Piccole cronache di Grecia di JackoSaint (/viewuser.php?uid=98151)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In spiaggia ***
Capitolo 2: *** Lezione di filosofia... ***
Capitolo 3: *** Melànthe! ***
Capitolo 4: *** Voglio conoscerti meglio! ***
Capitolo 5: *** Giustizia a Dumba! ***
Capitolo 6: *** Centrare l'obiettivo... ***
Capitolo 7: *** "Colpiscimi!" ***
Capitolo 8: *** In...comprensioni ***
Capitolo 9: *** Salvataggio in extremis ***
Capitolo 10: *** Fantasmi... ***
Capitolo 11: *** Joyeux anniversaire, Camus! ***
Capitolo 12: *** Amicizia e fedeltà - prima parte - ***
Capitolo 13: *** Amicizia e fedeltà - seconda parte - ***
Capitolo 14: *** Con te ***
Capitolo 15: *** L'Armatura del Leone ***
Capitolo 16: *** In un giorno d'agosto... ***
Capitolo 17: *** Un nuovo Cavaliere ***
Capitolo 18: *** Atene! - 1. preparativi - ***
Capitolo 19: *** Atene! - 2. gelosia - ***
Capitolo 20: *** Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia ***
Capitolo 21: *** Le parole taciute - prima parte - ***
Capitolo 22: *** Le parole taciute - seconda parte - ***
Capitolo 23: *** Uno sguardo in avanti ***
Capitolo 24: *** Muovere i primi passi ***
Capitolo 25: *** Camus ed Aiolia escono allo scoperto ***
Capitolo 26: *** Auguri, Death Mask! ***
Capitolo 27: *** Pomeriggio in compagnia ***
Capitolo 28: *** Nuvole nere all'orizzonte ***
Capitolo 29: *** Carta e penna ***
Capitolo 30: *** Una vittoria che pesa ***
Capitolo 31: *** Essere decisi di se stessi significa... - parte prima - ***
Capitolo 32: *** Essere decisi di se stessi significa... - parte seconda - ***
Capitolo 33: *** Passato e presente - parte prima - ***
Capitolo 34: *** "Perché forse il passato convive con noi" ***
Capitolo 35: *** Alle spalle ***
Capitolo 1 *** In spiaggia ***
1. In spiaggia
Ciao
a tutti!!!! è un periodo un po' strano, quello che sto
passando... le giornate filano via molto velocemente ed io le passo al
computer a scrivere e a mettere giù idee... idee che anche se
non mancano, stranamente scarseggiano... mah!, sarà periodo!!!
Non so ancora quanti capitoli farò di questa fic, perchè
mi è venuta in mente al momento, ma in programma ho anche altre
storie... e intanto per intrattenervi speriamo che questa basti...
buona letturaaaa! Gio ^_^
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I CAPITOLO: IN SPIAGGIA
IN SPIAGGIA... MARCARE IL TERRITORIO...
Al
Santuario c'era una sola spiaggia, una grande e bianca spiaggia. Qui
verso sera si radunavano molti ragazzi che, per riposarsi dopo le molte
ore di allenamento, decidevano di passare qualche ora in compagnia
degli amici.
Adesso voi penserete
che almeno qui si potesse trovare la pace e non ci fosse motivo per
litigare con gli altri e per fare a botte... ma non era così.
Vedete, la spiaggia di
sera diventava un campo di battaglia: ognuno, grande e piccolo, si
ritagliava per sè il proprio possedimento di terra, perimetro
sacro in cui nessuno poteva entrare se non chi l'aveva segnato.
Solitamente però
non erano presenti tanti gruppetti di ragazzi, ma solo due: quello dei
grandi (che comprendeva anche i Gold Saints) e quello dei piccoli.
I grandi occupavano la
parte est della spiaggia, i piccoli quella ovest, ma non mancavano
quelli che cercavano di violare il possedimento altrui.
Quello sera, infatti,
quel prepotente di Death Mask che tanto spaventava i bambini voleva a
tutti i costi fare il bagno nelle acque comprese nel territorio dei
più piccoli; ma non fece neanche in tempo a poggiare un piede
dentro il perimetro sacro che il piccolo Aiolia gli sbarrò la
strada, guardandolo minacciosamente - seppur dal basso verso l'alto....
- :
- Non puoi entrare - gli disse il bambino rizzando il pelo, - è il nostro territorio - .
Death Mask gli
lanciò un'occhiata che in quella circostanza avrebbe spaventato
persino un toro infuriato. - Sparisci bambinetto - .
Aiolia non mosse un
passo: era fantastico vedere come, seppur piccolo e all'apparenza
innoquo, potesse dimostrare una decisione ed un coraggio spropositati.
- No - .
Death Mask allora gli rispose con una faccia falsamente stupita. - No?? E se vengo dalla tua parte che mi fai? - .
- Ti picchio - .
Pur essendo giovane
anche lui - aveva undici anni - Death Mask non si tirava di certo
indietro! - Aiuto! - fece fingendo di essere spaventato. La sua voce si
effeminò ancora di più quando si ritrasse leggermente
alzando di poco la gamba destra e coprendosi il volto. - Aiuto, mi vuole picchiareeee! - .
Il piccolo Aiolia non
sopportava essere preso in giro. Strinse i pugni. - Io porto i miei
otto anni orgogliosamente. Un giorno diverrò grande e forte
più di te e ti spupazzerò per bene! - .
Parole grosse per un
bambino della sua età! Death Mask ritornò un po'
più serio. Gonfiò il petto. - A chi credi di far paura,
specie di insetto bipede? - .
Aiolia non fece in tempo a rispondere perchè da dietro arrivò Milo. - Lia, Lia, vieni a gioc- - .
- Ehilà, chi si
vede! - lo fermò Death Mask, stupito, mettendo le mani sui
fianchi e sporgendosi col busto nel loro perimetro. - Il biondo! -
Allungò una mano con l'intento di scompigliargli i capelli, ma
Aiolia fu più svelto e dandogli una spinta lo fece barcollare
nuovamente nel suo perimetro. - Ti ho detto che non puoi entrare! - .
- Ma io non sono entrato! - .
- Con il busto sì! - gli rispose Milo.
Death Mask ebbe
improvvisamente un moto di stizza. Fece per entrare nel loro perimetro
con l'intento di "educarli" - a suo modo, ovviamente... -, ma dietro di
lui arrivò Shura:
- Che succede? - Shura
a quei tempi aveva quattordici anni: al Grande Tempio era molto
rispettato, in primis perchè aveva già ottenuto la Gold
Cloth, ma anche perchè sapeva farsi rispettare.
Death Mask gli lanciò un'occhiata stizzita. - Questi piccoletti non vogliono che io entri nel loro perimetro! - .
Shura era impassibile.
- Non vedo perchè dovresti dar loro fastidio. Anche dalla nostra
parte ci sono delle belle acque in cui tuffarsi - .
Death Mask tacque, poi
spostò gli occhi su Aiolia: sapeva che tra i due il rapporto non
era poi così saldo, dato quello che era successo tra Shura ed
Aiolos, così partì al contrattacco: - E non mi dire che
ti dà fastidio se picchio questo bambinetto qui! - Indicò
così Aiolia che, impassibile, non si mosse. Milo stava
osservando, in silenzio.
- Certo che mi darebbe
fastidio, è comunque un bambino - fu la risposta - sconcertante,
almeno per Death Mask - di Shura, che poi incrociò le braccia
sul petto. - Ora dai, torniamo dagli altri - .
- No! - quasi urlò Death Mask. - Non posso darla vinta a questi due mocciosi! - .
- Ma sono bambini - Niente, Shura era irremovibile. - E poi se li tratti con dolcezza non ti fanno nulla - .
Aiolia e Milo iniziarono ad innervosirsi:
- Con... dolcezza? -
fece il primo stringendo denti e pugni per trattenersi. - Siamo in
guerra. Questo è il nostro territorio, perciò ritornate
dai vostri amici - .
- Altrimenti?? - lo incalzò nuovamente Death Mask. - Ah già, altrimenti mi picchi... scusa, me lo ero dimenticato - .
INIZIA LA BATTAGLIA...
Aiolia
stava per caricare quando un urlo terrorizzato provenne dal mare, o per
meglio dire dalle acque nel perimetro dei bambini.
Milo ed Aiolia si voltarono subito, come fecero anche Shura e Death Mask e gli altri ragazzi sulla spiaggia.
- L'ho preso!, l'ho preso! - Quella era la voce di Aphrodite, lo svedese di dieci anni che stava dalla parte dei più grandi. - Ehi, ragazzi!, Death!, abbiamo un ostaggio! - .
Che stupido scherzo.
Per un momento Shura soprattutto aveva temuto il peggio. Death Mask
corse verso l'amico completamente galvanizzato ed in quel preciso
istante i presenti videro che Aphrodite stava trascinando sulla
spiaggia del terriorio dei più grandi un bambino, che
probabilmente qualche secondo fa stava nuotando con tranquillità
nel mare.
Death Mask sprizzava felicità da ogni parte del corpo: - Wow Phro, complimenti! - .
In quel momento gli
altri bambini iniziarono a correre verso il perimetro dei più
grandi, urlando all'unisono il nome del bambino preso come "ostaggio":
- Mu!!! Mu!!! - .
Shura allora abbassò il capo e chiuse gli occhi: - Che stupido scherzo... - .
Il corteo di bambini
urlanti si bloccò non appena Death Mask sbarrò loro la
strada. - Mi dispiace, ma il vostro amichetto resta da questa parte! - .
- Nooooo! Noooooo! - .
- Sììììììì invece - .
Il piccolo Aldebaran
fece per superare il perimetro, ma davanti a lui si posizionò
Aphrodite con in braccio il piccolo Mu, che scalciava per liberarsi: -
Mi dispiace, dovrete riprendervelo! - .
Death Mask rise di gusto. - Ma come hai fatto, Phro, ad intrometterli nel loro inviolabile perimetro? - .
- Se nuoti sott'acqua mica qualcuno ti vede, eh! - .
- Sei un genio, Phro! - .
Aiolia e Milo corsero allora a raggiungere i compagni. Shura rimase invece lì dov'era.
- Ridacci Mu!
- urlò Milo appena si trovò davanti Aphrodite. Il suo
volto era una maschera di furia. - Noi siamo in maggioranza! - .
- E allora? - fu la risposta del giovane svedese. - Noi siamo più grandi, quindi abbiamo più diritti - .
Aiolia non
riuscì più a trattenersi: con la furia di un leone in
gabbia, con la potenza di un toro infuriato si lanciò verso
Aphrodite, con l'intenzione di riuscire a creare una via di fuga
all'amico Mu.
I bambini lanciarono
degli urletti di stupore, che andarono ad intensificarsi quando Aiolia,
ancora in volo, fu afferrato da Saga, che nel frattempo aveva raggiunto
Death Mask e Aphrodite.
LA RISOLUTEZZA DI SAGA...
Il giovane Saint dei
Gemelli metteva i brividi a tutti. Lui, alto e fiero, nei suoi sedici
anni di vita aveva saputo crearsi una gran bella reputazione.
Aiolia sentendosi
stringere dalle sue forti mani cercò di liberarsi,
artigliandogli la pelle e mordendogli il collo, ma era tutto inutile:
Saga non voleva proprio lasciarlo andare. Quando parlò,
sembrò che pure il mare ed i gabbiani tacessero: - Aphrodite,
razza di deficiente, lascia quel bambino. Scherzi simili non sono degni
di un pretendente alla Gold Cloth - .
Il giovane svedere
lasciò allora Mu, che ancora tutto fradicio corse dagli altri
bambini, nell'altro perimetro, andando ad abbracciarli tutti.
Death Mask abbassò un po' la cresta. - Saga... uffi, rovini sempre tutto - .
Saga non gli diede
retta. Con stupore di tutti strinse a sè il piccolo Aiolia in
quello che sembrava una specie di abbraccio, ottenendo così che
il bambino si calmasse. - Giovane Leone, non sfoderare così
inutilmente le tue zanne. Ne avrai bisogno, un giorno - .
Aiolia non disse nulla.
Si lasciò dolcemente portare nel proprio perimetro, dove fu
adagiato a terra; poi Saga si voltò e ritornò nel proprio
territorio, allontanandosi.
Death Mask e Aphrodite sbuffarono, si misero le mani in tasca e, a testa bassa, se ne andarono.
Ancora una volta i bambini avevano vinto una battaglia.
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Bene
bene... mi è piaciuto scrivere questo capitolo e spero che a voi
abbia fatto piacere leggerlo... grazie e grazie per tenermi compagnia
durante la noiosa estate! Gio ^_^
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Capitolo 2 *** Lezione di filosofia... ***
2. Lezione di filosofia...
Gio:
ho bisogno di scrivere, ma di scrivere tanto tanto tanto tanto tanto...
altrimenti che faccio, che farei senza di voi???? ç_ç
Già un computer mi è bruciato perchè lo usavo
troppo *rischi del mestiere... xD* e speriamo che quest'altro rottame
non mi abbandoni... meglio lasciarvi alla lettura...
sìsì.... Bacioni!!!!! <3
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II CAPITOLO: LEZIONE DI FILOSOFIA...
IL COMANDANTE...
Solitamente quando Mu,
Aiolia, Aldebaran e Milo finivano gli allenamenti, si davano
appuntamento sotto un grande albero dove passavano ore ed ore a
chiacchierare.
Quella volta, però, Mu
non si presentò e la cosa preoccupò parecchio gli altri
tre bambini che, sebbene pieni di dubbi, si sedettero sull'erbetta
fresca poggiando la schiena contro il grande tronco dell'albero.
- ... Che facciamo? - chiese
ad un certo punto Aiolia con la sua dolce vocina. - Mu non è mai
in ritardo, anzi... è sempre il primo ad arrivare - .
- Già - bofonchiò Aldebaran mentre giocava con un filino d'erba. - Poi senza di lui non è divertente - .
- Magari è stato
trattenuto - ipotizzò il piccolo Milo stringendosi le ginocchia
al petto, - o magari ha preferito stare con qualcun altro - .
- Figuriamoci - fece Aiolia. - Mu è nostro amico. Noi quattro ci siamo sempre comportati da amici - .
Aldebaran ridacchiò piano. - Magari ha incontrato una bella bambina - .
- Per piacere! - fu la
risposta divertita di Milo. - Non ci sono belle bambine qui. Le ragazze
che ci sono hanno più anni di noi - .
Aiolia annuì, deciso.
- Già, invece la mia ragazza deve essere più piccola di
me. E comunque ora dobbiamo pensare a diventare Cavalieri - .
- No no, dobbiamo prima trovare Mu - .
- Vero!, giusto Aldy - gli rispose Aiolia. - Non possiamo restarcene qui per molto, comunque - .
Milo allora si alzò. - Andiamo a chiedere in giro. Qualcuno l'avrà poi visto - .
- Giusto - Anche Aldy si
alzò, così Aiolia fu obbligato a fare lo stesso. -
Allora, io propongo di... - Non riuscì a finire di parlare,
perchè Milo gli tolse la parola:
- Andiamo alla Casa dell'Ariete! - .
Questa cosa fece arrabbiare tantissimo il piccolo Leone. - Ma Milo, chi ti ha detto che tu puoi decidere? - .
- Nessuno - .
- Comunque io non vengo con te. Non sei il capo e non puoi decidere - .
- Lia, forza, guarda ch- - .
Aldebaran si intromise. - Dai, basta ora!, dobbiamo trovare Mu ricordate? - .
Milo ed Aiolia si immobilizzarono alle sue parole, poi il primo ricominciò a parlare:
- Sì ma funziona un po' come una spedizione, quindi serve un comandante - .
Aiolia ringhiò, grave. - Sono io il comandante - .
- No, tu sarai un mio soldato, come Aldy - .
- No! - .
- Allora posso promuoverti a vice, che ne dici? - .
Aiolia tacque, gli occhi
felini puntati sul compagno di giochi. Poi: - Adesso mi spieghi
perchè tu dovresti essere il capo - .
Milo ricambiò
quell'occhiata infuocata con altrettanta decisione. - Semplice, io sono
il più grande tra noi tre! - Di certo non aveva torto. - Quindi
tu sarai un mio sottoposto - .
- Mai - .
Allora Milo pensò bene di rigirare a lui la domanda: - E perchè dovresti essere tu il comandante? - .
- Tsk, che domande!, perchè io sono il migl- - .
SHAKA...
Alcuni passi. Una voce. - Scusate il ritardo, amici! - .
Tutti e tre si voltarono. Era Mu.
- Mu! - fanno all'unisono Milo ed Aiolia.
Ben presto notarono che il
loro amico non era solo: a seguirlo infatti, un bambino dai lunghi
capelli biondi che.... che teneva gli occhi chiusi??
Aldebaran si fece diffidente. - Mu, chi è? - .
- Oh!, scusate! - Con dolcezza Mu prese il bambino per la mano e lo avvicinò ai tre. - Si chiama Shaka - .
Che strano nome! Nessuno dei
bambini allungò la mano per stringergliela, e la cosa
risultò abbastanza esilarante per Mu:
- Shaka non è cieco, non preoccupatevi! - .
- E perchè tiene gli occhi chiusi? - Anche Milo sembrava vagamente impaurito da quello strano bambino...
- Per concentrarsi - .
Solo in quel momento Shaka
aprì lentamente gli occhi, limpidissimi e luminosissimi
diamanti. - Non c'è bisogno di scusarsi - Allungò la mano
e così a ruota i tre bambini gliela strinsero, presentandosi.
- ...è per questo che hai ritardato, Mu? - chiese allora Aiolia.
- Già - .
Aldebaran allora sospirò, più sollevato: - Ci hai fatto preoccupare parecchio... - .
- Tenevo a farvelo conoscere,
solo che ho dovuto forzare un po' per portarlo qui. Sapete, a lui piace
la tranquillità e la solitudine... - .
Parole che spaventarono sia
Aiolia sia Milo. Tranquillità. Solitudine. Al solo pensarci
sentirono dei freddi brividi lungo la schiena.
Milo, forse per riprendersi da quello shock passeggero, prese parola: - Sai Mu, stavo per venirti a cercare! - .
- Ah sì? Che gentile, non ce n'era bisogno... - .
La prima persona singolare usata dall'amico sollevò Aiolia; ma dopo alcuni secondi dovette ricredersi:
- Sì sì, volevo venirti a cercare con il mio piccolo esercito - .
Il giovane Leone sentì il sangue saligli al cervello. - Sarebbe comunque stato il mio esercito, Milo! - .
- No, che dici? Io sono il più grande, quindi decido io! - .
- Sì ma io sono
più forte. Tra l'altro tu sei incapace di dare ordini, quindi ci
avresti portato alla sconfitta! - .
E così i due ricominciarono a litigare.
Aldebaran e Mu non sapevano
proprio come farli smettere, ergo come uscire da quella situazione a
dir poco imbarazzante: Shaka infatti osservava i due con sconcerto e
sdegno dipinti sul volto.
A rassicurarlo ci pensa
subito Mu: - Shaka, non fare quella faccia... in verità sono
molto amici... - e, come sottofondo, le loro voci urlanti:
- Milo, ma devi sempre avere ragione tu?? - .
- Perchè sono il più grande! - .
- Ma sei anche più stupido di me! - .
- Cosa?? Non è vero Lia, io sono molto intelligente... e bello, a dispetto di te! - .
- Cosa?? No, io sono più bello, chiariamoci! - .
No no, qui bisognava
rimediare. Shaka richiuse gli occhi, poi parlò alzando un poco
la mano destra: - Risparmiatemi questo orribile scena, per favore - .
Milo ed Aiolia erano due maschere di furia. Si voltarono a guardarlo, fecero per aprire bocca, ma Shaka li fermò:
- Basta, ve ne prego. Sedetevi ora - .
AMICIZIA, LEGAME INDISSOLUBILE...
E chi si credeva di essere
questo? A Mu venne quasi la voglia di consigliare al suo nuovo amico di
smetterla perchè poteva finire veramente male, ma con grande
stupore vide che le sua parole avevano avuto l'effetto desiderato: la
tempesta infatti si era calmata e Milo ed Aiolia seppur mantenendo una
cerca distanza si erano seduti.
Anche il piccolo Aldebaran guardava stupito: una scena simile non l'aveva mai vista.
- Bene - incominciò
allora Shaka. Iniziò poi a passeggiare intorno ai due, che dal
basso lo guardavano attentamente quasi volessero accertarsi che non
facesse mosse false. - "Nei rapporti con gli altri non comportarti in
modo da renderti nemici gli amici, ma da farti amici i nemici".
Così diceva Pitagora. Cosa mi rispondete? - .
Sconcertati. Non c'era altra
parola per definire i volti di Aiolia e di Milo: certo che il loro
amico Mu aveva trovato un bambino un po' strano...
- Allora? - Shaka attendeva una risposta. Il primo ad accontentarlo - se si può così dire... - fu Milo:
- E che accidenti c'entra? Prima dell'amicizia viene il rispetto. Devo farmi rispettare - .
Aiolia lo assecondò: - Giusto. E poi chi sei tu per venirci a fare la predica? - .
- L'amicizia è comunque una forma di rispetto, forma che vi ha sempre legati o sbaglio? - .
- Tsk, amicizia... - fece Milo volgendo lo sguardo altrove. - è una parola troppo grossa - .
- E allora perchè vi trovate sempre ogni giorno, come mi ha detto Mu? - .
- Perchè gli altri
sono antipatici - soffiò Aiolia. - Quindi... bisogna
accontentarsi di quello che si trova, no? - .
Frase bollente. Milo per poco
non gli lanciò un destro, infatti riuscì chissà
come a trattenersi. - Lo... stesso vale... per me - .
La domanda successiva di
Shaka li spiazza: - Non vedete che vi appoggiate sempre? Quello che uno
pensa lo pensa anche l'altro. Non c'è dubbio che tra di voi ci
siamo una forte intesa - .
- Per piacere! -
sbottò ad un certo punto Milo. - Ne ho piene le tasche delle tue
frasi fatte! La realtà è più dura da affrontare,
Shaka! Sembra proprio che tu viva in un altro mondo! - .
- Percepisco astio nelle tue par- - .
- E basta! - .
- E voi smettete di fingervi
nemici. Non siete forse cresciuti assieme? Siete di qui, no?
Chissà da quanto vi conoscete... - .
Questa volta fu Aiolia a rizzare il pelo: - Smettila di parlare o ti picchio! - .
- Fate la pace. Si vede sia che fate apposta a non sopportarvi sia che volete ritornare amici - .
Silenzio. Il fruscio delle foglie. Il vento.
Aiolia poggiò i gomiti
per terra e guardò Shaka: - Ma guarda che noi non siamo amici!
Tra l'altro non ci siamo mai detto "ti voglio be- - .
Tutto avvenne in un
nanosecondo: Milo scoppiò a piangere, tutto rosso in viso, poi
si fiondò su Aiolia abbracciandolo convulsamente.
- Ti voglio bene, Lia!! - .
Un urlo che rischiò di perforargli il timpano.
Mu ed Aldebaran avevano
l'espressione più sconcertata che si potesse immaginare, mentre
Shaka era irremovibile e dal suo sguardo non traspariva nessuna
emozione.
La stretta di Milo era
soffocante, in più sfregava così forte la propria guancia
contro la sua che gli risultava impossibile perfino respirare,
affondato nei suoi lunghi capelli biondi:
- Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia!!... - .
- E basta!
- si stufò Aiolia, ma la sua era un'esclamazione felice. Con un
grandissimo sforzo riuscì a staccarsi di dosso l'amico ed a
sgattaiolare via. - Ho capito, ho capito! - .
E così, anche quella volta, dopo tanti altri litigi riuscirono a chiarirsi.
______________________________________________________________
E
con questo ho ancora finito... uffi, ora mi toccherà aspettare
domani per pubblicare l'altro capitolo... ç_________ç *Si
illumina, torcia sotto al mento* Ma magari... domani raddoppio e faccio
il 2x1.... MUAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!! Lasciate perdere lo sclero... xD Ah!, e poi una delle lettrici si è accorta di una piccola cosa *perchè ho già letto le recensioni... xD*: Miluccio è il più piccolo tra i Gold, è bene saperlo... ma sapete com'è, con i bambini... e con Milo poi... le sue manie di grandezza superano qualsiasi ragionamento logico... xD
Bene, ora risponderò alle vostre amorevoli recensioni....
Sunight:
ciauuuu! Quanto mi ha fatto piacere la tua recensione, in più
così velocemente... wow! Aiolia è proprio un tipetto
duro, sìsì... non cederà mai di fronte al
nemico... Death è sempre il solito, certo che sì!, come
si fa ad immaginarne uno diverso??? XD Per quanto riguarda Aphro...
be', devo dire che io come personaggio lo vedo molto "attivo", ecco...
in più l'amicizia che lo lega a Death, puoi capire che mix
letale... ^^ Ora passiamo a Saga... sai, anch'io non sapevo proprio
come caratterizzarlo... il nostro caro dio greco non è facile da
caratterizzare, poi però ho scelto di farlo buono e gentile,
anche severo certo! Non so, Saga mi dà l'impressione di essere
una persona composta ma comunque dolce... almeno fino a quando resta
buono! xD E poi sì, Mu si sarebbe liberato da solo... parola di
scorpioncina U.U Grazie per la recensione, bacione!
Diana924:
ma guarda chi si vede!, anche qui ti sei intrufolata? Scherzi a parte,
mi fa molto piacere... essì, Aiolia deve vincere su tutto e
tutti... lui è il migliore, il fiero Leone indomabile... ^^ Per
quanto riguarda gli aggiornamenti dovrei riuscire a postare ogni giorno
almeno un capitolo... dico almeno uno perchè ci sono dei momenti
in cui devo per forza pubblicare qualcosa... XD Grazie ancora,
carissima!!!! Bacione!
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Capitolo 3 *** Melànthe! ***
3. Melànthe!
Gio:
salveeeeeeeeeeeeee!!!!! Sapete come si dice, il buonumore si vede dal
mattino ed io oggi sono proprio galvanizzata! Anche se sono andata a
letto alle cinque di questa mattina *di notte faccio le versioni di
greco... xD* mi sento pronta ed energica per raccontarvi un'altra,
piccola storia!
Prima però dobbiamo lasciare spazio ad un momento superquark... prego!
*Canzoncina di sottofondo, Piero Angela incomincia a parlare*
Malànthe:
era un gioco che si faceva molto spesso nell'Antica Grecia...
consisteva nel legare ad un filo un "fiore di melo", che era un
insetto, e lasciarlo volare con a seguito dei ragazzi tutti urlanti...
Bene, ora Piero Angela può andarsene... *lo allontana gentilmente* A voi! ^^
III CAPITOLO: MELàNTHE!
GIOCHIAMO!
... ... ...
Altro, noioso pomeriggio. Era sempre così che andava a finire: i
bambini si riunivano ed ognuno pensava a proporre qualcosa, ma nessuno
aveva mai idee decenti. In più al Grande Tempio molti ragazzi e
Cavalieri li sgridavano spesso perchè facevano troppo caos...
quindi alla fin fine non potendo allontanarsi troppo i pomeriggi
andavano consumandosi così, nella noia più totale.
Nessuno riusciva a farsi venire in mente qualcosa, nemmeno Aiolia che solitamente aveva idee strabilianti.
Mu stava intagliando una pietra con un sasso ovale, attento ai
dettagli, Aldebaran lo stava guardando, Aiolia masticava con fare
sonnacchioso un filo d'erba, Milo faceva i cerchi per terra, il piccolo
Camus, new entry del gruppo, si stava pettinando i capelli, Shaka
stava... stava impalato e con gli occhi chiusi. Nulla di sospetto in
quella sua strana postura.
- Uffi! - sbottò improvvisamente Mu, ancora concentrato sul
sasso e con la lingua che gli penzolava in fuori. - Facciamo qualcosa
insieme? - .
- Ma dopo ci sgridano - bofonchiò Aldebaran. - Perchè non andiamo a tirare i sassi in mare? - .
- Sai che divertimento! - gli fece in tono scomposto Aiolia. - No no, ci serve qualcosa da... da più grandi - .
Milo allora iniziò a proporre: - Ci alleniamo? - .
- No - .
- Allora andiamo a fare guai in paese - .
- No - .
- Allora decidi tu, Lia! - .
Aiolia alzò piano le spalle, poi guardando tutti i suoi amici
sbottò e si alzò. - Dobbiamo trovare un gioco caotico! - .
Camus a quelle parole aggrottò la fronte. - Perchè? - .
- Perchè dobbiamo farci notare nella società - fu la risposta del giovane Leone. - Siete d'accordo? - .
In un urlo collettivo i bambini risposero: - Sìììì!!!! - Cioè, non proprio tutti si aggiunsero; Shaka rimase zitto ed allora Milo prese parola rivolgendosi a lui:
- Shaka, ma tu non parli mai? - .
- Non ne trovo motivo - .
Che. Voce. Odiosa. Milo riuscì a stento a trattenersi e lo lasciò continuare:
- Io vado a meditare. Tolgo il disturbo. Ci vediamo - Si alzò e senza aspettare risposta se ne andò.
Anche Aiolia pareva seccato dal suo comportamento. Strinse i pugni e
con un ringhio sommesso disse: - Sì sì, vai a meditare
così almeno diventi ancora più pazzo - .
Nessuno lo sentì. Mu, che inutile dirlo ci era rimasto parecchio
male per il comportamento di Shaka, sbuffò: - Possiamo anche
fare senza di lui, che ne dite? - .
- Certo! - rispose Aldebaran, poi una lampadina si accese nella sua
mente. - Ragazzi!, che ne dite di giocare a quel gioco? Come si
chiama... si chiama... ah!, melànthe! - .
I presenti si rianimarono improvvisamente. Ad Aiolia brillarono gli occhi:
- Sì Aldy, ottima idea! Che ne dite se ci dividiamo a squadre? - .
Altro urlo collettivo: - Sììììììì!!!!!! - .
Camus però non ne pareva molto convinto: - Ma siamo in cinque. Siamo dispari - .
- Fa niente! - gli rispose Aiolia. Poi: - Io valgo per due! - .
Oh. No. A Milo arrivò il sangue al cervello, ma prima che potesse parlare, Mu gli tappò la bocca:
- No ragazzi, non ricominciate a litigare come al solito! - .
Aiolia, fiero e gagliardo, sembrò sciogliersi e lanciò
un'occhiata - seppur infuocata - a Milo. Poi prese parola: - Ma no!,
Mu, non preoccuparti! Forza, facciamo le squadre! - .
Dopo tante trattative e melànthe-mercato... si decise che le
squadre non servivano e che avrebbero giocato tutti assieme. Altro
tempo fu perso per la scelta del capitano: i soliti pretendenti, Aiolia
e Milo, dovettero però arrendersi alla scelta di Aldebaran di
eleggere comandante il piccolo e timido Camus.
A CACCIA...
Partirono alla caccia del cosiddetto "fiore di melo", insetto volante
che avrebbe permesso loro di giocare. Si addentrarono nel bosco vicino
al Grande Tempio.
- ...comandante? - chiamò ad un certo punto Aiolia. Non era
affatto abituato a chiamare "comandante" un altro bambino,
perchè era lui il vero comandante, ciononostante doveva imparare a farci l'abitudine.
Il piccolo Camus si voltò verso di lui con un impenetrabile sguardo da sufficienza. - Sì? - .
- Dovresti dare dei ruoli e noi... soldati - .
Milo a quelle parole gli balzò davanti: - Lia, è lui a
decidere che fare! Quindi non ti azzardare a fargli venire in mente
strane idee! - .
Con sorpresa di tutti i presenti - a parte Aiolia... - Camus decise di dare dei ruoli:
- Allora... - sembrava vagamente indeciso. I bambini davanti a lui
aspettavano in trepidante attesa, poi sobbalzarono quando Camus
indicò con il piccolo indice Aldebaran: - Tu andrai a prendere
un filo da legare intorno all'insetto... - .
- Agli ordini! - .
- ...Mu invece sarà il mio consigliere... - .
- Va bene! - .
- ...Aiol- - .
- Cammy! - iniziò a piagnucolare Milo. -Voglio essere io il tuo consigliere! - .
Prima che Camus potesse rispondere, negli occhi di Aiolia balenarono le
"scintille della vendetta". - Lui è il comandante e decide! - lo
canzonò infatti. - Quindi taci! Dicevi, Camus? - .
Milo mise il broncio. A rincuorarlo, Mu.
- ...tu Aiolia sarai il mio esploratore. Procederai prima degli altri per accertarti che non ci siano pericoli - .
- Agli ordini! - .
- Nooooo! - fece Milo tirando in su col naso. - E a me che resta?? Uffi, non è giusto! - .
Camus alzò gli occhi al cielo, sbuffando: - Tu... cavolo, non saprei che compito darti.... - .
- Sei cattivooooo!, non ti fidi di meeee! - .
- Ma sì che mi fido... va bene, sarai la mia guardia personale! Contento? - .
Parole che bastarono a risollevare il piccolo Milo: - Che bello!, vuol
dire che ti starà accanto e ti proteggerò! - .
- Sì sì - gli rispose Camus. - Aldebaran, vai a
recuperare il filo: ci rivediamo qui nello stesso punto. Che la caccia
inizi! - .
Aldebaran dopo un goffo inchino se ne andò alla ricerca del filo. Gli altri invece si inoltrarono nel boschetto.
Aiolia naturalmente faceva di tutto per farsi notare: aveva anche preso
un rametto e lo usava a mo' di ascia per togliere dal proprio cammino
il folto fogliame. A seguirlo, Camus, che continuava a chiedere
consigli a Mu sulla strada da prendere e Milo che, nonostante dovesse
proteggere il comandante, scorrazzava liberamente e si arrampicava
sugli alberi per dimostrare la propria agilità.
Improvvisamente l'urlo di Aiolia fa scattare sull'attenti il piccolo manipolo: - Ne ho trovato uno!, ne ho trovat-! Aaaaaaaahhhhhhh!!!!! - .
Agghiacciante! Camus e Mu corsero subito verso il compagno, Milo invece era momentaneamente sparito...
- Spostati!, spostati!, è miooooo! - urlava Aiolia.
Comandante e consigliere arrivarono subito sul posto e tutto fu più chiaro:
- Lia, io devo prendere l'insetto! - .
- Ma tu sei la guardia, nooo! - .
- E tu sei solo l'esploratore! - .
L'innocente insetto riuscì a sfuggire sia alle mani di Aiolia
sia a quelle di Milo, ma a prenderlo arrivò un tempestivo
Aldebaran.
Camus sgranò gli occhi: - E tu che ci fai qui?? - .
- Comandante, pensavo avreste avuto bisogno di me, nella caccia! - .
Mu sorrise, raggiante. - Sì sì, questi due se lo stavano facendo scappare! Bravo Aldy! - .
Aiolia e Milo misero il broncio, si lanciarono un'occhiata infiammata e non si parlarono per almeno dieci minuti.
UNA MORTE GLORIOSA...
Legarono l'insetto al filo con estrema cura, poi come previsto il fiore
di melo prese a volare ed allora i cinque amici si lanciarono in una
sfrenata corsa per riacciuffare il lungo filo che penzolava a mezz'aria.
Aiolia era il più galvanizzato di tutti: - Mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio!... - .
- Scordatelo! - soffiò Milo. - Sarà m-! - .
- Miooooooooo! - .
Il piccolo Leone vedendosi rimontato da Milo sfoderò gli artigli. - Maiiiii! Torna qui, subitooo! - .
Camus e Mu erano poco più indietro, ma anche loro correvano per aggiudicarsi il fiore di melo.
- Camus, Camus, alleiamociii! - .
- Ottima idea Mu! - .
Mu allora scattò in avanti e prese per la maglietta Milo, trattenendolo. - Tu non vai da nessuna parteee! - .
- Lasciami, così non valeeee! -, ma intanto Camus ebbe il tempo per superarlo, velocissimo.
Insomma, tutti e cinque assieme stavano facendo un caos madornale.
Sempre inseguendo l'insetto giungero in paese. In prima posizione ora
c'era il piccolo Aldebaran, dietro Aiolia e Milo che se la stavano
vedendo con Camus e Mu. Insomma, lì imperversava una furiosa
lotta.
- Mu, Mu, lasciamiiii! - strillava inviperito Aiolia. Il suo nemico giurato, ergo Milo, aveva guadagnato già alcuni metri. Troppi.
- Nooo non ti lascioooo! - .
Milo intanto rideva come un pazzo. - Lia Lia Lia sei rimasto indietr-! - .
Sbam!, il piccolo Scorpione andò a finire addosso ad Aldebaran
che, chissà perchè, aveva frenato di botto. A ruota,
ovviamente, frenarono la loro corsa pure gli altri.
Il tempo per alcuni millisecondi sembrò essersi fermato.
Davanti a loro ci stava Death Mask, con quel suo sorrisino meschino: in
una mano teneva il filo ed il povero insetto faceva di tutto per
liberarsi. - Salve! - esclamò il giovane italiano. - Cosa state
facendo, marmocchi? - .
Camus e Mu si fecero piccoli piccoli, così davanti a loro si piazzarono Aiolia, Aldebaran e Milo:
- Stiamo giocando - disse il primo, ed il secondo gli fece eco:
- Già - .
Ad aggiungersi, anche Milo: - Quindi spostati -.
- Altrimenti? - lo incalzò Death Mask, ed Aiolia fu svelto a rispondere:
- Ti picchio - .
Death Mask mise in scena la sua solita reazione: voce effeminata, mani sul volto, gamba sinistra alzata. - Aaaahhhh, che pauraaa! - .
- Ridacci il fiore di melo - disse Camus facendosi avanti.
- Tsk, scherzi? State facendo troppo baccano, i vecchi di pomeriggio riposano! - .
Bella scusa: quando mai a Death Mask interessava dei vecchi?
I bambini rimasero zitti, non sapendo come rispondere; quindi l'italiano continuò a parlare:
- Bene, dite addio al vostro animaletto - Prese il fiore di melo in una
mano, lo mise per terra e prima che potesse volare via lo
schiacciò con la scarpa.
Morte gloriosa.
- Dovreste ringraziarmi bambinetti, l'ho graziato di una morte rapida ed indolore - .
Camus e Mu abbassarono lo sguardo, incapaci di vedere il povero
corpicino - se si poteva definire ancora corpicino - del piccolo
insetto; Aldebaran mise il broncia, Aiolia restò zitto,
Milo parlò:
- Noi due chiuderemo i conti, un giorno. Altro che morte veloce ed indolore - Parole sagge.
- Va bene! Aspetterò con ansia quel giorno allora! Ammesso che
arrivi! - gli rispose Death Mask, per poi scoppiare in una risata che
fece accapponare la pelle a tutti. Infine alzò una mano in segno
di salutò e si voltò, incamminandosi. - Ci vediamo,
marmocchi! - .
Camus, Mu, Milo ed Aiolia rimasero zitti. Aldebaran strinse forte i
pugni: quella volta il Male aveva vinto una battaglia, ma non la guerra.
Ed ho ancora concluso un altro
capitolo... be', non c'è che dire, mi piace scrivere questa
storia... ora passiamo alle risposte alle vostre recensioni....
beat : Shaka è il
migliore di tutti, certo!, si deve sempre far notare!!!!! Sai, per
quanto riguarda Milo sei l'unica ad averlo scritto nella recensione:
lui è il più piccolino, sì sì... metti
però in conto le sue manie di grandezza e siamo a posto... ^^ Mi
fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto... ^_^ bacioni!
Diana924 : la tua recensione mi
ha fatto morire dal ridere! Io Shaka lo vedo benissimo come giudice, o
avvocato... ma non è detto che non rischi la morte ^^ Immagina:
Saga ha bisogno di un avvocato, va da Shaka... il processo va male,
Saga viene incriminato... Saga si arrabbia con lui e... be', la
vendetta di Saguccio prende posizione! xD è vero, i Saints da
piccoli sono pucciosissimi! è bello pensare che si conoscano da
molto tempo e che abbiano passato l'infanzia e l'adolescenza insieme...
Mi fa piacere che ci sarai sempre, carissimaaaa! Bacioni! ^^
Sunight : quella di Aldy non
era poi una brutta idea, eh? xD Il piccolo e dolce Shaka fa un po'
paura... spiegate le facce sconvolte di Aiolia e Milo... Pitagora...
devo dire che la cosa mi è uscita al momento. Mi fa piacere che
ti abbia fatto ridere!!! ^_^ Sì, Mu con i capelli bianchi!
Ed ecco scoperto anche il mistero di Aldy!!! ^_^ Miluccio sì,
tenerissimo e pucciosissimo... non so, ma ho sempre avuto l'impressione
che tra lui ed Aiolia ci sia una forte amicizia... forse perchè
sono tutte e due greci... mah! Certo che continuo!!!! ^_^ Baciotto!
Bene,
speriamo di sentirci presto! Chissà, magari oggi faccio in tempo
a pubblicare un altro capitolo... chissà chissà.... a
presto!!!! Gio ^_^
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Capitolo 4 *** Voglio conoscerti meglio! ***
4. Voglio conoscerti meglio!
Gio:
eccomi gente... scusate, ieri non sono riuscita a fare il 2x1
perchè mia mamma ha insistito affinchè pulissi il
garage... uff, che pizza!, sempre io!!! Eppure ho una sorella, ma
quella non c'è mai quando deve esserci... vabbè, ora vi
lascio leggere... buona lettura! Gio ^_^
PS: nella prima parte del capitolo gli errori grammaticali ed ortografici sono voluti... ma questo lo capite anche da soli! xD
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IV CAPITOLO: VOGLIO CONOSCERTI MEGLIO!
LETTERINA...
Ciao
io sono Milo, anche se molti mi chiamano Achille ma non chiedermi
perche... forse e perche sono forte e tuti mi vogliono un sacco di
bene! A me piace fare molta amicizia! Mi piacierebbe conoscerti meglio,
mon petit Cammy, perchè mi piacci molto anche perche...
La faccia di Camus era un misto di sconcerto e stupore: primo, gli errori di grammatica. Quella era una lettera inguardabile. Secondo, non gli andava affatto a genio il "mon petit", anche se immaginava quanta fatica avesse fatto quel greco per imparare quelle due parole. Terzo, che significa quel "mi piacci" che gli stava sotto al naso? Non osava nemmeno pensarci...
- Camus, che c'è scritto di tanto brutto? - gli chiese Aiolia, il tono di voce come sempre squillante.
Camus lo guardò, leggermente imbambolato. - ... - .
- Milo mi ha detto di portartela, però non l'ho letta, io! - .
Hai fatto proprio bene, pensò il piccolo bambino francese. - Devo ancora finire di leggere - .
- Ah!, e allora finisci! Milo vuole una risposta - .
Infarto. - Come? - .
- Ho detto che Milo vuole una risposta! - gli ripeté allora il
giovane Leone. - Ma ci sei, tu? Mi sembri un pò tra le nuv- - .
- Sì sì, ci sono - Camus abbassò nuovamente lo sguardo e ritornò a leggere, seppur di controvoglia:
... anche
perchè mi piacciono un casino i tuoi capelli rossi sono lisci e
lucenti come li vorei io! Stasera io sono libero, posiamo vederci ah e
mi piacciono anche i tuoi occhi e le tue guancette tonde...
Basta, non poteva più leggere! Con un gesto schifato il piccolo
Camus si allontanò dal viso quella sconcertante lettera ed
arricciò il naso, distustato più che mai.
Quella reazione non poteva passare inosservata; Aiolia infatti
balzò in avanti e fece per acciuffare la lettera, ma Camus fu
più svelto e non glielo permise.
- No! - .
- Ma che c'è scritto di così schifoso? - .
Camus in tutta risposta prese con tutte e due le mani la letterina e la spezzettò in tanti minuscoli pezzettini.
Aiolia restò zitto fino a quando anche l'ultimo resto del pezzo
di carta non cadde per terra, poi parlò con un'espressione
instupidita. - Ma cosa hai letto? - .
- Vuoi la risposta? - .
Aiolia alzò piano le sopracciglia. - Non è una risposta positiva, immag- - .
- Digli che sono schifato dalla sua ignoranza! - Camus pronunciando quell'aggettivo poco educato incrinò moltissimo la voce. - Io esigo l'intelligenza!, non mi interessano le sue sdolcinatezze - .
Aiolia fece mente locale, poi dopo alcuni secondi di imbarazzante silenzio aprì la bocca: - Va bene - .
Dopo aver sentito ciò, il piccolo Camus con un gesto raffinato
si mise i capelli su una spalla, si voltò ed a testa alta
ritornò ad allenarsi.
RICHIESTA DI AIUTO...
Milo aveva ricevuto la risposta grazie al suo fedele araldo Aiolia, ma
invece di restarci male ora era più motivato a perseguitare il
suo amico francese per l'eterità.
Sebbene Milo avesse solo otto anni, il suo bisogno di affetto era
così insaziabile che lo spingeva a conoscere sempre molte
persone e a legare molto con loro. Camus era entrato nei suoi obiettivi
da subito e con lui voleva raggiungere un elevato livello di
confidenza... e, si sa, gli scorpioni non si tirano indietro facilmente.
Il giorno dopo, infatti, Milo sentì la necessità di
confidarsi con qualcuno e soprattutto di parlare. Così, finiti
gli allenamenti, corse da Aiolia acciuffandolo per i capelli e
sbattendolo come un uovo. - Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .
- E che vuoi?? - strillò stizzito il giovane Aiolia spingendolo via.
- Lia, devo parlartiiiiii! - .
Per un momento Aiolia pensò che Milo avesse rinunciato a Camus e
volesse provarci con lui. Pessima cosa. Quel pensiero però
abbandonò la sua mente quando il compagno di giochi tornò
a parlare:
- Lia, uffi, come posso fare per Cammyyy?? - .
Aiolia non capiva perchè Milo stesse urlando e continuasse a
fare l'eco nell'ultima parola che gli usciva di bocca. - Sono tuoi
problemi, dannaz- - .
- Ma io voglio diventare suo amicoooo- - .
- Smettila di urlare, Milo! - .
Milo al suo sfogo tacque. Abbassò gli occhi e decise di passare
alla modalità "bimbo timido": mani unite, occhi grandi e
luminosi, labbra corrugate.
- Tu... sei... mio... amico... - .
Ecco che partiva con le sue sdolcinatezze. Aiolia non sapeva mai se
quando faceva così voleva risultare scemo o tremendamente
pietoso. Così sbuffò:
- Milo, non guardarmi co- - .
- Aiuta... il... tuo... amic- - .
- ... come un morto di fam- - .
- Li... a... Lia... - .
Aiolia era sicuro che Milo volesse a tutti i costi scoppiare in lacrime
per farlo sciogliere. Decise allora di risparmiarsi quella scena: -
Sì sì, va bene, ti aiut- - .
- Grazie Liaaaaaaaa! -, e poi
il bambino scattò in avanti con l'intenzione di abbracciarlo con
quella sua stretta "stritolatrice"; ma Aiolia non si fece trovare
impreparato, e scattando verso destra non solo gli sfuggì, ma
gli fece anche lo sgambetto facendolo così finire per terra.
- Non provarci mai più, Milo! - soffiò poi il giovane Leone, rizzando il pelo, - almeno non in pubblico - .
- Sì sì va bene! - gli rispose tutto pimpante il bambino,
rialzandosi e non curandosi nemmeno di pulire un po' i pantaloni dal
terriccio dell'Arena. - Che cos'hai in mente, Lia? - .
... posso restare?
Aiolia a volte aveva delle idee veramente geniali che avrebbero potuto
mettere in discussione perfino quelle del Grande Sacerdote! Scese la
sera...
- Mi raccomando Milo, comportarti il meno naturalmente possibile - iniziò a dire Aiolia con una vocina alquanto preoccupata.
- Il... meno naturalmente? - .
- Sì sì. Lui non è greco - .
- Cosa c'entra? - .
- Be', magari può spaventarsi - .
- Io non spavento nessuno - .
- ... - *Ehm... non sempre chi tace acconsente... xD*
- Ora vado - disse ad un certo punto Milo. - Speriamo che il suo maestro non si accorga - .
- Speriamo di sì! - disse Aiolia, ma prima che l'altro bambino
potesse andare lo richiamò: - Comunque io non c'entro nulla. Non
so nulla - .
- Certo che non sai nulla - Milo gli fece l'occhiolino, poi corse via verso... verso la camera del piccolo Camus.
L'idea di Aiolia era stata appunto questa: Milo doveva scivolare silenziosamente nella stanza di Camus per parlargli.
La camera da letto del piccolo Camus era abbastanza grande e appena
Milo sgusciò dentro sentì come il bisogno di tornare
indietro: come fa un bambino così piccolo a dormire tutto solo,
in una stanza così grande e buia? A Milo si accapponò la
pelle.
Tra l'altro il letto era talmente alto ed invaso da pesanti coperte che
il giovane Scorpione fece anche fatica a "scalarlo". Quando ci
riuscì i suoi grossi occhi turchesi centrarono subito una
piccola figura raggomitolata in mezzo a quel mare di coperte... Camus!
Così senza nemmeno pensarci Milo si capapultò su di lui,
mettendosi automaticamente sotto le coperte nella posizione del "gatto
che fa le fusa". In quel preciso istante Camus si svegliò,
scattò seduto e vedendo Milo fece per urlare; fece,
perchè Milo gli tappò repentinamente la bocca.
- Ciao Cammyyyyyy! - Cavoli, era proprio furbo! Strillare così nel bel mezzo della notte...
Camus allora passò al piano B. Aprì la piccola bocca ed
affondò i suoi dentini nella mano di Milo, che strillò di
dolore e sgattaiolò lontano, in fondo al letto.
- Mi hai fatto maleeeeee- - .
- Non urlare! - .
Quelle parole sembrarono toccare una corda in particolare. Milo infatti
si fece piccolo piccolo e si raggomintolò e mo' di palla. - Io... Cammy... non mi piace... dormire... solo... - .
Santo cielo come sapeva essere sconcertante quel greco, un mix di
orribili emozioni che risultava fatale per il gelido Camus. - Vattene -
.
- Mmmmmmmhh- - .
- Vai via altrimento chiamo il mio maestro - .
- mmmmmmmmmmmhhhhhhhhhhhhhh- - .
- Smettila di frignare! - .
Uno; due; tre secondi di silenzio bastarono per far scoppiare in lacrime il piccolo Milo. - Ueeeeeeeee- Cammy ti pregoooooueeeeee- - .
- Vai da un'altra parte a piangere! - .
- mmmhhhh mmhhhhh mhhhh - Milo si calmò e tirò su col naso. - Cammy... io... paura... - .
Camus sgranò gli occhi, stupefatto. - Per favore, non dirm- - .
- ...del buio... - .
- Ma allora perchè vuoi diventare cavaliere?? - .
Milo non rispose.
Basta, il piccolo Camus era totalmente esaurito. Stanco e probabilmente
voglioso di tornasene a dormire, si rimise sotto le coperte. Con uno
sbuffo seccato prese parola: - Resta, allora - .
Milo quindi scattò per andare sotto le coperte con lui, ma Camus
lo incenerì con lo sguardo stringendosi al petto il pesante
piumino. - No!, tu stai sul letto e basta! E non rompere! - .
- Grazie Cammyyy!!! - lo
ringraziò allora Milo, e sgattaiolò in un angolo del
letto dove poco dopo si accucciò e si appisolò. - Notte
Cam - .
Camus alzò piano le sopracciglia, non rispose.
_______________________________________________________
Ma come sono cariniiiiiiiiiiii *___* Speriamo di sentirci presto carissimo popolo, passate una buona giornata!!
Sunight : salveeeee!!!! Le tue
recensioni mi fanno sempre morire dal ridere! Verissimo che Aldy
potrebbe risultare pericoloso!!!!! Milo sì, ha ritrattato un po'
tutto... xD Aiolia non vuole proprio ammetterlo che è
affezionato a lui... povero fiero Leone... =) Death è sempre un
bastardo, quindi qui non c'è nulla di particolare da dire... a
parte che hai proprio ragione, Deathy ritirerà tutto a tempo
debito... xD Sul richiamo delle mucche e sul povero Aldy non c'è
che dire, mi hai fatto morire dal ridere! Povero Muuuuuuuuuuuuu (!!) xD
aries_no_nike : Manfredi
Manfredi... forse nello "Scudo di Thalos"? Io non l'ho finito, ma mi
viene in mente solo questo... comunque sì, Milo inizia
già a rompere... povero Cammy esaurito... xD Aiolia fa molto
Seiya, è veroooo ora che mi ci fai pensare! Devo dire che per la
spedizione Cammy non ha avuto idee geniali, verissimo... facciamo santo
Aldy!, l'unico a posto del gruppetto! Il tuo caro "puntinoso lilloso"
mi ha fatto crepare dal ridere... certo che hai proprio una fantasia
per i nomignoli, tu... ^^
A prestoooo! Bacioni, Gio ^_^
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Capitolo 5 *** Giustizia a Dumba! ***
5. Giustizia a Dumba!
Gio:
oggi ho deciso che si raddoppiaaaaa, quindi 2x1 in arrivo! xD Scherzi a
parte, la giornata si sta concludendo in un modo pessimo: dopo il
computer bruciato, pure lo stereo non va più... ergo non posso
ascoltare MJ e sono in agonia... anche perchè il 98 non so
perchè non legge nè CD nè DVD... Dio santo
proteggimi.. mi sa che non arrivo a domani... ç__ç Per
fortuna ci siete voi, mitica seconda famiglia! Buona lettura! ^_^
________________________________________________________________
V CAPITOLO: GIUSTIZIA A DUMBA!
L'ULTIMO VIAGGIO...
Ancora
una volta quei cattivoni di Aphrodite e Death Mask avevano avuto
la meglio: una volta avuta l'occasione di rubare il pallone con cui i
nostri cari bambini stavano giocando, con un piccolo spadino lo avevano
bucato lasciando i piccoli Cavalieri basiti. Si erano poi allontanati
ridacchiando malignamente. Il più sconsolato era Aldebaran,
perchè proprio lui aveva trovato quel pallone al paese e gli
aveva anche dato un nome:
- Che cattivoni che sono stati con il piccolo Dumba - disse infatti mettendo il broncio. Anche Mu fece lo stesso:
- Già, devono sempre avercela con noi. Chissà perchè, poi!, non stavamo dando fastidio a nessuno! - .
- Mmh, hai ragione - gli rispose Aiolia, che stranamente quella volta
non aveva avuto istinti omicidi nei confronti di quei ragazzacci. -
Dovremmo trovarci un altro gioco da far- - .
- Nooooo!! - strillò all'improvviso Milo. - Andiamo a cercare un'altra palla - .
- E dimmi dove, genio - lo ribeccò alquanto acidamente Aiolia.
- Ehm... di solito hai tu le idee migliori - .
- Io adesso non ne ho - .
Pausa di silenzio, in cui i bambini restarono a guardare piuttosto sconsolati Dumba sgonfio ai loro piedi. Poi Aldebaran:
- Ehi, che ne dite di seppellire Dumba? - .
Aiolia guardò Mu, Mu guardò Camus, Camus non guardò Milo.
- Io ci sto! - disse allora Milo per niente infastidito dal
disinteresse che gli stava "regalando" il bambino francese.
Indicò un punto in lontananza. - Andiamo in cima a quella
collina, lassù! - .
- Sìììì dai - iniziò a salterellare
Mu. - Quello è un ottimo luogo di sepoltura! - Poi scattò
con l'intenzione di acciuffare il pallone sgonfio, ma Aiolia gli
soffiò contro:
- No, Dumba deve prenderlo Aldebaran. Lui l'ha trovato e lui lo conduce nel suo ultimo viaggio - .
Mu non si offese per niente. - Giusto, hai ragione - .
I bambini allora - tutti tranni Aldebaran - si misero due da una parte del pallone e due dall'altra. Fu poi Milo a parlare:
- La nostra sarà una triste processione. Mi raccomando, dobbiamo essere addolorati - .
Tutti allora si rattristarono a comando.
Aldebaran sgusciò tra Aiolia e Camus e prese con delicatezza il
pallone bucato quasi fosse un bambino in fasce. - Il tuo caro
papà ti guiderà nel tuo ultimo viaggio... Dumba - .
E così, tristemente, la processione incominciò ed a testa bassa si diressero alla collina.
IL FUNERALE...
La processione era ormai giunta al termine: avevano percorso tutta la
strada che portava alla collina in silenzio, ognuno a ricordare le
tante risate fatte con Dumba ed i tanti guai scampati. Ma ahimè,
quella volta non c'era più nulla da fare. Scelsero come estrema
dimora un pezzetto di terra ai piedi di un alto albero.
- Ecco, qui è perfetto. Aria intrisa del profumo della salsedine
e pace - disse Camus, inespressivo come al solito. - Muoviamoci - .
- Un po' più di umanità per il povero Dumba, Camus - lo
riprese severamente Mu. Dalla tasca dei pantaloni trasse un fazzoletto
ricamato, che diede subito ad Aldebaran. La sua recitazione era
perfetta. - Tieni, amico mio. Piangi pure quanto vuoi per il valoroso
Dumba - .
Aldebaran iniziò così a fingere di soffiarsi il naso
mentre Mu gli donava delle dolci carezze sulla schiena, per rincuorarlo.
Dumba era lì, per terra, e li fissava tutti con quel suo occhio
- che era il foro che ha ogni pallone per permettere di essere gonfiato
- con tristezza.
- Io l'ho visto, sapete? - iniziò allora Milo, facendosi
incredibilmente serio. - Si dibatteva nelle mani di quei vigliacchi, ha
provato di tutto per liberarsi, ha combattuto valorosamente... eppure i
suoi sforzi sono stati vani - .
- Athena continuerà a proteggerlo per l'eternità - aggiunse Aiolia.
- Giusto Lia, lo proteggerà. Dumba è morto combattendo, merita rispetto - .
Mu stava per unirsi ai loro commenti a dir poco strappalacrime, ma Camus lo precedette:
- Avete finito? - .
Milo allora, approfittando della situazione, si portò una mano
sul volto e l'altra la sventolò davanti agli occhi del bambino
francese. - Ancora un momento, ti prego... lasciaci salutare il nostro
compagno d'armi - Recitazione sublime.
Si aggiunse anche Aldebaran, che cadde in ginocchio ed accarezzò
dolcemente la ruvida pelle di Dumba. - Sì amico mio,
proteggeremo per te la Dea Athena... come avresti fatto tu, sì
sì... - .
- Ed ora - Mu si inginocchiò anch'esso: prese dalla propria
tasca una moneta che andò poi a posizionare sull'occhio vitreo
del compagno deceduto. - Riposa in pace, Dumba - .
Quello che seguì è facile da immaginare: lamenti e pianti
si susseguirono per almeno dieci minuti, mentre Camus invece si era
allontanato da quella sconcertante scena e guardava attentamente il
paesaggio greco.
Aiolia e Milo si occuparono della fossa in cui depositare Dumba, mentre
Mu consolava il "tristissimo" Aldebaran abbracciandolo e continuando a
passargli fazzoletti.
E così si svolse il funerale del piccolo Dumba che, valorosamente, aveva dato la vita per la Dea Athena...
IN NOME DELLA GIUSTIZIA!
Il giorno dopo, svegliandosi, Aldebaran ricevette una brutta notizia:
la tomba di Dumba era stata profanata. Non si sa da chi, anche se i
bambini avevano dei forti dubbi, ma appena furono liberi dagli
allenamenti tutti e quattro - Camus rifiutò di andare con
loro... doveva studiare - si precipitarono sulla collina.
Scena orribile: tutta le terra era stata spostata ed il corpicino martoriato di Dumba era sparito. Terrore!
- Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu Mu... - .
- Che c'è, Miloooo?? - .
Milo esitò un istante. - Io... è... è... è stato Hades che l'ha introdotto nelle sue schiere, resuscitandolo! - .
Urlo di terrore di tutti e quattro i bambini.
- Non è possibile!, Dumba non si farebbe corrompere così facilmente! - disse Aldebaran. A fargli eco, Aiolia:
- Già già... non pensiamo così negativo, amici! - .
- E chi può essere stato, altrimenti? - chiese allora Milo,
sconvolto. - Che Cavaliere potrebbe compartarsi così profanando
una tomba?? - Poi si avvicinò al luogo di sepoltura ed i suoi
occchi si fecero attenti. Anche gli altri, allora, si inginocchiarono
di fianco a lui. - Non notate, amici, con quanta violenza i profanatori
hanno strappato Dumba dal suo riposo eterno? - .
Tutti aguzzarono lo sguardo. Era vero: si potevano notare delle striscie di terra in cui si era scavato di più.
- Quanta disumanità... - sussurrò Aiolia.
- Uhm... forse è stato Cam- - .
- Ma che dici, Aldebaran? - lo riprese immediatamente il piccolo Milo. - Perchè mai lo avrebbe fatto? - .
- Ricordate il suo comportamento al funerale? Insomma, non mi pareva tanto addolorato - .
Mu annuì. - Io do ragione ad Aldy. Voi? - .
Aiolia e Milo non fecero in tempo a rispondere, perchè una voce
alquanto familiare li richiamò da dietro e quindi furono
costretti a voltarsi:
- Salveeeeeeee marmocchi! - li
salutò infatti Death Mask, le mani nelle tasche dei pantaloni ed
un'aria innocente stampata sul viso. - Che fate di bello? - Fece per
avvicinarsi, ma Milo e Mu gli si piantarono davanti nascondendogli
così alla vista la tomba profanata.
- Non ti avvicinare! - gli ringhiò Milo. - In nome di Athena e della Giustizia difenderemo la tomba profanata del nostro compagno! - .
- Che è successo?? - chiese tutto stupito Death Mask, cercando in tutti i modi di vedere oltre di lui. - Tomba profanata?? O santo cielo, è orribile! - .
- Già - disse allora Aldebaran. - Qualcuno ha profanato la tomba di Dumba - .
Death Mask trattenne a stento una risata, quindi si voltò e chiamò: - Aphro!, vieni a vedere che è successooooo! - .
Ecco che sulla piccola collina arrivò anche il giovane svedese, fischiando. - Ehilà, marmocchiiii! - .
- Stiamo indagando - disse poi Milo attirando nuovamente l'attenzione di Death Mask.
- Indagando? - .
- Sì sì. Quindi non potete passare - .
- Indagareeee!! - strillò ridendo Aphrodite. - Per un palloneeee! - .
Death
Mask si voltò verso di lui. - No no, Aphro, non è un
pallone! è Dumbaaaa! - Si unì poi alle risa.
Aiolia lanciò un'occhiata felina ai due, poi
all'improvviso scattò sull'attenti e con un balzo
superò Mu e Milo. - Come fai a sapere che Dumba era un pallone?
- .
Death Mask alzò piano le spalle, proprio come fece anche Aphrodite. - Chissà chissà... - .
- Ridacci Dumba, sporco infame! - strillò allora Mu e quindi
l'italiano indicò loro un altro albero. - Ma è là
in fondo!, si sta godendo il fantastico panorama! - Poi si voltò
e con Aphrodite si allontanò.
Aldebaran arricciò il naso. - Dumba allora- - .
- Sull'albero, amiciiii! - strillò poi Milo correndo all'impazzata. - Salviamo Dumbaaaaaa! - .
I tre bambini lo seguirono ed una volta ai piedi dell'albero si guardarono, seri in volto.
- Andrò io - disse Aiolia.
- No Lia, troppo pericoloso - disse Milo.
- Milo, non posso permetterti di andare - disse Aldebaran.
- Aldy, tu stanne fuori. Desidero vendicarti io - disse Mu.
Silenzio, poi Aiolia chiuse gli occhi:
- Va bene Mu, andrai tu. Sei il più leggero tra tutti noi. Se ti serve aiuto, noi siamo qui sotto - .
- Grazie amici, mi fido di voi - Mu, dopo aver detto queste testuali
parole, iniziò ad arrampicarsi con classe sul tronco
dell'albero, sparendo poi nella sua chioma. Gli altri bambini
aspettavano in trepidante attesa.
- Mu???? - chiamò Milo con la testa all'insù. - Ti serve aiuto?? - .
Un po' di fogliame cadde dalla chioma; alcuni rami traballarono. - ... noooo!!!!! - .
- Vedi Dumba? - chiese Aldebaran.
Pausa di silenzio. Poi:
- Sì sì, è davanti a m-... accipicch- aaaaaahhhhh!!!!! - .
I tre bambini trattennero il fiato.
- Mu, che è successo??? - fece Aiolia pronto a soccorrere l'amico.
Silenzio. Poi:
- Nulla nulla... stavo cadendo... la Dea Athena però è
dalla nostra parte - Ed ecco che, con grande gioia dei bambini, Mu
riapparve dalla folta chioma dell'albero: tra le mani, il piccolo
corpicino di Dumba.
- Complimenti Cavaliereeee!!! - ululò tutto felice Milo, salterellando di gioia. - Siamo fieri di teee!!! - .
Lo aiutarono a scendere. Quando fu a terra, Mu ricondusse Dumba alla sua estrema dimora, seguito naturalmente dagli altri.
Aiolia e Milo si misero subito al lavoro, sistemando la terra e seppellendo nuovamente il prode compagno deceduto.
Restarono forse altri venti minuti in silenzio, davanti a quella spartana sepoltura. Poi se ne andarono, sempre in silenzio.
_______________________________________________________
Alla fine il
Bene ha vintooooo!!!!!! Ora risponderò alle vostre
recensioni.... buona serata e grazie per seguirmi!!!! Gio ^_^
Sunight : tu sei sempre la
prima a recensire, eh?? Ciò mi fa moooolto piacere! Sai, anche
io ho una cuginetta scorpioncina... xD Comuque non ti spaventare, io ad
esempio non sono mica come Milo anche se sono scorpione! Milo è
un caso a parte... =) Anche io ho una zia del leone... molto simpatica
e del tutto innoqua! xD Certo, al Grande Tempio non mancano i
professori... non mancheranno mai! ^^
Diana924 : Milo
sììììììììì,
è un mito.... una leggenda!!! ^^ Sì sì, anche io
opto per delle lezioni di grammatica per il povero Miluccio... xD E con
Camus sì, sono proprio carini!!!! ^^
aries_no_nike : Mortino di
Madagascar???? Ma mi vuoi far morire dal ridere, per caso???? Oddio,
quasi ho pianto dalle risate... Milo paragonato a Mortino è
proprio una considerazione azzeccata! Milo è capace di imprimere
pietà, quando solo... solo quando vuole... xD
Sì, è ignorante ma infinitamente puccioso con quei
suoi occhioni turchesi e quel faccino da furbetto! ^^
KanondiGemini96 : sì
sì, sono molto spucciolosi insieme... verissimo, Milo si
è impegnato per scrivere la letterina!!! Eppure Cammy non ha
gradito... anche io vorrei coccolare il piccolo Miluccio ed ospitarlo
nel mio lettino.... *v* Presto ne avrai delle nuove, riguardo i piani
di Milo... ^^
A presto, gente!!!! Gio ^_^
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Capitolo 6 *** Centrare l'obiettivo... ***
6. Centrare l'obiettivo...
Gio:
salveeeeeee e scusate per l'attesa, ma mia sorella voleva scrivere e le
ho dovuto lasciare il computer... contro ogni previsione sono ancora
viva anche se lo stereo è ancora rotto!!!!!! xD Be', buona
letturaaaaaaaaa!!!!! =)
________________________________________________________________
VI CAPITOLO: CENTRARE L'OBIETTIVO...
AEROPLANINO DI CARTA
- Dobbiamo crearlo geometricamente perfetto - disse Mu dopo due minuti di silenzio.
I nostri amati bambini
stavano costruendo un piccolo aeroplano di carta: per farlo si erano
rivolti all'esperto del gruppo, il piccolo Mu che, già pratico
del mestiere, stava con la lingua penzolante e gli occhi solo per
il foglio che teneva in mano.
- Su, però sbrighiamoci - gli disse improvvisamente Milo,
impaziente come sempre. - Il vento potrebbe andarsene a momenti - .
- Non è così facile, Milo! - fu la risposta di Mu, che
intanto stava già armeggiando con la carta. - Le ali devono
avere una simmetria perfetta... così almeno i rischi di
incidenti sono minori - .
- Sì sì - fece il piccolo Camus. - Milo, ma non ci arrivi da solo? - .
- A cosa? - .
- Tsk, lasciamo stare - .
Silenzio. Alcuni passi:
- Ehilà amici! - .
Aldebaran fu il primo ad alzare lo sguardo. - Ehi, Aiolia! Vieni, vieni pure - .
- Che state facendo qui davanti alla Tredicesima Casa, ragazzi? - .
- Abbiamo fatto una passeggiata - gli rispose Mu, - e adesso stiamo costruendo un aeroplano di carta - .
- Che bello! - fece il piccolo Leone. A parlare dopo di lui, Milo:
- Sì ma Mu e Camus hanno detto che ci vuole tempo perchè ci vuole simmetria - .
- Logico! Dovresti arrivarci da solo, Milo! - .
- A cosa? - .
Camus si batté una mano sulla fronte; Aiolia invece
scoppiò a ridere ed arruffò i capelli al giovane compagno
greco:
- Nulla scorpioncino, nulla - .
Aldebaran si sdraiò di fianco a Camus, poi sospirò: - Ma Mu, dov'è Shaka? - .
- Shaka non è voluto venire - .
- Che barba - .
- ... già. Però alcune volte è simpatico - .
Milo lo guardò poco convinto. - No no, è antipatico e
basta... ah!, sapete che ho capito perchè tiene gli occhi
chiusi? - .
- Lo fa per concentrar- - .
- Macchè Mu!, lo fa perchè vuole suscitare pietà nelle persone - .
Tutti lo guardarono allibiti.
- Che?? - fece Aiolia. - Pietà?? - .
- Sì sì, vuole che gli altri lo pensino cieco - .
Aldebaran scoppiò a ridere, gli altri invece rimasero zitti. Quello che prese parola fu Camus:
- Milo, non dire scempiaggini - .
- Ma è vero! - .
- Sì sì, come n- - .
- Finito! - L'urlo gioioso di Mu fece sobbalzare i bambini, che subito si voltarono verso di lui.
Aiolia, vedendo l'aeroplano di carta, si sedette per terra e lo prese in mano: - Che bello!, è uscito proprio bene! -.
Mu arrossì. - ...Grazie - .
- Dai dai, facciamolo volare! - scattò subito Aldebaran e Milo gli fece eco:
- Sììììììì volareeeee!!! - .
IN VOLO!
Allora Aiolia si alzò e si preparò a lanciarlo. - Tre!, due!, uno!, viaaaaaaa!!!!! - Ed ecco che l'aeroplanino spiccò il volo.
Camus ed Aldebaran lo guardavano incantati mentre compiva numeri
circensi e piroette sopra le loro teste, mentre Milo e Mu lo stavano
rincorrendo con l'intenzione di prenderlo appena sarebbe stato a
portata di mano; Aiolia invece urlava come un pazzo:
- Sììììììì guardate come volaaaaa!!!! - .
Nel piazzale davanti alla Tredicesima Casa non c'erano solo loro:
c'erano anche alcuni ragazzi più grandi e delle Sacerdotesse che
li guardavano giocare con un tiepido sorriso stampato sul volto.
L'aeroplanino dopo altre meravigliose giravolte si abbassò di
quota. Iniziò così una piccola zuffa tra Milo e Mu:
- mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio mio!... - .
- Milo, spostati!, è mioooo!!!! - .
- Giammaiiiii!!!!!! - .
Sebbene Milo fosse più robusto, Mu vantava della sua
agilità, e probabilmente per questo il futuro Saint dell'Ariete
ebbe la meglio sul piccolo Milo che, appena capì che l'amico
aveva ormai vinto, mise il broncio e non parlò almeno fino a
quando gli altri bambini li ragguinsero:
- Bravo Muuuu! - fece Aiolia, eccitatissimo.
- Sìììììì bravoooo!!!! - gli fece eco Aldebaran, e si aggiunse anche Camus:
- Sei stato velocissimo! - .
Milo, sentendo che tutta l'attenzione era rivolta unicamente a Mu,
fletté le ginocchia ed iniziò a fare dei cerchi per
terra, segno che si sentiva discriminato.
Quando i compagni di gioco se ne accorsero, il primo a correre per
consolarlo fu Aiolia, che gli si avvicinò cingendogli le spalle
con un braccio:
- Dai Milo... non essere così giù.. - .
- Uffi... - .
- Ma tutti devono perdere, almeno una volta... - .
- Ma io no. Voglio... aeroplanino... - .
Ecco che incominciava a voler suscitare pietà. Altro che Shaka
che fingeva di essere cieco! Camus si voltò da un'altra parte,
sconcertato dalla scena, mentre Mu ed Aldebaran si avvicinavano a Milo
per consolarlo anch'essi con delle affettuose carezze.
- Dai Milo... - fece Mu.
- Mmmmmmhhhhhh - .
- Lancia tu l'aeroplanino, allora! - propose improvvisamente Aldebaran.
Quelle parole fecero brillare gli occhi al piccolo Milo, che si rianimò e scattò in piedi tutto salterellante. - Sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì!!!... - .
Mu allora gli diede l'aeroplanino. Quando Milo corse via per trovare un
luogo da qui lanciarlo in aria, Aiolia parlò sussurrando:
- Speriamo non combini danni - .
- Macchè! - gli disse Aldebaran, sicuro di sè. - E cosa potrebbe combinare? - .
Aiolia non rispose. Tutti e tre alzarono gli occhi su Milo. Ora anche Camus lo stava guardando.
- Ora amiciiii, guardate le acrobazie che farà il mio aeroplaninoooo!!!!! - Milo lo lanciò in aria con una forza raccolta al momento.
MAYDAY!
- Wowwwwwww che bellooooo!!!! - ululava tutto eccitato Milo.
L'aeroplanino da lui lanciato faceva fantastiche capriole e con eleganza volava sopra le loro teste.
Ma, improvvisamente, avvenne una cosa che ghiacciò sul posto
tutti e quanti i bambini - a parte Aiolia... -: si alzò una
potente folata di vento, l'aeroplanino si inclinò
pericolosamente e virò verso destra senza nessun preavviso.
Destinazione: portone spalancato della Tredicesima Casa.
Aldebaran si mise una mano nei capelli. - O santo cieloooo!!!!! - .
Mu e Milo erano troppo sconcertati per parlare.
Aiolia e Camus invece parevano aver previsto il tutto da un po' di tempo...
- Io l'avevo detto che avrebbe combinato guai - disse il piccolo Leone; il bambino francese gli fece subito eco:
- Milo è proprio un incapace - .
- Ehi!, torna qui!, torna qui!, torna!...
- Le parole di Milo non bastarono per frenare l'aeroplano che senza
esitazioni filò velocissimo attraverso il portone spalancato
della Tredicesima Casa. Milo invece non osò entrare.
Stop.
- Bravo Miloooo!!!! - ululò canzonandolo Aiolia mentre batteva le mani. - Sei proprio un geniooo!!!! - .
Milo gli soffiò contro. - Taci, spregevole esser- - .
Una profonda voce lo fece tacere: - Chi è stato? - .
Milo allora si voltò nuovamente verso il portone della
Tredicesima Casa. Terrore!, un iroso Saga lo stava squadrando male con
indosso la sua Sacra Armatura. In una mano teneva il piccolo
aeroplanino di carta.
- Marmocchio, sei stato forse tu? - .
Milo non riuscì a rispondergli. Dietro di lui, gli altri bambini
avevano abbassato lo sguardo e parlottavano intimoriti tra loro.
Saga allora gli mise sotto al naso il piccolo aeroplanino, flettendo
leggermente le ginocchia per poterlo guardare meglio negli occhi. -
Questo coso mi è piombato in testa mentre stavo tenendo
consiglio con Shura. Si può tranquillamente dire che... che
sì, hai centrato proprio l'obiettivo - .
- Io... non avevo catt- - .
- Rispondi - .
- ... - .
- Vuoi che stracci il tuo aeroplanin- - .
- Sì sì... cioè, sì nel senso che sono... stato... io - .
Quell'"io" era risultato quasi impercettibile. Saga alzò piano
le sopracciglia, per un attimo diede l'impressione di volerlo
strangolare; ma poi gli prese una mano e senza tanta delicatezza gli
riconsegnò l'aeroplanino.
Dietro, gli altri bambini sussultarono.
- Guai a te se ci riprovi - fu la minaccia, perchè era
sicuramente una minaccia!, di Saga, - o dirai addio per sempre alla tua
insignificante vita - .
Milo annuì freneticamente, poi si voltò e sempre a testa
bassa ritornò dai compagni. Solo in quel momento Saga si
alzò, fiero, li squadrò in cagnesco e poi se ne
tornò dentro.
_______________________________________________________
Anche
questo capitolo è giunto al termineeee!!!! Bene, ora
risponderò alle vostre recensioni... ah, devo ringraziarvi di
cuore per recensire così spesso! Bacioni! ^^
Diana924 : minuto di silenzio
per Dumba... bene, finito! ^^ Comunque grazie per i complimenti, sono
veramente molto felice che ti piaccia! Essì, Aphro e Death sono
proprio terribili... xD Non preoccuparti, cercherò di aggiornare
presto! ^^
aries_no_nike :
sììììì il Gatto di Shrek! il
funerale è proprio uscito bene, sì sì... danno
l'impressione di volersi allenare per sopportare i lutti futuri, ma
quelli veri di lutti!!! xD In verità volevo far urlare ai
bambini il nome di Dumba per tre volte, però poi ci ho
rinunciato: il motivo? Al solo pensarsi scoppiavo in lacrime dal gran
ridere... xD Ehm... io mitica??? Ma dai... *rossa* Io sono molto
timida... ^^
KanondiGemini96 : xD La tua
recensione mi ha fatto morire dal ridere! Neanche un minuto di silenzio
per il povero Dumba... vabbè, anch'io non lo avrei fatto.. ^^
Comunque la tua non è un'impressione: sono stati proprio Death e
Aphro! Cammy non lo farebbe mai, perchè perdere tempo in una
cosa così stupida? ^^ Sei proprio curiosa su Milo, eh????
Vedrai, vedrai... poi col tempo, dato che scriverò anche piccole
storielle di quando avevano 13/14 anni, non ci saranno più
queste storie così divertenti... le cose si oscureranno un
po'... ma vabbè, non ti dico nulla!! ^^
Sunight : Death a Aphro sono
bastardissimi, sì sì!!!! ^^ é vero, anche i
marmocchi sono molto teatrali... sai una cosa? Io invece avrei seguito
l'esempio degli altri e non di Camus... sai, per divertirsi un po'... e
poi io sono scorpione, quindi... xD I fazzoletti Mu li tirava fuori da
una tasca, ovviamente!!!!! ^^ E per quanto riguarda la tua
curiosità... verissimo, hai proprio ragione, ma restano comunque
dei bambini.. e i bambini sono strani... ^^
Allora alla prossima, gente!!!!! ^^
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Capitolo 7 *** "Colpiscimi!" ***
7. "Colpiscimi!"
Gio:
eccomi e scusate nuovamente il ritardo, ma mi sono svegliata a
mezzogiorno dato che ieri fino alle due di notte mi sono sorbita uno
sconcertante film horror... che non si poteva guardare... mentre mia
sorella era lì che perdeva bava dalla bocca, talmente era
impossessata... basta, devo concellarmi dalla testa quell'orribile film!
E per farlo.... xD Buona lettura!
________________________________________________________________
VII CAPITOLO: "COLPISCIMI!"
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE...
Si erano messi d'accordo solamente poche ore prima ed il piano era andato a segno senza destare sospetti in nessuno.
Aiolia,
Milo, Mu ed Aldebaran "scalarono" il letto di Camus, che vedendoli
arrivare alzò con aria da sufficienza le sopracciglia. Non era
la prima volta che capitava.
- Che ci fate qui? - .
- Ec- ecco, noi dor- amo insieme - balbettò tutto agitato Milo.
Camus credette di svenire. - Come scusa? - .
-
Ogni mese ci ritroviamo tutti a dormire assieme! - gli ripeté
allora Aldebaran. - E la sorte ha voluto che questa volta ci riunissimo
nella tua stanz- - .
- No!
- La voce imperiosa di Camus gelò tutto sul posto. - Non potete
entrare così in camera mia pretendendo di dormire nel mio letto!
- .
Aiolia fu il primo a cercare di fargli cambiare idea. - Ma Camus, guarda che è diverten- - .
- Ma io voglio dormire! - .
- Infatti di notte si dorme! - .
- Ma voi non starete zitti per neanche dieci secondi - .
Mu a quelle sue parole alzò piano le spalle. - E ma non è colpa nostra... - .
Allora
Camus si mise le mani nei capelli e ricadde con la testa sul cuscino:
dava l'impressione di essere veramente disperato. - Santo cielo, chi me
l'ha fatto fare di venire qui in Grecia? - .
- Perchè vuoi diventare Cavaliere, ovvio - gli rispose Aldebaran.
La risposta di Camus fu un urletto isterico soffocato nel cuscino. - Ma uffi!! - .
-
Sìììììì possiamo restareeeee
- disse Milo come sempre facendo l'eco all'ultima parola. Fu lui il
primo a catapultarsi sotto alle coperte, seguito a ruota da Aiolia,
Aldebaran e Mu, il quale appena si fu coricato sospirò
soddisfatto:
- Certo che il tuo letto è molto grande e comodo - .
- Vero! - si aggiunse Aldebaran. - Cavolo, speriamo che i nostri maestri non se ne accorgano! - .
La vocina di Milo squarciò le tenebre: - Ma no!, non se ne sono mai accorti - .
Aiolia: - Ma noi siamo scaltri - .
- Sìììììì siamo scaltri - fece l'eco Aldebaran. - E siamo molto furbi - .
Mu si raggomitolò ancora di più sotto le coperte, poi disse: - Volete sentire una storia di fantasmi? - .
- Sììììììì - risposero all'unisono Milo e Aiolia.
Mu prese un gran respiro, poi incominciò a narrare: - La storia che sto per raccontarvi è successa davv- - .
- Bastaaa!!! - strillò improvvisamente Camus, voltandosi verso di loro. - La piantate di parlare? - .
I quattro bambini si fecero piccoli piccoli.
- Ma se non parliamo non è bello... - pigolò poi Milo.
- Potevate vedervi in una delle vostre camere no?? - .
- E no!, altrimenti tu non saresti venuto - rispose prontissimo Mu. - Vero? - .
Camus non rispose, solo diede nuovamente loro le spalle e cercò di prendere sonno.
- Che barba che sei Camus - gli disse Aiolia quasi sussurrando. - Noi vogliamo solo tenerti compagnia - .
- Potevate anche non scomodarvi - .
Aiolia stava per ribattere, ma Milo intervenne prima di lui:
- Va bene, hai vinto tu. Dormiamo amici - .
Sconcerto: non avevano mai sentito Milo pronunciare simili tremende parole.
Prima
che Aldebaran potesse chiedergli se stesse bene, Milo si mise a pancia
in giù ed affondò il viso nel cuscino bofonchiando un
"Notte" appena percettibile.
NIGHTMARE
Non
c'era niente di meglio che dormire in compagnia: ci si sentiva al
sicuro, c'era sempre una spalla contro cui annidarsi, quando faceva
freddo ci si scaldava a vicenda.
Forse
era per questo che ad Aiolia piaceva tantissimo. I suoi amici stavano
già dormendo. Senza svegliarli si voltò a guadarli: Milo,
sulla sua destra, era sicuramente in uno stato REM avanzato, dato che
teneva la bocca semiaperta e sembrava praticamente morto; con le manine
sembrava stesse artigliando il cuscino.
Mu,
sulla sua sinistra, stava sul fianco destro e sul suo volto era dipinto
un leggero sorriso; teneva le mani giunte, sotto il capo.
Di
Aldebaran invece non poteva vedere il volto, perchè era voltato
dall'altra parte, ma anche lui sembrava morto. Si sentiva solo il suo
respiro regolare.
Poi,
voltandosi nuovamente sulla sua destra, oltre Milo poté
osservare indisturbato la figura elegante e snella del piccolo Camus:
anche lui gli dava la spalle e alcune volte impastava qualche parola
nel sonno; si notava a chilometri di distanza che era leggermente
nervoso, forse perchè non era abituato a dormire in compagnia.
Improvvisamente
Aiolia sentì il desiderio irrefrenebile di dormire: i suoi occhi
si facevano sempre più pesanti, più pesanti...
Non
riusciva proprio a prendere sonno: qualcosa o qualcuno, infatti, non
glielo permetteva. Quasi provò invidia nel vedere gli altri
quattro bambini dormire così pacificamente.
Aiolia dormi Aiolia dormi Aiolia dormi Aiolia dormi...
Nulla,
nemmeno così riusciva ad addormentarsi: domani sarebbe stata una
giornata molto impegnativa, sì sì... scavando con gli
occhi nel buio notò che la porta della stanza era aperta:
strano, era sicuro di averla chiusa.
Non
si alzò per andare a chiuderla, però, perchè uno
strano senso di angoscia iniziava a mangiargli il coraggio che lo aveva
sempre contraddistinto. Decise allora di svegliare Milo:
- Milo? Milo?... - .
- Mmmmmmhhhh - fece Milo, infastidito.
- Dai svegliati... svegliati... - .
- Mmmmmmmmmhhhhh - Milo non ne voleva proprio sapere di svegliarsi. Così, improvvisamente, si scosse e si voltò dall'altra parte.
Che
amico inutile. E, proprio mentre Aiolia stava per andare a svegliare
Mu, dei passi che venivano verso la stanza lo fecero sussultare.
Ma no... non erano passi. Era semplicemente l'orribile sensazione di una presenza, fuori dalla porta aperta.
Il
piccolo Aiolia sebbene la forte paura non riusciva a staccare di dosso
gli occhi dalla porta. Poi un lembo di oscurità più tetra
entrò nella sua visuale, ingrandendosi sempre di più. La
presenza. La presenza si faceva sempre più vicina. Una vocina
meccanica, da bambino, meschina inasprì l'atmofera:
- Colpiscimi. Colpiscimi. Colpiscimi. Colpiscimi - .
Un risolino tetro.
L'ombra di oscurità si stava allungando anche sul soffitto, sopra di lui, sui suoi amici.
- Colpiscimi! Colpiscimi! Colpiscimi!... - .
Aiolia
era sul punto di urlare dalla paura. Si voltò verso Mu, con
l'intenzione di scuoterlo per bene per svegliarlo, ma quando si
voltò la vocina da bambino esplose improvvisamente:
- COLPISCIMI! - .
E Mu spalancò gli occhi, vitrei ed immobili.
AMICIZIA...
Il suo urlo fece spaventare tutti gli altri quattro bambini: pure Camus scattò a sedere temendo un infarto.
Mu si fiondò subito a tappare la bocca ad Aiolia, Milo invece allungandosi oltre Camus accese la luce.
Aldebaran era paralizzato dallo spavento.
Aiolia
era ancora spaventatissimo quando Milo lo strinse forte a lui per
calmarlo. Si aggiunse anche Mu, che incominciò ad accarezzargli
i capelli sudati.
- Ehi, calmati, calmati - gli disse dolcemente Milo. - Non è successo nulla - .
- Ho fatto... un incubo... orribile - I suoi occhi si spostarono sulla porta: era chiusa.
Mu sorrise tiepidamente. - Be' Aiolia, ora è tutto finito - .
Camus, calmandosi, si rimise sotto alle coperte restando però a guardare il piccolo Leone: non voleva intervenire.
- Dai dai - si aggiunse Aldebaran. - Vuoi raccontarlo? - .
Aiolia negò piano col capo. - N- no. Voglio solo che arrivi presto il giorno - .
- Allora dormiamo - disse Milo.
- Sì sì... con la luce accesa - .
- Va bene - .
Camus non se la sentì di negarglielo, quindi sospirò soltanto e cercò di riprendere sonno.
Gli altri quattro bambini ritornarono sotto alle coperte, ed Aiolia si annidò tra Mu e Milo tenendo strette le loro mani.
Aldebaran
però, dopo alcuni secondi, ritornò a sedere attirando
così l'attenzione degli amici: - Non riesco più a
prendere sonno. Resterò sveglio a fare la guardia, va bene? - .
Che
amico! Aiolia gli sorrise raggiante, ancora un po' scosso: - Grazie
mille -, poi ritornò a strofinarsi contro Mu e Milo.
_______________________________________________________
Ma
che cariniiiiiiii!!!!!! Devo dire che per questo capitolo ho preso
ispirazione da un sogno che ho fatto nel 2006, la notte tra l'1 e il 2
di marzo... cioè, non era un sogno, è stato solo uno
delle tante visioni che mi hanno perseguitata fino a gennaio del
2007... be', l'importante è che ora riesca a dormire in pace!!!
Ora risponderò alle vostre recensioni... ^^
Sunight
: aaahhhh!!!!, non c'ero arrivata!!! Be', possiamo dire che Mu era un
distributore di fazzoletti ambulante... ^^ Milo è il più
casinista del gruppo, sì sì... ce lo vedo troppo.. ma
anche Aiolia ha la sua parte... Saga qui ha fatto paura pure a mia
sorella! xD "macchinatore psicopatico"???? Dio mio, vuoi vedermi morire
dal ridereeee!!!!! ^^ Bacioni!
Diana924
: uragano Milooo!!!!
sìììììì!!! ^^ I risultati
sì, tardano ad arrivare... io se fossi in Camus o Mu sarei
già esaurita... xD Una prossima volta, eh???? Chissà
chissà... bacioni!! ^^
KanondiGemini96
: Sì sì, Saga aveva già l'armatura... a parte che
Kurumada ha fatto un casino con l'età... ma lasciamo stare!
Comunque sì, ho voluto fare che ha già l'armatura e che
è ancora buono... Cammy è perennemente un pezzo di
ghiaccio!!! Anzi, lui è un intero ghiacciaio!!! ^^ Speriamo che
la tua curiosità qui sia stata almeno un po' acconcentata...
bacioni ^^
aries_no_nike
: la tua cara pecorella lilla è sì un perfettino!!! ^^
Camus è mooooolto cattivo con il piccolo e spuccioso Milo, ma
Milo è proprio un bambinone... va bene che ha otto anni, ma
è un futuro Cavaliere... ma io me lo immagino così, il
nostro adorabiluccio scorpioncino! Saga
sììììì, fa paura.... bacioni ^^
Alla prossimaaaaa!!!!!!!!!! Gio ^_^
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Capitolo 8 *** In...comprensioni ***
8. In...comprensioni
Gio:
... ... ... sì, lo so, sono perennemente in ritardo.... ma
vabbé, mi farò perdonare con questo capitolo che
naturalmente mi è venuto in mente all'improvviso... ah!, mi
sembrava che qualcuno di voi, gente, continuasse a chiedermi che piani
s'inventerà mai Milo per farsi accettare da Camus... incrociate
le dita e sperate che questa sarà la volta buona! =) Buona
lettura! xD
________________________________________________________________
VIII CAPITOLO: IN...COMPRENSIONI
CONSIGLIO...
Due anni dopo...
- Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .
- E che vuoi ancora??
- gli urlò di rimando Aiolia, staccando Milo dal proprio
braccio. - E non starmi così appiccicato, che non lo sopporto! -
.
MIlo gli sorrise sornione. - Ma Lia, tu sei l'unico a cui posso chiedere i favori - .
- Appunto! - strillò stizzito Aiolia. - Tra tutte le persone che conosci devi per forza rivolgerti sempre a me? - .
- Ma è perchè mi fido. Dovresti esserne felice - .
Aiolia allora
sembrò un po' sciogliersi. Portò prima la testa a destra,
poi a sinistra, alzò gli occhi al cielo e parlò: -
Sì... sì, a metà - .
A Milo tornò in buonumore. - Bene. Senti, ho bisogno di alcuni consigli - .
- Consigli? - .
Milo lo guardava con un
sorrisino instupidito stampato sul volto: nonostante fosse cresciuto
molto in altezza, dentro era rimasto il solito bambino cocciuto. -
Sì - .
- C'entra Camus, non è vero? - .
- Sìsì, certo - .
Aiolia sbuffò,
prese l'amico per un braccio e lo condusse via dall'Arena: andarono a
sedersi sulla platea. - Milo, ma non riesci ad arrenderti all'evidenza?
Lui non vuole assolutamente essere tuo amico. Avanti, si vede a miglia
di distanza che non vi sopportate - .
-
Uno scorpione non si arrende mai - fece in tutta risposta Milo,
stendendosi sui gradoni della platea, - e soprattutto non uno scorpione
come Milo - .
Aiolia non sapeva se sgozzarlo o se provare a farglielo capire a
parole. Provò con la seconda opzione: - Milo, Camus non
diventerà mai tuo amico se continui a piombargli nel letto di
notte e se pretendi che a lui piacciano le tue letterine sgrammaticate.
Camus non è il tuo tipo - .
- Ma Aiolia... Lia.. io lo trovo un ragazzino troppo severo con se
stesso. Insomma, secondo me lui vorrebbe stare con gli altri, solo che
ha paura che gli altri lo critichino per ciò che gli piace - .
- Le tue solite, strane impressioni. Milo, non capisco se tutto questo
fiume di parole è dato dalla tua disperazione oppure dalla tua
pazzia - .
- Ma io voglio conoscerlo meglio - sembrò arrabbiarsi Milo. -
Anche con te all'inizio è stato difficile, ma vedi adesso?,
siamo amici - .
Aiolia lo guardò intensamente. Non poteva certo dargli torto,
ma... - Io sono una persona molto diversa da Camus. In più ti
conosco da un'intera vita, siamo cresciuti insieme. Camus invece ha una
parte della sua vita che noi non conosciamo - .
- Ma io la voglio conoscere, questa parte della sua vita. E Aiolia,
detto sinceramente non mi va di discutere su questo, dato che non ho
dubbi sulla mia decisione di continuare a provarci - .
Aiolia sospirò, un po' ridendo ed un po' sbuffando. - Sei sempre
il solito, Milo: quando imparerai che i tuoi doveri da futuro Cavaliere
precedono la tua voglia di conoscere la gente? - .
Ecco, quello era un punto su cui non si erano mai capiti. Forse per
questo Milo preferì sviare la discussione per riportarla al
punto più importante: - Senti, lasciamo stare. Volevo chiederti
solamente un piccolo consiglio: secondo te Camus apprezzerebbe se io
andassi a parlargli? - .
Aiolia non aspettò un secondo in più. Annuì
freneticamente: - Sìsì, sicuramente. Un chiarimento non
farebbe male - .
- Allora vado stasera - .
- Fa' come vuoi - .
Milo allora si alzò. Fece per andarsene ma prima di allontanarsi
si voltò nuovamente verso l'amico: - Grazie mille Lia.
Nonostante i tanti divari che ci dividono mi aiuti sempre. Dovrebbero
farti santo - .
Aiolia a quelle sue parole rise. - Sì! Sì, ti do
assolutamente ragione! - Dopodiché salutò il compagno con
un cenno del capo e quello, ricambiando, prese a correre giù per
i gradoni, allontanandosi.
UN ALTRO MILO...
Milo entrò nella stanza di Camus senza nemmeno bussare.
Camus se ne stava sdraiato su un divanetto a sfogliare un libro, e
appena lo vide arrivare sgranò gli occhi e si tolse gli occhiali
da lettura con velocità sorprendente.
- Ciao Camus - pigolò piano il ragazzino greco come se non volesse spaventarlo.
- Milo, che ci fai qui?? - strillò invece l'altro, chiudendo il libro e scattando a sedere. - Ma.. ma tu mi stai perseguitando! - .
Milo si stava avvicinando lentamente. - No, ma cosa dici, io... - .
- St.. stammi lontano! - gli
urlò di rimando Camus, sbigottito e spaventato più che
mai. - La smetti di seguirmi da tutte le parti? - Sgattaiolò sul
grande letto e li si accucciò a mo' di riccio, per proteggersi.
- Vattene subito! - .
- Guarda che non voglio farti niente - gli disse Milo, un po' deluso dalla sua reazione. - Sono venuto in buona fede - .
- Sìsì, come no! - .
- Ma ti giuro! - fece allora Milo. Si accomodò con le ginocchia
sul divanetto, poi i gomiti li appoggiò sul suo schienale.
Così, con la testa incassata tra le spalle, guardava Camus. -
Volevo parlarti - .
- Parlarmi? Io... non voglio parlare - .
- E allora cosa vuoi? - .
- Che tu te ne vada, ovvio. Devo studiare - .
Milo sbuffò piano, poi lentamente scivolò oltre lo
schienale del divanetto e come una serpe si annidò sul letto.
Camus indietreggiò fino alla testata e restò appiccicato
lì, immobile e quasi con il respiro assente.
- Milo... - disse, poi però concluse la sua frase con parole pescate al momento, - va bene, parliamo - .
- Bene. Così va meglio - Milo gli sorrideva dolcemente. Si mise
seduto, con le gambe incrociate, poi ricominciò a parlare: -
Insomma, volevo un chiarimento - .
Camus lo squadrava sospettoso. - Un chiarimento? - .
- Sì. Il tuo comportamento in questi anni non mi ha mai lasciato il tempo e lo spazio per... spiegarmi - .
- Spiegarmi? - .
- Be', tu hai sempre rifiutato di provare a conoscermi. Me lo dici perchè? - .
Camus parve rilassarsi: ciononostante la sua espressione gelida non
cambiò minimamente. - Io non mi abbasso a certi livelli -
iniziò allora. - In primis tu sei troppo ignorante per volermi
conoscere. E poi sei troppo diretto, mi ferisci con i tuoi compor- -
Non riuscì a concludere la frase, perchè Milo
ridacchiò piano. Ma non era una risata divertita, anzi, era
tutto il contrario:
- Scusami se ti fermo, Camus, ma anche tu ferisci le altre persone. Mi fa male - .
A Camus nessuno aveva mai fatto notare questa cosa. Detta da quel
greco, però, la questione parve toccare qualche corda sensibile
del ragazzino francese.
Milo lo capì. In un primo momento restò zitto, poi
però si sdraiò a pancia in su e guardando il soffitto
continuò a parlare: - Mi fa male pensare che tu un giorno possa
rimanere solo - .
Ma che sta dicendo questo? Questo... questo è totalmente pazz-
- Mi fa male anche pensare che io un giorno possa rimanere solo. Al
mondo esistono fantastiche persone, è così... è
così brutta la solitudine. Posso capire che tu hai paura di non
essere compreso, posso capire che per te è difficile essere qui
in Grecia, posso capire che non vuoi legare troppo con le persone
perchè temi che un giorno queste possano tradire la tua fiducia,
posso capire che sei timido, posso capire tutto, posso anche capire che
tu sei Camus e non Milo, ma per favore... -, e qui si voltò a
guardarlo, sorridendo, - ...non negarti la vita. Ti stai facendo male
da solo, perchè non vivi questi anni come gli altri ragazzi
della nostra età? Abbiamo dieci anni, siamo ancora bambini, ma
probabilmente tra altri dieci saremo già morti. Non ti pesa
questo pensiero? - .
Silenzio. Fuori iniziò a tuonare ed a piovere seppur a scrosci.
Perchè adesso mi guardi
così, Milo? Non ti capisco, ho paura di non capirti, ma tu...
come fai a conoscermi così bene? E se rispondendoti ti ferissi?
- Allora? - lo incitò Milo. - Non vuoi rispondermi? - .
Mi confondi, Milo, la presenza di una
persona che mi capisce così bene mi imbarazza... e io... che ti
rispondo? Certo, sarai pure ignorante, ma in fondo... sei così
saggio e gentile...
- Va bene - fece improvvisamente Milo saltando giù dal letto. -
Ho capito, me ne vado. Sono soltanto di peso - Indietreggiò, poi
si voltò e si diresse alla porta.
Fai sul serio? Sì, fai sul serio. Milo, io...
Milo prese in mano la maniglia, la abbassò.
"RESTA"
Io...
Un lampo illuminò il cielo, fuori. Poi, il tuono.
Camus scattò in piedi, corse da Milo che intanto si era fermato
sull'uscio e prima di potersi chiedere il motivo di quella reazione lo
abbracciò forte muovendo convulsamente la testa:
- No, ti prego, resta! - .
Milo immagina che glielo avrebbe chiesto, ma la cosa che lo aveva
lasciato allibito era quell'abbraccio: sentiva il suo calore, il suo
corpicino stringersi al suo molto più robusto, però non
ricambiò.
Quando Camus si allontanò un poco, notò che i suoi occhi erano umidi di lacrime: - Ti prego, resta Milo - .
Gli si strinse il cuore. Corrugò le labbra, si avvicinò
piano e gli asciugò le lacrime con le dita. - Sì, va
bene, va bene - Poi richiuse la porta e con Camus andò a sedersi
sul letto. - Non c'era bisogno di questa... reazione - .
Camus si sentì imbarazzatissimo. Sbuffò quasi ridendo, mentre ancora piangeva. - Oh... anche io ho paura... - .
Ecco, adesso Milo si mette a ridere se glielo dico, muore dalle risate...
- Dimmi - Milo era serio in volto.
Fuori si era ormai scatenato un inferno di lampi e tuoni. La pioggia scrosciava violentemente.
- Io... - Il piccolo Camus prese un profondo respiro. - Io ho paura dei tuoni - .
- Dei tuoni? - Non si poteva di certo dire che Milo non fosse sorpreso,
ma non era né esploso a ridere né scappato via dalla
stanza.
Camus annuì piano, poi si strinse al suo braccio quando un altro
lampo, seguito da un tuono, colorò il cielo. - Sì. Non lo
sa nessuno - .
- Non lo dirò a nessuno, tranquillo - .
- Tu... non hai paura dei tuoni? - .
Milo a quella domanda sorrise tiepidamente. - No. Mi piacciono - .
- Tsk, certo che sei proprio un tipo strano - .
- Anche tu se è per questo - .
Restarono un momento zitti. Nessuno, nemmeno il loquace Milo, aveva discorsi da intavolare. Poi Camus parlò:
- ... Comunque grazie - .
- Di cosa? - .
- Le tue parole... mi hanno colpito molto. Non ti facevo così saggio - .
- Oh, lo sono parecchio invece! - rise di gusto Milo.
Camus sorrise senza farsi notare, poi però una paura
incontrollabile gli assalì il corpo e dovette stringersi ancora
di più al suo braccio: - Milo... - .
- Sì? - .
Io non voglio rimanere da solo stanotte, c'è il temporale, ho paura... ma se glielo dico...
- Puoi chiedermi tutto, Cam. Tranquillo - .
- Ecco - Camus era più impacciato del solito. - Mi chiedevo se... se... se potresti rimanere - .
- Certo che rimango - .
- ...ma... anche di notte - .
Milo quasi scoppiò a ridere: gli schiacciò un pugno in
testa, con amore, spremendolo per bene, poi disse: - Io l'avevo
già sottinteso, Cam! - .
Perfetto. Che bella figura aveva fatto. Camus divenne rosso come un
pomodoro, ma cercò di non farlo notare e nascose il viso nella
sua spalla. - Uhm... grazie - .
- Di nulla - .
Restarono in quella posizione per almeno mezz'ora, Camus annidato contro a Milo e Milo ad accarezzargli i capelli.
_______________________________________________________
Bene bene, i
nostri due cari bambini sono finalmente riusciti a capirsi! Mi fa
piacere che seguiate così assiduamente questa raccolta, per
questo with L.O.V.E. risponderò alle vostre recensioni! ^^
Sunight :
ahahahahahahahaha!!!!! Aldy sì, era già un peso massimo!
Diciamo che ho chiuso un occhio... ^^
Sììììì, romperanno anche a Shaka,
non preoccuparti... devo dire che la tua mente lavora bene! Quel sogno
proprio non l'ho legato a nessun episodio in particolare di Saint
Seiya, però te e la tua fantasia viaggiate proprio... xD Bacioni
^^
aries_no_nike : ciauuuuu
carissima! Noooo, non dirmi che hai urlato! Io invece mentre lo
scrivevo sono sparata per aria quando il telefono di casa è
squillato... xD Camus ed una crisi di nervi??? Wow, che bella
ideaaaaa!!!! ^^ Mi chiedi se dormiranno mai da Shaka? Forse,
sìsì... non te lo posso garantire, però...
vedremo, dai! Per quanto riguarda il sogno, diciamo che il mio non era
un sogno: cioè, il primo sì, poi però ho avuto
visioni e visioni almeno fino a gennaio del 2007. Ricordo che mia
sorella non riusciva a dormire, e quando vedevo questo scheletro
incappucciato di nero (non chiedermi chi era... xD) venire verso il mio
letto, le dicevo: "Fede!, è lì!, è lì!", ma
lei non vedeva niente... pensa, una volta ho visto persino un pozzo in
cui si calavano dei piccoli scheletri incappucciati... vabbé,
lasciamo stare... xD Grazie per i complimenti, mi fanno sempre molto
piacere! Baci ^^
KanondiGemini96 :
sììììì anch'io nel letto di Cam!!!
Tutti nel letto di Cammmm!!!!! ehm... lasciamo stare xD Hai visto, in
questo capitolo Cam ha ceduto a Milo... ^^ Il film si intitolava Wolf
Creek, e parlava di un tipo che adescava i turisti e li massacrava...
mia sorella lo guardava appassionatamente, io facevo di tutto per non
guardare e per convincerla a togliere almeno l'audio... ^^ bacioni!
Diana924 : povero Lia... povero
cuccioloso cucciolo leoncino... *Meow!!! nd Aiolia che fa le fusa* xD
Sì, per fortuna c'erano gli altri a confortarlo... Cam in questo
capitolo si è sciolto, come hai potuto leggere... speriamo che
ti sia piaciuto! Bacioni ^^
Bene bene...
stasera si va a ballareeeeee!!!! Ma che bellooooooo!!!!!!!! Ora vi
lascio! Peace and Love, gente, e a domani! Gio ^_^
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Capitolo 9 *** Salvataggio in extremis ***
9. Salvataggio "in extremis"
Gio:
ehm... *mi guardo in giro* Sono ancora in ritardo? Sìsì,
sono ancora in ritardo... un'altra volta... scusate ma tra un nido di
calabroni nel cassettone della tapparella e mia sorella che deve
scrivere e mi ruba il tempo non so proprio quale sia la cosa
peggiore... xD Ma ora mi farò perdonare... spero vi piaccia!
Baci ^^
________________________________________________________________
IX CAPITOLO: SALVATAGGIO "IN EXTREMIS"
TRAGEDIA E DRAMMA SATIRESCO...
Da
mezz'ora, ormai, Mu non faceva altro che guardare attentamente Shaka,
accomodato nella sua solita posizione a meditare. Stavano sotto un
grande albero, all'ombra, dove quindi il sole non batteva così
prepotentemente come era solito fare lì.
Le onde del mare si
infrangevano sugli scogli e scivolavano sulla calda sabbia delle
bianche spiagge. Insomma, il tempo era favoloso. Gli altri ragazzini
(ergo Aiolia, Milo, Aldebaran) si erano rintanati in paese, a casa di
una simpatica vecchia che smanettava sempre con le caramelle... Mu
aveva però preferito restare con Shaka, sebbene questo non fosse
poi molto divertente...
- Ti stai annoiando? - Miracolo, Shaka aveva parlato.
Mu quasi si spaventò e si scosse, battendo velocemente le ciglia: - Come? - .
- Ti ho chiesto se ti stai annoiando - .
Mu sbuffò. - No... no - .
- Sicuro? - .
Il fatto che Shaka parlasse senza nemmeno degnarlo di uno sguardo e
senza nemmeno aprire gli occhi lo metteva un po' a disagio,
ciononostante si trovò costretto a rispondere: - Tu non ti
preoccupare - .
Detto e fatto. Shaka si mise un po' più comodo e tornò a
farsene gli affari propri. Mu sapeva che a lui faceva piacere la sua
compagnia, e forse era quello a tenerlo inchiodato lì sebbene
morisse dalla voglia di andare a mangiare caramelle con gli altri. Non
voleva che il piccolo Shaka, infatti, criticato così tanto per
il suo comportamento serafico, rimanesse tutto solo senza qualcuno con
cui poter parlare. Desiderava anche che quel ragazzino indiano entrasse
nelle simpatie degli altri suoi amici, ma questi (soprattutto Milo) lo
detestavano già da loro; e non lo conoscevano nemmeno.
Che imbecilli.
- Se vuoi facciamo qualcosa d'altro - disse improvvisamente Shaka, e le sue parole stupirono un attimo Mu:
- Qualcosa d'altro? Cioè? - .
- Parliamo - .
Parlare... quando mai Shaka si era prestato per una conversazione? Mai.
Forse fu per questo che Mu non si lasciò sfuggire l'occasione:
- Sì - gli rispose infatti, sorridendo, - mi piace molto parlare - .
Shaka finalmente aprì gli occhi. Non si scompose né
accennò ad una faccia un po' più serena, solo sciolse la
sua solita posizione e si sdraiò sull'erbetta fresca. Mu lo
imitò.
Restarono un momento in silenzio, nessuno dei due sapeva che dire. Poi Shaka, puntando un dito al cielo:
- Guarda le nuvole, Mu - disse.
Wow, che inizio promettente...
- Anche se non sono altro che masse di piccole gocce d'acqua e cristalli di ghiaccio sospesi nell'atmosfera... - .
O Santa Athena uno dei suoi discorsi...
- ... riescono a prendere forme strane e pizzicano la nostra fantasia. Non è fantastico? - .
Come no...
- Sì, veramente - risponde Mu inscenando un'occhiata interessata.
- Mi piacciono molto le nuvole - disse allora Shaka distendendo
nuovamente il braccio. - Hai presente la commedia di Aristofane?
Lì Socrate dice che "sono loro che ci rendono capaci di pensare, di parlare, di riflettere, e di incantare e raggirare..." - .
Mu quasi svenne. Pure le commedie?? - Ti piacciono anche le commedie? - Doveva assolutamente chiederglielo.
Shaka annuì. - Sì sì, ma a me piacciono di più le tragedie... - .
E non si era capito...
- ... proprio Aristotele afferma che la Tragedia derivi dal dramma
satiresco, altra forma in cui si articolava il teatro greco. Secondo la
teoria aristotelica, il dramma satiresco è lo stato intermedio
nel processo che dal ditirambo conduce alla tragedia... - .
Mu non poteva più ascoltarlo. Stava per collassare. Certo, era
interessante sapere cosa collegasse la tragedia, innata passione di
Shaka, al dramma satiresco, ma era così difficile stargli dietro
che la testa gli iniziò subito a girare tra "corifeo", "Pratina" e pure "Carmine qui tragico vilem certavit ob hircum".
Così, forse per scampare a quella sofferenza insopportabile,
fece cascare la testa ancora più all'indietro e cercò di
concentrarsi sulle onde del mare; e intanto pregava che qualcuno
venisse a salvarlo...
LA VECCHIA ED IL BOTTINO
- Io io io io io io io io io io io io io io io io io io io io... - .
- Sì, anche a te, anche a te! - La vecchia tornò verso
una specie di mobile mangiato dalla polvere, prese da un sacchetto
delle caramelle e le diede a Milo, che se le mise subito nelle tasche,
ormai già piene.
Aldebaran, Aiolia e Milo adoravano passare qualche volta da quella
adorabile vecchietta... insomma, chiariamoci: adorabile solo
perchè dava caramelle a tutti i bambini.
Aldebaran era quello che passava più spesso, soprattutto quando
finiva di allenarsi, e la sua scusa era sempre la stessa: "E sa,
signora, devo nutrire il mio corpo con un po' di zuccheri...". Un po'!,
lui era sempre quello che finiva a letto con il mal di pancia.
Anche Milo gli faceva concorrenza: pur di avere più caramelle di
lui, si aggrappava al grembiule della vecchietta quasi rischiando di
farla cadere a terra e salterellava tutto eccitato ed urlante. Pure un
sordo l'avrebbe potuto sentire.
Aiolia invece era quello più moderato: certo, anche lui quando
voleva sapeva essere molto goloso, ma in casa dell'anziana signora si
comportava sempre con compostezza... compostezza però sospetta,
perchè sotto sotto anche lui macchinava orridi piani: faceva il
"gattino impaurito", stile Gatto di Shrek per accaparrarsi più
caramelle. Quindi, nessuno si salvava. Tutti erano dei perfetti
ipocriti ed egoisti.
La vecchietta, però, si faceva abbagliare sempre dalla loro
"visibile" innocenza, e regalava molto spesso anche pacchetti interi di
dolciumi che i nostri piccoli Cavalieri consumavano o di notte, tutti
insieme, oppure subito dopo gli allenamenti. Molto spesso, però,
i loro piani evasivi non funzionavano perchè i maestri li
sorprendevano a causa lanciananti mal di pancia oppure mentre
rigettavano tutto.
- Ancora, la prego signora, ancora - disse Aldebaran allungando nuovamente le mani. Richiesta tempestivamente soddisfatta.
- Ora però, su su, andate ancora ad allenarvi così
smaltite! - disse poi la vecchietta. - Potete tornare quando volete,
eh! - .
A Milo brillarono gli occhi. - Che bello! - strillò. - Grazie mille! - .
- Di nulla. Per dei bambini così carini ed educati come voi farei di tutto - .
Quando finalmente uscirono da quella casa (dico finalmente
perchè ormai il bottino lo avevano...), tutti e tre corsero a
sedersi su un muretto; e lì iniziarono a decimare i dolciumi:
- Uhm, puono, puono... - disse Aiolia mentre masticava una lunga caramella gommosa.
- Cià cià - gli rispose Milo, anche lui a bocca piena, - peccato per Pu - .
- Pu? - domandò Aldebaran.
Milo allora mandò giù tutto, liberandosi la gola. - Mu, intendevo - .
- Aaaaahhh!!!!! - .
- Ragazzi, che ne dite se andiamo da lui? - chiese Aiolia.
- E dov'è? - .
- Che ne so, Aldy. Sarà con Shaka - .
Milo diventò improvvisamente possessivo. Strinse a sè il suo bottino. - Io non spartisco con nessuno - .
Aiolia rise di gusto. - Tranquillo. Shaka non si abbassa a certi
livelli, quindi non mangia le caramelle. Se è per questo nemmeno
io spartisco - .
- Ah ah, giusto, nemmeno io! - fece tutto felice Aldebaran. - Sìsì, raggiungiamoli - .
Saltarono giù dal muretto e presero a correre verso il luogo dove li avevano lasciati l'ultima volta.
salvataggio
- ...non hos quaesitum munus in usus.
Hic, postquam iliacas vestes notumque cubile conspexit paulum lacrimis
et mente morata, incubuitque toro dixitque novissima verba... - .
Basta, Athena, basta!, perchè a me questa sofferenza??
Shaka ora gli stava recitando a memoria un famoso passo dell'Eneide, la
morte di Didone... e Mu stava impazzendo, aveva gli occhi fuori dalla
orbite, pensava che sarebbe scoppiato a momenti. Ma non voleva farlo
smettere, no, magari avrebbe potuto offendersi... santo cielo, Mu era
al famoso punto di non ritorno, intrerpretato da lui come "Caronte mi
sta portando attraverso lo Stige nel Mondo degli Inferi. Devo salvarmi".
improvvisamente però percepì che qualcuno aveva colto il
suo bisogno di aiuto. Lo percepì proprio sulla pelle,
perchè dall'alto piovve acqua gelata e persino Shaka si
spaventò e sobbalzò. Tutte e due trattennero a stento un
urlo di sorpresa e, ancora tutti gocciolanti, alzarono gli occhi sul
robusto ramo che stava sopra le loro teste.
- Ehilà! - .
Aiolia. Tra le mani, un secchio vuoto. Vuoto.
- Fa caldo, eh? - .
Ecco che da dietro il tronco dell'albero spuntarono anche Milo ed
Aldebaran. Il primo iniziò a ridere a crepapelle, il secondo
invece fece l'occhiolino a Mu che, sorpreso, chiese:
- Che ci fate qui? - .
- Non sapevamo cosa fare - disse Aiolia scendendo con calma dall'albero. - Disturbiamo? - .
No ragazzi che non disturbate, mi avete salvato, mi avete salvato...
Shaka guardò un momento Mu, sembrò non capire che sprizzava di felicità da tutti i pori, poi disse:
- In verità sì. C'erano anche altri modi per venire, no?
- Con i capelli biondi tutti appiccicati e gocciolanti, come pure i
vestiti, era veramente difficile non scoppiare a ridere davanti a lui.
Aiolia ed Aldebaran, infatti, diedero prova della loro straordinaria resistenza.
Milo invece non riusciva più a smettere: ora stava rotolando per
terra e le caramelle che aveva in tasca cadevano una dopo l'altra
sull'erbetta fresca.
Mu e Shaka sembravano un po' infastiditi dal suo comportamento, ma non dissero nulla.
- Oh, scusate tanto se lo scherzo non vi è piaciuto - disse
allora Aiolia appoggiando il secchio a terra, - ma eravate così
messi bene, sdraiati e con gli occhi chiusi... insomma, non siamo
resistiti - .
Shaka si fece più altezzoso di prima. - La prossima volta ti consiglio di non riprovarci - .
- Uff!, va bene! - Aiolia andò a sedersi di fianco a Shaka,
così lo imitarono anche Aldebaran e Milo, seppur quest'ultimo
stesse ancora un po' ridacchiando.
Aldebaran alzò piano le spalle e le sopracciglia, guardò
prima Mu, poi Shaka, poi chiese: - Allora, che facciamo? - .
Aiolia non aveva idee in serbo. Nemmeno Milo, che sembrava più
impegnato a divorare una caramella dopo l'altra. A parlare fu Shaka
che, tremendante e spaventosamente serafico, domandò: - Vi va di
parlare? - .
_______________________________________________________
Qui ho preferito tagliare... per non raccontarvi l'agonia dei nostri Saints... xD
Domani
pubblicherò sicuramente di mattina oppure nel primo pomeriggio,
perchè verso le tre devo andare a comprare il computer nuovo...
finalmente! Potrò ritornare a recensire le belle storie che
leggo e cosa ancora più bella!, potrò ascoltare le
canzoni di MJ, dato che sul 98 youtube non va e non legge nemmeno i
CD... e sono in agonia... xD Ora rispondo alle recensioni! Bacioni ^^
KanondiGemini96 : a me i tuoni
piacciono moltissimo! Una volta ricordo di averne visti anche azzurri e
rosa... ero lì a fissarli dalla portafinestra con mia nonna, la
Fede e mia mamma... cavoli che bello... cmq!, a me i film horror
diciamo che piacciono... alcuni... ad esempio, ti basti sapere che io
sono una fan di Stephen King, lo scrittore horror per eccelenza, e ho
visto anche alcuni film ispirati ai suoi libri... quei film mi
piaccioni, anche se alle scene più sanguinose mi copro gli
occhi.. ma in generale i film che non mi piacciono sono quelli che
trattano temi troppo violenti... proprio non sopporto vedere le
persone soffrire, anche se è solo in un film... vabbé! Il
film che tu hai visto non lo conosco... avrai capito che non sono
un'esperta del genere, a parte Stephen King... xD Spero che questo
capitolo ti sia piaciuto! Bacio ^^
aries_no_nike : Cam è
proprio dolce dolce... devo dire che io conosco alcuni acquario, ma non
è che siano così aperti... io li conosco come seri e che
non stanno molto agli scherzi "spinti", diciamo... insomma, quelli che
contraddistinguono il caratterino di una persona scorpione... ma
ognuno ha i suoi punti deboli e di forza... lo scorpione, te lo dico io
perchè lo sono, tende ad offendersi e alcune volte può
offendere... poi lo scorpione ha le manie di isolamento, si vittimizza
da solo quando gli altri non capiscono... vabbé, lasciamo stare!
Camus e la crisi di nervi, bella come idea!!! XD Sì, vero, gli
opposti si attraggono... almeno, nella maggior parte dei casi... baci!
Come sempre le tue recensioni mi fanno mooolto piacere! ^^
Sunight : ahahahahhaha!!! Io mi
immagino Camus, in Siberia, mentre corre con i tuoni ed i fulmini che
lo rincorrono... povero piccolo! xD Milo ha un problema di
multi-personalità, è più persone in una... ^^
Camus quando si scioglie è troppo puccio, e in fondo anche il
fiero Aiolia sa essere puccio pucciosone... Death che ci rimane male???
Ma quello altro che rimanerci male!, quello ti ammazza!!! XD Baci! ^^
Diana924 : *siamo nel 2060. Gio
non ha ancora pubblicato il capitolo in cui Milo e Camus si
chiariscono... ma improvvisamente...* Il capitolo!!!!!!!! Diana getta
via stampelle e tutto e si catapulta al computer, entra ma... no!, un
malore la coglie! Non riesce nemmeno ad aprire la pagina... xD
Lasciamo stare! Le tue recensioni sono sempre simpaticissime! cfr: "Lo
coccolerei a morte" *Camus legge, si guarda un momento in giro, poi
urla terrorizzato e scappa* xD Hai spaventato Camus!!!! ^^ Cmq,
tornando un po' più seria, anch'io penso che Cam e Milo siano
carini insieme... molto carini.. sia da piccoli sia da grandi... *mi si
illuminano gli occhi: yyyyyyaaaaaoooooiiiiiiii.......* Ok, mi hai
persa... ^_^
Bacio, alla prossima!!! ^^
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Capitolo 10 *** Fantasmi... ***
10. Fantasmi...
Gio:
eccomi come promesso!!!! Non vedo l'ora di andare a comprare il
computer nuovo e speriamo tanto non ci saranno problemi nell'istallare
la rete... altrimenti io e mia sorella useremo questo per pubblicare su
EFP...vabbé... oddio come sono feliceeeeee, oddioooooo!!!!! =)
Ora vi lascio leggere.... bacio e grazie per seguirmi! ^_^
________________________________________________________________
X CAPITOLO: FANTASMI...
L'IDEA
Erano
delle giornate veramente piene di novità e di impegni. Gli
allenamenti si erano intensificati parecchio negli ultimi mesi, ma
ciò non disturbava affatto i futuri Gold Saints, che non si
lamentavano mai delle tante ore passate a menar calci e pugni. Poco
male.
La cosa che pesava era più che altro il fatto di non potersi
vedere più così tanto spesso come una volta: alcune volte
infatti passavano tre o quattro giorni senza neanche il tempo di
potersi salutare. Ciò per loro era uno stimolo a continuare
a fare del loro meglio, per mostrare i loro miglioramenti e
chissà, per accaparrarsi qualche minutino in più di
riposo.
Ben presto, dati i numerosi impegni, persero anche l'abitudine di
dormire insieme una notte al mese, di vedersi a mezzanotte in spiaggia
nel fine settimana, di passare dalla vecchia del paese per le caramelle.
Mu quel giorno riuscì a disimpegnarsi solo nel tardo pomeriggio:
aveva le ossa rotte ed i piedi e le mani doloranti, ma doveva
assolutamente trovare Aiolia prima di rintanarsi a dormire.
Lo trovò seduto sulla platea dell'Arena, a fasciarsi le mani con
delle striscie di stoffa, e appena questo lo vide arrivare
scattò in piedi e corse ad abbracciarlo.
- Ciao Mu - .
- Ciao Lia - .
Il non avere più il tempo libero di una volta aveva rafforzato
ulteriormente non solo la loro amicizia, ma anche quella che legava
tutti gli altri.
- Cosa ti porta qui? - chiese Aiolia, i capelli tutti arruffati ed il viso sporco di terra.
La prima cosa che fece Mu fu sorridere, poi però tornò
improvvisamente serio. - Vorrei avere più tempo per vedermi con
te e gli altri - .
- Uhm, capisco - .
- Io avrei un'idea - .
Aiolia sembrò rizzare le orecchie. - Dimmi pure - .
- Un giorno che non siamo particolarmente stanchi, possiamo andare a dormire nel bosco... che ne dici? - .
Il giovane Leone era vagamente titubante. - Be', ecco... può essere pericoloso. Perchè non sulla spiaggia, Mu? - .
- Perchè se ci vedono i nostri maestri ci mettono in punizione - .
- Già, vero - .
Restarono un momento in silenzio. Poi Aiolia:
- Ci penserò. La tua comunque è una bella idea - .
Mu sorrise riepido. - Bene. Io avviserò gli altri. Se per loro
va bene possiamo anche farlo - Fece una pausa, poi riprense: - Ora devo
andare, vado a dormire un po' - .
- Già finito oggi? - .
- Per fortuna sì - .
- Io ce l'avrò ancora per due ore al minimo - .
Mu si lasciò sfuggire una risata, poi abbracciò l'amico e congendandosi disse: - Allora ci vediamo presto - .
- Speriamo! - lo salutò Aiolia, poi lui salterellò
giù per la platea ed allora a Mu non restò altro da fare
che andarsene.
NEL BOSCO...
Per avere il parere degli altri riguardo la sua idea Mu impiegò
una settimana. Con sua grande felicità solo Shaka rifiutò
"l'invito". Non che Shaka gli stesse antipatico, certo, ma era meglio
così, almeno non avrebbero perso tempo in lunghi ed
incomprensibili discorsi filosofici.
Quando Mu avvisò Aiolia della decisione degli altri, il giovane
Leone si era visto costretto a dire di sì, nonostante ritenesse
la cosa leggermente pericolosa.
Fissarono quindi l'appuntamento nell'Arena per quello stesso giorno, ma
del mese successivo; e di notte. Da lì poi si sarebbero recati
nel bosco per godersi una nottata sotto le stelle.
Ebbene, quel giorno arrivò molto presto. Nonostante il leggero
ritardo di Camus, riuscirono a ritrovarsi tutti allo scoccare della
ventiduesima ora.
Il più entusiasta era Milo: - Mu, certo che però quando ti vengono in mente delle idee batti pure Lia! - .
- Taci - lo fulminò Aiolia con un'occhiata felina, - ora andiamo, prima che faccia troppo buio - .
- Che bello, si va a dormire nel bosco! - fece tutto felice Aldebaran. - Solo noi cinque - .
Mu annuì. - Non ci siamo mai andati, tutti insieme. Il tempo
libero verrà sempre meno, quindi meglio godersi gli attimi di
riposo - .
- Sìsì - disse Milo, poi si sistemò meglio la
borsa che aveva sulle spalle. - Ora andiamo, prima che qualcuno si
accorga - .
Impiegarono circa mezzora per raggiungere il cuore del bosco e per
trovare un luogo sicuro: una piccola insenatura in un'alta parete
rocciosa avrebbe fatto loro da ripostiglio.
- ...è molto buio - disse Camus stringendosi forte al braccio di Milo.
Si erano appena accampati nel giaciglio ed Aiolia ed Aldebaran stavano preparando i sacchi a pelo.
- Non preoccuparti, Cam, che potrebbe mai succedere? - .
Camus alzò piano le spalle. - Non so... qualcosa - .
Mu rise piano. - Ma dai, Camus, se non disturbiamo nessuno ci farà nulla - .
Il piccolo francese annuì ma non disse nulla.
- Non si può accendere un fuoco? - chiese Milo, e alla sua domanda Aiolia lo guardò, visibilmente contrariato:
- No, potrebbero scorgersi dal Grande Tempio - .
- Oh, vero! Sei proprio un genio, Lia! - .
Aiolia non gli rispose. In venti minuti riuscirono a preparare tutto e
quindi sgattaiolarono nei sacchi a pelo. Intorno a loro, solo i rumori
della foresta e la scura vegatazione.
- Il cielo è molto sereno - disse Aldebaran guardando le stelle.
- Si sta proprio bene qui. Tra l'altro non è neanche così
caldo - .
- Sìsì - fece in risposta Mu. Poi si tirò a
sedere, attirando l'attenzione su di sè: - Vi va se vi racconto
una storia? - .
- Sìììììì - dissero i bambini, e questa volta si aggiunse anche Camus:
- Su cosa? - .
Mu si fece improvvisamente serio. Allungò un sorrisino malefico e sospetto, poi disse: - Fantasmi - .
Silenzio. Le cicale cantavano e le lucciole puntinavano la vegetazione.
- Ooooohhh - fece Aldebaran.
- Sìsì, allora racconta - disse subito dopo Milo.
Mu annuì.
Tutti allora si misero a sedere, in cerchio.
- Allora, la storia che vi sto per raccontare è ambientata in un'era mangiata dal tempo... - .
UNA FAMIGLIA FATTA A PEZZI...
- ...molto tempo fa, in una cittadina carina ai margini di un enorme
bosco, veniva venduta una bella villetta con un giardino grandissimo.
La casa venne ceduta ad una numerosa famiglia: tre bambini, una
bambina, papà, mamma, i due nonni materni e la zia vedova - .
Aiolia sospirò piano come se non volesse rovinare l'atmosfera. - Come inizio è veramente interessante - .
- Aspetta di sentire cosa succede dopo - ridacchiò malignamente
Mu, e ciò fece mettere i brividi a tutti i presenti. - Dicevo...
ah sì, la casa venne data a questa famiglia ma... c'era qualcosa
che non andava lì - .
Camus si strinse forte al braccio di Milo, Milo si strinse forte ad
Aldebaran, Aldebaran si strinse (fortunamente non forte...) ad Aiolia.
- La casa era infestata - .
Silenzio. Le lucciole addobbavano i cespugli, le cicale cantavano.
Milo sgranò di poco gli occhi turchesi: - Ehm.. infestata, hai detto? - .
- Sìsì - gli rispose con voce spettrale Mu. Si sporse in
avanti, mentre i suoi amici ritirarono meccanicamente il busto. - Il
pianoforte suonava di notte, catene strisciavano sui corridoi emettendo
rumori striduli, le ante si aprivano da sole, le altalene in giardino
dondolavano anche se non c'era nessuno a muoverle - .
Aldebaran deglutì a vuoto, anche Camus.
- Ma questo è solo l'inizio - si rilassò Mu, ritraendosi e continuando a parlare in quel suo tono serafico.
- Solo... l'inizio? - chiese cauto Camus.
- Già, perchè una mattina, Quandò la mamma
andò a svegliare il nonno, lo trovò morto nel letto con,
sulla fronte, strani simboli di sangue ancora fresco... sangue che
andava a bagnare le coperte, che strisciava su tutto il volto del
povero anziano - .
- Un omicidio? - chiese Aiolia.
- Forse... sì, in verità -, e qui Mu scattò ancora
in avanti, spaventando a morte gli amici: - Perchè si venne a
scorpire che era stata proprio la zia ad ucciderlo, impossessata da uno
spirito ultraterreno che cercava vendetta... - .
- Vendetta? E per cosa, scusa? - domandò Milo.
- Nessuno lo sa, sta il fatto che lo spirito era quello di una bambina
morta, che venne avvistato alcuni giorni dopo la scomparsa del povero
vecchio - .
Camus affondò la testa nei capelli di Milo, quindi Milo lo strinse forte per rassicurarlo.
- La bambina... era senza testa, vestiva un simpatico pigiamino bianco e rosa, insanguinato, e girava con un macete in mano - .
- AAAAAAAAAAHHHHHH!!!! - strillò allora Aldebaran, appendendosi ad Aiolia e facendolo così cascare a terra:
- Al, Al, lasciamiiii!!!!!! - urlò il giovane Leone.
E mentre tra loro due la lotta imperversava, Mu si rivolse a Milo e Camus e continuò la storia:
- La famiglia allora cercò di andarsene dalla casa ma... le
porte e le finestre erano stranamente tutte bloccate... e quella
notte... - .
Aiolia finalmente riuscì a liberarsi dalla presa stritolatrice di Aldebaran, e tutte e due si rimisero a sedere.
- ... e quella notte avvenne il massacro - .
A Milo mancò il coraggio di chiedere spiegazioni. Al suo posto lo fece Aiolia:
- Il massacro? - .
- Sìììì - rispose Mu pieno di pathos. - Si iniziò dai bambini: il primogenito fu ucciso a colpi di forchetta dalla nonna, il secondogenito fu appeso al lampadario dalla madre, il terzogenito venne squartato vivo dal padre, che poi ne mangiò la pelle... e la bambina di pochi mesi fu messa dalla zia nel tritacarne e ridotta a... - .
- AAAAAAHHHHHH!!!!! - fecero Milo ed Aiolia, e si abbracciarono a vicenda tutti tremanti.
- ...carne tritataaaaa... - .
- BASTAAAAAA!!!!!!!! - strillò Aldebaran appendendosi a Camus.
- ...poi quando i bambini erano stati eliminati, un altro spirito
andò a risvegliare il nonno defunto.. che tutto zoppicante ed
insanguinato scese dalle scale... sua figlia, cioè la madre dei
bambini, andò a farlo a pezzi... poi la nonna entrò in
casa con una motosega: fece a pezzi la sua giovane figlia. Il padre dei
bambini invece fu più furbo. Prese la nonna, la legò per
terra e poi tornò in casa con un tagliaerba... vi lascio
immaginare come andò a finire... - .
- AAAAAHHHHHH!!!!!! - Urlo collettivo.
- E la zia, vi starete chiedendo? La zia fu l'unica a sopravvivere, in
quando crocifisse il padre e poi aprendogli il ventre lo mangiò
vivo... - .
- AAAAAAAAAAHHHHHHHH!!!!!! - Altro urlo collettivo.
Mu improvvisamente (e fortunatamente) perse quel suo strano ghigno
malefico e tornò ad essere il normale, dolce, bambino che era. -
Allora, vi è piaciuta la storia ragazzi? - .
Così, semplicemente.
Camus ed Aldebaran erano ancora troppo scossi per poter rispondere,
Milo era immobile tra le braccia di Aiolia ed Aiolia era ancora
più immobile del suo amico.
Mu rise di gusto. - Ma dai, non ditemi che vi ho spaventato! - .
LA PRESENZA...
Fruscio d'erba. Sagoma snella. Qualcosa. Qualcosa stava giugendo.
Mu perse il sorriso.
Allora gli altri quattro ragazzini ghiacciarono ancora di più e si strinsero tutti. Tremavano come foglie al vento.
- Ehm.. - Mu sentì il suo cuore partire in quarta ed arrivare a tempo record in gola. O santa Athena...
La figura si avvicinava, si avvicinava sempre di più... qualcosa poi si sporse dentro al ripostiglio.
I cinque amici urlarono dalla paura: - Aaaaaaaah!!.. - .
- Ma che sta succendo qui? - La voce di Shaka li fece smettere di strillare.
Sì, quello era proprio Shaka, che li guardava con aria interrogativa (e con gli occhi chiusi).
Milo ed Aiolia presero un profondo respiro, Camus si lasciò
cadere senza peso sul suo sacco a pelo, Aldebaran si mise una mano sul
cuore per accertarsi che i battiti fossero regolari.
Mu: - Shaka! - .
- Sono venuto a farvi compagnia - rispose lui, serafico come al solito. - Posso? - .
- Ma... ma certo, vieni! - si sbloccò allora Mu. - Ma come facevi a sapere che eravamo qui? - .
- Vi ho seguiti a distanza, ovvio - fu la risposta. Quando Shaka
entrò e si sedette tra Aiolia e Aldebaran, fu proprio lui il
primo a parlare: - Ma cosa stavate facendo, qui? E perchè avete
urlato? - .
Tutti alzarono gli occhi. Milo alzò anche le spalle: - Tsz, meglio lasciare perdere! - .
_______________________________________________________
Eccomi come
promesso di primo pomeriggio (cioè, in verità dovevo
pubblicare di prima mattina.... xD) Ora risponderò alle vostre
recensioni... ^_^
Diana924 :
sììììììì tu essere il
genio del maleeeeeeee!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHA!!!!! ^^ Shaka è
Buddha, per cui è onniscente... e onnipresente, dato che
è pure apparso in questo capitolo... l'idea della vecchia mi
è venuta in mente per caso, perchè ricordo che quando ero
piccola c'era appunto una signora anziana che buttava sempre caramelle
giù dalla finestra, per me e per mia sorella... xD, che bei
ricordiii!!!! Bacioni ^^
Sunight : Shaka o medita oppure
ha dei microcips speciali sotto le palpebre che gli permettono di
leggere qualsiasi libro... io opto per quest'ultima opzione! Per quanto
riguarda il testo latino di Virgilio se vuoi posso mettere la
traduzione... è in fondo, sotto la risposta alle altre
recensioni... xD povera vecchietta sì, tormentata alla sua
età da quelle pesti!!! ^^ Anche a me sarebbe venuta le
tentazioneeeee di far fare un bagno a quei dueeee!!!! ^^ Bacioni
aries_no_nike : io sono andata
a vedere una rappresentazione delle Nuvole, a teatro... devo dire che
non mi è dispiaciuta, tutto sommato... "Le Rane" sta in qualche
cassettino della memoria, però non le ricordo bene ora...
ruffianiiiii sìììììì, sono
dei ruffianiiiii! Concordo pienamente! Tu ariete???? *Gio
è sopresa* Ma sul serio?????? XDDDD Be', la mia migliore amica
è gemelli... guarda, non ti dico... xD Bacioni ^^
KanondiGemini96 :
sììììì i Pokemon!!!, ho presente!!!
^^ La vecchietta che dà le caramelle abita proprio al centro del
paese, di fianco alla fattoria del nonno Billy e di fronte al negozio
di fiori della zia Pina.. xD Quando ero piccola mi davano sempre
tantissimeeee caramelleeee!!! ^^ Mi fa piacere che tu mi tenga
così sott'occhio... mi ha fatto molto piacere leggere la tua
recensione... XD Baci e grazie ^^
sagitta72 :
ueilàààà Gianduiaaaa!!!! ^^ Io mi immagino
Shaka a 80 anni... santo cielo mi farebbe morire dal ridere a vederlo
sulla stampelle... xD Mu ha fatto di tutto per resistere, almeno il
piccolo Shaka non ci è rimasto male... ^^ Milo è egoista,
sìsì, quando si tratta di caramelle soffia come un
serpente a sonagli... *ammesso che i serpenti soffino... xD Più
che altro sibilano... ^_^* Bacioniiiiiiiiiii Gianduia e spero che tu
stia un po' meglio! **
Bene bene....
dato che una cara lettrice lo ha richiesto, vi metterò la
traduzione del testo latino della morte di Didone, dell'Iliade...
xD
---------------------->
"...non
hos quaesitum munus in usus. Hic, postquam iliacas vestes notumque
cubile conspexit paulum lacrimis et mente morata, incubuitque toro
dixitque novissima verba..."
"...
dono non chiesto per tale uso. Quindi, dopo aver visto le vesti troiane
e il ben noto letto nuziale un poco soffermatasi tra il pianto e il
ricordo, si piegò sul cuscino e pronunciò
nuovissime parole..."
La
protagonista del passo è Didone che, poveraccia, si darà
al suicidio fingendo una celebrazione per gli dèi. Nel passo
però la nostra cara Didone si trova a letto con Enea...
uhmmm.... Shaka, non si raccontano queste porcate!!!! XD Ecco
perchè il povero Mu era ancora più sbigottito.... ^^
Cmq...
il dono a cui si fa riferimento è dato dal fatto che il
sacrificio che Didone chiederà agli dèi non sarà
volto a loro, anzi, lo chiederà perchè vuole suicidarsi
lei stessa... povera pazza....
Speriamo di
essere stata esaurienteeeee..... bacioniiiiiiiiii!!!!!! Questo
pomeriggio dovrò proprio spremermi bene il cervello... windows
vista, 7, oppure un sistema operativo della apple?? Dio mio,
chissà cosa potrebbe essere meglio... mi piacerebbe avere dei
consiglio in merito, ammetto di non essere così esperta...
grazie mille e alla prossimaaaaa!!!!!! =)
|
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Capitolo 11 *** Joyeux anniversaire, Camus! ***
11. Joyeux anniversaire, Camus!
Gio:
eccomi popolo, dormito bene??? Io mica tanto, faceva troppo caldo..
comunque lasciamo stare! Buona lettura e grazie per le tante recensioni
e per tutti voi lettori, ovviamente! xD
________________________________________________________________
XI CAPITOLO: JOYEUX ANNIVERSAIRE, caMUS!
LA SCELTA DEL REGALO
E la voce si sparse. Il compleanno di Camus era tra due giorni e nessuno ne aveva saputo niente.
Fortunatamente Milo gli aveva chiesto la data della sua nascita, solo per curiosità, prima di quel fatidico giorno.
Perfetto, tra due giorni Camus compiva gli anni e nessuno sapeva cosa regalargli.
Così in gran
segreto si ritrovarono dopo gli allenamenti, nell'Arena: Camus se ne
era già andato, non si vedeva nemmeno la sua ombra. Ottimo.
- Ragazzi, io non sono bravo con i regali - iniziò subito Aiolia, - quindi fate voi - .
Mu gli lanciò un'occhiata poco convinta. - In verità nessuno qui è bravo con i regali. Aldy? - .
- Non ho idee - .
- Milo, e tu? - .
- Camus mi nasconde sempre tutto - .
Mu allora sbuffò: - Ragazzi, il suo compleanno è tra due giorni!, non possiamo non regalargli nulla - .
- Lo so - disse Aiolia. - Anzi, lo sappiamo, ma non possiamo
presentarci con il solito libro o il solito mazzo di fiori. Ci vuole
qualcosa di più... non lo so, originale, qualcosa che gli
piaccia tanto tanto - .
Aldebaran alzò piano le spalle: - Non so, potremmo... incontrarci di notte, che ne dite? Sulla spiaggia, insieme... - .
- Ma lo fanno tutti! - si lamentò Milo. - Noi siamo speciali per
Camus, di questo ne sono sicuro. Ci serve quindi un regalo speciale - .
- Ma qui non c'è molta scelta, Milo - gli fece notare Mu, serio. - Qui si va sempre sulle cose classiche - .
- Ma... io vorrei regalargli una cosa fatta da noi... fatta da noi con il cuore - .
Aldebaran iniziò allora ad accarezzarsi il mento, pensoso. A prendere la parola, però, Aiolia:
- Uhm... sì, una cosa fatta da noi... una cosa semplice ma... dolce - .
- Ci sono! - Aldebaran scattò con l'indice in alto e gli amici sobbalzarono.
- Ci sono... cosa? - cadde dal pero Milo.
- Per il regalo di Camus, ho un'idea - .
Mu incrociò le braccia sul petto. Il suo sguardo si fece indagatore: - Sentiamo - .
- Una torta! Una torta è dolce, fatta da noi, origin- - .
- Ma nessuno di noi sa fare le torte! - esplose Aiolia balzando in
piedi. Poi si mise le mani nei capelli. - Santo cielo, aiutaci tu! - .
- Ma no, è una buona idea - disse invece Milo. - Così ci
impegnamo e facciamo vedere che l'abbiamo fatta con il cuore... poi se
esce male pazienza, Camus apprezzerà lo stesso - .
Aiolia lo guardò indeciso. - Credi? - .
- Sìsì, anche perchè scommetto che Cam non ha mai
ricevuto un regalo di compleanno; quindi una cosa piccola ma fatta
proprio di noi gli farà molto piacere - .
Silenzio.
Mu: - Io sono d'accordo con Milo e Aldebaran. Lia? - .
Aiolia restò un momento zitto, poi si scrollò il pensiero
di dosso e sbottò: - Sì, allora va bene. Ma chi sa la
ricetta? Aldy? - .
Aldebaran negò col capo. - Io me la faccio fare la torta di mele, mica so farla! Ma so a chi chiedere di aiutarci... - .
IN CUCINA...
Il giorno dopo si diressero in paese e chiesero aiuto ad un'anziana signora.
La vecchietta li squadrava sospettosa dall'alto in basso, mentre Aldebaran continuava a pregarla:
- La prego, ci serve assolutamente qualcuno che ci aiuti a fare una
torta di mele... non credo sia così impegnativo, signora... - .
- Va bene bambini, va bene... ma solo questa volta! - Detto questo la
vecchia li accompagnò nel piccolo cucinino, poi accostò
al bancone delle sedie su cui i nostri piccoli Gold salirono per poter
vedere meglio.
- Allora, innanzitutto bisogna preparare gli ingredienti -
incominicò la vecchia smanettando con gli scomparti della
cucina. - 700 gr di mele, 3 uova, 70 gr di burro, 300 gr di farina, 250
gr di zucchero, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bicchiere di latte, 1
scorza grattuggiata di limone - .
- Così tante cose ci vogliono? - domandò Aiolia con gli occhi sgranati.
- E certo! - fu la risposta. - Non sembra ma è così! - .
Quando la vecchia finì di preparare gli ingredienti, prese le
mele e le posizionò davanti a Milo, che arricciò
incuriosito il naso. - Su, forza, tu biondo inizia a sbucciare le mele,
poi affettale e passale nel succo di limone. Ma dopo, eh! - .
Milo senza spiccicar parola obbedì; quindi, preso un coltello, si mise al lavoro.
- Poi tu, altro biondo - disse la vecchia rivolgendosi ad Aiolia, - monta gli albumi a neve - .
Il giovane Leone aggrottò la fronte. - E scusi, che sono gli albumi a neve? - .
La vecchia sbuffò. - E ma voi giovani siete proprio rimasti
indietro, eh! Guarda, devi prendere le uova, spaccale poi in questo
piatto, prendi i loro albumi, mettili in questa ciotola e sbattili con
questa forchetta. E poi ci metti anche un pizzico di sale - .
- Ah - fece Aiolia. - E fino a quando devo sbatterli? - .
- Finché diventano sodi, ovvio! Per vedere se lo sono devi
inclinare un poco la ciotola; se restano compatti sei a posto - .
Aiolia annuì, ma dentro era pieno di perchè: insomma, sempre a lui i compiti più difficili!
- E tu, bambino da capelli lilla, vieni qui, avvicinati - .
Mu si sentiva come in un campo di concentramento. Ciononostante
obbedì e a testa bassa superò Milo ed Aiolia, che ce la
stavamo mettendo proprio tutta!
- Tu bambino sbatti i tuorli in quest'altra ciotola, con un po' di zucchero! - .
Mu annuì, alquanto spaventato. Certo che quella donna faceva
veramente paura! Si mise così al lavoro, ma poi dopo alcuni
secondi sobbalzò dalla spavento sporcandosi pure il viso di
tuorlo d'uovo:
- Ma che fai, biondino? - stava urlando la vecchia, rivolta a Milo, - mi hai sporcato l'intera cucina di succo di limone! E il succo di limone lo dovevi mettere in questo piatto, non sul bancone! - .
- Ma... ma signora - diceva invece Milo, - qui riuscivo meglio a farci passare le mele... - .
Ma la vecchietta non lo stava ascoltando. Si era già catapultata
da Aldebaran. - Dai, su, pulisci tu il bancone e controlla che il tuo
amico biondo non combini altri guai! - .
Insomma, e così mentre lavoravano la vecchia li scrutava malefica con quei suoi piccoli occhietti rapaci.
Quando Aiolia e Mu finirono di sbattere albumi e tuorli, dovettero unire l'impasto e amalgamarlo bene.
Aldebaran si disimpegnò e quindi finì di pulire il
bancone. Ma non poté riprendere fiato che la vecchietta era
già dietro ad impartirgli altri ordini:
- Ora ecco, fermi voi due!, bene, ora aggiungi nell'impasto della farina a pioggia... - .
A pioggia. Non c'era parola più chiara di questa. Aldebaran
allora prese il pacchetto di farina e senza tanti complimenti fece per
rovesciarne il contenuto nell'impasto. Ma a fermarlo l'urlo della
vecchia:
- Ma che hai capito, scemo? Ho detto a pioggia, non a tempesta! Così, guarda... -, e l'anziana prese a spolverare delicatamente la farina sull'impasto. - Poi il burro... - Anche il burro andò.
Dopo altre difficili manovre finalmente l'impasto era pronto.
- Bene bambini, ora le mele... dai biondino, muoviti! - .
Milo accelerò il lavoro, finì con l'ultima mela e poi
passò tutti gli spicchi alla vecchia. Aggiunsero così le
mele.
Poi posizionarono l'impasto in una tortiera, lo addobbarono con altri
spicchi di mela e dei riccioli di burro, e finalmente la misero nel
forno preriscaldato.
Mu si pulì bene la faccia, poi chiese: - Quando ci vuole, signora? - .
- Mezzora - rispose lei.
Silenzio.
Poi improvvisamente la sua voce tuonò: - Ed ora a pulire la cucina, diavoletti! Guardate che caos che avete combinato! - .
I quattro piccoli Gold non se lo fecero ripetere due volte.
IL RESPONSO...
Il giorno fatidico era arrivato: lo trovarono a leggere un libro, poco
lontano dall'Arena, e quel giorno stranamente pareva più solo
del solito.
I quattro bambini sgattaiolarono verso di lui, che era troppo intento a
leggere per accorgersi di loro; e quando ci riuscì era
già troppo tardi, perchè Aiolia e Milo gli erano
già balzati addosso facendogli cadere a terra il libro e
spiccicandogli il viso nell'erba:
- Buon compleannooooo!!!! - strillarono vivacemente all'unisono rimanendo aggrappati al suo collo.
Camus, aveva ragione Milo, non se l'aspettava proprio: il suo volto era un mix di sconcerto e stupore.
- Ma... ragazzi... - disse, e finalmente riuscì a guardarsi
dietro, dove c'erano anche Mu ed Albebaran; quest'ultimo aveva tra le
mani un piatto con una grande, gustosa torta di mele.
- Guarda, ti abbiamo anche portato un regalo! - strillò
entusiasta Aiolia, e quindi Mu ed Aldebaran si avvicinaro e si
sedettero con loro.
- L'abbiamo fatta noi - aggiunse Mu.
- Sìsì - disse quindi Milo. - Ci siamo impegnati molto molto! - .
Camus guardava la torta di mele come se vedesse un alieno approdare sulla terra. - ... - .
- Non hai niente da dire? - gli chiese Aldebaran mettendogli in grembo
la torta. - Avanti, assaggiala! L'abbiamo già divisa in fette! -
.
- Sììììììì otto fette,
due per ognuno di noi - disse Milo dondolandosi sul sedere.
- ... - .
Aiolia gli sventolò davanti una mano. - Camus? Ci sei ancora? - .
Camus si risvegliò: - Sì sì, ci sono... - .
- Avanti, assaggia! - .
- Sìììììì prima mangia il festeggiato! - disse Mu.
Allora Camus scelse una fetta, la prese con il pollice e l'indice e si mise un pezzo di bocca.
Gli altri aspettavano trepidanti il responso.
- Allora? Che te ne pare? - chiese Milo.
Quando Camus mandò giù l'impasto, ne mangiò un altro pezzo senza degnarsi di rispondere.
- Ti piace, eh?? - domandò a bruciapelo Aldebaran, e finalmente il ragazzino francese annuì freneticamente con la testa.
- Però, ragazzi... si sente molto il limone - .
Occhiate assassine verso Milo.
- ...anche troppa farina - .
Occhiate assassine rivolte ad Aldebaran.
- Però sì, è buona! - .
Aiolia non aspettò un secondo in più, e si
capapultò a rubarne una fetta: - Bene, allora mangiamo! - .
Anche gli altri lo imitarono e si gettarono sulla torta come una iena
fa con una carcassa abbandonata. Il resto della giornata passò
così, tra una fetta e l'altra e tante, tante risate.
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Eccomi
genteeee!!!! Ora, meglio che qua non scriva molto perchè ci sono
parecchie recensioni a cui rispondere... vi ringrazio di cuore, popolo!
^_^
Sunight : ma ciauuuuuu, questa
volta hai battuto tutti sul tempo! Non devi ringraziare per la
traduzione... volevo metterla alla fine del capitolo, ma poi ci ho
ripensato pensando che a nessuno potesse interessare... e invece arrivi
tu che me la chiedi... ^^ Be', allora tu non fare sapere a nessuno che
faccio il liceo classico... xD In verità volevo mettere Deathy
al posto di Shaka, poi però pensando che i bambini potevano
rimanerne traumatizzati ho optato per il nostro Buddha... il computer
devo ancora prenderlo, ieri siamo andate a vedere in un negozio ed uno
ci è parso molto interessante... una novità, niente cassa
ma solo un desktop che funge anche da computer e tutto... però
costa tanto... ma piegheremo nostra mamma, promesso!!! ^^ Bacioni ^^
Sagitta72 :
sìììììììì Mu
è sadicooooo sotto sottoooooo... MUAHAHAHAHAHA!!!! xD Milo ed
Aiolia erano troppo evidenti, ho optato per l'innocente Mu... sì
sì, il nostro Cam sta bene... solo un grande spavento.. e Milo..
Milo è incontrollabile pure per me! Poi a me non piacciono molto
i bambini, non ho la pazienza... finirei per ammazzarlo, quindi meglio
che se ne prenda cura qualcun altro... ^^ Bene, sono felice che tu stia
meglio! Bacioni ^^
KanondiGemini96 : sì
sì, vai al supermercato che fai prima... XDDDD Prendere a
legnate Shaka????? Cavoli che fantasia che hai! E Cam che si appiccica
a Milo.... che puccio, sì, concordo! Che bello, mi tieni
d'occhio! Speriamo che questo capitolo ti sia piaciuto, carissima! Per
quanto riguardo il computer nuovo leggi nella risposta a Sunight... xD
Diana924 : Mu è un
narratore incompreso... sìsì... ma è pieno di
talento... e Shaka sì, è perfetto, così
innocente!!!! ^^ Sìììììì,
sono sempre pucci pucci spucciolosi... anche da grandi, eh!
*çççççççççç*
^^ Grazie per i complimenti, mi fanno molto piacere... sai, in questo
periodo mi vengono in mente storie tristi e più serie... xD Le
aggiungerò più tardi, quando saranno più
grandicelli... bacioni ^^
aries_no_nike :
sììììì la villetta è
quellaaaaaaa!!!!!!!!!!! Speriamo che tu non sia morta sul serio questa
notte (!!) perchè le tue recensioni mi fanno sempre morire dal
ridere... ^^ Se sei morta... be', ok, manderò Mu a cercarti!
Anch'io avrei preso a pugni quel cavolo di Buddha, che c'è
quando non ci deve essere... e sì, anche Cam si è
aggiunto... bacioni ^^
Angel_Dark_Light : ed ecco la
new entry! Che piacere conosceri, Dark!!!! ^^ Per Mu ho preso spunto da
mia sorella... anche lei è così... poi alcune volte fa le
facce da pazza... mah!, lasciamo stare! Cam un uomo???? Cam, hai ancora
dieci anni eh! Ops, undici! *TACIIII O TI FREDDOOO!!!!* Oddio,
s'è arrabbiato! xD Che bello, stai scrivendo delle storie su
Cam?? Allora le leggerò... xD Bacioni ^_^
Bene bene... alla prossima, popolo!!!! Gio ^_^
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Capitolo 12 *** Amicizia e fedeltà - prima parte - ***
12. Amicizia e fedeltà - prima parte -
Gio:
eccomi e scusate il ritardo, ma il giovedì è sempre
così... tra una storia e l'altra da aggiornare, io e mia sorella
dobbiamo darci un po' il cambio.. xD
Volevo
ringraziare tutti voi per la gioia che date a me e a mia sorella...
anche semplicemente vedendo in quanti leggono le nostre storie ci fate
sorridere! Siamo molto felici di esserci iscritte a EFP, non pensavamo
di ottenere così buoni risultati con le nostre fic e di
conoscere così tanta bella gente! ^_^
Bene, ora... ora vi lascio al capitolo, altrimenti mi dilungherei troppo.. XD
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XII CAPITOLO: AMICIZIA E FEDELTà
-----Prima parte-----
PRIMA DELLA TEMPESTA
Un anno dopo...
Il cielo era molto nuvoloso, l'aria era assente e un brutto temporale sarebbe potuto esplodere in qualsiasi momento.
Alcuni lampi illuminavano già l'orizzonte scuro e molti
decidevano di sfruttare l'occasione per troncare gli allenamenti. Tra
questi, Aiolia e Milo.
- Ciao Milo - .
- Ciao Lia - .
Si strinsero i polsi e solo in quel momento Aiolia sciolse quella sua espressione severa:
- Non chiamarmi Lia: è passato, ormai - .
Milo a quelle sue parole inaspettate aggrottò la fronte, confuso: - Passato? - .
- Ora mi chiamano Leo - fu la risposta, e l'altro annuì senza
spiccicar parola. - Ho sentito che tu sei il favorito per la Gold Cloth
dello Scorpione - .
- Già - sorrise Milo. - Lo stesso ho sentito di te... per quella
del Leone, ovviamente - Detto questo alzò gli occhi: le nuvole
scure non accennavano ad andarsene, anzi, si stava alzando anche una
brutta aria. - Ora vado - .
Aiolia alzò le sopracciglia. - Dove? - .
- Non ti interessa - lo riprese scherzosamente l'altro. Poi però si sciolse in una risatina: - Da Shura - .
Il volto di Aiolia si incupì. - Shura? - .
- Sì, Shura. Ha detto che mi vuole parlare - .
- Di cosa? - .
- Uhm, non lo so. Perchè dovrei saperlo? - .
Aiolia era ancora cupo in volto quando però i suoi muscoli si
rilassarono e quindi scrollò le spalle: - Già,
perchè dovresti saperlo? - Rise, ma era una risata tesa.
Milo preferì non dire altro: sapeva che il suo amico odiava
ancora a morte Shura per quello che era successo a suo fratello, forse
era per questo che non gli andava giù la cosa.
- Allora va' - gli concesse Aiolia con un cenno del capo, - ci vediamo domani, speriamo - .
- Speriamo proprio di sì! - Lo salutò con un'altra
stretta di polso, poi si voltò e lasciò l'Arena per
dirigersi alla Decima Casa; e solo quando non fu più in vista,
Aiolia decise di seguirlo.
DISCORSI DA CAVALIERI
Appena mise piede nella Decima Casa, fuori iniziò a piovere e a
tuonare violentemente. Quindi Milo si guardò dietro,
sospirò:
- Che fortun- - .
- Eccoti Milo - La
voce decisa di Shura lo fece voltare ancora un'altra volta: il
Cavaliere del Capricorno era poco distante da lui e stava allungando il
suo braccio destro verso l'interno della Casa, invitando ad entrare.
L'Armatura gli conferiva un aspetto severo: - Entra pure, ti stavo
giusto aspettando - .
Milo allora obbedì e sistemandosi l'alta crocchia in cui aveva
legato i capelli superò Shura, che lo seguì un poco con
lo sguardo prima di condurlo verso l'interno della sua casa.
- Il tuo invito mi ha leggermente stupito - disse il giovane mentre camminavano per gli ampi corridoi.
Shura ignorò completamente la sua osservazione e si
fiondò a fargli un'infinità di domande: - Ti piace la
Casa dello Scorpione, Milo? -.
Milo, incuriosito da quel suo strano comportamento, decise comunque di sciogliersi: - ...Sì, certo - .
- Non vedi l'ora di ricevere l'Armatura, vero? - .
- Be', certo! Sarebbe il mio sogno più grande - .
- Sai che il Grande Sacerdote è molto soddisfatto dell'esito dei tuoi allenamenti? - .
- ...In verità no... non sapevo mi controllasse - .
- Oh, ma non controlla solamente te, controlla anche gli altri ragazzi. Ma per te prova... una certa simpatia - .
- Sul serio? - .
- Sì, sì, me l'ha detto lui stesso - .
Finalmente giunsero in un grandissimo salotto illuminato soltanto dalle fiamme che danzavano nell'enorme camino in pietra.
Shura fece sedere Milo su di un divano, proprio di fronte a quello dove
poco poco di sedette lui; e fu lì che si fece molto serio:
- Milo, devo assolutamente parlarti - .
Milo subito fu catturato dal dubbio e dall'inquietudine. Probabilmente
Shura se ne accorse, perchè accennò ad un sorrisino:
- No, non preoccuparti, nulla di così serio - .
- Non è questo - disse allora il ragazzo. - La cosa che mi
incuriosisce è il fatto che noi due non ci siamo quasi mai
parlati - .
- Sì, verissimo - La voce di Shura ora era più dolce.
Improvvisamente però sembrò che il suo volto si oscurasse
nuovamente, ma fu solo per un attimo. - Milo, devo assolutamente sapere
una cosa - .
Milo era leggermente spaventato: nel semibuio, con il fuoco che
crepitava nel camino, con i lampi che illuminavano l'esterno, con lo
scrosciare intenso della pioggia... - Cosa vuoi sapere? - .
Shura si sporse un poco in avanti. - Tu... tieni molto alle amicizie, vero? - .
Domanda con una risposta scontata. - Certo - .
Allora Shura si ritirò, rilassandosi. - Sai, ieri ti osservavo
mentre ti allenavi con un altro ragazzo. Ho notato che tu
dell'avversario cerchi di cogliere prima il lato umano, poi quello da
cavaliere - .
Milo perse qualche battito. - Certo, non sono un tipo violento. Ci sono forse problemi? - .
- No no, affatto. Sei un ragazzino molto saggio - si affrettò Shura. - Volevo anche sapere se- - .
- Se? - .
- ... se tu la pensi come Aiolia, su... quel fatto - .
Domanda piccante. Milo si morse il labbro inferiore, poggiò i
gomiti sulle ginocchia e si sporse un po' in avanti: - Senti Shura, noi
probabilmente saremo compagni d'armi. Non mi va di disotterrare questo
evento - .
- Ti fidi del Grande Sacerdote, allora - .
Quell'affermazione sembrò toccare una corda sensibile in Milo,
che alzò le sopracciglia e si fece più serio del solito:
- Io ripongo fiducia in chi voglio. Mi fido della mia scelta di
diventare Cavaliere, mi fido dei miei amici, mi fido di te; mi fido
anche del Grande Sacerdote, ovvio - .
Shura allora sembrò rasserenarsi. - Sono sicuro che sarai un Cavaliere dall'alto onore, fedele al Santuario - .
Milo annuì. - ...Certo. Sarò fedelissimo ai miei doveri, qualcosa ti fa pensare il contrario? - .
- No... no - fu la risposta di Shura, che poi incassò il capo
tra le spalle e sospirò. - Forse la tua amicizia con Aiolia - .
- Aiolia? - Milo scattò con il capo all'insù. - Che c'entra lui? - .
- Il fatto di suo fratello, i tanti anni passati.. di lui il Grande Sacerdote non potrà mai fidarsi interamente - .
- Be'... - Milo sembrava vagamente indeciso. - ...Vero. Sì, hai ragione - .
Shura allora si alzò. Le risposte le aveva sentite, i dubbi
erano stati spazzati via, e sapeva che non solo per lui era
così. Si era già accorto della sua
presenza. - Resta pure finché fuori la tempesta non si
placherà - Detto questo marciò fuori dal salotto,
lasciando Milo in un tornado di pensieri confusi.
TRADIMENTI...
La pioggia si era placata solo in tarda notte, ma gentilmente Milo
rifiutò l'invito di Shura di rimanere per la notte nella sua
Casa ed era corso da Camus, conoscendo la paura che lo assaliva durante
i temporali.
La mattina successiva riuscì a svignarsela prima che il maestro
di Camus si accorgesse della sua presenza, e passò l'intera
mattina allenandosi, mentre nella testa gli vorticavano le parole di
Shura. Insomma, perchè chiederlo proprio a lui? Poteva chiederlo
a Mu, ad Aldebaran, a Camus, ma lo aveva chiesto a lui. Certo, si
vedeva molto spesso con Aiolia, ma anche gli altri...
Nel primo pomeriggio decise di staccare un momento e si diresse sopra
ad una parete a strapiombo che precipitava direttamente nel
Mediterraneo. Lì l'aria era fredda e anche abbastanza potente e
gli strilli dei gabbiani ed il rumore dell'infrangersi delle onde
giungevano decisi.
Non ebbe però nemmeno il tempo di sdraiarsi che sentì
qualcuno venire nella sua direzione. Non parlò, sapeva chi era:
- Milo, devo parlarti - .
Allora si voltò e con i capelli che danzavano al vento sorrise: - Aiolia. Vieni, siediti qui con- - .
- No, assolutamente - Aiolia era serio. Aiolia era molto arrabbiato.
Milo si trovò costretto ad alzarsi in piedi e ad avvicinarsi lui stesso. - Aiolia, che c'è? Successo qualcosa? - .
- Tu! - disse il giovane Leone
puntandogli l'indice destro contro, e quindi l'altro si bloccò
istintivamente. - Tu, Milo! Non avrei mai pensato che fossi
così... così... - .
- Aiolia, ma che?- - .
- ...falso! - Aiolia era
veramente infuriato. Respirava fortemente, aveva la faccia rossa di
rabbia e per di più il suo braccio teso tremava. - Milo, tu ti
fidi del Grande Sacerdote? Ti fidi di colui che bramò
l'uccisione d- - .
- Aiolia, calmati! - lo fermò Milo, innervosendosi, - allora mi ha seguito. Scusa, tu mi hai seguito, ieri? - .
- Non potevo fare altrimenti! - strillò Aiolia. - Perchè mai Shura avrebbe dovuto invitarti, eh? Semplice!, per parlare di lui! Per parlare di mio fratello! - La sua voce si incrinò a tal punto che Milo temette di vederlo scoppiare a momenti. - Tu, hai osato infangare il suo ricordo! Hai tradito la mia fiducia, Milo!, hai dato del traditore a mio fratello! - .
Milo quasi svenne. - Cosa?? - disse incredulo. - Io non ho dato del traditore a nessuno! - .
- Ma tu ti fidi del Grande Sacerdote, e questo basta! L'hai sottinteso... - .
- Non è vero! - .
- Sì invece! - .
- NO! - .
- Sì! - .
Milo allora decise di tacere e di far sbollire Aiolia il quale, appena
ne ebbe la possibilità, incominciò a sputare frasi
disarticolate: - Mio fratello merita rispetto, mio fratello è stato ucciso, il Grande Sacerdote lo odiava, tu ti fidi del Grande Sacerdote, quindi tu ODI mio fratello! Sei un essere insignificante, Milo, che non merita nemmeno di diventare Cavaliere! Sei la vergogna del Grande Tempio! - .
Milo non accennò a nessuna reazione: ferito sì, era
ferito, ma non aveva assolutamente intenzione di attaccare rissa.
Aiolia continuò a urlare per almeno altri dieci minuti, ad
insultarlo pesantemente e ad agitare in aria i pugni; poi
improvvisamente si calmò e si voltò dandogli le spalle.
Milo era ancora immobile, fermo ad osservarlo.
- Basta, è inutile parlare con te Milo. Non capiresti. La nostra amicizia è conclusa - .
Silenzio. Milo non dava segni di vita.
Allora Aiolia si incamminò, deciso ad andarsene, ma prima di
essere troppo lontano sussurrò alcune parole quasi curandosi che
Milo le sentisse:
- Tsz, che gran bastardo... - .
Ottenne il risultato sperato: in Milo si accese un moto di stizza, che
lo portò e raggiungerlo e ad afferrarlo per una spalla:
- Che hai detto, scusa?? - .
Aiolia sapeva che dare del "bastardo" a Milo significava finire nella
tomba seduta stante. Ciononostante si voltò di nuovo e
sfidò la sua occhiata inceneritrice: - Ho detto che sei un gran
bastardo - .
Milo strinse forte i pugni per trattenersi: digrignò i denti. - Come scusa?? - .
Aiolia sorrise beffardo. - Forse preferisci te lo dica in altre parole? Sei un fottuto figlio di puttana - .
E poi successe tutto in pochi secondi: da dietro un cespuglio
sgusciarono Shura, Death Mask ed Aphrodite, che ebbero appena il tempo
di capire la situazione che Milo si fiondò su Aiolia stendendolo
con un potente destro.
Non fecero nemmeno in tempo ad intervenire che Aiolia si alzò,
prese Milo per i polsi e gli diede una spinta tale da farlo
indietreggiare di parecchio; e, ben presto, dietro di lui si
aprì il blu, il blu del mare che si infrangeva violento contro
la parete rocciosa.
Aiolia retrocedette, non ebbe il tempo di accorgersi di nulla.
Invece Shura, Death Mask ed Aphrodite sì.
- Milo, attento! - urlò
Shura, e Milo spaventato da quell'avvertimento perse definitivamente
l'equilibrio: inciampò nei proprio passi, cadde all'indietro e
sentendo il vuoto intorno a lui urlò con tutto il fiato che
aveva in gola.
L'ultima cosa che vide fu un Aiolia sgomento e Shura che correva verso di lui, con una mano tesa in avanti.
_______________________________________________________
Come avete
potuto leggere, piccoli Saints crescono e volano le prime parolacce..
xD Questo capitolo è un po' lunghino, sì sì...
domani continuerò con la seconda parte! Ora risponderò
alle vostre recensioni! Gio ^^
Sunight :
sììììì, i Saint in cucina! Guarda,
sinceramente io sono negata... cioè, non saprei nemmeno da che
parte iniziare. Non ti nascondo che la ricetta della torta di mele l'ho
presa da internet...!!!!! ^^ Aiolia e Milo che accoppano Camus? Dai,
l'idea è buona... bacioni ^^
Sagitta72 : ogni volta che
leggo il tuo nome mi scappa un sorriso! ^^ Cam è miooooo,
MIOOOOOOOOO! Gianduia, di Cam posso prendermi cura io che sicuramente
è meno rompiballe di Milo... xD Anche perchè la torta di
mele non mi piace... MUAHAHAHHA!!! Quindi il festeggiato resta a
me!!!!!! ^^
aries_no_nike : eccoti!!!! Ma
dai, ti ho davvero spaventata??? xDDDDDD La cosa positiva
è che sei ancora viva, no??? ^^ Già, la vecchia delle
caramelle è più simpatica... ma Aldy... e i suoi strani
contatti... ^_^ Anch'io per il compleanno vorrei ricevere una torta...
ma non una di mele, bensì una crostata di marmellata
all'albicocca!!!!! *ççççç* Bacioni ^^
Diana924 : è una
vecchietta diversa, sfortunatamente. Quella della caramelle è
più gentile!! ^^ "La prova del cuoco" dei piccoli Gold è
andata bene, sìsì, contando che sono ancora loro
impediti! Shura, Death e Aphro? Eccoli!, dovevi solo avere un po' di
pazienza, dato che per questo capitolo dovevo aspettare quando i nostri
protagonisti fossero un po' cresciuti... xD Bacioni ^^
KanondiGemini96 : non
preoccuparti, io sono sempre in ritardo!!!!!! ^^ Ma no che non volevano
avvelenarlo, eh!!!! XDDDD Allora già che ci siamo non dire a
nessuno che io faccio gli anni il 24 ottobre... ^^ Bacioni, mi fa molto
piacere che il capitolo ti sia piaciuto! ^_^
Angel_Dark_Light : questa volta
ho scritto bene, vero???? Cmq l'errore l'ho corretto subito, don't
worry! ^^ Cmq certo che ti darò consigli per migliorare, ma solo
se ce ne sarò bisogno... perchè una cosa che odio
tantissimo è quella di passare per una maestrina, quando anch'io
faccio errori (anzi, ORRORI) madornali, alcune volte... quindi vedremo,
vedremo... bacioni ^^
FInito????
Sìììì, ho finito!!!!! Mi fanno molto
piacere le vostre recensioni! Bacioni e a domani con la seconda
parte!!!! XD
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Capitolo 13 *** Amicizia e fedeltà - seconda parte - ***
13. amicizia e fedeltà - seconda parte -
Gio:
eccomi, felicissimaaaaaa!!!!! Finalmente abbiamo preso sia il numero 29
di Lost Canvas sia il primo di Next Dimension!!!!!!
Sììììììììììììììììììììììììììììììì!!!!!
Bene, dopo questo inizio esplosivo... buona lettura! xD
________________________________________________________________
XIII CAPITOLO: AMICIZIA E FEDELTà
-----Seconda parte-----
STRANIERO
Si
sentiva pesantissimo, dolorante e completamente indifeso. Una strana
atmosfera lo abbracciava, percepiva di essere in un luogo a lui
sconosciuto. Non riusciva a muoversi, era completamente paralizzato:
che fosse solo un'impressione? Il primo pensiero che gli occupò
la mente fu uno solo: Aiolia.
Stavo litigando con lui... sì, ho presente. Poi? Poi cosa è successo? C'era il mare...
--------------------------------------
L'urlo di Milo, seppur continuando ad
allontanarsi, squarciava persino il rumore delle onde e giungeva
praticamente ovattato alle orecchie di Aiolia; lui se ne stava
lì, impalato, ghiacciato e pentito. Amaramente pentito.
Vide Shura togliersi ad una velocità sorprendente la Cloth, per
poi lanciarsi dalla parete con la speranza di salvare il suo compagno.
Pure Death Mask fece la stessa cosa, subito dopo di lui. Aphrodite,
invece, era sgomento e apparentemente non dava segni di vita.
Aiolia non sapeva cosa fare, non sapeva dove andare: quando
sentì il corpo di Milo cadere in acqua, molto più in
giù, quando sentì anche quelli di Shura e Death Mask a
seguirlo, fece per correre anche lui a buttarsi; ma sorprendentemente
Aphrodite gli si parò davanti:
- No Aiolia - .
Le labbra di Aiolia tremarono, incapaci di proferire verbo.
- Aiolia, sarebbe troppo rischioso - Aphrodite non aveva nemmeno il
coraggio di sporgersi per controllare che Shura, Death Mask e
soprattutto Milo stessero bene. La parete rocciosa era alta almeno
trenta, quaranta metri, e dentro di lui la speranza di ritrovarli tutti
e tre sani e salvi stava già a poco a poco spegnendosi.
- Aphro- - .
- Vieni Aiolia - Il Cavaliere dei Pesci lo prese per un braccio e quasi
sforzandosi lo fece correre in direzione del pezzo di spiaggia
più vicino.
Aiolia era preoccupato. Aiolia voleva uccidersi. Sapeva che Aphrodite
c'è l'avrebbe avuta a morte con lui se fosse successo qualcosa
anche ai suoi due amici, e ciò lo spaventava molto.
Aphrodite quando giunsero nella piccola spiaggia non riuscì più a trattenersi: - Sei contento, Aiolia? Eh? - .
Aiolia non rispose e quindi il giovane Cavaliere digrignò i denti:
- Spera.. spera che non sia successo nulla a nessuno di loro - .
Quelle parole sapevano di minaccia, ed era un sapore talmente forte ed
amaro che Aiolia quasi fece fatica a deglutire. Finalmente sulla loro
sinistra la parete rocciosa si abbassava tanto quanto bastava per
guardare nella direzione in cui era caduto Milo.
Il mare ruggiva, le sue onde non davano assolutamente tregua alla parete rocciosa e di loro nessuna traccia.
Aiolia vide Aphrodite stringere forte i pugni e farsi incredibilmente
minaccioso: - Aiolia, prega per te che stiano tutti bene, prega che- - .
Qualcosa emerse dalle onde dal mare. Aphrodite ed Aiolia sentirono la
speranza riaccendersi dentro di loro, ma solo quando indovinarono che
quel qualcosa era Shura, e che di fianco a lui era apparso anche Death
Mask che teneva tra le braccia Milo, Aphrodite scattò verso il
mare pronto a soccorrerli.
Aiolia, invece, non aveva nemmeno il coraggio di muovere un muscolo.
Vide Shura alzarsi in piedi, un po' ricurvo, l'acqua che gli ricopriva
gran parte del collo, ed Aphrodite correre da lui e soccorrerlo; vide
anche Death Mask distendere sulla sabbia dorata il corpo apparentemente
senza vita di Milo, poi lui crollare a gattoni e prendere grosse
boccate d'aria.
Shura ed Aphrodite uscirono dall'acqua poco dopo, il primo cadde a
terra vomitando acqua salata, il secondo invece corse immediatamente da
Milo.
Aiolia osservò tutto questo con un'espressione distante,
immobile, sofferente. Guardava prima Shura, poi Death Mask, poi
Aphrodite e poi Milo, lì sulla spiaggia con il braccio destro
rosso di sangue e quasi interamente spellato. Si sentì meglio
quando Aphrodite informò i due amici che Milo era solo svenuto,
che non era in pericolo di vita, che stava bene dopotutto.
Poi i suoi occhi si adagiarono su Death Mask, che mai avrebbe
immaginato capace di un simile gesto, che si stava alzando lentamente
un po' zoppicando sulla gamba sinistra.
E lui era lì, ad osservare quella scena. Era un estraneo, vedeva
Shura ed Aphrodite intenti a liberare i polmoni di Milo dall'acqua,
sentiva le imprecazioni di Death Mask, insomma, era cosciente di
tutto... di tutto ma non di quel mastodontico sbaglio che aveva messo
in pericolo la vita di ben tre compagni.
RISVEGLIO...
Aprì lentamente gli occhi e subito la luce lo
accecò. Non si sentiva il braccio destro, gli girava
violentemente la testa. Solo dopo qualche secondo capì di
trovarsi in un letto e in una stanza a lui sconosciute. Voltando il
capo a destra, vide il rosso dei capelli di Camus nel candore
delle coperte. Il suo caro amico era lì, seduto su una sedia, e
dormiva. Gli fece un piacere immenso. Cercò di accarezzargli i
capelli, almeno per destarlo, ma qualcuno lo prese per il mento e lo
voltò a sinistra; subito gli occhi di Shura gli bruciarono sul
viso.
- Come ti senti? - .
- Uhm - Milo aveva la gola talmente secca da non riuscire a spiccicar parola.
Shura dovette capirlo, perchè subito gli lasciò il mento,
prese un bicchiere da un piccolo tavolo dietro di lui e lo aiutò
a bere.
Passati altri due minuti in completo silenzio, Shura riprese nuovamente parola:
- Came ti senti? - .
- Uhm... male - .
- Vorrai sapere che è successo - .
L'occhiata di Milo bastava ed avanzava per fargli capire che sì,
aspettava solo quello. Allora Shura con poche ma sufficienti parole gli
spiegò l'intero accaduto senza tralasciare nulla, e alla fine
Milo era completamente sbigottito:
- ...Death Mask? - .
- Sì, è stato lui a tirarti fuori - .
- Quanti giorni sono passati? - .
- Cinque - .
- E... dov'è Aiolia? - .
- Aiolia? Dal Grande Sacerdote - .
Milo allora decise di non parlare più, in primis perchè
era troppo sconvolto dalla notizia ma anche perchè si sentiva
stanchissimo.
Improvvisamente Shura si alzò: - Ora ti lascio solo. Dormi ancora un po' - .
Milo annuì. Appena il Cavaliere del Capricorno fu fuori,
però, concentrò la sua attenzione su Camus: era convinto
che gli fosse stato accanto per tutti quei cinque giorni, e questo lo
rendeva immensamente felice. Con grande fatica, perchè il
braccio destro, del tutto fasciato, bruciava da impazzire,
sfiorò la fronte del suo compagno con l'intenzione di
svegliarlo. Ottenne quello che desiderava e appena Camus aprì
gli occhi cercò di allungare il suo più bel sorriso:
- Cam - disse con voce fioca.
Camus sulle prime non ebbe nessuna reazione, poi
però incontrando i suoi occhi turchesi e la sua espressione
serena sorrise tiepidamente. - Milo - .
A Milo venne da ridere, ma si trattenne: - Guarda che non ero in
pericolo di vit- - Non riuscì a terminare la frase perchè
Camus lo strinse in un abbraccio dolce ed intimo, che riscaldò
il cuore ad entrambi.
UN PESANTE FARDELLO
Quando Milo riprese gli allenamenti, passò almeno una settimana
senza vedere l'ombra di Aiolia. Non che la cosa lo preoccupasse, ma
voleva veramente parlargli e comprendere quella sua strana reazione che
lo aveva messo in pericolo di vita.
Quando però lo rivide, il coraggio gli venne meno ed iniziarono
così ad evitarsi a vicenda. Passò un mese. Due mesi. A
riavvicinarli fu Mu che, mettendosi d'accordo anche con gli altri,
organizzò una nottata in spiaggia. Milo ed Aiolia si videro
così costretti ad accettare.
Si trovavano ora intorno ad un fuoco, poco lontano dalla schiuma del
mare, e parlavano animatamente tra loro. Gli unici a tacere? Milo ed
Aiolia, solitamente i più loquaci del gruppo.
- L'Armatura dell'Ariete sarà probabilmente mia - continuava a dire Mu, entusiasta.
Si aggiungeva poi anche Camus: - Io avrò quella dell'Acquario... non ci sono dubbi - .
Quella serata, meraviglie delle meraviglie, con loro c'era anche Shaka
che non mancò nel dire la sua: - Io l'Armatura l'avrò fra
una settimana - .
- Una settimana?? - fece Aldebaran, stupito.
- Già - .
Insomma, la serata scorreva tranquilla senza contare che Milo ed Aiolia
non si guardavano nemmeno. C'era come una certa tensione sospesa
nell'aria, tutti e due volevano chiarire ma nessuno ne aveva il
coraggio.
A scrivere la parola fine a quella insopportabile situazione fu Aiolia,
che alzandosi di scatto si rivolse a Milo: - Devo parlarti - .
Il suo intervento fece gelare tutti. Il meno stupito era Shaka, che
aveva aperto gli occhi e guardò prima Aiolia poi Milo con una
certa attenzione stampata in volto.
Allora Milo si alzò, quasi dolorante sebbene le ferite si
fossero rimarginate quasi del tutto. Non disse nulla, aspettò
che Aiolia parlasse:
- ...in privato, però - .
Gli altri ragazzi annuirono. Milo invece non fece nulla e quando Aiolia
si allontanò dal fuoco lo seguì, sparendo con lui oltre
un grosso relitto.
Ora tutto intorno a loro taceva e solamente le cicale ed i gabbiani facevano loro compagnia.
Aiolia teneva lo sguardo basso e le mani in tasca, si vedeva che non
sapeva da che parte iniziare. Allora Milo decise di prendere parola:
- Io Aiol- - .
- No Milo, è tutta colpa mia se tu sei cad- - .
- Io non ritengo tuo fratello un traditore - Ecco il nocciolo della
questione. Ad Aiolia morirono le parole in bocca. - Io mi fido del
Grande Sacerdote, ma ciò non significa che Aiolos rientri nella
mia lista nera - .
- Io... insomma, pensavo l'avessi sottinteso - .
A Milo scappò una risata beffarda: - Da quando io sottintendo le
cose? Io dico sempre tutto alle persone, non sono ipocrita. Se
veramente pensassi che Aiolos sia un traditore te lo avrei detto. Te lo
direi ora - .
Aiolia acquisì un po' più di coraggio: - Ecco, mi
dispiace per questo malinteso, mi dispiace anche per la mia irruenza
ma... - Sorrise tiepido, un sorriso freddo e scastato, - ...sai, quando
si parla di lui io... impazzisco - Si portò il braccio destro
sugli occhi, per asciugarsi le fredde lacrime che li imperlavano. Milo
non fece nulla per consolarlo e lo fece continuare: - Insomma, non mi
andava giù il fatto che tu.... mi sono sempre così fidato
di te, e questo... capisci, vero? - .
- Sì - .
- Mi dispiace anche averti insultato così pesantemente. So che non ti piacciono molto certe parole - .
- Sì - La sua voce era grave. - Se non fosse stato per te ti avrei ammazzato di botte - .
- Mi dispiace un po' per tutto - Ora Aiolia singhiozzava. Milo non
riusciva a capire se stesse piangendo per suo fratello o perchè
era affranto per quello che era successo due mesi prima, ma
probabilmente era per tutte e due le cose. La cosa che però gli
strinse il cuore era il fatto di non averlo mai visto piangere in quel
modo. - Io Milo... ti chiedo perdono - .
Milo si avvicinò. Non sapeva bene come comportarsi nemmeno lui,
Aiolia quasi lo aveva ammazzato e per giunta aveva infangato il ricordo
di una madre che non aveva mai conosciuto. La cosa di cui però
era sicuro era che non sopportava vederlo piangere ed affrangersi per
quel malinteso. Fu forse per questo che il suo cuore si raddolcì
a tal punto da abbracciare forte l'amico e da lasciarlo liberamente
sfogare sulla sua spalla. - Non c'è nemmeno bisogno di chiedere,
Leo - .
Aiolia ancora piangeva quando Milo si decise a spazzare via ogni suo
dubbio: - Leo, io non ti ho mai detto una cosa per paura della tua
reazione, ma... volevo dirti che mi dispiace molto per tuo fratello,
tutto qui - .
Tutto qui? Quelle semplici parole bastarono per far scoppiare
letteralmente in lacrime il giovane Leone, che finalmente poteva
sfogarsi liberamente per quell'amato fratello perduto così
troppo presto; e Milo non aveva intenzione di farlo smettere, voleva a
tutti i costi che Aiolia si liberasse da quel pesante peso che gravava
sulla sua anima.
Aiolia si calmò solamente una quindicina di minuti dopo. - Milo, io- - .
- Guarda che non c'è nulla da dire - gli disse Milo, benedendolo
con un sorriso, dopodiché poggiò le sue labbra all'angolo
della bocca di Aiolia, che a quel gesto smise quasi magicamente di
singhiozzare. - Siamo ancora amici, va bene? - .
Il giovane Leone non rispose.
- Che c'è? - .
- Io... - Aiolia era rimasto un po' stupito da quel gesto così intimo e confidenziale, - non so che dire - .
Milo allora scoppiò a ridere, rasserenato. - Ah, ho capito, per
il bacio? Ma non era un bacio!, era per farti capire che ti voglio
bene! - .
Allora Aiolia si rianimò. - Ehm... già, che stupido... a te piace Camus - .
- Sìsì - disse Milo con un aperto sorriso. - Ora torniamo
dagli altri, ci staranno aspettando - Fece per raggirare il relitto, ma
Aiolia lo prese per un braccio fermandolo:
- Grazie Milo - .
- Uhm, di nulla. Che non capiti mai più, però, eh? - .
Aiolia allora ridacchiò e seguì l'amico.
_______________________________________________________
Cavoli, questo capitolo è un po' lunghino... vabbé, spero vi sia piaciuto... ora vado a fare merenda!!! Bacioni ^^
Sagitta72 : la prima a
recensire, eh?? Brava Gianduia, sono orgogliosa di te! ^^ Cmq va bene,
io mi tengo Milo... non sarà male la convivenza con LUI... xD
Sìsì, poi passate anche VOI all'Ottava Casa, che
così ci divertiamo!!! *verbo molto ambiguo... xD* Allora, mi
sono presa Milo e gli ho dato alcuni consigli per riallacciare
l'amicizia con Aiolia.. allora, che ne pensi?? MUAHAHAHA!!! ^_^ Milo
sììììì, lo vogliamo
MORTOoooooOOOooooooOOOooo!!!! Xddddd Scherzi a parte, non so nemmeno io
spiegarmi perchè devono sempre capitare tutte a lui, il nostro
Gold preferito... vabbé! ^^ Bacioni ^^
Eno : ciauuuuuu Eno! Ogni volta
che leggo il tuo nome, cioè "Eno", mi vengono in mente i vini...
ahhhahahaha!!!!! ^^ Scherzi a parte, la tua recensione mi è
piaciuta molto! Grazie per i complimenti, e posso capirti riguardo il
problema di avere poco tempo per recensire... anch'io leggo molto e non
è facile stare dietro a tutte le fic! Bacioni ^^
Angel_Dark_Light : Miloooooo
deve morireeeeee!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!! E il bello è che
io lo adoro, è il mio Gold preferito... xD Povero Milo, quante
ne deve patire ancora... ma dai, nel peggiore dei casi è
morto... cioè, in due fic su tre scritte da me è morto...
^^ Sìsì, so che stavi ridendo per il nome, ma ridendo
bonariamente.. anch'io mi sono fatta quattro risate... xD Bacioni!!!!!
^^
Diana924 : ma certo che salvo
Milo, deve pur restare in vitaaaa *almeno qui... ^^*!!!! xD Già,
chissà perchè Milo??? Anch'io me lo sono chiesta... mah!,
sarà perchè mi piace vedere Milo patire le pene
dell'inferno... MUAHAHAHHAAHA!!!! bacioni, come sempre mi fanno
moooolto piacere le tue recensioni! ^^
aries_no_nike :
ueilààààà arietina!!!!!!! ^^ Ma che
belli che sono i tosaerba... MUAHAHAHAHAHA!!!! Scherzi a parte...
Aiolia sì, è un po' pirla, la verità è che
quando si parla del fratello scoppia *come anche in questo capitolo...
xD* E dice anche le parolacce!!!!
Zìììììììììì,
sta proprio crescendo bene il nostro pucciosissimo gattino
arruffato!!!! Bacioni ^^
KanondiGemini96 : la finezza di
Aiolia mi piace troppo!!!!! ^^ Il valoroso, orgoglioso, fiero futuro
Cavaliere d'Oro del Leone... ahahaahahahha!!!!, certo che Leo è
un po' schizzato! ^^ Milo anche se viene insultato e buttato giù
da un dirupo, se c'entra un amico perdona sempre... è troppo
buono e puccioso... Milo sììììì,
deve morire! Chissà perchè, è il mio Gold
preferito... mah!, chissà chissà xD
Come hai potuto leggere Milo sta benissimo... anche Leo, sìsì... bacione ^^
Tifawow : ....ho dovuto
metterti per ultima perchè devo seguire l'ordine ma se non fosse
stato per questo ti avrei messa per prima! Grazie infinite per la tua
recensione, mi ha fatto moooolto piacere! Grazie per i complimenti,
dopo io sono un po' timiduccia... *divento rossa* xD Anche a me
piacciono tantissimo i Gold, sono la mia casta preferita... i Bronze
invece li detesto,a partire da quell'essere urlante di Seiya... Dio
santo... xD Sììì, MiloxCamus forever!!!!!! Anch'io
li adoro, sono così pucci insiemeeee!!!! ^^ Mu e Shaka sono
anch'essi dei bulli e concordo benissimo con le tue osservazioni...
anche io quando penso al povero Aiolia quasi piango.. povero gattino
indifeso, non dovrebbe essere facile perdere un fratello così
prematuramente. Malefico trio? Shura, Aphro e Death?
Sìììììì, mi piaceeeee molto!
Tra i tre io preferisco Shura, non chiedermi perchè, ma mi
piacciono gli uomini tenebrosi e così... così... *mi
tappo la bocca* ehm... belli! xD Le recensioni chilometriche mi
piacciono, don't worry, anzi... questa è una RISPOSTA
chilometrica, ma vabbé.... bacioniiiii!!!!! ^^
PS: GRAZIEEEEE ANCORAAAA!!!! ^_^
Bene, alla prossimaaaaa!!!!! Gio ^_^
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Capitolo 14 *** Con te ***
14. Con te
Gio:
eccomiiii!!!! Scusate il ritardo, dovevo pubblicare verso l'una ma poi
è successo un guaio... praticamente per un colpo di vento si
è rotta la porta di vetro del salotto... speriamo che mia mamma
non scriverà la parola fine alla mia insignificante vita quando
torna... xD
Ora
vi lascio leggere... e per la gioia della fan di Milo e Cam, dato che
continuate a farvi (e farmi ^^) domande sull'evoluzione della loro
relazione... buona lettura!
________________________________________________________________
XIV CAPITOLO: CON TE
INVITO
-
Mu, devono proprio farti santo! - ululò Aiolia spingendo
nuovamente la testa di Milo sott'acqua. - Sei sempre tu ad ottenere
questi permessi! - .
Mu
rise e in quel mentre Milo riuscì a liberarsi dalla stretta di
Aiolia e sputacchiando acqua lo affondò facendolo scomparire tra
le onde.
Sì, Mu era veramente da fare santo: aveva ottenuto un intero
pomeriggio libero e poi si era fiondato dai maestri dei suoi amici per
chiedere gentilmente se potevano darlo anche a loro. E così,
dopo tanto tempo, nonostante i pesanti allenamenti si ritrovavano tutti
insieme sulla spiaggia, in quel fantastico pomeriggio di luglio. Faceva
caldo, molto caldo, e naturalmente Aiolia e Milo non avevano resistito
e si erano buttati in acqua, iniziando come al solito un'epica
battaglia tra gli spruzzi e la schiuma del Mediterraneo.
Con loro era venuto anche Shaka, che se ne stava comodamente seduto a
meditare di fianco a Mu; Aldebaran si era addormentato sotto
l'ardente sole d'estate ed alcune volte biascicava qualche parola
rotolandosi nella sabbia; Camus invece stava leggendo un libro e la sua
pelle bianchissima faceva quasi impressione. Era evidente che non
usciva mai e che odiava la luce del sole.
- E... e vieni qui, non mi scappi!
- Aiolia fece uno sgambetto a Milo, che lanciando un urlo a dir poco
animalesco scomparì tra le onde per poi riaffiorare qualche
metro più in là.
- Ragazzi! - li richiamò allora Mu ottenendo così la loro attenzione. - State facendo un baccano pazz- - .
- Cosa?? - strillò
Aiolia, poi fu sopreso da Milo che gli saltò letteralmente
addosso ed insieme sparirono, mangiati dal mare. Così, mentre
continuavano la loro epica battaglia, Shaka guardò Mu
lanciandogli un'occhiata da sufficienza:
- Mu, lasciali perdere... sono casi persi - .
Finalmente venti minuti dopo, cioè quando Shaka e Mu erano presi in un
discorso di filosofia (essì, Mu era stato
contagiato...), gli altri due compagni uscirono dall'acqua e si
sedettero:
- Leo, sei proprio migliorato. Era da tanto che non fronteggiavo un avversario così temibile! - .
- Già, anch'io, ma la prossima volta giuro che ti annego se riprovi ad assalirmi mentre sono di schiena! - .
Solo in quel momento Aldebaran si ridestò e si mise a sedere: -
Uhm... è ancora pomeriggio? Che è successo? - .
- Che è successo? - lo riprese scherzosamente Mu, sorridendo. - Nulla, non ti sei perso nulla - .
Il gruppo di amici prese allora a discutere ed alcuni minuti dopo Milo
si congedò da loro per sgattaiolare da Camus, che appena se lo
ritrovò davanti tutto gocciolante ed a petto nudo arrossì
lievemente:
- Ciao Milo - .
- Non vieni in acqua? - lo invitò lui indicando con un cenno del capo il mare cristallino.
Camus sulle prime non seppe cosa rispondere. Si perse un momento negli
occhi turchesi dell'amico, poi optò per rifugiarsi nuovamente
tra le pagine del suo amato libro: - ...no grazie - .
Milo ebbe come l'impressione che il suo amico non si sentisse a proprio
agio lì, sotto quel sole bollente e in compagnia degli altri;
allora portò un dito nel libro e con delicatezza lo chiuse.
- Andiamo a fare un giro - .
Camus si lasciò stupidamente sfilare il libro dalle mani. - Un giro? - .
- Sì, nel boschetto qui dietro - .
Il francese annuì. Si alzò, osservò Milo andare ad
avvisare gli altri, mettersi su una spalla la maglietta, correre
in acqua per bagnarsi ancora un po'. Poi finalmente se lo
ritrovò di nuovo davanti, il suo sorriso raggiante che poteva
fare concorrenza persino al calore del sole:
- Vieni Cam, andiamo - .
COMBATTERE LA PAURA...
Lì l'atmosfera era senza dubbio più tranquilla: al
cinguettare degli uccelli si aggiungevano i rumori del mare, una brezza
piacevole e il profumo di salsedine. I raggi del sole penetravano a
scatti nel verde del bosco, mentre dietro di loro la linea blu del mare
e il tappeto dorato della spiaggia facevano da cornice a quel
luogo meraviglioso.
- Ma Cam, perchè non vuoi mai fare il bagno in spiaggia? - domandò improvvisamente Milo alzando di scatto il capo.
Camus abbassò automaticamente lo sguardo e la sua mano destra
artigliò ancora di più la copertina rosso autunno del
libro. - Non è che mi piaccia molto - .
- Perchè? - .
- ... - .
Milo sembrò capire che non avrebbe mai ricevuto una risposta.
Così lo precedette, gli si posizionò davanti e
prendendolo per i polsi lo costrinse ad alzare gli occhi: era veramente
sconcertante la differenza del colore della loro pelle. - C'è
qualcosa che devi dirmi, Cam? - .
Camus negò col capo.
- Qualcosa che non so? - .
Altra negazione.
- Eppure perchè non mi rispondi? - .
- ... - .
- ...Qualcuno ti ha fatto qualcosa? - .
- ... - .
Milo stranamente perse la pazienza: - E allora dimmi qualcosa, dannazione! - .
Camus sapeva che lo faceva per farlo stare bene, sapeva che lui si
preoccupava, sapeva che gli avrebbe potuto dire tutto. Eppure...
strinse forte i pugni e Milo in tutta risposta fece la stessa cosa, ma
con i suoi polsi:
- Cam, allora? Dimmi qualcosa, qualsiasi cosa, anche stupida... ma ti prego, parla! - .
- ... Scusa - Fu l'unica cosa che riuscì a
pigolare il giovane francese, e dondolandosi sui piedi si
ritrovò con la testa affondata nella spalla dell'amico, il quale
si trovò costretto ad abbracciarlo forte.
- Ma di cosa, Cam? Avanti, a me puoi dire tutto - .
- ... è che- - .
- Che? - .
Camus lo strinse a sé ancora più forte in un
abbraccio talmente intimo da fargli quasi paura. - Che, vedi... - .
- Io aspetto finché non me lo dici - gli disse Milo in un
orecchio, - e poi mica vado a spifferarlo in giro, questo tuo segreto -
.
Segreto! A Camus venne da piangere, perchè quello non era
propriamente un segreto: era una paura. - Io... non sono abituato a
certe cose - .
- Oh, ma questo lo so. E cosa c'è di strano nel fare il bagno nel mare? Lo fanno tutti! - .
- Questo è il problema. Ecco, io- - Strizzò gli occhi
temendo la reazione di Milo, - io un po' mi vergogno - .
Milo aggrottò confuso la fronte: - Ve... vergogna? Per cosa? - .
- ... - .
- ...Perchè bisogna spogliarsi e girare a torso nudo? - .
L'intuizione di quel ragazzo poteva superare persino la famosa
"macchina della verità". Camus annuì freneticamente come
era solito fare quando era imbarazzato, ma Milo non sembrava
intenzionato a scoppiare a ridere:
- Oh Cam, ti fai sempre così tanti problemi - .
Camus non rispose, solo sciolse l'abbraccio e così si ritrovò a navigare nel mare degli occhi di Milo:
- Sono solo di peso - .
- Ma che dici? - lo riprese severo l'amico. - Non sei affatto di peso!
Anzi, sono pronto a scacciare dalla tua testa questa paura - .
Le sue parole spaventarono il francese, che sgranò gli occhi facendo per prendere parola. Ma Milo lo precedette:
- Ascolta, possiamo vederci stanotte - .
- Stanotte? - .
- Sulla spiaggia. Ci saremo solo io e te - .
- Ma Milo, è vietato. E pericoloso - .
- Macché!, per una volta non succederà nulla! Allora, ci stai? - .
Camus era molto indeciso. In un primo momento pensò di
rifiutare, poi però le buone intenzioni di Milo e tutto il tempo
che gli dedicava gli fecero dire di sì.
... E SCONFIGGERLA
Come pronosticato da Milo la
spiaggia era deserta. Fortunatamente non era buio pesto, perchè
la luna con il suo freddo calore fendeva le onde del mare colorandole
di un pallore quasi accecante. E, in alto, c'erano anche le stelle.
Camus si bloccò un momento per ammirare quello splendore, poi
però Milo lo prese per una mano e lo spinse a raggiungere il
mare:
- Su, vieni a sentire com'è calda l'acqua - .
Così, insieme, si avvicinarono e fletterono le ginocchia per
poter sfiorare con le dita le onde che scivolavano sulla sabbia.
Fu Camus il primo a parlare: - Già, è molto calda - .
- Normale, quando ci sono pomeriggi così torridi - gli rispose
Milo, - per questo mi piace tantissimo fare il bagno anche di notte - .
Camus non rispose, quindi l'amico afferrò al volo l'occasione ed
alzandosi in piedi gli regalò il suo solito sorriso raggiante: -
Allora Cam, cosa aspettiamo? - .
Camus lo squadrò con un'occhiata poco convinta, poi però
si alzò anch'egli e si voltò ad osservare il
Mediterraneo. - ...non so - .
- Ci sono solo io con te - provò a convincerlo Milo, - e da come
ti fidi di me si direbbe che io sia il tuo migliore amico... o no? - .
- ...Sì - .
- Allora... -, e dicendo questo si sfilò velocissimo la maglietta, buttandola sulla spiaggia, - andiamo - .
Camus provò invidia nel vederlo così a suo agio e forse
fu per questo che non mosse neanche un muscolo. Aveva paura di fare
perdere la pazienza a Milo, aveva paura di essere deriso per quella sua
insensata paura... invece il suo migliore amico continuava a fissarlo
con un bel sorriso:
- Allora? - lo incoraggiò alcuni istanti dopo. - Guarda che se non ti spogli ti spoglio io!
- Poi scoppiò in una dolce risata, che sembrò rasserenare
il ragazzo francese. - Avanti Cam, ci sono solo io qui con te... e poi
si è tra ragazzi, giusto? - .
A Camus scappò una risata: certo, immaginarsi Milo in formato
donna non era un pensiero così sano, ma a meno che lui non
avesse cambiato sesso era un uomo. E così, spinto un po'
dal sorriso di Milo e un po' dall'atmosfera serena, sbottonò la
camicia e quasi senza accorgersene si trovò in pochi istanti a
torso nudo: la sua pelle faceva quasi concorrenza al chiarore della
luna!
Milo non accennò nulla a questo particolare, sapeva solo che
l'innocenza e la purezza che gli trasmetteva Camus avevano un effetto
rilassante sui suoi muscoli. Sorrise sornione dopo una lunga pausa di
silenzio: - Vedi che non sei morto? Ora andiamo, su - Gli porse una
mano, che subito l'amico strinse. E così, dopo essersi scambiati
un sorriso che sapeva di profonda amicizia, insieme raggiunsero un
punto in cui l'acqua era abbastanza alta e si tuffarono, scomparendo
tra le onde.
_______________________________________________________
Eccoci
alla fine di questo capitolo... alloooooora... mi dispiace avervi fatto
attendere, ma raccogliere i pezzi di vetro per terra è
un'impresa titanica... ^^ Per fortuna mia mamma non se l'è
presa, è arrivata poco fa... ora è fuori a prendere il
sole... xD Prometto che domani pubblicherò ad un orario
più normale... ^^
E
stasera che si fa???? Indovinate un po'... come ogni sabato e come ogni
domenica sera... si va a ballare!!!!!!!
Sìììììììì, che
belloooooo!!!!!!
Sunight : oggi sei la prima,
carissima! ^^ Death e Aphro sono sempre bastardi, sì... Shura
l'ho fatto ancora più bastardo, invece... xD E non chiedermi
perchè, non saprei proprio risponderti! Aiolia e Milo due
relitti umani?? Mmmh, ammetto che sarebbe dispiaciuto anche a me... ^^
Forza Muuuuu, che anche questa volta ha trovato il tempo per riunirsi
con gli amici nonostante gli impegni! Bacioni ^^
KanondiGemini96 : ueila!,
è sempre un piacere sentirti.. alloooooora... ma povero Milo!,
deve aver fatto un brutto volo sì! Io che tesso il suo futuro...
MUAHHAHAHA!!!, sono mooooolto crudele! Death a salvarlo?? Be', l'idea
mi è venuta dopo. Tra l'altro mi viene impossibile descriverti
la faccia che ha fatto mia sorella leggendo il capitolo... vabbé
^^ I tempi duri si avvicinano, sìsì... e anch'io vengo
con te all'ospedale, posso???? *Mi nascondo nel cofano della macchina*
xD, bacioni! ^^
Diana924 : ma guarda chi si
sente! Avranno le armature, sìsì, e Milo ha confessato
l'amore per Camus... però come hai potuto leggere non glielo ha
ancora detto nè fatto capire con un bacio ^^ Death Mask? Diciamo
che lui avrebbe potuto benissimo ritornarnese sui suoi passi
fischiettando il "Va Pensiero", ma ho voluto renderlo utile... xD
Buddha è sempre lui, vero, anche in questo capitolo se ne resta
a meditare invece che godersi il sole... ^^ Bacioni! ^^
aries_no_nike : ciauuuuu!!!
"Sui Monti con Annette"? Oh, ma se vuoi ti spiego tutta la trama!
Certo, non l'ho mai visto, però conosco... era il 1985, la prima
edizione italiana... Annette, il papà Pierre, la mamma Francine
che abitano in Svizzeraaaa!!! Sì, ora la smetto altrimenti
faccio un discorso peggio di Shaka... xD Cmq Next Dimension è
moooooolto bello, appena puoi prendilo assolutamente! Insomma, tutti i
fan di SS devono averne almeno una copia.. xD Ancora con questo
tosaerba? Ma allora ti ho spaventata proprio a morte!
Sei molto gentile a chiedermi del pc, e ti rispondo subito: siamo
andate settimana scorsa ed abbiamo messo gli occhi su una
novità... ma puoi capire che i soldi non piovono del cielo,
quindi nostra mamma ci deve ancora pensare... lo andiamo a prendere
nella settimana che viene, comunque! Ti mancano i nostri link su MJ,
quelli del tipo "Peace and Love everybody" e "God bless you"?
Già già, anche a me.. conta che non posso nemmeno
ascoltare le sue canzoni, dato che lo stereo è rotto e il 98 non
legge i CD... e non va neanche youtube... santo cielo che agonia... xD
Aiolia un camionista? Be', l'idea non è male!!!!!!
*çççç* Già, povero gattino, quando
si parla del fratello scoppia... ç_ç Grazie per i
complimenti, mi hanno fatto molto piacere... bacioni ^^
Tifawow : eccoti carissima! Le
tue recensioni mi piacciono davvero moooolto! Come a me piace
rispondere con chilometri e chilometri di parole... ^^ Shura è
troppo sexy!, sìsì... capelli neri, occhi neri,
misterioso, affascinante, hombre... xD Seiya non lo considero neanche,
talmente è profondo l'odio che provo nei suoi confronti... ^^
Cavoli, i Bronze dovrebbero essere censurati! Sìsì, altro
che il sangue!!! I Silver appaiono veramente molto poco nella serie, e
anche a me fanno pena... la mia casta preferita è quella dei
Gold, in assoluto! Diciamo che alcuni di loro non li sopporto e non mi
piacciono proprio, ma altri.. *ççç* Cmq!, tu eri
curiosa di sapere dell'evoluzione della loro storia... e qui spero di
averti accontentata almeno un pochino, anche se ci saranno sì
altri capitoli su di loro... xD L'amicizia sì, è una cosa
bellissima, è la cosa a cui tengo di più anche oltre
l'amore! Cioè, l'amicizia è una forma di Amore stupenda,
che non muore mai e che sconfigge anche il passare del tempo... ^^
Quindi condivido appieno il tuo pensiero! Death ho voluto renderlo un
po' eroico, sì, diciamo che per alcuni versi l'ho fatto un po'
OOC... ma fa niente, dai! Aphro che si preoccupa? Più che
normale, perchè secondo me tra lui, Shura e Death c'è una
forte amicizia... è un trio ineguaglibile il loro! Grazie per i
complimenti e devo scusarmi per la risposta chilometrica... ma
vabbé, ho l'impressione che ti facciano piacere! Bacioni! ^^
Bene, e per chiudere un forte abbraccio a tutti voi e non dimenticate, Peace & Love! Bacioni ^^
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Capitolo 15 *** L'Armatura del Leone ***
15. L'Armatura del Leone
Gio:
buongiornooooooooo popolo! Fisicamente sono distrutta, ieri sera io e
mia sorella in quattro ore abbiamo partecipato a quattro feste
differenti (una era anche a ritmo di rock assatanato... ^^), ma
è stato divertente.
Psicologicamente però sono pronta per narrarvi un'altra storia con tutto il pathos che possiedo... buona lettura! Gio ^^
________________________________________________________________
XV CAPITOLO: L'ARMATURA DEL LEONE
SOSTEGNO
Che
agitazione. Che ansia. Aiolia non riusciva nemmeno a concentrarsi sugli
allenamenti, sui suoi ultimi allenamenti: tra due giorni, infatti,
avrebbe combattuto per aggiundicarsi la Gold Cloth e ciò che era
ancora peggio era che tra tutti i suoi amici lui era il primo a tentare
quel grande passo. Certo, aveva escluso in partenza Shaka, che era Gold
Saint da ormai tre mesi, ma se ci pensava l'inquietudine cresceva
ancora di più.
E così, mentre si allenava, non si accorse nemmeno di essere raggiunto da un Mu composto anche se leggermente nervoso:
- Aiolia - .
Aiolia sobbalzò, poi si voltò verso l'amico: - Mu. Mu? - .
- Sono venuto a vedere come te la cavavi - gli rispose l'amico con un tiepido sorriso. - Mi pare che tu sia nervoso, Leo - .
- Già - fu la risposta, poi Aiolia scivolò a sedere contro una colonna. - Il problema è solo uno - .
- Cioè? - fece Mu inginocchiandosi davanti a lui.
- Il Grande Sacerdote mi odia, e questo dovresti saperlo bene - Dicendo
questo Aiolia strinse forte i pugni. - Mi vuole morto, quello - .
- Lui ci sarà a guardarti, fra due giorni - disse Mu, pensoso, - ma non mi sembra il caso di preoccuparsi - .
- Il mio avversario è molto forte, ho sentito. In più la
presenza di quel... del Grande Sacerdote rende tutto più
difficile - .
- Ma ci riuscirai - L'occhiata che gli lancia Mu ha un effetto
rilassante, - ne sono sicuro. Sei Aiolia, dopotutto. In più,
scusami se lo richiamo alla tua mente, ma tuo fratello era molto forte
come Gold Saint. Il migliore - .
Aiolia annuì, perso nei suoi pensieri. - Sì, ed io so che non riuscirò mai ad eguagliarlo - .
- Sai comunque che devi impegnarti - .
- Lo farò - Aiolia si alzò lentamente e guardò
profondamente l'amico. - C'è anche un'altra cosa che m'inquieta
- .
Mu si mise in ascolto. - Dimmi pure - .
- Ho sentito che se mi aggiudico la Gold Cloth, Shura, Death Mask ed
Aphrodite mi inviteranno a passare una serata... assieme, e
sinceramente non mi va - .
- Dove vogliono andare, scusa? - .
- Non lo so, in paese in qualche locale, credo - gli rispose Aiolia
abbassando lo sguardo. Poi sbuffò: - Non riuscirei comunque a
rifutare un loro invito, capisci? Dovrò arrendermi al fatto che
loro diventeranno miei compagni d'armi, forse - .
Mu sorrise nuovamente. - Cancella il "forse". Lo diventeranno, ne sono sicuro - .
Aiolia a quelle parole sembrò rasserenarsi: - Grazie ragazzi: siete sempre voi ad incoraggiarmi - .
- Di nulla. Si è tra amici - Mu fece per andarsene, ma Aiolia lo richiamò a sé:
- Voi ci sarete, all'Arena? - .
Mu sbuffò ironicamente, cosa che faceva molto raramente. - Ma
sì, Leo. Un motivo in più per impegnarsi, no? - .
DA UOMO A CAVALIERE
Ma non si trattava di impegno... quello non era importante. Aiolia era
talmente nervoso da non riuscire nemmeno a mettersi i guanti.
Quel giorno era finalmente arrivato. Si era svegliato prestissimo e non
aveva fatto altro che allenarsi fino a quando non lo avevano chiamato
nell'Arena. Quando entrò, infatti, era già tutto sudato,
caldo e fisicamente pronto allo scontro; solo fisicamente, però,
perchè psicologicamente era talmente distrutto da non riuscire
nemmeno a concentrarsi appieno.
Non salutò il Grande Sacerdote come avrebbe dovuto fare, non lo
degnò nemmeno di uno sguardo. L'attenzione era del tutto rivolta
al suo avversario, un ragazzotto un po' più robusto di lui che
era preso ad elogiare proprio il reggente del Santuario.
- Ehi, Leo!... Leo! - .
Aiolia non riuscì nemmeno a voltarsi che un Milo tutto galvanizzato gli si fiondò addosso.
- Milo? Milo, ritorna sulla platea, non si può scendere! - .
Ma Milo non voleva andarsene: notò l'occhiata inceneritrice del
Grande Sacerdote, ma non si mosse e rivolse la sua attenzione
all'amico. - Arrabbiati, Leo - .
Aiolia aggrottò confuso la fronte. - C- - .
- Ho detto che devi arrabbiati; devi essere furioso - .
Tra le parole dell'amico e le urla che provenivano dalla platea il
giovane fratello di Aiolos non ci stava capendo più nulla: - E
perch- - .
- Fagli vedere chi sei. Fallo per tuo fratello. Da uomo a Cavaliere -
Dicendo questo Milo gli strinse un polso e lo abbracciò; ma
Aiolia non ebbe nemmeno il tempo di ricambiare che l'amico se ne
ritornò correndo sulla platea, dagli altri.
Certo che lo faccio per lui... penserò a te, fratello. E grazie ragazzi...
Il Grande Sacerdote ora lo squadrava con un cipiglio minaccioso
stampato sul volto, era chiaro che non voleva vincesse il
combattimento. Aiolia si voltò a guardarlo: i suoi occhi
sputavano fuoco, l'odio che provava per lui superava ogni limite.
Quindi per rendere il messaggio più chiaro sputò a terra,
nel terriccio dell'Arena, ritornando poi a ringhiargli contro.
Il combattimento sarebbe iniziato a momenti.
il combattimento
Il primo ad attaccare fu l'avversario, che senza tanti complimenti si
lanciò contro Aiolia; Aiolia però fu più veloce e
si scansò appena in tempo per non venir travolto dal suo corpo.
Devo... attaccare
Sentiva i suoi amici fare il tifo per lui, sapeva che il Grande
Sacerdote non gradiva e che se avesse potuto li avrebbe uccisi seduta
stante, ma la cosa su cui era concentrato in quel momento era il fatto
di non dover essere schiacciato dalla furia del suo avversario. Quel
giorno l'aveva atteso con ansia ed ora che era arrivato non avrebbe
buttato al vento l'occasione di ricompensare il fratello dei tanti
allenamenti a cui l'aveva sottoposto.
Forza Aiolia... rilassati
Il suo avversario era davanti a lui, lo guardava minaccioso e di certo
non avrebbe aspettato un attimo in più per attaccare. Quindi
Aiolia scattò in avanti, il pugno alzato con l'intenzione di
colpirlo; non ottenne quello che desiderava, però, perchè
l'avversario spiccò il volo e mettendosi proprio davanti al sole
accecò Aiolia, il quale per evitare di essere colpito dovette
rotolare via, verso destra.
Il combattimento si stava rivelando molto bilanciato e sia l'avversario
sia Aiolia trovavano difficoltà a primeggiare. Ma se da una
parte c'era solo il desiderio di vincere la preziosa Gold Cloth,
dall'altra c'era anche la voglia di ripristinare il nome di un fratello
mancato troppo presto. Come passarono venti minuti, passò
un'ora, e ancora nessuno dei due pretendenti dava segni di cedimento.
Il più stanco tra i due però era Aiolia che, invece di
attaccare, preferiva prendere tempo per ragionare su come soprendere
l'avversario. E forse faceva bene, perchè l'altro pretendente si
stancava continuando a cercare di colpirlo: infatti dieci minuti
più tardi avevano tutti e due il fiatone e si tenevano a debita distanza, mentre tutt'intorno a loro le urla provenienti dalla platea non cessavano.
In quella pausa, Aiolia lanciò una veloce occhiata al Grande
Sacerdote, più precisamente allo scrigno dell'Armatura del
Leone, che stava proprio ai suoi piedi.
Non mi inchinerò di fronte a lui, me la prenderò e me ne andrò come un'ombra...
Perso in quei pensieri non si accorse che l'avversario lo aveva ormai
raggiunto e si apprestava ad affondargli un pugno nello stomaco. Non
ebbe nemmeno il tempo di spostarsi, quindi, che un dolore lancinante lo
fece piegare in due e gli fece sputare sangue dalla bocca. Prima che
l'avversario potesse continuare a colpirlo fino allo svenimento, Aiolia
trovò il tempo di portarsi dietro di lui, di prenderlo per il
polso destro e di torcerlo fino a sentire lo scricchiolare dalle
ossa.
L'altro pretendente lanciò un urlo agghiacciante e si
ritrovò costretto ad inginocchiarsi a terra. Ma proprio in
quell'istante perfetto per scrivere la parola fine e per coronare il
sogno di una vita, Aiolia sentì le forze venirgli meno e cadde
gattoni, la testa incassata tra le spalle e un rigolo di sangue che gli
pendeva dalla bocca.
Forza Aiolia... non ora, alzati!
E così Aiolia, probabilmente anche grazie agli
incitamenti degli amici, riuscì ad alzarsi e anche
se malfermo sulle gambe diede un pugno all'avversario, che intanto
si stava rialzando. Il pugno lo centrò in pieno viso, facendogli
perdere nuovamente l'equilibrio. Cadde quindi a terra, nel terriccio
dell'Arena, e da lì non si rialzò più.
Aveva forse vinto? Aiolia non se ne curò molto e ritrovando
stabilità alzò gli occhi sulla platea: i suoi occhi
leggemente offuscati inquadrarono subito il suo gruppo di amici,
felicissimi, poi notò che poco lontano da loro c'era anche
Shura. Shura? Sì, lui: stava applaudendo, grave in volto. Aiolia
non riuscì a leggere i suoi pensieri.
La sua attenzione fu poi rivolta all'avversario per terra. Si
avvicinò per constatare le sue condizioni, un gesto che
suscitò molta sorpresa in platea, a quando capì che era
solo svenuto si rialzò e finalmente, finalmente il suo sguardo
felino fu tutto per l'Armatura che lo attendeva, in cima alla platea;
e, dietro quello scrigno così importante, il Grande Sacerdote,
che lo squadrava severo e a dir poco furioso.
Aiolia non si fece intimidire dalla sua occhiata che indovinava dietro
alla maschera e decise di raggiungerlo, fiero nel portamento nonostante
la stanchezza. I suoi occhi però erano solo per lo scrigno
d'oro, preziosissimo per lui. Quando se lo ritrovò a pochi
centimetri di distanza, non osò nemmeno alzare gli occhi sul
Grande Sacerdote: in quel momento provava rabbia, molta rabbia, e
ciò gli fece salire presto il sangue al cervello. Baciò
lo scrigno, con lentezza se lo mise sulle spalle, ma prima di andarsene
decise di scambiare qualche parola col Grande Sacerdote; e quando
alzò gli occhi su di lui, lo vide gonfiarsi e farsi immensamente
minaccioso. Non aspettò momento migliore e guardandolo sempre
con disprezzo sputò ai suoi piedi:
- E questo è per mio fratello - soffiò poi, minaccioso.
Il Grande Sacerdote ebbe un moto di stizza, colpito da quell'assoluta
mancanza di rispetto, ma non accennò a muoversi: intorno a lui,
gran parte della platea era caduta in un silenzio inquietante.
Aiolia non si trattenne lì un secondo in più: con un
movimento elegante diede le spalle al Grande Sacerdote e a passi felini
scese dalle gradinate, diretto dai suoi amici.
_______________________________________________________
Eccoci alla fine di questo capitolo! Oggi ho pubblicato ad un orario più decente, come promesso...
Non ne sono sicura, ma molto
probabilmente farò un capitolo simile per tutti i nostri amati
ragazzi (*çç*) xD
Ora risponderò alle vostre piacevoli recensioni... bacioni e buon pomeriggio a tutti!!! ^^
KanondiGemini96 : oggi sei la
prima, carissima!!! ^^ Premettendo che le tue recensioni mi fanno
sempre morire dal ridere, ti devo ringraziare per avermi portato
all'ospedale di Milo! ^^ Cam che non sa nuotare? Be', sì,
sarebbe il colmo... capisco altri, ma Cam! Cam, Signore delle Energie
Fredde! xD *Gio si avvicina all'orecchio di KanondiGemini96* Ad
esempio, io non so nuotare... BUAAAAAAAHHHH!!!!! No no, guarda che
è vero: non ho mai imparato a nuotare, nessuno ha mai avuto il
tempo di insegnarmelo... ma non mi lamento, non è che mi
interessi molto e d'estate devo stare al computer per pubblicare su
EFP... xD Già, la porta a vetro è andata, ma mia mamma
per fortuna è severa ma non tanto. Diciamo che è benevola
e pacifista, proprio come Milo (e per forza, anche lei è
scorpione.. xD) Spedizione all'inferno???
Sìììììì, che bello, mi piace
l'idea che mi saresti venuta a prendereeeee!!! Bacioni ^^
Diana924 : salute a te! Buddha
è una cattiva compagnia, sìsì... io non riuscirei
a sopportarlo, dato che mi devo sorbire già il latino e il greco
d'estate... ^^ Milo è sempre carinissimo, pucciosissimo,
tenerissimo ecc ecc xD, e Cam sì, è un po' complessato...
come sempre succede nelle mie fic e in quelle di mia sorella!!! Bacioni
^^
aries_no_nike : e ma io sono
onnipotente... onnipresente... sì, quel cartone è proprio
vecchio, ma vabbé, si deve conoscere un po' di tutto, no? Sei
una pecora come Mu?? Posso aggiungermi al tuo gregge? Please.... ^^
Conversione allo yaoi? Noi sinceramente ci abbiamo messo alcuni mesi,
almeno due/tre... prima non mi sarei mai immaginata di scrivere storie
(e scene) simili, ma ora è del tutto naturale... il tutto grazie
ad un gruppo di amiche yaoiste che ci hanno convertite... xD Bacioni ^^
Tifawow : ciauuuu!!!!!!
Sìììì, sono ancora viva nonostante la
povera porta no... xD Ma mia mamma è pacifica e benevola, non mi
ha mai messo in punizione... giusto qualche schiaffo quando ci vuole,
ma in compenso sono una brava ragazza, sìsì! Quando
incontro le vecchiette per strada mi chiedono sempre in dialetto: "Ma
tu sei la figlia dell'Antonella? Ma come sei gentile, proprio
gentile..." Eeeehhhh, sono un angelo io... ^^ *Fede si intromette* Non
è verooooooo!!!!! Mi minaccia sempre m- *Gio la zittisce* ..ma
le voglio mooooolto bene! *e sottovoce* MUAHAHAHHAHAHAHA!!!
Cmq... l'amicizia... che tema importante.. io ho pochi amici
perchè sinceramente risulto insopportabile a molti, però
quelli che ho mi bastano dato che non pretendo molto, a parte il
rispetto verso la mia persona e verso le persone a cui voglio bene... a
parte questo non richiedo nulla, mica obbligo gli altri a volermi bene!
Sarebbe impossibile e crudele... ^^ Grazie per i complimenti per il
capitolo, mi fanno sempre mooolto piacere perchè so che vengono
dal cuore! Ma tu hai sempre dei cuoricini che ti volano attorno? Wow,
che atmosfera piena d'amore! XD Camus che non sa nuotare? Risulterebbe
impossibile per lui... di certo non per me, dato che non so neanche
fare un paio di bracciate.. BUAAAAAAAAHH!!!! ^^ Milo è molto
dolce, ancora un po' bambino dato le battaglie epiche con Aiolia e Mu
è un geniooo!! Shura... Shura.... Shura... ma quanto mi piace
questo spagnolo! Sto mettendo giù la trama per una storia con
lui protagonista, e non sta uscendo male... *ççç*
Sìììììì, mi piace ballare!
Soprattutto liscio e caraibico, ma ballo anche balli da discoteca anche
se non ne vado pazza.. i locali mi piacciono, ma io vado molto spesso
alle feste di paese che fanno al parco... oppure dove suonano dal vivo
musica jazz, rock... di tutto, l'importante è ballare! E quindi
anche a te piace... mmmmmhhhhh, abbiamo MOLTE cose in comune... xD
Certo che ballo anche per te, anzi, ieri sera mentre ballavo pensavo
proprio a te e a che capitolo postare oggi... ^^ Allora, ora ti lascio,
questa risposta è risultata nuovamente chilometrica... Bacioni ^^
Sagitta72 : ciauuuuu
Gianduia!!! Innanzittutto voglio dirti che non sei obbligata a
recensire tutto e che non sei affatto vecchia... guarda, io sono
giovane ma molte volte mi fa male la schiena! ^^ Shura e Deah macchine
del sesso??? Yessssss, io la penso come te! Insomma, sono troppo dark!
Mi fa piacere che la scena ti sia piaciuta, carissima! Riguardo come
è andata dal Grande Sacerdote ho preferito lasciare tutto alla
vostra immaginazione... poi dopo aver letto questo capitolo, puoi ben
capire l'odio che Leo prova nei suoi confronti.. xD Milo ed Aiolia sono
dei bambinoni, sìsì, anche se ormai sono cresciuti...
mah!, chi li capisce! ^^ Anche a me la scena di Milo e Cam sa molto di
un'intimità moooolto sospetta.. amore eterno, appunto!
Grazie per i complimenti, bacioni!!!!! ^^
Bene,
ho finito? Cavoli, mi diverte tantissimo rispondervi.. ora vi lascio,
vado a fare un sonnellino, dato che sono distrutta e stasera devo
essere pimpante per ballare!!!!!! Buon pomeriggio a tutti!!!! ^^
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Capitolo 16 *** In un giorno d'agosto... ***
16
Gio:
eccomiiii!!!!!!! Scusate l'orario, ma oggi sono veramente arrabbiata e
dovevo sbollire un po'... quindi non so proprio se questo capitolo
sarà candido ed immacolato come gli altri. Non è per la
festa di ieri, anzi, mi sono anche divertita tantissimo... sono
arrabbiata. Cmq non voglio mettervi di malumore. Buona lettura!
Avviso: mia sorella oggi non aggiornerà "Grande Fratello" per via di impegni personali... aggiorna comunque domani! ^^
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XVI CAPITOLO: IN UN GIORNO D'AGOSTO...
FILOSOFIA BUDDHISTA
Entrò nella Casa
della Vergine marciando pesantemente: i suoi polmoni erano
infiammati, il suo respiro irregolare e la testa gli faceva malissimo.
In più aveva i muscoli completamente tesi e l'Armatura gli dava
talmente fastidio che quasi era tentato di toglierla.
Era quasi all'uscita quando una voce lo richiamò e quindi lo fece voltare. Quella voce:
- Aiolia, neanche passare a salutare il custode? - .
Shaka. Shaka, quel maledetto
gli stava facendo perdere tempo... lui che non si era mai lamentato se
qualcuno non lo degnava del saluto doveva fermare lui?
- Shaka! - disse un po'
stupito Aiolia. Certo, vedere quel ragazzo all'apparenza così
innoquo e candido vestire una Gold Cloth gli metteva addosso un po' di
paura. Ciononostante non osò abbassare il tono di voce: - Shaka,
non ho tempo! - .
Shaka continuava a guardarlo
serafico, gli occhi chiusi e le braccia stese lungo i fianchi: - Dove
vai così di fretta? - .
- Dal Grande Sacerdote. E
adesso lasciami andare - Aiolia fece per riprendere a camminare, ma una
forza invisibile lo incollò al pavimento e quindi non
riuscì nemmeno a muovere un passo.
- No Aiolia - disse a quel punto Shaka. - Tu non passi senza il mio permesso - .
- E dannazione, non sono mica un nemico! - .
- Non ho detto questo - si corresse il Cavaliere della Vergine, - e comunque ti lascerei passare volentieri - .
- Lascerei? - Aiolia
sentì il sangue salirgli al cervello, ciononostante non
provò a contrastare l'immenso cosmo del compagno. - Che cosa ho
fatto? - .
In tutta risposta Shaka si avvicinò fino a sfiorargli il naso e Aiolia in quel momento provò uno strano timore.
- Leone, mi stai mancando di rispetto. Io non lascio passare nessuno che manchi di rispetto me e ciò che rappresento - .
Perfetto. Veramente perfetto. Sarebbe arrivato in ritardo e il Grande Sacerdote avrebbe avuto da dire...
Aiolia non poteva comunque dargliela a bere. Così si fece minaccioso e soffiò: - E chi saresti tu? - .
Shaka alzò le
sopracciglia, diede le spalle al Leone e si allontanò di alcuni
passi. - Io non sono né dio, né uomo e né animale.
Io sono - .
Io... sono? E che caspita voleva dire? Aiolia sbuffò ironicamente:
- Senti Shaka, non ho tempo
da perdere nei tuoi insegnamenti filosofici. Devo andare dal Grande
Sacerdote, contando che anche Shura mi inchioderà nella sua
Casa- - .
- E per lui, allora - .
- Che? - .
- Per Shura. Sei arrabbiato per lui? - .
Aiolia alzò gli occhi
al soffitto, poi si scrollò le spalle e raccogliendo al momento
le forze si liberò dal cosmo di Shaka. Riuscì quindi a
voltarsi:
- Mi sta sempre appiccicato, quello! - .
Shaka non sembrò
intenzionato ad approfondire il discorso. Con un gesto elegante si
scostò il mantello, attirando così l'attenzione di Aiolia:
- Leone, abbandona l'ira,
trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca
l'uomo distaccato da nome e forma,e che non possiede nulla - .
Aiolia a quelle parole
alzò le sopracciglia e sfoderò un'occhiata stupita e
sconcertata allo stesso tempo: - Scusa Shaka, ma queste frasi te lo
sogni di notte? - .
- Sono solo gli insegnamenti del Buddha - .
- E Buddha di qua e Buddha di là - sbuffò Aiolia, iroso. - Se dovessi dividermi da tutto non sarei un uomo! - .
Shaka non accennò a
nessuna reazione, solamente gli lanciò un'occhiata di
sufficienza: - Tsz, gli uomini. Sono così deboli - .
Aiolia a quelle parole si infiammò: - Ma Shaka, tu quando mediti a che cavolo pensi? Non ti facevo così malato - .
- Questo non ti interessa - .
- Gli uomini non sono deboli, che sia chiaro - .
- Pensala come vuoi -
Dicendo questo Shaka si voltò nel frullio del suo mantello: -
L'uscita è attraverso la porta. Va' pure - .
- E certo che l'uscita
è attraverso la porta! - gli soffiò Aiolia e senza
aggiungere altro marciò fuori senza più voltarsi.
IN UN CAMPO DI FIORI...
Si tenevano ancora per mano
quando Milo lo fece sedere in quel bellissimo campo fiorito e poi con
dolcezza si mise dietro di lui, cingendogli la vita con le
braccia:
- Ti piace questo posto, Cam? - .
Camus sulle prime non
rispose, faceva sempre così quando non sapeva come comportarsi,
ma poi il profumo inebriante dei fiori lo fece distendere completamente
e quindi si lasciò andare contro il petto dell'amico. -
Sì. Riesci sempre a sorprendermi - .
- Sono Milo, io - ridacchiò l'altro accarezzandogli i capelli.
Camus non parlò per
almeno dieci minuti. I suoi sensi erano così impegnati nel
catturare ciò che tutt'intorno lo circondava che non si accorse
nemmeno che Milo lo aveva dolcemente disteso su quel letto di fiori,
per poi continuare a guardarlo.
Quando infatti aprì
gli occhi, il viso del suo migliore amico non gi permetteva di guardare
il cielo e trovandosi controluce era irradiato dalla luce dorata del
sole:
- Cam, perchè vuoi diventare Cavaliere? - .
- Me lo hai già chiesto varie volte - .
- Ma io voglio sentirtelo ripetere - .
Camus allora rise ed
arricciò dolcemente il naso: i capelli di Milo gli solleticavano
le pelle. - Per proteggerti, ovvio - .
- Proteggermi - ripeté Milo con uno strano sorriso. - Guarda che non ce n'è bisogno - .
- Ognuno ha bisogno di protezione, no? Sei tu che me lo hai detto, molto tempo fa - .
- Ahahahaha, hai proprio ragione! Riesci sempre a fregarmi - .
Anche Camus si aggiunse alle
risate. Poco dopo però si calmò e gli rivolse un'occhiata
insicura. - Ma Milo... siamo lontani dal Grande Tempio? - .
- Non molto, a dir la verità - gli rispose lui, - giusto quanto basta per stare tranquilli - .
- Tranquilli? - .
- Sì - .
Camus gli lanciò un'occhiata scherzosamente inquieta: - E perchè dovremmo stare tranquilli? - .
Milo sorrise sornione ed alzò le spalle. - Ma, chissà! - Poi rise ancora.
Camus questa volta non rise.
Gli lanciò un'occhiata divertita, poi rotolò via: la luce
del sole lo accecò nuovamente.
Milo si fece improvvisamente
inquieto: - Ehi, Cam, ritorna qui! - Sgattaiolando lo raggiunse e Camus
gli permise di accucciarsi tra le proprie gambe:
- Milo, ma perchè devi starmi sempre così appiccicato? - .
- Perchè ti voglio bene - fu la risposta, e così dicendo spinse l'amico a sdraiarsi nuovamente.
Camus rise, lo lasciò
fare e così Milo lo sovrastò completamente: questa volta
si trovava proprio sopra di lui.
- Uhm, Cam, devo dirti una cosa - .
- Sul serio? - .
Milo fece sì con la
testa, allora Camus si poggiò sui gomiti per poterlo guardare
meglio. - Interessante - Il suo tono era però divertito. - Ma
devi dirmi qualcosa o farmi qualcosa? - Rise, cristallino come sempre,
e Milo sbuffò sornione:
- Certo che tu ti metti in mente strane idee, sìsì - .
- Be', da come ti sei messo
sopra di me si direbbe che tu abbia cattive intenzioni! - Poi anche lui
si calmò e divenne più serio. - Anch'io devo dirti
qualcosa - .
- Uhm... sentiamo - .
Camus sbuffò, abbassò un momento lo sguardo, poi lo rialzò: - Non credo servano parole - .
Milo allora comprese. Non si mosse, voleva che fosse l'amico a fare il primo passo. E così, infatti, successe.
Quando le loro labbra si
accarezzarono, tutti e due furono percorsi da tanti, tanti brividi,
segno di sensazioni nuove tutte da assaporare.
Camus faceva con calma,
mordicchiava e leccava le sue labbra senza però spingersi oltre;
e l'eccitazione ad ogni sua mossa cresceva, tanto che Milo non
resistette e sdraiandolo sull'erba schiuse le sua labbra per potervi
introdurre la lingua.
Che. Bacio. Magnifico.
Camus non riusciva ormai a connettere nulla, se non il fatto che stesse baciando il suo migliore amico come meglio gli riusciva.
Quel bacio durò parecchi minuti, e nessuno dei due sprecò anche un solo minuto di fiato in altro.
PREPARAZIONE PSICOLOGICA E BISCOTTI...
- Mu! Mu! - Aldebaran
provò a cercarlo nel piazzale della Prima Casa, sulla spiaggia,
in paese, ma nulla. Lo trovò solo dopo due ore, seduto su un
muretto di una stradina che portava ai campi. - Oh, Mu, eccoti - .
Mu percependo la sua
presenza aprì gli occhi: teneva la gambe incrociate e il suo
sguardo grave metteva addosso una leggera soggezione: - Ciao - .
- Posso chiederti che stai facendo? - .
- Sto rilassandomi in vista
del combattimento - fu la risposta serafica di Mu. - Devo distendere i
muscoli se voglio farmi trovare preparato - .
Aldebaran a quelle sue
parole rise di gusto. - Non ce n'è bisogno, credimi: se Aiolia
c'è riuscito anche senza meditare, ci riuscirai anche tu - .
- Voglio comunque fare bella figura. La migliore figura - .
Mu era serio, Mu era
composto, Mu era irriconoscibile: quando si trattava di combattere era
sempre così e ciò metteva un po' a disagio Aldebaran.
- Mu, ma non pensi di esagerare? - .
- Io esagerare? No, no - .
- Alcune volte metti veramente soggezione - Aldebaran rise e a Mu scappò finalmente un tiepido sorriso:
- Ah sì? Sono sempre io, Aldy. Ma vedi, dopo così tanti allenamenti vorrei vincere senza problemi - .
- Le Armature hanno
già scelto il loro proprietario: anche se ti troverai in
difficoltà, se tu sei il prescelto la Gold dell'Ariete ti
proteggerà - .
- Parole sagge - sospirò Mu, - ciononostante non riesco a stare tranquillo. Devo... pensarci per non pensarci - .
Aldebaran corrugò la fronte: - Pensarci per non pensarci? - .
- Se ti concentri su qualcosa ben presto la si dimentica - provò a spiegare Mu, - e io devo riuscirci - .
Aldebaran si fece un po'
più serio. Si appoggiò al muretto e squadrò
l'amico da cima a fondo: - Allora... io me ne vado, così ti
concentri meglio - Fece per andarsene, ma le parole di Mu lo fermarono:
- No. No Aldebaran, resta - Poi richiudendo gli occhi sorrise serafico: - Uhm, noto che hai qualcosa in quella sacca - .
Aldebaran allora rise sfilandosi la borsa dalle spalle. - Già, già! - .
- Vediamo un po' cosa mi hai portato - .
- Oh, nulla di speciale -
disse allora il compagno, e dalla sacca trasse un grande tovagliolo
contenente qualcosa. - Ho fatto dei biscotti per te, Mu -
Appoggiò il tutto sul muretto ed allora Mu si mise a gambe a
penzoloni. - Uhm, sembrano proprio buoni. Posso assaggiare? - .
- Certo, sono per te! - .
______________________________________________________________
Finiamo così questo capitolo!!!
Allora, la rabbia è un po' sbollita ora... xD, scrivere fa sempre bene!
Per
quanto riguardo la prima parte di questo capitolo, vorrei fare alcune
considerazioni in merito alla filosofia buddhista, che personalmente
apprezzo molto.
In quel pezzo ho fatto citare a Shaka degli insegnamenti molto importanti di Buddha, che qui vi riscrivo! ^^
"Io non sono né dio, né uomo e né animale. Io sono" ---> Con questa frase solitamente rispondo a chi mi sta sui fondelli ^^
"abbandona
l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore
tocca l'uomo distaccato da nome e forma,e che non possiede nulla" ------> Questa frase mi piace molto! xD
"L'uscita è attraverso la porta" -----> ... super saggio!!! ^^
Comunque, ora risponderò alle recensioni!!! ^^
Diana924 :
ciauuu! Aiolia sì, ha un complesso di inferiorità ad
Aiolos... ma si nasce per superare i proprio limiti, no??? xD Shaka
è Shaka, si deve sempre differenziare.. hai proprio ragione!!!!!
^^ Per quanto riguarda cos'ha preparato il trio malefico per Aiolia, ho
preferito saltare... però qualcosa su questo saprai, anche
perchè il rapporto tra Shura ed Aiolia mi piace troppo e vale la
pena approfondirlo.. bacioni ^^
Tifawow:
ed eccoci! Le tue recensioni chilometriche ormai sono famoseeee!!!! ^^
Mi fanno molto piacere, ma tu lo sai già...
sìsì... xD Diciamo che non sono santina come Shaka,
però in complesso sono una brava ragazza... anche se mi arrabbio
anch'io a volte, e quando mi arrabbio o sono semplicemente alterata
è meglio stare alla larga da me... ecco spiegato perchè
mia sorella mi chiama "Saga", mentre lei è "Kanon"... ^^ Anch'io
ho il mio gruppo ristretto di amiche che conosco da tempo.. ad esempio
la mia migliore amica è Maddalena, una ragazza che ho conosciuto
all'asilo... non è che siamo inseparabili, ma ci confidiamo
sempre e io mi fido molto di lei. Le altre le ho conosciute verso i
dieci anni, credo ^^ Io sono insopportabile, sìsì: la
cosa che mi rimproverano molte volte è che sono sempre a fare
domande e considerazioni strane... diciamo che mi capita di perdermi in
discorsi filosofici, un po' come Shaka ^^ Proprio perchè non
parlo di motorini, sabato sera e cose varie (insomma, cosa della mia
età) solo in pochi mi sopportano.. XD Mi piace l'atmosfera che
aleggia sempre intorno a te, con tutti quei cuoricini... *_* Hai visto
che Milo e Camus si sono baciati?? Sìsì, c'era da
metterla come parte.. ^^ Milo è istintivo ma quando vuole fa la
cosa giusta... con Aiolia sì, concordo, è stato grande:
ho voluto mettere lui in quella scena perchè gli altri non mi
ispiravano appunto nel concetto di "istintività" ^^
Sììììì, anch'io ne avrei dette di
tutti i colori al Grande Sacerdoteeee... e la sua faccia era tutta da
vedere, concordo pienamente!!! ^^ Shura... su Shura credo che in
verità lui voglia bene ad Aiolia: questa cosa infatti esce allo
scoperto in un'uscita di Episode G, quando Shura sorregge Aiolia e lo
chiama "amico"... WOW, che scenaaaa!!! T_T Grazie per i complimenti,
Tifa, è sempre un piacere soddisfarti.. xD Sì, pensavo a
te... chissà perchè, boh! Cmq iera sera sì, mi
sono divertita! Sono tornata mezzo morta e non riuscivo nemmeno a
tenermi in piedi.. ma vabbé, rischio del mestiere!! ^^ Bacioni!
aries_no_nike
: ciaoooo pecorella! Grazie per l'invito nel gregge, anche la Fede
vuole aggiungersi.. xD Per quanto riguarda la AioliaxMarin ci
sarà di certo, sìsì!, abbi un po' di pazienza! ^^
Grazie per i complimenti, e nel prossimo capitolo.... combatterà
il tuo caro Mu! Bacioni ^^
Angel_Dark_Light
: ciaooooo! Mi sei mancataaaa!!! *_* Da quando ho fatto quello
strafalcione sbagliando il tuo nome mi sono affezionata a te... xD
sìsì, il nostro Aiolia è diventato un
Cavaliereeee!!! Un Cavaliere nevrotico, naturalmente, da come hai
potuto leggere.. xD Bacioni e a presto!!!!! ^^
A domani!!!! ^^
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Capitolo 17 *** Un nuovo Cavaliere ***
17. Un nuovo Cavaliere
Gio:
ehm... scusate il ritardo... xD Nel pomeriggio siamo andate a firmare
le carte per il computer nuovo che, udite udite, ce lo porteremo a casa
giovedì!!!! Era oraaaaa!!!!! XD Sono felicissima, non c'è
che dire... un po' stanca, sì, però mi fa piacere
pubblicare ogni giorno per voi... xD Buona lettura! ^^
________________________________________________________________
XVII CAPITOLO: UN NUOVO CAVALIERE
ESPRESSIONE ILLEGGIBILE
Qualche tempo prima...
Superò
la Prima Casa senza batter ciglio, ritrovandosi così nel
piazzale, a pochi minuti dal paese. Lì Shura, Aphrodite e Death
Mask lo stavano aspettando.
- Aiolia! - fece il Cavaliere dei Pesci appena lo vide e quindi anche gli altri due si voltarono.
A Death Mask scappò una risata meschina: - Non pensavo avresti avuto il fegato di venire! - .
Aiolia lo guardò con aria di sufficienza: in verità sono stati gli altri miei amici ad obbligarmi...
- Allora scendiamo al paese? - gli chiese Aphrodite, ed il neo Cavaliere del Leone annuì.
Durante il tragitto non parlò, così come Shura: alcune
volte si guardavano, altre invece sembrava che neanche si accorgessero
della presenza dell'uno e dell'altro. Aphrodite e Death Mask, invece,
erano grandi chiacchieroni.
Entrarono in una locanda poco raccomandata, in cui dei vecchi giocavano
e carte ed altri giovani Cavalieri spettegolavano sulle ultime, ma
insomma, era quello il clima che impermeava il paese. Appena la
compagnia si accorse della loro presenza, tutt'intorno cadde per un
momento il silenzio: insomma, vedere quattro Cavalieri d'Oro tutti
insieme non era affatto cosa da poco. Ciononostante dopo alcuni secondi
il clima si riscaldò nuovamente.
Si sedettero ad un tavolo, Aiolia da una parte e Shura dall'altra,
ordinarono quattro birre (le prime di un lungo seguito), poi quando
ebbero i boccali sotto tiro Death Mask attaccò il discorso:
- Comunque Aiolia, caspita!, non ti faceva così sfrontato - .
Aiolia teneva gli occhi fissi sul boccale di birra, non che gli
interessasse più di tanto, certo, solo perchè non sapeva
dove guardare: - In che senso? - .
- Insomma, sputare davanti al Grande Sacerdote... per ben due volte,
poi! E poi guardarlo così... cazzo, nemmeno io avrei il coraggio
di farlo - .
- Forse perchè non ne hai motivo - fu la risposta del Gold del
Leone, che poi lanciò un'occhiata a Shura ritornandosene
successivamente a farsi gli affari propri.
Death Mask fu il primo a scolarsi l'intero boccale di birra e a
chiederne un altro; poi Shura e poi Aphrodite. Aiolia non aveva ancora
toccato il suo.
- Aiolia, non ti piace la birra? - gli chiese improvvisamente Aphrodite.
- Sì che mi piace - rispose l'altro, - solo che non sono un beone come voi - .
Death Mask ridacchiò: - Ahahhaha, ma su tuo conto se ne
raccontano molte! Non ti piace bere? Io non ci credo tanto. Insomma, il
tuo amico Milo beve quando vuole, e parecchio! - .
Aiolia strinse forte il boccale di birra, giusto per trattenersi. Aveva
colto nel tono di Death Mask un qualcosa che non gli piaceva. -
Sì - soffiò poi, prima di scolarsi la birra senza
prendere fiato nemmeno per un attimo.
Aphrodite: - Shura? Shura, perchè non parli? Solitamente sei così loquace, tu! - .
Ma che bella battuta! Shura loquace! E quando mai?
Aiolia gli lanciò una veloce occhiata e solo in quel momento il
Cavaliere del Capricorno si rianimò e, con il boccale di birra
alle labbra, disse scandendo bene ogni singola sillaba: - Sei stato
molto bravo, Aiolia, nel combattere - .
Espressione illeggibile e complimento a dir poco sgradito. Aiolia
strinse forte il boccale di birra vuoto, solamente Athena sapeva quanto
avrebbe voluto prenderlo a botte in quel momento. Quel tono, quel tono
di voce che proprio non sopportava... Per distrarsi ordinò
un'altra birra, che appena gli fu messa sotto al naso venne trangugiata
alla velocità della luce. - Grazie Shura - lo ringraziò
poi con un ghigno di sfida dipinto in volto, - ma i tuoi complimenti
non li voglio - .
- Uhm, peccato - .
- Perchè peccato? - .
- Te li meriti, dopotutto - .
Espressione illeggibile.
Silenzio. Aiolia, nervosissimo, ordinò un'altra birra e trangugiò pure quella.
A parlare fu Death Mask: - Eddai, Aiolia, ricevere complimenti da un
tipo come lui non è da poco! Insomma, il grande spadaccino del
Grande Tempio non spreca mai le parole! - .
Aiolia alzò le sopracciglia: - Tsk, non mi interessa - .
Shura allora sembrò rianimarsi: - Senti Aiolia, io non voglio essere in contrasto con te per tutta la vita - .
- Arrenditi, non hai speranze- - .
- Io non ti detesto, voglio che sia chiaro - L'occhiata di Shura era
sincera. Oh sì che era sincera. - Continua pure ad odiarmi, ma
sappi che non otterrai nulla così - .
- Io non voglio ottenere nulla, infatti - rispose Aiolia, inespressivo, - e comunque non ho bisogno della tua pietà - .
- Essere Cavalieri non significa solo combattere. Significa anche
conoscersi e stare insieme - Detto da un eremita come Shura la cosa
risultava parecchio esilarante, - ed è inutile che ti allontani
da tutto e da tutti perchè Aiolos- - .
- Non pronunciare il suo nome - si infiammò improvvisamente
Aiolia, e Shura decise di starsene zitto, - perchè Shura, se lo
pronuncerai nuovamente tutti potranno ammirare la tua testa volare in
mare - .
Ma che bella minaccia. A Death Mask venne quasi voglia di
congratularsi, lui che di minacce se ne intendeva, ma restò
zitto. Aphrodite invece sorseggiava tranquillamente il suo quinto
boccale di birra, completamente disinteressato all'argomento.
Shura; la sua espressione illeggibile. Senza nessun preavviso si
alzò e lanciando un'occhiata di fuoco ad Aiolia se ne
andò. Uscì a passi decisi dal locale.
Aphrodite allora esplose... altro che disinteressato! - Ehi, bel
dialogo! Aiolia, complimenti per la minaccia, credo abbia fatto
effetto! - .
- No no - A parlare fu Death Mask, - nessuna cosa sfiora o preoccupata Shura. Lui è l'hombre
del Grande Tempio, mai si farebbe intimidire. Aiolia, secondo me se ne
è andato perchè vuole meditare bene su come spaccarti il
culo - .
Aiolia tacque, non volle esprimersi. Era sicuro di aver letto
nell'occhiata di Shura malinconia, rabbia e malinconia. Ma non poteva
lasciarsi andare alla compassione.
- Cazzo!
- sbottò improvvisamente Death Mask, - quindi tocca a me pagare
il conto? Non è possibile, tutte le sacrosante volte! - .
La serata trascorse così, tra i discorsi poco casti di Aphrodite
e Death Mask e tra Aiolia perso a vagabondare in un oceano di
pensieri...
SI COMBATTE!
...in un oceano di pensieri. Guardava ancora Shura, dall'altra parte della platea, quando Aldebaran lo richiamò in terra:
- Aiolia, ma ci sei? - .
- Eh? - .
- Come "eh"? - lo riprese scherzosamente Milo. - Mu è già pronto a combattere e tu mi dici "eh"? - .
- Cosa? Mu- - Solo allora distolse lo sguardo da Shura, che in quel
momento si era voltato a guardarlo, e rivolse l'attenzione su Mu, al
centro dell'Arena.
- Sarà un combattimento... ma un combattimento... - cominciò a dire Milo, - spettacolare! - .
Shaka, che era di fianco a loro, annuì abbassando il capo: - Mu vincerà - .
Camus fu il primo a parlare: - Cosa te lo fa pensare? - .
- Guarda il suo avversario come se lo conoscesse da tempo. Sìsì, prevederà ogni sua mossa - .
Gli amici tacquero un momento, poi Milo sbottò: - Tsk,
megalomane. Anche l'avversario è bravo e poi come farà Mu
a prevedere ogni sua mossa? - .
- I suoi poteri sono sorprendenti. In più percepisco chiaramente
che Mu sarà il nuovo Gold dell'Ariete. Già già - .
Incomprensibile. Tutto ciò che diceva Shaka era incomprensibile.
Forse fu per questo che gli amici lo lasciarono perdere subito dopo,
lui che nemmeno apriva gli occhi per vedere il suo compagno combattere!
Ma se lui vedeva lo stesso... mah!, incomprensibile!
E sotto, a pochi metri, Mu: studiava l'avversario con un'occhiata
seria, calma, i suoi muscoli erano completamente rilassati e il suo
cuore pulsava normalmente. Non era nemmeno nervoso.
Mhm, prevedeva un bel combattimento.
Dopo i vari saluti al Grande Sacerdote, Mu lasciò
volontariamente all'avversario il tempo per attaccare; con un'agile
mossa evitò lo scontro.
Dagli spalti, Aiolia e Milo commentano:
- Lia, mi sembra che Mu non voglia assolutamente combattere - .
- Be', dovrà farlo comunque tra poco. E non chiamarmi Lia - .
- Perchè? - .
- Perchè ora sono Leo - .
- Uhm, scusa - .
Shaka si aggiunse: - Guardate con che eleganza Mu evita i colpi... sìsì, lui diverrà Cavaliere - .
E come cavolo faceva a guardare con gli occhi chiusi? Domanda a cui Milo ed Aiolia non troveranno mai risposta.
Il combattimento, intanto, continuava. Mu era costretto a
contrattaccare per riprendere fiato, dato che l'avversario era molto
agile e ciò non gli permetteva di ragionare su come stenderlo al
suolo. Ma una garanzia ce l'aveva... quale? Le sue capacità
mentali.
Infatti dopo alcuni minuti il combattimento si ribaltò: era Mu
che deteneva il controllo sull'avversario, bloccando anche le sue mosse
più veloci e obbligandolo a desistere ai suoi intenti. Un
calcio nello stomaco, poi un pugno.
- Certo che Mu picchia quando vuole, eh?
- fu il commento di Aldebaran che osservava rapito il combattimento.
Camus non disse niente: stringeva forte la mano sinistra di Milo, tanto
per stare tranquillo, mentre Milo era appallottolato contro la spalla
di Aiolia; nessuno di loro tre fiatava.
CRYSTAL WALL
Il combattimento era spettacolare: Mu parava di tutto, persino i colpi
più improvvisi e ben presto i quattro amici furono obbligati ad
assegnare un punto a Shaka per averci azzeccato.
Tra capriole e numeri circensi, Mu era veramente elegante. Dopo alcuni
minuti, però, il suo avversario riuscì a stare al suo
passo e l'incontro si fece ancora equilibrato. Il Grande Sacerdote,
intanto, dall'alto della sua posizione valutava.
Mu ben presto si stancò e il suo avversario riuscì a fare
breccia nelle sue difese: con un agile balzo si fece trovare alle sue
spalle, e Mu non fece in tempo nemmeno ad accorgersi che l'altro, con
un calcio ben assestato, lo fece volare dall'altra parte dell'Arena.
Strillo collettivo di stupore da parte del pubblico.
Ma Mu non si schiantò contro il muro degli spalti, frenò
prima la caduta scivolando elegantemente sul terriccio dell'Arena; e
magicamente, proprio mentre l'avversario si apprestava a colpirlo
nuovamente, proprio mentre Mu chiudeva e poi apriva le braccia, un
muro invisibile si formò davanti alla sua figura e l'altro
pretendente non riuscendo a frenare la corsa andò a sbatterci
contro.
Volò lontano una ventina di metri, mentre il pubblico strillava d'incredulità.
L'avversario cadde sulla platea, danneggiandola e costringendo molti spettatori a scansarsi.
Mu era sbalordito, non riusciva a credere a ciò che era riuscito
a creare: il Crystal Wall, tecnica difensiva del Sacro Guerriero
dell'Ariete. Quel muro invalicabile perse potenza subito dopo, andando
a dissolversi.
L'avversario non si rialzò, no, era svenuto per l'impatto.
Applausi scrosciarono dalla platea, allora Mu guardò il Grande
Sacerdote, sorridendo felicemente; anche lui stava applaudendo.
Il mio Maestro... il Sommo Sion è molto contento
Peccato che sotto quella maschera non si nascondesse Sion... ma Mu non
lo sapeva, non poteva saperlo, così senza tentennamenti gli si
avvicinò, si inchinò, fece tutto quello che era
necessario e poi poté finalmente baciare quello scrigno dorato,
il suo.
_______________________________________________________
Eccoci alla fine di questo
capitolo!!!! Insomma, che dire?? Tra Aphrodite e Death che fanno strage
di birra e Mu che usa il Crystal Wall (e pensa che il Grande Sacerdote
sia il suo caro Maestro Sion... xD) non c'è proprio nulla da
aggiungere... a presto!!!!! ^^
Diana924 : salveeee!!!! ^^
Shaka non è normale, certo che non è normale... lui
è Superiore altri altri, Lui è il Buddha... U.U xD,
povero Shaka, mi dispiace però che non si comporti come un
ragazzo qualunque... ^^ Essì, Milo e Cam ci hanno dato dentro,
finalmente (senso ambiguo.. xD) E come posso concludere?? Be', viva la
pucciosità!!!!!!!!! Bacioni ^^
Tifawow : eccoti qui,
carissima! Sono felice che ti sia piaciuto il bacio tra Milo e Cam..
sai, non sapevo come farlo... xD Io non conosco molte persone mature, a
dir la verità... le persone parlano sempre delle stesso cose.
Mai parlare di filosofia, del futuro, di sogni fatti durante la notte,
di mitologia, di Saint Seiya, di yaoi, di fare beneficienza, dei
problemi del mondo?? Uff!, beata te! I miei coetanei non sono molto a
posto.. xD Oh, io quando mi arrabbio sono capace di tirare giù
tutti i santi del Paradiso... diciamo che la mia anima è divisa
in due parti: da una parte l'angelo, da una parte il diavolo. E quando
si infiamma il diavolo... miiii, meglio non avvicinarsi a me! ^^ Posso
aggiungermi anch'io come un filo d'erba??? Please...
sìììì, bello quando si sono abbracciati,
credo che a parte il bacio quella scena sia la migliore... insomma,
Milo dietro Cam che gli avvolge la vita in un tenero abbraccio e il
francese che si scioglie tra le sue braccia... mmmmhhh, che scena!!!!!
Cmq, sì, anch'io vedo Cam come il meno esplansivo... però
questa volta ho voluto che lui prendesse l'iniziativa... xD Allooooora,
spero che Mu ti abbia soddisfatto in questo combattimento!
Sìììì, Aldy con la merendaaaa!!! Uff,
volevo esserci anch'io!!!!!! ^^ Hai potuto anche gustare quello che
è successo tra Shura ed Aiolia alla locanda... xD Shaka con le
sue frasi è un bullo!!! Be', ammetto di essere filo-buddhista,
ammetto che non mi piacciono le religioni e che preferisco le filosofie
orientali... il buddhismo è quella che apprezzo maggiormente,
non c'è dubbio U.U Quindi io ADORO Shaka nonostante sembra che
lo prenda un po' per i fondelli! ^_^ Cmq don't worry se ieri ero
arrabbiata, è perchè con tutti questi impegni io e mia
sorella siamo un po' rimaste indietro con l'altra fic, "Dodekatheon"...
e non abbiamo più quei capitoli di vantaggio, ergo dobbiamo
scriverli il giorno prima per pubblicarli.. xD, ma ora è tutto a
posto, ero solo nervosa! Hai avuto fortuna due sere fa, eh? Per fortuna
avevi la macchina, però.. sai, anch'io mi perdo in chiacchiere..
si nota???? Bacioni!!! ^^
Sagitta72 : salve Gianduia!
Aiolia è troppo bullo!!!, io lo adoro il nostro leoncino che fa
le fusaaa (non al Grande Sacerdote, certo... ^^) Certo, so che sei
felice per il pezzo centrale, tu stavi aspettando solo quello... xD La
festa con il trio l'hai avuta in questo capitolo e non è stata
mica tanto una festa!!!! xD Bacioni ^^
aries_no_nike : forza
Mu!!!!!!!!!!!!!! Vedi che Mu è riuscito nell'intento??? xD, io
ADORO Mu!!!!!! Ma comunque non ti ingelosire, sai che io sono per i
tipi come Milo... ^^ Be', felice che il bacio ti sia piaciuto!!!!! E
Shaka... Shaka è bullooooooooooo!!!!!Bacioni ^^
Angel_Dark_Light : ciauuuu!!!!!
Ma fa niente se ti sfugge un capitolo, eh! ^^ Cmq mi fanno sempre
piacere le tue recensioni... xD Guarda, per quanto riguarda la parte di
Cam e Milo sull'erba ho voluto tagliare per lasciarli alle loro
effusioni.. essì, anche la mia mente si è accesa *mode
yaoi estremo on* xD E cmq io non ti odierò mai, anche se scrivi
qualcosa di "strano" nei capitoli della tua storia... ^^ Bacioni ^^
KanondiGemini96 : eccoti
caraaaaa!!!! ^^ Aiolia è un Cavaliere, ormai... molto
cavalleresco tutto ciò che fa... cioè, non proprio
tutto... ^^ Anche tu entusiasta per il bacio tra Milo e Cam?? Uhm, non
sei l'unica.. MUAHAHAHAHA!!!! Ehm... ritornando seria... povero Shaka,
perchè lo accusi così di nascondere dell'ouzo?? Shaka
è Shaka!!!! ^^ Sìsì, io non so proprio nuotare...
nutro una paura tremenda dell'acqua alta.. ma se ti metti d'accordo con
Milo per qualche incontro... mmmhhhh, verrei di sicuro!!!! Allora, per
il mio ritorno dall'Ade (non so, potrebbe servire che tu lo sappia..
xD) vorrei molto il mio Milo, Kanon e Mu! Bacioni ^^
A domani, gente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ^^
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Capitolo 18 *** Atene! - 1. preparativi - ***
18. Atene! - 1. preparativi -
Gio
: salveeeeeeee!!!!!!! Bene bene... siete tutti felici che anche
Mu sia diventato Cavaliere??? Essì, il nostro caro bambino dai
capelli lilla è cresciuto, ormai! Ora, per staccare dagli
impegni "cavallereschi", un capitolo rilassante... se si può
definire rilassante! Buona lettura!!!
________________________________________________________________
xviii capitolo: ATENE!
1. PREPARATIVI
PARTENZA...
Sette di mattina.
Camus riusciva sempre a sfuggirgli da sotto il naso; Camus molte volte
era pià furbo di quello che sembrava; Camus, in sintesi, spesso
spariva senza lasciare traccia. La notte l'avevano trascorsa assieme,
come succedeva spesso, ma quando Milo si era svegliato il suo caro
amico non era più di fianco a lui. Strano.
Forse era per questo che il giovane greco aveva fatto due volte il giro
del paese e altrettanto tempo lo aveva speso per controllare al Grande
Tempio, in tutte le Case... Ma nulla, era sparito e lui era
preoccupatissimo.
Non mancava molto alla sua investitura da Cavaliere (perchè Milo
era sicuro che Camus sarebbe diventato Cavaliere) ma proprio non
riusciva a capire perchè il suo caro amico fosse sparito.
Nemmeno il suo maestro sapeva qualcosa, perchè come gli aveva
detto "oggi l'ho lasciato libero di scorrazzare".
Milo aveva avuto un moto di stizza per quella sua risposta, quasi lo
centrava con un bel pugno, ma si era trattenuto. Ora girovagava a testa
bassa, le mani in tasca e la mente altrove.
Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam...
- Milo - La voce di
Shura lo fece balzare sull'attenti, ma quando capì che si
trattava proprio del Cavaliere del Capricorno si afflosciò
ancora:
- Uhm... ciao - .
- Milo, mi sembri un po' giù - .
- Non riesco a trovare Cam - .
Quando finì di parlare Shura accennò un sorrisino meschino: - Camus? Camus è ad Atene - .
Milo si sentì morire: - Cosa?? E a fare che? - .
- In biblioteca, ovvio. A studiare - .
- E perchè proprio ad Atene? - .
- Forse ci sono libri più interessanti - .
Milo iniziò ad agitarsi. - Ma... ma... il permesso... l'ha avuto no?, e se si perde?, se succede qualc- - .
Incredibilmente Shura scoppiò a ridere: - Calmati! Sì che
ha avuto il permesso... e poi cosa potrebbe succedergli? - .
- Io... boh, qualc-.... santo cielo, devo andare... ad Atene... - Fece
dietrofront, ma la voce di Shura lo fermò prima che potesse
allontanarsi troppo:
- Non hai il permesso, Milo - .
- Che? - cadde dal pero il ragazzo. - Il che? - .
- Il permesso - gli ripetè Shura, - e poi lascia un po' in pace
Camus. Insomma, ti comporti come se fossi il suo amante! - .
Ma io sono il suo amante...
- Shura, posso chiederti un favore? - .
Shura restò un momento zitto, attento e pronto a scattare, poi
però sembrò rilassarsi: - Vorresti dire, "posso chiederti
il permesso", giusto? - .
Milo diventò paonazzo: - Uhm... ehm... sìsì, ecco - .
- E perchè? - .
- Perchè tu sei un fedelissimo del Grande Sacerdote - fu la
risposta. - Per favore... Shura, so che sono pesante ma- - Poi si
bloccò e riprese dopo una lunga pausa di silenzio: - Magari..
magari porto con me anche Aiolia così stai sicuro che non mi
accade nulla.. - .
- Sìsì, va' pure. Informo io il Grande Sacerdote - .
Milo si trattenne dalla voglia di abbracciarlo. - Grazie mille! Vedrai, non succederà nulla! - .
QUESTIONE DI STILE
Dopo questo veloce dialogo, Shura si allontanò diretto alla
Tredicesima Casa mentre Milo scese... scese fino alla Casa del Leone.
Non sapeva perchè ne sentiva il bisogno, ma quel giorno era in
vena di chiedere favori. Insomma, non poteva di certo andare ad Atene
da solo, e solitamente ad Aiolia piaceva fare un giro in città.
Così entrò nella Quinta Casa, sicuro e leggermente consolato nel sapere Camus al sicuro tra i suoi libri.
Improvvisamente uno voce tuonò:
- Chi è che entra così nella mia Casa?? - .
Milo ghiacciò sul posto, deglutì a vuoto: Aiolia... Aiolia era leggermente nervoso, quel giorn-
- Milo! Milo, che ci fai qui? - .
Eccolo il suo caro amico, la sua sfavillante Armatura, quell'occhiata felina che faceva paura pure a lui.
- Ehm- - .
- E rispondi! - .
- Sono venuto per chiederti se ti andava di- - .
- Mi devo allenare! - .
- ...venire ad Atene con me - .
La furia che si leggeva nello sguardo di Aiolia sembrò sciamare
poco a poco, fino a svanire. E finalmente, placatasi la tempesta, sul
volto del giovane Leone si dipinse il sorriso:
- Ma sì, dai! - Impegni rimandati. - Hai già chiesto il permesso? - .
- Sìsì - .
- Sì!!!!! Vengo subito! Aspetta che vado a prepararmi -, e così dicendo Aiolia sfrecciò via rintanandosi nelle sue stanze.
Milo allora si accucciò contro una colonna ed aspettò. Aspettò. Aspettò.
Dieci minuti.
Venti minuti.
Trenta minuti.
- Aioliaaaaa!!!!! - lo chiamò poi, completamente iroso.
A rispondergli, la voce dell'amico:
- Sì, ancora un momento! - .
- E muoviti! - .
Poco dopo (fortuna per la salute mentale di Milo...) Aiolia di sporse da un corridoio sulla sinistra:
- Milo, vieni un attimo! - .
Milo allora sbuffò, si alzò ma non lo raggiunse: lo guardava con un certo sospetto. - E perchè, scusa? - .
- Vieni a prepararti anche tu, no? - .
- Cosa?? - .
- Avanti! - lo incoraggiò l'amico. - Mica vuoi andare in giro vestito così! - .
- Qualcosa in contrario? - .
- Sì! - .
Aiolia era intrattabile. Aiolia era irremovibile.
Milo allora fu costretto a raggiungerlo e appena gli fu davanti, il
compagno lo trascinò nelle sue stanze e lo posizionò
davanti ad un grande specchio:
- Allora, vediamo un po' come aggiustarti... - .
Solo in quel momento Milo si rese conto dell'abbigliamento di Aiolia:
scattò via dalla specchio, come se si fosse punto. - Aiolia!, ma come diavolo ti sei vestito? - .
Jeans stropicciati, maglietta rossa, fascia rossa (che tanto gli
ricordava Aiolos...) gilet in pelle scura... solo la sua cresta leonina
era riconoscibile.
- Questione di stile! - rise Aiolia rimettendolo davanti allo specchio, - ed ora vediamo come vestirti- - .
- Cosa?? - strillò ancora Milo. - Ma io so vestirmi anche da solo! - .
Aiolia non rispose: era intento a studiarlo da cima a fondo, capelli,
pelle, tonalità del tessuto che si adattava meglio, pantaloni,
scarpe...
- Senti Leo, io ti sono grato per questo tuo interessamento, ma- - .
- Trovato! - fu l'urlo improvviso di Aiolia che fece saltare il cuore in gola al povero Milo.
- Ehm.. Leo, cosa?- - .
- Ora stai qui, so cosa puoi metterti addosso - .
- O santo cielo - .
Aiolia sparì per alcuni minuti, poi ritornò con dei bianchi pantaloni da equitazione ed una larga camicia azzurra:
- Così sì che starai bene! Forza, mettiteli addosso! - .
Milo diventò rosso come un peperone. Prese i vestiti, ma notando
che Aiolia né si voltava né usciva dalla stanza decise di
parlare: - Ma non guardarmi, Leo! Ti sembra educato? - .
- Avanti, siamo amici eh! - .
- Non me ne frega. Voltati! - .
Aiolia sbuffò sghignazzando, quindi si voltò. Decise di
non giocare brutti scherzi all'amico, e solo quando quest'ultimo gli
disse che era pronto si voltò.
Mhm, doveva ammettere che Milo stava proprio bene così vestito.
- Perfetto!, sei bellissimo Milo! - .
Il sorriso di Milo si spense un attimo, giusto per qualche secondo, poi ritornò: - Oh, grazie! - .
- Forza, andiamo in bagno! - gli disse quindi Aiolia, e prendendolo per un braccio lo trascinò fuori da quella stanza.
Il sorriso di Milo si spense nuovamente. - Eeeehhh?? In bagno a fare cosa?? - .
- Vedrai, vedrai... - .
IL TERRORE DI MILO...
Altro specchio, solito Aiolia che lo studiava attentamente:
- Mmmhh... no no, qui bisogno sistemare un po' le cose... - Fece per toccargli i capelli, ma Milo si scostò bruscamente:
- I miei capelli no!, non toccarli! - .
Aiolia allora ritirò le mani, ridendo: - Va bene, scusa... - .
- Stiamo perdendo tempo. Ti ho invitato a venire perchè so che
ti fa piacere, ma devo andare anche a ritrovare Camus che- - .
- Camus è ad Atene? - .
- Me lo ha detto Shura. In biblioteca - .
Aiolia scoppiò a ridere: - Ad Atene ci sono moltissime biblioteche! E poi comunque non gli succederà nulla - .
- Ah sì? - .
- Sìsì - Detto questo Aiolia si avvicinò ad una
mensola, e da lì prese quella che sembrava una boccettina di
profumo. - Milo, ti piacciono i profumi? - .
- Che cosa? - gli chiese Milo, e quando si accorse di cosa aveva in
mano l'amico lanciò uno strillo acuto, si appiccicò alla
porta e fece per uscire. Chiusa. - No Leo, non provare a spruzzarmelo addosso! - .
Aiolia rise e poi un ghigno malefico gli si dipinse sul volto. - Dai Milo, sarà veloce ed indolore- - .
- No no no no no no no no no no no no- - .
Troppo tardi. Aiolia spruzzò e Milo sembrò imbizzarrirsi
a tal punto che prese a correre in giro per il bagno, cercando in tutti
i modi di proteggersi. - Noooo, basta Leo, ti pregooo- - .
- Finito! - Aiolia smise di spruzzare poi si avvicinò all'amico per odorarlo. - Oh, ora sei proprio pronto! - .
- Ma puzzo come una carogna! -
si lamentò Milo, e fece per entrare nella doccia; ma Aiolia lo
prese per la camicia e lo allontanò da lì.
- No no, non c'è tempo - lo riprese poi canzonandolo
scherzosamente. - Ormai sono le nove di mattina, carissimo, ed Atene
non è mica a cinque minuti - .
Milo mise il broncio: così profumato e così vestito Camus
lo avrebbe deriso, perchè lui era Milo, il futuro Cavaliere
dello Scorpione... non un modello!, lui era un combattente!
Aiolia scoppiò a ridere, poi trascinò l'amico fuori da lì ed insieme cominciarono a scendere le gradinate.
Destinazione, Atene.
_______________________________________________________
Chissà cosa
succederà ad Atene... chissà chissà... vi lascio
con questo interrogativo, popolo! ^^ Cavoli, tra poco con tutti questi
interrogativi esplodete... xD
Diana924 : ciauuu!! Bello il
trio, sìsì, concordo pienamenteeee!!! xD Come fa Shaka a
vedere??? Boh!, e chi lo sa! I comuni mortali non possono saperlo...
^_^ Lode anche a Mu, che ora ha l'Armatura!!!! Ehm... mi chiedi se
anche Mu è andato a scolarsi birre con il trio? No no, lui no,
solo Aiolia... per lui e gli altri ho altro un serbo.. MUAHAHAHAHA!!!
Bacioni ^^
Tifawow : salveeee!!! Come
sempre recensioni chilometriche, eh? Grazie ancora per i complimenti
per la scena del bacio di Milo e Cam, diavolo, non pensavo fosse
piaciuto così tanto! Dilemma di crescere?? Mh, ce ne sono
molti... trovare coetanei con i tuoi stessi interessi è uno di
questi.. xD Già, povero Mu, concordo anch'io... il semplice
fatto che in verità non è Sion il Grande Sacerdote mi
mette un po' a disagio... però come scena era bella, quindi l'ho
aggiunta. Che malinconia, però! Quando poi Mu viene a saperlo,
ci rimane anche un po' male! xD Shaka non è stato costretto ad
uscire col Trio Malefico (!!), solo Aiolia.. perchè era stato
invitato da Shura, ovviamente.. per lui e per gli altri ho altro in
serbo, ma non ti dico nulla *_* Aiolia è mooooolto ironico
quando vuole! La sua ironia è capace di zittire pure tipi come
Death Mask, a volte! Sìsì, l'uscita è piaciuta
anche a me... insomma, ora sono grandi ma vederli uscire per qualche
birra li riporta un po' a quando non avevano così tanti
impegni... sìsì... Io però sono dalla parte di
Shura, in quanto io adoro Shura (anche Leo, certo). Però
Shura... Shura ha qualcosa in più... la malinconia, forse.
Certo, anche Aiolia, ma di Shura mi fa stare male il pensiero che non
riesca a farsi capire dal fratello di Aiolos T_T Cmq, scacciamo la
tristezza... xD Grazie per i complimenti per il pc nuovo,
bacioniii!!!!!!! ^^
PS: come sempre ho sottinteso che le tue recensioni mi fanno molto piacere.. xD
Sagitta72 : salveeee!!
Innanzitutto non resisto nel dirti una cosa... la tua recensione
sull'ultimo capitolo di Dodekatheon mi è piaciuta tantissimo!
Non posso dirti il motivo, altrimenti schiatti... ^^ Cmq... devo anche
ringraziarti per le "corrispondenza" di e-mail di questi giorni.. mi fa
molto piacere parlare con te! ^^ Death e Aphro sì, sono un po'
bastardi, perchè sanno tutto ma continuano a prendere in giro
Leo... e Shura.. Shura... la malinconia che si porta dentro questo
Cavaliere mi ha sempre colpita T.T Tutti rinsaviscono, sì, ma in
Hades! xD Lode a Mu e Cam che stringe la mano a Milo... mhmhmh..
sìsì, che carini! E chissà cosa succederà
ad Atene.. so che te sei innamorata pazza di Cam... e chissà
chissà... non ti dico nulla! Intanto, bacioniii!!!! ^^
aries_no_nike : ehm...
sìsì, Mu lo lascio a te, ho capito... *Gio si allontana e
va a rintanarsi con Milo* MUAHAHAHAHA!!!!! Cmq... complimenti a Mu, che
quando vuole picchia pure lui! ^^ Death camionista??? Mhmhmh, be' io ce
lo vedo... Aphro lo vedo come molto pettegolo.... non so
perchè.. xD Shura = Antonio Banderas....
sììììììììì,
sbava sbava che anch'io mi aggiungo!!! Sìsì, Shura vuole
bene ad Aiolia, non vuole averlo contro per tutta la vita.. ^^ Povero
sì, Mu... se sapesse che Sion è già schiattato....
bacioni!!!! ^^
Angel_Dark_Light : ma no che
non ti odierò! Io non odio nessuno!, io predico il "Peace and
Love" e dovrei odiarti?? xD Shura ed Aiolia non riescono a trovare un
punto di contatto... Shura vuole bene ad Aiolia, ma Aiolia non capisce
ed è rimasto a quel giorno in cui il fratello lo ha lasciato...
trauma infantile... normale, normale U.U Ma ti immagini Shaka che va a
sbattere?? ahahahah! Io al minimo creperei dal ridere!!! ^^ Bacioni!!!!
^^
KanondiGemini96 : zalveeeee!!!!
^^ Posso aggiungermi anch'io all'appuntamento con il trio ed Aiolia???
Anche se non bevo alcolici, magari per un bicchiere d'acqua... devi
sapere che a me non piacciono proprio le cose alcoliche... soprattutto
la birra! xD Congratulazioniiiii MUUUUUUUU!!!!! ^^ Povero però,
non sa che il suo maestro è già schiattato...
MUAHAHAHA!!! Sìììììì, anche
secondo me Shaka beveeeeee!!! Bacioni!! ^^
A domani, come sempreeee!!! ^^
|
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Capitolo 19 *** Atene! - 2. gelosia - ***
19. Atene! - 2. Gelosia -
Gio:
eccomi!!!! Naturalmente mi scuso per il ritardo, ma il giovedì
è sempre così... MUAHAHAHHHA!!!!!! Be', dopo avervi
lasciato sulle spine per 24 ore (agonia! xD) finalmente potrete leggere
cosa accadrà ad Atene tra Aiolia, Milo e Camus... buona lettura!
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XIX CAPITOLO: ATENE!
2. GELOSIA
ALLA FERMATA DEL BUS...
Il bus uscì dal fiume di traffico, accostò ad una fermata e lì Aiolia decise di scendere:
- Qui, Milo, muoviti!, scendiamo! - .
- Arrivo, arrivo! - .
Per non perdere di
vista Aiolia, Milo dovette farsi strada tra le donne anziane con una
certa prepotenza: cosa non molto cavalleresca, infatti quando fu fuori
Aiolia si voltò a guardarlo e prese a ridere come un pazzo:
- Oh, Milo, dovevi vederti, tra tutte quelle signore!- - .
Milo mise il broncio: - Non c'è nulla da ridere, Atene è affollata in questo periodo e se ti succedesse qualcosa a pagarne le conseguenze sarà Shura - .
- Shura? - L'espressione di Aiolia era interessata, - oh, un motivo in
più per cercare i guai, no? - Poi scoppiò ancora a ridere.
- Aiolia, non è divertente! - lo riprese severo Milo mentre la
gente usciva ancora dal bus ed i turisti affollavano il marciapiede. -
Avanti, andiamo a cercare Cam- - .
- Eeeeehhhh?? - fu l'urlo che
ricevette in tutta risposta, - non se ne parla! Sono venuto qui per
divertirmi, non per correre dietro ad un francese - .
- Ma Aiolia, Cam- - .
- Guarda che non è deficiente come te - rise Aiolia, divertito, - mica si perde! - .
- Ma io sono lo stesso preoccupato - .
- Be', vacci tu a cercarlo. Ci troviamo qui alle sei di sera, okay? - .
- ... - .
Aiolia non ottenendo risposta fece per andarsene, ma Milo prendendolo
per un braccio lo fermò: - Ma sei pazzo? Metti che succeda
qualcosa- - .
- Che cosa? - .
- Mah, non lo so. Può sempre succedere di tutto nella vita - .
Aiolia allora si fece un po' più serio: - Senti, detto
sinceramente non mi va di andare a cercare Camus. Insomma, sono
tantissime le biblioteche ed ora che le giriamo tutte è
già sera - .
- Be'... - Milo si fece pensoso, quindi Aiolia restò ad
aspettare il responso. Poi: - Cerchiamo di ragionare come farebbe Cam -
.
- Ahahahhha, divertente! - .
- Io andrei alla biblioteca più grande, più famosa, più ricca- - .
- Ma è lontanissima! - .
- Be', intanto facciamo una bella passeggiata, no? - .
Aiolia restò un momento zitto, stava meditando, poi però
si sistemò il gilet ed alzò un sopracciglio: - Uhm, mi
hai convinto. Andiamo a vedere come sta il francese, ma io non mi
trattengo in biblioteca - .
Milo sorrise: - Oh, ma nemmeno io avevo intenzione di trattenermi. Forza, andiamo! - .
SENTIMENTI
Quaranta minuti ed ancora non erano arrivati. Atene, la loro Atene, era una città molto vasta.
Aiolia aveva proposto a Milo di prendere un bus, così da
arrivare prima, ma Milo aveva rifiutato dicendo che "i soldi serviranno
dopo per il gelato".
Il giovane Leone non potè che dargli ragione. Stavano
percorrendo un lungo viale alberato, lontano dal traffico e dai rumori
molesti della strada, quando Aiolia si decise a parlare:
- Ma Milo, tu e Camus state insieme? - Domanda inutile. - Sai,
perchè molto volte vi vedo così inseparabili... e
sinceramente il francese non mi sembra molto estroverso di natura - .
Milo alzò gli occhi turchesi sull'amico, poi li fece guizzare un momento in giro. - Uhm... in che senso "insieme"? - .
Aiolia sbuffò divertito, si mise le mani in tasca ed
abbassò lo sguardo. - Non fare il finto tonto. Hai capito
benissimo - .
- Allora sì. Sì - .
Rivelazione che sembra non stupire Aiolia: - Ho questo sospetto da tempo. Vi siete baciati? - .
- Sì - .
- Più volte? - .
- Normale - .
- Dormite assieme? - .
- Be', sì - .
- E lui che fa mentre state nel letto? - .
- ...mi abbraccia -, e qui Milo tentennò un istante. - Non pensare a quello, però - .
- Perchè? - .
- Perchè è ancora troppo presto - .
Aiolia annuì lentamente. Uscirono dal parco e ritornarono sui marciapiedi affollati della città.
- E tu? - La domanda di Milo spiazzò Aiolia.
- Io cosa? - .
- Insomma, so che ti piace Marin - .
Aiolia sembrò diventare leggermente timido. - Ah... Marin- - .
- Non glielo hai ancora detto? - .
- Mh, non ne ho mai trovato il tempo - .
- Tsk, tempo. L'amore non ha bisogno di tempo, è una cosa a parte - .
- Dici? - .
- Sìsì - .
Aiolia non gli rispose. Poggiò gli occhi prima sull'amico, poi
su una gelateria dall'altra parte della strada: - Milo?, ti va se ci
fermiamo un momento? - .
- Perchè? La biblioteca è ormai vicina - .
- Così, tanto per fare: è da più di un'ora che
camminiamo - Poi con un cenno del capo indicò la gelateria. -
Andiamo là? - chiese quindi, e Milo annuì.
PICCOLI MALINTESI...
Gelato artigianale. Non c'era nulla di meglio in una giornata
così calda. Dopo aver preso due coni (Milo alla fragola ed
Aiolia al latte ed al cioccolato) si sedettero fuori dalla gelateria,
ad un tavolino.
Lì restarono un attimo in silenzio, a guardare la gente passare, poi Aiolia prese parola:
- Ma... insomma, posso chiederti una cosa un po' personale? - .
Milo leccò il suo cono, poi annuì. - Uhm, dimmi pure - .
- Ma come si è comportato il francese quando lo hai baciato la prima volta? - .
- Certo che sei proprio curioso- - .
- Scusa le mie domande ma sì, sono molto curioso - .
Milo restò un momento zitto, forse stava meditando su come rispondere. Poi: - Mi ha baciato lui - .
Risposta che congelò sul posto Aiolia. - Sul serio? - .
- Sìsì. Certo, a farlo l'ho un po' spinto io... - Milo
rise, quindi tornò un po' più serio: - Comunque è
stato bello. Un bacio molto intimo - .
Aiolia voleva saperne ancora, Aiolia voleva far sputare all'amico ogni
minimo particolare, ma si trattenne dal chiedere altro. Sapeva che Milo
sotto sotto era molto riservato, ed era meglio non intrufolarsi troppo
nella sua vita.
- Ma perchè tutte queste domande? - chiese ad un tratto Milo. - Insomma, non ti facevo così curioso - .
- Evidentemente non mi conosci - .
Milo rise, una risata che però sapeva di un qualche strano sentimento. - Divertente, è forse una battuta? - .
- No no - .
- Ti piace forse Camus? - L'occhiata di Milo faceva quasi paura, si
vedeva che era pronto a scattare per difendere la sua preda dagli
avvoltoi.
- Tsk, ma che ti salta in mente? Semplicemente mi piace approfondire -
fu la risposta di Aiolia, - certo, non c'è che dire, Camus
è un bel ragazzo- - .
Occhiata assassina che solo Milo poteva esibire: - Come, scusa? - .
- ... ma anche tu sei un bel ragazzo. Io sono comunque per le donne - .
A quell'ultima frase la gelosia sembrò sciamare dal corpo di
Milo. - Uhm, già, hai ragione. Cam è bello; anch'io sono
bello; anche tu sei bello - .
- Ehm... grazie - .
Che figura. Aiolia decise di voltare lo sguardo altrove per non
incontrare gli occhi di Milo, che ancora lo stavano studiando.
Percepiva come una specie di dubbio che si era annidato nell'animo
dell'amico, ma la sua occhiata era indecifrabile. Non disse nulla a
riguardo, anzi, cambiò totalmente argomento:
- Questo gelato al latte è proprio ottimo - .
Il commento sembrò scongelare Milo, il quale si scosse e battendo le ciglia riprese a sorridere:
- Dovremmo venire più spesso qui, con gli altri anche - .
- Vuoi assaggiare? - Domanda che non avrebbe mai dovuto fare:
già, perchè non si erano accorti che dall'altra parte
della strada Camus stava facendo ritorno dalla bilioteca, alcuni libri
sottobraccio, gli occhiali da lettura sistemati sul naso.
Naturalmente Milo non resistette al cono che gli stava porgendo
l'amico. - Sì, grazie - rispose, e proprio in quel momento Camus
li notò e si fermò a guardarli.
Aiolia sorrise tiepidamente e gli lasciò leccare il cono, e Milo
si prese tutto il tempo per gustare il gelato al latte. Inutile dire
che a quella vista Camus si irrigidì di botto e strinse forte i
libri per non lasciarli cadere a terra.
Milo infine allontanò il volto dal cono. - Già, è proprio ottimo - .
Ad un certo punto Aiolia, guardandolo dritto negli occhi, prese a
ridere come un pazzo: - Ma guarda come ti sei sporcato, Milo!, non sai
neanche leccare un cono! - .
- Che? - Anche Milo sorrideva sornione.
- Aspetta, aspetta, ti pulisco io - .
Per Camus altra pugnalata al cuore: Milo non solo aveva leccato il cono
di Aiolia, ma si faceva pure pulire le labbra da lui sorridendogli come
un ebete. Quello. Era. Troppo.
Milo, giuro che appena ti ho a tiro ti-
Il filo conduttore dei suoi pensieri si spezzò quando i due,
finalmente, lo videro: Aiolia aveva spalancato la bocca, mentre
l'espressione di Milo era un concentrato di incredulità ed
imbarazzo. Mhm, quello era troppo sì. Così, a testa alta,
Camus si voltò indignato e continuò la sua camminata
elegante, diretto ad un sottopassaggio.
E fu in quel momento che Milo si rianimò ed alzandosi
buttò il suo cono in un cestino: - Aiolia, devo andare a parlar-
- .
Anche Aiolia si alzò: - Tu credi che?- - .
- Sì. Non voglio nemmeno pensare a quello che abbiamo lasciato ad intendere - .
Aiolia rimase zitto: la colpa era quasi del tutto sua, dato che era
stato lui a proporre a Milo di provare il gelato al latte. Quando
alzò gli occhi, Milo non era più davanti a lui e stava
correndo verso la strada con l'intenzione di sorpassarla. Mancava una
cosa però: le strisce pedonali.
Ad Aiolia balzò il cuore in gola quando il suo compagno si
gettò nella giungla della strada: - Milo! Milo, torna qui maled-
- Un automobista fu costretto a frenare di colpo per non investirlo,
nell'altra corsia invece una moto sbandò pericolosamente. - Milo!
- Obbligato a seguirlo, sì buttò anche lui in strada
sperando che nessuno lo investisse; e per fortuna non successe nulla.
Milo intanto correva e basta: aveva visto Camus scendere in un
sottopassaggio e quindi senza tanti tentennamenti scese anche lui. Lo
trovò lì, appunto, e stava ancora camminando quando quasi
con violenza lo buttò contro al muro e gli fece cadere i libri.
Per fortuna non c'era anima viva, lì:
- Cam! Cam, che hai capi- - .
- Ho capito benissimo! - gli soffiò addosso il francese, rizzando il pelo. - Tu giochi con i miei sentimenti - .
- Non è vero, Aiolia mi ha domandato se volevo provato il cono- - .
- Non provare a dirmi bugie - .
- Sono venuto qui per trovarti, Cam - cercò allora di
spiegargli. - Io.. insomma, stamattina non ti ho trovato di fianco a me
e mi sono preoccupato - .
- E cosa potrebbe succedermi? - La voce di Camus è tagliente. - Rispondi! - .
- Io- - .
- La tua è solo una scusa!, e dimmi cosa c'entra Aio- - .
Milo non poteva più starlo a sentire. Spinto da chissà
quale sentimento provò a baciarlo, ma Camus non glielo concesse:
- No Milo, io- - .
Ma Milo non si arrese: gli prese il viso tra le mani, lo
inchiodò ancora di più al muro e lo costrinse a baciarlo,
schiudendogli anche le labbra.
Sulle prime Camus tentò di liberarsi da quella stretta, poi
però si ammorbidì e si lasciò trasportare da
quell'estrema prova d'affetto.
- Devi... sapere... - bofonchiò Milo un po' baciandolo ed un po' riprendendo fiato, - che io ti... amo - .
Pugnalata al cuore.
- ... non te l'ho mai detto a parole... ma... comunque ora lo sai... - .
Proprio in quel momento nel sottopassaggio fece la sua entrata pure
Aiolia, che trovandosi davanti ad una scena simile si fermò a
rispettosa distanza e si voltò da tutt'altra parte.
- M- Milo... - sussurrò Camus allontanandolo dalle sue labbra.
- ...sì? - .
Ti prego Cam, dillo dillo dillo dillo dillo dillo dillo
- Ti credo - .
Milo ci rimase un po' deluso aspettandosi la sua rivelazione,
però non poté non sorridere ed abbracciarlo forte.
Quindi, solo in quel momento, Aiolia ritornò a guardarli e
mettendosi le mani in tasca alzò le sopracciglia, sorridendo:
- Allora, andiamo a prenderci un gelato? - .
Milo annuì, e a seguirlo anche Camus.
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Eccoci
alla fine anche di questo capitolo... allora, che dire? Tra un Aiolia
stilista e un Aiolia pettegolo e curiosone, non saprei proprio che
scegliere... xD
Ora meglio che risponda alle vostre recensioni.... bacioni ^^
KanondiGemini96 : guarda, anche
mia mamma è una genia (si fa per dire...) al ristorante...
insomma, tutti la conoscono perchè ordina sempre le stesse cose.
Famosissimo il "quartino di bianco"... ^^ Anch'io non voglio Aiolia
come stilista! E poi, Milo, il futuro spavaldo Cavaliere di Scorpio,
che teme i profumi!!!!! Mah, alcune volte mi chiedo come diavolo faccia
a scrivere cose simili... xD bacioni ^^
Angel_Dark_Light : Cammy ha
avuto l'infarto non per come era vestito Milo, ma per quello che ha
visto!!! ahahahah, povero, francesino... ^^ Grazie per i complimenti,
bacioniiiiiii ^^
Diana924 : su Aiolia se ne
dicono, ma se ne dicono tante... ^^ Tante volte sembra provenire
da un altro mondo, povero leoncino... sìsì... ^^
Bacioniiii!!!!
Tifawow: ciauuuu!!! Oggi la
risposta non sarà chilometrica come le altre, perchè mia
sorella deve ancora finire di scrivere l'altra sua fic che deve
pubblicare oggi e sta già sclerando... xD Giusto, concordo con
te sul fatto che è bello che l'amicizia possa unire anche
persone diversissime... esempio? Milo e Cam, che altro che amici!, quei
due insieme fanno proprio yaoi puro! ^^ Guarda, a me Mu piace
tantissimo come Cavaliere, è uno dei miei preferiti... e anch'io
ci sarei rimasta male, al suo posto... povero piccolo pucciosoooo!!!!
Aiolia in stile "fashion victim" piace anche a me! Anch'io molte volte
dimentico che sono dei ragazzi circa della nostra età, hanno la
loro vita, i loro amici, le loro passioni... per questo mi piace
scrivere sui Gold, perchè nella serie di SS vengono ritratti
come devoti solo alla loro dea ecc ecc, ma sono anche loro adolescenti!
Questo aspetto è moooolto interessante e mi ha sempre
affascinata. Povero Cam, che scena ha dovuto subirsi! Subito lui
pensa male, povero pinguino... ma Milo non è così str***o
xD, e alla fine gli ha finalmente rivelato i suoi sentimenti a
parole... *_* Vuoi sapere sul malefico Trio??? eheehehehhe...
MUAHAHAHAHAHA!!!! Non ti posso dire nulla, mi dispiace! ^^ Shura...
Shura... Shura... ma io lo amo!! @ç@
Scusa il ritardo per il capitolo, ma gli impegni sono così tanti... bacioni!!! ^^
PS: sì, alla fin fine anche questa risposta è risultata chilometrica.. xD
aries_no_nike : ma ciauuu anche
a te!! Per fortuna mia sorella non mi veste.. ahahahahha!!!! ^^ Guarda,
anch'io invidio Milo e Cam... sono così pucci insieme... ma di
una pucciosità incomparabile! @ç@ Shura, che Uomoooo!!!!!
xD Bacioni, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! ^^
Sagitta72 : la mia
Gianduiaaaaa!!!! xD Guarda, quasi ero tentata di fare prendere a Milo
un cono alla gianduia, ma poi ci ho ripensato pensando alla faccia che
avresti fatto... ahahhahaha!!! ^^ Aiolia si fa il bagno sia con il
profumo sia con il bagnoschiuma, solo che alcune volte confonde le due
cose... già già, chissà cosa fanno insieme Milo e
Cam?? Be', ad Aiolia Milo ha detto "non pensare a quello", ma io mica
ci credo che... sì, hai capito! ^^ Voglio anch'io la fascia di
Aiolos, uff!!! ^^ Bacioniiiiiii!!!! ^^
A domani.. sicuramente ad un orario più decente! ^^
|
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Capitolo 20 *** Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia ***
20. Il Toro d'Oro e l'avance di Aiolia
Gio:
eccomi in un orario molto più decente di quello di ieri!!!
Pubblico adesso perchè di pomeriggio non avrò
sicuramente tempo, quindi che dirvi? Buona lettura! In questo capitolo
assaggerete un Aiolia un po' imbranato, un Aldebaran che pesta (pesta
eccome!)... insomma, ce ne saranno di tutte le salse! xD
________________________________________________________________
XX CAPITOLO: IL TORO D'ORO E L'AVANCE DI AIOLIA
OCCASIONE...
Manca
poco e il combattimento inizierà... manca poco, certo che manca
poco... non vedo Marin. Uhm, forse deve ancora arrivare..
arriverà, arriverà... e che ha da guardarmi così
Mu? Mu, guarda qualcun altro per favore-
- Aiolia? Aiolia, ma chi sei? - La voce del Cavaliere dell'Ariete lo allontanò dai suoi pensieri.
- Ehm... sìsì, ci sono, ci sono - .
Anche Shaka si aggiunse: - Cosa ti turba, Caval- - .
- Tu non potresti capire - lo ghiacciò Aiolia quasi ridendo, - che ne sai tu dei miei problemi? - .
- Sono comunque l'Illum- - .
- Illuminati da solo, allora. C'è già abbastanza sole - .
La battuta sembrò non
piacere a Shaka, che senza ribattere si richiuse nel suo silenzio. Mu
lo fulminò con lo sguardo:
- Aiolia, un po' di rispetto per favore - .
- Tsz - Non era giornata,
per il nostro Aiolia. Aldebaran era ormai già nell'Arena, pronto
a combattere, ma lui aveva la testa altrove: doveva parlarle,
sìsì... Sentì qualcuno cingergli le spalle con un
braccio:
- Ma dai, Leo, su col morale! - .
Milo. Era soltanto Milo. Soltanto.
Milo non mi guardare così, perchè quando mi guardi con quel sorrisetto bastardo significa che hai capito tutto-
- Aldebaran tra poco
diverrà Cavaliere, sìsì - continuò l'amico,
sempre sorridendo sornione. Di fianco a lui, un taciturno Camus
accoccolato alla sua spalla. - E poi Leo, per i tuoi problemi sentimentali!-- .
- Come? - lo fermò Aiolia, ma Mu sentì e si aggiunse alla discussione:
- Problemi sentimentali? Aiolia, sei innamorato? - .
Ma quanto sei bastardo Milo...
- Io.. non posso restare - Aiolia si sfilò con prepotenza il braccio dell'amico dalle spalle, poi si alzò.
- Eddai, non ti sarai mica offeso! - gli disse Milo aprendo le braccia. - Stavo scherzando! - .
- Non mi sembra il caso -
soffiò l'altro, poi marciando si allontanò dal gruppetto
e scese dagli spalti. Nessuno lo seguì, stranamente. Non aveva
affatto intenzione di rimanere a guardare Aldebaran, doveva parlare a
Marin e lo avrebbe fatto, di sicuro. Proprio mentre passeggiava a testa
bassa incrociò con lo sguardo la figura di lei. Sì, era
proprio lei.
Sembra di fretta... e quella maschera, quanto mi piacerebbe toglierla-
Si fermò, allora,
alzò gli occhi e vedendola avvicinarsi non poté far altro
che sorridere tiepidamente: - Ciao - .
- Ciao - gli rispose Marin. - Non dovevi essere all'Arena? -.
- Ho preferito andarmene - Chissà perchè, Aiolia si sentì avvampare di calore. - Tu? - .
- Sto andando proprio ora. Speriamo che Aldebaran non abbia già iniziato a combattere - .
- No - .
Silenzio, poi di nuovo Aiolia: - Quindi... sei di fretta? - .
- Be', sì - Marin sembrava guardarlo interrogativa. - Mi devi dire qualcosa? - .
- Chi, io? - .
- Sì. Mi sembri un po' perso, ma forse è solamente un'impressione - .
Aiolia sorrise imbarazzato, grattandosi il capo. - Sìsì, è solo... una stupida impressione - .
- Allora... vieni anche tu all'Arena, no? - .
Veloce cenno negativo col capo. - Mhm... no, grazie, non ne ho voglia - .
- Come? Ma combatte Aldebaran, il tuo compagno. Forse hai litigato? - .
- No - .
- I Cavalieri d'Oro devono essere presenti; è la regola - .
- Ed io rispetto le regole secondo te? - .
- Già Aiolia, tu non le rispetti mai - .
Ecco cosa ci divide... forse questo-
- Be', io vado. Ci vediamo -, e Marin si allontanò.
Aiolia restò un
momento fermo, forse un po' deluso dal fatto di essere risultato molto
impacciato e timido. Mhm, era meglio rimediare. Così si
voltò e fece per raggiungerla, ma lei era ormai lontana; ed era
sicuro, sicurissimo che in quel momento Marin preferisse guardare
Aldebaran combattere piuttosto che stare con lui.
IL TORO D'ORO
- Ciao ragazzi - .
- Oh, ciao Marin - Mu gli fece posto e la sacerdotessa si sedette. - Tutto a posto? - .
- Sì grazie. Ho incontrato Aiolia. Mi è parso arrabbiato - .
Ad intervenire prima che Mu potesse ripondere, Milo: - Uhm... sìsì - .
- Ne sai qualcosa? - .
- Uhm... no no - .
- Sicuro? Perchè sei sempre tu che riesci a fargli perdere le staffe... - .
- Non solo io. Anche Shaka - .
Marin lanciò una
veloce occhiata all'immobile Cavaliere della Vergine, poi
ritornò a guardare Milo: - E perchè dovrebbe farlo? - .
- Ah boh! - .
Mu gli sorrise gentilmente. - Avanti Milo, smettila - .
- Sìsì - Detto e fatto: Milo si chiuse nel silenzio e se ne tornò a coccolare il suo caro amico francese.
Il combattimento, intanto,
stava per iniziare. Gli ultimi saluti al Grande Sacerdote, e poi ecco i
due pretendendi alla Cloth del Toro prendere a lottare con foga.
- Si prospetta interessante - disse improvvisamente Marin, e Shaka le fece eco:
- Sono d'accordo. Aldebaran è padrone di una forza smisurata... - .
Milo: - Perchè non ci fai da oracolo? Avanti, hai qualche previsione? - .
- Io non sono un oracolo. Sono l'Illum- - .
- Sìsì, abbiamo capito. Allora comportati da Illuminato, no? Schiariscici le idee - .
Shaka sospirò, sconsolato. - Tsk, quanta ignoranza - .
Milo si incupì
d'improvviso. - Come? - Fece per alzarsi e raggiungerlo, ma Camus
stringendogli la mano lo trattenne e gli lanciò un'occhiata
disarmante:
- Lascialo perdere - gli disse il francese e il compagno naturalmente gli diede retta.
Intanto il combattimento
proseguiva. Aldebaran se la stava cavando proprio bene, i suoi colpi
erano precisi ed estremamente potenti; e quando proprio non riusciva ad
attaccare, con le braccia si difendeva che era una meraviglia per poi
riprendere con più foga nel momento opportuno. Mhm, veramente
ottimo. Sulle gambe era saldo, il suo pretendente non riusciva nemmeno
a schiodarlo da terra.
- Bene, sta andando
benissimo, proprio benissimo - sussurrò velocemente Mu, la testa
poggiata sui pugni chiusi. - Ora... manca solo il colpo di grazia,
sicuro - .
- Certo che il suo
avversario è veramente scemo - disse ad un certo punto Milo,
ridacchiando. - Insomma, non si è ancora accorto che è
inutile continuare ad attaccarlo? Nessuno schioda Aldebaran, quando si
mette così - .
Shaka, serafico come al solito: - Per una volta ti do ragione - .
Milo lo guardò in cagnesco: - Vorresti dire "per una volta mi abbasso al livello della plebe", vero? - .
- Esatto. Il senso era quello - .
Tsk, che persona stupida
Milo si trattenne dal balzare in piedi e dal prenderlo a botte solo perchè era presente Camus.
Aldebaran, intanto,
combatteva ancora. Non sapeva perchè, non sapeva come, ma si
sentiva forte e vigoroso come non mai. Schivò l'ultimo colpo
dell'avversario, riuscì a ritrovarsi dietro di lui e lo strinse
in una presa a dir poco mortale: la sua forza, quella che aveva nelle
braccia, nessuno poteva eguagliarla.
Milo vedendo quella mossa
trattenne un urlo di stupore: - Ehi, il combattimento volge al termine,
mi sa! Poveraccio, starà morendo soffocato... - .
- Io non canterei vittoria così facilmente - disse improvvisamente Shaka.
- Ma sta' zitto!
- non si trattenne Milo, ma volgendosi nuovamente dovette ricredersi:
l'avversario resisteva, eccome resisteva, e ben preso si liberò
dalla stretta e da dietro cercò di immobilizzare Aldebaran; ma
quest'ultimo non poteva certo arrendersi per così poco e con un
ghigno lo sollevò e lo fece cadere rovinosamente sul terriccio
dell'Arena. La terra sembrò tremare.
- Uhm, bel colpo - disse Mu, completamente preso dalla scontro. - Santo cielo, finirà per ridurlo in poltiglia - .
-
Sìììììì - si aggiunse Milo,
galvanizzato come sempre, - voglio vedere sangueeeee.... - .
- Milo - .
- Sì Mu? - .
- Taci - .
- E cosa ho detto di male?
Ho solo detto che vogli veder- - Non riuscì a terminare la frase
perchè Camus gli strinse di nuovo la mano fino quasi a fargli
male:
- Milo, se non vuoi tacere per Mu taci allora per me - Frase che bastò per zittire il ragazzo greco:
- Va bene, sto zitto - .
Aldebaran intanto aveva
rialzato il suo avversario prendendolo per i capelli ed ora lo stava
riempendo di pugni. Che brutta esperienza.
E Mu intanto commentava: -
Ora... ora cade, guardate, non reggerà per molto... dannazione,
ancora non sviene quello? Manca poco, poco... eccolo eccolo... e cade!
- .
Il pretendente era infatti
caduto, o meglio, Aldebaran lo aveva lasciato cadere forse mosso da un
sentimento di pietà. Era sicuro che tanto non si sarebbe
rialzato, certo che non si sarebbe rialzato.
Infatti non si
rialzò, quindi Aldebaran poté prendere un bel respiro di
sollievo e soddisfazione mentre dalla platea scrosciavano i primi
applausi.
- Bene, ottimo, perfetto,
stratosferico! - strillava eccitato Milo, salterellando ed abbracciando
chinque gli capitasse sotto tiro.
E mentre sulla spalti si
faceva festa, Aldebaran raggiunse il Grande Sacerdote a dopo i saluti e
gli elogi finalmente poté dedicarsi interamente alla sua
Armatura, sua e di nessun altro.
APPUNTAMENTO
Finito il combattimento la prima ad andarsene fu Marin; e, coincidenza delle coincidenze, sulla strada incontrò Aiolia:
- Ciao - .
- Oh, ciao - Aiolia sembrava perso, non lì. - ...Andato bene il combattimento? - .
- Sì, certo. Aldebaran se l'è cavata proprio bene - .
E il Gold del Leone non chiese altro.
Tsk, sono proprio imbranato... e come faccio a dirglielo?
- Aiolia, ci sei? - .
- Sìsì, ci sono - .
- Ma devi dirmi qualcosa? Non so, mi dai quest'impressione - .
- No no - .
- Sicuro? - .
- No... cioè, no perchè... - .
E basta mentire a me stesso!
- Sì. Sì, devo dirti una cosa - .
Marin sembrò interessarsi. - Be', ora ho tempo. Se è qualcosa di lungo- - .
- No, be'.. ci dovrei mettere poco - .
- Sentiamo, allora - .
E adesso
che le dico? Aiolia, sei un Cavaliere d'Oro, ti arrendi di fronte ad
una ragazza? Avanti Lia... Leo... aaaahhh, mi sono dimenticato-
- Aiolia? Allora? - Marin lo
guardava con un'aria confusa, - se è qualcosa di importante...
dimmi pure, non c'è problema - .
- ... - .
Allora Marin si sciolse in una risata cristallina: - Non ti ho mai visto così in difficoltà! - .
Ma che c'è da ridere?, io sono... sono che posso dire, dan-
- No-... non è nulla
di importante - gli scappò di bocca, ed un po' si pentì
perchè Marin sembrò rimanerci male.
- Ah - disse infatti
ritornando stranamente fredda. - Be'... allora ci vediamo - Fece per
allontanarsi, ma Aiolia la richiamò:
- Marin? - .
- Sì? - .
- Ti va se... oggio pomeriggio... - .
Avanti Leo... è una ragazza, eh!
- ...Sì? - .
- ...insomma... pensavo di vederci per allenarci, ma è solo un'idea- - .
- Oh, va bene! - .
Lode ad Athena.
- Sì, sono d'accordo. Sarà un onore misurarmi con te - .
Aiolia quindi prese un po' più di coraggio: - Facciamo alle... due? Va bene? - .
- Perfetto, allora ci
vediamo! -, e salutandolo con un gesto della mano Marin si voltò
nuovamente e svoltò l'angolo; e solo in quel momento Aiolia si
mise le mani nei capelli, stupito e sconvolto allo stesso tempo.
Wow!, ho
invitato una ragazza! Una ragazza! Certo, non è un invito molto
romantico ma... può essere qualcosa, no?
______________________________________________________________
E
qui, naturalmente, vi lascio di nuovo sulle spine. Aiolia imbranato mi
piace troppo, fa troppo ridere, poi c'è Shaka insopportabile
(che novità... xD), un Aldebaran Cavaliere (complimenti!), un Mu
cronista (!!), un Milo simpatico ma bastardo allo stesso tempo e un Cam
puccio come non mai... ^^
Angel_Dark_Light :
ciao amica mia! Mi dispiace che tu non ci sia fino a lunedì,
sentirò molto la tua mancanza, sìsì... Cam si
dichiarerà, prima o poi, non preoccuparti ^^
Sììììì, Milo il passivo. Cavoli,
è una bella visione, no??
**ççççççç** Anche a te
va un bacione grande grande!!!!!!! Mi mancherai!!!!! =)
aries_no_nike
: ciauuuuu amica ariete, qui a rapporto la tua cara scorpioncina!
Allora... innanzitutto parto col dirti che, mi dispiace, ma Milo
è un pezzo unico quindi non ci sono cloni... xD Ma dai,
accontentati di Mu che è un bel pezzo di ragazzo! ;) Allora tu
sei curiosa su come si evolverà il rapporto tra Aiolia e Marin,
eh?? Aspetta e spera... xD Grazie per i complimenti e bacioniiii!!!! ^^
Tifawow:
... ... ... innanzitutto ti ringrazio per la recensione in tarda notte,
cavoli, hai battuto il mio record! Be', in compenso a quell'ora io era
sveglia ;) dato che ormai non riesco più a dormire... sul piedi
sinistro o sei, dico SEI punture di zanzara e mi danno
fastidissimoooo.... e su quello destro, ti starai chiedendo? Altre
quattro. E sul braccio sinistro? Altre due. E sulla gamba destra? Altre
due. Totale?14... oddio, manca Antares ora... BUAAAAAAHHHH!,
PAURA!!!!!!! ^^ Cmq niente di preoccupante, è sempre così
d'estate... e per fortuna non sono allergica a nulla... ^_^ Tra Milo e
Cam il rapporto si intensificherà, sìsì, ma tanto
urlano YAOI già da ogni poro... ^^ Aiolia = fashion victim,
curiosone e... timidone!!!!! WAAAAA, l'ho proprio conciato povero
gattino!!!! Guarda, anch'io al posto di Camus avrei pestato di santo
ragione Milo... Aiolia no, ma Milo sì... ^^ Oh, guarda, povero
Miluccio, però non se lo merita, lui che è così un
bravo (e bel) ragazzo... xD Forza Cam, rivelati anche tu a Milo!
Insomma, a parole non lo hai ancora fattooo!!! E Milo potrebbe pensare
che stai con lui solo per fargli piacere, per non perdere il tuo
migliore amico... santo cielo, 'sti due insieme fanno faville... e
comunque hai ragione, pure quando siamo di fretta mettiamo giù
un fiume di parole. Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto e
naturalmente spero la stessa cosa anche per questo. Bacioni ^^
Sagitta72
: eccoti anche te, Gianduiaaaa! Allora, premettendo che santo cielo!,
questo pomeriggio ci sentiamo al telefono (aaaaaahhhh!!!!!!) insomma,
mi farà proprio uno strano effetto. Se per caso ad un certo
punto non senti più nulla dall'altra parte, o è
perchè non so cosa dire o è perchè sono
schiattata... sìsì, la seconda opzione è
più probabile... XD La canzone di cui stai parlando è
quella di Bobby Solo, n'è vero? Cmq... Cam
sìììì, è geloso..... del suo
migliore amico... ops!, mi correggo, del suo amante... xD E cavoli,
sì, c'è proprio da dirlo: evviva l'amore in tutte le
salseeeeee!!!! L'Amore Universale, Forza Invincibile, Peace and Loveeee
(sì, sono partita... xD) Sìììì,
anch'io voglio un galato!! E indovina a che gustoooo???? Gianduiaaa!!!!
Bacioni!!!! ^^
Bene, a domani, anche se non posso assicurarvi che pubblicherò presto come oggi... ^^
|
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Capitolo 21 *** Le parole taciute - prima parte - ***
21. Le parole taciute - prima parte -
Gio:
salveeeeeeee!!!!!! Il computer funziona che è una meraviglia,
anche se ieri sera abbiamo avuto un po' di problemi con il desktop...
problemi prontamente risolti!!!!! Bene bene, e così posso
scrivere in pace anche qui. Sono felice, felice, feliceeeeee!!! Si
ritorna su MSN, su FB, su youtube, posso ascoltare ancora MJ!!!!!!
WAAAAAAAAAA felicitàààà!!!!!!!! I suoi
urletti mi ispirano troppo (ehm... chissà cosa, poi... *vocina
interiore* YAOI!!!!!!xD) Oggi ho già più ispirazione di
ieri...
Questo capitolo l'ho voluto
"dedicare" a Shura ed Aiolia, perchè il loro rapporto mi piace
troppo... cioè, è fantasticoooo!!!!! Buona lettura!!!!!!
...
...
Ah, dimenticavo la dedica per la 100esima recensione!
DEDICATO A LOVEARMONY
Per aver aggiunto la 100esima recensione... e così ho raggiunto finalmente il Nirvana!!!!!!! ^_^
Grazie mille! ;)
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XXI CAPITOLO: LE PAROLE TACIUTE
- Prima parte -
UNA SPADA...
I suoi
movimenti, così precisi, taglienti, affilati; mortali.
Nonostante una parte della sua coscienza non volesse restare lì,
Aiolia guardava come rapito Shura, che si stava allenando con Death
Mask. Erano all'Arena.
Come fa un braccio a risultare
così tagliente? E non solo il braccio... l'intero corpo...
la sua tattica è così diversa dalla mia, ma così
maledettamente legata alla mia vita. Mi ha cambiato, molto. Ed ora
eccolo, si appresta ad attaccare... accipicchia, fa sul serio: Death
Mask è veloce, per fortuna, altrimenti l'avrebbe tagliato in
due. Probabilmente si conoscono abbastanza bene da allenarsi ad un
simile livello-
- Leo? - Una voce lo chiamò e così fu costretto a voltarsi.
- Mu? - .
- Posso sedermi qui con te? - .
- Certo - .
Il Cavaliere dell'Ariete si sedette, poi portò i gomiti sui
gradini dietro di sé e si sdraiò un poco: non disse
nulla, non chiese nulla.
Aiolia allora tornò a farsi gli affari propri. Shura. Shura,
Shura ormai imperlava ogni goccia del suo sudore, ogni molecola del suo
corpo, ogni atomo della sua materia. Possibile che dopo così
tanti anni non riuscisse a smettere di pensare a lui, odiandolo sempre
con maggior impeto? Aiolia se lo chiedeva; Aiolia mentre guardava se lo
chiedeva, ma non riusciva a trovare la risposta.
Probabilmente il mio amato fratello
è stato così importante per me, ma così importante
che io non lo riuscirò mai a perdonare; non mi fiderò mai
di quella specie d'uomo
- Aiolia, abbandona questi pensieri - disse all'improvviso Mu, ed
il Cavaliere del Leone si voltò a guardarlo quasi soffiando:
- Come? - .
- Lascia perdere il passato, è inutile rimembrarlo - .
- Mi hai letto nella mente, Mu? Strano, solitamente non lo fai se non lo ritieni necessario - .
Mu era come sempre pacato e serafico: - Non l'ho fatto, ho semplicemente studiato l'occhiata con cui osservi Shura - .
- Io... osservo Shura? - .
- Non mi mentire - .
Aiolia si sentì in trappola. Cercò di arrampicarsi sullo
specchio che si era trovato davanti: - Ma non stavo guardando Shura,
perchè dovrei? Ti stai sbagliando - .
- Io non mi sbaglio mai su queste cose - .
Shaka. Quando parlava così sembrava proprio Shaka. Aiolia non
potè che rivelarglielo: - Mu, non parlare come l'Illuminato che
non mi illumina affatto, anzi, quando appare la giornata diventa grigia
- .
- Aiolia, è inutile che violenti te stesso. Non guardare Shura -
continuò imperterrito Mu, come se non avesse sentito il suo
commento, - la sua tecnica di spada ti ricorda troppo tuo fratello - .
Aiolia restò zitto: quasi mai permetteva a qualcuno di nominare
Aiolos, ma Mu era uno dei pochi fortunati che poteva farlo, e il motivo
c'era.
- Mu - disse infatti poco dopo, - io mi fido della tua
coscienziosità e per questo ascolto molto volentieri i tuoi
consigli su Ai-... in merito alla cosa, ecco, ma ora non mi va
assolutamente di affrontare l'argomento - .
Mu non rispose, quindi Aiolia si voltò nuovamente ed i suoi
occhi ricaddero sul centro dell'Arena, su Death Mask, su Shura.
Basta Aiolia, non guardarlo.
Perchè ti attira così tanto? Perchè? Santo cielo,
c'è qualcosa... qualcosa-
- Mu, non ti nascondo che mi piacerebbe molto sfidare Shura - .
- Sfidarlo? - .
- Sì - .
Mu non ebbe nessuna strana reazione, solo sorrise tiepidamente e
guardò con occhi indagatori l'amico. - Aiolia, non te lo
consiglio - .
Che strano. Aiolia rimase incuriosito da quella risposta. - Perchè? - .
- Perchè Shura è molto più esperto di te. Tu... forse non sai -, e dicendo questo Aries chiuse gli occhi.
Che cosa Mu? Cosa devo ancora sapere su Shura?
- Mu? - .
Finalmente Mu riaprì gli occhi: - Eravamo ancora troppo piccoli, forse non te lo hanno mai raccontato - .
Aiolia fu mosso dall'intenzione di far tacere l'amico, ma si fidava
troppo di lui e sapeva che non avrebbe tirato in ballo quell'argomento
di cui sapeva già abbastanza.
- Aiolia, Shura conquistò l'Armatura quando era ancora molto giovane, più giovane di noi - .
- Sì, questo lo so - .
- Ieri, al ricevimento del Grande Sacerdote, Aphrodite mi ha raccontato il combattimento per la Gold del Capricorno - .
- E allora? - .
- Ho capito perchè Shura è così temuto. La sua tecnica ha sparso molto sangue, molto - .
- Raccontami, per favore - lo pregò allora Aiolia, e Mu si
voltò a guardarlo. - Raccontami il combattimento tenuto da Shura
- .
L'amico restò un momento zitto, poi annuì e si mise
più comodo: - Noi avevamo sui sei anni, avevamo appena iniziato
l'addestramento per diventare Cavalieri... Shura invece lo stava per
concludere... - .
... E IL SANGUE VERSATO
7 anni prima, Grande Tempio
Uff, dove diavolo si sarà cacciato? Tutte le volte che lo cerco non c'è mai, mai, mai! Eppure era qui poco fa-
- Shura. Shura, eccoti - .
Shura si voltò, finì di indossare i guanti, e vedendo l'amico sorrise:
- Aiolos, eccoti. Ti stavo cercando - .
- L'avevo immaginato - Aiolos rise e si abbassò un poco per
essere alla sua altezza. - Shura, concentrati, sai che faccio il tifo
per te - .
- Sìsì, questo lo so e mi fa immensamente piacere. Tuo fratello? - .
- Si sta allenando, ovvio. Non gli ho permesso di venire - .
- Perchè? - .
- Perchè deve allenarsi - .
A quella risposta Shura rise: - Aiolos, dovresti essere un po' più sciolto - .
Il Cavaliere del Nono Fuoco sorrise tiepido. - Tutto per il suo bene. Ora va' e prendi quell'Armatura... per me - Lo abbracciò amichevolmente, poi se ne ritornò sugli spalti con gli altri Gold Saints.
A Shura quindi non restò altro da fare che dirigersi al centro
dell'Arena, salutare il Grande Sacerdote e poi concedersi al suo
avversario.
Mhm... sembra deciso di sé, ma
la sua decisione è destinata a cadere, certo, vincerò io.
Non posso deludere Aiolos
L'altro pretendente era un ragazzo un po' più grande di lui,
più robusto e dai penetranti occhi verdi. La sua occhiata,
però, non incuteva timore in Shura, che era più che
deciso a concentrarsi al massimo.
L'Armatura. L'Armatura sarà mia, mia soltanto
I suoi occhi scuri danzavano prima sull'avversario, poi sul Grande
Sacerdote, poi sugli spalti. Il combattimento sarebbe stato
interessante, sìsì, Shura era giovane ma non inesperto, e
questo lo sapevano tutti, tutti a meno l'altro pretendente,
perchè avere il coraggio di sfidarlo era da pochi.
Partirono. Partirono velocissimi e nessuno ebbe il tempo di assaporare
appieno la loro prima mossa. L'avversario di Shura era sì bravo
a parare e a contrattaccare, ma gli occhi erano unicamente per il
più giovane tra i due; era un bambino, ma la sua determinazione
era forse pari a quella di molti Cavalieri. D'oro, anche.
Non c'era da lamentarsi, il combattimento era molto equilibrato: i
pretendenti schivavano, colpivano, paravano ed attaccavano con foga,
senza mai fermarsi, nemmeno quando scoccò l'ora esatta
dall'inizio del combattimento. Non volevano prendere fiato, i due.
Il Grande Sacerdote li studiava con impeccabile attenzione tenendo
presente anche i più piccoli particolari che spuntarono in un
secondo momento.
Anche Aiolos studiava attentamente i due, soprattutto Shura:
Tutti e due sono veloci, saldi sulle
gambe. Eppure... eppure Shura ha qualcosa in più: i suoi colpi
sono molto più potenti, veloci, anche se l'intervallo tra due
mosse è più lungo. Sembra essersi ritrovato nel proprio
corpo
Era giunto il momento, ora, il momento atteso da molti: dopo un'ora di
snervante attesa, Shura si preparava ad affinare di più la sua
tecnica. Così come si era fatto conoscere, ora si faceva temere.
Colpi più assestati, più precisi, in perfetta sincronia
con il corpo; il braccio destro trasformato in una lama, si potrebbe
dire. Le dita tese, quell'espressione temeraria dipinta sul volto. E
quello era un bambino? A molti pareva un Cavaliere, piuttosto. Vederlo
muoversi così agile, così letale, così elegante
era uno spettacolo.
Il Grande Sacerdote guardava, silenzioso e pietrificato, seguiva i suoi
voli, le sue capriole, tutto di lui lo attirava. Sembrava anche molto
severo con se stesso... come doveva esserlo un Cavaliere, dopotutto.
Shura colpiva, continuava a colpire ed il suo avversario era costretto
alla difesa: cosa molto buona, se si conta che risultava veramente
difficile evitare quei colpi. E poi, improvvisamente, successe una cosa
inaspettata: il braccio di Shura, incontrollato e velocissimo in quei
movimenti, stava illuminandosi di un cosmo dorato.
Nulla di normale, se si conta che il suo avversario indietreggiò
impaurito e l'intera platea trattenne a stento urla di sopresa. Il
Grande Sacerdote non si mosse, no, continuava ad osservare la scena:
Shura attaccava, attaccava ed attaccava, sempre più velocemente,
e quel suo braccio ben presto divenne uno strumento di morte ai suoi
occhi.
Che arma micidiale. Quando il suo avversario indietreggiò fino a
trovarsi con le spalle contro il muro e soprattutto quando Shura
tentò di colpirlo, non riuscendoci andò a dividere in due
la roccia causando un vero e proprio urlo tra gli spettatori.
Il suo avversario indietreggiava, spaventatissimo, ma negli occhi di
Shura non leggeva assolutamente pietà. Sapeva che se non lo
avrebbe fermato si sarebbe trovato a terra con qualche arto
reciso.
Lo sguardo di Shura era impenetrabile, saldo, incuteva paura.
L'altro pretendente tentando di schivare un colpo fu ferito alla
coscia sinistra anche se lievemente, ma il colpo di grazia venne dopo:
con una potenza sovrumana Shura riuscì ad espandere il proprio
cosmo e tutta le sua figura venne abbracciata da quella spettacolare
luce dorata, ed il suo colpo partì, fatale... colorandosi poi
del rosso del sangue dell'avversario.
Un braccio cadde a terra, solo un braccio, ed il terriccio dell'Arena
si colorò di un rosso scuro, scurissimo. L'avversario
urlò di dolore, urlo che ghiacciò completamente l'Arena,
e poi cadde a terra rantolando e contorcendosi come fanno gli
insetti feriti; feriti e morenti.
Era una scena raccapricciante e molti tra gli spettatori si voltarono
per non guardare; ma Shura, che era lì sotto a pochi centrimenti
da quel braccio morto, no. Guardava l'avversario senza ombra di
pietà, era giunto sin lì ed il suo strazio non poteva
più sopportarlo.
Prima che potesse di nuovo colpire, però, lo scrigno dorato
dell'Armatura del Capricorno prese a brillare vivamente, e poi sotto
agli occhi increduli di tutti si aprì; sì aprì ed
una luce accecante andò a rivestire Shura di una corazza, quella
corazza, tanto preziosa quanto ambita.
L'Armatura aveva trovato un degno padrone.
Ora devo... ucciderlo
Shura si sentiva potente, certo che si sentiva potente. Il Grande
Sacerdote, tra l'altro, non aveva ancora dato l'ordine di concludere il
combattimento. Non poteva esserci un vincitore senza un morto. Quindi
il neo Cavaliere affilò ancora di più la spada che
portava nel braccio destro, si chinò sull'avversario che si
concorceva a terra, lo prese per i capelli per tenerlo fermo. Gli lesse
negli occhi la paura, la paura ed il dolore mischiati ad un'insana
voglia di morire.
Aiolos ebbe come l'istinto di alzarsi per salvargli la vita, ma si trattenne e per farlo strinse forte i pugni:
Shura... Shura, non farlo, non ce n'è motivo... non farlo, anche se il Grande Sacerdote lo vuole non-
Troppo tardi. Shura portando velocissimo il suo braccio alla gola
dell'avversario diede fine alla sua agonia staccandogli la testa; e nel
farlo non batté ciglio.
DEDICHE E RICORDI...
Mu terminò il discorso lasciandolo in sospeso, ed Aiolia non lo
pregò di continuare. Restarono zitti per almeno tre minuti, e
solo quando sotto di loro Shura e Death Mask interruppero l'allenamento
il Cavaliere del Leone si alzò:
- Io... vado - .
- Va bene - .
Non si salutarono. Aiolia lanciò una veloce occhiata a Shura,
poi si voltò, scese dagli spalti ed uscì definitivamente
dall'Arena; e Death Mask, vedendolo allontanarsi, si sciolse in una
risata beffarda:
- Perchè se ne va, quello?, che è rimasto come un ebete a fissarti fino ad adesso! - .
- Non saprei - gli rispose Shura riprendendo fiato. - Death? - .
- Sì? - .
- Aiolia mi odia, vero? - .
Che domanda. Era la decima volta che glielo chiedeva, quel giorno, ma
il Cavaliere di Cancer non poteva non rispondergli. - Dipende da come
la pensi tu - .
- Allora mi odia. Sì - Restò un momento zitto, poi
riprese: - Ricordi quando vestii per la prima volta l'Armatura? - .
- Oh, certo. Non si era mai visto così tanto sangue, nell'Arena - .
- Sai a cosa pensavo mentre combattevo? - .
Death Mask negò col capo. - No, non me lo hai mai detto - .
- Ad Aiolos - fu la ferma risposta, - perchè sapevo che mi stava
guardando -, e dicendo questo abbassò il capo: - Ho combattuto
per lui - .
Death Mask non sopportava quando il compagno si deprimeva così
da solo, quindi gli mise una mano sulla spalla e cercò i suoi
occhi. Li trovò: - Shura, basta con questa storia. Perchè
non glielo dici, ad Aiolia? Perchè non gli dici che tu volevi
bene a suo fratello, nonostante tutto, ma che il tuo senso di giustizia
è sempre venuto prima? - .
Shura era pensoso. - La giustizia - biascicò poi, sussurrando. -
La giustizia mi sta confondendo - Detto questo si allontanò
silenziosamente, e Death Mask non osò seguirlo; solo alzò
gli occhi in alto, in cielo.
______________________________________________________________________
Eccoci
alla fine di questo capitolo (cavoli, ma dico sempre questa frase???
XD) Naturalmente a questo episodio aggiungerò un seguito
domani... ci vuole proprio, sìsì!!!!!!!! Per quanto
riguarda la AioliaxMarin, che dirvi?, dovete aspettare... non tanto,
però dovete aspettare... anche riguardo il Trio Malefico...
Bacioni ^^
aries_no_nike : salve amica
mia! Aiolia imbranato con le ragazze me lo immagino troppo... insomma,
lui, tanto fiero e bello, va in palla a chiedere un appuntamento.. che
appuntamento non era, poi!!! Su di lui e su Marin saprai molto presto,
don't worry... ;) Complimenti ad Aldy ed alla prossima carriera di Mu
come cronista... sìììì, cronista dei
Mondiali!!! Bacioni ^^
Angel_Dark_Light : ciauuu!!!
Milly!!!!! Ma che bel soprannome!! Sìsì, mi sa che lo
userò in questa fic... è troppo kawaii.... ^^ Fa niente
se la tua recensione non è stata all'altezza delle altre, sai
che a me piacciono molto lo stesso... bacioni ^^
Diana924 : Milo aiuta Aiolia??
Alcune volte sì... altre invece sono come fuoco e acqua... carta
e forbice... oddiooooo!!!!!! XD Saprai presto di Aiolia e Marin, porta
pazienza ancora un po'... ^^ Complimenti ad Aldebaran e che dire di
Shaka?, il solito insopportabile... eeeehhh, le divinità... xD
Bacioni !!! ^^
KanondiGemini96 : zalveee!!! Ti
piace Aiolia in formato "imbranatello"?? Zìzì, anche a
meeeee!!!!!!! Meglio che cattivo, certo... mi mancherai carissima
amica... a prestooo!!! ç_ç Bacioni!!!! ^^
Lovearmony : ecco qui colei
alla quale ho dedicato il capitolo! Allora, contenta? Be', direi di
sì... XD Aiolia è troppo bello nel formato "imbranatello"
xD, e Milo sì, è puccio, come sempreee!!!! @ç@
Ehm... Shaka e Mu?? Però, che bella idea... certo, Mu ha i piedi
per terra, non come il nostro Buddha... quello ormai non sa più
neanche cosa sia la terra... bacioni!!!! ^^
Sagitta72 : ... dai dai, potevi
anche qui essere la 100esima recensione, invece sei la 101esima... ^^
Su Aiolia e Marin saprai presto, mucho presto, e su Milo e Cam...
eggià, Miluccio non è facile da sedere.. solo il nostro
ghiacciolo rosso ci riesce! Bacioni ^^
Bene, alla prossimaaaa!!!! (essì, sono proprio ripetitiva... xD)
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Capitolo 22 *** Le parole taciute - seconda parte - ***
22. Le parole taciute - seconda parte -
Gio:
zalveeeeeeeee!!!! Oh ragazzi, oggi sono un po' arrabbiata.. il fatto
è che ieri sera alla festa di paese hanno fatto pochissimo
liscio e un solo, dico UN SOLO paso doble!!!! WAAAAA, ma dove andremo a
finire????? Vebbé, per fortuna stasera c'è un altro
gruppo... uno proprio bravo!!!! Be', che dire... vi starò
annoiando, sì... allora buona lettura!!!!! ^^
________________________________________________________________________________________________________________________________________________
XXII CAPITOLO: LE PAROLE TACIUTE
- Seconda parte -
IL DESIDERIO DI AIOLOS...
Alcuni anni prima, Grande Tempio
Shura se ne
stava all'entrata della propria Casa e fissare l'orizzonte. Perso nei
suoi pensieri, non si accorse nemmeno di essere raggiunto da Aiolos.
- Aiolos? - .
- Shura, che coincidenza trovarti qui. Pensavo fossi dal Grande Sacerdote - .
- Sono appena tornato - .
Aiolos pareva dubbioso: qualcosa, infatti, si percepiva nel suo tono afono. - ...Perchè ti ha convocato? - .
- Uhm? - .
- Perchè ti ha chiamato, insomma - .
Shura alzò piano le spalle. - Ha voluto parlarmi - .
- Riguardo cosa? - .
Il Cavaliere del Capricorno lo guardò un po' sospettoso. - Non posso dirtelo, lo sai bene - .
In tutta risposta Aiolos sorrise e ridacchiò amaro. -
Già, è vero: tu sei troppo fedele per fare uno strappo
alle regole - .
- La fedeltà prima di tutto - recitò saldo Shura, e
vedendo il compagno sedersi di fianco a lui sospirò ed aggiunse,
- anche prima dell'amicizia - .
- Capisco - .
No che non capisci, Aiolos... su questo punto non siamo mai stati d'accordo...
- Dov'è Aiolia? - .
- Sta divertendosi con gli altri suoi coetanei - rispose il Cavaliere
del Sagittario, chiudendo gli occhi. - Ho deciso di lasciargli
più spazio. Insomma, deve pur sfogarsi, no? - .
- Certo - .
Aiolos tacque un momento. Assaporò la fresca brezza, puntò gli occhi sull'orizzonte. - Notizie di Saga? - .
Shura a quella domanda si voltò a guardarlo: - Saga? - .
- Da molto non si presenta - disse allora Aiolos. - Lo sapevi? - .
- Certo, ma non c'è da preoccuparsi. Avrà i suoi impegni
e comunque siamo in tempo di pace. Non ci sono problemi - .
Aiolos non rispose. Era perso nei suoi pensieri, questo sì, ma
Shura non aveva affatto intenzione di chiedergli a cosa stesse pensando
così intensamente. Sentiva una certa tensione nell'aria e mai
come in quel momento avrebbe preferito stare solo; eppure di fianco a
lui c'era Aiolos, un Aiolos che però non riusciva più a
riconoscere da parecchi giorni.
- Aiolos - lo chiamò allora, e non riuscendo più a
contenersi gli chiese: - Ma a cosa stai pensando? Da parecchio ti vedo
strano... non sei tu - .
Aiolos non rispose. Alzò gli occhi al cielo, indovinò le
forme bizzarre delle nuvole. - ... Non so. Avverto qualcosa di strano
nell'aria - .
- Qualcosa di stano? - .
- Sì - .
- Io non avverto nulla - .
- Buon per te - .
Shura non rispose, no che non lo fece perchè intuì che il compagno doveva parlargli. E così infatti era:
- Shura, devo dirti una cosa - .
- Di' pure - .
- Ti conosco da molto, praticamente ti ho visto diventare Cavaliere. Mi servirebbe un favore - .
Shura non se lo aspettava. Lo guardò interrogativo, scavò
nelle sue iridi ma non ci trovò nulla. - Un favore? - .
- Sei l'unica persona di cui io mi possa fidare, in questo momento - Le
parole così pronunciare indispettiscono di molto Shura, che
però non chiede nulla e preferisce sorvolare.
- Se ti fidi così tanto di me dimmi pure - .
- Ci tengo, a questa cosa - Il tono di Aiolos era fermo. - Se... se
dovesse accadere qualcosa, in un futuro -, e qui tentennò un
poco, - se dovesse proprio succedere qualcosa, ti prego di tenermi
d'occhio Aiolia - .
Richiesta veramente sorprendente. A Shura mancarono alcuni battiti,
possibile che Aiolos si fidasse così tanto da affidargli suo
fratello? - Ma... Aiolos, che cosa potrebbe succedere? - .
Aiolos rise, questa volta però più sciolto. - Non lo so. Qualcosa, non saprei dirti - .
- E perchè mi affidi Aiolia? - .
- Te lo detto, di te posso fidarmi - Dicendo questo Aiolos si
alzò, quindi anche Shura lo imitò. - Shura, sono sicuro
che anche in mia assenza Aiolia diventerà un ottimo Cavaliere
con te al suo fianco - .
- Aiol- - .
- Guarda che mi fido, eh? - rise il Cavaliere del Sagittario prendendo per le spalle l'amico e guardandolo dritto negli occhi.
- Aiolos, ma cosa- - .
- Be', ti sto solo dicendo che se per caso dovessi mancare per un po'
dovrai prenderti cura te di Aiolia: mio fratello è pestifero,
è difficile tenerlo a bada. Tu hai la pazienza per farlo - .
Shura stralunò gli occhi: - Cosa? Io ho pazienza? - .
- Sì! Sì! - gli sorrise Aiolos, poi lo stringe richiudendo anche nell'abbraccio delle sue grandi ali.
...LO SPIRITO COMBATTIVO DI AIOLIA...
Shura era ancora sdraiato all'entrata della sua Casa quando qualcosa si
mosse dietro di lui. Aprì gli occhi, si lasciò dietro i
suoi pensieri e si guardò dietro, freddo e rapido come solo lui
riusciva a fare.
- Aiolia? - .
Aiolia era lì, a pochi passi, l'Armatura a ricoprirgli il corpo
e quella sua espressione felina che riservava solo agli avversari.
Shura allora si alzò, la sua espressione severa si incupì. - Strano. Sei venuto a farmi compagnia? - .
- Tsk, scherzi? - soffiò l'altro stringendo i pugni. - Sono venuto a sfidarti - .
Lo spagnolo non si mosse. Abbassò un poco lo sguardò, fece schioccare le dita. - Sfidarmi? - .
- Sì - .
- Perchè questa idea? - .
- Perchè mi va - .
Shura era impassibile. - E se mi rifiutassi? - .
- Non saresti un Cavaliere - .
- Accetto - La sua espressione era illeggibile ma cupa come non mai.
Fece due passi avanti, ma oltre non andò: - Vuoi allenarti? - .
- Scherzi? - lo ribeccò Aiolia, acido e predatore. - Io voglio distruggerti. Non è un allenamento - .
- Sai bene che i Cavalieri d'Oro non possono combattere con l'intenzione di uccidersi - .
Quella frase sembrò toccare un tasto dolente ad Aiolia, che
digrignò i denti e si fece ancora più minaccioso. - E
allora che mi dici di mio fratello? - .
Shura non si fece problemi a rispondere: - Quella era una situazione
estrema, ordine del Grande Sacerdote; e io non tragredisco gli ordini,
giammai - .
- Be', hai fatto male a non trasgredirli - disse Aiolia, - perchè tra noi non ci sarà mai pace, e tu lo sai - .
Shura annuì, grave. - Sfortunatamente... - Lasciò la frase in sospeso ed Aiolia lo guardò malissimo.
- Sfortunatamente cosa? - .
- Be', che non potremmo mai andare d'accordo - .
- Tsk, a me invece fa molto piacere - Detto questo il Leone
caricò contro Shura, che però non si fece trovare
impreparato e parò con classe il suo potente pugno.
Restarono forse cinque, sei secondi a guardarsi senza dire nulla, poi
Shura si convinse a farlo: - Devi cercare di essere più veloce
con me... Aiolia -, e afferrando il suo polso con la mano sinistra lo
immobilizzò e lo fece finire gambe all'aria. Si
allontanò, entrando nel cuore della Casa, ma Aiolia non poteva
dargliela a bere e per questo invocò le sue saette dorate e
tentò nuovamente di colpirlo, ma Shura lo bloccò un'altra
volta costringendolo ad arretrare di alcuni passi.
- Devo ammettere che non ti facevo così focoso in combattimento - .
- Taci - lo ribeccò aspramente Aiolia, - io in questo momento so solo che devo ucciderti - .
- Non puoi uccidermi - fu la risposta che ricevette. - Prima devo portare a termine un compito molto importante - .
Il giovane Leone alzò le sopracciglia, parve interessato. - Uhm,
che cosa? Sentiamo un po', chi ti ha dato questo importante compito? Devi andare ad ammazzare qualcun altro? - .
- No - rispose fermo Shura, e poi guardò Aiolia profondamente, -
tuo fratello non mi avrebbe mai chiesto nulla di simile - .
... E LA RISPOSTA DI SHURA
Silenzio.
Era spettacolare notare come il Leone fosse rimasto basito davanti ad
una risposta simile. Shura invece pareva più rilassato, molto
più tranquillo, e infatti fu lui a prendere di nuovo parola: -
Ora scusami, devo andare - Fece per andarsene, ma Aiolia probabilmente
ancora sconcertato dalle parole poco prima pronunciate dal Gold Saint
lo ferma:
- No, un momento. M- mio fratello... ti ha chiesto qualcosa? - .
Shura si fermò ma non si voltò: sapeva che Aiolia lo
avrebbe fermato, sapeva che sarebbe rimasto incuriosito dalle sue
parole.
- Rispondimi - .
- Sì - L'eco della sua potente voce rimbalzò sulle
pareti, - molto tempo fa -, e qui gli sfuggì un sorriso che
Aiolia però non poté cogliere, - non sono riuscito ancora
soddisfare la sua richiesta, però - .
- Perchè? - .
- Per mancata collaborazione - .
Aiolia proprio non capiva, o meglio, era il suo cervello che si
rifiutava di analizzare meglio quella risposta. - Dimmi. C'entra forse
con me? - .
Finalmente Shura si voltò: era serio e dava l'aria di non voler
scherzare. - Per Aiolos tu eri tutto. Certo che c'entra con te - .
- Allora questo è un motivo in più per parlare, o sbaglio? - .
- Non sbagli affatto - Shura si avvicinò e Aiolia ebbe come
voglia di fare alcuni passi indietro. Non li fece e per la prima volta
non sentì il bisogno di odiare l'assassino di suo fratello: ora
che lo vedeva meglio, ora che si fermava ad analizzarlo, notava nel suo
sguardo una specie di malinconia.
- Shu?- - .
- Tuo fratello mi pregò di proteggeri e di tenerti sott'occhio, nel caso gli fosse successo qualcosa - .
Il volto di Aiolia ora era un concentrato di incredulità pura.
Non riusciva a parlare, il giovane Leone, ormai era sicuro di faticare
anche a respirare.
- Tuo fratello teneva molto a te, ma non sono mai riuscito a
comprendere perchè lui si fidasse così tanto di me.
Insomma, io ero e sono un fedelissimo del Grande Sacerdote, mentre lui
era un po' come te. Spesso era in contrasto con lui - Abbassò il
capo per evitare di guardare Aiolia. - Tuo fratello mi chiese questo ed
è per ciò che io molte volte ti tengo d'occhio. Non
voglio che ti accada qualcosa, capisci? - .
...
- Perchè Aiolia, non riuscirei a sopportarlo. Nonostante tutto io tengo a te e credo che questo ora sia chiaro - .
...
- Tu sei l'unica cosa che mi lega ancora a tuo fratello, a cui volevo e voglio molto bene - .
Ma perchè? Perchè solo ora vengo a conoscenza di questo?, io-
- Sarai un po' confuso, ora - disse Shura con un'ombra di sorriso
dipinta in volto, - ma l'importante è che tu ora lo abbia
saputo. Ora scusami, devo andare dal Grande Sacerdote a fare rapporto -
Si voltò e si incamminò senza dire altro verso l'uscita
della Casa e solo in quel momento Aiolia ebbe il coraggio di muoversi:
- Aspetta - disse, poi lo raggiunse dicendo una cosa che stupì non poco il Cavaliere del Capricorno. - Vengo con te - .
- Dal Grande Sacerdote? - .
- Sì... anche se non mi inchino - .
Shura non disse altro: si sistemò meglio il mantello e riprese a
camminare. Di fianco a lui, Aiolia; ed insieme uscirono dalla Decima
Casa.
______________________________________________________________________
Bene bene... speriamo di avervi accontentato! Ma come sono carini Shura ed Aioliaaaaa!!!! *_*
Dai, ora rispondo alle
recensioni.. e stasera si va a ballareeee!!!!! Bacioni a tutti e grazie
per seguirmi così assiduamenteee! xD
Diana924 : ciaooo!!! Sì,
guarda, mi associo anch'io.. qui ci vuole l'intervento del Telefono
Azzurro!!!!! Al Grande Tempio si fa sul serio, poveri bambini... rubano
loro l'infanzia... ç_ç Che cosa triste.. e Mu, anche lui
contagiato... che tristezza che mi fa pure il nostro arietino... ^^ Su
Aiolia saprai presto, moooolto presto. Sinceramente non so se
parlerò anche di come Death e Aphro hanno guadagnato l'Armatura,
ma se vuoi posso inserire... bacioni!! ^^
Sagitta72 : la Gianduiaaaa!!!!
Eh, anche questo capitolo era serio... i bei tempi fanciulleschi sono
finiti... ç_ç Aiolia e Shura non si sono ancora
perdonati, ma le parole del nostro hombre hanno incuriosito Aiolia, che
ora è sicuramente molto più confuso di prima! Poverino!!
Sìsì, anche Mu si illumina come Shaka... ah!, vuoi sapere
a chi pensare Death quando ha guardato il cielo?? A Saga, credo...
cioè, io ho inteso così: dato che lui è a
conoscenza dei fatti... bacioni!!!!!! ^^
aries_no_nike : zalve anche a
te, Muriana!!!!! xD Shura è un carnefice, sìsì,
qui ci vuole il Telefono Azzurro... xD E Aiolia sì, è un
fissato: poverino, adesso è ancora più confuso e non sa
più a chi credere! ç_ç
Zìììì, siamo tornate su FB con tutti i
nostri link in stile "Peace and Love"! Cioè, dobbiamo ancora
metterli, però abbiamo avuto poco tempo, però.. li
metteremo, li metteremo... bacioni!!!! ^^
A domani, come sempre!!!! Gio ;)
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Capitolo 23 *** Uno sguardo in avanti ***
uno sguardo in avanti 23
Gio:
salveeeeee!!!!! Questo capitolo possiamo dire che è leggero,
quindi non rischiate infarti (per fortuna! nd tutti i lettori) Ehm...
be', ora vi lascio alla lettura. Ah, se nella visualizzazione del
capitolo rinsontrate difficoltà (non so, le lettere sono troppo
piccole, o troppo grandi) vi prego di avvisarmi anche con una e-mail xD
Buona lettura!!!
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XXIII CAPITOLO: UNO SGUARDO IN AVANTI
VOLGENDO I PENSIERI AL FUTURO...
- No Cam... un momento, fermo così- - .
- Milo, è da sette minuti che sono fermo - .
- Sì ma... stai più fermo, altrimenti non riesco a metterlo - .
- Uhm, va bene, va bene - Camus sbuffò alzando gli occhi al soffitto. - Non ti facevo così impedito - .
Milo rise: - Io impedito? - .
- Sì, sei impedito. Romantico ma impedito - .
Il greco non aggiunse
nulla. Restò zitto fino a quando non finì il lavoro,
infatti quanso lo terminò fece un passo indietro sorridendo
sornione. - Finito! - .
Camus si sentì improvvisamente ridicolo: da come lo guardava l'amico, però, il risultato pareva soddisfacente.
- Quel fiore ti sta
benissimo nei capelli - disse Milo avvicinandosi nuovamente, - e poi
è bianco. Risalta molto la tua purezza - .
- Purezza? - .
- Sì - La sua voce si fece dolce, - tu sei puro, il tuo volto è angelico - .
A Camus scappò una
risatina che a Milo mise i brividi. - Ti ricordo che tra poco
dovrò combattere per l'Armatura - .
- Uhm, infatti non vedo l'ora di vederti - .
- Lo so. Non sono sicuro che però dopo mi riterrai ancora così innoquo ed innocente - .
Milo arricciò il
naso, segno che quell'argomento rientrava nei suoi interessi. - Ma io
non ho detto affatto che tu sia innoquo ed innocente; lo sembri ma non
lo sei - .
Milo, stai forse giocando con me? So che ti piacciono discorsi simili...
- Solo io so chi sei veramente, Camus - .
- E chi sarei, scusa? -
L'occhiata del ragazzo francese era falsamente incuriosita e Milo se ne
accorse, perchè prese a ridere come un pazzo e si sedette sulla
sponda del letto, allargando le braccia:
- Sei un mio ragazzo, ovvio. Mio e di nessun altro - .
- Il tuo ragazzo... -
ripeté Camus sorridendo tiepidamente, - cerca però di non
essere troppo possessivo. Non credi che io possa tradire la tua
fiducia, un giorno? Solitamente voi scorpioni siete così
prudenti su tutto... - .
Milo alzò piano le
spalle e appena lo ebbe a tiro lo prese per il colletto della camicia e
se lo trascinò vicino. - No, tu non mi tradirai mai - .
Camus rise andando a sedersi tra le sue gambe. - Sicuro? - .
- Sìsì - Lo
baciò con delicatezza, un bacio casto ma donato col cuore, poi
ritornò a guardarlo: - Hai dormito bene? - .
- Come sempre - fu la
risposta: il fiore gli adornava ancora il capo rendendo ancora
più bello e attraente il suo viso da bambino. - Vorrei avere
più tempo da dedicarti, caro Milo, ma sfortunatamente in questo
periodo non mi posso distrarre troppo - .
- Io ti distraggo? - .
- Abbastanza - Fece
silenzio per alcuni secondi, poi: - Molto, sì - Rise
cristallino, poi però si fece serio e sul suo volto si lesse un
velo di inquietudine.
- Cam, cosa ti turba? - .
- Nulla, riflettevo - .
- Dimmi - Milo si
poggiò sui gomiti ma Camus non si spostò da sopra di lui,
- sai bene che a me puoi dire tutto - .
- La verità è che sono molto nervoso - .
Il ragazzo greco venne colto impreparato. - Nervoso? Tu? - .
Camus annuì.
- Per il combattimento? - .
- No, non per quello.
Assolutamente - Distolse lo sguardo, ma Milo cercò di ripescarlo
accarezzandogli delicamente la guancia destra.
- E allora per cosa? - .
...
- Guarda che non c'è qui nessuno. Ci sono solo io - .
- Noi saremo per sempre amici, vero? - .
Gli occhi di Milo brillarono e sul suo volto si disegnò un bel sorriso. - Ma certo, che domande! - .
- Ho paura che quando
diventeremo Cavalieri non avremo più tempo da dedicare a noi
e... - Lasciò la frase in sospeso: evidentemente bastavano anche
solo quelle parole, ma Milo decise di concludere la frase:
- ...alla nostra amicizia? - .
Camus annuì.
- Oh, non c'è da preoccuparsi. Sai che io tengo a te - .
- Non è questo il punto - .
- E qual è? - .
....
Camus non risponderà
- Hai paura che l'amore che provo per te svanisca col tempo? - .
- ...All'incirca - .
Milo sorrise e mettendosi a
sedere lo abbracciò forte. - Se me lo concederai - gli
sussurrò poi all'orecchio, - ti amerò per sempre. Dipende
da te - .
Camus a quelle parole
pronunciate con così tanto sentimento perse alcuni battiti, ma
cercò di scacciare quel momento di difficoltà sorridende
tiepidamente. Annuì.
L'IMPORTANZA DEL DIALOGO
Confusione...
sono confuso, disorientato, ho perso la via che ho faticato a trovare;
e sarà difficile ripercorrerla. Se veramente mio fratello ha
detto ciò a Shura, significa che io devo sottostare al suo
volere? Io ho sempre obbedito ad Aiolos, eppure... eppure questa volta
mi riesce difficile
Accompagnato da questo
pensieri, Aiolia girovagava per il Grande Tempio sperando di non
incontrare nessuno: era un periodo molto delicato quello che stava
passando, perchè da quando era diventato Gold Saint le cose
avevano preso una piega complicata. Il passato lo stava ancora
perseguitando, stava ritornando a bussargli nella testa; e questo non
riusciva a digerirlo. Era talmente assorto che non si accorse nemmeno
di essere entrato nella Casa della Vergine, che solitamente evitava di
visitare per via del custode.
- Aiolia - .
Nel sentirsi chiamare
sobbalzò, e voltandosi notò che accomodato sul
piedistallo e forma di loto c'era Shaka, intento nella meditazione.
- Aiolia, cosa ti porta nella mia Casa? - .
Finalmente il Leone si sbloccò. - Oh, nulla - disse, - sinceramente non mi sono nemmeno reso conto di essere giunto - .
- A tal punto mi ignori? - .
- Ma che dici?, semplicemente non ci ho fatto caso- - .
- Capisco - Detto questo
Shaka sciolse la sua posizione e si alzò, avvicinandosi ad
Aiolia. - Sento nel tuo cuore confusione - .
- Tsk - .
- Non vuoi ammetterlo? - .
....
Shaka non si
innervosì, anzi, invitò Aiolia a sedersi a pochi
centrimenti dal piedistallo mentre lui andò ad accomodarsi su di
esso. - Avanti Leone, spiegami il motivo del tuo turbamento - .
Aiolia gli lanciò
un'occhiata infastidita. - Non ne ho intenzione. Non vedo perchè
dovrei tenerti in conto, dato che non fai assolutamente parte della mia
vita - .
- Io posso alleviare il tuo dolore - .
- Ah sì? Sentiamo un po' come mi propone il Buddha - .
Shaka non era per niente
infastidito dal suo comportamento. Alzò le sopracciglia
accompagnando il movimento anche con la mano. - Il discorso - .
Aiolia gli soffiò
contro: - Non ho bisogno di uno psicologo. Tra l'altro non è
così difficile indovinare il motivo del mio turbamento - .
- Credimi, la parola
è il primo mezzo per sistemare le faccende. Dovresti parlarne
con lui... - Non terminò la frase e al Leone questa cosa mise i
brividi:
- Io... parlarne con Shura? - .
- Sì. Facile - .
- Per te sì ma per me no, dato che quello ha ammazzato mio fratello - .
Shaka non parlò, lo lasciò continuare:
- A te non importerebbe nulla lo stesso, dato che tu dici di saper allontanare il dolore- - .
- Io ho un rimedio - .
- A me non interessa - .
- L'odio non si combatte con l'odio; l'Amore vince su tutto, è la legge - .
Aiolia restò un
momento zitto, poi stralunò gli occhi e si alzò. -
L'amore che provo per mio fratello è indistruttibile, sì
- .
- Sconfiggi allora l'odio
che provi per il suo uccisore - Anche Shaka si alzò, - vedrai,
ti sentirai più in sintonia anche con te stesso - .
Il giovane Leone
digrignò i denti: - Shaka, scusa il mio commento, ma per te
è facile dirlo. Ti ripeto, non è affatto semplice
perdonare un uomo che ha rovinato la mia vita. E non mi interessa se tu
non conosci la vita, se vivi con i piedi in terra o meno, so solo che
devo seguire le orme di mio fratello - .
- Tuo fratello voleva molto
bene a Shura, quindi perchè non seguirlo? - La domanda del
Cavaliere di Virgo lo spiazzò. Aiolia non riusciva a trovare
argomenti con cui ribattere. Si morse il labbro inferiore, sapeva di
essere con le spalle contro al muro. - Leone, forse sbaglio? Forse il
Buddha si è sbagliato? - .
No che non ha sbagliato
- Leone, pensaci. Quando ne
avrai parlato con Shura, tutto andrà per il meglio; anche il
rapporto con gli altri tuoi amici - .
E che c'entrano loro?-
- Come che c'entrano? Di
loro metti in dubbio la fiducia, perchè il loro supervisore
è il Grande Sacerdote a cui comunque portano rispetto... a
discapito di te, ovviamente... - .
- Io non devo nulla al Grande Sacerdote - .
- Lo so - L'espressione di
Shaka era serafica, dal suo volto non traspariva nessuna emozione, - ma
per ora colui che ti procura turbamento non è altri che Shura.
Concentrati su di lui, e magari un giorno riuscirai ad accettare - .
Aiolia sbuffò, non
sapeva se per nervosismo e semplicemente per evitare di approfondire
oltre, e si voltò incamminancosi all'uscita della Sesta Casa.
UNA STORIA CHE SI RIPETE...
Appena arrivò alla
sua Casa, Aiolia si svestì dell'Armatura e si appiggò ad
una delle tante colonne. E lì, perso nei proprio pensieri,
alzò il capo e chiuse gl occhi: tante parole gli vorticavano
nella mente, tante idee, tanti desideri e tante paure, ma non riusciva
ad associare a nessuna di queste categorie una probabile
riappacificazione con Shura. Era una cosa stupida, insensata, priva di
fondamenta. Stava già appisolandosi quando qualcuno lo
richiamò, e quindi dovette abbandonare il mondo dei sogni e fare
dietrofront.
- Aiolia? Aiolia, pensavo fossi da Mu - .
Era Milo, ma non era solo: con lui c'era anche Marin.
Nel vederla Aiolia si
sentì mancare, quindi per mascherare l'imbarazzo sfoderò
un bel sorriso: - Oh, ciao ragazzi - .
- Ciao - lo salutò Marin, - tutto a posto? - .
- Uhm, sì, non c'è male - .
Milo, tu mi devi delle spiegazioni: che ci fai in giro con Marin? Io ti strozzo, ti strozzo, ti strozzo-
- Ho incontrato Milo
all'Arena ed allora siamo saliti insieme - spiegò la
Sacerdotessa come se gli avesse letto nella mente.
All'Arena, eh? Avete fatto tutta questa strada da lì... ma io ti strozzo, ti strozzo-
Milo gli lanciò
un'occhiata divertita, forse intuendo la sua gelosia, quindi gli fece
l'occhiolino dandogli una pacca sulle spalle. - Avanti, cos'è
quello sguardo assassino? Uhm, fammi indovinare- - .
- Milo, i- - .
- Sei forse... geloso? -
Scoppiò a ridere di gusto ed anche Marin dopo un attimo di
smarrimento fece lo stesso: Aiolia invece si sentì avvampare di
calore... un calore dettato però dalla rabbia.
- Milo... - ringhiò.
- Sì? - .
- Posso parlarti? - .
Milo non smise di ridere. - Uhm, ma certo, ma certo.. in privato? - .
- Sì - .
Marin allora sorrise
tipidamente, scoccò una rapida occhiata ad Aiolia e poi si
allontanò; i due ragazzi, invece, si misero dietro ad una
colonna.
- Milo, io un giorno ti ammazzo - .
- Che ho detto di male? - .
- Sai bene che a me piace
Marin - disse allora Aiolia mantenendo un tono di voce basso, - e non
ti permetto di giocare con me - .
Milo ritornò gradualmente serio. - Mhm, va bene, scusa. Comunque io non volevo dire quello - .
- Ah sì? - .
- Ho notato qualcosa di strano nella tua occhiata - .
- Perchè ti sei fatto una bella passeggiata con lei, ovvio - .
- No no. Qualcos altro - .
Silenzio.
Aiolia non riusciva proprio a capire e Milo notò il suo disorientamento:
- Vedi Leo, mi hai guardato come... come se non fossi un tuo amico. Non ti ho riconosciuto - .
- Sul serio? - .
Cenno positivo col capo.
- Scusa. Non me ne sono
reso conto - Fece una pausa, pausa in cui prese un lungo respiro. - Non
so come tu faccia ad accorgerti sempre di cosa passa per la testa delle
persone... - .
- C'entra forse Shura? - gli chiese Milo, - perchè se è per questo non ci vuole una laurea per indovinare - .
- Sì, c'entra lui; anche il Grande Sacerdote - .
L'amico lo guardò di sottecchi, scrupoloso, poi però ritornò un po' più sereno. - So che- - .
- Milo, non ti offendi se ti dico... una cosa? - .
- Certo che no - .
Aiolia abbassò il capo ed alcune ciocche dorate gli caddero sugli occhi. - Alcune volte in te vedo Shura - .
Inutile dire che Milo ci rimase di sasso, infatti fece subito per chiedere spiegazioni; ma l'amico lo precedette:
- Tra poco anche tu
probabilmente sarai Cavaliere. Il fatto è che io ti conosco
bene, e so per certo che tu sei e sarai un fedelissimo del Grande
Sacerdote - .
Non ottenne risposta, l'amico probabilmente voleva che continuasse e così lo accontentò:
- ...Una storia che si
ripete, capisci? Io sono Aiolos, tu Shura; due grandi amici divisi
comunque da un uomo, a cui il primo si ribella mentre il secondo lo
elogia e gli porta rispetto - .
- Capisco - La voce di Milo
era grave, - capisco questo tuo turbamento. Credi che il Grande
Sacerdote ti odi così tanto da ordire una congiura contro di te
e da mettermi in mezzo a tutta questa faccenda una volta ottenuta tutta
la mia fiducia? - .
- Be', ecco- - .
- Sappi che non lo
permetterò - Milo era saldo nel parlare, - anche perchè
c'è qualcosa che mi differenzia da Shura, ed io credo che ti sia
sfuggita perchè è un particolare molto interessante - .
Aiolia era tesissimo, la sua occhiata turchese lo metteva in difficoltà. - Cosa... ho tralasciato? - .
- Il fatto che io ritenga più importante l'amicizia del dovere da Cavaliere. Shura la pensa diversamente, no? - .
Il giovane Leone non seppe
cosa rispondere: forse Milo aveva ragione, forse non c'era da
preoccuparsi... e Shaka era intenzionato veramente ad aiutarlo? Il
dialogo... forse parlare sarebbe risultato semplice, in fin dei conti
Shura desiderava sbloccare la situazione. - Uhm... sì, vero.
Scusa - .
- Nulla - Il volto di Milo
si fece più sereno. - Ora io devo andare. Ti lascio Marin, va
bene? - Fece di nuovo l'occhiolino, gli sorrise come solo lui sapeva
fare e lo superò, uscendo dalla sua Casa.
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Bene bene... riguardo
Aiolia ci sono molte cose da dire, certo... e ce ne saranno in futuro:
insomma, Marin, Shura, la questione della fiducia da riporre nei
compagni... il Grande Sacerdote... e il Trio Malefico? Chissà
chissà... io intanto vi lascio con tutti questi interrogativi ,
e sfortunatamente oggi non ho il tempo di rispondere alle recensioni...
mannaggia!!!! *_* Vabbé, sappiate solo che mi hanno fatto molto
piacere ed ho notato in voi un certo affiatamento.... tutti volete
vedere Aiolia e Shura fare la pace, eh? Bacioni, a presto!!!!! ^^
3/08 Bene bene.. rispondo alle vostre recensioni, popolo!!!! Non posso permettermi di non farlo! ^^
Diana924
: sei quasi sempre la prima, quindi ti ringrazio veramente di cuore!
Per fortuna quello di Shura non è un incarico a tempo pieno, e
di certo Aiolia non vuole stargli sotto... non ora che è grande
e non ora che è così confuso. Certo che parlerò
anche di Aphro e Death, se sei curiosa va bene... MUAHAHHAHHAHHAH!!!!
Bacioni e grazie per le tue recensioni! ^^
aries_no_nike
: salveeeee!!!! Shura sì, è freddo, ma perchè si
sente in colpa e non vuole avere sulla coscienza pure Aiolia... si
sente un po' indeciso sul da farsi anche lui, povero capricorno... xD
Avrai il tuo appuntamento tra Lia (Leooo!!!!! nd Aiolia - senti Aiolia,
che palleeeee!!! nd io) e Marin... e Aiolia sì, è un po'
imbranato ma a me piace troppo... ahahahahahhaah!!!!
Sìsì, prendilo pure a schiaffi!!! Anzi, mi aggiungo
anch'io! ^^ Bacioniiii!!!! XD
Tifawow
: la mia Tifa!!!!! Ciaooooo, tutto a posto??? Non scusarti, davvero,
non ce n'è bisogno... anch'io sono cotta, faccio almeno 12 ore
di computer al giorno per tenere questo ritmo... ma non mi dispiace,
dopotutto, l'estate è sempre noiosa e fa troppo caldo per
uscire... poi ora che io e mia sorella non abbiamo più i
capitoli salvagente di Dodekatheon, non ti dico... per l'ultimo
capitolo pubblicato la Fede ci ha messo almeno quattro ore...
§_§ Cooooooomunque.... domenica sera mi sono divertita e mi
fa piacere che tu me l'abbia chiesto... hanno fatto anche due paso
doble, solitamente ne fanno solo uno... io adoro il paso doble, mi fa
troppo ricordare Shura (il che comporta secchiello per la troppa
bava... @ççççççç@) Il
combattimento di Shura ti è piaciuto? Be', tra poco dovrai
sorbirti anche quelli di Aphro e Death, sotto richiesta di un'altra
lettrice (Diana924 xD), quindi prenderai altri infarti.. xD Aiolos
è stupendo, sìsì, non c'è poi molto altro
da dire... lui è D.I.V.I.N.O. Lo vorrei molto avere come
fratellone, un tipo come lui.... BUAAAAAAHHHH!!!!, perchè ho
invece una gemella sclerata???? (Guarda che sei tu quella sclerata nd
Fede - ma che dici?????? nd io - E allora perchè il tuo
soprannome è Saga e il mio Kanon? nd Fede - ehm... nd io - non
andare a cercare scuse, Saga! nd Fede - ... ... .. sì, in
effetti sono un po' sclerata... un po'... nd io XDDD)Anche a te mando
un grandissimo bacione e fa niente se sei in ritardo. Giusto, allo
stipendio non si comanda U.U Bacioni!!!! ^^
lovearmony :
zalve!!! Aiolia non ha poi digerito così bene la notizia...
è talmeno scosso che si è ritrovato a girovagare per la
Sesta Casa senza accorgersene!! ^^ Shura ed Aiolos erano molto amici,
sì, ed erano fantastici insieme.. peccato per il finale
tragico... bacioni!, come sempre le tue recensioni mi mettono di
buonumoreee!!!! ^^
Sunight
: ciaooo!!! Io sto intricando la storia?? Ma dai, non è poi
così complessa.... XD Sìììì, il
prequel di Ep G!!!! ^^ Shura a me piace troppo come personaggio,
è l'hombre del Grande Tempio e per questo mi affascina! Anche
Lia, certo (LEOOOO!!!! nd Aiolia - eh!, io ti chiamo come voglio!!!! nd
io), però Shura ha una marcia in più... bacioni!!!! ^^
PS: spero si legga meglio,
ora.. sì, questo computer ha una strana grafica e tutto risulta
per me molto piccolo... forse per te è il contrario.. xD Se
riscontri problemi, avvisami pure! ^^
Angel_Dark_Light
: povero Aiolos, già... tradito così dal suo grande amico
Shura... ^^ AAAAHHHH!!!!!!, tu sei una sostenitrice di "Peace and Love"
Tra Shurino e Leo? Sì, be', anch'io! - tu mandi "Peace and Love"
da tutti gli atomi che compongono il tuo corpo... nd Fede -
sìììììì, è verooooo,
ma Shura ed Aiolia devono fare pace... devono!!!! nd io - comunque....
bacetti tra loro due?? Accipicchia, la tua fantasia viaggia! No che non
andrei fuori tema, magari qualcosina troverai... non di così
intimo, però qualcosa... ... ... MUAHAHAHAHAHAHAHA!!!!! ^^
bacioni e grazie per seguirmi!!!!! ^^
Finito???? Finito!!!! Ora
sarà meglio che mi ingegno per il prossimo cap di Dodekatheon...
- noooo!!!!! nd Fede - ma cosa vuoi????? nd io - prima fai Piccole
Cronache di Grecia, che è più leggero!!!!!! nd Fede -
*coda tra le gambe* va bene, va bene... nd io - Bacioniiii!!! ^^
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Capitolo 24 *** Muovere i primi passi ***
muovere i primi passi 24
Gio:
salveeee!!! Mi scuso in anticipo se oggi pubblico così presto,
xD! Questa volta dovrebbe leggersi benissimo... mi sono ingegnata
seppur non ci capisca niente di questo computer... oddio che
imbranata... vabbé! Ho risposto alle recensioni a cui non ho
potuto rispondere ieri, se volete darci un'occhiata ho aggiornato il
capitolo precendente.... ora vi lascio!!!! - cosaa??? Ma se non hai
ancora iniziato!!! nd tutti - ehm.. nel senso che vi lascio così
leggete! nd io - aaaaaaaahhhhhh!!!! nd tutti -
Lasciamo a parte lo sclero.... buona lettura!!!!
PS: ho sistemato anche il carattere del capitolo precedente... per problemi di visualizzazione, io ci sono! ^^
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XXIV CAPITOLO: MUOVERE I PRIMI PASSI
AIOLIA IN DIFFICOLTà...
Allora,
vediamo di trovare Marin.. dovrebbe essere all'Arena, a quest'ora: lei
è sempre all'Arena, è una combattente nata. Uhm, ciao Mu,
ma in questo momento non ho tempo... devo scendere.. ma che ti
interessa?? Mah!, be', ora vado... ora che non ho più dietro Mu
posso correre... ma dov'è l'Arena? Ah, qui!, che stupido...
ehehehe... le ragazze mi giocano brutti scherzi...
Aiolia arrivò
all'Arena con il fiatone, inquadrò Marin e restò un
momento a guardarla dall'alto degli spalti:
Non
si è ancora accorta di me, ma appena si accorge penserà
che io la stia perseguitando... pure ieri le sono corso dietro per
tutto il pomeriggio... Aiolia, mio vecchio Aiolia, ora scendi e
comportanti con naturalezza... sìsì...
Diede retta alla sua
coscienza e salterellò fino a trovarsi nel cuore dell'Arena:
c'erano parecchi altri ragazzi, ma ad Aiolia non interessava.
Bene,
ciao anche a te.. santo cielo quanta gente... sìsì, tu
giù con il capo che io sono un Gold... bravo.. ma non ho tempo
di parlare, sparisci!, bene... ora da Marin... Marin... Marin??
- Ciao Marin - la
salutò lui e la ragazza si voltò quasi rischiando di
colpirlo con un pugno: - Ehi, che ho fatto?- - .
- Scusa - gli disse lei, - non ti avevo riconosciuto - .
- E per chi mi avevi scambiato? - .
- Non so... per qualcun altro... - Marin parve tentennare un momento. - Lia, in questo- - .
- Leo - .
- Oh, scusa. Comunque Leo, in questo momento sono un po' occupata. Devo allenarmi - .
Ad Aiolia
sembrò di non essere il benvenuto. Si grattò impacciato
la fronte, sorrise tremante. - Oh... be', mi dispiace averti disturbato
- .
- Nulla - .
- Ti ho vista e mi è parso giusto salutarti, no? - .
- Sì - .
- Quindi... ora... sì, me ne vado - Fece per andarsene, ma Marin prenendolo per un braccio lo trattenne:
- Aiolia, devo dirti una cosa - .
Infarto. Il Leone stralunò gli occhi e perse alcuni battiti. - Ehm... cioè? - .
Ma non qui, Marin, ti sembra il posto per...
- Che è quella faccia? - rise improvvisamente la ragazza, - volevo solo dirti che Shura ti sta cercando - .
...
- Allora, non vai da lui? - .
... - Ah - .
Aiolia, che figure... ricomponiti, dannazione!
- Aiolia, stai?- - .
- Sì sì, sto andando - .
Marin da sotto la maschera sorrise. - No, io volevo chiederti sei stavi bene - .
Ma certo che sto bene... aaahhh, il cuore mi batte, mi batte...
- Sì.. sto bene - .
Certo che deve battere il cuore.. altrimenti non posso essere vivo, santo cielo! Che stupido!-
- Be'... allora ci
vediamo - Detto questo Marin si voltò a si allontanò
tornando ad allenarsi, ed Aiolia voltandole le spalle si mise una mano
nei capelli:
Aiolia,
che figure... santo cielo, non pensavo di essere così imbranato
con le ragazze; ma non posso mollare, no no che non posso mollare...
meglio tornare alla mia Casa e- ah!, guardalo lì Shura! Mi ha
pure seguito... forse è importante... che fare, che fare? E
Aiolia, non guardarlo così come un ebete, fai qualcosa!
Gli lanciò
un'occhiata che sapeva di sfida ma decise di non muoversi; e Shura era
ancora in cima alla platea, ad osservarlo con indosso la sua Armatura
d'Oro.
Shura,
smettila di guardarmi con quella tua occhiata indecifrabile e scendi...
io mica mi muovo, eh? E poi perchè continui a cercarmi?, mica
sono tuo figlio... di certo non sono il tuo fratellino... sarai tu a
muovere i primi passi verso la nostra riconciliazione, se proprio ci
tieni...
ALLENAMENTO
Non fece nemmeno in
tempo a comprenderne il motivo. Shura spiccò il volo,
caricò contro di lui e la sua Excalibur minacciò di
tagliarlo in due; Aiolia fu però veloce nello scansarsi e con il
fiato mozzo dall'incredulità ritornò a guardarlo:
Ma dico, sei scemo?? Vuoi forse farmi a fettine?? Mica mi volevi bene, dannazione?
Nell'Arena ora tutto
taceva: Marin e gli altri presenti si erano bloccati e guardavano la
scena stupiti e spaventati, mentre sulla platea erano accorsi pure
Aldebaran e Milo. Che ci facessero lì, Aiolia lo ignorava:
Shura, se vuoi ammazzarmi fai in fretta... ma non sarà così semplice
- Aiolia - lo
salutò Shura, freddo e distaccato come al solito. Al suo parlare
una nuvola oscurò il cielo e gli uccelli smisero di cantare.
- Shura - fu la risposta, praticamente sussurrata.
Avrai
tante cose da spiegarmi, Shura... forse stanotte hai dormito male e
devi sfogarti con qualcuno? Non pensavo fossi così alterato di
mattina...
Ritornò il sole; la natura si ridestò.
Shura lanciò
una veloce occhiata agli altri presenti, che capirono e quindi andarono
a sedersi sugli spalti. C'era qualcosa nell'aria, qualcosa che ad
Aiolia non piaceva.
Shura è autoritario... si fa capire subito. Tutti lo temono
- Aiolia - disse poi, fermo e gelido, ed ottenne l'attenzione desiderata, - credo che tu ora sia abbastanza maturo - .
Matura per cosa? Di certo non per perdonarti, che è?, vuoi farmi una dichiarazione d'amore in pubblico?
- Abbastanza maturo? - sillabò Aiolia, un po' stupito.
- Sì - Il suo accento spagnolo metteva i brividi, - abbastanza maturo da poterti misurare con me - .
Al Leone mancarono
alcuni battti. Certo, in fondo aveva sempre desiderato battersi contro
Shura, ma c'era qualcosa che lo spingeva a rifiutare. Vedevo negli
occhi del Cavaliere del Decimo Fuoco una sicurezza che gli faceva paura.
- Naturalmente prendilo come un allenamento - .
Allenamento? Io non mi alleno con l'uccisore di mio fratello, sei pazzo?
Ma quel giorno doveva
arrivare, prima o poi, ed Aiolia lo sapeva fin troppo bene.
Abbassò il capo, poi lo rialzò e mentre tutt'intorno
taceva disse: - Va bene - .
Finalmente mi sento un po' in sintonia con lui.. finalmente? Aiolia, credimi, sei tu il pazzo...
Lo osservò annuire inespressivo come sempre anche se sapeva che era felice per la risposta positiva.
Felice
per cosa, per potermi ammazzare? Shura, non riesco mai a capire il
perchè delle scelte... lo fai per il mio bene o per mettermi a
disagio? Sai che-
I suoi pensieri si bloccarono quando i suoi occhi ricaddero sul mortale braccio destro.
...sai che mi metti a disagio, con la tua spada
- In guardia,
Cavaliere - Shura fece schioccare le dita di quel braccio e Aiolia ebbe
appena il tempo di affilare lo sguardo che lui caricò un altro
potentissimo colpo.
No, non si stava scherzando.
Aiolia scampò sulla destra, caricò le sue saette ma non riuscì a raggiungerlo.
- Excalibur recide tutto! - gli giunse la voce di Shura, - come pensi di colpirmi? - .
Il Leone sentì il sangue salirgli al cervello:
La sua voce... ma che cosa vuole insegnarmi, questo??
- Non farmi arrabbiare! - ruggì allora, ed il suo colpo potentissimo illuminò i dintorni oscurando per alcuni attimi la luce del sole.
Ma Shura era pronto,
Shura non si faceva fregare così facilmente. La sua lama
ferì predatrice la terra, Aiolia si scansò dalla sua
traiettoria e gli fu subito dietro. Lo immobilizzò prendendolo
per il collo e lui non oppose resistenza.
Siamo così vicini, mai stati così vicini...
- Aiolia, sei distratto!
- gli disse Shura, e prendendogli il polso con la mano destra lo
alzò di peso e lo buttò a terra oltre alle sue spalle. Da
lì Aiolia potè vedere la lama scintillare, baciata dai
raggi del sole, ma non se ne restò lì ad attendere oltre
un secondo in più. Rotolò via ed in quel preciso istante
Excalibur recise la terra per almeno una decina di metri.
Aiolia, concentrati, concentrati, Shura ti ammazza!
Il Leone fece in
tempo a ritrovarsi nuovamente sulla schiena che il Cavaliere del
Capricorno caricò un altro colpo con la sua lama sacra, che lui
fu costretto a parare a mani nude: sentì le pelle dei palmi
lacerarsi, vide con un certo ribrezzo il sangue cominciare a gocciolare
a terra e dipingergli i polsi, le mani, l'Armatura.
Shura... è forte... Aiolia, se lasci la prese ti ritrovi diviso in due...
Aiolia digrignò i denti dallo sforzo e le sua mani iniziarono a tremare.
Resisti... resisti.. santo cielo Leo, muoviti!
- Basta!
- Il suo urlo liberatorio gi donò la forza sufficiente per
alzarsi in piedi e, sempre tenendo a bada la lama, iniziò ad
espandere il proprio cosmo. - Ora ti faccio vedere io, Shura! - .
L'ho chiamato per nome... mi è sembrato strano
Lasciò
Excalibur e con le mani insanguinate caricò nuovamente le sue
saette che questa volta andarono a segno: Shura fu costretto alla
difesa e per non venir travolto dal suo Lightning Plasma dovette pure
retrocedere per avere più spazio d'azione. Fantastico.
Ma non era ancora
finita, certo, perchè Aiolia dovette evitare ben due colpi e
portarsi ad almeno una ventina di metri di distanza. Si scagliò
nuovamente su di lui ed insieme incominciarono un corpo a corpo a dir
poco eccezionale.
Leggo nei suoi occhi soddisfazione... per cosa? Intanto concentrati sui suoi colpi
Era talmente preso nel combattere che non si accorgeva nemmeno dei numerosi tagli che aveva sulla braccia e sul viso.
Shura
sta un po' frenando... mi avrebbe già ucciso se non fosse per
lui.. se non fosse per lui? Be', ha detto chiaro e tondo che è
un allenamento...
Improvvisamente Shura
smise di attaccarlo e con una mossa elegante atterrò, sempre nel
rullio del suo mantello. Anche Aiolia allora fece lo stesso, ma non
caricò nessun colpo contro di lui.
Silenzio. Che silenzio inqiuetante intorno a noi...
Shura lanciò
una veloce occhiata sugli spalti, poi si voltò e senza degnare
Aiolia di uno sguardo disse: - Seguimi - .
Clap clap
Aiolia non sapeva se
seguirlo o rimanere lì: guardò sugli spalti,
incontrò l'occhiata di Marin e quella gli fece segno di andare.
Va bene, lo seguo
Così si allontanò con lui, uscendo dall'Arena.
MEGLIO SOLI CHE MALACCOMPAGNATI...
Gli si mise di fianco,
giusto per vedere se gli avrebbe detto qualcosa: stavano passeggiando
attraverso i campi che incorniciavano il Santuario, l'atmosfera era
paradisiaca e il sole batteva ormai alto in cielo.
- Sei veloce - disse ad un certo punto il Cavaliere del Decimo Fuoco, - non ti facevo così veloce - .
...
- Il tuo problema è che la rabbia ti acceca subito - .
...
- Forse anche perchè ero io a sfidarti, ma è importante restare lucidi in combattimento - .
Mi sta forse facendo la predica?
- Comunque non ho poi molto da dire. Riuscirai a renderti ancora più temibile col passare del tempo - .
Buono a sapersi...
Shura si voltò
a guardare altrove, sospirò: - Evidentemente con tuo fratello
hai adottato una tecnica che però non sei riuscito a
perfezionare con lui... per mancanza di tempo - .
- ... - .
- Hai detto qualcosa? - .
- Io? No, no. No - .
Restarono un momento zitti, i loro passi che facevano scricchiolare il terriccio ed i sassi del sentiero.
- Aiolia - .
- Sì? - .
Quando mai gli do retta? Santo cielo...
- Tu non ti fidi di me, vero? - .
La domanda gelo sul
posto Aiolia, il quale si fermò guardandolo con un'occhiata a
dir poco sconcertata: leggeva nei suoi occhi una certa malinconia, un
dolore mascherato da quelle iridi così scuse ed impenetrabili. -
No che non mi fido - .
- Fai bene - fu la
risposta oltremodo inaspettata, - meglio soli che malaccompagnati. Non
riporre mai troppo fiducia in me, e nemmeno negli altri - .
- E tu? - chiese allora Aiolia. Doveva sapere, - ti fidi di me? - .
Aiolia,
stai diventando proprio sdolcinato... sicuro di stare bene? Ecco,
ancora quell'occhiata. Shura, cos'hai contro di me? Mi sembri
così lontano, alcune volte, anche se so che non è
così...
- Certo che sì - .
Ma perchè...
- Perchè allora mi dici di non fidarmi delle altre persone? - .
Shura alzò gli
occhi al cielo, il mantello che danzava al timido vento. -
Perchè tu non puoi permetterti di sbagliare. Tu sei ancora in
tempo per non farlo - .
Che cosa?, il passo falso?
- Non saprei comunque evitarlo... in questo momento non so cosa sia giusto e cosa sia sbagliato - .
- Uhm... un gran bel problema - .
- Già - .
Silenzio.
- Shura, mio fratello si fidava di te? - Gli parve strano chiedergli una cosa così direttamente. Strano ma bello.
- Certo - Poi abbassò gli occhi, - per questo è meglio non fidarsi di nessuno - .
Tormento interiore.
Queste sono le parole che nacquero spontanee nella mente del giovane
Leone, il quale non seppe cosa rispondere e si voltò facendo per
torna indietro: - Comunque, Shura - disse, - mi ha fatto piacere
misurarmi con te, dopotutto - .
Giurò di intravedere sul suo volto severo un'ombra di sorriso. - Dopotutto anche a me - .
- Be'... - .
Che faccio, ora? Non posso di certo piantarlo qui così, solo che... non so, c'è qualcosa...
- Torniamo all'Arena? - .
- Con piacere - .
Aiolia si
incamminò lanciando una fugace occhiata a Shura, che
voltò lo sguardo altrove. Non si parlarono per tutto il tragitto.
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________
... dopo questo lungo
capitolo dedicato ad Aiolia e Shura, posso dirvi che il prossimo
sarà tutto per un altro argomento... chissà
chissà... E Ora spazio alle risposte alle vostre recensioni!
Bacioni ^^
Angel_Dark_Light
: salveeee!!!! Allora, la lunghezza delle righe è fattibile
ora??? Ma che, non è affatto una critica.. io poi sono
perfettina, quindi devo sapere cosa sbaglio... ^^ Milo e Cammy, che
dolciiii!!!! Sìsì, piacciono molto anche a me, sono una
loro fan accanita! Riguardo la tua storia non mi va di muovere minacce,
ti metterei troppa fretta... quelle delle minacce è la Fede,
mica io! MUAHAHAHAHA!!! Bacioni! ^^
Tifawow
: ciao carissima!! WOW, dai, vieni a casa mia a farmi la serenata!!! E
non importa se sei stonata, tanto anch'io lo sono... xD Le scene puccie
mi escono così spontaneamente che non me ne accorgo nemmeno...
per il fiore ho preso spunto da una immagini che gira si internet e che
ritrae Cam tutto agghindato di fiori mentre Milo lo sta "addobbando"...
che carini!!! ^^ Aiolia imbranato e geloso mi piace troppo, ormai mi ha
appassionata, e Shaka con i suoi discorsi illuminanti mi fa venire la
morte... ma vabbé, lasciamo stare! ^^ Shura ed Aiolia sono sulla
buona strada della riappacificazione, magari parlando possono
risolvere... lode eterna al nostro Buddha! xD Milo è sempre il
solito che analizza tutto e deve essere chiaro... povero Leo, quanti
strani pensieri gli si annidano in testaaaa!!!! Però hai
ragione, Sion anche a me fa pena: nel senso, mettiti nei panni di Mu...
poi in quelli di Aiolia... cioè, Aiolia un po' dovrebbe avercela
su con l'allievo del Grande Sacerdote... povera gioiaaaa!!!
ç____ç Coooooomunque.. dichiarazione d'amore accettata!!!
Ed ora voglio la serenata, cara Tifa, altrimenti ti perseguito....
bacioni!!!! ^^
aries_no_nike
: ciao cara! Grazie per i complimenti e spero si legga meglio... xD
Come hai potuto leggere Aiolia e Shura sono sulla buona strada... anche
se ne manca molta, sìsì... su Marin e il nostro caro Leo
saprai nel prossimo capitolo, non ti preoccupare... bacioni!!!! ^^
Bene, ora scappo all'altra storia.... ^^ Bacioni a tutti!!!! =)
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Capitolo 25 *** Camus ed Aiolia escono allo scoperto ***
25
Gio:
eccomi, un po' in ritardo ma ci sono! Tutti questi impegni non mi
permettono di scrivere con calma i mie capitoli, quindi rinnovo le mie
scuse per avervi fatto aspettare... in questo capitolo ne vedrete delle
belle! Buona lettura!
_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
XXV CAPITOLO: CAMUS ED AIOLIA ESCONO ALLO SCOPERTO
MATTINA...
- Devi... colpirlo, stenderlo, ammazzarlo!, dargli il colpo di grazia... - .
- So combattere... - .
- Sì ma voglio esserne sicuro. Devi... devi odiarlo, devi farlo morire, devi- - .
- Ho capito... - .
- ...cercare di prevedere le sue mosse e poi- - .
- Ho capito!
- L'occhiata infastidita di Camus lo fece tacere. - Milo, guarda che so
combattere! Anzi, sai cosa ti dico?, che mi sono stufato di questo mio
volto così angelico- - .
- E cosa puoi farci? - .
- Nulla... devo solo farmi rispettare, devo essere freddo con tutti - .
- Con tutti ma?- - .
- Anche con te, se ce ne sarà bisogno - .
Milo annuì senza
aggiungere altro: percepiva una certa tensione e la voglia
irrefrenabile dell'amico di chiudere lì il discorso. Infatti
Camus dopo avergli lanciato un'altra occhiata infuocata si
voltò, acciuffò da un tavolino un piccolo elastico ed
andò in bagno a legarsi i capelli.
Milo non si trattenne e lo
seguì: restò un momento a guardarlo mentre si acconciava
i capelli davanti allo specchio, poi si appoggiò allo stipite
della porta: - Comunque io lo dico perchè ti voglio bene - .
Nessuna risposta.
- Avanti, non puoi non ammettere che la mia compagnia ti fa piacere, dopotutto - .
...
- Sei sempre tu ad invitarmi a dormire con te: vuol dire che ti piace cercare di sopportarmi - .
...
- Allora? - .
- Non ho nulla da dire, solo che questo pomeriggio devo combattere per la mia Armatura - .
Milo sbuffò,
scattò dallo stipite e se ne ritornò in camera; Camus lo
guardò di sottecchi mentre se ne andava, finì di
acconciarsi i capelli in un altro chignon e poi lo raggiunse: era
seduto sul letto e si stava mettendo la maglietta.
- Ti sei offeso? - .
- Figurati. Sarai nervoso, ora - .
- In effetti... - .
- Be', è normale -
Milo si alzò, si portò i capelli su una spalla e lo
superò. E appena fu fuori dalla stanza, disse: - Posso farmi una
doccia? - .
Camus rimase un momento
interdetto, non tanto perchè quella era una domanda che lo
imbarazzava, più che altro perchè non capiva quel suo
comportamento. A risvegliarlo da quei pensieri, di nuovo la voce di
Milo;
- Allora? - .
- S...sì, certo - .
Da lì a poco tempo sentì l'acqua scrosciare e ciò lo sbloccò.
Mhm... mi dirigo all'Arena, intanto
Prese quindi guanti e ginocchiere ed uscì.
POMERIGGIO...
Aiolia saltò oltre un
muretto, il mantello che gli volava oltre le spalle: era in ritardo,
era in dannato ritardo e lui si era permesso di addormentarsi. Quel
pomeriggio Camus avrebbe combattuto per l'Armatura e lui non si poteva
perdere neanche un secondo per il semplice fatto che non lo aveva mai
visto combattere. D'aspetto non sembrava molto agguerrito e sicuro di
sé, ma Milo diceva proprio il contrario quando ne parlavano.
Secondo lui, infatti, Camus sapeva essere molto pericoloso ed era
meglio stargli alla larga quando era arrabbiato.
Ad Aiolia Milo non diceva mai bugie.
Superò di corsa le
Case che lo dividevano dall'Arena e le trovò tutte vuote:
sì, era sicuro che sarebbe arrivato ultimo.
Sempre io.. sempre io queste figuracce...
Arrivò all'Arena
quando essa era già stracolma di gente. Quando giunse
cercò con lo sguardo il suo gruppetto di amici e li trovo: Mu,
Aldebaran, Milo e Shaka; e, proprio in faccia a loro, dall'altra parte
degli spalti ecco il famoso trio composto da Shura, Death Mask ed
Aphrodite. Lì guardò solo un momento ma non se la
sentì di salutarli con un cenno del capo. Raggiunse quindi i
compagni, che lo accolsero vivaci come al solito:
- Ragazzi... dov'è Marin? - .
Milo gli lanciò un'occhiata maliziosa, poi alzò le spalle: - Non lo so - .
- Probabilmente è in
compagnia delle altre sacerdotesse - fu la risposta di Mu, - ma Aiolia,
per una volta riesci a stare senza di lei o no? - .
Aldebaran sorrise divertito, Shaka invece non mosse neanche un muscolo.
- Mu! - gli disse Aiolia
rizzando il pelo. - Mu, avanti, sai che a me non dà fastidio se
lei non c'è, è solo che- - .
- Non ci interessano le tue scuse - disse Milo, - ora c'è Cam che combatte e voglio il silenzio qui... silenzio! - .
- Wow, Milo che chiede il silenzio... miracolo - gli rispose Aldebaran. - Io sinceramente sono molto curioso - .
- Vedrai, non ne rimarrai
deluso - Così dicendo Milo gli fece l'occhiolino, per poi
annidarsi contro il braccio destro di Aiolia: - Lia Lia Lia Lia Lia Lia Lia... - .
- E basta! - lo riprese acido Aiolia scrollandoselo di dosso, - e poi io sono Leo! - .
- Stessa cosa, non fa
differenza - Si appiccicò ancora. - Leo, ho bisogno di qualcosa
da torturare mentre Cam combatte... mi presti il braccio? - .
Mu trattenne a stento una risata, mentre invece Aldebaran non riuscì proprio a contenersi.
Aiolia sbuffò, poi alzò le sopracciglia: - Guarda che dopo Camus si ingelosisce- - .
- Ma dai, noi siamo solo amici - .
- In questo caso ti cedo il braccio... ma niente unghie, sia chiaro! - .
- Sissignore! - .
Il combattimento
iniziò leggermente in ritardo. I saluti al Grande Sacerdote
durarono più del previsto, così come la snervante attesa;
e quando i due contendenti si trovarono uno davanti all'altro, il primo
ad attaccare fu l'avversario di Camus.
- Sono molto veloci - disse improvvisamente Shaka, e subito Milo ne approffittò:
- Tu hai previsioni? - .
- Ti ho già detto che non sono un oracolo - .
La sua risposta fece desistere Milo dai suoi intenti che si concesse nuovamente al combattimento e al braccio di Aiolia.
Era veramente spettacolare
ammirare Camus muoversi agilmente e sfruttare ottimamente il
territorio. Era veloce, molto, ma per ora non aveva ancora attaccato
con l'intenzione di stendere l'avversario. Per i primi dieci minuti fu
un combattimento molto calmo e privo di azione, poi però tutti e
due sembrarono risvegliarsi ed iniziarono a colpire allontanandosi
subito dopo. Un momento di difficoltà per Camus bastò a
ribaltare immediatamente la situazione: ora che l'altro pretendente era
a tiro, il francese potè assestare colpi decisi e ben ritmati,
una sequenza veloce ma elegante di pugni, calci e carezze non tanto
gentili.
Milo artigliò il
braccio di Aiolia per cercare di scaricare la tensione, e l'amico lo
fulminò con lo sguardo trattenendo un urlo di dolore:
- Ahio Milo, lascia un po' la presa... - .
- Scusa, sono nervoso - .
- Non pensavo che Camus picchiasse così forte - .
- Eheheheh... Camus ha tanti segreti - .
Un altro calcio; un pugno che atterra l'avversario; gli occhi attenti di Aiolia.
- Segreti? - .
- Sìsì - .
Altra carezza non molto gentile e il Cavaliere del Leone si ritrova a dover deglutire a vuoto.
- ... Preferisco non saperli, allora - .
L'ultimo calcio di Camus
sbalza l'avversario a molti metri di distanza e gli dà il tempo
per trarre un lungo sospiro: uno solo, però, perchè
l'altro pretendente si alzò praticamente subito saltandogli
addosso e facendolo cadere a terra, nella polvere.
Milo sussultò, artigliò nuovamente il braccio di Aiolia e quello lo incenerì con un'occhiata:
- Milo, fai male... - .
- Sst, zitto zitto... - .
- Ma Mil- - .
- SST!!!! - .
La loro discussione
finì lì. Camus sebbene in difficoltà riuscì
ad evitare la maggior parte di colpi, poi appena ne ebbe l'occasione
scattò via ed elegante come sempre ricominciò un veloce
corpo a corpo con l'avversario; ma questa volta lui era pronto, quindi
riuscì ad immobilizzarlo e a portarsi dietro di lui. Il francese
non restò certo ad attendere, perchè con una gomitata che
tagliò l'aria lo colpì.
Riuscì quindi a liberarsi dalla sua presa ed ebbe il tempo di voltarsi per riprendere a colpirlo.
Mu intanto commentava: - Non
vorrei essere al suo posto, Camus sa come picchiare, eccome... Aldy,
potrebbe farti concorrenza sai? - .
Il Cavaliere del Toro annuì. - Nonostante la sua corporatura snella non manca di forza, hai ragione... - .
Milo si aggiunse: - Ora... ora lo stende, guardate, Cam è troppo veloce, troppo elegante, troppo lui - .
A quel commento Aiolia si
voltò a guardarlo, accigliando lo sguardo. - Milo, se dici
così sembra che tu sia venuto solo per guardare come si muove- -
.
- Tsk, e se anche fosse? - .
- Lasciamo stare... -
Sorrise senza farsi notare. - Ne sei talmente invaghito che non ti fai
problemi a farlo notare? - Aveva abbassato la voce.
- Che? - .
- Nulla, nulla - .
Milo decise di non
chiedergli spiegazioni, anche perchè il combattimento era quello
che maggiormente gli interessava in quel momento.
L'avversario
immobilizzò Camus e fece per stampargli in viso un potente
calcio, ma lui fu più svelto ed abbassandosi si liberò
prendendolo poi per un polso. L'altro braccio invece lo portò
indietro, chiuse la mano in un pugno ben saldo e poi lo colpì,
veloce e forte nello stesso istante.
- Che colpo!, che colpo! -
strillò Mu non riuscendo a contenersi, ed era raro che uno come
lui alzasse così la voce. - Camus è... è...
sbalorditivo! - .
L'avversario cadde a terra a
parecchi metri e quando atterrò si alzò una grossa nuvola
di polvere. Da lì non si rialzò più e quello
decise la fine del combattimento.
Milo fu il primo a scattare
in piedi e ad esultare come un pazzo, come non aveva mai fatto, e
subito dopo si alzarono gli applausi dall'intera platea.
SERA...
Finì di lavarsi e
sistemò l'asciugamano intorno al collo uscendo poi dalle sue
stanze. Quella sera il cielo greco era veramente spettacolare e non
poteva non ammirare gli astri. Non riuscì però ad uscire
all'aperto, perchè una voce piuttosto familiare lo
richiamò e fu costretto a voltarsi:
- Ciao Aiolia - .
- Ehm... ciao Marin - .
La vide avvicinarsi e poi
arrossire un attimo quando notò che era a petto nudo. Non disse
nulla a riguardo. - Come stai? - .
- Io bene. Tu? - .
- Bene, molto gentile - .
- ...Perchè sei qui? A quest'ora tarda, poi... - .
- Sono passata a trovarti. Disturbo? - .
Aiolia si sentì
infiammare. - ...no, no di certo. Anzi, sei la benvenuta -
Sfoderò il miglior sorriso che riusciva a mostrare in quel
momento, - puoi anche fermarti per un po', se vuoi... - .
- Con piacere - .
- Così parliamo... - .
- Di cosa? - .
Aiolia si pentì
subito di quello che aveva detto. Balbettò qualcosa, poi
però si riprese momentaneamente dello stato di shock. - Di un
po' ti tutto, ecco... - .
- Di un po' di tutto? - .
Aiolia, che figure...
- Be' sì - Per
scrivere la parola fine a quella situazione imbarazzante si
avvicinò a lei e quasi meccanicamente la invitò ad uscire
a sedersi fuori, con lui.
- Anche tu sei venuta a vedere il combattimento di Camus? - .
- Sì, molto bravo. Non pensavo fosse così... combattivo - .
- Già, nemmeno io - .
- Scusami se ne ero in tua compagnia- - .
- Tsk, scherzi? Non sei obbligata a seguirmi- - .
- Va bene - .
- Ma non ti preoccupare, fa nulla - .
Calò il silenzio ed
Aiolia per evitare pause così lunghe ed imbarazzanti si
sdraiò sui gradini assaporando l'aria. Chiuse gli occhi e Marin
non poté non lanciargli una veloce occhiata, occhiata che poi
rivolse velocemente al cielo.
Intanto Aiolia pensava: pensava e si sentiva tremendamente a disagio.
Aiolia
Aiolia Aiolia Aiolia Aiolia Aiolia... fa' qualcosa, no?
Perchè non ci provi? Cioè, mi sembra che a Marin io sia
sempre piaciuto... sarà... se solo potessi... tsk, perchè
non chiedere? Ci conosciamo da tanto... cioè, non voglio parare
diretto, santo cielo...
SI fece coraggio e ritornò velocemente a sedere: - Marin? - .
- Uhm? - .
- Ecco, posso chiederti una cosa? - .
Marin fu subito tutta per lui. - Ma certo, dimmi pure - .
Ecco, adesso cosa le dico? Aiolia, resta concentrato.. concentrato e sciogliti che sei peggi di un ghiacciaio perenne...
- Aiolia? - .
- Sì? Sì, dicevo... - Sorrise timidamente. - Mi piacerebbe molto, ora che ci siamo sono noi due... - Tossì.
- Cosa? - .
- Ti giuro che... che non uscirà nulla, sìsì, non lo saprà nessuno - .
- Ma cosa? - .
- Ecco - La guardò
dolcemente e sentì i muscoli sciogliersi. Finalmente. - Mi
chiedevo se... se potevi toglierti la maschera. Solo... per un attimo -
.
Marin sembrò indecisa
sul da farsi. In primis sembrò molto dubbiosa, poi però
rise benevola. - Certo, non è un problema -, e mentre la
toglieva Aiolia parlare:
- Cioè, è solo
che è da molto che non vedo il tuo volto... forse sei anni,
sette? Mah, chi si ricorda, non lo ricordo nem... meno -
Tentennò quando il volto sorridente di Marin gli si
presentò davanti e la sua occhiata si fece accigliata.
La sacerdotessa quasi si preoccupò. - Ehm... Aiolia, ci sono?- - .
- No. No, nulla... - La
gaurdava ancora rapito, sotto la luce delle stelle era veramente molto
affascinante la sua pelle. Anche i suoi occhi, certo.
Peccato per quella maschera, Marin... sei... sei veramente molto bella... santo cielo...
- Aiolia? - Marin rise e poggiò la maschera al suo fianco. - Aiolia, che hai da guar?- - .
- Nulla. Nulla, ti giuro - si risvegliò allora Aiolia. Sorrise tiepido, - solo... solo non ti ricordavo così - .
- Così come? - .
- Così... come sei ora... - .
Marin gli sorrise, un
sorriso dolce che sciolse il cuore al giovane Leone. - Be', il tempo
passa - Fece per alzare gli occhi al cielo, ma Aiolia la sorprese
accarezzandole delicatamente la guancia. La ragazza sobbalzò,
quindi lui ridacchiò gentilmente:
- Ehm... scusa - .
- No, nulla - .
- Solo che... insomma, per curiosità - .
Aiolia, sei un imbranato! Aiolia, lei ti sta guardando e aspetta solo quello... avanti, baciala... baciala!
- Aiolia? - .
- Uhm? - .
Marin alzò piano le sopracciglia abbassando però lo sguardo. - ...nulla - .
E
muoviti Aiolia, baciala!! Ma non è così semplice...
aspetta, devo portarmi più vicino... dimmi come faccio, mica
è scema lei...
Aiolia quasi si
vergognò di se stesso: lui, il fiero Aiolia del Leone, non
riusciva a baciare una ragazza? Era sicuro che al suo posto i suoi
amici si sarebbero già buttati da un pezzo. Certo, Shaka no.
Questo è il momento giusto... sì, avvicinati
Aiolia si avvicinò
senza che Marin se ne accorgesse, poi sussurrando con voce tremante
d'emozione la chiamò: - Marin? - .
Marin alzò lo sguardo incrociando il suo e ritrovandoselo così vicino quasi si spaventò. - Aiol?- - .
Ma lui non la fece finire di
parlare, perchè dolcemente la prese per il mento e rimanendo
composto accostò le labbra alle sue. Si sfiorarono, certo,
Aiolia non voleva farla mica scappare, poi però la passione lo
travolse ed accorgendosi che lei non si scostava fece più
pressione. Per alcuni istanti la sera tacque e tutto intorno a loro
svanì. La mano del Leone dal mento corse al collo, poi si
abbassò sempre più ricoprendo di freddi brividi il corpo
della ragazza. Quando Aiolia si scostò fu solo per riprendere
fiato.
Si guardarono intensamente,
parlarono con gli occhi; poi Marin poggiò una mano sul suo petto
e lo invitò a sdraiarsi nuovamente, riprendendo così a
baciarlo. E Aiolia la fece fare.
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Ho gli occhi a forma di
cuore... <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 Ma come sono
cariniiiiii!!!!!! Finalmente il nostro Leo ce l'ha fatta a
dichiararsi... era ora! Un applausooo!!!! xD Ed ora che Cam è
Cavaliere, manca solo Milo all'appello... ah be', vi devo anche narrare
di Death e Aphro, vero! ^_^ Grazie a tutti per seguirmi, siete
fantastici! Gio ;)
...
...
...
Ah!, per mancanza di tempo
non posso rispondere alle recensioni... ma farò domani mattina,
promesso! *mano sul cuore* Be', ora vi lascio.... buona serata a
tutti!!!!! ^^
5/08 Meglio che risponda alle recensioni, altrimenti mi linciate... xD
Angel_Dark_Light : salve!!!!
Guarda, anch'io non ci capisco nulla di 'sto computer... per le righe
non so proprio come px usare, ad esempio ora sono 900... perchè
se mette 1000 me le fa troppo lunghe... l'importante è che si
legga bene! xD Aiolia fa tenerezza anche a me, se devo dirla tutta...
insomma, povero micio! Povero anche Shura però, a lui va
maggiormente la mia attenzione e pietà. Cioè, non vorrei
essere nei suoi panni... In questo capitolo hai avuto finalmente lo
scontro di Cam e ora manca solo Milo... bacioni! ^^
Tifawow : wow!, le serenate! Mi
piacciono troppo, sono così puccie... vabbé, io attendo
pazientemente la tua... e mica mi dimentico, eh?? xD Milo e Cam
generatori di scene pucciose?? aahahahhaahha, ma così mi fai
morire dal ridere!!!! ^^ Sì, cmq è vero, sono troppo
belli assieme... xD Marin credo si sia accorta da tempo che Aiolia le
sbavava dietro (e le sbava tutt'ora), infatti dopo ha ricambiato il
bacio... ma Leo è troppo forte, insomma, così fiero ma
così imbranato con le ragazze... ahahahahah!!! xD Sì lo
so, sono crudele... Shura e la sua filosofia di vita alla "meglio
così che malaccompagnati" mi da tristezza... molta tristezza...
povero hombre, lui non vuole più far del male a nessuno e
ricerca le solitudine... perchè vuole bene ad Aiolia ma non
vuole ferirlo nuovamente. Poor Shura! Sì guarda, io Shura lo
avrei perdonato da un pezzo... e anch'io mi sarei buttata ai suoi piedi
dicendo: "Fai di me ciò che vuoi" e poi il resto veniva...
MUAHAHAHAHAHA!!!! xD Eggià, Shura mi ispira troppo scene del
genere... (frase ambigua... xD) Secondo me tra Aiolia e Mu c'è
una certa intesa anche nel manga e nell'anime, credo vadano
d'accordo... però è vero, questa cosa di Sion mi
affascina: Aiolia dovrebbe odiarlo, Mu, invece ci parla anche
volentieri... e poi se alcune volte ha dubbi anche su Milo... secondo
me Leo è nato per tormentarsi da solo! ^^ Vuoi i combattimenti
di Death e Aphro? Li avrai, li avrai... xD UUUUHHHH, anch'io mi
sposerei Aiolos!, subito!, anche senza cerimonia. è troppo
bello.... @ç@ Ma io ne sposerei molti di Cavalieri in fretta e
furia, sìsì... ^^ Grazie per i fiori che mi porterai...
spero non dal giardino di Aphro, sìsì... anch'io ti mando
un bacione pieno di L.O.V.E xD Ciaociao! ^^
aries_no_nike : nooooooo,
attenta a non diventarmi una mini-Shaka!!!! Shaka è una brutta
compagnia, ti converte piano piano... Mu ha già fatto la sua
fine, ormai.. xD Shura è troppo sexy con l'accento spagnolo...
sai, quelle "z" ed "x" trasformate quasi in una "s" seducente...
@ç@ WAAAAAA Shura, ma quanto ti amoooo!!!!! ^_^ Ecco, in questo
capitolo Lia (Leo, grazie... nd Aiolia - =_= nd io) si è
dichiarato in un modo un po' strano... imbarazzante... povero Aiolia,
deve ancora fare pratica con le ragazze... bacioni!!!! ^^
sagitta72 : non sei obbligata a
recensire, carissima, non è un problema. So che sei occupata,
quindi non crucciarti... xD Milo e Cam? Tu subito a pensare male, eh??
Sei proprio pazza di loro, si vede... ma sì, rileggendo mi sono
accorta che le prime frasi erano un po' ambigue... xD Shura che porta
via ad Aiolia la nostra Marin???? WAAAAA, l'ira del Leone si
infiammerebbe... Shura è proprio nato per rovinargli la vita,
povero gattino... xD Aiolia è imbranato, sì, ma è
solo questione di tempo. Insomma, si è adolescenti, i primi
amori sono sempre così... ^^ Shura si autopunisce,
sìsì... povero pargolo, a me fa molta pena... vieni qui
che ti strapazzo di coccole io, carissimo!!!!!! ^^ Bacioni e grazie per
i complimenti xD
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Capitolo 26 *** Auguri, Death Mask! ***
26
Gio:
bene, eccomi ad un orario leggermente decente... dico leggermente
perchè speravo di poter pubblicare prima xD Stamattina ho avuto
tempo per rispondere alle vostre recensioni ed ho così
aggiornato il capitolo precendente con tutte le risposte... spero
veramente che vi facciano piacere. Buona lettura!
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XXVI CAPITOLO: AUGURI, DEATH MASK!
MAZZO DI ROSE...
Il sole era già alto
quando Death Mask si svegliò e soprattutto quando riuscì
ad arrancare pesantemente verso il bagno. Era sempre così di
mattina, il frustante cinguettio degli uccelli annunciava una nuova,
noiosa giornata. Fece tutto quello che era di routine (il che occupava
almeno un’ora), poi si vestì dell’Armatura ed
uscì dalle sue stanze.
Quello era un giorno
speciale, certo che lo era, per cui si era permesso di svegliarsi tardi
e di non andare a fare rapporto dal Grande Sacerdote. Ma che giorno
poteva essere talmente importante per lui? Non che gli interessasse dei
doveri, certo, ma indossare l’Armatura appena sveglio era
già un record. Quando si posizionò all’uscio della
sua Casa, per terra trovò quello che si aspettava.
Non si dimentica mai quel tipo, eh?
Prese il mazzo di rose
rosse, poi fischiettando andò a sedersi sui gradini
dell’ingresso prendendo tra le mani la busta abbinata.
Pure una lettera, questa volta... sentimentalista, il ragazzo...
Iniziò a leggerla e un po’ si stupì dell’eleganza della sua scrittura:
... non posso mica
dimenticare che per te questo è un giorno speciale, eh? Sette
anni con l’Armatura, eh? Ricordo che all’idea eri proprio
estasiato... insomma, diventare Cavaliere d’Oro era per te
un’ottima cosa, quindi ti auguro di passare bene anche questo
anniversario. So che posso sembrare un sentimentalista, ma nonostante i
tuoi modi rudi devo pur ringraziarti in qualche modo: qui al Grande
Tempio ci siamo sempre dati una mano, perché ambientarsi non
è stato facile... per fortuna però c’eri tu! Spero
che questo mazzo di rose ti piaccia più di quello
dell’anno scorso... ah, meglio ricordartelo, non sono avvelenate.
Allora auguri, amico mio!
Aphrodite
Per me questo tipo rimarrà sempre un mistero
Death Mask si alzò,
rientrò nella sua Casa ma non fece nemmeno in tempo a
raggiungere le sue stanze che sentì qualcuno arrivare nella sua
dimora. Tsk, quel qualcuno poteva passare anche senza il suo permesso,
ma per curiosità andò a vedere chi fosse. Si stupì:
- Mu?? Che ci fai qui? - .
Mu lo guardò con la
sua solita aria serafica. – Sto andando alla Sesta Casa.
Perché così stupito, Desu? - .
- Be’- - .
- Solitamente non vieni mai
ad accogliere nessuno – lo fermò deciso Mu, - già,
in gergo possiamo dire che te ne freghi – Fece per superarlo, poi
però si fermò e si voltò nuovamente. – Per
chi sarebbe quel mazzo di rose rosse, scusa? - .
Death Mask cadde dal pero. – Che? - .
- Il mazzo di rose rosse - .
- Oh... ma che t’interessa, insomma? - .
- Solo per sapere. Scusa – Fece per andarsene di nuovo, ma ancora si fermò:
- Ah, auguri per l’Armatura - .
Ma come diavolo fa a saperlo, questo?
- Evidentemente
perché mi tengo informato sui miei compagni – gli rispose
Mu accennando ad un sorriso. – Ora vado. Posso? - .
Death Mask sbuffò ed alzò le spalle. – Sì, vai pure - .
Mu allora si
allontanò e in quel preciso istante dalla direzione apposta
arrivò anche Shura: i due si salutarono con un veloce cenno del
capo e quando il Cavalieri del Primo Fuoco fu fuori dalla Casa, Death
Mask si apprestò ad accogliere l'amico:
- Shura!, poche volte vieni a farmi visita - .
- Lo so - .
- Dovresti venire più spesso - .
Shura sembrò fulminarlo con lo sguardo: - Non amo passare da una certa Casa... - .
Death Mask allora mandò un fischio sonoro. - Leone? - .
- No, Sagittario - .
- Capisco – Preferì non aggiungere altro. – Sei venuto per l’Armatura? - .
- Già. Sette anni sono parecchi e sono passati molto velocemente - .
- Eh-eh, hai proprio ragione... - .
Improvvisamente Shura accigliò lo sguardo. - Per chi è quel mazzo di rose? - .
Death Mask si sentì imbarazzatissimo. – Ehm... intendi questo? - .
- Sì - .
- .. ... ... me l’ha dato Aphrodite - .
- L’avevo immaginato. Peccato - .
Death Mask ebbe come
l’impressione di vedere uno strano sorrisino sul suo volto. Si
incupì: non era un buon segno. – Perché peccato? - .
Shura negò col capo. – Oh, nulla. Pensavo fossero per me - .
In un primo momento Death
Mask non seppe come rispondere, poi però scoppiò a ridere
e gli diede una pacca sulla spalla. – Possibile che tu mi faccia sempre morir dal ridere, te e la tua falsa indifferenza? - .
- Ci so fare, ecco tutto – gli disse Shura in tono piatto, - e poi io non scherzavo. A me piacciono i fiori - .
- Uhm, prospettiva
interessante... va bene, quando avrò tempo andrò a
comprarli per te – Quando Death Mask si calmò lo prese per
una spalla e lo condusse a sedersi. – Vieni, parliamo un
po’... - .
LA SCELTA DEL GRANDE SACERDOTE...
- Ehi... calma, calma, calma e sangue freddo - .
Death Mask respirava forte:
non si era mai sentito così agitato in vita sua e nemmeno la
vicinanza di Shura riusciva a calmarlo.
- Non farti prendere dalla fretta, il tuo avversario è bravo. Ah, e prenditi tutto il tempo che vuoi per attaccare - .
- Lo farò - .
- E mai dargli le spalle - .
- Sì - .
- Mi raccomando, conto su di te - .
Death Mask alzò gli occhi sulla platea gremita di gente, poi annuì: - Sì, lo so. Aphrodite? - .
- Sugli spalti, con me – Gli diede una veloce pacca sulle spalle, poi corse via e raggiunse il ragazzino svedese.
A Death Mask quindi non
rimase altro che attendere pazientemente l’arrivo
dell’avversario, avversario che si presentò puntuale come
un orologio svizzero e che subito lo squadrò malissimo.
Iniziamo bene...
Salutarono il Grande
Sacerdote come conveniva, poi raggiunsero il centro dell’Arena e
rimasero a guardarsi per almeno due minuti.
Ma di
che devo aver paura? Shura ed Aphrodite mi stanno guardandolo, tra
l’altro mi sono allenato così tanto... eppure non mi sento
del tutto sicuro. Strano
Fu il suo avversario il
primo ad attaccare. Provò a colpirlo con un pugno, ma Death Mask
schivò all’ultimo momento e così iniziarono a
scambiarsi carezze non molto gentili.
La voglia
dell’Armatura c’era eccome, infatti tutti e due non
mollavano e continuavano ad attaccare senza tanti complimenti. Se
l’avversario puntava sulla precisione, Death Mask invece
preferiva colpire con potenza e non si curava affatto di
c’entrare o meno l’obiettivo: voleva solamente non perdere
il ritmo e soprattutto restargli dietro per più tempo possibile.
Death Mask avrebbe voluto
molto vedersi mentre combatteva, così concentrato e soprattutto
così teso. Fortunatamente dopo alcuni minuti i muscoli si
sciolsero e così poté muoversi con più
naturalezza.
L’avversario lo
colpì con un destro micidiale ma non riuscì a schiodarlo
da terra e quindi si ritrovò lui stesso steso a terra, in
completa balia della furia combattiva dell’altro. Riuscì a
liberarsi e fu costretto ad attaccare per non dargli il tempo di
sorprenderlo nuovamente. Poteva parere una mossa suicida, ma
fortunatamente Death Mask si lasciò trovare leggermente
impreparato e dovette difendersi. Cercò di colpirlo con un
calcio all’addome, ma lui fu più svelto e si scansò.
Il combattimento era quindi
vivace, non certo privo di azione: tutti e due i pretendenti si
muovevano agilmente ed alcune volte riuscivano a sorprendersi a
vicenda.
Il Grande Sacerdote
guardava in silenzio ed esternava dalla sua mente tutte le urla di
incitamento provenienti dalla platea: aveva occhi solo per Death Mask e
percepiva la sua anima come intrisa da una perversa malvagità.
Ecco perché da sempre quel ragazzino rientrava nei suoi
interessi. In combattimento se la cavava anche bene, e allora
perché non insignirlo subito dell’Armatura? Sapeva
però che così facendo avrebbe violato la tradizione, da
sempre i Cavalieri erano scelti in quel modo e quindi doveva sottostare
alla legge... tanto per non trarre sospetti.
Death Mask intanto vedeva
nascere i primi frutti del suo impegno: l’avversario si stava
stancando, era più lento e mancava di concentrazione. Uhm,
interessante. Il gioco si faceva più semplice, notevolmente.
Aveva come l’impressione che il Grande Sacerdote lo stesse
guardando con attenzione dall’inizio del combattimento, il che
significava che faceva da parte delle sue simpatie: meglio così,
andare d’accordo con i potenti era una cosa ottima. Si
scansò di lato per non venir colpito dall’avversario, poi
lo sorprese da dietro e lo atterrò con un calcio.
Lì il combattimento
conobbe un momento di pausa: Death Mask ebbe il tempo di riprendere
fiato e concesse all’avversario di rialzarsi in piedi, cosa molto
strana dato che lui non faceva mai sconti a nessuno. Ma era stanco,
doveva ammetterlo, e infatti in ben poco tempo fu difficile per tutti e
due mantenere il ritmo iniziale.
Tsk, mi faccio pena da solo... ma sono già stanco? Forza Death, ancora un po’ di sforzo e ci sei...
Sfiorò per pelo un
colpo deciso dell’avversario, lo mandò di nuovo a terra.
Poi ancora. C’era qualcosa che lo spingeva, qualcosa di
così potente che lo incitava a chiedere il massimo anche se il
suo avversario era ormai stremato.
E il Grande Sacerdote
osservava in silenzio. Osservava attentamente ogni sua mossa, ogni sua
espressione e si meravigliava del fatto che seppur l’avversario
non fosse più in grado di combattere, lui continuava ad
attaccarlo. Individuo interessante. Fu così che sotto lo stupore
collettivo alzò la mano destra e la platea tacque; Death Mask
invece diede un ultimo pugno all’avversario scaraventandolo ad
una decina di metri di distanza, e poi si voltò anch’egli.
La sua mano si
abbassò lentamente e poi con l’indice destro lo
indicò. Mhm, poteva essere un brutto segno, o forse no. Infatti
Death Mask ebbe la strana impressione che il Grande Sacerdote volesse
dirgli di raggiungerlo. Così era, probabilmente, e così
lui fece. Si avvicinò ed appena gli fu davanti alzò un
sopracciglio, facendo così trasparire la sua confusione e il suo
nervosismo.
Non aspettò molto.
Il Grande Sacerdote gli mise una mano sul capo e lo piegò in
ginocchio davanti allo scrigno, e quello voleva dire una sola cosa.
L’Armatura... l’Armatura è mia?
Lo scroscio di applausi che si alzò dalla platea lo lasciò intendere.
UN INVITO IMPREVISTO
... e così parlando riuscirono a scolarsi pure un altro bicchiere di birra.
- Sì, ricordo – affermò Shura, - il Grande Sacerdote fermò il combattimento - .
- Non ti nascondo che un
po’ mi ero spaventato! – rise di gusto Death Mask, - ma
avevo combattuto bene, per cui non poteva essere altrimenti - .
- Evidentemente ti ha ritenuto perfetto per l’Armatura ed ha deciso di non vedere oltre - .
- Sì, forse - .
- Sai, è raro che il
Grande Sacerdote fermi i combattimenti. Solitamente li lascia
concludere e aspetta che il pubblico applaudisca decretando così
il vincitore - .
- Vero - .
- Per cui, ti dico, mi sorpresi molto quel giorno - .
Death Mask sorrise malizioso. – Io ti sorpresi? - .
- Più che altro mi
sorprese la scelta del Grande Sacerdote. Certo, era ormai ovvio che il
tuo avversario non si sarebbe più alzato ma ti ripeto, fu la
prima volta che lo vidi fermare un combattimento; per un’Armatura
d’Oro, poi – Si prese altra birra, ormai la mandava
giù come acqua, poi disse: - Miè venuta un’idea,
qualche giorno fa- - .
- Riguardo cosa? - .
Shura abbassò il capo. - Riguardo gli altri Cavalieri... cioè, l’altro gruppo con cui non parliamo molto - .
- Quello di Aiolia? - .
- Sì –
Tacque un momento, forse stava cercando le parole e quando le
pescò alzò di poco il capo. – Pensavo a- - .
Dei passi. Qualcuno era entrato nella Casa.
Death Mask sorrise
velocemente, si alzò: - Uhm, aspetta un secondino. Vado a vedere
chi è – Uscì dalla stanza e Shura rimase un momento
da solo. Versò altra birra all’amico, poi ritornò a
concentrarsi sul suo bicchiere. Quando poi Death Mask si
ripresentò e soprattutto quando subito dopo di lui apparve
Aiolia, lo guardò come si guarda un asino che vola e mise da
parte il bicchiere: - Oh, che sorpresa... – Sì, non se
l’aspettava proprio: e poi perché Death Mask se
l’era portato dietro? Forse Aiolia doveva chiedergli qualcosa...
Death Mask scoppiò in una veloce risata. – Non avete proprio niente da dirvi voi due, eh? - .
L’espressione di
Aiolia era indecifrabile, proprio come quella di Shura. Si guardarono
per secondi che parvero un’eternità, poi il primo a
distogliere lo sguardo fu il Leone:
- Uhm... senti, volevo chiederti una cos- - .
- Dimmi pure – Shura
era rimasto talmente stupito nel vederlo che lo guardava con
un’aria leggermente imbambolata. E voleva pure chiedergli
qualcosa, Aiolia!
Prima che Aiolia potesse
riprendere a parlare, Death Mask lo prese per una spalla facendogli
nuovamente incontrare lo sguardo di Shura: - Ma non vuoi sederti un
attimo, Aiolia? Sempre così di fretta, voialtri... - .
- No grazie, sono
leggermente di fretta. Volevo chiederti, Shura – Lo guardava e
non riusciva a staccargli gli occhi di dosso, - volevo chiederti se
avevi voglia... come dire... di allenarti con me, venire almeno
all’Arena - .
Shura non ebbe nessuna
reazione, era completamente immobile, e questa cosa spaventò
parecchio Death Mask. – Ehm... Shura? – Nessuno gli
rispose, solo il silenzio, allora dopo aver farfugliato un timido:
“Meglio che tolga il disturbo”, ne approfittò per
sgusciare fuori dalla stanza.
- Allora? – disse Aiolia in tono più deciso.
Shura non voleva credere
alle sue orecchie: il fratello di Aiolos lo stava invitando ad
allenarsi con lui? Miracolo. Per uscire da quella situazione
imbarazzante si alzò e mentre si metteva l’elmo disse
senza guardarlo: - Certo... certo, vengo – Non sapeva
perché, ma la cosa gli suonava stranissima: sapeva di voler
ricercare il suo perdono, ma sapeva anche che Aiolia non seguiva molto
le leggi ed in più nemmeno il Grande Sacerdote lo sopportava...
Sacerdote a cui lui invece aveva giurato eterna fedeltà.
- Bene – disse Aiolia.
Shura lo raggiunse, non
volle chiedergli il motivo di quel suo invito, e lo superò senza
dire nulla; Death Mask vedendolo uscire fece finta di nulla. A seguirlo
ci fu subito Aiolia, naturalmente, che lanciò una veloce
occhiata al custode della Casa per salutarlo.
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Bene bene, questo capitolo
è ricco di bellezze (a mio avviso, eh!) Innanzitutto ho deciso
di aggiungere l'agognato combattimento di Death per l'Armatura (dato
che molti lo richiedevano) e di certo metterò anche quello di
Aphro a tempo debito. Poi... miracolo, Aiolia invita Shura ad
allenarsi! Povero Shura, adesso è ancora più confuso...
vabbé, la faccenda si risolverà tra qualche anno... xD
Ora rispondo alle vostre recensioni! Stupiti, eh?? ehehehehehe, lo so, ma non voglio ritardare nel farlo.
Ah,
altra piccola cosa: oggi mia sorella dovrebbe aggiornare sia il suo GF
sia la Bashitsu, ma probabilmente non li aggiornerà... il
problema sta nel fatto che lei preferisce scrivere l'ultimo capitolo di
Dodekatheon, così da pubblicarlo domani e da finire... eeeeehhh,
senza i capitoli salvagente si è messi proprio male! Be',
ora vi lascio! Bye bye! =)
Angel_Dark_Light
: ciaooo!! Non preoccuparti per la faccia pervertita che sfoggi, tanto
tutte le fan di Saint Seiya prima o poi dovranno farlo.. e poi per Cam
che è diventato Cavaliere... @ç@ Mi aggiungo anch'io!!!!
xD Marin sì, diciamo che è il salvagente della coppia..
senza di lei Aiolia sarebbe già schiattato ^^ Be', se oggi sei
occupata ti compatisco, perchè anch'io ho da fare tantissime
cose... bacioni e buona giornata!!! xD
aries_no_nike :
il pc?? è un acer con windows 7, devo ancora abituarmi.. xD Per
cui mi scuso... ^^ Facciamo un applauso ad Aiolia, che finalmente
c'è riuscito! Certo, è un po' imbranato, però
è troppo puccio!!!! Per Cam e per le due famose paroline dovrai
aspettare, il pinguino mica trova il coraggio subito... bacioniii!!!! ^^
Tifawow :
sì guarda, è un periodo strapieno... comunque per fortuna
riesco a trovare un po' di tempo per EFP.. xD Bene, sono contenta che
il combattimento di Cam ti sia piaciuto... è da una settimana
ormai che descrivo combattimenti, pure sull'altra fic, sempre a me
toccano 'ste parti... xD Però se escono bene sono felice!
Sììì, tutti accalcati per vedere l'indifeso (si fa
per dire...) Camus mentre prende a cazzotti l'altro pretendente... Milo
ne sa molto, sìsì, Milo lo conosce bene... e Aiolia non
ha voluto approfondire i "segreti" dell'innoquo Cammy..
MUAHAHAHAHAHA!!! Oh, io se avessi Shaka alla portata di mano
continuerei a chiedergli i responsi, anche se non è un
oracolo... lo costringo... xD Marin è, diciamo, il salvagente
della coppia. Se la cava un po' meglio di Aiolia, dico un po' meglio
perchè neanche lei ha tanto spirito d'iniziativa... ma si
è giovane, dai, è più che normale comportarsi
così! o.O io mi prenderei volentieri Shaka!!!!!!!! Se me lo cedi
con piacere... anche Mu... anche Aiolia.. anche Milo.. anche Cam..
anche Shura (@ç@)... sì guarda, lascia perdere, io mi
sposerei più della metà dei Gold.. xD Bene, qui hai
potuto vedere Death.. ora mancano Aphro e Milo, sì, poi siamo a
posto... bacioni e grazie per le tue bellissime recensioni!!!! Gio ^^
sagitta72 :
un applauso ad Aioliaaaa!!!!! Naturalmente dovrebbero fare santa Marin,
è stata lei a scioglierlo un po'... insomma, povero leoncino...
^^ Guarda, sui festeggiamenti di Milo e Cam ho preferito lasciare alla
fantasia... e credo che comunque ci siamo capite, n'è vero????
xD Anche a te un grandissimo bacio!!! ^^
lovearmony :
Milo è coccoloso, sìsì... cavoli, se a Lia
(LEOOOO!!! nd Aiolia - =_= nd io) non faceva piacere che gli stesse
così appiccicato mi mettevo io al suo posto... @ç@ E
Shaka per me rimarrà sempre un oracolo, è inutile
negarlo!!! xD Applauso ad Aiolia, naturalmente, che nonostante il suo
elevato sex appeal non ci sa proprio fare... povero cucciolo...
bacioni!!!! ^^
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Capitolo 27 *** Pomeriggio in compagnia ***
27. Pomeriggio in compagnia
Gio: eccomi!!!!!!!!! Questo capitolo è tranquillo, possiamo dire... xD
Buona lettura!!!
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XXVII CAPITOLO: POMERIGGIO IN COMPAGNIA
CORREZIONI...
Ormai tutti noi abbiamo
l’Armatura; manca solo Milo e siamo a posto. Combatteremo
insieme, per la Giustizia, e seguiremo solo ciò che è
giusto. Spero tanto che la nostra amicizia non muti con il passare del
tempo. In questo periodo, ad esempio, Aiolia è più serio
e scontroso del solito: posso affermare che alcune volte è
più acido di uno yogurt scaduto. Lo è soprattutto con me,
ma non riesco a capirne il motivo: certo, alcune idee le ho, ma mi
sembra che con Shura le cose vadano meglio. Ieri si sono allenati
assieme, due giorni fa pure, stamattina li ho incrociati alla
Tredicesima Casa mentre parlavano. Insomma, non vorrei che ora ci
andassi di mezzo pure io per la storia di suo fratello...
- Ehi Mu, guarda un po’ chi arriva – La voce di Milo lo
risvegliò dai propri pensieri: alzò gli occhi,
spiò oltre le figure agili di Aiolia e Camus che si stavano
allenando ed intravide Death Mask e Shura. – Li vediamo spesso in
questo periodo, eh? - .
Mu annuì in silenzio. Salutò con un cenno del capo i due nuovi arrivati, che si sedettero di fianco a lui.
Anche Shaka, Milo ed Aldebaran li salutarono.
- Salve – fece subito il Cavaliere di Virgo, - anche voi qui? - .
- Stavamo facendo un giro – gli rispose Shura: vederlo senza
Armatura faceva uno strano effetto, - e vi abbiamo visti da lontano. Ci
è sembrato educato venire a salutarvi - .
- E che state facendo in questo bel prato verde? – li
stuzzicò Death Mask sorridendo maliziosamente, - i vostri
compagni si stanno allenando, sì. Ma voi? - .
- Siamo qui per far loro compagnia – disse Milo, inespressivo, - e poi anche per valutare come se la cavano - .
Shura sembrò pensoso. – Per valutare... – disse, poi
prese un filo d’erba e se lo mise in bocca. Prese ad osservare
con attenzione Aiolia e Camus.
- Sì - .
- Milo, quando combatterai per l’Armatura? - .
La domanda del compagno lo colse impreparato. – Uhm... non lo so, perché? - .
- Solo per chiedere – Shura era misterioso; a Shura piaceva fare il misterioso.
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, il vento che trasportava i
profumi di Grecia ed Aiolia e Camus impegnati in combattimento.
Death Mask fece per alzarsi, forse si stava annoiando e voleva
andarsene, ma Shura fu più svelto e lo gelò sul posto
chiedendo: - Possiamo rimanere anche noi? - .
Il Cavaliere di Cancer lo fulminò con lo sguardo, ma non disse nulla.
Mu invece annuì: - Ma certo, potevi anche non chiedere - .
Shura non disse più nulla. Si concesse nuovamente ad Aiolia e
Camus ed i suoi occhi sembravano analizzare con scrupolosa attenzione
ogni loro mossa.
Milo ed Aldebaran presero a parlare, Shaka ritornò a meditare,
Death Mask si sdraiò e Mu posizionò lo sguardo su Shura.
Chissà a cosa sta pensando?
Non mi sembrerebbe educato leggergli nella mente, non ne ho motivo:
devo trattenere la mia curiosità, devo trattenerla...
- Aiolia sta dando troppa importanza alla nostra presenza – disse
improvvisamente Shura, - dovrebbe concentrarsi maggiormente su Camus:
lui è sicuramente più attento e sciolto - .
Quelle parole suscitarono in Mu un certo interesse. – Cosa intendi? - .
- Intendo che Aiolia combattere perché ci siamo noi a guardarlo:
se così non fosse non sarebbe così invogliato a farlo - .
- Tu dici? - .
- Sì? - .
Fanno un attimo silenzio.
- In più molte volte ritarda nell’attaccare: anche se non
colpisce Camus, Camus ha più tempo per contrattaccare e
così si sbilancia. Camus è veloce ed Aiolia deve imparare
ad adattarsi al ritmo che l’avversario sa tenere, in qualunque
circostanza. Ad esempio, con te dovrebbe essere ancora più
veloce, con Aldebaran invece dovrebbe concentrarsi maggiormente sulla
potenza dei colpi - .
Mu non lo aveva mai sentito parlare così tanto: forse è
per questo che accigliò lo sguardo ed alzò le
sopracciglia, indeciso su cosa rispondere; e Shura continuò:
- Aiolia è bravo, non c’è che dire: ha un cosmo
interessante, ma deve imparare a sfruttarlo bene. Al massimo - .
- Shura? – decise allora di zittirlo Mu.
- Uhm? - .
- Ma perché correggi solo Aiolia e non Camus? – Domanda
intelligente, a cui Shura rispose voltandosi nuovamente a studiare il
combattimento:
- Mi viene spontaneo - .
Mu decise di non aggiungere altro: percepiva nel suo animo un grosso
vuoto, un’implacabile malinconia. Così fece per sdraiarsi
anche lui e chiudere gli occhi, ma vedendo Shaka sciogliere la sua
tipica posizione si bloccò:
- Mu, posso parlarti? - .
Lui lo guardò interrogativo: gli altri sembravano non aver sentito.
Di cosa devi parlarmi, Shaka? È strano che tu me lo chieda
Shaka si alzò, sul volto aveva un’espressione indecifrabile.
- Mu, è importante - Si allontanò, quindi Mu dovette alzarsi e seguirlo.
LEGAMI DA MANTENERE
Quando furono a debita distanza dai compagni, Shaka si fermò e
si voltò verso l’amico nel fruscio della tunica che
indossava: - Mu, scusa se ti sto rubando tempo... - .
- Nulla, Shaka – gli rispose lui.
- So che ti interessi dei miglioramenti dei nostri due compagni, ergo
ti illustrerò velocemente quello che ti devo dire - .
- Ma figurati: se è qualcosa di importante non mi stai rubando affatto tempo - .
Shaka lo benedì con un sorrisino gentile, uno dei pochi che si
dipingeva sulle sue labbra. – Ti ringrazio. Vedi, il problema
è solamente uno - .
- Dimmi tutto - .
- Il comportamento di Aiolia negli ultimi giorni - .
L’espressione di Mu si illuminò. Lanciò una veloce
occhiata al gruppo di compagni, poi ritornò a fissare Shaka: -
Prevedo che non sarà questione di poco - .
- Appunto - .
- Sediamoci - .
Si accomodarono sull’erba e Shaka allora riprese a parlare:
- Vedi Mu, il comportamento di Aiolia è molto strano: capisco
che stiamo crescendo, capisco che ora è Cavaliere, ma non ti
sembra troppo severo con se stesso e soprattutto troppo freddo, a
volte? - .
- Me ne sono accorto, infatti - .
- Credo sia il risultato della vicinanza, chiamiamola pure così, di Shura - .
Mu alzò le sopracciglia. – A me sembra che il dolore per
la perdita del fratello si stia alleviando. Insomma, parla abbastanza
spesso con Shura - .
- Vero - .
- Quindi sono felice per lui - .
- Anch’io lo sono, ma c’è un punto che non riesco a capire - .
Mu si incuriosì all’istante: - Un nodo di Gordio che non riesci a sciogliere, intendi? - .
- Esatto – Shaka si portò una ciocca di capelli sulla
spalla destra, poi aprì gli occhi e li rivolse ad Aiolia, ancora
intento a combattere. – Mi chiedevo se a lui facesse ancora
piacere la nostra compagnia - .
Mu quasi svenne seduta stante. – Come? - .
- Non negare l’evidenza, amico mio – gli disse allora
Shaka, voltandosi poi per guardarlo, - si nota che Aiolia preferisca la
compagnia di Marin, ad esempio, oppure quella di Shura. Tra
l’altro il Grande Sacerdote ci convoca spesso e lui sembra
molto... infastidito dalla cosa - .
- Ci convoca perché siamo Cavalieri – rispose Mu alzando le spalle, - e se lui non viene non sono affari nostri - .
- Aiolia sembra nutrire dubbi sulla fiducia che fino ad ora ha riposto
in noi – disse allora il Cavaliere di Virgo, - è come se
quando siamo diventati Cavalieri, qualcosa in lui sia cambiato - .
Mu si fece improvvisamente più serio. Abbassò la voce: -
Shaka, sai bene che Aiolia ed il mio maestro non vanno d’accordo
- .
- Più il tempo passa e più Aiolia si sta riappacificando con Shura; ma non con il Grande Sacerdote - .
- Sinceramente, Shaka, io temo che questo possa allontanarmi da lui in
maniera irreparabile. Siamo sempre andati d’accordo ma...
insomma, ora sembra diverso. Hai ragione - .
Shaka annuì. – Ho ragione, sì, ed in più ti
capisco. Non è facile mantenere l’amicizia con Aiolia,
soprattutto per l’allievo del Grande Sacerdote - .
- Sì – rivelò Mu, - ma devi sapere che io non
voglio allontanarlo da me. Io non voglio allontanare nessuno di voi,
anzi, vorrei anche conoscere meglio Shura, Death Mask ed Aphrodite - .
- Io non ne sento il bisogno - .
- Io invece sì – Mu strinse i pugni, - quando Milo
diverrà Cavaliere, perché sento che lui lo
diverrà, tutti saremo Cavalieri: dobbiamo essere legati non solo
dal senso di Giustizia e dal desiderio di far prevalere la Pace, ma
anche dall’amicizia - .
- ... - .
- Per cui è importante che Aiolia non si isoli, almeno non in un momento così delicato - .
- Capisco - .
- Shura lo sta aiutando, Shura ha sempre voluto aiutarlo ed Aiolia sta
iniziando piano piano ad accettarlo. Perché anche noi non
possiamo andargli incontro? - .
- Lo abbiamo sempre fatto - .
- Ma dobbiamo farlo con più convinzione, ora – Mu era
serissimo, - dobbiamo dimostrargli che la fiducia che lui ha riposto in
noi è ricambiata - .
- Glielo dimostreremo, sta’ tranquillo – Detto questo Shaka
si alzò. – Ora torniamo da loro: Aiolia e Camus hanno
finito di allenarsi - .
A quelle sue parole Mu si voltò e notando che i due amici
nominati si apprestavano a stringersi i polsi per complimentarsi, si
alzò e seguì Shaka.
PERDONARE... PER AMORE
Raggiunsero gli amici e si riaccomodarono di nuovo.
- Perché vi siete allontanati? – chiese allora Aldebaran, e Shaka lo squadrò con aria da sufficienza:
- Nulla. Dovevamo conversare - .
Aldebaran non chiese altro.
Quando Aiolia e Camus li raggiunsero, Milo fu il primo a balzare in piedi e ad abbracciare energicamente il ragazzo francese:
- Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam Cam- - .
- Sì Milo, ho capito… - .
Aiolia sorrise tiepidamente, poi si tolse i guanti e si sedette: - Il tuo amico pesta, eccome - .
Milo annuì. – Sìsì, certo che pesta –
Stava ancora abbracciando Camus, il quale si divincolava come la
preda di un serpente:
- Sì, Milo, però ora lasciami... - .
- Cam, sei stato bravissimo!, ottimo!, stupefacente!.. - .
- Perdo l’equilibrio, lasciami, sei troppo pesa-! - .
Come non detto: Camus perse l’equilibrio e cadde rovinosamente a
terra portandosi dietro anche Milo, che ora gli fiatava sul collo.
Tutti, a parte Aiolia e Shura che erano impegnati a conversare,
accennarono ad un’espressione divertita.
- Cam, davvero!, sei stato!- - .
- E lasciami! – Per
liberarsi dalla stretta mortale di Milo, Camus dovette mollargli un
sonoro schiaffo e scrollarselo di dosso come un toro impazzito fa con
il torero. – Milo, basta! - .
Il greco incominciò a ridere, ma Camus non aveva affatto
intenzione di assecondarlo: a testa alta girò sui tacchi e si
allontanò, attirando così l’attenzione di Milo:
- Ma... Cam!, stavo scherzando! - .
Niente, Camus non rispose: così Milo, scusandosi, dovette congedarsi dal gruppetto e raggiungerlo di corsa:
- Cam, ti prego, fermati! Io stavo solo- - .
Camus si fermò di colpo e con un altro schiaffo fece voltare il
capo a Milo, il quale subito dopo si portò una mano sulla
guancia già rossa:
- Milo, ti sembra il caso di scherzare? – Era arrabbiato. Molto arrabbiato. Furioso: - Io non sono un clown da circo, a differenza di te! Tieniti i tuoi scherzi per gli altri! - .
Milo si sentì avvampare di calore, generato probabilmente
dall’imbarazzo del momento: - Cam, sul serio, io scherzavo- - .
- Il tuo problema è che scherzi sempre – disse allora
Camus, - insomma, ho appena finito di allenarmi, sono stanco e non ho
voglia di stare ai tuoi giochi da poppanti - .
Quella frase bruciò il cuore a Milo: perse alcuni battiti, i
suoi occhi iniziarono ad annebbiarsi di lacrime. – Cam, io non
volevo farti arrabbiare, lo giuro - .
Camus alzò gli occhi al cielo, decise di risparmiarsi la vista
dell’amico mentre piangeva, e così lo lasciò
continuare a parlare:
- Io Cam... sono solo felice... dei tuoi miglioramenti... da Cavaliere- - .
Camus lo fermò alzando elegantemente la mano destra e chiudendo
gli occhi. – Ti prego di risparmiarmi le tue parole, Milo. So che
sei felice, ma alcune volte le tue reazioni sono esagerate. Insomma,
sei grande, dovresti comportarti in modo più responsabile - .
Milo singhiozzò e si asciugò le lacrime, poi si mise a
posto una ciocca di capelli e disse: - Va bene. Scusa –
Camus rimase un momento in silenzio e quando aprì gli occhi si
ritrovò Milo appiccicato al collo, che lo abbracciava dolcemente.
- Scusa Cam... non succederà più - .
- Tu non sai mantenere le promesse, Milo; almeno, non promesse simili
– gli rispose Camus, - e poi sai che non voglio che tu ti
comporti in un dato modo quando sono presenti anche gli altri - .
- Sì, lo so - .
- Però... – Lasciò la frase in sospeso e quindi
Milo sciolse l’abbraccio per poterlo guardare negli occhi:
- Però? - .
Camus indovinò nel suo sguardo turchese una leggera paura,
probabilmente quella di perderlo per sempre. Gli scappò un
sorriso ed allora ricambiò l’abbraccio: - ... però
ti perdono - .
A Milo brillarono gli occhi ed un’espressione serena gli si
dipinse sul volto: - Oh, grazie Cam! – gli strillò
nell’orecchio, e a momenti Camus urlava di dolore. Poi
l’amico gli baciò delicatamente il collo, un bacio
impercettibile che sapeva però di profondo affetto: - Non sai
quanto ti amo, Cam – aggiunse poi, calmandosi ed abbassando la
voce, - non saprei cosa fare senza di te - .
Camus rimase un momento interdetto a quelle parole, come sempre
d’altronde, poi lo strinse ancora più forte ma non disse
nulla: quella in sé era già una risposta.
______________________________________________________________________________________
Bene bene.. capitolo positivo, dopotutto, a parte la discussione di
Shaka e Mu che lascia ad intendere che qualcosa nel gruppo sta
cambiando... una sua colonna portante, già, il nostro caro
Aiolia... dovrete attendere domani per sapere. Intanto rispondo alle
vostre recensioni e ringrazio tutti voi per seguire questa fic
così assiduamente.. =)
aries_no_nike : windows 7
è più complicato del previsto, hai ragione. Però
dai, spero di abituarmici presto xD Shura è sempre più
confuso, sì, anche Aiolia, ma i due si stanno piano piano
avvicinando... Death ti fa paura??? Anche a me ha sempre fatto
quest'effetto.... xD Bacioni!!!!! ^^
Tifawow : ecco la mia carissima
ammiratrice che mi ha promesso la serenata.. xD Se ti connetti e se
poco dopo aggiorno, vuol dire che siamo segretamente telepatiche...
già già, il nostro ammmmmmmmmore è forte! ^^ Il
mazzo di Aphro ti lascia un po' perplessa, eh? Pensi che a lui piaccia
Death? Be', diciamo che ho lasciato libera interpretazione, anche
perchè sinceramente come coppia loro due mi piacciono molto.
Comunque per non andare troppo OOC ho preferito sorvolare xD Comunque
sì, un po' di affetto c'è... ^^ Sai, anch'io adoro il
Malefico Trio dal profondo del mio cuore! Shura è quello che
preferisco dei tre.... l'hombre... @ç@.... ç_ç....
insomma, mi trasmette mooooolte emozioni (e sensazioni... xD).
Bene, sono felice che il combattimento di Death ti sia piaciuto
^^ Come hai potuto leggere in questo capitolo, Aiolia e Shura sembrano
un po' più riappacificati xD Shaka una sibilla????
Sììììììì,ci sto! Manca
solo il vestito, per il resto è a posto xD
Va bene, ci divideremo i Gold, una notte tu te ne tieni un gruppo ed
un'altra ti tieni l'altro, almeno ci alterniamo... e se non sono
d'accordo li obblighiamo.. MUAHAHAHAHAHAHAHA!!! ANch'io ti mando un
GROSSO bacio appassssssssionatisssssssssimo ^^
Bene, a domani (ma come sono ripetitiva... xD) Buona serata a tutti!!!!!!! ^^
|
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Capitolo 28 *** Nuvole nere all'orizzonte ***
28. Nuvole nere all'orizzonte
Gio:
salveeeee!!! Scusate se ieri ero occupata, ma con questi impegni
scolastici ho deciso di prendermi una pausa.. ma oggi sono tutta per
voi! Buona lettura! =)
_________________________________________________________________________________________________
XXVIII CAPITOLO: NUVOLE NERE ALL'ORIZZONTE
L'IDEA DI ALDEBARAN
Probabilmente
quell'idea era paragonabile ad un suicidio, paragonabile a sua volta ad
un pomeriggio perso inutilmente; ma Aldebaran era irremovibile e voleva
parlare, quindi Aiolia, Milo e Mu dovettero per forza starlo a sentire:
- Ragazzi, per questo pomeriggio avete da fare? - .
- Dobbiamo custodire
le Case, Aldebaran - disse più severamente del solito Mu, - di
certo, Milo, tu sei l'unico ancora libero di scorrazzare - .
Milo alzò le
sopracciglia ed esibì il suo famoso sorriso sornione. - Be',
certo, ma siamo in tempo di pace. E poi sentiamo cos'ha da dirci
Aldebaran - .
Fecero allora silenzio e il giovane Saint del Toro parlò:
- Avete presente parecchi anni fa? - .
Aiolia alzò gli occhi al cielo: - Oh, ma che inizio promettente... - .
- Aspetta, il bello arriva poi - .
- Sì - .
- Allora - ricoominciò Aldebaran, - vi ricordate quella signora, quelle delle caramelle? - .
Mu ed Aiolia si
gaurdarono con aria interrogativa, mentre Milo stralunò gli
occhi e sfoderò un sorriso che gli arrivava fino alle orecchie:
- Sì, me la ricordo! Vuoi andare a farle visita? - .
Aldebaran
annuì, poi vedendo il disorientamento di Aiolia e Mu
scoppiò a ridere: - Avanti, ragazzi, la signora delle caramelle!
La torta di Camus per il compleanno- - .
- Ah, ora ricordo! -
disse Mu battendosi una mano sulla fronte. - Ricordo eccome. La tua,
devo ammetterlo, è una bella idea - .
Aldebaran annuì, così fece anche Milo.
- E tu, Leo? - gli chiese proprio quest'ultimo. - Allora? Che fai, vieni? - .
Aiolia era perso in uno dei suoi complicati ragionamenti.
Mhm...
l'idea di Aldebaran non è male, ma se Shura mi cerca?- ma
perchè penso sempre a lui?... forse perchè è bravo
a combattere, sì sì, certo non del mio livello, io sono
più bravo-
- Allora? - .
- Che c'è, Milo? - .
- Ti ho chiesto se tu vieni dalla signora delle caramelle - .
Aiolia lo
guardò intensamente, sbuffò, poi si rivolse ad Aldebaran:
- Sperando che sia ancora viva, già era decrepita prima,
figuriamoci ora - .
- Leo! - lo riprese severo Mu, - non è da te parlare così! - .
Il giovane Leone
sorrise tiepido, poi si mise le mani in tasca. - Uhm... scusate. Sono
solo stanco - Fece un attimo silenzio, poi guardò gli amici uno
ad uno: - Va bene, vengo. Però facciamo in fretta, che non
voglio star lì tutto il pomeriggio - .
Aldebaran annuì, Mu anche, mentre Milo iniziò a ridacchiare:
- Leo, di cosa hai paura? Il Grande Sacerdote non ti conta neanche come suo Cavaliere. Non si accorgerà di nulla, dai - .
E così tutti e
quattro erano scesi in paese senza le Armature, avevano fatto un bel
giro e poi si erano posizionati davanti alla casa della signora.
Mu: - Speriamo che abiti ancora qui, quella gentile donna - .
Aldebaran in tutta risposta fece per bussare, ma Milo lo precedette prendendolo per il braccio:
- Faccio io, Al: potresti sfondare la porta - .
- Ma che dici? - .
- Sìsì - .
- Sai che sono buono come un agnellino, MIlo - .
- Ma sei forte - .
- Ma- - .
Aiolia per zittirti li
scansò dall'entrata ed incenerendoli con lo sguardo si decise a
bussare. Poi: - Ci voleva così tanto? - .
Aldebaran e Milo non risposero, solo abbassarono lo sguardo.
Non dovettere aspettare molto: dopo pochi secondi la porta si socchiuse e due grandi occhi si puntarono su di loro.
INCONTRI INASPETTATI
- Salve -
salutò cordiale Aiolia, - stavamo cercando la signora che... -
La voce gli morì in gola quando dalla porta sgusciò una
sorridente Marin:
- Aiolia, che sopresa vederti! E anche voi, ragazzi? - .
Milo alzò gli
occhi al cielo e si voltò per risparmiarsi qualche parolina di
troppo, Aldebaran abbassò lo sguardo mentre Mu fece finta di
guardare altrove.
Aiolia era rimasto
imbambolato, naturalmente, e non spiccicava parola. A rianimarlo ci
pensò Marin, che lo abbracciò con dolcezza e poi si
scostò a da lui ancora del tutto sorridente:
- Aiolia, come mai qui? - .
- Be'... - .
- Allora? - .
- Stavamo cercando... la signora che abita qui... abitava?- - .
Marin rise e
scostandosi dall'uscio li invitò ad entrare: - Ma certo che
abita ancora qua: è una cara signora, vengo spesso a farle
compagnia. Entrate, entrate pure: gradirà di certo - .
I quattro entrarono e un'atmosfera calda e familiare li avvolse.
La voce della vecchia signora gracchiò dalla cucina: - Chi è, cara? - .
- Amici miei - rispose Marin, - sono venuti a farle visita - .
L'esclamazione di
sorpresa dell'anziana spaventò parecchio i quattro, che quasi
ebbero l'intenzione di fuggire; ma non ne ebbero il tempo,
perchè Marin chiuse la porta e la donna sbucò dalla
cucina.
Il primo a salutarla fu, come sempre, Mu: - Salve signora. Si ricorda di noi? - .
Lei li squadrò
con attenzione scrupolosa dal suo metro e cinquanta d'altezza,
così stretta nel grembiule sembrava un uovo di Pasqua. Poi
però sembrò risvegliarsi da quello stato di trance ed
esclamò: - Oh, ma certo che mi ricordo. Ma fatevi vedere, fatevi vedere! - Si avvicinò e quindi i quattro ragazzi la salutarono baciandole amorevolmente la guancia: - Ah,
tu sei quello goloso eh!, ma ne hai messi su di chili, eh? E tu... ah,
i tuoi capelli lilla sì, me li ricordo; e ma ti sei alzato,
tutti alti siete diventati! E... ah!, il leoncino! Aiolia ti chiami,
giusto? Sìsì, anche tu sei cambiato... e questo è
Milo, sì, tu con i tuoi riccioloni biondi! Tutti bei ragazzi,
belli e bravi sì - La signora sembrava veramente felice
di vederli. Li fece accomodare (Aiolia si sedette di fianco a Marin...)
e poi portò loro delle bevande fresche e dei biscotti. - Cosa mi
raccontate, eh? Come avete passato tutto questo tempo? - .
Aldebaran allora
iniziò a parlare delle Armature e di come ora mancasse solo
Milo, e non tralasciò nemmeno nulla riguardo agli allenamenti a
cui erano ancora sottoposti. Proprio bravo, il ragazzo. Ad ogni parola
la signora era sempre più stupita: - Ma che bravi ragazzi,
veramente in gamba... così giovani, poi! - Poi si alzò dal tavolo: - Allora, volete le caramelle? - .
A Milo brillarono gli occhi: - Sì, sì signora, la prego la prego la prego la prego- - .
- Ma sì, ora ve ne porto un bel paio! Non si è mai troppo tardi! - Dicendo questo la donna sparì in cucina e quindi Marin prese la parola:
- Be', che dire, è veramente felice di vedervi - .
- Già - disse Mu, - dovremmo venire più spesso a farle compagnia - .
Aldebaran annuì deciso. - Sì, vero. Almeno una volta alla settimana - .
- Ma che dici? - si aggiunse Milo, - anche due! - .
Mentre loro parlavano
animatamente, Aiolia era chiuso in un intricato labirinto di pensieri:
guardava Marin con attenzione e ne studiava ogni mossa ed ogni
espressione.
Aiolia, sei un imbranato... la baci ma non ci riesci davanti agli altri... che stupido Leo, che stupido!
Proprio in quel
momento qualcuno bussò alla porta e la signora, dalla cucina,
chiese a Marin se gentilmente potesse andare ad aprire: la ragazza
obbedì, scostò la porta e trovandosi di fronte Death Mask
non potè che mostrare una faccia tanto sconvolta quanto stupita:
- Che ci fai qui? - .
I quattro ragazzi si voltarono, lo videro, ed il primo a scattare fu Milo:
- Death Mask? Che sei venuto a fare? - .
Il Cavaliere del Quarto Fuoco sembrava avere fretta e volendo in volta era più cupo del solito:
- Mi serve il vostro amichetto; Aiolia - .
Aiolia sentendosi nominare perse alcuni battiti. - Chi? Io? - .
- Vedi altri Aiolia, per caso? - lo ribeccò acido il Cavaliere, - su, fuori di qui: è importante - .
- C'entra Shura? -
Domanda spontanea a cui Death Mask rispose negando col capo. Allora il
giovane Leone si trovò costretto ad alzarsi e mentre si
allontanava verso l'uscio l'anziana signora risbucò dalla
cucina: vedendo Death Mask sorrise gentilmente. - Salve, ha bisogno? - .
- Ho bisogno di Aiolia - fu la risposta scostata di Death Mask.
Aiolia prima di uscire salutò la donna, i suoi amici e poi Marin, alla quale donò un tenero bacio sulla fronte.
DICHIARAZIONE DI GUERRA
Il primo pensieri di Aiolia fu quello che Death Mask volesse portarlo
alla Casa di Shura e che aveva preferito non rivelargli che c'entrasse
con lui, ma il Cavaliere del Quarto Fuoco continuava a negare quello
che a lui pareva l'evidenza:
- No che non c'entra con Shura o almeno, non direttamente - .
- Cosa significa? - .
- Tra poco lo saprai. Zitto e cammina - .
Aiolia decise di dargli retta, anche perchè non voleva
torturarsi per questa curiosità che gli mangiava la ragione:
camminava a testa bassa e cercare di non contare le Case che passavano,
ma quando furono in cima dovette fare il punto della situazione; punto
della situazione che arrivò subito dopo, ma da Death Mask:
- Il Grande Sacerdote deve parlarti - disse infatti, - riguardo a cosa,
non lo so. So solo che è molto infastidito dal tuo comportamento
- .
Aiolia non accennò a nessuna reazione: - Scusa ma io che cosa ho fatto contro di lui? - .
- Non negare l'evidenza - lo riprese severamente Death Mask con
un'occhiata che faceva paura, - è come se non lo considerassi
nemmeno - .
In tutta risposta il giovane Leone sbattè teatralmente le
palpebre, poi senza muovere muscolo disse: - Chi è il Grande
Sacerdote? - .
Domanda a doppio senso, a cui l'altro decise di non rispondere. - Sta'
zitto e fila dentro. Appena esci ti riaccomagno alla tua Casa - .
- Cosa? - .
- Potersti scappare ancora- - .
- Scappare? Anche gli altri Cavalieri sono- - .
- Ma tu sei un caso a parte - .
Favoritismi. Death Mask stava dalla parte del Grande Sacerdote, Aiolia
lo sapeva, e quindi da lui era ritenuto come un impostore; un po' come
suo fratello Aiolos. Gli lanciò un veloce ghigno, poi a testa
alta entrò ed il grosso portone si richiuse alle sue spalle
inghiottendo così la figura del Cavaliere del Cancro.
Aiolia non andava quasi mai alla Tredicesima Casa, ne ignorava
l'esistenza; cos'era? Perchè esisteva? Perchè doveva
partecipare alle riunioni? Domande che gli picchiavano sempre in testa,
ma che non avevano ancora trovato una risposta. Percorse velocemente il
lungo corridoio di colonne che lo divideva dal Grande Sacerdote, come
sempre seduto al suo trono... con quella maschera. Aiolia moriva dalla
voglia di vedergli il volto e non lo aveva mai nascosto a nessuno.
Si avvicinò, mantenne la distanza dal trono non tanto per
rispetto quanto per ribrezzo, e non si inchinò: sapeva che ormai
tutti erano abituati a quel suo comportamento.
- Aiolia - lo chiamò il Grande Sacerdote e la voce un po' gi
tremò mentre continuava a parlare: - Ti ho convocato per un
motivo molto semplice - .
So perchè mi hai convocato...
- Quindi se fai silenzio ed ascolti potrai andartene in men che non si dica - .
- Però muoviti - lo stuzzicò Aiolia, acido, - non ho tempo da perdere, qui - .
La sua risposta sembrò infastidire il Grande Sacerdote, il quale
si alzò in tutta la sua fierezza: - La tua mancanza di rispetto,
Aiolia, deve conoscere una fine. Non puoi essere Cavaliere se continui
a comportarti così - .
- Ah no? - disse Aiolia stringendo i pugni, - e allora perchè l'Armatura mi ha scelto? - .
- Evidentemente perchè non c'era nessun altro di meglio - fu la
risposta provocatoria, - ma sai, Aiolia, io potrei anche privartene.
voi Cavalieri d'Oro siete sotto la mia giurisdizione, che si chiaro - .
- Lo so - fu quello che disse il giovane Leone. Non aggiunse altro,
solo restò zitto e permise al Grande Sacerdote di continuare:
- E riguardo Shura avrei molto da dire - .
- Shura se la sa cavare da solo: non ha bisogno della tua protezione - .
- Ma è lui che me l'ha richiesta... con la sua fiducia - .
Che bastardo...
- Riguardo Shura volevo avvisarti che se provi a volgerlo dalla tua
parte, se provi solamente a ribellarti in questo modo al mio potere, ti
privo dell'Armatura e ti scaccio - .
Aiolia rimase stupito da quelle parole: - Non ti fidi del tutto di
Shura, però - disse, - da quanto mi hai detto è
trasparito questo - .
- Non ho detto questo - .
- Sì che lo hai detto - Il giovane Leone non demordeva, - hai
sottinteso che Shura potrebbe affezionarsi troppo a me ed io potrei
fargli cambiare idea su tuo conto. Non sopporti che ci alleniamo
insieme, vero? - .
- Gliel'ho già detto - ammise allora il Grande Sacerdote. Si
sedette nuovamente, - e gli ho proibito anche di ritenerti un Cavaliere
suo pari. Non vi frequenterete più - .
Aiolia restò vagamente interdetto a quelle parole: - In che
senso? - Sentiva un vuoto nel cuore, ora, ancora più profondo e
doloroso; non sapeva spiegarsene il motivo.
- Nel senso che tu e Shura avete finito di allenarvi insieme.
Questa è una mia decisione, i vostri rapporti devono decadere.
Non ti permetterò di umiliarmi oltre - .
- Ma che sto facendo di male? - .
- Oltre a mancarmi di rispetto, stai cercando di portare dalla tua
parte il mio più fedele Cavaliere: non posso farci nulla se tuo
fratello ci ha rimesso la pelle, Aiolia -, e a quelle parole in
Aiolia crebbe un moto di rabbia a malapena contenuto, - ma questo
è successo; e Shura, sia chiaro, come Death Mask sono miei
fedelissimi servitori - .
- Tu... - disse il giovane Cavaliere, cercando di articolare qualche frase, - tu mi stai allontanando anche dai miei amici - .
- Sono loro che hanno deciso di diventare Cavalieri, come te - .
- Ma li stai corrompendo. Tu vuoi che io resti solo - .
- Tu non meriti la compagnia di nessuno, Aiolia - fu la grave risposta
del Grande Sacerdote, - dato che credi di sapertela cavare da solo - .
Be', non poteva che dargli ragione: era vero, dopotutto, aveva sempre
cercato di essere il migliore tra tutti e in generale nell'ultimo
periodo si era comportato male. Non disse nulla, quindi il Grande
Sacerdote con un veloce gesto della mano indicò l'uscita. - Ora
va'. Che queste mie parole ti siano d'avviso, Aiolia. Tu vuoi guerra, e
guerra tra noi sarà - .
Non poteva starsene lì anche un secondo in più. Aiolia
soffiò, digrignò i denti e girò sui tacchi per
uscire da lì, da quella stanza maledetta; che mai più
avrebbe voluto vedere.
_______________________________________________________________________________________
Capitolo
sia divertente sia malinconico. La faccenda si fa dura per il nostro
Leo, ora che il Grande Sacerdote vuole isolarlo per non permettergli di
scoprire la verità... vabbé, ci sentiamo domani per il
prossimo capitolo! Un grazie di cuore a tutti! Gio ^_^
Tifawow : la prima, eh??
La mia carissima Tifa, ormai mi sono affezionata xD Capitolo intenso
anche questo, credo, ma poi dipende dal tuo punto di vista. Mu diciamo
che è la colonna portante del gruppo: insomma, è lui che
da piccoli riuniva tutti e si metteva d'accordo ecc ecc, poi i litigi
non gli sono mai piaciuti povero puntino lilla.. ^^ Guarda, anch'io
sono dalla parte di Sion: non tanto perchè Mu mi sta antipatico
(anzi, è uno dei miei preferiti [@ç@] xD), ma
perchè Sion mi fa pena... insomma, Aiolia lo pensa un traditore
e così ci va di mezzo anche il povero Mu... oddiooo...!!! Mi
piacerebbe avere Shura come fratello maggiore (*_*), insomma, pensa che
bello! Così protettivo, intelligente...
sìsì, Shura ora è un po' più sciolto,
poverino, però ora che il Grande Sacerdote gli ha impedito di
vedere Aiolia sarà difficile riprendere i rapporti: e poi
ricordiamoci che il nostro hombre è sotto l'influsso del nostro
amato Sacerdote e quindi la sua mente viene manipolata.. poverino..
ç_ç Ah, adesso tu sei in ansia per Camus e Milo? Ma dai,
Cam le dirà 'ste sacrosante parole, prima o poi. Intanto Milo
deve un po' maturare xD, magari diventa più semplice convincerlo
a pronunciarle ^^ Sììììì, andiamo a
lavorare al Grande Tempio: insomma, poveri Cavalieri, saranno un po'
stressati per il tanto lavoro e conta anche che non li pagano... un po'
di svago non fa male... (e noi saremo lì apposta..
MUAHAHAHAHAH!!!!) bacioni, come sempre sei mitica! ^_^
aries_no_nike : Aiolia è
moooolto più freddo di prima, sì: insomma, ricordo quando
scrivevo delle sue bravate con il suo braccio destro, Milo appunto, e
quando sghignazzava tutto il tempo... ma i tempi cambiano in fretta, e
il nostro micio mao (LEOOOOO!!!!!!! nd Aiolia) ehm... Leo è
cambiato, ecco tutto. Sì, vero, Shura vorrebbe prendere il
posto di Aiolos per farsi perdonare, ma anche lui è sottoposto a
continui sbalzi d'umore: il Grande Sacerdote lo manipola e non è
semplice restare a galla xD. Sìììì,
Alessandro Magno, che mitooo!!!! Bene, se ti piace il libro di Manfredi
lo leggiamo xD, e poi ti faremo sapere. Perchè faccio
così figo Shura? Semplice, Shura ha già quel sex appeal
naturale e vuoi che un'intenditrice come me non lo sfrutti?
ehehehehehehe.... bacioni!!! ^^
lovearmony : ciao carissima!
Eeeehhhh, il Grande Sacerdote vuole isolare Aiolia da tutti... non
sarà semplice... però con Shura è così
puccio, il nostro leoncino xD Sì, Shura vorrebbe prendere il
posto di Aiolos, ma non è semplice... il Grande Sacerdote lo
manipola, ricordiamocelo xD Shaka è il solito Buddha, mentre il
povero Mu è stato contagiato.. e Cam pesta, eccome! Per il
combattimento di Milo so che sei curiosa, ma mi devo fai il filmino
mentale prima di scriverlo (non pensare male, eh! ^^) Un
bacioneeee!!!! ^^
Diana924 : ciauuuuu!!!!! Anche
per te rimangono pucci.. anche per me! XD Buddhare?? ahahahahahahahaha,
bellissimaaaa!!!!! Cavoli, dovrebbero aggiungerlo sul dizionario. Anzi,
dovrebbero aggiungero anche altri verbi, come Shurare (provare
malinconia), Murare (ehm... ma questo esiste???? xD), Death Maskare
(fare i bastardi... ^^), Milare (fare gli scemi), Aioliare (che
pronucnia strana.. sta a significare "imbranataggine" xD),
Camusare (ehm... vabbé, non so nemmeno come si legge! xD) ecc
ecc... belliiii!!!!! XD Per Aiolie e Marin attendi nel prossimo, dai,
ti chiedo poco.... e per quanto riguarda Milo e Cam hai proprio
ragione! Bacioniiii!!! xD
sagitta72 : ma ciaoooo cara!
Allora, innanzitutto ti auguro buone vacanze anche se sarai già
parita ormai xD, però comunque meglio tardi che mai xD Bello Cam
che schiaffeggia Milo! Me lo immagino troppo ^^ E Aiolia sì, se
la stava ridendo, sotto sotto... per Milo sì, tranchi, tra poco
avrà l'Armatura... e ancora con questi festeggiamenti
sospetti???? bacioniiii!!!!!!! ^^
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Capitolo 29 *** Carta e penna ***
29. Carta e penna
Gio: .... ....
...
...
Salve! Scusate il ritardo, ma gli impegni si fanno maledettamente
sentire e non ho proprio il tempo di pubblicare ogni giorno, almeno non
per ora. Tra l'altro proprio ieri stavo scrivendo questo capitolo
quando è caduta la corrente... quindi dovevo riscriverlo TT___TT e
ieri ero troppo nervosa per farlo. Speriamo che esca bene, oggi.
Be', buona lettura!
_________________________________________________________________________________________________
XXIX CAPITOLO: CARTA E PENNA
SFOGO
"...
naturalmente ora sono ancora d'accapo, ma non mi va di far
aspettare troppo gli altri: la mia decisione l'ho già presa da
tempo, l'ho in testa da quel giorno ma mai l'ho attuata. Forse non ne
sentivo il bisogno, ma ora non ho scelta e non mi interessano le
conseguenze: se l'unico modo per non
soffrire data la lontananza degli altri è la solitudine, io
seguirò il consiglio di Shura. Non credo che qualcuno ne
rimarrà dispiaciuto, in questo periodo si pensa solo alle
Armature d'Oro ed essere i cagnolini del Grande Sacerdote è nei
piani di tutti. Quindi questa è la mia scelta, dato che non mi
va nè di litigare nè di discutere. Sono irremovibile
quando voglio".
"Per quanto mi riguarda il mio gruppo di amici non esiste più:
se qui vige la regola "fidarsi è bene, non fidarsi è
meglio", meglio chiudere i rapporti con tutti. Naturalmente Marin si
salva. Non so se gli altri del gruppo lo hanno notato (io credo di
sì), ma in questo periodo evito di parlare con tutti. Sono
troppo confuso: Shura vuole comportarsi come se fosse mio fratello
e il Grande Sacerdote non vuole la nostra riappacificazione. Lo fa
solo per paura che io possa portare Shura dalla mia parte, ma io non ho
mai avuto questo intento: voglio solo soffrire di meno. Ciononostante
ascoltare gli altri fa male, quindi preferisco chiudere tutti e due gli
occhi e rintanarmi in me stesso".
"Mu. Mu è un bel caso, una bella persona, si comporta molto
umanamente e mi è sempre rimasto accanto... ma fino a quanto lo
sarà? Devo dire che lui mi è sempre risultato molto
simpatico e disponibile, forse più degli altri: sopportarlo mi
viene facile. So che è l'allievo del Grande Sacerdote, mio
acerrimo nemico ed è per questo che ora non posso rischiare. Mi
dispiace perdere la sua amicizia, ma dato che tanto non posso
più fidarmi di nessuno è meglio che se ne stia alla larga
da me. Nemmeno con i suoi discorsi riuscirà a farmi cambiare
idea".
"Aldebaran. Aldebaran è senz'altro un ragazzo di gran cuore e
nonostante la sua stazza è buonissimo e se potesse non
ucciderebbe nemmeno una formica. Credo che lui sia quello di cui potrei
fidarmi maggiormente in questo periodo; dico potrei perchè non
voglio comunque provarci. Aldebaran è molto gentile, lo è
sempre stato con tutti, è anche molto emotivo e chissà,
forse anche romantico. Nonostante abbia giurato fedeltà al
Grande Sacerdote non mi sembra cambiato di una virgola e questo mi fa leggermente
piacere: ora è lui che riunisce il gruppo, non Mu, e cerca
sempre di mettersi d'accordo con tutti. Un vero organizzatore".
"Shaka. Su Shaka ci sarebbero molte cose da dire ed inizio col
precisare che a me non è mai andato a genio: reputa i
sentimenti umani una cosa da nulla e passa le giornate a conversare con
un'entità che neanche si vede e si percepisce. Forse lo fa
perchè si sente solo ed è impazzito a tal punto da
crearsi un amico immaginario (cosa molto probabile...) oppure lo fa
semplicemente per farmi innervosire: tutti i suoi sproloqui sul
Rispetto e sull'Amicizia non li ho mai capiti. Come fa a pronunciare
simili parole quando è proprio lui ad allontanarsi per primo
dalla società? Shaka è un tipo troppo strano per me e
credo non si interessi della vita terrena (lui è superiore a
tutti, quindi perchè dovrebbe interessarsene?). In poche parole,
Shaka è insopportabile e non potrò mai fidarmi di un uomo
(perchè non vuole ammetterlo, ma lui è
un uomo) che mi fa le ramanzine e che poi se ne resta ore e giornate
intere a conversare con il suo amico immaginario. No no, quello non
è tipo per me".
"Milo. Anche su di lui potrei scrivere un romanzo, ma preferisco non
farlo per non parere troppo sentimentalista: insomma, lo conosco da
tantissimi anni, siamo cresciuti tutti e due qui in Grecia e ci capiamo
a perfezione. Milo non può essere riassunto in poche parole,
perchè è un ragazzo così complesso che supera
persino me ed i miei problemi. Non è che si vittimizza, anzi,
è tutto il contrario: se la prende solo in caso rari e quando
è arrabbiato è meglio starci lontani. Comunque per me
Milo è sempre rimasto il migliore amico, un fratello minore un
po' pazzo, certo, ma con una grande voglia di ascoltare e di aiutare la
gente. Sfortunatamente i tempi cambiano e anche Milo: so che è un ragazzo molto prudente e dubbioso su tutto,
ma in questo periodo si sta fidando troppo ciecamente del Grande
Sacerdote: non vorrei che cambiasse bandiera, ecco tutto. So che lui
non vuole perdere la mia amicizia, ma contemporaneamente vuole essere
un fedelissimo del Grande Sacerdote. Un grosso problema, insomma,
quindi voglio provare ad allontanarlo da me".
"Camus. Camus è un mistero, per me: il suo sguardo potrebbe
sciogliere persino un iceberg in pochi secondi, non capisco come possa
essere così amico di Milo. Camus è un caso a parte, non
lo conosco bene e non so nemmeno se posso fidarmi: certo, il suo
sguardo innocente e da angelo lo fa sembrare innoquo, ma dico lo fa
sembrare perchè l'apparenza inganna sempre. Lui è un tipo
taciturno, sinceramente non mi sembra così legato al Grande
Sacerdote e non ho ancora capito perchè abbia insistito
così tanto per diventare Cavaliere. Tutti questi punti oscuri su
di lui mi suggerisco di non fidarmi anzi, mi suggerisco
di non starlo nemmeno a sentire. Sotto sotto, infatti, io sono debole,
ma cerco di tener ben nascosta questa cosa e di andare avanti per
la mia strada. Con Camus devo assolutamente chiudere, il Grande
Sacerdote potrebbe approfittare del suo bel visino per raggirarmi".
...IN COMPAGNIA
Qualcuno
bussò alla sua stanza e quindi Aiolia con uno scatto
buttò sotto al letto carta e penna: si voltò poi verso
l'entrata per vedere chi lo stesse cercando e quando da essa
sbucò il sorriso di Marin, tirò un sospiro di sollievo:
- Oh, ciao Marin - .
- Ciao. Posso? - .
- Ma... ma certo! Vieni, siediti pure - .
La sacerdotessa entrò con passo leggero e si sedette sulla
sponda del letto. - So che per te non è un bel periodo- - .
- ...affatto - .
- ...però non mi sembra il caso di segregarsi in camera in pieno pomeriggio - .
Ad Aiolia scappò un tiepido sorriso: - Ho solo bisogno di restare un momento solo, Marin - .
- Se vuoi me ne vado- - .
- No. No, resta pure. Tu puoi - .
Marin alzò piano le spalle e sorrise: - Va bene, come vuoi - .
Restarono un momento zitti, poi Aiolia poggiò il mento sui pugni
serrati e chiuse gli occhi: - Sono molto stanco in questo periodo - .
- Stanco? - .
- Stanco di un po' di tutto - .
- Stressato, intendi - .
- Stanco, stressato e anche nervoso - .
A quelle parole Marin si fece pensosa. - Mi dispiace non poterti aiutare in qualche modo, Leo - .
- Tsk, figurati: mi stai già aiutando adesso - .
- Adesso? - .
- Sì - Aiolia la guardò con un mezzo sorriso, - insomma,
sei qui a perdere tempo con me: è già tanto, credimi - .
A Marin venne da ridere: - Perdere tempo? Io non sto perdendo tempo - .
- Ma forse sì; o forse no - Il tremare della sua voce, la sua
potente indecisione toccò qualche corda alla ragazza, che con
delicatezza iniziò a massaggiargli le spalle:
- Aiolia, so che sei confuso: non preoccuparti, comunque, credo sia più che normale. Cerca di scioglierti un po' - .
- Ce... certo - fu la sua risposta, che ora era intento a muovere
leggermente la testa per far rilassare i muscoli. - Comunque...
insomma, ti devo ringraziare... per la tua presenza - .
- Di nulla: saperti in difficoltà mi mette in ansia, non posso non aiutarti - .
- Sei... molto gentile - le rispose allora Aiolia, sorridendo divertito e lasciandosi coccolare da quei fantastici massaggi.
- Oh, grazie - .
- Sei anche... molto brava - .
- Molto brava a far cosa, scusa? - .
Lui rise. - Oh... molto brava ad usare le mani - .
Marin sorride delicatamente. - Certo, certo- - .
- Ma soprattutto... sei molto bella - .
La sacerdotessa si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito: - Sul serio? - .
- S... sìsì - .
- Sei proprio buffo, Aiolia! - .
Il giovane Leone mosse contrariato il capo. - In che senso? - .
- Nel senso che sei così... impacciato! - .
Tsk, Aiolia, ma che figure fai... sempre tu, sempre tu!
- Be', sì, è vero... - .
Marin rise e con delicatezza lo fece sdraiare sul letto. - Dai, rilassati - .
Aiolia la guardò leggermente spaesato. - Ma tu resti o te ne vai? - .
- Che domande! Resto, resto - Così dicendo si portò sopra
di lui ed acciuffandolo per i capelli lo avvicinò a lei.
Il Leone soffiò ma non cercò di liberarsi dalla stretta: - I miei capelli... Marin... lasciali- - .
- Scherzi? No, non li lascio - Ora i loro nasi si sfioravano.
- E perchè, scusa? - .
- Non posso tenerti per i capelli? - .
- ... ma certo che puoi! - .
- Allora perchè ti lamenti? - .
- Così... per fare - .
Marin rise e gli baciò delicatamente il naso. - Uhm, sei proprio
furbo - Finalmente gli lasciò i capelli e delicatamente gli
passò le braccia intorno al collo appoggiando la fronte contro
la sua: - Allora gattino, quanto mi fai aspettare? - .
Ad Aiolia balzò il cuore in gola. - Ehm... in che senso? - .
- Il senso lo hai capito, non fare il finto tonto - .
Ah.
Ah
Ah. Aiolia, sei proprio imbranato... e la fai aspettare? Mi fai ancora più pena...
- Allora? - .
Decise di dar retta all'incitamento di Marin e si accostò a lei
baciandola con inaudita foga. La sdraiò poi sul letto, nulla di
così affrettato, e da quel momento in poi cancellò dalla
mente tutto quanto.
CIò CHE MANCA
Era ormai scesa la sera: nonostante Aiolia si sentisse distrutto, non
riusciva a dormire. Era lì, sotto le coperte, con Marin di
fianco; lei dormiva di già.
Aiolia, dormi... Aiolia, addormentati... Aiolia...
Aveva passato l'intero pomeriggio a giocherellare con la sua ragazza,
dimenticandosi tutto; ma ora in quel silenzio era impossibile non
rincorrere quei pensieri. Dopo aver lanciato un'ultima occhiata a Marin
per accertarsi che dormisse, si sporse e da sotto il letto trasse carta
e penna.
Le rimboccò le coperte e poi alla luce soffusa rilesse quelle
righe che aveva scritto con così tanta sicurezza. Sicurezza?
Sicuramente una sicurezza che non aveva mai avuto.
Chissà cosa staranno facendo gli altri... e chissà se avranno pensato a me per almeno un secondo-
Ma certo che no. Era da settimane che non faceva altro che comportarsi acidamente con loro, lo avranno lasciato perdere, ormai.
Ritornò a concentrarsi su quelle righe, sapeva che mancavano
alcune parole, così strinse forte la penna... doveva
assolutamente ultimare:
"Per quanto
riguarda il mio gruppo di amici credo di aver finito, non ho altro da
dire. Però... insomma, su Shura. Non so proprio che scrivere:
lui ha dimostrato di tenere a me, almeno in un certo senso, è
ovvio, non sono così stupido da non averlo notato, ma... io
tengo a lui? In questo caso vige un'altra regola, quella del "o tutti o
nessuno": se non voglio tenere a nessuno, non devo tenere nemmeno a
lui".
_________________________________________________
Capitolo un po' triste, lo so... naturalmente ho tralasciato la
descrizione dei giochino tra Aiolia e Marin, ho deciso di ritagliare
per loro un po' di intimità. Nel prossimo non preoccupatevi,
potrete leggere il combattimento di Milo che ho notato essere molto
atteso. Lo avrete, quindi!
Ora rispondo alle recensioni! Grazie mille a tutti voi! Gio ^^
aries_no_nike : eccoti
carissima! Naturalmente noi ci sentiamo pure su fb, anche se in gran
segreto (MUAHAHAHAHAAH!!!!!) Comunque... sììì, io
adoro la vecchia delle caramelle! Mi fa ricordare molte belle cose,
tipo quando incontro delle vecchie signore che mi conoscono (ma che io
non so neanche come si chiamino.. xD)! *_* Emozionante! Aiolia
sì, è imbranato, e qui in questo capitolo ha fatto una
figura.. vabbé, lasciamo stare! Eggià, il Grande
Sacerdote vuole allontanarlo da tutti ed Aiolia CREDE di aver fatto una
scelta... dico CREDE perchè tutto è nelle mie maligne
mani... muahahahha!!! E povero sexy Shura... già già.. un
hombre che mi fa infinitamente pena ç_ç
Leggeremo di sicuro il libro di manfredi sul fantastico Ale Magno, don't worry!
Bacioni!
lovearmony : ... naturalmente
mi sei mancata anche tu! <3 Sì guarda, io detesto il Grande
Sacerdote.. manca poco che Aiolia non si da' al suicidio..
ahahahhahahaha!!!! No dai, povero gattino... xD Sì, Lia
(LEOOOOO!!! nd Aiolia) è affezionato a Shura ma non ne è
sicuro... comunque secondo me sì (parola di autrice della fic!
u.u) quindi vediamo se riuscirò a risolvere la faccenda.. xD e
be', complimenti per i nuovi termini nel dizionario! Anche io li
aggiungerò! Bacioni!
PS: naturalmente la vecchia delle caramelle è una bulla... ^^
Tifawow : la mia Tifaaaaa!!!!!!
Mi sei mancata anche tu, dolce amica. Vedrò di non scrivere le
mie solite cavolate e di rispondere seriamente alla tua recensione...
alloooooooora (ottimo inizio.... nd mia sorella), Mu è
pucciosissimo ed io lo adoro (ma non doveva essere una risposta seria??
nd mia sorella), infatti io impazzisco ogni volta che vedo Mu, non
chiedermi perchè... trovo i suoi capelli infinitamente sexy! (
=_= nd mia sorella). Mu è un personaggio che mi piace molto,
insomma... così discreto come hai detto tu ma così
imprevedibile! Povero Leo, già.... in questo capitolo avrai
notato la sua disperazione, meno male che però sono io che
manipolo la sua sorte (meno male??? Credimi, c'è da preoccuparsi
nd mia sorella) quindi don't worry, non succederanno tragedie (detto da
lei, poi... -.- nd mia sorella)! Anch'io preferirei Shura in un'altra
versione (meglio che non lo dici, va'... nd mia sorella), però
questa storia non è a luci rosse, altrimenti avrei fatto
scatenare l'inferno tra lui ed Aiolia (inferno... sì, in quel
senso nd mia sorella)! Insomma, mi ispirano molto.. @ç@
Cooooomunque... io voglio il pacchetto completo di Milo (senso
ambiguo... nd mia sorella), altrimenti non sarebbe Milo! Sì, Cam
lo ama anche per questo, anch'io lo amerei per questo: insomma, Milo sa
essere sia giocherellone sia serio, quindi per me andrebbe benissimo!
Bene, alla prossima! Spero di essere riuscita a rispondere seriamente
almeno per questa volta ( -.- nd mia sorella)... intanto ti saluto! ^^
PS: messaggio dal Grande Sacerdote per noi due: "salve ragazze!, siete
assunte ma non avete una dimora fissa... andate dove volete, va',
venite anche da me!"
xD
Diana924 : ma ciauuu!!!!!! Io
A.D.O.R.O la signora della caramelle! è troppo grande, una
leggenda! Cavoli, secondo me questa gentile vecchietta ha visto nascere
pure Dohko (volavano ancora gli pterodattili xD)! Speriamo proprio che
Aiolia riesca a cavarsela, sìsì! (carissima Diana, devi
sapere che mia sorella Giorgia è proprio fatta per le storie
tragiche... nd mia sorella), io faccio il tifo per lui (-.- nd Fede)
Speriamo che questo capitolo ti sia piaciuta, intanto ti auguro un buon
proseguimento di giornata! Bacioni ^^
KanondiGemini96 : ma
zalveeeeeeeee!!!!!! Grazie per i complimenti, comunque non preoccuparti
se non hai recensito... non sei mica obbligata ;) Aiolia è
troppo imbranato... anche in questo capitolo.. insomma, una ragazza ti
si mette sopra e tu non fai niente??? Ah, questi uomini... xd La
vecchia delle caramelle è una leggenda, c'è poco da
fare.... guarda, nemmeno io adoro andare in chiesa, solitamente vado a
Pasqua e a Natale ma solo perchè mia mamma mi obbliga.. xDDD E
mi sa che anch'io mi metterò a distribuire caramelle... magati
attiro qualche bel giovincello in casa mia, chissà (-.- nd mia
sorella) Be', ora ti lascio.... bacioni!!!! ^^
Bene... vedrò di pubblicare domani, ma non credo di riuscire...
vabbé, per la settimana ci sentiamo di sicuro, non disperate...
grazie a tutti e buon proseguimento! Gio ^^
|
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Capitolo 30 *** Una vittoria che pesa ***
30 capitolo. una vittoria che pesa
Gio:
salve e scusate se pubblico solo ora, ma tra compiti e temporali a
intermittenza non so cosa sia peggio... buona lettura!, naturalmente, e
un grazie di cuore per seguirmi! Gio ^^
_________________________________________________________________________________________________
XXX CAPITOLO: UNA VITTORIA CHE PESA
INSIEME...
Il
Grande Sacerdote sembra avere occhi solo per noi... forse ha notato
che- adesso non mi sta guardando più... alla mia sinistra...
Mu si voltò proprio nel preciso istante in cui Aiolia gli si sedette di fianco:
- Ciao Mu - .
- ...Ciao - .
Capisco: il Grande Sacerdote ora avrà occhi solo per lui, sì....
- Come stai, Leo? - .
- Uhm - .
Mu decise di non andare a
fondo nell'argomento: già il suo comportamento distaccato
presagiva che il suo umore non fosse dei migliori. - Marin? - .
- Con le altre sacerdotesse - .
- Ah - Restò ancora
un momento ad osservarlo, poi prese a guardarsi in giro con attenzione:
Aldebaran e Camus stavano discutendo proprio al suo fianco, mentre
Shaka era concentrato in ciò che sapeva fare meglio, cioè
meditare standosene zitto. Mu si trattenne dal chiedere se avesse
previsioni, ma quando fu proprio lui a parlare decise di dedicargli
l'attenzione:
- Mu, sento che il Grande Sacerdote seguirà con molta attenzione il combattimento di Milo - .
- Come fai a dirlo? - .
- Lo percepisco - .
Ma certo, lui percepiva
sempre, tanto valeva dar retta alle sue parole senza però
sopravvalutarle troppo. Dopo averlo studiato un attimo con lo sguardo,
Mu si concesse nuovamente all’Arena: i saluti al Grande Sacerdote
stavano durando veramente molto.
Milo pareva comunque
rilassato, guardava felino il suo avversario mentre con le mani
acconciava i capelli in un’alta crocchia.
- Ehilà - .
Mu si voltò subito
sulla sua sinistra e trovandosi di fronte Death Mask (quello che lo
aveva salutato), Shura ed Aphrodite arricciò il naso: –
Salve - .
- Possiamo sederci insieme a voi? – chiese Aphrodite con uno strano sorrisino dipinto in volto.
Aldebaran, Camus ed Aiolia
sentendo pronunciare quelle parole alzarono piano le sopracciglia:
nessuno di loro rispose, però; Shaka pareva perso in un altro
mondo; quindi toccò a Mu, il capo del “gruppo”, a
rispondere:
- Perché? - .
Il combattimento, intanto, stava per iniziare.
Shura non parlò, Death Mask neanche, a prendere la parola ci pensò Aphrodite:
- Be’, siamo tutti Cavalieri d’Oro, no? Un po’ di unità non farebbe male - .
L’occhiata inceneritrice di Aiolia bastò per farlo tacere.
Mu quindi, dato che nessuno
apriva bocca e dato che il Grande Sacerdote era pronto per dare il via
al combattimento, si trovò costretto a dire: - ...Sì, va
bene... sedetevi, in fretta però - .
I tre si sedettero, quindi,
e Mu dovette far loro posto: Aiolia, in tutta risposta, si alzò
e silenzioso come non mai andò a sedersi di fianco a Camus, che
non disse nulla a riguardo.
Aldebaran invece, stranamente molto teso quel giorno, si sporse verso Shaka: - Ci sono prev-? - .
- No – .
La risposta ferma ed
autorevole del Cavaliere della Vergine lo fece tacere seduta stante; e
da lì a pochi secondi il combattimento iniziò.
COMPASSIONE E BENEVOLENZA
Sentiva che i suoi compagni lo stavano guardando; sentiva che il Grande Sacerdote lo stava guardando; sentiva che Camus lo stava guardando. Ecco, quest’ultimo punto era quello più interessante.
Appena il combattimento
iniziò, l’avversario scattò come una molla con
l’intenzione di colpirlo in pieno volto.
Povero pazzo.
A Milo bastò
scansarsi per non venir travolto dalla sua furia cieca e così
fece anche per difendersi dalla seguente mossa dell’avversario.
Lui non attaccava
però, non attaccava e si limitava a schivare i colpi per poi far
guizzare le pupille davanti a lui. Insomma, perché attaccare
così alla cieca? Più evitava i suoi assalti, più
lo faceva arrabbiare, più lo rendeva nervoso, più lo
incitava ad impazzire.
Sugli spalti i Cavalieri
d’Oro osservavano attentamente la scena e il primo ad aprir bocca
fu, meraviglia delle meraviglie, Aiolia:
- Ma perché non attacca, accidenti? Potrebbe stenderlo subito, quel pezzente...
– Soffocò il resto della frase in un ringhio
sommesso, come per sottintendere il nervosismo che gli procurava il
comportamento di Milo.
- Ognuno adotta uno stile
differente – disse allora Mu, serafico come al solito, - e quello
di Milo è proprio azzeccato - .
- Ma che dici?- - .
- Già – si
intromise a sorpresa Shaka, - evita i colpi ma non attacca. Sta
studiando il suo stile combattivo per poi attaccarlo senza problemi - .
- Ma potrebbe farlo anche ora! – si arrabbiò Aiolia. – Tsk, io non lo capisco, non lo capisco!- - .
- Non è una
novità – fu la risposta che ricevette da Mu, poi tutti
piombarono nuovamente nel silenzio mentre intorno a loro la folla
incitava i due pretendenti.
Schivare e studiare;
schivare e studiare. In quel momento Milo aveva in testa solo questi
due verbi. L’avversario stava dando il meglio di sé e
questo non poteva che renderlo felicissimo.
Sembra
stabile sulle gambe... le sue braccia sono in sintonia con il resto del
corpo, ma non riesce ad essere abbastanza agile da colpirmi... vuole il
corpo a corpo, ma io non voglio sprecarmi troppo. Il suo punto
debole... mi serve sapere il suo punto de-
L’avversario con uno
scatto felino lo raggiunse e quindi Milo fu costretto a difendersi
optando per un corpo a corpo forzato: lo raggirò, leggero ed
elegante, per poi stenderlo con una gomitata alla nuca. Lo vide
rialzarsi in fretta, evitare il suo assalto rotolando via, poi alzarsi
nuovamente e le sue labbra schiudersi in un ringhio sommesso.
Vieni, attaccami... ti sto aspettando, su...
La sua preghiera venne
esaudita subito: l'avversario ci riprovò proprio nello stesso
istante in cui Milo spiccò un veloce balzo portandosi felino
dietro di lui; quest'ultimo si voltò ma non ebbe nemmeno il
tempo per difendersi che venne raggiunto in pieno viso da un potente
calcio, che lo sbalzò metri lontano alzando anche parecchia
polvere.
- E ora si inizia - fece Death Mask, attento nel seguire ogni loro mossa.
- Che intendi? - chiese Aiolia rizzando il pelo.
- Intendo che mancherebbero
pochi secondi... - Non terminò la frase e il giovane Leone
scattò come se fosse stato punto:
- Che?? - .
- Lasciamo stare - .
- No no, ora mi spieghi meglio- - .
- Volete stare zitti? - si intromise un Aldebaran più acido del solito, - almeno voi - .
- Uff - fece Aiolia.
Death Mask invece ne approfittò per tornarsene a farsi gli affari propri.
Da lì, da quel
potente calcio, il combattimento si animò improvvisamente
perchè Milo non perdeva occasione per attaccare; non sembrava
però intenzionato a vincere con facilità, non cercava una
via di fuga e parecchie volte evitò di colpire ulteriormente
l'avversario nonostante ne avesse l'occasione.
Questa cosa sembrò
attirare l'attenzione di Shaka, il quale con grande sorpresa di tutti
aprì gli occhi e prese parola: - Il comportamento che sta
tenendo Milo mi piace molto - .
Aiolia pensò di prendere un colpo: - Cosa?? Ma dico, sei pazzo?? La sta tirando lunga, troppo!, non mi piace affatto! - .
- Ma sta dimostrando molta benevolenza - disse Shaka, - e un animo buono e gentile - .
- Non sono d'accordo! - .
- Quoto con Shaka - si
intromise Mu, quindi Aiolia decise di tacere e tutti e tre tornarono a
seguire il combattimento in silenzio.
Potrebbe
sembrare una presa in giro ma... ma insomma, perchè atterrarlo?
Non sta facendo niente di male, sta solo cercando di conquistare
l'Armatura, come me...
Con questo continuo
ritornello in testa, Milo attaccava ma subito dopo si ritirava e non
osava torcere neanche un capello all'altro pretendente se non per
difendersi. Questo particolare sembrava interessare moltissimo il
Grande Sacerdote, che valutava in silenzio immobile come una statua.
Aiolia intanto gli lanciava occhiate fulminee:
Sta guardando te, Milo; son sicurissimo, ti sta guardando così attentamente che... che sono arrabbiato, quel bastardo...-
- Sei geloso? - gli chiese Shaka cogliendolo impreparato:
- Che? - .
- Geloso del fatto che il Sommo abbia occhi solo per Milo - .
Aiolia lo guardò
malissimo. Per fortuna nessun altro si era accorto di quella domanda: -
Io geloso? No, sono solo arrabbiato... - .
- Capisco - .
- Taci - lo freddò il Leone, - impara a tacere quando non devi parlare - .
Shaka non rispose ed Aiolia
tornò a concentrarsi sul combattimento: Milo attaccava anche con
una certa sicurezza, poi però arretrava. I suoi occhi studiavano
le mosse avversarie.
Il Grande Sacerdote ha occhi solo per te... avanti, uccidilo e facciamola finita...
FELICITà E PAURA
Perchè
ucciderlo? Non avrebbe senso... insomma, è comunque nella mia
stessa situazione: vuole l'Armatura, ma non ha nessuna colpa...
Niente da fare, nonostante Milo sapesse di essere in vantaggio sull'avversario non voleva proprio dargli del colpo di grazia.
Uhm, qui qualcuno doveva
intervenire, altrimenti il combattimento sarebbe andato avanti per
l'eternità; e infatti pochi minuti dopo qualcosa avvenne,
perchè il Grande Sacerdote si alzò tendendo un braccio in
alto e le urla provenienti dalla platea si trasformarono in concitati
sussurri. Milo, che stava appunto difendendosi dall'ennesimo assalto,
parò il colpo e poi si vide costretto ad accompagnare
l'avversario mentre quest'ultimo cadeva in ginocchio, stremato.
Shura, Death Mask ed
Aphrodite sgranarono gli occhi, sembravano i più colpiti tra i
Gold Saints, mentre gli altri si erano concessi di spalancare la bocca:
- Che sta succedendo? - chiese Aldebaran.
- Il Grande Sacerdote vuole fermare il combattimento - fu la risposta di Shura ed Aiolia si permise un sussulto di sorpresa:
- Cosa?? - .
- Non è la prima volta che lo fa - disse allora Aphrodite.
Camus era agitatissimo: - In che senso? - .
Ad intervenire prima del Cavaliere del Dodicesimo Fuoco, Death Mask: - Aveva fermato anche il mio combattimento - .
- Ah sì? - fece Mu.
- Sì - .
Restarono un momento zitti,
giusto per gustarsi il momento in cui il Grande Sacerdote fece cenno a
Milo di avvicinarsi... cosa che irrigidì ulteriormente Aiolia:
- Che... significa? - .
Pensava che non avrebbe
ricevuto risposta, pensava che nessuno avrebbe aperto bocca, ma Shura
lo sorprese accontentandolo: - Significa che Milo sarà il nuovo
Cavaliere dello Scorpione - .
- No... non questo, questo
lo avevo già capito - Aiolia era pietrificato e non osava
battere ciglio: - Perchè... ha fermato il combattimento?
Perchè lo sta... richiamando a sé? - .
Shura non rispose, decise
di restare zitto e quindi il giovane Leone dovette accontentarsi del
responso dell'oracolo fatto persona, che difatti intervenne:
- Evidentemente il Grande Sacerdote è stato colpito da qualcosa - .
Ma che
bastardo... che gran bastardo... ora Milo... Milo- ma perchè sto
tanto a pensarci sopra? Buon per lui, ora è un Cavaliere...
Aiolia seguì con gli
occhi l'amico mentre si avvicinava al Grande Sacerdote, mentre si
inchinava, mentre.... no, quello non se l'aspettava proprio. Una rabbia
animalesca gli fece digrignare i denti: - Perchè il bastardo gli
mette una... mano sulla testa? - .
Proprio nel momento in cui
scrosciarono i primi applausi, Death Mask sorrise, un sorriso che
pareva vuoto: - Oh, evidentemente il tuo amico è già
entrato nelle simpatie del... bastardo hai detto? Be', se ti piace
tanto definirlo tale... sì, comunque potrebbe essere
così; è così - .
- ... - .
- Aiolia? - lo richiamò Mu, e il Leone si scosse.
- Sì? - .
Il volto del Cavaliere
dell'Ariete era sereno, serenissimo: - Insomma, non sei felice? Tutti
abbiamo conquistato le Armature... un sogno che si avvera - .
Aiolia non rispose e si alzò, non certo con delicatezza e l'attenzione degli altri Gold fu subito tutta sua:
- Dove vai? - domandò per primo Aphrodite.
- Leo? - gli fece eco Aldebaran. - Già, dove vai? - .
Non che
mi dispiacesse per lui, se l'è meritata l'Armatura, ma...
quell'inchino; il Grande Sacerdote lo prenderà con molta
facilità sotto la sua ala, come... Shura...
Pensando a ciò
guardò velocemente il Cavaliere del Capricorno, che lo studiava
felino come al solito, poi sbuffò: - Bel combattimento,
sì -, e detto ciò superò il gruppo per poter
scendere dagli spalti e cercare un po' di solitudine.
_________________________________________________________________
Bene
bene... per oggi ho finito. Spero vi sia piaciuto, come capitolo, e mi
scuso se oggi non ho tempo per rispondere alle vostre recensioni.
Ringrazio comunque tutti per i vostri pareri, mi fanno sempre molto
piacere. Risponderò domani mattina e avviserò i recensori
a cui devo una risposta con una mail appena avrò aggiornato
questo capitolo... tanti saluti!!!!! Gio ^^
17/08/10
Ehm... ieri mi son dimenticata... che testa che ho... ^//^ Vabbé, ora rispondo alle vostre recensioni... xD
Diana924
: capitolo triste ed amaro sì, anche a parer mio. Per
fortuna però Marin è lì accanto a lui, che lo
aiuta e lo incoraggia... povero gattino, anch'io vorrei consolarlo e
spucciolarlo per bene... bacioni! ^^
KanondiGemini96 : ma
salveeeeee!!!!! Marin devono farla santa, ha proprio ragione... be',
anche tu hai ragione, anche a me piacerebbe essere al suo posto,
sìsì... u.u Eh, povero Death, rincorso da te che lo
minacci con un battipanni: ma Death se li cerca i guai, per cui
è normale.. xD Ria/Shura? Sinceramente io preferisco una
Shura/Saga, tua personale invenzione che a me gusta parecchio...
ma si sa, nello yaoi non ci sono limiti e se ne possono inventare di
tutti i colori. Spero che con questo capitolo la tua curiosità
sia stata soddisfatta! Bacioni! ^_^
lovearmony : povero piccolo
grande Leo, credo sia finito in un gioco troppo grande per lui. Il
Grande Sacerdote, scusa la parola, è un perfetto "bastard" che
vuole a tutti i costi far impazzire il nostro leoncino.... ma hai detto
bene, separarsi dagli amici d'infanzia non sarà così
semplice, certo che no.. MUAHHAHHHAHAHA!!!!! Grazie per la recensione e
a risentirci! =)
aries_no_nike : ma ciauuuu!!!!!
Vedo che il nomignolo di Milo non te lo sei risparmiato, eh? Be', a me
piace molto! Innanzitutto devo ringraziarti per tenerci compagnia anche
su FB, ci diverte molto restare in contatto con te.... e poi se il
libro di Manfredi ti è piaciuto, ci affretteremo ancora di
più per comprarlo! *_* Aiolia è talmente pazzo da voler
tagliare i ponti con tutti, ma non sarà così semplice,
insomma, con loro ha passato gran parte dell'infanzia e
dell'adolescente! E per quanto riguarda Sexy Shura... non ho da
obiettare! ^^ Arti marziali? Sai che dopo io penso male, io e la mia
mente perversa facciamo scintille insieme... bacioniiii e a presto! =)
Tifawow : ciao bellezza! Stai
tranquilla, guarda, in questo periodo sono lentissima ad aggiornare
quindi non devi aver fretta di commentare.. xD MUUUUUUUU è
troooooooppo puccio! Certo, sa menare e anche bene, non è molto
gentile e dolce quando le dà, però è così
carino che anch'io mi unirei a te per strapazzarlo di coccoleeeeeeee
*________* Povero Aiolia sì, hai detto bene: è talmente
impazzito che tagliando i ponti con tutti si dà ad una specie di
suicidio... insomma, così solo, così confuso...
porettoooo!!!! ç_ç Guarda, anch'io lo strozzerei, sei
pazza come me... quindi ci intendiamo.. xD BUAAAAHHHH, Cam è
troppo angelo! Aiolia è veramente impazzito per avere
così tanti dubbi su di lui... Camus pare moooolto disinteressato
al Grande Sacerdote anche nell'anime! XD Sììì,
Aiolos alle Bahamas ha abbandonato il fratellino Aiolia alle cure di
Shura (non che a me dispiacerebbe... xD) ed Aiolia sta impazzendo...
ottima ipotesi! XD
E poi è vero, dobbiamo passare dal Grande Sacerdote per gli
"omaggi"... ma prima di arrivare alla Tredicesima Casa, dobbiamo
"omaggiare" anche i custodi delle Dodici Case... muahhhahahahhah!!!!
Sì, so che stai pensando la mia stessa cosa... XD E per partire
c'è Mu... (@ç@) Bacioniiii!!!!!!!! Gio ^^ Ma certo che
saluto mia sorella da parte tua, Tifa! =)
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Capitolo 31 *** Essere decisi di se stessi significa... - parte prima - ***
XXXI capitolo: essere decisi di se stessi significa... - parte prima -
Gio:
rieccomi dopo questa lunghissima assenza, dovuta agli impegni
scolastici: ho preferito infatti staccare da EFP per concentrarmi
meglio sulla scuola e per poter scrivere meglio e con più
tranquillità dopo... e così eccomi!!!!!! Avete sentito la
mia mancanza, eh?? ehehehehe... vi ringrazio tutti quanti di cuore,
specialmente quei lettori che mi durante questo periodo mi hanno
chiesto quando avrei ripreso con EFP... se riusciamo, io e mia sorella
dovremmo aggiornare tutte la fic ed iniziare con il seguito di quella
che abbiamo finito qualche settimana addietro.
Ora vi lascio alla lettura, e scusate la lunga assenza ^^'
__________________________________________________________________________________________________
XXXI CAPITOLO: ESSERE DECISI DI SE STESSI SIGNIFICA...
----parte prima----
UNA PRESENZA IN MENO...
Un altro sassolino accarezzò le piatte acque del Mediterraneo, scivolando.
- Al, ti ho
battuto un'altra volta. Il mio è rimbalzato quattro volte -
disse Mu con un tiepido sorriso stampato in volto. - Mi sembri
giù di forma - .
- Sarà la giornata uggiosa, caro amico - fu la risposta del Cavaliere del Toro.
- Forse - .
- Anche gli altri mi sembrano giù - .
Mu si
voltò ed inquadrò Camus, che riposava sulla sabbia e Milo
che stava zampettando agilmente da Shaka. A quel piccolo particolare
gli scappò un risolino: - A parte Milo, che deve sempre farsi
notare... - .
Aldebaran rise
bonariamente, e proprio in quel mentre il giovane Cavaliere dello
Scorpione si accoccolò davanti a Shaka, seduto nella posizione
del loto a meditare:
- Shaka? - .
- ... - .
- Shaka? - .
- ... - .
- Shakino...? - .
A quello strano nomignolo, come previsto da Milo, Shaka aprì gli occhi e si decise a dargli retta:
- Come mi hai chiamato, scusa? - .
- Shaka - .
- Tu menti - .
- Umpf - Sbuffando gli si sedette davanti, - forza, facciamo qualcosa - .
- Io sono occupato - .
- Ma che noia...
- Milo si lasciò cadere all'indietro, sulla sabbia, si mise le
mani sul volto e poi spalancò le braccia. - Mi sto annoiando - .
- ... e tu stai annoiando me - .
Per alcuni minuti si sentì solamente il vento soffiare e le onde
del mare infrangersi sugli scogli, poi improvvisamente Camus si mise a
sedere prendendosi le caviglie e guardandosi in giro:
- Dov'è Aiolia? - .
- Aiolia...? - fece Mu, come caduto dal pero. Accorgendosi
successivamente della sua assenza, si incupì. - Mh, non lo so.
Era qui un attimo fa - .
- In verità era là, non qui - fece Milo, indicandosi alcuni scogli sporgenti.
- Era comunque qui in spiaggia - .
Camus si alzò in piedi, pulendosi i pantaloni: - Vado a cercarlo- - .
- Posso venire anc..?- - .
- Milo, no - .
Milo mise il broncio: - Ma qui ci si annoia. Andiamo tutti insieme - .
Shaka a quella proposta alzò elegantemente le sopracciglia in un
gesto di sufficienza: - Non siamo più bambini. Camus basta ed
avanza - .
In tutta risposta il giovane greco tornò a guardare il cielo,
lanciando però veloci occhiate a Camus: - Uhm, sì, vero.
Vai pure - .
- ...Non ho bisogno del tuo permesso: non sei la mia balia - fu la
risposta tanto pronta quanto acida di Camus, e a quelle parole
Aldebaran scoppiò a ridere senza il minimo contegno.
Mu invece sbuffò divertito proprio mentre Camus si stava
già allontanando verso il boschetto: - Milo, il tuo caro amico
ha un senso dell'umorismo veramente spiccato... - .
- Uhm...! - gli rispose Milo in un mugolio imbronciato. - Fa sempre così... - .
LA SCELTA MIGLIORE
Evidentemente aveva preferito andarsene; evidentemente doveva allenarsi;,oppure era stato richiamato da qualcuno.
Ecco, pensieri simili facevano a gara nella testa di Camus che, con
sguardo attento, si guardava in giro analizzando anche l'angolo
più buio e remoto del boschetto.
Certo, era stato scortese lasciarli così sulla spiaggia, senza
nemmeno salutare, ma forse aveva avuto i suoi motivi. Forse. Oppure si
era dimenticato... ma non era da lui sparire così
silenziosamente.
Il giovane Cavaliere scavalcò un tronco caduto, alzò un
momento gli occhi al cielo e una goccia d'acqua gli solleticò il
naso: il tempo stava peggiorando, presto si sarebbe messo a piovere...
e se non si sarebbe sbrigato, Milo sarebbe venuto a cercarlo. Poco ma
sicuro. Decise di velocizzare il passo, quindi, stando però
attento a non intoltrarsi troppo dato che quel posto non lo conosceva a
pennello.
Piovigginava in modo deciso quando Camus decise di fare dietrofront e
di ritornare sui proprio passi... ci provò, per meglio dire,
perchè una voce alquanto familiare lo richiamò e quindi
fu costretto a voltarsi:
- Camus...? - .
- Aiolia, eccoti - Si sentì stramaledettamente sollevato. - Dov'eri, diamine? Ti sto cercando da un bel pezzo - .
- Scusami - Il sorriso di Aiolia era più che altro uno sbuffo. -
Scusami, ho preferito allontanarmi un momento e sgranchire le gambe.
Perchè, eri preoccupato? - .
- Parecchio, si direbbe - gli rispose Camus squadrandolo con quella sua occhiata attenta, - avresti dovuto avvisarci - .
- Avvisarci...? Gli altri non sono venuti con te? - .
- No, hanno preferito così - .
- Ah - Aiolia sembra vagamente dispiaciuto per qualcosa. Abbassò gli occhi: - Capisco... - .
Camus cercò di ripescare i suoi occhi: - Erano comunque preoccupati, sì - .
- Anche loro? - .
- Sì - .
- Più di te... o meno? - .
Camus a quella domanda inaspettata sbuffò, spazientito. - Che
domande sono, Aiolia? Non so, non posso capire gli stati d'animo altrui
- .
- Ah... - .
- Ma erano preoccupati lo stesso, quanto non importa - .
- Sì, scusami - .
Un lampo illuminò il cielo, motivo per cui Camus alzò gli occhi e mormorò:
- Meglio tornare al Grande Tempio - Fece per muovere un passo, ma
Aiolia artigliandogli il braccio non glielo permise ed anzi, lo
costrinse a voltarsi nuovamente verso di lui.
- No, un momento. Devo parlarti - .
- Parlarmi? - Camus studiò attentamente la sua occhiata e la
trovò severa come non mai. Ciononostante la sfidò:
- Sta per diluviare, mio caro Leone. Ne parliamo alla Quinta Casa - .
- No, ti prego: è una cosa veloce - .
Camus lo squadrò, serio come sempre: rare erano state le volte
in cui aveva parlato con Aiolia, lo conosceva appena. Allora
perchè chiedeva a lui? La cosa, non poteva negarlo, lo
incuriosiva... pertanto glielo concesse:
- Dimmi, però fa' in fretta - .
Sul volto di Aiolia si dipinse un sorrisino tiepido, sorrisino che
però poi si dissolse immediatamente: - Mi sembri il più
maturo del gruppo, detto in tutta sincerità - .
Lo scrosciare del piovigginare; gli alberi accarezzati dal vento.
- Dovevi dirmi solo questo? - .
- No. No - .
- Allora cosa? - La freddezza di Camus era impareggiabile, ma di certo non scoraggiava il temerario Leone:
- Devo chiederti un consiglio, ed ora che ci ripenso è meglio
che gli altri non siano venuti... volevo chiedertelo stasera, ma dato
che ci siamo- - .
- Taglia corto - .
- ...sì, scusa - Aiolia abbassò il momento gli occhi,
pareva stesse cercando le parole adatte con cui esprimersi; Camus,
d'altro canto, lo guardava impassibile e con le sopracciglia
leggermente alzate. - Ti illustro il problema... vedi, non so come
comportarmi in questo periodo- - .
- In che senso? - .
- Lasciami finire, Cam- - .
- Muoviti, allora - Camus pareva vagamente infastidito: forse era il
temporale in avvicinamento che lo metteva così a disagio, ma
Aiolia non poteva sapere che a lui i fulmini non piacevano per niente.
- Mi sento di troppo, ecco - .
- Di troppo per cosa? - .
- Di troppo per... tutti - Lo sbuffo finale di Aiolia sottointendeva
quanto fosse agitato anche lui, - ... e per questo non so come
comportarmi- - .
- Fregatene - fu la risposta inaspettata di Camus, che quasi fece
sussultare Aiolia, - Essere decisi di se stessi significa fregarsene - .
"Fregarsene". Verbo che mai Aiolia avrebbe scommesso di sentir
pronunciare da Camus: certo, si era già accorto che la finezza
non la conosceva quando era agitato, ciononostante la risposta lo aveva
spiazzato comunque.
- Ah - .
- Solo questo avevi da dirmi? - .
- Be', sì. Ti sembra poco? - .
A quella domanda Camus alzò ancora di più le
sopracciglia, guardandolo dall'altro in basso: - Semplicemente non mi
sembrano domande da fare - .
- Uhm, scusa... ti ho solo fatto perdere tempo - .
- Può darsi, l'importante è che i tuoi dubbi si siano dissipati - .
- Quindi io dovrei... fregarmene? - .
- Esatto - Lo guardò severamente: - Che cosa ti interessa del
guidizio altrui? Vivi la tua vita, non t'importare di nulla - .
- Uhm... sì, forse è la cosa migliore- - .
- Cancella il "forse": lo è e basta - Detto questo Camus si
voltò e si incamminò verso il Grande Tempio; e subito, a
seguirlo, anche Aiolia.
VISITA IMPREVISTA...
Durante tutto il tragitto non si erano né guardati né
parlati: ognuno aveva navigato nella propria mente restando zitto, e
forse fu anche per questo che riuscirono ad arrivare alla Quinta Casa
in poco tempo. Stava ancora gocciolando, il temporale stentava a
sopraggiungere.
- Sarà solo uno dei tanti scherzi di Madre Natura - disse allora Camus, aprendo finalmente bocca.
Entrarono nella Casa e la prima cosa che fecero fu quella di guardarsi.
- Già, hai ragione. Comunque grazie, Camus - .
- Di cosa? - .
- Di avermi dato un saggio consiglio, ovviamente - .
- Uhm, nulla - Camus abbassò lo sguardo e si portò i
capelli su di una spalla; proprio in quel mentre, alla Casa giunsero
dalla parte opposta Milo e Shaka.
- Eccoti, Aiolia - disse quest'ultimo, serafico come sempre, - stavamo venendo a cercarti proprio ora - .
Aiolia fece per parlare, ma Camus lo precedette:
- Stavate? Scommetto che è stato Milo a convincerti a scendere
fino a qui e che tu, per pietà, glielo hai concesso - .
Niente da fare, il senso dell'umorismo non era proprio tra le sue tante qualità.
Milo alle sue parole sembrò infastidirsi, ma lo nascose
sbuffando e stringendosi nelle spalle: - Sì, vero, vero- - .
- Come vedi non sono così impedito - .
- Ma io non ti credo affatto impedito, solo che tra poco piove e tu- - .
- Io? - Camus lo fulminò con lo sguardo, una fredda occhiata che fece gelare sul posto il greco:
- ...tu nulla - .
- Bene - tagliò corto Camus: non poteva certo permettere che Milo accennasse davanti a Shaka e ad Aiolia della sua paura.
Questi ultimi si guardarono, sapevano che Camus era l'unico in grado di
far tacere quella peste di ragazzo... colpito ed affondato, in effetti
Milo sembrò perdere l'uso della parola.
Cadde un silenzio imbarazzante, motivo per cui Aiolia si decise a
parlare: - Be', non ce n'era bisogno. Mi ero solo allontanato un
momento - .
- Potevi anche avvisarci - gli disse Shaka, - non ti avremmo per niente aggredito a parole - .
- Sì, scusa - .
Si sentirono dei passi provenire dal cuore della Casa, motivo per cui
Shaka e Milo si voltarono per guardarsi dietro; gli altri due alzarono
gli occhi.
- Aiolia... non bisognerebbe lasciare incustodita la Casa per
così tanto tempo... la stessa ramanzina va a te, giovane
Acquario - .
La sua voce.
Milo e Shaka caddero subito in ginocchio, Camus sembrò tentennare un momento ma poi si decise a fare la stessa cosa:
- Perdonatemi... Grande Sacerdote - .
Aiolia invece non si mosse: restò fermo ed immobile ad osservare
la figura del suo acerrimo nemico spuntare dalle tenebre e fermarsi
pochi metri più avanti.
- Aiolia... inchinati - .
Eppure Camus mi è sembrato
dubbioso... ma si è inchinato. Perchè lui non se ne
"frega"? Solo io posso? Mhm, forse solo io ho un motivo per ignorare...
Era un silenzio opprimente quello che ora dominava nella Casa, forse per questo Shaka decise di parlare:
- Perchè vi siete scomodato, Grande Sacerdote? Non ce n'era bisogno - .
- Volevo solo rendermi conto di quando Aiolia tenesse ai suoi doveri...
poco, immagino - La maschera che indossava gli oscurava il ghigno di
rabbia dipinto in volto. - Ciononostante ho capito di non poter far
nulla davanti alla tua stupidità, Aiolia - .
Probabilmente Aiolia avrebbe reagito a suo modo a quelle provocazioni,
ma quella volta era diverso: il Leone d'Oro se ne stava zitto, lo
fissava ma non diceva nulla. Cosa che mise i nervi al Grande Sacerdote,
che però non poteva permettersi di perdere le staffe davanti ad
altri tre dei suoi Cavalieri.
- Aiolia... voglio solo che tu tenga più sott'occhio la Quinta
Casa... altro non m'importa - Dicendo questo girò sui tacchi e
si voltò. - Alzatevi pure, Cavalieri - .
Shaka, Milo e Camus obbedirono ed Aiolia non disse nulla a riguardo.
Il Grande Sacerdote stava ancora per aprir bocca, quando però qualcun altro fece il suo ingresso alla Quinta Casa.
I quattro Cavalieri presenti si voltarono e trovandosi di fronte Mu sembrarono tirare un lungo sospiro di sollievo.
- Mu - lo salutò il Grande Sacerdote, stranamente per nulla stupito della sua presenza.
- Maestro - Mu si inchinò e poi si concesse di alzarsi, - stavo
per raggiungervi, come mi è stato ordinato questa mattina - .
- Perfetto, lo avevo già colto - Voltandosi, allungò il
braccio sinistro verso di lui. - Mu, vieni: devo appunto chiederti un
favore - .
- Arrivo - Il Cavaliere lanciò una veloce occhiata agli amici
presenti, li salutò con un cenno del capo, poi li superò
e si mise al fianco del Grande Sacerdote. Quest'ultimo azzardò
un'occhiata verso i giovani:
- Cavalieri... vi aspetto domani mattina per l'abituale rapporto - Si
voltò ancora, Milo, Shaka e Camus si inchinarono, poi con Mu a
seguito si diresse fuori dalla Quinta Casa per ritornare alla
Tredicesima.
_________________________________________________________________
Eccomi
alla fine di questo capitolo, che preferisco dividere in due parti: non
so dirvi quando aggiornerò, spero di riuscire prima di
lunedì 13... ^^
Intanto vi ringrazio per seguirmi ed a tutti auguro una buona giornata!
Gio ^-^
aries_no_nike : ed eccola!!!! Felice per l'aggiornamento, eh? XD
Concordo sulla tua affermazione, Aiolia sta facendo il pirla...
speriamo che con il consiglio di Camus riesca a rinsavire. E ancora
aspetti il momento in cui Camus dirà quelle poche ma
emozzzzzzzionanti paroline a Milo... si vedrà, si
vedrà... intanto ti ringrazio di cuore e ti mando un bacione! ^^
Diana924
: eh, anche tu mi sei mancata... speriamo sia lo stesso per te xD
Sì, guarda, Aiolia è peggio del cubo di Rubick ^^, ma
dai, facciamo il tifo per lui! Il Trio Malefico che segue la
"performance" di Milo ti soprende? ("performance" mi fa pensare a ben
altro... lol) Eh, ma anche loro sono pieni di sorpresine XD Sì,
Shaka "buddha" ome non mai. Anche qui, fa tanto il santone... ^^
Bacione!
KanondiGemini96
: ekkiteeeeee!!! XD Eh, mi piace l'idea che tu ti sia commossa per
Milo... però dai, devi avere più resistenza, ci saranno
scene ancora più strappalacrime XD Ah, se Death fa il bagno
arrivo anch'io! Porto la paperellaaaaa! XD E fai anche una festa a casa
tua per festeggiare, ora che tutti sono Gold? Bene, allora vengo
anch'io... "festa" mi piace molto, come parola... @ç@ Ci siamo
intese, vero?? Sì... io penso sempre ai doppi sensi...
Cooomunque, continuiamo: Ria asociale? Hai ragione,
sìsì... ma in questo capitolo anche Shaka e Camus non
scherzano ^^ Oh, e per le coppie di Saint Seiya, grazie per la tua
disponibilità! Se avremmo bisogno, chiederemo a te! Bacioni!!
lovearmony :
Ciao!!! Tutto ok? Spero di sì. Comunque... grazie per la
recensione, anche se dovrei ringraziare tutti ma mi dimentico sempre di
scriverlo XD Mi fa piacere che il combattimento di Milo ti sia
piaciuto, sinceramente ho trovato un po' difficile metterlo giù.
E vabbé, ho superato anche questo ostacolo! ^^ Aiolia ha molti
dubbi, sì, anche qui traspare molto questa cosa... ma si
risolveranno... si spera... muahahahahaha!!!! Il Trio che si siede con
gli altri... concordo con te, Shura deve avere obbligato gli altri due
XD Essì, e per festeggiare spupazziamo Milooo! °° Bacio!
Tifawow : ... .... ho sentito la tua mancanzaaaaa!!!! *Piange a dirotto* La mia Tifaaaaaaaaa!!!!!
...
...
Bene, ora mi sono calmata
XD Comunque sì, mi sono mancate le tue recensioni piene di idee
e riflessioni °_° Spero tu stia bene, è da tanto che non
ci si sente ^^ Grazie, mi rende felice il fatto che il combattimento di
Milo ti sia piaciuto... eh sì, il Grande Sacerdote ha le idee
chiare, vuole solo provare Aiolia... ma in questo capitolo, come hai
potuto leggere, Aiolia non se l'è presa per i suoi toni
sarcastici e per le sue parole. Ha seguito il consiglio del Saggio
Camus XD La reazione di Camus all'investitura di Milo?
("investitura"... povero Milo, una macchina lo ha tirato sotto!!! xDxD)
Vedrai, vedrai... Camus non è il tipo da esutare subito ed in
fretta e furia... *Pensa pensa... @ç@* Ecco... forse ci siamo
intese... sì, ci siamo intese °° Guarda, Aiolia che si
fa le paranoie mi fa troppo ridere; e poi l'idea delle Bahamas non
è male, potrebbe prendere qualche giorno di pausa... (e se va
là con suo fratello, io lo seguo ^^) Shaka che cerca di non
essere trasformato in una Sibilla... particolare veramente bello, vedo
che hai colto appieno il messaggio: povero Shaka, tutti che lo
sfruttano come un veggente!!! XD E Mur... sì, dovrebbe dormire e
fare il pieno di vitamine perchè...
...
*Parte censurata XD*
Sì, comunque hai
capito... Per Aldebaran serve un potente sonnifero, così mentre
ronfa noi usciamo e... casa dei Gemelli, arriviamooo!!!! XD
Un bacio Tifaaaa!!!!! °°
Speriamo
di riuscire a pubblicare e di non farvi aspettare una settimana... XD
Intanto ringrazio tutti voi e vi mando un grosso bacione! A presto!
Gio ^^
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Capitolo 32 *** Essere decisi di se stessi significa... - parte seconda - ***
XXX capitolo: essere decisi di se stessi significa... - parte seconda -
Gio: eccomi gente, dopo una lunghissima pausa causa scuola e quant'altro! Ho deciso di aggiornare Piccole Cronache oggi, e probabilmente il secondo capitolo di Dode
lo pubblicherò domenica prossima... Mi dispiace farvi aspettare
così tanto, gente! T.T
Ora vi lascio leggere, va, sarete esauriti data la mia lunga assenza... xD
Mi scuso ancora, e buona lettura! -^^-
_________________________________________________________________________________________________
XXXII CAPITOLO: ESSERE DECISI DI SE STESSI SIGNIFICA...
-PARTE SECONDA-
NERVOSISMO...
Una veloce pacca sulle spalle, fugace, quasi impercettibile:
- Sei migliorato parecchio, i miei complimenti - .
Aiolia scosse
leggermente il capo in un gesto di diniego, quasi ritenesse quelle
parole di poco conto. Così Shura riprese a parlare con un cupo
sorriso dipinto in volto:
- Buona
continuazione, allora - Con un cenno della mano, si allontanò
per raggiungere gli spalti; Aiolia rimase un momento in silenzio, il
capo chino, poi si voltò per seguirlo con lo sguardo.
Ma allora è vero, allora è vero che quando sono arrabbiato combatto meglio...?
Qualcuno gli poggiò una mano sulla spalla, motivo per cui il giovane Leone si voltò quasi come se si fosse punto:
- Ti vedo distratto - Era Shaka, - sicuro di stare bene, Cavaliere...? - .
- Io...? -
Abbandonato quell'attimo di disorientamento, Aiolia sbuffò piano
e son un movimento svogliato si scrollò di dosso la mano del
compagno. - Sto benissimo - .
Sul viso di Shaka apparve un lieve sorriso, forse dettato da un sentimento simile alla compassione: - E' per Mu, vero? - .
Ad Aiolia balzò il cuore in gola: - Mu? - .
- Sì, lui
- La voce di Shaka era tanto incolore quanto serafica. - Ho notato che
non passate più così tanto tempo insieme. Che è
successo, se posso sapere? - .
- ... - .
- Non vuoi proprio aprire bocca con me, eh? - .
Ma crepa...
- ...Va bene,
scusa il disturbo - Shaka fece per andarsene, ma improvvisamente Aiolia
alzò il capo e lo richiamò a sé:
- Shaka - .
Shaka si voltò allugando sul volto un tiepido sorriso. - Uhm? - .
- ... - Aiolia si portò una mano al fianco, poi sbuffò nervosamente: - E' da giorni che non mi parla - .
- Mu? - .
- Sì - .
- Avete litigato? - .
- No - .
- Sei arrabbiato? - .
- ...Più che altro nervoso - .
- Capisco... - Dicendo questo, silenzioso com'è venuto, Shaka si allontanò a lenti passi per tornare a meditare.
SPIEGAZIONI...
"Capisco..." Che razza di comprensione...
Perso in un labirinto di pensieri, Aiolia ritornò ad allenarsi senza badare al passare incondizionato del tempo.
L'ultima
volta che lo vidi fu alla Quinta Casa, la mia... Se ne andò con
il Grande Sacerdote senza dare assolutamente peso alla mia presenza...
molto strano da parte sua...
Quasi
istintivamente, Aiolia bloccò il suo ultimo pugno sferrato e se
lo portò sotto agli occhi... Una mano stretta per farsi forza,
la rabbia animalesca capace di scaturire da quel semplice gesto...
- Leo? - la voce di Milo sembrò volergli trapanare le orecchie.
Aiolia si
voltò e, colto di sorpresa, si trovò il compagno dietro,
a scrutarlo con una certa preoccupazione. - Sì? - .
- Mi sembri stra- - .
- Sto benissimo! - .
Milo fece per parlare, ma qualcun altro lo precedette facendo scaturire in Aiolia una scintilla di sorpresa:
- Aiolia, posso parlarti? - .
- Mu? - Il
Giovane Leone sbatté teatralmente le sopracciglia, e in tutta
risposta Mu esibì un veloce sorriso cordiale; sorriso che poi
sfumò in un'espressione terribilmente seria:
- E'- - .
- Importante, sì! - si aggiunge Milo, raggiante come sempre.
Mu e Aiolia lo fulminarono con lo sguardo, quindi il giovane greco dovette abbassare la testa.
- Uhm... Milo, potresti lasciarci soli? - chiese tiepidamente Mu in un lieve mormorio.
- C... certo,
certo... - Detto ciò, Milo si mise le mani in tasca e girando
sui tacchetti, si voltò e prese ad allontanarsi. Appena fu
abbastanza lontano, Aiolia si decise a parlare:
- Mu, hai passato giorni ad evita- - .
- Non qui, Aiolia
- Negli occhi di Mu passò un velo di agitazione, seguito poi da
un altro che ispirava timore. - Qualcuno potrebbe vederci- - .
- Vederci? - .
Mu non rispose a
parole, anzi, si limitò a prendere l'amico per un braccio e a
portarlo fuori dall'Arena, in una di quelle tante strade campagnole che
portavano ai verdi boschi del Santuario...
DISSIPARE I DUBBI
...E solo quando Mu si mise davanti a lui, lo stesso Aiolia attaccò discorso:
- Mu? Perchè non volevi parlarmi? Perchè non puoi parlarmi...? - .
Negli occhi di Mu balenò una scintilla di rimorso, scintilla
scacciata subito da un veloce sospiro. - ...Il mio maestro - .
- Il Grande Sacerdote? - .
- Sì - .
- Te lo ha proibito...? - chiese Aiolia, ma Mu non lo stava minimamente
ascoltando: sembrava perso nel suo mondo, fissava un punto indefinito
oltre le spalle del compagno. - Mu? Mu, d-? - .
- Sì, me lo ha proibito - L'Ariete tornò a guardarlo, il
suo volto era spaventosamente serio. - ...Non ho potuto trasgredire ad
un suo ordine - .
- Lo stai facendo adesso, dopotutto - .
Mu fece un attimo silenzio, le parole di Aiolia sembravano avergli
fatto perdere l'uso della lingua. Poi però aprì bocca: -
Sì, vero - .
- Perchè? - La sua voce era un sussurrio. La prima reazione che ottenne da Mu fu un lieve e dolce sorriso, poi:
- I Cavalieri possono permettersi di ignorare gli ordini, ma non gli amici - .
Aiolia perse qualche battito, il suo respiro si mozzò per un
istante: l'aveva detto con una sincerità tale da lasciarlo
spiazzato.
- Che c'è, Aiolia? - La voce di Mu scavò a fondo nelle sue orecchie.
- Uhm...? - .
- Mi sembri colpito dalle mie parole - .
Il giovane Leone scosse leggermente il capo, sembrò rilassarsi. - Nulla, no... Mi fa piacere che la pensi così - .
- E come dovrei pensarla, altrimenti? - Un velo di stupore si dipinse
sul volto di Mu. - Non dovresti farti questi dubbi... Sai che mai
riuscirei ad ignorarti - .
- Ma lo hai fatto- - .
- Sei tu che ignori ciò che hai attorno, per paura di sentire dolore - .
Altro colpo al cuore. - Dolore? - .
- Non vuoi dispiacerti per nulla, quindi ti allonani da ciò che
è reale... - Con tutta scioltezza, Mu gli mise una mano sulla
spalla in un gesto di grande confidenza, - invece non dovresti, non ne
vale la pena - .
- ...Tu dici? - .
- Non ti fidi di un amico? - .
- Io... - Aiolia cercò il suo sguardo, sembrava un gattini
impaurito, - sì che mi fido - I suoi occhi erano sinceri.
Il volto di Mu si rasserenò ancor più. - Vedrai, questo
brutto periodo finirà... come finisce sempre tutto, d'altronde -
.
- Lo so bene... fortunatamente - .
- Allora forza - .
Restarono un momento in silenzio, esattamente fino a quando una nuvola
oscurò la luce accecante del sole; qui Aiolia prese la parola:
- Ora... meglio andare, sì - Con un lento movimento
afferrò la mano di Mu come se volesse farla scivolare via dalla
sua spalla, ma dopo un attimo di esitazione rinunciò ai suoi
piani e la strinse in un'affettuosa carezza. - Mu? - .
Gli occhi di Mu, così limpidi, si colorarono successivamente
della luce del sole, risbucato da dietro la nuvola. - Sì? - .
- Grazie per il tuo sostegno - .
- Ma di nulla - Mu sorrise sincero, poi si liberò gentilmente
dalla presa di Aiolia e lo guardò con più fermezza. -
Sì, ora è meglio andare - .
- Gli altri? - chiese a sopresa Aiolia.
- Gli altri cosa? - .
- Gli altri sanno di... questa cosa? Che tu non puoi parlarmi? - .
- ...Sì, li ho avvertiti io: non volevo mi prendessero per un'ipocrita - .
Ma tu non lo sei mai stato...
- Sì, tranquillo... era solo per sapere - .
- Per dissipare i dubbi? - .
A quella domanda, Aiolia scattò col capo all'insù. - Dissipare i dubbi? - .
Dalle labbra di Mu sfuggì una lieve risata. - No, nulla - La sua
occhiata si fece amichevole e confidenziale. - Mi raccomando di non
metterti in mente strane idee, solo questo... - .
- Certo- - .
- ...sai che puoi contare su di noi - .
- S... sì, lo so. Solo voglio essere sicuro al cento per cento - .
- Capisco... - Mu gli lanciò un'ultima, veloce occhiata per poi dirigersi verso il Santuario.
Solo quando fu abbastanza lontano, Aiolia si voltò per vederlo allontanarsi e sul suo volto si dipinse un mezzo sorriso.
"Capisco..." Sì, lui mi ha sempre capito
__________________________________________________________________
Ed eccomi,
gente! Mi scuso ancora per l'assenza T.T, ma sono sempre piena rasa di
impegni e quando trovo tempo per scrivere, o non sono ispirata oppure
ho sempre troppo poco tempo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,
e spero anche di avere tempo per aggiornare anche questa fic settimana
prossima.... a tutti voi, buon proseguimento di giornata! Gio ^^
Diana924
: ed eccociiiii!!!!!!!!!!!!! Bene, ora che hai letto la seconda parte
dovresti essere ancora più contenta... Aiolia e i suoi complessi
non passano inosservati a Mu... E Shaka, sì, è sempre
più Buddhoso xD Ma che ce vuoi fa', Shaka è Shaka *lol*
Sono felicissima di avere trovato il tempo di aggiornare, finalmente!
Un bacione!
Tifawow
: ma guarda un poooooooooooo'!!!!!! *Le spupazza di coccole* La
Tifaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi shei mancata ç_ç Insomma, tu
che mi segui così tanto... ed io ti ho fatta aspettare... che
crudele che sono! XD
Be', a parte 'sto sclero... rieccomi finalmente, pronta per
esaudire i tuoi desideri da lettrice accanita! XD Allora allora... be',
Mu è proprio un santarellino, appare sempre quando serve... Non
so perchè mi viene da caratterizzarlo così, ma io lo vedo
così, sì... sempre pronto ad ascoltare, a risolvere
tutto. Non a caso, Mu mi piace parecchio come cavaliere (e ragazzo *Q*)
*Gio si fa i filmini mentali vietati ai minori di 14 anni* Dai che ci
siamo, forse Aiolia riesce a risolvere, finalmente!, grazie all'aiuto
di Mu! PS: dovrebbero farlo santo xD Cooooomunque, shi, povero Aiolia,
lui non è affatto solo... insomma, ha tanti amici che si sono
sempre preoccupati per lui... ç_ç Che tristezza, il
nostro leoncino arruffato che si fa i complessi... E col nostro tour
eravamo arrivate... assì, alla casa dei Gemelli! *Si affaccia
all'entrata, poi ci ripensa e corre dentro come un razzo* Va', io a
destro e tu a sinistra! Vediamo chi si becca uno e chi si becca
l'altro! *lol* Poi facciamo cambio, naturalmente....
A presto, Tifa, a prestissimooooo!!!! Gio ^^
lovearmony
: e rieccomi dopo la millenaria assenza, spero che l'aggiornamento di
Piccole Cronache ti abbia fatto piacere ^_^ Sì, Aiolia sta
crescendo fortunatamente, e sempre fortunatamente c'è il Santo
Mu che gli copre le spalle... Mu è da fare santo, non c'è
che dire! E Camus, sì, è un po' brusco, povero pinguino
rossssssho *_* E Milo lo sopporta credo con piacere, nonostante tutto!
A presto, bacione! ^_^
KanondiGemini96
: ed ecco l'altraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!! Come va,
carissima??? spero bene, va ^^ Eh, sono ritornata a "Casa" mia, adesso,
e spero di essere più presente ^_^ "Shakino"...
muahahahahahahahah!!!!! Povero "Buddhino", come lo trattano... xD E
sìììì, Camus disse: "fregatene", e
ciò va trattata come una legge divina U_U *lol* Scene
strappalacrime, dici...?? A me piacciono tanto tanto tanto tanto...
*Occhi a forma di cuore* ti farò impazzire xD
Alla prossima! Gio ^^
sagitta72
: la Sagittaaaaaaaaaa!!!!! *_* Grazie per gli auguri anticipati,
innanzitutto, e spero che a te vada tutto bene ;D Anche a me fa molta
tenerezza Aiolia, così deciso ma anche così triste,
assalito da continui dubbi... povero leoncino arruffato *_* Ti piace
quando appare il Grande Sacerdote, eh? Bene, allora lo farò
apparire più spesso *_* Riguardo Shura, per ora è un
elemento soggetto a trasformazioni... XD A presto! :D
aries_no_nike:
ma ciaoooooooooo!!!!!!!!!!!! Ti son mancata, n'è? A scuola ora
è tutto a posto, grazie milleeee! Spero che anche a te vada
tutto bene, nella vita! :D Shi, povero Leo... ç_ç Puccio
ed indifeso... mi verrebbe voglia di spupazzarlo... *_*
E riguardo a "Mur"...
errore di battitura, probabilmente, mi scuso! Ora corre a vedere se
l'avevo già corretto! Bacioni ^_^
Bene bene... alla prossima, gente! GIO ^^
PS:
se ci sono errori di battitura provvederò a correggerli appena
avrò tempo... E se ci sono errori di battitura assai gravi, vi
prego di segnalarmeli! Merci! ;D
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Capitolo 33 *** Passato e presente - parte prima - ***
XXXIII capitolo: Passato a presente - parte prima -
Gio:
salve a tutti, felice di tornare a pubblicare! Scusate ancora la lunga
assenza, ma tra un impegno e l'altro abbiamo dovuto rinviare
l'aggiornamento delle storie qui su EFP... sono ancora qui a parlare? oO
Meglio mettermi a scrivere, va'... xD
Buona lettura ^^
XXXIII CAPITOLO: PASSATO E PRESENTE
- PARTE PRIMA -
FACCIA DELLA MONETA
Aiolia
teneva il capo voltato altrove, come se volesse evitare il suo sguardo,
ma per Camus questo non poteva assolutamente significare una sconfitta.
Scivolò di
fianco a lui senza far rumore, ma il giovane Leone se ne accorse e
voltò ancora di più il capo: pareva intenzionato a non
parlare.
- Aiolia? Ancora con questi complessi interiori? - .
- Umpf! - .
- Proprio non mi vuoi concedere la tua attenzione, Re della Foresta? - .
Aiolia
sembrò infastidirsi sentendo quel nomignolo. Così
scrollò le spalle alzando le sopracciglia. - Non sai più
cosa inventarti? Perché vieni sempre a farmi visita? - .
- Non vengo sempre - .
- Sì che vieni sempre - .
- Non è vero - .
- Ma se... - .
- Ma che dici? - Camus sbuffò tra sé e sé con estrema nonchalance. - Ma guarda un po'... - .
- Ora fai pure l'offeso? - gli domandò Aiolia lanciandogli una veloce occhiata.
- Figuriamoci, ci
vuole di più per offendermi - Camus scattò finalmente in
piedi e, con le braccia incrociate sul petto, disse: - Semplicemente
volevo dirti una cosa - .
Aiolia gli regalò un fugace sguardo nel quale danzavano scintille di curiosità. - Cioé? - .
- Non è nulla di stupido - .
- E cioé? - .
- Solamente che... - .
- E dimmi cosa
vuoi dirmi, accidenti...! - Aiolia lo freddò con un'espressione
ferrea e Camus ricambiò con salda disinvoltura:
- Non ti agitare, dannazione... - .
Aiolia non rispose, quindi riprese nuovamente parola:
- Molto tempo fa
ammazzavano il tempo così, ricordi? - L'Acquario si sedette
nuovamente, le gambe incrociate e quell'espressione eterna ed
immutabile quanto un iceberg.
- Così come? - Aiolia pareva irremovibile.
- Parlando - .
Ad Aiolia scappò uno strano risolino. - Tu non parlavi mai, vorrei sottolineare - .
- Imparai con il tempo - .
Il Cavaliere
della Quinta Casa alzò piano le sopracciglia in un'espressione
che suggeriva interesse. - Difatti questo l'ho notato, partendo dal
presupposto che sto iniziando solamente ora a conoscerti di più
- .
- Ma che belle parole - Camus si sistemò un ciuffo dietro
all'orecchio, poi rivolse al compagno un'occhiata tanto incolore quanto
profonda. - Tu stai facendo esattamente il contrario di me: prima eri
tu, con mon ami Milo, ad aprirti a tutti. Ora stai cambiando molto - .
Aiolia restò un momento zitto, forse stupito dalla fermezza con
cui Camus aveva pronunciato quelle parole. - Il passato viene sempre
inghiottito dal presente, caro compagno - disse poi. - Prima ero una
faccia della moneta differente - .
DIVERBI
Camus annuì profondamente, in pieno accorto con il Leone. -
Sentenza piena di significato, la tua - Fece per alzarsi ed andarsene
ma qualcosa, o meglio qualcuno, gli si aggrappò alle spalle
abbracciandolo da dietro. Sobbalzò dalla sorpresa.
- Salve ragazzi! - .
Era Milo, naturalmente, chi altri poteva essere? Dipinta in volto ecco la sua espressione da eterno bambino.
Aiolia gli regalò un sorrisino tiepido. - Ciao - .
- Ciao Lia! - Milo gli fece l'occhiolino e strinse a sé Camus
poggiandogli le mani sul petto. Questi lo ghiacciò con lo
sguardo:
- Milo... - .
- Felice di vederti, mon Camus! - .
Il giovane amico, però, non sembrava della stessa opinione: la
sua freddezza lo portò a scrollarsi di dosso l'amico, alzandosi
poi da terra. - Milo, smettila di fare lo stupido - .
Milo borbottò qualcosa, un sorriso non ancora spento dipinto in volto. - Sei sempre il solito... - .
- Tsk! - .
Il giovane Scorpione rise sinceramente divertito e, ancora in
ginocchio, con un braccio strinse a sé Aiolia cogliendolo
impreparato. - Spero di non aver disturbato! - .
Aiolia perse un momento l'equilibrio e un po' inciampando nei propri
passi riuscì a non cadere del tutto. - No... no che non hai
disturbato - Gli scappò una risata.
Milo gli fece eco, poi lasciandolo si alzò pulendosi i pantaloni
dal terriccio. - E' una bellissima giornata, vero? - .
Aiolia annuì. - Sì, hai ragione - .
L'amico lo benedì con un sorriso avvicinandosi a Camus e
tendendogli una mano: sulla sua espressione si lesse un che di serio. -
Ti devo parlare, Cam, stavo giusto cercandoti - .
Camus guardò prima la mano tesa dell'amico, poi Aiolia; infine i
suoi occhi si soffermarono in quelli di Milo. - Difatti anch'io dovrei
dirti alcune cose - .
Il compagno rispose con un'ingenua alzata di spalle, e improvvisamente
Aiolia sentì di essere di troppo. Così scattò in
piedi attirando tutta l'attenzione su di sé: - Scusate, vado
subito, vi lascio soli... - .
Milo lo congedò con un amichevole cenno del capo. - Tranquillo, ci vediamo dopo - .
Aiolia ricambiò il cenno e così salutò anche Camus
prima di balzare oltre un recinto e scomparire inghiottito da arbusti
ed alberi.
Restarono finalmente soli. Milo alzò un momento gli occhi al
cielo venendo accecato dai raggi del sole, così li
riabbassò e proprio in quel momento Camus prese parola:
- Te l'ho già ripetuto troppe volte, Milo, che ci sono modi e modi di comportarsi - .
Il Cavaliere dell'Ottava Casa aguzzò la vista: - Cioé?
Non capisco come mai tu ti debba sempre arrabbiare quando... - .
- ... quando mi balzi alle spalle senza nessun preavviso, forse? - .
- Avanti Cam! - Milo gli si avvicinò cingendogli le spalle con
un braccio. - E' una cosa così bella esternare i propri
sentimenti concedendo un po' di calore anche agli altri! - .
- Stai scherzando, forse? Sotto questo sole mi sto sciogliendo - .
- No - .
- Puoi fare ciò solo quando nessun altro è presente. Sai bene come sono fatto, io - .
Milo sbuffò piano punzecchiandogli la guancia destra. - Suvvia,
Cam, hai visto anche tu come ho fatto a strappare un sorrisino a Lia - .
A quelle parole Camus sembrò farsi perplesso. Abbassò un poco il tono di voce: - Spero non capiti più - .
L'amico inclinò un poco il capo, incuriosito. - Che cosa non
dovrebbe più accadere? Che io ti abbracci da dietro, come
fanno tutti gli amici sulla faccia della terra, o che io abbracci
Aiolia? - .
Camus non rispose, quindi Milo abbassò il capo sospirando. Si
portò una mano al fianco. - Chiamarlo abbraccio, poi... Cam, non
mi dire che sei geloso...! - .
- Tsk, che dici? - gli rispose subito uno sdegnato Camus alzando
il capo con fare elegante e rivolgendo lo sguardo altrove. - Io geloso?
Quandomai! - .
- Perfetto - Milo sorrise a metà. - Allora non ci sono
problemi se... - Si fermò lasciando un terrorizzante silenzio
oltre le sue parole.
Camus alzò di scatto il capo, lo guardò fisso. - Se...? - .
COME MOLTI ANNI FA
Milo non accennò a voler continuare la frase, solo si
allontanò un po' da lui e scivolò a sedere con
indifferenza pura. Un amaro sorriso gli si allungò in volto.
Camus sentì un moto di stizza incendiargli la ragione, il che lo
portò ad accomodarsi di fianco a lui con espressione
ferrea: - Se...? - .
- Nulla, nulla, un'idea che... - .
Camus strinse forte i pugni in un fare che esprimeva un che di gelosia. - No no, ora parli subito! - .
- Bisognerebbe avere il permesso al Grande Sacerdote, ho già chiesto a Mu se può proporglielo... - .
- Cosa? - .
- Ma nulla, un'idea che mi è sorta stamattina... - .
- Cioé? - Gli occhi di Camus brillavano ora di vivido interesse
e mai se ne sarebbe andato senza una risposta. - Dimmelo assolutamente,
sai bene... - .
- Sì, so che tra noi non devono esserci segreti, tranquillo...!
- Milo rise melodico ed accennò ad un cenno del capo. - Pensavo,
sarebbe stato bello organizzare una serata per stare tutti assieme, noi
e gli altri ragazzi... un po' come molti anni fa - .
In un primo momento Camus non seppe che cosa rispondere, poi
accennò ad uno sbuffo. - Pensavo fosse una cosa più
seria... - .
- Oh, no, assolutamente! - Milo sorrise apertamente appoggiando i
gomiti dietro di sé. Alzò gli occhi al cielo: - Hai
presente quelle serate in cui parlavamo e parlavamo fino a tarda notte,
e poi dormivamo insieme...? - .
- Dormivamo insieme? - .
- E' impossibile che tu non ti ricorda nulla, Cam! - .
Camus alzò piano le spalle in un gesto incolore. - Sì, be', mi ricordo, ma... - .
- Sarebbe una bella sorpresa per Aiolia, per ritrovare lo spirito di
una volta - Detto questo Milo guardò l'amico con un sorrisino. -
Forse potremmo ricreare l'unione che prima c'era tra noi... il nostro
gruppo, sì - .
L'amico alzò piano le sopracciglia. - E' un'atmosfera difficile da ricreare, mon ami - .
- Almeno vorrei provarci - Fece un momento silenzio, come per dare
più rilievo alle proprie parole, poi scattò in piedi: -
Allora, che te ne pare? - .
Camus lo guardò dal basso, alzando poco le spalle. - Non male... - .
Milo notò un qualcosa di strano nel suo tono, ma non ci fece
caso: gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi, e quello
accettò e si tirò finalmente in piedi.
- Ottimo, ora bisogna solo aspettare il consenso del Grande Sacerdote -
Il giovane Scorpione rise cristallino. - Vedrai, ci divertiremo un
mondo! - .
Camus non disse nulla, solo annuì con un tiepido sorriso.
Gio: sono riuscita a concluderlo a tempo record, yeeeeeeeeeeeee *_*
Ora non credo di avere tempo per rispondere alle recensioni (e lo
farò non appena tornerò a casa, ergo dopo Natale
>.<) e per la verità non ero nemmeno sicura di riuscire a
pubblicarlo oggi xD Spero che il capitolo vi sia piaciuto! L'idea di
Milo, devo ammetterlo, mi è uscita in modo stranamente
molto spontaneo. Nel prossimo capitolo vi aspetteranno sorprese....
curiose, sì, e il protagonista indiscusso sarà Camus, per
la gioia delle fan del nostro pinguino preferito LOL
Dato che non ci sarò fino al 26, auguro a tutti voi un felice Natale: che porti tanta gioia e salute in famiglia! ^^
Un abbraccio, grazie a tutti e a presto! :D
Gio <3
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Capitolo 34 *** "Perché forse il passato convive con noi" ***
34. "Perchè forse il passato convive con noi"
...Salve gente! Dopo aver aggiornato un'altra fic, mi sento in dovere di
passare a questa che aspetta un aggiornamento dalla Notte dei Tempi (xD),
praticamente da tre mesi ç_ç
Mancano pochi capitoli alla fine e mi scoccia lasciare incompleta una fic.. quindi
la ultimerò con piacere!!!!! *_*
*Si arma di tastiera e mouse xD*
BUONA LETTURA E GRAZIE A TUTTI ^^
GIO
Premesse:
Piccolo
promemoria sugli scorsi due capitoli, nei quali il tema ponderante era
l'idea di Milo di provare a riunire il vecchio gruppo di amici grazie
ad un'uscita serale. In ricordo dei vecchi tempi, il suo piano sarebbe
quello di passare una notte tutti assieme, come una volta. Manca ancora
il consenso del Grande Sacerdote, e portatore della richiesta
sarà Mur...
... Ed ora, ecco gli sviluppi ^^
XXXIV CAPITOLO:
"PERCHE' FORSE IL PASSATO CONVIVE CON NOI"
TITUBANZA
- Non vedo altra scelta che accettare, Marin - .
- Eppure ti vedo leggermente indeciso, correggimi se sbaglio - .
-
No... no. Non sbagli affatto - Aiolia distolse gli occhi cristallini
dall'alba che stava sorgendo e posò una mano su quella della
Sacerdotessa che ancora giocherellava con i bottoni della camicia. La
guardò teneramente, poi sospirò; segnale che permise a
Marin di prendere parola:
- Sei sempre così asociale - .
- Ho te - .
-
Ma io sola non ti basto - Marin sorrise, un sorriso che faceva
invidia persino agli abbaglianti raggi del sole ancora in fasce. - Il
tuo gruppo di amici, quello che avevi e che desideri riavere, sta
cercando in tutti i modi di ricomporsi nonostante gli impegni dati
dalla vostra carica di Cavalieri d'Oro. E' una cosa così...
bella - .
- Su questo concordo - .
- E allora perché cerchi in tutti i modi di non riavere ciò che desideri? - .
Aiolia
restò zitto un momento come se stesse vagando in una ragnatela
troppo complicata di pensieri. Il suo sospiro, un po' tremante dal
nervosismo, precedette l'abbassarsi del tono di voce: - Da tempo
ho imparato a non sognare ad occhi aperti - .
- Aiolia, ma... - .
-
Sì, rivoglio il mio gruppo di amici - ammise finalmente il
giovane Leone d'Oro, - ma non voglio nemmeno dare falsa speranza a
questo mio sogno - .
- Ma... - .
-
Gli altri si stanno impegnando così tanto... Mur ha anche
ottenuto il permesso dal Grande Sacerdote e stasera usciremo tutti
insieme, come una volta - Per un momento il volto di Aiolia si
colorò di un sincero sorriso.
Marin fece altrettanto: - La giornata si prospetta stupenda - .
- Stasera il cielo sarà sgombro da nuvole ma... forse questa fantastica esperienza sarà il preludio
di successive disgrazie... rivivrò una gioia che mai più
potrò provare... solitamente è così, no? - .
Si
guardarono intensamente un momento, un momento soltanto; pochi istanti
dopo, infatti, la Sacerdotessa aveva poggiato le morbide labbra su
quelle di lui, forse per zittirlo, forse per cancellare ogni suo minimo
dubbio. - Vedrai, ti divertirai molto con i tuoi amici, stanotte...
sarà una nottata indimenticabile per tutti voi - .
BRINDISI
Indimenticabile
fu difatti l'aggettivo che Aiolia affibbiò a quella esperienza
appena ebbe inizio. Era sera, oramai: tutti insieme, un unico gruppo,
avevano montato la grande tenda con lo scopo di farne il loro
nascondiglio segreto: un po' come i bambini quando giocano agli indiani
o agli avventurieri nella foresta.
Aldebaran
si era occupato di raccogliere la legna necessaria per accendere un
piccolo fuocherello al centro del rifugio, fuocherello che tra l'altro
rallegrava ancora di più l'atmosfera.
Nonostante
fosse una calda serata estiva, il vento birichino non mancava nemmeno
in quell'occasione e gli spifferi d'aria erano a dir poco tremendi. E
così, seduti a cerchio intorno alla minuscola fonte di calore, si
ritrovarono ancora tutti faccia a faccia: non giovani Cavalieri,
bensì un gruppo di amici pronto a ricordare il passato.
Si
guardarono in silenzio e studiarono cosa li circondava: potevano dirsi
soddisfatti della ricostruzione dell'ambiente infantile nel quale
spesso si ritrovavano tutti assieme. Un paio di sacchi a pelo, qualche
provvista, dell'acqua, legnetti da buttare nel fuoco... con l'aggiunta
di due o tre
bottiglie di champagne, tanto per mettere la ciliegina sulla torta.
Quello naturalmente era un particolare dettato dalla loro parte
adolescenziale.
Mur,
il portavoce del gruppo, fu il primo ad allargare un sorriso
compiaciuto e a salutare tutti i presenti: - Aldy... Lia... Shaka...
Milo... Camus. Con me siamo in sei - .
Milo alzò piano le spalle: - Ci siamo tutti, allora - .
-
Già - gli sorrise Mur. - Shaka? - Sembrava aspettare un suo
commento... commento che non tardò molto ad arrivare:
-
Non credo di far parte completamente del gruppo... ma mi fa
piacere essere qui con voi e partecipare al rinnovo del
vostr- - .
- Nostro - lo corresse cordialmente Aldebaran, e Shaka sorrise quasi impercettibilmente:
- ...del nostro patto di amicizia - .
-
Perché forse il passato convive con noi - dichiarò
fermamente Mur, sebbene si leggesse nella sua voce un tono di delicata
tenerezza, - un passato che è giusto richiamare, a volte. Sembra
trascorso solo un battito di ciglia dal nostro primo incontro, e invece
sono passati anni e anni... e siamo cambiati. Tutti noi - .
Milo,
intento a studiare con un certo interesse il bicchiere di cristallo che
stringeva nella mano destra, alzò finalmente lo sguardo sugli
amici: - Credo che l'onore tocchi al nostro leoncino - Lo indicò
con la preziosa coppa e tutti guardarono nella sua stessa
direzione.
Aiolia si sentì infuocare d'imbarazzo: - Quale onore? - .
-
Quello di versare acqua o champagne a tutti noi - gli rispose
Aldebaran, sorridendo. - Brinderemo come fanno tutti gli amici in
ricorrenze particolari - .
Per
un momento non ci credette, poi dovette convincersi del contrario: pure
Camus, così silenzioso ed accoccolato vicino a Milo, sembrava
squadrarlo con meno freddezza e partecipava emotivamente a quel momento
così intenso, fatto di sguardi e parole taciute.
Oh ragazzi...
-
Oh ragazzi - gli scappò, e si lasciò sfuggire anche un
timido sorriso, quasi incredulo, mentre già la sua mano correva
ad afferrare una bottiglia di champagne. - E' veramente un onore,
sì... - .
- Su un po' di vita - lo punzecchiò Aldebaran porgendogli il bicchiere da riempire.
Non gli rispose, solo si limitò a servire agli amici ciò che preferivano tra acqua e champagne.
Ed alzarono le coppe tutti assieme, Aiolia stringendo a sé un
Milo che già bramava di assaporare un secondo bicchiere e Shaka
e Camus stranamente sorridenti.
-
A noi - sentenziò Mur, e il tintinnio del cristallo
colorò l'atmosfera e diede il via a quella magnifica nottata.
PAROLE SUSSURRATE
Aiolia
non avrebbe mai pensato che avesse così tante cose da raccontare
agli amici: cose che la sua bocca sputò con una spaventosa
spontaneità e che riuscirono a colpire pure il suo ferreo
spirito. Raccontò loro degli allenamenti quotidiani, di Marin
(parte che interessò parecchio...) e di quanti sentimenti si era
visto costretto a reprimere per... paura, forse, oppure per nuovi
doveri che avevano scavalcato quelli precedenti.
Eppure
nell'intimità del momento nessuno si scompose, ed uno ad uno
raccontarono quanto avevano da raccontare. E' così che ci si
comporta in un gruppo, sì.
Passarono
forse due ore dal primo brindisi e dovettero farne un altro e un altro
ancora: volevano a tutti i costi fermare lo scorrere del tempo ma,
appena scoccarono le due di notte, iniziarono ad avere sonno. Per
questo decisero di rintanarsi nei loro sacchi a pelo, alla ricerca di
un po' di calore dato l'ormai estinto fuoco.
E
così, abbandonati dalle forze, la maggior parte di loro prese
subito sonno. Altri invece caddero in un pesante dormiveglia, e tra
questi vi era Camus: si guardava in giro circospetto, cercando di
cavare qualcosa dal telo di tenebra che lo avvolgeva. A pochi
centimenti da lui poteva riconoscere la chioma bionda di Milo, il quale
dormiva con ancora una mano allungata a stringere la spalla di Aiolia.
Avevano
passato il tempo a ridere di brutto, quei due, e ad un certo punto gli
altri avevano pensato che fossero totalmente ubriachi.
Camus
invece no, si era limitato a pensare positivo e credeva che fossero
stati leggermente in preda ad una crisi di ridarola. Allungò una
mano verso Milo punzecchiandogli il naso, e quello aprì piano
gli occhi con la velocità di un bradipo amputato:
- Uhm? - .
- Milo? - .
- ... - .
- Milo? - .
- Sì...? - .
- Sono io, Cam - .
A
quel punto gli occhi del greco si aprirono come fanali nel bel mezzo di
una coltre di nebbia: faceva sempre così quando riconosceva la
sua voce. - Cam? Non dormi? - .
In tutta risposta Camus si strinse piano nelle spalle.
- Non ti senti a tuo agio? - gli chiese l'altro, serio in volto. Riusciva a malapena a vederlo, ma percepiva la sua presenza.
-
Non tanto per questo - Nel buio andò alla ricerca della sua
mano, che strinse appena trovò. Milo giurò di trasalire
non appena sentì il calore della sua pelle.
-
Eppure... sei strano - gli sussurrò lanciando un'occhiata ad
Aiolia come per assicurarsi che stesse dormendo. E poi, ancora, ridendo
leggermente: - Cam, avvicinati... è talmente buio che- - .
Qualcosa
di mordibo e deliziosamente fine gli tappò la bocca e solo dopo
alcuni istanti realizzò che si trattava delle labbra di Camus,
intento a donargli un dolcissimo bacio come
mai prima di quel momento. Non seppe calcolare quanto durò, solo si
concentrò nell'assaporare appieno la purezza di quella bocca di
rosa; e solamente quando l'amico si allontanò di qualche
centimento si concesse di aprire gli occhi e di ascoltare, indifeso e
totalmente paralizzato, quelle due parole che gli erano sempre state
promesse ma che mai aveva udito:
- Ti amo, mon Milo
- gli bisbigliò Camus con uno splendido sorriso. - Sei sempre
così solare e comprensivo... ciò che mi manca per
completarmi -, e restarono a lungo ad osservarsi e ad accarezzarsi la
mano nel terribile silenzio della notte.
LOL, eccovi qui il penultimo capitolo per la gioia delle lettrici in particolare *_*
L'ultimo capitolo sarà molto corto, lo pubblicherò in settimana. Grazie a tutti, alla prossima! ^^
Diana924
: Ma ciaoooo caraaaa! XD Il tuo sogno si è avverato, ecco il
gruppo riunito! Manca solamente un'ultima faccenda da sistemare,
faccenda che potrai assaporare nel prossimo capitolo! A presto, grazie
^^
aries no nike:
Eri così impaziente per le "magiche paroline" di Cam a Milo?
Eccole in questo capitolo, come avrai potuto leggere ^^ Aiolia come
vedi ha rimesso la testa a posto e tutto è tornato pucciosamente
come prima ^^
Baaaacione, a presto ^^
KanondiGemini96 : Ria
è resuscitatoooooo XD Scherzi a parte, eccoti il vero Aiolia,
così puccioso, straluccicoso e coccolosamente strapazzevole XD
Milo sì, ha sempre le idee pucciose, però qui in questo
capitolo anche Cam è stato puccioso *O* Sono tutti così
pucciosi, chetttteneri ^_^
Un abbraccio, a presto ^^
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Capitolo 35 *** Alle spalle ***
35. Alle spalle
*Tossicchia*
Ehm ehm *_* Benritrovato popolo, eccoci all'ultimo capitolo! ^^
Innanzitutto (anche se dovrei farlo alla fine xD) inizio a ringraziarvi
infinitamente per il supporto, le recensioni e l'occhiata che avete
lanciato su questa fic :D E per seconda cosa... buona lettura!!!!! :)
XXXV CAPITOLO:
ALLE SPALLE
GIOCO DI SGUARDI
Non sapeva
se rimanere lì immobile a crogiolarsi al sole come le lucertole
o scendere dagli spalti ed avvicinarsi a lui. L'unica cosa di cui era
sicuro, e su cui avrebbe potuto giocarsi la vita, era che lui lo stesse
guardando. Lui.
Quegli occhi
scuri, impenetrabili, che suggerivano severità e rigore in
tutto. Era forse l'espressione che l'aveva sempre incuriosito,
così lontana ma allo stesso tempo avvolgente e... malinconica.
- Aiolia? - La voce di Mur lo distolse da quell'infinito buco nero nel quale stava cadendo. - Aiolia, che guardi? - .
- Shura - fu
la risposta atona che sbocciò dalle sue labbra. Aguzzò lo
sguardo e si convinse che sì, appena poteva si voltava a
guardarlo ignorando completamente i discorsi senza senso di Death Mask.
- Mi sento osservato - .
- Posso capire il tuo sconvolgimento, allora - fece sereno Mur, - Shura ha uno sguardo che mette soggezione - .
Proprio
vero. Aiolia annuì e non si scompose nemmeno quando il Cavaliere
del Capricorno, il suo lontano dirimpettaio, si alzò e prese a
scendere dagli spalti con la probabile intenzione di raggiungerlo. Si
aspettava da tempo quella sua azione.
Death Mask ed Aphrodite non si alzarono per seguirlo, anzi, continuarono a parlare animatamente sotto il caldo sole di Grecia.
Mur, storto
il naso un momento e realizzato ciò che già da prima
sospettava, si mise in piedi. - Vi lascio soli -, e così dicendo
si allontanò nella direzione opposta di Shura.
Pochi istanti più tardi ecco che proprio lui si sedette al posto di Mur poggiando il mento sui pugni chiusi.
Aiolia lo
sbirciò: pareva rilassato, completamente a suo agio. Forse gli
venne spontaneo, forse gli sfuggì, ma un tiepido sospiro si fece
strada tra le sue labbra.
Shura si
voltò a guardarlo, la stessa cosa fece l'altro. Ora si potevano
vedere più da vicino ed Aiolia rabbrividì al pensiero che
quegli occhi così impenetrabili fossero una delle ultime cose
che suo fratello aveva potuto vedere; un'insana, repentina idea che gli
procurò un soffocante nodo alla gola.
VOLTARE PAGINA
- Aiolia,
più ti guardo e più rivedo in te tuo fratello - disse ad
un certo punto Shura, probabilmente molto conscio del significato che
tali parole rivestivano per il Leone d'Oro. - Io- - .
- Per cosa,
per lo sguardo? - chiese a bruciapelo Aiolia con una calma
sconcertante: non aveva intenzione di litigare e nientemeno di attirare
l'attenzione su di sé.
- No, no, i tuoi occhi sono molti diversi dai suoi - puntualizzò l'altro. - Piuttosto per l'etica - .
- L'etica? - .
- Il
comportamento, i modi di fare... Aiolos sarebbe stato molto felice di
vederti ora, così forte e devoto alla Dea. Orgoglioso - .
Aiolos e Shura erano molto amici. Aiolos mi ha affidato a lui perché si fidava
- E' da
tanto che vorrei parlarti - esordì allora Aiolia chiudendo le
mani a pugno e facendo scricchiolare le dita. - Ti dirò: non ho
mai voluto disonorare l'amicizia che ti legava a mio fratello - .
- Lo so - .
- Un Cavaliere non disonora mai un altro Cavaliere, in nessun modo... - .
- ...Lo so - .
- Tu l'hai
fatto ma... - E qui si fermò. Semplicemente non trovava le
parole o si stava rimangiando tutto. Ma a che pro?, giunto a quel punto
non poteva più permettersi di ritornare indietro.
Shura si scrollò un momento le spalle. Il suo tono di voce non tremò: - Sì, l'ho fat- - .
- E non
m'importa sapere il perché, non m'importa più - Aiolia
gli scambiò un lungo sguardo alzando cautamente gli occhi,
- so solo che... che non ci si vendica mai per un disonore subito,
sarebbe a sua volta disonorevole per me stesso, per la mia persona; e
non per il mio essere Cavaliere - .
Shura
restò a guardarlo a lungo ed Aiolia poté cavare uno
stupore mai notato prima nella sua cupa espressione. Quasi se ne
meravigliò.
- Aiolia,
tali parole ti fanno onore - Disse solo questo il Cavaliere del
Capricorno, e subito dopo allungò la mano verso di lui.
Invito,
forse? Aiolia non perse tempo a ragionare, solo accettò la
stretta di polso con in volto un accennato sorriso. Il contatto con la
sua pelle e i loro sguardi che s'incrociarono di nuovo gli regalarono
quel tanto desiderato senso di pace e liberazione.
........................................................ *Assenza di segnale*
............................ Nuuu, mi mancherà questa fic! XD
Scherzi
a parte, voglio cogliere quest'occasione per ringraziarvi ancora e
ancora, perché nonostante la lunga assenza il rientro in questo
magico mondo è stato fantastico! :D
Alla prossima :)
GIO
Haruakira
: Ciao! ^^ Sì, sei stata la prima XD Sono contenta che ti sia
piaciuta, ti ringrazio per la lettura :) Sì, in effetti Cam
è l'unico che può permettersi di svegliare Milo mentre
naviga nel mondo dei sogni... ammesso che questi due quando stanno soli
soletti di notte non facciano dell'altro! XD
Abbraccio, a presto <3
Tifawow
: La mia Tifaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!! *_* *Si
commuove violentemente* Che bello risentirti carissima, quanto mi shei
mancata *mode Gio-pucciosa on* XD Contenta che tu sia guarita e
contenta che ti sia piaciuto il capitolo ^^ Ah, e se vuoi consumami
pure di abbracci, io adoro gli abbracci *^*
Coooomunque sì, meglio che anch'io mi appresti a rispondere alla tua recensione altrimenti tiro fino a notte xD
Mur
e Shaka sono dei geni, son d'accordo con te... li ho sempre adorati
anche al di fuori dalle fic xD Sì, per una volta ho voluto
presentare a voi lettori un altro Shaka, quello più puccioso (si
sa, Buddha ha molte sfaccettature XD) Contentissima che ti siano
piaciuti anche Marin e Aiolia... ecco, a dire il vero non sono mai
stata capace di scrivere scene dolci tra un uomo e una donna, son
più portata per un altro genere di coppia... xD
Ma
sai quanto anche io sogno di riavere tutti quegli amici che per un
motivo o per l'altro non ho più? Tutti assieme appassionatamente
anche per un giorno soltanto... che cosa magnifica! *_*
Milo
<3 Camus, sìììììì! :D Dio
mio quanto adoro 'sta coppia, potrei inventarmi milioni e milioni di
altre fic su di loro talmente son fanatica XD Sono così
pucciosamente coccolosi °_°
Grazie per i complimenti e tranquilla che 'mo non scompaio più per così tanto tempo!XD
Bacioni ^^
Pilatigirls : ... adoro Biancaneve XD Ehm, grazie per i complimenti ^///^
Come
ciliegina sulla torta mancava proprio la dichiarazione di Cam,
sìsì, e Aldebaran l'ho sempre pensato un tenerone XD Yoyo
(oh, troppo bello 'sto nomignolo, sul serio ** XD) si è
finalmente reso conto che il suo gruppo di amici non lo ha abbandonato
^^ Il Grande Sacerdote è stato clemente anche perché non
poteva dire di no a Mur, a mio avviso... insomma, Mur "è" il suo
allievo (XD), ecco perché gli altri hanno inviato lui a
chiederglielo ^^ Terno al lotto? X°D Mi immagino il Grande
Sacerdote a giocare al lotto nella ricevitoria sotto casa XDXD
Bacio, grazie ancora ^^
KanondiGemini96
: ma ciaooo! XD Pucciosi sì i nostri Goldini, d'altronde sono
portati per questo tipo di comportamento... è consono alla loro
natura strapazzevole *_* XD Ria che si gode la vita? Senso molto
ambiguo il tuo, sìsì *LOL* Mi limito a pensare quello a
cui tu sicuramente
hai pensato XD Mi unisco anch'io al brindisi con i Goldini, sempre se
permetti °^° XD Per quanto riguarda il Grande Sacerdote, leggi
pure la risposta alla recensione precedente, che anche Pitaligirls
aveva sottolineato ciò... XD
Bacione, a presto ^^
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