano gialli
con
pupilla verticale, i capelli erano rosso sangue.
IL DARK
KNIGHT NARUTO: era diventato un
Kyuubi in miniatura completamente nero, bipede con enormi ali scarlatte.
IL DARK
KNIGHT SASUKE: era diventato una
fenice umana alta due metri circa con colori che variavano dal nero
notte al
rosso sangue disegnando sul suo petto il volto di un Behemoth, le tre
code nere
erano più simili a tentacoli che a quelle di una fenice,
sulla testa c’erano
due corna viola con la punta rossastra.
IL DARK
KNIGHT JESSIE: era diventato un
enorme drago nero. Sul suo collo erano incastonate sette gemme con
colori
spenti e opachi; il petto era coperto da una spessa corazza
d’argento, sulla
testa era cresciuto un enorme corno dello stesso colore; le grandi ali
avevano
sette diverse tonalità di nero.
IL DARK
KNIGHT NEJI: era un leone umanoide alto due metri. L’enorme
corpo
grigio sporco era completamente nudo, gli occhi perlati erano
attraversati da
una pupilla verticale e non mostravano nessun segno di pietà.
IL DARK
KNIGHT ZANE: era un enorme
centauro con le tre teste di un drago. La testa centrale era dorata e
piena di
gemme nere, quella di destra era nera con gemme rosse mentre quella di
sinistra
blu con gemme bianche; il busto era grigio metallizzato; le ali dello
stesso
colore erano piene di piume verdi
affilate come rasoi.
Il gruppo si riunì in un
solo punto così come fecero i
mostruosi avversari.
“Alla fine ci siamo tutti!” commentò
Shikamaru
sorridendo amaramente “ma i guai sono appena
cominciati!”
“APPENA
COMINCIATI DICI?” lo schernì il Dark
Neji “TI
SBAGLI, ORA
TUTTO STA PER FINIRE!” e dal suo corpo felino
spuntarono altre lame che
si chiusero sulle braccia fino a formare due bocche “KARAKURI HANGE SHISHIGUCHI!”
(tradotto significa bocca del leone) che erano due leoni ruggenti.
“SEI
DAVVERO FISSATO CON
QUESTA ROBA EH?” lo riprese il Dark Zane.
“E’
UNA DELLE MIE MOSSE PREFERITE E ORA POSSO MOSTRARLA AL
MASSIMO!” rispose l’altro “E POI IO NON TI DICO NIENTE
PER LA TUA!”
“BASTA CON LE CHIACCHIERE,
FACCIAMOLA FINITA!” li
riprese il Dark Sasuke “ORA CHE ABIAMO RECUPERATO
IL NOSTRO VERO POTERE PER VOI NON C’E’
PIU’ SCAMPO MOCCIOSI!”
“PREPARATEVI
AD ESSERE
DISTRUTTI! NESSUNO RIFIUTA UN INVITO DEL SOMMO CHAOS E SOPRAVVIVE PER
RACCONTARLO!” il Dark Naruto fremeva al solo
pensiero.
CRASH!
In quel momento qualcosa si
schiantò a terra
sollevando un grosso polverone e quando si diradò ne
uscì.
“MAESTRO ALAN!” Shaoran corse subito in soccorso
del
suo sen-sei.
“Non preoccuparti, sto bene!” cercò di
rassicurarlo
l’angelo mentre si teneva il fianco * Dannazione!
È troppo forte per me! *
Pochi istanti dopo anche Chaos
scese tra i suoi
seguaci e osservò attentamente.
“NOTO CHE
CI’ SONO STATE DELLE
ALTRE PERDITE!” disse l’oscura
divinità “EVIDENTEMENTE
AVETE SOTTOVALUTATO TROPPO QUESTI MOCCIOSI!”
“NON SI
PREOCCUPI SOMMO
CHAOS! VENDICHEREMO LE NOSTRE COMPAGNE E SACRIFICHEREMO QUESTI MORTALI
SUL
VOSTRO TEMPIO!” il Dark Jaden espose un macabro
programma che il suo dio
sembrò apprezzare.
“La situazione non
è delle migliori!” commentò Gaara
tenendo stretta la sua arma “Dobbiamo fare qualcosa o qui ci
rimettiamo le
penne!”
“Hai ragione soldato Gaara, ma cosa!” Hassleberry
sollevò questo dubbio.
“A questo punto ci vorrebbe un miracolo!” Kiba
digrignò i denti “Il loro chakra è
diventato enorme e noi siamo ormai al limite
e inoltre abbiamo perso il signor Nick!”
“Non è ancora troppo tardi!” li
avvisò Alan “Io sono
l’angelo custode di Nick e fino a quando sarò
presente, vorrà dire che la sua
anima non sparirà mai!”
“Allora cerchiamo di farlo tornare in se” propose
la
piccola Kinomoto “in un modo o nell’altro dobbiamo
riuscirci. Lui è un nostro
amico e dobbiamo aiutarlo come farebbe lui con noi!”
“Mai stato tanto d’accordo!” risposero
gli altri.
“HO SENTITO BENE? VORRESTE
SALVARE NICK?” Chaos esplose in una fredda
risata “E COME PENSATE
DI’ FARE EH? INOLTRE PERCHE’ IMMOLARSI PER SALVARE
UNA MSERA VITA CHE ESISTE SOLO PER CONTENERE ME! ARRENDETEVI CHE
E’ MEGLIO PER
VOI” il suo era più un ordine che un
consiglio “E
UNITEVI A ME! NON LO RIPETERO’ UNA SECONDA VOLTA!”
“SOMMO CHAOS
PERCHE’
RINNOVARE LA VOSTRA OFFERTA SE HANNO OSATO RIFIUTARE UNA PRIMA VOLTA!”
questo il Dark Jessie non lo capiva proprio.
“E’ UNO SPRECO DISTRUGGERE
VITE CHE POTREBBERO TORNARE UTILI PER SERVIRMI!”
poi tornò a rivolgersi
ai Sun’s Knights “UNITEVI
A ME E DIVENTATE MIEI SERVI!
INSIEME CONQUISTEREMO L’INTERO UNIVERSO E SCHIACCEREMO QUEI
VERMI
INSIGNIFICANTI DI’ ABHADON E ARELLA UNA VOLTA PER TUTTE!
CORAGGIO, UNITEVI A
ME!”
I ragazzi abbassarono la testa e,
dopo aver preso un
lungo respiro…
“NON
CI’ UNIREMO MAI A TE!”
E gridarono la loro risposta.
“NON SEGUIREMO MAI UN
PAZZO COME TE NEMMENO SE CE LO
CHIEDESSI IN PUNTO DI’ MORTE!” gridò
Alexis.
“SE ACCETTAASSIMO DIREMMO ADDIO AL NOSTRO
ORGOGLIO!”
anche Syrus fece sentire la sua voce.
“ E ANCHE LA NOSTRA ANIMA!” e per Gaara era ancora
qualcosa da scoprire.
“TIENITI LA TUA OFFERTA E VATTELA A FICCARE DOVE SAI
TU, NOI NON ACCETTREMO MAI!” la piccola Kinomoto era buona e
cara ma la sua
pazienza era al limite.
“NOI NON CI’ ARRENDEREMO MAI!”
gridò Naruto.
“SALVEREMO IL NOSTRO MONDO E IL SIGNOR NICK!”
Hinata
si lasciò travolgere da quel sentimento comune.
“E TI PRENDEREMO A CALCI INSIEME AI TUOI SERVI!”
finirono insieme Chazz, Ino e Jessie. “FORZA RAGAZZI !
FACCIAMOGLI VEDERE DI’
CHE COSA SONO CAPACI I SUN’S KINGHTS!” e Jaden fece
roteare la sua lancia.
“NON CI’
FERMERETE!”
Gridarono in coro tutti.
Chaos li guardò furente:
avevano osato
rifiutare la sua offerta una seconda volta.
“E ALLORA
SPARIRETE INSIEME A TUTTO IL CREATO!”
Tuonò e dal suo
corpo cominciò a
scendere un’oscura energia nera che si estese a macchia
d’olio.
Belazur osservò la scena
senza muovere
un muscolo “Questa non ci voleva! Chaos si è
risvegliato e ora vuole cancellare
tutto quest’universo. Se il sommo Abhadon lo viene a sapere
sarò in guai seri!”
ma rimase immobile completamente impietrito dal terrore (ed
è lui che
terrorizza eh?^^)
Nel suo laboratorio, Viper grazie
ad un
insetto spia, stava assistendo in tempo reale allo scontro e anche lui
cominciò
ad allarmarsi.
“Così non va bene!” disse mentre
digrignava i denti “Quell’essere sta per
distruggere tutto!” e non poteva fare
niente per impedirlo “Dannazione! E pensare che ero
così vicino al compimento
del mio piano!”
La creatura nel cilindro, però, aveva
un’altra preoccupazione “Jaden non deve
assolutamente morire! Non posso
permettere che sparisca prima di avermi rincontrato. NON
POSSO!” il cilindro
brillò di una luce dorata e il liquido al suo interno
ribollì.
“Che stai facendo” Viper non riuscì a
capacitarsi del comportamento del suo amico.
“Vi fermeremo costi quel
che costi!” nel
frattempo Jaden stringeva i denti di fronte a quello spettacolo
quando…
“Jaden!”
una voce lo raggiunse.
“Cosa! Ma chi è?” il ragazzo
capì subito
che a chiamarlo non era stato nessuno dei suoi amici, poi vide la sua
armatura
che cominciò a brillare “Ehi ma cosa
succede!”
“JADEN CHE STAI FACENDO” Naruto che gli
era vicino lo gridò preoccupato.
“Sta succedendo qualcosa!” disse Yuè che
gli era altrettanto vicino.
“CHE DIAVOLO
STA SUCCEDENDO A QUEL MOCCIOSO!” il Dark Jaden
fu il primo ad
accorgersene.
“STARA’
PROVANDO
A GIOCARE LA SUA ULTIMA CARTA!” il Dark Zane ne
era sicuro.
“Sento una grande
tristezza!” Jaden si
sentiva soffocato da quella strana sensazione “ma anche
qualcos’altro!”
“Non opporti Jaden!” gli disse Neos “Uno
spirito esterno ti sta trasmettendo la sua energia: vuole aiutarti come
tutti
quanti noi!”
“Se lo dici tu allora mi fido!” lo Yuki
cercò di rilassarsi e accolse l’aiuto del
misterioso spirito “Non so chi tu sia
ma ti ringrazio per l’aiuto che mi stai dando. SE UN GIORNO
CI’ INCONTREREMO MI’
SDEBITERO’ SALVANDOTI! E’ UNA PROMESSA”
L’energia si rese visibile e Jaden subì
una parziale metamorfosi: la sua armatura divenne color arancio scuro,
sulla
sua schiena spuntarono delle grandi ali nere mentre i suoi occhi
divennero uno
verde e l’altro giallo.
“WOW!” fecero gli altri.
Jaden respirò profondamente “Non so chi
mi abbia aiutato ma sento di conoscerlo da molto tempo!” nei
suoi occhi passò
una strana nostalgia “ma non riesco a ricordarmi chi
sia!”
“CHE DIAVOLO
GLI E’ SUCCESSO? COME HA FATTO A CAMBIARE ASPETTO IN QUEL
MODO!” il Dark
Naruto non ci capiva più niente.
“QUALCUNO
E’
INTERVENTUO A ROMPERE LE SCATOLE!”
ringhiò il Dark Sasuke.
“Non so che cosa ti sia
successo
fratellone Jaden ma adesso non abbiamo tempo da perdere: dobbiamo
battere questi
mostri e liberare il signor Nick e non ci fermerà
nessuno!” Naruto, dopo
essersi ripreso dallo stupore, tornò a prestare attenzione
agli avversari
mentre osservava la macchia nera che aveva ormai ricoperto quasi tutta
l’isoletta “NON POSSIAMO ARRENDERCI!” e
si tenne pronto a lanciarsi
all’attacco.
“Ed è proprio
per questo che ora entrerò
in scena anch’io” dal fianco sinistro del biondino
partì una luce e, in tutto
il suo splendore, fece la sua comparsa la Sacra Fenice di Nephtys.
“Ma quella è la fenice del deck gemelli”
Ulquiorra non sapeva come altro chiamarla.
“TSK! QUEL
DANNATO UCCELLACCIO E’ VENUTO A SECCARE!”
il Dark Sasuke non ne poteva
più di quella buffonata “FORZA FACCAIMOLA FINITA!”
e s insieme ai suoi compagni si lanciò all’attacco.
“Stanno arrivando!
Teniamoci pronti!”
Alan alzò la spada, pronto a combattere “Questo
sarà il mio ultimo spettacolo!”
disse ad alta voce.
“Non dica così maestro! Non è ancora
finita!” lo riprese Shaoran al suo fianco “Non
è detta l’ultima parola!”
Kyuubi si staccò da un
incredulo Naruto
e, precedendolo, disse: “Non perdere tempo Naruto! Fa quello
che devi per
proteggere chi ti ho detto o devo presumere che quella promessa
l’hai data così
per dire!” e lo fissò serio.
“Non prendermi in giro volpe!” rispose Naruto
“IO MANTENGO SEMPRE LA PAROLA DATA!” e si rivolse a
entrambi gli spiriti
“PRONTI!” i due annuirono “ALLORA
FACCAIMOLO!” e sotto lo sguardo confuso di
tutti gli altri, gridò….
“SPIRIT
FUSION!”
Kyuubi e la fenice divennero due
sfere
di energia e poi si fusero generando una potente luce.
Tutti si coprirono gli occhi.
“CHE DIAVOLO STA
SUCCEDENDO!” gridarono
i Dark Knights mentre si coprivano gli occhi.
“AAAARRRRGGHHH!” QUESTA LUCE MI’ STA
FACENDO MALE!” Chaos sentì che quel nuovo fenomeno
stava rimbombando dentro di
lui.
Quando la luce si estinse fece la
sua
comparsa un nuovo spirito dorato.
IL
NUOVO SPIRITO DORATO:
Era un uomo di due metri, la sua veste dorata era intarsiata con
brillanti soli
arancioni e gli ricopriva interamente tutto il corpo. Indossava un paio
di alti
stivali arancioni che gli arrivavano fino alle gambe e delle polsiere
rosse gli
proteggevano le mani. Una lucente armatura con i colori
dell’oro su cui era
disegnato un sole arancione gli proteggeva il petto e un bavero rosso
gli
copriva parte del viso. Gli occhi erano di un intenso verde smeraldo e
rilucevano di luce propria. Per finire ben tre paia di ali dorate gli
uscivano
dalla schiena.
“E quello chi
sarebbe?” fece stupito
Kero-chan.
“E’ bellissimo!” Sakura Haruno ne rimase
abbagliata.
“Quello è…” la piccola
Kinomoto lo
osservò incredula “QUELLO E’ LO SPIRITO
DORATO DELLA MIA VISIONE!”
Tutti si voltarono verso la ragazzina e
poi fissarono increduli lo spirito.
“Ma perché tutte le fortune a Naruto!”
si lamentò Kiba.
“Non sarebbe Naruto altrimenti!” rispose
Shino (quanto è vero^^).
Lo spirito dorato si
voltò verso il
biondino e con voce calma disse “NARUTO UZUMAKI! Io sono
Incanto di Luce
cavaliere del Sole: lo spirito della volontà e del coraggio.
Solo chi ha
radicata nel suo cuore questa potente virtù è in
grado di evocarmi. Tu hai una
grande coraggio nel tuo cuore e io ho risposto alla tua
chiamata!”
Naruto toccò il cuore e poi gli chiese:
“Se sei qui per darmi una mano allora sei il
benvenuto”.
“IO TI GIUTO FEDELTA’ FINO ALLA MORTE!”
rispose lo spirito dorato e poi si voltò verso Dark Knights
che erano rimasti
immobili da quello spettacolo.
“CHE DAIVOLO STATE ASPETTANDDO IDIOTI!
UCCIDETELI!” li
richiamò Chaos furioso dal nuovo arrivo.
“SI SOMMO CHAOS!” risposero in coro i
Dark Knights e si lanciarono all’attacco.
“ASSAGGIATE
QUESTO! DEMON EXPLOSION!” il Dark Naruto
lanciò il suo attacco.
“FIAMMA
NERA
SUPREMA!” anche il Dark Sasuke lanciò
il suo terribile attacco.
“DARK
UNICORN FLASH!” il Dark Jaden
spalancò le sue ali che, dopo essersi
illuminate, lanciarono una miriade di fasci neri.
“KURO
SHISHIMA: FALCE OSCURA!” anche il Dark
Neji lanciò il suo attacco ricoprendo di lame il suo braccio
già trasformato
(traduzione dell’attacco è nera danza del leone)
“BLACK
RAIBOW BALL!” il Dark Jessie spalancò
le fauci e lanciò il suo attacco.
“BLACK
LIGHT!” e il Dark Zane lanciò per
ultimo il suo attacco.
“OH NO! STANNO ATTACCANDO
INSIEME!” si
allarmò Chazz.
I ragazzi si tennero pronti ma lo
spirito dorato si frappose “Ci penso io!” e si
lanciò contro gli attacchi.
“EHI MA CHE DIAVOLO VUOI FARE!” gridò
Yammy.
“FERMATI! E’UNA FOLLIA!” ma nemmeno
Ulquiorra si trattene come tutti gli altri.
Incanto di Luce si fermò
a pochi
centimetri dagli attacchi combinati e mise in avanti la mano sinistra
“SCHERMO
SOLARE!” e si creò una barriera di energia rossa
che fu investita dagli
attacchi.
“INCANTO DÌ LUCE!” gridò
Naruto
disperato ma poi “Che diavolo…”
Lo scudo resistette e
annullò tutti gli
attacchi avversari, lasciando più di qualcuno incredulo.
“Non ci
posso credere!” il Dark Jaden aveva la bocca
spalancata.
“Come cazzo
ha fatto?” ma il Dark Naruto non era da meno.
“Ora tocca a
me!” lo spirito dorato alzò
la mano destra e la chiuse a pugno dopodiché
“PUGNO SOLARE!” la lanciò avanti e
una luce enorme partì rapida travolgendo gli avversari e
anche Chaos.
“AAAAAAAAARRRRRRRGGGGGGHHHHH!”
Questo fu l’urlo collettivo degli
avversari.
“Cavolo!”
Naruto non aveva parole “Il
mio nuovo spirito è una forza della natura!”
“So che non è il momento” intervenne
Jaden “ma lo vorresti scambiare col mio?” (ma ti
sembra davvero il momento?)
“No, lo voglio io!” Chazz non poteva
farsi scappare un simile portento (siete scemi per caso?).
“Dubito che riusciate a tenerlo buono!”
Jessie era più realista “Credo che solo Naruto
possa tenerselo”.
Incanto di Luce si
avvicinò a Naruto “L’oscurità
nel cuore di Nick sta vacillando dall’interno. Non perdete
tempo ragazzi:
attaccate ora!” e ricoprì il corpo del biondino.
Alan sorrise: “Avete sentito? FORZA
RAGAZZI ADESSO!”
“SSSIIIIIIIII!”
Gridarono i Sun’s Knights dopo essersi
ripresi dallo stupore e si lanciarono all’attacco.
“TOGLIETEVI DÌ
DOSSO!” esplose Chaos che era finito sotto tutti
i suoi servi.
“CI’ SCUSSI SOMMO CHAOS!” dissero i Dark
Knights in coro.
“ATTACCHIAMOLI!”
tuonò il dio oscuro e si lanciò
all’attacco insieme ai suoi seguaci.
La battaglia riprese e questa volta
non
si sarebbe più interrotta.
“SIGNOR NICK! SE CI’ SENTE SAPPIA
QUESTO: STIAMO ARRIVANDO!” gridò Naruto.
“CHE CAZZO
DICI STRONZETTO, NON AVANZERAI OLTRE” il Dark
Naruto lo attaccò con
un’artigliata ma il biondino fu protetto dai suoi compagni
“DANNATI
INSETTI!”
“RESISTA SIGNOR NICK! NON SI ARRENDA!”
gridò Jaden seguito a ruota da tutti gli altri.
“SIGNOR NICK! NOI NON
CI’ ARRENDEREMO
NON LO FACCIA NEMMENO LEI!”
Mentre
la battaglia stava
infuriando, all’interno della sua mente Nick si trovava
dinanzi una misteriosa
soleana che continuava a sorridergli.
“Tu chi sei?” chiese di nuovo il
Sun’s Warrior.
“Non ti ricordi di me?” chiese la
soleana senza incrinare il suo dolce sorriso “Prova a
indovinare!” propose.
Nick
incrociò le braccia e cercò
di rievocare alla mente quel volto * Lei dice di conoscermi ma io non
mi
ricordo proprio di lei! Accidenti! E poi dove mi trovo? * e si
guardò intorno spaesato:
sapeva di essere ancora imprigionato nella trappola di Belazur ma
“UN MOMENTO!”
appoggiò la mano chiusa sull’altra.
“Ci sei arrivato?” chiese la
soleana.
Nick
si mise in guardia e la
fissò con sguardo severo “Sei davvero caduto in
basso Belazur! Non avrei mai
pensato che avresti usato un simile travestimento per attaccarmi alle
spalle!”
In tutta risposta la misteriosa
soleana scoppiò a ridere piegandosi in due.
“Quella non è una risata di una
femmina, ti sei fregato da solo brutt…” non ebbe
il tempo di terminare la frase
che…
BONK!
“NO!
HAI SBAGLIATO NICOLAUS
ARTORIUS NIBBIO BLU!”
La
soleana gli spaccò la testa
con un bel pugno.
“AHIA!”
Nick si tenne la testa
dolorante “MA COME FAI A SAPERE IL MIO NOME SOLEANICO
COMPLETO!” (nota
dell’autore: Artorius è il nome di battesimo di
Nick che si chiama in realtà
Nicolaus. Chi vorrebbe avere un simile nome? NB: non ho questi nomi
tranne
Nicola).
“Mi sembra ovvio” rispose la
soleana battendosi il petto “Te l’ho dato
io!”
“Come? Tu…” Nick si bloccò di
colpo: quella rivelazione lo sconvolse più di tutti i
ricordi che aveva vissuto
ma in positivo.
“Ops
scusami!” la soleana
imbarazzata si mise una mano sulla testa “Mi sono lasciata
prendere e ti ho
colpito. Spero che tu non abbia conservato questo brutto ricordo di
tua…”
s’interruppe perché fu abbracciata.
“Grazie al cielo! Non sei
incorporea” le lacrime scesero senza vergogna dal viso del
Sun’s Warrior “Anche
se non so sia giusto usare questa parola, è bello conoscerti
madre!”.
“Ma che dici sciocchino!” anche
lei abbracciò il figlio (hai capito che fortuna eh?)
“Non importa se hai un
aspetto diverso: per me sarai sempre il mio bambino”.
Rimasero
abbracciati ancora per
molto tempo, fino a quando non fu Nick a staccarsi
dall’abbraccio.
“Mi perdoni per quello che ho
detto prima regina Alma! Mi sono lasciato prendere dal
momento” Nick fece un
riverito inchino.
“Perché mi chiami col mio nome?
Io sono sempre la tua mamma” sorrise la regina del Sole
“anche se sei in parte
umano”.
“Io sono un umano” rispose Nick
con sguardo basso “Sono così solo
perché ho sempre desiderato essere ciò che
non ero mai stato”.
“E che cosa non eri prima di
diventare un Sun’s Warrior?” chiese lei senza
incrinare il suo sorriso.
“Qualcuno che non riusciva ad aprire
il suo cuore al prossimo” rispose.
“Allora non è cambiato niente”
rispose la regina Alma.
Nick alzò lo sguardo e la fissò
confuso.
“Quando eri piccolo dicevi di
avere lo stesso problema: eri fissato con questo pensiero e ti auto
convincevi
di non riuscire a cambiarti. Ma poi, quando hai conosciuto Brian e Luce
e poi
tutti gli altri Sun’s Warriors, hai capito che non era vero:
era solo una tua
impressione”.
Nick abbassò di nuovo lo sguardo
ma questa volta stava pensando a quelle parole * Era davvero
così la mia
versione inventata? Non ricordo di averla pensata così! *
“Ci sono cose che si prevedono,
altre no!” disse la regina quasi come se avesse sentito il
pensiero di Nick.
“Forse
è vero!” Nick non poté
fare altro che essere d’accordo “Però
devo contraddirla regina Alma: anche se
ho queste cose in comune con l’altro me, io sono umano; ho
anche dei genitori
che mi aspettano!”
La regina Alma alzò una mano
facendo segno di no: “Tu credi di avere solo loro, ma non
è vero. Una
reincarnazione ha doppia fortuna: ha due madri e due padri e, se ci
sono, anche
più fratelli”.
Nick la fissò incredulo
“Re-Reincarnazione?” non riuscì a
connettere bocca e cervello.
“Tu credi davvero che basti
semplicemente sognare e capire cosa serve per potersi trasformare come
è
successo a te?” chiese lei avvicinando il suo becco alla
testa di Nick “La
risposta è no! Solo una reincarnazione può farlo!
Tu sei la reincarnazione del
tuo stesso sogno e quando, per un attimo, hai capito di essere
più di un
semplice umano e hai messo da parte i tuoi dubbi: sei tornato quello
che eri una
volta” e gli dette una leggera beccata in testa.
“Io…
Sono una reincarnazione!” il
Sun’s Warrior non aveva nemmeno sentito il pizzico
“Quindi, quella sensazione
che provai allora, quei dubbi, quei sogni e tutto il resto non sono
nati dalla
mia eccessiva immaginazione ma ciò che resta della mia
precedente vita?”
“Esatto Nick” la regina del Sole
gli accarezzò la testa “Ora che cosa mi
dici?”
Nick la guardò con occhi
brillanti e disse: “Grazie per avermi aiutato
mamma” e sorrise (se non ci fosse
la mamma dove saremmo a quest’ora?^^).
“SIGNOR
NICK!”
Una
voce fin troppo familiare
risuonò in quello spazio bianco.
“Questa
voce è quella di Naruto!”
Nick la riconobbe subito, poi sentì anche quelle degli altri
“Ci sono anche
loro qui. RAGAZZI DOVE SIETE!” li chiamò a gran
voce.
“Loro non sono qui: ti stanno
chiamando da fuori” rispose sua madre.
“Come? Da fuori?” fece Nick
“Allora significa che non sono più imprigionato
nella trappola di Belazur!”
“Ti sei liberato da solo dalla
sua prigione di follia” rispose la madre e abbassò
lo sguardo “ma
inconsciamente, hai liberato qualcosa di terribile che era nascosto nei
meandri
della tua anima”.
“Che vuoi dire!” chiese Nick
confuso.
La
regina Alma si avvicinò al
figlio e gli poggiò le mani sulle tempie
“Guarda!” e inviò le immagini degli
ultimi minuti.
Quando Nick le vide “Oh no! Che
cosa sto facendo?” e si mise le mani in testa.
“Non è colpa tua: è il tuo demone
interiore che sta facendo tutto questo” cercò di
consolarlo la madre “Devi
riprendere il controllo sul tuo corpo o l’intero universo e
ogni suo abitante
sparirà”.
“Ho capito!” rispose Nick “Allora
vado!”
“Aspetta
un attimo. Ho un piccolo
regalo da farti prima che tu te ne vada” e nelle sue mani
apparve uno strano
strumento: un ocarina fatta con tre grandi conchiglie di mare.
“Quella è un’ocarina marina:
è un
oggetto molto raro” Nick la contemplò con lo
sguardo.
La regina annuì “Quando eri
bambino, ti piaceva sempre sentire il suono di questo strumento: quante
volte
mi chiedevi di suonarla perché non riuscivi a dormire e
quante volte ti
addormentavi sul mio grembo insieme ai tuoi due fratelli e a tua
sorella”
“I miei due fratelli e mia
sorella?” Nick tornò a prestare attenzione alla
madre “Io ho altri fratelli?”
“Si
e, in quanto fratello
maggiore, hai il dovere di proteggerli insieme a quello
umano” gli disse la
madre con un sorriso “E’ più che
probabile che non ci rivedremo più: io sono
morta tanto tempo fa e ormai devo andare!”
“Che cosa? Tu sei morta?” Nick si
bloccò “Come?” riuscì a
chiedere.
“E’ meglio non saperlo” rispose
la regina “ma ho pensato alla mia famiglia fino alla fine.
Questa ocarina
adesso è tua ma prima lascia che intoni una piccola melodia
per te”.
Nick non disse niente ma annuì:
non aveva il cuore di negarle questo favore.
La
regina avvicinò il becco al
tubetto dell’ocarina e cominciò la sua melodia.
Da quello strumento uscirono
dolci note intrise di amore, speranza, coraggio, purezza, saggezza,
amicizia,
fratellanza e luce: non era una semplice melodia, era la storia di una
vita
passata che lentamente stava riaffiorando nella memoria di Nick e che
ora
capiva molto meglio. Le lacrime scesero di nuovo dai suoi occhi e si
mise una
mano sul petto.
“Come
un sogno la vita mia è
nata! Come un sogno ciò che ero io ora non son
più: un bambino ero poco fa e un
adulto sono già, Ma nel cuore mio come un bambino sperduto
rimarrò…” Cominciò a
cantare il Sun’s Warrior e quella melodia gli trasmise calma
e serenità fino a
quando non finì.
Alla
fine sua madre gli porse
l’ocarina “Ora puoi andare: il tuo animo
è di nuovo sereno”.
“Sì è vero!” Nick prese
l’ocarina
e poi tornò a fissare la madre.
“Qualunque cosa accada non
arrenderti mai” la madre gli regalò un ultimo
sorriso “Qualunque cosa accada,
affrontala con coraggio e determinazione e ricorda che non sarai mai da
solo:
la tua famiglia ti sarà sempre vicino. Proteggila sempre
anche a costo della
vita. Io credo in te e ti sarò sempre vicino, anche dal
regno dei morti. Saremo
sempre insieme!” e poi sparì.
“Te
lo prometto!” Nick strinse
l’ocarina “IO NON MI’
ARRENDERO’ MAI!”
Nel mondo reale la battaglia era
alle
fasi finali: tutto stava per essere deciso.
“ADESSO MI’
SONO
STANCATO MOCCIOSI!” Chaos alzò la
mano sinistra verso l’alto e un’enorme
sfera nera cominciò a formarsi.
“NON PERMETTETEGLI DI’ LANCIARLA!”
gridò
Alan mentre cercò di volare verso di lui, ma il Dark Zane si
mise di mezzo.
“SPARISCI
MISERO! PIUME STRIDENTI!” aprì le ali
e lanciò le sue piume come dardi
energetici ma Zane intervenne col Susano’o bloccando
l’attacco.
“Non te lo lascerò fare!” il Truesdale
maggiore lo puntò con il suo scudo.
“ANDIAMO
RAGAZZI!” Aster dette l’ordine
ai compagni che si erano liberati.
“ANDIAMO!” Kankuro, Temari, Kiba e Shino
si lanciarono insieme al Phoenix per fermare Chaos.
“DOVE
PENSATE DI’ ANDARE ROTTI IN CULO!” ma
Dark Naruto lanciò contro di loro
le sue code nere investendoli in pieno.
“RAGAZZI!” Naruto vide che gli amici
stavano precipitando “SCHERMO DI’ LUCE!”
ma fermò la caduta grazie allo scudo
di Incanto di Luce e poi si lanciò contro il suo avversario
“TE LA FARO’ PAGARE
CARA!”
“FATTI
SOTTO!” ma il Dark Naruto lo accolse a braccia
aperte.
“CI’ SONO PURE IO!” Gaara con in mano la
sua spada apparve alle spalle dell’avversario e
calò un fendente intriso di
chakra che fu evitato all’ultimo momento.
“HEAT EXPLOSION!” ma anche Hinata non si
trattenne nel lanciare il suo attacco.
“PICCOLA
SGUALDRIN… AAAARRRGGHHH!” ma non
continuò la frase che Naruto riuscì a
ferirlo al petto e Ulquiorra gli assestò un potente pugno in
pieno muso.
“Sei fastidiosa brutta copia del mio
Master!” gli disse la creatura alata con tutta la sua calma.
“DANNATO
BASTARDO!” ma il Dark Knight non se la tenne e
lanciò le sue code
all’attacco.
“PRENDI
QUESTO!” Syrus e Alexis si
lanciarono insieme contro il Dark Jaden ma questo evitò il
loro attacco e si
apprestò a colpirli con la sua lancia ma…
“NON CI’ PROVARE NEMMENO!” Jaden si fece
dare una piccola spinta da Yammy e si fiondò
sull’avversario con un potente
affondo.
“NON
SOTTOVALUTARMI MOCCIOSO!” ma il Dark Knight non
rimase fermo e schivò
pronto a rispondere all’attacco.
“BALA!” ma Yammy lanciò il suo attacco
costringendo l’avversario a indietreggiare.
“INUTILE
BESTIONE TROPPO CRESCIUTO, TI FARO’ A PEZZI”
ruggì il Dark Knight.
“Dovrai prima passare sui nostri cadaveri!”
Jaden diresse la lancia di luce verso l’avversario e
“PRENDI: COLPO IMPERIALE!”
avvolgendola in un’aura blu la lanciò contro
l’avversario.
“AARRRGGHH!”
il Dark Knight fu solo sfiorato alla spalla ma sentì un
dolore lancinante “PICCOLO…”
non finì la frase che si trovò davanti
Syrus.
“TU E QUESTO PICCOLO MI’ AVETE DAVVERO
SECCATO. RED METALLIC DRAGON!” e lanciò il suo
attacco più potente contro il
Dark Jaden.
“DRAGO D’ACQUA!” ma anche Alexis fece
altrettanto alle spalle dell’avversario.
“CERO!” mentre Yammy lanciò una sfera
rossa.
“NEOS FLASH!” e anche Jaden lanciò il
suo attacco.
FRRRRAAAABBBOOOOOMMMMM!
Generando così
una potente esplosione.
“KARAKURI HENGE: FALCE DELLA
GRU” il Dark
Neji plasmò il suo braccio a mo della testa di una gru e
calò un potente
attacco che tagliò in due il terreno sotto i suoi piedi, ma
mancò Neji e Rock
Lee.
“LIFE ANGEL!” Sakura Haruno approfittò
del momento per cercare di attaccarlo alle spalle ma il leone grigio si
spostò
all’ultimo momento portandosi al fianco sinistro della
ragazza.
“PECCATO!”
il Dark Knight sollevò la mano
sinistra e la calò sulla rosa ma una miriade di piante si
lanciarono contro di
lui costringendolo ad arretrare e anche l’ombra del giovane
Nara fece la sua
parte cercando di prenderlo.
“Accidenti è veloce!” pensò
Shikamaru
mentre cercava di prendere l’avversario “Qui, ci
vuole un’idea!”.
“Perché non un
diversivo!” Tenten con la
mano libera prese un rotolo e lo lanciò verso Choji
“USALO!” gli gridò.
“OK!” l’Akimichi non se lo fece ripetere
due volte e, dopo averlo aperto, uscirono una miriade di paletti di
legno che
ricoprirono interamente il suo corpo “OTTIMO! PROIETTILE
SPINATO TRAVOLGENTE!”
e si lanciò verso il Dark Knight.
“NON
CI’ CONTARE!” il Dark Neji si
preparò ad
accoglierlo ma così perse di vista l’ombra del
giovane Nara dal basso e la
falce della castana dall’alto “ACCIDENTI!”
per salvarsi alzò il braccio sinistro e
allungò gli artigli costringendo i ragazzi a distanziarsi
“E ORA
FINIAMOLA
KARAKURI HENGE ONI-MEN!” (che significa maschera
demoniaca) il suo corpo
fu ricoperto da una maschera di un Oni piena di lame di falci
“ARRIVO
MOCCIOSI!”
“NON CI’ BATERAI!” il gruppo si
lanciò
all’attacco.
“RAIBOW
RASENGAN!” Jessie caricò la sua
versione personalizzata della tecnica del biondino e la diresse verso
l’avversario.
“NON
MI’
FREGHI CON COSI’ POCO!” il Dark Jessie
spalancò le fauci per
contrattaccare ma si trovò Hassleberry davanti.
“SPINO SEGA!” il Tirannus si lanciò in
picchiata verso l’avversario che usò la coda per
bloccare l’attacco.
“ADESSO
TOCCA A ME. BOCCA OMBRA!” ma Chazz
approfittò del momento per usare la sua
ombra come un enorme bocca nera che si lanciò contro
l’avversario.
“BLACK
RAIBOW SHIELD!” ma il Dark Jessie rispose
all’attacco alzando uno scudo
fatto con l’arcobaleno costringendo gli altri ad arretrare.
“ARRIVO!” ma Jessie non si fermò e,
avvolto di uno strato di energia, si lanciò contro lo scudo
riuscendo a distruggerlo
ma il Dark Knight lo colpì con una potente testata che lo
rovinò a terra.
“SOLDATO ANDERSEN STAI BENE!”
Hassleberry corse a sincerarsi delle sue condizioni.
“MAI STATO MEGLIO!” ma Jessie si alzò
subito con un sorriso “PROVIAMOCI DI’ NUOVO
RAGAZZI!”
“OK!”risposero i due.
“FATEVI
SOTTO!” il Dark Jessie era pronto ad accoglierli
a braccia aperte.
“LAMA
ANGELICA!” Shaoran calò la sua
spada tagliando di netto l’isoletta su cui si trovava.
“NON
MALE
MOCCIOSO MA NON BASTA!” il Dark Sasuke
lanciò contro l’angelo una serie
di sfere nere.
“SCUDO!” ma la piccola Kinomoto
intervenne a proteggere il suo fidanzato e poi “LUCE!
ACCECALO E TU LEGNO
CATTURALO!”
“SUBITO!”
le due carte magiche si attivarono e
si diressero verso l’avversario.
“NON
PRENDETEMI IN GIRO!” il Dark Sasuke
lanciò una gigantesca palla di fuoco
dalla bocca verso le carte ma Kero-chan intervenne con la sua sfera di
fuoco
annullandolo “DANNATO
IMPICCIONE!”
“Lieto di esserlo!” rispose il guardiano
del sole.
“E di me che dici?” Yuè gli comparve
dietro e lanciò una pioggia di cristalli.
“AAAARRRGGHHH!”
e il Dark Knight ne fu investito in pieno “CAZZO
FANNO MALE!”
“Questo farà ancora più
male!” Shaoran
si lanciò insieme alle due Sakura Card con un incantesimo
nella mano destra
“Incantesimo numero 31: SHAKKA HO!” e
lanciò una sfera rossa.
“MALEDETTI!”
ruggì il Dark Knight.
Nel frattempo Chaos aveva creato
una
sfera grande un kilometro: “PERFETTA!”
commentò
l’oscura divinità.
“PER VOI E’
FINITA MOCCIOSI!”
Chaos stava per lanciare la sfera
quando…
“C-C-CHE COSA
DIAVOLO SUCCEDE!” il corpo di Chaos si
fermò di colpo e la sfera si
annullò.
“Ora basta! Tornatene da dove sei
venuto!” la voce di Nick risuonò nella mente
dell’oscura divinità.
“TU!”
Chaos non riuscì a capacitarsi della cosa “COME DIAVOLO HAI FATTO A RIEMERGERE!”
“Non sono cose che ti riguardano!”
rispose il Sun’s Warrior mentre il corpo cominciò
a tornare blu “Ma sappi che
non ti permetterò mai più di uscire!”.
“NO! AARRRGGGHH!
VATTENE!” Chaos cercò di opporre
resistenza ma stava inesorabilmente
perdendo il controllo della situazione.
Tutti notarono la cosa e capirono
al
volo.
“AVANTI SIGNOR NICK! NON SI FERMI!”
Jessie incitò il loro amico.
“TORNI ALLA LUCE!” Shaoran lo gridò con
tutta la voce che aveva in corpo.
“FORZA! CE LA PUO’ FARE!” la piccola
Kinomoto si sentì avvampare dentro.
“FACCIA ESPLODERE IL FUOCO DELLA
GIOVINEZZA!” Rock Lee non aveva altri consigli da dare^^.
“AVANTI! LA SUA STORIA E’ APPENA
INZIATA!” e Shino, grazie ad Auron riusciva a capire cosa
volesse dire.
“NON PERMETTA AL QUEL MOSTRO DI’ AVERLA
VINTA!” anche Gaara gridò con tutta la sua forza:
lui più di tutti sapeva cosa
volesse dire riemergere dalle tenebre.
“FORZA SIGNOR
NICK!”
Gridarono tutti insieme i
Sun’s Knights.
“Dai ci sei quasi!” mantenendo la sua
calma Alan incitò il suo protetto.
“NO QUESTO
NON DEVE SUCCEDERE!” il Dark Naruto
lasciò stare lo scontro e volò
insieme ai suoi compagni verso il loro Dio ma ormai era troppo tardi.
“NOOOOOOOO!”
Chaos lanciò
quest’urlo dopo di che
sparì, tornando nell’abisso da dove era venuto.
Nick tirò un lungo
respiro: “Finalmente
libero!” chiuse gli occhi e rilassò i muscoli
“Te lo prometto madre: farò tutto
quello che posso per proteggere la mia famiglia a partire da
adesso!”
“ BEN TORNATO SIGNOR
NICK!”
I ragazzi lo circondarono
salutandolo
con un sorriso.
Nick rispose con il suo sorriso “Ben ritrovati
ragazzi miei! Ho sentito le vostre voci e ho trovato la strada per il
ritorno”.
“Ci hai fatto preoccupare ragazzo!” lo
rimproverò Alan.
“Scusatemi amici!” rise il Sun’s Warrior
“Quando questa battaglia sarà finita, dobbiamo
parlare: ho un sacco di cose da
dirvi!”
“Cercheremo di non mancare!” rispose
Jaden a nome di tutti poi alzò il braccio al cielo
“FORZA RAGAZZI! VINCIAMO!”
“SIIIIII!”
Risposero gli altri e si lanciarono
contro degli increduli Dark Knights.
“Nick è
riuscito a recuperare il controllo”
disse Belazur dal suo nascondiglio “Meglio così:
ora posso ucciderlo per… COSA”
ma il Sun’s Warrior si teletrasportò davanti a lui.
“Yo!” fece Nick “Come va?”
“Non so come tu abbia fatto a liberarti
dalla mia prigione di follia ma adesso farò in modo che tu
non ritorni mai più”
e alzò le mani in avanti.
“E’ inutile” rispose Nick “Ora
non ho
più paura del mio passato e non ho più dubbi
interiori. In effetti, devo
ringraziarti sai? Grazie a te ho incontrato qualcuno che mi ha aperto
la
mente”.
“Com’è possibile!” il generale
infernale
sudò freddo “Com’è possibile
che il mio potere non funzioni più? Perché la
follia non ti attacca!”
“Perché ho trovato in me qualcosa di
molto più potente che mi ha fatto diventare forte come un
leone” strinse il
pugno destro e lo alzò verso l’alto “E
ora lo raccoglierò tutto qui dentro e ti
colpirò con tutta la forza del coraggio”.
“CHE DIAVOLO DICI!” Belazur, ormai in
preda al panico indietreggiò “CHE DIAVOLO PENSI
DI’ FARE CON UN SEMPLICE
PUGNO!”
“Non è un semplice pugno: in esso è
raccolto il coraggio di tutti noi che combattiamo quotidianamente
contro la
paura e la follia” spiegò Nick
“E’ la forza di tutti!”
“STAMMI
LONTANO!” il generale infernale
terrorizzato dall’ostentata sicurezza
dell’avversario, colpì il suolo sollevandolo
e poi cominciò a scappare lanciando Darkos a raffica.
“NON MI’ SFUGGIRAI!” ma Nick si
lanciò
all’inseguimento.
Nel frattempo i ragazzi, motivati
dalla
presenza di Nick, avevano ricominciato a combattere con nuova energia.
“PIOGGIA
STRIDENTE!” il Dark Zane lanciò a
raffica i suoi attacchi con le piume e
con sfere di energia dalle bocche.
“TEMPEST TREAD!” Kankuro lanciò il suo
attacco verso la testa di destra e riuscì a imprigionarla
nei suoi fili.
“BALLO DEL TAGLIA E TAGLIA!” e Temari
lanciò il suo attacco verso la testa bloccata tagliandola di
netto.
“AAARRRGGGHHHH!”
il Dark Knight gridò come un ossesso.
“GABBIA D’INSETTI!” Shino
approfittò
dell’occasione per attaccare tutti i suoi coleotteri al corpo
del Dark Knight
bloccandogli i movimenti.
“ZANNE
DEL LUPO CORVO!” e Kiba usò il suo
attacco per tranciare un’altra testa.
“AAAAARRRRGGGHHHH!
MA COME DIAVOLO FATE AD ESSERE DIVENTATI COSI’ FORTI!”
urlò il Dark
Zane.
“Non è ovvio?” per Aster era
semplicissimo “Prima eravamo preoccupati per un nostro amico
ma ora che è
tornato, non abbiamo più motivo di trattenerci. BLOOD
LASER!” e colpì
l’avversario al petto.
“E ora che Nick è tornato da noi, siamo
più determinati che mai a non arrenderci per nessun
motivo” Zane completò la
spiegazione mentre caricò la sua spada col suo chakra
“Addio! SPADA DEL DRAGO
DEL TUONO!” e colpì l’avversario in
pieno disintegrandolo.
“KARAKURI HENGE: SEGA
DELLA…!” ma il Dark
Neji non riuscì a terminare il suo attacco.
“ADESSO MI’ HAI SECCATO!” Tenten gli fu
addosso con la sua falce.
“Tu e queste dannate tecniche mi state facendo
venire il mal di testa!” Shikamaru mantenne la calma e mentre
era avvolto
dall’energia del life stream, allungò la sua ombra
oltre misura catturando
l’avversario e…
ZACK!
Tenten ne approfittò per
mozzargli di
netto un braccio.
“AAAAARRRGGGGGGHHH!”
il Dark Knight non
riuscì a trattenere il dolore.
“TAPPATI QUELLA BOCCA!” Sakura e Ino lo
colpirono con un doppio pugno spacca molari sollevandolo da terra.
“SPADA JUKEN!” e Neji gli trapassò il
petto con la sua arma.
“LOTO FRONTALE!” Rock Lee approfittò
dell’occasione per catturarlo con le sue bende e lanciarlo a
terra.
“AAARRRGGGHHHHH!”
ormai per il Dark Knight
era finita.
“E ORA TOCCA A ME!” Choji si lanciò in
picchiata verso l’avversario sollevando il suo enorme pugno
“GIGANT BOY!” e usò
la versione adulta del suo Little Boy polverizzando
l’avversario.
“BLACK
RAIBOW ARROW!” il Dark Jessie lanciò
una miriade di frecce colorate
verso i tre avversari.
“SHADOW SHIELD!” ma Chazz bloccò
l’attacco con la sua ombra e poi la diresse verso le ali
dell’avversario
immobilizzandolo.
“DANNATO
MOLLAMI!” il Dark Knight non riuscì a
liberarsi.
“AASAGGIA LA POTENZA DELLA VERA AMICIZIA
INCAPACE! SONIC BOOM!”e lanciò un urlo sonico
ancora più potente del normale
che ruppe i timpani al Dark Knight.
“AAAARRRRGGGGGHHHHH!”
e lui lo sentì eccome.
“E ora il colpo di grazia!” con l’aiuto
del Tirannus, Jessie si dette lo slancio necessario
“E’ STATO DIVERTENTE!
CRISTAL EXPLOSION!” e colpì in pieno
l’avversario che sparì del tutto.
“CHE DIAVOLO
SUCCEDE! PERCHE’ NON RIUSCIAMO PIU’ A TENERVI TESTA!”
il Dark Sasuke non
riusciva a capirlo.
“Perché ora abbiamo recuperato la
volontà di combattere” rispose secco Shaoran
“e quando si ha quella, non c’è
cosa che non si possa fare”.
“E NOI NE ABBIAMO TANTA!” la piccola
Kinomoto tirò fuori tutte le sue carte “CARTE
MAGICHE, UNITE IL VOSTRO POTERE
IN UN UNICO ATTACCO E AIUTATEMI A SCONFIGGERE IL MALE!”
“Ti do una mano Sakura!” Kero-chan dette
il suo contributo lanciando una sfera di energia.
“Ed io non sono da meno” anche Yuè non
si trattenne.
“Grazie amici miei!” Sakura attivò la
carta che le serviva “CARTA DELLA CONVERGENZA MAGICA COMPI IL
TUO MIRACOLO!” e
la carta si attivò concentrando tutta la forza delle sue
carte in una sfera
luminosa che poi entrò nel corpo di Shaoran.
“Grazie Sakura, userò questa nuova forza
al meglio!” e l’angelo si lanciò
all’attacco.
“NON
PRENDERMI IN GIRO!” tuonò il Dark
Knight lanciandosi anche lui
all’attacco “FIAMMA DELLA FENICE OSCURA!”
e
lanciò una fiammata nera che assunse la forma di una fenice.
“Non funzionerà!” Shaoran
andò contro
l’attacco e tese la mano sinistra che annullò
completamente la fiamma nera.
“IMPOSSIBILE!”
riuscì a dire il Dark Knight.
“Aggiornati! Non esiste questa parola!
PUGNO TRAPASSANTE!” e il ragazzo usò lo stesso
attacco che aveva sconfitto
Janemba.
“AAAAAARRRRRGGHHHHH!”
e il Dark Knight ne fu investito in pieno e fu distrutto.
“FORZA ULQUIORRA,
FACCIAMOLI A PEZZI!”
Yammy concentrò il suo potere nei pugni pronti a colpire.
“Sono con te amico!” Ulquiorra invece
caricò il suo Cero Oscuras in entrambe le mani.
“NON
ILLUDETEVI!” il Dark Jaden si lanciò
all’attacco.
“CONTRO NOI
DUE NON AVETE SPERANZE!” anche il Dark Naruto si
lanciò all’attacco.
“CERO OSCURAS
EXTREMO!” i due guardiani lanciarono
il loro attacco contro i due Dark Knights.
“HINATA IINSIEME!” gridò Alexis mentre
teneva pronto il suo attacco “WORLD
PROTECTOR GREAT LEVIATHAN!”
“ECCOMI!”
anche la Hyuga usò una sua tecnica “FLAME
DRAGON!” e tirò fuori un drago
infuocato.
I
due attacchi si lanciarono contro i due Dark Knights che erano usciti
incolumi
dall’attacco e…
“AAAARRRRGGGHH!”
ne furono investiti in pieno.
“Ora
tocca a noi!” Gaara si lanciò
all’attacco insieme a Syrus “ZANZEKEN!” e
lanciò
una serie di attacchi con la sua spada.
“BEAST
FURY!” e anche Syrus tirò fuori una nuova mossa
che consisteva nel ruotare come
una trottola verso l’avversario.
“QUESTA
VOLTA NON CI’ FAREMO COGLERE ALLA SPROVVISTA!”
ma il Dark Jaden riuscì a bloccare l’attacco del
Truesdale minore.
“NON
PRENDETECI PER IL CULO!” il Dark Naruto non fu
da meno con Gaara.
“NARUTO
JADEN ADESSO!” gridò Syrus.
“AAAAAHHHHHHHHH!”
I
due ragazzi si lanciarono insieme
verso i due avversari che erano stati bloccati dal rosso e
dall’azzurro.
“CORONA IMPERIALE!” Naruto, avvolto da
una luce dorata, si lanciò contro il suo Dark Knight
colpendolo con una combo
di attacchi volanti.
“COLPO IMPERIALE!” mentre Jaden usò
l’attacco di prima colpendo l’avversario in pieno
petto.
“AAAAARRRRRRGGGGGHHHHH!”
I due non ebbero il tempo di fare altro
che furono disintegrati, ponendo così fine alla battaglia
contro i Dark
Knights.
Belazur continuò a
lanciare a casaccio i
suoi attacchi ma ormai non era più lucido e Nick
continuò ad avvicinarsi.
“NON ESISTE FORZA AL MONDO CAPACE DI’
FERMARE LA PAURA!” gridò il generale infernale
“NON E’ POSSIBILE CHE CI’ SIA
QUALCOSA CHE POSSA BATTERLA!”
“Ti sbagli di grosso!” Nick continuò la
sua corsa senza lasciarsi colpire.
“ANCHE SE M BATTI
CI’ SARA’ UN ALTRO
GENERALE INFERNALE CHE VERRA’ AD AFFRONTARTI E, SE
FALLIRA’, NE VERRANO ALTRI E
ALTRI!” Belazur continuò ad attaccare ma ormai era
finita.
“CHE VENGANO! IO E I SUN’S KNIGHTS LI’
BATTEREMO TUTTI” gridò Nick e arrivò
davanti al demone “E TU LI’ PRECEDERAI!”
e
lo colpì in piena faccia.
“AAAARRRRGGGGHHHHH!” quel pugno fu così
forte che praticamente ruppe il demone come uno specchio mandandolo in
mille
pezzi lasciando solo la gemma.
“E’
FATTA!” gridò Nick alzando il pugno.
Poco dopo fu raggiunto da tutti i suoi
compagni che lo circondarono.
“E un altro generale è andato!”
Shikamaru si sedette a terra stanco “Ne mancano ancora
dodici!”
“Che seccatura!” Chazz anticipò
l’amico
e si sdraiò a terra esausto “E chi si alza domani
mattina!”
“Ho fame!” Choji cadde a terra con lo
stomaco che brontolava come non mai.
“QUANTO HAI RAGONE!” anche Jaden,
Naruto, Jessie, Kiba e Syrus caddero a terra con lo stomaco che
brontolava.
“Sono troppo stanca per mangiare: voglio
andare subito a letto e rimanerci per un mese intero!” Tenten
fece uno sbadiglio.
“VERO!” anche le altre ragazze furono
d’accordo “MA PRIMA CI’ VUOLE UN BEL
BAGNO CALDO!”
“Non sono mai stato stanco come adesso!”
Zane si sedette incrociando le braccia.
“A chi lo dici!” Aster si affiancò a
lui.
“Dubito che riusciremo a tornare all’accademia
in queste condizioni!” anche Shaoran si sentiva
particolarmente stanco.
“Se ci fosse un’abitazione sarebbe tutto
diverso!” Shino non era il tipo da lamentarsi ma la giornata
era stata pesante.
“Forse possiamo risolvere
noi!”
intervenne Ulquiorra “Master Naruto tirate fuori il vostro
castello: lì potrete
riposare e recuperare le forze!”
“CHE IDEA! ULQUIORRA SEI UN GRANDE!” il
biondino non ci aveva proprio pensato.
Prima che però potesse prendere il
castello, la sua armatura si stacco da lui e Incanto di Luce fece la
sua
comparsa.
“E quello chi è?” chiese Nick che era
tornato al suo aspetto umano.
“Sono Incanto di Luce cavaliere del
Sole. E’ un onore conoscerti” fece lo spirito
dorato con un inchino poi, si
rivolse al biondino“Naruto, ho adempiuto al mio dovere, ora
devo andare!”
“Andare? Dove?” chiese il biondino
confuso.
“Da dove sono venuto!” rispose
semplicemente lo spirito mentre fu avvolto da una luce “Se un
giorno avrai
bisogno di me non esitare a chiamarmi. Arrivederci!” e fu
sostituito da Kyuubi
e dalla Fenice.
“Non ho capito molto, ma
va bene così!”
disse Nick “Forza Naruto, tira fuori il tuo castello abbiamo
molte cose di cui
parlare e un buon pasto da fare. Che ne dite?”
“SIIIIIII! ANDIAMO A
MANGIARE E
DORMIRE!”
Risposero i ragazzi in coro e, dopo che
Naruto ebbe tirato fuori il suo castello, si dette inizio a una piccola
festa.
Nella mistica Oblivion, i demoni di
Abhadon avevano assistito all’ennesimo fallimento.
“Accidenti!” Dark Marik digrignò i denti
“Quei dannati mocciosi hanno osato usarci per i loro scopi.
Odio essere usato!”
“E così Chaos è il demone interiore di
Nick!” Abhadon osservò la sfera ormai diventata
nera “Questo è un motivo in più
per sbarazzarci di lui” poi si rivolse al nono generale
infernale “Uncinato!
Che cosa hai intenzione di fare?”
Il demone color terra incrociò le
braccia per riflettere “A quanto sembra dovrò
pensare a una valida soluzione. Poiché
non ho sottoposti, sono in svantaggio numerico. Anche se il mio potere
è particolare,
sarà difficile vedermela contro tutti quei mocciosi. Per il
momento non
attaccherò sommo Abhadon: devo trovare una valida strategia
per batterli”.
“Fa come meglio credi e prenditi tutto
il tempo che ti serve, ma voglio un risultato mi sono
spiegato?” fece Abhadon.
“Perfettamente mio signore” rispose
calmo il demone.
“Molto bene!” Abhadon si alzò dal suo
trono “Per il momento non c’è altro da
dire. Tornate nei vostri alloggi e
aspettate!” dopodiché sparì seguito da
tutti gli altri.
Solo Dark Marik e Uncinato erano
rimasti.
“Uh Uh Uh!”
rise Dark Marik “Sbaglio o
non hai idee Uncinato?”
“In effetti, no!” rispose il demone “Ma
forse puoi aiutarmi a trovare una soluzione. Che ne dici?”
“E perché dovrei? Se tu batti Nick che
cosa resterà a me?” rispose il demone dai capelli
bianchi “Se proprio non hai idee,
lasciami il posto e basta: sarà un piacere uccidere Nick
anche per te” e se ne
andò lasciandolo da solo.
“Te lo scordi! Non mi lascerò scappare
una simile preda” poi ebbe un lampo di genio “Forse
ho trovato. Vediamo di
preparare il tutto!” e anche lui sparì.
Nel
prossimo capitolo
I ragazzi si
sono lentamente ripresi dallo scontro contro l’ottava armata
infernale e ora
cercano di risolvere un altro problema: Viper.
Nel frattempo
Uncinato ha trovato una soluzione per attaccare Nick e i suoi compagni
e
comincia a preparare tutto. Che cosa avrà in mente?
Questo e
altro nel prossimo capitolo.
Le
tecniche
usate dal Dark Neji sono un mio omaggio al nuovissimo manga ULTIMO nato
dalle
geniali menti di Hiroyuki
Takei
(autore di Shaman King) e del leggendario Stan Lee.
L’aspetto
di Dark Neji, Dark Zane
e Dark Jaden è ispirato a quello dei personaggi del manga di
CLAYMORE,
rispettivamente di Riccardo il Re leone dagli occhi
d’argento, Easley del Nord
(la parte superiore del corpo di del Dark Zane è una mia
invenzione) e
Priscilla l’Unicorno.
La
scena del pugno in faccia a
Belazur è un mio omaggio un po’ personalizzato al
finale di Soul Eater.
Questo
è l’aspetto di Dark Jaden.
http://www.animeclick.it/prove/upload/img/News19066.jpg
Questo
è
l’aspetto di Dark Neji
http://images2.wikia.nocookie.net/claymore/images/thumb/5/5a/RigardoAwakened.png/180px-RigardoAwakened.png
Questo
è
l’aspetto di Dark Zane.
http://img22.imageshack.us/img22/7946/15880305xq0.jpg
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Capitolo 43 *** Ospiti ***
43. Visite
Ciao a tutti e ben ritrovati.
Lo so: sono in ritardo di oltre una
settimana; credetemi quando vi dico che mi dispiace ma la vita di uno
studente
universitario non è facile da gestire.
Questo capitolo è molto più calmo
rispetto al precedente anche se le sorprese non mancano mai^^
Un piccolo avviso: io e
l’autore
Alextintura abbiamo unito le forze nella sua fic di nome
“Mondi Paralleli”.
Dal capitolo 18 fanno la loro comparsa alcuni
personaggi inediti della mia storia, solo accennati nella mia nuova fic
World
Chronicle. Se qualcuno di voi è interessato a sapere
qualcosa in più delle mie
idee nel futuro e dell’introduzione di un nuovo personaggio,
legga questa fic a
partire dal capitolo 18. Un piccolo NB: l’autore Alextintura
è uno scrittore di
fic yaoi (tranquilli, non sono capace di scrivere quel tipo di fic).
Detto questo, sperando di avere
tanti
altri lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.
Erano passate tre settimane da
quando Nick
e i Sun’s Knights riuscirono a sconfiggere l’ottava
armata infernale. Alla fine
il gruppo era rimasto all’accademia del duellante e,
continuando a recitare la parte
degli studenti, continuavano a seguire i corsi, alternati agli
allenamenti.
Zane e Aster, dopo essersi ristabiliti,
erano partiti subito ma avevano promesso che sarebbero tornati nel
momento del
bisogno.
“AAAAHHHHH! E ANCHE OGGI
LA GIORNATA DI’
LEZIONI E’ FINITA!” Naruto lo gridò a
pieni polmoni: non che la scuola non gli
piacesse ma lui, come tutti sappiamo, non era il tipo da stare sui
libri^^.
“HAI RAGIONE!” anche Jaden si
stiracchiò.
“Davvero una bella lezione oggi!” Gaara
si affiancò ai due, anche se non era il tipo da
stiracchiarsi “Credo proprio
che farò qualche modifica al mio deck!”
“Hai in mente di aggiungere qualche
nuova carta?” chiese la piccola Kinomoto con un sorriso.
“E’ un pensiero!” si limitò a
rispondere
il rosso distogliendo lo sguardo.
“Quanto siete carini. Su fate un
sorriso” con la sua inseparabile videocamera, Tomoyo non
poté fare a meno di
immortalare la scena mentre i due si limitarono a fare un timido
sorriso,
soprattutto Gaara^^
“Ehi, lasciali stare” Syrus si fece
avanti “Se Shaoran se ne accorge, sono dolori!”
“Fai un sorriso!” la piccola mora spostò
la sua attenzione sul Truesdale minore che fece il segno della vittoria.
“Ho una fame da
lupi!” si lamentò Choji
come suo solito^^.
“Non quanto me!” Jessie era sicuro che
l’Akimichi non poteva batterlo per brontolio di stomaco.
“Tanto perdi amico!” lo informò il
giovane Nara con la sua solita aria imbronciata “Che belle
nuvole che ci sono
oggi!”
“Ci fosse una volta che non tiri fuori
questa scemenza!” lo riprese Chazz innervosito dalla sua
tranquillità.
“Che ti posso dire? Mi piace la
tranquillità! Piuttosto, oggi dobbiamo fare un piccolo
duello per tenerci in
forma!” Shikamaru gli ricordò cosa avevano deciso
di fare.
“Non me ne sono dimenticato,
tranquillo!” quando si trattava di duelli, il Princeton era
sempre pronto.
“Come diavolo fanno a
essere così
tranquilli non lo so proprio!” nell’osservare i
due, Ino non riusciva proprio a
capacitarsi della loro calma.
“E’ tipico dei maschi!” si
limitò a
rispondere Sakura Haruno con un sospiro.
“Nessuno di loro si salva, nemmeno il
signor Nick!” si lamentò Tenten.
“Lui però le cose le prende con maggiore
serietà”Temari spezzò una lancia a
favore del Sun’s Warrior.
“La volete smettere di criticare e a
rilassarvi anche voi?” le riprese Kankuro un po’
seccato dai loro discorsi “Ho
appena passato una giornata d’inferno con quel travestito di
Crowler che ha
cominciato a rompere me e il sopraciglione; sentire voi che vi
lamentate, è
l’ultimo dei miei pensieri”.
“Quel tipo non riesce a comprendere in
cosa consiste il fuoco della giovinezza!” Rock Lee aveva le
lacrime agli occhi
“Se il maestro Gai fosse qui, gliela farebbe vedere
lui”.
“A proposito, è da un po’ che non
sentiamo i nostri maestri!” Kiba sollevò questo
dubbio “Chissà che stanno
facendo!”
“Chi lo sa!” rispose Shino mentre
rivedeva il suo deck “Mi manca solo una carta e
potrò fare questa potente
mossa!”
Kiba lo guardò stranito * Ma che gli
prende? Pensa al suo deck invece che ai maestri *.
“Ti serve una carta
soldato!” intervenne
Hassleberry “Dimmi quale e vedrò di aiutarti a
trovarla”.
“Ti ringrazio per la cortesia” rispose
l’Aburame.
“Da quello che vedo, ti manca una carta
molto difficile da trovare!” col suo Byakugan Neji aveva
osservato le carte
dell’amico e aveva capito quale carta gli mancava.
“Evita di usare il Byakugan quando non è
necessario: sei fastidioso!” lo riprese Shino leggermente
offeso.
“Scusami!” Neji non poté fare a meno di
dire questo.
“Beh! Perché non andare dalla signorina
Dorothy a vedere se ha la carta che ti serve” propose Blair
con il piccolo
Akamaru in braccio “Se vuoi ti accompagno, anche
perché devo andare a vedere
anch’io per una carta!”
“BAU!” anche il piccolo cucciolo fece
capire di voler venire: si era troppo affezionato alla mora.
Kiba sospirò sconsolato
* A quanto
sembra ci stai prendendo gusto con lei vero Akamaru? * si sentiva
leggermente
geloso del suo cucciolo.
“Vi accompagno! Anch’io ne sto cercando
una!” intervenne Alexis “E tu Hinata? Vieni con
noi?”
“Va bene!” la Hyuga voleva cercare di
godersi quella nuova esperienza e, chissà, riuscire anche a
dichiararsi al
nostro biondino preferito^^.
“Ehi! ma dove sono finiti
Yuè, Shaoran e
il signor Nick!” nel guardarsi intorno, Temari si accorse che
questi tre
mancavano.
“Hanno detto che sarebbero rimasti un
attimo indietro. Ci raggiungeranno dopo” li
avvertì Jim.
“ALLORA ANDIAMO AL MIO CASTELLO AD ABBUFFARCI!”
gridò Naruto: ormai il gruppo passava lì tutto il
tempo e spesso ricevevano le
visite di qualche curioso, soprattutto Jasmine e Mindy, amiche fraterne
di
Alexis e anche di Atticus, l’esuberante e festaiolo fratello
della bionda e
anche di un timido ragazzo francese di nome Marcelle amico di Blair.
Alcune
volte, senza però fermarsi troppo, passava anche il
misterioso Adrian che
osservava e poi, come un’ombra se ne andava.
Mentre il gruppo si dirigeva al
castello
del biondino, Shaoran e Yuè erano insieme a Nick sul tetto
dell’accademia.
“E’ sicuro di stare bene signor Nick?”
chiese il castano: da quando la battaglia era finita, glielo chiedeva
ogni
giorno.
“Sto benissimo non preoccuparti” rispose
Nick per l’ennesima volta * Si preoccupa parecchio: ma non
perderò più il
controllo, è una promessa che ho fatto a me e a mia madre *.
“Signor Nick, quell’entità che ha dentro
è molto pericolosa” Yuè andò
subito al punto “Dobbiamo fare in modo che non si
liberi più!”
“Di questo non dovete preoccuparvi: non
perderò più il controllo” lo
rassicurò Nick “E poi Alan non
abbasserà più la
guardia. Figuratevi che resta sempre con la spada in mano!”
“La prudenza non è mai troppa!”
intervenne l’angelo custode * Devo diventare più
forte o non riuscirò a
proteggerlo * questo pensiero se lo tenne per se.
“Se abbiamo finito con la
predica
giornaliera, propongo di raggiungere gli altri” alla fine
Nick si mosse.
“Signor Nick, deve in qualche modo
imparare a domare quell’essere o rischieremo
tutti!” Shaoran tirò fuori questo
nuovo argomento.
“Per il momento è escluso!”
tagliò corto
Nick “Prima ci sono delle cose che dobbiamo fare. Ne
riparleremo in un’altra
occasione!”
Il ragazzo strinse pugni: il Sun’s
Warrior voleva ancora nascondere i problemi ma il giudice delle carte
gli mise
una mano sulla spalla.
“Non ha tutti i torti!” gli disse Yuè
“Dobbiamo aspettare ancora un po’: il tempo di
diventare tutti più forti e
capaci di tenere quel demone a bada”.
Shaoran osservò in silenzio il giudice
delle Sakura Card e, alla fine, non poté che dargli ragione.
“Forza ragazzi,
andiamo!” li richiamò
Nick “Se non ci muoviamo, rischiamo di non trovare
più niente e poi oggi
abbiamo degli ospiti!”.
“Ospiti?” dissero i due “Chi?”
“Lo vedrete!” detto questo, il Sun’s
Warrior si avviò.
Nel suo laboratorio, Viper
osservava
tutto dal monitor.
“Da quando quelle creature sono state
sconfitte, la pace è momentaneamente tornata
all’accademia ma questa è solo la
calma prima della tempesta” e sorrise malignamente
“E la tempesta saremo io e
il mio amico!”
“Hai ragione Viper!” concordò la
creatura nel cilindro “Sfortunatamente ho dato molta della
mia energia a Jaden
per permettergli di vincere contro quei mostri quindi devo recuperare
le forze
spese. Ho bisogno di energia per fare quello che abbiamo
programmato”.
“Non temere: fra poco avrai tutta l‘energia
che ti serve!” Viper aveva già in mente un piano
preciso che presto avrebbe
scatenato guai a tutti.
Tutti si erano riuniti nel castello
del
biondino.
Ulquiorra e Yammy avevano unito le forze
e preparato un ottimo pasto per tutti accompagnando il tutto con un
po’ di
musica: Ulquiorra suonava la chitarra mentre Yammy, incredibile ma
vero,
suonava alla perfezione il violino.
“Ehi, ma come fate!” il più curioso di
tutti era proprio il padrone di casa che si stava gustando una fetta di
pane
con dell’ottimo miele.
“Ogni guardiano sa
suonare uno
strumento” rispose Ulquiorra mentre sfiorava le corde con le
lunghe dita “Il
tempo per esercitarci non ci manca e spesso ci riuniamo per fare una
piccola
orchestra!”
“Pensate che c’è anche qualcuno che
riesce a suonare più di uno strumento”
continuò Yammy col violino in mano.
“Quindi siete ancora in buoni rapporti
con loro?” chiese Jaden anche lui incuriosito mentre si
gustava una tortina di
riso con fragole.
“Ogni tanto!” rispose Ulquiorra “Uno di
loro, l’ultima volta, mi ha dato delle api che hanno fatto un
alveare in
giardino e il loro miele è particolarmente saporito.
È quello che state
mangiando voi Master!”
“CHE DAVVERO!”
Naruto osservò la sua
fetta di pane ormai quasi finita “Allora ti sei dato
alla…. Come si chiama?” ma
non sapeva il nome^^.
“Si chiama Apicoltura!” lo illuminò
Shino mentre si serviva il miele “E’ davvero
ottimo, complimenti!”
“Grazie infinite!” Ulquiorra fece un
riverito inchino.
“Suvvia, evitiamo tutte
queste
formalità!” intervenne Neji “Siamo un
gruppo e non devono esserci cose così
eccessive!”
“Quanto sei palloso Neji!” lo riprese
Kiba “Se Ulquiorra è abituato a fare in questo
modo non dirgli come deve
comportarsi!”
“Io ho solo detto il mio pensiero tutto
qui!” si difese lo Hyuga.
“Capirai che pensiero!” lo punzecchiò
l’Inuzuka.
“Basta ragazzi non litigate” Rock Lee
cercò di sedare gli animi “Se il maestro Gai fosse
qui direbbe la stessa cosa!”
“A proposito del maestro Gai, da quanto
tempo che non lo sentiamo!” rifletté Tenten.
“E’ vero! Chissà come sta il maestro
Kurenai” si chiese Hinata.
“Scommetto che il maestro Asuma non sa
più come passare il tempo” anche Shikamaru
pensò al suo maestro mentre era
intento a fare una piccola partita a duel monsters con Chazz
“E con questa
mossa chiudo la partita. Hai perso!”
“CHE ACCIDNETI DICI!” il Princeton non
ci aveva capito niente e osservò incredulo il suo terreno e
poi sospirò “Ho
perso!”
“Non te la prendere, capita a tutti!” il
giovane Nara cercò di consolarlo.
“Sì, ma non venti volte di fila ogni
volta che gioco contro di te” si lamentò Chazz^^.
“Hai davvero molta strada da fare” lo
punzecchiò Ino mentre tratteneva le risate “In
effetti, è da parecchio che non
abbiamo più sue notizie!”
“Chissà come sta il maestro Kakashi!” si
chiese Sakura “E chissà che sta facendo la maestra
Tsunade!”
“Tranquilla!” la rassicurò Naruto
“Sono
sicuro che il maestro Kakashi sta ancora leggendo il suo libro mentre
nonna
Tsunade starà dormendo come un ghiro. E scommetto che
Ero-sennin ne starà facendo
qualcuna delle sue” aveva davvero imparato a conoscere le
abitudini del suo
maestro pervertito^^.
“Io invece mi chiedo come
stiano mio
padre e il mio fratellone!” la piccola Kinomoto sentiva la
loro mancanza
“Chissà che staranno facendo!”
“Quello spilungone starà facendo i suoi
soliti lavoretti o sarà finalmente andato a donne”
Shaoran non aveva molto in
simpatia il fratello maggiore di Sakura.
“SHAORAN!” lo sgridò la piccola castana.
“Ehm… Scusami!” e il ragazzo si
voltò
dall’altra parte.
“Sapete ragazzi: ho ricevuto un
messaggio da Meiling. Dice che sente la nostra mancanza!” li
informò Tomoyo
mentre si gustava del buon the.
“Sarebbe bello rivederla!” sospirò la
piccola Kinomoto.
“Sapete, mi sto chiedendo che fine ha
fatto Eriol: è da quando catturammo la carta del Nulla che
non abbiamo sue
notizie!” Kero-chan si ricordò della
reincarnazione del signor Clow Reed.
“Quello, meno si fa vedere meglio è!”
commentò di nuovo Shaoran.
“SHAORAN!” e la piccola Kinomoto lo
riprese per la seconda volta.
“Si può sapere
chi è questo Eriol?”
chiese Temari curiosa “E perché avete citato
ancora questo Clow Reed?”
“Perché il signor Clow Reed si è
reincarnato in Eriol” spiegò Yuè seduto
vicino a un albero “E’ un po’ come il
signor Nick” aggiunse poi gli balenò un dubbio *
Aspetta un attimo! Vuoi vedere
che… * e spostò lo sguardo sul Sun’s
Warrior che nel frattempo stava facendo la
conoscenza di Atticus Rhodes.
Atticus era un ragazzo sulla
ventina
alto un metro e ottanta: indossava la normale uniforme
dell’Obelisk Blu; gli
occhi e i lunghi capelli erano castano scuro. Caratterialmente era
molto
allegro ed estroverso e, anche se era uno dei migliori studenti
dell’accademia,
adorava il quieto far niente.
In quel momento stava dando al Sun’s
Warrior qualche lezione di stile.
“Se poi il metodo classico del baciamano
non va a buon fine, prova a metterti in mostra: funziona
sempre!” e dette
quest’ennesimo consiglio.
“Grazie, lo terrò a mente!” rise Nick
mentre lasciava corda al ragazzo “Sai, mi chiedo se tu possa
essere un Sun’s
Knight come la tua sorellina”.
“Se fossi un Sun’s Knight, sarei di
sicuro il più forte di tutti” si vantò
il castano “Nessuno potrebbe tenermi
testa! Sono già fortissimo adesso, figurati se divento un
Sun’s Knight”
“AH SI’?” la dolce sorellina si fece
avanti e gli tirò un orecchio.
“AHI AHI AHI!” si lamentò il fratellone
“Avanti Alexis lasciami l’orecchio!”
“Smettila d’importunare il signor Nick
con le tue storielle. Lui è molto più serio di
te!” lo sgridò la sorella come
se fosse la madre.
“Hai preso tutto dalla mamma, sei
tremenda!” come volevasi dimostrare il fratellone
pensò proprio a questo^^.
“ATTICUS!” rossa in viso, Alexis gli
tirò anche l’altro orecchio.
“AHI!” il
poverino alla fine si ritrovò
con due orecchie da Dumbo^^.
“AH AH AH!” Naruto nel vederlo scoppiò a
ridere “Ci manca solo la proboscide e sei davvero
Dumbo!” come volevasi
dimostrare^^.
“Grazie per il complimento” disse
ironicamente il castano.
“Suvvia ragazzi, non fate tanto casino”
anche se lo diceva, Nick riusciva a stento a trattenere le risate.
“IL SIGNOR NICK STA PER SCOPPIARE A
RIDERE!” urlò Jessie scattando in piedi
“FORZA COL SOLLETICO DÌ GRUPPO!”
“COSA!” il Sun’s Warrior
sgranò gli
occhi.
“SIIIIII! ADDOSSO AL
SGNOR NICK!”
E tutti si lanciarono su di
lui.
“E NO! SOFFRO IL SOLLETICO!” Nick decise
di darsi alla fuga ma qualcuno lo aveva anticipato “Eh! Che
succede?”
“La carta del Cerchio non perdona!” la
piccola Kinomoto aveva attivato in un lampo una delle sue carte
migliori
“ALL’ATTACCO!” e anche lei non ci
scherzò.
“MA CHI HA AVUTO QUEST’IDEA?”
urlò Nick
mentre fu travolto “NO AHAHAHAH! BASTA! AHAHAHAH!
BASTA!” e ricevette una
bambinesca ma efficace tortura^^.
“Ma guarda te!”
fece una voce “Non
sapevo che ci fosse anche l’asilo nido qui!”
I ragazzi si bloccarono di colpo e,
leggermente offesi, rivolsero la loro attenzione sul nuovo arrivato.
Era una pertica di moro, gli occhi
neri
erano molto intensi, vestiva con un paio di pantaloni color terra e una
camicia
bianca copriva il petto ambrato, mentre ai piedi aveva un paio di
normali
scarpe da tennis.
“No! Lui qui
no!” si lamentò Shaoran.
“Guarda chi si rivede! Ciao pulce!”
disse il moro rivolto al Lì.
I due si guardarono in cagnesco.
“Touya sei proprio
tu?” la piccola
Kinomoto invece era incredula.
“Scusa Sakura, tu conosci questo tipo?”
chiese Naruto curioso.
“Certo!” sorrise la piccola castana “Lui
è mio fratello”.
“CCCCCHHHHHHEEEEEEEEEEE!”
Tutti quanti, tranne
Shaoran, Tomoyo,
Yuè, Kero-chan e Nick sgranarono gli occhi.
“Quello sarebbe tuo
fratello?” il primo
che riuscì a riprendere la parola, fu Kiba.
“Cavolo è bellissimo!” Tenten ne era
rimasta stregata.
“Salve Touya, è da un po’ che non ci
vediamo!” si limitò a dire Nick.
“Vero!” rispose il ragazzo “Non
immaginavo, però che avrei assistito a una scena
così patetica da parte tua,
tappo” e fissò il Sun’s Warrior con un
ghigno bastardo.
“Ah Ah! Davvero divertente moccioso!” a
Nick si gonfiò una venetta: tra lui e Touya
c’erano solo cinque centimetri di
differenza, ma il Kinomoto si vantava di superarlo almeno in questo.
“EHI! come ti permetti di parlare in
questo modo al signor Nick!” il primo a scattare fu Naruto.
“Solo perché sei leggermente più alto
di
lui, non vuol dire che tu possa batterlo sugli altri fronti
recluta” e
Hassleberry fu il secondo a prendere le difese del suo generale.
“E poi che modi sono di offendere
qualcuno in questo modo!” anche se parlava con voce calma,
l’Inuzuka aveva
voglia di farla a pezzi quella pertica.
“Meriti davvero una lezione con i
fiocchi!” Rock Lee propose l’idea e gli altri.
“BEN DETTO
AMICO!”
Furono favorevoli.
“Ehi
aspettate!” la piccola Kinomoto,
giustamente si mise di mezzo, “Il mio fratellone fa sempre
così ma rispetta il
signor Nick! Vero Touya?” e fissò storto il
fratellone.
“Sì! È come dici tu,
mostriciattolo!”
rispose lui spostando lo sguardo da un’altra parte.
La piccola Kinomoto alzò un sopracciglio:
odiava quella parola.
“Calmati
Sakura!” Syrus notò subito la
cosa e si avvicinò per calmarla e ovviamente.
“Grazie fratellone Syrus! Sei sempre il
migliore!” si ritrovò abbracciato dalla piccola
castana.
“No!” esclamò il Truesdale minore *
Perché non riesco a controllare questa cosa? *
“EHI SAKURA! NON TE LO SPUPAZZARE TUTTO
TU!” ma anche le altre ragazze si fiondarono sul puccio
Truesdale che ricevette
le coccole di quasi tutto il gentil sesso.
“Tu guarda che cosa
curiosa: un nano che
viene trattato come un orsetto di pezza!” il Kinomoto
maggiore non poté fare a
meno di non commentare la cosa “Si vede proprio
che… EHI!” ma delle braccia lo
presero alle spalle.
“Andiamo Touya non essere così geloso di
tutte quelle attenzioni!” a parlare era stata una ragazza dai
lunghi capelli
castani, vestita con un gonnellino scuro e una camicetta bianca.
“Lasciami!” il Kinomoto non la sopportava
proprio quella ragazza.
“Alla fine fai sempre questi commenti ma
in realtà sei solo geloso” ai due si
avvicinò una strana creatura: sembrava un
cucciolo di pantera con grandi occhi verdi e con delle piccole ali
sulla
schiena.
“No! Ci sei anche
tu!” quando Kero-chan
lo vide, lo riconobbe subito.
“Quindi erano questi gli ospiti di cui
parlava il signor Nick!” commentò Yuè.
“Scusate ma questi due
chi sono?” chiese
un curioso Jessie “Quella piccola pantera, poi, somiglia
molto al mio Carbuncle
Rubino”.
“E’ vero e poi chi è quella bella
ragazza!” Atticus non poté non notare la castana^^.
“Le mie scuse, provvedo
immediatamente a
presentarli” si fece avanti un altro ragazzino della stessa
età di Sakura e
Shaoran. Era un giovane moro, suoi occhi blu notte erano coperti da un
paio di
occhiali tondeggianti, indossava una tunica in stile orientale color
blu che
gli copriva interamente il fisico minuto.
“Ti pareva!” si
lamentò Shaoran
incrociando le braccia.
“ERIOL, SEI TU!” la piccola Kinomoto, dopo
essersi staccata dall’abbraccio collettivo di Syrus,
salutò calorosamente.
“Ciao Sakura, è un piacere rivederti!”
sorrise lui, poi si rivolse ai presenti “E’ un
piacere fare la vostra
conoscenza Sun’s Knights, io sono Eriol Hiragizawa. Loro
invece sono i miei
guardiani del Sole e della Luna Spinel Sun e Rubby Moon!”
“Molto piacere!” il piccolo peluche nero
venne avvolto da una luce dorata e, quando scomparve, mostrò
il suo vero
aspetto: cioè una pantera nera alata con gli occhi verde
smeraldo.
“Eccomi!” anche l’esuberante ragazza
venne avvolta da un luce dorata e mostrò il suo vero
aspetto: indossava un
lungo abito rosso che le copriva tutto il corpo, le mani erano coperte
da dei
fini guanti dello stesso colore mentre i capelli legati con due code
erano
rossi, sulla schiena erano apparse delle belle ali di farfalla.
“Allora? Vi piaccio?” la rossa fece
l’occhiolino ai presenti.
“Wow!”
Fecero quasi tutti i ragazzi.
“Cavolo! Che
forza!” esclamò Naruto.
“Che bellezza!” Atticus puntò subito
Rubby Moon^^.
“Davvero incredibile!” Kiba aveva le
stelline agli occhi.
“Yuè, toglimi
una curiosità: anche tu
puoi diventare così?” a fare la domanda era stato
Gaara.
“Naturalmente!” rispose il giudice delle
carte “Però il mio aspetto di copertura ha una
personalità completamente diversa
dalla mia: per questo non ne assumo mai le sembianze!”
“Capisco!” Gaara si limitò ad annuire.
“Ali di
farfalla” commentò Shino
avvicinandosi ai due guardiani “Non avrei mai immaginato che
fosse possibile!”
“E non hai visto ancora niente!” lo
avvisò Spinel Sun.
Eriol si avvicinò a Nick
e, dopo aver
fatto un inchino “E’ un piacere
incontrarti!” lo salutò.
“Il piacere è tutto mio, rinato Clow
Reed!” rispose Nick con un riverito inchino.
“TI PAREVA CHE VOI
QUATTRO MI RUBASTE LA
SCENA!” dall’ingresso risuonò una
squillante voce femminile.
“Questa voce…” Shaoran ebbe un brivido.
“C’è anche lei?” il viso di
Sakura
s’illuminò.
“Ero certa che non sarebbe mancata!”
Tomoyo sorrise dolcemente.
“Chissà se adesso dirà che sono
bello!”
Kero-chan non aspettava altro.
“Ma chi
è?” chiese Jaden.
“E’ una vecchia conoscenza di Sakura e
Shaoran!” rispose Eriol mentre gli tendeva la mano
“Piacere conoscerti!”
Ovviamente il castano non fece attendere
la sua mano “Piacere mio!”
Dal portone, nel frattempo, era
entrata
una ragazzina coetanea del gruppetto della cattura carte.
Era una piccola cinesina: i lunghi
capelli neri erano raccolti in due code laterali, che mettevano in
risalto la
sua pallida carnagione, mentre i suoi occhi castani rossicci erano
molto vivaci
e attivi. Indossava un maglione arancio e un pantalone azzurro le
copriva le
gambe, ai piedi indossava dei sandali.
“E quella mocciosa chi
sarebbe?” chiese
Chazz con sguardo stranito.
“COME MI HAI CHIAMATO SCEMO?” come un
piccolo uragano, la mora gli fu addosso e lo colpì con un
calcio di karate
all’addome.
“….” La faccia di tutti fu da manuale^^
“Sei sempre la solita
Meiling!” Shaoran
si mise una mano sulla fronte.
“Tu la conosci?” gli chiese Rock Lee.
“Naturale che la conosco: è mia cugina”
rispose il castano.
I suoi compagni ci restarono di sasso.
“Che dolore!” il silenzio fu rotto solo
dai lamenti di Chazz che era steso a terra^^.
“Ciao ragazzi:
è da un pezzo che non ci
vediamo!” la mora salutò calorosamente i suoi
amici senza fare caso agli altri.
“EHI! DICO IO, CHEE MODI
SONO DÌ FARE
TUTTO QUESTO CASINO IN CASA D’ALTRI!” esplose
Naruto avvicinandosi a Meiling
(ma se lui è il più casinaro di tutti).
“PRIMA DÌ TUTTO NON GRIDARE, RAZZA DÌ
SCEMO!” esplose a sua volta la ragazzina “E POI SE
HO OFFESO IL PADRONE DÌ CASA
MI SCUSERO’ DOPO!”
“ALLORA FALLO SUBITO!” il biondino si
batté il petto “SONO IO IL PADRONE DÌ
CASA!”
La ragazza lo guardò per
un attimo in
silenzio e poi scoppiò in una sonora risata.
“CHE C’E’ DÌ COSI’
DIVERTENTE!” Naruto
cominciò a perdere la calma, come se già non
l’avesse persa^^.
“Trova semplicemente
assurdo che un
microbo come te possa avere una casa come questa!” rispose
Touya avvicinandosi
con un sorrisetto.
“L’hai detta grossa!” Nick si mise una
mano sulla bocca per trattenere le risate: ora erano dolori^^.
“Ora sono cavoli tuoi!” Shaoran già si
sfregò le mani.
Naruto stava per esplodere come un
vulcano in eruzione e aveva ragione^^.
“COME TI SEI
PERMESSO, RAMOSCELLO MAL
CRESCIUTO!”
Esplose Naruto e fece
schioccare
pericolosamente le nocche delle mani (Sangue! Sangue! Sangue!).
“Ra-Ramoscello mal cresciuto!” nessuno
aveva mai offeso il Kinomoto in quel modo
“Piccolo…” e la voglia di prenderlo a
pugni era inaudita.
“Prova a sfiorare il mio Master con un
dito e diventerai concime” come se non bastasse Ulquiorra si
era portato dietro
Touya e gli aveva puntato il lungo dito dietro la nuca.
“Suvvia datevi una calmata!” a questo
punto Jaden cercò di calmare i bollenti spiriti.
“Tranquillo, mi
calmo!” disse Naruto con
voce controllata “PRIMA PRENDO A CALCI QUESTO BUFFONE E POI
MI CALMO!” ma poi
saltò addosso al Kinomoto.
“FATTI SOTTO MICROBO!” a questo punto
nemmeno Touya se la tenne.
“EHI!” gli
altri intervennero appena in
tempo per fermare quei due che continuarono a insultarsi.
“E’ vero che non lo sopporto ma la
faccia gliela voglio spaccare io!” disse Shaoran mentre
tratteneva il biondino
tenendogli un braccio.
“Piantala di lagnarti soldato e dammi
una mano!” anche Hassleberry teneva salda la presa sul
ragazzo.
“Perché
finisce sempre così?” Chazz
stava bloccando Touya.
“Dov’è Zane quando
c’è bisogno di lui!”
si lamentò Syrus.
“Perché i maschi sono sempre così
stupidi!” si lamentò Sakura Haruno mentre bloccava
la gamba del Kinomoto.
“Questo è un mistero!” rispose Ino che
teneva l’altra gamba.
“Possibile che facciano
sempre così?”
Nick sospirò poi si rivolse a Sakura “Puoi fare
qualcosa per calmarli?”
“Non saprei proprio!” sospirò la ragazza
“Non so che carta usare!”
“Te ne consiglio una!” propose Eriol
“Crea una carta adatta a placare simili situazioni!”
“Una carta per placare simili
situazioni?” la piccola Kinomoto ci pensò un
attimo.
“E falla in modo che possa fermare anche
uno come me: così avrete un modo per fermarmi se perd il
controllo” consigliò
Nick.
“Ok!” fece la ragazza, poi ebbe
un’illuminazione “Ci sono!” e
attivò lo scettro.
“LASCIATEMI!”
Naruto cercava di
liberarsi da tutte quelle mani che lo bloccavano “LO PESTO E
POI MI CALMO!”
“Pestare qualcuno non ti aiuta di certo!”
lo rimproverò Neji.
“E pensare che ho causato io tutto
questo casino!” Meiling non si sarebbe mai aspettata di
causare una simile
bufera.
“LASCIATEMI
MOCCIOSI!” dall’altra parte
anche Touya era deciso a dare una bella lezione quel piccolo moccioso
insolente.
“Naruto
non te lo faccio toccare nemmeno con
un dito!” Hinata non se lo sarebbe mai perdonata.
“Ben detto” Alexis, conscia dell’amore
mai confessato della Hyuga, si era ripromessa di aiutare
l’amica a conquistare
il biondino.
“RAGAZZI
SPOSTATEVI!” urlò Nick.
Tutti, tranne i due trattenuti, si
voltarono e, quando videro l’ennesima creazione della piccola
Kinomoto,
impallidirono.
“Oh mamma!” Kiba, al solo vedere quella
cosa enorme, sudò freddo.
“Ora capisco perché i maghi mettono
paura” Shino aveva capito di che cosa fossero capaci con le
loro diavolerie.
“Lo dicevo che Sakura è da tenere
d’occhio!” anche Gaara sentì un brivido
dietro la schiena.
“Promemoria: mai far arrabbiare la
soldatessa Sakura!” e questo Hassleberry se lo sarebbe
ricordato a vita.
“GAMBE!”
Tutti i ragazzi mollarono la presa e si
allontanarono.
“SEI MIO!”
I due si lanciarono
l’uno contro l’altro,
pronti a darsele di santa ragione ma poi notarono un’ombra
che si stagliò sopra
di loro e, quando alzarono la testa, spalancarono la bocca.
Che cosa aveva fatto venire la
tremarella a tutti? Semplice: la nuova carta che la dolce Kinomoto
aveva creato
per l’occasione. Era un enorme martello da cucina: il legno
era di quercia,
l’impugnatura rossa finiva con dei campanellini dorati,
mentre su entrambi i
lati era disegnata una stella dorata.
“Oh Oh”
I due non riuscirono a muoversi, tanto
era lo stupore^^.
“Ecco a voi la mia
nuovissima carta che
assegno a Kero-chan. Vi presento la carta del Martello” la
piccola Kinomoto ne
era fiera “Signor Nick a lei l’onore di
testarla!”
“Molte grazie!” e Nick prese tra le mani
l’enorme martello cinque volta più grande di lui
“Spiacente ragazzi, ma ve la
siete cercata!” e sfoderò un grande sorriso.
“NOOOOOOO!”
I due, impietriti dal terrore, si
abbracciarono e poi….
“NCIK CHOP!”
FRABOOOOOMMM!
E l’enorme martello fu
calato sui due
schiacciandoli.
“Tranquilli, non si sono fatti niente!”
intervenne Sakura prima che qualcuno potesse parlare “Il
martello non è letale:
fa solo abbassare l’energia a chi viene colpito senza che gli
venga rotto
niente”.
“UFF!”
Questo fu il sospiro
generale^^.
“Come sempre sei il
solito Naruto!” si
lamentò un’altra voce.
“Non cambierai mai!” se ne aggiunse
un’altra.
Tutti i ninja si voltarono
increduli
verso l’ingresso e videro delle loro vecchie conoscenze.
“Ben venuta Lady Tsunade! Jiraya, signor
Kakashi, Asuma, Gai, Kurenai” li salutò Nick con
un sorriso.
E sì! Anche i ninja della foglia erano
arrivati a fare un po’ di casino^^.
“MAESTRO GAI!”
il primo a esplodere in
lacrime fu Rock Lee che corse verso il suo adorato sen sei.
“ROCK LEE!” ma nemmeno il suo maestro fu
da meno e i due si abbracciarono commossi^^ (ci vorrebbe una theme
adatta).
“Maestra
Tsunade!” Sakura Haruno la
raggiunse e la salutò con un inchino.
“Se non veniamo noi a trovarvi, voi
giovani siete capaci di rimanere qui in letargo!” la riprese
la bionda.
“Ero-Sennin, da quanto tempo!” Naruto
salutò così il suo maestro.
“Quante volte te lo devo dire Naruto:
DEVI CHIAMARMI JIRAYA!” e tirò
l’orecchio al suo imprevedibile allievo.
“Ciao!” Kakashi si limitò a salutare
tutti con la mano.
“Che accidenti hai addosso Shikamaru?
Sembri un secchione!” scherzò Asuma.
“E’ l’uniforme dell’accademia
niente di
più” rispose il ragazzo.
“Maestro Asuma che bello rivederla!” Ino
fu felice di rivedere il suo viso.
“Ora si che siamo al completo!” anche
l’Akimichi era felicissimo di rivedere il suo maestro.
“E’ un piacere rivedervi ragazzi!” la
bella Kurenai salutò i suoi allievi con un sorriso poi
notò un particolare
“Kiba, dov’è Akamaru?”
“Ah ve ne siete accorta! È in braccio a
Blair!” e indicò la ragazza.
“Salve!” la
giovane Slifer salutò con un
inchino mentre teneva in braccio il cucciolo.
Nel vedere la scena Kurenai sorrise
divertita “Sembra che Akamaru apprezzi molto la sua
compagnia!”
“Abbastanza!” commentò
l’Inuzuka.
“Perché! Tu non l’apprezzi la mia
compagnia?” Blair lo guardò storto.
“Perché dovrei apprezzare la compagnia
di una mocciosa!” rispose il castano e
“AHI!” ricevette un calcio dalla piccola
mora.
“Sei antipatico lo
sai?” lo sgridò lei.
“BAU BAU!” e il cucciolo le dette
ragione.
“Sembra che Akamaru ti stia
riprendendo!” Kurenai era molto sorpresa della cosa.
“Si è molto
affezionato a Blair”rispose
Hinata “ma chi non vorrebbe bene a una ragazza
così simpatica!”
“Così mi metti in imbarazzo!” la piccola
mora, paragonandosi alla Hyuga, non si sentiva così speciale
“E poi non sono
mica forte come te!” dopo lo scontro con San Sheron
l’ammirava parecchio.
“Ci sono molte cose che dobbiamo dirci
maestro Kurenai!” Shino non parlava con lei da parecchio
tempo e ne sentiva la
mancanza.
“Un momento, ma come
hanno fatto i ninja
di Konoha ad arrivare qui?” chiese Syrus stupito “E
anche il fratello di Sakura
e gli altri. Le distanze sono parecchio elevate!”
“E’ vero! Il tragitto è parecchio
lungo!” confermò Jessie poi “Non
è che ci ha pensato qualche amico del
Fantasy?” e lo chiese direttamente a Nick.
“In effetti, è così!” ripose
lui.
“Accidenti quante belle ragazze!”
Atticus si stava rifacendo gli occhi nel vedere le nuove arrivate
“Poi la
bionda è magnifica!” nel vedere come vestiva
Tsunade sentiva il cuore battere a
mille^^.
“Davvero un gruppo molto interessante!”
commentò Jim.
“Credo valga la pena dirtelo subito
soldato Rhodes!” Hassleberry si avvicinò a lui e
gli bisbigliò qualcosa
all’orecchio (meglio non farsi sentire dalla diretta
interessata^^).
Atticus, nel sentire la verità su
Tsunade, sgranò gli occhi incredulo
“Davvero?” Tirannus annuì
“Peccato! Fosse
stata più giovane sarebbe stata magnifica!”
“Ah! Che cosa state
dicendo voi due!” ma
Tsunade aveva l’udito fino.
I due rimasero fermi a guardarla senza
riuscire a spiccicare parola.
“Semplicemente ti hanno fatto un
complimento, solo che sono troppo timidi per dirtelo
direttamente!” Nick salvò
la situazione e i due annuirono nervosamente.
“Davvero?” la donna si avvicinò ai due e
li squadrò per bene: Hassleberry si mise
sull’attenti mentre Atticus mantenne
la sua calma e riuscì a sorridere in maniera naturale
“E sentiamo, che
complimento mi avete fatto?”
Quelli che sapevano di cosa la
Senjiu
fosse capace sudarono freddo: qui ci voleva un’altra volta la
carta del
martello.
“Che è una donna molto forte e
ammirevole generale Tsunade!” Hassleberry disse le prime
parole che gli vennero
in mente.
“Che è davvero una ragazza bellissima!”
disse Atticus “E che è davvero
magnifica!” nel vederla così da vicino, quasi
non ci credeva che fosse una cinquantenne “E, ora che mi
viene in mente, non ho
nemmeno il piacere di sapere il suo nome signorina!”
“Che ragazzo educato!” commentò Tsunade
“Sono il quinto Hokage del villaggio di Konoha, mi chiamo
Tsunade Senjiu,
mentre voi due siete…” e si rivolse anche a Jim.
“Io sono Atticus
Rhodes” il castano fece
un inchino “sono il fratello maggiore di Alexis!”
“Salve signorina, sono Jim Crocodile
Dundee!” il duellante australiano si portò la mano
sul cappello e poi indicò la
sua inseparabile amica “E lei è Shelley!”
“Però! Portarsi indietro un alligatore
non è da tutti!” commentò Tsunade.
“Anche qui ci sono dei ragazzi
interessanti” commentò Kakashi avvicinandosi
“Toglietemi una curiosità! Siete
dei Sun’s Knights?”
“NO!” risposero i due.
“Insomma che
cos’è tutta questa
tensione? Non siamo qui per divertirci?” e si
presentò un'altra persona.
“E quella chi è?” chiesero tutti
estasiati.
A parlare era stata una ragazza:
mostrava all’incirca 17 anni, aveva lunghi
e lisci capelli biondi come il sole che le incorniciavano
il
candido
viso illuminato da due bellissimi occhi castani e da un sorriso capace
di
sciogliere il ghiaccio. Indossava una lunga tunica azzurro mare con
tratti
bianchi senza maniche e chiusa alla vita con una fascia dorata che
evidenziava le sue forme, le sue belle gambe erano coperte da una gonna
verde
acqua mentre i piedi erano scalzi.
“Bellissima!”
Questo fu il pensiero di tutti quanti
tranne che per Nick che le sorrise.
“E’ bello rivederti Ariel!” la
salutò
Nick con un sorriso.
“E’ bello rivedere te, fratellone!”
rispose lei e lo abbracciò.
“ CHE!
FRATELLONE!”
Gridarono tutti increduli.
“Perché siete
così sorpresi!” si stupì
Nick “Non è strano che io abbia una sorella!
Credevate che fossi figlio unico
per caso?”
“E’ un piacere conoscervi!” la ragazza
fece un riverito inchino “Mi
chiamo
Ariele Claire Nibbio Blu e sono la secondogenita dei quattro figli del
re Alan
Nibbio Blu, ma tutti mi chiamano Ariel. Fate lo stesso anche voi per
favore”.
“Non ci posso
credere!” Chazz al solo
pensiero si sentì avvampare “Il signor Nick ha tre
sorelle! DAVVERO
INCREDIBILE!”
“Hai ragione!” anche Jessie era
incredulo “Chi si sarebbe mai aspettato una cosa del
genere!”
“Guardate che vi sbagliate ragazzi!
Ariel è l’unica femminuccia della famiglia e poi
ho anche un fratello
terrestre: per un totale di quattro, me escluso ovviamente”
Nick ci tenne a
chiarire quel punto “A proposito, che fine hanno fatto quei
due?” e chiese alla
sorella dei due fratelli mancanti.
“Non sono potuti venire ma ti mandano i
loro saluti!” rispose Ariel.
“Quindi siamo stati
accompagnati in
quest’isola dalla sorellina di Nick. Da non
credere!” disse stupita Tsunade “Da
chi hai preso? Voi due non vi somigliate molto!”
“Ce lo dicono tutti” rise la bionda “Io
ho preso quasi completamente dalla mamma”.
“Immagino di dover essere
onorato di
aver fatto la tua conoscenza!” Eriol, da piccolo gentleman,
le fece il
baciamano.
“Attento piccolo! Posso essere geloso
della mia sorellina!” disse Nick.
“Non se la prenda e poi una ragazza così
carina è difficile da trovare nei giorni nostri!”
Eriol sorrise al Sun’s
Warrior mentre faceva quel complimento alla bionda soleana.
“Dimmi una cosa: quanti anni hai?” Ariel
fissò l’Hiragizawa e gli fece questa domanda.
“All’anagrafe dieci ma in realtà, come
reincarnazione di un antico mago, ne ho quasi una quarantina”
rispose calmo il
ragazzo.
“Io ne ho 5030!” rispose la bionda e più
di qualcuno spalancò la bocca.
“Di che vi stupite: noi soleani siamo
come gli elfi: non invecchiamo e moriamo solo per ferita grave. Vi devo
ricordare che io ne ho 5039” intervenne Nick per chiarire la
cosa.
“Una domanda: ma vostro padre quanti ne
ha?” chiese Jaden.
“11580 anni!” risposero i due
all’unisono.
“Cavolo!”
Questo fu il pensiero
generale.
Alan apparve al fianco di Nick
“Basta
con queste scemenze: siete qui per passare un po’ di tempo
con i vostri amici e
familiari, quindi fatelo!”
“Grazie per avermi risparmiato la fatica
Alan” sorrise Nick.
“Di niente!” rispose l’angelo poi fece
un leggero inchino alla nuova arrivata “E’ un
piacere conoscerla Lady Ariel, io
sono Alan Nikkò l’angelo custode di vostro
fratello”.
“Molto lieta!” la bionda soleana
ricambiò l’inchino e gli sorrise “Per
favore, dammi del tu!”
“Come desideri!” rispose Alan ma poi…
TU-
TUM TUM TUM TU-TUM TUM!
Nell’osservare
il sorriso di Ariel,
sentì il cuore battergli forte.
“Alan, tutto bene!” chiese Nick
preoccupato “Non è che hai la febbre?”
vedeva il suo angelo custode rosso in
viso.
“N-No, tutto bene!” rispose l’angelo
voltandosi e cercando di recuperare il suo contegno * Ma che diavolo mi
sta
succedendo? Perché sento il cuore battermi in questo modo?
Un attimo! Che sia…
*
Tra i presenti solo uno
notò la faccia
dell’angelo e gli si avvicinò con un sorrisetto e
chi altri poteva essere se
non quel “super pervertito” di Jiraya^^.
“E’ una mia impressione o ti vedo un po’
rosso, amico mio?” il ninja leggendario gli mise una mano
sulla spalla “Non è
che hai trovato la principessa a cui mettere la scarpetta di
cristallo?” e rise
ironicamente.
“CHE DIAVOLO DICI
IDIOTA!” urlò Alan
perdendo le staffe e ce ne voleva.
“Suvvia! Lo sai che a me puoi dire
tutto!” lo punzecchiò Jiraya.
“Ehi! si può sapere che diavolo state
dicendo?” a Nick stava venendo il tic nervoso:
l’allusione alla scarpetta di
cristallo gli aveva fatto venire in mente qualcosa^^.
“Devi sapere
che..EH!” Jiraya non ebbe
il tempo di finire la frase che fu preso di forza da Alan e portato sul
retro
del castello dove si poterono sentire imprecazioni e suonarono un sacco
di
mazzate^^.
“Ero-Sennin ne ha combinata un’altra
delle sue!” si lamentò Naruto.
“Altrimenti non sarebbe lui” rise Jessie
che trovava il ninja leggendario molto divertente.
E la piccola festa
ricominciò.
Nel suo laboratorio Viper
osservò con
attenzione i nuovi arrivati.
“A quanto sembra è giorno di visite per
quei marmocchi” ragionò Telonius incrociando le
braccia “E ci sono anche dei
fastidiosi adulti che possono rovinare i piani. Sarà meglio
aspettare un po’”
“Non farmi aspettare troppo” intervenne
la creatura nel cilindro “Se sarà necessario,
anche loro diventeranno la mia
fonte di energia!”
“Per il momento lasciamo perdere, tanto
se ne andranno alla fine della giornata” rispose Viper e si
alzò “Ora c’è un
altro problema da risolvere: Adrian Gecko! Fino ad ora non ha fatto
altro che
osservare i miei movimenti, vediamo di stimolarlo un
po’”
“Credo di aver capito a chi ti stai
riferendo! Mi sta molto simpatico: vedi di non esagerare con
lui” rise la
creatura nel cilindro.
“Vedrai che cosa succederà!” rise Viper
e uscì dalla stanza.
Rimasta sola, la creatura tornò a
fissare lo schermo con un primo piano di Jaden “Ancora poco e
ci rivedremo” e
rise malignamente.
“Accidenti! Ho perso di
nuovo!” Asuma
sospirò sconsolato nel vedere la sua ennesima sconfitta al
gioco di shogi.
“Si vede che si è arrugginito” rispose
il
giovane Nara poi si guardò intorno “E’
strano, non vedo Chazz che fine ha
fatto?”
“Ha detto che doveva andare a fare una
cosa importante” rispose Ino mentre aiutava Ulquiorra ad
annaffiare i fiori
“Scommetto che sarà andato da qualche parte ad
allenarsi”.
“Ho visto che era diretto al dormitorio
rosso, quindi starà andando a prendere qualcosa”
intervenne Gaara mentre
mostrava a Jim la sua combinazione di carte.
“A proposito, Viper non
si sta facendo
sentire da parecchio” Temari aveva notato questa
particolarità “Dopo averci
dato questi cosi non si è fatto più
vedere” e osservò il suo bio-bend.
“Fossi in voi, me lo
toglierei ragazzi”
consigliò Neji a tutti i suoi compagni “Questi
strumenti risucchiano il chakra
usato nei duelli e lo immagazzinano da qualche parte”.
“Ora che quei mostri
sembrano essersi
calmati, vale la pena riprendere le ricerche” propose Jim
“E’ meglio non
perdere troppo tempo”
“AHI!” Rock Lee cadde a terra a seguito
del calcio di Meiling “Se quel tipo con la faccia da cobra
vuole prendersela
con noi, allora ha trovato pane per i suoi denti”.
“Non ti distrarre frangetta” lo provocò
la mora cinese “Se mi sottovaluti, perdi”.
“Non mi farò battere così
facilmente”
Rock Lee si rialzò e riprese il duello improvvisato con
Meiling.
“Il mio pupillo ha
compiuto un passo
importante: sta conoscendo una ragazza secondo il metodo delle arti
marziali”
Gai era così commosso dalla cosa^^.
“Ma che dice?” Atticus guardò incredulo
il maestro con la buffa frangia.
“Niente lascialo perdere” lo rassicurò
Kakashi mentre gli faceva leggere una delle sue novelle preferite (ecco
un
altro futuro lettore della storie di Jiraya^^) “Piuttosto! Se
questo Viper vi
da tanti problemi allora vi daremo una mano”.
“Non si preoccupi maestro Kakashi, ce la
caveremo da noi” lo rassicurò Jaden mentre
mostrava alcune sue combo a Naruto e
Jessie “Ecco la mia idea, che ve ne pare?”
“Davvero niente male, ma io ti batto!”
rispose Naruto mettendo in gioco la sua combo “Comunque quel
tipo non mi piace:
ha troppe analogia con Orochimaru. Secondo me ha qualche rapporto con
lui”.
“Se è
così, allora dobbiamo muoverci
anche noi” intervenne Tsunade.
“Non è necessario quinto Hokage” la
fermò Shino “L’unica cosa comune con
quel criminale è la faccia da serpente,
nient’altro” anche se percepiva una strana
sensazione.
“In tal caso lasciamo fare tutto a voi!”
disse Kurenai fiduciosa mentre cercava di capire come funzionasse il
gioco
“Questa va qui vero?”
“Questa è una carta trappola e va messa
coperta nella zona in basso” la riprese Kiba che ci stava
prendendo gusto a
fare il maestro.
“EHI RAGAZZI!
PERCHE’ NON VENITE CON ME
AL PARTY ORGANIZZATO AL DORMITORIO BLU!” Blair con in braccio
Akamaru si fece
sentire da tutti “L’ORGANIZZATORE HA FATTO
ALLESTIRE UN GRANDISSIMO BUFFET!”
“VENGO CON TE!” esplose Choji: se c’era
cibo allora non si faceva problemi^^.
“Tipico suo!”
si lamento Asuma.
“Che seccatura!” si lamentò Shikamaru.
“Ma se ha appena finito di spazzolarsi
tutto quello che avevo preparato!” Yammy non riusciva a
capacitarsi del pozzo
senza fondo che l’Akimichi aveva al posto dello stomaco.
“Se ci sono anche dei dolci, vengo
anch’io” intervenne Kero-chan.
“Sei un autentico ghiottone!” si lamentò
la piccola Kinomoto.
“Meglio di un mostriciattolo di mia
conoscenza” ma Touya poteva evitarsela.
KAPOM!
Infatti, il Kinomoto fu raggiunto
da un
gancio destro di Shaoran che aveva superato il limite della
sopportazione.
“AHI!” il Kinomoto si alzò nervoso
“Sembra proprio che ti dovrò dare una lezione
tappo!”
“Accomodati!” lo sfidò il castano
ma…
“ALAN CHOP!”
BONK!
BONK!
I due furono fermati da Alan che,
dopo
essersi sfogato con Jiraya, aveva momentaneamente recuperato la calma.
“Datevi una calmata mocciosi!” li
riprese l’angelo.
“Sai che ti
dico!” Kiba, ignorando la
rissa tra i due, si alzò per darsi una stiracchiata
“Credo che verrò anch’io.
Visto che ti porti appresso Akamaru devo venire anche io!”
“Sembra quasi un appuntamento” rise
Blair.
“Che ti viene in mente, mocciosa!” disse
stizzito Kiba “Vengo solo per tenere d’occhio il
mio cane: le ragazze
dell’isola se lo spupazzano troppo per i miei
gusti” non ammetterà mai di
essere geloso del suo cucciolo^^.
“Guardate che ci possono
andare solo gli
invitati” li riprese Alexis.
“Capirai! Ci saranno una marea
d’imbucati là dentro” rispose
l’Inuzuka “Maestro Kurenai, è stato un
piacere
rivederla. Ora vado a farmi un giro”.
“Tanto resteremo qui fino a domani
mattina” rispose la sua sen sei “Non fare
scemenze” conosceva fin troppo bene
il carattere del suo allievo.
“Non si preoccupi, ci penserò io a
tenerlo buono” la rassicurò Blair
“Oppure mi tengo Akamaru per tutto il tempo”
e se lo spupazzò ancora.
“Ricattatrice!” ringhiò Kiba.
“ANDIAMO! PANCIA MIA FATTI CAPANNA!” e
Choji partì per primo seguito a ruota dal piccolo gruppetto.
La giornata passò
tranquillamente: i
ragazzi discussero amabilmente con i loro maestri e familiari fino a
quando non
scese la sera.
“EHI
RAGAZZI!” a un certo punto della
serata Jaden si alzò in piedi e propose un’idea
che gli stava frullando in
testa “Che ne dite se andiamo a imbucarci anche noi a quel
party?”
“Sai che è una bellissima idea!” Naruto
si chiedeva perché non fosse stato invitato come Blair e
Marcelle.
“Ora che mi viene in mente, chi è
l’organizzatore della festa?” chiese Shino dubbioso.
“Vediamo un po’” Alexis prese il suo
invito e scorse il dito sul nome “E’
Adrian!” alla fine lesse il nome.
“Allora sarà meglio muoversi!” Nick non
perse tempo e corse subito verso l’uscita.
“ASPETTA NICK, MA PERCHE’ NON TI FIDI DÌ
LUI?” questo Yuè non riusciva a comprenderlo.
“Nasconde qualcosa e non è niente di
buono” rispose il Sun’s Warrior e corse via.
“Anche Kero-chan è andato con loro!”
Sakura si alza preoccupata “Yuè andiamo!”
“Sarà meglio andare tutti!” Tsunade si
alzò in piedi e ordinò
“Muoviamoci!” e tutti corsero verso il dormitorio
blu.
Le preoccupazioni di Nick si
rivelarono
fondate. Appena giunto al luogo della festa spalancò la
porta e vide uno
spettacolo agghiacciante.
“Oh no!” tutti gli invitati erano a
terra privi di sensi compresi Blair, Choji e Kiba.
“BAU BAU!” il piccolo Akamaru corse
verso Nick e guaì preoccupato.
“Signor Nick, ci aiuti!” anche Kero-chan
volò verso di lui “Ho cercato di svegliarli ma non
ci riesco. Non sarà che…”
“Se gli è successo qualcosa, giuro che
ammazzo quei due bastardi!” Nick era buono e caro ma nessuno
doveva toccare i
suoi amici o lo faceva a pezzi.
“NCIK!” anche
Ariel arrivò e vide la
scena “Oh Dio! Dobbiamo fare qualcosa!”
“Controlliamo i segni vitali!” dopo che
Nick ebbe detto questo, scese le scale e andò a controllare
tutti.
Non passò molto che
arrivarono anche gli
altri e Tsunade non perse tempo a visitarli.
“Come stanno?” chiese Shikamaru
preoccupato per il suo amico.
“Sono vivi ma il battito è molto debole”
alla fine l’Hokage dette la sua diagnosi “Bisogna
prestare subito le prime cure
mediche o li perderemo!”
“Farò del mio meglio per salvarli!”
Sakura
richiamò il Life Stream e lo passò gradualmente a
un piccolo gruppetto di più
gravi.
“Non sarò da meno!” anche Ino
tirò fuori
delle erbe mediche e le usò subito sui primi dieci che aveva
davanti.
“Nick servono le pillole della vita!”
Jiraya dette questo bel consiglio.
“Hai ragione!” il castano aprì il suo
porta tutto e tirò fuori il sacchetto infinito di pillole
“Datelo a tutti!” e,
dopo aver preso qualche pillola della vita, lo lanciò agli
altri.
“Che spettacolo
orrendo!” nel vedere
tutte quelle persone a terra Naruto strinse i pugni e guardò
il suo polso “E’
tutta opera di questi aggeggi infernali. Adesso vi sistemo
io” se lo strappò
dal braccio e lo schiacciò a terra.
“Sono d’accordo
con te!” Shino ne aveva
abbastanza di tenersi quella roba al braccio e fece altrettanto e anche
gli altri
si sbarazzarono del bio-bend.
“Un momento! Dove sono finiti Jaden
Jessie e Syrus!” Gaara non riusciva a vederli.
“Anche Alexis è sparita” Hinata e Sakura
si guardarono intorno.
“Ehi!
Cos’è questo rumore?” Kankuro tese
l’orecchio cercando di capire da dove venisse.
“E’ un elicottero!” rispose Touya mentre
stava aiutando alcuni studenti.
“Viene da fuori, andiamo a vedere!”
Eriol finì di curare un piccolo gruppetto di studenti e
corse fuori seguito da
Naruto, Hinata, Sakura, Shaoran e Gaara.
“Vado anch’io!” Nick si alzò e
corse
vero l’ingresso.
“Io non ce la faccio più!” Ino aveva
bisogno di una pausa poi sgranò gli occhi “Questo
chakra! CHAZZ!” e anche lei
corse fuori.
“Aspetta vengo con te!” e anche Rock Lee
si staccò dal gruppo.
“Meglio andare a vedere!” Kakashi si
sentiva inutile lì e seguì gli allievi.
Fuori dal dormitorio Blu si stava
svolgendo un duello di Duel Monsters aereo tra Chazz e Adrian e
sembrava essere
giunto alle battute finali.
“Che diavolo sta succedendo!” Naruto e
gli altri osservavano increduli il duello dell’amico.
“Che diavolo gli è saltato in mente e
poi perché stanno duellando su quelle
piattaforme!” nel vederle Shaoran non
capiva che cosa volessero fare.
“E’ un duello estremo!” rispose Jaden
cupo in viso “Chazz ha sfidato Adrian in questo duello. Fino
a poco fa Chazz
sembrava avere la vittoria in pugno ma ora ha perso i suoi mostri
migliori e la
stessa cosa vale per Adrian”.
“Di chi è il turno?” chiese la piccola
Kinomoto preoccupata.
“Di Adrian!” rispose Jessie “Ha appena
giocato una carta che l’ha costretto a mandare tutto il suo
deck al cimitero
per pescare tre carte. Questa è l’ultima mano del
duello!”
“Dobbiamo fermarli o si faranno entrambi
del male” Naruto voleva salvarli entrambi.
“Non perdiamo tempo!” Rock Lee era
pronto a entrare in azione ma in quel momento…
“NUBIANO OCCHIO DEL
CICLONE ATTACCA
OJAMA GIALLO!” Adrian ordinò alla sua creatura
simile a un titano nero che si
abbatté sul piccolo mostriciattolo di Chazz.
“NO DANNAZIONE! HO PERSO!” Chazz si vide
azzerati tutti i life points e perse l’equilibrio cadendo in
acqua.
“CHAZZ!”
I suoi amici gridarono
preoccupati il
suo nome.
Per fortuna il ragazzo
tirò la testa
fuori dall’acqua ma poco dopo perse i sensi e
affondò di nuovo.
“RESISTI ARRIVO!” Jessie si lanciò in
suo aiuto e si tuffò seguito a ruota da Jaden, Naruto e
Shaoran.
Anche Adrian crollò sulla pedana e perse
i sensi.
“Questa situazione non mi
piace!” Nick
digrignò i denti “Non so che cosa tu stia
programmando Viper ma ti prometto che
te le farò scontare tutte!”
A Oblivion, il nono generale
infernale
osservava con attenzione tutto quello che avveniva
nell’accademia.
“Molto bene!” ghignò Uncinato
“La
situazione comincia a farsi molto interessante: quei mocciosi stanno
lentamente
cadendo uno dopo l’altro a causa
dell’avidità di questo Viper. Continua a
tenerli impegnati e, se puoi, eliminane più che puoi
così quando sarò pronto mi
sarà molto più facile sistemare Nick e quei
mocciosi!”.
Il demone tornò a sedersi sulla sua scrivania
sulla quale erano sparse una grande quantità di carte e
schemi “Il piano è
quasi completo. Ancora poco e potrò entrare i scena e allora
nessuno potrà
battermi” ed esplose in una maligna risata.
Nel
prossimo capitolo.
I
Sun’s Knights e alcuni dei loro maestri decidono di porre
fine alla minaccia
Viper e vanno al suo covo nascosto nella foresta dell’isola.
Lì
troveranno molte insidie e altro ancora.
Nel
frattempo Uncinato continua a preparare il suo piano aspettando il
momento
giusto per attaccare. Quando scenderà in campo?
Questo
e altro al prossimo capitolo.
Alla
prossima.
Ariel è ispirata alla
sinrenetta.
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Capitolo 44 *** Nella tana di Viper ***
44. Nel covo di Viper
Ciao
a tutti e ben
ritrovati^^.
Lo so, in questo mese non
mi sono fatto sentire ma sono stato impegnato per vari motivi e per
farmi
perdonare vi ho preparato un capitolo bello corposo e ricco^^.
Approfitto per darvi,
anche se in ritardo, i miei migliori auguri di buon Natale e felice
anno nuovo
e spero che li trascorriate felicemente.
Avviso che verso l’ultima
parte compariranno dei personaggi che non fanno parte della mia fic,
gentilmente prestati da due miei amici autori quindi mettetevi comodi e
gustatevi quest’ennesimo capitolo.
Il giorno dopo il party, molti
studenti
erano a letto in condizione di assoluta incoscienza: persino Kiba,
Choji e
Chazz erano fuori combattimento e non avevano ancora ripreso i sensi.
Tsunade aveva aiutato la signorina
Fontaine, medico dell’accademia, a prestare le cure mediche
ma nemmeno l’arte
medica poteva fare miracoli.
Tutti erano andati al capezzale di un
loro amico mentre Nick era rimasto da solo seduto sul divano della
camera di
Chazz.
“Per fortuna stanno tutti bene” la cosa
consolava molto il Sun’s Warrior “però
hanno rischiato grosso”.
“Dobbiamo evitare che succeda di nuovo
una cosa del genere” Alan apparve e dette questo giusto
consiglio.
“Hai ragione” confermò il castano
sollevando la testa “E’ il momento di andare a fare
una visitina a Viper”.
“Prima, però, è meglio riunire gli
altri. Non puoi andare da solo” il suo angelo custode lo
ammonì.
“E se anche gli altri finissero nelle
stesse condizioni?” Nick sollevò questo dubbio
“Che cosa potrei fare?”
“Non è detto che i tuoi compagni si
facciano male” rispose Alan “E poi siete una
squadra: dovete fare tutto
insieme” e gli ricordò questo.
“Hai ragione!” concordò Nick: il suo
angelo custode agiva sempre per il suo bene ed era meglio ascoltarlo
sempre.
La porta della stanza si
aprì e buona
parte dei ragazzi e dei loro maestri rientrarono.
“Allora?” Nick si alzò e chiese
novità
possibilmente positive.
“Stanno ancora dormendo
ma il respiro è
regolare” rispose Tsunade.
“Meno male” sopirò Nick
“E gli altri?” vedeva benissimo che
qualcuno
mancava all’appello.
“Ino è rimasta a vegliare Chazz mentre
Shikamaru è da Choji, Hinata invece è da Kiba e
Blair” rispose Shino “I nostri
amici se la caveranno ma qualcuno deve pagare per quello che gli
è successo”
l’Aburame non poteva vedere un compagno in quello stato.
“Non so chi sia ma questo Viper ma lo
farò a pezzi” anche Asuma non poteva sopportare
quella vista.
“E lo faremo!”
rispose Nick alzandosi
“Però è meglio che ci pensiamo noi a
sistemarlo”.
“Cosa!” Tsunade guardò furiosa Nick
“Vuoi
forse estrometterci?”
“Ho un brutto presentimento e preferisco
che siamo il meno possibile a rischiare di finire nella tana del
leone” ma Nick
rispose calmo “Non vi chiedo di andarvene e lasciar correre,
ma di lasciare
fare a noi”.
“Il signor Nick ha
ragione: ne abbiamo
passate tante in queste ultime settimane, che cosa potrebbe succederci
di
peggio?” Naruto non era di certo il tipo da rimanere fermo e
non si sarebbe
fatto togliere la scena.
“Viper è un problema dell’accademia e
noi lo fermeremo in nome di tutti gli studenti che ora sono sul letto
d’ospedale” Gaara voleva vendetta per quello che
era successo a molti ragazzi
con cui era riuscito anche a fare amicizia (l’accademia
è proprio fatta per
lui).
Tsunade osservò i
ragazzi e poi decise
di consultarsi con i maestri lasciando tutti in attesa.
Nick approfittò di quel
momento per fare
una comunicazione mentale alla sorella “Ho
bisogno che tu mi faccia un favore!”
“Lo
sai che puoi chiedermi qualsiasi cosa fratellone”
rispose la
soleana.
Nick annuì “Dopo aver
portato gli altri a casa, cerca Zane e Aster e di loro di
tenersi pronti per un possibile intervento, poi contatta anche quelli
che sai e
dì loro di fare altrettanto” e fece
questa richiesta.
“Non
è necessario mobilitare tutta questa gente”ma
Ariel era leggermente dubbiosa.
“La
prudenza non è mai troppa!”
rispose il castano e poi la bionda annuì.
Alla fine Tsunade si
voltò verso il
gruppo e, dopo aver dato un sospiro sconsolato, disse “Va
bene, lasciamo tutto
a voi ma vorremmo che almeno due Jonin restino a darvi
supporto” e dette una
condizione.
“D’accordo, altro non possiamo fare”
rispose Nick “Allora resteranno con noi Kakashi e
Asuma” e scelse subito i due.
“Cercheremo di starvi al
passo” disse
calmo il ninja-copia.
“Abbiamo un lavoro da fare” Asuma prese
una sigaretta e se la portò alle labbra.
“EVVIVA! IL MAESTRO KAKASHI E’ DEI
NOSTRI!” e Naruto non poteva che esserne felice.
“Con uno come lui e il maestro Asuma non
perderemo di certo” Jaden aveva imparato che il Jonin con la
barbetta non era
un tipo da sottovalutare.
“Allora, siamo pronti a fare polpette di
Viper?” Jessie sollevò il braccio al cielo.
“SIIIIII!”
E gli altri non fecero aspettare le loro
voci.
“Bene, allora noi andiamo via” sorrise
Eriol.
“Cosa!” la piccola Kinomoto gli si
avvicinò
“Perché te ne vai? Potresti fare molto con la tua
magia!”
“Non in questa situazione” rispose il
rinato Clow Reed “E poi è meglio che io resti
nelle retrovie: ho in mente un
piano di riserva” rispose con un sorriso.
“Ti pareva!” si lamentò Shaoran
“E quale
sarebbe”, ma la curiosità lo stava rodendo.
“Vedrai!” si limitò a rispondere il
giovane moro “Forza ragazzi, torniamo a casa!” e si
rivolse ai suoi due
guardiani e alle persone senza poteri magici.
“Mi secca davvero essere una palla al
piede” si lamentò Touya poi si rivolse al giovane
cinese “Fai qualcosa di utile
e proteggi la mia sorellina”.
“Non ti preoccupare!” rispose Shaoran
guardandolo storto e il Kinomoto fece lo stesso.
“E’ meglio che anche tu vada con loro,
potrebbe essere pericoloso qui” Sakura si rivolse a Tomoyo.
“Mi piacerebbe restare con voi ma non so
cosa fare per aiutarvi” alla fine la piccola mora
annuì poi si rivolse al
Truesdale minore “Dai del tuo meglio”.
Syrus si sentì attraversare da un
brivido “C-Ce-Certo! Non ti deluderò!”
il sorriso di Tomoyo lo faceva sempre
andare nel pallone.
“Vedi di non incasinarti
chiaro” Meiling
avvisò subito il cugino.
“Tranquilla!” rispose più calmo il
ragazzo.
La giovane cinese annuì poi si rivolse a
Naruto “Vedi di non farti troppo male biondino: dove lo trovo
uno così
divertente come te”.
“Devo ancora fare un sacco di cose
quindi non mi fermerò mai” rispose Naruto
“Avremo modo di rivederci tutti” e
sollevò il pollice.
“E se vorrai concedermi la rivincita,
sarò pronto a combattere” ma anche Rock Lee
alzò il pollice: incredibile ma
vero, aveva perso in una normale sfida di arti marziali (COSA 0_0).
“Ne sarò onorata!” rispose la ragazza.
“Forza, attaccatevi tutti
a me!” Ariel
si avvicinò e tese le mani “Vi riporto subito a
casa vostra!” e sorrise dolcemente.
“OK!” e Jiraya
non se lo fece ripetere
due volte e fu pronto per una bella palpatina ma…
KAPOM! KAPOM! BONK!
Ricevette due poderosi pugni in
faccia
da parte di Nick e Tsunade e un pugno a martello da Ariel^^.
“AHIO!” fece il povero eremita porcello
con la faccia gonfia e un bel bernoccolo fumante^^.
“NON CI PROVARE
PIU’!”
Gridarono i tre imbestialiti.
“Nota da ricordare: mai
provare a fare
simili cose” Gaara tirò fuori il suo block notes
(ci stavamo tutti chiedendo
che fine avesse fatto^^) e segnò questo particolare.
“Vero soldato!” confermò Hassleberry con
la testa inclinata verso destra.
“Non cambierà
mai!” si lamentò Naruto
abbassando il capo.
“Cerca di non diventare mai come lui”
Alexis gli dette un utile consiglio, poiché sapeva che quel
pervertito era il
suo maestro.
“E’ già su quella strada” la
avvertì
l’Haruno “ma non è ancora a simili
livelli” almeno spezzò una lancia in favore
del suo compagno.
“Così mi ammazzi!” il povero biondino si
appoggiò depresso in un angolo^^.
“Tranquille, non arriverà, mai a simili
livelli” intervenne Jaden fiducioso.
Dopo quella scenetta, che ci voleva
per
rianimare l’atmosfera, Ariel prese tutti per mano e li
riportò indietro
augurando buona fortuna a tutti.
“Adesso muoviamoci!” Nick fu pronto a partire.
“C’è una cosa che devi sapere”
intervenne Jim che era rimasto col gruppo “Siamo stati anche
da Adrian e lui ci
ha detto dove si trova Viper”.
“Almeno ha fatto qualcosa di buono” il
castano spezzò una lancia in suo favore, poi si rivolse al
Dundee “Sarà meglio
che…” ma fu interrotto dal ragazzo.
“Non se ne parla, io vengo con voi”
rispose determinato “Me la so cavare non ti
preoccupare”.
Nick sospirò e, alla
fine “Va bene puoi
venire ma se ci saranno pericoli, torna indietro”
acconsentì ma gli dette
questo piccolo avviso.
“Non preoccuparti!” lo tranquillizzò il
ragazzo.
“CHE DIAVOLO STIAMO
ASPETTANDO? ANDIAMO
A STANARE VIPER!”
Esplosero Naruto Jessie e
Jaden insieme.
“SI ANDIAMO!”
Risposero gli altri in coro
e
l’operazione “stanare Viper” ebbe inizio.
Nella stanza di Adrian, il rosso si
rialzò dal letto con un balzo completamente vestito in tuta
mimetica che
metteva in risalto il fisico atletico.
“Perfetto!” commentò mentre controllava
l’equipaggiamento “Il mio piano di obbligare Viper
a ridurre il livello di
assorbimento dei bio-bend è riuscito alla perfezione. Mi
dispiace per quei
poveri ragazzi e Chazz ma avevo bisogno di qualche vittima sacrificale
per
evitare di tirarci le cuoia. E mentre Viper sarà impegnato a
tenere a bada i
suoi ospiti, io andrò dritto alla meta.
Scusate se vi uso ragazzi, ma non è
colpa mia se siete così creduloni.
E ora andiamo!” aprì la finestra della
stanza e, dopo essere atterrato agilmente, corse verso la base di Viper.
Il gruppo arrivò nei
pressi di una
struttura abbandonata a forma di bunker.
“E quello sarebbe il covo di quella
serpe?” fece incredulo Naruto.
“Quello è il laboratorio in cui quegli
scienziati facevano i test sugli animali” ricordò
Syrus.
“Cosa? Test sugli animali?” la piccola
Sakura guardò inorridita la struttura “Povere
bestiole”.
“Non so chi fossero ma auguro loro ogni
male” Shaoran non sopportava che qualcuno facesse del male
agli animali.
“Ahimè, il mondo è fatto
così” commentò
Kakashi amareggiato.
“Guardate che non è come pensate” li
avvisò Jaden “Usavano gli animali per vedere se
erano capaci di duellare”.
“E’ comunque orrendo” tagliò
corto Shino
che avrebbe voluto distruggere quel posto fino all’ultimo
mattone “gli animali
non si usano in questo modo”.
“Concordiamo tutti, amico!” rispose
Gaara a nome di tutti.
“Forza entriamo!” all’ordine di Nick
tutti si mossero verso la porta.
SWISSSSHH!
Con quel suono, la porta principale
si
aprì rivelando un buio corridoio.
“Si è aperta!
È un chiaro invito del
nemico” Hassleberry era pronto a sfondare ma era stato
anticipato.
“Quella vipera ci sta osservando, non
facciamola aspettare troppo” detto questo, Neji corse per
primo.
“Neji usa il Byakugan per individuare
possibili trappole” ordino Kakashi.
“E avvisaci se c’è qualche
movimento” terminò
Asuma con le sue lame di chakra in mano.
“Ricevuto. BYAKUGAN!” lo Hyuga attivò la
sua abilità innata e osservò l’ambiente
circostante, poi abbassò lo sguardo
“Sotto di noi c’è qualcuno”.
“E’ un nemico?” chiese Tenten pronta a
trasformarlo in un punta spilli.
“No! È prigioniero in una stanza
quadrata senza nessuna uscita” rispose il ragazzo
“Sta cercando di arrampicarsi
sulla parete con uno strano oggetto”.
“Deve essere qualcuno che ha provato a
investigare su Viper ma è finito prigioniero di una
delle sue trappole. Forza
liberiamolo” disse Nick.
“Ci penso io!” Yuè aprì la
mano con i
suoi cristalli pronti e li lanciò sul pavimento.
CRASH!
Le mattonelle si ruppero e
tutti
poterono vedere che sotto di loro c’era uno spazio vuoto.
“CHIUQUE TU SIA NON
PREOCCUPARTI!” gridò
Naruto “ORATI GETTIAMO UNA CORDA E TI TIARMO SU!”
“NON E’ NECESSARIO!” rispose una voce
maschile e poco dopo qualcosa uscì dal buco e si
conficcò sul soffitto.
“Che diavolo è quell’affare”
Rock Lee fu
il primo a osservarlo curioso.
“E’ un arpione portatile” rispose Tenten
che conosceva tutti i tipi di armi esistenti.
“Ma quello è di…” Jessie non
ebbe il
tempo di completare la frase che la corda fu ritirata e il prigioniero
uscì dal
buco.
Era un ragazzo di colore, alto e
ben
proporzionato. Indossava una giacca color rame che lasciava il petto
scoperto e
un grosso pendente d’oro a forma di aquila era in mezzo ad
esso; le gambe erano
coperte da pantaloni di pelle nera e che finivano con degli scarponi da
scalatore dello stesso colore; intorno agli avambracci aveva dei
braccialetti
dorati e alcune polsiere mentre attaccata alla vita si trovava una
fondina con
dentro un duel disk versione pistola automatica (che forza).
I capelli neri e crespi erano tenuti
dietro la testa mentre gli occhi color ambra erano seri e ardenti come
il
fuoco.
“Axel Brody!”
fece Jaden stupito.
“Lo conosci?” chiese Naruto.
“Certo che lo conosciamo” intervenne
Syrus “E’ uno scagnozzo di Viper. A causa sua per
poco non diventavo cibo per i
pesci” il Truesdale minore non sa nuotare^^.
“Ex scagnozzo” precisò il ragazzo di
colore “Dopo il nostro ultimo incontro, ho deciso di troncare
ogni rapporto con
lui e di capire cosa volesse davvero”.
“E tu ti aspetti che ti crediamo?”
Hassleberry aveva il prurito alle mani: voleva massacrare il Brody.
“Sta dicendo la verità!” intervenne Nick
“Altrimenti perché l’avremmo trovato
rinchiuso qui?”
“E poi è da parecchio che non lo
vediamo!” aggiunse Jaden.
“Non me ne
sorprendo!” rispose lui
voltandosi “Sono venuto qua poco dopo che siete spariti con
quegli strani tipi”
cioè dopo che i Sun’s Knights andarono ad
allenarsi con i loro maestri del
Fantasy.
“Sei qui dentro da così tanto tempo”
disse incredulo Kankuro “Come hai fatto a
sopravvivere” se fosse stato lui a
rimanere là sotto, avrebbe resistito al massimo due
settimane.
“Sono abituato a sopravvivere” si limitò
a rispondere lui “State cercando Viper vero? Allora
verrò con voi: voglio
fargliela pagare per avermi ingannato” e la sua vendetta
sarà tremenda^^.
“Allora benvenuto nella barca” lo
accolse Nick.
“FORZA ANDIAMO!” con la sua solita
carica, Naruto corse in avanti e tutti lo seguirono.
Nel piano più basso
della struttura,
Viper osservava il gruppo.
“Alla fine Axel è stato liberato”
commentò Telonius e sorrise diabolico
“Vorrà dire che mi servirò anche di
lui”.
“Che stiamo aspettando” la creatura nel
cilindro non riusciva più a trattenere l’emozione
“Giochiamo con loro!”
“Molto volentieri. Facciamo entrare in
scena i miei colleghi” e digitò un numero sul suo
palmare.
Il gruppo arrivò davanti
a un ascensore
e, con molta fatica, tutti entrarono.
“Ma perché devo rimanere spiaccicato”
Naruto era uno di quelli che praticamente baciava il vetro^^.
“Ti faccio compagnia!” anche Jaden aveva
avuto la stessa sorte e la stava buttando sul ridere^^.
“Almeno puliamo il vetro” Jessie era
alla destra di Naruto.
“CHI E’
QUELL’IDIOTA CHE MI STA
PALPANDO!” Sakura Haruno era a finita in mezzo a tutti e
aveva sentito qualcuno
mettere una mano lì (scena orribile).
“Scusa colpa mia!” si scusò
Yuè che era
finito proprio dietro di lei e non sapeva dove mettere le mani (proprio
lì
dovevano finire).
“Ora capisco l’espressione stare vicini,
vicini” commentò Gaara che era praticamente
abbracciato a Tenten.
“Si ma evita di muoverti per favore”
disse la castana “e non spingere”.
“Non è colpa mia!” rispose il rosso
leggermente imbarazzato.
“Potevi anche evitare di portarti
appresso la tua giara, accidenti” fece Hassleberry che era
schiacciato tra essa
e le marionette di Kankuro^^.
“Non ti lamentare e sopporta per un po’”
rispose il marionettista a sua volta schiacciato contro il muro.
“Ci fosse Pablo Picasso, dipingerebbe
una seconda Guernica” commentò Nick mentre era
nella posa a croce vicino a
Naruto e Jaden “Chi è che tocca” ma
sentì qualcosa che gli schiacciava la
natica destra.
“Ops! Scusa non volevo” Kakashi tolse la
sua mano sinistra (fosse una fic yaoi sarebbe normale ma non
è di quel
genere^^).
“Qualcuno prema il bottone per scendere”
disse Syrus che era finito tra Temari e Alexis in mezzo a due fuochi
incrociati^^.
“Proprio lì dovevi finire!” Temari si
sentiva solleticare quella parte e sentiva che stava per dare di
matto^^.
“Non è il momento di pensare queste
cose” ma anche Alexis era messa male “Almeno
Atticus non è qui a seccare”
questo era il suo unico pensiero: il fratellone aveva deciso di tornare
indietro perché si sentiva inutile.
Kero-chan, essendo
l’unico libero, volò
verso l’interruttore e premette il pulsante di discesa
“Prossima fermata piano
terra!” e fece la battuta.
“MOLTO
DIVERTENTE!”
Gridarono tutti^^.
Poco dopo, l’ascensore
scese in basso e
tutti poterono vedere il contenuto del laboratorio:
un’autentica giungla tipo
foresta amazzonica.
“Ma come?” fece Naruto sbigottito
“Perché c’è una giungla
dentro questo posto?”
“Per studiare gli animali, gli
scienziati hanno riprodotto il loro habitat naturale” rispose
Alexis per
cercare di ignorare il solletico che le facevano i capelli di Syrus
“Dopo che
sono stati scoperti hanno lasciato tutto così
com’era!”
“E Viper se n’è impadronito!”
commentò
Gaara mentre osservò il posto.
In un corridoio della struttura
Adrian
aveva appena aperto un pezzo di parete, mettendo così allo
scoperto alcuni
cavi.
“Eccoci qua” il rosso occhialuto prese
una forbice da una delle tasche della tuta “Vediamo di
spegnere le luci” e
tagliò un filo, spegnendo l’impianto elettrico.
Nella giungla tutti erano usciti
dall’ascensore e respiravano profondamente.
“Non m lamenterò più di stare
stretto”
dopo quest’esperienza, Nick era sicuro che non avrebbe mai
sofferto la
claustrofobia^^.
“ARIA!” Syrus paonazzo in volto respirò
a pieni polmoni per farlo tornare normale^^.
Poi la luce andò via.
“Ehi, ma che succede?” Rock Lee si mise
subito in posizione.
“Deve essere opera d Viper” commentò
Shino “Stiamo in guardia!”
“Formiamo delle squadre da due e rimaniamo
in allerta” Kakashi si mise subito in posizione insieme a
tutti gli altri.
“Accidenti alla
corrente” si lamentò
Viper che si ritrovò con gli schermi oscurati e
attivò la batteria di riserva
“Dovrò proprio fare due chiacchiere con
l’elettricista!” e dopo quella battuta
di spirito, tornò a osservare il gruppetto.
“Bene e ora
scendiamo!” Adrian attaccò
un cavo al soffitto e si affacciò verso una botola
“Ci vorrebbe la musica
adatta” e si lanciò (spiacente ma questa
è una fic e non ho la suoneria di 007
a portata di mano^^).
“Bene!” disse Kakashi soddisfatto
“Restate sempre vicino al vostro compagno di squadra e non
allontanatevi mai da
lui”.
“Mi scusi maestro Kakashi!” la piccola
Kinomoto alzò la mano come se fosse a scuola
“Credo che manchi qualcuno”.
“COME!” l’Hatake pensò subito
a Naruto
ma il biondino era presente e affiancato a Shaoran “allora
chi è sparito!”
“Temo di saperlo!” rispose Nick dopo
essersi dato un’occhiata intorno “Jaden!”
infatti, era l’unico che mancava
all’appello.
“JADEN!”
Gridarono tutti.
L’irruente e
imprevedibile castano stava
correndo a perdifiato nella selva.
“Devo trovare Viper!” questo era il suo
pensiero mentre correva.
“Jaden!” Neos gli apparve a fianco
“Avresti dovuto aspettare gli altri” essendo uno
spirito poteva vedere
benissimo che tutti erano preoccupati per lui.
“Sta tranquillo, me la caverò!” rispose
il ragazzo e aumentò la velocità.
“Accidenti a
lui” si lamentò Alexis “Ed
io che credevo fosse più riflessivo”.
“Non perdiamo tempo in chiacchiere”
intervenne Asuma “Dividiamoci e cerchiamolo. Il primo che lo
trova usi un
fumogeno. ANDIAMO!” e tutti partirono in diverse direzioni.
“Perché
diavolo è così irruente” si
lamentò Kankuro mentre cominciò a saltare da un
ramo all’altro.
“Ed io che pensavo fosse Naruto ad
essere corso in avanti!” anche Temari aveva avuto lo stesso
pensiero del ninja-copia.
“Non perdiamo tempo e troviamolo” disse
Gaara mentre attivava l’occhio di sabbia.
“Ma voi siete sempre così movimentati?”
chiese Axel che era finito in coppia col rosso.
“Non si nota?” si limitò a rispondere
Temari e il gruppo andò alla ricerca di Jaden.
“JADEN! DOVE
SEI!” chiamò Syrus
preoccupato per l’amico.
“GENERALE DOVE SEI!” Hassleberry non
perdeva l’occasione di farsi riconoscere.
“Deve essere qui vicino, lo sento!”
Alexis aveva deciso di usare la testa e cercava di percepire la sua
aura “ma
dove diavolo è finito”.
“E’ inutile che ci provi” le disse Shino
che era finito in coppia con Jim e la Rhodes “Questo posto
è ricoperto
interamente da un chakra molto potente”.
“Hai ragione” affermò Jim mentre si
faceva strada “Forse non so percepire l’aura o il
chakra ma sento perfettamente
che qui c’è qualcosa di forte e terribilmente
negativo”.
“Hai un buon sesto senso, me ne
complimento” commentò l’Aburame.
“Per favore, smettetela
con queste cose
e fate attenzione a… AAAAHHHHHH!” Alexis stava per
dire qualcosa ma poi i cinque
la sentirono gridare.
“ALEXIS CHE SUCCEDE!” il Dundee fu il
primo a voltarsi ma “Dov’è
finita?” la ragazza era sparita.
“ALEXIS!” gridò Syrus preoccupato.
“Dove sei?” anche Hassleberry chiamò la
ragazza.
“Dev’essere
stata catturata” per Shino
non c’erano altre possibilità “Mushi
King, la vedi?” e si rivolse al suo
spirito.
“L’energia qui intorno è troppo
densa”
rispose lo spirito “Non riesco a vedere niente!”
“Anch’io ho lo stesso problema!” disse
Fortezza Vercroid “L’energia che aleggia qui
intorno non ci permette di vedere
bene”.
“Il mio olfatto però funziona”
intervenne Tiranno Oscuro “Alexis è qua sotto.
Deve esserci una botola qui da
qualche parte”.
“Cerchiamola svelti!” i quattro ragazzi
cominciarono a perlustrare l’intera zona.
“Accidenti che
botta!” Alexis era finita
in una stanza quadrangolare chiusa e poco illuminata “Come
diavolo faccio a
mettermi in simili pasticci non lo so proprio” e senza
esitare si librò in volo
verso il soffitto “Per fortuna che so volare”
ma…
FRABOOOM!
Una scossa la raggiunse
all’improvviso
facendole perdere il controllo e cadde perdendo momentaneamente i sensi.
Nella stanza più in
basso, Viper ghignò
malignamente “Visto che sapete volare ed evocare gli spiriti
ho deciso di
prendere qualche precauzione. Vi sarete anche tolti i bio-bend ma ora
siete nel
mio territorio e sono io che comando” e premette un pulsante.
Da un’altra parte della
giungla, il
gruppo formato da Naruto, le due Sakura e Shaoran stavano correndo alla
cieca.
“Che diavolo significa!” il cinese era
incredulo “Non riesco a percepire l’energia di
Jaden e la bussola dei venti non
funziona”.
“Qui dentro deve esserci un campo
anti-magia” rifletté la piccola Sakura
“ma come fa Viper ad avere un simile
trucco?”
“Idioti!” intervenne Kyuubi da dietro
Naruto “Questo non è un campo anti-magia ma
l’energia di uno spirito parecchio
potente”.
“E tu che diavolo ci fai fuori?” Naruto,
anche se aveva accettato il suo aiuto non si fidava ancora del demone
codato.
“Sono il tuo spirito idiota” rispose il
demone “Ora state zitti e ascoltate: dobbiamo trovare lo
spirito in questione o
non riusciremo a muoverci come si deve qui dentro”.
“E come facciamo a
trovare lo spirito?”
chiese Sakura Haruno che non sopportava molto il demone.
“Se hai avuto la nostra stessa idea,
allora dobbiamo collaborare” intervenne Angelo ambiguo
insieme a Windom e il
Mago Nero.
“Che cosa volete fare?” chiese Shaoran
dubbioso.
“Noi spiriti siamo capaci di percepire
la presenza di nostri simili anche se siamo dentro il loro flusso di
energia”
rispose Windom “ma per farlo meglio dobbiamo diventare
concreti. Ragazzi dovete
materializzarci”.
“Materializzarvi?”
Dissero insieme i quattro
ragazzi.
“Esatto!”
confermò il Mago Nero “Dovete
renderci corporei come voi”.
“Ma sappiamo solo rendervi simili ad
armature” disse ingenuamente Naruto “E poi come si
fa a materializzare uno
spirito grande come Kyuubi col rischio che sfugga al mio controllo
“ e sollevò
giustamente questo dubbio.
“Ti ho promesso che farò il bravo”
ribatté il demone guardandolo storto “E poi sono
in grado di ridurre le mie
dimensioni. Tutti gli spiriti lo sanno fare!”
chiarì ancora.
“E allora come
facciamo?” chiese
dubbiosa la piccola Kinomoto.
“Pensate semplicemente che siamo
concreti” rispose il suo spirito “e dite la parola
“materializzati” così tutti
potranno vederci”.
“Per farci tornare alla nostra forma
spirituale vi basta solo dirci di tornare come prima”
concluse lo spirito dell’Haruno.
“Tutto qui?”
fece incredulo il biondino.
“Che cosa credevi di dover fare?
Meditare?” lo prese in giro Kyuubi.
“Dannata volpe! Se solo provi a fare
casino, ti rispedisco da dove sei venuto” il biondino
avvisò il suo spirito di
stare buono o avrebbe preso seri provvedimenti.
“Tranquillo!” rispose il demone.
“Allora
proviamoci!” consigliò Shaoran e
disse “Mago Nero, materializzati!”
Lo spirito annuì e, un istante dopo, la
sua figura da trasparente, divenne corporea.
“Incredibile!” il cinese ci rimase di
sasso.
“Non sorprenderti” lo invitò il suo
spirito ora corporeo.
“Materializzati!” anche la piccola
Kinomoto ordinò questo al suo spirito che divenne corporeo e
con le dimensioni
di un cigno “Incredibile”.
“Come ha detto Kyuubi, noi possiamo
variare le nostre dimensioni a piacimento” disse Windom.
“Forza Sakura facciamolo
anche noi!”
Naruto era elettrizzato dalla cosa.
“Va bene” rispose la rosa e…
“Materializzati”
I due lo dissero insieme ma
solo uno
spirito divenne corporeo, cioè l’Angelo Ambiguo.
“Ehi! che
significa?” Naruto guardò
Kyuubi incredulo.
“Non sei stato convincente” rispose lo
spirito ghignante “Devi chiedermelo per favore o non mi
materializzo”.
“DANNATA VOLPE TROPPO CRESCIUTA!” sbottò
il biondino “MATERLIAZZIATI E DATTI DA FARE!” ma
Naruto non era di certo il
tipo da fare simili cose, tantomeno con il suo spirito.
“O lo fai, o resto così” rispose il
demone tirando il broncio come un bambino^^.
“ORA TI SISTEMO IO!” se non lo faceva
con le buone allora Naruto avrebbe usato le cattive.
“Prossima fermata infermeria” con un
cappello da capotreno uscito chissà dove, Kyuubi
cominciò a correre “PROVA A
PRENDERMI!” lo schernì il demone.
“SE TI PRENDO TI FACCIO A FETTE!” con la
spada di luce sguainata, Naruto partì
all’inseguimento dello spirito disubbidiente.
“NARUTO!”
gridò Sakura Haruno ma ormai
il biondino non la sentiva più e poi esplose
“POSSIBILE CHE DEBBA SEMPRE FARE
LA TESTA QUADRA!” quando lo prenderà, lo
ridurrà in poltiglia^^.
“Povero fratellone Naruto: ha uno
spirito davvero problematico “ commentò la piccola
Kinomoto sconsolata.
“Si vede che quello spirito non è facile
da controllare” commentò Shaoran preoccupato *
Come diavolo fa Naruto a
convivere con lui? *
“A modo suo, Kyuubi ci sta conducendo
dallo spirito che cerchiamo” intervenne il mago Nero
attirando le attenzioni di
tutti “Anche se non si è materializzato, deve
averne percepito l’essenza in
modo chiaro. Seguiamoli svelti!” e il gruppetto
partì dietro a Naruto e
Kyuubi.
Nick era in compagnia
dell’esuberante Rock
Lee che saltava da una parte all’altra.
“Datti una calmata Lee” gli disse il
castano con calma “Agitarsi in questo modo non
aiuterà nessuno”.
“Mi perdoni signor Nick ma non riesco a
trattenere il mio impeto di gioventù!” si
giustificò come al solito il ragazzo
dalle spesse sopracciglia “DOBBIAMO TROVARE IMMEDIATAMENTE
JADEN E PRENDERE A
CALCI QUEL DEMONE DÌ ABHADON!”
“Che stai dicendo scusa?” Nick non
riuscì a capire cosa volesse dire il ragazzo.
“NON SE NE RENDE CONTO!” esplose con
tutta a sua fiamma della gioventù in maniera esagerata
“VIPER E’ IN COBUTTA CON
ABHADON E ASPETTA SOLO IL MOMENTO GIUSTO PER ELIMINARCI
TUTTI!” e le fiamme
cominciarono a uscire dai suoi occhi^^.
“Guarda che non è come…” Nick
stava per
dire al ragazzo che stava prendendo un granchio ma…
“PREPARATI DEMONE
DÌ ABHADON, LA RINATA
BESTIA VERDE DEL VILLAGGIO DELLA FOGLIA STA ARRIVANDO”
E il ragazzo dalla spesse
sopracciglia
si lanciò di corsa verso il fitto, lasciando Nick con una
faccia da manuale^^.
“Perché mi
sento come se nessuno mi
ascolti?” il ragazzo abbassò la testa sconsolato:
odiava quelle scene^^ “Sarà
meglio muoversi o lo perderò” e corse in avanti in
cerca di Rock Lee.
“Da questa parte
ragazzi!” Jessie indicò
la strada al rimanente gruppo formato da Neji, Tenten, Kakashi, Asuma
Kero-chan
e Yuè.
“E’ un sollievo sapere dove dobbiamo
andare” sospirò l’Hatake.
“Almeno questo!” commentò Asuma
accendendosi una sigaretta.
“Non perdiamo tempo e andiamo!” Tenten
corse in avanti seguita a ruota dagli altri “Voglio prendere
quel brutto ceffo
a calci!” e aveva le idee chiare^^.
“I gruppi si stanno muovendo in un unico
punto” commentò Viper leggermente nervoso
“I miei collaboratori stanno per
entrare in scena ma sono appositamente preparati per Jaden e Jessie.
Come devo
fare per gli altri?” questo era il suo dubbio “Se
solo Axel non avesse
disertato, sarebbe stato un ottimo elemento”.
“Io avrei un’idea” intervenne la
creatura nel cilindro “Penserò io a tenerli
impegnati per un po’. Tu intanto
approfittane per mandare avanti il piano”.
“Pensi di riuscirci?” chiese Viper
dubbioso.
“Non preoccuparti: ti ricordo che stanno
camminando nel mio alone d energia” e rise in maniera
stridula.
“Ottimo! Allora fa in fretta e fa
attenzione a Nick: è uno dei più
problematici” consigliò lui.
“Non preoccuparti!” rise la creatura.
BOOOOMMM!
Ma in quel momento la porta della
stanza
esplose e, con un balzo felino, fece il suo ingresso Adrian.
“Guarda, guarda che bella sistemazione!”
commentò sarcastico il Gecko “Scommetto che quando
devi prendere il tè stendi
una tovaglia a terra e dormi”.
“Una battuta davvero divertente” fece
Viper calmo mentre si alzò lentamente “A cosa devo
la tua visita signor Gecko?”
“Sono qui per prendermi la carta che hai
con te” rispose il ragazzo puntandogli il dito contro
“Quindi non fare
resistenza e dammela subito o sarò costretto a usare la
forza”.
“Divertente!” ghignò Telonius
“Pensi
davvero di potermi battere in un duello?” aveva davvero
voglia di stracciarlo a
Duel Monsters.
“Chi ha parlato di un duello” mentre lo
diceva, Adrian si tolse la giacca nera rimanendo a petto nudo:
mostrando un
fisico scolpito e ben proporzionato (ragazze che leggete la fic non
svenite).
“La cosa si fa ancora più intrigante”
rise l’altro mentre si tolse la sua uniforme mostrando un
fisico massiccio “Mi
tornano in mente gli anni dell’esercito. Forza moccioso,
divertiamoci alla
vecchia maniera” e si mise in guardia.
“ARRIVO!” il ragazzo si lanciò
all’attacco e lo scontro ebbe inizio.
Jaden arrivò nei pressi
di una porta ma
non riuscì ad aprirla.
“Accidenti, è bloccata!” fece il ragazzo
“A questo punto non posso fare altro che usare la
forza” stava per estrarre la
lancia di luce, quando…
“Tu guarda che sorpresa” disse una voce
alle spalle del ragazzo.
Jaden si voltò e vide un suo professore.
Era un uomo alto, sulla trentina, lunghi capelli neri gli scendevano
fino alle
spalle ed era vestito di nero.
“Lei è un mio professore” Jaden lo
riconobbe subito “Lei è…
ecco!”
“Lascia perdere” lo interruppe il
professore con voce quasi ipnotica “So bene che non hai una
buona memoria sulla
mia materia, considerando che hai sempre dormito durante tutte le mie
lezioni.
Io sono il professor Stein” tipico dello Yuki^^.
“Mi scusi professore!” il ragazzo
sorrise imbarazzato, poi chiese “Ehi, ma lei come fa a essere
qui?”
“Diciamo che sono qui per fare un favore
a un amico” rispose Stein tirando fuori il suo duel disk
“Mi dispiace Jaden ma
ora dovrai duellare con me. Solo se riuscirai a battermi la porta si
aprirà”.
“Che diavolo sta dicendo?” fece Jaden
incredulo “Non mi vorrà forse dire che lei
è in combutta con Viper”.
“Vedo che non sei così ottuso come
pensavo ragazzo mio” rispose Stein con la sua voce quasi
assonnata “Allora
cominciamo!” e senza dare il tempo al ragazzo di aggiungere
altro, dette inizio
al duello.
“E va bene, non mi da altra scelta” e
Jaden fu costretto ad accettare.
“TORNA QUI DANNATA
VOLPE!” ruggì Naruto
mentre correva a più non posso per prendere Kyuubi.
“Tanto non mi prendi!” lo provocò il
demone, poi “COSA!” si fermò
all’improvviso.
“TI HO PRESO!” il ragazzo le fu addosso
ma anche lui si fermò “Che diavolo è
quella cosa!” il nervoso era stato
sostituito dalla sorpresa.
“NARUTO!” il resto dei compagni lo
raggiunse.
“Che stai…” Shaoran, di fronte a quello
spettacolo, si bloccò.
“Che diavolo è quello!”
l’Haruno sentì
un brivido salirle lungo la schiena.
“Qualunque cosa sia, è spaventosa!” la
piccola Kinomoto non aveva altre parole per descriverlo.
Così come per tutti gli
altri gruppi,
davanti ai quattro ragazzi era apparsa un’enorme
entità nera le cui sembianze
non erano ben definite.
“Giochiamo
insieme!” disse la strana creatura e da essa
uscirono una miriade di
bolle che li colpirono tutti senza dare il tempo di reagire.
VISONE
DÌ NARUTO
Naruto si
risvegliò in un
luogo che credeva non avrebbe mai più rivisto: la Valle
della Fine.
Era una grande cascata ai
cui lati c’erano le statue di due importanti figure del
passato del suo
villaggio ma essa aveva un altro significato per il biondino.
“BENVENUTO NARUTO!” disse
una voce.
Il ragazzo alzò lo sguardo
verso la statua sinistra e poté vedere qualcuno che credeva
non avrebbe mai più
voluto rivedere.
“MALFORK!”
sulla cima
della testa di Madara Uchiha c’era il letale quarto generale
infernale privo di
maschera che lo guardava con un ghigno diabolico.
“TI
VEDO SORPRESO!” ghignò
il demone scendendo e atterrando sulla superficie dell’acqua
“Chi credevi di
vedere eh?”
“Non è ovvio? Pensavo di
rivedere Sasuke!” rispose il ragazzo estraendo la spada di
luce .
“Ma io sono Sasuke e non
lo sono allo stesso tempo” ghignò il demone
prendendo il suo forcone “Io sono
tutto ciò che mangio, compreso te”.
“Non sarai mai me!” il
ragazzo si mise in posa da combattimento “Non so come sono
finito qui ma ora
non ho tempo da perdere. Fatti sotto!”
“Che parole grosse!” rise
Malfork “Pensi davvero di potermi battere da solo?
L’ultima volta hai
miseramente fallito”.
“ORA VEDRAI!” Naruto si
lanciò all’attacco.
VISIONE
DÌ SAKURA KINOMOTO
La
ragazzina si ritrovò da sola sulla cima della torre della
sua città.
“Ma
cosa è successo!” la ragazzina osservò
incredula la città o almeno ciò che ne
rimaneva: dovunque si girasse, c’erano voragini e altri segni
di devastazione.
“Alla fine
sei giunta!”
disse una voce femminile “ma
ormai è
finita: tutte le mie sorelle sono con me e non le lascerò
più andare via”
Davanti
alla piccola Kinomoto, apparve una figura identica a una bambina,
vestita con
un lungo vestito bianco e con un diadema blu sulla fronte. Dietro la
testa
aveva un paio di ali.
Quando
la vide, Sakura spalancò gli occhi incredula “La
Carta del Nulla!” davanti a
lei era apparsa la carta più potente e pericolosa del mazzo
delle precedenti
Clow Cards.
“Vedo
che sai chi sono!” disse la
creatura con un sorriso “A
questo punto
manchi solo tu, poi avrò finito!” e una
miriade di
sfera apparvero dietro di lei per poi essere lanciate tutte insieme.
“SAKURA
STAI ATTENTA!” Windom apparve e portò la sua
padroncina e protetta al sicuro.
“Windom
sei tu!” disse la ragazzina tirando un sospiro di sollievo.
“Ascoltami!”
la bloccò il suo spirito “Non so come, ma
l’entità che abbiamo incontrato, ci
ha chiuso in un’illusione del vostro passato”.
“Cosa?
un’illusione del nostro passato?” fece la piccola
incredula.
“Esatto!”
confermò lo spirito “Se vuoi uscire da qui, devi
sconfiggere il tuo nemico e
quando sarai libera, devi allontanare quell’entità
così libererai tutti gli
altri”.
“Non
so se ce la posso fare. Io…” la piccola Kinomoto
era un po’ incerta.
“Ricorda
come l’hai sconfitta l’ultima volta”
disse lo spirito “Io ti aiuterò!” e le
fece capire di essere disposto ad aiutarla.
La
piccola Sakura guardò lo spirito in silenzio per alcuni
istanti e poi “Va
bene!” dette segno positivo.
“Molto
bene! Allora diamoci da fare!” e lo spirito si
lanciò all’attacco contro la
carta del Nulla.
“ANDIAMO!”
motivata, la piccola Kinomoto estrasse lo scettro e fu pronta a
sconfiggere per
la seconda volta la più potente tra le Clow Cards.
VISIONE
DÌ SHAORAN
Il ragazzo
aprì gli occhi e si ritrovò sul tetto di una
casa della cittadina in cui vivevano lui e la sua Sakura.
“Questo posto è…” il ragazzo
lo riconobbe subito.
“Vedo che ricordi il posto” fece una voce e davanti
a lui,
con diablomanzia già attiva, apparve il suo Dark Knight
“Salve giovane angelo!”
“Tu dovresti essere sparito!” fece incredulo il
ragazzo.
“In teoria è così ma vedi: io sono solo
un ricordo di una
tua battaglia passata” spiegò il demone
“L’entità che vi ha attaccato mi ha
ridato temporaneamente vita per affrontarti. Trovo orribile: essere
usato da
qualcuno che non sia il sommo Chaos”.
“Quindi, questo è solo un sogno!”
Shaoran ne voleva una
conferma.
“Esatto!” rispose il Dark Knight “Hai due
modi per uscirne:
o mi sconfiggi, o ti auguri che qualcuno si liberi prima e rompa questo
mondo
fittizio, ma io non ci metterei la mano sul fuoco””.
“Questo lo dici tu” il ragazzo si
trasformò in angelo e si
preparò a combattere “Ti ho sconfitto una volta e
lo farò di nuovo!”
“ALLORA FATTI SOTTO!” lo invitò il
demone e lo scontro ebbe
inizio.
VISIONE
DÌ SAKURA HARUNO
“Ehi,
ma dove sono finita?” la ragazza aveva riaperto gli
occhi ma non capiva dove si trovasse.
“Tu guarda chi si rivede” fece una voce roca.
La ragazza dai capelli rosa si voltò ma avrebbe preferito
essere cieca: davanti a lei era apparso Guldo, il demone della settima
sconfitto a suo tempo dall’intervento di Suu Sheron.
“CHE
SCHIFO!” gridò la ragazza.
“ANCORA CON QUESTA STORIA!” gridò
l’alieno infuriato “ORA
BASSTA! TI FACCIO A PEZZI!”
“AIUTO!” gridò la rosa e se la dette
coraggiosamente a
gambe e un buffo, quanto strambo inseguimento ebbe inizio.
VISIONE
DÌ GAARA
Il ragazzo
dai capelli
rossi si ritrovò nel suo villaggio e si guardò
incredulo attorno: era stato
interamente distrutto.
“Che diavolo è successo!”
il ragazzo non aveva parole.
“Chiedi che cosa è
successo?” disse una voce fin troppo simile alla sua
“Mi sembra ovvio: ho
distrutto tutto!”
Gaara si voltò e vide ciò
che sperava non potesse mai più apparire: il suo feroce e
spietato passato,
cioè il precedente Gaara.
“Ti vedo sconvolto!”
ghignò la sua controparte “Ti sei rammollito
parecchio in questo periodo”.
Gaara tornò serio e
incrociò le braccia “Speravo che non ti avrei
rivisto mai più, ma a quanto
sembra il destino ha voluto così” la sua giara si
aprì “Questa volta mi
assicurerò che tu non tornerai mai più”.
“Nei sei così sicuro? FATTI
SOTTO!”e la battaglia tra i due iniziò.
VISIONE
DÌ TEMARI E
KANKURO
I due
fratelli si
ritrovarono nel loro villaggio.
“Ma cosa…” il castano non
riusciva a capacitarsi di quello che vedeva.
“No! È impossibile!” ma
nemmeno la bionda riusciva a capacitarsene.
Il loro villaggio era
completamente distrutto: le case ridotte a cumuli di macerie, le mura
disgregate e le persone erano a terra con i corpi erano fatti a pezzi.
“Chi ha fatto una cosa
simile!” Kankuro voleva la sua testa.
“Di sicuro non è stato
Gaara” di questo Temari ne era sicura “ma allora
chi?”
“Chi?” fece una voce
dietro di loro.
“NOI!” esplose un’altra e
partì un lampo verso i due.
FRABOOM!
Kankuro e
Temari
riuscirono a scansarlo ma il raggio colpì ciò che
restava del palazzo del
Kazekage.
I due si voltarono
inferociti e videro chi aveva fatto una cosa simile: Napa e Radish (se
vi ricordate,
i due avevano combattuto contro i ninja di Suma).
“VOI!”
I due
fratelli rimasero
increduli.
“Esatto! Proprio noi”
ghignò Napa “Credevate veramente che non saremmo
tornati a vendicarci?”
“E invece siamo qui” rise
perfidamente Radish “E ora seguirete i vostri compagni nella
tomba!” e insieme
al compagno esplose in una maligna risata.
“Bastardi!” Kankuro
strinse i pugni fino a ferirsi “VE LA FARO’ PAGARE
CARA!” ed era pronto a
lanciarsi contro di loro, ma la mano della sorella lo fermò.
“Aspetta un momento!”
Temari aveva intuito qualcosa “Questa non è la
realtà ma una sorta d’illusione
generata da quella strana creatura. Sta cercando di farci perdere
tempo”.
“Se è così allora non
dobbiamo fare altro che uscire da qui e basta” dopo aver
sentito le parole
della sorella, Kankuro giunse a questa conclusione.
“Bravi! Ci siete arrivati”
disse Radish senza abbassare la cresta “Effettivamente,
questa è un’illusione
creata da quella strana creatura”.
“Volete uscire da qui?
Allora dovete ucciderci” li avvisò Napa pronto a
iniziare.
“Ah
sì?” sul volto di
Kankuro si disegnò un sorriso bastardo.
“In
questo caso SARA’ UN
VERO PIACERE!” esplose Temari.
“FATEVI
SOTTO BASTARDI!”
E i due si lanciarono
all’attacco.
“VENITE A PRENDERCI!” e
anche i due sayan si lanciarono all’attacco.
VISIONE
DÌ SYRUS, HASSLEBERRY, ROCK LEE, KERO-CHAN, YUE’ E
JESSIE
“Ehi,
ma dove ci
troviamo?” il primo ad accorgersi del cambiamento del
paesaggio fu il Truesdale
minore.
“Non ne ho idea!” ma
nemmeno Hassleberry riusciva a capire dove si trovassero.
“Deve essere una sorta
d’illusione” mantenendo la sua serietà,
il giudice della luna azzardò a
quell’ipotesi.
“Sicuro, ma dove siamo
finiti?” questo era quello che non riusciva a capire Jessie.
“Non abbassate la
guardia!” Kero-chan assunse il suo vero aspetto e si mise in
allerta * Dove
sarà Sakura! * e pensò alla sua amica e padrona.
“Questo posto..” Rock Lee,
invece sembrava averlo riconosciuto.
Si trovavano in un’enorme
radura verde circondata da una foresta ed era giorno.
“Sai
dove siamo?” gli
chiese Syrus.
“Questo è il posto in cui
ho affrontato lui” il ragazzo dalle spesse sopracciglia non
aveva alcun dubbio
al riguardo.
“Lui chi?” vedendo la
faccia preoccupata dell’amico, Jessie capì che
erano in pericolo.
“Stai
forse parlando di
me?” disse una voce.
Davanti al gruppetto
apparve dal nulla un ragazzo di una ventina, alto, muscoloso.
Indossava un kimono
bianco, chiuso in vita da una corda viola, le gambe erano protette da
un
pantaloncino nero e ai piedi aveva sandali blu. Il volto serio era
incorniciato
dai capelli bianchi che scendevano liberi fino alla schiena mentre gli
occhi
verdi erano freddi e scavati.
“KIMIMARO!”
Rock Lee lo
disse con tutta la voce che aveva in corpo.
“Lo conosci?” Jessie
poteva anche evitare di chiederlo.
“State attenti!” li
avvertì il ragazzo “Era uno dei più
pericolosi seguaci di Orochimaru”.
“Orochimaru hai detto“ Yuè
ricordò cosa gli avevano raccontato sul mortale sennin
“Allora è un demone di
Abhadon!”
“Devo
deluderti ma non lo
sono!” rispose Kimimaro senza cambiare espressione
“E’ vero, sono morto ma una
misteriosa forza mi ha richiamato e confinato in questa
realtà fittizia. A
quanto ho capito, è mio compito trattenervi qui e
uccidervi!” l’ultima parola
la disse con un tono sinistro.
“Non
credere di metterci
paura!” Hassleberry era pronto a menare le mani
“Siamo più forti di quanto tu
possa credere e poi siamo in sei mentre tu sei da solo”.
“Potrete essere anche in
cento ma non riuscirete a sconfiggermi” Kimimaro tese le mani
in avanti da cui
uscirono delle lame bianche “Per me siete solo spazzatura da
buttare via”.
“State
attenti ragazzi!
Quel tipo usa le sue stesse ossa per combattere” li
avvisò Rock Lee.
“Come? Le ossa?” Syrus lo
guardò incredulo.
“Deve essere la sua
abilità innata” ipotizzò giustamente
Kero-chan “Se è da solo, vuol dire che
è
molto forte”.
“E lo è!” confermò Rock
Lee “Quando ho combattuto contro di lui, era malato ed
è morto prima di darci
il colpo di grazia, ma ora sembra in ottima forma”.
“Non ha importanza”
intervenne Tirannus “Potrà essere forte quanto
vuole, ma noi non siamo da
meno”.
“Avanti ragazzi diamoci da
fare” Jessie tirò fuori la sua spada.
“ANDIAMO!”
E i
sei si lanciarono
contro il Kaguya.
VISIONE
DÌ NEJI TENTEN e SHINO
I tre si
ritrovarono all’esterno, esattamente vicino alla
costa.
“Ehi, ma dove siamo finiti?” chiese Tenten
“E dove sono gli
altri?”
“Non lo so!” Neji osservò col suo
Byakugan ma non riuscì a
capire “Non riesco a vedere niente”.
“Ma come? Pensavo potessi fare di tutto con la tua
abilità
innata” la castana sapeva che il compagno era un tipo molto
forte.
“Probabilmente siamo dentro una potente illusione o
qualcosa del genere” intervene l’Aburame.
“E tu che ci fai qui?” solo ora Tenten si era
accorta della
presenza di Shino.
“Non so che dirti!” rispose Shino.
“Sarò meglio stare attenti!”
consigliò Neji poi sentì
qualcosa “Sta arrivando qualcuno!”
I tre estrassero le loro armi e si misero spalla contro
spalla.
“Evitate
simili scenate, non sono il tipo da attacchi a
sorpresa” disse una voce e, poco dopo, apparve davanti a
loro…
“Impossibile!” quando lo vide, Neji
pensò di non vederci
bene.
“Tu dovresti essere morto” ma anche Tenten era
incredula.
“E’ davvero un’illusione ben
fatta!” commentò Shino
mantenendo la calma.
Davanti ai
tre era apparso un avversario che il gruppo
aveva sconfitto di recente: il Dark Knight dello Hyuga in versione
leone
antropomorfo.
“Questa non è un’illusione ma una
realtà fittizia” rispose
il Dark Knight “Se volete andarvene dovete
sconfiggermi” e senza dire altro, si
lanciò all’attacco sui tre.
“ALLORA FATTI SOTTO!” Neji non aveva bisogno di
altro e si
lanciò anche lui.
“Andiamo ad aiutarlo!” Shino non voleva correre
rischi.
“Mi hai tolto le parole di bocca” rispose Tenten e
anche i
due si lanciarono all’attacco.
VISIONE DÌ NICK
Il Sun’s Warrior si
ritrovò in una landa
desolata: il terreno era nero e il cielo era tinto di rosso.
“Dove sono finito!” il castano non era
mai stato in un posto del genere.
“TI DO IL
BENVENUTO NEL MIO MONDO!” fece una voce
familiare.
Nick sgranò gli occhi “Chaos!” e
sudò
freddo.
“INDOVINATO!”
davanti a Nick apparve la micidiale entità: era identica a
lui solo che i
capelli erano neri e gli occhi rossi.
Indossava un abito nero con tinte rosse
ed era avvolto da uno strano alone.
“Che razza di scherzo
è questo” Nick
guardò storto il suo demone interiore.
“NON E’ UNO
SCHERZO!” rispose il demone ghignante “GRAZIE A
QUELLA CREATURA SEI CADUTO IN UNA SORTA DÌ TRANCE E ORA TI
TROVI QUI DAVANTI A
ME E ORA MORIRAI MOCCIOSO!” lo
minacciò Chaos.
“Questo non accadrà mai” rispose il
ragazzo mantenendo la calma “perché io ti
batterò!”
“DIVERTENTE!”
Chaos estrasse una spada nera modello orientale con un enorme gemma
viola
sull’impugnatura “VEDIAMO
SE CI RIUSCIRAI”.
“Lo farò di sicuro e ti metterò a
cuccia
una volta per tutte!”anche Nick estrasse la sua spada e fu
pronto a combattere.
“Chaos! Noto con piacere
che abbiamo la possibilità di
scatenarci!” fece una voce proveniente
dalla spada.
Nick sgranò gli occhi
“Che diavolo!”
“HAI INDOVINATO
SONGA!” rispose Chaos rivolto alla sua arma
“ABBIAMO
LA POSSIBILITA’ DÌ ESSERE DÌ NUOVO
LIBERI!”
Nick guardò incredulo il
suo demone
interiore “Tu parli con la tua spada!”
“ESATTAMENTE!”
Chaos puntò in avanti la sua spada “TI PRESENTO SONGA,
LA MIA ARMA MIGLIORE! E LA USERO’ CONTRO DÌ TE!”
“Preparati a essere
distrutto moccioso!” Songa
brillò in modo sinistro nella mano del suo padrone.
“Lo vedremo!” Nick strinse la mano sulla
sua spada e poi sorrise beffardo “Chissà quale
delle nostre due spade reggerà!”
“FATTI
SOTTO!” il suo
demone interiore si lanciò all’attacco e il duello
interiore ebbe inizio.
NEL MONDO VERO
“ATTACCA!” con
le lacrime negli occhi,
Jaden ordinò a Neos di attaccare il mostro di Stein ponendo
fine al duello.
“Complimenti Jaden, hai vinto” si
complimentò il professor Stein con un debole sorriso
“Ora, ti prego, salva…
AARRRGGGHHH!” il bio-bend che aveva al polso gli
risucchiò l’energia. Incapace
di reggersi in piedi, Stein perse l’equilibrio e
precipitò nel vuoto.
“PROFESSOR STEIN, NO!” Jaden cercò di
lanciarsi in picchiata per salvarlo ma anche lui sentì un
mancamento e crollò a
terra privo di sensi.
“Questa non ci
voleva!” del gruppo Jim
era l’unico a essere rimasto in piedi.
“Allora anche tu sei ancora sveglio!”
davanti a lui apparve Axel con in braccio i suoi tre compagni
“A quanto sembra
siamo stati risparmiati da quella strana creatura”.
“Non eravamo noi i suoi bersagli” di
questo Jim ne era certo “Puoi restare qui a proteggerli? Io
vado a cercare
Alexis”.
“Dov’è andata?” chiese il
Brody
preoccupato.
“E’ caduta in una botola qua sotto”
rispose il ragazzo con l’occhio bendato indicando il terreno
“Stavamo per
aprirla ma è arrivata quella strana creatura e tutti sono
svenuti”.
“Allora ti do una mano!” propose Axel
pronto a sfondare la botola.
“Non disturbatevi
ragazzi” rispose una
voce.
I due si voltarono e videro i maestri
Kakashi e Asuma farsi avanti con i rimanenti ragazzi in spalla.
“Per fortuna che li abbiamo trovati in
tempo” sospirò Asuma “Questo posto
è pieno di animali selvaggi: se fossero
stati attaccati, sarebbero stati sbranati”.
“Già! Ora, però vediamo di
svegliarli”
l’Hatake fece una serie di sigilli e appoggiò la
mano sulla fronte di Jessie ma
“NON FUNZIONA!”
“Ne sei sicuro?” anche il Sarutobi ci
provò ma anche lui fallì “Deve essere
un tipo particolare di arte illusoria”.
“Ascoltate!” li richiamò Jim
“Alexis è qui
sotto, dobbiamo liberarla immediatamente”.
“Ci penso io!”
Kakashi si alzò e sollevò
il copri fronte tirando fuori il suo Sharingan “La vedo! Ha
perso i sensi ma
sta bene” gli altri tirarono un sospiro di sollievo
“ma la stanza si sta
riempiendo d’acqua. Dobbiamo liberarla subito e so come
fare” la sua mano
sinistra cominciò a crepitare di elettricità e
poco dopo “RAIKIRI!”
FRABOOOOOM!
Affondò la mano
nel terreno aprendolo in
due.
“E ora tiriamola
fuori” Asuma non perse
tempo e saltò nella stanza ormai piena d’acqua,
prese la ragazza e saltò subito
fuori.
“Come sta?” chiese Axel.
“COFF! COFF!” a
rispondere fu la ragazza
stessa che, dopo aver dato alcuni colpi di tosse, si
risvegliò “Ehi, qualcuno
ha preso la targa di quel furgone?” e se ne uscì
con una battuta da vecchia
scuola^^.
“Direi che sta bene!” sospirò Asuma
mentre l’aiutava ad alzarsi.
“Ora pensiamo a svegliare
gli altri!”
propose Kakashi prestando attenzione al gruppo ancora addormentato.
“Che cosa è…” Alexis
osservò tutti i
suoi compagni quando poi notò “OH NO!”
che Nick stava subendo un lento ma
inesorabile cambiamento fisico.
“Che gli sta succedendo?” Axel guardò
incredulo quello strano fenomeno.
“Quel demone che è dentro di lui, sta
per uscire di nuovo” al solo ricordare quello che gli avevano
detto Jim sudò
freddo.
“Dobbiamo svegliarlo subito o siamo nei
guai” Alexis cominciò a scrollarlo e a
schiaffeggiarlo “Signor Nick, la prego
si svegli”.
“Forza ragazzi, svegliatevi!” anche gli
altri cercarono di far riprendere i loro compagni.
NELLA
VISIONE DÌ NARUTO
Il biondo
pieno di ferite
era ormai esausto, sembrava che fosse giunta la sua fine
“Accidenti!”
“Tutto qui Naruto?” lo
schernì Malfork mentre ghignava beffardamente
“Ormai sei giunto al limite,
arrenditi e lasciati divorare. Ho una fame da lupo” e si
leccò le labbra con
fare goloso.
“Arrendermi?”
il ragazzo
si rialzò a fatica reggendosi sulla sua spada “Non
ci penso nemmeno. Io non mi
arrenderò mai!”
“Uhuhuhuh! Meglio così”
ghignò Malfork “in questo modo
prolungherò le tue sofferenze. Sei finito
moccioso!” e si avvicinò molto lentamente a lui.
“Non è ancora finita!”
Naruto alzò il viso mostrando una determinazione come mai
“NON MI FARO’ MAI
BATTERE DA TE! PERCHE’ IO SALVERO’ IL MIO SASUKE E
DIVENTERO’ HOKAGE!” ruggì
con tutta la sua voce e si trasformò in super Naruto secondo
livello.
“Che mossa patetica!”
commentò il demone “NON TI SERVIRA’ A
NIENTE! AMATERASU!” e lanciò le micidiali
fiamme nere dall’occhio sinistro.
“NON MI PRENDERAI!” ma
Naruto riuscì a spostarsi appena in tempo e poi si
lanciò contro di lui.
“Un
attacco suicida? FATTI
SOTTO!” Malfork fece altrettanto e.
ZACK!
Infilzò
il biondino
all’addome.
“COUGH!” Naruto sputò un
fiotto d sangue dalla bocca.
“Hai perso moccioso!”
ghignò trionfante Malfork.
“Uhuhuh!”
rise il biondino
“Ne sei davvero così sicuro?”
PUFF!
E
sparì in una nuvola di
fumo.
“COSA! ERA UNA COPIA!”
Malfork era convinto che non avesse più chakra.
“SEI
FINITO MALFORK!”
Una
marea di Naruto avvolti
da un’aura rossa si lanciarono contro il demone.
Il demone
osservò
incredulo la scena * Quel chakra…. È di Kyuubi!
Come diavolo fa a usarlo? * non
riusciva a spiegarselo.
“ASSAGGIA
QUESTO!
ZANZEKTEN!”
Tutte
quelle copie
lanciarono insieme lo stesso attacco verso il demone che ne fu
investito in
pieno.
“AAAAAAARRRRRGGGGHHHHHHH!”
e gridò come un matto per l’enorme dolore.
Naruto si
avvicinò
all’avversario ormai sconfitto.
“Hai perso!” queste furono
le sue trionfanti parole.
“Così sembra!” ghignò il
demone mentre il suo corpo cominciò a sparire “ma
non preoccuparti: molto
presto tornerò e, quando questo accadrà,
verrò divorerò te e tutte le persone
che ami. Goditi questa pace momentanea perché dopo
scatenerò l’inferno” e dopo
aver detto quelle minacce sparì
del
tutto.
“Vieni quando vuoi!” lo
invitò Naruto “sarò pronto ad
accoglierti!” e la visione si diradò.
Naruto si risvegliò di
soprassalto e si
alzò di botto.
“Naruto!” Jim gli si avvicinò per
sincerarsi delle sue condizioni “Stai bene amico?”
“Sì, io sto bene, ma gli altri?” chiese
il biondino preoccupato per i suoi amici.
“Stanno ancora dormendo” rispose Axel
“Non ci resta che aspettare che si riprendano”.
VISIONE
DÌ SAKURA KINOMOTO.
Ormai
la cittadina della piccola Kinomoto era quasi del tutto sparita,
divorata dal
Nulla.
“Non mi
scapperai!”
la carta del Nulla non dava alla ragazza un attimo di tregua e non le
permetteva di attivare nessuna delle sue Sakura Card.
“Sakura,
cerca di fermarla in qualche modo” la incalzò
Windom che continuava a volare
alla massima velocità.
“Cosa
devo fare?” la ragazza non riusciva a trovare una soluzione:
aveva già tentato
di usare la stessa mossa della volta precedente ma si era rivelata
inutile.
“Se
non puoi batterla col vecchio modo, usane un altro!”
consigliò lo spirito
mentre volava ancora più veloce.
La
ragazzina si spremeva le meningi ma non sapeva cosa fare * Nessuna
delle mie
carte può niente contro il Nulla. Se gliele lancio contro,
verranno catturate e
imprigionate e questa volta dubito che riuscirò a
riottenerle. Cosa faccio? *
“Crea!”
disse una nuova voce “Da vita a qualcosa che non possa essere
fermato nemmeno
dall’inarrestabile potenza del Nulla”.
La
ragazza spalancò gli occhi “Chi ha
parlato!” e si guardò intorno.
“Hai
detto qualcosa Sakura?” chiese lo spirito mentre continuava a
volare
velocemente.
“Una
voce ha detto di creare” disse la ragazza come se fosse in
trance e poi fu
avvolta da una candida luce verde.
“Sta
per nascere un’altra Sakura Card a quanto pare” e
di questo Windom ne fu
felice.
“Che cosa
succede?”
la carta del Nulla osservò incredula la scena “Che stai
facendo?”
“Carta
del Nulla, tu sei solo un’immagine del mio passato radicata
nel mio cuore, ma
ora farò in modo che tu diventi per sempre una mia
amica” disse la piccola
Kinomoto con un sorriso.
“Che diavolo
stai dicendo?”
il Nulla non ci
capiva niente “CHE COSA
VUOI
FARE!”
l’improvvisa sicurezza della piccola Kinomoto la rendeva
nervosa.
“Carta
della Convergenza Magica, compi il tuo lavoro” la piccola
Kinomoto alzò in
cielo la sua nuova carta capace di richiamare e fondere insieme
più cose,
armonizzandole tra di loro.
“EHI, CHE
COSA VUOI FARE?”
la carta del Nulla si sentì risucchiata da quel vortice
magico.
“Ora
è il mio turno” dalla volta celeste scese una luce
azzurra che si pose davanti
a Sakura “Non sai da quanto tempo aspettavo di unirmi a
te” e assunse le
sembianze di una cometa “Io sono Polaris, la stella che guida
le anime dei
giusti. D’ora in avanti, sarò sempre al tuo
fianco”.
“Ti
ringrazio” sorrise la piccola Kinomoto e attivò la
carta della Convergenza
“POLARIS E NULLA, UNITEVI IN UNA SOLA ENTITA’
DÌ PURA LUCE E GUIDATE LA MIA
VIA!”
“NO!
NON VOGLIO!” la carta
del Nulla tentò di opporsi ma invano.
“Rassegnati!
Ora saremo una cosa sola e soppeseremo il fato per sempre”
disse la stella
azzurra avvolgendola nel suo caldo abbraccio.
Le
due creature si unirono in una sola e ne nacque una nuova.
La nuova carta aveva
le sembianze di una
luminosa fata: il minuto corpo argenteo, aveva delle striature nere,
sei paia
di ali si muovevano con grazia ed eleganza, mentre gli occhi bianchi
osservavano la nuova padrona.
“Ti
do il benvenuto” sorrise dolcemente la piccola Kinomoto.
La
nuova carta fece un riverito inchino e, dopo un istante, divenne luce e
assunse
la sua forma di carta nelle mani nelle mani di Sakura: il suo nome era
GUIDA.
“Spero
che adesso le nostre vie saranno sempre illuminate dalla tua
luce” sorrise la
piccola Kinomoto mentre la visione si diradò.
La piccola Kinomoto aprì
gli occhi e
girò la testa “Che cosa è
successo?”
“Ti sei ripresa, meno male!” sospirò
contento Naruto poi notò la carta nelle mani della piccola
Kinomoto “E quella
da dove spunta?”
Anche gli altri la notarono e si
avvicinarono.
“Questa è una
nuova amica” si limitò a
dire la ragazza con un sorriso.
“Buono a sapersi!” disse Jim “Ora,
però
dobbiamo fare qualcosa per gli altri: sono ancora privi di
sensi”.
“Forse la mia nuova carta può fare
qualcosa!” disse Sakura e attivò la carta
“Vi presento GUIDA e appartiene a
Yuè” poi si rivolse al nuovo spirito
“Puoi fare qualcosa per loro?”
La piccola fata, dopo essere apparsa,
osservò i ragazzi a terra e poi “Posso
solo guidare la loro strada verso il ritorno ma
non posso svegliarli” rispose “la
creatura che li ha intrappolati
dentro il mondo fittizio in cui si trovano è troppo forte”
e aggiunse
questo.
“Se è
così, allora troviamola e
fermiamola una volta per tutte” intervenne Naruto
“Andiamo a prenderla a calci”
propose.
“Non correre Naruto” ma il suo maestro
fermò il suo entusiasmo “Dove credi di andarla a
cercare? E poi non puoi di
certo andare da solo”.
“Per questo posso pensarci io”
intervenne
la carta della Guida “Io posso indicare la strada verso
qualsiasi meta e
creare contatti con chiunque vogliate”.
“Perfetto! Allora, prima di tutto,
portaci dal fratellone Jaden e poi andiamo a cercare Viper”
intervenne Naruto.
“Vengo con te” s’impose la piccola
Kinomoto “la carta della Guida è più
forte se sono vicino a lei”.
“Allora vengo anch’io” intervenne Axel
“Ne ho abbastanza di stare a guardare” e i due
annuirono.
“Accidenti che teste
dure” sospirò
Kakashi “Vorrà dire che verrò
anch’io: è meglio che ci sia un adulto a
controllarvi” sapeva perfettamente che quei due non sarebbero
rimasti fermi.
“Allora noi resteremo qui a vegliare
sugli altri” disse Asuma “Speriamo solo che gli
altri si risveglino presto” e
si preoccupò principalmente per Nick che stava lentamente
cambiando aspetto nel
suo demone interiore.
NELLA
VISIONE DÌ SHAORAN
Il giovane
angelo era ferito a una spalla mentre
l’avversario lo guardava dalla’alto in basso.
“Direi che ormai è finita”
ghignò il Dark Knight mentre
avanzò trionfante “Anche se è ancora
debole, percepisco la presenza del Sommo
Chaos in un altro mondo
interiore.
Adesso ti eliminerò e poi andrò ad aiutarlo: in
questo modo ci riprenderemo ciò
che ci appartiene!”
Shaoran
restò in silenzio per alcuni istanti poi “Ti
sbagli!”
“Che cosa?” il Dark Knight lo fissò
senza capire.
“Se credi che il signor Nick si farà battere tanto
facilmente dal suo demone interiore ti sbagli” il ragazzo si
alzò in piedi e
fissò dritto l’avversario “E poi non hai
ancora vinto contro di me” e mostrò un
ghigno bastardo.
“Pensi davvero di potermi battere in quelle
condizioni?” lo
schernì il Dark Knight “Sciocco, io sono
trop…. AAAARRRRGGGGHHHH!” non ebbe
nemmeno il tempo di finire la frase che si ritrovò il
braccio sinistro mozzato
“CHE DIAVLOLO SIGNIFICA!”
“Ti ho già battuto una volta” la spada
di Shaoran
s’illuminò divenendo abbagliante “E lo
farò di nuovo. Squarcia le tenebre
Angeru” la lama divenne di pura luce.
“COSA! NON L’AVEVI ANCORA ATTIVATA!” il
Dark Knight era
incredulo.
“Si vede che sono migliorato allora!”
commentò il ragazzo
e…
ZACK!
Senza che
l’avversario se ne accorgesse, lo decapitò.
“Io sono un angelo reincarnato amico” disse il
ragazzo
mentre il corpo del Dark Knight si accasciò a terra senza
vita “Il mio
obiettivo e proteggere le anime di questo mondo e le persone a cui
tengo.
Quindi non posso perdere tempo con te!” tornò
normale e la visione si dissolse.
Il giovane Lì
aprì gli occhi e si
ritrovò nel bel mezzo della discussione tra Naruto e gli
altri.
“Shaoran, ti sei risvegliato!” quando
Sakura lo guardò negli occhi gli sorrise.
“Anche se tu sei stata più veloce!”
rispose il ragazzo mentre si alzò “E quella chi
è?” e notò anche lui la carta
della Guida.
“E’ il nuovo acquisto delle Sakura Card”
rispose la piccola Kinomoto “Ti presento la Carta della Guida
nata dall’unione
di una stella bianca e il Nulla!”
“Cosa! Hai affrontato e sconfitto di
nuovo la carta del Nulla?” il castano la guardò
stupito.
“Sì!” rispose la ragazza con un sorriso.
“EHI, NON PERDIAMO
TEMPO!” intervenne
Naruto “ANDIAMO A CERCARE JADEN!”
“Giusto!” disse Shaoran.
“Perché sono tutti così!”
sospirò
sconsolato Kakashi^^.
“Sono ragazzi!” gli disse Asuma.
“Forza non perdiamo altro tempo!”
intervenne Axel “Guida, portaci da Jaden!” e si
rivolse subito alla Carta
magica.
“Aspettate solo qualche istante!”
rispose la
carta e chiuse gli occhi.
VISIONE
DÌ SAKURA HARUNO.
“NO!
STAMMI LONTANO!” la rosa aveva continuato a correre
per tutto il tempo: manco aveva cercato di affrontare quella palla
verde.
“TORNA QUI MOCCIOSA!” Guldo, ormai rosso per la
corsa,
continuò a seguirla ma quanto sarebbe durato? Si sa che la
paura mette le ali
no?^^.
“AIUTO!
AIUTO!” Sakura Haruno aveva perso la voglia di
combattere.
“Che diavolo stai facendo, stupida!” la riprese la
voce del
suo spirito “Fermati e combattilo!”
“MA HAI VISTO QUANTO E’ BRUTTO”
gridò l’Haruno senza
accennare a fermarsi.
“E ALLORA!” anche lo spirito gridò
furente “SOLO PERCHE’ E’
BRUTTO, QUESTO NON VUOL DIRE CHE TU DEBBA SOLO SCAPPARE! SMETTILA
DÌ SCAPPARE
DALLA REALTA’ SCEMA!” aggiunse.
La ragazza
ebbe quasi un tic e osservò
lo spirito “CHE VUOI DIRE! IO NON SCAPPO
DALLA REALTA’!”
“E invece si!” rispose lo spirito con tono di voce
più
calmo “A parte poche volte, tu sei sempre scappata da quello
che avevi intorno!
Ti sei sempre affidata agli altri per risolvere i tuoi problemi: in
pratica,
sei una nullità Sakura!” e usò tutta la
fermezza che aveva in quelle parole.
La ragazza
si fermò con lo sguardo perso nel vuoto,
rimanendo immobile.
“Finalmente Anf! Anf! Ti sei fermata!” Guldo
arrivò pochi
secondi dopo con un respiratore in mano “Non sono fatto per
le maratone” e se
ne uscì con questa battuta^^.
“Io…
Io!” nel frattempo Sakura stava ripercorrendo la sua
vita e non poté fare altro che dare ragione al suo spirito
“Io non servo a
niente!” e strinse i pugni.
“Sei sempre scappata Sakura” rispose lo spirito
“Hai
intenzione di scappare ancora o vuoi fare qualcosa di buono?”
alla fine voleva
solo aiutarla a svegliarsi.
Sakura chiuse gli occhi * Io voglio diventare forte! Voglio
essere capace di aiutare i miei amici, salvare Sasuke e… *
il volto del ragazzo
che le era apparso come quello di un angelo * Voglio dirglielo! *
“STOP!”
Con
quel grido, l’alieno verde fermò lo spazio intorno
all’Haruno, bloccandola.
“Eheheheh! Ora non mi scappi più!”
l’alieno si lanciò verso
di lei pronto a trapassarla.
“Non
scapperò più!” sorrise la ragazza dai
capelli rosa
“MAI PIU’! LIFE STREAM!” e
scatenò la forza della natura.
“CHE SCHERZO E’ QUESTO!” fece Guldo
incredulo! “Che diavolo
è quella roba! COSA!” con stupore, vide che la
ragazza avvolta da quella
misteriosa energia verde era sparita.
KAPOM!
CRASH!
E poco
dopo l’alieno fu colpito in pieno viso da un potente
pugno spacca molari e schiantato al suolo.
“CHE DIAVOLO SIGNIFICA!” l’alieno si
alzò a fatica e
osservò incredulo la ragazza “NESSUNO
PUO’ LIBERARSI DAL MIO BLOCCO
SPAZIO-TEMPO, E’ IMPOSSIBILE!”
Con uno sguardo terribilmente serio, Sakura si avvicinò
all’avversario “Il Life Stream è la
fonte della vita di ogni mondo: nulla è più
forte di esso, nemmeno il tempo. E, per la cronaca, la parola
“impossibile” non
esiste!” e anche lei se n’era convinta^^
“Ti devo ringraziare: grazie al tuo
ritorno ho capito in cosa sbagliavo. Questa volta ci penserò
io a finirti” e fu
davanti all’alieno verde.
“Aspetta!” Guldo cercò di guadagnare
tempo “Mi hai battuto,
riconosco la sconfitta! Perché ora non m lasci
andare?” sperava di riuscire a
convincerla.
“Spiacente, ma non ho intenzione di farlo” la
ragazza
chiuse il pugno e vi concentrò il Life Stream
“L’ultima volta mi hai offesa e
io non dimentico” mai chiamare Sakura cozza^^
“Sparisci dalla mia vista
involtino schifoso. LIFE ANGEL!” e lanciò un nuovo
attacco creando un enorme
angelo verde.
FRABOOOOMMMM!
La
potenza del colpo fu devastante e l’alieno verde fu
disintegrato senza lasciare traccia di se.
“Allora
Angelo Ambiguo, ho superato la prova?” chiese la
ragazza al suo spirito.
“A pieni voti!” rispose lo spirito “Vedi
di non dimenticare
la lezione!”
“Non lo farò!” sorrise la ragazza mentre
la visione si
dissolse.
Anche l’Haruno si
svegliò e si alzò di
scatto.
“Anche la nostra Sakura si è svegliata!”
nel notarla Kakashi sorrise.
“Cosa sta succedendo?” chiese la ragazza
e tutto le fu spiegato subito.
Poco dopo la ragazza
annuì “Vengo con
voi: se Jaden è ferito, lo curerò!” e
decise di unirsi al gruppo.
“Non perdiamo altro tempo” Sakura
Kinomoto si rivolse alla carta della Guida “Allora?
L’hai trovato?”
“Da questa parte!”
la carta
rispose subito e fece strada “Seguitemi!”
“Noi andiamo, se qualcun altro si
sveglia ci segua!” disse Shaoran e corse in avanti seguito
dagli altri.
“Speriamo bene!” disse Asuma.
VISIONE
DÌ GAARA
Lo scontro
tra il rosso e
il suo passato era in assoluta parità: i due usavano le
stesse mosse basate
sulla sabbia.
“Non c’è che dire: sei
forte!” fece Gaara ansimante.
“Io sono te ed è normale
che sappia usare tutte le tue mosse” rispose
l’alter ego del rosso “C’è
solo
una differenza!” in quel momento la sua giara si ruppe e la
sabbia l’avvolse
interamente trasformandolo nel micidiale demone tasso ad una coda
“IO NON HO
PAURA DÌ USARE IL POTERE DEL MIO DEMONE!”
RUUUUBBBLLLLEEEEEEE!
La parte malvagia di Gaara
non si fermò e incrementò il suo potere
diventando Ichibi stesso.
“E ORA FATTI SOTTO
MOCCIOSO!” il gigantesco demone sollevò
l’enorme zampa e la calò con inaudita
violenza.
FRABOOM!
Generando
una potente
scossa di terremoto ma…
“Tutto qui il massimo che
sai fare?” disse la voce di Gaara da sotto l’enorme
zampa.
“COSA!”
il demone osservò
incredulo: Gaara aveva fermato la zampa con la mano
“IMPOSSIBILE!”
“Devo
ringraziare Naruto
se sono diventato così forte!” disse Gaara
spingendo la mano e sbilanciando
l’enorme demone.
“CHE
DIAVOLO INTENDI
DIRE!” il demone non capiva cosa intendesse.
“Tu combatti solo per te
stesso” spiegò Gaara “ma non hai un vero
obiettivo da realizzare. Per diventare
forte devi avere qualcosa da proteggere: questa è la vera
differenza tra me e
te”.
“CHE ASSURDA BUFFONATA!”
tuonò il demone avvicinando la zampa sinistra allo stomaco
“PROIETTILI D’ARIA
CONGELANTE!” e sparò delle sfere d’aria.
“Mente:
difesa!” ma Gaara
usò una delle quattro energie ed estese lo scudo dorato per
un raggio di oltre
quaranta metri.
“CHE DIAVOLO E’ QUELLO!”
il demone tasso non comprese cosa fosse apparso.
“Sbaglio o avevi detto di
conoscere ogni mia mossa!” disse Gaara gelido
“Oppure sono solo le mosse che
uso con la sabbia che conosci bene? Allora hai perso in
partenza!” il ragazzo
estrasse la spada che portava sempre dietro la giara.
“CHE DIAVOLO DÌ FORMA
ASSURDA HA QUELLA SPADA!” il demone notò subito
l’arma di Gaara: la lama era
bianca e a doppio taglio ma l’impugnatura era quelle di
una’altra cosa.
“L’hai notata vero?” il
ragazzo alzò la sua arma verso l’avversario
“Questo è un Gunblade: la fusione
tra una spada e una pistola. Mi è stata affidata dal mio
maestro Squall
Leonhart. Quella che vedi è la prova che io ho deciso di
cambiare e di
combattere per qualcosa di nuovo”.
“CHE
SCEMENZE STAI
DICENDO? NON CAPISCO NIENTE!” per il lato oscuro di Gaara
quello era arabo.
“Questa è la fine del mio
passato!” Gaara tese in avanti il Gunblade e ”COLPO
IMPERIALE!”con un fendente
verticale tranciò di netto l’enorme demone.
“CO-COSA!” senza essersene
reso conto il demone Ichibi era stato sconfitto da un semplice attacco
di
spada.
“Hai commesso un grave
errore a pensare che io fossi rimasto quello che ero una volta: le cose
cambiano ed io non faccio eccezione!” dopo quella frase a
effetto, la visione
si sciolse.
Gaara aprì gli occhi e
si mise a sedere.
“Ti sei svegliato anche tu, a quanto
vedo” Asuma fu felice di vedere che un altro ragazzo si era
rimesso in piedi *
Più passa il tempo, più i ragazzi si svegliano
velocemente. È chiaro che questa
creatura non ha un controllo perfetto delle illusioni che crea *.
“E gli altri?” Gaara si guardò intorno e
chiese dei compagni che non vedeva.
“Sono andati a cercare Jaden!” rispose
Jim “Vuoi andare anche tu?”
“Prima devono riprendersi anche i miei
fratelli!” rispose il rosso e si avvicinò a
Kankuro e Temari “Avanti, battete
l’avversario, qualunque esso sia!”
VISIONE
DÌ TEMARI E
KANKURO
I due
fratelli erano alle
prese con Napa e Radish che si stavano dimostrando temibili.
“Che noia!” si lamentò
Napa tenendo le braccia incrociate “E’ davvero
tutto qui quello che sapete
fare?”
“Mezze cartucce come loro
le battiamo anche con una mano” ghignò Radish.
“Quei
due si stanno
prendendo gioco di noi da tropo tempo, non li sopporto
più” Kankuro tratteneva
a stento il nervoso ma voleva davvero farli a pezzi.
“Mantieni la calma” fece
la bionda “Forse ho trovato una soluzione”.
“Spara!” sorrise il
fratello e la sorella gli bisbigliò alcune parole
all’orecchio.
“Che
diavolo stanno
facendo?” chiese Napa.
“Secondo me hanno tirato
fuori qualche idea” azzardò l’altro
“Vediamo che cosa fanno!”
“Sei
pronto!” Temari
sollevò il ventaglio e per un attimo coprì lei e
il fratello dalla visuale dei
due nemici.
“PUOI DIRLO FORTE! KANDATA
STRIFE!” e nel mentre in cui il ventaglio si era alzato,
partirono una miriade
di fili viola che si lanciarono contro i due formando la tela di un
ragno.
“CHE
BUFFONATA!” i due
sayan saltarono ed evitarono l’attacco.
“CI SIETE CASCATI!” ma
Temari aveva previsto la mossa e si era teletrasportata sopra di loro
“DRAGO DÌ
VENTO!” e lanciò un potente attacco di vento che
assunse la forma di un drago.
“PENSI
DAVVERO CHE BASTI
COSI’ POCO PER BATTERE DUE GUERRIERI SAYAN COME
NOI!” tuonò Napa che spalancò
la bocca e sparò un raggio energetico verso la ragazza che
fu investita in
pieno.
“TEMARI!”
Kankuro gridò il
nome della sorella con tutta l’anima.
“Ti manca? Allora
raggiungila nella tomba!” Radish gli apparve dietro e lo
trapassò al petto.
“GH!” il ragazzo riuscì a
fare solo quest’unico rumore e poi crollò a terra
senza vita.
“Troppo
facile!” ghignò
Napa mentre scese a terra.
“Hai ragione” confermò
Radish “Possiamo anche andarcene”.
“Ve
ne andate così
presto?” disse una voce alle loro spalle.
“COSA” i due si voltarono
e…
“FILI DEL RE
MARIONETTISTA!” apparve Kankuro che lanciò
all’attacco i fili dorati che
avevano sconfitto il gigante della sesta armata.
ZACK!
“AAAAARRRRGRGGGHHH!” e i
due sayan furono investiti dall’attacco ma non erano ancora
sconfitti.
“DANNATO!
COME HAI FATTO A
SALVARTI!” Radish pieno di ferite lo guardò
furente.
“Non lo sapete che i ninja
si muovono nell’ombra?” alle spalle dei due si
sentì la voce di Temari “E
attaccano quando meno l’avversario se l’aspetta?
ARTE DEL VEENTO: DANZA
DELL’URAGANO VOLANTE!” e lanciò un
uragano di lame di vento che investì in
pieno i due stupefatti sayan.
“AAAAAARRRRRGGGGHHHHHH!”
E questa volta furono
sconfitti per davvero senza lasciare traccia.
“Sai che non mi sarebbe
mai venuta in mente l’idea di usare la tecnica superiore
della moltiplicazione
del corpo per distrarli?” Kankuro si levò tanto di
cappello all’idea della
sorella che era risultata vincente.
“Non ho fatto niente di
particolare” si limitò a dire la bionda mentre la
visione si diradava “Ho solo
usato la testa. Chissà come avrebbe agito
Shikamaru!”
I due fratelli si svegliarono
insieme e
si trovarono davanti Gaara.
“Ce l’avete fatta!” fece il rosso
accennando a un sorriso.
“Puoi dirlo forte” Kankuro si sentiva
come liberato: la precedente battaglia contro quei due gli aveva
lasciato
l’amaro in bocca e ora sentiva la vittoria così
dolce.
“Ci siamo tolti due bei sassolini da
sotto il sandalo!” rise la bionda poi vide gli altri che
erano ancora a terra
“Ce ne sono ancora molti!” commentò.
“Non perdiamo tempo e andiamo a prendere
quel dannato di Viper” il castano si alzò in piedi
e propose la sua idea.
“Allora andiamo!” disse Temari.
“Aspettiamo ancora un po’” intervenne
Gaara “Gli altri si riprenderanno presto” e di
questo era sicuro.
“Il signor Nick continua a peggiorare!”
Alexis era rimasta vicino al Sun’s Warrior che continuava a
cambiare sempre di
più.
“Sono sicuro che sta combattendo con
tutto se stesso” disse Gaara “Non si
farà battere mai da quel mostro: sono
pronto a scommetterci tutto me stesso”.
“Sì, ce la farà!” anche
Temari ne era
sicura.
NELLA
VISIONE DÌ SYRUS,
JESSIE, HASSLEBERRY, ROCK LEE, KERO-CHAN E YUE’
Il piccolo
gruppetto
continuava a battersi strenuamente contro Kimimaro ma il Kaguya era un
avversario davvero formidabile.
“Dannazione!” Syrus
digrignò i denti “Questo è davvero una
forza della natura, altro che i nostri
Dark Knights”.
“Se non fosse così, non
staremmo faticando tanto a batterlo” rispose Jessie
“Dobbiamo trovare il suo
punto debole”. E chiese a Rock Lee “Hai detto che
l’hai già affrontato vero?
Allora come hai fatto a batterlo l’ultima volta?”
Il ragazzo
dalle spesse
sopracciglia chiuse un attimo gli occhi e rispose “Quando
l’ho affrontato io
era intervenuto anche Gaara ad aiutarmi o avrei perso di sicuro.
Inoltre lui
stesso aveva detto di essere malato ma ora sembra in forma
smagliante”.
“Probabilmente la
misteriosa creatura l’ha rivitalizzato ridandogli la
salute” commentò
Hassleberry che aveva sentito tutto.
“Questo però non spiega
come faccia a essere così forte” intervenne
Kero-chan “Sarà anche fortissimo ma
sembra quasi al livello di un generale infernale”.
“E’ probabile che sia stato
potenziato in qualche modo!” commentò anche
Yuè.
“Potenziato
o meno non ha
importanza” Syrus divenne un guerriero selvaggio e
tirò fuori i suoi artigli
“Usa le ossa? Allora vediamo chi dei due è
più bravo!” e senza dare il tempo
agli altri di ribattere, si lanciò allo sbaraglio.
“IDIOTA
CHE DIAVOLO
FAI!”
Gridarono
in coro ma lui
li ignorò.
Il Truesdale
minore si
lanciò contro il Kaguya e vibrò i suoi artigli
contro di lui che parò
l’attacco.
“Notevole!” commentò lui
“Anche se la tua abilità innata è
leggermente diversa, anche tu usi le ossa del
tuo corpo come armi. Però non capisco di che materiale sono
fatte”.
“Sono fatte di Adamantio”
rispose il ragazzo “Una lega indistruttibile che ricopre
interamente il mio
scheletro e lo protegge dagli agenti esterni”.
“Davvero interessante,
dico davvero” il Kaguya era visibilmente colpito dalla
spiegazione “Questo vuol
dire che tu non rischi come me di ammalarti a causa
dell’apertura improvvisa
del corpo. Credo proprio che con te dovrò usare un'altra
mossa” rinfoderò le
lame di ossa e fu la spalla ad aprirsi.
“CHE DIAVOLO!” Syrus
guardò incredulo la cosa: la spalla si aprì e
uscì l’omero che fu impugnato
come una spada e poi la ferita si richiuse.
“Quest’osso ha raggiunto
la calcificazione massima” mise avanti la sua
“spada” “Vediamo se riuscirai a
sopravvivere a questa mossa. BALLO DELLA CAMELIA!” e si
lanciò in avanti..
“ORA VEDRAI!” ma Syrus non
rimase inerte e rispose all’attacco.
“Ragazzi, dobbiamo
aiutarlo” disse Jessie “E forse ho una
soluzione”.
“Non dirla nemmeno!
Abbiamo capito cosa hai in mente!” sorrise Hassleberry
“Datemi venti secondi e
ve lo cucino a dovere” e già aveva pronta la
strategia giusta.
“Allora non perdiamo
tempo” Yuè aprì le ali e
andò ad aiutare Syrus.
“ANDIAMO!” Rock Lee seguì
il suo esempio e andò a dare man forte ai suoi amici.
“E ora diamoci da fare!”
rimasto solo, Hassleberry si preparò alla mossa vincente.
“Sei
in gamba, lo ammetto”
commentò Kimimaro “Ma non hai alcuna
possibilità di vincere contro di me!”
“Ah davvero?” ghignò il
ragazzo “ma se non ho ancora fatto niente”.
“Cosa!” il Kaguya rimase
stupito dall’affermazione del ragazzo.
“ARRIVO!”
il Truesdale
minore tirò fuori tutte le sue ossa di adamantio diventando
identico a un
istrice “TORNADO DÌ LAME!” e si
lanciò all’attacco.
Kimimaro dovette lasciar
perdere la spada e fare altrettanto per evitare il colpo ma quando
stava per
farlo…
“ORA
RAGAZZI!” Syrus si
abbassò e Yuè lo sostituì.
“Prendi questo!” il
giudice della luna lanciò i suoi cristalli azzurri a
velocità considerevole
contro il Kaguya che però non rimase fermo.
“PROIETTILI DIGITALI!” infatti,
Kimimaro lanciò contro l’avversario le sue stesse
falangi come se fossero dei
proiettili.
“ASSAGGIA
QUESTO!” ma
Kero-chan fu sopra di lui e lanciò una sfera di energia
contro di lui.
“Prevedibile!” commentò il
Kaguya che si scansò all’ultimo momento, ma si
accorse troppo tardi che
qualcuno lo aveva anticipato.
“TI SONO MANCATO” Syrus
aveva approfittato della sua momentanea distrazione e lo
colpì con la mano
rivestita di adamantio in pieno viso.
KAPOM!
Kimimaro fu
lanciato in
alto verso il cielo.
“TOCCA A ME! RASENGAN!” e
anche Jessie contribuì lanciando la potente sfera turbinante
contro di lui.
Kimimaro non si fece
trovare impreparato e creò uno scudo con le ossa riuscendo
così a ridurre i danni,
anche se fu colpito.
“E
ORA TOCCA A ME!” dietro
il Kaguya apparve Rock Lee che, in versione guerriero selvaggio,
assestò una
potente combo di attacchi “CALCIO TEMPESTA!”
scagliandolo contro il suolo.
CHASH!
Kimimaro
piombò a terra
generando un piccolo cratere.
“Davvero un bel gioco
di squadra”commentò
il ninja del suono
“ma ora vi farò… Cosa!”
provò a rialzarsi ma non ci riusciva.
“Ti ho fregato soldato!” e
ultimo delle fila fu Hassleberry “Sei caduto in una pozza di
catrame e ora i
tuoi movimenti sono bloccati”.
“Dannazione!”Kimimaro capì
subito che era stato giocato.
“ASSAGGIA
QUESTO!”
Tirannus alzò un piede che divenne un’enorme zampa
artigliata “ZAMPATA DEL
DINOSAURO!”
FRABOOOOOM!
Fu generata
una potente
scossa e la zampa schiacciò completamente il Kaguya.
“E’ FATTA!” esultò
Hassleberry.
“Questa si che è stata una
trovata geniale” commentò Syrus
“Distrarlo e stordirlo con attacchi potenti e
poi bloccargli movimenti
per assestargli
il colpo di grazia”.
“Se avessi aspettato un
attimo, avremmo informato anche te” lo criticò
Hassleberry “ma tu hai voluto
fare tutto di testa tua”.
“Eheh! Alla fine però ho
contribuito pure io” si giustificò Syrus.
“RAGAZZI,
NON ABBASSATE LA
GUARDIA!” gridò Rock Lee.
“Che stai dicendo?” chiese
Jessie senza capire “Guarda che lo abbiamo battuto”.
“NO, NON E’ ANCORA
FINITA!” continuò Rock Lee “QUEL TIPO
HA….”
CRACK!
La
terra si aprì e
qualcuno uscì fuori.
“E
QUELLO CHI DIAVOLO
E’?”
Gridarono
tutti tranne
Rock Lee.
Kimimaro era
uscito fuori
ma presentava un aspetto completamente diverso: la pelle era diventata
grigia,
gli occhi gialli con sclera nera mentre dietro la schiena erano
spuntate delle
protuberanze di ossa e una coda di rettile.
“Ora
tocca a me!” come se
fosse una frusta, Kimimaro estrasse la sua stessa spina dorsale e la
lanciò
contro i ragazzi.
“CI PENSO IO!” ma
Hassleberry si riprese subito e afferrò la frusta
d’ossa con le mani.
“ANDIAMO!”
stufo di
restare lì, Jessie divenne un guerriero-drago e…
KAPOM!
Colpì
l’avversario con un
poderoso pugno.
“ARGH!” a Kimimaro scappò
questa smorfia ma non si fermò e creò delle
trivelle d’ossa sulle braccia.
“NON TE LE LASCERO’
USARE!” ma Syrus intervenne e tagliò quella che
era nella mano sinistra.
“QUESTA VOLTA NON RIMARRO’
A GUARDARE!” ma nemmeno Rock Lee rimase fermò e
deviò con un calcio la trivella
destra.
“Andiamo Kero-chan!” disse
Yuè illuminandosi.
“Sono pronto!” anche il
guardiano del sole fu pronto.
I due divennero due sfere
di energia che si fusero insieme formando la spada magica che era stata
brandita
dalle tre Rayearth nella precedente battaglia e finì nelle
mani di Jessie.
“Volete che la usi? Allora
lo farò!” il giovane Andersen non se lo fece
ripetere due volte e vibrò un
fendente.
ZACK!
Il colpo
andò a segno
tranciando la coda dell’avversario che era riuscito a
spostarsi in tempo.
“ARRRGHH! Che succede!”
Kimimaro sentì un dolore lancinante dove era stato colpito
che si propagava
rapidamente “Sto bruciando!” sentiva il corpo come
se andasse in fiamme.
“Mi dispiace ma non tempo
a perdere” Jessie brandì di nuovo la spada e
questa volta.
ZACK!
Sconfisse
definitivamente
Kimimaro.
“E’ fatta!” disse Rock Lee
tornando normale.
“Già! Questa volta è
finita!” anche Syrus sospirò “Era
davvero un osso duro” e nel vero senso della
parola^^.
“Se ci fossimo impegnati
sin dall’inizio, forse l’avremmo battuto in poco
tempo” commentò Hassleberry
“Ora come usciamo da qui?”.
“Non preoccupatevi” Yuè
tornò normale “Ora che il nostro avversario
è stato sconfitto, torneremo presto
a casa” infatti, il paesaggio cominciò a cambiare.
“Una volta che saremo
tornati, corriamo subito a cercare Jaden” disse Jessie.
“Speriamo che gli altri
stiano bene!” Kero-chan si chiedeva come stessero gli altri,
soprattutto
Sakura.
Il gruppo si svegliò e
subito si
alzarono.
“Ben svegliati ragazzi!” li salutò
Asuma.
I sei si voltarono verso di lui e videro
che ormai mancavano solo quattro persone che si dovevano svegliare.
“E gli altri dove sono?” chiese Jessie.
“Naruto, le due Sakura, Axel, Shaoran e
il maestro Kakashi, sono andati a cercare Jaden” rispose Jim
“il resto è qui”.
“Capisco!” disse il ragazzo * Speriamo
lo abbiamo trovato * pensò.
Sulla sua spalla apparve il suo
Carbuncle Rubino che gli disse qualcosa.
“Allora non perdiamo tempo andiamo
subito!” disse il ragazzo.
“Che cosa ha detto?” chiese Gaara.
“Ha trovato Jaden e gli altri sono molto
vicini. Io vado avanti. Ci vediamo” e senza dare agli altri
il tempo di
ribattere, Jessie volò verso il luogo in cui si trovava
Jaden.
“E meno male che dovevamo
andare
insieme” si lamentò Syrus.
“E’ meglio restare qui e aspettare che
gli altri si riprendano” consigliò Yuè
“Il nostro aiuto potrebbe essere
fondamentale qui!” e osservò Nick.
Il gruppetto guidato da Kakashi
arrivò
davanti alla porta e vide Jaden a terra privo di sensi.
“JADEN!” Naruto corse in avanti e lo
sollevò.
“Come sta?” Kakashi lo chiese all’Haruno
che si era inginocchiata a visitarlo.
“Ha solo perso i sensi” concluse la
ragazza “ma ha bisogno di molto riposo: ha perso una grande
quantità di
energia”.
“Non capisco, perché ha perso energia se
non ha il bio-bend addosso?” questo era il dubbio di Shaoran.
“Probabilmente è opera della strana
creatura che si trova qua dentro: in qualche modo, assorbe
l’energia anche
senza quegli aggeggi” ipotizzò Kakashi.
“RAGAZZI!”
Jessie corse verso di loro
“COME STA JADEN!”
“Jessie, sei tornato anche tu!” Naruto
fu contento di vedere che l’amico stesse bene.
“R-Ragazzi!” in
quel momento Jaden aprì
gli occhi e si trovò alcuni dei suoi amici davanti.
“Ben svegliato!” Sakura Haruno lo teneva
stretto a se: avrebbe voluto avvicinarsi a lui ma quello non era il
momento
(Ehi! Non è ancora il momento!).
“Come stai?” chiese Naruto in nome di
tutti.
“Ho passato momenti migliori” rispose il
ragazzo poi scostò lo sguardo sulla porta
“E’ aperta! Andiamo dentro!”
“E’ meglio aspettare gli altri”
consigliò Kakashi “Non sappiamo cosa ci sia
là dentro”.
“Non importa! Dobbiamo fermare Viper e
lo faremo” Jaden si alzò a fatica ma
crollò subito.
“Non ti sei ancora ripreso, lascia che
ti aiuti” Jessie si offrì volontario per portarlo
a spalla.
“Vieni, ti do una mano” anche Shaoran
aiutò l’amico a restare in piedi.
“Ragazzi, perché non mi ascoltate mai?”
si lamentò l’Hatake sconsolato.
“Siamo fatti così!” sorrise la piccola
Kinomoto.
Il gruppetto entrò
dentro: il
laboratorio era completamente spoglio e buio, sembrava che non ci fosse
nessuno.
“Che posto tetro” Naruto si guardò
intorno quasi tremando “Ci manca solo che esca fuori un
fantasma!”
“Tranquillo fratellone Naruto i fantasmi
non esistono a parte i nostri spiriti” lo
rassicurò Sakura Kinomoto.
“Figuratevi!” l’Haruno camminò
spavalda
senza troppi complementi “Non spaventatevi per
così…!”
“BBOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”
Fece una voce potente
proprio davanti
ala rosa che crollò a terra come un sacco di patate.
“AAAAAAHAAHHHHHHHHHHHHH!”
Gridò dallo spavento.
“Stavi per dire
“Così poco?” AHAHAHAH!”
a fare lo scherzo era stato Kyuubi che aveva approfittato del momento
per
materializzarsi e far prendere un colpo alla ragazza.
“DANNATA VOLPE, COME TI
SEI PERMESSA!”
l’Haruno non se la tenne ed era pronta a colpire lo spirito
pestifero con un
bel pugno.
“Davvero molto
divertente!” disse una
voce nuova.
Tutti si voltarono e si tennero pronti.
Entrò in scena un uomo vestito da
cacciatore.
Indossava una divisa da cacciatore
africano color giallo ocra, pantaloni mimetici e stivali di pelle. I
suoi
capelli erano castani e alzati sopra la fronte mentre gli occhi dello
stesso
colore erano freddi; sul mento c’era un accenno di pizzetto.
“E tu chi
saresti!” Kakashi tirò fuori
il suo kunai pronto a un possibile scontro.
“Sono il cacciatore Trapper e le mie
prede sono gli spiriti dei duelli” rispose l’uomo
senza farsi troppi problemi.
“Cosa!” Jessie lo guardò storto
“Allora
sei tu”.
“Lo conosci?” chiese Naruto.
“E’ un ladro di spiriti altrui”
spiegò
l’Andersen “Sfida solo i duellanti che sono in
contatto con gli spiriti e poi
dopo averli sconfitti li ruba”.
“E’ una cosa terribile!” la piccola
Kinomoto lo puntò furente “Come ti permetti di
fare una cosa simile a coloro
che hanno un legame con gli spiriti.
“Non devo di certo
spiegare ad una
mocciosa i motivi delle mie azioni” ribatté
Trapper “Cosa interessante, però, è
che vedo che avete tutti degli spiriti al vostro fianco. Ebbene li
voglio me li
prederò anche con la forza se
necessario”.
“TE LO PUOI
SCORDARE!” urlò Naruto “NON
TI DAREMO MAI I NOSTRI SPIRITI E POI SIAMO IN VANTAGGIO
NUMERICO!”
“Questo è vero ma io ho un ostaggio con
me” dalla tasca, il cacciatore, tirò fuori una
carta che raffigurava Jerry
l’uomo Fagiolo (ATK 1700 DEF 0) “In questa carta
c’è uno spirito che ho rubato.
Avvicinatevi e la strapperò”.
“DANNATO VIGLIACCO!” anche Sakura
Kinomoto era furibonda.
“Ci sono diversi modi per risolvere la
cosa” Kakashi mantenne la sua calma “Per esempio
metterti K.O. prima che tu ti
muova” ed era già pronto a entrare in azione.
“Aspetti maestro
Kakashi” Jessie si fece
avanti e si parò di fronte a Trapper “Io ti sfido
a duello e, se vincerò,
restituirai tutti gli spiriti ai loro legittimi proprietari”
e attivò il Duel
Disk.
“E se vincerò, mi prenderò i tuoi
spiriti” il cacciatore accettò la sfida e
attivò il suo Duel Disk.
“Non intromettetevi, a
lui ci penso io”
disse l’Andersen ai compagni “E’ il
momento che mantenga una promessa” e il
duello ebbe inizio.
NELLA
VISIONE DÌ NEJI TENTEN E SHINO!
“KARAKURI HENGEI: ONI MEN!” il Dark Neji divenne
mostruoso
“PREPARATEVI A MORIRE MOCCIOSI!” e si
lanciò all’attacco!
“DRAGHI GEMELLI!” ma Tenten non si fece trovare
impreparata
e lanciò una raffica di armi che però il Dark
Knight evitò “Tutto come
previsto!” ma la ragazza non si scompose.
“CARICA DEGLI INSETTI!” Shino lanciò
all’attacco il suo
sciame d’insetti giganti.
“SCIOCCHI,
PENSATE DÌ POTERMI FREGARE COSI’!” il
Dark
Knight non si scompose e si lanciò contro gli insetti.
CRACK!
La terra
sotto i suoi piedi si aprì!
“COSA!”
il Dark Knight non si aspettava questa mossa e…
ZACK!
Fu trafitto
dalla lama Juken dello Hyuga.
“Non te lo aspettavi vero?” sorrise beffardo Neji
“La volta
scorsa ho faticato parecchio a batterti ma ora so come fare!”
“D-DANNATO!” ringhiò il Dark Knight
mentre la
trasformazione si era annullata.
“Sei
finito: ho bloccato i tuoi punti di fuga!” questa era
la mossa finale dello Hyuga.
“E ORA TOCCA A NOI!” Tenten tirò fuori
la sua falce e si
lanciò sopra di lui!
“CI SONO ANCH’IO!” anche Shino si
lanciò alla’attacco con
la sua spada.
“DE-DEVO
SCAPPARE!” il Dark Knight tentò di muoversi ma il
suo corpo non rispondeva.
“E anche i tuoi centri nervosi sono andati” disse
trionfante Neji “Addio!”
ZACK! ZACK!
Tenten e
Shino colpirono e tranciarono di netto la testa
dell’avversario ponendo fine alle ostilità.
“E’ fatta!” disse Shino
“Speriamo di riuscire a tornare
indietro!”
“Sicuro!” rispose Tenten mentre il paesaggio
cominciò a
cambiare.
“Quando ci saremo svegliati, cerchiamo subito gli
altri”
intervenne Neji e la visione sparì.
I tre aprirono gli occhi (quelli di
Shino non sono visibili per via degli occhiali).
“Anche voi siete tornati” disse
Kero-chan “A questo punto, manca solo Nick e ci siamo
tutti!”
“E gli altri?” chiese Neji.
“Sono andati a cercare Jaden” rispose Gaara
“Forza signor Nick, mancate solo voi!” nel
frattempo tutti potevano vedere che
il corpo del Sun’s Warrior era quasi del tutto cambiato.
NELLA VISIONE DÌ NICK
Nick tentò un fendente
ma il suo demone
interiore parò il colpo e lo spinse via con un calcio.
“TUTTO QUI
QUELLO CHE SAI FARE?” lo schernì
Chaos “NON MI
STO PER NIENTE DIVERTENDO!”
“Mi prendi in giro?” rispose il Sun’s
Warrior rialzandosi con un agile salto “Con te mi
dovrò impegnare” e si
trasformò fino a raggiungere il secondo livello
“Vediamo se adesso cambi idea”.
Con un movimento rapido, Nick gli
apparve davanti e menò un potente fendente che fu parato.
“PATETICO!”
ghignò Chaos.
“Attento a quello che dici” ma Nick non
ascoltò la provocazione infatti…
“COSA!”
Chaos si accorse che erano le ali del Sun’s Warrior il vero
attacco.
Le ali di Nick si mossero rapide verso
di lui e riuscirono a colpirlo.
“E non ho finito!” senza fermarsi, Nick
si lanciò contro l’avversario usando tutti i suoi
arti riuscendo a colpirlo e
sbalzandolo via.
“Allora, ti è piaciuta?” Nick era sicuro
di essere riuscito a danneggiarlo.
“AH AH AH!”
ma Chaos si rialzò completamente incolume “MI HAI FATTO
SOLO IL SOLLETICO MOCCIOSO!”
“Assurdo!” disse Nick * L’ho colpito con
tutta la forza eppure non ne ha risentito nemmeno un po’.
Come fa a essere così
forte? *
“SCOMMETTO CHE
TI STAI CHIEDENDO COME FACCIO A NON ESSERMI FATTO NIENTE VERO?”
ghignò
Chaos.
“Tsk!” Nick fece solo quella smorfia.
“ALLORA TE LO SPIEFGHERO’! CONSIDERALO
COME UN REGALO D’ADDIO!”
Chaos appoggiò Songa sulla spalla e fissò serio
il Sun’s Warrior “IL
MOTIVO E’ PERCHE’ SONO SOPRAVVENUTO PRIMA DEL TEMPO!”
“Prima del tempo? Che vuoi dire?” Nick
non capì questo passaggio.
“VEDI: C’E’ UNA
CONDIZIONE CHE MI VINCOLA A RESTARE DENTRO QUESTO POSTO SENZA POTER
VENIRE A
ROMPERTI” rispose Chaos “DEVI CONOSCERE IL NOME
DELLA TUA SPADA!”
“Il nome della mia spada?” Nick lo
ripeté senza capire e osservò la sua arma.
“TU PENSI CHE LA
TUA SPADA SI CHIAMI SEMPLICEMENTE DESTINY VERO?
“ continuò Chaos “LA RISPOSTA E’ NO! IN
REALTA’ ESSA HA UN ALTRO NOME CHE
NEMMENO IL SUO CREATORE CONOSCE. ANCHE LE ALTRE SPADE APPARTENENTI A
VOI SUN’S
WARRIORS NE HANNO UNO DIVERSO DA QUELLO CONOSCIUTO!”
“La mia spada avrebbe un nome diverso da
quello che conosco?” Nick non riusciva a credere a quello che
sentiva.
“ESATTO!”
rispose Chaos “PER
FARTI CAPIRE MEGLIO, HA LE STESSE
CARATTERISTICHE DELLA ZAMPAKUTO’ DEL TUO ANGELO! CONOSCI IL
NOME, NE OTTIENI I
POTERI!”
“Il nome nasconde il potere?” Nick
osservò di nuovo la sua spada “E quale sarebbe il
suo nome?”
“TI PIACEREBBE
SAPERLO VERO?” ghignò Chaos
“CHIEDILO ALLA TUA
SPADA! MA ORA HO UN’ALTAERNATIVA PER POTER USCIRE DA QUI!”
“Non ti seguo!” il Sun’s Warrior stava
ottenendo troppe informazioni in una volta ed era pieno di dubbi.
“E’
SEMPLICE! SE
TI BATTO ADESSO, IO TORNO LIBERO E COSI’ POTRO’
RICOMINCIARE A RICREARE TUTTO
UNA VOLTA CHE AVRO’ CANCELLATO TUTTO IL CREATO!”
nel dirlo Chaos si
sentì pieno di boria “E
QUESTO E’ TUTTO MERITO DELLA
CREATURA CHE STA DIETRO QUELL’IDIOTA DÌ UN UMANO.
NON CREDI CHE DEBBA
RICOMPENSARLA?”
“Scordatelo!”
rispose Nick “Ti fermerò e
tornerò dai miei compagni” decise di mettere da
parte i dubbi e concentrarsi
sul duello.
“DAVVERO
CREDI DÌ POTERLO
FARE?” ghignò Chaos
“SE NON TE NE SEI GIA
ACCORTO,
HO PRESO QUASI IL 70% DEL TUO CORPO, INOLTRE SEI NEL MIO MONDO
INTERIORE E DA
QUI NON ESCE O ENTRA NIENTE SE NON SONO IO A PERMETTERLO!”
“In pratica io non posso uscire da qui
senza prima di avere il tuo permesso” Nick giunse a questa
conclusione.
“ESATTO! IL TUO
ANGELO NON PUO’ ENTRARE QUI E NON PUOI USARE NEMMENO IL TUO
POTERE
DELL’UNIVERSO!” completò il
demone interiore “ORA
BASTA PARLARE: E’ TEMPO DÌ MORIRE!”
e sollevò la sua micidiale spada che
venne avvolta da una luce sinistra.
“Io non
morirò” rispose Nick mentre la
spada s’illuminò “E poi non
sarò mai da solo: i miei compagni sono sempre
accanto a me!”
“CHE
SCIOCCHEZZE!” disse Chaos “GLI AMICI NON SERVONO
A NIENTE! GLI ALTRI SONO SOLO UTILI PER SERVIRTI!”
“E allora perché ci tieni tanto ai tuoi
Dark Knights eh?” nel dirlo Nick sorrise beffardo.
“NON HAI SENTITO
QUELLO CHE HO DETTO?” tagliò corto
Chaos “NON
E’
PIU’ TEMPO DÌ PAROLE!”
“E allora finiamola
qui!” Nick alzò la
spada “FOLGORE BLU!” e lanciò il suo
attacco migliore.
“E SARA’
ADESSO!
GOKURIHUHA!” anche Chaos lanciò il
suo attacco identico a quello di
Jaden.
FRABOOOOMMM!
I due attacchi
s’incrociarono e
confrontarono per lunghi e interminabili istanti ma alla fine: fu
l’attacco di
Chaos a prevalere.
“COSA!” Nick fu
investito in pieno
dall’attacco e sparì dalla vista del nemico.
“AH AH AH!”
il demone interiore di Nick esplose in una feroce risata “E’ TUTTA QUI LA TUA FORZA?”
BOOM!
Nick uscì dalle macerie
ma era tornato
normale”Assurdo!” disse mentre si guardò
le mani * Gli è bastato un unico
attacco per ridurmi così. Eppure ero riuscito facilmente a
metterlo al suo
posto l’ultima volta, che diavolo è successo *.
“TI VEDO
CONFUSO!” Chaos si avvicinò
lentamente a ragazzo “LASCIA
CHE CI PENSI IO A ILLUMINARTI PRIMA DÌ UCCIDERTI! SEI
DEBOLE!”
Il Sun’s Warrior spalancò gli occhi e
fissò furente l’avversario “Che hai
detto?”
“NON HAI
SENTITO?” ghignò Chaos ormai
vicinissimo a lui “SEI
DEBOLE! LA TUA FORZA VALE QUANTO UN MIO MIGNOLO. ARRENDITI E SUPPLICA
LA MIA
CLEMENZA E TI ELIMINERO’ SENZA CAUSARTI SOFFERENZE E POI
SARA’ IL TURNO DEI
TUOI MOCCIOSI!”
Nick strinse i denti ma poi sorrise.
“CHE HAI DA
RIDERE EH?” Chaos si fermò un attimo
nel vedere quella reazione
inaspettata.
“Mi hai chiesto di arrendermi” disse
Nick senza incrinare il sorriso “E perché
dovrei?”
Fu il turno di Chaos sgranare gli occhi:
possibile che Nick non capisse quanto fosse disperata la situazione.
“Io non mi arrenderò mai” con queste
parole Nick si rialzò “Se sono quello che sono
adesso lo devo a tutte le
persone che ho conosciuto: la mia famiglia, i miei amici, i miei
maestri e i
miei Sun’s Knights. Grazie a loro, io sono diventato forte e
ho acquisito
sicurezza in me stesso. Se io mi arrendo, deluderò ognuno di
loro.
Potrai anche distruggere ogni parte del
mio corpo ma io non ti permetterò mai e poi mai di
vincere” e puntò in avanti
la spada “Fatti sotto!”
Il demone interiore
osservò il Sun’s
Warrior digrignando i denti poi sorrise beffardo “TI
BATTI E SACRIFICHI PER GLI ALTRI EH?”
alzò la sua micidiale spada in
avanti…
“NON FARMI
RIDERE!”
E si lanciò
contro di lui.
“Io dico le cose
così come stanno e non
cambio idea” disse Nick riprendendo le parole preferite di
Naruto “Combatterò
per tutte le persone che credono in me e per tutti quelli che abitano
nelle
varie dimensioni” e si lanciò anche lui
all’attacco “NON MI ARRENDERO’
MAI!”
“E’ questo
ciò che vuoi?” disse una nuova voce.
I due avversari si fermarono a pochi
metri l’uno dall’altro.
“NO!”
ringhiò Chaos “TU
NON DEVI VENIRE QUI!”
“Chi ha parlato?” Nick alzò la testa
verso quel cielo rosso cercando di capire da dove venisse quella voce.
“E’
questo
ciò che vuoi?” ripeté la
voce.
Nick capì che la domanda
era rivolta a
lui “Certo! Non voglio venire
meno a
quello che ho detto” e rispose calmo a quella voce che
sembrava così calda e
confortante.
“Allora
così
sia!” il panorama fu avvolto da
un’intensa luce dorata che tolse la
vista per alcuni istanti.
“NO! NON PUOI
INTERROMPERMI!” ruggì Chaos
“SONO IO IL
PIU’
FORTE”
“Che sta succedendo? Sento un calore
incredibile!” Quella luce era entrata nel corpo del
Sun’s Warrior dandogli un
calore mai sentito prima.
Quando la luce si estinse, il
paesaggio
era cambiato: ora i due avversari si trovavano nel mondo interiore di
Nick, una
verde e idilliaca pianura proiezione stessa del Fantasy.
C’era solo una cosa che era cambiata:
sopra le loro teste era apparsa una figura avvolta in una luce
splendente.
“COME OSI
INTERVENIRE NEL MIO COMBATTIMENTO!”
ringhiò Chaos rivolto alla luce.
“Non è
ancora tempo” rispose la luce “Per questo
aiuterò Nick a rispedirti nelle tenebre da cui vieni fino a
quando il tempo non
giungerà”.
“Tu
sei…” Nick osservò quella luce
incredulo e poi spostò lo sguardo sulla sua spada.
“Esatto
Nick!” rispose la luce “Io sono la tua
spada: sono giunto prima del tempo per aiutarti in questa battaglia e
non sono
solo!”
Intorno a Nick apparvero tutte le
persone che conosceva: tutti coloro che lo avevano reso quello che era
e altre
ne apparvero.
“E voi chi siete?” apparvero molte
persone che lui non aveva mai visto.
Tra quelli che risaltavano di più:
c’erano un uomo alto e tenebroso vestito in rosso con gli
occhi coperti da
degli spessi occhiali da sole rossi; un ragazzo con indomabili capelli
arancioni e kimono nero; un ragazzino con un sorriso solare e un cappello di paglia
sulla testa; un ragazzo
con capelli neri con delle saette dorate ai lati, occhi verdi e
penetranti e
col simbolo dei Sandtimes; una ragazza italiana con capelli castano
rossiccio
vestita come Cat Woman; un ragazzo vestito da motociclista con occhi
blu come
il cielo e indomabili capelli neri; una donna vestita da guerriero con
lunghi
capelli biondi e occhi d’argento e un dolce sorriso; Luce
più giovane; un
ragazzo vestito con un kimono rosso, capelli argentati da cui
spuntavano
orecchie di cane e occhi ambra e dietro di lui c’erano tipi
simili a lui; un
ragazzo con capelli rossi e occhi castani e vestito con una maglietta
azzurra;
un enorme leone con occhi verde smeraldo; Goku e Vegeta con tutti i
loro
compagni.
Insieme a loro comparvero altre
persone
e vari alter ego.
“Ma chi sono tutte queste persone!”
disse incredulo Nick mentre vedeva persino dei suoi alter ego che non
avrebbe
mai pensato di avere.
“Loro
sono
persone che ti hanno conosciuto, che ti conoscono e che ti conosceranno
in
futuro” rispose la luce “Sono tutti qui per
te: perché sono loro la tua forza!”
“NO! NON LO
PERMETTERO’!” ruggì Chaos
lanciandosi all’attacco ma si trovò la strada
bloccata da tutti “TOGLIETEVI
DAI PIEDI!”
“Ormai hai
perso Chaos!” disse la luce “E ora è il
momento di mostrarti il vero potere di un Sun’s Warrior!”
La spada di Nick s’illuminò “Che cosa
succede!” disse incredulo Nick mentre fu avvolto anche lui
dalla luce.
La luce si estinse e Nick apparve con un
nuovo aspetto: il suo corpo aveva diversi colori, sulle spalle erano
cresciute
tre paia di ali, nove code di diverso tipo spuntavano dal suo
fondoschiena, una
lunga criniera scendeva fino alle natiche e aveva diversi ciuffi
colorati e
delle folte orecchie facevano capolino sulla testa, il becco era
avvolto da una
leggera peluria mentre delle grandi zanne erano spuntate dentro la
bocca, i
piedi erano potenti zampe di leone, gli occhi erano color arcobaleno.
A concludere il tutto, sulle spalle
erano apparse delle spalliere dorate e un elmo gli avvolgeva la fronte.
Nick alzò le mani
chiudendole e
aprendole “Sento una forza incredibile dentro di me. Che cosa
è successo?”
“Il tuo
corpo e quello di tutti gli altri si sono fusi insieme, dando vita a un
unico
ego” rispose la luce “Questo è il tuo
potere
nascosto: la scissione e l’unione dell’ego nato da
tutti coloro che ti
circondano!”
“Il potere dell’Ego!” ripeté
incredulo
Nick “E’ dunque questo il potere che nasconde la
mia spada?”
“Non la
tua
spada: TU stesso.” chiarì la luce
“Questo
è
il potere che nasconde la tua anima e la stessa cosa vale per tutti i
tuoi
compagni, la loro forza diventerà la tua e vice versa”
.
Nella mano di Nick apparve una nuova
spada: la lama era sempre blu ma più sottile, mentre
l’impugnatura sembrava la
testa di un falco e la guardia, le sue ali aperte.
“Che sia questa la vera
forma della mia
spada, anzi della mia anima?” si chiese Nick.
“Tu sai
come
usare questo potere vero?” disse la luce che si
fuse con la spada.
“Certo!” gli occhi del Sun’s Warrior si
spostarono su Chaos.
Il demone interiore lo
osservò furente “DANNATO
IMPICCIONE!” ringhiò
“NON IMPORTA SE ORA HAI RIVELATO IL TUO VERO POTERE, IO LO
ELIMINERO’ LO
STESSO! AVANTI SONGA, DISTRUGGIAMOLO!”
“Con piacere!”
rispose la spada mente
s’illuminò di una luce nera.
“Questa volta ti
fermerò!” Nick illuminò
la sua nuova spada “Insieme a voi, amici miei, presenti
passati e futuri,
VINCEREMO!” e si lanciò contro Chaos.
“MUORI!”
ruggì Chaos “GOKURIHUHA!”
e lanciò il suo
mortale attacco.
“FOLGORE BLU!”
Insieme a Nick, lo gridarono anche
tutti
coloro che erano diventati parte di lui.
FRABOOOOMMM!
E questa volta fu
l’attacco del Sun’s
Warrior a prevalere, squarciando persino il cielo dietro Chaos.
“AAARRRRGGGHHHHHH!”
Chaos fu tranciato in due:
di lui rimase
solo parte del busto con il braccio destro mentre il resto
sparì.
Nick contemplò incredulo
ciò che aveva
fatto “Incredibile!” riuscì a dire.
“D-Dannato!”
rantolò Chaos “C-Come
è possibile che io abbia perso!”
“Sei ancora vivo a quanto vedo!” Nick
gli fu davanti con la spada in pugno “Vorrà dire
che dovrò colpirti di nuovo”.
“Non sarà
necessario!” rispose il demone mentre il suo
corpo cominciò a
sgretolarsi “Per il
momento mi ritiro ma ti do un
consiglio: fatti trovare pronto perché, quando
tornerò, esattamente come il
cavallo che si rende conto che il suo cavaliere non è degno
di cavalcarlo, ti
disarcionerò e ti schiaccerò sotto i miei piedi”
e con queste ultime
parole, sparì.
“Non ci
contare!” rispose Nick “Sarò qui
ad aspettarti!”
La trasformazione si annullò e Nick si
ritrovò circondato da tutti che lo guardavano sorridenti.
“Vi ringrazio” Nick fece un inchino a
tutti “E’ vero, non conosco molti di voi ma quando
ci incontreremo, mi
sdebiterò”.
“Non faccia tutto questo
baccano per
così poco” disse una ragazza brasiliana dai
capelli rossi e dagli accesi occhi
verdi vestita come una ballerina “Anche perché gli
idioti che fanno in questo
modo mi stanno sui BIP!” (scusate ho dovuto censurare^^)
“Lo terrò a mente” rispose Nick
voltandosi verso d lei “Posso almeno sapere il tuo nome?
Così mi ricorderò di
te e dei tuoi modi così
“signorili?””.
La ragazza incrociò le braccia mettendo
in evidenza il fisico snello “Io sono Kah Hitodama della
dimensione G e si
ricordi che ho il fuoco della danza dentro”.
“Me ne ricorderò!” rispose il
Sun’s
Warrior “Credo che dovrò concederti un ballo
ragazza!” e la ragazza sorrise.
“Allora buona fortuna a meno che non ti
pesti i piedi” disse una bella donna con capelli e occhi neri
molto profondi e
con ali da fata “Io sono Morugana regina delle fate della
dimensione G e ti
consiglio di fare attenzione a non provocarmi”
“Ricorderò anche questo my lady” rispose
Nick.
“Tsk! Un’altra cosa!” disse la regina
delle fate “Abbi cura di Sakura Kinomoto: io e lei
condivideremo molto in
futuro ed è un ordine” e, senza aggiungere altro,
sparì insieme a Kah e a molti
altri ragazzi.
“Ti chiederei
anch’io di aver cura di
Sakura” disse un uomo con un dolce sorriso: i lunghi capelli
neri scendevano
lisci fino alla schiena e gli occhi blu erano coperti da un paio di
occhiali;
il corpo era coperto da una lunga tunica color notte.
“Tu sei Clow Reed!” nel vederlo Nick non
ebbe alcun dubbio.
“Esatto!” il grande mago creatore delle
Clow Cards fece un leggero inchino “Sono Clow Reed della
dimensione C, uno dei
creatori di mondi e posso dire di essere colpito da te. Abbi anche cura
di
Naruto e dei suoi amici”.
“E vedi di far tornare indietro quello
stronzetto di Sasuke altrimenti ci penserò io dopo averlo
legato al letto”
disse un ragazzo vicino a Clow Reed quasi del tutto identico a
Yuè se non fosse
poiché era molto più muscoloso e gli abiti
avevano varie tonalità di verde così
come i capelli, gli occhi e le ali.
“Come hai detto scusa?” Nick sperava di
aver capito male.
“Hai capito benissimo” rispose l’angelo
dai capelli verdi “Io sono Emerald Oz, creatore dei mondi
della dimensione C e
amante seme di Clow” e per dimostrarlo prese il mago e lo
baciò.
“Ho afferrato!”
disse Nick leggermente
scosso per poi riprendersi “Non so come
c’incontreremo, ma mi ricorderò delle
vostre tendenze ma non vi giudicherò in nessun
modo” il razzismo era una delle
cose che Nick non aveva mai apprezzato^^.
“A dire il vero, io ti ho già
incontrato” rispose Oz “Ho osservato alcune delle
tue battaglie e ho deciso di
creare una tua versione anche nel mio mondo parallelo in cui Naruto e i
suoi
amici sono vampiri; stessa cosa vale per te”.
“Chi se lo sarebbe ma immaginato che
qualcuno mi osservasse” sorrise Nick “Se mi hai
preso come modello non ti dirò
niente. Solo una cosa: non rendermi incapace di difendere le persone a
cui
tengo” questa era la sua unica richiesta.
“Tranquillo non hai nulla da temere con
me!” rispose l’Emerald alzando il pollice
“Le mie creature sono tutt’altro che
indifese e molli: sono dei leoni quando devono proteggere i loro
amici”.
“Allora va bene così!” sorrise Nick.
“Avrei io una domanda da farti” disse Oz
prima di andare “Quante coppie gay ci sono da voi?”
non sapeva quasi nulla
della dimensione di Nick.
“Nessuna al momento!” rispose il Sun’s
Warrior calmo “Se, però, ce ne sarà
qualcuna nessuno di noi li giudicherà.
“Vedi di mantenere la parola o ci
penserò io a ricordartela” l’angelo dai
verdi capelli gli puntò il dito contro.
“Come ho detto, io mantengo la parola
data” si limitò a rispondere Nick.
“Molto bene, allora!” sorrise Oz.
“Buona fortuna Nick! Ci rivedremo” e
dopo queste parole Oz e Clow insieme a molti altri dietro di loro
sparirono.
“Sono sicuro che ci
rivedremo tutti”
disse Nick a tutti i rimanenti “Alla prossima!” e
gli altri, dopo un cenno,
sparirono.
Rimase solo la luce sopra Nick che era
rimasta in silenzio.
“Ti ringrazio per avermi dato questo
squarcio del futuro” disse Nick “Quando ci
rivedremo?” e chiese questo.
“Molto
più
in là” rispose la luce mentre tutto
cominciò a dissolversi “Fino ad allora, sii sereno
e diventa forte con i tuoi
compagni. Ricorda chi sei Nick: la tua battaglia è solo
all’inizio” e
sparì.
“Lo ricorderò, è una
promessa!” disse
Nick e la visione sparì.
Nick aprì gli occhi e si
ritrovò
circondato da buona parte dei suoi amici.
“Perché mi guardate in quel modo?” Nick
aveva notato che le loro facce era stupite.
“Che cosa le è successo?” chiese Alexis
“Un attimo fa era diventato qualcosa di diverso”.
Nick sorrise “Neanch’io so come
spiegarlo” rispose alla fine “Ciò che
riesco a dire è che ho avuto una visione
del futuro che costruiremo insieme” e si alzò.
“E’ sicuro di stare bene?” chiese
Yuè
preoccupato.
“Mai stato meglio!” rispose Nick capendo
le preoccupazioni del giudice della luna “Per il momento
Chaos è acqua passata”
e molti tirarono un sospiro di sollievo “Forza andiamo dagli
altri” e tutti
andarono a cercare Jaden e compagni.
Nel laboratorio di Viper, il duello
tra
lui e Adrian era ancora nel vivo.
Adrian si era dimostrato un combattente
eccezionale ma Viper era un vero osso duro.
“PRENDI QUESTO!” Adrian prese la rincorsa,
saltò e…
KAPOM!
Colpì Telonius con un potente calcio volante.
“Non male
ragazzo!” sorrise Viper
alzandosi in piedi “Ma ora non posso più perdere
tempo con te”.
“Questo lo dici tu” il Gecko si lanciò
di nuovo all’attacco ma “COSA!” si
ritrovò bloccato a mezz’aria.
“Come ho detto, non ho tempo da
perdere!” Viper aveva alzato solo il pugno destro e poi lo
spinse in avanti.
CRASH!
Adrian fu schiantato contro
il muro e
non riuscì a muoversi.
“E’ stato
divertente!” disse Viper
mentre si rimetteva la giacca “Ora scusami ma devo andare.
Non preoccuparti,
sarai in ottima compagnia!” e con quelle parole
uscì.
“Dannazione!” Adrian cercò di muoversi
ma il corpo non rispondeva.
“Resta con me” disse la voce nel
cilindro “Ora giocheremo insieme”.
“PEGASO ZAFFIRO
ATTACCA!” Jessie impartì
quell’ordine e il suo mostro colpì il cacciatore
di spiriti che fu sconfitto.
“Non è possibile!” disse Trapper
“io, il
grande cacciatore, sono stato battuto. E pensare che volevo avere
anch’io degli
spiriti”.
Kakashi gli si avvicinò con il kunai in
mano “Capisco come ti senti, ma non si può avere
tutto dalla vita!” e alzò
l’arma ma….
“NO! GLI
SPIRITI!” Trapper cominciò a
gridare come un matto.
“Che succede!” l’Hatake cercò
di farlo
riprendere ma fu fermato da Shaoran.
“Gli spiriti che ha rubato si stanno
vendicando su di lui” rispose il castano.
Poco dopo Trapper sparì nel nulla
lasciando solo il suo duel disk e la carta dell’uomo fagiolo.
“E’ fatta!
ARRRGGH!” Jessie si accasciò
a terra privo di forze.
“Jessie, come ti senti” Jaden lo prese
subito.
“Non preoccuparti mi riprenderò” lo
rassicurò l’Andersen “Per favore,
qualcuno può darmi la carta di Jerry?”
“Tieni!” Shaoran gliela porse “Non so
che promessa tu debba mantenere ma spero che ora questo spirito
potrà rivedere
il ragazzo da cui è stato separato”.
“Sarà così!” rispose Jessie
dopo averla
presa.
“RAGAZZI!”
gridò la voce di Alexis.
Il gruppo si voltò e vide gli altri
compagni raggiungerli.
“Allora vi siete ripresi tutti” disse la
piccola Kinomoto tirando un sospiro di sollievo.
“Non perdiamo tempo,
andiamo a cercare
Viper e finiamo questa storia!” alle parole di Jaden tutti
furono concordi e
s’inoltrarono nel laboratorio.
Nel
prossimo capitolo
Uncinato continua a
elaborare il suo piano ma attirerà le attenzioni di un altro
demone di Abhadon
che, dopo una “lunga discussione”
deciderà di dare una mano al diabolico
generale infernale.
Nel
frattempo i ragazzi si
trovano davanti a Viper che sfiderà Jaden in un duello
estremo (avviso che lo
accenno solamente perché già trattato
nell’anime).
Dopo il duello Viper
impazzirà e a creatura sprigionerà tutto il suo
potere coinvolgendo tutti gli
abitanti dell’isola.
Questo
e altro nel
prossimo capitolo.
Songa è la spada del
padre di Inuyasha e Seshomaru nel movie "La spada del dominatore del
mondo"
Kah
Hitodama e Morugana
sono due personaggi della fic di Miciuzumachi (grazie per il presito^^).
Eccovi Kah
http://i52.tinypic.com/4r6gpe.jpg
Emerald
Oz e Clow Reed
sono due personaggi delle fic dell’autore Alextintura che
ringrazio per la sua
disponibilità^^
Per
quanto riguarda gli
altri personaggi, compariranno nella mia fic e nell’altra che
sto scrivendo^^.
Sono
commosso: la mia fic
ha superato le mille visite^^ non sapete che enorme soddisfazione
è per me^^.
Vi
rinnovo i miei migliori
auguri e vi do appuntamento al prossimo anno. Ciao.
|
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Capitolo 45 *** Oscura alleanza ***
45. Oscura alleanza
Ciao
a tutti e, finalmente, ben ritrovati^^.
Innanzitutto
chiedo scusa per essere stato assente per ben due e passa mesi ma gli
esami mi
hanno costretto a mettere da parte la fic.
Non
avete idea di quanto mi sia rammaricato nel non poter postare ma non ho
avuto
molto tempo.
Ora
che sono tornato, cercherò di postare con più
regolarità.
Spero
solo che non abbiate appeso al chiodo la mia fic e che, anzi siate
aumentati un
po’^^ Più siete, più sono motivato a
scrivere^^.
O
beh, altro non posso dire se non augurarvi una buona lettura.
Il gruppo arrivò in una
grande stanza:
al suo centro c’era un macchinario che faceva uno strano
ronzio.
“E quella che roba è?” chiese Rock Lee.
“Il sistema di funzionamento dei
bio-bend”rispose Axel “Se vogliamo rovinare i piani
di Viper, dobbiamo
disattivarla”.
“ALLORA CHE COSA ASPETTIAMO!” Jaden
corse verso il macchinario seguito dagli altri.
“Come si fa a
disattivarlo?” chiese
Jessie mentre guardava il pannello di controllo.
“Cavolo, quanti bottoni colorati” Naruto
non ne aveva mai visti così tanti^^.
“Come si fa?” chiese Gaara dubbioso.
“Qui, da qualche parte dovrebbe esserci
una leva” spiegò il Brody “Basta
abbassarla e il sistema si disattiverà” e
cominciò a cercarla.
“Non è più semplice distruggere
tutto?”
Asuma impugnò le sue lame di chakra.
“In questo modo questa macchina
infernale si spegnerà per sempre” anche Kakashi
era della stessa idea.
“ALLORA CHE COSA STIAMO ASPETTANDO”
esplose Naruto “FACCIAMO A PEZZI QUESTO POSTACCIO!”
e preparò il suo rasengan.
“DIAMOCI DA FARE!” Rock Lee fece ardere
la fiamma della giovinezza e…
CRASH!
Con un calcio, abbatté
una console che
aveva avanti.
“Forza bruta e tecnologia: due pessimi
compagni di letto” commentò Nick mentre
tranciò un terminale davanti a lui (il
bue che da del cornuto all’asino^^).
CRASH! CRACK!
Tutti si dettero da fare e, in un
minuto, distrussero tutto.
“Abbiamo finito direi” commentò la
piccola Kinomoto che non si era risparmiata.
“Avreste anche potuto evitare di fare
tutto questo macello” Axel scosse il capo e indicò
una grande pila che era
ancora in piedi “La leva è
lì!”
“E SOLO ORA CE LO
DICI!”
Gridarono i più irruenti.
“Scusate!” si
limitò a dire Axel senza
cambiare espressione.
“Allora sistemiamo anche quella” Gaara
si avvicinò alla pila e lanciò contro tutta la
sua sabbia che la distrusse
“Ecco fatto!”
“Bene! E ora troviamo Viper!” disse
Jaden e iniziò ad avviarsi.
UUUUUUUUUEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHH!
Ma all’improvviso
risuonò l’allarme.
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO ADESSO!”
gridò Syrus per superare quel forte suono.
“TEMO CHE ABBIATE FATTO QUALCOSA!”
rispose Axel.
RUUUBBBLLLLEEEEE!
E, come se non bastasse, tutto
cominciò
a tremare.
“SVELTI, USCIAMO
DÌ QUI!” urlò Jessie e
corse verso l’uscita ma…
SWISH!
“LE PORTE SI STANNO
CHIUDENDO!” ma Hassleberry
dette quest’altra brutta notizia.
“NON SE CI SONO
IO!” disse Axel e…
ZOCK!
Lanciò il suo arpione
sulla parete
bloccando temporaneamente la chiusura della porta.
“SVELTI, TUTTI FUORI!” urlò Kakashi che
dette il buon esempio.
I ragazzi cominciarono a scivolare
sotto
la porta uno dopo l’altro ma l’arpione
cominciò a cedere.
“PRESA!” ma
Axel afferrò la porta
metallica e cercò faticosamente di sorreggerla
“ANDATE!”
Gli unici ancora rimasti erano Naruto e
Jaden.
“ASPETTA TI DO UNA MANO!” il biondino si
avvicinò ma…
“CE LA FACCIO DA SOLO! VA AVANTI!” gridò
Axel mentre digrignava i denti per lo sforzo “VI
RAGGIUNGERO’!”
“Axel!” Jaden lo guardò disperato
ma…
“Ho affrontato di peggio” lo rassicurò
lui “Andate, vi raggiungo subito” e strinse i denti
per tenere la porta ancora
sollevata.
“Vedi di mantenere la tua parola,
amico!” lo avvertì Naruto
“Perché un guerriero come te mantiene sempre la
sua
promessa”.
Axel lo fissò con la coda dell’occhio e
accennò a un sorriso.
“ANDIAMO!”
Jaden e Naruto scivolarono
sotto il portone e poi si voltarono per chiamare
“AXEL!” ma il ragazzo aveva
ceduto alla fatica e la porta si era chiusa.
“Oh no!” Jaden si alzò e fece per andare
verso la porta chiusa ma Naruto lo bloccò.
“Dobbiamo avere fiducia in lui” disse
Naruto sperando anche lui che Axel si fosse salvato “ANDIAMO,
L’ALTRA PORTA SI
STA CHIUDENDO!” e si trascinò l’amico
fino al resto del gruppo.
I due ragazzi raggiunsero il gruppo
e
informarono gli amici di cosa era successo al Brody.
“Quel
ragazzo è un tipo in gamba, se la
caverà” Kakashi aveva avuto modo di conoscere
il Brody e sapeva che l’avrebbero rivisto.
“Il suo chakra
c’è ancora” avvisò Neji
col Byakugan attivo “Se la caverà” e
questo fu molto consolante.
“GUARDATE!”
Kero-chan indicò il centro
della stanza in cui si trovavano.
Lì si trovava un ascensore e Viper era
appena uscito.
“Sta salendo!” indicò Rock Lee mentre
con gli altri vedeva che l’uomo stava accedendo al piano
superiore.
“Vuole che lo seguiamo” disse Jim.
“E noi non lo deluderemo” rispose
Hassleberry per tutti e il gruppo si avviò.
Dopo pochi minuti tutti arrivarono
in
una grande stanza a forma circolare: Viper li stava aspettando.
“Benvenuti ragazzi” li accolse Telonius.
Aveva addosso una strana corazza di titanio e il duel disk
“Siete in ritardo
per la lezione”.
“ORA BASTA GIOCARE!” Naruto gli puntò il
dito contro “ARRENDITI CHE E’ MEGLIO!”
“Naruto!” Kakashi si mise una mano sulla
fronte ma tornò subito serio “Tu sei Viper vero?
Hai superato il limite! A nome
di tutti gli studenti ti dichiaro in arresto”.
“Non siete nelle
condizioni per darmi
ordini o gridarmi contro” rispose calmò Viper
“Vi ricordo che siete ancora nel
mio territorio”.
“Ancora per poco!” Jaden attivò il Duel
disk e “Risolviamo la faccenda secondo il modus operandi
dell’accademia” lo
sfidò a duello (l’espressione latina
gliel’ho messa io. Non credo che Jaden
sappia cosa significhi^^) .
“Sai che mi hai anticipato?” Viper lo
fissò dritto “Eri proprio tu che volevo sfidare.
Che la partita estrema abbia
inizio” prese un telecomando dalla tasca e lo premette.
“EHI! MA CHE
SUCCEDE!”
Tutti si sentirono elevarsi.
“Tranquilli è solo una pedana” Viper che
era rimasto immobile.
Pochi istanti dopo, tutti si
trovarono
all’esterno a qualche centinaio di metri da terra.
“Aveva programmato tutto” Asuma era
rimasto incredulo.
“Fosse un ninja, sarebbe un avversario
davvero insidioso” anche Kakashi era rimasto incredulo da una
simile mossa.
“Onorato di essere
temuto” disse Viper
attivando il Duel Disk “Possiamo anche iniziare”.
“Un momento!” ma Gaara intervenne
“Perché ce l’ha con Jaden? Che cosa le
ha fatto?”
“A me niente” rispose Viper “ma ho un
amico che ha molte cose da dirgli” e aggiunse questo.
“Chiunque sia è un pazzo” intervenne la
piccola Kinomoto “Che cosa può volere dal
fratellone Jaden”.
“Se vuole Jaden si faccia avanti” Naruto
avrebbe voluto riempire di pugni questo “amico”.
“Non ho nient’altro d dire” rispose
Viper e puntò Jaden “Iniziamo ragazzino”.
“Non mi lascia altra scelta” il ragazzo
fu pronto “Ragazzi lasciate fare a me”.
“Jaden, ne sei sicuro” l’Haruno lo
guardò preoccupata.
“Andrà tutto bene” il ragazzo si
voltò e
le sorrise.
“COMBATTIAMO!”
E il duello iniziò.
A Oblivion, Uncinato era alle prese
col
suo piano.
“FINITO!” il demone uscì esultante da
una pila di carte “E’ un piano a prova di
bomba” e si complimentò con se stesso
“Allora, diamoci un’ultima occhiata” e
prese il primo foglio.
POCO DOPO
“NOOOOOOOOOO!”
Il demone, in versione urlo di
Munch, si
mise le mani in testa “MI SONO DIMENTICATO DÌ
NUMERARLE” anche i demoni
commettono degli errori^^.
“COME DIAVOLO HO FATTO A
NON
ACCORGERMENE!” si lamentò il poverino (diciamo
poverino^^) “COME FACCIO
ADESSO!”
“E STA ZITTO!”
Tuonò una voce dietro di
lui e…
BONK!
Uncinato ricevette un sonoro pugno
in
testa.
A colpirlo era stato un essere
dalla
forma ibrida. Appariva come un enorme Velociraptor umanoide dalla pelle
nerastra, sulle spalle spuntavano enormi ali di pipistrello e sulla
testa
grandi corna di drago. Gli occhi rossi avevano pupilla verticale ed
erano
parecchio adirati col collega demone.
“AHIA!” fece
lui mentre si massaggiò il
bernoccolo fumante “RAPTOMORT MI HAI FATTO MALE!”
“Se non la smetti di gridare, te ne
faccio ancora di più” disse l’altro.
A colpire Uncinato era stato proprio Raptomort
che era parecchio arrabbiato per “essere stato
svegliato”^^: infatti, aveva un
cappello da notte in mezzo alle corna.
“Ma che ci fai con il cappello da
notte?” Uncinato lo guardò incredulo
“Noi demoni non abbiamo bisogno di
dormire”.
“Sdraiarsi aiuta a riflettere idiota”
rispose l’altro togliendosi il cappello dalla testa
“E poi tu e la tua brutta
abitudine di lasciare la porta aperta: le tue urla si sentono per tutto
il
corridoio. Perché diavolo ho deciso di avere le mie stanze
vicino a te” si lamentò
Raptomort, poi vide un foglio a terra e lo prese “E questo
che sarebbe?”
“E’ il mio piano di battaglia” si
vantò
Uncinato “Geniale non è vero?”
“E tu chiameresti geniali questi
scarabocchi” ma Raptomort non fu della stessa opinione
e…
STRAP!
Strappò il foglio.
“NOOOOOO!”
gridò Uncinato con i
lacrimoni agli occhi (ve lo sapreste immaginare un demone che painge^^).
BONK!
“Finiscila!” ma
Raptomort gli assestò un
altro pugno in testa e lo mise a tacere “E tu ti definisci un
generale
infernale? Questo spiega perché nessuno vuole entrare nella
tua armata” (ecco
perché Uncinato è da solo^^).
“Sei cattivo!”
si lamentò lui.
“Non sarei un demone sennò” rispose
Raptomort e poi lo guardò fisso “Ora smettila di
fare quelle false lacrime! So
bene che sei una volpe”.
“E non sbagli” di colpo Uncinato
recuperò la sua serietà “So
già come agire: quelli erano solo un passatempo”
(che bel passatempo).
“Mi sembrava strano” Raptomort lo fissò
ghignante “Che cosa hai in mente?”
“Un duello contro Nick” il demone aveva
intenzione di affrontare così il Sun’s Warrior
“ma ci sono due cose che mi
mancano: lo strumento per la sua disfatta e qualcuno che possa tenere a
bada
quei mocciosi fastidiosi”.
“E così hai pensato di chiedere al primo
che sarebbe entrato qui a riprenderti e, giacché siamo da
soli in questo
corridoio, sapevi che sarei venuto io” terminò
Raptomort “Perché dovrei
aiutarti?” e incrociò le braccia.
“Perché solo tu puoi usare gli
incantesimi adatti per aiutarmi a creare le condizioni necessarie per
abbattere
Nick anche se io perdessi” rispose Uncinato “E poi
avrai tutti i mocciosi da
sistemare. Non vorresti entrare in scena prima del tempo?”
conoscendo il suo
grado e la sua armata provò a tentarlo.
“La tua offerta
è allettante ma non mi
basta!” ma Raptomort gli dette risposta negativa
“Preferisco aspettare il mio
turno” e fece per voltarsi.
“Guarda che lo so che
fremi dal
desiderio di uccidere Nick da tempo” gli disse Uncinato
“Non per niente sei
stato tu a dare inizio alle danze” e sperò di
averlo convinto.
Il demone si fermò
“Anche se fosse?” e
voltò solo una parte del muso di rettile.
“Non vorresti avere la tua rivincita su
di lui e il suo gruppo di mocciosi?” il generale
continuò a incalzarlo “Se
perdo, potrai dare a tutti il colpo di grazia. Se poi il piano
fallisce, potrai
ritirarti senza troppi problemi” e sperò di averlo
convinto.
Il demone si voltò verso il collega e lo
fissò ghignante “Forse c’è
una possibilità di metterci d’accordo!”
gli rispose
alla fine.
“Sapevo che non avresti detto di no!”
sorride diabolico Uncinato e tese la mano.
“Facciamo così: io ti aiuto, ma se perdi,
mi prendo la tua roba” ma Raptomort sollevò questa
condizione.
“COSA!”
Uncinato lo guardò con la bocca
spalancata “CHE DIAVOLO POTREI AVERE CHE NON HAI
TU!”
“Per esempio i numeri di Topolino che mi
mancano” disse il demone con un ghigno (I DEMONI CHE LEGGONO
TOPOLINO? MA DOVE
LE TROVO?)
“La mia collezione no!” si lamentò
Uncinato “Ho faticato sette camice per prendere tutti i
numeri” e cominciò a
piagnucolare.
“O accetti o vai a farti ammazzare senza
di me” ma Raptomort fu irremovibile.
“UFFA! D’ACCORDO!” alla fine il generale
infernale accettò il ricatto “Ma se ammazzo Nick
esigo un risarcimento”.
“E sia!” lo stregone tese a sua volta la
mano che fu stretta dal generale “E rispetta i termini,
amico”.
“Sono un demone di parola, lo sai”
rispose Uncinato con un ghigno.
“Allora, che cosa ti serve?” chiese
Raptomort serio…
Mentre stava avvenendo
quest’oscura
alleanza, torniamo al duello tra Jaden e Viper.
“NEOS MAGMA
ATTACCA!” dopo un duello
sfibrante e che gli aveva riempito il cuore di dubbi, subito spenti dai
suoi
compagni, Jaden ordinò al suo Eroe Elementale di attaccare
Venonminaga, il
mostro di Viper ponendo fine al duello.
SRANG!
Con quel potente boato, il mostro
fu sconfitto
e i life points di Viper si azzerarono.
“SEI GRANDE
FRATELLONE!”
A gridarlo furono Naruto e la
piccola
Kinomoto che corsero subito verso di lui.
“Ottimo
lavoro!” anche Nick si avvicinò
calmo.
“Davvero interessante questo Duel
Monsters” commentò Asuma “Ora capisco
perché a Shikamaru piaceva”.
“Sarà utile capire come funziona in
futuro” anche Kakashi era rimasto molto colpito dal gioco,
anche se non aveva
capito alcuni punti^^.
Ormai privo di forze, Viper cadde
in
ginocchio “Come ho potuto perdere! Dove sei figlio
mio!” alla fine aveva fatto
tutto questo per riavere il suo defunto figlio: questa era stata la
promessa
fattagli dalla creatura nel cilindro.
“Mi dispiace per te ma
è impossibile”
Alan gli si avvicinò e lo fissò dritto negli
occhi “Non è possibile riportare
in vita i defunti! Quella creatura ti ha ingannato” e disse
quelle parole con
tutta la fermezza che aveva.
“NO, NON E’ VERO!” ma Viper non volle
accettarlo “LUI ME L’HA PROMESSO! MI AVREBBE RIDATO
MIO FIGLIO!”
“Ed io
mantengo sempre le mie promesse”
all’improvviso risuonò la voce della
creatura.
“ATTENTI!”
l’angelo indietreggiò subito
e avvisò i compagni.
“Questa volta non ci faremo imprigionare
in un’illusione” Shaoran non aveva proprio voglia
di perdere altro tempo.
“Distruggiamo quella creatura prima
che…” Gaara propose la sua idea ma si
bloccò di colpo.
“Che diavolo è
quell’essere!”
Dissero tutti.
Davanti a Viper era apparsa una
creatura
di pura energia con le sembianze di un bambino, mentre la mano sinistra
era
artigliata e nera.
“Hai
adempiuto alla promessa che mi avevi fatto amico mio!”
la creatura si
rivolse a Viper “E
io farò altrettanto” e in
un istante si trasformò in un bambino dai capelli scuri
“Ciao papà!”
“Figlio mio!”
le lacrime scesero dagli
occhi di Viper “Sei torna…MMMHH!” ma il
suo volto fu preso dalla mano sinistra
della creatura.
“Hai fatto
un ottimo lavoro Telonius Viper!” disse la
creatura “Ora
raggiungi tuo figlio nel mondo dell’aldilà! Tante
buone cose AHAHAHAH!” e lasciò andare
l’uomo che…
“Sì, ti vedo figlio mio!” Viper si
alzò
e si diresse verso il bordo della piattaforma.
“E’ USCITO
DÌ SENNO!” gridò Jim.
“DOBBIAMO FERMARLO!” Naruto cominciò a
correre verso di lui ma “NON RIESCO A MUOVERMI!”
“Dannazione!”
anche Nick tentò di
muoversi ma una forza superiore lo teneva bloccato dove si trovava.
“E’ OPERA DÌ QUELLA CREATURA!”
Yuè
indicò la creatura che, nel frattempo, era tornata alla
forma di pura energia.
“Ormai è
tardi! Lui vuole così!”
ghignò la creatura.
“ARRIVO FIGLIO MIO!” e Viper si lanciò
nel vuoto.
“NOOOOOOOOO!”
Gridarono tutti mentre erano
impotenti.
“Dannazione!”
Kakashi non avrebbe mai
pensato di trovarsi in una simile situazione.
“SEI UN MOSTRO!” Naruto invece gridò
subito contro la creatura.
“ASPETTA CHE CI LIBERIAMO E TE L
FACCIAMO PAGARE!” anche la piccola Kinomoto era furiosa
“COME HAI POTUTO FARE
UNA COSA SIMILE!.
“Ho davvero il desiderio di tornare alle
vecchie abitudini con te!” Gaara mantenne la voce calma ma il
tono era gelido.
“AHAHAHAH!”
la creatura non si scompose e “E’ il momento di
entrare in scena!” fu circondata da
un’intensa luce bianca.
Tutto fu avvolto da una colonna di
luce….
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDNEDO!” Jessie non
aveva mai visto nulla di simile.
“Sento un cambiamento di forze!” disse
Shaoran mentre si copriva gli occhi.
“MA PERCHE’ MI SONO UNITA A QUESTO
GRUPPO!” si lamentò l’Haruno.
“L’energia
scorre libera!” la creatura ne fu felice
“ORA
JADEN E TUTTI I SUOI COMPAGNI SARANNO TRAVOLTI DALLA MIA FURIA
AHAHAHAHAHAH!”
e anche parte dell’isola fu inglobata nella colonna di luce.
Quando la luce si estinse, la creatura
era sparita ma c’era un altro problema.
“Dove diavolo siamo finiti!” il primo a
parlare fu Hassleberry.
Il gruppo, così come
l’accademia, era
finito in un luogo diverso.
Si trovavano in una zona desertica: dune
e dune di sabbia si vedevano all’orizzonte; nel cielo
splendevano tre soli,
mentre l’accademia era dietro una grande montagna.
“Che posto è
questo!” Neji si guardò
intorno incredulo “Di sicuro
non è
un’illusione” il suo Byakugan non gli segnalava
nulla di simile.
“Qualunque cosa sia, non mi piace!”
l’Aburame aveva un brutto presentimento.
“Questa è un’altra
dimensione!” Nick
capì dove si trovavano.
“Un’altra dimensione? Come è stato
possibile?” chiese Asuma che gli era vicino.
“Credo che sia opera di quella creatura”
rispose il castano.
“Allora scoviamola e torniamocene a
casa” Naruto tirò fuori questa bela idea.
“Si ma dove la troviamo? Qui non
c’è”
gli fece notare Rock Lee.
“Questo posto!”
nel vederlo, Jaden ebbe
un sussulto “Non può essere!”
“Che ti succede?” Yuè gli si era
avvicinato per aiutarlo ad alzarsi, dopo il duello era crollato.
“Sarà meglio portarlo in infermeria”
propose Kankuro prendendolo per una spalla “Ragazzi,
andiamocene da qui e
andiamo nell’Accademia” e richiamò gli
altri.
“Ottima soluzione” concordò Temari.
RRRRRRRUUUUUUUUBBBBBLLLLEEEEE
Ma la piattaforma
cominciò a oscillare
pericolosamente.
“E ORA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!”
gridò Syrus.
“La piattaforma sta per crollare!”
rispose Gaara calmo “Sarà meglio
scendere!”
“GRANDE IDEA,
GENIO!”
Gli gridarono tutti contro.
“Smettetela di fare
casino!” disse
Kyuubi che si materializzò da solo “Salitemi
sopra!”
Gli altri non se lo fecero ripetere due
volte e salirono sopra il grande demone che saltò
giù.
TUMP!
Il Bijuu atterrò sulla
sabbia e fece
scendere il gruppo dalla sua testa.
“Per una volta ti ringrazio volpe”
Naruto fu il primo a rivolgerle la parola “Ce la stavamo per
vedere brutta”.
“Non ringraziarmi” rispose secco il
demone “Ho solo pensato ai miei interessi” non
l’aveva di certo fatto per
salvarlo.
“E’ strano però” Shaoran
sollevò un
dubbio “Come hai fatto a materializzarti se Naruto non ti ha
dato
l’autorizzazione?” lo trovava strano.
“Mi sono materializzato da solo e basta”
rispose di nuovo il demone “Non so come ho fatto, ma ci sono
riuscito” neanche
lui non riusciva a spiegarlo.
“Probabilmente questa
è una dimensione
in cui gli spiriti hanno forma corporea” ipotizzò
Kero-chan “Qui, se parlate,
vi vedono tutti”.
“Quindi vuol dire che…” Syrus
s’interruppe
un attimo e chiamò il suo spirito “Fortezza
Vercroid ci sei?” volle fare una
prova.
“Affermativo!” rispose lo spirito
robotico materializzandosi di sua iniziativa “Per fortuna
posso ridurre la mia
mole” infatti, si ridusse a dimensione umana.
“Credo che resterò un altro po’ in
vostra compagnia” Kyuubi ridusse le sue dimensioni a quelle
di un pastore
tedesco “ma non fateci l’abitudine” li
avvertì.
“E’ meglio
tornare all’accademia”
propose Gaara preoccupato per gli studenti.
“Hai ragione” rispose Naruto “Speriamo
che non gli sia successo niente”.
“Reggiti Jaden, ti aiuto io” Yuè prese
il castano per una spalla.
“Ti aiuto!” anche Hassleberry si
avvicinò allo Yuki prendendolo per l’altra spalla.
“Dove sarà finito Axel!” si chiese
Jaden.
CRASH!
Qualcosa uscì da un
cumulo di rocce e
afferrò la gamba di Syrus.
“AAAAAAAAAHHHHHHHHH! AIUTO!” il povero
Truesdale fu preso dai brividi.
“ATTENTI!” Kero-chan si mise in
posizione pronto a colpire con una sfera di fuoco.
“Aspettate!”
Naruto li fermò tutti “Non
sarà che…” che quello non fosse un
nemico?
Infatti, un attimo dopo uscì anche il
resto del corpo: Axel era sopravvissuto.
“Potreste dare una mano anche a me per
favore?”chiese debolmente il ragazzo.
Il gruppo, dopo aver soccorso il
Brody,
si avviò verso l’accademia sperando che i loro
compagni stessero bene, quando….
“RAGAZZI!”
In lontananza arrivarono i
rimanenti
Sun’s Knights.
“Meno male, stanno
bene” per Nick fu
molto consolante.
“Meno male davvero!” anche Kakashi fu
contento di vedere che i ragazzi stavano bene.
“Per fortuna Choji sta bene” Asuma era
molto felice di rivedere il suo obeso allievo^^.
Poco dopo il gruppo si
riunì e i
duellanti chiesero notizie della situazione nell’accademia.
“Molti studenti sono finiti in questo
posto” iniziò Shikamaru “Li abbiamo
tutti riuniti nella palestra chiedendo loro
di collaborare. Chazz è ancora in infermeria ma ormai sta
bene. Per il resto,
si può sapere che diavolo è successo?”
“Viper era solo una pedina” disse
Kakashi “Dietro di lui c’era una strana creatura
che ci ha portato qui, non
prima di essersi sbarazzata di lui” e dette la tragica
notizia.
“Di male in peggio” Kiba digrignò i
denti “Come facciamo ad andarcene da qui?”
“A questo penseremo dopo” rispose Nick
“Ora portiamo Jaden e Axel in infermeria. Andiamo”
in quel momento bisognava
pensare ai feriti e tutti si diressero verso l’accademia.
Il gruppo entrò
nell’infermeria: una
stanza abbastanza ampia con alcuni scaffali pieni di medicine, un
computer e un
paio di lettini.
Dentro, oltre a Chazz, c’era una donna
sui 25 anni, vestita con l’uniforme dell’accademia
e con un camice addosso. I
capelli rossi erano corti e tirati all’indietro lasciando
solo un ciuffo che
scendeva sulla fronte, mentre gli occhi erano castano scuro.
“Signorina Fontaine, abbiamo bisogno di
lei” disse Alexis appena fu entrata.
La donna vide le condizioni dei due
ragazzi e “Metteteli nel lettino, ora li visito
subito” disse questo.
“Usate anche il mio” Chazz si alzò dal
suo lettino dando la possibilità di far sdraiare Jaden ma
“E voi che ci fate
qui?” vide i suoi Ojama corporei.
“Ciao capo” lo salutò quello giallo
“Non
sappiamo perché ma siamo corporei”.
“Ci troviamo in una
dimensione
satellite” disse Nick, attirando le attenzioni verso di se
“Giusto, ho
dimenticato di dirvelo: ogni dimensione
ha quelle che potremmo definire <<
dimensioni-satellite >>
cioè spazi vuoti in cui le regole variano leggermente. In
questa gli spiriti
possono materializzarsi senza problemi e forse è proprio
questo il motivo per
cui è ridotta a un deserto”.
“Che vuole dire?” chiese Temari senza
capire.
“E’ semplice no?” a rispondere fu Regina
Arpia che si materializzò davanti a tutti “Alcuni
spiriti sono tutt’altro che
buoni e gentili e hanno preso il sopravvento, radendo al suolo questo
posto”.
“Concordo!” anche Ceres fece la sua
comparsa in versione ridotta “Spiriti come i mostri di tipo
demone, sono molto
distruttivi”.
“Non è che ti riferisci a me?” Ichibi
fece la sua comparsa in versione mini e guardò storto il
drago blu.
“Come se un piccolo tasso
potesse fare
qualcosa” ghignò Kyuubi.
“TU E LA TUA DANNATA FISSA PER IL NUMERO
DÌ CODE IN PIU’” ma il demone tasso non
se la tenne “SEI UN BASTARDO KUR….
MMMHHMM!” ma fu zittito dalla zampa dell’altro.
“Prova solo a dire altro e ti maciullo!”
lo minacciò Kyuubi.
“Ma che ha?”
chiese confuso Naruto.
“Non preoccupartene” ma Kiba lo invitò a
lasciar perdere.
“Anche se non mi va a genio, è il mio
spirito. Devo preoccuparmi di lui no?” ma il biondino gli
ricordò questo.
“Non sono affari che ti riguardano”
rispose il demone dalle nove code “Vado a farmi un giro, non
seguitemi” e senza
dare il tempo di replicare, se ne andò.
“Che caratterino” commentò
l’Inuzuka.
“Tornando a quello che
stavo dicendo,
non sono solo demoni come Kyuubi o Ichibi a essere così
distruttivi” Ceres
riprese il discorso “Ce ne sono altri”.
“Scusate, ma cosa sono queste strane
creature che sono apparse?” chiese la signorina Fontaine che
era rimasta in
silenzio.
“Semplicemente spiriti
con cui siamo legati”
rispose con naturalezza la piccola Kinomoto “Non si
preoccupi, non fanno del
male a nessuno” la rassicurò.
“Ragazzi, credo sia meglio lasciar
riposare Jaden e Axel” il Dundee si era reso conto che
lì non potevano fare
niente al momento “Andiamo a vedere quanta gente è
finita in questa
dimensione”.
“Ottima idea!”
Fu la risposta di tutti e uscirono
dall’infermeria tranne la signorina Fontaine e Hinata che era
rimasta indietro.
“E tu perché
non vai con loro?” la
dottoressa e direttrice del dormitorio femminile Blu si rivolse
gentilmente
alla Hyuga.
“Non si preoccupi, vado subito” le
rispose calma la piccola mora dagli occhi perlati “A
più tardi” e uscì dalla
stanza.
Una volta fuori, però
Hinata prese per
la direzione opposta alla palestra.
“C’è qualche problema Hinata?”
Rayearth
si materializzò davanti a lei “Cosa ti
turba” nel guardarla negli occhi, vedeva
che stava pensando a qualcosa.
“Ecco…” la ragazza abbassò lo
sguardo:
non sapeva da dove iniziare “Volevo cercare Kyuubi per
ringraziarlo” la piccola
mora aveva visto da lontano il gesto del demone codato e sentiva di
doverlo
fare.
“Capisco!”lo spirito dalle sembianze di
un lupo infuocato annuì “Ora, però,
credo sia un po’ nervoso! Lascia che vada
io a parlargli: lo ringrazierò anche da parte tua”
e si offrì di andare a
parlare col demone.
“Sei sicuro di volerlo fare?” lo spirito
annuì “Allora, puoi dirgli una cosa da parte
mia?”
“Tutto quello che vuoi” lo spirito
acconsentì alla richiesta della Hyuga che gli sorrise
dolcemente.
POCHI MINUTI DOPO
Hinata raggiunse il gruppo dei suoi
amici prima che entrassero nella palestra.
“Ehi, dov’eri finita?” le chiese Kiba.
“Dovevo fare una cosa!” rispose la
ragazza con un sorriso.
“Ah sì e che cosa?” l’Inuzuka
glielo
chiese curioso e….
BONK!
Ricevette un poderoso pugno in
testa da
Sakura Haruno^^
“AHIA! CHE ACCIDENTI FAI!” protestò
giustamente il ragazzo mentre si massaggiò la testa
dolente^^.
“STUPIDO!” lo sgridò la rosa
“NON SI
CHIEDE A UNA DONNA COSA ABBIA FATTO SE RESTA INDIETRO!” lei
credeva di aver capito.
“E CHE C’E’ DÌ MALE A
CHIEDERLE DOVE
FOSSE ANDATA A FINIRE!” protestò il castano senza
capire.
“Forse è andata in bagno!”
ipotizzò Ino
con un tono stranamente calmo.
“Eh?” il ragazzo alzò un sopracciglio
poi…
TAP!
Batté il pugno sulla
mano aperta “Giusto!”
“IDIOTA!”
Le due ragazze gli gridarono contro.
BONK! BONK! BONK! BONK!
Assestandogli un doppio pugno in
quella
testa bacata che si ritrovava^^.
“AHIA!” il
povero Inuzuka si tenne la
testa dolente!
“E io che
c’entro!”
Ma anche Naruto, Chazz e Jessie
avevano
ricevuto un pugno senza un apparente motivo dalle due ragazze.
“COSI’ NON FATE
QUELLE FACCE DA EBETI!”
Risposero le due con la venetta
pulsante^^: anche se in realtà li avevano colpiti senza
motivo (quando le
ragazze sclerano…)
I tre si guardarono in faccia senza
capire.
“Lasciate perdere e entriamo nella
palestra” ma Shino li invitò a non pensarci e a
entrare nella palestra con gli
altri: erano davanti alla porta ormai e tutti entrarono.
“Povero
Naruto!” pensò Hinata che era rimasta di
nuovo indietro “Certe volte Sakura
è davvero tremenda!”
ma preferì tenerselo per se.
“Ti do ragione!” ma Nick, anche lui
rimasto indietro, aveva dato una sbirciatina nella sua mente
“Lei e Ino hanno
bisogno di un tranquillante” e la buttò sul ridere.
“Signor Nick!” la Hyuga lo guardò
stupita “Non avrà mica…”
“Ciò che hai fatto quando sei rimasta
indietro, sono cose tue e io non sono un guardone” ma il
castano chiarì subito
le cose “Sai? Spero che tu glielo dica al più
presto” e fissò la mora con un
sorriso.
“C-Cosa!” che andò nel pallone^^.
“Sono sicuro che tu e Naruto formiate
una magnifica coppia” continuò lui
“Faccio il tifo per voi” e, dopo
quest’incoraggiamento, entrò nella palestra.
Hinata rimase a fissare il vuoto per
alcuni istanti poi “Grazie!” rispose alle parole
del castano ed entrò anche
lei.
All’interno della
palestra erano riuniti
un centinaio di studenti appartenenti ai vari dormitori e chiedevano
cosa fosse
successo.
“A quanto pare ce ne sono un bel po’”
guardandosi intorno, Gaara ne vide diversi che aveva conosciuto.
“Come diavolo avrà fatto l’accademia a
finire qui?” di chiese Shaoran dubbioso “Non ci
sono incantesimi
spazio-temporali così potenti da trasportare
un’intera struttura in mezzo al
nulla” non riusciva a capire come fosse stato possibile.
“Signor Nick, è sicuro che non possiamo
fare altro per riportare indietro l’accademia?” la
piccola Kinomoto si rivolse
al castano con sguardo speranzoso.
“Temo di no”ma diede risposta negativa
“Ho già provato ad aprire un portale ma
è stato inutile! Se vogliamo lasciare
questo posto con l’intera accademia dobbiamo trovare la
creatura che ci ha
portato qui” e spiegò cosa dovevano fare.
“Allora la sorellina
Sakura può provare
a usare la sua nuova carta per cercarla” propose Naruto
speranzoso.
“C’ho provato, ma Polaris non riesce a
localizzarla!” anche lei dette risposta negativa.
“Che seccatura!” Shikamaru se ne uscì
con la sua solita frase “Ci toccherà setacciare
questo posto da cima a fondo e
dovremo farlo in gruppi” dopo aver saputo cosa era successo
nel laboratorio, il
giovane Nara stava pensando a una soluzione.
“Prima, però sarà meglio assicurarsi
che
gli altri stiano tutti bene” intervenne Kakashi preoccupato
per possibili
assenti tra gli studenti.
“Sono tutti
qui” intervenne Blair con in
braccio Akamaru “Se manca qualcuno, vuol dire che si trova al
sicuro nella
nostra dimensione” era sicura che non mancasse nessuno.
“In tal caso, vediamo come organizzarci”
riprese Shikamaru.
“Hai qualche idea?” Gaara lo guardò con
le braccia incrociate.
“Credo di sì!” rispose il ragazzo dalla
coda alta.
“INSOMMA! SI
PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO E’
SUCCESSO!” uno degli studenti fece sentire la sua voce
“DOVE CAVOLO SIAMO!” ed
era furioso e spaventato. Come non dargli torto?
“CHE COSA E’ SUCCESSO ALLA NOSTRA ACCADEMIA!
SI PUO’ SAPERE!” un altro studente fece sentire la
sua voce.
“Ragazzi, state
calmi!” Nick cercò di
sedare gli animi “Non sappiamo dove siamo finiti
ma…”.
“NON VOGLIO FINIRE I MIEI
GIORNI QUI!
DANNAZIONE!” un altro ragazzo gridò ancora
più forte e poi furono solo altre
lamentele e niente più.
“La situazione non
è delle migliori” nel
vedere come i ragazzi si stavano agitando, Alan incrociò le
braccia “Sono
spaventati e non posso dar loro torto! Dobbiamo risolvere al
più presto questo
problema”.
“La domanda è come!” chiese
Yuè “Non
sappiamo dove cercare quella creatura; siamo confinati in una
dimensione
desertica dove non c’è la possibilità
di approvvigionarsi e non sappiamo quanto
potremo resistere in queste condizioni” ed elencò
quelli più gravi.
“E’ una brutta situazione!”
commentò
Kero-chan seduto sulla spalla dell’amico “Ed io ho
già fame!” ci mancava solo
questa^^.
“Per fortuna la sala mensa e il
magazzino sono qui nell’accademia” ma Hassleberry
dette una buona notizia
“Speriamo che ci siano abbastanza provviste per
tutti”.
“Sarà difficile soddisfare tutti” e il
maestro Asuma puntò subito qualcuno “Choji non
resisterà a lungo senza cibo!”
conosceva bene il suo allievo e sapeva che avrebbe dato di matto.
“OH NO!”
l’Akimichi, infatti, cadde in
ginocchio “COME FACCIO ADESSO!” e
cominciò a piangere come una fontana^^.
“E FALLA FINITA!” gli gridò contro Ino
“PER UNA VOLTA SII UOMO E NON LAMENTERTI PER IL
CIBO!” quando faceva in quel
modo non lo sopportava.
“Siamo alla frutta con te” Garuda si
materializzò
dietro il corpulento castano e gli mise una mano sulla spalla
“Fatti forza
Choji: se supererai questo momento, sarai migliore” e lo
consolò in questo modo
“E magari perderai qualche chilo!” ma
quest’ultima frase poteva evitarseal^^.
“OOOOOHHHHH!” il povero Akimichi ebbe un
mancamento e crollò a terra^^.
“Cavolo che
casino!”
Pensarono tutti insieme^^.
“RAGAZZI!”
dall’altra parte della
palestra uscì la signorina Dorothy con il suo staff
“Se volete mettere qualcosa
sotto i denti, noi siamo pronti!” e dette una buona notizia.
“Qualcosa di positivo c’è!”
sospirò
Syrus “Chissà quanto potremo resistere!”
“Lo vedremo
subito!” rispose Jessie
“EHI, SIGNORINA DOROTHY! QUANTO POSSIAMO
RESISTERE?” e lo chiese immediatamente
alla donna.
“Contando i presenti, circa una
settimana” la donna dette questa risposta.
“Il tempo non
è molto ma dovremo farcelo
bastare” Jim non vedeva altra soluzione “Cerchiamo
di metterci d’impegno” e
fece capire che sarebbe stato della partita.
“Allora cominceremo dopo aver messo
qualcosa sotto i denti” Shikamaru richiamò
l’attenzione su di se “Per prima
cosa dovremo…” stava per aggiungere altro quando.
“EHI GENTE!”
dall’altra parte della
stanza si sentì una voce familiare che fece voltare tutti.
“ADRIAN” Jessie lo riconobbe subito.
“E’ vero, c’era anche lui in
infermeria”
ricordò Jim.
In realtà, come
sappiamo, Adrian era
stato catturato dalla creatura nel cilindro e sottoposta a
chissà cosa.
La creatura aveva letto nei suoi
ricordi, vedendo com’era cresciuto e tutti gli sforzi che
aveva fatto per
diventare quello che era.
Dopo aver visto la memoria del Gecko, la
creatura aveva prestato attenzione al duello tra Jaden e Viper e il
ragazzo
aveva approfittato dell’indebolimento del controllo mentale
per attivare alcune
bombe che aveva piazzato in dei punti nevralgici della struttura,
causando una
serie di esplosioni che gli dettero la possibilità di
liberarsi e scappare.
Dopo essersi salvato, il ragazzo aveva
rapidamente recuperato i suoi effetti e si era presentato davanti a
tutti ma
aveva anche lui delle novità.
“Ragazzi! Dove siamo
finiti? Sapete
qualcosa” iniziò il discorso in questo modo per
non destare sospetti.
“Non
m’inganni amico!” ma Nick aveva letto
nella sua mente e non si fidava molto
di lui, anche se quello che stava per dire attirò la sua
attenzione.
“Non ne abbiamo idea amico” rispose
semplicemente Jim.
“Allora è meglio lasciar perdere” il
rosso disse queste strane parole “Sono uscito fuori poco fa e
ho visto qualcuno
avvicinarsi all’Accademia”.
“Che cosa!”
Il gruppo dei Sun’s
Knights lo guardò
stupito.
“Non perdiamo tempo,
andiamo a vedere
chi è!” il primo a fiondarsi fuori fu Naruto.
FUORI DALL’ACCADEMIA
Reggendosi su un bastone fatto
d’osso,
uno sconosciuto si stava avvicinando all’Accademia.
Un mantello grigio sporco gli copriva le
spalle e parte del petto, dove si vedeva una vecchia e strappata
uniforme
giallo canarino. I lunghi capelli neri scendevano incolti lungo il viso
sporcato dalle intemperie mentre gli occhi azzurro cielo erano ormai
stanchi.
“Non ci posso
credere!” le lacrime
uscirono dai suoi occhi arrossati “Quella è
l’Accademia! Non è un miraggio, ne
sono sicuro” poi vide che dall’ingresso stavano
uscendo diverse persone “EHI
RAGAZZI!” e non riuscì più a trattenere
l’emozione e cominciò a gridare felice
verso di loro ma…
“STAI ATTENTO!”
Adrian si buttò verso di
lui perché, in quel momento qualcosa era planato verso il
povero ragazzo e…
GRAFF!
“ARRRGGH!” un
paio di artigli
graffiarono la schiena del rosso mentre era a terra.
“RESISTI
ADRIAN” Jessie lo raggiunse in
un lampo per sincerarsi delle sue condizioni.
“Non preoccuparti per
me” il Gecko
manteneva la voce calma ma stava trattenendo il dolore.
“QUELLA E’ IL
MOSTRO LADY ARPIA!” Temari
identificò subito la creatura che aveva attaccato il gruppo.
Sopra di loro si librava una
creatura
dalle sembianze di donna: il pallido e sinuoso corpo era coperto da un
abito di
piume blu che lasciava scoperte le braccia e le gambe che altro non
erano degli
artigli di rapace. Il viso appuntito era bianco come la porcellana ed
era messo
in evidenza dai freddi occhi verde acqua e dai capelli rosso scuro.
Dietro la
schiena aveva un paio di ali bianche.
“Abbiamo un tipo
problematico” a fianco
alla bionda apparve Regina Arpia che fissò la sua
<< sottoposta >>.
Regina Arpia appariva come una ragazza
alta dai lunghi capelli azzurri e dagli occhi dello stesso colore. Il
sinuoso
corpo era rivestito da un’aderente tuta blu scuro con le
estremità azzurre;
mani e piedi erano artigli di rapace, mentre dietro le spalle aveva un
paio di
grandi ali bianche.
“CI PENSO IO”
l’Andersen non esitò ad
attivare il suo duel disk e pescò dal deck “EVOCO
PEGASO ZAFFIRO!” richiamando
uno dei suoi mostri più potenti “ATTACCA LADY
ARPIA!”
La creatura dalle sembianze di un
cavallo bianco alato con un corno fatto di Zaffiro si lanciò
contro l’arpia
ma...
FLASH!
Questa fu avvolta da una luce e
poco
dopo apparve con indosso una corazza dorata.
“Ha attivato una carta
magia” Nick
rimase fermo a guardare ma era pronto a intervenire “Temo che
ora ne attiverà
un'altra”.
“Quale?” chiese la piccola Kinomoto che
gli era vicino.
“Se ho studiato bene, dovrebbe essere
Egotista Elegante” a rispondere fu Gaara “Quella
carta permette di evocare
altre due Lady Arpia. Se Jessie non fa qualcosa, si troverà
contro tre mostri
con un valore di attacco di 1950 ciascuno”. Anche lui si
tenne pronto a
intervenire.
“Non perdiamo tempo e andiamo ad
aiutarlo” capita la situazione, Shaoran corse insieme al
rosso a dare una mano
a Jessie.
FLASH!
In quel momento ci fu
un’altra luce e al
fianco di Lady Arpia ne apparvero altre due: una con i capelli rossi e
corti,
l’altra blu e sparati in aria.
Le tre creature si avventarono su Pegaso
che fu colpito e anche Jessie ne risentì.
“Accidenti!” il ragazzo strinse i denti
“Resisti
amico, ora ti do una mano” e si preparò ad
attivare un’altra carta.
“Mentre lo fai, ci penso
io a dare una
lezione a queste tre oche” la Regina Arpia non
esitò a gettarsi nella mischia
per aiutare Pegaso.
“Ti ringrazio per l’aiuto” il cavallo
alato la guardò con uno sguardo d’intesa.
“Se non ci aiutiamo tra di noi, non
saremmo migliori di loro” rispose la Regina indicando il trio
che li guardava
ghignante.
“Quei vostri sorrisetti
stanno per
sparire” dietro al trio apparve Garuda, lo spirito di Choji.
Era un essere metà umano, metà rapace
con testa d’aquila. Il corpo ambrato era glabro e scolpito,
la testa invece era
rossastra e dello stesso colore erano le grandi ali dietro la schiena.
Le sue
nudità erano coperte da un paio di pantaloni rosso fuoco e
tenuti in vita da
una fascia dorata.
Lo spirito aprì le sue ali e lanciò una
miriade di piume verso le tre…
FRABOOOM!
Colpendole in pieno.
“EHI, NON LASCIARCI A MANI VUOTE” la
Regina non se la tenne e si lanciò all’attacco.
“ALLA BATTAGLIA!” ma nemmeno Pegaso
Zaffiro fu da meno.
“CAVOLO CHE
FORZA!”
Di fronte a un simile spettacolo
erano
tutti affascinati.
“E ora arrivano i
rinforzi!” Jessie
attivò una trappola “ATTIVO ALLEANZA CRISTALLO!
VAI TIGRE TOPAZIO!”
FRABOOOOM!
Dalla sabbia fece la sua comparsa
un’altra bestia cristallo dalle sembianze di una grande tigre
bianca con corno
rivestito di puro topazio che, con precisione millimetrica,
colpì in pieno
l’Arpia originale eliminandola e causando così la
scomparsa delle altre due.
“Ottimo gioco di squadra
ragazzi” si
complimentò Garuda con i suoi amici spiriti.
“Grazie a te per essere intervenuto in
nostro aiuto” Regina Arpia sorrise al suo compagno rapace
“Potresti essere un
fidanzato perfetto, sai!” e gli fece questa bella proposta^^.
“Spiacente ma non mi sento pronto per
queste cose” ma lo spirito alato reclinò
l’offerta “Choji impara
dal maestro” e fece questa piccola raccomandazione
mentale al suo protetto (hai capito che maestro^^).
“O-Ok!” L’Akimichi non seppe dire
altro^^.
“Fammi vedere”
Sakura Haruno
s’inginocchiò a visitare Adrian e “Sono
solo due graffi. Un po’ di pomata e ti
riprenderai” gli comunicò questo.
“Meglio di niente” rispose il ragazzo.
“ARGGH!” Jessie fece quella piccola
smorfia.
“Jessie, stai
bene?” Gaara gli si
avvicinò preoccupato.
“Non preoccuparti” lo rassicurò il
ragazzo “E’ solo un piccolo pizzico che ho sentito
dopo il duello. Piuttosto,
vediamo di prenderci cura di lui” e indicò il
ragazzo che al momento era
svenuto.
“Portiamolo in infermeria, svelti!”
Kankuro se lo caricò sulla spalla e si avviò.
“Vieni, ti do una mano” invece Choji
aiutò Adrian.
“Ti ringrazio!” il Gecko accettò
l’aiuto
dell’Akimichi e il gruppo rientrò
nell’Accademia.
SUL TETTO DELL’ACCADEMIA
“Alla fine non
è stato necessario il mio
intervento” Kyuubi tornò ad accucciarsi sul
pavimento del tetto “Meno male”
questa frase gli scappò, poi “Che cosa vuoi
Rayearth! Mi è sembrato di aver
detto di non voler essere seguito” senza voltarsi si rivolse
al nuovo arrivato.
A pochi passi dal demone, era
apparso lo
spirito del grande lupo infuocato “Alla fine ti eri
preoccupato. Vero Kurama” e
lo chiamò con questo nome che…
“Chi ti ha detto di potermi chiamare per
nome EH!” fece balzare il demone in piedi che
guardò furioso l’altro.
“Non ci trovo niente di strano” rispose
lo spirito per niente intimidito “Perché non ti
fai chiamare col tuo nome?” che
gli fece questa domanda.
“Taci!” ma la volpe, che abbiamo
scoperto chiamarsi Kurama, lo puntò furiosa “Che
diavolo vuoi da me!” e rizzò
le sue code.
“Solo parlare con te e riferirti un
messaggio” rispose Rayearth “Oppure preferisci
combattere come allora? A te la
scelta” nel dire quelle ultime parole, il tono della sua voce
divenne glaciale.
“Tsk!” Kyuubi abbassò le code e si
voltò
“Dimmi questo messaggio e poi vattene” tornando ad
accucciarsi.
“Non sei cambiato proprio, amico mio”
Rayearth si avvicinò alla volpe “Anzi, forse ora
sei un po’ più reattivo” e si
accucciò a fianco a lui.
“Non ho voglia di
rivangare i vecchi
tempi, quindi muoviti a parlare e poi lasciami dormire” ma la
volpe appoggiò la
tesa sulle zampe.
Rayearth lo fissò per qualche secondo
“In primo luogo, Hinata ti ringrazia per quello che hai fatto
prima”.
La volpe aprì un occhio e lo puntò verso
lo spirito “Tutto qui?” si limitò a dire.
“C’è dell’altro”
rispose Rayearth “Credo
che ti stupirai nel sentirle, io stesso non me
l’aspettavo” e la volpe “Ha
detto << Per me, tu non sarai mai un mostro! Io vedo la
luce che illumina
il tuo cuore, mio Kurama >> “ e
fissò in silenzio la volpe che…
“H-Ha detto
questo!” lo guardò
incredulo.
“Sì!” rispose Rayearth “Per un
attimo,
ho visto la luce di Nefertari attraversarle gli occhi. Non
c’è alcun dubbio:
Hinata è la reincarnazione della nostra
principessa”.
La volpe sentì un brivido attraversale
tutto il corpo, dalla punta delle code, fino al capo “Allora
non mi ero
sbagliato, quella volta” e con occhi tristi, fissò
il pavimento.
“Già!” confermò Rayearth
“Contro Malfork
c’è stata la prima apparizione: e ora
questo!” anche lui fissò il pavimento
“Io
so cosa farò, ma tu Kurama?” e lo
spostò verso la volpe.
“Non lo so!”
Kyuubi, alias Kurama, sembrava
distante “Non so più niente” e si
appoggiò sulle zampe.
“Che cosa ti dice il tuo cuore?” gli
chiese lo spirito dalle sembianze di lupo “Cosa ti
sussurra?”
“E’ passato troppo tempo” Kurama
(preferisco chiamare la volpe col suo bel nome^^) dette questa risposta
“Non
riesco più a sentirlo”.
“Un giorno tornerai a sentirlo di
nuovo!” lo consolò il compagno “E quando
accadrà, saprai cosa fare” di questo
era sicuro.
Passarono lunghi istanti di
silenzio: i
due spiriti erano assorti nei loro pensieri e invasi dai ricordi.
“Beh, io torno da
Hinata” Rayearth alla
fine s alzò e fece per andarsene.
“Aspetta un momento!” ma la voce di
Kurama lo fermò “Non stiamo così da
soli da molto tempo ormai!” quella frase lo
fece ridere “Buffo, non è vero? Non avrei mai
creduto di poterlo dire”.
“Non c’è nulla di cui
sorprendersi”
rispose Rayearth “La nostalgia di casa viene a tutti, anche
se la nostra casa
non esiste più” e alzò gli occhi al
cielo.
“Una volta, lei ci disse che la casa è
dove hai il cuore” anche Kurama alzò gli occhi al
cielo “Ma dove si trova ora
il nostro cuore?” non riusciva a trovarvi risposta.
“Ecco perché non riesci più a sentire
la
voce del tuo cuore” Rayearth spostò lo sguardo sul
suo vecchio amico “Non hai
più una casa”.
“Infatti!” si limitò a dire Kurama e si
alzò “Io torno nel corpo di Naruto. Ti prego di
non chiamarmi per nome davanti
agli altri, almeno fino a quando non te lo chiederò
io” e cominciò a sparire
“Abbi cura di quella ragazzina”.
PUFF!
E sparì nel nulla.
“E tu abbine di Naruto e
di te stesso”
rispose lo spirito del fuoco e sparì anche lui.
NELL’INFERERIA
“E così sei
finito qui a causa di un
incidente scientifico” concluse la piccola Kinomoto sorpresa.
“Esatto! Più o meno è successo
questo”
rispose il misterioso ragazzo.
“Accipicchia, soldato Misawa hai davvero
rischiato grosso!” Hassleberry guardò incredulo
l’amico.
Chi era questo misterioso ragazzo
che
vagava nel deserto?
Il suo nome era Bastion Misawa: era uno
studente del Ra Giallo appassionato di scienza, in particolar modo per
la
fisica, grande amico di Jaden e compagni.
Il ragazzo aveva passato i suoi primi
due anni insieme al gruppo, affrontando i Cavalieri delle ombre e poi
la
Società della luce.
Nonostante fosse un ragazzo molto
intelligente e avesse dei buoni amici, Bastion non riusciva a trovare
se
stesso: per questo, quando incontrò un noto luminare della
fisica, e grande duellante
di nome Aisenstin (nome sbagliato da tutti nella pronuncia^^), decise
di
seguirlo per apprendere i segreti dell’universo e su se
stesso.
Dopo una serie d’indagini, l’equipe del
professore costruì un macchinario dimensionale che
individuò un collegamento
tra la dimensione I.N.A. e altre dodici dimensioni che altro non erano
che le
dimensioni satellite della stessa. Il gruppo aveva tentato un contatto
ma il
risultato era stata una tremenda esplosione che aveva distrutto il
laboratorio
e trasportato Bastion in quella dimensione desertica. Il ragazzo era
riuscito a
sopravvivere e, ormai allo stremo elle forze, era riuscito a
raggiungere l’Accademia
trovandovi riparo.
“Accidenti, che
situazione” commentò
Shikamaru mentre si spremeva le meningi “Dimmi una cosa
amico, hai una qualche
idea su come sei finito qui?” e si rivolse direttamente al
Misawa.
“Mi dispiace ma non so che dirti”
rispose il ragazzo dopo che ebbe bevuto dell’acqua.
“ACCIDENTI A QUELLA CREATURA!” Naruto
esplose nervoso “GIURO CHE QQUANDO LA
PRENDO…”
BONK!
Ma ricevette un potente pugno in
testa
dall’Haruno^^.
“TESTA QUADRA, TI TROVI
IN
UN’INFERMERIA! PARLA A VOCE BASSA!” ma alla fine
anche lei stava gridando^^.
“Guarda che anche tu ci stai rompendo i
timpani sai?” il povero Axel ancora sdraiato se la trovava
dietro.
“TAPPATI LA BOCCA TU!” ma la rosa ne
ebbe anche per lui.
“O-Ok!” di fronte a una simile sfuriata
il ragazzo preferì non aggiungere altro.
“Sakura, calma i bollenti spiriti” la
riprese Kakashi appoggiato al muro.
“Mi scusi maestro” e per fortuna,
l’ascoltò^^.
“Dunque siamo in una
situazione davvero
critica!” Asuma fece un tiro alla sua sigaretta
“Non c’è davvero altro modo di
andarcene di qui, se non trovare quella cosa?”
sollevò questo dubbio.
“Non dobbiamo escludere nessuna
possibilità” di questo Shikamaru ne era sicuro poi
ebbe un lampo “Signor Nick,
per caso avete provato a contattare i vostri amici del
Fantasy?”
“Ci ho provato ma la linea è disturbata”
rispose il castano guardando serio il giovane Nara
“Però ci sono volte in cui
il segnale è più forte!” ma aggiunse
questo piccolo particolare.
“E cosa c’entra?” chiese Syrus senza
capire.
“Che forse non tutto
è perduto” rispose
Bastion alzatosi dal letto “Forse c’è
una possibilità di stabilizzare il
segnale e tornare tutti a casa” attirando
l’attenzione su di se.
“E come si fa?” chiese Gaara dubbioso.
“Questo dobbiamo scoprirlo” rispose il
ragazzo “A proposito, voi tutti chi siete? Non vi ho mai
visto all’Accademia!”
poi si accorse di non averlo chiesto.
“Ti rispondo io!” Nick gli si avvicinò
“Guardami fisso! SCANNING MENTALE!” e
usò la telepatia per raccontargli la loro
storia.
Il ragazzo sgranò gli
occhi “Allora sei
tu quell’essere che…” Nick
annuì “E voi siete quei tipi in
armatura” e si voltò
verso i suoi compagni che annuirono.
“So che ti sembra incredibile ma è
così”
rispose Nick “Sono sicuro che adesso ti starai chiedendo se
hai le potenzialità
per essere un Sun’s Knight vero?” e
guardò il ragazzo con un sorriso.
“Beh!” il ragazzo scostò lo sguardo
“Sarebbe davvero una bella soddisfazione saperlo”
forse non si sentirebbe
inutile.
“Ehi,
c’è la possibilità che abbiamo un
nuovo compagno?” Naruto lo chiese ingenuamente, quando la
risposta era ovvia^^.
“Può darsi” il Sun’s Warrior
rispose a
entrambe le domande^^ “Però vorrei chiederti di
aspettare ancora un po’, almeno
fino a quando non ce ne andremo da qui” ma gli fece capire
che quello non era
il momento.
“Nessun problema, posso aspettare”
rispose Bastion leggermente deluso.
“Ragazzi, per il momento
è meglio
lasciar riposare i vostri tre amici” la signorina Fontaine
entrò nell’infermeria
e avvisò il gruppo “Credo che dopo una notte di
riposo vi sentirete tutti
meglio”.
“Si ha ragione
signorina”
Risposero tutti in coro.
“Fratellone Jaden ora
riposati un po’”
Naruto si avvicinò allo Yuki “Domani avremo molte
cose da fare”.
“Nessun problema” le sorrise il castano
“Vedi di fare altrettanto”.
“Riprenditi presto” anche Hinata gli si
avvicinò e “Anche voi, mi raccomando” si
rivolse anche agli altri due (che
ragazza dolcissima^^).
“O-Ok!” il Misawa fu abbagliato da tanta
dolcezza.
“Nessun problema!” Axel rispose atono e
si voltò dall’altra parte.
Anche gli altri, alla fine
augurarono
buon riposo e poi uscirono dall’infermeria per andare a
riposare.
NELLA BIBLIOTECA
DELL’ACCADEMIA
La misteriosa creatura aveva scelto
la
biblioteca come nascondiglio, perché al momento non vi
entrava nessuno.
“Mi serve
un
corpo per mantenere la mia essenza fino a quando non avrò
fatto il pieno”
la creatura era ancora sottoforma di entità di energia
arancione “Devo
trovare un candidato adatto, ma chi” era
questo il suo dubbio “Beh,
aspettiamo che cali la
notte: è al buio che faccio gli affari migliori
IHIHIH!” e si sedette in
attesa di agire (per chi non l’abbia notato,
l’ultima frase della creatura è un
mio piccolo omaggio a mamma della banda Bassotti^^) .
La notte calò su quel
mondo bianco.
Tutti gli abitanti dell’Accademie si
arrangiarono al meglio all’interno delle aule e usarono delle
coperte per stare
al caldo.
Tutti erano sprofondati in un placido e
tranquillo sonno, o quasi…
Nei pressi della palestra
c’era qualcuno
che non riusciva a chiudere occhio a causa della situazione.
“Questa ti metterà al tappeto” uno di
questi era il nostro biondino preferito, impegnato a fare un duello
con, rullo
di tamburi, Hinata.
“Eh!” la ragazza non riusciva a prendere
sonno e, con la scusa di un duello, stava in compagnia del ragazzo di
cui era
innamorata^^ “N-Non credo! Attivo questa carta che ti
bloccherà per questa
fase” e anche lei non se la cavava male col suo deck^^.
“Cavolo! Te la cavi” si complimentò il
biondino con un sorriso che…
“Oh!” fece mancare la piccola Hyuga^^.
“Presa!” ma i due erano in compagnia di
un altro paio di amici. A prendere Hinata era stata la piccola Kinomoto
che le
era a fianco.
“Grazie!” la Hyuga riaprì gli occhi e si
rimise a sedere.
“Tutto bene Hinata? Vuoi interrompere?”
chiese l’Uzumaki preoccupato.
“N-No, non ti preoccupare” rispose la
mora riprendendo le carte “Non ora che sto per
batterti” aggiunse con un
sorriso.
“Ah sì! Vediamo che sai fare” il
biondino accettò la sfida della ragazza
“Vai” e la invitò a farsi avanti.
“Possiamo dire che Hinata
si sta aprendo
di più con questo gioco” insieme ai tre
c’era anche Shaoran che osservava la
scena a pochi metri di distanza.
“Ha ancora molta strada da fare prima di
poter aprire il suo cuore” gli rispose il Mago Nero
“ma se crederà in se stessa,
ce la farà” anche lui aveva capito il forte
sentimento della Hyuga nei
confronti del biondino^^.
“Il destino è
curioso, vero?” dall’altra
pare della stanza Rayearth osservava il proseguire del duello ed era in
compagnia di Windom, Ceres e Kyuubi.
“Ti riferisci a quei due?” la volpe era
accucciata su se stessa e faceva finta di dormire “Non noto
niente di
particolare” però anche lui aveva capito i
sentimenti della Hyuga (a questo
punto manchi solo tu Naruto^^).
“I tuoi pensieri ti tradiscono” ma Ceres
lo guardò fisso “Anche tu sembri tenere a quella
ragazza”.
“Non dire scemenze” ma la volpe negò la
cosa “Ciò che fa Naruto non m’interessa!
Potrebbe anche farsi gay o chiudersi in
un monastero di clausura. Non me ne importerebbe niente” con
quelle parole
sperò di aver ingannato lo spirito (c’è
qualche autore yaoi che sarebbe
d’accordo con lui sulla prima ipotesi, ma la seconda mai^^).
“Non puoi ingannarmi e lo sai” ma
Rayearth fissò dritto il suo vecchio amico.
“Taci!” ma la volpe non voleva dargli
una simile soddisfazione in presenza degli altri.
“Perché non dici la verità?”
intervenne
Windom prestandogli attenzione “Non c’è
alcuna vergogna a farlo”.
“E SMETTETELA DÌ FARMI IL TERZO GRADO
IDIOTI!” esplose la volpe ormai al limite della sopportazione
attirando
l’attenzione di tutti su di sé “AVETE
QUALCOSA DA DIRE?” e puntò tutti con le
code dritte.
Tutti preferirono tornare alle loro
cose^^ Era meglio non farla innervosire oltre.
La volpe si calmò un
po’ e tornò ad
accucciarsi “E voi tre non rompete oltre” disse
rivolta ai tre spiriti.
“Va bene!” Windom preferì lasciarlo un
po’ in pace.
“Per questa volta non rispondo” Ceres
capì
di aver un po’ esagerato.
“Perché
non riesci ad aprirti con i tuoi compagni?”Rayearth
tenne questo pensiero
per se mentre si accucciò a fianco a Kyuubi.
Nel corridoio, qualcuno che non
riusciva
a dormire stava facendo una passeggiata serale.
“Grazie per la compagnia” la prima era
la piccola Blair e a fianco a lei c’era..
“Prego, non c’è di che”
Marcelle: un
ragazzo proveniente dalla Francia, castano con tristi occhi azzurri e,
mediamente alto; era Ra giallo del primo anno.
I due ragazzi si erano incontrati in una
delle aule, o meglio era stata Blair ad andarlo a cercare e ora i due
stavano
andando tranquillamente in giro in compagnia del piccolo Akamaru che
seguiva
tranquillamente la mora.
“Questo simpatico
cucciolo ti si davvero
affezionato!” essendo un ragazzo abbastanza timido, Marcelle
cercò di iniziare
il discorso in quel modo.
“E’ vero! È davvero un amore!”
rispose
Blair e s’inginocchiò ad accarezzare la testolina
del cucciolo che guaì
allegro^^.
“Secondo me gli stai molto simpatica!”
anche Marcelle s’inginocchiò e
accarezzò il cucciolo che accettò quelle
ennesime coccole (ma quanto è fortunato Akamaru^^).
“Comunque…” con un sorriso la ragazza
tornò al discorso che voleva fargli “Riguardo a
quella cosa…” non sapeva da
dove iniziare ma….
“ GRRR!” Akamaru cominciò a ringhiare
verso il corridoio davanti a loro.
“Che cosa succede piccolo?” Blair non
l’aveva mai visto fare in quel modo.
Nell’infermeria le luci
erano state
spente ma qualcuno non riusciva a dormire.
“Ehi! Sei ancora sveglio?” Jaden chiamò
Axel a bassa voce e lo vide girarsi dall’altra parte
“Senti, volevo
ringraziarti per averci aiutato!”
“Non farlo!” rispose freddo il Brody
“Avevamo un nemico comune tutto qui!” Viper si era
inimicato parecchie persone.
“Ti ringrazio comunque!” gli sorrise
Jaden quando….
“AAAAAAAHHHHHHHHH!”
Il silenzio
dell’accademia venne rotto
da quell’urlo agghiacciante.
“COS’E’
STATO!”Jaden scattò subito in
piedi.
“Non lo so, ma è il caso di scoprirlo!”
senza troppi giri di parole, Axel saltò giù dal
letto e con lo Yuki corse fuori
dal corridoio.
“CAI! CAI!”
poco dopo si sentirono anche
i guaiti di Akamaru.
I due svoltarono l’angolo
e videro Blair
a terra con il piccolo Akamaru che le
era vicino.
“BLAIR!” Jaden corse verso la ragazza e
la sollevò “BLAIR RISPONDI!” la
scrollò leggermente.
“RAGAZZI!”
In quel momento arrivarono anche
gli
altri.
“AKAMARU COSA
E’ SUCCESSO!” Kiba si
avvicinò al suo cucciolo per chiedergli spiegazioni.
“La creatura ha fatto la sua mossa!”
rispose Nick serio.
“Guardate il braccio di Blair!” il primo
ad accorgersene fu Syrus che lo indicò preoccupato.
All’altezza del gomito sinistro era
evidente un graffio profondo avvolto da una luce giallognola.
“Lasciate fare a me!” l’Haruno si
avvicinò cominciò a curarla.
La sera passò al
capezzale della piccola
Blair. Sakura era riuscita a curarla ma la ferita era abbastanza grave:
erano
necessari dei medicinali.
“Non capisco!” l’Haruno osservava la
ferita meditabonda “Questa è molto strana! Anche
se l’ho curata, il chakra che
l’avvolge non si è estinto”.
“Che vuoi
dire?” chiese Jessie che le era vicino.
“Vuol dire che, anche se l’ha curata, la
ferita ha causato una reazione a catena” rispose Alan che era
apparso nella
stanza.
“Una che?”
Chiesero la maggior parte dei
presenti!
“Ha la febbre alta, ecco
tutto!” ma ci
pensò la signorina Fontaine a rispondere mentre segnava un
foglietto
“Sfortunatamente la mia infermeria non è
attrezzata per simili casi! Anche se
Sakura ha curato Blair è necessario che le vengano
somministrate queste
medicine” e consegnò il foglietto a Jessie.
“E’ una bella gatta da pelare!”
commentò
Naruto “Dove le troviamo queste medicine in un
deserto?” e sollevò un giusto
dubbio.
“Forse posso aiutarvi
io!”
nell’infermeria entrò Bastion.
Dopo essersi riposato, il giovane moro
si era dato una lavata e un cambio di vestiti: ora indossava
l’uniforme del Ra
Giallo perfettamente stirata e i capelli neri erano tirati
all’indietro.
“Che vuoi dire
amico” chiese Kankuro
serio.
“Vedete, mentre stavo camminando per il
deserto, ho visto un sottomarino in perfette condizioni” il
ragazzo dette questa
risposta.
“Che cose’è un sottomarino?”
chiese
curioso Rock Lee. Essendo un ninja, non sapeva cosa fosse.
“Ma dove vivi?”
gli chiese il Misawa
incredulo.
“Siamo ninja ragazzo!”a rispondere fu
Kakashi appoggiato al muro “Sfortunatamente, non siamo
aggiornati sulle cose
del mondo moderno” cosa a cui dovranno porre rimedio.
“Tanto indietro non ci siamo, ma alcune
cose non le conosciamo ancora” completò Asuma
mentre fumava la solita
sigaretta.
“Oh giusto!”
Bastion capì al volo “Un
sottomarino è un mezzo subacqueo, cioè permette
di viaggiare sott’acqua!” e
dette una risposta veloce.
“Forte!”
Commentarono i ninja presenti^^.
“Comunque” il
Misawa tornò al discorso
principale “Potremmo trovare le medicine che ci
servono!” questo era il
nocciolo della questione.
“Questa è un’ottima idea!”
intervenne
Jaden “Allora non perdiamo tempo: andiamo subito
lì”
“Non così in fretta ragazzi” ma Jim
frenò il suo entusiasmo “E’ meglio che
vada solo un piccolo gruppo. Gli altri
resteranno qui e cercheranno un modo per tornare indietro” e
il ragionamento
filava.
“Jim ha
ragione” confermò Gaara
“Camminare nel deserto non è una passeggiata:
bisogna essere attrezzati a
dovere” e lui che era cresciuto in un deserto ne sapeva
qualcosa.
“Infatti!” rispose Axel “Ma non possiamo
muoverci da soli: dobbiamo parlarne con il Cancelliere” prima
di tutto era
necessario informare gli adulti.
“E, come se non bastasse, bisogna
ritrovare Marcelle” concluse Shino ricordando cosa aveva
detto Akamaru al suo
padrone “Sarebbe meglio organizzare anche un gruppo di
ricerca e perlustrare
tutta l’Accademia” e lui aveva già
qualche idea in mente.
“Shino ha ragione. Bisogna trovare anche
Marcelle prima che
quella creatura gli
faccia qualcosa” concordò Hassleberry: il cucciolo
aveva detto che il ragazzo
era stato catturato della misteriosa creatura e portato via.
“Mobiliterò
tutte le mie carte per
cercarlo” la piccola Kinomoto era pronta a darsi da fare.
“Io userò la mia bussola dei quattro
venti e il mio spirito!” anche Shaoran voleva trovare il
giovane Ra giallo.
“C’impegneremo tutti a farlo” rispose
Neji sicuro di trovarlo grazie al suo Byakugan “Ora non
perdiamo tempo e
diamoci da fare” era meglio muoversi.
“Ottima ide…” Nick stava per rispondere
quando..
“NICK NIBBIO BLU! VIENI
FUORI SE HAI IL
CORAGGIO!”
Una potente e feroce voce si fece
sentire da fuori.
“No! Non adesso
dannazione!” il Sun’s
Warrior digrignò i denti per il nervoso.
“Un generale
infernale!”
I ragazzi lo dissero insieme e si
fiondarono fuori.
Fuori dall’Accademia
Uncinato li stava
aspettando fremente “Forza, venite fuori!” non
stava più nella pelle di
scatenarsi.
Il gruppo uscì al
completo e rimase
incredulo nel vedere che questo generale fosse da solo.
Uncinato, era un demone color terra
completamene nudo: aveva quel nome per via di alcuni spuntoni a uncino
che gli
uscivano dalla testa e da dietro la schiena mentre la sua gemma rosa
confetto
risplendeva sul granitico petto.
“Come?” fece
incredulo Naruto “Sei da
solo?” sperava di poter menare un po’ le mani.
“Ahimè. sì!” rispose il
demone
leggermente sconsolato “Ma solo perché sono da
solo, questo non vuole dire che
non possa farvi tutti a pezzi!” e li fissò
ghignate.
“Non ti lascerò toccare nessuno di
loro!” Nick si trasformò e si fece avanti
“Te la vedrai con me” non avrebbe
permesso a quell’essere di fare del male ai suoi compagni.
“E infatti combatterò contro di te!”
rispose Uncinato ghignante “Ma lo faremo usando un metodo
diverso” e sfoderò un
Duel Disk “Ti sfido a duello! Accetti o te la fai
sotto?” era sua intenzione provocarlo
a dovere.
“E perché dovrei accettare?” il
Sun’s
Warrior lo fissò storto “Anche se ti battessi, non
cambierebbe nulla” dopo il
duello, dovrebbero combattere per davvero.
“Questo sarà un duello delle ombre”
rispose il generale con un luce diabolica negli occhi “Il
vincitore vivrà,
mentre il perdente verrà divorato dalle ombre”
queste erano le sue intenzioni
“Non avrai mica paura di perdere vero?” e
cercò di stuzzicarlo nell’orgoglio.
“Non sono il tipo che
rifiuta un
duello!” rispose il Sun’s Warrior “La
cosa che non capisco è perché tu voglia
sfidarmi così e non affrontarmi direttamente” era
questo il suo dubbio.
“Semplice: sono da solo nella mia armata
e non ho trovato un dannato demone che volesse aiutarmi contro di
te” Uncinato
dette questa falsa versione ma non si scompose “Eliminare te
è il nostro
obbiettivo principale, i mocciosi che hai radunato non
m’interessano! Allora
cosa decidi!” sperava di averlo convinto.
“Qualcosa non
quadra!” Gaara osservò
serio l’avversario “C’è
sicuramente qualcosa dietro!” di questo era sicuro.
“Non accetti signor Nick! Sconfiggiamolo
insieme e pensiamo ad aiutare Blair!”
anche Shikamaru era della stessa opinione “Qui
gatta ci cova!” aveva un
brutto presentimento.
“Uno così nasconde qualcosa di losco è
sicuro!” anche Hassleberry era d’accordo.
“EHI BESTIONE!”
Naruto si fece avanti
“VUOI UN DUELLO? ALLORA VEDITELA CON ME!” come suo
solito non ascoltava gli
altri^^ e…
BONK!
Ricevette un poderoso pugno in
testa
“AHIA!”
“STUPIDO! PERCHE’ NON ASCOLTI QUANDO SI
PARLA!” lo sgridò Sakura Haruno.
“Se devi duellare contro qualcuno,
veditela con me!” Jaden era bello che pronto a fargli
mangiare la polvere.
“Jaden!” a lui ci pensò Alexis che gli
tirò un orecchio.
“AHIA!” e anche lui si lamentò.
“Uhuhuh! Che scene
spassose!” il
generale infernale rise di fronte a quei battibecchi “Se
volete sfidarmi, non
ci sono problemi: visto che Nick non ha il coraggio di duellare contro
di me,
sistemerò voi due per primi e poi gli altri, fino a quando
non ne resterà più
nessuno” con questa provocazione sperava di aver convinto il
Sun’s Warrior che…
“Vuoi duellare con me Uncinato? Allora
va bene!” ci cascò in pieno “Preferisco
rischiare le mie penne che quelle dei
miei compagni” e si fece avanti.
“Aspetti signor
Nick!” Shikamaru cercò
di fermarlo “Non si è chiesto perché
l’ha sfidata? Sta tramando qualcosa” ne
era sicuro.
“Lo pensò anch’io!” rispose il
Sun’s
Warrior “Vuole che io duelli contro di lui ma non so che cosa
vuole combinare!”
e fissò dritto l’avversario “Qualunque
cosa succederà, fatevi trovare pronti!”
e tirò fuori il suo Duel Disk.
“Finalmente ti sei
deciso!” ghignò il
demone “Perfetto, ha abboccato! Ora
non
devo fare altro che indebolirlo e poi lo schiaccerò come si
deve! Speriamo solo
che Rap non faccia dietrofront all’ultimo!”
“Io sono pronto!” Nick infilò il suo
deck nel Duel Disk e….
“COMBATTIAMO!”
I due contendenti iniziarono.
“Spero solo che il signor
Nick sia
conscio del rischio che sta correndo!” il giovane Nara
sudò freddo.
“L’avversario è stato astuto:
l’ha provocato
per ottenere ciò che voleva!” anche Kakashi aveva
osservato attentamente il
modo di fare di Uncinato “Che cosa avrà in
mente!”
“Di sicuro niente di buono!” rispose
Chazz col cuore in mano “Ho una
strana
sensazione!” il Princeton percepiva un pericolo ma
non veniva da Uncinato.
Uncinato pescò le prime
cinque carte dal
suo deck poi “Visto che sono lo sfidante, inizio
io!” e pescò senza troppi
complimenti “Proprio quello che volevo! Adesso attivo una
carta magia molto
utile: Designatore oscuro. Trema di fronte al potere di questa
carta” e ghignò
diabolico.
“Non mi sembra niente di eccezionale!”
rispose il Sun’s Warrior “Che cosa speri di fare
attivando una carta che ti
permette di citare a caso il nome di un’altra e, se ce
l’ho, di farmela
aggiungere alla mano?” non capiva la mossa poi
“Aspetta! Non vorrai mica…”
aveva intuito cosa voleva fare.
“ESATTAMENTE!” esplose Uncinato “La
carta che nomino è Nick Nibbio Blu ultimo Sun’s
Warrior!” e pronunciò il nome
della carta che voleva.
“Cosa!” Jaden
non riusciva a credere
alle sue orecchie “Che ha in mente di fare!”
“Non è ovvio?” Chazz aveva capito il
piano del demone “Vuole privarlo delle sue risorse migliori,
a partire da
quella carta!” e strinse i pugni.
“Dannato! Questo non è leale!” Naruto
non
l’accettava.
“Sfortunatamente lo è!” Alexis fu
costretta a contraddirlo “E, se Chazz ha ragione, ora
distruggerà la carta!”
“Adesso
continuo!” Uncinato prese una
carta e “Metto questa coperta, dopodiché attivo
Distruggi carte!” una carta
davvero insidiosa se giocata nel momento giusto.
“Dannato”! Nick
sapeva benissimo cosa faceva.
“Sono sicuro che tu sappia già l’effetto
di questa carta ma lo dico lo steso: costringe tutti e due a scartare
la nostra
mano al cimitero e a pescare lo stesso numero di carte dal
deck!” ghignò
Uncinato mentre scartò la sua mano e prese altre tre carte
“Adesso scopro la
mia carta coperta che è, signore e signori, Scavatore di
tombe: una carta magia
grazie alla quale posso rimuovere dal gioco due carte presenti nel
cimitero del
mio avversario e…” puntò Nick.
“Tra queste due è compresa la mia carta,
vero?” Nick aveva compreso il piano dell’avversario.
“Esatto!” rispose il demone “Rimuovi dal
gioco quella carta insieme a un’altra a tua scelta: non
m’importa quale sia!”.
“Come vuoi” il Sun’s Warrior fu
costretto a fare come detto “Non illuderti, anche se mi hai
privato del mio
mostro migliore, ne ho altri con me!”
“Li schiaccerò tutti, uno dopo
l’altro!”
rispose il demone “Ora metto un mostro in posizione di difesa
e una carta
coperta e ti passo la mano!” il demone aveva quasi raggiunto
il suo piano “Povero Nick, non hai
la ben che minima idea
di quello che sto per farti! Uhuhuh! Potrai pescare tutte le carte che
vuoi, ma
io ho un paio di trucchi che ti metteranno in ginocchio. E fra poco,
anche i
tuoi amici verranno spazzati via da un io caro amico!”
“Anche se non ha
attaccato, quel mostro
ha fatto parecchi danni. Come farà ora il signor
Nick!” si chiese la piccola
Kinomoto.
“Non ti preoccupare, ce la farà” la
confortò Naruto “Speriamo solo che lo batta alla
svelta!”
“Pesco!” Nick
prese la sua prima carta “Ho sette
carte con me, mentre uncinato ne
ha solo una! Non so cosa programmi, ma non gli lascerò fare
i suoi comodi”
dopo questo rapido pensiero “Evoco Richiama- Jinzo in
posizione di attacco!” il
Sun’s Warrior fece la sua mossa.
Sul terreno di gioco apparve una
creatura umanoide con un lungo abito verde con spesse spalliere dorate
che gli
copriva il corpo alto e magro, mentre la faccia era rosa chiaro, la
bocca era
piena di denti aguzzi e aveva un paio di grossi occhiali verdi. Tipo
macchina,
Attributo oscurità, ATK 600 DEF1400.
“MAMMA MIA
QUANT’E’ BRUTTO!” nel vedere
il mostro tirato fuori, Ino ebbe i brividi.
“Ehi, non è che sta per tirare fuori
quella mossa?” nel ripensare a una strategia che gli aveva
visto usare, Gaara
ebbe un sussulto.
“Se è quella, allora il danno è
assicurato!” sorrise Shikamaru “Ovviamente
sarà tutto di Uncinato!”
“E allora?” il
demone non vide niente di
particolare.
“Adesso attivo il potere speciale del
mio mostro: offrendolo in tributo, posso far tornare un Jinzo dal
cimitero!
Guarda che fortuna, lo avevo in mano poco fa!” Nick
tirò fuori un bel
sorrisetto bastardo.
Il mostro scomparve e fu sostituito da
uno più forte: ne apparve uno più grande,
l’abito verde era molto più ampio
mentre le spalliere erano appuntite, gli occhiali erano a lente rossa e
la
bocca era coperta da una maschera verde. Tipo macchina, Attributo
Oscurità, ATK
2400 DEF 1500.
“Hai tirato fuori l’artiglieria a quanto
vedo!” Uncinato fece una leggera smorfia.
“Questi sono solo i preliminari” lo
avvisò il Sun’s Warrior
“Perché ora lo sacrifico immediatamente per
evocare
Jinzo- - Supremo!” e questa mossa fece sgranare gli occhi
dell’avversario.
Il mostro fu sostituito da un altro
ancora più forte: questo indossava un lungo abito viola con
spalliere spesse
sotto le quali era disegnata una D mentre gli occhiali erano a tripla
lente
azzurra. Tipo macchina, Attributo oscurità ATK 2600 DEF 1600.
“Tsk! Ora capisco il
passaggio!” rifletté
il demone “A seguito dell’effetto di Richiama-
Jinzo, Jinzo poteva restare in
gioco per un solo turno ma, sacrificandolo come hai fatto, hai evocato
specialmente la versione più potente” fece una
smorfia “Bravura e fortuna non gli
mancano. Tuttavia non può nulla contro di me.
Mi sono premunito a dovere” e fissò la
carta coperta.
“Ora che Jinzo- Supremo è in gioco, non
puoi attivare nessuna carta trappola e ora può
attaccarti” il Sun’s Warrior
dette l’ordine “ ATTACCA IL MOSTRO
COPERTO”.
Jinzo - Supremo caricò
un attacco di
energia viola e lo spedì sulla carta, distruggendola:
rivelandosi essere.
“COMPLIMENTI! IDIOTA!” ghignò il demone
“Hai appena distrutto Giara di mutazione 1!”
davanti a lui apparve un’urna nera
da cui uscì una creatura simile a un verme. Tipo roccia,
Attributo terra ATK
600 DEF 700.
“Dannazione!” nel vedere il mostro, Nick
digrignò i denti... Pardon il becco.
“Quella è una
delle carte peggiori che
possano capitare sul terreno!” anche Chazz
digrignò i denti.
“Perché? Che effetto ha?” Gaara non
l’aveva mai vista.
“Costringe entrambi gli avversari a
scartare la loro mano e a pescare cinque nuove carte” rispose
Axel “Quel mostro
intende azzerare il deck di Nick prima del tempo”.
“Che vile!” Kiba vorrebbe tanto fare a
pezzi quel bestione troppo cresciuto.
“Non è giusto distruggere in questo modo
i deck degli altri!” anche la piccola Kinomoto non si
trattenne nel vedere la
cosa.
“Non è una cosa piacevole!” Jaden
l’aveva provato sulla sua pelle e sapeva benissimo cosa
significasse perdere il
suo deck.
“Mi
complimento!” Nick sorrise
all’avversario “Non te la stai cavando male
finora!”
“Che gentilezza!” ghignò Uncinato
“E le
sorprese non sono ancora finite. Avanti passa il turno, così
ti distruggo
ancora un po’” aspettava solo questo.
“Visto che ci tieni! Metto una carta
coperta e passo la mano!” Nick altro non poteva fare.
“Era ora!” rispose il demone “E ora inizia il vero duello!” e
ghignò
diabolico mentre pescava “Uhuhuhuh!
MUAAHAHAHAHAHAH!” nel vedere la carta che
aveva appena pescato, scoppiò in una maligna risata.
“Che cos’hai da ridere!” Nick non capiva
le sue intenzioni.
“Rido perché ora è la tua
fine” rispose
il demone con sguardo allucinato mentre aprì a zona carta
magia terreno “ADESSO
ATTIVO LA MIA ARMA SEGERETA: MARCHIO DELL’INFERNO!”
tuonò alla fine.
“COSA!” Nick
spalancò gli occhi “NO! E’
UNA TRAPPOLA! RAGAZZI ALLONTANATEVI!” e si voltò
subito verso i compagni ma….
“NON SERVE A NIENTE!” esultò il demone
“ORA SEI FINITO!” mentre la micidiale carta si
attivò.
Intorno a Uncinato si
formò un pentacolo
rosso circondato da una corona di fiamme nere che ricoprì
anche Nick,
isolandolo dal resto del gruppo con una colonna nera.
“SIGNOR NICK!”
I ragazzi guardarono
preoccupatissimi la
scena.
“Uhuhuhuh!”
rise Uncinato mentre sulla
sua fronte si formò un marchio nero su cui era inciso un
diavolo “Ora sei mio!
Non hai alcun modo di uscire da qui. Solo battendomi potrai sperare di
salvarti” e fissò l’avversario ghignante.
“Dannato!” Nick sentiva l’aria odorare
di zolfo e gli occhi iniziarono a lacrimare “Alan! Aiuta gli
al…ALAN!” si
rivolse al suo angelo ma lo vide diventare una statua di pietra.
“AHAH! È inutile che gli chieda aiuto!”
ghignò il demone “Tutto ciò che non
gioca qui, diventa una statua di pietra e
lo rimarrà fino alla fine del duello! Mi preoccuperei della
mia pelle, fossi in
te!”
“Non ho bisogno dei tuoi consigli lurido
mostro!” rispose il Sun’s Warrior “Ti
sconfiggerò in un lampo!”
“Belle parole” commentò Uncinato
“Che ne
dici di spostarci un po’? Fra poco là fuori ci
sarà molto movimento!” e fissò
l’avversario in modo diabolico “Raptomort si
divertirà un mondo con i tuoi
ragazzi!” ormai non aveva più senso nascondere la
verità.
“Oh no!” nel sentire quel nome, il Sun’s
Warrior impallidì “Devo
uscire da qui il
più presto possibile!” sapeva bene che
Raptomort era anche peggio del nono
generale.
Mentre avveniva questo, la colonna
nera
cominciò a muoversi rapidamente allontanandosi
dall’Accademia.
“EHI! DOVE DIAVOLO STA ANDANDO!” Chazz
non perse tempo e si lanciò all’inseguimento
ma…
“Finalmente ci conosciamo
mocciosi!”
Dal tetto dell’Accademia
risuonò una
potente voce roca che attirò le attenzioni d tutti.
“E quello che cos’è!” anche se
non era
un Sun’s Knight, Asuma era pronto a combattere.
“Ha un chakra spaventoso!” Kakashi aveva
alzato il copri fronte e, con lo Sharingan vedeva che
il nuovo avversario era fortissimo.
“Un altro demone!” Rock Lee lo vide
mentre scendeva con molta tranquillità verso di loro
“Perfetto! Lo distruggerò
con la forza della giovinezza!” era pronto ad accoglierlo a
braccia aperte.
“Non fare stupidaggini Rock Lee!” ma
Neji col Byakugan attivo stava sudando freddo “Quello
è un avversario che va
oltre la nostra portata!”
“Cai!” nel percepire quell’incredibile
potenza, Akamaru si nascose dentro la maglietta del padrone.
“Hai ragione amico, quello è un mostro!”
anche Kiba percepiva l’enorme potere di quel mostro.
“Non
demoralizzatevi!” ma Jaden non
perse la sua forza d’animo “Sarà anche
forte ma, se saremo un gruppo, non
perderemo!” e, per dare il buon esempio tirò fuori
la sua armatura e la lancia
di luce.
“Giusto! Venderemo cara la pelle!” anche
Naruto seguì il suo esempio.
“Ragazzi, entrate nell’Accademia e
mettetevi al riparo!” la piccola Kinomoto non perse tempo e
avvertì Jim, Axel e
Bastion “Questo è un avversario troppo
forte!” mentre attivò lo scettro e le
ali.
“Buona
fortuna!” capendo la situazione,
il Dundee fece come detto e si trascinò gli altri dentro.
“Tornate interi!” anche Axel si
raccomandò mentre corse dentro.
“Contiamo su di voi!” altro il Misawa
non poteva fare.
Gli altri tirarono fuori le
armature e
si prepararono ad accogliere l’avversario che, in quel
momento, atterrò davanti
a loro.
“Buongiorno a tutti!” salutò Raptomort
mentre
li osservava uno dopo l’altro “E così
sareste voi i famosi Sun’s Knights!”
“Hai indovinato amico!” rispose Naruto
col suo solito tono “E ora ti faremo a pezzi!”
Shikamaru osservò il
nuovo arrivato da
capo a piedi “Non ha gemme, quindi
non è
un generale infernale!” una piccola consolazione
per il ragazzo ma…
“Certo che non ho
gemme!” Raptomort
rispose alla frase del Nara come se l’avesse pronunciata.
“COME!” ora il
ragazzo era preoccupato
“Sei telepate!” il suo intuito lo portava a
quell’unica risposta.
“Indovinato!”
rispose il demone,
lasciando tutti senza parole “Permettetemi di presentarmi!
Sono lo stregone
oscuro più potente al servizio del sommo Abhadon,
nonché suo consigliere” e già
quella presentazione fu agghiacciante ma non era ancora finita
“Vice della quattordicesima
armata infernale, Lord Raptomort” e fece un leggero inchino.
“C-Come!” ora
Naruto aveva perso la
calma “Quello è il vice della
quattordicesima!”
“Il maestro Blade ci
aveva detto che il
generale di quell’armata è uno dei più
potenti” Shaoran sudò freddo al pensiero
“Se lui è il vice, allora sarà
potentissimo!”
“Ed è anche
uno stregone!” la piccola
Kinomoto non ne aveva mai affrontato uno ma sapeva che
l’esperienza non le
sarebbe piaciuta.
“Potrà essere
ciò che vuole!” ma Gaara
mantenne il suo tono fermo “Sarà un telepate, uno
stregone o un vice o
qualsiasi altra cosa ma ora lo distruggeremo seduta stante!”
non era il momento
di lasciarsi prendere dal panico.
“Giusto!” anche
Jaden era col rosso “Se saremo
compatti, non ci batterà nessuno!” e si mise in
posa di combattimento.
“E’ vero, ho
paura.” ammise Syrus “Ma
non posso scappare, perché sono un Sun’s
Knight” ma tornò serio.
“Forza soldati,
facciamoci valere!”
Hassleberry non fu da meno.
“Tsk! Alla fine devo
darvi ragione!”
anche Chazz decise si mettersi d’impegno
“E’ come un duello: vince chi resta in
piedi!”
“Ma sì! Vi
farò vedere di cosa sono
capace!” anche Alexis fu pronta a cominciare.
“Ed io non sono da
meno!” fino a quel
momento Jessie non aveva parlato, ma ora era il momento di dare la
giusta
carica ai compagni che dubitavano.
“Sarà anche
uno stregone potentissimo,
ma nessuno potrà mai battere Clow Reed!” di questo
Kero-chan n’era sicuro e
decise che avrebbe dato il meglio di se.
“Mostreremo a questa
lucertola troppo
cresciuta la vera forza!” anche Yuè non fu da meno.
“Maestro Alan, vi
renderò fiero di me!”
dopo lo spavento iniziale, Shaoran tornò serio e pronto a
cominciare.
“E’ vero, non
possiamo tirarci indietro!
Il destino dell’Accademia e della nostra dimensione
è nelle nostre mani ora!”
se era insieme ai suoi amici, la piccola Kinomoto avrebbe combattuto
fino alla
fine.
“E non solo, anche tutte
le altre
dimensioni!” Hinata non fu da meno mentre si mise in posa di
combattimento.
“Se le ragazze tirano
fuori un simile
fegato, allora noi che dovremo dire?” Kiba fissò i
compagni con un sorriso.
“BAU!” il
piccolo Akamaru si era calmato:
anche lui voleva combattere.
“Come mi disse il maestro
Auron, tutti
hanno una storia e il loro incrocio genera risultati
incredibili” con quelle
parole, anche Shino era pronto.
“Combatterò
con tutto me stesso! Non vi
permetterò di lasciarmi indietro!” anche Neji era
pronto a cominciare.
“Questo è lo
spirito giusto!” Rock Lee
fissò l’amico con un sorriso e si mise in posa.
“Per cena avremo carne di
lucertola alla
griglia!” Tenten non voleva rimanere di certo indietro.
“Che seccatura! Ma non mi
tiro indietro
nemmeno io!” il giovane Nara non si sarebbe di certo
perdonato una cosa simile.
“E’ il momento
di mostrare la forza
dello schema Ino-Shika-Cho!” Choji era sicuro che il suo
gruppo avrebbe fatto
scintille.
“Dove credete di andare
senza di me?”
Ino non voleva di certo essere messa da parte.
“Non ho mai visto Gaara
così determinato!”
Kankuro era felice di vedere il fratello così pieno di vita.
“E per questo dovremo
sempre ringraziare
il signor Nick e questi magnifici amici!” anche Temari era
contenta della
felicità del fratello.
“Questa volta non mi
farò mettere i
piedi in testa da nessuno! L’ho promesso a me
stessa!” anche Sakura Haruno
aveva una gran voglia di combattere.
“Non sarò un
Sun’s Knight, ma di certo
non vi lascio da soli!” Asuma gettò la sigaretta a
terra e si mise in
posizione.
“Stessa cosa posso dire
io!” rispose
Kakashi “E tu Naruto, che farai?” e
fissò il suo imprevedibile allievo.
Il ragazzo prese un bel respiro e
“E ME
LO CHIEDE! NARUTO UZUMAKI E’ PRONTO A MENARE LE MANI! ATTENTO
MOSTRO, PERCHE’
STIAMO ARRIVANDO!” lanciò quell’urlo
liberatore carico di coraggio e
determinazione.
“SI! STIAMO VENENDO A
PRENDERTI!”
E il gruppo lo gridò
insieme contro
l’avversario che…
CLAP! CLAP!
Batté le mani divertito
“Davvero molto
commovente!” commentò lo stregone “Non
c’è che dire, siete davvero pieni
d’entusiasmo. Vediamo di porvi rimedio!” e tese la
mano destra in avanti
“Ragazzi voglio presentarvi i miei assistenti!” che
venne aperta verso l’alto.
L’aria intorno al demone
cominciò a
tremare: stava per fare qualcosa.
“In guardia ragazzi!” Yuè
percepì
qualcosa di strano “Sta per lanciare un
incantesimo!”
“Quale mai sarà!” si chiese Asuma
pronto.
Nella mano di Raptomort si
formò una
sfera nera grande quanto un pallone di calcio e poi…
ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK!
ZOCK! ZOCK!
Da essa partirono otto fasci dello
stesso colore che affondarono nel terreno.
“Oscuro re che governi nell’Ade, presta
ascolto alla mia ode. Concedimi il tuo oscuro e nefasto potere! Che i
caduti
compagni risorgano dal fiume del dolore e portino con loro urla e
stridore!”
dopo questa frase, nei punti colpiti dai fasci si alzarono otto colonne
di luce
nera e quando si estinsero.
“Oh no!” Kiba
sgranò gli occhi
terrorizzato “Loro no!”
“Come diavolo ha fatto!” anche Neji non
aveva parole di fronte a quello che era successo.
“Li ha riportati in vita!” già Naruto
aveva i brividi “Ma non per questo ci arrenderemo!”
avrebbe fatto una strage.
“Ma guarda che cosa
divertente!” a
parlare era stato VENOM!
“Stento a crederci! Siamo
già alla
quattordicesima e l’incantesimo di resurrezione non
è ultimato!” a fianco a lui
c’era VOLDEMORT.
“E guarda quanti
ragazzini che ci sono”a
fianco a lui c’era HAO “Scommetto che gli altri si
stanno occupando di Nick!”
“Chi se frega di Nick! Ho
finalmente la
chance di mangiare un altro Naruto!” altro resuscitato era
MALFORK.
“I ragazzini non sono
cambiati molto!
Che vergogna: siamo già arrivati alla quattordicesima.
Quanto tempo sarà
passato dalla nostra dipartita” con la sua letale katana in
mano anche
SEPHIROTH aveva fatto di nuovo la sua comparsa.
“Qualcosa non torna! Non
possono essere
ancora così piccoli!” altro riportato in vita fu
DARK DASTAN.
“Dovremmo essere di
più no?” a fianco a
lui riapparve il mortale LÌ SHERON!
“Che cosa significa
Raptomort!” anche
BELARUR era risorto e si rivolse allo stregone.
“Ringraziate Uncinato: mi
ha convinto a
scendere in campo prima del tempo” rispose lo stregone con un
diabolico
sorriso.
Ebbene sì: Raptomort
aveva riportato in
vita i precedenti generali infernali distrutti dai ragazzi! Se prima la
situazione era critica, ora era davvero disperata.
La
battaglia era appena iniziata.
Nel prossimo
capitolo
Raptomort
sguinzaglia i
precedenti generali infernali contro i Sun’s Knights mentre
Nick è bloccato in
un duello contro Uncinato: la battaglia non è mai stata
così pericolosa.
Ma
i buoni non sono mai da
soli^^
Sasuke
sarà convinto dalla
fenice a intervenire in aiuto dei suoi ex compagni e, inaspettatamente
faranno
il loro ingresso un trio molto particolare proveniente da
un’altra dimensione.
Sarà
sufficiente il loro
aiuto?
Questo
e altro nel
prossimo capitolo.
|
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Capitolo 46 *** Battaglia totale ***
46. Battaglia totale
Ciao
a tutti e finalmente
ben ritrovati^^
Sì,
lo so: non mi sono
fatto sentire per parecchio tempo e di questo mi dispiace.
Ho
avuto parecchie cose da
fare in questi due mesi e temo che gli impegni non siano finiti, ma
lasciamo
stare che è meglio^^.
Il
capitolo di oggi è ricco
e pieno di tante belle sorprese (è il minimo per avervi
fatto aspettare tutti
quanti^^).
Ah!
Vi avviso che sto
ancora collaborando con l’autore Alextintura e i miei
personaggi sono comparsi
nella sua fic Card Captor Naruto a partire dal capitolo 30
(già uscito insieme
ai seguenti) e
nella nuova di nome Notte
di Luna piena atto secondo, quindi non sono stato sempre in letargo^^.
Come
potrete vedere, in
questo capitolo ho usato il carattere senza il grassetto e, quando
avrò più
tempo, modificherò anche gli altri. Scusate ancora per
l’inconeniente^^.
Detto
questo, vi auguro una
buona lettura.
I ragazzi di
fronte a quella resurrezione erano rimasti di sasso: mai si sarebbero
immaginati una cosa simile.
“Quella
è una tecnica di
Orochimaru!” commentò Kakashi incredulo
“Anche se ci sono delle differenze” e
le aveva subito notate.
“E’
vero! Per esempio i
loro occhi hanno lo stesso colore di quando erano in vita!”
confermò Asuma
“Inoltre non hanno crepe e non sembrano fatti di
terra!” la resurrezione impura
si basava sull’usare corpi di terra.
“AH!
Non confondete
quest’incantesimo con la schifezza che usa
Orochimaru!” Raptomort aveva un buon
udito e corresse subito i due “Questo incantesimo si chiama
RINASCITA OSCURA e non
necessita di corpi per essere usato” e dette questa piccola
spiegazione mentre mostrò
la sfera nera “Con questa io riporto in vita chi voglio, la
condizione è che
abbia un animo oscuro o sia un demone e questo non può
morire” in pratica ora
tutti i precedenti generali infernali erano immortali “Ma
sono gentile e vi do
un piccolo aiuto! Se riuscirete a distruggere questa sfera
l’incantesimo si
spezzerà!” senza troppi complimenti
indicò il punto debole della sua mossa.
“Raptomort,
sei
un’idiota!” Belazur lo riprese subito
“Perché hai rivelato loro il punto debole
dell’incantesimo!” e pretendeva una valida
spiegazione.
“Non
è ovvio!” a
rispondere fu Hao “Perché noi li annienteremo
senza dar loro il tempo di
avvicinarsi a Raptomort!” e già stava fissando i
presenti per decidere con chi
cominciare.
“E
poi, anche se qualcuno
riuscisse ad avvicinarsi a lui, il nostro << amico
>> lo eliminerà
senza troppi problemi!” marcando quella parola Voldemort
fissò Raptomort.
“Altro
vantaggio di
quest’incantesimo è che noi non abbiamo nessuna
costrizione!” Lì Sheron sapeva
i pregi e i difetti della mossa del collega “Dico bene
Rap?” e si rivolse al
diretto interessato.
“Non
ti sbagli!” confermò
lo stregone “Avete carta bianca! Prendetevela con chi volete
e poi distruggete
quell’edificio!” gli ordini erano stati impartiti
“Ma ricordate questo: se Nick
dovesse battere Uncinato, sarà mio!” e non
ammetteva repliche.
“Tsk!
Fa come vuoi!”
ghignò Malfork “A me basta avere…
EHI!” stava per puntare Naruto ma vide che
qualcuno lo aveva anticipato.
“A
lui ci penserò io!” e
quel qualcuno era Sephiroth che si era lanciato contro il biondino.
“BASTARDO!
QUESTA ME LA
PAGHI!” ringhiò il quarto generale.
“ALL’ATTACCO!”
All’ordine
di Raptomort,
gli altri sette fecero altrettanto.
CLANG!
CLANG!
Sephiroth
incrociò la sua
letale spada con quella di Naruto.
“In
te sento qualcosa di
Cloud!” lo spadaccino aveva riconosciuto l’essenza
dello Strife in lui.
“Hai
indovinato!” rispose
Naruto “Lui è stato il mio maestro!” e
l’avrebbe reso fiero di lui.
“Ottimo!”
rispose il
generale “Allora lo precederai nella morte!” e
spinse con maggiore forza.
“NON
LA SPUNTI!” ma il
biondino non fu da meno “Cacchio se
è
forte!”e ora capiva perché Cloud lo
definiva un’autentica forza della
natura.
“Dannato
ruba preda!”
Malfork guardò furioso il suo collega “Giuro che
quando torno in vita lo
ammazzo!” e meditava tremenda vendetta.
“JUKEN!”
ma qualcuno lo
attaccò subito.
KAPOM!
E
il colpo fu così forte
da staccare il busto dal resto del corpo.
A
colpire il quarto
generale era stata Hinata.
“Tu
guarda!” ghignò il
generale mentre si ricomponeva “Ora che ci penso ho un
piccolo conto in sospeso
anche con te! Sarà un piacere farti a pezzi!”
“Allora
dovrai faticare
parecchio amico!” la Hyuga fu affiancata da Kiba e il piccolo
Akamaru “Ci siamo
anche noi!”
“Porremo fine alla
tua esistenza mostro!” e
anche Shino era della partita.
“Vi
ringrazio amici!”
Hinata sorrise a entrambi mentre fu avvolta dalla luce rossa
“Combatteremo
insieme!”
“Uhuhuh!
ALLORA VI
UCCIDERO’ PER PRIMI!” la versione demoniaca di
Sasuke si lanciò all’attacco a
fauci spalancate.
“Tu
mi sembri un tipo in
gamba!” Hao si trovava davanti a Gaara e lo fissava con un
sorriso quasi dolce
“Sono sicuro che mi divertirò un mondo con
te!”
“Vedi
di non essere tu a
farmi annoiare” lo provocò il rosso mentre si
trasformò “E poi non sono da
solo!”
“Infatti,
ci siamo anche
noi!” fu subito affiancato da Kankuro.
“Di
sicuro non lasciamo
nostro fratello da solo!” anche Temari era della partita.
“Tre
fratelli contro il
terzo generale infernale“ l’Hasakura sorrise
divertito “Suona davvero bene!
VEDIAMO QUANTO RESISTERETE!” e dietro di lui apparve il
micidiale spirito del
fuoco: alto più di dieci metri e rosso come
l’elemento da cui prendeva il nome.
“Sarai
tu a perdere!”
Gaara estrasse il suo Gunblade e la battaglia ebbe inizio.
“AVADA
KEDAVRA!” Voldemort
puntò la sua micidiale bacchetta contro la piccola Kinomoto
e….
FRABOOOMM!
Da
essa partì un potente
raggio verde che esplose contro la cattura carte che…
“SCUDO!”
si difese con la
sua carta magica.
“Una
difesa degna di nota
mocciosa!” commentò il generale “Non per
niente sei l’erede di Clow Reed,
considerato uno dei maghi più potenti della storia. Ma con
me non la spunti”
aveva puntato lei per un valido motivo “Le tue carte saranno
dei perfetti
Horcrux” voleva usarle come contenitore per la sua marcia
anima.
“Non
so che cosa sia
questo Horcrux, o come si chiama, ma non ti permetterò di
mettere le mani sulle
mie carte” la piccola castana non le avrebbe mai lasciate
nelle mani di un
simile mostro.
“E
noi ti daremo una
mano!” a lei si affiancò Kero-chan.
“Shaoran
è impegnato ma
noi ti daremo tutto il supporto che ti serve!” anche
Yuè era giunto in difesa
della sua padroncina.
“E
ci sono anch’io!” anche
se non capiva niente di magia, Syrus voleva dare una mano lo stesso.
“Commovente!”
commentò lo
stregone oscuro con un sorriso diabolico “Vediamo quanto
sopravvivrete!” la sua
bacchetta bramava sangue.
“PRENDI
QUESTO!” Venom
invece aveva puntato Alexis lanciandole contro le sue ragnatele.
“Tutto
qui!” ma lei le
schivava senza troppi problemi “Mi aspettavo di
più da un generale infernale!”
e lo fissava dall’alto in basso.
“Davvero
credi che sia
tutto qui!” il generale apparve dietro di lei con gli artigli
pronti a
strapparle il cuore.
“NON
SE CI SIAMO NOI A
FERMARTI!” con la sua voce dirompente, Rock Lee si
lanciò contro l’avversario
e….
KAPOM!
CRASH
Lo
colpì in faccia con un
potente calcio spedendolo contro una roccia.
“Che
ci fai qui!” ma
Alexis non gradì molto il gesto “Ce la faccio da
sola a batterlo!” uno così lo
voleva stendere da sé.
“Sarà
anche il primo
generale infernale, ma un aiuto non guasta mai!” anche Tenten
giunse in aiuto
della bionda.
“Siamo
o no compagni!”
anche Neji fissò serio l’amica che…
“Ragazzi!”
li osservò e
poi sorrise loro “Avete ragione! Scusate: ormai mi sono
abituata a collaborare
con Hinata e Sakura ma anche voi siete dei grandi amici!”
“Non
ti preoccupare!” le
sorrise Lee “Gli amici si capiscono sempre!” questa
era una vera amicizia.
CRASH!
La
roccia esplose e Venom
ne uscì particolarmente arrabbiato “Combattete in
compagnia eh?” e li puntò con
il dito artigliato “Allora morirete insieme!” e si
lanciò all’attacco sui
quattro amici.
ZACK!
Il
Dark Prince calò la sua
frusta contro Jessie ma lui riuscì a schivarlo con una
capriola.
“Non
male moccioso!”
ghignò il generale “Si vede che sei stato allenato
dal mio alter ego!” ecco
perché aveva deciso di affrontare lui: voleva fare un
dispetto a Dastan.
“Lieto
che te ne sia
accorto!” sorrise l’Andersen di rimando
“Ah sì! Il maestro Dastan ti manda i
suoi saluti!” che si trasformò in un ghigno
bastardo.
“Ma
che adorabile bastardo
che sei” rispose il Dark Prince mantenendo il suo
“Vediamo quanto durerai!” e
ritirò la sua frusta “Ottieni il potere
SPODESTATORE!” e attivò la sua
Diablomanzia.
“Ora
si balla!” Jessie si
trasformò in guerriero-draconico e fu pronto a cominciare.
“Ci
sono anch’io
sergente!” e fu affiancato da Hassleberry già
pronto a combattere.
“Come con l’ottava eh?”
anche Chazz si fece avanti già trasformato.
“Forza
ragazzi, diamoci da
fare” e Jessie li accolse col suo solito entusiasmo.
“Divertente!
Vediamo come
ve la caverete!” il Dark Prince avrebbe fatto
un’autentica strage.
“PRENDI
QUESTO MOCCIOSO!”
Lì Sheron aveva deciso di puntare Jaden e gli
sparò contro un raggio energetico
che…
“ANNULLA
ATTACCO!” fu
bloccato dall’attivazione della carta trappola.
“Sei
davvero grande!” insieme
a lui c’era anche Sakura Haruno che aveva approfittato della
cosa per stargli
vicino.
“Ti
ringrazio!” le sorrise
il castano “Però sarebbe meglio se tu andassi ad
aiutare Naruto” il ragazzo
sapeva sia della cotta del biondino per la rosa sia quella di Hinata e
proprio
non capiva come facesse l’amico fraterno a non accorgersi
delle attenzioni
della Hyuga (ma se tu non ti accorgi di quelle di Sakura o Alexis!).
“Non
preoccuparti per lui”
la rosa spostò lo sguardo verso lo scontro del compagno di
team e vedeva che se
la stava cavando “E’ un tipo in gamba, come
te” sperava di non essere
allontanata da lui.
“Ora
come ora non sappiamo
proprio come organizzarci! Va bene restami vicino” alla fine
fu questa la
risposta dello Yuki.
“Ok!”
e questa risposta “SI!
MI FA STARE VICINO A LUI! SE NON FOSSE PER LA BATTAGLIA TI SALTEREI
ADDOSSO!”
scatenò la << vera Sakura >> che
esplose
di felicità (mazzate che personaggio complicato^^).
“AH
AH AH!” il drago
bianco osservò la scena ghignante “Che momento
commovente, dico davvero! Beh
spero ve lo siate goduto: perché non ce ne saranno
altri!” dopo queste parole
le sfere del drago cominciarono a brillare in modo sinistro
“ASSAGGIATE QUESTO!
SETTE VIE DEI DEMONI!” e attivò la tecnica che lo
scisse in sette draghi ognuno
con una sfera rotante.
“Oh
cavolo!” lo Yuki
osservò la cosa con sorpresa “Davvero niente male
amico!” e alla fine gli fece
i complimenti “Come hai fatto?”
lo
chiese con tutta la curiosità che aveva.
“JADEN
TI SEMBRA IL
MOMENTO!” l’Haruno lo riprese e fece per colpirlo
con un pugno ma “No! Non ci
riesco con te!” si bloccò subito: anche se diceva
scemenze, non riusciva a
sfiorarlo (ma che culo!^^).
“Sei
un tipo davvero
strano moccioso!” ghignò il drago centrale
“Diciamo che è una scissione del
potere!” e dette questa spiegazione sommaria “ORA
BASTA CHIACCHIERE! E’ TEMPO DÌ
MORIRE!” e si lanciò all’attacco con gli
altri sei.
“EARTH
ANGEL!” ma l’Haruno
non restò a guardare e….
KAPOM!
CRASH!
Con
un poderoso pugno
colpì il terreno sabbioso che si sollevò come una
tempesta.
“CHE
SPERI DÌ FARE
MOCCIOSA!”
Dissero
i sette draghi
nello stesso momento.
“ESPLOSIONE
ELEMENTALE!” a
rispondere fu la voce di Jaden che attivò una carta trappola
che….
FRABOOOM!
Investì
i sette avversari
e lo scontrò continuò.
ZACK!
ZACK! ZACK! ZACK!
Belazur
calò i suoi
artigli su Shaoran già in versione angelo ma non
riuscì a colpirlo nemmeno una
volta.
“Tsk!
Te la cavi
moccioso!” il demone digrignò nervoso.
“Non
capisco” l’angelo
osservò l’avversario con sguardo indagatore
“Sei l’ottavo generale, eppure non
sei molto forte! Senza offesa ma ti trovo leggermente
noioso!” gli sembrava
molto strano.
“Tsk!
Io non mi baso sulla
forza fisica per eliminare i miei avversari! Io manifesto la follia:
quella è
il mio potere!” il demone non si scompose e tese le mani
artigliate “ECCOTI UN
ASSAGGIO!” e attivò il suo micidiale potere ma
“CHE COSA!” vide che non faceva
effetto.
“Spiacente
mio caro, ma il
tuo potere non ha effetto sugli angeli!” Shaoran si
avvicinò a lui con sguardo
di fuoco “Sarai anche immortale ma con me non la
spunti!” ed era pronto a farlo
a pezzi.
“Dannazione!
Tra tutti
questi mocciosi doveva capitarmi proprio quello che è immune
al mio potere!
Vorrà dire che dovrò inventarmi qualcosa di
diverso con te!” i suoi aculei si
allungarono e partirono all’attacco.
“Arrivo!”
ma il ragazzo
non si fece trovare impreparato.
“Tsk!
Che noia mortale!”
Raptomort si era comodamene seduto su una roccia sporgente e osservava
gli
scontri annoiato “Avrei dovuto portarmi un fumetto per
ammazzare il tempo”
poteva anche pensarci prima^^.
“Ti
annoi? Ci pensiamo noi
a farti svegliare!” ma non tutti i Sun’s Knights
erano impegnati a combattere:
il team 10 era libero e in compagnia di Asuma e Kakashi.
“Te
la vedrai con noi
brutto mostro!” Ino avrebbe dato il meglio di se contro un
simile avversario!
“Vediamo
di finirla! Gli
altri non resisteranno a lungo!” Asuma teneva pronte le sue
lame di chakra
pronto come non mai.
“Con
un mostro simile
dovrò impegnarmi al massimo!” Kakashi
sfoderò lo sharingan e lo puntò sullo
stregone.
“Sarà
dura ma non mi
tirerò indietro!” anche se titubante, Choji non si
voleva essere un peso.
“Oh!
C’è qualcuno che è
venuto a farmi compagnia!” ghignò il demone senza
alzarsi “Chissà quanto
riuscirete a farmi divertire!” non si sarebbe impegnato molto
con loro.
“Prima
di cominciare me la
togli una curiosità!” Shikamaru aveva una domanda
cui voleva una risposta.
“Vuoi
sapere come abbiamo
fatto a venire qui vero?” lo stregone concentrò la
sua attenzione su di lui
“Per noi demoni è facile spostarci da un posto
all’altro: a Oblivion, il luogo
dal quale veniamo, ci sono portali di collegamento con qualsiasi posto
anche
dimensioni satellite.
Aprirli
è una passeggiata:
andata e ritorno non sono un problema per noi!” fece capire
che i demoni non
avevano limiti di spostamento.
“Ecco
spiegato il vostro
arrivo qui!” il giovane Nara digrignò i denti
“Scommetto che sai anche come
farci andare via di qui vero?” se così fosse
stato, lo avrebbe costretto con la
forza a farli tornare a casa.
“Più
che naturale!”
rispose Raptomort ghignante mentre si alzava in piedi
“Scommetto che lo vuoi
sapere vero? Facciamo così: colpitemi anche solo una volta e
vi dirò come fare
ad andarvene via di qui” e fece questa proposta
“Ovviamente dovrete anche
battermi per potervela svignare!” altra condizione che
sollevò.
“Se
è questa la
condizione…” Shikamaru mise le mani nella posa del
Topo segno che era pronto a
cominciare.
“Facciamolo!”
Choji era
pronto a menare le mani.
“Ora
vedrai di che cosa
siamo capaci brutta lucertola troppo cresciuta” Ino non si
sarebbe risparmiata.
“Forza
Kakashi, diamogli
una mano!” anche Asuma voleva aiutare i suoi allievi.
“Non
serve nemmeno
chiederlo!” disse il ninja copiatore pronto a cominciare.
“Vediamo
di passare un po’
il tempo” Raptomort alzò la mano libera e la
puntò verso il gruppo “AVADA
KEDAVRA!” lanciando il terribile incantesimo che uccide.
FLASH!
“SPOSTATEVI!”
ma Shikamaru
avvertì i compagni che lo evitarono all’ultimo
momento.
“Complimenti!”
in un
battito di ciglia, Raptomort si portò dietro Asuma.
“Che
cosa!” il Sarutobi
ebbe solo il tempo d voltarsi che…
KAPOM!
Ricevette
un potente pugno
che lo spedì a terra privo di sensi.
“ASUMA!”
Kakashi vide che
fine aveva fatto ma…
“Tu
sei il prossimo!”
Raptomort apparve dietro di lui e…
KAPOM!
Lo
mise al tappeto con un
altro pungo.
“Questi
due erano i più
deboli!” senza preoccuparsi di loro puntò il trio
“Con voi farò con calma!”
voleva vedere di cosa erano capaci.
“Che
velocità pazzesca!”
Choji non era riuscito a seguire i movimenti del demone.
“Deve
aver usato qualche
tecnica spaziotemporale” la bionda ne era sicura.
“E’
uno stregone, chissà
che altre diavolerie sa fare” il giovane Nara se lo aspettava
“Qui ci vuole un’idea!”
e unì i
polpastrelli delle mani chiudendo gli occhi.
“Sta
pensando a qualcosa!”
Choji riconobbe subito il gesto dell’amico.
“Speriamo
che trovi una
buona soluzione!” la Yamanacha cercò di pensare in
positivo.
“Incredibile!” lo stregone aveva
deciso di leggere nella mente del
giovane Nara ma era rimasto visibilmente colpito “Sta pensando a un’infinità di
cose nello stesso momento! Come fa a fare
simili ragionamenti con una velocità simile! Non riesco
nemmeno a seguirli!”
persino lui che era un telepate non riusciva a muoversi in quella mente
così
attiva “Ci sarà da divertirsi!” e
ghignò diabolico.
Il
ragazzo aprì gli occhi
e fissò l’avversario “Ragazzi ascoltate
quello che sto per dirvi e cercate di
pensare a più cose nello stesso momento” aveva
capito che per battere un
telepate era necessario fare questo.
“OK!”
Risposero
i due amici e si
avvicinarono a lui.
“Quel
ragazzo è davvero
sveglio” commentò Raptomort “Nick deve
aver notato subito le sue capacità: per
questo l’ha scelto! Vediamo cosa
s’inventeranno” vide che erano pronti a
cominciare.
“FORZA
RAGAZZI! ORA!”
Shikamaru lanciò all’attacco la sua ombra.
“Mica
resto fermo a
guardare!” lo stregone si spostò dalla traiettoria
ma “Tu guarda era un diversivo!”
si trovò davanti l’Akimichi pronto a colpirlo
“Sta cercando di chiudermi
l’accesso alla sua mente!” mentre
schivò
l’attacco fece questo pensiero e spostò lo sguardo
verso il Nara “Quel moccioso sa il
fatto suo: deve aver
avuto un abile maestro per capirl…
COSA!” ma si rese conto che qualcosa lo
aveva afferrato alla caviglia.
“Ti
ho preso!” con le sue
piante, Ino aveva afferrato l’avversario “E ora
fatti una bella dormita! SPORE
PARALIZZANTI!” e rilasciò del polline verso il
demone.
“ETCHIU’!”
ma Raptomort
fece un semplice starnuto che fece appassire la pianta “Ho
sempre avuto il
pollice verde io!” fissando la ragazza con un sorriso
diabolico.
“LITTLE
BOY!” ma Choji
approfittò del momento di distrazione dello stregone per
cercare di colpirlo
con un poderoso gancio destro.
“Troppo
lento!” ghignò il
demone che attivò una barriera magica difendendosi
dall’attacco “Ora tocca a
me!” abbassandola diresse la coda verso di lui.
“MURO
D’OMBRA!” ma
Shikamaru difese il suo amico usando la sua stessa ombra come uno
scudo.
CLANG!
“E
bravo!” Raptomort non
si scompose mentre ritirava la coda “Ma on ci siamo
ancora!” per poi apparire
davanti al ragazzo “Tu sei quello che sa ragionare meglio,
vediamo come se la
caveranno se ti distruggo per primo!” e puntò i
suoi artigli verso il Nara.
“Merda!”
il ragazzo sudò
freddo.
“SHIKAMARU!”
Ino
e Choji si lanciarono
in suo soccorso ma…
“Immobilus!”
con questa
semplice parola bloccò i loro movimenti e poi
tornò a prestare attenzione a
Shikamaru “Il gioco è finito!” e fece
per calare la mano sul ragazzo.
“Vero,
ma per te!” ma
Shikamaru gli sorrise di rimando.
“C-Che
cosa!” la sua mano
si fermò a un millimetro dalla gola del ragazzo.
“Credevi
davvero che non
avessi previsto la tua mossa?” il ragazzo si
allontanò leggermente e fissò
serio l’avversario “Le ho previste
tutte!” e come sempre aveva dimostrato di
essere un passo più avanti.
“Piccolo
moccioso, che
diavolo mi hai fatto?” lo stregone non riusciva a muovere un
muscolo e poteva
solo fissare storto il giovane Nara.
“Ti
faccio vedere!” e
abbassò la testa e lo stregone imitò il movimento
all’avversario.
“Ecco
il trucco!” lo
stregone notò che le ombre dei due erano collegate ma
notò altro “E quelle che
cosa sono!” delle punte erano conficcate sui suoi polpacci
“Perché non mi fanno
male!”
“Opera
delle spore di
Ino!” rispose il giovane Nara “Quando ti ha
bloccato i movimenti ha usato una
speciale pianta che secerne un veleno rendendo insensibile la parte
toccata”
una mossa davvero particolare “I chiodi di adamantio te li ha
lanciati Choji un
istante prima che ti attaccasse. Quei chiodi reagiscono al mio chakra e
ti
hanno bloccato a dovere: ecco perché non riesci a liberarti
dalla mia tecnica
del controllo dell’ombra che è perfettamente
riuscita!” la sua strategia si era
rivelata vincente.
“Davvero
niente male!”
ghignò Raptomort mentre fissò
l’avversario “Mi complimento con te: nessun umano
era mai riuscito a fregarmi in questo modo! Considero la mossa come un
colpo
andato a segno, quindi ecco il premio”
PUFF!
Davanti
al giovane Nara
apparve una piccola pergamena nera .
“Lì
dentro c’è quello che
vi serve per lasciare questo posto” lo stregone rispose alla
muta domanda del
ragazzo “Ora, però, è il momento di
fare sul serio” e spalancò gli occhi
“BLACK
IMPACT!” e usò un incantesimo che…
FRABOOM!
Sbalzò
un incredulo
Shikamaru insieme ai suoi compagni annullando l tecnica del controllo
dell’ombra.
“Accidenti!”
il ragazzo si
rialzò a fatica “Gli è bastato un
semplice incantesimo per liberarsi! E’
davvero forte”.
“Ora
abbiamo il mezzo per
andarcene da qui ma come faremo a battere un simile mostro!”
anche Ino non
vedeva bene la facilità con cui il demone si era liberato.
“Qui
rischiamo grosso!”
Choji non voleva fare l’uccello del malaugurio ma la vedeva
dura contro un
simile avversario.
“AHIA!”
lo stregone si
tolse i chiodi e le ferite si richiusero all’istante
“Davvero ingegnosa la tua
mossa” disse mentre li gettò via “Con
voi mi divertirò parecchio!” e fece
schioccare pericolosamente le nocche delle mani.
DENTRO
L’ACCADEMIA
Jim,
Bastion e Axel
osservavano preoccupati la piega che lo scontro stava prendendo.
“Questa
non ci voleva
proprio!” nel vedere l’astuzia usata
dall’avversario, Jim strinse i pugni.
“Qui
rischiamo di finire
tutti male!” Bastion temeva che se ne sarebbe andato troppo
giovane.
“Detesto
essere
impotente!” Axel avrebbe preferito mille volte combattere che
rimanere lì a
osservare “Ci serve aiuto o siamo spacciati!”
Al
piano superiore apparve
Marcelle con una mano artigliata al posto di quella sinistra.
“E
così quei dannati
demoni hanno fatto la loro mossa!” la creatura nel cilindro
aveva preso
possesso del corpo del ragazzo e usava la voce del ragazzo per parlare
“Mi
spiace Jaden ma ora non posso fare niente per aiutare te e i tuoi
amici; non ancora
al momento” non aveva abbastanza energia per intervenire
“Vedete di
sopravvivere. Scommetto che ora verrà qualcuno”
era sicuro che presto sarebbero
arrivati rinforzi.
A
QUALCHE KILOMETRO DÌ
DISTANZA
La
colonna nera si fermò
in mezzo al nulla permettendo così di ricominciare il duello.
“Eccoci
qua!” Uncinato
fissò ghignante l’avversario “Non sei
contento di essere qui in mia compagnia?”
notando la sua agitazione se ne compiacque.
“Sono
felicissimo sai?”
rispose sarcasticamente il Sun’s Warrior “Trovo
semplicemente molto seccante il
fatto di essermi lasciato fregare da un bestione senza capo ne coda che
non è
capace di fare le cose da se!” e usò un tono molto
duro.
“Eheheh!”
invece di essere
offeso, Uncinato rise “Non ci posso fare niente se sei un
allocco!” poi tornò
al duello “Vediamo di andare avanti allora! Passo a spiegarti
il potere della
mia carta magia terreno: essa non può essere distrutta in
nessun modo; sparirà
solo alla fine del duello. Quando marchio dell’Inferno
è in gioco tutti i
mostri che evocherò diventeranno di tipo Demone e
guadagneranno 500 punti ATK
extra; inoltre, ogni volta che pescherò un mostro demone,
potrò toglierti 500
punti” e quest’ultimo effetto sarebbe stato
devastante.
“Quanti
vantaggi!”
commentò ironicamente Nick “E scommetto che se
perdo il duello…”.
“Esatto!
La tua anima
verrà risucchiata dalla mia carta e sparirà per
sempre” rispose il demone “Se
vuoi evitare questo devi battermi!” e lo fissava ghignante.
“Proprio
come il sigillo
di Orikalcos!” commentò Nick, mentre ricordava le
avventure di Yugi&co
“Allora vediamo di finirla alla svelta. Avanti muoviti a fare
la tua mossa!”
non aveva tempo da perdere.
“Molto
bene!” rispose
Uncinato “Povero sciocco! Anche se
mi batterai
il Marchio dell’Inferno non si estinguerà!
Resterai imprigionato qua dentro col
sottoscritto fino a quando non avrai più la forza di
respirare!” ma ghignò
diabolico della bugia che aveva detto al Sun’s Warrior
“Inoltre il mio deck è
avvolto dalla magia di Raptomort: sono io a
decidere quali carte pescare e non è necessario che le abbia
qua dentro!
Uhuhuh! La vittoria sarà mia!” aveva
calcolato tutto nei minimi dettagli
“ALLORA CONTINUO! Gioco la carta magia Anfora
dell’avidità grazie alla quale
pesco due carte” e sapeva già quali carte
sarebbero uscite “Ma guarda! Sono due
mostri di tipo demone!” e questo voleva dire solo una
cosa…
“Accidenti!”
Nick aveva
capito cosa sarebbe successo e…
ZOCK!
ZOCK!
Delle
lame nere lo
colpirono in pieno “TSK!” facendogli scappare
quella smorfia.
“Non
è abbastanza eh?” il
generale a modo suo si complimentò per la resistenza
dell’avversario “Vediamo
come reagisci a questo! Gioco la carta magia << Santuario
del demone
>>!” e attivò un’altra
pericolosa carta “Grazie ad essa, posso evocare un
segna – Demone metallico in posizione
d’attacco!” fece la sua comparsa una
bambola metallica grande quanto un bambino. Tipo demone, attributo
oscurità ATK
0 DEF 0.
“Hai
intenzione di evocare
qualche mostro per caso?” Nick sapeva che quella carta veniva
giocata per due
motivi: o avere una difesa che non poteva essere scalfita o un
sacrificio.
“Indovinato!”
rispose il
demone mentre prese una carta dalla sua mano “Sacrifico il
mio segnalino per
evocare HELPOEMER in posizione d’attacco!”.
La
bambola di metallo
sparì e fu sostituita da una creatura umanoide dalla pelle
blu e dalla bocca spalancata
come se urlasse; indossava solo una gonna viola che copriva le
nudità mentre
all’altezza dello stomaco aveva un buco nero. Era legata a
una lapide dorata.
Tipo Demone, Attributo Oscurità, Livello 6, ATK 2000 DEF
1400.
“Accidenti!
Quel mostro
no!” nel vederlo Nick sudò freddo.
“Vedo
che lo conosci,
molto bene!” ghignò Uncinato “Questo mio
nuovo mostro non può essere evocato
specialmente dal cimitero. Quando viene distrutto, ti toglie a caso una
carta
dalla mano e te la spedisce direttamente al cimitero! Come pensi di
fare eh?”
ma non aveva ancora finito “E il mio mostro non è
da solo: rimuovo dal gioco
tre mostri di tipo Demone per evocare PAURA OSCURA!” e fece
comparire un altro
terribile mostro di tipo Demone.
“Anche
quella carta!” Nick
sudò freddo “Non ci voleva proprio!”
quei due mostri, oltre ad essere
rarissimi, avevano degli effetti devastanti.
“Vero!”
disse di rimando
il generale “Dalla tua faccia, posso capire che conosci
l’effetto di questo mio
mostro, quindi mi risparmio la spiegazione, almeno per il
momento” e ghignò
diabolico “I miei mostri ricevono 500 ATK extra (Helpoemer
ATK 2500, Paura
Oscura ATK 2700), è vero non bastano per sconfiggere Jinzo
– supremo, ma ora
hai una bella gatta da pelare vero?” la sua mossa era a prova
di bomba “Qui
comincia a fare freddino non credi?” prese un’altra
carta dalla sua mano
“Riscaldiamo un po’ l’aria con questa
HINOTAMA che ti toglierà 500 punti dai
tuoi già scarni life points!” e attivò
la carta.
FRABOOOMMM!
Una
meteora si scagliò su
Nick causandogli un forte dolore “GGGGHHHH!” e
questa volta dovette stringere i
pugni per non gridare mentre i suoi life points erano ridotti a 2500.
“Siamo
duri eh? Per il
momento ho fatto abbastanza danni! Tocca a te!” e
passò il testimone.
“Gentilissimo!”
rispose il
Sun’s Warrior “Sono in una
situazione
molto pericolosa!” pensò ansimante
“Questo
posto mi sta lentamente togliendo le forze. I miei amici stanno
rischiando la
vita contro Raptomort in persona ed io non poso fare niente per
aiutarli.
Uncinato ha subito evocato due mostri che non possono essere distrutti
senza
che io ne subisca danno. Come faccio a eliminarli?”
non aveva idee su come
fare quando “Un momento! Non
è necessario
che li distrugga: c’è una cosa che posso fare.
Però ho bisogno di un mostro
Tuner per attuare la strategia che mi serve.” forse
aveva trovato una
soluzione e guardò la sua mano “Al
momento non ne ho nessuno in mano. Devo cercare di pescarlo adesso o
rischio
grosso! Ok o la va o la spacca!” chiuse gli occhi
sperando in un miracolo
“PESCO!” e… “Gioco la carta
magia anfora dell’avidità, grazie alla quale pesco
altre due carte” non aveva trovato quello che gli serviva ma
il destino aveva
voluto dargli una seconda chance e prese altre due carte “Niente da fare!” aveva pescato
una carta magia e il mostro
Cavaliere della regina “Aspetta!” e
osservò la prima delle due “Perfetto!” e
sorrise.
“Ehi,
quanto ci metti?”
nel frattempo Uncinato aspettava con le braccia incrociate
“Avanti, sbrigati a
fare la tua mossa: così ti batto e salvo la faccia con
Rap!” per avere il suo
aiuto, aveva dovuto rinunciare alla sua collezione^^.
“Tranquillo,
ora ti faccio
passare la noia!” rispose il Sun’s Warrior con un
sorriso “Gioco Cavaliere
della Regina in posizione d’attacco!”.
Sul
terreno apparve
un’alta donna bionda vestita con un’armatura rossa,
armata di spada e scudo.
Tipo Guerriero. Attributo Luce, Livello 4 ATK 1500 DEF 1600.
“Che
mossa patetica!”
commentò Uncinato “A che ti serve evocare un
mostro se non puoi usarlo?” non
afferrava l’improvvisa sicurezza dell’avversario.
“Ci
sono modi e modi per
usare i mostri, non lo sai?” rispose Nick mentre teneva
pronta un’altra carta
“Per esempio combinandoli con carte magia come questa:
Sintonia Naturale!”la
carta si attivò e ricoprì il cavaliere di un
leggero strato verde “Il suo
effetto è quello di trasformare un mostro normale di livello
4 o inferiore in
un Tuner!” ed era proprio quello di cui aveva bisogno.
“Tuner?”
Uncinato guardò
bieco Nick.
“Esatto!”
Nick stava per
fare la sua prossima mossa, quando “Eh!” vide una
scena che non si sarebbe mai
aspettato dall’avversario “Ma che fai?”
Il
demone aveva tirato
fuori, chissà da dove, un’enciclopedia del duel
monsters e stava cercando
“Tuner… Tuner!” cosa fosse un mostro
Tuner 0_0!
Nick
lo guardò col tic
all’occhio destro “Ehi! Si può sapere da
dove hai tirato fuori quel libro? E
POI CHE DIAVOLO STAI CERCANDO!” non riusciva proprio a capire
cosa gli girasse
per la testa.
Il
demone alzò la testa
dal libro con un paio di occhiali grossi come dei tappi di bottiglia e
il
cappello da contabile in “Scusa, mi sto aggiornando! Non so
cosa sono i mostri
Tuner!” e questa risposta….
TUMP! TUMP! TUMP! TUMP! TUMP!
Fece
cadere a terra sia
Nick sia i quattro mostri sul terreno: persino le creature del generale
erano
crollate dopo una simile rivelazione^^.
“Ma
ci fai o ci sei?” Nick
non sapeva se ridere o piangere “Mi sfidi e non sai nemmeno
cosa sono i mostri
Tuner!”
“E’
così grave?” chiese
ingenuamente Uncinato.
“CERTO
CHE LO E’!”
Rispose
il Sun’s Warrior
con la venuzza pulsante.
“Ah,
ecco perché non so
cosa sono: questo è della serie Gx!” Uncinato
guardò l’anno della copertina e
capì perché il volume non gli diceva niente
“Forse questo sa dirmi cos’è un
Tuner!” e ne tirò fuori un altro cominciando a
sfogliarlo come se niente
fosse^^.
“Questo è fuori!”
pensò Nick con la gocciolona “Che
soffra di doppia personalità?” non gli
veniva altro in mente
“Scusa
ma sei
schizofrenico?” non riuscì a trattenersi dal non
chiederlo.
“MA
COME TI VIENE IN
MENTE!” Uncinato si rizzò subito in piedi con una
faccia spaventata “Cazzo! Ecco
perché non voglio nessuno nella
mia armata: quando mi vengono questi sbalzi d’umore non mi
controllo!” ecco
spiegato perché la nona armata infernale non aveva demoni^^.
“Beh
lasciamo perdere!”
anche se era un nemico, il Sun’s Warrior non avrebbe di
sicuro girato il coltello
nella piaga “Visto che non lo sai te lo spiego io: i Tuner
sono mostri che
permettono di compiere delle Synchro evocazioni, cioè di
sommare il livello di
stelle dei mostri che ho sul terreno ed evocarne uno che abbia valore
pari o
inferiore” e dopo che ebbe dato questa rapida spiegazione
“E ora ti faccio un
caso pratico: unisco Cavaliere della Regina e Jinzo –
supremo!” i due mostri si
alzarono in aria e le stelle (in totale 12) si unirono insieme
generando una
potente luce “EVOCAZIONE SYNCHRO! VIENI A ME BRIONAC, DRAGO
DELLA BARRIERA DÌ
GHIACCIO!”
Da
quell’esplosione di
luce ne uscì una grande drago alato color ghiaccio. Tipo
Serpente marino, Attributo
Acqua, livello 6, ATK 2300 DEF 1400.
“Niente
male!” si
complimentò il demone abbagliato dall’imponente e
magnifico aspetto della
creatura “Ma non capisco perché tu
l’abbia evocato!” tornando subito serio.
“In
questo modo posso
risolvere il problema dei tuoi mostri in un colpo solo!”
rispose Nick con un
sorriso.
“Non
farmi ridere!” ma
Uncinato non se la tenne “Il tuo mostro è troppo
debole per poter fare qualcosa
ai miei. Sei patetico!” e tornò a ghignare.
“Vedi,
quasi tutti i
mostri Synchro hanno un potere speciale!” rispose Nick senza
incrinare il suo
sorriso “E quello di Brionac è perfetto per
risolvere il problema che hai
causato!”.
“Che
cosa!” ora Uncinato
cominciò a preoccuparsi “E quale sarebbe il
suo” se lo aveva evocato voleva
dire che era devastante.
“Ti
rispondo subito!” il
Sun’s Warrior prese tre carte dalla sua mano e
“Scarto queste al cimitero e
attivo il potere speciale di Brionac: faccio tornare in mano lo stesso
numero
di carte che ho scartato” e detto questo.
“NO
DANNAZIONE!” il generale
esplose “QUESTO VUOLE DIRE CHE LE MIE CARTE MI TORNANO IN
MANO!”
“ESATTO!”
rispose Nick e
così avvenne: salvo che per Marchio dell’Inferno,
le altre carte tornarono
nella mano avversaria “Ora sei senza difese! BRIONAC ATTACCO
DIRETTO!” e dette
l’ordine al mostro che…
“GRRRRROOOAAAARR!”
con un
potente ruggito spalancò le fauci e lanciò una
sfera di ghiaccio contro
Uncinato che….
“AAAAARRRRGGGHHH!”
ricevette il danno arrivando a 1700 punti.
“Ora
l’aria è più fresca,
vero?” fece sarcastico Nick “Potrai usare tutte le
mosse che vuoi ma io non
perderò tanto facilmente contro di te!” e con
queste parole recuperò la carica
che gli serviva “Ora vediamo di
finirla
alla svelta!” non avrebbe perso altro tempo
là dentro “E’ il tuo turno!” e
il duello continuò.
IN
UNO DEI COVI DÌ
OROCHIMARU
Sasuke
aveva appena finito
di fare il suo allenamento. Da quando Mente Nera lo aveva attaccato,
non aveva
più sentito la voce della Sacra Fenice di Nephtys ma questo
non gl’importava.
“Anche
oggi ho fatto un
buon lavoro” l’Uchiha minore entrò nella
sua stanza: era spoglia e in penombra,
illuminata solo dalla luce di una candela che si trovava sopra un
semplice
tavolo di legno; al lato c’era un semplice letto con una
coperta e un cuscino.
“Tuttavia
non è ancora
sufficiente!” Sasuke si sdraiò sul letto senza
nemmeno spogliarsi “Per battere
lui, devo diventare più forte!” e si
addormentò subito.
“Sasuke!” lo chiamò
una voce.
L’Uchiha
minore
si ritrovò a galleggiare nel vuoto.
Per niente
spaventato, il ragazzo si guardò intorno “Fatti
vedere chiunque tu sia! Non ho
tempo da perdere!” e chiamò chi aveva parlato.
“La paura non ti sfiora nemmeno eh?”
davanti a lui apparve la Fenice.
“Questo non
è
niente in confronto a quello che ho passato!” rispose
l’Uchiha atono “Alla fine
ti sei fatto rivedere. Che vuoi!” i suoi occhi neri
scrutarono quelli verdi
dello spirito.
La Fenice resse
lo sguardo e parlò “Voglio
che tu vada
in aiuto dei tuoi compagni!” e attese la risposta
del suo protetto.
“E tu hai
disturbato il mio sonno per una simile scemenza!” il moro
guardò quasi schifato
il suo spirito “Non ho più nessun legame con i
ninja della Foglia”.
“Questo lo dici tu!” rispose lo
spirito
“Proprio come te anche loro hanno
uno
spirito solo che il legame che hanno instaurato è molto
più forte” e
sperava di essersi spiegato.
“La cosa non
mi
tocca!” ma il ragazzo poco se ne importava di questo
“Io sono un vendicatore:
ciò che voglio è vendicarmi di chi mi ha tolto
tutto” ed estrasse la sua katana
“E tu mi aiuterai a perseguire la mia vendetta oppure ti
ucciderò” che puntò
alla gola dello spirito che…
“Non mi puoi uccidere!” rimase
indifferente “Sono uno spirito e
rappresento la parte di te che vuole risorgere. Potrai infilzami quante
volte
vuoi ma io non sparirò mai ragazzo” e
mise le carte in tavola.
“Allora
dovrò
costringerti con la forza!” l’Uchiha ricordava
perfettamente la sensazione che
aveva provato quando lo spirito l’aveva aiutato e aveva
compreso che era ciò
che gli serviva per vincere.
“Non è così che funziona
ragazzo!” ma la
Fenice lo guardò severamente “Io
sono
molto più forte di te e non mi stanco mentre tu hai i tuoi
limiti. Se solo tu
non fossi così testardo, potrei aiutarti a rimuoverli”
alla fine voleva
solo il bene del ragazzo ma lui rifiutava quell’aiuto che
avrebbe potuto
renderlo più forte di quanto non fosse.
“Mettimi alla
prova!” il ragazzo sfoderò lo Sharingan pronto a
cominciare.
“Aspetta!” ma lo spirito non
aveva
intenzione di combattere “Prima di
fare
qualsiasi cosa, fammi spiegare la situazione!”
“Quale
situazione!” l’Uchiha non comprese.
“Se ti sono apparso dopo tutto questo tempo,
vuol dire che la situazione degli altri è davvero critica”
lo spirito aprì
le ali “Tu dici di non importartene
nulla dei tuoi compagni vero? Vediamo se questo ti farà
cambiare idea!” che
cominciarono a brillare.
“Che cosa
stai
facendo!” Sasuke guardò lo spirito senza capire.
“Supervisione!” rispose la
Fenice “Uno dei miei poteri
è quello di vedere cosa
accade in un altro posto. Ora ti farò vedere che cosa sta
succedendo ai tuoi
compagni, poi fammi sapere” e tutto venne avvolto
da un manto di luce.
“Ti ho detto
che
non… Ma cosa!” Sasuke perse in un attimo la sua
freddezza e osservò la scena:
si trovava in un mondo desertico illuminato da tre soli davanti a una
strana
costruzione ma…
ZACK!
Sentì un
rumore
dietro di se e si voltò.
“Naruto!”
non
riuscì a credere ai suoi occhi: il suo ex compagno di team
indossava una strana
corazza e stava combattendo contro un uomo dai capelli argentati
“Che diavolo
sta succedendo!”
“Questo è quello che sta avvenendo in una
dimensione alternativa alla nostra” la Fenice gli
apparve davanti e lo
informò “A causa di una
creatura molto
potente, i tuoi compagni sono stati trasportati qui. Ora stanno
combattendo
contro degli avversari dall’incredibile potenza e hanno
bisogno di aiuto. Non
provare ad intervenire ora: questa è una visione e sei
intangibile”.
“Chi sono
queste
creature!” Sasuke osservò ogni scontro notando
numerosi avversari e anche
ragazzi che non conosceva ma poi “MA QUELLO SONO
IO!” vide Malfork combattere
contro Hinata, Kiba e Shino.
“Quello è un demone di un’altra
dimensione”
lo informò la Fenice “Lì
ti ha divorato
dall’interno prendendo tutto di te. Ha distrutto e divorato
tutto e ora vuole
fare la stessa cosa con questo mondo e nemmeno gli altri demoni sono da
meno”.
“Demoni!”
questa
parola on piaceva molto al giovane Uchiha.
LA
BATTAGLIA
NARUTO
VS SEPHIROTH
CLANG!
CLANG!
Le
spade di Sephiroth e
Naruto si scontrarono rapide e i due si guardarono negli occhi.
“Non
te la cavi male,
Naruto” sorrise il generale “Cloud ti ha preparato
davvero bene!”
“E
di questo lo
ringrazio!” rispose il biondino mentre spingeva
“Ora metterò in pratica i suoi
insegnamenti distruggendoti!” e si trasformò in
super Naruto.
“Carino!”
rispose calmo il
generale “Sono sicuro che sai fare di meglio vero?”
altrimenti per lui sarebbe
stato troppo facile.
“ORA
VEDRAI
AAAAAAAAAAHHHHH!” il super biondino raggiunse il secondo
livello e…
ZACK!
FRABBOOOOM!
Calò
un fendente così
forte da tagliare in due il terreno per alcuni metri, per fortuna non
era
vicino all’Accademia.
“Complimenti!”
Sephiroth
ne uscì tagliato in due ma, in pochi istanti si ricompose
“Peccato che io al
momento non possa morire!” e tese la spada in avanti
“Ora tocca a me
trasformarmi. Guida i tuoi figli Jenova!” e attivò
la sua Diablomanzia.
“Non
mi fai paura!” il
ragazzo si lanciò all’attacco pronto a colpire
“ZANTAYO!” (alla lettera vuol
dire Sole tagliente o Taglio del sole) e calò un potente
fendente contro
l’avversario che ricambiò e…
FRABOOOOMM!
Fu
generata una potente
esplosione.
CLANG!
CLANG!
Da
essa ne uscirono i due
avversari che continuarono ad attaccarsi senza tregua.
“Scintilla!”
il generale
poi puntò la mano libera verso il ragazzo e…
FRABOOOMM!
Un
potente fulmine colpì
il biondino ma….
PUFF!
Si
rivelò essere una
copia.
“E
bravo!” si complimentò
Sephiroth mentre alzava la testa.
“PRENDI
QUESTO! RASENGAN!”
il ragazzo gli lanciò contro la sua sfera rotante.
“Darkos!”
ma il generale
rispose con l’attacco tipico dei demoni ...
FRABOOOM!
Che
investì il ragazzo e
lo spinse in aria.
“ACCIDENTI!”
il ragazzo
riuscì a fermarsi a mezz’aria ma si
trovò davanti l’avversario.
“E’
finita!” Sephiroth
fece per trafiggere il biondino quando…
“Cero
Oscuras!” al suo
lato destro si sentì una voce atona e…
ZOOOOOT!
Partì
un raggio nero con
contorno verde: Ulquiorra era entrato in azione.
“ULQUIORRA!”
Naruto vide
che il suo guardiano era intervenuto in un istante, salvandogli la vita.
“Sta
bene Master!” la
creatura alata gli volava a fianco e controllava le sue condizioni.
“Non
ti preoccupare, non è
niente!” lo rassicurò l’Uzumaki con un
sorriso.
“Oh!
Sembra sia venuto un
tuo amico vero?” Sephiroth si ricompose davanti a loro e li
fissò con un
sorriso diabolico “Credo proprio che oggi mi
divertirò a farti soffrire Naruto
Uzumaki!” ormai era lui la sua preda.
“Non
ti permetterò di
toccarlo nemmeno con un dito!” ma Ulquiorra lo
puntò con la sua lancia di
energia “Master mi permetta di aiutarla!” e fece
questa richiesta al biondino.
“Va
bene amico!” rispose
lui con un sorriso “Ma per favore non chiamarmi
Master” lo faceva sentire male
quel nome.
“Scusami
Naruto, è
abitudine!” Ulquiorra si corresse subito.
“Che
amici che siete”
commentò lo spadaccino “Vi seppellirò
insieme!” e si lanciò contro di loro.
“NON
CI CONTARE!”
Ma
i due risposero insieme
e fecero altrettanto.
HINATA,
KIBA E SHINO VS
MALFORK
“MUORI
MOCCIOSA!” Malfork
si avventò furioso su Hinata brandendo il suo forcone.
“NON
CI CONTARE!” ma la
Hyuga sguainò la sua spada avvolta dalla fiamme e…
CLANG!
CLANG!
Bloccò
l’attacco del
generale infernale e “HEAT EXPLOSION!” con la mano
libera lo colpì all’addome…
WAAAAMP!
Generando
una potente
fiammata che lo ridusse in cenere.
“Cosa
credi di avere
fatto!” ma in pochi istanti, Malfork tornò nella
sua interezza “Kukuku! Potrai
anche disintegrarmi un milione di volte ma io non morirò
fino a quando Rap
terrà attiva la sua sfera!” ecco perché
non si era mosso per schivarla.
“MARCATURA
DINAMICA!”
dall’alto esplose la voce di Kiba e qualcosa di liquido e
caldo finì da tutte
le parti.
“MA
CAZZO!” Malfork
ricevette in faccia l’urina del cucciolo “INSEGNA
AL TUO CANE A NON ANDARE IN
GIRO A PISCIARE IN FACCIA ALLA GENTE!” questa non se la tenne.
“E
TU IMPARA A CREPARE!”
rispose di rimando il castano mentre il suo cucciolo si
appoggiò sulla sua
testa “TECNICA DEL LUPO CORVO BICEFALO!” e
attivò una delle sue tecniche
migliori diventando l’enorme cane a due teste con ali di
corvo.
“OH
MAMMA!” nel vedere
quel nuovo aspetto il generale fece un balzo all’indietro
“I CORVI NO! I CORVI
NO!” e tremò come una foglia.
“Ma
che ha?” chiese la
Hyuga stupita.
“Allora è vero! Malfork ha la fobia dei
corvi!” la testa di destra
osservò stupita la scena.
“Ha
paura dei corvi?
Perché?” Shino non capiva una simile fobia.
“Il maestro Eric mi ha raccontato una storiella
incredibile!” ghignò
l’Inuzuka “Mi ha detto che
Malfork è
stato sconfitto dal cosiddetto Immortale, una versione Corvo del signor
Nick di
un’altra dimensione! Da allora questo bastardo, ogni volta
che vede un corvo se
la fa sotto dalla paura!”il solo pensiero lo faceva
morire dal ridere.
“Non
è bello usare le
fobie dell’avversario per batterlo, anche se è un
demone” lo riprese Shino “E
poi da dove esce questa cosa della versione Corvo del signor
Nick?” questa gli
era nuova.
“Anch’io
ne ho sentito
parlare” rispose Hinata “Cleff ha raccontato a me,
Alexis e Sakura che ci sono
diverse versioni nostre e del signor Nick: ognuna ha una diversa
caratteristica
legata al soprannome” rivelando la particolarità
delle altre dimensioni.
“Non
lo sapevo!”
all’Aburame suonò strano.
“Andiamo, tutti i maestri ci hanno raccontato di
queste versioni
parallele, nostre e del signor Nick!” gli rispose
Kiba “Non dirmi che Auron non ti ha
raccontato
niente!” e prestò attenzione
all’amico.
“Ora
che mi ci fai
pensare, mi accennò a qualcosa di simile ma non abbiamo
avuto modo di
riprendere il discorso!” rispose serio Shino “Dopo
ne dovremo parlare meglio!”
se anche gli altri lo sapevano, questo voleva dire che era rimasto
indietro.
“NON
ILLUDETEVI!”
portatosi a più di venti metri di distanza, Malfork si fece
risentire “NON
SOPRAVVIVRETE AL TRAMONTO MOCCIOSI!” visto che aveva una fifa
boia ad
avvicinarsi a quella creatura così simile ad un corvo,
decise di usare una
mossa diversa “MORITE BRUCIATI! AMATERASU!” e
scagliò le micidiali fiamme nere
contro di loro.
“BARRIERA
D’INSETTI!” ma
Shino fu rapido e difese i compagni con il suo scudo di coleotteri.
“NON
TI SERVIRA’ A
NIENTE!” le fiamme nere divorarono interamente lo scudo
“Sciocco! Amaterasu non
può essere bloccato: incenerisce tutto quello che tocca!
Siete finiti! Ora…
COSA!” stava per andare a cercare un altro avversario ma si
trovò davanti il
suo incubo.
“ZANNE DEL LUPO CORVO!” Kiba gli
si lanciò addosso travolgendolo.
RRRUUUBBLLLEEEE!
Il
generale fu fatto di
nuovo a pezzi e finì un po’ dappertutto per poi
rigenerarsi in un istante.
“MUORI
DANNATO SCHERZO
DELLA NATURA!” il generale non lo sopportava più e
gli lanciò contro il suo
forcone avvolto dalle fiamme nere.
PUFF!
Per
salvarsi l’Inuzuka
sciolse la tecnica e scansò l’attacco per un pelo.
“Uff!”
sospirò Kiba.
“Questo
lo dico io!” il
generale infernale gli fu addosso per finirlo
“MUORI!” ma…
“SCIAME
INFINITO!” Shino
sfoderò i suoi insetti giganti e costrinse
l’avversario ad arretrare.
“LINGUE
DÌ FUOCO!” Hinata
fu pronta a intercettarlo con il suo attacco…
WAMP!
Investendolo
in pieno.
“Così
non risolviamo
niente!”Shino sapeva che anche se lo avessero attaccato e
distrutto all’infinito,
non avrebbero concluso nulla.
“E’
vero, dannazione!”
Kiba si rimise in piedi con un saltò “Dobbiamo
fermarlo in qualche modo ma
come!”
“Perché
non lo
sigilliamo!” propose Hinata “In questo modo non
potrà più attaccarci!”
“E’
un’idea!” rispose
Shino “Allora mettiamola in pratica!”
“Tsk!
Altrimenti qui ci
restiamo fino alle calende greche” fece ironicamente
l’Inuzuka^^.
“NON
ILLUDETEVI MOCCIOSI!
NON VE LO LASCERO’ MAI FARE!” ma Malfork
uscì furente dalle fiamme “VI
AMMAZZERO’ PRIMA IO!” e tirò fuori il
suo vero aspetto (per chi non se lo
ricorda, veda capitolo 28) pronto a dare battaglia.
I
FRATELLI DEL DESERTO VS
HAO
“GRANDI
LAME DÌ VENTO!”
Temari impastò il suo chakra al massimo e lanciò
il suo attacco.
WWWWWOOOOOOOOSSSSSSHHHHHH!
“E’
inutile!” ma Hao alzò
semplicemente una mano annullando l’attacco “Mi
spiace per te carina, non puoi
usare gli elementi contro di me: io ci gioco.” stava per
battere Nick proprio
in questo modo.
“Accidenti!”
la biondina
digrignò i denti “E pensare che sono un guerriero
elementale” la sua
classificazione non l’aiutava contro un simile avversario.
“Se
questo non funziona,
allora PROVIAMO CON QUESTO!” Kankuro tirò fuori i
suoi fili e li lanciò
all’attacco “TEMPEST THREAD PLUS FILI DEL RE
MARIONETTISTA!” combinando insieme
i suoi attacchi migliori.
ZACK!
ZACK! ZACK! ZACK!
Avventandosi
verso
l’Hasakura ma…
“Niente
male!”commentò
sorridente mentre il suo enorme spirito afferrò i fili e li
mangiò “Peccato che
nemmeno questa basti!” e sorrise nuovamente.
“Piccolo
bastardo! Si sta prendendo
gioco di noi!” Temari era con le spalle al muro ma quella
faccia la voleva
spaccare più di una volta.
“I
nostri attuali poteri
non servono contro uno come lui che manipola gli elementi!”
“Lasciate
fare a me” Gaara
aprì gli occhi dopo essersi concentrato “FIAMME
INFERNALI!” e sparì con i suoi
fratelli.
“Tu
guarda, sa usare i
G.F.!” sorrise Hao “Un avversario da tenere
d’occhio” aveva fatto bene a
sceglierli.
WWWWAAAAAAMMMPPP!
TUMP!
Apparve
una colonna di
fuoco da cui ne uscì una creatura demoniaca alta
più di cinque metri: il corpo
proporzionato era completamente nudo e nero, mentre sulla testa aveva
lunghe
corna caprine che scendevano all’indietro come fossero una
lunga chioma; appesi
ai lobi degli orecchi c’erano alcuni orecchini dorati.
“GGGGRRRROOOOAAAAARRRR!”
l’enorme creatura ruggì feroce e
cominciò a battere violentemente i pugni sul
suo statutario fisico facendo sorgere una grande montagna di fuoco che
salì
verso il cielo.
“IFRIT
del fuoco!”
commentò Hao “Vediamo quale dei due spiriti
vincerà” e lo spirito del fuoco
tese le enormi braccia verso l’alto.
Nel
frattempo la potente
creatura alzò le braccia al cielo e….
KAPOM!
Con
un potente pugno,
spedì la montagna verso Hao.
“ASSAGGIA
QUESTO! POTENZA
DEL FUOCO!” ma il generale lanciò un attacco di
fiamme che si scontrò contro la
montagna…
BBBBOOOOMMMM!
Annullando
l’attacco.
“Sei
forte!” Gaara e i
suoi fratelli riapparvero davanti ad Hao.
“Più
che naturale che lo
sono, altrimenti non sarei un generale infernale!” rispose il
castano “E così
sai usare i G.F.! sei davvero in gamba ma, mi dispiace avvisarti che
questi
trucchetti non funzionano con me” controllando
l’antico spirito del fuoco, per
lui era facile resistere a questo tipo di attacchi.
“E’
un problema!” Kankuro
digrignò i denti.
“A
questo punto credo
valga la pena usarlo” Temari si voltò verso il
fratello “Applichiamo
l’insegnamento di Johnny!” e gli fece capire che
dovevano fare sul serio.
“Mi
fa un po’ impressione
doverlo fare ma non c’è altra scelta” il
castano marionettista sorrise
sarcastico “Gaara non spaventarti!” e
avvisò il fratello di stare tranquillo.
“Che
volete fare!” quelle
parole lo preoccuparono.
“Lo
vedrai!” Kankuro
chiuse gli occhi “Pronta?” lo chiese alla sorella.
“Pronta!”
rispose lei con
gli occhi chiusi.
“SPIRITO
DELLA
VENDETTA!”
Spalancarono
di colpo gli
occhi e….
WWWWAAAAAMMMMPPPPP!
Delle
fiamme azzurre li
avvolsero interamente.
“KANKURO!
TEMARI!” e
ovviamente Gaara si preoccupò.
“Non
ditemi che…” Hao
sentiva un tremito che lo attraversava per tutto il corpo.
“Ora possiamo
mandarti all’Inferno!”
con un tono di voce doppio, Kankuro osservò
l’avversario e lo puntò con un dito
infuocato.
“Brucerai
all’Inferno!” anche Temari
lo puntò con una voce a doppio tono mentre il suo ventaglio
fu avvolto dalle
fiamme diventando una nuova arma.
Cosa
era successo ai due
ragazzi! Avevano attivato un processo di trasformazione molto
particolare:
usando il fuoco che avevano dentro di loro erano bruciati
dall’interno
lasciando visibili, oltre ai vestiti e armature, le loro ossa. Cosa
erano
diventati? Due Ghost Rider! (NB: Johnny Blaze è il Ghost
Rider della Marvel!)
“Ma
cosa vi è successo!”
Gaara sgranò gli occhi dallo stupore.
“Due!”
negli occhi di Hao
si poteva vedere la follia “Non uno ma ben due Ghost Rider!
MAGNIFICO!” la sua
felicità era tale che fece vibrare l’aria intorno
a se.
“Gaara, se
non puoi combattere fatti da parte!”
Kankuro si rivolse calmo al fratello “Sarà fuoco contro fuoco!”.
“Spediremo
questo demone nelle profondità
dell’abisso dal quale è venuto!”
nemmeno Temari era da meno mentre brandiva
il suo ventaglio.
“FATEVI
SOTTO!” preso
dallo scontro, anche Hao si trasformò combinandosi con lo
spirito del fuoco,
assumendone i tratti.
“A TUO
RISCHIO E PERICOLO BASTARDO!”
Risposero
i due fratelli
che si lanciarono all’attacco.
“Che
diavolo hanno fatto!”
Gaara ancora non riusciva a capacitarsi di quella forma.
“E smettila di domandarti queste cose”
ma Ichibi lo ammonì subito “Non
azzardarti a rimanere indietro” non
aveva intenzione di farsi prendere in giro dalla volpe per non aver
fatto niente
“Usiamo il vero insegnamento di
Squall e
facciamo a pezzi quel bastardo!” quindi propose di
usare la loro carta
vincente.
“A
questo punto non c’è
altra scelta! Armor Down!” il rosso si tolse
l’armatura e si rivolse al suo
spirito “Sei sicuro di volerlo fare?” di sicuro non
lo avrebbe forzato.
“E me lo chiedi? Diamoci una mossa!”
lo spirito non era il tipo da
aspettare.
“Ok
allora! Pronto
Shukaku?” il rosso chiamò per nome il suo demone.
“Come non mai!” rispose lui.
“SOUL
RESONANCE!”
I
due gridarono insieme
quella parola e avvenne qualcosa di unico nel suo genere:
l’anima di Gaara del
deserto si fuse con quella di Shukaku (per chi l’ha presente,
pensi a Soul
Eater nel momento del cd Eco dell’anima!^^).
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!”
FRABOOOMMM!
Da
quell’unione si generò
una potente luce e, quando si estinse, il rosso era cambiato.
Il
suo corpo ora si era
alzato raggiungendo il metro e 87; le gambe erano protette da dei
leggeri
pantaloni di lino color sabbia attraversati da linee azzurre, il busto
scolpito
al millesimo era coperto solo da un gilè nero che aderiva
perfettamente ai
fianchi. I capelli rossi ora scendevano liberi fino a toccare quasi
terra con
le punte leggermente ondulate; sulla testa facevano capolino due
orecchie di
tanuki (cioè cane procione) mentre sulla schiena erano
spuntate un paio di
grandi ali color terra e decorate con linee azzurre ondulate e per
finire, da
dietro il bacino usciva libera una coda dello stesso colore.
“Non
avrei mai pensato di doverlo
usare così presto!” il nuovo rosso aprì
gli occhi ora privi delle occhiaie e
splendenti oltre ogni dire “Vediamo di testarlo a
dovere!” e con il Gunblade in
pugno, si lanciò all’attacco.
ZACK!
FRABOOOM!
Al
rosso bastò un fendente
per generare un profondo solco che attraversò il deserto
tranciando anche
l’avversario.
“E questa
dove la nascondevi?” nel
vedere l’incredibile trasformazione del fratello, il Kankuro
Ghost Rider lo
fissò incredulo con le sue orbite fiammeggianti.
“Ora sei
diventato bellissimo fratellino!”
nel vedere il suo nuovo aspetto, Temari si sentiva avvampare, come se
già non
lo fosse^^.
“Si
chiama Soul
Resonance!” rispose il rosso “Può essere
eseguita solo chi ha un Bijuu dentro
di se e ha una grande quantità di chakra. Adattissima per
uno come me o Naruto”
e si chiedeva come sarebbe stato l’amico con questa tecnica
attiva.
“ASSOLUTAMENT
MAGNIFICO!”
Hao si ricompose e guardò estasiato i suoi avversari
“Contro di me ci sono due
Ghost Rider e un guerriero che ha attivato una tecnica che lo fonde col
suo spirito
VOGLIO GODERMI QUESTO SCONTRO FINO ALLA FINE!” non si sarebbe
più trattenuto.
“Fatti
sotto!”
I
tre fratelli erano
pronti ad accoglierlo.
SAKURA
KINOMOTO, SYRUS E
GUARDIANI VS
VOLDEMORT
“AVADA
KEDAVRA!” Voldemort
lanciò il suo micidiale incantesimo contro il gruppo.
“SCUDO!”
ma Sakura usò la
sua magica carta e lo deviò verso l’alto.
“Ottimo
colpo Sakura!” si
complimentò Syrus “Ora tocca a me!” e si
lanciò verso lo stregone.
“Illuso,
speri di potermi
fare qualcosa?” ma Voldemort non rimase fermo e
schivò l’attacco del Truesdale
minore “Assaggia un vero attacco pivello!”
e…
KAPOM!
CRASH!
Gli
assestò un potente
pugno che lo scaraventò contro la parete che stava dietro
l’accademia.
“Cavolo
che botta!” ma
Syrus si rialzò subito, anche se leggermente dolorante
“Ti ci vorrà ben altro
per battermi brutta serpe” e tornò
all’attacco.
“E
così sarei un serpente
eh?” ghignò lo stregone oscuro
“Sbagliato! Io sono molto peggio!” si tolse il
mantello nero e divenne una creatura in parte velociraptor.
“Ehi
ma da dove esci
fuori? Da Jurassik Park?” questa scappò al ragazzo.
“MUORI!”
lo stregone in
tutta risposta si lanciò all’attacco
ma….
“COMINCIA
TU!” Yuè si fece
avanti e lanciò una pioggia di cristalli contro di lui.
“ILLUSO!”
ma Voldemort
tese una mano in avanti e quei cristalli mutarono diventando fiamme, si
compattarono in un grande serpente dalla testa scarnificata che si
avventò sul
giudice della luna.
WAMP! FRABOOOOM!
Ma
Kero-chan lanciò una
sfera di fuoco annullando l’attacco.
“Non
dimenticare che ci
sono anch’io” il guardiano del sole con in groppa
la piccola Kinomoto era
pronto a dare battaglia.
“Mi
avete seccato
mocciosi, vi eliminerò insieme” il secondo
generale infernale tese le mani in
avanti e attivò un nuovo potere
“RESPIRA’!” e un fumo nero
partì verso i
ragazzi.
“ATTENTI!”
Sakura attivò
la carta della velocità fondendola con Kero-chan che prese
al volo gli altri
due compagni e volò via.
“Che
diavolo è quella
roba!” il Truesdale minore vedeva che tutto quello che veniva
toccato dalla
nube marciva.
“Temo
che sia la Nebbia
della Morte” Yuè non trovava altra risposta.
“Esatto!”
Voldemort
comparve ghignante davanti a loro “Io rappresento la morte
per Vecchiaia!
Nessuno può resistere alla signora morte che viene per
vecchiaia!MORITE!” e
lanciò di nuovo la nube nera.
“OH
NO!” la piccola
Kinomoto aveva capito benissimo.
“Questa
non ci voleva!”
anche Kero-chan sentiva i brividi.
“Il
peggior avversario che
potesse capitarci!” anche Yuè sudò
freddo.
“Dite!”
l’unico calmo era
Syrus “ORA TI FACCIO VEDERE IO!” e senza alcun
preavviso, si lanciò nella nube.
“SYRUS!”
Tre amici gridarono
disperati.
“Folle!”
ghignò Voldemort
“Cosa credi di aver fatto morendo così!”
uno era andato ma…
“Ho
una brutta notizia per
te amico!” la voce del ragazzo si fece sentire da dentro la
nebbia “Io non ho
il problema della vecchiaia!” e dopo quelle strane parole
e…
WOOOOOOSSSSSHHHH!
Una
forte folata spazzò
via la nube e il Truesdale minore ne uscì indenne.
“CHE
COSA!”
I
presenti sgranarono gli
occhi increduli.
Syrus
in modalità
guerriero selvaggio fissò l’avversario con sguardo
feroce “Io ho un fattore
rigenerante accelerato: la vecchiaia non mi colpisce proprio! BEAST
RAIN!” e
lanciò il suo attacco…
FRABOOOMMMMM!
Che
colpì in pieno un
incredulo stregone che non si sarebbe mai aspettato una mossa simile.
“Sakura!”
Syrus si voltò
leggermente verso l’amica “Non lasciarti prendere
dal panico! Non c’è
avversario che non possa essere battuto!” cercando di usare
un tono di voce
calmo, la riportò alla realtà.
La
piccola Kinomoto lo
guardò per alcuni secondi scioccata poi “Si hai
ragione!” il suo sguardo
divenne determinato e fu avvolta dalla luce verde tirando fuori le sue
sei ali
e i lunghi capelli verdi chiari “Ora sono pronta!”
e le carte cominciarono a
girarle intorno.
“Questa
è la nostra
Sakura!” sorrise Kero-chan.
“Se
lei è forte, lo siamo
anche noi” Yuè sentiva la forza della sua giovane
padroncina scorrergli dentro.
“Ora
facciamo sul serio!”
sorrise Syrus “E tu che aspetti a farti vedere!” e
tornò a concentrarsi su Voldemort
che…
“A
quanto sembra dovrò
impegnarmi di più con voi” apparve con le braccia
conserte “Non mi dispiace
proprio!” i suoi artigli a falce s’illuminarono di
una sinistra luce verde
“ARTIGLI KEDAVRA!” e lanciò il suo
incantesimo da essi.
“NON
CREDERE DÌ POTERCVI
BATTERE!” ma Syrus non fu da meno “METALLIC RED
DRAGON!”
“ED
IO NON SONO DA MENO!”
anche Sakura volle contribuire “FORZE DELLA
NATURA!” e scagliò un potente colpo
di vento magico contro l’attacco del nemico.
“ANDIAMO
YUE’!” Kero-chan
non fu da meno e lanciò una potente sfera di fuoco.
“ECCOMI!”
e anche il
giudice della luna non si trattenne.
“CI
SIAMO ANCHE NOI!” Ryu
Sheron e le Sakura Card apparvero e dettero man forte alla loro padrona
e
amica.
FRABOOOMMM!
Generando
una potente
esplosione.
ALEXIS E TEAM GAI VS VENOM
BOOM!
BOOM! BOOM!
Venom
aveva sfoderato una
nuova mossa e aveva reso le sue ragnatele erano potenti bombe.
“PRENDETE
QUESTO! E
QUESTO!” il primo generale infernale preso dalla foga
incrementò gli attacchi.
“Ma
questo è folle!”
mentre schivava i colpi Alexis cercava una breccia in
quell’attacco.
“Come
diavolo ha fatto il
signor Nick a battere un simile avversario!” questo Rock Lee
non sapeva proprio
come spiegarselo.
“Forse
perché questo è il
primo generale?” ipotizzò ironicamente Tenten.
“Probabilmente
non ha
tirato fuori questa mossa!” Neji ricordava quello che gli
aveva raccontato il
castano e quella mossa non era stata usata “Chissà
perché!” non riusciva a
trovare una risposta logica.
“CAMBIO!”
Venom gridò
quella strana frase e sparì.
“EHI!
DOV’E’ ANDATO!”
I
quattro ragazzi lo
dissero praticamente all’unisono.
“Sono
qui!” il generale
apparve dietro di loro e….
KAPOM!
KAPOM! KAPOM!
KAPOM!
Li
colpì tutti e quattro
con un potente pugno.
“Cavolo!
Ma come ha
fatto!” Alexis si riprese per prima e “MA CHE
SIGNIFICA!” vide una cosa
assurda: il primo generale infernale sembrava essersi moltiplicato.
“Ahahah!
Piaciuto lo
scherzetto!” Venom li osservò ghignante
“Questa è una mossa nuova che non avevo
mai pensato di usare: con essa mi sostituisco con tutte le ragnatele
che ho
lanciato moltiplicandomi all’infinito! Così non mi
sento mai solo!”
“Ha
usato una strana
tecnica di moltiplicazione con le sue tele! Come ha fatto?”
il ragazzo dalle
spesse sopraciglia non riusciva a capire la mossa.
“Quelle
tele sono
organiche: le produce dal suo stesso corpo!” col Byakugan
attivo Neji poteva
vedere l’incredibile attività cellulare nel corpo
del demone “Non sono semplici
copie ma cloni dell’originale” quindi era
tutt’altro che una moltiplicazione
del corpo.
“Meglio
così!” ma Tenten
non si scompose “Li trancerò tutti fino a quando
non scoverò quello vero!” la
sua falce antidemone era pronta a colpire.
“Povera
sciocca! Non
riuscirai mai a eliminarmi così!” i cloni di Venom
la osservarono ghignanti
“Anche se ci farai a cubetti, ci rigenereremo in un
attimo” il generale era in
una botte di ferro.
“Vediamo
se sarà così!” Alexis
estrasse la sua spada e affiancò alla castana “A
chi ne fa a fette di più?” e
le fece questa proposta.
“Ci
sto!” e l’altra
accettò lanciandosi all’attacco.
“ANDIAMO
ANCHE NOI NEJI!”
con la sua solita energia, Rock Lee si gettò nella mischia.
“Forse,
se trovo il corpo
vero, riuscirò a sciogliere la tecnica! Devo trovarlo
subito!” con queste
parole lo Hyuga si mosse verso l’esercito di Venom alla
ricerca di un qualsiasi
indizio che lo portasse a quello vero.
JESSIE,
CHAZZ E
HASSLEBERRY VS DARK DASTAN
ZACK!
FRABOOOM!
La
frusta del Dark Prince
si abbatté sul trio generando un potente boato.
“
MANCATO!” ma Hassleberry
in versione Velociraptor aveva preso i suoi due compagni e si era
rapidamente
allontanato.
“Non ti ho chiesto di aiutarmi stupido!”
protestò Chazz che sapeva
già come salvarsi.
“SCUSA
SE ME NE SONO
DIMENTICATO!” gli rispose il Tirannus offeso.
“MODERA IL TONO O TI METTO IN RIGA!”
ma la gentilezza non era una
dote naturale del Princeton che non sapeva essere più
educato di così^^.
“BASTARDO!”
Hassleberry
non se la tenne.
“Sono incorreggibili!”
pensò Jessie e si lanciò all’attacco
contro
il Dark Prince.
CLANG!
E
la sua spada si scontrò
con quella del generale infernale.
“Mi
attacchi da solo?
Pensavo venissero anche loro” ghignò Dark Dastan.
“Con
te me la vedo io!”
rispose il ragazzo “Renderò il maestro Dastan
fiero di me!” e con incredibile
agilità saltò sulla spalla
dell’avversario e praticò…
ZACK!
Un
fendente aereo ai danni
dell’avversario.
“Ma
davvero?” ghignò il
Dark Prince che era rimasto immobile, tanto era immortale
“ALLORA SARA’ UN
PIACERE MAGGIORE UCCIDERTI!”
“SONO
QUI CHE TI ASPETTO!”
ma il giovane Andersen non fu da meno e rispose all’attacco.
CLANG!
CLANG!
Le
loro spade si
scontrarono generando una piccola onda d’urto ma loro non
arretrarono di un
passo e incrementarono gli attacchi.
“PRENDI
QUESTO!” il Dark
Prince scioccò la catena verso il ragazzo.
SWISH!
FRABBBBOOOM!
Ma
Jessie evitò l’attacco
con agilità e la usò come trampolino per
lanciarsi “RAZZO DRAGO!” verso
l’avversario.
“NON
MI FREGHI!” ma il
Dark Prince saltò evitando l’attacco.
“HUNTER ARTIGLI!” ma Chazz gli
arrivò sopra.
GRAFF!
Colpendolo
con una potente
artigliata.
“AAAARRRRGGHHHHH!”
e Dark
Dastan la sentì eccome.
“TOCCA
A ME! ARTIGLIO
RAPTOR!” anche
Hassleberry si lanciò
nella mischia con una delle sue mosse preferite.
ZACK!
Tagliando
l’avversario in
due parti.
“NON
TI ILLUDERAI DÌ
AVERMI FATTO QUALCOSA!” ma questo si rigenerò in
un lampo e fece ruotare la sua
catena “VI FARO’ A PEZZI MOCCIOSI! BLACK
DISTRUCTION!” creando un tornado che
si abbatté sui tre.
“SHADOW SHIELD!” ma Chazz si
fece trovare pronto con la sua ombra.
CLANG!
“Questo
scontro è appena
iniziato amico!” Jessie e i suoi compagni non si sarebbero
trattenuti.
JADEN
E SAKURA HARUNO VS
LI’ SHERON
“FULMINE
DEL DRAGO!” uno
dei Li Sheron lanciò un attacco elettrico contro Jaden.
“JADEN
STA ATTENTO!”
Sakura impegnata con uno dei sette vide che il castano era di spalle.
“MOLTIPLICAZIONE
DEL
CORPO!” ma lo Yuki usò la tecnica preferita di
Naruto….
PUFF! PUFF! PUFF! PUFF! PUFF!
Creando
cinque copie e una
fermò l’attacco con lo scudo.
“ORA
COMBATTEREMO ALLA
PARI!” il vero Jaden lanciò all’attacco
le sue copie contro cinque Lì Sheron.
“NON
HAI SPERANZE CONTRO DÌ
ME PIVELLO!” ma uno dei cinque usò il potere del
ghiaccio investendo le copie.
“LIFE
ANGEL!” Sakura usò
il suo attacco verso quello contro cui combatteva ma…
KAPOM!
Anche
se colpito non ne risentì
minimamente “Tutto qui!” si limitò a
dire il generale bianco.
La
rosa sgranò gli occhi.
“Muori!”
e tese la mano in
avanti ma….
“BALA!”
una potente voce
partì dall’alto e…...
KAPOM!
Yammy
fece il suo ingresso
schiacciando il nemico col suo attacco.
“Ohi
ragazza, tutto bene?”
chiese il gigantesco guardiano.
“S-Si
grazie!” rispose la
ragazza “Ma come fai a…”.
“E’
mio compito aiutare il
mio Master e i suoi amici no?” rispose Yammy “Vedi
di non restare lì ferma o
rischi grosso!” e le fece anche la predica.
“NON
ROMPERE BISONTE
TROPPO CRESCIUTO!” ma questa non fu apprezzata dalla ragazza
che gli sbraitò
contro.
“Ohi,
datti una calmata!”
ma il gigante non si scompose “Ora abbiamo da
fare!”
FRABOOOOOMMMMM!
In
quel momento una
colonna di energia partì dal terreno dove si trovava Yammy che fu investito in pieno
“AAAARRRRGGGGHHHHH!”
“YAMMY!”
l’Haruno corse
subito in suo aiuto.
CRACK!
“SPARITE
MISERABILI!” dal
terreno sabbioso apparve la copia di Li Sheron che si
scagliò verso i due.
“KAMEHAMEHA!”
ma la voce
di Jaden risuonò decisa e….
FRABBBBOOOOMMMMM!
La
potente onda energetica
investì in pieno il drago bianco.
“State
bene ragazzi?” il
castano apparve davanti a loro.
“Grazie
Jaden!” gli
sorrise l’Haruno.
“Master
ma lei è ferito!”
Yammy notò che il ragazzo aveva una ferita al fianco.
“COSA!”
quando Sakura la
vide corse subito a controllare “RESTA FERMO, ORA TI
CURO!” e iniziò subito.
“E’
solo un graffio, non
preoccuparti!” la rincuorò il ragazzo mentre
stringeva i denti.
“Resta
fermo, non
lasciarmi!” la ragazza però agì subito
accennando a qualcosa che…
“Che
hai detto scusa?” il
ragazzo la guardò stupito.
“N-No
n-niente!” rossa in
viso, la ragazza continuò a curarlo.
“Davvero
una scena
toccante!” commentò il drago uscito incolume dal
colpo dello Yuki.
“E’
ancora vivo
accidenti!” Yammy digrignò i denti rabbioso.
“Tecnicamente
io sono
morto.” Precisò il generale infernale
“Sono qui solo grazie all’incantesimo di
Raptomort” nel frattempo gli altri sei draghi scesero al suo
fianco “Direi che
questa tecnica non serve più. È il momento di
affrontarvi al massimo della
potenza. UNIONE DELLE SETTE VIE DEL DEMONE!” e i sette draghi
divennero uno, la
cui particolarità erano le sfere che ruotavano in tutto il
corpo.
“Siamo
alle battute
finali” a questo punto, Jaden si trasformò
raggiungendo il secondo livello
“Sakura ce la fai?” e si rivolse alla rosa
che…
“Non
preoccuparti!”
rispose lei mentre si avvolse di Life Stream.
“Sono
con voi Master!”
anche Yammy era pronto a menare le mani.
“Non
avete idea di quello
che vi succederà mocciosi!” ghignò
Lì Sheron e lo scontro riprese.
SHAORAN VS BELAZUR
BOOM! BOOM! BOOM!
Belazur
lanciò i suoi
aculei come se fossero boomerang che esplodevano quando toccavano
qualcosa.
“Ehi,
guarda che così mi
annoio!” ma Shaoran li schivava agilmente senza sforzo
“Non sai fare di
meglio?” e sfidò l’avversario a farsi
avanti.
“COME
OSI PRENDERTI GIOCO DÌ
ME MOCCIOSO!” ruggì l’ottavo generale di
rimando e…
CLANG!
Con
un movimento rapido
cercò di colpire il giovane angelo ma l’attacco fu
bloccato.
“Tutto
qui?” chiese il
ragazzo deluso “Mi aspettavo di meglio!” essendo
l’ottavo generale credeva in
qualcosa di più.
“GGGRRR!”
il generale era
impotente di fronte alla forza del ragazzo: le sue abilità
non erano efficaci
contro un angelo e nessun attacco riusciva a rompere le sue difese.
“Allora
è vera la storia
che metti solo paura e basta! Sarai l’ottavo generale ma non
vali niente”
Shaoran si era ricordato che era bastato un pugno per distruggerlo in
mille
pezzi.
“Tsk!
Non mi sarei mai
aspettato che avrei affrontato un angelo!” ringhiò
il demone “MA NON ILLUDERTI!
SONO PUR SEMPRE UN GENERALE INFERNALE!” i suoi artigli si
allungarono a
dismisura e….
ZACK!
ZACK!
Con
due rapidi colpi
riuscì a colpire di striscio Shaoran.
“Niente
male!” commentò il
ragazzo “Vedi che quando ti metti d’impegno sai
fare qualcosa?” e lo fissò
ghignante.
“ORA
VEDRAI MOCCIOSO!” il
generale infernale si lanciò all’attacco e lo
scontro continuò.
TEAM ASUMA E KAKASHI VS RAPTOMORT
“PROIETTILE
UMANO
TRAVOLGENTE!” con una delle sue vecchie tecniche Choji si
lanciò contro
Raptomort che…
“Una
palla di lardo che mi
viene contro?” ghignava beffardo “Torna a scuola
asino!” e…
KAPOM!
CRASH!
Con
un calcio ben
piazzato, spedì l’Akimichi contro il muro
dell’accademia.
“Provateci
quanto volete,
non riuscirete mai a battermi!” il demone fissò il
trio con un ghigno diabolico
“Patetici umani, sparirete nel peggiore dei modi!”
la sentenza era stata
emessa.
“NON
CI CONTARE AMMASSO DÌ
SQUAME TROPPO CRESCIUTO!” ma Ino non se la tenne mentre
concentrava il suo
chakra “SARAI TU A SPARIRE!” e…
“Niente
male!” Raptomort
si ritrovò avvolto da una pianta rampicante che lo stava
lentamente stritolando
“Sei un erborista eh?” ma non incrinò il
suo ghigno “Peccato che io sia uno
stregone!” e con un semplice schiocco delle dita…
PUFF!
Fece
essiccare la pianta
che divenne polvere.
“Che
cosa!” la giovane
Yamanacha osservò incredula la cosa.
“E’
uno stregone, non te
ne sorprendere!” ma Shikamaru non si stupì
“Dobbiamo distruggere la sfera: solo
così avremo il vantaggio numerico” e le
ricordò il loro obbiettivo.
“Davvero
molto perspicace”
si complimentò Raptomort “Sono curioso, come pensi
di fare a distruggere la mia
sfera?” e la mostrò al ragazzo.
“CENERI
INCENDIARIE!” da
dietro il demone esplose questa voce.
“Cosa!”
il demone si voltò
e….
WAMP!
FRABOOOOMMM!
Della
cenere lo avvolse e
prese fuoco.
A
lanciare il colpo era
stato Asuma che si era ripreso appena in tempo.
“MAESTRO
ASUMA!” nel
vedere che il suo sen-sei stava bene Ino tirò un sospiro di
sollievo.
“Non
abbassate la
guardia!” a fianco a lui c’era anche Kakashi con
tanto di Sharingan attivo
“TECNICA DELLA PALLA DÌ FUOCO SUPREMA!”
e dopo aver fatto i sigilli…
WAMP!
FRABOOOOMMM!
Lanciò
una sfera infuocata
dalla bocca verso il punto dell’impatto.
“Ahi!”
Raptomort si lasciò
questo leggero lamento “Mi hai tolto l’effetto
sorpresa!” e uscì completamente
incolume dall’attacco.
“Assurdo!
Non si è fatto
nemmeno un graffio!” Shikamaru non riusciva a capacitarsi di
una simile forza “Questo tipo
è nettamente più forte del
generale che sta affrontando il signor Nick! Ecco perché
hanno descritto la
quattordicesima come una delle più pericolose”
ricordava perfettamente cosa
avevano detto gli eroi del Fantasy.
“Non
avete nessuna
possibilità di battermi mocciosi! Il tempo dei giochi
è finito!” lo stregone
fissò i suoi avversari uno dopo l’altro e,
inaspettatamente aprì la bocca
“Vediamo di avere le mani libere! GNAM!” e
ingoiò la sfera in un solo boccone.
“ACCIDENTI!”
Vedendo
la scena, i cinque
digrignarono i denti.
“Volete
distruggere la
sfera?” ghignò lo stregone “Allora
dovrete farmela sputare” e tese le mani in
avanti “Morirete tra atroci sofferenze! Cruccio!” e
pronunciò quell’unica
parola.
“AAAAARRRRGGGGHHHHH!”
I
cinque caddero a terra
contorcendosi a causa di un dolore inaudito.
“CHE
DIAVOLO CI STA SUCCEDENDO!”
il povero Akimichi sentiva ogni parte del suo corpo urlare dal dolore.
“FA
MALE!” Ino non
riusciva a sopportare tutto quel dolore: sentiva che stava per
impazzire.
“CHE
DIAVOLO CI STAI
FACENDO!” il Nara respirava a fatica tanto era il dolore.
“AH
AH AH! Vi piace la mia
tortura?” il demone era compiaciuto oltre ogni dire
“E non mi sto nemmeno
impegnando! ANCORA!” e incrementò la forza
del’incantesimo.
“AAAAAARRRRGGGGHHHH!”
E
il dolore aumentò
ulteriormente.
“CHE
QUALCUNO CI AIUTI!”
in vita sua Asuma non aveva mai sentito nulla di simile.
“DANNAZIONE!”
anche
Kakashi sentiva la fine.
“MUAHAHAHAHAH!
MORIRETE
TUTTI!” godendo del dolore che stava causando, il diabolico
stregone continuò a
infierire col suo oscuro incantesimo.
NEL SOGNO DÌ
SASUKE
“Questi tipi
sono fortissimi!” nel vedere una simile ferocia, Sasuke perse
leggermente la
sua impassibilità “E Itachi avrebbe affrontato
simili avversari!” stentava a
credere una cosa del genere.
“Questo è quello che sta avvenendo in
questo
momento in un’altra dimensione!” rispose
la Fenice mentre la visione sparì
“Di questo passo i tuoi amici
soccomberanno e poi toccherà a tutte le altre possibili
minacce alla loro
avanzata: anche noi siamo nella loro lista!” e
fissò dritto negli occhi il
suo protetto “So che pensi di non
avere
più alcun legame con loro ma la tua anima sta vibrando e
questo vuol dire che
tieni ancora a loro!” aggiungendo anche questo.
“Sta
zitta!”
rispose l’Uchiha minore mentre sfoderò lo
Sharingan “M hai mostrato queste
immagini perché speri che correrò da loro? Ti
sbagli di grosso” e fece capire
le sue intenzioni.
“Sei davvero cocciuto!” lo
riprese la
Fenice “Allora prendila in questo
modo:
se vuoi anche solo poter pensare di avvicinarti a tuo fratello, prova
ad
affrontare uno di quegli esseri. Fallo e ti prometto che ti
donerò la mia forza”
così decise di correre questo rischio.
“Tu faresti
questo!” anche se tentato Sasuke, fissò lo spirito
con sospetto “Qual è la
fregatura?” di sicuro non avrebbe ricevuto i poteri
gratuitamente.
“Non dovrai mostrare né a Orochimaru
né a
Kabuto ciò che so fare e voglio che tu mi ascolti”
queste erano le
condizioni dello spirito “Accetti!”
e tese la sua ala destra.
L’Uchiha
osservò
lo spirito per alcuni secondi, poi “Accetto!”
decise di sottostare a quelle
condizioni che poi non lo avrebbero danneggiato molto.
“Molto bene!” lo spirito ne fu
felice,
almeno aveva fatto un passo avanti “Ma
ti avverto: vieni meno a queste condizioni o usa il mio potere contro
uno dei
tuoi compagni e ti strapperò personalmente gli occhi”
ma aggiunse una
minaccia.
“Hai la mia
parola di Uchiha!” rispose calmo Sasuke “Ora basta
parlare: dammi il potere e
dimmi come faccio a raggiungere il posto” alla fine voleva
davvero affrontare i
demoni per mettersi alla prova.
FLASH!
Lo spirito
brillò e avvolse anche l’Uchiha minore
che…
“Incredibile!”
sentì una forza nuova scorrergli dentro “Ora si
che ragioniamo!” poi…
Il
ragazzo aprì gli occhi
e si mise subito in piedi “Magnifico!”
aprì e chiuse le mani sentendo una forza
nuova.
“Il nostro legame è saldato ma non
è ancora completo!” al suo fianco
apparve la fenice che si appollaiò sulla spalla “Devi diventare un Sun’s Knight
perché ciò avvenga!”
“Ne
parleremo dopo”
rispose il moro ed estrasse la spada “Interessante: puoi
aprire varchi
dimensionali e andare dove vuoi. Hai davvero dei poteri
notevoli” e…
ZACK!
Tagliò
l’aria aprendo uno
squarcio rosso.
“Ne ho diversi!” rispose lo
spirito calmo “E se ti fiderai di
me, te li mostrerò tutti!” quello era
l’unico
modo che aveva per avvicinarsi all’Uchiha vendicatore.
“Bene!
Allora andiamo!” e
attraversò lo squarcio.
NEL
LUOGO DEL DUELLO
Era
il turno di Uncinato
che “Quella creatura è un
problema!”
stava riflettendo su come sbarazzarsene “Sfortunatamente
ho commesso l’errore di farmi trovare impreparato di fronte a
questo tipo di
mostri. Se ora decidessi di evocarne uno, mi fregherei con le mie mani.
E’
meglio cambiare tattica!” e pescò
desiderando “Ottimo! Attivo la carta
della Carità gentile che mi permette di pescare dal deck tre
nuove carte ma poi
dovrò scartarne due” e lo fece subito “E’
meglio rimpolpare un po’ i miei life points!”
e ghignò nel vedere le carte
che voleva.
“Non
succede nulla o
sbaglio?” fece Nick un po’ più sicuro di
se “Vuol dire che non hai pescato
mostri di tipo demone vero!” una buona notizia al momento.
“Per
tua fortuna no!”
rispose il demone ghignante “Ma non credere che abbia finito.
Metto due carte
coperte sul terreno, dopodiché attivo Provviste di Emergenza
che mi fa
guadagnare 1000 punti per ogni carta magia e trappola che decido di
mandare al
cimitero, cosa che faccio subito” in questo modo i suoi life
points salirono a 3700.
“Bella
mossa!” si
complimentò il Sun’s Warrior “Ora
dovrò faticare di più per vincere!” e
fece la
battuta.
“Di
più?” ghignò il
generale “Tu non vincerai mai contro di me. Adesso attivo a
carta magia Tempio
Dei Re!” e nel pronunciare quel nome.
“O
no! Quella carta è
micidiale!” ora le cose si mettevano male per il
Sun’s Warrior.
RRRUUUBBLLLEEEE!
Dietro
il generale fece la
sua comparsa un enorme santuario egizio. Una grande scala dorata
conduceva a un
altare su cui era posata un’arca d’oro.
“Vedo
che conosci il
potere di questa carta, me ne compiaccio!” ghignò
il demone “Tempio dei Re mi
permette di giocare liberamente le carte trappola senza dover aspettare
un
turno per attivarle, inoltre mi permette di evocare tranquillamente un
mostro
noto come Bestia Mistica di Serket!” e il suo
ghignò si allargò ulteriormente.
“Una
bella mossa ma non
credo tu abbia quella carta in mano!” almeno così
sperava Nick.
“Ho
solo una carta in mano
ma è sufficiente a darmi la vittoria!”
ghignò il demone “Attivo la trappola
Eredità di Yatagarasu che mi permette di pescare due nuove
carte dal deck” e
grazie alla carta magia appena giocata, non era obbligato ad aspettare
oltre
“Magnifico! Ho pescato un’altra carta magia
Santuario del Demone quindi ho un
altro segna calamita” e ora avrebbe distrutto
l’avversario molto lentamente
“Per te è finita!” e scoprì
l’ultima carta che aveva in mano.
“No!”
nel vedere il
mostro, Nick sudò freddo.
“EVOCO
BESTIA MISTICA DÌ
SERKET IN POSIZIONE DÌ ATTACCO!” il generale
sacrificò il segna mostro ed evocò
un'altra terribile carta.
Fece
la sua comparsa un
enorme scorpione color viola scuro. L’unico occhio era dorato
e a forma di
disegno egizio e la bocca era piena di zanne aguzze. Tipo fata,
Attributo
terra, Livello 6 ATK 2500 DEF 2000.
“Grazie
al Marchio
dell’Inferno, il mio nuovo mostro diventa un demone e
guadagna 500 punti extra”
ghignò il demone “Forse lo sai già, ma
lo dico comunque: quando il mio mostro
attacca e distrugge un mostro quel mostro viene rimosso dal gioco
mentre il mio
riceve 500 punti di attacco in più! BESTIA MISTICA
DÌ SERKET ATTACCA!”
e lanciò la sua creatura all’attacco.
“GGGRRRROOOOAAAAARRRR!”
l’immenso scorpione si lanciò contro Brionac
e….
CRUNCH!
Lo
divorò in un solo
boccone mentre la sua forza da 3000 ATK salì a 3500.
“AAARRRRGGGGHHHHH!”
e Nick
subì il danno contorcendosi dal dolore mentre i suoi life
points erano calati a
1800.
“Quanto
è dolce sentire
questi lamenti” rise il generale infernale “Vediamo
come te la cavi!” e passò
la mano.
Il
Sun’s Warrior si rialzò
a fatica e osservò l’avversario “Questa
dannata carta magia mi sta distruggendo!”
pensò mentre boccheggiava “Devo
andarmene subito da qui e aiutare gli
altri!” e “PESCO!” estrasse una
nuova carta dal Deck “Attivo Carta di
Santità, grazie alla quale entrambi peschiamo dai nostri
deck fino a quando non
avremo in mano sei carte!” ma questa mossa era anche un
rischio per lui.
“Vuoi
farmi pescare?”
ghignò Uncinato “E che succede se pesco un mostro
di tipo demone?” questa mossa
per lui voleva dire vittoria immediata.
“Scommetto
che
l’incantesimo che usi è quello del Triste
Mietitore vero?” ma incredibilmente
Nick lo osservò rivelando l’imbroglio.
“Cosa!”
e il generale sgranò gli occhi “Come
osi accusarmi d’imbrogliare!” e guardò
storto l’avversario.
“Mi
c’è voluto un po’ ma
alla fine l’ho capito!” rispose il Sun’s
Warrior “Nonostante tu abbia perso
buona parte delle carte, il tuo deck non si è ridotto e poi
è strano che tu non
abbia provato ad evocare di nuovo Paura Oscura o Helpoemer” e
fece un paio di
esempi “Scommetto che non stai nemmeno subendo danni dai miei
attacchi vero?” e
fissò l’avversario con sguardo serio.
“Uhuhuh!
MUAHAAHAHAHAHAH!”
alla fine il demone esplose in una sonora risata “I MIEI
COMPLIMENTI: HAI
INDOVINATO! E TU ORA STAI PER PERDERE!” e pescò le
sue cinque carte “SARANNO
TUTTI DEI DEMONI E COSI’…. COSA!” ma tra
quelle prese non c’era nessun mostro
demone “CHE DIAVOLO….” Non riusciva a
credere di essersi sbagliato.
“Piaciuto
lo scherzo?” con
un sorriso bastardo, Nick gli mostrò la sua ala sinistra che
teneva la
sfera del mago
“L’incantesimo del Triste
Mietitore è spezzato! UGH!” poi
s’inginocchiò a terra “A quanto sembra
ne ho
prese troppe!” rendendosi conto di essere a corto di energia.
“Dannato!”
Uncinato
digrignò i denti ma “Peccato: sei già a
corto di energia” tornò a ghignare
beffardo “Avrai anche spezzato l’incantesimo che
Rap mi aveva fatto ma ora per
te è finita! Questo posto sarà la tua
tomba!” ed esplose in una fragorosa
risata.
“Ridi
quanto vuoi” ma Nick
si rialzò più determinato che mai
“Perché
l’ultimo a ridere sarò io!” e
pescò
sei carte che “Ottimo!” lo fecero sorridere
“Svelo la
mia carta coperta:
Recupera Fusione!” attivò una carta magia molto
particolare “Grazie ad essa
posso recuperare una Polimerizzazione e un mostro materiale da fusione
dal
cimitero e aggiungerli alla mia mano!” e così fece.
“Che
speri di fare! Non
puoi nulla contro di me! Stai per perdere!” il generale
cercò di scoraggiarlo
il più possibile “Anche
se perderò,
questa carta non si disattiverà! Quando questa buffonata
sarà finita, sarai
alla mia mercé!” già
s’immaginava lo sbigottimento dell’avversario una
volta finito il duello.
“Adesso
gioco
Polimerizzazione” Nick usò la carta appena presa
dal cimitero “In questo modo
fondo Mago Nero e Combattente delle Lame per dar vita a PALADINO
OSCURO!” e…
FLASH!
Da
una luce accecante,
fece a sua comparsa un guerriero coperto da una magnifica armatura nera
con
rifiniture dorate e tanto di copricapo a punta. Dietro la schiena
indossava un
lungo mantello blu nelle mani brandiva uno scettro nero che finiva con
una
lama. Tipo Incantatore, Attributo Oscurità, Livello 8, ATK
2900 DEF 2400!
“Bella
mossa!” ghignò
Uncinato “ma non ti servirà a nulla, il mio mostro
è nettamente superiore al
tuo” lo vedeva perfettamente che i punti di attacco della
Bestia di Serket
superavano quelli del mostro appena evocato.
“Ti
sbagli!” ma Nick,
nonostante le sue condizioni, sorrise beffardo “Il mio nuovo
mostro è dotato di
ben due poteri speciali: il primo gli permette di guadagnare 500 ATK
per ogni
mostro di tipo drago sul terreno o nel cimitero di entrambi”
e alzò il suo duel
disk “E io ne ho due qua dentro” quindi questo
voleva dire che l’ATK del suo
mostro era uguale a 3900.
“Dannazione!”
il generale
infernale digrignò i denti “Peccato,
però che io non ne abbia nessuno! Alla
fine sarò io a vincere!” gli sarebbe bastato
pescare la carta giusta e avrebbe
vinto.
“Ti
sbagli di nuovo!” ma
il sorriso di Nick non s’incrinò, anzi divenne un
ghigno bastardo “Questo
duello è finito: nella mia mano e nel mio terreno ho tutto
quello che mi serve
per batterti! Gioco una carta magia equipaggiamento, Spade irradianti
–Tryce.
Ora scarto una carta e il mio Paladino guadagna 500 ATK più
la possibilità di
attaccare due volte nello stesso turno!”
e questa era la mossa che avrebbe concluso il duello.
“C-Cosa!”
Uncinato osservò
incredulo la mossa dell’avversario “Dannato! Come
fai ad avere quella carta e
ad averla pescata al momento giusto! SEI UN BARO!” e lo
accusò ma…
“Il
bue che da del cornuto
all’asino!” rispose Nick senza battere ciglio
“Non ho bisogno di trucchi o
incantesimi per vincere le mie battaglie: io mi fido del mio deck e per
questo
so che non mi abbandonerà! La prossima volta che vuoi
sfidare qualcuno, fallo
senza inganni, perché non si vince mai
così!” e dopo questa bella lezione di
vita “Paladino Oscuro ATTACCA!” e ordinò
al suo mostro con 4400di sferrare il
colpo di grazia.
“NON
ILLUDERTI! SCARTO UN
MOSTRO NOTO COME ENERGIA ARCANA XIV LA TEMPERANZA PER ANNULLARE IL TUO
PRIMO
ATTACCO!” prese una carta che aveva in mano e la
mandò di filato al cimitero
bloccando il primo attacco.
ZACK!
In
questo modo ricevette
solo un attacco che gli abbassò i life points a 2800.
“Non
è finita!” ma Nick
non si fermò “Ho ancora una mossa da fare! Rimuovo
dal gioco un mostro Luce e
un mostro Oscurità dal mio cimitero!” il ne prese
due mettendoli via.
“Che
hai in mente di fare
ora!” quella mossa non piaceva per niente a Uncinato.
“Non
lo sai che ci sono
mostri particolari che possono essere evocati solo
così?” prese una carta dalla
sua mano “Evoco uno dei mostri più rari del gioco,
Drago Imperatore Del Caos:
Emissario della Fine!” e mise questa particolare carta sul
terreno.
Sul
terreno fece la sua
comparsa un enorme drago. Le sue scaglie erano color dell’oro
anche se
leggermente opache mentre le ali verdi generavano una potente folata di
vento.
Sull’enorme testa vi era una criniera scarlatta dalla quale
spuntava un paio di
corna. Non mancava una grande e potente coda. Tipo Drago, Attributo
Oscurità,
Livello 8 ATK 3000 DEF 2500.
“E
quello da dove spunta!”
il generale infernale osservò sbigottito il nuovo mostro
“Perché mi sembra di
trovarmi davanti una figura gigantesca!”
sentiva che quell’essere nascondeva qualcosa.
“Hai
ragione a temerla!”
disse calmo Nick “Questo mostro è stato bandito
dai tornei perché il suo potere
speciale non conosce eguali in tutta la storia del gioco. Ora rinuncio
a 1000
dei miei life points e lo attivo immediatamente! AGH!”
trattenne a stento il
dolore a causa della perdita volontaria di punti che scesero a 800
“E ora è
finita! Ora il mio drago distruggerà tutte le carte presenti
nelle nostre mani
e sui nostri terreni e poi infliggerà al mio avversario un
danno pari a 300 per
ogni carta distrutta!” ecco perché una carta
simile era bandita (NB: anche nei
nostri tornei non può essere usata!).
“NO!
DANNAZIONE!” resosi
conto del pericolo, Uncinato cercò nella sua mano ma non
aveva più nulla che
potesse salvarlo “A questo punto
dovrò
finirlo dopo!” il duello si duel monsters era
finito ma il vero scontro non
era nemmeno cominciato.
“DRAGO
IMPERATORE DEL CAOS
DISTRUZIONE ASSOLUTA!” all’ordine di
Nick…
“GGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAARRRRRRR!”
il drago ruggì e…
FRRRRAAAAABBBOOOOOMMMMM!
Distrusse
tutte le carte
presenti più se stesso che in totale erano 13 per un totale
di 3900 punti
ponendo fine al duello.
“Anf!
Anf! Hai perso
Uncinato!” il Sun’s Warrior
s’inginocchiò esausto ma “CHE
COSA!” notò un
particolare che lo fece sobbalzare.
“Te
ne sei accorto!” il
generale infernale gli si parò davanti ghignante
“Avrai vinto il duello ma sei
un illuso se speri che il marchio dell’Inferno si
scioglierà! È da quando è
iniziato il duello che sto assorbendo tutti i danni senza battere
ciglio,
stessa cosa non si può dire per te! SEI FINITO!” e
dopo aver ammesso di aver
barato, si lanciò contro il Sun’s Warrior
ma…
“GGGRRRRROOOAAAAAARRRRRR!”
Con
un potente ruggito,
fece la sua comparsa il Drago Imperatore del Caos.
“CHE
COSA!” il generale
infernale si bloccò e arretrò istintivamente
“CHE DIAVOLO SIGNIFICA! DA DOVE
ESCE QUEL MOSTRO, IL DUELLO E’ FINITO!” questo non
riusciva a spiegarselo.
“GGGGGRRRROOOOAAAAARRRR!”
a fianco al drago apparve anche Brionac, seguito dai tre Jinzo, il Mago
Nero,
Combattente delle Lame e tutte le altre creature del deck del
Sun’s Warrior.
“Le
mie carte!” Nick non
si sapeva spiegare un simile fenomeno “Ma
com’è possibile!” anche lui era
incredulo.
“Gli spiriti dei duelli sanno riconoscere il
coraggio e il valore di chi
li raccoglie nel loro deck!” davanti a lui apparve.
“Malys!”
Nick osservò
stupito una delle tre custodi dei sacri amuleti del sole.
“E non è la sola!”
apparve anche Beryl seguita anche da Sable.
“Non permetteremo che un codardo vinca con
l’inganno!” Sable puntò
Uncinato “Ma da soli non possiamo
vincere, per questo tutti noi condivideremo con te la nostra energia”
e
tese la mano verso il Sun’s Warrior.
“Ne
siete sicuri? Volete
davvero aiutarmi” e tutti gli spiriti annuirono alla domanda
del Sun’s Warrior.
“In cambio ti chiediamo solo una cosa: sconfiggi
quest’essere immondo
che non ha rispetto per quello che ha intorno”
questa era l’unica
condizione di Malys e di tutti gli altri.
“Miseri
idioti! PENSATE
DAVVERO CHE VI PERMETTERO’ DÌ
INTERFERIRE!” ma Uncinato non rimase fermo
si lanciò all’attacco ma….
KAPOM!
Fu
raggiunto da un potente
pugno che lo schiantò da dove era venuto.
“Tu
vorresti ucciderlo? Questo piacere spetta a me in futuro!”
e a colpire
il generale era stato niente meno che Chaos.
“Chaos!”
Nick guardò incredulo il suo demone
interiore che…
“Cos’è
quella faccia da ebete!” lo guardò
ghignante “Se
tu muori succede la stessa cosa anche a me!” e
spiegò subito il perché
era intervenuto “Tuttavia
questo è il minimo per avermi
sconfitto ieri! Consideralo un piccolo premio!”
e tese la mano verso il
Sun’s Warrior.
“Sai
che non ti capisco!”
ammise Nick “Beh, vorrà dire che ti
batterò più spesso!” disse ironicamente
mentre riceveva l’energia di tutte le sue carte.
“NO!
NON QUANDO LO AVEVO
IN PUGNO!” Uncinato si rialzò furente mentre vide
che il processo di passaggio
energetico era ormai concluso.
“Grazie
a tutti amici!”
ripresosi, il Sun’s Warrior si rimise in piedi “Vi
prometto che non fallirò!” e
concentrò la sua energia al massimo.
FLASH!
Il
giovane eroe si
trasformò in super soleano ma incredibilmente raggiunse un
nuovo livello.
Il
corpo era sempre blu
scuro mentre gli occhi blu ora avevano l’iride nero, i
capelli si erano allungati
e ora scendevano liberi fino alle natiche mentre tre paia di ali erano
spuntate
sulle spalle.
“Che
cosa!” Uncinato
osservò scioccato la nuova trasformazione “Come
è possibile! Tu non avevi
raggiunto un simile livello!” non riusciva proprio a
spiegarselo.
“Davvero?”
ma il Sun’s
Warrior lo guardò dall’alto in basso
“T’informo che ho raggiunto questo livello
da un po’ di tempo: esattamente poco prima
dell’arrivo di Belazur!” e gli dette
questa bella risposta “Ti presento il super soleano di terzo
livello!” e fece
un leggero inchino.
“Impossibile!
Perché
allora non l’hai usato contro…” ma poi
il generale ricordò un particolare “Tu
non ti sei trasformato contro di lui!”.
“Proprio
così! Contro di
lui non è stato necessario trasformarmi”
confermò Nick “Ma con te non avrò
riguardi! IN GUARDIA UNCINATO!” e si lanciò
all’attacco.
“NON
MI SCONFIGGERAI
MOCCIOSO!” capendo il pericolo, il generale infernale
liberò la sua mostruosa
potenza e contrattaccò dando inizio a un nuovo scontro.
NEL
LUOGO DELLO SCONTRO
SUN’S KNIGHTS VS RAPTOMORT E GENERALI
“Quanto
è piacevole
sentire queste urla di dolore” il mortale stregone teneva le
sue prede in
pugno, portandole lentamente alla morte “Aumentiamo un
altro…” stava per
infierire ulteriormente quando….
ZACK!
Intravide
il riflesso di
una spada e la evitò.
“Sei
veloce eh?” fece il
misterioso salvatore.
“Ehi…”
il primo a
riconoscerlo fu Shikamaru.
“Non
è possibile!” anche
Kakashi sgranò gli occhi.
“Quello
è…” anche Asuma
l’osservò incredulo.
“SASUKE!”
Tutti
quelli che lo
conoscevano sgranarono increduli gli occhi.
“Impossibile!”
altro
leggermente incredulo era Raptomort “Come diavolo hai fatto a
venire qui!” non
sapeva trovare una risposta.
“Merito
suo!” rispose il
ragazzo indicando la Fenice che apparve al suo fianco “Tu sei
il capo di questa
marmaglia vero?” poi puntò lo stregone.
“E
se anche lo fossi?”
ghignò lo stregone mentre lo fissava insistente.
“In
tal caso…” l’Uchiha
attivò il suo sharingan che da rosso divenne verde smeraldo
e….
WAMP!
Avvolse
la sua katana di
fiamme “Ti eliminerò!” e si
lanciò all’attacco.
“Ma
quanto siamo
presuntuosi eh!” Raptomort ghignò diabolico mentre
fece altrettanto.
“Sasuke!”
Naruto vide che
il suo amico era apparso dal nulla e li stava aiutando
“ARRIVO!” ma lui avrebbe
fatto lo stesso.
“E
dove?” ma Sephiroth gli
si parò davanti “Vedrai il tuo amico
morire!” non l’avrebbe fatto passare.
“Lanza
della Muerte!” ma
Ulquiorra lanciò uno dei suoi attacchi migliori che fu
schivato.
FRABBOOOOMMMM!
Generando
una potente
esplosione.
“Vai
Naruto! Qui ci
penserò io!” la creatura alata fece intendere che
avrebbe fatto da solo e poi
si lanciò contro il generale.
“ULQUIORRA!”
Naruto lo
vide che stava tenendo impegnato l’avversario “NON
PERDERE!” e poi corse verso
Sasuke e Raptomort.
“Pensi
di potermi tenere
testa piccolo pipistrello!” Sephiroth guardò
ghignante il suo avversario.
“Non
lo penso, ne sono
sicuro!” rispose il guardiano a tono “Vedrai cosa
ti farà questo piccolo
pipistrello!” e iniziò un rapido scontro tra i due.
“Sasuke!”
anche Sakura
Haruno aveva visto il ragazzo che amava (ma non è Jaden
adesso?) poi si voltò
verso il suo compagno “Jaden io…” ma
nell’incrociare i suoi occhi dubitò dei
suoi sentimenti “Quanto è
bello!” non
riusciva a non pensare al castano ora.
“Vai
da lui! a questo
bestione ci pensiamo io e Yammy!” lo Yuki le dette il via
libera.
“Vai
e fatti valere
mocciosa!” questo era l’unico consiglio
dell’immenso Yammy.
“Grazie!”
sorrise la
ragazza.
“TU
NON VAI DA NESSUNA
PARTE!” ma Lì Sheron non voleva permettere alla
ragazza di andare da un’altra
parte “PRIGIONE DÌ GHIACCIO!” e
sparò un raggio dagli occhi in direzione della
rosa ma...
GLANG!
Fu
bloccato dalla carta
Scudo Prosciugante dello Yuki.
“Tu
te la vedrai con me!”
che si lanciò all’attacco.
“CI
SONO ANCCH’IO!” e
Yammy lo seguì a ruota.
“DANNATI
SCOCCIATORI!” Lì
Sheron odiava essere interrotto e li avrebbe distrutti per questo.
“Andiamo!”
a malincuore
anche l’Haruno corse verso il luogo dello scontro.
SCONTRO
SASUKE VS
RAPTOMORT
Il
giovane Uchiha non
tratteneva i colpi e attaccava senza tregua.
“Sei
davvero in gamba
marmocchio!” ghignò Raptomort mentre schivava gli
attacchi “Ora capisco perché
Dark Dastan aveva deciso di farti fuori” vedeva che era molto
agguerrito.
“Hai
finito con queste
scemenze!” ma l’Uchiha gli rispose atono.
“Che
sguardo!” commentò il
demone distanziandosi “Davvero interessante quello che
vedo!” e si leccò le labbra
compiaciuto.
“Interessante?
E cosa
vedresti?” Sasuke puntò la sua katana infuocata
verso lo stregone.
“La
tua anima è piena di
superbia!” rispose lui “Io, che sono un membro
dell’armata che rappresenta
questo peccato capitale, la vedo. Tu desideri il potere per vendicarti
su chi
ti ha privato dei tuoi affetti. LA SUPERBIA E LA VENDETTA SONO PADRONI
DELLA
TUA ANIMA!” e nei suoi occhi passò una luce
sinistra “Meraviglioso!
Assolutamente magnifico. Tutto quel desiderio di potere qui
è sprecato: non
riusciresti a esprimerlo nemmeno tra mille anni” e
parlò con voce tentatrice
“Perché non ti unisci a noi! Cedi la tua anima e
la tua umanità al sommo
Abhadon e otterrai il potere che cerchi. Io sono uno dei pezzi grossi:
posso
mettere una buona parola per te!” e fece la sua diabolica
proposta “Avanti
dimmi di sì!” bastava solo quella parola e il
giovane moro avrebbe intrapreso
la via del demone senza più poter tornare indietro.
“Che
tentazione
incredibile!” Sasuke ammise di essere terribilmente tentato
ma…
“NON FARLO!” la Fenice gli
apparve a fianco e lo ammonì “Non
rinunciare alla tua umanità per
inseguire la vendetta. Che cosa speri di ottenere così?”
e cercò di fargli
aprire gli occhi.
“AH!
Non ascoltare un
misero spirito che non sa nulla di te” ma Raptomort non aveva
intenzione di
lasciarsi scappare una simile preda “Coraggio, unisciti a
noi, la squadra
vincente che distruggerà tutto e tutti. Non hai che da
guadagnarci!” e avrebbe
usato qualsiasi mezzo pur di prenderla “Non riuscirai mai a
uccidere tuo fratello
se continui così” e nel nominare quel
nome….
“Non
parlarne COME SE
SAPESSI TUTTO!” Sasuke esplose e si lanciò furente
verso lo stregone.
“Bravo,
lasciati invadere
dall’ira, desidera la morte, odia, vendicati: così
facendo farai il passo
necessario per diventare un vero demone” Raptomort stava per
raggiungere il suo
obiettivo quando….
SWISH!
“CHE
COSA!” Sasuke si
bloccò di colpo senza riuscire ad andare avanti.
“Tecnica
del controllo
dell’ombra riuscito!” e l’artefice di
tutto è stato Shikamaru “Scusa amico ma
non ti lascio da solo a farti ammazzare!” questo era
l’ultimo dei suoi
pensieri.
“Dannato,
lasciami!”
l’Uchiha cercò di liberarsi ma il giovane Nara non
mollava la presa.
“Ti
basta una sola parola
moccioso!” nel frattempo Raptomort si avvicino lentamente a
lui “Una sola
parola per avere il potere di liberarti da quella patetica tecnica e
ottenere
la tua vendetta” e incalzò il giovane moro.
“SASUKE!”
Ma
la voce dello stregone
fu soppiantata da quelle di Naruto e Sakura che corsero verso il moro.
“Vero!
Ci siete anche voi”
fece l’Uchiha senza voltarsi.
BONK!
In
tutta risposta
ricevette un pugno in testa dal suo spirito “Vedi
di essere più gentile con loro idiota!”
che lo riprese molto
allegramente.
“Ma
guarda che bel
quadretto!” ghignò Raptomort “Allora
Sasuke, che cosa hai deciso!” ma tornò
subito a tentare il moro.
“Che
cosa vuoi da lui
brutto mostro!” Sakura lo puntò nervosa.
“Ragazzi
ascoltate!”
Shikamaru richiamò l’attenzione dei suoi compagni
“Raptomort sta cercando di
tentare Sasuke: vuole farlo diventare un demone!” e
rivelò le intenzioni dello
stregone.
“CHE
COSA!” Naruto fu il
primo a reagire e si rivolse immediatamente al suo amico
“SASUKE NON FARE UNA
SIMILE MOSTRUOSITA’!” e cominciò a
scrollarlo.
“NON
LASCIARTI TENTARE!”
anche l’Haruno fece sentire la sua voce.
“Tsk!”
si limitò a fare lui
infastidito.
“Ma
sentili!” rise lo
stregone “Ti vogliono dire cosa devi fare! Non lo trovi
stupido?” e guardò
ghignante i due “Lui non ha più alcun legame con
voi: e poi è lui che deve
decidere no? Avanti Sasuke Uchiha, che cosa aspetti? Unisciti a
noi” e aspettò
la sua risposta.
Il
giovane Uchiha rimase
in silenzio ma…
“SASUKE
NON ASCOLTARLO”
Naruto cercò di richiamare la sua attenzione “SE
DIVENTI UN DEMONE RISCHI DÌ
DIVENTARE COME MALFORK!” e indicò il quarto
generale infernale che era alle
prese con Hinata, Kiba e Shino “Non voglio vederti
sprofondare nell’oscurità!”
quella era diventata la sua peggiore paura.
“Hai
davvero intenzione di
fare una simile follia pur di ottenere la tua vendetta?”
l’Haruno altro non
riuscì a dire mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.
“Sasuke!” la Fenice non disse
altro.
“Siete
fastidiosi!”
rispose Sasuke mentre cercava di liberarsi “Non ho bisogno
dei vostri consigli
per decidere cosa devo fare!” poi si rivolse allo stregone
che aspettava
trepidante “E tu, sottospecie di lucertola, prenditi la tua
offerta e sparisci
dalla mia vista. Non mi servono simili scemenze per ottenere la mia
vendetta” e
gli dette una bella risposta negativa.
La
risposta dell’Uchiha
lasciò stupiti presenti finchè….
“EVVIVA!”
Naruto
e Sakura non si
trattennero e saltarono addosso al loro vecchio compagno di team.
“Ehi,
lasciatemi!” che
cercò di divincolarsi inutilmente^^.
“Uff!
Almeno la testa gli
funziona ancora!” commentò Shikamaru sollevato.
“Figurati
se uno come
Sasuke si lascia abbindolare da un simile mostro!” lo riprese
Ino che ora
riusciva a muoversi.
“A
suo confronto
Orochimaru è un angioletto!” disse ingenuamente
Choji.
“Il
paragone non regge ma
posso darti ragione!” anche se non completamente, Asuma era
d’accordo col suo
allievo.
“Almeno
sappiamo che
Sasuke non diventerà mai un demone!” di questo
Kakashi ne era sollevato “Ma lo
spirito che lo accompagna da dove è
sbucato?” e notò anche la Fenice.
“E
così hai fatto la tua
scelta!” dall’altra parte Raptomort strinse i pugni
fino a conficcarsi gli
artigli nelle carni “Sei solo uno sciocco! Se avessi
accettato la mia offerta,
saresti sopravvissuto al massacro ma tu hai deciso di tenerti la tua
anima e
ascoltare quei mocciosi che ti ronzano attorno. Che senso
ha!” nei suoi occhi
si poteva vedere un’ira funesta.
“E
BASTA!” Sasuke riuscì a
liberarsi dai due “Chi ti dice che io li abbia ascoltati! Io
sono qui per
eliminarti: in questo modo potrò misurare i miei progressi
per ottenere la mia
vendetta” e poi dette la risposta allo stregone.
“E
così io sarei un test
per misurare la tua forza!” questa fu la goccia che fece
traboccare il vaso
“NON PARAGONARMI A QUELL’IDIOTA DÌ MENTE
NERA, MISERO UMANO!” e tese la mano in
avanti “TU SARAI IL PRIMO A MORIRE! AVADA KEDAVRA!”
e lanciò il micidiale
incantesimo senza perdono.
Grazie
allo Sharingan
Sasuke riuscì a evitare l’incantesimo verde ma
“CHE COSA!” improvvisamente si
sentì bloccato.
“NON
RIESCO A
MUOVERMI!”
Stressa
cosa accadde a
tutti gli altri ch furono bloccati.
“A
quanto sembra hai
deciso di eliminarli tutti eh?” nel vedere quel blocco di
massa Lì Sheron
osservò storto il suo collega.
“Di
che ti sorprendi,
quando il vecchio si arrabbia, è tremendo!”
ghignò Dark Dastan “Nessuno si
salva!” e questo preambolo era poco rassicurante.
“Nessuno
a parte suo
figlio adottivo e la sua sadica e divertente allieva” ma
Sephiroth lo corresse
subito.
“Quella
meno la vedo,
meglio sto!” Malfork aveva un’apatia particolare
verso l’allieva dello
stregone.
“E
ci credo!” rise Hao
“Sei una delle sue vittime preferite” ora si capiva
perché non la sopportava.
“Dove
diavolo l’ha trovata
una come quella non lo so proprio” Voldemort proprio non si
sapeva spiegare
dove l’avesse trovata.
“E
poi lei e quell’altra
che fanno comunella con quello yaoi della miseria!” Venom,
che aveva sciolto la
tecnica, non capiva che gusto ci trovasse l’allieva dello
stregone^^.
“Chi
capisce lei e
Lucyferia è bravo!” rispose Belazur incrociando le
braccia “Ora basta
vaneggiare. Finiamo il lavoro” ed era pronto a uccidere
Shaoran.
“FERMI!
LÌ UCCIDERO’ TUTTI
IO! VOI GODETEVI LO SPETTACOLO!” ma Raptomort era deciso a
fare tutto da se
“ACCIO!” e dopo aver pronunciato quella parola,
attirò tutti i ragazzi davanti
a se.
“Questa
non ci voleva!”
completamente incapace di muoversi Yuè non sapeva cosa fare.
“Temo
che quest’essere sia
anche più forte del signor Clow” Shaoran aveva
questa paura.
“Non
dire simili scemenze
cinesino, nessuno può battere in magia Clow Reed”
lo riprese Kero-chan.
“Beh,
sarebbe bello se
potesse darci una mano!” intervenne Syrus.
“La
vedo difficile! Siamo
nei guai!” ma Chazz, suo malgrado, fece l’uccello
del malaugurio.
“MA
E’ POSIBILE CHE TU NON
SAPPIA DIRE ALTRO!” gli strillò contro Ino che gli
era a fianco.
“VORREI
ESSERE PIU’
OTTIMISTA MA LA SITUAZIONE NON LO E’!” rispose di
rimando il moro.
“MORITE
MOCCIOSI!” gli
artigli dello stregone si tinsero di una sinistra luce verde
“AVADA KE..” ma in
quel momento.
“EXPELLIARMUS!”
Una
voce sormontò quella
di Raptomort e….
FLASH!
CRASH!
Raptomort
fu investito da
una luce dorata e scagliato contro una roccia.
“CHE
COSA!”
Tutti
sgranarono gli occhi
increduli.
“CHI
HA OSATO!” Raptomort
si rialzò immediatamente e fissò il nuovo
arrivato e “NO! CHIUNQUE MA NON TU!”
quando lo riconobbe la sua incazzatura aumentò.
“SHISHISHI!
Da quanto
tempo nonno Rap!” fece il misterioso salvatore con una
curiosa risata (Non sarà
mica…).
Il
misterioso salvatore
puntava lo stregone oscuro con una bacchetta nella mano destra.
Indossava
un’uniforme che consisteva in un mantello nero che copriva le
spalle mentre in
avanti aveva un gilè nero dove, all’altezza del
cuore, era raffigurato un leone
rampante rosso su sfondo dorato. Indossava poi un paio di pantaloni
neri e Nike
dello stesso colore col simbolo rosso. La cosa più curiosa
era che il viso era
coperto da un cappello di paglia con una striscia rossa (E’
LUI!).
“Ti
sono mancato?” il
misterioso salvatore alzò il viso e fissò lo
stregone con i suoi occhi verde
chiaro (Eh!) e fece scivolare il cappello dietro la schiena mostrando
una lunga
chioma splendente rossa come il fuoco (MA CHI DIAVOLO E’!).
“Ehi,
ma chi è quel
ragazzo!” Alexis non lo aveva mai visto prima.
“E’
bellissimo!” invece
Tenten ammirò il viso del nuovo arrivato che mostrava tratti
occidentali.
“E
quell’uniforme da dove
viene?” Yuè notò com’era
vestito.
“E’
un mago, ne sono
sicuro!” Shaoran percepiva un incredibile potere magico
scorrere dentro di lui.
“Salve
a tutti!” salutò il
ragazzo con un sorriso solare “I rinforzi della dimensione N
sono arrivati. Io
sono Angel Nibbio Blu, molto piacere!” e si
presentò a dovere mostrava 17 anni
e arrivava a un metro e 82.
“Ha
detto Nibbio Blu?”
Jaden sgranò gli occhi.
“E’
lo stesso nome del
signor Nick!” Naruto lo ricollegò subito a quello
del Sun’s Warrior e loro mentore.
“Che
sia un suo parente?”
ipotizzò Sakura Kinomoto.
“A
dire la verità, Nick
Nibbio Blu è il mio nonnino!” rispose calmo il
giovane rosso di soli 17 anni.
“CHE
COSA!”
Tutti
i Sun’s Knight
spalancarono la bocca increduli.
“Quel
dannato moccioso! È
venuto a rompere le uova nel paniere!” Voldemort
digrignò i denti.
“Tsk!
ci mancavano solo i
rinforzi da quella dimensione!” Li Sheron sapeva benissimo
che la N era piena
di potenti guerrieri.
“TUTTI
POTEVANO VENIRE MA
NON TU DANNATO MOCCIOSO!” nel frattempo Raptomort lo guardava
furioso “TI
DETESTO CON OGNI FIBRA DEL MIO ESSERE!” anche
l’aria intorno a lui crepitava.
“SHISHISHI!
Solo perché
sono la tua reincarnazione buona non me ne puoi fare una colpa nonno
Rap!”
disse calmo il giovane rosso e quella rivelazione.
“CHE
COSA! TU SEI LA
REINCARNAZIONE BUONA DÌ QUESTO MOSTRO!”
Fece
sgranare
ulteriormente gli occhi degli altri.
“Qualche
problema bei
ragazzi!” disse una voce femminile e, un istante dopo da un
vortice di sabbia,
fece la sua comparsa una ragazza dalla pallida carnagione messa in
risalto dai
capelli neri che scendevano lisci fino alle natiche e dagli occhi
simili a due
gemme di ossidiana.
Indossava
un abito rosso sangue molto aderente
e corto con due spacchi laterali dove teneva nascosto
l’armamentario ninja, col
colletto a lupetto e senza maniche, lo stemma degli Uchiha capeggiava
vicino al
cuore e aveva anche quello dei Sandtimes sulla schiena cioè
una clessidra
spezzata con le sabbie che salivano dentro un cerchio bianco; indossava
guanti
lunghi di pelle neri, sandali neri che le arrivavano fino al ginocchio
e un
mantello nero sventolava dietro la sua schiena e non mancava un copri
fronte
del villaggio di Konoha. In pratica era una giovane ninja dal corpo
snello e
sinuoso che vestiva un nuovo tipo di uniforme del villaggio parecchio
sexy
(Wow!). Mostrava 17 anni ed era sul metro e 70.
“NO!
TU NO!” a quel punto fu il turno di
Voldemort che si mise le mani in testa “NON LA REINCARNAZIONE
BUONA DELLA MIA
SPOSA!” se parlava di Debonair allora la ragazza era molto
meglio^^.
“Non
paragonarmi a quella cessa. Io sono molto
più bella e anche più sexy!” rispose la
ragazza stizzita mentre fece una
piroetta “Piacere bei ragazzi, io sono Mikoto Jasmine
Sandtimes Uchiha, ma
chiamatemi Jasmine!” e si presentò a dovere.
“U-Uchiha?”
e quello più scosso fu Sasuke che
perse di botto la sua freddezza.
“Ciao
zio Sasuke!” la ragazza non perse tempo e
gli si avvicinò “Per fortuna che anche qui sei in
compagnia dello zio Naruto.
Sia ringraziato che ti ha messo un po’ di sale in
zucca!” e se l’abbracciò
felice.
“EHI!
LASCIAMI!” ma il giovane Uchiha ancora
scosso cercò di liberarsi da quel tenero abbraccio ma
c’era qualcosa nel
profondo che glielo impediva.
“Ehi
Sasuke, questa bella ragazza è una tua
parente!” anche Kiba osservava incredulo la giovane ninja.
“Come?
Non mi conoscete ancora?” la ragazza
mollò la presa sullo << zio >>
e fissò stupita il gruppo.
“E’
più che naturale che non ti conoscano
Jasmine: la nostra dimensione è futura rispetto a
questa” la illuminò il
giovane rosso che non staccava gli occhi di dosso da Raptomort e dagli
altri
demoni.
“Giusto,
me l’ero dimenticata!” e si diede un
buffetto sulla testa.
“Ma
insomma, si può sapere chi siete e come
avete fatto a venire qui?” chiese Shikamaru.
“Le
spiegazioni a dopo amico!” disse un’altra
voce femminile.
“NO!
ANCHE LEI NO!”
Nel
sentirla gli otto generali si misero le
mani nei capelli, almeno chi li aveva^^.
“Ciao
a tutti!” a fianco ad Angel apparve
un’altra ragazza dai tratti occidentali, alta sul metro e 70,
con lunghi e
ricci capelli castani e occhi dello stesso colore.
Indossava
una camicia a scacchi nera e rossa con le maniche arrotolate sui gomiti
e i
lembi inferiori legati sotto il seno prosperoso come se fosse un top,
un paio
di cortissimi shorts di jeans blu e un cinturone di pelle di pitone, un
paio di
stivali da rodeo di pelle brunita con rifiniture dorate e un
capello e
guanti di pelle da cow-girl. In pratica una texana in tutto punto,
mancava solo
la frusta da rodeo e il puledro selvaggio ed era a posto^^.
“Io
sono Oscar Kirgsley, sono la nuova allieva
del signor Nick, reincarnazione buona della divinità oscura
Takkinsis e la
ragazza di Angel” e dopo aver fatto questa presentazione
prese il rosso per un
braccio.
“E-Ehi!
Non è il momento di dire simili cose”
il giovane cercò di divincolarsi dalla presa della ragazza
ma…
“E
DA QUANDO IN QUA SAREBBE IL TUO RAGAZZO!” a
peggiorare le cose intervenne Jasmine “LUI E’ IL
MIO RAGAZZO!” e lo prese per
l’altro braccio.
“NO
E’ IL MIO!” ma Oscar non mollò la presa
e
iniziò un curioso tiro alla fune (ma vi sembra il momento!)
“No,
ancora con questa storia!” si lamentò
Angel sconsolato.
“Stiamo
scherzando vero?” Hassleberry osservò
la scena col tic nervoso “Quelli sarebbero i
rinforzi?” non lo credeva vero.
“Così
sembra!” commentò Jessie, leggermente
incredulo.
“Beato
lui: ha due ragazze che gli fanno la
corte” Syrus era leggermente invidioso.
“Scusa
ma questo non è il momento per fare
simili pensieri” lo riprese Gaara ancora con il suo aspetto
speciale “Come ha
detto quella ragazza d nome Oscar, le spiegazioni a dopo!”
avevano altro da
fare.
“Dannati
mocciosi!” nel frattempo Raptomort
digrignò i denti furioso “Vi
distruggerò senza nessuna pietà” la sua
rabbia era
al livello massimo “VI DISTRUGGERO’
TUTTI” e alla fine esplose furioso.
“Rap
ha deciso di fare sul serio eh?” ghignò
Malfork.
“Vediamo
di terminare questa farsa” anche
Sephiroth aveva deciso di fare sul serio.
“Ah
Ah! Eliminiamo questi mocciosi insieme ai
nuovi arrivati, non li sopporto proprio” Hao aveva emesso la
sua sentenza.
“Quanto
sono d’accordo!” Voldemort fece
sbattere la sua coda al suolo “La mocciosa Uchiha
è mia!” e fece capire chi
sarebbe stata la sua preda.
“Li
ammazzeremo tutti senza pietà!” Venom si
leccò le labbra con la sua orrenda lingua serpentina.
“Ora
parliamo la stessa lingua!” ghignò Dark
Dastan mentre fece schioccare la sua frusta.
“Non
sopravvivrà nessuno!” Lì Sheron fece
schioccare pericolosamente le nocche delle mani.
“Almeno
non siamo risorti per nulla!” anche
Belazur voleva compiere una strage.
“Qui
la vedo brutta, ragazzi!” fece Kiba con
una smorfia.
“Vediamo
di uscirne!” intervenne Shino.
“La
vera battaglia inizia ora” e Hinata non si
sarebbe risparmiata.
“Diamoci
dentro!” Rock Lee si mise in posa da
combattimento.
“Anche
se non siamo Sun’s Knights, cercheremo
di dare il nostro contributo” Kakashi era pronto per il
secondo round.
“Speriamo
che questi nuovi rinforzi facciano la
differenza!” Asuma si augurava questo.
“Potete
stare tranquilli amici!” liberatosi
dalla presa delle due, Angel si affiancò al gruppo
“Ora faremo scintille!” era
pronto a combattere.
“Risolviamo
dopo la questione, ora pensiamo a
questi qua!” Oscar preferì concentrarsi sui
generali e su Raptomort.
“Puoi
dirlo forte!” rispose la giovane Uchiha
“Parliamo dopo, ok ragazzi” e fece
l’occhiolino agli altri.
“Lei
appartiene al mio clan!” pensò Sasuke
mentre non le staccava gli occhi di
dosso “Ma chi è suo
padre? E poi di quale
clan è lo stemma che ha sulla schiena! No, che diavolo sto
pensando! Io sono
qui per testare le mie capacità e così
farò!” ma allontanò quei
pensieri
dalla sua mente: i suoi obiettivi erano altri.
La
battaglia stava per ricominciare.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
La
battaglia riprende più feroce di prima ma i
tre nuovi arrivati faranno la differenza?
Nel
frattempo lo scontro tra Nick e Uncinato
continua senza esclusione di colpi e, anche se con molta fatica, il
Sun’s
Warrior batterà il generale ma come farà a
scappare dall’oscura carta magia?
Questo
e molto altro nel prossimo capitolo.
Angel
Nibbio Blu, Mikoto Jasmine Sandtimes
Uchiha e Oscar Kirgsley sono tre personaggi di mia invenzione. In
seguito
racconterò qualcosa in più su di loro.
Un
ringraziamento all’autrice Ladyash per gli
abiti di Jasmine e Oscar.
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Capitolo 47 *** contrattacco ***
47. contrattacco
Ciao
a tutti e finalmente ben
ritrovati^^
Si
lo so: sono nuovamente in super
ritardo.
Vi
chiedo nuovamente scusa per non
essermi fatto sentire ma che posso dire, ho avuto troppe cose da fare,
tra
esami (alla fine avevo la testa che mi scoppiava), vacanze (e dopo
tutto ci
volevano così come per voi no^^), il computer che mi si
è rotto due volte (come
diavolo è successo non lo so) e un piccolo blocco
dell’autore (forse è durato
troppo^^). Morale della favola: sono passati tre mesi in cui ho scritto
poco,
ma le idee per fortuna sono tornate^^.
Dopo
un lungo periodo di silenzio
totale, sono felice di presentarvi questo nuovo capitolo e, il
successivo
dell'altra fic che sarà pronto a giorni^^.
A
questo punto non posso fare altro che
ringraziarvi per la pazienza che avete avuto e presentare questo nuovo
capitolo.
Ps:
una cosa che volevo chiedere è quanti
di voi hanno creduto che Angel fosse Rufy?
Il
gruppo era compatto pronto a rispondere
all’attacco degli avversari.
“Scusate!
Posso farvi una domanda?” Shikamaru
si rivolse al rosso che aveva a fianco.
“Spara!”
gli rispose schietto.
“Ce
la fate a darci una mano?” ma Naruto la
fece prima dell’amico.
“Guarda
e stupisciti” gli rispose con un
sorriso la Cow girl.
“ANNIENTATELI
SENZA PIETA’ MA ANGEL E’ MIO!”
dall’altra parte Raptomort dette l’ordine.
“Che
il divertimento ricominci!” ghignò Dark
Dastan facendo schioccare la sua frusta.
“ALL’ATTACCO!”
E
i generali infernali partirono all’attacco.
“DIVIDIAMOCI
GLI AVVERSARI VIA” il giovane Nara
dette le disposizioni e il gruppo partì
all’attacco.
CONTRO
VOLDEMORT, HAO, SEPHIROTH E DARK DASTAN
“MUORI
MOCCIOSA!” Voldemort aveva puntato
Jasmine ma…
KAPOM!
Ricevette
un poderoso pugno in faccia da Syrus.
“Non
lo sai che le donne non si toccano neanche
con un dito?” il Truesdale minore era il classico esempio
della cavalleria in
un momento del genere.
“Grazie
per il pensiero Syrus ma io so
cavarmela da sola!” sorrise la giovane Uchiha.
“Beh
una mano lasciatela dare!” Yué affiancò
la
ragazza.
Ai
tre si unirono anche la piccola Kinomoto,
Kero-chan. Gaara e i suoi due fratelli, Hinata, Kiba, Shino, Ulquiorra,
Jessie,
Chazz e Hassleberry.
“Combatteremo
con te e non sono ammesse
repliche!” Gaara mise subito in chiaro le cose con la nuova
arrivata.
“Come
potrei dirti di no!” sorrise la ragazza e
si voltò verso l’avversario che fu affiancato da
altri tre generali “Allora
cominciamo a fare pulizia!” nei suoi occhi si
formò uno Sharingan completo
“ANDIAMO!” e si lanciò
all’attacco.
“Fate
dei mocciosi quello che volete ma Jasmine
è mia!” Voldemort s’impose sui suoi
colleghi.
“E
se io non volessi?” fece Hao per provocarlo.
“E
poi chi ti da il permesso di darci ordini?
Anche se siamo tutti generali infernali noi abbiamo un numero
più elevato!”
seguito a ruota da Sephiroth.
“In
teoria dovrei essere io a dare ordini e non
tu!” affiancato da Dark Dastan.
“Se
non volete fare una fine orribile, non
ostacolatemi!” ma lo stregone oscuro non ammise obiezioni e
si lanciò
all’attacco.
“Che
paura!”
Fecero
i tre con un ghigno bastardo.
CONTRO
VENOM, MALFORK, LI’ SHERON E BELAZUR
“Non
ti dispiace se collaboriamo con te vero?”
Jaden si rivolse alla Cow Girl a nome dei compagni.
“Sarebbe
un onore per me!” rispose la ragazza
con un sorriso “Fatemi solo un favore: non
spaventatevi!” e fu avvolta da un’aura
nera che la fece sparire per qualche istante.
“Dannazione!
Tra i tre mocciosi lei è forse la
più problematica!” Lì Sheron sembrava
sudare freddo.
“Può
essere chi vuole, me la mangio in un solo
boccone!” per Malfork la ragazza non valeva niente.
“Si
vede che allora non sai chi è!” gli disse
Belazur senza perdere di vista la ragazza che stava per riapparire
“Possibile
che fai il nostro stesso casino e non sai chi ti trovi
davanti?” anche se
guardò storto il collega.
“Quella
è la reincarnazione di Takkinsis idiota!”
e fu Venom a illuminarlo.
“C-Cosa!”
nel sentire quel nome il quarto
generale sgranò gli occhi “Non sarà
mica la reincarnazione di quella
Takkinsis, vero?” sperava di no.
“Si
amico!” ma a rispondere ci pensò la giovane
Kirgsley “Io sono la reincarnazione buona di Takkinsis la
Regina delle Tenebre,
quasi pari a Chaos!” e uscì dall’aura
nera con un nuovo aspetto.
Ora
la ragazza indossava un aderente abito
bianco che le ricopriva interamente il formoso corpo, il collo aveva un
pellicciotto tinto di nero e sfumature rosse che mettevano in risalto
il viso
diventato pallido incorniciato dai lunghi capelli neri che si muovevano
ipnotici e dagli occhi rossi come il sangue (immaginate Gozer dei Ghost
Busters).
“Incredibile!”
Tutti
i ragazzi la osservarono increduli.
“Tu
sei una reincarnazione di un essere potente
quanto Chaos?” Shaoran era stato il primo a riprendersi dallo
stupore.
“Non
come lui ma si avvicina molto!” rispose la
ragazza senza voltarsi “Spero che ora non abbiate paura di
me!” ora si spiegava
cosa volevano dire le parole di prima.
“E
perché dovremo?” ma Jaden le mise una mano
sulla spalla con un grandioso sorriso.
“Sei
nostra amica ora e lo stesso vale per
Angel e Jasmine!” seguito da Alexis.
“QUINDI
EVITA DI FARE QUELLA FACCIA DA FUNERALE
E DIAMOCI DENTRO!” a rompere ogni possibile dubbio ci
pensò l’esuberante Rock
Lee.
“E
se sei un’allieva del signor Nick di
un’altra dimensione, non abbiamo nessun motivo per negarti la
nostra amicizia!”
e nemmeno Tenten era da meno: l’emozione era tale che
risplendeva di luce
propria^^.
La
ragazza non poté che sorridere “Allora
facciamo a pezzi questi bastardi una volta per tutte, ci
state?” quell’appoggio
l’aiutava molto.
“SI
ANDIAMO!”
Risposero
i ragazzi e si lanciarono
all’attacco.
“SARAI
ANCHE LA REINCARNAZIONE DI TAKKINSIS MA
NON CI FAI PAURA!” Malfork fece la voce grossa lanciandosi
all’attacco.
“FACCIAMOLA
A PEZZI PRIMA CHE LO FACCIA LEI!”
Belazur altro non voleva: già aveva avuto una brutta
esperienza con Chaos.
“TANTO
SIAMO IMMORTALI!” anche Venom seguì i
suoi compagni ricordando questo particolare.
“ALLA
RAGAZZA CI PENSO IO, VOI SCHIACCIATE I
MOCCIOSI!” essendo il più forte del gruppo,
Lì Sheron riteneva di potercela
fare.
CONTRO
RAPTOMORT
“DANNATO!”
Raptomort si lanciò furente verso il
giovane rosso, deciso a eliminarlo.
“Non
mi sopporti perché sono la tua
reincarnazione buona o perché sono il nipote del tuo peggior
nemico?” il
ragazzo lo accolse mantenendo la voce calma.
“PER
TUTTO!” ruggì lo stregone furioso mentre
cercava di colpirlo “TU SEI LA PROVA DEL MIO FALLIMENTO IN
UN’ALTRA DIMENSIONE
E NON POSSO TOLLERARLO!” per il superbo demone questa era una
grave offesa.
“Spiacente
ma mi piace essere vivo” ma il
ragazzo la pensava diversamente “QUINDI FATTENE UNA RAGIONE E
ACCETTA LA
SCONFITTA!” e anche lui esplose bloccando
l’avversario per i polsi “ORA
RAGAZZI!” e dette l’ok a due alleati del momento.
“ARRIVO!”
Naruto si lanciò all’attacco insieme
a Sasuke.
“LO
ELIMINERO’ CON UN SOLO COLPO!” che voleva
fare tutto da se.
“NON
ILLUDERTI DI POTERMI BATTERE ANGEL!” ma
Raptomort non era il tipo di avversario che si faceva battere
così facilmente
“RICTUSEMPRA!” e lanciò un incantesimo
causando un potente spostamento d’aria
che spinse via i tre avversari “E ORA PENSIAMO AI
MOSCERINI!” ma percepì la
presenza di altri seccatori.
“STRADA
D’ORMBRA!” Shikamaru diresse la sua
ombra verso lo stregone che però la schivò
agilmente “INO ADESSO!” ma questa
mossa se l’aspettava.
“ECCOMI!
FOGLIE LAMA!” la Yamacha non esitò e
lanciò il suo attacco in massa.
“PATETICO!”
ma lo stregone non si scompose e
bloccò l’attacco con un dito
“L’HO DETTO CHE HO IL POLLICE VERDE!”
prendendosi
gioco della biondina.
“ORA
LO AVRAI DI UN ALTRO COLORE!” Sakura si
lanciò in picchiata verso di lui “LIFE
ANGEL!” col suo colpo migliore.
“CI
SONO ANCH’IO! GIGANT BOY!” affiancata da
Choji che scatenò tutta la sua forza.
“Patetici!”
ma lo stregone era pronto ad
accoglierli.
“DAVVERO!”
ma fu sorpreso alle spalle dal
giovane rosso che…
KAPOM!
Gli
assestò un poderoso pugno sulla schiena.
“DANNATO
MOCCIOSO!” lo stregone fu spinto
proprio verso i due ragazzi.
“ADESSO!”
KAPOM!
KAPOM!
Che
lo colpirono in pieno.
“AAAARRRGGGGHHHH!
DANNATI MOCCIOSI!” Raptomort
si rialzò furente facendo crepitare il suo corpo di saette
nere.
“ASSAGGIA
QUESTO! SPADA DI LUCE!” ma Naruto non
attese possibili reazioni e calò la spada.
“LUI
E’ MIO! CHIDORI” neanche Sasuke non fu da
meno calando il suo braccio sinistro.
CLANG!
GRAB!
Ma
Raptomort fu rapidissimo e bloccò gli
attacchi dei due ragazzi.
“VOI
DUE SARETE I PRIMI!” lo stregone demoniaco
mosse rapidamente le labbra e…
FRABOOM!
Un
fulmine colpì i due ragazzi.
“E
ORA MORITE!” il letale stregone alzò la coda
trasformandola in una lancia nera, pronto a trafiggere i due ragazzi
ma…
“URLO
DELLA MONTAGNA!” Asuma scattò rapido con
le sue lame….
CLANG!
Bloccando
l’attacco dello stregone.
“RAIKIRI!”
mentre Kakashi apparve alle spalle
del demone pronto a trafiggerlo ma…
FRABOOOMMM!
Senza
nessuna esitazione, Raptomort usò un
altro incantesimo per colpire i due Jonin.
“E
altri due sono andati!” ghignò lo stregone
“Vediamo di… DOVE DIAVOLO SONO FINIITI!”
ma quando la nube generata
dall’attacco si diradò vide che le sue vittime
erano sparite.
“Cercavi
loro?” la sua attenzione fu richiamata
dal giovane Angel.
“Dannato
moccioso! Come osi!” aumentando il
nervoso dello stregone.
“Ehi
ma che significa?” Shikamaru guardò
incredulo il ragazzo “Non dovresti essere un nibbio reale
interamente blu?” che
si era trasformato in soleano.
Perché
il Nara era stupito? L’aspetto di Angel
era molto diverso rispetto a quello di Nick.
Angel
Nibbio Blu era diventato un guerriero di
circa due metri metà umano e metà animale ma
l’aspetto anche se simile
differiva leggermente. Sulla testa spuntavano due grandi corna di drago
color dell’oro
da cui scendevano ribelli i capelli rossi. Dietro la schiena si muoveva
libera
una coda di velociraptor; i piedi erano quelli di un rapace ma al
centro
spuntavano due artigli a mezzaluna che schioccavano in modo sinistro
sul
terreno. Sul becco c’era una dentatura aguzza; per finire il
corpo muscoloso e
completamente nudo era color dell’oro attraversato da linee
blu notte.
“Siamo
sicuri che tu sia il nipote del signor
Nick?” chiese Sakura dubbiosa.
“Tranquilli
ragazzi” rispose il giovane soleano
con un sorriso “Come vi ho già detto, sono la
reincarnazione buona di Raptomort
e, per un soleano, questo vuol dire assumerne i tratti!” per
lui quindi era
normale essere così “E c’è di
meglio sono un soleano dorato , un tipo molto
raro! Conversione!” il ragazzo pronunciò quella
strana frase e il suo corpo per
un secondo fu illuminato da una luce azzurra “Shishshi! E ora
ci divertiamo!” e
alzò il braccio sinistro.
“Ma
che ha fatto?” Naruto non aveva capito le
intenzioni del ragazzo.
“Ha
usato una tecnica che ha modificato il suo
corpo, ma non capisco in cosa!” grazie allo Sharingan Kakashi
vedeva il
cambiamento del giovane Nibbio Blu ignorandone gli effetti.
“Credo
che fra poco ci stupiremo!” Shikamaru
aveva questa certezza.
“Moccioso!
Che diavolo vuoi fare!” dall’altra
parte Raptomort non abbassava la guardia.
“Ricorda
che i soleani dorati hanno
caratteristiche uniche!” disse il ragazzo con un ghigno
bastardo “Gear Second!”
Angel stese il braccio sinistro di lato che incredibilmente
molleggiò verso
l’esterno e dalla sua pelle cominciò a uscire fumo
“Gomu Gomu no!” fece un
passo avanti.
“NON
MI SOTTOVALUTARE MOCCIOSO!” Raptomort non
rimase fermo e si lanciò all’attacco
ma….
KAPOM!
“ARRRGGGHHH!”
ricevette un potentissimo pugno
in pieno viso.
“JET
PISTOL!” e l’artefice era stato proprio
Angel che aveva allungato il braccio a velocità supersonica.
“INCREDIBILE
E’ DIVENTATO DI GOMMA!”
Gridarono
i presenti.
“I
soleani sono davvero incredibili!” fino a quel
momento Kakashi aveva visto
in azione solo Nick ma ora era sicuro che ognuno di loro fosse speciale.
“Dannato
moccioso, come hai osato!” Raptomort
si rialzò ancora più furioso “TI
FARO’ A PEZZI!” e si lanciò
all’attacco.
“Fatti
avanti!” rispose Angel indossando il suo
cappello di paglia “FORZA RAGAZZI ANDIAMO!” e
incitò gli altri a combattere.
“ANDIAMO
RAGAZZI!” e il primo a rispondere
altri non poteva essere che Naruto.
“QUELLA
LUCERTOLA E’ MIA!” Sasuke voleva
testare le sue capacità e Raptomort gli sembrava
l’ideale.
“Che
bello poter combattere di nuovo insieme!”
pensò Sakura mentre vedeva sia
Naruto sia Sasuke lanciarsi insieme all’attacco “CI
SONO ANCH’IO!” e fece
altrettanto.
“Che
nostalgia!” pensò Kakashi con un sorriso
“Ora che è qui abbiamo
una possibilità in più di farlo tornare!”
e
seguì il suo team ora riunitosi.
“Che
seccatura!” commentò Shikamaru “Ma qui
non
c’è tempo per lamentarsi! FORZA!” e si
mosse per primo.
“ALL’ATTACCO!”
Ino era carica come non mai “ORA
CHE SASUKE E’ DI NUOVO QUI TUTTO CAMBIA!” e pensava
al giovane Uchiha ormai
lontano anni luce^^.
“ARRIVO!”
Choji non si fece problemi a seguire
l’amico.
“Vediamo
di fare un bel lavoro!” anche Asuma
non rimase fermo e si lanciò all’attacco.
DENTRO
IL MARCHIO DEL DIAVOLO
Nick
e Uncinato si stavano confrontando in un
duello senza esclusione di colpi ma erano ancora a un punto morto.
“PRENDI
QUESTO DARKOS!” il nono generale
infernale lanciò l’attacco tipico dei demoni
contro il Sun’s Warrior che….
“Mente:
Difesa!” senza battere ciglio, attivò
una delle quattro energie creando un grande scudo giallo che
bloccò l’attacco
“Ti servirà qualcosa di meglio per
battermi!” e osservò l’avversario con un
ghigno bastardo.
“Davvero!”
rispose il demone con un altro
ghigno “Ma tu non hai ancora visto il mio vero potere: questo
è solo un
assaggio!” che rivelò di non star facendo ancora
sul serio.
“E
così sei dotato di Diablomanzia vero?” Nick
capì subito dove il demone voleva andare a parare
“Allora tirala fuori perché
neanch’io sono al massimo” e lo sfidò
apertamente.
“Uhuhuh!
Credi davvero di potermi tenere testa
moccioso? Contro il mio fratellino le hai prese di santa ragione prima
di
riuscire a batterlo!” rise il demone.
“Che
intendi dire?” queste parole confusero il
Sun’s Warrior.
“Guarda
e capirai!” rispose Uncinato che prese
i due uncini che aveva sulla testa e…
CRACK!
CRACK!
Se
li strappò senza emettere un lamento per poi
avvicinarli. Un istante dopo era apparso un gladio nero con nervature
color
terra.
“Quella
sarebbe la tua Zampakutò?” chiese Nick
dubbioso.
“Esatto!”
rispose Uncinato “E ora inizia lo
show!” e ghignò diabolicamente “Ingloba
APOKALIPTO!” e ingoiò la sua arma.
BOOOM!
Generando
una grande esplosione di energia.
“CHE
COSA!” nel sentire quel nome Nick ebbe un
Flash back.
MICRO
FLASH BACK!
Abominon
cominciò a ridere e, alzatosi,
esplose in una sonora
risata.
“Che c’è? Di solito si piange quando ti
menano
lì”.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e si voltò
verso di lui “Non lo hai capito? Io adoro
il dolore e trovare qualcuno che me lo può far provare
è il piacere più
grande”.
“Hai
dei gusti orribili sai? Visto che
ti piace così tanto, ti spedirò in un luogo di
dolore eterno, proprio come
desideri tu!”
“Davvero?” rise il demone “Allora lascia
che ti ringrazi, mostrandoti il mio
vero
potere”.
Abominon alzò la sua spada dicendo: “Terrorizza
APOKALIPTO!” e la ingoiò.
FINE
FLASH BACK
“Apokalipto!”
ripeté incredulo “Com’è
possibile!” già quel nome non diceva nulla di
buono.
“Uhuhuh!
Noto con piacere che hai buona
memoria! Molto bene!” rise Uncinato da dentro la nube
“Allora il mio aspetto
sarà ancora più shoccante per te!” e
avanzò mostrandosi.
“Assurdo!”
lasciando Nick di sasso.
Il
vero aspetto di Uncinato era molto
nostalgico, se così si poteva dire.
Il
corpo color terra del demone si era
ingrandito fino a raggiungere i cinque metri di altezza, sulla schiena
erano
spuntati degli enormi aculei neri che lasciavano spazio a due grandi
ali nere
su cui sporgevano dei volti umani contorti dal dolore; un paio di
enormi corna
simili a torri facevano capolino sulla testa mentre sul petto a partire
dalla
gemma si era formato un simbolo tribale che raffigurava fiamme nere
provenienti
dal cielo e non mancava una lunga coda uscita dal fondoschiena.
Negli
occhi gialli del demone si poteva vedere
la soddisfazione di aver suscitato l’effetto voluto.
“Com’è
possibile?” Nick non si sarebbe mai
aspettato di trovarsi di fronte un demone quasi del tutto identico al
supremo
generale di Abhadon “Come fai ad essere così
simile ad Abominon!” e chiese una
spiegazione.
“Non
ci arrivi?” ghignò Uncinato incrociando le
braccia “Abominon era mio fratello minore!” e senza
girarci troppo rivelò
l’incredibile e agghiacciante verità.
“Fra-Fratello?”
ripeté incredulo Nick “Abominon
era tuo fratello! Ma come è possibile? Lui mi
disse…” stava per ripetere ciò
che sapeva.
“Che
i demoni supremi o simili nascono dal
fuoco infernale in cui si riuniscono i sentimenti negativi degli umani
giusto?”
ma Uncinato lo anticipò “Ciò che non ti
disse allora è che ci sono casi in cui
il fuoco non si estingue del tutto!” e decise di rivelargli
un altro piccolo
segreto “Apokalipto, il fuoco da cui è nato
Abominon, ha generato in precedenza
un altro demone, cioè io. I fuochi infernali assorbono i
sentimenti negativi
degli umani: più sono intensi, più questi
s’ingrossano finché, raggiunte le adeguate
dimensioni, si estinguono permettendo la nascita di noi demoni! Ma non
succede
sempre così: ci sono casi in cui il fuoco continua ad ardere
e cresce di nuovo
fino a dare vita a un altro demone!” spiegando accuratamente
come nascono i
demoni.
“In
pratica tu e Abominon siete nati dallo
stesso fuoco infernale: ecco perché dici che era tuo
fratello!” Nick aveva
compreso la spiegazione.
“Noto
con piacere che hai capito!” ghignò il
generale “Ora sono sicuro che ti stai chiedendo da quale
evento sono nato vero?
Io sono nato dall’evento che ha scosso il vostro mondo alla
fine della seconda
guerra mondiale: le bombe nucleari che distrussero le città
di Hiroshima e
Nagasaki” e con questa rivelazione aveva detto tutto sulle
sue mostruose
origini.
“Allora
sei davvero un essere mostruoso!” Nick
aveva studiato bene quell’evento e nello scoprire che
l’avversario era nato
proprio da questo, lo disgustava.
“Mostruoso
dici?” ghignò il generale
incrociando le braccia “Io sono nato dalla follia degli umani
che volevano
dimostrare al mondo intero chissà cosa di tanto speciale.
Sin da quando
esistete, voi umani non avete fatto altro che uccidervi a vicenda per
motivi
futili: avidità. rivalità, ricchezza, donne e
altre idiozie varie. Se noi demoni
infernali proliferiamo, è solo merito vostro che nel corso
dei secoli avete
agito come degli stupidi distruggendovi a vicenda. Nessuno di voi si
salva:
siete tutti dei deboli incapaci di agire da soli e facili da manovrare
da chi è
leggermente più astuto di voi e così
sarà fino alla fine. MUAHAHAHHAH!
DIVERTENTE NON TROVI? UN DEMONE CHE FA UNA CRITICA
ALL’UMANITA’ QUANDO DOVREBBE
RINGRZIARLA MUAHAHAHAHAH!” e dopo queste parole esplose in
una maligna risata.
“Hai
finito?” ma Nick era serio da morire “E’
vero:
l’umanità ha fatto errori su errori che si sono
sempre conclusi con tragedie,
ma questo non vuol dire che non si possa rimediare e cambiare le cose!
Ci sono
persone che lottano perché le tragedie passate non si
ripetano più e cercano di
combattere la corruzione; ma non è così facile.
Per questo ci sono coloro che
possono cambiare le cose una volta per tutte e questi sono gli eroi che
ispirano la gente!” e rispose a tono al generale.
“Tsk!
Solo patetici umani che hanno fatto
qualcosa in più e sono entrati nella leggenda tutto qui! Ma
alla fine hanno
fatto tutto per realizzare un loro obiettivo ai danni degli
altri” rispose lui
di rimando “Nessuno, salvo chi sappiamo noi, si è
mai realmente immolato per
redimere gli umani dai loro peccati!” e non aveva tutti i
torti “Oppure credi
di poterlo fare tu! Vorresti copiare il messia per caso?” e
provocò il suo
avversario.
“Io
non sono ne un santo ne un profeta,
tantomeno m’illudo di essere dio!” ma Nick non
aveva mai pensato a nulla del
genere “Non posso cambiare la storia ma farò in
modo che non si verifichino più
guerre! E ora fatti sotto!” dichiarando concluso il tempo
delle parole.
“Povero
sciocco! Tu morirai qui per mano mia!”
rispose Uncinato per nulla intimorito mentre tese un dito in avanti
“Il mio
fratellino avrà la tua testolina come palla da biliardo per
la sua collezione e
il suo onore sarà vendicato!” da cui si
formò un piccolo Darkos che si diresse
lentamente verso il Sun’s Warrior “Nuclear
Darkos!” e…
FRABOOOMMMM!
Generò
una gigantesca esplosione che formò un
fungo atomico.
“MUAHAHAH!
MUAHAHAH! PIACIUTA LA SORPRESA?” il
generale infernale proruppe in una potente risata “IL MIO
ATTACCO PUO’ SEMBRARE
MINUSCOLO MA IN REALTA’ E’ UNO DEI PIU’
DEVASTANTI NELLA STORIA DI NOI DEMONI!
CI SEI ANCORA!” aspettava solo di vedere in che condizioni
aveva ridotto
l’avversario.
“Mente:
ATTACCO!”” ma non dovette aspettare
molto: cinque lame di energia gialla si lanciarono contro il generale.
“NON
MI DIRE! HAI BLOCCATO IL MIO ATTACCO CON
LA MENTE! E BRAVO!” si complimentò il generale
“MA ANCH’IO SO USARLA CHE TI
CREDI. MENTE: DIFESA!” e anche lui usò lo strato
giallo per bloccare l’attacco
del Sun’s Warrior.
“AAAAAHHHHHH!”
Nick uscì dell’esplosione e si
lanciò all’attacco ma…
KAPOM!
Questo
lo colpì all’addome con un potente
pugno.
“Davvero
credi che una simile scemenza possa
farmi qualcosa?” gli sussurrò Uncinato
ad un orecchio.
In
tutta risposta il Sun’s Warrior provò
nuovamente a colpirlo con le sue ali ma…
KAPOM!
CRASH! KAPOM! CRACK!
Il
generale non se ne restò fermo e lo colpì di
nuovo schiantandolo prima contro la barriera del marchio e poi a terra
crepando
il terreno.
“Patetico!”
ghignò il generale poggiando un
piede sulla testa del Sun’s Warrior “Se penso che
mio fratello è stato battuto
da un simile citrullo mi viene da vomitare!” e fece maggiore
pressione ma….
“Non
credere che io sia così facile da
battere!” Nick si oppose e sollevò le ali verso
Uncinato che però le bloccò.
“Sei
ali sono troppe non credi?” ghignò il
demone “E’ ora di ridurle un
po’” ed era pronto a strapparle dalle spalle
dell’avversario.
“Non
ci contare!” ma Nick non era tanto
d’accordo “Mente: Ali gialle!” e
usò una delle quattro energie sulle sue ali.
FLASH!
Che
furono avvolte dallo strato giallo.
“CHE
COSA!” Uncinato fu spinto via da quella
luce e atterrò con le mani bruciate “Che diavolo
significa?” non sapeva che
l’energia della Mente potesse essere usata in un modo simile.
“Sei
sorpreso vero?” Nick si rialzò “Diciamo
che anch’io lo sono stato quando l’ho fatto per la
prima volta. E questo ti
lascerà a bocca aperta!” per poi stringere i pugni
e concentrarsi.
“Che
diavolo stai…” ma quando focalizzò,
Uncinato rimase davvero stupito “Come hai fatto!”
non avrebbe mai immaginato
che fosse possibile una cosa del genere.
Cosa
aveva combinato Nick? Aveva usato tutte le
quattro energie ma c’era una particolarità: erano
suddivise in diverse parti
del corpo. Dalla vita in giù era apparso uno strato bianco
cioè lo Spirito, sul
busto fino ai pugni ce n’era uno scarlatto ossia il Cuore,
mentre le ali erano
rimaste avvolte dalla Mente.
“Questo
è il risultato del mio allenamento con
Lantis!” rispose il Sun’s Warrior “Il mio
obiettivo, oltre a raggiungere e
controllare il terzo livello, è stato anche quello di
padroneggiare le varie
energie e come puoi vedere eccone il risultato!” e si mise in
posizione.
“Tsk!
Me lo sarei dovuto aspettare da uno come
te!” fece il generale corrucciato “Meglio
così! Ci sarà più gusto a farti fuori!
Morirai per mano dei poteri dei morti!” e gli avrebbe fatto
un’altra bella
sorpresa.
“Sto
aspettando!” e si lanciò all’attacco
“E’ meglio fare qualcosa
per difendere Alan!
In quelle condizioni rischia di essere distrutto!”
ma non prima di aver
pensato al suo angelo custode “Tecnica della Moltiplicazione
del Corpo!” e usò
una delle tecniche preferite di Naruto…
PUFF!
Per
creare una copia che si mise in difesa
dell’angelo pietrificato.
“FA
QUELLO CHE TI PARE MA NON CAMBIERAI NULLA!”
Uncinato poco se ne importava del gesto dell’avversario, lui
pensava solo
all’originale “Se
sarà necessario, lo
userò come scudo umano!” ma solo per il
momento.
“VEDIAMO
SE SARA’ VERO!” Nick non perse tempo
con altre chiacchiere e chiuse il pugno destro avvolto dal Cuore
“HEART PUNCH!”
che lasciò una scia scarlatta diretta verso il generale che
ne fu solo sfiorato
continuando verso la barriera.
“Mi
hai mancato!” ghignò il generale.
“Sicuro!”
rispose Nick con un sorriso bastardo
e un istante dopo…
BOOM!
BOOM!
La
barriera e il fianco di Uncinato esplosero.
“AAAARRRGGGGHHHH!”
che si ritrovò col busto
quasi completamente staccato dal corpo mentre la barriera si era
scheggiata ma
poi tornò alla sua interezza.
“Hai
forse dimenticato che il Cuore non può
essere fermato da nulla se non da se stesso e che fa esplodere tutto
quello che
incontra!” Nick rinfrescò la memoria al generale
infernale “Per questo è
considerata la più pericolosa delle quattro
energie!” e il motivo
era ben evidente.
“In
effetti, avevo scordato quanto fosse
potente ma non importa!” rispose Uncinato con un ghigno
diabolico “Io
sono invulnerabile!” e dopo un istante il
suo corpo tornò alla sua interezza mentre…
PLICK!
Uno
dei numerosi volti sull’ala destra si
sciolse e cadde a terra.
“Mhm!”
insospettendo il Sun’s Warrior.
“VEDIAMO
DI CAMBIARE MUSICA!” il corpo del
generale si gonfiò di botto e poi….
SPLUT!
A
velocità inaudita sputò dieci strane sfere
bianche dalla bocca che poi assunsero sembianze di mini Uncinato.
“Che?”
Nick osservò incredulo quella mossa “Ma
questa è…” non riusciva a crederci.
“ESATTO!
TECNICA DEL SUPER FANTASMA KAMIKAZE!”
rispose Uncinato pieno di boria
“ALL’ATTACCO!” e lanciò le
creature
all’attacco.
“NON
CREDERE CHE MI LASCERO’ COLPIRE!” il
Sun’s
Warrior sfoderò gli artigli che lanciò come
frecce colpendone cinque che…
BOOM! BOOM!
BOOM! BOOM! BOOM!
Esplosero
generando delle deflagrazioni di
media potenza.
“Come
diavolo fai ad usare una delle tecniche
di Gotenks di Dragon Ball!” Nick non rimase fermo mentre si
allontanava dai
cinque superstiti lanciando altri artigli.
“KAMEHAMEHA!”
i cinque fantasmini gli lanciarono
contro delle piccole onde energetiche che comandavano a
distanza.
“Mente:
Difesa!” ma Nick si riparò con le ali
avvolte dall’energia gialla bloccando gli attacchi
“SPIRIT KICK!” e lanciò una
serie di velocissimi calci verso fantasmini colpendone altri
tre…
BOOM!
BOOM! BOOM!
“Siete
in gamba piccolini ma con me non la
spuntate!” Nick si complimentò con i rimanenti ma
ora non li sopportava più.
“Loro
sono solo uno specchio per le allodole!
Sono io il vero attacco!” ma Uncinato
gli apparve alle spalle con il pugno chiuso “PEGASUS
RYUSEIKEN!” usando il
micidiale << Fulmine di Pegasus >>
….
KAPOM!
KAPOM!
Che
era una serie di attacchi lanciati alla
velocità della luce.
“ARRRGGGHHH!”
Nick ne fu investito in pieno e
fu anche colpito dai due fantasmini rimasti…
BOOM! BOOM!
Che
esplosero.
“MUAHAHAHAH!
PIACIUTA
LA SORPRESA!” esplose Uncinato sicuro
di se “ESATTAMENTE COME MIO FRATELLO, IO SONO PIENO DI
SORPRESE!” era sicuro di
aver danneggiato parecchio il suo avversario ma…
“ROZAN
SHORYUUHA!” ma Nick gli apparve davanti
colpendolo in pieno col << Colpo Segreto del Drago
Nascente! >>
caricato sul momento…
FRABOOOM!
Investendolo
in pieno.
“Anf!”
il Sun’s Warrior era uscito dall’attacco
avversario con qualche danno ma aveva resistito “Come diavolo
fai a saper usare
simili attacchi!” questo non lo capiva.
“MUAHAHAH!”
in tutta risposta, il generale uscì
incolume dall’attacco e, come un pitone, strinse il suo
avversario in una morsa
d’acciaio.
“ARRRGGGHHH!”
e Nick la sentì eccome ma cercò
di resistere.
“Divora
morte!” gli sussurrò il demone a un
orecchio “E’ questo il mio potere!” e
ghignò feroce mentre aumentava la
stretta.
“Divora
morte?” mentre cercava di liberarsi,
Nick ripeté quelle parole.
“Già!
Io mi nutro della morte degli esseri
viventi” rispose Uncinato “Non importa se si
reincarnano o resuscitano, una
volta scomparsi io ne assorbo i poteri che diventano miei senza che lo
sappiano. Non tutti ovviamente meritano la mia attenzione: solo
guerrieri di un
certo livello e con determinati poteri ma i demoni non vi rientrano.
Tutti i
volti sulle mie ali, oltre a simboleggiare l’evento delle
bombe nucleari sono i
guerrieri a cui ho mangiato la morte” e spiegò in
cosa consisteva il suo
terribile potere.
“Ti
nutri della loro morte!” Nick strinse i
pugni “Anche delle anime per caso!” e il suo corpo
cominciò a vibrare.
“A
che mi servono le anime? A me bastano i loro
poteri dopo che muoiono. Per il resto possono anche finire dove
vogliono!” il
generale fu schietto facendo capire quanto gliene importava.
“Ah
sì?” e a quella risposta Nick
“AAAAAHHHHHHH!” scatenò la sua
forza….
FRABOOOMMM!
Liberandosi
e riducendo Uncinato in mille
pezzi.
“E
io che ti credevo più leale!” sul suo volto
si poteva vedere la rabbia “Ti servi dei poteri di altri per
i tuoi scopi! Mi
fai schifo!” un simile modo di combattere non gli piaceva per
nulla.
“Ognuno
usa quello che la natura gli ha dato
idiota!” rispose Uncinato mentre si ricomponeva come Majin Bu
“Io non mi
lamento assolutamente di questo mio potere, anzi me ne vanto!
È merito suo se
posso essere inserito nella nona armata infernale che rappresenta la
morte per
avidità!” fino a rigenerarsi completamente.
ZACK!
Ma
un istante dopo si ritrovò tagliato in due
dalla spada di Nick avvolta dai tre strati di energia.
“Per
me invece è una cosa orrenda!” ribatté
il
Sun’s Warrior.
“Pensala
come ti pare!” rispose il demone
mentre riattaccava il suo corpo e un altro volto cadeva a terra
“Io posso fare
quello che voglio col mio potere come questo!” e
sollevò la mano destra.
PUFF! PUFF!
PUFF! PUFF! PUFF! PUFF!
Da
una miriade di nuvolette apparvero dei corvi
che circondarono in Sun's Warrior.
“Assaggia
questa! TEMPESTA DEL DOLORE!” i corvi
si lanciarono contro il Sun’s Warrior investendolo.
“AAAAAHHHHHH!”
ma lui usò lo Spirito per creare
un vortice che inglobò gli uccelli neri distruggendoli
“Dannato! Come fai a
usare anche una delle mosse dell’Immortale della dimensione
R! Lui non è….”
Stava per dire qualcosa ma si bloccò.
“Ahahah!
Lo hai capito vero!” rise beffardo
Uncinato “Il tuo alter ego di quella dimensione è
morto e poi è risorto come
Corvo e io ne ho approfittato divorando la sua morte e i suoi
poteri!” poi
spalancò gli occhi “E QUESTO NON E’
NULLA!” infatti….
FLASH!
Intorno
a lui si formò una miriade di lame nere
che furono immediatamente scagliate contro Nick.
CLANG!
CLANG!
In
tutta risposta il Sun’s Warrior le parò con
la spada e le schivò usando lo Spirito.
“CREDI
CHE NON SAPPIA DOVE VAI!” il generale
gli apparve davanti tendendo la mano sinistra “SHINRA
TENSEI!” usando una nuova
tecnica che…
BOOM!
Investì
in pieno Nick.
“NON
HO ANCORA FINITO!” rise il demone
“ASSAGGIA IL POTERE DEL CAPO ASSOLUTO DEGLI
UCHIHA!” e nei suoi occhi si formò
uno Sharingan su cui era disegnato un cerchio chiuso da tre linee nere.
“Che
diavolo!” nel vederlo Nick rimase stupito
poi “Cavolo!” sgranò gli occhi.
Dall’alto
apparve un enorme meteorite che stava
per schiantarsi contro di lui seguito da altri tre chiudendolo ai
quattro lati.
GLANG!
CLANG! CLANG! CLANG!
E
non poté fare altro che bloccarli con tutti
gli arti.
“Proprio
lì ti volevo!” ghignò Uncinato mentre
tirava fuori altri dieci fantasmini mentre dalle mani erano sbucate
delle
bocche che avevano sputato dell’argilla che compattatasi
aveva formato dieci
draghi d’argilla “Come direbbe un tipo molto
simpatico L’ARTE E’ ESPLOSIONE!” e
lanciò le sue creazioni all’attacco.
“Questo
qui gioca sul pesante!” pensò Nick
mentre era impegnato a bloccare i
meteoriti “Però credo di
aver capito una
cosa molto importante: i volti sulle sue ali sono anche il segreto
della sua
invincibilità! Finché ne avrà non
riuscirò ad eliminarlo per cui devo fare in
fretta!” e forse sapeva come uscirne ma avrebbe
dovuto faticare parecchio
“AAAAHHHHHHH!”.
FRABBOOMM!
Concentrando
la sua energia, Nick distrusse i quattro
meteoriti disperdendoli verso gli attacchi del generale annullandoli.
“Tsk!
Dovevo essere più veloce!” Uncinato si
rammaricò della sua lentezza.
“E
avresti dovuto anche parlare di meno!” lo
schernì Nick riattivando le quattro energie
“FACCIAMOLA FINITA!” e si lanciò
all’attacco.
“COME
VUOI!” e Uncinato non fu da meno.
VICINO
L’ACCADEMIA
SCONTRO
CONTRO SEPHIROTH
“Cero
Oscuras!” Ulquiorra lanciò il suo raggio
verso Sephiroth che lo tagliò in due con un colpo di spada
“Sei davvero forte!”
si complimentò senza cambiare espressione.
“E
non hai visto nulla!” rispose il quinto
generale con un sorriso diabolico mentre concentrava
l’energia della Mente
sulla sua spada ma…
“Mente:
Attacco!” fu anticipato da Gaara che
intervenne nel duello.
ZACK!
Sephiroth
tagliò l’attacco e prestò attenzione
sul
rosso “Ecco qui un nuovo avversario! Non te la cavi male con
l’uso delle
quattro energie ma non è ancora abbastanza “
avrebbe eliminato anche lui.
“Vorrà
dire che farò qualcosa di più!” rispose
Gaara serio.
RRUUUUMMMBBLLLLLEEEE!
La
sabbia dieci metri sotto di loro si alzò
dirigendosi verso Sephiroth che la schivò abilmente.
“Vuoi
usare le forze della natura per
sconfiggermi! Fa pure, non ti servirà a nulla!”
fece il quinto generale per
niente intimorito e chiuse la mano libera a pugno concentrandovi la sua
energia
ma…
“TEMPESTA
D’INSETTI!” alla sua destra apparve
Shino con il suo sciame d’insetti giganti pronto a colpire.
“LANZA
DELLA MUERTE!” mentre da dietro c’era
Ulquiorra che lanciò il suo attacco migliore.
“Colpo
imperiale!” e Gaara colpì davanti col
suo Gunblade avvolto dalla Mente.
“Colonne
di fuoco!” ma Sephiroth non si
scompose e rispose ai tre attacchi col suo….
FRABBOOOOMMM!
Generando
una potente esplosione che tolse la
visuale per alcuni secondi.
“Gli
avremo fatto qualcosa?” chiese Ulquiorra.
“Ricordati
che è un demone risorto con un
incantesimo. Non sparirà
fino a quando
la sfera che l’ha evocato continuerà ad
esistere!” ma Shino tolse ogni
possibile speranza.
WOSH!
“E
bravo!” la nube fu spazzata via da un
battito d’ali del generale infernale che osservò
beffardamente i suoi avversari
“Vi servirebbe un vero miracolo per vincere contro un
guerriero che non può
morire!” e puntò la sua katana verso Gaara
“Tu sarai il primo a… COSA!” ma
qualcosa attirò la sua attenzione.
“I miracoli esistono non lo
sai?”
disse una voce mentre una nuvola coprì la visuale del
generale.
“La
carta della Nuvola è venuta ad aiutarci!”
Gaara non se lo sarebbe mai aspettato.
“E non è da sola!”
un serpente fatto
di sabbia s'infilò nella nuvola.
“La
carta della Sabbia!” Gaara la riconobbe
subito: era stata la prima ad avvicinarsi a lui “Le Sakura
Card sono venute in
nostro aiuto!” e questo era un vero miracolo.
“Siamo capaci di questo e
altro amico!”
gli rispose la carta della Neve leggermente offesa.
“Vi
ringraziamo amici!” altro non riuscì a dire
il rosso che accennò a un sorriso.
“E-EHI! ORA NON FARMI
AVVAMPARE!” che
fece infuocare la fatina bianca (la neve che prende fioco? Questa
è nuova^^)
ZACK!
ZACK!
Quel
momento fu interrotto da Sephiroth che
menava fendenti alla cieca per cercare di liberarsi.
“I
complimenti a dopo, ora abbiamo da fare!”
intervenne Shino pronto a ricominciare.
“Sono
con voi!” anche Ulquiorra si affiancò ai
tre.
“Neve
puoi darci una mano?” chiese Gaara alla
carta.
“Se me lo chiedi tu, non
posso dire di no!”
rispose la carta ancora rossa^^.
“Andiamo!”
e all’ordine di Gaara, il gruppo
ripartì all’attacco.
SCONTRO
CONTRO DARK DASTAN
CLANG!
CLANG!
Jessie
e il Dark Prince incrociarono di nuovo
le loro spade e si guardarono fissi.
“Mi
stai facendo divertire sai?” confessò il
sesto generale infernale con un ghigno.
“La
cosa è reciproca allora!” rispose il
ragazzo con un sorriso di sfida “Ma devo ricordarti che non
sono da solo!
ADESSO!” di colpo si spostò.
“FAUCI
OMBRA!” Chazz partì
all’attacco allargando a dismisura la sua ombra che
assunse la forma di un’enorme bocca.
“Patetico!”
ma Dark Dastan schivò l’attacco con
non curanza “Pensi davvero che ti lascerò mangiare
la mia ombra? Sei davvero…
COSA!” ma la sua provocazione fu interrotta …
“NON OFFENDERLO CHE
E’ MEGLIO PER TE!”
dalla carta dell’Ombra che era sbucata da dentro la bocca
dell’ombra del
Princeton e aveva chiuso il generale in una morsa.
“Era ora
che veniste a darci una mano!” rise Chazz mentre si
lanciava all’attacco “HUNTER
ESCLAMATION!” che investì in
pieno il generale.
“Ottimo attacco amico!”
si
complimentò la carta dell’Ombra che si era
staccata un istante prima che
l’attacco colpisse il demone.
“Modestamente
ci so fare!” si vantò Chazz.
“MUAHAHAH!
NON CREDERAI DI AVERMI FATTO
QUALCOSA VERO?” ma la sua boria fu interrotta da Dark Dastan
che uscì incolume
dall’attacco “NON PUOI DI CERTO UCCIDERE CHI
E’ GIA’ MORTO MA IO POSSO FARLO!”
e fece roteare la sua micidiale catena.
“VEDIAMO
SE QUESTO TI FA MALE!” ma Hassleberry
l’afferrò e tirò verso di sé.
“MOCCIOSO
IMPERTINENTE COSA CREDI DI…” il
demone ne aveva anche per lui ma…
KAPOM!
Un
potentissimo pugno lo ridusse in pezzi.
“CHE
COSA!” fece la testa incredula.
“Io
e la soldatessa Forza andiamo davvero molto
d’accordo!” disse felice il ragazzo dinosauro.
“Sempre lieta di aiutarti!”
a fianco
a lui apparve la piccola carta della Forza che fece
l’occhiolino.
“Dannati!
E così gli spiritelli delle carte
hanno deciso di venire a dare fastidio eh?” il Dark Prince
osservò le due carte
al momento presenti mentre si ricomponeva “Bene
sarà più facile distruggervi!”
ghignando poi diabolicamente.
“Non
ci contare amico!” ma Jessie non era dello
stesso parere “FINCHE’ CI SAREMO NOI, NON POTRAI
MAI FARLO!” lui e i suoi
compagni avrebbero protetto le Sakura Card e si lanciò
all’attacco.
“CHE
CORAGGIO!” ruggì il generale “VEDIAMO SE
LO AVRAI ANCHE AL MOMENTO DELLA TUA MORTE!” decise che
l’Andersen sarebbe stato
il primo.
RRUUUMMMBBBLLEEEE!
Improvvisamente
la terra sotto i piedi del Dark
Prince tremò.
“CHE
DIAVOLO SUCCEDE!” lasciando quest’ultimo
sbigottito.
“Non ti
permetterò di fargli del male!”
dal terreno emersero dei rami d’albero che si fiondarono sul
demone.
“C’è
anche la carta del Legno!” Jessie la riconobbe
subito.
“Ora si
che si ragiona!” ghignò Chazz affiancato
dalla carta dell’Ombra.
“Questa
è la nostra controffensiva!” altro
molto soddisfatto era Hassleberry.
“DANNATI
MOCCIOSI!” l’unico che non era molto
felice era Dark Dastan al momento impegnato a schivare i rami della
carta del
Legno “VI DISTRUGGO TUTTI!” non avrebbe avuto
pietà per loro ma le sorprese non
erano finite.
BONK! BIONK!
BONK! GRAFF! GRAFF! GRAFF!
Altre
due Sakura Card erano arrivate in aiuto
dei ragazzi: quella della Velocità e del Rimbalzo che
colpirono a ripetizione
il Dark Prince.
“DANNATI
SGORBI COME OSATE!” il demone era già
impegnato con la carta del Legno e non aveva tempo per badare alle
altre.
“FORZA
RAGAZZI TUTTI INSIEME!” all’incitazione
di Jessie tutti si lanciarono all’attacco.
SCONTRO
CONTRO HAO
A
pochi metri di distanza era in corso il
duello tra Sakura Kinomoto, Hinata, Kiba, Temari e Kankuro contro Hao.
“Assaggiate
questo babbei! ONDA DEL DRAGO
SPIRITO DEL FUOCO!” il terzo generale infernale
lanciò uno dei suoi attacchi
migliori contro il gruppetto.
“Non
così in fretta!” ma la piccola Kinomoto
estrasse una delle sue Sakura Card “VAI SCUDO!”
bloccando l’attacco nemico.
“Tocca
a noi
Kankuro!”
ancora in versione Ghost Rider, Temari aprì
completamente il suo ventaglio infuocato.
“Eccomi
sorellina!”
non era da meno il marionettista con le sue due marionette
infuocate.
“SFERE
VENDICATIVE!”
I
due fratelli lanciarono un attacco combinato
ai danni del generale.
“I
vostri attacchi non mi fanno nemmeno il
solletico!” che era calmissimo “SPIRITO DEL FUOCO
E’ L’ORA DEL PASTO!” infatti
invitò al suo enorme amico a mangiarsi l’attacco
ma…
FRABOOMMM!
Lo
spirito non aprì la bocca e l’attacco
investì in pieno l’Hasakura.
“AAAAARRRGGGHHHH!”
che anche se risorto, lo
sentì.
“Ehi
ma perché il bestione non ha ubbidito e
poi perché quello ha sentito il colpo?” del gruppo
l’unico confuso era Kiba.
“Il
Ghost Rider ha
il potere di eliminare i demoni in qualunque forma si presentino!”
Kankuro rispose fiero a uno dei due quesiti.
“I
demoni risorti le
sentono eccome le nostre fiamme!”
rispose
Temari col teschio ghignante.
“Mentre
il motivo per cui lo spirito non ha
ubbidito è opera mia!” rispose la dolce Kinomoto.
“Eh!”
l’Inuzuka non capiva.
“Guarda
e capirai!” gli disse Hinata
indicandogli il generale.
“SPIRITO
DEL FUOCO PERCHE’ NON HAI… COSA!” Hao
si stava lentamente rigenerando e fissava furioso il suo socio ma
quando vide
cosa aveva addosso sgranò gli occhi.
Lo
Spirito del Fuoco aveva le fauci bloccate da
un lucchetto verde erba al cui centro era disegnata una stella.
“Ma
è la carta del Lucchetto!” Kiba era
incredulo “Quando l’hai attivata!” e
chiese una spiegazione alla piccola
Kinomoto.
“Grazie
a Cleff posso attivarle anche senza
usare lo scettro e loro agiscono liberamente!” che non
tardò ad arrivare “Ora
si sono divise nei vari campi di battaglia. È il momento di
vincere!” e incitò
i suoi compagni a dare del loro meglio.
“OK
ALLORA! ANDIAMO AKAMARU!” e Kiba non se lo
fece ripetere due volte partendo all’attacco.
“BAU!”
seguito dal suo cucciolo.
“LUPO
CORVO BICEFALO!” l’Inuzuka
attivò la sua tecnica migliore in un istante “ZANNE DEL LUPO!” e
partì all’attacco.
“NON
CREDERE DI POTERMI BATTERE COSI’!” ma Hao
era pieno di sorprese, infatti, manipolò il suo spirito che
divenne uno scudo d’acqua
bloccando l’attacco.
“CAVOLO!
Questo è un tipo davvero tosto!”
l’Inuzuka ora capiva perché era un
generale infernale.
“Ma
lo siamo anche noi!” Hinata partì
all’attacco con la spada avvolta della fiamme.
“Vuoi
battere col fuoco colui che ha lo Spirito
che lo manipola?” ghignò l’Hasakura
mentre trasformò lo spirito in una katana
dalla lama rossa “ALLORA VEDIAMO DI COSA SEI
CAPACE!” e accettò la sfida dando
inizio a un duello di spada.
“CI
SONO ANCH’IO!” la piccola Kinomoto estrasse
la sua spada che fu avvolta dal vento e combinata con la carta della
Speranza
“HOPE WIND!” e la calò…
ZACK!
FRABBOOM!
Creando
un solco di qualche chilometro.
“Due
contro uno eh? NON MI BATTERETE NEMMENO IN
CENTO!” ma Hao non si scompose e si batté anche
contro la cattura carte.
“KANKURO,
KIBA
ALL’ATTACCO!”
Temari non fu da meno e si lanciò all’attacco
col ventaglio infuocato in mano.
“GUAI
A VOI SE MI LASCIATE INDIETRO!” disse di
rimando Kiba pronto al secondo round.
“CI
SONO ANCH’IO!”
e non poteva mancare il marionettista.
“Le
volete anche voi? ECCOVI ACCONTENTATI!” nel
vedere altra gente venirgli contro, Hao creò
un’infinità di sfere di fuoco che
poi vennero lanciate contro i ragazzi.
CLANG!
Ma
queste furono tutte bloccate dalla carta
dello Scudo.
“Dannate
carte magiche!” ringhiò l’Hasakura
librandosi in volo “VI DISTRUGGO TUTTI!” e
concentrò la sua forza sul suo
spirito “Antico Spirito del Fuoco scatena la forza
primordiale della natura
contro questi miseri mocciosi e divora le loro anime!” che
divenne dieci volte
più grande tanto da inglobare al suo interno lo sciamano.
“Qui
si gioca sul pesante!” commentò Kiba.
“Andiamo
Hinata, battiamolo!” Sakura incitò
l’amica…
“Sono
con te!” che non se lo fece ripetere due
volte “RAYEARTH!” e invocò il suo
spirito sotto forma di Mana guerriero.
“WINDAM!”
seguita a ruota dalla piccola
Kinomoto.
“Due
Mana guerrieri eh!” ghignò Hao sulla testa
suo spirito “FATEVI SOTTO!” e si lanciò
contro di loro iniziando la battaglia
tra titani.
“Qui
non possiamo fare niente! Le dimensioni non
sono dalla nostra parte!” commentò Kiba un
po’ amareggiato.
“Così
non vale! Non
mi piace rimanere in panchina!”
anche Kankuro era contrariato.
“Forse
non tutto è
perduto!”
ma Temari era tranquilla.
“Se volete posso aiutarvi
io! Vi chiedo solo
di aiutare Sakura!” infatti davanti a lei
c’era la carta della
Grandezza che poteva fare qualcosa.
“Forza
che aspetti?”
la incitò Temari “Abbiamo
un moccioso
da prendere a sculacciate!”
e avrebbe fatto Hao nero.
“Allora eccovi accontentati!”
la
magica carta s’illuminò avvolgendo i tre
rendendoli dei giganti.
“Ci
mancava solo questo!” commentò nervoso
l’Hasakura.
“Ora
si che mi sento grande!” disse
scherzosamente Kiba “ANDIAMO AKAMARU!” e
attivò di nuovo la tecnica del Lupo
alato Bicefalo solo che adesso era un vero colosso.
“ALL’ATTACCO!”
anche i due fratelli si lanciarono contro il generale.
“FATEVI
SOTTO!” che li accolse a braccia
aperte.
SCONTRO
CONTRO VOLDEMORT
“AVADA
KEDAVRA!” Voldemort lanciò il suo letale
incantesimo verso il gruppetto che aveva davanti.
“Restate
dietro di me!” ma Jasmine non mostrò
alcuna paura e “Assaggia la forza del Clan Uchiha!”
e il suo Sharingan cambiò.
FRABOOOOMMM!
Il
letale anatema che non perdona aveva colpito
il bersaglio sollevando un gran polverone.
“MUAHAHAHAHAH!”
il secondo generale infernale
rise compiaciuto “FINALMENTE MI SONO SBARAZZATO DI QUELLA
MOCCIOSA!
MUAHAHAHAH!” ed era sicuro della suo vittoria ma si sbagliava
di grosso.
“Di
chi ti saresti sbarazzato scusa?” infatti
da dentro la nube risuonò la voce della ragazza e poco dopo.
“CHE
COSA!” Voldemort sgranò gli occhi.
Jasmine
aveva protetto il gruppo usando niente
meno che Susano’o. La forma di questo scudo spirituale aveva
le sembianze di
un’entità femminile dagli occhi fiammeggianti: era
possibile vedere un viso levigato
incorniciato da un’elaborata tiara dai tratti medievali,
mentre un lungo e
aderente abito rosso con tratti neri copriva tutto il corpo; le mani
lunghe
erano messe in risalto dalle altrettanto lunghe unghie simili ad
artigli.
Per
evocare questa potente entità, Jasmine
aveva attivato l’Eternal Sharingan: sull’iride
rosso ora era evidente uno
shuriken nero chiuso
in un pentacolo
magico.
“Incredibile!”
Syrus non si aspettava una cosa
del genere.
“Se
è la figlia di chi penso io, allora sa fare
dell’altro!” dopo la scenetta di poco prima
Yué aveva intuito chi fosse il
padre della ragazza “Che sia nata
anche
qui?” si chiese il giudice della luna.
“Ora
non abbiamo tempo per le chiacchiere!
ANDIAMO!” carico come non mai, Kero-chan si lanciò
all’attacco per primo sparando
una sfera di fuoco.
“Patetico
felino troppo cresciuto! Pensi che
una misera sfera di fuoco possa farmi qualcosa?” lo stregone
oscuro tese una
mano artigliata afferrando l’attacco e poi lo
manipolò trasformandolo in un
gigantesco serpente dal teschio scarnificato “Assaggia la tua
stessa mossa
migliorata!” e gliela rivolse contro.
“Assurdo!”
disse il guardiano del sole mentre
volò via per scansare l’attacco ma
“DANNAZIONE MI STA INSEGUENDO!” si rese
conto che il serpente fiammeggiante gli era alle calcagna.
“RESISTI!”
Yué non perse tempo e lanciò i suoi
cristalli contro la creatura di fuoco e lo stregone ma…
“Anche
se mi colpisci io non muoio!” questi si
bloccarono a mezz’aria “Comunque non ti
darò questa soddisfazione misero angelo
malcreato” e schioccando le dita combinò tutti i
cristalli trasformandoli in un
altro serpente fatto di cristallo “’E’
tutto tuo!” e glielo restituì.
“Dannazione!”
Yué non perse tempo e si
allontanò.
“METALLIC
RED DRAGON!” ma Syrus intervenne con
uno dei suoi attacchi migliori distruggendo le due creature
“Dove non riesce la
magia, riescono i muscoli!” per poi uscirsene con una battuta
fuori luogo.
“Non
sei divertente!” lo riprese Kero-chan
“Comunque grazie!”
“I
nostri attacchi non funzionano contro di
lui! Deve essere un abile mago!” Yué
inquadrò subito le abilità
dell’avversario.
“Infatti
è così!” confermò Jasmine
“Ma nemmeno
io me la cavo male con la magia. Posso darvi un piccolo aiuto se
volete!” e si
offrì di aiutare i due guardiani.
“MOCCIOSA!
PENSI CHE TE LO LASCERO’ FARE!” ma
Voldemort non era della stessa opinione ed era deciso a farla finita
“VI
DISTRUGGERO’ DANNATI! ARTIGLIO KEDAVRA!” e
concentrò il suo letale anatema sugli
artigli a mezzaluna che aveva ai piedi.
KAPOM!
KAPOM!
Ma
un doppio calcio bloccò il suo attacco
costringendolo a indietreggiare.
“Non ti permetteremo di
andare oltre!”
disse la vocina di un bambino.
“Te la dovrai vedere con
noi!” cui se
ne aggiunse una seconda identica.
“La
carta dei Gemelli!” Kero-chan la riconobbe
subito “Le Sakura Card sono scese in campo,
perfetto!” ne era contento.
“Bene!
Io e i Gemelli lo teniamo impegnato, voi
fatevi potenziare!” Syrus avrebbe guadagnato tempo mentre i
due guardiani
avrebbero ricevuto un piccolo aiuto e si lanciò contro lo
stregone.
“VI
AMMAZZO DANNATI MOCCIOSI!” che non aveva
gradito quel disturbo esterno.
“NON
CI CONTARE!” ma il Truesdale minore
avrebbe venduto cara la pelle “BEAST RAIN!” ed
estratti gli artigli lanciò la
sua combo di mosse.
“RESPIRA!”
in risposta lo stregone lanciò la
sua nube della vecchia…
WOSH!
Ma
la forza dell’attacco del Sun’s Knight la
disperse.
“ARRIVO!”
il ragazzo si lanciò all’attacco.
“ILLUSO!”
ma il generale lo accolse a braccia
aperte iniziando un rapido scontro di calci e pugni.
“ANDIAMO FRATELLO!”
il primo Gemello
si unì al duello.
“SI!”
e il secondo fece altrettanto.
“Una
domanda: come pensi di aiutarci!” Yué
aveva questo dubbio.
“Ovvio,
userò la mia abilità delle Sabbie del
Tempo dandovi un potenziamento definitivo!” rispose la mora
con un sorriso
“Tendi le mani!” e invitò il giudice
della luna a collaborare.
“Vediamo
che cosa combini!” che accettò di buon
grado.
“Lo
vedrai!” sorrise la ragazza chiudendo gli
occhi “Rinforzo del Tempo!” e con queste parole
toccò la mani di Yué che
vennero avvolte da un’energia dorata.
“Cosa
succede!” fece incredulo nel vedere cosa
stava succedendo.
Quando
l’energia dorata svanì sulle mani del
giudice delle Sakura Card erano apparsi un paio di guanti dorati senza
dita sul
cui dorso erano incastonate due pietre argentate.
“E
questa che roba è?” chiese curioso
Kero-chan.
“Il
Rinforzo del Tempo è un potere molto particolare!”
disse la ragazza “Potenzia o rinforza gli oggetti o le
creature viventi
manifestandosi in vari modi. Io adoro la moda e credo che questi ti si
addicano
molto!” e sorrise al giudice che guardava incredulo le sue
mani.
“Questo
non è il momento di parlare di moda!”
ma Kero-chan la riprese “Come fanno dei semplici guanti a
potenziarci?” che non
capiva in cosa consistesse quest’aiuto.
“Io…
Io sento una nuova forza!” ma Yué non era
d’accordo.
“Cosa?
Che stai dicendo” l’amico non capiva
cosa volesse dire.
“Ora
lo capirai anche tu!” senza aspettare
Jasmine appoggiò le mani sull’elmo del guardiano
del sole “Rinforzo del Tempo!”
e accadde lo stesso fenomeno.
Quando
anche questo cessò, anche Kero-chan
aveva ricevuto un piccolo cambio di look: il suo elmo ora era diventato
di
platino con disegni arabeschi su cui era incastonato un topazio.
“Ora
sei molto più carino!” sorrise la ragazza
compiaciuta dell’ottimo lavoro.
“Incredibile!”
ora anche sul volto di Kero-chan
era visibile lo stupore “Ehi! Yué, ci
riproviamo?” e si rivolse al suo amico
con sguardo d’intesa.
“Ci
sto!” rispose lui con lo stesso sguardo e…
FLASH!
FLASH!
I
due guardiani partirono all’attacco come due
schegge.
“Quant’è
bello vedere i clienti soddisfatti!”
disse la giovane Uchiha compiaciuta “Beh, vediamo di dare il
nostro
contributo!” e anche lei partì
all’attacco.
“DANNATI
MOCCIOSI!” nel frattempo Voldemort le
stava prendendo di santa ragione per merito del Truesdale minore e dei
Gemelli.
“PRENDI
ANCHE QUESTO!”
I
tre colpirono insieme.
KAPOM!
KAPOM! KAPOM!
Facendo
rovinare a terra il generale.
“PENSATE
DI AVERMI FATTO QUALCOSA EH?” che si
rialzò più furioso che mai.
“VOLDEMORT!”
ma Yué gli apparve davanti “Questo
è per prima” e lanciò una miriade di
cristalli che erano un mix di smerigli,
diamanti e altre pietre.
“E
questo è da parte mia!” e non fu da meno
Kero-chan che gli lanciò contro una gigantesca palla di
fuoco.
“E
CHE CI VUOLE A RIMANDARVELE CON… COSA!” il
generale tese la mano sinistra sicuro di poter bloccare di nuovo
l’attacco ma
questa volta…
FRABOOM!
FRABOOOM!
Questo
andò a segno colpendolo in pieno.
“Colpito!”
esultò Syrus.
“E
ora tocca a me!” Jasmine apparve sopra le
loro teste “Arte del Fuoco: INFERNO DI FIAMME!”
WAAAMMPP!
Investendo
il letale generale con un autentico
fiume di fuoco.
“AAAAARRRGGHHHH!”
lo stregone ne uscì con
diverse ustioni che cominciarono subito a chiudersi
“E’ OPERA TUA VERO!” e
puntò la ragazza.
“Che
c’è? Non ti è piaciuto?” lo
sfotté la
ragazza “Allora questo non ti piacerà
nemmeno!” e attivò di nuovo il suo
Susano’o combinandolo con le Sabbie del Tempo…
FRABOOOMM!
Generando
una nuova esplosione.
“NON
MI SOTTOVALUTARE MOCCIOSA!” ma lo stregone
aveva attivato una barriera magica ed era nuovamente partito
all’attacco.
“ANDIAMO!”
E
il gruppo riprese le danze.
SCONTRO
CONTRO VENOM
“RAGNATELE
ESPLOSIVE!” il primo generale
infernale, nuovamente moltiplicatosi, lanciò la sua letale
ragnatela contro il
gruppo che si opponeva a lui…
BOOM!
BOOM!
Provocando
diverse esplosioni.
“Cavolo!
Qui andiamo sul pesante!” commentò
Tenten mentre schivava i vari attacchi.
“E
non sappiamo nemmeno dove si nasconde quello
vero!” a fianco a lei c’era Alexis.
“Qui
ci vorrebbe un piccolo aiuto non credete?”
commentò Neji mentre cercava una traccia del vero Venom.
“NON
SERVE! BASTA DISTRUGGERLI TUTTI!” ma
l’esuberante Rock Lee non aveva bisogno di aiuto e assunta la
versione
selvaggia si lanciò all’attacco “VENTO
SELVAGGIO DELLA FOGLIA!” partendo
all’attacco.
FRABOOMM!
Generando
una potente esplosione di energia.
“AAARRRGGHHH!”
e scaraventando via diversi
cloni del generale “Vuoi la guerra eh? ALLORA
L’AVRAI!” che ne lanciò altri
all’attacco.
“LEE!”
Gridarono
gli amici preoccupati.
“Non temete! Ci sono io!”
ma una
dolce voce li tranquillizzò e poi….
FRABOOOM!
FRABOOMM! FRABOOOMM!
Una
tempesta di meteoriti si abbatte sul campo
di battaglia investendo tutti i cloni del generale.
“CHI
HA OSATO!” ruggì Venom alzando la testa
verso l’alto.
“Eccomi qui!”
vicino al ragazzo dalle
spesse sopracciglia apparve in tutto il suo splendore la carta della
Guida.
“Grazie
Polaris, siamo in debito con te!” la
ringraziò Alexis avvicinatasi.
“Non dovete esserlo,
l’ho fatto con piacere!”
rispose la fusione tra la stella e il Nulla con un sorriso.
“Dannato
pezzo di carta animata! Come osi
intrometterti!” dall’altra parte Venom era molto
contrariato “SPARISCI TELE
ESPLOSIVE!” e lanciò una miriade di ragnatele
contro la carta.
“Sei molto delicato sai!”
che gli
rispose sarcasticamente “Portale-specchio!” e
aprì un portale
che inglobò l’attacco e poi lo rinviò
al mittente.
“CHE
COSA!” fece incredulo il generale mentre
fu investito dalle esplosioni.
“E
ora tocca a me!” lo Hyuga corse in sua
direzione e “Tecnica delle 64 chiusure!” e
attaccò l’alieno nero con il
biglietto da visita di casa Hyuga.
“ARRRGGGHHH!”
che sentì il colpo.
“Ottimo
lavoro!” commentò Alexis
“Così non
potrà più usare quella mossa
diabolica!” un problema in meno pensò.
“Ora
facciamolo a fette così piccole che non
potrà più ricomporsi!” propose Tenten
con la falce pronta a colpire.
“ILLUSE!”
ma Venom si rialzò furente “Non mi
batterete tanto facilmente! Le mie abilità non sono ancora
finite!
Metamorfosi!” e tirò fuori una nuova tecnica.
Davanti
allo sguardo incredulo dei ragazzi, il
primo generale infernale assunse le sembianze di un enorme serpente
nero con
tre teste.
“Ehi
che storia è questa? Sbaglio o non doveva
avere più chakra?” chiese la Rhodes allo Hyuga.
“E’
un resuscitato non dimenticatevelo! È più
che probabile che la mia tecnica lo abbia solo danneggiato!”
la illuminò lui.
“Ora
si capisce perché è un generale
infernale!” commentò Tenten.
“MUAHAHAH!
VI PIACE QUESTO NUOVO ASPETTO?
ASPETTATE, MI AVVICINO COSI’ MI VEDETE MEGLIO!” il
grande serpente spalancò le
bocche piene di denti aguzzi verso i ragazzi ma…
“TAGLIO
DELLA FOGLIA!” Rock Lee piombò
dall’alto con la carta della Spada in pugno e…
ZACK!
ZACK! ZACK!
Le
tagliò con tre soli fendenti.
“Wow!
Bel colpo!” fece la bionda col pollice
alzato.
“Ecco
dov’era finito!” commentò Tenten con la
gocciolona in testa.
“In
orbita!” rispose Neji^^.
“Ce l’ho portato
un attimo io!”
rispose Polaris con un sorriso^^.
“Era
una battuta!”
Dissero
i due in coro.
“Io invece dicevo sul serio!”
rispose
la carta della Guida lasciando i due increduli^^.
“DANNATO
MOCCIOSO! COME HAI OSATO!” ruggirono
le tre teste.
“E
se questo ti è piaciuto, aspetta di vedere
il resto!” senza aspettare oltre il ragazzo dalle spesse
sopracciglia si lanciò
all’attacco.
“ANDIAMO
ANCHE NOI FORZA!” Alexis fu avvolta
dalla colonna di luce blu e seguì il ragazzo.
“Ecco!
Si è gasata” commentò Neji.
“ARRIVO!”
ma anche Tenten lo era mentre si
gettava nella mischia^^.
“Uff!”
sospirò lo Hyuga e decise di seguire le
compagne.
SCONTRO
CONTRO MALFORK
CLANG!
CLANG!
Jaden
e Malfork bloccarono rispettivamente i
loro attacchi e si guardarono fissi.
“Ma
che bravo che sei!” rise sarcasticamente
Malfork “Sarai altrettanto bravo nel momento in cui ti
divorerò?” per provocare
ancora di più il ragazzo.
“Non
sarà così facile amico!” che non
rispose
alla provocazione “PREPARATI AD ESSERE SCONFITTO!
GOKURYUHA!” e usò il suo
attacco migliore con la lancia di luce.
FRABOOM!
Generando
una grande deflagrazione che investì
il generale ma…
“CREDI
DAVVERO CHE BASTI COSI’ POCO A
BATTERMI?” questo riemerse senza un graffio “BRUCIA
JADEN, AMATERASU!” e lanciò
le letali fiamme nere.
Il
ragazzo si teletrasportò appena in tempo in
alto ma…
CLANG!
Si
ritrovò la strada bloccata dal forcone del
demone.
“Dove
credi di andare eh? Sei diventato
prevedibile!” ghignò mentre lo fissava
dall’alto in basso con lo Sharingan
attivo.
“Non
esserne così sicuro!” gli rispose il
ragazzo “ORA YAMMY!” e dette l’ok al suo
enorme amico che…
“ARRIVO!”
piombò dall’alto con in mano la
Sakura Card del Martello e…
KAPOM!
CRASH!
Colpì
in pieno il generale con una potentissima
martellata.
“Ottimo
colpo amico!” il ragazzo gli batté
cinque.
“Eheheh!
Modestamente ci so fare!” si vantò
tutto il guardiano.
BOOOMM!
Ma
non ebbe il tempo di dire altro che
un’esplosione lo investì.
“AARRRGGGHHH!”
facendolo rovinare a terra.
“Fuori
dai piedi inutile sacco di carne!” e
l’artefice di tutto era stato Malfork “E ora
pensiamo a quel fastidioso
martello!” per poi puntare alla Sakura Card ma…
“MALEDETTO!”
Jaden si lanciò furioso verso di
lui calando la lancia di luce.
ZACK!
FRABOM!
Generando
un grande solco sul terreno sabbioso.
“Che
c’è? Sei arrabbiato?” ghignò
Malfork
mentre si rigenerava “Vuoi uccidermi? Non puoi! Io sono
già morto!” e lo provocò
ancora di più.
“Arrabbiato
dici?” Jaden alzò la testa verso
l’avversario “Sbagliato, sono furioso!”
sfoderando occhi diventati gialli.
“Cos’è
questa sensazione!” nel vedere quegli occhi che non
riflettevano altro che
il desiderio di conquista, il quarto generale infernale fu preso da un
brivido
“E’ come se mi trovassi di
fronte a un
altro generale infernale! Ma questo sembra superiore al decimo! Che
diavolo
significa!” e non capiva la natura di una simile
forza.
“GOKURYUHA!”
il ragazzo non aspettò oltre e
lanciò nuovamente il suo attacco.
FRABBOOOMMM!
Generando
una potente esplosione.
“STOLTO!
PENSI DI AVERMI FATTO QUALCOSA!”
ripresosi dallo shock, il quarto generale infernale si
lanciò verso
l’avversario ma…
“RASENGAN!”
lo Yuki lo anticipò….
CRACK!
Infrangendo
il forcone.
“Di
sicuro non posso ucciderti ma mi sfogherò a
dovere dandotele di santa ragione!” come una furia, il
ragazzo rinfoderò la
lancia e cominciò a colpire ferocemente il demone.
“DANNATO!
NON SONO UN CESTO PER LA BOXE!” che
rispose con altrettanta ferocia.
“Di sicuro però
sei un’ottima pallina
anti-stress!” rispose una voce dietro di
lui e…
KAPOM!
Un
potente pugno colpì il generale in piena
faccia spedendolo a dieci metri di distanza.
“Tu
sei la carta della Lotta!” Jaden la riconobbe
subito.
“Non lasciarti vincere
dalla rabbia o ne
verrai distrutto!” lo avvisò
questa guardandolo fisso.
“Eh!”
il ragazzo non capì mentre i suoi occhi
tornavano normali.
“Hai un grande potere
dentro di te ma non lo
sai ancora usare!” gli rispose la carta
per poi concentrarsi
sull’avversario che si era rialzato.
“Dannata
carta! TI FACCIO A PEZZI!” e aveva
puntato l’energica e aggressiva carta.
“Prima pensa a me!”
ma una voce
dall’alto attirò la sua attenzione e….
ZOCK!
Una
freccia lo colpì con precisione
millimetrica in mezzo alla fronte.
“Ottimo lavoro Bersaglio!”
si
complimentò Lotta con un sorriso compiaciuto.
“Modestamente!”
si vantò la carta.
“Siete
venute in mio aiuto! Grazie!” Jaden non
poteva fare altro che accoglierle a braccia aperte.
“Credevi davvero che ti
avremmo lasciato a
combattere da solo?” gli si
avvicinò anche Ryu Sheron “Fantasia,
come sta Yammy?” poi si rivolse a
un’altra Sakura Card che era vicina
al gigante ferito.
“Tranquilli,
io sto bene!” ma fu il gigante a
rispondere “Piuttosto aiutate Jaden a battere quel dannato
mostro!” e incitò le
carte ad aiutare il suo protetto.
“Puoi contarci!”
rispose
positivamente il drago.
“Non
è necessario che veniate tutti ad aiutare
me!” Jaden apprezzava l’aiuto ma gli sembrava
esagerato “E poi tu non
preferisci aiutare quella ragazza di nome Oscar a sconfiggere
Lì Sheron?” per
poi rivolgere quest’altra domanda.
“Ci avevo pensato, ma credo
che lei non abbia
bisogno di aiuto!” rispose il drago
“E poi gli
amici si aiutano a
vicenda no?” e squadrò il
ragazzo con un sorriso d’intesa.
“Hai
ragione!” rispose il ragazzo “Allora
battiamolo insieme!” e fu pronto a ricominciare.
“I
suoi occhi sono tornati normali, ma non devo
abbassare la guardia!” nel frattempo Malfork era rimasto
fermo “Devo eliminarlo
senza indugi! Proprio come Naruto è una mina
vagante!” deciso a farla finita,
il generale infernale si lanciò all’attacco
“VI DIVORERO’ TUTTI!” pronto a fare
un banchetto.
SCONTRO
CONTRO BELAZUR
“PRENDI
QUESTO MOCCIOSO!” l’ottavo generale
infernale partì come una scheggia sfoderando i suoi artigli.
“Non
ti serve a niente!” ma Shaoran li schivò
senza problemi “Non mi sfiori nemmeno!” e lo
guardò impassibile.
“Ah
davvero?” che fece adirare il generale
“Allora vediamo se ti piace questo trucchetto!” e
mise le mani a coppa
all’altezza dell’ombelico.
“Non
so cosa tu voglia fare ma sei un illuso se
credi che ti lascerò fare i tuoi comodi!” senza
perdere tempo, il giovane Lì si
lanciò all’attacco.
“PRENDI
QUESTO! RAGGIO DEL NEXUS!” ma il
generale infernale non aspettò altro e lanciò un
potente fulmine che fu evitato
per un soffio ma…
FRABOOMM!
Distrusse
un’intera montagna di sabbia senza
lasciarne traccia.
“Quel
colpo è pericoloso!” Shaoran capì che
se
fosse stato colpito avrebbe fatto la stessa fine di quella montagna.
“Ahahah!
Piaciuto il mio attacco speciale!”
ghignò Belazur “Di la verità, non te
l’aspettavi!” e lo guardò
dall’alto in
basso.
“Lo
riconosco, non sei poi così inutile, ma se
sai usare solo quest’attacco non avrai vita lunga!”
ma il ragazzo non gli dette
la soddisfazione di mostrarsi spaventato.
“Non
sottovalutare il potere nato dall’energia
del Nexus il macchinario dell’equilibrio, commetteresti un
gravissimo errore!”
ma ora il generale sembrava molto più sicuro di se.
“Il
macchinario dell’equilibrio? Che cosa
sarebbe?” l’angelo reincarnato non capiva cosa
fosse.
“Davvero
non lo sai?” fece il generale con un
ghigno “Allora si vede che nemmeno Nick sa tutto di noi.
Visto che morirai,
sanerò la tua ignoranza!” e incrociò le
braccia “Ti sei mai chiesto perché noi
demoni del male non dilaghiamo nelle dimensioni prendendo il sopravento
su
quelli del bene e i cosiddetti guerrieri dimensionali? La risposta
è la
presenza del Nexus e del sommo Chronos, il signore del tempo e
dell’equilibrio!
Sfortunatamente nessuno, nemmeno Abhadon e Arella, sua eterna nemica,
possono
opporsi al suo giudizio. Finché lui continuerà a
vivere il Nexus continuerà a
bilanciare le energie del bene e del male e questo non
permetterà al sommo
Abhadon di prendere il sopravvento!” e fornì una
spiegazione dettagliata.
“Quindi
esiste qualcuno che supera persino la
vostra entità e quest’Arella. E allora
perché non è mai intervenuto
personalmente!” il ragazzo sollevò
quest’altro dubbio.
“Il
sommo Chronos è neutrale e non può
allontanarsi dal Nexus altrimenti non avremmo questa libertà
di movimento!”
rispose Belazur “Ma se lo facesse il sommo Abhadon avrebbe
qualche problema e
la cosa si ripercuoterebbe anche su Arella!” che nel
pronunciare quel nome ebbe
un fremito.
“Arella?
Chi è quest’entità!” che non
sfuggì a
Shaoran.
“Come
non lo sapete?” ghignò beffardamente il
demone “Lei è l’entità
primaria del bene, colei che prende forza dalle azioni
di quelli come voi!” e chiarì anche questo dubbio.
“Ho
capito! Dunque lei è l’opposto di
Abhadon!”
ora il ragazzo sapeva molto di più “Grazie per le
informazioni, ora so che
anche a Oblivion abbiamo degli alleati!” e questo era molto
rassicurante.
“Averlo
scoperto non servirà a niente!” ghignò
il generale “Preparati a conoscere il potere che tempo fa
assorbii dal Nexus!”
e concentrò la sua energia
diventando
incandescente “Se ti stai chiedendo perché non
l’ho mai tirato fuori… Ecco…
è
che me l’ero dimenticato!” uscendosene con questa
rivelazione^^.
“CCHHHEEEEEE!”
che lasciò Shaoran di sasso^^.
“ARRIVO!”
e il generale si lanciò all’attacco.
“E’ più
veloce!” notò il ragazzo nel
ritrovandoselo davanti.
CLANG!
CLANG! CLANG!
E
iniziò a bloccare tutti gli attacchi del
generale “Ed è anche
più forte!”.
“E
QUESTO NON E’ NIENTE!” ruggì il generale
infernale “RAGGIO DEL NEXUS!” e lanciò
di nuovo l’attacco a distanza
ravvicinata.
“INCANTESIMO
DI DISTRUZIONE N. 81 DANKUN!” ma
Shaoran non si fece trovare impreparato e attivò un
incantesimo difensivo a cui
aggiunse lo scudo della sua armatura….
FRABOOMMM!
Riuscendo
a minimizzare i danni.
“Non
male moccioso!” ghignò il generale.
“Anf!
Anf!” anche se lo scudo e la parte
sinistra dell’armatura erano andate
“Accidenti!” e guardava fisso
l’avversario.
“Cos’è
quella faccia? Non dirmi che ti eri
illuso di avermi in pugno vero?” rise il generale per poi
lanciarsi contro di
lui “SONO IO AD AVERTI IN PUGNO MOCCIOSO!” pronto a
trafiggerlo con i suoi
artigli.
“Non
cantare vittoria tropo presto!” ma Shaoran
avrebbe venduto cara la pelle “RAGGIO ANGELICO!” e
alzò di colpo la fronte da
cui partì una luce bianca…
ZOCK!
Che
trapassò il generale dividendolo in due.
“Che
cosa!” fece incredulo mentre fu spinto
indietro.
“Talismano
del fulmine!” Shaoran non si fermò e
attivò una delle sue pergamene….
FRAAABBOOOMMM!
“AAAARRRGGGGHHHH!”
investendo in pieno il
generale che a fatica si resse in piedi “DANNATO
MOCCIOSO!” e lanciò di nuovo
il suo letale raggio del Nexus ma…
“Lascia fare a me!”
davanti a Shaoran
apparve la carta dello Specchio che rifletté
l’attacco rimandandolo al
mittente.
“CHE
COSA!” fece incredulo Belazur che venne
investito in pieno.
“Come
hai fatto?” chiese incredulo il ragazzo.
“Merito mio!”
rispose la Sakura Card
della Speranza che si era fusa con quella dello Specchio.
“Ecco
perché eri così forte!” sorrise il
ragazzo “Grazie!” non sapeva proprio come bloccare
l’attacco.
“GGGRRROOOAAAARR!
COME AVETE OSATO RIFLETTERMI
CONTRO IL MIO STESSO ATTACCO! LA PAGHERETE CARA!”
ruggì l’ottavo generale
infernale lanciandosi all’attacco.
“E falla finita scarsone!”
lo
rimproverò un’altra Sakura Card e….
FRABOOMMM!
Un’autentica
tempesta di fulmini si abbatté su
di lui.
“Ci
sei anche tu carta della Tempesta!” sorrise
Shaoran nel vederla in azione.
“Ne dubitavi? Non ti
negheremo il nostro
aiuto!” a lui si affiancò
anche quella del Bagliore.
“Nessuno di noi lo
farà!” affiancata
da quella del Tempo e da quasi tutte le altre.
“Grazie!”
Shaoran non poté che ripetere questa
parola “Forza allora! ANDIAMO SAKURA CARD!” e
insieme a loro attaccò il
generale.
SCONTRO
CONTRO LI SHERON
“FULMINE
DEL DRAGO!” il letale generale lanciò
l’attacco del drago a cinque stelle combinato a quello della
terra.
“Non
prendermi in giro!” ma Oscar tese la mano
sinistra bloccando l’attacco “Ti ci
vorrà qualcosa di meglio amico!” e glielo
rispedì contro senza problemi.
FRABOOMM!
Investendolo
in pieno.
“DANNATA
MOCCIOSA!” ruggì il drago “TI
FARO’ A
PEZZI!” e si avventò su di lei assestando colpi su
colpi che vennero tutti schivati.
“E
io che mi aspettavo di più da te!” lo
schernì la ragazza “Se penso che il maestro Nick
qui ha faticato a batterti mi
viene il nervoso!” lei lo considerava come un secondo padre
“Ora lo onorerò io!
GALAXIA EXPLOSION!” e concentrò un attacco dalla
potenza devastante che…
FRABOOMMM!
Generò
una potente esplosione di energia affiancata
da un altrettanto potente onda d’urto.
“AAAARRRRGGGHHH!”
e Lì Sheron la subì in pieno.
“E
non ho ancora finito! Renderò fieri anche i
miei amici Gold e Bronze Saint!” e la ragazza fece intendere
che aveva ancora
un sacco di frecce al suo arco.
“DANNATA
MOCCIOSA! NON CREDERE DI ESSERMI
SUPERIORE! SFERA DI ENERGIA NEGATIVA!” nel frattempo il drago
bianco furioso
oltre ogni dire, aveva preparato la devastante sfera in cui erano
concentrate
le cariche negative delle sfere del drago che lanciò contro
la ragazza.
“Illuso!”
ma Oscar non batté ciglio e “CRISTAL
WALK!” creò un grandissimo muro che circoscrisse
l’attacco riducendone i danni
al minimo.
“No!
Impossibile!” nel vedere una cosa simile
il settimo generale infernale rimase impietrito.
“Non
dovresti sorprenderti così tanto. Ti
ricordo che io sono la reincarnazione buona di Takkinsis e posso fare
questo e
altro” rispose Oscar mentre si avvicinava a lui molto
lentamente “Allora…” per
poi apparirgli davanti “… Sei ancora convinto di
potermi tenere a bada da
solo?” sfoderando un sorrisetto bastardo “Assaggia
questo ROZANHYAKURYUHA!” e
lanciò il devastante attacco dei << Cento
draghi nascenti >>.
“AAARRRRGGGGGHHHH!”
che investì in pieno il
generale infernale spendendolo in orbita.
“Che
c’è? Mi sembri stanco!” seguito dalla
ragazza.
“NON
PRENDERMI IN GIRO!” ma il drago offeso
nell’orgoglio si lanciò su di lei con un calcio
volante.
“Catena
di Andromeda disponiti a difesa!” e la
ragazza reagì facendo comparire una lunghissima catena
che….
ZOCK!
ZOCK! ZOCK!
Trafisse
l’avversario bloccandolo.
“Dannata
mocciosa! Maledetta tu e quei mocciosi
in armatura!” il drago strinse i denti insultando
praticamente tutti.
“Mai
offendere i Gold e Bronze Saint o i Sun’s
Knights in mia presenza!” che non fu per niente apprezzato
dalla ragazza “Ti
farò rimpiangere questa tua affermazione!” e
l’aura nera uscì dal suo corpo
fino ad assumere parzialmente l’aspetto di un drago a cinque
teste dai
molteplici colori e allo stesso tempo di nessuno.
“Che
diavolo vuoi fare!” fece incredulo Lì
Sheron che nel frattempo si era liberato.
“Ovvio,
ridurti in polvere!” rispose lei mentre
le cinque bocche si spalancarono generando fasci di energia.
“Non
illuderti!” ringhiò il drago bianco che
decise di ricorrere a misure drastiche “Energie negative
della natura venite a
me!” facendo illuminare le sfere di un bagliore sinistro
“DARK ELEMENTAL
POWER!” e da esse uscirono le manifestazioni oscure delle
forze della natura.
“Vediamo
chi vince! ELEMENTAL GOD!” anche Oscar
lanciò il suo attacco….
FRAAABOOOOMMM!
Generando
un’esplosione di proporzioni
gigantesche che spazzò via tutte le nubi.
SCONTRO
CONTRO RAPTOMORT
“SPARITE
DALLA MIA VISTA MOCCIOSI!” il letale
stregone, stufo di essere ostacolato, lanciò una serie di
sfere nere dalle dita
artigliate.
“Figurati
se ci beccano!” gli rispose di
rimando Naruto che le schivò senza troppi problemi.
“Togliti
dai piedi Naruto, lui è mio!” Sasuke
voleva eliminare lo stregone tutto da solo.
“Mettiti
in fila: l’ho visto prima io!”
protestò il biondino di rimando.
“Se
sono qui è per distruggere questa lucertola
alata! Guai a te se ti metti di mezzo!” rispose secco
l’Uchiha minore.
“La
finite di rompermi i timpani!” protestò
Sakura alquanto seccata di sentirli litigare.
“Non
cambieranno mai!” rispose Kakashi che era
contento di rivedere il team provvisoriamente riunito.
“Qui
ci vuole un piano o non ne usciremo!”
pensò Shikamaru mentre rifletteva sul da farsi.
“Nel
frattempo guadagniamo un po’ di tempo!”
mentre Asuma aveva le idee chiare “Choji serve un
diversivo!” e si rivolse
all’Akimichi.
“DETTO
FATTO!” che rispose gettandosi in
picchiata verso lo stregone “ASSAGGIA QUESTO! GIGANT
BOY!” e menò un enorme
gancio destro.
“Patetico!
Reparo!” al quale bastò innalzare
una barriera magica per bloccarlo.
“ORA!
SEMITRAGLIA!” approfittando della
momentanea distrazione, Ino concentrò il chakra nella bocca
e sparò una miriade
di semi come una mitragliatrice.
“Quella
roba non mi sfiora nemmeno!” ma a
Raptomort bastò tendere la mano sinistra per bloccare
l’attacco.
“E
questo invece!” ma Angel ancora in modalità
Gear gli apparve davanti “JET BAZOOKA!”
e….
KAPOM!
KAPOM!
Gli
assestò due potenti pugni in pieno stomaco.
“AAAARRRGGGHHH!”
lo stregone sentì il colpo ma
non si piegò “CREPA MOCCIOSO!” anzi
spiccò un balzo verso di lui pronto a
trafiggerlo con gli artigli a falce.
“Braccio
di ferro!” ma il giovane soleano
concentrò la sua energia nel braccio sinistro che divenne
nero bloccando
l’attacco.
“CHE
COSA!” fece incredulo lo stregone.
“SHISHISHI!
Peccato che tu non sappia usare
l’Haki!” sorrise il soleano “Conversione
parziale! Gomu Gomu no JET FIRE
PISTOL!” e…
KAPOM!
Gli
assestò un pugno infuocato in pieno
stomaco.
“AAAAAARRRGGGHHH!
NON SONO UN CESTO PER LA BOXE!”
esplose Raptomort furioso “Vuole
farmi
vomitare la sfera a suon di pugni! Per chi mi ha preso questo moccioso!”
e
digrignò i denti.
“Ecco
la soluzione giusta!” e quel piccolo
duello aveva fatto capire a Shikamaru come battere lo stregone
“A questo punto
dobbiamo sincronizzare gli attacchi e potremo vincere! Il guaio
è che quel
lucertolone può leggerci dentro!” ma si rese anche
conto che c’era il problema
della telepatia.
“Non
preoccuparti per questo!” ma nella sua mente
risuonò la voce di Angel “Anch’io
sono un telepate e posso schermare
le vostre menti! Serviti di me per parlare mentalmente con gli altri,
per il
resto lascia fare a me! ”mettendosi a sua
disposizione.
“Ottimo!”
il giovane Nara sorrise “Ragazzi, vi
sto parlando mentalmente tramite
Angel. Ascoltate attentamente ciò che sto per dirvi!”
e iniziò a spiegare
il suo piano.
“Che
hanno in mente!” Raptomort cercò di
leggere nelle loro menti ma si trovò ostacolato dalla sua
reincarnazione “Dannato moccioso, mi
sta impedendo di usare
la telepatia su di loro. Allora dovrò puntare a lui!”
ma sapeva come uscire
da questa situazione.
“FORZA
BATTIAMO QUESTO MOSTRO UNA VOLTA PER
TUTTE!” Naruto fece sentire la sua voce e il gruppo
partì all’attacco.
“NON
ILLUDETEVI PIVELLI NON MI BATTERETE MAI!”
lo stregone non perse tempo e puntò direttamente alla sua
preda.
“Proprio
come pensavo!” che era Shikamaru “Ha
capito che non me la cavo male con le
riflessioni, quindi ha deciso di eliminare me per primo!”
ma il ragazzo
aveva previsto questa mossa.
“CENERI
INCENDIARIE!” infatti, Asuma lanciò una
nube di fumo altamente infiammabile verso lo stregone coprendo la sua
visuale.
“Tocca
a me!” Kakashi compose i sigilli e “Arte
del fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI FUOCO SUPREMA!”
lanciò la sfera di fuoco
verso la nube.
BOOOMM!
Provocando
un’esplosione.
“SCIOCCHI,
PENSATE CHE BASTI COSI’ POCO A
FERMARMI!” ma Raptomort ne emerse senza alcun danno
“MUORI MOCCIOSO! AVADA
KEDAVRA!” e lanciò il letale anatema senza perdono
contro il ragazzo ma…
“REPARO!”
Angel intervenne deviando l’attacco
verso l’alto “Conversione!” e dopo aver
disattivato il Gear, strinse il pugno
per poi << colpire l’aria >>
generando una frattura nel vuoto che….
RRRUUUUMMMBBLLLEEE!
Provocò
un terremoto verso Raptomort.
“Pensi
di mettermi paura!” ghignò lo stregone
che tese la mano in avanti “Earthquake!” e
pronunciò un incantesimo che provocò
un’altra scossa che si annullò con
l’altra “Ti ci vuole qualcosa di meglio
per…
COSA!” ma si accorse che un’ombra si stava
dirigendo verso di lui e la scansò.
“Non
mi sfuggi!” Shikamaru non si arrese e
inseguì lo stregone con la sua ombra.
“MUAHAHAAH!
PENSI DI SALVARTI CON UN’ESPEDIENTE
COME QUESTO? ILLUSO!” ma non si accorse di essere stato
chiuso ai lati.
“Tecnica
dell’Espansione parziale: BRACCIO!” infatti,
c’era Choji alla sua sinistra.
“Conversione!
Gear Third!” e Angel alla sua
destra che si morse il dito destro per poi soffiarci dentro e questo
“PALLONE
D’OSSA!” si gonfiò diventando enorme.
“CHE
COSA!” fece incredulo lo stregone “DANNATO
MI HAI FREGATO!” e puntò l’autore di
tutto, cioè Shikamaru.
“GUARDA
CHE CI SONO ANCH’IO!” Sasuke si lanciò
in picchiata con la katana avvolta dalle fiamme.
“SIAMO
NOI I PIU’ FORTI AMICO!” esultò Naruto
mentre corse verso lo stregone.
“GIGANT
BOY!” in quel momento l’Akimichi calò
il suo enorme pugno verso lo stregone.
“GOMU
GOMU NO GIGANT PISTOL!” stessa cosa fece
Angel con il suo e…
KAPOM!
KAPOM! CLANG! CLANG!
Raptomort
fu attaccato in quattro punti diversi,
anche se riuscì a bloccarli tutti usando ali e braccia.
“Dannati
mocciosi! Toglietevi dai piedi!” e
cominciò a pronunciare un incantesimo ma “CHE
COSA!” si sentì paralizzato.
“Ha
funzionato!” sorrise Shikamaru mentre era
avvolto dal Life Stream.
“Sei
sempre geniale!” disse esultante Ino
mentre usava la tecnica dello stravolgimento spirituale potenziata dal
Life
Stream.
“Alla
fine il mio aiuto è minimo ma meglio di
niente!” fece Sakura sconsolata.
“Ottimo,
l’abbiamo bloccato!” disse Asuma
soddisfatto.
“A
questo punto tocca a noi!” mentre Kakashi
caricò il suo Raikiri “Andiamo Asuma!” e
si lanciò all’attacco verso lo
stregone.
“Eccomi!”
stessa cosa fece il Sarutobi con le
sue lame di chakra attive.
“Dannato
moccioso! Aveva pianificato di bloccarmi da tutti i lati con una
prigione a sei
lucchetti e poi di usare i maestri per sferrarmi il colpo di grazia!”
nell’aver capito il piano Raptomort digrignò i
denti “Ma, sfortunatamente per te,
anche se non posso muovere un muscolo, ho
un piccolo asso nella manica!” ma poi
ghignò diabolicamente “ORA!”
e….
CRACK!
Da
sotto i suoi piedi uscì la coda che….
BOOOMMMM!
Rilasciò
una gran quantità di energia spazzando
letteralmente via gli avversari.
“COSA!”
Shikamaru questa mossa non se
l’aspettava proprio.
“E’
un mostro! Come è possibile che si sia
staccato una parte di se e che questa si muova
autonomamente?” altra spaventata
era Ino.
“Ahimè
può eccome!” ma ci pensò Angel a
illuminare i presenti che si erano riuniti “Dovete sapere una
particolarità sui
soleani e i saturniani cui anche Raptomort appartiene: possono
volontariamente
staccare una parte del loro corpo e controllarla a distanza e, come se
niente
fosse, riattaccarla!” che fu molto chiara.
“Ma
è una cosa assurda!” Sasuke nel sentirlo
non aveva parole.
“Anche
il signor Nick ne è capace?” chiese
Shikamaru che cercava di mantenere la calma.
“Lo
sanno fare tutti, nessuno escluso, anche se
non è una mossa che si usa molto spesso!” rispose
il soleano.
“E
ci credo: è orribile da vedere!” ammise
Choji “Mi ha fatto venire voglia di mettermi a
dieta!” che tirò fuori un
argomento fuori luogo^^.
“Ahahah!
Piaciuta la sorpresa ragazzi?” ghignò
lo stregone mentre la coda tornava al suo posto “Si vede che
Nick non ha mai
usato questo trucchetto o non ve ne abbia mai accennato. Ma chiunque
eviterebbe
un simile argomento: considerando che in questi casi si segue il detto
<<
Vedere per credere! >>” sarebbe obbligatoria
una dimostrazione pratica
“Tuttavia è una mossa vincente se
l’avversario non la conosce!” e si
fiondò su
di loro “HO CAMBIATO IDEA! VI UCCIDERO’ TUTTI
QUANTI CON UN SOLO COLPO!” e
caricò il suo letale incantesimo.
“STATEMI
DIETRO!” Angel era pronto e bloccare
l’attacco ma…
“Lascia fare a me!”
davanti a lui apparve
un enorme felino avvolto da scariche elettriche che….
FRABBOOOMMM!
Usò
per colpire lo stregone “AAAARRRRGGGHHH!”
che ne fu investito in pieno.
“La
Sakura Card del Fulmine!” Naruto la riconobbe
subito.
“E non è la sola!”
a fianco al
biondino apparve anche quella del Vento che gli sorrise e…
WOOSSSHHH!
Creò
un tornado che investì lo stregone ancora
scosso.
“Tienilo fermo ancora per
un attimo!”
seguita dalla carta del Fuoco che col suo fuoco…
WWWAAAMMPP!
Avvolse
l’intero tornado che divenne una gabbia
di fiamme.
“Ora tocca a me!”
poi fu il turno
della carta dell’Acqua che lanciò un piccolo
spruzzo verso un punto preciso del
tornado…
BANG!
Colpendo
in pieno lo stregone scagliandolo
fuori.
“Tocca a me!”
intervenne anche la
carta della Terra che creò una montagna di terra che si
abbatté sullo stregone
seppellendolo.
“Incredibile!
Le Sakura Card più forti sono
venute in nostro aiuto!” un simile aiuto era quello che ci
voleva per Ino.
“Sakura
Card?” ripeté Sasuke “Ma
cosa sono!” nell’osservarle con lo
Sharingan vedeva chiaramente che non avevano nulla di umano.
CRASH!
Ma
la sua attenzione fu richiamata dalla
montagna che esplose dall’interno e Raptomort ne emerse con
qualche
ammaccatura.
“E
così anche le mistiche carte create da Clow
Reed sono scese in campo eh?” nei suoi occhi si poteva vedere
un’ira crescente.
“Già! E per tua
iella siamo le più forti dopo
quella della Speranza!” gli rispose una
voce sopra di lui.
Sopra
lo stregone levitavano le Sakura Card del
Buio e della Luce, pronte a colpire.
“NON
MI FARO’ COLPIRE DI NUOVO DANNATE!”
Raptomort alzò le braccia ma…
“Mille
fiori!!” Angel tirò fuori un’atra mossa
e sul corpo dello stregone apparvero una miriade di braccia che lo
bloccarono.
“DANNATO!
NON MI FARO’ BLOCCARE COSI’!” ma lo
stregone oppose resistenza.
“Naruto ascolta!”
la carta del Vento
parlò a nome delle altre carte “Noi Sakura Card ora ti doneremo la nostra
energia: usala per creare un rasengan che le contenga tutte!”
esponendo
il piano.
“Come?
Un rasengan che contiene le vostre
energie?” ripeté il ragazzo stupito.
“Mi
spiace dovervi rovinare il piano, ma è
impossibile fare un simile procedimento!” ma Kakashi dovette
intervenire “Non è
possibile combinare così tante arti elementari, per di
più incompatibili, in un
unico attacco. Inoltre il rasengan formatosi non reggerebbe a una
simile
quantità di energia!” esponendo il problema.
“A questo posso risolvere
io!”
davanti al gruppo apparve la carta della Convergenza magica “Io
posso combinare più elementi anche incompatibili!”
facendo capire che
un problema era risolvibile.
“Anche
se preferirei restare buono, vi aiuterò anch’io!”
e intervenne anche la volpe “Aiuterò
Naruto a reggere l’energia contenuta nel
colpo!”
decidendo di dare una mano.
“Come?
Persino Kyuubi ha deciso di
contribuire?” fece incredulo Asuma.
“Non
fraintendete: lo faccio solo perché non voglio rimetterci la
pelle!”
rispose secca la volpe.
“Qualche altro problema?”
chiese la
carta del Fuoco con un sorriso.
Gli
altri non sapevano che dire “E va bene!
Proviamoci!” ma ci pensò lo stesso Kakashi a
rispondere.
“Forza
allora, guadagniamo tempo!” Asuma
impugnò le sue lame e si lanciò
all’attacco contro lo stregone.
“Andiamo!”
e all’ordine di Kakashi gli altri,
anche se un po’ titubanti, lo seguirono.
“Non
ho capito bene cosa tu voglia fare
Naruto!” l’unico che non si mosse era Sasuke che lo
guardò fisso “Ma ti
avverto: il colpo di grazia sarà mio!” poi si
lanciò anche lui all’attacco.
“Sasuke,
osserva cosa sono capace di fare!” ma
l’Uzumaki sorrise “Cominciamo! TECNICA DELLA
MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!” e creò
una copia che preparò un rasengan.
“Forza amici, iniziamo
anche noi!”
Convergenza chiamò a raccolta le sette Sakura Card presenti
e iniziò a
concentrare l’energia che queste le passavano.
“MOCCIOSI!
CREDETE DAVVERO DI POTERMI FERMARE
CON UN’ATTACCO FRONTALE!” nel frattempo Raptomort
era alle prese col gruppo che
lo attaccava sistematicamente da ogni direzione.
“Le
idee spesso vengono sul momento!” gli
rispose Angel avvolgendo il braccio destro di fiamme “PUGNO
DI FUOCO!” e
dirigendolo verso lo stregone.
“Figurati
se mi faccio colpire da una simile
scemenza!” che lo evitò senza problemi.
“Assaggia
il filo della mia spada!” trovandosi
davanti Sasuke che cercò di tagliarlo in due.
“Patetico!”
anche questa volta lo stregone
schivò “Avresti dovuto accettare la mia offerta e
unirti a noi, ma ora morirai
come tutti gli altri!” non avrebbe risparmiato nemmeno
l’Uchiha ma fu distratto
da un muro d’ombra che gli si stagliò davanti
“Però! Te la cavi!” si
complimentò con Shikamaru.
“E
non hai ancora visto niente!” gli rispose il
ragazzo concentrandosi al massimo.
“Non
mi prenderai mai così!” ma Raptomort
scansava agilmente l’ombra.
“ASSGGIA
QUESTO!” ma da sopra si lui si lanciò
Sakura con un poderoso pugno…
KAPOM!
CRACK!
Colpendo
però il terreno.
“Un’Ercole
in gonnella eh? Divertente!” ghignò
lo stregone che aspettava il momento buono per attaccare.
“FOGLIE
LAMA!” mentre si ritrovò una miriade di
foglie venirgli contro.
“Queste
mi fanno solo il solletico!” ma lo
stregone le bloccò con una mano.
“LITTLE
BOY!” e Choji ne approfittò per colpire
col suo attacco…
KAPOM!
Riuscendo
a prenderlo in pieno.
“Questo
l’ho sentito pochissimo!” ghignò lui
“Dov’è il
biondino? È strano che non mi abbia
ancora attaccato!” poi si chiese che fine avesse
fatto Naruto.
“Forza
proviamoci!” in quel momento Naruto
dette l’ok.
“Reggiti forte!”
Convergenza
concentrò nei suoi tre anelli le energie delle sette Sakura
Card e colpì il
rasengan di Naruto.
“Cavolo!”
che strinse i denti “Questo qui è
pesantissimo!” percepiva l’incredibile energia che
si stava accumulando dentro
la sua sfera
“Resisti
Naruto! Ci sono anch’io!”
e come
promesso Kyuubi concentrò la sua forza nel braccio destro
del biondino “Questo
lo faccio anche per voi principessa Nefertari!”
pensò tra se.
“Va
un po’ meglio ma il peso si sente!” anche
se la volpe lo stava aiutando, il ragazzo sentiva comunque la forza di
quella
nuova tecnica mentre questa assumeva la forma di una sfera a
più strati colorati
che tendevano a disperdersi “Ci siamo!” e
capì che era pronto a colpire.
“Ottimo
ha completato!” Shikamaru lo notò di
sfuggita “RAGAZZI BLOCCHIAMOLO!” e dette
l’ordine.
“CHE
COSA SPERATE DI FARE MOCCISI!” ma
Raptomort non si sarebbe fatto catturare tanto facilmente.
“Sicuro!”
ma Angel gli si lanciò addosso col
pugno chiuso “Questo lo dedico a te Goku-san!
RYUKEN!” e scatenò tutta la sua
potenza sotto forma di un drago dorato.
“NON
MI FREGHERAI COSI’ FACILEMTE MOCCIOSO!” lo
stregone rispose all’attacco concentrando la sua oscura
energia nel pugno
destro “ASSAGGIA UNA DELLE MOSSE PREFERITE DEL MIO RAGAZZO!
FUOCO DEL DRAGO
OSCURO!” e tirò fuori un attacco che prese la
forma di un drago nero che…
FRABBBOOOMMM!
A
contatto con l’attacco di Angel generò una
potente onda d’urto.
“E’
IL MOMENTO ORA!” Shikamaru non indugiò e
lanciò all’attacco la sua ombra.
“SONO
PRONTA!” seguito a ruota da Ino.
“CHOJI
LANCIAMI VERSO LA LUCERTOLA!” Sasuke si
rivolse all’Akimichi imponendogli quest’ordine.
“E
perché?” chiese il ragazzo senza capire.
“Non è
ovvio! Vuole assicurarsi che non si liberi staccandosi la coda!”
ma ci
pensò Garuda a spiegarglielo.
“OK!”
il ragazzo senza perdere tempo ingrandì
la sua mano a mo’ di trampolino.
“OTTIMO!”
l’Uchiha vi salì e fu lanciato verso
lo stregone.
“CHE
DIAVOLO PENSI DI FARE MOCCIOSO!” che si
accorse dell’azione compiuta dal ragazzo mentre era impegnato
a fronteggiare
Angel.
“CHE
VUOI FARE!” anche il giovane soleano non
capiva le sue intenzioni.
“Vediamo
come reagisci se ti faccio questo!”
portatosi alle spalle di Raptomort, il ragazzo immise il suo chakra
nella
katana rossa e…
ZOCK!
Infilzò
la schiena dello stregone.
“COSA
CREDI DI AVERE FATTO DANNATO!” ruggì
Raptomort per superare il dolore.
“Non
te ne sei accorto? Ho colpito la spina
dorsale amico! Sarai anche un mostro ma il tuo corpo funziona proprio
come
quello umano! CHIDORI” e dopo aver fatto questa
premessa…
FRABBOOOMMM!
“AAAAARRRGGGGHHH!”
lo stregone fu attraversato
da una potente scossa elettrica che lo paralizzò
momentaneamente.
“OTTIMA
PENSATA!” Angel si alzò tanto di
cappello a questa trovata e, approfittando del momento…
KAPOM!
Colpì
lo stregone in pieno viso.
“ORA!”
Al
grido di Shikamaru lui, Ino e Angel usarono
la stessa tattica di prima bloccando definitivamente lo stregone.
“DANNATI
LASCIATEMI!” che cercò invano di
liberarsi.
“VAI
NARUTO!” e al comando di Kakashi….
“ECCOMI!”
il biondino fu lanciato dalle sette
Sakura Card verso lo stregone “ASSAGGIA QUESTO! NEBULOSA
RASENGAN!” e tese in
avanti la sfera rotante che sembrava proprio una nebulosa…
SBRANG!
Colpendo
l’avversario in pieno stomaco.
“NOOOOOOOO!”
e quella potente pressione fece
rigurgitare la sfera nera dalla bocca dello stregone che poi fu spinto
via
dalla potenza della tecnica e, dopo aver percorso un centinaio di
metri…
FRRRABBOOOMMM!
Questa
esplose in un potente bagliore.
“E
ORA TOCCA A TE!” rialzatosi Naruto impugnò
la spada di luce e…
ZACK!
Tagliò
in due la sfera nera che si dissolse.
“NO
DANNAZIONE!” in quel momento Voldemort vide
il suo corpo evaporare.
“A
quanto sembra il divertimento è finito!
Peccato!” stessa cosa successe a Sephiroth che
però la prese con filosofia.
“A
quanto sembra abbiamo perso, ma non temete
torneremo molto presto!” anche Hao capì che era
finita ma avvertì gli avversari
che sarebbe tornato.
“NON
E’ GIUSTO!” protestò Dark Dastan mentre
era ormai sparito.
“Mi
consola che ci rivedremo presto mocciosi!”
anche Venom accettò la cosa di buon grado.
“La
prossima volta non riuscirai a fermarmi! Ti
divorerò insieme agli altri!” prima di sparire
completamente anche Malfork
lanciò la sua minaccia verso Jaden e i suoi compagni.
“Ci
rivedremo presto!” salutò Belazur senza
dire altro.
“Non
lo accetto!” protestò infine Lì Sheron
ormai sparito.
Passarono
alcuni secondi d’incredulità, poi…
“ABBIAMO
VINTO!”
Tutti
esultarono felici.
Il
gruppo si riunì davanti all’Accademia e tutti
si sedettero a terra.
“Ancora
non riesco a crederci!” disse felice
Syrus.
“Beh
la cosa è reciproca amico, abbiamo vinto!”
confermò Kiba battendogli il cinque.
“Cavolo
se è stato difficile!” fece Gaara che
si era sdraiato ansimante.
“Hai
ragione! Questa ce la siamo sudata!”
confermò Ulquiorra che gli era vicino.
“Abbiamo
avuto un assaggio della forza della
quattordicesima armata infernale! Teniamolo a mente!”
Shikamaru aveva capito
che avevano ancora molta strada da fare.
“Beh,
abbiamo un po’ di tempo prima di doverla
affrontare! Abbiamo altre cinque armate da sconfiggere
prima!” gli ricordò
Shaoran “Anzi, la nona non è ancora sconfitta! Il
signor Nick è ancora
impegnato!” poi si ricordò che il Sun’s
Warrior era ancora impegnato nel suo
scontro.
“Tranquillo!
Nessuno può’ battere il nonno!” ma
Angel tornato al suo aspetto umano era sicuro che Nick sarebbe presto
tornato.
“’E’
vero! Anche se è di un’altra dimensione,
il maestro Nick è uno di quelli che non si fa sconfiggere
facilmente!” seguito
a ruota da Oscar anche lei di nuovo vestita in stile Cow-girl.
“Forse
solo il mio papà potrebbe batterlo!”
sorrise Jasmine sicura di quello che diceva.
“Una
volta forse, ora non più!” la corresse
Oscar “Ne è passata di acqua sotto i ponti e ora
la differenza è
evidentissima!” spiegando anche il perché.
“Figurati
se mio padre si lascia superare così
facilmente! Un giorno batterà tutti i Sun’s
Warriors messi insieme, vedrai!” ma
la ragazza era sicura della forza del padre.
“Scusa,
ma chi sarebbe tuo padre?” chiese
curiosa la piccola Kinomoto.
“Eheheh!
Uno dei migliori!” rise orgogliosa la
ragazza “Lui è…” ma una lama
le viene puntata al collo.
“Itachi
Uchiha, vero?” fece Sasuke mentre era
pronto a colpirla.
“Complimenti
zio, hai indovinato!” rispose
calma la ragazza senza preoccuparsi della lama.
“CHE
COSA!”
Fecero
tutti increduli.
“Quel
bastardo ha avuto una discendenza!” a
Sasuke bastò questo per avere la scusa di ucciderla
ma…
“Smettila
Sasuke!” Naruto bloccò la sua mano e
lo guardò serio.
“Lasciami!”
ma lui lo guardò inespressivo.
“Datti
una calmata amico! Lei viene da un’altra
dimensione e forse le cose sono andate diversamente
lì!” ma anche Jaden gli si
avvicinò serio.
“Altra
dimensione?” ripeté l’Uchiha
“Che vuoi
dire?” e pretese una risposta.
“Semplice,
noi tre veniamo da un’altra
dimensione: la N che sta per Nike mentre voi siete della I.N.A.
cioè Io
Nascosto Assoluto!” rispose Angel voltandosi verso di lui
rivelando i nomi
completi delle due dimensioni “La nostra è futura
e gli eventi sono stati
leggermente diversi: per esempio tu sei tornato a casa di tua spontanea
volontà
dopo aver saputo della morte di tuo fratello e dello scioglimento di
Alba”
dando quest’informazione.
“Da
voi Alba si è sciolta?” chiese incredulo
Kakashi.
“Già!
Diciamo che da noi si è risolto tutto con
un duello!” rispose Oscar senza aggiungere altro.
“Ma
se Itachi Uchiha è morto come fa lei a dire
che diventerà più forte dei Sun’s
Warriors?” chiese dubbioso Yué.
“Semplice,
mio padre è tornato in vita e, per
un certo periodo, è stato uno dei maggiori avversari del
signor Nick e
compagni!” rispose la giovane Uchiha “Diciamo che
poi, dopo aver scoperto che
dietro tutto c’era Abhadon, tutti si sono uniti sotto
un’unica bandiera!”
facendo capire che l’entità del male era stata
all’origine di tutto.
“Il
nome Nike è davvero molto azzeccato!”
commentò Alexis dopo averci riflettuto “Se non
sbaglio, viene dal greco antico
e significa VITTORIA vero?” il nome diceva tutto.
“E’
un caso!” rispose Angel per poi rivolgersi
a Sasuke “Allora vuoi abbassare la spada oppure devo pensarci
io?” e attese una
risposta.
“Tsk!”
alla fine Sasuke rinfoderò la spada e
s’incamminò.
“Ehi
dove vai?” gli chiese Sakura Haruno.
“Mi
sembra ovvio! Torno da Orochimaru!” rispose
lui senza voltarsi “Da voi le cose sono andate
così ma qui andrà diversamente! Io
ucciderò Itachi!” disse poi rivolgendosi a Jasmine.
“Lo
credi davvero?” sorrise lei calma “Chi dice
che io o il mio fratellone non siamo già nati?” e
questa rivelazione…
“Fratellone!”
fece girare incredulo l’Uchiha
“Vuoi dire che sei la secondo genita!” questo lo
lasciò spiazzato insieme a
tutti gli altri.
“Già!”
annuì lei.
“Chissà
che non ne salta fuori un altro!”
azzardò Angel.
“Magari
due gemelli!” propose Oscar.
“Se
sarà così, sarò felicissima di aiutare
la
mamma a crescerli!” rispose la giovane Uchiha sognante.
“Non
lo permetterò!” rispose Sasuke che riprese
la sua marcia avvicinandosi alla pergamena nera “Ah! Credo
che questa sia
vostra vero?” e la raccolse da terra.
“Accio!”
disse una voce che sembrava un sibilo.
La
pergamena volò via dalla mano dell’Uchiha e
fu attratta verso una meta diversa e afferrata da una mano artigliata.
“Non
è possibile!”
Di
fronte a un simile spettacolo tutti
impallidirono di colpo.
“Pensavate
davvero di esservi sbarazzati di me
mocciosi!” sibilò RAPTOMORT!
Incredibilmente,
lo stregone era sopravvissuto
all’attacco lanciatogli da Naruto e fissava tutti con il suo
unico occhio.
L’esplosione lo aveva danneggiato parecchio: il suo corpo,
infatti, era pieno
di ferite e bruciature di terzo grado, il braccio sinistro era quasi
del tutto
staccato mentre la parte destra della testa era tutta bruciata (non
dico il
resto o ve lo sognate la notte).
“E’
assurdo! È sopravvissuto a un simile
attacco!” fece incredulo Shikamaru.
“Anche
se è ancora vivo, ormai è al limite.
Finiamolo prima che faccia qualsiasi altra cosa!” intervenne
Gaara pronto con
le sue sabbie.
“Eheheh!
Non illudetevi, ho ancora un asso
nella manica! Finite Incantatem!” lo stregone
pronunciò quest’incantesimo e…
PUFF!
La
pergamena fu sostituita da un globo nero
avvolto da una sinistra luce violacea.
“Quello
è… SVELTI FERMIAMOLO!” nel vederla
Angel sudò freddo e intimò tutti a lanciarsi
all’attacco ma…
CRUNCH!
Lo
stregone divorò il globo in un solo
boccone.
Un
istante dopo il corpo di Raptomort si
rigenerò completamente tornando in piena forma.
“Ottimo!
Ora si che mi sento meglio!” rise
diabolico.
“Ehi
ma come ha fatto a riprendersi?” chiese
incredulo il Nara.
“Ha
ingoiato un globo oscuro!” rispose Oscar
“E’ un puro concentrato di energia negativa che
consente al demone che lo
ingerisce di recuperare completamente. Ha le stesse
proprietà delle pillole
della vita!” dando una valida spiegazione.
“Ahahah!
Credevate davvero che quel rotolo
servisse a farvi uscire da qui? Non sono mica così folle da
favorire i miei
avversari!” ghignò lo stregone che
rivelò di non aver mai pensato di aiutarli.
“Dannato
imbroglione, ti sei preso gioco di noi
per assicurati uno scacco matto sporco!” questo non andava
giù a Shikamaru così
come a tutti gli altri.
“Ah!
Avevo capito subito che eri un tipo
sveglio e difficile da raggirare: mi è bastato osservare le
tue mosse durante
gli scontri precedenti. Per questo ho pensato di usare questo piccolo
trucchetto come ultima risorsa e ho fatto benissimo!” ma lo
stregone si rivelò
essere abile anche come stratega “Ora però
è giunto il momento di finirla!”
detto ciò fece pressione sul ventre…
BURP!
E
dalle fauci uscì una bacchetta fatta con una
misteriosa pietra verde che venne impugnata nella mano destra.
“CHE
SCHIFO!”
Commentarono
tutti disgustati.
“Che
diavolo hai in mente di fare?” fece Angel
messosi in posizione.
“Mi
batterò con i massimi poteri!” rispose
Raptomort con un tono che non prometteva nulla di buono mentre
posò la mano
sinistra sulla bacchetta “Maledici ANATEMA!”
attivando così la sua
Diablomanzia…
BOOOMM!
Il
cui rilascio liberò una grande quantità di
energia.
“Oh
no! Anche lui ha una Zampakutò e non è
nemmeno un generale!” Shaoran sentì un brivido
attraversargli la schiena.
“Vorrà
dire che lo batteremo di nuovo e questa
volta definitivamente!” ma ci pensò Naruto a
risollevare gli animi.
“Venderemo
cara la pelle! Forza!” seguito a
ruota da Gaara stimolando anche gli altri.
“E
così nascondevi la tua vera forza, brutta
lucertola troppo cresciuta!” sul volto di Sasuke si
poté notare un sorriso
compiaciuto “Vorrà dire che prima di andarmene ti
farò a pezzi al massimo della
tua forza!” e tese la spada in avanti.
“Uhuhuh!
Poveri sciocchi! Vi distruggerò uno
dopo l’altro!” Raptomort si mostrò con
un nuovo aspetto.
Se
prima il suo aspetto era mostruoso, ora lo
era ancora di più: la sua pelle era diventata completamente
rossa, sul corpo vorticavano
ipnotiche una serie di antiche rune. Le corna color giallo spento gli
incorniciavano la testa mentre gli occhi ora erano completamente neri
come la
pece, non si distingueva la sclera dalla pupilla. Sulla schiena erano
spuntate
tre paia di ali da pipistrello il cui battito provocava un potente
vento; la
lunga coda finiva con una freccia nera dalla punta verde. A finire
questa
trasformazione era la sua altezza ora superiore ai sette metri.
“Eccomi
a voi più in forma che mai! Vi
consiglio di recitare le vostre ultime preghiere mocciosi!”
il letale stregone
era pronto a finire la partita.
“TI
SCONFIGGEREMO!”
Risposero
in coro i ragazzi.
“Uhuhuh!”
rise diabolico lo stregone.
SUL
TETTO DELL’ACCADEMIA.
“La
situazione è grave! Devo intervenire o quei
ragazzi moriranno!” una misteriosa figura stava osservando lo
scontro e aveva
deciso di muoversi.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
Raptomort
si rivela essere un
avversario troppo forte per i ragazzi ma, quando tutto sembra perduto,
arriva
un nuovo alleato che darà vita a uno scontro eccezionale
contro lo stregone
oscuro costringendolo a sfoderare una nuova mossa.
Nel
frattempo lo scontro tra Nick e
Uncinato giunge all’epilogo. Il generale messo alle strette
ricorrerà al piano
B. in cosa consisterà?
Questo
e altro nel prossimo capitolo.
Un
ringraziamento a Ladyash per il
secondo aspetto di Oscar.
Gli
attacchi usati da Ino, se li avete
notati, sono quelli provenienti da Pokemon.
Ps:
Non vi farò attendere a lungo
promesso^^.
E
per finire, vi faccio una domanda:
quale tra le Sakura Card comparse nel capitolo vi sono piaciute di
più?
Alla
prossima.
|
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Capitolo 48 *** Maghi e Draghi ***
48. Maghi e Draghi
Si
lo
so: sono nuovamente in super ritardo.
Per
chi se lo chiede, sì sono sopravvissuto al 21 dicembre^^
(per chi mi dava per
morto, devo deluderlo^^).
Vi
chiedo nuovamente scusa per non essermi fatto sentire ma che posso
dire? Ho
avuto troppe cose da fare, tra esami, un piccolo blocco
dell’autore e la mia
collaborazione con Alextintura per alcune delle sue fic.
Comunque
ne ho approfittato per tirare fuori nuove idee e molti altri spunti che
vedrete
già in questo capitolo^^.
Dopo
un lungo periodo di silenzio totale, sono felice di presentarvi questo
nuovo
capitolo^^ e spero di non farvi aspettare troppo per il prossimo^^.
Il
letale stregone osservò i suoi avversari in attesa
che fossero loro a
fare la prima mossa.
“Assurdo!”
grazie al Byakugan Neji poteva vedere il flusso
energetico scorrere nel corpo dell’avversario “Se
prima era forte, ora non so
più come definirlo!” ciò che vedeva era
sconvolgente.
“Che
vuoi dire?” gli chiese Jessie.
“Il
flusso del suo chakra si è decuplicato!” a
rispondere ci
pensò Hinata che sudava freddo.
“Decuplicato?!”
Shikamaru ripeté incredulo quella parola “E
pensare che ci ha ridotto così
al minimo
della sua forza!” capendo che ora erano in grossi guai.
“Uhuhuh!
Finalmente vi vedo tremare dalla paura mocciosi!”
ghignò Raptomort “Sarà un piacere farvi
a pezzi!” e cominciò a muoversi verso
di loro.
“NON
ILLUDERTI!” ma Naruto non era il tipo da farsi
spaventare“FORZA! FACCIAMOGLI VEDERE DI’ COSA SIAMO
CAPACI!” e cercò di
caricare i suoi amici.
“Naruto
ha ragione! NON FACCIAMOCI INTIMIDIRE DA LUI!” anche
Jaden era della stessa idea dell’amico.
“Non
mi sarei mai aspettato che il vecchio Rap avesse
sbloccato la Diablomanzia!” commentò Angel
“Mi sa che qui dovremo faticare
parecchio!” e si rivolse alle due ragazze con sguardo
d’intesa.
“Perché
no!” concordò Oscar.
“Anche
se è diventato un po’ più forte, non
cambierà niente:
lo batteremo comunque!” anche Jasmine avrebbe dato il massimo.
“Uhuhuh!
Quanta carica che avete!” ma Raptomort apparve
proprio davanti a loro “Voi sarete i primi!”
avrebbe eliminato i tre ragazzi
per primi.
“Non
ci contare!” Angel si voltò di scatto attivando il
Gear
avvolto dal fuoco e dal fulmine “Gomu Gomu no
JET…” ma…
“Black
Hole!” Raptomort tese la mano sinistra in avanti, una
runa vorticò su di essa e…
WOSH!
Attirò
il giovane soleano come una calamita.
“COSA!”
fece incredulo lui che non si aspettava una simile
mossa.
“Preso!”
lo stregone afferrò l’avversario che
cercò invano di
liberarsi “Sbaglio o l’oscurità sigilla
momentaneamente qualsiasi potere! Tocca
a me! Dark Bang!” e…
FRABBOOMMMM!
Una
gigantesca esplosione investì un incredulo Angel che fu
scaraventato contro l’ingresso della scuola.
“ANGEL!”
Gridarono
le due ragazze preoccupate.
“Non
preoccupatevi, lo raggiungerete presto
nell’aldilà!” con
velocità inaudita, Raptomort apparve davanti a loro.
“SPARISCI
DANNATO! ATHENA ESCLAMATION DOPPIO!”
Ma
le due ragazze partirono al massimo dei poteri usando il
devastante Urlo di Atena.
FRABBOOM!
FRABOOMM!
Colpendolo
ma…
“Tutto
qui!” allo stregone bastò usare le ali per
proteggersi
“Ora tocca a me! Devil Sphere!” e creò
due sfere nere avvolte da un’oscura
energia color del sangue…
FRABOOM!
FRABOOM!
Che
generarono due potenti deflagrazioni che scagliarono via le
due incredule ragazze.
“N-N-Non
è possibile! Ha battuto i nostri amici in un
attimo!” fece incredulo Syrus.
“E
il suo chakra è rimasto intatto!” grazie allo
Sharingan
Kakashi poteva vedere che il demone non aveva perso niente.
“E
ora tocca a voi!” ma non ci fu nemmeno il tempo di pensare
che Raptomort apparve in mezzo al gruppo “Chi viene per
primo?” provocando i
presenti.
“DANNATO!”
il primo a scattare fu Hassleberry diventato un
mix di tutte le razze di dinosauri e, fusosi con la carta della Forza
“ASSSAGGIA
QUESTO!” calò un pesantissimo pugno che…
KAPOM!
Colpì
lo stregone in pieno petto ma…
“Cos’era
quello! Una carezza?” questi non ne risentì
minimamente “Sparisci!” una runa si mosse verso il
petto e…
BOOM!
“AAAARRRRGGGHHH!”
una potente onda d’urto schiacciò il
ragazzo dinosauro a terra.
“NO
HASSLEBERRY!” Syrus si lanciò furioso verso lo
stregone
con gli artigli spianati.
“TE
LA FAREMO PAGARE!” e anche Rock Lee lo seguì.
“Patetici!”
ma lo stregone li afferrò al volo e la stessa
runa di prima vorticò….
BOOM!
BOOM!
Facendo
fare ai due ragazzi la stessa fine dell’amico.
“DANNATO
MOSTRO!”
Ruggirono
i ragazzi che si lanciarono tutti all’attacco.
“Bene,
mi prendo tutto il pacchetto!” ghignò lo stregone
alzando la mano destra “Dark Explosion Zero!”
facendo brillare tutte le rune
sul suo corpo e…
FRABOOMM!
Generò
una potentissima esplosione che investì tutti i
presenti.
“MUAHAHAHAHAH!”
mentre il letale stregone se la rise di
gusto.
UN
MINUTO DOPO!
“Ho
già finito!” ghignò Raptomort mentre
osservava
compiaciuto l’ottimo lavoro svolto.
Tutti
i suoi avversari erano a terra privi di conoscenza:
allo stregone sarebbe bastato un niente per eliminarli definitivamente
ma…
“N-Non
credere di avermi battuto!” Sasuke si rialzò
ansimante
tenendosi sulla katana “Non mi hai fatto niente!” e
lo guardò con lo Sharingan
attivo.
“Oh!
Riesci ancora a reggerti in piedi!” ghignò lo
stregone.
“Non
ci batterai mai!” ma anche Naruto si era rialzato, anche
se l’armatura era in pezzi.
“Non
ti daremo questa soddisfazione!” affiancato da Jaden che
si reggeva con la lancia di Luce.
“E
non ti permetteremo di fare del male ai nostri amici!”
seguito da Jessie…
“Ci
sono anch’io!” da Chazz che aveva un braccio
lussato…
“Non
te la caverai così a buon mercato!” seguito da
Shaoran
che si teneva il costato ferito.
“Siamo
ancora un bel gruppetto!” affiancato dalla sua Sakura
piena di graffi.
“Duri
a morire!” e da Alexis anche lei ferita alla fronte.
“Non
ci arrenderemo!” e da Hinata che nonostante fosse ferita
a un ginocchio si reggeva ancora in piedi.
“Guarda
che bella sorpresa: nove di voi sono ancora in
piedi!” si complimentò lo stregone
“Vorrà dire che vi ucciderò con molta
calma!” e come premio avrebbe prolungato la loro agonia.
“NON
CI’ CONTARE!”
Risposero
i ragazzi in coro lanciandosi all’attacco.
“Che
coraggio!” commentò sarcasticamente Raptomort che
si
limitò ad attivare una barriera che
s’ingrandì di colpo sbalzando via i ragazzi
“Quanto sono cattivo!” ghignò diabolico.
“NON
ILLUDERTI!” ma Hinata fu la prima a rimettersi in piedi
e si lanciò in avanti.
“Se
non sbaglio, tu hai il potere di sedare i demoni, vero?”
lo stregone la evitò con un salto “Allora
sarà meglio toglierti subito di
mezzo!” e calò la mano artigliata verso la Hyuga
ma…
CLANG!
Naruto
intercettò l’attacco bloccandolo con la spada di
Luce
“Non ti permetterò di fare del male a un mio
compagno!” e lo sfidò con lo
sguardo.
“Mio
eroe!” rise beffardo lo stregone “Vorrà
dire che la
seguirai nella tomba!” li avrebbe uccisi insieme.
“NON
CI’ CONTARE!” ma Jaden gli piombò
dall’alto.
“SPARISCI
DANNATA BESTIACCIA!” affiancato da Sasuke.
CLANG!
CLANG!
Ma
due delle sei ali dello stregone bloccarono i loro
attacchi.
“Quanti
moscerini fastidiosi che abbiamo qui!” commentò
Raptomort accennando a uno sbadiglio.
“AAAAHHHHH!”
Mentre
notò Jessie Shaoran e Chazz che lo attaccarono ai
lati…
“ORA!”
E
Alexis e Sakura frontalmente.
“Antina!”
lo stregone pronunciò quella semplice parola….
ZOOOT!
Causando
un risucchio magico che poi espulse violentemente i
nove ragazzi che furono schiantati a terra.
“E
anche questa è fatta!” fece soddisfatto lo
stregone per
poi guardarsi intorno “Vediamo… chi elimino per
primo!” con l‘intenzione di
mietere la prima vittima “Ho deciso, comincerò da
te!” per poi apparire davanti
a quella designata…
“Naruto!”
Pensarono
i ragazzi ancora coscienti.
“Dannazione!
Non riesco a muovere un muscolo!” il povero
biondino non aveva più un briciolo di energia.
“Non
temere, ti aiuto io ad alzarti!” la coda dello stregone
si avvolse intorno al collo del ragazzo e lo sollevò fino a
quando poté
guardarlo negli occhi.
“Ggh!”
a causa della forte pressione questo non riusciva a
respirare.
“Ho
sempre odiato quelli che si credono degli eroi! Per
questo sarai il primo a morire!” mentre Raptomort gli
spiegò il perché lo aveva
scelto come prima vittima “Addio!” e
incrementò la presa.
“NARUTO!”
Gridarono
disperati i compagni mentre cercarono inutilmente
di alzarsi.
“Non voglio morire
così!” sembrava giunta la fine per
l’Uzumaki ma…
“Non
temere! Non è ancora giunta la tua ora!” una voce
familiare giunse a dargli forza e ”Sabbie del Tempo: PALMO
DELLA MANIPOLAZIONE
TEMPORALE!” davanti allo stregone apparve una misteriosa
figura che…
KAPOM!
Lo
colpì in pieno sbalzandolo.
“CHE
COSA!”
Fecero
increduli i ragazzi e Raptomort stesso.
Naruto
fu preso al volo e delicatamente appoggiato a terra.
“Ci
sei ancora bimbo?” gli disse una calda voce.
Il
biondino aprì a fatica gli occhi e si ritrovò
davanti a qualcuno
d’inaspettato.
L’Uzumaki
era stato salvato da una mummia grigia avvolta da
sabbie dorate, dietro la schiena spuntavano delle escrescenze nere
simili ad
aculei, gambe e braccia erano interamente nere, mentre il volto era
coperto da
una maschera dorata da cui si potevano vedere due bagliori verdi
all'altezza
degli occhi. La corporatura era alta e snella.
“T-Tu
sei il vecchietto di quella volta!” disse debolmente il
ragazzo.
“Guarda
che ho un nome piccolo!” gli rispose la mummia
avvicinandogli alla bocca una pillola della vita “Io sono
Yaphisan Saganon
Sandtimes, l’ex imperatore del tempo!”
presentandosi a dovere nonostante la
situazione.
Il
biondino sentiva di potersi fidare di quella creatura che
aveva davanti e addentò la magica pillola che lo fece
tornare come nuovo.
“Va
meglio ora?” gli chiese Yaphisan aiutandolo ad alzarsi.
“Sì,
grazie nonnino!” gli rispose Naruto.
“Meglio
di vecchietto!” commentò lui “Prendi
queste e dalle
ai tuoi amici!” e gli dette un intero sacchetto pieno di
pillole della vita.
“Yaphisan
Saganon Sandtimes!” ripeté Raptomort con la voce
che tremava “MUAHAHAHAHAH! QUESTA SI CHE E’ UNA
SORPRESA!” per poi esplodere
euforico.
“Non
dovresti sorprenderti così!” gli rispose calmo il
Sandtimes parandosi davanti a Naruto “Dovresti esserti
accorto che li stavo
osservando da quando sono finiti in questa dimensione!”
facendo capire che era
sempre stato lì a vegliare sui ragazzi.
“Sì,
mi ero accorto che qualcuno stava osservando
attentamente questa battaglia ma non mi sarei mai aspettato che fossi
proprio
tu, uno dei maghi più potenti che siano mai esistiti, a
osservarci!” disse di
rimando Raptomort “Se avessi saputo che un mago, considerato
pari per potenza a
Clow Reed fosse qui, avrei fatto più in fretta!”
rivelando quest’incredibile
verità.
“Un
mago pari al signor Clow!” una dei più scossi era
la
piccola Kinomoto.
“Lui
è un pari del mio antenato?” altro incredulo era
Shaoran.
“Un
pari del nostro creatore!” Yué non riusciva a
crederci.
“Non
riesco a crederci!” lo stesso valeva per Kero-chan.
“Allora
anche quella donna, Kaeleena, è una maga!” altro
incredulo era Gaara.
“Galattico!”
altro non riuscì a dire Jaden mentre riceveva
una pillola della vita da una copia di Naruto.
“Chi
diavolo è questa Kaeleena!” Sasuke non ci stava
capendo
nulla.
“Ecco…
E’ una bellissima donna che, tempo fa, è venuta
con
Kisame e Itachi a salvarci!” rispose il vero Naruto che gli
aveva portato una
pillola “E, da quello che abbiamo capito, è la
figlia del nonno Yaphisan”
aggiungendo questo particolare.
“Era
con Itachi!” l’Uchiha minore ebbe un lampo
“Quella ragazza ha detto di
chiamarsi Mikoto
Jasmine Sandtimes Uchiha. Quella mummia ha detto di chiamarsi
Sandtimes: questo
vuol dire che…” a questo punto non aveva
più dubbi “No! Non
può essere avvenuto anche qui! Itachi non può
essere diventato
padre!” ma si rifiutava di accettare una cosa del
genere.
“NONNO!”
infischiandosene della situazione, Jasmine, saltò
addosso alla mummia e lo abbracciò forte.
“Mi
hai chiamato nonno?” fece incredulo Yaphisan.
“Certo!
Io sono Mikoto Jasmine Sandtimes Uchiha, la
secondogenita della famiglia!” rispose lei con un sorriso
mentre continuava a
tenerlo stretto “E’ così bello rivederti
nonnino!” segno che gli voleva molto
bene.
“La
secondogenita!” questa rivelazione scosse il Sandtimes
nel profondo “Io sono doppiamente nonno!” come un
fulmine a ciel sereno “Ora ho
un motivo in più per combattere!” e strinse
dolcemente la ragazza.
“Che
scena toccante!” commentò Raptomort
dall’altra parte
“Hai detto di avere un motivo in più vero! ALLORA
BATTITI CON ME! IN GUARDIA
STREGONE DEL TEMPO!” e si lanciò
all’attacco.
“Occhio
del Ciclone!” ma Yaphisan usò i suoi poteri
bloccando
il tempo intorno allo stregone oscuro “Come ti chiamo di
solito?” per poi
rivolgersi alla nipotina con occhi sereni.
“Io
adoro essere chiamata Jasmine, come la nonna!” rispose la
mora con un sorriso.
“Allora
vada per Jasmine!” sorrise lui dietro la maschera
“Ora ascolta, proteggi i ragazzi con il tuo scudo spirituale.
A lui ci penso
io!” avrebbe terminato lui il lavoro.
“Ne
è sicuro signor Sandtimes?” gli chiese Angel
appena
arrivato.
“Sicurissimo!”
confermò il mago del tempo “Voi pensate a
rimanere al sicuro!” ricordandogli questo.
“Forse
noi possiamo aiutarvi e anche gli altri lo vorranno
fare!” conoscendo il proprio carattere e quello degli altri
ragazzi, Oscar
sapeva che non sarebbero rimasti fermi.
“Non
si può battere un simile avversario coi numeri!”
rispose
Yaphisan “Lasciate fare a me. Ora andate!” ed
esortò i ragazzi ad allontanarsi.
“In
bocca al lupo nonno! Dopo mio padre sei e sarai sempre il
migliore!” Jasmine gli dette un piccolo bacio sul lato
sinistro della maschera
e si allontanò per prima seguita dai suoi compagni.
“E’
bello avere tanto affetto! Quanto sono contento!” sorrise
l’ex imperatore del tempo rivolgendo un ultimo sguardo alla
nipote di un’altra
dimensione.
“AAAARRRGGGHH!”
ma quel momento di calma fu interrotto dal
letale Raptomort che riuscì a liberarsi
dall’incantesimo e a lanciarsi contro
di lui “IN GUARDIA!” e calò gli artigli.
“SONO
A TUA DISPOSIZIONE!” rispose il Sandtimes dando inizio
alle danze.
“Cavolo!
Il mago che ci ha aiutato contro la sesta armata è
venuto di nuovo ad aiutarci! Andiamo a dargli man forte!”
Rock Lee voleva
sdebitarsi nei suoi confronti ma…
“No!”
Angel lo bloccò “Ora come ora, nessuno di noi
può
intervenire!” sperando di essere stato chiaro.
“Senti,
quella mummia è davvero capace di tenere a bada quel
mostro di Raptomort!” chiese Jessie al soleano.
“Il
suo nome è Yaphisan Saganon Sandtimes ed è mio
nonno!” ma
intervenne Jasmine che lo guardò offesa.
“Scusami,
non avevo capito il suo nome!” si scusò
l’Andersen.
“Quel
tipo è forte!” rispose Shikamaru ricordando cosa
aveva
fatto contro Imperius della sesta “Eppure non credo che
allora abbia mostrato
il suo vero potere!” sollevando questo dubbio.
“Perspicace
come sempre!” commentò Oscar con un sorriso.
“C’è
solo una cosa che non capisco: perché indossa quella
maschera? È come se fosse parte di lui!” il Nara
sollevò quest’altro dubbio.
“CHE
IMPORTANZA HA!” intervenne Naruto “Di sicuro
è la sua
arma segreta! Vedrete che adesso…” ma venne
bloccato da un gesto di Angel.
“Hai
detto bene Shikamaru!” disse il rosso “Quella che
il
signor Yaphisan indossa è la Maschera dello Spettro ed
è una maledizione!”
aggiungendo queste parole.
“Una
maledizione? Che vuoi dire?” chiese il Nara.
“Chi
indossa la Maschera dello Spettro diventa lo Spettro del
Tempo, una creatura condannata a vagare senza fine da un mondo
all’altro,
inoltre il 60% dei poteri viene sigillato!” rispose sempre il
rosso “Essa non
si può togliere a meno che non si verifichi la condizione
necessaria, ovvero
uccidere il proprio alter ego oppure, nel caso del signor Sandtimes, il
creatore di quella maschera” aggiungendo altro.
“Che
condizione terribile!” commentò la piccola
Kinomoto
“Come si fa a uccidere se stessi!” lei non avrebbe
la forza di privare una
persona della vita.
“Hai
detto che è possibile liberarsi da questa maledizione
anche uccidendo il creatore di quella maschera vero? Chi
sarebbe?” chiese
invece Kakashi.
“A
creare quella maschera maledetta è stato uno dei tre
discepoli del nonno!” rispose Jasmine “Fu lui a
costringerlo a indossare la
maschera e a tradire la sua fiducia!” nel ricordare il nome
si morse il labbro.
“Mi
suona familiare!” commentò Asuma
“Esattamente come i tre
Ninja Leggendari e mio padre!” forse identica.
“Non
si sbaglia!” rispose la giovane mora.
NEL
FRATTEMPO
“ASSAGGIA
QUESTO!” Raptomort creò una sfera di energia
magica
mentre alcune rune si posizionarono sul dorso delle mani
“AVADA KEDAVRA!”
lanciando Il letale anatema che uccide.
“Sabbie
del Tempo: RUGGITO DEL TEMPO!” ma Yaphisan non fu da
meno e lanciò una sfera dorata di pari potenza
che….
FRABOOMMM
Annullò
l’incantesimo avversario generando una potente
esplosione.
“Se ho ben capito il
suo stile: si serve delle rune che gli ricoprono il corpo per aumentare
la
forza degli incantesimi!” pensò il mago
del tempo “Se le usasse tutte
insieme, sarebbero guai!” era certo di questo.
“Mi
stai studiando Yaphisan Sandtimes?” Raptomort gli apparve
davanti tentando di trafiggerlo con gli artigli ma questi furono
bloccati
“Complimenti! Sei in gamba!” commentò
ghignante.
“Deve
ancora nascere il mago capace di tenermi testa!” fece
provocatorio il Sandtimes mentre gli bloccava la mano “Anche
se sei più alto di
me, non batterai mai i miei 11000 anni di esperienza
ragazzino!” specificando la
sua età (complimenti per la longevità^^).
“Guarda
che io sono più vecchio di te, moscerino!”
chiarì
Raptomort con sguardo superiore “Io ho più di
51000 anni!” facendogli capire di
essere ancora più anziano di lui.
“Davvero?”
fece stupito il Sandtimes “E’ la prima volta
che incontro un
Matusalemme più vecchio
di me! Ahahah!” buttandola sul ridere.
“NON
PRENDERMI IN GIRO!” esplose l’altro liberandosi.
“Scusa,
non ho saputo resistere” rispose Yaphisan “ma non
cambia che, anche con il solo 40% dei miei veri poteri, ti
batterò!” e lanciò
il guanto di sfida.
“Non
prendermi sottogamba, te ne pentiresti amaramente!” che
fu raccolto dallo stregone che agitò la mano sinistra
“BUCO VUOTO!” attivando
un altro incantesimo che…
WOSH!
Aprì
un’enorme voragine sotto i piedi e sopra le teste dei
due che vi caddero dentro per poi uscire da sopra.
“SPERI
DI’ BATTERMI CON QUESTA MOSSA? ILLUSO!” il mago del
tempo non rimase fermo e si lanciò all’attacco.
“ORA
VEDRAI! RAGNA BLADE!” Raptomort attivò un altro
incantesimo
creando una spada fatta di puro caos pronto a trafiggere
l’avversario.
“SPADA
DELL’ACQUA E DELLO SCORPIONE!” ma Yaphisan fece
apparire due spade: una dalla lama azzurra che sembrava fatta
d’acqua e una
dalla lama rossa a forma di coda di scorpione e…
CLANG!
Con
queste bloccò la spada dell’avversario.
“Bei
giocattoli!” commentò Raptomort “Li
spezzerò insieme
alla tua vita!” e alzò la coda avvolta da energia
magica che fu schivata.
“Non
è così facile colpirmi!” il Sandtimes
guardò fisso
l’avversario.
“Davvero?
Allora vediamo se questo ti piace! METEOR!” ma
Raptomort usò un altro incantesimo che fece cadere una
pioggia di meteoriti
verso il Sandtimes.
“Non
mi farò colpire!” che però li
schivò tutti ma…
“Hai
dimenticato che siamo in un buco vuoto?” ghignò
l’avversario.
“DANNAZIONE!”
capendo cosa volesse dire, Yaphisan si spostò
evitando nuovamente la pioggia di meteoriti che era riapparsa nella
voragine
sopra le teste dei due.
“ARRIVO!”
Raptomort ne approfittò per attaccare iniziando un
duello di spade tra una meteora e l’altra.
“Dannazione, Mi sta
facendo sudare!” pensò l’ex
imperatore del tempo.
“FORSE
NON POTRO’ LEGGERTI NELLA MENTE MA I TUOI OCCHI
MOSTRANO LA TUA PREOCCUPAZIONE!” lo stregone ne
approfittò per calare i suoi
artigli a mezzaluna avvolti dall’incantesimo Avada Kedavra ma
mancò il
bersaglio “Tsk! Questi è meglio trattenerli, non
mi va di morire per mano della
mia stessa mossa!” commentò lui mentre…
CRACK!
Con
un’ala ruppe uno dei meteoriti che gli stava per finire
in testa.
“Parole
sagge!” rispose Yaphisan lanciandosi all’attacco
mentre si avvolgeva con le sabbie del tempo.
“SPERI
DI’ FARMI QUALCOSA!” Raptomort rispose
all’attacco
trasformando le ali e il braccio sinistro in lance di
oscurità “MUORI!” per poi
lanciarsi contro di lui.
“Sabbie
del Tempo: VENTO DEL DESTINO!” ma il Sandtimes fu
più
veloce e rilasciò una grande quantità di energia
magica che...
FRABOOOM!
Investì
l’intera voragine di vuoto cancellandola.
“Uhuhuh!
Questo è quello che bisogna aspettarsi da uno come
te!” ghignò Raptomort uscito incolume dalla grande
esplosione di energia.
“Aspettarsi
da uno come me?” fece Yaphisan dall’altra parte
osservandolo serio “Vediamo cosa dirai adesso!” e
schioccò le dita.
“Interessante!”
nel vedere cosa l’avversario aveva preparato,
il ghigno sul volto dello stregone si allargò ulteriormente.
Raptomort
si era chiuso in un triangolo magico che brillava
di una luce dorata e a ogni lato c’era un fascio di energia
di colore diverso:
bianco, nero e rosso.
“Cancello
spazio-tempo!” e dopo aver detto quelle parole….
FRABOOOM!
I
tre fasci di energia magica brillarono e il triangolo
esplose con ciò che aveva dentro.
“Se
è come credo, ti ho solo scalfito!” ma Yaphisan
era
sicuro che l’avversario ne fosse uscito quasi illeso,
infatti...
CLANG!
Bloccò
l’attacco dell’avversario da dietro.
“Complimenti!”
lo stregone era uscito con qualche ammaccatura
“Era da tempo che non mi confrontavo con un avversario degno
di nota! Ne sono
molto felice!” nei suoi occhi interamente neri si poteva
vedere la
soddisfazione.
“Lieto
di questo!” rispose il Sandtimes.
“Ora,
però, è il mio turno!” Raptomort voleva
dimostrare di
cosa era capace “Assaggia questo « "È
più oscuro del crepuscolo, è più
rosso dello stesso sangue, è sepolto sotto la marea del
tempo, in nome della
pace e della giustizia faccio appello ai poteri più remoti
dell'oscurità, ho
bisogno di loro perché mi aiutino a sconfiggere i miei
nemici e tutti coloro
che saranno tanto sciocchi da osare ostacolarmi credendosi invincibili!
DRAGON
SLAVE »” e usò il letale attacco
schiavizza draghi…
“Devo fare in fretta!
Time Alter: Triple Acel!” ma Yaphisan
usò una contromisura adeguata che gli
permise di allontanarsi muovendosi a una velocità tre volte
superiore a quella
del tempo mentre…
FRABOOMM!
L’incantesimo
di Raptomort esplose coinvolgendo tutta l’area
circostante ma l’Accademia era protetta dal Susanoo di
Jasmine.
“E
bravo Yaphisan! Sei stato bravo a scappare!”
ghignò
Raptomort lanciandosi all’inseguimento
dell’avversario.
“Non
sono solo bravo a scappare!” rispose il mago del tempo
che tese la mano destra in avanti e “KEYBLADE!”
apparve una nuova arma che….
ZACK!
Con
un solo fendente provocò un profondo solco.
“Allora
è vero quello che si dice su di te! Sei davvero un
possessore di Keyblade!” fece stupito lo stregone osservando
l’arma che era
appena apparsa.
Nella
mano destra del Sandtimes era apparso il leggendario
Keyblade: era un’arma nata dall’incrocio tra una
spada e una chiave (da qui il
nome). Il manico quello di una chiave color oro e con rifiniture
arabesche che
erano un insieme di nero e argento; la lunga lama invece era di lucido
oro bianco
e finiva con una serratura.
“Non
proprio!” rispose Yaphisan osservando l’arma
“Quello che
vedi è in realtà il primo Keyblade mai esistito.
È un prezioso ricordo di Ansem
il Saggio, uno dei miei tre allievi che creò nella prova
finale del suo
apprendistato e decise di darlo a me!” rivelando le vere
origini dell’arma che
aveva in mano.
“Allora
è vero che Ansem il Saggio, il re del Radiant Garden
è stato un tuo allievo!” commentò lo
stregone interessato “Fossi stato al suo
posto avrei tenuto quella meraviglia invece di regalartela; in fondo a
che ti
servirebbe?” e, dopo aver esposto il suo pensiero, pretese di
sapere cosa
volesse farsene del Keyblade.
“Diciamo
che è legato a una promessa!” rispose
l’ex
imperatore del tempo toccandosi la maschera “Una promessa
legata a questa,
altra creazione del mio secondo allievo!” rivelando che
ciò che indossava era
opera di qualcuno di cui un tempo si fidava.
“Se
la memoria non m’inganna, si dice che il tuo secondo
allievo fosse ossessionato dal potere e che pur di ottenerlo non
esitò a
puntare un pugnale al petto della tua defunta moglie e di tua figlia di
appena un
anno!” commentò serio, Raptomort “Che
trauma tremendo che deve essere stato per
Kaeleena vero?” per la Sandtimes quel ricordo era ancora vivo.
“Non
sono qui per parlare dei miei errori come maestro e
padre, ma per sconfiggerti e poi riprendere la mia missione, in altre
parole
trovare e uccidere Daishi!” ma il Sandtimes tagliò
corto rivelando il suo
obiettivo e il nome del suo secondo allievo.
“Daishi,
il signore delle bestie spettro, colui che ha
tentato di invadere i mondi usando gli spiriti animali. Ha avuto
davvero un
ottimo maestro!”ghignò Raptomort “E non
può mancare il tuo terzo allievo,
l’unica donna del gruppo: Morgana, la Regina delle
Fate!” rivelando anche il
nome dell’ultima allieva dell’avversario
“Chissà se uno di questi potenti maghi
piangerà quando verrà a sapere della morte del
loro mentore per mano di un
avversario superiore!” già pregustava quel momento
di gloria.
“Non
illuderti, la battaglia è appena cominciata ed io ho
molte frecce al mio vecchio arco!” ma Yaphisan non si sarebbe
fatto sconfiggere
facilmente mentre puntava il Keyblade in avanti.
“Molto
bene! ALLORA INIZIAMO A FARE SUL SERIO!” e il letale
stregone si lanciò all’attacco “DRAGON
SLAVE!” e lanciò di nuovo l’incantesimo
schiavizza draghi.
“QUEST’INCANTESIMO
NON TI SI ADDICE! ASSIMILA ESSENZA!”
a Yaphisan bastò puntare in avanti il
Keyblade che risucchiò l’incantesimo.
“CHE
COSA!” fece Raptomort incredulo.
“Rilascio!”
il Sandtimes pronunciò quella semplice parola e…
FLASH!
Dal
Keyblade si staccò una luce nera da cui ne
scaturì un
altro Keyblade.
Questo
era completamente nero con alcune rune rosse come il
sangue che decoravano la lama, la guardia invece erano due artigli a
mezzaluna
che si univano a un paio di ali dello stesso colore.
“Che
diavolo hai fatto!” Raptomort non aveva mai visto nulla
di simile.
“Non
lo sapevi? È questa l’abilità del primo
Keyblade:
assorbire l’essenza altrui e convertirla in un altro Keyblade
come questo!” il
mago del tempo dette una rapida spiegazione “In altre parole,
questo è ciò che
hai nella tua anima!” tendendo in avanti il nuovo Keyblade.
“Interessante!”
commentò Raptomort “E così quello
sarebbe il
Keyblade che tenevo serbato dentro di me! Allora me lo prendo subito se
non ti
dispiace! ACCIO!” e tese una mano richiamando a sé
l’arma.
“Fa
pure!” Yaphisan non si oppose e quindi il Keyblade
andò
dritto nelle mani dell’avversario.
“Ecco
un ottimo potenziamento! Grazie infinite!” che non
poté
fare a meno di essere riconoscente “LO TESTERO’ SU
DI’ TE!” e lo avrebbe usato
per annientare l’avversario.
“C’è
una cosa che ho omesso di dirti!” ma Yaphisan lo attese
calmo “Tu non hai mai avuto un Keyblade dentro di te! Quello
è solo il tuo
attacco assorbito e trasformato temporaneamente. Ti sei fregato con le
tue
mani!” rivelandogli di aver detto una piccola bugia.
“CHE
COSA!” ruggì lo stregone “ALLORA
QUESTO… MERDA!” troppo
tardi si rese conto che il suo cosiddetto Keyblade stava brillando
e…
FRABOOOMMM!
Un
istante dopo esplose provocando una tremenda esplosione.
“Spiacente!
Non tutti possono ottenere un Keyblade, nemmeno
con questo!” rispose il mago del tempo.
“DANNATO
BASTARDO!” Raptomort uscì
dall’esplosione con
diversi graffi e puntò furioso il Sandtimes.
“Spirito
del tempo: ONDA DEL GRIFONE!” ma questo rispose
concentrando la sua energia magica facendole assumere la forma parziale
di un
Grifone che lanciò contro l’avversario.
“NON
MI’ FREGHI!” ma questo attivò una
barriera annullando
l’attacco.
“Come pensavo!” ma
questa mossa era stata prevista dal Sandtimes
“THUNDAGA!” che avvolse il
Keyblade di un potente incantesimo basato
sull’elettricità e lo calò…
CLANG!
Ma
Raptomort lo bloccò usando una runa.
“La
mia supposizione quindi era corretta: queste rune sono un
potenziamento dei tuoi attacchi e incantesimi!”
commentò Yaphisan mentre faceva
pressione.
“Potenziamento?”
fece Raptomort “MUAHAHAHAH! SBAGLIATO LE
RUNE SUL MIO CORPO SONO TUTTI GLI INCANTESIMI DI’ CUI
DISPONGO!” ma sorprese
l’avversario con questa rivelazione e…
FLASH!
Da
tutte le rune partirono dei fasci di energia che
investirono il Sandtimes “AAAAARRRGGGHHHHH!” che fu
ferito all’addome e a una
gamba.
KAPOM!
Poi
ricevette un potente pugno in faccia e fu sbalzato via.
“MUAHAHAHAHAH!
PIACIUTA LA SORPRESA!” esplose lo stregone.
“Niente
male!” rispose il Sandtimes che si rimise in piedi
mentre le sabbie del tempo guarivano le sue ferite “Non mi
sarei mai aspettato
che quelle rune fossero tutti gli incantesimi di cui
disponi!” commentando poi
quello che aveva saputo.
“Vero!”
rise Raptomort “Sono funzionali non solo per i miei
scontri ma anche per il mio ruolo di guardiano!” aggiungendo
queste parole.
“Guardiano?”
che suscitarono l’attenzione di Yaphisan.
“Certo!
Io sono colui che sorveglia una delle bestie
dell’Apocalisse!” rispose Raptomort
“Questi incantesimi rappresentano il mio
vincolo con essa e anche la sua evocazione!” aggiungendo
questo terribile
particolare.
“Capisco!”
ma Yaphisan non mostrò alcuna preoccupazione.
“Che
c’è? Non hai nulla da dire?” fece lo
stregone alquanto
stupito.
“E
perché dovrei!? Io ho un legame con una forza che non ha
rivali nemmeno con le bestie apocalittiche e, se mi costringerai, la
userò
contro di te!” spiegò il mago del tempo.
“Ah
si?” ghignò lo stregone “NON DARTI TANTE
ARIE SANDTIMES!”
e si lanciò all’attacco.
“Forza
divina!” Yaphisan rispose all’attacco facendo
roteare
il Keyblade e creò un vortice di fuoco magico
“MEGIDDO ARC!” per poi lanciarlo
contro lo stregone.
“CHE
PENSI DI’ FARE EH!” in risposta Raptomort
attivò una
barriera che bloccò l’attacco “Dannazione!
Un incantesimo distruggi-demone! Per fortuna che l’ho
bloccato o non ne uscivo
illeso!” pensò tra se.
“RUNE
STRIDE!” ma Yaphisan non si fermò e
lanciò un altro
incantesimo consistente in una potente onda di energia luminosa contro
l’avversario che….
ZOCK!
Distrusse
la barriera e lo ferì di striscio a una spalla.
“Dannato!
QUESTA ME LA PAGHI!” ruggì Raptomort che
concentrò
alcune delle rune nelle mani “DRAGON SLAVE!” per
poi lanciare di nuovo
l’attacco Schiavizza Draghi.
“La
metterò in conto!” rispose Yaphisan che
usò le sabbie del
tempo per deviare l’attacco verso l’alto
“Dico e ripeto che il Dragon Slave non
si addice per niente a uno come te! Tu non lo usi per portare
giustizia!” e
riprese l’avversario sull’uso del precedente
incantesimo.
“Sai
quanto me ne importa! Ciò che conta è il
risultato!”
rispose lo stregone digrignando i denti “Vediamo se questo
riesci a bloccarlo!
« È più oscuro delle tenebre,
è più nero della notte più profonda,
io invoco
l'aiuto di chi governa lo sconfinato ed eterno mare del caos, in nome
della
pace e della giustizia faccio appello a tutti i poteri più
remoti
dell'oscurità, ho bisogno di loro perché mi
aiutino a distruggere per sempre i
miei nemici e tutti coloro che saranno tanto sciocchi da osare
attaccarmi
credendosi invincibili. Luce Nelle Tenebre!!! » GIGA
SLAVE!” e usò un altro
incantesimo potenziato dalla formula completa
“MUORI!” scagliandolo contro il
Sandtimes.
“Con
questo dovrò faticare parecchio!” che si
preparò a
bloccarlo “VAS GLUUDO!” creando un piccolo scudo
avvolto dalle sabbie del tempo
che bloccò temporaneamente l’attacco
“Sabbie del Tempo: RUGGITO DEL DRAGO
INFINITO!” per poi concentrare la sua forza plasmandola sotto
forma di un
grande drago che si scontrò con l’attacco.
“ILLUSO!
NON TI LASCERO’ LA SODDISFAZIONE DI’ FERMARE IL MIO
ATTACCO!” ruggì Raptomort che
intensificò la forza del suo incantesimo.
“Dannazione!” di
fronte a quest’aumento di forza, Yaphisan cominciò
a cedere “No, non posso
permettermelo! Non permetterò che i ragazzi vengano
coinvolti!” ma nel vedere
chi aveva dietro, capì di non potersi arrendere mentre
sentiva che il suo corpo
iniziava a sgretolarsi “Sto andando oltre il 40%!”
segno che la maledizione
della Maschera dello Spettro stava agendo “Ma non posso
arrendermi!” e continuò
a resistere.
“OH
NO! IL SIGNOR YAPHISAN STA ANDANDO OLTRE IL 40%!”
gridò
Angel preoccupato “HA INTENZIONE DI’ SACRIFICARSI
PER FERMARE L’ATTACCO!”
capendo le intenzioni del Sandtimes.
“CHE
COSA!”
Gridarono
tutti preoccupati.
“NO
NONNO!” Jasmine era pronta a correre in suo aiuto
ma…
“No!”
fu fermata da Oscar “Questo duello magico va al di
là della
nostra portata! Possiamo solo credere in lui!” non
c’era altro da fare.
“MA
CHE DAVOLO DICI! NON POSSIAMO LASCIARLO MORIRE!” la
giovane Uchiha non si sarebbe mai perdonata un simile sacrificio.
“Credimi
quando ti dico che vorrei lanciarmi anch’io in suo soccorso
ma non so cosa fare!” ammise la Kirgsley col capo basso.
“E
allora ci penso io!” intervenne Jaden risoluto.
“CHE
DIAVOLO VUOI FARE!”” gli chiese Naruto che non
capiva.
“Semplice!
Userò la carta trappola Forza Riflessa per
rispedire l’attacco al mittente! Così vediamo se
la lucertola non ne risente!”
ed espose un semplice, quanto efficacie piano.
“Ehi,
è un’idea!” ammise Naruto.
“Devo
deluderti, ma c’è un problema!” ma
Shaoran intervenne a
frenare l’entusiasmo dell’amico “La forza
di quell’incantesimo è troppo grande!
Non riuscirai a fermarlo!” esponendo il problema.
“Io
ho un’idea!” ma Shikamaru si fece avanti convinto
di aver
trovato una soluzione “E se usassimo la forza congiunta delle
Sakura Card e di
tutti noi sulla carta trappola cosa succederebbe?”
esponendola subito.
“Potrebbe
funzionare ma poi resteremo senza forze!” rispose
Shaoran esponendo quest’altro problema.
“Meglio
essere prosciugati che morire senza fare niente!”
rispose il Nara.
“Non
possiamo fare altro!” concordò il Lì
insieme con gli
altri.
“Allora
facciamolo!” rispose la giovane Uchiha.
“FERMI NON FATE NIENTE!”
ma la voce di Yaphisan li raggiunse
mentalmente.
“MA
CHE DIAVOLO DICI NONNO! VEDIAMO BENISSIMO CHE…”
Jasmine
stava per rispondere ma…
“Abbi fiducia in me,
nipotina mia!” fu interrotta dal nonno
“Lo
fermerò io!” e chiuse la
comunicazione.
“COSA!
MA CHE VUOLE FARE IL VECCHIETTO!” esplose Naruto.
“Di
sicuro ha in mente qualcosa per ribaltare la situazione,
ma un piano di riserva non danneggia!” rispose Shikamaru
certo di questo “Se
entro un minuto non fa niente, agiremo di testa nostra, siete
d’accordo?” e si
rivolse ai compagni che…
“SI’!”
Risposero
quasi tutti positivamente.
“Che diavolo vuole fare
adesso!” quasi tutti perché Sasuke non
aveva risposto e stava osservando
l’evolversi dello scontro.
NEL
LUOGO DELLO SCONTRO
“Che ragazzi premurosi!
Vogliono aiutarmi anche se il loro aiuto non è necessario!”
pensò Yaphisan
con un sorriso mentre il suo corpo si stava disintegrando sempre di
più.
“ORMAI
SEI FINITO!” ruggì Raptomort dall’altra
parte.
“Non
ci contare!” rispose di rimando il mago del tempo che
concentrò le sue sabbie e poi
“Teleport!” usò un incantesimo
che…
PUFF!
Fece
sparire l’attacco avversario, spedendolo altrove.
“Dannato!”
nel vedere che il suo incantesimo era stato
teletrasportato via, Raptomort digrignò i denti rabbioso.
“Di
sicuro non ti lasciavo fare i tuoi comodi!” rispose
Yaphisan ansimante mentre le sabbie del tempo curavano le sue ferite
“A questo
punto è il momento d’iniziare a fare sul serio non
credi?” propose poi.
“Era
ora che ti decidessi!” ghignò lo stregone
“Mi chiedo
però quanto durerai se non puoi usare più del 40%
dei tuoi poteri! Avrei
preferito batterti al massimo della tua forza!”
rammaricandosi solo che non
avrebbe potuto affrontare Yaphisan al massimo del suo potere.
“Non
temere, ho un piccolo trucchetto in serbo!” rispose il
mago del tempo per poi far sparire il Keyblade e giungere le mani.
“Allora
tiralo fuori, io ti aspetto!” rispose Raptomort che
incrociò le braccia.
“Grazie
per la pazienza! Non verrai deluso!” rispose di
rimando Yaphisan che “RICHIAMO DEL TEMPO!”
appoggiò le mani a terra…
PUFF!
PUFF!
Generando due nuvole
dorate da cui ne uscirono due creature ben note: il Dahaka e il Grifone.
Il
Dahaka era una creatura umanoide alta più di cinque metri.
L’enorme e possente corpo era interamente coperto da
un’armatura nera che
arrivava fino alla testa sulla quale spuntavano due corna ricurve da
diavolo
lasciando scendere liberi dei lunghi capelli neri. Il volto era
interamente
nascosto da pura oscurità e solo gli occhi bianchi erano
visibili.
“UUUUUOOOOHHHHH!”
ruggì il guardiano delle sabbie del tempo.
Il
Grifone era una creatura dal corpo felino alto quattro
metri e mezzo interamente grigio. La testa era coperta da un elmo nero
che
permetteva di vedere solo gli occhi rossi e le grandi corna dello steso
colore.
Le immense ali piumate erano giallo scuro mentre la coda finiva con un
arpione.
Le potenti zampe erano coperte da protezioni di ottone.
“GGGRRROOOOAAAARRR!”
e anche la creatura alata lanciò un
potente ruggito.
“Ma
guarda che bella sorpresa! Il Dahaka e il Grifone: gli
animaletti catturati e addomesticati da Dark Dastan. Era da parecchio
che non
li vedevo!” ghignò Raptomort “Se intendi
usarli contro di me, sappi che non
serviranno a niente!” e tese una mano verso di loro
“Cham Imperius!” lanciando
un altro incantesimo.
“GGGRRROOOAAARRR!”
Le
due creature si accasciarono a terra in preda ad atroci
sofferenze sia fisiche e mentali.
“Fra
poco sarete di nuovo assoggettate a me!” ghignò
Raptomort “Hai commesso un errore ad affidarti a loro! Non lo
sai che sono uno
specialista negli incantesimi di possessione?” e
rivelò di essere l’artefice
dell’assoggettamento delle due creature.
“Lo
so bene! Ti ho spiato nei panni di Korag e so che il
Dahaka e il Grifone sono vulnerabili alla tua magia oscura!”
rispose calmo
Yaphisan “Ed è per questo che ora i miei compagni
si evolveranno!” e schioccò
le dita.
GLANG!
CLANG!
Della
catene dorate apparvero dal nulla e imprigionarono le
due creature che continuavano a contorcersi dal dolore.
“Evolversi?
Che hai in mente?” Raptomort non lo seguiva.
“Specchio
dell’Anima!” in tutta risposta il Sandtimes
pronunciò queste parole e…
PUFF!
Nelle
sue mani apparve uno specchio bianco di pregiata
fattura, decorato con foglie di vario tipo e incorniciato da ali di
farfalla. Il
luminoso vetro di cristallo a forma circolare splendeva alla luce del
sole.
“Non
mi dire! Quella è la prima creazione di Morgana, la
regina delle fate vero?” fece stupito lo stregone.
“Esatto!”
rispose Yaphisan “Prima di venire qua, gliel’ho
chiesto in prestito per fare un nuovo incantesimo: questo è
il mio asso nella
manica!” e lo alzò verso il cielo.
“Forza
allora, tiralo fuori o sarai schiacciato dalle tue
stesse creature!” detto questo il demone
intensificò la forza dell’incantesimo
sulle due creature.
“Clow Reed, con questo
ha inizio il nostro accordo!” il mago del tempo
fece questo strano pensiero
e poi “Iniziamo! << Portale
dell’aldilà, io t’invoco! Con profonda
umiltà
ti chiedo di aprire le tue porte e permettere a me vivo
l’accesso al tuo
glorioso interno! >>” e in quel
momento…
RRRRUUUMMMBBLLLLEE!
Dalle
profondità del deserto emerse un grande portone fatto
di una misteriosa pietra bianca e privo di serratura.
“La
porta dell’aldilà! Incredibile, vuoi usare una
formula di
altissimo livello nonostante la tua maledizione!” di fronte a
un simile
spettacolo Raptomort rimase sbalordito.
“<<
Ora ti prego, apriti per me! Io sono il custode di
tutto ciò che è buono in questo mondo, che con la
sua anima disperde il male
dal creato. Concedimi di entrare dentro di te e, forte della mia
primordiale
promessa, permettimi di attingere alla tua forza per abbattere le forze
ostili
al creato! >>” Yaphisan continuò la
sua formula e…
TLACK!
Come
risposta a essa, l’enorme portone si aprì
avvolgendo di
candida luce tutto quel mondo desertico.
“AAAAARRGGGHH!
QUESTA LUCE E’ TROPPO FORTE! MI’ STA FACENDO
SENTIRE DOLORE!” essendo un demone del male, Raptomort
sentì che quella forza
positiva era letale per lui.
“Ehi!
Mi sento benissimo!”
Vicino
all’Accademia, tutti i ragazzi si sentivano leggeri
come piume, come se quella luce li stesse facendo rinascere.
“Cos’è
questa sensazione di calma?” uno dei più increduli
era
Sasuke “E’ come se fossi libero dalla
vendetta!” e per fortuna sembrava essere
molto illuminante per lui^^.
“Specchio
dell’Anima, agisci! Ora che la porta è aperta,
richiama in questo mondo le anime delle mie sorelle! Sara Sibilla
Sandtimes e Jasmine
Jade Sandtimes seguite la mia voce e tornate nel mondo dei viventi una
seconda
volta” lo specchio nelle mani di Yaphisan
s’illuminò e…
FLASH!
Un
raggio bianco partì da esso verso la porta per poi tornare
dentro lo stesso e con questo il portone si chiuse e
sprofondò di nuovo nel
terreno.
“E
ora il gran finale!” Yaphisan puntò lo specchio
verso le
due creature “Sara rinasci nel corpo del Dahaka e tu Jasmine
rinasci in quello
del Grifone! Che la vostra nuova vita cominci! RISURREZIONE!”
detto questo...
FLASH!
FLASH!
Due
fasci di energia colpirono le due creature che furono
circondate dal sigillo dei Sandtimes e quando questo
sparì…
“Ma
cosa è successo?”
il Dahaka si alzò tenendosi la
testa.
“Mi
sento strana, come se mi fossi appena
svegliata da un lungo sonno!”
anche il Grifone si rimise in piedi sentendosi confuso.
Le
due creature ora erano libere dalle catene e sembravano
aver acquisito la capacità di parlare ma, cosa incredibile,
la loro voce era
femminile.
“Sara,
Jasmine!” Yaphisan chiamò le creature con quei
nomi e
queste si voltarono.
“Yaffy,
sei tu? Ma cosa ti è successo?”
il Grifone, alias Jasmine, osservò
incredulo l’aspetto del Sandtimes.
“Sei
ancora sotto l’effetto della
Maschera dello Spettro! Ma come mai sei così piccolo?”
il Dahaka, alias Sara notò che
Yaphisan sembrava un nanetto.
“Ecco...
veramente sei tu che sei più grande Sara!” rispose
il mago del tempo “Per favore ragazze non
spaventatevi!” sapeva cosa sarebbe
successo di lì a pochi secondi^^.
“S-Sara?”
fece Jasmine che si voltò verso il
Dahaka.
“J-Jasmine?”
stessa cosa fece Sara.
Ci
furono alcuni secondi di silenzio poi….
“AAAAAAAHHHHHHHH!
CHE COSA MI’ E’ SUCCESSO!”
Gridarono
le due creature con gli occhi sgranati.
“PERCHE’
HO L’ASPETTO DEL DAHAKA! CHE
DIAVOLO DI’ SCHERZO E’ QUESTO! NON POSSO
PRESENTARMI A BRAD E SALADINO IN
QUESTO MODO!”
la povera Sara non sapeva cosa fare mentre pensava a questi
misteriosi Brad e Saladino^^ (forse il secondo dice qualcosa).
“CHE
COS’E’ QUESTO ASPETTO! COME HO FATTO
A DIVENTARE UN QUADRUPEDE! CHE FINE HA FATTO IL MIO CORPO E,
SOPRATTUTTO DOV’E’
LA MIA PICCOLA KAELEENA!”
anche Jasmine si disperava per questo nuovo aspetto.
“Sara,
sorellina, Jasmine, moglie mia, prestatemi un momento
di attenzione!” Yaphisan si fece avanti pronto a spiegare
come stavano le cose.
“Yaffy,
dimmi che cosa ci è successo!
Tutto ciò che ricordo è… No! KAELEENA
STA BENE! DAISHI NON L‘HA UCCISA VERO?”
nel ricordare gli ultimi attimi
della sua precedente vita, Jasmine fu presa dal batticuore.
“Nostra
figlia sta bene tesoro!” ma Yaphisan le dette subito
una risposta rassicurante “Da quando sei morta sono passati
diversi millenni e
ora Kaeleena è diventata una donna bellissima e anche una
madre eccezionale!”
aggiungendo anche questo particolare.
“Nostra
figlia è sposata?”
fece incredula la moglie e lui
annuì “CHE
BELLO!”
e Jasmine non poté che esserne felice.
“Sono
di nuovo zia?”
fece commossa Sara “Ma
questo non
è il momento! Ti prego Yaffy che cosa è successo
ai nostri amici? Tutto quello
che ricordo è di aver visto i loro volti disperati mentre
una lama mi usciva
dal petto!”
e nemmeno lei ricordava felicemente i suoi ultimi momenti
di vita.
“Quel
maledetto e folle di un re narcisista ti ha trapassato
il cuore, una parte che nemmeno le sabbie del Tempo possono curare.
Brad ha dato
di matto e l’ha impalato alle porte della sua
città distrutta e poi è impazzito
diventando una creatura della notte” rispose Yaphisan
piegando tristemente il
capo “Saladino è tornato nella sua terra ed
è passato alla storia morendo in
battaglia; Jor-El è tornato nel suo mondo; Sparda e Inu
Taisho invece hanno
fatto perdere le loro tracce, non so se sono ancora vivi o
no!” e spiegò anche
i destini di questi altri vecchi compagni “Mentre io, sono
ancora imprigionato
in questa maledetta maschera fino a quando Daishi non
morirà!” e il suo.
“Quel
piccolo
traditore, non avrei mai immaginato che desiderasse il potere!”
disse Jasmine “Non
so chi
siano questi Brad, Saladino, Jor-El, Sparda e Inu Taisho ma se tenevi a
loro
allora mi dispiace per la loro scomparsa!”
citando i cosiddetti amici che lei non aveva
avuto la possibilità di conoscere.
“Ora
però passiamo a quest’altro
problema: che diavolo è successo ai nostri corpi!”
e Sara tornò all’argomento
iniziale “Perché
Jasmine ed io ci troviamo nei
corpi del Dahaka e del Grifone?”
ed esigeva una risposta.
“Dahaka
e Grifone?”
chiese Jasmine che non capiva.
“Il
Dahaka e il Grifone sono due creature nate dalla mia
magia in un periodo successivo alla tua morte, ecco perché
non li conosci!”
rispose subito Yaphisan alla moglie “Per quanto riguarda la
tua domanda Sara,
devi sapere che i vostri corpi non ci sono più! Ormai sono
ridotti in polvere e
non possono più contenere le vostre anime. Per questo ho
usato un incantesimo
di Resurrezione combinato a uno di Trasmutazione, ma sfortunatamente
non si è
completato a causa di questa maschera che mi ha sigillato il 60% dei
poteri e…”
ma s’interruppe a causa di un forte attacco di tremarella
provocato dalle due
<< ragazze >>….
“Yaphisan
Saganon Sandtimes! Facci tornare al
nostro aspetto umano!”
Che
lo guardarono con una faccia da Oni sanguinario^^.
“N-Non
posso!” rispose lui sentendosi improvvisamente piccolo
come una pulce^^ “Solo i creatori di mondi possono fare
qualcosa per voi!” e
sperava di averle calmate ma…
“NON
PRENDERCI PER IL CULO!”
Ruggirono
le due e si avventarono sul povero mago del tempo
che fu riempito di mazzate^^.
“AHAHAHAHA!”
di fronte a quella scena Raptomort non riuscì a
trattenere le risate “OH MAMMA! OH MAMMA! CHE RISATA
DI’ GUSTO! DA QUANTO NON
MI’ CAPITAVA DI’ ASSISTERE A UNA SCENA
COSI’ DIVERTENTE!” tanto da rotolarsi a
terra^^ “E’ IL COLMO! UN MAGO CHE VIENE PRESO A
BOTTE DALLE SUE STESSE
CREATURE! AHAHAAHAHAH!” e da avere le lacrime agli occhi^^.
“TU
STA ZITTO STUPIDA LUCERTOLA!”
Ma
le due << ragazze >> non apprezzarono la
scenata dello stregone e…
KAPO
M! KAPOM!
Con
un doppio pungo lo spedirono in orbita^^.
“CHE
FORZA!”
Questo
fu l’unico commento dei ragazzi mentre le loro
mascelle toccavano quasi terra^^.
“Non
so chi fosse quella bestiaccia ma di
sicuro non gli permetto di fare commenti su di te Yaffy!”
a Jasmine non piacevano quelli che
criticavano il marito.
“O
beh! Ha avuto la lezione che si
meritava!”
fece Sara mentre si batteva le mani “E
ora
torniamo a te Yaffy!”
per poi tornare ad occuparsi del Sandtimes.
“Ehi
aspettate un attimo!” che si era rialzato con la faccia
simile a una mongolfiera “Lasciatemi spiegare, ok?”
e cercò la via diplomatica
o finiva col prenderle e basta^^.
“Hai
un minuto!”
Jasmine si mise in posa di gatto
egizio in attesa di una valida risposta.
“Calibra
bene le parole o le prendi di
nuovo!”
mentre
Sara chiuse le braccia.
“Bene!
Come stavo dicendo, non mi è possibile completare
l’incantesimo a causa di questa dannata maschera!”
iniziò il mago del tempo
“C’è solo un modo per restituirvi il
vostro aspetto umano, a parte il riuscire
a togliermi la Maschera dello Spettro: i creatori di mondi della
dimensione C!”
e spiegò l’unico modo per completare
l’incantesimo.
“Mai
sentita nominare!”
fece Jasmine.
“Idem!”
concordò Sara.
“Diciamo
che è abbastanza recente!” rispose Yaphisan senza
entrare nei dettagli “In quella dimensione ci sono maghi
straordinari dotati di
un grande potere magico noti col nome di creatori di mondi! Ognuno di
loro ha
dato la vita a miliardi di esseri viventi usando il principio
dell’esistenza
parallela, cioè esistono diversi alter ego della stessa
persona lì!” spiegando
anche questo “Un po’ di tempo fa, mi sono messo
d’accordo con uno di questi
creatori: lui e i suoi colleghi e amici vi ridaranno
l’aspetto umano in cambio
della mia collaborazione per risolvere un problema che hanno!
L’unico aspetto
negativo di questo accordo è che dovremo aspettare almeno
quindici anni per
poterlo realizzare!” aggiungendo sia l’accordo che
la fregatura.
“Cosa!
Perché così tanto tempo?!”
chiese incredula Jasmine.
“Questo
creatore con cui mi misi d’accordo è morto alcuni
secoli fa!” rivelò Yaphisan “Ma mi ha
fatto sapere che sarebbe risorto durante
una guerra che avverrà da qui a quindici anni e poi
adempirà ai patti!
Considerando la sua fama di veggente, gli ho dato fiducia!”
facendo capire che
la speranza non era svanita.
“Resuscitare
durante una guerra? Come? E
poi perché non ti sei rivolto agli altri creatori?”
Jasmine pose questa giusta sfilza di
domande.
“E
poi chi sarebbe questo creatore con
cui ti sei messo d’accordo?”
anche Sara pose una giusta domanda.
“Uno
dei maghi che ho sempre desiderato affrontare per capire
chi è il migliore: Clow Reed!” Yaphisan rispose
alla domanda di Sara “E poi
l’accordo che abbiamo fatto deve restare segreto fino a
quella data o saranno
guai!” spiegando a Jasmine il perché non si era
rivolto ai colleghi del grande
mago creatore delle Clow Card ora catturate e convertite dalla piccola
Kinomoto. (la guerra in questione è raccontata nella fic
Card Captor Naruto di
Alextintura. Chi lo segue sa già com’è
andata^^.)
“Se
è lui che te l’ha chiesto, allora
dobbiamo fidarci!”
a questo punto Jasmine era soddisfatta.
“Solo
un’altra domanda: perché ci hai
resuscitato a quindici anni di distanza da questi eventi!”
per Sara questo punto non era
chiaro mentre….
CRASH!
Raptomort
tornò dal suo viaggetto in orbita finendo con la
parte superiore del corpo sotto la sabbia^^.
“Ecco
il motivo!” e Yaphisan indicò lo stregone che si
stava
dimenando per uscire da lì “Il suo nome
è Raptomort ed è uno stregone demoniaco
al servizio di Abhadon, l’entità primaria del
male! Ahimè, anche se finora gli
ho tenuto testa, non credo di poterlo sconfiggere definitivamente col
solo 40%
dei miei poteri. Per questo ho evocato il Dahaka e il Grifone e usato
l’incantesimo della rinascita
dall’aldilà servendomi dello specchio
dell’Anima
della piccola Morgana come catalizzatore per le vostre anime”
e spiegò
dettagliatamente il perché le aveva richiamate con un
così largo anticipo.
“Se
è questo il motivo, allora va bene!”
Jasmine si alzò e puntò lo
stregone “I
demoni di Abhadon sono solo feccia!”
ed espresse il suo pensiero.
“Salvo
qualcuno, nessuno di loro si
salva!”
anche
Sara era pronta a menare le mani “Un’ultima
cosa: che ne è dei nostri
poteri?”
volle
sapere se conservavano ancora le loro abilità o no.
“Sono
rimasti invariati anzi, con i corpi del Dahaka e del
Grifone sono aumentati esponenzialmente” rispose il mago del
tempo “Jasmine, il
tuo nuovo corpo è dotato di rigenerazione accelerata e,
malgrado la mole, sei
velocissima e resistente, mentre il tuo Sara è invulnerabile
a qualunque
attacco, inoltre sei dotata dei tentacoli del tempo che ti permettono
di
afferrare a distanza qualunque preda!” ed elencò
rapidamente le nuove abilità
delle due ragazze.
“I
poteri del Dahaka li conoscevo già e
sono ottimi anche per la mia abilità come spadaccina!”
fece Sara stringendo il pugno
destro.
“Non
perdiamo altro tempo, andiamo a
farlo a pezzi!”
Jasmine si avviò per prima seguita dalla sorella e dal
marito.
TLACK!
Nel
frattempo lo stregone era riuscito a liberarsi e stava
sputando un fiume di sabbia dalla bocca^^ “BLEAH! CHE
SCHIFO!” e con un
incantesimo fece apparire spazzolino e dentifricio per levarsi quel
sapore
dalla bocca^^.
“La
pianti di fare lo scemo e combatti?”
fece Jasmine infastidita da quel
comportamento.
“GLUP!
Prova tu a ingoiare un quintale di sabbia in una volta
e poi fammi sapere!” rispose lo stregone mentre sputava il
dentifricio^^ “Ok,
stop con le scene comiche e ricominciamo!” per poi tornare
serio e pronto a
riprendere il duello magico.
“Scusa
tanto lucertola troppo cresciuta
ma io e mia sorella non abbiamo tempo da perdere con te! Quindi la
faremo
finita subito!”
Sara non aveva tempo da perdere con lui.
“Il
mio nome è Raptomort: tenetelo bene a mete perché
sarà
l’ultimo che sentirete nella vostra nuova vita!” ma
lo stregone iniziò subito
con le minacce “E ora troviamo anche per voi dei validi
avversari!” e aprì le
mani al cielo “Prima pensiamo a te mia cara cornuta!
<< Invoco il potere
della più profonda oscurità! Che essa giunga in
mio aiuto combinandosi col
fuoco che nasce dal più profondo girone degli inferi! Forte
del loro potere, io
abbatterò ogni mio avversario che sarà tanto
sciocco da sfidarmi! >> A ME
GRANDE BALROG!”ed invocò un avversario per
Sara….
BOOOMM!
Infatti,
un’ombra giunse da chissà dove e prese forma
davanti
ai contendenti per poi essere in parte avvolta dalle fiamme.
Apparve
una creatura da film dell’orrore: un grande demone
alato dal corpo fatto di oscurità e avvolto dalle fiamme.
Nella mano destra
impugnava una spada fiammeggiante mentre nella sinistra una frusta
fatta di
fuoco (chi ricorda il Signore degli Anelli, conosce il suo aspetto).
“GGGGRRROOOOAAAARRR!”
e lanciò un feroce ruggito in segno di
saluto.
“Ha
usato un’arte proibita per evocare
un demone del mondo di sotto! È terribile!”
fece Sara stupita.
“E
ora pensiamo alla quadrupede!” ghignò Raptomort
“Sono
sicuro che v’intenderete alla perfezione! <<
Oscurità che vieni
dall’alto, scendi verso questa terra maledetta e spalanca le
tue ali fatte dal
vento che soffia nella Giudecca! Forte di questo potere, io
abbatterò senza
pietà gli stolti che mi si opporranno finché le
loro membra non saranno ridotte
in polvere! >> A ME ABISSO VOLANTE!” evocando
un’altra creatura
mostruosa…
BOOM!
Dal
cielo piombò un’altra grande ombra che si
compattò fino a
formare una creatura che non aveva nulla di questo mondo.
Aveva
l’aspetto di un grande rettile alato avvolto dalle
tenebre. L’unica cosa realmente visibile erano gli occhi
color rosso sangue che
non trasparivano nessuna emozione (E’ simile alla creatura
apparsa nel primo
film di Eragon).
“Tu
guarda, ho un compagno di giochi
tutto mio!”
Jasmine la buttò sul ridere “Yaphisan
ce la
fai a tenerlo a bada per qualche altro minuto?”
per poi rivolgersi al consorte.
“Puoi
contarci! Ma fate in fretta!” che dette esito positivo
mentre impugnò nuovamente il Keyblade.
“Finite
le presentazioni, direi di dare inizio alle danze!”
ghignò Raptomort
“ALL’ATTACCO!” e ordinò alle
sue creature di attaccare.
“ANDIAMO!”
I
tre Sandtimes furono pronti ad accoglierli.
NEI
PRESSI DELL’ACCADEMIA
“Questo
duello magico è davvero incredibile!”
commentò
Shaoran che era uno dei pochi a capire cosa era successo.
“Non
ci capisco niente di magia ma posso davvero dire che è
qualcosa d’incredibile!” ammise Gaara che era
rimasto impressionato da un
simile spettacolo.
“E’
davvero roba forte la magia!” commentò Naruto
senza
parole.
“Di
sicuro, ma non è qualcosa che va presa alla
leggera!” li
avvertì Angel “Abusarne provoca conseguenze a
volte irreparabili!” che sembrava
averne viste diverse.
“Quali
sarebbero!” chiese curioso Shikamaru mentre era nella
sua classica posa di riflessione “Devo
sapere più cose possibili e trovare una giusta strategia!”
infatti stava
pensando a un metodo per battere lo stregone.
“Per
esempio si diventa succubi della magia stessa senza
accorgersene fino ad autodistruggersi!” rispose Oscar.
“Se
poi non si è dotati della giusta esperienza e
quantità di
potere magico, l’incantesimo lanciato può
rivoltarsi contro il suo
utilizzatore!” anche Yué volle dire la sua.
“E’
vero, quando convertii la carta della Velocità ero a
corto di energie e questa impazzi! L’ho praticamente dovuta
catturare di
nuovo!” e la piccola Kinomoto ne sapeva qualcosa.
“Quindi
un mago deve essere davvero forte e conoscere tanti
incantesimi per non lasciarsi sopraffare da un incantesimo
sbagliato!” chiese
Jaden.
“No!
Non ha importanza quanti incantesimi si conoscano!”
rispose Jasmine “Ciò che conta è
qualcosa che conoscete anche voi: la forza di
non arrendersi mai!” forza che praticamente tutti avevano in
quel gruppo.
“Tsk!
Ciò che conta è avere il potere! Non conta
nient’altro!” ma Sasuke era di un’altra
opinione.
“CHE
DICI!”
Gli
gridarono tutti in coro.
“Voi
dite che non arrendersi mai serve a qualcosa! Non
prendetemi in giro!” ma l’Uchiha rimase della sua
opinione.
“Questo
è il modo di pensare degli stregoni oscuri! Ma
facendo così tralasciano le cose davvero
importanti!” gli rispose Jasmine a
tono “E se sei così scemo da non capirlo, rischi
di perderti per sempre!”
aggiungendo questo.
“In
qualunque caso, noi non possiamo fare nulla in una simile
situazione!” mentre Kakashi era concentrato su quello che
stava avvenendo sul
campo di battaglia.
“Non
tutto è perduto!” ma Asuma era sicuro che il suo
allievo
avesse già trovato una soluzione.
“Avete
ragione maestro Asuma! Ora andiamo da quel brutto
stregone e gliele diamo di santa ragione!” intervenne Naruto
carico e pronto a
buttarsi nella mischia ma…
BONK!
“DOBE!”
Ricevette
un sonoro pugno a martello in testa dall’Haruno e
messo a tacere^^.
“Povero
fratellone!” commentò la piccola Kinomoto.
“Certe
volte se le va a cercare!” commentò Alexis con la
gocciolona “Però ha ragione, non possiamo di certo
stare qui a guardare! Ci serve
un piano!” ma anche lei era d’accordo nel dover
fare qualcosa.
“Il
nostro avversario e uno stregone e anche parecchio forte;
dobbiamo agire con cautela!” commentò Chazz col
suo deck in mano “E ora ha
tirato fuori due pezzi grossi per combattere!” e
usò alcune carte mostro per
riprodurre la situazione “E di sicuro ha in serbo qualche
mossa.” seguita da
alcune carte trappola e magia coperte “Mentre noi abbiamo il
signor Sandtimes e
le sue due creature ma non credo ci siano altri assi nella
manica!” mettendo
davanti solo tre carte mostro.
“Su
questo ti sbagli!” intervenne Oscar “Il Dahaka e il
Grifone ora sono i contenitori delle anime di due donne appartenenti al
clan
Sandtimes: la moglie Jasmine Jade e la sorella Sara Sibilla! Quelle due
sono
forti! E poi chi ti dice che non abbiamo qualche asso nella
manica?” e gli fece
quest’altra domanda con un sorriso.
“Non
ditemi che non avete mostrato tutte le vostre carte!”
fece incredulo Jessie.
“Sì
hai indovinato!” confermò Jasmine con un altro
sorriso
“Abbiamo ancora diverse carte da giocare!” quindi
non tutto era perduto.
“Allora
esponetemele!” disse Shikamaru aprendo gli occhi
“Credo di aver trovato una strategia!” dando questa
bella notizia.
SCONTRO
DAHAKA/SARA VS BARLOG
Il
mostro fatto di fuoco e tenebra schioccò la sua frusta
verso la Sandtimes che la schivò agilmente.
“Wow!
È strano muoversi così!”
commentò la ragazza mentre faceva
delle grandi capriole per schivare gli attacchi.
“GGRROOAAARR!”
ma il Barlog non era della stessa opinione e
si lanciò in picchiata su di lei calando la spada…
ZOCK!
Colpendola
in pieno ma…
“Sveglia!
Io sono invulnerabile a
qualsiasi attacco, ma tu…”
la ragazza gli dette questa brutta notizia per poi…
KAPOM!
Colpirlo
con un potente pungo in faccia che lo scaraventò
via.
“…
No, non sei invulnerabile!”
prendendolo in giro.
“GGGRRROOOAAARRR!”
in risposta l’enorme bestia infernale si
lanciò all’attacco contro di lei con frusta e
spada sguainate.
“OPS!
Scusa ti ho offeso!”
fece lei mentre i suoi occhi
bianchi erano a forma di faccina comica.
CLANG!
CLANG!
Nel
frattempo parò l’attacco dell’avversario
a mani nude.
“Ringrazio
di essere invulnerabile ma
sento la mancanza di un’arma sai!”
fece lei per poi “Vediamo
se questi
funzionano! TENTACOLI DEL TEMPO!”
usare una mossa tipica del Dahaka.
SCHIAFFF!
SCHIAFF!
Infatti,
dal suo corpo uscì una moltitudine di tentacoli neri
con punta bianca che colpirono in pieno l’avversario
imprigionandolo.
“Preso
e ora tiriamo un po’!”
la ragazza aveva deciso che lo
avrebbe ridotto in pezzi ma….
“GRRROOAAARR!”
il Barlog aumentò l’intensità delle
fiamme che
lo ricoprivano e…
BOOM!
Generò
una piccola esplosione che fu sufficiente a liberarlo.
“Non
male! Se ti ci metti d’impegno non
sei male!”
commentò la Sandtimes “Oh!
Oh!”
per poi notare che l’avversario
stava per fare un’altra mossa.
“GGRRR!”
infatti, aveva spalancato fauci e mani generando
delle sfere di oscurità e fiamme per poi lanciarle contro
Sara.
“E
no! Non ti lascio la soddisfazione
di colpirmi!”
ma la Sandtimes, nonostante la mole, schivò agilmente tutte
le sfere quasi come se ne prevedesse la direzione.
“GGGGRRRR!”
e il fatto di non riuscire a colpirla fece
innervosire il Barlog.
“OPLA!”
mentre invece Sara sembrava divertirsi
un mondo “E’
inutile che ci provi amico! La mia
abilità nelle sabbie del Tempo si chiama Visione Divina:
posso prevedere il
futuro in tutte le sue forme e questo include anche la previsione delle
mosse
altrui!”
rivelando quale fosse la sua abilità “E
ora!”
per poi…
SCHIAFF!
CRASH!
Far
partire un tentacolo da sotto la sabbia che afferrò
l’avversario alla gamba e lo gettò a terra.
“ED
ECCOTI SERVITO!”
Sara gli saltò addosso e cominciò
a riempirlo di pugni.
“GGGGRRROOOOAAAARRR!”
ma il Barlog non rimase immobile e…
KAPOM!
Assestò
un potente calcio all’addome della Sandtimes
allontanandola.
“Ehi!
Non lo sai che le donne non si
toccano nemmeno con un dito? Non sei per niente romantico!”
commentò lei offesa.
“GGRR!”
in risposta il Barlog concentrò oscurità e fiamme
nella spada calandola a terra…
ZACK!
FRABBOOMM!
Generando
una potente deflagrazione.
“ACCIDENTI!
QUI MI’ CI’ VUOLE UNA
SPADA!”
la
ragazza schivò l’attacco ma capì di
aver bisogno di un’arma.
“Ehilà
zia Sara!” la salutò Jasmine.
“Eh!”
la Sandtimes si voltò alla sua
sinistra notando di essersi avvicinata all’Accademia o
più precisamente davanti
al Susanoo della giovane Uchiha “Bella
forma!”
commentò “Ragazzi,
qualcuno di voi può prestarmi una spada? Due secondi e la
restituisco subito!”
per poi fare subito una richiesta.
“GGGRRROOOOAAARRR!”
nel frattempo il Barlog si era lanciato
all’attacco contro di lei.
“SVELTI
UNA SPADA!”
insistette la Sandtimes.
“PRENDA
LA MIA!” e il primo a rispondere fu Naruto che
lanciò
la Spada di Luce.
“GRAZIE
PICCOLO! TE LA RIPORTERO’ SENZA
AMMACCATURE!”
che fu subito afferrata dall’enorme mano di Sara “Che
strana sensazione!”
pensò poi mentre la maneggiava.
CLANG!
Per
poi bloccare il fendente del Barlog.
“Scusa
amico ma ora devo farla finita!”
disse Sara con uno strano sguardo
negli occhi.
CLANG!
CLANG! CLANG! CLANG!
Infatti,
un istante dopo partì all’attacco lanciando una
serie rapidissima di fendenti, dimostrando di essere una spadaccina
eccezionale.
“GGRRR!”
il Barlog riuscì a bloccare i fendenti e tentò un
attacco con la frusta ma a contatto con la lama della spada questa
evaporò e…
ZACK!
Giunta
alla mano la mozzò di netto.
“AAAAAARRRGGGHHHHH!”
il Barlog cadde in ginocchio mentre si
teneva il braccio amputato.
“Curioso!
Una creatura come te dovrebbe
essere dotata di autorigenerazione, eppure la tua ferita non si
rigenera, quasi
come se fosse stata colpita da purissima…”
Sara interruppe il suo discorso per poi
notare la lama della spada che stringeva nella mano destra: stava
brillando “…
Luce?
Questa spada è fatta di luce! OTTIMO!”
era perfetta per abbattere un demone del
calibro del Barlog.
“GGGRRROOOAAAARRR!”
nel frattempo questo si era rialzato e
impugnava la spada nuovamente avvolta da tenebre e fiamme.
“Questo
è il gran finale!”
capì la Sandtimes che si preparò a
colpire “Tecnica
segreta delle Sabbie del
Tempo: TAGLIO DELLO SPAZIO TEMPO!”
per poi lanciarsi all’attacco e stessa cosa fece il Barlog.
ZACK!
FRABBOOMM!
L’impatto
fu assordante. I due avversari erano uno dietro
l’altro con le spade tese in avanti: per alcuni istanti non
si capì chi avesse
vinto quando….
CRASH!
Il
busto del letale Barlog si staccò dal resto del corpo e
cadde a terra segnando la vittoria della Sandtimes.
“Vittoria!”
esultò la ragazza mentre il corpo
dell’avversario si dissolse “Grazie
per il prestito ragazzino!
Prendi!”
per
poi restituire la spada al suo proprietario lanciandogliela e
questa…
ZOCK!
CRACK!
Si
conficcò a pochi centimetri dalle gambe
dell’Uzumaki
causando una piccola crepa^^.
“Scusa!”
disse imbarazzata Sara “Comunque,
posso sapere il tuo nome?”
e volle togliersi questa curiosità.
“TI
SEMBRA IL MODO DI’ RESTITUIRE LE COSE! POI E’ UNA
SPADA
ACCIDENTI!” sbraitò di rimando il povero biondino
che per un attimo aveva
temuto per la sua virilità^^ “COMUNQUE IO SONO
NARUTO UZUMAKI E UN GIORNO
DIVENTERO’ HOKAGE!” per poi presentarsi.
“Lieta
di fare la tua conoscenza
Naruto!”
rispose lei con un sorriso (solo gli occhi lo facevano capire che
sorrideva^^)
“Hai
davvero una bella spada, in tutti i sensi!”
si complimentò lei per poi tornare
ad aiutare Yaphisan e Big Jasmine.
“<<
Hai davvero una bella spada, in tutti i sensi!
>>” Kiba ripeté alla perfezione la
voce della Sandtimes “Mi sa che là
sotto è piccola!” prendendolo in giro.
“KIBA!”
Gli
gridarono tutti^^
“Scusate,
mi è venuta spontanea!” si giustificò
l’Inuzuka^^.
CRUNCH!
“AHI!”
ma il suo cucciolo non l’aveva gradita per nulla.
“VAI
AKAMARU!”
E
gli altri tifavano per il cucciolo^^.
NEL
CIELO
Intanto
sopra le teste di tutti era in corso un duello aereo
tra Jasmine e l’Abisso volante.
“Non
te la cavi male amico!”
lo sbeffeggiò la Sandtimes mentre
volava sempre più in alto.
“GRRR!”
intanto la creatura oscura la seguiva a ruota senza
perdere terreno lanciando sfere ad aria compressa.
“Ok,
direi che il riscaldamento è finito!
ADESSO TI AGGIUSTO IO!”
raggiunta una certa quota Jasmine si voltò verso il basso e
si lanciò in picchiata.
“GGRRR!”
in risposta l’Abisso volante si scansò
all’ultimo
secondo evitando di essere ghermito dalla mossa avversaria.
“E
bravo ma non è abbastanza! “
la Sandtimes si aspettava una
simile mossa infatti fece una rapida virata andando a scontrarsi contro
l’avversario con un potente colpo di testa.
“GGGRRROOOAAA!”
la creatura ruggì furiosa mentre cadde verso
il suolo.
“Non
dirmi che ho già vinto!”
Jasmine credeva che l’avversario
fosse più forte ma….
SBRANG!
SBRANG!
Si
ritrovò colpita da due sfere di aria compressa.
“E
così stavi aspettando questo eh?”
fece lei digrignando i denti
mentre l’Abisso volante recuperava quota “Se
speri di avermi fatto
qualcosa ti sbagli di grosso! ARRIVO!”
e con un colpo d’ala si lanciò contro la
creatura che…
“GGGRRR!”
fece altrettanto spalancando le fauci.
BOOM!
Generando
una potente onda d’urto.
“Cavolo
che testata!”
commentò la Sandtimes scuotendo la
testa “Di
questo passo non la
finisco più! Devo darmi una mossa a battere questa
bestiaccia!”
pensò tra se “Yaffy
ha detto
che i miei poteri sono immutati, anzi sono anche aumentati! Allora
vediamo di
cosa sono capace con questa forma!”
e concentrò le sabbie del Tempo intorno al suo corpo.
“GGGGRRROOOOOAAARRR!”
l’Abisso volante si lanciò a tutta
velocità verso il Grifone caricando una grande sfera di aria
compressa
potenziata con l’oscurità che aveva dentro di se e
la sparò.
“NON
ILUDERTI!”
ma Jasmine la evitò all’ultimo
istante salendo più in alto.
“GGRROOOAARR!”
la creatura oscura non cedette e continuò a
lanciare le sue sfere di energia prontamente schivate dal Grifone.
“ADESSO
BASTA SCHIVARE! ARRIVO A
PRENDERTI!”
ma ora ne aveva abbastanza di stare sulla difensiva e si
lanciò rapida verso l’avversario “ORA
CHE HO CAPITO COME FUNZIONA QUESTO
CORPO NON MI’ BATTI PIU’! RINFORZO DEL TEMPO: ALI
TAGLEINTI!”
attuando con un doppio colpo
d’ala…
ZACK!
ZACK!
Che
tagliò in due il cielo della dimensione satellite e
sfiorò l’Abisso volante.
“AAAAAARRRGGGHHHH!”
la creatura oscura lanciò quello straziante
urlo di dolore.
“Ops!
Non mi sono controllata!”
fece la Sandtimes vedendo ciò che
aveva combinato “Ecco
perché preferisco armi a lunga
distanza: sono più facili da controllare!”
per poi tornare a prestare attenzione all’avversario
“Ora
però non ti manco più!”
concentrando le sue sabbie sulle piume delle ali.
“GGGGGGGRRROOOAAAARRRR!”
furioso per il ferimento, l’Abisso
volante fece vibrare l’aria intorno a se.
“Ti
ho fatto arrabbiare? Meglio, così
t’impegnerai di più!”
la Sandtimes non si lasciò intimidire
e tese le ali in avanti “Sto
diventando più veloce ma non basta!Assaggia
questo! Sabbie del Tempo: DARDI DORATI!”
e lanciò le sue piume come fossero infinite
frecce.
“GGGGRRROOOOAAARRRR!”
in risposta la creatura oscura lanciò
una raffica di lame di aria compressa….
FRABOOM!
FRABOOMM! FRABOOM!
Generando
una serie di esplosioni che tolsero la visuale.
“QUESTA
E’ LA TUA FINE! RINFORZO DEL
TEMPO: TESTATA ATOMICA!”
ma Jasmine ne approfittò concentrando le sabbie del Tempo
sulla testa e…
KAPOM!
CRASH!
Assestò
una potente testata all’avversario che fu schiantato
direttamente al suolo.
“Che
colpo!”
commentò Jasmine soddisfatta “E
ora finiamo
questa farsa!”
per poi lanciarsi in picchiata contro l’avversario “Rinforzo
del
Tempo: BELLEROFONTE!”
avvolgendosi interamente del suo stesso potere…
BBBOOOOOM!
“RRROOOOOAAARR!”
investendo in pieno la creatura che fu
distrutta sul colpo.
“VITTORIA!”
esultò la Sandtimes “E
ora andiamo a
dare una mano a Yaffy e Sara!”
per poi volare in direzione dello scontro del marito.
RAPTOMORT
VS YAPHISAN
“ASSAGGIA
QUESTO! LANCIA OSCURA!” il letale stregone creò
una
lancia fatta di pura oscurità lanciandola contro il
Sandtimes.
“SCUDO
DEL TEMPO!” ma Yaphisan bloccò l’attacco
con una potente
difesa venendo però sbalzato.
“Non
male Sandtimes!” fece lo stregone ghignante.
“E
non hai ancora visto niente!” rispose a tono l’ex
signore
del tempo “Comincio a sentire la
fatica!”
pensò tra se, conscio che un avversario come Raptomort non
era battibile con il
solo 40%.
“Che
ti succede? Sei stanco?” lo schernì Raptomort
“Hai per
caso bisogno di una pausa?”
“Non
è che sei tu ad essere stanco?” gli rispose calmo
l’altro.
“YAPHISAN!”
Sara
e Jasmine giunsero insieme nel luogo dello scontro
affiancandosi al loro compagno.
“Ve
la siete presa comoda eh?” fece il Sandtimes alle due.
“Scusa:
abbiamo fatto un po’ di pratica
con questi corpi!”
gli rispose Sara.
“Infatti!
Ora so come muovermi!”
della stessa opinione era anche
Jasmine.
“Bene!
Allora prepariamoci a chiudere le danze!” Yaphisan era
pronto a concludere lo scontro.
“Avete
sconfitto le mie creature!” Raptomort osservò le
due
Sandtimes con sguardo bieco “Non mi
sarei
mai aspettato che avrebbero sconfitto così facilmente il
Barlog e l’Abisso
volante! Ho commesso l’errore di sottovalutarle!”
pensò tra se “Lo scontro
tra Nick e Uncinato ormai è alle
battute finali! Devo finire lo scontro immediatamente e
c’è solo un modo per
farlo!” e decise di porre fine alla battaglia
“E va bene! Yaphisan è stato
un piacere battermi con te ma ora la partita finisce qui!” e
unì le mani a
coppa incominciando a recitare una veloce cantilena.
“Ci
siamo! È il momento di farlo comparire!” Yaphisan
capì
cosa stava per succedere e si voltò verso le sue ragazze
“Sara, Jasmine è il
momento di chiamare Arcano!” anche lui avrebbe fatto sul
serio.
“Chi?”
chiese Jasmine confusa.
“E’
vero, tu non lo sai!” Yaphisan aveva dimenticato di dire
la cosa più importante.
“Lascia
parlare me, farò in un attimo!”
ma Sara si offrì volontaria.
“D’accordo
ma fa in fretta! Non abbiamo molto tempo!” ma
Yaphisan le fece capire che doveva fare in fretta.
“Jasmine,
devi sapere che il Dahaka e
il Grifone sono nati dalla scissione di una potente entità
che rappresenta la
volontà dell’universo: la chiamiamo Arcano!”
Sara disse subito la cosa più
importante.
“Cosa?
Vuoi dire che noi due siamo
diventate parte di un essere dai poteri divini!? Come avete fatto a
scinderlo?”
Jasmine non si aspettava una cosa
del genere.
“Ricordi
i ruoli che io e Yaphisan
avevamo no?”
per poi ricordarle un loro segreto.
“Certo,
i ciondoli dei discendenti degli
dei, voi…. Aspetta! Non mi starai mica dicendo che voi e i
cinque guerrieri che
avevi preannunciato con vent’anni di anticipo, avete
dato…”
Jasmine credeva di aver capito
l’arcano.
“Esatto!”
confermò la sorella “Lasciarlo
in
quella forma era troppo rischioso, così lo scindemmo in gran
segreto nelle due
creature che ora ci ospitano! È possibile rievocarlo
temporaneamente ma questo
vuol dire che noi dovremo metterci da parte e lasciare tutto nelle mani
di
Yaffy!”
e
spiegò il lato negativo.
“Cosa
ne sarà di noi? E cosa succederà a
Yaffy?”
chiese
la sorella preoccupata per il marito.
“Le
nostre personalità resteranno
sopite dentro il corpo di questa creatura ma non si annulleranno mentre
Yaffy,
anche se per poco, riotterrà i suoi antichi poteri!
Ciò che dobbiamo fare è
solo confidare in lui e nei ragazzi che sono laggiù!”
per poi indicare anche i Sun’s
Knights che osservavano con il cuore in mano.
“Se
sei tu a dirlo, allora ci credo!”
rispose Jasmine “Forza
Yaffy,
iniziamo!”
per poi rivolgersi all’antico consorte.
“Molto
bene!” fece lui soddisfatto.
“AHAHAHAH!
FINITO DI’ DIRVI ADDIO? RALLEGRATEVI PERCHE’
FINIRETE ALL’INFERNO INSIEME!” Raptomort li
fissò con un sorriso diabolico
“ADESSO VERRETE SCHIACICIATI DALLA POTENZA DI’
COLUI CHE ANNUNCIA LA FINE DI’
TUTTO! PER VOI E’ FINITA!” e alzò le
braccia al cielo che in un istante si
tinse di rosso.
“Che
cosa sta succedendo!”
Jasmine percepiva un’aura funesta
che stava per abbattersi su quella terra.
“Mi
sento improvvisamente male!”
Sara invece cadde in ginocchio
respirando a fatica.
“Sta
per arrivare una creatura apocalittica! Quale mai
sarà!”
mentre Yaphisan strinse i pugni.
“GGGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAARRRRR!”
Poi
un potente ruggito fece tremare la terra e il cielo e…
CRACK!
Quest’ultimo
si crepò come uno specchio e s’infranse.
“Sta
arrivando qualcosa di spaventoso!” ciò che Neji
stava
vedendo col suo Byakugan era indescrivibile.
“Che
diavolo è quella creatura!” altro incredulo era
Sasuke
che, dopo anni, sentì una paura e una disperazione uniche.
“No-Non
credo che sia alla nostra portata!” fece Syrus che
aveva perso ogni sicurezza.
“Qualcuno
mi dica che sto sognando!” fece Jessie che non
sentiva più le gambe.
“Temo
che questa sia la realtà!” ma Kakashi dovette
deluderlo
“Da quella crepa sta per uscire qualcosa di terribile e noi
non possiamo fare
niente per fermarla!” per la seconda volta nella sua vita si
sentiva impotente.
“Qua
ci vuole un miracolo, altro che un piano!” Shikamaru non
riusciva ancora a vedere nulla ma aveva capito che le strategie in quel
momento
erano inutili: ci voleva qualcos’altro.
“GGGRRROOOOAAAARRRR!”
Dalla
crepa nel cielo uscì un enorme zampa artigliata che
fece pressione per poi…
ZAMP!
Poggiarsi
sulla sabbia.
“Dio
del tempo aiutaci”
Jasmine non aveva mai percepito
nulla di simile.
“Com’è
possibile che quella lucertola
possa domarlo!”
Sara non riusciva a immaginare come fosse possibile.
“Non
lo controlla, è merito di Abhadon se gli obbedisce
altrimenti non esiterebbe a distruggere il suo stesso
evocatore!” rispose
Yaphisan che mantenne il sangue freddo “E così
è arrivato: il Drago Rosso è
qui!” per poi rivelare il nome della micidiale bestia che era
uscita.
Dallo
squarcio nel cielo era uscita la creatura che in sé era
il simbolo della fine di tutto: il terribile Drago Rosso.
Era
un immenso drago dieci volte più grande di un titano,
capace di reggersi su due zampe e
quindi
rendendo le sue dimensioni ancora più evidenti. Le scaglie
del corpo brillavano
di un rosso intenso come il sangue, le zampe anteriori sembravano
essere capaci
di afferrare le stelle mentre quelle posteriori facevano tremare il
creato
intero a un singolo passo. Le immense ali di pipistrello con un solo
battito
potevano spazzare via un’intera catena montuosa. La grande
testa era incoronata
da dieci paia di corna che variavano dal rosso sangue al nero pece
mentre gli
occhi rossi con pupilla nera riflettevano la fine. A completare questa
terribile creatura era la sua lunga coda con la punta a freccia il cui
semplice
movimento provocava un potente uragano. Non mancavano zanne affilate
nell’enorme bocca e grandi artigli.
Era
colui che avrebbe segnato la fine di tutte le cose:
l’inizio dell’inferno in terra e che poi sarebbe
stato sconfitto dagli angeli
guidati dall’arcangelo Michele e scagliato insieme alle altre
bestie nel
pantano infernale che lo avrebbe incatenato per sempre.
“MUAHAHAHAHAHAH!
MUAHAHAHAH! PER VOI E’ FIINITA MOCCIOSI!”
Raptomort si sollevò in volo fino ad appoggiarsi
sull’enorme testa della
creatura apocalittica pronto a dare l’ordine finale
“DRAGO ROSSO EMISSARIO
DELL’INFERNO IN TERRA CANCELLA QUESTO MISERO MONDO INSIEME A
TUTTI GLI INSETTI
CHE LO ABITANO!” che era tutt’altro che
rassicurante.
“GGGGGRRRRROOOOAAAAAARRR!”
Il
terribile drago lanciò quel ruggito pronto a distruggere
tutto.
“Non
illuderti IO NON TE LO PERMETTERO’!” ma Yaphisan
era di
tutt’altra opinione “SARA, JASMINE SIETE
PRONTE?” per poi rivolgersi alle due
rinate Sandtimes.
“Pronte!”
risposero le due.
“E
allora DAHAKA E GRIFONE, SPIRIT FUSION!” e dette
l’ordine.
Sara
e Jasmine furono avvolte da due sfere di purissima luce
che si alzarono verso il cielo.
FLASH!
E
dalla loro unione si sprigionò un’intensa luce che
abbagliò
i presenti.
“AAAARRGGGHHH!
CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!” Raptomort non
capiva cosa stesse succedendo “Che
cos’è
questa sensazione!” percepiva una forza incredibile
paragonabile a quella
della sua creatura.
“GGGGGGRRROOOOOOAAAAAARRRRR!”
Un
nuovo potente ruggito scosse il creato e, in tutta la sua
maestosità, fece la sua comparsa il Drago Arcano.
L’enorme
corpo dorato potrebbe ricoprire una metropoli come
New York city. Sull’immenso petto era posta una scintillante
armatura
d’argento, dove era inciso il simbolo dei Sandtimes; le ali
di grifone che gli
permettevano di librarsi in volo, avevano gli strati
dell’arcobaleno. L’enorme
testa era sormontata da grandi corna ricurve del colore del latte
mentre gli
occhi somigliavano a due grandi gemme color arcobaleno.
Questa
immensa e potente creatura era la Volontà
dell’Universo: colui che sceglieva gli eletti che
custodiranno le chiavi del
cancello della fine oltre il quale il caos regnava supremo.
“E’
enorme!”
Fecero
i presenti.
“Non
ci posso credere!” fece incredulo Raptomort “Quello
non
è il drago che evocasti contro Imperius.Che diavolo
significa!” non capiva cosa
fosse successo.
“Non
è ovvio? Quella non era la
sua vera forma!” rispose Yaphisan librandosi
in volo fino a poggiarsi sulla testa del nuovo drago “Quello
che voi servi di
Abhadon vedeste mesi fa era solo un frammento del vero drago che vedi
davanti a
te: sono stato io a sigillare il suo vero potere poco prima che Dark
Dastan
catturasse il Dahaka e il Grifone ma ora non è
più necessario!” e dette la
spiegazione che l’avversario voleva “Ciò
che ti trovi davanti è colui che
rappresenta la Volontà dell’universo: ti presento
il grande Drago Arcano!” e
presentò l’immensa creatura.
“E
così avevi questo bell’asso nella manica
eh!” dopo alcuni
secondi d’incredulità, lo stregone oscuro
recuperò il suo sangue freddo “MA NON
SERVIRA’ A NULLA! IO E IL DRAGO ROSSO VI’
POLVERIZZEREMO E CANCELLEREMO IN UNA
VOLTA SOLA L’INTERO CREATO! ALL’ATTACCO DRAGO
ROSSO!” e lanciò all’attacco la
creatura apocalittica.
“GGGGGGRRRROOOAAARRR!”
che rispose con un feroce ruggito.
“Non
illuderti, la partita è ancora tutta da giocare, sei
d’accordo amico mio!” ma Yaphisan avrebbe venduto
cara la pelle per poi
rivolgersi al grande drago su cui si reggeva in piedi.
“Assolutamente!”
rispose la creatura con gran sorpresa di
tutti “Yaphisan Saganon Sandtimes, in quanto precedente
Custode di una delle
chiavi dell’universo, io ti concedo il mio aiuto, anzi non
esitare a chiamarmi
se sarà necessario combattere simili esseri!”
dandogli la sua piena fiducia
“SCONFIGGIAMO QUESTA MINACCIA INSIEME!” e si
lanciò all’attacco verso la sua
nemesi.
“DISTRUGGIAMOLI!”
dall’altra parte anche Raptomort lanciò
all’attacco il Drago Rosso dando inizio a un duello aereo
unico nel suo genere.
VICINO
ALL’ACCADEMIA
“Incredibile!”
Naruto osservò senza parole lo scontro.
“Hai
ragione amico!” confermò Jaden che gli era a
fianco.
“Questo
scontro va oltre la nostra portata, non c’è nulla
che
possiamo fare per aiutare il signor Sandtimes!” Gaara si
rendeva conto della
sua inutilità in quel momento.
“E’
vero, non c’è nulla che possiamo fare con i nostri
attuali
poteri. L’unica cosa è restare qui a fare da
spettatori!” ammise Shaoran che
però si sentiva inutile.
“E
poi è uno scontro spettacolare, sfigureremo
solamente!”
Jessie non riusciva a staccare gli occhi da quel terribile quanto
incredibile
duello.
“Non
vi facevo così arrendevoli ragazzi!” fece Angel
incamminandosi verso lo scontro.
“Non
siamo arrendevoli ma ci rendiamo conto che non possiamo
fare nulla in una situazione del genere!” gli rispose Chazz
che era già nervoso
di suo.
“E
voi sareste dei Sun’s Knights? Non dite scemenze: i nostri
avrebbero tirato fuori qualcosa di nuovo per il solo desiderio di non
stare
fermi a guardare come dei baccalà!” lo riprese
Oscar che seguì il rosso.
“E
secondo voi che cosa potremmo fare? Non siamo mica in
grado…” Shikamaru stava per dire la sua quando
d’improvviso ebbe
un’illuminazione.
“Quando
fai in quel modo, vuol dire che hai appena pensato a
qualcosa!” nel notare quello sguardo il suo maestro
capì che il ragazzo aveva
trovato una soluzione al problema.
“A
cosa hai pensato?” gli chiese Syrus curioso.
“Qualunque
cosa ti sia venuta in mente, ti consiglio di
applicarla in fretta. Altrimenti vi perderete tutto il
divertimento!” disse la
giovane Jasmine avviandosi con gli altri due.
“Ehi,
che avete in mente di fare voi?” chiese Sasuke che era
rimasto in disparte.
“Ovvio,
ci uniamo alla partita!” rispose Oscar
“E’ vero, non
abbiamo assi nella manica come il Drago Rosso o Arcano ma anche noi
sappiamo il
fatto nostro!” facendo capire che anche loro potevano fare
qualcosa.
“Vedete
di raggiungerci alla svelta o vi perderete tutto il
divertimento!” sorrise Angel mentre si morse un dito.
“E
se ci riuscite, tirate fuori un drago, così non vi
sentirete soli!” stessa cosa fece Jasmine.
“Comincio
prima io!” Oscar era pronta a partire per prima
attivando la misteriosa aura oscura che l’avvolse interamente
“TAKKINSIS
ANDIAMO A FARCI VALERE!” per poi espandersi.
“CON
IMMENSO PIACERE!”
Rispose
una voce che non le apparteneva e….
“Un
altro drago enorme!”
Fecero
increduli i ragazzi.
Davanti
al gruppo era apparso un altro immenso drago (non
grande quanto Arcano e il Drago Rosso ma ci si avvicinava). Il suo
corpo
sembrava avere tutti i colori esistenti e, allo stesso tempo, nessuno.
Cosa che
stupiva per davvero, era la presenza di ben cinque teste tutte di
colore
diverso: a partire da destra, erano nera, blu, rossa, verde e bianca.
Non
mancavano un paio di enormi ali dai multiformi colori e una lunga coda.
Ciò
che era apparsa era l’entità di cui Oscar era la
reincarnazione: Takkinsis, la Regina delle Tenebre, una delle
divinità
dell’antico mondo di Kryum, seconda solo a Chaos stesso.
“Allora
si parte!” sulla testa centrale uscì il busto
Oscar
che si dichiarò pronta a iniziare “Ragazzi fate in
fretta!” e partì alla
carica.
“TECNICA
DEL RICHIAMO!”
Angel
e Jasmine poggiarono le mani a terra e…
PUFF!
PUFF!
Ne
uscirono due grandi colonne di fumo che, quando sparirono…
“ALTRI
DUE DRAGHI!”
Fecero
increduli i ragazzi.
Nella
loro immensità, erano apparsi un drago Blu e uno Rosso
leggermente più grande del primo ma più piccolo
di quello di Raptomort. Per
entrambi occhi gialli, lunghe corna, coda, zanne e artigli.
“A
quanto pare ti serve il mio aiuto moccioso!” fece il drago
blu con voce maschile rivolgendosi ad Angel.
“Esatto
Khellendros! Guarda chi c’è là
sopra!” e gli indicò
il luogo dello scontro.
“Guarda
che sorpresa: Raptomort e il suo drago
dell’Apocalisse!” ghignò lui
“Sì, hai fatto bene a richiamare me e non mio
fratello! Io e te faremo scintille!” per poi cominciare a
crepitare realmente.
“Non
credere che ti lascerò tutto il divertimento caro
mio!”
disse il drago Rosso con voce femminile “Io quei due me li
pappo a colazione!”
facendo capire che era una gran testa calda.
“Ed
è per questo che sei la mia preferita Malystrix!”
rise
Jasmine comodamente seduta sulla sua testa “Allora socia,
facciamo vedere a
questi maschietti di che cosa siamo capaci?” per poi usare un tono di voce
più concitato.
“E
me lo chiedi socia? Avremo chiappe di stregone demonico
per cena!” la draghessa le dette corda e spalancò
le ali “SI PARTE!” per poi
lanciarsi nella battaglia.
“Femmine,
si lasciano prendere troppo facilmente!” commentò
Khellendros col gocciolone dietro la testa.
“Ehi,
non vorrai mica stare qui a poltrire vero?” gli disse
Angel determinato a non restare indietro “Guarda che
altrimenti chiamo Drako
eh?” punzecchiandolo a darsi una mossa.
“Ti
farò vedere che valgo molto più di mio fratello!
REGGITI
FORTE!” e anche il drago Blu partì
all’attacco.
“Porca
miseria, anche loro sono forti!” fece Sakura Kinomoto
che non si aspettava una cosa del genere.
“Anche
loro possono richiamare dei draghi e sono belli
grossi!” commentò incredula Alexis.
“Quelli sono due dei sette
signori dei Draghi!” disse Ryu Sheron
che apparve davanti a tutti “Sono coloro che regnano incontrastati tra
tutti loro: la draghessa è Malystrix, la regina del fuoco;
mentre il secondo è
Khellendros, il signore del deserto e grande saggio degli antichi
poteri e,
anche se non si somigliano, è il fratello di Drako,
l’amico di Nick!”
dando una spiegazione molto dettagliata.
“Cavolo,
Drako ha un fratello! Non si somigliano per niente!”
commentò Jessie.
“Scusate
ragazzi!” ma Shikamaru non aveva tempo da perdere e
interruppe qualsiasi commento “Credo di aver trovato una
soluzione!” e sembrava
sicuro che avrebbe funzionato.
“Allora
che proponi?” chiese Temari curiosa.
“Una
Spirit Fusion con tutti i nostri spiriti!” rispose il
Nara e tale reazione…
“CHE
COSA!”
Lasciò
giustamente tutti increduli.
“Ma
come possiamo fare una cosa del genere? Gli spiriti sono
tanti e poi non siamo tutti in sintonia!” gli fece notare
Hinata.
“Questo
è vero, ma è l’unica carta da
giocare!” rispose
Shikamaru serio.
“E
come pensi di fare una cosa del genere!” chiese Sasuke che
non sapeva di cosa il Nara stesse parlando.
“Semplicemente tutti
noi spiriti ci fonderemo in uno, generando una nuova incredibile forza!”
a
rispondere ci pensò la Fenice stessa.
“Fondervi?
È possibile una cosa del genere!” chiese
l’Uchiha
poco convinto.
“Eccome
se lo è! Qualche tempo fa io e Hinata abbiamo unito i
nostri due spiriti ed è nata una forza della
natura!” gli rispose Naruto “Per
me va bene! Forza ragazzi proviamoci!” e appoggiò
l’idea dell’amico.
“Forza
ragazzi, non perdiamo tempo: formiamo un cerchio e
prendiamoci per mano!” che dette le direttive.
“Ok!”
Risposero
i ragazzi tranne…
“Perché
dovrei fare una cosa del genere!” Sasuke che
ovviamente era riluttante.
“Se non lo farai, non
potrai mai battere quella lucertola!” gli rispose
la Fenice “Non vorrai mica farti
fregare la preda da
tutti loro!” e sapeva come convincerlo.
“E
va bene, ma bada: lo faccio solo perché voglio sistemare
la lucertola!” alla fine il moro accettò e,
riluttante si avvicinò al gruppo e
“Dovevo aspettarmelo!” vide che già
qualcuno gli aveva teso la mano.
“Come
ai vecchi tempi!” sorrise Naruto che l’avrebbe
sempre
tesa per lui.
“E
sia!” rispose lui prendendola insieme con quella di Sakura
Haruno.
“Forza,
sintonizziamoci!” e all’ordine di Shikamaru tutti
chiusero gli occhi.
INTANTO
NEL CIELO!
Il
duello tra i due maghi a cavallo dei loro draghi
continuava senza esclusione di colpi.
“NON
ILLUDERTI SANDTIMES! NON BATTERAI MAI IL DRAGO ROSSO!”
ruggì Raptomort mentre concentrava un incantesimo.
“GGGRRROOOAARR!”
e il letale Drago Rosso stava creando una
gigantesca sfera di fuoco.
“QUESTO
E’ TUTTO DA VEDERE” rispose Yaphisan con il
Keyblade
in pugno “DOBBIAMO FERMARLI ARCANO!” rivolgendosi
poi all’enorme drago che
cavalcava.
“Non
temere!” rispose il drago “E’ il momento
di donarti le
vestigia del cavaliere bianco! Usale bene!” per poi guardare
il Sandtimes che
fu avvolto da una candida luce bianca.
“Grazie
amico mio!” rispose lui quando essa si estinse.
Ora
il Sandtimes indossava un’armatura che raffigurava Arcano
stesso solo che era interamente bianca. Il volto era improvvisamente
diventato ambrato,
anche se la parte superiore era coperta da una mascherina bianca che
lasciava
vedere solo gli occhi verde acceso.
“Che
nostalgia!” fece il Sandtimes stringendo la mano
sinistra che mostrava la pelle ambrata.
“Ah!
E così hai recuperato momentaneamente il tuo aspetto
eh!” ghignò Raptomort mentre la sfera magica era
pronta ad essere lanciata “MA
NON TI SERVIRA’ A NULLA!” per poi scagliargliela
contro.
“GGGRRROOAARR!”
e il Drago Rosso lanciò la sua letale
fiammata.
“Arriva!”
fece Arcano pronto a respingere l’attacco.
“Lascia
fare a me!” rispose il Sandtimes che tirò
nuovamente
fuori lo Specchio dell’Anima “RIFLESSO!”
per poi puntarlo in avanti inglobando
l’attacco.
“CHE
COSA!” fece incredulo lo stregone oscuro.
“Riprenditelo!”
Yaphisan girò lo specchio magico e….
WAMP!
Da
esso partì una fiammata magica che si abbatté
sull’avversario.
“NON
PRENDERMI IN GIRO!” ma Raptomort e il Drago rosso ne
uscirono indenni “DEVI FARE DI’ MEGLIO!”
lo schernì.
“Allora
ci pensiamo io e la mia socia!” fece Oscar che gli
apparve davanti.
“CHE
COSA!” Raptomort non se lo aspettava.
“ELEMENTAL
CRUSH!” l’enorme drago a cinque teste
spalancò le
fauci e…
WAMP! FRABOM! WOSH!
SPLASH! FRUSH!
Da
esse uscirono fiamme, fulmini, ghiaccio, acido e una nube
verde.
“NON
ILLUDERTI!” Raptomort attivò una barriera che
annullò
l’attacco.
“E
tu che ci fai qui!” chiese Yaphisan.
“Mi
sembra ovvio, siamo venuti a darti una mano” rispose
Oscar.
“E
CI’ SIAMO ANCHE NOI!” gridò Khellendros
che spalancò le
fauci facendone uscire una miriade di fulmini.
“COME
DIAVOLO HAI FATTO A SORPASSARMI NON LO SO!” ruggì
Malystrix rivolta al compagno mentre lanciò una sfera di
fuoco.
“CI’
SIETE ANCHE VOI EH! VORRA’ DIRE CHE OGGI FARO’ UNA
BELLA
STRAGE! HOLE!” lo stregone non rimase fermo e creò
un buco nero che assorbì gli
attacchi.
“PROPRIO
Lì TI VOLEVO! GOMU GOMU NO SMOKE JET BAZOOKA!”
Angel
gli apparve davanti e…
KAPOM!
Lo
colpì con un doppio pugno in cui gomma e fumo bianco si
erano combinati.
“ARRRGGGHHH!
PICCOLO VERME” ruggì lo stregone che fu colto di
sorpresa.
“E
di me che dici? Arte del Fuoco: FIATO ARDENTE DEL DRAGO
NERO!” Jasmine gli apparve di lato lanciandogli contro una
potente fiammata
fatta di Amaterasu.
“GGGRRROOOAARR!”
ma il Drago Rosso spalancò le fauci e, anche
se lo scontro avveniva sopra di lui, aspirò le fiamme
inglobandole.
“MUAHAHAH!
IL DRAGO ROSSO NON SI FA PROBLEMI A MANGIARE LE
FIAMME! QUELLE NERE SONO LE SUE PREFERITE! GIGA SLAVE!”
Raptomort non perse
tempo e lanciò contro i ragazzi un letale incantesimo.
“SUSASNOO!”
ma Jasmine attivò il suo scudo spirituale
proteggendo lei e il rosso.
“SVELTA
FILIAMO!” che la prese in braccio e la portò via
dal
corpo del Drago Rosso.
“QUANTO
SEI CAVALIERE!” fece la ragazza tutta emozionata.
“Non
fraintendere!” fece lui con la gocciolona dietro la nuca
atterrando sul suo amico Blu.
“Ehi
socia, vedi di tornare coi piedi per terra! Non
dimenticare contro chi ci stiamo battendo!”
l’ammonì la draghessa.
“AVADA
KEDAVRA!” infatti, Raptomort non attese possibili
reazioni e lanciò contro i ragazzi e i due draghi il letale
anatema che uccide.
“REPARO!”
ma Angel lo deviò con un incantesimo difensivo.
“ASSAGGIATE
QUESTO MOCCIOSI!” lo stregone ne approfittò per
caricare una sfera d’aria compressa…
BOOM!
Colpendo
in pieno Angel Jasmine e i due draghi che furono
spinti all’indietro.
“PRESI!”
ma Oscar con il suo enorme corpo li prese al volo
insieme ai due dragoni.
“Questa
volta ti devo ringraziare!” fece l’Uchiha
all’altra.
“Mica
lascio gli amici nei guai!” rispose lei con sguardo
d’intesa.
“ALLORA
CREPA CON I TUOI AMICI!” ruggì Raptomort
lanciandosi
contro di lei.
“NON
COSI’ IN FRETTA!” ma Yaphisan si frappose tra lo
stregone e i ragazzi lanciandosi all’attacco col Keyblade in
mano.
“E
ALLORA MORIRAI PER PRIMO! ANDIAMO DRAGO ROSSO!”
ruggì lo
stregone lanciando all’attacco la bestia apocalittica.
“Khellendros,
Malystrix state bene?” chiese Angel ai due
dragoni che erano spariti.
“Tranquillo,
è solo qualche graffio!” rispose il drago Blu
che si alzò in piedi sulla mano artigliata di quello a
cinque teste.
“Un
attimo prima di schiantarci ci siamo trasformati in umani
così abbiamo ridotto la mole ed evitato danni!”
rispose la draghessa sull’altra
mano.
“Porca
miseria che fichi che sono in forma umana!”
Pensarono
all’unisono i tre ragazzi tappandosi il naso.
L’aspetto
umano di Khellendros era di un ragazzo sui diciannove
anni dai capelli blu elettrico, occhi neri, carnagione chiara e sorriso
bastardo. Indossava una canotta nera molto aderente che metteva in
risalto il
fisico slanciato e jeans strappati che gli arrivavano fino ai piedi
protetti da
stivaletti neri. Una giacca blu e bianca gli copriva le spalle.
Malystrix
invece era un’alta e formosa ragazza della stessa
età dalla carnagione chiara, con lunghi capelli rossi e dai
seriosi occhi neri. L’alto
corpo era coperto da un abito bianco a
un solo pezzo che metteva in risalto la sesta di seno mentre i piedi
erano
coperti da scarpette bianche. Ai lobi delle orecchie aveva degli
orecchini a
goccia.
“Che
adulatori! Smettetela di guardarci così o vi
mangio!”
fece Malystrix leccandosi le labbra con fare goloso.
“Sono
ragazzi!” commentò divertito l’altro
“Ah, quando sono
in questa forma, chiamatemi Gerard Fernandes!” per poi dire
ai ragazzi come
chiamarlo.
“Tsk
io invece sono Erza Scarlet!” anche Malystrix disse il
suo nome umano.
“E
ce lo dite solo adesso? Potevate mostrarvi prima no!”
protestò Angel che osservava attentamente i due draghi in
forma umana.
“Non
ne abbiamo mai avuto modo!” rispose Khellendros
incrociando le braccia.
“Porca
miseria socia come sei sexy in versione umana!” fece
Jasmine alla rossa “Come le hai maturate?”
indicando l’enorme davanzale.
“Segreto
socia!” rispose Malystrix con un sorriso da furbetta
“Te lo dico un’altra volta!” di sicuro
non le avrebbe tenuto nascosta la cosa
in eterno.
“Scusate
voi ragazzi ma questo non è il momento di mettersi a
parlare del più e del meno! Vi ricordo che il nostro
avversario è Raptomort
affiancato dal Drago Rosso!” li ammonì Takkinsis
con le sue cinque teste.
“Scusa
collega ma non capita tutti i giorni di scoprire che
degli amici draghi hanno un volto umano bellissimo!” rispose
Oscar sulla sua
testa “Chissà come sei tu in forma
umana!” si chiese poi.
“Non
è il momento!” le rispose l’enorme drago
a cinque teste
di cui faceva parte “E comunque anch’io sono uno
schianto!” aggiungendo questo.
“Basta parlare di
aspetto umano, abbiamo il mio alter ego da eliminare definitivamente
insieme al
suo drago!” dietro Angel apparve un altro Raptomort
solo che nei suoi occhi
non si vedevano tracce di malvagità.
“Rapty ha ragione!
Abbiamo un lavoro da fare!” e dietro Jasmine
apparve in << tutta la
sua bellezza >> Debonair anche lei con occhi
più umani.
“In
effetti, avete ragione!” ammise Angel imbarazzato.
“Il
nonno ha bisogno del nostro aiuto! Andiamo ad aiutarlo!”
Jasmine non voleva perdere altro tempo e incitò gli amici a
darsi una mossa.
“Ecco
perché sei la partner adatta!” ghignò
divertita
Malystrix alias Erza “ALLA CARICA!” e si
lanciò all’attacco riassumendo il suo
reale aspetto.
“ANDIAMO
ANCHE NOI RAGAZZI!” e alle parole di Angel…
“ANDIAMO!”
Risposero
gli altri e il duello tra draghi ricominciò.
VICINO
ALL’ACCADEMIA
“Non
ho mai assistito a una battaglia simile!” commentò
l’Hatake mentre osservava lo scontro con il suo Sharingan.
“Sono
d’accordo con te amico. E noi non possiamo fare
nulla!”
concordò Asuma “Ma forse loro possono fare
qualcosa!” per poi voltarsi verso i
ragazzi intenti a sintonizzarsi tra di loro.
“Beh
già abbiamo il vantaggio numerico no? Sono quattro
draghi contro uno. Potrebbero anche non intervenire!” per
Kero-chan la cosa era
superflua.
“Ricordati
che l’avversario ha a sua disposizione il
terribile Drago Rosso, per cui non è da
sottovalutare!” gli rispose Yué “Quanto diavolo vi ci vuole ragazzi!”
per
poi voltarsi verso il gruppo.
“E’ davvero difficile
entrare in sintonia con tutti!” pensò
Shikamaru “Come facciamo!”
non sapeva come risolvere il problema.
“Ragazzi,
qui ci vuole qualcosa che abbiamo in comune o non
ne tireremo fuori un ragno dal buco!” fece Chazz che non ce
la faceva più a
restare immobile.
“Ci
servirebbe un punto in comune!” commentò Gaara.
“Non
è sufficiente! Sono i nostri cuori che devono
sintonizzarsi e ci sono alcuni che non lo vogliono capire!”
ma Shaoran sollevò
il vero problema indicando un ragazzo in particolare.
“Che
vuoi da me!” fece Sasuke completamente indifferente.
“Ci mancava solo lui!”
pensò Neji “A lui non
importa nulla della
nostra attuale situazione: il suo cuore è ancora avvolto
dalle tenebre!” e
capiva benissimo quale fosse il problema.
“Non
abbiamo tempo da perdere con queste cose soldati!
Dobbiamo muoverci o ci perderemo tutto il divertimento!” li
riprese
Hassleberry.
“Sì
ma come facciamo a sintonizzarci? Siamo troppi!” ma
Jessie si rendeva conto che il loro numero non aiutava a risolvere il
problema.
“In
effetti, è vero!” confermò Syrus
“Ci vorrebbe un miracolo
divino!” uscendosene con queste parole.
“Mi
sa che hai ragione!” ma Jaden non poté che essere
d’accordo con l’amico.
“Non
serve nessun miracolo! Ciò che serve è far
risplendere
la luce della nostra giovinezza!” ma Lee la pensava in modo
completamente
diverso.
“Miracolo…
Luce…” queste parole fecero pensare
l’unico
biondino del gruppo.
“Che
ti prende fratellone?” gli chiese la piccola Kinomoto.
“Non
avrai mica pensato a qualcosa!” Alexis aveva capito che
le idee dell’Uzumaki erano di solito una bambinata, anche se
alcune erano
geniali.
“Che
cosa hai pensato?” gli chiese Hinata che gli stringeva
saldamente la mano (sogno o son desto?).
“Che
c’è qualcosa che ci può
aiutare!” rispose il biondino
sicuro di quello che diceva “Vi ricordate che prima, quando
nonno Yaphisan ha
aperto quella porta, tutti abbiamo percepito qualcosa di nuovo?
Rievochiamo
quella sensazione: sono sicuro che riusciremo a sintonizzarci
tutti!” ed espose
la sua idea.
“La
porta dell’aldilà! Forse potrebbe
funzionare!” Shikamaru
sembrò appoggiare l’amico.
“Deve
funzionare!” lo corresse Shino.
“Forza
allora: rievochiamo quella sensazione!” e il Nara
dette il buon esempio.
“Ok!”
Risposero
tutti.
“Non
so a cosa potrà servire,
però…” quello più
schizzinoso
era ovviamente Sasuke ma, nel ricordare la sensazione sentì
tutto sfumare.
(Ora
sarà il pensiero di tutti che metterò in
grassetto).
“La porta!” i
ragazzi rievocarono la sua apparizione “Non
so cosa vi sia oltre ma di una cosa sono sicuro/a!”
facendola apparire
nelle loro menti “Quando si
è aperta,
io…” ricordando il rumore della sua
apertura e “… Mi sono
sentito/a leggero/a come una piuma! Io stavo bene!”
la
sua candida luce illuminò i meandri più bui delle
loro anime e….
FLASH!
Tutti
gli spiriti presenti furono avvolti da quella luce.
“CI’ SIAMO, LA
SINTONIZZAZIONE E’ RIUSCITA!”
esultò Pegaso Zaffiro.
“OTTIMO!
NON PERDETE ALTRO TEMPO RAGAZZI!”
Kyuubi li invitò a darsi una
mossa.
“Ahahah!
Lo trovo divertente: sto per
fondermi con te!”
mentre Ichibi sembrava divertito dalla cosa.
“Questa
è e sarà l’unica volta!”
gli rispose la volpe.
“Avanti ragazzi non
perdete tempo!” li incitò Rayearth.
“Noi siamo pronti!”
seguito da Ceres che parlò a nome di tutti.
“Fate del vostro
meglio!” e Windom li incitò a dovere.
“FATELO!” ruggì la
Sacra Fenice di Nephtys che considerava questa connessione come un
passo
avanti.
“ADESSO!
FUSION SPIRIT!”
Dissero
i ragazzi all’unisono e…
FLASH!
Tutti
gli spiriti presenti si librarono verso l’alto e si
unirono in un luminoso bagliore arcobaleno.
“GGGGRRRRROOOOAAAAAAAARRRRR!”
E
da esso ne uscì un potentissimo ruggito.
“CE
L’ABBIAMO FATTA!”
Esultarono
i ragazzi.
“Vi
porgo i miei omaggi, giovani eroi!” fece una potente voce
proveniente dalla luce “In onore della vostra grande impresa,
io vi soccorrerò
contro questo terribile nemico. Il mio nome è
PALADINE!” e la luce si estinse.
Davanti
al gruppo apparve un enorme drago dalla scaglie color
platino. Il suo immenso corpo brillava di luce propria ed era reso
fiero dai
grandi occhi color latte che risplendevano come il sole. Le grandi ali
all’interno erano fatte di puro oro mentre le corna
sembravano una corona
reale.
Cosa
che risaltava di lui era il sorriso così simile a quello
umano.
“E’
il momento di scendere in campo ragazzi, unitevi a me!”
il grande drago mutò forma diventando un imponente
managuerriero che inglobò in
sé tutti i ragazzi che lo avevano evocato.
“EHI
MA CHE E’ SUCCESSO?”
Chiese
la maggior parte dei ragazzi che era non mai entrata
dentro un managuerriero^^.
“Questo
è quello che succede quando si entra in uno spirito
capace di diventare managuerriero!” li avvisò
Alexis calmissima.
“Forza
ragazzi SI PARTE!” e al grido di Naruto, Paladine
partì veloce verso il luogo dello scontro.
Buona
fortuna ragazzi!” fece Kakashi che non poteva fare
altro che pregare.
“Ne
avrete bisogno!” seguito da Asuma.
“Sakura,
Shaoran, tornate vivi!” Yué non chiese altro.
“E
anche tutti quanti voi amici!” ma Kero-chan non poteva non
pensare a tutti gli altri Sun’s Knights.
“Fallo
nero Jaden!” Yammy faceva il tifo per il suo amico.
“Non
arrenderti mai Naruto!” Ulquiorra non poteva fare altro
che incoraggiare il suo Master.
“CREPATE
BASTA… CHE COSA!” Raptomort stava per lanciare
l’ennesimo attacco contro Yaphisan e i tre ragazzi ma la sua
attenzione fu
attirata dalla vista del nuovo managuerriero.
“Ce
l’hanno fatta!” disse contento il Sandtimes.
“Che
ficata, sono riusciti a fondere i loro spiriti in uno!”
Jasmine non lo credeva vero.
“Quello
non è un semplice spirito!” sorrise Angel che lo
aveva riconosciuto “Vero Takkinsis!” per poi
rivolgersi al drago a cinque
teste.
“Chi
se lo sarebbe mai immaginato che un giorno io e Paladine
avremmo combattuto insieme!” che confermò le
parole del rosso.
“Stai
dicendo sul serio? Quello è Paladine!” Oscar non
l’aveva mai visto quindi non sapeva quale fosse il suo
aspetto.
“Ora
le possibilità di vittoria sono aumentate di
parecchio!”
rise compiaciuto Khellendros.
“Quante
chiacchiere!” ma Malystrix non ne era convinta.
“NON
ANDRA’ COME VOLETE! CANCELLERO’ QUEI MOCCIOSI PRIMA
CHE
POSSSANO AVVICINARSI TROPPO! DRAGO ROSSO DISTRUGGIAMOLI!” ma
Raptomort non
avrebbe permesso a quei pidocchi di rovinargli i piani e
lanciò contro di loro
un potente incantesimo potenziato dalle letali
fiamme del Drago Rosso.
“RAGAZZI!”
Il
gruppo che lo stava affrontando cercò invano di bloccare
l’attacco che si diresse verso il managuerriero…
WAMP!
Colpendolo
in peno.
“RAGAZZI!”
Gridarono
insieme i presenti.
“MUAHAHAHAAH!”
mentre lo stregone esplose in una maligna
risata “ANDATE ALL’INFERNO MOCCIOSI E PATITE
LE… CHE COSA!” ma ciò che vide lo
lasciò senza parole.
“CON
CHI CREDI DI’ AVERE A CHE FARE AMICO!”
gridò la voce di
Naruto.
Paladine
era uscito completamente illeso dall’attacco
combinato dello stregone e del Drago Rosso per merito della
combinazione tra la
Sakura Card dello Scudo, lo scudo di Sabbia di Gaara e la Rotazione
Suprema di
Neji che l’avevano completamente annullata.
“Incredibile!
Abbiamo annullato l’attacco di quella lucertola
troppo cresciuta combinando le nostre abilità! Come
è stato possibile!” si
chiese incredula Ino.
“A
questo rispondo io ragazzi!” Paladine intervenne subito
per sanare il loro dubbio “Io sono apparso grazie alla
fusione degli spiriti
che controllate e quindi posso usare tutti i poteri che avete anche
combinandoli. E questo è niente in confronto a quello che
posso ancora fare!”
fornendo una concisa spiegazione.
“Allora
è così che stanno le cose eh!” fece
Shikamaru che
ebbe un’idea “Chazz via con lo sprint!”
rivolgendosi all’altro moro capace di
controllare le ombre.
“Ricevuto!
TENETEVI FORTE!” e il Princeton capì al volo.
“SUPER
STRADA D’OMBRA!”
Gridarono
insieme i due e sotto i piedi del managuerriero si
formò una scia nera che puntava lo stregone.
“CHE
COSA!” fece incredulo lo stregone che se lo trovò
davanti.
“SOLDATI
INUZUKA, TRUESDALE E ROCK LEE, ORA TOCCA A NOI!”
Hassleberry ordinò a tre compagni che…
“PRONTI!”
Risposero
sicuri.
Il
managuerriero fu ricoperto da un doppio strato di
adamantio e sulle braccia apparvero diversi artigli di dinosauro e poi
ruotò
rapidamente su se stesso.
“ASSAGGIA
QUESTO! ZANNE PERFORANTI DEL DINOSAURO SELVAGGIO!”
E
questa nuova mossa…
SCRACH!
Colpì
in pieno il Drago Rosso.
“GGGRRROOOAAAARRR!”
che furioso lanciò una fiammata verso il
managuerriero.
“PALLA
DI’ FUOCO SUPREMA DELLA VENDETTA!”
Ma
Temari Kankuro e, incredibilmente, Sasuke lanciarono una
potente fiammata che annullò quella nemica.
“CHOJI,
SHINO, INO ADESSO!” Shikamaru non perse tempo
prezioso e indirizzò subito altri tre amici.
“TECNICA
DELL’ESPANSIONE!” l’Akimichi
usò la tecnica tipica
del suo clan facendo diventare il managuerriero cinque volte
più grande.
“Tocca
a me! FORESTA DÌ SPINE!” la Yamanacha invece
ricoprì
l’enorme spirito di spine.
“BARRIERA
D’INSETTI!” mentre Shino si servì dei
suoi
coleotteri per offrire al managuerriero un’ulteriore
protezione.
“PROIETTILE
D’INNSETTI SPINOSO TRAVOLGENTE!”
E
la sfera così creata partì rapida verso il Drago.
“ILLUSI!”
ma Raptomort attivò una barriera magica che
bloccò
l’avanzata dell’attacco
“MORITE!” e fu pronto a colpirli a distanza
ravvicinata.
“RIFRAZIONE
ANGELICA!”
Ma
fu anticipato da Shaoran e Jessie che attaccarono insieme
con una sfera di luce bianca…
ZOOT!
Che
spinse via drago e stregone.
“DANNATI
INSETTI FASTIDIOSI!” che cominciava ad averne
abbastanza di loro.
“Ma
se abbiamo appena iniziato!” lo avvertì Alexis
“SAKURA HINATA
ADESSO!” per poi rivolgersi alle sue amiche.
“Sono
pronta!” rispose la cattura carte.
“Andiamo!”
e anche la Hyuga era pronta.
“FULMINE
CELESTE!”
Le
tre ragazze unirono le mani e…
FRABBOM!
Un
raggio di luce partì verso il Drago Rosso.
“NON
COSI’ IN FRETTA!” ruggì lo stregone che
attivò uno
schermo magico che deviò l’attacco verso
l’alto.
“ORA
NARUTO!” Jaden richiamò l’Uzumaki che
era pronto.
“FORZA
SASUKE DACCI UNA MANO!” e incitò anche
l’Uchiha a
contribuire.
“Non
darmi ordini!” gli sbraitò contro questo mentre si
preparò a dare il suo contributo.
“CHE
DIAVOLO PENSATE DI’ FARE MOCCIOSI!” ma Raptomort
non era
il tipo da aspettare i comodi altrui, infatti, si preparò a
lanciare una contro
offensiva.
“EHI
RAP!” ma la voce di Angel richiamò la sua
attenzione
mentre “CRUSH WORLD!” gli piombava addosso col
pugno destro avvolto di energia
e…
KAPOM!
“GGGRROOOAAARR!”
colpì il Drago Rosso in pieno muso facendolo
barcollare.
“DANNATO
MOCCIOSO!” ruggì lo stregone.
“KHELLENDROS,
MALYSTRIX ADESSO!” e al grido del rosso
soleano…
“ASSAGGIA
QUESTO BASTARDO!” il grande drago blu spalancò le
fauci e sparò una scarica di fulmini.
“CREPA!”
e non fu da meno la draghessa rossa con le sue
fiamme.
“E
A ME DOVE MI’ METTETE!” fece Oscar sulla testa
centrale
del drago che sparò diversi getti elementari nello stesso
momento.
“SPECCHIO
RIFLETTI-MAGIA!” ma Rap non perse tempo e usò un
potente incantesimo che…
CLANG!
Deviò
tutti gli attacchi verso i mittenti.
“OH
NO!”
Che
si prepararono all’impatto ma…
“VAI
POLARIS!” Sakura attivò appena in tempo la carta
della
Guida che aprì un portale salvando i draghi.
“GRAZIE!”
fece Jasmine che altro non sapeva dire.
“Di
niente! ORA PERO’ ALLONTANATEVI!” la cattura carte
ringraziò per poi avvisare gli amici di cambiare aria.
“CHE
COSA SPERATE FARE EH MOCCIOSI!” ma Raptomort si diresse
rapido verso di loro con l’intenzione di finirla.
“NON
FINCHE’ CI’ SONO IO!” ma la sua corsa fu
bloccata da
Yaphisan che cercò di colpirlo col Keyblade.
“NON
COSI’ IN FRETTA!” ma lo stregone evitò
l’attacco “DRAGO
ROSSO ORA!” e dette l’ok al suo amico.
“GGGRRRROOOAARR!”
che si lanciò furioso verso Paladine ma…
“TU
TE LA VEDRAI CON ME!” si ritrovò la strada
bloccata da
Arcano.
“ORA
RAGAZZI!” al grido di Shikamaru i tre ragazzi partirono
all’attacco combinando i loro attacchi grazie al grande
managuerriero.
“ANDIAMO!”
Gridarono
Naruto, Jaden e Sasuke.
“Ti
saluto!” capendo che anche per lui era tempo di cambiare
aria, Yaphisan si smaterializzò grazie alle sabbie del tempo
e stesa cosa fece
il Drago Arcano.
“DOVE
CREDI DI’… COSA!” lo stregone oscuro
stava per
inseguirlo ma nel vedere cosa gli stava per arrivare contro,
lasciò perdere il
Sandtimes.
“Eccoci
qui col nostro super attacco!” fece Jaden mentre il
managuerriero si lanciò in picchiata verso lo stregone e il
Drago Rosso.
“L’abbiamo
tirata fuori all’ultimo momento ma il risultato
non è venuto male!” l’Uchiha era
abbastanza soddisfatto del suo operato.
“ASSAGGIA
LA NOSTRA FORZA LUCERTOLA!” esplose Naruto con la
sua energia.
“URAGANO
DEL NEOSPAZIO, MILLEFALCHI RASENGAN!”
Gridarono
i tre mentre sulla mano destra del managuerriero si
era formata una luminosa sfera vorticante avvolta dal fulmine.
“ULLUSI!”
ma Raptomort tese le mani verso l’alto e creò uno
schermo di energia che…
CLANG!
Bloccò
l’attacco ma non lo deviò.
“NON
MOLLIAMO RAGAZZI!” li incoraggiò Naruto.
“DIAMOCI
DENTRO!” continuò Jaden.
“E
FATELA FINITA!” gridò contro Sasuke.
“VI’
DO UNA MANO! LIFE STREAM!” Sakura Haruno decise
d’intervenire con la forza del Life Stream che avvolse il
managuerriero
aumentandone la potenza.
“DANNATI
MOCCIOSI! MA NON L’AVRETE VINTA CONTRO DI’ ME!
DRAGO
ROSSO!” lo stregone non aveva intenzione di cedere e poi
richiamò il compagno
che…
“GGRROOOAARR!”
si lanciò contro il managuerriero pronto a
sparare fiamme contro di lui.
“NON
SE CI’ SONO IO!” ma Tenten fu pronta a intervenire
con i
suoi rotoli “DRAGHI GEMELLI!” lanciando una miriade
di armi contro la creatura
al fine di rallentarla.
“GGRROOOAARR!”
ma l’attacco non sortì l’effetto sperato.
ZAMP!
ZAMP! ZAMP!
Ma
ci pensarono tre potenti zampate a bloccarlo.
“GUARDA
CHE CI’ SIAMO ANCHE NOI!” gridò Jasmine.
“TU
TE LA VEDI CONTRO DI’ NOI!” ruggì
Malystrix afferrando
l’enorme avversario.
“E
NON TI LASCEREMO ANDARE TANTO FACILMENTE!” seguita da
Khellendros
pronto a trapassare l’avversario.
“FATTI
SOTTO!” ruggirono insieme le cinque teste di
Takkinsis.
“GGRRROOOAARRR!”
il letale Drago dell’apocalisse lanciò un
incredibile ruggito che generò una potente corrente
d’aria e spazzò via i tre
avversari.
Il
Drago Rosso non perse poi tempo e fece per colpire
Paladine ma…
ZAMP!
La
potente zampata di Arcano lo bloccò di nuovo
costringendolo a indietreggiare.
“DANNATI
MOCCISI!” ruggì Raptomort furioso oltre ogni
limite
che, con agilità fulminea, si smaterializzò sulla
testa del partner.
“Dannazione,
c’è sfuggito!” e la cosa non era
piaciuta a
Sasuke.
“Guarda
che non sei il solo a essersela presa!” gli fece
notare Shaoran che gli era vicino.
“Quello
è davvero forte, se riesce a tenere testa a quattro
draghi, un managuerriero e tre avversari liberi!”
osservò Shikamaru.
“Non
è il momento di elogiarlo! Dobbiamo sconfiggerlo o non
ne usciremo più!” lo riprese giustamente Kiba.
“Siete
in gamba mocciosi! Mi state facendo faticare più del
dovuto!” si complimentò Raptomort mentre osservava
gli avversari che aveva
davanti.
“Nemmeno
tu ci scherzi, Raptomort!” stessa cosa fece Yaphisan
sulla testa di Arcano “Non è da tutti tenere testa
a così tanti avversari e
cavarsela con qualche graffio. Ma anche un demone potente come te
è consapevole
che alla lunga non riuscirà a proseguire!” ma
sapeva che l’avversario non
avrebbe retto a lungo con quei ritmi.
“Tu
dici Sandtimes?” ma Raptomort lo guardò con uno
sguardo
che non prometteva niente di buono “Hai forse dimenticato con
chi sto facendo
coppia? Il gioco sale di livello!” ed era chiaro che aveva un
piano in mente
“Mio potente socio, è l’ora di
unirci!” e dopo quelle parole…
“GGRROOAARR!”
il Drago Rosso fu avvolto da una luce nera e,
davanti agli occhi increduli dei presenti, divenne un gigantesco
managuerriero.
“Oh
cavolo!”
Pensarono
tutti.
“Rimpiangerete
di averci sottovalutato!” ghignò Raptomort che
entrò nella creatura “ORA NON POTRETE FERMARMI IN
NESSUN MODO!” e le sue parole
erano una sentenza di morte.
“Non
ci metterei la mano sul fuoco!” ma Yaphisan non perse
tempo e fece altrettanto fondendosi con Arcano divenuto un imponente
managuerriero “Diamo inizio al secondo round!” e si
lanciò contro lo stregone.
“VUOI
IL GIOCO DURO? ECCOTI ACCONTENTATO!” ruggì
Raptomort
ricambiando la sfida e…
BOOM!
L’impatto
tra i due managuerrieri generò una potente corrente
che spinse via gli altri.
“Cavolo
che potenza!” fece incredulo Angel.
“Qui
ci serve un Power up o non potremo fare nulla per
aiutare il nonno Yaphisan!” Oscar era sicura di quello che
diceva.
“Scusate
se m’intrometto, ma non mi sembra che sia cambiato
qualcosa!” Neji non era un esperto in materia ma non credeva
che la situazione
fosse così tragica.
“Ti
sbagli di grosso amico! Si vede che questa è la prima
volta che entri in un managuerriero!” fece Jasmine.
“Che
vuoi dire!?” lo Hyuga non capiva cosa volesse dire.
“Ecco…
fondersi con un managuerriero non significa solo
servirsi di un robot gigante ma entri in sintonia con lo spirito
acquisendo una
forza maggiore!” cercò di spiegargli Hinata.
“E’
difficile da spiegare, ma più o meno ti senti quasi
invincibile!” cercò di aggiungere Alexis.
“Sembra
essere molto complicato!” fece Neji.
“E
allora? Che cosa consigliate?” chiese a quel punto
Shaoran.
“Voi
siete a posto così! Siamo noi che dobbiamo fare qualcosa
di meglio!” disse subito Khellendros.
“E
allora che cosa consigli cervellone?” gli chiese Malystrix
con un certo nervosismo.
“Ecco…”
ma il drago blu non aveva nessuna idea al riguardo.
“Io
invece ho la soluzione!” ma ci pensò Takkinsis a
dare una
risposta “Io sono uno spirito divino e posso diventare un
managuerriero
esattamente come Paladine!” che fu molto semplice.
“Faresti
davvero una cosa del genere socia” chiese Oscar che
non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.
“Per
aiutare te e i tuoi amici, questo e altro!” le rispose
il drago a cinque teste.
“E
pensare che un tempo era una divinità malvagia!”
esclamò
Angel incredulo.
“Ma quando vieni
purificato e ti reincarni tutto cambia ragazzo!” lo
ammonì la parte buona
dello stregone di cui lui era reincarnazione.
“Su
questo hai ragione Rap!” sorrise il rosso.
“Ora però evita questi
nomignoli!” lo riprese questo.
“Scusate
se interrompo il vostro discorso, ma non ho ancora
finito!” ma Takkinsis attirò nuovamente
l’attenzione su di se “E’ vero che
posso diventare un managuerriero ma al vostro attuale livello non
riuscireste a
gestire il mio potere e rischiereste di morire e questo non voglio che
accada!”
avvisando che c’era anche un rischio.
“Ahimè
non abbiamo altra scelta! Dobbiamo rischiare!” ma
Malystrix non vedeva altre possibilità.
“Sono
d’accordo!” e anche Khellendros era della stessa
opinione.
“Non
abbiamo altra scelta quindi procedi!” intimò Angel.
“E’
vero rischiamo ma per aiutare il nonno farei questo e
altro!” e anche Jasmine voleva farlo.
“Aspettate!”
ma Oscar non era d’accordo “Vi rendete conto che
rischiamo tutti e cinque di morire? Che cosa farebbero i nostri
genitori e i
nostri parenti se succedesse una cosa del genere?” e
sollevò un giusto
problema.
“Beh.
Ecco!”
Fecero
loro.
“Una
soluzione ci sarebbe!” ma Takkinsis fece intendere di
aver pensato anche a un modo per risolvere il problema “Le
mie teste sono
cinque, quindi sono necessari cinque di voi per bilanciare il
potere!” anche se
la cosa non sembrava molto chiara.
“Questo
si può fare!” ma Khellendros aveva capito.
“Si
vede che dobbiamo fare le cose insieme!” commentò
Malystrix divertita “Forza bello, facciamolo!” per
poi rivolgersi al compagno.
“A
tua disposizione!” rispose lui.
“Che
vogliono fare?”
Si
chiesero i Sun’s Knights.
“Ora
lo vedrete!” ma Angel pensava di aver capito.
“TECNICA
DEL RICHIAMO!”
I
due draghi abbassarono le zampe verso il vuoto e…
PUFF!
PUFF! PUFF!
Da
tre grandi sbuffi di fumo apparvero altri tre draghi.
Rispetto
a Khellendros e Malystrix erano più piccoli ma
comunque superavano la media.
Il
primo era un drago bianco dalle squame fatte di ghiaccio e
dagli occhi rossastri coda a mazza e corna dritte sulla testa.
Il
secondo era un drago nero come la pece con grandi occhi
gialli e corna ricurve ai lati dell’enorme testa.
Il
terzo era un drago dalle squame di un verde molto acceso e
dalle corna corte.
Ovviamente
tutti e tre si librarono in volo grazie alle loro
grandi ali.
“Wow!
Che bel posticino che avete scelto per riunirci!” fece
ironico il drago bianco con un sorriso sormione mentre si gustava un
leccalecca
tirato fuori da chissà dove.
“Sempre
meglio dei posti che scegli tu fesso!” gli sbraitò
contro il drago nero con una forte voce femminile.
“Drakondros
non c’è?” chiese il drago verde con una
voce
femminile quasi titubante.
“Ragazzi,
questa non è una riunione: è una battaglia!
Guardate un po’ là!” Khellendros li
riprese subito e indicò il motivo del loro
richiamo.
“Ohoh!
Sembra proprio che vi siate cacciati in un bel casino
ragazzi!” fece il drago bianco con aria quasi assonnata
“Potevate evitare di
amoreggiare nei pressi della caverna di altri due draghi giganti con la
luna
storta!” equivocando tutto^^.
BONK!
Ma
una poderosa zampata lo raggiunse in quella testa bacata
che si ritrovava.
“STUPIDO!
SI VEDE CHE HAI ANCHE IL CERVELLO GHIACCIATO! TI
RENDI CONTO CHI SONO QUEI DUE DRAGHI, SE COSI’ POSSIAMO
CHIAMARLI!” gli sbraitò
contro il drago nero.
“Certo!
Il drago Rosso e, se non sbaglio, il leggendario
Arcano!” rispose calmo il drago bianco senza dar peso al
bernoccolo che gli era
spuntato sulla testa come un terzo corno^^ “Quella che non
l’aveva capito eri
tu Onysableth!” prendendo in giro il drago nero che sembrava
chiamarsi
Onysableth.
“BRUTTO
FIGLIO DI’ UNA DRAGA BASTARDA COME…. Che vuoi
tu!” e
questa stava per fargli una strigliata unica ma fu interrotta dal drago
verde.
“Non
è il momento di prendersela con Frost!”
l’ammonì questo
“Ora abbiamo del lavoro da fare o il saggio Skiendros e
Drakondros non ci
rivolgeranno più la parola!” e menzionò
nuovamente il drago Antico amico di
Nick con un leggero rossore all’altezza delle guance (se di
guance si poteva
parlare^^).
“Tsk!
E va bene!” il drago nero decise di dar retta alla
collega “Allora ragazzi qual è il
piano?” per poi rivolgersi al drago rosso e a
quello blu.
“Vi
spiego tutto io!” rispose Angel e “Scanning
Mentale!” usò
la telepatia per aggiornare i compagni della situazione.
“Tutto
chiaro!” annuì il drago bianco di nome Frost che
poi
si voltò verso Paladine “E’ un piacere
fare la vostra conoscenza Sun’s Knights
di qui. Mi presento: io sono Frost, il signore delle terre ghiacciate
ma da
umano chiamatemi Xerxes Brake!” e poi cambiò
aspetto diventando umano.
Il
grande drago bianco era diventato un ragazzo di circa diciotto
anni: la sua pelle pallida era messa in maggiore risalto dai corti
capelli
bianchi come la neve e dagli occhi rossi (di cui si poteva vedere solo
quello
destro mentre l’altro era coperto da un ciuffo). Indossava un
cappotto bianco
ottocentesco dalle maniche lunghe e viola, un’elegante
camicia viola che
arrivava fino ai calzoni neri mentre ai piedi aveva dei comodi stivali
bianchi
da cavallerizzo. Come curioso ornamento aveva una bambola di paglia
simile a un
cappellaio con un sorriso alquanto lugubre. Il viso del ragazzo era
illuminato
da un sorriso da furbetto che spesso era irritante.
“Esibizionista!”
sbuffò il drago nero “Salve piccoli!”
per
poi rivolgersi gentilmente ai ragazzi dentro il managuerriero
“Io sono
Onysableth, signora delle paludi mentre il mio nome umano è
Saeko Busujima!” e
anche lei assunse sembianze umane.
Era
diventata una bella ragazza di circa diciassette anni: la
carnagione ambrata era messa in risalto dai lunghi e lisci capelli
viola e
dagli occhi blu e non mancava un bel sorriso. Indossava
un’aderente canotta
nera che evidenziava la sua quinta abbondante e degli shorts molto
aderenti che
arrivavano fino agli stivaletti anch’essi neri.
“Sei
sempre fissata col nero eh!” fece Brake ironico.
“Meglio
del tuo viola disgustoso!” gli rispose a tono la
bella Saeko.
“Allora
tingiti i capelli così sei Total Black!”
incalzò il
ragazzo dai capelli bianchi.
“Zitto
spettro!” fece la ragazza leggermente stizzita.
“Che
paura!” disse lui.
“Ehm…
scusateli, le loro razze non vanno molto
d’accordo!”
disse il drago verde per non creare confusione “Comunque io
sono Beryllinthranox, signora delle
foreste ma chiamatemi più semplicemente
Beryl.” Dicendo ai ragazzi di usare un diminutivo anche
perché il suo era il
nome più complicato del gruppo “Mentre il mio nome
umano è Aruka Schilt!” e
anche lei assunse sembianze umane.
Era diventata una bella
ragazza di circa diciassette anni dai lunghi capelli verdi, pelle
ambrata e
occhi color topazio. Indossava un abito blu mare a un solo pezzo senza
maniche
e con scollatura generosa che evidenziava la sua quarta abbondante.
Indossava
dei corti shorts bianchi che arrivavano al linguine mentre i piedi
erano protetti
da stivaletti di pelle e alle mani aveva dei guanti neri senza dita.
“Basta perdere
tempo!” disse
Malystrix che divenne Erza con indosso un nuovo abito: una maglietta a
mezze
maniche bianca con colletto e bordi blu (che mettevano ancora di
più in risalto
la sua sesta abbondante), una corta gonna nera e stivaletti neri.
“Erza ha ragione, non
possiamo aspettare oltre!” confermò Khellendros
che divenne Gerard
“Procediamo!” e si rivolse subito a Oscar e
Takkinsis.
“Pronta
socia?!” chiese la
ragazza.
“Come non
mai!” rispose lo
spirito che divenne un enorme managuerriero con cinque teste e dai
multiformi
colori “Ora ragazzi!” e invitò i due
giovani e i cinque draghi a entrare dentro
di lei tramite la gemma centrale.
“Andiamo!”
E questi non aspettarono
altro attivando il potente managuerriero con successo.
“Sembra strano
Takkinsis!”
commentò Paladine che fece sentire la sua voce.
“Vero! Noi due che siamo
sempre stati avversari ma ora combattiamo dalla stessa
parte!” confermò l’altro
.
“Beh!
C’è sempre una prima
volta!” disse ironicamente il managuerriero di platino.
“Non posso dartene
torto!” e
Takkinsis non poté che essere d’accordo.
“Scusate ma non abbiamo
tutto il giorno! Vediamo di muoverci o nonno Yaphisan fa tutto da
solo!” li
avvertì Angel che non voleva aspettare un minuto di
più.
“L’amico ha
ragione,
riprenderemo il discorso più tardi! Ora andiamo!”
e anche Jaden era d’accordo
col rosso così come tutti gli altri ragazzi che erano dentro
i due colossali
managuerrieri.
“Sicuro, ma
prima… DRAGON
LANCE!” Paladine tese la mano libera in avanti e da essa
apparve una grande
lancia dorata dal bavero rosso su cui erano incisi bassorilievi di
draghi e la
consegnò a Takkinsis “Ti
servirà!” ci voleva una buona arma.
“Ed io che pensavo che
non
l’avrei mai brandita!” fece questo con un ultimo
commento.
“Basta
aspettare gente!
ANDIAMO!” ma Naruto non ce la faceva più ad
aspettare e nemmeno gli altri.
“SI’
ANDIAMO!”
Gridarono tutti insieme e i
due managuerrieri si lanciarono all’attacco.
A un kilometro di distanza
lo scontro tra Raptomort e Yaphisan stava continuando.
“Cancello
Spazio-tempo!” e
in quel momento il Sandtimes attivò l’incantesimo
delle tre colonne di luce.
“Questa volta non mi
freghi!” ma lo stregone non si fece trovare impreparato
“Colonne di fuoco!”
rispondendo all’offensiva avversaria con altre colonne di
fuoco che
l’annullarono.
“Sei un osso davvero
duro!”
commentò Yaphisan.
“E non hai visto ancora
niente! Ora che sono un tutt’uno col Drago Rosso sono
invincibile!” rispose lo
stregone con voce calma ma gelida.
“Lo vedremo!”
ribatté l’altro
“Oh! Sembra che abbiamo compagnia!” per poi
accorgersi dell’arrivo dei ragazzi.
“Sai che
cambiamento!”
ghignò Raptomort “Figurati se quattro mocciosi
possono… CHE COSA!” ma quando
vide che c’erano due managuerrieri sgranò gli
occhi.
“SORPRESO
RAP!” fece Angel dentro
il grande drago a cinque teste.
“E NON HAI VISTO ANCORA
NULLA!”
Gridarono ragazzi e draghi
che erano dentro di esso.
“Andiamo!” Erza
dette il via
e “Karyū
no…” cominciò a caricare le sue fiamme.
“Sandāryū
no…” stessa cosa fece
Gerard.
“Sanryū
no…” seguito
da Saeko.
“Kōriryū
no…” non poteva mancare
Brake.
“Moriryū
no…” e per
finire veniva Aruka.
“….HOKO!”
Gridarono insieme
e…
FLASH!
Cinque potenti attacchi
elementari partirono dalle cinque bocche del managuerriero.
“GOD LANCE!”
Mentre Angel, Oscar e
Jasmine lanciarono un colpo in sintonia con quello dei draghi
potenziato dalla
Dragon Lance.
“NON PREDENTEMI IN
GIRO!” ma
Raptomort non perse tempo e bloccò l’attacco a
mani nude.
“Proprio lì ti
volevo!” ma
questo era stato previsto da Shikamaru “Chazz ora!”
per poi rivolgersi al moro.
“Pronto!” che
sapeva cosa
fare.
“Vi do una
mano!” fece
Sakura Kinomoto con la carta dell’Ombra in mano.
“STRADA
D’OMBRA!”
E si avvicinarono
immediatamente allo stregone.
“DANNATI!”
ruggì Raptomort
impegnato a bloccare l’attacco dei draghi.
“Carte della Speranza e
della Verità, ora!” la Kinomoto non si
fermò e attivò altre due Sakura Card che
avvolsero Paladine.
“Life Stream!”
e anche
l’Haruno dette il suo contributo.
“Ora a voi che sapete
usare
il Rasengan!” ordinò il Nara.
“Via!”
risposero Naruto,
Jaden, Jessie, Chazz e Shaoran che combinarono le loro sfere vorticati.
“Andiamo
Hinata!” ma anche
Neji aveva un ruolo mentre avvolgeva la sfera col suo Juken .
“Sono pronta!”
così come la
Hyuga.
“Pronto
all’attacco!” mentre
Syrus concentrò la forza del guerriero selvaggio dentro la
sfera.
“Forza della giovinezza
esplodi!” così come fece Rock Lee anche se
usò un nome diverso^^.
“Quattro
energie!” mentre
Gaara immise la forza di Corpo, Mente, Spirito e, anche se la sapeva
usare
poco, Cuore.
“Che
la fiamma della vendetta ti spedisca all’inferno!”
dissero Kankuro e
Temari in modalità Ghost Rider e davano il loro contributo
nella sfera.
“Va
semplicemente all’inferno!” mentre Sasuke fu
più
sbrigativo.
“Beccati
questo!”
Dissero
tutti gli altri che contribuirono immettendo la loro
energia dentro la sfera.
“SUN’S
KNIGHTS RASENGAN!”
Chiamando
in questo modo l’attacco creato che…
WOSH!
Assorbì
anche l’attacco dei cinque draghi e…
FRABOOM!
Colpì
in pieno il managuerriero infernale e generò una
potente deflagrazione.
“Meno
male che ci sono io, o venivate coinvolti anche voi!”
mentre Yaphisan aveva preso all’ultimo momento i due
managuerrieri e portati a
distanza di sicurezza con le sue sabbie del tempo.
“Guarda
che stavamo per smaterializzarci!” lo avvisò Angel.
“Troppo
lenti!” li ammonì il Sandtimes.
“Grazie
nonno Yaphisan!”
Dissero
invece i Sun’s Knights al completo tranne Sasuke.
“Avrà
funzionato?” si chiese dubbiosa Takkinsis.
“Forse
non l’avremo ucciso, ma di sicuro lo abbiamo
danneggiato parecchio!” rispose Paladine.
“Ho
un brutto presentimento!” mentre Arcano percepiva che il
peggio stava per arrivare.
“E
AVETE RAGIONE!” ruggì la voce dello stregone sopra
le loro
teste.
KAPOM!
KAPOM! KAPOM!
Infatti,
questo con diversi graffi piombò sui tre
managuerrieri e li colpì violentemente con tre poderosi
pugni impregnati di
energia oscura che li schiantò al suolo.
La
fortuna volle che si fossero allontanati parecchio
dall’Accademia che quindi non fu colpita.
“Ahi!
Che botta!” commentarono tutti mentre si alzarono in
piedi.
“Si
può sapere come ha fatto a resistere a
quell’attacco!”
chiese Sasuke mentre si toccava la fronte sanguinante.
“Non
chiederlo a me, ne so quanto te!” gli rispose Oscar
dall’altra parte con diversi graffi sul viso.
“RAGAZZI
STATE ATTENTI!” ma Yaphisan li richiamò alla
realtà:
aveva visto che lo stregone stava combinando qualcosa di terribile
mentre…
RRRUUUBBLLLEE!
La
terra cominciò violentemente a tremare e da essa usciva
energia negativa che saliva verso l’alto.
“<<
Nera oscurità io t’invoco. Esci
dall’essenza
del tutto e vieni in mio aiuto! In nome dell’inferno in terra
vieni a me!
>>” era opera
di Raptomort
che stava creando una sfera gigantesca d pura oscurità
“Ne ho abbastanza di voi
e di questa dimensione! Vi cancellerò tutti in un solo
istante!” le sue
intenzioni erano chiare: voleva distruggere tutto.
“Oh no! Se
quella sfera
ci colpirà questo mondo sparirà
completamente!” Yaphisan percepiva l’enorme
pericolo che stavano correndo.
“Ma
così eliminerà anche il suo compagno che sta
combattendo
contro il signor Nick!” disse Gaara incredulo.
“Temo
che non gliene importi niente di Uncinato! Ha perso il
controllo!” Angel poteva vedere che negli occhi dello
stregone c’era pura
follia distruttrice.
“DOBBIAMO
FERMARLA ORA!” gridò Jaden preoccupato per
l’intera
Accademia.
“Si’!”
Concordarono
tutti e si lanciarono alla massima velocità
verso lo stregone.
“E’
INUTILE NON POTRETE FERMARE IL MIO ATTACCO!” tuonò
lo
stregone “SPARITE PER SEMPRE! DARK NOVA!” e
lanciò l’enorme sfera contro i tre
managuerrieri.
“Oh
no!”
E
questi con orrore crescente si resero conto che era finita:
non c’era modo di deviare o teletrasportare altrove
quell’attacco.
“No,
non lo permetterò!” ma Yaphisan non avrebbe
permesso
allo stregone di vincere e “AAAAAHHHH!” con un
gesto disperato si lanciò contro
la sfera con l’intenzione di bloccarla col suo corpo.
FRABBBOOOOMMM!
Venendone
investito completamente.
“NONNO!”
gridò Jasmine disperata.
“NONNO
YAPHISAN!” seguita fa tutti gli altri.
La
sfera era stata fermata ma al costo del Sandtimes che si
era sacrificato per ridurne i danni.
“MUAHAHAHAHAHAH!”
e questo fece gioire il letale stregone che
esplose in una maligna risata “ALLA FINE SEI MORRTO
MALEDETTO! MA IL TUO
SACRIFIO NON SERVIRA’ A NIENTE! NON M’I
CI’ VUOLE NIENTE A RICREARE LA MIA
SFERA!” ed era pronto a creare un’altra sfera per
distruggere tutto ma aveva
fatto i conti senza qualcuno.
“MALEDETTO
MOSTRO! NON TI PERMETTEREMO DI’
RENDERE VANO IL SUO SACRIFICIO!”
Ruggirono
i ragazzi al completo.
“Vecchio, questo posso
farlo subito: ti vendicherò!” e Sasuke
non era da meno. Anche lui voleva
farla pagare allo stregone.
I
due managuerrieri si lanciarono all’attacco iniziando
così
una feroce battaglia contro Raptomort.
NEL
VUOTO
Yaphisan
si ritrovò a galleggiare nel buio totale, ormai
privo di forze.
“Io
sono morto?!” disse lui aprendo debolmente gli occhi
“Ma
almeno sono riuscito a salvarli!” ma sorrise sereno: sapeva
che almeno aveva
salvato la vita dei ragazzi.
“Jasmine,
Sara… perdonatemi! Vi ho riportato in vita per
farvi morire di nuovo poco dopo. Sono davvero uno sciocco!”
per poi pensare a
ciò che era successo alle due Sandtimes che avrebbe voluto
vedere felici
“Perdonami Clow Reed della dimensione C ma temo che il nostro
accordo sia
saltato!” rammaricandosi anche della promessa che non sarebbe
mai riuscito a
mantenere ma…
“Perché
non dovresti mantenere una tua promessa?” ma una voce
risuonò nel vuoto e davanti a Yaphisan apparve il creatore
della Clow Card in
persona.
“Perché
io sono morto!” rispose lui alzandosi per poterlo
guardare in viso.
“No
amico mio!” rispose questo con un dolce sorriso
“Non puoi
perdere così! Ricorda che anche tu hai un partner che odia
perdere!”
riferendosi ad Arcano che apparve dietro di lui “E poi chi ti
dice che questo
sia l’oblio?” per poi fargli questa domanda.
Il
Sandtimes si guardò intorno e si accorse di non trovarsi
nel vuoto ma nello spazio aperto “Ma
com’è…” ma poi
ricordò anche lui con chi
stava combattendo.
“Mi
deludi Yaphisan! Pensavi davvero che fossi così
debole?”
gli chiese Arcano che lo guardò con i suoi grandi occhi
arcobaleno.
“Già
mi ero dimenticato di te!” ammise il Sandtimes.
“Non
ricordavo che fossi così smemorato marito mio!”
gli
disse la voce di Jasmine che gli apparve a fianco.
La
moglie del Sandtimes aveva temporaneamente recuperato il
suo aspetto umano: cioè quello di una bellissima mora
ambrata dal fisico snello
e formoso con indosso abito arabesco color bronzo e dagli occhi verdi
accesi.
“Jasmine,
tu sei di nuovo umana!” fece Yaphisan incredulo.
“Guarda
che anche tu sei di nuovo umano grazie al potere di
Arcano!” gli ricordò la moglie con un sorriso.
“E
non è la sola!” gli disse Sara anche lei con il
suo
aspetto umano.
Anche
lei era una bellissima e ambrata mora dagli accesi
occhi verdi, dal corpo formoso
coperto a
stento da un peplo viola.
“Sara!”
sorrise Yaphisan commosso.
“E
non sono le sole!” disse una voce profonda.
Davanti
al Sandtimes apparvero tutti coloro che lo avevano
conosciuto.
A
parlare era stato un alto uomo dai lunghi capelli neri e
dagli occhi azzurri, interamente ricoperto da un'armatura nera. La
pelle era
pallida come la luna e non mancavano baffi e barba.
“Brad,
amici miei!” fece incredulo Yaphisan rivolto a lui e a
tutti gli altri.
“Tu
sei il più forte nonnino! Non c’è
nessuno che ti possa
battere!” disse un bambino di circa nove anni dai capelli
neri attraversati da
saette laterali, occhi verdi, pelle ambrata e sorriso allegro.
“Sauron
nipotino mio!” fece commosso il Sandtimes.
“Sei
un grande nonnino, non puoi perdere così!” disse
una
sorridente bambina dai lunghi capelli rosé, accesi occhi
dello stesso colore e
pelle chiara. Cosa curiosa era che aveva delle corna simili alle
orecchie di un
elfo.
“Altrimenti
non sarei fiera di essere tua figlia!” continuò
Kaeleena.
“Piccola
Selen, Kaeleena!” ci mancava poco e Yaphisan si
sarebbe messo a piangere.
“Come
puoi vedere, ci sono delle persone che ti stanno
aspettando. Non vorrai mica deluderle!” gli sorrise Clow.
“Le
mie scuse, mi ero dimenticato parecchie cose importanti!”
rispose Yaphisan ricambiando il sorriso “Non posso di certo
andarmene lasciando
voi tutti e quei ragazzi da soli. Il mio viaggio non è
ancora finito!” ed era
risoluto a ricominciare.
“Così
ti voglio!” sorrise Clow Reed mentre tutto
cominciò a
sfumare.
“Ti
ringrazio Clow Reed!” fece il mago del tempo con un
inchino “Forza Arcano, torniamo in scena!” per poi
rivolgersi al grande drago.
“A
tua disposizione!” rispose lui.
NEL
FRATTEMPO!
“MUAHAHAHAHAH!
Come le muovete quelle armi! Così mi farete
venire un raffreddore!” ghignò Raptomort mentre
schivava tutti gli attacchi dei
ragazzi
“DANNATO
DEMONIO!” gridò Jasmine con tutta la rabbia che
aveva in corpo: non riusciva a sopportare la perdita
dell’amato nonnino.
“LA
PAGHERAI CARA PER QUELLO CHE HAI FATTO!” seguita da
Naruto che, anche se non lo conosceva, aveva preso molto in simpatia il
Sandtimes.
E
nemmeno gli altri erano da meno.
“Se
sentite la sua mancanza, vi spedirò immediatamente
all’inferno da lui!” ghignò lo stregone
ma “Cos’è?”
la sua attenzione fu catturata da una luce che cominciò a
brillare nel punto in
cui la sfera era esplosa.
“Non
è necessario! Io sono ancora qui!” e da essa
risuonò la
voce del Sandtimes “ARCANO CONCEDIMI LA FORZA
DELL’UNIVERSO!” per poi lanciare
un potente grido.
“NONNO!”
e quella voce tolse un gran peso dal cuore di
Jasmine.
“E’
vivo!”
E
anche da quello degli altri.
FLASH!
Poi
il Sandtimes apparve avvolto da una colonna di luce
argentata e “AAAAHHHHHHH!” con il Keyblade ben
stretto si lanciò all’attacco.
ZACK!
“AAAAAARRRGGGHHH!”
colpendo in pieno il malvagio
managuerriero.
“Ma
quello…!” Naruto lo riconobbe subito.
“E’
l’Universal Power!” stessa cosa valeva per Jaden.
“Ma
certo! Arcano è la volontà
dell’universo: è più che
naturale che sia sopravvissuto!” disse Oscar che se
l’era appena ricordato.
“Tuo
nonno è davvero un mito!” commentò Erza
rivolgendo un
sorriso a Jasmine.
“E
ne vado fiera!” rispose la giovane mora.
“Naruto,
questo è il momento giusto!” mentre Jaden si
rivolse
all’amico biondino.
“Hai
assolutamente ragione!” confermò lui pronto a
sfoderare
il massimo potere.
“Che
volete dire!” l’unico a non capire era Sasuke.
“Mettiti
comodo amico!” gli disse semplicemente Jessie.
“Ora!
UNIVERSAL POWER!”
I
due si guardarono con sguardo d’intesa e…
FLASH!
FLASH!
Una
doppia colonna di luce color arcobaleno e arancio avvolse
Paladine.
“Cos’è
questa forza!”
Che fu percepita da
tutti i suoi occupanti.
“Cavolo!
È così che vi sentite quando lo usate?”
chiese
Shaoran mentre sentiva la forza dell’universo scorrergli
dentro.
“E’
incredibile!” Shino sentiva ballare gli insetti dentro il
suo corpo.
“Mi
sento come parte del mondo!” era una novità
incredibile
per Chazz.
“Incredibile!”
disse Gaara mentre apriva e chiudeva le mani.
“Non
è nemmeno paragonabile ai nostri poteri!” Kankuro
si
sentiva piccolo.
“Non
mi sono mai sentita così!” la piccola Kinomoto non
aveva
mai percepito una simile sensazione.
Gli
altri provavano sensazioni simili ed erano increduli.
“Come fanno ad avere un
simile potere!?” quello più incredulo
era Sasuke “Naruto da dove hai
tirato fuori tutta questa forza!” per poi
guardare il biondino con un misto di meraviglia e invidia.
“Ehi!
Avevate una mossa simile e non l’avete usata subito?
Che diavolo aspettavate!” fece Kiba guardando storto i due.
“Non
è qualcosa che si può usare sempre!”
gli rispose lo Yuki
“Ci sono delle condizioni per poterlo attivare e non si
presentano sempre!”
spiegando che quel potere non era sempre accessibile.
“Il
signor Nick ce l’ha sempre detto di usarlo solo in
situazioni davvero critiche!” continuò Naruto
“E questa è una situazione
critica in piena regola!” e quello era un caso in cui
utilizzarlo.
“DANNATI!”
nel frattempo Raptomort si osservava furioso i due
managuerrieri avvolti dalle colonne di luce “AVETE IL POTERE
DELL’UNIVERSO
DELLA VOSTRA PARTE? NON CAMBIERA’ NULLA!” e si
lanciò all’attacco con tutta la
furia che aveva in corpo.
“Ragazzi!
Questo è un piccolo prestito, usatelo bene!”
mentre
Yaphisan schioccò le dita verso Takkinsis e…
FLASH!
Anche
questa fu avvolta da una colonna di luce dorata che
saliva verso il cielo.
“Che
forza incredibile!”
Dissero
gli otto occupanti del managuerriero.
“DANNATI!
VI’ FACCIO VEDERE IO COS’E’ LA VERA
FORZA!” tuonò
Raptomort ormai prossimo a colpire Yaphisan ma…
KAPOM!
Ricevette
un poderoso pugno in faccia da Takkinsis.
“AAARRRGGGHH!”
che fu catapultato verso il basso.
“QUESTO
E PER AVER TENTATO DI’ UCCIDERE IL NONNO!”
ruggì
Jasmine.
“Così
si parla socia!” concordò Erza.
“Forza
ragazzi! Ora abbiamo il potere di finire la partita.
Usiamolo!” con un discorso da vero leader Gerard
intimò tutti a porre fine alla
battaglia.
“E
visto che ci siamo, chiudiamolo in grande stile!” sorrise
Brake.
“Questa
volta sono d’accordo con te!” che fu appoggiato da
Saeko.
“Mostriamo
a questo demone di che cosa sono capaci i Signori
dei Draghi!” disse Aruka con determinazione.
“Riuscisse ad avere
quello sguardo quando vuole dichiararsi a Drakondros!“
pensò Angel “Forza
ragazze chiudiamo la partita!” per poi rivolgersi a Oscar e
Jasmine.
“Mai
stata così d’accordo!” risposero le due
ragazze.
“Forza
ragazzi, dichiariamo lo scacco matto!” mentre
Shikamaru intimò gli amici Sun’s Knights
all’attacco finale.
“ANDIAMO!”
Concordarono
tutti.
“Seguitemi
ragazzi!” e Yaphisan partì all’attacco
per primo.
“ANDIAMO!”
Seguito
a ruota da Paladine e Takkinsis.
“SPARITE
MOCCIOSI! OSCURITAA’ SUPREMA!” lo stregone
lanciò il
suo ultimo oscuro incantesimo consistete in una grande sfera nera con
contorni
viola.
“SEI
TU CHE SPARIRAI!”
Gli
risposero di rimando i tre managuerrieri alzando
semplicemente la mano distrussero la sfera.
“IMPOSSIBILE!”
fece incredulo lo stregone.
“ASSAGGIA
QUESTO! UNIVERSAL COMET!”
I
tre managuerrieri puntarono le loro armi verso lo stregone
e…
FRABBBBOOMM!
“AAAARRRRGGGHHHHH!”
colpirono in pieno lo stregone e il Drago
Rosso che furono schiantati al suolo.
“Groar!”
la potenza del colpo era stata tale da sciogliere il
legame tra i due e ora il Drago Rosso aveva riacquistato il suo aspetto
originario. La creatura apocalittica era sofferente.
“Hai
ragione. Per una volta è meglio battere in
ritirata!”
concordò Raptomort anche lui molto sofferente e…
PUFF!
Con
uno sbuffo di fumo fece sparire il suo partner che tornò
da dove era venuto.
“Avete
visto? Il Drago Rosso si è ritirato!” fece
incredula
Aruka.
“Questo
significa solo una cosa: è finita!” disse Gaara
che
non lo credeva vero.
“Non
ancora! Raptomort è rimasto! Stiamo in guardia!”
ma
Yaphisan fece capire loro di non abbassare la guardia.
“Tsk!
Potete stare tranquilli!” disse Raptomort guardandoli
con odio “Per questa volta sono costretto a
ritirarmi.” Ammettendo la sconfitta
“Ma non illudetevi! Quando sarà il momento, mi
vendicherò su tutti voi! A
presto mocciosi!” e sparì non prima di aver
giurato vendetta.
Per
alcuni secondi tutti tacquero increduli poi….
“VITTORIA!”
Tutti
esplosero colmi di gioia abbracciandosi: la battaglia
contro Raptomort della quattordicesima armata infernale era finita.
“NON
LO CREDO VERO! CE L’ABBIAMO FATTA!”
gridò Jaden al
massimo della felicità.
“EVVIVA!”
e nemmeno Naruto riusciva a trattenere l’emozione.
“VITTORIA!
VITTORIA!” ruggì Syrus che saltava per la
felicità.
“LA
FORZA DELLA GIOVINEZZA HA TRIONFATO!” e del medesimo
umore era Rock Lee che sprizzava energia da tutti i pori^^.
“IL
GENEREALE NEMICO SI E’ RITIRATO!” e Hassleberry non
poteva che esultare con tutto se stesso.
“NON
MI’ SONO MAI SENTITA COSI’ BENE!” Tenten
era così
emozionata che si scatenò come non mai.
“Hai
ragione!” concordò Neji che controllava il tono di
voce.
“SIAMO
DEI VERI CAMPIONI!” esplose Jessie alzando l’indice
destro al cielo.
“MAI
STATO COSI’ D’ACCORDO!” seguito a ruota
da Kiba.
“QUELLA
E’ UNA MIA POSA!” gridò contrariato
Chazz.
“CHI
SE NE FREGA! ABBIAMO VINTO!” ma Ino non voleva di certo
rovinare l’atmosfera, anzi abbracciò il Princeton
e gli dette un bacio a
stampo.
“O
mamma!” e questo ci rimase di stucco^^.
“Questo
sì che è un vero bacio!”
commentò Choji quasi
geloso^^.
“Rallegrati
amico! Alla fine ti sei anche beccato un altro
bacio e questo Sakura non l’aveva previsto!” disse
invece Shikamaru.
“Veramente
era questo il bacio che avevo visto nella mia
visione!” lo corresse la piccola Kinomoto (0_0).
“CHE
COSA!”
Fecero
tutti con la mascella spalancata^^.
“S-Stai
dicendo che quello che gli ha dato un po’ di tempo fa
non era quello che avevi visto?!” le chiese un incredulo
Shaoran.
“No,
non era quello! Ricordo che c’eravamo tutti!”
rispose la
castana che allora non aveva specificato le condizioni del fantomatico
bacio.
“Quello
non era il bacio che avevi previsto?” Chazz non lo
credeva vero: e lui che pensava di essersi buttato alle spalle quella
visione.
“Che
cosa ho fatto!” mentre la Yamanacha non aveva parole^^.
“Si
vede che è destino ragazzi miei!”
commentò Temari col
gocciolone^^.
“Fra
poco vi sposate!” Kankuro fu più drastico^^.
“Quando
sarà la data?” chiese Gaara pronto ad annotarsela
tra
le cose da fare nell’agendina^^.
“SPOSARCI!
MA CHE DIAVOLO VAI DICENDO!” gridarono i due rossi
come peperoni^^.
“A
questo punto auguri e figli maschi!” Shino non poteva dire
altro^^.
“Sperando
che non diventino come te Chazz!” questo era
l’augurio di Alexis^^.
“Tuo
padre sarà davvero molto contento!”
commentò Sakura
Haruno che “NO!
COM’E’ POSSIBILE CHE SI
SPOSERA’ PRIMA DI’ ME!” dentro
di se gridava disperata^^.
“Siate
felici!” a Hinata non venne in mente altro^^.
“NON
DITE CAZZATE!”
Gridarono
insieme i due.
“Un
matrimonio? Chi si sposa?” chiese Angel che
s’immischiò
nel discorso.
“Ma
non siete troppo giovani?” Oscar non sapeva chi fosse ma
riteneva che quei ragazzi fossero tutti molto giovani.
“L’amore
è proprio cieco!” se la rise Jasmine.
“A
quando la cerimonia?” chiese Erza che divenne
attentissima^^.
“Questi
umani! Sono davvero molto precoci!” esclamò Gerard
con la gocciolona^^.
“Se
c’è l’amore c’è
tutto! Non sei d’accordo Emily?” disse
Brake alla sua bambola che...
“Sì
hai ragione! Proprio come tra di noi!” rispose pure,
ovviamente era stato il drago bianco a parlare^^.
“Stupido
ventriloquo!” questo era uno dei motivi per cui non
sopportava il collega “Bella ti consiglio di usare un
po’ la frusta a letto!
Sai come fai godere il maschietto!” per poi dare un consiglio
un po’ esagerato
alla << futura sposa >> ^^.
“Un
matrimonio! Che cosa romantica!” fece Aruka tenendosi le
guance “Chissà se un giorno io e
Drakondros…” nell’immaginarsi la scena
si
sentì avvampare^^.
“Sei
senza speranze!”
Pensarono
all’unisono i suoi quattro colleghi^^.
“Chi
di voi si sposa? Voglio officiare la cerimonia!” fece
Yaphisan che seguì la corrente.
“MA
ALLORA LO FATE APPOSTA!”
Gridarono
i due interessati nervosi.
“Sì!
AHAHAHAHAHAH!”
Risposero
tutti in coro^^.
“Ma che gabbia di matti
è mai questa!” si chiese Sasuke col tic
nervoso^^.
POCHI
MINUTI DOPO
I
tre managuerrieri atterrarono presso l’Accademia e poi
fecero scendere tutti quanti e riassunsero le sembianze di draghi.
“Oggi
avete ottenuto una grande vittoria! Fatene tesoro per
il futuro!” consigliò loro Arcano.
“Per
questo se sarà necessario, non esitate a
chiamarmi!”
Paladine si rese disponibile a un possibile aiuto a questi intrepidi
ragazzi.
“Io
temo che non sarò così disponibile! Se
però Oscar sarà
nei passaggi, contate pure su di me!” mentre Takkinsis fece
capire che non
sarebbe stata d’aiuto se la Kirgsley non era disponibile.
“Grazie
infinite amici!”
I
ragazzi non poterono dire altro.
“Buona
fortuna giovani eroi!”
Ruggirono
i tre draghi e scomparvero in tante particelle di
luce scindendosi negli spiriti e nelle creature che li avevano formati
(Takkinsis s limitò a tornare dentro il corpo di Oscar).
“Cavolo che
esperienza!” commentò per primo il ninja
bianco.
“Io la rifarei!”
propose Garuda euforico.
“Senza offesa, esimi
colleghi, ma io preferisco la mia individualità!”
mentre la bestia ombra
preferiva non farlo più.
“Sono
d’accordo con te!”
anche Kyuubi non ne voleva più
sapere di una Fusion Spirit simile.
“Ma se tu eri
quello che faceva
più casino di tutti!”
gli fece Rayearth.
“IHIHIHIH!
Sei stato uno show amico!”
se la rise Ichibi rotolando sia
terra.
“Taci
stupido tasso!”
gli ringhiò contro la volpe.
“Pensate a quello che
siamo riusciti a fare insieme. Cosa succederebbe se ci fossero stati
anche
Plasma e Cyber Drago Finale?” chiese il Mago Nero
che era molto curioso.
“Di sicuro avremmo
fatto molto più casino!”
concordò il ninja nero.
“E pensate cosa
potrebbe succedere se al gruppo si uniranno altri Sun’s
Knights!” mentre
Windom guardava più verso il futuro.
“Di sicuro ce ne
saranno molti altri!” concordò Ceres.
“Meglio, più siamo più
ci divertiamo!” per T-rex oscuro più
erano meglio era.
“Chissà se ci saranno
altri spiriti macchina!” Vercroid si chiese se lui
e Cyber Drago Finale
sarebbero stati gli unici.
“Vedrai che ce ne
saranno altri!” lo rassicurò Neos.
“Magari ci sarà
qualche altro insetto!” sperò Mushi King
che era l’unico spirito di quella
categoria al momento^^.
“Se io sono unico,
sono contento! Però un’altra fusione la voglio
fare!” per Cerberus non
c’erano problemi ad essere l’unico spirito canino
nel gruppo e nemmeno per
un’altra Fusion Spirit.
“Speriamo che si
presentino altre occasioni come questa allora!”
Amazzone Ostile era
fremente di tornare a combattere in quella forma.
“Ci vorrebbe qualche
spirito drago però! Sono praticamente assenti nel nostro
gruppo!” fece
notare Regina Arpia.
“E a me dove mi metti?”
chiese Ceres leggermente offeso.
“Le mie scuse! Ti
avevo dimenticato!” si scusò subito lo
spirito.
“Qualche spirito drago
in più, però non guasterebbe!”
commentò Regina della Foresta Verde degli
Spettri.
“E altri di tipo fata
o pianta dove li metti?” chiese Angelo Ambiguo.
“Però voi bestie
cristallo potete risolvere il problema no!?”
Marionettista Misterioso fece
notare che gli spiriti di Jessie potevano in parte rimediare al
problema.
“E’ fattibile, ma per
averlo sempre con noi sarebbe necessaria la sua carta!”
rispose Pegaso
Zaffiro.
“E Jessie non ce l’ha!”
ricordò Tigre Topazio.
“Sarebbe tutto più
facile se sapessimo dove si trova la sua stele!”
per Gatto Ametista era
quello il problema.
“Vedrai che un giorno
qualcuno la troverà e il nostro gruppo sarà
completo!” la consolò Aquila
Cobalto.
“E allora sarà
difficile batterci!” di questo Mammut Ambra ne era
sicuro.
“Credo che per
quell’occasione cambierò guscio per la
felicità!” commentò Tartaruga
Smeraldo.
“Wi?!” Carbuncle
Rubino non capiva cosa potesse c’entrare^^.
“Kiu!” ma Kuriboh
alato gli consigliò di non curarsene^^.
“Ora si che mi sento a
casa!” disse allegramente la Fenice.
“Sono
davvero curiosi gli spiriti!”
commentò Sara nel vederli parlare
tranquillamente tra di loro.
“Dopo
uno scontro del genere è quello che
ci vuole!”
disse Jasmine che non ci vedeva niente di male.
“NONNO!”
intanto la giovane Jasmine abbracciò felice
Yaphisan.
“Com'è
bello sapere di avere una nipotina!” disse contento il
Sandtimes che ricambiò l’abbraccio.
“Ci
hai fatto preoccupare nonnino. Per favore non farlo
più!”
gli disse scherzosamente Naruto.
“Ci
proverò!” rispose lui.
“SAKURA
CHE BELLO POTERTI RIVEDERE!” Kero-chan in forma
ridotta si fiondò sulla cattura carte.
“Anche
per me è bello potervi riabbracciare!” sorrise la
Kinomoto che stringeva anche le mani di Yuè.
“Ehi
pupazzo di pezza, cos’è quella cosa che hai in
testa!”
Shaoran invece notò che il guardiano del sole in testa aveva
un piccolo elmo
con al centro un topazio.
“Questi
sono regali che ci ha fatto quella ragazza!” rispose
Yué che oltre ai guanti aveva appeso al collo anche un
medaglione su cui era
raffigurato Paladine.
“E
quello da dove esce?” chiese la Kinomoto che non
l’aveva
mai visto.
“Quando
Paladine si è scisso, me lo sono ritrovato appeso al
collo e non sono il solo ad averlo!” rispose il giudice della
luna.
“Infatti,
anch’io me lo sono ritrovato addosso!” disse
Ulquiorra mostrandone uno uguale.
“Già,
anch’io! Ma a che cosa serviranno?” anche
l’enorme
Yammy ne indossava uno e non sapeva come spiegarlo.
“Ve
lo spiego io!” Aruka si fece avanti ai tre per dare una
spiegazione “Quelli sono il simbolo dei chierici di Paladine.
Lui vi ha
ritenuto degni e ve l’ha donato. Quando sarà
necessario, potrete chiedergli
consiglio a nome dei ragazzi!” che fu molto chiara.
“Quindi
noi siamo diventati un tramite tra di voi e Paladine.
Interessante!” commentò Yué.
“EVVAI!
Non ci sentiremo tanto inutili!” esultò Yammy che
batté il pugno al suo Master.
“Indipendentemente
da questo, non saremo mai inutili!” ma
Ulquiorra non si era mai sentito inutile e ora aveva un altro motivo
per
aiutare e proteggere il suo Master.
“Di
sicuro quei medaglioni un giorno saranno molto utili!”
commentò Asuma tirando una boccata alla sua sigaretta.
“Già,
speriamo!” concordò Kakashi: contro i demoni di
Abhadon
era necessario tutto l’aiuto possibile.
“Non
si preoccupi maestro Kakashi! Vinceremo anche senza di
lui! Ora che Sasuke si è unito a noi non ci
batterà nessuno!” ora che l’Uchiha
era tornato Naruto si sentiva col cuore sereno ma…
“Sbagli!
Io non resterò con voi!” ma Sasuke non fu
d’accordo
mentre con la spada aveva aperto uno squarcio dimensionale.
“Sasuke!”
Fecero
tutti increduli.
“Sono
venuto qua per sconfiggere quella lucertola tutto qui!”
si giustificò l’Uchiha “Ora che
quell’essere è sconfitto tornerò al mio
obiettivo principale. Fino ad allora non avrò
pace!” ed
entrò nello squarcio che cominciò a
chiudersi.
“Sasuke
asp…” Naruto stava per correre verso di lui ma
Jasmine gli mise una mano sulla spalla.
“Avrai
la tua occasione, ne sono sicura!” gli disse la mora.
“E
noi ti aiuteremo!” Jaden gli fece capire che non sarebbe
stato da solo e anche gli altri erano d’accordo.
“Ragazzi!”
il biondino ringraziò tutti con lo sguardo poi
vide che la Fenice gli era davanti “Proteggilo ti prego e
digli che, volente o
nolente, lo riporterò a casa!” riferendogli questo
messaggio.
“Lo farò! Buona
fortuna ragazzi!” rispose lo spirito per poi
attraversare lo squarcio che
si chiuse dietro di se.
“Così
quello era Sasuke Uchiha! Sarà una bella gatta da
pelare!” commentò Jaden.
“A
lui ci penseremo in seguito, ora dobbiamo trovare a un
modo per uscire da qui!” per Gaara era quello il problema
principale al
momento.
“Ehi,
ma dov’è il nonno!” disse Angel
guardandosi intorno
cercando Nick che per lui era il << nonno
>>.
“Non
mi dite che non ha ancora sconfitto Uncinato!” disse
incredula Oscar.
“Tornerà,
vedrete!” li tranquillizzò Yaphisan “La
sua
battaglia non è ancora finita!” e sapeva che il
Sun’s Warrior non si sarebbe
mai arreso.
“Se
mio fratello di qui gli ha insegnato quella magia, allora
vincerà di sicuro!” ma Gerard era fiducioso.
“Da
noi non l’ha fatto, perché non era necessario ma
qui
forse sì!” commentò Erza.
“Un
altro potenziamento in più!” sorrise Saeko.
“Chissà
se anche noi potremo insegnarlo a qualcuno!” si
chiese divertito Brake.
“Io
dico di sì!” Aruka che, come si è
capito, amava
Drakondros, era sicura che lo avrebbe fatto anche lei un giorno.
“Signor
Nick, torni presto!” si augurò Sakura Kinomoto e
con
lei tutti gli altri.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO!
Lo
scontro tra Nick e Uncinato è ormai giunto alle battute
finali.
Il
letale generale infernale si troverà alle strette e
metterà in pratica un
diabolico piano B. Quale sarà mai?
Nel
frattempo Raptomort torna sconfitto a Oblivion e riceve una dura
punizione da
Abhadon.
Lo
scontro contro lo stregone ha attirato le attenzioni di altri
misteriosi
individui. Chi saranno mai?
Questo
e altro nel prossimo capitolo.
Khellendros,
Malystrix, Onysableth, Frost e Beryllinthranox
sono ispirati dai volumi delle Dragon Lance, così come
Paladine e Takkinsis o
Takhisis.
Khellendros
http://ariakas.free.fr/dragonlance1/image/dragon/khellendros.jpg
Malystrix
http://winterstwilight.files.wordpress.com/2012/05/malystryx.jpg
Onysableth
http://ariakas.free.fr/dragonlance1/image/dragon/onysablet.jpg
Frost
http://www.angel.paixdesigns.com/week1/homework/images/ice%20dragon.jpg
Beryllinthranox
http://image.forumcommunity.it/2/5/3/8/0/2/6/1224664283.jpg
Paladine
http://image.forumcommunity.it/1/9/9/0/9/2/0/1223379699.jpg
Takkinsis/Takhisis
http://4.bp.blogspot.com/_7M5utwYWvpQ/SwQ0Re3sxQI/AAAAAAAAAzw/ylvWmFonvG8/s1600/20091118-Takhisis.jpg
Erza
Scarlett e Gerard Fernandes sono due personaggi del manga/anime Fairy
tail.
http://images2.wikia.nocookie.net/__cb20121007151021/fairy-tail/fr/images/e/ed/Erza_Scarlet_GMG.png
http://img15.hostingpics.net/pics/296935Gerard.png
Saeko
Busujima viene dal manga/anime Hight School of Dead e avete capito che
mi piace
parecchio^^.
http://static.metanorn.net/wp-content/uploads/2010/08/Metanorn2010-08-23-15h11m34s4-500x281.jpg
http://wallpaperscrunch.com/thumbs/14/highschool-of-the-dead-busujima-saeko-4-t3.jpg
Xerxes
Brake viene dal manga/anime Pandora Hearts.
http://www.cosplayful.com/media/catalog/product/cache/5/image/5e06319eda06f020e43594a9c230972d/x/e/xerxes-break-pandora-hearts-cosplay.jpg
Aruka
Schilt è un personaggio del manga/anime Needless.
http://media.animevice.com/uploads/0/3346/379211-aruka01_super.jpg
Gli
incantesimi usati da Raptomort e da Yaphisan, per la maggior parte,
vengono dal
manga/anime di Slayers.
Il
Keyblade è un mio omaggio a Kingdom Hearts.
I
personaggi accennati nel discorso tra Yaphisan e Raptomort compaiono
tutti
nella mia one-shot di Halloween: Che Paura la maledizione della
maschera dello
Spettro.
A
questo punto non posso fare altro che salutarvi tutti, con la promessa
che sarò
più regolare e, giacché oggi è 8
marzo, auguro a tutte le lettrici una buona
festa della donna (se vi avessi davanti regalerei una mimosa a tutte
voi^^).
Alla
prossima.
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Capitolo 49 *** Altrove ***
48. Altrove
Ciao
a tutti e
finalmente ben ritrovati^^.
Sì
lo so che sono
di nuovo in super ritardo ma già nel precedente capitolo vi
avevo detto che vi
avrei fatto aspettare un po’ ma non immaginavo che quel
<< un po’
>> sarebbero stati quasi quattro mesi XD!
In
compenso ho
tirato fuori questo bel capitolo che è molto ricco e pieno
di sorprese, non
aggiungo altro^^.
Detto
questo,
sperando che continuerete a seguirmi, vi auguro buona lettura.
Sconfitto
Raptomort, rimaneva solo un altro avversario: il nono generale
infernale Uncinato nonché fratello maggiore del terribile
Abominon.
All’interno
del Marchio del Diavolo lo scontro tra il Sun’s Warrior Blu e
il nono generale continuava senza esclusione di colpi.
“SHINRA
TENSEI!” in quel momento Uncinato attivò
nuovamente la tecnica
capace di respingere l’avversario.
BOOM!
“Non
illuderti!” ma Nick resistette all’attacco
affondando le ali nella
sabbia.
“Ora!” il generale infernale
approfittò della distrazione avversaria per ricoprire il
braccio destro di
magma incandescente e calarlo “PUGNO DI’
LAVA!” facendolo diventare gigantesco.
“Mente:
Difesa!” mentre il Sun’s Warrior si
servì di una delle quattro
energie per bloccare l’attacco.
“L’avevo
prevista!” questo, però era stato calcolato dal
generale
infernale che gli apparve dietro e…
KAPOM!
Lo
colpì con lo stesso attacco a distanza ravvicinata
schiantandolo
contro la barriera.
Nick
si rialzò boccheggiando mentre si teneva la spalla sinistra
ferita.
“Tsk!
La tua natura di soleano ti permette di resistere anche al magma
incandescente!” nel vedere che il corpo
dell’avversario non aveva riportato
ustioni, Uncinato digrignò i denti
“Però noto con piacere che la tua spalla
è
malridotta e la tua forza comincia a sfumare!” ma
notò che era comunque
riuscito a ferire l’avversario.
“E’
solo un graffio, niente di più!” rispose Nick
mentre disattivò le
quattro energie “Ma noto che anche tu stai perdendo
qualcosa!” e fece notare
all’avversario un particolare.
“Tsk!”
anche Uncinato aveva notato che le sue ali erano ormai prive di
volti: gliene rimanevano solo due “Se
mi
distrugge anche questi, rischio davvero di essere sconfitto.
È vero, anche
senza di questi sono sempre fortissimo ma subirei comunque i danni che
al
momento ho evitato!” e capì che doveva
chiudere la partita “Inoltre Rap si
è ritirato! Ci mancava solo
che il Drago Rosso si trovasse contro tre draghi divini. Potrei anche
ritirarmi
e riorganizzare tutto ma dubito che Rap sarà di nuovo
disposto ad aiutarmi.
Senza considerare che il sommo Abhadon non farà passare
liscia la mia resa!”
e, dopo aver fatto il resoconto mentale della situazione,
pensò a un modo per
uscire vincitore dallo scontro.
“Ancora un piccolo sforzo: mi
mancano solo due facce e poi Uncinato sarà vulnerabile!”
dall’altra parte
Nick stava stringendo i denti per restare cosciente “Sono al limite! Lo scontro e questa dannata carta
mi stanno
prosciugando le forze. Devo cercare di concludere alla svelta e
filarmela da
qui insieme ad Alan!” ed era preoccupato per il suo
amico ancora
trasformato in una statua di pietra “Se
perdo, Uncinato lo distruggerà senza pensarci due volte!”
ed era questa la
sua paura “L’unica buona
notizia è che
gli altri hanno messo in fuga Raptomort!” anche se
trovava una piccola
consolazione nell’aver percepito la ritirata dello stregone
oscuro.
“E
va bene! Poniamo fine a questa storia!” la voce del generale
infernale
riscosse Nick dai suoi pensieri.
“Era
ora: cominciavo a prendere sonno, sai?” lo provocò
il Sun’s Warrior
anche lui pronto a chiudere la partita.
“Uhuhuh!
Allora ti canterò la ninna nanna ideale!”
ghignò il generale
infernale “MMMHMM!” per poi iniziare a concentrarsi
mentre…
SCRATCH!
SCRATCH!
Gli
ultimi due volti presenti sulle sue ali cominciarono a rompere la
membrana.
“Che
cosa sta combinando!” si chiese Nick confuso.
“MMHM!”
nel frattempo Uncinato continuò a concentrarsi
“AAAARRRGGGHHH!”
per poi lanciare quel grido e…
CRACK!
CRACK!
I
volti uscirono dalle ali e si trasformarono in due grandi mostri neri.
“Ma
che diavolo hai combinato!”Nick non capiva cosa avesse fatto
l’avversario.
“Semplice
mi sono momentaneamente liberato dei volti che mi rimanevano
dando loro vita propria. Ora voglio proprio vedere come riuscirai a
distruggerli!” rispose l’avversario trionfante.
“Avevi
un simile asso nella manica e non l’hai tirato fuori prima.
Perché?”
Nick non capiva perché l’avversario non si fosse
servito prima di questa mossa.
“La
cosa non ti riguarda: ora devi solo morire!
ALL’ATTACCO!” ma Uncinato
non gli concesse una spiegazione e lanciò
all’attacco le sue creature per poi
seguirle a ruota.
“Ci
mancava questa!” commentò Nick che fece
altrettanto.
Non
ebbe nemmeno il tempo avvicinarsi che le due creature tesero le mani
in avanti e…
BOOM!
BOOM!
Si
servirono di un doppio Shinra Tensei che colpì in pieno il
Sun’s
Warrior.
“Dannazione!” che non si
aspettava quella mossa ma le sorprese non erano finite “Ci
mancava questa!” una
gigantesca meteora gli stava piombando addosso mentre uno dei mostri
era stato
ricoperto da un Susanoo nero simile a un Oni a sei braccia e
l’altro aveva
fatto apparire dal nulla delle catene nere che gli bloccarono gli arti.
“VISTO!
I MIEI CARI AMICHETTI SONO DOTATI DEI MIEI STESSI POTERI E LE
SORPRESE NON FINISCONO QUI!” da sopra il meteorite Uncinato
aveva preparato
dieci Nuclear Darkos sui polpastrelli delle
dita“Ora!” e li lanciò.
“Merda!”Nick era bloccato di
sotto dai due mostri mentre sopra c’era Uncinato.
FRABBBOOMMM!
Una
potente esplosione invase l’intera area provocando un
profondo
cratere nel deserto.
“MUAHAHAHAH!
MUAHAHAAH!” nel vedere l’ottimo lavoro che aveva
compiuto,
Uncinato scoppiò in una maligna risata “Piaciuta
la sorpresa! Non ti sento, sei
morto? HAI PERSO SUN’S WARRIOR! MUAHAHAHAH!” e dopo
aver di nuovo schernito
l’avversario che riteneva ormai spacciato scoppiò
nuovamente a ridere.
“RIDE
BENE CHI RIDE PER ULTIMO!” ma dall’alto esplose la
voce del Sun’s
Warrior che piombò in picchiata sull’avversario
avvolgendo le gambe
dell’energia dello Spirito“SPIRIT STORM
KICK!” e...
KAPOM!
KAPOM! KAPOM!
Colpì
l’avversario in piena faccia con una rapidissima serie di
calci
turbinanti, schiantandolo contro la voragine.
“AAARRRGGGHHH!”
quando sbatté contro la sabbia, Uncinato si
lasciò
sfuggire questo lamento.
“Anf!
Se stai per chiedermi come ho fatto a salvarmi, è stato
grazie al teletrasporto!”
sicuro che questa fosse la domanda dell’avversario, Nick gli
dette subito una
veloce risposta.
“Groar!”
ma con sua sorpresa, vide che non aveva colpito Uncinato
bensì
uno dei mostri neri che dopo quel lamento si liquefò.
“L’ho
mancato!” e questa scoperta non fu gradita.
RRRUUBLLEE!
Non
ebbe nemmeno il tempo per digrignare i denti che la sabbia intorno a
lui tremò e ne uscì una moltitudine di tentacoli
neri con la punta a forma di
testa di drago.
“Ecco
l’altro!” Nick capì subito che
l’ultimo mostro nero stava facendo
la sua mossa che non tardò ad arrivare.
“GROAR!”
dalle bocche partirono numerosi fantasmini, creature
d’argilla,
lame nere e getti elementari tutti diretti verso un unico punto.
“Arte
del Fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO!” ma Nick non si fece
trovare
impreparato e…
WAMP!
Attivò
una colonna di fuoco che bloccò tutti gli attacchi e
bruciò i
tentacoli.
“DRAGO
D’ACQUA!” il Sun’s Warrior non si
fermò e lanciò l’attacco di
Marina contro il terreno facendolo tremare.
CRASH!
Il
mostro nero uscì dal suo nascondiglio pronto a lanciare una
sfera nera
contro Nick.
“Troppo
lento! LINGUE DI’ FUOCO!” ma questo usò
l’attacco di Luce che…
WAMP!
Colpì
in pieno l’avversario bruciandolo.
“E
con questo hai perso la tua assicurazione sulla vita
Uncinato!” ormai
rimaneva solo il nono generale infernale ed era fatta.
“Me
ne sono procurata un’altra più
vantaggiosa!” rispose Uncinato
ghignante.
“Dannato
bastardo!” e quando Nick vide che cosa questo teneva stretto
nella
mano strinse i pugni dalla rabbia.
Nella
mano sinistra del nono generale infernale era stretta la statua di
Alan.
“Uhuhuh!
Pensavi davvero che quei servi fossero la mia arma segreta?
Sbagliato, erano solo un diversivo!” il demone
rivelò il suo piano senza troppi
problemi “Se poi ti stai chiedendo che fine ha fatto la tua
copia che faceva da
guardia all’angioletto... è semplicemente sparita
quando gli ho lanciato uno
dei miei Darkos in piena faccia!” e anche di come si era
liberato della copia
del Sun’s Warrior impegnato ad affrontare i due mostri neri.
“Dannato,
lascialo andare!” il Sun’s Warrior quasi
ordinò all’avversario
di mettere giù l’angelo.
“Sono
io a tenere il coltello dalla parte del manico!” rispose il
generale premendo leggermente sulla testa della statua
“Disattiva la trasformazione!”
per poi ordinare a sua volta all’avversario di gettare la
spugna “Ora!” e
strinse ulteriormente.
“Merda!” Nick era con le spalle
al muro e fu costretto a tornare normale (sempre soleano per capirci).
“Bravo!”
ghignò Uncinato “Ora resta fermo!” ma
non contento, volle
infierire e…
BANG!
“Tsk!”
colpì Nick alla spalla sinistra con un raggio laser.
“Ops!
Scusa amico!” il ghigno sul volto del generale si
allargò
ulteriormente mentre...
BANG!
BANG!
“AAARRRGGHHH!”
con due raggi colpì l’attaccatura delle ali del
Sun’s
Warrior rendendole inutilizzabili e questo fece molto male.
“Ecco
il lamento che volevo sentire!” rise diabolico il demone e...
BANG!
BANG!
“AAAAARRRGGGHHH!”
Colpì anche le gambe all’altezza delle ginocchia
facendo crollare Nick a terra.
SCHIAF!
Il
generale, però, non era soddisfatto del lavoro svolto e
afferrò il
collo dell’avversario con la coda.
“Vieni
qui! Non crederai che sia già finita!” il generale
lo sollevò fino
a quando poté guardalo negli occhi “Per sicurezza
ti priverò di ogni energia
residua! Ringrazio Jirobo la cui morte mi ha dato un interessante
potere!” e con
voracità, aspirò le forze di Nick fino
all’ultima goccia.
“Ggh!”
che sentì le sue energie completamente risucchiate.
“Ne
avevi davvero poca!” commentò Uncinato un
po’ deluso.
Il
nono generale infernale allentò la presa sul collo del
Sun’s Warrior
facendolo crollare a terra e poi gettò via la statua come un
inutile straccio.
“E’
giunta l’ora di dirci addio!” con un ghigno
stampato sul volto, Uncinato
si alzò in volo per poi fermarsi a circa trecento metri di
altezza e cominciare
a caricare il suo attacco finale.
“N-Non
riesco a m-muovermi!” gemette Nick mentre tornò al
suo aspetto
umano “Finisce così?” si chiese mentre
gli occhi cominciarono a chiudersi.
“Alzati!”
poi una voce risuonò
nella sua mente mentre un ricordo riaffiorò nella sua mente
prossima a
spegnersi.
FLASHBACK
DI’ QUALCHE MESE FA NEL FANTASY
“Ahi!”
fece Nick durante uno dei tanti allenamenti sul Fantasy crollando
esausto a terra.
“Forza
tirati su!” lo incitò una voce alquanto impaziente.
“Non
ce la faccio più Drako! Ti prego facciamo una
pausa!” il castano
chiese all’amico drago qualche minuto di riposo.
“Uff
e va bene!” capendo che il suo giovane amico era al limite,
il
<< drago >> acconsentì solo che
il suo aspetto non era quello col
quale si erano conosciuti all’inizio.
Drakondros
o Drako, com’era stato ribattezzato dal castano, si
presentava
come un giovane ragazzo sui vent’anni circa e dalla
corporatura alta e snella;
la carnagione ambrata era messa in risalto dai lunghi capelli biondi
tenuti in
ordine da una treccia mentre davanti erano aperti ai lati; gli occhi
erano simili
a due topazi. Indossava un’aderente maglietta nera senza
maniche che metteva in
risalto il fisico, un paio di pantaloni grigi tenuti fermi da una
cintura di
cuoio. Ai piedi indossava semplici scarpe nere.
“Comunque ti
ricordo che, quando
ho aspetto umano, devi chiamarmi Edward Elric, o più
semplicemente Ed!” per poi
ricordargli che quando era umano il nome cambiava.
“Non
capisco perché voi draghi cambiate i vostri nomi quando
avete
aspetto diverso!” per Nick non aveva senso.
“Perché
tutti noi draghi dobbiamo passare inosservati tra gli umani
quando ci mimetizziamo tra di loro. Non possiamo mica dire i nostri
nomi come
se niente fosse!” gli rispose semplicemente il biondo
sedendosi vicino
all’amico.
“E
allora perché non hai lo stesso cognome di tuo fratello che,
tra
parentesi, non ti somiglia nemmeno un po’!” fece il
castano che proprio non
capiva come Ed e Gerard fossero fratelli.
“Stai
scherzando vero? Non voglio avere niente a che fare con Khellendros
o Gerard, come si fa chiamare da umano. E poi, anche se siamo fratelli,
apparteniamo a due razze diverse: lui è un drago Blu mentre
io un Drago
Antico!” gli rispose l’Elric accigliato.
“Non
hai risposto alla mia domanda!” gli fece notare Nick.
“Lui
ha il cognome che dovrebbe adottare nostro padre che è un
drago Blu
mentre io ho quello di nostra madre che era una draghessa Antica,
contento!”
rispose secco il biondo.
“Non
c’entra niente che tu sei il più piccolo dei due,
vero?” chiese il
castano con un sorrisetto bastardo.
“MENZOGNA!
IO NON SONO UN PICCOLO FAGIOLO MINUTO!” ma quella parola era
tabù per Ed che reagiva sempre male quando la sentiva tanto
da diventare
paranoico^^ “E POI, SOLO PERCHE’ SONO USCITO
DALL’UOVO UN NANOSECONDO DOPO DÌ
LUI, NON VUOL DIRE CHE IO SIA IL MINORE!” e non sopportava
nemmeno di essere
trattato come il secondogenito^^.
“CHE
BISOGNO HAI DI’ GRIDARE, SCEMO!” gridò
Nick alzandosi in piedi^^.
“SEI
TU CHE MI’ HAI FATTO INIZIARE, MOCCIOSO!” gli
sbraitò contro Ed
facendo altrettanto.
“MA
FAMMI IL FAVORE NANO!” gli gridò contro il castano
con la venuzza
pulsante.
“CHI
SAREBBE IL NANO, MICROBO!” ruggì di rimando il
biondo con la doppia
venuzza^^.
“UN CERTO TIPO CHE
MI’ TROVO
DAVANTI!” gli rispose il castano che era pronto a menare le
mani.
“ORA
TI FACCIO VEDERE IO!” gridò l’Elric
e…
FLASH!
Dopo
un lampo di luce, tornò al suo vero aspetto.
“Ora
chi è il piccolo?” ghignò il drago con
l’enorme lingua all’infuori.
“Così
non vale!” protestò il castano voltandosi
dall’altra parte.
“Ok,
la pausa è finita!” dichiarò il drago
abbassando l’enorme testa
verso il futuro Sun’s Warrior “Oggi
t’insegnerò una magia unica nel suo genere
che può essere insegnata solo da un drago!” e
introdusse cosa avrebbero fatto
in quel giorno.
“Una
magia che può essere insegnata solo da un drago? E quale
sarebbe?”
chiese il ragazzo curioso.
“Si
chiama magia Ammazza - draghi, meglio nota come Dragon
Slayer!” gli
rispose il drago “Grazie ad essa gli umani possono
parzialmente acquisire le
caratteristiche di noi draghi, usarne i poteri e anche di tenere testa
a uno di
noi!” per poi fornirgli una spiegazione più
dettagliata.
“Tenere
testa a un drago?” Nick credeva di non aver capito bene.
“Esatto!
In pratica, quando avrai appreso e padroneggiato questa potente
magia, sarai capace di resistere meglio alla fatica, lanciare attacchi
elementari più potenti, nutrirti dell’elemento
stesso per recuperare le forze,
proprio come facciamo noi draghi!” gli rispose Drako
“L’elemento cambia a
seconda del tipo di drago che ti alleva. Io, per esempio, posso
nutrirmi della
maggior parte degli elementi presenti in natura, ma quello che mi piace
di più
sono le nuvole!” per poi spiegargli che il potere cambiava a
seconda del drago
e poi i suoi gusti personali.
“Nuvole?
Tu mangi le nuvole? Sbaglio o soffi sempre fuoco!” ma il
castano
non ricordava questa particolarità dell’enorme
amico.
“Potrei
anche soffiare fulmini o altri elementi, ovviamente entro un
certo limite. Non per niente sono un drago Antico, cioè uno
degli antenati
delle varie razze!” gli ricordò Drako.
“Già
e poi tutti gli altri si sono formati successivamente!”
continuò
Nick che conosceva quella storia
Per
essere più precisi, i vari draghi avevano come antenati
comuni i
draghi Antichi, che esistevano sin dall’epoca dei dinosauri.
A seguito dei
cataclismi che si erano susseguiti nel corso di milioni di anni, i
draghi
Antichi per sopravvivere si adattarono a numerosi ambienti, evolvendosi
in
maniera diversa tra di loro sia nell’aspetto che nel soffio
che divenne
singolo, dando vita a diverse razze: cromati, metallici, marini,
terrestri e
celesti. Tuttavia alcuni draghi Antichi riuscirono a conservare le loro
caratteristiche ma, essendo pochi, s’incrociarono con le
nuove razze
continuando a preservare la loro specie e a far sviluppare la altre che
non
avevano problemi ad accoppiarsi con draghi di altri colori. Drako era
uno degli
ultimi esemplari ancora in vita e sapeva che era compito suo permettere
la
continuazione della specie, ma non si era mai accorto che Beryl aveva
una cotta
per lui sin da quando erano cuccioli^^ (non vi ricorda qualcosa^^).
“Toglimi
unna curiosità: che sapore hanno le nuvole?”
chiese il castano
davvero curioso.
“Oh,
variano: le normali sanno di pasta al forno per esempio!”e
Drako non
gli negò una risposta “Quelle temporalesche poi
hanno il sapore del peperone
ripieno!” e nel ricordarne il sapore si leccò le
labbra.
“Non
farmi venire l’acquolina in bocca per favore!”e
quelle pietanze
stuzzicarono non poco l’appetito del ragazzo “Ma
non capisco a cosa possa
servirmi!” per poi sollevare un dubbio più
concreto.
“Ci
sono due validi motivi!”gli rispose il drago tornato con le
<<
zampe per terra >> “Il primo è che
questo potere ti renderà ancora più
pericoloso per i demoni. Siamo noi draghi, non gli angeli, i nemici
naturali
dei demoni e un Dragon Slayer, che è un umano capace di
usare la nostra forza,
è ancora più pericoloso di un drago vero e
proprio!” e già il primo motivo era
molto vantaggioso “Il secondo invece è
più funzionale. Il Dragon Slayer può
mangiare l’elemento del suo drago e farlo vuol dire
recuperare le forze nelle
situazioni più impensabili. Potrebbe diventare la tua arma
segreta contro un
demone particolarmente forte!” e il secondo motivo era
altrettanto vantaggioso.
“Wow,
allora vale la pena apprendere questa magia!” al solo
pensiero di
poter fare le stesse cose del suo amico, Nick aveva gli occhi a
stelline^^.
“C’è
solo una piccola fregatura!” ma ovviamente un simile potere
comportava anche un rischio “Un Dragon Slayer soffre di
Cinetosi, cioè non può
viaggiare su un mezzo di trasporto senza stare male!” e
questo era un bel
problema per Nick che viveva nel ventunesimo secolo dove tutti usavano
mezzi di
trasporto per spostarsi “Ma non devi preoccuparti: per
fortuna c’è un metodo
speciale che riduce gli effetti allo 0,01%” per fortuna,
però, anche per quello
c’era una soluzione^^.
“Cominciavo
a sudare freddo!” e questo fece tirare un respiro di sollievo
al castano “Però c’è una cosa
che non mi va molto a genio!” per poi sollevare
un dubbio.
“Cioè?”
chiese il drago.
“Il
termine Dragon Slayer non mi piace. Io non sono un Cacciatore di
draghi, ma un vostro amico!” per Nick quel termine non andava
bene.
“Il
termine, indipendentemente dal significato, vuol dire anche qualcosa
in più!” gli rispose Drako “E poi sarai
costretto a uccidere dei draghi: alcuni
di noi si sono uniti ai demoni e per noi sono reietti!”
aggiungendo che c’erano
anche dei suoi simili tra le fila dei demoni di Abhadon.
“In
quel caso, userò questo nome ma per il resto no!”
ma Nick continuò a
rimanere della sua idea.
“E
che nome avresti in mente?” chiese Drako molto curioso.
“Dragon
Knight, Cavaliere del Drago: perché noi due siamo compagni
di
battaglia e gli altri draghi non fanno eccezione!” rispose il
castano sicuro.
“Dragon
Knight!” il drago Antico lo ripeté dubbioso per
poi “AHAHAHAH! Mi
piace! Vada per Dragon Knight: tu sarai il primo a usare questo
termine!”
ridere di gusto e accettare “Allora, cominciamo!” e
dette inizio
all’allenamento.
“Sono
pronto!” rispose Nick con un sorriso.
FINE
FLASHBACK
“La
mia arma segreta!” dopo aver ricordato di quel giorno, gli
occhi di
Nick tornarono a illuminarsi “Ehi,
non me
n’ero accorto, Uncinato ha dimenticato di colpirmi il braccio
destro!” solo
allora si ricordò che c’era un arto che non era
fuori uso “E va bene, è
il momento di usare il tuo insegnamento amico mio! Cominciamo
a mangiare!” e si preparò a fare una bella
scorpacciata di nuvole che
attraversavano liberamente il marchio.
“Uhuhuh!
Ci siamo!” intanto Uncinato aveva appena finito di preparare
il suo
letale attacco “LA TUA FINE E’ GIUNTA
SUN’S WARRIOR! STAI PER CONOSCERE LA VERA
POTENZA DEL MIO GIGA NUCLEAR DARKOS! PER TE E’... MA CHE
DIAVOLO!” era pronto a
lanciare una potente sfera quando si accorse che qualcosa non andava.
WOSH!
Dal
basso si era alzata una forte corrente che stava attirando a se le
nuvole e diversi elementi presenti sul campo di battaglia in un unico
punto:
esattamente dove si trovava Nick.
“Gnam…
Gnam!” che stava ingurgitando tutto con una fame incredibile
mentre le forze stavano rapidamente tornando.
“No!
Non è possibile!” Uncinato non riusciva a credere
ai suoi occhi “Tu
non puoi essere un Dragon Slayer, non è assolutamente
possibile!” eppure sapeva
che ciò che stava accadendo poteva essere fatto solo da un
drago o da un Dragon
Slayer.
“Gnam!
Ora che ho mangiato mi sento carico!” in quel momento Nick
finì il
suo spuntino e “AAAAAHHHHHH!” con quel grido si
librò in volo verso il generale
infernale “TI’ SEI DIMENTICATO UN BRACCIO
AMICO!” e concentrò tutte le sue
forze nel pugno destro.
“CHE
COSA!” nel vedere che aveva dimenticato di colpire un arto
Uncinato
si morse un labbro “SPARISCI DRAGON SLAYER!” e
furioso oltre ogni limite,
lanciò il suo attacco contro Nick: ora aveva un motivo in
più per eliminarlo.
“Temo
di doverti deludere: non sono un Dragon Slayer. IO SONO UN DRAGON
KNIGHT!” ma Nick lo corresse subito e “KODAI RYU
NO… SUISEI!” e con tutta la
voce che aveva in corpo, lanciò il suo attacco
<< Cometa del Drago Antico
>> contro Uncinato.
FRABOM!
Il
contatto tra il pugno di Nick e il Darkos di Uncinato causò
un’altra
potente esplosione, tuttavia i due attacchi non si annullarono.
“NON
IMPORTA IL NOME CHE USI DANNATO, SEI COMUNQUE UN’AUTENTICA
SPINA NEL
FIANCO!” ruggì il nono generale infernale
immettendo tutte le sue energie
nell’attacco.
“LIETO
DI’ ESSERLO!” rispose il Sun’s Warrior
che continuò a spingere con
tutte le sue forze.
“MUORI!
MUORI! MUORI!” tuonò Uncinato folle di rabbia
continuando a
spingere il suo Darkos.
“GROAR!”
Poi
un autentico ruggito partì dall’attacco di Nick.
“CHE
COSA!” fece incredulo il demone mentre vide apparirgli
davanti la
forma di uno dei suoi nemici naturali.
“AAAAAAAHHHHH!”
questa era la forma che il colpo aveva assunto sotto la
spinta del Sun’s Warrior che, alla fine, ruppe
l’attacco avversario e…
KAPOM!
FRABOM!
Colpì
il bersaglio in pieno stomaco.
“AAAARRRGGHH!
DANNATO MOCCIOSO!” ruggì il generale ormai
sconfitto.
“CHE
TI SERVA DI’ LEZIONE UNCINATO: NESSUNO FA DEL MALE A UN MIO
AMICO
SENZA PAGARNE LE CONSEGUENZE!”per Nick questa era una vera e
propria punizione
“AAAAAAAHHHHHH!” e spinse per l’ultima
volta.
“AAAAARRRRGGGHHHH!”
per un istante a Uncinato parve di trovarsi davvero
di fronte a un immenso drago. Infine quella forza straordinaria
trionfò su di
lui disintegrandolo completamente e lasciando solo la sua gemma che fu
afferrata all’ultimo momento dalla mano del Sun’s
Warrior ormai esausto.
“UUUUOOOAAAAAAHHHHH!”
Lanciando
un grido liberatorio che esplose come un autentico ruggito
mentre…
CRICK!
CROCK! CRASH!
Il
Marchio del Diavolo si frantumò e poi esplose in mille pezzi
mettendo
la parola fine alla battaglia contro il nono generale infernale.
“Uh!”
in quel momento Alan riaprì gli occhi e si alzò
in piedi “Ma cosa è
successo!” tutto ciò che ricordava, era
l’inizio del duello di Duel Monsters e
poi il vuoto totale “Nick! NICK DOVE SEI!” per poi
chiamare a gran voce il suo
protetto.
“ALAN!”
la voce del Sun’s Warrior si fece sentire dall’alto.
L’angelo
alzò la testa e vide che Nick stava precipitando esausto
verso
il suolo ma sembrava felice.
“NICK!”
il Nikkò lo prese al volo “Ma che accidenti
è successo?” e gli
chiese che cosa fosse successo.
“Eheh!
Un sacco di cose!” gli rispose il castano con un sorriso
soddisfatto “Puoi darmi una mano? Sono esausto!”
per poi chiedergli aiuto.
“Sì,
nessun problema!” gli rispose Alan mettendo il braccio del
castano sulla
spalla “Ti curerò dopo, ora raggiungiamo gli
altri!” e si librò in volo verso
l’accademia.
“Tranquillo,
loro hanno già finito la loro battaglia!” gli
rispose Nick
soddisfatto.
“Allora
mi dovrete raccontare parecchio!” gli rispose
l’angelo con un
sorriso.
Pochi
minuti dopo Nick e Alan giunsero davanti all’accademia e ad
accoglierli furono tutti i Sun’s Knights insieme ai tre
ragazzi, Yaphisan con
moglie e sorella e i cinque draghi.
“Questa
si che è una sorpresa!” commentò Nick
quando li vide tutti lì.
“Ben
tornato giovanotto!” lo accolse il Sandtimes.
“E
così sei tu il famoso Nick. Io
sono Sara Sibilla Sandtimes, molto piacere!”
Sara si presentò al castano con un leggero inchino.
“Io
invece sono Jasmine Jade Sandtimes, la moglie di
Yaphisan!”
e la sorella non fu da
meno.
“Il
piacere è tutto mio signore!” rispose il
Sun’s Warrior con un cenno
del capo “Mi scuserete se non vi stringo la mano
ma… EHI!” poi si ritrovò
l’intero gruppo di ragazzi addosso.
“PER
FORTUNA STATE BENE SIGNOR NICK!” il primo a esplodere fu
Naruto che
gli strinse forte il braccio sinistro.
“AHIA”
e questo fece saltare il castano che era ancora ferito^^.
“SCEMO!
NON LO VEDI COM’E’ RIDOTTO!” a peggiorare
le cose ci si mise
Sakura Haruno che nello strappare l’Uzumaki dal castano,
tirò ulteriormente il
braccio ferito.
“CHE
DOLORE!” a danno del castano che temeva di perderlo^^.
“MA
CHE DIAVOLO COMBINI!” Ino riprese sonoramente
l’amica.
“CHE
VUOI TU!” ruggì l’Haruno mentre stava
sbatacchiando il povero
biondino^^.
“NON
VEDI COME E’ RIDOTTO IL SIGNOR NICK! GLI STAVI PER STRAPPARE
UN
BRACCIO!” le gridò contro la biondina.
“Va
bene, però ora lasciatelo!” chiese gentilmente
Jessie ma le due se ne
stavano dicendo troppe per ascoltarlo^^.
“Lasciate
fare a me!” Erza decise di farsi sentire “Ehi, voi
due!” e si
rivolse a Sakura e Ino.
“CHE
VUOI!” gridarono le due insieme.
“Levatevi
di torno!” rispose la rossa con sguardo fermo
“Oppure…” ma
quella parola cambiò improvvisamente sguardo “Vi
metterò in castigo come solo
noi draghi sappiamo fare!” che divenne gelido.
“IIIHHHHHH!”
Facendo
venire i brividi a quasi tutti i presenti^^.
“Come
sempre, sei la solita Erza!” commentò Nick con la
gocciolona.
“Questa
potrebbe essere la volta buona che ti mangio!” rispose la
Scarlett
con un sorriso.
“La
prossima volta!” e il castano sembrava conoscerlo bene quel
sorriso.
“Lascia
che ti aiuti!” poi gli si avvicinò Aruka che lo
prese per il
braccio buono.
“Grazie!”
e il castano la lasciò fare.
“Svelto
ragazzo, prendi una pillola della vita!” nel vedere le sue
condizioni, Asuma non vedeva altro modo perché il ragazzo si
rimettesse subito.
“No,
prima devo chiudere queste ferite!” ma la verde aveva in
mente altro
e…
SPLUT!
Sputò
dalla bocca una sostanza verde che cominciò a spalmare sulle
ferite.
“CHE
SCHIFO!”
Commentarono
tutti.
“Quella
è una medicina!” ma Gerard li illuminò
“Aruka è un drago verde
delle foreste e la sua razza può riprodurre qualsiasi
sostanza naturale legata
alle piante: curative o tossiche!” che fu rapida e precisa.
“In
altre parole lo sta curando!” concluse Shikamaru sollevato.
“Però
fa impressione!” commentò Tenten leggermente
disgustata.
“Tranquilli
amici! Aruka sa quello che sta facendo!” disse Brake
divertito mentre si gustava un lecca-lecca.
“Sei
disgustoso!” a Saeko quel modo di fare la schifava.
“Detto
da te è un complimento << baka
>>!” rispose il ragazzo
dai capelli bianchi mentre cominciò ad allontanarsi.
“CHE
HAI DETTO DANNATO!”ruggì la Busujima che
partì in quarta.
“Ma
che hanno quei due?” chiese Gaara confuso.
“Secondo
me sono innamorati!” commento Kankuro “E’
vero che è un drago ma
da umana non è male!” facendo capire che un
pensierino su Saeko lo farebbe^^.
“Allora,
buona fortuna amico, ma sta attento alla sua saliva acida!”
lo
avvisò Angel mentre si avvicinava al nonno parallelo.
“Saliva
acida?” e questo bloccò il marionettista del
gruppo.
“Già,
devi sapere che i draghi neri sputano acido e manipolano le
ombre!”
gli rispose Oscar con un sorriso bastardo “E si dice che
siano sadici durante
l’accoppiamento!” avvisandolo di una diceria sulla
razza della draghessa^^.
“C-Credo
che cercherò una più normale!” rispose
allora lui che non
apprezzava quel genere di accoppiamento^^.
“Ti
avviso che io sono già impegnata!” la Scarlett si
tirò fuori.
“Io
amo solo Drakondros!” stessa cosa fece Aruka che
nell’immaginarsi
vicino a lui divenne rossa^^.
“Almeno
deciditi a dichiararti!” la riprese Gerard col tic nervoso
all’occhio destro “E, rispondendo alla tua domanda
giovane Gaara, tra Saeko e
Brake non c’è proprio niente: salvo poche
eccezioni, draghi neri e bianchi non
si sopportano!” e avvisò il rosso che aveva preso
un abbaglio.
“Grazie
per l’informazione!” rispose il rosso.
“Potremmo diventare amiche!”
nel notare il modo di fare della Schilt, Hinata era sicura che lei e la
verde
sarebbero potute andare d’accordo.
“Un
drago e un umano amici? Non è una cosa nuova!”
commentò Rayearth che sapeva
della storia dei Dragon Slayer senza però immaginare che il
fondatore del
gruppo dei Sun’s Knights fosse uno di loro.
“Ehi
ragazzi, che cosa stiamo facendo ancora qui? Entriamo dentro e
portiamo Nick in infermeria. Ha bisogno di riposo!” poi la
giovane Jasmine
consigliò a tutti di rientrare nell’accademia.
“Sì
andiamo! Ci sono altre cose da fare adesso!”
concordò Yaphisan ed
entrò per primo seguito da tutti gli altri mentre…
“TORNA
QUI!” Saeko continuava a inseguire Brake con un bastone di
legno
in pugno.
“Quant’è
bello fare un po’ di footing!” mentre il drago
bianco se la
rideva di gusto^^.
Al
secondo piano dell’edificio la misteriosa creatura
impossessatasi del
giovane Marcelle aveva osservato tutto e ora stava riflettendo sul da
farsi.
“Davvero
molto divertente!” commentò ad alta voce mentre
cominciò ad
avviarsi per il corridoio “Questi scontri hanno liberato una
notevole quantità
di energia e anch’io ne ho approfittato un po’.
Sfortunatamente non sono
riuscita a prenderla tutta ma ormai ci siamo quasi!” per poi
aprire e chiudere
la mano artigliata “Ancora poco e potremo risolvere la
questione Jaden! E non
temete voi altri: troverò dei buoni compagni di giochi anche
per voi!” era
quasi pronta a fare la sua mossa.
OBLIVION!
Raptomort
era in ginocchio al cospetto del suo signore e padrone e
attendeva il suo castigo.
“Raptomort,
mi hai profondamente deluso!” iniziò a dire la
suprema entità
del male.
“Lo
so mio signore! Non ho scusanti!” lo stregone non
tentò nemmeno di
dire qualcosa: sapeva benissimo che tutti avevano seguito lo scontro.
“Hai
fallito su tutta la linea e per questo devi essere severamente
punito!” Abhadon gli apparve davanti “Ora mi chiedo
quale sia la punizione
migliore per te!” era indeciso su quale fosse il miglior
castigo da infliggere
allo stregone.
“Scelga
lei, mio signore. Sono pronto anche all’Antidemificazione, se
necessario!” ma per lui sarebbe andata benissimo anche la
morte.
“No!”
ma Abhadon non era d’accordo “Avrai fallito,
è vero, tuttavia sei
uno dei guardiani delle bestie apocalittiche ed è difficile
trovare dei
rimpiazzi per loro! E poi questo scontro ha avuto una piega
inaspettata!” c’era
qualcosa che aveva attirato la sua attenzione.
“Si
riferisce a Yaphisan Saganon Sandtimes?” chiese lo stregone
non
osando alzare lo sguardo.
“No,
non a lui!” ma l’oscura entità aveva
notato dell’altro “Quel Sasuke
Uchiha ha del potenziale. Forse adesso ha rifiutato la nostra offerta
ma sono
sicuro che in futuro cambierà idea!” infatti, si
riferiva all’Uchiha minore.
“In
effetti, ha il cuore avvolto nell’oscurità, ma
è ancora una patina
ancora molto sottile. Dovremo aspettare parecchio prima di tentarlo di
nuovo!”
commentò Raptomort che concordava col suo signore.
“E
allora aspetteremo pazientemente, tanto sappiamo già cosa
succederà!”
Abhadon sapeva aspettare “Per adesso puoi ritirarti
Raptomort, non ho ancora
pensato a una punizione adatta! Quando sarà il momento,
sarai punito!” per poi
congedare il suo servo “Quanto sono
cattivo, la tua punizione ti sta già aspettando!”
ma aveva già pensato al
giusto castigo per lui.
“Sì,
sommo Abhadon!” lo stregone si alzò e fece per
correre via ma poi
ricordò una cosa “Ah, forse
c’è un’altra informazione interessante
mio signore.
Durante lo scontro ho percepito degli altri osservatori!” che
riferì subito.
“Altri
osservatori? Ti riferisci per caso alla creatura ossessionata da
uno dei Sun’s Knights?” chiese Abhadon incuriosito
da quest’altra entità di cui
non conosceva la natura e le intenzioni.
“Non
solo mio signore. Oltre a questa, c’erano altri due che
osservavano!” rivelò lo stregone “Non so
dire chi siano e dove si trovino, ma
credo che abbiamo attirato l’attenzione!” poi, dopo
un rapido inchino, corse
via.
“Altri
due eh! Sarà meglio essere pronti a dar loro il
benvenuto!”
commentò Abhadon “Decimo Generale ora è
il tuo turno!” per poi rivolgersi a uno
dei suoi demoni più potenti.
“Ho
capito!” rispose questo completamente avvolto da una
palandrana nera.
“Fossi
in te, attaccherei adesso! Sono tutti stanchi e a corto di
energie. Saranno delle facili prede!” commentò uno
dei generali infernali presenti.
“Non
ci sarebbe gusto a schiacciare dei vermi già infilzati
all’amo!”
rispose il decimo generale con tono superbo
“Aspetterò un po’ prima di
abbattermi su di loro!” avrebbe distrutto Nick e il suo
gruppo al massimo delle
loro forze “Creerò il rosso per eccellenza con il
loro sangue!” e già lo
scenario che si prospettava era assai macabro.
“Hai
carta bianca ma non deludermi!” lo avvisò Abhadon.
“Vedrai
che cosa ne farò di loro Abhadon. Aspetta e
vedrai!” rispose il
decimo generale che, non mostrava rispetto nei suoi confronti. Poi
sparì.
“Uhuhuh!”
ma all’oscura entità questo non importava affatto
“Sarà meglio
preparare una piccola sorpresa!” mentre la sua diabolica
mente stava pensando a
un piano alternativo.
NELLE
STANZE DEL DEFUNTO UNCINATO
SLAM!
Le
porte furono spalancate di botto e Raptomort vi entrò.
“E’
mia! E’ mia! La collezione di fumetti di Uncinato
è… Eh!” ma la sua
euforia fu bloccata da un panorama desolante: la stanza era stata
interamente
svuotata.
“SONO
STATO FREGATO!”
Il
povero stregone fece una faccia in stile Urlo di Munch^^.
“Diciamo
che è stato solo troppo lento maestro!” rispose
una voce
femminile alle sue spalle.
“Tu…”
lo stregone si voltò con sguardo allucinato verso la nuova
arrivata
“E’ opera tua vero Lady!” che aveva
superato il limite^^.
Davanti
allo stregone era apparsa una ragazza alquanto curiosa.
Indossava
un succinto abitino di velluto rosso sangue, il corpetto
aderente dalla scollatura a cuore era chiuso, dalla vita in su, da un
nastro si
seta rossa che terminava sulla profonda scollatura a cuore con un bel
fiocco di
seta nera; le maniche aderenti erano lunghe fino ai gomiti decorate con
strati
di pizzi neri tempestati di brillanti. Le calze nere autoreggenti con
tanto di
giarrettiere di pizzo rosse facevano capolino dalla gonna cortissima a
campana
orlate da raffinati merletti neri, un piccolo grembiulino di seta rossa
a forma
di cuore era legato in vita da un bel fiocco dietro la schiena; i
piedini
minuti calzavano stivaletti di lucidissima pelle nera con tanto di
tacchi a spillo
d'argento. Indossava ancora guantini di pizzo nero, un collarino di
velluto
dello stesso colore decorato con pendenti e orecchini a goccia di
rubini. Dalla
pelle candida del viso spiccavano due grandi occhi nocciola truccati di
nero,
labbra rosso sangue, i capelli scuri e ricciuti che le arrivavano fino
alle
spalle erano tenuti in ordine da una fascetta di pizzo rosso e nero
usata come
un cerchietto sui riccioli scuri.
Questa
ragazza si chiamava Ladyash o più semplicemente Lady ed era
allieva e segretaria di Raptomort. Anche se non sembrava, la ragazza
era una
potente strega appartenente alla razza delle Furie, i demoni
vendicativi per
eccellenza; solo che, anche se diabolica e sadica, aveva un piccolo
difetto
almeno per la sua razza: lei non uccideva le sue vittime, soprattutto
se maschi
e, come direbbe lei, << bonazzi! >>.
Infatti, era una yaoista
sfegatata e adorava fare giochini molto perversi con le sue vittime:
più erano
belli, più ci trovava gusto. Quando i demoni di Abhadon la
reclutarono, ignoravano
questa sua particolarità che manifestò non appena
vide molti di loro dotati
delle qualità che cercava^^. In molti chiesero che fosse
mandata via ma Abhadon
aveva notato l’incredibile potenziale della ragazza e
obbligò Raptomort a
fargli da mentore col compito di raddrizzarla. Lo stregone
accettò il
malaugurato compito e, dopo nemmeno un giorno voleva scappare da lei
che lo
aveva preso di punta: infatti, era l’unica in tutta Oblivion
che lo fregava
come un allocco facendogli firmare contratti magici inviolabili di ogni
genere^^. Il povero stregone le provò tutte per liberarsi di
lei ma fu tutto
inutile e alla fine fu costretto a tenerla con sé.
Nonostante
il suo sadismo, Lady aveva anche un lato dolce che manifestava
solo con un’altra demone con cui aveva stretto un legame
fraterno tale da
volersi bene come sorelle! Ciò voleva dire che per i demoni
di Abhadon era nata
una minaccia peggiore di quella dei Sun’s Warriors: le
cosiddette Diablo
sisters i cui passatempi preferiti erano molestare i maschietti
più sexy e
torturare il povero Raptomort che agli inizi creò
l’associazione dei Demoni
Anonimi Maltrattati che chiuse per mancanza di fondi^^.
Un’altra delle vittime
preferite che la mora adorava torturare era il povero Malfork che aveva
la
fobia dei corvi e dei vestiti da cameriera anche a causa sua^^.
“Io?”
fece la strega con occhi innocenti “Crede davvero che io
abbia
approfittato della vostra assenza e di quel cretino schizofrenico di
Uncinato e
fatto razzia di tutta la roba che c’era qui dentro? Ma non
dite scemenze, non
ne sarei mai capace!” mentre le spuntavano aureola e alette
da angelo^^.
“NON
PRENDERMI IN GIRO MOCCIOSA!” ruggì Raptomort che
aveva molta rabbia
repressa a causa della sconfitta “PENSI CHE SIA
COSI’ CRETINO DA FARMI FREGARE
DA TE IN OGNI OCCASIONE?” e con fare minaccioso la prese per
le spalle “DIMMI
DOVE HAI MESSO LA MIA NUOVA COLLEZIONE OPPURE…”
ma…
KAPOM!
Ricevette
un sonoro cazzotto in faccia dalla sua dolce allieva^^.
“Che
mi fai? Mi spelli viva fino a quando non te lo dico? Mi sculacci
fino a quando non sanguino? Mi bruci qualche arto?” che lo
guardò con un ghigno
bastardo “Spiacente bello, non puoi toccarmi! Ti ricordo che
uno dei tanti
contratti limitativi che ti ho fatto firmare ti proibisce di toccarmi
con
intenzioni omicide!” rinfrescandogli la memoria.
“Piccola
Furia pestifera!” ringhiò Raptomort mentre si
rialzava in piedi
“Però non mi risulta che tu abbia il permesso di
colpirmi o di rubarmi ciò che
è mio. Sono sempre un tuo superiore!” rivendicando
il suo ruolo di tutore e maestro.
“In
teoria è così, ma non oggi!” rispose la
mora con un sorriso bastardo
mentre…
PUFF!
Un
ennesimo contratto apparve nelle sue mani.
“Un
altro dei tuoi dannati contratti! Questa volta non lo firmo!”
per lo
stregone non era giornata.
“Non
è necessario: questo è un ordine immediato del
Sommo Abhadon. Ha
deciso una punizione adatta per te!” rispose lei e lo lesse
ad alta voce.
PUNIZIONE
Io
Abhadon, la pura entità dal male
stabilisco la punizione per lo stregone Raptomort, vice della
14° armata
infernale e guardiano del Drago Rosso.
Per
una settimana sarai privato di ogni
potere e ruolo all’interno della mia legione infernale e,
come ciliegina sulla
torta, per tutto questo periodo sarai il fedele servitore della qui
presente
Ladyash. Dovrai accontentare ogni suo desiderio senza discutere e
soddisfare
ogni sua perversione. Ti è proibito vendicarti su di lei o
la sua <<
sorellina >> in qualsiasi modo sia durante sia dopo il
castigo, pena
l’Antidemificazione immediata per mia malefica mano.
Durante
questa settimana, ogni tuo
potere e ruolo saranno trasferiti a Lady che potrà usarli
come meglio vorrà
salvo servirsene per tradire (in tal caso la tua punizione verrebbe
meno; ma io
non ci conterei! KUKUU!).
La
punizione avrà effetto immediato nel
momento in cui ci sarà un qualsiasi contatto fisico tra te e
Ladyash.
ABHADON, IL PURO MALE
Ps: I beni di Uncinato passano
automaticamente a Lady e non potrai rivendicarne la
proprietà.
Pps: Lady ora è autorizzata a farti
assumere anche sembianze umane! Divertiti.
Dopo
la lettura del contratto ci furono alcuni secondi di silenzio,
poi…
“NOOOOOOO!
TUTTO MA NON QUESTO!”
Il
povero stregone crollò in ginocchio pallido come un
lenzuolo^^.
“MUAHAHAHAH!”
se la rise nel frattempo Lady “Hai capito mio caro? Adesso
sono io che comando per un’intera settimana!” e
questa era una maledizione per
lo stregone “ADESSO ASSUMI SEMBIANZE UMANE!” e
dette l’ordine che Rap odiava di
più.
FLASH!
Lo
stregone fu avvolto da una luce nera e quando questa si estinse, fu
sostituito da un giovane.
Si
presentava come un alto moro dal fisico glabro e scolpito dalla
pallida carnagione. Gli occhi normalmente gialli erano diventati due
gemme di
ossidiana ma erano sempre feroci. Indossava una semplice tunica nera
aperta in
modo da mostrare il petto e un pantalone di seta nera. Per il resto era
scalzo.
In realtà Rap era la versione aliena di Voldemort o,
com’era conosciuto da
giovane, Tom Orvoloson Riddle.
“NOOO!
LA PEGGIORE DELLE UMILIAZIONI!” per un tipo orgoglioso come
Raptomort era un’infamia assumere l’aspetto degli
esseri umani^^.
“Zitto
e non seccare: ti ricordo che non puoi opporti!”
ghignò la mora
che schioccò le dita “Questi abiti ti staranno
benissimo!” e il ghigno si
allargò…
PUFF!
“Sei
meschina!” fece Raptomort sfoderando il musetto da cane
bastonato^^.
Il
povero stregone ora indossava un abito da cameriera:il suo corpo ora
era rivestito da un abitino di seta color rosa. L'ampia gonna vaporosa
era
molto corta, infatti, s’intravedeva la sottana di pizzo
bianco. Le delicate
calze di velo bianche erano mantenute da un reggicalze di pizzo chiaro.
Ai
piedi scarpine di vernice nera lucida con tacco, alle mani guanti di
pizzo
bianco. In testa un cerchietto bianco. E per completare il tutto, aveva
un
grembiulino color rosa confetto a forma di cuoricino pieno di pizzi e
trine.
“Ora
si che sei il mio servo perfetto!” rise la mora mentre girava
intorno al suo maestro in versione timida cameriera^^.
“Io
non ti avrei mai fatto una cosa del genere!” fece lo
stregone… Pardon
la cameriera “ACCIDENTI! NON SONO MAI STATO OFFESO
COSI’! WUAAAAAAHHH” per poi
piangere come una fontanella^^.
“Kukuku!
E non sai ancora cosa ti farò in questi sette giorni mio
caro
schiavetto!” rise diabolica Lady.
“CHESHIRE
TI PREGO VIENI AD AIUTARMI!” capendo di essere nei guai, lo
stregone si appellò all’unico che poteva aiutarlo.
“Mi
dispiace padron Tom, ma non posso!” rispose una voce roca e
da uno
sbuffo di fumo comparve un gatto.
All’apparenza
era un comune gatto nero con la testolina che aveva delle
striature rosse e occhietti rosso acceso; al collo, tenuto da un nastro
rosso
sangue, indossava un campanellino d’oro e una giacchetta nera
a coda di rondine.
In realtà questa creatura era uno stregatto oscuro
proveniente da una
dimensione alternativa nota col nome di Abyss: i suoi abitanti erano
conosciuti
col nome di Chain. Cheshire era uno dei più forti del suo
mondo ma, a seguito
di eventi imprevisti, fu battuto da un umano e scagliato nel vuoto.
Raptomort
lo trovò per puro caso ormai agonizzante e privo
dell’occhio destro. Lo
stregone non era il tipo da salvare altre creature ma quella volta, un
po’ per
curiosità, un po’ per un suo antico desiderio, lo
salvò, curandogli le ferite e
creandogli un nuovo occhio. Da allora Cheshire divenne il famiglio del
terribile stregone nonché unico che poteva chiamarlo col suo
vero nome ed
essere affettuoso con lui. Lo stregone si affezionò
così tanto a lui da
decidere di allontanarlo dal campo di battaglia e assegnargli sempre
incarichi
di spionaggio.
Dal
canto suo Cheshire si era realmente legato allo stregone e rispettava
ogni suo ordine. Anche se di meno, si era affezionato anche a Lady che
gli
portava sempre dell’ottimo tonno e dei bellissimi gomitoli,
mentre odiava Abhadon.
Ubbidiva ai suoi ordini solo perché era il suo padrone a
dirglielo altrimenti era
capace di soffiare contro la terribile entità.
“Cheshire
vorrebbe davvero portarvi via ma il contratto vale anche per
me. Se Cheshire vi aiuta, rischia di essere buttato nel pozzo del
Nexus!” il
piccolo famiglio gli spiegò quali sarebbero state le
conseguenze per la sua
intromissione che equivalevano a sparire per sempre.
“NO!
TUTTO MA NON QUESTO!” e questo per il povero stregone era
un’autentica condanna a morte: non poteva sopportare di
perdere il suo gatto.
“Tranquillo
Rap, mi prenderò cura io del piccolo Cheshire in questi
giorni!” ma Lady si dimostrò più
comprensiva verso lo stregatto che adorava
quanto i suoi famigli.
“SORELLONA!
E’ FATTA?” poi si sentì una nuova voce
provenire dal
corridoio.
“ECCOME!”
rispose Lady “FORZA SORELLINA VIENI A DIVERTIRTI!”
e la invitò
a venire.
“No!”
sapendo chi era Raptomort si fece piccolo, piccolo^^.
“Ed
eccomi qua!” nella stanza fece il suo ingresso, la cosiddetta
sorellina di Ladyash.
Indossava
un semplice pantalone rosso tutto strappato mentre il petto era
coperto da una semplice camicetta di seta che a stento copriva il suo
prosperoso seno e in mezzo risplendeva una gemma rosa scura. I lunghi
capelli
rosé scendevano lisci fino alle natiche e le incorniciavano
il pallido volto
messo in risalto dagli occhi dello stesso colore. Cosa curiosa era la
presenza
di due lunghe corna simili a orecchie di elfo che le spuntavano ai
lati. Era la
già presentata Lucyferia, uno dei pochi generali infernali
donna.
Davanti
a tutti gli altri demoni era sadica e spietata ma con Lady
sorrideva gioiosamente come una ragazzina. Con lei condivideva di
tutto,
passione per lo yaoi compresa^^.
“Ma
che bel vestitino che hai!” rise la rosa avvicinandosi allo
stregone
che era più pallido dell’intonaco “Sei
così carino che quasi, quasi ti do un
bel bacino!” e aveva pronte le carnose labbra.
“Alt
sorellina!” ma Lady la fermò “Prima di
divertirci dobbiamo fare un
giro di tutta Oblivion! È l’ora della nostra
scorribanda tra i maschietti sexy!
“ ricordandole che avevano un importante impegno^^
“E tu vieni con noi!” e
prese di forza il suo maestro.
“Aiuto!
Qualcuno che legge questa fic, può essere così
gentile da venirmi
a dare una mano? Prometto di esaudire un suo desiderio!” che
si appellò al buon
cuore dei lettori (C’è
nessuno che si offre? No! Non sembra^^.).
“E’
VERO! ABBIAMO UN SACCO D’I MASCHIETTI DA
MOLESTAREI!” rispose
euforica Lucyferia “Cominciamo con la decima!”
propose poi.
“Sì!”
rispose Lady “Andiamo a caricare i nostri ragazzi prima che
partano
per il fronte!” avrebbero consolato i poveri sventurati^^.
“ALLORA
ANDIAMO!”
Le
due alzarono il pugno al cielo e partirono alla carica trascinandosi
dietro il povero Rap.
“QUALCUNO MI’ AIUTI!”
Gridò
il poverino disperato^^.
“Fatevi
forza padrone!” Cheshire non poteva dire altro^^.
Nel
frattempo, in
un luogo lontano diversi anni-luce dalla Terra….
In una grande sala nota col nome di << Sala dei Giganti
>>,
dei misteriosi alieni smisero di vedere le immagini riflesse su un
grande
specchio che aveva mostrato lo scontro contro Raptomort.
“Se
la memoria non m’inganna, quello era lo stregone saturniano
Raptomort!” commentò uno di loro completamente
all’ombra “Avevo sentito dire
che era morto da più di sette secoli!” ma
ciò che aveva visto, dimostrava che
era solo una diceria.
“Non
c’è che dire, è davvero un portento!
Non è da tutti affrontare così
tanti nemici e sopravvivere!” commentò un altro
ammirando la forza dello
stregone.
“Quel
Raptomort è solo misera feccia! Avrei potuto battere lui e
quei
patetici umani con una mano legata dietro la schiena!” ma un
altro non era
d’accordo e fece l’arrogante.
“Gilgamesh,
fratello mio, non dire idiozie!” ma una voce profonda lo
riprese.
A
parlare era stato un alieno seduto su un grande trono fatto di un
materiale simile all’oro. Era un gigante di cinque metri e
mezzo dal corpo
imponente e definito e rosso come il sangue. Era in parte umano e per
metà
drago: aveva grandi ali membranose, coda, artigli, zanne, corna e testa
lunga. I
freddi occhi color verde acido, lo rendevano spaventoso. Il suo nome
era Vorkie
Drago del Sangue.
“Scusami
fratello! Ho semplicemente detto la
verità!”rispose l’altro di
nome Gilgamesh. Identico a Vorkie, variava solo per il colore della
pelle che
era d’oro spento mentre gli occhi erano rossi (e sarebbero
fratelli?).
“Allora
non hai visto bene lo scontro!” gli rispose la creatura rossa
alzandosi dal suo trono “Tre degli umani che hanno affrontato
Raptomort erano
guerrieri universali. È vero, sono ancora agli inizi, ma il
loro potere non è
da sottovalutare!” e spiegò il motivo del
perché aveva ripreso il fratello.
“Non
vedo nessuna differenza. Potresti batterli senza nessuna
fatica!”
ribatté l’altro senza cambiare tono di voce
“Tu sei un guerriero universale
anche migliore di loro!” rivelando un’incredibile
verità: il fratello era uno
dei quattro eletti dall’universo.
“Non
vale la pena usarlo contro degli umani che non possono nemmeno
venire qui sul Sole che IO ora controllo!” rispose freddo
Vorkie rivelando il
pianeta in cui si trovavano .
Sì,
quello era il mondo di Nick: il Sole. La stella che illuminava il
nostro sistema solare era stata conquistata diversi secoli fa da un
gruppo di
soleani sovversivi, di cui Vorkie era il capo.
Ora
il Sole non era più il mondo che Nick e altri sui simili
ricordavano:
Vorkie aveva spodestato e incarcerato il re, preso forzatamente sua
moglie,
ucciso senza pietà tutti quelli che gli si erano opposti e
instaurato una vera
e propria tirannia.
“Ciò
che mi da pensiero è l’umano che è
giunto poco fa insieme
all’angelo. Avete visto tutti quanti che aveva delle ali
blu!” ma Vorkie sembrava
preoccupato per il colore delle ali di Nick e non sbagliava. Per
fortuna non
aveva potuto vedere il combattimento all’interno del Marchio
del Diavolo o
sarebbero stati guai.
“Teme
che possa essere un soleano blu, mio signore?” chiese un
altro dei
soleani lì presenti.
“Sciocchezze!
I soleani blu sono stati sterminati da tempo: non ne esiste
più nemmeno uno!” ghignò Gilgamesh
sicuro di quello che diceva.
“E’
vero, i soleani blu sono stati uccisi tutti! Tuttavia non dobbiamo
escludere la possibilità che ce ne sia scappato
uno!” il tiranno voleva essere
sicuro che quel colore non esistesse più.
“Chiedo
perdono mio signore, ma perché temete a tal punto i soleani
blu?”
chiese uno dei presenti.
“Non
è necessario che voi lo sappiate!” rispose secco
Gilgamesh che non
voleva far trapelare niente.
“Ritengo
invece che sia giunto il momento di rivelare il motivo dei
nostri timori, fratello!” ma Vorkie decise di rivelare questo
segreto che solo
lui e il fratello conoscevano.
“Sbaglio
o avevamo detto che non ne avremmo mai parlato con nessuno!”
ma
il fratello non era d’accordo e cercò di
dissuaderlo.
“E’
così, ma ora ritengo sia giunto il momento di spiegare a
questa ristretta
elite di guerrieri fidati il motivo dell’epurazione dei
soleani blu!” gli
rispose Vorkie che si sedette nuovamente sul suo trono
“Ascoltatemi con
attenzione e badate di non rivelare mai a nessuno questo segreto se vi
è cara
la vita!” e dopo questo preambolo “Tempo fa, dopo
la nostra vittoria, decisi di
consultare un indovino sul futuro del mio regno. Egli mi disse che
c’era solo
qualcuno capace di fermarmi e di farci crollare tutti: un soleano blu
un giorno
giungerà e solleverà il Sole intero contro di noi
segnando la mia rovina!” per
poi rivelare quest’incredibile quanto scioccante
verità “Ora avrete tutti
capito il motivo dell’epurazione di tutti i soleani blu. Poco
importa se sono
maschi o femmine, piccoli o anziani: uno di loro, un giorno,
renderà vano ogni
mio sforzo di conquista! Non deve rimanerne in vita nemmeno uno: questo
è il
mio ordine!” che stava dietro la morte di chissà
quanti soleani che erano stati
brutalmente uccisi solo per il colore della loro pelle.
“M-Mio
signore! È dunque questa la verità?”
chiese il primo dei soleani
ad aver parlato dopo lunghi secondi di silenzio.
“Esattamente!”
rispose Vorkie alzandosi in piedi “Hai forse qualcosa da
obiettare!” e fissare questo con occhi glaciali.
“N-No,
però…” stava per rispondere questo
ma…
SCRATCH!
“Non
esistono << però >> o altre
obiezioni alle parole di mio
fratello!” la testa di questo venne strappata di netto come
carta dalla mano di
Gilgamesh apparsogli dietro mentre il corpo si accasciò al
suolo con un tonfo
sordo.
“Che
questo serva da monito a tutti voi: se direte a qualcuno questo mio
segreto o vi opporrete, morirete nello stesso modo di Ivan. Mi sono
spiegato?”
lo spietato tiranno non batté ciglio alla morte di un suo
sottoposto e poi si
rivolse a tutti gli altri emanando un’aura funesta.
“Come
desidera!” risposero tutti quanti inginocchiandosi.
“Molto
bene!” fece soddisfatto il tiranno “Gatta Nera
presentati al mio
cospetto!” per poi chiamare uno dei suoi sottoposti.
“Comandi
mio padrone!” rispose una femmina apparsa dal nulla.
Era
metà umana e metà lince, dal corpo snello e
proporzionato di circa
due metri completamente nero, salvo per i lunghi e setosi capelli
ramati; aveva
inoltre una lunga coda che si muoveva ipnotica. Si notava un seno
prosperoso
nascosto da una membrana naturale tipica di tutti i soleani che
avvolgeva le
parti intime che si toglieva col semplice comando mentale. Era la
migliore spia
di Vorkie: se lui le dava un ordine, lei lo portava a compimento senza
mai
fallire.
“Vai
sulla Terra e raccogli tutte le informazione possibili su di
loro!”
le ordinò il tiranno facendo apparire i volti di tutti i
coloro che avevano
combattuto contro Raptomort e anche quello di Nick “Hai carta
bianca: scopri
tutto quello che c’è da sapere e poi
riferiscimelo. Hai due giorni di tempo!” stabilendo
anche un termine entro cui eseguire l’ordine.
“Come
desidera!” rispose questa alzando gli occhi color nocciola
“E se
qualcuno si oppone?” per poi chiedere come dovrà
comportarsi con possibili
scocciatori.
“Uccidi
senza pietà l’inutile feccia umana che ti si
opporrà!” rispose
secco “Ora va!” per poi congedare la sua spia.
“Agli
ordini!” e così com’era apparsa, allo
stesso modo sparì.
“La
riunione è finita, lasciatemi solo!” poi Vorkie si
rivolse a tutti
gli altri “E portate via
quell’immondizia!” non prima di aver ordinato di
far
sparire il corpo del soleano brutalmente ucciso dal fratello.
“Sì!”
gli altri eseguirono trascinandolo via e poi uscirono
dall’enorme
sala.
“Stai
rischiando fratello!” disse Gilgamesh che era rimasto nella
sala.
“Non
temere, so quello che faccio!” gli rispose l’altro
“Adesso scusami
fratello, la mia regina mi attende!” e senza aggiungere
altro, volò verso una
porta laterale della sala.
“La
tua regina?” ghignò beffardo il soleano ormai
rimasto solo “Finché
avrà quella fastidiosa cintura di castità, non
potrai mai prenderla!” che era
più che motivato “Però, per una soleana
come lei, varrebbe la pena provarci all’infinito.
Beh, andiamo a cercare qualche bel tesoro da aggiungere alla mia
collezione!” e
dopo quel commento sparì come un fantasma.
Nel
frattempo Vorkie aveva già percorso un lungo corridoio che
lo aveva
portato in una piccola sala oltre la quale vi erano le stanze della
regina del
sole.
“Eccoci
qua!” ghignò il tiranno che si fissò a
uno specchio per qualche istante
“Sempre splendido!” fece soddisfatto
“Oggi ti conquisterò, mio fiore di rara
bellezza!” ed entrò convinto nelle camere della
regina “Eccomi mia… WUUAAAHHH!”
ma il benvenuto fu tutt’altro che accogliente.
“GROAR!”
Infatti,
si ritrovò accerchiato da tre ippogrifi grandi quanto
elefanti e
due sfingi delle stesse dimensioni.
“Come
sempre fanno impressione!” commentò Vorkie,
saltando all’indietro.
“Vattene,
non voglio vedere nessuno!” disse secca una voce femminile
dall’altra parte della stanza.
A
parlare era stata la regina del Sole: Gatta
Rubia Blazecharm Ieracosfinge Rossa.
Era
un’alta soleana di quasi cinque metri e mezzo dal manto
scarlatto. Il fisico
alto e snello era simile a quello umano se non per i piedi felini, le
mani
artigliate, una lunga coda leonina e grandi ali piumate. Il viso
identico a
quello umano era incorniciato dai lunghi capelli rossi simili a una
criniera e
illuminato dagli accesi occhi verdi. Le parti intime ben sviluppate
erano
sempre coperte dalla membrana naturale che si levava a comando. Il
fondoschiena
era protetto da una cintura di castità che la proteggeva
dagli attacchi dei
maschi che non fossero il suo legittimo sposo.
Era
un raro esemplare di soleano Sfinge e, proprio per questo, venerata e
ricercata
da molti per la sua ipnotica bellezza e maestosità.
Vorkie
la desiderava da millenni e voleva farla sua ma la cintura di
castità che
appariva magicamente in sua presenza gli impediva di farla sua (quando
il
tiranno era assente, spariva nel nulla). A rendere ulteriormente
difficoltoso
il suo desiderio era proprio Gatta che non si faceva complimenti a
prenderlo a
calci in faccia ogni volta che si avvicinava troppo.
“Suvvia
mia bellissima regina, non siate timida e lasciate che vi
abbracci!”
imperterrito e con gli occhi a cuoricino, Vorkie tentò per
l’ennesima volta di
conquistarla ma…
KAPOM!
CRASH!
“SPARISCI
BASTARDO!” ruggì la soleana che, con uno scatto
fulmineo, gli apparve davanti e
lo colpì con un potente pugno che lo sfracellò
contro il muro.
“Quanto
adoro queste dolci carezze!” fece il tiranno con gli occhi a
forma di cuore e
la coda che scodinzolava felice^^. Si vedeva che aveva perso la testa
per lei
se scambiava i pugni per delle carezze^^.
“Ne
vuoi delle altre!” ringhiò la rossa avvolta dalle
fiamme che erano l’elemento
tipico dei soleani rossi.
“QUANTE
NE VUOI MIA AMATA!” esplose Vorkie al settimo cielo
e…
KAPOM!
KAPOM! KAPOM! KAPOM!
Fu
accontentato con una scarica di legnate della regina che, non contenta,
cominciò allegramente a strozzarlo^^.
“IHIHIHIH!
Che stronzo!” una delle due sfingi di fronte a quella scena
si rotolò a terra
dalle risate.
“Hai
ragione! IHIHIIH!” stessa cosa fece l’altra.
Queste
due sfingi erano i famigli di Gatta (ogni soleano ne aveva sempre o due
o tre):
si chiamavano Frozen e Blaze.
Frozen
era una sfinge dal manto bianco e dai folti capelli rossi mentre Blaze
era nero
e dai capelli dorati tutti all’indietro. Erano molto legati
alla loro
padroncina e non esitavano a proteggerla in qualsiasi situazione.
Manipolavano
rispettivamente il ghiaccio e il fuoco; ma il loro punto forte era la
loro
terribile parlantina sboccata capace di far infuriare anche la
più pacifica
delle creature^^.
“Mi
piacerebbe tanto che lo ammazzasse!” commentò
l’ippogrifo dal manto striato.
“Se
fosse così facile, il nostro protetto sarebbe già
libero a quest’ora!” gli fece
notare l’altro dal manto nero e il petto bianco e sapeva che
Vorkie non moriva
per così poco.
“Se
solo potessimo fare qualcosa, ma siamo confinati in queste stanze,
ahimè!”
concluse il terzo dal manto ramato.
Questi
tre ippogrifi erano i famigli del legittimo Re del Sole: i loro nomi
erano
Tigre (il primo), Silvestro (il secondo) e Kyuubi (il terzo) e
manipolavano la
terra, il vento e il metallo.
Come
detto, erano i famigli del vero re del Sole. Per volontà del
loro protetto e di
sua moglie, erano rimasti liberi e avevano l’ordine di
proteggere Gatta fino
alla morte, per questo motivo, nonostante fossero molto orgogliosi,
collaboravano con Frozen e Blaze senza dire nulla.
“DECIDITI
A CREPARE MALDETTO!” nel frattempo Gatta strinse con tutta la
sua forza quel
collo squamoso che avrebbe voluto vedere rompersi.
“Quanto
siete tenera, mia bellissima regina!” ma Vorkie non sentiva
nemmeno la
pressione tanto era l’infatuazione che aveva verso di lei
“Vi prego, concedetemi
un bacio!” e attese fremente il contatto con le labbra della
soleana dei suoi
sogni^^.
KAPOM!
“Ah!”
ma ricevette un potente calcio alle parti basse che lo fece crollare a
terra
dolorante^^.
“Ti
è piaciuto!” fece lei con un ghigno beffardo
“Se non ti basta, te li taglio!”
aveva bisogno di rifare la manicure^^.
“Ho
afferrato, mia amata, non siete ancora pronta a ricevere il mio immenso
amore
nei vostri confronti!” e quella prospettiva fece desistere il
tiranno dal
continuare e decise di ritirarsi.
“Bravo,
vattene e non tornare mai più!” disse lei
voltandogli le spalle.
Vorkie
si alzò senza problemi e si avviò verso
l’uscita ma prima di varcarla “E’ solo
questione di tempo: prima o poi troverò la chiave che chiude
quella dannata
cintura e ti farò mia e allora diventerò il vero
Re di questo mondo!” rivelò i
suoi progetti futuri.
“Non
ci riuscirai mai!” gli ringhiò contro Gatta con
occhi felini “Il Sole non sarà
mai tuo!” era sicura che un giorno sarebbe avvenuto il
miracolo.
“Non
sarà mai mio? Ma io lo comando già!”
rispose beffardamente il malvagio soleano
“Sia questa stella che Saturno sono miei, i ribelli sono
stati sterminati, il
Re è mio prigioniero e vostra figlia è la
ricercata numero uno. È lei ad avere
la chiave della mia vittoria finale e non ho nessuna fretta. Tanto non
c’è
nessuno che possa fermarmi!” sembrava che tutto fosse sotto
il suo controllo,
c’era solo un’ultima pratica da risolvere: trovare
la figlia della regina che
aveva la chiave della cintura di castità sparita da molto
tempo.
“Non
la troverai mai. Mia figlia è piena di risorse!”
Gatta aveva piena fiducia in
lei “Se solo i Sun’s Warriors fossero qui,
loro...” e anche nel gruppo a cui
Nick stesso apparteneva.
“I
Sun’s Warriors!” quelle due parole fecero cambiare
umore a Vorkie “E dove
sarebbero? Perché non sono qui?” che divenne
terribilmente serio e freddo “Loro
non esistono più. Sono solo un lontano ricordo. NON SONO
NIENTE!” ruggì poi
furioso e…
ZOCK!
ZOCK! ZOCK!
Delle
lame rosse si conficcarono nel muro dietro la regina rimasta immobile.
“GRR!”
Quel
gesto fece subito scattare in avanti i cinque famigli che si misero in
sua
difesa.
“Che
c’è? Questo nome ti mette paura?” lo
provocò Gatta mantenendo i nervi saldi
“Fai bene a temerli! Quando loro torneranno, sarai tu a
cadere!” e gli sbatté in
faccia la cruda verità.
“Io
non ci metterei la mano sul fuoco!” rispose secco il tiranno
“Tornerò tra tre
giorni! Spero che, per allora, mi accoglierete con dolcezza!”
e se ne andò.
Un
istante dopo, Gatta crollò in ginocchio presa dai singhiozzi.
“Gatta!”
Frozen corse subito da lei.
“Non
ascoltare quello stronzo con un manico di scopa infilato nel di
dietro!”
seguito da Blaze che la consolò a modo suo.
“Non
pianga!” Tigre strusciò il muso sulla sua spalla.
“Altrimenti
farà piangere anche noi!” disse Silvestro che tra
i tre era quello più
sensibile.
“Sia
forte! Lo sia anche per la vostra famiglia!” cercò
d’incoraggiarla Kyuubi.
“Perché!”
singhiozzò la soleana “Perché non
tornate fratelloni! Il vostro popolo ha
bisogno di voi. Noi abbiamo bisogno di voi!” pregava ogni
giorno che quello
fosse solo un brutto sogno “Nick, Lello, Luce, fratelloni
miei!” e rivedeva
sempre i volti dei componenti di quel gruppo di cui quei tre facevano
parte
“DOVE SIETE!” per poi tirare fuori tutto il suo
dolore.
“Torneranno!”
le rispose Frozen.
“Vedrai
che quei dieci coglioni ritorneranno!” Blaze ne era sicuro.
“E
quando avverrà, Vorkie cadrà!” anche
Tigre ne era sicuro.
“Insieme
a tutti i suoi maledetti seguaci!” continuò
Silvestro.
“E
tutti noi torneremo a sorridere!” Kyuubi ne era convinto.
“Sniff!”quelle
parole fecero calmare un po’ la rossa che sorrise debolmente
“Grazie di essere
qui con me!” e li abbracciò tutti.
SEGRETE
DEL SOLE
In
questo luogo erano rinchiusi tutti quelli che si opponevano al volere
di Vorkie
e, sempre che non gli giurassero fedeltà, erano condannati a
restare lì in
eterno.
Tra
i prigionieri ve ne erano alcuni molto importanti che, se liberati,
avrebbero
potuto cambiare le cose sulla loro stella: il Re del Sole e la sua
guardia
reale.
“Maestà,
come state!” chiese preoccupato uno dei prigionieri.
“Potrei
stare meglio Ryo!” si limitò a rispondere un altro
ormai abituato a quella
domanda.
“E
con questa, siamo a quarantaseimila ottocento novantadue volte che lo
hai
ripetuto quest’oggi!” fece ironicamente un altro
prigioniero al primo.
“Che
fai? Conti le volte che Ryo fa questa domanda?” chiese
incredulo un altro.
“Ahimè,
non abbiamo nient’altro da fare e queste catene che ci
bloccano movimenti e
poteri non aiutano a fare altro!” gli rispose questo.
“Quanto
vorrei uscire da qui e prendere a calci qualcuno di quei
bastardi!” si
rammaricò un altro.
“Non
sei il solo amico mio!” confermò un altro.
In
un’unica cella erano rinchiusi sei soleani: erano incatenati
da catene magiche
che sigillavano i loro poteri e limitavano i loro movimenti. Costoro
erano il
Re deposto da Vorkie e i cinque capitani della guardia reale.
Il
re si chiamava Alessandro Pericle Aquila d’Argento chiamato
più semplicemente
Alex.
Era
un soleano di circa sei metri, dal corpo verde scuro striato con linee
d’argento. Il corpo scolpito era umano mentre testa, piedi e
ali erano quelle
di un aquila reale. Il volto era messo in risalto dagli occhi nocciola
mentre
sotto il becco cresceva una barbetta incolta. Nonostante la lunga
prigionia non
aveva perso un briciolo della sua forza d’animo: era sicuro
che presto sarebbe
venuto qualcuno a salvare il suo mondo.
Era
il legittimo sovrano del Sole e sposo di Gatta, tuttavia non era
diventato Re
per diritto di nascita, bensì per aver superato una prova
speciale che si
svolgeva solo in caso il precedente sovrano morisse senza aver avuto
eredi: la
cosiddetta prova del Nucleo. Tra i milioni di pretendenti al trono,
solo lui
era riuscito a completare quella prova consistente nello scendere fino
al
nucleo del Sole, attraversarlo << a nuoto
>> e affrontare se stessi.
Nei
cento anni successivi alla sua nomina aveva regnato con giustizia e
temperanza
ma, quando Vorkie fece la sua comparsa, perse in un istante tutto
quello che
aveva di più caro: la sua famiglia, i suoi amici, la corona
e la libertà. Ciò
che gli rimaneva era solo sperare in un aiuto esterno e, anche se
aspettava da
quasi tre secoli, non aveva intenzione di cedere.
Gli
altri cinque soleani invece erano i capitani della guardia reale: le
cosiddette
tigri reali perché erano tutti dei soleani tigre.
Il
primo ad aver parlato si chiamava Ryo Tigre Rossa: capo del gruppo e
braccio
destro del Re.
Era
in parte umano e metà tigre reale dal manto rosso. Il fisico
scolpito era alto
quasi sei metri; gli occhi invece erano blu scuro.
Tra
i cinque era il più anziano e impulsivo: sempre pronto ad
aiutare i suoi
compagni e il suo Re verso cui aveva piena fiducia. Anche lui
tentò la prova
del Nucleo ma fallì lasciando vincere Alex.
Quando
Vorkie attaccò il regno, lui combatté
strenuamente contro Gilgamesh ma fu
inevitabilmente sconfitto. Da quando era rinchiuso, non faceva altro
che
preoccuparsi per la salute del Re e della Regina e anche per il suo
famiglio,
una grande tigre dai denti a sciabola di nome Fiamma Bianca che gli era
stata
portata via.
La
seconda tigre si chiamava Sami Tigre Bianca.
Era
un soleano tigre dal folto manto bianco dal fisico scolpito di cinque
metri e
mezzo a cui erano abbinati occhi azzurri.
Lui
era il più riflessivo e ironico. Esattamente come Alex e Ryo
tentò la prova del
Nucleo ma fallì fermandosi a metà del percorso,
anche se la prese con
filosofia.
Quando
Vorkie attaccò il regno, affrontò tre sottoposti
del tiranno che riuscirono a
batterlo dopo un duro scontro. Sami cercava sempre di tirare tutti su
di morale
e sperava che i suoi cari stessero bene.
La
terza guardia si chiamava Kimo Tigre Verde.
Il
suo manto era di un verde acceso abbinato a un fisico scolpito e a
luminosi
occhi blu che mostravano la sua incredibile forza d’animo.
Tra
i cinque era il più tranquillo e accorto. Lui non aveva
partecipato alla prova
del Nucleo perché non interessato al trono: era diventato un
membro del gruppo
a seguito di una raccomandazione del suo defunto maestro.
All’attacco
di Vorkie, lui combatté insieme a Shido contro un migliaio
di intrusi avendo la
meglio ma poi si trovò di fronte Gilgamesh che lo
atterrò insieme a Ryo e
Shido.
La
quarta guardia era appunto Shido Tigre Ambra.
Il
suo manto era color Ambra; non mancava un alto fisico ben piazzato e
luminosi
occhi blu notte.
Tra
i cinque era il più ghiottone e allegro. Nemmeno lui
partecipò alla prova del
Nucleo perché troppo preso dal cibo^^.
Insieme
a Kimo combatté contro un migliaio di intrusi avendo la
meglio ma non poté
nulla di fronte a Gilgamesh.
L’ultimo
membro delle cinque tigri era Simo Tigre Indaco.
Il
suo manto era di un acceso colore simile a quello blu ma molto
più chiaro
abbinato a un fisico scolpito di cinque metri e luminosi e sereni occhi
azzurri.
Tra
i cinque era il più giovane: lo dimostravano le sue
dimensioni ridotte rispetto
agli altri; per questo non partecipò nemmeno alla prova del
Nucleo.
Simo
ebbe la fortuna di nascere con un colore simile a quello blu mentre i
suoi cari
erano tutti soleani di quello sventurato colore.
Durante
l’attacco di Vorkie lui portò al sicuro la figlia
del Re affidandole tutte le
speranze dei suoi genitori. Venne, poi catturato dai seguaci di Vorkie
e
rinchiuso.
Quando
seppe dell’atroce fine della sua famiglia, pianse amare
lacrime e giurò di
vendicarli e di liberare il Sole.
“Non
temete maestà, presto usciremo da qui e cacceremo il
tiranno!” di questo Ryo ne
era sicuro.
“Già
fremo al solo pensiero!” anche Sami non vedeva
l’ora di poter uscire a
scatenarsi.
“Non
tema maestà, sono sicuro che vostra moglie e vostra figlia
stiano bene!”
sapendo che i pensieri del re erano principalmente rivolti alle due
femmine,
Shido cercò di consolarlo su questo.
“Sulla
principessa ne siamo sicuri al mille per mille, mentre sappiamo tutti
com’è la
regina quando si arrabbia!” Kimo conosceva bene il carattere
di Gatta e sapeva
che una come lei non si sarebbe piegata facilmente a Vorkie e aveva
ragione.
“E
poi ci sono ben cinque famigli a proteggerla e nemmeno loro ci
scherzano!”
continuò Simo sicuro che Frozen, Blaze, Tigre, Silvestro e
Kyuubi stavano
facendo un ottimo lavoro.
“So
bene come sono le mie donne!” rispose il re con un sorriso
“Ciò che mi
preoccupa è altro. Quando torneranno i Sun’s
Warriors!” ma la sua
preoccupazione era un’altra.
“Già!”
ma anche Ryo si chiese dubbioso quando quel potente gruppo sarebbe
finalmente
tornato.
“Se
loro fossero qui, sono sicuro che Vorkie e quel dannato di suo fratello
scapperebbero
con tutti i loro sgherri!” Sami era sicuro che nessuno
potesse battere questo
potente gruppo di cui Nick faceva parte.
“Se
fossero stati qui, non sarebbe successo niente!” Kimo era
sicuro che molte
morti si sarebbero potute evitare.
“Sì,
ma loro non ci sono e nessuno di noi sa dove siano finiti!”
ma Shido fu più
realista.
“Un
giorno torneranno e allora, il nostro mondo sarà
libero!” di questo Simo ne era
sicuro.
“Hai
ragione Simo. Per questo dobbiamo essere pazienti e
attendere!” concordò il Re
“Questo, però, non vuol dire che resteremo qui a
battere la fiacca: dobbiamo
farci trovare pronti per allora!” ma era anche consapevole
che anche loro
dovevano farsi trovare pronti.
“Ben
detto!” concordò Ryo.
“Sprecate
solo tempo, patetica feccia!” ma a frenare il loro entusiasmo
ci pensò, niente
meno che Gilgamesh stesso che stava facendo quattro passi.
“Che
vuoi tu, infame!” gli ringhiò contro Ryo che
tirò le catene che lo legavano con
tutta la forza che aveva.
“Attento
micino rischi di rovinarti quella bella pelliccia che ti
ritrovi!” lo provocò
il fratello del tiranno con un ghigno stampato sul volto
“Parlavate dei Sun’s
Warriors eh! Di sicuro sono tipi di una certa fama ma la feccia resta
sempre
feccia. Basteremmo io e mio fratello a farli fuori tutti quanti! Anzi,
io sarei
più che sufficiente!” per poi deridere il gruppo.
“Attento
a come parli Gilgy, potresti pentirtene amaramente!” ma Alex
lo provocò con un
nomignolo e un sorriso bastardo.
“Come
osi storpiare il mio grande nome, bastardo!” e quella
provocazione ottenne
l’effetto desiderato, provocando le ire del soleano dorato
che alzò
minacciosamente una mano verso l’alto.
“Oso
eccome! Ti ricordo che sono il vero Re di questo pianeta e che al
momento vi
servo vivo!” gli rispose Alex alzandosi in piedi e fissandolo
dritto negli
occhi.
“E
noi lo seguiremo sempre!” e fu affiancato da Ryo e compagni.
“Tsk!
Consideratevi fortunati, inutile feccia!” rispose Gilgamesh
che abbassò la mano
“Ahimè, ci servite vivi tutti e sei. Ma non
sperate di cavarvela in eterno:
verrà il giorno in cui avremo ciò che vogliamo e
allora vi ucciderò con le mie
stesse mani!” e lui non aspettava altro.
“Spera
che non saremo noi a farlo per primi!” gli rispose a tono la
tigre rossa che
desiderava vendicarsi.
“Divertente!”
e quella provocazione fece ghignare il drago d’oro come non
mai “Ci si vede
feccia!” e senza aggiungere altro, se andò via.
“Vattene
pure, vile traditore del tuo popolo. Noi non perderemo la
speranza!” dissero
compatti i sei.
“Questo
è parlare!” fece una voce nuova che i sei non
avevano mai sentito.
“Chi
va là!” proprio come un felino, Ryo si mise in
posizione.
“Non
so chi tu sia ma sei avvertito: anche se siamo incatenati, venderemo
cara la
pelle!” seguito da Sami alla destra dell’amico.
“E
se sei un seguace di Vorkie, sta pur sicuro che morirai!”
ringhiò Simo alla
sinistra di Ryo.
“Fatti
vedere codardo!” lo provocò Shido con tutti i peli
della coda dritti.
“Siamo
qui!” anche Kimo era determinato a combattere.
“Calmatevi
ragazzi!” ma Alex invitò le cinque tigri a
rinfoderare gli artigli e sedersi e,
una volta che lo ebbero fatto “Ti prego di scusarli:
è molto difficile fidarsi
delle voci misteriose che parlano all’improvviso in una
cella!” si rivolse al
misterioso interlocutore.
“Non
ti preoccupare. Era una cosa che avevo già messo in
conto!” rispose la voce e
poi nel vuoto si aprì un portale dorato mostrando chi aveva
parlato.
“Una
femmina umana?” fecero tutti sbalorditi.
Era
una donna di razza asiatica dal corpo alto e snello dalle
tonalità della luna;
lunghi capelli neri e brillanti occhi rossi. I lunghi capelli neri,
erano
acconciati in un'alta coda da dove spuntavano dei paramenti mistici
bianchi con
la mezza luna nera. Un lungo abito nero con lo strascico finale le
fasciava il
corpo alla perfezione. Le maniche lunghe e voluminose le arrivavano
quasi per
terra e sulle spalle aveva due occhi bianchi stilizzati, il profondo
spacco
frontale, nei cui bordi s'intravedeva l'occhio bianco, rivelava le
lunghe e
atletiche cosce avvolte da alti stivali neri con il tacco alto fin
sopra al
ginocchio, al collo indossava una collana con cristalli neri e un
pendente di
cristallo nero a forma di mezza luna.
“Mi
presento, il mio nome è Yuko Ichihara e sono una
terrestre!” si presentò la
mora con un leggero inchino.
“Yuko
Ichihara, sei per caso una maga?” chiese Alex mantenendo la
calma.
“Sì,
re Alex e sono una delle migliori!” rispose la mora che
tirò una boccata alla
pipa che aveva in mano.
“Che
cosa vuoi da noi maga di un altro mondo!” Ryo
passò subito al punto e aveva già
pronti gli artigli.
“Io
sono una strega che esaudisce i desideri in cambio di un pagamento di
egual
valore!” iniziò la mora “Sono giunta da
voi per esaudire il vostro desiderio!”
per poi rivelare il motivo del suo arrivo.
“Esaudire
il nostro desiderio? Vuoi dire che ci libererai in cambio di un
pagamento?”
chiese Sami che fu preso da un fremito che non provava da molto tempo:
la
possibilità di essere libero.
“Ma
con che cosa vuoi che ti paghiamo: non abbiamo nulla da offrirti in
cambio!”
anche Simo sentiva il profumo della libertà ma si rendeva
conto che non avevano
nulla da poterle offrire.
“Io
sono un ottimo cuoco: potrei cucinare qualsiasi cosa e in qualunque
momento!”
se ne uscì Shido che aveva la passione per la cucina.
“Se
poi accetti anche i pagamenti in natura…” mentre
Kimo pensò a questa
possibilità, ma il solo pensiero lo fece diventare rosso
come un pomodoro ed
era color indaco^^.
“Sei
ancora troppo timido amico!” gli dissero i suoi compagni.
“No!”
ma l’Ichihara fermò altre possibili proposte
“Non è necessario che voi mi
vendiate questi servigi: il pagamento per aiutarvi è
già stato eseguito!” e
avvisò i sei che il prezzo di egual valore era
già stato dato.
“Sei
già stata pagata? Da chi?” le chiese il re.
“Per
rispetto della privacy dei miei clienti, non posso dirvelo!”
rispose la mora
“Tuttavia, il mio aiuto non consisterà nel farvi
evadere da questa prigione col
rischio che vi finiate nuovamente. Ciò che farò
sarà indirizzarvi sulla giusta
strada!” aggiungendo queste strane parole.
“Che
cosa vuoi dire?” le chiese Ryo che, così come i
compagni, non comprese le
parole della mora.
“Voi
non siete in grado di battere e cacciare il tiranno!” che fu
più diretta
“Almeno non al momento.” ma per evitare malintesi,
fu più chiara.
“In
parole povere, ci stai dicendo che ci fornirai un aiuto per battere
Vorkie in
un tempo futuro!”intervene Alex interpretando in questo modo
le parole della
mora.
“Vedo
che siete acuto Re Alex!” si complimentò Yuko
“Esatto, in virtù del pagamento
ricevuto, vi fornirò un aiuto per migliorare le vostre
capacità entro un
periodo che in termini terrestri andrà da qui a tre anni,
sei mesi e sette
giorni. In questo periodo, vi allenerete in un'altra dimensione creata
apposta
per gli allenamenti mentre qui resteranno delle vostre proiezioni
astrali che
inganneranno i vostri carcerieri!” ed espose in cosa
consisteva il suo aiuto.
“Tre
anni e mezzo di allenamenti?” la cosa non dispiaceva per
niente a Ryo “La
vostra proposta è allettante ma non capisco il motivo
dell’aiuto vostro e di
questo misterioso benefattore. E poi, perché dovremo
aspettare tutto questo
tempo? Un anno di duro allenamento è più che
sufficiente!” ma espose i suoi
dubbi.
“Posso
dirvi solo questo: allo scadere di questo termine il vostro mondo
tornerà
libero grazie a due guerrieri che conoscete bene e ai loro
compagni!”rispose
Yuko che rimase sul vago ma quelle parole…
“Vuoi
forse dire che…” scossero il cuore del Re che
trattenne il fiato.
“Tutto
a suo tempo!” si limitò a rispondere
l’Ichihara.
“Sì, torneranno!”
pensò sicuro l’Aquila
D’Argento “Non so perché ci
vorrà così tanto né se possiamo
completamente
fidarci di te. Ti chiedo solo una cosa: chiunque sia il benefattore,
digli che
gli sarò eternamente riconoscente!” che
accettò l’aiuto.
“Sarà
fatto!” confermò la mora “E ora
cominciamo. Mokona!” per poi rivolgersi a
qualcuno e…
“MOKONA
MODOKI E’ COSI’ EMOZIONATO!” dal portale
venne una curiosa creatura simile a un
coniglio dal soffice pelo bianco, una gemma rossa incastonata sulla
fronte e un
orecchino dello stesso colore sull’orecchio destro che
spalancò la boccuccia
creando un portale celeste.
“E
quello che cos’è?” fecero tutti
increduli.
“Lei
sarà la vostra guida nel vostro viaggio! Vi
riporterà qui esattamente un minuto
prima dello scoccare dell’ora X. Trattatela bene, mi
raccomando!” rispose loro
la mora raccomandandosi di aver cura della buffa creatura.
“E
così, quindi, che inizieremo il nostro viaggio. Meglio di
niente!” commentò
Simo che la buttò sul ridere.
“Spero
solo che, dove andremo, ci sia tanto buon cibo!” per Shido
era importante poter
finalmente mandare giù qualcosa di buono.
“E
va bene! Abbiamo aspettato per trecento anni, cosa saranno altri tre
anni e
mezzo!” disse Sami convinto.
“Ho
sempre sognato fare un viaggio!” rise Kimo anche se non si
aspettava di
viaggiare in quel modo.
“Dovremo
lasciare la nostra terra quindi?” mentre Ryo fissò
intensamente il suo re.
“Non
abbiamo altra scelta!” gli rispose lui.
“Vi
posso assicurare che non ve ne pentirete!” li
incitò Yuko che schioccò le dita
facendo cadere le catene a terra liberando così i sei
prigionieri.
“Ci
fideremo di te Yuko Ichihara!” disse Alex e si
avviò per primo verso il portale
“Gatta, Nami tornerò
presto!”
rivolgendo quest’ultimo pensiero alle due donne e poi lo
attraversò.
“Forza
Tigri Reali seguiamo il nostro Re e diventiamo forti!” Ryo
incitò i suoi
compagni a fare altrettanto.
“Sì,
andiamo!” risposero questi e attraversarono il portale che si
chiuse dietro di
loro.
“Mokona
va! L’avventura inizia!” sulla schiena della
piccola palla di pelo spuntarono
due grandi ali piumate e, aperto un portale, lo attraversò.
“Buona
fortuna ragazzi, ne avrete bisogno!” disse la mora che
schioccò nuovamente le
dita facendo comparire delle proiezioni astrali dei sei per poi
chiudere il
portale.
Sulla
Terra.
In
una stanza buia si era appena chiuso il portale col quale la strega
dimensionale stava parlando con il Re del Sole e compagni.
“Abbiamo
fatto la nostra mossa signori! Ora dobbiamo solo aspettare il
seguito!” la
strega dimensionale si voltò soddisfatta verso i suoi
interlocutori.
“Ottimo
lavoro signorina Yuko!” si complimentò una donna
mentre si accese un sigaro
“Che ne dite di accendere la luce adesso. Non serve
più nascondere la nostra
presenza!” che ordinò di accendere la luce.
“Certo,
nessun problema!” rispose una voce anonima che
schioccò le dita e la serranda
della finestra si aprì.
Yuko
e i suoi misteriosi interlocutori si trovavano in un lussuoso
appartamento sito
al piano più alto di un importante albergo della
città di New York City. Sedute
nelle quattro poltrone della lussuosa stanza vi erano undici persone.
“Vale
la pena fare il punto della situazione, miei cari e graditi
ospiti!” disse un
alto uomo la cui identità era celata da un soprabito nero
con tanto di
cappuccio che gli nascondeva la parte superiore del volto e si sedette
su una
poltrona bianca “Al momento Abhadon ha sguinzagliato nove dei
suoi venti
generali infernali più il vice della quattordicesima e al
momento la vittoria
del gruppo di Nick è stata schiacciante. Tuttavia, adesso
sono imprigionati in
una dimensione satellite dalla quale è facile entrare ma non
uscire e la causa
è una creatura che sembra avercela con uno dei
ragazzi!” e riassunse brevemente
la situazione dei Sun’s Knights e del Sun’s Warrior
facendoci capire che erano
loro gli altri osservatori di cui parlava Raptomort “Mentre
sul Sole sembra
essere avvenuto un colpo di stato che merita la nostra attenzione da
qui ai
prossimi tre anni e mezzo. Yuko c’è un modo per
ridurre al minimo il contatto
tra Terra e Sole fio alla scadenza del tempo che hai
predetto?” per poi
riassumere la situazione sul Sole e chiedere alla strega dimensionale
una soluzione.
“Ci
sono alcuni incantesimi che potremmo utilizzare, ma per questi
è necessario un
pagamento diverso rispetto a quello che mi avete fatto voi!”
gli rispose la
mora.
“Otto
dei dieci sacri amuleti del Sole, simbolo dell’appartenenza
al gruppo dei Sun’s
Warriors non è un prezzo più che
adeguato?” chiese la donna che si era accesa
il sigaro rivelando quale era stato il pagamento di ugual valore per
aiutare il
Re Alex e compagni.
Era
una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante abito
verde scuro che le
nascondeva le forme, i lunghi capelli platinati le scendevano lisci
fino alle
spalle e le incorniciavano l’ambrato volto su cui erano
poggiati degli occhiali
rotondi che mettevano in risalto gli occhi azzurro cielo.
“Questi
oggetti hanno un valore inestimabile Sir. Integra Hellsing:
già uno solo di
essi equivale a un centinaio di servizi. Tuttavia ci sono pagamenti che
nemmeno
tutti e dieci insieme potrebbero raggiungere!” le rispose
calma la strega dimensionale
rivelando l’identità di uno dei suoi interlocutori.
“E
allora che cosa servirebbe?” chiese un alto uomo dal sorriso
quasi diabolico.
Era
un alto moro di due metri e dal sorriso diabolico. Indossava un
completo nero
(Ovvero giacca a doppio petto e calzoni) camicia immacolata, un foulard
scarlatto annodato al collo a mo' di farfallino, stivali da
cavallerizzo di lucido
cuoio nero, con sopra un impermeabile rosso sangue, guanti candidi su
cui vi
erano incisi alcuni antichi e intricati pentagrammi rossi, occhiali
tondi
gialli celavano i suoi occhi spaventosi mentre sui lunghi capelli neri
vi era
un grosso cappello rosso sangue.
“Un
pagamento a parte nobile Alucard!” gli rispose la mora che
nel fermarsi a
guardarlo fu presa da un fremito che non aveva mai provato “Quant’è bello!”
pensò tra se con le
guance che divennero rosse^^.
“Evita
di osservarmi in quel modo strega. L’unica donna alla quale
sono devoto, oltre
alla mia qui presente padrona, è Sara e, finalmente,
è tornata in vita!” ma il
moro, meglio noto come Alucard le fece subito capire che non aveva
alcun
interesse verso l’Ichihara ma pensava alla Sandtimes appena
risorta.
“Se
non sbaglio è stata la fonte della tua dannazione, vero
zietto?” gli chiese
sarcastico un altro dei presenti.
Era
un uomo di trent’anni circa, alto sul metro e 86. I suoi
capelli color argento
scendevano liberi fino alle spalle e un ciuffo attraversava la fronte,
mettendo
in risalto i suoi occhi azzurri e la carnagione chiara. Indossava un
cappotto
rosso aperto che copriva un’aderente maglia nera, le mani
erano protette da un
paio di guanti dello stesso colore. Indossava dei pantaloni di pelle
nera e
molto aderenti, chiusi in vita da una cintura di cuoio, mentre ai piedi
aveva
degli eleganti stivali.
“Tu
avresti fatto lo stesso per la tua donna Dante?” gli rispose
Alucard fissando
divertito l’uomo dai capelli bianchi.
“Io
ho una donna? E da quando? Ho una ragazza e nessuno me l’ha
fatto notare!”
rispose ironicamente questo.
“Sei
una lagna fratello!” lo rimproverò un altro uomo
identico a lui che gli sedeva
di fianco.
Era
identico i tutto e per tutto a Dante salvo per il modo di vestire e
come teneva
i capelli, cioè all’indietro col gel. Indossava un
lungo giubbotto azzurro
all’interno foderato di rosso che copriva una camicia nera
orientale; le gambe
erano protette da aderenti pantaloni neri e non mancavano stivali di
pelle
dello stesso colore. Nella mano sinistra teneva stretta una katana dal
manico
bianco.
“Siamo
gemelli Vergil, dovresti esserlo anche tu!” gli disse
l’altro.
“Credo
di non avere questo punto in comune con te!” gli rispose
secco l’altro.
“Cavolo
fratelli, siete uno spasso!” li provocò un altro
ragazzo dai capelli bianchi ma
molto più giovane di loro.
Era
un ragazzo di circa vent’anni dalla corporatura molto
sviluppata. A differenza
dei fratelli maggiori, lui portava i capelli a caschetto. Il braccio
destro era
avvolto da bende. Indossava un lungo giubbotto rosso e blu che quasi
toccava
terra, una camicia rossa, jeans scoloriti e stivali neri. Alle dita
della mano
sinistra aveva diversi anelli mentre al collo erano appesi degli
auricolari.
“Grazie
Nero!” gli risposero all’unisono i due.
“Ehm…
Scusate! Vorremmo tornare all’argomento
principale!” intervenne una giovane
ragazza dai corti capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo
che
indossava un’aderente uniforme rosso sangue con tanto di
simbolo all’altezza
del cuore che risaltava il fisico minuto e anche ben sviluppato.
“Seras
ha ragione signori. Altrimenti il nostro arrivo in questa dimensione
non
servirebbe a nulla!” disse un’altra avvenente donna
con voce suadente ma anche
molto decisa.
Era
una donna molto alta e dal fisico da
urlo. Indossava una camicia nera aperta di qualche bottone in modo da
mettere
in mostra parte del sodo seno. Le sinuose gambe erano coperte da un
pantalone
nero a vita bassa molto aderente e delle scarpe con tacchi a spillo le
coprivano
i piedi. Per completare il tutto, il viso di questa
“dea” era incorniciato da
lunghi capelli biondi che scendevano lisci fino alle spalle e
illuminato dagli
occhi azzurri come il cielo mentre sulle labbra, con un leggero
rossetto, era
stampato un sorriso enigmatico.
“Trish
non ha tutti i torti! Siamo venuti qua lasciando a metà
molto
lavoro e i demoni non aspettano!”
l’appoggiò un’altra donna dagli occhi di
colore diverso.
Era
una donna sulla trentina, carnagione chiara, alta, snella e molto
sexy. I capelli neri erano tenuti corti, mentre gli occhi avevano la
particolarità di essere di colore diverso: il destro verde
smeraldo, il
sinistro rosso sangue, una cicatrice orizzontale le attraversava il
naso. Indossava
una camicetta bianca tenuta un po’ aperta in modo da mostrare
un ciondolo con
attaccato un rubino che pendeva sul seno e un gonnellino verde scuro;
non mancavano
stivali neri.
“Tranquillizzati
Lady! Il tempo della dimensione I.N. è fermo da quando
siamo venuti qui!” la rassicurò l’uomo
incappucciato rivelando che ne lui ne i
presenti venivano da quella dimensione ma provenivano dalla stessa di
Nick “Ora
ci sono demoni molto più pericolosi da
affrontare!” e sapeva che i servi di
Abhadon erano a un livello superiore rispetto a quelli che molti dei
presenti
affrontavano normalmente.
“Però...
c’è una cosa che non capisco: perché ci
sono anch’io?” chiese
timidamente l’unica ragazzina del gruppo.
Era
una bimba di circa dieci anni. I sui lunghi capelli biondi erano
legati dietro la testa da un’alta coda e il viso sempre
solare era illuminato
dagli occhi azzurro cielo. Indossava un abito a pezzo unico interamente
bianco
che la rendeva ancora più luminosa e scarpette azzurre
leggermente rialzate.
Sul petto pendeva un ciondolo a forma di cerchio alchemico al cui
centro vi era
un frammento di una pietra azzurra.
“Mi
sembra ovvio, piccola Patty: anche tu avrai il tuo momento di gloria
e l’occasione per sviluppare le tue
capacità!” le rispose l’incappucciato
usando un tono più solare “E poi non volevi fare
la conoscenza di Millennium
Falcon e di altri personaggi manga? In questa dimensione ce ne sono
tantissimi
e, quando sarà il momento, potrai conoscerli
tutti!” dandole un altro motivo
per spiegare la sua presenza.
“Non
preoccuparti piccolina, ci penserò io a
proteggerti!” la rassicurò
la ragazza di nome Seras con un solare sorriso “E non ti
mordo!” aggiungendo
questo curioso particolare.
“Potrei
affezionarmi a te sorellona!” le disse di rimando la piccola
che
vedeva nella bionda la sorella maggiore che non aveva mai avuto.
“Mi
sa che dovrò farmi valere di più!”
disse tra se Lady mentre Trish si
limitò a sorridere.
“Tornando
a noi, quale sarebbe il pagamento di egual valore necessario
per attivare l’incantesimo che hai in mente?”
l’incappucciato decise di
riprendere il discorso che era stato interrotto e chiese
all’Ichihara dei
chiarimenti attirando nuovamente l’attenzione su di lei.
“Ciò
che è necessario è al momento nelle mani di
quattro persone sulle
cui spalle pende un grande peso!” rispose la mora
“Due di loro sono Sun’s
Knights: mi riferisco a Zane Truesdale e Aster Phoenix mentre gli altri
due
appartengono al gruppo noto col nome di Alba, Itachi Uchiha e Kisame
Hoshigaki.”
Rivelando i nomi dei quattro in questione.
“Davvero
un gruppo eterogeneo!” commentò Integra
“Due sono nostri futuri
alleati mentre gli altri due dei criminali con dietro una fedina penale
tale da
meritare la pena di morte immediata!” non capendo il legame
che questi avevano
tra di loro.
“Eppure
sono tutti e quattro degli umani dotati di poteri niente
male!”
continuò Alucard che vide in loro questo punto comune
“Senza considerare che
uno dei criminali ha conquistato il cuore della piccola
Kaeleena!” e fece
notare il forte sentimento nato tra la Sandtimes e l’Uchiha
maggiore.
“Inoltre
Itachi e Zane hanno instaurato una forte rivalità creando un
inevitabile contatto!” mentre Vergil trovò un
altro punto in comune tra
l’Uchiha e il Truesdale.
“Ma
tra gli altri due? Che cos’è che hanno in
comune?” si chiese Dante
mettendo un dito sul mento.
“Ciò
che tutti e quattro hanno in comune è che presto dovranno
combattere
e compiere una scelta!” e ci pensò Yuko stessa a
rispondere alle domande dei
presenti.
“Che
tipo di scelta!” chiese l’incappucciato guardandola
fissa da sotto
il cappuccio.
“Lo
capirai al momento giusto!” gli rispose la mora che non
aggiunse
altro.
“Ho
capito!” l’incappucciato si alzò dalla
poltrona e si avvicinò alla
finestra “Di sicuro loro sono delle pedine che non possiamo
muovere come
vogliamo quindi lasceremo che sia il fato a decidere per
noi!” e decise di dare
tempo al tempo “Ora, però,
c’è un problema che richiede la nostra completa
attenzione signori miei: la spia di questo Vorkie Drago del
Sangue!” ora c’era
altro cui pensare “Se la lasciamo fare, delle persone
innocenti potrebbero
pagarne le conseguenze e questo non possiamo permetterlo. Dobbiamo
tenerla
d’occhio e ridurre al minimo il numero
d’informazioni da raccogliere: non deve
sapere nulla né dei Sun’s Knights né di
Nick, tantomeno su di me!” e doveva
proteggere a tutti i costi, le identità di molti, la sua
compresa.
“Allora
perché non la uccidiamo? Così ci togliamo il
pensiero!” propose
Alucard che si leccò avidamente le labbra con una lingua due
volte più lunga
del normale.
“E’
fuori discussione!” ma Integra scartò subito
quest’ipotesi “Non
sappiamo niente delle capacità di questa spia se non il nome
in codice. Inoltre
rischieremo di attirare le attenzioni non solo dei soleani guidati da
Vorkie,
ma anche di Abhadon e compagni e al momento non possiamo
permettercelo!” ed
elencò i motivi sul perché non potevano uccidere
la spia.
“Aggiungiamo
poi che è una soleana e il suo sangue è letale
per quelli come
te!” aggiunse l’incappucciato.
“E
allora che si fa?” chiese Dante leggermente annoiato.
“Terremo
d’occhio i movimenti della Gatta Nera!” gli rispose
la Hellsing
“Ognuno di noi andrà in un luogo in cui
è sicuro che potrà raccogliere
informazioni e l’anticiperemo con qualunque mezzo!”
esponendo il suo semplice
quanto efficace piano.
“Un’ottima
strategia!” rispose Alucard che si levò tanto di
cappello
all’idea della sua signora “E tu sei
d’accordo?” per poi rivolgersi al
misterioso incappucciato.
“Sì,
è fattibile!” rispose accennando a un sorriso da
sotto il cappuccio
“I luoghi da tenere sott’occhio sono i seguenti: i
villaggi di Konoha e di
Sumo, la città di Domino dove vi sono gli archivi
dell’accademia, la cittadina
dove vivono i Kinomoto e i luoghi in cui al momento si trovano i due
Sun’s
Knights!” che espose brevemente dove era possibile trovare
informazioni sui
membri del gruppo “Io andrò nella città
dove vivono i Kinomoto, voi scegliete
gli altri posti. Teniamoci sempre in contatto, mi
raccomando!” e scelse il
luogo dove sarebbe andato.
“Io
penserò a tenere d’occhio l’archivio
nella città di Domino!” Alucard
scelse il suo.
“Io
vado a Sumo a tenere d’occhio gli archivi!” Vergil
invece scelse il
villaggio della sabbia.
“Io
penso a Konoha!” mentre Dante scelse il villaggio segreto
della
Foglia.
“Io
andrò a cercare Zane Truesdale!” mentre Nero
avrebbe pensato a tener
d’occhio il fratello maggiore di Syrus.
“Mentre
noi, con la scusa di fare un po’ di shopping, andremo da
Aster
Phoenix!” Trish parlò a nome delle ragazze
presenti.
“Io
resto qui a dirigere le comunicazioni. Ricordatevi, niente azioni che
diano nell’occhio!” mentre Integra, come un abile
capo, scelse di restare
nell’appartamento per dirigere le operazioni.
“Io
ho altro da fare. Con vostro permesso, vado a preparare ciò
che serve
per l’incantesimo!” mentre Yuko fece capire di non
voler essere disturbata.
“Molto
bene, andiamo!” dopodiché
l’incappucciato dette il via
all’operazione e tutti sparirono per mezzo del teletrasporto
andando
direttamente nei vari posti scelti.
“Sarà
stata una buona idea seguirlo?” si chiese Integra riferendosi
all’uomo incappucciato.
“Possiamo
fidarci di lui. Sarà il tipo che agisce
nell’ombra, ma di certo
è dalla nostra parte!” la rassicurò
l’Ichihara con uno dei suoi soliti sorrisi
“Posso dirti che in seguito avrà un ruolo
fondamentale: non per niente è
l’unico, con Nick Nibbio Blu a poter ricostruire il gruppo
dei Sun’s Warriors!”
rivelando alla Hellsing che lui e Nick avevano un destino in comune.
“Spero
che tu abbia ragione!” le rispose Integra
“Così come mi auguro che
tu non ci tradirai!” per poi guardare fissa
l’Ichihara.
“Saranno
le mie azioni a parlare per me!” si limitò a
rispondere la mora
e uscì dalla stanza lasciando Integra da sola.
“Lo
spero!” si limitò a pensare questa ad alta voce.
In
uno dei tanti nascondigli di
Alba.
Itachi Uchiha era sdraiato a letto e dormiva profondamente.
“Tsk!
Ce ne vuole prima che si riprenda del tutto!”
commentò Kisame
seduto al suo capezzale.
“Si
può sapere che cosa è successo?” chiese
un altro membro
dell’organizzazione criminale più simile a una
pianta carnivora che a un uomo,
dal corpo in parte bianco e in parte nero e dai capelli verde erba.
“E’
solo il risultato dell’ultima missione, niente di
preoccupante Zetsu!”
gli rispose lo spadaccino che rimase sul vago.
“E’
in questo stato da due mesi ormai e solo adesso sta iniziando a
migliorare!”
ma questo, usando
un tono di voce completamente diverso, espresse il suo disappunto sulle
condizioni dell’Uchiha “Abbiamo
un importante progetto da realizzare,
ricordi? Non possiamo fare a meno di lui al momento!”
e rinfrescò la memoria dell’Hoshigaki.
“Non
ti preoccupare, tempo qualche altro giorno e tornerà come
nuovo!” lo
rassicurò questo mantenendo la calma.
“Lo
spero!” rispose Zetsu che, dopo queste parole,
sparì immergendosi nel
sottosuolo.
“Uff!”
Kisame si lasciò sfuggire questo sospiro e poi
tornò a fissare
Itachi “Mi avete chiesto di nascondere la faccenda e lo sto
facendo ma non
riuscirò a nasconderla per sempre. Spicciatevi a riprendervi
o saranno guai
molto grossi!” sperando che il moro si riprenda al
più presto.
Da
quando avevano contribuito a sconfiggere la settima armata infernale
erano passati ben due mesi. In quel periodo Itachi aveva aperto gli
occhi solo
una volta e aveva chiesto al compagno di tenere segreta la faccenda dei
demoni
di Abhadon per poi assopirsi nuovamente dicendo di avere qualcosa
d’importante
da fare.
“I
demoni di Abhadon sono davvero problematici. Non potremo nascondere
per sempre la loro presenza ai nostri compagni, quindi vedete di
svegliarvi
alla svelta e decidere sul da farsi o sarò costretto ad
agire da solo!” lo
spadaccino della nebbia si rendeva perfettamente conto che gli
avversari che
avevano affrontato non erano semplici da battere ma sapeva anche che
bisognava
informare gli altri e lo avrebbe fatto al più presto, salvo
che il compagno non
decidesse diversamente.
Nella mente di Itachi.
L’Uchiha
camminava ansimante attraversando un lungo e stretto corridoio.
I suoi abiti erano completamente strappati e il petto nudo presentava
segni di
graffi e bruciature e il braccio sinistro era lussato.
“Dove sei!” si chiese il moro
guardandosi intorno con gli occhi privi dello Sharingan.
“Non
riesci ancora a vedermi con i tuoi soli occhi Itachi?”
fece una voce profonda mentre qualcosa
piombò dall’alto spaccando il pavimento dove si
trovava il moro che si spostò
all’ultimo momento.
“Ora
non mi scappi! Arte del fuoco: Tecnica della Palla di Fuoco
Suprema!” che cercò di approfittare del momento
per colpire il misterioso
avversario con una delle sue tecniche di fuoco.
“E’
inutile! Il fuoco non ha effetto su di me!”
ma all’avversario bastò un movimento per
spegnere le fiamme e poi un’enorme zampa artigliata fu tesa
in avanti e afferrò
l’Uchiha.
“D-Dannazione!”
che non riuscì a liberarsi.
“Ormai
ti ho preso Itachi, arrenditi!”
e ciò che lo aveva preso gli ordinò di arrendersi
mentre due enormi
occhi rossi lo fissavano famelici.
“N-Non
illuderti!” ma l’Uchiha non era il tipo da cedere
così facilmente
e continuò a resistere a quella potente presa.
Ma
come era giunto a quella situazione? Perché si ritrovava
davanti a una
misteriosa creatura che cercava di ucciderlo? E soprattutto,
perché non stava
usando lo Sharingan per liberarsi?
FLASHBACK
DI’ UN MESE FA!
Non
era passato molto tempo dallo scontro con la
settima armata infernale e dal secondo duello tra Itachi e Zane,
conclusosi con
un secondo pareggio. Da allora l’Uchiha non aveva ancora
ripreso conoscenza.
In
realtà il suo spirito era cosciente e vagava
senza meta in uno spazio infinito rivivendo gli eventi che lo avevano
portato a
diventare quello che era adesso.
“Per
quanto tempo ancora dovrò sopportare questo
peso!” si chiedeva mentre davanti a lui comparivano i volti
dei suoi cari che
lui stesso aveva ucciso. Erano anni che viveva con quel grande peso nel
cuore
che lo faceva sprofondare sempre di più nel buio. Ormai
c’era solo una ragione
che lo teneva in vita, o almeno così credeva fino a poco
tempo prima; ora se ne
erano aggiunte altre due: la rivalità nata con Zane
Truesdale e non meno
importante, l’amore nei confronti di Kaeleena.
Per
lui che si considerava un grande egoista, tutto
questo era strano: i sentimenti contrastanti e anche così
profondi che erano
nati da quegli incontri erano così forti da spingerlo a
volere qualcosa di più,
qualcosa che qualcuno come lui riteneva di non meritare.
“Pensavo
che avrei percorso una strada a senso unico
e invece ho trovato un bivio e ora non capisco quale strada
prendere!” davanti
ai suoi occhi apparvero i volti di coloro che lo avevano fatto dubitare
della
sua scelta e non
riusciva a capire come
ciò fosse avvenuto.
“Ti
ho detto il mio scopo, Itachi Uchiha. Qual è
invece il tuo!” in quel vuoto risuonò la voce di
chi aveva permesso quegli
incontri: Nick.
“Che
cosa te ne importa!” rispose il moro più a se
stesso che all’immagine del Sun’s Warrior che
appariva e scompariva intorno a
lui ripetendo la stessa domanda.
“Tu
sei proprio come me Uchiha. In realtà vuoi
dimostrare a tutti la tua forza!” a questa si aggiunse quella
del Truesdale che
lo guardava dall’alto in basso.
“Io
non sono come te Truesdale. Tu non sai niente di
me!” gli rispose Itachi cercando di rimanere impassibile.
“Stai
cercando di convincere me o te stesso!” ma il
volto di quello che ormai era diventato il suo rivale non la smetteva
di
guardarlo con un ghigno stampato sul volto.
“Sei
molto più di quello che credi di essere!” gli
disse Nick con uno sguardo comprensivo.
“Basta!
Basta! BASTAAAAAA!” quelle parole per Itachi
erano simili a pezzi di vetro che gli si conficcavano nella testa e
alla fine
gridò tutta la sua rabbia.
I
volti dei due sparirono e lui si ritrovò da solo o
almeno così avrebbe voluto: ce n’era un altro che
il suo cuore rifiutava di
rimuovere, quello di Kaeleena che fino a allora era rimasta in silenzio.
“Mi
dicesti che il biglietto del futuro è bianco. Lo
pensavi davvero oppure no?” le chiese abbracciandolo da
dietro.
“Lo
pensavo veramente!” rispose il moro senza
voltarsi “Ora, però, c’è
qualcosa che devo fare e mi chiedo se sia davvero
quello che voglio!” ammettendo di essere roso da un dubbio
che in quel mese si
era rafforzato sempre di più “Fino a poco tempo
fa, credevo che la mia vita si
sarebbe conclusa nel modo che avevo
deciso io ma poi…”ma non riuscì a
proseguire.
“Va
bene così! Tutti abbiamo i nostri dubbi!” gli
rispose la Sandtimes “Riuscire a superarli ci permette di
migliorare noi stessi
e svelare la verità!” e dopo quelle parole, si
staccò dall’Uchiha e sparì.
“La
verità!” sussurrò il moro rimasto
completamente
da solo “Qual è la mia verità? Che cosa
voglio realmente? Fino a poco tempo fa,
credevo di saperlo ma adesso non lo so più!” e
giunse al nocciolo della
questione “Che cosa voglio davvero!” e
guardò verso il vuoto sperando di
trovare una risposta.
“Vuoi
davvero saperlo?”
e questa gli giunse da un punto
imprecisato.
“Chi
ha parlato!” Itachi non conosceva quella voce
“Dove sei?” e si guardò intorno confuso.
“Sono
qui, davanti a te!”
gli rispose la voce.
“Dove?”
il moro seguì la direzione della voce ma non
vide nulla salvo due fiochi bagliori rossi.
“A
quanto pare, non sei ancora in
grado di vedermi!”
concluse
la voce con una certa delusione “D'altronde
è
comprensibile. Per tutti questi anni non hai fatto altro che mentire a
tutti e
soprattutto a te stesso. I tuoi occhi non sono più in grado
di filtrare
l’oscurità!”
e
sembrava conoscere bene la storia di Itachi.
“Tu
mi conosci?” gli chiese l’Uchiha colto da una
curiosità che non aveva più da tempo.
“Ti
sono sempre stato vvicino Itachi
Uchiha e non c’è nulla che non sappia di te!”
gli rispose la voce “La
domanda giusta da fare è: tu sai tutto di te stesso?”
per poi porgli questa domanda...
“No,
non so nulla di me!” ammise a se stesso il
moro.
“E’
già un inizio!”
rispose la voce misteriosa “Adesso
conoscerai qualcosa di te!”
e si dimostrò disponibile a illuminargli la mente.
“Che
cosa vuoi farmi conoscere!” gli chiese il moro.
“Lo
vedrai da te ma c’è una
condizione cui devi sottostare: dovrai batterti contro di me senza
servirti
dello Sharingan!”
gli
rispose il suo misterioso interlocutore senza girarci troppo.
“Perché
vuoi che mi batta contro di te, che non
riesco nemmeno a vedere e senza lo Sharingan per di
più?” Itachi non riusciva a
capirne il motivo.
“Perché
non serve un’abilità innata
per vedere oltre le illusioni!”
gli rispose la voce e poi il mondo vuoto cambiò diventando
un lungo e
interminabile corridoio “E’
probabile che ci vorrà del
tempo, quindi avverti il tuo amico Kisame di vegliare su di te, io ti
aspetto
qui! Ti avverto che questo sarà un vero e proprio scontro
per la vita e il
fallimento equivarrà a morte!”
per poi raccomandarsi con l’Uchiha di svegliarsi e avvisare
il suo
partner e avvisarlo poi delle conseguenze della sconfitta.
Itachi
fece così, poi tornò in quel lungo corridoio
ed ebbe inizio il suo combattimento contro un avversario invisibile.
FINE
FLASHBACK!
“Non
riesci davvero a fare nulla. Ed io che m’illudevo di aver
trovato un degno protetto!”
fece sconsolata l’enorme creatura a cui apparteneva la voce.
“P-Protetto!”
riuscì a dire il moro mentre veniva stritolato da quella
potente presa.
“Esatto!
Io sono lo spirito che celi dentro di te!”
gli rispose questo “Ma
non serve
aggiungere altro: non riesci neanche a vedermi e questo è
perché ti rifiuti di
vedere oltre l’illusione. È molto meglio per te
farla finita qui e adesso.
Addio Itachi Uchiha!”
e aumentò la stretta sul moro che…
“AAAARRRGGGGHH!”
gridò il suo dolore con tutta l’anima
“NON MI’
ARRENDERO’ PROPRIO ADESSO! HO ANCORA MOLTO DA
FARE!” cercando inutilmente di
liberarsi.
“Ciò
che devi fare adesso è aprire gli occhi!”
sentenziò implacabile lo spirito.
“NO!
IO… Ma dove?” Itachi stava per ribattere ma,
quando riaprì gli
occhi, si rese conto di essere libero e di trovarsi in un luogo che non
conosceva.
Si
trovava in una grande e buia prateria sferzata da un gelido vento
notturno. Davanti a lui vi era una grande foresta da cui si stagliava
un
piccolo altopiano.
“Che
sia questo l’aldilà?” si chiese il moro
“Il mio viaggio terreno è
quindi finito senza che potessi realizzare ciò che
volevo!” e cadde in
ginocchio “E’ finita!” per poi
abbandonarsi completamente sul manto erboso “Mi
dispiace Sasuke, ma non ci rivedremo mai più! Mi dispiace
Zane, il nostro
incontro non si concluderà mai più! Mi dispiace
Kaeleena, non potrò mai più
rivederti e dirti che ti amo!” e ripensò a
ciò che aveva lasciato in sospeso e
che non avrebbe mai più potuto terminare piangendo amare
lacrime.
Era
ormai rassegnato a restare lì immobile per
l’eternità quando un
fischio più forte del vento attirò la sua
attenzione.
“Che
cos’è!” e alzò leggermente la
testa dal manto erboso e sgranò gli
occhi.
Una
meteora stava cadendo dal cielo e poco dopo, con un potente boato,
s’infranse sul misterioso altopiano.
“Che
cosa significa?” non capiva il perché ma sentiva
ogni centimetro del
suo corpo invaso da una strana energia “Che sia un segno a
non arrendermi!” si
chiese rialzandosi in piedi per poi aprire e chiudere le mani piene di
fili
d’erba “Forse…” poi la sua
attenzione fu attirata da un rumore di passi.
Si
voltò verso la sua destra e vide l’impensabile
“Un bambino?” non
riusciva a capire da dove fosse apparso.
Davanti
a Itachi era apparso un bambino di circa cinque anni con indosso
semplici pantaloncini neri e una maglietta a mezze maniche dello stesso
colore.
I capelli color dell’ebano con ai lati delle saette dorate
coprivano parte del
viso ambrato.
“Ma
che cosa ci fa qui un bambino? Per di più vestito in quel
modo!”
l’Uchiha cominciava a non capirci più nulla.
“Osserva!”
poi nella sua mente risuonò la voce dello spirito con cui
stava combattendo “Osserva
e
saprai qual è il tuo scopo!”
che voleva mostrargli qualcosa.
“Sei
tu! Allora questo non è
l’aldilà!” e nel sentire la voce dello
spirito Itachi capì che non era ancora morto.
“Certo
che no!Ti trovi in un’altra dimensione: una molto speciale
in cui tutto ha avuto inizio! Qui sei solo un’ombra: puoi
guardare senza essere
visto e nient’altro. Quindi guarda!”
gli rispose lo spirito.
“E
che cosa dovrei… Cosa!” Itachi stava per ribattere
quando si accorse
che dal nulla era apparso un branco di lupi stava inseguendo il bambino
“Dannazione!” e, seguendo l’istinto,
corse verso il piccolo per proteggerlo ma
“L’ho attraversato!” questo gli
passò attraverso come fosse un fantasma e la
stessa cosa fecero le belve.
“Tu
sei come un’ombra, ciò che puoi fare è
solo osservare!”
gli ripeté lo spirito.
“Ma
così facendo quel bambino morirà!”
l’Uchiha non riusciva a capire il
perché ma sentiva di dover proteggere quel bambino a tutti i
costi.
“Lui
sta
perpetrando la sua scelta. Se non è abbastanza forte da
perseguirla, allora
morirà!”
gli rispose lo
spirito sbattendogli in faccia la cruda verità.
“La
sua scelta? È solo un bambino, dannazione!” ma
Itachi si rifiutava di
permettere una cosa del genere.
“Non
importa l’età che hai: quando scegli il tuo
destino, devi
accettarne le conseguenze!”
ma le parole dello spirito non ammisero obiezioni.
“Le
conseguenze!” pensò il moro e ricordò
che anche lui aveva fatto una
scelta del genere e strinse i pugni.
In
quel momento vide il misterioso bambino saltare in alto per evitare
l’attacco di un lupo ma nell’atterraggio perse
l’equilibrio e cadde a terra: la
sua ora era giunta.
“Avrà
anche fatto una scelta, ma per lui non è ancora il momento
di
arrendersi!” ma Itachi si rifiutò di restare
lì inerme a vedere la fine di una
vita così giovane e, conscio di questa scelta,
sentì il suo corpo invaso da una
strana energia che in qualche modo entrò in sintonia col
bambino e questo…
SCRATCH!
Attivò
nel piccolo una trasformazione: un’energia rossa lo avvolse
completamente e, con un unico movimento della mano, tutti i lupi furono
tranciati in due.
“Ma
che cosa è…” per un istante negli occhi
di Itachi si poté notare la
sorpresa ma poi capì “Lui è una forza
portante?” che quel bambino in futuro
sarebbe stato una delle prede di Alba.
Così
com’era apparso, lo strato rosso che ricopriva il corpo del
bambino
sparì. Il piccolo sporco del sangue dei lupi si
girò debolmente verso Itachi e,
quasi come riuscisse a vederlo, gli sorrise sussurrando qualcosa e poi
cadde a
terra privo di sensi.
“Che-Che
cosa significa!” Itachi le aveva capite e non riusciva a
credere
a quello che aveva sentito.
“E’
così difficile da capire?”
gli chiese lo spirito “E’
la tua ultima sorpresa, la tua eredità che
ha preso vita e che, in futuro, contribuirà a cambiare molte
cose del tuo
mondo. Quello che stai vedendo è realmente successo poco
tempo fa, il resto lo
scoprirai col tempo!”
per poi fargli capire che quello che aveva visto era solo un frammento
di
quello che quel bambino avrebbe fatto in futuro.
“Io…Io
dovrò dargli la caccia, o se non lo farò io, ci
penseranno gli
altri membri di Alba!” ma l’Uchiha, ancora
incredulo, pensava a quello che
avrebbe fatto Alba.
“Non
succederà!”
gli rispose lo spirito “Adesso,
però, è tempo di tornare al presente!”
e tutto sparì.
“La
mia eredità!” Itachi riaprì gli occhi e
si ritrovò stretto
nell’enorme zampa di un drago “E così
sei tu il mio spirito!” capendo subito
che era lo stesso essere che lo aveva portato fin lì.
Era un grande drago dalle
squame
color del rame. Le ali da pipistrello capaci di creare un potente vento
col semplice
battito, all’interno erano blu elettrico, la lunga coda di
lucertola potrebbe
spaccare in due una montagna. Non mancavano lunghe corna, grossi
artigli e
zanne aguzze. Gli occhi erano interamente rossi con pupilla verticale.
“Finalmente
riesci a vedermi Itachi! Ebbene sì, io sono il Drago
Tiranno,
il tuo spirito!”
gli rispose calmo
l’enorme spirito “E
noto con piacere che ora hai sbloccato il tuo vero potere!”
e poteva vedere il cambiamento nel suo
protetto.
“Il
mio vero potere dici? Non mi sembra di essermi trasformato!”
ma
l’Uchiha maggiore non notava nessun cambiamento fisico
“Adesso lasciami!” e,
senza nemmeno aspettare una risposta, con un semplice movimento delle
braccia
si liberò dalla presa del drago.
“Hai
davvero voglia di fare sul serio eh? E non stai nemmeno usando
lo Sharingan!”
che non si sorprese
minimamente dell’azione del moro.
“Non
mi serve lo Sharingan per vincere le mie battaglie!” gli
rispose il
moro apparendogli davanti e appoggiando il palmo della mano destra
sulla fronte
dello spirito “Questo è per avermi fatto perdere
tempo per un mese intero. U~ēbudoragon
(che vuol dire << Onda del Drago
>>)” e dette queste parole…
BOOM!
“AAARRRRGGGHH!”
il grande drago fu schiantato a terra completamente incapace di
muoversi.
“Ho
vinto!” si limitò a dire il moro che
atterrò sul petto dell’enorme
creatura.
“Già
ed era proprio quello che mi aspettavo da te!”
gli rispose il Drago Tiranno che riuscì a
inclinare la testa verso di lui “Hai
sconfitto un drago con un
semplice attacco: un’impresa non da poco. Ma ci sono due
motivi per cui ci sei
riuscito!”
ma volle fargli
capire che la sua vittoria non era dovuta alla semplice forza,
c’era dell’altro
dietro.
“Non
dirle nemmeno, le conosco già!” ma in cuor suo
Itachi aveva già
compreso quali erano “C’è solo una cosa
che non capisco: cos’è questo potere?
Qual è la sua natura?” ma non capiva quale era il
risultato.
“I
tuoi occhi!”
gli rispose lo spirito “Tu
sei il portatore del leggendario Occhio
del Drago: un potere incredibile e allo stesso tempo molto pericoloso!
Con esso
sei capace di vedere e sentire ciò che avviene in qualsiasi
posto presente o
passato che sia, e questo accumula in te un enorme potere. Questo
potere è,
però, molto pericoloso: il suo troppo e sbagliato utilizzo
fa perdere la
coscienza di sé rendendo incapace di capire
cos’è realmente importante!”
spiegandogli in cosa consisteva il suo
potere e quali erano i rischi.
“Occhio
del Drago, è dunque questo il mio potere?” fece
l’Uchiha che
sentiva gli occhi avvolti dalle fiamme, talmente era grande il potere
che vi
fluiva.
“Sì
e vegliare su di te è il mio scopo e immenso onore!”
gli rispose il Drago Tiranno che fu avvolto
da una candida luce bianca “Sconfiggendo
me, hai sbloccato i tuoi poteri
di Sun’s Knight e anche ottenuto l’arma che ti
permetterà di bilanciare
l’enorme potere di cui sei portatore!”
e avvolse il corpo del suo protetto diventando un’armatura.
“Aspetta
un attimo, mi stai dicendo che io sono ufficialmente entrato in quel
gruppo di ragazzini guidati da Nick!” nel vedersi
l’armatura addosso si sentì
confuso.
“Non
hai nessun obbligo a unirti a loro ma adesso anche tu dovrai
combattere contro Abhadon e i suoi seguaci e questo non puoi deciderlo
tu!”
il suo spirito gli fece capire che non
c’era alcun obbligo a unirsi a un gruppo se non lo voleva, ma
non era la stessa
cosa per quanto riguardava i demoni “Prendi,
questa è la tua arma!”
poi davanti al moro apparve un oggetto.
Era
un’ascia bilama: le lame erano fatte di pura luce che poteva
risplendere anche nelle tenebre più fitte, mentre
l’impugnatura era fatta di
legno bianco perfettamente lavorato arricchito con intarsi neri.
“Incredibile!”
nel prenderla in mano e nel muoverla Itachi la ammirò
senza parole: mai in vita sua aveva visto un’arma perfetta
come quella.
“Questa
è l’Ascia di Luce, una delle cinque armi di luce.
Non è
solo un’arma con cui falciare vite ma anche un modo per
controllare il tuo
nuovo potere!”
lo illuminò il
Drago Tiranno “C’è
una cosa che devi promettermi: non usare mai il tuo nuovo
potere sugli umani o le conseguenze saranno molto pesanti!”
e lo avvisò di essere cauto col potere
dell’Occhio del Drago.
“Puoi
stare tranquillo, non lo farò!” e Itachi
acconsentì “Però… proprio
su nessuno?” ma in quel momento gli era venuto in mente Zane
e già s’immaginava
che cosa gli avrebbe fatto^^.
“Zane
è l’unica eccezione! Anzi, se mi dai una mano a
pestare il
suo spirito mi fai un favore!”
ma il Drago Tiranno la pensava allo stesso modo^^.
“Kukuku!”
fecero insieme i due nell’immaginarsi che cosa avrebbero
fatto
a quei due^^.
“Direi
che ora puoi svegliarti Itachi!”
e dopo quel momento di follia, il Drago
Tiranno congedò il suo protetto.
“Certo!
Ma ora?” gli chiese l’Uchiha mentre
cominciò a sparire da quel
mondo onirico.
“Al
momento molti dei Sun’s Knights sono imprigionati in
un’altra
dimensione!”
e lo spirito lo
avvisò dell’attuale situazione del gruppo.
“Hai
qualche suggerimento?” a Itachi bastava sapere questo, poi
avrebbe
fatto il resto.
“Sembra
che qualcuno si sia già mobilitato per salvarli. Il lavoro
nostro e dei Sun’s Knights ancora qui è un altro:
una creatura aliena si sta
avvicinando al nostro pianeta con intenzioni poco chiare e tutti gli
spiriti
ancora presenti se ne sono accorti. Dobbiamo trovarla e capire che cosa
vuole!”
ma il suo spirito gli fece capire che
quello che dovevano fare era altro, cioè organizzare un
comitato di benvenuto
adeguato per un visitatore alieno.
“Allora
non perdiamo tempo! Prima finiamo questa storia, meglio
è!” anche
se non lo dava a vedere Itachi era fremente e poi si svegliò
del tutto.
Itachi
si risvegliò sul letto in cui aveva dormito per
più di due mesi e
lentamente si alzò.
“Ben
svegliato Itachi, hai fatto un bel sogno?” lo
salutò Kisame che per
ammazzare il tempo si era messo a leggere qualche pergamena.
“Direi
di sì!” gli rispose l’Uchiha mentre fece
scricchiolare tutte le
ossa del corpo e si rimise in piedi.
“Lieto
di questo. Ora, però, dovremo dire loro qualcosa!”
lo avvisò lo
spadaccino della nebbia e lo informò che Zetsu era venuto
diverse volte per
sincerarsi delle condizioni dell’Uchiha.
“Dopo,
ora c’è un’altra cosa da
fare!” ma Itachi aveva altro per la testa
mentre afferrò l’Ascia di Luce nascosta tra le
coperte.
“E
quella da dove esce fuori?” Kisame non l’aveva mai
vista e volle
sapere come il partner se l’era procurata.
“Ora
sono anch’io un Sun’s Knight!” gli
rispose questo facendo apparire
il Drago Tiranno dietro di lui.
“Incredibile,
avete davvero un bell’animaletto con voi!” disse
l’Hoshigaki dopo un attimo di stupore “Mi chiedo se
ho la stessa fortuna!” e
sperava di averne uno simile.
“Spiacente
Kisame Hoshigaki ma tu non hai uno spirito!”
lo avvisò lo stesso Drago Tiranno che non
volle creargli false speranze.
“Peccato!”
si limitò a dire lo spadaccino sconsolato “Per
quanto riguarda
il lavoro che avete detto, in cosa consiste?” per poi
cambiare argomento.
“Dobbiamo
organizzare un piccolo comitato di benvenuto per un ospite
inatteso. Se non hai niente da fare, puoi darmi una mano!” ed
estese l’invito
anche al partner.
“Perché
no, ho davvero bisogno di un po’ di moto!” gli
rispose lo
spadaccino che era stanco di non far niente.
“Allora
andiamo!”
disse il Drago Tiranno senza obiettare alla decisione del suo protetto
e il
terzetto scese in campo.
“Sun’s
Knight? Che cosa sarebbe?” una volta che i tre furono usciti
dalla
stanza, Zetsu emerse dal terreno e la parte bianca lo chiese a quella
nera.
“Non
ne ho idea: è la prima volta che lo sento!”
gli rispose questa che per la prima volta
non sapeva dare una risposta “La
cosa ancora più strana è che Kisame stava
parlando con qualcosa d’invisibile!”
e non aveva nemmeno capito chi fosse <<
l’animaletto >> di
cui l’Hoshigaki stava parlando.
“E
poi chi sarà mai questo visitatore inatteso di cui Itachi
stava
parlando se è rimasto a letto per quasi due mesi?”
e questa era un’altra
domanda a cui non sapeva dare risposta.
“Seguiamoli
e lo scopriremo!”
concluse la parte nera.
“Ottima
idea!” concordò quella bianca e il membro di Alba
s’inabissò di
nuovo sotto terra.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
Nick
e compagni fanno un rapido
resoconto della situazione e a risolvere alcuni dubbi sulla decima
armata ci
penseranno gli anziani dei draghi.
La
misteriosa Gatta Nera arriva
sulla Terra e, sotto mentite spoglie, inizia la sua raccolta
d’informazioni ma si
troverà davanti diversi ostacoli.
Nel
frattempo a Oblivion Abhadon
programma qualcosa e poi si vedranno le mini avventure di Ladyash e
Lucyferia
con Raptomort alle calcagna^^.
Questo
e altro nel prossimo
capitolo.
Un
ringraziamento ad Alextintura,
Ladyash e Ninja 767 per la creazione del Re Alex, la strega Diabolica
Ladyash e
la Regina Gatta.
Questa è l’immagine a grandi
linee di Lady.
http://karmaburn.com/files/screenshots/pandora_hearts/alice0201.jpg
Lucyferia è un personaggio di mia
invenzione ispirato al manga anime di Elfen Lied.
http://th08.deviantart.net/fs71/PRE/f/2012/329/1/c/kaede_lucy_by_majingokuable-d5m6iom.jpg
EDWARD ELRIC E’ IL PROTAGONISTA
DEL MANGA/ANIME FULL METAL ALCHEMIST
http://cdn1.cdnme.se/cdn/8-2/143002/images/2009/veryveryhat_27987424.png
Questo
è il volto di Drako.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20120402050737/dragonheart/images/4/40/Draco.jpg
Questo è il misterioso uomo
incappucciato
http://khsquare.altervista.org/images/membro-della-organizzazione.jpg
ALUCARD, INTEGRA E SERAS SONO
PERSONAGGI DEL MANGA/ANIME HELLSING
http://wakpaper.com/large/Hellsing_wallpapers_125.jpg
DANTE, VERGIL, NERO, TRISH, LADY
E PATTY SONO PERSONAGGI DEL VIDEOGIOCO DEVIL MAY CRY
http://fc08.deviantart.net/fs70/i/2013/240/e/1/dante_vergil_nero_by_mightyhamster-d6k4woq.jpg
http://images4.wikia.nocookie.net/__cb20130220031211/devilmaycry/images/f/f5/Trish_4.jpg
http://images4.wikia.nocookie.net/__cb20080218174628/devilmaycry/images/3/3e/Lady_3.jpg
http://www.pureanimegallery.com/d/4152-1/patty-say-that-again.jpg
YUKO ICHIHARA VIENE DAL
MANGA/ANIME XXXHOLIC
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/91/Yuko_Ichihara.jpg
LE CINQUE TIGRI REALI SONO LE
VERSIONI SOLEANIZZATE DEI PROTAGONISTI DELL’ANIME I CINQUE
SAMURAI.
http://image.forumfree.it/1/9/6/9/0/0/5/1221586057.jpg
QUESTO E’ L’ASPETTO DEL DRAGO
TIRANNO.
http://www.cardgame-club.it/images/istore/11/11-3159.jpg
L’occhio
del drago è ispirato al manga/anime di Tenjou Tenge.
Ci sentiamo ad Agosto.
Auguro
buone vacanze a tutti voi che andate al mare o siete liberi.
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Capitolo 50 *** Inizia la missione ***
50. La missione ha inizio
Ciao a
tutti e finalmente ben ritrovati.
Sì,
lo so. Sono nuovamente in ritardo ma non ci posso
fare niente: tra estate ed esami ho perso la cognizione del tempo^^.
Spero
che con questo capitolo riuscirò a farmi
perdonare poiché contiene un sacco di belle cosine, altro
non dico^^.
Per
il resto, vi auguro buona lettura.
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
I
ragazzi si erano riuniti nell’infermeria
dell’accademia e avevano fatto mettere un malconcio Nick su
un lettino.
“Non
è necessario che mi facciate sdraiare! Basterà
una pillola della vita e tornerò come nuovo!” il
castano però era restio a
restare in infermeria.
“Sdraiati
e poche storie chiaro?” lo sgridò
Angel come fa l dottore col paziente.
“Almeno
riposa un po’ e non rompere!” seguito a
ruota da Jasmine.
“Lo
sappiamo che gli ospedali non vi piacciono,
soprattutto se sei tu il paziente, ma per adesso avete bisogno di
riprendervi!”
mentre Oscar fu più diplomatica.
“Va
bene, va bene mi sdraio!” alla fine il
castano si lasciò persuadere e rimase fermo.
“Ecco
perché ti reputo la mia degna socia!” si
complimentò Erza con la giovane Uchiha.
“Se
lo dici tu!” commentò Gerard col tic
all’occhio destro.
“Comunque
tra un po’ ti riprenderai; basta che
ti riposi un po’!” lo tranquillizzò
Aruka per poi notare l’altro paziente “E a
lei che cosa è successo?” cioè la
povera Blair.
“E’
stata ferita dalla creatura che ci ha
portato qui e rapito un nostro amico!” le rispose Hinata.
“Ho
provato a curarla ma la ferita è molto
strana e non si rimargina normalmente!” aggiunse Sakura
Haruno.
“Lei
per caso è un medico?” chiese la signorina
Fontaine che era sempre rimasta nella stanza a vegliare sulla giovane
Flanningan.
“Non
proprio. Lei è… ecco!” Ino
cercò di dirle
la verità ma non sapeva come avrebbe reagito la donna.
“Aruka
è un drago delle foreste signorina
Fontaine!” ma ci pensò Nick a completare il
discorso della Yamanacha.
“Un
drago?” chiese la donna convinta che la
stessero prendendo in giro.
“Mi
creda signorina, è la pura verità!”
confermò la ragazza dai capelli verdi.
“Beh,
considerando dove ci troviamo e le cose
viste finora, potrei anche crederci!” la donna ne aveva viste
parecchie in quei
giorni quindi ci credeva.
“Ha
reagito
meglio di quanto pensassimo!”
Pensarono
tutti.
“Perdoni
la nostra maleducazione signorina ma
devo chiederle di uscire per un po’ da questa stanza. Ci sono
delle cose di cui
dobbiamo parlare tra di noi!” con tutta la sua educazione
Kakashi chiese alla
donna di uscire dalla stanza.
“Va
bene! Credo che andrò a fare un giro.” che
capì e uscì subito.
“Avete
avuto molto tatto ragazzi” commentò
Yaphisan che apparve da un vortice di sabbia insieme a Sara e Jasmine.
“Di
sicuro ha larghe vedute ma è meglio non metterla alla
prova il più del dovuto!”
disse Sara che concordava con la
decisione dell’Hatake.
“Comunque
è una donna che sa fidarsi!”
commentò
Jasmine che si complimentò per come l’aveva presa.
“Eccoci
qua! Che ci siamo persi?” un secondo
dopo Brake entrò nella stanza come un autentico uragano,
seguito a ruota da Saeko.
“TORNA
QUI” che brandiva ancora la sua spada di
legno.
“Saeko
dacci un taglio!” la sgridò subito Erza
con tanto di sguardo truce “Brake smettila di fare il
cucciolo e resta fermo!”
e ne aveva anche per il drago bianco.
“Ok!”
risposero i due mettendosi sull’attenti.
“Questa
qui è parecchio autoritaria!” commentò
Jaden all’orecchio di Naruto.
“Mette
leggermente i brividi!” confermò il
biondino.
“Non
dimentichiamo che ha messo a cuccia Sakura
e Ino!” fece Jessie che si unì al discorso.
“Se
entrasse nell’esercito farebbe subito
carriera!” e anche Hassleberry volle dire la sua.
“Col
fisico che si ritrova, potrebbe anche
diventare una diva!” seguito a ruota da Chazz che se la
mangiava con gli occhi
(quando potrebbe essere lei a mangiarlo^^).
“Una
così potrebbe fare di tutto!” disse
Kankuro.
“Peccato
che nessuna delle vostre idee mi
piaccia!” rispose la rossa che non gradiva che qualcuno le
parlasse alle spalle
e…
BONK!
BONK!
BONK! BONK! BONK! BONK!
Menò
i sei ragazzi con un pugno a martello a
testa^^.
“AHIA!”
facendoli crollare a terra con un
bernoccolo fumante^^.
“Cascate
male amici: i nostri sensi sono molto
fini. Possiamo sentire un sussurro anche a un miglio di
distanza!” li avvertì
Gerard con un sorriso divertito.
“E
nemmeno a vista siamo messi male!” li avvisò
Aruka che aveva appena finito con Blair “La ferita
è a posto!” e dette ai
ragazzi una buona notizia.
“Grazie
infinite signorina Aruka!” disse Alexis
a nome dei compagni.
“Chiamami
semplicemente Aruka!” le rispose la
verde con un sorriso.
“Bene,
direi che al momento non c’è più nulla
da fare qui!” vedendo che stavano tutti bene, Saeko riteneva
di potersene
andare.
“Concordo,
è meglio evitare di stare troppo qui
e consiglio anche a voi di tornare a casa vostra!” seguita da
Erza che si
rivolse ai ragazzi.
“Lo
faremo volentieri ma siamo bloccati in
questa dimensione da una creatura misteriosa e dal grande
potere.” rispose loro
il castano “L’unica possibilità che
abbiamo per andarcene da qui è
sconfiggerla!” ed espose la sua idea.
“Allora
buona fortuna. Se vi serve aiuto,
sapete dove trovarci!” Gerard altro non disse e
sparì.
“Buona
fortuna amici!” salutò anche Saeko e
sparì.
“A
presto. Ci si vede socia!” seguito da Erza
che prima di sparire salutò anche Jasmine.
“Ci
vediamo amici. Nick, giovane Hinata!” anche
Aruka la seguì non prima di aver salutato il Sun’s
Warrior e la Hyuga.
“Break,
prima che te ne vada, ho un favore da
chiederti: puoi chiedere ai tuoi genitori e agli altri anziani di
riunirsi in
un solo posto? Ho bisogno del loro consiglio!” ma Nick
fermò il drago bianco
prima che se ne andasse chiedendogli questo favore.
“Sono
già riuniti a consiglio, quindi non ti ci
vorrà molto a richiamarli!” ma questo lo
avvertì che gli anziani erano già
riuniti“Ti auguro buona fortuna e lo stesso vale per tutti
voi. Ciao!” per poi
salutare tutti e sparire.
“Ehi
ma come hanno fatto ad andarsene da qui?”
chiese Rock Lee che non sapeva che cosa dire.
“I
draghi sono creature dai grandi poteri. Non
c’è incantesimo che possa bloccarli!” a
rispondergli ci pensò Shaoran.
“Questo
non è del tutto esatto!” lo corresse
Nick che ne sapeva qualcosa “A parte il potere delle
divinità, c’è un’antica
magia capace di contrastarli e sai la cosa buffa? Sono loro stessi a
insegnarla
agli umani che ritengono degni. Si chiama magia Ammazza Draghi, meglio
nota
come Dragon Slayer. Lo so perché lo sono io stesso, ma
preferisco il termine
Dragon Knight!” e spiegò sinteticamente che
cos’era.
“Q-Quindi
lei signor Nick potrebbe affrontare e
sconfiggere un drago!” gli chiede Kiba senza parole.
“In
teoria sì ma, salvo lo scontro di poco fa
contro Uncinato e gli allenamenti con Lantis non ho mai usato questa
magia.
Forse è per questo che non riesco a creare un portale per
tornare indietro!”
gli rispose il castano e si chiese se il non utilizzo di questa magia
per molto
tempo avesse influito sulla possibilità di aprire un portale.
“Non
c’entra niente figliolo!” ma ci pensò
Yaphisan a rispondere al suo quesito “Non importa se non usi
un incantesimo per
molto tempo. Esso resta sempre impresso nella tua anima!”
facendogli capire che
il motivo era un altro “E’ questa creatura che
nasconde un qualche segreto che
la rende capace di contrastare persino il potere di un drago. Se
è come penso,
deve possedere una qualche reliquia che può usare anche
contro i draghi!” ed
espose la sua teoria.
“Una
reliquia capace di contrastare il potere
dei draghi?” chiesero tutti i presenti.
“La
mia è solo una supposizione ma, se dovesse
rivelarsi giusta, l’unica soluzione è trovare
un’entità capace di affrontare questa
creatura!” continuò il Sandtimes “Vorrei
potervi aiutare di più ma, ahimè, non
so cosa fare e inoltre il mio tempo qui sta per scadere!” e
fece capire che
anche lui stava per andarsene.
“Che
vuoi dire nonno Yaphisan!” Naruto non
comprese quale fosse il problema.
“A
causa di questa maschera, non posso restare
per troppo tempo nello stesso luogo o rischio di scomparire!”
gli rispose lui
toccandosi la Maschera dello Spettro “Solo nel Fantasy posso
fermarmi per più
tempo, questo grazie alla potente magia che aleggia in quel mondo ma
altrove
posso rimanere solo per circa sei giorni!” che gli permetteva
di stare in un
posto per non più di una settimana.
“Sei
giorni? Ma non sei stato qui per così
tanto tempo!” e i conti non tornavano a più di
qualcuno.
“Non
è difficile capirlo!” ma Kakashi aveva
compreso qualcosa “Lo scontro contro Raptomort e anche
l’incantesimo per
resuscitare Sara e Jasmine e poi l’uso del potere
dell’universo hanno
accorciato il tempo che aveva a disposizione!” ed espose la
sua teoria.
“Noto
con piacere che sei sveglio Kakashi
Hatake!” si complimentò Yaphisan.
“Quindi,
adesso te ne andrai per non tornare
mai più?” gli chiese la giovane Jasmine quasi in
lacrime.
“Non
per sempre, solo per una settimana o due!”
gli rispose il nonno accarezzandole la testa “Devo trovare un
posto, dove
riposare e recuperare energie. Quando avrò fatto questo,
potrò tornare a darvi
una mano!” il suo era solo un arrivederci.
“E
con noi come intendi regolarti?”
gli chiese la
moglie un po’ dubbiosa.
“Che cosa faremo nei quindici anni
che ci separano dalla
guerra in questa dimensione C?”
anche Sara voleva sapere che cosa
avrebbero fatto in quel periodo.
“Mi
sembra ovvio, aiuteremo questi ragazzi
nelle loro battaglie e, nei periodi di calma, andremo a cercare gli
ingredienti
necessari per l’incantesimo che vi permetterà di
tornare al vostro aspetto
umano!” e Yaphisan non fece attendere una sua risposta
“Per il momento ci
salutiamo ragazzi ma non preoccupatevi: ci rivedremo presto!”
poi fu avvolto da
un vortice di sabbia e sparì insieme a Sara e Jasmine.
“A
presto nonnetto!” ricambiò Naruto che lo
aveva preso in simpatia.
“Grazie
di tutto!” seguito da Jaden.
“A
presto!” e da tutti gli altri.
“Beh,
credo che anche per noi sia giunto il
momento di salutarci!” disse Angel che si coprì il
volto col cappello.
“E’
vero, abbiamo fatto quello per cui eravamo
venuti, cioè salvarvi!” concordò Oscar
molto dispiaciuta.
“Vorremmo
restare ancora un po’ con voi ed
aiutarvi a uscire di qui però…” anche
Jasmine sarebbe voluta restare con loro.
“Non
preoccupatevi amici, ce la caveremo da
soli!” li consolò l’Uzumaki con un
sorriso determinato.
“Vi
ringraziamo per averci aiutato contro
Raptomort ma adesso è giusto che continuiamo per la nostra
strada!” concordò
Jaden.
“Saremo
sempre in debito con voi!” disse loro
Sakura Kinomoto con un sorriso.
“E
se un giorno potremo restituirvi il favore,
state certi che verremo ad aiutarvi!” quella di Gaara era una
promessa.
“Grazie
infinite per l’aiuto soldati!” fece
Hassleberry mettendosi sull’attenti.
“Venite
a trovarci quando volete!” seguito da
Rock Lee.
“Magari
in una situazione più tranquilla!”
commentò Kiba con un sorriso.
“BAU!”
concordò Akamaru.
“Grazie
di tutto!” disse Shino inclinando la
testa in segno di saluto.
“E
non fate quelle facce incredule, siete
nostri amici no?” sorrise loro Syrus mentre i tre li
guardavano stupiti.
“Per
favore evitate le scenate!” disse Chazz
che non era il tipo da cose simili.
“A
modo suo, vi sta salutando! Così come lo
faccio io!” dice loro Ino.
“Salutateci
i nostri alter ego paralleli della
vostra dimensione!” si raccomandò Shikamaru.
“E
non dimenticatevi dei loro spiriti!” sorrise
Jessie.
“Tanti
saluti anche da parte mia!” disse
semplicemente Choji mentre sgranocchiò qualche patatina.
“E
se c’è qualcuno che non conosciamo ancora,
fate altrettanto!” disse loro Temari.
“Di
sicuro li conosceremo anche noi!” concordò
Kankuro.
“A
presto!” li salutò Neji con un cenno del
capo.
“Statemi
bene!” stessa cosa fece Tenten.
“Un
giorno ci rivedremo!” di questo Shaoran ne era
sicuro.
“A
presto!” disse Alexis.
“Grazie
di tutto amici!” disse loro Sakura
Haruno.
Hinata
invece si limitò a fare un inchino: gli
altri avevano già detto tutto “Ecco…
spero che lì siamo sempre tutti insieme!”
ma volle comunque dire qualcosa.
“C-Certo
che lo siete!” le rispose Angel
coprendo il viso col cappello per non mostrare i singhiozzi “Hinata anche qui sei sempre dolcissima.
Spero che anche qui ti metterai con Naruto!” mentre
le faceva
quest’augurio.
“E
noi siamo felici di far parte del gruppo!”
sorrise la castana coprendosi anche lei col cappello “Grazie per averci considerati degli amici!”
e quelle parole
l’avevano toccata nel profondo.
“Grazie
a voi per averci fato sentire a casa!”
sorrise Jasmine che cercava di trattenersi dal piangere “Hinata, spero che anche qui non ti succeda niente!”
e augurò alla
Hyuga di non perdere mai la vita.
“Salutate
il maggiore da parte mia e grazie di
tutto!” disse loro Nick.
“Certo!”
risposero i tre insieme mentre un
portale si aprì dietro di loro e andarono per attraversarlo.
“Ragazzi,
vorrei sapere solo una cosa!”ma
Naruto li trattene per far loro una domanda
“Riuscirò a riportare Sasuke a
casa?” e attese una risposta.
I
tre non dissero nulla: si limitarono solo ad
alzare il pollice per poi attraversare il portale che si chiuse alle
loro
spalle.
“Grazie!”
e quel gesto era stato chiarissimo
per il biondino.
Ci
fu qualche secondo di silenzio.
“E
così siamo tornati al nostro numero
originale!” commentò Asuma “Una cosa che
non capisco è come abbiano fatto ad
aprire un portale se questa dimensione è
sigillata!” per poi esporre il suo
dubbio a Nick.
“E’
la nostra dimensione a essere sigillata,
non la loro quindi gli è stato possibile
andarsene!” rispose lui “Adesso
dobbiamo trovare un modo per andarcene da qui ma prima
c’è qualcosa che voglio
verificare insieme a vo!” che si alzò lentamente
dal letto.
“Non
si sforzi, è ancora troppo debole per
camminare!” lo riprese Sakura Haruno che cercò di
rimetterlo a letto.
“Non
ti preoccupare, c’è un modo per
riprendermi subito, oltre alle pillole della vita!” le rispose il castano
“Kakashi potrei chiederti di
lanciare contro di me una tecnica di fuoco per favore?” per
poi fare questa
richiesta all’Hatake.
“Vuoi
che ti attacchi col rischio di bruciarti?”
che non capiva che cosa volesse fare “Nelle tue attuali
condizioni potresti
rimanere ustionato se non peggio!” e cercò di
farlo desistere.
“Non
succederà!” gli rispose il castano
“Lanciami
una tecnica di fuoco e vedrà!” per poi fare
nuovamente la richiesta.
“MA
CHE VI’
SALTA IN MENTE!”
Gridarono
tutti preoccupati.
“Non
so che cos’hai in mente ma voglio fidarmi
di te!” gli rispose il ninja-copia ancora poco convinto
componendo i sigilli
per la tecnica “Spero solo di non
pentirmene!” pensò in cuor suo
“Arte del Fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’
FUOCO SUPREMA!” e…
WAMP!
Lanciò
una grande sfera di fuoco contro Nick
che si limitò ad aprire la bocca e...
GNAM!
GNAM!
La
inghiottì in un solo boccone.
“CHE
COSA!”
Fecero
tutti increduli.
“Questo
vuol dire essere un Dragon Slayer!”
rispose loro Nick facendo schioccare il collo “E’
possibile nutrirsi
dell’elemento soffiato dal drago e usarlo per recuperare le
forze!” rivelando
uno dei pregi della magia Ammazza Draghi.
“Incredibile!”
commentarono tutti.
“In
pratica lei può mangiare le fiamme per riprendersi
vero?” chiese Sakura Kinomoto sperando di aver capito.
“Non
solo quelle. Essendo stato tirato su da un
drago Antico, posso nutrirmi di altri elementi naturali!” le
rispose il Sun’s
Warrior “Per la precisione, posso mangiare fuoco, nuvole,
fulmini e, anche se
mi fanno un po’ senso, rocce!” dicendo quali erano
gli elementi che poteva
mangiare.
“Di
sicuro la vostra è una dieta molto
naturale!” commentò Naruto che non sapeva
immaginarsi un simile pasto^^.
“E
gli altri elementi?” chiese Alexis molto
curiosa.
“A
parte l’acqua che può bere chiunque, non
posso mangiarli: mi farebbero stare male!” rispose loro
facendo capire che gli
altri elementi erano non commestibili.
“Scommetto
che, se potesse, si mangerebbe anche
la luce!” disse scherzosamente Syrus.
“Se
fossi stato cresciuto da un drago bianco di
luce sì! Sono molti gli elementi esistenti e possono essere
tutti mangiati dai
draghi. Pensate che alcuni mangiano le ombre o addirittura il
veleno!” e fece
loro qualche esempio pratico.
“Che
impressione!” fece Choji mentre gli
passava la voglia di mangiare ^^.
“Non
capisco, però, a cosa possa servire questo
potere, oltre a riprendersi più in fretta!” e
Shaoran pose un giusto dubbio.
“Perché
i draghi sono i nemici naturali dei demoni!”
gli rispose il Sun’s Warrior “Inoltre, so che un
Dragon Slayer, anzi Dragon
Knight ha più d qualche punto in suo favore!” ma
non disse quali erano questi
punti “Adesso allontanatevi di un passo. Stiamo per avere
ospiti importanti!”
poi si morse a sangue un dito e lo poggiò a terra
“TECCNICA DEL RICHIAMO!”
richiamando qualcosa.
PUFF!
PUFF!
PUFF!PUFF!PUFF! PUFF!
Si
formarono sei nuvolette di fumo e, quando
sparirono, apparvero in tutta la loro maestosità sei
draghetti^^.
“Yoh!
È arrivato il grande mito e adesso il
gran divertimento è garantito. Forte io sono e i miei
attacchi superano il
suono. Chi sono io? Skiendros è il mio nome e agli dei se
non di più arriva il
mio vocione. Non mi credi pivello? Presto lo memorizzerai in quel tuo
cervello:
io sono il numero uno dei numeri uno e la mia parola col creato
è un tutt’uno!”
disse il primo di questi a suon di rima e mostrando di avere un certo
caratterino.
Era
un draghetto blu elettrico alto poco più di
cinquanta centimetri. Indossava un gilè nero che teneva
aperto sul petto con
tanto di buchi per le ali; all’altezza del cuore aveva una
cucitura chiusa con una
lampo. Gli occhi gialli erano coperti da grandi occhiali da sole
facendolo
sembrare un piccolo teppista. Per il resto aveva artigli, zanne, coda,
ali e
corna.
“Le
tue rime mancano assolutamente di simmetria
Skiendros!” lo rimproverò un altro draghetto al
suo fianco guardandolo con
indifferenza “Salve cuccioli umani, il mio nome è
Thuban e…. CAVOLO CHE
MAGNIFICA SIMMETRIA AVETE VOI TRE E TU BIONDINO!” che si
presentò per poi
puntare estasiato Hinata, Sakura Kinomoto, Alexis e Naruto
etichettandoli come
simmetrici^^.
Questo
aveva le squame di un magnifico verde
smeraldo alto esattamente quanto il compagno, indossava
un’elegante giacca che
profumava di lavanda mentre sul lato sinistro del capo si notavano tre
curiose
linee orizzontali che si fermavano poco prima della fronte.
“Questi
due non sono per niente fichi! Si vede
che devo insegnare loro la giusta classe!”
commentò un altro draghetto
atteggiandosi a gran fico “Salve piccoli, io sono Aldibah e,
se farete i bravi,
vi darò qualche lezione di stile!” e salutare i
ragazzi in questo modo^^.
Aveva
le squame di un bianco acceso come il
ghiaccio e le dimensioni e le caratteristiche erano le stesse dei due
compagni.
Indossava un giubbotto di pelle d’orso interamente bianco.
Gli occhi erano di
un rosso acceso.
“Zitto
e smettila d’importunarli, sei
patetico!” lo riprese il draghetto con voce femminile
“Buongiorno Nick e
buongiorno anche a voi ragazzi, io sono Kuma!” per poi
presentarsi educatamente
agli altri.
Lei
aveva le squame bianche con un leggero
tocco di azzurro cielo. I suoi occhi erano verde erba. Indossava un
semplice
mantello nero su cui erano legate delle chiavi d’oro,
d’argento e di bronzo.
“Scusate
per i loro modi un po’ infantili!” si
scusò invece un altro draghetto femmina con un gentile
inchino “Io sono
Sableth, piacere di conoscervi!” per poi presentarsi con un
sorriso.
Le
sue squame erano nere come il carbone mentre
i suoi occhi erano blu mare. Lei indossava un haori nero foderato di
bianco.
“Che
pezzi di merda che siete. Perché mi sono
lasciato convincere a venire!” si lamentò invece
l’ultimo un po’ corrucciato
“Yo mocciosi, come va? Io sono Namor!” e a modo suo
si presentò.
Le
sue squame erano blu notte, molto più vicine
al nero mentre gli occhi erano neri. A differenza dei suoi compagni non
aveva
ali e al posto delle zampe aveva grosse pinne. Indossava un vecchio
giubbotto
di pelle con le maniche strappate.
“EHI!
MI’ LASCI ANDARE O NO!” si lamentava
intanto Naruto con le guance prese dalle zampe di Thuban.
“Scusami
ragazzo. È solo che sei troppo
simmetrico. Hai due occhi di pari dimensioni e angolazione, due
sopraciglia
sottili e lunghe nello stesso identico modo e queste curiose cicatrici
anche se
dispari, prese insieme formano un bellissimo sei!” gli
rispose il drago verde
mentre continuava a osservarlo meravigliato.
“G-Grazie!”
rispose il biondino anche
se sentiva le guance andare a fuoco^^.
“A
me sembra solo uno stupido Dobe senza arte
ne parte!” lo sfotté Kiba con un ghigno bastardo.
“ZITTO
TU CAGNACCIO!” gli gridò contro
l’Uzumaki che, come sapevano tutti, era molto reattivo^^.
“Orrore!”
disse Thuban nel vederlo “SEI
ASSOLUTAMENTE ASIMETTRICO!” per poi ruggirgli in faccia.
BONK!
“Kuma
CHOP!” ma la draghessa dalle squame color
cielo decise d’intervenire e, tirato fuori da
chissà dove, un grosso libro di
algebra quantistica, colpì con esso il draghetto verde che
crollò a terra con
un terzo corno^^.
“La
mia simmetria è stata alterata. NOOOO!” si
lamentò il poverino menandosi un pugno in testa
“Ecco… così va meglio!”
creandosi da solo un quarto corno^^.
“Ma
questi sono pazzi o altro?” si chiese
Shaoran con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Non
saprei che dirti!” gli rispose Gaara con
la medesima espressione.
“Andiamo,
sono divertenti!” disse Jessie
convinto.
“Coff!
Coff! Ragazzi, vorrei presentarvi dei
cari amici!” Nick si fece avanti e schiarendosi la gola
iniziò le presentazioni
“I loro nomi ve li hanno già detti, ma non hanno
specificato il loro ruolo.
Inizio col dirvi che queste non sono le loro reali dimensioni: in
realtà sono
cinque volte più grandi dei draghi che avete salutato poco
fa!” e questa
premessa lasciò basiti tutti quanti “Loro sono gli
anziani dei draghi, i Re e
Regine di tutti loro e hanno più di trentatre mila anni. Il
nobile Namor è il
Re dei draghi acquatici, una delle maggiori autorità di
questa razza. La
venerabile e dolce Sableth è la Regina dei draghi neri ed
è anche la madre di
Onysableth, anche se è molto più gentile. La
venerabile Kuma è una delle due
Regine dei draghi celesti nonché custode delle ottantotto
chiavi dello zodiaco.
Il nobile Aldibah è il Re dei draghi del ghiaccio e anche
compagno della nobile
Kuma; per la cronaca, sono i genitori di Frost. Il venerabile Thuban
è il Re
dei draghi delle foreste e saggio custode del grande albero della vita
ed è il
padre di Beryl. Il nobile Skiendros, malgrado il suo modo un
po’ curioso di
presentarsi, è il Re dei draghi del fulmine
nonché attuale Capo degli anziani e
saggio dell’arte eremitica del drago ed è il padre
di Khellendros e del mio
amico Drakondros!” e presentò meglio i sei draghi.
“Sei
stato gentile a presentarci figliolo,
effettivamente il mio modo di fare è stato un po’
al vetriolo!” rise Skiendros
che gli batte una zampa sulla spalla.
“Hai
detto anche chi sono i nostri figli,
quindi vuol dire che questi ragazzi li hanno già conosciuti
vero?” gli chiese
invece Thuban.
“Sì,
se ne sono andati pochi minuti fa!” gli
rispose il castano senza indugio.
“Bene.
Spero che la mia piccola Beryl sia
riuscita a dichiararsi a Drakondros questa volta!”
esclamò il drago verde che
augurava ogni bene alla sua unica figlia.
“Sfortunatamente
Drako non c’era e nemmeno
Brain era presente! Sono stati richiamati solo Khellendros, Malystrix,
Beryl,
Frost e Onysableth e hanno combattuto egregiamente contro il Drago
Rosso!”gli
rispose il Sun’s Warrior.
“CHE
COSA I
NOSTRI PICCOLI HANNO AFFRONTATO IL DRAGO ROSSO E NESSUNO CI’
HA CHIAMATO!”
Gridarono
insieme i sei draghi alquanto
preoccupati.
“Ehm...
sì ma non hanno subito nessuna ferita:
questo grazie all’aiuto del venerabile Yaphisan Saganon
Sandtimes e al coraggio
di questi ragazzi!” rispose lui sperando di calmarli.
“Loro?
Loro hanno affrontato il Drago Rosso? E
tu dov’eri finito Nick?” gli chiese Aldibah
leggermente corrucciato.
“Io
avevo la mia battaglia!” si limitò a
rispondere lui.
“Scusate!”
poi nel discorso intromise Kakashi
che decise di parlare con voce pacata “Da quello che ho
capito, voi siete i
genitori di alcuni dei draghi che sono arrivati in nostro aiuto. Se
siamo
riusciti a salvarci lo dobbiamo anche a loro che ci hanno dato il loro
aiuto
senza chiederci nulla in cambio e questo non lo dimenticheremo
mai!” e usando
tutto il rispetto che aveva per quelle grandi creature “Ora,
non sappiamo il
perché Nick vi ha chiamato qui ma ci fidiamo di lui, quindi
per favore
ascoltatelo!” e chiese solo questo.
“Ok!
Per stavolta ti salvi cucciolo!” Namor
preferì passare oltre.
“Almeno
nessuno si è fatto male quindi siamo
più sollevati!” commentò Kuma che si
era preoccupata subito.
“Avevi
qualcosa da chiederci figliolo? Allora
chiedi!” lasciando perdere le rime, Skiendros
invitò il castano a parlare.
“Prima
di tutto, volevo presentarvi i miei
amici!” rispose loro Nick indicando il gruppo “Poi
volevo chiedere una cosa a
voi somma Kuma!” e rivolgersi poi al drago celeste.
“Che
cosa posso fare per te?” che si dimostrò
disposta ad aiutarlo.
“In
quanto custode delle 88 chiavi dello
zodiaco, potrebbe evocare uno de vostri Saint per favore?
C’è una cosa cui solo
lui può rispondere!” e gli fece questa richiesta.
“Saint?”
chiesero tutti i ragazzi senza capire.
“Scusate
un attimo signor Nick. Possiamo sapere
chi sono questi Saint e come potrebbero aiutarci?” gli chiese
Shikamaru
dubbioso.
“Certo!
I Saint sono cavalieri come voi, solo
che le loro armature o cloth non sono spiriti, bensì
rappresentano le costellazioni
dello zodiaco. In tutto sono 88 e si dividono in tre categorie: Bronze
Saint,
Silver Saint e Gold Saint. I Bronze indossano armature di vario colore
e sono
classificati come i più deboli, anche se alcuni si
avvicinano molto ai più
forti di loro. I Silver Saint invece indossano armature argentate e
sono un
gradino sopra i Bronze. Per finire i Gold Saint sono i più
forti del gruppo:
rappresentano le dodici principali costellazioni dello
zodiaco!” e il castano
spiegò rapidamente chi erano i Saint.
“In
pratica sono persone come noi solo che, a
differenza nostra, hanno una gerarchia precisa e ogni loro armatura
rappresenta
una costellazione, giusto?” gli chiese nuovamente il Nara
sperando di aver
capito.
“Esatto!”
confermò il castano.
“Allora
è una ficata!” commentò Kiba
“Chissà
che cosa bisogna fare per entrare nella cerchia!” e si chiese
com’era possibile
diventare un Saint.
“Non
credere che la vita dei Saint sia una
passeggiata piccolino mio!” gli sorrise Kuma mentre venne
avvolta da una
candida luce bianca “Hanno molti più problemi di
voi Sun’s Knights!” che quando
si estinse si mostrò il suo aspetto umano.
Ora
era diventata una donna di medie dimensioni.
Il fisico snello e asciutto era coperto da una mantella nera a coda di
rondine,
mentre sotto di essa indossava una maglietta color terra; le gambe
erano
protette da una corta gonna che arrivava a metà coscia,
infine indossava un
paio di scarpe da tennis bianche mentre le mani erano protette da
guanti
bianchi con una leggera sfumatura azzurra. Il volto chiaro era
incorniciato dai
capelli biondo cenere chiusi da due codini laterali mentre gli occhi
erano
verde chiaro.
“E’
davvero una bella donna signora Kuma!” si
complimentò Kakashi.
“Grazie
per il complimento. Quando ho queste
sembianze chiamatemi Maka Albarn!” rispose la draghessa per
poi rivelare il suo
nome umano.
“Sì,
sì non sei male tesoro ma sei sempre senza
tette!” le disse il suo compagno mentre assumeva anche lui
aspetto umano “Io
invece sono Soul Evans Break Eater ma chiamatemi semplicemente
Soul!”per poi
presentarsi ai ragazzi.
Era
un alto uomo dalla carnagione chiara.
Indossava una giacca di pelle tenuta aperta mentre sotto aveva
un’elegante
camicia arancione, mentre alle gambe aveva dei pantaloni bianchi che si
abbinavano alle scarpe dello stesso colore. I capelli bianchi come la
neve
erano alzati al lato sinistro mentre gli occhi erano rossi; la bocca
aveva i
denti aguzzi.
BONK!
“Soul!”
la sua dolce metà lo guardò in malo
modo per poi spaccargli la testa con un pesante libro di algebra
quantistica di
circa mille pagine^^.
“Che
dolore!” si lamentò il poverino mentre
vedeva le stelle^^.
“Si
vede che sono fatti l’uno per l’altra!”
sorrise un po’ forzatamente Kankuro.
“Davvero
un bel modo per tenere i maschi al
guinzaglio!” commentò Temari divertita.
“Nota
importante: mai dire a una donna che ha
il seno piccolo!” mentre Gaara annotò la cosa sul
suo block notes personale^^.
“Afferrato!”
concordò Rock Lee che fece
altrettanto^^.
“Che
cos’hai detto ragazzino?”chiese Maka al
rosso mentre era avvolta da un’aura funesta^^.
“Niente
signora, non mi permetterei mai di
offenderla!” le rispose questo rimanendo impassibile.
“Mhm!”
questa gli si avvicinò per fissarlo bene
“Va bene, ti credo!” per poi sorridergli
gentilmente.
“Che
fortunato!” commentò Soul ancora a
terra^^.
“Anche
tu sei davvero molto simmetrico ragazzo,
però dovresti tatuarti un altro simbolo anche a destra della
fronte per essere
perfetto!” gli consigliò Thuban assumendo anche
lui sembianze umane “Piacere
ragazzi, io sono Death the Kid, ma chiamatemi solo Kid!” e si
presentò ai
ragazzi.
Era
un alto moro dalla pallida carnagione.
Indossava un completo nero costituito da pantaloni, giacca chiusa e
scarpe.
Sulle spalline della giacca era possibile vedere tre linee bianche
orizzontali
equidistanti tra di loro. Dalla giacca faceva capolino una cravatta
nera su cui
era disegnato un teschio dorato con tre curiosi dentoni. I capelli neri
erano
perfettamente ordinati all’indietro, sul si notavano tre
linee bianche
orizzontali che gli attraversavano il lato sinistro della testa, mentre
i
seriosi occhi erano dorati.
“Scusateci
per la figura che stiamo facendo!”
si scusò nuovamente Sableth mentre assunse aspetto umano
“Io sono Tsubaki
Nakatsukasa Busujima! Piacere di conoscervi!” e presentarsi
col suo nome umano.
Era
un’alta e formosa mora dalla pallida
carnagione. Indossava un’aderente uniforme ninja interamente
bianca salvo per
la gonna nera e gli stivaletti dello stesso colore. il pallido viso era
incorniciato dai lunghi capelli neri tenuti legati da un alta coda
lasciando
che un ciuffo ricadesse libero sul viso; gli occhi invece erano blu
mare. Aveva
un sorriso innocente e non sembrava proprio appartenere alla razza dei
draghi
neri.
“Ehi,
questa è la mamma di quella Saeko? Siamo
sicuri che non ci sia stato un errore?” chiese Hassleberry
incantato da un
simile volto angelico.
“La
mia piccola Saeko è cresciuta un po’
liberamente!” rispose la mora.
“Tsubaki
è una delle poche eccezioni di draghi
neri gentili e pucciosi ma non fatevi ingannare dal bel visino: sa
tirare fuori
gli artigli quando è necessario!” gli rispose
Namor che seguì a ruota i
compagni “Io sono Zenjiro Saotome e, se ve lo state
chiedendo, no non sto con
lei. Il suo compagno è morto tempo fa lasciandole ben tre
cuccioli!” e dopo
essersi presentato, chiarì di non avere nessun rapporto con
Tsubaki per poi
accendersi una sigaretta.
Era
un alto uomo di quasi due metri dall’aria
leggermente trasandata. Indossava un completo blu mare che gli copriva
del
tutto il corpo. I lunghi e indomabili capelli neri erano tenuti fermi
da una
bandana rossa mentre gli occhi castani erano indifferenti. Aveva un
po’ di
barbetta incolta.
“Scusi
non si fuma qua dentro!” lo avvisò Nick
che cercò di usare tutta la cortesia che aveva. Sapeva che
il Saotome era un
tipo davvero duro.
“E
perché?” chiese lui fissandolo con
tranquillità.
“Siamo
in un infermeria signore e qui non si
fuma!” gli rispose Asuma mostrandogli anche il cartello che
diceva <<
Vietato fumare! >> lui stesso non aveva acceso una
sigaretta.
“Ah,
lo dice il cartello!” fece lui che con uno
scatto fulmineo lo prese e lo gettò nella spazzatura
“Ecco fatto, problema
risolto!” per poi uscirsene in questo modo^^.
“Ma
questo è un teppista!” fece la maggior
parte dei presenti^^.
“Spegni
quella sigaretta!” gli ordinò Maka con
in mano il terribile volume di algebra^^.
“Guarda
che quello non mi fa niente!” le
rispose il Saotome per niente spaventato.
“Dalle
retta!” gli consigliò Soul che sapeva di
che cosa era capace la compagna^^.
“Per
favore Zen!” chiese gentilmente Tsubaki.
“Evita
di fare il maleducato e poi non sei per
niente simmetrico!” lo riprese Kid che lo fissò
storto.
“Suvvia,
che cosa credete che possa fare un
libro!” commentò il moro con assoluta
tranquillità.
“Tu
sai bene di che cosa è capace Maka se si
arrabbia e poi se proprio vuoi fumare, vattene fuori!” lo
riprese Skiendros che
gli apparve dietro le spalle come un’ombra e aveva
già assunto aspetto umano.
Era
un alto uomo dalla pelle ambrata. Indossava
il gilè nero tenuto completamente aperto e sotto non aveva
niente mentre le
gambe erano protette da candidi pantaloni bianchi; ai piedi calzava dei
comodi
stivali neri. Il volto ambrato era illuminato dagli occhi neri mentre i
capelli
a forma di stella erano blu elettrico. Alla spalla destra si notava un
tatuaggio che raffigurava una stella nera. Per le mani aveva dei guanti
neri
senza dita.
“Guarda
che così mi spaventi piccoletto!” gli
rispose Zenjiro che lo superava di ben venti centimetri.
“Sarò
anche più basso di te, ma ti ricordo che
sono io che comando!” gli rispose Skiendros con un sorriso
bastardo prendendo
in un lampo la sigaretta che l’altro aveva in bocca.
“Bastardo,
questa te la faccio pagare!”
commentò Zenjiro mantenendo la calma.
“Accetti
gli assegni stupido cretino!” fece
Skiendros già pronto a menare le mani.
“ADESSO
BASTA VOI DUE! MAKA-CHOP!” ma la mamma
di Break ne aveva abbastanza di quella scena e tirò fuori un
gigantesco libro
con copertina rigida e…
KAPOM!
Lo
usò per schiacciare i due litiganti che
finirono spiaccicati come mosche^^.
“Ahi!”
si lamentò il Saotome che aveva
finalmente capito che i libri facevano male^^.
“M-Mi
hai rubato la scena!” mentre Skiendros si
lamentò di questo.
“Che
tipi!” commentarono i ragazzi con la maxi
gocciolona.
“A
me il vecchio Skiendros sta simpatico. È un
po’ esuberante ma è una forza della
natura!” disse Jessie convinto.
“E’
un’autentica testa quadra!” fece Naruto
sicuro.
“Senti
chi parla!” commentarono gli altri^^.
“CCCHHHEEEE!
IO NON HO NULLA DA SPARTIRE CON
LUI!” gridarono insieme biondino e blu^^.
“Suvvia
amico, potrebbe essere un tuo quarto
figlio!” commentò Soul divertito.
“No,
quel Naruto è molto più simmetrico di
Black Star!” disse Kid convinto.
“BASTARDO!
NON DIRE IL MIO NOME UMANO CON
QUELLA FACCIA!” gli ruggì contro questo con una
venuzza pulsante “Comunque sì,
il mio nome è Black Star Fernandes e non
c’è drago che sia migliore di me,
perché io SONO UN DIO!” per poi fare la sua
grandiosa presentazione con tanto
di mano puntata verso l’alto^^.
Tutti
lo guardarono senza parole.
“Signor
Nick, questo qui è per davvero il padre
di Gerard e di Drako?” gli chiese Chazz con una faccia da
manuale.
“Drako
si chiama Edward.” Chiarì il castano con
un leggero tic“Sì, sono i suoi figli ma un
po’ più calmi. Hanno preso dalla
loro defunta madre!” facendogli capire che la compagna aveva
un carattere un
po’ più mite.
“Di
sicuro è morta per….MHM!” il Princeton
stava per aggiungere altro ma fu immediatamente bloccato dal
Sun’s Warrior.
“Non
una parola in più o le prendi!” che gli
fece capire che la cosa era molto più seria.
“Odore
dolciastro!” pensò Chazz mentre
percepiva l’odore che emanava Nick “Vuol
dire che è morta in modo molto tragico!”
e capì che stava per fare una scemenza.
Il
castano annuì “Non sembra ma soffre molto la
sua perdita e quella cicatrice è il ricordo di quel triste
evento!” gli
bisbigliò il castano a un orecchio.
“Capisco!”
rispose il moro che preferì non
sapere altro.
“Io
sono il migliore, il numero uno colui che
può battere un dio! Pensi di essere alla mia altezza
piccolo!” nel frattempo
Black Star stava litigando con Naruto^^.
“Fammi
il favore! Che sei forte, può essere ma
il numero uno ne dubito!” gli rispose il biondino sicuro di
potergli tenere
testa^^.
“Ehi Naruto.
Ti rendi conto che stai litigando con un drago?
Se solo volesse ti mangerebbe in un boccone!”
gli fece notare Kyuubi che ci teneva alla pelle.
“Ehi,
da quando in qua ti spaventi?” gli chiese
incredulo l’Uzumaki.
“Forse
perché preferisco non fare a botte con un drago! Questi
lucertoloni troppo cresciuti menano che è una meraviglia!”
gli rispose il demone volpe che sembrava saperne qualcosa.
“Tranquilla
volpina, non mangio i bambini!” gli
rispose il padre di Ed e Gerard “Anche perché non
mi arriverebbe nemmeno al
gargarozzo!” per poi ghignare divertito.
“BLACK
STAR!” gli ruggì contro Maka che…
BONK!
Gli
menò un altro colpo di libro in testa
mettendolo KO^^.
“Scusalo!
Malgrado sia il capo degli anziani è
un baka tremendo!” disse poi la biondina.
“A-Ah!
Va bene!” annuì il povero Uzumaki con la
tremarella alle gambe^^.
“Questa
me la sognerò la notte!”
pensò Kyuubi con le code dritte^^.
“Se
quell’Erza era pericolosa, lei è
peggio!”
sussurrò Ino a Sakura Haruno.
“Hai
ragione. Meglio non farla arrabbiare!”
concordò la rosa con la tremarella^^.
“Non
parlate male degli altri quando li avete
vicino!” le sgridò Zenjiro dietro di loro.
“AAAAHH!
LE NOSTRE SCUSE!” gridarono insieme le
due ragazze^^.
“Che
hanno?” chiese Kid senza capire “Sono
asimmetriche, una peggio dell’altra!”
mentre dentro di sé era disperato nel vederle^^.
“Lasciamo
stare!” gli rispose il Saotome che
preferì sorvolare “Piuttosto, Nick hai detto di
voler parlare con un Saint che
solo Maka può chiamare e allora perché hai
chiamato tutti noi?” per poi porgli
questa domanda.
“Perché
abbiamo bisogno del vostro aiuto per
andarcene da qui!” gli rispose il castano per poi attivare
uno scanning mentale
e spiegare loro in che situazione si trovavano.
“Dunque
è questa la situazione!” commentò Kid
dopo un po’ “Mi dispiace ma temo che non possiamo
fare niente!” e gli dette
subito risposta negativa.
“Se
avessimo qualche informazione in più su
questa creatura, forse potremmo darvi una mano, ma non sappiamo nulla
di lei né
delle sue origini. Inoltre non ci siamo tutti!”
continuò Soul facendo capire
che c’erano alcuni anziani che mancavano
all’appello.
“Davvero?
E chi sono?” chiese Nick che a parte
la sorella di Maka, non sapeva ce ne fossero altri.
“Manca
Pirite il Re dei draghi d’oro, mia
sorella Grandine che non vedo da molto tempo e Igneel cioè
il padre di
Malystrix e Re dei Draghi di fuoco!” rispose
l’Albarn elencando i tre mancanti.
“Aggiungiamo
la mia prima figlia Seren che, se
volesse, potrebbe prendere il mio posto!” aggiunse Zenjiro
che avrebbe tanto
voluto andare in pensione^^.
“Pirite,
Grandine e Igneel. Non immaginavo ce
ne fossero altri tre!” commentò Nick.
“Ed
è inutile che provi a richiamarli: non
risponderebbero mai e non sappiamo nemmeno dove si trovino!”
Tsubaki gli fece
capire che erano dei solitari “Infatti, Sourise il figlio di
Pirite, l’ho
accudito io e ora è un giovane e potente drago!” e
citò un altro drago.
“AAAAHHH!
QUELLA DANNATA CAROGNA DI’ IGNEEL!”
ruggì il padre di Ed e Gerard alzandosi di botto
“PER COLPA SUA, HO DOVUTO
CRESCERE ANCHE MALYSTRIX! POSSIBILE CHE NON SI ASSUMA LE SUE
RESPONSABILITA’!”
ed era furioso con questo suo vecchio amico che gli aveva lasciato
anche la
figlia da tirare su^^.
“Andiamo
amico, lo sai che Igneel aveva una
cosa importante da fare che gli aveva chiesto il precedente capo degli
anziani,
altrimenti avrebbe tranquillamente preso il tuo posto!” lo
consolò il padre di
Break con tanto di presa in giro.
“Non
dire cavolate Soul! Se il vecchio Timaeus
mi ha lasciato il comando c’era un motivo!” gli
rispose il Fernandes con occhi
a fessure.
“Mio
padre ti ha lasciato il posto anche perché
io avevo rifiutato!” gli fece notare Kid con calma glaciale
“E visto che Igneel
che era il figlio di Hermos aveva quel compito particolare, sei rimasto
solo tu
che, oltre ad essere il figlio del grande Critias, avevi un motivo in
più per
poterlo diventare!” elencando i motivi del perché
il drago blu era diventato il
capo degli anziani.
“E
già!” commentò questo con un sorriso
amaro
mentre si toccò la cicatrice che aveva sul petto.
“L’atmosfera
è improvvisamente diventata
pesante!” commentò Neji.
“Ci
stiamo incasinando troppo!” seguito da
Syrus che cominciava a non capirci più niente.
“Personalmente
non m’interessa sapere il loro
passato, anche perché abbiamo i nostri guai
adesso!” mentre Tenten preferiva
tornare al presente.
“Concordo
soldatessa!” e anche Hassleberry la
pensava in questo modo.
“Scusate
signori, ma adesso abbiamo una
questione più concreta di cui discutere e solo il Gold di
Libra può darci una
mano!” anche Nick concordava con gli altri ragazzi. Quegli
argomenti sarebbero
stati discussi in un altro momento.
“Sì,
hai ragione Nick. Scusaci se abbiamo
divagato un po’!” concordò Maka che
prese una delle chiavi dorate da dentro la
mantella “Hai bisogno di parlare solo con lui?” per
poi chiedere conferma ala
castano.
“Al
momento sì!” rispose il Sun’s Warrior.
“Bene!
Ragazzi, preparatevi a vedere una cosa
nuova!” sorrise l’Albarn per poi rivolgersi ai
ragazzi “APRITI PORTALE DEL
CAVALIERE DELLA BILANCIA! DOHKO!” per poi puntare la chiave
in avanti e
muoverla come per aprire una porta.
FLASH!
Una
luce dorata partì dalla chiave e un portale
si aprì per poi richiudersi dopo un istante.
Dal
portale era uscito un alto uomo dalla
carnagione ambrata, capelli ramati e occhi azzurri come il cielo.
Indossava una
scintillante armatura d’oro che gli ricopriva del potente
corpo.
“Mi
avete chiamato venerabile Maka? Sono a
vostra disposizione!” disse il potente guerriero con un
riverito inchino verso
la draghessa celeste.
“Dohko
di Libra c’è qualcuno che richiede il
tuo consiglio!” gli rispose lei con un dolce sorriso per poi
indicargli Nick.
“Questa
sì che è una sorpresa: non avrei mai
immaginato di poter essere d’aiuto al famoso eroe del
Fantasy. È un onore
conoscerti!” e nel vederlo, il Saint lo salutò con
un riverito inchino.
“L’onore
è tutto mio Dohko della costellazione
di Libra, capo dei valorosi Saint!” gli rispose Nick facendo
altrettanto e non
nascondendo l’emozione di poter incontrare dal vivo una
leggenda come lui.
“Dunque
lui è un Saint” fecero i ragazzi
osservandolo con gli occhi scintillanti.
“Che
forza quell’armatura!” a Naruto piaceva
molto e gli dava una forte emozione.
“Che
chakra incredibile!” mentre Neji restò
basito nel percepire la forza che il rosso stava emanando.
“Che
armi bellissime!” invece Tenten stava
impazzendo per tutte le armi che componevano l’armatura di
Libra^^.
“Che
fisico!” Ino invece, come quasi tutte le
altre ragazze osservava i muscoli del rosso e il volto^^.
“Che
roba!” commentarono quasi tutti i maschi.
“Shikamaru,
senti anche tu una strana
sensazione?” Shaoran si rivolse al Nara mentre era preso da
uno strano brivido.
“Già,
questo tipo è fortissimo!” concordò il
Nara.
“Se
fosse stato qui, non avremmo faticato nel
battere Raptomort!” anche Gaara era d’accordo con i
due amici.
“E’
un piacere conoscervi signor Dohko, io sono
Jaden Yuki e sono il Sun’s Knight di Neos Eroe Elementale. Se
non sono troppo
indiscreto, potrei chiedervi come avete fatto a diventare
così forte?” mentre
Jaden tentò un contatto diretto col Gold.
“Il
piacere è tutto mio Jaden!” ricambiò
lui
con un sorriso “Tutto merito di continui allenamenti, a letto
presto e molte
verdure!” per poi rispondere anche scherzosamente alla
domanda dello Yuki.
“Verdure!
Che schifo!” pensarono insieme alcuni dei
presenti^^.
“Scherzi
a parte, sono stato scelto dall’armatura
che indosso!” per poi rispondere più seriamente
alla domanda dello Yuki.
“Per
caso, c’è qualche altra armatura
disponibile?” Naruto gli fece questa domanda tutto curioso.
“Mi
spiace ma al momento sono tutte occupate.
Voi comunque avete le vostre armature che, sotto diversi punti di vista
sono
meglio delle nostre. Per esempio non dovete trasportarle dentro grossi
scrigni
come dobbiamo fare noi!” e anche questa volta il Gold Saint
dette una risposta
facendo anche un’altra battuta.
“E
per caso lei è disponibile?” chiese Ino con
gli occhi a cuoricino^^.
“A
questa domanda preferisco non rispondere!”
ma qui dette un secco no comment^^.
“E
quelle armi sono in dotazione con
l’armatura?” chiese invece Tenten che, oltre al
bell’aspetto di Dohko, ammirava
le sei coppie di armi che componevano l’armatura.
“Tra
i Saint sono l’unico cui è stato
riconosciuto il diritto di maneggiarle e anche di
concederle!” le rispose il
rosso “Voi Sun’s Knights invece avete tutti una
spada e uno scudo dico bene?”
per poi fare lui una domanda.
“Proprio
così!” gli rispose Rock Lee.
“Per
essere precisi, solo Naruto e Jaden si
sono trovati sprovvisti di spada ma hanno trovato degli ottimi
sostituti!”
continuò Alexis.
“Capisco!
Posso chiedervi di farmele vedere?” e
chiese ai diretti interessati di mostrargli le loro armi.
“Certo
nessun problema!” Jaden si dimostrò
disponibile a mostrare la sua lancia di luce.
“Eccola
che arriva, comunque io sono Naruto
Uzumaki e un giorno diventerò Hokage!” anche il
biondino non si fece problemi a
mostrare la spada di luce ma prima si presentò a dovere.
“Ottime
armi!” commentò Dohko che le osservò
attentamente per alcuni secondi “Comunque conosco
già i vostri nomi: la nobile
Maka me li ha comunicati mentalmente!” per poi avvisare tutti
che li conosceva
tutti grazie alla draghessa celeste.
“Direi
che le presentazioni sono state fatte,
adesso vediamo di andare alle cose serie!”
commentò l’Albarn che invitò Nick a
fare tutte le domande che voleva.
“Ah
sì!” il castano si schiarì la gola
“Ascolta
Dohko, vorrei che mi dicessi tutto quello che sai su Hades!”
e fece la sua
richiesta.
“Hades!”
quel nome fece rabbuiare il volto del
potente Gold “Posso chiederti per quale motivo vuoi sapere di
lui?” che voleva
un valido motivo per poter rispondere.
“Perché
temo che sia il decimo generale
infernale delle armate di Abhadon!” e il castano non
tardò a dargliela.
“Il
decimo generale infernale?” fecero tutti
deglutendo.
“Nick,
abbiamo appena sconfitto Uncinato e già
ti preoccupi del decimo che dici sia questo Hades?” Asuma non
capiva tutta
questa fretta.
“E’
probabile che tema un attacco di questo
generale!” l’Hatake immaginò il pensiero
del Sun’s Warrior.
“Questo
motivo mi basta!” annuì Dohko serio “Ti
dico sin da subito che non sarà un avversario facile, anzi
potrebbe essere uno
dei più pericolosi che ti troverai davanti. Per questo, se
sarà necessario, non
esitare a chiamare tutti noi Saint: vi aiuteremo in ogni
modo!” e si dimostrò
disponibile a un possibile aiuto.
“Grazie
infinite!” fece il castano e insieme ai
ragazzi e agli anziani ascoltò ciò che il Gold
sapeva si questo Hades.
IN
UNO DEI CORRIDOI DELL’ACCADEMIA
“A
quanto sembra abbiamo nuovi ospiti!” la
creatura che si era impadronita del corpo di Marcelle aveva percepito
la
presenza dei nuovi arrivati “Sei draghi e un guerriero
dall’incredibile
energia. E io che pensavo
di poter agire
con maggior calma!” pensava che dopo che, una volta i primi
se ne fossero
andati via, avrebbe avuto maggiore libertà di movimento ma
non era stato così
“Bene, non importa, vorrà dire che
comincerò a muovermi prima del previsto.
Vediamo come se la cavano le mie nuove marionette!” ma sapeva
già come
muoversi.
“AAAAHHHHH!”
un grido esplose dalle sue spalle
e poi ci fu silenzio.
“Bene,
un’altra vittima!” ghignò diabolica la
creatura tramite il volto del ragazzo.
“Uh!”
mentre da dietro di lui comparvero due
studenti dell’accademia che camminavano come fossero in
trance “Combatti”
ripetendo sempre questa frase con un sorriso spento.
“Duellanti
zombie!” sorrise la creatura “Una
volta privati di tutta la loro energia, ogni avversario crolla a terra
sfinito
diventando come loro. E grazie ai Bio-bend tutta l’energia
persa passa a me.
Presto ne avrò abbastanza da realizzare il mio piano.
MUAHAHAHAH!” chissà
qual’era il suo obiettivo “E ora andiamo a cercare
delle esche!” che avrebbe
realizzato a qualunque costo.
“Eccolo
lì!” nascosto dietro un angolo buio e
non visto dai cosiddetti duellanti zombie, qualcuno osservava i
movimenti di
Marcelle “Non mi sfuggirai!” e questo altri non era
che Adrian che continuò a
pedinarlo.
NEL
FRATTEMPO SULLA TERRA, CITTA’ DI’ DOMINO
“Dunque
è questa la Terra!” commentò la
misteriosa Gatta Nera che dall’alto di un edificio, si
guardava intorno “A
tratti mi ricorda il Sole solo che sembra più
variegata!” e il suo primo
giudizio su questo mondo era positivo “L’aria ha
così tanti odori nostalgici!”
per poi respirare a pieni polmoni l’ossigeno terrestre
“No, non lasciarti
prendere dai ricordi. Hai del lavoro da fare qui!” ma
tornò con i piedi per
terra concentrandosi sulla sua missione.
La
soleana aveva con sé una borsetta bianca che
aprì e tirò fuori un GPS. Questo
disegnò una mappa tridimensionale del globo su
cui si trovava indicando con dei punti luminosi i luoghi che doveva
visitare
per raccogliere informazioni “Iniziamo da questa
città.”decidendo di cominciare
da Domino.
“Qui
i terrestri hanno l’abitudine d’indossare
abiti per non mostrare le nudità. Non capisco
perché non facciano come noi
soleani!” nel vedere che tutte le persone che passavano per
strada avevano dei
vestiti, era leggermente scossa “Vabbé Posto che
vai, usanze che trovi!” ma
preferì non pensarci troppo “Vediamo un
po’ cosa vale la pena mettere!” e
osservò con attenzione tutti quelli che passavano
“Quella è perfetta!” e trovò
il look che faceva per lei.
Fu
avvolta da una luce dorata e quando sparì,
aveva assunto aspetto umano.
Era
diventata una bella ragazza dalla pelle
vellutata. I lunghi capelli ramati erano legati da un’alta
coda; gli occhi
nocciola le illuminavano il bel viso. Il formoso e snello corpo da diva
era
coperto da una camicetta nera che metteva in mostra il petto dirompente
mentre
le spalle erano protette da una giacchetta bianca. Le gambe erano in
parte coperte
da un’aderente gonna nera; ai piedi invece calzava delle
scarpe nere striate di
bianco con tacco. Ai lobi delle orecchie aveva orecchini a goccia
mentre al
polso un orologio dorato. Le sue dimensioni si erano ridotte a quelle
di una
ragazza di altezza media.
“Ed
eccomi pronta!” sorrise la Gatta Nera
guardandosi in uno specchio “Non immaginavo di essere
così carina in forma
umana!” e fare questo commento “E adesso alla Kaiba
Corporation!” per poi
scendere per strada e avviarsi verso l’edificio che le
sorgeva davanti senza
che nessuno la notasse.
“Eccola
lì!” ma qualcuno nell’ombra
l’aveva
notata eccome “Il suo sangue ha un aroma delizioso. Peccato
che non possa
berlo!” e altri non era che Alucard “Vediamo come
se la cava!” e la seguì
curioso di vedere che cosa avrebbe fatto l’aliena.
“Buongiorno,
sono qui per parlare col signor
Kaiba!” in quel momento la Gatta Nera si avvicinò
a uno dei bodyguard che
sorvegliavano l’ingresso dell’azienda presentandosi
educatamente.
“Ha
un appuntamento signorina!” chiese questo
mantenendosi rigido.
“Sì,
sono in leggero anticipo. Mi chiamo Nami
Solaris!” rispose la ramata presentandosi con un nome
fittizio “E’ facile
entrare nel computer esterno, il
difficile è la banca-dati!” e sapeva
già che sarebbe entrata nella
struttura senza problemi.
“Aspetti
un momento per favore!” il bodyguard
prese il suo palmare e fece un rapido controllo “Prego, da
questa parte!” per
poi farle strada.
“Troppo
facile!” sorrise questa.
“Furba
la mocciosa!” ghignò Alucard mentre si
appoggiò a una parete affondandovi dentro.
La
Gatta Nera fu accompagnata all’ultimo piano
dell’edificio fino all’ufficio del presidente
dell’azienda: Seto Kaiba.
“E’
venuta prima, una cosa che apprezzo!”
l’accolse il bruno seduto sulla sua scrivania.
Il
glaciale Sun’s Knight del Drago Bianco Occhi
Blu (nota: spero si fosse capito che era lui il suo spirito) al momento
indossava un lungo cappotto blu chiuso e i classici pantaloni neri
dell’uomo
d’affari e scarpe di camoscio.
“Spero
di non aver fatto male signor Kaiba!”
rispose la ramata tendendo la mano.
“No,
ha fatto benissimo. Avevo giusto un
impegno che temevo di dover posticipare!” fece lui senza
alzarsi ma ricambiando
il gesto “Venga subito al punto!” e non perse tempo
con altre inutili parole.
“Quest’umano
è davvero freddo ma so io come renderlo più
malleabile!” la soleana capì
subito che il bruno era molto controllato “Il mio capo, il
presidente della VT
è rimasto molto impressionato dal suo sistema di
riproduzione digitale. È sua
intenzione costituire un contratto con la sua azienda e acquistare
alcune delle
vostre azioni. Chiede solo una piccola condizione: vorrebbe vedere
alcuni degli
studenti dell’Accademia in un duello e possibilmente
selezionarli lui stesso e
questo vorrebbe dire permettermi di avere una copia di alcuni
nominativi in
modo da fare un’adeguata selezione!” e mentre
diceva queste parole un intenso
aroma cominciò a espandersi per la stanza.
“In
questo momento non è possibile soddisfare
né l’una nell’altra!” rispose
Kaiba senza scomporsi “Cos’è
questo strano odore? È troppo forte perché sia un
profumo ed è
improbabile che venga dall’esterno!” ma
percepì l’aroma.
“Sta
attento! È un ferormone!” a rispondere
ci pensò il suo spirito che gli
apparve dietro “Questa femmina non
è
quello che sembra!” e poteva percepire
l’essenza della donna che si trovava
davanti.
“Non è
quello che sembra! Che sia un demone di Abhadon!”
chiese il Kaiba pronto a
scattare.
“No, non
è un demone ma non è comunque umana!”
il drago gli dette esisto negativo.
“Si
sente bene signor Kaiba?” chiese con un
tono leggermente preoccupato la ramata “Perfetto,
ormai l’ho in pugno!” quando dentro stava
esultando.
“Sto
benissimo!” rispose il bruno recuperando
la sua freddezza che lasciò spiazzata la Gatta Nera.
“E’
assurdo! Nessuno aveva mai resistito ai miei speciali ferormoni mentre
lui, un
semplice umano, l’ha fatto!” ed era
incredula nello scoprire che il suo
trucco non aveva sortito l’effetto desiderato.
“Nemmeno
ieri la mia accademia e molti degli
studenti che vi studiano sono spariti nel nulla. In questo momento mi
preme
scoprire che cos’è successo e come riportare
indietro quei ragazzi!” con queste
parole Seto fece capire che non aveva tempo da perdere con simili
affari “E
poi, mia cara Nami Solaris, o qualunque sia il tuo nome, hai commesso
un grave
errore: hai provato a sedurre un uomo sposato e questo lo considero
inammissibile!” per poi scoprire le carte.
“Che
cosa? Se n’era accorto!” e queste parole
misero in agitazione la ramata
che….
BOOM!
“AAAAAHHH!”
venne improvvisamente sbalzata via
dalla poltrona “Non è possibile! Tu
sei…” e nel rimettersi agilmente in piedi
capì con chi aveva a che fare.
“E
ora fammi vedere chi sei veramente! Sun’s
Knight Battle Armor Go!” e la conferma gliela diede lo stesso
Kaiba che evocò
la sua armatura e premette un interruttore che fece sparire tutti i
mobili
della stanza.
“A
quanto pare le informazioni su di voi non
erano complete. Molto bene, vorrà dire che
otterrò quello che voglio sapere una
volta che ti avrò messo in ginocchio!” la spia
soleana avrebbe usato la forza
pur di ottenere ciò che voleva e tornò al suo
vero aspetto.
“Quell’aspetto!
Sei un soleano!” che fu subito
riconosciuto dal cavaliere del Drago Bianco occhi blu.
“Esatto,
sciocco terrestre e ora vedrai di
che cosa è capace la nostra razza!”
detto
questo, la spia si lanciò all’attacco.
“Non
mi sottovalutare!” e Kaiba fece
altrettanto.
“PRENDI!”
la soleana allungò la sua coda e la
usò come una frusta.
“Tsk!”
ma Kaiba non si scompose e con un
movimento rapido, apparve davanti all’avversaria e la
colpì con un pugno.
“GH!”
la soleana si lasciò sfuggire solo quel
lamento “E’ forte! Ma con me non la spunta!”
ma rispose subito con uno scatto
fulmineo assestando una potente testata al bruno.
“Questa
faceva male!” commentò questo
toccandosi la parte colpita e accorgersi che l’elmo era stato
frantumato “Le è bastato
un solo colpo per fare una cosa
del genere. Dannata, questa me la paga!” e lo
considerava un terribile
affronto.
“Smettila
di pensare a cose inutili e vedi di mettercela tutta!”
lo riprese il suo
spirito che tratteneva i denti per il dolore.
“Hai
la mia parola che la farò a pezzi! Nessuno
offende in tal modo il mio partner!” gli rispose il Kaiba a
voce alta.
“Sei
forse uscito fuori di
senno? Si vede che ti ho colpito troppo forte!”
lo sfotté la soleana “Resta fermo lì
che ti faccio perdere il resto!” e dal suo
corpo fuoriuscirono delle escrescenze color terra che vennero lanciate
contro
il bruno.
“NON
COSI’ IN FRETTA!” che le schivò tutte
agilmente “ATTACCO DELLA LUCE BIANCA!” e
lanciò una potente sfera di energia
contro l’avversaria.
“Doble
Ganger: Scudo alla massima potenza!” che
tese il braccio sinistro in avanti trasformandolo in una grossa placca
di
lucido metallo che bloccò l’attacco.
“Che
cosa! L’ha bloccato!” e questo lasciò il
Kaiba senza parole.
“Ricorda
che i soleani hanno poteri legati alla natura più uno o due
addizionali!”
il suo spirito gli rinfrescò la mente “E
quel potere è davvero un problema!” e la
speciale abilità dell’avversaria
lo faceva preoccupare.
“In che
cosa consiste?” gli chiese il suo Sun’s
Knight che voleva capire come
muoversi.
“Non
distrarti, non te lo puoi permettere!
N-CANNON!” in quel momento la Gatta Nera gli si
lanciò addosso mentre i pugni
venivano sostituiti da due trivelle pronte a trapassarlo.
“Accidenti!”
ma il bruno le schivò con
precisione millimetrica.
“Esattamente
come la carta magia, il potere del Doble Ganger permette
all’utilizzatore di
trasformare totalmente o parzialmente il suo corpo in qualsiasi cosa o
persona.
È anche possibile rigenerare il proprio corpo o quello
altrui!” gli rispose
il suo spirito “Per poter fare una
cosa
simile è, però, necessario stimolare il processo
proteinico bruciando una
grande quantità di calorie!” e gli
spiegò il funzionamento di questo
particolare potere.
“In altre
parole, il troppo utilizzo di quest’abilità
equivarrebbe alla sua sconfitta
perché s’indebolisce troppo!”
e Seto giunse a questa conclusione.
“Esatto!
Ma c’è qualcosa che mi preoccupa. Sta usando
attacchi a ripetizione eppure è
ancora fresca come una rosa. Questo vuol dire che è abituata
all’uso
prolungato!” ma lo spirito gli fece capire che
l’avversaria sapeva il fatto
suo.
“E
allora vediamo di portala al limite!” disse
il bruno che riuscì ad allontanarsi e giunse le mani
“Assaggia questo” per poi
aprirle di botto e creare una lancia splendente “DETONAZIONE
DELLA LANCIA
BIONICA!” e lanciarla contro l’avversaria.
“Palmo
del Tornado!” che rispose tendendo la
mano destra in avanti formando una tromba d’aria orizzontale
che si annullò
insieme a quello del Kaiba.
“Ha
bloccato anche questa!” fece questo
incredulo “A suo confronto quei due
della
settima erano niente!” rendendosi conto che
l’avversaria era molto più
forte di Ginew e Rikoom messi insieme “Vorrà dire
che dovrò impegnarmi di più
stavolta!” e schioccò le ossa del collo.
“Impegnarti
di più? Io mi sto a mala pena
scaldando!” fece la Gatta Nera con un ghigno per poi stendere
le braccia
“Correnti ascensionali, confluite in me. Siate il mio
braccio, la mia carne, le
mie ossa, il mio sangue. Venite a me e spazzate via il mio avversario
privo di
rispetto!” e recitare questa formula mentre il braccio destro
fu avvolto da una
raffica di vento “Metallo prezioso che scorri liquido in me,
che purifichi gli
empi e dai loro la morte, sgorga come infinita fonte diventando parte
di me!”
mentre il sinistro fu ricoperto da un denso strato di un metallo
scintillante.
“Un
attacco elementare!” Seto capì che doveva
fare qualcosa o rischiava grosso.
“Unitevi
insieme e abbattete il mio nemico!” in
quel momento la soleana incrociò le braccia
“SILVER STORM!” e lanciò un uragano
con all’interno infinite lame di argento.
“ANELLO
DI’ DIFESA!” all’ultimo momento il Kaiba
sfoderò una carta magia capace di ridurre a zero i danni
subiti dagli effetti.
L’intero
ufficio venne distrutto dalla potenza
dell’attacco avversario: pavimento, soffitto, finestre erano
interamente
distrutti ma, grazie alla carta magia il piano dell’edificio
non era saltato in
aria.
“Sono
riuscito a contenere l’esplosione, ma me la sono vista brutta!”
pensò
boccheggiando il Kaiba che aveva impiegato molte delle sue energie per
evitare
danni peggiori.
“Mi
complimento! Nessuno era mai riuscito a
resistere a quest’attacco!” fece la soleana con un
sorriso compiaciuto “Ma
dimmi, pensi di riuscirci di nuovo!” per poi rimettersi nella
stessa posa e
preparare nuovamente l’attacco.
“Tranquilla,
posso fermarne altri mille di
questo!” rispose il bruno con un ghigno di sfida anche se era
esausto.
“Se te
ne lancia un altro non riuscirai a fermarlo di nuovo. Anche se ti ho
protetto,
il tuo corpo ne ha risentito parecchio!” gli disse
il Drago Bianco occhi
blu preoccupato.
“Lo so,
non c’è bisogno che sia tu a dirmelo!”
gli rispose telepaticamente il suo
protetto “Mi serve qualche minuto di
respiro!” per poi cercare un modo per riprendere
fiato “Forse non
funzionerà ma tentar non nuoce.
C’è una cosa che continua a frullarmi in testa:
che cosa volete voi soleani?” e
provò a distrarre l’avversaria facendole questa
domanda.
“Che
cosa vogliamo?” ripeté questa senza
smettere di caricare il suo attacco “Ottenere informazioni su
voi umani che vi
fate chiamare Sun’s Knights e sul misterioso ragazzo che vi
ha riunito!” e
decise di accontentarlo come per concedergli un ultimo desiderio.
“Dunque
non sanno che Nick è come loro!”
pensò Seto mantenendo il sangue freddo “E
perché?” e porre poi un’altra domanda.
“Mi
sembra ovvio: per distruggervi senza pietà.
Questa è la volontà del nostro
sovrano!” rispose la Gatta Nera mentre un lampo
le balenò negli occhi “Ti ho concesso abbastanza
tempo per recitare le tue
ultime preghiere. Una volta che sarai morto, prenderò il tuo
posto e accederò a
tutte le informazioni che mi servono. Sparisci! SILVER
STORM!” e lanciò
nuovamente l’attacco.
“Distruggerci
senza pietà!” ripeté il Kaiba
abbassando il capo mentre un ricordo riaffiorò nella sua
memoria.
FLASHBACK!
CINQUE
MESI PRIMA!
VILLA
DÌ CAMPAGNA TEXANA
Due
giorni dopo che aveva lasciato le cinque
terre ninja, Nick era andato alla ricerca di Yugi e dei suoi compagni.
Era
prima andato a Domino ma al negozio del nonno del Mutou aveva saputo
che il
nipote in quel momento era andato in vacanza con i suoi amici nel
Texas, dietro
invito di Seto in persona.
Dopo
aver trovato il posto, Nick aveva
attaccato bottone con i ragazzi chiedendo di poter duellare con il re
dei
giochi ma aveva trovato la ferma opposizione del Kaiba che odiava
essere messo
in secondo piano in casa sua e davanti alla moglie e quindi si fece
avanti
dichiarando che lo avrebbe distrutto in un turno solo e Nick
accettò la sfida.
Il
duello tra i due fu molto acceso e alla fine
si concluse con un pareggio che non piacque a nessuno dei due ma il
destino
aveva voluto così.
Yugi
aveva subito notato che il castano
nascondeva qualcosa e lo pregò di raccontare la sua storia,
cosa che questo non
si fece ripetere due volte.
Nick
raccontò ogni cosa e poi fece loro
l’offerta di diventare dei Sun’s Knights. Alcuni
furono titubanti, in
particolare Seto cui bruciava ancora l’aver pareggiato per la
seconda volta in
vita sua ma dietro incitamento della moglie Serenity che amava quanto
il
fratellino, non poté fare altro che accettare divenendo
così un Sun’s
Knight.
“Da
questo momento in poi sarete l’unità
speciale che interverrà solo in casi di estrema urgenza o
quando non mi farò
vivo per almeno un mese!” disse soddisfatto il
Sun’s Warrior dopo aver
sbloccato gli spiriti del gruppetto che aveva davanti.
“Vuoi
che restiamo nascosti come dei ladri! Che
cosa hai in mente!” chiese il Kaiba guardandolo storto.
“Non
è ovvio? Vuole che ci sia qualcuno che
guidi i giovani Sun’s Knights in sua assenza e ha scelto
noi!” gli rispose un
ragazzo di colore dai lunghi e lisci capelli platinati e dagli accesi
occhi
celesti che altri non era che Marik Ishtar la parte buona del terribile
generale infernale.
“E’
sempre meglio avere qualcuno che ti copra
le spalle, soprattutto contro i demoni!” concordò
un’alta donna di colore dai
lunghi e lisci capelli neri e luminosi occhi azzurri, cioè
la sorella maggiore
di Marik, Ishizu Ishtar.
“Dovremo
agire nell’ombra ma quando sarà il
momento, potremo uscire allo scoperto!” disse un alto uomo di
colore dagli
occhi dorati e con uno strano tatuaggio culla parte sinistra del volto,
lui era
Odion Ishtar fratello maggiore acquisito di Marik e Ishizu.
“Considerando
il vostro passato, per voi non
sarà un problema ma noi non siamo abituati ad agire
così!” ammise un ragazzo
dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi scuri, cioè Bakura
Ryo, il precedente
possessore del terribile anello del Millennio.
“Ci
basterà vivere come abbiamo sempre fatto,
nascondendo le nostre vere identità fino al momento
giusto!” ma a Yugi non
sembrava così difficile.
“Allora
non c’è problema. A casa ho sempre un
sacco di cose da fare!” commentò Joey con la sua
solita aria tranquilla.
“Sì,
dormi ventiquattrore su ventiquattro e
mangi come un esercito!” lo punzecchiò Mai che
aveva avuto modo di vedere il
suo stile di vita^^.
“Eh!
Non è vero!” protestò lui con i capelli
tutti dritti^^ “E poi non sono io quello che si chiude in
bagno per ore a farsi
la manicure e i capelli!” e fare altrettanto con la Valentine.
“Chiudi
quella bocca o te la tappo col Duel
Disk!” lo minacciò lei che ne era perfettamente
capace^^.
Il
biondo si coprì la bocca con entrambe le
mani^^.
“AHAHAHAH!”
se la risero tutti.
“Puoi
stare tranquillo amico, faremo come ci
hai detto!” disse poi Tristan col pollice alzato.
“Però
non farci aspettare troppo!” Duke adorava
la tranquillità ma anche entrare in azione per mettersi in
mostra.
“E
se ti serve qualcosa non esitare e
chiamarci!” sorrise Tea.
“Vi
ringrazio amici!” annuì Nick “Adesso
è
meglio che vada. Ci sono altri posti in cui devo andare e il tempo non
è mai
abbastanza! Ci vediamo presto!” e si alzò in volo.
“Aspetta!”
ma Seto lo richiamò “C’è una
cosa
che devi dirci e voglio che tu sia sincero!” e aveva una
domanda da fare
“Perché stai formando i Sun’s Knights?
Sai bene che non possono tenere testa ai
generali infernali eppure li stai riunendo. Che cosa speri di
dimostrare?” e in
base alla risposta avrebbe agito di conseguenza.
“Perché
credo nei legami!” gli rispose il Sun’s
Warrior “Quello che siamo lo dobbiamo ai legami che abbiamo
stretto con gli
altri e che stringeremo in seguito: sono la nostra forza, il motivo che
ci
spinge ad andare avanti contro le avversità. I
Sun’s Knights sono una famiglia
in cui tutti, indipendentemente da quello che sono, stringono legami
tra di loro
e con altri e questo vuol dire ottenere una forza che niente e nessuno,
nemmeno
Abhadon è in grado di battere: Coraggio, Amicizia, Amore,
Verità, Speranza!”
spiegandosi meglio.
“Credo
di non aver capito!” disse Joey alzando
la mano come se fosse a scuola^^.
“In
altre parole vuole creare una famiglia!”
gli rispose Marik “E’ un bel progetto ma un
po’ troppo utopistico secondo me!”
per poi esporre il suo pensiero.
“E
allora noi che cosa siamo?” gli chiese la
sorella indicando tutti gli altri.
“Un
gruppo ben assortito, se non di più!”
continuò Bakura “E sono scuro che è
questo che Nick ha in mente!” e la cosa gli
piaceva.
“E’
vero!” sorrise l’Ishtar che ritirò le
parole che aveva detto prima.
“E
questo sarebbe il motivo? Scusa ma lo trovo
assurdo!” ma Seto non era soddisfatto della domanda.
“Sei
libero di pensarla come vuoi ma dimmi
anche tu una cosa, hai un legame che vuoi proteggere?” gli
chiese il Sun’s
Warrior imperterrito.
“Qualcosa
da proteggere!” ripeté il Kaiba e
subito si voltò verso sua moglie e il suo fratellino.
“Vedi,
il mio pensiero non è poi così
assurdo!”
gli sorrise il castano che si alzò in volo “A
presto ragazzi! Statemi bene!” e
allontanarsi salutando con la mano.
“CIAO
NICK A PRESTO!” lo salutarono tutti.
“I
sentimenti! Sono davvero così forti?” si
domandò il Kaiba mentre lo vedeva
allontanarsi all’orizzonte.
FINE
FLASHBACK
“Sì
Nick! Io ho qualcosa da proteggere: LA
FAMIGLIA DEI SUN’S KNIGHTS!” solo in quel momento
aveva compreso le parole del
Sun’s Warrior e questo era un altro motivo per cui si sarebbe
rialzato.
FLASH!
Dalla
sua armatura partì una colonna di luce
che avvolse l’intero ufficio annullando l’attacco
della Gatta Nera.
“CHE
COSA!” fece questa senza parole.
“Hai
commesso un altro errore soleana: hai
minacciato la mia famiglia!” Seto la guardò
furente mentre la sua armatura cambiava,
segno di un’evoluzione interiore “E per questo ti
distruggerò!” ed era pronto a
riprendere la battaglia.
“Adesso
sì che si ragiona! Avanti Seto, facciamole vedere di che
cosa siamo capaci!”
e il suo rinnovato spirito lo incitò a scatenarsi.
“Davvero!
Allora fatti… Cosa!” la spia non ebbe
nemmeno il tempo di provocare l’avversario che se lo
ritrovò davanti.
“ALI
SPLENDENTI!” e senza esitare la colpì con
un doppio pugno avvolto di energia facendole sfondare il soffitto fino
a quando
questa si sfracellò sul tetto del palazzo.
“AGH!”
la soleana si fece scappare questo
lamento mentre cadde sul duro pavimento.
“Ecco
fatto! Adesso vediamo di chiuderla qui!”
disse il Kaiba atterrando a pochi metri dall’avversaria e
cominciò a caricare
un attacco.
“Dannato!
Non credere di avermi battuto. Ho
molte frecce al mio arco!” ma la Gatta Nera non si sarebbe
fatta battere tanto
facilmente e anche lei cominciò a preparare un attacco.
“Meno
male, altrimenti non mi sarei potuto
divertire!” rispose una nuova voce proveniente dal muro.
“E quello
chi è?” si chiesero i due nello stesso
momento.
“Vi
state chiedendo chi sono? Spiacente, non
sono affari vostri. Chiamatemi solo Alucard!” si
presentò il potente e letale
vampiro staccandosi dal muro su cui era appoggiato.
“Un altro
seccatore che non conosco!” pensò la
Gatta Nera corrucciata “Le
informazioni che mi sono state date non
sono precise, accidenti!” rendendosi conto che gli
avversari potevano
essere più di quanti gli erano stati indicati.
“Chi
diavolo è quello! Non l’ho mai visto!”
anche Seto lo vedeva per la prima
volta.
“Seto
sta attento! Quell’essere è tutt’altro
che umano!” lo avvisò il suo spirito
allarmato.
“Ci
mancava questa!” esclamò il Kaiba
digrignando i denti.
“Tranquillo
ragazzo, non sono qui per te ma per
lei!” Alucard gli fece capire che il suo obiettivo era la
soleana.
“Ah
davvero! ALLORA SPARISCI!” che senza alcuna
esitazione, creò numerose braccia extra e le diresse verso
il nuovo arrivato
trafiggendolo in più punti “Tsk! Alla fine non
valeva niente!” e guardare
schifata ciò che restava “Perché
non le
ha schivate? Speravo d’intimidirlo e farlo scappare!”
ma dentro di se si
chiedeva perché questi non avesse schivato.
“Dannato
mostro! QUESTA TE LA FACCIO PAGARE!
LUCE SPLENDENTE AL NEUTRONE!” Kaiba non tollerò
oltre e lanciò il suo attacco
consistente in un’enorme sfera azzurra contro
l’avversaria.
“La
metterò in conto! SILVER WIND!” e la
soleana rispose con un altro attacco in cui vento e argento si
combinavano.
“Non
escludetemi per favore!” fece la voce del
letale vampiro che s’inserì fra i due attacchi
scagliandoli verso il cielo.
“Assurdo!”nel
vedere una cosa del genere Seto
rimase senza parole.
“Come
diavolo ha fatto a sopravvivere!” ma
quella più incredula era la Gatta Nera che era convinta di
averlo ucciso “Che abbia un qualche
potere rigenerativo?”
si chiese.
“Toglimi
una curiosità ragazzina: è tutto qui
quello che sai fare? È un po’ pochino!”
la provocò Alucard mentre tirò fuori
dal cappotto due enormi pistole, una argentata e l’altra nera
“Dai mostrami di
che cosa sei capace!” e iniziò a sparare con
precisione verso la soleana.
“NON
PRENDERTI GIOCO DI’ ME!” che gli ruggì
contro mentre schivava tutti proiettili all’ultimo momento e
contrattaccava
lanciando lame di argento e proiettili ad aria compressa “MA
SEI PAZZO!”
accorgendosi con stupore crescente che l’avversario non
tentava nemmeno di
schivarli e ne veniva colpito in pieno.
“Ahahahahah!
Che piacevole solletico! Sto
cominciando a divertirmi!” se la rise diabolico il vampiro
mentre veniva
colpito e nonostante questo restava in piedi e continuava a sparare.
“Ma
chi accidenti è questo qua!” pensò
incredulo il bruno che si era librato in volo per evitare gli attacchi
“Sta
ricevendo così tanti danni eppure non muore e la sua aura
non accenna a
diminuire. Che razza di mostro è?” non riusciva a
capire chi fosse il nuovo
arrivato “Un momento: ha detto di chiamarsi Alucard. E se
fosse l’anagramma di…
No, non voglio nemmeno pensare che esista per davvero! È
impossibile!” ma
nell’anagrammare il nome con cui si era presentato, non
riuscì a credere a
quello che stava pensando.
“Ricorda
che quella parola non esiste!” gli
ricordò il suo spirito “Temo
che tu abbia visto giusto. Quello è un
vampiro e non uno qualsiasi!” e confermò
i dubbi del suo protetto.
“Ma
non può essere vivo. Ammettendo che esista
per davvero, secondo il libro, lui è morto da oltre due
secoli e poi siamo in
pieno giorno e i vampiri non possono sopravvivere alla luce del
sole!”che
sollevò quest’altro dubbio.
“Questo
vuol dire solo una cosa: che il mito e
il libro sono completamente errati!” e questa fu
l’unica conclusione del
Drago Bianco occhi blu “La domanda
da
porsi è un’altra!” ma anche
lui aveva un dubbio.
“Già,
come fa a essere qui e chi sta dietro
questo mistero!” che era lo stesso del Kaiba.
“Non
è possibile!” intanto la Gatta Nera
osservava incredula l’avversario che nonostante fosse
gravemente ferito in
numerosi punti vitali, non era ancora morto “Chi diavolo
è quest’essere!” e la
cosa la spaventava.
“Uhuhuh!
È da tanto che non mi divertivo così!”
ghignò il vampiro con le braccia a penzoloni e ormai privo
di cappello e
occhiali “Scusa, come hai detto che ti chiami?” per
poi alzare il pallido volto
e fissare l’avversaria con occhi sanguigni.
“G-Gatta
Nera. È questo il mio n-nome in
codice!” rispose lei messa in soggezione da quello sguardo.
“In
altre parole non mi vuoi dire come ti
chiami ma non importa. D’altronde nemmeno io mi sono
realmente presentato!”
ghignò Alucard senza dare peso alla cosa e rimettendosi
dritto e privo delle
ferite “Adesso portiamo il divertimento al limite estremo.
Preparati a vedere
come combattono i veri vampiri!” facendo intendere che
avrebbe fatto sul serio
mentre rimetteva le pistole dentro il giubbotto “Rilevata
situazione di livello
A: rimozione dei sigilli 3, 2 e 1 secondo il patto di Cromwell.
Sospensione
temporanea fino al completo annientamento del nemico!” per
poi pronunciare
questa formula e venire avvolto da una sinistra luce rossa.
“Che
cosa sta succedendo!” la soleana percepiva
chiaramente un pericolo e la paura era tale che non riusciva a muoversi.
“Non
ho mai visto nulla di simile in vita mia!”
anche Seto sentiva i brividi salirgli lungo la schiena e meno male che
era
sempre stato schizzinoso su queste cose.
Sul
corpo del letale vampiro si spalancarono
una miriade di occhi dall’iride rosso sangue,
dopodiché questo si squarciò
dall’interno e da esso uscirono creature di ogni genere che
si avventarono su
un’indifesa avversaria.
“STAI
LONTANO!” che terrorizzata da un simile
potere lanciava a raffica attacchi su attacchi senza però
bloccare l’avanzata
di quelle creature che le furono addosso
“AAAAHHHHH!” e l’istinto prevalse
sulla ragione facendole fare l’unica cosa possibile: scappare
da quell’inferno.
BANG!
BANG!
Ma
due colpi di pistola partiti da una delle
innumerevoli bocche di quelle mostruose creature fermarono la sua fuga
colpendola alle spalle “AAARRGGHH!” e provocandole
un dolore lancinante.
“Che
ti prende! Hai già deciso di ritirarti?”
la schernì il vampiro che emerse da quelle creature e
guardarla con uno sguardo
da psicotico “Ti ho solo graffiato le spalle, niente di
grave!” e riteneva di
non averle fatto ancora niente quando aveva forato le spalle
dell’avversaria
che si rigeneravano molto lentamente “Avanti, rigenera le tue
ferite, mostrami
la tua forza. Sbrigati! Sbrigai! Sbrigati!” lui non
desiderava altro che
riprendere “La notte non è nemmeno calata e il
divertimento è già alle stelle.
Avanti, non farmi attendere oltre. Fai la tua mossa e prova ad
abbattermi!
Sbrigati! Sbrigati! Sbrigati!” attendeva solo la mossa
avversaria.
“SEI
UN MOSTRO!” gridò la soleana in preda alla
disperazione e ai singhiozzi.
“Eh!”
e queste parole fecero sgranare gli occhi
del vampiro mentre le creature cominciarono a rientrare nel suo corpo
“Capisco!
Dunque è così! Sei solo inutile feccia priva di
spina dorsale!” ed etichettò in
questo modo la sua avversaria perdendo qualunque interesse a combattere.
“TACI
DANNATO! NON OSARE OFFENDERMI IN QUESTO
MODO! NON HAI LA BENCHE’ MINIMA IDEA CONTRO CHI TI STAI
METTENDO CONTRO!” ruggì
la Gatta Nera furiosa per essere trattata in quel modo.
“Silenzio!”
ma bastò un semplice sguardo di
Alucard per bloccare qualsiasi parola “Puoi dire quello che
vuoi! Per me sei
solo cibo per cani!” e dalla sua spalla uscì un
enorme mastino nero con enormi
occhi rossi che fissarono famelici la gattina.
“Sta
per ucciderla! Devo… Non riesco a
muovermi!” Seto voleva fermarlo ma il suo corpo era
paralizzato dal terrore
“Muoviti! Muoviti! MUOVITI!” cercando con tutte le
sue forze di riprendere il
controllo di sé.
“AAAAHHHH!”
la Gatta Nera dette quell’urlo
disperato. Sentiva che la sua ora era arrivata.
“Sparisci
dalla mia vista!” con occhi da
predatore Alucard diresse contro di lei il suo mostruoso cane
ma…
“FERMATI
SUBITO!” una voce potente e
autoritaria s’impose su di lui.
“Tsk!”
e questa bastò per far arretrare la
mostruosa creatura che rientrò nel corpo di Alucard
“Sbaglio o dovevi essere
altrove?” che si rivolse corrucciato verso il proprietario
della voce che altri
non era che il misterioso uomo incappucciato.
“Se
la memoria non m’inganna, avevo ordinato di
non uccidere!” disse questo senza rispondere alla domanda del
vampiro.
“Che
sarà mai! Per me una vita in più o in meno
è indifferente!” rispose il vampiro con un ghigno
diabolico.
“Non
per me!” ma l’uomo incappucciato non era
della stessa opinione “Ritirati subito!” per poi
ordinare al vampiro il suo
rientro immediato.
“Osi
darmi ordini? Non rispondo di certo a te.
Solo la mia padrona può controllarmi, nessun
altro!” ma Alucard rifiutò di
eseguire un ordine che non venisse da Integra.
“Desideri
essere estromesso dall’operazione per
caso? Non mi ci vuole niente a rispedirti indietro!” il
misterioso figuro non
era però un uomo che si faceva intimorire.
“E
perdermi tutto il divertimento? Non ci penso
nemmeno!” rispose il vampiro che alla fine fu costretto a
ubbidire “Per questa
volta lascerò passare, ma non credere che sarò
sempre così mansueto! Ci si
vede!” e dopo aver chiarito questo con il suo capo,
sparì nel nulla.
“Bene
e adesso… Uh! È scappata!”
l’incappucciato rivolse le sue attenzioni verso la Gatta Nera
ma questa aveva
approfittato del momento per fuggire “Prevedibile!”
ma non poteva darle torto,
in pochi potrebbero continuare a combattere dopo aver visto Alucard in
azione
“Vediamo di dare una sistemata a questo posto!” e
schioccò le dita…
PUFF!
E
tutti i danni causati dallo scontro vennero
riparati.
“Perfetto!”
fece soddisfatto l’uomo
incappucciato “E ora andiamo!” per poi avviarsi.
“ASPETTA!”
ma fu richiamato da Seto atterrato a
pochi metri da lui “Tu chi diavolo sei?” e gli pose
questa domanda.
“Non
è necessario che tu lo sappia pivello!”
gli rispose questo senza considerarlo troppo.
“Come
osi!” e quella risposta fece infuriare il
Kaiba come poche volte nella sua vita.
“Oso
eccome! Sei ancora troppo giovane per
capire come ruota realmente il mondo e poi, guardati: stai ancora
tremando. Che
c’è? L’aver scoperto che lui esiste
davvero ti ha terrorizzato?” lo provocò il
misterioso figuro “Vuol dire che non hai ancora visto niente
di questo mondo.
Le sorprese sono a mala pena iniziate!” che sembrava saperla
lunga.
“Che
diavolo stai dicendo!” il Kaiba non riuscì
a dire altro.
“Lo
scoprirai presto!” gli rispose
l’incappucciato mentre cominciò ad avvisarsi
“Trai insegnamento da
quest’esperienza e vedi di scrollarti di dosso la paura o non
sopravvivrai a
lungo a questo mondo. Resterei volentieri un altro po’ a
darti qualche lezione
ma adesso ho del lavoro da fare e il tempo non è mai
abbastanza. Al prossimo
incontro!” per poi sparire nel nulla lasciando cadere un
bigliettino da visita.
“Dunque
è lui a muovere le fila!” il bruno
comprese che era il misterioso uomo incappucciato ad aver nascosto
l’esistenza
di Alucard e chissà di quante altre cose.
“Se è
come penso, lo rivedremo molto presto!”
commentò il Drago Bianco occhi blu
staccandosi dal suo protetto.
“Oh
non vedo l’ora!” esclamò Seto prendendo
il
biglietto ma nel farlo “Sto tremando!” si rese
conto che la mano tremava come
una foglia “Io sto tremando come un moccioso? È
assurdo!” per poi chiuderla
forte e…
KAPOM!
CRACK!
Colpire
il pavimento del terrazzo lesionandolo.
“Dannazione!”
non si era mai sentito così
impotente e questo lo mandava in bestia.
“Non è
un male avere paura, è una cosa naturale: con essa conosci i
tuoi limiti.
Impara ad andare oltre di essi e diventerai ancora più forte
di come sei
adesso!” il suo spirito gli venne in aiuto dandogli
un insegnamento di vita
mentre prese il biglietto passandoglielo.
“Sì!”
si limitò a rispondere il suo protetto
prendendo quel pezzo di carta “La prossima volta non
tremerò più!” facendo
questa promessa a sé stesso.
A
QUALCHE KILOMETRO DI’ DISTNAZA SOPRA UN PALAZZO
“Anf!
Anf!” la Gatta Nera respirava
affannosamente per calmare il cuore che pompava a mille “Sono
viva. Sono ancora
qui!” si disse per calmarsi “Padre, madre sono
ancora viva!” per poi riportare
alla mente il volto dei genitori, calmandosi “Ora va
meglio!” per poi
rimettersi in piedi “Non so chi fossero quei due sconosciuti
ma la prossima
volta dovrò stare attenta!” ripromettendosi questo.
La
spia soleana accese il suo GPS e controllò
gli altri luoghi da visitare “Andrò in Giappone a
Tomoeda, lì non dovrebbe
esserci nessuno!” e scelse la città dove viveva
Sakura Kinomoto “Prima però è
meglio riprendersi: la battaglia contro Seto Kaiba e
quell’essere mi ha
prosciugato!” ma prima doveva recuperare le forze in
previsione di una prossima
e imprevista battaglia così aprì la borsa che
aveva sempre con se tirando fuori
una scatola con dentro delle pillole della vita “Me ne
rimangono solo tre.
Dovrò fare rifornimento al più presto!”
e ne ingoiò una riprendendosi “Bene e
ora andiamo!” per poi alzarsi in volo verso la prossima
destinazione.
“Oh!
Davvero interessante!” commentò una voce e
poi una ragazza uscì dal suo nascondiglio dietro
l’antenna dello stesso tetto
“Era così presa da quello che è
successo prima che non ha notato la mia
presenza. Che pena!” rimanendo delusa dalla poca attenzione
della soleana.
Era
un’attraente biondina dalla pallida
carnagione. Indossava un abito nero alla Gotic Lolita con scollatura
generosa
che mostrava il petto ben sviluppato. Non mancavano guanti e stivali
neri
abbinati a un ombrello che teneva nella mano sinistra. I capelli biondi
era
legati dietro la testa da un’elaborata acconciatura ma
lasciavano che un lungo
ciuffo andasse in avanti coprendole l’occhio sinistro mentre
il destro era
verde.
La
misteriosa donna prese un telefonino da
sotto la gonna e compose un numero “Qui Hilda! Padroncino sta
venendo nella
vostra direzione!” e disse queste parole.
“Ottimo,
proprio come avevo previsto!”rispose la voce
dall’altra parte del
telefonino “Per il momento ritirati!”
per poi dare quest’ordine alla sua subordinata e chiudere la
chiamata.
“Come
desidera padroncino!” e questa ubbidì
senza fiatare e sparì nel nulla.
VICINO A TOKYO
“Come
immaginavo, ha scelto un luogo in cui è
sicura di non trovare nessuno. Ha commesso un grave errore!”
commentò divertito
l’uomo incappucciato mentre osservava la capitale nipponica
dall’alto della
torre panoramica.
“E’
sicuro di voler scendere in prima persona
padroncino?” gli chiese una ragazza dietro di lui.
Era
un’alta e atletica ragazza dalla pelle
ambrata e dai lunghi e lisci capelli blu notte che le scendevano fino
alle
ginocchia e gli occhi erano dello steso colore. Indossava un lungo
mantello
bianco, stile boss mafioso, mentre il petto era coperto da una stretta
fasciatura. Le gambe erano protette da lunghi e aderenti pantaloni
bianchi
mentre ai piedi aveva morbide scarpe dello stesso colore.
“Se
solo lo chiedesse, potremmo pensarci noi!”
seguita da un’altra appoggiata all’antenna.
Si
presentava come una bambina dalla pallida
carnagione. Indossava un lungo abito nero a un pezzo che le copriva
interamente
l’esile corpo con tanto di guanti per le mani e scarpette
nere. I lunghi
capelli biondi erano legati a due code laterali da dei nastri neri che
spesso
si muovevano come orecchie mentre gli occhi erano rossi.
“Aoi,
Mina c’è un motivo sul perché ho deciso
di scendere in prima linea e voi due e Hilda in quanto miei famigli lo
conoscete bene!” rispose loro l’uomo incappucciato
voltandosi verso di loro.
“Non
lo mettiamo in dubbio, ma è sicuro di
voler affrontare un semplice sicario quando potrebbe schiacciare
direttamente
il capo?” gli chiese la ragazza di nome Aoi Kunieda.
“Non
è nel suo stile affrontare i pesci
piccoli; quelli li ha sempre affidati a noi. Lei ha sempre fatto secchi
i
boss!” Mina Tepes lo aveva sempre visto agire in questo modo.
“Quelli
erano semplici umani ma gli avversari
sono soleani e so bene di che cosa sono capaci!” rispose loro
l’incappucciato
“E poi saranno un ottimo passatempo per ingannare
l’attesa di entrare realmente
in azione contro i demoni di Abhadon!” e non vedeva
l’ora scendere in campo.
“Perdoni
la domanda, ma perché non scende in
campo adesso contro Abhadon?” chiese di nuovo la blu.
“Perché
i pesci non sono ancora abbastanza
grossi!” le rispose questo mentre l’aria intorno a
lui vibrò.
“Non
sarà mica perché non vuole rivedere subito
un suo vecchio amico!” ma Mina sembrava sapere il vero motivo.
“E’
un altro motivo!” che l’altro non negò
“Adesso è tempo di andare! Voi tornate pure a
casa!” per poi congedare le due
ragazze.
“Si
padroncino!” rispose Aoi senza battere
ciglio “Aspettami Hilda, sto venendo
a
ridurti a un colabrodo!” perché voleva
andare a risolvere un conto in
sospeso con l’altro famiglio.
“Certo
ma prima ci sono due cose che devo
assolutamente comunicarle!” mentre Mina aveva delle
comunicazioni dell’ultimo
minuto.
“Sarebbero?”
chiese questo concentrandosi sulla
piccola bionda.
“La
signorina Integra ha chiamato poco fa al
suo numero privato. Sembrava furiosa per la vostra iniziativa di poco
fa. Le ho
risposto che le vostre regole non si discutono e che poteva mettersi le
sue
lamentele dove sapeva lei!” che comunicò la prima
insieme alla risposta che
aveva dato.
“Esattamente
come avrei risposto io, ottimo
lavoro!” rispose questo ridendosela da sotto il cappuccio
“E la seconda?” per
poi voler sapere l’altra novità.
“E’
un po’ brutta!” rispose la Tepes con tono
più serio “L’animaletto che avevate
adottato l’altro ieri è scappato dalla sua
gabbietta!” e gliela disse con i lacrimoni agli occhi.
“CHE
COSA!” fece l’uomo incappucciato crollando
in ginocchio “Perché? Perché mi hai
fatto questo Tiny. Pensavo mi volessi
bene!” piangendo grosse lacrime^^.
“Si
vede che non era un Pucci-pucci fedele
padroncino!” cercò di consolarlo Aoi
“Sfortunatamente i serpenti marini giganti
non sono molto giocherelloni!” dicendo la sua sul cosiddetto
Tiny^^.
“Ma
mi piaceva. Quando l’ho visto da solo che
cercava qualcosa da mangiare, ho pensato di portarmelo a casa per
curarlo dai
due piccoli pugni che gli avevo dato per farmelo amico!” si
lamentò l’altro con
i lacrimoni a palla che scendevano dal cappuccio^^.
“Suvvia
padroncino ne troverete un altro più
bello!” lo consolò Mina pronta a sostenerlo sempre.
“E
questo sarà così contento di giocare con voi
che non vi lascerà mai!” seguita da Aoi che non lo
avrebbe mai abbandonato^^.
“Sniff!
Sì avete ragione!” fece questo
rincuorato.
“Adesso
basta piangere! Mostrate a tutti di che
cosa siete capace!” lo incitò la Tepes invitandolo
a darsi una mossa.
“Siete
o no il Boss?” e anche la Kunieda fece
altrettanto.
“Sì
avete ragione!” rispose questo rimettendosi
in piedi “Devo smetterla di fare
simili
figuracce davanti a loro!” di sicuro non voleva
apparire così davanti alle
sue donne “Molto bene, andiamo a divertirci un
po’!” per poi recuperare la sua
freddezza e partire verso la cittadina della Kinomoto.
“Fissa
per i Pucci-pucci a parte, è perfetto!”
commentò Aoi che non vedeva difetti nel suo padroncino salvo
quello^^.
“E’
una cosa di famiglia dopo tutto!” le
rispose Mina che non ci vedeva niente di male “Andiamo e guai
a te se uccidi
altri animaletti mentre fai a botte con Hilda!” e riprese
duramente la collega
per quello che aveva combinato^^.
“Non
è colpa mia se mi è partito un fendente
che l’ha tagliato in due. Non farei mai un dispiacere al
padroncino!” rispose
l’altra offesa che era la causa della fuga/morte di Tiny^^.
“Mi
hai costretto a dire l’ennesima bugia al
padroncino e dici di non averlo fato apposta?” la
sgridò Mina mentre i suoi
occhi brillarono minacciosi “Hai la mia parola: se
dovrò fare di nuovo una cosa
del genere, ti dissanguo e ti lascio appesa a un palo per un mese
intero senza
cibo!” e sperava di essere stata chiara.
“CHE
COSA! PUNISCI SOLO ME E NON HILDA? ANCHE
LEI HA LA SUA PARTE DÌ COLPA!” gridò la
poverina che non voleva fare la parte
del capro espiatorio^^.
“Lo
stesso discorso vale per lei. E ora
andiamo!” la Tepes non avrebbe di certo risparmiato
l’altra ragazza e poi se ne
andò.
“Ehi,
aspettami!” seguita di corsa da Aoi^^.
CITTA’
DI’ TOMOEDA
“Carina!” commentò la Gatta Nera in
forma umana
mentre si guardava intorno “Qui non dovrebbero esserci
intoppi, o almeno spero.
Vediamo, la casa dovrebbe essere da questa parte!”
dirigendosi verso
l’indirizzo indicato dal GPS “Eccola!”
per poi fermarsi davanti a casa Kinomoto
“Niente di particolare ma ha un certo fascino!” e
il suo giudizio non fu
negativo.
Bip!
Bip!
Il
GPS si trasformò in un radar che verificò la
presenza di segni vitali all’interno della casa.
“Nessun
segno vitale, posso entrare
tranquillamente!” la ramata capì che al momento
non c’era nessuno ed entrò in
casa Kinomoto.
“Permesso!”
fece lei sapendo che non avrebbe risposto nessuno “Questi
terrestri hanno dei
gusti semplici ma molto carini. Non riesco a emettere un giudizio
negativo!”
stupendosi di non riuscire a criticare negativamente il posto.
La
Gatta Nera girò rapidamente il pian terreno
facendo attenzione a non lasciare traccia del suo passaggio ma non
trovò niente
che le potesse essere utile, poi passò al seminterrato ma
anche lì non trovò
niente a parte diversi libri e album fotografici.
“I
padroni di casa sono molto ordinati, non c’è
nemmeno un dito polvere!” commentò questa
sorprendendosi dell’ordine che aveva
trovato.
Infine
passò al primo piano e ì trovò le
camere
da letto, in particolar modo quella della piccola Kinomoto.
“Tombola!”
la Gatta Nera entrò subito in questa
cominciando a rovistare nei cassetti “Non
c’è bambina che non abbia un proprio
diario segreto. Sono sicura che… Eccolo!” e
trovò quello che sperava di
trovare: un diario chiuso da un lucchetto (no, non è il
libro delle Sakura Card
se qualcuno se lo sta chiedendo).
“Ecco
qua!” le bastò un attimo e il lucchetto
si aprì “Vediamo…” e
cominciò a scorrere le pagine alla ricerca di quello che
le serviva “Ecco. Questa è la data
giusta!” e trovò quelle che le servivano.
20
Giugno.
Caro
diario, finalmente la scuola è finita e posso iniziare
le vacanze.
Da
quando ho convertito la carta del Nulla in quella della
Speranza, mi sento molto meglio perché la mia piccola
famiglia si è ampliata
ancora e non posso che esserne felice.
21
Giugno
Pensavo
di poter trascorrere delle vacanze tranquille e
invece mi devo ricredere! Uffa!
Ho
solo il tempo di uscire e di incontrare le mie amiche e
Shaoran che si è di nuovo trasferito qui che mi trovo
davanti un tipo strano.
Dai lineamenti posso capire che è straniero, forse europeo;
sarà coetaneo di
Touya credo; mi somiglia un po’ almeno per quanto riguarda
colore di capelli e
occhi. Per sbaglio mi scontro con lui e lo sporco col gelato che avevo
appena
preso. Non so quante volte mi sia scusata, ma lui ha preteso che
facessi una
cosa per lui: che gli offra solo una granita nel pomeriggio e, per
dimostrare
di non avere brutte intenzioni, ha detto che potevo portare tutte le
persone
che volevo. Sono rimasta sorpresa per due cose: parla molto bene il
giapponese
come fosse la sua lingua e sembra nascondere qualcosa. Non so come
descriverlo,
ma sembra diverso.
A
questo punto non posso tirarmi indietro, andrò e
offrirò
una granita a questo ragazzo e porterò con me anche la mia
famiglia e Shaoran
(più che altro perché hanno insistito).
Speriamo
solo che le vacanze non prendano una brutta piega.
22
Giugno
Caro
diario…
Stento
ancora a credere a quello che ho visto ieri
pomeriggio.
Sono
andata con i miei al bar indicatomi dallo strano ragazzo
che ha detto di chiamarsi Nick… pensavo che avrei risolto
tutto senza finire
nei guai ma mi sbagliavo. Il signor Nick non è quello che
sembra. Non voglio
dire che sia una cattiva persona, anzi è gentilissimo e
anche di buon cuore. Ha
davvero una storia incredibile dietro di se e ora ha deciso di
condividerla con
più di qualcuno e tra questi ci siamo anch’io e
Shaoran.
All’inizio
non gli volevo credere ma, quando mi ha mostrato
direttamente la sua storia, non ho avuto più dubbi: tutto
quello che ci ha
detto, è vero.
Non
so se devo scriverlo su di te o meno. Per adesso devo
pensare a una cosa importante: c’è una scelta che
devo fare ed è una di quelle
da cui non si può tornare indietro. Ti faccio sapere presto.
“Che
cosa? Che storia ti ha detto?” fece la
Gatta Nera interrompendo la lettura tanto era l’emozione
“Chi è questo signor
Nick? Dai che sono a un passo dallo scoprirlo!” e
girò l’ultima pagina.
“Spiacente
ma la pacchia è finita!” disse una
voce proveniente dall’ingresso della stanza.
La
spia soleana trasalì e si voltò di scatto
verso il nuovo arrivato.
Chi
era? Ovvio Touya in persona appena tornato
dal lavoro.
“Come
hai fatto a mascherare la tua presenza!”
chiese lei che non si era accorta del suo arrivo.
“Non
ho fatto proprio niente. La colpa è tua
che ti sei lasciata prendere dalla lettura!” rispose il
Kinomoto con un ghigno
bastardo.
“Accidenti,
mi sono distratta!” pensò la ramata
digrignando i denti.
“Di
sicuro non sei un ladro: non si
attarderebbe a leggere un diario. Sei un servo di Abhadon?”
intanto il Kinomoto
giunse alla conclusione più logica cui potesse pensare ma
aveva toppato alla
grande.
“E
se anche lo fossi?” chiese la Gatta Nera “Chi è questo Abhadon?”
ma non sapeva di
chi stesse parlando.
“Allora
dovrei ucciderti!” rispose Touya con
calma glaciale “Ma la tua energia non somiglia nemmeno
lontanamente a quella di
un demone, quindi escludo anche questa ipotesi!” ma nel
percepire l’energia
proveniente dal corpo della ragazza capì che anche
quell’ipotesi era da
scartare “Allora? Mi vuoi dire chi e che cosa sei? Potrei
anche dimostrarmi
gentile e offrirti una tazza di tè!” per poi porre
gentilmente la sua domanda.
“Che
gentile, sono quasi tentata sai!” rispose
la soleana ricambiando il sorriso bastardo “Ma non ho tempo
da perdere con te e
non sei nemmeno il mio tipo!” liquidandolo con molta
gentilezza “Ma la parte
del parlare te la posso concedere. Solo che sarai tu a dirmi quello che
voglio
sapere e non il contrario!” e sparse per la stanza i suoi
particolari
ferormoni.
“Direi
che le trattative sono finite e la
stessa cosa vale per la trappola!” rispose il Kinomoto con un
sorrisetto
divertito.
“Trappola!”
e quella parola non piaceva per
niente alla spia.
“Ottimo
lavoro Touya, ora puoi dartela a
gambe!” dalla finestra della stanza entrò Ruby
Moon che invitò il ragazzo a
fuggire mentre nel palmo delle sue mani si formò un
cristallo scarlatto che
lanciò contro la soleana.
ZACK!
La
Gatta Nera evitò agilmente l’attacco ma non
si accorse che dietro di lei stava per arrivare un altro pericolo
cioè Spinel
Sun col suo vero aspetto.
KAPOM!
“Colpita!”
che la prese in pieno con un colpo
di testa.
“AGH!”
la ramata non si aspettava un simile
attacco e fu spinta verso l’esterno per di più
perdendo la presa sul diario che
stava leggendo.
“Ora
puoi filare bellissimo!” mentre la guardiana
della luna invitò il Kinomoto ad andarsene.
“Per
chi mi hai preso? Guarda che so il fatto
mio!” le rispose il fratello maggiore di Sakura schioccando
le dita cambiando
vestiti.
Ora
indossava una divisa interamente nera salvo
per il simbolo si un sole e una luna che s’incontravano
dentro un cerchio
magico. Comparvero inoltre un lungo mantello e una spada senza lama.
“Come
hai fatto?” fece incredula la ragazza.
“Ma
dov’eri quando ho chiesto a Eriol di
rendermi un mago?!” le chiese lui incredulo.
“Mi
stavo aggiustando i riccioli!” rispose lei
con un sorriso innocente.
“Ma
questa c’è o ci fa?” si chiese
il Kinomoto col tic nervoso^^ “Lasciamo
perdere e andiamo fuori!” e preferì andare a dare
man forte al guardiano del
sole.
“Sì
andiamo!” concordò la rossa.
Quando
i due uscirono, videro che era in corso
uno scontro aereo tra il guardiano del sole e la soleana tornata al suo
vero
aspetto.
“Cavolo
quant’è brutta!” fece disgustata Ruby
nel vedere il vero aspetto della spia.
“Non
è brutta, è una soleana!” le rispose
Eriol
sopra il tetto di casa Kinomoto “Ecco fatto! Con questa
barriera magica chi non
ha poteri magici verrà spostato in un altro piano
dimensionale!” mentre
schioccava le dita attivando una barriera magica per proteggere
città e
abitanti.
“Una
soleana? Sbaglio o Nick ci aveva
assicurato che sono esseri pacifici!” gli chiese Touya con
questo dubbio.
“Temo
che non avesse considerato dell’altro!”
gli rispose l’Hiragizawa con uno dei suoi enigmatici sorrisi.
“Come al
solito gli devi tirare le cose con la pinza!”
pensò il Kinomoto con il tic
nervoso.
“Non
dovremo andare a dare una mano a Spinel
Sun?” chiese Ruby Moon indicando il suo amico anche se per il
momento stava
tenendo testa alla Gatta Nera.
“Non
è necessario! Sta per arrivare qualcuno molto
più preparato di noi!” ma la reincarnazione di
Clow Reed sapeva che a momenti
sarebbe arrivato qualcuno che avrebbe suscitato sorprese.
“E
chi sarebbe?” chiesero insieme il Kinomoto e
il guardiano della luna.
“Aspettate
e vedrete!” si limitò a rispondere
il moro con un altro sorriso.
“Cattivo!
Almeno dammi un indizio!” si lamentò
Ruby Moon con tanto di lacrimoni.
“Tsk!
Figurati se lo fa!” ma il Kinomoto non ci
sperava proprio^^.
Intanto
nei cieli di Tomoeda stava continuando
il duello aereo tra i due felini.
“Prendi
questo!” Spinel Sun non si trattenne e
lanciò contro l’avversaria una grande sfera di
potere magico.
“Doble
Ganger protezione massima!” ma la spia
soleana bloccò l’attacco con la sua migliore
difesa. “Tutto qui gattino troppo
cresciuto?” per poi provocare l’avversario.
“Ha
parlato la distratta!” le rispose a tono
Spinel “Eriol ha detto che devo
trattenerla per almeno cinque minuti e poi farmi da parte.
Chissà chi sta per
arrivare!” ciò che doveva fare era solo
perdere tempo.
“CHI
SAREBBE LA DISTRATTA!” gli ruggì la Gatta
Nera con la venuzza pulsante.
“Tu!
Ti sei fatta fregare per ben due volte in
nemmeno due minuti da due persone diverse. Anche se io tecnicamente non
sono
una persona ma una creatura magica!” rispose tranquillamente
il nero guardiano
del sole “Solo altri dieci secondi!”
e il tempo stava quasi per scadere.
“Ora
ti faccio vedere io chi è la distratta!”
sibilò la Gatta Nera partendo all’attacco.
“Tre,
due, uno! Tempo scaduto!” intanto Spinel Sun
ultimò il conto alla rovescia
e si tenne pronto a cedere il posto a chi sarebbe arrivato dopo un
secondo.
“Bello
scontro, ma ora ci penso io se non ti
dispiace!” e questo non tardò nemmeno di un
istante bloccando il pugno della
Gatta Nera.
“Ma
questo è quell’uomo in nero!”
che lo riconobbe subito e sentì un brivido
scorrerle lungo la schiena.
“E’
tutta tua. Stavo solo aspettando che
arrivassi!” rispose il guardiano del sole all’uomo
incappucciato.
“Mi
stavi aspettando?” la cosa suonò assurda
alle orecchie del misterioso individuo “Il
tono della sua voce e l’odore non mentono. Come faceva a
sapere che sarei
arrivato!” e lo trovava davvero strano.
“Parlane
con Eriol dopo che hai finito. Con
permesso!” gli rispose Spinel per poi scendere verso il suo
gruppo.
“Eriol
Hiragizawa, la reincarnazione di Clow Reed! Non
c’è dubbio, è uno che sa il
fatto suo!” pensò l’uomo in
nero “E ora pensiamo a te!” per poi rivolgere
la sua completa attenzione sulla spia soleana.
“Non
so chi sei ma se ti metterai sulla mia
strada, morirai!” che malgrado usasse un tono fermo sentiva i
brividi
aumentare.
“Morire?
Povera sciocca. Le tue mani non sanno
di morte e i tuoi occhi mal celano la paura che stai
provando!” ma l’uomo in
nero non si fece ingannare “E poi so bene che non avresti
fatto niente a Seto
Kaiba: ti saresti solo limitata a tramortirlo e a prendere il suo posto
per un
po’. Mi sbaglio forse?” voleva vedere che cosa
avrebbe risposto.
“Non
dire fandonie. L’avrei ucciso per davvero
e avrei fatto fuori anche quell’essere in rosso se non avesse
usato quelle
mostruosità!” che negò tutto.
“Io
invece dico che tu speravi che Alucard
schivasse l’attacco!” ma l’altro la
sapeva lunga “Lui si diverte a lasciarsi
colpire per distruggere l’avversario su tutta la linea e poi
lo uccide senza
pietà mentre tu sei stata titubante sin
dall’inizio. Forse esteriormente lo
nascondi ma il tuo cuore dice altro, vero?” e non si sarebbe
fatto ingannare.
La
Gatta Nera si liberò con uno strattone e si
allontanò ansimante “Ma tu chi sei?”
riuscendo a dire solo questo.
“Una
leggenda sopravvissuta, se così posso
definirmi!” rispose questo mentre venne avvolto da
un’intensa luce nera con
contorno bianco.
Quando
si estinse l’uomo incappucciato era
sparito. Al suo posto era comparso un essere metà uomo e
metà leone dal corpo
interamente nero. Il corpo scolpito era alto cinque metri e mezzo. I
piedi
erano possenti zampe leonine, il volto felino era incoronato da una
folta
criniera mentre dietro la schiena si muoveva ipnotica una lunga coda
leonina
mentre le parti intime risultavano assenti. Gli occhi color azzurro
ghiaccio
rispecchiavano l’istinto e la forza che questo guerriero
celava dentro di se.
Sui definiti pettorali pendeva un ciondolo con una gemma nera che
risplendeva
di luce propria.
“Un
saturniano!” fece la Gatta Nera senza fiato
ma i suoi occhi caddero sul ciondolo dell’avversario
“Q-Quello è….” e non
riusciva a credere a quello che vedeva.
“Che
ti prende? Hai improvvisamente perso la
voglia di combattere?” la provocò il guerriero
nero che sembrava essere un
saturniano “Se non vieni tu, vengo io!” e
spalancò le fauci piene di denti
aguzzi “San Ryu no Hōkō!” da cui partì
un gigantesco vortice nero che si
abbatté su un’incredula avversaria.
“M-Ma
che diavolo ha fatto!” fece Touya senza
parole.
“Ha
lanciato un alto concentrato di acido e
buio dalla bocca!” gli rispose Spinel Sun con aria da
sapientone.
“Sì
ma che magia ha usato?” chiese Ruby Moon
che non aveva mai visto nulla del genere.
“Magia
Ammazza Draghi!” disse Eriol attirando
l’attenzione dei tre compagni su di se
“E’ un incantesimo molto raro che viene
insegnato agli umani cresciuti dai draghi. Chi è in grado di
usare questa magia
ha il potere di abbattere un drago: è chiamato Dragon
Slayer!” e dette una
rapida spiegazione.
“Dragon
Slayer?” ripeté il Kinomoto incredulo
da quello che aveva appena sentito.
“Sì,
per tua informazione anche Nick è un
Dragon Slayer ma tempo fa mi ha detto di preferire un altro termine:
Dragon
Knight!” lo avvisò l’Hiragizawa con
incredibile calma.
“Quindi,
quel tipo è un po’ come Nick vero?”
chiese Ruby Moon.
“Aspetto
a parte!” completò Spinel Sun.
“No,
non un po’!” li corresse il giovane mago
“Lui E’ come Nick e quel ciondolo ne è
la prova: il simbolo dei Sun’s Warriors!” rivelando
in parte l’identità del
guerriero.
“Che
cosa? Un altro Sun’s Warrior!” fecero i
tre increduli.
“Esatto!”
confermò Eriol.
“ARRGGHH!”
la Gatta Nera aveva ricevuto in pieno
l’attacco e il Doble Ganger le stava rigenerando le ferite
molto lentamente.
“Ti
credevo più dura di così ragazzina!”
commentò il misterioso Sun’s Warrior con un ghigno
bastardo.
“GH!”
con quell’ultimo gemito la soleana si
rimise in sesto ma era ansimante “Un
solo
attacco. Gli è bastato un solo attacco per ridurmi
così! No, è anche la
sorpresa a farmi quest’effetto. Lui è…”
e il motivo era la sorpresa di
essersi trovata avanti uno dei guerrieri che tutti credevano scomparsi.
“Oh,
capisco! Sei sorpresa!” commentò il
guerriero nero “Scommetto che adesso mi farai una domanda.
Avanti fa pure!” e
la invitò a chiedere quello che voleva.
“Tu…
Tu sei un Sun’s Warrior?” e questa la fece
col cuore in mano.
“Chissà!”
rispose questo senza far trasparire
nessuna emozione.
“Non
voglio una risposta così vaga. Voglio la
verità!” e quel modo di rispondere la
provocò non poco.
“Che
tono irrispettoso! Facciamo così prova a
colpirmi. Se ci riuscirai, risponderò
schiettamente!” e per provocarla
ulteriormente questo la invitò con la manina.
“Dannato!
NON MI’ PRENDERE IN GIRO!” e la Gatta
Nera abboccò all’esca con tutto l’amo
lanciandosi alla ceca sull’avversario.
La
spia soleana calò un pugno verso il
guerriero nero ma questo fu fermato dalla coda di lui.
“Un
po’ debole questo pugno. Riprovaci, sarai
più fortunata!” la provocò il guerriero
leone.
“DANNATO!”
e questa iniziò a lanciare calci e
pugni a raffica che furono tutti parati dalla coda dell’altro.
“La
mia coda si era un po’ arrugginita, grazie
per il buon risveglio muscolare!” la sfotté il
guerriero nero mantenendo le
braccia incrociate.
“SILVER
STORM!” la Gatta Nera lasciò perdere
gli attacchi ravvicinati e sfoderò uno dei suoi attacchi
migliori.
“Quest’attacco
non ha alcun effetto su di me.
Muro del Buio!” in risposta il saturniano creò dal
nulla un immenso muro fatto
di ombra che bloccò l’attacco senza problemi.
“ERA
PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO!” la Gatta Nera
apparve alle spalle del guerriero creando dieci braccia col Doble
Ganger e
ognuna di esse aveva in mano una sfera d’aria compressa
“SFERE TEMPESTOSE!” e
le lanciò tutte insieme.
“Doble
Ganger e potere del vento!” il guerriero nero si
allontanò di qualche metro
evitando gli attacchi “Per il primo
è
chiaro che si tratta di un potere ausiliario, ma quello del vento
è tipico dei
soleani verdi o dei loro discendenti, mentre lei ha la pelle nera.
C’è qualcosa
che non va!” perché stava riflettendo
sul modo di combattere
dell’avversaria.
“Che
c’è? Ti sei addormentato?” lo
provocò la
ramata con un ghigno bastardo mentre rilasciò i suoi
ferormoni nell’aria “Adesso
è mio!” ed era sicura di avere la
vittoria a portata di mano.
“Ci
mancava anche questa!” commentò il
guerriero nero “E va bene. Poniamo fine a questa
farsa!” e decise di terminare
questa battaglia.
“Fatti
sotto. Ti farò a p…” la Gatta Nera
aveva
recuperato la sua sicurezza ma…
KAPOM!
“AAAARRGGHH!”
non ebbe nemmeno il tempo di
terminare la frase che fu violentemente colpita allo stomaco da un
pugno.
“Ora ho
capito!” pensò il guerriero nero che era
l’artefice del pugno e scoprire in
qualche modo quello che voleva “Non so il motivo ma non
m’importa. Sarò gentile
e ti lascerò andare!” per poi afferrare la soleana
per il collo e decidere di
risparmiarla “Ma bada, la prossima volta non sarò
così gentile. E adesso
vattene!” per poi lasciarla andare.
“M-Mi
lasci andare? Ma perché?” e questa non
capiva che cosa l’altro avesse in mente.
“Non
è necessario che tu lo sappia! Sparisci!”
ma lui non dette nessuna spiegazione e le intimò di
andarsene via.
La
Gatta Nera non ci capiva più niente ma
decise di cogliere l’occasione e volò via
abbandonando la città di
Tomoeda.
“L’ha
lasciata andare? Ma perché?” fece
incredulo Touya.
“Forse
gli è venuto il mal di pancia?”
ipotizzò
Ruby Moon^^.
“Questa
non ha né capo né coda!” guadagnandosi
un’occhiataccia di Spinel Sun^^.
“Il
suo obiettivo non era ucciderla, ma di
allontanarla con la forza!” ci pensò Eriol a dare
la risposta giusta “E lei ha
colto al volo l’occasione o sarebbe morta per
davvero!” rendendosi conto che il
guerriero nero era molto forte.
Il
guerriero leone scese verso il gruppetto
“Sei un tipo sveglio Eriol Hiragizawa, ma non hai colto le
mie vere intenzioni!”
rivolgendosi direttamente al moro.
“Ma
come? L’ha sentito da quella distanza!”
fece incredula Ruby Moon.
“E
ho sentito anche il tuo commento signorina.
Per la cronaca, non ho mai sofferto di mal di pancia!” le
rispose il guerriero
nero.
“Eheh!
Stavo solo scherzando!” fece lei
imbarazzata.
“Tipico
tuo!” commentò Spinel con la maxi
gocciolona sul capo^^.
“E
allora dimmi, quali erano le tue vere
intenzioni?” gli chiese il giovane mago senza incrinare il
suo sorriso.
“Ottenere
informazioni!” rispose il guerriero
nero.
“E
come di grazia?” e la risposta non convinse
molto il Kinomoto.
“Mi
spiace ma al momento preferisco non lasciar
trapelare nulla su di me e sul mio gruppo, anzi vi chiederei di non
dire niente
a nessuno per il momento!” il grande uomo leone
però non concesse ulteriori
spiegazioni e chiese di mantenere il segreto.
“A
una condizione: devi rispondere a due
domande che ti farò!” Eriol si dimostrò
disposto ad accettare ma impose una
condizione.
“Non
ho alcun obbligo a rispondere, ma
considerando che non sono un telepate, acconsentirò. Fa bene
attenzione alle
domande che mi farai!” e questo accettò di buon
grado.
“Bene!
Non ti chiederò chi sei, perché credo di
saperlo già!” l’Hiragizawa fece
intendere che aveva un sospetto sull’identità
del guerriero “Tu sei un come Nick, cioè un
Sun’s Warrior e un Dragon Knight?”
e fece la sua prima domanda che erano due in una.
“Furbo il
moccioso!” pensò il guerriero che aveva
compreso il piccolo tranello “Il
termine Dragon Knight è stato coniato da Nick
perché non apprezzava quello
originale ma considerando che nemmeno a me piace cacciare i draghi,
l’ho
adottato anch’io: sono il Dragon Knight di Onysableth la
signora delle paludi e
ufficialmente sono il secondo!” e rispose alla seconda parte
della domanda quindi
anche Saeko aveva un piccolo segreto “Per quanto riguarda il
resto, io sono un
saturniano, cioè un abitante di Saturno e solo i soleani
possono diventare
Sun’s Warriors. Anche se i saturniani sono lontani parenti
dei soleani!” e in
modo molto contorto, rispose all’altra parte della domanda.
“Perché
fare un simile giro di parole?” si
chiese Touya che non capiva quel giro di parole.
“Per
confonderci!” gli rispose Spinel Sun che
aveva ascoltato con attenzione “Non ha né
confermato né negato di esserlo!” e
il motivo di quella spiegazione era stato chiaro.
“Mi
ritengo soddisfatto!” sorrise l’Hiragizawa
che aveva saputo ciò che voleva “E ora
l’ultima domanda. Sei con noi o contro
di noi?” e pose l’ultima domanda.
“Non
sono contro di voi, se è questo che vuoi
sapere, ma non sono nemmeno un vostro alleato, per il
momento!” rispose il
guerriero nero senza scomporsi “Ho risposto alle tue domande,
ora spero
manterrai il tuo impegno senza aggiungere altro!” e
sperò di aver raggiunto
l’accordo che voleva.
“Naturalmente!”
sorrise il giovane mago “E non
preoccuparti per loro, li convincerò io a non dire
niente!” e garantire anche
per i suoi tre compagni.
“Molto
bene!” annuì soddisfatto il guerriero
nero per poi librarsi in volo “A presto!” e sparire
nel nulla.
“Ehi
Eriol, si può sapere che cosa….” Touya
stava per riprendere il suo maestro ma si bloccò di colpo e
la stessa cosa
successe a Ruby Moon e Spinel Sun.
“Perdonatemi
amici ma per il momento è meglio
che dimentichiate di aver assistito a questa conversazione!”
l’Hiragizawa aveva
attivato un incantesimo di memoria “Ricorderete tutto quando
lo incontrerete di
nuovo!” e schioccò le dita per renderlo effettivo
e poi annullò la barriera che
avvolgeva la città.
“Ehi
che è successo? Dov’è finita quella
donna?” come risvegliatosi da un improvviso torpore, il
Kinomoto si guardò
intorno confuso “E poi perché indosso
l’abito a battaglia?” per poi notare il
modo in cui era vestito.
“Donna?
Quale donna?” chiese Ruby Moon “A parte
la sottoscritta non ce ne sono altre!” e fece una piroetta
per farsi notare.
“Di
sicuro non si stava riferendo a te!” la
riprese Spinel Sun tornando al suo aspetto di cucciolo
“Comunque Eriol che ci
facciamo qui a casa Kinomoto, per di più pronti a
combattere?” e chiedere
chiarimenti al suo creatore.
“Stavamo
per allenare Touya ragazzi. Ve lo
siete dimenticato?” rispose calmo il ragazzo senza incrinare
il suo sorriso.
“Ah,
allora che stiamo aspettando?” fece il
Kinomoto che non chiedeva di meglio “Però
è strano. Perché mi viene in mente il
volto di una ragazza che non ho mai visto? Forse
l’avrò sognata!” convincendosi
che era stato solo un sogno.
“E
dimmi com’era questa ragazza? Era bella come
me?” chiese la guardiana della luna che si
aggrappò alle spalle del ragazzo.
“Molto
Meglio! Se esistesse davvero, potrei
anche chiederle un appuntamento!” rispose il fratello
maggiore di Sakura
scrollandosela di dosso e scappare dentro casa^^.
“NUUUUU!
SONO IO LA PIU’ BELLA E POI SONO
REALE!” protestò lei seguendolo.
“Ah!
Quanto casino che fa!” si lamentò il
guardiano del sole entrando nell’abitazione.
“Magari
un giorno potresti incontrarla per
davvero e chissà!” sorrise Eriol seguendo il
piccolo custode “Perdonatemi amici,
ma per il momento è
meglio così!” per il momento era meglio
prepararsi per altro.
PER
I CIELI
La
Gatta Nera stava volando a tutta velocità
per allontanarsi il più possibile dal guerriero nero.
“Non
ci sono dubbi: era un Sun’s Warrior!”
disse certa “Questo vuol dire che loro sono più
vicini di quanto pensassimo, ma
perché non tornano a casa?” chiedendosi il
perché il gruppo non aveva fatto
ritorno sul Sole “E se gli umani che mi sono stati indicati
avessero un qualche
legame con loro?” si chiedeva se i Sun’s Knights
c’entrassero qualcosa “Beh
questo sarai tu a dirmelo Aster Phoenix e lo farai volente o nolente
oppure
sarai il primo che ammazzerò per davvero!” e aveva
già scelto il suo prossimo
bersaglio.
OBLIVION
In
tutta Oblivion c’era un luogo il cui accesso
era consentito solo a pochi privilegiati: le stanze personali di
Abhadon. Solo
coloro che venivano ritenuti degni dall’oscura
entità potevano accedervi: chi
violava questo divieto ne pagava le conseguenze con la vita.
Si
trovavano al limite dell’oscuro regno
delimitate da un grande portone fatto di un misterioso materiale
indistruttibile: era incorniciato da incomprensibili rune mentre al
centro vi
era una misteriosa immagine che mostrava due esseri di spalle davanti a
un
trono.
Oltre
il portone vi era una semplice e spoglia
anticamera.
Oltre
l’anticamera vi era una grande stanza
avvolta dall’oscurità: ai lati erano presenti
diversi tavoli sopra i quali si
trovavano oggetti di varia natura, cioè tutti i manufatti
magici di cui
l’oscura entità era entrata in possesso; al centro
vi erano quattro teche di
vetro, una era vuota mentre le rimanenti tre contenevano tre corpi
chiusi nel
ghiaccio. Chi mai erano costoro?
Alla
fine della stanza vi era un trono fatto di
ossa e sangue e su di esso vi era seduto proprio lui, Abhadon. Il suo
volto era
nascosto da una tenda.
“Ho
deciso! È ora di fare un passo avanti!”
l’oscura entità uscì dal suo momento di
riflessione e aprì gli occhi “Cheshire
compari al mio cospetto!” e convocò il famiglio di
Raptomort.
PUFF!
“Che
cosa vuoi da Cheshire, brutto Abhadon!”
che rispose alla chiamata senza alcun rispetto.
“Voglio
che tu vada in giro per le varie
dimensioni esistenti. Trova persone o creature avvolte
dall’oscurità e fanne
una lista con particolare attenzione alla loro individualità
e al loro modo di
pensare. Sceglierò io i più idonei!”
gli ordinò l’entità oscura.
“Come
vuoi. Quanto tempo ha Cheshire?” gli
rispose il famiglio con una certa riluttanza per poi chiedere il tempo
che
aveva a disposizione.
“Hai
cinque anni!” gli rispose Abhadon
facendogli capire che la missione era a lungo termine.
“Come
mai così tanto?” chiese Cheshire che non
capiva perché gli venisse concesso così tanto
tempo.
“Limitati
a eseguire il mio comando gattino!”
ma Abhadon non aveva la voglia di discutere col famiglio.
“Attento
brutto Abhadon, Cheshire ti obbedisce
solo perché me lo ha detto padron Tom, altrimenti non
esiterei un istante a
cavarti gli occhi!PFFF!” gli soffiò contro il
famiglio assumendo sembianze
umane.
Era
un giovane rosso dal volto pallido e di
medie dimensioni. L’occhio destro era coperto da una ciocca
di capelli mentre
quello sinistro era rosso sangue; si potevano notare le orecchie feline
che
facevano capolino sulla testa. Indossava un lungo e aderente soprabito
nero
coperto da una giacca a coda d rondine mentre al collo indossava un
sonaglio
dorato. Non mancavano pantaloni rosso sangue che coprivano le gambe. Al
posto
di mani e piedi vi erano delle nere zampe feline: in particolar modo
quelle
anteriori erano grosse e attraversate da cuciture a X. Dietro il bacino
si
muoveva libera la coda che nel mezzo era divisa in due.
“Che
paura!” fece Abhadon senza alcun timore
“Ora vai. Se farai il bravo, sarai raggiunto dal tuo adorato
padrone quando
passerà il periodo di punizione!” e lo
congedò dandogli questo piccolo
incentivo.
“Certo
che Cheshire va!” e il famiglio non poté
fare altro che obbedire “Padron Tom
lo
faccio solo per voi! Forse potrà rivedere anche lei!”
per poi fare questo
pensiero e sparire.
“Seguilo.
Tienilo d’occhio fino a quando non
verrà raggiunto da Raptomort o da qualcun altro!”
Abhadon si rivolse a qualcun
altro che era dentro la stanza.
“Come
desidera mio signore!” rispose una figura
nell’ombra sparendo nel nulla.
“Uhuhuh!
Vediamo fino a quando vi spingerete
mocciosi!” per poi alzarsi dal trono e tendere una mano in
avanti “Per il
momento creiamone quattordici, poi vedrò se aumentare o
ridurre il numero!” e usò
un incantesimo creando delle misteriose vesti. Che cosa voleva fare?
Intanto
per i corridoi di Oblivion.
“DOVE
SONO I QUARTIERI DELLA DECIMA!” chiese
Lucyferia euforica.
“PER
DI’ QUA!” le rispose Lady mentre
trascinava il suo povero maestro che affondava le unghie nel pavimento.
“CHE
QUALCUNO MI’ AIUTI!” gridava il poverino^^
“E COMUNQUE STATE ANDANDO DALLA PARTE SBAGLIATA!”
facendo anche da
navigatore^^.
“Ma
che dici! Io ricordo che per la decima
bisogna andare da questa parte!” fece la strega diabolica.
“Sbagliato!
Per di qua si va in un’altra
direzione!” l’ammonì lo stregone che
abbassò il tono di voce “Questa è la
zona
della nostra armata!” ed era chiaro il perché: non
voleva farsi vedere ridotto
in quello stato dai suoi compagni^^.
“La
nostra… Oh cazzo, è vero! Ho preso il
corridoio sbagliato!”e la mora capì di aver per
davvero sbagliato strada^^.
“E
qual è il problema? Torniamo indietro e
basta!” Lucyferia non si preoccupò troppo della
cosa.
“Certo,
ma prima perché non passiamo a salutare
qualcuno?” la mora era d’accordo ma propose di
fermarsi un po’ e il tono che
aveva usato non prometteva niente di buono^^.
“No,
ti prego! Non farlo!” e Raptomort la pregò
in ginocchio di non farlo.
“Spiacente
Rap!” si limitò a dire la strega con
un ghigno bastardo.
“Kukuku!
Quanto sei diabolica sorellona!”
ghignò la rosa.
“Posso
fare di peggio sorellina!” rispose
l’altra guardandola con sguardo d’intesa.
“E
uno e due e
tre! C’E’ NESSUNO! ABBIAMO UNA SORPRESA PER VOI
RAGAZZI!”
Le
due presero un grosso respiro e gridarono a
pieni polmoni verso il grande corridoio ma nessuno dette loro risposta.
“Beh!
Perché non viene nessuno?” si chiese la
rosa piena di punti interrogativi.
“Forse
non abbiamo gridato abbastanza forte!”
disse la mora.
“No,
vi hanno sentito ma dopo i casini che
avete combinato, preferiscono starvi alla larga!” rispose
loro Raptomort e
questo lo sollevava parecchio^^.
“Dannati!
Come osano ignorarci!” ringhiò
Lucyferia con un diavolo per capello.
“E
pensare che con loro ci siamo andate
leggere!” stessa cosa per Lady che aveva pensato di fare meno
danni nella sua
armata.
“Se
spiare i membri maschi durante i loro
momenti di relax, legarli a letto nel sonno e spogliarli,
scarabocchiare i loro
attributi, fare foto, rubare le mutande di tutti per vedere chi
è messo meglio
e la frusta li chiamate andarci piano, non oso immaginare che cosa
facciate
agli altri!” al solo pensiero di quello che le due
combinavano ogni volta
facevano venire i capelli bianchi al povero stregone^^.
“Oh
non hai idea di quello che facciamo agli
altri!” gli rispose il dodicesimo generale infernale con un
ghigno diabolico.
“Dovresti
vedere che spettacolo ci lasciamo
sempre dietro!” e quello della strega diabolica non era da
meno.
“Preferisco
non saperne niente!” il povero
stregone aveva altri problemi di cui preoccuparsi^^.
“Zzz…Zzz!”
in quel momento si sentì un leggero
ronfare nel corridoio.
“Eh!
Vuoi vedere che si è addormentato di nuovo
in mezzo al corridoio?” fece Lucyferia che sapeva chi era il
tipo.
“Peggio
per lui. Gli daremo un bellissimo
risveglio!” disse la mora con una bella idea in mente.
“No!”
esclamò Rap mentre fu trascinato lungo il
corridoio che conduceva alla sua armata^^.
Non
appena il terzetto ebbe svoltato l’angolo,
trovarono un particolare ostacolo che bloccava la strada: uno strano
tipo che
dormiva sdraiato a terra^^.
Era
un alto uomo biondo dalla pelle chiara. I
lunghi capelli color dell’oro gli incorniciavano il perfetto
viso al momento
rilassato. Indossava un lungo abito signorile tutto nero che copriva
una
camicia di pizzo bianca mentre degli aderenti calzoni neri gli
coprivano le
gambe. Sembrava un comune umano ma in realtà era il drago
folle Jabberwocky,
capo dei draghi facenti parte della quattordicesima armata infernale.
Il suo
nome umano era Vincent Nightray: intelligente, freddo e calcolatore
nonché
amante dei peluche di pezza che adorava tagliare con delle semplici
forbici.
Era uno dei draghi più temuti tra i suoi simili, non solo
per i suoi poteri ma
anche per ciò che aveva fatto in passato: aveva sterminato
senza pietà dei
cuccioli di drago e questo era considerato un crimine punito solo con
la morte.
Nonostante il suo potere, aveva un difetto: a causa di un suo potere
secondario
soffriva di narcolessia quindi in diverse occasioni chiudeva gli occhi
di
diverso colore (il destro era rosso mentre il sinistro era dorato) e
iniziava a
ronfare^^.
“Ma
guarda come dorme beato!” sorrise Lucyferia
piegandosi verso di lui “Sono quasi tentata di dargli un
bacino!” tanto da
potergli sfiorare le labbra.
“Ma
così non sarebbe divertente!”
l’ammonì Lady
con un ghigno bastardo.
“Hai
ragione!” concordò la sua compagna di
scorribande “Allora vediamo di svegliarlo per
bene!” e già era pronta a farlo.
“Non
vedo, non sento e non parlo!” mentre Rap
si coprì la faccia e si tappò le orecchie con i
pollici^^.
KAPOM!
KAPOM!
“SVEGLIATI
DISGRAZIATO!”
Le
due lo svegliarono menandogli un potente
pugno in testa.
“AHIA!”
e il biondino si alzò di botto
tenendosi la testa dolorante “NON STAVO DOR…. Oh
ciao Lady, salve Lucyferia!” e
nel vedere chi era stato a colpirlo, calò di colpo il tono
di voce tirando
fuori un sensuale sorriso.
“Ma
quanto sei educato Vince! Non è che ci stai
provando con noi?” gli chiese la rosa “Nuuuuu!
Perché ha smesso di gridare? Volevo torturalo un
po’!” mentre dentro di se
si disperava^^.
“Non
attacca Vince, tuo fratello è molto più
spontaneo!” lo riprese la mora.
“Suvvia
Lady non essere così fredda con me,
ormai sei di famiglia no?” sorrise il Nightray.
“Ma
fammi il favore!” protestò la mora.
“Come
sei fredda mia… E lui chi sarebbe? Un tuo
nuovo giocattolo?” poi il biondo notò Raptomort
che non riconobbe subito.
“Cazzo!”
il povero stregone sudò freddo.
“Oh,
è solo Rap durante il suo periodo di
punizione!” gli rispose Lucyferia.
“Che
cosa? Quello è Raptomort? Uhuhuh! Non lo
facevo così mingherlino in forma umana!”e nel
saperlo Vincent trattenne a
stento le risate.
“Attento
a come parli moccioso! Sarai anche un
potente drago ma rispetto a me non sei nulla!” offeso
nell’orgoglio lo stregone
lo sfidò con lo sguardo.
“O
per favore cameriera non mi faccia male.
Anzi fai il tuo lavoro e servimi del tè!” lo
sfotté l’altro per niente
intimorito.
“Come
osi!” gli ringhiò contro il moro.
“ALT!”
tra i due si frappose la mora “Rap è il
mio schiavetto adesso quindi vattene a cercare uno tutto
tuo!” e s’impose sul
Nightray “E tu Rap servici tè e
pasticcini!” per poi cominciare a dare ordini
al suo maestro.
“E
non dimenticare di farci aria con un bel
ventaglio!” seguita a ruota da Lucyferia^^.
“Che…
CHE COSAAAAAAAAAA!“ e questo fece
sgranare gli occhi del povero stregone “ANDATEVI A FICCARE
TE’ E PASTICCINI
DOVE SAPETE VOI!” per poi iniziare a sclerare di brutto^^.
“Ricorda
che sei vincolato Rapty!” la sua
allieva gli rinfrescò la memoria sventolandogli il contratto
in faccia.
“E
se non obbedisci, sono dolori!” rise
diabolica la rosa sorellina.
“Ma...
Ma... ” e il poverino non sapeva come
ribattere.
“Uhuhuh!
Com’è divertente!” se la rise Vincent
“Perché non mi fate giocare un po’ con
lui? Magari gli strappo accidentalmente
qualche arto mentre mi serve!” e i suoi occhi brillarono di
una folle luce
assassina. Non per niente era Jabberwocky.
“Vincent
falla finita e anche voi!” ma una
nuova voce suonò alle spalle del biondo ed era molto
nervosa. Chi era? Niente
meno che Dark Marik.
“Oh
figliolo! Meno male che ci sei tu!” e nel
vederlo Raptomort tirò un sospiro di sollievo.
“Ciao
fratellone come va?” lo salutò Lady con
la manina.
“Ti
vedo bene tesoro!” lo salutò invece
Lucyferia.
“Andiamo,
lo sai che scherzavo!” commentò
invece Vincent.
“Ti
conosco bene Vincent!” gli rispose il
demone interiore dell’Ishtar che era il suo generale
(sì, avete capito bene,
Dark Marik è il quattordicesimo generale infernale)
“Quanto a te Lady, togli
immediatamente quello schifo dal mio Papy o ne pagherai le
conseguenze!” per poi
rivolgersi alla mora con tono raggelante poiché considerava
lo stregone come il
padre che non aveva mai avuto.
“Il
mio ragazzo!” fece questo con le lacrime
agli occhi^^.
“Fratellone
caro, ti ricordo che il sommo
Abhadon mi ha dato il compito di punirlo e non ho restrizioni al
riguardo!” ma
Lady non aveva intenzione di ascoltarlo, era lei ad avere il coltello
dalla
parte del manico.
“Ed
è un ordine dato dal Sommo Abhadon. Anche
se sei uno dei cinque più forti tra noi generali infernali,
non puoi opporti!”
e Lucyferia dette corda alla sorellona.
“Proprio
perché sono uno dei cinque più forti,
ho qualche privilegio rispetto agli altri!”
ribatté Dark Marik “E ora fai come
ti dico, o forse vuoi disubbidire a un ordine del tuo
generale?”e s’impose
nuovamente sulla mora.
“Vediamo
come risponde adesso!” si chiese Vincent in attesa
della risposta della
mora.
“Ma
certo, non ci sono problemi fratellone!”
rispose Lady con un solare sorriso.
“Quel
sorriso…” che non piacque al ragazzo di
colore.
“Prima,
però, gustati un mio piccolo regalino!”
la mora puntò un dito verso di lui e un fascio nero
colpì la testa del suo
generale.
“Che
cosa speri di... Uh! Un i-Pod?” Dark Marik
non temeva gli incantesimi della mora ma quando vide che cosa aveva
alle
orecchie la guardò confuso.
“E
via!” la mora schioccò le dita e…
“Che
cosa stai… Eh!” il generale infernale non
capiva che cosa stesse per succedere ma poi l’I-Pod si accese
e partì una
canzone molto particolare “NO! UN! DOS! UN DOS TRES!
CHOCOLATE” e un attimo
dopo iniziò a ballare come un matto, il ballo salsa e
merengue di Chocolate
^^.
“MUAHAHAHAH!
TROPPO DIVERTENTE!” la mora crollò
a terra per le troppe risate.
“MUAHAHAHAH!
FREGATO DA UN BALLO DI’ GRUPPO! E’
IL COLMO!” seguita a ruota da Lucyferia.
“CHHHEEEEE!”
mentre Rap lo guardò con la
mascella slogata^^.
“Ahahah!
In effetti, è questo il suo punto
debole: quando sente quella canzone la balla fino alla fine!”
se la rise
Vincent che conosceva bene i suoi vizi “Ma come farete quando
finirà la
canzone?” peccato che durava poco più di tre
minuti.
“Tranquillo!
La ripete all’infinito!” gli
rispose la mora in un momento di lucidità.
“Capisco!
Quindi basta togliere le cuffie o
spegnere quel giocattolo per farlo rinsavire vero?” chiese il
biondo che aveva
capito il modo per far tornare alla normalità il suo
generale.
“Guai
a te se lo fai Vincent!” ma qualcuno gli
si avvicinò furtivo puntandogli la lama di un fioretto alla
gola.
“Ti
avverto, anche se sei mio fratello, se
disturbi il divertimento della nostra amata, non te la
perdono!” e una pistola
gli fu puntata alla tempia sinistra.
“Non
intendevo fare questo fratellone. Non
farei mai uno sgarbo alla cara Lady!” rispose il biondo
voltandosi verso chi
gli puntava la pistola.
A
minacciare Vincent erano stati due ragazzi di
circa venticinque anni.
Il
primo ad aver parlato era un alto ragazzo
dalla chiara carnagione e dai lunghi capelli verdi che ai lati finivano
con
delle curiose saette; la lunga chioma copriva parte del bellissimo viso
e
l’occhio destro mentre il sinistro era di un verde acqua e di
esso sotto vi era
un piccolo neo; indossava un lungo cappotto rosso chiuso da lucenti
bottoni
dorati e da una cintura di pelle; le gambe erano protette da aderenti
pantaloni
neri mentre ai piedi indossava degli stivali bianchi.
L’altro
era un alto e pallido moro dagli occhi
come topazi; indossava un elegante cappotto nero che teneva aperto in
modo da
mostrare una camicia bianca di pizzo, mentre le gambe erano protette da
aderenti pantaloni di pelle nera e i piedi da stivali di pelle; non
mancavano
un paio di guanti bianchi e un cappello nero da lord in testa.
I
loro nomi erano Fried Justine e Gilbert
Nightray ed erano i famigli di Lady ed anche loro erano due potenti
draghi.
Il
vero nome di Fried era Cyan Bloodbane ed era
un drago delle foreste: era abile in tutti i campi e anche un
eccellente
maggiordomo. Serviva fedelmente la sua protetta ed era anche uno dei
suoi
amanti preferiti. Ogni desiderio della sua signora, anche contrario a
quello di
Abhadon stesso, era ordine per lui. Era composto e rilassato ma bastava
un
niente perché diventasse spietato. La sua unica debolezza
erano le gomme da
masticare: era ossessionato dal desiderio di creare il più
grande palloncino
dell’universo ma ogni volta falliva miseramente^^.
Gilbert
invece si chiamava Raven ed era il
fratello maggiore di Vincent/Jabberwocky e Saeko/Onysableth
(sì la Busujima
aveva due fratelli maggiori entrambi schierati dall’altro
lato della barricata
per disperazione sua e soprattutto della madre) ed era un drago nero.
Anche lui
serviva fedelmente Lady seguendo ogni suo ordine. Come quasi tutti gli
esponenti della sua razza, era leggermente sadico ma verso le donne
sapeva
essere alquanto galante e finto timido soprattutto verso quelle che gli
ricordavano la madre cui, malgrado la scelta che aveva fatto,
continuava ad
essere legato. Cosa incredibile da credere, aveva paura dei gatti:
bastava che
ne vedesse uno per bloccarsi come una statua e fumava sigarette^^.
Grazie
a loro Lady, oltre ad essere una furia,
era anche diventata una Dragon Slayer capace di usare sia la magia
dell’acido
sia quella della foresta e questo la rendeva un avversario davvero
temibile.
Questo spiegava anche il perché Vincent la chiamasse
sorellina: era stata in
parte tirata su dal fratello.
“Oh
i miei amori sono venuti a sostenermi. Non
era necessario che veniste!” sorrise la boccolosa mora che
adorava le
attenzioni dei suoi amori.
“Sorellona
vorrei avere la fortuna che hai tu!”
mentre Lucyferia la invidiava unicamente per questo.
“Ma
non devi invidiarla Lucyferia. Siamo
disponibili anche per te!” le rispose Fried che, in quanto
sorellina della sua
amata, la riteneva una sua pari.
“Finiamo
qui e poi ti consoliamo!” seguito da
Gilbert che l’adorava quanto la sua Lady.
“Quanto
siete galanti!” quelle attenzioni
emozionarono non poco la rosa.
“Ne
dubitavi sorellina!” le disse la mora.
“Come
ho fatto a cadere così in basso!” si
lamentò in silenzio il povero Raptomort che voleva diventare
microscopico^^.
“Fratello,
perché non mi levi quella pistola dalla
testa? E anche tu Fried, per favore. Prendo il mio socio e me ne vado
via senza
dire niente!” intanto Vincent preferì essere
diplomatico con i suoi due
compagni. Del Justine non gliene importava nulla ma al fratello non
avrebbe mai
torto un capello.
“Fa
pure. Prenditi quella schiappa del tuo
padrone e vattene!” gli rispose il verde con tutto il
rispetto che aveva verso
il generale infernale.
“Attento
Fried, lo sai che Dark Marik potrebbe
ucciderti senza problemi. Oppure vuoi che ci pensi io?” ma al
Nightray minore
non piaceva quel tono e si difese il suo socio.
“Vincent!”
ma la voce del fratello maggiore
s’impose su di lui.
“Ve
bene fratellone!” rispose lui cambiando
modo di fare “Vediamo di… ma guarda si
è addormentato in piedi!” e nell’andare
a prendere il suo generale, vide che questo aveva preso sonno
“Si vede che sei
proprio… Zzz... Zzz…!” e un attimo dopo
lo seguì a ruota^^.
“MUAHAHAHAH!
SONO CROLLATI INSIEME!” se la rise
Lady.
“Quanto
sono pucciosi!” se la rise Lucyferia.
“Uff!
Ti pareva!” sospirò Fried.
“Già!
Ci toccherà portarli in spalla!” seguito
da Gilbert “Scusateci ragazze. Ora dobbiamo occuparci di
questi due!” che si
scusò con le due ragazze.
“Dateci
un paio di minuti e saremo subito a
voi!” concordò Fried.
“Fate
con calma, amori miei. Nel frattempo
andremo a trovare i membri della decima!” disse loro la mora
che decise di
tornare al suo progetto iniziale.
“Nel
frattempo sarà Rap a farci compagnia!”
mentre Lucyferia indicò lo stregone.
“No,
non c’entro nulla!” protestò lui^^.
“Allora
ci vediamo tra un po’!” disse Fried
mentre si caricò Dark Marik sulle spalle “E tu
vedi di fare il bravo!” e
rivolgersi minaccioso a Raptomort.
“E
vedi di non far arrabbiare le nostre amate o
ti faremo passare le pene dell’inferno. Capito, nostra timida
cameriera?” e non
fu da meno Gilbert mentre teneva in braccio fratello.
“S-Sì!”
rispose il povero stregone che sapeva
di che cosa erano capaci quei due “Se
solo avessi i miei poteri, vi aggiusterei io!” ma
dentro di se fumava di
rabbia.
“BENE
ALLORA!” Lucyferia afferrò il loro
schiavetto per un braccio.
“ANDIAMO
DALLA DECIMA!” mentre Lady pensò
all’altro e insieme si trascinarono il povero stregone lungo
il corridoio da
cui erano venute^^.
“Andiamo
anche noi!” intanto Fried si diresse
verso la parte opposta.
“E
facciamoci trovare pronti per le nostre
dee!” seguito da Gilbert che aveva già qualche
bella idea in mente.
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
Il gruppo dei Sun’s
Knights ha capito chi sarà il loro
prossimo avversario quindi comprendono di doversi dare una mossa a
scappare
dalla dimensione satellite. Intanto la misteriosa creatura comincia a
muovere
le pedine verso la vendetta.
La Gatta Nera raggiunge Aster ma si
trova a combattere
contro tre Sun’s Knights e un alleato molto agguerriti. La
situazione degenererà
a tal punto che arriverà un terribile rinforzo dal Sole:
Gilgamesh farà la sua
comparsa. Ma in difesa della Terra c’è anche
qualcun altro e non esisterà a
intervenire.
A Oblivion continuano le mini
avventure di Lady e
Lucyferia che si trascinano dietro il povero Raptomort^^.
Questo e altro nel prossimo
capitolo.
Thuban, Aldibah e Kuma sono
ispirati alla serie
<< La ragazza drago >> di Licia Troisi
mentre Skiendros, Sableth e
Namor sono mie creazioni personali.
Maka Albarn, Soul Eater, Death the
Kid, Blackstar e
Tsubaki sono personaggi del manga/anime di Soul Eater.
http://cdn.cinetivu.com/wp-content/uploads/2010/09/soul-eater.jpg
Zenjiro Saotome, Hilda e Aoi
Kunieda sono personaggi
del manga/anime di Belzebub.
http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20111030172724/beelzebub/es/images/f/f5/320px-Saotome.jpg
http://media.animevice.com/uploads/1/12218/398757-beelzebub_episode_01__1_.png
http://media.animevice.com/uploads/1/18983/342077-be3.jpg
Dohko di Libra è uno dei
migliori personaggi di
manga/anime di Saint Seiya.
http://andromede91.a.n.pic.centerblog.net/o/6bf5842e.jpg
Igneel e Grandine sono personaggi
del manga/anime di
Fairy Tail. Compariranno anche loro? Non ve lo dico^^. Anche Fried
Justine
viene da questa storia.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20111116195316/fairytail/images/4/41/Igneel02.jpg
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20121014172147/fairytail/images/d/d4/Grandeeney_Prop.PNG
http://static.zerochan.net/Freed.Justine.full.984392.jpg
Mina Tepes è il
protagonista femminile del manga/anime
Dance in the vampire bund.
http://media.animevice.com/uploads/0/2262/190607-dance_in_the_vampire_bund_5_1680.jpg
Seto e Dark Marik sono personaggi
del manga/anime di
Yu-gi-oh.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20130916035721/villains/images/1/12/SETO_KAIBA.png
http://images4.fanpop.com/image/photos/19500000/Dark-Marik-pictures-yu-gi-oh-19541406-454-351.png
L’idea
dell’ossessione di Dark Marik per Chocolate mi
è venuta in mente da un video che ho visto su youtube^^. Per
chi lo volesse
vedere, ecco il link^^
http://www.youtube.com/watch?v=lUPC-oLlbV4
Cheshire, Vincent e Gilbert
Nightray sono dei
personaggi del manga/anime Pandora Hearts.
http://tiger.towson.edu/~tgreen24/pandora%20hearts%20-%20cheshire.jpg
http://www.cute-factor.com/members/sunira-albums-pandora-hearts-odds-ends-artbook-picture20202-gilbert-nightray-raven-vincent-nightray.jpg
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Capitolo 51 *** Per la Terra - prima parte ***
51. per la Terra parte prima
Salve
a tutti e finalmente
ben ritrovati^^.
Sì,
so bene di essere in
tremendo ritardo di molti mesi e credetemi quando vi dico che mi
dispiace. Sono
molti i motivi che mi hanno fatto ritardare.
Posso,
però, dire una cosa
per discolparmi: una parte del ritardo è anche dovuta a un
paio di piccole
sorprese che sto preparando per tutti quanti voi. Qualcosa di nuovo che
sono
sicuro vi piacerà molto quando lo posterò.
Per
farmi perdonare della
lunga attesa in questo capitolo ho inserito diverse sorprese che mi ero
riservato di tenere nascoste fino alla seconda stagione, non dico altro
per non
rovinarvi la lettura.
Auguro
a tutti voi una buona
lettura.
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
“E
questo è tutto!” disse Dohko terminando di
comunicare
le informazioni che sapeva.
Ci
furono alcuni attimi di silenzio e
riflessione.
“Accidenti
che seccatura!” e il primo a
romperlo fu Shikamaru “Il nostro prossimo avversario
è nientemeno che una
divinità greca con al seguito un esercito di Spettri o
qualcosa del genere e
anche un altro paio di divinità minori!” e
riassunse in poche parole la
situazione.
“E’
davvero una brutta situazione!” confermò
Chazz poggiato al muro “Ma c’è una cosa
che trovo assurda: come può una
divinità come Hades sottomettersi a qualcun
altro?” e sollevò un giusto dubbio.
“Non
credo che si sia sottomesso!” rispose il
Gold della bilancia “A mio parere, deve aver stretto un
qualche accordo con
Abhadon o qualcosa del genere ma è difficile capirne la
natura!” esprimendo il
suo pensiero.
“A
questo punto, sorge spontaneo chiedersi
perché l’abbia fatto!” si chiese Alexis
cercando di formulare un’ipotesi.
“E’
vero! Che cosa potrebbe volere una divinità
capace di distruggere mondi interi da un essere come
Abhadon?” concordò Yué che
non sapeva che cosa pensare.
“Occorre
che ci pensiate? È facile da capire!”
ma Blackstar forse aveva compreso la natura di quest’accordo.
“Davvero?
E quale sarebbe?” gli chiese Zenjiro,
sicuro che il collega ne avrebbe sparata una delle sue.
“E’
riassumibile con una sola parola: Potere!”
rispose il padre di Ed e Gerard “Quel tipo voleva invadere il
mondo
assoggettandolo al suo volere. Ci ha provato per ben tre volte fallendo
miseramente. Adesso ha semplicemente deciso di superare se stesso e
fare le
cose in grande chiedendo a quel bastardo di Abhadon di dargli
più potere e
questo gliel’ha dato a condizione che diventasse un generale
infernale!” ed
espose la sua opinione.
“Non
ci credo!”
Fecero
insieme i suoi cinque compagni che lo
guardarono con gli occhi sgranati.
“Tsk!
Pensate che non sappia usare la testa? Di
sicuro non posso diventare più grande di un Dio se non
ragiono!” rispose
l’azzurro con tono calmo “MA PER IL RESTO
E’ TUTTA FORZA! AHAHAHAHAH!” per poi
alzare il volume e fare il solito casino^^.
BONKX5
“E
falla finita!” ma i suoi compagni lo misero
a tacere con un poderoso pugno in testa^^.
“Ahia!”
si lamentò il povero Fernandes con
cinque bernoccoli in testa^^.
“Che
abbia ragione?” si chiese Kakashi.
“E’
probabile!” commentò Asuma dubbioso.
“Fatto
sta che ci troviamo davanti ad un nemico
davvero difficile. Come faremo a sconfiggere una
divinità?” si chiese Gaara
mantenendo la sua solita impassibilità.
“Non
è ovvio?” ma Naruto aveva la soluzione a
tutto “LO PRENDIAMO A CALCI FINO A FARGLI CAPIRE CHI
COMANDA!” e dette la sua
risposta da dobe^^.
“Ben
detto! Sarà anche una divinità ma combatte
sempre dalla parte dei cattivi. Quando ce lo troveremo davanti, lo
prenderemo a
calci esattamene come abbiamo fatto con tutti gli altri generali
infernali!”
concordò con lui Jaden.
“Non
fatevi troppi problemi. Vedrete che ce la
faremo!” seguiti a ruota da Jessie che era sicuro delle sue
capacità.
“MA
SIETE SCEMI!” li sgridò Sakura prendendo
per una spalla l’Uzumaki e l’Andersen allontanando
Jaden (che fortunato^^) “VI’
RENDETE CONTO CONTRO CHI CE LA DOVREMO VEDERE?” cominciano a
sbatacchiare i due
poverini per sfogarsi “SIETE DEI… Uh!”
ma una mano venne poggiata sulla sua
spalla.
“Sakura,
calmati!” le disse Nick.
“Ma…
Ecco… Uff!” e la rosa, dopo alcuni attimi
di titubanza, lasciò stare i due poverini.
“Hai
qualche piano figliolo?” gli chiese Maka
notando la calma del castano.
“A
dire la verità no!” rispose sinceramente lui
“Stavo ricordando alcune visioni!” uscendosene con
queste parole.
“Che
vuoi dire?” gli chiese l’Albarn che non lo
seguiva.
“Si
sta forse riferendo alle premonizioni che
abbiamo avuto alcune settimane fa?” gli chiese Hinata
attirata da quelle parole
(per chi non ricorda, si guardi il capitolo 40).
“Sì,
proprio a quelle!” rispose il Sun’s
Warrior “Finora si sono avverate tutte le previsioni fatte da
Sakura: dalla
prima all’ultima!” riflettendo sulle parole usate
dalla piccola Kinomoto per poi
descriverle “La battaglia contro i Dark Knights, lo spirito
dorato, il duello
tra Jaden e Viper, il deserto e per finire il bacio. Si sono tutti
verificati
in perfetta sequenza in sole tre settimane. Ora dovrebbero esserci le
tue
Hinata!” e rifletté su quello che aveva visto la
Hyuga “In questo momento, sono
due le visoni che mi stanno preoccupando!” e
iniziò a dire la sua.
“Il
cavaliere nero con gli occhi gialli che ferisce
a morte Naruto e noi che combattiamo contro altri cavalieri neri,
vero?” ma ci
pensò Shikamaru ad anticiparlo “Vi state chiedendo
se tutto si verificherà
nello stesso scontro oppure se sono separati!” rivelando i
suoi pensieri.
“Sì,
lo ammetto. Sono proprio queste due
visioni che mi preoccupano!” rispose il castano.
“Scusate!
Possiamo sapere che c’entra questo?”
chiese Rock Lee alzando la mano come se fosse in classe.
“Non
è ovvio? Si sta chiedendo chi sia questo
misterioso cavaliere nero e da dove venga!” gli rispose
Kakashi “Io, però,
consiglierei di risolvere un problema alla volta. Adesso dobbiamo
trovare un
modo per andarcene da qui!” che poi consigliò di
fare un passo alla volta.
“Non
hai tutti i torti!” concordò con lui Asuma
“In questo momento la nostra priorità è
andarcene via da questa dimensione.
Fatto questo, potremo concentrarci sugli altri problemi!” che
pensava anche lui
a come lasciare quel luogo desertico.
“Sì,
dobbiamo trovare la creatura che ci ha
portato qui, batterla e invertire il processo in modo da tornare a casa
dopodiché penseremo al resto!” concordò
il Nara con le idee ben chiare.
“E
allora che stiamo aspettando! Andiamo a
stanarla e torniamo a casa!” Temari altro non voleva.
“Ottima
idea sorella! Vediamo di muoverci e
alla svelta!” anche Kankuro era d’accordo.
“Per
comodità sarà meglio dividerci in
gruppi!”
propose Chazz.
“E’
un’ottima idea soldato Princeton, in questo
modo l’uno coprirà le spalle
dell’altro!” concordò Hassleberry.
“Vi
darò una mano!” intervenne Jim che non
voleva rimanere in disparte.
“Contribuirò
anch’io!” seguito da Axel.
“Nessun
problema amici. Siete i benvenuti!”
rispose loro Jaden.
“Io
resterò qui a capire come invertire il
processo!” Bastion invece se ne tirò fuori anche
perché riteneva che fosse
necessario dell’altro per tornare a casa.
“D’accordo
allora. Forse è meglio che qualcuno
rimanga con lui. Non si sa mai che cosa potrebbe succedere!”
Nick non poté che
seguire la maggioranza ma preferiva che qualcuno rimanesse con lui.
“Resto
io in sua compagnia!” si offrì Kero-chan
appoggiandosi sulla testa del Misawa.
“Molto
bene!” sorrise Blackstar “Vi aiuteremo
volentieri, ma credo che voi ragazzi siate perfettamente in grado di
camminare
con le vostre gambe vero?” che ritenne di non avere
più nulla da fare lì.
“Concordo!
Sono sicuro che sappiate come
cavarvela da soli!” seguito da Kid.
“Non
fraintendete ragazzi: non ce ne andiamo
perché non ce ne importa niente di voi, ma perché
siamo convinti che siate in
grado pensare a voi stessi. Se però ve ne
servirà, siamo a vostra
disposizione!” e ci pensò Soul a spiegare il
perché preferivano andarsene.
“Abbiamo
una certa fiducia negli umani. Vedete
di non deluderci mocciosi!” fece Zenjiro con calma.
“A
modo loro, vi stanno incoraggiando!” sorrise
loro Tsubaki che fece altrettanto.
“Quindi
vedete di non mettervi a piangere eh!”
concluse Maka “Dohko, tu che vuoi fare?” per poi
rivolgersi a uno dei suoi Gold
Saint.
“Anch’io
devo tornare!” rispose il rosso
“Ragazzi, per il momento le nostre strade si separano ma sono
sicuro che presto
ci rivedremo. Fino a allora, vi auguro buona fortuna!” per
poi rivolgersi ai
ragazzi che aveva davanti e sparì.
“A
presto signor Dohko e grazie per il suo
aiuto!” lo salutò Naruto alzando il pugno.
“Ringraziamo
anche voi signori e speriamo di
rivedervi presto!” fece Jaden rivolto agli Anziani.
“Speriamo
solo di rivederci in un momento più
tranquillo!” si augurò Alexis.
“Sarete
i benvenuti!” li salutò Sakura Kinomoto
con un sorriso.
“Abbiate
cura di voi!” Hinata altro non
riusciva a dire.
“Grazie
di tutto!” fece Gaara con un riverito
inchino.
“Arrivederci!”
Li
salutarono insieme gli altri ragazzi.
“Salutatemi
Ed!” mentre Nick chiese loro di
porgere i suoi saluti al suo amico Drako “E vedete di
aprirgli gli occhi sui sentimenti
di Aruka!” aggiungendo questa piccola raccomandazione.
“Ahahah!
Vedremo come fare!” gli rispose
Blackstar col pollice alzato per poi sparire.
“Come
padre dovrei essere geloso, ma per la
felicità della mia piccola farei questo e altro!”
seguito da Kid.
“Sarà
un’impresa ma ci proveremo. Tu, però,
vedi di fare altrettanto!” gli disse Soul per poi seguire i
due amici.
“Che
se la vedano da loro. Io ho i miei
impegni!” fece il Saotome con uno sbuffo per poi sparire.
“Chissà
se la mia Saeko riuscirà a trovarlo un
compagno!” sospirò Tsubaki sparendo.
“Se
fosse diversa, lei e il mio Xerxes
farebbero una bellissima coppia!” concordò Maka
che se ne andò per ultima.
“Che
tipi!”
Commentarono
tutti.
“E’
questo il loro particolare modo di fare!”
li avvertì Nick che li conosceva bene.
“Forza
ragazzi, diamoci da fare!” intanto
Naruto incitò i suoi compagni a dare inizio alle ricerche
della misteriosa
creatura che li aveva portati lì.
“Sì,
diamoci da
fare!”
Concordarono
tutti e iniziarono con le
ricerche.
NELLA
BIBLIOTECA
DELL’ACCADEMIA
Questo
posto era diventato la base della
creatura che aveva già fatto la mossa successiva.
“I sei
draghi se ne sono andati, molto bene!”
pensò la creatura “Allora? Era
buono?” per poi rivolgersi ai suoi momentanei ospiti.
“Ah!
Ora sì che mi sento pieno!” fece
soddisfatto un anonimo studente dell’Obelisk Blu tenendosi la
pancia piena.
“Ci
voleva!” disse appagato un altro studente.
“Non
è che hai anche del dolce con te?” chiese
un terzo studente sperando in una risposta positiva.
“Mi
dispiace ma non ho con me dei dolci!”
rispose secca la creatura usando la voce di Marcelle “Ora che
vi sentite pieni,
avrei un favore da chiedervi. Ho trovato una cosa interessante dietro
uno
scaffale della biblioteca ma non riesco a spostarlo da solo. Potete
darmi una
mano? Vedrete che ne varrà la pena!” per poi
rivolgere questa richiesta ai tre.
“Odio
il lavoro manuale, ma sono in debito con
te quindi vediamo di spostare questo scaffale!” disse il
primo dei tre.
“E
va bene, se è solo una cosa semplice come
spostare uno scaffale, allora va bene!” anche il secondo si
dimostrò
disponibile.
“Magari
è un modo per andare via da questo
posto!” seguito dal terzo.
“Vedrete
che non ve ne pentirete!” disse loro
Marcelle con un sorriso diabolico e schioccando le dita.
I
tre andarono nel punto indicato ma, appena
svoltarono l’angolo, si trovarono davanti un’enorme
carta Polimerizzazione che
iniziò a brillare di una luce nera avvolgendoli senza dar
loro il tempo di
gridare.
“Uhuhuh!
Grazie infinite signori. Vi userò
bene!” ghignò la creatura per poi salutare i nuovi
tre alleati “e ora pensiamo
a creare lo scenario ideale per il mio trionfo!” poi prese
una carta dal suo
deck che raffigurava un mausoleo nel deserto “E anche a
qualche amichetto per i
più problematici!” e altre sei che raffiguravano
dei mostri molto particolari
“Diamo inizio alle danze!” e si avviò
verso l’uscita con un piano ben preciso
in mente.
NEL
FRATTEMPO
SULLA TERRA!
“Eccomi
arrivata!” la misteriosa Gatta Nera
atterrò nei pressi di uno stadio “Aster Phoenix
dovrebbe essere qui!” e
riassunse l’aspetto di una ragazza dai capelli ramati e con
lo stesso vestito
di prima “Questa volta non me ne andrò a mani
vuote!” e si avviò all’ingresso
mescolandosi alla folla.
“E’
lei?” chiese Patty che si era sporta per
vedere meglio l’obiettivo.
“Sì,
non ci sono dubbi!” confermò Seras vicino
a lei.
“È
sorprendente che sia ancora in forma dopo
averle prese sia da Alucard che dal capo!”
commentò Trish compiaciuta.
“Secondo
me ha usato qualcosa per riprendersi
in fretta!” commentò Lady che trovava strano il
rapido recupero della soleana
“E tu che ci fai qui?” per poi rivolgersi a un
compagno che aveva un altro
compito, cioè Nero.
“Là
dentro c’è anche Zane Truesdale.
Quell’Aster è venuto a cercarlo per qualche
motivo!” spiegò il ragazzo dai
capelli bianchi che non aveva dimenticato qual era la sua missione.
“Allora
mi sa che noi non faremo niente. Quei
due sono parecchio forti!” commentò Patty un
po’ delusa.
“Chissà
se è così!” ma Seras non era convinta.
“Beh,
entriamo e vediamolo con i nostri occhi!”
disse Trish per poi avviarsi per prima.
“Perché
no!” seguita a ruota da Lady “Visto che
ci sei, tienici queste!” per poi dare all’unico
maschietto una decina di buste.
“Cosa!
Ma che c’è qui dentro!” fece Nero senza
parole.
“Mi
sembra ovvio: vestiti!” gli rispose la
Rowell con naturalezza.
“Attento
a non farli cadere!” lo avvisò la
Victoria per poi seguire le altre ragazze.
“E-Ehi!”
fece il poverino ma nessuno gli dette
retta “Donne, perché sono fissate con lo
shopping!” si lamentò per poi
seguirle^^.
Intanto
in un
camerino.
“Tsk!
Che situazione!” commentò Zane dopo aver
sentito le parole dell’amico che lo aveva informato della
situazione
all’accademia.
“Già!”
confermò il Phoenix “Abbiamo subito
chiesto aiuto e forse c’è una soluzione
!” per poi aggiungere altro
“C’è una
creatura che può far tornare i nostri amici indietro e
sembra che l’abbiano
trovata proprio pochi minuti fa!” informandolo
dell’incredibile coincidenza che
si era verificata.
“Il
problema è che bisogna inviarla nell’altra
dimensione e serve energia per
farlo!” continuò il suo spirito,
cioè Plasma Eroe del Destino.
“E
perché sei venuto a cercare me?” chiese
Truesdale che non comprendeva il perché fosse stato scelto
lui.
“Mi
sembra ovvio: il tuo modo di duellare è
aggressivo e immediato. Solo tu puoi aiutarci!” gli rispose
Aster arrivando al
nocciolo della questione.
“Capisco!
Allora non ci sono problemi!” Zane
non se lo fece ripetere due volte e accettò.
“Molto
bene, allora andiamo. Prima lo facciamo,
meglio è!” fece Aster che lo precedette alla porta.
I
due duellanti attraversarono rapidamente il
corridoio evitando i luoghi frequentati dai fan. Stavano per
raggiungere
l’uscita di sicurezza quando…
“Scusate!”
una voce richiamò la loro
attenzione. Altri non era che la Gatta Nera.
“Ci
scusi signorina ma stiamo andando di
fretta!” rispose Aster senza voltarsi.
“Ora
non abbiamo tempo per gli autografi!”
stessa cosa fece Zane.
“Per
favore, vi chiedo solo qualche minuto!”
insistette la ragazza iniziando subito a diffondere il suo particolare
ferormone lungo il corridoio.
“Cos’è
quest’odore?” si chiesero i due
fermandosi di botto.
“State
attenti. Questa donna non è quello che sembra!”
li avvertì Plasma.
“Potrebbe
essere un demone. State in guardia!” disse loro
Cyber Drago Finale.
“Ehi
Aster, credo che sia lei la nostra
priorità!” fece Zane guardando l’amico
con sguardo d’intesa.
“Sì,
hai ragione!” rispose il Phoenix
perfettamente d’accordo con lui.
“Quindi
mi concederete qualche minuto?” chiese
la Gatta Nera “Per fortuna hanno
ceduto
prima del previsto. Lo spazio chiuso e l’agitazione hanno
permesso ai miei
ferormoni di entrare in circolo più in fretta!”
sicura di avere in pugno le
sue prede.
“Siccome
ce lo chiedi così gentilmente…” i due
si voltarono verso la spia con occhi freddi “…Ci
occuperemo subito di te!” e
tesero le mani in avanti.
FRABOMX2
E
lanciarono in contemporanea una sfera di
energia verso la Gatta Nera.
“CHE
COSA! HO FALLITO DI’ NUOVO!” fece
incredula questa non riuscendo a capire come ben tre terrestri avessero
resistito
ai suoi ferormoni.
“Di
nuovo, hai detto?” fece Aster che la fissò
serio “Allora sei tu che hai attaccato la Kaiba Corporation
circa un’ora fa e
anche la città di Tomoeda circa mezz’ora fa, mi
sbaglio forse?” e pretendeva
una risposta.
“Non
è necessario chiederglielo. Il suo chakra
è lo stesso che ho percepito in quei luoghi!”
mentre Zane con tanto di Nyugan
attivo ne era sicuro.
“Chakra?
Che si a simile al Ki o Aura?” si chiese la spia
soleana cercando di
mantenere la calma “In pratica,
sapevano
che sarei venuta a cercarli. Questo pianeta ha più di
qualche sorpresa!”
rendendosi conto di non aver preso le giuste precauzioni.
“Lo
tesso chakra hai detto? Bene allora!”
sorrise il Phoenix soddisfatto “Però a chi
apparterranno gli altri che abbiamo
percepito?” per poi chiedersi chi erano stati gli avversari
della spia.
“Non
ne ho idea. Uno però, l’ho riconosciuto: era
lo stesso di quel misterioso guerriero bianco che è apparso
all’Accademia un
mese fa!” mentre Zane si era fatto un’idea su chi
fosse uno di questi “Ma è
l’ultimo che ho percepito che mi ha messo i
brividi!” e ce ne voleva perché gli
succedesse una cosa del genere.
“Confermo!
Era come celata da qualcosa ma la
sua aura era enorme!” anche Aster aveva avuto la stessa
sensazione.
“Ehi,
state commettendo un grave errore a
ignorarmi!” la Gatta Nera li fissò con occhi
felini mentre fu avvolta da
un’aura luminosa “Avete parlato abbastanza tra di
voi. Adesso risponderete solo
alle mie domande!” tornando al suo vero aspetto.
“Ma
che diavolo è?” si chiese Aster incredulo.
“Di
sicuro non un demone di Abhadon!” gli
rispose Zane sicuro di quello che diceva.
“State
attenti! È una soleana!” li avviso
Plasma.
“La sua
energia è simile a quella di Nick e non sembra molto
amichevole!” continuò
Cyber Drago Finale.
“Una
soleana eh?” se la rise Zane mettendosi in
posizione di combattimento “Sai Aster, mi sono sempre chiesto
come me la sarei
cavata contro uno di loro!” dicendo questo al suo attuale
partner.
“Davvero?
Anch’io me lo sono sempre chiesto!”
gli rispose il ragazzo dai capelli d’argento.
“A
quanto pare non avete intenzione di
collaborare. Vorrà dire che vi farò parlare in un
altro modo!” fece la spia
soleana avvicinandosi minacciosa ai due.
“Eh!
Non so perché tu sia venuta qua e che cosa
vuoi, ma se sei qui per menare le mani, avrai pane per i tuoi
denti!” ghignò
Truesdale ricoprendosi con la sua armatura.
“Vedo
che anche tu hai imparato ad attivare la
tua armatura senza usare la solita frase!” fece soddisfatto
Aster mentre anche
lui fu ricoperto dalla sua “Spostiamoci! Qui rischiamo di
mettere in pericoloso
delle persone che non c’entrano niente!” per poi
correre verso l’uscita insieme
al compagno.
“Volete
un appuntamento galante a tre? Non
potevo chiedere di meglio!” sorrise la Gatta Nera per il buon
senso del Phoenix
per poi seguire i due.
I
due Sun’s Knights uscirono dallo stadio e si
librarono subito in volo allontanandosi dalla città seguiti
dalla spia.
“Ehi,
si spostano!” Patty fu la prima a uscire
e a notare i tre allontanarsi.
“Accidenti!”
esclamò Seras.
“Hanno
fatto la scelta migliore, così non metteranno
in pericolo i civili!” disse loro Trish.
“Ma
così anche noi siamo bloccati. Non possiamo
seguirli senza essere notati!” disse Lady.
“Voi,
ma io posso seguirli senza problemi.
Posso volare!” la corresse Nero che si era finalmente
liberato di tutte le
buste che aveva in mano.
“Non
credere di essere l’unico a poterli
seguire!” lo corresse Patty che giunse le mani a preghiera
per poi poggiarle a
terra.
RRRUUMBLEE!
Crack!
L’asfalto
sotto i piedi dei cinque tremò
violentemente e poi si staccò verso l’alto.
“EHI!
STIAMO SCHERZANDO!” fece incredulo
l’unico maschio del gruppo fissando la ragazzina senza parole.
“Devo
ringraziare la signorina Yuko se posso
fare cose del genere, anche se ne devo ancora fare di strada per
diventare una
brava alchimista!” disse la piccola bionda senza perdere la
concentrazione.
“Sei
davvero in gamba sorellina!” si
complimentò la Victoria con la piccola.
“Ecco
un buon modo per risparmiare energie!”
sorrise Lady.
“Forza
Patty, seguiamoli!” la incoraggiò Trish.
“AGLI
ORDINI!” rispose la Rowell e il pezzo di
asfalto partì come una scheggia all’inseguimento
dei tre.
Intanto
a
diversi kilometri di distanza...
Zane
e Aster stavano volando alla massima
velocità seguiti a ruota dalla Gatta Nera che non li perdeva
di vista.
“Dobbiamo
allontanarci ancora un po’!”
pensò il Phoenix mentre scrutava il paesaggio
sottostante “Il posto deve essere il
più
isolato possibile o rischiamo di coinvolgere delle persone innocenti!”
per
evitare di coinvolgere i civili.
“Che
strano! Ho la sensazione che qualcuno oltre a quella soleana ci stia
seguendo!”
mentre Zane aveva questa strana sensazione “E
anche davanti a noi c’è del movimento!”
e questo lo faceva pensare.
“Qualcosa
non va?” gli chiese Aster
avvicinandosi a lui per evitare di essere sentito dalla loro
inseguitrice a
poche decine di metri da loro.
“Credo
che fra non molto avremo altra compagnia
inaspettata!” gli rispose l’altro col Nyugan attivo
“E sembra che sia un
aiuto!” mentre sul suo viso si disegnò un sorriso
compiaciuto.
“Sai
chi è?” riconoscendolo Aster glielo chiese.
“Eccome!”
gli rispose senza aggiungere altro
“Scendiamo qui, non ci disturberà
nessuno!” per poi indicare al compagno di atterrare.
“D’accordo!”
gli rispose l’argentato “Mi
chiedo chi sia questa compagnia
indesiderata!” mentre si chiedeva questo.
“Stanno
scendendo, molto bene!” pensò la Gatta
Nera che ne aveva abbastanza di
assecondarli.
I
tre avversari avevano scelto un piccolo
altopiano come terreno di scontro: intorno c’era un paesaggio
verde e silenzioso
che si estendeva per un centinaio di kilometri. Il luogo era deserto.
“Diamo
il via alle danze!” Zane non perse tempo
con inutili chiacchiere e si lanciò all’attacco.
“Andiamo!”
stessa cosa fece Aster.
“Noto
che siete sbrigativi! Meglio! Anch’io non
ho tempo da perdere!” la Gatta Nera era della stessa opinione
e li accolse a
braccia aperte.
I
tre si scambiarono una rapida serie di
attacchi in rapida successione senza che questi andassero a segno.
“Te
la cavi bene bellezza, ma non credere che
basti per batterci!” la provocò Truesdale mentre
la sua spada cominciò a
crepitare di elettricità.
“Non
sottovalutarla, potrebbe avere qualche
asso nella manica!” lo riprese Aster che era più
controllato.
“Ammetto
che siete in gamba ma io lo sono di
più!” mentre la spia soleana giunse le mani
“L’umidità è ai miei ordini,
la
foschia mi circonda nascondendomi in se. In essa io sono uno spettro
senza
forma e tutto ciò che è intorno, è una
mia preda!” e con questa cantilena
preparò un incantesimo.
Intorno
a lei cominciò a condensarsi un fitto
banco di nebbia che ricoprì quasi tutto il campo di
battaglia.
“Che
diavolo sta succedendo!” fece Aster
incredulo.
“Ricordati
che i soleani possono manipolare gli
elementi naturali come se niente fosse!” gli fece notare Zane
per niente
sorpreso “Sta attento! Arriva!” e gli
consigliò di tenersi pronto.
“SPIRALE
DI’ NEBBIA!”in quel momento la Gatta
Nera lanciò il suo attacco facendo turbinare la fitta coltre
che aveva evocato.
“Aster sta
attento!” lo avvisò Plasma che essendo
uno spirito, riusciva a vedere
attraverso quella fitta foschia.
“Sono
pronto!” rispose Phoenix. Non riusciva a
vedere nulla oltre il suo naso, ma aveva altri quattro sensi da usare.
La
domanda era se sarebbero bastati.
La
risposta arrivò un secondo dopo quando sentì
che qualcosa di piccolo e sottile gli sfiorò il viso.
“Che
diavolo era!” e non riuscì a capire che
cosa lo aveva colpito.
“Attento
ne stanno arrivando altri da tutte le direzioni!”
lo avvertì il suo spirito.
“Accidenti!”
fece l’argentato nel sentire tutti
quei fischi provenienti da tutte le direzioni per poi reagire
d’istinto e..
ZACKX1000
Iniziare
a schivare e bloccare quella serie di
piccoli attacchi che si abbattevano su di lui.
“Dannazione
non finiscono mai!” pensò il Phoenix
mentre alcuni di questi lo colpivano
causandogli delle ferite leggere “Sembrano
aghi ma da dove sbucano!” chiedendosi come faceva
l’avversaria ad averne
così tanti.
“ATTENTO
E’ DAVANTI A TE!” gridò Plasma
molto allarmato.
KAPOM!
“AGH!”
ma fu inutile, infatti, un pugno aveva
colpito il ragazzo in pieno stomaco.
“Ti
ho preso!” fece soddisfatta la Gatta Nera
che mirava a tramortirlo.
“Sbagli
a sottovalutarmi!” ma Aster tirò fuori
un tono di voce tranquillo e sparì in una nuvola di fumo.
“L’ho
mancato!” fece la spia digrignando i denti.
“IO
SONO Qui!” gridò il Phoenix piombandole
dall’alto.
“Hai
dimenticato che qui comando io!” ma la
Gatta Nera lo guardò con sufficienza mentre innumerevoli
aghi apparvero da
tutte le direzioni puntando l’avversario.
“Non
questa volta! REGNO VENDICATIVO!” ma
Phoenix rispose con il suo attacco contrastando quello
dell’avversaria.
“Lame di
sangue! Un umano può davvero fare una cosa del genere?”
si chiese la
soleana con questo dubbio.
“Ti
sei dimenticata di me per caso?” ma la sua
attenzione fu attirata dalla voce di Zane alle sue spalle e poi una
grande lama
dorata fu calata verso di lei.
“CHE
COSA!” fece incredula la soleana che
riuscì a schivare l’attacco all’ultimo
momento.
Davanti
a lei si stagliò l’imponente figura
dorata del Susano’o di Zane che partì
all’attacco.
“Che
diavolo è quell’affare! Ha bloccato tutti i miei
attacchi!” pensò incredula
la Gatta Nera che vedeva il Truesdale dentro quell’essere e
completamente
incolume.
“Non
hai tempo per stupirti!” Aster approfittò
dal momento di distrazione dell’avversaria per piombarle
nuovamente addosso e
tentare di colpirla.
“Arrivo!”
e anche Zane era pronto mentre
lanciava all’attacco il suo potente scudo spirituale.
“Questi
due hanno dei poteri incredibili!” pensò
la spia soleana che non si sarebbe
mai aspettata simili sorprese “Devo
passare al contrattacco o qui ci lascio le penne!”
e incrociò le braccia
“SFERA GIGANTE DELLA SPIRALE DI’ NEBBIA!”
per poi spalancarle e generare una
potente onda d’urto che si propagò per tutta la
zona.
“STA
ATTENTO!” Zane afferrò il compagno
portandolo dentro il suo scudo spirituale un istante prima che
venissero
travolti.
BOOM!
Il
banco di nebbia fu spazzato via da
quell’attacco e i due Sun’s Knights si schiantarono
contro la parete
dell’altopiano.
“Stai
bene?” chiese Zane al compagno.
“Sì,
grazie a te!” gli rispose l’amico che se
l’era vista brutta.
“Figurati!”
rispose il Truesdale maggiore
rimettendosi in piedi “Sai, mi sto divertendo!” e
gli confessò questo.
“E
ti pareva!” esclamò il Phoenix alzandosi
“Vediamo di finirla alla svelta. Dobbiamo salvare i nostri
compagni!”
ricordandogli le loro priorità.
“In
questo momento abbiamo altro da fare!” ma
Zane gli fece notare che adesso le loro priorità erano altre.
“Non si
sono fatti niente. Quella strana entità dorata deve averli
protetti altrimenti
non sarebbero incolumi!” nel vedere che i suoi
avversari erano illesi la
Gatta Nera capì subito come i due si erano salvati
“Ne ho abbastanza di tutte
queste sorprese!” e la cosa la faceva alterare mentre
l’aria intorno a lei
cominciò a vibrare “Volete il gioco duro?
VI’ ACCONTENTO!” e si lanciò
all’attacco mentre sei sfere d’aria compressa
apparvero intorno a lei.
“Arriva!”
Aster si tenne pronto ad accoglierla.
“Forza,
fatti sotto!” la provocò Zane con un
sorriso di sfida.
“PRENDETE
QUEST… CHE COSA!” la Gatta Nera stava
per lanciare il suo attacco quando all’ultimo momento si
accorse che qualcosa
stava per piombarle addosso.
FLASH!
CRACK!
Ebbe
solo il tempo di scansarsi prima di essere
colpita da una luce accecante che creò una profonda crepa
sul terreno.
“Tsk!
L’ho mancata!” si lamentò
l’artefice del
colpo avvicinandosi a Zane e Aster.
“Ce
ne hai messo di tempo Uchiha!” lo
rimproverò il Truesdale con un sorriso di sfida.
Ed
era proprio lui: Itachi era arrivato sul
campo di battaglia.
“Che
c’è? Hai bisogno del mio aiuto
Truesdale!”
gli rispose l’Uchiha maggiore col medesimo sguardo.
“E
ci sono anch’io signori!” dietro di lui
c’era anche Kisame che fremeva dalla voglia di combattere.
“Che cosa
ci fanno loro qui?” si chiese Aster che non sapeva
che cosa pensare.
“Se
ti chiedi che cosa ci facciamo qui? Ti
rispondo subito: siamo qui per contribuire al comitato di
benvenuto!” Itachi
rispose alla sua muta domanda.
“Sarà un
modo perfetto per metterci in mostra!” e dietro di
lui apparve il Drago
Tiranno che fissò con occhi provocatori Cyber Drago Finale.
“Che c’è
rudere? Cerchi grane?” fece lo spirito indispettito
da quello sguardo di
sfida.
“E ho
trovato te ammasso di bulloni!” gli rispose questo.
“Ah sì?
Vedremo che cosa ti farà quest’ammasso di bulloni
dopo che avremo finito con la
tipa là su!” e per l’altro
spirito era una vera e propria dichiarazione di
guerra.
“Uhuhuh!
Questa sì che è bella: anche tu sei un
Sun’s Knight!” mentre per Zane questa era
un’ottima notizia.
“Sorpreso?”
fece Itachi col classico ghigno
provocatorio di casa Uchiha mentre indossava la sua armatura.
“Per
niente, anzi, me l’aspettavo!” gli rispose
Zane col medesimo ghigno.
“Scusate
se vi disturbo. Continuerete il vostro
scambio di complimenti un’altra volta, adesso abbiamo da
fare!” ma ci pensò
Aster a interrompere questo scambio di provocazioni “Sei un
Sun’s Knight? Ne
riparleremo più tardi, adesso abbiamo da lavorare. E tu ce
la fai a starci
dietro?” per poi rivolgersi a Kisame.
“Ci
puoi scommettere!” gli rispose lo
spadaccino della nebbia estraendo la sua Samehada.
“Bene!
Allora diamo il via allo spettacolo!” e
prendendo le redini del comando, il Phoenix partì
all’attacco per primo.
“Ehi!”
fecero i due rivali indispettiti.
“Vai
col divertimento!” mentre Kisame non si
fece problemi a rispondere all’ordine.
“Non
so chi siate voi due MA VI’ FARO’ PENTIRE
DI’ ESSERVI INTROMESSI!” intanto la Gatta Nera
rimasta immobile per lo stupore,
recuperò il suo vigore e partì
all’attacco, anche se era in minoranza
numerica.
Intanto
a qualche kilometro di distanza il
gruppetto che stava tenendo d’occhio Aster e Zane osservava
lo scontro.
“E’
incredibile! Sono fortissimi!” fece
incredula Patty che non si sarebbe maia spettata nulla di simile.
“Riescono
a tenere a bada un soleano con una
simile facilità!” altra incredula era Seras che
non si sarebbe maia spettata
nulla di simile.
“Dove
hai gli occhi? Quelli non stanno ancora
facendo sul serio!” la riprese Nero convinto di questo.
“Infatti,
sanno ancora studiando l’avversario!”
concordò con lui Trish.
“Anche
lei non ci scherza. Peccato che sia una
nostra avversaria altrimenti saremmo andate molto
d’accordo!” del medesimo
pensiero era anche Lady.
“Allora
è qui la festa?” chiese Dante
atterrando vicino al gruppo.
“Sembra
che siamo arrivati tardi!” commentò
Vergil notando che lo scontro era incandescente.
“E
voi che accidenti ci fate qui?” chiese Nero
leggermente contrariato.
“Non
è ovvio? Ci gustiamo lo spettacolo!” gli
rispose Alucard che apparve di fianco ai due gemelli.
“Master!”
fece la Victoria incredula.
“Sbaglio
o il capo ti aveva detto di tornare
alla base!” fece Vergil fissandolo storto.
“Sarà
anche il capo della missione, ma io
prendo ordini solo dalla mia padrona!” gli rispose il letale
vampiro con
assoluta tranquillità “E poi, tutto questo baccano
farà muovere i pesci
grossi!” e già rideva divertito.
“I
pesci grossi?” gli chiese Dante con il
medesimo sorriso “Bene, allora vengano pure. Siamo qui ad
aspettarli!” e non
vedeva l’ora di entrare in azione.
“Ora
si che ragioniamo!” concordò con lui il
fratello mentre una luce sinistra gli attraversò gli occhi.
“Ahahah!
Siete i degni figli di Sparda!” si
complimentò il letale vampiro.
“Q-Questi
sono pazzi!” fece Patty spaventata.
“Benvenuta
in famiglia sorellina!” le rispose
l’altra biondina con un sorriso forzato.
Intanto
il duello tra i quattro terrestri e la
spia soleana stava continuando senza esclusione di colpi.
“PRENDETE
QUESTO UMANI! SFERE DISTRUTTIVE!” la
Gatta Nera creò una serie di sfere di aria compressa intorno
a se e le diresse
verso i suoi avversari.
“Lasciate
fare a me!” Zane si fece avanti e
tirò fuori lo scudo del lupo donatogli da Yaphisan in
persona “ATTACCO DEL
LUPO!” che si aprì a metà facendo
partire il suo particolare attacco magico a
forma di un branco di lupi.
FRABOMX10!
Che
annullò l’attacco dell’avversaria.
“Niente
male Truesdale ma è tutto qui?” lo
provocò Itachi col classico sorriso di casa Uchiha.
“Prego,
prova a sorprendermi!” gli rispose il
Truesdale facendogli il segno di avanzare.
“Questi
due stanno esagerando!” commentò Aster
che ne aveva abbastanza di vederli provocarsi a vicenda.
“Non
sai quanto sono d’accordo con te!”
concordò Kisame anche lui leggermente annoiato da questo
tira e molla tra i due
“Vediamo di anticiparli!” e si lanciò
per primo all’attacco.
“EHI!”
gli gridò contro il compagno di team.
“Ti
sei fatto fregare Uchiha!” se la rise Zane.
“E
basta voi due. Siete noiosi!” li riprese il
Phoenix che seguì lo spadaccino della nebbia.
“EH!”
fecero i due con la venuzza pulsante.
“EHI
BELLEZZA! VEDIAMO COME TE LA CAVI CON ME!”
l’Hoshigaki si lanciò contro la soleana brandendo
la sua terribile pelle di
squalo.
“TI
FACCIO A PEZZI STRANO UMANO!” gli ruggì
contro la Gatta Nera.
“SARAI
BELLA TU!” gli rispose lo spadaccino
calando la spada.
CLANG!
Che
fu parata da un braccio della spia.
“E
brava, te la cavi!” se la rise Kisame
facendo maggiore pressione.
“Tsk!
Questo qui non ci scherza!” pensò la
soleana che sentiva il braccio leggermente
graffiato “L’ho potenziato
col mio
potere, eppure lui mi sta anche ferendo!” e la cosa
non le piaceva “Agh!
Perché mi sento senza forze!” e sentì
un acciacco che non aveva mai provato.
“Eheh!
Ti piace il potere della mia spada?
Raschia il chakra e lo fa suo!” le rivelò lo
spadaccino.
“Dannato
imbroglione!” sibilò la spia soleana
“TE LA FACCIO PAGARE!” e allungò
l’altro braccio diretto a colpire l’avversario
in viso.
“NON
SE CI’ SONO IO A IMPEDIRTELO!” ma
dall’alto piombò Aster pronto a colpirla con la
sua spada.
“MANCATA!”
ma lei si scansò all’ultimo momento
e poi salì verso l’alto.
“E
ora che fa?” si chiese lo spadaccino che non
capiva le sue intenzioni.
“Sta
attento: è capace di manipolare i fenomeni
atmosferici!” lo avvisò il Phoenix che aveva
compreso le sue abilità.
“Eheh!
L’avevo capito da un pezzo ma averne la
conferma non guasta!” gli rispose Kisame mentre appoggiava la
sua pelle di
squalo sulla spalla.
“Questi
terrestri sono davvero problematici! Per fortuna le condizioni e il
luogo
isolato sono perfette per usare quella tecnica!”
pensò la Gatta Nera che
osservò il cielo con uno strano sorriso per poi prendere una
grossa boccata
d’aria e alzare le braccia al cielo “Vento
distruttore, vieni in mio aiuto.
Riunisciti dai quattro punti cardinali e dalle punte minori. Convergi
il tuo
potere nel centro della stella dalle quattro punte e vieni a
me!” e recitò
questa nuova formula magica.
Di
botto il cielo si coprì di grosse nuvole e
da esso scesero cinque grossi tornado che si riunirono in uno ancora
più
grande.
“Ehi!
Stiamo scherzando?” fece il Phoenix che
non riusciva a credere a quello che vedeva.
“Altro
che controllo dei fenomeni atmosferici.
Qui andiamo sul pesante!” del medesimo pensiero era
l’Hoshigaki che non aveva
mai visto nulla del genere.
“La
tipa ha deciso di fare sul serio eh?”
invece Zane osservava divertito quel fenomeno.
“Non
male!” si limitò a commentare Itachi con
la medesima espressione.
“TORNADO
FORMARE!” gridò la Gatta Nera mentre fu
avvolta da questo super tornado che si modellò a sua
immagine e somiglianza
“PRENDETE QUESTO!” e si scagliò contro i
suoi avversari.
“E
NO! NON MI’ FACCIO PRENDERE NEMMENO PER
IDEA!” gridò Kisame che preferì la
ritirata strategica.
“SONO
D’ACCORDO!” concordò Aster che lo
seguì a
ruota.
“L’hai
notato? Ha cinque punti di fuga!” fece
Itachi con assoluta tranquillità mentre sondava con la sua
arte oculare il
grande attacco che si stava per abbattere su di lui.
“Il
che vuol dire che bisogna colpire quei
cinque punti per annullare la tecnica!” ipotizzò
Zane con la stessa calma.
“Oppure
basta puntare al punto debole di ogni
tornado!” ma l’Uchiha sapeva che quelle grandi
trombe d’aria avevano un punto
in cui il vento soffiava con minor impeto.
“Ossia…”
e già il Truesdale era pronto.
“L’OCCHIO
DEL CICLONE!” gridarono i due e
salirono verso l’alto.
“Ehi,
che diavolo stanno facendo?” chiese Aster
senza capire.
“Non
chiederlo a me!” ma anche Kisame non
sapeva che cosa frullasse nella mente dei due.
“Stanno
semplicemente per annullare il tornado!” rispose
loro Plasma che invece
aveva capito. “Tenetevi pronti a
intervenire!” e avvisò ai due di
muoversi.
“Che
diavolo stanno facendo?” si chiese la Gatta Nera
mentre osservava i due
salire “Certo! Vogliono raggiungere
l’occhio
del ciclone per attaccarmi da lì! Peccato che non ci
arriveranno mai!” ma
lei non avrebbe permesso ai due di fare i loro comodi.
“OCCHIO
CI’ HA PUNTATO!” Zane notò subito che
le attenzioni della spia erano completamente rivolte verso di loro.
“RIESCI
A TENERLA IMPEGNATA PER QUALCHE
SECONDO?” gli chiese Itachi mentre continuava a volare
più in alto.
“TI
DO DIECI SECONDI, POI FACCIO DI’ TESTA
MIA!” gli rispose Truesdale maggiore mettendo le cose in
chiaro per poi pararsi
avanti al grande tornado “VEDIAMO CHE COSA SAI FARE! SUPER
FIAMMATA STRDENTE!”
e lanciò il suo attacco migliore contro di esso.
“FIGURATI
SE QUELLA ROBA MI’ FA QUALCOSA!” ma
la Gatta Nera rispose alzando l’enorme braccio sinistro
parando l’attacco.
“Niente
male!” pensò Zane con un sorriso
divertito “Vediamo se questa nuova
mossa funziona!” e mise la spada davanti a
se immettendovi il suo chakra.
“Che
diavolo sta facendo?” si chiese la spia soleana
“Beh, qualunque cosa stia
preparando, non gli darò il tempo di portarlo
a termine!” ma non sarebbe rimasta ferma a guardare.
“Hai
aspettato anche troppo e hai perso di
vista me!” ma la voce di Itachi attirò la sua
attenzione dall’alto.
“Dannazione,
mi ero completamente dimenticata
di lui!” e si morse un labbro per quella sua distrazione.
“E’
il momento di finire la partita!” dichiarò
l’Uchiha con il suo nuovo potere sfoderato
“U~ēbudoragon!” e con la gigantesca
mano del suo Susano’o toccò il tornado
che…
BOOM!
Fu
spazzato via con un colpo solo.
“C-Che
cosa?” fece la Gatta Nera senza parole:
non avrebbe mai creduto possibile che potesse accadere una cosa del
genere.
“E
le sorprese non finiscono qui!” ma anche
Zane aveva in serbo una sorpresa nuova di zecca “STOCCATA DEL
FULMINE
STRIDENTE!” e puntò in avanti la sua spada carica
del potere del fulmine….
FRABOOOM!
“AAAARRRRGGGHHH!”
colpendo in pieno la spia
soleana ancora incredula da tanta forza da parte di due terrestri.
“Presa!”
dissero i due insieme mentre la
vedevano precipitare al suolo.
“PRIGIONE
ACQUATICA!” e Kisame la prese al volo
rinchiudendola dentro la sua tecnica.
“INSIEME
A NEGAZIONE DI’ PLASMA!” e anche Aster
contribuì usando il potere del suo spirito mischiando il
plasma all’acqua che
bloccò i poteri dell’avversaria.
“N-Non
riesco a muovermi!” la soleana sentiva il suo corpo
completamente
paralizzato e non riusciva ad usare nessuno dei suoi poteri.
“E’
inutile che ti sforzi: la Negazione di
Plasma ha bloccato il tuo sistema nervoso inoltre, fino a quando ti
troverai là
dentro, non potrai usare nessuno dei tuoi trucchetti. Hai
perso!” la illuminò
il Phoenix.
“Ottimo
lavoro!” si complimentò Zane mentre
scendeva verso di loro.
“Un
bel gioco di squadra direi!” concordò
Itachi seguendolo a ruota.
“Rispetto
al vostro, quello che abbiamo fatto
noi è insignificante!” ammise Kisame che non
avrebbe saputo fare meglio dei
due.
“Fermare
una tecnica come quella e attaccare in
perfetta sincronia è una collaborazione nettamente migliore
della nostra!”
ammise Aster che si complimentò del loro sangue freddo.
“Modestamente,
sono stato perfetto!” si vantò
Itachi.
“Guarda
che ho fatto meglio di te Uchiha!” lo
riprese Zane che non se la tenne.
“Come
no! Se non c’ero io, non avresti fatto
nulla!” se la rise il moro.
“E
invece sì! Sapevo già che cosa fare!”
gli
rispose il Truesdale indispettito.
“Ma
davvero? Io dico che non avresti saputo
fare nulla!” lo punzecchiò l’Uchiha
tutto pieno di sé.
“Figurati!
Ho un paio di mosse ideate apposta
per te!” gli rispose il fratello maggiore di Syrus con un
ghigno bastardo in
volto.
“Ma
davvero!” fece il moro col medesimo
sorriso.
“Ma
questi due non la smettono mai?” si chiese
Aster con la venetta pulsante^^.
“Direi
proprio di no!” gli rispose l’Hoshigaki
spiaccicandosi una mano sulla faccia^^.
“Battuta
da tipi del genere? Come diavolo ho fatto?” si
chiese la Gatta Nera
incredula^^.
“Quante
inutili chiacchiere!” fece una nuova
voce disgustata “Voi terrestri siete solo degli inutili
spacconi!” e già si
capiva che non li sopportava.
“Ma
chi… UN
ALTRO!”
I
quattro alzarono lo sguardo e videro che
c’era un altro soleano che aveva fatto da spettatore.
“N-No!
Gilgamesh!” e nel vedere chi era la
Gatta Nera fu presa da un brivido.
Ebbene
sì, uno dei boss era sceso personalmente
in campo e la sua presenza poteva significare solo una cosa: guai.
“Mi
meraviglio di te Gatta Nera. Ti sei fatta
battere da dei patetici umani. Che brutta figura che hai
fatto!” la rimproverò
il soleano dorato “Beh, puoi stare tranquilla bellezza!
Adesso ci penserò io a
fare pulizia!” che alzò una mano e...
SPLASH!
La
bolla d’acqua che bloccava la spia si ruppe
liberando così la prigioniera.
“L’ha
liberata con una facilità assurda!” fece
l’argentato incredulo.
“Questo
qui non ci scherza!” di questo Kisame
ne era sicuro.
“Il
suo chakra è terribilmente alto!” grazie
alla sua abilità innata Itachi poteva vedere il flusso del
suo chakra e non era
portatore di buone notizie.
“Ho
un brutto presentimento!” mentre Zane
sentiva un brivido che non aveva mai provato.
“Lord
Gilgamesh io…” la spia stava per dire
qualcosa ma fu bloccata da un gesto dell’altro.
“Torna
sul Sole e riferisci a mio fratello ciò
che hai scoperto!” le ordinò il suo superiore
“A questi mocciosi e agli altri
scocciatori ci penserò personalmente!” per poi
rivolgere le sue attenzioni sui
quattro.
“Io…
Sissignore!” rispose la soleana dopo
un’iniziale titubanza “Mi
dispiace!”
per poi voltarsi verso i quattro avversari rivolgendo loro questo
pensiero
prima di sparire nel nulla.
“E
ora, vediamo di che cosa siete capaci,
inutile feccia!” ghignò Gilgamesh puntando i
quattro.
CLANG!
Per
poi parare con la coda un attacco da
dietro.
“Ci
avete provato, ma mi ero già accorto di
voi!” e rivolgere le sue attenzioni verso altri due.
“E
così ti eri accorto di noi, eh?” fece Dante
con un sorriso compiaciuto.
“Quello
<< altri scocciatori >> era
sicuramente rivolto a noi!” gli fece notare Vergil sicuro di
questo.
“Mi
pare ovvio che mi rivolgevo a voi!” rispose
Gilgamesh guardandoli dall’alto in basso “Anzi, per
essere precisi, ce ne sono
degli altri!” ma sapeva bene che i due non erano da soli.
“Ma
che bravo che sei!”fece Nero piombandogli
dall’alto con la spada nella mano sinistra.
“Hai
indovinato!” mentre Lady lo attaccò dal
fianco destro col suo particolare bazooka.
“Non
accusarci di codardia, ma vogliamo essere
sicuri di prenderti!” invece Trish pensò a quello
sinistro mentre le sue mani
erano avvolte da scariche elettriche.
“Vediamo
come te la cavi!” lo provocò Seras
puntandolo frontalmente mentre sulla sua schiena erano comparse delle
ali
scarlatte.
“Divertente!”
ghignò il terribile soleano che
accettò la sfida “SPARITE INUTILE
FECCIA!” e rispose facendo esplodere la sua
potenza…
BOOM!
Spazzando
via tutti.
“Patetici
terrestri!” ghignò il soleano.
“Non
sottovalutare la nostra testardaggine,
amico!” lo ammonì Alucard comparendogli davanti
con le sue pistole pronte a far
fuoco.
“Non
valete niente vermi!” ma Gilgamesh restò
della sua opinione mentre trafisse l’avversario al petto con
la mano “E tu
sarai il primo a crepare!” ed era pronto a ridurlo in
brandelli.
“Non
ci contare!” gli rispose il vampiro ghignante
mentre il suo corpo si sciolse.
“Eh!”
e la cosa lasciò sorpreso l’avversario.
“Noi
terrestri siamo più vari di quanto tu
possa pensare!” mentre questo gli riapparve al lato con gli
occhi pieni di
follia.
“Che
speri di fare eh!” ma quello sguardo non
spaventava per niente l’avversario.
“Dovresti
spaventarti e molto!” gli rispose
Dante mentre fu avvolto da un’aura rossa sangue.
“Perché
noi siamo tutt’altro che facili da
battere!” seguito dal gemello avvolto da un’aura
blu scuro.
“E
ora te ne accorgerai!” e da Nero mentre il
gesso sul braccio destro si ruppe di colpo.
FRABOOMX4!
I
quattro attaccarono insieme generando quattro
deflagrazioni di media potenza beccando l’avversario in piena
faccia.
“Wow!
Hai fatto un cambio repentino di look
zietto!” si complimentò Dante nel notare che
Alucard si era praticamente
trasformato.
“Tu
non sei da meno, ragazzo!” gli rispose il
letale vampiro.
Il
letale vampiro ora indossava un’antica
armatura nera in stile medievale mentre un mantello nero foderato di
rosso gli
copriva le spalle. Nella mano destra impugnava una grande spada a croce
dall’elsa dorata. Sul pallido viso era apparsa una barbetta
incolta.
“Non
ti sembro fico?” chiese il Devil hunter
pavoneggiandosi mostrando la cosiddetta modalità Devil
Trigger.
Il
suo corpo da demone appariva di colore rosso con delle corna
più piccole, che
partivano ai lati del cranio e si estendevano a un paio di centimetri
dalla
faccia. Il viso, palesemente umano, presentava una sorta di placca
ossea sulla
fronte che continuava fino alla nuca dalla quale spuntavano alcuni
capelli, e
dietro la schiena presentava delle ali simili a quelle di un
pipistrello, che
recavano dei solchi circolari azzurri sotto le attaccature delle
falangi. Il
resto del corpo, simile a un'armatura medievale fatta interamente di
carne e pelle,
era tracciato in ogni giuntura e muscolo da alcuni solchi di colore
bianco, alcuni
di colore bronzeo ed emetteva bagliori elettrici.
“Io
sono meglio di te!” lo rimproverò Vergil con una
punta d’orgoglio mentre anche
lui aveva subito una nuova trasformazione Devil Trigger.
L'aspetto
demoniaco di Vergil era quello di una creatura umanoide dal colore
azzurro,
dalle fattezze alquanto futuristiche: il corpo presentava dei generici
ingrandimenti che terminavano con delle estremità acuminate
in alcuni punti, e
la testa presentava una sorta di calotta che copriva il viso, e una
sottospecie
di corna arricciate verso il basso. La Yamato gli si attaccava al
braccio
sinistro ,e come Dante, il corpo emetteva dei bagliori elettrici.
“Ne
devo fare di strada per diventare fico come voi!”
commentò Nero che a confronto
dei fratelli e del vampiro era ancora poco pratico dei poteri che
disponeva.
Il
suo corpo restava umano salvo per gli occhi, ora interamente rossi e
per il
braccio destro che risplendeva di un’intensa luce azzurra e
rossa. Dietro di
lui era apparsa un’imponente figura demoniaca color azzurro.
Era una creatura
dalle canoniche fattezze diavolesche, dalla pelle coriacea sempre
simile a
un'armatura medievale. Le corna partivano dalla parte alta della testa
e
terminavano davanti al viso, presentavano un riverbero rosso e bluastro
e
alcuni solchi intermittenti tracciavano i muscoli della pelle, che era
di
colore argenteo. Al posto delle ali, la creatura aveva una sorta di
mantello.
“Non
prendertela ragazzo. Vedrai che in futuro diventerai molto
più bravo!” lo
consolò Alucard comunque impressionato
dall’abilità del giovane.
“Io
glielo dico sempre ma non mi ascolta!” commentò
Dante “A proposito zietto,
perché hai subito questo cambio di look?” per poi
chiedere all’alleato perché
aveva quell’aspetto diverso.
“Merito
della mia padrona!” gli rispose il letale vampiro mentre
tornava a prestare
attenzione al loro avversario “Mi ha ordinato di rilasciare
il sigillo zero e
ora posso usare il mio pieno potere!” e non poteva essere
più chiaro.
CRASH!
In
quel momento il terreno sotto i loro piedi esplose e Gilgamesh
riapparve senza
alcun danno.
“Avete
finito di fare salotto, miserabile feccia?” li
schernì il soleano con occhi
furiosi “DI’ VOI NON RESTERA’
NULLA!” e fece esplodere la sua voce adirata.
“Forza!
Vieni a menarci se ci riesci!” lo provocò Dante
per niente spaventato.
“Ma
non ti dimenticare di noi!” gridarono insieme le tre ragazze
del gruppo
piombando addosso all’avversario.
“Non
so chi siate, ma se volete darci una mano, siete i
benvenuti!” intanto Aster,
ripresosi dalla sorpresa iniziale, accolse di buon grado
l’intervento di questi
alleati.
“Ma
sia chiaro, il colpo di grazia glielo daremo noi!” tese a
precisare Zane mentre
si lanciò all’attacco.
“Vorrai
dire che glielo darò io Truesdale!” lo corresse
Itachi che non gli avrebbe
lasciato questo piacere.
“Eheheh!
Ora si che si ragiona!” ghignò Kisame felice come
una Pasqua.
“FATEVI
SOTTO! VI’ DISTRUGGERO’ SENZA
PIETA’!” ruggì Gilgamesh attendendoli a
braccia
aperte dando inizio a un rapido scambio di attacchi.
“Devo
tenermi pronta!” pensò Patty rimasta indietro per
fungere da supporto e da
attacco sorpresa.
“Assurdo!
Si può sapere chi sono quegli strani tipi? E la creatura che
stanno affrontando
da dove è sbucata fuori?” intanto Zetsu osservava
lo scontro senza perdere un
singolo passaggio ma giustamente si la parte bianca si poneva
un’infinità di
domande.
“Non
chiederlo a me! Ne so quanto te!”
gli rispose la parte nera che ignorava l’esistenza di simili
creature “Una cosa, però,
è ben chiara: quell’essere
è un intralcio ai nostri piani. Credo che dovremo
contribuire a farlo fuori!”
anche se aveva capito che il soleano dorato era una minaccia anche per
Alba.
“Ma
no, aspettiamo ancora un po’. Sono sicuro che ne trarremo
molti benefici!”
propose invece la parte bianca.
“Non
so a quali benefici ti riferisci ma
spero che tu abbia ragione!” gli rispose la parte
nera che decise di dargli
ascolto e tornò a prestare attenzione allo scontro.
“DANNATI
TERRESTRI! LA VOLETE SMETTERE DI’ RONZARMI INTORNO COM DELLE
MISERE MOSCHE!”
ruggì Gilgamesh che veniva attaccato senza riuscire a
colpire nessuno.
“In
questo caso, le mosche vincono su tutta la linea sulla squadra
ospite!” lo
prese in giro Dante col suo solito modo di fare.
“Ancora
un po’ e arriva il fischio di fine partita!” e
anche Vergil gli dette corda.
“Siamo
quasi al Touch Down signore e signori! Tenetevi pronti al colpo
finale!” disse
Nero mentre tese la mano destra in avanti che divenne gigantesca.
“Sono
pronta a lanciare la palla vincente!” rispose Lady mentre si
preparò a sparare
un missile dal suo particolare bazooka.
“Ecco
il passaggio che chiude i giochi!” fece Trish mentre dalle
sue mani scaturì una
scossa elettrica che diresse verso la compagna di squadra.
BANG!
Che
sparò un colpo avvolto dall’elettricità.
“Contribuisco
anch’io se non vi dispiace!” Seras volle dare il
suo contributo e dal suo corpo
partirono delle lingue rosse e nere che avvolsero il proiettile che
divenne più
grande e appuntito.
“CHE
COSA CREDETE DI’ FARE DANNATE FEMMINE!”
gridò furioso il soleano dorato già
impegnato a bloccare l’enorme mano di energia che continuava
a fare pressione
e…
GRAB!
Afferrò
il proiettile con la coda.
“Aprono
un varco per me!” gli rispose Alucard che
approfittò della sua distrazione per
attaccarlo al fianco destro.
CLANG!
Ma
la sua spada fu parata dall’ala destra del nemico.
“Complimenti
per i riflessi, sottospecie di lucertola!” lo
schernì il vampiro “Ma ora mi
chiedo come farai a bloccare loro?” mentre i suoi occhi
brillavano di una luce
sinistra.
“Che
cosa!” il soleano percepì una terribile sensazione
che non aveva mai sentito “Cos’è
questo freddo improvviso? Non ho mai
provato nulla di simile!” stupendosi di
ciò.
“Che
cos’è?”
Anche
gli altri percepirono questa terribile sensazione.
“ALLONTANATEVI
DA QUI! IL MASTER STA PER SCATENARE L’INFERNO!”
gridò Seras che sapeva
benissimo che cosa stava per succedere.
I
presenti ebbero appena il tempo di allontanarsi che poterono assistere
a uno
spettacolo unico nel suo genere.
Come
un rosso fiume in piena dal corpo di Alucard emerse un flusso
tumultuoso di
sangue che invase la zona circostante.
“C-Che
diavolo è questa roba!” fece Gilgamesh incredulo.
Nella sua lunga vita non
aveva mai visto nulla di simile.
“Search
and Destroy!” disse Alucard con un sorriso diabolico in volto
“Questi sono gli
ordini impartitimi dalla mia padrona. Nel momento stesso in cui ha
rilasciato
il sigillo zero, ha ordinato il tuo totale annientamento!”
rivelandogli quale
sarebbe stato il suo destino “Per via della tua natura di
soleano, non posso
bere il tuo sangue, ma considerando che il tuo nome e il tuo odore sono
disgustosi, ne faccio volentieri a meno! Addio, infame
nemico!” e lo salutò con
queste parole mentre dal fiume rosso fuoriuscì una miriade
di creature ormai
morte da secoli che altro non erano che le anime di coloro di cui nei
secoli
aveva bevuto il sangue.
“Dannato!
PENSI CHE SIA COSI’ FACILE FARMI FUORI!”
ruggì Gilgamesh che cercò di
difendersi dagli attacchi di quella moltitudine di morti viventi.
“S-Stiamo
scherzando vero?” fece Aster
scioccato.
“A
me mi hanno sempre chiamato mostro ma lui
allora che cos’è!” anche Kisame non
aveva parole. Non avrebbe mai pensato
d’incontrare qualcuno ancora più pericoloso e
letale di lui.
“Non
è umano, ma non è nemmeno un demone!
Allora che cos’è lui?” chiese Itachi che
manteneva a stento la sua freddezza.
“E
soprattutto, chi siete voi!” mentre Zane
fece la domanda più importante di tutte.
“Chi
siamo ci chiedi?” fece Dante quasi
divertito “Siamo esseri che camminano a metà tra
due mondi: quello degli uomini
e dei demoni. Siamo nati dall’unione proibita tra un demone e
un umano!” e
cominciò a rivelargli qualcosa.
“Nostro
padre, un demone dal potere
inimmaginabile, scelse di battersi per l’umanità e
permise la separazione dei
due mondi!” continuò Vergil guardandoli serio.
“Noi
siamo la sua eredità per difendere
l’umanità!” concluse Nero.
“Il
termine con qui veniamo chiamati è Devil
Hunter, cacciatori di demoni!” li informò Trish
con uno dei suoi enigmatici
sorrisi.
“Saremo
umani ma abbiamo una certa esperienza
nel far fuori i demoni!” si vantò Lady.
“Anche
se la cosa è interessante, non era
questa la mia domanda!” tese a precisare il Truesdale che
voleva sapere altro.
“Veniamo
dalla stessa dimensione del guerriero
che vi ha riunito, cioè la I.N.!” ci
pensò Seras a rispondere lasciando di
stucco i quattro “Pensavate davvero che lui sia
l’unico speciale da noi? La
risposta è no. Lui è stato quello che ha rivelato
al nostro mondo che c’è qualcuno
che non può essere fermato con parole o minacce, ma non
è il solo a poterlo
fare!” e fece capire che c’erano cose che nemmeno
Nick sapeva del suo mondo e
della sua dimensione.
“Noi
abbiamo mantenuto una certa discrezione
restando nell’ombra, ma lui ha cambiato le cose e ora anche
noi abbiamo deciso
di uscire allo scoperto!” li illuminò Vergil.
Di
fronte a quelle rivelazioni, i quattro
restarono allibiti. Si trovavano di fronte qualcuno che veniva dalla
stessa
dimensione di Nick e che lui non aveva mai sospettato potesse esistere.
“Allora,
come avete fatto a venire qui?” chiese
Aster dopo essersi ripreso dalla sorpresa iniziale.
“E’
un segreto!” gli rispose Dante.
“Non
siete per niente simpatico, sapete?” fece
Kisame col tic all’occhio destro.
“Spiacente
ma ci sono delle condizioni che
dobbiamo rispettare, altrimenti verremo rispediti a casa!”
rispose loro Trish
facendo capire loro che c’era una sorta di contratto che
permetteva loro di
rimanere nella dimensione I.N.A.
“Almeno
potete dirci come vi chiamate?” chiese
Itachi, così li avrebbe chiamati per nome.
“Su
questo non ci sono problemi. Io sono Trish
e sono un demone dei fulmini. Tranquilli, sono dalla vostra
parte!” gli rispose
la bionda.
“Chiamatemi
Lady. Io invece sono umana!” disse
loro la mora.
“Piacere
ragazzini, io sono Dante!” si presentò
il Devil Hunter.
“Io
Vergil, il suo gemello!” anche il fratello
si presentò ma più freddamente.
“Io
invece sono Nero, il più piccolo dei tre.
Credo di essere vostro coetaneo!” e infine si
presentò anche l’altro.
“Io
sono Seras Victoria, agente
dell’organizzazione Hellsing e sono una vampira. Mentre colui
che sta
combattendo contro quell’essere è il Master
Alucard, il più potente della
nostra razza!” anche la bionda si presentò e fece
altrettanto col suo Padrone
che in quel momento stava combattendo.
“Demoni,
mezzi demoni, vampiri!” Zane disse
queste parole con un tremito nella voce “Questo sì
che è il massimo!” ma di
divertimento e non di paura.
“Queste
sì che sono delle cose interessanti!”
del medesimo pensiero era anche Itachi.
“Eheheh!
Come sono contento di fare simili scoperte!”
e nemmeno l’Hoshigaki era da meno.
“Come
diavolo fanno a stare così calmi e anche emozionati?”
si chiese incredulo
Aster che non comprendeva il loro comportamento “Ehi, aspetta
un momento! Se tu
sei un vampiro, come fai a sopravvivere alla luce del sole?”
ma poi gli balenò
in mente questo pensiero e chiese alla biondina un chiarimento.
“Ecco…
Diciamo che è questione di adattamento!”
gli rispose la Victoria con un sorriso quasi da dobe^^.
“Adattamento?
Questa mi sembra un Naruto al femminile!”
pensò il Phoenix dopo aver
sentito la risposta “Mentre invece
quell’Alucard è qualcosa di completamente diverso.
Anzi, se quello che penso è
vero, quello è una vera leggenda!”
mentre per Alucard non sapeva che cosa
pensare.
“Ehi,
se restiamo ancora qui, lasciamo tutto il
divertimento allo zietto!” fece notare Dante.
“E
questo non possiamo permetterlo!” disse
Vergil che non voleva essere messo in secondo piano.
“ALLORA
ANDIAMO!” gridarono insieme Zane e
Itachi lanciandosi nella mischia.
“Ma
guarda questi ragazzini!” commentò Trish
divertita che li seguì.
“Se
non cambiano un po’, resteranno scapoli a
vita!” esclamò Lady certa di questo.
“Veramente
Zane si è ufficialmente fidanzato un
mese fa!” le disse il Phoenix per poi lanciarsi in picchiata.
“Anche
Itachi è a posto!” la illuminò Kisame
seguendo i momentanei compagni.
“Hai
capito i tipi! Mi sa che qui rimani
zitella a vita solo tu Lady!” la prese in giro Dante per poi
seguire i compagni
insieme ai fratelli.
“C-Come?”
la mora lo guardò col tic nervoso “MA
VA ALL’INFERNO!” per poi gridargli contro e
buttarsi nella mischia per sfogare
il nervoso^^.
“Dannato!
SMETTILA D’INSULTARMI CON QUESTE
SCHIFEZZE!” ruggì Gilgamesh che ne aveva
abbastanza di dover schiacciare quelle
creature che definiva schifezze.
“Quel
termine si addice di più a quelli come
te, verme!” gli rispose Alucard con un tono terribilmente
calmo “So che tra
soleani e terrestri c’è una sorta di legame
parallelo: quando assumete aspetto
umano, diventate identici a un umano che esiste o è esistito
nel passato,
oppure che esisterà in futuro. Sono sicuro che il tuo volto
umano sia identico
a quell’infame che mi ha reso così!” e
mentre diceva questo, nella sua mente
balenò un lontano ricordo.
MICROFLASHBACK
DI’ MIGLIAIA DI’ ANNI FA!
IN
UN’ANTICA CITTA’ ASIATICA
“Osi
pretendere da me, il sovrano di cielo e terra,
che ti ceda questo mio tesoro?” chiese un uomo ricoperto da
una splendente
armatura d’oro mentre teneva stretta a se una donna dai
lunghi capelli neri e
occhi verdi “Non prendermi in giro, cane!” che
etichettò in quel modo il suo
interlocutore.
“Lei
e le sette gemme non sono tue!” gli rispose
l’allora umano Alucard, identico a come si presentava salvo
per gli occhi
azzurri.
“Rendi
il maltolto re infedele o subirai l’ira di
Allah!” di fianco a lui c’era un uomo avvolto da
una lunga tunica arabesca nera
che gli copriva interamente il volto.
“E
non solo quella!” insieme a loro c’era anche
Yaphisan il cui volto, almeno se fosse stato visibile a causa della
maschera,
era furioso.
“Anche
senza le nostre gemme, siamo comunque in
grado di batterti, quindi riflettici bene terrestre!” lo
avvertì un alto uomo
dai corti capelli neri e dagli occhi azzurri con indosso una tuta
futuristica.
“Non
te la caverai così a buon mercato. Un idiota
come te deve ricevere la giusta punizione!” ma un altro
compagno dagli occhi
topazio e capelli argentati non era per niente d’accordo.
“Sono
d’accordo con te amico. Non morirai ma avrai
la lezione che ti meriti!” del medesimo pensiero era un altro
alto uomo quasi
del tutto identico a Dante e Vergil solo che indossava un pregiato
giubbotto
viola.
“Voi
vi permettete di minacciare il re di questa
terra che è pari a un dio? Stolti!” ma la risposta
del re dorato era ben
chiara.
“Non
credere di avermi tanto facilmente. Non sono
un giocattolo che puoi usare come vuoi!” gli disse la donna
fissando il suo
rapitore con tutto il disprezzo che aveva.
“Ecco
perché devi essere mia: il tuo spirito
indomito sarà per me fonte di grande piacere!” gli
sussurrò questo leccandosi
le labbra al solo pensiero “Sarai la mia degna
sposa!” erano queste le sue
intenzioni.
KAPOM!
“Ugh!”in
tutta risposta ricevette una testata che
gli fece perdere la presa sul suo << tesoro
>>.
“Piuttosto
è meglio la morte!” gli rispose la donna
divincolandosi dalla sua presa e afferrando con i denti una gemma di
puro
zaffiro “BRAD!” lanciandola verso Alucard che la
prese al volo.
“Ottimo!
E ora… SARA STA ATTENTA!” Alucard si tenne
pronto ma quando vide quello che stava per succedere, sul suo volto
apparve il
terrore.
“Tran…”
la donna che altri non era che colei la cui
anima sarebbe poi stata ospitata nel Dahaka non ebbe nemmeno il tempo
di
parlare che…
ZOCK!
Una
lama nera concentrica le trapassò il cuore
spegnendo la sua vita.
“E
allora, se io non posso averti, nessun altro
potrà!” disse freddamente il re dorato.
“SARA!”
Gridarono
insieme i sei compagni.
“No!
NOOOO!” quello più disperato era Alucard
mentre dai suoi occhi le lacrime sgorgavano senza fermarsi.
“Peccato,
era un tesoro degno del mio splendore!”
si lamentò il suo assassino per niente turbato da quello che
aveva appena
fatto.
“Tu,
dannato verme!” quelle parole furono la goccia
che fece traboccare il vaso “TI UCCIDERO’ CON LE
MIE MANI DANNATO MOSTRO SENZA
CUORE!” e col cuore pieno di rabbia, Alucard si
lanciò all’attacco verso colui
che aveva spento la vita di colei che amava.
UN’ORA
DOPO!
“Alza
la testa verme! Il mio volto deve essere
l’ultima cosa che i tuoi occhi devono vedere prima di
chiudersi!” mentre la
città bruciava Alucard era in piedi davanti al suo
avversario ormai prossimo a
spirare.
“Dannato
pazzo! Che tu sia maledetto!” gli ringhiò
contro il mostruoso re prima che…
ZOCK!
“Lo
stesso lo ripeto a te mille volte!” gli rispose
il cavaliere nero dopo averlo trapassato al cuore e visto spirare,
ponendo così
fine al regno di quel folle e allo stesso tempo alla sua
umanità.
FINE
FLASHBACK!
“Non
so di che cosa tu stia parlando, MA ADESSO
TI SCHIACCERO’ COME LA FECCIA CHE SEI! AAAAAHHHH!”
ruggì Gilgamesh che, preso
dalla furia, scatenò la sua terribile potenza spazzando via
buona parte
dell’esercito di morti che lo circondavano.
“Non
è necessario che tu lo capisca! Ciò che
devi fare è solo morire!” gli rispose Alucard per
niente impressionato.
“E
no! Non credere che ti lasceremo tutto il
divertimento!” fece Zane mentre piombava dall’alto
con la spada avvolta dai
fulmini “Assaggia questo. SUPER TRIVELLA
STRIDENTE!” e ruotò su se stesso
formando un cono elettrico diretto verso la testa del nemico alieno.
“NON
ILLUDERTI DI’ POTERMI FARE QUALCOSA!” che
lo afferrò all’ultimo momento evitando di essere
trafitto.
FRABOM!
“AAAARRRGGGHH!”
ma così subì in pieno l’attacco
elettrico sul suo corpo.
“Questo
invece è da parte mia!” mentre Itachi
si parò davanti al soleano alzando entrambe le mani
“Baburu hakai-teki ryū!”
che concentrò il suo chakra usando la tecnica
<< Bolla distruttiva del
Drago >> che…
BOOM!
BOOM!
Con
una doppia esplosione di energia, scagliò
l’avversario di diversi metri.
“AAARRRGGGH!
DANNATI VERMI!” ruggì Gilgamesh
uscendone con diverse ferite sul corpo.
“Sai,
i vermi possono essere più pericolosi di
quanto tu possa credere amico!” Aster non perse
l’occasione di dare una piccola
lezioncina all’avversario mentre “CANNONE
DI’ PLASMA!” lanciò verso
l’avversario il suo attacco a piena potenza.
“Bastardo!
Pensi di potermi attaccare con
l’elemento che controllo” fece il terribile soleano
pronto a bloccare il colpo
con una mano.
“Non
se ci sono io a fermarti!” ma non aveva
calcolato la presenza di Nero che approfittando della sua distrazione,
tese la
mano destra catturandolo nella sua ferrea presa.
“E
di me che dici?” anche Kisame era pronto a
colpire con una delle sue tecniche “MEGA SQUALO
FAMELICO!” che sputò dalla
bocca una quantità abnorme di acqua dandogli la forma di uno
squalo gigante.
BOOM!
BOOM!
I
due colpi andarono a segno colpendo in pieno
il nemico.
“E
ora insieme fratelli!” poi Nero si affiancò
a Dante e Vergil.
“Per
questa volta proverò con i tuoi metodi
fratello!” fece il gemello dai capelli dritti mentre
impugnava la pistola nera
del fratello.
“Ti
ricordi che cosa devi dire?” gli chiese
Dante con un sorriso divertito.
“Dovresti
chiederlo a me!” gli fece notare il
più piccolo mentre impugnò la sua immettendovi la
sua energia demoniaca.
“Giusto!”
disse Dante mentre si mise in posa.
“Che
cosa sperate di fare vermi!” gli ringhiò
contro Gilgamesh uscito quasi incolume dall’attacco di prima.
“Jackpot!”
Dissero
i tre insieme e…
BANGX3!
FRABOOM!X3!
Dalle
loro pistole partirono tre colpi avvolti
di energia esplosiva.
“NON
SPERATE DI’ COLPIRMI!” ruggì il soleano
che tese le mani in avanti bloccando il colpo.
“Ed
è qui che
ti sbagli, carino!”
Dissero
le tre donne del gruppo dietro di lui
puntandogli contro le loro armi: Lady il suo bazooka, Seras un cannone
anticarro, Trish le sue pistole avvolte di elettricità.
“CHE
COSA!” fece Gilgamesh incredulo.
“Jackpot
doppio!”
Dissero
le tre donne.
BANGX3!
Sparando
il loro attacco combinato personale.
“CAZZO!”
gridò il soleano.
FRABOOM!
Che
fu colpito in pieno da una potente esplosione.
“Bel
colpo!” commentò Aster tentato di
applaudire a un così perfetto gioco di squadra.
“E
che bel botto!” si complimentò Kisame.
“Non
c’è che dire, sono in gamba!”
commentò il
Truesdale maggiore rimanendo impassibile.
“Se
la cavano!” concordò l’Uchiha maggiore
con
la stessa espressione.
“Tsk!
Esibizionisti!” commentò Alucard che
voleva fare tutto da solo.
“Direi
che la pratica ospiti alieni è chiusa,
non credete?” fece Nero sicuro che il soleano fosse crepato.
“Andiamo
a festeggiare da qualche parte con una
bella pizza maxi, che ne dite?” propose Dante che sentiva un
leggero
languorino^^.
“Mi
astengo!” ma Vergil non era della stessa
opinione.
“E
che roba sarebbe questa pizza?” chiese
l’Hoshigaki che non l’aveva mai sentita.
“Non
chiederlo a me!” ma Itachi ne sapeva
quanto lui.
“Scandalo!
Non
sapete che cos’è la pizza!”
Fecero
tutti, tranne Alucard, indicandoli con
un dito.
“Che
avrà mai di tanto speciale?” si chiese
Kisame che proprio non capiva quegli sguardi.
“Tu
la conosci Truesdale?” chiese Itachi al suo
rivale guardandolo col tic.
“Certo
che la conosco e mi sorprendo che tu non
l’abbia mai assaggiata!” gli rispose Zane col
medesimo tic.
“NON
E’ GIUSTO!” protestò Seras che essendo
un
vampiro, non poteva mangiare cibi solidi e fece il musetto.
“Ehi
voi!” li richiamò Alucard che a differenza
degli altri non aveva disattivato la sua particolare trasformazione
“Tenetevi
pronti alla sua risposta!” perché certo che
Gilgamesh non fosse ancora
sconfitto.
“Ma
che dici zietto? Dopo un attacco combinato
come il nostro è sicuro che…” Dante
stava per dire la sua ma le parole gli
morirono in bocca quando percepì una potente folata che
veniva da dentro il
polverone che non si era ancora abbassato.
“Dannati
vermi! Come avete osato ferirmi!”
ringhiò la voce del soleano dalla nube che fu spazzata via
in un attimo
mostrando che il suo corpo era gravemente danneggiato e pieno di
ustioni
“Nessuno, a parte mio fratello, era mai riuscito a ridurmi
così!” trovava
oltraggioso essere stato ridotto in quel modo da creature che riteneva
inferiori.
“C’era
da aspettarselo. Ricordiamoci che i
soleani sono davvero duri da far cadere!” Itachi aveva
cantato vittoria troppo
presto.
“Non
è un problema. Considerando com’è
ridotto,
basterà un altro colpo per sconfiggerlo
definitivamente!” ma Kisame vide il
lato positivo, bastava un altro attacco ben piazzato per stenderlo.
“No,
è tutt’altro che sconfitto!” gli rispose
Aster certo di quello che diceva.
“I
soleani hanno capacità di recupero che
superano gli standard umani. Gli basta stare a contatto con
l’elemento naturale
che controllano sin dalla nascita per riprendersi!” e Zane
fece capire che non
era ancora finita.
“Oh!
E così sapete questa piccola capacità
della nostra razza!” ghignò Gilgamesh guardandoli
con occhi infuocati “Avete indovinato:
adesso tocca a me distruggervi! AAAAHHHH!” e dopo aver detto
questo, il suo
corpo fu avvolto dal suo stesso plasma tornando in forma perfetta.
“A-Assurdo!”
esclamò incredula Seras.
“Si
vede che è un mostro!” commentò Lady
disgustata da quello che aveva appena visto.
“E
temo che adesso vedremo qualcosa di ancora
più mostruoso!” di questo Trish ne era sicura.
“Mostruoso
dite?” fece il letale soleano con un
freddo sorriso “Voi non avete idea di che cosa sono
capace!” alzando il braccio
destro al cielo “Di solito non uso questo mio potere contro
feccia del genere
ma voi meritate una punizione esemplare per aver osato
ferirmi!” e una linea di
luce partì da dietro di lui estendendosi a macchia
d’olio “Gate of Babylon!”
dandogli questo nome.
La
linea di luce divenne una sorta di portale
dorato che si estese a quasi tutto il cielo. Fu ciò che
uscì da esso che rese
tutti increduli: un’infinità di armi di vario tipo.
“C-Che
cosa!”
Di
fronte a una simile dimostrazione, i
presenti non riuscirono a trattenere lo sgomento.
“Siete
terrorizzati? Esattamente quello che
volevo!” se la rise Gilgamesh guardandoli dall’alto
in basso “E ora morirete
come la feccia che siete!” ed era pronto a lanciare il suo
attacco in massa.
“Non
illuderti!” ma Itachi non ci stava. Non
era da lui stare immobili ad attendere il fato, non se non era lui a
volerlo
“Bloccherò tutti i tuoi attacchi. Sta a
vedere!” e attivò il suo Susano’o a
tutta potenza.
“Non
credere che ti lascerò fare tutto da
solo!” ma neanche Zane aveva intenzione di morire
“Ho ancora troppe cose da
fare!” e seguì a ruota il rivale col suo
Susano’o avvolgendo anche i compagni.
“Oh!
Quello sarebbe il vostro scudo?” fece il
soleano per niente sorpreso “Allora vediamo di che cosa
è capace!” e diresse
contro i due imponenti scudi spirituali due delle sue armi.
“Figurati
se due stuzzicadenti come quelli
fanno qualcosa al nostro...” i due erano sicuri di poter
resistere a quel
semplice attacco ma…
ZOCKX2!
CRASHX2!
Bastò
solo quello per infrangere i due Susano’o
che crollarono come un castello di carta.
“CHE
COSA!” di fronte a una simile verità, i
due rivali rimasero senza parole.
“Debolucci
i vostri gusci!” ghignò Gilgamesh
“ADDIO!” e lanciò le sue armi in una
sola volta.
“Non
ci contare!” ma Alucard non intendeva
restare fermo a guardare la sua fine e quella degli altri quindi
diresse contro
le armi il suo esercito di non morti creando uno scudo umano.
BOOM!
Ma
fu tutto inutile. Bastò il semplice contatto
con una di quelle armi per spazzare via quell’imponente
esercito.
“E
NO! NON E’ ANCORA GIUNTA LA MIA ORA!” Kisame
approfittò di quel sacrificio per usare una delle sue
tecniche d’acqua “MURO
ACQUATICO!” creando la massima protezione di cui disponeva.
“TI
DO UNA MANO! SCUDO DI’ PLASMA!” ma nemmeno
Aster volle darsi per vinto e dette il suo contributo per salvare tutti
quanti.
BLUBLUBLU!
E
quella difesa liquida riuscì a bloccare
l’attacco, salvando tutti da morte sicura.
“Tsk!
Non ne volete proprio sapere di morire!”
fece il soleano storcendo le labbra.
“Anf!
Che ti posso dire! Ci tengo alla pelle!”
gli rispose il Phoenix reggendosi sulle ginocchia.
“Anf!
Non credo di aver mai faticato come
adesso!” commentò l’Hoshigaki guardando
il compagno dai capelli argentati con
sguardo d’intesa.
“Impediamogli
di farlo di nuovo o questa volta
rischiamo per davvero!” Vergil prese le redini della
situazione e incitò tutti
ad attaccare ora prima che l’avversario si riorganizzasse.
“Diamoci
dentro!” stessa cosa fece il gemello
pronto a rispondere all’attacco del nemico.
“Pensate
davvero che ve ne darò il tempo?” se
la rise il soleano che aprì ulteriormente il suo Gate of
Babylon “QUESTA VOLTA
NON VI’ SALVERETE! MORITE!” e lanciò di
nuovo il suo attacco.
“Oh
no! Troppo tardi!” fece Nero che non aveva
idee su come reagire.
“No!”
e sfortunatamente anche gli altri erano
dello stesso pensiero.
“NON
CEDETE
PROPRIO ORA!”
Ma
una squillante voce femminile riaccese un
piccolo barlume di speranza mentre….
RUUMBLE!
Il
terreno si alzò formando una barriera di
roccia che bloccò l’attacco del nemico.
“Che
cosa!” fece Gilgamesh nuovamente
incredulo.
ZOCKX4!
“AAARRRGGGHHH!”
ma la sua sorpresa più grande
fu quella di ritrovarsi infilzato da quattro grosse punte di pietra che
gli
trapassarono il corpo, impalandolo.
“Ma…
Ma… Che è successo?” chiese lo
spadaccino
della nebbia senza parole.
“’E’
come se la stessa natura si fosse messa in
nostra difesa!” altrettanta incredulità
l’aveva anche Aster.
“Com’è
possibile!” anche Zane non sapeva
spiegarsi nulla del genere.
“Chi
è stato a fare tutto questo?” si chiese
Itachi che non credeva possibile un simile aiuto.
“Ha
fatto questo tutto da sola?” mentre Seras
sembrava sapere chi era stato.
“Dannazione!
Uno sforzo del genere farebbe
collassare chiunque!” anche Lady aveva capito chi li aveva
aiutati ed era
preoccupata per le sue condizioni.
“R-Ragazzi!
State… State tutti bene?” chiese
debolmente la piccola Patty mentre camminava boccheggiando verso di
loro “N-Ne
sono felice!” e nel vedere che tutti si erano salvati,
crollò a terra.
“PATTY!”
Dante corse al suo capezzale
prendendola in braccio.
“Dannazione,
ha fatto uno sforzo più grande di lei!”
Vergil si avvicinò e poteva vedere benissimo che era pallida
in viso.
“Forza
piccola, vedi di non fare brutti
scherzi, altrimenti che figura ci facciamo noi adulti a essere protetti
da una
bambina?” anche Nero era molto preoccupato mentre cercava
qualcosa in tutte le
tasche del suo impermeabile.
“Patty!”
nel dire il suo nome Lady manifestò
tutta la sua ansia.
“Ecco,
dalle la mia pillola della vita!” Trish
si avvicinò ai suoi compagni e tese ciò che
poteva aiutare la piccola a
riprendersi.
“Forza
buttala giù!” Dante la prese subito e
l’avvicinò alle labbra della piccola e coraggiosa
alchimista.
“Ti
prego sorellina!” disse Seras sperando che
riuscisse a riprendersi.
“Guai
a te se te ne vai ragazzina!” Alucard non
voleva avere la morte di una così giovane vita sulla
coscienza.
“Una
bambina? Siamo stati salvati da una
bambina?” la sorpresa maggiore era di Kisame che non si
sarebbe mai aspettato
una sorpresa del genere.
“Ha
fatto tutto questo da sola, solo per
salvarci?” altro davvero stupito era Aster.
“Mhm!”
mentre Itachi e Zane rimasero in tacito
silenzio.
“Una
bambina?” altro senza parole era Gilgamesh
che aveva sentito tutto “Io… Io sono stato ridotto
così da una mocciosa che
gioca con le bambole? Inammissibile!” e per lui questo era la
goccia che fece
traboccare il vaso “Inammissibile! INAMMISSIBILE!”
facendo esplodere nuovamente
tutta la sua rabbia.
CRACK!
E
spezzò in un solo colpo i pali che lo
bloccavano.
“Cazzo,
si è liberato e sembra più furioso che
mai!” notò Aster con un certo disappunto.
“La
vedo dura!” commentò Kisame che non vedeva
molte possibilità di salvarsi.
“Voi,
miseri umani, avete osato oltraggiarmi
oltre ogni limite!” ringhiò il soleano dorato
mentre sollevò la mano destra
“Avete ferito il mio corpo per ben due volte, resistito al
mio potere!” e il
suo sangue si raccolse sul palmo aperto formando una sfera rossa dai
tratti
dorati “E, come cosa più imperdonabile, una
dannata mocciosa che puzza ancora
di latte ha osato colpirmi! Assolutamente imperdonabile!”
mentre i suoi occhi
divennero ancora più rossi del normale.
“Dannazione!”
Dante riuscì a far ingoiare la
pillola della vita alla piccola Rowell ma ora c’era un
problema peggiore di cui
preoccuparsi “Seras, porta Patty al sicuro. Noi vi
copriremo!” e affidò la
piccola amica alla vampira.
“Sì,
lascia fare a me!” che non esitò un
momento a prenderla in braccio e a spiccare il volo a tutta
velocità.
“Forza!
Diamole più tempo per scappare!” Vergil
avrebbe venduto cara la pelle ma almeno due vite si sarebbero salvate.
“Che
avventura corta!” commentò Nero che non
credeva che avrebbe perso la vita così presto.
“Non
fare lo iettatore e continua a
combattere!” lo riprese Lady che non avrebbe ceduto proprio
adesso.
“Vediamo
di finire in grande stile!” sorrise
Trish.
“Finire?
No, siamo appena agli inizi!” ma per
Alucard quella non era la fine.
“Avanti,
facciamolo nero!” disse Zane.
“Ottima
idea!” concordò Itachi.
“Entriamo
in scena un’altra volta!” Aster era
pronto a concludere in grande stile.
“Balliamo
ancora un po’ amico!” se la rise
Kisame togliendosi il cappotto dell’organizzazione rimanendo
così a torso nudo
e impugnando la sua fidata Pelle di squalo.
“Finito
di recitare le vostre ultime
preghiere?” fece Gilgamesh tendendo in avanti la mano che
reggeva la sfera
scarlatta “Non illudetevi, questa è la vostra fine
e non sperate che quelle due
si salvino. Morirete tutti in un solo istante!” che
cominciò a brillare
intensamente “SPARITE DALLA MIA VISTA! BLOOD
ESPLOSION!” e poi….
FRABBBBOOOM!
Una
potente deflagrazione investì tutta l’area
per un raggio di diversi kilometri.
“Oh
no!” Seras si rese conto che sarebbe stata
investita da quell’esplosione “Patty, mi
dispiace!” e strinse forte la piccola
ancora priva di sensi.
Passò
un minuto che sembrò un’eternità. La
nube
di detriti si diradò mostrando un paesaggio desolante.
L’attacco di Gilgamesh
aveva creato un cratere di una decina di metri e spazzato via tutti i
suoi
avversari che giacevano a terra infilzati da delle lance dorate.
Sembravano
ormai tutti morti.
“Se
ci voleva così poco per spazzarli via,
avrei usato questa mossa immediatamente!” commentò
il soleano che aveva perso
tempo inutilmente “Comunque è il risultato finale
che conta!” non poteva che
essere soddisfatto dell’ottimo lavoro svolto e
scoppiò in una maligna risata.
“Assurdo!
Nemmeno la protezione assoluta del clan Uchiha è riuscita a
contrastare
quell’attacco!” Zetsu era riuscito a
salvarsi e la parte nera commentava
stupita l’esito di questo scontro.
“Perché?
Itachi ha nuovamente usato Susano’o
per caso?” chiese la parte bianca che non ci aveva fatto caso.
“Non te
ne sei accorto? Ha tentato di attivarlo un istante prima che la sfera
esplodesse, ma si è rivelato del tutto inefficace!”
gli rispose la parte
nera che aveva osservato attentamente gli istanti precedenti
all’esplosione.
“Accidenti!
E nemmeno Kisame è riuscito a fare
qualcosa contro quell’essere: ho notato che ha tentato di
usare il muro
acquatico ma ha fallito miseramente!” gli disse la parte
bianca con un certo
sgomento nella voce.
“Questo
non è per niente positivo. Quell’essere
è una forza della natura. Facendo un
calcolo approssimativo, direi che è forte quanto un Bijuu se
non di più!”
la parte nera riteneva Gilgamesh un avversario davvero molto difficile
da
battere.
“Allora?
Che cosa facciamo adesso?” chiese la
parte bianca che non sapeva che pesci pigliare.
“Nulla!
Rimaniamo qui e continuiamo a osservare!” gli
rispose quella nera senza
obiezioni.
“Ottima
idea!” concordò quella bianca.
“Mhm!”
a pochi metri dal membro di Alba
qualcuno fece un gemito “Ma che cosa
è…” cioè Patty che aveva
appena ripreso i
sensi.
“Patty,
stai bene?” le chiese Seras mentre la
teneva stretta a se.
“Sorellona
Seras!” nel metterla a fuoco, la
piccola Rowell sorrise ma quando vide il suo viso sofferente
“Perché ti esce
sangue dalla bocca?” fu presa da un crampo allo stomaco.
“Non
ti preoccupare, non è niente!” la
rassicurò la vampira con un sorriso
“L’importante è che tu stia
bene!” per poi
crollare di lato.
“Sorellona
S…” la piccola bionda la sorresse ma
quando vide che la schiena della vampira era infilzata da numerosi
spuntoni, fu
presa dal puro terrore “P-Perché l’hai
fatto!” capendo che l’aveva protetta col
suo stesso corpo.
“Non
permetterò a nessuno di fare del male ai
miei compagni, soprattutto a te!” riuscì a dirle
la Victoria prima di perdere i
sensi.
“Sorellona!
Sorellona!” Patty la scrollò
cercando di risvegliarla “SORELLONA!” ma quando
vide che il suo corpo
cominciava a evaporare gridò disperata la sua impotenza.
“Mhm”
ma quelle grida furono udite dal letale
soleano che si voltò nella sua direzione “Guarda
te! quella mocciosa è
sopravvissuta!” riconoscendo subito la bambina che
l’aveva offeso “Adesso
rimedio io!” e con un ghigno che non prometteva nulla di
buono, s’incamminò
verso di lei.
“N-Non
così in fretta!” fece una debole voce
mentre una mano afferrò il soleano per una caviglia. Dante
era ancora vivo.
“Oh!
Sei ancora vivo dopo il mio attacco!” fece
leggermente stupito il soleano dorato “Mi complimento per la
tua, anzi, per la
vostra resistenza!” e notò che, nonostante le loro
condizioni, anche gli altri
erano ancora vivi “Tranquilli, sono subito da voi. Il tempo
di far fuori quella
mocciosa davanti ai vostri occhi!” avrebbe rimediato anche a
quello ma prima
voleva farli disperare oltre ogni limite e, liberatosi dalla debole
presa del
Devil Hunter, si alzò in volo verso la Rowell.
“N-No!
Patty scappa!” incapace di muoversi a
causa delle troppe ferite, questo cercò di gridarle di
fuggire ma non aveva più
voce.
“Sorellona
Seras! Ti prego rispondimi! Apri gli
occhi!” intanto Patty cercava con tutte le sue forze di far
risvegliare la sua
amica che considerava al pari di una sorella maggiore.
“Ah,
ecco come sei sopravvissuta. Quella
femmina ti ha fatto da scudo incassando tutto il danno!”
commentò Gilgamesh
atterrando proprio davanti a lei “Che gesto nobile e
stupido!” ghignando alla
stupidità della vampira e…
KAPOM!
CRASH!
La
allontanò con un calcio.
“SORELLONA!”
nel vedere com’era stata trattata,
Patty si alzò per tentare di soccorrerla.
“Dove
credi di andare bambolina!” ma Gilgamesh
si pose davanti a lei guardandola dall’alto in basso.
“Spostati!”
disse lei debolmente.
“Come
scusa? Non credo di aver sentito!” fece
il soleano squadrandola con sguardo superiore.
“Ho
detto SPOSTATI” con la forza della
disperazione, la biondina batté le mani e poi le
appoggiò a terra…
RUMLE!
CLANG!
“Ora
capisco, sei un’alchimista!” fece
Gilgamesh che si ritrovò bloccato dalla roccia che aveva
sotto i piedi.
CRACK!
Ma
non gli ci volle nulla a liberarsi.
“Riconosco
che il tuo livello non è male, ma
sei ancora troppo debole per poter bloccare uno come me!”
ghignò il soleano
mentre aprì leggermente
la sua Gate of
Babylon afferrando una lancia rossa “Hai osato infilzarmi
come uno spiedino,
ora ti restituirò il favore!” e le sue intenzioni
erano fin troppo chiare.
“No!”
la piccola Rowell cadde all’indietro
tremando come una foglia.
“Uhuhuh!
Quello è lo sguardo che adoro vedere
sulle mie vittime prima di trucidarle!” e quello era un vero
e proprio invito a
nozze per il perfido Gilgamesh “Sai, la mia razza ha una
sorta d’istinto di
conservazione verso i piccoli, siano essi soleani o di altri pianeti:
prendili
finché sono giovani è il motto!” gli
rivelò mente alzava la lancia al cielo “Ma
io sono ben diverso da quella patetica feccia. Io godo
nell’uccidere i
bambini!” mentre i suoi occhi brillavano privi di
pietà.
“Che cosa
faccio! Che cosa posso fare!” si chiese la piccola
paralizzata dal terrore
che quegli occhi le incutevano.
“Patty!”
Dissero
debolmente i suoi compagni che
cercarono di rialzarsi con tutte le loro forze.
“Non
azzardarti a farle del male!” anche Aster
cercò di rimettersi in piedi per soccorrere la piccola.
“Verme,
non si uccidono i bambini!” gli ringhiò
contro Kisame che, nonostante la sua indole, non avrebbe mai fatto del
male a
una bambina innocente. Le forze portanti erano un altro discorso.
“Che
figura ci facciamo con noi stessi se non
riusciamo nemmeno a salvare quella bambina!” Zane
digrignò i denti per
resistere al dolore che sentiva mentre cercava di rialzarsi.
“Non
voglio un’altra morte sulla coscienza!”
Itachi aveva già il suo fardello e non voleva che se ne
aggiungesse un altro a
esso.
“Qualcuno…
Qualcuno mi aiuti!” balbettò
debolmente la piccola biondina.
“E’
la tua fine mocciosa! SPARISCI!” Gilgamesh
non intendeva aspettare oltre e calò la lancia verso il
petto di Patty.
“AIUTATEMI!”
gridò la piccola chiudendo gli
occhi quando ormai la punta era prossima a trapassarla.
ZOCK!
Il
tempo si bloccò come se l’intero creato
stesse piangendo per quella vita innocente.
“Scusami
Patty, sono arrivato con un leggero
ritardo!” ma una voce ruppe quell’irreale silenzio.
“Eh!”
la piccola Rowell riaprì incredula gli
occhi: era ancora viva, la lancia era stata fermata proprio un istante
prima
che la trafiggesse.
“Che
cosa?” quello più incredulo era Gilgamesh
che si era ritrovato davanti una figura nera che aveva bloccato la sua
lancia
afferrando la lama “Chi sei tu?” e
spostò lo sguardo verso colui che lo aveva
interrotto.
“Adesso
te la vedrai con me, feccia della peggior
specie!” gli rispose il misterioso uomo incappucciato appena
arrivato mentre la
sua mano destra teneva stretta la punta della lancia che…
CRASH!
Venne
spezzata con incredibile facilità.
“I-Impossibile!”
fece il soleano senza parole
per quello che aveva appena visto.
KAPOM!
CRASH!
“AAARRRRGGGHH!”
e questo fu un grave errore di
distrazione, poiché ricevette un potente calcio in faccia e
fu spazzato via di
alcuni metri.
“S-SIGNORE!”
Patty non resistette più e si
aggrappò al busto del suo salvatore.
“Tranquilla,
ora ci sono io!” le disse questo
mettendole una mano sulla testa per calmarla.
“BOSS!”
Dissero
insieme tutti quanti recuperando la
speranza.
“Boss?
Quello sarebbe il loro capo?” fece Zane
mentre cercava di metterlo a fuoco.
“Lui
è il loro capo?” anche Itachi era senza
parole.
“Non
riesco a percepire niente da lui!” per
quanto ci provava, Aster non sentiva nessuna energia come se la
mascherasse.
“Io
però qualcosa la percepisco eccome!” disse
Kisame mentre la sua spada vibrava come se tremasse
“E’ come se mi trovassi di
fronte al vostro amico alato: parlo di Nick!” ed era molto
chiara.
“Come
se ti trovassi di fronte al signor Nick?”
e quelle parole fecero venire un dubbio nella mente del Phoenix
“Aspetta! Che
quel tipo misterioso sia…” e gli venne in mente
solo una soluzione.
“Un
Sun’s Warrior!” dissero insieme Zane e
Itachi che avevano pensato la stessa cosa.
“Patty
allontanati un attimo da me!” il
misterioso uomo incappucciato aveva in mente di fare qualcosa.
“Sì!”
e la piccola non obiettò.
“Stringete
i denti ragazzi, vi libero da quella
roba!” dall’ombra del misterioso figuro partirono
numerose fruste nere che
raggiunsero in un attimo tutti quelli che erano stati colpiti
dall’attacco del
soleano e…
STRAP!
“AAAARRRGGGHHH!”
con un solo strattone, tolse
le lance dorate dai loro corpi provocandogli un dolore lancinante.
“Ehi,
ti pare il modo di…” Dante si alzò con
un
certo nervosismo per protestare contro i modi del Boss ma si accorse
subito di
una cosa importante “Le mie ferite, si sono richiuse in un
attimo!” cioè che
era tornato in perfetta forma.
“E’
vero che siamo tipi che guariscono in
fretta, ma ci sarebbe voluto comunque un minuto buono per riprenderci e
invece
siamo come nuovi!” anche Nero aveva notato questa cosa strana.
“Boss!”
invece Vergil sembrava aver capito che
cosa era successo.
“Già!
Nel momento in cui ci ha estratto quegli spuntoni,
ci ha fatto ingoiare una pillola della vita a testa!” e Trish
confermò tutto.
“Potevamo
soffocarci accidenti!” fece Lady,
anche se non poteva che essere riconoscente al suo capo per averli
aiutati.
“Tsk,
io non ne avevo bisogno eppure me l’ha
data lo stesso. Beh, grazie comunque!” fece Alucard con un
certo nervosismo
nella voce.
Anche
i tre Sun’s Knights e lo spadaccino della
nebbia erano stati salvati ma non riuscivano a dire nulla.
“Prendi!”
intanto l’uomo incappucciato mise una
pillola della vita nelle mani della piccola Rowell “Dalla
subito a Seras o
rischia di morire!” assegnandole questo compito.
“Sì,
subito!” rispose la piccola correndo verso
la sorellona.
CRASH!
In
quel momento la roccia esplose e Gilgamesh
si rialzò furioso guardando colui che l’aveva
colpito.
“Dannato!
Come hai osato colpirmi a
tradimento!” sembrava prossimo a esplodere.
“Taci!”
rispose l’incappucciato mentre l’aria
intorno a lui divenne elettrica “Un verme come te, che osa
uccidere i bambini
merita solo la morte!” segno che era furioso come non lo era
mai stato.
STRAP!
Tanto
che si tolse il soprabito con un solo
gesto rivelando così il suo volto.
Era
un alto uomo dai corti capelli biondi e
dalla carnagione chiara, tipica di chi cresceva nelle terre del nord
Europa,
mentre i suoi occhi erano azzurri ghiaccio.
Sotto
il soprabito indossava un’aderente
maglietta nera coperta da un lungo giubbotto dello stesso colore. Sul
petto
pendeva un ciondolo nero che brillava di luce propria.
“Che
cosa!” nel vedere quel monile la rabbia di
Gilgamesh si trasformò in stupore “Quel
ciondolo!” ed era impossibile non
riconoscerlo.
“Quel
ciondolo!” anche Zane lo aveva
riconosciuto.
“Salvo
per il colore, è identico a quello di
Nick!” anche Itachi lo aveva riconosciuto.
“Allora
ce ne sono altri come lui!” Kisame non
lo credeva vero.
“Allora
è per davvero…” e nemmeno Aster era da
meno.
“Un
Sun’s
Warrior!”
Dissero
insieme i quattro e Gilgamesh.
“Quanto
chiasso per una cosa così ovvia!” disse
il biondo uomo con un sorriso bastardo “Ormai è
inutile negarlo. Sì, sono un
Sun’s Warrior!” che dette la conferma ai loro dubbi
mentre fu avvolto da
un’intensa luce nera con contorni bianchi “Il mio
nome è Rafael Lancelot Leone
Nero o più semplicemente Lello, ultimo erede al trono di
Saturno e membro dei
Sun’s Warriors!” assumendo il suo vero aspetto e
presentandosi.
“Allora
è vero. Voi siete ancora vivi!” e
quella rivelazione fece tremare tutto l’essere di Gilgamesh
che abbassò la
testa “MUAHAHAHAHAHAHAAHH!” per poi scoppiare in
una maligna risata “Magnifico!
Non potevo chiedere di meglio!” il tremore era di puro
divertimento “Ho davanti
a me uno dei cosiddetti difensori di questo universo e posso ucciderlo
con le
mie mani!” e le sue intenzioni erano fin troppo chiare
“Io sono Gilgamesh Drago
del Sangue e mi prenderò la tua testa!” che
rivelò senza alcun problema.
“Prego,
accomodati!” lo invitò il Sun’s Warrior
Nero “Non avrò alcuna pietà verso di
te!” che non lo avrebbe risparmiato per
nessun motivo.
“Ehi,
sei in ritardo!” gli fece notare Dante
con un certo disappunto.
“Mi
dispiace!” gli rispose Lello senza staccare
gli occhi dall’avversario.
“Fammi
solo questo favore: uccidilo nel
peggiore dei modi!” Alucard gli fece solo questa richiesta
che era come una
vera condanna.
“Tranquillo,
è la mia intenzione!” gli rispose
lui mettendosi in posizione di combattimento “Voi mettetevi
al riparo. Da
adesso entro in scena io!” facendo capire che non voleva
nessuno tra i piedi.
“Mhm!”
intanto Seras aprì debolmente gli occhi.
“Sorellona!”
e il primo viso che vide fu quello
di Patty che si strinse forte a lei.
“Patty?
Ma che cosa sta… Eh!”la Victoria stava
per chiederle che cosa ci facesse ancora lì ma quando vide
l’imponente figura
del Sun’s Warrior Nero, capì tutto
“E’ arrivato!” e non poteva che esserne
felice.
“Forza
Gilgy, fatti sotto!” fece Lello
provocando il suo avversario.
“CON
IMMENSO PIACERE! PREPARATI A MORIRE!” gli
rispose il soleano che si lanciò all’attacco verso
il suo nuovo e inaspettato
avversario.
“Questo
è tutto da vedere!” ma il saturniano
era di tutt’altro parere mentre fece altrettanto.
I
due si trovarono a pochi metri l’uno
dall’altro e calarono i loro pugni.
KAPOM!
DOOOMM!
Generando
una potente onda d’urto che investì
tutta l’area circostante. La vera battaglia per proteggere la
Terra era appena
iniziata.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO!
La
creatura inizia
finalmente a muoversi e sfida apertamente tutti coloro che si trovano
all’interno dell’Accademia. Anche i Sun’s
Knights si metteranno in gioco per
salvare la situazione.
Intanto
sulla Terra lo
scontro tra Lello e Gilgamesh prosegue senza esclusione di colpi
diventando
tanto violento da attirare le attenzioni prima di Vorkye e dei suoi
seguaci e
poi quella dei due veri boss di tutta la storia.
E
proseguono le piccole
avventure di Lady e Lucyferia nel regno di Oblivion.
Questo
e altro nel prossimo
capitolo.
Una
cosa che sicuramente
avete notato è che manca proprio la scorribanda delle due
ragazze per i
corridoi di Oblivion ma l’ho fatto per evitare di allungare
troppo il brodo.
Rimedierò tranquilli!
Non
posso fare altro che
porvi un grossissimo saluto e augurare a tutti voi un buon carnevale.
Ci
vediamo presto e questa volta non tra mesi. A presto.
Ecco
i nuovi volti dei
personaggi che sono apparsi in questo capitolo.
DANTE
IN VERSIONE DEVIL
TRIGGER
http://fc07.deviantart.net/fs45/f/2009/136/8/4/Devil_Trigger_____Dante_____by_The_Bone_Snatcher.jpg
VERGIL
IN VERSIONE DEVIL
TRIGGER
http://images.wikia.com/devilmaycry/images/archive/1/15/20120414183550!VDT_Beowulf.gif
NERO
IN MODALITA’ MELO
ANGELO
http://i465.photobucket.com/albums/rr13/darknovus_18/Devil%20May%20Cry/dmc4wp1full.jpg
ALUCARD
CON SIGILLO ZERO
RILASCIATO
http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20110904172351/hellsing/images/d/d0/Trailer_3-1.jpg
Un
primo piano ci vuole
http://fc00.deviantart.net/fs71/f/2012/116/b/4/alucard___count_dracula_by_spirit_of_laharah-d4xmj8g.png
ED
ECCO A VOI IL VOLTO DI’
LELLO
http://static.tvtropes.org/pmwiki/pub/images/prince_schneizel.jpg
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Capitolo 52 *** Per la Terra- seconda parte ***
52. per la Terra- seconda parte
Salve
a tutti e finalmente
ben ritrovati^^
Sì,
lo so: sono
nuovamente
in maxi ritardo (e meno male che avevo detto che avrei fatto prima
questa
volta^^). Prevedevo di postare prima che iniziasse maggio, ma per
diversi
motivi, primo tra tutti il Comicon di Napoli e un improvviso blocco,
non sono
riuscito a postare prima.
Ok,
stop con le scuse^^ vi
lascio al capitolo sperando che vi piaccia. Buona lettura a tutti.
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
I
Sun’s Knights
si erano divisi in gruppi da due e si erano sparpagliati per tutta
l’Accademia
alla ricerca della misteriosa creatura che li aveva portati in quel
luogo
desertico.
Uno
di questi
era formato da Chazz e Ino che, per uno scherzo del destino, erano
stati messi
in coppia^^.
“Perché
proprio
con te!” si lamentò la Yamanacha mettendosi una
mano sulla faccia^^.
“E
me lo
chiedi!” fece il Princeton col medesimo gesto^^.
“Suvvia capo, siete così carini insieme!”
disse l’Ojama giallo.
“Formate una coppia perfetta!”
del
medesimo pensiero era Ojama verde.
“Potreste sposarvi anche subito!”
tese a
precisare l’Ojama nero convinto di quello che diceva.
“S-Sposarci!”
fecero i due immaginandosi una cosa del genere.
KAPOMX3!
“SMETTETELA
DI’
DIRE SIMILI SCEMENZE!” per poi menare un pugno in testa alle
tre povere
creature^^.
“Quanto siete noiosi!”
esclamò annoiata
la bestia ombra.
“Trovate così strana la
possibilità di mettervi
insieme?” chiese la regina verde degli spettri che
non ci vedeva niente di
male.
“FINITELA
DI’
SPARARE SIMILI CAZZATE!” gli ruggì contro la
biondina imbufalita come non mai.
“TRA
ME E LEI
NON C’E’ NULLA E MAI CI’
SARA’!” e con questo Chazz sperò di aver
scritto la
parola fine a questa storia.
“Fate come volete!”
commentò lo spirito
del Princeton per poi prendere i piccoli Ojama e sparire.
“Dovreste essere più sinceri con voi
stessi!”
consigliò loro quello della Yamanacha per poi seguire i
compagni.
“Ma
che
vogliono quelli!” fece Chazz girandosi dall’altra
parte.
“Si
facciano
gli affari loro!” disse Ino facendo altrettanto.
“Già!”
concordò
il moro facendo qualche passo in avanti per poi fermarsi
“Posso chiederti una
cosa? Perché mi hai dato quel baco?” e rivolgersi
alla compagna senza però
voltarsi.
“C-Come!”
che
si voltò subito a guardarlo.
“Non
fare la
finta tonta, hai capito cosa ti chiesto!” la riprese Chazz
continuando a
rimanere di spalle.
“Che
ti posso
dire…” cominciò a rispondere la
biondina “Mi è venuto e basta!” per poi
uscirsene in quel modo.
“T-Ti
è venuto
e basta?” chiese lui voltandosi incredulo
“Perché proprio me? Dentro quel
managuerriero eravamo tantissimi, eppure hai baciato solo me.
Là dentro c’era
anche quel Sasuke che ti fa girare la testa, e invece l’hai
completamente
ignorato e hai baciato me. Che cos’ho di tanto
speciale?” e dopo essersi
sfogato, voleva una risposta.
“Lo
vuoi
davvero sapere?” gli chiese Ino.
“Sì,
lo voglio
sapere!” rispose Chazz.
“Beh…”
disse la
biondina arrossendo “Su due piedi, non so come dirlo, anzi
non mi sento pronta
a farlo!” uscendosene in questo modo.
“Come
sarebbe a
dire!” fece Chazz col tic all’occhio destro
avvicinandosi a lei “Che cosa non
saresti pronta a fare o a dire?” e a metterle le mani sulle
spalle.
“Levami
le mani
di dosso!” gli ordinò lei recuperando la sua
grinta.
“Eh!
Scusa!”che
fece arretrare il moro di qualche passo.
“La
verità è
che, da quando ci siamo conosciuti, ho notato subito il tuo modo di
fare: ti
pavoneggi dicendo di essere il migliore, ti auto convinci di essere un
campione
in tutto..” cominciò finalmente a rispondere con
un certo nervoso.
“E
allora?”
chiese Chazz che non ci vedeva niente di strano “Dico queste
cose perché è
vero. È vero, ci sono delle volte che permetto agli altri di
aiutarmi, ma sono
perfettamente in grado di cavarmela da solo!” che non
negò quello che aveva
detto la bionda.
“Ed
è qui che
ti sbagli!” gli rispose lei “Anche se lo nascondi,
tu ti senti solo. Quando
combatti e gli altri ti aiutano, ti senti meglio perché non
vuoi più stare da
solo. Io... Io ho visto che cosa può fare la solitudine:
rende tristi, genera
rabbia e dubbi nel cuore, lo rende duro e allontana dagli altri. Quando
Sasuke
ha lasciato il villaggio, ho capito che, a differenza di Sakura e
Naruto, non
sapevo nulla di lui. Avrei potuto fare qualcosa? Sarei stata utile ai
miei
compagni per salvarlo? La risposta l’ho capita quando li ho
visti tornare!” e dopo
avergli detto tutte quelle cose, le lacrime cominciarono a uscirle
dagli occhi
“Poi, quando è apparso il signor Nick e voi
duellanti siete giunti al
villaggio, ho notato subito il tuo sguardo. All’inizio, non
ti sopportavo
perché mi rispondevi sempre male ma
poi…” e non riuscì più a
continuare.
“Poi
mi hai
visto sotto una luce diversa, vero?”
l’aiutò lui mentre stringeva i pugni per
trattenersi.
“No,
ti ho
visto dentro!” gli rispose lei mentre si asciugava le lacrime
“Contro la
settima, ho visto che tieni ai tuoi Ojama, anche se li tratti male;
contro
l’ottava che vuoi proteggere tutti i tuoi compagni e ti va
bene anche che siano
loro ad aiutarti; contro quello stregone, quando mi hai stretto la
mano, ho
sentito il tuo calore, il tuo desiderio di voler appartenere a questo
gruppo e
credere nei tuoi compagni. È questo quello che mi ha spinto
a baciarti!” e alla
fine dette la tanto attesa risposta.
“In
pratica, io
ti piaccio!” fece Chazz giungendo a questa conclusione.
“Direi
di sì!
Era solo questo quello che dovevo dire!” gli rispose Ino
avvicinandosi a lui.
“Sei
troppo
complicata e vuoi dire sempre tutto tu!” la riprese il moro
“Però, è questo che
mi piace di te!” ammettendo questo mentre fece altrettanto.
“Quindi
adesso
non dire più nulla e baciami tu!” disse la
Yamanacha chiudendo gli occhi e
attendendo.
“Eh!
O-Ok!”
fece lui spiazzato da tanta franchezza mentre si avvicinò
lentamente a lei.
“Oh!”
ma un
verso vicino ruppe quel momento.
“IIIHH!”
facendo drizzare i due che si allontanarono subito l’uno
dall’altra.
“C-Che
cos’è
stato?” chiese Ino presa dalla strizza.
“Tsk!
Solo uno
studente che si diverte a fare scherzi!” gli rispose Chazz
molto contrariato
dall’essere stato disturbato “FATTI VEDERE CHE
T’INSEGNO IO A INTERROMPERE DUE
CHE SI DICHIARANO!” e già dalla voce si capiva
benissimo che non gliela avrebbe
fatta passare liscia.
“SCEMO!
NON
ANDARLO A SBANDIERARE AI QUATTRO VENTI!” gli gridò
Ino rossa in viso^^.
“Combatti!”
disse una voce rauca e poi uno studente del dormitorio blu si fece
avanti.
“Eccoti
qua
piccolo verme!” sibilò il moro con la venuzza
pulsante “Ora ti faccio vedere io
che cosa succede a dare fastidio al Campione!” e
attivò il suo duel disk.
“Che
diavolo
stai facendo? Così rischi di farti rubare
l’energia!” lo riprese la bionda col
tic nervoso.
“Ma
che dici?
Gli altri hanno distrutto il dispositivo di controllo dei bio-bend.
Questi così
non ci fanno più niente adesso!” le
ricordò Chazz che sapeva che adesso non
rischiavano più di perdere energia.
“Sei
doppiamente scemo! Anche se quegli aggeggi non funzionano
più, in questa
dimensione si subiscono gli stessi effetti!” gli rispose lei
ricordandogli
questo.
“Ehi,
questa
non la sapevo!” ammise il Princeton che non era stato
informato^^ “Vabbé, dammi
un secondo che do una lezione a questo qui e poi riprendiamo da dove
eravamo
stati interrotti!” ma aveva comunque intenzione di continuare
quello che stava
facendo^^.
“Fa
come ti
pare, ma poi dopo non prendertela con me!” gli rispose la
Yamanacha
spiaccicandosi una mano sulla faccia.
“Combatti!”
disse nuovamente lo studente che era rimasto immobile e in attesa.
“Sì,
come vuoi!
Forza, fatti sotto!” che fu subito accontentato dal Campione.
Un
minuto dopo
il tipo era a terra con i life points azzerati.
“Anf,
Anf!
Visto? Ecco che cosa succede a far perdere la pazienza al
Campione!” fece Chazz
mentre recuperava fiato.
“Baka!”
disse
Ino al compagno “Però, è strano. Non
avverto nessun chakra provenire dal suo
corpo!” per poi spostare la sua attenzione verso il duellante
appena sconfitto.
“Nessun
chakra?
Guarda che non l’ho mica ucciso!” fece Chazz sicuro
di non esserci andato così
pesante.
“A
dire la
verità, non l’ho percepito nemmeno prima che
arrivasse!” disse Ino e la cosa le
sembrava strana.
“Guarda
che
questi non sono ninja e di sicuro non emettono chakra da
usare!” le ricordò il
moro sicuro che ora la compagna si stesse confondendo.
“Guarda
che lo
so, baka!” lo riprese lei “Per essere
più precisi, non ho avvertito nessuna
energia vitale. È quasi come se fosse in uno stato
catatonico o qualcosa del genere!”
per poi chiarire meglio quello che voleva dire.
“Non
ci ho
capito niente!” ammise il Princeton con tanti punti
interrogativi in testa^^.
“Ma
perché mi
sono innamorata di un simile baka?” si chiese la poverina
scuotendo la testa^^.
“Combatti!
Combatti!” poi da tutte le direzioni vennero diverse voci e
un attimo dopo, una
ventina di studenti circondò i due ragazzi.
“Avete
voglia
di mangiare la polvere!” fece Chazz provocato da
quell’attacco di massa.
“Chazz
non fare
pazzie. Questi qui sono esattamente come il tipo che hai…
M-Ma si è rialzato!”
Ino stava per riprenderlo ma poi si accorse che lo studente appena
sconfitto si
era rimesso in piedi e si era aggregato alla massa e la cosa la
spaventava.
“Tranquilla!
Adesso lo rimetto a nanna insieme a tutti gli altri!” ma il
Princeton aveva la
soluzione e iniziò a duellare con cinque in una sola volta
“Datti da fare anche
tu oppure vuoi perderti tutto il divertimento!” per poi
invitare la ragazza a
unirsi ai giochi.
“Tu
sei scemo!”
sibilò Ino “MA ADESSO ANCH’IO
MI’ SONO ROTTA DI’ STARVI A SENTIRE! VOLETE LA
GUERRA? ALLORA FATEVI SOTTO!” che decise di sfogare il
nervoso con questi scemi
che si trovava davanti e attivò il suo duel disk.
“Forza
baby,
vediamo se sei all’altezza del Campione!” la
provocò Chazz mettendosi spalla
contro spalla alla Yamanacha.
“NON
CHIAMARMI
BABY!” gli ruggì lei in modalità Oni
sanguinario.
“WWWWAAAAAHHH!”
Pochi
minuti
dopo, risuonarono le loro voci per buona parte dell’Accademia.
Per
un altro
corridoio della scuola…
“Uff!”
Syrus sospirò
pesantemente.
“Che
ti prende
amico? Mi sembri giù di morale!” gli chiese Rock
Lee che gli faceva da partner.
“Stavo
solo
pensando!” gli rispose il Truesdale minore depresso.
“Avanti,
dimmi
che cosa ti turba!” il ragazzo dalle spesse sopracciglia si
offrì di ascoltarlo
e di rincuorarlo.
“Beh…
Stavo
pensando a Tomoyo!” gli rispose Syrus leggermente rosso in
viso “Chissà che
cosa sta facendo!” facendo capire che il suo era un problema
di cuore.
“Oh!
Ma allora
è vero che tra te e quella dolce ragazza
c’è del tenero!” fece Rock Lee che
aveva appena accertato che le voci erano vere “Come sei
fortunato amico mio,
sei così giovane e sei già invaso dal fuoco della
passione, PROPRIO COME IO
SENTO SCORRERE IN ME QUELLO DELLA GIOVINEZZA!” uscendosene
col suo motto.
“Guarda
che
sono più grande di te!” gli fece notare il
Truesdale che, anche se non li
dimostrava, aveva quindici anni^^ “Mi stavo chiedendo se
è giusto provarci con
una bambina che ha quasi quattro anni meno di me!” ed era
questo il suo dubbio.
“Al
cuore non
si comanda amico mio e poi chi se ne importa se è
più giovane di te di quattro
o cinque anni? L’amore non ha età!” lo
incoraggiò Rock Lee dicendogli anche
delle cose giuste.
“Sì,
però…”
iniziò Syrus con gli occhi bassi.
“Avanti,
fatti
sotto!” fece Rock Lee mettendosi in posa da combattimento
“Vedrai che dopo una
bella scazzottata tra amici ti sentirai molto meglio!” col
preciso intento di
farlo sfogare nell’unico modo che conosceva: una piccola
rissa tra
amici^^.
“M-MA
CHE STAI
DICENDO! ABBIAMO ALTRO DA FARE ADESSO!” gli gridò
contro il Truesdale
ricordandogli che in quel momento avevano altro a cui pensare.
“Abbiamo
tutto
il tempo per pensarci dopo!” gli rispose il ragazzo dalle
spesse sopracciglia
“Forza piccoletto, fammi vedere di che cosa sei
capace!” provocandolo con una
parola che ormai era diventata tabù per il Truesdale
minore^^.
“P-Piccoletto!”
fece quest’ultimo con la venuzza pulsante “Vuoi
fare a botte? Come vuoi, ma poi
non dire che non ti avevo avvertito!” e accettò
subito la sfida dell’amico
venendo avvolto dalle fiamme dell’ira.
“Lo
vedremo! Ti
mostrerò di che cosa sono capaci le fiamme della
giovinezza!” gli rispose
l’altro venendo avvolto da quelle della giovinezza^^.
“Combatti!”
ma
le loro grida avevano attirato un piccolo pubblico di spettatori che
sembravano
volersi gettare nella mischia.
“Questa
sì che
è una sorpresa. Altri avversari che hanno voglia di menare
le mani!” fece Rock
Lee al colmo della gioia ed e era pronto ad accoglierli a braccia
aperte.
“Scemo,
guarda
che questi qui sanno al massimo duellare!” gli fece notare
Syrus dandosi una
calmata “Forse un paio di duelli mi aiuterà a
pensare meglio!” ma adesso si
sarebbe sfogato un po’ con questi studenti.
“Ottimo!
Allora
ti seguo a ruota” fece Rock Lee mettendo mano al suo deck
“Ci sfogheremo insieme!”
che avrebbe duellato fino allo sfinimento.
“Eheh!
Vi
volete sfogare? Allora combattete con me!” ma una voce fin
troppo familiare
attirò l’attenzione dei due.
“Chazz!”
disse
Syrus incredulo.
“Ma
che cosa ti
è successo amico?” seguito da Rock Lee che lo
vedeva più strano del solito.
Ebbene
sì,
Chazz era tra quella folla di duellanti apparendo diverso dal solito:
sul viso aveva
un sorriso stanco mentre gli occhi persi nel vuoto erano attraversati
da spese
occhiaie, inoltre camminava molto lentamente quasi fosse un sonnambulo.
“Eheh!
Combattete!” disse semplicemente lui alzando il suo duel disk.
“Eheh!Combattete!”
di fianco a lui c’era anche Ino nelle medesime condizioni.
“Dovete combattere!” fecero
insieme gli
Ojama anche loro molto strani.
“Battetevi!” disse la bestia
ombra
ridotta nello stesso modo del suo protetto.
“Combattete!” seguito dalla
regina verde
degli spettri col medesimo sguardo e sorriso.
“Ma che diavolo vi è successo!”
fece
preoccupato Mega Cyber Demone.
“Sembrano in trance!”
esclamò Fortezza
Vercroid con la medesima preoccupazione.
“Si
può sapere
che sta succedendo qua dentro?” chiese Rock Lee che aveva
perso la voglia di
combattere.
“Non
ne ho idea
ma la vedo brutta!” gli rispose Syrus mentre lui e
l’amico venivano circondati
da tutte le direzioni.
In
un altro
corridoio…
“E’
strano!”
fece Shino alzando la testa.
“Puoi
dirlo
forte. Akamaru è rimasto a vegliare su Blair lasciandomi da
solo!” gli rispose
Kiba che trovava assurdo essere lasciato dal suo amico a quattro zampe
che l’aveva
mollato per la Flanningan.
“Non
mi
riferivo a questo!” gli rispose l’Aburame
“Un attimo fa i chakra di Syrus e
Rock Lee sono improvvisamente spariti!” informando il
compagno della sua
preoccupazione.
“Spariti?”
chiese l’Inuzuka che non se n’era accorto
“Andiamo, due come loro sono
tutt’altro che facili da battere!” ma riteneva
impossibile che i loro compagni
potessero essere battuti da qualcuno.
“Anche
quelli
di Ino e Chazz sono spariti!” lo avvisò il ninja
degli insetti che sembrava
molto preoccupato.
“Tsk!
Che
diavolo sta succedendo in questo posto!” fece il compagno per
poi mettersi in
posizione di combattimento “Abbiamo compagnia!” e
avvisò l’altro di tenersi
pronto.
“Me
ne sono
accorto!” gli rispose Shino mentre gli insetti cominciarono a
uscire dal suo
corpo.
“Ihihih!
Ma che
bravi, vi siete già accorti di me! Bravi
tesorini!” fece una voce femminile che
risuonava da tutte le parti.
“State attenti!” disse Mushiking
apparendo a fianco del suo protetto.
“Questa tipa non scherza!”
seguito da
Cerberus che grazie alle sue tre teste, cercava in tutte le direzioni.
“E’
troppo
tardi miei cari, siete già spacciati!”
ghignò la voce mentre tutto fu avvolto
dall’oscurità.
“Cavolo,
non
riesco s muovermi!” l’Inuzuka sentì il
corpo che non rispondeva.
“E’
una
trappola e ci siamo caduti come degli allocchi!” fece
l’Aburame nelle medesime
condizioni.
“Uhuhuh!
E ora
giochiamo un po’!” disse la loro avversaria mentre
i suoi occhi brillavano in
quelle tenebre.
Intanto
in
infermeria
“Vediamo…
Se sostituissi
questa matrice, sarebbe possibile invertire il processo!”
Bastion era immerso
nei suoi calcoli alla ricerca di una soluzione per scappare da quella
dimensione.
“Accidenti, ha una mente molto scientifica.
Non riesco a seguire nessuno dei suoi ragionamenti!”
pensò Kero-chan che
osservava in silenzio il lavoro del Misawa.
“Kai!”
intanto
Akamaru era al capezzale di Blair e ogni tanto sfregava il musetto
sulla sua
mano sperando che si svegliasse.
“Sta
tranquillo
piccolino, adesso sta bene. Vedrai che presto si
sveglierà!” gli disse la
signorina Fontaine cercando di consolarlo.
“Kai!”
guaì il
piccolo che spostò le sue attenzioni dalla donna alla
ragazzina.
“Suvvia,
non
sentirti in colpa!” lo tranquillizzò il guardiano
del sole che si avvicinò a lui
“Grazie a Sakura e poi ad Aruka adesso sta meglio!”
cercando di tirarlo su di
morale.
“Kai,
kai!” ma
il cucciolo con alcuni guaiti gli disse che cosa stava pensando.
“Come
sarebbe a
dire che ti senti responsabile per quello che è successo a
lei e Marcelle? Non
è stata colpa tua, era inevitabile!” gli rispose
Kero-chan sicuro di quello che
diceva.
“Bau!”
gli
rispose il cucciolo col musetto afflitto.
“Se
ti senti
debole allora diventa più forte: in questo modo la prossima
volta potrai
proteggere tutti quanti. Trai insegnamento da
quest’esperienza e usala per
superare i tuoi limiti. Non c’è bisogno che sia io
a ricordarti che nulla è
impossibile!” lo rimproverò nuovamente il piccolo
leoncino incitandolo a fare
del suo meglio per la prossima volta.
“Mhm!
Bau!” gli
rispose il cucciolo convinto dalle parole dell’amico.
“Uff!
Finalmente l’hai capito!” esclamò
soddisfatto il guardiano del sole.
“Ho appena assistito a una discussione tra
animali! Non è una cosa che capita tutti i giorni!”
pensò la signorina
Fontaine che non se lo sarebbe mai più dimenticato.
“Almeno qualcosa è sistemato!”
pensò
Bastion fissando per un momento i due animali.
“Scusi
una
cosa, per caso ha qualcosa da mangiare?” chiese poi Kero-chan
col pancino che
gli brontolava^^.
“Ecco…
Mi dispiace
ma non ho niente qui con me!” gli rispose la rossa dottoressa
con un sorriso
imbarazzato “Vado dalla signorina Dorothy a prendere qualcosa
e torno!” ma
aveva già la soluzione a tutto e si avviò verso
l’uscita quando…
“Aspetti
un
momento!” lo stesso Kero-chan la fermò e si
avvicinò alla porta.
“Che
succede?”
gli chiese la signorina Fontaine che non capiva perché
l’avesse fermata.
“Avverto
delle
strane presenze avvicinarsi qui!” rispose lui per poi
assumere le sue vere
sembianze “E non mi piacciono!” tenendosi pronto a
combattere.
“BAU!”
stessa
cosa fece Akamaru che ora che si era calmato, percepiva le stesse
presenze.
“Che
cosa sta
succedendo là fuori!” fece Bastion che si
allarmò immediatamente.
“Signorina,
c’è
un’uscita secondaria che possiamo usare per
scappare?” chiese intanto Kero-chan
che non staccava gli occhi dalla porta.
“N-No,
quella è
l’unica via che possiamo usare!” gli rispose lei
presa dai brividi.
“In
questo caso
non abbiamo altra scelta che aprirci un varco. Prendete Blair e
salitemi in
groppa!” e non vedendo altre alternative, il guardiano del
sole decise di
passare a misure più drastiche mentre...
BOOM!
BOOM!
Rumori
di pugni
uniti alla parola << Combatti >>
cominciarono a sentirsi dall’altra
parte della porta.
“Ma
sono le
voci degli studenti” fece Bastion che non riusciva a capire
che cosa stesse
succedendo.
“Sembrano
posseduti da qualcosa, lo sento!” gli disse Kero-chan che
spalancò le ali
pronto a partire “Svelti salite!” per poi incitare
i presenti a darsi una
mossa.
“Ecco!”
La signorina
Fontaine avvolse Blair in una coperta e aiutata da Bastion, la mise
sulla
schiena dell’enorme felino “Sali!” per
poi far salire anche il ragazzo e il
cucciolo e infine se stessa.
“Bene!
Tenetevi
forte!” li avvisò Kero-chan per poi caricare una
sfera di energia magica nella
bocca e...
WAMP!
CRASH!
Lanciarla
e far
saltare in aria la porta e sfrecciare fuori approfittando della
confusione.
La
sua idea
ebbe gli effetti sperati: i duellanti zombie che si erano riuniti
vicino alla
porta erano stati sbalzati via e, grazie al fumo, non riuscivano a
vedere
niente permettendo così al guardiano del sole di scappare.
“REGGETEVI!”
gridò loro Kero-chan mentre cominciò a correre a
perdifiato per il corridoio “Dannazione,
non riesco ad alzarmi in volo
per il troppo peso, ma non posso permettermi di farli scendere o
finiranno nei
guai!” rendendosi subito conto della situazione che
non era per niente a
loro favore.
“DOVE
STIAMO
ANDANDO!” chiese Bastion mentre vedeva che i duellanti zombie
si erano rialzati
e li stavano inseguendo.
“IN
UN POSTO
CHIUSO CHE POSSIAMO SIGILLARE!” gli gridò
Kero-chan sperando che ne
conoscessero uno.
“VAI
A DESTRA.
LA PALESTRA E’ LA NOSTRA UNICA SPERANZA!”
gridò la signorina Fontaine.
“RICEVUTO!”
le
rispose Kero-chan svoltando l’angolo ma
“DANNAZIONE!” si ritrovò la strada
sbarrata da un’altra schiera di duellanti zombie tra i quali
c’erano anche
Syrus e Rock Lee.
“Torna
indietro
svelto!” gli suggerì il Misawa che non vedeva
altra soluzione ma “Dannazione!”
vide che erano stati raggiunti dall’altro gruppetto.
“Siamo
in
trappola!” ringhiò Kero-chan che non sapeva che
cosa fare.
KAPOM!
CRASH!
Ma
in quel
momento il muro alla sua destra fu rotto da un pugno.
“DA
QUESTA
PARTE!” autore di quell’azione era Yuè
che incitò l’amico.
“GRAZIE!”
che
non se lo fece ripetere due volte saltando per il varco “Ehi,
mi sento più
leggero!” per poi notare che si muoveva meglio.
“CHE
COSA STA
FACENDO SIGNORINA FONTAINE!” gridò Bastion che
aveva visto cosa la donna stava
facendo.
“Vi
copro le
spalle!” rispose la donna mettendosi davanti al buco creato
da Yué con il duel
disk in mano.
“Che
diavolo
sta dicendo signorina? Non faccia inutili gesti che potrebbero
essere…” il
giudice delle Sakura card cercò di dissuaderla ma quando
vide gli occhi della
donna, si fermò.
“Ci
rivedremo.
Ora andate!” disse lei voltandosi verso il muro.
“…
Buona
fortuna!” l’angelo dai capelli argentati altro non
disse e corse via.
“CHE
COSA! NO!
SIGNORINA FONTAINE! SIGNORINA FONTAINEEE!” gridò
Bastion con le lacrime agli
occhi.
“HA
FATTO UNA
SCELTA! NON POSSIAMO FARE ALTRO CHE RISPETTARLA!” gli
gridò Kero-chan che con
le lacrime agli occhi riprese la corsa.
“AAAAUUUHH!”
fece Akamaru dedicandole un ululato di addio.
“Salvatevi
ragazzi e salvate anche noi!” disse la dottoressa
dell’istituto tenendosi
pronta ad accogliere i duellanti zombie.
Pochi
metri più
avanti.
“PERCHE’!
PERCHE NON L’AVETE FERMATA!” gridò il
Misawa disperato da quello che i due
compagni avevano fatto.
“NON
C’ERA
ALTRO MODO!” gli rispose il giudice delle Sakura Card.
“CHE
DIAVOLO
STAI DICENDO! AVRESTI POTUTO FARE QUALCOSA!” gli
gridò di rimando il Misawa.
“E
COME!” gridò
Yué di rimando guardandolo con occhi freddi.
“FINITELA
VOI
DUE E USATE LA TESTA. ABBIAMO UN FERITO CON NOI E NON POSSIAMO PENSARE
SIA A COMBATTERE
CHE A DIFENDERE E POI SE RIUSCIAMO AD ANDARCENE DA QUESTO POSTO,
POTREMO
SALVARE TUTTI GLI ALTRI!” ma la voce di Kero-chan
sovrastò quelle dei due
mettendo le cose in chiaro “DOBBIAMO RAGGIUNGERE LA PALESTRA,
LI’ SAREMO AL
SICURO PER IL MOMENTO!” per poi dire all’amico cosa
fare.
“Abbiamo
pensato la stessa cosa. Gli altri sono già lì e
hanno eretto una piccola
barricata!” gli rispose Yué svoltando a destra.
“RAGAZZI!”
Naruto corse verso di loro a più non posso.
“STATE
TUTTI
BENE?” seguito da Hinata che era dietro al biondino.
“MENO
MALE CHE
STATE BENE!” disse Sakura Kinomoto con il cuore
più leggero.
“PIU’
O MENO!”
rispose loro Yué raggiungendoli
“Dov’è l’altra
Sakura?” per poi notare che
l’Haruno che aveva seguito la sua padroncina non era con loro.
“L’hanno
presa
quei duellanti zombie!” gli rispose la castana sentendosi
colpevole di non
essere riuscita a fare niente.
“Dannati!
Ma si
può sapere che diavolo sta succedendo qui?” si
chiese l’Uzumaki che non ci
capiva più niente.
“Non
è il
momento di perdersi in chiacchiere, ragazzino. Diamocela a gambe!”
lo riprese la volpe al suo fianco.
“Kyuubi ha ragione, i duellanti zombie ci
stanno per raggiungere!” li avvisò
Rayearth che poteva vederli arrivare.
“Se
ci circondano, rischiamo di diventare come
loro. Anche gli spiriti subiscono quella strana trasformazione!”
li avvertì
Windom che copriva le spalle al gruppo.
“Di
qua
svelti!” capendo che non avevano tempo da perdere, il giudice
della luna li
guidò verso la palestra.
POCO
DOPO NELLA
PALESTRA!
Il
gruppo si
era rinchiuso all’interno della palestra portando con se
tutti gli studenti che
erano riusciti a salvare ma rispetto al numero iniziale, erano ben
pochi.
“Non
ci voleva
proprio!” fece Temari molto scocciata “Non solo ci
troviamo in una dimensione
dalla quale non sappiamo come uscire, siamo anche costretti a
nasconderci come
topi per evitare di diventare come gli altri!” e la sua
rabbia era più che
giustificata.
“Calmati
Temari. Per quanto sia d’accordo con te, non c’era
altra soluzione!” Shikamaru
cercò di farla ragionare ma non era una cosa facile.
“Come
pensi che
possa riuscirci. Uno dei miei fratelli è diventato uno di
quei duellanti zombie
e non sono riuscita a fare nulla per impedirlo!” infatti, la
bionda era furiosa
con se stessa per non essere riuscita a salvare un suo fratello.
“Kankuro
ha
cercato di proteggerci con le sue marionette,
eppure…” altro inconsolabile era
Gaara che piangeva per la sorte che era toccata al fratello maggiore.
“Non
piangere
Gaara. Sono sicura che lo salveremo insieme a tutti gli
altri!” lo consolò
Sakura Kinomoto mettendogli una mano sulla spalla.
“Lo
spero
anch’io!” fece il rosso confortato da quel dolce e
caldo sorriso.
“Meglio
fare il
punto della situazione, non credete?” intervenne Kakashi che
riusciva a
mantenere la calma.
“Direi
che non
c’è molto da dire: siamo stati fregati da una
creatura misteriosa che ha rapito
un ragazzo, tramutato in qualche modo degli studenti in degli zombie
desiderosi
di duellare e ora siamo dentro una palestra in attesa della prossima
mossa!”
mentre Asuma riassunse rapidamente la situazione.
“E
non sono
solo i duellanti zombie il problema: ci sono anche delle creature di un
certo
livello che si aggirano per i corridoi della scuola con
l’obiettivo di
rallentare e catturare quelli che non duellano!” e Nick
aggiunse degli altri
dettagli “Inoltre, anche alcuni dei nostri sono finiti nelle
grinfie del
nemico: Chazz, Ino, Sakura, Kankuro, Syrus, Rock Lee, Kiba e
Shino!” insieme ai
compagni che avevano perso.
“Lei
che dice?
Possiamo recuperarli in qualche modo?” gli chiese Shaoran
molto preoccupato per
la sorte dei compagni diventati duellanti zombie.
“Non
sono morti
viventi e questo è rassicurante, inoltre, anche se solo
durante i duelli,
parlano e interagiscono con l’avversario. Possiamo salvarli
ma per farlo
dobbiamo fermare la creatura che ci ha portato qui!” il
castano gli rispose
positivamente.
“In
pratica,
prima troviamo quella creatura, prima riusciamo a salvare i nostri
compagni e a
tornarcene a casa, vero?” chiese Naruto che pensava di aver
capito bene.
“Esatto
amico!”
gli confermò il Nara che stava pensando a una valida
strategia “Però, c’è una
cosa che non riesco a
capire: che cosa
vuole quest’essere e perché ci ha portato
qui?” e sollevò alcuni giusti dubbi.
“E’
una bella
domanda! Dubito che voglia semplicemente giocare con noi. Ha un piano
preciso
in mente!” per quanto si sforzasse, Neji non riusciva a
capire quale fosse
l’obiettivo finale della creatura.
“Una
cosa è
sicura: vuole Jaden, ma il perché non si capisce!”
mente Yué abbozzò qualcosa.
“Questo
significa
che la conosci vero?” a questo punto Kero-chan si rivolse al
diretto
interessato.
“Io…
Io non ho
idea di chi sia. Non so nemmeno perché è
così ossessionata da me. Dovete
credermi!” che dette esito negativo.
“Tranquillo,
amico ti crediamo!” chiarì subito Jessie che non
lo giudicava.
“Non
ti stiamo
mica dando del bugiardo fratellone!” seguito da Naruto.
“Siamo
tornati
al punto di partenza, non sappiamo niente e non abbiamo uno straccio
d’indizio
in mano. Che seccatura!” Shikamaru continuava a pensarci ma
proprio non
riusciva a capire le intenzioni di quella creatura.
“E
se
provassimo a catturare uno di quei duellanti zombie? Potremmo
interrogarlo e
sapere qualcosa da lui!” propose Hassleberry “Se ho
capito bene, tutti quanti
dicono le stesse identiche cose, quindi sono collegati alla
creatura!”
spiegando la sua idea.
“L’idea
è buona
ma non è fattibile, quelli girano in gruppo, inoltre le
creature che si
aggirano per i corridoi dell’Accademia sono imprevedibili.
Anzi, dobbiamo fare
attenzione a loro che potrebbero entrare in qualunque
momento!” ma Alexis
bocciò subito l’idea preoccupandosi invece per le
misteriose creature che
avevano catturato molti dei loro compagni.
“Di
loro non vi
dovete preoccupare: abbiamo alzato una barriera magica che impedisce
loro di
entrare!” la tranquillizzò Shaoran che aveva
pensato personalmente a crearla.
“Potenziata
con
un’altra del mio clan!” aggiunse Asuma che aveva
dato il suo contributo.
“E
al loro
limitare ci sono i miei cani ninja che pattugliano il
perimetro!” anche il ninja-copia
aveva dato il suo contributo.
“Meglio
così!
Risolto questo problema, adesso dobbiamo capire l’obiettivo
della creatura!”
fece Axel che per quanto ci riflettesse, non sapeva che cosa pensare.
“Tu
eri il più
vicino a Viper, quindi dovresti sapere qualcosa sui suoi piani e di
quella
creatura!” fece notare Jim guardandolo col suo occhio buono.
“Negativo,
non
ho la benché minima idea di che cosa nascondesse!”
gli rispose il duellante dei
mostri pyro che non mentiva.
“Confermo.
Su
sua richiesta ho sondato la sua mente per accertare che non ci
nascondesse
nulla, e non mente!” e a confermare tutto ci pensò
Nick.
“E
allora come
facciamo a sapere che diavolo vuole questa creatura? Accidenti che
casino!” si
lamentò Tenten prossima ad avere i cinque minuti.
“Forse io posso aiutarvi!” poi
una voce
risuonò vicino a loro attirando l’attenzione del
gruppo.
“Chi
ha
parlato?” chiese Gaara guardandosi intorno.
“Non
ne ho
idea!” rispose Temari che ne sapeva quanto lui.
“Sono qui-nya!” disse la voce
dal basso.
“Faraone?”
disse Alexis vedendo l’enorme e obeso gattone che era la
mascotte del
dormitorio rosso.
“Professor
Banner, lei sa chi è quella creatura?” chiese
Jaden che sapeva chi si
nascondeva dentro il piccolo barilotto.
“Il
professor
Banner?”
Fecero
i
compagni guardandolo increduli.
“Ma
certo,
dentro Faraone dimora lo spirito del professor Banner!” fece
Hinata che si ricordò
del suo scontro contro San Sheron e di come questo l’avesse
aiutata “La
ringrazio per avermi aiutato contro la settima!” per poi
rivolgersi al gatto.
“Figurati signorina, è stato un piacere!”
rispose lui mentre una piccola luce uscì dalla bocca del
gattone e dopo essere
salita di qualche centimetro, assunse le sembianze del famoso professor
Banner
“Salve a tutti-nya!”
salutando gli
altri con un sorriso.
“Questa
mi
mancava!” disse Kakashi che poteva dire di aver visto di
tutto, tranne uno
spirito umano uscire dalla bocca di un gatto^^.
“Professor
Banner, lei sa dirci chi è la creatura che ci ha portato
qui?” gli chiese
Alexis che sapeva delle molte conoscenze del loro ex insegnante.
“Su chi sia la creatura no, ma credo di aver
capito qual è il motivo per cui ci ha portati tutti qui!”
le rispose il
simpatico professore dagli occhi eternamente chiusi “Innanzitutto, perché credete che cerchi
di assorbire energia? Secondo
me per acquisire forma corporea!” e disse una delle
sue ipotesi.
“Acquisire
forma corporea? Cioè materializzarsi davanti a
tutti?” chiese Yué che credeva
di aver capito bene.
“Esatto! Raccogliere energia è un altro
modo
per gli spiriti dotati di un potere notevole per rendersi visibili e
materiali
senza che abbiano un legame con gli umani!” gli
rispose Banner “Io, però,
ritengo che ne abbia un altro o
più. Quello che mi viene in mente è impossessarsi
delle Bestie Sacre!” per
poi arrivare al punto.
“Le
bestie
sacre! Ma è una follia!”
Dissero
tutti i
duellanti presenti in coro.
“Stiamo
scherzando vero? Se ne prende il controllo sono guai!” disse
Nick che sapeva
quali erano i rischi.
“Scusate,
potete
dirci che cosa sarebbero queste Bestie Sacre?” chiese Choji
che stava seguendo
tutto il discorso in silenzio.
“Ah, è vero, voi ninja non ne sapete
niente!”
fece il professore con uno dei suoi sorrisi “Mhm,
come potrei spiegarvelo?” e cercò il
modo giusto per
raccontare rapidamente la storia di quelle creature.
“Le
Bestie
Sacre sono creature dall’incredibile potenza distruttiva
pari, se non superiore
a quella dei Bijuu!” ma ci pensò Nick a dare la
spiegazione che serviva.
“CHE
COSA!”
Che
fece
sobbalzare tutti i ninja e anche i cattura carte.
“Ehi,
ehi,
ferma un attimo! Vuoi forse dire che esistono creature che sono forti
quanto
noi?”
e ovviamente
Kyuubi volle far sentire la sua.
“E’
impossibile che esistano altri nove come noi. Inammissibile!”
Ichibi non lo credeva vero.
“A
dire la
verità sono tre!” chiarì Jaden
“E posso confermare quello che ha detto il
signor Nick: sono forti quanto voi. Ho potuto testare la loro forza
sulla mia
pelle!” e si ricordava bene del duello che aveva sostenuto
due anni prima
contro i cavalieri delle ombre e poi contro il loro capo ossia
l’ex cancelliere
dell’Accademia.
“Tre?”
fece
Kakashi assai stupito.
“Sì, sono tre!” gli
rispose Banner “Perché
credete che la sede centrale dell’Accademia
del duellante si trovi su un’isola sperduta?”
ponendo questa domanda “Semplice,
per sigillarle!” dando lui
stesso la risposta.
“Ci
sta dicendo
che per tutto il tempo siamo stati sopra la prigione di simili creature
senza
saperne nulla?” chiese Shikamaru scioccato.
“Già
ed è una
fortuna che il sigillo abbia retto agli attacchi di ben tre armate
infernali o
sarebbero stati guai!” ammise Alexis.
“Guai
di che
genere?” le chiese Temari che voleva sapere che cosa avevano
rischiato.
“Avreste perso le vostre carte e i vostri
spiriti!” rispose loro Banner mantenendo il sorriso
“Le Bestie Sacre si nutrono degli
spiriti privandoli di ogni energia.
L’ultima volta che sono apparse, nell’arco di circa
venti minuti tutte le carte
di duel monsters e i relativi spiriti sono diventate bianche e prive di
vita,
inoltre in diverse parti del mondo si sono susseguiti diversi disastri
naturali. Se il qui presente Jaden non le avesse sconfitte, a
quest’ora nessuno
di noi sarebbe qui a chiacchierare tranquillamente, probabilmente
l’intera
dimensione sarebbe già sparita!” e disse
brevemente che cosa era successo
l’ultima volta che erano state liberate.
“CHE
COSA!
FRATELLONE TU HAI BATTUTO MOSTRI DEL GENERE? SEI UN
GRANDE-TEBAYO!” e nel
sentire questo Naruto guardò l’amico con gli occhi
a stelline^^.
“Hai
davvero
affrontato e sconfitto simili creature?” anche Sakura era
senza parole ma lei
controllò il tono della voce.
“Le
hai
sconfitte senza nemmeno avere i tuoi poteri di Sun’s Knight?
Come hai fatto?”
gli chiese Gaara che trovava assurda una cosa del genere.
“Tsk!
Se le
ha battute senza i poteri, allora non valgono niente!”
commentò Ichibi che si erra spaventato per
niente.
“Vero
e poi
cose simili come catastrofi naturali le sappiamo fare anche noi!”
stessa cosa fece Kyuubi assai deluso.
“Veramente,
le
ho sconfitte in un duello e ci sono riuscito solo grazie alla carta
Sabatiel la
Pietra Filosofale che mi ha dato il professor Banner, altrimenti non ce
l’avrei
mai fatta!” ma Jaden non volle prendersi troppi meriti per
quel duello.
“Questo
non è
vero Jaden. Eri l’unico in tutto il mondo, Yugi escluso a
poterle sconfiggere!”
gli disse Nick che ne sapeva qualcosa.
“Ora
non
esagerate. Ne devo fare di strada prima di potermi avvicinare a Yugi e
al suo
deck!” disse il giovane castano con un sorriso imbarazzato.
“Yugi?
Vuoi
dire Yugi Muto, il re dei giochi noto come il duellante più
forte del mondo?”
chiese Kero-chan alquanto curioso.
“E
chi altri?”
gli rispose Nick.
“Accidenti,
una
volta l’ho visto duellare dal vivo: è bravissimo.
Anche senza le carte delle
divinità egizie ha vinto incontri che sembravano
impossibili!” commentò Sakura
che era una fan del duellante.
“E
la cosa
incredibile è che emanava un potere magico
incredibile!” concordò Shaoran che
fece capire di saperne qualcosa anche lui.
“Scusate,
chi
sarebbe questo Yugi Muto? E le carte delle divinità
egizie?” chiese Hinata
ancora più confusa.
“Sakura
e
Shaoran l’hanno appena detto, Yugi è il duellante
più forte di tutto il mondo
nonché alter ego di un antico faraone vissuto più
di cinquemila anni fa che
salvò il mondo intero da una terribile forza maligna. Le
carte delle divinità egizie
invece sono altre tre creature dal potere incommensurabile, delle vere
e
proprie divinità che solo questo faraone riuscì a
controllare e a usare per
sconfiggere questa forza maligna!” rispose loro Nick
“Il creatore di duel
monsters riuscì a trovare le loro pietre e le
mutò in carte ma il loro potere
era troppo grande per poterle controllare, così le
sigillò in Egitto. A seguito
di diversi eventi, le divinità egizie vennero rubate e usate
per scopi malvagi
nel famoso torneo della città dei duelli ma Yugi
riuscì a sconfiggere
l’organizzazione criminale che le aveva rubate divenendo il
legittimo padrone
di quelle creature. Per la cronaca, i nomi dei tre dormitori vengono da
loro e
aggiungo quest’altro particolare: le Bestie Sacre sono le
loro ombre!” e raccontò
rapidamente la loro storia e un ulteriore significato
dell’Accademia.
“Però,
noto con piacere che, malgrado tu venga
da un’altra dimensione, sei ben informato su di loro!”
commentò Banner davvero colpito.
“S-Stiamo
scherzando vero? Esistono simili creature e non lo sapevamo?”
fece Tenten
divenuta pallida.
“Stento
a
credere che un solo uomo possa controllare un simile potere da
solo!” anche
Neji non lo credeva vero.
“Se
quello che
dice Nick è vero, questo Yugi e il faraone di cui
è alter ego, hanno permesso a
noi tutti di essere qui ancora prima che nascessero i ninja!”
disse Kakashi che
mantenne la calma.
“Non
mi sarei
mai aspettato una simile scoperta!” commentò Asuma
mentre faceva un lungo tiro
di sigaretta.
“Stiamo
scherzando vero? Questo faraone sarebbe
apparso molto prima del nonno delle sei vie della trasmigrazione?”
fece il tasso monocoda con la mascella
spalancata.
“Quindi
il
vecchio non era né il primo né l’ultimo
di uomini capaci di fare cose come
salvare il mondo o sconfiggere esseri dal potere divino!”
anche Kyuubi era davvero incredulo.
“Che
cosa state
dicendo?” chiese Jim interessato al discorso dei due Bijuu.
“Niente,
solo
un pensiero ad alta voce!”
gli
rispose il primo mantenendosi vago.
“Fatti
che
non hanno nulla a che vedere con la situazione attuale!”
stessa cosa fece l’altro con più code “Allora
che
cosa proponi tipo strano?”
per
poi chiedere direttamente a Banner che cosa fare.
“Non
ne ho idea!”
che dette esito negativo prima che…
“MIAO!”
il
gattone gli balzasse addosso e lo ingoiasse in un solo boccone.
“Ehm...
mi sa
che il professor Banner non aveva altro da dire per il
momento!”ipotizzò Jaden.
“Tuttavia,
il
suo aiuto è stato fondamentale. Grazie a lui, adesso abbiamo
una pista da
seguire. Dobbiamo pensare a una soluzione per fermare la creatura prima
che
riesca a impossessarsi delle Bestie Sacre e causare la fine del
mondo!”
Shikamaru riassunse subito la situazione e cominciò a
pensare con la sua
classica posa.
“A
questo
punto, dobbiamo anticipare la creatura prima che faccia la sua
mossa!” intanto
Kakashi sapeva che cosa fare.
“Prima
ci
muoviamo, meglio è!” concordò con lui
Asuma.
“Avete
qualche
idea?” chiese Yué tutt’orecchie.
“Credo
di
averne una!” ma fu Shikamaru a rispondere “La prima
cosa da fare è…” e iniziò a
spiegare il suo piano ma…
“Attenzione miei cari!” in quel
momento
dall’alto parlante risuonò la voce di Marcelle,
alias la misteriosa creatura.
“Tsk!
Temo ci
abbia anticipato!” fece il Nara digrignando i denti.
“Sapete, mi sto divertendo a giocare con
voi, ma ormai i tempi sono quasi maturi quindi vi contatto per fare un
piccolo
scambio con voi!” intanto la creatura riprese a
parlare “Scommetto che molti di voi
stanno morendo
di fame vero? Ebbene, sono disposto a permettervi l’accesso
alla dispensa in
cambio di qualcos’altro: la centrale elettrica. Datemi la
centrale e io vi
cederò la dispensa!” e fece la sua
proposta “Però ci sono
delle condizioni che vi impongo. Primo: un duello tre
contro tre all’esterno dell’Accademia; tre di voi
duelleranno contro alcuni
miei subordinati venuti apposta per questo duello. Secondo: in giro per
l’Accademia
si nascondono alcune creature che ho evocato come guardie; se volete il
libero
accesso alla dispensa, prima dovrete trovarle e sconfiggerle. Per darvi
un
piccolo vantaggio, vi dirò dove trovarle:
nell’arena principale, nella
biblioteca e nella sala professori. Terzo: tra di voi ci sono alcuni
soggetti
alquanto fastidiosi, ebbene per loro ho in mente un programma diverso.
Nick
Guarino, Naruto Uzumaki, Gaara Sabaku, Hinata Hyuga, Sakura Kinomoto e
Shaoran
Lì, voi dovrete recarvi presso la roccia che sorge sul retro
dell’Accademia. Ho
preparato una piccola sorpresa apposta per voi. Avete venti minuti per
decidere. Buona giornata!” e dopo aver imposto le
sue condizioni, chiuse le
comunicazioni.
“E
ti pareva!”
fece Shikamaru digrignando i denti.
“E’
furbo! Sarà
un avversario difficile!” concordò Yué.
“E
abbiamo
anche una scadenza e delle disposizioni precise!” fece Gaara
contrariato.
“Però,
è
strano: perché ci ha detto dove trovare i suoi
sgherri?” si chiese Shaoran.
“Non
è ovvio?
E’ sicuro che andremo subito da loro perdendo tempo ed
energie!” mentre Kakashi
aveva in parte compreso le intenzioni della creatura “Allora,
come ci organizziamo?”e
chiese al Nara se aveva qualche idea.
“Tenendo
conto
che alcuni di noi sono forzati ad andare altrove e quindi devono essere
esclusi, direi che dobbiamo dividerci in quattro gruppi: uno
andrà all’ingresso
per il duello mentre gli altri nei posti che ci sono stati indicati.
Quelli che
combatteranno devono essere almeno quattro per gruppo!” che
cominciò ad
abbozzare una strategia.
“Per
il duello
non è necessario essere uno del gruppo. Ne
approfitterò per rendermi utile!”
intanto Jim si offrì per affrontare uno dei misteriosi
duellanti che li
aspettavano all’ingresso.
“Contate
pure
su di me!” stessa cosa fece Axel.
“Voglio
esserci
anch’io!” per ultimo si offrì Jessie.
“Ne
sei sicuro?
Potresti aiutarci contro gli altri sgherri!” anche se Asuma
non condivideva
questa decisione.
“No,
va bene
così!” intervenne Shikamaru “Ritengo che
anche Jaden, Hassleberry e Alexis
debbano seguire i duellanti. La creatura potrebbe osservare da lontano
e,
considerando che è interessata a Jaden,
concentrerà la sua attenzione nel luogo
in cui si trova lui!” e spiegò la sua idea.
“In
pratica,
vuoi che faccia da esca!” fece il castano per vedere se aveva
capito bene.
“Sì
e no: se la
creatura non farà come penso, dovrai essere tu a seguirla e
accertarti delle
sue intenzioni!” ma il Nara fece capire che non era quello
che stava dicendo.
“Ma
certo, farà
da esca e allo stesso tempo sarà
l’inseguitore!” fece Hassleberry che
capì il
piano dell’amico.
“Proprio
così!”
che dette conferma “Mentre il compito di Alexis e Hassleberry
è quello di fare
da supporto sia a Jaden che ai duellanti!” e
spiegò ulteriormente la sua idea.
“Se
è per
questo, posso contribuire anch’io!” si
offrì Bastion disposto a dare una mano.
“E
ci sono
anch’io!” e con sorpresa di tutti, anche una
persona inaspettata si fece
sentire, cioè Blair.
“Ti
sei
risvegliata! Meno male!”
Dissero
tutti sollevati.
“BAU!”
mentre
Akamaru le saltò addosso festoso.
“Dai
smettila,
mi fai il solletico!” disse la ragazza mentre riceveva i
bacini festosi del
cucciolo.
“Sicura
di
riuscirti a muovere?” gli chiese il Nara.
“Sicurissima!”
rispose la giovane mora rimettendosi in piedi “Ho sentito
tutto e non serve che
aggiungiate altro. Non potrò combattere ma farò
la mia parte!” ed era
determinata a dare il suo contributo.
“Bene,
allora
un gruppo è formato!” fece il ragazzo soddisfatto.
“Però,
così
facendo, togli elementi agli altri!” gli fece notare Temari
che aveva contato i
rimanenti “Togliendo quelli che devono andare sul retro,
siamo solo sette e
dovremmo essere dodici per le altre squadre!” facendogli
notare questo
particolare.
“E
noi siamo
invisibili?” gli chiese Kero-chan che non era stato contato.
“Vi
aiuteremo
anche noi!” anche Yué era con loro.
“Contribuirò
anch’io in questa missione!” fece Ulquiorra
apparendo davanti a tutti.
“Non
sperate di
lasciarmi al palo!” seguito Yammy che non si sarebbe fatto
mettere in secondo
piano.
“Combatterò
anch’io contro questi tipi!” e anche Alan decise di
scendere in campo.
“Qualcos’altro
da ridire?” fece Shikamaru alla bionda.
“Bastardo!
Avevi già calcolato tutto!” che lo
guardò con un ghigno divertito.
“Bene,
come ho
detto prima, ci divideremo in tre squadre da quattro: io, Temari,
Ulquiorra e
Kero-chan andremo all’arena; Maestro Asuma, lei Choji, Yammy
e Yué penserete
alla sala professori; maestro Kakashi e signor Alan voi due, insieme a
Neji e
Tenten penserete alla biblioteca!” dopo aver ottenuto
l’attenzione di tutti, il
Nara dispose i team “Fate del vostro meglio e non demordete
di fronte al
nemico!” finendo con un degno discorso da leader.
“Benissimo!
A
questo punto direi di darci una mossa!” propose Naruto che
ottenne l’approvazione
di tutti.
“ANDIAMO!”
e
Jaden dette il via alla missione.
“Sì!”
Appoggiato
da
tutti.
INGRESSO
DELL’ACCADEMIA!
Il
gruppo dei
duellanti, dopo una corsa e qualche aggiunta raggiunse il primo luogo
dell’appuntamento. Ad attenderli c’erano tre
duellanti che altri non erano che
gli studenti catturati dalla creatura.
Indossavano
tutti e tre delle corazze che variavano dal grigio al verde con
l’aggiunta di
giallo: la cosa che però risaltava immediatamente, era la
presenza di una
maschera sul capo di ognuno di loro.
“Finalmente
vi
siete decisi a farvi avanti! Cominciavo a perdere la
pazienza!” fece uno dei
tre con tono aggressivo. Rispetto ai due colleghi indossava un
copricapo simile
alla testa di un drago dove si trovava la maschera che raffigurava un
volto
irato.
“Ahahah!
Allora, chi di voi vuole farsi avanti? Ahahah!” disse un
altro con la maschera
che raffigurava un volto che rideva come un matto.
“Mhm!”
mentre
il terzo non aprì bocca. La sua maschera raffigurava un
volto serio e
silenzioso.
“Eccoci!”
disse
Jim parandosi davanti all’iroso.
“E’
il momento
di fare sul serio!” mentre Jessie scelse quello silenzioso.
“Avanti!”
Axel
invece scelse il folle “La cosa
è
sospetta. Se la creatura vuole la centrale, avrebbe potuto prenderla in
qualunque momento, inoltre non c’è traccia di
duellanti zombie ne fuori ne
dentro. Che significa?” mentre pensava che fosse
tutto troppo facile e
forse c’era qualcosa’altro sotto.
“Buona
fortuna
soldati!” fece Hassleberry completamente concentrato sul
duello.
“Ne
avrete
bisogno!” altrettanto fece Alexis ma così lei e
Tirannus avevano dimenticato
qualcosa.
“Ehi,
ma dov’è
finito Jaden!” e quello che se ne accorse per primo fu
Bastion.
“Oh
no!” anche
Blair non se n’era accorta.
“BAU!
BAU!”
Akamaru fiutò subito la sua direzione.
“Ha detto che Jaden sta andando verso est!”
tradusse Tiranno Oscuro.
“Che facciamo adesso?” chiese
Ceres.
“Dobbiamo
raggiungerlo, mi pare ovvio!” gli rispose Hassleberry pronto
a inseguire il
compagno.
“Aspetta,
ci
pensiamo io e Akamaru a seguirlo!” si offrì la
giovane mora che senza aspettare
una risposta corse verso est seguita dal cucciolo.
“Dobbiamo
fidarci di lei. Credo che noi avremo un altro ruolo qui!”
disse Alexis che
aveva questo presentimento.
“Speriamo
che
sia così!” fece Bastion poco convinto mentre il
duello a sei ebbe inizio.
Intanto
Jaden,
seguito da Faraone, stava correndo a più non posso
all’inseguimento di Marcelle
che aveva intravisto poco prima di uscire dell’Accademia.
“Devo raggiungerlo al più presto!”
pensò
il castano senza rallentare.
“JADEN!”
alle
sue spalle risuonò la voce della Flanningan che lo stava
raggiungendo.
“Blair!
Ma come
hai fatto a trovarmi?” chiese il ragazzo incredulo.
“Devo
ringraziare lui!” gli rispose la ragazza appena lo raggiunse
indicando Akamaru
che non la perdeva di vista “Non credere che ti
lascerò fare tutto da solo!” e gli
fece capire che lo avrebbe seguito e non ammetteva obiezioni.
“Va
bene
allora! Su non perdiamo tempo!” il castano non
poté ribattere e riprese la
corsa insieme alla ragazza e ai due animali.
“Bene,
ci siamo
quasi! Fra poco avrò tutto quello che mi serve!”
intanto la creatura avanzava
per le dune di sabbia seguita da un gruppetto di duellanti zombie che
gli
faceva da scorta “Jaden, fra poco io e te ci incontreremo di
nuovo!” e già
pregustava il momento della rimpatriata col castano.
“Marcelle
che
cosa ti sta succedendo?” intanto nascosto sotto una duna, un
curioso ometto
dall’accento francese, seguiva da lontano il ragazzo.
Era
un basso
uomo dal corpo tozzo e tondo. Indossava larghi pantaloni grigi,
abbinati a
scarpe e giacca nere; dietro la schiena portava un duel disk tre volte
più
grande del normale che era quello che usavano i professori
dell’Accademia. La
testa rotonda era in parte calva e i pochi capelli neri che aveva erano
ordinati ai lati della testa, inoltre aveva due grossi baffoni che
sembravano
uscire fuori dal naso a patata, mentre gli occhi tondi avevano la
pupilla
azzurra.
Questo
curioso
uomo era il vicecancelliere Bonaparte, eterno rivale di Crowler e
innovatore
fallito dell’Accademia. Dall’inizio del nuovo anno,
non aveva fatto altro che
tenere d’occhio il giovane Marcelle, quasi come uno Stalker,
in realtà lo
osservava perché riteneva che fosse il dovere di un buon
padre tenere sempre
d’occhio il proprio figlio. Forse era un po’ troppo
protettivo nei confronti
del ragazzo^^.
“Resisti
figliolo, tuo padre è qui per salvarti!” e con
molta attenzione continuò a
seguire il figlio.
ARENA
PRINCIPALE!
“Davvero
un bel
posticino!” commentò Ulquiorra che la vedeva per
la prima volta.
“Peccato
che
probabilmente sarà distrutto dallo scontro col guardiano di
qui!” esclamò
Kero-chan che si dispiaceva per come sarebbe andata a finire.
“A
proposito
del guardiano, dove si troverà?” si chiese Temari
guardandosi intorno.
“Temo
che
avremo una brutta sorpresa!” disse sicuro Shikamaru.
“Uhuhuh!
I miei
complimenti ragazzo, hai indovinato!” gli rispose una fredda
voce maschile
dall’alto dell’arena.
“Eccolo!”
Ulquiorra lo individuò subito e avvisò i compagni
di prepararsi.
“Ahahah!
Non
credere che ci sia solo lui a farvi compagnia!” rise
diabolica una voce
femminile alle spalle del gruppo.
“Quanto
mi
secca avere sempre ragione!” disse il Nara mettendosi spalla
contro spalla con
Temari.
“Meglio,
così
non ci annoieremo troppo con un solo avversario!” gli rispose
lei divertita.
“Si
comincia!”
disse Kero-chan assumendo la sua forma da battaglia.
“Non
vi
deluderò!” mentre Ulquiorra fissò serio
i due avversari che si avvicinavano
lentamente a loro.
“Iniziamo
con
le presentazioni signori! Io sono il Signore dei vampiri e
sazierò la mia sete
col vostro sangue!” si presentò il primo scendendo
dal soffitto con agilità
felina.
Era
un alto
uomo dalla pelle pallida, quasi cadaverica e dai corti e ordinati
capelli
bianchi. Indossava un abito interamente nero con rifiniture che
variavano dal
rosso sangue al viola. Dietro le spalle indossava un mantello nero
foderato di
rosso da cui partivano alcuni spuntoni dorati. Gli occhi gialli con
l’iride
verticale guardavano famelici le prede che aveva davanti mentre i
bianchi e
affilati canini pregustavano il momento di affondare la loro tenera
carne.
“Mentre
io sono
l’Elfo Oscuro. Vediamo se siete più resistenti dei
vostri due amici!”
altrettanto fece l’altra avversaria facendo intendere di
essere stata lei ad
attaccare due del gruppo.
Era
un’alta e
snella donna dalla pelle scura e dai lunghi capelli neri come
l’ebano.
Indossava un lungo e aderente peplo nero che scendeva sul suo formoso
corpo
fino a toccare terra, mentre sulla testa aveva una tiara dorata. Gli
occhi neri
fissavano divertiti i loro avversari.
“Quella
bastarda ha attaccato due dei nostri compagni. Non gliela
farò passare liscia!”
e nel sentire quelle parole Temari la fissò furiosa.
“Temo
che si
tratti di Kiba e Shino, non vedo altra soluzione!”
commentò il Nara che non
vedeva altra soluzione.
“Eheh!
Indovinato!” disse una voce fin troppo familiare mentre altre
due figure si
fecero avanti.
“Kiba!”
Shikamaru
lo riconobbe subito.
“Ciao
ragazzi,
è tempo di combattere!” disse l’Inuzuka
con in volto un sorriso spento e le
occhiaie mentre indossava un giubbotto interamente nero.
“Combattete
e
unitevi a noi!” seguito dall’Aburame anche lui
nelle medesime condizioni e con
lo stesso abbigliamento solo che gli occhiali da sole impedivano di
vedere le
occhiaie.
“A
quanto pare
sarà un quattro contro quattro! Diamoci dentro!”
ancora più arrabbiata per la
brutta sorpresa, Temari dette il via alle danze seguita a ruota dai tre
compagni maschi.
SALA
PROFESSORI!
“Il
posto è
questo!” disse Yuè aprendo la porta
dell’ampia stanza.
“Uffa!
Peccato
che non ci sia del cibo qua dentro!” si lamentò
l’Akimichi che cominciava ad
avere fame^^.
“Non
dirlo a
me. Per colpa delle botte che ho preso qualche ora fa ho dovuto saltare
il
pranzo e la cosa mi ha fatto incazzare!” ma anche Yammy era
nelle medesime
condizioni del ragazzo^^.
“Allora
fate
del vostro meglio per finire alla svelta qui, così quando
torniamo a casa, vi
offro il pranzo!” disse loro Asuma facendo loro questa golosa
offerta.
“MA
IO TI
ADORO!” esplose il gigante a dodici gambe risplendendo di
luce propria^^.
“LEI
E’ UN
GRANDE MAESTRO ASUMA!” e Choji non fu da meno^^.
“Ma questi due pensano solo al cibo?”
si
chiese il giudice delle Sakura Card con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Ahahah!
Divertente!” se la rise una voce dal fondo della stanza.
“E
tu speri di
riuscirci a battere? Povero illuso!” se la rise un altro che
affiancava il
collega.
“Sono in due. Shikamaru ha fatto bene a
pensare di fare squadre da quattro!”
pensò Yuè concentrandosi sui due avversari.
“E
voi chi siete?”
chiese Asuma mettendo mano alle sue speciali lame di chakra.
“Sono
lo
spirito della Roccia e scaverò qui la vostra
tomba!” disse il primo facendosi
avanti.
Era
un alto e
imponente uomo dalla pallida carnagione vestito da soldato romano, con
tanto di
sandali, gonnellino ed elmo. Nella mano destra impugnava una grande
lancia
mentre nella sinistra uno scudo rotondo. Gli occhi rossi fissavano
inespressivi
gli avversari che doveva sconfiggere. Sul volto risaltava
l’incolta barba
marrone che sembrava un tutt’uno con i capelli che uscivano
dall’elmo dorato.
“Io
invece sono
lo spirito del Fuoco e vi spedirò direttamente
all’inferno!” si presentò
l’altro mentre le nocche dei suoi enormi pugni schioccavano
pericolosamente.
Era
una
creatura umanoide alta più di due metri
dall’imponente corpo rosso vivo come le
fiamme e dagli occhi interamente azzurri. Da braccia, gambe e dai lati
della
testa spuntavano degli spessi spuntoni che ardevano come torce roventi.
“A quanto pare me la dovrò vedere contro
due
miei colleghi!” esclamò Garuda dietro
Choji.
“Li
conosci?”
gli chiese il suo protetto che lo aveva sempre ascoltato.
“Sì, esattamente come me, sono due
spiriti
che più degli altri, rappresentano un elemento della natura.
State attenti, non
sarà una battaglia facile!” gli rispose
lui e avvisò anche gli altri di
stare attenti.
“Il
tuo avviso
non servirà a niente Garuda, spirito del Vento. Preparati a
subire la nostra
ira!” lo provocò lo spirito della Terra puntandolo.
“E
non
illudetevi di essere in vantaggio. Non batterete mai noi
quattro!” li minacciò
lo spirito del Fuoco con un sorriso diabolico.
“Quattro!
La
cosa si annuncia più complicata del previsto!”
disse Asuma che non aveva
apprezzato questa novità.
“Che
problema
c’è? Prendiamo a calci anche questi altri due e il
gioco è fatto!” ma Yammy non
ci vedeva nulla di così complicato.
“Eheh!
Allora
combatti!” disse il terzo avversario facendosi avanti,
rivelando di essere
nientemeno che Rock Lee in versione total Black.
“Combatti!”
seguito da Kankuro nelle medesime condizioni del ragazzo dalle spesse
sopracciglia mentre muoveva le sue due marionette.
“Ecco
che i
problemi aumentano!” fece Yuè digrignando i denti
mentre questo secondo scontro
ebbe inizio.
NELLA
BIBLIOTECA!
“Il
posto è questo!”
disse Neji mentre col suo Byakugan osservava ogni angolo della
biblioteca.
“Però,
ci sono
davvero tanti bei libri!” commentò Kakashi mentre
osservava il posto con tanto
di Sharingan.
“Dove
si trova
il nostro avversario!” chiese Alan serio in viso.
“AVANTI
FATTI
VEDERE!” lo chiamò Tenten con la voce
più alta che aveva.
“Shh!”
la ammonì
una voce mente qualcuno si fece avanti “Nella biblioteca non
si alza la voce!”
la riprese questo.
“Ops!
Chiedo
scusa!” rispose la ragazza imbarazzata^^.
“Per
questa volta
chiuderò un occhio. Ditemi, siete qui per ritirare o per
restituire?” chiese il
bibliotecario mostrandosi ai presenti.
“Nessuna
delle
due cose: dobbiamo sconfiggerti!” gli rispose Neji che
capì subito che era il
loro avversario.
“Capisco!
Allora
siete voi i nostri avversari. Molto bene, io sono T.G. Iper
Bibliotecario,
molto lieto!” fece l’avversario con un riverito
inchino.
Era
un alto
uomo vestito interamente di bianco e con un mantello foderato di viola.
Il
volto era quasi del tutto nascosto dal copricapo bianco e da spessi
occhiali
azzurri. Nella mano sinistra teneva saldo un libro di magia con un
simbolo
magico inciso sulla copertina.
“Hai
detto
<< nostri >> per caso?” gli
chiese Alan con più di qualche dubbio.
“Esattamente,
Noi siamo i guardiani della biblioteca, per cui vedete di combattere
senza fare
casino!” gli rispose un altro dietro di lui
“Piacere, io sono il Mago della
Fede!” e si presentò ai quattro.
Era
una ragazza
di media statura e dal fisico minuto e snello. Indossava una lunga
tunica viola
che scendeva fino a terra chiusa da una vecchia corda. I capelli viola
erano
chiusi da una coda dietro la testa. Nella mano destra stringeva un
bastone di
legno che finiva con una luna crescente fatta di oro.
“Ci
dispiace
doverlo fare ma dobbiamo sconfiggervi e assoggettarvi alla
volontà di colui che
ci ha evocato!” disse loro T.G. con una voce calma e pacata.
“Vi
dispiace?
Quindi state combattendo contro la vostra
volontà!” disse Tenten assai
scioccata.
“In
un certo
senso sì mia cara, ma non abbiamo altra scelta!”
le rispose il Mago della Fede
“Se riuscirete a batterci, loro saranno libere!” e
poi indicò col bastone la
scrivania centrale della biblioteca.
“Combatti!”
chiusa in una boccetta di vetro si trovava Sakura Haruno in total Black
che
batteva i pugni contro la superficie.
“Combatti!”
in
un’altra era rinchiusa anche Ino nelle medesime condizioni.
“Dannati,
li
usate come ostaggi!” fece l’Hatake fissando i due
con sguardo severo.
“A
dire la
verità, le abbiamo rinchiuse lì dentro per
evitare che con un loro attacco
distruggessero la biblioteca!” gli rispose l’Iper
Bibliotecario facendogli
capire che non aveva quelle intenzioni.
“Chi
ci ha
evocato, voleva che le usassimo per affrontarvi ma considerando la loro
natura
violenta e instabile, non potevamo permettere che creassero danni a
questo
luogo di conoscenza!” chiarì la maga dai capelli
viola.
“Beh,
per una
volta il loro carattere ci ha salvato!” esclamò lo
Hyuga che proprio non ce
l’avrebbe fatta ad affrontare quelle due furie scatenate^^.
“Beh,
suppongo
che dovremo ringraziarvi!” commentò invece Alan
che puntò la katana verso di
loro “Proprio per questo, vi promettiamo che vi libereremo al
più presto da
questa costrizione!” facendo loro questa solenne promessa.
“Grazie
per il
pensiero!” gli rispose il mago bianco “Allora direi
di iniziare. Batteteci e vi
diremo come uscire da questa dimensione!” che si
dimostrò disposto a fare
quest’altra cortesia.
“Fareste
davvero una cosa del genere?” chiese Tenten incredula da
tanta disponibilità.
“Sì!”
gli rispose
la maga in viola impugnando il suo bastone con due mani.
“In
tal caso,
vi ringraziamo in anticipo. In un modo o nell’altro ci
sdebiteremo!” promise
Kakashi pronto a iniziare la battaglia.
SUL
RETRO
DELL’ACCADEMIA
“Vedi
qualcosa?” chiese Sakura Kinomoto alla sua amica Hyuga.
“No,
non c’è
traccia di nemici!” le rispose la mora col Byakugan attivo.
“E’
strano,
perché non percepisco nessuna energia magica?”
fece Shaoran ragionando ad alta
voce.
“Non
sei solo
tu, neanch’io ci riesco!” gli rispose Nick
“In qualche modo la creatura ha
bloccato le nostre percezioni quindi non abbiamo la minima idea della
forza del
nostro avversario, sempre che sia uno!” anche se mantenne la
calma.
“Che
siano due
o più, non importa. Lo seppellirò sotto la mia
sabbia e il gioco è fatto!”
disse Gaara già pronto a usare l’intero ambiente a
suo favore.
“Non
prima di
averlo riempito di botte!” mentre Naruto voleva prima
sfogarsi un po’.
“Fratellone,
tu
non sei preoccupato per il tuo amico Ulquiorra?” gli chiese
Sakura per cambiare
discorso.
“Figurati.
So
di che cosa p capace e sono sicuro che non perderà per
nessun motivo!” le
rispose l’Uzumaki sicuro “Non mi dirai che sei
preoccupata per i tuoi amici!”
per poi rigirarle la domanda.
“In
effetti,
sì!” ammise la piccola castana che non nascondeva
la sua ansia per Yuè e
Kero-chan.
“Tranquilla,
vedrai che se la caveranno alla grande!” la
rassicurò il biondino.
“Naruto
ha
ragione: quei due sanno il fatto loro e lo stesso vale per il maestro
Alan!”
concordò il Lì che volle incoraggiare la sua
fidanzata.
“Chiunque
sia
il loro avversario, i nostri compagni non perderanno. Vedrai che
vinceranno e
poi torneremo tutti quanti a casa e ci gusteremo un buon ramen dal
signor
Ichiraku!” disse Gaara sicuro.
“Sì,
dobbiamo
avere fiducia gli uni negli altri e vedrai che non perderemo
mai!” la
incoraggiò Hinata con un sorriso.
“Sì,
avete
ragione!” disse Sakura convinta dalle parole degli amici
regalando loro un
magnifico sorriso.
“Ecco i legami che volevo tanto costruire!”
pensò Nick contento di essere riuscito a creare un gruppo in
cui tutti si
sostenevano a vicenda e credevano gli uni negli altri “Spero di riuscirci anche nella mia vita di tutti i
giorni!”
augurandosi di riuscire in questo anche al di fuori delle battaglie.
“Qualcosa
non
va signor Nick?” gli chiese il rosso.
“No,
niente. Mi
stavo solo chiedendo quanto ancora dovremo aspettare il nostro
avversario!” gli
rispose il castano che stava pensando anche a questo.
“Detto
fatto ragazzini!”
rispose una voce dall’alto mentre un’ombra
oscurò la visuale del gruppo.
“AAAAHHH!
E’ UN
DRAGO!” gridò l’Uzumaki con i capelli
dritti.
“Non
è un
semplice drago: è il Drago Finale Occhi Blu!” gli
rispose Nick che lo
riconoscerebbe tra mille.
Sulle
teste dei
sei stava scendendo un enorme drago bianco con tre teste dagli occhi
blu mare.
Era il risultato della fusione di tre Draghi Bianchi Occhi Blu.
“Hai
indovinato
solo in parte ragazzo. Io sono il Cavaliere del Drago Finale Occhi
Blu!” ma con
grande sorpresa sulla groppa dell’enorme drago
c’era qualcuno.
Sul
dorso del
Drago Finale si trovava un cavaliere ricoperto da un’armatura
violacea e dorata
armato di spada e scudo dorati mentre sull’elmo svolazzava
una lunga chioma
rossa.
“Questa
si che
è una sorpresa! Abbiamo un drago da abbattere e il suo
cavaliere da sconfiggere!”
commentò Shaoran pronto a fare sul serio.
“Noto
che siete
battaglieri malgrado la vostra giovane età e la cosa mi fa
piacere. Mi dispiace
solo di dovervi affrontare in compagnia di un altro!” disse
loro il cavaliere
che fece capire che avrebbe dovuto dividere la scena.
“E
ti pareva!
Chi ci troveremo ad affrontare ancora?” si chiese Shaoran con
un certo
disappunto.
“GGGGRRRROOAAARR!”
a rispondere fu un potente ruggito mentre un’altra imponente
figura atterrò
poco distante da loro.
“Wow!
Un altro
drago da abbattere e questo non ci scherza nemmeno: abbiamo anche il
Drago
Mitico!” fece Nick soddisfatto.
Il
nuovo
avversario era un enorme drago color dell’oro con cinque
teste di diversi
colori e tipi. La prima a destra era quella di una salamandra avvolta
dalle
fiamme, la seconda era blu mare di un grosso serpente marino, la terza
centrale
dorata con grosse corna di un drago ordinario, la quarta nera e la
quinta
bianca e appuntita. Era uno dei mostri più potenti che
potessero essere evocati
nel gioco e anche quello più difficile da sconfiggere:
infatti, solo un
attributo luce poteva affrontarlo mentre gli altri erano inutilizzabili.
“Ragazzi,
vi
lascio il Cavaliere, al drago mitico ci penso io!” Nick dette
subito
disposizioni e decise che il nuovo arrivato sarebbe stato tutto suo.
“Ne
è sicuro?”
gli chiese Hinata avvolta dalle fiamme di Rayearth.
“Certo!
Puntate
al cavaliere e state attenti agli attacchi a distanza. Per il resto
seguite il
vostro istinto!” rispose il castano dando loro questi
consigli prima di
cominciare.
“Grazie
per la
fiducia! Non la deluderemo!” fece Gaara pronto a cominciare.
“FORZA
RAGAZZI!
ALL’ATTACCO!” gridò Naruto partendo
all’attacco.
“ANDIAMO!”
seguito da Sakura con lo scettro della stella in mano.
“ARRIVO!”
seguita da Shaoran carico come non mai.
“INIZIAMO!”
e
da Hinata che partì all’attacco.
“FATEVI
SOTTO!”
li sfidò il Cavaliere a cavallo del suo drago a tre teste.
“Bravi
ragazzi!” sorrise il castano girandosi con la coda
dell’occhio “E ora pensiamo
a te! Mi dispiace doverlo fare, ma dovrò eliminarti! In
questo caso dovrò usare
il termine Dragon Slayer!” per poi concentrare tutta la sua
attenzione sul suo
avversario e lanciarsi all’attacco iniziando così
l’ennesimo scontro nella
dimensione satellite.
SULLA
TERRA
Nella
dimensione
INA intanto il duello mortale tra il letale Gilgamesh e il misterioso
Lello
continuava senza esclusione di colpi.
KAPOM!
DOOM!
Dopo
un altro
potente scambio di pugni, i due avversari atterrarono l’uno a
poca distanza
dall’altro.
“Devo
complimentarmi. A parte mio fratello, nessuno era mai riuscito a
mettermi così
in difficoltà!” si complimentò il
soleano dorato fissando ghignante
l’avversario.
“Ti
sorprendi
per così poco? Non ti ho ancora mostrato niente di quello
che so fare!” lo
avvisò il Sun’s Warrior Nero fresco come una rosa.
“Eh!
Se è per
questo, nemmeno io ti ho mostrato le mie vere capacità. Non
ancora!” ghignò
Gilgamesh mentre dietro di lui si aprì il Gate of Babylon
raggiungendo la
massima estensione possibile: circa tredici kilometri.
“Oh!
Quindi
puoi aprire quella roba fino a questo limite? Non male!” fece
Lello senza
scomporsi.
“Adesso
vedrai
di che cosa è capace il mio arsenale di tesori!”
Gilgamesh lo guardò con un
sorriso diabolico mentre da ogni angolo del Gate of Babylon spuntarono
armi
pronte a essere lanciate “SPARISCI!” per poi
lanciarle tutte insieme.
“Tutto
qui?” ma
il Sun’s Warrior non si mosse mentre dal suo corpo
fuoriuscì una strana aura
nera.
“NON
T’ILLUDERAI DÌ POTERTI DIFENDERE VERO!”
gli gridò contro Gilgamesh sicuro della
sua superiorità.
“E
chi ha detto
che mi voglio difendere!” ma queste non erano le intenzioni
del Sun’s Warrior.
FRABOMX1000!
Tutte
le armi
esplosero a catena investendo Lello.
“Che
cosa?” ma
le esplosioni non erano state causate da Gilgamesh che osservava
incredulo
quello che era appena successo senza capire “Come diavolo hai
fatto dannato
gattaccio!” chiedendolo direttamente a colui che doveva
essere l’artefice di
tutto.
“Dici
a me? Mi
sono limitato a restituirtele tutte!” gli rispose il
Sun’s Warrior ancora
coperto dal polverone “O meglio, le ho prese e usate a mio
vantaggio!”
avanzando e provocando uno strano suono metallico.
“Hai
osato
toccare i miei tesori, dannato… Ma che cosa?”
quando Gilgamesh vide il nuovo
aspetto dell’avversario, rimase senza parole.
Il
corpo del
Sun’s Warrior era ricoperto da una strana armatura nera
avvolta da una densa
aura nera che lo rendeva spettrale.
“Black
Knight
Infection!” disse Lello rivolgendosi all’avversario
“Questo particolare potere
avvolge il mio corpo aumentando le mie capacità fisiche e
donandomi un’abilità
molto particolare: fare mio tutto quello che tocco e usarlo come
voglio!”
spiegando in che cosa consisteva questo suo potere “Ed
è una delle due abilità
che mi ha gentilmente insegnato la mia Onysableth!” ma era un
potere acquisito
grazie al suo drago.
“Come
hai osato
toccare i miei tesori. Questo è un affronto che
può essere sanato solo con la
morte. MUORI!” furioso per quello che aveva fatto alle sue
armi, Gilgamesh
scatenò nuovamente la potenza del suo Gate of Babylon
scagliando a ripetizione
altre armi.
“Sei
duro di
comprendorio eh? Su di me non hanno alcun effetto!”ma Lello
non si fece trovare
impreparato e con incredibile maestria, afferrò tutte le
armi che gli venivano
lanciate contro usandole per distruggere le altre o rispedirle al
mittente.
“Non
immaginavo
che il Boss possedesse una simile abilità!”
commentò Nero osservando il duello
da un punto sicuro.
“Si
vede che
non hai fatto attenzione a quando ce l’ha
spiegato!” lo riprese Vergil che gli
era a fianco “Quando ci ha riunito, ha voluto che ognuno di
noi conoscesse i
poteri dell’altro e ci ha dato il buon esempio elencandoci i
suoi!”
ricordandogli quando il gruppo fu riunito tempo prima.
“Però
ce lo
aveva solo spiegato a parole, non aveva detto come si
manifestava!” chiarì
Dante che per una volta osservava lo spettacolo di cui non era
protagonista.
“E
lo stesso
abbiamo fatto noi, ricordi?” gli fece notare Trish mentre non
si perdeva un
solo passaggio del duello.
“E’
incredibile. Il Boss è davvero una forza della
natura!” fece Patty meravigliata
dall’abilità del suo superiore.
“Guarda
che tu
non sei stata da meno Patty!” le disse Lady poggiandole una
mano sulla testa.
“E’
vero, sei
stata molto coraggiosa!” concordò Seras che non
poteva che sorridere al coraggio
della piccola bionda.
“Non
riempitela
di complimenti o ci farà l’abitudine!”
se la rise Alucard mentre non staccava
gli occhi dal duello.
“Quello
è
sicuramente un Sun’s Warrior, eppure c’è
qualcosa che non mi convince!” fece
Aster che insieme ai tre compagni era distaccato dall’altro
gruppo.
“Già.
Non è
possibile che sappia fare solo questo!” concordò
Kisame che non credeva che il
nero stesse realmente facendo sul serio.
“Infatti,
è
strano: se è come Nick, la sua forza non può
limitarsi solo a questo!” anche
Zane trovava strano quel ritmo fin troppo calmo.
“Lo
sta
studiando!” se ne uscì Itachi osservando il duello
con lo Sharingan “Se è come
penso, fra poco li perderemo completamente di vista!” ed era
sicuro che fosse
questione di pochi secondi.
“Stiamo
a
vedere!” commentò Zane.
“MALEDETTO!
SMETTILA DÌ TOCCARE I MIEI TESORI CON LE TUE SUDICE
MANI!” ruggì Gilgamesh che
stanco di vedere i suoi attacchi andare a vuoto, si lanciò
contro l’avversario
pronto a sferrargli un pugno che fu abilmente schivato.
“Tranquillo,
adesso colpirò direttamente te!” gli rispose Lello
disattivando il suo
particolare potere “San Ryu no Tekken!” per poi
passare al contrattacco e...
KAPOM!
SWISSH!
“AAARRRGGHH!”
colpire l’avversario in pieno stomaco con un pugno avvolto da
una sostanza nera
“Ma è acido!” che altro non era che
acido.
“Indovinato!”
gli rispose il saturniano distanziandosi “Io sono il San Ryu
Lello (alla
lettera Drago dell’Acido). Grazie a Onysableth, io posso
usare tutti gli
attacchi che si basano su questo elemento e sulle ombre per attaccare
il mio
nemico e scioglierlo nel dolore più atroce. Prova a
resistere se ci riesci!”
per poi lanciarsi all’attacco mentre l’acido e il
buio si addensarono sui palmi
delle mani “San Ryu no Rokugeki!” e tentare di
colpire l’avversario una seconda
volta con << l’attacco d’ala del
Drago dell’Acido >>.
“AAAAHHHHH!”
ma
in risposta Gilgamesh fece esplodere la sua aura costringendo
l’avversario a
fermarsi “NON CREDERE DÌ ESSERMI SUPERIORE
DANNATO! BLOOD GUN!” mentre dalla
ferita allo stomaco fuoriuscirono diverse gocce di sangue che si
solidificarono
e partirono come proiettili di una pistola.
“Mancato!”
che
furono abilmente schivati da Lello.
“AAAAHHHHH!”
ma
Gilgamesh aveva altre sorprese a sua disposizione. Cominciò
a concentrarsi e ad
accumulare energia.
“Questa
si che
è una sorpresa. Puoi trasformarti eh?” per Lello
era fin troppo chiaro che cosa
volesse dire ma la cosa non lo spaventava per niente.
BOOM!
Un
istante
dopo, un‘esplosione di energia travolse la zona circostante.
Quando
il
polverone sparì, fu possibile vedere il nuovo aspetto di
Gilgamesh. Aveva
raggiunto lo stadio del super soleano di terzo livello: esattamente
come per
Nick il colore della pelle si era fatto più scuro, i capelli
erano scesi fino
alle natiche e tre paia di ali erano spuntate dietro le spalle.
“Ammira
feccia.
Questo è il vero potere del grande Gilgamesh!”
dichiarò il soleano sicuro della
sua vittoria.
“Ma
guarda che
sorpresa. Ed io che pensavo di essere un caso a parte!” ma
incredibilmente
anche Lello aveva subito la medesima trasformazione, ciò che
variava era che la
presenza di ben tre code leonine.
“Che
cosa!” e
questo lasciò l’avversario senza parole.
“Credevi
davvero che non lo sapessi fare anch’io! Su, fatti sotto. Ti
farò a pezzi!” lo
provocò il Sun’s Warrior Nero mentre pugni e piedi
vennero avvolti da acido e
buio.
“Non
sperare di
essermi superiore!” gli rispose il soleano dorato per poi
lanciarglisi addosso
come una furia.
Come
previsto
da Itachi, i due avversari sparirono alla vista di tutti: erano
così veloci che
nemmeno una potente abilità innata come lo Sharingan poteva
seguirli, ciò che
però si sentiva perfettamente era il rumore provocato dai
colpi che si
sferravano senza sosta.
La
terra
tremava, le rocce si spaccavano, le nuvole erano spazzate via dalle
onde d’urto
provocate dai potenti pugni e calci che venivano sferrati ad alta
velocità.
Così
com’erano
scomparsi, i due contendenti riapparvero alla vista a pochi metri
l’uno
dall’altro. Sui loro corpi i segni di quel rapido duello
erano ben evidenti
eppure loro non mostravano il minimo segno di stanchezza.
“Tsk!
Non ne
vuoi proprio sapere di arrenderti, feccia!” ghignò
Gilgamesh.
“Per
un paio di
colpi che hai mandato a segno? Non ci penso nemmeno!” gli
rispose Lello col
medesimo ghigno.
“Peggio
per te.
Vorrà dire che morirai dopo una lunga agonia!” gli
rispose l’altro lanciandosi
in avanti “Blood Sphere!” mentre sparò
alcune sfere di plasma da una delle
ferite che aveva sul corpo.
“Ma
non farmi
ridere!” in risposta Lello sollevò la sua ombra
bloccando ll’attacco.
“Adesso!” il soleano
approfittò di quel
momento per aprire un attimo il suo Gate Of Babylon e afferrare una
spada dalla
lama violacea per poi calarla verso lo scudo di ombra.
“Che
speri di
fare con quel puntaspilli? Non puoi di certo tagliare le om…
Che cosa!” il
Sun’s Warrior Nero era
sicuro di poter bloccare la mossa avversaria con facilità ma
con sua sorpresa
vide la lama della spada attraversare lo scudo d’ombra
e…
ZACK!
Tagliargli
di
netto l’indice e il medio della mano sinistra.
“Tsk!”
ma
strinse i denti resistendo al dolore.
“Complimenti
per i riflessi. Se non ti fossi abbassato per istinto, ti avrei
tagliato in due
parti perfette!” se la rise Gilgamesh alle spalle
dell’avversario “VEDIAMO COME
TE LA CAVI COL SECONDO COLPO!” e calò nuovamente
la spada con l’intenzione di
decapitare l’avversario che in risposta alzò il
braccio sinistro per parare
l’attacco ma la lama attraversò l’arto
come fosse fatto d’aria proseguendo
verso la testa e…
CLANG!
CRASH!
Per
salvarsi,
Lello usò le code per afferrare la lama bloccandola anche se
la forza del colpo
lesionò il terreno sotto i suoi piedi.
“Finalmente
sei
in ginocchio. Muori!” Gilgamesh approfittò del
momento a lui favorevole per
provare un affondo con la coda ma…
KAPOMX3!
Fu
anticipato
dall’avversario con tre pugni che lo colpirono
contemporaneamente in viso,
petto e stomaco costringendolo ad arretrare.
“Dannato
come
hai… Cosa altre due braccia?” il letale soleano
rimase stupito nel vedere che
dietro la schiena dell’avversario erano spuntate altre due
braccia.
“Non
credo sia
necessario spiegarti di che cosa si tratta vero!” fece il
saturniano mentre le
braccia rientravano nel corpo.
“Doble
Ganger!”
disse Gilgamesh ancora più stupito per poi notare che le
dita che aveva tagliato
in precedenza erano ricresciute “Dannato, quanti altri
sporchi trucchi stai
nascondendo!” per poi accusare l’avversario di
codardia.
“Ha
parlato
quello che ha tirato fuori una lama eterea!” gli rispose
Lello a tono
rimettendosi in piedi.
“Uhuh!
Piaciuta
la sorpresa? La mia Spectra è uno dei miei migliori tesori:
non può essere
bloccata se non con un attacco e attraversa qualsiasi cosa!”
si vantò Gilgamesh
tendendo in avanti la sua particolare spada.
“Smettila
di
pavoneggiarti idiota!” ma Lello non aveva tempo per ascoltare
le sue parole
“Non importa quanto quella spada sia speciale. Non
potrà mai battere questa!”
ed estrasse da chissà dove una lunga spada medievale
interamente nera con una
rifinitura bianca a forma di anello sull’lesa.
“Una
delle leggendarie
Sun’s Swords: le armi per eccellenza di voi Sun’s
Warriors!” nel vederla gli
occhi di Gilgamesh brillarono di gioia “Ho sempre desiderato
avere una di
queste potentissime spade tra i miei tesori e finalmente quel momento
è
arrivato!” e fece sparire Spectra nel suo Gate of Babylon per
poi estrarre
un’altra spada dalla lama conica e nera su cui risaltavano
dei simboli
verticali rossi “E per averla userò il mio tesoro
migliore: Ea!” ed era pronto
al secondo round.
“Non
illuderti,
non avrai mai questa spada!” ma il Sun’s Warrior,
come tutti i membri del
gruppo di cui faceva parte, teneva a spada e ciondolo più
della sua vita.
“Staremo
a
vedere!” rispose Gilgamesh mentre la sua spada
cominciò a vorticare “Svegliati
Ea. Mostra la potenza infinita del tuo invincibile attacco. Enuma
Elish!” e
lanciare una potente stoccata di energia rossa verso
l’avversario che lo schivò
all’ultimo momento.
“Figurati
se…
Dannazione!” Lello stava per provocarlo ma quando vide di
sfuggita dov’era
diretto l’attacco avversario, capì che avrebbe
fatto meglio a bloccarlo: dietro
di lui c’erano i suoi compagni.
“AL
RIPARO!”
vedendo che il colpo di Gilgamesh era diretto verso di loro ed era
troppo
potente per cercare di fermarlo, Dante gridò a tutti di
scappare.
“NON
FAREMO IN
TEMPO!” ma Vergil capì subito che stavano per
essere investiti dall’attacco.
“TELETRASPORTIAMOCI
SVELTI!” gridò Nero optando per questa soluzione
ma…
ZACK!
FRABOOM!
Prima
che
qualcuno dei presenti potesse fare qualcosa, Lello
intercettò l’attacco
tagliandolo con la sua spada.
“Tutto
bene
ragazzi?” chiese il Sun’s Warrior mentre respirava
affannosamente per
l’agitazione.
“Boss,
Grazie
mi… STIA ATTENTO!” Patty stava per ringraziarlo ma
subito allarmò il suo
superiore.
CLANG!
Infatti,
un
istante dopo Lello bloccò un attacco di Gilgamesh che voleva
approfittare
dell’occasione per colpirlo ma grazie alla Rowell, aveva
fallito.
“Tsk!
Dannata
mocciosa, è la seconda volta che mi rovina i
piani!” si lamentò il soleano
guardando storto la biondina.
“E’
dura essere
fregati da una bambina eh!” lo sbeffeggiò Lello
per poi spingere con la spada e
cominciare a scambiarsi una rapida serie di ginocchiate con
l’avversario
allontanandosi dal gruppo.
“Salvati
per un
pelo!” sospirò Seras.
“Brava
piccola,
hai fatto un’altra buona azione oggi!” mentre
Alucard premiò la ragazzina
poggiandole una mano sulla testolina.
“Anche
questa
volta sei stata grande!” stessa cosa fece Trish.
“Brava
piccola!” si complimentò Lady.
“Suvvia,
non ho
fatto niente di speciale!” fece la piccola emozionata da
quelle attenzioni.
“Questi
complimenti te li meriti tutti piccola!” le disse Aster
regalandole un sorriso.
“Eheh!
Si vede
che te la cavi!” se la rise Kisame.
“Ecco…
Grazie!”
alla fine la piccola bionda non poté che dire questo.
“E
ora che cosa
prevedi Uchiha!” rimanendo distante dalla conversazione, Zane
chiese al rivale
un’altra previsione.
“Mi
hai preso
per un veggente per caso?” ma Itachi lo fissò con
gli occhi a fessure.
“Poco
male!”
fece il Truesdale maggiore per poi tornare a prestare attenzione al
duello.
“PRENDI
QUESTO!” in quel momento Gilgamesh calò la sua
spada verso Lello.
“Non
ci
contare!” ma questo rispose con la sua bloccando
l’attacco dell’avversario
“Dovrai fare di meglio contro di me!” per poi
provocarlo.
“Guarda
questo!” in risposta Gilgamesh si distanziò da lui
e spalancò la bocca
concentrandovi il suo sangue.
“Non
mi dire
che adesso soffi!” se la rise Lello mentre fece lo stesso
“San Ryu no HOKO!” e
lanciare il suo << Ruggito del Drago dell’Acido
>>.
“BLOOD
BLAZE!”
ma Gilgamesh non fu da meno col suo attacco del tutto simile a quello
avversario.
FRABBOOM!
Il
risultato fu
una potente esplosione che generò una densa nube di detriti
che ricoprì l’area
circostante azzerando la visuale.
“E
bravo, il
tuo attacco ha pareggiato col mio. Si vede che non mi sono impegnato
abbastanza!” commentò Lello in mezzo alla nube
“E ora dov’è
andato a finire!” ma si rese conto di non riuscire
a
percepire la sua presenza “Dev’essere
qui
intorno. Vediamo un po’!”e non potendo
usare né la vista né l’olfatto,
chiuse gli occhi servendosi del suo fine udito rimanendo in attesa.
CRASH!
“E’
qua sotto!”
per poi percepirlo sotto di lui, infatti un istante dopo, delle lance
partirono
verso di lui che vennero prontamente schivate
“Cosa!” ma poi percepì qualcosa
arrivare alla sua destra “Una spada!” che
schivò all’ultimo momento “Vediamo
dove diavolo ti trovi!” e stanco di continuare a schivare,
rilasciò un po’ di
energia per disperdere la nube.
WOSH!
“Dannato!”
ma
quando ciò avvenne, si ritrovò interamente
circondato dal Gate of Babylon a
forma di cubo che lo chiudeva in tutte le direzioni “ADESSO
GUARDA E
STUPISCITI!” ma sapeva già come difendersi.
“MUORI
IN
GABBIA FECCIA!” ruggì Gilgamesh al di fuori del
cubo di luce lanciando tutte le
sue armi in un unico punto.
“Ammira
il
secondo potere della mia Onysableth!” in quel momento
l’ombra del Sun’s Warrior
Nero si estese a vista d’occhio per poi alzarsi verso
l’alto “GATE OF SHADOW!”
da essa uscirono delle armi nere che partirono in risposta a quelle
dell’avversario…
CLANGX1000!
FRABOOMX1000!
Causando
una
serie di esplosioni che infransero il cubo di luce.
“Assurdo!
Da
dove ha tirato fuori quell’affare!” Gilgamesh era
rimasto incredulo da quella
scoperta.
“Gate
of Shadow
è il portale delle ombre. In esso sono contenute le ombre di
tutte le cose
esistenti. Capisci che cosa vuol dire? Non avrò le tue armi
ma posso usarle lo
stesso perché ho libero accesso alle loro ombre!”
gli rispose Lello sopra di
lui…
KAPOM!
“ARGH!”
sferrandogli un pugno in pieno viso “Maledetto! COME OSI
USARE LE OMBRE DEI
MIEI TESORI CONTRO DÌ ME!” che ruggì
furioso lanciando una scarica di sfere di
energia con l’intenzione di colpirlo.
“Che
vuoi fare?
Usare delle bombe?” ma il saturniano le schivò
abilmente senza alcun problema.
“UUUOOOOHH!”
furioso
oltre ogni limite, il soleano intensificò il suo
bombardamento aumentando la
distruzione che portava “BLOOD BOMB!” per poi
lanciare un’enorme sfera di
sangue verso il suolo…
BOOOM!
Generando
un’esplosione di media potenza e investendo un centinaio di
metri.
“ECCOTENE
UN
ALTRO!” ruggì il soleano pronto a lanciare una
seconda sfera.
“San
Ryu no
Dageki!” ma Lello rispose lanciando l’attacco
<< Colpo di Coda del Drago
dell’Acido >> consistente in un calcio rotante
ascendente che…
KAPOM!
SWISH!
“AAARRGGHH!”
colpì in pieno l’avversario “BLOOD
GUN!” che rispose con i suoi proiettili di
sangue...
BANGX4!
“Tsk!”
che
colpirono in pieno l’avversario che si morse il labro per non
urlare dal
dolore.
“SPARISCI!”
approfittando della vicinanza Gilgamesh lo colpì con una
sfera spazzandolo
verso il suolo “E ora il gran finale!” e ritenne il
momento di chiudere la
partita.
“NON
CREDERE DÌ
AVERMI BATTUTOOO!” ruggì Lello che fece esplodere
la sua aura e partì verso
l’alto.
“DOVE
PENSI DÌ
ANDARE!” inseguito dall’avversario che non
intendeva lasciarselo scappare.
“Stanno
salendo
troppo! Non riesco a seguirli!”
Pensarono
insieme gli spettatori di quel duello.
“UUUUOOOOHHHH!”
gridò Gilgamesh lanciandosi come una scheggia e iniziando un
rapido scambio di
attacchi con l’avversario mentre salivano sempre
più in alto.
I
due avversari
uscirono dall’atmosfera terrestre senza nemmeno accorgersene
ma, grazie alla
loro natura, non sentirono cambiamenti e continuarono imperterriti a
scambiarsi
colpi.
“Se
tu usi
bombe! Allora anch’io farò qualcosa di simile a
te!” Lello si distanziò per un
momento per poi lanciarsi nuovamente all’attacco.
“Prego,
non
fare complimenti!” lo invitò Gilgamesh che non gli
avrebbe lasciato vita facile
tentando un colpo ma l’avversario sparì alla sua
vista “Ma dove diavolo è
andato a… COSA!” non ebbe il tempo di guardarsi
intono che percepì l’aura del
nemico dietro di sé.
“Assaggia
questo! BIG BANG ATTACK!” il Sun’s Warrior
caricò a tempo di record nientemeno
che la tecnica finale di un certo Vegeta e gliela sparò
contro.
FRABOM!
“Colpito!”
fece
lui soddisfatto.
“MALEDETTO!”
ruggì Gilgamesh uscendo dall’attacco con
più di qualche danno “NON PERMETTERO’
A UN SATURNIANO DÌ AVERE LA MEGLIO SU DÌ ME, IL
GRANDE GILGAMESH!” e con occhi
rossi riafferrò la sua Ea sovrastando l’avversario
“QUESTA VOLTA NON MI
TRATTERRO’ PIU’! USERO’ TUTTO IL POTERE
DÌ CUI SONO DOTATO! PROVA ANCHE A
SCANSARTI MA IL PIANETA SOTTO DÌ TE FINIRA’ IN
MILLE PEZZI!”era così furioso
che avrebbe distrutto anche la Terra.
“Dannato
infame, non te lo permetterò. Fosse l’ultima cosa
che faccio, proteggerò questo
mondo!” ma Lello non lo avrebbe permesso “Non
vedo altra possibilità, devo usare quella mossa. Mi
farò notare ma non c’è
altra scelta: se succedesse qualcosa a questo mondo non me lo
perdonerei mai!”
e recuperata la spada cominciò a immagazzinare al suo
interno tutta l’energia
di cui disponeva.
Lo
spazio
intorno ai due guerrieri cominciò a tremare: due incredibili
forze stavano per
confrontarsi e solo una avrebbe trionfato sull’altra.
“IO
TI
DISTRUGGERO’ INSIEME A QUESTO DANNATO MONDO! ENUMA
ELISH!” Gilgamesh completò
il suo attacco e lanciò un’enorme sfera di energia
scarlatta verso la Terra.
“ABISSO
SOSPESO!” in risposta Lello lanciò il suo
consistente in una sfera di energia
nera avvolta da un’intensa luce bianca e…..
FRABOOOMX2!
I
due attacchi
impattarono tra di loro confrontandosi.
“CHE
COSA!
PERCHE’ IL MIO ATTACCO NON RAGGIUNGE LA TERRA!”
gridò Gilgamesh incredulo
mentre continuava a immettere energia nell’attacco.
“NON
TI FARO’
ANDARE OLTRE!” gridò Lello di rimando senza
risparmiarsi.
Lo
scontro tra
i due attacchi fu ben visibile in buona parte del globo: il cielo si
tinse di un
cupo rosso e il vento iniziò a soffiare impetuoso spazzando
via tutte le
nuvole.
“E
ORA CHE STA
SUCCEDENDO!” gridò Seras mentre teneva stretta
Patty per non farla volare via.
“QUESTO
E’ IL
BOSS!” gridò Vergil sicuro di quello che diceva
mentre copriva le due ragazze
col suo cappotto.
“STA
FACENDO
SUL SERIO IL TIPO!” seguito da Dante che faceva altrettanto.
“Uhuh!
Un
perfetto scenario apocalittico!” se la rise Alucard che si
stava gustando lo
spettacolo.
“NON
E’ IL
MOMENTO ZIETTO!” gli gridò Nero usando il potere
del suo braccio destro per
aggrapparsi alla roccia.
“CHE
DIAVOLO
STA FACENDO ADESSO!” gridò Lady che si era
aggrappata al giovane per evitare di
volare via.
“NON
E’ OVVIO?
CI STA PROTEGGENDO DA DISTRUZIONE SICURA!” le rispose Trish
che la seguiva a
ruota.
“CI
MANCAVA
QUESTA!” gridarono Aster e Kisame insieme mentre cercavano un
appiglio per
reggersi.
“UCHIHA
COMBINIAMO I NOSTRI SUSANO’O! RIUSCIREMO A PROTEGGERLI
TUTTI!” Zane ebbe
quest’idea e la propose al rivale.
“ANDATA!”
gli
rispose Itachi che prese Zane per una mano e attivarono insieme i loro
Susano’o
combinandoli insieme, ricoprendo così l’intero
gruppo.
“Che
cosa sta
succedendo adesso!” anche a Konoha si potevano percepire gli
effetti di questo
scontro titanico “SHIZUNE SUONA L’ALLARME! FA
METTERE AL RIPARO TUTTI DENTRO LE
GROTTE!” e Tsunade non perse tempo a dare ordini alla sua
segretaria.
“SUBITO!”
rispose lei che fece suonare l’allarme per tutto il villaggio.
“Nick,
sei tu?”
si chiese la Senju che non sapeva che cosa pensare.
Lo
stesso
allarme fu suonato in tutte le altre grandi terre ninja: gli abitanti
dei
villaggi furono immediatamente messi al sicuro, anche se la situazione
era poco
chiara.
“E
ora che cosa
sta succedendo?” si chiese Sasuke mentre osservava il cielo.
“Fuori dall’atmosfera terrestre sta avendo
luogo uno scontro mortale!” lo avvisò la
Fenice dietro di lui “Se chi sta
combattendo dalla nostra parte
non ce la farà, questo pianeta sarà spazzato via!”
dandogli la terribile
notizia.
“Dannazione!”
nel sapere questo l’Uchiha minore digrignò i denti
per la rabbia “Fenice,
andiamo a fermare questa catastrofe!” e decise di scendere
nuovamente in campo.
“Mi dispiace ma non è possibile. Al tuo
livello attuale non puoi fare niente!” ma la Fenice
di Nephtys gli fece
capire che il suo intervento non sarebbe servito a nulla.
“Dev’esserci
qualcosa che posso fare!” fece il moro digrignando i denti.
“Puoi solo pregare!” il suo
spirito
altro non gli disse.
“CHE
STA
SUCCEDENDO!” Touya non riusciva a capire che cosa stesse
succedendo.
“E
LO CHIEDI A
ME?” gli gridò contro Spinel Sun che non sapeva
che cosa stesse succedendo.
“ERIOL
CHE COSA
SUCCEDE!” mentre Ruby Moon si rivolse direttamente al suo
padrone sperando in
una risposta.
“Vorrei
saperlo
anch’io!” ma nemmeno lui aveva una risposta
“Ti prego, vinci!”
ma in cuor suo sapeva che cosa stava succedendo.
“USATE
TUTTE LE
VOSSTRE ENERGIE PER DIFENDERE LA POPOLAZIONE!” intanto Seto
stava dando tutte
le direttive che poteva ai suoi compagni per proteggere le persone
“YUGI VIENI
SUBITO QUI!” per poi chiamare il suo eterno rivale.
“CHE
COSA TI
SERVE?” gli chiese il Muto avvicinandosi a lui.
“DOBBIAMO
INNALZARE
UNA BARRIERA PER TUTTO IL GLOBO! PIU’ POTENTE E’
MEGLIO E’!” gli rispose Kaiba
che intendeva proteggere il mondo intero da quella catastrofe.
“D’ACCORDO!
DIAMOCI
DA FARE!” e il compagno/rivale fu d’accordo
iniziando i preparativi con le sue
carte.
“Fratello.
Si può
sapere che cosa stai combinando?” sul Sole Vorkye aveva
percepito l’aura del
fratello che si stava scontrando con un’altra di pari
intensità “Accidenti a
te! Mi fai sempre preoccupare!” e si alzò dal suo
trono avviandosi verso
l’uscita “Muoviamoci!” rivolgendosi a
qualcuno che lo seguiva.
“Quest’aura
appartiene a quel saturniano. Che sia in grado di battere
Gilgamesh?” si chiese
la Gatta Nera lasciata da sola e attendendo l’esito dello
scontro “Ti prego fai
in fretta!” per poi giungere le mani e fare questa preghiera.
“Quest’aura!”
nel percepirla la Regina Gatta si rizzò in piedi e
alzò il capo verso la
finestra della stanza.
“Quel
grandissimo coglione di Gilgamesh si sta scatenando!” Frozen
percepiva
perfettamente l’energia del fratello di Vorkye al massimo
della sua potenza.
“Ma
chi è
quello che sta combattendo contro di lui?” si chiese Blaze
che non riusciva a
riconoscere l’energia dell’altro.
“Mi
sembra
familiare!” disse Tigre.
“Anche
a me!”
concordò il fratellino.
“Ma
dove
l’abbiamo già percepita?” si chiese
Kyuubi che proprio non se lo ricordava.
“E’
lui! IL
FRATELLONE LELLO STA FACENDO IL CULO A GILGAMESH!” esplose
Gatta convinta e sul
suo viso tornò il sorriso.
“Lello?
Quel
Lello?”
Chiesero
insieme i famigli.
“Sì,
è proprio
lui! C’è ancora speranza!” disse la
regina convinta.
“VAI
GRANDISSIMO STRONZO!” capendo tutto Frozen iniziò
a fare un tifo indiavolato
per il Sun’s Warrior Nero.
“FAI
A PEZZI
QUEL BASTARDO!” seguito dal fratello.
“SIAMO
TUTTI
CON TE!”
Gridarono
insieme i tre ippogrifi.
“Quest’aura!”
in
un altro punto del Sole, qualcuno aprì gli occhi di botto e
corse all’aperto.
“Sì,
è il
piccolo Lello!” concordò una soleana al suo fianco.
“Se
c’è lui,
vuol dire che anche il padroncino Nick
è…” fece un’altra soleana con
la voce
che le tremava.
“La
speranza
divampa!” disse il primo con un sorriso sulle labbra
“AVANTI LELLO! MOSTRA A
GILGAMESH DÌ CHE COSA E’ CAPACE UN SUN’S
WARRIOR!” per poi gridare a pieni
polmoni verso il cielo.
“VAI
LELLO!”
Gridarono
insieme le altre due soleane seguite a ruota da altre piccole voci.
“Cos’è!”
malgrado fosse in un’altra
dimensione, Nick percepì ciò che stava succedendo
“Di chi sono queste energie
incredibili che si stanno scontrando? Una
delle due mi sembra familiare!” sorprendendosi di
conoscere una delle due.
“GROOAAR!”
ma i
suoi pensieri furono interrotti dal Drago Mitico che tentò
di rifilargli una
zampata.
“E
no, non mi
freghi!” ma il Sun’s Warrior Blu la
evitò senza problemi “Dobbiamo
muoverci a tornare. Ho un brutto presentimento!” e
dopo
questo pensiero, tornò a prestare attenzione al suo enorme
avversario.
“Uhuh!
E così
ce né un altro!” Abhadon stesso da Oblivion aveva
percepito la presenza del
Sun’s Warrior Nero “Ma sì, andiamo a
vedere lo spettacolo più da vicino!” e
decise di scendere personalmente in campo “E’ un
peccato che al di fuori di
questo regno debba usare un aspetto fittizio e limitare i miei poteri
al solo
30% ma poco male: basta e avanza per distruggere un’intera
galassia!” mentre il
suo corpo subì una drastica trasformazione diventando umano.
“Si
sta per
muovere. Non posso permettergli di fare danni al di fuori di
Oblivion!” nel
medesimo istante, in un’altra parte di Oblivion
un’entità avvolta di luce
decise di scendere in campo per intercettare Abhadon e anche questa
subì una
trasformazione ottenendo un aspetto angelico.
Tornando
al
luogo del duello, i due attacchi di energia continuavano a confrontarsi
tra di
loro senza cedere il passo all’altro.
“SPARISCI!
SPARISCI!” ruggì Gilgamesh spingendo con tutte le
sue forze.
“Non
posso cedere!
Non adesso!” disse tra sé Lello che stringeva i
denti per resistere.
“Mi
sembri un po’ in svantaggio mio caro!”
commentò una voce dentro di lui con un tono sarcastico
“Vuoi
un
piccolo aiuto per caso?”
che si
offrì di dargli una mano.
“Resta al tuo posto! Non è ancora il
momento
di farti uscire allo scoperto!” gli rispose il
Sun’s Warrior senza perdere
la concentrazione.
“Quanto
sei noioso ragazzino. Si può sapere perché non
usi il mio potere e basta? Te ne
basterebbe anche un briciolo per sopraffare questo idiota pieno di
sé!”
ma questo continuò a incalzarlo.
“Proprio perché è un idiota
pieno di sé, deve
essere battuto nel modo che più gli si addice: per mano di
un Sun’s Warrior!”
gli rispose Lello.
“Fa
come
ti pare, ma se poi muori non venire a piangere da me!”
fece il suo misterioso interlocutore che
lasciò perdere chiudendo le comunicazioni.
“Sta
a vedere!”
fece Lello mentre il suo ciondolo brillò più
intensamente “Sento le vostre voci
compagni miei. In quanto Sun’s Warrior io NON
PERDERO’!” e con quel grido fu
avvolto da una luce bianca che gli dette una forza maggiore
“AAAAAAAAHHH!” e
incrementò la potenza del suo attacco che
cominciò a prevalere su quello
avversario.
“CHE
COSA!”
gridò un incredulo Gilgamesh nel vedere quella cosa assurda
“NON PUO’ ESSERE!
UNA COSA DEL GENERE E’ IMPOSSIBILE!” che lo diceva
più a se stesso che
all’avversario.
“E
INVECE,
PURTROPPO PER TE E’ POSSIBILE! MAI SOTTOVALUTARE LA FORZA DEI
SUN’S WARRIORS!”
con tutta la forza che aveva in corpo, Lello dette la spinta finale e
il suo
attacco prevalse se su quello avversario.
“OH
NO!” fece
Gilgamesh prima di essere investito.
FRABOOM!
L’attacco
del
Sun’s Warrior esplose con un boato assordante investendo
l’avversario che urlò
come un pazzo per l’incredulità. Per sua fortuna,
grazie al suo particolare
potere del sangue, riuscì a salvarsi ma ormai aveva perso
molte delle sue
energie. Per questo precipitò verso l’atmosfera
terrestre.
“Non
è ancora
finita!” anche se ansimante, Lello non aveva intenzione di
fermarsi. Sapeva che
se non avesse concluso, l’avversario si sarebbe ripreso e per
questo si lanciò
in picchiata al suo inseguimento.
Mentre
precipitava al suolo Gilgamesh riprese i sensi e cercò con
tutte le forze che
gli erano rimaste di recuperare quota.
“Dannato!
Non
credere che sia finita! Finché avrò respiro, non
mi fermerò mai!” ringhiò il
soleano che riuscì a estrarre la sua Spectra dal Gate of
Babylon “Eccomi!” e
riuscendo a fermarsi partì verso l’alto pronto a
continuare.
“AAAHHH!”
Lello
si lanciò in picchiata verso Gilgamesh pronto a concludere.
“MUORI”
ma
questo riuscì ad anticiparlo menando un fendente diretto
alla gola
dell’avversario riuscendo ad attraversare la spada nera
“Ho vinto!” fece
trionfante.
CLANG!
“CHE
COSA!” ma
all’ultimo istante una lama bianca parò
l’attacco avversario respingendolo.
“SOPRESA!”
fece
Lello impugnando ben due spade: la sua nera e una bianca con una linea
centrale
verde “Staarbust Steam!” e dopo averla
presentata…
ZACKX50!
“AAAAARRRGGGHHH!”
colpì l’avversario con una rapida serie di
fendenti causandogli altri danni “MALEDETTO!”
ruggì questo tentando una reazione.
“TECNICA
SEGRETA DEL DRAGON SLAYER: DANZA DELLE SPADE GEMELLE!” ma
Lello non gli dette
il tempo e utilizzò una mossa speciale….
ZACKX100!
ZOCK!
Colpendo
l’avversario con una rapidissima serie di cento fendenti
seguiti da un affondo allo
stomaco.
“AAAARRRGGGGHHHHH!”
Gilgamesh gridò dal dolore mentre la potenza
dell’attacco aumentò drasticamente
la velocità della caduta e lo fece schiantare al suolo con
un incredibile boato.
“Hai
perso
Gilgamesh!” dichiarò Lello ergendosi in piedi con
le due spade in mano.
“D-Dannato!
Da
quando in qua un Sun’s Warrior usa una spada diversa dalla
sua…” ormai al
tappeto, Gilgamesh volle togliersi questa curiosità.
“Non
c’è
nessuna regola che ci vieti di usarne altre!” gli rispose il
Sun’s Warrior per
poi alzare la sua spada nera “E ora addio traditore della tua
gente!” e la calò
con l’intenzione di decapitarlo.
KAPOM!
“AARRGHH!”
ma
prima di riuscirci fu raggiunto da un potente pugno che lo
schiantò contro una
parete rocciosa.
“Tsk!
Possibile
che ti debba sempre tenere d’occhio?” a colpirlo
era stato nientemeno che
Vorkye intervenuto per salvare il fratello “Mai una volta che
tu faccia attenzione!”
per poi riprendere il fratello come fosse un bambino.
“F-Fratello!
Sei venuto a salvarmi!” disse incredulo Gilgamesh che a
momenti piangeva come
una fontanella.
“Altrimenti
che
fratello sarei, idiota!” gli rispose l’altro
afferrandogli il braccio e
rimettendolo in piedi per poi…
BONK!
“AHIA!”
sfondargli
la testa con un pugno “PERCHE’ MI HA
COLPITO!” e questo protestò tenendosi la
testa dolorante.
“COSI’
LA
PROSSIMA VOLTA IMPARI A FARE DÌ TESTA TUA!” gli
gridò contro Vorkye
riprendendolo come un padre.
“CAZZO!
NON
SONO PIU’ UN BAMBINO! SO BADARE A ME STESSO!” gli
rispose Gilgamesh mentre in
testa era spuntato un altro corno.
“VUOI
UN ALTRO
PUGNO?” lo minacciò Vorkye già pronto a
menargli un'altra sberla.
“MI
VUOI
AMMAZZARE PER CASO?” fece l’altro che, conciato
com’era, rischiava la vita.
“Uhuhuh!
Quanto
siete spassoso lord Gilgamesh!” se la rise una voce femminile
alle sue spalle.
“Quando
litigate con vostro fratello, siete uno spasso!” seguita da
un'altra maschile
che sembrava coperta da qualcosa.
“Tsk!
Dovreste
ragionare meglio sulle vostre azioni!” lo riprese un altro
con una voce fredda
e distaccata.
“Beata
e
avventata gioventù!” esclamò un anziano
con tono sarcastico.
“E
ti pareva
che ci foste anche voi!” nel sentire quelle voci, Gilgamesh
si voltò verso di
loro con occhi a fessure “Medusa, sei una bastarda, Arago tu
devi stare solo
zitto, Akainu vai all’inferno, Xehanort smettila di
rompere!” salutandoli a
modo suo^^.
Dietro
Gilgamesh c’erano quattro soleani che altro non erano che i
più stretti
collaboratori dei due fratelli.
Medusa
Serpe
Bianca era una soleana in parte femmina, in parte serpente, con maggior
precisione era una Black Mamba di circa cinque metri. L’alto
e snello corpo
bianco latte era coperto da una mantella nera con tanto di cappuccio
che le
lasciava scoperte le braccia sulle quali erano tatuati dei serpenti
velenosi.
Gli occhi dorati rispecchiavano la sua natura spietata così
come il volto che
sorrideva come un diabolico serpente contornato da corti capelli biondi.
Lei
era uno dei
due stregoni al servizio dei due fratelli. Adorava torturare le sue
vittime
fino allo sfinimento e poi impalarle al muro trafiggendole nei punti
vitali
fino ad arrivare al cuore.
Arago
Tigre
Nera era un alto soleano di cinque metri e mezzo in parte umano e in
parte
tigre dal manto nero striato di rosso. Era solito indossare una
maschera rossa
da Oni che gli celava il viso abbinato a una corazza violacea. Alla
vita teneva
legata una lunga katana dalla lama viola.
Lui
era il
nuovo capitano delle guardie ed era noto a tutti per la sua
crudeltà e ferocia.
Quando era tempo di riscuotere non si faceva scrupoli a uccidere
qualcuno che
non poteva pagare.
Sakazuki
Cane
Rosso, meglio noto come Akainu era un alto e serioso soleano rosso
metà uomo e
metà Doberman. Tra le appuntite orecchie indossava un
berretto bianco su cui
era scritto il suo nome con lettere nere mentre le spalle erano coperte
da un
mantello nero.
Era
il
terribile e spietato ammiraglio della flotta soleana. Nessuno lo aveva
mai visto
sorridere o mostrare pietà. La sua presenza significava solo
una cosa:
pericolo.
Xehanort
Varano
Nero era un anziano soleano di circa quattro metri dal corpo in parte
umano e
in parte quello di un varano. L’esile corpo piegato dal peso
della reverenda
età era coperto da un mantello nero abbinato a guanti
bianchi; sul mento
cresceva un lungo e curato pizzetto bianco mentre gli occhi erano
dorati.
Lui
era il
secondo stregone al servizio dei fratelli e maestro di Medusa
nonché uno dei
soleani più anziani che esistessero. Malgrado il suo
aspetto, era
incredibilmente agile e dotato di un’incredibile potenza
distruttiva sia fisica
che magica ma ciò che davvero lo rendeva pericoloso era la
sua intelligenza maturata
da miliardi di anni di conoscenze. Era solito sbarazzarsi delle sue
vittime
strappando loro il cuore.
“Si
vede che
non ti hanno insegnato il rispetto per gli anziani!” lo
riprese il vecchio
soleano.
“Se
vuoi ti ci
mando personalmente. Fammi sapere com’è con tanto
di cartolina digitale!” gli
disse serio il cane rosso.
“E
perché
dovrei stare zitto? È troppo divertente
sfotterti!” gli rispose la tigre
mascherata.
“Oh!
Ma quanto
sei cattivo tesoro! E pensare che giochiamo molto spesso insieme sotto
le
lenzuola!” se la rise lei sputtanandolo davanti a tutti.
“Che!”
Fecero
gli
altri tre, insieme a Vorkye guardando prima lei e poi il soleano dorato.
“MENZOGNA!
TRA
ME E QUESTA STREGA NON C’E’ NIENTE!”
gridò questo negando tutto.
“Ora
capisco
tutto!” annuì convinto il fratello maggiore.
“Anch’io!”
concordarono gli altri tre.
“Uhuhuh!”
se la
rise la strega soleana.
“SMETTETELA
CON
QUESTI FILMINI MENTALI. QUELLO LI’ E’
TUTT’ALTRO CHE BATTUTO!” sbraitò
Gilgamesh indicando loro il punto dove Lello era stato spedito.
CRASH!
A
confermare
quanto aveva appena detto, la parete rocciosa saltò in aria
e il Sun’s Warrior
Nero fece la sua ricomparsa.
“Dannazione! È stato così
veloce che non l’ho
nemmeno visto!” pensò Lello mentre si
reggeva con la spada “Dubito che mi
permetteranno la fuga:
distruggeranno l’intero pianeta pur di trovarmi e questo non
posso permetterlo!”
e fare un rapido pensiero “Devo fermarli!”
giungendo a quell’unica soluzione.
“E
così sei uno
dei famosi Sun’s Warriors. Sarà un piacere
torturarti fino alla tua morte!” in
quel momento Medusa gli apparve davanti per poi tendere in avanti la
mano
destra.
“Sempre
se ci
riesci bellezza!” le rispose il Leone Nero che…
KAPOM!
“AAARRGGHH!”
colpì la strega alla testa spazzandola via.
“Ehi,
non lo
sai che le femmine non si colpiscono!” Akainu gli apparve
alle spalle pronto a
colpirlo con un pugno ricoperto di magma incandescente.
“E
tu non lo
sai che non si attacca alle spalle!” lo anticipò
Lello attivando il Black
Knight Infection bloccando il colpo dell’avversario.
“Cosa!”
che
rimase spiazzato nello scoprire che il suo pugno non aveva sortito
nessun
effetto.
“Ho
bloccato
colpi ancora più incandescenti di questo! San Ryu no
HOKO!” gli rispose il
Sun’s Warrior per poi usare il suo soffio a distanza
ravvicinata.
FRABBOMM!
“AAAARRGGGHHH!”
spazzando via anche quest’avversario.
“Interessante!
Non è da tutti stendere Medusa e Akainu con un solo
attacco!” si complimentò
Xehanort apparendogli al lato destro mentre nella sua mano era apparso
un lungo
bastone a forma di chiave.
“Con
te bisogna
fare subito sul serio amico!” mentre Arago pensò a
quello sinistro calando la
sua spada.
CLANGX2!
Ma
con
incredibile sorpresa dei due, le loro armi furono parate a mani nude.
“Con
tipi come
voi non mi serve nemmeno la spada per parare!” disse loro
serio e…
KAPOMX2!
“AAAARRGHH!”
Con
due calci,
spazzò via anche loro.
“Te
la cavi.
Sei malridotto eppure riesci a tenere testa a quattro dei miei migliori
uomini.
Si vede che sei un Sun’s Warrior!”
commentò Vorkye apparendogli davanti.
“E
tienilo bene
a mente!” gli rispose Lello afferrando entrambe le sue spade
e avvolgendole di
acido e buio con l’intenzione di decapitare
l’avversario prima che facesse
qualcosa.
CLANGX2!
“Cosa!”
ma con
sorpresa il suo attacco non sortì alcun effetto sul tiranno
che non si era
nemmeno mosso.
“Sei
un po’ a
corto di energie oppure sei debole!” fece Vorkye guardandolo
impassibile “In
fondo sei solo al terzo livello!” ma quelle parole.
“Solo
al terzo
livello? Non vorrai dire…” fecero venire un
terribile dubbio nella mente del
Sun’s Warrior.
“Esatto!”
gli
rispose il terribile soleano mentre la sua energia aumentò
di colpo fino….
BOOM!
A
investire
tutta l’area circostante con una terribile onda
d’urto.
“N-No!”
quello
che Lello vide era assurdo.
“Trema
di
fronte al potere superiore del Super Soleano di quarto
livello!” disse Vorkye Drago
del Sangue fissandolo con occhi freddi.
Il
terribile
tiranno era diventato ancora più imponente di prima: sulla
schiena erano
spuntate ben quattro paia di ali rosse, i selvaggi capelli rossi si
erano
allungati fino a toccare le squadrate spalle, gli occhi privi d
pietà si erano
tinti di un freddo giallo evidenziato da segni neri intorno ad essi, su
braccia
e gambe erano cresciuti grossi spuntoni affilati.
“La sua aura è immensa!”
pensò Lello
incredulo “Ma questo non mi farà
tremare!”ma riuscì a recuperare il sangue
freddo e si lanciò all’attacco a testa alta.
“Sparisci!”
ma
Vorkye non gli dette scampo.
KAPOM!
“AAAARRRGGHHH!”
con incredibile velocità e violenza, Lello fu colpito allo
stomaco e spazzato
via verso una montagna che gli crollò in testa.
“BOSS!”
Gridarono
insieme i suoi compagni e dai quattro che corsero in suo soccorso.
“Oh!
C’era
qualcuno che stava osservando!” fece Vorkye tornando normale.
“Lasciali
a me.
Mi sfogherò su di loro con immenso piacere!” gli
chiese Gilgamesh desideroso di
vendicarsi.
“No!
Salteranno
in aria insieme a questo pianeta!” ma il fratello maggiore
aveva un’idea più
radicale.
“Ne
sei sicuro
capo?” gli chiese Xehanort apparendo al suo fianco.
“Non
sarebbe meglio
sterminare l’intera popolazione e usare questo pianeta come
nostro parco
giochi?” propose Arago che aveva in mente questa bella idea.
“Magari
ne
lasci in vita qualcuno, così ci giocherò un
po’ io!” seguito da Medusa che
voleva sempre giocare con nuove prede.
“Non
dite
idiozie. Un posto del genere non ci serve a nulla!” li
riprese Akainu che
concordava col suo capo “Come vuoi procedere?” per
poi chiedergli come dovevano
muoversi.
“Una
semplice
bomba di Elemental grigio sarà più che
sufficiente!” gli rispose il tiranno
prendendo da chissà dove una piccola sfera grigia per poi
alzarsi in volo
seguito dal suo gruppo.
“BOSS!”
mentre
toglieva freneticamente grosse pietre, Vergil continuava a gridare
nella
speranza che il Sun’s Warrior fosse ancora vivo.
“Avanti
amico.
Guarda che mio fratello di rado ai affeziona a qualcuno in questo
modo!”
aiutato da Dante che faceva altrettanto.
“Dannazione!”
anche Nero era impegnato a scavare.
“Resisti
Boss!”
anche se più lentamente, anche Lady dava il suo contributo
agli scavi.
“Fa
che sia
ancora vivo!” Trish altro non chiedeva.
“Boss!”
anche
Patty dava il suo contributo, anche se riusciva a spostare solo piccoli
sassi.
“Avanti,
vieni
fuori gattaccio rognoso!” anche Alucard era intento a scavare
a mani nude
motivato come non mai.
“Guai
a lei se
fa piangere Patty!” fece Seras intenta a sollevare due massi
per volta tanta
era l’agitazione.
“Guarda
che mi
tocca fare!” protestò Kisame intento a dare una
mano.
“Non
lamentarti
e scava!” lo riprese Itachi che faceva altrettanto.
“Avanti
amico, non
farci brutti scherzi. Sei un Sun’s Warrior no?” lo
chiamò Aster.
“Che
figura ci
fai con Nick eh!” seguito da Zane che citò
l’altro Sun’s Warrior che
conoscevano loro.
“Nick!
Sei
sempre uno stupido pennuto!” e quel nome sortì
l’effetto sperato.
“E’
qui,
forza!” Vergil capì da dove veniva la voce del suo
capo e scavò con maggiore
lena.
“Ah!
Spostatevi
che ci penso io!” Nero ebbe un’idea e
invitò gli altri a togliersi di mezzo “Apriti
sesamo!” per poi usare il suo particolare braccio destro che
divenne enorme e
tolse tutte le pietre.
“Ottima
pensata
piccolo!” si complimentò Dante.
“BOSS!”
Trish
fu la prima a vedere il suo capo ma…
“Merda!”
Lady
prese Patty coprendole gli occhi.
L’aspetto
del
Sun’s Warrior non era dei migliori: il braccio sinistro era
tagliato in due, la
gamba destra staccata di netto, la guancia destra era quasi saltata, ma
la cosa
più macabra era che dal petto usciva un appuntito sperone d
pietra. Il sangue
che usciva dalle ferite era una marea.
“Svelti
una
pillola della vita!” Alucard non vedeva altro modo per
rimetterlo in sesto.
“L-Lasciate
perdere me e pensate a fermali!” ma Lello rifiutò
il loro aiuto e indicò la
cricca di Vorkye che era a qualche centinaio di metri da terra.
“Ma
se ne
stanno andando no?” chiese ingenuamente Seras.
“Non
ci credo.
Hanno in mente qualcosa!” ma Zane non ne era così
sicuro.
“Infatti,
è
così!” gli rispose il saturniano mentre sputava
del sangue dalla bocca
“Vogliono farci saltare tutti in aria con una bomba di
Elemental grigio. È un
tipo di minerale che amplifica i suoni ma può essere usato
per altri
scopi!ARGH! U-Una bomba di quel tipo assorbe l’energia
naturale intorno ad essa
e q-quando raggiunge il punto critico esplode riducendo la materia
circostante
a un ammasso gassoso!” e con molta fatica spiegò
loro che cosa volevano fare.
“Merda!”
Aster
capì subito che cosa voleva dire.
“Se
quella cosa
esplode siamo tutti morti!” riassunse Kisame che aveva
afferrato il discorso.
“E
tu come
diavolo fai a conoscere i loro intenti!” anche se non era il
momento, Itachi
volle levarsi questa curiosità.
“Li
ho sentiti
prima di perdere i sensi!” gli rispose il Sun’s
Warrior ormai al limite “E ORA
MUOVETEVI! SALVATE IL VOSTRO MONDO! IO VI RAGGIUNGO SUBITO!”
per poi gridare
con tutta la voce che aveva in corpo.
“Lasci
fare a
noi Boss, non la deluderemo!” Vergil non aveva bisogno di
avere nessun altro
stimolo e, senza dire altro “AAAAAHHHHH!”
patì in quarta verso il gruppo di
Vorkye.
“Non
credere
che ti lascerò andare da solo!” dissero insieme i
suoi fratelli che lo
seguirono a ruota.
“Andiamo!
Sbrigati a raggiungerci o ti perderai tutto il divertimento!”
Alucard non
attese nessuna risposta e partì insieme a tutti gli altri
membri del gruppo.
“E
sia.
Salviamo il mondo!” lo spadaccino della nebbia
accettò questa sfida e seguì il gruppo.
“Anche
se sarà
dura, facciamolo!” seguito da Aster determinato a salvare il
suo pianeta.
“Mhm!”
Zane
rimase fermo a guardare il Sun’s Warrior.
“Mhm!”
ma anche
Itachi non si mosse.
“Fidatevi
delle
sue parole. Il Boss non mente mai!” li riprese Patty che
essendo troppo debole
per combattere era rimasta indietro.
“Io
sto
arrivando!” confermò Lello sicuro di quello che
diceva.
“Vedi
di muoverti.
Abbiamo bisogno di te per vincere questa battaglia!” lo
avvertì il Truesdale
maggiore seguendo i compagni.
“Se
sei come
Nick, allora non arrenderti!” lo incoraggiò
l’Uchiha maggiore che partì per
ultimo.
“Tsk!”
ghignò
il saturniano che trovava comico essere paragonato al suo vecchio amico
“Patty
mettiti al riparo!” per poi raccomandarsi con la piccola
Rowell.
“Sì
vado
subito! Buona fortuna!” la biondina non disse altro e corse a
mettersi al
riparo.
“AAAAHHHHH!”
Gli
undici
terrestri si lanciarono all’attacco contro i sei soleani
intenzionati a
fermarli.
“Poveri
sciocchi hanno firmato la loro condanna a morte prima del
tempo!” se la rise
Arago pronto ad accoglierli a braccia aperte.
“Questi
terrestri sono davvero degli stupidi!” se la rise Medusa.
“Peggio
per
loro. Moriranno tra atroci sofferenze!” Akainu non avrebbe
avuto pietà per
nessuno di loro.
“Vediamo
quanto
è forte il loro cuore!” Xehanort li avrebbe
privati del loro muscolo per poi
analizzarlo con calma a casa.
“Dannata
feccia. Pensano di poterci fare qualcosa!” ringhiò
Gilgamesh pronto ad
accoglierli.
“Considerando
come sei ridotto, fratello, dovresti solo stare zitto!” lo
riprese Vorkye che
vedeva benissimo in che condizioni era il fratellino
“Tenetemeli lontani per
qualche secondo, il tempo di attivare la bomba!” affidando
questo compito ai
suoi sgherri.
“Con
piacere!”
Risposero
i cinque
per poi iniziare uno scontro furioso con i terrestri che cercavano
disperatamente di arrivare al loro capo.
“Oh
mamma! La
situazione è degenerata ancora!”
commentò Zetsu bianco che aveva sentito il
discorso sulla bomba.
“Hai ragione. Dobbiamo intervenire anche noi
o tutti i nostri sforzi saranno stati vani!”
concordò con lui quello nero
che non vedeva altra soluzione.
“Allora
vediamo
di muoverci!” concordò quello bianco ma
“Cos’è questa strana
sensazione?” ma
poi percepì qualcosa d’inspiegabile.
“Che altro succede adesso!” fece
quello
nero voltandosi verso il punto da cui proveniva.
“Devo farlo. Per il bene di tutti devo
ricordare!” ancora sepolto dalle rocce, Lello fece
questo pensiero “Devo sconfiggerli.
Ricorda!” nella sua
mente semicosciente riapparve un paesaggio desolato pieno di corpi di
compagni,
consanguinei, dei suoi genitori e poi un’esplosione e delle
lacrime che
uscivano da un giovane se stesso che non era stato capace di proteggere
nessuno
“Grrr!” quel ricordo risvegliò in lui
una rabbia repressa da tempo che lo fece
muovere “Sconfiggere? No, Uccidere!”
tanto che riuscì a rimettersi in posizione supina.
“Uhuhuh!
Finalmente ti se deciso Lello!”
se la rise la stessa voce che aveva parlato prima.
“Sì!” gli rispose lui
mentre il sangue
zampillava dalla ferita sul petto “Non
c’è tempo per stare a piangersi addosso! Pur di
evitare che si ripeta, sono
disposto a tutto!” ma lui non sentiva
più dolore tanto era l’adrenalina che
gli scorreva in corpo.
“Ecco!
Addio
terrestri!” in quel momento Vorkye attivò la bomba
e con un sorriso diabolico
sul muso, la lasciò cadere nel vuoto “Avete pochi
secondi di vita!” ormai era
troppo tardi per fare qualsiasi cosa.
“NO!
NON TE LO
LASCEREMO FARE!”
Gridarono
gli
undici all’unisono lanciandosi in picchiata per cercare di
afferrare l’ordigno.
“Poveri
sciocchi!” ma Vorkye e il suo gruppo si frapposero bloccando
il passaggio.
“Il mondo, anzi l’universo è
crudele!”
mentre Lello stava per fare qualcosa
“UUUOOOAAAAARRRRRHHHHHHH!” e lanciò quel
grido furioso.
FRABBBOMMMM!
Un
fulmine
squarciò il cielo illuminando l’intera area.
“Che
diavolo
succede adesso!” e quel fenomeno attirò
l’attenzione di Vorkye.
“Sì!”
mentre
Vergil ghignò trionfante mentre….
WOSH!
GRAB!
Qualcosa
di
enorme uscì dal fumo generato e afferrò la bomba
di Elemental prima che
toccasse terra assorbendone l’energia.
“CHE
COSA! MA
CHE DIAVOLO E’ SUCCESSO!” Gilgamesh
osservò la cosa senza parole.
“TUTTI
AL
RIPARO!” gridò Dante afferrando i compagni che
aveva vicino e seguito dagli
altri.
“Questo
chakra…
è immenso!” Itachi non aveva mai percepito nulla
del genere.
“E’
come lui!”
Zane fu preso da una sensazione di Dejavù.
CRASH!
In
quel momento
qualcosa di enorme saltò verso i sei soleani.
“CHE
DIAVOLO….”
Che nel vedere che cosa stava arrivando sgranarono gli occhi increduli.
KAPOMX6!
E
un istante
dopo, furono colpiti da un gigantesco pugno che li schiacciò
al suolo.
“Che
cos’è
quello!” fece Kisame che non aveva mai visto nulla di simile
in vita sua.
“L’energia
che
emana è simile a quella di…Chaos!”nel
dire quel nome, il Phoenix fu preso dai
brividi.
“Ci
sei andato
vicino amico. Quello che vedete è il demone interiore di
Lello!” gli rispose
Alucard “O meglio, è la divinità che si
è reincarnata in lui: Ymir il signore
dei giganti!” presentandolo.
Ciò
in cui si
era trasformato Lello era incredibile e terrificante allo stesso tempo.
Era un
gigante di oltre duecento metri dalla carnagione azzurra. Il corpo
statutario
era nudo e anche privo di parti intime, l’unico indumento che
aveva erano un
paio di enormi parabraccia nere che coprivano le possenti braccia; i
piedi
giganteschi erano capaci di far tremare la terra. Il volto selvaggio
era
evidenziato da una fitta barba nero-azzurra che sembrava un
tutt’uno con i
lunghi capelli, mentre gli occhi bianchi erano privi di iride. Sulla
fronte cresceva
un paio di enormi corna rivolte verso il cielo.
“UUUOOOOAAAAAAHHHHHHHHH!”
Il
gigante alzò
la testa verso il cielo gridando la sua furia che finalmente poteva
essere
scatenata generando una potente onda d’urto che
investì tutto quello che aveva
intorno.
INTANTO
PER I CORRIDOI DÌ OBLIVION
Intanto
il terribile duo della Diablo Sisters continuava la sua scampagnata per
i
corridoi di Oblivion con al lazzo il loro nuovo schiavetto^^ e, come
tutti i
demoni di quella dimensione, anche loro avevano percepito
l’incredibile potenza
del duello che era in corso sulla Terra.
“Wow!
Che potenza!” commentò Lucyferia per prima.
“Però!
Sono dei maschi davvero agguerriti. Chissà quando li
incontreremo!” Lady non
vedeva l’ora di trovarsi davanti questi nuovi avversari.
“Quest’aura!
Non c’è
alcun dubbio: è lui!”
invece Raptomort aveva capito chi si sarebbe trovato davanti in futuro.
“Te
ne sei accorto anche tu vero? I nostri avversari sono più di
quanto
pensassimo!” disse una figura nell’ombra.
“Cancer!”
che lo stregone riconobbe subito.
“AH!
SEI VENUTO A SPIARCI!”
Gridarono
di botto le Diablo Sisters tenendosi strette per l’emozione.
“Quanto
chiasso che fate!” le rimproverò il misterioso
generale della diciassettesima
armata infernale senza muoversi “Veramente stavo facendo il
solito giro della
mia zona!” per poi chiarire il perché era
lì.
“La
tua zona?” chiese Lucyferia confusa.
“Non
dovremmo essere vicino agli alloggi della decima armata?”
seguita da Lady
altrettanto confusa.
“La
sede della decima armata è dall’altra
parte!” chiarì il misterioso Cancer
guardandole stranito.
“Ops!
Ho sbagliato di nuovo strada!” fece la diabolica mora
menandosi un buffetto
sulla testa.
“Fa
niente! Possiamo fare un piccolo cambio di programma. Che ne dici bel
bocconcino? Non hai voglia di divertirti un po’ con
noi!” la rosa decise di
approfittarne per provarci col collega.
“Spiacente,
ma non sono interessato!” che reclinò il gentile
l’invito.
“Dai,
facci un po’ di compagnia. Non sarai per caso
timido!” lo provocò Lady
avvicinandosi sensualmente a lui.
“Affatto!
Ma la mia risposta resta sempre no!” le rispose il generale
senza scomporsi.
“Nemmeno
se Rap, mentre ci divertiamo, ci serve tè e
biscotti?” insistette Lucyferia
sganciando l’arma segreta.
“EH!
STATE SCHERZANDO VERO! NON FARO’ MAI COSE DEL GENERE
SOPRATTUTTO CON LUI!” ma
Rap non era della stessa opinione^^.
“Guarda
che non hai scelta Rap? Ti ricordo che devi ubbidire a ogni nostro
ordine fino
alla fine della tua punizione!” gli ricordò la sua
dolce allieva con un sorriso
da gran sadica.
“Nuuuuu!
Perché a me!” si lamentò il povero
stregone mettendosi depresso all’angolo^^.
“Ah,
è vero! Raptomort per un po’ è il tuo
schiavetto personale!” fece Cancer con
tono sarcastico “Ammetto che la cosa mi stuzzica: non capita
tutti i giorni di
avere il piacere di giocare con te, ma sfortunatamente non
m’interessa!” per
poi reclinare nuovamente l’invito delle due diaboliche donne.
“Ma
quanto sei difficile Cancer!” ghignò Lucyferia
avvicinandosi a lui e
prendendogli una mano “Non sei tentato di volerlo
fare?” e appoggiarla sul suo
florido seno.
“Hai
due disponibili e diaboliche donne qui. Non sei curioso di provare un
brivido
insieme a noi?” seguita da Lady che pensò
all’altra.
“No!
Ho la nausea!” fece il
povero Rap chiudendo
gli occhi violentati da quella visione^^.
“Fuori
dai piedi!” disse Cancer sfoderando una voce glaciale e
un’aura oscura che non
ammettevano obiezioni.
“Ops!”
capendo di aver fatto il passo più lungo della gamba
Lucyferia indietreggiò
subito.
“Cavolo
come sei freddo oggi!” anche Lady decise di lasciar perdere
“Ok, sarà per
un’altra volta. Ci vediamo tesoro!” e decise di
levarsi di torno svignandosela
insieme alla sorellina e al povero Rap che venne sbatacchiato da tutte
le
parti^^.
“Tsk!”
fece Cancer decidendo di riprendere il suo giro.
“Ma
quanto sei stato cattivo amico!”
lo
raggiunse una voce “Potevi anche
approfittarne no?” che voleva sapere
perché aveva rifiutato le avances
delle due.
“Te
l’ho già detto: c’è solo una
donna nella mia vita e solo con lei consumerò!”
gli rispose il generale continuando a camminare nell’ombra.
“Capisco
che cosa vuoi dire ma ormai lei non
c’è più e tu non sei più
quello di un tempo. Ora sei un generale infernale, uno
dei più letali per la precisione: sei il mio custode adesso!”
gli ricordò
il suo misterioso interlocutore mantenendosi vago.
“La
cosa non cambia. Inoltre, adesso c’è altro cui
pensare. E’ apparso un altro
Sun’s Warrior che finora ha agito nell’ombra,
inoltre il sommo Abhadon è andato
a vedere da vicino!” ma Cancer gli fece notare che adesso
c’erano altri
problemi cui pensare.
“La
cosa si sta facendo divertente, non
trovi?” ghignò l’altro
divertito dalla situazione.
“Hai
ragione!” gli rispose Cancer col medesimo ghigno “E
lo sarà ancora di più
quando finalmente scenderemo in campo!” e non vedeva
l’ora che arrivasse il suo
turno.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO!
Le
battaglie nella
dimensione satellite continuano senza esclusione di colpi.
Jaden
intanto scopre
un’incredibile verità e capisce che la situazione
è davvero seria.
Sulla
Terra continua la
cruenta battaglia per proteggere il pianeta. Vorkye e i suoi seguaci
saranno
messi in difficoltà dal gioco di squadra di Lello e compagni
tanto da obbligare
il Tiranno soleano a sfoderare una terribile arma segreta.
Ma
la vera sorpresa sarà
la
comparsa di due esseri dall’immenso potere. Chi sono?
Sarà tutto da scoprire^^.
E
continuano le piccole
avventure di Lady e Lucyferia nei corridoi di Oblivion alla ricerca
degli
alloggi della decima armata^^.
Questo
e altro nel prossimo
capitolo.
Il
professor Banner è un
personaggio comparso nella prima serie di Yu-gi-oh Gx!
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20130720191027/yugiohenespanol/es/images/8/88/Profesor_lyman_banner.jpg
Questo
invece è il
vicecancelliere Bonaparte.
http://www.tv-tokyo.co.jp/contents/yugioh2004/images/chara/napo.gif
Queste
sono le creature che
i Sun’s Knights stanno per affrontare.
Il
signore dei vampiri
http://www.cardgame-club.it/images/istore/14/14-1795.jpg
L’elfo
Oscuro
http://images-00.delcampe-static.net/img_large/auction/000/141/468/632_001.jpg
Lo
spirito della Roccia
http://www.cardgame-club.it/images/istore/10/10-94.jpg
Lo
spirito del Fuoco
http://www.cardgame-club.it/images/istore/22/22-3022.jpg
T.G.
Iper Bibliotecario
http://www.pianetahobby.it/contenuto/ecommerce/3107/Image/24610fotobase1.jpg
Mago
della Fede
http://www.cardgame-club.it/images/istore/11/11-1024.jpg
Cavaliere
del Drago Finale
Occhi Blu
http://www.ilmondodimiky.net/prodotti/1273374267.jpg
Drago
Mitico o a cinque
teste.
http://www.cardgame-club.it/images/istore/18/18-1139.jpg
Questo
è il volto di
Ymir,
il signore dei giganti.
http://cdn-images.9cloud.us/888/piccit_ymir_2029048436.1024x0.jpg
I
quattro soleani apparsi al
fianco di Vorkye sono ispirati a Medusa di Soul Eater, Arago dei Cinque
Samurai, Akainu di One Piece e Master Xehanort di Kingdom Hearts.
Questi sono i
volti degli originali.
http://www.cosplayisland.co.uk/files/costumes/169/4656/medusa3.jpg
http://4.bp.blogspot.com/-s2f4GBnV-jE/TzKLXm_1zJI/AAAAAAAAAVY/7mPRFtLt3bc/s1600/st130.jpg
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20130716203658/onepiece/it/images/0/09/Sakazuki_ammiraglio.png
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20120221095354/kingdomhearts/images/7/7f/Master_Xehanort.png
Questo
è
l’aspetto di Lello
quando attiva il Black Knight Infection ispirato al manga/anime Fate
Zero.
http://fdzeta.net/imgcache/610495dz.png
Nel
duello tra Lello e
Gilgamesh sono inseriti due omaggi a Dragon Ball Z e al nuovo anime
Sword Art
Online, mentre la scena della trasformazione in gigante è
liberamente ispirata
da Shingeki no Kiojin.
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Capitolo 53 *** Per la Terra - terza parte ***
53. Per la Terra - terza parte
Ciao
a tutti e, finalmente, ben ritrovati^^.
Sì,
lo so, non mi sono fatto sentire per tre
mesi buoni e mi scuso. Diciamo che tra vacanze e studi, non sono
riuscito a
scrivere molto e quindi sono molto indietro rispetto a quanto volevo
io.
Beh,
spero che con questo capitolo riuscirò a
farmi perdonare. Nel frattempo, sto preparando delle altre belle
sorprese per
voi.
Non
posso fare altro che ringraziarvi per la
vostra pazienza e augurarvi buona lettura.
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
ARENA
PRINCIPALE
“MUAHAHAH!
Prendete questo! Stormo delle
tenebre!” il Signore dei vampiri sollevò il suo
mantello e uno stormo di
pipistrelli venne lanciato contro il suo avversario.
“Non
ci sperare!” ma Ulquiorra non batté ciglio
e, alzato l’indice destro, caricò un Cero Oscuras
che…
ZOOT!
Annientò
senza problemi l’attacco avversario.
“Lo
ammetto sei forte amico!” si complimentò il
vampiro “Tuttavia, non hai la benché minima
possibilità di sconfiggermi perché
sono immortale!” ma era sicuro della sua netta
superiorità.
“L’immortalità
non esiste in questo mondo!” ma
Ulquiorra non fu affatto stupito “Hai già perso
nel momento stesso in cui ti
sei imbattuto contro di me!” e partì
all’attacco contro il vampiro.
“TI
DAI TROPPE ARIE PER I MIEI GUSTI MOCCIOSO!”
ruggì questo avventandosi su Ulquiorra…
KAPOMX2!
Scontrandosi
a mezz’aria con lui.
“Tsk!
Sei davvero una bella gatta da pelare!”
commentò il guardiano del luogo.
“Perché
tu sei troppo debole!” gli rispose il
custode del castello per poi spingere ulteriormente col pugno e
scaraventare
l’avversario contro il muro.
“Debole?”
e la cosa indispettì non poco il
vampiro che si fermò a mezz’aria poco prima di
sbattere contro la parete “NON
ESSERE ARROGANTE LURIDO VERME!” e fu avvolto da uno strato di
oscurità.
“Non
sarà l’oscurità che hai nel cuore a
farmi
arretrare!” ma il custode del castello di Naruto non ne
rimase intimorito e,
tirata fuori la sua lancia di energia, partì
all’attacco contro
quest’avversario.
“LAME
DI’ VENTO!” intanto Temari lanciò il suo
attacco col ventaglio completamente spiegato.
“Sei
ripetitiva ragazzina!” commentò l’elfo
oscuro che evocò una barriera di tenebre bloccando
l’attacco della bionda.
“Tsk!
Questa qui mi sta davvero sui nervi!” e il suo
comportamento stava
innervosendo la ninja della sabbia “Si
serve dell’oscurità per attaccare e per
difendersi. Contro un simile avversario,
i miei attacchi sono inefficaci!” capendo che
doveva cambiare strategia
“Beh, in tal caso… SPIRITO DELLA
VENDETTA!” e sapeva già che cosa doveva fare
e…
WAMP!
Divenne
una Ghost Rider.
“Sei
diventata orrenda ragazzina!” la schernì
l’elfo oscuro con un irritante sorriso bastardo.
“Fra
poco lo
diventerai anche tu carina!”
le rispose Temari con una voce che
metteva i brividi “LAME
DÌ VENTO INFERNALE!”
e calò nuovamente il suo ventaglio diventato nero e
scheletrico…
WAMP!
“Questa
non me l’aspettavo proprio” ammise
l’avversaria tendendo le mani in avanti e innalzando uno
scudo di tenebra più
spesso che non resse molto e “AAAARRGGHH!” venne
colpita dal vento infuocato
dell’avversaria.
“Finalmente
ti sento
gridare. Non sai che soddisfazione!”
se la rise
Temari lanciandosi all’attacco sull’avversaria
ustionata.
“DANNATA
MOCCIOSA!” ruggì l’elfo oscuro venendo
avvolta da uno strato di oscurità per poi evocare una coppia
di spade corte e
avventarsi sulla ragazza.
“Zanne
perforanti!” intanto Kiba si avventò col
suo attacco sul povero Kero-chan.
“Dannazione!
Non posso colpirlo o rischio di
fargli del male!” che aveva paura di infierire troppo sul
corpo del giovane
amico.
“Non
pensarci troppo su o rischi g!” lo riprese
Shikamaru alle prese con Shino e il suo stormo d’insetti
giganti.
“Avanti,
combatti!” lo invitò l’Aburame con un
sorriso spento mentre lanciò all’attacco i suoi
fidati insetti.
“Qui
ci vuole un’idea!” disse il guardiano del
sole prendendo il Nara in groppa e salendo verso il soffitto.
“Credo
di averne una!” ma Shikamaru aveva già
pensato a qualcosa “Prima, però, dobbiamo riunirci
agli altri!” che era
fattibile solo se erano tutti riuniti.
“Lascia
fare a me!” fece Kero-chan confortato.
“TEMARI,
ULQUIORRA SULL’ARENA!” con tutto il
fiato che aveva in corpo, Shikamaru chiese ai compagni a riunirsi
lì.
“Ok!”
rispose Ulquiorra.
“Arrivo!”
seguito dalla biondina Ghost Rider.
“Vi
riunite? Uhuhuh! Così ci semplificate le
cose!” se la rise il Signore dei vampiri che voleva proprio
quello.
“Avete
fatto proprio ciò che volevamo!” ghignò
l’elfo oscuro.
“Che
hai in mente?” gli chiese Ulquiorra
curioso di conoscere l’idea del Nara.
“Avanti,
sputa il
rospo!”
lo incalzò Temari mentre venivano circondati.
“Siamo
diventati un bersaglio troppo facile!”
fece Kero-chan che sudava freddo.
“Fidatevi!”
disse loro Shikamaru mentre prese
qualcosa da una tasca.
“E’
la vostra fine, mocciosi!” ghignò il Signore
dei vampiri mentre l’oscurità che lo ricopriva si
estese.
“Vediamo
come farete adesso!” stessa cosa fece
l’elfo oscuro finché…
WOSH!
L’intera
arena fu completamente oscurata.
“Dannazione,
non si
vede niente!”
fece Temari che riusciva a stento a vedere le
sue dita infuocate.
“Per
me non è un problema!” mentre Ulquiorra
avrebbe combattuto anche al buio.
“Spero
che tu abbia previsto anche questo!”
disse Kero-chan al Nara.
“Meglio
del previsto!” gli rispose lui
lanciando qualcosa in alto “CHIUDETE GLI OCCHI
RAGAZZI!” e gridato questo….
FLASH!
Una
bomba luminosa esplose in alto illuminando
l’arena a giorno.
“AAAARRGGGHH!
I MIEI OCCHI!”
Gridarono
all’unisono i quattro nemici.
“Tecnica
del controllo dell’ombra riuscito con
successo!” Shikamaru approfittò del momento per
bloccare tutti i nemici con la
sua ombra “Colpite adesso ragazzi!” dando
quest’ordine ai compagni.
“Ottima
pensata! Lanza della Muerte!” Ulquiorra
preparò la sua arma più potente puntandola contro
il Signore dei vampiri.
“Bel
colpo! BALLO
DEL TAGLIA E TAGLIA!”
e anche Temari ne approfittò per
colpire la sua avversaria.
“Mi
spiace ragazzi, questo farà più male a me
che a voi!” mentre Kero-chan pensò a Kiba e Shino
lanciando due sfere di potere
magico in contemporanea.
FRABOOMX4!
“AAAARRGGGH!”
E
i quattro furono colpiti in pieno.
La
bomba luminosa si spense e l’arena tornò
nuovamente visibile rivelando il risultato: l’Inuzuka e
l’Aburame erano a terra
inermi mentre i due guardiani erano stati spazzati via senza lasciare
traccia.
“Vittoria!”
disse Shikamaru soddisfatto.
“Non
male piccolo!” si complimentò Temari
tornando normale.
“Non
percepisco più la loro presenza. Sì,
abbiamo vinto!” confermò Ulquiorra tranquillo.
“Tutto
secondo i piani eh?” fece Kero-chan
all’amico dai capelli raccolti.
“Già!
Avevo capito che intendevano chiuderci in
un solo punto e poi attaccarci in qualche modo. Peccato che non abbiano
capito
che il mio era un bluff!” che spiegò di aver
previsto a grandi linee le
intenzioni degli avversari.
“Però,
immagino non avessi previsto che ci
avrebbero avvolto nell’oscurità!” gli
fece notare la bionda.
“Era
una possibilità. Quando ho visto quello
strato di oscurità, ho pensato che non servisse solo a
potenziarli ma anche a
preparare una trappola. Per fortuna che avevo con me una bomba luminosa
per
accecare l’avversario ed estendere la mia ombra!”
ma il Nara aveva previsto
anche questo.
“Hai
elaborato un’ottima strategia,
complimenti!” disse Ulquiorra mentre prese Shino e Kiba
caricandoseli sulle
spalle.
“Modestamente!”
gli rispose il Nara.
“Ora,
però, non montarti la testa. Se non
c’eravamo noi, non potevi fare nulla!” gli fece
notare Kero-chan tornato alla
sua forma mini.
“Infatti,
mi sono completamente affidato a
voi!” gli rispose il moro fissando tutti con occhi
determinati “Se ce l’abbiamo
fatta, lo dobbiamo al nostro gioco di squadra!” per poi
avviarsi verso l’uscita
“Forza andiamo!” e invitare i compagni a seguirlo.
NELLA
SALA PROFESSORI
“Prendi
questo!” lo spirito della Roccia calò
la sua letale alabarda contro Yué che la schivò
all’ultimo momento.
“Troppo
lento amico!” lo provocò il giudice
della luna alzando la mano destra e lanciando una tempesta di cristalli.
“Non
sperare di battermi con così poco,
ragazzino!” rispose l’avversario…
CLANGX100!
Deviando
i cristalli con la sua arma.
“Proprio
quello che volevo!” Yué ne
approfittò…
KAPOM!
“ARRRRGGHH!”
per colpire l’avversario in piena
faccia con un pugno rivestito di cristalli.
“E
non ho ancora finito!” ma l’angelo argentato
era pronto a colpire di nuovo.
“Non
questa volta!” ma lo Spirito della Roccia
alzò lo scudo per difendersi dall’attacco...
KAPOM!
CRACK!
Venendo
frantumato in mille pezzi.
“Dannato
era il mio preferito!” gli ringhiò
contro il primo guardiano di quella stanza che decise di attaccare a
mani nude.
“Spiacente
ma non te lo ripago!” gli rispose il
giudice della luna iniziando a prendersi a pugni con
l’avversario.
KAPOMX2!
Poco
distante Yammy era alle prese con lo
spirito del Fuoco che si stava scatenando con i suoi pugni infuocati.
“AHI!
FA MALE!” si lamentò il gigante con
dodici gambe tenendosi la faccia con una mano.
“E
ora farà ancora più male!”
ghignò
l’avversario pronto a calare un altro pugno incandescente
ma…
KAPOM!
“AAARRGGHH!”
fu lui a ricevere un gancio destro
in piena faccia e crollare dall’altra parte.
“STAVO
SCHERZANDO IDIOTA!” gli gridò Yammy con tanto
di dito medio “RISPETTO AI PUGNI CHE HO RICEVUTO QUALCHE ORA
FA, QUESTI SONO
SEMPLICI CAREZZE! BECCATI UNA BALA IN PIENA FACCIA STRONZO!”
per poi caricare
un altro pugno gigantesco avvolto da una sfera rossa.
“NON
PRENDERMI PER I FONDELLI!” gli ruggì
contro lo spirito del Fuoco calando il suo pugno avvolto dalle fiamme.
KAPOMx2!
DOON!
Che
scontrandosi con quello del gigante generò
un’onda d’urto di media potenza.
“Te
la cavi, ma contro di me è tutto inutile!” il
guardiano infuocato calò l’altro pungo che fu
bloccato da quello avversario.
“Ora
ti faccio vedere quant’è dura la mia
testa!” Yammy inclinò il suo testone
all’indietro e…
KAPOM!
“ARRGGH!”
lo calò sulla fronte dell’avversario
“ORA TOCCA A ME!” che non cedette e rispose con la
sua di testata.
KAPOM!
“MI’
HAI FATTO IL SOLLETICO!” lo sfotté il
gigante ricominciando a darsele di santa ragione col suo avversario.
“Combatti
Choji!” intanto Rock Lee continuava
ad attaccare l’Akimichi con mosse rapide e precise.
“Dannazione!”
mentre Choji, a causa della
velocità avversaria, non riusciva ad assestare neanche un
colpo “Non ho neanche il tempo di
reagire che mi
attacca da un’altra parte. Non è il tipo di
avversario che posso fronteggiare!”
rendendosi conto che contro il ragazzo dalle spesse sopracciglia era
svantaggiato.
“Non
importi stupidi autolimiti Choji! Sei perfettamente in grado di
batterlo: devi
solo convincertene!” lo riprese Garuda intento a
tenere a bada Mega Cyber
Demone e Mago del disco in una sola volta.
“Combatti!”
disse lo spirito di Rock Lee attaccandolo alle spalle.
“Devi
combattere!” seguito da quello di Kankuro che
attaccava davanti.
“Detto
fatto, amici miei!” rispose loro lo spirito del
Vento alzandosi in volo..
KAPOMX2!
“AGH!”
facendo in modo che i due si scontrassero l’uno con
l’altro.
“Se
foste stati un po’ più svegli, non ci sareste
caduti come degli allocchi!”
li derise lo spirito dell’Akimichi che aveva preso due
piccioni con una fava.
“Il
mio spirito è davvero forte: ne ho di
strada da fare per raggiungerlo!” si rammaricò il
corpulento castano che si
rendeva conto di non essere all’altezza di un simile spirito
custode “Ma ha
ragione: non posso permettermi di perdere! Espansione parziale:
BRACCIA!” ma le
sue parole lo avevano incoraggiato a non arrendersi e quindi
attivò una delle
tecniche tipiche del suo clan con l’intenzione di afferrare
l’avversario.
“Non
mi prendi!”che reagì iniziando a correre
in cerchio sollevando un gran polverone.
“Questa
tecnica la conosco!” facendo capire a
Choji che non aveva più tempo da perdere “VEDIAMO
COME REAGISCI COSI’! GIGANT
BOY TORNADO!” e improvvisò cominciando a girare
velocemente su se stesso con
l’intenzione di prenderlo.
“Mancato!”
ma Rock Lee interruppe la sua corsa
saltando in alto evitando così di essere colpito.
“Sicuro?”
non tenendo, però, conto di Garuda che gli era alle spalle.
KAPOM!
“AGH!”
che lo colpì con un potente pugno in
pieno viso spedendolo contro il suo protetto.
“Bel
colpo amico! E ora tocca a me. LITTLE
BOY!” che non perse un istante e…
KAPOM!
“AAAHHH!”
colpì il suo avversario con un
potente pugno mettendolo K.O.
“Ben
fatto Choji! Visto che ce la potevi fare?” lo
riprese Garuda come fosse suo
padre.
“Eheh!
Già!” il corpulento ragazzo altro non
riuscì a dire.
“Forza
aiutiamo gli altri!” lo riprese il suo spirito
ricordandogli che non
avevano tempo da perdere.
“Va
bene!” concordò l’Akimichi andando in
aiuto
di Yammy.
“Eheh!
Sembra che Choji sia stato il primo a
vincere. Ne sono contentò!” commentò
Asuma soddisfatto mentre evitava gli
attacchi della marionetta Karasu.
“Combatti!”
lo incalzò Kankuro lanciando
all’attacco la sua prima marionetta mentre la seconda,
cioè Koroari era pronta
ad attaccare al primo momento di distrazione.
“Accidenti!
Uno come Kankuro è difficile da battere!”
pensò il maestro del team 10
continuando a schivare i vari attacchi “Ma
la debolezza della tecnica del marionettista, oltre
all’utilizzatore, è
trovarsi senza marionette!” anche se aveva trovato
la soluzione al problema
e, dopo aver composto alcuni sigilli “Arte del vento: CENERI
INFUOCATE!” lanciò
il suo attacco consistente in una nube di cenere che…
WAMP!
Una
volta a contatto con le marionette, prese
fuoco.
“Mi
dispiace per le marionette, ma non c’era
altra soluzione!” sistemate quelle, restava solo Kankuro da
battere ma…
“Convinto!”
disse il marionettista con una voce cavernosa.
“Merda!”
e nel sentirla, Asuma si rimise subito
in guardia mentre vide che le due marionette erano uscite incolumi ma
avvolte
dalle fiamme del Ghost Rider.
“Ti
sto venendo a
prendere!”
ghignò il ninja ora con il teschio infuocato
dirigendo i suoi balocchi infernali.
“Così non
va! Ora queste marionette sono diventate problematiche!”
il Jonin si rese
conto di essere con piede nella fossa “Un
momento!” ma qualcosa aveva attirato la sua
attenzione.
“Preparati
ad
assaggiare la mia tenda nera infernale!”
ghignò
Kankuro mandando all’attacco i suoi balocchi.
“Non
oggi ragazzo mio!” gli rispose Asuma
lanciandosi contro le marionette evitandole con incredibile precisione
mentre
le sue lame di chakra si allungarono di colpo.
Zackx10!
Tagliando
qualcosa che di solito non si poteva
vedere a occhio nudo: i fili di chakra che controllavano i balocchi ora
avvolti
dalle fiamme.
“CHE
COSA!”
fece il ninja della sabbia non aspettandosi una mossa del
genere.
“Ricorda
che il chakra può tagliare il chakra,
anche se questo è avvolto dalle fiamme!” gli fece
notare Asuma arrivandogli
davanti e...
ZACKX2!
“AAARRGGHH!”
colpendolo con due rapidi fendenti mettendolo al tappeto.
“Di
solito i fili di chakra che usi per manipolare
le marionette sono invisibili ma, quando ti trasformi in Ghost Rider, i
fili
vengono avvolti dalle fiamme rendendoli perfettamente visibili. Peccato
eh?” lo
riprese Asuma accendendosi una sigaretta.
CRASH!
“AAARRGGHH!”
che gli saltò subito dalle labbra
a causa dello spostamento d’aria causato dallo Spirito del
Fuoco e da quello
della Roccia che furono schiantati contro il muro di fianco a lui per
poi
sparire nel nulla.
“Direi
che abbiamo vinto!” commentò Yué
facendosi avanti.
“Tsk!
Non avevo bisogno del vostro aiuto!” fece
Yammy col broncio.
“L’importante
è che siamo riusciti a
sconfiggerli!” gli fece notare Choji soddisfatto.
“Accidenti!”
commentò Asuma prendendo un’altra
sigaretta dal pacchetto “Mi sono perso un attacco combinato
vero?” chiese poi con
un sorriso.
“No,
semplicemente un rapido scambio di colpi
finito con due palloni gonfiati messi in riga!” gli rispose
il giudice della
luna senza entrare troppo nei dettagli.
“Eheh!
Quei due si sono montati un po’ troppo
la testa e non si sono accorti che io e Garuda eravamo a due centimetri
da loro
e li abbiamo colpiti con pugno, poi Yué e Yammy hanno fatto
il resto!” mentre
Choji spiegò rapidamente come erano andate le cose.
“Ripeto
che non avevo bisogno de vostro aiuto!
Il mio lo stavo per battere senza problemi!” fece il gigante
ancora offeso
mentre si caricò sulle spalle Rock Lee e Kankuro svenuti.
“Questo
è vero, ma un aiuto non guasta mai!” gli
fece notare Garuda con Mega Cyber
Demone e Mago del disco sulle spalle e ben legati.
“Tsk!”
si limitò a rispondere Yammy.
“Beh,
direi che qui abbiamo finito. Possiamo
andare!” notando che avevano finito Asuma pensò
bene di andare ad aiutare gli
altri e i compagni furono d’accordo con lui.
NELLA
BIBLIOTECA
FLASHX2!
I
due incantatori lanciarono il loro attacco
contro i quattro avversari.
“Accidenti
non riusciamo ad avvicinarci a meno
di mezzo metro!” per quanto ci provasse, Kakashi non riusciva
ad avvicinarsi ai
due avversari che li tenevano a debita distanza.
“E
le mie armi non servono a nulla contro di
loro!” Tenten si rammaricava di essere completamente inutile
contro di loro.
“E’
strano! Per quanto ci provi, non riesco a percepire il loro chakra! Che
non lo
abbiano?” mentre Neji aveva notato questa stranezza.
“Anche gli spiriti emettono
energia. Vuol
dire solo due cose: o lo mascherano oppure quelli non sono i loro veri
corpi!”
lo avvisò il Ninja bianco.
“Allora
dove si trovano?” si chiese lo Hyuga usando il suo
Byakugan per cercare i
due avversari.
L’unico
che era rimasto immobile era Alan che
sembrava assorto nei suoi pensieri.
“SIGNOR
ALAN STIA ATTENTO!” vedendo che stava
per essere colpito, Kakashi corse verso di lui per cercare di
allontanarlo ma…
ZACK!
All’angelo
bastò un fendente della sua katana
per tagliare l’incantesimo.
“Hai
visto?” nel notare l’incredibile
facilità
con cui si era salvato, il mago della Fede rimase stupito.
“Sì!”
si limitò a rispondere
l’Iperbibliotecario concentrando tutte le sue attenzioni su
di lui.
“Cos’era
quell’incredibile energia che ho percepito pochi attimi fa.
Era lontana eppure
molto nitida!” come il suo protetto, anche Alan
aveva percepito una parte
dello scontro che stava avendo luogo sulla Terra “Temo che stia succedendo qualcosa di grave.
Dobbiamo tornare
immediatamente a casa!” rendendosi conto che
dovevano fare in fretta.
“Signor
Alan, c’è qualche problema?” gli chiese
Tenten avvicinandosi a lui.
“No,
tranquilla!” la tranquillizzò il Nikkò
“C’è una cosa che ho notato: quei due
non emettono energia, quasi come se
fossero delle proiezioni!” avvisando i compagni di questa
scoperta che aveva
fatto da un po’.
“Sì,
l’ho notato anch’io!” confermò
Neji
affiancandosi a lui “Sono nascosti qui intorno da qualche
parte!” e continuava
a cercarli con la sua abilità innata.
“E’
strano, però: i loro attacchi sono fin
troppo reali!” disse l’Hatake notando che gli
incantesimi lanciati causavano
dei danni reali.
“Sì,
ma c’è un trucco, anche se ben
nascosto!”
gli fece notare Alan “Anche se non si vede, intorno a noi
c’è una rete magica
resa invisibile e intangibile con incantesimi di alto livello che
dirige gli
attacchi facendoci credere che sia un attacco diretto!
Un’abile mossa, non c’è
che dire!” si complimentò fissando i due avversari.
“Davvero
notevole. Hai capito subito che siamo
solo delle illusioni!” si complimentò il mago
della Fede.
“Si
vede che sei ferrato nel campo magia!”
stessa cosa fece T.G.
“Sono
un esperto nell’uso delle arti magiche,
quindi non è stato difficile capirlo!” rispose
loro Alan mentre la sua katana
iniziò a brillare “Spiacente, ma non ho
più tempo da perdere con voi!” e la
calò davanti a se.
ZACK!
Tagliando
qualcosa d’invisibile e causando
anche la scomparsa dei due incantatori.
“Kakashi,
Neji, adesso!” per poi dare l’ordine
ai due ninja.
“Riesco
a vedere il loro chakra!” Neji
finalmente riusciva a vedere il flusso energetico dei due nemici.
“Sono
ai lati della biblioteca a ore due e
quattro!” avvisò il ninja copia che li aveva
localizzati.
“Cioè
sono nascosti nei libri!” Tenten aveva
recepito il messaggio e aveva pronte le sue pergamene.
“Non
ve lo permetteremo!” T.G. uscì nuovamente
allo scoperto e lanciò un incantesimo contro la castana
ma…
“Arte
della terra: PARAMENTO TERRESTRE!”
Kakashi fu più veloce e...
CRASH!
Innalzò
un muro raffigurante delle teste di
cani che bloccarono l’attacco avversario.
“Ti
sei dimenticato di me!” ma il mago della
Fede era pronto a concludere ciò che il collega aveva
iniziato.
“ROTAZIONE
SUPREMA!” ma fu anticipato da Neji
che girò vorticosamente su se stesso…
FLASH!
Deviando
l’attacco.
“Incantesimo
difensivo numero 61: Rikujōkōrō!”
dopo aver recitato ad alta velocità una formula magica
lanciò contro i due
incantatori un suo personale incantesimo che…
CLANGZ12!
Materializzò
dodici pilastri di luce che
bloccarono i movimenti dei due incantatori.
“Cavolo
se è forte!” pensò Tenten
mentre spiccava un salto “Draghi Gemelli!” e
lanciare il suo attacco migliore che…
ZOCKX2!
Colpì
due libri che si trovavano ai lati
opposti della biblioteca.
“Complimenti,
avete scoperto l’enigma!” si
complimentò T.G. ormai sconfitto.
“Grazie
per averci liberato dal vincolo che ci
obbligava!” fece invece il mago della Fede.
“Beh,
ve l’avevamo promesso!” gli fece notare
Kakashi coprendosi l’occhio sinistro col coprifronte.
“Però,
non riesco a capire: perché eravate
nascosti in dei libri e ci avete attaccato a distanza?”
chiese loro Neji che
non comprendeva il motivo di una simile azione.
“Perché
è questo il significato della prova che
abbiamo affrontato!” lo illuminò Alan
“La biblioteca è un luogo di sapienza:
studiando e apprendendo è possibile capire cosa sia vero e
cosa falso!”
dandogli la giusta interpretazione della loro sfida.
“Corretto!
Le quattro prove che state
affrontando nei quattro luoghi che vi sono stati indicati, sono delle
prove di
vita!” confermò T.G. mentre aprì il suo
libro “Quella dell’arena è combattere
contro l’oscurità che rende ciechi!” e
tirarne fuori la sua carta.
“Quella
della sala professori è la capacità di
mantenere il cuore saldo di fronte alle catastrofi
naturali!”continuò il mago
della Fede togliendosi il cappello “Infine, quella che dei
vostri amici fuori
da questo luogo è quella contro il potere!” e
prendere la sua carta.
“Accidenti!
Quella creatura ha pensato davvero
bene le sue sfide!” commentò Tenten che non si
aspettava un simile significato
nascosto.
“Si
vede che sono cose che considera molto
importanti!” commentò Kakashi.
“Ecco,
prendi le nostre carte. Dalle a chi
reputerai degno di far parte del gruppo. Fino ad allora ti
supporteremo!”
intanto l’Iperbibliotecario porse la sua carta al ninja dai
capelli d’argento.
“Perché
proprio io?” chiese l’Hatake onorato e
sorpreso dalla cosa.
“Perché
ci saranno delle scelte importanti che
dovrai fare in futuro e noi vogliamo aiutarti a farle
correttamente!” gli
rispose l’altro incantatore senza entrare nei particolari.
“Beh,
allora grazie!” disse Kakashi che accettò
questo compito.
“Ci
avevate promesso che ci avreste rivelato
come andarcene da qui!” ma Neji ricordò loro la
promessa che avevano fatto.
“Non
l’abbiamo dimenticata!” gli rispose T.G.
mentre iniziò a sparire “Dovete sapere che sopra
quest’edificio c’è un varco
dimensionale. Sfortunatamente è molto piccolo e serve una
grande quantità di
energia per aprirlo!” che rivelò loro la via
d’uscita da quella dimensione
desertica.
“Che
solo uno scontro tra divinità può
generare!”
continuò il mago della Fede mentre spariva.
“Uno
scontro tra divinità? Che tipo di
divinità?” chiese loro Tenten fremente.
“Se
raggiungerete i vostri compagni
all’ingresso lo capirete!” le rispose T.G. sparendo
del tutto.
“Per
il momento, addio!” seguito dal mago della
Fede.
“Beh,
ci hanno dato un indizio. Ora spetta a
noi arrivare alla soluzione finale!” commentò il
ninja copia mettendo le due
carte in una delle tasche della sua uniforme.
“Più
che un indizio è stata una vera e propria
rivelazione. Sappiamo come andarcene da qui, ma non i mezzi giusti per
farlo!”
lo corresse Neji.
“Ma
sicuro: le Bestie Sacre!” e Tenten trovò la
soluzione “Se ben ricordo, sono le ombre delle
divinità egizie vero? Allora
dobbiamo usare loro per andarcene da qui!” e la storia che
aveva sentito un’ora
prima nella palestra le aveva fatto venire la giusta illuminazione.
“Vero,
ma c’è un problema: è necessario che si
scontrino contro qualcosa che ha un potere pari al loro e non sappiamo
quale
sia!” le fece notare Alan mentre teneva le ampolle che
imprigionavano Sakura e
Ino “Di sicuro le hanno chiuse qua
dentro
per evitare che con i loro attacchi colpissero per sbaglio i libri in
cui erano
nascosti. Beh, possiamo proprio dire di essere stati fortunati!”
e tirò un
sospiro di sollievo: se avessero dovuto affrontare anche quelle due,
avrebbero
faticato parecchio.
“Credo
che la risposta sia altrettanto ovvia,
ma per esserne sicuri dobbiamo andare alla centrale
elettrica!” ma Kakashi
aveva trovato l’ago nel pagliaio.
“In
pratica, sappiamo quasi tutto quello che ci
serve, manca solo l’ultimo tassello!” e seguendo il
ragionamento del Jonin,
anche Neji lo aveva compreso.
“Allora
andiamo dai nostri amici. Abbiamo un
viaggio di sola andata per casa!” disse Tenten carica come
non mai.
“Giusto,
andiamo!” concordò Alan che uscì fuori
dalla stanza insieme con gli altri “Nick,
ragazzi, fate in fretta! Dobbiamo tornare a casa il più
presto possibile!”
per poi rivolgere questo pensiero agli altri ancora impegnati
perché conscio
che nella dimensione INA stava succedendo qualcosa di grave.
RETRO
DELL’ACCADEMIA
“GGRROOAAARR!”
con quel quintuplo ruggito il
Drago Mitico si lanciò nuovamente all’attacco sul
Sun’s Warrior.
“Non
mi prendi!” che schivò sbeffeggiandolo “Mi chiedo che cosa stia succedendo sulla
Terra. Poco fa ho percepito due grandi forze che si stavano
confrontando in un
duello all’ultimo sangue!” chiedendosi
anche lui che cosa stesse succedendo
sulla Terra “Beh, ora ho un problema
più
urgente da risolvere: mettere a cuccia questo drago, peccato che sono
un po’ a
corto di energia!” ma tornò a
concentrarsi sull’avversario del momento.
“GRROAAR!”
l’immenso drago a cinque teste
spalancò le fauci e sparò un quintuplo soffio
contro il ragazzo.
“Un
piccolo spuntino in arrivo!” se la rise il
castano pronto a mangiare un po’ di fiamme.
“SIGNOR
NICK STIA ATTENTO!” ma la voce di
Shaoran lo avvisò di fare attenzione alle spalle.
“OPS!”
il castano ebbe il tempo di saltare
evitando così un colpo di coda dell’altro drago
“Cavolo mi sono avvinato troppo
all’altro!” capendo di non aver calcolato bene le
distanze mentre…
FRABBOMMX5!
Il
soffio del Drago Mitico lo investì in pieno.
“Sta
bene signor Nick?” gli chiese la piccola
Kinomoto che lo aveva protetto con la carta dello scudo.
“Ti
devo un favore, piccola Sakura!” le rispose
lui con un sorriso.
“AAAHHH!”
intanto Naruto, insieme a Gaara e
Hinata, era alle prese col Cavaliere del Drago Finale.
CLANGX3!
“Mi
complimento ragazzini: siete in gamba!”
disse il cavaliere parando gli attacchi dei tre ninja
“Tuttavia, vi ci vuole di
più per battermi!” ma non cedeva sotto i loro
colpi.
“ORA
TI FACCIO VEDERE IO-TEBAYO!” gridò Naruto
partendo all’attacco con la spada di luce che
iniziò a brillare.
“Che
strana parola!” commentò il cavaliere che
non aveva mai sentito quell’espressione mentre si
preparò a intercettare
l’attacco del biondino.
“Sei
scoperto!” Gaara ne approfittò per
attaccarlo alle spalle col suo Gunblade.
CLANG!
CLANG!
“Chi
ha detto che ti avevo perso di vista!”
disse il cavaliere bloccando il suo attacco con lo scudo e quello di
Naruto con
la spada.
“Ora che
è distratto!” Hinata si fece avanti col
Byakugan attivo.
“Spiacente,
pulzella ma non sono il tipo da
perdere la concentrazione!” ma l’avversario si
rivelò più veloce del previsto
e, afferrati i due ragazzi, li lanciò contro la mora.
“ATTENTA!”
le gridò Naruto che le cadde addosso
per primo, seguito dal rosso.
“N-Naruto
è sopra di me!”e quello fu un tuffo al
cuore per la poverina prossima a
svenire.
“Riprenditi
Hinata. Non è il momento di pensare a cose del genere!”
la sgridò Rayearth
che non lo considerava il momento adatto per perdere i sensi.
“Sì,
scusa!” gli rispose la ragazza che tornò
con i piedi per terra.
“Una
scena alquanto strana!” commentò Gaara che
non aveva perso un istante del momento.
“Che
stai dicendo scusa?” gli chiese Naruto che
non aveva notato nulla^^.
“Scusate
l’intromissione, ma non credo possiate
concedervi il lusso di distrarvi!” li riprese il cavaliere
dall’armatura
purpurea calando la sua spada verso di loro ma…
CLANG!
Questa
fu parata dalla sabbia di Gaara.
“Non
se ci sono io a proteggere i miei
compagni!” gli disse il rosso.
“Ok,
iniziamo il secondo round! Tecnica
superiore della moltiplicazione del corpo!” mentre Naruto
decise di ricorrere
alla sua tecnica preferita…
PUFFX100!
Creando
un centinaio di copie che si
abbatterono sul cavaliere.
“Questa
è nuova. Davvero niente male!” commentò
il cavaliere del drago finale combattendo contro le varie copie.
“Allora
vediamo che mi dici di questo!” mentre
Gaara usò la sua sabbia “Pioggia di
sabbia!” lanciando il suo attacco.
ZACK!
Che
fu però respinto dall’avversario con un
colpo di spada che spazzò via anche tutte le copie di Naruto.
“Un
ottimo attacco, non c’è che dire ma avete
dimenticato una cosa fondamentale: il terreno di scontro è
il mio!” fece notare
loro il cavaliere mentre…
“GGGGRROOOAAARR!”
una delle tre teste del Drago
Finale Occhi Blu puntò i tre ragazzi.
“AIUTO!”
gridò il biondino con i capelli tutti
dritti.
“Lasciate
fare a me! Tecnica protettiva delle
64 chiusure!”
Hinata si frappose tra il
drago e i suoi compagni facendo ruotare il suo chakra in tutte le
direzioni.
DOON!
“GGRROOAR!”
riuscendo a respingere l’enorme
testa anche se non subì alcun danno.
“Complimenti,
ragazza. Si vede che non sei una
semplice donzella!” si complimentò il cavaliere
approfittando del momento per
tentare un attacco.
“Incantesimo
difensivo numero 8: Seki!” ma si
trovò davanti Shaoran che generò una piccola
sfera di energia..
CLANG!
Che
respinse l’avversario all’indietro.
“Svelti
giù da qui!” il castano dette il buon
esempio saltando dalla groppa del drago.
“E
MENO MALE CHE TU E SAKURA DOVEVATE TENERE A
BADA IL BESTIONE!” gli gridò contro Naruto
seguendolo insieme ai due compagni.
“L’idea
era questa ma abbiamo avuto un
intoppo!” gli rispose Li mentre evitava gli attacchi del
drago bianco.
“Cioè?”
gli chiese Gaara seguendolo a ruota.
“Per
quanto ci abbiamo provato, non siamo
riusciti a scalfirlo neanche di striscio! Serve un’altra
idea!” gli rispose il
castano raggiungendo la rupe dietro l’accademia.
“Dove
stiamo andando?” gli chiese Hinata che
non capiva perché stessero salendo la rupe diventando dei
bersagli facili per
il drago a tre teste e il suo cavaliere.
“Sakura
e il signor Nick sono in cima e lui
forse ha un’idea!” le rispose il ragazzo quasi
arrivato in cima.
“Speriamo
che sia rapida!” commentò Naruto mentre
vedeva sia il Cavaliere del Drago Finale che il Drago Mitico che li
stavano
puntando.
“Speriamo
bene!” concordò Gaara.
“Ma
che…” Hinata fu la prima ad arrivare in
cima e quando vide che cosa stava succedendo rimase senza parole.
“Ma
vi sembra il momento!” fece Gaara
incredulo.
“PERCHE’
STATE MANGIANDO LE CARTE DI’ SAKURA!”
gridò Naruto con gli occhi sgranati.
“Non
sta mangiando le carte ma le loro
proprietà!” lo corresse Shaoran.
Appena
arrivati in cima, i quattro assistettero
a uno spettacolo alquanto singolare: Nick stava ingurgitando una gran
quantità
di fuoco, nuvole, terra, acqua e fulmini che venivano direttamente da
alcune
Sakura Card.
“Ecco…
mi ha detto che aveva bisogno di
ricaricarsi e quindi mi ha chiesto di usare alcune delle mie carte per
riempirsi lo stomaco!” ammise la piccola Kinomoto un
po’ imbarazzata.
“GNAM!”
con quell’ultimo boccone, Nick smise
d’ingurgitare elementi “Ora va meglio!”
per poi fissare i quattro “Guardate che
ero a corto di energia e il modo più veloce per riprendermi
e abbuffarmi in
gran quantità di elementi!” facendo notare loro
questo.
“Beh,
è un po’ disgustoso!” ammise Naruto con
lo stomaco in subbuglio.
“I
gusti sono gusti!” disse Gaara col tic.
“Chissà
che sapore hanno!” si chiese Hinata
dubbiosa.
“Ne
riparliamo un’altra volta!” le disse il
Sun’s Warrior “Preparatevi a ballare ragazzi ma la
prima portata è tutta mia!”
che si gettò nel vuoto in direzione dei due draghi.
“CHE
COSA!”
Fecero
i cinque ragazzi con la mascella che
toccò quasi terra^^.
“Arrivo,
belli miei!” disse Nick per poi
prendere un grosso respiro “Kodai ryū no Hōkō!” e
poi lanciare il suo <<
Ruggito del Drago Antico >> a piena potenza.
FRABBOOMM!
Sparando
dalla bocca un potente soffio che
costrinse i due avversari a scansarsi per non essere colpiti.
“Grazie
per la collaborazione signori!” fece il
castano prossimo a toccare terra mentre giunse le mani “Drako grazie per avermi insegnato
l’Alchimia!” per poi poggiarle sulla
sabbia appena la toccò e…
RRUUMMBLLE!
CLANGX8!
Il
terreno sabbioso tremò e si compattò
chiudendo i due draghi e il cavaliere in una prigione di roccia.
“Ma
che cosa ha fatto!” fece Sakura senza
parole.
“Alchimia!”
le rispose Shaoran che l’aveva
riconosciuta “In pratica è una scienza opposta
alla magia basata su quello che
si chiama scambio equivalente! Chi la usa manipola a piacimento
ciò che ha
intorno cambiandogli anche la forma! Non pensavo che il signor Nick la
sapesse
usare!” spiegando rapidamente in che cosa consisteva.
“In
pratica, può usare tutti gli elementi che
vuole scambiando quelli che ha intorno?” chiese Hinata che
non conosceva la
materia.
“Sì
e non solo quelli, può anche creare oggetti
da qualsiasi cosa o anche cambiare la struttura di un essere
vivente!” le
rispose il castano aggiungendo altro.
“Finalmente
ho capito!” fece Gaara attirando
l’attenzione dei compagni “Mi sono sempre chiesto
come facesse a usare tutte le
arti elementari per di più in una sola volta e finalmente ho
capito: prima di
comporre i sigilli giunge sempre le mani!” comprendendo il
trucco che usava per
combinare più arti elementari.
“Non
ci ho capito molto, ma è una grande
ficata! Forza RAGGIUNGIAMOLO!” li incoraggiò
Naruto lasciando perdere i
discorsi complicati e gettandosi in picchiata.
“Aspettami
fratellone!” seguito da Sakura.
“Aspettatemi!”
e da Hinata.
“Dimmi
una cosa: questo scambio equivalente può
essere usato anche per riportare in vita i morti?” ma Gaara
prima di seguirli
volle sapere questo dall’amico.
“Non
è possibile fare una cosa del genere!” gli
rispose Shaoran senza girarci troppo intorno.
“Va
bene. Andiamo!” fece il rosso soddisfatto e
gettandosi nella mischia.
“Sì!”
seguito dal castano “Chissà
a che cosa pensava!” chiedendosi perché
gli avesse fatto
quella domanda.
“Ora
che sono immobilizzati ragazzi!” intanto
Nick dette disposizioni ai tre compagni mentre corse in direzione del
Drago
Mitico con i pugni avvolti dalle fiamme “Kodai ryū no suisei
no ame!” da cui
partì << la Pioggia di Comete del Drago Antico
>> consistente in
una serie pugni a ripetizione.
KAPOMX1000!
WAMP!
“GGRROOOAAR!”
che furono tutti incassati dal
terribile drago a cinque teste e spinto all’indietro.
“L’ho
colpito ma non sconfitto! Mi sa che devo
dargliene di più dure!” commentò il
castano partendo nuovamente all’attacco.
“BECCATI
QUESTO!
RASENGAN!”
Gridarono
le copie di Naruto abbattendosi come
una pioggia incessante sul cavaliere e il suo drago.
FRABOMX1000!
“NON
SPERARE DI’ AVERCI FATTO QUALCOSA!”
ruggì
il cavaliere del tutto incolume insieme al suo drago ormai libero dalle
catene
di terra e partendo all’attacco.
“NON
GLI HO FATTO NIENTE!” e nel vedere che non
l’aveva nemmeno scalfito, il biondino preferì
battere in ritirata.
“NON
MI’ SCAPPERAI MOCCIOSO!” ma il cavaliere
del Drago Finale lo avrebbe finito per primo.
“GIU’
LE MANI DA LUI!” ma si ritrovò la strada
sbarrata da Rayearth in versione managuerriero che…
KAPOM!
Assestò
un potente pugno infuocato al drago a
tre teste riuscendo a respingerlo.
“Sei
stata grandiosa Hinata!” si complimentò il
biondino elettrizzato.
“G-Grazie!”
disse la Hyuga imbarazzata da
dentro il suo managuerriero.
“Ottimo!
Allora questa forma riesce a fargli
qualcosa. Meglio così!” disse Sakura anche lei
dentro Windam in versione
managuerriero “Forza Hinata! Facciamogli vedere di che cosa
siamo capaci!” e incitò
l’amica a combattere.
“Puoi
contarci!” concordò la Hyuga carica come
non mai, lanciandosi in avanti contro il drago finale.
“Se
quella forma è in grado di tenergli testa,
allora forse anche quella del mio Bijuu può
farlo!” disse Gaara preso da questa
bella idea.
“E-EHI!
ASPETTA!” Naruto cercò di fermarlo ma…
BOOM!
Un
istante dopo ci fu un’esplosione di energia
e Shukaku, il tasso monocoda fece la sua apparizione in tutta la sua
maestosità.
“Resistete
ragazze, sto arrivando!” disse il
rosso tramite la voce del suo immenso partner.
“Troppo
tardi!” esclamò il biondino depresso.
“Dai,
non perdere tempo e fallo anche tu!” lo
incalzò Shaoran che non capiva quale fosse il problema.
“Ecco…
io non so come fare!” gli rispose Naruto
che non aveva la benché minima idea di come fare.
“Ah!”
fece Li incredulo.
“Smettila
di piangerti addosso e vai in modalità managuerriero!”
lo riprese la volpe che gli apparve alle spalle.
“MA
CHE DICI! NON SONO IN GADO DI’ FARLO!” gli
gridò contro il biondino con i cinque minuti in corso.
“Grullo!
Ti ricordo che sei un guerriero spirituale come quei tre: puoi
farlo eccome!”
lo riprese la volpe ennacoda che
cominciava a perdere la pazienza “E’
vero che non puoi trasformarti in Bijuu perché comunque io
non te lo permetterei,
ma quella forma è un’altra storia!”
chiarendo che
quella modalità non gli era negata.
“E
ME LO DICI SOLO ADESSO!” gli sbraitò contro
il biondino “E VA BENE FACCIAMOLO! FORZA KYUUBI!”
per poi usare un tono più
determinato e passare all’azione.
“Ora
sì che si ragiona!”
ghignò la
Kyuubi mentre cominciò a cambiare forma diventando un
immenso managuerriero.
Il
corpo metallico umanoide era di un acceso
ramato tendente a tratti al dorato e attraversato da linee azzurre
mentre le
nove code si erano materializzate come delle lingue di fuoco che si
muovevano
liberamente dietro la schiena. Il volto era una maschera che
raffigurava un
viso ghignante con tre cicatrici simili a baffi per guancia.
“ANDIAMO!”
gridò Naruto da dentro il
managuerriero.
“Mi
sento un po’ fuori posto. Tutti questi
giganti e non posso unirmi a loro!” commentò
Shaoran nel vedere che i quattro
compagni si stavano scatenando contro l’avversario
“Anzi, posso eccome, solo
che penserò all’avversario più
piccolo!” ma cambiò subito umore venendo avvolto
da una candida luce divenendo un angelo e partire anche lui
all’attacco.
“Bravi
ragazzi!” disse Nick fissando gli altri
con la coda dell’occhio “Sono davvero felice di
aver riunito questo gruppo!” e
non poteva che essere soddisfatto del loro gioco di squadra.
“GGROOOAAR!”
ma i suoi pensieri furono
interrotti dal Drago Mitico che calò una delle sue enormi
zampe.
“Ops!
Scusami se non ti ho prestato
attenzione!” fece il castano ironico schivando
l’attacco “E’
più duro di quanto pensassi. I draghi sono davvero una bella
gatta
da pelare!” rendendosi conto che era
un’impresa riuscire a stenderlo “E’
vero, mi sono ripreso ma non abbastanza da
trasformarmi, eppure dovrei riuscire a stenderlo. Si vede che non sono
ancora
molto pratico nell’uso della magia ammazza draghi!”
capendo che non
padroneggiava perfettamente quella magia che non aveva mai usato
“E se usassi l’Anima del
Drago?” per poi
essere preso da quest’idea mentre nella sua mente
riaffiorò un ricordo del
Fantasy.
FLASHBACK
DEL FANRTASY!
Era
sempre lo stesso giorno in cui Nick si stava
allenando col suo amico Drakondros.
“Anima
del Drago?” chiese il castano al suo drago.
“Proprio
così!” confermò il mastodontico drago
antico “E’ una magia assai particolare che di
solito nessun drago insegna al
suo umano, ma nel tuo caso direi che potrebbe essere fondamentale,
inoltre è il
metodo di cui ti parlavo per ridurre al minimo gli effetti della
cinetosi!”
spiegandogli che era
quella l’idea che
aveva avuto sin dall’inizio.
“Come
mai non viene insegnata? Per caso comporta
qualche rischio?” gli chiese Nick assai dubbioso.
“Nulla
del genere. Dipende semplicemente dalla
preparazione dell’umano!” gli rispose il drago
senza troppi giri di parole “In
pratica, con questa magia potrai evocare la mia stessa anima che ti
sosterrà
nei combattimenti. Si presenta in due modalità: una ridotta
in cui ti avvolgo
col mio corpo spirituale e una gigante con la quale mi evochi nella mia
interezza. Per farti un esempio, diventerai come una forza portante,
solo che
io non sarò sigillato dentro di te!” spiegandogli
in che cosa consisteva e
facendogli anche un esempio pratico.
“Quindi
diventerò tipo Naruto o Gaara! Forte!” e la
cosa stuzzicò non poco il ragazzo “E come
farò ad apprenderla?” che volle
sapere come doveva fare.
“Devi
conoscere il mio terzo nome!” gli rispose il
drago.
“Terzo
nome? Che vuoi dire?” gli chiese Nick
confuso.
“Devi
sapere che quando un drago nasce riceve tre
nomi: il primo è quello che gli viene dato dai genitori, il
secondo è quello
che adotta quando assume aspetto umano mentre il terzo è
quello dato dalla
natura stessa!”aspettandosi quella domanda, Drako gli da la
risposta che cerca
“Il terzo nome è la fonte della nostra essenza,
ciò che non ci viene dato dai
parenti ma dal creato. Tuttavia non è qualcosa che si possa
rivelare
verbalmente. Se provassi a dirtelo non lo capiresti in nessun
modo!”
spiegandogli l’importanza di questo nome.
“Credo
di aver capito!” ammise Nick che aveva
afferrato il succo della cosa “Allora come faccio a conoscere
il tuo terzo
nome? Me lo scrivi sul terreno?” chiedendo come doveva fare a
conoscere questo
terzo nome.
“Sarebbe
troppo facile!” gli rispose il drago
facendogli capire che non sarebbe servito a nulla “Per
conoscerlo e farlo tuo
devi unire la tua anima con la mia!” rivelando il metodo
giusto.
“In
pratica dovrei sposarmi con te! Scusa ma sono
troppo giovane e poi i maschi non li penso in quel modo!” ma
nel saperlo al
castano passò la voglia di fare una cosa del genere. Non era
così disperato da
mettersi con un drago per di più maschio^^.
“Che
hai capito idiota!” lo riprese Drako con
un’occhiataccia “E’ vero,
l’unione delle anime equivale al matrimonio ma questo
solo tra draghi e non tra noi e voi umani!” chiarendo il
malinteso.
“Vuoi
dire che tra umani e draghi non vuol dire
sposarsi mentre tra draghi e draghi sì!” e la cosa
suonò davvero strana alle
orecchie del giovane.
“Esatto!”
confermò il drago cercando di non perdere
la calma “Devi sapere che quando due draghi decidono di
diventare compagni si
scambiano il loro terzo nome: in altre parole tra loro
s’instaura un legame
tale che per voi umani equivale al matrimonio. Tra draghi e umani
invece è
diverso: semplicemente diventate membri della famiglia, un
po’ come figli o
fratelli minori!” spiegando la differenza tra le due cose in
base alla razza.
“Quindi
diventeremo fratelli!” fece Nick e il drago
glielo confermò annuendo “Interessante! Invece, se
lo facessi con un altro
drago, ad esempio con Beryl, vorrebbe dire che la sposeresti
giusto?” facendo
un esempio di matrimonio tra draghi.
“Esattamente!”
gli rispose Drako “Scusa, ma perché
hai citato proprio Beryl?” ma volle sapere perché
avesse usato proprio la
draghessa verde invece delle altre.
“Ho
pensato fosse la più azzeccata per te!” gli
rispose Nick senza darci peso “Se
solo
sapessi che è cotta di te sin da quando siete dei cuccioli,
ci rimarresti di
sasso. Come cavolo fai a non accorgerti dei suoi tentativi di
dichiararsi!”
ma in cuor suo voleva aprire gli occhi dell’amico in modo che
si accorgesse
delle intenzioni della draghessa.
“La
più azzeccata dici? Con tutte le draghesse che
ci sono!” fece il drago alquanto dubbioso.
“Ho attirato
la sua attenzione! Vai!” esultò
mentalmente il castano “Certo! È gentile,
intelligente, bellissima sia come drago sia come umana, dolce, sincera
e leale.
Dubito che tra te e Onysableth possa funzionare. Sarà anche
lei uno schianto in
forma umana e avrà molti requisiti positivi ma tu e il suo
sadismo non andreste
molto d’accordo. Per quanto riguarda Malistryx, si vede
lontano un miglio che è
innamorata di tuo fratello Khellendros. Non menziono nemmeno la figlia
di Namor
perché troppo grande e poi con un carattere impossibile per
uno come te!”
elencando le qualità della draghessa e confrontandola poi
con le altre.
“Su
questo sono d’accordo, però non ne sono molto
convinto!” ammise il drago antico facendo una faccia da
dobe^^.
“Se
lo dici tu!” fece Nick “Stupido
di un drago! Hai una testa davvero dura. Ce ne vorrà di
fatica
per aprirti gli occhi!” deprimendosi interiormente
per la cretinaggine del
suo amico^^ “Tornando a noi, come facciamo a unire le nostre
anime?” per poi
tornare all’argomento principale.
“Semplice!”
gli rispose Drako alzando la zampa
destra e chiudendola pugno davanti a lui “Unendo le nostre
energie battendoci
il pugno!” rivelando che il procedimento era più
facile di quanto pensasse.
“Tutto
qui? Pensavo fosse più complicato!” ammise
il castano fissando l’amico.
“Lo
sarebbe se non ci fosse fiducia reciproca o non
ci conoscessimo ma tra di noi c’è un forte legame
di amicizia, no?” gli rispose
il drago con un sorriso complice.
“Hai
ragione!” rispose Nick col medesimo sorriso e
alzando il pugno sinistro battendolo con quello del drago.
Fu
questione di un istante, poi qualcosa successe.
“Eh!
Davvero un bel nome!” sorrise il castano verso
l’amico.
“E
da ora è anche il tuo fratellino!” gli rispose
Drakondros.
“Che
impressione ma suona bene fratello!” ammise
Nick mentre sulla sua fronte si formò un simbolo azzurro
raffigurante un cuore
che brillava.
“Quello
è il Cuore del Drago: il simbolo della nostra
unione. Quando esso brillerà sulla tua fronte, io
verrò!” gli disse il drago
soddisfatto “E ricorda, si può attivare solo
quando non sono presente!”
chiarendo questo punto importante.
“Perché
anche se lontani, saremo sempre insieme!
Grazie infinte Almos!” fece Nick chiamando il drago col suo
nome segreto.
FINE
FLASHBACK!
“Già!”
disse il Sun’s Warrior tornando in se
“Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!”
mentre sulla sua fronte apparve
il simbolo dell’Anima del Drago.
“ADESSO
NE HO ABBASTANZA!” gridò il Cavaliere
del Drago Finale con più di qualche ammaccatura alzando la
sua spada in alto.
“ATTENTI
STA PER ATTACCARE!” Shaoran allarmò
subito i suoi compagni allontanandosi dal cavaliere e dal drago.
“Accidenti
sta per lanciare il suo soffio!” Gaara
notò che stavano per rischiare grosso.
“E
anche l’altro sta per farlo!” notò
Sakura
con un fremito nella voce.
“Possibile
che il signor Nick non sia riuscito
a fermarlo? Mena i demoni mentre fatica con i draghi!” fece
Naruto incredulo.
“Grullo!
Una cosa è affrontare un demone di dimensioni simili alla
tua e
un’altra sono i draghi!”
lo riprese Kyuubi sorprendendosi
sempre dell’ingenuità del suo umano.
“Ma
cosa?” mentre Hinata, grazie al suo
Byakugan aveva visto qualcosa che l’aveva lasciata senza
parole.
“Che ti
prende Hinata?” le chiese il suo managuerriero che
aveva notato il suo
stato.
“Il
signor Nick è…” iniziò a
dire la ragazza.
“Ragazzi
restate fermi!” ma fu anticipata dal
Sun’s Warrior stesso che si teletrasportò davanti
a loro.
“Ma
che…”
Dissero
i ragazzi in coro.
“SPARITE
MOCCIOSI!” ruggì il cavaliere del
Drago Finale calando la sua spada in contemporanea con i soffi dei due
draghi.
FLASHX2!
“AIUTO!”
Gridarono
i cinque ragazzi.
“Non
finché ci siamo noi!” disse Nick e….
FLASH!
FRABOOMM!
Una
luce partì dalle sue spalle e i due soffi
furono deviati altrove generando un boato assordante.
“Assurdo!”
esclamò Gaara per poi fissare
incredulo il loro maestro che sfoderava un nuovo aspetto.
Il
castano era avvolto da capo a piedi da uno
strato di energia color bronzo con tratti dorati. Le spalle erano
coperte da un
mantello dorato con punte bianche mentre delle grandi ali membranose
erano
spuntate dietro la schiena e una lunga coda di energia si muoveva
liberamente.
Sul capo facevano capolino un paio di lunghe corna dorate e gli occhi
erano
diventati color dell’oro con iride verticale azzurro.
“Che
forza!” fu l’unica cosa che riuscì a
dire
Naruto.
“Wow!”
seguito da Sakura incantata.
“Non
ho mai visto nulla di simile!” Shaoran non
riusciva a credere ai suoi occhi.
“E’
davvero il signor Nick?” fece Gaara
stupito.
“N-Non
lo so!” ammise Hinata che non riusciva a
riconoscere il suo chakra.
“Non
distraetevi ragazzi. Arrivano!” li riprese
il Dragon Knight nel notare che i due avversari stavano per tornare
alla carica
“Andiamo Almos!” rivolgendosi al suo drago.
“Che
cosa ha detto?” si chiesero i ragazzi che
non erano riusciti a capire che cosa avesse detto il loro amico.
FLASH!
“GGRRROOAAARR!”
poi ci fu un lampo di luce e
apparve Drakondros nella sua forma spirituale col Sun’s
Warrior sulla testa.
“Avanti,
fatevi sotto!” li invitò Nick alzando
la mano destra in avanti.
“GGGRRROOOAARR!”
ruggì provocato il Drago
Mitico lanciandosi all’attacco.
“PAGHERAI
PER LA TUA INSOLENZA!” seguito dal
Cavaliere del Drago Finale che spronò la sua cavalcatura ad
attaccare.
“Non
ho molto tempo da perdere con voi! Perciò
scusatemi se farò in fretta!” disse Nick alzandosi
in volo seguito dai due
avversari.
KAPOMX2!
Colpendoli
con un potente pugno a testa.
“E
ora fatevi un bel volo in compagnia!” per
poi afferrarli e scaraventarli contro il terreno.
“Dannato
ragazzino!” disse il Cavaliere del
Drago Finale inferocito alzando nuovamente la sua spada al cielo.
“GRRROOAAR!”
mentre i due draghi spalancarono
le loro fauci concentrando i loro soffi in un solo punto.
“Oh
no! Se quella sfera ci colpisce, ci
distruggerà insieme a tutta
l’accademia!” nel percepire l’energia che
emanava
quella sfera, Hinata fu presa dai brividi.
“Che
cosa facciamo adesso!” fece Sakura
spaventata.
“Solo
sperare in un miracolo!” le rispose
Shaoran.
Nick
non si limitò a sollevare le braccia
mentre Drako spalancò le fauci e…
FLASH!
Una
sfera d’identica potenza si formò a super
velocità.
“Sta
per rispondere con un attacco di pari
potenza!” fece Gaara senza parole.
“Può
davvero fare una cosa del genere?” si
chiese Naruto.
“Speriamo
bene!” rispose Shaoran incrociando le
dita.
“Doragonbōru!”
Con
quella parola i due lanciarono il loro
attacco << Sfera del Drago >>.
BOOM!
BOOM!
Che
si scontrò con l’attacco avversario
provocando un potente vento.
“CHE
STA
SUCCEDENDO!”
Dissero
quelli che si trovavano nell’accademia.
“CHE
SUCCEDE ADESSO!” gridò Shikamaru per
superare la potente onda d’urto che stava lesionando la
struttura.
“VIENE
DAL RETRO DELL’ACCADEMIA!” gridò Neji
che grazie al suo Byakugan aveva individuato il punto da cui era
partito.
“Questo
deve essere Nick!” pensò Alan certo.
“TENETEVI!”
gridò Axel ai compagni che, dopo
aver facilmente sconfitto i tre avversari, si stava dirigendo con gli
altri
verso la centrale elettrica.
“CHE
DIAVOLO STA SUCCEDNEDO ADESSO!” fece Jim
coprendosi l’occhio buono.
“QUESTO
DEVE ESSERE IL SIGNOR NICK!” gridò
Jessie certo.
“IL
GENERALE SI STA SCATENANDO!” disse
Hassleberry convinto.
“Non
avrei mai creduto potesse fare qualcosa di
simile!” ammise Alexis più a se stessa che agli
altri.
“REGGITI!”
Jaden coprì Blair con la sua giacca
mentre teneva stretti Akamaru e Faraone.
“MA
CHE STA SUCCEDENDO!” chiese la mora
spaesata.
“VORREI
SAPERLO ANCH’IO!” le rispose il
ragazzo.
“Ho
fatto bene a usare due draghi per
contrastare tipi come loro!” commentò la creatura
soddisfatta “Anche se non mi
aspettavo un simile potere distruttivo!” anche se non aveva
previsto una simile
esplosione di energia.
Le
due sfere di energia si scontrarono per
altri interminabili secondi finché…
BOOM!
Esplosero
creando un boato assordante.
“Dannato
ragazzino è riuscito a contrastare il
nostro attacco!” fece alterato il Cavaliere del Drago Finale.
“Non
sembra ma ho più di 5000 anni. Perciò, sei
tu il ragazzino amico!” gli rispose Nick a tono lanciandosi
all’attacco e…
KAPOM!
“GGRROAAK!”
colpì in pieno il Drago Mitico allontanandolo.
“ORA
RAGAZZI! E’ TUTTO VOSTRO!” per poi dare
l’ok ai suoi compagni.
“Ok!”
rispose Gaara ancora trasformato Bijuu
sollevando la zampa destra.
CLANGX4!
“GRROOOAR”
bloccando il Drago Finale nella
prigione di sabbia.
“Ora
ragazzi!” per poi incamerare aria e
“PROIETTILI D’ARIA CONGELATA!” e sparare
dalla bocca il suo attacco.
“LINGUE
DI’ FUOCO!” seguito da Hinata con le
sue fiamme.
“URAGANO
VERDE!” e da Sakura con forte colpo di
vento.
BOOM!
“GGROOAAR!”
colpendo in pieno il grande drago a
tre teste che barcollò all’indietro.
“DANNAZIONE!
NON MOLLLARE!” lo riprese il suo
cavaliere.
“CONTRO
DI’ NOI NON AVETE SCAMPO!” ma le sue
attenzioni furono attirate da Naruto che stava cadendo in picchiata su
di lui.
“Se
ci mettiamo d’impegno, nemmeno un dio può
farci qualcosa!” mentre Shaoran volò a tutta
velocità verso il cavaliere
“Squarcia le tenebre Angeru!” attivando la sua
Zampakutò e…
ZACK!
“GH!”
colpendo l’avversario con un colpo
luminoso.
“E
ORA TOCCA A ME! RASENGAN!” e fu il turno
dell’Uzumaki che colpì con la sua sfera rotante ...
FRABOOM!
Colpendo
in pieno il drago abbattendolo del
tutto.
“Sconfitto
da dei ragazzini!” fece il cavaliere
che era riuscito a salvarsi ma ormai agli sgoccioli “Eheh!
Questa nuova
generazione di eroi promette proprio bene!” per poi
accasciarsi soddisfatto a
terra e sparire nel nulla insieme al suo drago.
“VITTORIA!”
Gridarono
i cinque in coro.
“Ottimo!
Resto solo io!” fece il Sun’s Warrior
soddisfatto lanciandosi in avanti contro il Drago Mitico.
“Nick
l’Anima del Drago sta per annullarsi! Si vede che sei a corto
di energie!”
gli disse l’anima di Almos.
“Lo
so! Mi basta solo una piccola spinta. Posso
contare su un ultimo aiuto?” gli rispose il castano mentre
incrociò le braccia
avvolte da fiamme celesti.
“Non c’è
nemmeno bisogno di chiedermelo!” gli rispose il
drago inclinando la testa
all’indietro e poi spingerla in avanti di botto “Buona fortuna!” e sparire
augurando questo al compagno.
“Grazie
socio!” gli disse di rimando Nick
tornando normale e partendo come una scheggia.
“GGRRROOOAARR!”
nel notarlo il Drago Mitico
recuperò la sua sicurezza lanciandosi all’attacco.
“Troppo
tardi!” disse il Sun’s Warrior con le
fiamme celesti che brillarono più intensamente
“Tecnica segreta dell’ammazza
draghi: TEN HINOTSUBASA!” usando la tecnica <<
Ali del fuoco Celeste
>> che formarono delle ali di fuoco celeste...
WAMP!
“GGGRRROOOAAARR!”
che si abbatterono sul drago
incenerendolo in pochi secondi.
“E’
fatta!” fece Nick soddisfatto per poi
scendere a terra.
“SIGNOR
NICK!” esplose la voce di Naruto che
gli piombò addosso.
“Ehi,
vacci piano!” gli disse il castano con un
sorriso.
“E’
stato un grande! Ha battuto un drago
potentissimo tutto da solo!” si complimentò Sakura
tutta euforica.
“Ma
che dite, non l’ho sconfitto da solo. Se
l’ho battuto, è stato per merito di Drako che
è venuto in mio aiuto e anche
grazie a voi!” la contraddisse Nick che non volle prendersi
nessun merito “E
poi siete stati voi a sconfiggere l’avversario più
potente: il Cavaliere del
Drago Finale è considerato uno dei mostri più
forti dopo le divinità egizie.
Persino il drago Mitico gli è inferiore!”
chiarendo questa cosa
importante.
“C-Ci
sta dicendo che abbiamo sconfitto
l’avversario più forte tutto da soli?”
gli chiese Hinata senza parole.
“Esatto
e siete stati davvero in gamba!” si
complimentò con loro il Sun’s Warrior.
“Ma
se lo sapeva perché ha voluto che lo
affrontassimo noi?” gli chiese Shaoran confuso.
“Non
è ovvio? Si è fidato di noi!” gli
rispose
Gaara che aveva capito.
“Esatto
e la mia fiducia è stata ben riposta!”
disse Nick con un sorriso.
“Quindi
abbiamo sconfitto l’avversario più
forte? EVVIVA!” esultò Naruto abbracciando i suoi
compagni tutti in una volta.
“Naruto
mi sta abbracciando!” pensò Hinata
diventando rossa e prossima a svenire^^.
“Che bella
sensazione, l’abbraccio di un amico!”
pensò Gaara godendosi quel momento.
“Siamo
stati grandi!” mentre Sakura contribuiva
all’abbraccio con un dolce sorriso.
“Sto per
svenire!” mentre Shaoran, tra
l’esuberanza di Naruto e la dolcezza di
Sakura stava per crollare^^.
“Che
bella soddisfazione vederli sorridere!”
pensò Nick soddisfatto ancora più
convinto di aver fatto bene a riunire questi ragazzi “Ehi, vi
ricordo che
dobbiamo ancora tornare a casa! Forza, raggiungiamo gli
altri!” per poi dover a
malincuore interrompere quel momento e richiamarli alla
realtà.
“E’
il momento di tornare a casa!” disse
l’Uzumaki tutto pimpante correndo per primo dentro
l’edifico e seguito da tutti
gli altri.
“Dobbiamo
muoverci! Sento che sulla Terra sta per succedere
l’irreparabile!” pensò
Nick mentre corse dentro l’accademia affrettando il passo.
INTANTO
SULLA TERRA
“UUUUOOOOOAAAAHHHH!”
Gridò
l’immenso gigante facendo esplodere la
sua furia.
“Stiamo
scherzando vero? Quel dannato aveva un simile
asso nella manica!” più che spaventato Gilgamesh
era furioso di trovarsi di
fronte a un avversario che non ne voleva sapere di arrendersi.
“Questa
sì che è una bella gatta da pelare!”
commentò Arago rimettendosi in piedi.
“Temo
di non avere idee su come batterlo!” per
la prima volta nella sua lunga vita Xehanort non sapeva che cosa fare.
“Non
mi dire maestro!” Medusa non lo credeva
vero.
“Ho
io la soluzione, liquefarlo e il problema è
risolto!” mentre Akainu aveva la soluzione.
“A
lui ci penso io. Se spera di spaventarmi
solo perché è diventato così grosso,
ha fatto male i conti!” ma Vorkye decise
di occuparsene personalmente mentre in un lampo si
ritrasformò in super soleano
di quarto livello “ADESSO TI AMMAZZO!” per poi
lanciarsi contro il colossale
nemico.
“Questa
volta non mi farò battere da te Vorkye.
Sarai tu a morire!” che con un potente vocione fece sentire
la sua mentre….
KAPOM!
Ricevette
un potente pugno in mezzo agli occhi
ma questo non sortì alcun effetto.
“Impossibile!”
e la cosa lasciò Vorkye
incredulo.
“Ti
restituisco il favore, verme!” il gigante
non gli lasciò il tempo di ribattere e…
KAPOM!
CRASH!
Lo
colpì con un potentissimo pugno spedendolo a
più di un kilometro di distanza.
“COMBATTETE!”
gridò il gigantesco Ymir e poi si
lanciò verso il cratere in cui si trovava
l’avversario appena colpito.
“DANNATO
MOSTRO! NON SPERARE DI AVERE VITA
FACILE CON ME, IL GRANDE VORKYE!” ruggì il soleano
di sangue attaccando a sua
volta dando inizio a un rapido scambio di colpi tra lui e il gigante.
“Scherziamo
vero? Nessuno era mai riuscito a
rispondere agli attacchi di mio fratello mentre lui ci sta riuscendo
perfettamente!” e la cosa non piacque per nulla a Gilgamesh.
“Tu
ora preoccupati di te stesso!” ma un Itachi
molto vendicativo aveva deciso di restituirgli il favore di poco prima
attaccandolo.
“Recita
le tue ultime preghiere!” seguito da
Zane che non si sarebbe fatto sfuggire una simile preda.
“Osate
attaccarmi di nuovo quando sapete che io
sono…” il soleano dorato li guardò
dall’alto in basso sicuro di se.
KAPOMX2!
“AAARRGGHH!”
ma un paio di pugni lo fecero
barcollare e sputare sangue dalla bocca.
“Dimentichi
una cosa amico, sei al limite,
quindi sei una preda facile!” gli fece notare
l’Uchiha fissandolo con sguardo
superiore.
“E
ora come la mettiamo?” seguito dal Truesdale
col medesimo sguardo.
“SARO’
AL LIMITE MA CON FECCIA COME VOI MI
BASTA MUOVERE UN SOLO DITO PER SCONFIGGERVI!”
ruggì Gilgamesh lanciandosi
all’attacco.
“Che
idiota! Doveva farsi curare!” se la rise
Arago.
“Fossi
in te, non mi distrarrei amico!” Nero gli
saltò addosso col suo braccio destro teso in avanti.
“Ne
vuoi ancora pivello?” ma il capo delle
guardie non si mosse di un millimetro.
“Sei
troppo sicuro di te!” errore che Vergil
non gli avrebbe fatto passare e…
KAPOM!
“AGH!”
colpì Arago in pieno petto facendolo
arretrare di diversi metri “Niente male umano. Forse
potrò divertirmi un po’
con te!” che si rimise subito in piedi pronto a cominciare un
duello due contro
uno
“Quello
che si divertirà a massacrarti sarò io
verme!” gli rispose il padrone della Yamato in
modalità demone mentre braccia e
gambe vennero ricoperte da un’armatura nera avvolta dalla
luce “Vediamo se
Beowolf ti farà cambiare idea!” ed era pronto a
cominciare.
“Così
si parla fratello!” sorrise Nero mentre
sulle sue spalle apparve una corazza nera con grandi ali da cui
uscirono delle
lame rosse “Vediamo di fare pratica con Lucyfer!
Let’s Rock!” e anche lui era
pronto a cominciare.
“Sembra
divertente!” ghignò il soleano nero da
sotto la maschera estraendo la sua spada
“Giochiamo!” e si lanciò contro i due
fratelli.
“Tsk
come al solito si lascia prendere dalla
foga e dimentica le cose importanti!” Akainu fissò
storto il compagno che aveva
iniziato a combattere senza riflettere sulle loro priorità.
“Gioca
un po’ con me e poi ne riparliamo!”
Kisame gli si parò davanti con la sua Pelle di Squalo in
mano.
“Sciocco
umano, pensi di potermi toccare e
sopravvivere!” l’ammiraglio della flotta soleana
non aveva nemmeno bisogno di
muoversi mentre il suo corpo fu ricoperto da magma incandescente.
“Sei
davvero uno che scioglie i cuori, amico!”
se la rise Dante in modalità Devil Trigger.
KAPOM!
“Cosa!”
colpendo un incredulo nemico con un
pugno che lo fece piegare in due “Come hai fatto a non
scioglierti!” che lo
fissò mostrando i denti aguzzi.
“Non
mi hanno fatto niente le fiamme
dell’inferno, figurati se un po’ di lava mi fa
qualcosa!” gli rispose il Devil
Hunter col suo solito modo di parlare mentre un’armatura nera
avvolta di
tenebre lo ricoprì interamente “Caro Gilgamesh
è il momento di tornare in scena!”
ed era pronto a scatenarsi.
“Speri
di farmi qualcosa con quella roba!
Povero sciocco!” il cane rosso lo avrebbe distrutto senza
pietà.
“Ti
sei dimenticato di me amico. Arte
dell’acqua: DANZA DELLO SQUALO!”
l’Hoshigaki ne approfittò per usare la sua
arma segreta fondendosi con la sua spada e sparando una grossa
quantità di
acqua dalla bocca che divenne una gigantesca bolla con i tre al centro.
“Che
speri di fare? Affogarmi? Io non ho
problemi a sopravvivere nell’acqua!” ma Akainu non
ci vide nulla di
straordinario.
“Ma
così la tua cara lava farà fatica a
prenderci!” gli rispose lo spadaccino lanciandosi
all’attacco a velocità
inaudita.
“Mi tocca
combattere in apnea ma poco male, mi divertirò comunque!”
se la rise Dante
che aveva anche impugnato la sua spada “I
absolutely crazy for it!” e si gettò
nella mischia acquatica.
“Scommetto
che volete provare a sconfiggermi
vero umani?” se la rise Xehanort lisciandosi il pizzetto
mentre fissava i due
che aveva davanti.
“Non
provare, ti faremo secco vecchietto!” gli
rispose Aster pronto a cominciare.
“E
per la cronaca, io non sono umano da più di
sei secoli!” ci tenne a chiarire Alucard per poi lanciarsi
contro l’anziano.
“La
cosa non cambia, morirai comunque!” che non
si fece troppi complimenti e dette inizio al duello.
“Uhuhuh!
Volete un duello al femminile? Molto
volentieri!” Medusa vide che aveva ben tre avversarie da
fronteggiare e la cosa
la divertiva.
“Vediamo
come te la cavi!” disse Trish con uno
dei suoi sorrisi lanciandosi all’attacco con le pistole in
pugno.
“Qui
ci vuole un piccolo potenziamento!” mentre
Lady decise di tirare fuori qualcosa di nuovo, cioè una
valigia nera con uno
stemma dorato sul dorso “Pandora, attivazione!” che
aprendosi divenne una
postazione missilistica armata di missili, mitragliatrici e bazooka
funzionanti
con energia demoniaca “Beccati questi!” e dette
fuoco alle polveri.
“Bel
giocattolo Lady!” si complimentò Seras che
mostrava un aspetto leggermente diverso: aveva i capelli più
lunghi con tanto
di nastrino e il ciondolo di Patty al collo.
Cosa
le era successo? Semplice: la Rowell le
aveva proposto di fare una fusione alchemica; infatti, la
specialità della sua
famiglia era domare i poteri dei demoni per un certo periodo. Patty
aveva fatto
questo: si era fusa con la sua sorellona preferita creando
così una nuova
creatura dotata sia dei poteri della vampira sia capace di usare
l’alchimia
anche se le personalità delle due erano separate.
“Forza
sorellona, scateniamoci anche noi!” disse Patty
dentro la bionda più
grande.
“Con
piacere!” concordò lei che si lanciò
come
una scheggia all’attacco della comune nemica.
“Se
non ricordo male, un attimo fa eri
diversa!” commentò Medusa che se la
ritrovò davanti.
“Esatto!
Mi sono data una sistemata apposta per
te! BALLIAMO!” le rispose la vampira alchemica scatenandosi
con le sue punte
rosse e nere.
“Non
credere di potermi fare qualcosa con
quelle cose. Vector Arrow!” in risposta lei fece apparire dal
suo corpo delle
frecce nere e viola che si scontrarono contro le punte avversarie
bloccandole.
“Vediamo
se questo ti fa abbassare la cresta!”
sorrise la biondina giungendo le mani per poi toccare il terreno che,
come se
avesse vita propria, si lanciò contro la soleana.
“Alchimia!
Niente male!” fece lei con un
sorriso serpentino.
“Ti
sei dimenticata di me cara!” ma la sua
attenzione fu attirata da Trish che le scagliò contro una
scarica elettrica.
“Vector
Way!” ma questa rispose facendo
comparire una freccia nera sotto i suoi piedi che indicava la destra e
un
istante dopo fu spedita lì “Uhuh! I miei poteri mi
permettono di fare questo e
altro!” mentre i suoi tatuaggi si animarono diventando due
serpenti veri che…
BOOM!
BOOM!
Furono
subito fatti secchi da un colpo di Lady.
“Ops,
scusa. Stavi dicendo?” la sfotté la mora
con un sorriso bastardo sul volto.
“Dannate
terrestri!” sibilò la strega mentre la
demone e la vampira le si lanciarono addosso.
“DANNATO
ESSERE INFERIORE! COME OSI OPPORTI A
ME!” intanto Vorkye si avventava furioso sul Sun’s
Warrior in versione gigante
ma i suoi attacchi non sortivano nessun effetto.
“E’
inutile che ci provi. Sarai anche un super
soleano di quarto livello ma non puoi competere contro la potenza di
una
divinità!” lo avvertì Lello da dentro
il colosso.
KAPOM!
Per
poi sferrare un potente pugno che centrò il
bersaglio schiantandolo al suolo.
“GGGRRROOAAARR!
TE LA FARO’ PAGARE DANNATO!”
ruggì Vorkye riemergendo dalle macerie e scagliandosi come
una furia contro il
gigantesco nemico.
“Sei
cocciuto eh!” commentò Lello che si
spostò
con incredibile velocità alla destra del tiranno pronto a
colpirlo con un altro
pugno.
“NON
QUESTA VOLTA BLOOD ESPLOSION!” ma questo
rispose lanciandogli contro la sfera di plasma usata in precedenza dal
fratello.
“Questo
sono io a dirlo!” ma Lello/Ymir afferrò
la sfera prima che esplodesse e con incredulità
dell’avversario, l’assorbì al
suo interno “E le sorprese non sono finite!” e
senza dare spiegazioni…
RUUBBLLE!
La
terra sotto i suoi enormi piedi si sollevò e
si scagliò contro Vorkye.
“Dannato!
Questo è giocare sporco!” lo riprese
il tiranno mentre bloccava tutto quello che gli veniva contro.
“Ha
parlato quello che l’ha fatto sin
dall’inizio col suo popolo!” gli rispose il gigante
piombandogli addosso.
“MALDETTI
UMANI! SPARITE!” stanco di essere
insultato da due miseri umani come li definiva lui, Gilgamesh si
preparò a
lanciare di nuovo il suo Blood Esplosion ma…
“Non
questa volta! Amaterasu!” in perfetta
sincronia, Zane e Itachi lanciarono la micidiale fiamma nera che
bruciò la
sfera nemica.
“CHE
COSA!” fece incredulo il soleano che non
lo credeva vero.
“E
le sorprese non finiscono qui!” Itachi non
gli dette il tempo di riprendersi e “Tsukuyomi!”
usò la potente tecnica della
luna insanguinata sull’avversario.
“Oh!”
che fu colpito in pieno senza riuscire a
opporsi all’illusione.
“Se
non sei un telepate, non puoi opporti a
un’arte illusoria superiore!” se la rise Zane che
aveva tratto le sue
conclusioni “Adesso Uchiha!” per poi lanciarsi
all’attacco con la sua spada
sguaiata.
“Con
piacere!” anche il moro era pronto a
concludere con la sua ascia.
“D-Dannati!”
fece Gilgamesh cercando di
recuperare il controllo del suo corpo.
“ONDA
DEL TUONO STRIDENTE!” dalla punta della
spada del Truesdale partì un’onda di energia
avvolta di elettricità.
“FIAMMATA
LUCENTE TIRANNA!” mentre l’ascia di
luce fu avvolta da fiamme bianche che partirono in avanti che si
combinarono
con l’attacco di Zane….
BOOOM!
“AAARRRGGGHHH!”
investendo in pieno il soleano
dorato che fu schiantato contro una parete rocciosa.
“E’
fatta. Diamogli il colpo di grazia e
finiamo la partita!” Zane era sicuro che
l’avversario non fosse ancora fuori
gioco e volle assicurarsi che non si rialzasse più.
“Andiamo
a finirlo!” concordò Itachi correndo
verso le macerie che avevano ricoperto Gilgamesh.
“Dannati
terrestri! Avete finito di giocare con
me!” con suo enorme disappunto Arago si rese conto che i due
fratelli gli
stavano dando più filo da torcere di quanto pensasse.
“Certo,
adesso ti stendiamo una volta per tutte
amico!” gli rispose Nero impugnando le lame rosse generate da
Lucyfer e iniziare
a lanciargliele contro.
“NON
CI CONTARE! FIAMMA DELL’OSCURITA’!” ma il
soleano nero rispose avvolgendo la sua spada di fiamme nere che
annullarono
l’attacco del giovane e stavano per colpire anche lui.
“Questo
fuocherello non mi farà nulla!” ma il
ragazzo rispose tendendo in avanti il braccio destro che, dopo essersi
illuminato, assorbì le fiamme “Eheh!”
ridendosela di gusto.
“Dannato
moccioso!” ringhiò Arago che gli si
scagliò addosso.
“Che
cosa vorresti fare al mio fratellino?” ma
si trovò la strada bloccata da Vergil che…
KAPOM!
CRASH!
Gli
assestò un potente gancio destro in faccia
spaccando in due la maschera.
“AAARGH!”
causando a nemico un dolore
lancinante.
“AAAAAAHHHH!”
Vergil non si fermò lanciandosi
all’attacco con la Yamato avvolta di energia elettrica.
“AAAAAHH!”
seguito dal fratellino con la sua
avvolta dal potere di Melo Angelo.
“NON
VE LO LASCERO’ FARE!” Arago riuscì a
riprendersi e rispose all’attacco lanciandosi a sua volta.
ZACK!
Lo
scambio di attacchi avvenne a velocità
pazzesca. I tre si ritrovarono immobili di spalle senza che nessuno si
muovesse
poi…
CRASH!
“AAARRRGGHH!”
Arago lanciò quell’ennesimo urlo
di dolore mentre la sua armatura fu ridotta in pezzi e
crollò a terra.
“Eccoti
sistemato!” disse Vergil tornando umano
e con i capelli che erano scesi sul viso come quelli di Dante.
“Siamo
un bel team eh!” se la rise Nero alzando
il pugno destro verso il fratello.
“Mhm!
Dire di sì!” rispose lui battendolo e
risistemandosi i capelli all’indietro con un semplice colpo
di mano.
“Miseri
umani, ne ho abbastanza di voi!” da
un’altra parte Akainu era stanco di stare ammollo.
“Che
c’è piccolo, non ti piace fare il
bagnetto?” lo prese in giro Dante tra una boccata
d’aria e l’altra.
“Si
vede che l’acqua non è di tuo
gradimento!”
lo assecondò Kisame in versione uomo squalo
“Allora vediamo di aumentare la
temperatura che ne dici?” e fare la battuta contro il soleano
rosso.
“Ora
mi avete stancato!” disse il terribile
soleano mentre il suo corpo fu nuovamente avvolto da magma
incandescente che si
trasformava lentamente in pietra “Quest’acqua
potrà anche ostacolarmi ma non
fermarmi! Cane Oscuro!” e tese in avanti la mano destra
aperta verso lo
spadaccino.
“Ops!
Ora si che sta diventando troppo calda!”
commentò l’Hoshigaki pronto all’impatto.
“Non
se ci sono io amico!” ma il Devil Hunter
si parò tra lui e l’attacco
“CERBERO!” nelle sue mani comparve un nunchaku a
tre bastoni che…
KAPOM!
WOSH!
“Ghiaccio?”
trasformò la mano di lava in
ghiaccio lasciando il soleano senza parole.
“Esatto
cucciolone! Sono pieno di sorprese eh!”
se la rise Dante per poi afferrare il suo socio e uscire dalla bolla
d’acqua.
“Ehi
che diavolo combini! Guarda che quella
bolla mi segue ovunque vada!” lo avvisò lo
spadaccino.
“A
me basta un secondo e poi ci puoi tornare!”
gli rispose Dante attivando Demon Trigger “Il tempo di
fulminarlo!” e nelle sue
mani si formò una sfera di fulmine che lanciò
verso l’acqua.
“Dannazione!”
Akainu riuscì a dire solo questo.
FRABBOOM!
“AAARRGGHH!”
prima di venire investito in pieno
dalla scossa elettrica resa ancora più letale
dall’acqua che lo circondava.
“Bel
colpo!” si complimentò lo spadaccino
ridendosela di gusto.
“Visto?
“ se la rise Dante.
RRRUUBBLLE!
Ma
la loro allegra discussione fu interrotta da
un rumore alquanto preoccupante.
“Voi
terrestri siete pericolosi, per questo vi
eliminerò personalmente!” Sakazuki aveva deciso di
fare terra bruciata intorno
a se e avrebbe iniziato con quei due che osavano affrontarlo
“Titano di lava!”
e per questo ricoprì il suo corpo di magma che assunse le
dimensioni di un vero
e proprio gigante che lo riproduceva alla perfezione.
“Wow!
Guarda come crescono i piccoli se li
perdi d’occhio per due secondi!”
commentò il Devil Hunter divertito.
“Alla
faccia! L’hanno concimato bene!” anche lo
spadaccino non poté non nascondere un certo sarcasmo.
“Fra
poco non avrete più voglia di ridere!”
Akainu mosse il terribile colosso dall’interno pronto a
liquefarli.
“A
te il sotto a me il sopra!” intanto Dante
dette le disposizioni.
“Adoro
pensare alle gambe: è un lavoretto
facile!” rispose Kisame mentre tornava normale e fece alcuni
sigilli con le
mani “Arte dell’acqua: MEGA SQUALO
FAMELICO!” e usando l’acqua che aveva
intorno, generò un enorme pesce cane fatto d’acqua
che….
SPLASH!
Investì
in pieno il corpo dell’avversario dal
basso ventre in giù.
“Che
cosa speri di fare umano! Raffreddare le
mie gambe non… Cosa? Perché mi sento
così debole!” Akainu all’inizio non ci
fece molto caso ma poi percepì le forze mancargli
all’improvviso.
“Piaciuta
la sorpresa? Il mio attacco non si
limita ad attaccare l’avversario ma anche ad assorbirgli il
chakra. Sei finito
bel cagnolino!” e Kisame gli dette la spiegazione che cercava.
“E
per finire alla grande eccoti il mio
personale premio di consolazione!” Dante saltò in
alto con le sue pistole
avvolte di potere demoniaco “Jackpot!” e…
BANGX2!
Colpire
il gigante di lava in piena faccia
rompendolo.
“Impossibile!
Due umani mi hanno fatto questo?
ASSOLUTAMENTE IMPERDONABILE!” e un incredulo Sakazuki emerse
dal suo titano per
poi lanciarsi furioso all’attacco.
“Too
Easy!” fece Dante con la sua fedele spada
in mano e…
ZACK!
“AAAARRRGGHHHH!”
colpire l’avversario con un
fendente obliquo in pieno petto che crollò a terra sconfitto.
“A
cuccia bello, hai abbaiato abbastanza!”
commentò il Devil Hunter atterrando in posa da fico.
“Non
male amico, sai il fatto tuo!” si
complimentò l’Hoshigaki avvicinandosi a lui.
“Nemmeno
tu ci scherzi. Se un giorno vorrai
cambiare vita, fammi un fischio!” gli rispose Dante
porgendogli il suo
personale biglietto da visita.
“Grazie,
lo terrò a mente!” gli rispose lo
spadaccino prendendo il pezzo di carta promettendo di farci un
pensiero^^.
“Gilgamesh,
Arago e Akainu battuti da dei
terrestri? Com’è possibile? Prima non erano
così forti!” nel vedere che tre dei
pezzi grossi del suo gruppo erano stati sconfitti facilmente, Xehanort
fu preso
da forti dubbi.
“Non
sorprenderti lucertola. Noi terrestri
possiamo fare questo e altro quando siamo alle strette!” lo
avvisò Aster
apparendogli sopra pronto a colpirlo con un fendente.
CLANG!
Che
fu prontamente parato dal bastone
dell’anziano.
“Davvero?
Si vede che il vostro cuore deve
avere qualcosa di diverso. Sarà un piacere vedere che cosa
avete dentro!” gli
rispose il soleano nero con un sorriso diabolico.
“Comincia
a vedere questo!” Alucard approfittò
del momento per lanciargli contro un’emanazione che aveva
l’aspetto di un
enorme cane nero.
“GGRRAAUUR!”
che si avventò su d lui con le
fauci spalancate.
“A
cuccia bello!” ma Xehanort rispose tendendo
la mano libera in avanti creando un globo nero che abbatté
l’enorme emanazione.
“Divertente!”
e la cosa fece ridere il vampiro ancora più motivato a
combattere.
“PLASMA
BOMB!” il Phoenix ne approfittò per
sparare una sfera di plasma a distanza ravvicinata.
“Usi
un potere simile a quello di Vorkye e
Gilgamesh eh? Peccato che sappia come neutralizzarlo!” ma
Xehanort non si
scompose e afferrò la sfera che fu congelata in un istante
“Ecco, te la
restituisco!” e la lanciò verso il ragazzo
colpendolo allo stomaco.
KAPOM!
“AARRGH!”
Aster sentì più di qualche costola
incrinarsi mentre sputava sangue dalla bocca.
“E
ora muori!” lo stregone afferrò il bastone
con entrambe le mani e…
ZOCK!
Trafisse
il ragazzo al cuore.
“Fuori
uno!” sorrise diabolico il soleano.
“Convinto!”
ma una voce dietro di lui non era
della stessa opinione “RASENGAN!” e una sfera
vorticante di nostra conoscenza
partì con l’intenzione di colpire lo stregone alla
schiena ma…
“Reflexia!”
Xehanort non si fece trovare
impreparato e con un incantesimo…
WOSH!
“CHE
COSA!” respinse sia l’attacco che il
Phoenix all’indietro.
“Preso!”
però Alucard riuscì ad afferrarlo
prima che il ragazzo fosse spazzato via e ad allontanarsi di qualche
metro.
“Interessante,
è capace di moltiplicarti e usare attacchi basati sul plasma!”
intanto lo
stregone vide che il suo lungo bastone a forma di chiave aveva
trapassato solo
un tronco d’albero e non un corpo “Mi complimento,
giovane umano: non è da
tutti riuscire a sorprendermi. Ma adesso si cambia gioco!”
per poi
immagazzinare aria nella bocca e…
WOSH!
Lanciare
una nebbia violacea verso i due
avversari.
“Sta
attento, è gas velenoso!” lo avvisò il
vampiro che non fece nulla per coprirsi il viso.
“Ci
mancava questa!” commentò Aster che
abbassò
la maschera del suo spirito sul viso “In
questo modo sono protetto da quella roba ma non reggerò per
molto!” almeno
così avrebbe guadagnato un po’ di tempo mentre la
nube velenosa lo investì
insieme al partner improvvisato.
“Ehi
ragazzo, puoi farmi un favore?” Alucard
sembrava aver un’idea.
“Se
ci permetterà di batterlo, puoi contare su
di me!” gli rispose Phoenix.
“Non
male! Sono dentro quella nube tossica da
quasi un minuto eppure sono ancora vivi. Davvero tenaci questi
terrestri!”
commentò Xehanort rimanendo immobile.
“Siamo
anche molto testardi vecchia lucertola!”
gli confermò Aster uscendo dalla nube con la spada in mano.
“Lo
vedo con i miei occhi!” rispose il soleano
nero mentre schivò la spada del ragazzo e…
ZOCK!
Lo
trapassò col suo bastone.
“Tu
sei solo una copia no? Quindi adesso...Uh!”
lo stregone stava per girarsi quando si accorse che il ragazzo stava
ridendo
con un sorriso diabolico.
“Credo
che tu mi abbia scambiato per qualcun
altro vecchietto!” gli disse lui mentre il volto divenne
quello di ALUCARD con
indosso l’armatura di Plasma.
CRUNCHX4!
“CHE
COSA!” fece incredulo il soleano che si
ritrovò davanti quattro cani demoniaci che lo azzannarono
agli arti.
“Uhuhuh!
Piaciuta la sorpresa!” ghignò il
letale vampiro mentre aveva afferrato il bastone “ORA
RAGAZZO!” e gridare al
Phoenix di darsi una mossa.
“Non
c’è bisogno che sia tu a dirmelo!” gli
rispose Aster sopra la sua testa, senza la sua armatura e con due fori
sul
collo “Beccati questa!” e tese una sfera scarlatta
davanti alla faccia dei due.
“Ma
questa è...” Xehanort non riusciva a credere
a quello che vedeva.
“Esatto!
PLASMA ESPLOSION!” gli rispose Aster
prima di rilasciare la sfera che….
FRABOOM!
“AAAARRRRGGGHHH!”
esplose proprio in faccia
all’anziano che fu scagliato via per diversi metri e
atterrare privo di sensi.
“Per
un pelo!” esclamò Aster che era riuscito
ad allontanarsi all’ultimo momento.
“Ottimo
lavoro ragazzo!” si complimentò Alucard
uscendo dai segni sul collo del ragazzo.
“Ugh!
Che sensazione!” commentò Aster tenendosi
il collo che tornò integro “Ancora non
riesco a capire perché hai proposto questo
piano!” e fare questa domanda
al vampiro.
“Semplice:
quel vecchiaccio era sicuro che ad
attaccarlo saresti stato tu e che avresti lanciato in avanti una copia
per poi
attaccarlo alle spalle. Non avrebbe di certo immaginato che invece
sarei stato
io a farlo. L’unico problema era che non potevo indossare la
tua armatura: per
questo ho dovuto bere un po’ del tuo sangue, così
ho potuto prendere il tuo
posto mentre tu lanciavi il vero attacco. Tranquillo, non sei diventato
un vampiro:
ho preso giusto una goccia di sangue!” e il vampiro non gli
negò una
spiegazione.
“Beh,
non male come idea, ma non capisco perché
mi sei uscito dal collo!”per il Phoenix era quella
l’unica cosa non chiara.
“Uhuhuh!
Ti ho mascherato con la mia presenza
ragazzo!” gli rispose il vampiro per poi avviarsi.
“Mascherato?”
fece Aster che “E-EHI! CHE
DIAVOLO VUOI DIRE!” che preso da un dubbio atroce lo
inseguì per avere
conferma.
“Stiamo
scherzando vero? Gilgamesh, Arago, Akainu e persino il mio maestro sono
stati
sconfitti da dei terrestri!” nel percepire la
sconfitta dei quattro
compagni Medusa non riusciva a capacitarsi di questo “E’ assurdo! Poco fa li avevamo messi in
ginocchio e adesso la
situazione si è capovolta!” trovava
impossibile una cosa del genere.
“Che
c’è tesoro? Mi sembri sovra pensiero!”
la
riprese Trish attaccandola dal lato destro.
“E
non te lo puoi mica permettere sai?” seguita
da Seras che pensò al sinistro.
“Noi
non siamo così buone da lasciarti fare i
tuoi comodi!” concluse Lady dopo aver trasformato il suo
particolare strumento
in una grande balestra nera.
“Non
ve l’ho chiesto terrestri!” rispose la
soleana con un sorriso serpentino “Vector way!”
facendo apparire sotto i suoi piedi
una serie di frecce nere che puntavano in varie direzioni.
“Hai
l’hobby delle freccette per caso? Non mi
sembra il momento di… CHE COSA!” Lady
bloccò la sua provocazione quando si
ritrovò l’avversaria davanti.
“Tu
sei quella che preferisce gli attacchi a
distanza, vero? Allora sarai la prima a morire!” che
allungò la mano destra
pronta a trafiggere la mora al petto.
“NON
SE CI SONO IO!” ma Seras fu più veloce
della soleana e appoggiò le mani a terra...
RRRUUUUBBLLE!
“CHE
COSA!” creando una colonna di roccia che si
frappose tra la nemica e la mora.
“Grazie
per l’aiuto!” ringraziò Lady puntando
la balestra verso la parete e….
BANG!
Sparando
un colpo che la perforò con
l’intenzione di colpire l’avversaria.
“Ti
sarebbe piaciuto vero?” ma Medusa si era
già spostata portandosi al lato della mora
“Muori!” pronta a trafiggerla a mani
nude.
“Non
così in fretta!” ma non aveva fatto i
conti con Trish che impugnate le sue pistole…
BANGX2!
Sparò
due proiettili elettrici in sua
direzione.
“E’
inutile!” ma Medusa, grazie a quelle strane
frecce, si allontanò dalla loro traiettoria portandosi al
sicuro.
“Ma
che razza di trucco sta usando?” si chiese
Seras che non riusciva a capire come l’avversaria avesse
fatto a spostarsi.
“Sorellina
quello è un incantesimo molto particolare!”
le rispose Patty da dentro di lei
“Quelle frecce a terra sono dei
traccianti di spostamento: la loro direzione indica dove
avverrà lo
spostamento!” spiegandole velocemente in che cosa
consisteva.
“Scusami
sorellina ma non ho capito molto della
tua spiegazione. Ti ricordo che non capisco un acca di
magia!” ma la Victoria
era ancora più confusa e con una faccia da Dobe fece capire
di non aver capito
nulla^^.
“In pratica,
si serve di quelle frecce per terra per spostarsi. Vedi dove sono
puntate e
capirai dove colpirla!” e la Rowell usò
parole più semplici per farglielo
capire.
“Grazie
sorellina, ora ho capito!” rispose
Seras giungendo le mani per poi poggiarle a terra.
RUMBLE!
Di
nuovo il terreno tremò e poi si alzò
bloccando ai lati la soleana.
“E
così hai capito come funziona il mio incantesimo
eh?” ghignò Medusa fissando la bionda vampira
“Brava! Peccato che io possa
usarlo anche sulle pareti!” per poi creare altre frecce che
puntavano verso
l’alto.
“Ecco
perché sto venendo a prenderti!” le
rispose Seras spiccando il volo verso la nemica.
“Ti
aspetto piccolina! Vector Blade!” in
risposta Medusa fece apparire una delle frecce dandole la forma di una
spada e
si lanciò all’attacco su di lei dando inizio a un
rapido duello.
“Un
duello di spada eh? Credo che parteciperò
anch’io!” sorrise Trish mentre sulla sua schiena
apparve una grande spada rossa
dalla lama a forma di falce “Force Edge aiutami a
vincere!” e dopo averla
estratta, si lanciò nella mischia.
“Beh,
io non sono molto pratica con le spade,
quindi passo a un altro trucchetto!” Lady ritirò
Pandora e prese mano a un
altro particolare oggetto raccolto insieme con Dante ossia una chitarra
elettrica che sprigionava fulmini viola “Inizia il concerto
gente!” e….
TLAN!
FRABBBOMMM!
Appena
toccò le corde, un fulmine partì dalla
chitarra in direzione di Medusa.
“CHE
COSA!” la soleana ebbe solo il tempo di
voltarsi che “AAAARRRRGGGHH!” fu colpita in pieno
dalla scarica elettrica gridando
come una matta.
“Piaciuta
la sorpresa! ADESSO ASSAGGIA QUESTO!”
approfittando del momento Seras fece partire le sue punte rosse e nere
verso la
nemica.
“E
anche questo!” e Trish non fu da meno
calando un fendente con la micidiale Force Edge.
ZOCKX
6! ZACK!
“DANNATE
MOCCIOSE!” ruggì la strega che fu
colpita da tutti gli attacchi perché paralizzata
dall’attacco elettrico.
“Piaciuta
la nota di riscaldamento? Adesso si
parte col vero concerto!” intanto Lady era pronta a
suonargliele ancora.
TLAN!
FRAABBOOOM!
“NON
SUCCEDERA’ UNA SECONDA VOLTA!” ma Medusa
non si fece trovare impreparata e attivò una barriera che la
difese
dall’attacco elettrico della mora.
“Difenditi
da questo!” Seras giunse le mani e
poi le poggiò sul terreno…
RRRUUBBBLLE!
Rivoltandolo
contro la soleana.
“Dannata
alchimista!” che si alzò in volo per
evitare di essere colpita.
“Ti
sei dimenticata di me ragazza!” trovandosi
davanti Trish pronta a colpirla con la spada impugnata a due mani.
“NON
CI CONTARE!” ruggì Medusa calando un pugno
con l’intenzione di spezzare la lama.
ZACK!
“AAAAARRGGHH!”
cosa che non riuscì a fare
ritrovandosi con l’arto destro tagliato in due.
“Figurati
se un pugno potenziato con la magia
può contrastare una spada come questa!” sorrise la
bionda demone pronta a
colpirla di nuovo.
“VECTOR
ARROW!” ma dovette cambiare idea quando
la strega fece apparire delle frecce che partirono verso le due
avversarie.
“Ne
hai di frecce al tuo arco!” fece la bionda
con il suo solito sorriso schivando gli attacchi all’ultimo
momento.
“Ma
noi ne abbiamo molte più di te!” mentre la
Victoria, incurante di quei dardi partì a tutta
velocità verso l’avversaria.
“MUORI!”
ruggì Medusa dirigendo il suo attacco
sulla biondina.
“Spiacente
ma non muoio una seconda volta per
te, soprattutto ora che io e Patty siamo fuse insieme!”
rispose lei mentre
sulle sue mani apparvero dei guanti che furono avvolti alle fiamme
“IFRIT
ATTIVAZIONE!” e con velocità sorprendente,
scansò tutti gli attacchi della
strega arrivandole davanti “Checkmate!” e pronta a
porre fine alla partita.
“No, è
impossibile! Battuti da un manipolo di terrestri!”
pensò la strega con
occhi sgranati…
KAPOM!
WAMP!
“AAAAARRGGHH!”
prima di essere violentemente
colpita da un pugno rovente che le provocò un dolore
lancinante.
“E
NON E’ ANCORA FININTA!” gridò la bionda
che
non aveva intenzione di fermarsi.
KAPOMX50!
WAMP!
“AAAAAARRRGGHHH!”
che colpì l’avversaria con
altri potenti pugni ardenti fino a farla schiantare al suolo
“MALEDETTE UMANE!”
ruggì questa rialzandosi furiosa.
“Ehilà!”
non accorgendosi di essere a due passi
da Lady che impugnava ancora la micidiale chitarra elettrica
e…
TLAN!
FRABBBOOMM!
“AAAAAARRRRGGGHHH!”
pagò quest’errore a caro
prezzo con una scarica elettrica che la fece gridare come non mai
finché
stramazzò a terra con le pupille girate
all’indietro.
“E
un altro
punto per la squadra di casa! Vittoria sfolgorante!”
Dissero
insieme le tre battendosi il pugno.
PUFF!
“Che-Che
forza!” disse Patty separandosi da
Seras e cadendo in ginocchio.
“Ti
aiuto!” la bionda vampira la strinse tra le
braccia aiutandola a rimettersi in piedi.
“Brava
Patty, le lezioni di Yuko stanno dando i
loro frutti!” si complimentò Lady poggiandole una
mano sulla testa.
“Eheh!
Sto diventando sempre più forte vero!”
sorrise la Rowell facendo il segno della vittoria.
“Certo,
ma non esagerare. Sei ancora giovane,
ricordalo!” la riprese Trish per poi voltarsi verso un punto
preciso “Adesso
rimane solo lui!” dove era in corso l’ultimo
scontro.
“Già!”
concordò Lady seguendo ciò che poteva
con lo sguardo.
“Ce
la può fare. Non c’è nessuno
più forte del
Boss!” di questo Seras ne era sicura.
“Lui
è il migliore!” anche Patty ne era sicura.
“Uhuhuh!
Povere illuse!” ma a sorpresa la voce
di Medusa si fece nuovamente sentire. Era a pezzi ma ancora viva.
“Sei
tu l’illusa e te ne accorgerai presto!” le
rispose Trish guardandola dall’alto in basso.
“Voi
non avete la benché minima idea di quanto siano
devastanti i poteri di Vorkye!” ma la strega era sicura di
quello che diceva e
il suo sorriso serpentino non prometteva nulla di buono.
“DANNATO!
MUORI!” Vorkye si lanciò furioso
contro il gigantesco nemico…
KAAPOMX10!
Calando
una serie di pugni che, però, non
causarono nessun danno al corpo di Ymir.
“E’
inutile!” disse Lello all’interno del
gigante “Adesso nemmeno il quarto livello può
farmi qualcosa! Hai perso nel
momento in cui mi hai costretto a sfoderare questo potere
Vorkye!” e…
KAPOM!
“AAAARRRGGGHH!”
colpì il tiranno con una
poderosa testata che lo schiantò al suolo “NON
CREDERE DI AVERMI FATTO
QUALCOSA!” ma questo si rialzò subito e
“ENKI!” dal nulla fece apparire una
coppia di spade color dell’oro dai tratti scarlatti
“Non hai capito nulla
saturniano: sono io a dirigere il gioco!” e piombò
sull’avversario con
l’intenzione di tagliarlo in due.
ZACK!
Riuscendoci
perfettamente: tagliando il busto
in due parti.
“Visto?”
ghignò il tiranno guardando l’avversario
con sguardo superiore.
“Che
illuso!” ma il Sun’s Warrior non batté
ciglio mentre…
WOSH!
CLANG!
Le
due parti del suo gigantesco corpo si
avvicinarono e si riattaccarono come se niente fosse.
“Grrrr!”
e la cosa irritò ulteriormente il
tiranno “TI FARO’ A PEZZETTINI COSI’
PICCOLI CHE NON RIUSCIRAI A
RIAGGANCIARTI!” e si lanciò di nuovo
all’attacco con le spade sguainate mentre
dal suo corpo uscirono delle fruste di sangue munite di lame.
“Povero
sciocco!” il gigante alzò l’enorme mano
destra e….
SWISH!
CLANG!
“CHE
COSA!” l’avversario si ritrovò bloccato
dalla terra stessa che lo tenne stretto in una morsa mortale.
“Ymir
è colui da cui è stato plasmato il
creato. Non c’è nulla in questo mondo che non
possa controllare e manipolare a
mio piacimento!” e Lello rispose alla sua muta domanda
“Anche l’energia
prodotta da un attacco è parte di lui, quindi assorbirla non
è un problema!”
spiegando anche come era riuscito ad assorbire la bomba di Elemental
“E adesso…
San Ryu no HOKO!” per poi spalancare l’enorme bocca
e lanciare un soffio cento
volte più potente del normale.
FRABBBBOOOMM!
Investendo
un’ampia parte del paesaggio
circostante.
“Forse
ho esagerato un po’ ma credo che non sia
sufficiente!” il Sun’s Warrior era sicuro che
l’avversario si sarebbe rialzato
immediatamente e più furioso di prima.
CRASH!
“GGGGRRROOOOOAAAARRR!”
Infatti,
pochi secondi dopo, Vorkye riapparve
lanciando un feroce ruggito.
“Come
pensavo!” commentò Lello che era ancora
al punto di partenza.
“Come
hai osato!” intanto Vorkye lo fissava con
occhi collerici “Hai quasi ucciso mio fratello, i tuoi
sgherri hanno sconfitto
i miei soci e, cosa più imperdonabile, hai osato ferirmi.
ADESSO TI DISTRUGGO!”
e fece nuovamente esplodere la sua potenza distruttiva spazzando via
tutto
quello che lo circondava.
“Le
tue minacce non mi toccano e la tua rabbia
è niente in confronto alla mia!” gli rispose il
gigantesco avversario mentre
una potente aura circondò il suo corpo.
“A
quanto sembra, mi costringi a sfoderare la
mia arma segreta, saturniano!” che fece decidere al tiranno
di usare qualcosa
di nuovo “Prima, però, voglio sapere il tuo
nome!” ma non prima di aver chiesto
al Sun’s Warrior di presentarsi.
“Sono
il Sun’s Warrior Nero Rafael Lancelot
Leone Nero, primogenito di Leonhearth Lago Leone Nero, ultimo re di
Saturno!”
che lo fece senza troppi complimenti “E libererò
il Sole dal tuo ingiusto
dominio!” rimettendosi in posa di combattimento.
“Il
figlio dell’ultimo re di Saturno eh!”
ghignò Vorkye mentre rinfoderò le spade
“Fra poco lo rivedrai all’inferno!” per
poi chiudere gli occhi.
“Non
ci metterei la mano sul fuoco!” gli
rispose Lello calando il suo enorme pugno destro verso
l’avversario.
KAPOM!
“Che
cosa!” ma con sua sorpresa, fu bloccato
dalla mano del tiranno “Cos’è
questa
sensazione?” sentendo che qualcosa era cambiato.
“Eh!
È da quando ho conquistato il Sole che non
lo uso, ma una sensazione piacevole come tenere l’universo
nel palmo della mano
non è qualcosa che si dimentica!” disse Vorkye
aprendo gli occhi “UNIVERSAL
POWER!” e gridò due parole che nessuno avrebbe mai
pensato sentirgli dire….
FLASH!
Dal
cielo scese una colonna di luce scarlatta
che ricoprì il suo corpo rendendolo ancora più
inquietante di quanto non lo
fosse già.
“Che
cosa? Lui
è un guerriero universale? Uno come lui è uno dei
quattro eletti!”
E
questo fece salire i brividi a tutti i
presenti, Lello compreso.
“E
ora facciamo pulizia!” sul muso di Vorkye si
disegnò un maligno sorriso e….
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
un istante dopo Ymir fu
violentemente colpito allo stomaco tanto da sputare un enorme fiotto di
sangue.
“E
non ho nemmeno iniziato!” ghignò il tiranno.
KAPOMX4!
“AAARRGGH!”
colpendo nuovamente il gigantesco
avversario con altri quattro potenti pugni.
“E
ora vediamo un po’ la tua vera faccia!”
Vorkye puntò la mano destra verso il volto del gigante e
sparò un raggio
energetico…
FRABBOOOOM!
Spazzando
via la parte superiore.
“Ora
capisco: è così che ha detronizzato il vero re
del Sole. Ma com’è possibile che
l’universo gli abbia concesso il suo potere?”
si chiese Lello mentre fu
spazzato via dall’onda d’urto.
“Non
è difficile da capire!”
gli
rispose Ymir dentro di lui “Così
come ogni essere vivente ha una parte di luce e una in
ombra, anche l’universo ce l’ha. Lui controlla
quella parte!”
che aveva capito l’arcano.
“Luce
e ombra dell’universo? Tsk! Mi vieni solo
in mente tu come possibile avversario di questo bastardo,
Nick!” capendolo,
Lello si rese conto che solo il suo vecchio amico Sun’s
Warrior poteva fare
qualcosa contro di lui.
“BOSS!”
Nel
vederlo cadere al suolo, i suoi compagni
corsero preoccupati verso di lui, sperando che fosse ancora vivo.
“Dannazione!”
Aster capì subito che la loro
situazione si era ribaltata.
“Non
ci voleva!” del medesimo pensiero era
anche Zane.
“Si
mette male!” Kisame non aveva mai sudato
freddo come in quel momento.
“Temo
che sia la nostra fine!” Itachi odiava
ammetterlo ma non vedeva nessuna possibilità di scampo
contro un simile potere.
“Bravi,
radunatevi in un solo punto, così vi
ucciderò con un solo colpo!” nel vedere che tutti
stavano andando a soccorrere
il Sun’s Warrior Nero, sul volto di Vorkye si
disegnò un sorriso maligno.
“Tsk!”
Lello si rialzò a fatica fissando il suo
avversario “Anche se mi hai battuto in forma di gigante, non
credere che mi
arrenderò. Sfortunatamente per te, tutti noi Sun’s
Warriors siamo testardi!” e
pronto a combattere fino alla fine.
“Uhuhuh!
Siete davvero uno spasso!” ma la cosa
fece solo ridere il tiranno mentre tese una mano in avanti
“Il vostro orgoglio
vi spinge a combattere fino alla morte per portare avanti uno scopo
stupido e
privo di ragione. Ti accontento con immenso piacere. Va a raggiungere i
tuoi
antenati!” e…
FLASH!
Sparò
un raggio energetico contro di lui
potenziato dal potere dell’universo.
“BOSS!”
Gridarono
i suoi compagni.
“A quanto
pare, è giunta la mia ora. Beh, non me ne andrò
senza combattere, esattamente
come ogni Sun’s Warrior!” Lello era
pronto ad accettare la sorte ma
l’avrebbe fatto a testa alta e, impugnate le spade, si
lanciò verso il raggio
energetico.
“Resta
fermo!” ma di colpo una voce attirò la
sua attenzione e poi…
KAPOM!
Qualcuno
si mise in davanti al raggio
spedendolo verso l’alto.
“Eh!”
lasciando Lello senza parole.
“Che
cosa?” ma anche Vorkye fu incredulo.
“Ma
che cosa è
successo?”
Anche
tutti gli altri non riuscirono a
spiegarsi come fosse stato possibile.
“Ora
basta! Non usare più quel potere!” disse
chi aveva respinto il raggio.
A
farlo era stata una misteriosa donna. Vestiva
interamente di bianco: un’aderente tuta chiusa da cinghie
dello stesso colore
che arrivava fino alle caviglie chiuse da stivaletti color neve. I
lunghi
capelli, bianco puro si muovevano ipnotici mentre incorniciavano il
pallido e
immacolato volto illuminato dagli occhi color dell’oro. La
cosa davvero
incredibile era la presenza di un paio di candide ali
d’angelo dietro la
schiena.
“Chi
sei femmina e come osi darmi ordini!” dopo
la sorpresa iniziale, Vorkye la fissò furente pretendendo si
sapere chi fosse.
“Puoi
chiamarmi Real Monad!” rispose il
misterioso angelo “Ora ti prego di ritirarti prima di causare
altri danni a
questo mondo!” per poi parlare con voce dolce e pura.
“Non
osare dirmi ciò che devo fare misera...
CHE COSA!” stanco di sentirla, Vorkye stava per tranciarla in
due ma, con
incredulità, se la ritrovò davanti.
“Perdonami,
ma dovrò farti un po’ male!” disse
la misteriosa Real avvicinando la mano destra col medio fermato dal
pollice.
KAPOM!
“AAAARRGGHH!”
che una volta lasciato andare,
colpì Vorkye sulla fronte causandogli un dolore tremendo
“COM’E’ POSSIBILE!”
per poi ruggire tutta la sua rabbia e fissarla con odio
“NESSUNO HA MAI OSATO
FARMI UNA COSA DEL GENERE QUANDO SONO COSI’!
MUORI!” e calò il pugno intriso
del potere dell’universo verso la sua faccia…
Pat!
Ma
questo fu parato senza alcun problema dalla
misteriosa donna.
“I-Impossibile!
C’è qualcuno capace di
contrastare il potere dell’universo!” e la cosa
fece salire un brivido sulla
schiena del tiranno che non aveva mai provato prima “NON
PRENDETEMI IN GIRO!”
ma durò poco e riprese ad attaccare senza tregua
l’avversaria che schivò ogni
attacco.
“Non
ci posso credere!” una simile
dimostrazione lasciò Lello senza parole.
“Ma
chi è quella?” chiese Seras che osservava
lo scontro per quello che riusciva a vedere.
“Vorrei
davvero saperlo!” le rispose Alucard
che non era mai stato sorpreso come in quel momento.
“E’
forte!” commentò Lady.
“E’
veloce!” continuò Trish.
“E’
sexy!” se ne uscì Dante^^.
“A
parte questo, qualcuno sa quando è
arrivata?” chiese Vergil mantenendo il sangue freddo.
“Non
ne ho idea!” gli rispose Nero mentre
seguiva lo scontro.
“Che
sia un’altra alleata?” chiese Kisame che
non sapeva chi ringraziare per aver salvato la pelle.
“Lo
spero!” gli rispose Aster osservando lo
scontro col cuore in mano.
“Ho
una strana sensazione!” ammise Zane senza
staccare gli occhi dallo scontro.
“Non
sei il solo!” confermò Itachi che
percepiva qualcosa di strano nell’aria.
“Quella
donna…” Patty la osservò come se fosse
ipnotizzata “Emana bene!” dicendo quelle strane
parole.
“Bene?”
nel sentire quella parola, Lello si voltò
verso la piccola guardandola stupito.
“Lo
sento!” disse Cyber Drago Finale apprendo dietro il
suo protetto.
“Bene,
purezza e virtù!” seguito dal Drago
Tiranno.
“E non
solo quello!” e anche Plasma apparve quasi
incantato da quel misterioso
angelo.
“Questa
non me l’aspettavo proprio!”
ghignò Ymir dentro Lello “Non
l’hai ancora capito? Quella è l’eterna
nemica di Abhadon, Arella l’entità pura del bene!”
per poi rivelare la vera identità di colei che era giunta
in loro soccorso.
“CHE
COSA!”
E
quella rivelazione lasciò i presenti senza
parole.
“DANNATA
STREGA! SI PUO’ SAPERE CHI DIAVOLO
SEI!” ruggì Vorkye che, per quanto ci stesse
provando, non riusciva a colpirla.
“Se
ascoltassi il tuo cuore, lo avresti già
capito!” gli rispose Real, cioè Arella con voce
calma.
“SMETTILA
CON QUESTE CAZZATE!” ruggì Vorkye
ancora più furioso caricando a velocità inaudita
un attacco speciale “BLOOD
BLAZE!” e lanciarlo a tutta potenza contro
l’avversaria.
FRABOMM!
Generando
una potente esplosione.
“MUAHAHAHAH!
FINALMENTE TI HO TOLTO DI MEZZO,
ROMPISCATOLE!” e vedere di essersene sbarazzato fece
esplodere il tiranno in
una maligna risata.
“Mi
spiace ma devo porre fine a questa
scaramuccia!” ma la voce dell’entità del
bene risonò all’interno della nube
generata dall’attacco e…
KAPOM!
“AAAAARRRGGGHHH!”
un pugno d’inaudita potenza,
colpì Vorkye in pieno stomaco. Fu così forte da
fargli perdere i sensi e
dichiarare la fine della battaglia.
“Ora
torna nel tuo mondo, Vorkye Drago del
Sangue e attendi il giorno in cui sarai giudicato per i tuoi
crimini!”
sentenziò Arella…
WOSH!
Poi
un potente vento si alzò all’improvviso e i
soleani al seguito di Vorkye e lui stesso, furono spazzati via e
rispediti nel
loro mondo.
Ci
furono alcuni secondi di silenzio assoluto,
persino il vento improvviso era sparito. Arella scese verso il gruppo
di eroi
che avevano difeso la Terra.
“Buongiorno
a voi tutti!” disse lei con un
dolce sorriso.
In
risposta il gruppo si mise in ginocchio
davanti a lei.
“E’
un onore poterla incontrare di persona,
divina Arella!” disse Lello a nome di tutti.
“Real,
per favore!” lo corresse l’entità del
bene poggiando una mano sulla sua spalla “Alzati. Nessuno
deve inginocchiarsi!”
e fargli questa richiesta.
“Quale
facezia! Sento che le forze stanno tornando!”
rispose il Sun’s Warrior
mentre sentiva che si stava riprendendo e lo stesso stava succedendo a
tutti i
suoi compagni.
“E-Ecco…”
nel trovarsela davanti, Patty voleva
chiederle qualcosa ma non sapeva come iniziare.
“Vuoi
che ti abbracci piccolina? Non avere
paura, vieni pure!” le rispose l’entità
del bene aprendo le braccia.
Quell’invito
era ciò che la Rowell aspettava e,
presa dal momento, le corse incontro abbracciandola.
“Quanto
sei tenera!” le disse Real
accarezzandole la testolina “Oggi hai avuto molto coraggio.
Non arrenderti
mai!” per poi darle un bacio sulla fronte.
“Lo
prometto!” disse la biondina con un dolce
sorriso.
“Ehi,
ma va bene che lo faccia? È il bene puro,
potrebbe renderla troppo dolce!” se ne uscì Dante
che si controllava di più.
“I
bambini non hanno questo problema!” gli rispose
Cyber Drago Finale.
“Non
avendo ancora perso la loro innocenza per via della crescita, si
sentono
attirati da lei e questo è buono per loro!”
continuò Drago Tiranno facendo
capire che Patty, nonostante quello che aveva passato, era ancora
innocente e
aperta al bene.
“Se
lo dite voi!” commentò il Devil Hunter
alzando le spalle.
“Il
bene
puro. Sono davvero degno di trovarmi davanti a una simile
entità?” si
chiese Itachi mentre ricordava il suo tragico passato.
“Col
passato che mi ritrovo, dubito di potermi avvicinare più di
così!” pensò
Kisame che non osava alzare la testa verso l’angelo che si
trovava davanti.
“Potete
stare tranquilli, giovani guerrieri. In
questo frangente, voi non siete criminali ma eroi che hanno combattuto
per
salvare il proprio mondo e lo avete fatto senza nessun doppio fine.
Questo lava
via molte delle colpe di cui vi siete macchiati, le altre dovrete
essere voi a
scrollarvele di dosso!” disse loro Arella che aveva percepito
le loro emozioni.
“Non
sarà mai possibile!” disse l’Uchiha
maggiore continuando a tenere il capo basso “Ciò
che ho fatto potrà essere
perdonato solo con la morte!” che non vedeva altra soluzione
ai suoi peccati.
“Capirai
quanto ti sbagli nel momento in cui
guarderai con i tuoi veri occhi!” gli rispose
l’entità del bene certa di quello
che diceva “E anche tu lo capirai!” per poi
rivolgersi allo spadaccino della
nebbia.
Di
fronte a simili parole, i due membri di Alba
furono presi da un tremito che non avevano mai provato prima di allora
e che
non avrebbero mai più dimenticato.
CLAP!
CLAP!
“Quante
belle parole Arella. Mi sono quasi
commosso!” commentò una voce fredda poco distante
dal gruppo.
Quella
voce ruppe il momento di calma e fece
calare un freddo terribile.
“C-Chi
è?” chiese Patty che si strinse ancora
più forte al petto di Arella che non aveva mai lasciato.
“Allontanati
piccolina, sta per iniziare la
vera battaglia!” le disse lei lasciandola andare per poi
rivolgersi al
misterioso osservatore “Alla fine sei venuto per davvero,
Abhadon!” e chiamarlo
per nome.
“CHE
COSA!”
Che
fece sobbalzare i presenti.
“Questa
è musica per le mie orecchie!” se la
rise lui compiaciuto dal panico che si era creato al solo pronunciare
il suo
nome “Quando ho questa forma, potete anche chiamarmi Vincent
One!” per poi
presentarsi con un altro nome.
Colui
che era il nemico di tutte le dimensioni
si presentava come un alto castano di oltre due metri. Indossava un
lungo
giubbotto rosso sangue a coda di rondine che copriva interamente la sua
oscura
persona. Sotto di esso, si potevano notare scarpe rosse abbinate a
guanti dello
stesso colore mentre per il resto indossava una tunica nera. Il volto
nero era
attraversato da un diabolico sorriso cui si abbinavano freddi occhi
verdi da
cui spesso partivano delle saette mentre sulla fronte spuntavano delle
piccole
corna. I capelli castani sparavano alti verso il cielo che cominciava a
coprirsi di grosse nuvole nere.
“Che
peccato. Ero venuto apposta per osservare
questo scontro da vicino e tu sei intervenuta a interrompere tutto! Sei
una
guastafeste nata Arella!” si lamentò
l’oscura entità rivolgendosi alla sua
eterna nemica.
“Non
sarei intervenuta se tu non avessi fatto
la prima mossa!” gli rispose l’entità
del bene guardandolo con occhi severi.
“Certo,
come no!” rispose Abhadon di rimando
“Sei così fredda che mi metti i brividi, mia
cara!” per poi avanzare verso il
gruppo con un sorriso diabolico “Finalmente ci conosciamo,
Sun’s Warrior Nero.
Sei pronto a sparire insieme a questo sistema solare?”
facendo capire le sue intenzioni.
“Che
c’è, gran capo, ti sei seccato di lasciar
fare tutto ai tuoi amati generali infernali?” lo
provocò Lello anche se sentiva
i brividi salirgli lungo la schiena.
“Amati
generali dici? Uhuh! Non hai capito
niente moccioso: loro sono solo delle pedine poco più
resistenti delle altre!”
ma Abhadon fece subito capire come considerava i suoi servi
“Sono solo dei
semplici giocattoli che possono essere sostituiti in qualsiasi momento
o
riciclati fino a quando non mi seccherò di loro. Anche le
bestie apocalittiche
sono solo degli animaletti che mi secca allevare: per questo le ho
lasciate
alle amorevoli cure dei giocattoli che si rompono di meno!”
in pratica erano
solo un passatempo per lui.
“Sei
davvero mostruoso, mi dai il
voltastomaco!” gli ringhiò contro il
Sun’s Warrior che non sopportava esseri
del genere.
“Grazie,
apprezzo questo complimento!” gli
rispose l’oscura entità mentre sul suo volto si
disegnò un sorriso diabolico
molto più accentuato e gli occhi divennero bianchi mentre le
unghie delle mani
divennero dei lunghi artigli “Ora, però,
è tempo di distruggervi tutti. Avanti,
chi vuole morire per primo?” segno che il tempo delle parole
era finito.
KAPOM!
Come
risposta alla sua provocazione, ricevette
un potente pugno in piena faccia dalla sua eterna nemica che lo
spedì a diversi
chilometri di distanza.
“Ti
fermerò costi quello che costi Abhadon!”
disse l’entità del bene risoluta a proteggere quel
mondo.
“E’
stata così
veloce che non sono riuscito a vederla partire!”
Pensarono
tutti increduli.
CRASH!
“Speravo
che fossi tu la prima Arella!” un
istante dopo, Abhadon riapparve davanti alla sua eterna nemica
e…
KAPOM!
Le
restituì il favore, colpendola in viso e
spedendola a chilometri di distanza.
CRASH!
Ma
un istante dopo, lei riapparve con solo un
graffio e poi scomparve alla vista di tutti, insieme al suo avversario.
Lo
scontro tra entità supreme era appena cominciato.
I
loro movimenti erano così rapidi che si
vedevano a stento delle proiezioni di un singolo passo mentre il
terreno
intorno all’immagine si frantumava, le nuvole squarciate, il
cielo era
attraversato da correnti di energia che generavano trombe
d’aria e piovevano
grosse saette.
“Dunque
è questo ciò che si può definire,
scontro tra divinità!” commentò Itachi
senza parole senza nemmeno usare lo
Sharingan perché incapace di seguire una simile battaglia.
“Non
divinità: tra entità primarie!” lo
corresse Zane, anche lui senza abilità innata attiva.
“La
cosa non cambia: è comunque uno spettacolo
unico nel suo genere!” disse Kisame che non si sarebbe mai
aspettato nulla di
simile.
“Forse
anche qualcos’altro!” disse Aster, anche
se non riusciva a trovare le parole giuste per descriverlo.
“Non
ti sforzare, non esiste una parola in
grado di descrivere una cosa del genere!” gli disse Dante che
ne aveva viste
fin troppe nel corso della sua vita.
“Già!”
concordò Nero senza riuscire a dire
altro.
“E
il bello è che noi non possiamo fare nulla!”
Vergil si rendeva perfettamente conto che il loro intervento non
avrebbe
cambiato nulla.
“E’
una seccatura, ma è così!” ammise Lady
stringendo i denti mentre Trish osservava tutto in silenzio.
“Mi
ricorda i bei vecchi tempi andati!”
commentò Alucard con un sorriso sulle labbra.
“Ho
paura!” fece Patty mentre si stringeva a
Seras.
“Sì,
l’ho anch’io!” rispose la bionda vampira
che non avrebbe mai creduto di provarla nuovamente.
“E’
dunque questa la potenza di un’entità primaria?”
si chiese Lello mentre
osservava ciò che aveva intorno.
“Non
hai visto proprio nulla ragazzo!”
lo avvisò Ymir “Al
di fuori di Oblivion, per via di antiche regole, possono
usare solo il 30% del loro reale potere. Finora si stanno limitando al
10%!”
che gli fece capire che quello che stava avvenendo era una
cosa da niente.
“Come
possiamo affrontare simili nemici!” e sapere questo
gli fece digrignare i
denti dalla rabbia.
“Stiamo
scherzando vero? Esistono esseri simili
e non ne sapevamo nulla?” a diversi metri di distanza, anche
Zetsu stava
osservando senza parole.
“La cosa non mi
piace. La loro presenza è un
ostacolo ai nostri piani!” commentò la
parte nera molto contrariata.
“E
se questo non fosse nemmeno il loro massimo
potenziale?” chiese la parte bianca molto preoccupata.
“In tal
caso la vedo brutta!” gli rispose la parte nera
continuando a osservare “No!
Impossibile!” ma poi percepì
qualcosa che la terrorizzò.
Infatti,
un istante dopo, la terra tremò e una
colonna di magma incandescente salì verso l’alto.
“Assaggia
un po’ di pura e indiscriminata
distruzione!” a evocarla era stato Abhadon stesso che
riapparve quasi del tutto
incolume per poi dirigerla contro la sua avversaria.
“Non
è nulla!” ma lei con giusto qualche
graffio tese una mano e quel fiume di lava divenne acqua cristallina
che partì
verso l’avversario.
“Tsk!”
che si limitò a schioccare le dita
trasformandolo in uno sciame d’insetti che partì
nuovamente all’attacco.
Lei
rispose scioccando le dita trasformando lo
sciame di insetti in farfalle che si dispersero in ogni direzione.
“Sei
una vera guasta feste!” disse Abhadon
tendendo un dito in avanti da cui partì una piccola sfera
nera avvolta da
scintille viola.
“In
questo caso, ne sono felice!” gli rispose
Arella che fece altrettanto sparando una piccola sfera bianca come
risposta a
quella avversaria.
FRABBOOMM!
Generando
un’esplosione gigantesca che investì
tutta la zona.
Lello
e il suo gruppo si salvarono solo grazie
al Sun’s Warrior che aveva creato un enorme scudo
d’ombra intorno a loro
proteggendoli dall’impatto.
“State
in guardia!” li avvisò Lello tornando a
osservare lo scontro.
“AHAHAHAH!
ALLORA ANCHE TU SEI CAPACE DI’
CREARE UN PO’ DI’ DISTRUZIONE QUANDO TI CI METTI
D’IMPEGNO!” se la rise Abhadon
disperdendo il polverone con un semplice movimento della mano.
“Non
quanto fai tu!” gli rispose Arella
rimanendo seria.
“E
hai ragione!” le confermò
l’entità del male
apparendo dietro di lei e calando la mano destra a ghigliottina
che…
CLANG!
Fu
parata dal gomito sinistro dell’entità del
bene.
“Tsk!”
che strinse i denti per trattenere il
dolore che percepì.
“Non
mi dire, sei già al limite Real?” se la
rise il suo avversario che aveva notato la smorfia e…
KAPOM!
“Agh!”
le assestò un velocissimo calcio al
fianco causandole un gemito di dolore.
“Sì,
questa è musica per le mie orecchie!” e la
cosa piacque moltissimo al suo avversario “Avanti, fammi
sentire qualche altro
lamento!” che ne voleva sentire ancora.
KAPOM!
“Eccoti
accontentato!” disse Real colpendolo
con una testata.
“Ahahah!
Tu sì che sai come far girare la
testa!” se la rise lui mentre un filo di sangue scese dalla
fronte “Aumentiamo
il ritmo. Ti va?” per poi ripartire all’attacco
accelerando all’improvviso.
KAPOMX2!
Scambiandosi
un pugno con l’avversaria e poi
sparire nuovamente alla vista.
“E’
una mia impressione o c’è qualcosa di
diverso?” chiese Seras che percepiva che qualcosa era
cambiato.
“Non
ti sbagli! È cambiato qualcosa!” le
confermò Vergil continuando a osservare
“Sembra… che stiano facendo sul serio!”
e la cosa lo spaventava come mai nella sua vita.
“Vuoi
forse dire che finora hanno solo
scherzato?” Aster non lo credeva possibile.
“E
continueranno a farlo!” li avvisò Lello
“Da
quello che mi ha detto Ymir, Arella e Abhadon non possono usare i loro
pieni
poteri al di fuori di Oblivion: possono limitarsi al solo 30%. Prima
erano al
10%, mentre ora sono al 12% del loro potenziale” informando i
presenti di
quello che il suo demone interiore gli aveva detto pochi minuti prima.
“S-Stiamo
scherzando vero?” nel sentire le
energie che stavano usando, Nero rimase senza parole.
“Sono
davvero così forti?” disse Lady sudando
freddo.
“Questa
non ci voleva!” ammise Trish.
“E
voi vorreste affrontare uno di loro? State
scherzando vero?” per Kisame una cosa del genere era una
follia.
“E’
semplicemente impossibile!” concordò con
lui Itachi.
“Impossibile?”
ma quella parola fece sorridere
di gusto Zane “Qualcuno di nostra conoscenza ci ha sempre
detto che solo i
limitati usano questa parola. In realtà non
c’è nulla d’impossibile!”
perché si
era ricordato del credo del Sun’s Warrior che aveva riunito
il gruppo di cui
faceva parte.
“Uhuhuh!
Questo si che mi piace!” ammise Alucard.
“Un
bel modo di pensare!” concordò Dante.
“M-Ma
che state dicendo? È fin troppo evidente
che questa situazione è davvero impossibile!” li
riprese Patty che non riusciva
a condividere questo modo di pensare.
“Tsk!
Dannato pennuto! Dovunque tu passi riesci
a influenzare tutti con le tue parole!” nel sentire quel
discorso Lello sorrise
ironico “Tuttavia, hai ragione: questo è il credo
di noi Sun’s Warrior!” che si
trasformò in un sorriso di sfida mentre impugnò
le sue due spade.
“Boss!”
nel sentirlo Vergil fu preso da un
brivido.
“Stai
a vedere Nick!” in un attimo, Lello
raggiunse il terzo livello e…
FRABOM!
Partì
come una scheggia verso un punto preciso.
“BOSS!
NON FATELO!” gridò il possessore della
Yamato visibilmente preoccupato per lui.
“BOSS!”
Seguito
dagli altri compagni ma ormai era
inutile: era già partito.
CRACK!
“Agh!”
in quel momento era avvenuto un fatto
terribile: il braccio sinistro di Arella aveva ceduto e si era spezzato
come un
ramoscello causandole un forte dolore.
“Finalmente
sto per vincere. Muori insieme a
tutto il creato Arella!”per Abhadon era il segno della
vittoria e partì in
quarta con l’intenzione di colpirla in viso con un pugno
avvolto da una nefasta
energia nera ma….
“ABHADON!”
La
voce di Lello esplose attirando tutta l’attenzione
su di se.
“Oh!
Vuoi morire per primo? Per me va più che
bene!” l’oscura entità tese la mano
destra in avanti pronto a bloccare
l’attacco del guerriero nero.
“PRENDI
QUESTO!” ruggì Lello puntandogli contro
le sue spade avvolte di acido e buio.
“No,
non farlo!” lo pregò Arella tendendo la
mano destra in avanti.
CLANG!
DOON!
Le
punte delle due spade impattarono con la
mano destra dell’oscura entità che non si mosse di
un millimetro.
“Patetico!
Un simile attacco non mi raggiungerà
mai!” se la rise Abhadon dando una semplice spinta in avanti
che generò un’onda
d’urto.
“Grr!”
Lello però non indietreggiò e continuò
a
spingere “Dammi la tua forza BLACK LAGOON!”
gridando con tutta la voce che
aveva il terzo nome del suo drago e…
FLASH!
Esattamente
come era successo a Nick nella
dimensione satellite, anche sulla sua fronte apparve il simbolo del
Cuore del
Drago segno che anche l’anima del suo drago era scesa in
campo: ciò che variava
era il colore dell’energia che era nero notte.
“CHE
COSA!” la cosa fece sussultare la
sicurezza di Abhadon che cominciò a perdere terreno.
“L’Anima
del Drago! Possibile che sia il suo punto debole!”
pensò Arella senza
parole.
“DANNATO
MOCCIOSO! NON SPERARE CHE L’AIUTO DEL
TUO MISERO DRAGO POSSA SCONFIGGERM!” gridò Abhadon
aumentando la sua spinta.
“Se
quello non funziona, allora anch’io darò il mio
piccolo
contributo!”
disse Ymir da dentro Lello “Anche,
perché se muori tu, anch’io
ci lascio le penne!”
che lo faceva anche per salvare se
stesso.
“AAAAAHHHHHH!”
con la carica datagli dal suo
demone interiore, Lello incrementò la spinta
finchè…
Cric…
Cric…
CRASH! Zack!
Qualcosa
avvenne: la Starbust Stream alla fine
cedette e s’infranse sul palmo della mano del nemico mentre
la Black Sun’s
Sword superò la difesa raggiungendo il viso
dell’avversario causandogli una
piccola ferita alla guancia sinistra.
“NON
E’ POSSIBILE!” la cosa lasciò Abhadon
senza parole ma…
KAPOM!
“AGH!”
questo gli fece abbassare la guardia
impedendogli così bloccare un pugno di Arella che lo
centrò in pieno viso
spazzandolo via di qualche metro.
“Divina
Arella!” disse Lello prendendola per il
fianco.
“Sei
stato bravo Lello!” si complimentò lei
regalandogli un debole sorriso “Ma adesso
lui…” per poi fissare il comune
avversario.
“Lo
so!” rispose lui facendo altrettanto.
“AAAAARRRRRGGHHHHH!”
Il
grido dell’entità primaria del male
risuonò
come un boato per tutto il cielo.
“Come
hai osato!” ringhiò Abhadon in preda a
una rabbia feroce mentre si toccava la guancia sinistra “COME
HAI OSATO FERIRMI
INSETTO!” per poi far esplodere la sua voce mentre un forte
vento cominciò a
soffiare.
“Che
ha in mente di fare, spazzarci via?” fece
Lello mantenendosi saldo.
“No,
vuole distruggere il pianeta!” gli rispose
Arella che conosceva bene il suo avversario e sapeva che cosa aveva
intenzione
di fare “E lo farà in questo modo!” per
poi alzare la testa verso il cielo.
“E
ti pareva!” fece Lello con un sorriso
sarcastico.
Sopra
la testa di tutti stava scendendo un
enorme asteroide delle stese dimensioni della luna: il suo impatto con
la Terra
avrebbe causato la distruzione totale del pianeta.
“Figurati
se te lo lascio fare!” ma Lello non
aveva la benché minima intenzione di permettere una simile
catastrofe mentre
fece brillare ancora più forte l’Anima del Drago
“Tecnica Segreta del Cavaliere
del Drago!” fino a rendere Onysableth del tutto reale
“Doragon no idai tamashī!”
e lanciarla verso l’asteroide.
FRRRRAAAABBBBOOOMMM!
L’impatto
fu devastante, ma ottenne gli effetti
sperati: l’asteroide era stato completamente distrutto.
“Eccoti
sistemato!” ghignò il Sun’s Warrior
mettendosi in difesa di Arella.
“Non
dovevi farlo!” lo ammonì
l’entità del bene
che conosceva bene il carattere del suo eterno nemico.
“Resti
dietro di me fino a quando non avrà
recuperato l’uso del braccio. Al resto ci penserò
io!” le rispose Lello che
avrebbe guadagnato più tempo possibile per permetterle di
riprendersi.
“E
tu credi che io vi darò il tempo di fare i
vostri comodi!” ma Abhadon non aveva la benché
minima intenzione di
assecondarli “Ne hai fermato uno ma dimmi, sei capace di fare
altrettanto con
cento?” passando subito a un nuovo devastante attacco.
Un
istante dopo, il cielo fu coperto da una
serie di asteroidi delle stesse dimensioni del primo. Se uno di quegli
enormi
massi spaziali avesse colpito la Terra, questa sarebbe saltata in aria.
“La
vedo brutta!” pensò Lello sudando freddo.
“Oh
no!” fece Arella preoccupata “Devo fermarlo
a tutti i costi!” lei era l’unica in grado di
fermare Abhadon e doveva farlo in
fretta.
“La
fine di questo patetico mondo è giunta e
poi toccherà all’intero sistema solare fino
all’intero universo. Sparite dalla
mia vista mortali!” Abhadon aveva ormai pronunciato la sua
sentenza condannando
l’intero universo alla distruzione e sembrava che si stesse
per avverare.
PUFFX100!
Ma
all’improvviso i cento asteroidi, così
com’erano apparsi, sparirono nel nulla e il cielo si
rasserenò.
“Che
cosa!” Abhadon in primis rimase senza
parole.
“Che
cosa è successo?” altro stupito era Lello
che non aveva capito che cosa fosse successo.
“Ma
che…” anche i compagni del Sun’s Warrior
osservarono increduli quello che era successo.
“Chi
sarà stato?” si chiese Arella che non
aveva fatto nulla “Anzi, c’è solo un
essere che può aver interrotto tutto!” ma
poi capì che era intervenuto qualcun altro.
“N-No!
Non è possibile che se ne sia accorto.
Non ho nemmeno raggiunto il 30%!” anche Abhadon sembrava aver
compreso chi era
intervenuto e la cosa lo fece tremare.
“Abhadon!”
Poi
una voce adirata risuonò in tutto il creato
facendo tremare ogni cosa mentre nel cielo si aprì uno
squarcio da cui uscì
un’enorme mano ossuta e sulle tonalità del grigio
cupo e a tratti viola.
“N-Non
riesco a muovermi!” che si avvicinò
inesorabile al’entità del male completamente
paralizzata che alla fine fu
afferrata e tirata verso il varco “NO! LASCIAMI DANNATO
VECCHIO!” che cercò di
dimenarsi come un ossesso per liberarsi.
“Dovresti
saperlo, se io ti prendo, non puoi
più scappare!” gli rispose il proprietario della
mano con voce severa “Per ciò
che hai fatto, sarai privato di parte dell’energia che ti
destino per due
secoli a cui aggiungo un volo diretto nel baratro fuori dal
Nexus!” decidendo
sul momento la punizione da applicargli.
“NOOOOO!
LASCIAMI!” gridò Abhadon ormai
prossimo a essere trascinato nella crepa “NON ILLUDETEVI
DANNATI MORTALI! OGGI
VI SIETE SALVATI, MA LA PROSSIMA VOLTA VI DISTRUGGERO’ SENZA
POSSIBILITA’ DI
RITORNO! E ALLORA VI TROVERETE DAVANTI ALLA VERA DISPERAZIONE!
MUAHAHAHAHAH!
MUAHAHAHAH!” e capendo di aver momentaneamente perso,
lanciò le sue ultime
minacce ai suoi avversari promettendo di tornare più forte
che mai e poi il
varco si chiuse.
Ci
furono alcuni secondi si silenzio poi…
“OH
YEAH! IT’S THE END!” Dante esplose con la
classica scivolata dinamica dei rockettari^^.
“SALVI!”
seguito da Nero che semplicemente
crollò a terra alzando le braccia al cielo.
“Che
bambini!” si lamentò Vergil spiaccicandosi
una mano in faccia^^.
“SIAMO
ANCORA VIVE! SIAMO ANCORA VIVE!” mentre
Patty saltò felice tra le braccia della sua sorellona che
fece altrettanto.
“Non
so chi sia intervenuto ma gli dobbiamo la
vita!” mentre Lady si sedette a terra e prese fiato.
“La
domanda da porsi è chi è!” si chiese
Trish
poggiandosi un dito sul mento.
“Al
momento non me ne frega nulla. Ciò che
conta è che siamo salvi!” ammise Kisame
poggiandosi la sua fidata Samehada
sulla spalla destra.
“Sono
d’accordo!” confermò Aster sedendosi su
una roccia “Anche se trovo assurdo
che
esista qualcuno capace di far tremare quel mostro!”
ma in cuor suo si
chiedeva chi fosse l’essere che aveva portato via Abhadon
senza la minima
fatica.
“Non ho
percepito alcun chakra ma sono sicuro che la sua potenza era immensa!”
pensò Itachi mentre ricordava la sensazione che aveva
provato quando era
apparso.
“Chi
era quell’essere!” si chiese Zane mentre
sentiva un fremito alle mani.
“Uhuhuh!
E così Crhonos è apparso giusto in
tempo!”se la rise Alucard che sembrava saperne qualcosa.
“Come?
Lei sa chi è intervenuto?” gli chiese
Itachi guardandolo incredulo.
“Deve
dirci tutto quello che sa!” seguito da
Zane che ne voleva sapere di più.
FLASH!
“Crhonos
è il signore del tempo e dell’equilibrio
della dimensione di Oblivion: colui che canalizza l’energia
alle due entità
primarie che avete appena visto combattere. È
l’unica entità suprema che
Abhadon teme più di chiunque altro!” a rispondere
alla loro domanda ci pensò
niente meno che Yuko che apparve ai presenti grazie e a un cerchio
magico
“Salve ragazzi, sono la strega dimensionale Yuko Ichihara ed
esaudisco le
richieste che mi vengono fatte in cambio del giusto pagamento di egual
valore!”
presentandosi ai quattro.
“Da
quello che mi ha appena detto Yuko, è
Crhonos il motivo principale che impedisce alle due entità
primarie di usare i
loro poteri al di fuori di Oblivion. Se avessero superato il 30% dei
loro
poteri, sarebbe intervenuto lui e li avrebbe riportati da dove sono
venuti !”
affiancata da Integra che spiegò una parte del ruolo del
signore del tempo “Io
sono Integra Hellsing, molto lieta!” per poi presentarsi
dando le minime
informazioni.
“Oh!
Ci hanno rubato la scena!” fece Hilda
seccata mentre atterrò a pochi metri di distanza.
“Giustamente
dobbiamo lasciar parlare chi ne sa
di più!” commentò Aoi al suo fianco.
“Spero
abbiate preso appunti, perché non lo
ripeteremo un’altra volta!” seguite da Mina che
rimase impassibile.
“E
Quelle chi
sono?”
Si
chiesero i quattro che non capivano che cosa
c’entrassero quelle tre ragazze.
“Loro
sono i miei famigli: Mina Tepes, un
demone pipistrello, Hilda Hildegarda, un raro tengu bianco e Aoi
Kunieda, un
guerriero bestia modello tigre. Perdonate i loro modi, sono molto
riservate
come me!” ci pensò Lello stesso a presentarle una
volta che scese riassumendo
sembianze umane.
“Padroncino,
state bene?” Mina gli corse
incontro per accertarsi che non avesse ferite.
“Siete
stato formidabile!” si complimentò Hilda
mentre controllava ogni punto del corpo del suo padrone per accertarsi
che non
fosse ferito.
“Non
formidabile, eccezionale!” la corresse Aoi
che faceva altrettanto.
“Sto
bene, tranquille!” le rassicurò il Sun’s
Warrior che sapeva bene quanto fossero apprensive.
“Boss,
dov’è la divina Arella?” gli chiese
Vergil
avvicinandosi a lui.
“Guardate
voi stessi!” gli rispose Lello
indicando col pollice “E’ stato lui a contattare
Crhonos!” facendo capire che
era sopraggiunto qualcun altro.
“T-Ti
dispiacerebbe mettermi giù per favore? Mi
fai sentire in imbarazzo!” fece Arella che era tra le braccia
di qualcuno che
sembrava conoscere.
“Perdonami,
ma non riesco a non desiderare di
tenerti stretta a me, mia amata!” le rispose questo con voce
amorevole.
Arella
era tenuta in braccio da un misterioso
uomo coperto da una lunga tunica nera munita di cappuccio che impediva
di
vedere il suo volto. L’unica cosa che si poteva vedere era
l’alto e atletico
corpo evidenziato dalla tunica e le mani pallide, inoltre si poteva
vedere
parte del viso perfetto e privo di barba, dove risaltavano i denti
bianchissimi
con i canini leggermente più lunghi del normale.
“Divina
Arella, state bene?” la prima a correre
verso la curiosa coppia fu Patty che era molto preoccupata per il
braccio
dell’entità del bene.
“Non
temere, piccola lady, ho già provveduto a
curare la ferita che deturpava il suo bellissimo corpo!” la
rassicurò il
misterioso figuro prestandole attenzione “E così
sareste voi i grandi difensori
di questa dimensione. Mi deludete parecchio se non di più:
avete permesso che
la mia Real venisse ferita. Imperdonabile!” e poi rivolgersi
contrariato a
tutti gli altri.
“Ma
chi si
crede di essere!”
Pensarono
tutti innervositi dai modi dello
sconosciuto.
“Parole
grosse per qualcuno che è rimasto
nascosto per tutto il tempo e che non mostra nemmeno il suo
volto!” gli rispose
Lello mantenendo la calma e guardandolo fisso.
“Un
Signore non si mostra mai troppo presto sul
campo di battaglia!” gli rispose questo senza scomporsi
“Tuttavia, è vero: non
è educato non presentarsi!” ammettendo di aver
mancato quest’accortezza “Per
motivi che non mi attarderò a dire, non posso mostrarvi il
mio volto; per
quanto riguarda il mio nome, potete chiamarmi << Il
Maestro >>
molto lieto!” per poi presentarsi in questo modo.
“Non
hai fatto molto!” commentò il Sun’s
Warrior
incrociando le braccia e mantenendo la calma.
“Non
fraintendere Lello. Non si rivela perché
se si sapesse il nostro legame, si rischierebbe qualcosa di molto
pericoloso!”
gli disse Arella che riuscì a farsi mettere giù
“Lui è un’entità assoluta
come
me solo che ricopre un ruolo diverso: è il guardiano della
dimensione B, detta
Torre di Babele, il luogo in cui sono custoditi i tomi della vita di
tutte le
dimensioni esistenti e dei loro abitanti!” e ci
pensò lei a presentarlo “Lui
veglia sulle vite di tutte le dimensioni sin dalla notte dei tempi:
è il
Maestro dei Mondi!” spiegando meglio il suo ruolo.
“In
pratica, lui ha il controllo sulle nostre
vite, vero?” chiese Lello che credeva di aver capito bene.
“Non
fraintendere, non controllo la vita
altrui: mi assicuro che l’esistenza continui a scorrere senza
eccessive
interruzioni!” chiarì il Maestro mentre tese la
mano destra in avanti e ciò che
restava della Starbust Stream si raccolse davanti a lui “Se
anche una pagina
dei tomi della vita venisse distrutta, ciò che vi
è scritto scomparirebbe per
sempre senza lasciarne alcuna traccia!” spiegando il suo
ruolo mentre la spada
si ricompose divenendo più splendente che mai “Ora
non si spezzerà più!” e
avvicinarla a un incredulo Lello.
“Grazie!”
che la prese in mano “La sento
più leggera e anche più forte.
Incredibile!” e la maneggiò per
misurarne l’equilibrio.
“Non
possiamo fare altro che ringraziarla,
allora!” disse Integra accendendosi uno dei suoi sigari
“Possiamo considerarla
come un nostro alleato?” e porgli questa domanda.
“No,
non potete!” le rispose il misterioso
Maestro spiazzando tutti “A parte un mio personale interesse,
non ho alcun
ruolo o scopo in quello che succede qui. Questa sarà la
prima e ultima volta
che mi vedrete. Siatene lieti signori!” facendo capire che
lui non sarebbe mai
più apparso.
“Però,
ha appena detto di essere venuto qua per
un suo interesse, giusto! Quale sarebbe!” gli chiese Lello
mentre rinfoderò la
sua nuova spada.
“Stai
per vederlo!” gli rispose il Maestro e
presa Arella per una spalla, la portò a se e
iniziò a baciarla
appassionatamente.
“Mhm!”
lasciando l’entità del bene in primis
senza parole che poi iniziò a collaborare.
“Che!”
Lasciando
gli altri senza parole^^.
“Quanto
mi mancavano le tue labbra!” ammise il
Maestro quando si staccò.
“Anf!
N-Non me lo aspettavo!” ammise lei
voltandosi rossa dall’altra parte.
“C-Che
scena!” ammise Patty toccandosi le
guance rosse.
“C-Che
uomo!” pensò Seras tamponandosi il naso
sanguinante.
“Davvero
passionale e romantico!” commentò
Trish con uno dei suoi sorrisi.
“Che
invidia!” mentre Lady invidiava parecchio
Arella^^.
“Wow!”
Mentre
le altre donne non riuscirono a
trattenere quest’esclamazione^^.
“Che
grandissimo bastardo egocentrico!”
Pensarono
all’unisono i maschi con la venuzza
pulsante^^.
“Uhuhuh!
Che c’è Lello, sei geloso?”
Ymir ne approfittò per punzecchiare un po’ il suo
protetto.
“Ma
figurati!” gli rispose il Sun’s Warrior
mentre recuperava il suo sangue
freddo “A parte questo spettacolo fuori luogo, avete
qualcos’altro da fare qui?”
per poi rivolgersi calmo al Maestro.
“Non
ho altro da spartire con voi ragazzini!”
gli rispose questo con calma “Tuttavia, mi avete tutti
mostrato uno spettacolo
niente male: per questo vi ricompenserò fornendovi alcune
informazioni
fondamentali per la vostra avanzata!” ma decise di fare
qualcosa per il gruppo.
“Quali
di preciso!” gli chiese Lello con un certo
fremito nella voce.
“Dei
semplici consigli, magari anche utili per
battere quel gruppetto di stupide lucertole che vi ha messo in
difficoltà ancor
prima di Abhadon!” gli rispose il Maestro che ottenne
l’attenzione di tutti
“Come avete avuto modo di vedere, quel Vorkye è un
avversario
straordinariamente pericoloso e il bello è che non
appartiene al gruppo di
Abhadon. Se volete avere qualche chance di batterlo, dovrete diventare
più
forti: tu, soprattutto, dovresti raggiungere il quarto livello o
addirittura
superarlo!” iniziando a consigliargli su come poter battere
l’attuale tiranno
dei soleani.
“Questo
lo avevo già capito da me, grazie!” gli
rispose Lello stringendo i pugni “Ma ho anche capito che non
sarò io a dargli
la lezione che si merita, bensì Nick!” e sapeva
bene che solo l’altro Sun’s
Warrior poteva fare qualcosa contro di lui.
“Effettivamente,
è così!” annuì il Maestro
sorridendo in modo bastardo “Ora, però, andiamo a
cose più serie. Il vostro
principale problema è Abhadon e i suoi seguaci. Se vorrete
avere la meglio su
di loro, dovrete necessariamente diventare più
forti!” passando poi a un’altra
questione “Per i generali infernali, non ho nulla da dire;
per Abhadon invece
sono necessari due requisiti fondamentali senza i quali non avrete
nessuna
possibilità di vittoria: il gruppo dei Sun’s
Warriors deve essere riunito e
tutti i suoi membri devono aver raggiunto
il quinto livello. Solo così avrete qualche
possibilità di vittoria contro di
lui!” e disse cosa era necessario per poter fronteggiare il
vero nemico.
“A
parole è facile ma non con la pratica!” gli
rispose Lello “Abbiamo visto tutti di che cosa sono capaci le
entità primarie
del bene e del male quando usano il minimo dei loro poteri, figurarsi
quando fanno
sul serio. È un’impresa davvero impossibile da
compiere!” trovava difficile
fare una cosa del genere.
“Tu
da tempo al tempo, poi mi darai ragione!”
gli rispose il Maestro “Riunite il gruppo al completo e
vedrete che non ci sarà
nessuno in grado battervi!” rimarcando questa cosa importante.
“Finora,
nella storia di tutte le dimensioni,
non c’è mai stato nessun gruppo di Sun’s
Warriors che abbia riunito i dieci membri
al completo: ne sono sempre mancati due o tre; inoltre non sappiamo da
dove
iniziare per trovare gli otto membri mancanti, figuriamoci riunirli
tutti!” ma
Lello era fin troppo realistico al riguardo ed espose la situazione.
“Dimmi,
quali sono le condizioni perché si possa
diventare Sun’s Warrior?” gli chiese il guardiano
della dimensione B con voce
calma.
“Non
sono condizioni che si verificano sul
momento ma si manifestano sin dalla nascita o si sviluppano con la
crescita e
non è necessario essere un soleano o un saturniano per
questo!” gli rispose
Lello facendo quest’importante premessa “Colui che
indossa il ciondolo blu,
cioè Nick, manifesta a tutti il suo potere imponendo la sua
volontà senza
timore. Chi indossa il ciondolo nero, ossia io, agisce sempre
nell’ombra celando
il suo vero potere agli altri. Chi indossa il ciondolo rosso
è colui che ogni
volta affronta la morte ed è in grado di risorgere dalle sue
ceneri più forte
di prima. Chi ha il ciondolo verde è colui che sopporta in
silenzio i
sentimenti contrastanti che gli si parano davanti trasformandoli in
forza. Chi
indossa il ciondolo giallo, è portatore di una maledizione
ma che la usa per il
bene. Il portatore del ciondolo ambra è un figlio adottivo
proveniente da
un’altra terra che ha piantato radici e si è fatto
accettare nella nuova. Chi
detiene il ciondolo bianco è colui che ha sempre usato la
luce che ha nel cuore
per proteggere coloro a cui tiene anche se si trova
nell’oscurità più pura. Il
possessore del ciondolo rosso e nero è colui che, per tutta
la vita, è vissuto
nella distruzione ed è stato preda dell’orgoglio
ma che ha saputo guardare
oltre di esso e accettare una nuova vita. Il possessore del ciondolo
indaco,
finora mai apparso, è chi è nato nel male ma
è risuscito a trovare un’ancora di
salvezza verso il ciò che odiava di più. Per
quanto riguarda il ciondolo viola,
personalmente non ho idea di quale sia il requisito: gli scritti che si
sono
tramandati da miliardi di anni non lo specificano con
chiarezza!” e spiegò
dettagliatamente chi erano i Sun’s Warriors e il significato
dei ciondoli che indossavano,
anche se uno gli sfuggiva del tutto.
“L’ultimo
è l’unione di tutti questi requisiti
e allo stesso tempo di nessuno di essi!” ma ci
pensò il Maestro stesso a dargli
la risposta giusta sull’ultimo Sun’s Warrior.
“Tutti
i requisiti e nessuno allo stesso tempo?
Che vuole dire?” chiese Lello confuso.
“Lo
capirai a tempo debito!” lo rassicurò il
Maestro “I vostri futuri compagni sono più vicini
di quanto possiate immaginare
e ve ne accorgerete molto presto!” dicendogli anche questo
“Ancora un ultimo
avviso: state in guardia dai Caduti, i quattro signori capaci di
soppiantare le
entità primarie!” e dare quest’atra
importante informazione.
“I
Caduti? Chi sono?” gli chiese il Sun’s
Warrior preso da un forte batticuore.
“Li
incontrerete prima o poi. Anche se corpo e
anima sono separati, loro vi osservano!” gli rispose il
Maestro ch cominciò ad
alzarsi in volo “Ciò che avevo da dire e da fare,
l’ho fatto. Il resto spetterà
a voi. Addio, non ci rivedremo mai più!” e con
queste parole, sparì nel
nulla.
“Ehi,
non avevamo ancora finito di parlare!”
protestò Lello che non apprezzava lasciare un discorso a
metà.
“Si
vede che non sapeva altro o il suo tempo
era finito!” ipotizzò il capo di Hellsing non
facendoci troppo caso “Oppure ha
dato per scontato che sarebbe stata la divina Arella a continuare il
discorso!”
per poi rivolgere le sue attenzioni sull’entità
del bene.
“Real,
per favore!” le chiese lei con un
sorriso mentre accarezzava la testolina di Patty “Sui Caduti
non c’è molto da
dire: sono altre quattro potenti entità che desiderano
prendere il nostro posto
e dominare su tutte le forme di vita. All’inizio di tutto,
tentarono di
soppiantarci ma furono sconfitti e sigillati dentro degli speciali
cilindri che
Abhadon stesso ha deciso di custodire personalmente. È stata
la prima e unica
volta in cui abbiamo collaborato contro un comune nemico!”
rivelando una parte
del loro antico passato “Tuttavia, sigillammo solo tre di
loro lasciando libere
le anime mentre il quarto di loro ha perso il suo corpo e la sua
autonomia
molto tempo fa!” spiegando che fine hanno fatto.
“In
pratica, avete separato l’anima dal corpo
dei primi tre mentre l’ultimo è riuscito a
scappare prima che ciò potesse
succedere anche se poi è stato fregato lo stesso!”
riassunse Alucard molto
interessato alla cosa “E diteci, chi sono questi
Caduti?” e chiedere ciò che
tutti volevano sapere.
“Nel
corso dei secoli sono stati chiamati in
diversi modi. Due di loro li avete anche conosciuti!” rispose
loto Real facendo
questa premessa “Il primo siete stati voi tre fratelli a
conoscerlo
direttamente: si tratta di Mundus il principe
dell’inferno!” rivelando il nome
del primo puntando i tre figli di Sparda.
“Ma
davvero!” e la cosa fece ghignare di gusto
il Devil Hunter mentre nei suoi occhi si poteva vedere una luce
sinistra.
“E
così è uno di loro!” seguito dal
gemello che
accarezzò la sua katana.
“L-Lui
è uno dei Caduti!” mentre Trish sudò
freddo.
“Io
non l’ho mai affrontato ma ho sentito
parlare di lui!” mentre Nero non lo conosceva proprio.
“Allora
il bastardo è già sistemato. Sia Sparda
che i suoi figli l’hanno già sistemato una
volta!” fece Alucard leggermente
deluso dalla cosa...
“Solo
perché non aveva il suo vero corpo e poi
si trovava in un piano dimensionale che non riusciva a controllare come
voleva!” ma Arella frenò la sua delusione.
“Capisco!”
si limitò a commentare Lello “E per
quanto riguarda l’altro Caduto?” più
interessato a conoscere l’identità del
secondo che avevano incontrato.
“E’
colui che è scappato prima di essere
sigillato, nonché il più pericoloso dei quattro
perché era in possesso di un
oggetto estremamente potente: Chaos il Signore di Tutto e di
Niente!” e altri
non era che il demone interiore di Nick stesso.
“Stiamo
scherzando vero?” e quella rivelazione
fece sudare freddo Aster che non dimenticherà mai che cosa
successe quando fece
la conoscenza del tipo.
“E
così è uno dei famosi Caduti,
interessante!”
commentò Zane divertito “Peccato per lui che il
suo << contenitore
>> sia uno parecchio duro da piegare!” ed era
contento di sapere che il
Sun’s Warrior che li aveva riniti aveva dimostrato di poterlo
tenere a bada.
“Non
fraintendere: Chaos è controllabile solo
perché al momento è privo del suo corpo e della
maggior parte dei poteri di cui
dispone!” lo avvisò Yuko che ne sapeva qualcosa
“Se dovesse liberarsi dalle
catene che lo imprigionano all’anima che lo blocca e
recuperare ciò di cui ha
bisogno, potrebbe diventare l’avversario più
pericoloso di tutti, anche di Abhadon
stesso!” facendo capire che il signore di Tutto e di Niente,
anche se
sigillato, non doveva essere sottovalutato per nessun motivo.
“Eh!
La cosa suona divertente!” commentò
Alucard divertito.
“Puoi
dirlo forte zietto!” e Dante era dello
stesso parere.
“Che
si facciano avanti, li farò a pezzi con la
mia spada!” anche Vergil condivideva il pensiero dei due.
“Eh!”
mentre Nero si limitò a sorridere.
“Maschi,
pensano sempre con i pugni invece che
con la testa!” fece Lady delusa.
“Ecco
perché ci siamo noi a tenerli a bada!” le
fece notare Trish.
“Interessante!”
commentarono insieme Itachi e
Zane.
“Quanta
pazienza!” esclamò Aster sconsolato.
“Non
te la prendere, lo sai come sono fatti!”
se la rise Kisame.
“Ma
loro che vogliono!” commentò Seras.
“Cercano
solo grane!” disse Hilda sicura.
“Hanno
bisogno di una ripassata!” commentò Aoi
impugnando la sua spada di legno.
“Non
prima di aver sentito le parole del
padroncino!” le riprese Mina “E poi abbiamo un
importante ospite che non
possiamo assolutamente ignorare!” per poi concentrare le sue
attenzioni su
Arella.
“Perdoni
la mia insistenza, divina Real: può
dirmi chi sono gli altri Caduti?” intanto il Sun’s
Warrior Nero pose un’altra
domanda all’entità del bene.
“Mi
dispiace, ma è meglio che per il momento vi
concentriate su altre questioni più imminenti!” ma
questa decise di non
rivelare altro per il momento “Hai la mia parola che un
giorno continueremo il
discorso. Ora devo andare!” decidendo di tornare a Oblivion.
“Deve
proprio andare via?”e la cosa rese Patty
molto triste. Il calore che sentiva la stava facendo sentire bene.
“Sì,
devo piccolina!” le rispose Real
accarezzandole dolcemente la testolina “Ma non temere, ci
rivedremo presto. Per
allora, diventa più forte per le persone a cui tieni. Me lo
prometti?”
chiedendole di farle questa promessa.
“Sì,
lo prometto!” che la piccola non esitò a
fare.
“Brava!”
facendo sorridere Arella che si librò
in volo “Anche se da lontano, io veglierò sempre
su tutti voi. Buona fortuna
giovani eroi!” e dopo che fu avvolta da una candida luce,
sparì.
“E’
andata!” pensò Lello chiudendo gli occhi
per un momento.
“Boss,
state bene?” gli chiese Vergil che gli
si era avvicinato.
“Sì,
non preoccuparti!” lo rassicurò il Sun’s
Warrior mentre e si voltò “Yuko, i preparativi per
l’incantesimo sono
ultimati?” per poi rivolgersi alla strega dimensionale.
“Certamente!”
che dette esito positivo “C’è solo
una cosa che manca: il pagamento di egual valore!” per poi
voltarsi verso i
quattro estranei.
“Egual
valore?” chiese Zane confuso.
“Che
cosa vuole dire?” seguito da Itachi.
“E
poi che incantesimo vuole lanciare?” e da
Aster ancora più confuso.
“E
noi che cosa c’entriamo?” mentre
l’Hoshigaki
non capiva il loro ruolo.
“Avete
tutti visto di che cosa sono capaci i
soleani al servizio di Vorkye vero? In questo momento, nessuno di noi
è in
grado di affrontarli. Per questo motivo ho preparato uno speciale
incantesimo
che separerà il Sole dalla Terra, impedendone altri
contatti!” e l’Ichihara
iniziò a spiegare loro che cosa aveva fatto mentre i suoi
compagni stavano
combattendo “Tuttavia, per attivare
quest’incantesimo è necessario un prezzo
equivalente e solo voi quattro potete fornirlo!” spiegando il
ruolo dei
quattro.
“Capisco!”
fece Zane “Però perché proprio
noi?”
ma volle sapere il motivo per cui dovevano essere loro a fare questo
pagamento
qualunque esso fosse.
“Le
ragioni sono tante e dubito vogliate
sentirle tutte!” gli rispose la strega dimensionale sviando
il discorso.
“Ci
dica la più importante allora!” insistette
Itachi che voleva avere almeno una minima risposta.
“Siete
i primi che hanno davvero iniziato a
combattere per salvare questo pianeta e questo comporta la
responsabilità di
proteggerlo dando qualcosa in cambio!” che la strega
dimensionale non esitò a
dare.
“Suona
più come un obbligo che come motivo!”
commentò Kisame che non aveva molto apprezzato quella
risposta.
“Pensatela
come volete, ma l’ultima parola
spetta a voi!” gli rispose Yuko.
“E
di preciso, che cosa dovremmo dare in cambio
e poi quali sono i rischi?” mentre Aster volle sapere le
conseguenze della loro
scelta.
“Questa
è una giusta domanda!” commentò Yuko
con un sorriso “Voi non correrete alcun rischio ma
l’incantesimo, una volta
lanciato, comporterà dei limiti. Il primo limite
è il tempo: non resterà attivo
per sempre; durerà per circa tre anni e quattro mesi. Il
secondo limite è il
contenimento: può resistere a una grande quantità
di energia ma non a quella
illimitata dell’universo. In altre parole, fino a quando
l’incantesimo non si
sarà dissolto, chi ne è in grado non
dovrà attivare il potere dell’universo per
nessun motivo!” ed espose i limiti di
quest’incantesimo.
“Peccato,
però, che quel Vorkye sia in grado di
usarlo!” le fece notare Patty entrando nel discorso.
“Non
lo userà mai se non sarà costretto.
L’attivazione e l’utilizzo di quel potere comporta
sempre un rischio!” le
rispose Yuko facendo capire che aveva già considerato il
caso del tiranno.
“Speriamo
che sia così!” disse Lello entrando
nel discorso “Allora, che cosa decidete: il destino di questo
pianeta è nelle
vostre mani!” per poi rivolgersi ai quattro.
“Non
prima di sapere che cosa dobbiamo dare
come pagamento!” ma Aster aveva chiesto anche
dell’altro e non aveva ricevuto
nessuna risposta.
“Ciò
che dovete dare è un oggetto col quale
avete un particolare legame: sarà fondamentale per
permettere la riuscita
dell’incantesimo!” gli rispose la strega
dimensionale “So che potreste soffrire
per questo, ma credetemi quando vi dico che ne varrà la
pena!” comprendendo
perfettamente che cosa avrebbe comportato fare una cosa simile.
“Se
è per il bene di questo pianeta, posso
anche accettare di separarmi dal mio deck!” e Zane fu
disposto a dare quello
che riteneva più prezioso.
“Non
è il tuo deck quello che serve e nemmeno
il legame con tuo fratello. Ciò che devi dare è
lo scudo che ti ha donato lord
Yaphisan!” ma l’Ichihara gli fece intendere che il
pagamento era un altro.
“Lo
scudo? Allora va bene!” e il Truesdale,
dopo un iniziale titubanza, accettò di cedere
quell’oggetto che fu illuminato
da una bolla magica e levitò verso la strega.
“Ti
ringrazio. In cambio avrai quest’oggetto
che in futuro sarà fondamentale!” che a sorpresa
tirò fuori qualcos’altro.
“E
questo che cos’è?” lasciando Zane molto
confuso.
Nelle
sue mani era apparso un lungo bastone
bianco dalla punta incavata. Su di esso erano intagliati antichi
simboli di una
civiltà perduta.
“Quello
che stai tenendo in mano è lo scettro
di luce, una delle cinque armi di luce. Fanne buon uso!” e la
strega gli dette
subito una risposta.
“Una
delle cinque armi di luce. È simile alle
armi di Naruto e di Jaden. Perfetto!” e la cosa piacque
parecchio al Truesdale
maggiore che fissò il suo rivale con un ghigno di sfida.
“Che
c’è Truesdale, pensi di essere diventato
più forte? T’informo che anch’io
dispongo di un’arma di luce. Ti presento
l’ascia di luce!” che col medesimo ghigno
sfoderò la sua arma che subito iniziò
a brillare.
“Bene,
bene. Così ci sarà più
gusto!” commentò
Zane mentre la punta della sua nuova arma
s’illuminò e ne uscì una lunga frusta
fatta interamente di luce.
“Si
vede che ha già iniziato a interagire con
la sua arma!” sorrise la strega soddisfatta.
“Si
può sapere perché gli hai dato
quest’arma?
Qual è la sua utilità?” le chiese
Integra che non capiva perché gliel’avesse
data.
“In
futuro sarà necessario riunire tutte le
cinque armi in un solo luogo. Sarà fondamentale!”
le rispose la strega “Itachi,
il prossimo sei tu!” per poi rivolgersi all’Uchiha.
“Certo,
non ci sono problemi!” che accettò di
dare il suo pagamento “Che cosa devo dare?”
concentrando tutte le sue
attenzioni sulla strega.
“Il
medaglione che ti ha regalato Kaeleena. È
questo il pagamento che devi darmi!” che non lo fece
aspettare.
“Cosa!”
ma la risposta fece sussultare il cuore
del moro “Non è possibile cambiare?” che
avrebbe preferito rinunciare ad altro
ma non a quell’oggetto che significava molto per lui.
“Mi
dispiace, ma non c’è altro oggetto che
possa sostituirlo!” ma la risposta della strega fu negativa.
“Allora
va bene!”sapendo che così avrebbe per
sempre perso la possibilità di rivedere la donna che amava,
Itachi decise di cedere
quel monile cui teneva più del suo stesso orgoglio e
tiratolo fuori, lasciò che
fosse avvolto da una bolla magica e si avvicinasse alla strega.
“So
che è stata una scelta molto dolorosa ma in
cambio avrai un mio regalo!” e anche questa volta Yuko decise
di premiare quel
pagamento dando qualcos’altro in cambio “Questo
è per te!” dal suo abito si
staccò una farfalla che entrò nel corpo del
ragazzo “Quando comprenderai chi
sei davvero e lo accetterai, desidera qualsiasi cosa tu voglia ed essa
si
esaudirà!” che consisteva in un desiderio.
“Che
cosa vuol dire?” chiese Itachi che non
aveva compreso le parole della strega.
“Lo
capirai quando sarà il momento!” che non
gli dette una risposta precisa “Kisame Hoshigaki, ora tocca a
te!” per poi
rivolgersi allo spadaccino della nebbia.
“A
parte la mia spada, non credo di avere
qualcosa cui tenga davvero!” che indicò
l’unico oggetto che riteneva importante
e che difficilmente avrebbe potuto sostituire.
“Non
è così. Ciò che devi dare è
il primo
ricordo felice della tua vita!” ma Yuko gli dette esito
negativo facendogli
capire che c’era qualcosa di ancora più prezioso
che poteva dare.
“Quello!”
e nel sapere il pagamento, lo
spadaccino fu preso da un tremito “Ma così
facendo, sarò un uomo completamente
vuoto!” sapendo che era forse quello che lo manteneva per
davvero umano.
“Non
è vero. Anche se ora non te ne rendi
conto, hai molti altri ricordi felici!” lo
rassicurò Yuko “Sarà una forzatura
ma farò in modo che quel ricordo non si perda e, quando
l’incantesimo si
scioglierà, esso torni da te!” e per lui avrebbe
fatto un’eccezione.
“Allora
va bene!” lo spadaccino altro non disse
mentre vide una bolla uscire dal suo petto e dirigersi verso la strega
“Addio!”
pensò tra se chiudendo gli
occhi.
“A
questo punto, resto io!” commentò Aster
rivolto alla strega “Che cosa devo darti?” e volle
andare subito al punto.
“Il
tuo pagamento è la carta Eroe del Destino
Angelo Oscuro!” e la strega non lo fece aspettare.
“Q-Quella?”
e nel sapere qual era il prezzo, il
ragazzo dai capelli d’argento ebbe un tuffo al cuore: quella
carta, anche se
apparentemente debole, era l’ultimo regalo fattogli dal
padre, per questo ci
teneva in modo particolare.
“So
bene che così ti privo di qualcosa di
prezioso e credimi quando ti dico che la cosa mi rattrista molto, ma
non c’è
altra scelta!” capendo perfettamente come si sentiva, Yuko
gli mise una mano
sulla guancia rivolgendogli quelle parole.
“Non
serve che aggiunga altro!” rispose il
ragazzo prendendo la carta in questione e, dopo averla guardata per
l’ultima
volta, la consegnò alla strega “E’ vero,
è l’ultimo regalo di mio padre, ma ne
ho altri che conserverò per tutta la vita!”
consolandosi con questo.
“Più
questo!” gli disse l’Ichihara poggiandogli
l’indice sulla fronte “Prima di prendere sonno,
pensa a lui con tutto il cuore
e lo vedrai nei tuoi sogni!” facendogli un piccolo regalo
onirico.
“Vuole
forse dire che…” Aster non riuscì a
credere a quello che gli era stato detto ma gli bastò un
sorriso della mora per
capire quello che aveva fatto per lui “Grazie!”
altro non disse.
“Bene,
il pagamento è stato effettuato. Tutto è
pronto!”ora che aveva ottenuto il giusto prezzo, Yuko era
pronta a compiere
l’incantesimo.
La
strega dimensionale fece alcuni passi
indietro e diresse i quattro pagamenti in corrispondenza dei punti
cardinali
mentre lei si mise al centro con in mano un ciondolo da cui pendeva una
gemma viola
che brillava di luce propria.
“Ma
quello...” e nel notarlo, Lello fu preso da
un fremito.
“Sì,
l’amuleto del Sun’s Warrior viola sarà
il
tramite di quest’incantesimo e, un giorno, la via che
porterà alla salvezza di
questo mondo!” gli rispose la mora mentre alzò il
ciondolo verso il cielo.
FLASH!
Una
colonna di luce di un intenso viola partì
verso l’alto mentre le quattro bolle magiche
s’innalzarono lentamente.
“Boss
è sicuro di volerla far continuare?”
avendo notato l’espressione del suo capo, Vergil gli fece
questa domanda.
“Vorrei
interrompere tutto, ma mi rendo conto
che in questo modo condannerei questo mondo!” gli rispose il
Sun’s Warrior
chiudendo gli occhi “Ma se quello che ha detto è
vero, è un passaggio
necessario per capire chi sia questo nostro misterioso
compagno!” riaprendoli e
sperando che quello che stava per succedere, in futuro li avrebbe
aiutati.
“Sarà
una terribile ubriacona e fumatrice
incallita ma non ha mai sbagliato. Possiamo fidarci!”
commentò Integra tirando
una boccata al suo sigaro ormai certa di potersi fidare di lei.
Fu
questione di pochi istanti: così com’era
apparsa, la colonna di luce sparì e, insieme a essa, anche i
quattro oggetti e
il ciondolo. L’incantesimo era riuscito.
“E’
fatta?” chiese Alucard che voleva essere
sicuro della riuscita del sortilegio.
“Sì,
l’incantesimo è riuscito con successo!”
gli rispose la strega dimensionale “Per il momento siamo al
sicuro ma non
dimenticate quello che ho detto prima di attivarlo!”
raccomandandosi di
rispettare le condizioni necessarie per mantenerlo attivo fino allo
scadere
dell’ora X.
“Scusate.
In che cosa consiste esattamente
quest’incantesimo?” non avendo capito che cosa
aveva fatto la mora e non
capendo un acca di magia, Kisame lo volle almeno sapere.
“In
parole povere, è un vaso canopo gigante!”
gli rispose la strega “Cioè un contenitore magico
che non può essere distrutto
dall’interno ma solo dall’esterno!”
spiegando meglio che cosa aveva fatto
“Inoltre allontanerà dalla mente dei soleani il
desiderio di provare ad
allontanarsi dal loro mondo. Tutto questo, a condizione che non venga
scatenato
il potere dell’universo né da dentro né
da fuori questo contenitore o sarà
stato tutto inutile!” raccomandandosi nuovamente su quello
che era necessario
fare per mantenerlo attivo.
“Va
bene, ora possiamo andare!” ora che tutto
era finito, Lello decise di ritirarsi con i suoi compagni ma…
“Un
momento!” fu richiamato da Zane che aveva
qualcosa da dirgli “Tu sei un Sun’s Warrior vero?
Allora perché non ti unisci a
noi? Combattiamo dalla stessa parte no!” e gli fece questa
domanda.
“Il
mio modo di agire è diverso da quello di
Nick!” gli rispose il Sun’s Warrior Nero fissando
sia lui sia gli altri tre con
occhi freddi “Per il vostro bene, vi consiglio di tenere la
bocca chiusa. Sarò
io a rivelarmi al momento giusto!” e dare loro
quest’avvertimento.
“Io
avrei un’idea migliore, se me lo
permettete!” facendosi avanti Itachi aveva qualcosa da
proporre “Fateci entrare
nel vostro gruppo. Aster e Zane sono membri ufficiali del gruppo dei
Sun’s
Knights e possono tenere d’occhio i compagni che possono
usare il potere
dell’universo e, all’occorrenza, avvertirvi di un
possibile pericolo. Io sono
un Sun’s Knight, è vero, ma non ho intenzione di
unirmi effettivamente al loro
gruppo anche perché sono un ricercato. Tuttavia, sia io che
Kisame possiamo
fare la nostra parte tenendo d’occhio Alba e avvertirvi sulle
decisioni che vi
riguardano svolgendo così il lavoro sporco!”
esponendo la sua proposta che
sembrava assai vantaggiosa.
“E’
una forzatura, ma dopo quello che abbiamo
passato qui, direi che si può fare!” per lo
spadaccino della nebbia era
fattibile.
“Tsk!
Detesto doverlo ammettere, ma è una buona
idea!” fece Zane storcendo le labbra.
“Beh,
lo facciamo per una buona causa!” gli
fece notare Aster “Anche se nemmeno
a me
piace fare il doppio gioco!” ma in cuor suo non ne
era molto contento.
“Avete
sentito quello che ha detto il Boss!” ma
Vergil non era d’accordo mentre estrasse la sua katana
puntandola verso i
quattro “Ci avrete anche dato una mano, ma il vostro aiuto
non ci serve.
Fareste meglio… Boss!” ma venne interrotto dallo
stesso Sun’s Warrior che
avanzò verso di loro.
“Lascia
che sia io a decidere Vergil!” gli
disse Lello “La tua proposta è alquanto
interessante Itachi Uchiha, me
l’aspettavo!” facendo capire che aveva previsto una
simile proposta.
“Se
lo aspettava? Vuol dire che aveva già preso
in considerazione l’idea di arruolarci?” gli chiese
il moro mentre sudava
freddo “I suoi occhi sono
più inquietanti
dei miei!” per quanto si sforzasse, non riusciva a
capire che cosa pensasse
e lo sguardo gelido del Sun’s Warrior lo faceva sentire come
un pulcino
impaurito.
“Sono
uno che studia accuratamente la
situazione e ho sempre qualche piano di riserva!” gli rispose
Lello con un
sorriso freddo “Come ho detto, mi aspettavo questa proposta e
credo valga la
pena prenderla in considerazione. Ma la mia decisione sarà
influenzata dal suo
giudizio. Che cosa ne pensi Vincent!”e si rivolse a qualcuno
d’ignoto mentre….
BLUB!
La
sua ombra presa da vita propria, si alzò
verso l’alto fino ad assumere sembianze umane.
Si
presentava come un alto uomo dalla
carnagione pallida come la luna. Il serioso e perfetto viso era privo
di barba
e messo in maggiore risalto dagli occhi scarlatti come il sangue mentre
i lunghi
e indomabili capelli neri erano tenuti fermi da una fascia rossa sulla
fronte.
Il fisico perfetto era coperto da una tuta nera; indossava inoltre un
lungo
giubbotto rosso leggermente bucherellato
all’estremità che sembrava muoversi per
fatti propri in questo modo era possibile notare la grande pistola e
tre canne
sul lato destro del busto e un guanto artigliato che proteggeva la mano
sinistra
del moro. Indossava poi un lungo pantalone di pelle nera tenuto fermo
da una
cintura dello stesso colore; ai piedi calzava degli stivali militari.
All’apparenza non sembrava minaccioso ma la sua presenza
incuteva una strana e
primordiale paura.
“Che cosa
sta succedendo?” pensò
l’Uchiha pervaso dai brividi.
“Chi è
quello e perché mi sento terrorizzato da lui?”
anche Kisame non si sentiva
a suo agio e percepiva ogni singolo muscolo del suo corpo tremare come
una
foglia.
“Sento i
brividi ma è qualcosa che posso sopportare!”
Zane sentiva freddo ma era una
cosa lieve.
“Emana
una strana sensazione ma non mi sembra pericoloso!”
mentre Aster non
percepiva nulla di particolare.
“Buongiorno
ragazzi, mi chiamo Vincent
Valentine: sono un guerriero ombra, la guardia personale del signorino
Lello!”
si presentò il moro facendo un leggero inchino.
“P-Piacere!”
Dissero
i quattro rispondendo al suo saluto.
“Tu
che cosa dici Vincent. Li ritieni
affidabili?” gli chiese il Sun’s Warrior mentre
osservava i quattro con la coda
dell’occhio.
“Ho
visto come hanno combattuto e il loro
spirito. È vero, due di loro sono criminali e hanno un
passato macchiato di
sangue ma posso dire che sono affidabili: non tenteranno di attaccarci
alle
spalle. Gli altri due ragazzi sono puliti e, a modo loro, sinceri.
Possiamo
fidarci di loro!” e la risposta del guerriero ombra si
rivelò positiva.
“Mi
basta!” disse Lello soddisfatto
“Complimenti! Siete ufficialmente arruolati!” per
poi rivolgersi ai quattro.
“Beh,
ci voleva tanto a dire sì!” fece Kisame
ancora preso dai brividi.
“La
cosa ci rallegra!” ammise Itachi
“C’è una
cosa che però vorrei sapere: perché ci sentiamo
così?” ma volle sapere il
motivo della loro inspiegabile agitazione.
“E’
il potere dei guerrieri ombra: loro
perseguitano coloro che si sono macchiati del sangue di innocenti.
Finché
avrete vita e lui sarà presente, dovrete convivere con la
straziante sensazione
delle vite che avete tolto!” il Sun’s Warrior non
ci vide nulla di male a
spiegarglielo “Adesso allungate il braccio destro!”
per poi estrarre una stecca
di legno dalla giacca e fare questa richiesta ai quattro.
“Che
cosa intende farci?” gli chiese Zane che
osservava dubbioso quel pezzo di legno.
“Nulla
di cui dobbiate preoccuparvi: solo un
semplice sigillo magico!” gli rispose Lello che con la punta
della stecca
sfiorò l’avambraccio dei quattro.
“E
questi che roba sono!” chiese Aster vedendo
che sul punto toccato stavano comparendo delle strane linee.
Sugli
avambracci dei quattro erano apparsi
degli strani tatuaggi consistenti in tre linee di diversi colori:
verde, rosso
e nero.
“E’
un tatuaggio magico ragazzi miei!” li
informò Yuko avvicinandosi insieme agli altri e scoprendo il
braccio destro
“Come potete vedere ce l’abbiamo tutti
quanti” rivelando lo stesso tatuaggio “Ogni
linea ha una sua funzionalità: la verde è un
richiamo per una riunione dei
membri del gruppo; la rossa è un S.O.S. che farà
correre i membri presenti in
vostro aiuto; la nera è pericolo assoluto, cioè
che sta per verificarsi una
catastrofe senza precedenti, in quel caso basterà toccare
questa linea per teletrasportare
il gruppo al gran completo per evitare
l’inevitabile!” per poi spiegare il
significato di ogni linea colorata.
“In
altre parole, la linea nera deve essere
usata solo di fronte a un nemico quasi impossibile da battere da solo
giusto?”
chiese Itachi sicuro che la risposta era positiva.
“Sei
sveglio ragazzino, complimenti!” se la
rise Dante avvicinandosi insieme agli altri.
“Sei
voluto entrare? Adesso ne pagherai le
conseguenze!” mentre Vergil si rivelò molto
comprensivo.
“Bah,
almeno ho qualche coetaneo con cui
scambiare due parole!” fece Nero con un sorriso bastardo.
“Carne
fresca! Non potevo chiedere di meglio!”
se la rise Alucard che adorava avere compagnia durante i suoi massacri.
“Non
fatevi troppe illusioni ragazzi, non sono
disponibile per appuntamenti!” chiarì subito Lady
che era sicura che uno dei
quattro ci avrebbe provato con lei.
“Due
sono impegnati, te ne rimangono altri due
da scegliere!” le fece notare Trish con uno dei suoi sorrisi.
“Non
credo di essere così disperata da cercare
un ragazzo al momento!” mentre Seras se ne tirò
subito fuori.
“Sorellona,
credo stessero scherzando!”
l’avvisò Patty che aveva notato un certo sarcasmo.
“Non
me n’ero accorta!” ammise la biondina
più
grande con una tipica faccia da Dobe^^.
“Quanta
pazienza con voi!” sospirò Integra
mettendosi una mano sulla faccia.
“Che
gruppo squallido!” commentò Hilda
disgustata da simili commenti.
“Sono
molto variopinti!” mentre Aoi la pensava
diversamente.
“Tra
rifiuti ci s’intende sempre no?” la
punzecchiò la biondina con un ghigno bastardo.
“Meglio
rifiuti che schifo totale come te!” le
rispose la blu col medesimo ghigno.
“Finitela
voi due!” ma bastò un’occhiataccia di
Mina per bloccare le due litiganti.
“C’è
per caso qualche altro membro che dovremo
conoscere?” chiese Zane preso da questo dubbio.
“Al
momento no!” gli rispose Lello che sembrava
avere molte frecce al suo arco “Siete ufficialmente dentro il
mio gruppo Shadow
Claw, per cui vi invito a rispettare tre semplici regole: non rivelare
a
nessuno della nostra esistenza fino a mio ordine, non nascondere mai
nulla ai
propri compagni e mai agire di propria iniziativa. Infrangete una sola
regola e
siete fuori!” e fece capire ai quattro come funzionava la
baracca.
“Ricevuto
capo!” fece Kisame che non aveva la
benché minima intenzione di tirarsi fuori.
“Va
bene!” stessa cosa face il Phoenix.
“Nessun
problema!” rispose Itachi.
“D’accordo!”
seguito da Zane “E ora che cosa
dobbiamo fare?” per poi chiedere qual’era il
programma.
“Al
momento, la nostra priorità è far tornare
Nick e i Sun’s Knights in questa dimensione. Se non sbaglio,
voi due
parteciperete attivamente a quest’operazione. Fate quello che
dovete!” il Sun’s
Warrior Nero non fece aspettare una risposta a lui e Aster
“Voi due, invece,
andrete in quest’area. Assicuratevi che ciò che
contiene rimanga intatto fino
all’arrivo della squadra di ricerca!” poi rivolse
le sue attenzioni su Itachi e
Kisame dando loro un GPS che indicava un luogo ben preciso.
“Che
cosa c’è in quel posto?” chiese
l’Uchiha
maggiore prendendo l’apparecchio.
“Ciò
che serve per riportare i ragazzi a casa!”
gli rispose Lello “Per il momento, non
c’è altro da dire. Sarò io stesso a
comunicarvi il luogo in cui ci incontreremo. Ora potete
andare!” per poi
congedare il gruppo.
“Mi
permetta un’altra domanda! Quando deciderà
di rivelarsi?” ma prima Aster gli volle chiedere per quanto
tempo avrebbero
dovuto tenere la bocca chiusa col resto dei compagni.
“Quando
ci saranno pesci molto grossi!” gli
rispose il Sun’s Warrior per poi aprire un portale ed
entrarvi seguito da
Vergil e dai suoi tre famigli.
“Ci
vediamo presto ragazzi!” li salutò Dante
che seguì il suo capo e il resto dei compagni.
“A
presto ragazzini!” altrettanto fece Alucard
che chiuse la fila del variopinto gruppo e poi il portale si chiuse.
“Ci
siamo messi in un bel casino eh?” ammise
Aster massaggiandosi la testa.
“Ed
io che credevo che la mia vita fosse abbastanza
movimentata!” se la rise Kisame facendo stridere i denti
aguzzi.
“Casini
o no, ormai siamo in barca e non ci
resta che remare!” disse Itachi accendendo il GPS.
“Sono
d’accordo!” concordò Zane “Non
abbiamo
tempo da perdere. Ora c’è da lavorare!”
e fece notare ai tre che avevano da
fare “Ci vediamo presto Uchiha. La prossima volta ti faccio
nero!” e lanciare
questa frecciatina al suo rivale.
“Non
se sarò io a farlo!” gli rispose Itachi
con sguardo di sfida.
“Andiamo!”
disse il Phoenix che preferì non
aggiungere nulla e partì in volo verso sud.
“Ci
si vede!” seguito dal Truesdale maggiore.
“Andiamo
anche noi!” consigliò l’Hoshigaki al
partner.
“Sì!”
concordò l’Uchiha maggiore e volò
insieme
allo spadaccino verso ovest.
Passarono
alcuni istanti poi Zetsu decise di
uscire allo scoperto.
“Shadow
Claw eh?” fece la parte bianca
interessata da quello che aveva appena sentito.
“E
Itachi e Kisame hanno deciso di tradirci!” e la
cosa non piaceva alla parte
nera “Inoltre, ci sono molte altre
informazioni interessanti: i soleani, le entità primarie, il
Maestro e questi
Sun’s Warriors!” ed elencare quello che
avevano appena scoperto.
“Ma
non abbiamo ancora informazioni
sufficienti!” gli fece notare la parte bianca.
“E’
vero, ma sappiamo che sono tutti ostacoli ai nostri piani. Andiamo
subito a
comunicarlo al leader!” concordò la
parte nera ma avrebbero riferito quello
che avevano scoperto.
“Ottima
idea!” concordò quella bianca.
FLASH!
“Spiacente
signori! I non addetti ai lavori non
devono sapere nulla!” ma prima che potessero andare, apparve
Yuko in persona
che tese una mano in avanti e recitò velocemente una formula
magica e poi, così
com’era apparsa, sparì nel nulla.
“Ehi!
Che ci facciamo qui?” si chiese la parte
bianca confusa.
“Non ne
ho idea!” gli rispose la nera completamente
spaesata.
“Forse
stavamo seguendo qualcuno!” ipotizzò la
parte bianca.
“Non
credo. Non siamo i tipi da perdere le tracce di qualcuno!”
gli rispose la
nera “Meglio tornare alla base e non
farne parola con nessuno!” di sicuro non voleva
essere preso in giro a vita
dai suoi sottoposti.
“Vero!”
concordò la parte bianca e poi
s’immerse nel sottosuolo.
INTANTO
PER I CORRIODI DÌ OBLIVION!
“Wow!
Hai visto sorellona?” fece Lucyferia
estasiata dalle immagini riflesse nella sfera magica della collega.
“Davvero
una bella battaglia e i bonazzi non erano
da meno!” commentò Lady con la bava alla bocca per
i tanti bei maschi che aveva
visto.
“Sentiamo
chi ti ha compito di più?” le chiese
la sua cara sorellina molto curiosa.
“I
due bei ragazzi tenebrosi con gli occhi che
cambiano colore e quel gelido biondino!” e questa non si
negò puntando il dito
su Itachi, Zane e Lello.
“Ottimo
gusto. Anch’io avevo puntato il
biondino e quelli con i capelli bianchi!” mentre
l’altra disse i suoi, cioè i
tre fratelli e lo stesso Sun’s Warrior.
“Però,
a parte il grande puffo, neanche gli
altri sono da buttare!” le fece notare la mora che non poteva
di certo mettere
gli altri in secondo piano.
“Vero!
Quell’Alucard, poi, è una macchina da
guerra. Chissà com’è messo
altrove!” si chiese la rosa con occhi da scolaretta
innamorata.
“Che
sogno proibito!” concordò Lady
immaginandosi in mezzo a tutti loro.
“Voi
due siete delle pazze!” le riprese
Raptomort col tic nervoso “Soprattutto se vi prendete una
sbandata per lui!” indicando
il Sun’s Warrior in questione.
“Perché
Rap, lo conosci?” gli chiese Lady molto
curiosa.
“Eccome!
È il figlio di quel dannato di
Leonhearth Leone Nero, il re di Saturno nonché un membro dei
Sun’s Warriors che
per giunta ha osato ferire il sommo Abhadon. Dopo un simile affronto
non vivrà
a lungo!” le rispose lo stregone schiavizzato mostrando tutto
il suo disprezzo
verso il biondo.
“Kukuku!
Allora vale la pena fare al più presto
la sua conoscenza!” se la rise Lucyferia
“Così, tra un colpo e l’altro, gli
chiederemo qualche curiosità su di te!” e al solo
pensarlo brillò di luce
propria^^.
“E
non dimentichiamoci qualche proposta
indecente!” continuò Lady sognante^^.
“Smettetela
di dire scemenze mocciose! Se mai
ve lo troverete davanti, dovrete ucciderlo e basta!” le
riprese lo stregone.
KAPOMX2!
Ricevendo
un doppio pugno in faccia come
punizione^^.
“Zitto
e non interrompere i nostri pensieri
sconci!” lo riprese Lucyferia.
“Se
vorremo provarci con lui o ucciderlo saremo
noi a deciderlo!” seguita da Lady “E poi
è anche un Dragon Slayer come me. Sono
sicura che avrà la foga di un vero drago!” e al
solo pensiero andò in brodo di
giuggiole^^.
“Che
sogno proibito!” fece Lucyferia che la
pensava allo stesso modo.
“Voi
siete pazze!” disse Rap mentre vedeva le
stelle.
“Sai
sorellina, mi è passata la voglia di
andare a trovare i membri della decima. Andiamo da me a rilassarci un
po’!” poi
la mora fu presa da questa bella idea che propose subito alla rosa.
“Ci
sto. Di sicuro avremo di nuovo sbagliato
corridoio!” che fu d’accordo con lei “E
poi dobbiamo pensare a qualcosa per
tirare su il sommo Abhadon: dopo la batosta presa e la strigliata del
vecchio
sarà di sicuro giù di morale!” e anche
preoccupata per il loro capo.
“Vero!
Ci vuole un’idea davvero diabolica!”
concordò Lady che cominciò a spremersi le meningi.
“Il
sommo Abhadon sa come riprendersi da solo.
Non vuole di certo essere consolato!” le riprese Raptomort
rimettendosi in
piedi.
“E
che ne dici se ci facciamo servire un po’ di
tè con pasticcini mentre torturiamo un po’ Rap
facendogli ingoiare tanta buona
cioccolata?” propose Lucyferia ignorando completamente lo
stregone.
“Eh!”
che nel sentire la parola cioccolata fu
preso a un brivido: detestava quella roba più di qualunque
altra cosa.
“Certo
e poi lo gettiamo in una vasca di latte
così ci viene qualche idea!” continuò
Lady con quest’altra bella idea.
“N-No!”
mentre il latte faceva venire il
prurito al povero stregone^^.
“Che
bellissima idea!” approvò la rosa.
“E
allora andiamo!” disse Lady prendendo la
catena che legava il povero stregone che…
“QUALCUNO
MI’ AIUTI!” si aggrappò con tutte le
sue forze al pavimento ma alla fine fu trascinato di forza verso gli
alloggi
della sua ingrata allieva^^.
“Dunque
c’è un altro Sun’s Warrior!”
commentò
qualcuno facendosi avanti dopo che il corridoio fu vuoto “Non
potevo desiderare
di meglio!” sorrise questo mentre le fiamme delle torce
illuminarono la gemma
che aveva incastonata sul petto.
Colui
che aveva parlato era nientemeno che il
decimo generale infernale Hades. Era un alto moro dagli occhi azzurri
simili a
specchi. Il corpo statutario era coperto da una lunga tunica color
tenebra che
gli scendeva fino ai piedi e leggermente aperta sul petto in modo da
mostrare
la gemma viola scuro incastonata tra i pettorali.
“Nick
e Lello, i Sun’s Knights e Shadow Claw.
Informazioni molto utili!” commentò il terribile
dio dell’oltretomba per poi
voltarsi e tornare sui suoi passi “Vale la pena aspettare un
po’. Così li avrò
tutti freschi e pronti per essere distrutti. Ne approfitterò
per chiedere a
Raptomort qualche altra informazione!” e con questi propositi
s’incamminò per i
corridoi della sua oscura armata.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO.
Il
gruppo dei Sun’s Knights, tramite la
centrale elettrica, viene a sapere come poter scappare dalla dimensione
satellite e si mobilita subito per preparare tutto.
Ma
la misteriosa creatura farà di tutto per
ostacolarli e, alla fine, rivelerà il suo vero volto.
Questo
e altro nel prossimo capitolo.
L’Anima
del Drago è una mia idea originale.
Il Maestro è un personaggio gentilmente prestatomi dal mio
amico Alextintura. E' la prima e unnica volta che comparirà
nelle mie fic .
Questo
è l’aspetto di Arella in forma umana.
http://media.animevice.com/uploads/0/6164/156644-monad2_proxy.jpg
Questo
invece è quello di Abhadon.
http://1.bp.blogspot.com/-gosepRUFnzg/U10ivl1H6cI/AAAAAAAAKTY/Ce2Ub2V9WhE/s1600/4.png
http://statici.behindthevoiceactors.com/behindthevoiceactors/_img/chars/char_21977.jpg
Entrambi
sono liberamente ispirati all’anime di
Ergo Proxy.
Questo
è il volto di Hades ispirato al manga/anime
di Saint Seiya.
http://img3.wikia.nocookie.net/__cb20111109180114/knightofthezodiac/images/9/9a/Hades_CDZ.jpg
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Capitolo 54 *** Fuga dall'Accademia ***
55. Fuga dalla dimensione satellite
Ciao
a tutti e ben ritrovati^^
Come
promesso, eccomi qui con un bel capitolo
per festeggiare con tutti voi il nuovo anno. Spero che vi porti bene a
tutti^^.
Con
questo capitolo, si chiude l’avventura dei
nostri amici nella dimensione satellite. Spero che vi piaccia.
Auguro
a tutti voi buona lettura.
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
Il
gruppo dei
Sun’s Knights dopo essersi riunito all’ingresso
dell’Accademia, si stava
dirigendo di corsa verso la centrale elettrica.
“Voi
che cosa
dite? Che cosa scopriremo?” chiese Shikamaru a Nick che gli
correva davanti.
“Non
ne ho la
benché minima idea!” gli rispose il castano che
non sapeva davvero che cosa
rispondergli.
“In
tal caso,
sarà meglio raggiungere Jaden e gli altri alla
centrale!” consigliò il Nara che
non vedeva altra soluzione.
“L’aura
di
Jaden non si trova alla centrale ma a est di qui. Deve aver inseguito
Marcelle
senza dire niente agli altri!” ma Nick lo avvisò
che lo Yuki non aveva seguito
il piano iniziale.
“Accidenti,
che
seccatura!” commentò il moro seccato.
“E’
meglio
organizzare una squadra per andare a dargli supporto allora!”
consiglio Kakashi
“Tenten, Naruto, Neji venite con me!” che
formò un gruppo sul momento
dirigendosi verso la direzione indicata dal Sun’s Warrior.
“Resisti
fratellone, sto arrivando!” Naruto non se lo fece ripetere
due volte e seguì il
maestro.
“Stiamo
venendo
ad aiutarti!” seguito dalla castana.
“Buona
fortuna
ragazzi!” Neji altro non disse e seguì i tre
compagni.
“Forza,
raggiungiamo la centrale!” Nick non disse altro e corse in
avanti.
Ci
volle meno
di un minuto. Il gruppo raggiunse la centrale elettrica trovando tutti
gli
altri intenti ad armeggiare col pannello principale.
“Ragazzi!”
li
accolse Jessie intento a tenere un portellone di metallo.
“Avete
finito?”
chiese loro Jim che teneva l’altro portellone.
“Sì,
nessun
problema!” rispose loro Gaara “Piuttosto, che cosa
state combinando?” e chiese
che cosa stessero facendo.
“Abbiamo
ricevuto una comunicazione dalla nostra dimensione, ma il segnale
è troppo
debole!” rispose loro Axel vicino al pannello.
“Bastion
sta
cercando di aumentare la tensione, in questo modo potremo riprendere la
conversazione!” continuò Alexis indicando i due
pali più alti su cui era
apparso uno schermo elettrico.
“Forse
hanno
trovato un modo per farci tornare indietro!” Hassleberry
dette la buona notizia
sperando di potersene realmente andare da quel posto.
“Ce
l’ho
fatta!” in quel momento, il Misawa fece sentire la sua voce
da dentro il
pannello e poi si diresse verso lo schermo “Professor
Haisestin riuscite a
sentirmi?” e chiedere se dall’altra parte
riuscivano a sentirli.
“Ora
ci riesco,
ottimo lavoro!” disse una voce anziana e
dall’accento tedesco.
Sullo
schermo
comparve il viso di un uomo anziano sulla sessantina: gli occhi azzurri
erano
evidenziati dagli occhiali a mezzaluna che scendevano leggermente sul
naso, il
volto segnato dagli anni era ben curato, la serietà dello
scienziato era
evidenziata dai baffi grigi tenuti in ordine e dai lunghi capelli
tenuti
all’indietro mentre la parte superiore della testa era
leggermente stempiata.
Si poteva notare che indossava un lungo camice bianco.
“Oh,
noto che
sono arrivati altri ragazzi. Molto bene!” nel notare che
erano presenti altre
persone, il professor Haisestin ne fu compiaciuto “Ascoltate,
abbiamo trovato
un modo per riportare indietro tutti voi!” per poi dare la
notizia che volevano
tutti sentire.
“Grandioso!
Allora fate in fretta e fateci tornare indietro!” disse
Temari che ne aveva
abbastanza di quel posto.
“Al
momento non
è possibile!” ma lo scienziato fermò il
loro entusiasmo “Per permettervi di
tornare indietro, oltre a un notevole quantitativo di energia,
è necessaria una
creatura speciale che faccia da tramite!” esponendo le
condizioni necessarie
per permettere di compiere il salto.
“Una
creatura
speciale? E quale sarebbe?” chiese Choji fremente.
“E’
la carta
Bestia Cristallo Drago Arcobaleno!” gli rispose lo scienziato.
“Che
cosa?
Quella carta?” fece Jessie che le possedeva tutte tranne
quella “Allora non ci
sarà possibile, visto che non e l’ho!”
disperandosi per questa sua mancanza.
“Non
disperate
ragazzi! Pegasus ha trovato la stele di pietra proprio pochi minuti
fa!” ma
Haisestin fu portatore di buone notizie “In questo momento
lui e la sua squadra
si stanno dirigendo sul posto: tempo mezzora e la carta sarà
ultimata!” facendo
capire che non ci sarebbe voluto molto.
“Perfetto!”
fece Shikamaru soddisfatto “Prima ha detto che serve anche
una grande quantità
di energia, vero? Si può spiegare meglio!” ma
aveva notato che c’era anche
un’altra condizione da soddisfare.
“Proprio
così!
Dovete sapere che sopra l’Accademia si trova un portale
dimensionale ma è un
varco troppo piccolo per potervi accedere. Per questo è
necessario ampliarlo
con molta energia dei duelli ed è anche troppo piccolo per
permettere alla
carta di venire da voi!” e lo scienziato iniziò
subito la sua spiegazione “C’è
solo un modo per permettere il passaggio della carta: un duello che
generi
energia sufficiente per allargare il varco!” dicendo che cosa
era necessario
fare.
“Quindi
dobbiamo
fare un duello tra noi per allargare il varco vero?” chiese
Shaoran sicuro di
aver capito la spiegazione.
“Esatto!
Ma non
in un luogo qualunque. Nel campo da tennis dell’Accademia
è presente una
speciale apparecchiatura sperimentale: raggiungetela e scegliete un
duellante
tra di voi. Lo faremo duellare con uno scelto da noi!”
Haisestin fece capire
che c’era un posto preciso dove si dovevano dirigere per
permettere la
realizzazione del piano.
“In
pratica,
dobbiamo tornare dentro e cercare di raggiungere il campo da
tennis?” e l’idea
non piaceva molto a Sakura Kinomoto.
“Non
c’è altra
soluzione!” le fece notare Yué.
“Allora
è
deciso, andiamo al campo da tennis e torniamo a casa!”
propose Asuma
accendendosi una sigaretta.
“Non
c’è altro
da fare!” disse Nick che non vedeva altre soluzioni.
“Allora
non
perdiamo tempo. Ci vediamo dopo professore!” Bastion chiuse
le comunicazioni e
dette il buon esempio correndo verso l’ingresso
dell’Accademia seguito dagli
altri.
INTANTO
ALLE
ROVINE AD EST.
“Eccomi,
il
posto è questo!” fece soddisfatta la creatura
pronta a cominciare.
“MARCELLE!”
ma
le sue attenzioni furono attirate dalla squillane voce di Bonaparte che
gli
corse incontro.
“Chi è quell’idiota!”
fece la creatura
schifata.
“Figliolo
che
cosa stai facendo qui? Ero così preoccupato!” gli
chiese il vicecancelliere,
prendendolo per una mano.
“Ah, ora capisco da dove deriva la tua
tristezza!” pensò la creatura che con
quel contatto aveva compreso la
relazione tra il suo contenitore e quell’uomo.
“Ehi,
ma che
sta facendo?” Jaden, appena arrivato, vide che il
vicecancelliere aveva appena
fatto una cosa folle e corse in avanti.
“Jaden
aspetta!” seguito da Blair e dai due animali.
“Marcelle!
Non
so che cosa tu voglia fare ma non te lo
permetterò!” il castano era determinato
a fermare il piano della creatura sul nascere.
“Fermati
Jaden,
non osare torcergli un capello o te la farò pagare molto
cara!” ma a sorpresa,
si ritrovò Bonaparte a bloccargli la strada.
“Eh?”
lasciando
il giovane senza parole.
“E’
il mio
compito di genitore proteggerlo!” disse il piccolo uomo
rivelando una verità
scioccante.
“C-Che...
CHE
COSA!” lasciando Jaden con la mascella spalancata.
“Sì,
Marcelle è
mo figlio!” confermò il vicecancelliere annuendo.
“Davvero?”
fece
il ragazzo ancora incredulo e voltandosi verso Blair che si
limitò ad annuire
“Cavolo! Non vi somigliate proprio!” che non sapeva
che altro dire.
“Ehi Jaden, non ti sembra che il posto sia
familiare?” le sue attenzioni furono poi attirate
dalla voce di Banner che
era uscito dalla bocca di Faraone.
“AAAAHHH!
UN
FANTASMA!” e la sua entrata in scena fece spaventare non poco
Bonaparte che
arretrò spaventato.
“Noi preferiamo usare la parola Spirito!”
lo corresse il simpatico professore.
“Uno
spirito!”
commentò la creatura per niente sorpresa mentre
iniziò ad alzare la mano
destra.
“Professor
Banner! Che vuole dire?” gli chiese lo Yuki non riuscendo a
seguirlo.
“Questo posto è il luogo dove sono
sigillate
le Bestie Sacre!” lo illuminò il
simpatico professore.
“MIAO!”
per poi
essere nuovamente ingoiato dal suo adorabile gattone.
“Le
Bestie
Sacre? Allora era questo il tuo obiettivo!” il castano
ricordò il discorso
fatto un’ora prima e ricollegò tutto.
“Esatto!
Ma
ormai è troppo tardi!” gli confermò la
creatura che appoggiò la mano sul suolo
sabbioso…
RRRUUMMBBLLEE!
Che
iniziò a
tremare. Dalla sabbia spuntarono fuori dei grandi obelischi di pietra e
poi si
aprì uno squarcio nel terreno.
“Tutto
sta
procedendo secondo i miei piani!” se la rise la creatura
iniziando a scendere
nella crepa.
“Marcelle
aspetta!” Bonaparte cercò di fermarlo
“E’ un ordine di tuo padre!” che decise
d’imporsi come aveva sempre fatto quando faceva i capricci.
“Io
non sono
Marcelle, stupido omuncolo! Ho solo preso in prestito il suo corpo che
lascerò
quando non mi servirà più!” gli rispose
la creatura sollevando il braccio
sinistro verso di lui…
DOON!
“AAAAAHHHH!”
E
rilasciando
un’onda sonora che spazzò via lui e i due ragazzi
dietro di lui e i due animali.
GRAB!
Ma
qualcosa li
afferrò all’ultimo evitando che si facessero male.
“Finalmente
ti ho trovato piccolo monello!”
che erano le code di Kyuubi che puntò subito la creatura
dentro Marcelle.
“La
famosa
Volpe dalle Nove Code, immagino! Lieto di fare la tua
conoscenza!” fece questo
senza battere ciglio “Spiacente ma adesso non ho tempo per
giocare con te. Ci
sono dei compagni che mi aspettano!” voltandosi verso la
crepa nel terreno.
“KYUBBI
DEVI
FERMARLO!” gli gridò Naruto che stava correndo a
tutta velocità insieme ai tre
compagni.
“Non
c’è
bisogno di dirmelo! Questo piccolo verme lo faccio a polpette!”
il gigantesco Bijuu aveva già questa
intenzione e calò la sua enorme zampa destra verso Marcelle.
“NO
KYUUBI NON
FARLO!” gli gridò contro Jaden preoccupato per la
vita di Marcelle.
“MARCELLE!”
seguito da Bonaparte altrettanto preoccupato.
“NOOOO!”
e da
Blair.
“Fuori
dalla
mia strada!” ma ci pensò la creatura a proteggersi
da sola tendendo la mano
sinistra contro la zampa della volpe.
BOOM!
Rilasciando
una
grande quantità di energia che impattò contro il
Bijuu spazzandolo via.
“ASSURDO!”
lasciando Kyuubi in primis senza parole.
“E’
fortissimo!”
E
la cosa
lasciò increduli anche gli altri.
“Come ho detto,
ora non ho tempo per giocare
con te. Sarà per la prossima volta!” la creatura
non perse altro tempo e scese
nella fenditura.
“Piccolo
verme. Questa te la faccio pagare cara!”
ma la volpe non gliel’avrebbe fatta passare liscia “Torna
qui
che ti schiaccio!””
e
partì al suo inseguimento.
BOOMX3!
Ma
tre potenti
cannonate la colpirono alle spalle.
“Come
osi
attaccarmi lurido pezzo di latta di quart’ordine!”
e la cosa non piacque al Bijuu che si voltò
furioso verso il mostro di tipo macchina che aveva osato tanto.
ZAMP!
CRASH!
Riducendolo
in
mille pezzi con una zampata.
“Questa
non ci
voleva, ci hanno circondato!” Kakashi intanto notò
che erano stati accerchiati
dai duellanti zombie.
“Non
possiamo
fare sul serio o rischiamo di eliminare delle persone
innocenti!” Tenten doveva
trattenersi dal dover usare le sue armi e la cosa non le piaceva.
“Non
possiamo
fare altro che tramortirli!” Neji non vedeva altra soluzione
e…
PAFFX10!
Usando
i palmi
delle mani, iniziò a colpire una decina di duellanti
mettendoli al tappeto.
“E
va bene!”
seguito dalla castana che usò un paio di tonfa muniti
d’imbottiture per
stordire gli avversari senza ferirli.
“Naruto,
Jaden
voi andate avanti. Qui ci pensiamo noi!” intanto Kakashi
dette disposizioni ai
due ragazzi “Blair, tu torna dagli altri e da loro una mano.
Li troverai nei
pressi della centrale!” e fece lo stesso con la mora
dicendole di tornare dal
resto del gruppo.
KAPOM!
E
lanciarsi in
avanti per aprirle la strada.
“Va
bene!” la
ragazza capì di non poter fare molto lì e,
seguita da Akamaru e Faraone, tornò
sui suoi passi verso la centrale.
“Aspettatemi!”
seguita dal vicecancelliere che preferì cambiare aria^^.
“Forza
fratellone Jaden, andiamo a prendere a calci quella bestiaccia ruba
corpi!”
mentre Naruto si diresse dentro la fenditura.
“Va
bene! Fate
attenzione ragazzi!” Jaden accettò il piano
dell’Hatake e seguì l’amico
gettandosi nella fenditura.
“Diamoci
dentro!”
Mentre
il ninja
copia e i due Genin si buttarono nella mischia.
DENTRO
LA
FENDITURA
“Ma
quant’è
profonda questa galleria!” fece Naruto correndo come un matto
per la stretta
galleria che lui e il castano stavano percorrendo.
“Vorrei
saperlo
anch’io!” gli rispose Jaden al suo fianco.
“Ancora
pochi
metri e arriveremo a uno sbocco!”
rispose loro Kyuubi che aveva ridotto le sue dimensioni a
quelle di Akamaru per seguirli con comodità “Quella cosa della miseria
è ancora più avanti. Come accidenti ha fatto a
guadagnare un simile vantaggio?”
avvisando i due che Marcelle era molto più
avanti rispetto a loro.
“Non
chiederlo
a me!” gli rispose il biondino continuando a correre.
“Ci
siamo!” in
quel momento Jaden vide l’uscita della galleria.
I
due ragazzi e
il demone codato erano finiti in una grotta di sabbia che continuava a
scendere
per uno stretto corridoio e poi, dopo una piccola discesa, continuava
per
un’altra galleria.
“Ma
dov’è Marcelle!”
per quanto ci provasse, Naruto non riusciva ancora a vedere la creatura.
“Quella
cosa
ha imboccato la galleria un attimo fa!”
lo avvisò la volpe sempre più fremente di
prendersi la
rivincita sulla creatura che aveva preso il controllo su Marcelle.
“Non
perdiamo
tempo, andiamole dietro!” Jaden non perse tempo e
iniziò a correre.
“E
invece, voi
restate qui in mia compagnia!” ma la corsa fu interrotta
nientemeno che da
Chazz che apparve davanti a loro con un sorriso spento e il duel disk
attivo.
“Cavolo,
non
ora che andiamo di fretta!” fece l’Uzumaki nervoso
“LEVATI DI MEZZO CHAZZ O
DOVRO’ FARTI MALE!” e gli si lanciò
contro calando il pugno destro.
“Eheh!
Vuoi
combattere così? Per me non ci sono problemi!” il
Princeton schivò abilmente il
pugno e…
KAPOM!
“AAARGGHH!”
colpì l’amico con un pugno gettandolo
giù.
“NARUTO!”
e la
cosa preoccupò lo Yuki.
“TRANQUILLO,
STO BENE!” ma il biondino era atterrato in piedi ed era
incolume “GRAZIE PER
AVERMI FACILITATO LA DISCESA CHAZZ! CI SI VEDE!” e corse in
avanti imboccando
la galleria.
“Tsk!
Che
piccola peste. Si è fatto colpire apposta!”
Kyuubi se la rise di gusto nel comprendere che il biondino,
da ninja imprevedibile qual’era, si era lanciato
all’attacco di proposito “Io
lo seguo,
tu pensa a sistemare Chazz. Ci si vede!”
per poi affidare il resto al castano e seguire il suo
protetto.
“Tu non vai da nessuna parte. Devi
combattere contro di me!” ma si trovò la
strada bloccata dalla bestia
ombra.
“E ci siamo anche noi!”
Seguita
dai tre
Ojama.
KAPOMX4!
“Ma
fatemi il
favore!”
ma al Bijuu
bastò un colpo delle sue codine per liberarsi di loro e
andò avanti.
“Aspettatemi!”
Jaden fece per inseguirli.
ZACK!
“Tu
resti qui
con me Jaden!” ma si trovò la strada bloccata dal
mostro Vorse il Predatore
evocato da Chazz che lo sfidò a un duello.
“Accidenti!”
costringendo il castano a concentrarsi su di lui.
NELLA
GALLERIA
“Lo
vedi?”
mentre correva a perdifiato per la stretta galleria di tre metri di
diametro,
Naruto chiese al suo spirito se Marcelle era vicino.
“Sì,
è poco
più avanti!”
gli rispose
il Bijuu che gli era a fianco “Sta
per arrivare… ATTENTO!”
avvisandolo appena in tempo.
KAPOM!
CRASH!
“Per
un pelo!”
fece il biondino che si fermò un attimo prima di essere
colpito da un pugno
proveniente dall’alto.
“Ciao
Naruto!
Combatti con me!” artefice dell’attacco era Syrus
che si avvicinò al biondino
con un sorriso spento.
“Questa
non ci
voleva!” fece l’Uzumaki digrignando i denti
trovandosi nuovamente la strada
bloccata.
PIU’
AVANTI
“Uhuhuh!
Finalmente sono arrivato!” la creatura arrivò in
un’ampia caverna al cui centro
si trovava una capsula che, altri non era che il sigillo delle
terribili Bestie
Sacre “Sono qui, compagni di sventura. È arrivato
il momento di uscire dalla
gabbia!” e si diresse verso il sigillo con mani desiderose.
“Non
avvicinarti oltre a loro!” ma una voce attirò la
sua attenzione.
“Ma
guarda che
sorpresa! Ciao Adrian, da quanto tempo!” lo salutò
Marcelle voltandosi verso il
rosso dal naso aquilino.
“Fin
troppo
direi!” gli rispose questo avvicinandosi minaccioso a lui
“Non mi hai sentito?
Allontanati da quelle carte!” e le sue intenzioni erano fin
troppo chiare.
“E
lasciartele
prendere? Non se ne parla mio caro!” gli rispose la creatura
guardandolo con un
sorriso diabolico.
“Eh!
Speravo
che facessi resistenza. Vorrà dire che mi
prenderò le carte dopo averti
sconfitto!” Adrian capì che solo un duello gli
avrebbe aperto la strada verso
ciò che voleva.
“Un
duello con
te? Perché no! Sarà un piacere educarti alla mia
maniera!” e la creatura
accettò volentieri la sfida mentre sul suo braccio sinistro
si formò un duel
disk.
“Combattiamo!”
Con
quella
frase i due iniziarono il loro duello.
INTANTO
SULLA
TERRA!
Tre
elicotteri
erano diretti a tutta velocità verso lo scavo dove era stata
scoperta la tavola
di pietra che conteneva l’ultima bestia cristallo.
“Ci
siamo
quasi!” disse un uomo anziano con la testa completamente
pelata e gli occhi
ovali castani con indosso una giacca rossa. Altri non era che il
cancelliere
Shepard, cioè colui che dirigeva l’Accademia.
“Finalmente
sto
per completare la serie delle Bestie cristallo!” fece
fremente il creatore di
Duel Monsters Maximilian Pegasus.
Era
un alto
uomo dai lunghi capelli argentati che gli coprivano l’occhio
sinistro mentre
quello destro era castano rossiccio. Indossava un elegante completo
rosso munito
di colletto bianco chiuso con bottoni d’oro.
“Stiamo
per
atterrare, signore!” lo avvisò il pilota mentre
cominciò a scendere verso
terra.
Pochi
minuti
dopo, lo staff di Pegasus era sceso a terra e si diresse verso lo
scavo.
Appena
scesero
una rampa di scale, videro davanti a loro una lastra di pietra che
raffigurava
la creatura leggendaria.
“Ci
siamo.
Preparate subito l’attrezzatura!” Pegasus era
pronto a lavorare personalmente
alla creazione della carta ma...
“FERMI
DOVE
SIETE!” una voce femminile attirò
l’attenzione dei presenti e, un attimo dopo
sopra la lastra di pietra apparve una donna.
Indossava
un’uniforme
militare nera costituita di camicia e gonna che copriva a stento le
ginocchia e
scarpe nere. In testa indossava un cappello bianco da capitano. Era una
mora
dai freddi occhi azzurri. Il nome di questa donna era Echo ed era
l’amica
d’infanzia di Adrian.
“Se
non sbaglio
lei è la signorina Echo, un’amica dello studente
Adrian Gecko. La pregherei di
scendere da lì, per favore!” Pegasus la riconobbe
subito e le chiese un po’ di
collaborazione mentre fece qualche passo in avanti.
“Non
ha sentito
quello che le ho detto? Resti fermo dove si trova. Questo scavo
è di proprietà
della famiglia Gecko!” ma la donna si dimostrò
inflessibile e, fissando tutti
con occhi glaciali, impose a tutti di allontanarsi mentre dalla tasca
tirò
fuori un telecomando “Oppure questo posto salterà
in aria!” che rivelò essere
il detonatore di una bomba.
“Che
cosa!” e
la cosa fece trasalire il creatore del gioco di Duel Monsters.
“Signore,
l’intera zona è disseminata di carte trappola
Corto Circuito!” lo avvisò uno
dei suoi uomini facendo notare la presenza di diverse carte piazzate
sui mezzi
e sulle pareti.
“Ora capisco perché non c’era
nessuno in
giro!” pensò Shepard che aveva trovato
strano il fatto di non aver
incontrato nessun lavoratore.
“Aspetti
signorina e cerchi di ragionare. Se farà detonare queste
carte, condannerà
delle persone innocenti!” a quel punto Pegasus usò
tutto il tatto di cui
disponeva, cercando di far ragionare la ragazza a mettere via il
telecomando.
“Crede
che la
cosa m’interessi?” ma questa non era il tipo da
commuoversi per così poco “E
voi state indietro o aziono le bombe!” e puntare le guardie
di Maximilian che
si stavano avvicinando troppo a lei.
“Ma
non pensa
ad Adrian? Siete amici di lunga data. Se farà saltare in
aria quelle bombe,
condannerà anche lui!” a questo punto
l’argentato si vide costretto a far leva
sui sentimenti che questa provava nei confronti del rosso.
“Adrian!”
nel
dire il nome dell’amico, la mora fu presa da un momento
d’esitazione “Sarebbe
meglio per lui se rimanesse lì!” ma poi
recuperò tutta la sua freddezza dicendo
queste parole “In questo mondo non c’è
più posto per lui. È nato per regnare ma
il destino ha voluto che fosse soppiantato dal fratello minore.
È meglio per
lui che resti in quell’altro mondo e lo governi come il Re
che doveva essere!”
usandone altre deliranti.
“E’
uscita di
senno! Non può fare una cosa del genere!” fece
Shepard che la guardò scioccato.
“Sì!
Per il
bene di Adrian, sono disposta a fare qualsiasi cosa!” ma Echo
non mostrò
esitazioni mentre sollevò il telecomando e
avvicinò il pollice al pulsante.
ZOCK!
“AAAHH!”
ma
all’ultimo momento, qualcosa fu lanciato verso il telecomando
che cadde dalle
mani della mora.
“Sei
un
egoista!” le disse una voce alle sue spalle “E non
ho tempo per ascoltare i
piagnistei di una come te!” che la fece girare di forza.
KAPOM!
“AGH!”
e colpì
Echo allo stomaco facendole perdere i sensi.
A
colpire la
ragazza era stato nientemeno che Itachi che, seguendo le coordinate
segnate sul
GPS, era arrivato in questa zona.
“Ecco
fatto, le
carte sono tutte disinnescate!” fece soddisfatto Kisame che
uscì da dietro una
gru con in mano diversi cavi che collegavano le carte.
“Ma
che
significa?” fece Pegasus senza parole.
“E’
tutto
apposto. Siamo stati mandati qui per permettervi di realizzare la
carta!” a
rispondere al suo dubbio di pensò l’Uchiha
maggiore che, dopo aver messo Echo a
terra, si avvicinò all’argentato “Non
perda tempo, l’Accademia deve essere
riportata indietro!” e incitarlo a darsi una mossa.
“D’accordo!
Avanti signori è il nostro momento!” Pegasus non
se lo fece ripetere due volte
e iniziò a dare disposizioni al suo staff “Posso
almeno sapere come ti chiami
ragazzo?” e rivolgersi al moro che lo fissava.
“Mi
chiamo
Itachi Uchiha e sono un ninja!” che rispose senza troppi
problemi.
“Nonché mio Sun’s Knight!”
fece il Drago
Tiranno che apparve dietro di lui.
“Io
invece sono
Kisame Hoshigaki, molto piacere!” fece lo spadaccino
avvicinandosi ai due.
“Questa
si che
è una sorpresa. Hai uno spirito bello forte
ragazzo!” commentò Maximilian con
un sorriso “Mi piacerebbe saperne di più di voi
Sun’s Knights. Ho già qualche
idea al riguardo!” e sembrava sapere qualcosa su questo nuovo
gruppo per poi
andare dai suoi collaboratori per iniziare il lavoro.
“Sa
dei Sun’s
Knights e può vedere gli spiriti?” e la cosa
stupì non poco il moro.
“Non te ne sorprendere Itachi. Quell’uomo
è
il creatore del gioco di Duel Monsters ed è più
che naturale che possa vederci:
è stato lui a riprodurci sulle prime carte!”
lo illuminò il suo spirito che
sapeva il ruolo avuto da Pegasus.
“La
cosa è
comunque sorprendente. Non è un Sun’s Knight
eppure vede tranquillamente gli
spiriti!” fece notare Kisame divertito dalla cosa.
“Se è per questo, anche tu non sei un
Sun’s
Knight eppure riesci a vedermi!” gli fece notare lo
spirito.
“Touchè!”
commentò lo spadaccino scrollando le spalle.
INTANTO
NELLA
DIMENSIONE SATELLITE
SWISH!
“Eccoci
arrivati!” Bastion aprì la porta del campo da
tennis ed entrò insieme al resto
dei compagni.
“Ehi,
ma che
significa? Da dove esce fuori questa roba?” nel vedere che
cosa c’era dentro,
Hassleberry sgranò gli occhi incredulo.
Dentro
il campo
di tennis era presente un’attrezzatura digitale sperimentale
con dieci
proiettori perpendicolari al campo.
“Questa
è
nuova. Come mai l’Accademia ha una simile
attrezzatura?” chiese Alexis che non
sapeva che ì da loro ci fosse qualcosa del genere.
“Ecco…
Era un
progetto fatto con l’Industrial Illusion!” le
rispose Bonaparte che aveva
raggiunto il gruppo poco prima che entrasse nell’Accademia.
“Speriamo
che
ci possa aiutare come ci avete detto!” Blair altro non si
augurò.
“Come
facciamo
a farlo funzionare?” chiese Gaara che non era molto pratico
di alta tecnologia.
“Innanzitutto,
bisogna allineare i proiettori e poi aprire il tetto per poterci
connettere!”
risposta che gli fu data dal Misawa che si mise subito ai comandi
aiutato da
Blair e Alexis.
“Abbiamo
capito!” a Nick non serviva sapere altro e si diresse verso i
proiettori e
iniziò a muoverli usando le sue ali.
“Vi
diamo una
mano!” seguito a ruota da Shaoran che spinse
un’altro dei proiettori.
“Ti
aiuto!” a
dargli una mano ci pensò Sakura Kinomoto.
“Sono
un po’
faticosi da spostare!” fece Hinata che non era pratica di
lavori manuali.
“Torna
a fare
le corone di margherite che fai prima!” la riprese Temari
aiutandola a spostare
il suo proiettore.
“Che
seccatura,
odio i lavori manuali!” fece Shikamaru alle prese con
l’ultimo proiettore.
“Per
questo ci
sono io a darti una mano!” ma c’era il suo amico
Choji a dargli una mano.
“A
momenti mi
sento inutile, sapete!” fece Asuma dando loro una mano.
“Perfetto
i
proiettori sono allineati!” fece Bastion soddisfatto per poi
avviare il
sistema.
FLASH!
TLACK!
Le
luci sui
proiettori s’illuminarono e poi il tetto si aprì
mostrando la volta celeste.
“Professore
siamo on line. È tutto pronto per il duello!” il
Misawa cercò di contattare il
suo mentore avvisandolo che era tutto pronto.
“Perfetto!”
disse lo scienziato apparendo tramite lo schermo digitale presente sul
tetto “A
questo punto fate avanzare il duellante che avete scelto e iniziamo il
duello!”
dando le disposizioni necessarie per iniziare.
“Eccomi,
sono
pronto!” Jessie si fece avanti, pronto a cominciare.
“Chi
sarà lo
sfidante?” chiese Blair.
“Ragazzi!”
sullo schermo apparve Aster.
“Aster,
sarai
tu a duellare contro Jessie?” gli chiese Bastion.
“No,
non io!”
gli rispose calmo il Phoenix “Per generare una gran
quantità di energia è
necessario che l’avversario di Jessie non abbia riguardi e
che combatta fino al
limite estremo!” facendo capire che l’avversario di
Jessie sarebbe stato un
altro.
“Sono
io che
dovrai affrontare!” un attimo dopo sullo schermo apparve Zane
pronto a
combattere il duello dimensionale.
“ZANE!”
Dissero
tutti
increduli.
“Ottima
scelta!” disse il Misawa con un sorriso.
“Andersen,
è
necessario allargare il varco, quindi sappi che non ci andrò
leggero. Ti
affronterò secondo il mio stile!” Truesdale si
rivolse al suo avversario con
sguardo di sfida ed era pronto a cominciare.
“Un
momento
ragazzi!” ma prima di iniziare le danze, Nick si fece avanti
“Zane, Aster,
durante la nostra assenza è successo qualcosa sulla
Terra?” perché voleva
sapere se quello che aveva percepito era stato frutto della sua
immaginazione o
no.
“Ecco…”
Aster
non sapeva come rispondergli. Anche se avesse mentito, era certo che il
Sun’s
Warrior se ne sarebbe accorto.
“C’è
stata una
piccola invasione aliena che io e Aster abbiamo provveduto a
evitare!” ma ci pensò
Zane a dargli una risposta mantenendosi sul vago.
“CHE
COSA?!”
Fecero
i
ragazzi spalancando la mascella per l’incredulità.
“Un’invasione
aliena? Da parte di chi?” gli chiese il castano preoccupato.
“Non
lo
sappiamo. Ne parleremo quando sarà tutto finito!”
gli rispose Aster reggendo il
gioco del compagno.
“Va
bene.
Comunque ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro!” a questo
punto Nick non poteva
che essere soddisfatto del lavoro di squadra dei due.
“La
ringraziamo!” disse Zane contento di essere riuscito a
guadagnare un po’ di
tempo “Avanti Jessie, iniziamo il duello!” e
attivò il suo Duel Disk.
“Sono
pronto!”
gli rispose Jessie attivando il suo e iniziando il duello.
“Qualcuno
mi
aiuta qui? I duellanti zombie stanno per entrare!”
Hassleberry richiamò i suoi
compagni a dargli una mano a fermare l’avanzata dei servi
della creatura.
“Arrivo!”
Axel
corse a dargli man forte.
“Forza,
aiutiamo anche noi!” Shikamaru dette disposizioni per fare
maggiore resistenza
fino alla fine del duello tra i due.
“Vediamo
di
rendere sicuro questo posto!” Nick giunse le mani e poi le
poggiò a terra.
RRRUUBBLLEEE!
Creando
delle
spesse pareti che rafforzarono quelle del campo.
“Vi
do una
mano!” mentre Gaara usò la sua sabbia per
rivestire ulteriormente le pareti
appena create.
“Di
sicuro non
cercheranno di entrare dalle pareti!” Asuma fece notare loro
che avevano fatto
una mossa un po’ inutile.
“Non
se usano
dei mostri per aprirsi un varco!” ma Yuè gli fece
notare che c’era la
possibilità che i duellanti zombie avrebbero potuto usare
quell’alternativa.
“In
effetti, è
vero!” ammise il Jonin accendendosi una sigaretta.
“BAU!”
poi
Akamaru fece notare qualcosa ai compagni.
“Hai
ragione.
Dov’è andato quel Bonaparte?” anche
Kero-chan si accorse che qualcuno mancava
all’appello.
“Anche
Faraone
è sparito!” notò la piccola Kinomoto
guardandosi in tutte le direzioni per
trovare il simpatico barilotto.
“Che
siano
andati fuori?” fece Hinata preoccupata attivando il Byakugan
“Sì, sono fuori ma
sembrano essere al sicuro!” grazie al quale poté
vedere che si trovavano in un
posto dove non c’erano duellanti zombie.
“Dove
si
trovano di preciso?” le chiese Temari curiosa di sapere dove
fosse un posto
sicuro.
“C’è
un tunnel
qua sotto. Devono aver usato quello!” le rispose la mora.
“Allora
possiamo stare tranquilli!” disse Nick mantenendo la
concentrazione al massimo
sull’unica entrata del campo da tennis.
INTANTO
SOTTOTERRA
BOOM!
“AAAARRRGGHH!”
con quell’esplosione i life points di Chazz si azzerarono
facendolo cadere di
lato.
“NON
FARLO
CADERE NEOS!” ma Jaden ordinò al suo mostro di
bloccare la caduta e questo
ubbidì prendendolo per un braccio e depositandolo sulla
parete per poi sparire
“Mi dispiace amico, ma vado di fretta!” e dopo
essersi sincerato delle sue
condizioni fece per scendere.
“JADEN!”
ma la
voce di Kakashi richiamò la sua attenzione.
“Maestro
Kakashi!” che il ragazzo riconobbe subito e si
voltò verso di lui con un
sorriso.
“Guarda
che ci
siamo anche noi!” gli fece notare Tenten che era dietro
l’Hatake.
“E
Naruto dov’è
finito?” ovviamente c’era anche Neji che
notò l’assenza del biondino.
“E’
andato
avanti!” gli rispose lo Yuki indicando la galleria in basso
“Spero che abbia
raggiunto e fermato Marcelle!” sperando che l’amico
avesse raggiunto la
creatura.
“C’è
solo un
modo per scoprirlo!” gli fece notare il ninja copia saltando
verso il basso.
“Vero!”
concordò il castano seguendolo a ruota.
“Aspettateci!”
protestò l’unica ragazza del gruppo che sperava di
potersi riposare un momento.
“Non
abbiamo
tempo per prenderci una pausa!” le fece notare il compagno
che aveva capito che
cosa stava pensando e scese giù.
“EHI!
NON
LASCIATEMI INDIETRO!” protestò la ragazza seguendo
i compagni.
“Neji
riesci a
vedere Naruto?” una volta scesi Kakashi chiese allo Hyuga se,
tramite il suo
Byakugan riusciva a vedere il compagno che era più avanti.
“Sì,
lo vedo!”
gli rispose il castano dalla lunga chioma “E’ poco
più avanti ed è fermo. Syrus
lo sta ostacolando!” spiegando che l’amico era
tenuto occupato da un altro
compagno reso un duellante zombie.
“Questa
non ci
voleva!” e la cosa non piacque molto a Jaden che corse in
avanti.
“Aspetta
Jaden!” il ninja copia cercò di richiamarlo ma non
servì a nulla, ormai il
ragazzo era partito “Andiamo!” e decise di seguirlo.
“Sì!”
concordò
Neji seguendolo.
“Voglio
andare via
da questo posto, uffa!” sbuffò Tenten che non ce
la faceva più a correre^^.
POCO
PIU’
AVANTI
“Prendi
questo
Naruto! BEAST RAIN!” il Truesdale minore si lanciò
addosso al biondino calando
i suoi artigli di adamantio.
CLANGX20!
Ma
questi
furono parati dallo scudo di Kyuubi che lo spinse indietro.
“Dannazione!”
fece il biondino che non sapeva che cosa fare.
“Colpiscilo
e
basta!”
lo riprese la
volpe che era stanca di essere bloccata lì.
“Stai
scherzando vero? Rischio di fargli del male!” ma il biondino
non voleva
rischiare di ferire un amico che al momento non era in sé.
“Grullo!
In
questo momento è un nemico che ci blocca la strada, inoltre
è capace di guarire
in fretta: se lo colpisci con la giusta attenzione, potrai tramortirlo
abbastanza da poter andare avanti!”
ma Kyuubi gli fece notare che il Truesdale aveva molte
frecce al suo arco e quindi non era necessario trattenersi.
“Questo
lo so,
però...” l’Uzumaki restava comunque
titubante. Non se la sentiva di colpire un
amico.
“Ti
sei
addormentato Naruto? Grave errore!” vedendo la sua
esitazione, Syrus ne
approfittò per lanciarglisi contro.
“JUKEN!”
ma si
ritrovò Neji davanti.
KAPOM!
“AAARRRGHH!”
che lo colpì allo stomaco col palmo della mano stendendolo.
“Per
un po’ non
dovrebbe muoversi!” fece lo Hyuga soddisfatto.
“Neji!”
ovviamente Naruto lo fissò stupito.
“Comprendo
benissimo come ti senti, ma in questo momento non possiamo permetterci
di
esitare. Se vogliamo salvare i nostri amici, dobbiamo rimanere noi
stessi e
andarcene da qui!” rimanendo di spalle, lo Hyuga lo riprese,
ricordandogli
quello che dovevano fare per salvare tutti quanti.
“Questo
lo so
bene, però non riesco a colpire un amico, anche se so che
non è in sé!” ma
Naruto gli disse il suo punto di vista.
“Ti
capisco, ma
in questo momento non abbiamo molto tempo!” gli rispose Neji.
“Naruto!”
In
quel momento
arrivarono gli altri compagni.
“Ragazzi!”
il
biondino fu felice di vederli incolumi.
“Era
ora che
arrivaste!”
li riprese
Kyuubi salutandoli a modo suo.
“Sempre
gentilissimo!” fece ironico il ninja copia “Andiamo
avanti!” che preferì
riprendere l’inseguimento di Marcelle.
“Giusto!”
concordò Jaden rimettendosi a correre.
“Sono
con voi!”
seguito da Naruto e dalla volpe.
“Corri
Tenten.
I duellanti zombie ci stanno inseguendo!” grazie al Byakugan,
Neji poteva
vedere che quelli che avevano stordito si erano rialzati e li stavano
inseguendo.
“Quando
torno a
casa, voglio stare a letto per una settimana intera!” si
lamentò la castana che
non ce la faceva più a correre qua e la^^.
Dopo
pochi minuti,
i cinque arrivarono alla fine della galleria nel luogo, dove riposavano
le
Bestie Sacre, ma, con loro sorpresa, videro che non c’era
nessuno.
“Ma
dov’è
Marcelle?” Naruto non riusciva a vederlo da nessuna parte.
“Che
abbia
imboccato un’altra galleria?” si domandò
Tenten, anche se non vedeva altri
passaggi.
“Lo
escludo.
Non vedo altri passaggi!” ma Neji confutò la
teoria dell’amica. Infatti, grazie
alla sua abilità innata, poteva vedere che non
c’erano altri sbocchi neanche
passaggi segreti.
“Questo
vuol
dire che è qui che si trovano le famose Bestie
Sacre!” Kakashi comprese subito
che erano appena entrati nella tana del lupo quindi dovevano stare in
guardia.
“Oh
no!” Jaden era
corso verso il sigillo delle tre carte e, una volta controllato,
sudò freddo “Siamo
arrivati tardi: Marcelle ha già preso le tre
carte!” e avvisò i compagni che
non erano riusciti a fermare la creatura.
“Dannazione!”
e
la cosa fece stringere i pugni a Naruto.
“Non
prendertela! Se la cosa ti può consolare, anche se non
avessimo trovato Syrus a
bloccarci la strada, non avremmo fatto in tempo!”
capendo che il suo protetto si stava per
incolpare per non essere stato più veloce, Kyuubi
spezzò una lancia in suo
favore “Però,
sono ugualmente incazzato anch’io. Quella dannata cosa
mi è sfuggita un’altra volta!”
anche se era furioso per essere arrivato tardi.
“Ora
abbiamo un
altro problema da risolvere!” Neji richiamò i
compagni con un tono allarmante
“I duellanti zombie si stanno avvicinando. Dobbiamo andare
via o rischiamo di
essere accerchiati!” facendo capire loro che la situazione
non era delle
migliori.
“Ecco
che
tornano i guai!” si lamentò Tenten che non poteva
fare altro che combattere.
“Prepariamoci
a
combattere!” l’Hatake non vedeva altra soluzione.
“Kyu!” ma la vocina di Kuriboh
alato
richiamò l’attenzione dei cinque verso
l’alto.
“Guardate,
una
botola!” nel vedere che sul soffitto c’era una via
d’uscita, Naruto recuperò la
speranza.
“Ottimo
lavoro piccolino!”
si
complimentò la volpe che non l’aveva notata.
“Andiamo!”
Jaden prese il volo e salì verso l’uscita seguito
dai compagni mentre Kuriboh
aiutò l’Hatake a salire.
Dopo
pochi
minuti, il gruppo arrivò in un’ampia stanza dove
era presente sola scrivania e
intorno ogni tipo di confort.
“Ehi,
ma dove
siamo finiti?” chiese Naruto che non aveva mai visto quella
stanza.
“E’
l’ufficio
del cancelliere!” gli rispose Jaden che ci era stato diverse
volte con o senza
invito del cancelliere.
“Questo
vuol
dire che Marcelle è qui da qualche parte. Dobbiamo
trovarlo!” Kakashi consigliò
di correre alla ricerca della creatura.
“Non
lo vedo da
nessuna parte!” ma Neji non riusciva a vederlo con la sua
abilità innata.
“Uffa!
Ci tocca
andare a cercarlo!” si lamentò la povera Tenten^^.
SWISH!
In
quel momento
la porta dell’ufficio si aprì e Crowler vi
entrò.
“Oh,
ma guarda
che bella sorpresa!” fece il professore rifatto con un paio
di occhiaie e un
sorriso spento che lo rendevano più inquietante del solito^^
“Vi ho trovato. È
ora di combattere!” tirando fuori il suo enorme Duel Disk che
teneva dietro la
schiena.
“NO!
CROWLER IN
VERSIONE DUELLANTE ZOMBIE E’ INGUARDABILE!”
Gridarono
i
poveri ragazzi coprendosi gli occhi violentati da una simile visione^^.
“In
effetti,
mette i brividi!” ammise Kakashi che lo aveva visto di
sfuggita quando era
normale e lo spettacolo che si trovava davanti era duro da reggere^^.
“Che
ragazzini
insensibili! Mi avete offeso nel profondo!” disse il poverino
avvicinandosi
avvolto un’aura funesta “Per punizione, riceverete
il mio trattamento
speciale!” avrebbe dato loro una lezione che non si sarebbero
mai dimenticati.
“MIAO!”
ma in
soccorso dei ragazzi intervenne Faraone che saltò addosso al
professore zombie.
“AAAAAHHH!
SALVATEMI DA QUESTO MOSTRO!” che nel vederlo se la dette a
gambe terrorizzato,
lasciandosi dietro il polverone^^.
“FARAONE,
SEI
IL NOSTRO EROE!”
Gridarono
i
quattro ragazzi abbracciandolo commossi.
“Beh,
possiamo
dire che siamo stati salvati da un gatto!”
commentò l’Hatake tirando un sospiro
di sollievo^^. Non sapeva se fosse stato in grado di cavarsela un
simile
avversario.
“Ok ragazzi. Sia io che Faraone vi
ringraziamo per il tripudio, ma adesso dobbiamo andare!”
poi Banner fece
sentire la sua voce da dentro il barilotto che in quel momento era in
braccio a
Tenten.
“Andare
dove?”
gli chiese Naruto che recuperò la serietà.
“Al campo da tennis. Gli altri sono tutti
lì!” gli rispose il professore dagli
occhi eternamente chiusi “Abbiamo la
possibilità di andarcene da qui!”
dando loro la bella notizia.
“Ci
faccia
strada professore, la seguiamo!” Tenten non vedeva
l’ora di andarsene da lì e
mise a terra il gattone “E quando torniamo a casa, ti
darò ben tre scatolette
di ottimo tonno!” promettendogli una bella ricompensa.
“Miaoooo!”
cosa
che il barilotto apprezzò moltissimo e iniziò a
correre per il corridoio.
“Seguiamolo!”
Neji gli corse dietro insieme ai tre compagni.
“Credo
che
quando tornerò a casa, scriverò un
libro!” dopo quello che aveva visto, il
ninja copia era stato preso da una mezza ispirazione^^
“Chissà se diventerà un
best seller come i libri di Jiraya!” magari avrebbe ottenuto
un successo simile
a quelli dell’Eremita porcello^^.
Passarono
alcuni minuti. I cinque continuavano a seguire il gattone per i
corridoi
deserti dell’Accademia.
“Quanto
manca
professore?” Jaden stava diventando sempre più
ansioso e chiese al suo prof
quanto dovessero ancora correre.
“Non dovete seguire Faraone. Ricordatevi che
è un gatto!” gli rispose Banner con una
certa preoccupazione.
“CHE
COSA!”
Fecero
tutti
quanti sgranando gli occhi^^.
“Miao!”
infatti,
Faraone aveva puntato a un piatto di pesce che era stato messo proprio
in mezzo
al corridoio e, quando si fu avvicinato abbastanza...
WAP!
“PRESO!”
Crowler uscì da un angolo e catturò il gattone
con un retino da pesca.
“Oh
cavolo!”
Naruto si bloccò appena in tempo ma restò
comunque incredulo.
“E’
una
trappola, ci hanno accerchiato!” Neji si accorse solo in quel
momento che erano
stati circondati da un gruppetto di duellanti zombie.
“A
questo
punto, non abbiamo altra scelta che farci strada
combattendo!” Kakashi non
vedeva altra soluzione mentre alzò il coprifronte.
“Adesso
torniamo alla punizione che volevo infliggervi!” liberatosi
del gattone,
Crowler era deciso a punire quei ragazzini maleducati.
“AIUTO!”
il
solo pensiero di che cosa gli avrebbe fatto fece drizzare i capelli a
Tenten
che…
KAPOM!
“AHIA!”
senza
pensarci troppo, colpì il povero Crowler con una bastonata
mettendolo KO^^.
“Eh?”
la
ragazza aprì gli occhi che aveva chiuso per la troppa paura
e “Ops! Non volevo
colpirlo così forte!” si rese conto di aver un
po’ esagerato, ma giusto un
po’^^.
CRASH!
Facendo
crollare tutti gli altri all’indietro.
“Ci
sono volte
che mi preoccupi più di Rock Lee!” fece Neji con
la gocciolona dietro la
nuca^^.
“Eheh!
Bel
colpo!” Jaden non seppe che altro dire^^.
“Speriamo
che
non ci faccia pagare le spese per la chirurgia plastica!”
Naruto preferì
buttarla sul ridere che era meglio^^.
“Eheh!
Credo
che il mio futuro libro dovrà aspettare!” dopo di
questa, Kakashi aveva
momentaneamente perso l’ispirazione^^.
“QUESTA
NON TE
LA FACCIO PASSARE LISCIA! SARAI LA PRIMA A RICEVERE LA MIA PUNIZIONE
SPECIALE!”
Crowler si rialzò con un bernoccolo fumante e gli occhi
assonnati iniettati di
sangue puntando la ragazza^^.
“N-N-NO!”
che
drizzò ulteriormente i capelli dalla paura^^.
“Ma
quanto
sono scemi questi qua! Si spaventano per uno che potrebbero stendere in
due
secondi!”
di fronte a
una simile scena, Kyuubi si spiaccicò una zampa sul muso^^.
“Diciamo che i ragazzi sono facilmente
influenzabili!” gli disse Neos scrollando le
spalle^^.
Tlack!
“Svelti
per di
qua!” ma in quel momento una porta si aprì alla
loro destra invitando i ragazzi
a entrare.
“Signor
Bonaparte!” nel vedere chi li stava aiutando, Jaden si
fidò subito e fu il
primo a entrare.
“DENTRO!”
seguito dagli altri spinti di forza da Tenten che poi chiuse la porta a
quattro
mandate^^.
“Accidenti
che
figura!” commentò Kakashi rimettendosi in piedi
“Non sappiamo come ringraziarla
signore!” per poi aiutare il buffo professore a rimettersi in
piedi.
“E’
stato un
piacere!” gli rispose Bonaparte accettando il suo aiuto.
“Scusi,
ma,
dove ci troviamo?” nel mettere meglio a fuoco il luogo, Neji
non lo riconobbe e
chiese spiegazioni.
“Siamo
nella
sala da cui partono i condotti di areazione. Se volete raggiungere gli
altri,
seguite quel condotto e arriverete sotto il campo da tennis tra meno di
un
minuto!” che gli vennero subito date dal buffo ometto.
“Dice
sul
serio? Grazie professore!” Naruto non poteva ricevere una
notizia migliore “Ma
lei non viene con noi?” poi notò che Bonaparte si
era appostato vicino alla
porta.
“Io
resto qui a
trattenere i duellanti zombie. Non ci metteranno molto ad aprire la
porta,
quindi andate!” il vicecancelliere si era addossato questa
responsabilità
“Andate e riportateci indietro. Jaden, ti prego, salva
Marcelle!” affidando ai
ragazzi quest’importante missione.
“Lasci
fare
noi. Buona fortuna!” gli rispose il castano che si
avviò con i compagni verso
la conduttura indicata.
INTANTO
NEL
CAMPO DI TENNIS
BOOM!
Ci
fu
un’impressionante esplosione di energia che permise
l’allargamento del varco.
Questo era stato possibile grazie alla risposta immediata di Jessie
all’attacco
di Zane che aveva attaccato col suo Drago Supremo Chimeratech.
“Bell’incontro!”
si complimentò il Truesdale maggiore mentre
l’immagine del proiettore tremò.
“Missione
compiuta ragazzi!” Aster apparve davanti a tutti rivelando
che il duello aveva
ottenuto gli effetti desiderati “Abbiamo messo la carta
dentro un missile e
l’abbiamo lanciato contro nel varco. Il resto spetta a
voi!” affidando il resto
ai compagni.
“Professore
come facciamo a usare la carta?” Bastion non perse tempo e
chiese al suo
mentore come fare ad usare la carta.
“La
carta...
Bzz... dev’essere usata... Bzzz... Con
l’energia… Bzzz!” lo scienziato stava
per rispondergli ma in quel momento la connessione
s’interruppe e la
comunicazione cessò.
“Accidenti.
Le
comunicazioni si sono interrotte!” Alexis tentò di
ristabilire i contatti ma
non servì a nulla.
“Non
ci
voleva!” fece Temari digrignando i denti per il nervoso.
“Ora
non
abbiamo tempo per lagnarci. C’è altro cui
pensare!” la richiamò il fratello che
notò un problema.
“DANNAZIONE!”
infatti, in quel momento, Hassleberry e Axel entrarono dentro inseguiti
da
un’orda di duellanti zombie.
“Qui
si mette
male!” Shikamaru vide che i duellanti zombie erano riusciti a
entrare anche da
dietro.
“Non
abbiamo
altra scelta che combattere!” Asuma non vedeva altra
soluzione per uscire da
quella situazione.
“Cerchiamo
di
non far loro del male!” si raccomandò Sakura
Kinomoto impugnando il suo
scettro.
CRASH!
Ma
in quel
momento un pezzo di pavimento saltò in aria e vi
uscì Neos.
“Ehilà
ragazzi!” e subito dopo vi uscì Jaden.
“Serve
una via
di fuga?” seguito da Naruto.
“Più
che
volentieri!” rispose loro Shaoran che scese nel buco seguito
dagli altri.
POCHI
MINUTI
DOPO DENTRO LE CONDUTTURE
“Ehi,
ma come
avete fatto a trovare questo posto?” chiese Jim curioso
mentre si guardava
intorno.
“E’
stato il
professor Bonaparte a indicarcela, salvandoci da Crowler e altri
duellanti!”
gli rispose Neji col Byakugan attivo.
“Non
possiamo
fare altro che ringraziarlo allora!” commentò
Yué che non poteva che essergli
riconoscente.
“Beh,
ora
abbiamo ciò che ci serve per andarcene da qui ma non
sappiamo come usarla!”
intanto Shikamaru stava riflettendo su come fare a scappare da quel
posto.
“Vediamo….”
Intanto il Misawa, con un taccuino in mano, stava provando a
ricostruire quello
che il professore gli stava dicendo.
“Non
è
complicato!” ma Tenten intervenne attirando
l’attenzione di tutti “Se ben
ricordate, vi avevamo detto quello che i nostri avversari nella
biblioteca ci
avevano informato che è necessario uno scontro tra
divinità: ossia tra le
Bestie Sacre e il Drago Arcobaleno!” spiegando il
ragionamento che lei e
compagni avevano fatto dopo il loro scontro con i maghi nella
biblioteca.
“Ma
sicuro, le
Bestie Sacre!” e nel sentirlo, anche Bastion giunse alla
stessa risposta “Sei
stata geniale signorina Tenten!” e si complimentò
con la castana per
l’illuminazione avuta.
“Ecco…
C-Chiamami solo Tenten!” fece lei arrossendo di colpo^^.
“Grande!”
Fecero
tutti
gli altri sollevati senza considerare la reazione della ragazza^^.
“Una BastionxTenten? Questa mi suona strana!”
pensò Nick che, per un attimo si era immaginato una coppia
davvero originale^^.
“In
tal caso
abbiamo tutto ciò che ci serve. L’unica cosa da
fare è recuperare la carta e
poi trovare Marcelle!” il Nara aveva riassunto alla
perfezione che cosa
dovevano fare.
“Sì,
ma dove
troviamo Marcelle?” gli chiese Blair con voce preoccupata.
“Se
è come
penso, sta per farci avere sue notizie!” Shikamaru era sicuro
di questo.
Blizz!
“Attenzione cari studenti!”
infatti,
quasi a farlo apposta, in quel momento risuonò la voce di
Marcelle “Vi comunico che siamo
arrivati alla fine
dei giochi. Ormai ho tutto quello che mi serve, salvo una cosa: Jaden.
Ti
aspetto per la resa dei conti sulla costruzione che sorge
all’esterno dell’Accademia.
Se riuscirai a battermi, riporterò tutti indietro altrimenti
tu e tutti quanti
resterete qui e diventerete miei schiavi. Ah, non per metterti fretta,
ma hai
solo mezz’ora!” e dopo aver detto questo,
interrupe le comunicazioni.
“Bene,
ora
sappiamo dove andarlo a trovare, manca solo la carta del Drago
Arcobaleno e il
gioco è fatto!” fece Shikamaru soddisfatto.
“Non
abbiamo
tempo da perdere, allora!” commentò Kakashi
alzandosi “Mentre Jessie andrà a
cercare la carta del Drago Arcobaleno, noi andremo
all’appuntamento e
cercheremo di guadagnare tempo!” ed espose a tutti il suo
piano.
“D’accordo,
lasciate fare a me!” annuì l’Andersen
pronto.
“Verrò
con te!”
Axel si offrì di fargli da supporto.
“Vi
aiuterò
anch’io!” anche Hinata decise di seguirli in questa
ricerca. Grazie al suo
Byakugan avrebbe facilitato il tutto.
“A
questo punto
possiamo andare!” fece Jim soddisfatto “Un momento,
non vedo quei due di nome
Yammy e Ulquiorra. Che fine hanno fatto?” ma poi
notò che mancava qualcuno.
“Li
abbiamo
mandati dentro i nostri castelli insieme ai nostri compagni resi dei
duellanti
zombie, così non dovremo preoccuparci di doverli affrontare
di nuovo!” gli
rispose Asuma che aveva consigliato di fare qualcosa per i compagni
che, a
causa della loro attuale condizione, li avrebbero ostacolati in ogni
modo.
“Se
non ci sono
altre domande, direi che potete andare!” fece Nick
allontanandosi dal gruppo.
“E
lei che farà
signor Nick?” gli chiese Sakura preoccupata per lui.
“Vi
coprirò le
spalle dai tipetti che si stanno avvicinando!” le rispose il
castano che li
sentiva arrivare “Voi andate e, per favore, quando avremo
finito qui, cercate
di smetterla con questo signor Nick. Mi fa sentire un
vecchietto!” invitando i
compagni a darsi una mossa.
“Sarà
un po’
difficile, ma cercheremo di accontentarla!” gli rispose Neji.
“Forza
ragazzi.
ANDIAMO!” Naruto non perse l’occasione per dare il
via alle danze e partì per
primo.
“Sì!”
Seguito
dagli
altri.
“Alan,
va con
loro. Avranno bisogno di aiuto!” il castano invitò
il suo angelo custode a
unirsi a loro per fornire maggiore protezione.
“D’accordo,
ma
sta attento!” si raccomandò con lui
l’angelo custode per poi seguire il gruppo.
“Puoi
contarci!” gli rispose Nick mentre vide arrivare qualcuno
“Ma guarda che
piacevole sorpresa. Non mi aspettavo di vederla qui signorina
Fontaine!” e
rivolgersi cordialmente a lei.
“Eheh!
Io
invece lo speravo proprio!” gli rispose
l’infermiera dell’Accademia fissandolo
con occhi stanchi e un sorriso spento.
“A
quanto pare,
avremo un incontro romantico. Sa una cosa? Non speravo in nulla di
meglio!”
commentò il castano ironico pronto ad accoglierla.
“Spiacente
ma
il nostro non sarà un ballo solitario. Anche loro vogliono
ballare con te!”
disse di rimando la rossa mentre dietro di lei avanzarono altri
duellanti
zombie pronti a duellare.
“Un
appuntamento con tanto di platea e musicisti? Mi è andata
davvero di lusso!” se
la rise il Sun’s Warrior impugnando il suo duel disk
“Non siate timida, fatevi
avanti e iniziamo a ballare. Let’s rock!” e anche
lui era pronto a dare il via
alle danze.
INTANTO
PIU’
AVANTI!
“Abbiamo
compagnia!” Neji vide che davanti a loro c’erano
degli avversari da
sconfiggere.
“Lasciate
fare
a me!” Hassleberry corse avanti e, attivato il suo duel disk,
evocò un mostro
“Vai HYPER TESTA MARTELLO!” chiamandolo a gran voce.
“GGRROOOAAARR!”
apparve un enorme dinosauro bipede con una testa a forma di martello
che…
KAPOM!
CRASH!
Batte
la testa
contro il muro al lato aprendo un’uscita verso
l’esterno.
“Iniziamo
l’operazione!” disse Shikamaru attivando il suo
duel disk e lanciandosi nella
mischia insieme agli altri.
“Da
questa
parte!” mentre Axel corse dalla parte opposta seguito da
Jessie e Hinata.
“Buona
fortuna
ragazzi!” l’Andersen altro non disse e
seguì l’amico.
“In
bocca al
lupo!” stessa cosa fece la Hyuga che fermò lo
sguardo su una persona in
particolare.
GRUPPO
DI
JESSIE
“Scusa
se te lo
chiedo, ma hai per caso un debole per Naruto?” dopo essersi
allontanati un po’,
Axel fece questa domanda alla ragazza. Aveva notato subito lo sguardo
che
rivolto verso il biondino e voleva capire se aveva fatto centro oppure
no.
“Ecco…”
di
fronte a questa domanda, la Hyuga arrossì violentemente non
riuscendo a
rispondere.
“Eccome
se è
innamorata di Naruto!” ma la risposta gliela diede Jessie che
ne sapeva
qualcosa “L’abbiamo capito praticamente tutti che
Hinata è cotta, ovviamente
Naruto no!” facendogli capire che in molti nel gruppo se
n’erano accorti.
“Ah
davvero?
Non immaginavo che Naruto fosse così ricercato!”
ammise il Brody assai stupito
dalla cosa “Beh ti auguro buona fortuna: con uno come lui ne
avrai bisogno!” ma
preferì sorvolare sulla cosa.
“Grazie!”
si
limitò a rispondere la ragazza per poi attivare la sua arte
oculare “Ho trovato
il missile: è… Ooh!” ma poi fu colta da
un mancamento e cadde a terra.
“Hinata!”
Jessie si fermò subito e le si avvicinò per
sincerarsi delle sue condizioni.
“T-Tranquillo,
sto bene!” gli rispose la mora rimettendosi in piedi.
“E’
comprensibile: hai usato troppe volte
quell’occhio!” disse Axel prendendola per
un braccio “Si vede che usarlo troppo, consuma molte
energie!” capendo qual’era
il problema.
“Mi
dispiace di
essere un peso!” fece la poverina deprimendosi per non essere
stata
all’altezza.
“Ma
che stai
dicendo? Non sei un peso!” la rassicurò Jessie con
un sorriso “Anzi, sei una
delle ragazze più forti che abbia mai conosciuto in vita mia
e sono sicuro che
anche Naruto l’abbia capito!” dicendole il pensiero
che si era fatto su di lei.
“E’
vero! Non
ho visto gli altri scontri, ma da quello che ho visto contro quel
Raptomort,
posso confermare le parole di Jessie!” e anche Axel era
d’accordo con l’Andersen.
“D-Dite
sul
serio?” quei complimenti fecero arrossire violentemente la
ragazza che non era
abituata a simili lodi.
“Certo!”
gli
rispose Jessie che in quel momento era la bocca della verità.
“Affermativo!”
concordò il Brody che la pensava come lui.
“I tuoi compagni ti stanno dicendo la
verità!” fece Rayearth apparendole al
fianco “Sei più forte di
quanto pensi, devi solo mettere da parte la tua
insicurezza e vedrai che potrai fare qualsiasi cosa!”
incitandola come
aveva sempre fatto.
“Grazie
amici!”
rispose loro la ragazza con un magnifico sorriso.
“Naruto Uzumaki, vedi di aprire gli occhi al
più presto o giuro che sarò io a farteli aprire
con la forza!” di fronte al
quale, Axel giurò sul suo onore che avrebbe contribuito a
dare una svegliata al
biondino^^.
“Dove la trovi una ragazza così? A
momenti
t’invidio amico!” pensò Jessie
che sperava di trovare una ragazza che
assomigliasse anche solo un po’ alla Hyuga^^.
“Abbi
fede in te stessa, piccola mia!” la
incoraggiò il suo spirito mentre
sparì nuovamente.
“Allora,
il
missile è in direzione sud, sud-est a circa duecento
metri!” rincuorata, la
ragazza attivò, anche se non per molto, nuovamente la sua
arte oculare
indicando la direzione da seguire.
“Perfetto,
allora muoviamoci !” Axel non perse tempo e corse verso la
direzione indicata
dalla mora.
“Vai
Aquila
Cobalto. Guidaci tu!” Jessie evocò una delle sue
Bestie Cristallo e seguì i
compagni.
“Ricevuto! Lasciate fare a me!”
gli
rispose la grande aquila con una grossa pietra incastonata nel petto
precedendoli.
INTANTO
NELL’ACCADEMIA!
BOOMX10!
All’esterno
dell’Accademia era in corso un’autentica battaglia
senza regole tra mostri che
si scontravano tra di loro generando esplosioni a catena.
“VAI
TIRANNOSAURO OSCURO!” Hassleberry lanciò
all’attacco il suo mostro migliore
contro uno dei tanti che si paravano davanti al gruppo.
“Lascia fare a me!”
ruggì l’imponente
creatura lanciandosi contro l’avversario.
CRUNCH!
E
distruggendolo chiudendo le fauci su di lui.
ZACKX100!
FRABBOOM!
“Non
male come
conflitto finale!” commentò Asuma mentre con le
sue lame di chakra tranciava un
avversario dopo l’altro.
“Peccato
che
non finiscano mai!” gli rispose Kakashi mentre componeva una
serie di sigilli
“RAIKIRI!” e usò la sua tecnica migliore.
ZOCKX10!
FRABOOM!
Trafiggendo
numerosi mostri che gli bloccavano la strada.
“Non
sfidate la
collera divina ragazzini!” mentre Alan calò la sua
spada tagliando in due
diversi mostri che gli si pararono davanti.
“LEVATEVI
DALLE SCATOLE SCHIAPPE!”
anche
Shukaku si stava scatenando calpestando senza troppi problemi gli
avversari che
gli si paravano davanti.
“Attento
a non
colpire gli studenti. Sono vittime innocenti!” si
raccomandò Gaara mentre usava
la sua sabbia per far saltare in aria più mostri possibili.
“Sì,
sì!”
gli rispose secco il Bijuu mentre con un cazzotto
spedì un mostro al creatore “HYAHAHAHAHAH!
COME MI STO DIVERTENDO!”
di sicuro non voleva che il divertimento
finisse così presto^^.
“Sfere d’aria veritiere, via!”
intanto
Ryu Sheron lanciò il suo attacco contro altrettanti mostri
aprendo la strada “Andate! Qui me la
sbrigo io!” e
invitare i compagni a proseguire la loro corsa.
“Grazie
Ryu!”
lo ringraziò la piccola Kinomoto avanzando insieme ai
compagni.
KAPOM!
Ma
la strada
del gruppo fu bloccata dal micidiale Golem Ingranaggio Antico.
“Ecco
un mostro
che richiede maggiore attenzione!” commentò Neji
attivando il suo Byakugan.
“Tsk!
Levati
di mezzo, ferraglia arrugginita!”
ma Kyuubi non aveva tempo da perdere con quel coso e…
ZAMP!
CRASH!
Con
una
semplice zampata, lo mandò in frantumi.
“Forza
avanziamo!”
e senza
aggiungere altro, corse al luogo dell’appuntamento che era
sempre più vicino.
“Si
vede che
Kyuubi se l’è legata al dito!”
commentò Naruto che non aveva mai visto il Bijuu
così motivato.
“Meglio
per
noi. Seguiamolo!” Jaden non poteva sperare in un aiuto
migliore e corse in
avanti con tutti gli altri.
BOOM!
Ma
la loro
corsa fu bloccata da un’esplosione davanti a loro e poi si
fece avanti un
enorme robot nato dalla combinazione di ben cinque mostri: il letale
Drago
Cannone Catapulta VWXYZ.
“Eheh!
Ora
combatterai contro di me Jaden!” a controllarlo era Chazz che
puntava il
castano.
“E tu pensi di
poterti avvicinare a lui?” ma
prima che gli altri facessero qualcosa, Shaoran si mise in mezzo
“Il tuo
avversario sarò io!” ed era pronto a dargliele sia
con le carte che con i
pugni.
“Eheh!
Se ti
metti in mezzo, ne pagherai le conseguenze!” e il Princeton
fu pronto ad
accoglierlo.
“Andati
ragazzi!
Qui ci penso io!” senza voltarsi, Shaoran invitò i
compagni a proseguire
“Ponete fine a questo incubo!” e poi si
lanciò all’attacco iniziando a battersi
col moro.
“Buona
fortuna
Shaoran!” la sua Sakura non disse altro e andò
avanti.
“Buona
fortuna
amico!”
Seguita
dagli
altri.
“Non
così in
fretta ragazzini!” ma si trovarono la strada boccata da
Bonaparte anche lui
diventato un duellante zombie che evocò il suo Imperatore
giocattolo.
“A
lui ci penso
io!” ma Bastion si fece avanti evocando il suo Drago
Acquatico e iniziando a
battersi con lui.
“Tsk!
Ora mi
sono rotto di essere bloccato in continuazione!”
Kyuubi aveva perso la pazienza e decise di
ricorrere a misure drastiche…
CLANGX4!
“EHI!
CHE MODI
SONO!” protestò Naruto che si ritrovò
catturato da una coda del suo spirito.
“Perché
mi hai
preso?” anche Jaden era finito catturato da una coda della
volpe.
“E-Ehi,
mettimi
giù!” protestò Sakura anche lei presa
da una coda del Bijuu.
“Ma
perché anch’io!”
anche Blair con in braccio Akamaru era stata presa da una coda della
volpe.
“Quella
cosa
vuole Jaden? Beh, glielo porterò insieme a qualche altro
piccolo seccatore.
Tenetevi forte!”
Kyuubi
li avrebbe portati personalmente a destinazione e, detto questo,
partì di corsa
verso una piramide di sabbia a fianco all’Accademia.
“Contiamo
su di
voi!” Neji non disse altro e, sfoderato il duel disk, dette
man forte ai
compagni.
“Avanti
fatevi
sotto!” seguito da Tenten pronta a cominciare.
“Sta
attenta
Sakura!” Kero-chan sperò che la sua padroncina ce
la facesse.
“DANNATA
VOLPE! PRENDI A CALCI QUELLA COSA ANCHE DA PARTE MIA!”
mentre Shukaku si raccomandò col collega
Bijuu di fare una strage.
“Jaden,
Naruto,
Sakura, Blair, buona fortuna!” Gaara non disse altro e
tornò a combattere.
“No,
Jaden. Tu
non andrai da nessuna parte!” ma Syrus non li avrebbe fatti
avanzare oltre.
“Questo
lo dici
tu soldato!” ma si trovò Hassleberry davanti con
una carta in mano “ATTIVO LA
CARTA TRAPPOLA IMPATTO GIURASSICO!” che attivò
immediatamente.
FFFFFFFFIIIII!
Dal
cielo venne
un potente fischio e poi una luce si avvicinò sempre
più pericolosamente al
suolo attirando l’attenzione di tutti.
“Ecco,
andate
ragazzi!” fece Tirannus soddisfatto mentre…
BOOOOM!
Un
enorme
meteorite piombò sul campo distruggendo
all’istante tutti i mostri e mettendo
KO praticamente tutti.
“RAGAZZI!”
Gli
unici che
si erano salvati erano stati i quattro ragazzi portati
sull’edificio di sabbia dalla
volpe. Nel vedere che cos’era successo, si preoccuparono per
le sorti dei loro
compagni.
“State
tranquilli, sono tutti vivi. Se la caveranno dopo un bel po’
di riposo!”
li rincuorò subito il Bijuu che poteva
percepire le loro energie.
“Meno
male!”
fece Jaden sollevato.
“Ben
arrivato
Jaden. Sei in perfetto orario!” ma poi le sue attenzioni
furono attirate dalla
voce della creatura che era in mezzo alla costruzione e fissava i
ragazzi con
un ghigno perfido.
“Dannato!”
gli
ringhiò contro Naruto “Ti farò pagare
tutto quello che hai fatto ai nostri
amici!” gliele avrebbe date per tutti i suoi compagni.
“Mi
spiace
Naruto, ma non sei tu ad interessarmi. Quello che deve battersi con me
è solo
Jaden!” ma Marcelle lo liquidò senza troppi
problemi.
“Prima
rispondi
a questa domanda. Perché sei così ossessionato da
lui e chi sei veramente?” ora
che se lo trovava davanti, Sakura poteva chiedergli quello che doveva e
non
esitò a porgli questa domanda.
“Perché
Sakura?
Eheh! Lo scoprirai con questo duello. Sarà molto
interessante!” le rispose
Marcelle mentre sul suo braccio sinistro si formò un duel
disk “Il pubblico può
accomodarsi e godersi lo spettacolo. Avanti Jaden fatti
sotto!” ponendo fine
alle chiacchiere e sfidando apertamente lo Yuki.
“E
va bene. Se
è me che vuoi, allora eccomi qui!” che
accettò la sfida e attivò il suo duel
disk.
“Buona
fortuna
fratellone!” Naruto tifava per lui.
“Fatti
valere!”
e anche la piccola Kinomoto era con lui.
“Fallo
nero!”
malgrado tutto, anche Kyuubi faceva il tifo
per lui.
“Le speranze di tutti noi, sono nelle tue
mani!” disse Windom affidandogli questo fardello.
“Metticela
tutta!” anche Blair lo sostenne.
“Bau!”
concordò
con lei Akamaru mettendosi al lato della piramide insieme a tutti.
“Combattiamo!”
Con
quella
parola, il duello ebbe inizio.
INTANTO
NEL
DESERTO
“Aquila
Cobalto, vedi qualcosa?” mentre correva per le dune, Jessie
si rivolse al suo
spirito alato sperando in buone notizie.
“Negativo, non vedo ancora niente!”
gli
rispose lo spirito che continuava ad aguzzare lo sguardo “Eh!” poi vide qualcosa che
attirò subito la sua attenzione “L’ho
trovata!”e iniziò a volare in
cerchio.
“E’
riuscito a
trovare il missile! Perfetto!” Axel non poteva chiedere di
meglio.
“Ancora
uno
sforzo e ... ATTENTO!” Hinata interruppe il discorso e...
KAPOMX2!
“GGGGRRRAAAKK!”
colpì col Juken un mostro che si stava per avventare sul
Brody distruggendolo.
“Ti
devo un
favore!” la ringraziò il ragazzo di colore.
“Figurati!”
gli
rispose la mora ansimante.
“Ce
la fai?” le
chiese l’Andersen che notò la fatica
dell’amica.
“Sì,
andiamo!”
lo tranquillizzò lei accelerando il passo.
“Ne
stanno
arrivando altri. State giù!” Axel
impugnò il suo duel disk che era molto simile
a un fucile a pompa e…
BANGX2!
WAMP!
Sparò
i suoi
stessi mostri contro quelli avversari distruggendoli.
“Andiamo!”
e
corse verso un piccolo cratere generato dall’esplosione del
missile.
“Ci
siamo!”
seguito da Jessie che aumentò la velocità
buttandosi nel cratere.
“GGGRROOAARR!”
proprio un attimo prima che un mostro lo ghermisse insieme ai suoi
compagni.
BANGX3!
WAMP!
Axel
fece
parlare il suo particolare fucile sparando carte a raffica.
“Corri
Jessie,
noi li teniamo occupati!” la Hyuga affidò le sue
speranze al ragazzo mentre
concentrò il poco chakra che le rimaneva in corpo per
respingere le creature
che tentavano di attaccarli.
Click!
“Sono
a corto
di munizioni!” nello stesso momento, il Brody si rese conto
di aver esaurito le
carte da sparare.
“VAI
JESSIE!”
mentre Hinata continuò strenuamente a battersi incitando il
compagno a correre.
“OOOOOOOAAAAAHHHH!”
che non se lo fece ripetere due volte correndo a più non
posso verso la capsula
che era uscita fuori dal missile.
“GGGRRR!”
ma un
mostro gli piombò addosso con l’intenzione di
prenderlo.
“GEM
EXPLOSION!” ma il verde rispose lanciando il suo attacco
contro di lui
distruggendolo e proseguì la corsa.
“GGGRRR!”
Ma
altri tre
mostri si frapposero tra lui e la capsula.
“Accidenti
non
adesso!” fece il ragazzo mentre vide le creature piombargli
addosso.
FLASH!
Ma
in suo
aiuto, esplose una luce bianca e poi apparve un’imponente
creatura che spazzò
via i tre mostri e tutti quelli che erano nei paraggi.
“GGGGRRRROOOOAAARRR!”
e lanciato quell’imponente ruggito, sparì.
“Incredibile!”
Dissero
i tre
ragazzi increduli da quello che avevano visto.
Ripresosi
dallo
stupore, Jessie si avvicinò e raccolse la carta che era
uscita di forza dalla
capsula in suo aiuto.
“EVVAI!
DRAGO
ARCOBALENO HA SCELTO ME!” ed esultò a pieni
polmoni per aver ottenuto questa
portentosa carta.
“Bravissimo!”
si complimentò Hinata contenta per lui.
“Bene,
abbiamo
trovato quello che stavamo cercando. Ora torniamo indietro!”
Axel non perse
tempo e tornò verso l’Accademia seguito dai due
compagni.
POCHI
MINUTI
DOPO!
“Ma
cos’è
successo!”
I
tre
arrivarono all’Accademia e nel vedere la desolazione che vi
regnava, rimasero
senza parole.
“La battaglia è stata davvero
incandescente
qui!” commentò Rayearth guardandosi
intorno.
“E
gli altri
come staranno?” si chiese Hinata preoccupata.
“Guardate,
sono
lì all’ingresso!” Axel però
li vide tutti lì appoggiati al muro.
“RAGAZZI!
STATE
BENE!” Jessie corse verso di loro sperando che non fosse
successo
l’inevitabile.
“Si,
tranquillo
generale!” gli rispose Hassleberry aprendo gli occhi anche se
si poteva vedere
benissimo che era esausto.
“La
battaglia è
finita ma siamo esausti!” continuò Alexis anche
lei molto provata.
“Abbiamo
portato dentro tutti quanti ma ora non ce la facciamo
più!” terminò Jim
appoggiato al muro con Shelley a fianco.
“Se
cercate
Jaden e gli altri, sono sulla costruzione laggiù!”
li avvisò Yué completamente
a terra.
“Andate
a
supportarli, noi ce la caveremo!” disse loro Temari molto
provata.
“AAAHH!
Come
mi sono divertito!”
fece
Shukaku steso a pelle di leopardo ma soddisfatto come non mai^^.
“Resto
io con
loro. Voi raggiungete gli altri!” il Brody si
offrì di restare al capezzale dei
compagni e lascò andare i due.
“Va
bene.
Resistete ragazzi, tra poco ce ne andremo via da qui!” Jessie
lasciò tutto
nelle sue mani e corse verso la piramide di sabbia.
“Abbiate
fede!”
Hinata non disse altro e lo seguì.
“Hinata,
siete
cresciuta parecchio!” fece Neji soddisfatto dalla fermezza
delle parole della
cugina.
“Che
sia
cresciuta o meno, ne dovrà fare di strada se
vorrà farsi notare da quel dobe di
Naruto!” commentò Tenten che sapeva quanto il
biondino in questione fosse duro
di comprendorio.
“Concordo!”
Dissero
praticamente tutti^^
Nel
frattempo i
due ragazzi erano appena arrivati in cima alla piramide e videro che il
duello
tra Jaden e Marcelle stava procedendo a favore di
quest’ultimo.
“Jaden,
sono
arrivato!” il verde si fece sentire dall’amico
avvicinandosi a lui.
“Jessie!”
che si
voltò incredulo.
“Jessie,
Hinata
meno male!” Sakura era felice di vederli.
“Allora?
Ce
l’avete fatta?” chiese loro Naruto speranzoso.
“Eccome!”
gli
rispose l’Andersen col segno della vittoria.
“L’abbiamo
trovata!” concordò con lui la Hyuga.
“Perfetto!
Proprio
al momento giusto!” sorrise Jaden che aveva recuperato la
speranza.
“Chi è quel tipo? E perché lui
e quella
ragazza sono così in confidenza con Jaden?”
nel vedere che il loro arrivo
aveva riacceso gli animi, la creatura fissò storto i due.
“Ehi,
Marcelle
mi aggiungo anch’io al duello. A seguito di questo, i tuoi
life points
aumenteranno di 4000 unità. Ci stai?” Jessie si
rivolse alla creatura
proponendo di entrare nella battaglia.
“Uhuhuh!
D’accordo, sarà un piacere vederti strisciare ai
miei piedi!” che accettò senza
pensarci troppo mentre i suoi life points ancora intatti salirono a
8000 unità.
“Hinata
va con
gli altri e goditi lo spettacolo!” Jessie invitò
l’amica a raggiungere Naruto,
Sakura e Blair e attivò il suo duel disk.
“Buona
fortuna!” la mora non disse altro e raggiunse i compagni.
“Combattiamo!”
E
il duello a
tre iniziò.
INTANTO
NELL’ACCADEMIA!
BOOM!
Il
muro di un
corridoio dell’edificio saltò in aria e vi
uscì Nick ancora alle prese con la
sua gentile infermiera zombie.
“Eheh!
Avrai
battuto gli altri ma non me!” se la rise la signorina
Fontaine mandando
all’attacco il suo mostro.
“Non
si
preoccupi, due secondi e anche lei sarà sconfitta
completamente!” le rispose il
castano intento a evitare gli attacchi della creatura evocata
dall’infermiera
dell’Accademia “Le
battaglie fuori sono
finite. Mi chiedo come stiano gli altri!” era
preoccupato per le condizioni
dei suoi compagni.
“Non
è educato
non prestare attenzione su una donna!” lo riprese
l’infermiera mentre il suo
mostro partì nuovamente all’attacco.
“Le
mie scuse,
sono uno che si distrae facilmente!” le rispose il castano
pescando una carta e
mettendola sul duel disk “Vai Brionac!” e
lanciò all’attacco il suo mostro Synchro
preferito.
“GGGRROOAAARRR!”
che spalancò le ali facendo tornare il mostro avversario
nella mano della
Fontaine.
“Che
cosa? Da
dove esce fuori quel mostro!” lasciando la rossa senza parole.
“E’
una lunga
storia ve la racconterò un’altra volta!”
le rispose il Sun’s Warrior
apparendole alle spalle e…
Pat!
La
colpì al
collo col palmo della mano stordendola.
“Direi
che qui
ho finito!” commentò il castano prendendola tra le
braccia e poi poggiandola al
muro “Ora raggiungiamo gli altri!” e sfoderate le
ali volò in aiuto dei
compagni.
“Mi
spiace ma
non posso lasciarti andare avanti!” ma si trovò la
strada bloccata da…
“Ma
tu sei
identico a me!” se stesso “Aspetta, sei me in
versione carta!” capendo subito
che cosa era successo.
“Proprio
così.
Quella creatura mi ha evocato per tenerti a bada. Dovrai sconfiggermi o
non andrai
avanti!” e si mise in posizione da combattimento.
“Battermi
contro me stesso? Questa mi mancava!” gli rispose Nick
trasformandosi e facendo
altrettanto “La farò finita con un solo
colpo!” per poi lanciarsi all’attacco.
KAPOM!
CRASH!
I
due si
scontrarono generando un’onda d’urto che
sfondò i vetri delle finestre e
uscirono fuori continuando a combattere.
KAPOM!
“AAARRRGGHH!”
ma dopo pochi istanti il vero Nick ricevette un pugno in piena faccia
che lo
scaraventò al suolo “Accidenti, credo di aver
raggiunto il limite oggi!”
capendo che questa volta avrebbe faticato parecchio.
“Mi
spiace ma
ormai sei a corto di energie. I combattimenti che hai sostenuto in
questa
dimensione ti hanno sfiancato e non hai avuto neanche un momento di
tregua!”
capendo perfettamente le condizioni del suo originale, il Nick carta
era pronto
a farla finita “Sei finito!” e gli si
lanciò contro pronto a finirlo.
“Se
sono al
limite, posso sempre contare sui miei compagni!” gli rispose
il Sun’s Warrior
sicuro.
WOSH!
CLANGX4!
“Eh?”
infatti,
un attimo prima di colpirlo, il Nick carta fu bloccato da quattro
catene di
sabbia.
“Serve
una mano
signor Nick? Basta chiedere!” autore del salvataggio in
extremis era Gaara che
aveva usato le sue ultime forze per salvarlo.
“Bel
colpo, ma
non basta. Mi sto per liberare!” lo informò la
carta che stava per spezzare le
catene.
“Non
farai in
tempo!” ma il rosso lo sapeva benissimo.
“Perché
noi ti
fermeremo!” Alan piombò sul prigioniero con la sua
katana che brillava di luce.
“Beccati
questo!” seguito da Shaoran che teneva ben salda la sua spada.
ZACK!
ZACK!
I
due colpirono
l’avversario alle spalle che, sconfitto, sparì.
“Uff!
Grazie
ragazzi. Vi devo un favore!” ammise il castano rimettendosi
in piedi usando la spada
come appoggio.
“Ma
figurati!”
gli rispose il suo angelo custode che aveva solo adempiuto ai suoi
doveri.
“Avreste
fatto
lo stesso per tutti noi!” commentò il
Lì avvicinandosi a lui.
“Ci
puoi
mettere la mano sul fuoco!” gli confermò Nick
poggiandogli la mano libera sulla
spalla “E gli altri?” per poi chiedere come stesse
il resto del gruppo.
“Al
momento
sono quasi tutti riuniti ed esausti all’ingresso, mentre
Jaden, Jessie, Blair,
Naruto, Hinata e Sakura sono andati al’appuntamento di
Marcelle!” gli rispose
Gaara avvicinandosi a lui.
“Che
facciamo?
Adiamo anche noi?” gli chiese Shaoran preoccupato per la sua
Sakura.
“Nelle
nostre
attuali condizioni saremo solo d’intralcio. Lasciamo che
siano loro a tirarci fuori
dai guai!” lo riprese Alan che sapeva che in quel momento non
potevano fare
nulla.
FLASH!
All’improvviso
una colonna di luce partì dal fianco
dell’Accademia attirando le attenzioni di
tutti.
“Che
sta
succedendo?” chiese Gaara che non sapeva se doveva essere
contento o
disperarsi.
“E’
il gran
finale!” gli rispose Nick osservando il fenomeno stringendo i
pugni.
SULLA
PIRAMIDE
DI SABBIA
Il
duello tra
Jaden e Jessie contro Marcelle stava per concludersi. Marcelle aveva
perso più
della metà dei suoi life points ma era riuscito ad evocare
le tre terribili
Bestie Sacre in una sola volta ed era sicuro della sua vittoria.
Dall’altra
parte, collaborando tra di loro, Jaden era riuscito a distruggerne una
grazie
al suo mostro fusione Neos Chaos mentre Jessie aveva evocato il suo
mostro
finale, il Drago Arcobaleno: un enorme drago bianco dalle grandi ali,
munito di
una chioma dorata dietro l’enorme testa da cui spuntava un
grande corno
celeste. I lati del suo collo erano decorati da sette gemme che avevano
i
colori dell’arcobaleno.
La
creatura
aveva attaccato una delle Bestie Sacre ma Marcelle aveva bloccato
l’attacco e, un
attimo dopo, aveva compiuto un’azione imprevista, aveva fuso
le tre Bestie
Sacre dando vita a una creatura dal potere immenso, Armitael Fantasma
del
Chaos: un mostro dalla potenza incalcolabile dall’aspetto
demoniaco. Una volta
evocata questa terribile creatura, era partita la colonna di luce che
Nick e
compagni avevano visto.
“Ahahahah!
Finalmente ho ottenuto ciò che volevo!”
esultò Marcelle mentre il suo corpo
iniziò a sdoppiarsi.
“Che
vuoi dire?
Che cosa stai facendo a Marcelle!” fece Jaden coprendosi gli
occhi.
“Me
lo tolgo
come un giubbotto!” gli rispose la creatura che divenne
corporea mostrando
finalmente il suo volto mentre il povero Marcelle cadde a terra privo
di sensi.
“MARCELLE!”
e
la cosa preoccupò non poco Blair che, se non fosse stata
troppo spaventata,
sarebbe corsa a prenderlo.
“Se
lo vuoi
eccotelo qui!” le rispose la creatura lanciandolo tra le
braccia della mora
come un sacco vecchio “Finalmente l’energia che ho
sottratto a tutti voi grazie
ai duellanti zombie e ai bio-bend di Viper ha raggiunto il livello
massimo,
permettendomi di rendermi corporea. Ahahah!” e mostrare a
tutti il suo volto.
Si presentava come un demone
dal corpo
androgino e dalla pelle violacea dove una striscia di pelle nera celava
malamente il suo corpo nudo, mentre i corni neri spuntavano dalle sue
spalle sulle
spalle e sui fianchi. Celava una doppia natura: Infatti, era mezzo uomo
e mezza
donna; la parte destra, dove aveva i capelli grigi e arruffati, si
vedeva un
seno formoso; sulla parte destra, quella con i capelli blu si vedeva
decisamente un petto più virile, il braccio e la gamba
sinistra ricordavano gli
artigli di un rapace, sulla fronte spiccava un occhio giallo con iride
rosso. Gli
occhi demoniaci erano di due colori diversi: uno dorato e
l’altro azzurro. A
completare il suo aspetto minaccioso erano le due enormi ali da
pipistrello
nero che spuntavano sulla schiena.
“Ma
che razza
di mostro è?” fece Hinata terrorizzata da una
simile visione.
“E’
spaventoso!” Sakura non aveva mai visto un essere
più strano e terrificante
allo stesso tempo.
“Dunque
è
quello il suo vero aspetto!” nel vedere finalmente in faccia
il nemico che li
aveva portati in quel luogo, Naruto era pronto a fargliela pagare per
tutto
quello che aveva fatto.
“E
poi
chiamano mostro a me. Questo che deve dire? Non si capisce nemmeno se
è maschio
o femmina!”
fece Kyuubi
disgustato.
“Non ci scherzare sopra. È un nemico che
non
va sottovalutato!” lo riprese Rayearth tenendosi
pronto ad intervenire in
qualsiasi momento.
“Sarà un avversario temibile!”
anche
Windom era pronto ad intervenire.
“Finalmente
possiamo incontrarci faccia a faccia Jaden!” la creatura
puntò ghignante il
castano.
“Ma
tu chi
sei?” chiese lo Yuki che non sapeva chi fosse.
“Non
ti ricordi
di me? Eppure anni fa eravamo inseparabili!” fece la creatura
con un certo
disappunto “Ti ho sempre osservato. Ti sostenevo. Ti
proteggevo da tutti coloro
che si prendevano gioco di te. Ero come il tuo angelo
custode!” facendo capire
di essere sempre stata al fianco del ragazzo.
“No,
non è
possibile!” quella rivelazione fu come un fulmine per Jaden
“Yubel!” che la
chiamò per nome.
“Finalmente
te
ne sei ricordato, tuttavia ci hai messo troppo e questo non posso
perdonartelo!” Yubel lo avrebbe punito per questa sua
dimenticanza “Preparati a
subire il devastante attacco di Armitael che per ogni turno
può infliggere un
danno pari a 10000 punti. AVANTI ARMITAEL ATTACCA JADEN E COMPLETA LA
MIA
VENDETTA!” e mandò all’attacco il suo
mostro che generò una grande sfera di
energia oscura.
“NON
TI
PERMETTERO’ DI TORCERE UN SOLO CAPELLO AL FRATELLONE
JADEN!” a quel punto
Naruto decise di frapporsi tra il castano e l’attacco con
l’intenzione di
bloccarlo.
“NO
NARUTO NON
FARLO!” un gesto che fece preoccupare come non mai lo Yuki.
“Vuoi
fare
l’eroe Naruto? Allora sparirai per primo!” Yubel
avrebbe accontentato questa
sua follia.
“Non
se ci sono
io a impedirtelo!” ma Sakura si mise in mezzo pronta a
combattere.
“Se
vuoi fare
del male ai miei compagni, dovrai prima passare su di me!”
affiancata da Hinata
che, anche se stremata, avrebbe combattuto fino all’ultimo.
“BAU!”
anche
Akamaru era intenzionato a combattere fino alla fine.
“Ragazze,
Akamaru!” e la cosa fece uscire le lacrime al castano che
temeva per loro.
“Non
dovrete
scomodarvi amici!” ma Jessie non avrebbe permesso che
venissero coinvolti
“Attivo il potere speciale di Drago Arcobaleno. Mando al
cimitero tutte le mie
carte bestia cristallo e per ognuna di loro, il drago guadagna 1000
punti!” e
potenziò ulteriormente il suo drago conferendogli una
potenza pari a 10000
punti, identica a quella del mostro avversario “VAI ATTACCA
CON RIFRAZIONE
DELL’ARCOBALENO!” e ordinò
l’attacco.
“GGGRROOAAARR!”
il drago non perse tempo. Generò una potente sfera color
arcobaleno e la
scagliò contro il mostro avversario che rispose lanciando la
sua sfera di
energia.
FRABBOOMM!
Generando
una
potente esplosione di energia.
“Dannato
marmocchio. Questa me la paghi!” gli ringhiò
contro Yubel spalancando le ali
“TI DISTRUGGERO’!” e gli si
lanciò addosso.
“NON
SE CI SONO
IO A FERMARTI!” ma Naruto la intercettò
“PRENDI QUESTO! KYUUBI EXPLOSION!”
lanciandole contro il suo attacco.
“FUORI
DAI
PIEDI!” gli ruggì contro la creatura calando il
pugno destro contro l’attacco
del biondino.
FRABBOOM!
Generando
un’altra esplosione di energia che investì gli
altri.
“NARUTO!”
Gridarono
i
suoi compagni preoccupati.
“MOCCIOSO!
NON
SPERARE DI LASCIARMI A BOCCA ASCIUTTA!”
gli gridò contro Kyuubi andando a sostenerlo.
“Non sarai il solo a dargli una mano!”
seguito da Rayearth che gli si affiancò.
“Ci sono anch’io!” e
anche Windom fu
della partita.
Naruto
fu
avvolto dai tre spiriti venendo ricoperto da un’armatura
rossa con tratti
arancioni e verdi. I gambali rossi finivano con ali dalle piume verde
acceso e
arrivavano fino alle ginocchia per poi proteggere il bassoventre con
una placca
arancio con tratti rossi simili a fiamme che arrivava fino al petto,
mentre le
spalle erano protette da spalliere simili a zampe di volpe e le braccia
erano
coperte da protezioni ramate. Dietro le spalle erano spuntate tre paia
di ali
color smeraldo e nove code di volpe si muovevano libere
all’altezza del bacino.
Infine il capo era protetto da un elmo a forma di testa di leone che
finiva con
un corno dorato.
“AAAAAAHHHHH!”
con questo nuovo look, il biondino spinse maggiormente contro il pugno
di
Yubel.
“E
tu speri di
battermi con così poco?” che resistette senza
battere ciglio “Potrai anche
contare sull’aiuto di qualche spirito, ma non potrai mai
battermi ragazzino!” e
aumentò la pressione guadagnando metri.
“ADESSO
TI
FACCIO VEDERE IO!” le rispose l’Uzumaki di rimando
trasformandosi in un super
biondino riguadagnando il terreno perso.
“MOCCIOSO
INSOLENTE!” gli ruggì contro Yubel aumentando la
forza.
“NARUTO!”
Fecero
i
compagni preoccupati per lui.
“GGGGHHH!”
Naruto sentiva che stava per perdere terreno “Non
glielo permetterò. NON TI PERMETTERO’ DI
FARE DEL MALE AI MIEI
AMICI!” ma la testardaggine e la determinazione che lo
avevano sempre
caratterizzato, unite al desiderio di proteggere i suoi compagni lo
spinsero a
non arrendersi “AAAAAAHHHH!” e a far fuoriuscire
liberamente il suo chakra fino
a quando…
FLASH!
Questo
si tinse
di un bagliore dorato che aumentò
d’intensità.
“Che
cosa speri
di fare moccioso!” gli ringhiò contro Yubel che
sentiva una maggiore pressione
da parte del biondino.
“MI
SEMBRA
OVVIO! BATTERTI!” le rispose lui mentre il suo chakra arse
come una fiamma che
brillava nella notte.
“La
tua determinazione e il tuo coraggio sono la
chiave per andare avanti Naruto!”
e questo attirò la voce di qualcuno che aveva conosciuto
poche ore prima.
“Questa voce… DOHKO! DOVE
SEI?” che il
biondino riconobbe subito.
“Con
chi
diavolo stai parlando moccioso!” fece Yubel che non aveva
sentito nulla.
“Non
sono lì fisicamente!
Ti
sto parlando dal mondo in cui vivo!”
gli rispose il Gold Saint della Bilancia “Tuttavia
la tua voce e il tuo Cosmo sono
arrivati fino a qui attirando la mia attenzione!”
facendogli capire di aver percepito la forza del cuore del
ragazzo “Ed
è per
questo che ho deciso di concederti un privilegio raro. In quanto nato
del mio
stesso segno, io Dohko di Libra ti concedo in qualunque momento
l’uso
temporaneo del mio Gold Cloth. Usalo saggiamente nel nome della
giustizia!”
decidendo di offrirgli il suo aiuto.
FLASH!
E
da una luce
dorata, fecero la loro comparsa le sacre vestigia di Libra
materializzandosi
sottoforma di una grande bilancia d’oro.
“E
quella da dove
salta fuori!”
Pensarono
tutti
all’unisono.
“Grazie
amico.
Accetto il tuo aiuto molto volentieri!” tranne Naruto che
ringraziò il rosso
per il suo aiuto mentre.
FLASH!
“Ehi!”
I
tre spiriti
si staccarono dal suo corpo e furono sostituiti dal cloth
d’oro.
I
gambali
dorati con dietro le else di due spade ricoprivano le gambe del
biondino fino
ad arrivare a metà cosce. Dal linguine in su partiva un
unico pezzo dorato che
arrivava fino al petto decorato con un gonnellino dorato in basso e una
gemma
circolare verde in mezzo al torace. Le spalle erano protette da una
spalliera
dorata rivolta verso l’alto a sinistra e da una rivolta verso
il basso a
destra, su quest’ultima si poggiava uno scudo circolare che
forniva un’ulteriore
protezione. Le braccia erano protette da due lucenti bracciali dorati
che
arrivavano fino al gomito e su quello sinistro vi era incastonato un
altro
scudo circolare. Dietro la schiena facevano capolino le aste di due
nunchaku.
“E
quella cosa
scintillante da dov’è saltata fuori!”
sibilò Yubel che percepì l’incredibile
potenza che emetteva l’armatura.
“E’
una lunga
storia e non ho tempo per raccontartela! AAAAAHHHHH!” ma
Naruto non aveva la
testa per spiegare come l’avesse ottenuta e, con una forza
rinnovata, spinse
maggiormente facendo tremare l’aria intorno a sé.
“NON
PRENDERTI
GIOCO DI MEEEEEE!” gli ruggì contro la creatura
che non aveva intenzione di
cedere proprio ora che era a un passo dal raggiungere il suo obiettivo.
“SEI
COCCIUTA
EH! MA CON ME NON LA SPUNTI!” le gridò di rimando
l’Uzumaki che non cedette il
passo neanche di un millimetro mentre una forte folata di vento si
formò dietro
di lui.
“DANNATO
MARMOCCHIO!” ma Yubel non avrebbe ceduto per nessun motivo e
continuò a
sprigionare energia per contrastare quella del biondino.
“Non riesce a vincere nemmeno con l’aiuto
di
Libra? Com’è possibile?” nel
constatare che nemmeno l’aiuto di Dohko era
sufficiente a permettere la vittoria del giovane, Windom rimase senza
parole.
“Quella creatura è davvero dotata di una
forza spaventosa!” Rayearth aveva compreso che
l’avversario era davvero
molto forte.
“Forza
spaventosa
eh? Allora vediamo se cambia qualcosa se
do a Naruto un altro aiutino!”
ma Kyuubi non intendeva darsi per vinto e decise di dare un
altro aiuto alla sua forza portante “Siete
con me?”
e chiese la collaborazione degli altri due
spiriti.
“Ci puoi contare!” gli risposero
i due.
FLASHX3!
I
tre spiriti
unirono le forze e le concentrarono sul biondino.
“AAAAAHHHHH!”
che fece esplodere la voce spingendo maggiormente.
“NO!
NON TI
PERMETTERO’ DI OSTACOLARMI NEANCHE SE FARAI UN PATTO CON LE
FORZE DELLA
NATURAI!” ma Yubel strinse i denti e continuò a
resistere dando fondo a tutta
la sua furia.
“Mi
spiace per te ma noi forze della natura siamo già dalla sua
parte!”
ma a sorpresa, il vento che li circondava
parlò e assunse nuove sembianze diventando
un’imponente aquila dal piumaggio
color erba e dalle punte azzurre.
“E
tu chi sei?”
Lasciando
senza
parole tutti quanti che non avevano mai visto nulla del genere.
“Io
sono
uno dei grandi spiriti rappresentanti della natura: l’Aquila
del Vento e tu
Naruto Uzumaki, giovane dal cuore impetuoso, sei il mio prescelto!”
lo spirito spalancò le sue ali e brillò di
una candida luce color smeraldo.
FLASH!
Che
avvolse il
corpo di Naruto come una seconda pelle diventando un cloth che si fuse
con quello
della bilancia dandogli un leggero colore verde, una tiara che
terminava con
una gemma a forma di testa di aquila e due grandi ali piumate dietro la
schiena
mentre gli occhi del ragazzo divennero di un azzurro brillante. A
completare il
tutto furono gli spiriti di Kyuubi, Rayearth e Windom che aleggiavano
intorno
al biondino.
“Che forza incredibile!”
pensò Naruto che
non aveva mai percepito nulla del genere “Non ho capito bene
che cosa mi hai
detto ma grazie per il tuo aiuto. E ORA VINCIAMO TUTTI INSIEME
AAAAAHHHHH!” e
decise di usare questo nuovo misterioso potere per sconfiggere Yubel.
“NO!
IMPOSSIBILE! NON POSSO ESSERE SCONFITTA IN QUESTO MODO!” che
fu spinta
all’indietro senza riuscire a opporsi.
“Assaggia
questo Tengoku Tsubasa!” spinto da questa nuova forza, Naruto
unì i pugni
usando l’attacco << Ali del Cielo
>> generando un potente turbine
di vento.
WOSH!
KAPOM!
“AAAAAARRRRGGHHHH!”
che colpì in pieno l’avversaria spendendola contro
il suo stesso mostro.
“ORA
JESSIE!”
Naruto si rivolse all’Andersen dicendogli di attaccare.
“D’ACCORDO!”
gli rispose questo “VAI DRAGO ARCOBALENO!”
liberando tutta la forza del suo
mostro.
“GGGRRRROOOOAAARRR!”
Che
liberò
tutta l’energia di cui disponeva….
FLASH!
Generando
una
colonna di luce che avvolse tutta l’Accademia.
“NO!
DANNATO
MOCCIOSO ME LA PAGHERAI CARA ANCHE TU!” ruggì
Yubel che vide con orrore che il
varco sopra l’edificio si era spalancato e stava riportando
tutti indietro mentre
la luce la fece sparire.
“Drago
Arcobaleno, portali tutti indietro!” Jessie chiese solo
questo al suo drago.
“Aspetta
Jessie
che cosa vuoi fare!” e nel sentire queste parole Jaden lo
guardò preoccupato.
“Perdonami
amico mio. Io resto qui a continuare!” gli rispose Jessie
mentre iniziò a
sparire “Ci rivedremo. A presto amici!” salutando
tutti quanti.
“JESSIE!”
Gridarono
tutti
mentre…
FLASH!
Una
luce
abbagliante li riportò tutti indietro.
Passarono
pochi
secondi, poi tutto cessò. L’Accademia era tornata
nella giusta dimensione ma uno
studente mancava all’appello: Jessie Andersen che si era
sacrificato per tutti
quanti.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
È
passata una settimana dal ritorno del gruppo
dall’Accademia. Nell’ufficio dell’Hokage
si cercheranno di chiarire alcuni
punti oscuri di quello che è successo nella dimensione
satellite.
Nick
verrà poi informato di quello che è
successo in sua assenza e si recherà direttamente sul posto
in cui c’è stata la
battaglia contro Vorkye ricevendo una visita inaspettata.
All’Accademia,
Jaden non è ancora riuscito ad
accettare ciò che è successo a Jessie. Che
farà per mettersi in pace con se
stesso?
Questo
e altro nel prossimo capitolo.
MAXIMILIAN
PEGASUS E’ IL PRIMO ANTAGONISTA
DELLA PRIMA SERIE DI YUGIOH
http://www.animeyume.com/yu_gi_oh/pegasus.jpg
ECHO
E’ UN PERSONAGGIO DI YUGIOH GX
http://vignette3.wikia.nocookie.net/yugioh/images/a/a0/Echo.jpg/revision/latest?cb=20130202195424
YUBEL
E’ UN PAERSONAGGIO DI YUGIOH GX
http://vignette1.wikia.nocookie.net/yugioh/images/f/f3/Yubel_GX.jpg/revision/20130721183023
Ne
approfitto per augurare a tutti voi buona
Epifania. A presto^^
|
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Capitolo 55 *** Un incontro inaspettato ***
55. Un incontro inaspettato
Salve
a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Sì,
lo so: è dall’inizio dell’anno che non
mi sto facendo sentire. Vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare
così tanto.
Ci sono stati diversi impegni che mi hanno completamente preso, quello
più
importante, è stata la laurea. A chi interessa, comunico che
a febbraio ho
ottenuto il titolo di dottore in Giurisprudenza. So che è un
po’ tardi per
dirlo, ma ci tenevo a farvelo sapere^^.
A
questo punto non posso fare altro che
lasciarvi al capitolo e auguravi buona lettura^^.
VILLAGGIO
DELLA FOGLIA
Era
passata una settimana dal ritorno
dell’Accademia dalla dimensione satellite. In quel periodo il
gruppo si era
momentaneamente separato: i duellanti erano rimasti
all’Accademia, i due
cattura carte erano tornati a Tomoeda mentre i ninja erano tornati ai
loro
rispettivi villaggi e sottoposti a delle visite mediche. Nick non era
stato
risparmiato e anzi, esattamente come tutti gli altri, era stato
ricoverato per
due interi giorni e sottoposto a diversi controlli.
Una
volta dimesso, fu convocato insieme a
Kakashi e Asuma nell’ufficio dell’Hokage per fare
rapporto di ciò che era
successo nella dimensione satellite.
“Capisco!”
fece Tsunade una volta sentito
l’intero resoconto “Non avrei mai immaginato che
esistessero creature capaci di
compiere simili azioni!” ed era rimasta impressionata da
quello che aveva sentito
sulle Bestie Sacre e sulla misteriosa Yubel.
“E’
vero! Tutto è successo perché
ossessionata da Jaden, ma non sappiamo il motivo di questo!”
commentò Kakashi
che non riusciva a capire che collegamento ci fosse tra il castano e la
creatura.
“Tu
ne sai qualcosa?” mentre Asuma preferì
chiedere a chi era più ferrato sui legami tra umani e
spiriti.
“Poco
e niente!” gli rispose Nick
incrociando le braccia “Da quello che ho capito, Yubel
è stata il primo spirito
che Jaden abbia mai visto!” che al momento brancolava nel
buio “Ecco che cosa succede a
interrompersi dopo
gli eventi del secondo anno!” rammaricandosi per
non aver mai avuto la
curiosità di vedere il seguito della serie Gx.
“Abbiamo
provato a chiedere direttamente a
Jaden, ma le sue condizioni non sono delle migliori al
momento!” il ninja copia
fece capire di aver provato a interrogare lo Yuki ma nelle condizioni
in cui si
trovava non poteva fargli domande.
“E’
comprensibile! La scomparsa di una
persona cara non è facile da reggere per un ninja, figurarsi
per un civile!”
Asuma comprendeva perfettamente come si sentiva il castano.
“E’
vero, anche se abbiamo dato loro i
coprifronte del villaggio, Jaden e compagni sono ninja solo di nome,
inoltre
non hanno esperienze di combattimento precedenti al loro incontro con
te Nick.
È una responsabilità che non ti sei
accollato!” continuò la Senju fissando il
castano.
“Il
vecchio me stesso non avrebbe accettato
una simile critica, ma ora devo riconoscere
quest’errore!” ammise lui che si
sentiva responsabile per quello che era avvenuto “Eppure
continuo a credere che
non sia tutto perduto. Può anche essere che Jessie sia
sopravvissuto!” ma non
voleva credere che l’Andersen fosse morto.
“Su
questo sei tu a saperne più di noi,
perciò possiamo anche provare a formulare
un’ipotesi. È possibile che Jessie
sia sopravvissuto in qualche modo?” Shizune gli chiese se ci
fosse o meno una
possibilità di ritrovare Jessie.
“I
portali, per se, non sono letali. Lo
sarebbero solo se fossero protetti da una qualche barriera o se
conducessero in
un luogo in cui non è possibile sopravvivere: un esempio
è lo spazio. Io penso
che Jessie e Yubel siano finiti in un'altra dimensione satellite. Ne
sono
sicuro all’80%!” che le rispose dicendo quello che
sapeva.
“Quindi
ci sono alte probabilità che Jessie
sia sopravvissuto vero?” gli chiese Tsunade che voleva essere
sicura di aver
compreso le parole del castano.
“Sì
ce ne sono, ma portali come quello sono
delle incognite!” le rispose Nick sollevando dei dubbi.
“L’incognita
peggiore è Yubel che, se come
dici, è finita nella stessa dimensione satellite con lui,
allora gli avrà fatto
qualcosa!” l’Hatake non voleva essere critico ma
sollevò questa possibilità.
“E
se invece, dopo quell’esplosione di
energia avesse perso le forze e non fosse più in grado di
materializzarsi?
Potrebbe anche pensare d’impossessarsi del corpo di Jessie
come ha fatto con
Marcelle!” mentre Asuma sollevò un’altra
possibile ipotesi che non era da
scartare.
“Può
anche essere. In questo caso, se mai
ritroveremo Jessie, dovremo fare attenzione a come si comporta e
all’aura che
emana!” che anche Nick non escluse.
“Per
il momento, non abbiamo altre
informazioni, quindi chiudiamo qui il discorso.
C’è altro di cui bisogna
discutere!” dopo alcuni attimi di silenzio, Tsunade decise di
mettere da parte
il discorso e iniziarne un altro “Da quello che mi avete
detto, quando siete
tornati sull’isola, avete visto Naruto con indosso
un’armatura diversa da
quella che indossa di solito e che pochi istanti dopo è
sparita nel nulla. Era
di un Gold cloth giusto? Che cosa sarebbe?” era curiosa di
sapere che cosa
fossero queste corazze dorate di cui le avevano accennato.
“Per
farla breve, i Gold cloth sono le Sacre
Armature che rappresentano i principali segni dello zodiaco:
l’Ariete, il Toro,
i Gemelli, il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, lo Scorpione,
il
Sagittario, il Capricorno, l’Acquario e i Pesci. Chi indossa
un Gold cloth è
considerato un Guerriero dai poteri eccezionali e viene chiamato Gold
Saint!”
Nick iniziò a spiegarle che cosa erano questi cloth
“Normalmente, per
indossarne uno è necessario essere capace di bruciare il
proprio Cosmo fino a
raggiungere un livello che supera quello della percezione: il settimo
senso!”
per poi dire a cosa era necessario per ottenere quelle sacre vestigia.
“Settimo
senso?”
Chiesero
i quattro ninja confusi come non
mai.
“Sì,
lo so che è una cosa difficile da capire,
ma è questo ciò che è necessario per
diventare Gold Saint!” e Nick capiva
perfettamente che il discorso fosse assai difficile da comprendere
“Comunque,
prima che me lo chiediate, il Cosmo è l’energia
che usano i Saint. In parole
povere, dentro di loro è presente un piccolo universo,
ciò che fanno è
sfruttare le potenzialità di quest’universo
compiendo azioni che una persona
comune non potrebbe mai realizzare!” e spiegò a
grandi linee che cos’era il
Cosmo.
“Per
esempio? Che cosa potrebbero fare
questi Saint rispetto a noi ninja?” gli chiese Kakashi che
voleva un esempio
pratico.
“Muoversi
alla velocità della luce!” che gli
fu subito dato “O anche usare con facilità poteri
che voi definite abilità
innate o Maggiori. Le divinità
dell’antichità erano capaci di usare il loro
Cosmo per compiere cose assurde: come muovere interi pianeti o anche
andare
avanti e indietro nel tempo!” e non si fermò con
gli esempi che poteva dare.
“Q-Quindi
questi Saint sono capaci di fare
cose che un ninja normale non si può nemmeno
immaginare!” e la cosa aveva
lasciato Shizune senza parole.
“Proprio
così!” le confermò Nick che
preferì
non aggiungere altro anche perché il discorso sarebbe
diventato molto più
lungo.
“E
allora come si spiega che Naruto abbia
indossato un Gold cloth?” gli chiese l’Hokage che
non riusciva a capire come
l’Uzumaki ci fosse riuscito.
“Semplice:
i Sun’s Knights, grazie ai loro
spiriti, sono in grado di convertire le loro energie originali in altre
di
diversa natura!” e Nick le fece capire che questa era
un’abilità che avevano
tutti i ragazzi “Naruto l’ha fatto inconsciamente e
anche con l’aiuto congiunto
di ben tre spiriti che gli hanno permesso di elevare le sue energie
fino a
raggiungere il luogo dove si trova Dohko, il Gold di Libra che avevamo
incontrato alcune ore prima. La fortuna vuole che Naruto sia anche nato
sotto
il segno della Bilancia e questo ha permesso a Dohko di fornirgli in
via
temporanea il permesso di indossare il suo cloth!” e
spiegò rapidamente che
cosa era successo in quel frangente.
“Quindi
ora Naruto può accedere
temporaneamente ai poteri di questo cloth giusto?” gli chiese
Kakashi assai
colpito dalla spiegazione.
“Non
con la sua attuale preparazione. Prima
di poterlo fare per davvero, deve diventare più forte e
imparare a controllare
meglio i suoi poteri!” ma Nick gli fece capire che era ancora
prematuro parlare
di questo.
“Beh,
vuol dire che, malgrado tutto, ha del
talento da sbloccare!” commentò Asuma mentre si
accese una sigaretta “E invece
che cosa ci sai dire dello spirito verde che è scomparso
poco dopo il nostro
arrivo?” per poi sollevare un altro interrogativo che lo
assillava da un po’.
“Era
uno spirito rappresentane della natura,
l’Aquila del Vento!” gli rispose Nick con un
sorriso compiaciuto “C’è una cosa
che dovete sapere: anche i Sun’s Knights hanno una sorta di
ordine gerarchico,
molto simile a quello dei Saint!” e iniziò a
spiegare un’altra particolarità
del gruppo che lui stesso aveva creato.
“Vuoi
dire che i Sun’s Knights hanno classi
come Bronze, Silver e Gold Saint? Pensavo che tutto si fermasse a
quelle che
esponesti qualche mese fa!” e la cosa stupì non
poco Kakashi che aveva saputo
solo dopo del discorso che il castano aveva fatto ai ragazzi nella
camera
d’ospedale di Zane circa due mesi e mezzo prima (per
ricollegarvi, vedete il
capitolo 24).
“Proprio
così, solo che a differenza dei
Saint, ne hanno solo due: i comuni Sun’s Knights e i
Sun’s Knights
Rappresentanti!” e Nick gli dette la conferma.
“Si
può sapere perché non ce ne hai parlato
prima?” gli chiese Tsunade che odiava sapere tutto
all’ultimo momento.
“Le
mie scuse. Ve lo avrei detto in un
secondo momento, ma a questo punto, è meglio dirvi
tutto!” Nick si grattò la
testa imbarazzato: aveva fatto una figuraccia ma era pronto a rimediare
dicendo
loro tutto quanto “I Sun’s Knights Rappresentanti,
come dice il nome, sono
coloro scelti per rappresentare gli spiriti della natura. Da quello che
so, in
totale sono venti. Le loro forme sono variabili: di solito,
però, assumono la
forma di animali legati a quell’elemento!” e
spiegò chi erano questi Sun’s
Knights superiori.
“E
Naruto sarebbe l’eletto di uno di questi
spiriti?” gli chiese Tsunade colpita dalla cosa.
“Sbaglio
o lui ha già Kyuubi come suo
spirito!” e la cosa non tornava a Kakashi che non capiva come
si potesse essere
un Sun’s Knight Rappresentante se si aveva già uno
spirito.
“Solo
perché si ha già uno spirito, non vuol
dire che non si sia destinato ad averne un altro. Vi faccio notare che
Jaden,
Jessie, Chazz e Sakura hanno più spiriti che li
proteggono!” ma Nick non ci dette
molta importanza, visto che c’erano diversi esempi di ragazzi
che avevano più
di uno spirito custode “Naruto non fa alcuna eccezione. Anzi
gli spiriti
rappresentanti appartengono a un livello completamente diverso rispetto
a
quello degli altri spiriti, persino dei Bijuu: prendono forza dalla
natura, quindi
possono contare su energie illimitate!” e aggiunse che questi
spiriti potevano
essere anche più potenti dei Bijuu stessi.
“Quindi
Naruto, con i giusti insegnamenti,
potrebbe diventare una delle chiavi per affrontare e sconfiggere
definitivamente i demoni di Abhadon giusto?” gli chiese
Shizune che deglutì al
solo pensiero.
“Esatto!”
le confermò il castano “Però, per
quanto potrà diventare forte, Naruto non riuscirà
mai a battere forze così
grandi da solo: è necessario che siano presenti anche tutti
gli altri Sun’s
Knights Rappresentanti. Per questo è necessario trovarli
tutti e non solo
loro!” che aggiunse altro.
“A
chi ti riferisci?” gli chiese Tsunade che
pendeva dalle sue labbra.
“Al
gruppo completo dei Sun’s Warriors!” le
rispose il castano che disse rapidamente il numero e i requisiti che
necessitavano per essere considerati tali.
“Capisco!
Quindi la tua ricerca è più
intricata di quello che pensassimo!” fece Kakashi che ora
comprendeva meglio
ciò che il castano stava realmente cercando.
“Dimmi,
per caso ci sono altri Sun’s
Warriors nei paraggi?” pensando subito a quello che era
successo in loro
assenza, Tsunade fece subito questa domanda.
“Che
io sappia no, altrimenti ve lo avrei
detto da tempo!” le rispose lui che non sospettava di non
essere l’unico Sun’s
Warrior in circolazione.
“Allora
chi può essere l’artefice di quello
che è successo una settimana fa?” si chiese
Shizune riflettendo a voce alta.
“Perché?
Che è successo?” le chiese Asuma
che, come gli altri, non era ancora stato informato.
“E’
vero. C’è qualcosa che dovete sapere!”
l’Hokage si rese conto che il discorso non poteva
più essere rimandato.
Toc!
Toc!
Ma
in quel momento, qualcuno bussò alla
porta.
“Avanti!”
Tsunade decise di concentrarsi un
attimo su qualcos’altro e invitò il ninja a
entrare.
“Buongiorno
maestra!” ad entrare fu Sakura
Haruno seguita praticamente da tutti i compagni.
“Ragazzi!
Che cosa ci fate tutti qui?”
chiese loro Nick sorpreso di vederli tutti lì con uno zaino
in spalla.
“Vorremmo
chiedere il permesso di poter
tornare all’Accademia del duellante!” a rispondere
fu Shikamaru “Poco fa ci ha
chiamato Syrus dicendoci che Jaden non si è ancora ripreso.
Anche se non è
molto, vorremmo stargli vicino. Anche Gaara e i suoi fratelli e Sakura
e
Shaoran andranno all’Accademia!” spiegando le
ragioni che li spingevano a voler
andare.
“Mi
chiedete molto ragazzi. Capisco come vi
sentite, ma vi ricordo che siete sempre dei ninja e, come tali, avete
degli
impegni!” Tsunade comprendeva bene le loro motivazioni ma
ricordò loro che come
ninja avevano anche degli impegni.
“Lo
sappiamo ma non possiamo permettere che
un amico si lasci andare in questo modo!” Neji sapeva bene
che avevano dei
doveri ma erano anche preoccupati per il loro compagno.
“Mmm!”
a questa risposta, la donna preferì
pensare bene alle parole da usare e poi spostò lo sguardo
verso Nick.
“Sei
tu il capo, lascio decidere a te!” che
preferì lavarsene le mani.
“E
va bene, vi autorizzo ad andare ma avete
l’ordine di rimanere lì e di non fare nulla di
avventato!” alla fine la Senju
autorizzò i ragazzi a tornare all’Accademia
“Nick vi raggiungerà tra breve. Ci
sono delle questioni urgenti di cui dobbiamo discutere!”
facendo capire loro
che al momento sarebbero andati da soli.
“Ci
vediamo dopo ragazzi. Portate i miei
saluti agli altri!” li salutò Nick con un sorriso.
“Allora
a dopo signor Nick. Veda di non
metterci troppo!” ricambiò Naruto che poi
uscì dall’ufficio seguito da tutti
gli altri.
“Dopo,
però, vorremmo sapere anche noi che
cos vi direte!” gli fece notare il Nara che non voleva essere
tenuto all’oscuro
di nulla e uscì chiudendo la porta.
“Non
gli sfugge mai niente!” pensò Nick
divertito: apprezzava Shikamaru proprio
per la sua perspicacia “Allora? Di che cosa ci dovevi
parlare?” per poi
concentrare tutte le sue attenzioni su Tsunade.
“Shizune,
mentre spiego la situazione, va a
prendere i campioni e i risultati delle analisi!” che prima
d’iniziare a parlare,
chiese alla sua assistente di andare a prendere qualcosa.
“Subito!”
che non perse tempo e uscì
dall’ufficio.
POCHI
MINUTI DOPO!
La
donna aveva rapidamente spiegato che cosa
era successo la settimana prima e ora attendeva i commenti dei tre.
“E’
davvero successo quello che dite?”
chiese Kakashi incredulo da quello che aveva sentito.
“Il
cielo si è oscurato e ci sono stati
diversi disastri naturali?” Asuma era rimasto così
scioccato da far cadere la
sigaretta che aveva appena acceso.
“Esatto!”
gli confermò serio l’Hokage per
poi fissare Nick.
“Mhm!”
che aveva chiuso gli occhi e
incrociato le braccia.
“Non
hai nulla da dire?” gli chiese la donna
che trovava strano il suo silenzio.
“Stavo
solo pensando!” le rispose il castano
dopo aver riaperto gli occhi “Anche se mi trovavo in
un’altra dimensione, ho
percepito quello che è successo. Ricordo bene la sensazione
che ho provato:
nostalgia!” per poi dire la sua.
“Spiegati
meglio!” gli chiese Kakashi che
non comprendeva le sue parole.
“Quando
è avvenuto il fenomeno di cui ha
parlato Tsunade, ho percepito due grandi forze che si stavano
confrontando e
una mi è sembrata molto familiare, quasi nostalgica. Eppure,
più ci penso, più
non riesco a ricordare a chi appartenga!” disse Nick per
cercare di spiegarsi
meglio.
“Quindi
hai qualche sospetto su chi ci possa
essere dietro?” gli chiese Asuma.
“No,
non ce l’ho!” gli rispose il castano
mentre prese il telefonino dalla tasca “Ma forse
c’è qualcuno che può darci una
mano!” e iniziò a comporre un numero.
“Stai
provando a chiamare Zane o Aster?” gli
chiese Kakashi curioso di sapere se stesse chiamando i due
Sun’s Knights che
erano rimasti indietro.
“Oppure
qualcuno dei tuoi amici del
Fantasy?” mentre Asuma pensò a qualcuno dei
compagni di quel mondo magico che
in molti erano curiosi di vedere.
“Nessuno
di loro!” rispose loro Nick che
poggiò il telefonino sul tavolo “Non capisco il
perché ma Zane e Aster mi
nascondono qualcosa e non riesco nemmeno a leggergli la mente per
capire che
cosa sia, mentre i miei amici del Fantasy svolgono indagini sui demoni
di
Abhadon e non su quello che succede qui!” che fece capire che
c’era qualcun
altro cui poteva chiedere.
“Allora
chi stai chiamando?” gli chiese
Tsunade incuriosita dalla cosa.
“Un
Sun’s Knight delle retrovie!” le rispose
il castano che sapeva già che avrebbe dovuto spiegare
parecchie cose “Dovete
sapere che il gruppo attuale non è l’unico
presente in questo mondo. Ne ho
creato un altro ma ho preferito mantenerlo dormiente come ultima carta
da giocare!”
e rivelò loro della presenza di altri Sun’s
Knights.
“Che
cosa? Hai creato un altro gruppo e ce
l’hai tenuto nascosto!” e la cosa fece subito
innervosire la donna che non si
aspettava di avere una un’altra sorpresa del genere.
“Scusate
se l’ho tenuto nascosto, ma ho
preferito aspettare un po’ prima di parlarvene!”
prima che potesse aggiungere
altro, Nick cercò subito di pararsi le spalle dicendo che
non voleva tenerlo
segreto in eterno.
“E
di preciso, quando avevi intenzione di
dircelo?” gli chiese Kakashi che prima di dire qualcosa,
voleva avere una
risposta.
“Già
dopo che abbiamo sconfitto Belazur, ma
come sapete, ci sono stati diversi impedimenti che non mi hanno
permesso di
dirvelo!” gli rispose Nick che aveva intenzione di
parlargliene molto prima.
“In
pratica, ce lo volevi dire quando siamo
stati invitati all’Accademia giusto?” fece Asuma
che capì che l’invito a quel
piccolo party era solo una scusa per informarli
dell’esistenza del gruppo.
“Immagino
che ce lo volevi dire a
quattr’occhi mentre i ragazzi non ci sentivano
vero?” gli chiese la Senju che
si calmò subito.
“Proprio
così!” le rispose il castano tirando
un sospiro “Se non l’ho detto ai ragazzi,
è stato per semplice precauzione. Si
sarebbero presentati in momenti di urgenza o in caso di mia improvvisa
assenza!” spiegando le sue motivazioni.
“Stai
dicendo che questi altri Sun’s Knights
sono più forti dei ragazzi?” gli chiese
l’Hatake assai curioso.
“Sì,
ma solo perché sono più grandi di loro
e hanno avuto maggiori esperienze!” gli rispose il castano
“E tra questi c’è
anche Yugi Muto, il padrone delle Divinità
egizie!” e per fargli un esempio,
citò subito qualcuno di cui avevano parlato di recente.
“Vuoi
dire che Yugi Muto è un Sun’s Knight?”
e la cosa stupì non poco Asuma.
“Esatto.
Per la cronaca, è uno dei due
leader di questo gruppo. Quello che intendo chiamare è il
secondo. Sto parlando
di Seto Kaiba, cioè il suo più grande rivale e
anche il fondatore
dell’Accademia!” il castano fece capire che ora
avrebbero conosciuto un altro
membro.
“Yugi
Muto e Seto Kaiba. Ho sentito delle
voci su di loro. Sono noti come i duellanti più forti del
mondo!” e questi nomi
non erano nuovi a Tsunade che si era informata su di loro “E
gli altri chi sarebbero?”
ed era curiosa di sapere i nomi degli altri membri.
“Fanno
tutti parte del gruppo di amici e
vecchi rivali di Yugi!” le rispose Nick “I loro
nomi sono Joey Wheeler, Tristan
Taylor, Tea Gardner, Mai Valentine, Duke Deblin, Bakura Ryo, Marik,
Ishizu e
Odion Ishtar, Rafael, Alister e Valon. Dopo aver lasciato il villaggio
della
Foglia, ho pensato di cercarli e li ho trovati tutti riuniti in un
singolo
luogo. Ho fatto loro la mia proposta che hanno accettato!”
che rivelò senza
problemi i loro nomi.
“In
totale sono quattordici. E alcuni di
loro sono già comparsi vero?” gli chiese
l’Hatake che aveva sentito che alcuni
guerrieri sconosciuti erano apparsi durante la battaglia contro la
settima
armata infernale.
“Esatto.
È stato dopo quello che è successo
all’Accademia che ho deciso di parlarvene!” gli
rispose il castano per poi
premere il bottone della chiamata “Ora che sapete tutto,
posso contattare Seto.
Metterò il vivavoce quindi sentirete tutto anche
voi!” e fatto ciò, attese una
risposta mentre i tre ninja rimasero in silenzio.
“Pronto,
qui Kaiba!” e un istante dopo, una voce fredda
rispose dall’altra parte.
“Salve
Seto, sono io!” lo salutò Nick.
“Tsk,
dovevo immaginare che fossi tu. Sei uno dei pochi ad avere il mio
numero
privato!” fece il castano dall’altra
parte del telefono.
“Come
siamo freddi oggi. Non mi dire che hai
avuto una pessima giornata!” fece Nick sarcastico che adorava
punzecchiarlo.
“Stai
parlando in vivavoce vero? C’è qualcuno
lì con te!” ma Seto ignorò la
frecciatina e notò che la voce del suo interlocutore era
lontana e dedusse
subito tutto.
“Esatto.
Qui con me ci sono tre persone di
cui mi fido: dei ninja. Prego presentatevi!” gli
confermò il castano per poi
invitare i tre ninja a presentarsi.
“Piacere
sono Kakashi Hatake!” il primo a
presentarsi fu il ninja copia.
“Io
sono Asuma Sarutobi, molto lieto!”
seguito dal collega.
“Io
invece sono Tsunade Senju, quinto Hokage
del villaggio della Foglia. Tu invece sei il famoso Seto Kaiba di cui
ho
sentito parlare vero?” e infine si presentò la
ninja leggendaria che voleva
avere la conferma di parlare con Kaiba in persona.
“Sì
sono io. Lieto di fare la vostra conoscenza!” le
rispose il castano dall’altra
parte del telefono “Per quale motivo
mi
hai chiamato? Pensavo avessi detto che la nostra esistenza doveva
restare
segreta!” per poi rivolgersi freddo a Nick.
“Ho
pensato d’informare alcuni intimi della
vostra esistenza!” gli rispose lui tranquillo “Ti
chiamo per avere informazioni
riguardanti quello che è successo una settimana fa. Che cosa
sai?” per poi
andare subito al nocciolo della questione.
“Non
molto. Solo quello che si è detto nei notiziari!”
gli rispose Kaiba senza
farsi troppi problemi.
“Immagino
che tu sappia che non si è
trattato di un fenomeno naturale!” fece il Sun’s
Warrior che sapeva bene con
chi stava parlando.
“Ovviamente!
Però posso dirti che io e gli altri abbiamo avuto i nostri
momenti di tensione!”
gli rispose Seto non nascondendo che si erano mobilitati per evitare
una
catastrofe “Abbiamo subito eretto
una barriera
ma non è stata necessaria perché tutto si
è risolto poco dopo!” dicendogli
le misure che avevano adottato.
“Capisco.
Quindi non sai chi può aver
causato tutto questo!” fece Nick per poi chiedergli se aveva
qualche sospetto
“A
dire la verità, un’idea ce l’ho!”
gli rispose Kaiba lasciando i quattro
senza parole “Qualche ora prima che
si
verificasse quello strano fenomeno, ho avuto delle visite inaspettate:
una
ragazza si è presentata nel mio ufficio dicendo di lavorare
per un’azienda che
ho scoperto non esistere. Non c’è stato nemmeno il
tempo di capire chi fosse,
che mi ha attaccato trasformandosi in un enorme felino bipede!”
iniziando a
raccontare quello che gli era successo.
“Un
felino bipede? Non si sarà per caso
trattato di un soleano!” e quella descrizione sommaria fece
subito arrivare il
castano a quella conclusione.
“E’
quello che ho pensato anch’io!” gli
rispose Seto che nel ricordare
l’incontro avuto, fu preso dal nervoso “Ho
fatto a botte con lei per un po’ finché, di punto
e in bianco, è apparso uno
strano tipo che posso dirti, mi ha fatto gelare il sangue nelle vene!”
e
ammise che quello che era successo dopo lo aveva spaventato come non
mai.
“Non
pensavo esistesse qualcuno capace di
tanto. Chi era? Un venditore ambulante di carte false?” gli
chiese
sarcasticamente Nick.
“Era
un vampiro!” ma la risposta di Seto fu immediata e
raggelante “E non un semplice
vampiro, ma quello che
tutti conoscono grazie a un certo romanzo dell’800!”
rivelandogli chi era
in realtà.
“Aspetta!
Vuoi dire che hai incontrato LUI!”
e la cosa lasciò Nick basito per non parlare dei tre ninja
che non riuscivano a
spiccicare una parola.
“Sì.
Si è presentato col nome di Alucard ma era fin troppo
scontato capire quale
fosse il suo vero nome e posso confermarti che ha dato una valida
dimostrazione: in primo luogo camminava direttamente in pieno giorno e
poi, per
quanto venisse ferito, non accennava a morire! La soleana in questione
è
rimasta così terrorizzata che alla fine non riusciva
più a muoversi ed io mi
sono trovato nella medesima situazione!” Seto gli
confermò tutto e continuò
imperterrito a raccontare “Ma,
proprio
sul più bello, è apparso un misterioso tipo in
nero col volto coperto che ha
fermato il vampiro e l’ha mandato via!” e
il solo ricordare quel misterioso
individuo lo innervosì “Non
so chi fosse
ma posso dirti una cosa: era molto forte, forse anche più di
te!” e disse
al castano che cosa aveva pensato in quel momento.
“Questo
è da vedere!” gli rispose Nick che
non sapeva più che cosa pensare “Che
cos’è successo dopo?” ma
scacciò quella
sensazione e chiese all’amico di andare avanti.
“Nulla:
la soleana è fuggita e poco dopo anche lui è
sparito. Ciò che mi ha fatto
innervosire è che si è permesso di darmi del
pivello e ha anche lasciato un
biglietto con scritta la medesima parola!” gli
rispose Kaiba che cercò di
trattenere il nervoso.
“Posso
dire che hai avuto una giornata
davvero movimentata!” commentò Nick sorridendo
amaramente “Quindi sospetti che
dietro quello strano fenomeno ci siano questi tre tizi?” per
poi chiedere a
Kaiba se sospettava di loro.
“Esatto,
in particolare sto pensando al misterioso uomo in nero!”
gli rispose Seto esponendo
la sua ipotesi “Hai qualche idea su
chi
possa essere?” e chiese se il Sun’s
Warrior ne sapesse qualcosa.
“Al
momento no, ma se avrò qualche idea, te
la farò sapere. Fammi sapere se scopri altro e salutami
Serenity e Mokuba!” ma
Nick non aveva idee al riguardo e poi decise di chiudere la chiamata
facendo i
suoi saluti ai familiari di Kaiba.
“Grazie.
Aspetto tue notizie. Buona giornata signori ninja!”
che chiuse la chiamata.
Passarono
alcuni secondi di totale silenzio.
Nessuno dei presenti sapeva come iniziare.
“Quanto
siete diventati seri. E pensare che
avete ricevuto diverse informazioni di cui discutere!” fece
una voce sarcastica
proveniente dalla finestra alla destra della scrivania di Tsunade.
Fuori di
essa c’era niente meno che Jiraya che da un po’ di
tempo era andato fuori dal
villaggio per raccogliere informazioni.
“Jiraya!
Da quanto tempo sei lì?” gli chiese
la sua vecchia compagna di team senza battere ciglio per la sua entrata.
“Da
quando avete iniziato a parlare dei
Sun’s Knights nascosti!” le rispose l’Ero
Sennin con assoluta tranquillità.
“E
si può sapere perché non ti sei fatto
sentire prima?” gli chiese la Senju guardandolo con occhi a
fessura.
“Il
discorso mi sembrava troppo serio per
un’entrata di scena esagerata!” le rispose il ninja
che non si era fatto
sentire perché voleva ascoltare il discorso.
“Beh,
anche se non sei intervenuto, il
discorso è comunque assai intricato!” gli rispose
Nick guardandolo con un
sorriso.
“Vero!”
ammise Jiraya avvicinandosi a lui
“Dunque non hai idea di chi possa esserci dietro?”
e chiedergli un ulteriore
conferma di quello che aveva detto a Seto.
“Nemmeno
mezza!” gli rispose il castano
mentre rimise il telefono in tasca “Posso solo fare delle
ipotesi e
nient’altro!” facendo capire che era molto confuso.
“Una
cosa però è possibile dedurla!”
commentò Kakashi che ci aveva pensato su “Tutto
è iniziato con una misteriosa
soleana che ha attaccato Seto, quindi possiamo dedurre che dietro a
quello che
è successo una settimana fa ci siano i soleani!”
facendo un ragionamento per
nulla sbagliato.
“In
effetti, a parte te, non abbiamo mai
incontrato altri soleani e non sappiamo praticamente nulla di
loro!” fece
notare Asuma che, salvo Nick, non aveva conosciuto nessun altro
esponente della
sua razza.
“Questo
è vero. Che cosa puoi dirci della
tua razza?” gli chiese Tsunade.
“Da
quello che ricordo, i soleani sono
esseri pacifici e non hanno mai attaccato i terrestri, figurarsi
invaderli.
Eppure, dopo aver sentito le parole di Seto, sono molto
confuso!” le rispose il
castano poggiando un dito sul mento.
“Se
non sbaglio, tu vieni da un’altra
dimensione, quindi è possibile che i soleani di qui siano
diversi da quelli che
conosci tu. Oppure è successo qualcosa che ne ha sovvertito
il governo!” Jiraya
fece alcune ipotesi che espose subito al castano.
“E’
vero, vengo da un’altra dimensione!” gli
confermò lui abbassando lo sguardo “Eppure, ora
che ci penso, non ho mai
provato a informarmi della situazione che c’era lì
e ho fatto lo stesso anche
qui!” perché si vergognava di non essersi
interessato alla situazione del Sole
di cui era un figlio adottivo.
“In
definitiva, non sai nulla della
situazione sul Sole!” fece Asuma guardandolo fisso.
“Ahimè,
no!” ammise il castano che era stato
fin troppo superficiale.
“Beh,
credo che da adesso cercherai
d’informarti un po’. Pensi di andarci?”
Tsunade preferì non girare
ulteriormente il dito nella piaga ma pose comunque quella domanda al
castano.
“Sul
Sole? Penso di sì, ma prima voglio
risolvere un paio di questioni ancora in sospeso!” che le
dette esito positivo
ma non prima di aver terminato quello che doveva fare lì.
“E
credo che tu faccia bene!” gli rispose
Ero Sennin incrociando le braccia “Però, evita di
temporeggiare troppo!” che
gli dette questo consiglio.
“E’
una buona idea!” concordò il castano.
Toc!
Toc!
In
quel momento qualcuno bussò alla porta e,
senza aspettare che Tsunade rispondesse, fu aperta e Shizune
entrò di tutta
fretta.
“Signorina
Tsunade è terribile! I campioni e
i dati ottenuti sono spariti!” che comunicò un
evento molto strano.
“Che
cosa?” che fece subito alzare l’Hokage
dalla sua poltrona “Com’è
possibile?” ed esigeva delle risposte.
“Lo
staff non sa come sia potuto succedere.
Era stato tutto catalogato e messo in una stanza guardata a vista da
due ninja.
Ma quando sono andata a prendere ciò che mi avete chiesto,
la stanza era
completamente vuota e le guardie non hanno riferito nulla!”
che le furono
subito date dalla sua assistente che non sapeva come spiegare
l’accaduto.
“Com’è
stato possibile!” e la cosa non
piaceva alla bionda.
“Scusate,
si può sapere che cosa è successo?”
chiese Kakashi che non ci stava capendo nulla.
“Penso
stiano parlando di alcuni campioni
che ho portato dal luogo che è stato l’epicentro
di tutto!” a rispondergli ci
pensò Jiraya che sembrava saperne qualcosa.
“Epicentro?”
e quella parola attirò subito
l’attenzione di Nick.
“Già!”
gli confermò il Sannin “Immagino che
Tsunade ti abbia parlato di quello che è successo una
settimana fa. Ebbene, per
puro caso, mi trovavo là vicino!” facendo capire
che si trovava lì vicino.
“Che
cosa hai visto?” gli chiese Nick con
una certa agitazione nella voce.
“Non
molto. Ho detto che ero lì vicino ma in
realtà mi trovavo in un posto a circa un centinaio di
kilometri di distanza!”
gli rispose Jiraya entrando nei particolari “Ci sono state
quattro cose che,
però, hanno attirato la mia attenzione. La prima
è stata la comparsa di un
gigante!” e quella parola…
“Un
gigante?”
Attirò
l’attenzione di tutti.
“Esatto,
un gigante!” confermò loro il ninja
supremo “Da quello che sono riuscito a vedere, aveva aspetto
umano, pelle
azzurra e un paio di corna caprine in testa!” che descrisse
sommariamente
l’aspetto di quello che aveva visto “La seconda
cosa è stata la comparsa di una
gigantesca colonna di luce scarlatta e poi, circa quindici minuti dopo,
ne è
comparsa un’altra viola che è durata pochi
secondi!” e continuò a dire quello
che aveva visto “La terza è stato il verificarsi
di un fenomeno anomalo che si
è verificato nell’intermezzo della comparsa delle
due colonne di luce: una
serie di meteoriti grandi quanto una montagna che poi sono
misteriosamente
scomparsi. E la quarta è stata l’aver percepito
tre presenze che emanavano un
chakra spaventoso che sono poi sparite di botto!” terminando
con questi altri
particolari assai inquietanti “Quando poi la situazione si
è calmata, sono
andato lì a fare un primo sopralluogo. Non
dimenticherò mai ciò che ho visto:
il posto era pieno di crateri di varie dimensioni, il terreno arido e
le
montagne tagliate a metà!” e disse ciò
che aveva visto una volta che tutto si
era concluso.
“Ma
che accidenti è successo in quel posto!”
fece Kakashi deglutendo. Non aveva mai sentito nulla del genere.
“Me
lo sono chiesto anch’io!” fece Jiraya
che non sapeva che rispondergli “Mentre cercavo, ho trovato
dei campioni
organici, li ho raccolti e portati qui!” per poi continuare
il suo racconto “Ma
sapete la cosa davvero assurda? Ho avuto giusto il tempo di
allontanarmi e
dietro di me è apparsa una luce accecante. Mi sono voltato
e, incredibilmente,
tutta la devastazione presente era sparita nel nulla. Ogni segno della
battaglia era misteriosamente sparito!” e lo
terminò con questo particolare
assai agghiacciante.
“Davvero
assurdo!” commentò Asuma che non
riusciva a immaginare qualcosa del genere.
“Allora
Nick, hai avuto qualche
illuminazione?” Tsunade chiese al castano se quel racconto
poteva essere utile.
“Sì,
magia!” le rispose lui che cominciava
finalmente a capirci qualcosa.
“Vuoi
dire che è stata opera di un mago?”
gli chiese Jiraya assai dubbioso.
“E
non di uno qualsiasi. Per aver riportato
un paesaggio distrutto al suo aspetto originale, deve essere un mago
eccezionale!” gli rispose il Sun’s Warrior
“Se dovessi fare una lista di maghi
capaci di fare una cosa del genere, me ne vengono in mente cinque:
Eriol
Hiragizawa, Yaphisan Saganon Sandtimes, Clow Reed, Merlin e Yuko
Ichihara!” che
elencò una serie di nomi che gli erano venuti in mente.
“Mhm!
Il sommo Yaphisan, considerando la sua
situazione, lo escluderei a priori, perciò ne resterebbero
altri quattro!”
ragionando sui nomi appena menzionati, l’Hatake ne escluse
subito uno.
“Sbaglio
o questo Yaphisan è quella mummia
che è apparsa quando abbiamo combattuto la sesta?”
Tsunade ricordava questo
nome molto bene.
“Sì
è proprio lui!” le confermò Nick
“Comunque
anche Clow Reed va escluso: era il precedente padrone delle Sakura Card
ed è
morto alcuni secoli fa ed Eriol è la sua reincarnazione.
Merlin invece è un
mago del Fantasy ed è anche stato un mio maestro; ma proprio
perché vive nel
Fantasy, va escluso!” che poi escluse altre due persone dalla
lista.
“Restano
Eriol e questa Yuko. Chi sarebbe?”
Kakashi contò due persone e poi chiese informazioni
sull’unica donna menzionata
di cui non sapeva nulla.
“E’
nota con l’appellativo di Strega
Dimensionale: in cambio del pagamento di egual valore, può
esaudire qualsiasi
richiesta. Però la conosco solo di nome!” ma Nick
sapeva ben poco di lei “Ce ne
sarebbero degli altri ma farei notte ad elencarli tutti. Piuttosto,
vorrei
sapere che cosa è sparito!” ma preferì
cambiare argomento e chiedere che cosa
Jiraya aveva portato al villaggio.
“Erano
dei campioni di sangue, delle scaglie
di vari colori e un dito!” gli rispose Shizune che, avendoli
avuti sotto mano,
li ricordava molto bene “Il dito era grande quasi quanto un
braccio:
dall’angolazione e dalla forma, era il mignolo sinistro di
una mano parecchio
grande, inoltre era nero e terminava con un artiglio spezzato. Avevamo
iniziato
ad analizzarli solo due giorni fa e avevamo già ottenuto dei
risultati ma…
ecco… non riesco a ricordarli!” ma aveva un vuoto
di memoria sui risultati
delle analisi fatte.
“Oblivion!”
disse Nick attirando
l’attenzione di tutti “E’ un incantesimo
di medio livello che cancella o
modifica la memoria di chi lo subisce. E’ probabile che ti
è stato lanciato
poco dopo che ti sei accorta di che cosa è
successo!” e spiegò nel dettaglio
che cosa era accaduto.
“Vuoi
dire che il responsabile di tutto è
ancora qui intorno?” gli chiese Tsunade che se avesse avuto
esito positivo,
avrebbe demolito intere mura pur di trovarlo^^.
“Se
è un mago, penso che se ne sia già
andato con un incantesimo di trasporto noto col nome di
smaterializzazione!” ma
Nick fermò subito i suoi bollenti spiriti “Jiraya
ricordi ancora il luogo dove
hai trovato quelle prove?” per poi fare questa domanda al
Sannin.
“Certamente!
Se vuoi ti ci porto subito!”
gli rispose lui che gli avrebbe volentieri fatto da guida.
“Bene,
allora cerca di focalizzarlo nella
tua mente: userò il tuo ricordo come guida e ci
teletrasporteremo lì!” Nick
fece capire che avrebbe usato questa speciale tecnica per arrivare
subito a
destinazione.
“In
tal caso, vengo con voi. La faccenda mi
ha incuriosito e voglio venirne a capo!” Tsunade fece capire
che sarebbe venuta
con loro e non ammetteva obiezioni “Kakashi, Shizune verrete
anche voi. Asuma,
tu invece cerca i Jonin al comando dei team dei vari Sun’s
Knights e informali
di quello che ci siamo detti e raccomandati con loro di non aprire
bocca con i
loro allievi fino a mio ordine!” per poi dare disposizioni ai
tre ninja
presenti nel suo ufficio.
“Ricevuto!”
Asuma non si fece problemi e si
avviò alla porta “Peccato!
Mi sarebbe
piaciuto viaggiare con questa tecnica!” ma in cuor
suo si lagnava della
fortuna dei compagni^^.
“Ok.
Se siamo pronti, attaccatevi a me!”
Nick non perse tempo con altre chiacchiere e, dopo che i quattro ninja
gli
ebbero preso una spalla, mise due dita sulla fronte e
“Ora!” focalizzato il
posto da raggiungere si teletrasportò lì.
POCHI
ISTANTI DOPO.
NEL
LUOGO IN CUI ERA AVVENUTO LO SCONTRO TRA
LELLO&CO CONTRO VORKYE.
I
cinque si ritrovarono nella zona che era
stata teatro della battaglia per salvare la Terra e, come aveva detto
Jiraya,
non presentava alcun segno di lotta.
“Il
posto è questo!” disse Ero Sennin che
non lo aveva dimenticato.
“E’
incredibile. Ci siamo arrivati in un
istante. Questa tecnica è davvero eccezionale!”
Shizune non aveva mai visto e
provato una tecnica del genere.
“E’
anche più efficace della dislocazione
istantanea usata dal Secondo e dal Quarto Hokage!”
commentò Kakashi che, suo
malgrado, la riteneva ancora più rapida di quelle dei due
Hokage della storia.
“Soprattutto
perché non sono necessarie
formule di nessun tipo!” concordò Tsunade che
ricordava bene la particolarità
di quella tecnica.
“Se
ce ne sarà modo, quando vorrete, ve la
insegnerò!” disse loro Nick per poi cominciare a
guardarsi intorno e ad
annusare l’aria “Mhm!” per poi pensare a
qualcosa.
“Hai
trovato qualcosa?” gli chiese il ninja
copia che sperava in una risposta positiva.
“Me
ne voglio accertare!” disse il castano
ferendosi un dito e poi “Scanning mentale!” fissare
i quattro ninja attivando
una rapida sequenza d’immagini.
“Ehi,
ma chi sono questi tipi!” fece Tsunade
toccandosi la tempia destra.
“Cavolo
che belle ragazze!” mentre Jiraya
era rimasto estasiato dai volti femminili che aveva visto.
“M-Ma
chi sono?” chiese Shizune confusa.
“Draghi!”
le rispose Kakashi che aveva
subito riconosciuto alcune immagini “Come mai ci hai inviato
i loro volti?” per
poi chiedere direttamente al castano.
“Perché
sto per chiamarli tutti in una
volta!” gli rispose lui “Ce ne saranno degli altri,
perciò vi ho inviato anche
i loro volti!” e poggiata la mano a terra “Tecnica
del Richiamo!” usò
quest’utilissima tecnica….
PUFFX10!
E
dieci piccole nuvole di fumo si alzarono
completando il richiamo.
“Ehilà,
buongiorno fratello!” il primo a
salutare fu Ed alias Drako che batté il pugno col suo umano
preferito.
“E’
da una settimana che non ci vediamo!”
seguito da Gerard alias Khellendros che si limitò ad alzare
la mano in segno di
saluto.
“Mi
chiami proprio quando ero in compagnia
di mia madre. Che bastardello che sei!” fece Erza
cioè Malystrix che era stata
interrotta in un momento particolare.
“Ero
alle prese con un dolce gigante, ma
poco male!” commentò Brake alias Frost intento a
masticare un pezzo di torta di
ciliegie con molta panna sopra.
“Sei
disgustoso!” commentò Saeko alias
Onysableth disgustata dalla sua golosità.
“Serve
aiuto Nick?” chiese molto gentilmente
Aruka cioè Beryl che, nel vedere Ed,
s’irrigidì di botto^^.
“Calmati!
Se farai sempre così, non potrai
aiutare nessuno!” la tranquillizzò un sorridente
biondino dalla lunga treccia e
dagli occhi color smeraldo con indosso una giaccia verde chiusa da
bottoni
dorati e pantaloni azzurri abbinati a scarpe dorate e un paio di
orecchini blu
a goccia.
“Zzz!”
mentre un ragazzo dai corti capelli
castani e con indosso una maglietta rossa e shorts neri stava dormendo
nella
grossa^^.
“Tatsumi!”
ma una bella e alta ragazza dai
capelli castani che gli arrivavano fino alle spalle con indosso
un’aderente
maglia nera abbinata a pantaloni del medesimo colore lo
guardò in cagnesco^^.
BONK!
“AHIA!”
e lo svegliò con un potente pugno a
martello^^.
“Scusalo
Nick, è sempre il solito cretino!”
fece la castana rivolgendosi amichevolmente al Sun’s Warrior.
“No,
non fa niente!” le rispose lui per poi
grattarsi la guancia “Piuttosto, tu che ci fai qui Misaki?
Non ti avevo
richiamato!” che non capiva perché era comparsa
anche lei.
“Semplicemente
eravamo vicino ai nostri
piccoli e siamo venuti anche noi!” gli rispose
un’alta, formosa e bellissima
ragazza dai lunghi capelli rossi e dagli accesi occhi acquamarina con
indosso
un’aderente camicia bianca che evidenziava le forme e una
cortissima gonna nera
abbinata a stivaletti dello stesso colore “E’ da un
po’ che non ci vediamo
piccolo Nick!” e abbracciò affettuosamente il
castano.
“E-E’
vero, nobile Rias!” rispose lui
diventando paonazzo in volto perché sentiva il petto di lei
premuto sul suo^^.
“Ehi
Nick, vorresti dirci chi sono queste
persone?” ma fu richiamato alla realtà da Tsunade
che lo guardò leggermente
storto.
“C-Certo!”
rispose lui voltandosi meccanicamente
verso la bionda mentre la rossa gli cinse il collo “Ecco,
loro ve li ho già
presentati, mentre il biondo dietro Aruka si chiama Jack Vessalius,
alias il
drago d’oro Sourise; il dormiglione appena svegliato
è Tatsumi Oga cioè il
drago d’acqua Brain. Invece le due gentili signorine che sono
venute senza che
lo volessi sono Misaki Oga, la sorella maggiore di Tatsumi alias la
draghessa
Sirene mentre lei… per favore mi lasciate?” che
presentò i nuovi draghi tranne
l’ultimo che, per via delle troppe attenzioni, lo stava
facendo diventare rosso
come un peperone^^.
“Ihihih!
Quanto sei tenero piccolo Nick. Ti
adotterei volentieri!” disse lei dandogli un pizzicotto su
una guancia per poi
lasciarlo “Piacere umani, sono Rias Gremory, ma il mio vero
nome è Flama,
Regina dei Draghi del Fuoco e madre di Erza!” e presentarsi
tranquillamente ai
quattro.
“Piacere!”
Dissero
meccanicamente questi con un leggero
inchino.
“Allora
Nick. Per quale motivo ci hai chiamato?”
Gerard si rivolse al Sun’s Warrior chiedendogli il motivo del
loro richiamo di
gruppo.
“Spero
che sia una cosa importante!” fece
Erza assai nervosa per essere stata disturbata e soprattutto per le
tante
coccole che il castano stava ricevendo dalla madre^^.
“Non
avrai mica pensato a fare un picnic qui
vero?” gli chiese scherzosamente Break mentre prese qualcosa
da una tasca “Ah,
prima che me ne dimentichi, queste te le manda mia madre!” e
tirò fuori delle
chiavi che avvicinò al castano.
“Per
favore nobile Rias!” che stava cercando
di staccarsi gentilmente dalla bella draghessa.
“Va
bene. Rinviamo le coccole a dopo!” disse
la rossa che, con un sorriso birichino, lo lasciò andare.
“Libero!”
pensò Nick mentre faceva grossi respiri per recuperare il
suo normale
colorito^^ “Cinque chiavi di bronzo?” per poi
prendere le chiavi che il drago
bianco gli stava tendendo e osservare il loro particolare colore.
“Esatto!
La mamma dice che loro sono i più
adatti a darti una mano!” gli rispose Break mentre
addentò un leccalecca^^.
“Fai
schifo!” fece Saeko disgustata dai suoi
gusti bambineschi.
“Ne
vuoi uno?” disse Break avvicinandole un
altro leccalecca che tirò fuori da una manica del suo grande
cappotto.
“Neanche
morta!” fece la viola voltandosi
dall’altra parte.
“Yawn!
Mi piacerebbe avere una crocchetta ma
mi accontento!” disse Oga che aveva sgraffignato il
leccalecca e se lo stava
mangiando.
“Guarda
che non l’avevo offerto a te!” lo
riprese Xerxes con una leggera smorfia.
“Uh?”
come risposta il moro lo guardò con
sguardo annoiato e poi si voltò dall’altra parte
“Io me ne torno a casa. Questo
posto è una palla!” si era già
scocciato di stare lì^^.
“Tatsumi,
dove credi di andare!” ma la voce
della sua dolce sorellona con tanto di occhi indiavolati
richiamò il fratellino
all’ordine^^.
“Ehm…
Volevo dire… Diamoci da fare!” fece
lui voltandosi a rallentatore con i capelli dritti per la paura^^.
“Bravo
fratellino!” fece Misaki soddisfatta.
“Quei
due sono davvero strani!” Kakashi fu colpito
dai modi di fare dei due fratelli.
“Sono
identici al loro caro padre Namor!”
gli disse Rias divertita “Devi sapere che i draghi acquatici
sono i nostri teppisti!”
facendogli capire che gli esponenti di quella razza erano tutti molto
particolari^^.
“Non
lo mettevo in dubbio signora!” le
rispose l’Hatake imbarazzato “Voi draghi rossi
invece siete i più passionali,
vero?” che cercò di attaccare bottone con la
draghessa.
“No,
noi siamo i più distruttivi!” gli
rispose lei con un solare sorriso.
“Oh
mamma!” pensò Kakashi preso dalla
tremarella^^.
“E’
raro vedere della donzella così bella e
allo stesso tempo, tanto agguerrita! Ditemi, sareste disponibile per
una
passeggiata al chiaro di luna?” intanto Jack si era
avvicinato a Shizune e,
presa la sua mano, ci provò subito mostrandole anche un
solare sorriso spezza
cuori^^.
“E-E-Ecco…”
la povera segretaria rossa in
viso non sapeva come rispondere e poi…
SPRUZZ!
“Troppo
bello!” crollò in ginocchio
tenendosi il naso sanguinante mentre il suo cuoricino batteva
all’impazzata^^.
“SHIZUNE
RIPRENDITI!” le gridò Tsunade
ficcandole due tamponi nelle narici e invitandola a riprendere il
controllo^^.
“Ops,
che maleducato. Non mi ero accorto
anche di lei signorina!” nel vedere la Senju Jack si
menò un buffetto sulla
fronte “Spero mi perdonerà e mi
concederà una cena a lume di candela!” e ci
provò anche con lei^^.
“M-M-MA
CHE VAI DICENDO!” gli gridò contro
la ninja anche lei con un paio di tamponi nel naso^^ “PRIMO:
CI’ STAI GIA’
PROVANDO CON LA MIA ALLIEVA E SEGRETARIA. SECONDO: SEI TROPPO GIOVANE
PER ME!”
che aveva due validi motivi per rifiutare un così gentile
invito^^.
“Ma
io posso fare più cose
contemporaneamente signorina e poi credo che sia il contrario: non
credo che
lei abbia diecimila anni come il sottoscritto!” ma il
Vessalius si rivelò essere
un tipo pieno di risorse e anche molto più anziano di
Tsunade di parecchi
millenni^^.
“Ah!”
lasciando la bionda senza parole^^.
“Mi
dica signorina, vorrebbe fare un giro
con me?” intanto Jiraya ci stava provando con Aruka che gli
sembrava la più timida
del gruppo^^.
“La
ringrazio per l’invito ma non
m’interessa per due motivi: c’è
già qualcuno nel mio cuore e poi è troppo
giovane per me!” che con un gentile sorriso gli dette un bel
due di picche.
“Suvvia,
che sarà mai mezzo secolo di
differenza?” fece il Sannin che non si voleva arrendere.
“Guarda
che abbiamo tutti diecimila anni,
mentre mamma Rias ha ben trentatremila anni!” gli fece Break
da dietro
rivelandogli le loro vere età^^.
“Ah!”
nel sentire quanto erano vecchi in
realtà, Ero-sennin sgranò gli occhi incredulo.
“E,
per la cronaca, se non sei capace di
resistere a un minimo di undici volte, non puoi soddisfare un
drago!” mentre
Saeko gli fece capire che loro esigevano dei ritmi molto particolari
per essere
soddisfatti dagli umani^^.
“Ehm...
mi sono appena ricordato di avere un
impegno. Con permesso!” nel capire di non avere molte
speranze, Jiraya decise
saggiamente di cambiare aria^^.
“Siete
stati parecchio cattivi!” fece Aruka
fissando storto i due amici.
“Io
non sono cattivo, lo è lei!” si difese
Xerxes con sguardo innocente tendendo la mano sinistra a Saeko.
“Non
sono cattiva ma diabolica!” fece lei
battendogli il cinque “Mentre lui è
scemo!” perché lo riteneva un bambino e
basta^^.
“Sempre
meglio che essere una baka col petto
rifatto e l’alito che sa di fogna!” rispose Break a
tono mentre cominciò a
correre con le braccia alzate.
“IO
NON SONO RIFATTA E IL MIO ALITO E’
PERFETTO!” gli ruggì contro la Busujima
correndogli dietro ^^.
“Uff!
Sempre i soliti!” esclamò Aruka
sconsolata “Il dolce Edward sta
parlando
con Nick! Chissà che si staranno dicendo!”
per poi osservare l’Elric da
lontano e diventando rossa come un pomodoro^^.
“Mhm!”
Ed stava osservando attentamente le
chiavi che Nick teneva in mano.
“Mhm!”
lo stesso faceva il castano.
“Si
può sapere a che state pensando voi due?
Sembrate due scemi!” li riprese Gerard fissandoli calmo.
KAPOMX2!
“AHIA!”
ricevendo un doppio pugno a
tradimento dai due che aveva appena chiamato scemi^^.
“Ha
parlato quello che si crede chissà chi!”
Gli
dissero i due insieme^^.
“Dannati!”
fece il Fernandes con la venuzza
pulsante “QUESTA VE LA FACCIO PAGARE!” e questa non
gliela perdonava^^.
“FATTI
SOTTO!”
Gli
risposero i due pronti ad accoglierlo a
braccia aperte^^.
BONKX3!
“AHIA!”
Ma
tutti e tre furono raggiunti da un pugno
in testa e messi a tacere^^.
“Smettetela
di fare i baka al cubo e siate
seri!” artefice del pugno era Erza che era già
nervosa di suo^^.
“Sei
manesca!” le disse Nick alzandosi con
un bernoccolo fumante in testa “Comunque stavo pensando a
questi cinque,
soprattutto a lui!” e le mostrò una chiave in
particolare che aveva la
serratura a forma di cavallo alato.
“E
allora? Cos’ha che non va?” gli chiese la
Scarlet che non capiva che cosa stesse pensando.
“Semplicemente
che quando lo evocherò, la
prima cosa che farò, sarà menargli un calcio nel
sedere!” le rispose il castano
che sembrava avercela col Saint in questione^^.
“Dagliene
uno anche da parte mia!” si
raccomandò Ed che la pensava come il suo fratellino
acquisito^^.
“Siete
proprio dei bambini!” fece Erza
sconsolata “Le chiavi sono quelle di Pegasus, Dragone,
Cignus, Andromeda e
Fenice. Se è come penso, sono i più adatti a
combattere contro Hades!” per poi
identificare le costellazioni cui appartenevano le cinque chiavi e fare
un suo
commento.
“E’
vero!” concordò Gerard osservando le
chiavi “Anche se non ti sta simpatico, devi però
ammettere che sa il fatto
suo!” e dire la sua su uno dei Saint in questione.
“Non
è che mi sta antipatico, semplicemente
non sopporto alcuni suoi modi di fare!” gli rispose Nick per
poi mettere le
chiavi nel suo porta tutto “Ora veniamo a noi!” e
decise di tornare al motivo
per cui li aveva chiamati tutti lì.
“Allora?
Che cosa ci vuoi chiedere?” gli
chiese Jack avvicinandosi a lui.
“Siamo
tutti orecchie!” disse Aruka
avvicinandosi di pochi passi.
“Sentiamo!”
Fecero
tutti i draghi curiosi.
“Muoviti
a dirci perché mi hai chiamato,
così me ne torno a dormire!” Oga aveva ancora
molto sonno e non voleva perdere
tempo a non far niente quando lo poteva impiegare per dormire^^.
“Tatsumi!”
Misaki lo fulminò con sguardo
bieco facendolo divenire piccolo^^ “Che cosa volevi
chiederci?” per poi
rivolgersi a Nick con un sorriso smagliante.
“Vedete
questo posto? Da quello che mi hanno
detto, una settimana fa è stato il luogo in cui si
è tenuta una battaglia che,
a detta del qui presente Jiraya, l’avrebbe
devastato!” non girandoci troppo,
Nick disse loro dove si trovavano e che cosa era successo in quel luogo.
“Una
battaglia che l’ha devastato?” nel
sentire quella premessa, Oga tirò fuori un sorrisino
diabolico e si guardò
intorno “E chi ha combattuto e non mi ha invitato?”
tirando fuori la sua natura
di teppista e rissaiolo.
“Non
ne ho idea!” gli rispose il castano “Ma
quello che è davvero strano è che qui non sembra
esserci alcuna traccia di
battaglie!” arrivando al nocciolo della questione.
“Una
battaglia che ha devastato il posto!”
Ed si chinò e toccò l’erba sottostante
“Eppure non c’è traccia di
lotta!”
notando che il terreno era immacolato.
“Se
è avvenuto una settimana fa, c’è stato
tutto il tempo per nascondere tutto!” Gerard fece notare che
c’era stato tutto
il tempo per aggiustare il posto.
“Non
è così. A battaglia finita sono stato
il primo ad arrivare qua: ho avuto giusto il tempo di dare
un’occhiata e
raccogliere qualche campione e, un attimo dopo essermi allontanato,
c’è stato
un lampo di luce e tutto è tornato come nuovo!” ma
Jiraya si fece avanti
raccontando loro che cosa aveva visto una settimana prima.
“E
come se non bastasse, i campioni che
erano stati raccolti sono spariti nel nulla!” mentre Tsunade
li informò di
quello che avevano scoperto pochi minuti prima.
“Un
bel mistero!” commentò Erza toccandosi
il mento con l’indice sinistro “E’
sicuramente opera di un mago molto potente.
Uno che sa nascondere bene le sue tracce!” facendo capire che
chi c’era dietro
era un professionista.
“Ed
essendo passata una settimana, è assai
difficile trovare delle tracce magiche!” commentò
Jack guardandosi intorno con
attenzione.
“Veramente
percepisco delle tracce magiche,
ma sono molto flebili!” ma Aruka sembrava avere una
capacità di percezione migliore
degli altri e aveva percepito qualcosa.
“Ottimo
lavoro Aruka, sei davvero in gamba!”
Ed si complimentò con lei regalandole un sorriso.
“E-Ecco...
Grazie!” rispose lei voltandosi
dall’altra parte rossa come un pomodoro^^.
“Eh?
Che c’è?” le chiese l’Elric
confuso.
“N-Niente!”
rispose lei cercando di
recuperare la calma^^.
“Scemo!”
Pensarono
tutti nello stesso momento^^.
“Beh,
ci avresti potuto chiamare prima, non
credi?” con uno dei suoi sorrisi da furbetto Brake fece
notare al Sun’s Warrior
che se li avesse chiamati qualche giorno prima, avrebbero potuto fare
qualcosa
in più.
“L’ho
saputo solo oggi. In più fino a due
giorni fa ero ricoverato in ospedale!” Nick era
d’accordo con lui ma in quei
giorni era stato impossibilitato.
“Povero
piccolo Nick. Potevi chiamarmi: ti
avrei imboccato più che volentieri!” nel sapere
questo, Rias gli si avvicinò
facendo capire che avrebbe volentieri svolto il ruolo della dolce
crocerossina^^.
“E-Ecco!
Non mi è venuto in mente!” le
rispose il castano voltandosi dall’altra parte^^.
“Avresti
potuto chiamare anche me. Ti avrei
preparato le mie crocchette speciali: ti saresti sentito subito
meglio!” ma si
ritrovò davanti Misaki che avrebbe volentieri preparato
qualcosa per lui^^.
“Eheh!
Mi dispiace!” fece Nick imbarazzato.
“E’
una mia impressione, o quelle due sono
molto apprensive nei suoi confronti?” Kakashi aveva notato
che le due draghesse
sembravano avere un occhio di riguardo per il castano.
“Non
è che ci provano con lui?” si chiese
Shizune che non sapeva trovare una risposta migliore.
“Beato
lui!” esclamò Jiraya che lo invidiava
parecchio^^.
“Non
è come pensate. Lo considerano come un
membro della famiglia e, come tale, se gli succede qualcosa, si
preoccupano per
lui!” ma Saeko fece capire loro che avevano preso un
granchio. Le due draghesse
lo vedevano più come un cucciolo che doveva essere protetto.
“A
me non sembra proprio!” ma Tsunade aveva
un sesto senso su cose del genere ed era pronta a scommettere che le
due
draghesse erano interessate al castano.
“Anche
volendo, non potrebbero fare niente:
umani e draghi sono troppo diversi tra di loro, non nascerebbe nulla da
una
loro possibile unione!” Erza le fece capire che
biologicamente parlando, non
era possibile una vera accoppiata.
“Vi
faccio notare che Nick non è un umano ma
un soleano!” il ninja copia ricordò loro la
diversa natura del castano.
“E’
lo stesso!” gli rispose la Scarlet che
si avvicinò ai tre “Allora, vuoi continuare a fare
lo scemo o ci dici che hai
in mente!” per poi prendere il castano per un orecchio e
tirarlo a se fino ad
averlo a pochi centimetri dal viso e lasciarlo andare.
“Certo!”
le rispose lui guardandola fissa
“In parole povere, cercare delle tracce!” dicendo
il motivo del loro richiamo
“Anch’io avevo percepito delle tracce magiche ma
forse qualcosa che potrebbe
essermi sfuggito, per questo vi ho chiamato!” chiedendo
l’aiuto di tutti loro.
“Nessun
problema!” gli rispose Brake
cominciando a fare qualche passo in avanti iniziando a fiutare
l’aria.
“Ok,
diamoci da fare!” Ed non era il tipo da
tirarsi indietro e, insieme ai compagni, iniziò a cercare
tracce di magia.
“Accidenti!”
Saeko sapeva benissimo chi c’era dietro e non sapeva come
comportarsi.
“Qualcosa
non va Saeko?” le chiese il
castano che aveva notato una certa titubanza.
“No,
niente. Stavo solo pensando che questo
tipo di cose non sono la mia specialità!” rispose
la viola che non mentiva su
questo. Cercare tracce non era la sua specialità: lei
distruggeva tutto e
prendeva ciò che voleva.
“Beh,
fai comunque del tuo meglio!” Nick le
fece capire che si fidava comunque di lei.
“Ok!”
rispose lei voltandosi imbarazzata
dall’altra parte “E ora
come faccio!”
non sapeva come uscirsene.
“Che
c’è Saeko cara? Sembri un pomodoro
andato a male!” e nel notare il leggero rossore della viola,
Brake la
punzecchiò un po’.
“Parla
quello che soffre di diabete
cronico!” gli rispose la Busujima puntandolo nervosa.
“Dici?
Eppure mi sembri tu quella un po’
malata!” ma Xerxes mantenendo il suo irritante sorrisino le
rispose a tono.
“Ti
faccio vedere io se sto male!” gli
ringhiò contro Saeko per poi prendere da chissà
dove un boken e puntarlo contro
il drago bianco.
“Eheh!
Va bene, giochiamo secondo le tue
regole!” che tirò fuori un bastone da dietro la
schiena e si tolse il
cappottino per combattere meglio.
“Ma
che… BRAKE NON FARE IL NUDISTA!”
Nel
sentire tutto quel baccano, gli altri si
voltarono verso i due e videro che Xerxes aveva leggermente esagerato:
non si
era tolto solo il cappottino ma tutto quello che aveva addosso restando
con
solo dei boxer bianchi^^.
“D-Dannato!”
e quella visione, provocò in
Saeko una leggera fuoriuscita di sangue dal naso. Non aveva interesse
per lui
ma adorava vedere i corpi nudi^^.
“AHI!”
stessa reazione la ebbe la povera Shizune
ancora più emozionata di prima^^.
“Ehi,
ma perché si è spogliato?” Kakashi non
capiva che senso avesse lo spogliarello quasi integrale.
“E’
un piccolo difetto dei draghi di
ghiaccio: essendo abituati a climi rigidi, in forma umana hanno il
brutto vizio
di privarsi dei loro abiti senza accorgersene!” Nick gli fece
capire che era
una caratteristica dei draghi di ghiaccio in generale “Di
solito si controllano
mangiando dolci ma quando non ne hanno uno a portata di
mano… ecco il
risultato!” spiegando anche come facevano a controllare il
loro piccolo
problema.
“Sì,
ma così si esagera!” commentò Jiraya
che non si aspettava nulla del genere.
“Ops!
Scusate!” fece Xerxes mantenendo il
suo sorrisino innocente.
“SCUSA
UN CORNO, PICCOOLO PERVERTITO!” gli
ruggì contro Tsunade che poteva tollerare di tutto, tranne
simili atti osceni
in luogo pubblico^^.
KAPOM!
E
senza pensarci due volte, gli si scagliò
contro e lo colpì con un violento pugno spacca molari.
“Eh?”
Ma
tutto rimase immobile: sia lei che i tre
ninja si aspettavano di vedere Xerxes volare via ma non era successo
nulla.
Poi….
“AHIAAAAAAAAA!”
ci fu un grido di dolore,
solo che a lanciarlo non fu Brake ma Tsunade che si tenne il pugno
destro
dolorante.
“CCCCCHHHEEEEEEEEE!”
E
la cosa lasciò senza parole i tre ninja
che, per l’incredulità spalancarono la mascella
fino a toccare terra^^.
“Avete
dimenticato che Brake è un drago?”
chiese loro Nick spiaccicandosi una mano sulla faccia
“Possono anche sembrare
umani ma il loro corpo è sempre ricoperto di
scaglie!” a loro si poteva
applicare il detto non lasciarsi ingannare dalle apparenze^^.
“Eheh!
Scusa signorina cara, mi ero appena
rivestito di un sottilissimo ma resistente strato di ghiaccio e la
botta è
stata ancora più forte!” a peggiorare le cose ci
pensò lo stesso Xerxes che
l’aveva fatta grossa^^.
BONKX10!
“AHIA!”
e fu immediatamente punito dai nove
compagni e da Nick che gli sfondarono la testa da baka che aveva con un
pugno a
martello ciascuno.
“SEI
IRRECUPERABILE!”
Gli
gridarono contro i compagni mentre la
testa del poverino si riempì di una corona di bernoccoli
fumanti.
“Che
dolore!” si lamentò la povera Tsunade
tenendosi la mano bella gonfia.
“Aspetti
signorina. Mi faccia vedere!” la
sua segretaria gli si avvicinò per controllare le condizioni
della sua mano.
“Lascia
fare a me!” ma fu preceduta da Aruka
che sputò una sostanza vegetale che spalmò sulla
mano della Senju “Tranquilla
non è vomito: sono un insieme di erbe mediche che combino
nel mio corpo!”
tranquillizzandola sulla natura di ciò che le aveva spalmato.
“Va
già molto meglio, grazie!” e Tsunade le
fu molto grata: poteva sentire che la mano stava tornando come nuova.
“Uff!”
Sospirarono
tutti quanti.
“Beh,
dopo questo momento di distrazione,
possiamo anche... Uh?” Ed voleva invitare i compagni a
riprendere ciò che
stavano facendo ma i suoi occhi si fermarono su qualcosa “Ehi
Nick vieni a
vedere!” e invitò il suo Dragon Slayer a
controllare.
“Che
hai trovato?” gli chiese il castano che
si avvicinò a lui.
“Questo
fiore. Un attimo fa non c’era!” gli
rispose l’Elric indicando una margherita che aveva vicino.
“In
effetti, è strano che sia da sola. Di
solito crescono tutte insieme!” concordò il
castano avvicinandosi e toccando il
gambo del fiore “E’ finto!” e
sentì che era fatto di carta.
“Nick!”
Ed lo chiamò.
“Lo
so!” fece il castano e….
ZACK!
Un
attimo dopo i due si spostarono di lato
evitando una lama che era stata calata alle loro spalle.
“Ma
chi è?”
Si
chiesero i compagni rimasti in disparte.
“Tsk!
Li ho mancati!”si lamentò l’artefice
dell’attacco a sorpresa, cioè una giovane ragazza
dai capelli biondi legati da
una treccia e occhi verdi, col sinistro coperto da un ciuffo, vestita
con un
abito alla Gotic Lolita mettendo in evidenza le forme ben sviluppate.
In mano
impugnava un ombrello bianco.
“Ma
guarda che bella ragazza che abbiamo
qui!” commentò Nick facendo una battuta
“Ehi Ed è per caso una tua amica?” e si
rivolse scherzosamente al suo drago.
“Mai
vista prima!” gli rispose lui con un
tono più serio.
“Capisco.
Beh inizio io le danze. Tu
aspettami un po’!” il castano gli fece capire che
ci avrebbe pensato lui a
sistemare la tipetta.
“Oh!
Pensi di potermi intrattenere? Non
farmi ridere rifiuto!” come risposta la misteriosa biondina
gli si lanciò
addosso e, afferrato il manico dell’ombrello, estrasse una
spada a doppia lama
che puntò sul castano.
“Bella
spada ma ho visto di meglio!”
commentò Nick schivando gli attacchi della biondina senza il
minimo sforzo “Non riesco a leggere
nella sua mente. Le
ragioni sono solo due: o ha potenti difese mentali oppure qualcuno la
protegge
da lontano!” rendendosi conto di non riuscire a
leggere nella sua mente.
“Vediamo
che cosa dici della mia di spada!”
ma le sue attenzioni furono attirate da una voce femminile alle sue
spalle “Tecnica
di Spada della scuola Shingetsu, Secondo Stile: Bufera dei mille petali
di
ciliegio!” che gli si lanciò contro.
GRAB!
“CHE
COSA!” ma prima di calare il suo
attacco, la sua spada fu afferrata da un terzo incomodo.
“Ehi,
perché non combatti con me?” che era
Oga che aveva in volto un sorriso diabolico.
“Ti
ringrazio per avermi coperto le spalle
Oga ma non era necessario!” gli disse Nick di rimando
“E poi avevo detto che me
la vedevo da solo!” ma aveva fatto capire di non aver bisogno
di aiuto.
“E
lasciarti tutto il divertimento? Nemmeno
per sogno!” gli rispose il drago acquatico amante delle risse.
“A
tuo rischio e pericolo ragazzino!” gli
disse la sua avversaria cioè una bella ragazza dai lunghi
capelli blu mare e
occhi dello stesso colore vestita con una giacca bianca tenuta aperta
mostrando
il petto fasciato da bende mentre le gambe erano protette da pantaloni
bianchi.
In mano impugnava un boken.
“Contro
di noi non basterebbe un esercito!”
fece la biondina sicura delle sue capacità.
“Sciocche!”
ma le due furono riprese da una
terza ragazza che si fece lentamente avanti. Si presentava come una
bambina di
circa dodici anni dai lunghi capelli biondi legati da due lunghe trecce
laterali e dagli occhi color del sangue, vestiva un abito signorile
nero con
gonna rossa.
“Un’altra!”
fece Oga, divertito come non
mai.
“Anche
le loro menti sono bloccate. Questo vuol dire solo una cosa: sono dei
famigli!”
intanto Nick capì che le tre avversarie non erano delle
semplici umane.
“Non
essere paranoica Mina. Questi due umani
li sistemiamo senza nessun problema!” ma la blu era sicura di
avere la
situazione sotto controllo.
“Loro
non sono semplici umani, anzi non lo
sono per niente!” la riprese la bambina che si chiamava Mina
“Aoi il tuo
presunto avversario è un drago e per di più uno
dei più forti!” informandola
della vera natura di Tatsumi “E, per la cronaca, quelli la in
fondo sono per la
maggior parte suoi simili. Ma è l’avversario di
Hilda quello più pericoloso:
uno dei Sun’s Warriors!” illuminando
l’altra collega circa la vera identità del
castano.
“Ma
davvero!”
Fecero
le due leccandosi le labbra con fare
goloso.
“Allora
sarà un piacere testare le capacità
di questo Sun’s Warrior!” commentò Hilda
mentre dietro la schiena spuntarono
due grandi ali bianche mentre sulle tempie ne comparvero due
più piccole e
l’occhio destro brillò di una luce sinistra.
“Vediamo
di che cosa sono capaci!” sogghignò
Aoi mentre dal fondoschiena uscì una coda blu con strisce
nere, ai lati della
testa spuntarono due orecchie feline e unghie e denti divennero
più affilati.
“Forme
ibride! Se non sbaglio, solo i
famigli ne sono provvisti!” Oga non ne era molto sicuro ma
sapeva che solo
quelle determinate creature ne erano dotate.
“Direi
di sì!” gli confermò Nick “E
tu
signorina? Non assumi la forma ibrida?” e fissare la piccola
che si chiamava
Mina.
“Io
non ho forma ibrida: perché i demoni pipistrello
non ne hanno bisogno!” gli rispose questa mentre fu avvolta
da un aura funesta
e cambiò forma.
In
un istante divenne un’alta donna dal
corpo ben sviluppato. La carnagione era diventata dorata e risplendeva
più dei
capelli ora diventati color dell’argento. Le parti intime
erano coperte da
un’armatura scarlatta che partiva dalla spalla destra e
arrivava fino alla
caviglia mentre la sinistra era completamente scoperta. Dietro la
schiena erano
apparse due grandi ali di pipistrello color del sangue.
“Hilda,
Aoi discuteremo dopo della vostra
punizione, ora vediamo di che cosa è capace questo
Sun’s Warrior!”anche Mina
aveva intenzione di testare le abilità del castano e
invitò le due colleghe a
fare altrettanto.
“Con
piacere!”
Risposero
le due con un sorriso diabolico in
volto.
“Tsk!
Non mi prendono nemmeno in
considerazione. Che stronze!” fece Oga corrucciato
dall’essere completamente
ignorato.
“Che
ci vuoi fare! Certa gente non conosce
la buona educazione!” commentò Nick con una certa
ironia “Dammi un piccolo
diversivo e tre secondi e poi potrai sgridarle quanto vuoi!”
chiedendo a Oga
questo piccolo favore.
“Tsk!
Te le prendi tutte tu e poi mi lasci
le briciole? Vabbé ma le seppellisco io!” che
accettò e alzò il pugno destro
che iniziò a brillare.
“Tre
secondi? Pensi di poterci battere in
soli tre secondi!” nel sentire questo limite di tempo, Mina
ghignò divertita
“NON PRENDERCI ALLA LEGGERA!” per poi urlare
furiosa e lanciarsi contro di lui.
“PAGHERAI
UNA SIMILE INSOLENZA!” e lo stesso
fece Aoi provocata come non mai.
“TI
FAREMO A PEZZI!” gli ruggì contro Hilda
facendo altrettanto.
“Inizia
il conto alla rovescia! ZEBUL
BLAST!” Oga calò il pugno destro…
FLASH!
Generando
una potente luce scarlatta che
investì la zona.
“NON
SPERARE DI’ ACCECARCI!”
Gridarono
le tre saltando verso l’alto.
“E
via!” ma furono precedute dal Sun’s
Warrior blu che “Uno!” puntò per prima
Hilda.
KAPOM!
“AAAARRRGGHH!”
che fu colpita allo stomaco
da un pugno che la fece gridare e perdere i sensi.
“Che
cosa?”
Lasciando
le due compagne senza parole che
lo avevano, a mala pena, visto muoversi.
“Due!”
un attimo dopo Nick apparve davanti
ad Aoi e…
SCHIAFF!
La
colpì col dorso della mano senza darle il
tempo di reagire mettendola K.O.
“Assurdo!
Ci sta battendo per davvero in tre secondi! E’ persino
più veloce del
padroncino!”e la cosa lasciò Mina senza
parole.
“Tre!”
ma non ebbe il tempo di riprendersi
che si ritrovò davanti il castano che…
KAPOM!
La
colpì al petto con la mano aperta
mettendola al tappeto senza nemmeno farle emettere un gemito.
CRASHX3!
Le
tre avversarie caddero a terra nello
stesso momento completamente prive di sensi e sconfitte.
“Le
ha battute in pochi istanti!” fece Shizune
senza parole che non aveva mai visto il castano in azione.
“E’
stato così veloce che l’ho a mala pena
seguito con lo sguardo!” commentò Tsunade anche
lei sorpresa di vederlo
all’opera.
“Mhm!”
mentre Jiraya si limitò a osservare
tutto in silenzio.
“E’
la prima volta che l’ho visto combattere
seriamente contro un avversario!” commentò Kakashi
che non aveva nemmeno avuto
il tempo di alzare il suo coprifronte.
“Seriamente?
Guarda che non ha fatto sul
serio!” lo riprese Gerard di fianco a lui.
“Se
avesse fatto sul serio, le avrebbe
battute in un secondo solo!” confermò Brake
divertito dalla sorpresa del ninja
copia.
“Non
battute, le avrebbe disintegrate in un
secondo!” lo corresse Erza calma.
“Si
vede che vuole far loro qualche
domandina!” Jack aveva capito subito le intenzioni di Nick ed
era curioso di
vedere come sarebbe andata a finire.
“Chissà
perché non ha letto subito nelle
loro menti!” fece Misaki confusa e non capiva il
perché il castano non avesse
usato subito la telepatia per leggere nella mente delle tre.
“Per
un semplice motivo, mia cara: non può!”
le rispose Rias incamminandosi verso il castano.
“Quelle
tre sono famigli: cioè creature
magiche al servizio di un mago e, se c’entra in quello che
è successo qui,
direi parecchio potente!” concordò Aruka
avvicinandosi a Ed per sincerarsi
delle sue condizioni.
“Tsk!
Era fin troppo chiaro che sarebbe andata a finire così!”
pensò Saeko
mantenendo un’aria distaccata per non farsi beccare
“Solo LUI può realmente
tenergli testa!”sapeva benissimo che
c’era
un solo guerriero che poteva realmente combattere alla pari con Nick.
“Mi
sa che le sorprese oggi non sono ancora
finite!” commentò Jiraya che aveva come il
presentimento che il bello dovesse
ancora arrivare.
Passò
un minuto.
Nick
aveva legato le tre ragazze tornate al
loro aspetto umano con delle corde blu e ora stava per interrogarle.
“Bene
signorine, vi farò solo due domande,
dopo di che, se sarò soddisfatto, vi lascerò
andare. Altrimenti dovrete fare i
conti con Oga!” il castano si avvicinò alle tre e
fece questa premessa “La
prima domanda è: sapete che cosa è successo qui
e, se sì, chi è stato?” e fece
la sua prima domanda.
“Rifiuto!”
ma Hilda lo insultò senza
aggiungere altro.
“Va
al diavolo!” stessa cosa fece Aoi.
“Lo
scoprirai molto presto!” mentre Mina gli
dette una risposta assai vaga.
“Anche
se non lo dimostri, sembri essere
molto più matura delle tue due compagne. Sei il famiglio
più anziano vero?” e
quel modo di rispondere fece capire a Nick che quella con cui doveva
parlare
era Mina.
“Esatto,
sono io il famiglio più anziano!”
gli rispose lei con un certo orgoglio nella voce “Ma non
sperare di sapere
altro! Non risponderò a nessun’altra
domanda!” per poi far capire che sarebbe
rimasta muta come un pesce.
“Vediamo
se sarà davvero così!” le disse il
castano “Passiamo alla seconda domanda: chi è il
vostro padrone?” e decise di
passare alla seconda domanda.
“Mi
hai chiamato? Eccomi!” ma a rispondere
fu qualcuno alle sue spalle.
“Che
cosa? Non l’ho sentito avvicinarsi!”
pensò Nick allarmato dalla sorpresa
che aveva avuto mentre si voltò velocemente.
KAPOM!
“AAARRGGH!”
ma non ebbe il tempo per pensare
ad altro che fu colpito da un pugno in viso che lo spedì
lontano.
“PADRONCINO!”
Gridarono
insieme le tre che furono liberate
in un lampo dalle corde che le tenevano imprigionate.
“Tornate
a casa, qui ci penso io!” ordinò
loro un misterioso uomo in nero col volto coperto da un cappuccio.
“Eheh!
Ecco un avversario interessante!”
ghignò Oga divertito lanciandosi contro di lui.
KAPOM!
“AAARRGHH!”
ma non ebbe il tempo di
avvicinarsi che fu colpito allo stomaco da un violento pugno che lo
schiantò al
suolo.
“Levati
di mezzo!” gli disse questo di
rimando.
“Tu!
Come hai osato colpire mio fratello!”
ma questo fece arrabbiare non poco Misaki che lo puntò
furiosa.
“Mi
spiace ma non ho tempo da dedicarti!” ma
questo le apparve alle spalle e…
PAT!
La
colpì al collo stordendola.
“Ha
sconfitto due draghi in pochi istanti?
Ma chi è questo qui?”
Pensarono
quasi tutti senza parole.
“MALEDETTO!”
gli gridò contro Ed che non
l’avrebbe perdonato per un simile affronto.
“Non
metterti di mezzo!” ma l’incappucciato
schivò senza problemi il pugno che stava per colpirlo e
rispose con un calcio.
GRAB!
“Per
chi mi hai preso!” ma questo fu
bloccato dalla mano libera dell’Elric che non era mica nato
ieri.
“RAGAZZI!
SPOSTATEVI!” ma fu richiamato da
Nick che si era rimesso in piedi toccandosi la parte colpita
“E’ me che vuoi
combattere vero? Vieni a prendermi!” e invitare il misterioso
figuro a farsi
sotto.
“Non
chiedevo di meglio!” disse questo che
in un istante fu davanti a lui “Il primo era per
Hilda!” e…
KAPOM!
“Tsk!”
colpì il castano con un potente
calcio nello stomaco che lo fece arretrare di alcuni metri, ma non
cadde.
“Questo
era per Aoi!” ma si trovò
l’avversario nuovamente davanti.
KAPOM!
SWISH!
Che
lo colpì con un pugno avvolto da una
sostanza nera.
“AGH!”
che fece scappare un gemito di dolore
a Nick che si tenne il petto “Acido
e
Buio? Questa non è semplice magia!”
capendo che l’avversario che aveva
davanti non era un semplice mago.
“Questo
invece era per Mina!” disse il
misterioso incappucciato per poi inclinare leggermente la testa
“E questo è per
me! San Ryu no HOKO!” e lanciare il Ruggito del Drago
dell’Acido.
“E
no. Non ti lascio fare i tuoi comodi!
Kodai Ryu no HOKO!” ma Nick rispose col suo Ruggito del Drago
Antico.
FRABBBOOOOM!
Lo
scontro tra i due attacchi generò
un’esplosione controllata che investì i due e
sollevò un forte vento.
“Ma
quella è magia del Dragon Slayer di tipo
Acido!” fece Gerard parandosi gli occhi con un braccio.
“E
conosciamo solo un drago che può
insegnarla!” Erza si voltò verso chi riteneva
responsabile di tutto.
“E
va bene, lo ammetto. È il mio Dragon
Slayer o, come qualcuno dice sempre, Dragon Knight!” e Saeko
decise di gettare
la maschera. Tanto sapeva che era inutile mentire.
“Ma
davvero? Non ti facevo così subdola!”
commentò Break con un sorriso ironico.
“E
sentiamo, chi è quel tipo?” le chiese Rias assai
curiosa.
“Un
altro Sun’s Warrior!” le rispose la
Busujima senza farla attendere troppo.
“CHE
COSA!”
Facendo
sgranare gli occhi di tutti.
“E
quale di loro sarebbe?” le chiese Aruka
che fu la prima a riprendersi dallo shock.
“Il
Sun’s Warrior nero, Lello Leone Nero!”
le rispose la viola senza farsi più problemi.
“Un
altro Sun’s Warrior? Ce n’era un altro!”
fece Ed che non lo credeva vero.
KAPOM!
Intanto
i due avversari si erano lanciati
uno contro l’altro e si erano scambiati un pugno.
“Te
la cavi amico! Non ci siamo presentati!”
fece Nick con un sorrisetto divertito provando a provocare
l’incappucciato che
non aveva ancora perso il suo cappuccio.
“Ci
conosciamo benissimo. Sei tu che, come
sempre dimentichi i volti e i nomi degli altri!” gli rispose
questo con tono
sarcastico.
“Ma
davvero? Allora rinfrescami la memoria!”
disse Nick di rimando.
KAPOM!
Dandogli
una testata infuocata.
“Prova
a indovinare!” ma l’altro gli rispose
nello stesso modo con la fronte avvolta di acido e buio.
KAPOM!
Poi
colpì il castano con un calcio allo
stomaco distanziandosi da lui.
“Riesce
ad anticiparmi ed è anche molto forte. Inoltre mi fa sentire
una strana
nostalgia!” mentre era spinto
all’indietro, Nick fu preso da questa strana
sensazione di dejavù “Che
cosa?” ma
ogni pensiero si fermò quando se lo trovò
nuovamente davanti con le braccia a X
rivolte verso il basso e...
CLANG!
Un
attimo dopo estrasse due spade che si
scontrarono con quella del castano.
“Ma
quella spada…” nel vedere la spada nera
che l’avversario impugnava nella mano destra, Nick fu colto
da un lampo.
“L’hai
capito? Meglio tardi che mai!” fece l’incappucciato
soddisfatto.
“Sei
Lello!” rispose il castano che…
ZACK!
Con
un rapido movimento, sbilanciò
l’avversario e tagliò il cappuccio che gli copriva
il viso.
“Ma
guarda! Allora non sei così tardo come
pensavo!” commentò il biondo Sun’s
Warrior ormai smascherato e col volto
scoperto “E da parecchio che non ci vediamo Nick!”
salutandolo con un sorriso
ironico.
“Già,
fin troppo!” concordò il castano
guardandolo fisso “Dimmi un po’ da
quand’è che sai brandire due spade?” e
la
prima cosa che gli chiese concerneva la seconda spada che teneva con la
mano
sinistra.
“Da
quasi due secoli!” gli rispose il biondo
alzandola in avanti “Ti presento la mia Starbust Stream: la
mia seconda
compagna di battaglia!” presentandola con un certo orgoglio.
“Bella
spada, non c’è che dire!”
commentò il
castano mentre poggiò la sua sulla spalla “Ci sono
una montagna di domande che
vorrei farti e non so da quale cominciare!” e si
grattò la fronte per decidere che
cosa iniziare a chiedergli.
“Non
sforzare quella poca materia grigia che
ti ritrovi, so già che cosa ti frulla per la
testa!” ma Lello era un passo
avanti a lui e sapeva già come rispondere “Tanto
per cominciare, siamo della
stessa dimensione. Sì, hai capito bene: veniamo dalla
dimensione I.N. ma, a
differenza tua, non sono andato in giro sbandierando il mio vero
aspetto come
se niente fosse senza verificare se ci fosse qualcun altro simile a
me!” e
iniziò dicendogli da dove veniva con tanto di predica.
“Davvero?
Quindi non sono l’unico soleano
presente nella I.N.? Questo mi consola parecchio!” ma Nick
non se la prese anzi
sorrise all’idea di non essere da solo nella sua dimensione
“A questo punto,
perché il signor genio non ha usato la sua grande materia
grigia per
contattarmi?” e porre questa domanda.
“Questi
non sono affari tuoi!” gli rispose
il biondo corrucciato “Tsk! Se gli
dico
che non ci avevo pensato mi prende in giro minimo per qualche secolo!”
perché non aveva realmente pensato a fare una cosa tanto
elementare^^
“Comunque, potevi usare quella famosa telepatia di cui ti sei
sempre vantato
per provare a cercarmi o magari per scoprire che nel nostro mondo ci
sono più
esseri straordinari di quanto tu possa credere e che hanno sempre agito
nell’ombra!” e sviò il discorso
dicendogli altro.
“Mea
culpa!” ammise il castano che sapeva
bene di essere stato troppo superficiale “Ora,
però, c’è un’altra cosa che
voglio sapere da te: che cosa è successo qui?” ma
decise di passare a cose che
in quel momento avevano maggiore importanza.
“Credi
che te lo dirò così facilmente?” ma a
questa domanda, Lello fece capire che non avrebbe aperto bocca tanto
facilmente.
“Non
mi rispondi? Va bene! Vorrà dire che
ricorrerò alle maniere forti!” e Nick
capì che avrebbe dovuto usare la forza
per avere la risposta che voleva quindi si trasformò.
“Eheh!
Non chiedevo di meglio!” gli rispose
il biondo trasformandosi a sua volta “Però,
potresti usare la telepatia per
sapere quello che vuoi. Ops, che sbadato! Non puoi leggere nella mente
di un
altro Sun’s Warrior!” e gli lanciò
questa frecciatina.
“Ti
sbagli amico mio. Semplicemente non
voglio!” gli rispose il Sun’s Warrior blu che
raggiunse il terzo livello in un
istante “Non mi va di vedere all’infinito la serie
del Re leone!”
rispondendogli a tono.
“Sempre
meglio che essere Pollo che riprende
Mucca!” fece il Sun’s Warrior nero raggiungendo
anche lui il terzo livello.
“Che
chakra immensi!” nel percepire
l’energia che i due emanavano, Kakashi non aveva parole.
“La
loro forza è paragonabile a quella dei
ninja leggendari!” Shizune li paragonò alla sua
maestra e a Ero Sennin che
aveva a pochi metri di distanza.
“No,
sono ben oltre il nostro livello!” la
corresse Tsunade che percepiva una forza ben superiore alla sua e di
Jiraya
messi insieme.
“Credo
che ci troviamo davanti a due
autentici titani!” fece Ero Sennin osservando con attenzione
i due.
“Ehi,
ma fanno sul serio?” Aruka era
preoccupata per quello che i due avrebbero fatto se si fossero
scatenati lì.
“Dubito
che due come loro si possano fermare
così facilmente!” Break ne era sicuro.
“Ehi
Saeko. Quant’è forte il tuo protetto?”
Ed si rivolse alla viola ponendole questa domanda.
“Stai
per vederlo!” le rispose lei con un
sorriso compiaciuto.
CLANG!
DOON!
I
due Sun’s Warriors si lanciarono uno
contro l’altro e le loro spade si scontrarono tra loro
generando una potente
onda d’urto.
“Niente
male per un pollo troppo cresciuto!”
fece Lello ironico mentre calò la spada bianca.
“Vediamo
se ti ricredi Simba!” gli rispose
Nick bloccandola con un’ala.
“Avevo
dimenticato che hai le ali prensili!”
Lello aveva dimenticato questa particolarità del compagno.
“Vediamo
se ti ricordi come si combatte!” lo
provocò Nick.
WOSHX2!
DOON!
I
due sparirono nel nulla e iniziarono un
rapido scontro ad alta velocità. Ciò che si
poteva vedere erano le numerose
onde d’urto provocate dai colpi che si scambiavano.
“M-Ma
è assurdo!” Shizune non aveva mai
assistito a un simile spettacolo.
“Sono
così veloci che nemmeno con lo
Sharingan riesco a seguirli!” Kakashi ci stava provando ma il
suo occhio
sinistro riusciva a mala pena a distinguere le loro figure e nulla di
più.
“Quindi
è questo un duello tra guerrieri di
questo livello!” commentò Jiraya che li seguiva
percependo il loro chakra.
“Il
loro livello va ben oltre quello di un
ninja comune!” era la prima volta che Tsunade vedeva uno
scontro del genere e
non aveva parole.
“Guardate
che non stanno facendo sul serio!”
li avvisò Edward che li seguiva alla perfezione.
“Vero!
Il loro è un duello amichevole.
Stanno usando poco più della metà dei loro veri
poteri!” Gerard fece capire
loro che i due in realtà non stavano facendo sul serio.
“Lo
fanno apposta!” fece Erza corrucciata
mentre incrociò le braccia.
“Eheh!
Tanto il mio Lello è il più forte!”
ma Saeko era sicura che il suo protetto fosse una spanna sopra al
collega.
“Dove
hai gli occhi? Sono perfettamente alla
pari!” la riprese Aruka che percepiva benissimo i loro
livelli di forza.
“Al
massimo, l’unica cosa che manca a Nick
caro è più esperienza!”
concordò Break mentre si gustava un leccalecca.
“Ahia!
Spero che Nick lo riempia di botte
anche da parte mia!” si lamentò Oga rimessosi in
piedi e tifando per il Sun’s
Warrior blu.
“Gli
deve dare una bella lezione!” concordò
Misaki mentre si massaggiò il collo dolorante.
“Però,
così non c’è gusto. Per che cosa
combattono adesso?” Jack non capiva il perché i
due avessero iniziato a
combattere tra loro.
“Semplice
rivalità piccolo Jack!” gli
rispose Rias continuando a osservare il duello tra i due.
CRASHX2!
I
due Sun’s Warriors atterrarono pesantemente
al suolo creando delle crepe e si fissarono un sorriso di sfida.
“Arrivo!”
Nick rinfoderò in un attimo la
spada e si lanciò in avanti.
“Eccomi!”
stessa cosa fece Lello che lo
seguì a ruota.
“AAAAAHHH!”
Nick caricò il pugno destro che
fu avvolto dalle fiamme.
“AAAAAHH!”
mentre Lello caricò quello
sinistro che fu avvolto da buio e acido.
KAPOMX2!
“GGHH!”
Il
risultato fu che si colpirono in piena
faccia e si spinsero all’indietro.
“Eh!
Non c’è che dire. I tuoi pugni fanno
male!” commentò Nick divertito toccandosi il becco
dolorante.
“I
tuoi invece mi fanno il solletico!” lo
provocò Lello con la guancia sinistra ustionata.
“Davvero?
Allora facciamo un po’ di più sul
serio. Vuoi?” Il Sun’s Warrior blu estrasse
nuovamente la sua spada e la puntò
in avanti.
“Più
che volentieri!” gli rispose il Sun’s
Warrior nero estraendo solo la prima spada e facendo altrettanto.
WOSHX2!
Due
vortici di energia partirono dai loro
corpi per poi spostarsi nelle loro spade che brillarono intensamente.
Poi
i due si lanciarono in avanti calando le
loro spade.
“FOLGORE
BLU!” Nick calò il suo biglietto da
visita.
“ABISSO
SOSPESO!” e Lello fece altrettanto.
FRABBBOOMMMM!
Il
risultato dello scontro fu una colonna di
energia che salì verso l’alto generando una forte
onda d’urto e una voragine
sotto i piedi dei due che si estese a macchia d’olio.
“ORA
PERO’ ESAGERANO!”
Gridarono
i presenti coprendosi gli occhi.
“Questo
è un duello tra due Sun’s Warriors!
Davvero pieno di scintille!” commentò una voce
divertita.
“Ma
chi è?” chiese Tsunade che non l’aveva
mai sentita prima.
“Semplicemente
quella che vi ha evitato di
fare un bel volo nel vuoto!” le rispose la donna davanti a
lei “Salve signori,
mi chiamo Yuko Ichihara e vi ho gentilmente fatto salire sulla mia
bolla da
viaggio!” che altri non era che la strega dimensionale
vestita nello stesso
identico modo di una settimana prima.
“Yuko
Ichihara? Allora l’incantesimo di cui
parlava Nick è opera tua!” Kakashi
ricordò il discorso che avevano fatto poco
prima nell’ufficio dell’Hokage e ora aveva la
conferma che lei c’entrava
qualcosa.
“OOOHH!
Che bella donna!” mentre Jiraya, da
buon pervertito che era, si rifece gli occhi sulla mora appena
apparsa^^.
“Troppo
gentile, ma mi spiace non sono
interessata a te tesoro!” che gli dette subito un bel due di
picche^^.
“Hai
la brutta abitudine di attirare tutte
le attenzioni su di te eh?” la riprese una donna alla sua
sinistra “Salve, sono
Integra Hellsing. Piacere di conoscervi!” per poi presentarsi
ai presenti.
“Piacere
signorine!” Rias parlò a nome di
tutti senza staccare gli occhi dal match dei due Sun’s
Warriors “Sono davvero
come due bambini ma hanno un potenziale notevole!”
commentando divertita il
risultato dello scontro.
Lo
scontro tra i due attacchi aveva creato
una profonda spaccatura nel terreno che si era allargata fino a
dividere in due
l’intera zona.
“Assurdo!”
un simile spettacolo lasciò
Shizune senza parole.
“Questo
paesaggio mi ricorda un luogo che ho
già visto!” Kakashi fu preso da un senso di
dejavù che non avrebbe mai potuto
dimenticare.
“E’
simile alla valle dell’epilogo che si
dice sia nata dallo scontro tra il primo Hokage e Madara
Uchiha!” che Jiraya
non faticò a collegare al luogo in cui il primo Hokage e il
patriarca degli
Uchiha avevano combattuto per l’ultima volta e anche dove
Naruto e Sasuke si
erano separati poco tempo prima.
“Quei
due sono al loro stesso livello!” e la
cosa lasciò Tsunade senza parole.
“Sbagliato.
Vi ricordiamo che quei due non
stanno combattendo sul serio!” ma Erza le fece notare che i
due, se lo
volevano, potevano fare molto di più.
“Eheheh!
Questo sì che è uno scontro
divertente. Peccato che sia solo tra loro due!” mentre Oga si
lamentò di non
poter giocare insieme ai due.
“Chissà
chi vincerà!” Misaki era curiosa di
vedere chi dei due Sun’s Warriors avrebbe vinto.
“Mi
sembra ovvio. Sarà il mio Lello a
vincere!” Saeko era sicura che sarebbe stato il suo protetto
a vincere.
“Non
dire scemenze. Nick non si farà battere
tanto facilmente!” ma Edward la pensava diversamente da lei.
“Ci
scommetto quello che vuoi!” la viola ne
era così sicura che era pronta a fare una scommessa.
“Ok,
allora, se vince Nick, mangerai dolci
per un mese!” che l’Elric accettò subito
e pose la sua condizione.
“Sei
tremendo fratello, lo sappiamo tutti
che odia il dolce!” Gerard sapeva bene che la Busujima odiava
il dolce.
“Ohohoh!
Le farò compagnia!” Break fece
capire che l’avrebbe torturata con la sua presenza.
“Tsk!
Va bene. Se invece vince Lello, tu vai
a letto con Aruka!” e Saeko fece la sua controproposta ossia
una serata di
passione tra l’Elric e la Schilt.
“CHE
COSA!” lasciando il biondo con la
mascella spalancata.
“M-Ma
che ti viene in mente?” fece la verde
rossa in viso.
“Fidati,
non c’è modo migliore per sbloccare
questo scemo!” le rispose a viola “Allora,
accetti?” per poi sfidare Ed ad
accettare.
“E
sia!” che acconsentì girandosi
dall’altra
parte “Non capisco perché
mi abbia proposto
una cosa simile!” non capendo il motivo di una
simile proposta^^.
“Questa
non me lo voglio perdere!” pensò Jack
divertito.
“Draghi!
Fanno scommesse assurde!” commentò
Integra accendendosi un sigaro.
“Eheh!
E’ per questo che sono così
divertenti!” le rispose Yuko tirando una boccata alla sua
pipa.
“Mhm!”
Rias non disse nulla e, come un
predatore pronto ad attaccare la preda inerme, osservava il duello tra
i due.
“Ma
guarda quanto siamo forti!” commentò
Lello ironico in piedi su una roccia del precipizio che lo scontro tra
i due
attacchi aveva generato.
“Mi
aspettavo di meglio da te!” gli rispose
Nick di rimando dall’altra parte della voragine.
“Se
facessi sul serio, ti schiaccerei in due
secondi!” Lello era sicuro della sua superiorità e
l’avrebbe messo per iscritto
se necessario.
“Smettila
di dare aria alla bocca e
dimostramelo!” ma Nick non se ne faceva niente delle parole:
voleva i fatti.
“Se
ci tieni tanto, ti accontento” il Sun’s
Warrior nero decise di accontentarlo e iniziò a concentrare
la sua energia.
“Finalmente!”
altrettanto fece il Sun’s
Warrior blu pronto ad attaccare.
I
due si osservarono per alcuni istanti poi
si lanciarono l’uno contro l’altro.
“Tecnica
Segreta del Dragon Slayer!”
Preparando
a colpirsi con le loro rispettive
mosse.
“Adesso
basta piccolini. È il momento di
tornare composti!” ma Rias apparve davanti a loro
e…
BONKX2!
“AHIA!”
Con
un dolce sorriso, sfondò la testa dei
due con un pugno^^.
“E
ora riceverete la mia personale
punizione!” la formosa rossa non intendeva di certo fermarsi
lì e, presi i due
per i capelli, schiacciò le facce tra i floridi seni^^.
“MHM!”
il povero Nick si dimenò come un
matto ma non riusciva a opporsi a quella ferrea quanto delicata presa^^.
“MHM!”
nelle medesime condizioni era Lello
mentre le sue code si erano drizzate di colpo^^.
“CHE
COSA!”
Mentre
gli spettatori rimasero senza parole.
“NOOOO!
LA SCOMMESSA SALTA!” Saeko con le
mani tra i capelli, capì che il suo tentativo di far aprire
gli occhi a Ed era
fallito^^.
“COSI’
NON VALE!” si lamentò il biondino^^.
“Q-Questa
non è una mossa corretta!” disse
Aruka coprendosi gli occhi^^.
“Non
guardate!” mentre Erza coprì gli occhi
di Gerard e Jack che li avevano sgranati^^.
“Ooooh!
Che bel modo di punire gli altri!”
se la rise Break voltandosi dall’altra parte^^.
“Vorrei
ricevere io una simile punizione!”
mentre Jiraya invidiava i due per il loro colpo di fortuna^^.
KAPOM!
“TACI!”
gli ruggì contro Tsunade menandogli
un pugno spacca molari^^.
“Ehi,
ma così non vale!” protestò Tatsumi
che si stava godendo lo scontro.
“Invece
vale eccome fratellino!” gli rispose
Misaki uscendo dalla bolla dell’Ichihara.
“Mi
sa che dovrai ricominciare tutto da
capo!” commentò Integra rivolgendosi alla strega
dimensionale.
“Poco
male, tanto il pagamento l’ho già
ricevuto!” rispose la mora che aveva già ricevuto
il giusto compenso^^.
POCHI
MINUTI DOPO
Dopo
aver calmato gli animi, i due Sun’s
Warriors decisero di parlare pacificamente.
“Allora?
Che cosa è successo qui?” Nick non
perse tempo e fece una domanda diretta al collega.
“Lo
vuoi sapere davvero?” gli chiese Lello
comodamente seduto su una poltrona di pelle bianca portata dai suoi
famigli che
ora stavano servendo a tutti del te.
“Certo!”
gli rispose il castano senza
girarci troppo “Ma prima di parlarne, ci sono delle persone
che vorrei
presentarti!” e spostò lo sguardo verso la sua
sinistra.
“Non
mi dire, il pivello e i suoi amichetti
sono venuti a sentire i discorsi degli adulti!” fece Lello
fissando chi era
appena arrivato.
“Dannato!
Allora sei tu quel tipo incappucciato!”
sentendosi punto nell’orgoglio Seto fissò gelido
il biondo che aveva davanti.
“Allora
è lui il misterioso uomo in nero di
cui ci hai parlato!”fissando il gelido biondo con una faccia
da dobe, Joey
finalmente aveva incontrato quello che aveva fatto arrabbiare mister
simpatia
in persona^^. Indossava jeans scoloriti abbinati a scarpe da tennis
bianche e
una maglietta nera a mezze maniche.
“Cavolo,
ci sono anche delle ragazze molto
carine!” mentre Tristan concentrò la sua
attenzione sulle donne presenti^^.
Aveva dei pantaloni marroni abbinati a scarpe dello stesso colore e una
camicia
bianca abbinata a una giacca di pelle di camoscio.
“Wow
e hanno i capelli di tutti i colori!”
fece Duke impressionato nel vedere che le ragazze presenti avevano
diversi
colori di capelli. Indossava una maglietta senza maniche rosso fuoco,
abbinata
a pantaloni di pelle e scarpe del medesimo colore e non mancava un dado
appeso
all’orecchio sinistro.
“Non
ho mai visto tipi così strani!” ammise
Bakura Ryo, un ragazzo dai lunghi e indomabili capelli bianchi abbinati
a
innocenti occhi scuri. Indossava una maglietta a righe azzurre e
bianche
abbinata a una giacchetta bianca senza maniche e a pantaloni dello
stesso
colore e scarpe azzurre.
“Maschi!”
mentre Mai osservò annoiata il
Taylor e il Deblin che considerava dei pervertiti^^. Il suo sinuoso
corpo era protetto
da una camicetta di lino bianco con i primi tre bottoni sbottonati per
mostrare
il bel seno, mentre una corta gonna viola le copriva parte delle gambe
mentre
ai piedi indossava dei morbidi stivali neri. Le labbra erano
evidenziare da un
filo di rossetto.
“Sono
tremendi!” ammise Tea imbarazzata
dalla magra figura dei due amici. Lei indossava un’aderente
maglietta gialla
abbinata a pantaloncini neri e stivaletti dello stesso colore.
“Ahahah!
E chi si sarebbe mai immaginato di
fare la conoscenza di tipi così simpatici!”
commentò ironico Valon un ambrato
castano dai lunghi capelli sparati in aria e occhi azzurri. Indossava
un’armatura da motociclista rossa con tanto di spalliere
nere, pantaloni di
pelle nera e stivali marroni, le mani erano protette da guanti senza
dita e al
braccio sinistro scoperto teneva una fascia mentre sulla testa
indossava degli
occhiali protettivi per proteggersi mentre guidava.
“Non
mi sembrano niente di che!” commentò
Alister, un alto e ambrato rosso dagli occhi grigi. Indossava una corta
canottiera violacea che copriva solo il torace mentre alle spalle
indossava un
lungo giubbotto di pelle pieno di cinghie e vecchi jeans abbinati a
stivali di
pelle.
“Non
li sottovalutare. Salvo poche
eccezioni, sono tutti dotati di un’energia
incredibile!” lo ammonì Rafael un
alto omone dai corti capelli biondi con tanto di basettoni e occhi
color
acquamarina. Indossava una canotta nera che metteva in risalto il
fisico
scolpito al millesimo abbinata a un giubbotto di pelle e a pantaloni e
stivali
dello stesso colore.
“E’
vero! Molti di loro non sono nemmeno
umani!” concordò con lui Odion Ishtar un gigante
di colore dagli occhi color
topazio e con la testa rasata salvo per una coda di capelli neri; la
parte
sinistra del viso era segnata da antichi geroglifici. Indossava una
lunga
tunica nera che arrivava fino ai piedi. Alle orecchie portava degli
orecchini a
forma di croce egizia.
“Dunque
voi siete alcuni dei famosi ninja di
cui Nick ci ha accennato. È un piacere
conoscervi!” Ishizu Ishtar fece un
leggero inchino in segno di saluto. Era un’alta donna di
colore dai profondi
occhi azzurri abbinati a lunghi capelli color ebano su cui era poggiata
una
tiara dorata. Indossava un lungo abito bianco senza spalle che metteva
ancora
di più in risalto il sinuoso corpo.
“E’
da tempo che non ci vediamo Nick!” fece
Marik Ishtar, il lato buono del letale quattordicesimo generale
infernale e
precedente capo degli Assassini dei Demoni. Era un alto uomo di colore
dai
lunghi capelli biondi e dai seri occhi azzurri. Indossava
un’aderente camicia
bianca senza maniche e attillati pantaloni neri abbinati a scarpe nere
mentre
alle orecchie portava degli orecchini dorati a goccia.
“Scusa
ma non abbiamo resistito e siamo
venuti anche noi!” e non poteva mancare Yugi con uno dei suoi
innocenti
sorrisi. Indossava abbigliamento interamente blu e scarpe nere.
Appeso
al collo, c’era uno strano monile
d’oro che ricordava una piramide a rovescio su cui era inciso
un occhio egizio:
il leggendario Puzzle del Millennio.
“E
quelli chi sarebbero?” chiese Tsunade
confusa.
“Sono
i Sun’s Knights che vi ho tenuto
nascosti!” le rispose Nick inviando ai presenti uno scanning
mentale in modo da
fare le dovute presentazioni senza perdere tempo.
“Quindi
sono loro i Sun’s Knights di cui ci
hai parlato!” commentò Jiraya colpito “Che
belle ragazze che ci sono!” puntando subito le tre
donne presenti^^.
“Allora
è lui il famoso Yugi Muto. Dall’aspetto non si
direbbe, ma emana un chakra
incredibile. Ho come la sensazione che tra i presenti, draghi e ninja
supremi
esclusi, potrebbe essere l’unico a eguagliare la forza di
questi due!”
mentre Kakashi concentrò la sua attenzione su Yugi e
capì subito che non era un
tipo da prendere sottogamba.
“N-Non
avrei mai immaginato di trovarmi di
fronte a persone così importanti!” fece Shizune
senza fiato.
“Mhm!”
mentre i draghi presenti rimasero in
silenzio.
“Quindi
tu lo conoscevi e non mi hai detto
niente!” Seto si fece avanti e fissò Nick
accusandolo di avergli nascosto la
verità.
“Guarda
che non sapevo che dietro tutto
questo ci fosse lui, altrimenti te l’avrei detto
subito!” gli rispose Nick
sperando di non dover iniziare a litigare anche con lui.
“Ah
davvero!” fece Kaiba per poi voltarsi
verso Lello “Dimmi come hai fatto a nascondere un simile
essere agli occhi del
mondo!” e ordinare al biondo di spiegargli come aveva fatto a
nascondere la
presenza dell’essere che aveva incontrato una settimana fa.
“Si
vede che non hai ancora imparato la
lezione!” gli rispose il Sun’s Warrior nero
fissandolo con un sorriso freddo
“Non ho né tempo né voglia per spiegare
a un bambino come gira il mondo!”
snobbandolo senza pensarci troppo.
“Dannato!”
e una simile risposta fece imbestialire
non poco Kaiba ora del tutto intenzionato a pestarlo “E voi
toglietevi di
mezzo!” ma si trovò la strada bloccata dalle tre
serve di Lello.
“Oh,
un rifiuto come te non può nemmeno
sperare di riuscire a battere il nostro padroncino!” fece
Hilda puntandogli
contro la sua spada.
“A
suo confronto non sei nulla!” concordò
Aoi brandendo il suo boken.
“Voi
due tornate al vostro posto!” ma Mina
s’impose su di loro facendole tornare coi piedi per terra
“Non abbiamo niente
contro di voi, perciò vi prego di calmarvi e ascoltare
ciò che il padroncino ha
da dire!” per poi rivolgersi con fare più
diplomatico a Seto sperando di farlo
ragionare.
“Tsk!”
in risposta Kaiba fece una smorfia e
si voltò corrucciato.
“Ti
capisco. Lello è un tipo davvero
difficile!” Integra capiva bene come si sentiva, lei stessa
in primis aveva
avuto dei dubbi sul biondo “E comunque, è stata la
mia famiglia a nascondere Alucard,
non lui!” tenendo a precisare che erano gli Hellsing ad avere
il controllo sul
letale vampiro.
“Tsk!”
ma Seto non aveva voglia di ascoltare
altro.
“Grandioso
amico. Sei il primo che fa
infuriare Seto in questo modo. Posso stringerti la mano?”
intanto Joey si era
avvicinato a Lello sperando di farselo amico.
“Non
concedo simili onori a chicchessia ma
mi sei simpatico!” gli rispose Lello che si mostrò
più amichevole nei suoi
confronti accettando quel semplice gesto “E’ un
piacere conoscervi Sun’s
Knights nascosti, soprattutto voi Yugi e Marik!” per poi
rivolgersi
cordialmente agli altri e in particolar modo a Muto e Ishtar.
“Immagino
di dover essere onorato di essere
notato da un altro Sun’s Warrior!” fece
l’ex capo degli Assassini dei Demoni
mantenendo la calma.
“Piacere
di conoscerti!” fece Yugi con un
sorriso solare.
“Potete
togliermi una curiosità? Come avete
fatto a venire qui? Avevo eretto una barriera che isola il
posto!” mentre Yuko
non capiva come avevano fatto a raggiungere quel posto che aveva
avvolto con un
incantesimo per isolarlo dal resto del mondo e volle una spiegazione.
“Non
crederai di essere l’unica a saper
usare incantesimi come questo, vero Yuko?” a rispondere ci
pensò qualcuno
d’inaspettato, ossia Eriol che apparve ai presenti con i suoi
abiti da mago e senza
la compagnia dei suoi giudici.
“Già,
è stato questo ragazzino a chiamarci,
dicendo che era una richiesta di Nick!” confermò
Rafael che fissò la mora che
aveva davanti.
“Capisco!
Beh, mi hai sorpreso caro Eriol!”
ammise la strega dimensionale che non ci fece troppo caso e
tirò una boccata
alla sua pipa.
“Lieto
di questo!” le rispose l’Hiragizawa
con uno dei suoi sorrisi da furbetto per poi voltarsi verso Nick
“Scusa se ho
agito di mia iniziativa, ma ho ritenuto fosse importante!” e
spiegargli le sue
motivazioni.
“Tranquillo!”
gli rispose il castano che non
ci dette troppo peso “E tu invece? Perché non mi
presenti il tuo gruppo?” per
poi rivolgersi al collega sicuro che avesse più di qualche
altro alleato.
“Non
sono il tipo da mostrare subito le mie
carte. Sarò io a decidere quando farteli
conoscere!” ma questo non lo
accontentò.
“Almeno
dimmi se, oltre a noi due, nella
dimensione I.N. ci sono altri soleani!” Nick gli fece
quest’altra domanda alla
quale sperava di avere una risposta.
“Sì,
ce ne sono!” gli rispose Lello “Ma,
ahimè, non siamo nemmeno una decina!” aggiungendo
questo particolare.
“Che
vuoi dire?” e quelle parole fecero
passare un brivido lungo la schiena del castano che non prometteva
nulla di
buono.
“Quello
che ho detto. Le razze dei soleani e
dei saturniani sono quasi del tutto estinte!” gli rispose
Lello chiudendo gli
occhi “Non conosco il motivo, ma circa sei secoli fa i nostri
mondi divennero
improvvisamente invivibili: l’ambiente e le condizioni
climatiche mutarono
rendendo impossibile la continuazione della vita. I nostri popoli
vennero
lentamente decimati da una piaga che ci consumava lentamente.
Iniziarono delle
rivolte che causarono la rottura dell’armonia che esisteva da
migliaia di anni.
I pochi superstiti decisero di abbandonare i nostri mondi e rifugiarsi
in un
pianeta abitabile e fu scelta la Terra!” e
raccontò a grandi linee che cosa era
successo nella loro dimensione “Eravamo circa una quarantina
di superstiti:
abbiamo vissuto tranquillamente per diverso tempo ma poi… la
maggior parte di
noi è stata colpita da una misteriosa malattia che li ha
portati alla morte!”
aggiungendo questo tragico particolare.
“Mi
dispiace!” Nick non riuscì a dire altro
mentre tutti gli altri rimasero in riverito silenzio.
“Non
devi. Anzi, è meglio che non ti sei
informato: hai evitato di soffrire troppo!” gli rispose Lello
che non gli dette
nessuna colpa “Quando sarà il momento, ti
presenterò gli altri!” promettendo
che gli avrebbe fatto conoscere i soleani superstiti.
“D’accordo!”
annuì il castano “Ora, però,
dimmi che cosa è successo qui!” e
preferì passare a un altro argomento che in
quel momento era molto più importante.
“Soleani!”
gli rispose Lello lasciando tutti
senza parole “In questa dimensione i nostri popoli vivono
ancora ma, da quello
che ho scoperto, non sono liberi: un tiranno di nome Vorkye Drago del
Sangue ha
spodestato il Re e ha preso il controllo del Sole!” e
spiegò meglio l’attuale
situazione in cui si trovava il Sole.
“Ma
com’è possibile? Non esiste che qualcuno
possa spodestare mio padre come se nulla fosse!” ma Nick non
riusciva a credere
vero tutto questo perché sapeva che il padre non era un tipo
da sottovalutare.
“Tuo
padre è morto sette secoli fa a causa
di una malattia cardiaca e i tuoi fratelli sono misteriosamente
scomparsi nel
nulla, probabilmente morti!” ma Lello gli spiegò
che cosa era successo molto
tempo prima “E anche mio padre il Re è scomparso
prematuramente e mio fratello
minore l’ha raggiunto poco tempo dopo!” facendo
capire che anche lui aveva
perso dei cari.
“Mi
dispiace!” e una simile notizia addolorò
non poco il castano. Entrambi avevano perso le loro famiglie e non
avevano
potuto fare niente.
“Ehi,
ehi! Aspettate un attimo! Vorreste
dire che i vostri padri erano i re del Sole e di Saturno e voi quindi
siete dei
principi?” Joey entrò nel discorso e volle avere
qualche chiarimento.
“Tu
sei un principe?” anche Jiraya non aveva
parole e voleva una conferma.
“Lo
ero, ho rinunciato a quel titolo il
giorno in cui sono diventato Sun’s Warrior!”
rispose loro Nick “O almeno è
questo quello che ricordo della mia vita passata!” anche se
non ne era del
tutto sicuro: c’erano molte cose della sua vita da soleano
che non aveva ancora
scoperto.
“Più
o meno è così!” gli disse Lello
“Io
invece non ho rinunciato al mio titolo ma, fino a quando non
avrò portato a
termine l’obiettivo dei Sun’s Warriors non
potrò mai accettare di salire al
trono!” facendo capire che aveva posto altre
priorità prima di diventare Re del
suo mondo.
“Che
cosa è successo all’attuale Re del
Sole?” ma Seto non era interessato a questi problemi di
successione e andò
dritto al punto sfidando Lello con lo sguardo.
“Quando
un Re muore e non lascia eredi, la tradizione del Sole vuole che il
nuovo
sovrano venga eletto attraverso la prova del Nucleo: un autentico
viaggio nel
nucleo nel nostro mondo in cui corpo, mente, cuore e spirito vengono
messi alla
prova e chi la supera risulta essere degno del titolo di Re. A vincerla
è stato
Alessandro Aquila D’Argento, in arte Alex o Alextinrtura per
via del
particolare colore delle sue ali!” Lello fece questa premessa
importante per
far capire a tutti come era stato scelto il nuovo Re “Alex
è ancora vivo: è
stato incatenato nelle prigioni insieme alle sue guardie mentre sua
moglie è
prigioniera di Vorkye. Lo scopo di Vorkye è prendere la
Regina e ingravidarla
in modo da legittimare il suo titolo di Re ma per fortuna la Regina,
cioè la
piccola Gatta Ieracosfinge Rossa non è il tipo da farsi
mettere i piedi in
testa!” e anche quali erano i piani di Vorkye.
“Da
come ne parli, sembri conoscere molto
bene i due regnanti!” commentò Tea colpita dal
tono che aveva usato nel
nominarli.
“E’
così. Sono nostri vecchi amici
d’infanzia!” le rispose il Sun’s Warrior
che non le negò questa semplice
spiegazione.
“Quindi
anche tu li conosci!” Mai fissò
l’altro Sun’s Warrior sperando che confermasse
quello che aveva detto il nero.
“Ricordo
i nomi ma non i loro volti!” le
rispose Nick tenendosi la tempia destra “E quindi Vorkye
è venuto qui, vero?
L’hai sconfitto?” e porgli queste due domande.
“No,
non ci sono riuscito!” gli rispose il
biondo generando lo sgomento totale “Ho affrontato e
sconfitto ben cinque dei
suoi uomini più fedeli tra cui suo fratello minore Gilgamesh
ma lui… si è
rivelato essere troppo forte per me!” e nel ricordare la
cocente sconfitta che
aveva subito, strinse i pugni fino a evidenziare i tendini
“Ho provato di tutto
ma non è servito a nulla: ha poteri che vanno ben oltre le
mie capacità. Per
farti capire, ha raggiunto il quarto livello e inoltre è un
guerriero
universale come te!” e disse anche il perché non
era riuscito a batterlo.
“Che
cosa?”
Lasciando
tutti senza parole.
“Vuoi
dire che questo Vorkye è un guerriero
universale?” e questo Nick non poteva accettarlo.
“E’
così. Forse tu sei l’unico in grado di
batterlo ma, al tuo attuale livello, non sei in grado di affrontarlo e
noi
tutti siamo impreparati per iniziare una guerra contro i soleani che
guida!”
gli confermò Lello sbattendo in faccia la cruda
verità.
“Dannazione!”
e la cosa fece arrabbiare Nick
come poche volte nella sua vita.
“C’è
una cosa che non capisco. Se hai detto
che Vorkye ti ha battuto, allora perché non ti ha ucciso e,
cosa più
importante, chi ha causato il fenomeno che è avvenuto una
settimana fa?” Marik
si fece avanti e pose una giusta domanda alla quale sperava di avere
una
risposta esauriente.
“Il
fenomeno di cui parlate è stato lo
scontro tra gli attacchi di Lello e di Gilgamesh!” ma a
rispondere ci pensò
Eriol attirando l’attenzione su di se “Lui si
è battuto strenuamente per
evitare che il nostro mondo venisse distrutto. Come minimo lo dovremmo
ringraziare!”
chiarendo che se la Terra c’era ancora era merito del
Sun’s Warrior nero.
“Grazie
per i complimenti ma non me li
merito!” fece Lello non prendendosi nessun merito
“Per quanto riguarda come mi
sono salvato, devo tutto all’intervento un angelo!”
e raccontò ai presenti che
cosa era successo dalla comparsa di Arella e Abhadon fino alla fine.
“S-Stai
dicendo che Abhadon è apparso per
davvero?” dopo la spiegazione del biondo Seto fu il primo che
riuscì a fare
questa domanda mentre nei suoi occhi si poteva vedere lo sgomento.
“Esatto
e sono contento di essere qui per
portevene parlare !” gli confermò Lello con
sguardo cupo.
“Stento
a crederci. Quindi lui e Arella
possono venire qua senza problemi!” e la cosa
lasciò basito Marik che non
riusciva a immaginare di sopravvivere a un simile incontro.
“Se
ho ben capito, però, né Arella né
Abhadon possono usare i loro poteri al massimo o
quell’entità di nome Crhonos
arriva e li riporta forzatamente a Oblivion!” mentre Rafael
fece notare questo
particolare che non era di poco conto.
“E
poi c’è anche questo misterioso Maestro,
chi potrà mai essere?” mentre Kakashi
sollevò un dubbio sul misterioso
individuo che aveva salvato la situazione e, da quello che avevano
saputo,
aveva un legame con Arella stessa.
“E’
una bella domanda ma credo che non lo
sapremo mai. Ha detto che non comparirà mai più
qui!” ma Yugi fece notare a
tutti che questo misterioso individuo non sarebbe ricomparso mai
più.
“Mhm!”
Nick rimase in silenzio tenendo occhi
chiusi “Yugi ha ragione. Comunque ci ha aiutato a trovare
risposta a più di qualche
quesito!” per poi riaprirli e far notare questo importante
particolare.
“Già.
Sappiamo cosa serve per battere
Abhadon ma non abbiamo ancora i mezzi per realizzare
quest’impresa!” concordò
Rias mentre giocherellava con un ciuffo dei suoi capelli.
“Tuttavia
restano molte altre domande cui
dare risposta e la prima da fare è: tu Lello che cosa hai in
mente di fare?”
Tsunade però voleva che fosse chiarito un altro dubbio che
la assillava e lo
pose subito a chi poteva colmarlo.
“Io?
Per il momento nulla!” le rispose il
Sun’s Warrior nero alzandosi dalla sua poltrona
“Fino a quando non ci saranno
pesci abbastanza grossi, resterò a osservare
nell’ombra!” ritenendo di aver
detto tutto quello che doveva.
“Quindi
hai intenzione di andartene e di
lasciare a me e ai ragazzi tutto il lavoro? Sei davvero molto gentile
signor
Simba!” lo riprese Nick con tono ironico.
“Non
ho mai detto che ti avrei aiutato,
almeno non ufficialmente!” gli rispose Lello guardandolo con
la coda
dell’occhio “Se la situazione dovesse complicarsi,
interverrò e questo è
tutto!” e chiarito questo, aprì un portale davanti
a se invitando Integra e
Yuko ad attraversarlo.
“Molto
gentile!” fece Yuko rivolgendogli un
sorriso “Nick, c’è una cosa che devi
sapere: per i prossimi tre anni non usare
per nessun motivo il potere dell’universo!” per poi
tornare seria e ammonire il
castano di non usare quel potere.
“Per
quale motivo?” le chiese lui che non
capiva il perché non dovesse ricorrervi.
“Perché
l’incantesimo di cui ti abbiamo
parlato ha un punto debole: può essere spezzato prima del
tempo solo se viene
usato quel potere!” e a dargliela ci pensò Integra
che sperava di essere stata
chiara.
“Non
che lo usi molto ma così mi tagliate le
gambe!” commentò il castano che capì
che non avrebbe potuto usare quel potere
per molto tempo “Però è limitato solo a
questa dimensione vero?” per poi porre
questa domanda.
“L’incantesimo
è sensibile a qualsiasi
dimensione, l’unica eccezione è il Fantasy che
è un mondo a parte!” ma la
strega dimensionale gli fece capire che l’uso del potere
universale era
precluso a qualsiasi dimensione eccezion fatta per il regno del Fantasy
che
Nick conosceva molto bene.
“Capisco!
In tal caso non posso far altro
che accettare!” detto questo, il castano non aveva altro da
dire.
“Un
momento. Lo lasci andare così senza
dirgli niente?” ma di fronte a un simile comportamento Jiraya
ebbe da
ribattere.
“Il
vecchietto ha ragione. È pur sempre un
Sun’s Warrior come te!” concordò Valon
lanciando questa piccola frecciatina al
ninja leggendario^^.
“A
che serve? Tanto so che verrà comunque a
darmi una mano!” rispose loro Nick spiazzandoli completamente
“Comunque non
dimenticare una cosa Lello; quando tornerò nella dimensione
IN verrò a
cercarti!” e chiarire questo punto col biondo.
“Fa
pure. Ti aspetterò con ansia! A presto!”
gli rispose lui per poi attraversare il portale insieme alle due donne
e ai
suoi famigli.
FLASH!
Poi
la zona fu investita da un lampo e, una
volta sparito, i segni del duello tra i due erano completamente spariti.
“Ehi,
ehi ma che è successo qui!” fece Joey
guardandosi intorno spaesato.
“Il
paesaggio è cambiato!” disse Tea senza
parole.
“Ma…
Ma… cos’è successo?” disse
Shizune
incredula.
“Mi
pare ovvio, Yuko ha rimesso tutto in
ordine per evitare i curiosi!” rispose loro Eriol con uno dei
suoi sorrisi.
“Roba
davvero forte la magia!” commentò
Tristan stupito.
“Ti
do ragione amico!” concordò Duke.
“Però
Nick, sei sicuro che vada bene così?
Un aiuto in più non è mai male!” mentre
Kakashi si rivolse al castano sperando
che non avesse a pentirsene.
“Nessun
problema!” gli rispose lui calmo “Vi
ringrazio per essere venuti qua. Potere andare!” per poi
rivolgersi ai suoi
amici draghi e congedarli.
“Come
ti pare. Ci vediamo fratellino!” Ed
non si fece alcun problema e fu il primo ad andarsene.
“Sempre
a disposizione!” seguito da Gerard.
“Guai
a te se mi chiami quando sono in
compagnia di mia madre!” mentre Erza lo guardò
storto facendogli capire di
rispettare la sua privacy.
“Suvvia
tesoro, è stato divertente!” fece
Rias mettendole una mano sulla spalla “A presto
cari!” e sparire insieme a lei.
“Tanti
dolci mi stanno aspettando! Bye!”
seguite da Break che andò a fare merenda^^.
“Che
schifo i dolci!” commentò Saeko
andandosene.
“Che
sonno!” disse Tatsumi crollando a terra
e sparendo.
“Quando
torno, ti faccio vedere io! Ciao a
tutti!” seguito dalla sua dolce sorellona che gli avrebbe
dato una bella
strigliata^^.
“Senti
Nick… io...” mentre Aruka ebbe
qualche esitazione ad andarsene.
“Tranquilla
Aruka, farò aprire gli occhi a
quel testone!” Nick alzò il pollice verso
l’alto rassicurandola “Jack puoi
fermarti per favore? Devo chiederti un favore!” e rivolgersi
al biondo drago
chiedendogli di fermarsi.
“Certo!
Che cosa posso fare per te?” gli
chiese il Vessalius con un sorriso.
“Vorrei
che ti prendessi un po’ cura di Yugi
e dei suoi compagni. Lascio a te la scelta se renderli dei Dragon
Slayer o no!”
e il castano andò subito al punto affidandogli il gruppo
nascosto di Sun’s
Knights.
“Con
piacere!” rispose il biondino.
“Come?
Vuoi farci allenare da un drago?” e
di fronte a questa rivelazione, Alister fissò stupito il
castano parlando a
nome di tutti.
“Un
po’ di allenamento non può che farvi
bene, non credete?” gli rispose Nick.
“Se
non hai nulla da ridire, posso dargli
una mano!” Aruka però non se n’era
ancora andata e chiese di poter dare una
mano.
“Va
bene. Due draghi sono meglio di uno!” e
il castano non si fece alcun problema.
“Vorrei
poter contribuire un po’ anch’io.
Posso?” ma anche Eriol chiese di poter essere inserito nel
gruppetto dei
maestri.
“Non
ci vedo nulla di male. Mi raccomando,
acqua in bocca con Sakura e Shaoran!” Nick accettò
ma si raccomandò di non dire
nulla ai due giovani cattura carte.
“Tranquillo!”
gli rispose l’Hiragizawa con
uno dei suoi sorrisi.
“Chi
ti ha chiesto di darci dei maestri eh?”
ma dall’altra parte Seto non fu d’accordo con
l’idea del Sun’s Warrior e
protestò.
“Perché
voglio che siate preparati ad
affrontare la decima armata infernale!” gli rispose il
castano guardandolo
fisso.
“Un
momento. Non avevi detto che saremmo
dovuti entrare in scena solo in caso di tua assenza?” ma
Bakura gli rinfrescò
la memoria sugli accordi presi a suo tempo.
“Fino
a qualche giorno fa, la pensavo così
ma dopo aver saputo chi e quanti sono i membri della decima, ho paura
che i ragazzi
non riusciranno a batterli facilmente!” a questo punto Nick
espresse la sua
preoccupazione e in pochi minuti riferì loro quello che
Dohko di Libra aveva
detto nella dimensione satellite.
“Stai
scherzando vero? Il decimo generale
infernale è un dio?” il primo che
riuscì a dire qualcosa dopo la spiegazione,
fu Joey che sperò che fosse solo uno scherzo.
“Magari
lo fosse. Ho avuto più di qualche
conferma che si tratta di Hades, il dio greco dell’oltretomba
e non è uno da
prendere alla leggera!” ma Nick gli confermò tutto
senza battere ciglio.
“Oh
cavolo!” e la cosa preoccupò subito il
Wheeler.
“Se
te la stai facendo sotto dalla paura,
allora vatti a nascondere!” ma fu subito ripreso da Mai che
lo guardò storto.
“E’
comprensibile che abbia paura.
Affrontare una divinità non è qualcosa che si fa
tutti i giorni!” fece notare
Duke che comprendeva perfettamente i dubbi del biondino.
“Parla
per te!” ma Seto non era d’accordo e
si voltò dall’altra parte “Abbiamo
già avuto esperienze con le divinità egizie.
Che sarà mai un dio che si è abbassato a servire
qualcun altro!” rinfrescando a
tutti la memoria su quello che avevano affrontato nel corso degli anni.
“E’
vero. Abbiamo già affrontato minacce più
grandi di noi e siamo riusciti a salvarci grazie alla nostra
amicizia!” del
medesimo pensiero era Yugi che non poteva mai dimenticare che cosa
aveva
affrontato e che cosa l’aveva sempre spinto ad andare avanti
e lo ricordò ai
suoi compagni.
“Non
è che siamo tutti amici ma, ora che
siamo Sun’s Knights, facciamo parte di una
famiglia!” concordò con lui Rafael
che, anche se non era uno di loro, li sentiva comunque come compagni.
“E
credo sia compito di noi adulti aiutare i
ragazzi, vero?” anche Marik era d’accordo e
riteneva che fosse loro dovere
dover aiutare i ragazzi.
“In
definitiva, siamo tutti d’accordo: ci
uniremo alla battaglia contro la decima!” Ishizu ritenne che
erano tutti
d’accordo.
“Uff!
E va bene. Prendiamo a calci
quest’altra divinità!” fece Joey
annuendo convinto.
“Ma
se fino a due secondi fa, te la stavi
facendo sotto!” gli fece notare Tristan fissandolo
dall’alto in basso.
“Eheheh!
Non potete fare nulla senza Super
Joey che vi sta accanto!” gli rispose il biondo atteggiandosi
a grande eroe^^.
“Sì,
per favore!”
Commentarono
i compagni^^.
“Sono
dei tipi davvero divertenti!” fece
Jack divertito dalla loro compattezza “Bene ragazzi,
sarà un piacere prepararvi
alla grande battaglia!” per questo fu maggiormente motivato a
prendersi cura di
loro.
“E
siccome non sappiamo quando inizierà,
cominceremo gli allenamenti immediatamente!” seguito da Aruka
che tirò fuori
uno sguardo agguerrito “Vi avviso sin da subito che non ci
andrò leggero e non
accetterò scuse!” facendo capire loro che non
avrebbe usato le pinze.
“Se
vi preoccupate del tempo, so come
risolvere il problema!” ma Eriol aveva in mente qualcosa
“Vi alleneremo in uno
spazio magico, dove il tempo è molto più veloce
di quello terrestre!” che
espose subito ai presenti.
“Quantifica!”
gli chiese Seto voltandosi
interessato verso di lui.
“Un
anno in quel luogo, equivarrà a sette
giorni sulla Terra!” lo accontentò
l’Hiragizawa con uno dei suoi enigmatici
sorrisi.
“E’
una sorta di stanza dello spirito e del
tempo?” gli chiese Nick per capire se avesse qualcosa a che
fare con quel
luogo.
“Non
so a cosa ti riferisci ma si trova in
una galassia distante diversi anni luce dalla nostra!” gli
rispose la
reincarnazione di Clow “Con la mia magia non sarà
difficile da raggiungere, il
resto dipenderà da loro!” che fece capire di non
avere problemi a raggiungerlo.
“Allora
che stiamo aspettando? Portaci
immediatamente lì!” Seto non volle perdere tempo e
ordinò al quattrocchi di
darsi una mossa.
“Come
vuoi!” gli rispose questo alzando il
suo scettro “Vi raggiungerò più tardi,
iniziate pure senza di me!” facendo
capire che li avrebbe raggiunti dopo.
“Allora
ti aspettiamo!” gli disse Jack con
un sorriso.
“Ehi,
andiamo così, senza nemmeno un cambio
d’abito!” ma Mai aveva qualcosa da ridire.
“E
senza nemmeno portaci dietro qualcosa da
mangiare?” ma anche Tristan aveva una sua protesta.
“Non
serve che vi portiate niente!” rispose
loro la draghessa verde fissandoli storto “Avrete altro cui
pensare!” facendo
capire che aveva più di qualche idea per allenarli.
“Che
ne è della dolce e timida ragazza di
poco fa?”
Si
chiesero tutti presi dalla strizza.
“Guardate
che è questo il vero carattere di
Aruka. Solo quando c’è Ed diventa più
insicura!” li illuminò Nick che la
conosceva bene “Buona fortuna ragazzi!” altro non
disse loro.
“Non
iniziate senza di noi!” gli disse Yugi
alzando il pollice in su.
“Ci
proveremo!” gli rispose il castano col
medesimo gesto.
FLASH!
Un
cerchio magico si formò sotto i piedi dei
Sun’s Knights presenti e poi sparirono dentro un bagliore
dorato.
“Ora
mancate solo voi ninja. Vi riporterò io
al vostro villaggio così Nick può andare
direttamente all’Accademia!” fatto
questo, Eriol si rivolse ai quattro ninja presenti mostrandosi
disponibile a
riportarli in dietro.
“Sei
molto gentile. Affido a Kakashi e
Jiraya il compito di badare ai giovani ninja. Se mai dovesse essere
necessario
il mio aiuto, non esitate a chiamarmi!” la Senju
accettò il passaggio e poi
dette le disposizioni ai due ninja che aveva davanti raccomandandosi
anche di
essere avvisata in caso di pericolo.
“Sarà
fatto!” le rispose l’Hatake
sull’attenti.
“Lascia
fare al sottoscritto!” disse Jiraya
col pollice in su.
“Sarà
meglio che ti tenga d’occhio o combini
solo casini!”Alan lo affiancò decidendo di tenerlo
d’occhio^^.
“EEEHHH!
CON CHI CREDI DI’ PARLARE!” colpito
nell’orgoglio, il ninja leggendario gli si
avvicinò sfondandogli i timpani con
la voce^^.
“Con
un bambino pervertito!” gli rispose
l’angelo senza troppi complimenti^^.
“EEEEHHH!”
e questa risposta fece sgranare
gli occhi al poverino^^.
“Pfff!”
e quella reazione fece a stento
trattenere gli altri dallo scoppiare dal ridere^^.
“IO
NON SONO UN BAMBINO. SONO IL GRANDE
JIRAYA, DELLA… EHI NON VOLTARTI DALL’ALTRA
PARTE!” intanto il Sannin continuava
a gridare in faccia all’angelo ma poi lo vide girarsi
dall’altra parte
ignorandolo completamente^^.
“Solo
i bambini gridano come ossessi!” gli
disse il biondo snobbandolo completamente.
“GGGRRR!
Oh
idea!” tale risposta fece incavolare ancora di
più Jiraya ma, un attimo
dopo, fu colto da un’illuminazione “E’
anche da bambini arrossire davanti a una
ragazza e non riuscire a spiccicare una parola!” e gli
lanciò questa
frecciatina.
“EK!”
che sortì gli effetti desiderati.
Infatti, il Nikkò si bloccò di colpo.
“Che
vuoi dire?” mentre Nick non capì quella
reazione.
“Oh,
niente. Devi sapere che…” Jiraya gli si
avvicinò con un sorriso sormione e iniziò a
dirgli qualcosa.
GRAB!
CRASH!
“AHIA!”
ma un secondo dopo, fu afferrato da
Alan che lo sbatté faccia a terra.
“S-Semplicemente
che sono un tipo riservato
col gentil sesso. Salvo poche eccezioni, non sono molto bravo a parlare
con le
donne!” e il Nikkò s’inventò
una balla da dirgli sul momento^^.
“Era
solo questo? Beh, fa niente. So cosa
significa: vorrà dire che me la caverò da solo
con una possibile ragazza!” e
Nick gli credette senza sospettare nulla.
“Perdona
questa mia mancanza!” fece Alan
tirando un sospiro “Una sola parola e ti taglio la
lingua!” per poi bisbigliare
queste parole al Sannin con tanto di sguardo da Oni^^.
“Tu
evita simili ramanzine ed io non apro
bocca!” gli rispose questo con sguardo da furbetto.
“E
va bene spia!” gli rispose l’angelo
accettando questo piccolo ricatto.
“Beh,
se non avete altro da dire, riporto le
signorine al villaggio e poi raggiungo il gruppo!” disse
Eriol facendo capire
di avere una certa fretta.
“Molto
bene, accompagnaci pure!” gli rispose
l’Hokage.
“Buona
fortuna!” Shizune non disse altro.
“Allora
a presto!” Eriol sollevò leggermente
il suo scettro e poi toccò il terreno con la punta.
FLASH!
Un
cerchio magico circondò i tre e poi
sparirono.
“Beh,
direi che possiamo andare anche noi.
Attaccatevi a me!” Nick invitò i due ninja e
l’angelo a mettergli una mano
sulla spalla e, messe due dita sulla fronte, sparì con loro.
ACCADEMIA
DEL DUELLANTE
Pochi
istanti dopo, i tre si trovarono
davanti al dormitorio rosso.
“Wow!
Davvero bella questa tecnica e anche
molto comoda. Dovresti insegnarla sai?” dopo averla provata
un’altra volta,
Jiraya propose al castano di insegnare il teletrasporto.
“Ci
penserò su!” gli rispose Nick che non ci
aveva mai pensato.
“I
ragazzi sono qui?” Kakashi invece chiese
al castano se anche gli altri erano qui.
“Sì,
seguiteci!” gli rispose Alan portandoli
direttamente nella stanza di Chazz.
Quando
aprirono la porta, trovarono tutti i
ragazzi tranne Jaden, ovviamente Jessie, Zane e Aster. Erano tutti
seduti sui
vari divani e sembravano parecchio depressi.
“Ehi!
Mi assento per un po’ e vi trovo con
quei musi lunghi?” Nick fece sentire la sua voce cercando di
risollevare gli
animi.
“Signor
Nick!” il primo a voltarsi fu
Shikamaru “E ci siete anche voi maestro Kakashi, signor
Jiraya e Signor Alan!”
e si avvicinò a loro.
“Benvenuti!”
Dissero
tutti alzandosi e inchinando
leggermente la testa.
“Siete
un po’ mosci eh?” commentò il
Sun’s
Warrior avvicinandosi a loro “Beh, vi capisco, ma non riesco
a vedervi in
questo modo. Mi riferisco soprattutto ad alcuni di voi!” e
concentrando le sue
attenzioni su determinati ragazzi.
“Ecco...”
una di questi era la piccola
Kinomoto che non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi.
“Come
dire!” e anche Hinata era
particolarmente depressa.
“Se
ne sorprende signor Nick?” e anche
Naruto non si sentiva particolarmente in forma.
“No,
lo capisco!” gli rispose Nick
incrociando le braccia “So come vi sentite: perdere un
compagno che avevate al
vostro fianco, non è qualcosa che si supera così
facilmente e immagino che
Jaden si senta allo stesso modo!” e comprendeva perfettamente
come si
sentivano.
“A
proposito di Jaden, come sta?” Kakashi
era preoccupato per lo Yuki al momento assente.
“E’
nella sua stanza. Abbiamo provato a
parlargli ma non siamo riusciti a farlo riprendere!” gli
rispose Gaara facendo
capire che avevano provato di tutto ma non era servito a nulla.
“E
ora siamo qui a rimuginare!” disse Sakura
Haruno depressa come non mai.
“Capisco!”
fece Nick avviandosi verso
l’uscita “Proverò io a dirgli qualcosa.
Vediamo se riesco a farlo riprendere.
Jiraya, Kakashi, Alan voi intanto aggiornate i ragazzi su quello che
abbiamo
scoperto. Non tralasciate nulla!” e aprì la porta.
“Gli
dobbiamo dire TUTTO?” gli chiese
Kakashi riferendosi ad alcune persone in particolare.
“Gli
amici di Eriol non c’entrano nulla,
potete anche non menzionarli!” gli rispose il castano,
facendo capire che per
il momento non dovevano dire nulla di Yugi e compagni.
“Amici
di Eriol?” chiese Shaoran assai
curioso.
“Capirai
tutto quando avremo finito di
raccontare!” gli rispose Alan senza girarci troppo.
“Bene
ragazzi. Mettevi comodi e sentite
quello che abbiamo da dirvi!” Jiraya si avvicinò a
loro e iniziò a raccontare.
“Li
affido a voi!” pensò Nick mentre chiuse
la porta e salì le scale che
portavano alla stanza di Jaden.
Toc!
Toc!
“Jaden,
sono io!” un attimo dopo bussò alla
porta dello Yuki ma non ottenne risposta “Sto
entrando!”e aprì la porta
entrando dentro.
“Salve
signor Nick!” disse debolmente il
ragazzo senza voltarsi. Era seduto a terra e teneva la testa bassa,
sembrava
l’ombra di quello che era sempre stato.
“Guarda
come ti sei ridotto!” nel vederlo in
quello stato, il Sun’s Warrior gli si avvicinò e,
presa la sedia, si sedette a
rovescio davanti a lui per poi tirare fuori le sue ali e prendere il
ragazzo
per le spalle facendolo sedere sul letto.
“Non
doveva scomodarsi!” disse Jaden
mantenendo lo sguardo basso.
“Per
aiutare un amico, si fa questo e
altro!” gli rispose Nick di rimando “So come ti
senti. Non è facile accettare
l’idea ma non devi lasciarti andare così e ci sono
due validi motivi: hai altri
amici e si stanno tutti preoccupando per te e poi non devi perdere la
speranza!” per poi cercare di stimolarlo a reagire.
“Non
sono riuscito a salvarlo. Ho lasciato
che si sacrificasse senza riuscire a proteggerlo!” quelle
parole lo scossero
facendolo sfogare. Jaden
si sentiva
responsabile e non riusciva ad accettare la perdita di un amico.
“E
non pensi a Naruto, Hinata, Sakura e
Blair? Anche loro si trovavano lì!” ma Nick gli
fece notare che anche altri
compagni erano stati presenti “Anche loro provano lo stesso
dolore eppure
perché sei solo tu a essere ridotto
così?” per poi porgli questa domanda.
“Io…
Io… Io, a differenza loro, non sono
riuscito a fare nulla. Ero lì di fianco a lui e
non..” lo Yuki cercò di parlare
ma non riuscì a dire altro mentre le lacrime cominciarono a
uscirgli copiose.
“Hai
fatto quello che potevi!” gli disse
Nick guadandolo fisso “Devi accettare quello che è
successo altrimenti non
riuscirai ad andare avanti, figurarsi ritrovare Jessie!” e
gli dette il
consiglio che riteneva servisse in quel momento insieme a una speranza.
“Ritrovare
Jessie?” che Jaden colse
immediatamente e finalmente alzò lo sguardo verso
l’altro castano.
“Esatto!”
gli confermò lui lieto di essere
riuscito a scuoterlo e gli disse brevemente quello che lui e i ninja di
Konoha
avevano ipotizzato.
“Vuole
dire che Jessie è ancora vivo?” Jaden
si alzò in piedi e, con una fievole luce negli occhi, gli
chiese di dargli una
certezza.
“Come
ti ho detto, non è sicuro al 100% ma
le probabilità sono molto alte!” che Nick, anche
se con qualche dubbio al
riguardo, gli dette.
“In
tal caso, non c’è tempo da perdere. Devo
assolutamente trovarlo!” ma per Jaden era più che
sufficiente ed era pronto ad
andare a cercare l’amico.
“Non
così in fretta!” ma Nick frenò il suo
entusiasmo invitandolo tornare a sedersi “Prima di tutto,
devi andare a
scusarti con gli altri che sono ancora preoccupati per te!”
dicendogli che
prima c’era altro da fare.
“Ok,
nessun problema!” gli rispose lo Yuki
recuperando un po’ del suo carattere di sempre.
“E
poi devi essere aggiornato su quello che
abbiamo scoperto!” Nick non aveva finito di parlare.
Intendeva metterlo al corrente
di quello che era successo con Lello.
“Può
usare uno scanning mentale per favore?
Così facciamo prima!” capendo che il discorso
sarebbe stato parecchio lungo,
Jaden gli chiese di usare quest’altra strada.
“Era
la mia intenzione!” gli rispose Nick
che avviò subito il trasferimento delle sue memorie
tralasciando quello che
riguardava i Sun’s Knights nascosti.
Passarono
alcuni secondi di silenzio. Dopo
aver assimilato quei ricordi, Jaden fissò Nick senza prole.
“C’è
un altro Sun’s Warrior?” per poi
riuscire a fare quest’unica domanda.
“Già!”
gli confermò Nick.
“Questo
vuol dire che lei non è né il primo
né l’unico!” e la cosa lasciò
lo Yuki senza parole.
“E’
stata una sorpresa anche per me!” gli
rispose l’altro castano avviandosi verso l’uscita
“So che hai una marea di
domande da farmi ma preferirei che le facessi in presenza degli altri.
Ma anche
per quello c’è tempo. Adesso riposati un
po’ e poi scendi a scusarti: il tuo
comportamento ha fatto preoccupare più di
qualcuno!” e gli fece capire che
avrebbe risposto alle altre domande dopo che il gruppo si fosse
nuovamente
riunito e aprì la porta.
“Signor
Nick!” ma prima che potesse varcare
la soglia, fu richiamato da Jaden “Voglio ritrovare Jessie e
riportarlo a casa
esattamente come Naruto vuole fare come Sasuke. Mi
aiuterà?” che gli disse le
sue intenzioni e anche di aver bisogno di aiuto.
“Certo!
Siamo tutti compagni!” che Nick gli
avrebbe dato più che volentieri e uscì.
“Jessie.
Io ti salverò!” rimasto solo, Jaden
si lasciò cadere sul letto e poi chiuse gli occhi.
Nick
entrò nella stanza di Chazz e trovò i
ragazzi addormentati.
“Ehi
ma che è successo qui?” chiese il
castano senza parole.
“Erano
semplicemente esausti!” gli rispose
Kakashi mentre copriva Sakura che abbracciava Kero-chan.
“Abbiamo
avuto giusto il tempo di dire loro
quello che è successo in queste ore e poi sono tutti
crollati!” Jiraya gli fece
capire che erano riusciti a raccontare quello che dovevano e poi, per
via della
stanchezza accumulata, si erano tutti addormentati.
“Capisco!
Meglio così: hanno bisogno di
rimettersi in forze!” commentò Nick che li capiva.
“Com’è
andata con Jaden?” Alan era curioso
di sapere se lo Yuki si era ripreso oppure no.
“L’ho
risollevato di morale e ora sta
riposando!” gli rispose il suo protetto “La loro
reazione a quello che è
successo oggi?” per poi chiedere come avevano reagito nel
sapere di Lello e di
quello che era successo una settimana fa.
“Beh,
i più sono rimasti senza parole,
mentre i più irruenti hanno alzato un po’ la
voce!” gli rispose Kakashi
facendogli capire che tipi come Naruto erano stati quelli che avevano
detto più
di qualcosa^^.
“Invece
Shikamaru e Gaara hanno fatto delle
domande su questi Sun’s Knights Rappresentanti ma, sapendone
poco, abbiamo
rimandato tutto a quando saresti tornato!” mentre Jiraya gli
fece capire che
alcuni volevano saperne di più di questi Sun’s
Knights Rappresentanti.
“Ne
parleremo quando ci sarà anche Jaden!”
lo tranquillizzò Nick.
“Usciamo
fuori. Lasciamo che i ragazzi si
riposino!” Alan invitò i tre a uscire fuori dalla
stanza in modo da non
disturbare il riposo dei ragazzi.
Passarono
alcune ore. Ormai il sole era
sceso permettendo alla luna di illuminare il cielo notturno. I ragazzi
dominavano ancora nella grossa mentre gli adulti si erano riuniti nella
mensa
discutendo del più e del meno.
In
quel momento la porta della mensa si aprì
e nella stanza entrarono i due membri mancanti del gruppo.
“Buona
sera!” Aster salutò educatamente i
presenti. Nella mano destra teneva una valigetta di metallo.
“Salve!”
stessa cosa fece Zane con un’altra
valigetta nella mano sinistra.
“Benarrivati
ragazzi. Ci stavamo chiedendo
dove foste finiti!” li accolse Nick seduto
all’incontrario sulla sedia.
“E’
da quasi una settimana che non ci
vediamo!” commentò Kakashi che, dal loro ritorno
dalla dimensione satellite,
non aveva avuto modo d’incontrarli.
“Come
ve la passate ragazzi?” chiese loro
Jiraya mentre si beveva un bicchiere di sakè in compagnia di
Alan.
“Immagino
che abbiate avuto più di qualche
impegno!” commentò l’angelo mentre
sorseggiava il suo sakè.
“Le
solite cose!” gli rispose Zane senza
aggiungere altro.
“A
proposito di quella questione di una
settimana fa!” Aster sapeva che non era più
possibile rimandare il discorso di
quello che era successo sette giorni prima e si era preparato un
discorso.
“Non
serve che diciate niente. Sappiamo già
tutto!” ma fu anticipato da Nick che, senza perdere tempo,
mandò loro uno
scanning mentale delle ultime ore senza tralasciare nulla, nemmeno
dell’esistenza dei Sun’s Knights nascosti.
“Che
cosa?” e nel ricevere queste
informazioni, il Phoenix restò senza parole.
“Ci
hai nascosto una cosa simile!” mentre
Zane fissò storto il castano con tanto di abilità
innata attiva.
“Voi
mi avete tenuto all’oscuro di Lello e
gruppo. Direi che così siamo pari!” gli rispose il
castano per niente
spaventato dagli occhi del Truesdale “A parte i presenti,
solo l’Hokage e
Shizune sanno dell’esistenza del secondo gruppo, pertanto vi
chiedo di non
parlarne con gli altri fino a nuovo ordine!” raccomandandosi
con i due di non
dire nulla ai più giovani.
“Tsk!”
Zane si limitò a sedersi e tacque.
“Beh,
un peso in meno!” commentò Aster
sedendosi anche lui “Però Lello non vi ha detto
chi sono i membri del suo team
vero?” notando che nello scanning mentale non erano comparsi
i volti di buona
parte dei membri del gruppo del Sun’s Warrior nero.
“E’
così! Voi li avete visti vero?” gli
confermò Nick che era curioso di sapere qualcosa in
più dall’argentato.
“Mi
spiace ma non possiamo aprire bocca
sulle loro identità!” gli disse Zane secco che non
avrebbe aperto bocca tanto
facilmente.
“Ci
dispiace!” ammise Aster che era
obbligato a tenere il silenzio.
“Non
serve che vi scusiate. Sono sicuro che
li conosceremo presto!” commentò Nick che non
glielo fece pesare.
“Ti
va bene così? Pensavo che avresti usato
la telepatia per saperlo!” e la cosa stupì non
poco l’Hatake che era sicuro che
il castano avrebbe usato dei mezzi estremi per ottenere informazioni.
“Non
è necessario!” ma Nick gli fece capire
che sarebbe stato il Sun’s Warrior nero a fare tutto
“Cambiando discorso,
perché avete quelle valigette?” per poi decidere
di spostare la sua attenzione
su quello che i due stavano portando con loro.
“Ah
queste!” fece Aster prendendo la sua e
mettendola sul tavolo.
“E’
un regalo da parte di Maximilian
Pegasus, il creatore del gioco di Duel Monsters!” e a
rivelare l’incredibile
verità fu Zane e anche lui mise la sua valigetta sul tavolo.
“State
dicendo sul serio?” e la cosa stupì
non poco Nick che non si aspettava una simile sorpresa.
“Per
niente!” gli rispose il Truesdale
maggiore aprendo la sua valigetta.
“Non
sappiamo come, ma è venuto a sapere
dell’esistenza dei Sun’s Knights e di coloro che li
circondano e questo è il
risultato!” Aster altro non disse e, aperta la sua valigetta,
mostrò il suo
contenuto ai presenti.
“Delle
carte?” nel vederne il contenuto
Jiraya non capì se fosse uno scherzo o meno. Dentro la
valigetta erano
contenute delle carte di cui non capiva il significato.
“Non
semplici carte: sono carte di Duel
Monsters!” lo corresse Kakashi che aveva imparato a
conoscerle “Ma questo… è
Naruto!” e nel prenderne una, si accorse con stupore che
raffigurava il suo
allievo con indosso l’armatura di Kyuubi.
“E
non solo lui. Ci sei anche tu!” gli fece
notare Alan prendendo una carta che raffigurava l’Hatake
mentre era in
posizione da combattimento.
“Ehi,
si può sapere che cosa significa?”
Nick non ci capiva nulla e, da quando era lì, era la prima
volta in assoluto.
“Per
farla breve, due giorni dopo il vostro
ritorno, siamo stati contattati da Pegasus stesso! Ci ha chiesto di
recarci
all’Industrial Illusion per ritirare un regalo, ossia queste
carte!” Zane
iniziò a raccontare che cosa era successo.
“Quando
le abbiamo viste, siamo rimasti
senza parole e poi ci ha detto qualcosa
d’inaspettato!” mentre Aster iniziò a
raccontare quello che era accaduto.
FLASHBACK!
DI’ CINQUE GIORNI PRIMA!
“Immagino
che vogliate una spiegazione, vero? Bene,
accomodatevi!” con la calma che lo aveva sempre
contraddistinto, Maximilian
Pegasus invitò i due ragazzi a sedersi.
“Non
credo che abbiamo altra scelta signor Pegasus!”
commentò
il Phoenix sedendosi alla poltrona di destra.
“Spero
che sarà una spiegazione esauriente!”
sbuffò Zane
sedendosi a quella di sinistra.
“Come
sei freddo giovane Zane. Ti serve un po’ affetto?”
nel
vedere la sua freddezza, il creatore del gioco di Duel Monsters gli si
rivolse
con tono scherzoso invitandolo a rilassarsi.
“No
grazie!” gli rispose il Truesdale secco.
“Lo
perdoni. Oggi aveva un appuntamento e ha dovuto rinviare
tutto!” Aster fece capire a Maximilian che l’amico
era nervoso per un mancato
appuntamento.
“Ops!
Allora l’ho fatta grossa. Mi dispiace spero di non
essere la causa di un possibile litigio con la tua amata!”
commentò l’argentato
facendo la faccina dispiaciuta^^.
“Per
favore si spieghi!” ma Zane non aveva né tempo
né voglia
di parlare di questo con lui.
“Ok,
ok!” commentò Pegasus divenendo serio
“Volete sapere
come faccio a sapere del vostro gruppo? Ebbene ho avuto due fonti
d’informazione: la prima sono le telecamere di sorveglianza
dell’Accademia!”
iniziando a spiegare come era venuto a sapere del gruppo.
“Le
telecamere di sorveglianza?” e questa scoperta
stupì non
poco il Phoenix che non le aveva prese in considerazione.
“Già!
Dovete sapere che, per merito di Viper, l’intera
Accademia era disseminata di videocamere che hanno ripreso tutte le
vostre
battaglie dalla prima all’ultima!” gli
confermò Maximilian che dette il merito
di tutto all’uomo che aveva iniziato la serie di duelli
estremi all’interno
dell’Accademia “E volete sapere la cosa curiosa?
Hanno continuato a funzionare
anche nella dimensione satellite nella quale era finita!”
rivelando che anche
quello che era successo nell’altra dimensione era stato
ripreso dalle
telecamere.
“Com’è
possibile?” e la cosa non tornava a Zane che non
trovava una spiegazione logica a quello che aveva appena sentito.
“Ci
abbiamo pensato parecchio e alla fine siamo giunti alla
conclusione che tutto questo sia stato merito dell’energia
dei duelli presente
in quel luogo!” gli rispose Pegasus senza troppi giri di
parole “Le battaglie
erano tutte registrate su dei DVD che ho trovato e visionato
personalmente e da
solo!” facendo capire che nessuno a parte lui sapeva
dell’esistenza del gruppo.
“E
così ha deciso d’informarsi vero?” gli
chiese Aster
guardandolo fisso.
“Ovviamente!”
gli confermò l’uomo “Ma la vera fonte
d’informazioni, sono stati due ninja che hanno evitato la
distruzione della
tavola di pietra del Drago Arcobaleno!” passando alla sua
seconda fonte.
“Due
ninja sono intervenuti ad aiutarvi? Chi erano?” gli
chiese Zane che non si aspettava una simile sorpresa “Aspetta! Non saranno stati loro!”
ma un attimo dopo fu colto da
un’intuizione che gli dette la risposta che cercava.
“I
loro nomi sono Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki!” che fu
confermata da Pegasus stesso.
“Che
cosa?” e la scoperta lasciò Aster senza parole.
“Dopo
aver disegnato la carta, ho chiesto loro di darmi
qualche informazione e loro non si sono di certo negati!” il
creatore del gioco
raccontò rapidamente quello che gli era stato riferito dai
due nukien “A quel
punto avevo tutto quello che mi occorreva e così, una volta
risolto il problema
dell’Accademia, ho subito iniziato a disegnare queste carte
creando la base del
deck dei Sun’s Knights. Tuttavia non ho creato queste carte
con l’intenzione di
distribuirle sul mercato, bensì con l’intenzione
di darle a voi e, salvo una
condizione, non chiedo nulla in cambio!” facendo capire che
aveva creato quelle
carte unicamente per il gruppo e che gliele dava senza chiedere nulla,
o quasi.
“Cioè?”
gli chiese Zane curioso.
“Voglio
essere informato dell’ingresso di altri elementi nel
gruppo e avere il piacere di disegnare le loro carte e poi mi
piacerebbe
diffondere il mio gioco anche nelle Grandi Terre Ninja!” e
Maximilian non si
fece desiderare rivelando che cosa voleva e non era poco.
“Beh
non è una decisione che dipende da noi, ma possiamo
provare a parlarne con chi di dovere e farle sapere!” Aster
gli fece capire che
la decisione non spettava a loro ma promise che ne avrebbe parlato con
chi
poteva farlo.
“Va
bene! Aspetterò una vostra risposta. Nel frattempo potete
anche prendere le carte e consegnarle ai ragazzi con i miei saluti e il
mio più
sincero in bocca al lupo. E salutate anche Nick, mi
raccomando!” ma questa
risposta fu più che sufficiente per Pegasus che
lasciò loro le valigette e li
congedò con un sorriso.
FINE
FLASHBACK!
“Da
non credere!” fece Kakashi senza parole.
“Sono
senza parole!” stessa cosa poteva dire
Jiraya.
“Quell’uomo
è davvero pieno di
risorse!”commentò Alan che non si aspettava una
simile sorpresa.
“E
già, è stato inaspettato!”
commentò Aster
che non sapeva che altro aggiungere.
“Allora
Nick? Qual è la tua risposta?”
mentre Zane si rivolse direttamente al castano per avere una risposta.
“Di
sicuro non posso non accettare un simile
regalo e poi la richiesta del signor Pegasus non è poi tanto
esagerata! Per me
va bene ma dovrà essere Tsunade a decidere sulla diffusione
del gioco!” che
dette esito positivo “Direi che quando i ragazzi si
sveglieranno, avranno una
bella sorpresa!” e già immaginava la faccia
stupita del gruppo^^.
“Davvero!”
concordò Kakashi mentre conservò
la sua carta “Beh, non sarò un Sun’s
Knight ma questa me la prendo più che
volentieri!” di sicuro non avrebbe rifiutato un regalo
così gentile.
“E
per quanto riguarda Itachi e Kisame? Quei
due sanno troppe cose riguardo i Sun’s Knights. Potrebbero
rivelarlo ai membri
dell’organizzazione Alba!” mentre Jiraya fece
notare che i due nukien sapevano
fin troppo.
“Non
apriranno bocca sulla faccenda!” gli
disse Zane sicuro “E per due ragioni: anche loro hanno preso
parte alla lotta
contro i soleani e poi Itachi stesso è un Sun’s
Knight!” e spiegando anche il
perché.
“Che
cosa?”
Lasciando
i presenti senza parole.
“Ragazzi,
credo che dovrete dirci qualcosa
in più al riguardo!” Nick capì che era
necessario avere altre spiegazioni e
invitò i due a dire ciò che sapevano.
INTANTO
VICINO ALLA COSTA
“Eccoci
di nuovo qui!” commentò Kisame
mettendo nuovamente piede sull’isola che ospitava
l’Accademia.
“E’
vero, ma stavolta siamo qui con un
obiettivo diverso!” gli fece notare Itachi mentre teneva
l’ascia di luce legata
dietro la schiena.
“Siete
sicuro di volerlo fare Itachi? Non
abbiamo alcun obbligo!” gli chiese lo spadaccino della nebbia
ancora
leggermente dubbioso.
“Certo
che lo sono!” gli confermò il moro
incamminandosi “E poi, che lo vogliamo o no, facciamo parte
di questo
teatrino!” facendo capire che avevano un motivo valido.
“Eheh!
Anche questo è vero!” commentò
l’Hoshigaki seguendolo a ruota.
“JESSIE!”
lanciando quel grido Jaden si
svegliò di colpo “Era solo un sogno!”
per poi fare profondi respiri in modo da
calmarsi ma l’ansia era troppa.
“Ha
bisogno del mio aiuto. Devo trovarlo!”
con quest’unico pensiero, il castano si mise in piedi e,
preso deck e lancia,
uscì dalla sua stanza “E’colpa
mia se è
sparito e devo essere io rimediare. Perdonatemi signor Nick ma questa
è una mia
responsabilità!” e con questi pensieri,
s’inoltrò nel boschetto dell’isola.
“Jaden
aspetta. Dove stai andando?” Neos gli apparve di
fianco cercando di farlo
ragionare.
“A
cercare Jessie, ecco dove sto andando! Ti
prego di non fermarmi!” gli rispose lo Yuki continuando a
correre.
“E
come vuoi fare se non sai dove cercarlo?” gli
chiese il suo spirito
facendogli notare che non sapevano dove cercare.
“Non
lo so ancora ma…” il castano stava per
rispondergli, quando percepì qualcosa
“Quest’aura… è di
Jessie!” e senza
esitare, corse verso il luogo dal quale proveniva.
“Jaden!”
Nick si mise di colpo in piedi e
corse fuori.
“Dove
vai?” gli chiese Jiraya che lo seguì
senza capire.
“E’
successo qualcosa a Jaden?” chiese
Kakashi seguendoli a ruota.
“Sta
correndo verso il bosco dietro
l’Accademia!” gli rispose Alan che correva di
fianco a lui.
“Accidenti
a lui!” commentò Aster scattando
in piedi e seguendo i quattro.
“Si
ricomincia!” commentò Zane divertito
uscendo per ultimo.
“Ehi…
ma perché state correndo via?” per poco
non urtò con Atticus che era appena arrivato a chiedere
notizie.
“Scusa
ma non è aria!” gli rispose il
Truesdale correndo via.
“E
no, questa volta vi seguo. Non mi faccio
lasciare indietro anche da voi!” ma il fratello di Alexis non
intendeva
restarsene buono a guardare e li seguì.
“Hai
detto << anche da voi? >>.
Che significa?” ma Aster aveva sentito le ultime parole del
castano e ne voleva
sapere di più.
“Beh,
un attimo fa ero entrato nella stanza
di Chazz e, nemmeno il tempo di salutare, che tutti i ragazzi sono
corsi via
dicendo che dovevano raggiungere Jaden!” gli rispose il
Rhodes correndo a più
non posso.
“A
quanto pare ci hanno anticipato!”
commentò Jiraya divertito dalla cosa.
“Meglio
così, almeno non si lamenteranno di
essere stati lasciati indietro!” disse Nick che era in testa
al gruppo “Sono nuovamente fiero di
voi ragazzi!”
ed era contento di vederli così compatti.
“Ma
perché stanno tutti scappando?” si
chiese Kisame che non capiva il motivo di tutto quel movimento
improvviso.
“Andiamo
a scoprirlo!” Itachi non perse
tempo e corse al loro inseguimento “Ci
sta ancora seguendo!” guardando con la coda
dell’occhio una figura
appiattita dietro un albero ma poi corse in avanti senza prenderla in
considerazione.
“Adrian,
sto venendo a prenderti!” che si
rivelò essere Echo che ora voleva ritrovare il suo amico che
risultava
scomparso e inseguì i due nukien.
“Ehi,
ma che succede questa sera?” e, per la
serie passavo di lì per caso, Crowler vide tutto quel
movimento e, senza
pensarci troppo, si mise a correre per avere una spiegazione^^.
Jaden
arrivò nei pressi di una piccola
radura. Al suo centro si era aperto un portale azzurro.
“Viene
da lì. L’energia di Jessie viene da
lì!” il castano ne era sicuro al mille per mille.
“Sì,
percepisco anch’io l’energia di Jessie!”
e anche Neos glielo confermò “Ma
il portale è troppo piccolo: serve
energia per allargarlo!”notando che, a causa delle
sue dimensioni ridotte,
era impossibile da varcare.
“E
allora diamogli tutta l’energia che
vuole!” lo Yuki estrasse la carta del suo spirito
“Vai Neos colpisci!” e gli
ordinò di attaccare.
“Va
bene!” che ubbidì lanciando la sua
energia.
FLASH!
Creando
un raggio blu che andò a scontrarsi
col portale.
“La
mia energia non basta!” dopo poco, l’eroe
del neospazio avvisò il suo
protetto che la sua energia da sola non bastava.
“Accidenti!”
e la cosa non piacque al
castano che non se lo aspettava.
“Se
ci vuole altra energia, allora
contribuiremo anche noi!” ma a sorpresa qualcuno si
offrì di aiutarlo.
“Ma…
ragazzi!” voltandosi, Jaden si trovò
davanti tutti i suoi compagni.
“E
tu credevi che in un simile momento ti
avremmo lasciato da solo? Non scherzare!” a parlare era stato
Naruto che non
intendeva lasciare da solo il suo fratellone.
“Siamo
pronti ad aiutarti!” concordò la
piccola Kinomoto che si era molto affezionata a lui e a tutti gli altri.
“Siamo
tutti con te Jaden!” Shaoran era
pronto a dare il suo contributo.
“Siamo
tutti d’accordo in merito!” anche
Gaara era della partita.
“E’
una seccatura ma, se è per aiutare un
amico, tanto vale muoversi un po’!”
commentò Shikamaru attivando il suo Duel
Disk.
“Forza
ragazzi, diamoci dentro!” anche se
non era un Sun’s Knight, Jim non si sarebbe di certo tirato
indietro.
“Tutti
insieme!” Axel attivò il suo Duel
Disk e fu pronto a cominciare.
“Forza
gente diamoci dentro!” seguito da
Bastion.
“Ragazzi…
grazie!” Jaden li guardò commosso
“Va bene, allora. Tutti insieme!” per poi voltarsi
e dare il via.
“Fuoco!”
I
ragazzi al gran completo evocarono i loro
spiriti che lanciarono la loro energia verso il portale il quale
iniziò ad
allargarsi.
“Ma
guarda che spettacolo!” commentò Jiraya.
“Stanno
facendo un bel gioco di squadra!”
concordò Kakashi contento di vedere lo spirito di squadra
dei giovani.
“Beh,
vediamo di non essere da meno!” Nick
volle dare il suo contributo personale e, attivato il Duel Disk,
evocò un suo
mostro “Brionac Drago della Barriera di Ghiaccio da il tuo
contributo!”
ordinandogli di scagliare la sua energia verso il portale.
“GRRROOAAR!”
la creatura di ghiaccio
spalancò le fauci e scagliò il suo attacco verso
il portale.
“Mi
sa che stiamo per fare un bel
viaggetto!” commentò Zane divertito
dall’idea.
“Come
se non viaggiassimo abbastanza!”
commentò Aster con un sospiro sconsolato.
“Ci
siamo Kisame. Tieniti pronto!” nel
vedere che il varco stava per aprirsi, Itachi avvisò il suo
partner di
prepararsi.
“Sono
prontissimo!” commentò lo spadaccino divertito.
“Ma
che cosa succede?” si chiese Crowler che
non riusciva a capire che cosa stessero facendo i ragazzi
“AH.. MHMHM!” ma non
ebbe il tempo di dire altro che qualcuno lo afferrò alle
spalle bloccandogli la
bocca.
“Zitto!
Non fiatare o ti ammazzo!” artefice
di ciò era Echo che non voleva intrusioni inutili.
“Dormite
tutti e due!” ma a sorpresa Itachi
apparve davanti ai due e, col suo potente Sharingan, li
ipnotizzò facendoli
cadere a terra addormentati.
FLASH!
In
quello stesso momento, il portale si
spalancò e avvolse i presenti al suo interno.
“JESSIE
STIAMO ARRIVANDO!” Jaden si lanciò
dentro di esso con queste intenzioni.
“STIAMO
VENENDO A SALVARTI!”
Seguito
dai compagni.
Fu
questione di un istante, poi tutto cessò.
L’intero gruppo si ritrovò su una catena montuosa
completamente deserta e
avvolta da un cielo plumbeo.
“Un’altra
dimensione satellite!” commentò
Nick sicuro di quello che diceva.
“Ecco
qualcosa che non mi era mai capitato!”
fece Jiraya gasato per la nuova esperienza che stava per vivere.
“Ci
farete il callo!” lo avvisò Kakashi
guardandosi intorno.
“Zane
e Aster mancano all’appello. Dove
saranno finiti!” per quanto li cercasse, Alan non trovava
traccia del Truesdale
e del Phoenix.
“Tranquillo,
stanno bene. Hanno visto delle
vecchie conoscenze e hanno deciso di andarle a salutare!” lo
tranquillizzò il
suo protetto che, con la coda dell’occhio, aveva visto che
anche Itachi e
Kisame erano entrati nel portale.
“Non
è lo stesso luogo dell’ultima volta.
Dove siamo?” guardandosi intorno, Neji si rese conto che il
paesaggio era
completamente diverso.
“Deve
trattarsi di un’altra dimensione!”
ipotizzò Yuè sicuro di questo.
“Già!
Chissà che cosa ci troveremo ad
affrontare!” si chiese Kero-chan con molti dubbi al riguardo.
“Non
ha importanza. Ciò che conta è riuscire
a ritrovare Jessie!” a Jaden non importava che cosa avrebbe
dovuto affrontare,
la sua priorità era una sola: ritrovare il suo amico. Con
questa convinzione,
s’incamminò per quella dimensione seguito dai
compagni.
INTANTO
AD OBLIVION!
SPLASH!
“Lavati!
Lavati!” per l’ennesima volta
Raptomort, finalmente libero dalla sua punizione, si gettò
sul muso una gran
quantità di acqua bollente. In questa settimana la sua
indegna apprendista
gliene aveva combinate di cotte e di crude e lui non aveva potuto fare
nulla
per opporsi. Il solo ricordare quello che lei e Lucyferia gli avevano
fatto lo
mandava in depressione^^.
“Questa
me la pagheranno. Giuro che, prima o
poi, me la pagheranno!” e mentre continuava a sfregarsi il
corpo con una
spugna, si ripromise che si sarebbe vendicato di entrambe e poi immerse
l’enorme testa nel fondo della vasca.
“AHHHHH!
Ora va meglio!” fece lo stregone
soddisfatto e allungò la mano in cerca
dell’asciugamano per asciugarsi gli
occhi ma non riusciva a trovarlo.
“Prendi!”
finché gli fu messo proprio sul
muso con molta noncuranza.
“Sei
coraggioso a parlarmi con tanta
arroganza!” un modo di fare che non piacque allo stregone e,
alzatosi si voltò
verso il suo sgarbato interlocutore “Ma guarda che sorpresa.
Che cosa vuoi da
me Hades!” e nel metterlo a fuoco dopo aver pulito gli occhi,
lo guardò con
aria seccata.
“E’
questo il tuo modo di ringraziarmi per
averti teso il panno?” fece l’oscuro dio
completamente nudo per poi sedersi
nella vasca “Davvero un buon profumo? Non pensavo che avessi
simili essenze per
il bagno!” commentando i gusti dello stregone.
“E’
il pregio di essere un collezionista di
erbe di ogni tipo!” gli rispose questo sedendosi nuovamente
“Per quale motivo
sei venuto qua? Sbaglio o ora tocca a te provare a sconfiggere Nick e
il suo
branco di mocciosi!” e fissarlo con sguardo superiore.
“Parli
proprio tu che hai perso contro di
loro. Mi sorprendo che Abhadon non ti abbia distrutto con le sue stesse
mani!”
ma Hades gli rispose a tono senza dargli alcuna soddisfazione.
“No
comment!” rispose Raptomort voltandosi
dall’altra parte.
“Mi
chiedi perché sono qui? Semplice:
necessito di alcune informazioni che ritengo solo tu possa
darmi!” il decimo
generale infernale decise di parlare del motivo per il quale si era
scomodato a
venire da lui.
“Dipende
dalle informazioni e, soprattutto,
da quello che sei disposto a offrire in cambio!” e questo
attirò subito le
attenzioni dello stregone che si voltò verso di lui.
“Voglio
che tu mi dica tutto quello che sai
sul Sun’s Warrior nero Lello Leone Nero!” che gli
fece subito la sua richiesta
senza girarci troppo.
“Oh,
vuoi sapere qualcosa su di lui eh? Beh,
per questa informazione non c’è prezzo!”
commentò lo stregone divertito.
“Quindi
mi parlerai di costui senza
chiedermi niente in cambio?” fece Hades sicuro di aver capito
le parole dello
stregone.
“Al
contrario, non intendo aprire bocca!” ma
la risposta di Raptomort fu secca e irremovibile. Anche se erano dalla
stessa
parte, non intendeva avvantaggiarlo in nessun modo.
“E
se ti dicessi che so dove Lady conserva i
vari contratti che ti ha fatto firmare e i tanti oggetti che ti ha
sottratto
nel corso di questi anni?” ma Hades non era andato
lì impreparato e lanciò
l’esca alla quale era sicuro lo stregone avrebbe abboccato.
“Come?
Sai dove li nasconde!” infatti,
Raptomort cambiò completamente opinione e
concentrò tutta la sua attenzione sul
dio dell’oltretomba.
“Certamente.
Sono disposto a passarti l’informazione
in cambio delle tue!” che confermò senza problemi.
Raptomort
avvicinò il muso fin quasi a
toccare il naso del dio “Ho la tua parola?” e gli
chiese di giurarglielo.
“Sulla
mia divina persona!” gli rispose
Hades e, essendo un narcisista patentato, non mentiva mai quando
giurava sul
suo corpo.
“Andata!”
fece Raptomort tendendo la mano
destra che fu subito stretta siglando così
l’accordo.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
Vagando
per la dimensione
satellite il gruppo viene a sapere che gli abitanti del luogo sono
stati
schiavizzati da un’orda di esseri demoniaci che prendono
ordini da un potente
guerriero noto col nome di Sovrano Supremo.
I
Sun’s Knights decidono di
aiutare gli abitanti del luogo e anche di sconfiggere quest’
oscuro monarca ma
Jaden fa tutto di testa sua.
Questo
e altro nel prossimo
capitolo^^.
JACK
VESSALIUS E’ UN PERSONAGGIO DEL MANGA/ANIME PANDORA HEARTS
http://images5.fanpop.com/image/photos/27400000/Jack-Vessalius-pandora-hearts-27495814-1280-720.jpg
TATSUMI
OGA E’ IL PROTAGONISTA DEL MANGA/ANIME DI BEELZEBUB
http://4.bp.blogspot.com/-ikXkIA756-I/TVcZ8KeyvrI/AAAAAAAAFHA/gNVvRuocMGU/s1600/oga+tatsumi.png
MISAKI
OGA E’ UN PERSONAGGIO DELLO STESSO MANGA/ANIME
http://vignette4.wikia.nocookie.net/beelzebub/images/d/d2/Misaki.jpg/revision/latest/scale-to-width/260?cb=20110906032111&path-prefix=es
Questo
è quello che succede quando riprende il fratellino^^
http://media.animevice.com/uploads/1/18983/411190-yk73.jpg
RIAS
GREMORY E’ IL PROTAGONISTA FEMMINILE DEL MANGA/ANIME
HIGHSCHOOL
DXD
http://st-listas.20minutos.es/images/2014-09/387548/4538297_640px.jpg?1411701748
Ps:
per chi lo chiede, compariranno anche gli altri personaggi di high
school Dxd^^.
QUESTO
E’ IL VERO VOLTO DI MINA
http://th04.deviantart.net/fs71/PRE/i/2010/208/6/b/Mina_Tepes_True_Form___DVB_33_by_ItachiElric.jpg
BAKURA,
VALON, ALISTER, RAFAEL, ODION, ISHIZU E MARIK SONO TUTTI
PERSONAGGI DELL’ANIME/MANGA DI
YU-GI-OH.
http://images4.fanpop.com/image/photos/19500000/Ryou-Dark-Bakura-yu-gi-oh-19541361-352-351.png
http://fc00.deviantart.net/fs70/f/2013/014/5/4/deck_of_armor_by_valonniles-d5rjjz2.jpg
http://i.ytimg.com/vi/DO9OtRO8PnU/hqdefault.jpg
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20121214192712/yugioh2/de/images/1/17/Rafael.jpg
http://img3.wikia.nocookie.net/__cb20140329005939/yugioh/images/6/67/OdionMD.png
http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130119015215/yugiohenespanol/es/images/9/96/Ishizu2.png
https://www.animecharactersdatabase.com/uploads/chars/5688-1555503675.jpg
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Capitolo 56 *** Un aiuto inatteso ***
57. Un aiuto inatteso
Salve
a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Come
al solito, mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto^^.
Oltre ad essermi
goduto un po’ troppo le vacanze estive, questo capitolo mi ha
fatto penare come
non mai: l’ho riscritto più di una volta
perché non mi piaceva come l’avevo
impostato e posso già anticiparvi una cosa, è
pieno di sorprese e di nuovi
personaggi, altro non vi dico^^.
Voglio
inoltre farvi una piccola anticipazione. Vi avevo detto che vi stavo
preparando
alcune sorprese: ebbene, sabato 25 ottobre posterò
l’inizio di una nuova fic
che, aggiornerò regolarmente a partire dal 20 gennaio 2016
che è il giorno del mio
compleanno^^.
Detto
questo, non posso fare altro che auguravi buona lettura^^.
“Avanti!
Più in fretta!” senza concedersi un
momento di riposo, Jaden continuava a camminare per quella landa
desolata senza
una meta precisa.
“Aspetta
Jaden. Non correre!” ma fu
richiamato da Nick che gli si parò davanti guardandolo con
sguardo severo.
“Non
c’è tempo da perdere, signor Nick.
Dobbiamo trovare Jessie!” ma il castano non volle sentire
ragioni. Nella sua
testa c’era solo un pensiero: trovare l’amico
scomparso.
“Peccato
che non sappiamo dove andare!” gli
fece notare l’altro castano “Ma non puoi andare
avanti senza pensare a chi hai
dietro!” per poi fargli segno di voltarsi.
“Eh?”
lo Yuki seguì il suo consiglio e
voltatosi, vide che la maggior parte dei compagni erano seduti a terra
e col
fiatone “Ma che stanno facendo?” e non capiva il
loro comportamento.
“Facciamo
una pausa!” gli rispose Nick
“Stiamo camminando da almeno due ore e molti non riescono
più a proseguire. Se
non ci riposiamo un po’, non saremo capaci di affrontare i
pericoli di questo
luogo!” facendogli capire che era necessario fare una pausa.
“E
allora dividiamoci in…” lo Yuki voleva
cercare di averla vinta ma fu bloccato da uno sguardo raggelante del
Sun’s
Warrior che lo trapassò da parte a parte.
“Siamo
venuti qui insieme e proseguiremo
INSIEME!” che si impose senza ammettere repliche
“Come ti ho già detto, non sei
l’unico ad essere preoccupato per le sorti di Jessie, ma non
puoi lasciare
indietro i tuoi compagni perché vuoi egoisticamente cercare
di salvarlo da
solo!” riprendendolo sul comportamento che stava tenendo.
“Ecco…”
di fronte a queste parole, Jaden non
poté far altro che abbassare la testa “M-Mi
dispiace!” ammettendo il suo errore.
“Lieto
che l’hai compreso!” fece Nick
sollevato per poi avvicinarsi a lui “Tieni sempre a mente che
non puoi fare
tutto da solo. Il solitario non capisce cos’è
davvero importante e per questo
si chiude nel suo illusorio castello di egoismo atteggiandosi a
sovrano. Ma che
cosa può mai comandare un re solitario? Né gli
altri ne se stesso. Confida
sempre nei tuoi compagni, perché sono la chiave per un
futuro migliore!”
impartendogli una lezione di vita.
SCHIAFF!
“E
questo serve per tenerlo sempre a mente!”
per poi dargli uno schiaffo sulla guancia come monito a non
dimenticarlo mai.
“Sì,
però non serve che me lo diate così
forte!” protestò lo Yuki tenendosi la guancia
arrossata.
“Scusa,
è stata la foga del momento!” si
scusò il castano che si era lasciato un po’
prendere “Forza, torniamo dagli
altri!” e invitarlo a tornare indietro.
“Ehm…
Perché avete usato la parola sovrano?”
mentre lo seguiva, Jaden fu colto da questo dubbio che sperò
gli venisse tolto.
“Sono
le stesse parole usate dal mio maestro
tempo fa!” gli rispose Nick “Mi disse che ognuno di
noi è il Re di se stesso:
nel suo mondo comanda su tutto. Ma un re non può difendere
il suo mondo da
solo: per questo deve aprirsi verso l’esterno e conoscere i
reami che non può
controllare e può farlo solo con l’aiuto dei
compagni!” spiegandogli il
significato delle parole appena dette.
“E
in questo modo può ambire a un futuro
migliore, giusto?” gli chiese Jaden con le braccia dietro la
testa.
“Esatto!”
annuì Nick con un sorriso.
“Davvero
un bell’insegnamento!” commentò
Jiraya che aveva sentito il discorso.
“E’
un ragionamento molto simile a quello di
un buon Hokage sai?” concordò Kakashi facendo
capire che quel modo di pensare
era alla base per diventare il capo del villaggio.
“Questo
lo terrò sempre a mente-tebayo!” con
un sorriso solare, Naruto promise che non avrebbe mai dimenticato
quelle
parole.
“Parole
sante!” concordò Gaara annotandole
sul suo block notes.
“Non
credo che serva scriverlo!” gli fece
notare Sakura Kinomoto con un sorriso imbarazzato.
“Così
un giorno potrà ricordarsele quando le
rileggerà!” commentò Shaoran che invece
non ebbe nulla da ridire sul suo modo
di fare.
“Chissà
quando lo farà!” esclamò Alexis che
non era molto sicura di questo modo di fare.
“Conoscere
il reame di Naruto?” il solo pensarlo fece
arrossire la povera Hinata che a
momenti rischiò di svenire^^.
“Torna
con i piedi per terra!” la riprese
Neji mettendole una mano sulla spalla.
“Guarda
che così non farai mai colpo su di
lui!” le fece notare Chazz a bassa voce e non riusciva a
capacitarsi della
timidezza della mora^^.
“Ehi!
Non mi direte che avete sentito
tutto!” nel sentire quei commenti, Nick guardò
incredulo i ragazzi e non capiva
come avevano fatto a sentire il discorso.
“Gliel’ho
detto io!” Alan alzò la mano
facendo capire che aveva riferito lui le parole usate del protetto
“Sono il tuo
angelo custode ricordi? Non c’è nulla che non
sappia di te!” ricordandogli che,
per via del loro legame, non potevano avere segreti.
“Eheh!
L’avevo dimenticato!” ammise Nick
grattandosi la guancia destra “Beh, spero che abbiate capito
il discorso
ragazzi!” augurandosi che anche loro avessero imparato la
lezione.
“Perfettamente!”
Gli
risposero i ragazzi in coro.
“C’è
solo una cosa che mi chiedo: conoscere
vuol dire anche condividere i propri pensieri con gli altri vero? E lei
signor
Nick li sta condividendo con noi?” Shikamaru ne
approfittò per affrontare un
argomento lasciato in sospeso da parecchio e pose questa domanda al
castano.
“Perspicace
come sempre!” commentò Nick
sedendosi davanti a lui “Ci sono diverse cose di cui dovremmo
parlare. Lascio
scegliere a voi da dove iniziare!” decidendo di far scegliere
ai compagni che
cosa chiedergli.
“In
tal caso, perché non ci parla di questi
Sun’s Knights Rappresentanti?” gli chiese il Nara
curioso di saperne di più.
“Ci
piacerebbe saperne di più
sull’argomento!” ci tenne a chiarire Chazz anche
lui molto interessato.
“Va
bene!” e Nick non si fece problemi al
riguardo “Come vi avranno già detto Jiraya,
Kakashi e Alan, i Sun’s Knights
Rappresentanti sono coloro che possono usare la forza degli spiriti che
rappresentano la natura stessa. Per ogni elemento naturale
c’è uno spirito:
solitamente sono venti ma c’è la
possibilità che il loro numero possa aumentare!”
iniziando la spiegazione.
“Gli
elementi naturali sono parecchi, non
possono ridursi a soli venti!” sentendo il discorso, Syrus
fece notare questa
contraddizione abbastanza evidente.
“E’
vero. Basta prendere le Sakura Card come
esempio!” concordò Yué facendo un
esempio pratico, ossia le carte della piccola
Kinomoto.
“Quindi
ce ne potrebbero essere anche una
cinquantina o più!” Kero-chan tenne in
considerazione più di qualche elemento.
“No,
al massimo potrebbero arrivare a una
trentina se non di meno!” ma Nick escluse l’idea
“Gli spiriti rappresentanti
rappresentano gli elementi base. Salvo poche eccezioni, i derivati non
c’entrano nulla!” facendo capire che
l’idea di fondo era completamente diversa.
“E,
di preciso, quali sarebbero gli elementi
base?” gli chiese Shaoran con più di qualche
dubbio al riguardo.
“I
principali li conoscete tutti: Acqua,
Fuoco, Vento, Terra, Fulmine, Luce e Buio. Tuttavia ne vanno aggiunti
degli
altri che, più che elementi naturali, sono
l’espressione di virtù. Mi riferisco
a quelle di Verità, Speranza e Visione!” che Nick
chiarì facendo un primo
elenco di elementi.
“Effettivamente,
gli ultimi tre non hanno
nulla a che vedere con gli elementi della natura. Che cosa
c’entrano?” e gli
ultimi tre non furono capiti da molti, ma ci pensò Kakashi a
dar voce al
pensiero collettivo.
“In
altri termini, gli ultimi tre
rappresentano il tempo, ossia Passato, Presente e Futuro!”
Nick si aspettava
questa domanda e usò altri termini per far capire loro a che
cosa si riferiva
“Questi primi dieci, si possono definire i
principali!” fece una pausa in modo
da far interiorizzare quello che aveva appena detto “Ma anche
gli altri non
sono da meno ossia: il Ghiaccio, il Legno, lo Spirito, la Luna, la
Stella, la
Combinazione, la Creazione, la Rinascita, la Magia e
l’Unione!” per poi passare
agli altri dieci che chiudevano la cerchia dei venti elementi noti.
“V-Vuole
dire che sarebbero questi gli
elementi base?” e la cosa lasciò Hassleberry senza
parole, così come tutti gli
altri.
“Però,
ci sono elementi che non hanno nulla
a che vedere con quelli della natura!” fece notare Temari
che, nel sentire gli
ultimi, aveva avuto più di qualche dubbio.
“Esatto,
inoltre Combinazione e Unione sono
due sinonimi, quindi non torna!” mentre Axel trovava strano
che due elementi
che volevano dire la stessa cosa, erano distinti tra di loro.
“Voi
vi fermate a quelli che esistono in
questo mondo, ma, al di fuori di esso, ce ne sono altri che
rappresentano
questi elementi!” ma il castano fece capire loro che
bisognava anche
considerare quelli che non erano presenti in questo mondo
“Per quanto riguarda
il dubbio che ha sollevato Axel, invece di Combinazione, usiamo
Convergenza!” e
far capire la differenza tra i due elementi indicati dal Brody usando
un
termine diverso.
“Una
bella lista, ma ci sono elementi che
non avete nemmeno menzionato: ad esempio il Ferro o la
Sabbia!” Neji, però,
fece notare che c’erano elementi che non erano stati
menzionati dal castano.
“Che
ci crediate o no, non c’è notizia di
spiriti che rappresentino questi elementi e poi sono entrambi dei
derivati!”
che gli fece capire il motivo di tale esclusione “Come ho
detto, ce ne possono
essere degli altri, ma il loro numero è inferiore ai trenta
e questo è quanto!”
e ritenne di aver concluso l’argomento.
“E
quindi, Naruto è uno di questi Sun’s
Knights Rappresentanti vero?” capito il discorso, Sakura
Haruno chiese conferma
su quello che un po’ tutti avevano compreso.
“Esatto!”
le confermò Nick voltandosi verso
il biondino “Il nostro Naruto è a pieno titolo, il
Sun’s Knight Rappresentante
del Vento!” indicando anche il tipo di spirito che lo aveva
scelto.
“EVVAI!
SONO TROPPO FORTE-TEBAYO!” esultò
l’Uzumaki gasato come non mai^^.
BONK!
“AHIA!”
ma il suo entusiasmo fu
immediatamente sedato da un poderoso pugno nella sua testa da Dobe^^.
“E
SMETTILA DI DIRE SCEMENZE IDIOTA!”
autrice del pugno, ovviamente, era Sakura^^.
“Bisogna
comunque ammettere che è una
sorpresa inaspettata!” commentò Shino mantenendosi
impassibile “Quindi, ora che
è stato scelto, Naruto potrà sempre usare questo
spirito vero?” e chiese al
Sun’s Warrior se poteva evocarlo in qualunque momento.
“Non
al suo attuale livello!” ma questo negò
subito sedando subito gli animi “Naruto è riuscito
a evocare l’Aquila del Vento
solo perché ha ricevuto un aiuto esterno, altrimenti non ci
sarebbe mai
riuscito da solo. In definitiva, dovrà allenarsi
parecchio!” facendo capire che
il biondino c’era riuscito per un caso fortuito e solo col
giusto allenamento
sarebbe riuscito a evocare lo spirito da solo.
“Uffa!”
si lamentò il Dobe con tanto di muso
lungo^^.
“Mi
scusi signor Nick. Se Naruto è uno degli
eletti, c’è la possibilità che anche
qualcun altro dei presenti sia un Sun’s
Knight Rappresentante vero?” colto da
quest’illuminazione, Rock Lee pose subito
questa domanda sperando in una risposta positiva.
“Certo!
Sono sicuro che tra i presenti ce ne
siano altri!” che Nick non tardò a dare.
“CHE
COSA? E CHI SAREBBERO?”
E
questo scaldò non poco i ragazzi che
accerchiarono il castano chiedendo tutti la stessa cosa.
“E-Ecco…
A essere sincero…” di fronte a
quella reazione, Nick non seppe subito come rispondere
“… Vorrei saperlo
anch’io!” ma alla fine se ne uscì in
questo modo grattandosi la guancia^^.
“CCCCCHHHHHEEEEE!”
E
questa risposta lasciò i ragazzi senza
parole facendoli poi deprimere^^.
“Ahahahah!
Sei uno spasso ragazzo!” commentò
Jiraya divertito da quella reazione.
“Beh,
potevi dare una risposta diversa!”
commentò Kakashi incrociando le braccia.
“Già!”
concordò Alan^^.
“Guardate
che non lo so per davvero! Sono
sicuro che ci sono altri Sun’s Knights Rappresentanti ma non
saprei chi indicare!”
ma Nick fece capire loro che non poteva sapere tutto^^.
“Magari
potrei essere io uno di loro. Non
per niente sono uno dei duellanti migliori
dell’Accademia!” pavoneggiandosi a
gran fico, Atticus, era sicuro di avere alte possibilità di
essere uno dei venti
candidati^^.
“Ma
se non sei nemmeno un Sun’s Knight!”
Gli
fecero notare i quattro adulti
fissandolo con occhi a fessure^^.
“Beh,
allora che aspetti a farmici
diventare? Mi raccomando, dammi uno spirito bellissimo!” ma
il fratellone di
Alexis non si fece troppi problemi e invitò il castano a
farlo diventare parte
integrante del gruppo.
“Guarda
che non sono io ad assegnare gli spiriti,
mi limito solo a risvegliare il legame che hanno col loro
protetto!”
guardandolo con occhi a fessure, Nick fece capire che non era mica una
fabbrica
di spiriti ambulante^^.
“Mhm!
Capisco!” esclamò il Rhodes
leggermente deluso “Se avessi potuto scegliere, avrei tanto
voluto Drago Nero
Occhi Rossi!” che sapeva già su quale creatura far
cadere la sua scelta.
“Eheh!
Se devo dirti la verità, io ci vedrei
meglio qualcun altro con quello spirito!” ma il castano non
concordava molto
con la sua idea.
“Davvero?
E chi potrebbe essere più
azzeccato di me?” chiese Atticus molto curioso mentre gli
altri fissarono in
silenzio Nick curiosi di conoscere il nome del possibile
Sun’s Knight del Drago
Nero Occhi Rossi.
“Se
fosse un Sun’s Knight, direi che Joey
Wheeler avrebbe come spirito il Drago Nero Occhi Rossi!” e il
castano non gli
negò una risposta che sapeva essere vera.
“In
effetti, hai ragione!” e quel nome fece
annuire il Rhodes convinto.
“A
proposito di Joey Wheeler, come mai non
lo avete reclutato come Sun’s Knight?” colto da
questo dubbio, Syrus lo chiese
subito al castano senza sapere che il biondo in questione era
già un Sun’s
Knight.
“E,
oltre a lui, avreste potuto reclutare
anche Yugi e il resto del suo gruppo!” mentre Hassleberry ne
aggiunse altri
che, in realtà, erano già membri del gruppo dei
Sun’s Knights nascosti.
“Ahia!
Ti sei scavato la fossa con le tue stesse mani!”
pensò Jiraya sicuro che il
castano avesse commesso un errore a menzionarlo.
“E ora
come risponderà?” si chiese
l’Hatake curioso di sentire la sua risposta.
“Uff!
Sapevo che, prima o poi, ve l’avrei
dovuto dire!” che fece un sospiro sconsolato “Ci ho
pensato eccome e sono
andato a cercarli. E sapete che cosa è successo? Non li ho
trovati!” dicendo
solo parte della verità “Avevo pensato di
riprovarci in un secondo momento ma,
ecco… alla fine me lo sono dimenticato!” e
scusarsi con un sorriso imbarazzato
con tanto di mano dietro la nuca.
“Accidenti!
Si vede che nemmeno voi siete
perfetto!” fece Temari sconsolata che lo credeva impeccabile
sotto ogni punto
di vista.
“Nessuno
è perfetto ragazzi!” le rispose
Nick con un sorriso imbarazzato mentre, di nascosto, fece il segno
della
vittoria ai due ninja^^.
“Se
l’era preparata bene!” pensò
Kakashi con la gocciolona dietro la testa^^.
“Potrebbe
fare l’attore!” mentre Jiraya, in quanto
a recitazione, gli dette un buon
voto^^.
“C’è
qualcosa che non mi convince!” ma Shikamaru non era
il tipo da farsi
ingannare facilmente mentre si mise nella sua classica posa di
riflessione “Anche se non lo
dimostra, è un tipo testardo
e non si arrende per così poco. Di sicuro ci sta nascondendo
qualcosa e non
solo riguardo al possibile coinvolgimento di Yugi e compagni!”
e mentre
pensava a più cose di fila, formulò una sua
personale conclusione.
“A
che stai pensando Shikamaru?” notando la
sua posizione, Ino glielo chiese curiosa.
“A
diverse cose!” le rispose il Nara vago
per poi alzarsi “Ad esempio alla strategia da usare contro i
membri della
decima armata infernale!” e dire una cosa cui stava realmente
pensando.
“Semplice:
li accoppiamo tutti senza
problemi e il gioco è fatto!” ma per Naruto non
era un gran problema.
“Non
questa volta. Le armate infernali che
abbiamo affrontato si limitavano a poche unità mentre questa
conta ben 108
nemici cui aggiungere il generale e i suoi secondi!” ma il
Nara arrivò subito
al nocciolo della questione che non era di poco conto
“Inoltre, secondo quello
che ci ha detto Dohko, sono tutti guerrieri di alto livello. Avremo
anche
sconfitto nove armate infernali ma questa è
tutt’altro che facile!” esponendo
anche i suoi dubbi.
“Ha
ragione. Saremo davvero in grado di
affrontare un simile esercito?” chiese Gaara leggermente
dubbioso.
“Ehi,
non fasciamoci la testa prima di
essercela rotta!” ma Rock Lee cercò di sollevare
il morale di tutti.
“Il
soldato Lee ha ragione: se ci crediamo,
possiamo battere chiunque anche una divinità!”
concordò con lui Hassleberry che
di sicuro non si faceva spaventare così.
“Già!
Li pesteremo come si deve!” del
medesimo pensiero fu Kiba che non vedeva l’ora di cominciare.
“Il
vostro spirito è forte ma, contro
avversari immortali come gli Specter non è
sufficiente!” ma poi qualcuno alle
loro spalle decise d’interrompere il momento.
“E
quello chi è?”
Nel
vederlo, tutti tranne Nick si misero in
guardia.
Davanti
al gruppo era apparso un alto moro
di quasi due metri e dal volto freddo. L’alto corpo scolpito
al millesimo era
coperto da una giacca senza maniche interamente blu con tanto di
spalliere che
coprivano una felpa rossa; le muscolose gambe erano coperte da aderenti
jeans
scoloriti tenuti su da una cintura di pelle, mentre ai piedi calzava
stivaletti
neri. Al polso destro teneva una polsiera nera mentre quello sinistro
era
coperto da una fasciatura bianca. I freddi e felini occhi azzurri
guardavano in
avanti senza far trasparire nessuna emozione.
“E’
da parecchio che non ci vediamo maestro
Amor!” messosi in piedi, Nick lo salutò con un
riverito inchino.
“Sono
lieto rivederti Nick!” gli rispose
Amor abbozzando a un sorriso.
“U-
Un momento! Signor Nick lo avete appena
chiamato maestro?” il primo a riprendersi dallo stupore
iniziale fu Shaoran che
gli pose questa domanda.
“Certo!
Ragazzi sono lieto di presentarvi il
mio maestro Amor Kenshiro Pantera Viola, il più grande
guerriero della storia
del Sole!” che il castano confermò e poi lo
presentò ai ragazzi.
“Lieto
di fare la vostra conoscenza
ragazzi!” salutò il grande maestro giungendo le
mani in segno di saluto.
“Piacere
di fare la sua conoscenza!”
Risposero
tutti in contemporanea con un
riverito inchino.
“Quindi
è lui il maestro dl signor Nick!”
pensò Rock Lee osservandolo con
attenzione.
"E'
un onore fare la vostra conoscenza
maestro Amor!" disse l'Hatake avvicinandosi a lui "Potremmo sapere il
motivo del vostro arrivo?" e chiedergli il perché fosse
arrivato lì.
"Come
ho detto prima, gli Specter al
servizio di Hades sono immortali, perché protetti dal loro
signore e
padrone!" e questo riprese il discorso di prima.
"Ci
sta dicendo che i soldati al
servizio del decimo generale infernale sono immortali?" e la cosa
stupì non
poco i ragazzi e Jaden parlò a nome di tutti.
"Ahimè,
sì!" rispose loro Amor
imperturbabile.
"Ecco
una cosa che Dohko si è
dimenticato di dirci!" commentò Nick incrociando le braccia
"Quindi
sarà una vera impresa riuscire a battere la sua armata!"
rendendosi conto
che battere la decima sarebbe stata una vera e propria impresa.
"Non
è detto!" ma il suo maestro
aveva una soluzione "Sono qui per consegnarvi qualcosa che vi
permetterà
un vantaggio!" e tirò fuori un rosario composto da numerose
perle color
terra.
"Un
rosario? Che cosa ci dovremo
fare?" chiese Chazz con più di qualche dubbio.
"Questo
non è un semplice
rosario!" lo ammonì Amor consegnandolo al suo allievo "E' un
potente
sigillo in grado di imprigionare le anime dei servi Hades: quando uno
Specter
verrà sconfitto uno dei grani si annerirà
impendendone la resurrezione!"
rivelandone il suo utilizzo.
"Questa
sì che è una buona
notizia!" commentò Shikamaru tirando un sospiro di sollievo.
“La
ringrazio molto maestro!” Nick non
poteva chiedere un aiuto migliore di questo “Mi dica, intende
anche aiutarci in
questa battaglia?” e sperava di poter contare sul suo aiuto
che non sarebbe
stato da poco.
“Mi
dispiace ma non posso!” ma la risposta
di Amor fu negativa “Salvo in casi del tutto eccezionali,
nessun abitante del
Fantasy è autorizzato a combattere al di fuori del
regno!” spiegando anche il
perché di tale rifiuto “E poi puoi contare
sull’aiuto di questi ragazzi e ora
anche di Lello e del suo gruppo!” e fargli capire che aveva
già tutto l’aiuto
che serviva.
“Un
momento. Se quello che dite è vero,
allora che cosa ci dite di Kaeleena e di Yaphisan Sandtimes? Sono
entrambi
abitanti del Fantasy eppure hanno combattuto insieme a noi!”
ma Yué sollevò
un’obiezione citando i due Sandtimes.
“E
da quello che ci ha detto Nick stesso,
siete intervenuti in suo aiuto contro il secondo generale infernale no?
Come lo
spiegate?” mentre Kero-chan fece notare quest’altra
eccezione che non era da
poco.
“Nel
caso della seconda armata infernale e
di Voldemort, eravamo autorizzati a intervenire perché
rientrava nelle
cosiddette eccezioni. Per quanto riguarda i membri del clan Sandtimes,
loro non
sono veri e propri abitanti del Fantasy: anche se vivono nel nostro
regno, non
hanno alcun obbligo a seguire le nostre regole!”
però il saggio maestro aveva
già la risposta pronta che spiazzò subito i due
guardiani delle Sakura Card.
“Quindi
non ci potete aiutare in nessun modo
maestro?” gli chiese Nick assai deluso.
“Non
ho detto questo figliolo!” gli rispose
Kenshiro accennando a un sorriso “Non posso ufficialmente
combattere contro i
demoni di Abhadon ma posso allenarvi per prepararvi allo scontro e, se
per voi
va bene, aiutarvi a cercare il ragazzo che si è smarrito in
questa dimensione
satellite!” che poteva fare più di qualcosa per
dare una mano al suo allievo e
ai giovani ragazzi.
“Davvero?”
Lasciando
tutti senza parole.
“Se
è così, allora mi sento molto più
tranquillo!” per Nick non poteva esserci una notizia migliore
di quella.
“Quindi
ci allenerà di persona maestro
Amor?” al solo pensiero Rock Lee stava già
avvampando come una torcia umana^^.
“Certamente!”
gli rispose il potente soleano
fissando tutti quanti “Vi avverto che non ci andrò
leggero, perciò preparatevi
a sudare!” e già la premessa era tutta un
programma.
“Siamo
sicuri di poterci fidare? Nick è già
più che sufficiente!” Kakashi non era il tipo da
rifiutare un aiuto ma riteneva
che il castano potesse fare molto meglio del suo maestro.
“Ti
sbagli Kakashi. Rispetto al maestro
Amor, sono ancora un pulcino. Non oserei sfidarlo nemmeno ora che sono
un super
soleano di terzo livello!” ma fu Nick stesso a raccomandare
il suo maestro “Il
Maestro Amor è considerato uno dei guerrieri più
forti del nostro mondo:
nessuno, salvo i precedenti Sun’s Warriors è mai
stato in grado di batterlo!” e
spiegò anche il motivo di tale convinzione
“Inoltre è uno dei pochi in tutto il
Sole a poter usare il massimo potenziale del suo corpo senza alcun
limite!”
aggiungendo anche questo dettaglio che non era da poco.
“Un
momento! State dicendo che il vostro
maestro è capace di usare il 100% dei muscoli del suo
corpo?” e la cosa lasciò
Rock Lee incredulo. Non avrebbe mai immaginato di poter incontrare
qualcuno in
grado di superare i limiti dell’umano.
“Che
vuoi dire Mr. sopracciglio?” con la sua
migliore faccia da Dobe, Naruto chiese al compagno di spiegarsi meglio.
BONK!
“SEI
UNA TESTA QUADRA!” ma quell’uscita gli
fece solo guadagnare un pugno in piena testa da parte della compagna di
team.
“Uff!
Tipico suo!” esclamò l’Hatake
scusandosi per l’ignoranza del suo allievo.
“Per
quanto possano essere forti, gli esseri
umani sono in grado di usare solo il 20% dei muscoli del corpo. Andare
oltre
questo limite causerebbe il collasso del fisico!” a chiarire
il tutto ci pensò
Jiraya illuminando tutti gli altri.
“Quindi
voi soleani potete andare oltre i
normali limiti umani?” chiese Shaoran molto curioso al
riguardo.
“Veramente
il comune limite dei soleani è
del 40%!” ma Nick spiazzò tutti informandoli che i
soleani avevano un limite
ben diverso da quello umano.
“Tuttavia,
con i giusti allenamenti, sia
umani che soleani sono in grado di andare oltre i loro limiti e
raggiungere il
pieno e completo potenziale di cui è dotato il loro
corpo!” mentre Amor fece
capire che nemmeno agli umani era preclusa la possibilità di
andare oltre il
limite.
“Quindi,
se verremo allenati da lei, saremo
in grado di raggiungere il massimo potenziale del nostro corpo
esattamente come
lei e il signor Nick, vero?” e la cosa fece supporre a Jaden
che anche il Sun’s
Warrior avesse il pieno controllo di tutti i muscoli del suo corpo.
“Mi
dispiace deluderti ma non è così. Posso
arrivare fino al 70% del mio potenziale!” ma Nick
lasciò tutti senza parole
rivelando che non era agli stessi livelli del suo maestro.
“Stessa
cosa si può dire per Lello e il
resto dei miei precedenti allievi!” e lo stesso Amor fece
capire che anche il
Sun’s Warrior nero e altri erano allo stesso livello di Nick
“Ho insegnato loro
molte delle tecniche della divina scuola di Hokuto di cui sono
l’ultimo
discendente ma ci vuole ben altro per poter andare oltre i propri
limiti!” ma
non dava la colpa a nessuno di loro “Bene, direi che il tempo
delle chiacchiere
è finito. Inizieremo subito l’allenamento: come
prima cosa, indosserete tutti
dei pesi agli arti e al busto!” e schioccate le
dita…
PUFF!
CRASH!
“E-Ehi!
Perché mi sento così pensante?”
Tutti
i ragazzi crollarono a terra
impossibilitati a muoversi.
“Il
Maestro vi ha fatto indossare dei pesi
su tutto il corpo. Vi saranno utili per potenziarvi!” rispose
loro Nick con
naturalezza.
“E
LO DICE COSI’-TEBAYO!” protestò Naruto
che faceva fatica persino ad alzare la testa.
“EHI!
PERCHE’ ANCHIO INDOSSO DEI PESI? NON
SONO MICA UN SUN’S KNIGHT!” protestò
Atticus che era stato immischiato senza
nemmeno essere stato avvertito.
“Hai
detto di voler diventare un Sun’s
Knight no? Allora ti allenerai esattamente come loro!” gli
rispose Amor freddo
“E lo stesso discorso vale per voi tre e vi informo che i
vostri pesi sono di
poco più leggeri di quelli degli altri!”
rivolgendosi anche ad Axel, Jim e
Bastion che erano nelle medesime condizioni del fratello di Alexis.
“Grazie
per la premura!” gli rispose il
Brody forzando se stesso di mettersi in piedi. Non era il tipo da farsi
piegare
in questo modo.
“Ma
non deve preoccupare per noi. Non
vogliamo essere da meno degli altri!” seguito dal Dundee che
era determinato a
non cedere mentre la sua Shelley si agitava convulsamente.
“Non
fa male. Non fa male!” mentre il Misawa
si stava sforzando di rimettersi in piedi.
“G-Giusto
per curiosità, quanto peso stiamo
sopportando?” chiese Jaden mettendosi forzatamente in piedi.
“Poco
più di 150 chili!” gli rispose Amor
soddisfatto nel vedere che tutti si stavano lentamente mettendo in
piedi.
“Ugh!
Però non è giusto! Noi dobbiamo
mettere queste cose mentre il signor Nick è completamente
libero!” Tenten non
voleva lagnarsi ma pretendeva che anche il castano si allenasse come
loro.
“Guarda
che io indosso sempre dei pesi!” le
rispose il castano sfilandosi la manica della giacca
dell’Accademia “Per la
cronaca indosso un equivalente di 500 tonnellate!” che aveva
un peso assurdo da
sopportare.
“CHE
COSA!”
Lasciando
tutti senza parole.
“Q-Quindi,
hai sempre indossato i pesi?”
Jiraya non aveva parole per la resistenza del castano che, nonostante i
pesi,
non aveva mai fatto una piega.
“Non
mi dirai che li tieni persino mentre
combatti!” Kakashi invece sperava che non li indossasse anche
durante i
combattimenti con i demoni di Abhadon.
“Certo
che no. Mi basta uno schiocco di dita
e spariscono subito!” gli rispose il castano che non era
così stupido da
combattere con dei pesi addosso “E li tengo anche sulle
ali!” tirando fuori
anche le sue ali avvolte da fasce scure che erano altri pesi.
“A
proposito delle tue ali, togliti giacca e
maglietta e fammi vedere in che condizioni sono i loro
muscoli!” approfittando
del momento, Amor chiese al suo vecchio allievo di privarsi di parte
degli
abiti.
“Nessun
problema!” che non ci pensò due
volte a mettersi a torso nudo davanti a tutti.
“AAAAHHHHH!
CHE FISICO!”
Nel
vederlo, quasi tutte le ragazze si
rizzarono in piedi con gli occhi a cuoricino^^.
“MA
CHE COMBINATE!”
Gridarono
invece i ragazzi increduli. Non
avrebbero mai creduto il castano così privo di pudore^^.
“Quanto
casino che fate per uno che si
toglie la maglietta e poi, quando mi trasformo, mi vedete sempre
così!” li
riprese Nick facendo notare che non facevano tutto quel casino quando
si
trasformava in soleano.
“Mhm!”
intanto Amor era intento a osservare
attentamente la schiena del castano “Bene, molto bene: si
è ridotto ancora!”
per poi annuire soddisfatto.
“Meglio
così!” ammise Nick anche lui
soddisfatto.
“Perché?
Che cos’ha il signor Nick?” chiese
Naruto dubbioso avvicinandosi molto lentamente a causa dei pesi.
“Guardate
voi stessi!” senza farsi nessun
problema, Nick si voltò mostrando le spalle.
“Ma
i muscoli delle ali… sono deformati!”
essendo l’allieva di Tsunade, Sakura Haruno notò
subito che c’era qualcosa che
non andava: i muscoli all’altezza dell’attaccatura
delle ali erano irregolari
quasi fossero deformati.
“Ora
che ci penso, quando avete combattuto
contro Uncinato, avevo notato che avevate qualcosa di strano dietro le
ali!” da
grande osservatore che era, Shikamaru aveva subito notato quella
particolarità.
“E’
di sciuro opera dei pesi che hanno
irrimediabilmente danneggiato i muscoli!” disse Kakashi
convinto che fosse stato
causato dall’eccessivo allenamento e dai troppi pesi.
“Ti
sbagli Kakashi: non è un problema
recente, ci sono nato con questi muscoli deformati!” ma Nick
gli fece capire
che si portava quel problema sin dalla nascita.
“Come?”
lasciando l’Hatake senza parole.
“Noi
soleani lo chiamiamo << Icaro
>>. È una malformazione che si manifesta su un
soleano alato su mille:
chi nasce con questo problema è impossibilitato a muovere le
ali!” Amor decise
di rivelare loro questo segreto del suo allievo e anche i sintomi che
non erano
di poco conto.
“Non
può muovere le ali? Vuol dire che il
signor Nick non può volare servendosi delle sue
ali?” e questa notizia fece
preoccupare la piccola Kinomoto che non lo credeva vero.
“E’
assurdo. Esiste qualcosa che non puoi
fare con le tue forze?” anche Gaara era rimasto spiazzato
dalla cosa.
“Non
è vero: abbiamo visto più volte come
muoveva le ali sia a terra che in cielo. Questo vuol dire che esiste un
trattamento per risolvere il problema!” ma Yué
ragionò con più freddezza,
sicuro che quello di Nick non fosse un caso incurabile.
“E
non ti sbagli!” e la conferma gliela
diede Nick stesso mentre muoveva tranquillamente le ali “Sono
un Icaro ma posso
volare con le mie ali grazie al trattamento Dedalo che consiste
nell’allenarle
come fossero braccia e gambe!” spiegando che c’era
un modo per risolvere quel
problema, ossia allenare le ali come fossero altri arti.
“Il
trattamento richiede del tempo, ma alla
fine le ali riescono a muoversi e i muscoli si rafforzano.
L’effetto
collaterale è che queste crescono in maniera anormale: circa
otto volte
l’altezza del soleano stesso!” concluse Amor che
invitò il suo allievo a
rimettersi la maglietta.
“Otto
volte?” nel sentire quella
proporzione, Jiraya incrociò le braccia pensieroso
“Se sei alto circa cinque metri,
allora le tue ali hanno un’apertura di quaranta
metri!” e fece un rapido
calcolo delle dimensioni delle ali del castano.
“Sono
alto cinque metri e cinquantadue
centimetri: quindi la mia apertura alare è di
quarantaquattro metri e sedici
centimetri!” ma fu il castano stesso a informarlo delle sue
misure che non
erano poco.
“Siete
bello alto signor Nick!” commentò
Shikamaru quasi sorpreso “Però
c’è qualcosa che non mi torna: quando ci ha reso
dei Sun’s Knights, lei ci ha detto che è nato
umano e poi è diventato un soleano
quando ha combattuto per la prima volta contro i demoni.
Perciò lei non
dovrebbe essere nato come un Icaro giusto?” ma
sollevò subito un’obiezione che
non era di poco conto.
“All’inizio,
nemmeno io lo ritenevo
possibile. Dicevo a me stesso che ero diventato ciò che
avevo sempre sognato
essere ma che restavo sempre un essere umano in grado di diventare
così!” che
il castano non poté fare altro che sostenere
“Però, quando abbiamo affrontato
l’ottava armata infernale e Chaos è emerso, ho
avuto un’illuminazione!” e
iniziò a dire qualcosa che aveva sempre tenuto dentro di se
sin da quando aveva
scoperto di avere Chaos dentro di se.
“Ossia?”
e quella premessa attirò
l’attenzione di tutti ma fu sempre Shikamaru a parlare per
loro. Nei suoi occhi
si notava una certa ansia.
“Che
cosa hai visto figliolo?” gli chiese
Amor anche lui molto interessato dall’argomento.
“Ho
visto mia madre, la regina Alma Sirena
Nibbio Azzurro!” con gli occhi lucidi al solo ricordare il
suo volto, Nick
rivelò quello che aveva visto in quei momenti “Mi
disse che i dubbi che avevo
su me stesso erano gli stessi di quando ero un soleano, che sono sempre
stato
così, almeno fino a quando non ho incontrato qualcuno che me
li ha fatti
sparire dal cuore!” e finalmente poteva dire che cosa aveva
provato in quel
momento “In parole povere, sono una
reincarnazione!” arrivando al nocciolo
della questione.
“Ecco…
esattamente che cosa ha capito?” ma
ovviamente qualcuno non aveva capito e chi non poteva essere se non
Naruto^^.
“Sei
un Dobe all’ennesima potenza!” lo
sgridò Sakura Haruno stringendo il pugno dalla rabbia.
“Tu
l’hai capito?” le chiese il biondino
mostrando la sua tipica faccia da Dobe^^.
“Certo
che l’ho… Ecco… Veramente non ho
capito bene neanch’io!” ma alla fine nemmeno la
rosa aveva afferrato il
discorso^^.
“E
allora perché parli?”
Gli
chiesero la maggior parte dei compagni
in coro^^.
“Scusate!”
fece lei con un sorriso
imbarazzato.
“Per
farla breve, Nick è esattamente come
Eriol!” capendo che era meglio fare un esempio pratico,
Kakashi comparò il
castano all’Hiragizawa “Eriol ha ereditato
l’anima di Clow Reed e, di
conseguenza, i suoi poteri e le sue conoscenze. Lo stesso è
successo a Nick che
ha scoperto di essere la reincarnazione del se stesso soleano. Di
conseguenza, Nick
è a pieno diritto sia un umano sia un soleano. Spetta a lui
decidere quale
strada intraprendere!” riassumendo la situazione del castano.
“Oh,
quindi è così!”
Fecero
quasi tutti appoggiando il pugno
sulla mano aperta^^.
“Beh,
è comprensibile che non l’abbiano
capito subito!” Sakura Kinomoto ci era già passata
quindi era avvantaggiata.
“Ci
siamo passati già!” concordò Shaoran
che, a suo tempo, aveva avuto una reazione simile.
“Uff!”
Sospirarono
insieme Yuè e Kero-chan che al
solo ricordarlo, sentirono male alla testa^^.
“Beh,
credo di aver finalmente capito!”
Shikamaru alla fine si ritenne soddisfatto.
“Tornando
al discorso un attimo, che cosa ha
dissipato i dubbi che avevate nel cuore?” molto curioso al
riguardo, Gaara
volle sapere che cosa aveva permesso al loro amico e maestro di
trasformarsi
nel guerriero che era adesso.
“E’
una bella domanda!” commentò Nick
guardandosi il palmo della mano destra.
“Non
l’hai ancora capito Nick?” gli chiese
il suo maestro con una punta di delusione nella voce.
“Al
contrario, l’ho sempre saputo, sin
dall’inizio!” ma il castano invece, lo sapeva da
tempo “Sono state due semplici
parole: << Ti amo >> e subito dopo un bacio
che mi fece risorgere
da quel baratro di disperazione in cui stavo per cadere!” e
nel rivelarlo, il
suo ciondolo per un istante brillò più
intensamente “E ogni volta che lo
ricordo, mi sento più forte che mai. Persino quando mi
trasformo pensando a
quel momento, mi sembra di essere molto più
forte!” perché reagiva a quel
sentimento che il suo possessore stava ricordando.
“Quindi
è stato amore?”
Chiesero
tutte le ragazze con gli occhi che
brillarono per l’emozione^^.
“In
parole povere sì!” rispose loro il
castano con un sorriso imbarazzato.
“ROMANCE!”
Gridarono
tutte le ragazze tranne Temari^^.
“Però,
non mi aspettavo che avessi già fatto
delle esperienze con delle belle ragazze. Dimmi un po’, come
si chiama lei?”
preso Nick per una spalla, Atticus gli si avvicinò curioso
chiedendogli il nome
della ragazza che si era dichiarata.
“Si
chiama Marina Ryuzaki: carina, un po’
bassa e occhi e capelli azzurri come il cielo riflesso nel
mare!” gli rispose
il Sun’s Warrior facendogli anche una descrizione sommaria
della ragazza in
questione “Ora che ci penso, non le
ho
mai fatto un simile complimento!” ma poi si rese
conto che non aveva mai
pensato di descrivere i capelli della ragazza in quel modo^^.
“Che
c’è?” gli chiese il Rhodes con un
sorrisetto sormione “Non ti sarà per caso venuta
in mente una fantasia
esagerata su di lei!” e pensava di aver capito a che cosa
stesse pensando^^.
“Niente
del genere!” gli rispose Nick
mettendo da parte questi pensieri “A questo punto ragazzi,
vorrei presentarvi
altri amici che ci daranno una mano in questa battaglia contro la
decima!” e
detto questo, prese dal suo porta tutto cinque chiavi di bronzo.
“Intendi
chiamarli adesso?” nel vederle,
Kakashi le riconobbe subito e gli chiese se fosse sicuro di quello che
stava
facendo.
“Certo!
Così conosceranno i loro compagni!”
rispose loro il castano per poi alzare le cinque chiavi al cielo
“Apritevi
portali dei cavalieri dello zodiaco: Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun,
Ikki!”
attivandole.
FLASHX5!
Le
cinque chiavi brillarono di un’intensa
luce azzurra e, quando scomparve.
“Ci
hai chiamato? Eccoci qui!” da essa
apparve per primo un ambrato castano dai profondi occhi nocciola con
indosso
una scintillante armatura bianca con bagliori azzurri che rappresentava
la splendente
costellazione di Pegasus.
“Direi
che ci hai chiamato con largo
anticipo!” facendo un passo avanti, un moro dai lunghi
capelli che arrivavano
fino alle natiche e dai profondi occhi verdi, notava che erano stati
convocati
prima del tempo. Indossava un’armatura color smeraldo che
rappresentava la
costellazione del Dragone.
“E’
probabile che volesse presentarci ai
ragazzi!” ipotizzò un ambrato biondo dagli occhi
azzurri come il cielo e con in
indosso un’armatura bianca come la neve che rappresentava la
costellazione del
Cigno.
“In
tal caso, è un piacere conoscervi!” fece
un giovane ragazzo dal viso simile a quello di un angelo. Aveva lunghi
capelli
verdi e i luminosi occhi erano del medesimo colore e indossava
un’armatura
viola scuro dalle grandi spalliere e caratterizzata dalla presenza di
un paio
di grandi catene che partivano dai polsi. Essa rappresentava la
costellazione
di Andromeda.
“Tsk!”
dietro di lui un alto uomo dai
capelli e dagli occhi blu con una cicatrice verticale
all’altezza della fronte,
osservò i presenti con aria seria e musona. Indossava
un’armatura bianca con
gambali e protezioni per le braccia blu e dietro la schiena spuntavano
tre
lunghe code a piumate a forma di cuore che simboleggiava la
costellazione della
Fenice.
“FORTE!”
Nel
trovarsi davanti questi cinque
guerrieri, il gruppo non riuscì a dire altro.
“Ragazzi,
sono orgoglioso di presentarvi i
cinque Bronze Saint più forti che ci siano!” Nick
si avvicinò ai cinque facendo
questa premessa “Il musone qui dietro è Ikki e
rappresenta la costellazione
della Fenice. Tranquilli, non è asociale ma solo
timido!” e presentò quello che
se ne stava in disparte con tanto di frecciatina^^ “Questo
ragazzo armato di
catene è Shun di Andromeda ed è il fratello
minore di Ikki. È un vero pezzo di
pane ma in battaglia, quando vuole sa tirare fuori i denti!”
per poi passare al
sorridente verde che sorrise imbarazzato “Questo biondo
guerriero si chiama
Hyoga ed è il glaciale cavaliere della costellazione del
Cigno. Non
confondetelo con Naruto, fareste un grave errore!” passando
poi al biondo del
gruppo che si limitò a fare un cenno con la testa
“Lui invece è Shiryu del
Dragone ed è l’allievo di Dohko. Posso dirvi che
è il degno allievo di Libra!”
per poi presentare il moro che, al paragone fatto, sorrise “E
infine lui è
Seiya, il cavaliere di Pegasus. Che è forte lo ammetto ma
è uno scemo che
peggio non si può!” e arrivare infine al castano
del gruppo che, come si poteva
capire, non sopportava molto^^.
“Scemo
a chi?” ma il diretto interessato non
se la tenne e si voltò imbufalito verso il Sun’s
Warrior.
KAPOM!
“AHIA!”
in risposta ricevette un poderoso
calcio nel sedere da quest’ultimo.
“Finalmente
gliel’ho menato!” esultò Nick
mentalmente, contento per essere riuscito a
menarlo^^ “Come ho detto, riconosco che sei molto forte, ma
alcuni tuoi modi di
fare mi fanno davvero innervosire. Dovresti prendere esempio da Shiryu
che si è
sistemato mentre tu stai sempre vicino a una certa persona!”
per poi dargli la
risposta che Pegasus voleva.
“Dannazione,
non fare come al solito. E poi
dovresti dire qualcosa anche a Hyoga o a Shun che sono single come
me!” e
ovviamente l’altro castano non la prese bene e, per cercare
un capro
espiatorio, indicò due dei suoi compagni che avevano il
medesimo problema.
“Non
mettermi di mezzo per favore. Non
c’entro nulla!” ma Cignus preferì
lavarsene le mani e ci teneva ad essere
paragonato all’amico.
“Scusami
Seiya. Sai che sono un amico, ma
non credo che sia giusto mettermi di mezzo!” mentre Shun, con
un innocente
sorriso, gli fece capire di non voler essere immischiato.
“Evita
di menzionarmi Seiya, perché non mi
ritengo così disperato. E, per la cronaca Nick, non sono
timido ma, al pari
della Fenice, un guerriero solitario!” Ikki che si era
finalmente deciso a
proferire parola, invitò l’amico a non metterlo in
mezzo e poi chiarì questo
punto con Nick.
“Stavo
solo scherzando. Sei uno dei Saint che
più rispetto!” che gli fece capire di non stare
parlando sul serio, anzi lo
rispettava parecchio (come non dargli torto^^).
“Pff!”
la Fenice si limitò a sorridere di
gusto.
“Ehi,
non comportarti come se non ci fossi.
Noi due abbiamo due cose da chiarire!” ma Seiya si pose
davanti al Sun’s
Warrior blu con intenzioni molto chiare.
“Sai
che stavo pensando la stessa cosa?” e
su questo Nick fu d’accordo.
“Finitela
tutti e due!” ma davanti a loro,
come un’ombra silenziosa, apparve Amor che…
SCHIAFFX2!
“AHIA!”
Colpì
i due castani con un poderoso ceffone
alla nuca che, prima di cadere a terra, girarono ben cinque volte su
loro
stessi.
“Porca
miseria!”
Di
fronte a una simile dimostrazione, i
presenti rimasero senza parole con tanto di occhi sgranati^^.
“Nick
ricorda che il rispetto tra compagni è
fondamentale indipendentemente dalle loro scelte. Tu invece Seiya sei
troppo
suscettibile alle provocazioni degli altri e questo in battaglia
può costarti
la vita!” mantenendo un’aria severa, Amor riprese
entrambi invitandoli a
correggere il loro modo di fare e, dal tono, non ammetteva repliche.
“Sì
signore. Ha assolutamente ragione!” gli
rispose Nick che non avrebbe mai osato contraddirlo^^.
“Siamo
diventati grandi amici vede?” fece
Seiya prendendosi a braccetto con l’altro castano^^.
“Aye
Sir!” concordò Nick facendo un verso
troppo comico^^.
“M-Ma
che fanno?”
Di
fronte a questa scena, tutti rimasero
senza parole. Non si sarebbero mai aspettati una simile scenetta
comica^^.
“In
tal caso, vi perdono ma vi tengo
d’occhio!” ritenendosi soddisfatto, Amor si
voltò verso i ragazzi.
“Grrr!”
E
i due castani ne approfittarono per
guardarsi in cagnesco con tanto di saette agli occhi^^.
“Mhm!”
Amor voltò metà del viso all’indietro
con tanto di sguardo omicida.
“Siamo
amici!”
Ma
i due erano tornati a fare gli scemi^^.
“Va
bene, ve la siete cercata!” ma Kenshiro
non era di certo nato ieri e, voltandosi completamente verso di loro,
fece
schioccare le nocche delle mani.
“AIUTO!”
E
quello significava solo una cosa:
punizione alla vecchia maniera^^.
ALCUNI
MINUTI DOPO
I
due castani erano a terra con la testa
piena di bernoccoli fumanti^^. Intanto il gruppo dei Sun’s
Knights si era
presentato ai quattro Bronze.
“Ora
che le presentazioni sono state fatte,
direi che possiamo iniziare con qualche esercizio!” Amor
ritenne che poteva
iniziare a preparare come di deve i ragazzi a combattere contro la
decima.
“Permette
una domanda maestro? Abbiamo tutti
notato che il signor Nick conosce bene i Bronze Saint. Come
mai?” Gaara però
gli fece una domanda che lo incuriosiva da un po’, ossia la
familiarità che
aveva con i cinque.
“Non
ti sbagli giovane Gaara. Anche se per
poco tempo, abbiamo contribuito anche noi all’allenamento di
Nick!” e la
risposta gliela diede Shiryu facendo capire che lui e i suoi compagni
erano
stati alcuni dei tanti maestri che avevano allenato il castano durante
la sua
permanenza nel Fantasy.
“Anche
se siamo dei Bronze, abbiamo avuto
molto da insegnargli!” concordò Hyoga che ancora
ricordava gli allenamenti cui
aveva sottoposto l’allora potenziale Sun’s Warrior
che non era capace di usare
nessuna delle tecniche che sapeva adoperare adesso.
“E’
stato lui stesso a chiedere che fossimo
noi a fargli da maestri!” Shun, cercando di ignorare gli
occhi a cuoricino
della maggior parte delle ragazze, invece informò il gruppo
che era stato il
castano stesso a volerli come maestri. Questo per capire quanto il
castano ci
tenesse a conoscerli^^.
“Allora
era una frana: non valeva nemmeno
una piuma delle sue belle ali. Ora invece è un guerriero di
tutto rispetto!”
Ikki non avrebbe mai puntato un soldo sul Nick che aveva allenato ma
ora, salvo
per certe scenette che poteva evitarsi, lo guardava con molto rispetto.
“Ma
rimane sempre il solito!” commentò Seiya
alzandosi senza peli sulla lingua.
“Sempre
meglio di te, maestrello!” gli
rispose Nick con un sorrisetto bastardo.
“Ehi!”
che non piacque a Pegaso che lo
guardò storto.
“Non
ne avete avute abbastanza?” Amor li
guardò con sguardo bieco ed era pronto a dar loro
un’altra ripassata.
“Nossignore!”
e pur di evitarla, i due
preferirono metterci una pietra sopra^^.
“E
io che credevo che almeno il signor Nick
avesse la testa sulle spalle!” sospirò Ino
leggermente delusa.
“Tutti
hanno i loro difetti!” le fece notare
Bastion mentre stava scrivendo delle equazioni sulla sabbia.
“Che
combini?” Kiba non capiva perché stesse
facendo tutti quei calcoli che non riusciva a comprendere.
“Forse
sta programmando un qualche
allenamento per tutti noi?” da gran patito degli allenamenti,
Rock Lee era
sicuro che stesse pensando a qualcosa per tutti.
“Sta
semplicemente calcolando le coordinate
spazio-tempo che ci hanno portato qui e le relative variabili per poter
invertire il processo!” ma Yuè che aveva seguito
ogni passaggio, li informò che
stava facendo tutt’altro.
“Non
c’è che dire amico, sei davvero in
gamba!” ammise Kankuro colpito da tutti quei calcoli che lui
personalmente non
riuscirebbe a fare.
“Ho
avuto un ottimo maestro!” gli rispose il
Misawa che non si prese nessun merito mentre continuò a fare
la sua equazione chilometrica.
“Se
non avete altre domande, direi di
iniziare subito!” Amor ritenne che non avevano altro tempo da
perdere.
“Ecco…
credo ch ci sia un problema!” ma
Chazz alzò una mano come se fosse in classe
“Dov’è finito Jaden?” facendo
notare che lo Yuki era sparito di nuovo.
“CHE
COSA!”
Fecero
tutti increduli.
“E
non è il solo ad essere scomparso. Anche
Axel è sparito mentre Bastion è andato troppo
oltre con le sue equazioni!” e
Shiryu fece notare che c’erano altri due assenti.
“E
ti pareva!” fece Nick sconsolato.
“Mi
sa che dovremo cercarli!” fece Seiya altrettanto
sconsolato^^.
“Saranno
come cane e gatto, ma si somigliano parecchio!” da
grande osservatore
qual’era, Shikamaru notò che i due, anche se non
lo ammettevano, avevano
diversi punti in comune e, voltandosi, notò che anche Gaara,
Shaoran e Yuè lo
avevano notato^^.
“Dividiamoci.
Se siamo fortunati, non sono
andati troppo lontano!” Jiraya iniziò a dare
disposizioni per iniziare le
ricerche.
“Non
è necessario, la mia catena li ha già
individuati!” ma Shun lo avvisò che non era
necessario. Intanto le catene che
pendevano delle sue braccia avevano preso vita e, come se fossero delle
frecce,
indicavano una direzione.
“Wow!
Come hai fatto?” nel vedere la cosa,
Tenten glielo chiese incuriosita.
“La
catena di Andromeda è in grado di
individuare la posizione del bersaglio ovunque egli sia!” a
rispondergli ci
pensò Ikki che, in passato, aveva avuto modo di testare
personalmente
quest’abilità.
“Allora?
Dove sono?” gli chiese Kakashi
preoccupato.
“Vediamo…
Sono sotto di noi!” Andromeda non
si fece desiderare e, dopo essersi rapidamente concentrato,
indicò dove
cercare.
SOTTO
I PIEDI DEL GRUPPO
Jaden
aveva trovato per puro caso un buco
nel terreno e, incuriosito, era sceso di sotto trovandosi in un
intricata serie
di gallerie collegate da diverse rotaie.
“Dove
accidenti sono finito?” per quanto si
guardasse intorno, il castano non riusciva a capire dove andare
“Uh!” poi sentì
un forte rumore proveniente alle sue spalle “Chi
sarà mai… EHI!” ma prima di
poter vedere chi stesse arrivando, fu preso alle spalle e tirato in un
angolo
buio.
“Zitto!”
a catturarlo era stato Axel che lo
aveva seguito.
CRIINN!
In
quel momento passò un carrello trainato
da tre creature umanoidi simili a rapaci dalla pelle blu che andarono
avanti
senza accorgersi di nulla.
“Non
so chi fossero ma non mi sembravano
avere buone intenzioni!” nel vederli il Brody capì
subito che non avevano buone
intenzioni.
“E
come se non bastasse, sono molto simili
al signor Nick!” mentre lo Yuki aveva notato la terribile
somiglianza tra
quelle creature e il loro amico.
“Io
sono molto più bello di loro!” ma questo
apparve da sopra di loro chiarendo questo.
“WAA!”
nel vederlo così all’improvviso,
Jaden e Axel saltarono all’indietro spaventati.
“Ecco
dov’eravate finiti!” commentò Amor
dietro il suo allievo e poi seguito dal resto del gruppo.
“Che
razza di posto è questo?” chiese Shaoran
assai dubbioso.
“Sembra
una miniera!” commentò Gaara mentre
si guardava intorno.
“Attenti,
sta arrivando qualcuno!” col
Byakugan attivo, Neji mise tutti in guardia indicando la sua destra.
“Calma
ragazzi, sono io!” ma la voce di
Bastion calmò subito gli animi, però tutti
notarono che dietro di lui c’era
qualcuno.
“E
quella invece chi sarebbe?” chiese Seiya
già pronto a partire all’attacco.
“Tania?”
Ma
a rispondere ci pensarono i duellanti che
la riconobbero subito.
“La
conoscete?” chiese Kakashi assai colpito.
“Però,
muscoli a parte, è uno schianto!”
mentre Jiraya non poté fare a meno di fare questo commento^^.
Dietro
il Misawa c’era un’alta donna dalla
carnagione ambrata. Il corpo mascolino e muscoloso era protetto da un
abito
striminzito grigio sporco che copriva il seno prosperoso mentre basso
ventre e
gambe erano protette da pantaloni neri; al collo indossava un collare
dorato da
cui uscivano delle punte, le mani erano protette da guanti neri senza
dita. Il
volto affilato era messo in risalto dagli occhi verde acqua con pupilla
verticale mentre i capelli rossi erano legati da un’alta coda
di cavallo. La
guancia destra era attraversata da una cicatrice che arrivava fino
all’occhio e
le orecchie erano curiosamente a punta.
“Ma
certo, ho capito chi è. E’ un ex
cavaliere delle ombre che poi si è rivelata essere uno
spirito dei duelli che
cercava marito!” nel riconoscerla, Nick la introdusse molto
rapidamente.
“Già
e Bastion si era preso una cotta per
lei!” commentò Chazz abbozzando a un sorriso
bastardo.
“In
pratica è la tua fidanzata?” facendo
2+2, Tenten arrivò a questa conclusione rimanendo senza
parole.
“N-Non
fraintendete ragazzi. Non è come
sembra!” ma il moro alzò le mani imbarazzato
dicendo che si stavano sbagliando
di grosso.
“Infatti,
è così!” confermò la stessa
Tania
che si fece avanti “Ci siamo appena incontrati e lo stavo
portando in un posto
sicuro. Sono contenta di rivederti Jaden e lo stesso vale per i tuoi
compagi!”
per poi salutare gentilmente tutti i presenti.
“Piacere
nostro!”
Risposero
i presenti con un leggero inchino.
“Senti
sai dirci che cosa sta succedendo
qui?” fatto questo, Alexis le chiese che stesse succedendo in
quella dimensione
satellite.
“Che
cos’erano quelle strane creature
alate?” mentre Axel le chiese chi fossero le creature che lui
e Jaden avevano
visto poco prima.
“Allora
le avete viste!” fece l’amazzone
abbassando il volto “Sono i nostri schiavisti!” per
poi alzarlo e rivelare chi
fossero.
“Schiavisti?”
E
quella parola non piacque a nessuno.
“Esatto.
Non molto tempo fa, siamo stati
invasi da un’orda di creature oscure giunte da
un’altra dimensione e in poco
tempo ci hanno sconfitto e reso schiavi. Quelle creature alate sono
rimaste qui
e spadroneggiano in queste terre costringendoci a lavorare nelle
miniere!”
usando poche parole, l’amazzone spiegò loro la
situazione in cui versavano lei
e i suoi compagni.
“Hai
idea del motivo per cui vi abbiano
attaccato?” le chiese Shikamaru mentre iniziò a
farsi un’idea della situazione.
“Ahimè
no e non sappiamo nemmeno chi li
comanda. Tuttavia abbiamo scoperto il loro punto debole: sono
vulnerabili
quando sono al buio. Per questo un manipolo di spiriti si sta
preparando a un
attacco!” ma la donna rispose negativamente, tuttavia fece
capire loro che si
erano organizzati per liberarsi da questa tirannia.
“Ma
c’è qualcosa che dovete fare prima
vero?” Ikki però capì subito che
c’era qualcosa che era necessario fare.
“E’
così. Le miniere sono illuminate a
giorno da un sistema di luci. Il circuito che le controlla si trova
nella zona
alta delle miniere ma, per poterci arrivare, è necessario
superare la guardia
alata e non è facile!” che Tania
confermò specificando che c’era un avversario
particolarmente ostico da sorpassare.
“Non
so che tipo di avversario sia, ma per
noi Saint non rappresenta un problema. Lasciate che me ne occupi
io!” ma Seiya
non ci vedeva nulla di così complicato e si offrì
volontario per sistemare il
tipo.
“Per
favore!” esclamò Nick guardandolo di
sottecchi.
“Evitate
di litigare!” ma prima che potesse
partire una rissa tra i due, Amor si fece avanti calmando subito gli
animi
“Credo sia chiaro che siamo tutti con voi e pronti ad
aiutarvi!” parlando poi a
nome del gruppo.
“Voi
volete aiutarci?” e la cosa lasciò
Tania senza parole.
“Ci
puoi scommettere-Tebayo!” le rispose
Naruto alzando il pugno.
“Se
non vi dessimo una mano non potremmo mai
definirci dei ninja!” seguito da Rock Lee pronto
all’azione.
“E
poi la schiavitù non dovrebbe mai
esserci. Le persone sono nate libere e devono restare tali!”
anche la piccola
Kinomoto la pensava allo stesso modo ed era pronta ad aiutarli.
“Per
farla breve, siamo con voi!” commentò
Gaara pronto a dare una mano.
“Sì!”
Risposero
tutti sicuri.
“Non
so come ringraziarvi!” disse loro
l’amazzone lieta di averli come alleati.
“Forza
allora, portaci alla miniera!” con
tutti i compagni pronti, Jaden invitò la vecchia nemica a
far loro strada.
POCHI
MINUTI DOPO
Il
gruppo raggiunge un’ampia caverna
illuminata a giorno da un grande impianto di luci. Al centro della
caverna
c’era una grande torre, mentre intorno c’erano
diversi mulini che venivano
mossi dalla forza di tanti poveri spiriti incatenati ai pali e guardati
a vista
dalle creature alate.
“E’
terribile!” di fronte a un simile
spettacolo, Hinata non poté non sentirsi male per loro.
“Puoi
dirlo forte!” concordò con lei Shun
scosso da quella vista.
“Dividiamoci
in due gruppi: uno andrà a
spegnere le luci mentre l’altro si preparerà ad
attaccare le creature alate!”
con un piano in mente, Shikamaru propose ai compagni di seguire questa
strategia.
“Sì,
ma come facciamo ad avvicinarci senza
dare nell’occhio?” gli chiese Choji assai
preoccupato.
“Io
ho la soluzione!” ma a rispondere ci
pensò Nick che si trasformò davanti a tutti.
“Ma
tu…” nel trovarsi davanti un essere
simile a quelli che avevano assoggettato il suo popolo, Tania fece per
attaccarlo.
“Non
appartengo alla loro specie!” ma questo
la tranquillizzò subito “I ninja e i Saint
verranno con me: i primi useranno la
tecnica della trasformazione per camuffarsi come me, i secondi si
fingeranno
dei prigionieri che, al momento giusto, si libereranno e aiuteranno gli
altri
nella lotta!” per poi esporre la strategia che il Nara aveva
in mente.
“E
intanto libereremo i prigionieri e diremo
loro di ribellarsi al nostro segnale!” che espose la parte
conclusiva.
“Ottima
strategia!” commentò Amor
soddisfatto.
“Allora
facciamolo. Shun usa la tua catena
per legare te e i tuoi compagni così non desteremo
sospetti!” mentre usava la
tecnica della trasformazione il Nara dette disposizioni al Bronze di
Andromeda.
“E
noi?” chiese Shaoran leggermente
imbronciato per non essere stato inserito nel gruppo.
“Voi
andrete con Tania a spegnere tutto. Mi
raccomando, fate attenzione!” ma Shikamaru aveva
già pensato sia a lui e Sakura
che ai duellanti e, dopo essersi raccomandato con tutti, il gruppo si
divise.
“Che
cosina interessante! Vediamo che cosa
succede se c’è una piccola interferenza
esterna!” ma qualcuno li stava spiando
nell’ombra desideroso di partecipare attivamente allo
spettacolo che stava per
compiersi.
Il
primo gruppo arrivò nei pressi delle
miniere e, come Shikamaru si aspettava, non fu fermato.
“Ma
guarda che sorpresa. C’era ancora
qualcuno che si nascondeva nei paraggi!” commentò
gracchiante una delle guardie
alate che si avvicinò per dare un’occhiata
“Metteteli subito alla ruota e
fateli lavorare così si ambienteranno a dovere.
Ihihih!” e dette subito
disposizioni a Nick e compagni che ubbidirono.
“Sparpagliatevi
e avvicinatevi con circospezione ai prigionieri informandoli del piano!”
servendosi della telepatia del Sun’s Warrior, Shikamaru dette
istruzioni a
tutti.
“Ricevuto!”
Risposero
questi per poi dividersi.
Intanto
il secondo gruppo, grazie alla guida
dell’amazzone, era arrivato quasi in cima. Erano arrivati a
ci circa metà della
torre quando, svoltato l’angolo, videro una guardia che
sorvegliava il tutto
dall’alto.
“Ecco
la famosa guardia che ci avevi
menzionato!” commentò Shaoran che, come gli altri,
si era subito nascosto
dietro la parete.
“E
ora come facciamo?” si chiese Hassleberry
che non sapeva che strategia usare.
“Bisogna
distrarlo e non c’è modo migliore
di sfidarlo a duello!” ma Jaden aveva già la
soluzione al problema e, senza
aspettare, uscì allo scoperto.
“No
Jaden, non farlo!” ma Tania cercò di
bloccarlo ma invano.
“EHI
TU! TI SFIDO A DUELLO! FATTI SOTTO!” con
tutta l’energia che aveva in corpo, il castano si
avvicinò alla creatura alata
che aveva di spalle e la sfidò apertamente.
“Ihihih!
Ma guarda che sorpresa. Uno sciocco
umano che mi sfida. Interessante!” commentò questa
voltandosi divertita e
attivando il suo duel disk senza attendere un istante. Era il mostro
noto col
nome di Fratello delle Arpie, un alto uomo alato dai corti capelli neri
e dalla
parte superiore coperta da una maschera rossa.
“No
Jaden non farlo. In questo mondo perdere
un duello significa rischiare la propria vita. Perdere significa andare
tra le
stelle!” Tania cercò di avvisare nuovamente lo
Yuki ma ormai era troppo tardi.
Il duello era stato accettato.
“CHE
COSA!”
E
la cosa lasciò i presenti senza parole.
“Ihihih!
La vostra amica ha ragione ma ormai
è troppo tardi. Il duello può avere
inizio!” il Fratello delle Arpie confermò
quanto detto dall’amazzone e iniziò subito a
duellare contro il castano.
“No,
non ci voleva!” e la cosa non piaceva
per niente al guardiano del sole che non si aspettava una simile
sorpresa.
“Ormai
il danno è fatto. A questo punto,
approfittiamone!” Axel non si demoralizzò anche
perché credeva nelle abilità
del castano e, preso il suo rampino, iniziò ad arrampicarsi
lungo la parete per
raggiungere la stanza di controllo.
“Aspetta
veniamo con te!” Shaoran lo prese
per le spalle e lo portò verso l’alto in volo.
“Buona
fortuna fratellone!” seguiti da
Sakura che non se la sentiva di lasciarli da soli.
“Ma
quanta fretta ragazzi. Non sapete che
non bisogna mai voltare le spalle al nemico?” ma dietro di
lei suonò una voce
fredda e roca che le fece accapponare la pelle.
SCHIAFF!
“AAAHHH!”
Sakura fu colpita da qualcosa di
largo e schiantata contro il pavimento.
“SAKURA!”
Nel
vedere che cosa le era successo, i
compagni si allarmarono e fissarono furiosi chi l’aveva
colpita.
A
colpire la dolce ragazza era stato un alto
uomo il cui aspetto era celato da un lungo mantello marrone scuro
munito di
cappuccio che gli celava la parte superiore del volto. Dal cappuccio
uscivano
delle ciocche di capelli rossi, mentre intorno alla sua figura
aleggiava
un’aura sinistra.
“MALEDETTO!
COME TI SEI PERMESSO DI FARE DEL
MALE ALLA MIA RAGAZZA!” furioso come non mai, Shaoran
lasciò perdere il Brody e
si lanciò in picchiata sul misterioso figuro.
KAPOM!
“Che
cosa!” ma il pugno del ragazzo fu
bloccato da qualcosa d’invisibile.
“Siete
fidanzati? Chissà per quanto ancora!”
se la rise il misterioso figuro e poi…
WAMP!
Una
colonna di fuoco partì dal suo corpo
investendo il Lì che fu scaraventato via.
“SHAORAN!”
Gridarono
i compagni assai preoccupati.
“Oh
tranquilli, l’ho solo affumicato un po’.
Non c’è gusto a uccidere l’avversario
troppo in fretta!” li tranquillizzò il
nemico comparendo alle loro spalle.
KAPOM!
WAMP!
“Tsk!”
ma prima che potesse alzare un dito
su di loro, fu colpito da un pugno infuocato da parte di un Nick molto
arrabbiato. Tuttavia non subì nessun danno e
afferrò il pugno avversario.
“Tu
chi sei?” gli chiese il Sun’s Warrior
che non riusciva a smuoverlo.
“Solo
un curioso a cui piace mettere un po’
di pepe in più!” gli rispose questo con un ghigno
bastardo stampato sul volto.
“Beh
hai esagerato!” gli rispose Nick
imprimendo maggiore forza e spingendolo via “Sei Hades
vero?” e pensò all’unico
avversario contro cui si sarebbe dovuto affrontare.
“No,
non sono lui!” gli rispose l’avversario
mentre dal suo corpo uscì una potente aura oscura
“E non sono nemmeno un membro
delle armate di Abhadon, se stai per chiederlo!” che
cominciò ad assumere le
sembianze di una creatura mostruosa simile a un diavolo “Io sono
uno dei quattro che ambisce a
spodestare le due entità primarie per prenderne il posto,
sono il Primo: il
male primordiale!” rivelando la sua oscura
identità ossia che era
uno dei quattro Caduti.
“Il
Primo!” nel ripetere questo nome, Nick
fu percorso da un brivido “Sei quello che è stato
sconfitto da Buffy vero?” e
lo ricollegò subito all’entità oscura
che la sua amica e maestra Cacciatrice
aveva sconfitto a suo tempo.
“Uhuhuh!
Noto con piacere che la Cacciatrice ti ha parlato
di me. Molo bene!” si compiacque
l’avversario confermando la sua
identità “Però
non credere che sia facile sconfiggermi. In quell’occasione
ho perso perché non
sono potuto intervenire personalmente, altrimenti la tua amichetta non
sarebbe
sopravvissuta. Ma ora è diverso: ho un corpo tutto mio e
sono perfettamente in
grado di uccidere sia te che quel bastardo di mio fratello!”
ma fece
capire che non si sarebbe fatto battere così facilmente
perché ora aveva un
corpo che poteva contenere la sua intera essenza.
“Tuo
fratello? E chi sarebbe?” ma le
attenzioni del Sun’s Warrior furono attirate soprattutto
dall’ultima parola
usata dal Caduto. Si chiedeva chi fosse il fratello di cui stesse
parlando.
“Oh
andiamo, sai bene di chi sto parlando. Ti do un
indizio: io sono il Male primordiale ma lui si vanta di essere quello
primario!”
ma l’oscura entità gli dette un’aiutino
che sembrava più un gioco di parole.
“Entità
del male primordiale ed entità del
male primario! Non sarà mica…” a Nick
non ci volle molto per capirne il
significato e, quando arrivò alla risposta,
spalancò gli occhi per lo shock.
“Hai capito
finalmente. Mio fratello minore è QUEL
BASTARDO DI ABHADON STESSO!” e la conferma
gliela diede il Primo
stesso rivelando di essere imparentato nientemeno che con
l’entità primaria del
male.
“C-Che
cosa? Abhadon ha un fratello!” e la
cosa lasciò Alexis senza parole e paralizzata dal terrore.
“Q-Questa
è una pessima notizia!” e non
piaceva nemmeno a Syrus e agli altri.
“Uhuhuh!
Piaciuta la sorpresa Nick?” se la rise
il Primo sicuro di averlo spiazzato completamente.
“Si
e no!” gli rispose il Sun’s Warrior che,
dopo la sorpresa iniziale, recuperò la calma.
“Uh! Come fai a non tremare come
una foglia? Dovresti
essere terrorizzato e invece sei lì tranquillo. Non sei
normale!”
che lasciò il Primo stesso senza parole. Non capiva come
facesse ad essere così
tranquillo.
“Semplicemente
perché so che quello non è il
tuo vero corpo!” gli rispose lui mettendosi in posa da
combattimento
“Esattamente come Chaos, tu e gli altri due Caduti siete
stati privati del
corpo da Abhadon e Arella stessi. Di conseguenza, l’unica
cosa che potete fare
è impossessarvi di un corpo e usarlo come contenitore in
attesa di recuperare
quello originale!” spiegando il motivo che gli era stato
precedentemente detto
da Lello stesso.
“Capisco.
Quindi sei al corrente di questa nostra piccola
debolezza. Oh beh non me ne dovrei sorprendere visto che tu stesso hai
Chaos
dentro di te!”
capendo da dove veniva la sicurezza dell’avversario,
il Primo si rese conto che non serviva aggiungere nient’altro
al momento “Molto
bene. Avanti, fammi vedere di che cosa sei capace!” e tornata
nel corpo che
possedeva, l’entità invitò il
Sun’s Warrior a farsi sotto.
“Come
vuoi!” che accettò la sfida
dell’avversario.
“Non
credere che combatterai da solo amico!”
ma fu anticipato da Seiya che si scagliò contro
l’avversario incappucciato
“ASSAGGIA QUESTO PEGASUS RYUSEIKEN!” scagliandogli
contro il suo mitico Fulmine
di Pegasus.
KAPOMX1000!
Che
era una serie di pugni scagliati alla
velocità della luce.
“Vuoi
unirti alla sfida anche tu? Non ci
sono problemi!” ma il Primo schivò
l’attacco volando verso l’alto mentre dalla
sua schiena uscirono due grandi ali dal colore simile al fuoco
“Assaggia questo
VERO attacco Evil Blast!” scagliando contro i due una sfera
di fiamme nere.
“Non
così in fretta! Diamond Dust!” ma un
attimo prima che l’attacco colpisse, Hyoga si mise in mezzo
lanciando la sua
Polvere di Diamanti che lo congelò all’istante.
CRASH!
“Mhm!
Si vede che mi sono trattenuto troppo.
Se mi congeli l’attacco con una tale facilità,
vuol dire che devo metterci
maggiore impegno!” vedendo che l’attacco era stato
congelato con estrema
facilità, il Primo capì di aver fatto un piccolo
errore nell’usare troppa poca
forza.
“Hai
commesso un errore a sottovalutarci e
ora ne pacherai le conseguenze. ROZAN SHORYUHA!” ma le sue
attenzioni furono
attirate dalla voce di Shiryu che si lanciò
all’attacco col suo Colpo segreto
del Drago del Monte Lu.
DOON!
Ma
questo impattò contro una barriera oscura
che lo deviò.
“Sono
pronto a scommettere che sta per
arrivare qualcun altro!” capendo che avrebbe avuto
più di un avversario, il
Primo era proprio curioso di vedere chi si sarebbe fatto avanti.
“Hai
indovinato. Hai vinto il pacchetto
completo. HOYOKU TENSHO!” altro che si unì allo
scontro fu Ikki che gli scagliò
contro le potentissima Ali della Fenice che erano un vero e proprio
pugno di
fuoco capace di distruggere tutto.
KAPOM!
“Wow!
Questo si che mi ha scaldato!” se la
rise il Caduto incassando il colpo per pura noia ma ne uscì
senza un graffio.
“Attento
a non provocare troppo la sorte. Te
ne potresti pentire. NEBULA CHANG!” e non poteva mancare Shun
che gli scagliò
contro la sua Catena di Andromeda con l’intenzione di
colpirlo ma l’avversario
schivò l’attacco.
“Ho
sempre odiato gli oggetti appuntiti!”
commentò il Primo mentre si guardò intorno
“Mi sfidate in sei eh? Bene, ho
sempre adorato le sfide impegnative!” che accettò
la sfida del Sun’s Warrior e
dei cinque Bronze.
“Sarà
più impegnativa di quello che pensi
Primo!” gli rispose Nick trasformandosi in super soleano di
primo livello.
“Preparati
oscura entità. Ti rispediremo
dall’abisso dal quale sei uscito!” di questo Seiya
ne era sicuro e intanto il
suo Cosmo iniziò ad brillare oltre il limite estremo.
“Ti
scacceremo da questo regno, preparati!”
seguito da Shiryu mentre il suo cloth brillò quasi come se
stesse per
esplodere.
“E
faremo in modo che l’umano di cui ti stai
servendo sia liberato!” sapendo per esperienza personale che
cosa volesse dire
essere posseduti da un’entità oscura, Shun era
pronto a esorcizzare il Caduto
dal corpo che scuramente stava occupando con la forza.
“Preparati
a sparire!” anche Hyoga era
pronto alla battaglia mentre Ikki mantenne il silenzio.
“Rispedirmi
nell’abisso? Scacciarmi?
Esorcizzarmi? Sparire?” ma il Primo non sembrò
affatto preoccupato e ripeté
alcune delle parole usate dai quattro Bronze “Pff...
AHAHAHAHAHAH!” per poi
scoppiare in una fragorosa quanto diabolica risata.
“Che
ci trovi di tanto divertente? Sei forse
fuori di senno?” gli chiese il cavaliere di Phoenix che non
poteva che
ritenerlo fuori di testa.
“Uhuhuh!
Scusate. Era da tempo che non
sentivo così tante fesserie tutte in una volta!”
rispose il Caduto recuperando
la lucidità “Ma la fesseria più grande
sei stato tu a dirla Shun di Andromeda!”
per poi indicare il Bronze armato di catena “Hai detto che io
starei
forzatamente occupando un corpo umano per i miei scopi. Hai ragione
solo in
parte: perché sai, questo mio involucro non è
quello di un umano bensì di un
soleano!” per poi rivelare questo suo piccolo segreto.
“Come
hai osato!” e questa notizia fece
inferocire Nick come poche altre volte. Quell’atto era
imperdonabile.
“Non
agitarti troppo o ti verranno i capelli
bianchi!” lo provocò il Primo ridendosela di gusto
“E poi, dovresti sapere che
non sono l’unico ad aver scelto il corpo di un soleano come
contenitore no?
Anche Chaos ha fatto lo stesso con te e, per tua informazione, anche
gli altri
Caduti hanno deciso d’impossessarsi del corpo un
soleano!” per poi sganciare la
vera bomba, ossia che anche gli altri due Caduti avevano deciso di
prendere
possesso del corpo di un soleano.
“Dannati!
Perché?” e questo irritò
ulteriormente il Sun’s Warrior che non capiva il motivo di
una simile scelta.
“E’
semplice mio caro: voi soleani siete
dotati di una forza vitale unica, non siete toccati dalla vecchiaia e
siete fin
troppo buoni. Inoltre siete dotati, sin dalla nascita, di poteri
incredibili
che vi fanno quasi somigliare a divinità eppure li usate per
scemenze come far
nascere, crescere e proteggere le altre creature. È per
questo che avete
attirato le nostre attenzioni: siete delle prede troppo
succulente!” l’oscura
entità gli dette la risposta che voleva e poi dal suo corpo
fuoriuscì una densa
aura oscura segno che il tempo delle parole era finito.
“FATTI
SOTTO!”
Capendo
l’antifona, i sei si lanciarono
all’attacco dando inizio a un acceso duello.
Mentre
lo scontro tra i sette stava
infuriando, la situazione nella miniera stava per cambiare.
“Ecco
il dispositivo!” dopo una difficile arrampicata
per la parete, Axel era infine arrivato in cima e aveva trovato il
dispositivo
che controllava l’impianto elettrico della miniera. Gli
bastò abbassare la leva
che si trovava davanti per spegnere tutto.
Nello
stesso momento, tutte le luci della caverna
vennero spente e questo mandò nel panico le creature alate
già scosse dal
duello che stava avendo luogo.
“ORA!”
al segnale di Amor che aveva deciso
di non intervenire, tutti i prigionieri ormai liberi, si gettarono
addosso ai
loro carcerieri.
“ADDOSSO!”
A
supportali ci furono anche i ninja e il
manipolo di spiriti che fino a quel momento era rimasto nascosto in
attesa di
quel momento.
Ci
vollero pochi minuti e tutte le creature
alate furono sconfitte e catturate.
“VITTORIA!”
Esultarono
i ribelli che erano finalmente
liberi.
“VAI
NEOS!” in quello stesso momento, Jaden
mandò all’attacco il suo potente Eroe elementale
contro il Fratello delle Arpie
ormai senza più difese.
KAPOM!
“AAAARRGGHH!”
azzerando i suoi life points.
Anche lì la battaglia era vinta.
“GRANDE
JADEN! HAI VINTO!” mentre teneva uno
svenuto Shaoran per un braccio, Syrus esultò per la vittoria
dell’amico.
“Ottimo
lavoro generale!” si complimentò
Hassleberry mentre aiutava il Truesdale a sorreggere lo svenuto castano.
“Sakura.
Avanti riprenditi!” Alexis invece
era completamente concentrata sulla piccola Kinomoto ancora priva di
sensi.
“Avanti
piccolina, non farci venire un
infarto!” anche Atticus era molto preoccupato e scrollava
leggermente la
piccola castana sperando che si riprendesse.
“Sakura!”
seduto sulla sua spalla c’era
Kero-chan molto preoccupato per le sue condizioni.
“Sakura!”
ma anche Yuè era molto
preoccupato. Trovava assurdo che la sua padroncina fosse ridotta
così a causa
di un semplice attacco.
“Quell’essere
è davvero mostruoso!” Jim non
aveva altre parole per descrivere il Primo e in cuor suo sperava che
Nick e i
cinque Bronze gliela facessero pagare cara.
“Tania
non puoi fare qualcosa per loro?”
Bastion si rivolse all’amazzone sperando che disponesse di
qualcosa che potesse
aiutare i due cattura carte.
“Mi
dispiace ma non so come aiutarli!” ma la
donna non sapeva come poterli aiutare. Lei era una guerriera e non una
guaritrice.
“Sakura,
Shaoran!” nel vedere che i suoi
compagni erano ancora svenuti, Jaden non sapeva che cosa fare e,
intanto era al
capezzale del nemico che, dopo avergli detto le sue ultime
volontà…
Flash!
Sparì
diventando luce.
“Dannazione!”
e si sentiva impotente per non
essere riuscito a fare niente per salvare ne lui ne i suoi due compagni
“Maledetto Primo. Non la passerai liscia!” ed era
del tutto intenzionato a fargliela
pagare cara.
“Fermo!”
ma fu bloccato dall’arrivo di Amor
“Non sei in grado di tenere testa a un simile essere. Se ti
lanci all’attacco
senza pensare, rischi la vita e nient’altro!” che
gli disse senza troppi
complimenti che fine avrebbe fatto se si fosse unito alla battaglia.
“Ma
io…” il castano si voltò verso di lui
per ribattere “Dannazione!” ma alla fine cadde in
ginocchio maledicendo la sua
debolezza.
“Non
affliggerti. Avrai la tua occasione di
scendere in campo. Quello che devi fare adesso è osservare
lo scontro e trarne
esperienza!” capendo come si sentisse, Kenshiro lo
invitò a non lasciarsi
andare e ad alzare la testa verso lo scontro.
“S-Si!”
il castano non poté fare altro “Ma
Sakura e Shaoran sono…” anche se il suo pensiero
andava ai due amici al momento
feriti e privi di sensi.
“Non
ti preoccupare, c’è la giovane Sakura
Haruno che si sta prendendo cura di loro!” lo
rassicurò il maestro indicando la
rosa che era già all’opera.
“Come
stanno?” in quel preciso momento Gaara
chiese alla compagna come stessero i due feriti.
“Non
riesco a capire: fisicamente stanno
bene ma qualcosa non quadra!” l’Haruno aveva
già curato le loro ferite eppure
c’era qualcosa che sembrava impedire la loro completa
guarigione.
“Il
loro chakra scorre al contrario e si sta
tingendo di un cupo nero. Che cosa significa!” grazie al suo
Byakugan, Neji
poteva vedere che l’energia dei due ragazzi stava cambiando.
“Che
cosa vuol dire tutto questo?” e questo
fece preoccupare Hinata che non sapeva che cosa stesse succedendo ai
due amici.
“E’
una maledizione!” a risponderle ci
pensò il suo spirito che si materializzò
davanti a tutti.
“E
oserei dire molto potente!” aggiunse Ceres assai
preoccupato.
“Una
maledizione? Che cosa volete dire?” e
la cosa non piaceva molto a Naruto.
“Significa che questi
due stanno per essere divorati
dall’oscurità e, se non invertiamo il processo, li
perderemo per sempre!”
a chiarire che cosa stesse succedendo ai due ragazzi ci
pensò Kyuubi stesso che
non era portatore di buone notizie.
“Vuoi
dire che moriranno?” e la cosa
preoccupò non poco il biondino.
“Peggio, si
trasformeranno in due burattini di quel bastardo!”
ma la risposta del Bijuu fu agghiacciante e lasciò tutti
pietrificati dal
terrore.
“S-Se
quello che dici è vero, saremo
costretti a combattere contro di loro!” il solo pensiero di
doversi scontrare
con dei cari amici fece impallidire il povero Gaara che temeva quello
che
sarebbe potuto succedere.
“Dobbiamo
fare qualcosa!” cercando di
mantenere la calma, Shikamaru stava cercando una soluzione al problema.
“Maestro
Amor potete fare qualcosa per
salvarli?” Chazz pensò subito al maestro di Nick
sperando che potesse fare
qualcosa per i due ragazzi.
“Mi
dispiace, ma non sono in grado di
invertire il processo. Sarebbe necessario purificarli
dall’oscurità e io non
dispongo di un simile potere!” ma questi non era in grado di
fare niente.
“No!”
E
la cosa allarmò i presenti che non
sapevano che cosa fare.
“Se
per salvarli, bisogna purificarli,
allora posso pensarci io!” ma a sorpresa qualcuno venne in
loro aiuto e…
WAMPX2!
Delle
fiamme bianche avvolsero i due giovani
ragazzi.
“OH
NO! STANNO BRUCIANDO!”
E
questo allarmò i compagni che cercarono di
spegnere le fiamme.
“Ma
quelle sono le Fiamme del Bilanciamento
dello Yin e dello Yang. Possibile che…” nel
vederle, Amor sgranò gli occhi per
l’incredulità per poi voltarsi a vedere il
responsabile.
“E’
un onore rivederla maestro Amor!” gli
disse con un riverito inchino un SOLEANO dalle sembianze di una grande
tigre
dal manto rosso e dai profondi occhi verde smeraldo.
“Dohko
Libra Tigre Rossa!” e nel vederlo, il
saggio maestro restò senza parole.
“Che
cosa? Un Dohko soleano!”
Fecero
tutti voltandosi increduli.
“Tranquilli
amici, queste fiamme non sono
letali: si limiteranno a estirpare il male che sta provando a
impossessarsi di
loro!” il grande soleano rosso li tranquillizzò
sulla natura di quelle fiamme
che lui stesso aveva lanciato.
“E
per quanto riguarda le loro energie, ci
penso io a ripristinarle!” poi le attenzioni di tutti furono
attirate da una
voce femminile sotto le enormi zampe del soleano e videro che a parlare
era
stata una curiosa cagnolina della razza di un volpino dal pelo bianco e
marrone
mentre sulla fronte aveva una voglia che riportava il kanji del sole.
“Tu
sei Skye!” nel vederla, Kenshiro
riconobbe anche lei.
“E’
bello rivedervi maestro!” disse lei per
poi aprire la boccuccia ed emettere una delicata polvere azzurra che
spense le
fiamme bianche e fece brillare i copri dei due ragazzi e dei presenti.
“Le
mie ferite… si stanno rimarginando!”
Kankuro che, durante l’assalto, si era ferito a una mano vide
che il taglio si
era rimarginato subito.
“E
anche il nostro chakra sta tornando al
massimo!” nel vedere un simile prodigio grazie allo
Sharingan, Kakashi non
aveva parole.
“Mhm!”
In
quel momento i due cattura carte fecero
un gemito e riaprirono gli occhi.
“Sakura,
Shaoran!”
Tutti
si riunirono intorno a loro.
“Bene,
qui abbiamo finito. Adesso andiamo ad
aiutare gli altri!” soddisfatto del suo operato, il soleano
rosso decise di
andare in soccorso dei sei che si stavano battendo contro il Primo e
non ci
stava andando da solo: a lui si affiancarono altri sei compagni.
“Non
lo credo vero. Siete ancora vivi?” Amor
non riusciva a credere a quello che stava vedendo e, a momenti pianse
lacrime
di gioia.
“E
invece può farlo maestro. A dispetto
degli ordini di Lello, noi sopravvissuti della dimensione IN siamo
venuti ad
aiutare il padroncino!” ma la cagnolina gli
confermò quello che stava vedendo
chiarendo che erano della stessa dimensione da cui veniva Nick.
“Ottimo!”
e la cosa non poté che fare
piacere al grande maestro.
Intanto
lo scontro tra il Primo e i sei
guerrieri era più acceso che mai.
“Prendi
questo!” l’oscura entità
generò una
sfera di fiamme nere e la scagliò contro il Sun’s
Warrior.
KAPOM!
Ma
a Nick bastò alzare il pugno per
disperderle.
“Su
di me le fiamme non hanno alcun effetto!”
che poi si lanciò all’attacco scagliando in avanti
le sue ali come fossero una
mitragliatrice.
KAPOMX1000!
“Quelle
non erano fiamme comuni. Peccato che
tu non le abbia mangiate!” ma il Primo bloccò
l’attacco usando le sue a mo di
scudo.
KAPOM!
“Per
quale motivo ti stai trattenendo? Non
mi dirai che hai paura di seppellire i tuoi amichetti!” per
poi lanciarsi a sua
volta in avanti e scambiarsi una testata col Sun’s Warrior
approfittando della
vicinanza per provocarlo.
“La
cosa non t’interessa!” gli rispose lui
guardandolo fisso “E poi commetti un errore a pensare solo a
me!” e sfoderando
un sorriso bastardo.
“Mhm!”
e questo fece allarmare il Primo che
aveva effettivamente dimenticato che si stava battendo contro altri
avversari.
“Sei
bloccato amico. PEGASUS SUISEIKEN!”
infatti, Seiya ne approfittò subito per scagliargli contro
la sua Cometa di
Pegasus.
KAPOM!
“Tsk!”
ma l’avversario, allontanatosi da
Nick deviò l’attacco in tutt’altra
direzione “Non sai fare di meglio formica?”
per poi fissarlo con un ghigno diabolico.
“Questo
era solo uno specchio per le
allodole. Sei scoperto! ROZAN HYAKKURYUHA!” ma si
trovò dietro il Dragone che
gli scagliò contro l’attacco dei cento Draghi
Nascenti.
“Che
spettacolo! Allora risponderò a tono!
Great Vampa!” e l’avversario per premiarlo dello
spettacolo che gli stava
offrendo, stava per lanciandogli contro una grande sfera incandescente.
“Non
dimenticarti di noi AURORA EXECUTION!”
ma aveva perso di vista Hyoga che gli scagliò contro il
colpo segreto della
costellazione dell’Aquario, il Sacro Aquarius.
“Sparisci
HOYOKU TENSHO!” a lui si unì anche
Ikki che lanciò nuovamente il suo attacco migliore.
“NEBULA
METEOR!” Shun invece scagliò la sua
tecnica più potente, ossia una potente tempesta di onde
rosate che prendevano il
nome di Nebulosa di Andromeda.
“E
non credere che io sia da meno PEGASUS
RYUSEIKEN!” e Pegasus non poteva mancare col suo attacco
migliore.
“Vediamo
come te la cavi. Tecnica segreta
del Dragon Slayer: Ten Hinotsubasa!” e Nick non poteva
mancare scagliandogli
contro una delle sue tecniche migliori.
“Accidenti!”
nel trovarsi nel mirino di più
attacchi, il Primo si rese conto che non ne sarebbe uscito indenne.
FRABOOM!
Il
nemico fu investito dai sei attacchi
“Evvai!
L’abbiamo battuto!” di questo Seiya ne
era sicuro.
“No,
gli abbiamo fatto a mala pena qualche
graffio!” ma Nick percepiva che l’energia del
nemico era perfettamente intatta
e capì che non gli avevano fatto grossi danni.
“Cosa
peggiore è che ha usato alcuni dei
nostri stessi attacchi per difendersi!” ma Ikki aveva notato
che il nemico si
era servito dello stesso attacco nemico per proteggersi.
“Ha
usato i nostri stessi attacchi? È mai
possibile fare una cosa del genere?” fece Hyoga incredulo
mentre vide che la
nube si stava diradando.
“Se
la memoria non m’inganna, i soleani in
base al colore della loro pelle, possono controllare un elemento della
natura e
usarlo anche per riprendersi. Quale sarà il colore che tiene
celato!”
analizzando freddamente la situazione Shiryu ricordò che i
soleani avevano
delle particolarità uniche ed era sicuro che il nemico le
avesse usate per
riprendersi.
“Mi
sembra che abbia usato gli attacchi di
mio fratello e di Nick, quindi può controllare il
fuoco!” Shun aveva visto
quali erano stati gli attacchi che erano stati controllati e
capì che
l’avversario poteva controllare le fiamme.
“Indovinato!”
ma aveva abbassato la guardia
e non si era accorto che il Primo era proprio dietro di lui.
KAPOM!
“AAARRGGH!”
e lo colpì con un violento pugno
che lo spedì al suolo.
“SHUN!”
Fecero
i compagni preoccupati.
“Uhuhuh!
Il vostro compagno ha detto bene:
il mio contenitore è un soleano rosso e quelli come lui sono
in grado di
controllare le fiamme. E lui, soprattutto, è unico nel suo
genere!” apparendo
in mezzo a loro, il Primo rivelò di che colore fosse la
pelle del soleano di
cui si era impossessato.
WAMP!
Poi
scatenò una potente tromba infuocata che
investì i cinque.
“Allora
sei sfortunato!” m Nick non si
lasciò spaventare e schioccate le dita...
SPLASH!
Fece
apparire un vortice di acqua
cristallina che spense le fiamme salvando i compagni.
“Prima
di essere un Dragon Knight Antico, io
sono un soleano blu e quelli del mio colore possono controllare
l’acqua!”
rivelando che lui poteva controllare l’elemento opposto a
quello avversario.
“Avevo
dimenticato questa particolarità ma
ho appena detto che questo soleano è speciale!” ma
il Primo non si scompose
mentre nella sua mano si formò una sfera arancione che fece
evaporare l’acqua
presente “Io dispongo anche del potere della Vampa che
è in grado di far
evaporare qualsiasi liquido come se nulla fosse. Forse tu potrai
resistere ma i
tuoi compagni non ne usciranno vivi!” rivelando questo suo
asso nella manica
che stava iniziando a far stare male i presenti.
“Peccato
che ci sia io a fermarti!” ma
qualcuno lo sorprese alle spalle.
WAMP!
“AGH!”
e delle fiamme bianche colpirono la
sua mano facendolo urlare dal dolore “Chi ha
osato!” e furioso si voltò verso chi
aveva osato tanto.
“Io
amico e se le fiamme bianche dello Yang
ti sono piaciute, vediamo che mi dici di quelle nere dello
Yin!” a colpire era
stato Dohko che teneva in avanti il braccio sinistro, dove si trovava
la fiamma
bianca, per poi spostare quello destro avvolto da fiamme nere.
WAMP!
Le
fiamme nere mancarono il bersaglio ma
resero nero e distrussero tutto quello con cui vennero a contatto.
“Che
razza di potere è mai quello? Non l’ho
mai visto!” il Primo non aveva mai visto un potere come
quello ed era contento
di non essere stato colpito in pieno.
“Una
cosina molto simpatica amico!” gli
rispose una voce femminile dal basso e una soleana dalle sembianze di
un elasmosauro
color verde petrolio gli si scagliò contro mentre impugnava
una spada per mano
e tra le fauci “Tecnica a tre spade: Le 300 passioni
demoniache della Fenice!”
che calò contro il nemico.
ZACK!
BOOM!
Generando
una potente onda d’urto che tagliò
come un nulla l’intero soffitto mostrando la volta celeste.
“Cavolo!”
il Primo era riuscito a salvarsi
nuovamente ma nel vedere quello che cosa la nuova avversaria aveva
combinato,
capì che non era qualcuno di ordinario
“COSA!” ma poi si sentì improvvisamente
bloccato.
“Te
ne sei accorto troppo tardi. Ormai sei
prigioniero del mio campo di forza!” artefice di questo era
un altro soleano di
tipo drago dal lucido corpo interamente bianco e occhi azzurro ghiaccio.
ZOCKX20!
Poi
il corpo del Primo fu infilzato da
numerose lance argentee avvolte dal vento che le aveva rese
più affilate.
“Così
non ti muoverai più!” artefice di
questa mossa era stato un soleano di tipo aquila verde acceso con
striature
argentate e occhi color nocciola.
“Dannati
impiccioni ma non illudetevi di
potermi fermare con cose del… come?” il Primo non
era il tipo da farsi bloccare
così e stava per liberarsi ma si accorse che le lance erano
state avvolte da
pura luce.
“Il
mio è un potere di supporto ma è molto
utile sai?” a dare man forte ai due compagni era stata una
soleana rossa dal
corpo di una sfinge mentre i suoi occhi erano verdi.
“Tsk!
E’ solo qualche secondo di ritardo
nulla di più!” ma per il Primo non era un problema.
“Bastano
e avanzano per metterti fuori
gioco!” disse una voce proveniente dall’alto e poi
un soleano di tipo pantera
color viola con un gli occhi castani gli piombò addosso
“Tecnica della sacra
scuola di Hokuto: Stelle dell’Orsa Maggiore!” e
attaccò con un attacco
marziale.
KAPOMX1000!
Colpendo
l’avversario con una rapidissima
serie di pugni che lo spinsero al suolo poco vicino a dove si trovava
Shun che
si era rimesso in piedi.
CRASH!
“Maledetti!
Non illudetevi di avermi fatto
qualcosa!” ma il Primo era quasi del tutto incolume e molto
arrabbiato.
FLASHX4!
“Che
cosa!” ma poi notò che era in mezzo a
un quadrato ai cui lati brillavano delle carte dei tarocchi.
“Io
dico che questa ti farà un po’ male.
Magia delle Carte, quattro semi: quadrato luminoso!” a
parlare fu una soleana
lupo dal folto manto bianco e dagli occhi blu e dai lunghi capelli
castani.
FLASH!
BOOM!
Poi
il quadrato brillò più intensamente e
poi esplose.
“Incredibile!”
nel vedere un simile gioco di
squadra, Hyoga non aveva parole.
“Hanno
fatto un gioco di squadra unico!” Shiryu
non avrebbe saputo fare di meglio.
“Ma
chi sono?” Seiya invece si chiedeva chi
fossero e da dove arrivassero.
“Sono
soleani. Li conosci?” Ikki aveva
capito subito a che specie appartenessero e poi si rivolse a Nick
chiedendogli
se li avesse mai visti.
“Non
li ho mai visti prima!” ammise lui
sorpreso come tutti gli altri.
“E’
naturale che non sai chi siamo!” gli
disse Dohko avvicinandosi a lui con un sorriso divertito.
“Noi,
però, ti conosciamo bene!” che fu
affiancato dalla soleana spadaccina mentre si tolse la spada dalla
bocca.
“Come
non conoscere Millennium Falcon, il
misterioso super eroe che vuole salvare il mondo!” fece il
soleano pantera
ridendosela di gusto.
“Un
momento! Voi sapete come mi chiamano i
media da me quindi...” nel sapere che i sette conoscevano il
nome con cui lo
chiamavano tutti nella dimensione IN, Nick pensò di aver
capito chi erano.
“Proprio
così, veniamo dalla tua stessa
dimensione!” gli confermò il soleano aquila con un
sorriso.
“Siamo
venuti a darti manforte Nick!” mentre
la soleana sfinge gli fece capire le loro intenzioni.
“E
pensare che Lello voleva proibirci di
venire. Figurati se gli dobbiamo dare sempre retta!”
commentò divertito il
soleano drago che sembrava averlo fatto apposta a non ascoltare il
Sun’s
Warrior nero.
“E
perderci così tutto il divertimento? Ma
per favore!” se la rise la soleana lupo mentre teneva Shun
per un braccio
portandolo su.
“Ecco…
non so come ringraziarvi amici. Io…
ATTENTI!” Nick stava goffamente per ringraziare questi nuovi
compagni che
voleva tanto conoscere ma poi percepì
un’improvvisa impennata di energia che lo
allarmò.
“Dannati
moscerini!” a causare tutto, era
stato il Primo che, ripresosi completamente dall’attacco di
gruppo, era salito
sulle loro teste e stava creando una gigantesca sfera di energia oscura
“Avete
osato farmi arrabbiare e quindi pagherete con la vita tale affronto.
Ora basta
usare il misero 15% dei miei poteri, vi schiaccerò tutti
senza lasciare nessuna
traccia!” era così furioso che ora li avrebbe
schiacciati tutti usando i pieni
poteri.
“C-Che
energia assurda!”
Nel
percepire quell’improvvisa impennata, i
suoi avversari capirono che il loro avversario era su un livello
completamente
diverso dal loro.
“SPARITE!”
con la sfera ormai pronta, il
Primo fece per lanciarla contro di loro.
“Non
così in fretta bello. Ti sei
dimenticato di noi!” ma davanti a lui c’era Skye
che era diventata un lupo di
oltre quindici metri dalle zanne aguzze.
“Questo
è da parte mia e di Shaoran!” sulla
sua testa c’era Sakura con in pugno la Carta del Martello
pronta a colpire.
“Sciocca,
che speri di fare con un
martelletto da cucina? Rompere le noci?” ma il Primo non si
spaventava per così
poco.
“Te
lo voglio spaccare in testa!” rispose la
castana che saltò in avanti mentre il martello divenne venti
volte più grande e
lo calò.
“Guarda
che le dimensioni non contano
mocciosa. La mia barriera è molto…
COSA!” il Primo però riteneva che il suo
scudo fosse inespugnabile ma, poi si accorse con orrore che questo si
era come
dissolto e…
KAPOM!
“AAAAARRRRGGHH!”
fu colpito in pieno
precipitando al suolo.
“Peccato
che la mia carta del Martello sia
dotata di una protezione anti-magia che si attiva a quatto centimetri
dal
bersaglio!” ma la ragazzina era sicura che la sua carta
avrebbe colpito senza
errori anche perché l’aveva resa in grado di
fermare autentiche forze della
natura^^.
“C-Che
figata!”
Dissero
tutti increduli.
“A-Ahia!
Che male!” rimettendosi goffamente
in piedi, il Primo non aveva mai sentito un dolore del genere in vita
sua “Mi
sento anche terribilmente debole. Ora come ora, persino un bambino
potrebbe
battermi!” e, come ciliegina sulla torta, si accorse che le
sue energie erano al
minimo.
“Non
te ne sorprendere. È questo l’effetto
della mia carta del Martello: indebolire temporaneamente chi viene
colpito per
circa cinque minuti ma senza ucciderlo. Puoi considerarti fortunato a
non
essere svenuto!” lo informò la dolce Kinomoto al
momento in modalità <<
Pestaggio da strada >> con la sua carta poggiata sulla
spalla.
“Cavolo!
Sei una la prima in assoluto a
mettermi i brividi ragazzina!” commentò
l’oscura entità che aveva capito di
averla fatta arrabbiare^^ “Beh, posso ritenermi soddisfatto:
il mio scopo era semplicemente
testare le vostre capacità!” e ritenendosi
soddisfatto, prese la saggia
decisione di battere in ritirata.
“E
tu pensi che ti lasceremo andare via?
Illuso!” ma né Nick né i suoi compagni
intendevano lasciarlo andare e lo
circondarono pronti a finirlo.
“Uhuhuh!
Con chi credete di parlare eh?” ma
l’oscura entità si rivelò essere un
passo avanti a loro e, preso qualcosa da
sotto il mantello, la lanciò in aria.
FLASH!
E
questa iniziò a brillare di una luce
oscura.
“Non
riesco a vedere niente!” per quanto ci
provasse, Nick non riusciva a vedere oltre quella luce eppure era un
soleano e
la luce intensa non poteva abbagliarlo.
“Uhuhuh!
Naturale che non puoi, questa è una
speciale fiamma proveniente dalla bocca dell’inferno, mia
dimora: funziona come
la luce solare ma è in grado di celare chi vi è
dentro!” gli rispose il Primo
che lo informò della natura di quella luce “Hai
del potenziale Nick ed è solo
per questo che risparmio te e i tuoi compagni dalla mia furia. In
cambio, continua
a combattere contro i generali infernali ed eliminali tutti: in questo
modo
Abhadon sarà indebolito e potrò approfittarne per
i miei scopi!” e far capire
che li risparmiava solo perché in quel momento gli erano
utili per indebolire
il fratello.
“E
tu pensi che ti asseconderò? Guarda che
anche tu e gli altri Caduti siete nella mia lista delle cose da
fare!” ma il
Sun’s Warrior non avrebbe mai fatto un favore a un essere
ripugnante come lui e
anzi lo avrebbe sconfitto insieme agli altri due colleghi di cui non
conosceva
il nome.
“E
non aspetto altro!” gli rispose il Primo
con un sorriso diabolico “Non vedo l’ora che tutti
i generali infernali siano
sconfitti da te e compagni: solo allora mi mostrerò di
nuovo!” facendo capire
che quello di oggi era un semplice saluto e che si sarebbero rivisti
molto più
in là “Mi hai fatto divertire e, per questo, ti
farò un piccolo regalo. Sappi
che, a partire da Hades, inizierai a batterti contro quelli che sono
considerati i top 5 delle armate di mio fratello: ossia coloro che sono
stati
in grado di domare le bestie dell’apocalisse che lui stesso
gli ha donato!” e
per premiarlo del divertimento che gli aveva dato, gli
consigliò di prepararsi
per bene alle battaglie successive.
“I
top 5? E Hades sarebbe uno di loro?”
chiese Seiya mentre teneva gli occhi chiusi.
“Precisamente!
Lui è il guardiano di una
delle bestie apocalittiche. Subito dopo vengono il quattordicesimo
generale
infernale Dark Marik, di cui avete già incontrato il vice,
il diciassettesimo
Cancer, il Ventesimo Mefisto e, infine, il supremo generale delle
truppe
infernali, Abominon!” il Primo dette la sua conferma e
rivelò senza problemi i
nomi degli altri quattro e l’ultimo era quello più
agghiacciante.
“Abominon?
Ma non è possibile: Nick l’ha già
sconfitto!” ma Amor lo considerava assurdo, visto che il suo
allievo l’aveva
già sconfitto nel Fantasy.
“Uhuhuh!
Se c’è riuscito è stato solo per
due motivi: Nick ha usato il potere dell’universo che rende
capaci di
sconfiggere persino un dio e poi Abominon non ha potuto usare i suoi
pieni
poteri perché nel Fantasy la forza dei demoni viene ridotta
di oltre il 51% e
questo non gli ha nemmeno permesso di evocare la sua bestia
apocalittica che,
dopo quella che Abhadon stesso controlla, è considerata la
più potente di tutte!”
ma l’oscura entità rivelò una
scioccante quanto incredibile verità, ossia che
il letale demone era stato sconfitto perché non aveva potuto
usare i suoi pieni
poteri.
“Quindi
mi troverò ad affrontarlo di nuovo!”
e questo fece capire a Nick che Abominon sarebbe stato
l’ultimo scoglio da
superare prima di arrivare ad Abhadon.
“E
chi lo sa! Può anche darsi che Abhadon
deciderà di metterlo da parte ma dubito che possa
permetterselo, dato che è
considerato come il demone definitivo. Questo, però, dipende
da lui. A questo
punto, ho fatto la mia prima e unica buona azione della mia vita. Vi
saluto!”
fatto il suo personale commento, l’oscura entità
decise di andarsene e, un
istante dopo, la luce oscura sparì e di lui non rimase
alcuna traccia.
“I
top 5 dei generali infernali. E Abominon
è quello più pericoloso. A quanto pare
dovrò affrontarlo di nuovo!” capendo che
invece se lo sarebbe trovato nuovamente contro e al pieno dei suoi
poteri, Nick
si rese conto che la battaglia contro Abhadon e le sue armate sarebbe
stata più
problematica di quanto pensasse.
ALCUNI
MINUTI DOPO
Tornata
la calma, l’intero gruppo si era
riunito intorno ai nuovi arrivati. Giustamente, Nick e Amor a parte,
non
avevano conosciuto altri soleani.
“Quindi
voi… siete come il signor Nick?” fissandoli
con curiosità, Shikamaru si decise a dire qualcosa ai nuovi
arrivati anche se
la risposta era scontata.
“Esatto
ragazzo, siamo soleani proprio come
lui!” gli confermò il soleano rosso incrociando le
braccia.
“Non
sarete mica sorpresi!” fece divertita
la soleana dinosauro che in realtà si aspettava quella
reazione^^.
“Quello
che trovo sorprendente è che ci
siano anche soleani di tipo dinosauro. È una forza
generalessa!” ma per
Hassleberry la cosa eccezionale era scoprire che tra i soleani
c’erano persino
quelli con sembianze simili a dinosauri. Per un amante dei fossili come
lui era
una scoperta eccezionale^^.
“E’
vero. Non ci saremmo mai aspettati una
cosa simile!” concordò Jim anche lui patito dei
fossili.
“Eheheh!
Noto che avete occhio ragazzi!” se
la rise la soleana che fu avvolta da una luce e assumendo sembianze
umane
“Lieta di fare la vostra conoscenza, mi chiamo Kuina Elasmo
Corallo e sono una
spadaccina che usa lo stile delle tre spade!” diventando una
bella e alta
ragazza dai corti capelli blu che le arrivavano fino alle spalle mentre
gli
allegri occhi erano dello stesso colore. Indossava una camicetta viola
che
teneva quasi del tutto sbottonata in modo da mostrare il prosperoso
seno,
mentre dei pantaloncini di jeans coprivano le sinuose gambe e un paio
di
stivali rossi le proteggevano i piedi. Al fianco destro potava tre
spade dai
foderi di diverso colore: bianco, rosso e blu.
“C-Che
schianto!”
Commentarono
la maggior parte dei ragazzi
che non si aspettavano un simile aspetto.
“Ihihihih!
Ecco la reazione che volevo
vedere!” se la rise la blu che aveva ottenuto quello che
voleva.
“Gluglu!
Vi sorprendete troppo piccoli!”
commentò la soleana lupo mentre si scolò una
fiaschetta di sakè tutta d’un
fiato per poi assumere sembianze umane “Io invece mi chiamo
Cana Alberona Lupo
Bianco. Piacere di conoscervi!” e diventare un’alta
e bellissima castana dai
lunghi e fluenti capelli che le arrivavano fin quasi ai glutei e dagli
accesi
occhi blu. Il fisico formoso era messo in bella mostra da un semplice
reggiseno
azzurro che a mala pena manteneva la sua quinta abbondante, mentre le
gambe
erano protette da un aderente paio di pantaloni a vita bassa rossastri
mentre
ai piedi calzava morbide scarpette nere. Al fianco sinistro pendeva una
borsetta blu dalla forma simile a quella di un riccio dalla quale era
possibile
vedere spuntare delle bottiglie di liquori e diversi mazzi di carte.
Infine, su
braccia e polsi teneva diversi braccialetti azzurri.
“Altro
schianto incredibile!”
Fecero
i ragazzi tenendosi le mani sul naso
prossimo a esplodere.
“Mhm!
Io non volevo fare colpo in questo
modo!” commentò la castana per poi buttare
giù un intero barile di birra che si
era portata dietro^^.
“Se
ti vesti in quel modo, è più che
naturale che fai colpo Cana. Peccato che tu sia una bevitrice
incallita!” la
illuminò la soleana rossa mentre assunse sembianze umane
solo che non ci fu
nessuna luce ma un forte ronzio metallico “E’ un
piacere conoscervi, io sono
Gatta Rubia Blazecharm Ieracosfinge Rossa!” trasformandosi in
una rossa
mozzafiato dagli accesi e felini occhi verdi. Il suo formoso corpo era
rivestito da un abitino di seta color rosa. L'ampia gonna vaporosa era
molto
corta, infatti si intravedeva la sottana di pizzo bianco. Le delicate
calze di
velo bianche erano mantenute da un reggicalze di pizzo chiaro. Ai piedi
calzava
scarpine di vernice nera lucida con tacco, alle mani guanti di pizzo
bianco. In
testa teneva un cerchietto bianco, dove risaltavano delle pucciose
orecchie
bianche da gatto. E per completare il tutto, aveva un grembiulino color
rosa
confetto a forma di cuoricino pieno di pizzi e trine. I capelli rossi
erano
alzati in un morbido raccolto.
SPRUZZ!
“Troppo
bella!”
E
quella visione fece crollare la maggior
parte dei poveri maschietti mentre dal naso era uscito qualche litro di
sangue^^.
“EHI!”
Mentre
le ragazze li guardarono
scandalizzate^^.
“Ops,
sembra che alla fine sia stata io a
fare più colpo di tutte!” se la rise la rossa che
aveva fatto praticamente una
strage. Salvo Nick, i Saint, Amor, Gaara, Yuè e Shaoran,
erano crollati
tutti^^.
“Se
ti vesti in quel modo, è più che
naturale che fai perdere la testa ai maschi. E poi sei una rossa ed
è difficile
resisterti!” le fece notare il soleano aquila mentre anche
lui assunse
sembianze umane e anche lui emise uno strano ronzio metallico
“Salve ragazzi,
il mio nome è Alessandro Pericle Aquila Verde, ma tutti mi
chiamano
Alextintura, per via della particolare colorazione delle mie ali o
più
semplicemente Alex!” diventando un alto e ambrato moro dagli
occhi color
nocciola. Il fisico perfetto era protetto da un’aderente tuta
nera che metteva
in risalto ogni singolo muscolo mentre sul petto era presente il
simbolo di
un’aquila argentea e alle spalle sventolava un lungo mantello
verde chiaro.
SRPUZZ!
“TROPPO
BELLO!”
E
ora fu il turno delle ragazze, tranne
Hinata e Sakura Kinomoto, di crollare a terra tenendosi il naso
sanguinante^^.
“Credo
di poter dire, il bue che dà del
cornuto all’asino!” nel vedere quella reazione,
Alex si rese conto che anche
lui aveva sbagliato ad apparire vestito in quel modo^^.
“Pff!
I terrestri si emozionano per poco!”
fece ironico il soleano drago che assunse sembianze umane anche lui
emettendo
lo strano ronzio metallico “Credo che non sia necessario che
mi presenti, ma lo
farò lo stesso. Mi chiamo Seto Drago Bianco!”
rivelandosi identico a Kaiba in
persona. Esattamente come lui, indossava un’aderente
maglietta nera con tanto
di pantaloni e scarpe dello stesso colore il tutto coperto da un lungo
cappotto
bianco senza maniche, l’unica differenza era che
all’altezza del colletto c’era
uno strano simbolo che non si riusciva a leggere e poi i suoi capelli
erano
leggermente più lunghi di quelli della sua versione umana.
“Non
ci credo. Tu sei identico a Seto
Kaiba!” e di fronte a una simile sorpresa, Chazz non
riuscì a trattenere
l’incredulità.
“Ma
come è possibile che tu sia identico a
lui?” anche Axel era rimasto assai stupito e sperava di avere
una spiegazione
al riguardo.
“Dovete
sapere che soleani e umani hanno uno
strano legame: ognuno di noi ha un alter ego umano che è
vissuto, vive o vivrà
sula Terra e quando diventiamo umani, siamo identici a loro!”
li illuminò il
soleano pantera che assunse anche lui sembianze umane però
tramite un bagliore
di luce “Beh, neanch’io penso di avere bisogno di
presentazioni, però vale la
pena farle. Piacere amici, il mio nome è Joey Kenshin
Pantera Viola e nella
nostra dimensione sono il figlio del qui presente Amor!”
rivelandosi identico
al migliore amico di Yugi in tutto e per tutto. L’unica
differenza era il modo
di vestire: infatti, indossava un gilè viola che copriva
un’aderente maglietta
nera senza maniche mentre jeans scoloriti e strappati gli coprivano le
gambe e calzava
stivali di cuoio, ai polsi indossava delle polsiere scure su cui era
disegnato
il marchio di una gag. Altra differenza col Wheeler erano gli occhi
ferini e
poi sul lato destro nascosto dall’attaccatura dei capelli era
visibile una
strana cicatrice costituita da sette fori che formavano la
costellazione
dell’Orsa maggiore.
“Galattico!
Salvo per alcuni dettagli, è
identico in tutto e per tutto a Joey Wheeler!” Jaden aveva
notato alcune
piccole differenze ma, per il resto, la somiglianza era la stessa.
“E
così, tu sei mio figlio!” avvicinandosi
al suo presunto erede Amor lo osservò attentamente, poi
“AH!” mosse il pugno
destro a incredibile velocità verso il suo viso.
KAPOM!
Ma
il biondo lo bloccò con altrettanta
velocità quando il pugno paterno era a un centimetro dal
viso.
“Ottimi
riflessi!” si complimentò il grande
maestro con un sorriso compiaciuto “Dimmi figliolo, quanti
anni hai?” per poi
chiedergli la sua età.
“Mille
e trentaquattro padre. È un piacere
rivedervi!” che il biondo non esitò a rivelare per
poi fare un riverito
inchino.
“Il
piacere è tutto mio figlio. Sono
contento di sapere che, in un’altra dimensione, sono riuscito
a generare una
vita!” gli rispose Amor con un sorriso sereno
“Manchi solo tu Dohko Libra Tigre
Rossa, altro mio caro quanto impetuoso discepolo!” per poi
rivolgersi
all’ultimo soleano che non si era ancora presentato.
“Si
maestro, sono proprio io!” gli rispose
questo diventando subito umano e con sembianze identiche al Gold di
Libra.
Vestiva persino nello stesso modo del potente Saint quando era in abiti
civili,
ossia una camicia cinese bianca con pantaloni dello stesso colore e
sandali
chiusi.
“Incredibile!
Maestro!” nel trovarsi davanti
qualcuno di identico al suo anziano maestro Shiryu non aveva parole.
“E’
identico in tutto e per tutto al Saint
di Libra. L’unica cosa che gli manca è il cloth
della sua costellazione!” Seiya
fece notare che, salvo per l’armatura, il rosso e il maestro
erano identici.
“E’
vero, persino lo spirito guerriero che
emana e il portamento sono identici!” confermò
Hyoga che non aveva parole.
“Non
avrei mai creduto nulla si simile!”
anche Shun era senza parole.
“A
giudicare da questo, possiamo evincere
che sei il più anziano del gruppo, dico bene?”
mantenendo la sua aria
distaccata, Ikki trasse le sue conclusioni che non si fece problemi a
rivelare.
“Ti
risponderei positivamente, giovane eroe,
ma così facendo mentirei. In realtà sono coetaneo
di Nick e Lello!” ma Dohko
rispose negativamente facendo capire che aveva 5039 anni proprio come
Nick e
Lello.
“CHE
COSA!”
E
questo sorprese i giovani terrestri che
non si aspettavano una simile sorpresa.
“Sono
io il più anziano: ho 5050 anni!”
alzando la mano come se fosse a scuola, Alex rivelò si
essere lui il più
anziano del gruppo.
“Io
invece ho 5036 anni!” terza più anziana
era Kuina che continuava a mantenere il suo sorriso birichino.
“Io
ne ho 5025!” mentre Gatta era la quarta.
“Io
e Joey siamo coetanei!” Seto fece capire
che aveva la stessa età del biondo ossia più di
mille anni.
“Io
invece sono la più piccola e ho solo 703
anni!” e infine toccò a Cana che ammise di essere
la più giovane dei sette solani.
“Porca
miseria. Voi soleani siete davvero
longevi!” per Shikamaru era sempre una sorpresa sentire con
che naturalezza
dicevano quanti anni avevano. Per un umano era una cosa impensabile.
“Vi
siete dimenticati di me ragazzi. Mi
avete offeso!” ma c’era un’altra soleana
che non si era ancora presentata,
ossia la cagnolina, ancora in versione gigante, che stava sfregando il
muso
sulla spalla di Nick.
“Ehi,
sembra che le piaci!” nel vedere il
comportamento della creatura, Seiya non poté che guardare
l’amico con u sorriso
divertito.
“Io
e te ci conosciamo vero?” mentre le
accarezzava il muso, Nick era percorso da una strana sensazione di
déjà-vu che
non riusciva a spiegare.
“Certo
padroncino. Non c’è nessuno che mi
conosca meglio di te e lo stesso vale per me!” gli rispose
questa che aspettava
solo di sentirsi chiamare per nome da colui che voleva bene sin da
quando era
una cucciola più piccola di Akamaru.
“Suona
così nostalgico!” quella semplice
parola fece aumentare la sensazione che il castano stava provando, poi
nella
sua mente si fece avanti un’immagine e poi un nome ad essa
legato “Skye!” che
disse subito.
“Indovinato
padroncino. Sono proprio io!”
gli rispose felice questa mentre venne avvolta da una candida luce
assumendo
aspetto umano e poi abbracciare il suo amato padroncino. Quella che era
comparsa era una bella ragazza che non dimostrava nemmeno diciassette
anni. Il
volto chiaro era incorniciato dai lunghi capelli castani che scendevano
lisci
fino alle ginocchia ed era illuminato dagli splendenti occhi
castani-rossicci.
La cosa curiosa era la presenza di due orecchie canine che facevano
capolino
sulla testa e di una lunga e morbida coda rossiccia dalla punta bianca.
Il
minuto e delicato corpo era protetto da un elegante abito color porpora
che
arrivava fino a metà coscia, in modo da far uscire la coda,
mentre sulla vita aveva
una lunga fascia viola tenuta ferma da una spilla a forma di goccia.
Non mancavano
morbide scarpette di pelle e qualche braccialetto sulle caviglie.
“Ma…
Ma… Chi è quella ragazza. È
bellissima!” nel vedere un simile angelo Jiraya non aveva
parole. Salvo poche
eccezioni, non aveva mai visto una ragazza così strana
eppure incantevole.
“E’
vero. Emana un chakra davvero sereno!”
concordò Kakashi che percepiva una sensazione di calma
partire dalla castana
appena apparsa.
“Non
mi dite che è la ragazza di Nick!”
Atticus voleva sperare che fosse single perché era davvero
intenzionato a
provarci con lei.
“Meglio
che rinunci. Dall’odore che emana,
ha occhi solo per il signor Nick!” ma Chazz che aveva tirato
nuovamente fuori
il suo particolare potere di percepire l’odore delle
sensazioni, percepiva una
dolce fragranza di fragole e aveva capito da tempo che quello era
l’equivalente
di amore.
“Veramente
Skye è il famiglio di Nick!” a
chiarire il malinteso ci pensò Dohko che rivelò
la diversa natura della
cucciola “A circa otto anni di età, noi soleani
veniamo affiancati da uno o più
famigli che diventano una parte integrante della nostra vita. Con loro
creiamo
un rapporto identico a quello di una famiglia!” specificando
un’altra
particolarità della loro specie.
“Con
loro condividiamo di tutto: gioie e
dolori, sorrisi e lacrime e cresciamo proteggendoci a
vicenda!” continuò Kuina
felice per la cucciola che aveva ritrovato la persona a cui teneva di
più al
mondo.
“Un
tempo, anche noi avevamo i nostri
famigli ma li abbiamo persi durante la nostra fuga dal Sole!”
Alex fece capire
che anche loro avevano i loro di famigli ma li hanno persi molto tempo
fa.
“Ironia
della sorte, solo Skye è riuscita a
salvarsi, probabilmente solo per arrivare a questo momento!”
nel vedere la
felicità della cucciola, Gatta si rese conto che tutto era
stato uno scherzo
del destino ma alla fine era riuscita a ritrovare il suo padroncino.
“Cavolo!
Quindi lei lo conosce sin da quando
era bambino!” e la cosa stupì non poco Naruto che
non si aspettava una simile
sorpresa.
“Allora
lo conosce meglio di chiunque
altro!” di questo Chazz ne era sicuro. Gli bastava sentire il
loro odore per
capirne il profondo legame.
“Ma
cosa più importante, è di sicuro la
prima con cui è andato a letto. CHE FORTUNA!”
mentre Atticus se ne uscì con
questa sparata mettendosi le mani nei capelli e ora si che lo invidiava.
“Eh?”
Ma
la maggior parte dei presenti non capì questa
sua uscita^^.
“Scusa,
che vuoi dire?” essendo un somaro in
materia, Seiya gli chiese di spiegarsi meglio^^.
“Forse
è meglio che ne parliate in un altro
momento!” ma Hyoga lo prese per una spalla consigliandogli di
farlo in un’altra
occasione.
“E
perché?” cosa che il Saint di Pegasus non
comprese^^.
“Perché
sono discorsi vietati ai minorenni!”
lo avvisò il suo amico Dragone che gli fece capire che
quest’argomento in
presenza di minorenni era tabù.
“EHI!
A CHI HAI DATO DEI BAMBINI!” ma Naruto
che aveva afferrato il riferimento, lo guardò offeso.
BONK!
“AHIA!”
ma ci pensò un pugno in testa a
frenare i suoi bollenti spiriti^^ solo che a darglielo non era stata
Sakura
bensì Ikki.
“Fidati,
è meglio che facciate un passo alla
volta o crescerete male!” che, malgrado il suo modo di fare
distaccato, era
molto premuroso con i compagni.
“Le
capirete più avanti da soli, fidatevi!”
appoggiato da Shun che li riteneva ancora troppo giovani per sapere di
che cosa
stesse parlando il Rhodes^^.
“Ecco…
credo di aver capito e, sì è meglio
non venirlo a sapere!” mentre la piccola Kinomoto che era
più sveglia del suo
fratellone, preferì non approfondire il discorso.
“Concordo!”
stessa cosa fece Gaara che si
mantenne distaccato.
“Ma
che discorsi da ometti che fate!” se la
rise Cana poggiando un braccio sulla spalla del fratello di Alexis
“Scommetto
che sei un single patentato!” lanciandogli questa
frecciatina^^.
“Veramente
sono un conquistatore nato!” le
rispose il castano vantandosene^^ “Piuttosto, bellezza,
saresti libera per un
appuntamento galante?” e provarci subito con lei. Poco gliene
importava se
aveva sette secoli, era pur sempre uno schianto^^.
“Ahahah!
Ecco un altro spasimante. E con te
sono arrivata a 10500 uomini che ci provano con me!” e la
cosa fece ridere di
gusto la castana che rivelò quanti avessero provato a farle
il filo “Certo che
sono libera ma dovrai prima dimostrarti degno battendomi a una gara di
bevute!”
e gli impose la stessa condizione che richiedeva a tutti quelli che ci
provavano con lei.
“Beh,
non sono molto bravo ma, per te, posso
fare un tentativo!” che il castano accettò ma non
sapeva che cosa lo aspettava.
“Ehi
amico, se non sei abituato a reggere
l’alcol, getta la spugna immediatamente. Questa tipa potrebbe
bere per un mese
intero senza diventare brilla!” ma Joey lo invitò
a rinunciare avvisandolo che
la lupetta a bere era una vera forza della natura.
“Eh?
Davvero?” e la cosa fece tentennare il
poverino che non immaginava una cosa del genere.
“Fidati.
Beve alcolici da mattina a sera e
se li porta anche in bagno!” gli confermò Dohko
che sapeva di che cosa era
capace l’amica.
“Ed
è assolutamente disgustosa!” commentò
Seto con la tipica freddezza del suo alter ego umano.
“Oh
mamma!” capendo che era una vera impresa
titanica, Atticus pensò saggiamente di tirarsi indietro.
“Voi
tre!” ma quei commenti non erano
piaciuti a Cana che li guardò in cagnesco.
“Ops!”
Capendo
di averla fatta grossa, Joey e Dohko
se la dettero a gambe mentre Seto rimase immobile.
“TORNATE
QUI!” infatti, la castana partì al
loro inseguimento impugnando quest’ultimo come una mazza^^.
“EHI
LASCIAMI ANDARE!” si lamentò lui ma non
fu ascoltato e usato come una mazza che spaccava di testa tutto quello
che
incontrava^^.
“Che
testa dura che ha!”
Commentarono
tutti increduli^^.
“Ecco
che cosa succede a.... Zzz… Zzz!”
Kuina stava per dire la sua ma si addormentò di colpo
rimanendo in piedi^^.
“Ma
che ha questa? Si è addormentata di
colpo?”
Lasciando
i presenti ancora più increduli^^.
“Kuina
è Narcolessica, cioè si addormenta
all’improvviso!” li avvisò Alex che la
conosceva bene^^ “Si addormenta per
pochi secondi e poi si risveglia di colpo!” specificando la
particolarità della
blu.
“Zzz…
Zzz… provocare una come Cana. Si
finisce per prenderle!” un attimo dopo, questa si
svegliò e terminò la frase
che aveva cominciato prima di prendere sonno^^,
“Che
tipa strana!”
Pensarono
tutti che non si aspettavano una
cosa del genere^^.
“E
allora che cosa direte di noi?” chiese
Gatta che, preso il braccio destro, se lo staccò di netto
come se niente fosse.
“AAAAAHHH!
SI E’ STRAPPATA IL BRACCIO SENZA
MOTIVO!”
E
questo fece rizzare i capelli alla maggior
parte dei presenti.
“Calma
ragazzi. Non vedete che non
sanguina?” ma Amor li invitò a mantenere la calma
e ad osservare con maggiore
attenzione. Infatti, l’arto in questione non sanguinava.
“Ma
che significa? Sembri quasi un robot!”
commentò Nick che si era avvicinato con Skye che lo teneva
stretto e paragonò
la rossa a un robot.
“La
definizione esatta è organismo
cibernetico!” lo informò la rossa mentre
avvicinò il braccio al corpo e dei
fili di metallo partirono da esso ricollegandolo al corpo.
“Io,
Gatta e Seto abbiamo perso i nostri
corpi molto tempo fa, ma prima di morire, abbiamo digitalizzato le
nostre menti
in un particolare computer che ha permesso la nostra sopravvivenza.
Poi, per
essere in grado di muoverci al di fuori del mondo virtuale, abbiamo
progettato
degli organismi cibernetici fatti di Elemental, il minerale del nostro
mondo,
rendendoli in grado di cambiare forma e di adoperare anche i nostri
poteri!”
mentre Alex spiegò rapidamente la vera natura dei loro corpi.
“In
pratica siete come Terminator solo che
siete buoni e non uccidete le persone!” credendo di aver
capito, Hassleberry
fece un paragone che gli sembrava calzare a pennello.
“Possiamo
dire di sì!” gli rispose il moro
grattandosi la guancia con un dito.
“La
differenza è che siamo vivi ma senza
corpo e quindi abbiamo trasferito la nostra essenza in uno artificiale.
Non
possiamo fare cose come mangiare o dormire ma per il resto siamo
noi!” terminò
Gatta sperando di essere stata chiara.
“Che
tristezza! In questo modo non potete
mangiare più niente!” nel sapere che i tre non
potevano più mangiare, fece
piangere Choji. Al loro posto sarebbe morto^^.
“Non
potete nemmeno mangiare del buon
ramen!” seguito da Naruto che non poteva immaginare un
supplizio peggiore^^.
“Poverini!”
e a questo punto, anche la dolce
Sakura Kinomoto pianse lacrime amare per loro tre.
“E’
tristissimo non poterlo provare. Da un
senso alla tua esistenza!” concordò Gaara che,
dopo averlo assaggiato, si
sentiva una persona migliore.
“Poveri
voi!” al gruppetto di disperati ci
si aggiunse anche Jaden che si dispiaceva per loro^^.
“Ehm…
Grazie per la comprensione!”
Dissero
i due soleani robotici che non
sapevano come rispondere a una simile reazione, mentre gli altri si
spiaccicarono una mano sulla faccia^^.
“Che
teneri che siete. Meritate un premio!”
intenerita da queste parole così infantili quanto gentili,
Skye si avvicinò a
loro abbracciandoli teneramente uno ad uno dandogli anche un piccolo
bacio
sulla guancia.
“Sono
in paradiso!”
Commentarono
i tre ragazzi.
“C-Che
tenerezza!” mentre Gaara che non
aveva mai ricevuto nulla di simile, arrossì violentemente^^.
“Grazie!”
le disse Sakura con un dolce
sorriso.
“Ihihih!
E’ stato un piacere!” disse loro la
castana con un sorriso da furbetta “Padroncino, per favore,
mi riaccolga come
suo famiglio!” per poi voltarsi verso Nick e chiedergli a
mani giunte di ritornare
ufficialmente il suo famiglio.
“Sei
sicura di volerlo fare?” il castano fu
indeciso sul da farsi ma volle prima chiedere alla cucciola se fosse
sicura di
questa scelta.
“Senza
alcun dubbio. Non importa se siete
diverso da quello che eravate un tempo: ai miei occhi siete sempre il
mio amato
padroncino che mi ha dato un nome e il suo affetto!” che fece
capire di non
avere alcun dubbio al riguardo e non lo avrebbe mai rifiutato.
“In
tal caso, va bene Skye: torniamo a
essere uniti!” e quella risposta convinse Nick che decise di
accettare.
“EVVIVA!”
e questo rallegrò come non mai la
cucciola che non poteva chiedere di meglio.
“Scusate,
ma come si fa a ottenere un
famiglio?” alzando la mano come se fosse a scuola, Kankuro
chiese a nome di
tutti come avrebbe fatto Nick a prendersi Skye come famiglio.
“Niente
di complicato: attraverso un
giuramento siglato col sangue!” gli rispose Amor che, essendo
un soleano
anziano, aveva assistito più volte al rituale.
“Col
sangue? Cioè… si dovranno unire col
sangue?” ma quella parola fece impallidire la piccola
Kinomoto che non ne
sopportava molto la vista.
“Quindi
uniranno il loro sangue come un matrimonio
tribale?” giungendo a questa sua personale conclusione Jim
era sicuro che la
loro sarebbe stata un’unione simile a quella degli antichi
indiani.
“CIOE’
SI SPOSANO!”
Gridarono
i ragazzi e i quattro Saint più
giovani che non si aspettavano una simile notizia.
“Ahahahah!
Che spasso!” ma quella scenata
fece crollare l’appena tornata Cana per le troppe risate^^.
“Avete
preso un granchio ragazzi. Il rito
per unirsi a un famiglio si basa sul pronunciare una formula e poi far
bere una
goccia del proprio sangue a famiglio. Tutto qua!” mentre
Kuina che riuscì a
trattenersi, spiegò loro come funzionava il rituale.
“Ops!
Che errore!”
Commentarono
tutti con un sorriso
imbarazzato^^.
“Pff!
Così imparate a non ascoltare gli
altri fino in fondo!” li riprese Ikki che era stato
l’unico dei suoi compagni a
non lasciarsi prendere dalla foga e non chiedere ulteriori chiarimenti
dimostrando di essere quello che usava di più la testa^^.
“I
giovani hanno l’abitudine di non sentire
mai fino in fondo!” commentò Dohko con la testa
piena di bernoccoli incrociando
le braccia “Avanti Nick, compi il rito e poi andiamo avanti
tutti insieme.
Abbiamo parecchie cose da fare!” per poi invitare
l’amico a darsi una mossa.
“Lo
so!” gli rispose il castano per poi
mettersi davanti a Skye.
“Iniziamo!”
che non aspettava altro mentre
tutti si misero in cerchio introno a lei e al castano.
FLASHX2!
I
due furono avvolti da un doppio cerchio
magico colore blu e oro. Tutt’introno al cerchio, fasci di
energia danzavano
ipnotici verso l’alto.
“Io
Nicolaus Artorius Nibbio Blu,
dell’omonimo casato, scelgo te come mio famiglio. Diventa i
miei occhi le mie
orecchie e la mia voce nei luoghi in cui io non sarò
presente!” il castano
iniziò recitando questa frase e si avvicinò a
Skye mentre, estratta la spada,
si tagliò lievemente un dito “In cambio di
ciò, io ti accolgo nella mia
famiglia, ti accetto come mia fedele compagna e consigliera e
m’impegno a non
trattarti come uno strumento bensì come mia pari a cui non
nasconderò mai nulla
di me. Se accetti questo mio vincolo, rispondi!” che poi
puntò verso di lei “A
te affido la mia vita. Che il tuo cuore illumini la strada che ci
attende!” ora
doveva solo attendere la risposta di lei.
“Io
accetto questi obblighi e m’impegno a
rispettarli fino alla fine dei miei giorni e anche oltre…
padroncino!” che
prese delicatamente la mano del castano tra le sue e, avvicinato il
dito
insanguinato alla bocca, lo leccò.
FLASH!
Il
cerchio magico si restrinse fino a circondare
i due e, infine, sparì e poi Skye ne approfittò
per abbracciare nuovamente il
suo padroncino.
“Hanno
già finito?” chiese Gaara che si
aspettava qualcosa di più.
“Sì,
è un rituale semplice!” gli rispose
Amor per poi avviarsi “Siamo rimasti qui per anche troppo
tempo. Procediamo con
gli allenamenti e la ricerca di Jessie!” decidendo di
ricominciare da dove
avevano interrotto.
“Che
lui ne sappia qualcosa?” nel sentire il
nome dell’amico, Jaden si rabbuiò di colpo
pensando a qualcuno.
“A
chi ti riferisci?” ma i suoi compagni non
riuscivano a seguirlo e Sakura Haruno gli chiese di essere
più chiaro.
“Ecco...
Dovete sapere che, quando ho
sconfitto il guardiano della torre, lui mi ha rivelato il nome di chi
comanda le
creature che hanno invaso questa dimensione!” il castano non
ci girò troppo e
di rivelò ai compagni le ultime parole del Fratello delle
Arpie “Il capo di
queste creature si fa chiamare Sovrano Supremo!” dicendo il
suo nome.
“Sovrano
Supremo! Quindi è questo il nome
del bastardo che dobbiamo prendere a pugni!” a Naruto non
serviva sapere altro.
“Non
so chi sia questo tipo, ma gli daremo
una bella lezione!” concordò con lui Shaoran che
non lo avrebbe perdonato per
il male che aveva fatto.
“Il
nome è già un programma. Sarà una
passeggiata!” Chazz era sicuro che questo nuovo avversario
non era niente rispetto
ai demoni di Abhadon.
“Andiamo
a cercarlo e facciamolo nero!” Rock
Lee non stava più nella pelle e riassunse il pensiero dei
presenti.
“Tania
sai dirci da dove possiamo iniziare?”
capendo che l’amazzone era la persona che forse poteva dar
loro un qualche
indizio da cui iniziare, Alexis le chiese se potesse aiutarli in
qualche modo.
“Mhm…
Forse sì. Seguitemi!” che, dopo averci
pensato per qualche secondo, ricordò qualcosa e fece strada
al gruppo.
POCHI
MINUTI DOPO
Tania
guidò il gruppo in una grande caverna
circolare. Alla sua estremità, sospesa a pochi centimetri
dal suolo, si trovava
un’enorme porta di legno scuro.
“I
nostri invasori sono usciti da lì!”
indicandola, l’amazzone fece capire che gli invasori erano
giunti lì
attraversando quel portale.
“Conduce
sicuramente in un’altra dimensione
satellite!” di questo Alex ne era sicuro mentre…
Tlack!
Zing!
La
sua spalla si aprì e vi uscì una zanzara
robotica che si diresse verso il portale.
“Ma
come ha fatto!”
Di
fronte a una cosa del genere, la maggior
parte dei presenti ci rimase di sasso.
“Quanto
siete chiassosi!” si lamentò Seto
alzando la mano che si aprì a ventaglio e
rilasciò una mini sonda che
attraversò il portale.
“Ricordate
che io, Alex e Seto siamo organismi
cibernetici. Possiamo fare questo e altro!” mentre Gatta
rinfrescò loro la
memoria e intanto dal suo ventre uscì uno schermo a
cristalli liquidi che
proiettava dei dati “Analisi territorio estraneo completa
all’ 60%!” rivelando
quanto era stato analizzato fino a quel momento.
“Condizioni
atmosferiche regolari.
Temperatura variabile tra i 9 e i 39 gradi. Presenza di ossigeno
identica a
quella terrestre!” mentre Alex rivelò alcuni dati
che erano stati appena
rilevati.
“Struttura
del territorio semidesertica.
Rilievi scoscesi. Condizioni metereologiche ottimali!” stessa
cosa fece Seto
che diceva il tutto con voce quasi robotica.
“Stanno
analizzando il territorio della
dimensione che stiamo per raggiungere. In questo modo sapremo come
muoverci!”
capendo che cosa stavano facendo Kakashi si rese conto che i tre erano
dei
professionisti.
“E’
abitata?” chiese Jiraya che si chiedeva
se in quella dimensione ci fosse qualche abitante.
“Sì.
Gli abitanti vivono in piccole fortezze
stanziate nei territori più isolati. Rilevo circa quattro
fortini militari con
prigioni annesse. Di sicuro è lì che si
nascondono i cattivi!” gli rispose
Gatta mostrando una cartina geografica del territorio indicando con
linee verdi
le zone neutrali e con linee rosse quelle nemiche.
“Che
altro stiamo aspettando? Andiamo a dare
una ripassata a questo tipo!” Seiya non riusciva a stare
più fermo e incitò i
compagni a darsi una mossa.
“Sì,
andiamo e poniamo fine al suo oscuro
regno!” concordò con lui Shiryu pronto a
combattere.
“E
poi cerchiamo anche questo Jessie e
torniamo a tutti indietro!” mentre Hyoga riassunse
rapidamente quello che
dovevano fare dopo.
“E
prepariamoci ad affrontare anche Hades!”
Shun non era un fan delle battaglie ma aveva un conto in sospeso col
dio
dell’oltretomba e non intendeva lasciarlo in sospeso.
“Andiamo
ragazzini e vedete di non lasciarci
le penne!” Ikki si avviò per primo dando a tutti
la sua particolare
raccomandazione.
“Andiamo!”
Dissero
tutti i ragazzi avviandosi.
“Buona
fortuna ragazzi!” Tania non poté che
augurare loro questo.
“Ne
avrete bisogno!” ma a sorpresa, anche
Bastion fece lo stesso dell’amazzone.
“Vuoi
dire che non ci segui?” capendo che il
moro non voleva seguirli, Joey si voltò sorpreso verso di
lui.
“Sì,
credo che non sarò molto utile.
Inoltre, qualcuno deve restare qui ad aiutare!” gli rispose
il Misawa che si
era reso conto che, rispetto ai compagni, non era molto forte e poi
riteneva
che in quel luogo poteva essere molto più utile.
“Ehi,
non è che ti sei di nuovo innamorato
di Tania vero?” avvicinandosi a lui con gli occhi a fessure,
Syrus era sicuro
che il vero motivo era un altro, ossia la bella amazzone^^.
“M-Ma
che dici? Non è come sembra!” gli
rispose Bastion leggermente imbarazzato.
“Sì,
come no!”
Pensarono
le ragazze in coro, sicure che il
Truesdale minore ci avesse preso in pieno.
“Beh,
in tal caso, non possiamo fare altro
che augurarti buona fortuna. Stateci bene ragazzi!” Jaden non
si oppose alla
sua decisione e, insieme ai compagni varcò la soglia
“Jessie, stiamo arrivando!”
nella mente aveva solo un pensiero,
ritrovare il suo amico scomparso.
INTANTO
AD OBLIVION
“Interessante
strategia!” commentò Hades
intento a giocare a scacchi con Raptomort “Dunque
è questo quello che sai dirmi
riguardo a questo Lello!” per poi tornare
all’argomento principale e intanto
mosse una pedina.
“Esatto!
Questo è tutto quello che devi
sapere su di lui!” gli rispose lo stregone mentre rifletteva
sulla mossa
successiva da fare “Piuttosto, si può sapere che
aspetti ad attaccare quei
mocciosi? Va bene che volevi informazioni sul Sun’s Warrior
nero, ma mi sembra
che stai rinviando troppo!” facendogli notare che il tempo
che aveva deciso di
lasciare agli avversari era ormai trascorso eppure non aveva ancora
mosso loro
guerra.
“Non
sono tutti riuniti e questo non mi
piace. Se devo schiacciarli, voglio farlo con una sola e unica
mossa!” gli
rispose il decimo generale infernale che non aveva ancora fatto la sua
comparsa
per il semplice fatto che voleva affrontare i suoi avversari tutti in
una volta
in modo da fare prima.
“Non
ti capisco proprio!” commentò Raptomort
per poi muovere una delle sue torri che mangiò un alfiere.
“E
non devi!” gli rispose il dio che mangiò
la pedina appena mossa col suo cavallo “Piuttosto,
c’è un dubbio che mi
attanaglia da tempo. Noi generali infernali siamo venti, eppure
perché nelle
nostre numerose riunioni siamo sempre stati in diciotto?” per
poi porre una
domanda che voleva fare da parecchio tempo.
“Semplice:
non ci sono!” gli rispose lo
stregone che mosse il pedone ora libero di avanzare.
“Come
sarebbe a dire?” e la cosa stupì non
poco Hades che lo fissò intensamente in attesa di un
chiarimento.
“Quello
che ho detto!” gli rispose Raptomort
mentre attendeva la mossa avversaria.
“Vuoi
dire che sono stati sollevati dal loro
gravoso incarico o già morti?” ma Hades
insistette. Odiava non essere al
corrente di quello che succedeva ad Oblivion.
“L’undicesimo
generale infernale non è mai
stato nominato. Per quanto possa sembrare strano, non è mai
stato trovato
qualcuno di adatto a ricoprire quel ruolo!” Raptomort decise
di soddisfare la
sua curiosità e gli rivelò che non era mai stato
trovato un demone degno di
ricoprire la carica di undicesimo generale “Per quanto
riguarda il sedicesimo,
è stato sottoposto
all’antidemificazione!” e poi passare
all’altro assente che
aveva subito la pena peggiore capace di far tremare di paura un demone.
“E
così era costui il traditore che ha scatenato
le ire di Abhadon fino ad arrivare a tale punizione!” capendo
il destino che
aveva subito il suo ex collega, Hades mostrò solo disgusto
verso il demone che
aveva subito questa pena “E dimmi, quale così
grave peccato ha commesso per
essere sottoposto a tale supplizio?” e mentre muoveva una sua
pedina, gli pose
quest’altra domanda.
“Non
lo so!” ma Raptomort rivelò di non
sapere il motivo di questa pena.
“Mi
sorprendi. Credevo che tu sapessi tutto
quello che succede qui!” e questo sorprese non poco il dio
che riteneva lo
stregone il più informato di tutti i demoni.
“Questo
è l’unico di cui non ho nessuna
informazione!” gli rispose Raptomort facendo avanzare la sua
pedina “L’ex
sedicesimo generale infernale era in stretta confidenza con Abominon e
spesso
svolgeva diversi lavori per lui e lui soltanto!” facendogli
capire che l’unico
che conosceva la verità era il primo dei top 5 tra i
generali infernali.
“Una
vera gatta da pelare!” commentò Hades
mandando in avanti la sua Regina che mangiò il pedone che
difendeva il Re
“Scacco!” dichiarando di aver vinto.
“Convinto!”
ma Raptomort mosse uno dei suoi
alfieri mangiando la Regina avversaria.
“Tsk!”
e questo non piacque al dio che
cambiò strategia “A proposito di Abominon, ho
saputo che il luogo in cui è
stato rinchiuso è un vero inferno. Immagino che urla che
stia lanciando!” e nel
pensare al Supremo generale quasi provava pena per lui.
“Un
masochista come lui? Non importa con che
cosa gli fai: lui ride come una folle!” ma Raptomort fece
sfumare quella
convinzione perché conosceva bene i gusti del demone in
questione.
“Avevo
dimenticato che considera il dolore
come un piacere!” commentò Hades disgustato da
simili gusti.
“Già!”
concordò lo stregone col medesimo
disgusto “Piuttosto, ti ripeto la domanda di prima: quando
intendi andare a
combattere contro quei mocciosi? Se non ti darai una mossa, subirai la
sua
stessa punizione!” per poi tornare al discorso principale,
ossia invitarlo ad
andare a fronteggiare Nick e il suo gruppo di marmocchi.
“Ripeto
quello che ho detto pocanzi!” ma il
sovrano dell’oltretomba non intendeva cambiare idea
“Ma non credere che non
abbia fatto nulla!” ma poi un oscuro sorriso si
disegnò sul suo volto.
“Che
cosa stai tramando?” che attirò le
attenzioni dello stregone che lo fissò incuriosito.
“Alcuni
giorni fa un curioso personaggio ha
bussato alla mia porta e mi ha chiesto di temporeggiare mentre lui
avrebbe
provveduto a fiaccare un po’ lo spirito dei miei
avversari!” il dio degli
inferi lo accontentò rivelandogli di aver preso questa
decisione a seguito di
una visita inaspettata.
“Cosa
sento. E meno male che volevi batterti
con i tuoi avversari nel pieno delle forze!”
commentò lo stregone con un
sorriso diabolico che non lo criticò “E dimmi: chi
è questo tipo che ti ha
consigliato così?” ma era curioso di sapere chi
era questo misterioso individuo
che aveva avuto un simile coraggio a proporgli di agire in questo modo.
“Un
certo Demigra che mi è stato presentato
dal braccio destro di Abominon!” gli rispose il dio mentre
mosse una sua pedina.
“Mai
sentito. Non è uno di noi ma se è stato
accompagnato da LUI, allora bisogna dargli fiducia!” lo
stregone capì subito
che questo Demigra non faceva parte delle schiere infernali ma nel
sapere chi
lo aveva presentato, neanche lui si fece problemi “Quindi
intendi lasciargli
tutti i meriti senza nemmeno chiederti se questo tipo sia o no una
spia?” e
mentre fece la sua mossa lo riprese comunque per la sua
superficialità.
“Mi
credi uno sciocco? Lui e i suoi
sottoposti mi saranno anche stati presentati da qualcuno di affidabile
ma non
nutro fiducia in loro: per questo ho ordinato a uno dei miei Specter
più fidati
di tenerli d’occhio e fare in modo che non si prendano meriti
che non gli
spettano!” ma Hades, mentre muoveva la sua pedina, gli fece
capire di aver
preso provvedimenti al riguardo mettendo uno dei suoi sottoposti alle
calcagna
di questo misterioso Demigra e compagni.
“In
tal caso, ritiro quello che ho detto un
attimo fa!” alzando una mano, lo stregone decise di scusarsi
per aver parlato
senza prima finire di ascoltare “Sono curioso, quale dei tuoi
108 guerrieri ha
ricevuto quest’incarico? Scommetto che è Radamante
della Viverna!” per poi
chiedere chi fosse stato scelto anche se fece un nome perché
era uno dei più
spietati e leali servitori del collega.
“Sbagliato,
non è lui!” Hades però lo
sorprese rivelando che non era lui il cane da guardia che aveva scelto
“E’ colui
che tu hai scherzosamente rinominato Joker!” e poi dire il
soprannome col quale
lo stesso stregone era solito chiamarlo.
“Wow!
Se hai mandato lui che è il più
imprevedibile di tutti i tuoi soldati, allora ci sarà da
divertirsi!” e nel
sapere chi era, Raptomort ghignò maleficamente
complimentandosi per la scelta
presa e intanto mosse la sua pedina.
“Di
questo ne sono certo. E non sarà da solo:
sarà anche lo stesso braccio di Abominon a tenerli
d’occhio perciò mi ritengo
essere in una botte di ferro!” concordando con lui, Hades gli
fece capire che
oltre al misterioso Joker era presente anche il demone che era al
servizio di
Abominon e questo lo rassicurava molto. Intanto fece le sua mossa.
“Il
colore della distruzione mescolato a un
vortice dal motivo marmoreo: una combinazione assai particolare ma non
invincibile, così come non lo sei nemmeno tu!” ma
Raptomort lo invitò a non adagiarsi
troppo sugli allori “Scacco matto!” e muovendo una
sua pedina che aveva tenuto
ferma apposta, pose fine alla partita di scacchi.
“Tsk!
Non sperare che farò la stessa fine
degli altri! Voglio la rivincita!” ma Hades non
accettò quella critica
tantomeno quella sconfitta e pretese un’altra partita.
“Ma
certo! Tanto non ho nulla da fare per il
momento!” che lo stregone accettò senza problemi
mentre se la rideva sotto i
baffi.
NEL
PROSSIMO CAPITOLO
Una
volta arrivato nella nuova dimensione satellite il gruppo decide di
dividersi
in due per coprire il doppio delle distanze.
Non
passerà, però, molto tempo che verranno a sapere
che le armate del Sovrano
Supremo hanno ripreso a muoversi più violente di prima e, a
rendere la
situazione più complicata, sarà anche la comparsa
di nuovi terribili nemici che
cercheranno di ostacolarli.
Questo
e altro, nel prossimo capitolo.
Amor
Kenshiro Pantera Viola è liberamente ispirato a Kenshiro del
manga/anime di Ken
il Guerriero.
Seiya,
Shiryu, Hyoga, Shun e il mitico Ikki (non so voi, ma lo considero un
grande)
sono i protagonisti dell’anime/manga di Saint Seiya.
Tania
è un altro personaggio della serie di Yugioh Gx.
Il
Primo è il principale antagonista della serie televisiva di
Buffy the Vampire
Slayer (non vi aspettavate che fosse lui eh? ^^).
Cana
Alberona è un personaggio del manga/anime di Fairy Tail.
Kuina
è un personaggio del manga/anime di One Piece (non sono
riuscito a trovare
un’immagine che mi soddisfasse e alla fine ne ho messa una di
Tashigi che,
salvo per gli occhiali, è identica a lei).
Skye
è un personaggio di mia creazione liberamente ispirato a
Holo del manga/anime
di Spice and Wolf.
Il
suo aspetto animale
Il
suo aspetto umano
Alex
e Gatta sono le versioni cartacee dei miei amici autori Alextintura e
Ninja767.
Un
ringraziamento a Ladyash per i costumi di alcuni dei personaggi
comparsi in
questo capitolo e a Soul of Kurama per avermi consigliato il nome del
potere di
Dohko.
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Capitolo 57 *** Il Sun's Warrior Bianco ***
57. Sorge il Sun's Warrior Bianco
Salve
a tutti e, finalmente ben ritrovati a tutti quanti^^.
Si
è passato davvero tanto tempo dall’ultima volta
che ho aggiornato questa fic:
ben cinque anni. Davvero un’eternità.
Sono
avvenute così tante cose in questi anni che ho perso per
davvero la cognizione
del tempo: così tante che non basterebbe una pagina per
riassumerle tutte. Posso
solo dire che mi spiace di avervi fatto attendere e spero di riuscire a
farmi
perdonare con questo capitolo e con i prossimi che posterò
più avanti.
Come
mi è stato giustamente fatto notare, è da
parecchio che non aggiorno e quindi è
altamente probabile che molti di voi non ricordino la
“trama” di questa storia.
Ho messo la parola tra virgolette, perché in questi anni mi
sono reso conto di
non averla mai realmente elaborata come volevo e di aver usato anche
personaggi
che non conoscevo molto bene. In questi anni, sia per conto mio che
grazie
all’aiuto di altri autori/lettori, ho avuto modo di
approfondire il tutto, modificare
il mio stile di scrittura e di sviluppare nuove idee che
inserirò nelle fic che
seguiranno questa cercando nel frattempo di migliorare questi prossimi
capitoli.
Detto
questo, ora farò un piccolo riassunto in modo da rinfrescare
a tutti la
memoria.
Tutto
inizia nel Fantasy, il regno dove i sogni di tutti diventano
realtà. Questo
magico regno viene attaccato dai demoni al servizio di Abhadon,
l’entità
primaria del male e guidati dal generale Abominon che fa strage dei
migliori
guerrieri a difesa del regno. Quando è ormai prossimo alla
vittoria, il demone
decide di ritirarsi momentaneamente e di concedere due mesi di tregua
agli
abitanti per aumentare la disperazione e l’impotenza dei
sopravvissuti.
Disperato
per la situazione, Galax sovrano del Fantasy decide di evocare un
creatore di
sogni ossia una persona comune che con i suoi sogni ha contribuito a
creare
alcuni degli abitanti di questo regno.
La
scelta ricade sul diciannovenne Nick che si ritrova evocato nel Fantasy
e
costretto a combattere una guerra non sua che lo porterà
alla fine a
trasformarsi in quello che aveva lui stesso contribuito a creare: il
Sun’s
Warrior Blu Nick Nibbio Blu, un alieno umanoide con caratteristiche di
un
nibbio reale proveniente dal Sole, meglio noto come soleano.
Sconfitto
Abominon, Nick torna nel suo mondo scoprendo di non aver perso nessuno
dei suoi
poteri e, sotto il nome di Millennium Falcon, decide di usarli per
proteggere il
suo mondo.
Tuttavia,
le forze di Abhadon sono tutt’altro che sconfitte. Al
servizio dell’entità
oscura vi sono 20 generali che vengono incaricati del compito di
eliminare il
Sun’s Warrior in quanto problematico per i progetti di
conquista.
Inizia
così la battaglia del Sun’s Warrior Blu contro le
armate infernali, durante le
quali viene a conoscenza di cose di cui non immaginava
l’esistenza.
Innanzitutto,
scopre che lui non è l’unico Nick esistente, ma
che ne esistono altri che e
sono alla guida dei loro gruppi.
A
questo segue la scoperta che la realtà che conosce
è organizzata in diverse
dimensioni classificate con lettere dell’alfabeto e che lui
è della dimensione
IN.
A
seguito della sua battaglia contro i demoni, si sposterà poi
nella vicina
dimensione INA dove si troverà davanti a un vero e proprio
crossover in cui
personaggi di opere diverse vivono senza saperlo in uno stesso mondo.
Ispirato
dai suoi alter ego, Nick decide di creare il proprio gruppo, dando
origine ai
Sun’s Knights, ossia ragazzi molto vicini agli spiriti che
materializzano come
armature in stile Saint Seiya. Tra questi vi sono personaggi
appartenenti alle
storie di Naruto, Yugioh e Card Captor Sakura che inizieranno a
interagire tra
di loro creando nuove storie.
Ma
più passa il tempo, più Nick inizia ad avere
ricordi e sogni non suoi che non
riesce a comprendere se gli appartengono. Inoltre, scopre che dentro di
lui
risiede l’essenza di una divinità nota col nome di
Chaos che mira a
impossessarsi del suo corpo ma ciò gli viene impedito dal
suo angelo custode
Alan e da un’altra presenza senza nome che dimorano dentro di
lui. Comprende
quindi che in lui c’è molto più di
quello che avesse mai pensato.
La
situazione si complica ulteriormente quando Nick si trova davanti a un
altro
Sun’s Warrior, Lello Leone Nero, proveniente dalla sua stessa
Terra che non
solo gli rivela che non è l’unico soleano
esistente ma che, a causa di un
misterioso morbo, la specie di cui ormai fa parte è quasi
del tutto estinta e i
pochi superstiti vivono in totale anonimato mescolati tra i terrestri.
Inoltre,
anche nella dimensione INA sono presenti i soleani ma sono sotto il
regime
tirannico di Vorkye Drago del Sangue che ha rivendicato il potere per
sé e
assoggettato l’intera stella.
Dopo
aver incontrato Lello, Nick fa la conoscenza dei soleani ancora vivi
nella sua
dimensione che giungono in soccorso suo e dei compagni contro il Primo,
un’altra entità maligna che mira a prendere il
posto di Abhadon e a distruggere
chi costituisce un ostacolo per i suoi piani.
In
tutto questo, uno dei Sun’s Knights è sparito nel
nulla e ora il gruppo è
andato alla sua ricerca in una delle numerose dimensioni satellite
presenti
nella INA e restano in attesa dell’attacco della decima
armata infernale guidata
dal Dio Hades.
Valicata
l’enorme porta, il gruppo si trovò davanti a un
nuovo paesaggio. Era una
desolata landa nera. La terra bruciata emanava un acre odore di morte,
le
montagne in lontananza parevano dei giganti sofferenti piegati su loro
stessi.
Nei dintorni vi era ciò che restava di abitazioni ormai
ridotte a ruderi. Ma
non era quel paesaggio a lasciare senza parole, bensì il
cielo. La luna era
completamente assente. Al suo posto vi era quello che sembrava una
meteora che
rilasciava una scia di colore azzurro. La sua fredda luce rendeva il
panorama
ancora più inquietante di quanto già non fosse.
Quando
vide lo strano corpo celeste, Jim fu colto da un dolore
all’occhio bendato.
“Tutto
bene?” gli chiese Axel preoccupato.
“Si.
È già passato!” gli rispose Dundee
rimettendosi composto “Avverrà
qui!” pensò mentre ricordava un evento
del suo passato.
Il
suo leggero malore fu notato da pochi. Gli altri stavano osservando il
paesaggio che avevano davanti.
“Indubbiamente
inquietante!” commentò Jiraiya mantenendosi
impassibile. Durane la guerra dei
ninja aveva già assistito a simili panorami ma quello che si
trovava davanti
aveva un qualcosa di più inquietante.
“Queste
armate hanno lasciato terra bruciata intorno a loro. Davvero
triste!” anche
Kakashi non era nuovo a questo tipo di spettacolo ma sperava di non
dover più
assistere a un simile scenario. Suo malgrado, si era illuso.
I
Bronze così come i soleani presenti non potevano che
concordare. Nemmeno loro
erano nuovi a quel panorama.
Nick
stesso lo ricordava fin troppo bene. Era stata la prima cosa che aveva
visto
quando aveva messo piede nel Fantasy e, ancora una volta, vi stava
assistendo.
“Le
armate del Sovrano Supremo non sono
diverse dai demoni di Abhadon!” pensò il
castano coi pugni stretti.
Ma
ciò che ora lo preoccupava era la reazione dei ragazzi.
Forse i giovani ninja
avevano già visto quel panorama ma non gli altri.
“E’-È
terribile!” esclamò la piccola Kinomoto stringendo
i pugni tremanti. Il mondo
di prima doveva averle da un’idea della guerra ma quello era
anche peggio “Perché
distruggere tutto quanto? Perché seminare così
tanta morte e desolazione? Che
senso ha fare tutto questo?” e pose tutte queste domande
più a sé stessa che ai
compagni.
Shaoran
la strinse a sé. Avrebbe voluto darle una risposta ma non
sapeva come
risponderle. Anche lui era nelle sue stesse condizioni ma riusciva a
controllarsi
quel tanto che bastava per non farle trasparire.
“Non
c’è mai una risposta sola e nemmeno una
giusta!” le rispose Amor accarezzandole
la testa “Quando scoppia una guerra, non importa chi sia nel
giusto, ciò che
provoca è sempre e solo questo e a pagarne le conseguenze
sono sempre gli
innocenti!” e lui, suo malgrado, aveva assistito molte volte
a tutto questo.
“Non
è giusto!” disse Naruto stringendo i pugni.
“La
guerra non è mai giusta!” gli rispose Ikki
iniziando a camminare “E non credete
che questo sia il peggio. Finora voi avete combattuto solo i demoni
che, per
loro stessa natura, desiderano distruggere senza un motivo ma
c’è qualcosa di
peggio di loro: gli umani. Non c’è creatura
peggiore che non desideri la
guerra. Poco importa il motivo. Alla fine, ogni scusa è
buona per combattere. E
inevitabilmente anche chi interviene per fermare le guerre deve farlo.
Anzi, la
sua diventa una guerra doppia: contro gli altri e contro sé
stesso!” e cominciò
ad allontanarsi “Perciò fatevene una ragione.
È il solo modo che avete per
andare avanti!” e distanziandosi dal gruppo.
“Aspetta
dove stai andando?” gli chiese Syrus confuso.
“A
fare ciò che so fare meglio!” rispose il cavaliere
della fenice per poi
andarsene senza degnare gli altri di un saluto.
“Tipico
suo!” esclamò Nick sospirando “Se li incontri, aiuta Zane
e Aster.
Ovviamente fa come preferisci!” ma gli
mandò questo messaggio mentale.
Sapeva come era fatto: solitario e duro come pochi ma, a modo suo,
dotato di un
grande cuore.
“Se
meriteranno il mio aiuto!” rispose il blu
per poi chiudere il
contatto.
“Cioè,
se n’è andato lasciandoci così. Ma che
modi!” protestò Ino stringendo il pugno.
Lo aveva considerato figo ma non così menefreghista.
“Mio
fratello fa sempre così. Non è nel suo stile
stare con gli altri!” commentò
Shun giustificando il modo di fare del fratello.
“Ma
potete stare tranquilli. Se il suo aiuto sarà necessario,
non importa dove si
trova, verrà a darci una mano!” di questo Seiya ne
era sicuro.
“Se
lo dite voi ci fidiamo!” commentò Shikamaru che
preferì chiudere la questione
“Piuttosto, come intendiamo muoverci?
Siamo un bel gruppetto e c’è
più di qualche testa calda da tenere a
bada!” con queste ultime parole si riferì in
particolar modo a Naruto e Jaden
che erano i tipi più imprevedibili del gruppo^^.
“Perché
guardi me?” chiese il biondino in questione facendo la sua
migliore faccia da
dobe possibile.
“PERCHE’
SEI TU QUELLO CHE FA SEMPRE CASINI!” lo sgridò il
confettino rosa col pugno già
pronto a colpirlo in testa.
“Fermati
subito Sakura!” disse Nick severo.
La
rosa si bloccò di colpo. Non era stato solo il tono di voce
del castano a
bloccarla, il suo corpo era come paralizzato. Sembrava quasi fosse una
statua di
pietra.
La
stessa Haruno non aveva parole. Per quanto ci provasse, non riusciva a
muovere
un muscolo.
“Ma
che succede?”
Si
chiesero tutti i ragazzi senza parole.
“Tu
guarda! Non ricordavo usassi la telecinesi per fermare le ragazzine
isteriche!”
commentò Kuina rivolta al castano.
“Beh,
se non lo avesse fatto lui, ci avrebbe pensato uno di noi o il maestro
Amor
stesso!” esclamò Dohko calmo.
I
ragazzi fissarono stupiti il castano. Dal canto suo, lui fissava
severamente
Sakura ancora bloccata. I suoi occhi brillavano di una leggera luce
azzurra. Quando
essa sparì la ragazza fu di nuovo libera di muoversi e si
voltò stupita verso
di lui.
“Sappiamo
tutti quanto Naruto sia imprevedibile ma non è una scusa
perché venga sempre
sgridato o colpito in testa. Non hai mai pensato che forse sono proprio
i pugni
che gli dai in testa a renderlo così?” le chiese
Nick con un tono che non ammetteva
repliche “È vero, siete ninja e siete allenati e
abituati a reggere a subire
danni ma anche le scorze più dure si rompono se colpite
sempre in quel modo.
Quindi te lo dirò chiaramente: picchia nuovamente Naruto o
qualunque altro tuo
compagno per motivi stupidi e riceverai una punizione dieci volte
peggiore di
quello che hai fatto!” e le disse chiaramente quale sarebbe
stata la sua
punizione se lo avesse fatto di nuovo.
“S-Sì!”
rispose Haruno con aria colpevole.
Nick
fece un respiro per scacciare tutto il nervoso e poi le
poggiò una mano sulla
testa “Dai, ora non fare questa faccia avvilita. Facciamo
tutti i nostri
errori. L‘importante è non ripeterli!” e
provò a consolarla.
Un
gesto che fece sorridere i compagni presenti, compresa la ragazza
stessa.
“Disse
il piagnucolone del nostro gruppo!” lo canzonò
Kuina da dietro. Cosa che fece
rizzare i capelli del castano.
“E
che si arrabbiava e dimenava quando non riusciva in qualcosa di
semplice!”
seguita da Dohko. E la cosa fece socchiudere gli occhi a Nick.
“Non
dimentichiamo della sua poca voglia di studiare e della sua timidezza
che lo
faceva balbettare!” ma anche Gatta volle dire la sua. E la
cosa piombò come un
macigno sulle spalle del castano.
“Per
non parlare della sua pigrizia!” Alex rincarò la
dose facendo calare un altro
macigno sulle spalle di Nick.
“E
che fosse un credulone? Non ce lo possiamo dimenticare!” e ci
si mise anche
Skye che doveva anche criticarlo.
Cosa
che fece capire ai ragazzi che nemmeno il loro amico era impeccabile^^.
“Appunto. Sono il bue che da del
cornuto all’asino!” esclamò
sarcasticamente il castano^^.
“Come
avete potuto capire, ragazzi, anche lui ha i suoi difetti. Li ha ancora
ma si è
applicato e li ha corretti. Potete fare lo stesso ance voi!”
concluse Amor
ponendo fine a quella catena che sapeva sarebbe andata avanti per un
bel po’
ma, in quanto suo maestro, sapeva bene gli sforzi che aveva fatto per
migliorarsi.
“E
no, volevo dire anche io la mia!” protestò Cana
facendo il broncio. Esso fu
sostituito da un sorriso triste “Anche se è solo
un grazie... da parte di
entrambe!”
Nick
la guardò stupito. A che cosa si riferiva? E
perché aveva usato la parola
entrambe?
Avendo
notato il suo stupore, Joey decise di illuminarlo
“E’ legato agli eventi di
quando lasciammo il sole... oltre sei secoli fa. In
quell’occasione hai salvato
la sua vita e quella di una piccola soleana che, ahimè non
è più tra noi!”
“Cosa?”
chiese stupito il Sun’s Warrior che osservò sia il
biondo che gli altri compagni.
I
soleani presenti abbassarono tristemente il volto. Ricordare quei
momenti non
era facile per nessuno di loro e se il castano non ne aveva nessun
ricordo era
meglio così.
“Come
ha detto Joey è una storia di oltre sei secoli
fa!” disse Seto cupo “Ma non è
il momento di raccontarla. Ti basti sapere che in
quell’occasione… sei morto per
salvare tutti noi!” e preferì non aggiungere altro.
Il
castano spalancò gli occhi per
l’incredulità.
Alan
lo guardò con apprensione e gli poggiò una mano
sulla spalla destra.
“Comprendo
che vorresti chiedere qualcosa di più ma Seto ha ragione.
Non è né il momento
né il posto adatto per rivangare il passato che non
conosci!” il biondo rimarcò
le parole del soleano robotico.
Il
castano rimase per un po’ in silenzio e con le braccia
incrociate. Rifletté su
quello che aveva scoperto in quei giorni.
Da
quando era diventato il guerriero che era, aveva scoperto di avere dei
retroscena che nemmeno lui credeva di avere. All’inizio
credeva che il suo
aspetto e i suoi poteri fossero tutti frutto della sua immaginazione.
Poi, da
quando aveva iniziato combattere i generali infernali, si era reso
conto che aveva
abilità che non aveva mai pensato di possedere e una storia
che non conosceva.
Aveva pesino scoperto dell’esistenza di altre dimensioni e
conosciuto alcuni
suoi alter ego che, in un modo e nell’altro, erano come lui.
Inoltre, ora aveva
scoperto che i soleani non erano semplicemente il frutto della sua
immaginazione e che vivessero solo e unicamente nel Fantasy. Esistevano
veramente e, a seguito di una vera e propria pandemia, ora abitavano
sulla
Terra. Sulla sua Terra. E lui non lo aveva mai sospettato. In
più, i soleani
esistevano anche in quella dimensione insieme personaggi provenienti da
diverse
opere con cui lui e molte altre persone erano cresciuti. Aveva saputo
di essere
morto secoli prima e.… di essere rinato.
E
infine c’erano Chaos e la misteriosa presenza che aveva
incontrato una
settimana prima.
Aveva
un sacco di domande da fare ma non sapeva da quale iniziare. E la cosa
iniziò a
fargli girare la testa.
“Sicuramente
in questo momento hai un sacco di domande da farci e questo lo
comprendiamo. Vorremmo
risponderti qui e ora ma non è il momento per
farlo!” gli disse Skye osservandolo
con occhi comprensivi.
“Scusate
se mi intrometto ma non sarebbe più semplice se Nick vi
leggesse la mente?” si
intromise Atticus con aria tranquilla.
“È
vero. Lui è un telepate e, se glielo permettete, scopre
tutto senza che dobbiate
per forza aprire bocca e rivangare quei momenti!”
concordò Axel che non comprendeva
perché non si ricorresse a questa soluzione così
semplice senza dover aspettare
ulteriore tempo.
“Credo
che non sia così facile amico mio!”
commentò Jim osservando sia il castano che
i nuovi compagni.
“Il
ragazzo ha ragione!” concordò Kakashi
“Nick non la vuole usare!” esprimendo il
suo pensiero.
I
ragazzi fissarono confusi prima il Jonin e poi il Sun’s
Warrior. Non
comprendevano quale fosse il problema a non voler usare un potere di
cui si era
dotati.
“E’
perché sono suoi compagni!” a rispondere alla loro
domanda ci pensò Jaden “Se
il signor Nick gli leggesse la mente dimostrerebbe di non fidarsi di
loro!” e
spiegò il motivo di questa scelta del castano.
“Allora
come giustifichi tutte le volte che lo ha fatto con noi? Non ha un vero
e
proprio senso!” commentò Kankuro dubbioso.
“Se
ben ricordi lui ci ha sempre chiesto il permesso!” gli fece
notare Shikamaru
con sguardo riflessivo “Quando ci ha reso i suoi
Sun’s Knights ci ha chiesto il
nostro permesso in modo da guadagnarsi la fiducia di tutti noi. E ha
fatto lo
stesso anche durante gli allenamenti in cui, alle volte, la usava per
prepararci
a fronteggiare avversari che al contrario non si fanno scrupoli a
entrarci
nella testa. Pensa a quando ce la siamo vista contro
Raptomort!” e invitò lui e
i compagni a ricordare tutte le volte in cui il castano aveva usato la
sua
telepatia su di loro.
“Shikamaru
ha ragione!” commentò Shino
“Probabilmente con sconosciuti o con qualcuno che
ha incontrato una sola volta, non esita a usare questo suo potere. Ma
con noi è
diverso. Mi sbaglio forse?” per poi chiedere al diretto
interessato.
Nick
non parlò per più di dieci secondi. Infine,
annuì “Sì è come avete detto
voi.
Non uso questo potere con leggerezza!” fissò poi i
compagni soleani “Va bene, rimanderò
le domande a un altro momento. Però, non fatemi attendere
una vita!” dando loro
piena fiducia.
“Puoi
stare tranquillo!” gli rispose Dohko a nome di tutti
sollevando il pollice.
Gli
altri annuirono.
“Ora
che abbiamo momentaneamente risolto la questione, direi che possiamo
iniziare
con il nostro allenamento!” Amor attirò
l’attenzione su di sé decidendo per
tutti che il tempo delle parole era finito.
“Si
maestro!”
Dissero
tutti quanti.
“A
essere sincero mi sarebbe piaciuto sapere qualche altro dettaglio su
voi
soleani!” commentò Kakashi leggermente deluso.
“Durante
le pause potrai chiederci tutto quello che vorrai!” gli disse
Kuina con un
sorriso “Se poi vuoi sapere le mie misure, ti dico subito di
non provarci
nemmeno a chiederlo!” che divenne inquietante in segno di
avvertimento.
“Non
ti devi preoccupare. Non era tra le mie
curiosità!” gli rispose il ninja copia
che percepì il pericolo.
“Tanto
la tua quarta la notano tutti!” esclamò Dohko.
“Soprattutto
mentre dormi in piedi!” concordò Joey con un
sorriso da furbetto “Hai le misure
più piccole del gruppo e lo sappiamo tutti!”
dicendolo con molta convinzione.
La
blu fissò i due con un evidente tic che convinse tutti ad
allontanarsi dai due
soleani.
“Cana
posso prendere in prestito la tua mazza?” chiese poi la
spadaccina.
“È
tutta tua. Spaccagliela in testa!” rispose la castana
lanciandogli Seto.
“Grazie!”
disse lei afferrando al volo un confusissimo castano e poi lanciandosi
all’inseguimento
dei due che se la dettero a gambe^^.
“Quei
due se la sono cercata!” commentò Jiraiya con
occhi a fessure.
“Già!”
concordò Alan con la medesima espressione.
“Ma
usare quel poverino come mazza non vi sembra un po’
disumano?” chiese Sakura Kinomoto
un po’ preoccupata per il soleano drago.
“Tanto
non si fa niente!” la consolò Alex “Non
con la testa dura che si ritrova!” e di
questo ne era sicuro^^.
“Ricordate
che è un organismo cibernetico!” e Gatta gli dette
corda dato che Seto era come
lei ed Alex.
“A
questo punto non serve attendere ulteriormente. Possiamo iniziare la
sessione
intensiva di allenamento!” disse Shiryu avvicinandosi a Nick
“Noi Bronze ci
concentreremo sull’allenare Nick e a prepararlo allo scontro
con Hades, mentre
il maestro Amor e i soleani presenti penseranno ai ragazzi. Vi va
bene?” e
propose la sua idea sperando che venisse accettata.
“Non
ho obiezioni!” rispose il maestro della Sacra scuola
“Però è meglio alternarci.
Ho diverse tecniche che devo ancora trasmettere al mio
allievo!” stabilendo
questa sua condizione.
“Nessun
problema maestro!” gli rispose Nick stesso.
“A
allora INIZIAMO!” proruppe Naruto per stimolare gli animi.
“Si
facciamolo!” seguito da Gaara.
“Diventiamo
più forti e troviamo anche Jesse!”
concordò Jaden sempre deciso a salvare
l’amico e a diventare più forte.
“Certo!”
Dissero
i compagni dando così inizio agli allenamenti.
INTANTO
A DIVERSI CHIILOMETRI DI DISTANZA
Ikki
si era
ormai allontanato dal gruppo.
Avanzava
con passo fermo quelle lande desolate
consumate dalle orde delle tenebre.
“Di
sicuro non sono alla nostra altezza ma non
bisogna abbassare la guardia!” di questo ne era sicuro
Si
trovò davanti un bivio. Quale delle strade
era quella giusta?
Per
il Bronze solitario non era un problema. Una
valeva l’altra. Lasciò fosse il suo
istinto a guidarlo e prese per quella
alla sua destra. Era da lì che percepiva delle
presenze degne di nota che
era sicuro appartenessero ai Sun’s Knights mancanti.
“Da
come me li ha descritti Nick, sono tipi caratterialmente
simili a me. Sarà interessante vedere se ha ragione o
meno!” fu questo il suo
pensiero. E la sua curiosità era molta.
Ma
fu tale da non fargli notare che, a causa del
movimento brusco, una delle code del suo cloth si era avvicinata al
piede. Calpestò
l’oggetto in questione ed essendo parte integrante della
corazza provocò un
effetto domino facendolo scivolare all’indietro
CRASH!
“AHIA!
CAZZO!” imprecò Phoenix tenendosi la
testa dolorante per la botta^^ “Come è possibile
che faccia simili figure? Beh,
almeno non succede mai in presenza degli altri!” e
ringraziò il cielo che cose
del genere non gli capitassero davanti ai compagni o avrebbe perso la
sua
dignità.
Contento
di questa fortuna, Ikki si rimise in
piedi e si incamminò verso l’ignoto e facendo
attenzione a non calpestarsi
nuovamente la coda^^
INTANTO
SU UN PIANETA SITUATO IN UNA GALASSIA LONTANA
Il
pianeta Kyrin. Era un mondo assai diverso dalla Terra: il cielo era
plumbeo e quasi
sempre attraversato da dense nubi, la vegetazione presentava colori
acidi che
variavano dal verdastro al giallo, la fauna era costituita da creature
tozze e
molto robuste, mentre gli abitanti, per i pochi che si erano visti,
erano bassi
e tarchiati e ancora molto primitivi, la temperatura variava dai +30 ai
-10
gradi, le giornate erano di circa 26 ore e la gravità era
cinque volte
superiore a quella terrestre.
Per
il gruppo di Yugi non era stato facile adattarsi a quelle condizioni.
Avevano
impiegato diversi giorni a adattarsi e con non poche
difficoltà e gli
allenamenti che dovevano sostenere ogni giorno erano sempre estenuanti.
Aruka
e Jack non si trattenevano e non esitavano neanche ad assumere le loro
vere
sembianze per dare loro maggiori problematiche. Anche Eriol non ci
scherzava:
le sue lezioni teoriche erano piene di concetti complicati persino per
i più
intelligenti del gruppo e quelle pratiche non erano da meno.
Era
ormai passato un mese da quando il gruppo era arrivato lì ma
per loro sembrava
passato molto di più.
E
un altro giorno era appena iniziato
“Oggi
voi tutti, Yugi escluso, ve la dovrete vedere contro di me!”
annunciò Aruka fissando
severamente i Sun’s Knights presenti.
“E
per quale motivo Yugi sarebbe escluso dalla sessione di
allenamento?” chiese
Seto. Rispetto a un mese prima sfoggiava un look diverso. I pantaloni
erano
completamente strappati e graffiati, la camicia era a brandelli e il
cappotto era
stracciato ai lati. I capelli si erano allungati fino a toccare le
spalle e sul
viso era presente una folta barba. Tuttavia, i suoi occhi non avevano
mai perso
la loro freddezza.
Anche
gli altri erano in condizioni simili, salvo le ragazze che,
chissà come,
riuscivano a mantenersi.
“Semplicemente
perché Jack vuole sottoporlo ad una sessione
speciale!” gli rispose la verde per
poi assumere le sue reali sembianze di drago “Ora basta
parlare e fatevi
avanti!” e senza attendere, si scagliò contro di
loro iniziando l’allenamento.
A
un centinaio di metri di distanza Yugi si trovava davanti il grande
drago
dorato Sourise.
Anche
il re dei giochi era cambiato parecchio: gli abiti erano del tutto
stracciati,
i capelli a stella si erano allungati a tal punto da cadergli lungo la
schiena
e non stavano più al loro posto e aveva anche
un’evidente barbetta. Era cambiato
anche fisicamente: aveva perso la sua tipica espressione infantile
diventando
molto più simile al suo alter ego Atem diventando anche
più alto.
Muto
aveva chiesto al drago d’oro di insegnargli a usare la magia
del Dragon Slayer.
Il drago aveva voluto sapere il motivo che lo spingesse a voler
apprendere
questa magia.
La
risposta del viola era stata semplice: proteggere i suoi amici e anche
non
sentirsi più inutile come durante la tentata distruzione
operata da Vorkye e la
sua banda.
Per
il drago non ci fu risposta migliore: era stata semplice e schietta,
una cosa
che aveva sempre apprezzato.
Muto
aveva iniziato a padroneggiare abbastanza bene quella magia consistente
nella manipolazione
di fiamme dorate e dell’oro. Ma necessitava di molto
allenamento e maggiore
controllo del potere magico e, dato che il tempo non era dalla loro
parte,
dovevano fare in fretta.
Yugi
era a terra ansimante. Aveva impiegato tutte le sue energie ma ancora
non
bastava.
“E’
tutto qui quello che sai fare Yugi?” gli chiese il drago con
una punta di
delusione “Con questa scarsa resistenza non riuscirai a
proteggere nessuno e
nemmeno a dimostrarti utile!” e rincarò la dose in
modo da stimolarlo a rimettersi
in piedi.
WAMP!
Nel
mentre gli soffiò contro una fiammata che fu subito
assorbita dal giovane che
si rimise in piedi.
“Non
serve che me lo ricordi. So anch’io che così non
va bene!” gli rispose Muto tra
un respiro e l’altro.
Anche
se aveva recuperato le forze sentiva tutto il corpo dolorante.
“E
pensare che Nick e Lello hanno imparato a padroneggiare questa magia in
appena
due giorni con Anima del Drago annessa!” commentò
Sourise “Sarà forse che sono
due guerrieri con più di cinque millenni a testa e con
maggiore esperienza alle
spalle. Anzi no, Nick ha appreso questa magia quando era ancora un
semplice
umano!” e si corresse sul castano. Ma anche così
non poteva che sminuire il suo
attuale allievo.
Yugi
strinse i pugni. Era consapevole dei suoi limiti; eppure, stava
cercando di
applicarsi con tutto sé stesso per migliorare. Ma non era
ancora sufficiente.
“Continuiamo!”
disse trattenendo a stento la rabbia.
Sourise
lo fissò serio senza parlare e si limitò a
sollevare un dito artigliato
invitandolo a farsi avanti.
Yugi
non se lo fece ripetere due volte e, evocata la sua armatura di
Sun’s Knight,
si lanciò contro il drago.
Eriol
stava seguendo a distanza le due sessioni di allenamento insieme ai
suoi
famigli. Le sue attenzioni erano concentrate su quello di Yugi.
“Ci
si sta mettendo d’impegno!” commentò
allegramente Ruby Moon intenta a servigli
del tè.
“Ma
non è sufficiente!” esclamò Spinel Sun
raggomitolato su sé stesso “Nelle sue
attuali condizioni non andrà da nessuna parte!”
poteva facilmente prevedere
come sarebbe andata a finire.
“Yugi
è quello che ha il maggior potenziale dei suoi compagni.
Tuttavia, non riesce a
esprimerlo come realmente vorrebbe fare!” commentò
Hiragizawa bagnandosi le
labbra col tè appena servito.
“E
che cosa glielo impedisce?” chiese dubbiosa Ruby Moon.
“Forse
i suoi dubbi?” suggerì Spinel Sun anche se non era
sicuro di quello che aveva
appena detto.
“Quelli
li ha superati da tempo. È altro che gli impedisce di
farlo!” commentò Eriol
continuando ad osservare Muto.
DIVERSE ORE DOPO
CRACK!
“ARRGHH!”
Yugi si sfracellò a terra con l’armatura
completamente distrutta.
I
suoi assalti, per quanto forti non riuscivano a rompere le difese del
drago. Nemmeno
con la magia del Dragon Slayer era riuscito a ottenere qualche
risultato e la
sua armatura era stata sbriciolata da un semplice rilascio del potere
magico
del drago.
“Anche
così non è servito a nulla!”
commentò Sourise sconsolato “Per oggi
interrompiamo!” e decise di porre fine a
quest’ennesima sessione inconcludente.
“N-Non
ancora!” sussurrò il viola stringendo i denti
“Posso ancora continuare!” e si
rimise a fatica in piedi.
“Non
in quello stato!” commentò Sourise “Sei
stanco, ferito e riesci a mala pena a
reggerti in piedi. Se continui così rischi per davvero di
morire!” lo aveva
provocato abbastanza ma ora si era reso conto di aver tirato troppo la
corda.
“E
ALLORA!” gridò Yugi facendo spalancare le pupille
del drago “Lo avete detto voi
che il nemico non avrà nessuna pietà di noi. Non
ci risparmierà nemmeno se lo
imploriamo. Perciò smettila di trattarmi con i guanti e
attaccami come se
volessi uccidermi!” e detto questo si lanciò a
muso duro verso di lui.
Sourrise
sospirò “A quanto pare dovrò insegnarti
un’altra cosa!” e spalancò gli occhi
sfoderano un’espressione feroce.
L’aria
intorno a lui si distorse e davanti a lui ad apparve una figura
indistinta
armata di falce.
ZACK!
Yugi
fu colpito al petto da un profondo squarcio finendo spinto
all’indietro e
schiantato al suolo. Non riuscì nemmeno a urlare per il
dolore che provava.
Ormai non aveva più fiato nei polmoni.
“Ne
hai avuto abbastanza o vuoi continuare dicendo queste
fesserie?” gli chiese il
drago avvicinandosi minaccioso a lui “Credi davvero che
questo sia un gioco
come quello che fai usando il tuo deck? Credi davvero di poter
diventare più
forte semplicemente volendolo?” fino a quando non gli fu
praticamente a pochi
centimetri “Questo non è un gioco e se muori non
puoi resuscitare giocando
delle semplici carte. Hai capito?” e fissarlo severamente.
“Cough!”
in tutta risposta Muto fece un forte colpo di tosse sputando anche un
corposo
fiotto di sangue.
“Forse
ho un po’ esagerato!” pensò il
drago. Poteva vedere che le condizioni del
suo giovane amico erano pessime.
“Lo
so anche io!” pensò Yugi in uno stato di
semi incoscienza “Quello che
abbiamo deciso di fare non è un gioco. Non è un
duello che deciderà le sorti di
tutto come siamo abituati a fare. Non è semplicemente con le
carte che possiamo
vincere!” in cuor suo sapeva già che era
totalmente diverso da quello che
lui e i suoi compagni avevano affrontato fino a quel momento “Ma
davvero non
c’è nulla che possa fare? Come posso fare a
proteggere i miei amici? Come posso
fare… Faraone?” si chiese mentre
iniziò a perdere conoscenza.
Tutto
intorno a lui si fece buio. Tutto si fece silenzioso. Il suo corpo e la
sua
mente vagavano nel buio. Non c’era nulla.
Poi,
da quel nulla, qualcosa squarciò il buio. Il nero fu
sostituito da un caldo bianco.
“Che
cos’è?” si chiese il viola mentre i suoi
occhi iniziarono ad abituarsi a quel
nuovo colore.
FLASH!
Sopra
di lui ci fu un bagliore dorato e apparve la sua armatura di
Sun’s Knight.
Yugi
la osservò stupito.
Ora
che ci pensava, quando Nick l’aveva sbloccata non aveva detto
di che spirito si
trattasse. Aveva solo detto il Faraone Senza Nome. In tutto quel tempo
non si
era mai chiesto quale fosse realmente il suo nome né i
poteri che derivavano da
essa. Non ne aveva nemmeno estratto la carta che era presente in tutte
le
armature degli altri compagni, non aveva trovato niente. Anzi, qualcosa
era
apparso: qualcosa che credeva non avrebbe più rivisto e che
era tornato a
pendere dal suo collo. Il suo Puzzle del Millennio.
Nei
primi momenti aveva creduto che il suo amico faraone fosse tornato a
dare loro
una mano. Ma così non era stato. Per quanto avesse provato a
chiamarlo, il suo
amico non rispondeva più. Ormai era andato via e non sarebbe
più tornato.
Allora perché il Puzzle era tornato da lui? Che cosa voleva
dire?
Sentì
che il dolore che provava non c’era più. Le ferite
e la fatica erano sparite e
questo gli permise di rimettersi in piedi e di osservare la sua corazza
personale.
Più
la osservava, più pensava che le mancasse qualcosa. Ma che
cosa?
Il
suo sguardo cadde sul suo Puzzle. Non capiva perché ma
sentiva che era quello
il pezzo mancante. Era una sensazione strana, eppure sentiva che era la
cosa
giusta da fare.
Decise
quindi di fare un tentativo e, sfilatosi il Puzzle, lo appese al collo
dello
dell’armatura.
Attese
per diversi secondi ma non successe nulla.
“Mi
sono illuso!” commentò abbassando tristemente lo
sguardo “Per un attimo, ho
veramente pensato che fossi qui davanti a me!” tanto che gli
occhi iniziarono a
inumidirsi.
Nella
sua mente riaffiorarono i ricordi delle tante avventure affrontate con
lui e i
suoi compagni. Gli scontri, gli enigmi e le difficoltà
affrontate insieme.
Ogni
ricordo gli fece cadere una lacrima.
“Io…
non so che cosa fare” sussurrò a sé
stesso “Che cosa posso fare… Atem?” e
chiamò il suo amico per nome.
FLASH!
Come
a voler rispondere alla sua domanda, il Puzzle brillò e fu
seguito
dall’armatura che sprigionò una luce accecante.
Yugi
si coprì gli occhi per non essere accecato.
“Continua
ad essere te stesso!” disse una voce in mezzo a quella luce.
Il
corpo di Muto fu attraversato da un brivido: riconosceva quella voce.
Era lui.
Il faraone era lì.
Quando
finalmente la vista tornò a funzionare, fissò con
gioia davanti a lui.
Lo
stava osservando con sguardo sorridente. Il faraone Atem era
lì davanti a lui.
Non
proferì parola. Non era necessario: bastò il suo
sguardo per far capire che
cosa volesse dirgli.
Yugi
comprese che era sempre stato al suo fianco. Era diventato lui stesso
la sua
armatura e il suo potere perché sapeva che avrebbe avuto
bisogno del suo aiuto.
Ma adesso era tempo che continuasse da solo per la sua strada. Se
voleva
diventare più forte e proteggere i suoi amici…
doveva farlo da solo. E il
faraone era sicuro che ce l’avrebbe fatta.
“Io
credo in te!” furono queste le uniche parole che
esternò poi la sua figura
sparì insieme all’armatura.
Yugi
fece un profondo respiro “Sì, mi ero dimenticato
che cosa devo realmente fare:
credere in me stesso!” era questo che aveva appreso grazie a
lui e ai suoi
amici. La sua vera ispirazione.
“E
questo ciò che
sei?” chiese una voce nuova.
Il
viola si ritrovò di
colpo in un luogo diverso: un mondo in cui tutti i colori erano
confusi.
Ovunque guardasse, non si vedeva una fine. Era come sospeso in esso.
“Dove
mi trovo?” si
chiese il giovane sempre più confuso.
Intorno
a lui
comparvero delle figure avvolte da una mistica luce bianca che
ripeterono “E’
questo ciò che sei?”
Per
quanto ci
provasse, Muto non riusciva a metterle a fuoco. Sebbene le vedesse, non
riusciva a comprenderne la fisionomia.
“E’
questo ciò che
sei?” chiesero nuovamente le figure.
“Prima
di rispondervi,
ditemi chi siete e dove mi trovo!” si impose Yugi mettendosi
in posa di
combattimento.
Per
lunghi istanti,
le figure rimasero in silenzio. Era come se stessero pensando a come
rispondere.
“Non
serve che ti
agiti giovane Yugi. Non hai nulla da temere da noi!” disse
poi la figura che
aveva davanti. Il suo tono di voce era strano, era come distorta e
questo non
gli permetteva di capire sé stesse parlando con un uomo o
una donna.
“Su
chi siamo, puoi
considerarci come i tuoi predecessori!” disse
un’altra figura alla sua destra
con la medesima voce distorta.
“Mentre
questo luogo,
possiamo definirlo il santuario dell’investitura!”
concluse un’altra alla sua
sinistra con la medesima voce.
Predecessori?
Investitura? Che cosa significava?
Erano
queste le
principali domande che Yugi si stava ponendo.
“Potete
essere più
chiari per favore? Non riesco a capire che cosa volete dire!”
che chiese
maggiori chiarimenti.
“Per
dirla più
semplicemente, noi siamo i residui di coloro che un tempo furono
conosciuti
come Sun’s Warrior Bianco e questo è il luogo in
cui ognuno di noi è stato
investito di questo titolo!” a rispondergli ci
pensò la prima figura che aveva
parlato rivelando una sconvolgente verità.
Una
verità che lasciò
Yugi basito “U-Un momento. State dicendo che io…
sono candidato per diventare
un Sun’s Warrior?” e formulare quelle parole si
rivelò uno sforzo immane.
“Sì,
esatto!” gli
confermò la figura che aveva davanti.
Il
ragazzo non aveva
parole. Non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito. Come
poteva
essere che lui, un umano, potesse essere stato << scelto
>> per
ricoprire un simile ruolo? Chi l’aveva scelto? E con quali
requisiti?
E non
sapeva da dove
iniziare a chiedere.
“Ti
stai chiedendo come
sia possibile vero?” gli chiese la figura alla sua destra.
Il
viola si limitò ad
annuire. Non si sforzò nemmeno di chiedere come lo avesse
compreso.
Probabilmente la sua espressione mostrava il suo attuale stato
d’animo.
“In
effetti, è la
prima volta che sia un non soleano ad essere stato scelto. Tuttavia,
non c’è nessuna
regola che lo proibisca!” gli rispose la stessa figura.
“Nessuno
di noi ha
mai saputo chi ci ha scelto. Sappiamo solo che una volta che ci siamo
ritrovati
qui, siamo stati investiti di questo titolo e poi… una volta
usciti da qui, non
abbiamo più ricordato nulla di questa esperienza a parte la
consapevolezza di
essere stati scelti dal sacro amuleto bianco!” seguita
dall’altra alla sinistra
di Muto.
“Quindi…
mi state
dicendo che, una volta che uscirò da qui, non mi
ricorderò di questo luogo?”
chiese Yugi e le figure annuirono “Eppure, ancora non riesco
a capire. Chi ha
deciso tutto questo? E perché ha scelto me?”
Le
figure non seppero
come rispondergli.
“A
decidere queste regole, sono stato io!” disse una nuova voce.
Tutte le figure avvolte
di bianco sparirono come fiammelle e ne apparve una nuova.
Pareva
umana avvolta da una lunga veste color diamante che lo ricopriva
interamente.
Il volto era nascosto da una sorta di velo iridescente che permetteva
di vedere
solo le labbra e gli occhi. Questi ultimi parevano simili a due
galassie:
sembrava che in essi brillassero miliardi di luminose stelle.
La
sensazione che emanava era… pace.
“Voi
chi siete?” chiese Yugi incantato da quella figura.
“Posso
definirmi il creatore dei Sun’s Warriors!” gli
rispose il nuovo arrivato che si
fermò a pochi passi da lui. La sua figura era imponente:
pareva qualcosa di
irraggiungibile.
Il
viola lo fissò incredulo “Il fondatore dei
Sun’s Warriors?” ripeté “Mi
state
dicendo che siete voi ad aver…” non
riuscì a dire altro. Lo stupore era troppo.
“Esatto
giovane Yugi!” confermò la figura sorridente
“Normalmente non vengo mai in
questo luogo. L’ho reso autonomo perché scegliesse
da solo chi nominare un
Sun’s Warrior. Ma questa è un’occasione
speciale: è la prima volta che qualcuno
che non sia un soleano o una sua reincarnazione è stato
scelto per ricoprire questo
ruolo!” e spiegò con calma il motivo della sua
presenza che non era di poco
conto.
“La
prima volta?” chiese Yugi ricevendo un cenno positivo da
parte di questa figura
“Allora… siete qui per spiegarmi qualcosa di
importante?” gli chiese speranzoso.
“Sono
qui per osservare il giovane umano che risulta essere degno di ricevere
il titolo
di Sun’s Warrior. Se anche volessi spiegarti qualcosa di
importante, una volta
uscito da qui non lo ricorderesti più!” ma la
figura negò subito senza però
cambiare espressione “So di darti una delusione ma credimi
quando ti dico che
non è ancora arrivato il momento di spiegare cosa ci sia
realmente dietro la
nascita di questo gruppo. Arriverà quando voi tutti sarete
riuniti!” dicendogli
tutto e niente.
“Perché
tanta segretezza? Non vi fidate di noi?” gli chiese il viola
sempre più
confuso.
“Non
è così figliolo. Il fatto che vi abbiamo affidato
questi ciondoli è la prova della
nostra fiducia!” controbatté la figura.
Yugi
lo guardò stupito “Abbiamo?” voleva
forse dire che vi erano altri, fondatori?
“Esatto
giovanotto!” confermò la figura
“L’idea di creare i Sun’s Warriors
è nata da me
ma non ho fatto tutto quanto da solo!” rivelando anche questo.
Yugi
non sapeva che cosa dire. Aveva ricevuto così tante
informazioni ma ancora non
aveva avuto la risposta che voleva.
“Ditemi
solo questo: perché io?” gli chiese il viola. Era
questo che voleva realmente
sapere.
Per
alcuni momenti la figura lo guardò in silenzio
“Che cosa ritieni più importante
di te stesso? Rispondi sinceramente e avrai la tua risposta!”
ponendogli questa
domanda.
“I
miei compagni!” gli rispose il giovane senza esitazione
“Prima di ricomporre il
Puzzle del Millennio, io ero solo, non avevo nessun amico. Quando poi
riuscii a
completarlo, ho espresso il desiderio di avere degli amici. E questo
desiderio
è stato realizzato!” si osservò poi la
mano destra. Ricordava ancora il disegno
dell’anello dell’amicizia disegnato da Thea, anche
se l’inchiostro non c’era
più, il simbolo era sempre lì.
“Sono
diventati la tua luce vero?” gli chiese la figura.
“Sì
e credo di essere la stessa cosa per loro. Per tutti loro!”
rispose Yugi per
poi pensare al faraone “E uno di loro mi ha insegnato a
credere sempre in me
stesso!” di cui ora non dimenticava più gli
insegnamenti.
“Ed
è questa la risposta che cerchi!” gli disse la
figura “Il Sun’s Warrior Bianco
è proprio ciò che sei tu in questo momento e non
c’è nessuno più degno di te
nell’indossare questo ciondolo!” dandogli
un’ulteriore spiegazione.
Yugi
lo fissò con occhi scioccati.
“E’
davvero così?” chiese ancora incredulo dalla
spiegazione.
La
figura gli poggiò una mano sulla spalla “Si
figliolo e sono sicuro che sarai
più che degno di questo onore!” gli disse con voce
incoraggiante “Diventare un
Sun’s Warrior è un onore che viene concesso a
pochi e capirai presto il
perché!” il suo semplice tocco era simile
all’abbraccio di un padre. Era calda
e pacifica.
Con
queste parole la figura si allontanò da lui.
“Aspetti!”
lo fermò Yugi. Non sapeva nemmeno che cosa chiedergli.
Voleva semplicemente sentire
nuovamente quel tocco.
“Non
serve che mi trattenga ancora qui mio giovane amico. Hai molto lavoro
da fare e
il tempo non è dalla tua parte!” gli disse la
misteriosa figura che glielo dovette
negare “Ora che ci penso, non mi sono presentato. Anche se
non lo ricorderai,
ritengo sia scortese rimanere ignoto!” che iniziò
a brillare “Il mio nome è
Dvast Calak’ant Kadmel Tartaruga di Diamante, soprannominato
Ulysses. Ho 15.453.555.246
anni e la mia gente mi conosce come il primo dei giganti. Ho assistito
alla
morte e alla nascita di universi, camminato in mezzo agli
dèi, messo piede su
infiniti mondi, assistito alle più grandi guerre che si sono
svolte nel corso
della storia di questo universo e del precedente, partecipato agli
eventi che
hanno segnato la fine di grandi ere e l’inizio di nuove. E
continuerò questo
mio viaggio fino a quando la promessa fatta non sarà
mantenuta!” iniziò a
sparire “E spero che la tua generazione sarà
quella che permetterà questa
realizzazione. Buona fortuna Yugi Muto, nuovo Sun’s Warrior
Bianco!” finché la
sua presenza non svanì del tutto.
Quando
ciò avvenne,
Yugi sbatté confuso gli occhi. Era come se avesse avuto una
sorta di <<
illuminazione >> anche se ora non ricordava come
l’avesse avuta.
“Ci
spiace non poterti
essere ulteriormente d’aiuto!” disse la figura
bianca nuovamente davanti a lui.
“Non
fa niente.
Troverò le mie risposte da solo insieme a tutti gli altri.
Grazie!” disse il
viola.
Le
tre figure lo
osservarono in silenzio. A loro si riunirono tutte quelle che si
trovavano in
quel luogo misterioso.
“Ora
che sai,
rispondi. È questo ciò che sei?” gli
chiesero con una sola voce.
“Ciò
che sono è solo
e unicamente me stesso e lo sarò sempre anche per i miei
amici!” rispose il
viola “Io voglio essere la luce loro e di tutti coloro che
incontrerò!” non
sapeva da dove veniva questa sua consapevolezza ma ora
l’aveva e si sentiva
pronto.
“Allora
che sorga il
Sun’s Warrior Bianco!”
Il
luogo mistico
dell’investitura brillò di un intenso bianco e poi
sul collo di Yugi apparve un
ciondolo con appesa una gemma di un bianco splendente. Poi…
tutto sparì.
“Credo
di aver esagerato un po’!” commentò
Sourise notando le condizioni del suo Dragon
Slayer “Meglio che chieda a…” ma si
bloccò quando percepì qualcosa di nuovo. E
proveniva da Yugi.
FLASH!
Una
colonna fatta da una splendente luce bianca partì dal corpo
del viola. Fu così
intensa da illuminare a giorno l’intera zona.
“Ma
che cosa sta succedendo?”
Si
chiesero tutti coprendosi gli occhi.
Al
centro della colonna Yugi percepì che un cambiamento stava
avvenendo sia dentro
che fuori di lui. Era qualcosa che non comprendeva ma sentiva che la
sensazione
era piacevole. Per questo non oppose nessuna resistenza.
Quando
la colonna di luce si estinse e tutti poterono finalmente riaprire gli
occhi,
stentarono a credere a quello che videro.
Davanti
a loro era apparso… un soleano.
Era
un soleano bianco di tipo Grifone di circa 4.90 metri. Le grandi ali
piumate
erano rivolte verso l’alto conferendogli così un
aspetto più imponente, il viso
era costituito da un lungo becco aquilino mentre gli occhi erano viola
acceso.
I piedi erano agili zampe feline mentre dietro il bacino la coda
leonina si
muoveva libera. Sui definiti pettorali pendeva il ciondolo bianco che
risplendeva di luce propria.
La
sua figura lasciò tutti quanti senza parole. Persino Seto
che manteneva sempre
la sua compostezza era rimasto con gli occhi sgranati.
Osservarono
il soleano mentre apriva e chiudeva le mani come se anche lui fosse
stupito.
Quando
poi percepirono la sua presenza, sgranarono ulteriormente gli occhi.
Quello era
il loro amico?
“Y-Yugi?
Sei davvero tu?” chiese Joey con voce tremante.
Il
soleano si voltò verso di lui e poi sorrise
“Sì, sono proprio io!”
rispondendogli positivamente.
Tutti
quanti gli si avvicinarono increduli.
“Non
mi fissate in questo modo. Mi fate sentire in imbarazzo!”
esclamò Yugi
toccandosi la testa imbarazzato.
“Scusa
ma non riusciamo a farne a meno!” gli disse Marik esprimendo
il pensiero di
tutti quanti.
“Come
hai fatto a diventare così?” gli chiese Sourise
tornato al suo aspetto umano.
“Io…
non lo so!” rispose Muto. Esattamente come gli era stato
detto dai suoi
predecessori, non aveva conservato nessun ricordo né del
loro incontro né del
luogo in cui era avvenuta l’investitura.
“Come
sarebbe a dire che non lo sai? Vuoi forse prenderti gioco di
noi?” fece Seto
stringendo forte i pugni per il nervoso.
“E’
la verità. Non so come è accaduto ma so che da
ora io sono il Sun’s Warrior
Bianco!” disse Muto rivelando la sua nuova posizione.
“C-CHE
COSA!”
Lasciando
tutti quanti senza parole.
“COME
È POSSIBILE CHE TU SIA DIVENTATO UN SOLEANO E PER DI
PIU’ UN SUN’S WARRIOR!”
gridò Tristan tenendosi la testa incredulo.
“E
PER DI PIU’ NON SAI NEMMENO SPIEGARCI COME SIA
AVVENUTO!” stessa cosa fece Duke
che nel medesimo stato.
“Calmatevi
voi due. Di sicuro deve esserci una spiegazione!” disse Thea
cercando di
calmare gli animi “Ce l’hai vero?” per
poi chiedere speranzosa al suo amico di
dargli una risposta.
Yugi
scosse la testa “Per quanto ci stia provando, non riesco a
ricordare come sia stato
possibile!” facendo capire di non averne nessuna.
“Ma
non ha alcun senso. Non è possibile che una persona diventi
di colpo una
creatura diversa affermando per giunta di ricoprire un ruolo come
quello di
Sun’s Warrior!” commentò Raphael
cercando di riflettere razionalmente.
“Molto
spesso la magia va contro quello che le persone definiscono
sensato!” lo
corresse Aruka “Tuttavia questa è la prima volta
che assisto a qualcosa di
simile e ammetto di non saperlo spiegare!” ma anche lei in
quel caso si
ritrovava incapace di dare una risposta adeguata.
“Forse
posso aiutarvi io!” disse Eriol facendo qualche passo avanti
e mantenendo il
suo sorriso “E’ una fonte molto vaga ma, da quello
che dice, l’investitura a
Sun’s Warrior avviene in una singolarità nascosta
dallo spazio, dal tempo e
persino dalla memoria. Se la mia ipotesi è corretta Yugi
è stato richiamato lì e
ha ricevuto questo titolo per poi tornare qui totalmente dimentico di
quello
che ha vissuto. Ma questa esperienza ha risvegliato in lui una nuova
natura,
ossia quella che ci troviamo ad ammirare in questo momento!”
e spiegò quello
che ritenne fosse successo.
“E’
come ha detto lui?” chiese Seto fissando storto il
<< nuovo >>
soleano.
Yugi
abbassò per un attimo gli occhi “Non lo
so!” rispondendo questo “So solo che ora
sono così e questa forma e questa forza sono necessarie per
la battaglia che si
verificherà a breve. E devo imparare a controllarle al
più presto!” di questo
ne era sicuro.
“In
tal caso, non serve perdere altro tempo!” commentò
Jack riassumendo le sue
sembianze di drago “Avanti Yugi, mostrami in che cosa
consistono le tue nuove
capacità!” invitandolo a farsi avanti.
“Con
piacere!” gli rispose Muto con sguardo determinato.
“Yugi!”
ma prima che potesse partire, fu chiamato da Joey “Sarai
anche cambiato un po’
ma ricordati che non sei da solo!” e sollevò il
dorso della mano destra.
“Certo
siamo sempre con te!” concordò Tristan facendo il
medesimo gesto.
“E
lo saremo sempre!” e lo stesso fece anche Thea.
Muto
annuì facendo altrettanto e poi partì in quarta
contro il drago.
“Non
vorrete mica battere la fiacca vero?” disse Aruka
rivolgendosi agli altri Sun’s
Knights.
“Certo
che no. Anzi fai del tuo peggio!” le disse Seto con sguardo
combattivo “Yugi
può diventare quello che vuole. Non cambia nulla. Alla fine,
il migliore resto
io!” alimentato
dalla fiamma della
rivalità che ora era diventata un vero e proprio incendio.
“Te
la stai prendendo troppo amico mio!”
commentò il Drago Bianco Occhi Blu
sconsolato^^.
“Direi
che è arrivato il momento di unirmi alla vostra sessione di
allenamento. Così lo
renderò più incandescente!” Hiragizawa
decise di unirsi a loro insieme ai suoi
famigli pronti a menare le mani.
“Nick,
Lello… e anche voi Sun’s Knights: ci vedremo
presto!” pensò Muto per poi
lanciare un grido e ricominciare il suo allenamento con Sourise. Ora ne
era sicuro:
non lo avrebbe fermato più nessuno. Un nuovo Sun’s
Warrior era nato.
NELLA
DIMENSIONE INA
BASE
DI LELLO
Il
Sun’s Warrior Nero stava osservando il panorama dalla
finestra
del super attico
che aveva affittato come base. Tuttavia, i suoi occhi non stavano
ammirando
nulla: stava pensando alle prossime mosse da fare. Quando era intento
in questa operazione, era solito fumare una
sigaretta della marca West Talk. Non era un fumatore ma da quasi
sessant’anni tutte
le volte che pensava a qualcosa di importante aveva preso questa
abitudine. Anche se preferiva non farlo in presenza della figlia.
Si
aveva una figlia che, anche se non era nata da lui, la considerava a
pieno titolo come parte della sua famiglia. L’aveva adottata
in
condizioni
del tutto particolari che erano state tali persino per uno come lui e
le aveva
considerate come un segno. E non se ne era mai pentito. Essere padre
era uno stimolo
in più per continuare a combattere. Per un attimo si chiese
che
cosa stesse
facendo. L’aveva lasciata da sola ma era sicuro che sarebbe
stata
bene.
I
suoi pensieri furono interrotti da un improvviso bagliore proveniente
dal suo
ciondolo. Non era mai avvenuto.
“Che
cosa sta succedendo” si chiese prendendo il suo monile in
mano.
Toc!
Toc!
Poi
sentì qualcuno bussare alla porta.
Il
saturniano spostò leggermente lo sguardo “Avanti
Yuko!” sapeva già chi fosse. L’odore
che emanava e il suono dei passi gli aveva già detto tutto e
sapeva già che si
trattava della strega dimensionale.
Yuko
entrò rapidamente nella stanza chiudendo la porta dietro di
sé: aveva un’espressione
meno composta del solito ma questo non impensierì molto
Lello.
“Hai
per caso finito il tuo amato sakè?” le chiese
ironico.
“Non
è quello a mancare!” gli rispose Ichihara cercando
di calmarsi “E’ uno dei
ciondoli che mi hai dato a essere sparito. Per la precisione quello
bianco!” ciò
che disse era scioccante.
Lello
sgranò gli occhi “Che cosa?” le chiese
voltandosi completamente per guardarla in
viso.
“Un
minuto fa è sparito nel nulla!” gli
confermò la mora che era l’attuale custode dei
ciondoli vacanti “E se è come stiamo pensando,
sappiamo tutti che cosa
significa!” e fissò seriamente il biondo.
Lello
la osservò col medesimo sguardo misto a preoccupazione. Un
attimo dopo la sua
espressione cambiò del tutto: il suo sguardo serio e
preoccupato fu sostituito
da… un sorriso.
“È
apparso!” disse “Il Sun’s Warrior Bianco
è finalmente apparso!” non poteva
esserci notizia migliore in quel momento. Ora aveva compreso che cosa
voleva
dire il bagliore del suo ciondolo: era un segnale della comparsa di un
altro di
loro.
“Non
poteva succedere nulla di meglio vero?” commentò
la mora sorridendo anche lei.
“Sì.
Ora siamo in tre e questo cambia i nostri piani!” le
confermò il Sun’s Warrior
Nero soddisfatto “Chiama tutti a raccolta. Dobbiamo
aggiornarci!” per poi dare
queste disposizioni alla mora.
“Comandi
capo!” rispose la mora mettendosi sull’attenti ma
facendo di proposito il saluto
nel modo sbagliato per poi uscire dalla stanza.
Lello
non ci dette molto pensiero e tornò a guardare fuori dalla
finestra.
“Non
so chi tu sia ma ti do il benvenuto nel gruppo, nuovo
compagno!” disse soddisfatto.
SPERO
CHE QUESTO CAPITOLO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO.
Questa
volta lascio perdere le anticipazioni, anche perché le ho
già fatte nel capitolo
precedente.
Cercherò
di aggiornare il prossimo entro un tempo ragionevole. Fino ad allora al
prossimo
capitolo^^
Ieri
era il mio compleanno. Volevo postare il capitolo ieri per festeggiare
ma non
sono riuscito a fare in tempo^^
LA
FIGURA DI DVAST CALAK’ANT KADMEL È STATA INVENTATA
DA ME E
RINGRAZIO LA MIA AMICA AUTRICE ELARA VLAD TEPES PER AVERMI AIUTATO A
CREARE IL SUO NOME.
Questa
è la forma approssimativa con la quale si è
presentato.
Questa
è la famosa armatura del Faraone Senza Nome, liberamente
ispirata dal vecchio
giocattolo di Ramses
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