Klaine

di Lines
(/viewuser.php?uid=57551)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The very first time: feelings ***
Capitolo 2: *** You say Goodbye,I say Hello ***
Capitolo 3: *** Cry ***
Capitolo 4: *** We belong toghether ***
Capitolo 5: *** A gun shot in the park ***
Capitolo 6: *** You make me sing. (Final Chapter) ***



Capitolo 1
*** The very first time: feelings ***


Non riesco ancora a crederci.
Finalmente mi sento completo, mi sento un uomo, mi sento vivo.
Una sensazione, un appagamento mai provati prima.
Ho ancora il cuore in gola, il foulard di Alexander McQueen stringe il mio collo in una dolce morsa, una stretta che sa del suo profumo.
I miei capelli sono impresentabili nonostante i litri di lacca, e stasera avrò bisogno di un triplo rituale di idratazione ma… non sono mai stato così me stesso. Così assolutamente felice.
Mentre accendo la macchina scassata di mio padre, sento sulla pelle dei sedili un odore sconosciuto, ma familiare. Dev’essere la scadente acqua profumata della madre di Finn… Devo ricordarmi di regalarle un flacone di Flora, per il suo prossimo compleanno.
Le mani mi tremano, il mio viso brucia.
Ecco, il vialetto di casa mia.
Speriamo che papà sia gia’ a letto, o che stia guardando la partita di football.
Finn è fuori con Rachel, quindi di lui non mi devo preoccupare.
La flanella del mio pigiama color carta da zucchero sembra quasi ruvida se paragonata a… alla sua pelle.
Il suo tocco sul mio petto nudo, quegli occhi magnetici e quei movimenti dolci.
Ho ancora addosso il suo respiro, il suo sudore pulito e fresco.
Dopo Brittany e Karofsky, è stato il mio primo bacio. Il mio primo tutto.
Quelli non contavano nulla, me li hanno rubati. Non provavo niente per nessuno dei due.
Ma questo, questo è stato… magico.
Domani non so dove troverò il coraggio per parlargli, per non arrossire davanti a quel sorriso.
Eppure sento che queste emozioni regaleranno una nuova voce alle mie corde.
 
Ti amo, Blaine.
 
 
 
 
Dannazione, che cosa ho fatto? Possibile che sia arrivato a questo punto?
Perché l’ho invitato qui? Toh, ha pure dimenticato la sua cravatta della divisa sulla poltrona…
Io, io ho sempre saputo di essere gay. 100% gay, Rachel me lo ha dimostrato.
Ma non ero mai “stato” con un ragazzo… E’ così strano. Così… sbagliato.
Ho passato la mia vita a decantare l’uguaglianza, la tolleranza.
Non ho mai avuto problemi ad ammettere la mia omosessualità.
A nessuno, tranne ai miei genitori.
E’ stata geniale, in effetti, la scusa del programma troppo povero come motivazione per trasferirmi alla Dalton.
Mamma ci tiene così tanto alla cultura che brucerebbe uno dei suoi Picasso piuttosto che lasciarmi crescere da ignorante.
Ormai ho diciotto anni, dovrei essere padrone di me stesso.
Invece  sono qua, a prendere a pugni il cuscino di piume, per i… rimorsi? No, mi è piaciuto stare con lui.
E allora qual è il problema? Sono sempre stato io ad incoraggiarlo, a non avere paura del giudizio degli altri.
Non posso credere di averlo fatto davvero…
Come mi devo comportare? Domani dovrei semplicemente prendergli la mano e portamelo a spasso per la scuola? E gli altri Warblers, cosa ne penseranno?
Alla fine nessuno ha detto che stiamo insieme…  Abbiamo soltanto…
Io penso di avere appena rovinato la vita di un ragazzo.
I suoi sentimenti sono puri, lo vedo in quegli occhi azzurri che sente qualcosa per me.
Ma io, cosa provo?
 
Non voglio ferirti, ci tengo a te.
Ma non in quel senso, Kurt.
Non ora.

 
It’s time to try 
Defying gravity 
I think I’ll try 
Defying gravity 
Kiss me goodbye 
I am defying gravity 
And you wont bring me down! 


                                                                                                                                        

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** You say Goodbye,I say Hello ***


Legenda
regular: discorso diretto       corsivo: pensieri
Kurt   Blaine   Mercedes
 
 
 
 
 
 
 
 
Eccolo là. Bellissimo come sempre, quel fisico che ormai conosco a memoria avvolto nella felpa
color tortora e con quei Frankie Garage grigi, e il sorriso, l’accessorio che piu’ mi da’ alla testa.

-Ciao, Kurt.-
 Sii freddo ma non scortese, non ferirlo, non ferirlo, non ferirlo.  
                                       
-Ehi… Ciao, Blaine. Allora… Oggi a che ora sono le prove dei Wrablers? Vorrei proporre dei brani per le regionali e…-
 Strano, non sta sorridendo. Oggi è uscito lo speciale autunno-inverno di Vogue e lui NON STA SORRIDENDO.
Che sia in imbarazzo…? Comprensibile. Calmo, Kurt. Keep calm.

-Non verrò alle prove oggi. Devo… Sbrigare delle faccende. Importanti.-
 Diretto, piu’ diretto, o non capirà.

-Oh, capisco… Beh non c’è problema allora ci vediamo piu’ tardi, da me tipo?-
Troppo audace..?
-No, io penso, credo… Sia meglio se per un po’ non prendiamo il caffè insieme ,Kurt.
Anzi, meno parliamo meglio è. Ho bisogno di… Riflettere.-

-Se è ancora la storia del non-gay posso assicurarti che un etero non indosserebbe mai…-
-Kurt, io sono gay. Lo so. Sei tu,il… problema.-
Non piangere tipregotipregotiprego.

-Problema… Io… Penso che mio padre mi stia aspettando fuori.
Oggi vediamo la partita di football con Finn e sua madre.
Sai,una cosa in… famiglia. Allora…vado. Ciao.-
 
 
 
 
Kurt Hummel, sei un illuso. Uno stupido. Un idiota.
Come potevi solo pensare che potesse nascere qualcosa?
Blaine è sempre stato chiaro al riguardo.
La nostra è brotherhood, e non sarà mai bromance.

Ieri sera è stato uno sbaglio. Da parte di entrambi.
Una cosa da dimenticare.
Ma proprio oggi mi dovevo mettere pure il rimmel?! Dannazione all’effetto sexy-lashes…
Adesso fermati e respira un attimo, non sia mai che papà s’insospettisca.
Va tutto bene, è stato uno sbaglio.
Un terribile sbaglio.
Un dolce, dannato sbaglio.
 
 
 
 
 
 
 
Ecco, l’ho fatto.
Complimenti, Miss Stronzetta dell’Anno.
Prima adeschi così un giovane innamorato e poi lo liquidi con un “Devo riflettere”?
Beh, era quello che volevo.
Credo, fosse quello che volevo.
No, sono convinto. Era esattamente il risultato che volevo ottenere.
Io non amo Kurt. Non era giusto illuderlo.
Anche se quel cardigan grigio esaltava particolarmente l’azzurro dei suoi occhi.
Mi mancherà. Però devo resistere per un po’. E’ meglio per entrambi.
E’ meglio così. E’ meglio per entrambi
E ora con chi prendo il caffè?
 

 
 
 
 
 

Povero, piccolo Kurt.
Quel Blaine non mi è mai piaciuto, e una Mami non si sbaglia mai.
Ho passato la serata ad applicargli fettine di cetriolo sulla faccia…
Io odio i cetrioli, levo persino quelli del Cheeseburger!

Per quanto lo abbracciassi e coccolassi, non smetteva di piangere.
Gli ho anche portato una maxi-dose del suo gelato preferito, una schifezza al melone disintossicante o che so io,
insieme a una rivista di Gossip, ma neanche criticare il look di Michelle Obama lo ha tirato su di morale.

E’ davvero innamorato… Però c’è qualcosa che mi sfugge. Non ha mai pianto in questo modo per lui.
Io di certo non lo avrei fatto soffrire così. Mai, per nulla al mondo.
Io lo avrei amato davvero.
Posso capirlo solo guardandolo negli occhi, so cosa gli piace, e mi piacciono le stesse cose.
Siamo due dive, in un certo senso.
Siamo uguali, Kurt.
Ama me.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

You say yes, I say no 
You say stop and I say go, go, go 
Oh, no 
You say goodbye and I say hello 
Hello, hello 
I don't know why you say goodbye 
I say hello.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cry ***


E’ passata una settimana.
Una settimana interminabile, una settimana fatta di secoli, una settimana sprecata.
Una settimana senza Blaine.
Mercedes è un tesoro, ma mi sta un po’ troppo incollata…
Decisamente troppo incollata.
Ho solo bisogno di stare solo con me stesso,
a riordinare per scala cromatica ogni singola sezione  del mio armadio. 
Come uno stilista disperato.
Non sono piu’ andato alle prove dei Wrablers,
ma sono convinto che se la cavino benissimo anche senza di me,
canterei come un Usignolo stonato…
Non riuscirei a dare il meglio di me, non con lui accanto.
Insieme alla mia verginità, quel ragazzo s’è portato via il mio cuore, e la mia voce.
Non avrei mai creduto che potesse farmi questo… Illudermi così.
Usarmi.
Distruggermi.
Proprio lui, che mi ha aiutato quando nessuno poteva capirmi.
Nessuno, neanche mio padre.
Sarebbe bello poter parlare con lui di queste cose, come un qualsiasi teen-ager etero.
Non è come la cotta senza speranza che avevo per Finn.
Non ho mai pianto, per Finn. Sapevo che non sarei mai stato ricambiato:
boicottare Rachel era solo un escamotage per non ammettere a me stesso la verità.
Io, sono il problema.
Questa sera il Professor Shuester ha prenotato da Breadstix per tutti quelli del Glee Club,
e Mercedes mi ha invitato ad unirmi a loro.
Tanto vale iniziare a pensare al mio outfit.
Parte della maschera che porto da una settimana.
Da una vita, in verità.
I miei vestiti e il mio aspetto esteriore sono l’unico schermo che mi rimane
per nascondermi, per proteggermi.
 
Per mentire.

 
 
 
 
 
Non mi piace essere evitato.
Cioè, so benissimo che è tutta colpa mia se la situazione con Kurt è com’è.
Però non sopporto la sua assenza.
Non vederlo alle prove, non avere nessuno con cui discutere dell’ultima copertina di Vogue.
Il nostro momento-caffè…
Vorrei che quella notte non fosse successo nulla.
Vorrei non averlo invitato a entrare, vorrei non avergli slacciato il nodo di quella dannata cravatta,
che tra le altre cose si trova ancora sulla mia poltrona.
Perché invece di spegnere la luce e chiudere la porta,
non ho acceso il maxi-schermo su America’s Next Top Model?
Non sarebbe stato perfetto, passare la notte svegli a parlare dei nostri problemi,
a confidarci quello che non possiamo dire a nessuno?
La verità è che ho solo bisogno di qualcuno che mi dimostri interesse, di affetto.
Mia madre è sempre in giro a qualche cocktail con le sue amiche del club,
e mio padre è perennemente in Europa per lavoro.
Questa villa è inutile, a cosa mi servono tutte queste stanze se nessuno le usa?
Cosa me ne faccio di una piscina senza amici da invitare?
Non ho mai osato chiedere agli altri Wrablers di organizzare qualcosa insieme.
Loro sono troppo occupati con la scuola, le lezioni di chitarra, di danza, di pittura,
gli allenamenti, le fidanzate, anche… Non avrebbero mai accettato.
Il nostro sistema funziona se tutti rispettano le regole, e stanno al loro posto.
Mai uno sgarro, mai un errore.
E adesso che non c’è neanche Kurt, anche quel poco di personalità
che avevano acquistato le nostre canzoni se n’è andato con lui.
Certo, tecnicamente siamo perfetti, impareggiabili.
Ma siamo solo tante belle voci intonate, niente di piu’.
 
Kurt, quando canta, ti sconvolge l’anima.

 
 
 
 
 
 
 
-Oh,Emma! Ce ne hai messo ad arrivare!-
-Ehi, rossa, che ti è successo? Finchè ti aspettavamo mi sono mangiata almeno trenta grissini.
E ora dove le metto le due portate di crocchette che ho ordinato? E’ troppo anche per una Mami!-
-Mercedes ha ragione, hai una faccia… La Berry per poco non ha azzannato uno dei camerieri!-
-Noah, io sono ragionevolmente affamata, lo ammetto, ma non tenterei mai di addentare la giugulare di una persona.
Quella potrebbe difendersi sferrando un pugno sul mio faccino da star!-
-Professor Shue, penso di avere appena visto un elfo dei biscotti nei suoi capelli-
-Brittany, te l’ho gia’ detto, nessun elfo vive nei miei capelli, dannata Sue…
Comunque, l’importante è che anche Emma sia arrivata. Mi sembri un po’ sconvolta, tutto bene?-
-Ragazzi, c’è una cosa urgente che vi devo dire… Io… Sono in ritardo perché…
Si tratta di… Non so da dove cominciare, è così terribile… Si tratta di…-
-Emma, respira, accidenti!
-Karofsky. –

 
 
 
 
 
 

 

Did it happen when we first kissed?
'cause it's hurting me to let it go
Maybe 'cause we spent so much time
And I know that it's no more
I should've never let you hold me baby
Maybe why I'm sad to see us apart
I didn't give to you on purpose
Can't figure out how you stole my heart.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** We belong toghether ***


“Ciao, Blaine.
Io non sono molto bravo a scrivere, ma spero che mi capisci comunque.
Ti ho scritto questa lettera perché volevo dirti grazzie.
Io sono stato scorretto con Hummel, me ne rendo conto.
Vedervi insieme da Breadstix o in caffetteria o per strada con le vostre divise mi fa male tanto.
Voi avete la vita che io non ho.
Sai a che mi riferisco, la gente lo sa che siete gay.
Di me lo sapete solo tu e lui.
Un giocatore di football, finocchio. Ma te lo immagini che vita avrei avuto?
Io però non lo sapevo sempre, lo ho saputo da poco tempo.
Lo ho saputo quando ho pianto vedendo “Cats” in tv. Lo ho saputo quando vedevo Hummel così fiero di essere un frocio, così forte. Io potrei ammazzarlo e anche te con un pugno, ma non sono forte.
Mio papà è alcoholizzato e mia madre non lo so chi è.
Nessuno lo sa,dell’alcoholizzato.
Quindi se te lo chiedono tu non lo sai, brucia questa lettera subito quando la leggi.
Ma tornando a quello che ho scritto all’inizzio volevo dirti grazzie perché guardandovi ho smesso di  essere invidioso e ho preso una decisione: che oggi quando arrivo a casa lo dico a mio papà.
Quando lui lo avrà saputo non sarà piu’ un probblema se si sa in giro a scuola. Infatti poi cambio città.
Digli a Hummel che mi dispiace un casino se gli ho combinato un casino in questi mesi.
Spero che vincerete voi la gara dei Glee club.

David Karofsky. “
 
 
Mentre leggevo la lettera, il mio cuore era pervaso da un cocktail di emozioni.
Mi sentivo lusingato, ma c’era un retrogusto amaro, amarissimo.
Non sono altro che un ipocrita: ecco, come mi sono sentito, un ipocrita.
David ha deciso di fare outing perché io gli ricordavo tutti i giorni che si puo’ essere se stessi anche se la società ti è contro. Io,che ho sfruttato Kurt con un menefreghismo degno di una puttana di prim’ordine.
Io, che mi preoccupo di quello che pensa la gente piu’ di chiunque altro e lo nascondo dietro a una falsa sicurezza. Io,Blaine, l’Usignolo con le ali tarpate.
Ora sono qua, davanti a casa di Kurt Hummel.
Ho una chitarra in mano e uno spartito appoggiato sulle ginocchia.
Vedo la sua ombra dalla tendina trasparente…
Non che con due note speri di aggiustare tutto quanto, ma è sempre un inizio.
Prima di tutto devo riconquistarmi la fiducia di Kurt, al resto ci penserò.

 
Baby, it's cold outside 
Ooh baby, it's cold outside 
I'm lucky that you dropped in

Look out the window at that storm

 
 
 
-Emma, accidenti, respira!-
-David Karofsky. Lui è… in ospedale.-
-Con chi ha fatto a botte, ancora? Non gli bastava aver rovinato la mia di vita? Chi ha preso di mira stavolta?!-
Non Blaine,ti prego. Ti prego.
-No, nessuno… E’ stato… Suo… Suo padre.-
-Suo padre?!-
-Sì, almeno così dice il vicino di casa che ha chiamato la polizia…-
-Prendo la macchina. Voi non rovinatevi la serata, ho un brutto presentimento.-
-Kurt, c’è qualcosa che dovremmo sapere?-
-Vi spiegherò a tempo debito.-

Ma cosa sto facendo? Odio gli ospedali. Odio Karofsky.
Eppure sono qui a far visita al ragazzo che ha reso la mia vita un inferno.
Non so dove sia ricoverato, ci sono un milione di stanze.
Andrò a prendermi un caffe’… Ma quella non è la giacca da football della McKinley?
E quello… Quella bestia attaccata a tutti quei tubicini, quell’animale addormentato e tumefatto, non è mica…?
L’ho trovato. Adesso che faccio? Strano, non ci sono segni di precedenti  visite. Sua madre, almeno, poteva degnarsi si…
-Ehi,Kurt.-
No, non sono pronto per questo, non adesso.
-Io, me ne vado, non so perché sono qua dovrei essere da Breadstix con…-
-Mi manchi. Scusami.-
 
Due braccia mi circondarono caldamente da dietro, con dolcezza,  e mi ritrovai a pochi centimetri dal volto di Blaine.
Sentivo il suo profumo, quel profumo, l’odore di quella sera. L’odore della sua pelle, del suo respiro. L’odore dell’amore non corrisposto. Mi lasciai abbracciare per un po’, come un drogato consapevole.
-Sai, sono appena stato a casa tua. Ho cantato due o tre strofe intere di una penosa versione-assolo di “Baby, it’s too cold outside” a tuo padre. Sembrava abbastanza divertito, me ne sono accorto solo quando era troppo tardi, che non eri in casa, e tanto valeva finire la mia performance. La figura di merda piu’ colossale della storia.-
-Blaine…- Quanto mi mancava quel sorriso.
-Il nostro amico si sta riprendendo…-
-David…? Come stai?- Devo sforzarmi di essere gentile,è un brutto momento.
-Ti odio, Hummel. E’ per colpa tua se sto così. Ho detto a mio padre che sono un frocio, e mi ha gonfiato di botte.
Quel bacio faceva cagare. Tu fai cagare. Vattene.-
-Me ne vado subito, anzi, ce ne andiamo entrambi. Sai cosa ti dico? Mi fai pena. Mi fai schifo.
Sei un ingrato e un presuntuoso. Però sono venuto, sai perché?
Perché quando ho fatto outing io, mio padre mi ha abbracciato, dicendomi che mi amava lo stesso.
Volevo che anche tu avessi accanto delle persone in questo momento traumatico, volevo
dirti che hai fatto la cosa giusta. Invece l’unica cosa che ti dirò è VAI AL DIAVOLO, Karofsky.
Blaine, andiamocene.-
-David, io… Volevo solo dirti che mi dispiace per tutto quello che hai passato, ma non è giusto che
tu riversi la tua collera sugli altri, su Kurt.
Io voglio bene a questo ragazzo, tutti gliene vogliamo.
Lui è venuto qua per starti accanto, nonostante il modo in cui l’hai sempre trattato.
E lui non ha ricevuto alcuna lettera strappalacrime, ricorderei.
Quindi, ti sarei grato se ora ti scusassi con il mio amico, per favore.-
-Lascia stare, Blaine, non penso che…-
-Scusa,Hummel. Da oggi uscirò dalla tua vita. Ora lasciatemi solo, devo… riflettere.
E non sono nelle condizioni migliori per parlare. Ciao, ci si becca.-
 
Ti guardo camminare nel corridoio,
avvolto nel tuo trench grigio di lana cotta.
Le pareti risplendono di te
e della tua rinnovata luce.
Il cuore mi dice amalo, la mente mi dice non farlo.
Il corpo mi dice che voglio averti,
il ricordo mi dice che devo respingerti.
L’unica cosa di cui
sono certo è che nulla
ispira la mia voce
come il blu dei tuoi occhi.
B.
-Dannazione, perché poi tengo un diario?
Ah già,100% gay, dimenticavo.-

 
 

‘Couse we belong together now
Forever united here somehow
You got a piece of me
And honestly
My life would suck without you.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** A gun shot in the park ***


Sono passati i giorni. Non so quanti, ma l’importante è che siano passati.
Karovsky si è ripreso ed è stato dimesso dall’ospedale, ora vive in Tennesee, con dei suoi parenti,credo.
Rachel continua a ricordare a tutti che lei per Natale andrà a Broadway coi suoi papà, come se potessimo dimenticarcelo. Gia’ me la vedo, a scaraventare a mille decibel Slipping Through My Fingers addosso a chiunque sembri assomigliare vagamente a un’attrice o a un talent scout.
Emma e Will sono stati beccati a pomiciare nello sgabuzzino, per la sesta volta.
Mercedes sta uscendo con un certo 2-Frankie, un tizio tutto yo-bro con un discutibile gusto estetico. Specialmente quelle collane, sono tremendamente kitch.
E Blaine…
Beh, è tornato a essere il vecchio Blaine.
Sono tornati i nostri caffè, le nostre serate a guardare Don’t you have a mirror su Mtv, i nostri sorrisi.
E’ come se quella notte fosse stata cancellata dalla mente di entrambi.
I discorsi sul sesso sono riservati ai miei imbarazzantissimi ma irrinunciabili Giovedì sera con papà, si sta impegnando così tanto per questo… problema.
Dannazione! Questo freddo mi uccide. L’iverno è utile solo per poter sfoggiare la mia collezione di cardigan in lana cotta.


I really can't stay - Baby it's cold outside 
I've got to go away - Baby it's cold outside 
This evening has been - Been hoping that you'd drop in 
So very nice - I'll hold your hands, they're just like ice.

 
Quelle parole ripescate dai ricordi mi regalano un sorriso viscerale.
Grazie,vento gelido.

 
 
 
 
 
 
 
Non vedo l’ora che Kurt sia qui.
Ho comprato una quantita’ disumana di quelle orribili tartine microbiotiche biologiche fibropotenziate
Che ama tanto. Non so cosa ci veda di così demoniaco in una sana porzione di pop-corn  fatti in casa, comunque rispetto i suoi gusti alimentari.
Ho intenzione di fargli sentire la mia versione chitarra-voce di Hot’n’Cold, mi serve un parere disinterressato. Sì,ehm, piu’ o meno… Diciamo che mi serve il suo parere.
Sono così contento di avere risolto la situazione… In un certo senso devo essere grato a Karovsky.
Mi mancava il mio amico.
Abbiamo sbagliato tutto. Io,ho sbagliato tutto.
Non dobbiamo forzare le cose, se dovrà succedere, un giorno accadrà.
Ma non adesso, adesso stiamo bene così.
C’è chimica, fra di noi. Lo sento. Non possiamo negare di essere attratti l’uno dall’altra, ma dobbiamo necessariamente reprimere i consigli fraudolenti del nostro basso ventre. Per la nostra amicizia.
Sento quell’intesa nella nostra complicità, nel gioco di sguardi continuo, nel modo in cui mi fissa le chiappe quando mi allaccio il laccino dei mocassini.
Lo capisco dal fatto che mi metta a pensare certe frasi diabetiche su di lui mentre sto pulendo il tavolo con il detersivo spry. Dio, coi guantini in lattice, il grembiule e le pattine sembro un clone gay sessualmente attivo di Emma… Se qualcuno mi vedesse con le pattine penso darei costretto a ucciderlo.
Ecco,è tutto perfettamente pulito ed in ordine.
Svetlana è la cameriera piu’ inutile che abbiamo mai assunto, non sa nemmeno che per pulire un tavolo antico in legno di ebano bisogna usare lo spry alla cera d’api e non il detersivo classico…
Beth, quella sì che sapeva come si pulisce una villa vittoriana.
Diamine! Jaff ha lasciato qua la sua copia del testo per le Regionali,devo portargliela o quello stordito non riuscirà ad impararla per le prossime prove.
 

Uno sparo.
Silenzio.

 
 
 
Altro che latticini, questo 2-Frankie sì che è roba buona.
Un uomo come si deve, un creativo, uno che se ne frega degli altri.
Una diva come me non poteva desiderare uomo migliore al suo fianco.
Finalmente qualcuno se n’è accorto, che ero sul mercato!
Facciamo le bollicine, noi due.
Siamo il caffè nel milkshake, siamo lo zucchero sulle ciambelle, siamo
la magia del tono su tono.
E poi,ragazzi, se è sa usare il suo corpo.
Lui sì che sa come far girare la testa ad una donna.
Kurt non sembra apprezzare il mio nuovo giocattolino, ma se ne farà una ragione.
Lui non mi ha voluta.
Chissà perché vorrà vedermi proprio a quest’ora tarda, al parco poi.
Si prospetta una cosetta eccitante!
Il posto dev’essere questo, ma non lo vedo in giro…
 

-Ehi honey.-
-Ehi,bello.-
-Ti aspettavo,sai? Ora io e te ce la spassiamo.-
-D’accordo…-
E’ pure spiritoso, cosa ci vorrà fare con un sacchettino di zucchero? Però è divertente starsene seduti qui,nascosti fra gli scivoli… E’ il nascondino piu’ bello della mia vita.
-Sai cos’è questa?-
-Non so,polverina magica?-
-Ci sei,pupa. E’ lo sballo dei ricchi.-
Allora capii. Mi resi conto. Urlai.
-Ehi ehi ehi,calmo,ragazzo! Ma stai scherzando? Butta subito via quella roba!-
-Come?-
-DOVE HAI PRESO QUELLA COCAINA,FRANKIE?PERCHE’ HAI DELLA COCAINA?
COSA VUOI FARCI CON QUELLA FOTTUTISSIMA DROGA?!-
-Sentimi,bella. Adesso tu stai qua buona e ci facciamo una striscia insieme,ok?Non accetto repliche,ok?
Non voglio dovere farti del male.-
-Farmi del male?! Io alzo i tacchi,cocco. Di casini non ne voglio. Ci vediamo.-
-Non credo proprio.-
Dolore. Il cemento sempre piu’ vicino. Una striscia rossa si allontana serpeggiando nelle pozzanghere.
Piango, non so che fare. Lui mi sta sopra di peso e mi spinge a terra, ridendo.
-Sei solo una puttana, tutte le donne sono puttane. Pensavo che avessi un po’ di fegato, bambola.
Che fossi una tosta, una tipa tutto pepe fatta per me. Invece,un pugnetto in faccia e sei lì a frignare nel fango. Fai schifo, esattamente come tutte le altre.-
-COSA CAZZO CREDI DI FARE A MERCEDE,FOTTUTO VERME BASTARDO?!-

 


Casa di Blaine è qua dietro il parco.
E’ una così bella serata, meglio farsi una camminata e mostrare in giro come si porta un gilet di Armani.
Peccato che a quest’ora non c’è un’anima in giro…
Cosa starà succedendo nel parchetto dei bimbi? Mi pare di sentire delle urla… Cavolo, neanche Mercedes arriverebbe a questi decibel! Dovrei controllare?
Ma sì, passerò abbastanza lontano, senza intromettermi troppo. In fondo, cosa vuoi che mi capiti.
E poi è proprio sulla strada.
Ma quello è… Quell’aborto estetico di Frankie,nessun altro nel quartiere porterebbe un cappellino del genere e una sudicia tuta da ginnastica come quella.
Ma non doveva vedersi con…
Un attimo. Spero ci sia una spiegazione logica a quello che sto vedendo. Io vado lì e giuro che lo ribalto, lo disintegro,lo…
-COSA CAZZO CREDI DI FARE A MERCEDES,FOTTUTO VERME BASTARDO?!-
Ho urlato senza pensare. Cazzo. Ma almeno si è levato da lei.
-Scusami,frocetto,come mi hai chiamato?-
-V…verme,bastardo.-
-Ripetilo.-
-Sei un LURIDO verme bastardo.- Ora ci ammazza entrambi.
-Ah sì? E così sono un bastardo? Tua madre non è della stessa idea.-
-MIA MADRE E’ MORTA.-
-Tua madre dovrebbe solo rivoltarsi nella tomba per aver generato una tale schifezza contronatura.-
Prima che possa rendermene conto, lo butto contro lo scivolo con violenza e lui cade a terra sbattendo la testa.
Mercedes, alzati, dobbiamo scappare. Alzati, ti prego.
-Ah la mettiamo così,eh? Vorrà dire che raggiungerai la tua mammina!-
Estrae una pistola dalla felpa. La carica e punta la canna verso di me.
Non posso morire, Blaine ne soffrirebbe. Papà non lo sopporterebbe.
Non posso morire ora, cazzo. Non così.


Uno sparo.
Lacrime.

 
 
Cosa diavolo è stato quello?!
Veniva dal parco… Al diavolo Jeff, qualcuno potrebbe essersi fatto male.
Ecco, ci siamo, vedo delle figure, vedo… un ragazzo con un gilet di lustrini.
Kurt.
Kurt che si sta reggendo un braccio ferito mentre un ragazzo sui vent’anni gli punta contro un’arma da fuoco, e Mercedes è accasciata per terra incapace di reagire.
Panico. Cosa dovrei fare adesso? Devo… Chiamare la polizia, qualcuno.
Devo fare qualcosa. Devo fare qualcosa…
No, il 118 per Kurt, perde sangue. Chiamare il 118, ecco cosa devo fare.
Anzi vado là ad aiutarli, sì, vado là e li porto via in casa. Se non mi spara prima.
Ha una pistola in mano. Ha sparato a Kurt.
Ha una pistola in mano.
Ha una…

 
Uno sparo.
Dolore.





Vedo la pallottola attraversare l’esile braccio di Kurt da parte a parte.
Lui non si muove,non si controce, non urla.
Neanche io riesco a gridare, sono paralizzata.
Incredula dinnanzi a questo spettacolo orribile.
-Fanculo, sono fatto come una scimmia. Non ho preso bene la mira… Ora stai fermo, cosetto.-
-Non credo proprio.-
Kurt ruggisce, sì, ruggisce, e poi con uno scatto tira un… passo di danza alla mano di Frankie, rompendogli almeno due dita. La pistola cade a terra,e Kurt la raccoglie fulmineo con il braccio sano.
-Vattene, immediatamente. Sparisci dalla nostra vita, dileguati,prima che ti scarichi questa addosso. E io non sono fatto come una scimmia, quindi stai tranquillo che centrerei il bersaglio.
Mercedes, stai bene? Se ce la fai chiama subito la polizia.-
-Io… Grazie,mi… Mi hai salvato la vita,Kurt. Penso… Credo che ci fosse Blaine là in fondo, ma penso sia svenuto dopo aver visto il tuo braccio saltare per aria. IL TUO BRACCIO!-
-Sto bene, piccola. Fa un male allucinante ma se penso al dolore almeno mi distraggo un po’ ed evito di farmela addosso nei miei nuovi Levi’s edizione limitata. Ho avuto una paura fuori di testa,Mercy. Avevo paura da morire che ti avrei perso.-
-Oh, Kurt, non piangere, che poi piango pure io, accidenti! Piuttosto, va’ a soccorrere il tuo amichetto, dev’essere crollato fra quei cespugli. Io aspetto la polizia e chiamo l’ambulanza.-
 



Io…Cosa…
Apro appena gli occhi e davanti a me vedo un volto conosciuto. Due occhi blu si sono trasformati in laghi di lacrime, la pelle di solito impeccabile è sporca,sudata e tesa. Sento un odore metallico, e qualcosa mi gocciola sul maglione.
-K…Kurt?-
-Blaine! Ma cosa ti salta in mente! La prossima volta che senti uno sparo fammi il favore di startene buono in casa ad aspettare che arrivi io con il dvd di Hair, per piacere!Lo sai che potevi battere la testa svenendo così in mezzo alla strada?!-
-Kurt,il tuo braccio… tu,ti hanno sparato…Cosa…-
-Va tutto bene,Blaine. Va tutto bene. Mercedes sta bene. Io,sono solo un po’ stanco, ecco. Me l’hanno già curato,per fortuna la pallottola mi ha preso di striscio. Però il maglione è da buttare. Il tuo no,tranquillo, il sangue se si lava da fresco viene via.-
-Kurt…?-
-Sì?-
-Quando eri là… Eri sexy.-
-Scusami?-
-Sì, l’ultima cosa che ricordo è che tu eri in piedi, là, e difendevi Mercedes con tutte le tue forze. Anche se eravate lontani mi sembrava di sentire un fuoco arderti dentro, e ho immaginato la tua espressione in quel momento. Hummel, sei tremendamente attraente quando ti incazzi. Io invece sono svenuto come la piu’ cagasotto delle checche… Mi vergogno di me.-
-CI stai per caso provando con me? Non c’è storia, bello.-
Sorrisi. Quel Kurt era davvero un gran figo. Era il mio amico, era il mio Kurt.
-Ora scusami carissimo ma penso andrò a piangere fra le braccia di mio padre, è in sala d’aspetto che urla come un pazzo a tutte le infermiere se hanno visto un ragazzo vestito da donna.-
-Ok. Mi raccomando, per le prove ci servi con tutti e quattro gli arti, quindi evita di lanciarti in altre eroiche imprese prima del mese prossimo,grazie.-
-Farò il possibile.-


With a smile and a song
Life is just a bright sunny day
Your cares fade away 
And your heart is young
 

 
 
Angolino dell’Autrice^^
Questo doveva teoricamente essere l’ultimo capitolo, ma veniva decisamente troppo lungo quindi ho deciso di spezzarlo.
Mi era stato detto che era poco chiaro capire chi parlasse/pensasse,quindi ho cercato di risolvere la cosa senza cambiare la struttura della narrazione.
La canzone citata da Kurt è “Slipping trough my fingers” degli Abba.
Le altre penso siano riconoscibili :)
Il programma che guardano Kurt e Blaine di solito su MTV è una versione americana immaginaria di “Ma Come Ti Vesti”, con tanto di Mister Pisello Odoroso Enzo Miccio in stile nuovo continentexD
Infine,vi suggerisco di rileggere il pezzo del parco ascoltando su Youtube 9 Crimes di Damien Rice.
Ecco,spero vi sia piaciuta :3
A presto,Lines.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** You make me sing. (Final Chapter) ***


Non posso credere che domani sia Il Grande Giorno.
Non sto piu’ nei mocassini, certo, ma… C’è dell’altro. Ho nel cuore una sensazione scomoda, fastidiosa.
Come quando finisci un libro di cui ti eri innamorato, o un numero speciale di Vogue.
Quando mangi l’ultimo pezzettino del tortino alle carote.
Quando raggiungi un traguardo e ti accorgi di non avere il sogno di “riserva”.
E’ esattamente quel tipo di dispiacere, amaro e velato.
Lo smoking azzurro è perfettamente stirato e appeso nell’armadio perfettamente ordinato,
mentre il papillon di lustrini giace perfettamente sul comodino.
Sono talmente stressato, che non riesco a prendere sonno…
Inutili le tisane di melissa e il massaggiatore automatico, sono proprio un fascio di nervi.
Prendo il mio Iphone per controllare le previsioni metereologiche
(devo pur sapere se varrà o meno la pena di farmi la piega domani mattina) e leggo sul display solo una parola…

COURAGE ;D

Un sorriso mi illumina il volto, e sembra che anche l’oscurità della mia stanza risenta della mia radiosità,
perché intravedo un’ombra appoggiata al muro, prima invisibile…
No, aspetta. Un’ombra? Che ombra?!
Prima che possa avventarmi sulla losca figura brandendo il phon agli ioni come arma di difesa,
una risata argentina mi investe con un milione di scampanellii.
-Blaine! Se fossi credente bestemmierei! Mi hai quasi ucciso!-
-Ehi, stai calmo, non vorrai usare quel coso contro di me vero? Potresti spettinarmi!-
-Ah ah ah. Che ridere. Scusa ma, se mi è concesso, come sei arrivato nel mio seminterrato?!-
-Diciamo che QUALCUNO era particolarmente interessato ai miei due biglietti per la partita di football di questa sera,
così, dopo innumerevoli giuramenti sulle mie caste e quantomai innocenti ed amichevoli intenzioni,
questo Qualcuno mi ha concesso di restare a dormire con te questa notte.-
-Chi ti ha lasciato fare cosa scusa?!-
-Kurtie, ho chiesto a Burt se potevo restare con te questa sera, per tranquillizzarti un po’,
e ho giurato sulla mia prole e sul mio orologio da taschino che non avrei alzato un dito su di te e che avremmo dormito in letti separati.-
-Oh…- Ero un po’ sconvolto, e al contempo… Felice?
-Sorpreso?-
-No, deluso. Speravo in una notte focosa e invece mi dici sei qui per leggermi le favole finché non mi addormento.
Beh, puoi anche andartene.-  Mi fingo offeso e mi rintano nel mio regale letto a baldacchino.
-Sua Altezza, non faccia così.. Guardi che se vuole posso anche accontentarla!-
Improvvisamente mi trovo Blaine a cavalcioni,addosso, il suo volto pericolosamente vicino
e quegli occhi tremendamente sensuali puntati su me e sul mio pigiama a quadri.
Sono consapevole che tutto il sangue del mio corpo abbia appena preso un volo last-minute destinazione guance,
ma cerco di ignorarlo e penso a cosa dire.
In fondo, è venuto qui per confrortarmi…
-Blaine…?- Domando al volto che si trova a pochi centimetri dal mio.
-Sì?- Risponde senza spostarsi.
-Ho paura. Ho paura che domani alle regionali ci schiacceranno.
Ho paura che mio padre non sarà fiero di me… Sono terrorizzato.-
-Anche io ne ho, ma sono superelettrizzato all’idea di salire su quel palco e spaccare il mondo.
E’ un sogno che s’avvera,Kurt! Vinceremo le Regionali… Insieme!-
-Ma… E se non fosse così? E se invece perdessimo?-
-In quel caso,io e te passeremo la notte a piangere come due checche depresse guardando film strappalacrime e ingozzandoci di cioccolata e ciambelle,
commentando gli orribili maglioncini da nonna di Rachel!-
Dopo aver riso di gusto, con un goffo movimento ribalto la nostra posizione, ritrovandomi sopra di Blaine,
che ora è spalmato sul mio coprimaterasso color crema come il burro di noccioline su una fetta di pane.
-Ehi, vacci piano, bello!-
-Io… Sì…Ehm…scusami…-
Cerco di spostarmi, ma qualcosa mi impedisce di muovermi da lì e ristabilire una distanza di sicurezza fra i nostri due nasi.
Blaine mi ammicca sornione, e benchè mi senta calamiticamente ipnotizzato ed attratto da quello sguardo,
cerco di mantenere la calma e il contegno.
-Se volevi un bacio, hai sbagliato persona. Ho promesso a tuo padre che avremmo fatto i bravi.-
-Ma chi lo vuole, un bacio da te? E poi non lo faresti mai.-
-Ah no? Mi stai sfidando?-
-Sì,ti sto sfidando.- Bene, sto rischiando di mandare all’aria tutti i sacrifici che
io, Blaine e gli Wrablers abbiamo fatto in questi mesi per mantenere sempre un clima ottimale fra di noi. Di nuovo.
Lui infatti mi sorride malizioso, e con grazia e lussuria felina mi sbatte sul cuscino e mi schiocca un dolcissimo, plateale…
Bacione sulla guancia.
-Devi imparare a porre delle condizioni piu’ precise, quando sfidi qualcuno, Hummel. Ora vado di là a mettermi il pigiama…
Però visto che ci tieni tanto quando torno potrai coccolarmi ancora un po’,prima di andare a dormire!-
Mi strizza l’occhio e sparisce oltre la porta.


Diamine, Blaine Andreson. Piantala.
Devi smetterla, finirla, darci un taglio.
Perché sembra sempre che tu cerchi
di fare di tutto per farmi innamorare di te?

 
 


Dove ho messo lo spazzolino? Non voglio certo usare quello di Kurt, o peggio, di suo padre!
Bella mossa, Blaine, lasciare la camicia del pigiama sul letto, complimenti.
Ora mi toccherà girare a torso nudo fino a domani mattina…
E se Burt mi vedesse conciato cosi’, di certo penserebbe veramente molto male.
Ho detto a Kurt di non preoccuparsi, ma sono un fascio di nervi anche io.
Certo, i pezzi sono strepitosi e ormai sappiamo coordinarci alla perfezione,
i ragazzi hanno pure concesso a Kurt un assolo non indifferente.
Però penso che farsi battere, soprattutto da quelli del Glee, sarebbe uno smacco alla mia… autostima.
Nello specchio vedo un ragazzo forte, sorridente, di bell’aspetto e sicuro di sé.
Il segreto di tutta questa sicurezza è l’autoconvinzione, e lo so. Continuo a ripetere a me stesso di dare il massimo, di sorridere sempre,
di non dubitare mai delle mie capacità.
Ma cosa farei se mi si smontasse tutto? Se non funzionasse?
Se domani deludessi Kurt?
Lui è la persona piu’ importante per me, in questo momento. Non si rende conto che sono io a non poter fare a meno di lui, e non viceversa.
Che se me lo avesse chiesto seriamente, lo avrei baciato davvero.
E che mi è costato una fatica immane mantenere la calma e non mostrare segni di imbarazzo o cedimento, prima.
Cosa succederebbe se mettessi di recitare la parte dell’amico?
Se mi lasciassi andare ai miei pensieri e ai miei sentimenti?
Rovinerei tutto, di nuovo.
Ecco cosa succederebbe.
Farò meglio a tornare di là, sul divano, prima che mi vengano in mente strane idee sul serio.
Spero che non se la prenda, forse è meglio almeno salutarlo…
Beh, vedo che era proprio impaziente di coccolarmi…
Però è proprio dolce, addormentato nel suo mondo di pizzi e cuscini di raso.


Mi fa venire voglia di amarlo.
 
 
 




La mattina seguente, i Wrablers affrontarono le Regionali, dopo indecenti dosi di caffe’ shakerato con panna e una profusione di abbracci.
I brani scelti erano stati:  Another Town Another train degli ABBA, The Shadow of your Smile di Barbra Streisand,
Defying Gravity di Wicked (l’assolo di Kurt) e Teenage Dream di Katy Perry.
La platea si uni’ in una unanime standing-ovation,
Sue Silvester giustifico’ la minuscola lacrima spuntatale all’angolino dell’occhio con il fatto che
la puzza dei capelli di Will le arrivava dalla fila precedente,
e Rachel corse sul palco da dietro le quinte e investì i due ragazzi con un caloroso, sincero abbraccio.
Tanto onesto e cristallino di affetto che si pentirono di avere insultato il suo guardaroba tutte quelle volte!
Mentre ancora il sipario si stava chiudendo, Blaine, adrenalinico per l’emozione e ormai certo che il trofeo sarebbe stato loro,
con un gesto rapido ma intenso si volto’ verso l’elfico amico e lo guardò intensamente negli occhi,blu e lucidi.
Incapace di controllarsi, mando’ a quel paese tutti i se e i ma che si era imposto per mesi,
prese il volto di un paralizzato Kurt tra le mani calde e annullò la distanza fra le loro labbra.
Quel bacio era carico di un’elettricità e di un trasporto tale da far scomparire tutto il mondo e tutti gli sguardi circostanti:
nemmeno il responso finale dei giudici sembrava avere piu’ importanza.
Tutto l’amore represso e i pensieri non confessati, tutto il senso di colpa per avere approfittato dell’amico e poi averlo ferito a morte,
tutte le incertezze e le preoccupazioni esplosero con quell’unico gesto.
Quella sera, un trofeo formato gigante troneggiava spavaldo e lucente sulla mensola di una villetta vittoriana.
Quella sera, un ragazzo timido e fragile si trovava proprio in quella casa, insieme ad un altro ragazzo, che invece era radioso e forte.
Quella sera, tutte le porte e le finestre erano sigillate con cura.
Finalmente consapevoli dei propri sentimenti, desiderosi di esprimerli e senza piu’ paura del giudizio degli altri,
due ragazzi decisero di abbandonarsi ai loro cuori.

I nasi si abbracciavano, le labbra danzavano, le mani esploravano e i vestiti volavano.
Quella sera, Kurt e Blaine suggellarono con i loro corpi la promessa di un sogno.
Era la loro vera prima volta.
Era il loro primo tutto.
 

 

You're a falling star,
you're the get away car.
You're the line in the sand
when I go too far.
You're the swimming pool,
on an August day.
And you're the perfect thing to say.

And you play it coy but it's kinda cute.
Ah, when you smile at me
you know exactly what you do.
Baby don't pretend that you
don't know it's true.
'cause you can see it when I look at you.

And in this crazy life,
and through these crazy times
It's you, it's you,
you make me sing.
You're every line,
You're every word,
You're everything.
                                              (M.Bublè)



THE END


 

Spazio Autrice^^
Ecco,questa è la fine della mia prima fanfic.
Avrei potuto mandarla avanti ancora un po', ma ho preferito così.
Non so se vi ho deluso o soddisfatto,optando per un "And Everything Went On Well",
però non so cosa decideranno di fare quelli della fox e ho pensato di regalare ai nostri beneamati Glee-Chars un finale alternativo :)
Per la cronaca, io sono assolutamente innamorata di Criss Darrenn, xD
Adesso incomincerò una raccolta di one-shot,ma non spoilero nulla ahuahua
Spero che continuerete comunque a leggermi. Questi due risalteranno fuori,tranquille!
Grazie 
Lines.


 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=666249