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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Chissà perché capitano tutte a me... *** Capitolo 2: *** Il segreto della calma *** Capitolo 3: *** I Veri Master sono saggi per davvero... *** Capitolo 4: *** Gli autentici sapori della cucina scozzese di una volta *** Capitolo 5: *** Funziona sempre... é infallibile... *** Capitolo 6: *** Il lato oscuro dei... paparazzi *** Capitolo 7: *** Fai un bel respiro e libera la mente... *** Capitolo 8: *** La visione del male *** Capitolo 9: *** Il potere della Follia ... ehm della Forza *** Capitolo 10: *** La riunione delle MENTI *** Capitolo 11: *** Alla ricerca del virus perduto ... pardon sconosciuto ... *** Capitolo 12: *** I jedi non sanno fare proprio tutto *** Capitolo 13: *** A colloquio con il Creatore ***
Capitolo 1 *** Chissà perché capitano tutte a me... ***
Prima di leggere questa storia è bene chiarire che la mia è solo una parodia( anzi meglio dire un altro delirio della mia mente malata) e che non intendo minimamente denigrare i personaggi reali o inventati in essa coinvolti^^, ergo non prendetevela se calcherò un pò la mano, io amo tantissimo sia la saga sia i personaggi che gli attori che vedrete in questo racconto^^..
Buona lettura, Silvì
Scambio di identità
Scambio
di identità
Cosa succederebbe se una certa senatrice di Naboo, un
giovane jedi schizzato con un alto numero di midichlorian nel sangue e il suo
castissimo e noiosissimo maestro si ritrovassero nel nostro mondo nei panni dei
loro interpreti? E a loro volta questi ultimi fossero scaraventati nel mondo di
Star Wars?
Capitolo I – Chissà perché capitano tutte a me..
Era un assolata giornata a Los Angeles e
Hayden stava prendendo il sole, correndo il comprensibile rischio di beccarsi
ustioni di terzo e quarto grado, considerando il suo pallore mortale . Il tutto
vicino alla sua piscina mentre leggeva un terrificante saggio( lungo 100000
pagine ndr) in lingua celtica, regalo di Ewan, con il quale condivideva, oltre
all'insana passione per le moto, auto e aerei, anche la raccapricciante
abitudine di leggere robe incomprensibili e barbosissime, che avrebbero fatto
addormentare persino Obi-Wan. I due psicolabili non paghi di questo si facevano
dei lunghi ed estenuanti interrogatori( modello LASCIA O RADDOPPIA^^ con tanto
di cuffie=_=) sulle rispettive letture, naturalmente in lingua celtica antica,
cioè un'incomprensibile parlata che nemmeno Asterix e Obelix( galli-->
celti) avrebbero compreso. Non potendosi vedere spesso a causa dei rispettivi
impegni, i due si erano sentiti per diverso tempo al telefono, dato che
aborrivano usare sia usare il computer che internet a differenza di tutti i
comuni mortali, ora pensate le rispettive bollette quanto erano lievitate,
considerando che erano telefonate transoceaniche, uno vive a Toronto( o L.A.
appunto) l'altro a Londra. La moglie di Ewan aveva prima pacatamente espresso
il suo disappunto, poi vedendo che le telefonate si facevano sempre più lunghe
e quindi le bollette più costose, aveva minacciato di morte il malcapitato
consorte, cosicché quest'ultimo si era finalmente deciso a fare un corso
accelerato di pc ed internet e così aveva fatto pure Hayden. Ergo finalmente i
due esseri si sentivano via webcam, ma questo non tranquillizzò la Signora
McGregor che aveva il comprensibile dubbio( in effetti stare 7 ore in webcam
con qualcuno era un pò strano) che i due intrattenessero una tresca amorosa,
così la donna rubò il dizionario del misterioso idioma, lo imparò a memoria, e
si mise ad ascoltare tutte le registrazioni( si i due esseri registravano pure
le loro chiacchierate) per scoprire che in effetti i due non parlavano solo di
letteratura, ma si raccontavano, nell'ordine:
1-Tutti i loro rally e/o giri in moto e/o giri
in aereo;
2-Tutti le loro prodezze amorose;
3-Le differenze culinarie tra Canada e Scozia,
vedere ad esempio il pudding canadese e scozzese, che fanno schifo tutti e due,
ma il primo pare avere un sapore più umano...
Inoltre Ewan, da bravo MASTER, dava pure
lezioni ad Hayden:
1- In materia sessuale: il noto psicolabile
scozzese ne sapeva più di tutti i libri del Kamasutra;
2- Gli spiegava per filo e per segno ogni tipo
di parolaccia in ogni dialetto celtico: roba che al confronto uno scaricatore
di porto dei Docks poteva sembrare un chierichetto..
La povera donna, sconvolta da tali scoperte,
si diede al bere, ma Ewan nemmeno se ne accorse=_=...
Dicevamo che Hayden si stava prendendo il sole
e nel frattempo leggeva quella roba di cui sopra, quando venne raggiunto dal
fratello Tove, un essere allampanato e ancora più pallido del fratello, di cui
era l'orrida brutta copia e di cui sfruttava celebrità, soldi e successo con le
donne. Il fratellone era li per avvisarlo che tra circa un'oretta ci sarebbe
stata l'ennesima festa, e la cosa non piacque al nostro eroe, che non ne voleva
assolutamente sapere di avere in casa gente sconosciuta, che sarebbe venuta lì
al solo scopo di ubriacarsi, drogarsi e beh diciamolo rimorchiare. Così il
nostro tentò di andarsi a rinchiudere in camera, ma fu bloccato dal fratello,
palesemente ubriaco già alle 2 del pomeriggio, che gli faceva sapere che quella
festa era in onore suo e della sua ultima fidanzata Rachel Bilson.
"Rachel chi?"
"Ma se me l' hai presentata l'altro
giorno..."
"Quando?Dove?"
"Hayden... hai bevuto di nuovo?"
"Ha parlato l'astemio..."
"Intendo hai bevuto di nuovo quando sei
andato in discoteca"
"Beh è normale bere quando si va in
discoteca..."
"Si ma non è normale che ogni volta ti
ubriachi, rimorchi una fanciulla, ci fai quel che si deve fare, scambiandola
per un'altra solo perché ha i capelli scuri"
"Non so di cosa tu stia parlando..."
"Lo so io. Beh vai a cambiarti"
E così la festa era iniziata con le solite 400
persone sconosciute, tutti cloni di Paris Hilton e simili, e con Hayden che per
far finta di non essere lì si era già scolato da solo 5 bottiglie di champagne,
6 di vodka e 7 di whisky( scozzese ovviamente^^).. quando si svegliò si ritrovò
in una sala buia e di fronte a se c'era una fortissima luce che si muoveva...
"Anakin tutto bene?" mormorò la voce
melliflua di uomo di fianco a lui. Anakin? Perché lo chiamavano Anakin? Era
ancora sul set di EP3?
In effetti gli pareva la voce di Ian, solo un
pò più strana, metteva quasi i brividi, probabilmente era la recitazione del
grande attore shakespeariano.
"Si cancelliere sto bene"
"sono contento, ora ti stavo dicendo, ti
ho mai parlato della Leggenda di Darth Plagueis il saggio?"
Oh no di nuovo con sta storia, pensò affranto
il povero canadese, non poteva farci niente, ma quando Ian iniziava con a
parlare di quella leggenda per decerebrati a lui veniva un sonno spaventoso...
e difatti due secondi dopo era già bello che partito...
"Anakin devi sapere che..."
"Zzzz... ronf... oink... zzz... ronf...
oink"
"Ma Anakin si può sapere che ti
succede?" qualcosa di gelido iniziò a scuotere le spalle del ragazzo, che
si svegliò di soprassalto.
"Si cosa c'è?"
"Mio caro figliolo tutto bene?"
Hayden lo fissò a lungo, non sapeva perché ma aveva una gran voglia di
rompergli il muso o usarlo come bersaglio per le freccette, ma forse erano la
mancanza di sonno e il troppo bere che gli stavano dando alla testa.
"Si si sto bene.."
"Dicevo di Darth Plagueis il saggio, devo
sapere..."
"ANAKIN!!!!!!!!!!!"
una voce da orco si insinuò nel sogno da ment...
romanticissimo del giovane che rincorreva su un prato fiorito una ragazza
vestita di carta pest... di un abito color oro... l'orco si mangiò la leggiadra
e misteriosa fanciulla e gli fracassò un timpano...
"Mi scusi signore, diceva.."
"Dicevo la leggenda di Darth
Plagueis"
Ecco di nuovo il sonno, doveva fare qualcosa
non poteva addormentarsi così sul set...
"Senti Ian che ne dici se andiamo a farci
una pausa? Sono due ore che mi parli di ste scemenze sul lato oscuro e si vede
che anche tu sei annoiato dalla cosa. Dai andiamo a farci due birre al bar del
set, chiamo anche Ewan e ci facciamo una pausa tutti insieme"
"........" L'espressione di
Palpatine era uguale a quella di un gatto appena spiaccicato da una Ferrari che
gli è passata sopra a 400 km l'ora...
Eccomi finalmente ho tempo di mettere online il capitolo 2 di questa follia da decerebrati, sperando che nè Lucas nè gli attori coinvolti in questo mio delirio,
mi denuncino per diffamazione^^.
Ringrazio di tutto cuore padmèskywalker, cecily, darth harion e evakant per i loro commenti entusiastici
e non temete: peggiorerà^^.
Buona lettura, Silvì
CAPITOLO II: IL SEGRETO DELLA CALMA
Capitolo II – Il Segreto della Calma..
Natalie la conosciamo tutti come una cara
tenera ragazza sempre pacata, sempre calma, è difficile farla inferocire, ma
questo solo in apparenza.
Non tutti sanno che la nostra piccola( è alta
1.50 l'altezza è sempre la stessa dai tempi di LEON) ha un segreto per essere
sempre così calma perché altrimenti non lo sarebbe mai.
Ricapitoliamo dall'inizio: Nat ha sempre avuto
una strana timidezza verso gli uomini, timidezza che peggiora se l'uomo vicino
a lei per esigenze di copione le piace, così per darsi un tono, ha iniziato a
prendere quantità industriali di tea, questo almeno dai tempi di AOTC, ma
naturalmente l'incontro con Hayden non c'entra . E nemmeno il fatto che quando
lo baciava per esigenze di copione, poi la notte sognava di essere legata al
letto da uno strano essere vestito di nero..
L'uso spropositato di tea ha leso
irreparabilmente i suoi già nervi tesi così durante le interviste se un
giornalista osava farle una domanda sulla sua vita privata e soprattutto le
chiedeva se lei se la faceva con Gael , la nostra eroina diventava blu cobalto,
così per rimediare ha iniziato ad usare tavor, ma mica uno alla volta no dieci
per ogni intervista.
Con il risultato che quando rilascia
interviste pare appunto calma in realtà è solo sedata.
Ma perché Nat non sopporta che le nominino
Gael? Perché l'attore messicano è una specie di cozza che le sta appresso dal
2003 con un solo scopo, ovvero...si quello lì.. Il nano..ehm cioè l'attore
messicano che viene da tutti definito un sex simbol dal vivo è orrido come la
fame, ha un'alitosi tremenda e puzza come una carogna, senza contare le sue
finte espressioni da intellettuale per stordire le fan, quando in realtà il
poveretto sa a malapena leggere e scrivere...
Natalie negli ultimi tempi ha deciso di uscire
con un caro amico, Jude, che sembra calmare i suoi nervi perennemente tesi,
nonostante l'abuso di tavor.
Dopo una passeggiata con lui per le strade di
New York la nostra tenera eroina si era addormentata ( o almeno così pensava
lei) ubriaca fradicia e impasticcata sul divano di casa sua tra le braccia del
giovane, che ovviamente, essendo un noto gentleman NON aveva assolutamente
approfittato della situazione..
Dopo qualche ora la ragazza si svegliò con un
terrificante mal di testa e guardandosi intorno si accorse di essere in mezzo
ad un lungo corridoio grigio.
Osservò i suoi vestiti e vide che indossava le
vesti senatoriali di Padmè: ah era sul set di ROTS. Ma come mai si trovava di
nuovo lì?
Ma forse erano previste delle scene
aggiuntive.
"Devo prima trovare un bagno cavolo. Non
posso andarmene in giro così, sta pipì mi fa uscire pazza, tra poco mi esce
dalle orecchie. E poi che figura ci faccio con il mio tess... ehm con Hayd...
ehm con il resto del cast..."
La ragazza iniziò a vagare per i corridoi che
parevano lunghi come le autostrade degli stati uniti solo molto meno affollate.
"Ma possibile che in questo set del
caz...ehm in questo set di persone gentili.. non ci sia mai nessuno?Io devo
pisciare!!"
Nat continuò a camminare avanti ed indietro
per ore, ma niente non si vedeva nessuno..
"Insomma possibile quell'imbecille
decerebrato di Lucas con la mente sempre in quella c.... di galassia lontana
lontana abbia speso miliardi per dei corridoi lunghissimi e manco un dollaro
per un misero cesso???Devo pisciare!!!"
L'urlo dell'attrice si udì per tutti gli
appartamenti senatoriali e una donna, vestita quasi come lei, ma con un
colorito che dava sul verdognolo, arrivò finalmente di corsa..
"Senatrice Amidala, non vi sentite bene?
Su torniamo nei vostri appartamenti, lo sapete che da quando siete incinta
avete degli sbalzi ormonali spaventosi"
Nat fissò a lungo la donna con la stessa
espressione di chi sta guardando una persona fuori di senno..
"Rose(Byrne l'attrice che interpreta
Dormè ndr)..stai bene?"
"Rose? Io sono Dormè, senatrice, Dormè la
sua dama di compagnia"
"Si vabbè Dormè, Sacchè, frappè, flambé,
quello che è.. dov'è il cesso qui?"
Dormè la fissò sconcertata: era evidente che
stavolta gli ormoni avevano leso qualche nervo cerebrale alla sua padrona, così
evitò di risponderle e la portò velocemente nei suoi appartamenti..
"Signora la toilette è..." ma la
frase fu stroncata a metà dato che Natalie si era già fiondata in bagno nel
tempo record di un nanosecondo.
Dieci secondi dopo si udì il rumore di un
idrante che innaffiava l'erba di un grande prato.
Venti secondi dopo si udì un...
"Ma porca p.... sono incinta
davvero!!!!!!!!!!!!"
risuonare di nuovo non solo in tutti gli
appartamenti senatoriali, ma in tutto il pianeta di Coruscant..
L'urlo raggelante svegliò dal suo sonno
Obi-Wan, il quale si era addormentato sfinito dopo una lunghissima e pall..
noiosissima meditazione nella sala del consiglio, meditazione dovuta
all'ennesimo scontro non con il suo allievo, ma con il consiglio suddetto, il
quale quanto a barbosità riusciva a superare persino lui..il jedi si guardò
intorno sbattendo diverse volte gli occhi ma invece di vedere la sala di
meditazione 15(la più isolata) vide uno strano mobilio da cui provenivano
strani suoni..pareva una holonet ma con immagini meno nitide..intorno a se vide
anche diversi divani, una donna non bellissima ma carina solo che era
palesemente ubriaca e tre stupende bambine.
"Papino ci leggi una favola?"
"Papino?"
Aveva avuto dei figli? Non poteva averlo
fatto, aveva giurato a Siri in punto di morte che sarebbe stato casto per
sempre fedele al suo unico vero amore.
"Si tesoro leggigli una favola, poi
andiamo a dormire nel nostro letto.."
Ma questa era proprio ubriaca puzzava di
alcool peggio di Mace dopo la scoperta del tradimento di Dooku..un attimo aveva
proprio detto nostro??
"Ehm cara scusami puoi farlo tu?Sono
stanco"
La donna brontolò ma prendendo le tre bimbe si
allontanò verso un'altra porta che però era strana non si chiudeva in
automatico.
Ma dove era finito?
Si alzò e iniziò a girare per la casa sperando
che la donna non tornasse subito, dopo aver scoperto che la casa era enorme
quasi quanto l'appartamento della senatrice Amidala e dava su una chiassosa
strada piena di luci, si ritrovò in una camera grande almeno il doppio di
quella della sala del consiglio.
Vi erano degli strani scaffali con delle
scritte incomprensibili..
Dopo aver vagato a lungo con lo sguardo notò
che c'era una specie di aggeggio assai somigliante allo schermo di una holonet,
con estrema difficoltà riuscì ad accenderlo e quando finalmente vi riuscì
partirono diverse strane scritte di fronte a lui.
Sfinito si sedette su una sedie che aveva
delle ruote sotto.
"Ma dove sono finito?" si ripeté ma
in mezzo a quelle scritte notò qualcosa di familiare "connettersi alla
rete?ma proviamo forse è come la holonet"
Di nuovo si videro delle scritte sullo
schermo, una delle quali diceva GOOGLE RICERCA PAROLA.
Obi-Wan scrisse la prima parola che gli venne
in mente ovvero Anakin e ancora una volta lo schermo fu invaso da migliaia di
parole, l'unica per lui comprensibile fu "Feel MY Force*", vi cliccò
sopra e si aprì una pagina con un'immagine sua e di Anakin, il generale la fece
scorrere e cliccò su una scritta "Obi-Wan e Anakin"..
Dopo dieci secondi di lettura il jedi aveva
assunto il preoccupante colore del suolo di Hoth dopo un'intensa nevicata e
dalle sue labbra uscirono poche significative parole
"Io intrattenermi con il mio
padawan??"
Poi cadde svenuto sulla sedia come morto
mentre la bava verde gli scivolava dalla bocca..
FINE CAPITOLO II
* nota community inglese di live journal con
racconti slash su Obi-Wan ed Anakin nonchè su Ewan e Hayden.
Capitolo 3 *** I Veri Master sono saggi per davvero... ***
Ecco avevo scritto tutto con tanto di ringrazimenti ma il mio pc ha avuto il coraggio di chiudermi la pagina proprio mentre stavo per postare:grrrrrrrrrrrrrrrrrr...
Vabbè scusate da capo.
Chiedo immensamente venia per il ritardo con cui aggiorno ma è stato un periodo molto frenetico tra lavoro( sono maestra d'asilo) ed esami( tutti andati benissimo^^) in università.
Ora va decisamente meglio ma gli impegni restano tanti oltretutto io sono così pazza da scrivere diversi racconti contemporaneamente^^.
Veniamo ai ringraziamenti.
x padmeskywalker= Grazie ancora per le tue parole e su Bernal non preoccuparti la mia è solo un'esagerazione parodistica anche se ammetto di non trovarlo mooolto simpatico. Ma del resto tutto nella mia fic è esagerato: dubito fortemente che Nat sia impasticcata e Hayden alcolizzato ;).. spero sia chiaro che non voglio offendere nessuno.
x Chaosreborn= mio carissimo Seba, mio primo fan, grazie ancora per quella parola "intrattenermi" è stata una trovata geniale. Spero che questo capitolo ti tiri su di morale ;).
x EvaKant= beh sai anche io sono una Nayden fissata^^, così penso che amerai l'evolversi di questa storia o almeno me lo auguro. Il pezzo di Nat che urla è ispirato alla sua sceneggiata al Saturday Night Live Show dove come tutti sanno diede fuori di matto in maniera geniale^^.
Ah come ben sai io adoro lo slash( se fatto bene) ma mi diverto un casino a fare dell'ironia su tutto ciò che amo;)
x Darth Harion = E no Nat ha un'automia mooolto inferiore a quella di Fantozzi^^ e se tu tremi al pensiero di Ian nelle mani di Vader, beh vedrai che terrore puro proverai nel vedere Palpatine nelle mani di due loschi figuri^^
x Cecily= tessoro mi spiace che riesci a scrivere poco, ti capisco bene purtroppo, spero di leggere presto altro di tuo. Riguardo alle scene da te citate ti confesso che ridevo da sola mentre le scrivevo: sono un caso clinico^^.
x Eowin= sono ben felice che ti sei aggiunta ai fan di questo mio delirio e ti ringrazio di aver definito la mia storia originale: io sono malata di originalità^^.
Su Bernal è come è detto non ho molta simpatia e penso si veda^^, mi fa piacere che la pensi come me;).
Infine grazie di cuore alla mia carissima Izzieanne della community di Italian Slasher per essersi offerta di farmi da betareader a questa storia, nonchè a Lila per avermi suggerito alcune idee favolose che sicuramente metterò nei prossimi capitoli.
Bene ora buona lettura e per le denuncie l'indirizzo beh... non c'è^^...
Capitolo III – I veri master sono saggi per davvero…
Capitolo III – I veri master sono saggi per davvero…
Stanza quindici di meditazione.
La più isolata.
La più tranquilla.
Quella dove avrebbero potuto
tranquillamente squartarti e nessuno se ne accorgerebbe.
Peccato che un killer non sarebbe mai
riuscito ad arrivarci.
E non perché ci fossero una miriade di
holocamere di sorveglianza.
Ma perché la cosiddetta musica che
proveniva da quella stanza era qualcosa che avrebbe fatto addormentare o
direttamente svenire chiunque.
Tranne Yoda e Mace, i quali avevano scelto
quella MUSICA per rilassare le menti più esagitate.
Come prima scansione di brani partivano
il best di Laureen Leccissìe Al Carrè,
due cantanti amati tre secoli prima nel sistema da dove proveniva Yoda.
La seconda era un’opera lirica
orchestrata dal maestro Gigì Dallessi , un mezzo sangue in quanto era un
incrocio tra un calamaro e un bantha.
“Ma Eve è impazzita a far sentire
queste cose alle bambine? Rischiano una paresi” borbottò Ewan svegliandosi
nella saletta.
Si guardò intorno sbattendo più volte
gli occhi.
Forse il troppo sonno accumulato gli
stava facendo avere le visioni.
Riabbassò le palpebre cercando di
riaddormentarsi ma nel momento stesso in cui lo fece partì una soave melodia a
tutto volume dalle casse.
“Felicità… è mangiare un panino del
contadino la felicità…”
Lo scozzese riaprì gli occhi guardando
basito in alto.
“Chi cazzo è il troglodita che ascolta
questa roba??? Eve spegnila altrimenti le bambine iniziano ad urlare…”
Una voce gracchiante risuonò nelle
casse.
“Questa è la sala di meditazione
quindici e sono vietati: gli urli, gli schiamazzi e le parole non consone ad un
jedi, pena punizioni severissime. E’ vietato inoltre interrompere le soavi
melodie in qualunque maniera: prima di uscire di qui dovete ascoltarle almeno
venti volte.”
“George se è uno scherzo non fa ridere:
apri quella cazzo di porta e fammi uscire!!!”E qui Ewan si espresse in termini
talmente brutti da vietare ai minori di novant’anni…
“Ripeto: questa è la sala di
meditazione quindici e sono vietati: gli urli, gli schiamazzi e le parole non
consone ad un jedi, pena punizioni severissime. E’ vietato inoltre interrompere
le soavi melodie in qualunque maniera: prima di uscire di qui dovete ascoltarle
venti volte”
Il nostro eroe capì che era inutile
appellarsi a quella sottospecie di cornacchia parlante e decise di trovare
mezzi propri per uscire da quella trappola così si mise a rovistare dappertutto
l’immensa saletta quindici, larga più o meno il doppio della sua cucina.
Cerca cerca ma l’unica cosa che trovò
fu uno strana televisione che pareva trasmettere immagini fin troppo nitide,
dove si vedeva Yoda e tutto il consiglio jedi fare esercizi di respirazione.
“Ok George, capisco che volevi rendere
realistico il set, ma così si esagera: d’ora in avanti giuro che non mi lamenterò
più del blue screen…”
“Ripeto: questa è la sala di
meditazione quindici e sono viet…. “ Ewan appena aveva sentito ripartire il
messaggio aveva lanciato il minitelevisore verso la direzione da cui proveniva
la voce fracassandone il meccanismo.
Il pover’uomo si sedette per terra ma
appena ci provò cacciò un urlo che fece cadere per terra le enormi casse alle
pareti..
“Chi cazzo è l’imbecille che mi ficca i
coltelli nelle mutande??” furioso l’attore scozzese iniziò a ravanare tra i
vestiti, che erano proprio quelli che indossava sul set di Star Wars, e tirò
fuori un piccolo aggeggio nero.
“Non… non è possibile… ma questa
somiglia ad una spada laser vera!” girò venti volte lo strano arnese fino a
quando non trovò un pulsante rosso, lo schiacciò ed uscì subito una lunga lama
di luce fluorescente.
“Figo, figo, figo!! Questa me la porto
a casa così straccerò Hayden, Charlie, Jude, e Johnathan nei prossimi tornei di
spade laser che facciamo sempre nella mia cantina, così le mie bambine la
finiranno di tifare per Hayden… Intanto vediamo di usare sta roba per uscire di
qui”
Lo scozzese si avvicinò a quella che
sembrava la porta e iniziò a perforarla con la spada laser: in pochi secondi la
parete si sciolse, ma il poveretto non fece nemmeno in tempo ad esultare per la
sua ritrovata libertà che si ritrovò di fronte una ventina di persone.
“Maestro Kenobi” tuonò la voce di un
possente uomo di colore dallo sguardo spiritato e dall’alito pesante.
“Ehi ciao Sam: che è avete organizzato
una specie di sfilata in costume? Fantastico sembra tutto vero.”
“Maestro Kenobi, non so chi sia il Sam
di cui parla, ma il suo comportamento è a dir poco deplorevole: ha distrutto
una delle nostre migliori sale di meditazione. Ora per punizione non solo dovrà
sistemare tutto, da solo, ma sarà obbligato a passare una settimana isolato
nella sala di meditazione uno, quella dei piccoli padawan jedi, che come ben sa
comprende le lezioni basilari da cui si inizia l’apprendistato nonché il modo
in cui si impara ad apprezzare la vera musica come quella del maestro Gigì
Dallessi”
Ewan socchiuse le palpebre fissando
torvo l’uomo.
“Sam qua mi sembra che stai prendendo
la cosa troppo sul serio… io non passerò un solo secondo di più in questo
posto. Voglio tornare a casa da mia moglie e le mie bambine.”
A quelle parole Mace Windu ebbe un
mancamento tanto che gli altri jedi dovettero sostenerlo mentre Yoda si
avvicinò a Ewan squadrandolo da capo a piedi.
“Maestro Kenobi le sue parole
gravissime sono. Espulso sar…”
“Ma è fantastico questo Yoda: sembra
proprio vero!!! Vediamo quanto è resistente” e con un movimento veloce l’attore
prese in mano il capo del consiglio jedi e iniziò ad usarlo come palla da
basket tra lo sbigottimento generale.
Dopo aver lanciato Yoda dentro il primo
cestino che vide corse fuori dalle sale dell’Ordine deciso a ritornare a casa
sua.
Purtroppo per lui l’unica cosa che
trovò furono immensi corridoi perciò iniziò a vagare senza metà per Coruscant
cercando di uscire da quel labirinto.
“George ti prego vieni a salvarmi, ti
prego, ti prego…”
Invece di comparire Lucas, lo scozzese
vide passare nell’ordine:
Venticinque donne vestite tali e quali
a Natalie in Star Wars che si affrettavano a correre verso l’immenso
appartamento da dove provenivano delle urla disumane degne di rotweiller inferocito.
Trentacinque persone vestite da gungan
che correvano di qua e di là facendo cadere tutti quelli che venivano in
contatto con loro.
Una cinquantina di droidi intenti a
lottare con i gungan, nel tentativo di raggiungere la sala del consiglio da cui
proveniva il suono di una sirena.
Un battaglione di uomini vestiti in rosso, i quali stavano
sorreggendo un uomo anziano che pareva Ian, solo che era pallido come un morto
e continuava a ripetere:
“Il mio geniale racconto sul lato
oscuro non ci ha creduto, non ci ha creduto: sono fallito come sith”
Ewan spalancò gli occhi senza capire
niente poi si avvicinò all’uomo
“Ian ma ti senti bene? Su vieni a bere
qualcosa con me mi sento..”
“Anche lui, anche lui vuole portarmi a
bere: vi prego portatemi via”
“Ma no Ian cosa dici” e immediatamente
lo prese di peso facendolo mettere in piedi.
“Si può sapere perché ce l’avete tutti
con me oggi? Io voglio solo stare tranquillo.”
“Appunto : è che c’è di meglio di una
bella birra per rilassarsi?”
“Infatti Ewan…” intervenne Hayden
“Ehi ciao Hayden, finalmente qualcuno
sano di mente trovo qui. Ma sai che di là c’era Sam che era davvero convinto di
essere Mace Windu?”
“Behcome vedi anche Ian sta dando fuori di matto. E’ tutto perché gli ho
chiesto di fare una pausa durante le riprese: si vedeva che era stanchissimo.
Dovevi sentire come ripeteva il discorso demente su Plagueis, manco un
decerebrato ci avrebbe creduto con il tono in cui lo stava dicendo. Difatti mi
sono addormentato ben tre volte.”
Espressione di Palpatine dall’inizio
alla fine di questa conversazione:
Occhi socchiusi e labbra leggermente
aperte.
Occhi aperti,labbra tremolanti, colore del viso sul rosso.
Occhi spalancati, labbra ormai
inesistenti in quanto il proprietario se le era mangiate, colore del viso
tendente al blu cobalto.
I due attori se ne fregarono altamente
delle condizioni dell’uomo trascinandoloin un bar dei bassifondi di Coruscant…
La senatrice Amidala si svegliò con un
tremendo mal di testa causato,ne era
certa, dal troppo cibo che aveva ingurgitato la notte precedente,tutto perché lei era in preda alle voglie ed
Anakin era tesissimo per strani incubi che aveva avuto, così insieme si erano
mangiati tutta la zuppa di alghe che la donna aveva fatto preparare per
l’importante riunione del giorno dopo:circa dieci kg di roba.
A testa.
Forse non era stata una grande idea.
Ma non era colpa sua se le era venuta
tutta quella fame, che di certo non poteva ignorare considerando che era al
nono mese di gravidanza.
Aprì gli occhi cercando di svegliarsi
del tutto e notò sopra di lei il corpo nudo del marito anche se era molto più
magro del solito e aveva qualche pelo di troppo sulla schiena.
Strana questa cosa.
Anakin era notoriamente l’uomo più
glabro della galassia.
Cosa che la rendeva immensamente
felice.
Padmè, difatti, odiava a morte i peli.
Le facevano ribrezzo.
Invece adorava i bellissimi capelli
biondi del suo splendido marito e senza nemmeno accorgersene si era messa ad
accarezzarli, però notò subito che erano molto più crespi del solito.
E poi aveva troppi pelli anche sul
petto.
Che schifo no.
Ma aveva forse fatto un trapianto da
Obi-Wan?
Del resto quest’ultimo ne aveva fin
troppi.
“Natalie sei molto carina ad
accarezzarmi i capelli così…”
“Natalie??? Chi siete voi???” urlò
Padmè tirando un calcione terrificante al poveretto nel suo letto.
“Natty cara sei impazzita?”
“Non osate rivolgervi a me con il tu!
Io sono la senatrice Amidala di Naboo, moglie ehm… “
“Si si vabbè la sappiamo tutti questa
pantomima Nat. Senti cara io ti voglio bene ma ora di finirla che ti porti a
letto tutti i biondi del mondo invece di farti avanti con Hayden… anche se la
scopata di stanotte è stata favolosa devo ammetterlo”
Padmè a queste parole ricominciò a
prenderlo a calci ma stavolta nello stomaco.
“Schifoso maniaco come osate parlarmi
in questo modo? Se vi sentisse mio marito vi farebbe a pezzettini”
“E magari mi strangolerebbe pure eh?
Vabbè Natty io vado, cerca di darti una calmata. Se proprio non ci riesci
chiamo io Hayden così finalmente vi decidete a scopare e la piantate di rompere
le palle a tutti”
E detto questo l’inglese uscì dalla
stanza, senza nemmeno coprirsi, e sbatté violentemente la porta lasciando la
senatrice di Naboo sconvolta, avvilita e in lacrime.
“Anakin amore dove sei? Vienimi a
salvare: un maniaco mi ha fatto male”
A pochi km di distanza Anakin veniva
bruscamente svegliato da un tipo allampanato che gli ricordava vagamente
qualcuno.
“Hayden quante volte ti ho detto che
non devi bere tutta quella roba? Poi ti fa male…” sghignazzò l’uomo che subito
gli porse un grosso calice contenente del liquido giallo semi trasparente.
Il jedi lo fissò senza capire ma gli fu
impedito persino di parlare perché Tove, vedendolo così recalcitrante, gli
ficcò giù a forza lo strano liquido.
E fece così per altre quattro o cinque
volte.
“Bene fratellino ora che sei
perfettamente sbronzo possiamo andare a ballare con la tua pseudo-fidanzata”
“Fratellino?Fidanzata?” balbettò il
giovane Skywalker ormai semi brillo.
Nello stesso momento il grande
pianoforte a coda che si trovava nella veranda al piano di sopra finì
inspiegabilmente in piscina.
“Sempre così quando ti ubriachi: non
riconosci nemmeno tuo fratello.”
“L’unico fratello che ho io è Owen anzi
fratellastro se proprio vogliamo dirlo, visto che mia madre ha sposato suo
padre. Ci sarebbe pure Obi-Wan ma vabbè”
“Ma sono io Obi-Wan” sghignazzò di
nuovo il misterioso individuo.
“Ritengo la cosa alquanto improbabile:
uno perché lei è totalmente privo di peli, due è brutto quasi quanto Yoda e tre
non vedo ombra di Forza intorno a lei.”
Tove a queste parole si incupì e provò
a colpire Anakin ma finì pure lui dentro la piscina senza che, peraltro, il
giovane lo avesse toccato.
Quest’ultimosi coprì il viso con le mani sperando di scacciare il giramento
di testa e nello stesso istante tutti gli alberi della villa si sradicarono
finendo lungo la strada davanti al giardino.
“Hayden non balli un po’ con me?” fece
la voce di una ragazza.
Il jedi si girò cercando di capire chi
fosse notando che era una ragazza bruna carina ma nulla in confronto alla sua
Padmè…
“Su balla con me” ripeté la giovane che
gli prese le mani trascinandolo verso uno spiazzo bianco.
Padmè la sua Padmè aveva nella testa
uno strano richiamo.
Però non c’entrava nulla con i sogni
dei giorni precedenti.
No stavolta Padmè lo chiamava perché…
perché un maniaco le aveva fatto del male.
Mentre questo suo pensiero gli
attraversava la mente un stalagmite di ghiaccio si frantumò su una porche
carrera distruggendola sotto lo sguardo allibito del suo proprietario, un noto
attore inglese.
Capitolo 4 *** Gli autentici sapori della cucina scozzese di una volta ***
Chiedo venia per il mostruoso ritardo con cui aggiorno questa storia ma non temere la finirò.Ringrazio calorosamente per i vostri meravigliosi commenti i mie carissimi chaos, cecily, darth harion, evakant, eowin, padme, ellie, gme(tanto lo so che sei tony!) e i nuovi arrivati badabip e faith sun!!
Ah Cecily per quanto riguarda lo spogliarello diciamo che in qualche modo ti ho accontentato^^.
Faith Sun grazie per i complimenti sul mio stile: se ti va leggi anche miei racconti;)
Eowin beh diciamo che sotto quei pseudonimi si nasconde effettivamente qualcuno che conosci, quanto alle reuninion arriveranno presto^^
Beh buona lettura a tutti e niente denunce please! Silvi
Capitolo IV – Gli autentici sapori della cucina scozzese di una volta
Capitolo IV – Gli autentici sapori della cucina scozzese
di una volta
Obi-Wan fu svegliato da uno spaventoso urlo
degno di un wookie.
“Che c’è? Che succede?” mormorò il jedi
guardandosi intorno con aria spaesata avvedendosi così che era in un enorme
letto di uno strano materiale marrone con tante incisioni, una più strampalata
dell’altra.
In unagli parve di riconoscere un uomo e una donna che si stavano
intrattenendo a vicenda.
“Ma tesoro che succede lo dovrei dire io:
sembra che sia la prima volta volte che senti le bambine lamentarsi al mattino
perché non vogliono alzarsi.”
La donna che aveva parlato era la stessa che
si era auto-definita sua moglie la sera prima: non era più ubriaca, ma in
compenso aveva un abito talmente scollato, talmente corto e talmente stretto
che era come se fosse nuda.
Senza contare che quella sotto specie di
vestito era bianco quindi si vedeva praticamente tutto.
Il povero generale Kenobi strabuzzò gli occhi
diverse volte prima di riuscire a replicare.
“Ehm più che lamentarsi mi sembra che stiano
avendo un combattivo negoziato.”
Stavolta fu Eve a strabuzzare gli occhi.
“Un che? Ewan tesoro sei sicuro di sentirti
bene?”
“Come mi hai chiamato?”
“Ewan… è il tuo nome ricordi? Ti sei forse
fumato qualcosa insieme a Charlie? Oppure hai di nuovo chattato fino a tardi
con Hayden giocando a fare Anakin e Obi-Wan?”
Di tutto il lungo discorso della ragazza,
Obi-Wan aveva capito che lei pensava che fosse un certo Ewan. E che questo Ewan
giocava spesso con un certo Hayden a fare Anakin e lui stesso.
Che queste persone guardassero troppo la
Holonet?
Era molto probabile.
“Penso sia vera l’ultima cosa che hai detto…”
Eve scosse il capo con aria affranta
“Ma perché invece di chattare non lo inviti
più spesso a casa nostra? Sai che mi fa sempre molto piacere avervi per casa
tutti e due…”
Il jedi la fissò sempre più stupefatto: stava
forse provando a corteggiare sia lui che quel suo amico?
Molto strano.
“Piuttosto ma cosa sono quelle strane
incisioni sul nostro letto?”
La signora McGregor spalancò gli occhi
un’altra volta.
“Decisamente oggi sei fuori di testa. Quelle
sono incisioni del Kamasutra: sei stato tu a volerle ricordi?”
“Kama che?”
“Kamasutra!”
“E cosa sarebbe?”
“Ewan pronto sei in casa? Sto parlando con
Ewan McGregor dio del sesso e dell’amore?
L’attore che non ha paura di mostrarsi nudo
sul set anzi lo trova eccitante e si sente persino potente a farlo! E’ persino
felice di rendere contente le sue ammiratrici per quello”
Colori di Obi-Wan dall’inizio alla fine di
questa spiegazione:
Arrivato appunto al nero il poveretto si
fiondò in bagno a vomitare alla velocità record di un milionesimo di
nanosecondo.
Praticamente era entrato nell’iper- spazio
senza aver bisogno di usare il Millenium Falcon.
Quando uscì era così bianco che avrebbero
potuto usarlo al posto delle lampadine.
Con voce malferma mormorò.
“Non mi hai ancora detto che cos’è sto
kamasutra…”
“Ewan cosa ti sei fumato questo volta?
Crac?"
“Rispondi!!!”
"Tu sei malato altro che!"
Anche lei non ubbidiva
"Insomma soltanto Anakin può permettersi
di rifiutare un mio comando!!!"
Eve si avvicinò a lui gli prese la mano e lo
portò a letto rimboccandogli le coperte.
"Tesoro riposati sei stanco. Casomai dirò
a Charlie, Jude ed Hayden di venirti a trovare così magari ti sentirai meglio.
Intanto vado a prepararti il tuo piatto
preferito"
Il jedi socchiuse le palpebre trasformando i
suoi occhi in due fessure.
Occhi che ora erano diventati di un
preoccupante giallognolo.
Della serie: là dove avevano fallito Dooku e
Asaj Ventress, vi riuscì Eve Mavrakis in McGregor.
"INSOMMA COS'è STO
KAMASUTRA???????????"
La signora si avvicinò al letto gli riprese la
mano e, con lo stesso identico tono di una maestra che prova a spiegare, per la
miliardesima volta, la somma di uno più uno ad un bimbo ritardato, fornì la sua
spiegazione.
"Il kamasutra è il libro delle varie
posizioni con cui si può fare sesso."
Gli occhi di Obi-Wan da gialli divennero
completamente bianchi, pupille comprese, e di nuovo il generale corse in bagno
a vomitare, anche se non si sa bene cosa, considerando che poco prima aveva
tirato su tutto quello che aveva mangiato nell'ultima settimana.
Eve intanto aveva iniziato a piangere come una
fontana.
"Povero amore sei ammalato, ma ti curerò
io con i tuoi piatti preferiti e farò venire tutti i tuoi amici per tirarti su
di morale."
La donna si mise a cucinare subito rimanendo
vestita del suo piccolo indumento.
Intanto Obi-Wan, malgrado l'evidente
debolezza, aveva deciso di vagare di nuovo per la casa, sperando di venire a
capo di quel mistero.
Si ritrovò un'altra volta nella stanza del pc,
ma stavolta si guardò bene dal provare ad accenderlo: il ricordo era ancora
troppo recente.
Si era pure sognato di saltare addosso ad Anakin
dopo averlo legato e denudato.
Il solo pensiero gli faceva venire di voglia
di vomitare: quel posto faceva male alle sue facoltà celebrali.
Spostò il suo sguardo sui vari mobili dalla
camera e subito fu attratto da alcune holo-foto che però non si muovevano.
Incuriosito le prese in mano.
C'era lui stesso senza barba che baciava
quella signora che gli aveva parlato poco prima, signora che era vestita di un
bellissimo abito bianco.
Poggiò la foto e ne prese un'altra: in questa
c'era di nuovo lui con la signora che tenevamo in braccio una bellissima bimba
piccola piccola e di fianco a loro c'era un essere orribile che pareva un
incrocio tra Yoda e un bantha.
Girò la foto e lesse: battesimo Clare. Ewan,
Eve, Clare e Charlie.
Prese un'altra foto e in questa c'erano sempre
lui, la signora, l'essere orribile, una bimba un pò più grande, una minuscola
e.... Anakin e Padmè!!!!!!
Indossavano degli abiti stranissimi ma erano
loro!
Girò la foto. Battesimo Esther.
Ewan, Eve, Clare, Esther, Charlie, Hayden e
Natalie.
"Ma dove sono finito??!!!!???"
"Tesoro... tesoro... ah sei qui... vieni
è pronta la colazione..."
Obi-Wan, considerando che il suo stomaco era
diventato più vuoto di una caverna, decise di andare a mangiare: dopotutto la
nausea era passata e la signora, malgrado le sue stranezze,tipo l'andarsene
semi-nuda in giro per casa, era simpatica.
"Arrivo..."
Una volta arrivato in sala da pranzo fu
investito da un odore un pò forte totalmente indecifrabile, ma affamato com'era
decise di non farci caso e iniziò a mangiare.
Eve lo guardò commossa.
"Lo sapevo che fare colazione ti avrebbe
fatto star meglio..."
Il jedi ingurgitò metà della colazione a tempo
di record: 3 secondi e mezzo.
Poi si fermò d'improvviso con la gola in
fiamme, gli occhi che lacrimavano e uno strano pizzicorio nello stomaco.
Afferrò al volo la caraffa apparentemente
piena di acqua e la bevve tutta d'un fiato: disgraziatamente non era acqua ma
il migliore whisky che si poteva distillare a Crieff * .
Al povero generale mancò poco che gli si
fermasse il cuore, divenne di tutti i colori dell'arcobaleno e i suoi occhi
lacrimavano peggio di quelli di un vitello appena nato.
Riuscì a riprendersi respirando a pieni
polmoni.
"Che... che cos'è quello che sto
mangiando?" riuscì a farfugliare dopo vari tentativi andati a vuoto.
"Ma come non lo riconosci? Sanguinaccio
scozzese misto frattaglie, naturalmente condito con tanto peperoncino come
piace a te e servito con il tuo amatissimo whisky..."
"Ah ecco..."
Affranto il jedi crollò sul tavolo riuscendo
miracolosamente a non finire nel piatto: sperò ardentemente di vomitare, ma il
suo stomaco era entrato in sciopero, e rifiutava di collaborare, anzi reclamava
altro cibo.
Obi-Wan ormai in preda ad una crisi isterica
continuò a fare colazione pensando tra se e se.
"Ora nemmeno il mio stomaco mi ubbidisce
più."
I suoi occhi ormai avevano lo stesso colore
dei suoi capelli ovvero rosso fuoco avevano ripreso a lacrimare, e ormai si
sentiva più un idrante e contemporaneamente una pentola che bolliva che un
essere umano.
"Anakin vienimi a salvare, ti giuro che
non mi lamenterò se mi porti i vermi per pranzo, anzi li mangerò volentieri, ma
vienimi a salvare, abbi pietà del tuo povero vecchio maestro..."
Probabilmente se Anakin avesse potuto sarebbe
sicuramente corso in aiuto del suo maestro, disgraziatamente per Obi-Wan, il
suo ex padawan non era in condizioni migliori di lui: il poveretto era difatti
sdraiato su un letto a pancia in su, completamente sbronzo, con gli occhi
pallati, la testa pesante come un macigno e sopra di lui tutto ballava,
compreso il lampadario. E non è che la vedeva così perché era ubriaco, no stava
ballando veramente tutto.
Di fronte a lui continuavano a stazionare
avanti ed indietro quel coso che si spacciava per suo fratello e quella
brunetta, che somigliava vagamente a Padmè.
I due continuavano a parlare, parlare,
parlare.
"Non capisco questo terremoto, eppure nel
resto di Los Angeles non si segnala niente"
"Ma chisse ne frega del terremoto Tove,
tanto non è così forte, piuttosto non dovremmo portare Hayden in ospedale? Mi
pare stia male..."
Tove si avvicinò a lui toccandogli la fronte
che aveva l'apparente temperatura di 100 gradi celsius.
"Fratellino ma che ti succede? Va bene
che odi l'alcool, ma così male non eri mai stato."
"Non sei mio fratello... hic... l'unico
fratello che ho è Obi-Wan... hic è un rompiballe si ma non come te, ergo
preferisco il mio... hic"
Rachel si avvicinò anch'essa al ragazzo.
"Lo vedi che sta male? Sta pure
delirando..."
"Non sto delirando... hic... ho solo un
gran mal di testa... hic... cosa mi avete dato?"
"Champagne che in genere tu sopporti
benissimo...si Rachel chiamiamo..."
Ma il giovane si fermò perché all'improvviso
si accorse che il telefono stava squillando e probabilmente da un pò, quando
arrivò era già scattata la segreteria e considerando il complicato meccanismo
del telefono che avevano installato, gli fu impossibile rispondere.
"Hayden sono Eve... per favore vieni...
Ewan sta male... non puoi lasciare da solo il tuo master Obi-Wan quando sta
male no?"
Anakin udite quelle parole tentò di alzarsi
dal letto ma rovinò paurosamente per terra rimettendo alcool, alcool e ancora
alcool equamente distribuiti sul letto, sul pavimento e sul comodino.
"Oh no ora il letto è da cambiare...
tesoro non puoi stare più attento? Non devi alzarti dal letto lo sai..."
"Tesoro?Scusa ma con chi credi di
parlare?"
"Con Hayden il mio ragazzo..."
"Non conosco nessun Hayden, io mi chiamo
Anakin Skywalker, glorioso comandante della guerra dei cloni"
"Si, si certo e io sono Padmè Amidala:
Hayden smettila di fare il cretino!!"
"Ma come ti permetti di insultarmi? Solo
Obi-Wan può farlo!!"
Rachel si mise le mani sulla faccia.
"Qui ci vuole un esorcista altro che
oppure so io come fare per farti passare le fisime..."
La ragazza iniziò a muoversi in maniera
sensuale, levandosi ad uno ad uno i vestiti, la cosa lasciò di stuccò il
giovane Skywalker che non era abituato a ricevere avance o per meglio dire era
la prima volta in vita sua che era consapevole di riceverle: era noto in tutta
la Galassia che Anakin fosse l'essere più lento a capire le cose, e così
nemmeno si accorgeva degli occhi e delle bocche sbavanti di tutte le donzelle
che incontrava.
La qual cosa andava benissimo per la sua
mogliettina Padmè, che così poteva fermare sul nascere ogni eventuale approccio
verso il suo maritino.
Questa volta Padmè non c'era e Anakin non
sapeva assolutamente come reagire ad un atteggiamento del genere, tuttavia era
ben chiara una cosa nel suo cuore: non poteva tradire la sua dolcissima Padmè,
nemmeno per quella signorina.
La quale non contenta di averlo un attimino
shockato lo ammanettò al letto e lo spogliò velocemente.
Anakin deglutì varie volte: era la prima volta
in vita sua che era senza vestiti di fronte a qualcuno che non fosse Padmè.
Impallidì immediatamente, poi arrossì, poi
ri-impallidì, poi ri-arrossì,poi ri-ri-impallidì, poi ri-ri-arrossì.
Nel frattempo la signorina era finita legata e
imbavagliata al lampadario per qualche misteriosa ragione.
Il giovane Skywalker provò di nuovo a
rialzarsi e stavolta gli andò meglio: riuscì ad arrivare alla porta, ma quando
fu lì crollò semi-svenuto per lo spettacolo indecoroso che si ritrovò davanti:
Tove stava copulando con due signorine contemporaneamente.
Una volta a terra pianse lacrime amare
vomitando qualsiasi cosa aveva mangiato nel corso della sua vita, vermi
compresi.
"Master buaauh perché stai male io come
faccio senza di te??"
Inspiegabilmente pure il fratello di Hayden e
le due donzelle finirono legati e imbavagliati al lampadario.
"Master io ti verrei a salvare ma non so
dove sei... e poi anche io ho bisogno di aiuto... buahhhh"
Il poveretto era ormai talmente bianco che lo
si sarebbe potuto mettere tranquillamente al posto della Luna.
A diverse centinaia di chilometri da lì una
bellissima donzella mora, che indossava una terrificante camicia di flanella
azzurra, era tutta rannicchiata su una grande poltrona di seta blu cangiante e
stava lacrimando peggio di Obi-Wan e Anakin messi insieme, il tutto mentre
stava guardando la tv E-News il canale di informazione sullo spettacolo.
In quel momento stavano parlando del
duecentesimo flirt affibbiato ad Hayden Christensen: per la cronaca gli avevano
affibbiato flirt con tutte le sue compagne di set, Natalie Portman, Jena
Malone, Rachel Bilson e Sienna Miller e persino con Ewan McGregor**!
Ora lo stavano dando fidanzato da qualche mese
con la sua compagna di set in “Jumper” , Rachel Bilson.
“Come hai potuto tradirmi così Ani, ma io ti
riconquisterò, ti riconquisterò!”
Fine capitolo IV
* Crieff cittadina scozzese dove è nato Ewan
McGregor.
** Guardate che non mi sto inventando nulla in
questo caso: davvero ad Hayden hanno affibbiato tutti questi flirt, compreso
quello con Ewan!
Capitolo 5 *** Funziona sempre... é infallibile... ***
Lo so, lo so vi ho fatto penare tanto, scusatemi, ma non é colpa mia se ehm scrivo diversi racconti contemporaneamente: la mia testa é un vulcano in continua attività, nel senso peggiore del termine^^.
Ringrazio calorosamente tutti coloro che hanno letto e commentato finora e ora eccovi finalmente il nuovo capitolo.
Buon anno a tutti^^ e buona lettura ovviamente!
Silvia
Capitolo V – Funziona sempre… è infallibile…
Capitolo V – Funziona sempre… è
infallibile…
Natalie uscì dal bagno con un’espressione mesta e
affranta, sotto lo sguardo preoccupato di Dormè, che subito le si avvicinò
premurosa.
“Senatrice… tutto bene?”
L’attrice israeliana la guardò con
lo stesso sguardo con cui si fissa uno scarafaggio e andò a rifugiarsi sotto le
coperte.
L’ancella si avvicinò allora al
letto e ripeté la domanda
“Tutto bene?”
“Non c’è niente che va bene!!!! Mi
trovo in un posto che non conosco, in compagnia di persone fuori di cervello e
per di più sono incinta di chissà chi!!!”
“Come di chissà chi? Del
comandante Skywalker, no? O per caso lo tradite??”
“Rose sei andata a fumare canne
con Ewan? Ti pare che se fossi sposata con un fior fior di gnoccolone come il
comandante Skywalker lo tradirei? Non mi sfiorerebbe nemmeno il pensiero!!! Ma
sfortunatamente non siamo nel mondo di Star Wars, io non sono Padmè Amidala e
non sono quindi sposata con lui, quindi smettila di dire cretinate!!!”
A questa parole Dormè iniziò a
piangere come la fontana di Trevi, abbracciandola premurosa.
“Fumare canne con Ewan?
Gnoccolone? Mondo di Star Wars? Non siete Padmè? Povera la mia senatrice ha
perso la memoria: ora come faremo? Come faranno soprattutto i lealisti???”
“ROSEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
urlò sfinita la povera Natalie tentando, inutilmente, di sottrarsi a quella
morsa: era come essere stretta da una tenaglia.
“Sono Dormè, senatrice, Dormè!” la
dama di compagnia aveva il viso rigato di lacrime ormai e la strinse ancora di
più.
“LASCIAMI MI FAI MALE!!!”
“Vuole che vada a chiamare il
Comandante Skywalker?”
“No grazi… un attimo hai detto il
Comandante Skywalker?” nel frattempo Natalie era diventata blu e rossa insieme…
“Certo senatrice… suo marito
ricorda?”
Nella mente, un po’ allucinata,
della giovane attrice si fece strada un’idea inquietante.
“Allora lei è convinta che io sia Padmè, e che il bimbo sia di Anakin che
ha le sembianze di Hayden”
E quando quest’ultimo nome passò
dalla sua mente si leccò stranamente le labbra.
“Tecnicamente sarebbe il contrario, ma lasciamo stare…
Posso davvero fargli credere che il bimbo è suo, anche se in teoria dovrebbe
già saperlo… o no? Questo però dovrebbe anche presupporre che io sia davvero
nel mondo di Star Wars”
Nervosamente si passò le mani tra i capelli, iniziando a
sudare in maniera impressionante.
“Allora lo vado a chiamare?”
“A che punto siamo… ehm volevo
sapere Anakin è tornato da… dall’orlo esterno?”
“Sì, non si ricorda? Ha ucciso il
conte Dooku”
“Vallo a chiamare sì”
“Allora posso lasciarla sola un
momento?”
“VAIIIIIIIIIIIIIIIII!!!”
L’urlo raggelante della ragazza
era paragonabile a quelle di una wookie che stava partorendo e fece scappare di
corsa la damigella d’onore verso il tempio jedi.
Coruscant bassi-fondi…
Due giovani un po’ fuori di testa,
ma decisamente belli oltre misura, stavano trascinando una mum… ehm un sarcof…
un povero vecchio che lacrimava peggio di Padmè, Anakin e Obi-Wan messi
insieme, e aveva gli occhi di uno strano giallognolo.
I nostri baldi giovani entrarono
in un bar talmente schifoso e talmente brutto, che al confronto il bar di Mos
Espa, poteva essere paragonato al Savini* di Milano.
Il più giovane dei due si avvicinò
al bancone, mentre quello più maturo trascinò il poveretto in due divanetti
appartati, mica perché avesse chissà quali mire, va bene che era strano, ma la
necrofilia non rientrava tra le sue passioni.
“Vorrei tre pinte di birra, la
migliore che avete”
“Certo comandante Skywalker”
Hayden spalancò gli occhi, come un
personaggio di un manga.
“Come mi avete chiamato?”
“Siete il comandante Skywalker no?
E quello è il vostro maestro, Obi-Wan Kenobi, nostro cliente abituale**, mentre
se non sbaglio il signore anziano che è con voi è il Cancelliere…”
“Co… come???”
“Non vi sentite bene comandante?
Posso far chiamare un medico? Avete assunto uno strano pallore”
Il giovane canadese deglutì a
vuoto quattro volte: anche quel barista era convinto che lui fosse Anakin…
“Sto benissimo, grazie, sì sono il
comandante Skywalker”
Non gli piaceva quella situazione…
era tutto molto strano e poi ora, che si ricordava, lui la sera prima stava
dando una festa a Los Angeles, cioè stava dando una festa… suo fratello la
stava dando, lui era stato costretto ad andarci.
Ed era l’estate del 2007, quindi,
non era possibile che si trovasse ancora sul set di Star Wars.
Non potevano esserci delle riprese
aggiuntive.
Squadrò a lungo il barista e si
accorse che aveva sei braccia, come… come Dexter sì, l’amico di Obi-Wan ne
l’Attacco dei Cloni.
Quella situazione gli piaceva
sempre meno.
Il corpulento misterioso individuo
tornò quasi subito, con tre enormi pinte, troppo enormi.
“Birra zairona, la migliore della
Galassia, nonché la preferita del vostro maestro”
Il ragazzo gli sorrise
forzatamente, prese le tre pinte e si diresse verso i divanetti, squadrando tutti
sempre più preoccupato.
Quando si fu seduto ed ebbe
poggiato le birre sul tavolino, si avvicinò con aria cospiratrice al suo amico
scozzese.
“Ewan non ti sembra strano tutto
questo?”
“No, perché? Sai com’è lo zio
George vuole che tutto sia perfetto”
“Sì, ma è… è troppo perfetto…”
“In che senso?” fece l’uomo
iniziando a trangugiare la sua birra.
“Tutti, tutti mi chiamano Anakin…
anche il barista… anche Ian… e poi, appunto, guarda Ian non ti sembra strano?”
L’individuo in questione, per non
dare nell’occhio, si era messo a bere la sua birra e ora i suoi occhi tendevano
al rosso scuro.
Ewan lo fissò di sottecchi.
“E’ strano in effetti, troppo
guardingo, di solito è più giocherellone”
“Difatti…”
“Hayden cosa stai pensando?”
“Non lo so…”
“Siamo messi bene”
“In che anno siamo?”
“Nel 2007…”
“E quindi?”
“Beh nel 2007… non c’è nessun
quindi…”
“Ewan ragiona… nel 2007 tu.. tu
cosa stai facendo in questo anno?”
“Hayden ti senti bene?”
“No…”
“Vuoi che vado a chiamare lo zio
George!”
“Appunto dov’è lo zio George?” il
giovane sudava, non certo leggermente.
Lo scozzese si guardò intorno,
come per cercare una risposta.
“Allo Skywalker Ranch?”
“Quindi noi ora siamo in
Australia, vero?”
“E dove pensavi che fossimo?”
“Non ne ho idea…”
“Hayden, mio adorato allievo
cinematografico, si vede che non reggi bene l’alcool come me, ma imparerai”
“Sì, hai ragione, sicuramente la
mia confusione è dovuta all’abuso di alcool…”
“Bravo… e ora beviamo!!”
“Giusto”
E brindarono sotto lo sguardo
allibito di Palpatine, che non poté fare a meno di pensare
“Mi sembrava che il loro rapporto
non fosse così rilassato, anche se so che sono amici…”
Sempre Coruscant…stavolta ai piani alti… vicino al Tempio Jedi… cioè vicino a quello che
ne era rimasto.
Dormè correva come una pazza tra i
corridoi, cercando di arrivare il prima possibile al tempio: la giovane donna
aveva perso il suo abituale aplomb, a causa del repentino cambiamento della sua
padrona.
Una volta arrivata al grande
edificio, notò, con raccapriccio, che vi stava uscendo del fumo nero, ma anche
che tantissime persone e tantissimi droidi correvano a destra e a sinistra, e
per di più stavano urlando.
In un mezzo a tutta quella
confusione, la ragazza riuscì ad avvicinarsi ad, un insolitamente pallido, Mace
Windu, e con voce preoccupata gli domandò.
“E’ successo qualcosa?”
“Mi spiace, faccende da jedi.
Cercava qualcuno signorina?”
“Ehm… cercavo… cercavo il
Comandante Skywalker o almeno il suo maestro, il Generale Kenobi, vede….”
“IO NON VOGLIO PIU ’ SENTIR
PARLARE DI OBI-WAN KENOBI!”
“Ma… ma…è il membro più rinomato
del vostro ordine, insieme al suo ex allievo…”
“Lo era!”
“Come?”
“E’ stato espulso… è completamente
impazzito… ha demolito la sala di meditazione quindici e, come se non bastasse,
ha pure aggredito il maestro Yoda”
“Ma… ma stiamo parlando dello
stesso generale Kenobi? E’ la persona più calma, pacifica, e, se mi permette,
più noiosa della galassia… dopo voi si intende”
“Questo lo so anche io… COME DOPO
DI ME!?”
“Ho detto dopo di voi?No, no…
volevo ehm sapere almeno sa dove posso trovare il Comandante Skywalker…”
“Non ne ho la minima idea, però se
lo trova, mi faccia il favore di tenerlo lontano dal suo ex-maestro: il giovane
è già abbastanza instabile di suo, figuriamoci cosa gli accadrebbe a star
vicino al pazzo furioso che è diventato Kenobi”
“Certo Generale Windu: la
situazione deve essere molto grave, se usate termini così espliciti…”
“Lo è mi creda…e ora torno al
tempio… arrivederci”
“Arrivederci”
Dopo questa conversazione la
giovane damigella era ancora più scossa e, quel che è peggio, era ancora più
indecisa sul da farsi.
“Ma cosa sta accadendo? Ora anche
il generale Kenobi è impazzito! Che ci sia un qualche virus che causi danni
celebrali alle persone?” pensò angosciata.
Era talmente persa nei suoi
pensieri, che finì per andare a sbattere contro una delle guardie rosse del
Cancelliere, la quale stava correndo verso uno degli ascensori.
“Mi scusi”
“Scusi lei signorina… la vedo
turbata… posso aiutarla?”
“Sì, magari. Penso che avrà
sentito cosa è avvenuto al tempio…”
“No, cosa è avvenuto?”
“Il Generale Kenobi è impazzito e
ha dato in escandescenze”
“Davvero? Anche al Comandante
Skywalker mi sa che è saltato qualche neurone..”
Dormè impallidì ancora di più a
quelle parole.
“In che senso?”
“Ma si è messo a straparlare con
il Cancelliere, nominando posti e nomi strani, poi lui e il generale hanno
trascinato via il Cancelliere nei bassifondi a bere birra…”
“Sta scherzando?”
“Certo che no…”
“Ma non potevate fare qualcosa?”
“Ora sono io a chiederle se stia
scherzando: mettermi contro Kenobi e Skywalker insieme? Non sono mica matto.
Già sono un pericolo per le persone normali, quando sono in condizioni stabili,
figuriamoci ora che stanno dando in escandescenze…”
“Ha ragione, non ci avevo pensato.
Senta qual è il bar dove posso trovarli?”
La guardia rossa scosse il capo.
“Mi spiace, so solo che sono
andati nei bassifondi, ma… aspetti…”
“Sì?”
“Di solito il generale va a bere
in un piccolo bar del suo amico Dexter…”
“Ma io credevo che il bar di
Dexter non fosse nei bassifondi…”
“Ne ha uno qui e uno nei quartieri
bassi, ma stranamente il generale ha sempre preferito quello dei bassifondi…”
“Capisco, allora sono sicuramente
lì… grazie e arrivederci…”
“Di niente, ma mi scusi, perché li
cerca?”
“Sono le guardie del corpo della
mia signora, la quale, poverina, non è anche lei in condizioni migliori…”
“E le sembra il caso di farle
incontrare quei due? Ha sentito in che stato sono…”
“Lo so, ma ehm la signora ha
chiesto espressamente di loro…”
“Capisco… buona fortuna e
arrivederci…”
“Arrivederci…”
Coruscant, di nuovo i bassifondi…
Palpatine continuava a guardare
sconvolto quelli che lui credeva essere Obi-Wan ed Anakin, tracannare una birra
dietro l’altra, e a ridere come due dementi.
“Io non capisco, proprio non capisco. Sapevo che Obi-Wan
beveva, ma non Anakin: so che era più o meno semi-astemio. In ogni caso non
posso stare qui a perdere tempo, considerando il loro tasso alcolimetrico,
potrei fare il colpo di stato ora e nessuno se ne accorgerebbe”
Il Cancelliere diede una piccola
gomitata al più giovane dei due, il quale si voltò prontamente, fissandolo con
muto terrore.
“Qualcosa non va Ian?”
“Ancora sto Ian!Io sono Palpatine, il signore dei sith…
ehm ehm queste cose mica posso dirle ad alta voce però…”
“Senti Anakin, scusami,
ma ho faccende più importanti a cui pensare, che non star qui a bere con gli
amici: sai io governo la Galassia…”
“Ma Ian, non ti sembra di
prendere il tuo ruolo troppo sul serio? Su tanto nessuno verrà a disturbarci e
poi zio George non c’è…” replicò Ewan, ormai sull’alticcio.
“ George? Ian?Non conosco
nessuna di queste persone! Io sono Palpatine, il cancelliere supremo della
Galassia…”
“Sì nonché Darth Sidious,
signore dei sith, lo sappiamo” fece Hayden, sghignazzando.
“Lo sapete???” la voce
dell’ anziano uomo ora era un ruggito.
“Andiamo Ian, stiamo
girando un film… rilassati”
Il signore dei sith alzò
gli occhi verso il soffitto, occhi che avevano assunto la gradazione più scura
del viola, e la sua pelle ora era più verde di quella di Yoda.
“Voi siete fuori di
testa, io me ne vado…”
E con passo furioso uscì
dal locale ondeggiando: anche lui, come Anakin, reggeva poco e male l’alcool..
Malgrado quello che aveva
detto, decise di non tornare subito ai piani alti, aveva bisogno di camminare,
soprattutto per farsi passare la sbornia.
Certo non è che gli
facesse piacere passeggiare in mezzo a quella feccia, ma andava bene lo stesso.
Non andava però bene, che
ora si trovasse per terra in mezzo alla melma: cosa diavolo era successo?
Si guardò intorno e notò…
notò una piccola cosa bianca, alta sì e no 66 centimetri***…
Che razza di essere era?
Su quella che doveva
essere la mano destra, teneva un minuscolo bastone nodoso marrone.
“Yoda?!”
“Yoda sono io sì… Male
state voi Cancelliere?”
“I vostri due eroi,
Kenobi e Skywalker, sono completamente impazziti!”
“No, Kenobi contagiato ha
già con la sua pazzia Skywalker? Molto grave tutto ciò è!”
“Ma voi, perché… siete
tutto… tutto… avvolto in bende bianche?”
“Kenobi aggredito mi ha,
sul terreno rimbalzare facendomi e poi in aria lanciandomi…”
Palpatine lo fissò
sconvolto: forse aveva sbagliato persona. Aveva ragione Dooku: doveva scegliere
Obi-Wan!!!
“Tutto questo dopo
distrutto avere la sala di meditazione… salire vedete dal tempio il fumo nero?
Colpa sua è…”
Sì, sì aveva decisamente
sbagliato persona: Obi-Wan aveva demolito il tempio in pochissimo tempo…
“Il lato oscuro esso è…”
“Non è il lato oscuro, è
qualcosa di molto molto peggio” gracchiò il cancelliere..
“Ragione avete voi temo
io…”
“Andiamo a parlarne nel
mio ufficio”
Mentre i due si allontanavano
insieme, Dormè arrivò di corsa, ormai completamente sudata ed entrò nel bar, o
meglio provò ad entrarci, ma una volta arrivata alla porta, si bloccò per lo
spettacolo indecoroso che aveva di fronte.
Obi-Wan ed Anakin stavano
bevendo e fumando contemporaneamente ed erano talmente brilli che li si sarebbe
potuti usare come lampadine anti-paura, notoriamente rosse, per una sessantina
di bambini…
Poteva portare il
Comandante Skywalker in quello stato alla sua padrona?
La signora, già assai
provata dalla gravidanza, sarebbe andata completamente fuori a vederlo così.
Sì doveva andar via,
doveva trovare un’ altra soluzione, ma… ma nella sua mente passò il ricordo
raggelante dell’urlo disumano lanciato dalla senatrice quella mattina, quando
gli aveva ordinato di andare a cercare suo marito.
No, decisamente non
poteva evitare di avvicinarsi ai due…
Prese un bel respiro, si
fece forza e andò verso i due amici.
“Generale Kenobi,
Comandante Skywalker… scusate il disturbo…”
“Ma mica disturbi cara
Rose… tutto bene? Vuoi bere con noi?”
“Rose… ma non mi chiamo
Rose… sono Dormè, Dormè, Dormè!!!!” urlò la poveretta esasperata, scoppiando in
lacrime.
Hayden, colpito nel
vederla così, si avvicinò e la abbracciò.
“Povera cara che hai?”
“Oh Comandante Skywalker…
la signora è completamente impazzita.. la gravidanza le ha dato al cervello…”
“Gravidanza?!” il giovane
canadese spalancò gli occhi “Ma cara, cosa dici, è finzione…”
“Ma quale finzione! L’ ho
vista io… è all’ottavo mese…”
“ALL’OTTAVO MESE????”
l’urlò del ragazzo era così potente che lo udirono persino su Tatooine e
Utapau.” E CHI E’ IL PADRE?”
“Ma come chi è? Siete…
siete…” e qui abbassò la voce e si avvicinò all’orecchio del giovane “Siete voi
no? Scusate se parlo così, ma non so se avete informato il generale Kenobi della
faccenda…”
“IO IL
PADRE?????????????” Stavolta il suo grido fu sentito in tutti gli universi
conosciuti e sconosciuti…
“ E bravo il mio padawan…
era ora che mettessi incinta Natalie… dopo sette anni!!” sghignazzò Ewan al suo
fianco…
“Voi sapete quindi generale?
Comunque con tutto il rispetto, signore, sono tre anni…”
“Tre anni… sette… è lo
stesso tanto lo sanno tutti che loro s….”
Hayden non gli fece
terminare la frase perché gli aveva tirato un cazzotto in faccia, facendolo
così ribaltare.
“Avete fatto bene a
colpirlo comandante… il generale è proprio fuori di testa… su venite con me, la
signora ha bisogno di voi…”
“Ma certo cara… vengo
subito” balbettò cercando di capire quando e dove Natalie e lui avevano fatto
l’amore l’ultima volta… eppure gli sembrava che fosse successo a Cannes… cioè
almeno due anni prima… oppure si stava sbagliando? Ora che ci pensava, l’ultima
volta aveva fatto l’amore con una ragazza bruna, che probabilmente era Natalie,
e ciò era avvenuto neanche un mese prima.
“Posso venire anche io?”
fece Ewan rialzandosi tutto dolorante.
“Basta che la finite di
dire volgarità, non vi riconosco più generale” singhiozzò Dormè.
“Hayden, questa è….” Il
canadese lo bloccò di nuovo, ma stavolta poggiandogli la mano sulla bocca e
mormorandogli “Lo so, è matta come un cavallo, però non credo che menta quando
dica che Nat stia male…”
“Hai ragione, andiamo”
FINE CAPITOLO V
*Il Savini é uno dei ristoranti
più rinomati di Milano e si trova nella Galleria Vittorio Emanuele.
** Non ho potuto farne a meno^^,
tanto non é ooc: Obi-Wan é un noto etilista veramente^^.
*** Lo so, nell’universo di Star
Wars non si usano i metri^^…
Capitolo 6 *** Il lato oscuro dei... paparazzi ***
Chiedo venia per il mostruoso ritardo con cui aggiorno questo parto della mia mente malata e ringrazio calorosamente tutti coloro che leggono e commentano sia qui che su gsnet, soprattutto il mio carissimo Chaosreborn, il mio carissimo Darth Harion, Evakant, Faith Sun, aster, Sweet Bee, ellen ripley e Verity.
Onestamente non credevo che potesse piacere così tanto, in quanto l'ho iniziata parecchio per gioco e confesso di essere più impegnata dalla mia fiction seria su SW, ovvero "Visioni dal futuro", a proposito ringrazio anche chi ha commentato l'ultimo capitolo di quest'ultima.
Questo racconto lo scrivo soprattutto per gioco ed è ugualmente bellissimo vedere quanti consensi abbia avuto.
Cercherò di aggiornare più presto possibile esami e altre fic permettendo: se vedete il profilo ne ho in lavorazione ben 6, ed ehm prima o poi devo trovare il tempo di finire quella su Candy.
Spero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia... l'ho scritto oggi tutto insieme...
Buona lettura e a presto, Silvia
Capitolo
VI – Il lato oscuro dei… paparazzi..
Dopo due ore di tentativi andati a vuoto, Anakin
riuscì ad alzarsi da terra, farsi una doccia e uscire in cerca di aiuto per
rintracciare sia Obi-Wan che Padmè.
Era soprattutto preoccupato per il suo maestro,
considerando il tono drammatico con cui quella misteriosa voce femminile aveva
implorato il suo aiuto per Obi-Wan, tuttavia lo preoccupava anche l’incolumità
della moglie, che era sparita chissà dove, ma di cui continuava a sentire il
richiamo disperato.
Era così assorto nei suoi pensieri, che nemmeno si
accorse di essere finito addosso ad uno strano tizio con enormi occhiali scuri
e una specie di holo-camera al collo.
“Signor Christensen… “ farfugliò lo strano
individuo, che stava cercando di sistemarsi i vestiti sgualciti dopo lo
scontro.
Anakin naturalmente lo ignorò, continuando a
guardarsi intorno: dove trovare un mezzo per andare a cercare il suo amico e
sua moglie?
“Signor Christensen…” la voce dell’uomo ora si era
alzata di un’ottava.
Il giovane Skywalker alzò gli occhi al cielo:
stava passando un mezzo, quindi da qualche parte doveva esserci uno
spazio-porto.
“Signor Christensen…” ora la voce dell’uomo
somigliava a quella di una cornacchia.
Dal canto suo Anakin ne era sempre più
infastidito: ma perché questo misterioso signor Christensen non si decideva a
rispondere? Almeno quello avrebbe finito di strillare con la sua voce
insopportabile e lui avrebbe potuto concentrarsi meglio su ciò che gli premeva
di più.
“Signor Christensen…”
Un’altra voce, ancora più fastidiosa della prima.
Questa somigliava alla voce di Watto e Sepulba
messe insieme.
Gli era appena passato il mal di testa, dopo la sbronza
non certo volontaria, e ora quei due rischiavano di farglielo tornare.
“Signor Christensen…”
Un’altra ancora? Ma com’era possibile? Chi cavolo
era di così importante quel signor Christensen che tutti lo cercavano? Come
minimo doveva essere il governatore di quell’assurda città.
Il giovane jedi aumentò l’andatura, anche se non
aveva la minima idea di dove poteva andare: non sapeva dov’era lo spazio porto.
Né tantomeno sapeva dove si prendevano a noleggio gli speeder… forse doveva rubarne
uno come due anni prima? Non sarebbe stata una cattiva idea, il problema era
che non se ne vedeva nemmeno mezzo.
“Signor Christensen…”
Ancora… se non avesse avuto poco tempo si sarebbe
messo lui a cercare questo benedetto signor Christensen, così almeno quelle
dannate urla sarebbero cessate.
Certo che la vita del governatore doveva essere
davvero stressante: avere a che fare con migliaia di persone che ti cercano di
continuo e in quel modo poi.
Meglio fare il jedi decisamente.
“Signor Christensen…”urlò una donna ad un metro da
lui, mentre un uomo lo afferrò per le spalle e lo fece voltare.
Anakin rimase interdetto per qualche secondo.
“Non si sente bene?” farfugliò il giovane jedi
trovandosi di fronte un energumeno che pareva un incrocio tra Jabba the Hutt e
un Wookie tanto era grosso.
“E’ lei che non si sente bene, signor Christensen… è
due ore che la stiamo chiamando, ma lei non si degna nemmeno di rispondere.
Cos’è ora che è diventato una star non parla più con i giornalisti?”
Il giovane Skywalker spalancò totalmente le
palpebre.
Lo avevano scambiato per questo misterioso signor
Christensen?
Erano dei giornalisti? Della holo-net forse?
E come fare a spiegargli che lui non era… non era…
come lo avevano chiamato? Ah sì… una star…
“Senta…” fece divincolandosi… certo avrebbe potuto
usare la Forza… ma non era il caso… o forse sì? E da quando era diventato così
razionale? Per la Forza frequentare Obi-Wan lo stava rendendo sempre meno
istintivo: fino a poco tempo prima avrebbe scaraventato il tipo a venti metri
di distanza da lui e poi dopo…. Forse… gli avrebbe chiesto cosa voleva.
“Lei mi hai scambiato per qualcun altro…”
“Non credo proprio… tutti noi l’abbiamo vista
uscire dalla casa di Tove Christensen, che è il fratello di Hayden Christensen,
giovane attore canadese, e mi sembra davvero improbabile, se non impossibile,
che un sosia di quest’ultimo esca dalla casa di Tove!”
“Mi creda… non esistono cose impossibili… comunque
io devo andare…. Mi sa dire per favore dove… dove posso trovare un mezzo… un
mezzo per…”
Dov’è che si trovava Obi-Wan? Quella stramaledetta
voce femminile non lo aveva detto.
“Ah le serve pure un mezzo per scappare ora?”
“Non devo scappare, devo andare a cercare il mio
amico… il mio amico…”
Cos’aveva detto quella signora? Come aveva
chiamato Obi-Wan?
“Il mio amico Ewan… sì…”
“McGregor?”
“Quello sì…”
“Deve andare a Londra, allora”
“Esatto”
O almeno lo sperava… non ci stava capendo più
nulla…
“Senta se vuole la accompagno io in aeroporto, mio
caro Hayden” fece una voce femminile alle sue spalle “Però prima mi rilascia
un’intervista, le va?”
Ma non ci pensava neanche a rilasciare
un’intervista ad una pazza sconosciuta che stava pensando… pensando… oh no
anche lei!
Ma possibile che tutte avessero voglia di… di fare
l’amore con lui?
Lui voleva soltanto la sua Padmè… a proposito… ora
sapeva come raggiungere Obi-Wan, ma come avrebbe fatto a raggiungere Padmè?
No, no, non poteva permettersi di farsi prendere
dal panico… doveva calmarsi e cercare di… di essere razionale anche se non era
nella sua natura…
Ora c’era un modo di andare da Obi-Wan che gli
sembrava il caso più disperato, solo che per andare da lui… avrebbe dovuto
rilasciare un’intervista a quella pazza che continuava a pensare di fargli
delle cose inimmaginabili… e per fortuna che Padmè non era presente e non
poteva leggerle nel pensiero… già era gelosa del fatto che la holo-net lo aveva
trasformato in un eroe galattico, figurarsi cosa sarebbe venuto fuori, se
avesse saputo di tali pensieri su di lui.
Si ricordava benissimo una sua scenata di gelosia.
“La holo-net parla sempre di te… “
“Anche di Obi-Wan se per quello”
“Non mi interessa cosa dice di
Obi-Wan, il problema è che ormai tutte le ragazze ti considerano un eroe e
chissà che pensieri obbrobriosi avranno su di te…”
“Pensieri obbrobriosi? Su di me? Ma
cosa dici? E’ impossibile”
Appunto…
“Allora mio caro Hayden, me la rilascia
l’intervista?”
Si guardò in giro… niente non c’era proprio
l’ombra di uno speeder…
“Va bene ma faccia in fretta… devo raggiungere il
mio amico… è urgente… non sta bene”
“Ci può confermare la sua storia d’amore con
Rachel Bilson?”
“Chi? Rachel chi? Non ho la minima idea di chi
sia…”
“Ma avete recitato in un film insieme in questo
ultimo anno…”
“Ah sì? Recitato insieme? Può essere ma… la
conosco troppo poco…”
“Vede questa ragazza qui..” e gli mostrò una foto
di una brunetta.
“Ah quella signorina sì, la conosco poco, ma ehm non
abbiamo una relazione… sai io sono… niente lasci stare…”
“Magari è quella brutta tappa… ehm volevo dire che
magari è la signorina Bilson a volere una storia con lei…”
“Forse… forse… senta è finita l’intervista? Devo
andare… sul serio il mio amico sta malissimo”
“Può dirci cos’ha?”
“No, perché non lo so… si muova… mi porti al mezzo
per… per andare a… a Londra…” e nel dire questo la prese per un braccio e la
strattonò, ma alla giornalista la cosa provocò la pelle d’oca in tutto il corpo
e altri strani pensieri, tanto che il jedi subito la liberò.
“Come siamo irruenti” sussurrò la donna a voce
bassissima “E’ interessante vedere che dietro la sua aria da timido ci sia un
uomo così passionale”
“Grazie… ora andiamo?” la voce di Anakin era quasi
un ringhio.
La giornalista sorrise e lo portò verso la sua
macchina, una scassatissima spider cabriolet del 56, che era nascosta dietro
diversi alberi.
“Ah ma allora ci sono gli speeder…senta le spiace
se guido io? Ho una certa fretta”
“Faccia pure”
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte e non
appena la donna fu salita, non attese nemmeno che si fosse messa la cintura e
partì in quarta, a 180 km all’ora.
La spider prese a sussultare come un cane in
agonia, ma non si fermò ed anzi partì letteralmente in volo sopra le altre
macchine, senza bisogno dei congegni anti-gravità.
In quel momento passò una volante della polizia
stradale che assistette allo strano fenomeno.
“Lo vedi anche tu?”
“Staranno girando un film di fantascienza”
“Sì, può essere”
Le persone dentro le altre macchine presero ad
urlare, alcune per la paura altre per l’entusiasmo perché realmente convinte di
essere su un set di un film.
Nel frattempo la lancetta del contachilometri
della spider aveva fatto già quattro volte il giro, sotto lo sguardo sconvolto della
giornalista che ormai aveva assunto un preoccupante colore grigio topo, capelli
compresi.
In due minuti netti la macchina raggiunse
l’aeroporto di Los Angeles, una volta lì però prese a gracchiare e a sbuffare.
Anakin ignorò la cosa e trascinò dentro la
giornalista.
“E ora?”
“Il biglietto per Londra ce l’ha?”
“No…”
“Deve comprarlo.. ha dietro contanti o carta di
credito? Se no pago io?” sussurrò la donna, che, nonostante lo shock per
l’improvvisato volo le avesse trasformato i suoi capelli in spaghetti, aveva
ripreso a cercare di sedurre il giovane jedi.
“Ehm no… credo… credo… spero…” farfugliò Anakin
alla ricerca di qualcosa nelle tasche… doveva esserci qualcosa… doveva…
In quello stesso istante da fuori si udì un
terrificante boato: la spider dopo aver esalato gli ultimi respiri, era
esplosa.
“Ha scordato il portafoglio a casa?”
“Ehhh?” balbettò il ragazzo continuando a frugare…
portafogli? Qualunque cosa fosse, di sicuro serviva per pagare..
“La vedo un po’ agitato, serve qualcosa?”
bisbigliò la donna abbarbicandosi contro la gamba del giovane.
“Trovato… è questo, vero?” balbettò il jedi
tirando fuori quello che in effetti era un portafoglio e nel contempo
appiccicandosi alla parete dell’entrata.
“Non riconosce il suo portafoglio? Certo che è il
suo, no?”
“Bene…” si guardò intorno… c’erano scritte
dappertutto… doveva trovare da solo dove vendevano i biglietti, così si sarebbe
liberato di quella dannata rompiscatole.
“Ce l’ha il passaporto, dietro vero?”
Passaporto? Cos’era un passaporto?”
La giornalista aprì il suo portafogli e tirò fuori
uno strano affare rossastro.
“Senza questo non può comprare il biglietto…
laggiù a destra c’è la biglietteria… serve altro?”
“No” replicò immediatamente Anakin strappandogli
di mano il portafoglio e il passaporto e correndo come un ossesso verso la
biglietteria: per arrivarci ci impiegò sì e no un secondo.
Ma non era certo merito della Forza… era merito
della paura…
Dall’altra parte dell’oceano intanto…
Obi-Wan stava passando l’ennesima notte in bianco,
causata dalla potente congestione.
La misteriosa signora che si prendeva cura di lui,
oltre alla leggera colazione, negli ultimi tre giorni gli aveva anche preparato
nell’ordine:
-impepata di cozze che sosteneva essere sempre uno
dei suoi piatti preferiti.
-caponata con acciughe ed olive.
- pasta con cime di rape e acciughe.
-peperonata piccante e braciola alla Bismarck.
- pasta con le sarde
- pasta con broccoli e gamberetti che sosteneva
essere la pasta preferita del suo amico Hayden e ciò avrebbe dovuto farlo star
bene.
- melanzane alla parmigiana che sosteneva essere
il piatto preferito del suo amico Charlie e anche questo quindi avrebbe dovuto
farlo star bene.
E infine la cosa più terrificante di tutte ovvero
un piatto chiamato Haggis, un piatto tipico scozzese, che era una sotto specie
di purè preparato con interiora di animali e spezie piccantissime.
Per ovviare al bruciore che sentiva in gola, si
era scolato, da solo, tre caraffe di whisky e poi era svenuto in salotto, sotto
lo sguardo impietrito della “moglie” e dei “suoi” amici.
“Devo trovare una soluzione… devo andarmene di qui
altrimenti morirò di indigestione…” pensò affranto il giovane maestro jedi
mentre di fianco a lui Eve dormiva placidamente.
Con un enorme sforzo di volontà si alzò dal letto
e si diresse in salotto, dove trovò tre bellissime bimbe, una con degli
splendidi capelli biondi e altre due con meravigliosi capelli neri, che
leggevano, a voce bassissima, un libro intitolato “I racconti del cuscino”*.
“Oh papi..” balbettò la più grande, una di quelle
con i capelli neri.
La biondina, di fianco a lei, chiuse di botto il
libro e si affrettò nasconderlo dietro al divano.
“Ciao piccole… che leggevate di bello? E perché lo
avete nascosto?”
“Ehm sappiamo che tu non vuoi… ehm… sai è un libro
tratto da uno dei film che hai fatto… quei film particolari che ami tanto…”
balbettò di nuovo la più grande mentre le altre due arrossivano vistosamente.
Film? Ah sì… lo credevano un attore… un attore che
amava comparire nudo… a quel pensiero divenne colore del divano cioè blu…
No, no basta, pensarci, non poteva perdere la
razionalità in quel modo… non era da lui.
“Non c’è un altro libro da leggere?”
“Tipo?”
“Una favola?” suggerì Obi-Wan.
“Ma papi siamo grandi per le favole…”
“Giusto…”
“Possiamo vederci un film?”
“Ma che ore sono?”
“Le due del mattino”
“E voi non dovreste andare a dormire?”
“Uffa papi siamo in vacanza…”
“Vabbè vediamo un film…”
“Che ne dici del film che hai fatto con lo zio
Hayden e con la zia Natalie?”
“Ok…”
Non aveva capito nulla ma andava bene lo stesso.
Tutto pur di non leggere un libro molto
particolare.
Le tre bimbe intanto avevano preso un cofanetto
dvd con la scritta “La vendetta dei sith”
Di nuovo dall’altra parte dell’oceano stavolta a
New York.
Una bellissima ragazza bruna stava “pacatamente”
riprendendo un impiegato dell’aeroporto che non voleva vendergli un biglietto,
solo perché lei era senza passaporto.
“Signora Portman…”
“Non mi chiamo signora Portman… io sono….” No era
inutile dirglielo… tanto non gli avrebbero creduto…
La notte precedente l’aveva passata prima in cella
e poi in un istituto psichiatrico perché aveva continuato a sostenere di
chiamarsi Padmè Amidala Naberrie e di essere una senatrice del pianeta Naboo.
Non sapeva come era riuscita ad uscire da
quell’incubo né come diamine era riuscita ad arrivare a quell’aeroporto.
“Vuole che la chiamo Natalie?”
“Come vuole… basta che mi faccia andare a Londra…”
Perché voleva andare a Londra?
Era presto detto.
Aveva sentito in uno degli innumerevoli servizi di
gossip che si era sorbita che Anakin si trovasse a Londra a girare un film…
anche se la holo-net lo aveva chiamato con un altro nome era certa che si
trattasse di lui.
“Signorina Natalie, le ho detto che senza
passaporto non può partire per Londra… non può chiamare qualcuno e farselo
portare?”
“Chiamare qualcuno?”
“Con il cellulare, no?”
“Ce l’ha nella borsa e continua a suonare”
balbettò il povero impiegato che ormai era sfinito ed era talmente sudato che
la camicia gli faceva da seconda pelle.
Padmè abbassò lo sguardo, aprì la borsa e prese in
mano il telefono, riuscendo a schiacciare subito il tasto giusto.
“Sì?”
“Natalie?”
“Sì?” veramente voleva dire no…
“Sono Eve… sai come rintracciare Hayden? Ewan sta
malissimo… non sappiamo cosa fare… nemmeno Charlie e Jude riescono ad aiutarlo…
solo un po’ le bambine”
“Chi?”
“Hayden…”
“Ho sentito alla holo-net che Hayden è a Londra…”
“Holo-net? Bella questa… potresti venire anche tu
a Londra?”
A quelle parole Padmè fissò torva l’impiegato.
“Anche la mia amica qui vuole che vada a Londra…
sentito? Ma lei non vuole!!!”
“Signorina le ho già detto che senza passaporto
non si può…”
“Lei è un essere vile… c’è un mio amico che sta
male… un altro che è scomparso e si preoccupa di una cosa tanto insignificante
come il passaporto? Mi conosce, sa chi sono!!!”
Non era propriamente vero che sapeva chi fosse…
ma… dopotutto se la chiamava con quel nome significava che somigliava a qualcun
altro di importante…
“La signorina ha ragione” urlò una signora anziana
che fino a quel momento sembrava il ritratto della dolce mite vecchina e ora
pareva diventata una pazza isterica, munita persino di minaccioso bastone.
“Sappiamo tutti che la signorina Natalie è una persona seria… è anche
ambasciatrice per l’infanzia… la faccia salire su quell’aereo subito!!!”
La folla da dietro rumoreggiò
“La signorina ha ragione… la faccia salire…”
“Visto? Tutti mi considerano una persone per bene,
tranne lei!”
Vistosi accerchiato l’impiegato dovette cedere e
allungò il biglietto a Padmè che si allontanò vittoriosa verso l’imbarco
osannata dalla gente.
Fine Capitolo VI
*Film del 1996, personalmente lo adoro ma non è
certo adatto ai bimbi, ah naturalmente il protagonista è Ewan McGregor.
Capitolo 7 *** Fai un bel respiro e libera la mente... ***
Ehm, ehm perdono, in realtà avevo pronto questo capitolo da un pezzo, ma a causa di vari impegni mi ero scordata=_=
Spero che vi piaccia il mio nuovo nick, è tratto da uno dei miei romanzi preferiti ;)..
Grazie di cuore a tutti i miei adorati lettori per i loro commenti, in particolare il mio carissimo chaosreborn, verity, darth harion e la nuova arrivata astrid..
A proposito, per astrid= come mi è venuta l'idea? Grazie ad una chat con un'amica^_^.
E quanto ad Obi, beh chi può dirlo cosa gli riserverà il futuro^_^
Eh sì Anakin in certe cose è un ingenuo forte e io mi sono divertita un casino ad accentuare la cosa^_^: come non approvare la tua frase "tutte le ragazze con lui diventano ninfomani;)"
Beh Padmè è andato un attimo fuori(per i motivi che hai elencato), ma penso che presto o tardi si accorgerà che le manca qualcosa...
Buona lettura a tutti, Silvie
Capitolo VII – Fai un bel respiro e libera la mente..
Mentre l’ala est del tempio crollava
miseramente sotto gli sguardi increduli dei dem… ehm dei venerandi maestri
jedi, due alcolizzati e una pazza isterica… cioè i nostri amatissimi eroi e la
dama di carità… ehm di compagnia della senatrice di Naboo, correvano verso gli
ascensori adibiti al palazzo 500.
Nonostante le apparenze molto sobrie(
puzzavano di alcool peggio di una distilleria e avevano camice e pantaloni macchiati
di tutti gli alcolici conosciuti nella Galassia ndr) i due ragazzi erano
completamente ubriachi, ma mantenevano una certa lucidità, quantomeno in
confronto all’isterica… cioè a Rose… cioè a Dormè..
“Ma sei proprio sicura che sia
incinta?”
“Ma che razza di domanda, eh?” gridò
la donna con gli occhi iniettati di sangue.
Hayden si nascose dietro a Ewan,
leggermente intimidito.
“Chiedevo solo… ma da quando ci sono
doberman sul set?”
“Doberman? Cosa sono i doberman?”
Ewan alzò gli occhi al soffitto
seccato
“Cani… sono cani”
“Ah.. e cosa sono i cani?”
I due ragazzi si fissarono affranti.
“Chi è che ringhia in questo modo? C’è
qualche animale qui vicino?”
In effetti, si sentivano delle urla
agghiaccianti provenire dagli ascensori e parevano un misto tra il ringhiare di
venti doberman inferociti e il latrare di duecento pechinesi in preda alle
convulsioni.
“No, nessun animale… ehm è la signora
che è un po’ strana…”
A queste parole il giovane Christensen
impallidì, nascondendosi di nuovo dietro al suo amico ed ex compagno di set.
“Ehm la signora? Intendi Natalie?”
“No, la signora Padmè… è vostra moglie
vi ricordate, comandante Skywalker?”
“Io non sono…”
Lo scozzese lo prese per un braccio,
trascinandolo vicino ad una porta un po’ lontana.
“Senti… abbiamo già convenuto che Rose
è pazza, non star lì a puntualizzare tutto, ok? Altrimenti non ne usciamo più…
lo hai detto anche tu che la prima cosa è occuparsi di Natalie che sta male,
no? Ricordati che è incinta di te”
Ormai madido di sudore il povero
Hayden assentì
“E chi se lo scorda… solo non riesco a
ricordare quando e dove abbiamo fatto l’amore l’ultima volta… ma…”
Ewan sogghignò perfidamente
“E se non lo sapete voi… considerando
i vostri gusti lo avrete sicuramente fatto dentro ad un ascensore…”
“Può essere, mi pareva però fosse uno
scantinato… lo scantinato di un hotel di Cannes… molto strano…”
“In uno scantinato? Ma che schi…”
Ogni conversazione fu interrotta da un
altro urlo disumano degno di un bantha con le doglie e poi i due vennero
strattonati da una pazza in gonnella.
“Si può sapere cosa c…. state
confabulando voi due?? La mia padrona sta male… Voi comandante Skywalker andate
immediatamente di sopra e voi generale Kenobi, se riuscite a restare sobrio,
vedete di andare a cercare un droide medico… subito!!!!!!!!!!!!!!!”
I due si misero sull’attenti, facendo
il saluto militare.
“Sì, signora Rose…”
“DORMé!!!!!!!!!! Mi chiamo
DORMé!!!!!!!!!!!!”
“Sì, signora” e subito si fiondarono
insieme nell’ascensore che portava ai piani alti, chiudendola strategicamente
fuori.
Per loro fortuna il loro ascensore fu
l’ultimo a riuscire a partire ed arrivare a destinazione: il caos al tempio
stava provocando un blackout in tutto il pianeta.
Quando arrivarono al piano, Natalie
era talmente fuori che le sue urla si udivano anche oltre la Galassia.
“Nat cara che hai?” mormorò Hayden
prendendole la mano.
La ragazza, sinceramente colpita da
quel gesto e decisa a non mostrare oltre il suo lato cagnesco… ehm il lato
animale… diciamo il suo lato oscuro, tirò fuori il migliore dei suoi sorrisi e
la sua voce più gentile.
Del resto rivedere il suo ex compagno
di set le stava realmente calmano i nervi… in breve i suoi occhi divennero a
forma di cuore..
“Tesoro… non volevo dirtelo per non
rovinarti la vita”
Che razza di bugiarda, pensò tra sé e
sé la giovane, che sperava ardentemente che usando la solita vecchia tattica
della povera ragazza che vuole crescere il suo bimbo da sola, sarebbe riuscita
finalmente a farsi di nuovo sco…. A farsi sposare da quel dannato bastardo
ultra sexy…
“Ma no cosa dici… cara… mica mi rovini
la vita”
A sua volta il ragazzo era felice di
quell’incidente… aveva finalmente un motivo per poterla sposare… cioè non che
non avesse avuti prima, ma non gli riusciva mai di parlare… non che in genere
parlassero molto… solo che lei era sempre stata più veloce di lui a parlare…
solo un pochino… del resto erano entrambi di una timidezza spaventosa…
A quelle parole Natalie lo abbracciò
scoppiando in singhiozzi mentre Ewan, osservando la scena a metà tra il
disgustato per la troppa melassa e il felice per vedere finalmente riuniti quei
due dem… i suoi cari amici, si spaparanzò sulla poltrona e prese a fumarsi la
prima cosa che trovò: una strana alga proveniente da qualche margine esterno
della Galassia.
Di fronte a lui la scena degenerava
nel frattempo, tra un “tesoro, amore scusami” Ewan temeva di avere presto un
attacco di diabete irreversibile, ma per sua fortuna (o sfortuna dipende dai
punti di vista direbbe l’alcolista… ehm il saggio) i due finalmente si decisero
a fare sul serio e abbandonati i “pucci pucci” e “i tesoro, amore,” ecc che
avrebbero fatto morire di carie anche uno dai denti sanissimi, i due presero a
copulare in maniera esagerata per tutta la stanza sotto lo sguardo sconvolto di
C-3po e compiaciuto dello scozzese…
A questo punto l’uomo, assai
soddisfatto del porno gratuito( di solito doveva vederli sulla tv via cavo e
uno costava la metà di quanto prendesse a film) e in diretta, prelevò
gratuitamente(leggi rubò) dal frigo di Padmè otto bottiglie di birra
correlliana, quattro di grappa di Dantooine e sedici di whisky di Naboo, le
stappò, le mise sul tavolino e si risedette per godersi lo spettacolo…
dopotutto prima aveva bevuto solo, sottolineo il solo, venticinque pinte di
birra correlliana. E a questo punto comprendiamo appieno il perché il nostro
amato zio George lo abbia scelto per il ruolo di Kenobi.
Mentre i tre erano dunque distratti da
altri problemi seri, due nani, anzi un nano e uno gnomo, entrambi di una
bruttezza rara(per fortuna e qui non esiste nessun altro punto di vista ndr
capito Obi?), stavano cercando di trovare una soluzione ai disastri combinati
in sole sei ore dai nostri due eroi.
“Molto grave ciò che han fatto loro”
“Molto grave sì e poi…”
“E poi?
“Poi…”
In quel momento i due vennero
circondati da diversi jedi, tra cui Mace Windu, completamente in lacrime nel
vedere Yoda ridotto ad una mini-mummia: c’era almeno da dire che così conciato
evitava ai piccoli padawan di vederselo tutti i giorni.
“Come state maestro Yoda?”
“Sapete già come sto io… piuttosto una
nuova emergenza c’è: Kenobi con la sua pazzia contagiato ha il suo ex
apprendista”
Windu sbiancò completamente, pelata
compresa.
“Oh no… è il disastro”
“Il cancelliere dicendo mi stava
un’altra cosa grave”
Il vice-capo del consiglio abbassò la
testa affranto.
“Diteci cancelliere”
“Quei due sanno quello che…”
“Sanno?”
“Ehm volevo dire che sono davvero
completamente pazzi… mi hanno accusato di essere il signore dei sith”
A queste parole tutto il consiglio
jedi scoppiò a ridere e Palpatine, naturalmente, non poté fare a meno di
imitarli.
Erano proprio degli imbecilli, dei
patetici vecchi imbecilli senza speranza!
Tuttavia… tuttavia si sentiva
veramente depresso: non c’era un singolo jedi capace di tenergli testa.
Gli unici due che sospettassero
qualcosa erano stati espulsi dall’ordine ed ora erano così pieni di alcool che
al confronto la più grande distilleria di Correllia era vuota.
Non c’era proprio gusto così.
Due ore dopo era sdraiato su un lungo
lettino nero.
“Allora mi dica signor Cancelliere, mi
dica che c’è?” balbettò la voce di un grosso totano dagli occhi verdi, che
indossava degli spessi occhiali da vista e un orrido completo grigio trovato
sicuramente dal peggiore rigattiere di Nautolia*.
Ma perché cavolo si era scelto come
consulente psichiatrico quell’orrido polipone grigio?
Al suo confronto i jedi erano dei
geni.
Forse era proprio quello il motivo.
“Non ho nessun avversario degno di me…
sono tutti idioti… io dico loro la verità e mi ridono in faccia… sono
depresso..”
“In che senso dice la verità e nessuno
le crede?” fece il totano scribacchiando sul suo taccuino, completamente
coperto della sua bava.
“Io sono Darth Sidious, il signore dei
sith”
A quelle parole il medico scoppiò a
ridere.
“Su cancelliere, le va di scherzare…
parli seriamente”
Palpatine, udendo quella risposta, si
strappò i pochi capelli rimastigli.
“Sto parlando seriamente” ringhiò
furioso.
“Ma si rende conto di cosa sta
dicendo? Lei avrebbe comandato sia i separatisti che la repubblica? E perché? E
nessuno si sarebbe accorto di nulla… andiamo è assurdo… i jedi ci avrebbero
fatto proprio la figura degli idioti… dei decerebrati… degli incompetenti!”
“E difatti lo sono… una volta Yoda mi
ha persino fatto lezioni sul lato oscuro.. a me al signore dei sith!!! A
momenti gli ridevo in faccia…”
Il dottore si avvicinò, posandogli la
mano sulla spalla con aria paterna.
“Sì, sì certo lei è il signore dei
sith e ha fregato tutti i jedi… ma certo” mormorò trattenendosi dal ridere…
“Lo vede che neppure lei mi crede??Sto
dicendo la verità!!!”
“Ma certo” balbettò il totano ormai
congestionato dal trattenersi dal ridere.
“E allora la smetta di
ridere!!!!!!!!!” urlò furioso il sith tentando di strangolarlo e a quel punto
il medico schiacciò un pulsante vicino al lettino, e un secondo dopo comparvero
due robusti wookie di tre metri che afferrarono il cancelliere, gli fecero un’iniezione
di calmante per venti tritoni, gli infilarono la camicia di forza e lo
portarono via.
“Ora si calmi cancelliere… lei ha
accumulato troppo stress… la guerra… ora dormirà per qualche giorno… intanto vado
a chiamare il suo amico Yoda, d’accordo?”
“Quell’orrido gnomo verde totalmente
idiota non è mio amico… io non ho amici cretini!!” ringhiò il sith digrignando
i denti.
“Con tutto il rispetto, Cancelliere,
lei è l’ultima persona che può parlare dell’aspetto altrui…”
“E perché?” replicò ormai con la bava
alla bocca.
“Perché lo sanno tutti che lei è un
cesso patentato.. conosco gente che la chiama sarcofago ambulante”
Distrutto il povero sith iniziò a
singhiozzare.
“Su, su la bellezza non è tutto, lei è
pur sempre una brava persona… è un ottimo cancelliere”
“Brava persona io?Che insulto” gridò
sputandogli in faccia e riprendendo a singhiozzare.
“Decisamente non sta bene… ora
chiamerò i suoi amici jedi mentre dorme così quando si sveglierà chiacchiererà
con loro, eh??”
“Il mio solo amico era l’unico jedi
che possedesse un minimo di materia grigia ovvero Anakin… certo andava
parecchio fuori di testa, ma se era calmo, ragionava per bene ma quel maledetto
alcolizzato di Kenobi lo ha convertito all’alcolismo!!” singhiozzò sempre più
devastato Palpatine.
“Allora vado a cercare il suo amico il
comandante Skywalker…” borbottò il medico avviandosi verso l’uscita.
“Sarà sicuramente con sua moglie, la
senatrice Naberrie”
“Lei è proprio pazzo… i jedi non hanno
mogli” e questa volta se ne andò davvero incurante delle urla demoniache della
vecchia mummia… ehm del cancelliere…
Fine Capitolo VII
*Nautolia è il pianeta principale del
sistema di Mon Calamari, da dove appunto vengono i calamari e i totani, come
l'ammiraglio Ackbar della vecchia trilogia
Salve a tutti, purtroppo per voi, c'è un nuovo aggiornamento.
Più ci penso e più mi chiedo dove la mia mente partorisca queste scemenze:P...
Grazie di cuore a tutti i miei lettori e recensori, in particolare a darth harion, verity, chaosreborn, la new entry shadowmoon, ma anche astrid, ellen ripley,sweet bee, faith sun, aster, aika chan, silvia,dmd, insomma tutti quelli che hanno letto e recensito sinora!
Questo capitolo, per me, ad un certo punto è malinconico, ma giudicate voi, buona lettura!!!
Silvia
Capitolo VIII – La visione del male
Londra … estate 2007 … un caldo
allucinante soprattutto per un povero jedi,
quasi sith(anche se lui non lo
avrebbe ammesso mai nemmeno sotto tortura),
perso nella visione di un film
moooolto particolare …
Come si chiamava il film?
La vendetta dei sith.
Chi era il jedi?
Obi-Wan Kenobi, il quale, ad inizio
della pellicola aveva il suo solito pallore naturale,
mentre man mano che proseguiva nella
visione, assunse un preoccupante color verde marcio …
Ma andiamo con ordine.
La serata era iniziata con i migliori
auspici, dopo la cena “leggerissima”,
a base di due o tre robette un po’
pesanti, tra cui, ricordiamo la pasta con le sarde,
il nostro era finito a chiacchierare
con tre piccole delinquenti in erba …
cioè con tre piccole adorabili bimbe,
che leggevano libri molto “educativi”.
La loro madre, nel frattempo, stava
preparando lo spuntino notturno,
sempre con il solito abbigliamento
succinto.
Spuntino che comprendeva solo una
cosuccia leggera leggera:
la casoela, una robetta altamente
digeribile, con ingredienti semplici,
genuini e per nulla grassi.
E difatti gli ingredienti erano
questi:
Carni
di maiale:
- Kg. 1 di puntine (già tagliate) o costine
- g. 500 salsiccia di Monza (luganega)
- g. 200 cotenne fresche di lardo
- n. 2 piedini e 1 orecchio
qualche "salamin de verz"
altri ingredienti:
- Kg. 2 verze
- Kg. 1 sedano e carote
- n. 1 cipolla
olio d'oliva, vino bianco secco,
burro,
brodo, salsa di pomodoro
sale e pepe
Insomma proprio una robina fine fine,
che sarebbe scesa nello stomaco delle
figlie
e del marito o presunto tale in
niente,
certo magari sarebbe servito un
qualche piccolo digestivo
(io suggerirei la dinamite) ma nulla
di che.
“Papino … ti piace il film?”
Obi-Wan pallido come un morto,
osservava la tv sempre più assorto.
“Ehm … sì …”
“Tu lo dovresti conoscere meglio di
noi, però … ci hai recitato …”
“Ehm già, sentite ma da dove viene
questo film?”
balbettò fissando la scena in cui lui
ed Anakin affrontavano il conte Dooku.
“Come sarebbe da dove viene? Lo hai
girato tu pochi anni fa … “
“Girato io?” chiese l’uomo deglutendo
a fatica nel vedersi,
sullo schermo, spiaccicato contro la
parete dal force – chocken .
“Papino … sei sicuro di sentirti bene?
“
domanda la bimba bionda andandosi a
sedere sulle sue ginocchia.
“No … “
“Mamma … papà non si sente bene …”
La donna, con un sorriso malandrino
sulle labbra, si avvicinò al divano .
“E se venissi a massaggiarmi la
schiena sotto la doccia?” sussurrò lasciva.
A quelle parole il nostro eroe divenne
quasi trasparente …
massaggiare la schiena a quella lì?
“Ehm … ehm … non mi sento di lasciar
sole le bimbe … “
“Ma dai tesoro , è tanto che non ci
divertiamo, penso che ti rilasseresti un po’ ”
“Ehm … ehm … “ ma quella voleva un
massaggio o altro?
Ma non ci pensava minimamente: lui
aveva amato solo la sua dolce e folle Siri,
sarebbe rimasto fedele per sempre al
suo ricordo!
“Dai mami, lascia stare papà, vogliamo
vedere il film … “
“Eh già, voglio vedere il film … “
balbettò proprio nel momento in cui Anakin,
sempre nello schermo, decapitava il
conte Dooku inerme e monco.
Forse aveva sbagliato qual cosina con
lui,
se davvero in futuro avesse fatto
quello che stava vedendo.
Certo era strano vedere un … come lo
avevano chiamato?
Ah sì, film, che parlava della loro
storia.
E oltretutto parlava del futuro.
Era sempre più curioso.
Finì per farsi ipnotizzare dalla
visione del film talmente
tanto che prese a mangiare in silenzio
e senza proteste lo spuntino notturno
preparatogli dalla “moglie”.
Davanti a lui scorrevano le immagini
di quel futuro
e voleva capire cosa sarebbe successo
e perché …
Non fu nemmeno molto stupito di vedere
Anakin e Padmè baciarsi di nascosto.
“Io mi chiedo come i saggi jedi non
riescano a vedere quanto quei due si amino”
borbottò mettendosi in bocca un
generoso boccone di casoela …
“Perché son cretini, ciechi,
egocentrici ed egoisti “
replicò la bimba più grande, quella
dai lunghi capelli neri.
“In effetti … “
Fu però stupito di sentire che Padmè
era incinta.
“Questo sì che è un bel guaio “
mormorò infilandosi un altro boccone.
“Eh, papi … non sai quanto … “
“Tu lo hai già visto???” urlò
stupendosi lui stesso del proprio tono di voce.
“Papino … anche tu lo hai visto ! E
dovresti sapere cosa succede …
Anakin ha degli incubi in cui Padmè
muore di parto e allora decide di andarlo a dire … “
“A me?” mormorò speranzoso.
“A te? Ah intendi ad Obi-Wan …
comunque no … “
“E perché?” domando triste .
“Beh, credo non si fidi più molto del
suo maestro
dopo che quest’ultimo lo ha deluso
per la faccenda di sua madre … “
“Ehm sì … già … ehm … e allora a chi
lo dice ?”
“A Yoda … “
“Si fida di Yoda e non di me????” urlò
di nuovo il jedi.
“Papino su mi sembra che stai facendo
coinvolgere troppo e poi la storia la conosci …
su …
e poi è chiaro che in questo film
succedono tutte cose tristi …
si chiama la vendetta dei sith!
Non far finta di non sapere che Anakin
cede al lato oscuro e diventa Darth Vader!”
Capitolo 9 *** Il potere della Follia ... ehm della Forza ***
Ecco qui, ritorna il delirio dei delirio, la follia delle follie, che per fortuna vostra è quasi conclusa^_^
Ringrazio di cuore Verity per il suo commento, oltre che tutti gli altri che leggono sia qui che su gsnet!
Buona lettura a tutti
Capitolo IX – Il potere della Follia … ehm della Forza
Yoda, ancora avvolto in bende,
camminava lungo uno dei corridoi del senato Galattico. Malgrado quello che
aveva detto voleva provare a parlare con Obi-Wan od Anakin, sperando di farli
uscire dalla loro pazzia.
Dopotutto, erano stati degli ottimi
membri, fino a quel momento, se non fosse stato per loro avrebbero perso la
guerra da un pezzo, forse erano impazziti per il troppo stress accumulato
durante le troppe missioni nell’orlo esterno.
Ne avevano viste di tutti i colori,
poveri ragazzi, non doveva essere così severo con loro: avrebbero aggiustato le
cose in un modo o nell’altro.
Del resto, recentemente, anche il
Cancelliere Palpatine era andato fuori di testa, tanto da essere stato
ricoverato a forza nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Coruscant. Da
alcune ore giaceva legato al letto, con una robusta camicia di forza, sotto
potenti sedativi.
Dopo sarebbe andato a trovare anche
lui, ma prima doveva risolvere la questione con Skywalker e Kenobi.
Aveva sentito che si erano diretti
dalla senatrice Amidala, la quale aveva dato in escandescenze pure lei: forse
qualcuno aveva messo nell’aria una specie di misterioso e potente virus che
faceva perdere il controllo delle facoltà celebrali.
Magari erano stati i separatisti, per
poter conquistare meglio la città e costringerli alla resa; ma certo, perché
non ci aveva pensato prima?
Suonò alla porta dell’appartamento
della senatrice di Naboo, ma nessuno rispose.
Suonò un’altra volta.
Niente.
Forse non c’era nessuno, eppure
sentiva degli strani rumori provenire dall’interno.
Sembravano dei gemiti, ma non ne era
molto certo.
Accese il suo comlink e chiamò Mace
Windu.
“Maestro Windu”
“Sì, Maestro Yoda? Come state?”
“Grazie, meglio. Davanti
all’appartamento della senatrice di Naboo sono, ma nessuno risponde.”
“Perché siete andato dalla senatrice?”
“Aiutare voglio Kenobi e Skywalker”
“E perché mai? Entrambi sono impazziti
senza ragione”
“Una ragione forse c’è, Windu”
“Quale?”
“Anche la senatrice di Naboo impazzita
è e pure il cancelliere Palpatine”
“Ne siete certo?”
“Sì, parlato ho con il direttore
dell’ospedale psichiatrico. Forse qualcuno un virus mandato ha sul pianeta”
“E’ possibile. Ora che cosa contate di
fare?”
“Lucidamente provare a discutere con i
due”
“Sarà dura”
“Proverò ugualmente, perdere non
possiamo due membri così importanti” disse, aprendo con la Forza la porta di
Padmè.
L’appartamento era buio e in
disordine.
Non vi era traccia di anima viva, se
si escludeva la povera Dormè che, dopo aver assistito alla “riconciliazione”
tra marito e moglie, giaceva svenuta in mezzo al corridoio con gli occhi fissi
al soffitto e la bava alla bocca.
E notare che era abituata a vedere i
loro “colloqui” privati, e sapeva quanto fossero focosi, ma vederglielo fare
sopra r2, oltretutto sotto lo sguardo compiaciuto del generale Kenobi, era
qualcosa che andava oltre le sue facoltà mentali.
Il venerabile maestro si avvicinò alla
povera donna, controllandole il polso che, pur debole, continuava a battere.
Accese di nuovo il comlink e stavolta
chiamò l’ospedale psichiatrico.
“Buon giorno Direttore, il maestro
Yoda sono, un altro caso abbiamo”
“Chi?”
“La dama di compagnia della senatrice
Amidala”
“Manderò subito un’ambulanza, credo
proprio che qualcuno abbia mandato un virus sul pianeta”
“Io anche lo penso, a tra poco”
“A tra poco maestro Yoda”
Il piccolo jedi continuò la sua
ispezione, incuriosito dagli strani rumori provenienti dal salotto.
Sì, erano proprio dei gemiti.
Aprì la porta.
La sua mente rifiutò immediatamente
quello che aveva di fronte, ovvero quello che lui credeva essere Obi-Wan,
letteralmente pieno di alcool, che cantava al karaoke, un’orrida canzone in
antico dialetto Cathar,accompagnato da r2 alla tastiera e c3po alla tromba,
mentre coloro che lui credeva essere Padmè ed Anakin, mezzi nudi, lo incitavano,
come se fosse un cantante rock.
“Cosa facendo state voi?” chiese il
poveretto, alzando il bastone minaccioso.
“Ma che bello una statuina di Yoda!”
urlò Natalie, non dandosi nemmeno la pena di vestirsi, avvicinandosi al maestro
jedi. “Sembra proprio vera … chissà come è riuscita a farla il nostro zio
George!” aggiunse, battendo una mano sulla testa del piccolo grande jedi.
“Senatrice, il vostro comportamento
inqualificabile è, forse conto non vi rendete che contagiata, da un misterioso
virus, siete stata “
La giovane scoppiò a ridere, mentre
Hayden la abbracciava da dietro e rideva anche lui.
“Sembra proprio vero è fantastico,
dovremmo provare la sua resistenza in qualche modo! Solo che è tutto fasciato …
chissà come mai …”
Yoda, furioso, alzò di nuovo il
bastone, spingendoli lontano con la Forza.
“Kenobi è stato, con la sua follia!”
Anche Ewan fu scaraventato contro la
parete dalla rabbia furente del piccolo maestro jedi.
“Farvi rinsavire debbo io o altri
contagerete!”
I tre si guardarono negli occhi
terrorizzati, cominciando a temere il peggio.
Altro che film di Star Wars, qui erano
finiti in qualche horror di terz’ordine dove c’era la brutta copia di un
gremlins che li voleva morti.
Oppure … oppure era Yoda che era passato
al lato oscuro?
O era impazzito?
Ma questo significava ammettere di
essere finiti davvero nella Galassia Lontana Lontana.
Hayden alzò leggermente la testa
fissando con rabbia Ewan.
“Ah e poi io mi facevo troppi
problemi, vero? Come diamine siamo finiti qui, me lo spieghi?”
“Qui, dove?” domandò lo scozzese, che
rifiutava categoricamente di ammettere, anche solo a stesso, di essere finito
nel mondo creato da Lucas.
“Nella Galassia Lontana Lontana!”
urlarono inviperiti sia il canadese che Natalie, mentre Yoda prendeva a
spingerli da una parte e dall’altra.
“Calma, ragazzi, manteniamo la calma”
balbettò Ewan finendo contro c3po che ormai piangeva tutto l’olio che aveva
dentro di sé mentre Hayden finiva addosso ad r2, che trillava a più non posso
la marcia di Radesky, da ormai un quarto d’ora buono, perché era completamente
impazzito.
Natalie, per sua fortuna, finì sul
divano a testa in giù, coperta da tutti i cuscini del salotto.
Il piccolo maestro jedi, notando il
suo stato di gravidanza, era stato più clemente con lei.
I due ragazzi si alzarono, ma furono
di nuovo scaraventati per terra, uno, il più giovane, appeso alla veranda,
l’altro, il più anziano, appeso ad un attaccapanni del bagno della senatrice.
Yoda era decisamente impazzito e, pur
essendo ferito, stava dando sfogo a tutto il suo potere, terrorizzando a morte
i tre, che urlavano a squarciagola “Georgeeeeeeeeeeeeeeeee!!!”, non sapendo
bene nemmeno loro se per la rabbia o per la paura.
Metà dei mobili della senatrice
finirono nei bassifondi di Coruscant e l’altra metà nel senato Galattico,
proprio durante la riunione che stava dando i poteri temporanei a Bail Organa,
dopo la malattia che aveva colpito Palpatine: molti senatori si trovarono in
faccia le mutande e i reggi seni di pizzo di Padmè, mentre altri, più
fortunati, il comò di legno in rovere durissimo oppure i pesanti tavoli di
marmo.
In breve il senato fu decimato e si
contarono morti e feriti sia tra i lealisti che tra i guerrafondai che tra i
corrotti( quasi tutti cioè), solo pochi riuscirono a scamparla, tra cui lo
stesso Organa e Mon Monthma, che si rifugiarono nel bagno di terza classe,
quello degli uscieri, che puzzava di fogna da far schifo.
La strage perdurò per ore, decimando
anche poveri barboni dei quartieri malfamati, molti baristi e ristoratori dei
piani alti, oltre a diversi passanti che non c’entravano assolutamente nulla,
tra cui diversi tassisti che si videro arrivare in piena faccia coltelli,
forchette, armadi di ottone e caffettiere usate.
Nella sua rabbia, infatti, Yoda aveva
iniziato a prendersela anche con la cucina di Padmè, dove faceva bella mostra
di sé, una terrificante zuppa di alghe, vecchia di almeno un mese.
Ricordandosi che Obi-Wan ne era
allergico, Yoda la scaraventò addosso al povero Ewan, sperando di vederlo crepare
tra le convulsioni, che in effetti gli vennero, visto che lui, alle alghe era
intollerante, ma soprattutto lo era alla muffa, quindi gli vennero delle bolle
orribili in viso e sulle gambe, oltre che fratturargli il naso; mentre ad
Hayden, il batrace riservò addirittura un trattamento peggiore, tirandogli
addosso metà dell’argenteria di Padmè. Per sua fortuna i coltelli e le
forchette erano già finiti addosso ad alcuni barellieri dell’ospedale
psichiatrico, quindi al canadese finirono addosso solo, si fa per dire,
cucchiai e cucchiaini, procurandogli fratture alle braccia, alle costole e alla
mascella, tutte guaribili, in almeno sei mesi.
Natalie, che si era rifugiata
piangendo in uno scantinato, si ritrovò addosso metà della riserva di miele di
Padmè e diversi piatti di porcellana finissima, che le fratturarono le gambe,
lasciandole però incolume la pancia, per fortuna.
Solo l’arrivo dei pochi barellieri
rimasti interi(cioè due) evitò il peggio ai tre poveretti, anche se non
sapevano nemmeno loro che cosa poteva esserci di peggio di quel casino
terrificante.
La rana fu portata via a forza dai
due barellieri, dei giganteschi lucertoloni di quattro metri, oltre che da
alcuni jedi, tra cui lo stesso Mace Windu che, andato a controllare di persona
il tentativo del capo dell’ordine di far rinsavire Kenobi e Skywalker, aveva
assistito allo scoppio della follia del piccolo jedi, rimanendone a dir poco
inorridito.
Mentre il capo del consiglio veniva
portato via, altri infermieri, leggermente feriti, recuperarono Hayden, Ewan e
Natalie, che piangevano e singhiozzavano disperati e continuavano ad urlare il
nome di George.
I tre furono ricoverati in terapia
intensiva, dove furono curati con potenti dosi di bacta e bendati e ingessati
chi al viso, chi alle gambe, chi alle braccia.
Nel frattempo Yoda fu sottoposto ad
ogni tipo di esame clinico e gli furono somministrati tutti i tipi di antidoti
e vaccini esistenti in natura, compresi l’antitetanica e l’antirabbia, pensando
in questo modo di farlo guarire dal virus che credevano avesse colpito lui e
molti altri prima di lui, a cominciare da Kenobi.
Ricordandosi proprio del particolare
che il primo ad impazzire fosse stato quest’ultimo, un battaglione di
infermieri e dottori, coperti di bende e gessi e armati di punture e antidoti,
si precipitò nella stanza dove tentava di riposare Ewan.
I tentativi del poveretto furono vani,
visto che sia Hayden che Natalie, gli stavano ringhiando dietro, tipo pantere,
in aramaico antico.
“Dovevamo stare tranquilli, vero?”
sibilavano i due giovani, bendati e incerottati “Eravamo sul set!”
“E non date la colpa a me, che cosa
c’entro io!!!” urlò lo scozzese coperto di bolle e con il naso ingessato.
“In effetti, è colpa sua generale
Kenobi, è lei che ha contagiato tutti!” urlò il dottore a capo del battaglione
di cui sopra.
“Senta, io non sono il generale
Kenobi, lo capisce o no! Io mi chiamo Ewan McGregor e sono un attore, non so
perché sono finito in questo mondo folle e non voglio saperlo, voglio solo
tornare a casa mia, idem i miei amici, e le assicuro che non guarderò mai più
un film su questa stramaledettissima saga stellare e non ne vorrò più nemmeno
sentire parlare!”
I dottori e gli infermieri si
guardarono preoccupati e assentirono tutti: era ancora fuori di sé.
Hayden guardò l’amico e gli mormorò a
voce bassa.
“Io eviterei di continuare a ripetere
che non sei Obi-Wan …”
Ewan deglutì, rendendosi conto di
essersi fregato da solo, soprattutto quando i dottori e gli infermieri si
avvicinarono armati di punture.
“No, guardi, ehm scherzavo, era solo
un ultimo sfogo. Io sono Obi-Wan Kenobi, il generale della guerra dei Cloni,
migliore amico, oltre che maestro del qui presente Anakin Skywalker” sussurrò
con un sorriso angelico.
Hayden e Natalie annuirono e
aggiunsero.
“Infatti, a proposito io sono Anakin
Skywalker e lei è la senatrice Padmè Amidala Naberrie di Naboo”
Gli operatori sanitari si guardarono
ancora dubbiosi.
“Dove siete nati?”
“Vanc … ehm Tatooine …”
“Ottimo comandante Skywalker, lei sta
bene, e lei senatrice, dove è nata?”
“Su Naboo naturalmente”
“Perfetto, anche lei sta meglio e lei
generale Kenobi?”
Ewan li guardò preoccupato, dove
accidenti era nato il suo personaggio*? Non se lo ricordava proprio, eppure lui
era un esperto, un fan di vecchia data.
“Tatooine, forse?”
“No, risposta sbagliata, è evidente
che sta ancora male, su anti-rabbica!” replicò con un sorriso perfido il
medico, deciso a vendicarsi almeno su qualcuno, per le ferite che aveva
riportato.
“Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!”
Dall’altra parte dell’ospedale, intanto,
Yoda ronfava, facendo lo stesso rumore di una mitragliatrice, proprio nella
stanza di fianco all’ex cancelliere supremo, che non riusciva assolutamente a
dormire, eppure si sentiva stranamente felice, in pace, come se si fosse
liberato da un peso.
Non sentiva né rabbia, né odio nel suo
cuore, ma solo una grande serenità e augurava al poveretto che riposava nella
stanza di fianco a lui, di riprendersi al più presto.
Ogni brama di potere era scomparsa,
lasciando il posto ad una voglia disperata di musica, musica hard-rock, che
aveva sentito per ore ed ore durante i trattamenti intensivi a cui era stato
sottoposto.
“Chiederò ai miei amici Anakin e
Obi-Wan di aiutarmi a sfondare nella musica, dopotutto conoscono i più bei
locali del pianeta, conosceranno anche i musicisti che vi suonano!”
E guardando con aria serena il cielo,
si mise a pensare al suo futuro da rock-star, avendo già in mente il nome del
suo gruppo rock “The sides of the Force”**
Fine capitolo IX
*In effetti nessuno sa dove sia nato
Obi-Wan, anche se molti dicono, a torto, su Tatooine anche lui
**Grazie caro Chaosreborn per avermi
suggerito il nome^_^!
Ed eccoci ad aggiornare dopo 4 mesi, lo so, lo so:
sempre lenta sono!
Grazie, grazie di cuore a darth harion e shadowmoon, e a tutti quelli che leggono.
Buona lettura
Capitolo X – La riunione delle MENTI.
Riassunto dei capitoli precedenti …
Ma non ci penso neanche a farvelo …
Quando si dice coccolare il proprio
pubblico …
Era una notte buia e tempestosa,
nonostante fosse estate, oltretutto l’estate del 2007, che fu una delle più
afose della storia dell’umanità, inferiore, come calura, soltanto, alla
terrificante estate del 2003.
Comunque, era una notte allucinante,
pioggia, vento, grandine in quel di Londra in quella torrida estate, centinaia
e centinaia di squadre di vigili del fuoco furono chiamati per tentare di:
1-Salvare persone che stavano
annegando persino nel proprio salotto in appartamenti anche al settimo e
all’ottavo piano.
2-Far sgomberare il mercato di Porto
Bello ( o meglio ciò che ne era rimasto) dove la gente stava usando le
bancarelle come barche e barchette improvvisate.
3-Far sgomberare i parcheggi della
City, dove, durante l’alluvione improvvisa, si erano formati degli ingorghi
paurosi, soprattutto nei parcheggi di cinema, ristoranti e discoteche: i
pompieri trovarono almeno venti mila macchine che galleggiavano sia nei
parcheggi sotterranei che in quelli ai piani alti, con dentro i rispettivi
proprietari, a metà tra l’imbufalito e il terrorizzato.
4-Evacuare Buckingham Palace, che era
ormai diventata una doppia piscina: a cielo aperto e al chiuso. La famiglia
reale era talmente incazzata che ormai aveva perso tutto il suo aplomb e
bestemmiava peggio di uno scaricatore di porto, tirando giù santi,beati e
madonne che nemmeno esistono sul calendario, oltretutto in greco antico.
In tutto in questo immondo casino,
l’unica strada di Londra, stranamente intatta, era quella dove era piazzata
l’abitazione di Ewan McGregor, vicino a dove c’era il noto mercatino di Porto
Bello, eppure anche lì gli abitanti non erano propriamente tranquilli.
Da circa quarantotto ore, difatti, si
sentiva il rumore di falciatrici, trapani, betoniere e di lavandini ingorgati
provenire proprio dall’abitazione del suddetto attore scozzese, dove peraltro
sembrava fosse passato sia una tromba d’aria che un ciclone.
Nonostante ciò la consorte del nostro
eroe dormiva placidamente nel lettone matrimoniale, abbracciata alle tre
figlie, mentre il presunto marito era svaccato a pancia in su nella stanza
degli ospiti, dove tentava di smaltire la terrificante sbronza, dormendo
placidamente, russando soltanto in maniera lieve: dopotutto faceva solo il
rumore di una betoniera che impasta il cemento e di un lavandino ingorgato da
almeno cento anni.
In salotto( o in quello che ne era
restato) Anakin e Padmè erano anch’essi svaccati a pancia in su sul divano
matrimoniale, russando a più non posso, facendo dei sogni insopportabilmente
caramellosi e facendo il rumore di trapani di mille kilowatt e di ottocento
falciatrici in azione.
Verso le due erano passati i vigili
del fuoco anche da loro, ma il frastuono era tale che preferirono desistere:
dopotutto a Notting Hill, i danni, erano stimati in soli quattro milioni di
euro.
Alle sette del mattino, puntuale come
le tasse, Eve si alzò insieme alle tre figliolette, mettendosi a preparare una
bella colazione per gli ospiti improvvisati, che, a differenza del presunto
consorte, si erano già svegliati e stavano tubando come due piccioni da almeno
venti minuti.
Verso le otto la signora McGregor si
avvicinò ai due, che indossavano ancora gli orrendi stessi vestiti con cui
erano arrivati due sere prima, portando il vassoio della colazione.
“Che bello avervi a casa nostra miei
cari e soprattutto è stupendo sapere che vi siate riconciliati: l’ho sempre
detto che eravate fatti l’uno per l’altra, proprio come i vostri personaggi
Anakin e Padmè”
I signori Skywalker la guardarono
senza capire, ma allungarono lo stesso le mani sul vassoio dove facevano bella
mostra di sé diversi invitanti piatti di maccheroni ai gamberi e ai broccoli.
“Ehm grazie cara … Ewan come sta?”
domandò Anakin mentre la moglie iniziava a mangiare.
“Oh, dorme, è sempre così dopo aver
bevuto … ah Hayden?”
“Sì cara?”
“Spero che sia venuto bene il tuo
piatto preferito”
“Lo sarà senz’altro” replicò il giovane
jedi con un sorriso mentre la donna si allontanava, poi iniziò a mangiare con
appetito e bere con molta sete, senza sapere che nel bicchiere vi era del
whisky: considerando che il nostro eroe era più o meno astemio, la sua reazione
fu assolutamente pacifica, i suoi occhi divennero soltanto leggermente più
gialli e lui stramazzò al suolo senza un lamento.
Riavutosi immediatamente dallo
svenimento riprese a mangiare, ma evitò di bere: non ci teneva a sbronzarsi,
lui.
“Tutto bene caro?” chiese Padmè
vedendolo più bianco e pallido del solito.
“Benissimo, solo hai sentito quel
liquido?Al confronto la birra zairona che beve il mio maestro è acqua pura”
La senatrice spalancò gli occhi,
ancora sul giallognolo.
“Senti, ma ehm secondo te perché c’è
stata prima la nevicata e poi l’alluvione?Interferenza della Forza?”
“Sì, causata da noi”
“Da chi?”
“Da noi tre”
“E perché mai?”
“Hai visto i tuoi occhi cara?Sono
gialli, così come i miei e quelli del mio maestro”
La signora Skywalker rabbrividì.
“Ma solo i sith hanno gli occhi
gialli”
“Difatti”
“Io non sono un sith e nemmeno il tuo
maestro e poi tu, tesoro, è totalmente impossibile che possa diventare un sith,
sei il prescelto dei jedi!”
“Forse il troppo stress di questi
giorni: non sappiamo dove siamo finiti, tutti ci chiamano con nomi strani e
quella donna simpatica ma assurda che dice di essere la moglie di … “
“Sì di Ewan, ma il tuo maestro si
chiama Obi-Wan!”
Un violento tonfo proveniente dal
salotto li distrasse: sembrava che qualcuno avesse sbattuto una palla di ferro
contro un muro.
Subito dopo dalla porta spuntò il
generale Kenobi tenendosi la testa tra le mani, come se avesse subito un colpo.
“Appunto io mi chiamo Obi-Wan!”
“Quella è tua moglie da almeno 12
anni” urlò inviperito Anakin.
“E non urlare e comunque non è mia
moglie, non sono sposato, non ho figli!”
“E allora perché dice di essere tua
moglie?”
“Non dice di esserlo … come ha fatto
notare Padmè, quella signora sostiene di essere la moglie di un certo Ewan solo
che lei pensa che io sia questo Ewan, come … come …”
“Come tutti pensano che io sia una
certa Natalie e lui un certo Hayden … chiarito questo punto dove siamo?”
“Non lo so, è un più un mese che mi
arrabatto cercando risposte, ma trovando solo mezzi tecnologici arretrati, come
la televisione dove vengono trasmessi programmi assurdi e orripilanti adatti
agli uomini che vivevano prima della nascita della Repubblica …” bofonchiò il
giovane maestro jedi, sedendosi su una poltrona in raso bianco e continuando a
tenersi la testa dolorante.
“Non hai fame?” domandò il suo ex
allievo porgendogli un piatto ricolmo di pasta.
“Sì, grazie” e subito agguantò il
piatto, prendendo a mangiare, con un appetito vorace, il suo contenuto.
“Da quando ti piacciono i piatti di
altri sistemi?” domandò prontamente Anakin, stupito di un tale comportamento.
“Dopo aver assaggiato l’haggis e la
cassouela, qualsiasi cosa diventa buona, anche i tuoi vermi”
“La che?” chiesero in coro i signori
Skywalker.
“Niente …”
Se il suo maestro aveva imparato a
digerire il cibo terrestre, non così il prescelto, che iniziò a sentire uno
strano peso sullo stomaco cinque minuti dopo aver finito il misterioso piatto:
dieci minuti dopo divenne tendente al blu, poi si fiondò in bagno, dove rimase
per circa un’ora, non a vomitare, ma a fare altro, non dico cosa perché sono
una signora ^_^…
Rientrato in salotto con un pallore
degno di un fantasma con le doglie, tornò a svaccarsi sul divano, dove venne
subito abbracciato e poi coccolato dalla consorte, che sorrideva a sessanta
quattro denti, anzi a cento ventotto.
Poco dopo in salotto rientrò Eve, che
stranamente era vestita in maniera più coperta del solito: indossava, difatti,
dei micro-calzoncini e una canotta, per nulla scollata.
“Tesoro, è arrivato un nuovo copione
…”
Obi-Wan deglutì a vuoto due o tre volte,
poi si volse verso la donna.
“Mi sembra un ruolo interessante …”
L’uomo sorrise, prese il copione che
lei gli porgeva e iniziò a leggerne il testo che aveva come titolo “Angeli e
Demoni”.
Dopo circa mezz’ora, quando ormai era
verso la fine, il suo colorito tendeva al giallo limone, vestiti compresi.
“Dimmi che ho capito male … non dovrò
fare quel … quel … come lo chiamano?”
“Intendi il camerlengo? Sì, devi fare
quello tesoro: non sei contento? Per la prima volta farai il cattivo”
Kenobi la fissò seccato.
“Su tesoro non fare così, hai fatto il
musicista bisessuale, il tossicomane, l’assassino di cosa ti lamenti” aggiunse
la donna
Anakin e Obi-Wan la guardarono, si
guardarono e poi svennero.
Padmè si avvicinò alla signora
McGregor.
“Forse è il caso di disdire, Ewan non
mi sembra in forma!”
A questo punto Eve ebbe per la prima
volta un momento di debolezza, abbracciò la presunta amica e scoppiò in
singhiozzi.
“Sì, difatti, povero caro, sta
malissimo, è fuori di sé, chiama tutti con nomi strani e poi insomma è un mese
che nisba …”
“Eh??”
“E’ un mese che non facciamo sesso!”
Al sentire la parola sesso, la signora
Skywalker passò da tutti i colori dell’arcobaleno(non certo perché non
conoscesse il termine, data la sua esperienza approfondita con ehm il prescelto),
poi svenne pure lei: dopo circa mezz’ora i nostri eroi erano sdraiati alla
belle e meglio su divani e poltrone, mentre Eve e le bimbe facevano loro aria
con dei ventagli.
“Quindi dovrei fare una specie di
Palpatine?” domandò Obi-Wan, ancora pallido.
“Ma Palpatine non è cattivo” disse
Anakin guardandolo con aria da cucciolo: immediatamente Obi-Wan gli tirò uno
scappellotto che lo fece volare contro la parete.
“Certo che lo è: è il signore dei
sith!”
A quelle parole Skywalker non seppe
assolutamente come reagire.
“Non è vero, lo dici solo perché lui
mi comprende meglio di te”
“Hayden, caro, non ti sembra di
prendere il tuo ruolo troppo sul serio? E poi lo sanno pure i tombini che
Palpatine è il cattivo di Star Wars” intervenne Eve, con un sorriso angelico.
“Di che?”
“Star Wars : dovresti ricordarti, che
oltre ad ingannare il tuo personaggio per tredici anni, prende in giro i jedi,
si auto-nomina imperatore e tenta di uccidere tuo figlio davanti a te”
“Cosa fa???????????????????????”
Il generale Kenobi prese la presunta
consorte per le spalle e la allontanò un po’ dai due.
“Cara, evita di dire le cose tutte
d’un botto, Hayden sta passando un periodo strano e prende tutto molto sul
serio”
“Capisco …”
Nel frattempo Anakin aveva preso a
girare per la stanza come una trottola impazzita, tirando pugni e calci
all’aria, urlando in hutthese antico improperi del tipo:
“P…. di quel consiglio di merda … p….
quel sith falso e bugiardo “
Obi-Wan, pur sentendo insultare i
jedi, non riuscì a dir nulla, anche perché era ben felice di sentire che il suo
allievo insultasse Palpatine.
Dopo uno sfogo durato quasi tre ore,
mentre Eve e le piccole preparavano l’haggis, Anakin si sedette di nuovo sul
divano e domandò
“Fammi capire tu sei sposato da oltre
dieci anni, hai tre figlie e come secondo lavoro fai l’attore?”
Il suo ex maestro alzò gli occhi al
soffitto.
“Ancora
con questa storia?Senti, non so di cosa tu stia parlando, si dà il caso che sono
finito in questa gabbia di matti un mese fa, non sono un attore, non sono
sposato, non ho figli, ecc"
"Bugiardo ... quella donna ti
chiama tesoro e le bimbe, papino!"
"Ma non ti sembra strano che mi
chiami Ewan invece che Obi-Wan? E poi ..."
“E poi?”
“Ho
visto un film dove tu passavi al lato oscuro per colpa del cancelliere Palpatine
che è il signore dei sith, come ti ho detto prima …"
Skywalker
sospirò, tirando giù altri due o tre smoccoli, tanto per gradire, poi replicò
“Potresti
evitare di ripeterlo, per favore? Grazie!”
“D’accordo
… a proposito di quel film tu e Padmè avrete due gemelli!”
Padmè
ed Anakin si guardarono negli occhi con uno sguardo sconvolto poi tornarono a osservare
l’uomo.
“Sai
che siamo sposati?”
“CERTO
CHE LO SO!” replicò il jedi stronfiando intanto i signori Skywalker tornarono a
guardarsi negli occhi, ma stavolta con sguardo commosso ed esclamarono
all’uniscono
“Che
bello i gemellini!” e presero a limonare per un quarto d’ora buono il tutto
mentre Obi-Wan brontolava un
“Per
cortesia!!!!!!!!”
Provò
a scuoterli, ma niente i due continuarono imperterriti a baciarsi per un altro
quarto d’ora, il nostro quindi, tentò di andare a recuperare la presunta
consorte.
“Senti
cara, in che sistema siamo?”
Eve
spalancò gli occhi stile manga, poi gli toccò la fronte e gli provò il polso.
“Ti
sei fumato qualcosa? Cos’è un sistema?”
“Un
pianeta”
“Ah
… il nostro pianeta si chiama Terra, da sempre o anche Pianeta Azzurro,
comunque, sì, ti sei fumato qualcosa”
“Può
essere cara, può essere, torno dai nostri ospiti” e per evitare di farsi
baciare dalla donna, si fiondò in salotto.
“Non
vorrei interrompere il vostro colloquio personale, ma vorrei informarvi che
siamo in un pianeta che si chiama Terra o Pianeta Azzurro”
I
due giovani amanti scollarono finalmente le lingue e iniziarono a grattarsi le
rispettive teste, assai pensierosi.
“Mai
sentito” fece Padmè.
“Nemmeno
io: non credo che ci sia sugli Archivi” aggiunse Anakin.
“Difatti
… continuo a pensare a quel film su di noi : le bambine dicono che ne esistono
sei”
“Fai
vedere” fece il suo allievo mentre la consorte assentiva.
I
tre aprirono la vetrinetta dove c’erano i cofanetti di Star Wars e presero a
leggere le trame di ognuno di essi.
“Hanno
fatto sei film su di noi, su un nostro possibile futuro” borbottò Padmè tenendo
in mano tremante, il cofanetto de “La vendetta dei sith” mentre il marito
teneva in mano quello de “L’impero colpisce ancora” ed Obi-Wan quello de “Il
ritorno dello jedi”: non sapeva perché, eppure era quello che gli piaceva di
più.
“Questo
può significare che siamo finiti nel futuro …” aggiunse il prescelto tremante.
“Futuro?Così
arretrato?Hai visto la tecnologia che hanno?”
“Hai
qualche altra idea? Se non fosse il futuro come potrebbero conoscere la nostra
storia?” replicò nuovamente il suo ex padawan
“Non
lo so, però, vedi, loro sanno la nostra storia ma, mi pare di capire che per
loro non esistiamo: credono che la nostra sia solo una favola” fece Kenobi.
“Sì
… è vero … beh, dopotutto non è poi così importante oppure sì?” il giovane
Skywalker tremava sempre di più e aggiunse
“Che
ne dici se vediamo il film che ha in mano Padmè?”
A
questo punto fu Obi-Wan a tremare
“Perché
proprio quello? E se vedessimo quello che ho in mano io?”
“Magari
dopo … voglio vedere prima quello: voglio capire perché dovrei passare al male”
“Io
vado a bere” mormorò affranto il generale
“Perché?”
chiese la senatrice dubbiosa.
“Non
c’è perché: lui beve sempre” rispose suo marito.
“E’
che ho già visto il film, non ci tengo: un’altra visione mi sarebbe fatale”
sussurrò il jedi con gli occhi lucidi.
“E’
così brutto?”
“No,
per quello è anche un bel film, ma è davvero triste … a dopo buona visione” e
se ne andò nella camera degli ospiti mentre i signori Skywalker infilarono il
dvd nel lettore.
Passarono
due ore e venti … le ore più terrificanti della vita di Anakin e Padmè: quando
Kenobi rientrò erano in un mare di lacrime e avevano gli occhi così rossi da
sembrare due pomodori maturi.
“Ve
lo avevo detto io …” brontolò l’uomo che un secondo dopo fu abbracciato dal suo
ex allievo che urlava
“Master
non ti voglio tradire!”
“E
io non voglio andarmene mentre tu hai bisogno di me!” replicò gridando il suo
maestro e stringendolo forte a sé.
“Master!!!”
“Padawan”
“Master!”
“Padawan!”
“Master!!”
“Padawan!!”
“Master!”
“Padawan!”
Il
tutto era intervallato da lamenti, singhiozzi e lacrime a profusione mentre la
povera senatrice li fissava terribilmente offesa
“E
io allora che muoio nel dare alla luce i nostri figli?? Nessuno ha lacrime per
me?? E poi basta, per cortesia, con questi abbracci voi due!!!!!!!!!”
“Ma
che dici cara? Certo che le abbiamo anche per te!” urlò Anakin, che a furia di
piangere, aveva perso quattro o cinque chili in poche ore e il suo maestro non
era da meno … i tre si abbracciarono di nuovo e ricominciarono con i lamenti
degni di una partoriente di otto gemelli.
In
quel mentre rientrò Eve, che avendo sentito le parole di quella che lei credeva
essere Natalie, si mise ad imprecare
“Sì,
infatti, voi due evitate di esagerare con gli abbracci, già scrivono cose
assurde sul tipo di relazione che intrattenete"
Skywalker,
staccandosi prontamente dagli abbracci di moglie e maestro, la fissò senza
capire.
“Perché
che tipo di relazione intratterremmo?”
Kenobi
scosse il capo.
“Ehm
mio giovane padawan, non è il caso davvero …”
“No,
voglio sapere …”
“Fidati,
staresti male …”
“Perché?”
“E
non fare finta di non sapere che scrivono racconti slash su di voi!”
“Racconti
che?”
La
donna lo trascinò nella sala pc, che era già acceso, dove gli mostrò il sito
che aveva visitato il suo maestro ovvero “Feel My Force”
A
differenza di Obi-Wan, Anakin resse sì e no tre righe quando comprese di cosa
si trattasse, tuttavia lui non svenne, no corse in bagno, non a vomitare e vi
rimase l’intero pomeriggio perdendo altri quattro chili.
“Glielo
avevo detto io” brontolò il generale scuotendo la testa, cercando di non
pensare cosa avesse letto il suo ex allievo, altrimenti sarebbe andato in bagno
anche lui e ci sarebbe morto di dissenteria.
Purtroppo
per il giovane maestro jedi, pure la senatrice di Naboo lesse quelle poche righe
e divenne verde dalla gelosia
“Fammi
capire avresti una storia con mio marito?”
“Cosa
ti viene in mente?No!!!” replicò disgustato l’uomo
“E
allora cosa ci sta facendo vedere la signora … Eve ?”
La
signora McGregor si era avvicinata alla giovane e la abbracciò
“Che
bello vi siete sposati: come sono felice!”
“Ehm
sì … comunque che è questa storia?”
“Padmè,
sono racconti, solo racconti di alcune menti malate!”
“Padmè?
Ewan, tesoro, si chiama Natalie … e comunque hai ragione sono fatti da persone malate,
tu sei solo ed esclusivamente mio” E qui la donna gli piantò in bocca un metro
di lingua lasciandolo senza parole, tuttavia, quando si staccò, lo fissò
impietrita
“C’è
qualcosa che non va” mormorò grattandosi la testa “Sì, decisamente” e tornò in cucina
a preparare la laboriosa cena.
“Hai
visto? Anche lei, in qualche modo, ha capito che non sono chi crede”
“Sì,
comunque da domani Ani va in missione solo con Ahsoka!”
“Ma!”
“Zitto
pervertito!”
“E
perché sarebbe colpa mia???”
“Ani
lo dice sempre: it’s always Obi-Wan fault!”
Obi-Wan
brontolò qualcosa di incomprensibile mentre Anakin rientrava dal bagno: ora
sembrava lo spettro di un ologramma.
Nel
guardarlo, al suo maestro spuntò un sorriso diabolico
“Signorina
Naberrie?”
“Signora
Skywalker … prego” esclamò piccata la ragazza accarezzando il volto
pallidissimo del consorte.
“Sì
... appunto ... ricordati che SOLO io so del matrimonio e eviterò di parlarne
al consiglio, se e solo se, ascolterai le mie richieste"
“Che
richieste?” replicò la donna impallidendo a sua volta.
“Ma
nulla di che, basta che mi fai divertire ancora qualche anno"
“Neanche
morta” sibilò furiosa la senatrice.
“Scherzavo
su: basta che lo fai venire con me in missione come sempre!”
“Ricattatore,
oltre che pervertito!”
“Gelosa
e possessiva"
"Ha
parlato quello che è geloso anche dell'ombra di Ani!"
Il
prescelto continuava a passare lo sguardo dall’uno all’altra sempre più
affranto e confuso, alla fine riuscì ad interrompere quel fiume di parole.
“Scusate,
non vorrei interrompervi ma ... state parlando della mia vita eh, forse avrei
diritto di dire la mia in proposito"
“Naaah:
zitto e buono tu, che decidiamo noi cosa è giusto per te” replicarono in coro
sua moglie e il suo maestro..
Vedendo
che non riusciva ad ottenere risposte sensate, il nostro eroe ricominciò a
girare per la stanza, stavolta con aria pensierosa, poi, come colto da un lampo
improvviso, riprese in mano i cofanetti di Star Wars.
Intanto
il generale Kenobi e la senatrice di Naboo continuarono a confabulare come due
suocere pettegole o come una mamma apprensiva (in questo caso mamma Obi-Wan)
del figlio prediletto, ma troppo giovane e inesperto, e come la sua neo-nuora:
in breve i due presero una grossa agenda ed organizzarono la giornata del
figlio di cui sopra.
“Allora
starà con te dalle 9 alle 11, con me dalle 11 alle 13, poi con te dalle 13 alle
15, poi con me dalle 15 alle 17, con te dalle 17 alle 19, con me dalle 19 alle
21, con te dalle 21 alle 23 e poi naturalmente con me dalle 23 alle 9, non
transigo su questo”
“Ah
non si preoccupi senatrice, la notte sarà sua, il problema è che dovremmo
riorganizzare le giornate, altrimenti lei lo avrà per più ore”
“Sono
sua moglie, io”
“E
io il suo maestro: si ricordi che lo devo educare in modo che salvi la Galassia”
“Già
lo sa fare da solo, senza il suo aiuto”
“Se
lo sa fare è perché gliel’ho insegnato io”
“Non
dica fess …”
“Insomma
basta!!!!!!!!!!” tuonò Anakin con un tono raggelante da far impallidire Exar
Kun e Darth Bane in persona.
“Voi
siete malati, altro che, poi dicono a me che sono morboso … comunque credo di
aver risolto un enigma: ci chiamano con i nomi degli attori che ci
interpretano”
“In
effetti, non ci avevo pensato” replicò prontamente il suo maestro e subito la
senatrice assentì.
“Bene,
chiarito questo punto, qui su tutti i cofanetti c’è scritto che l’autore è un
signore che si chiama George Lucas, forse rivolgendoci a lui, potremmo tornare
a casa”
“Giusto,
vado a parlare con Eve …” rispose Obi-Wan cercando di fiondarsi in cucina.
“Ti
starai mica innamorando davvero di quella signora?” domandò sospettoso il
prescelto.
“Difatti,
mi sembra che dimostra un po’ troppo interessamento per quella donna, generale”
aggiunse la signora Skywalker con un sorriso sinistro “Attento che potremmo
informare il consiglio della cosa”
“Io
non sono innamorato di nessuno, ho amato e amerò sempre e soltanto Siri”
“Incredibile:
ha detto la verità. Aspetta che mi segno su un foglio data ed ora: questo
giorno dovrà essere ricordato negli annali jedi” fece Anakin sorridendo
perfidamente e poi prese davvero un foglio dove scrisse “Oggi … ah sì 20 Agosto
2007, secondo il datario del Pianeta Azzurro, il generale Kenobi ha detto la
verità”
“Quanto
sei spiritoso, io vado da Eve …”
“E
cosa ci vai a fare?” chiese Padmè.
“Voi
sapete dove si trova questo famoso signor George Lucas?”
I
due coniugi scossero la testa.
“Appunto,
torno subito”
Il
giovane maestro jedi raggiunse in cucina la presunta consorte, che appariva
stanca e smagrita.
“Signora
… Eve ti senti bene?”
Lei,
prima di rispondere, lo squadrò a lungo.
“C’è
proprio qualcosa che non va, decisamente …”
“Sì,
hai ragione cara, ma non temere, presto sistemeremo tutto. Senti, ti ricordi
dove … dove … dove abbiamo girato i film con George Lucas?”
A
quelle parole gli occhi della signora McGregor divennero due fessure.
“Ora
basta, chiamo un dottore, anzi i pompieri, la protezione civile, la polizia, la
guardia reale, qualsiasi cosa! Tu sei completamente impazzito! Lo sanno tutti,
che oltre che qui a Londra e in Australia, avete girato allo Skywalker Ranch,
in California, non lontano da San Francisco!!!”
“Skywalker Ranch????? Ehm vabbè … e vive lì
George?”
“Sì!Lo
sai benissimo!!!!!!!”
“Ed
ehm c’è qualche … qualche mezzo che porta a San Francisco?”
A
quel punto Eve gli tirò uno scappellotto che gli fece fare quattro giravolte
complete.
“Ora
basta, chiamo il pronto soccorso psichiatrico!!!!!!!!!”
Una
volta riavutosi dalla botta, il generale la bloccò.
“No,
no, no sto bene, è che non mi ricordo …. Dove …”
“Dove
prendere l’aereo per San Francisco?”
“Esatto!”
“In
effetti a Londra ci sono diversi aeroporti … quello di Heatrow è senz’altro il
migliore, gli altri hanno più voli nazionali … Ma cosa ci devi andare a fare da
George? Ti ha forse chiamato per qualche altro film? Non credo …. I film sono
finiti … “ fece la donna guardandolo sospettosa
“A
meno che non voglia che tu e gli altri doppiate la serie a cartoon chiamata
Clone Wars”
“Ehm
… ehm … difatti vuole quello”
Fu
il fato, il destino, la predestinazione oppure una dose determinante di fattore
C, che in salotto, proprio in quel momento, trillò il telefono, a cui rispose
Padmè.
“Natalie?”
chiese la voce dall’altra parte.
“Sì?”
“Sono
George … George Lucas … “
“Ma
ciao George, che piacere sentirti” e mai come quella volta tali parole furono
assolutamente sincere e sentite.
“Ascolta,
capiti a proposito … per caso da Ewan, c’è anche Hayden?”
“Ehm
sì …”
“Ecco
vi andrebbe di venire a doppiare Anakin, Obi-Wan e Padmè nella prossima serie
tv a cartoon?”
“Certo
George, assolutamente!”
“Sei
sicura? Non avete altri impegni?”
“Ma
ti pare, per te lo facciamo volentieri!” urlò quasi la senatrice di Naboo.
“Che
cari … allora ci vediamo lunedì, ci metteremo d’accordo poi per il compenso, va
bene?”
“Va
bene, ma non …” subito Anakin gli tappò la bocca, strappandole quasi la
cornetta.
“Ciao
George, anche io sono d’accordo … sei molto gentile a volerci dare un compenso”
“Ci
mancherebbe, quello che è giusto, è giusto: ciao Hayden, saluta gli altri, ci
vediamo lunedì!”
Quando
il giovane jedi mise giù la cornetta, la donna lo squadrò.
“Perché
mi hai strappato il telefono di mano?”
“Volevi
dirgli che avremmo potuto farlo gratis …”
“E
allora?”
“Senti,
io già faccio una guerra gratis, per una volta che posso guadagnarci qualcosa!”
“Giusto
povero amore” e dopo avergli agguantato le labbra, iniziarono a farsi le fusa
come due pantere in calore.
Erano
felici, assolutamente felici: una volta arrivati da quel George, ne erano
certi, sarebbero presto tornati a casa, tutti e tre!
Tuttavia,
mentre i signori Skywalker tubavano, dalla cucina si sentì provenire un urlo
disumano: Obi-Wan si era improvvisamente reso conto che, se loro erano finiti
nei panni dei rispettivi interpreti, questi ultimi erano sicuramente finiti nei
loro panni!
Un
secondo dopo, il poveretto cadde a terra come morto, diventando color grigio
topo …
Fine
Capitolo X.
Piccole
noticine finali:
-Chiedo
venia per aver svelato il finale di “Angeli e Demoni” ma tutti i giornali ne
hanno parlato.
-Per
chi non lo sapesse gli scienziati chiamano la Terra, Pianeta Azzurro.
Capitolo 11 *** Alla ricerca del virus perduto ... pardon sconosciuto ... ***
E così siamo tornati al delirio dei deliri^_^
Ringrazio calorosamente di cuore Verity, Darth Harion, Wesley e shadowmoon per i loro commenti e
ringrazio anche tutti gli altri lettori!
Siamo di nuovo di là, nella Galassia Lontana e i nostri poveri attori ne passeranno proprio delle belle o delle brutte, se preferite ...
buona lettura!
Capitolo XI –
Alla ricerca del virus perduto … pardon sconosciuto
Coruscant, capitale Galattica.
La notte era tranquilla e serena, gli abitanti
del caotico pianeta, erano a loro volta, tranquilli e sereni, un senso di pace
albergava nei loro cuori, ormai la paura del virus era passata, gli attacchi al
Tempio e al Senato sembravano cose accadute secoli prima e tutti parevano
godersi questa rinnovata serenità, anche grazie al buon governo di Bail Organa,
il quale si dimostrava ogni giorno di più, un politico saggio ed avveduto,
anche se gli mancavano un po’ i consigli della senatrice di Naboo.
Oltretutto era ancora turbato,
malgrado non lo facesse vedere, da quanto era avvenuto in Senato: non riusciva
a credere che a combinare quel disastro fosse stato il Sommo Yoda eppure aveva
visto con i suoi occhi che era ricoverato in psichiatria.
In psichiatria era andato anche per
parlare con la senatrice Amidala, ma la donna non aveva voluto vederlo e ciò lo
aveva reso triste e malinconico, sperava di starle vicino, era sempre stato suo
amico e si erano sempre aiutati, era anche dispiaciuto che la donna non gli
avesse parlato della sua gravidanza.
C’era un’altra cosa che lo turbava.
Un ululato preistorico proveniva, ininterrottamente
da giorni, dal suddetto ospedale psichiatrico situato non lontano da ciò che
restava del Tempio Jedi e ciò che restava del Senato: nessuno riusciva a
dormire, nessuno, tranne Yoda, che, imbottito di qualsiasi tipo di sonnifero,
dormiva ormai da un mese, con uno strano sorriso dipinto sul volto.
Tale ululato, tuttavia, non sembrava
turbare più di tanto nessuno, nemmeno i pazienti dato che Palpatine li aveva
coinvolti tutti quanti in un corso accelerato di taglio e cucito, questo perché
gli servivano le divise per la sua rock-band, in cui sperava di coinvolgere
parecchi membri dell’ordine jedi.
Mentre tutti disegnavano e cucivano le
divise, che parevano un incrocio tra i vestiti dei Rolling Stones e Iggy Pop ai
bei tempi, il nostro sith redento era impegnato nella stesura dei testi,
piuttosto deficienti, in particolare uno aveva un ritornello molto … come dire
strano … che faceva più o meno così:
“Sono in una sith band … sono in una
sith band …”
L’ululato, che come abbiano detto
proseguiva da giorni, era intervallato da mugugni inferociti, le cui uniche
parole comprensibili erano:
“Non voglio aver nulla a che fare con
la mummia carciofata, io!!!”
Tali suoni provenivano dall’ultimo
piano dove i dottori e gli infermieri stavano tortu ... ehm curando un paziente
piuttosto difficile, con metodi non proprio sopraffini: praticamente otto
punture al giorno, di cui due nel sedere, due al collo, tre nelle mani e una
sul naso.
Il risultato era che il suddetto
paziente ormai si esprimeva soltanto a guaiti e si stava drammaticamente
convincendo di essere realmente il Generale Kenobi.
Per sua fortuna, al piano di sotto, i
suoi due compagni di sventura, aveva deciso di mettere da parte la loro giusta
rabbia nei suoi confronti, anche perché estremamente toccati da quelle tragiche
grida(avevano pianto per due giorni di fila, poi avevano smesso, temendo
rappresaglie dal personale medico)e stavano complottando su come tirarlo fuori
dai casini, anche per tirar fuori se stessi dai casini, visto che molti jedi
continuavano a stazionare nel corridoio di fronte alla loro stanza e li
fissavano in cagnesco.
“Nat, sei sicura che funzionerà?”
“Hai qualche altra idea, Den?”
“No”
“Allora ricapitolando, io dovrei
uscire in corridoio, mettermi ad urlare dicendo che c’è un incendio e tu dare
fuoco davvero alla camera …”
“Esatto”
“Secondo me non funzionerà”
“Perché?”
“Hai visto che tipo di estintori che
hanno? Lo fermeranno prima che si possa agire”
“Giusto …”
“Potrei far saltare la corrente prima
di chiamare aiuto”
“E in che modo?”
“Ho visto dov’è il generatore
dell’ospedale”
“Quindi dovremmo agire di notte”
“Beh, manca poco ormai: sono le nove
di sera, almeno credo”
“E se finissimo per uccidere qualcuno
staccando la corrente?”
“Vuoi lasciar Ewan in mano a quei
pazzi?”
“No”
I due giovani annuirono e
ricominciarono a sistemare gli ultimi dettagli del loro piano di salvataggio:
alle dieci in punto, decisero di farlo scattare, appellandosi a tutte le
divinità conosciute e sconosciute sia nella Galassia Lontana che nel nostro
mondo.
Hayden, zoppicando vistosamente ed
esageratamente(aveva ripreso il totale controllo degli arti inferiori ormai da
settimane, ma continuava a fingere per non destare sospetti), uscì in
corridoio, staccò il generatore principale(situato assurdamente nei bagni dei
pazienti) e si mise ad urlare.
“Aiuto un incendio … va a fuoco
tutto!!!”
Gli altri pazienti uscirono dalle loro
camere e vedendo il fumo enorme che si stava sprigionando dalla stanza dei due
attori, si misero tutti ad urlare istericamente, anche perché si erano accorti
di essere quasi totalmente al buio e che nessun generatore di emergenza si era
messo in funzione.
Quelle grida fecero accorrere tutto il
personale medico, compreso quello ai piani alti, che immediatamente chiamò i
vigili del fuoco o meglio ci provò: anche i comlink e le comunicazioni di
qualunque genere sembravano interrotte, morale l’incendio si stava propagando in
tutte le stanze e i corridoi di quel piano, minacciando anche gli altri
reparti.
Il panico e le urla aumentarono,
questo nonostante la presenza dei jedi, i quali, dopo aver promesso e
ripromesso, che avrebbero vegliato su quella povera gente, si erano
vergognosamente addormentati nelle salette d’aspetto, guardando, tutti insieme,
il miliardesimo(in senso letterale eh)episodio di una terrificante soap
intergalattica, di cui tutti, ma proprio tutti, erano accaniti fan.
Quando la gente si accorse di tutto
questo, i guardiani della pace furono letteralmente presi a mazzate e
sprangate, non paghi di ciò poi, i pazienti gli tirarono dietro letti, armadi
mezzi bruciati e tavoli dell’infermeria: il più bersagliato fu Mace Windu, che
si ritrovò con entrambi gli arti inferiori e superiori fratturati.
In mezzo a tutto questo pandemonio, i
nostri due sfigatissimi eroi, alias Natalie ed Hayden, riuscirono a salire
all’ultimo piano, prelevare il povero Ewan, che era più pallido e bianco del
solito(in una primo momento i due lo avevano scambiato per qualche suo anziano
parente venuto a trovarlo, ma poi si erano resi conto che la cosa era pressoché
impossibile), metterlo su una sedia a rotelle, sgraffignata nella prima
infermeria trovata quasi integra(si erano bruciati soltanto i tavoli e i
medicinali) , imbavagliarlo(per farlo smettere di ululare) e fuggire
dall’uscita di sicurezza.
Una volta fuori, già che c’erano,
rubarono anche un taxi, il cui proprietario, in barba al casino che stava
succedendo, era andato da Dexter a prendersi un po’ di birra Obi-Wan … ehm
zairona …
“Sai guidarlo?” domandò l’attrice
israeliana, dopo che insieme avevano fatto sdraiare, sul sedile posteriore, il
povero attore scozzese che continuava a fissare il vuoto.
“No … ma ehm ci provo” balbettò il
ragazzo, continuando a fissare il suo maestro cinematografico. “Senti cara, non
dovremmo chiamare un medico? Mi sembra un po’ strano”
“Un medico? Scherzi: sono quelli che
lo hanno ridotto così, andiamocene”
“E dove?”
“Non lo so, intanto parti, poi ci
penseremo”
Il giovane annuì e si mise ad
armeggiare con i comandi della vettura, poi grazie ad un’opportuna dose di
fattore C, ne capì il meccanismo e partì a razzo verso i bassifondi, facendo
sobbalzare a più non posso i sedili.
“Allora dalla tua dama di compagnia
non è il caso di andare, al tempio jedi neppure, al senato neppure …”
“Non è la mia dama di compagnia”
“Quello che è …”
“Forse dovremmo andare a Naboo”
“E in che modo?”
“Come fanno i nostri personaggi ne
L’attacco dei Cloni”
“Giusto, ma Ewan come lo sistemiamo?”
La ragazza si voltò e guardò il suo
collega e amico che continuava a non dare segni di vita.
“Non lo so … però dobbiamo portarlo
con noi, altrimenti quelli lo ammazzano”
“Difatti … calma … pensiamoci con
calma, deve esserci un modo” replicò il canadese continuando a far volare,
parecchio male, il taxi.
“Devo stare proprio male se riesce a
non svegliarsi per questi sobbalzi”
“No, vedrai che è solo sotto shock per
i troppo farmaci: starà bene, deve star bene!”
“Sì … sì … “
“Forse ho un’idea: lui lo portiamo con
noi dicendo che è mio fratello più grande e che siamo costretti a portarlo a
Naboo per delle cure mediche”
“E se ci riconoscono?”
“Non succederà, vedrai … ho un’idea …”
“Quale?”
“So che è una scemenza, ma non mi
viene in mente altro: tu ed io ci tagliamo i capelli, a lui tagliamo la barba”
“Non credo che abbiamo altra scelta,
solo come ci procuriamo delle forbici ed un rasoio?”
“Ci sarà qualche negozio, no?”
“Sì, ma non abbiamo soldi … “
“Sicura? Guarda nel cruscotto”
Natalie aprì il cruscotto e vi trovò
dentro dei crediti repubblicani.
“Come lo sapevi?”
“Ho visto prima il tassista infilarli
lì”
“Se ci trova ci ammazza”
Il giovane canadese fece atterrare la
vettura in una via isolata, dove, ancora una volta grazie al Fattore C,
trovarono aperto una specie di supermarket galattico, dentro il quale Natalie
comprò forbici, rasoio, degli abiti civili e già che c’era due tinture per
capelli : una nera per Hayden e Ewan, una bionda per sé.
Dopo un’ora passata a conciare per le
feste se stessi e il loro sventurato compagno di viaggio, si avviarono verso
uno dei porti planetari di Naboo, nessuno fece loro domande e così riuscirono a
trasportare Ewan dentro, sorreggendolo alla bell’e meglio: trovarono persino
un’isolata cabina, dove, malgrado il nervosismo o forse proprio per quello,
cenarono con tutte le schifezze planetarie ed interplanetarie, tanto che ad un
certo punto a Natalie sembrò che i due bimbi dentro di lei, le stessero
prendendo a calci il ventre per protesta.
Nel frattempo lo scozzese aveva chiuso
gli occhi e si era messo a ronfare della grossa, così i nostri due poterono
finalmente levargli il bavaglio, anche perché non faceva più strani versi
preistorici.
Atterrano nel pianeta natale di Padmè
alle quattro del mattino, dopo che non avevano dormito un solo minuto,
soprattutto perché preoccupati per i mugugni che Ewan aveva ripreso a fare, una
volta arrivati lì, e si rifugiarono dalla Regina Jamilla.
“Cara senatrice Naberrie, perché vi
siete tagliata i capelli? E perché li avete tinti?”
“Vede, Maestà, ci stanno cercando, ci
credono i portatori di un virus che ha colpito Coruscant: forse avete sentito
che il Maestro Yoda è andato fuori di senno”
La buona regina annuì.
“Ho sentito sì, è mostruoso ciò che è
avvenuto ed è altrettanto mostruoso che vi ritengano responsabili, anche se voi
foste portatori della malattia, non vedo quale colpa possiate avere!”
“Grazie Maestà … riconoscete i miei
compagni di viaggio? Sono il Comandante Skywalker e il Generale Kenobi,
entrambi sono stati aggrediti dalla follia di Yoda e non bastasse il povero
generale è stato pure sottoposto a torture dai medici” singhiozzò Natalie, a
metà tra la farsa e la tragedia: Hayden le si avvicinò e le sussurrò
all’orecchio “Brava cara, ma non esagerare con le lacrime, altrimenti capisce
che è una recita: lei non è una jedi”
La regina divenne blu dalla rabbia.
“Che cosa hanno fatto?Oh signore,
poveri eroici cavalieri … come state?”
“Io bene, maestà, è il mio maestro che
sta malissimo” fece stra-cerimonioso l’attore canadese.
“Chiamerò subito il mio medico di
corte”
“Per carità di Dio … non vogliamo
altri untori” si lasciò sfuggire Natalie a cui fu immediatamente tappata la
bocca da Hayden.
“Come?” domandò interdetta la regina.
“Niente, chiami pure i medici, ma la
prego, dica loro di non usare altre medicine: è con quelle che lo hanno
torturato” fece prontamente il ragazzo.
Jamilla si rassicurò immediatamente e
fece chiamare il suo dottore personale, che portò via, in barella, il povero
scozzese, che mugugnava qualcosa di incomprensibile: sembrava un misto tra una
parolaccia in persiano antico e una bestemmia in cinese moderno.
“Che sta dicendo?” chiese subito la
donna.
“Niente, delira: sa l’effetto dei medicinali”
rispose subito il canadese, balbettando a più riprese.
“Capisco, non temete, guarirà presto.
Intanto vi farò accomodare in una delle stanze delle nostre damigelle d’onore,
mi spiace, soltanto una è libera, quindi dovrete dormire insieme, spero che non
sia un problema”
Natalie e Hayden sorrisero, a metà tra
il malizioso e l’imbarazzato.
“Nessun problema” replicò la ragazza.
“Mi scusi, comandante Skywalker … che
ha fatto ai capelli?”
“Beh, vede, anche io e il mio maestro
siamo stati costretti a tingerli e tagliarceli per non farci trovare”
“Capisco … beh … “ sussurrò la donna
compiaciuta “State bene anche così”
Natalie, notando la cosa, assunse
un’espressione cagnesca e fu solo il tempestivo intervento del fidanzato, che
evitò uno scappellotto alla regina.
Poco dopo, un ciambellano di corte
scortò i due giovani nella camera di Dormè, che, come sappiamo, era rimasta a
Coruscant, per “malattia”.
“Credi sia stata una buona idea
lasciare Ewan in mano a quella specie di dottore?” domandò l’attrice israeliana
una volta rimasti soli.
“No, ma non avevano altra scelta. Noi
non possiamo aiutarlo”
“Già … senti, credi che ci
troveranno?”
“Sì, è solo questione di tempo. Ecco
perché dovremmo trovare il modo di tornare a casa, solo che … che … “
“Come facciamo?”
“Appunto” singhiozzò il ragazzo: i due
giovani si abbracciarono e piansero per ore ed ore, poi trovarono il modo di
confortarsi a vicenda, con somma “gioia” dei gemellini nella pancia della
ragazza, che dopo il “lauto” pranzetto di prima, dovettero sorbirsi delle
montagne russe niente male.
All’alba delle otto qualcuno ebbe
pietà di quelle povere creature, non ancora nate (e che pure erano abituati a
certi “numeri” dai loro veri genitori), difatti si udirono dei forti rumori
provenire dalle finestre, prima in maniera discontinua, poi divenne una specie
di bombardamento.
Furibondo, Hayden si alzò dal letto,
si avvolse nel lenzuolo ed andò ad aprire.
“Chi diavolo è che rompe i c…. così
presto ?”
“E fammi entrare, idiota”
“Ewan!!!” urlò commosso il ragazzo che
lo abbracciò, rischiando di stritolarlo, abbraccio che fu prontamente
ricambiato dal resuscitato attore scozzese.
“Grazie, sto bene, ma non urlare!
Entriamo su …”
Il giovane ubbidì prontamente e lo
condusse dall’altra loro compagna di sventura, assicurandosi di aver prima
sprangato la finestra.
“Caro Ewan” urlò Natalie stritolandolo
e Ewan ancora una volta ricambiò, non senza qualche mugugno: quegli abbracci
rischiavano di incrinargli qualche costola.
“Vi prego, ragazzi, non gridate e non
chiamatemi in quel modo!”
“Sì, scusa …” fece la ragazza.
“Vedo che non eravate affatto
preoccupati della mia assenza e avete passato la notte in maniera costruttiva”
“E non fare il permaloso … che ti
hanno fatto?” domandò Hayden mentre si rivestiva, insieme a Natalie, dietro ad un
pareo improvvisato.
“Credo una lavanda gastrica, ho lo
stomaco vuoto, a proposito avete qualcosa da mangiare?”
“Sì, guarda nel frigorifero della
stanza, ci sono delle cibarie che sembrano commestibili, ma non so cosa siano”
replicò la giovane che aveva già finito di vestirsi.
“Non ci tengo a saperlo, altrimenti mi
passa l’appetito” fece lo scozzese iniziando ad ingurgitare metà del contenuto
del frigor.
“Come siamo arrivati qui?” domandò poi
tra una masticata e l’altra.
“Lunga storia e non credo potremmo
restare, credo che ci troveranno prima o poi e …” provò a dire il canadese
Un potente tonfo interruppe ogni
discorso: la porta era stata buttata giù e di fronte a loro era spuntato il
Consiglio quasi al completo(Yoda era assente per i noti motivi di salute), dove
troneggiava il pelatone … ehm Mace Windu, che malgrado i gessi a tutti gli
arti, era in piedi, sostenuto da Ki Adi Mundi e Kit Fisto.
“Eccovi qui!” tuonò furibondo.
I tre si andarono a nascondere dietro
l’armadio temendo di dover subire un altro attacco come la volta precedente.
“Prendeteli” sibilò ai suoi compagni
Windu, che fu prontamente mollato dai due jedi. “Voi due no, imbecilli” urlò
furibondo essendo caduto per terra e avendo picchiato, piuttosto forte, il
sederino.
Mundi e Fisto lo tirarono su, mentre
gli altri acchiapparono i tre transfughi portandoli al cospetto del loro capo.
“Voi!” sibilò.
“Cosa???” piagnucolarono i tre in
preda ad una crisi isterica.
“Non vi era bastato portare il virus
su Coruscant? Avete pure devastato un ospedale!”
“Ma no, vi assicuro che … “
balbettarono i poveretti.
“Zitti! Sono io che parlo qui … ora
partirete immediatamente per l’Orlo Esterno e andrete a cercare l’origine di
questo maledetto virus, non tornerete finché non lo avrete trovato, d’accordo?”
“Ma … ma … ma …”
“Niente ma!! Lo farete subito,
chiaro?”
“Sì, Signore!” replicarono in coro i
tre, facendo pure il saluto militare.
“Fuori di qui, portateli
immediatamente ai loro caccia”
“Ehm, posso suggerire di usare la ehm
insomma una sola nave?” domandò Ewan sperando di prendere tempo.
Windu li fissò con aria velenosa.
“Essia, meglio che non vi perdiate …”
In breve i nostri eroi si ritrovarono
sopra una mega incrociatore stellare, in compagnia di R2 e C3po, diretti verso
l’Orlo Esterno, senza nessun altro aiuto, se non quello delle spade laser.
Hayden, a cui era stata imposta la
guida del mezzo, fissava le stelle in preda al panico più totale, cercando di
mantenere la rotta.
“Non so guidare questo coso io!”
“Vorresti che lo facessi io?”
“Sei tu l’esperto di moto e auto, no?”
“Hai fatto o no diversi rally?”
“Non è la stessa cosa!”
Natalie, furiosa, prese la testa
dell’uno e la testa dell’altro e le fece sbattere l’una contro l’altra.
“Bastaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!! Ora
statemi a sentire, faremo a turno, d’accordo?”
“Ok” replicarono i due tenendosi il
capo dolente.
“Tra l’altro ne potremmo approfittare
per poter tornare a casa …”
“Giusto … “ fece lo scozzese, vedendo
che la nave sbandava in qua e in là.
“Sì, ma ehm, come dire, non credo che
il Pianeta Terra sia segnato sulle mappe della Galassia Lontana … “
Natalie e Ewan lo fissarono in preda
all’ansia.
“In effetti … “ balbettò la ragazza “E
poi c’è un’altra cosa che mi preoccupa: se noi siamo qui, nella Galassia
Lontana, significa che … che …” ma non le riuscì di finire la frase.
“Che?” domandò Hayden pallido come un
morto mentre Ewan era tendente al verde.
“I nostri personaggi sono finiti sulla
Terra al nostro posto” terminò poi da solo il ragazzo mentre gli altri due lo
guardarono terrorizzati.
Dopo qualche minuto, tuttavia, lo
scozzese si riebbe ed iniziò a cercare sulle mappe stellari, oltre l’Orlo
Esterno.
“E’ una follia, non può esserci la
Terra: in fondo questo è o no un universo di fantasia?” chiese Natalie mentre
Hayden annuiva.
L’uomo non diede loro retta e continuò
la sua ricerca: doveva esserci, doveva esserci.
Alla fine i suoi amici non gli
badarono e cercarono di mantenere, a turno, la rotta, aiutati anche da R2.
Fu solo tre ore più tardi che un urlo
li distrasse.
Si voltarono all’istante trovandosi di
fronte uno Ewan raggiante che mostrava loro una mappa stellare.
“Guardate qui: Sapphire* Planet … “
“No!E’ impossibile!!!” replicarono i
due ragazzi, che, in preda alla gioia, piantarono la guida e iniziarono a
ballare la tarantella insieme allo scozzese: per evitare il peggio, R2 fu
costretto a mettersi lui a guidare, dopo tutto, era abituato alle follie dei
suoi padroni e non si diede pensiero.
Fine Capitolo XI
*Azzurro in inglese: credo si tratti
di un inglese arcaico, ho volutamente cercato un termine inglese che fosse in
linea con lo spirito starwasiano.
Capitolo 12 *** I jedi non sanno fare proprio tutto ***
Buona sera a tutti, come sempre mi scuso per il mostruoso ritardo, ma non riuscivo mai a trovare il momento adatto!
Grazie di cuore a Pingui(la dolce Chiaretta!), Darth Harion, Verity e Wesley Star per i loro spassosi commenti e per tutti coloro che leggono senza commentare
Buona lettura
Capitolo XII – I jedi non sanno fare proprio tutto.
Disclaimer: Prima di
leggere tale capitolo e quelli successivi, sappiate che le varie persone reali
coinvolte con i loro nick name hanno acconsentito ad entrare nella storia, anzi
mi hanno implorato. Quello che leggerete su di loro è tutto frutto della mia
fantasia, quindi spero che nessuno si offenda, anche perché mi sono messa in
gioco anche io: per chi non lo sapesse, difatti, Amidala79 è il mio nick su
vari siti di Star Wars.
Buona lettura.
San Francisco, Settembre
2007
Un gruppo di irrecuperabili
mentecatti(o deficienti?Forse entrambe le cose)stazionava da giorni
nell’aeroporto della ridente cittadina californiana, arrivando pure a dormirci
con dei sacchi a pelo di fortuna(leggi coperte rattoppate e zaini usati come
cuscini), tutto perché avevano saputo che i loro idoli cinematografici
sarebbero presto passati di lì.
I nostri squinternati eroi, dopo un
pellegrinaggio di un anno intero in tutte, sottolineo tutte le location della
loro amata saga stellare, erano giunti finalmente all’ultima tappa, ovvero lo
Skywalker Ranch, dove viveva quello che loro consideravano il loro Dio
personale, ovvero George Lucas; solo che una volta arrivati a San Francisco
avevano iniziato a sentire da una vecchia rimbambita e pure parecchio allupata,
che presto tre giovani star di Hollywood sarebbero arrivati in aeroporto, così
dopo aver chiesto informazioni a destra e a manca, persino al netturbino, il
quale essendo un folle ammiratore anche lui della saga(la sua divisa era bianca
ed era tale e quale a quella delle clone troppers), aveva dato loro la
conferma: Ewan McGregor, Hayden Christensen e Natalie Portman stavano arrivando
in California per doppiare “Clone Wars”!
Tale scoop aveva acceso nei nostri un
tale entusiasmo da farli scatenare in un’orripilante lampada improvvisata, in
cui coinvolsero baristi, il netturbino di cui sopra, le hostess e gli steward,
i clochard, che poveretti furono costretti ad indossare delle trucide maschere
da Yoda, Jabba, R2, C3Po, Ewoks, Jar Jar Binks, Jawas, eccetera e che perdurò
per giorni e giorni, tanto che fu costretta ad intervenire la polizia con i lanciafiamme,
nonché svariati medici dell’ospedale psichiatrico poco distante, con camicie di
forza e calmanti con dosi da ippopotami, che peraltro non servirono a nulla.
Alla fine si arresero … i poliziotti e
i dottori e lasciarono campo libero ai mentecatti che trasformarono l’aeroporto
nella loro personale casa nonché in una pattumiera pubblica, dove mangiavano a
sbafo in ogni bar e ristorante, anche perché i proprietari di tali locali
temevano rappresaglie dai nostri.
Il gruppo di questi imbecilli era così
composto:
-Ladylightsaber e Chaosreborn, due
alcolisti cronici, che facevano a gara a chi beveva di più, la prima era
un’allucinata fan del generale Obi-Wan Kenobi nonché del suo interprete Ewan
McGregor e aveva la camera stracolma di oggetti che lo raffiguravano persino il
letto, il suo fidanzato sopportava pazientemente tutto questo, anche perché
ignorava i sogni turpi che lei faceva sul suo adorato jedi; il secondo, era un
altro allucinato, ma stavolta fan di Padmé Amidala nonché di Natalie Portman,
nella sua follia aveva pure imparato il Nabooese.
-Aelis, l’intellettuale(???) del
gruppo, nel senso che lei segnava date, spostamenti, film, convention di ogni
componente del cast e della troupe dell’esalogia, compresi i guardarobieri.
-Amidala79, Kiaretta, Darth Lotry,
Laire, Goldbaba, le peggiori di tutti, soprannominate il Gruppo delle Folli, le
quali passavano giornate intere a inventarsi le storie più assurde sugli eroi
galattici, vedendoli dappertutto, anche dove non c’entravano e avevano persino
una casa, loro, personale, a forma di Morte Nera, che aprendosi all’interno,
con un meccanismo complicato, faceva spuntare una copia esatta di Villa
Balbianello. Nel tempo libero(?)Kiara si dilettava a cucire abiti, ovviamente
ispirati alla saga e a creare musiche al pianoforte, che ricordano
drammaticamente “Vader’s Theme”, mentre Amidala79, passava le giornate a
scrivere racconti assurdi, che erano la terrificante brutta copia di “Star
Wars”, dove ci infilava, sempre, PER SBAGLIO, Ewan McGregor e Hayden
Christensen, cosa che sembrava fare molto piacere a Laire, che adorava tali
assurdità, così come Lotry, mentre Goldbaba faceva da guida alle convention,
smascherando i poveri e derelitti attori che si travestivano, inutilmente, da
guardie imperiali, per sfuggire ai fan.
-Xaude e Ferdinandius, la coppietta,
che quando non si baciava, giocava lo “Star Wars Football” sorta di calcio, ma
con regole piuttosto insolite, tra cui, la numerazione particolare delle maglie:
invece dei numeri, c’erano i nomi dei personaggi della saga.
-Boba Fonts, il tuttologo del gruppo, che
aveva un sogno segreto(??), ambiva a fare da assistente a George Lucas e odiava
talmente l’expanded universe(detto anche Eu), in particolare Zahn e Mara Jade,
da essersi fabbricato, apposta, uno stura cessi con la faccia di quest’ultima
nonché un bersaglio per le freccette con la faccia di Zahn impressa sopra.
-Dash Rendar, il cui nome era palesemente
preso da uno dei personaggi dell’Expanded Universe e ciò aveva causato delle
risse terrificanti tra lui e Boba, che sosteneva che tale personaggio non
esistesse se non nella mente malata degli scriteriati e blasfemi autori dell’eu,
considerando il carattere piuttosto irascibile di entrambi, tali risse si
concludevano, immancabilmente, dopo lo svenimento di entrambi, per fame e/o
troppe botte prese. Questo fino a qualche anno fa, poi, la calma era tornata a
regnare sovrana quando Lucas aveva dichiarato “L’ombra dell’impero”(dove Rendar
compare ndr) quasi un episodio 5 e ½, così Boba per scusarsi, aveva creato uno
stura cessi anche per Dash, stavolta con la faccia di Palpatine.
Svaccati in mezzo ad un locale, che
una volta era un pub irlandese e ora sembrava un misto tra la Cantina di Mos
Esley e il locale di Dexter su Coruscant, con qualcosa che ricordava il
pulcioso motel “Ramada In” di Los Angeles, (dove erano stati in luglio, quando
avevano visitato gli Studios di Hollywood e dove c’erano delle cimici, degli
scarafaggi e delle pantegane talmente grossi da essere scambiati per pantere
ndr), i nostri eroi stavano confabulando come comari allupate nell’attesa dei
poveri sfig… dei loro idoli.
“Ma siete sicuri che verranno?” fece
la più piccola del gruppo, Lotry, che da quando aveva saputo dell’arrivo del
suo idolo, aveva gli occhi perennemente a cuore.
“Al cento per cento” rispose con la
solita pragmatica razionalità Aelis, che, malgrado le apparenze, era in
fibrillazione anche lei e per calmarsi aveva osato rubare tre caraffe di vino
bianco ai due avvinazzati alias Chaosreborn e Ladylightsaber, che, per
consolarsi, si erano messi a preparare sprizt, per tutti, in teoria, poi in
pratica riuscirono a ingurgitarne 300, a testa.
Le poche rimaste furono rubate e
trangugiate da Xaude mentre il suo fidanzato Ferdinandius stava migliorando le
regole dello “Star Wars Football”, aggiugendoci l’uso di spade laser in caso di
entrate criminali, alla Materazzi o alla Gattuso per intenderci.
“Sai, Ferd, dovremmo far giocare anche
Zahn …” sussurrò con uno sguardo luciferino Boba.
“Vero!” risposero in coro Ami, Goldi e
Laire.
Kiaretta, nel frattempo, stava
cucendo, con i suoi bei occhialetti sul nasino, una tutina nera attillata con
tanto di mantello da regalare ad Hayden Christensen, di cui aveva preso le
misure grazie ad un sofisticato congegno inventato dai due scienziati del
gruppo ovvero Aelis e Dash, invece Ladylightsaber stava decorando un boccale di
vino rosso(prontamente bevuto da Chaos ndr) con il ritratto(??)di Obi-Wan da
regalare a Ewan McGregor, tutto ciò rendeva divertite le altre ragazze e
piccati gli ometti.
“Voi donne sempre a pensare agli
attori della saga, è lui, lo zio, il vero mito” sentenziò Boba con la solita
aria rompi… da professore.
“Concordo, capo, ma com’è che nella
tua mano vedo il ritratto di Natalie Portman in formato mignon?” replicò Dash
con un sorriso perfido: dopo la tregua, i due avevano preso a lanciarsi
frecciate benevole ed amichevoli, iniziando a somigliare, in maniera
preoccupante, ad Anakin e Obi-Wan, solo che, per fortuna, nessuno dei due aveva
ancora affettato l’altro, per ora.
“Che c’entra lei è Padmé, la moglie
del protagonista della saga dello zio” rispose con voce beata il nostro Boba.
“E comunque tu, stai attenta con le misure, non vorrei che ti sbagliassi!”
aggiunse fissando con aria truce Kiaretta, che ricambiò il suo sguardo con
fermezza
“Sono una grande sarta, io!” fece con
voce stizzita poi, rivolgendosi a Laire e Ami chiese
“E voi cosa avete preparato, ragazze?”
“Un bellissimo racconto sulle
avventure di Hayden, Ewan e Natalie nella Galassia Lontana!”
“Cioè?” domandarono incuriositi tutti
gli altri, anche Chaos e Lady, che, in quel momento, stavano creando un nuovo
tipo di cocktail: birra, whisky e vino insieme, roba da stendere un cavallo per
un anno.
“Abbiamo pensato di farli finire nella
Galassia Lontana al posto dei loro personaggi, i quali si ritrovano, invece nel
nostro mondo!”
“Wow, che figata!” urlarono in coro
tutti, poi Xaude, aggiunse “Vi immaginate che bello se fossero davvero qui,
loro, Anakin, Obi-Wan e Padmè!”
Il gruppetto alzò lo sguardo verso il
soffitto, uno sguardo totalmente perso nel vuoto e totalmente privo di
intelligenza, compresa Aelis, che, nella sua insistente razionalità, si era
messa a calcolare le probabilità che quanto avvenuto nella follia… ehm nel
racconto di Ami e Laire potesse avere una qualche possibilità di accadere,
ovvero lo 0,000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000001 per
un miliardo e gli unici neuroni presenti nelle loro crape si suicidarono in
massa dopo che i loro proprietari videro comparire allo scalo 2, tre giovani,
due uomini e una donna, vestiti come spazzini, ma il cui aspetto, ai loro occhi
allucinati, era inconfondibile: erano loro!
Come un branco di bufali impazziti i
nostri si avventarono sui poveretti, rischiando di soffocarli con il loro
affetto ed entusiasmo, anche perché i due uomini, essendo stati colti di
sorpresa, non poterono usare nessun potere, cosa che avrebbe sconvolto ed
entusiasmato ancora di più i loro fan.
“Ma … ma … e meno male che TUA MOGLIE
ci aveva detto di travestirci così per non farci riconoscere” bisbigliò
furibondo il più giovane dei due “attori”.
“Non è mia moglie” quasi ringhiò
l’altro, mentre la ragazza copriva le bocche ad entrambi con le mani “Finitela,
sapete bene che per la gente noi siamo Natalie Portman, Hayden Christensen e
Ewan McGregor: non voglio finire un’altra volta in manicomio”
“Sei finita in manicomio?Povera cara”
replicò con fare caramelloso Anakin cercando di baciarla ma fu fermato dallo
sguardo a dir poco truce del suo maestro, che sibilò
“Mi sono proprio stufando a guardarvi
limonare a tutte le ore, altro che gemelli, considerando l’andazzo, minimo
dovreste sfornare dieci bambini!!”
Padmé ed Anakin sorrisero a metà tra
l’imbarazzato e il colpevole mentre i bufali… i loro fan, cercavano di capire
cosa stessero dicendo.
“Allora andate allo Skywalker Ranch?”
urlarono in coro questi ultimi.
“Cosa?Ehm sì” fece la senatrice di
Naboo, sorridendo amabilmente. “E ora chi sono questi?” bisbigliò poi ai suoi
compagni di sventura, i quali erano più pallidi del solito e sorridevano a
denti stretti, senza proferire parola.
Questa apparente tranquillità fu
turbata dai loro ammiratori, primi tra tutti il gruppo delle folli, capitanate
da Kiaretta, Ami e Laire, che agguantarono Anakin e lo trascinarono a lato,
vicino ad un bar, trasformato zona notte, ma mica volevano fargli chissà cosa.
“Hayden, ti prego, prova il mio
vestito, l’ho fatto apposta per te!” urlò Kiara porgendoli l’abito nero, la cui
vista, fece sussultare ripetutamente il giovane Skywalker, che ebbe bisogno di
un po’ di secondi per rispondere in maniera adeguata e sensata
“Carino, come mai nero?E perché il
mantello?”
“Beh tu adori il nero, no?” dissero in
coro le tre ragazze con aria maliziosa “E poi il mantello serve si adatta alla
tua aria regale, no?” aggiunsero mentre il poveretto assumeva uno stranissimo
colore, una sorta di rosa salmone misto a viola prugna.
“Ehm già” sussurrò fissando in
lontananza il suo maestro e sua moglie, che non se la stavano passando meglio
di lui, visto che al primo fu imposto di accettare non solo il boccale con
disegnato sopra se stesso, ma pure una serie di scatti dai set del suo
interprete, cosa che lo fece quasi svenire, per l’ennesima volta. A Padmè,
invece, fu imposta la sequela di inutili e tediose domande sulla sua vita,
intesa proprio come sua, solo che chi le faceva le domande pensava di farle
alla sua interprete, con il risultato che lei finì per raccontare cose che non
si erano mai viste in nessun film e in nessun libro, lasciando i suoi fan
estasiati.
Goldi e Lotry, nel frattempo,
cercavano di tirare Anakin dalla loro parte, sperando in una discussione
ravvicinata, come le altre del resto, in breve, tutte insieme, finirono per
sfilargli il vestito da spazzino e infilargli il vestito di Kiaretta,
nonostante il nostro fosse tendente al lato oscuro più che su Mustafar.
A quella vista, Padmé, ingelosendosi
non poco, provò ad avvicinarsi, ma fu agguantata dagli ometti del gruppo, che
pretesero altre delucidazioni sulla sua vita, nonché autografi su foto, tazze,
bicchieri, posate, zaini, vestiti, oltretutto in israeliano antico, lingua che
la sua interprete conosceva, ma lei no, così finì per scrivere in Nabooese, cosa
che colpì non poco i suoi fan, i quali finirono per iniziare a farle duecento
baciamano al secondo, con intenzioni non proprio caste.
Kenobi, intanto, era preda di un
attacco epilettico, per le pesanti e per nulla velate avance di Lady nonché
Laire e Ami che facevano la spola tra lui ed Anakin.
La situazione stava degenerando al
peggio, quando dal nulla spuntò l’enorme figura di Lucas, con le solite
quattrocento guardie del corpo, sapeva bene, difatti, che era impossibile per i
suoi interpreti passare inosservati, così si premuniva di non andare da solo a
recuperarli, in tutti i sensi.
“Cari, cari, benvenuti!” urlò felice
mentre i suoi poliziotti riuscirono, con le tenaglie, a staccare il gruppetto
di fanatici, che si erano aggrappati con le unghie e con i denti, in senso
letterale, ai loro idoli.
I transfughi, ancora frastornati e
sconvolti, abbracciarono commossi il loro salvatore, che, contento di tale
reazione, ricambiò l’abbraccio, rischiando di stritolarli.
Tre ore più tardi, la situazione si
era calmata, così erano partiti tutti, ma propri tutti, bufali compresi, per il
Ranch, questi ultimi avevano, difatti promesso di comportarsi come si deve,
però i loro idoli non era proprio convinti della cosa e stavano attaccati allo
Zio George, tipo bimbo piccolo con la mamma.
Dopo un’oretta arrivarono nella valle
di Lucas, pardon allo Skywalker Ranch, dove, ancora una volta lo zio fece
promettere ai suoi squinternati fan di comportarsi bene e finendo con il
credere alle loro promesse perché Boba Fonts regalò, anche a lui, il suo stura cessi
con Mara Jade, la cui vista lo fece sorridere, in maniera mefistofelica.
“Come sono contento di vedervi,
ragazzi, state bene?” domandò poi quest’ultimo una volta rimasto solo con i
suoi “attori” mentre i fan scorazzavano per il Ranch, con la stessa espressione
dei bimbi di Fatima alla vista della Madonna.
“Bene, grazie” replicò per tutti
Obi-Wan che, ancora sotto shock per le proposte oscene ricevute, stava
iniziando a rimpiangere persino Eve.
“Non temete, non parleremo subito di
lavoro, anzi, oggi daremo una piccola festicciola, come ai bei tempi, vi
ricordate? Quando festeggiavamo, a primavera, il compleanno di voi due, Ewan e
Hayden, insieme…”
“Ehm, sì, ricordiamo” Anakin fissò il
suo maestro: e così i loro interpreti erano nati nello stesso giorno?No, no
erano nati nello stesso periodo dell’anno, gli sembrava di averlo letto da
qualche parte.
“Sai, Ewan, mia moglie Robin non vede
l’ora di sentirti cantare di nuovo, accompagnato al piano forte da Hayden”
A quelle parole Kenobi e Skywalker non
seppero se ridere o piangere: cantare?Suonare??Loro volevano solo tornare a
casa!
La senatrice di Naboo non aveva
pensieri poi molto diversi, tuttavia una parte di lei bramava di sentir suonare
e cantare i due e non sapeva perché, ma ogni pensiero fu interrotto dalla voce
di George, che ignaro di non avere di fronte i suoi attori, continuava a
parlare a ruota libera.
“Intanto che i nostri cuochi finiscono
di preparare la cena, che ne dite di fare un bagnetto nella piscina? Ci sono là
i costumi …” e indicò dei micro abiti da far sembrare il vestitino nero di
Padmé de “L’attacco dei cloni”, un burqa.
I tre deglutirono, a più riprese, ma
poi annuirono ed andarono a cambiarsi, tornando pochi minuti dopo, pallidi
pallidi e l’aria piuttosto lugubre, che fu interpretata da Lucas come paura dei
propri fan.
“Su, su via quella faccia, sono
innocui, non temete, li ho mandati verso la valle, dicendo loro che laggiù
abbiamo girato diverse scene, come sapete non è vero, gli studi sono qua.”
“Ma non fa freddo così?” domandò
Obi-Wan tenendosi le braccia e le mani intorno ai fianchi e al petto.
“Ti senti bene, Ewan?Da quando soffri
il freddo?E poi a te non piace andare in giro nudo?”
Kenobi pensò che se lo avesse sentito
dire di nuovo, avrebbe ucciso, lui, personalmente, il suo interprete: ma che
razza di maniaco era???
“Lasciamo stare, vado a fare un bagno”
in totale silenzio Padmé ed Anakin lo seguirono fuori in giardino dove c’era,
in mezzo ad una immensa distesa di sabbia, una piscina grande il doppio della
villa, che non era certo piccola, la cosa che irritò di più i tre fu la
presenza di altre persone, anch’esse in costume da bagno striminzito.
I tre transfughi iniziarono a girare
intorno a quella folla, dove, per fortuna, non c’era nessuno dei loro
ammiratori di poco prima, ma questo non bastò a tranquillizzarli, specialmente
Anakin, che irritato dagli sguardi ammirati verso la moglie, in micro bikini,
finì per costringerla a sedersi in un posto molto isolato, che si premunì di
rendere ancora più isolato, costruendoci intorno un castello di sabbia in breve
tempo.
“Come se tu, con Siri, non faresti lo
stesso” replicò stizzito Skywalker.
“Cosa c’entra?E’ diverso”
“Già, quello che fai tu è sempre
diverso”
“Non cominciare: potevi dirmi di
Padmè!”
“E tu potevi dirmi di Siri!”
Mentre parlottavano si accorsero degli
sguardi delle donne e anche di alcuni uomini nei loro confronti, il tutto non
sfuggì a Padmè, che stava vedendo la scena da una delle finestre del “castello”
e inviperita urlò
“Almeno fai il bagno, no?Così quelle
ti guardano meno!”
Passò solo un secondo da quelle parole
e Anakin era già dentro l’acqua, seguito a ruota dal suo maestro, stufo di
quegli sguardi pressanti, passarono tre ore a mollo, facendo dorso, rana,
farfalla, ecc mentre la povera Padmé borbottava, tuttavia, dopo un po’, riuscì
ad evadere e li raggiunse, ma nessuno dei tre uscì dalla piscina finché tutti
gli altri non se ne furono andati dentro, ovvero all’alba delle otto di sera.
Verso le nove e mezza, con una
bronchite doppia in arrivo e la pazienza ormai al limite, si presentarono a
cena, con gli abiti di gala che Lucas aveva loro fornito, continuando a
borbottare tra loro “Dovremmo dirglielo” “Dopo” “No, adesso” “Dopo”
“Bastaaaaaa! Dopo!”
George sorrise ai tre, presentandosi
con la solita camicia flanellata e con a fianco una sorridente Robin.
“Allora canterete e suonerete per noi,
vero?” domandò felice.
“Certo” replicò Anakin mentre il suo
maestro si appellò alla Forza, pregandola di donargli una voce decente.
In mezzo a quella festicciola, c’erano
anche i loro turbolenti ammiratori, che udendo, ciò, iniziarono ad incitarli
con cori da stadio, compreso Boba Fonts, che per la gioia di Lucas, si era
finalmente allontanato da lui: da due ore, infatti, lo pressava con domande
incomprensibili e logorroiche offrendosi di fargli da assistente.
Dopo una succulenta cena, arrivò il
momento tanto atteso e temuto: Anakin e Obi-Wan furono portati vicino ad un
piano forte, il primo fu fatto sedere di fronte ad esso, al secondo fu messo in
mano un microfono e tutti e due pregarono di trovarsi di fronte Dooku, Grievous
e Palpatine piuttosto che quella folla in attesa.
Si fissarono un’ultima volta
disperati, poi Skywalker prese a suonare(??) il piano forte, facendo uscire da
esso il suono lamentoso di un gatto con la scabbia, mentre Kenobi prese a
cantare(??) tirando fuori una voce degna di una civetta con la gonorrea,
risultato, quasi tutti gli ospiti svennero in preda alle convulsioni mentre
Lucas si avvicinava preoccupato ai due.
“State bene ragazzi?Cosa vi succede?”
“Ehm, nulla un calo di voce.. Possiamo
andare a rinfrescarci?” domandò Obi-Wan felice di poter trovare un diversivo
per squagliarsela.
“Certo, certo, in fondo a destra ci
sono ancora i vostri camerini”
Il giovane maestro jedi trascinò il
suo allievo negli infiniti corridoi della villa, arrivando al “suo” camerino,
riconosciuto dal nome sulla porta, solo che appena la aprì si trovò di fronte
una gigantografia del suo interprete durante la scena del concerto di “Velvet
Goldmine”, così il suo ex padawan la sbatté violentemente e lo trascinò nel
“suo” di camerino, dove c’erano foto più normali.
“Dobbiamo dirglielo” urlò il ragazzo
“Lo so, ma non so come: c’è troppa
gente” replicò prontamente Kenobi.
“Già, soprattutto quei pazzi, sembrano
quelli che guardano la Holonet!”
“Vero … e poi pensavo ad una cosa: se
questo Lucas non ci crede?Potrebbe considerarci matti!”
“Calmi, dobbiamo restare calmi!”
Qualcuno, in quel momento, bussò.
“Chi è?” farfugliarono i due.
“Sono Padmè, state bene?”
“Sì, entra!”
La ragazza aprì la porta, andando ad
abbracciare il marito.
“Dobbiamo dire la verità a questo
Lucas” disse poi fissandoli preoccupata.
“Sì, è l’unico modo, solo c’è troppa
gente” fece Obi-Wan sempre più fuori di sé.
“Non temete, sono andati via tutti”
“Anche quei pazzi dell’aeroporto?”
chiese Anakin.
“Sì”
“Allora torniamo di là”
Con assoluta calma rientrarono in
salotto dove trovarono solo George e Robin.
“Cosa succede, si può sapere?” chiese
il regista.
“Vedi, insomma, noi non siamo chi
pensi” balbettò ansioso Skywalker stringendo la mano della moglie.
“Come?” domandò sbigottito “Cosa
volete dire?”
“Io sono Anakin Skywalker, lei è mia
moglie Padmé e lui il mio ex maestro Obi-Wan. Siamo venuti qui perché sei tu che
hai raccontato la nostra storia e quindi forse puoi aiutarci a tornare a casa”
sparò a bruciapelo il prescelto e le sue parole non furono prese proprio bene
da Lucas che iniziò a ridere di gusto insieme alla sua compagna.
“Ragazzi miei, ma siete fuori, capisco
entrare nel personaggio, c’è un limite a tutto!”
“E’ vero!”
Niente: Robin e George continuavano a
ridere!
Furenti, Obi-Wan ed Anakin si
fissarono negli occhi
“Non lo sopporto quando fa così!!”
Qualche secondo dopo il corpulento
regista si ritrovò a ballare vicino al soffitto, non certo per sua volontà, ma
quasi in preda ad un poltergeist!
“Secondo voi, ora ci crederà?” chiese
la signora Skywalker guardandolo un tantino preoccupata.
“Aiutoooooo!”
“Forse ….” Replicò Kenobi continuando
a farlo ballare, con l’aiuto del suo ex allievo mentre Robin non sapeva cosa
dire.
Il ballo perdurò per diversi minuti
quando finalmente Lucas, con un filo di voce, disse
“Fatemi scendere, ok, ok ho capito voi
siete i MIEI personaggi, non i miei attori!”
“Infatti” gridarono sei voci mentre
il regista californiano finiva placidamente per terra.
“Chi ha parlato??” urlò Robin
voltandosi verso la porta.
“Noi!” e dall’ingresso spuntarono
Hayden, Ewan e Natalie.
Quello era troppo per Lucas, prima
spalancò gli occhi come in preda ad un ictus poi si accasciò sul tavolo privo
di sensi.
Chiedo immensamente scusa per il mostruoso ritardo con cui aggiorno, purtroppo è un anno molto impegnativo per me, così ho poco tempo per tutto.
In ogni caso il prossimo capitolo sarà aggiornato in tempi relativamente brevi.
Ringrazio di tutto cuore tutti coloro che stanno seguendo questa mia grande follia, in particolare Pingui, Verity, Aelis, Chaos, Darth Harion, MayJeevas, Gio__cHaN, hale1843: spero che troverete la risposta a tutte le vostre domande!
Ed eccovi il nuovo capitolo in cui la mia vena folle e surreale ha decisamente preso il sopravvento!
Buona lettura
Capitolo XIII –
A colloquio con il Creatore!
Skywalker Ranch, fine
estate 2007.
Da circa due giorni Robin e diversi
membri della Lucas Arts rianimavano di continuo Lucas, dato che il celebre
regista non faceva altro che svenire alla vista della pacatissima discussione
che stava avendo luogo nel suo salotto tra i suoi attori e le loro contro-parti
o per meglio dire tra i suoi personaggi e le loro controparti.
Insomma quello.
“Lei è un pervertito, un essere
rivoltante, ma non si vergogna ad apparire nudo?”
“E lei è l’essere più barboso e noioso
che esista sulla faccia della terra, anzi della Galassia, lo sa che è colpa
della sua testa vuota se il suo allievo passerà al lato oscuro?Solo un cretino
andrebbe a rottamare il generale asfittico e non penserebbe al suo migliore
amico!”
“Si faccia gli affari suoi! Proprio
lei che ha una moglie psicolabile che va in giro mezza nuda e delle figlie
mezze fuori a cui fa leggere delle cose molto diseducative!”
“Saranno educative le sue di idee:
vietato far l’amore, vietato amare, vietato arrabbiarsi!”
E qui, come sempre il nostro scozzese
tirò fuori il suo ben noto campionario di parole da portuale di Glasgow facendo
diventare bianco bianco il generale Kenobi, che però non venne sorretto da
nessuno visto che il suo allievo e la di lui consorte stavano a loro volta
parlando con i loro interpreti.
“Ma è possibile passare le giornate
con una ragazzina alta come Yoda, brutta come il sarlacc e con il cervello di
un ballerina del palazzo di Jabba soltanto perché non sei capace di corteggiare
la donna che ami?”
“Non accetto prediche da uno che si fa
fregare da un mummia incartapecorita che racconta delle fregnacce talmente
spudorate che neanche un neonato ci crederebbe!!!”
“Io almeno sono riuscito a dichiararmi
alla donna che amo e ora siamo sposati da tre anni, tu invece, in sette anni
ancora niente”
“Veramente lo abbiamo… lo abbiamo:
insomma quello che facciamo Natalie ed io non sono affari tuoi!E comunque
almeno io lo sconfiggo nel duello il mio master!”
“Anche io!”
“Non è vero, ti fai fregare come un
imbecille e poi finisci pure arrosto!”
“E’ stata solo una strategia, poi alla
fine lo uccido io, no?”
“Dopo venti anni quando sei già dentro
il cassandrone!”
“Ma lo sconfiggo lo stesso e poi
uccido pure l’imperatore!”
“Era anche ora, dopo venti anni e poi
dici a me che sono lento. E poi almeno io non ho perso la donna che amavo per
un sarcofago ambulante!”
“In effetti no, però la tua Rachel
potrebbe essere la figlia di tale sarcofago, ma senza il suo cervello…”
“Questo è vero … però io sono più alto
di te e so almeno 5 lingue”
“Pure io e sono anche laureato”
“Anche io”…
Intanto, come è detto sopra, anche
Natalie e Padmé stavano avendo un combattivo negoziato.
“Che razza di donna è una che cambia
un uomo ogni sera?”
“Ehi io non cambio uomo ogni sera!”
“Allora chi era l’essere ultra peloso
che ho trovato nel mio letto?Terribile!”
“Non bastavano i paparazzi a farmi
domande sceme?Pure un personaggio che ho interpretato ci si mette!”
“Risponda e mi ridia i miei bimbi!”
“Se li tenga: sto vomitando l’anima da
giorni!Spero che sopravvivano con una madre isterica e un padre schizofrenico!”
“Come osa?”
Ma ogni conversazione fu interrotta da
una scossa elettrica di ventimila volt che prese i sei individui e li fece
volare prima sul soffitto, poi lungo i corridoi, dopo per i vari prati dello
Skywalker Ranch e infine non lontano da dove stavano pascolando le mucche,
ovvero nel fango misto a fieno che si era formato sul terreno brullo.
Quando si rialzarono a Padmé era
riapparso il pancione, Anakin ed Obi-Wan si trovarono con i capelli neri mentre
Hayden, Ewan e Natalie erano tornati normali, si fa per dire.
“Ok, ora che ci siamo chiariti spero
che …” provò a dire il canadese che però fu interrotto dall’arrivo di una
mandria non di bufali… di giornalisti.
I sei si guardarono in viso totalmente
in preda al panico.
“Oh no: di nuovo loro!!!Come sono
arrivati qui???” urlarono inviperiti e terrorizzati: era decisamente meglio
aver a che fare con i fan boys e le fan girls!
“Vi abbiamo seguito!E così avete dei
sosia? E allora come va l’amore?Tutto bene l’amore?Come va?Come va? Come va?”
Quattro volti terrei si voltarono
verso Skywalker e Kenobi, i quali divennero piccoli piccoli.
“Sì?”
“Ci pensate voi, non è vero?”
I due scrutarono gli altri con una
sempre crescente angoscia … anzi chiamiamola pure fifa, poi esaminarono la
mandria.
“Perché noi?”
Padmé si avvicinò al marito con un
sorriso molto tirato.
“Ti sembro forse potente nella Forza?”
Il prescelto sorrise a sua volta.
“Beh secondo Yoda …” cominciò a dire.
“E da quando dai retta a quel
ranocchione?” lo interruppe Ewan con la sua solita pacatezza.
“In effetti” fece Obi-Wan, che prese
il suo allievo per una manica e lo trascinò verso una guercia, sperando di
poter decidere insieme il da farsi.
“Senti a me non va di usare il mio
potere contro delle persone indifese …” il tutto mentre la moltitudine di
paparazzi si stava riavvicinando circondandoli con aria minacciosa e
ricominciando con le solite domande intelligenti “Come va l’amore?Tutto bene
l’amore?Come va??Come va??”
“E ti sembrano forse inermi questi
qui???” gli ulularono in coro gli altri cinque.
“No… ok…”
I due jedi si guardarono negli occhi con
un sorriso perfido e mormorarono
“I signori sono da tostare*”e un
secondo dopo violenti fulmini partirono dalle mani di Kenobi e di Skywalker, in
breve i reporter(?) furono proiettati sulla cima di alberi, sulle automobili,
sulle falciatrici, sui tetti.
Altri, i più fortunati, finirono
nelle porcilaie, nei maneggi e nei recinti dove stazionavano tori di almeno una
tonnellata a testa.
I pochi superstiti se le diedero a
gambe levate, arrivando a San Francisco in dieci minuti … senza macchina…
Purtroppo per loro, i nostri eroi non
fecero neanche in tempo ad esultare per la vittoria ottenuta che furono presi
di peso da un energumeno dai folti e unti capelli grigi, che, pur non avendo
nessun tipo di potere extrasensoriale, li trascinò nella sua minuscola
villetta..
Valli dello Skywalker
Ranch, più a Sud.
Un altro tipo di mandria… cioè di
gregge… beh diciamo di bestiame stava facendo mille foto ad ogni singolo angolo
dei prati della proprietà di Lucas, i nostri baldi giovani erano così intenti
che nemmeno si accorsero dell’arrivo di due loro pari.
“Ragazzi … ragazzi siamo noi, non ci
riconoscete?” era la ventesima volta che i due ritardatari provavano a farsi
sentire senza successo.
Alla fine Alex Port, il più giovane
dei due, ebbe l’illuminazione.
“Ho un’idea Selenia …”
“Quale caro?”
“Mettiamoci a gridare: è apparso Darth
Vader sotto quell’albero!”
“Giusto!”
Un centesimo di secondo dopo si udì un
boato
“E’ apparso Darth Vader sotto la
quercia dietro di voi!”
Il bestiame… cioè i fan boys e la fan
girls si voltarono insieme, correndo come dei forsennati sotto l’albero più
vicino, solo dopo aver cercato per quattro ore, inutilmente, si girarono di
nuovo e videro in faccia i loro amici!
“Alex!Selenia!Ce l’avete fatta!”
strillarono i fanatici e Boba Font aggiunse “Tu Alex hai studiato la Sacra Trilogia?”
“Sì, sì signore, ho mandato anche un
rapporto dettagliato alla Maestra Ami79” replicò prontamente il ragazzo facendo
il saluto militare.
“Lo leggerò, intanto cosa ci puoi
dire?”
“E’ splendida, anche senza la divina
Portman”
“Bravo, ora sì che sei ufficialmente
dei nostri” disse il capo del fan club italiano battendo fraternamente sulla
spalla del giovine fan.
“E tu Selenia?Hai preparato i saggi?Li
devo mostrare al Santo Maestro!”
La giovane, che aveva lo sguardo
allucinato perché non dormiva da sei mesi buoni, tirò fuori un tomo alto quanto
tre bauli medievali.
“Ecco signore, ho scritto tutto: dai
paragoni con l’Iliade e la storia della Sfinge, passando da Alessandro Magno,
Roma, le dinastie cinesi, il buddhismo, l’animismo, l’ebraismo, l’induismo fino
al cristianesimo e ai giorni nostri si intende, compreso il rinascimento”
rispose la piccola del gruppo che malgrado il sonno perso, era vispa e sveglia.
“Ottimo, sei promossa nel gruppo delle
folli!”
“Evvai!” e corse ad abbracciare le sue
amiche Ami79, Goldi, Laire, Darth Lotry, Kiaretta il tutto mentre i due fidanzatini
Xaudi e Ferdinandius si sbaciucchiavano, Ladylightsaber e Chaosreborn bevevano
l’olio dei motori delle automobili, in mancanza di meglio, Aelis e Dash Rendar
misuravano l’altezza dei tomi di Selenia con uno strano strumento inventato
dalla prima e Boba Fonts donava una copia del suo personale calendario di Padmé
ad Alex che dopo dieci secondi lo aveva già coperto di bava.
Mentre il nostro gruppetto era in
faccende affaccendato, spuntò un enorme fumo ad est.
No, non erano i giornalisti i fuga e nemmeno
lo zio George che volava radente al suolo portandosi dietro i suoi personaggi e
i suoi attori, stile danza dal calabrone.
Erano altri due ritardatari dei
fanboys che stavano atterrando sul Ranch con un piccolo caccia, che era la
copia sputata di quello di Luke Skywalker ne “L’impero colpisce ancora”, con la
differenza che andava a carbone e quindi appestò per un mese la vallata.
Tuttavia nessuno se ne accorse, da una
parte i fanboys stavano facendo i loro beneamati cavoli, dall’altra i
giornalisti(??)stavano correndo fino a Città Del Capo dall’altra ancora lo zio
George, una volta arrivando alla villa, aveva assunto le preoccupanti fattezze
dell’incredibile Hulk così i suoi personaggi e i suoi attori si erano fatti
piccoli piccoli, rifugiandosi in un angolo buio dell’immensa sala(grande il
doppio di un normale aeroporto ndr).
Quando il caccia atterrò si udirono
delle pacate espressioni in romanesco e in marchigiano, del tutto simili a
quelle che si sentono in “Pierino la Peste” solo moolto più raffinate, poi
spuntarono una ragazza dai lunghi capelli castano scuro, vestita con un
completo bianco, totalmente identico a quello di Luke in “Una nuova speranza” e
un ragazzo dai capelli castani molto lunghi, abbigliato come Han Solo, (solo
che a causa della lunghezza dei capelli somigliava più a Leia)con tanto di
Chewbacca al seguito: il nostro “eroe” aveva raccattato un barbone per strada e
lo aveva convinto con le buone maniere(leggi a suon di sberloni) ad un
indossare il costume.
“CrisLel, la prossima volta guido io”
“Tu sei ancora un ragazzina Fujiwara”
“Ehi, ho più di 55 anni”
“Ma io sono più maturo di te,
ragazzina”
“Si, ma io sono una cavaliere jedi
protetta dalla Forza, ricordatelo!”
“Basta stare via per qualche giorno e
tutti si sono montati da testa, vero Chewie?”
“Zzzzzzzzzzzz” rispose il barbone
travestito da Wookie, il poveretto, difatti, non dormiva da almeno una
settimana, a causa dell’addestramento a cui lo aveva sottoposto Cris.
Questi lo guardò truce per un secondo
poi gli buttò addosso un secchio d’acqua.
“Chewie!!!!!!!!”
“Ehm, sì?”
“Su, fai sentire come si dice…”
“Cosa?”
Altra secchiata d’acqua, stavolta
gelata.
“Devi rispondere come farebbe Chewie!”
“Uarghhhhhhhh”
“Vabbè, sempre meglio che niente,
andiamo dai nostri Fuji”
La nostra eroina, tuttavia, si era già
allontanata verso gli altri che parevano ancora impegnati a fare altro, tranne
uno, Boba, il quale vedendoli arrivare, mise le mani sui fianchi e iniziò a
scuotere la testa con aria di rimprovero.
“Anche voi in ritardo?”
“Maestro Boba, è che abbiamo preparato
il caccia da far vedere al Sommo Lucas” risposero i due mettendosi a sua volta
le mani sui fianchi e fissandolo con aria di sfida.
Boba non replicò, si voltò verso gli
altri e li chiamò con un fischietto
“Ragazzi!Dobbiamo controllare se il
caccia è venuto bene!”
“Sì, signore!” fecero gli altri con
tanto di saluto marziale.
E così la maggior parte del gruppetto
dei fanboys e delle fangirls si mise a controllare ogni millimetro del caccia mentre
Cris e Fuji, grazie alla collaborazione di Kiaretta, Aelis e Dash, si mise a
fare la permanente alla pelliccia dello pseudo-Chewbacca, per poi asciugarlo
con un super asciugacapelli creato dalla suddetta Aelis.
Nel frattempo alla villa lo zio George
continuava a camminare avanti ed indietro, provocando terremoti di 8o grado
della scala Richter e di magnitudo 9.9, ripetendo costantemente
“E ora che si fa?Che si fa??Che si
fa?”
Anakin e Hayden, Padmé e Natalie,
Obi-Wan e Ewan, intanto, dopo l’iniziale parapiglia, avevano fatto comunella.
“E quindi hai scoperto che il
sarcofago è un sith, eh?Bravo!Senti, me lo faresti un favore?”
“Quale?”
“Ho sempre sognato di vederlo
affettato per bene, tipo sushi o spezzatino”
“Non c’è problema … “
“Anche se ora che ci penso, forse non
c’è n’è più bisogno” disse Hayden grattandosi la testa.
“Perché?”
“E’finito in manicomio”
“Come???” chiesero in coro Anakin,
Obi-Wan e Padmé.
Nat, Ewan e Hayden si guardarono
preoccupati tra di loro.
“Beh, sì, noi non avevamo capito di
essere veramente nel vostro mondo e allora trattavamo lui e gli altri come
attori”
Kenobi, Skywalker e la sua signora si
scrutarono un attimo e poi chiesero
“E quindi?”
“Ian … cioè Palpatine non l’ha presa
molto bene, è impazzito, lo hanno portato via con la camicia di forza” balbettò
Ewan, ricordando con preoccupazione il suo travagliato periodo di degenza
nell’ospedale psichiatrico di Coruscant… anzi con orrore.
“Con la camicia di forza?”domandò il
maestro jedi mentre gli altri due sbattevano gli occhi ripetutamente.
“Sì… anche Yoda è andato fuori di
testa, ci ha aggrediti” deglutì Christensen rammentando la scenario
apocalittico di quando il sommo ranocchione era passato al lato oscuro
devastando l’appartamento di Padmé e tentando di ucciderli. “Ah, senatrice,
credo che il vostro ehm appartamento sia un attimino da ristrutturare”
“Beh, allora siamo pari… quello del
signor McGregor è anch’esso da sistemare” sorrise Padmé con aria angelica.
McGregor trasformò i suoi occhietti in
fessure.
“In che senso????George, poi pagherai
tutto tu, si intende, eh!” ringhiò lo scozzese al regista che non badò molto
alle sue proteste.
“Ah già, ora che ci penso, pure la sua
villa, signor Christensen, è da ehm riorganizzare” fece Anakin ricordandosi
della epocale sbronza che si era preso, ma evitando di ripensare alla signorina
che aveva cercato di circuirlo in mille modi: aveva il tremendo sospetto che la
sua consorte potesse leggergli dentro. “C’è stato un piccolo terremoto”
A differenza di Ewan, Hayden sorrise
con aria serafica
“Davvero?Ma quanto mi dispiace … tanto
poi pagherà lo zio, vero????”
I tre transfughi della Galassia
Lontana rimasero un attimo interdetti.
“Ma perché dite che pagherà lui?” fece
Kenobi, assaporando già qualche regalino gratis, tipo fornitura di whisky
scozzese per un anno, che aveva iniziato ad apprezzare molto.
Dal canto loro, Padmé ed Anakin
pensarono di farsi regalare un degno viaggio di nozze, in un bel pianeta pieno
di sole e mare, magari della durata di sei anni.
“Dopotutto è colpa sua. Lui scrivendo
la vostra storia, ha creato il collegamento tra il nostro mondo e il vostro” disse
l’attore canadese sorridendo diabolico.
Sei facce si voltarono verso lo zietto
che seguitava a passeggiare, aveva ormai fatto un solco di 10 centimetri nel
pavimento.
“ZIOOO GEORGEEEEEEEEEEE!” urlarono in
coro i sei esseri demoniaci.
Niente.
Il nostro corpulento individuo non
batté ciglio, camminava, camminava e camminava.
Obi-Wan guardò Ewan che guardò Hayden
che guardò Anakin che guardò Padmé che guardò Natalie.
“Adesso bastaaaaaaaa!” ringhiarono in
coro, lo presero di peso, lo legarono con delle manette di titanio(che per
fortuna Anakin ed Obi-Wan portavano sempre con se) ad una piccola
poltrona(larga sei metri e lunga otto ndr)e lo imbavagliarono, nonostante i
suoi tentativi di dibattersi.
“Zietto, dobbiamo parlare” fece con
assoluta calma Natalie, l’unica che aveva mantenuto una certa lucidità(??)..
“Ouaiouaoi” diede risposta Lucas,
provando a liberarsi.
“Ti togliamo il bavaglio, ma tu ci
ascolti!” e un secondo dopo Anakin gli liberò la bocca.
“Non vi do un dollaro!” ululò il regista
“Invece sì”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece sì!”
“Invece no!”
“Invece si!”
Il duello verbale perdurò per otto ore,
quando i sette divennero afoni, diedero l’assalto alle provviste della dispensa
e poi si addormentarono sfiniti sui tappeti, tranne il povero zietto, che
essendo ancora legato alla poltrona, fu costretto prima a farsi imboccare e a
poi dormire ammanettato.
Si svegliarono una settimana dopo,
ancora piuttosto stanchi ed affamati, dando l’ennesimo irruzione alle dispense,
poi i sei diavoli si isolarono, confabulando per ore ed ore, sotto lo sguardo
molto angosciato di George, che non ci vedeva niente di buono in quella
alleanza ribelle.
“Abbiamo deciso!” fece Kenobi,
arrivando davanti al nostro regista.
“Cosa?”
“Sei un nostro ostaggio”
“Come?Ma siete impazziti?E poi proprio
tu Obi-Wan, così rispettoso delle regole, così compassionevole, così generoso!”
“Proprio perché sono così rispettoso
delle regole. Tu ci devi dei soldi, hai causato dei danni al nostro e al vostro
mondo, ergo devi pagare!”
“Ma non ci penso neanche”
“Va bene, ti portiamo in cantina!”
mormorò Padmé limandosi le unghie e sorridendo angelicamente.
“Noouuu la cantina
nooooooouuuuuuuuuuuu… ho paura del buio, io!”
“Bene, allora paga!”intervenne Hayden
sorridendo con il suo solito sorriso gentile e rassicurante.
“Siete dei mostri!” ululò furibondo lo
zio George
“Gli affari sono affari, su tira fuori
i soldi e ci dimenticheremo tutto!” insistette Ewan mettendosi a sedere e
accedendo una sigaretta, cosa che fece poi per gli altri, tranne che per Padmé,
per ovvie ragioni.
“Non si fuma al mio ranch, lo sai
scozzese!”
“E non rompere!” fece Christensen
scuotendo la mano come per scacciare una mosca.
“Insomma, ragioniamo perché sarebbe
colpa mia?” domandò Lucas cercando di mantenere un tono pacato.
“Se non avessi creato la saga, non ci
sarebbe stato lo scambio!” intervenne la Portman fissandolo torva.
“Ingrati, con tutti i soldi che avete
guadagnato grazie a me, potreste mantenere le vostre prossime venti generazioni”
latrò furibondo il regista californiano.
“In effetti questo è vero”
dichiararono i tre attori.
“Allora mi liberate?” chiese Lucas
speranzoso.
“Neanche per sogno!” affermò l’alleanza
ribelle … cioè quelli…
“Delinquenti!Assassini!Tenere
prigioniero un povero diabetico come me, potrei morire senza medicine e cibo”
piagnucolò il corpulento uomo.
I sei si grattarono il mento.
“Allora voi, Hayden e Natalie a fare
provviste oppure preferite andarci voi Padmé ed Anakin?” domandò McGregor.
I due coniugi scossero la testa,
divenendo pallidi come lenzuoli: il pensiero di tornare ad avere a che fare con
altre persone li preoccupava non poco.
“Noi andiamo a sistemare i letti, per
la notte voi due, Ewan e Obi-Wan andate a cercare delle armi, ok?” replicarono
i due.
“Ma dico, siete impazziti?Mica vorrete
sequestrarmi per davvero!”
I nostri eroi sospirarono irritati.
“Imbavagliatelo di nuovo!” ringhiò Anakin
sempre più stufo di sentirlo
“No … no … fermi … aspettate… io so
come farvi tornare a casa!”
Kenobi, Skywalker e signora si
bloccarono all’istante.
“Davvero?”
“Sì, ehm, una volta lo sapevo, ci devo
pensare su un po’…”
“Stai mentendo?” domandò il generale
alzando un sopracciglio.
“Impossibile, è la tua specialità,
questa” intervenne Ewan.
“Spiritoso!” replicò Obi-Wan.
“Ha ragione però … beh io e Natalie
andiamo” affermò Hayden prendendo per mano la ragazza israeliana e
trascinandola fuori.
“Sì ma andate solo a fare la
spesa!”fecero gli altri, in primis Kenobi e McGregor.
Christensen e la Portman sogghignarono
e uscirono dalla villa.
“Intanto che ci pensi, ti mettiamo di
nuovo il bavaglio” disse subito Padmé.
“Nooouuuuuuuu”
“Non mi fido di lui!” fece la
senatrice.
“Neanche noi” replicarono Anakin, Ewan
e Obi-Wan.
“E io non mi fido di voi: è
pericolosissimo mettervi insieme!” il povero regista venne di nuovo
imbavagliato da Padmé mentre gli altri si preoccuparono di sistemare i letti in
modo che fossero tutti vicino, ovvero nel salotto e tirando fuori diverse armi,
come fucili a canne mozze e diverse mitragliatrici, rinvenute nello scantinato.
Tre ore dopo rientrarono Christensen e
la Portman, i quali, oltre alla spese, portarono un grosso megafono, che
usarono immediatamente.
“A tutti voi la fuori, specialmente
agli ammiratori, se volete rivedere il vostro amato idolo George Lucas, dovete
convincerlo a farci un bell’assegno in bianco e soprattutto a ricordare la
formula per farci tornare a casa!” urlarono i sei indemoniati.
I fanboys, udendo quel terribile
annuncio, si abbigliarono in seduta anti-sommossa e dopo aver reperito anche
loro diversi armamenti, pigliate in prestito ad alcuni poliziotti della
zona, tramite i solidi metodi gentili, e poi si misero a pattugliare il ranch.
“Dobbiamo salvare lo zio da quei
pazzi… così ci sarà grato a vita!” fece il gruppo delle folli.
“Infatti e magari ci farà anche vivere
qui” assentirò tutti.
Quindi nell’autunno del 2007 la
situazione allo Skywalker Ranch si stava facendo sempre più drammatica, era
impossibile capire chi l’avrebbe avuta vinta: gli squilibrati dentro la villa o
quelli fuori?
Erano questi gli angoscianti pensieri
di Lucas, il quale, si era reso tragicamente conto di una cosa: in ogni caso
lui avrebbe dovuto sganciare una montagna di soldi!
E questo terribile pensiero gli fece
schizzare diabete e pressione alle stelle!
Si calmò solo a vedere i suoi
personaggi e suoi attori camminare avanti ed indietro, stile soldati di guardia
al fortino.
Il poveretto, in mancanza di meglio,
iniziò a piangere come un neonato che vuole la poppata.
Morale della favola aveva un ragione
un fan tanto tempo fa: la pazzia è una cosa insita di chiunque abbia a che fare
con Star Wars.