Because hate is only the beginning of a love story

di silvia93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


BECAUSE  HATE  IS  ONLY  THE  BEGINNING  OF  A  LOVE  STORY
“Ho bisogno di dirlo almeno una volta e tu lo devi sentire..io ti amo Elena..ed è proprio perché ti amo che non posso essere egoista con te..io non ti merito, ma mio fratello si..Dio quanto vorrei che non dovessi dimenticarlo, ma devi..”                                                                                                                     
Elena si svegliò improvvisamente..era la terza volta quella settimana che faceva lo stesso sogno. Il ricordo di quella notte l’accompagnava ogni volta che chiudeva gli occhi. Infatti nonostante quello che credeva Damon, quello che Elena gli aveva fatto credere, lei non aveva dimenticato ciò che il tenebroso vampiro le aveva detto quando le aveva riportato la sua collana. Proprio perché, dopo lo scontro con i vampiri che l’avevano rapita dopo la festa in maschera dai Lockwood le era stato strappata la sua collana, Elena una volta tornata a casa aveva bevuto un po’ della tisana alla verbena che aveva regalato a sua zia Jenna.                                                                                                             
E così ricordava ogni parola, ogni espressione, ogni gesto della confessione di Damon. Per giorni aveva cercato di non darci peso, fingendo con tutti, attribuendo la sua distrazione al fatto che fosse ancora scossa per il ritorno di Katherine e il rapimento. Ma, come le facevano notare Stefan e Bonnie non c’era più nessun motivo di preoccuparsi di Katherine perché ormai era diventata la fortunata inquilina della gettonatissima cripta senza uscita e non aveva la minima possibilità di tornare a far danni.  Ma allora perché non era ancora tornata da Stefan? Lo sapeva che così lo stava ferendo senza motivo, perché lui l’amava davvero..ma evidentemente non era l’unico.                                                      
Si alzò e scese in cucina per bere un bicchiere d’acqua, tornando in camera lanciò un’occhiata alla sveglia..le 6:30..non mancava molto perché la sveglia che le aveva regalato Caroline suonasse, tanto valeva prendere in mano il suo diario e provare a mettere su carta i suoi pensieri e magari capirci qualcosa in più. Prese dal cassetto della scrivania il libricino nero e cominciò a pensare.                                 
“Capita di perdersi anche quando si conosce a memoria il percorso” si disse “ Stefan è il mio percorso..lui è sempre stato la persona più dolce e comprensiva che abbia mai incontrato..sa amare in modo così totale..è affidabile, c’è sempre quando ho bisogno di lui..” Elena era immersa nei suoi pensieri quando Jeremy si affacciò dalla porta                                                                                                 
-Elena..sei..-si interruppe quando vide la sorella sobbalzare -..scusa non volevo spaventarti..è solo che ho visto la luce accesa e siccome anch’io non riesco a dormire pensavo potessimo fare due chiacchiere-                                                                                                                           
-Ma certo Jeremy..è tanto che non parliamo un po’ io e te, come una volta..prima..prima di tutto questo casino- rispose benevola Elena..le mancava il rapporto spontaneo e sincero che aveva con il fratello prima che le loro vite cambiassero venendo coinvolte nella storia di Mystic Falls.                                              
-Bene..ma se vuoi finire di scrivere..-                                                                                                                   
-No no..tanto non sapevo cosa scrivere..non sono proprio in vena di alti ragionamenti ultimamente..allora di cosa vuoi parlare? Anzi..comincio io..ti diverti tanto a giocare a “Buffy l’ammazza vampiri” con gli altri?- chiese la ragazza.                                                                                               
-Scusa se ti abbiamo salvato la vita l’ altra sera..no..non voglio litigare con te..ricominciamo da capo: si, Elena, io sento che fare qualcosa per proteggere le persone a cui tengo, per proteggere te, sia giusto e, poi..è come se sentissi che sto seguendo la strada che avrebbe potuto rendere felice papà- Jeremy rivolse alla sorella uno sguardo triste. Elena abbracciò il fratello                                                   
-Oh Jeremy, papà e mamma sarebbero orgogliosi di te qualsiasi cosa tu facessi..non serve che vai a caccia di vampiri..anche se devo ammettere che i Gilbert sono specializzati in questo..-                                                                                                    
-Tranne te..- la interruppe Jeremy ridendo -..ah..dimenticato tu sei dell’altro ramo della famiglia, forse è per questo che hai un altro tipo di rapporto con i vampiri- ormai Jeremy era piegato in due dalle risate, Elena invece, mentre si fingeva divertita e tirava il suo cuscino al fratello, stava riflettendo sulle parole di lui. Lei aveva sempre avuto un rapporto diverso con i vampiri di Mystic Falls: appena aveva conosciuto Stefan se n’era innamorata poi, dopo aver scoperto la verità, l’aveva accettata e la loro storia era proseguita con alti e bassi..poi c’era Caroline, una delle sue migliori amiche che era stata la prima vittima di Katherine in città, ma la ragazza era rimasta sempre la stessa, forse un po’ più emotiva (ma questo è normale nei vampiri) perciò i loro rapporti erano rimasti più che buoni..infine Damon, il prepotente, ironico, malizioso, seducente, irriverente, pericoloso Damon, almeno era così che si era presentato all’inizio, arrivato in città soltanto per intralciare Stefan e per riavere Katherine, ma poi si era dimostrato un fratello leale, forse un po’ contorto, ma a suo modo aveva conquistato la fiducia di Elena.                                                              
-Ehi..non ti sarai mica offesa..io scherzavo..sai che sei mia sorella..rompi come una vera sorella- disse Jeremy vedendo l’espressione strana dipinta sul viso di Elena                                                                     
-Ah grazie, fratellino..- rispose la ragazza spettinando i capelli al fratello.                                                          
-Sai..è da parecchio che non ti vedevo scrivere sul tuo diario- riprese serio Jeremy.                                            
-Lo so..è solo che con tutto quello che è successo in questo periodo..zio John..i vampiri della cripta..e Katherine..e Damon..- Elena si interrupe rendendosi conto ch forse non voleva far sapere a nessuno quello che era successo quello notte con Damon.                                                                    
-Aspetta un attimo..da quando Damon è tornato ad essere un problema?- Chiese Jeremy -Pensavo che tu Stefan vi fidaste di lui- continuò lui-         
-C-certo..però vedi..-balbettò Elena cercando qualcosa da dire  -che mi dici di quando ti ha “ucciso”?- disse trionfante Elena mimando con le mani le virgolette per la parola “ucciso”.                                            
-Non so bene cosa sia successo tra voi quella volta, però, ora è a posto..voglio dire..si sta comportando bene..- Elena non credeva alle proprie orecchie..Jeremy che difendeva Damon?                      
-Jeremy..tu..lo stai difendendo? Hai dimenticato quello che ti ha fatto, quello che ha fatto a Vicky?- le parole le uscirono così di getto e senza controllo, scatenando così la reazione di Jeremy                             
-No, Elena, al contrario di quanto volevi che facessi quando hai dato a quella stessa persona che tu ora stai criticando la possibilità di manipolare la mia memoria, non ho scordato quello che Damon ha fatto a Vicky e che avrebbe fatto a chiunque altro senza pensarci due volte..ma sai che ti dico..almeno lui è sincero nella sua cicinità non è ipocrita come te!!- le urlò dietro sbattendo la porta.                                                                                                                                                             
“Brava Elena..lui era venuto per mettere a posto le cose e tu lo fai arrabbiare così?!” pensò lei.  Lanciò un’altra occhiata alla sveglia..6:59..ormai era ora di alzarsi davvero. Spense il dispositivo prima che suonasse e si diresse il bagno pensando ancora allo sfogo di Jeremy                                                   ”Davvero considera Damon onesto? Evidentemente si..boh..valli a capire..uno più strano dell’altro.”                                      
Dopo essersi lavata e vestita scese in cucina dove trovò zia Jenna intenta a frugare nella credenza evidentemente per cercare qualcosa da mangiare.                                                                                   
-Ciao Jenna..cosa cerchi?- chiese Elena                                                                                                                                                          
-Niente di speciale..stavo guardando cosa abbiamo in casa perché avevo pensato di invitare Rick a cena uno di questi giorni..se vuoi potete unirvi anche tu e Jeremy..ovviamente puoi invitare anche Stefan e gli altri..l’ultima volta è stato divertente..abbiamo giocato a sciarada con Damon..è stato uno spasso..-   -Uffa!! Ma che avete tutti con Damon oggi?!- urlò Elena e si diresse verso la porta lasciando la zia impalata lì in cucina.                                                                                                                                 
Sarebbe stata una bella uscita se aprendo la porta d’ingresso non si fosse scontrata con il diretto interessato, che sicuramente aveva sentito la sua esclamazione.   

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


-Allora..ho sentito che sono un argomento piuttosto gettonato in questa casa..- iniziò Damon. “Oh santo cielo proprio lui dovevo trovare..ma come fanno quegli occhi ad essere così azzurri?!” Elena si sorprese di quel pensiero perché era la prima volta che guardava Damon in quel modo, come faceva quando incontrava un ragazzo prima... prima di Stefan. Questo non fece che aggiungere irritazione a quella che già provava, perciò senza degnare Damon di un’altra occhiata lo scansò e gli disse solo -Sono in ritardo..non ho tempo per il tuo egocentrismo..perché non entri? Così potrai godere di tutte le attenzioni che desideri.- -Qualcuno è sceso dal letto con il piede sbagliato sta mattina..- la canzonò Damon -ultimamente capita spesso..- Elena si fermò di scatto e si girò per affrontare il vampiro, ma le parole le si bloccarono in gola quando voltandosi si trovo il viso mozzafiato di Damon a pochi centimetri dal suo. La sensazione che questa vicinanza scatenò in Elena fu diversa da tutte quelle che la ragazza aveva sempre provato con Damon..non sapeva bene come definirla, ma sentì una stretta allo stomaco e fece istintivamente un passo indietro evitando quegli occhi di ghiaccio che aspettavano una risposta, che però preferì non dare perché sapeva che se lo avesse fatto la sua voce avrebbe tremato smascherando la sua incertezza. -Allora?- le chiese il vampiro sorridendo per aver zittito la ragazza. Elena rimase in silenzio, fissando un punto indefinito della strada. -Se ho capito bene oggi sono io il capro espiatorio del tuo cattivo umore..- continuò lui spostandosi verso la porta permettendo così ad Elena di ritrovare un po’ di lucidità. Lei stava quasi per rispondere quando Jeremy uscì dalla porta con lo zaino in spalla. Il ragazzo squadrò prima il vampiro poi la sorella e ignorandola completamente si incamminò verso la scuola salutando amichevolmente Damon, che a sua volta ricambiò. -Ah..ho capito..hai litigato ancora con il fratellino..cos’è che non ti comoda questa volta? Che faccia comunella con i vampiri o che si sia preso una bella sbandata per la streghetta?- riprese Damon. -Cosa?!?- se la mente di Elena un momento prima era stata un po’ annebbiata ora era in uno stato di caos assoluto..Jeremy era innamorato di Bonnie? Era per questo che aveva proposto una “chiacchierata come ai vecchi tempi”. Elena era ancora immersa nei suoi pensieri quando la mano di Damon le passò due volte davanti ai suoi occhi -Ehi dai..dimmi che non te n’eri accorta?- gli occhi di ghiaccio del vampiro schizzarono verso l’alto -è evidente..con tutto il tempo che hanno passato insieme per cercare un modo per salvarti la vita..qualche distrazione è normale!- Damon fece l’occhiolino ad una scandalizzata Elena che proprio non riusciva ad immaginarsi suo fratello e la sua migliore amica insieme. -Anche se fosse, non sono affari nostri- finalmente Elena riuscì a dare voce ai suoi pensieri senza che questa le tremasse. -Oh..ecco la nostra solita Elena..sai pensavo davvero che la mia presenza ti avesse..qual’era la parola di quel libro? Ah, si “abbagliato”..- sorrise Damon, con la sua solita luce maliziosa negli occhi. E per un momento ci aveva davvero pensato..quel silenzio continuato, il modo in cui ultimamente lei evitava accuratamente di guardarlo negli occhi. Ma poi aveva sostituito quel pensiero con quello del ricordo della notte del ritorno di Katherine: Elena era stata chiara << ci sarà sempre e solo Stefan>> Così, come faceva molto spesso ultimamente aveva nascosto i suoi sentimenti con l’ironia. -Certo che no!!- rispose Elena con una risatina che era sembrata falsa perfino a se stessa. Damon rimase sorpreso dalla reazione della ragazza e avrebbe continuato la conversazione, ma sentì una presenza familiare che si stava avvicinando.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Ok..visto che i primi due capitoli sono andati molto bene, posso prendermi il lusso di di sprecare due parole..
Come capirete questa fan fiction parte pochi giorni dopo la fine di “Rose”..fino a lì corrisponde al telefilm; ma Rose non ricompare per aiutare i Salvatore perché il pericolo Klaus non esiste: Rose e Trevor hanno rapito Elena perché volevano vendicarsi dei Salvatore e hanno fatto una brutta fine. Ho tralasciato anche il problema licantropi (Tyler avrà un ruolo super marginale).
Beh..che altro dire?? Buona lettura!!


-Ehi Barbie- esordì Damon senza neanche girarsi, continuando così a fronteggiare Elena.                             
-Ciao Damon- salutò Caroline alzando gli occhi al cielo, ma senza commentare il nomignolo a cui ormai era abituata.                                                                                                                                               
-Elena sei pronta?- Chiese all’amica rivolgendole uno sguardo interrogativo ammiccando in direzione di Damon che era di spalle e, presumibilmente, non lo aveva notato.                                              
-Certo..possiamo andare- rispose Elena scansando Damon e rivolgendo a Caroline uno sguardo del tipo “ti spiego dopo”.                                                                                                                                       
-Buona lezione ragazze- le salutò sarcasticamente Damon dirigendosi verso casa Gilbert  -Ah, Cappuccetto, attenta al lupo cattivo- aggiunse rivolto alla bionda.                                                                    
-Ma certo mammina!!- gli rispose Caroline con lo stesso tono per poi dargli tranquillamente le spalle dirigendosi verso la Mini di Elena, mentre quest’ultima era già salita.Elena divertita dalla risposta dell’amica non resistette all’impulso di girarsi e guardare il vampiro, lo fece e notò che anche lui la stava fissando, immediatamente abbassò lo sguardo e si concentrò sulla strada mentre la voce di Caroline riempiva già la macchina.                                                                        
-Santo cielo quel ragazzo sarà anche un gran figo, ma Dio quanto rompe..Barbie di qua, Barbie di là..- cominciò seccata la vampira bionda. Elena immersa nei suoi pensieri non dava importanza alle parole dell’amica che intanto continuava a parlare..stava pensando invece a quello che Damon aveva detto poco prima, la sua presenza negli ultimi tempi per Elena era sia estremamente piacevole che fastidiosa..da una parte Damon alleggeriva l’atmosfera tesa che alleggiava continuamente in quel periodo, ma dall’altra monopolizzava l’attenzione di Elena, che molte volte si scopriva a guardarlo con la coda dell’occhio solo per avere la certezza di trovarlo sempre al suo fianco con un sorrisetto ironico sulle labbra.                                                                                                                       
“Ma non era questo che intendeva Damon prima, lui ha usato una parola precisa..strano non lo vedo proprio Damon che legge Twilight” pensò la ragazza che ovviamente aveva riconosciuto la citazione del vampiro “lo credevo più tipo da Anne Rice..”                                                                                    -Elena mi stai ascoltando?!- Caroline aveva dovuto alzare parecchio la voce perché l’amica la guardasse.                                                                                                                                                          
-Certo..hai ragione è proprio figo..stronzo..volevo dire stronzo!!- Elena rimase un attimo in silenzio, mentre non riusciva a guardare Caroline negli occhi per l’imbarazzo.                                                            
-Sai, Freud potrebbe scriverci un libro su questo lapsus..- disse Caroline -Elena..so che non sono affari miei..però ultimamente ho visto..abbiamo visto che tu e Damon vi siete avvicinati parecchio..- la vampira non trovava le parole, però voleva affrontare quell’argomento che lei e Bonnie avevano discusso parecchie volte in quel periodo -e insomma, visti i precedenti..bè ecco..non vorremmo che tu e Katherine aveste qualcos’altro in comune oltre all’aspetto..- concluse guardando Elena e con sorpresa si accorse che la ragazza stava sorridendo.              
-Non penso sia così divertente- la rimproverò Caroline.                                                                                     
-No no..non è divertente per niente..è solo che non sei la prima persona che mi dice questa cosa..- spiegò Elena.                                                                                                                                                        
-Ah si..e chi è stato?-  la curiosità di Caroline ebbe la meglio, anche se era abbastanza sicura di sapere già la risposta.                                                                                                                                       
-Damon..- rispose Elena non riuscendo a trattenere un sorriso, confermando così la tesi della vampira.                                                                                                                                                               
-Ovvio- disse Caroline sottovoce sorridendo a sua volta.                                                                                          
-Comunque non c’è niente di cui parlare..- cominciò Elena ma Caroline la interruppe.                                              
-Oh si..mia cara..ma questo non è il momento adatto perché, per colpa di mister “guarda quanto sono figo”, siamo in ritardo e anche perché..- aggiunse a bassa voce -..sta arrivando Stefan.- 

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Elena e Caroline erano appena arrivate a scuola e stavano smontando dalla macchina quando Stefan si avvicinò alle due ragazze e salutando educatamente Caroline chiese alla sua ex (quanto li dispiaceva pensare a lei in questo termine) se potevano parlare.                                                                            -Mi dispiace Stefan, ma siamo in un ritardo terribile..- rispose lei fredda; le dispiaceva vedere la sua espressione abbattuta, ma quello di cui aveva bisogno in quel periodo era tempo..tempo per pensare e doveva farlo da sola.                                                                                                                    
-Hai ragione..però dopo scuola potremmo vederci al Grill- propose lui..i suoi occhi verdi imploravano una risposta positiva, che però Elena non era intenzionata a dare. Per fortuna fu Caroline ad intervenire in favore dell’amica.                                                                                                      
-Mi dispiace Stefan, ma io ed Elena avevamo già organizzato qualcosa per oggi, sai..shopping e chiacchiere tra amiche- disse guardando allusivamente Elena.                                                                                     
-Ok..- acconsentì Stefan  -..però, Elena, noi dobbiamo parlare prima o poi- disse il vampiro prima andare verso l’edificio.                           
Mentre Elena e Caroline si dirigevano verso l’aula d’inglese le raggiunse Bonnie che fu subito investita dall’entusiasmo della vampira bionda
-Allora, oggi tu verrai con me e lei a fare un po’ di shopping, perché devo assolutamente comprare quel top verde che abbiamo visto l’altro giorno e perché dobbiamo finire quel discorso..- concluse guardando Elena.                                                                                                                 
La strega guardò incuriosita Elena che per tutta risposta alzò gli occhi al cielo rivolgendosi invece a Caroline                                                 
-Te l’ho già detto..non c’è niente di cui parlare perciò ti ringrazio per prima, ma non mi va proprio di farmi psicanalizzare da te!!-                         
-Ah..grazie..- disse la bionda fingendosi offesa -..ma se non c’è niente da dire ci vuoi spiegare cosa ci facevi con Damon sta mattina davanti a casa tua?- continuò.                                                                        
-Cosa?!- si intromise Bonnie -Elena..non puoi fare questo a Stefan..lui non se lo merita..e tu..- si girò verso Caroline -..perché gliel’hai detto? Non dovevamo farlo insieme..con calma?-                                               
-Ragazze..per favore adesso basta..- cominciò Elena, ma fu interrotta da una voce dietro di lei.                    
-Esatto signorina Gilbert, ora basta ragazze..vorrei iniziare la mia lezione- le rimproverò il professor Johnson.                                                      
La lezione fu più noiosa del solito..mentre il professore parlava ininterrottamente di quanto fosse interessante ”Cime tempestose” la mente di Elena era decisamente su un’altra frequenza 
“Perché continui a fargli male, Elena? Sul serio faresti prima a piantargli un paletto nel cuore..hai visto la sua espressione in parcheggio? E lo sai che ha ragione..devi parlare con lui..almeno per spiegargli..si..ma per spiegargli cosa? che non lo ami più come prima..che sei attratta da suo fratello? da Damon, incostante, impulsivo..ma anche protettivo e leale..e poi con due occhi..ok Elena torna sulla strada principale..tu non sei Katherine..sei migliore di lei..non puoi giocare con loro..non se lo meritano..loro..” Driiiin..la campanella suonò facendo sobbalzare Elena, che stancamente si alzò e si diresse verso l’aula di storia per la lezione successiva.                                                                                  
-Ci vediamo dopo- le dissero Caroline e Bonnie che invece andarono verso l’aula di chimica.                      
La lezione di Alaric fu un po’ più stimolante di quella sulla tormentata storia d’amore tra Catherine e Heathcliff, anche se non riuscì a distrarre Elena, la cui attenzione scemò a poco a poco, mentre Rick continuava a parlare della Guerra d’Indipendenza Americana.
Finalmente l’ultima campanella mise fine alla giornata scolastica e Elena si diresse verso la sua macchina, ma venne quasi subito raggiunta da Caroline  
-Allora..pensi davvero di potermi scappare?- le chiese allegramente la vampira.  
Arrivò anche Bonnie.
-Andiamo Elena..siamo noi..puoi dirci qualsiasi cosa..- la strega strinse il braccio all’amica come per fermarla. Elena si scostò dalla presa di Bonnie e si girò per fronteggiarle entrambe.                                              
-Sentite ragazze io vi voglio bene, però ho solo bisogno di stare da sola..io..sono solo un po’ confusa..con tutto quello che è successo..-                   
-Solo un po’ confusa??- la interruppe Caroline -Andiamo Elena..tratti Stefan come uno straccio, mentre prendi per oro colato tutto quello che dice Damon..- continuò la vampira rivolgendo ad Elena uno sguardo di rimprovero.                                                                                          
-Vogliamo solo impedirti di fare una sciocchezza- aggiunse Bonnie -Elena..ti farebbe bene aprirti con noi..raccontarci ogni cosa..come facciamo di solito..- 
-Davvero Bonnie? Ci raccontiamo tutto?- Elena rivolse una sguardo d’accusa ad entrambe le sue migliori amiche -..e allora come mai io non sapevo niente del vostro brillante piano degno della Scooby Gang? O del fatto che tra te e Jeremy ci sia qualcosa?- disse alla strega che la guardava con occhi sgranati
-O quella frecciatina sul lupo cattivo che ti ha lanciato Damon oggi- rivolta a Caroline. Elena aprì velocemente la portiera e partì verso casa lasciando le due ragazze senza parole.
Arrivata a casa Elena passò per la cucina per vedere se in casa ci fosse qualcuno, trovandola deserta andò verso il frigo, prese qualcosa da mangiare e si diresse verso camera sua. Vedendo però un’ombra in soggiorno cambiò direzione..sul divano infatti era disteso Jeremy stava tranquillamente ascoltando la musica.                                                                                                                                               
-Jeremy..io..- cominciò Elena, ma si fermò notando che il fratello era completamente immerso nella musica..allora si avvicinò e posò una mano sul braccio del ragazzo che subito si mise a sedere spaventato.                                                                                                                                               
-Ma sei matta?! Vuoi farmi fare un colpo?!-                                                                                                                                 
-Una volta per uno!- rispose lei ripensando allo spavento di quella mattina.                                                       
-Si certo..allora che vuoi, Elena?- le chiese Jeremy in malo modo.                                                                    
-Voglio chiederti scusa..ho esagerato ’sta mattina..è solo che..- cominciò la ragazza un po’ in difficoltà.                                                                  
-“E’ solo che sono confusa”- la canzonò lui -..è un ritornello che sento spesso ultimamente..la verità è che non sei capace di affrontare ciò che provi..hai paura..e ti nascondi dietro questa scusa ma le persone smetteranno di darti delle attenuanti..non ti scuseranno più- Jeremy fece per andarsene, ma la sorella lo fermò 
-Jeremy..hai ragione..però oggi Damon mi ha detto una cosa..e vorrei parlarne con te-                                                                                  
-Pensavo che non ti fidassi di lui..deciditi Elena..-                                                                                            
-Mi fido!- rispose di getto Elena -io mi fido di lui..per questo che voglio chiederti se è vero che tra te e Bonnie c’è qualcosa!-                        
Subito Jeremy abbandonò quell’atteggiamento insolente e rivolse alla sorella uno sguardo di scuse  
-Io..cioè noi..volevo parlartene..giuro..è solo che è successo tutto così in fretta..la verità è che non so neanch’io cosa provo, ma quando sono con lei mi sento bene..e non mi capitava da quando c’è stata Anna..-  Elena si avvicinò al fratello e lo strinse in un tenero abbraccio                                        
-Sono davvero contenta per voi..ti meriti di essere felice Jeremy e sono sicura che con lei lo sarai..-    
Jeremy ed Elena si abbracciarono e rimasero per tutto il pomeriggio sul divano a parlare, ritrovando così l’intesa che li legava in passato. Verso sera rientrò zia Jenna che propose di ordinare una pizza ben sapendo che i nipoti non apprezzavano le sue scarse doti culinarie.   
Dopo aver cenato con la famiglia in allegria Elena salì in camera e si mise a dormire.                                                                         
Anche quella notte le parole sincere di Damon accompagnarono il suo sonno.
    
Il suono prolungato della sveglia costrinse Elena ad alzarsi. Non trovò ne Jenna ne Jeremy in casa, evidentemente entrambi avevano di meglio da fare. La ragazza stava facendo colazione quando il campanello suonò.   
“Speriamo solo che non sia Damon” pensò Elena. 

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


Elena aprì la porta e si ritrovò davanti Stefan che, appoggiato allo stipite, la guardava seriamente.
-Dobbiamo parlare, Elena..posso entrare?- chiese il vampiro.
“Ok Elena..devi affrontare la cosa..vedrai che dopo starai meglio.”
-Certo Stefan, entra- lo invitò la ragazza e, precedendolo, si diresse verso la cucina.
I due si guardarono per un po’ imbarazzati..fu lui a rompere il ghiaccio
-Elena..questa situazione fra noi..io..non so bene come affrontarla..insomma..pensavo fosse per via di Katherine..per quello che aveva fatto a Jenna, ma..beh, non ne sono più tanto sicuro..sei scostante, fredda con me..c’è forse qualcos’altro?-
Elena lo guardò negli occhi per un attimo, poi decise che era arrivato il momento di farla finita, smetterla di continuare ad illuderlo.
-Si, Stefan..- cominciò la ragazza -..la verità è che all’inizio, quando ci siamo lasciati ero distrutta..davvero..credevo di non riuscire a restare senza di te, che in capo a due giorni sarei tornata da te..ma poi, standoti lontana per un po’ le cose sono migliorate e da quando Katherine è nella tomba io mi sento più libera..più serena, ma..- Elena prese coraggio -ma non sento più il bisogno di averti accanto- la ragazza abbassò lo sguardo, incapace di guardare l’espressione affranta di Stefan.
-Io..davvero..non so cosa dire..- cominciò lui -..quando io e Damon ti abbiamo salvata da quei due vampiri..il modo in cui mi hai abbracciato..insomma..credevo ci fosse ancora qualcosa fra noi..-
-Oh, Stefan..ci sarà sempre qualcosa fra noi..solo che non è più quello che ci legava prima..-
-Credo che sia così..comunque sappi che io per te ci sarò sempre, Elena..- Stefan le diede un bacio sulla fronte e se ne andò.
-Grazie..ti voglio bene- sussurrò Elena certa che il vampiro l’avesse percepito.
Era s sabato, perciò niente scuola. Elena si ritrovò così, ancora scossa dalla rottura definitiva con Stefan, a non sapere come distrarsi e impegnare il suo tempo libero. Salita in camera decise di andare avanti a leggere “Cime Tempestose”.
Dopo un po’ le risate provenienti dal piano inferiore la distolsero dalla lettura: qualcuno era tornato.
Scese le scale si trovò di fronte a zia Jenna e Alaric che ridevano a crepapelle davanti a un divertito Damon.
-Ciao Elena..- la salutò allegramente il vampiro. Subito i suoi occhi di ghiaccio incontrarono quelli di Elena.
-Ciao..- la ragazza riuscì a malapena a rispondere, ancora intrappolata dagli occhi ipnotici.
-Scusaci Elena se ti abbiamo disturbato..ma Damon è troppo forte- si scusò la zia appena si ricompose.
-Già..uno spasso- disse ironicamente Elena -ma voi che ci fate qui?-
-Adesso ti spiego..Rick, Damon perché non andate a prendere le cose in macchina intanto?- la zia aprì la porta e fece uscire i due uomini.
-Dunque..ti ricordi che ti avevo parlato di quella mezza idea di organizzare un pomeriggio con Rick..così per divertirci un po’?-
-Si..certo, ma allora perché c’è anche Damon?- chiese Elena alzando un sopraciglio.
-Oh..non fare quella faccia avevo intenzione di presentargli una mia amica..ti ricordi Andie Star? La giornalista che lavorava con quello stronzo di Logan Fell?- spiegò la zia.
-Si..e tu volevi..pensavi che potesse nascere qualcosa fra lei e Damon?!- Elena non riuscì a trattenere la sua esclamazione.
-Perché no? Mmhh sai che sembri gelosa..c’è qualcosa di cui vorresti parlare??- Jenna era entrata in modalità “adulto-responsabile-con-minori-in-affidamento”.
-Io..gelosa? Di Damon?! Dai zia non farmi ridere- Elena diede un bacio alla zia e si avviò per tornare in camera.
-Anche se non sei gelosa, potresti sempre restare qui con noi- propose Jenna.
-No grazie Jenna..tanto avrò a che fare con un egocentrica anche al piano di sopra- rispose Elena riferendosi al libro.
Tornata in camera riprese la lettura finché Damon entrò e, incurante delle occhiatacce della ragazza, si sedette sul letto cominciando a giochicchiare, come al solito, con Teddy, l’orsacchiotto con cui Elena dormiva quando era piccola. 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


-Che cosa vuoi, Damon?- chiese alla fine Elena infastidita dal silenzio del vampiro, ma allo stesso tempo affascinata dal movimento delle sue mani che “animavano” il suo giocattolo.
-Jenna insiste perché tu venga giù a divertirti con noi, grazie alle irresistibili battute del sottoscritto..e quindi mi ha mandato a prenderti..- spiegò Damon continuando a muovere l’orsacchiotto.
-Non ho voglia Damon..io..- iniziò scontrosa Elena.
-Mi ha anche dato il permesso di portarti giù di peso, in caso il mio straordinario fascino non ti convincesse subito..- la interruppe lui-..e io non ho nessun problema a farlo.-
-Non oseresti- lo sfidò Elena. Si guardarono negli occhi ed Elena sentì un brivido correrle per la spina dorsale, sentendo l’elettricità che sembrava circondarli. In un attimo si ritrovò tra le braccia di Damon.
-Mettimi giù..stupido!!- Elena tentò di liberarsi, ma le forti braccia del vampiro le impedivano ogni movimento. Le labbra di lui si avvicinarono all’orecchio della ragazza
-Mai provocare un vampiro- le sussurrò Damon con la sua voce così sensuale che le lamentele di Elena le si bloccarono in gola.
Arrivato alla fine delle scale Damon fece scendere Elena che subito tentò di risalire, ma si ritrovò immediatamente bloccata dal braccio del vampiro.
-Non ci riproverei, se fossi in te..- le disse guardandola con il suo sorrisetto impertinente.
-E perché?- chiese innocentemente Elena, decidendo di stare al gioco.
-Perché ovviamente potrei riprenderti in ogni momento- rispose sorridendo lui.
Elena sorrise a sua volta e acconsentì a seguirlo in salotto.
-Guardate chi ci ha onorato della sua presenza!- annunciò Damon quando entrò, beccandosi una gomitata da parte di Elena.
-Oh bene..ci serviva giusto il quarto per giocare- disse felice Jenna guardando la nipote -abbiamo fatto bene a mandare Damon a stanarti..- occhiata eloquente.
-E io dovrei giocare in coppia con lui?!- esclamò Elena indicando Damon.
-Dovresti  esserne contenta, dolcezza..- Damon le si avvicinò offrendole delle patatine.
-E’ il vantaggio di essere su questa terra da più di centocinquant’anni- intervenne Alaric sottovoce   -..è praticamente imbattibile nei giochi di società! Forse anche i vampiri organizzano serate in famiglia- scherzò il professore approfittando del fatto che Jenna fosse uscita.
-Certo infatti io e Stefan abbiamo mantenuto buoni rapporti proprio grazie a Monopoli..a proposito dov’è il mio caro fratellino?- chiese rivolto ad Elena.
-Non è qui..- rispose lei in difficoltà.
-Tante grazie..questo l’avevo capito..mi chiedevo perché..-
-Noi ci siamo..veramente io..mi sono..presa una pausa..beh..in realtà noi ci siamo lasciati..definitivamente questa volta..- spiegò Elena.
-Mi dispiace- disse Alaric -sono sicuro che riuscirete a trovare una soluzione..qualunque problema abbiate..-
-Non credo..in realtà non c’è nessun problema..è solo che ho capito che stare con lui non mi rendeva felice..-disse Elena guardando di sottecchi Damon, che stranamente non aveva commentato la notizia.
Il vampiro aveva un’espressione strana, un misto tra stupore e non curanza, che incuriosiva Elena, ma la ragazza non ebbe tempo di chiedere spiegazione perché la zia rientrò in salotto.
-Allora cominciamo..- disse Jenna posando la scatola del gioco sul tavolino davanti al divano.
-Uhh, mi è venuta sete..Elena, mi offriresti qualcosa da bere- disse ad un certo punto Damon alla sua compagna.
-C-Cosa?- la ragazza lo guardava scioccata. Stavano giocando da un po’ ed Elena era quasi sempre il bersaglio delle battutine di Damon, ma questa l’aveva proprio bloccata.
-Ho chiesto se mi potresti offrire qualcosa da bere- ripete il vampiro indicando innocentemente la bottiglia di Coca alle spalle di Elena, consapevole del doppio senso implicito della richiesta.
- Ma certo..-disse Elena afferrando la bottiglia.
-Santo cielo Elena..dovevi vedere la faccia che hai fatto..- le sussurrò il vampiro protendendo il bicchiere. La ragazza non riuscì a trattenere un sorriso di fronte all’ennesima figuraccia e si accorse che anche Alaric rideva sotto i baffi.
-Ok..mi arrendo..direi di farla finita..anche perché sto morendo di fame- Alaric si alzò dopo l’ennesima risposta esatta di Damon -dai Jenna..andiamo a preparare qualcosa da mangiare..- aggiunse guardando l’orologio.
-Oh, bene..direi che ci avete stracciati- disse rivolta a Elena e Damon.
-Eh già..siamo una bella coppia..- si concesse la ragazza rivolgendo uno sguardo d’intesa al suo compagno di squadra che le sorrise: era un vero sorriso..niente ironia..niente malizia..un vero sorriso..quello che si scambiano due amici..o forse qualcosa di più..
Elena si stava perdendo in quegli occhi così azzurri che sapevano essere freddi come il ghiaccio, ma anche dolci e caldi come un cielo d’estate..quando la voce della zia la riportò con i piedi per terra e di malavoglia si voltò per rispondere.
-Si..arrivo- e si diresse in cucina per aiutare la zia, mentre Damon e Rick rimasero in sala a chiacchierare.
-Allora..mi vuoi dire cosa succede?- Jenna stava sistemando i piatti in tavola -Come mai te ne stavi in camera tutta sola? Ancora problemi con Stefan?-
-Veramente..Jenna..io e Stefan ci siamo lasciati..- spiegò Elena.
-Oh tesoro..mi dispiace..- Jenna si precipitò ad abbracciare la nipote.
-Tranquilla, Jenna..io sto bene..- Elena sciolse l’abbraccio e guardò la zia negli occhi.
-Ah..c’è qualcos’altro?- chiese la donna, vedendo la nipote così tranquilla -O qualcun altro?- aggiunse indicando apertamente il salotto..o Damon.
-No..no..cosa dici?- la zittì Elena a bassa voce, perfettamente consapevole che il diretto interessato stava sicuramente ascoltando -io e Damon siamo solo amici..-
-Si, certo..vi ho visti oggi insieme..-insistette la zia.
-Lasciamo perdere..ok? A volte dimentico che sei testarda quanto me..-
-Allora..che si mangia di buono?- chiese allegramente Alaric entrando in cucina seguito da Damon.
-Non ho cucinato io, perciò sarà tutto buonissimo!!- rispose Jenna portando in tavola gli acquisti fatti nei vari take away della città.
-Chiacchierata interessante..- sussurrò Damon ad Elena con un sorriso a fior di labbra.
-Impiccione egocentrico..- rispose lei sorridendo. 

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Quella sera Elena si sentiva allegra, tranquilla, come non le capitava da molto tempo..il pomeriggio con Damon, quel loro botta e risposta continuo le aveva fatto ritrovare la spensieratezza che da tanto, troppo tempo aveva dimenticato.
Il solito sogno la accompagnò anche quella notte, ma stavolta qualcosa di diverso fece svegliare Elena: questa volta lei non era rimasta ferma, come al solito, come aveva fatto quella sera, troppo sorpresa per reagire..no, questa volta aveva fermato Damon, prima che lui le dicesse di dimenticare..non solo lo aveva fermato, ma per l’ennesima volta persa nei meravigliosi occhi del vampiro, ancora lucidi per il dolore della confessione aveva appoggiato le sue labbra su quelle morbide e sensuali di lui.
Una sensazione di pace e protezione si era impossessata di lei per una frazione di secondo, per poi sparire..era questo che l’aveva svegliata.
Ancora scossa Elena si diresse verso la finestra e, una volta aperta, si godette il fresco venticello primaverile..le piaceva la notte..anche quando era piccola, non aveva mai avuto paura del buio..e anche, dopo aver scoperto l’esistenza dei vampiri aveva continuato ad apprezzarla.
“Cosa stai combinando, Elena?” si chiese “E’ solo un sogno in fondo..anche se Caroline dice sempre che quello che sogni è la manifestazione di ciò che desideri inconsciamente..chissà dove l’avrà letto..ma questo non è il caso..”
All’improvviso un rumore distolse Elena dalle sue riflessioni.
La ragazza si ritrasse dalla finestra spaventata e un attimo dopo si ritrovò Damon seduto elegantemente sul davanzale.  
-Dio mio..vuoi forse uccidermi?!- esclamò la ragazza portandosi una mano sul cuore che batteva frenetico..
-Si certo..con tutta la fatica che ho fatto per salvarti..- rispose lui ironico.
-Si può sapere che cavolo ci fai qui a quest’ora? Non hai qualcun altro a cui rompere le scatole?- il tono duro di Elena mascherava molto bene quella sensazione di benessere che non avrebbe mai confessato, ma stava provando in quel momento.
-Forse..ma con te mi diverto di più..e comunque, se vuoi saperlo,sono venuto a riprendermi le chiavi della macchina..devo averle lasciate qui oggi- rispose lui sempre sorridendo.
-Un po’ tirata come scusa, non credi?- lo provocò Elena - e non avresti potuto aspettare fino a domani?-
-Non ti saresti neanche accorta di me se non giocassi alla Principessa triste affacciata alla finestra- riprese lui “Come del resto fai ogni notte, mentre ti guardo dormire” pensò Damon tra sé.
-Io non gioco alla..oh lasciamo perdere..se ti aiuto a cercare le chiavi poi tu te ne vai?
-Certo, dolcezza- disse Damon -comunque carino il pigiama-
-Grazie- Elena era stata presa un po’ alla sprovvista dal cambio di argomento -comunque non chiamarmi dolcezza!-
-Come vuoi tu, bocciolo..-
Elena alzò gli occhi al cielo e scese le scale per andare in salotto.
-Ok..dove pensi che siano?- la ragazza cominciò a spostare i cuscini del divano.
-Se lo sapessi non sarei qui adesso..ti pare?- la prese in giro lui -ah..eccole qui..è stato facile..- disse mostrando la chiave della sua Ferrari nera.
-Bene..ora te ne puoi andare- suggerì Elena sbadigliando.
-Oh..che insensibile..mi cacci via così dopo una notte insieme?!- una luce maliziosa brillava nei suoi occhi di ghiaccio.
-Cinque minuti non li definirei certo una notte..-
-Ouch!! Adesso si che mi sono offeso!!- Damon le voltò le spalle e si diresse in camera della ragazza che lo seguì. Quando entrò Elena vide il vampiro sul davanzale, pronto a saltare nella notte.
-Damon, - non resistette all’impulso di fargli una domanda -..tu credi nei sogni?-
-Se mi hai sognato nudo, ha ragione Barbie..i sogni ciò che realmente vuoi..-rispose lui, lasciando che l’ironia nascondesse la difficoltà della domanda.
-Damon..sono seria..- Elena non aveva più voglia di scherzare, il sonno infatti cominciava a farsi sentire.
-Anch’io- il vampiro si avvicinò, mentre Elena tornava sotto le coperte. Damon le fece segno di fargli spazio accanto a lei.
-Sei matto??!- l’espressione scandalizzata di lei lo aveva fatto ridere di gusto.
-Tranquilla, bocciolo..non ho intenzione di saltarti addosso..solo che il letto mi sembra più comodo di quel balcone- il vampiro si stese accanto alla ragazza.
-Allora?- Elena stava aspettando una risposta.
-Beh..io credevo nei sogni, Elena, e non solo in quelli..ma ora come ora non sono più sicuro di niente- disse il vampiro decidendo di aprirsi completamente con la ragazza di cui era innamorato, perché era sicuro che non avrebbe mai avuto un’occasione simile.
-E quali erano le cosa in cui credevi?- Insistette Elena che ormai non riusciva più a tenere gli occhi aperti, ma non voleva perdere l’occasione di conoscere meglio Damon.
-Oh..che curiosa!- il vampiro si sistemò meglio sul letto mettendo un braccio intorno al corpo di Elena -quando ero piccolo..quando ero umano credevo nei sogni, nell’amicizia, nella famiglia, in qualcosa di superiore..e anche nell’amore..ma dopo quello che ho passato..quello che sono diventato ho capito che erano solo stupidaggini-
Elena si appoggiò completamente al vampiro -Grazie..- sussurrò prima addormentarsi.
Damon rimase per un po’ a cullare la splendida ragazza che aveva fra le braccia, ma poco prima dell’alba la lasciò andare. Tornando verso casa ritornò al discorso che aveva fatto con Elena: ripensando a lei, che dormiva tranquilla tra le sue braccia realizzò che aveva appena lasciato il suo sogno più grande. 

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Elena si risvegliò la mattina dopo con la sensazione di aver sognato tutto, ma trovò un biglietto e il suo orsacchiotto accanto al cuscino
“Anche se Teddy non è alla mia altezza, ti terrà compagnia” l’elegante calligrafia di Damon faceva trasparire la sua malizia, ma soprattutto la sua dolcezza nei confronti di Elena.
“Sempre il solito” pensò la ragazza stringendo per un attimo l’orsacchiotto per poi rimetterlo al suo posto.
Quando scese in cucina per la colazione trovò Jenna e Alaric che indossavano già i cappotti.
-Dove andate di bello?- chiese Elena allegramente..era contenta che le cosa tra i due andassero così bene..
-Rick mi porta al lago..- spiegò Jenna -..come mai così di buon umore?-
-Ho dormito bene..- sorrise lei -..beh, buon divertimento- aggiunse abbracciando la zia e sorridendo al  professore.
Tornata di sopra andò a controllare se il fratello fosse ancora a letto..stava per bussare, quando si scontrò proprio con Jeremy che usciva, anche lui già pronto per uscire.
-Esci anche tu?- gli chiese Elena.
-Si..vado a fare un giretto e più tardi mi vedo al Grill con Bonnie..-
-Fantastico!- esclamò la ragazza sorridendo.
Avendo la casa a sua disposizione Elena andò in camera sua e accese lo stereo a tutto volume, quindi prese il suo diario..era parecchio che non scriveva..ma si bloccò perché non sapeva neanche lei cosa le passava per la testa.
“Sono innamorata di Damon? Domanda da un milione di dollari..sto bene con lui, anche quando litighiamo mi sento..intera, me stessa..quando stiamo insieme a volte vorrei strozzarlo, ma quando non c’è lo vorrei accanto a me, anche solo per sentire una delle sue battutine idioti.”
Rimase a lungo in silenzio a fissare un punto indefinito del muro, poi si decise a chiamare rinforzi.
“Ciao ragazze..avevate ragione..ho proprio bisogno di una chiacchiera tra amiche..e voglio scusarmi per l’altro giorno” inviò il messaggio a Bonnie e Caroline.
Poco dopo sentì una folata di vento e la vampira bionda comparve al suo fianco.
-Oh Elena..grazie..mi hai salvato da una noiosa discussione con mia madre..-
-Ma voi vampiri non conoscete le porte?- chiese Elena alzando gli occhi al cielo.
-Si..ma è più divertente spaventare le persone- sorrise Caroline -comunque..sono davvero contenta che tu mi abbia chiamata..io e Bonnie eravamo così dispiaciute..sembravi davvero arrabbiata..e poi Stefan mi ha detto che vi siete lasciati..io avevo pensato di chiamarti, ma non sapevo se fare bene o male..-
-Caroline..ti prego..prendi fiato- la interruppe Elena -ne parliamo dopo..adesso dimmi di tua madre..ci sono ancora problemi?- A Damon non sarebbe piaciuto..
-Solite cose..sembro più strana del solito..ci tiene a ricordarmi che anche se non è molto presente si sforza di starmi accanto..blah, blah, blah..niente di cui preoccuparsi-
In quel momento suonò il campanello e le ragazze scesero per andare ad aprire.
-Oh, Elena..sono così contenta che tu abbia deciso di chiamarci- Bonnie si buttò tra le braccia dell’amica non appena questa ebbe aperto la porta.
-Ti prego..non lanciarti in un discorso a macchinetta come  ha fatto Caroline-
Chiusa la porta Elena guidò la vampira e la strega verso la propria camera, decisa a raccontare loro ogni cosa per trovare una soluzione alla confusione che sentiva dentro di sé. 

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Capitolo 9
*** capitolo 9 ***


-Allora..innanzi tutto voglio scusarmi per lo sfogo di venerdì..non ve lo meritavate..- iniziò Elena -mi siete sempre state vicine..e io in qualche modo ho dato per scontato che a voi andasse tutto bene..scusatemi..davvero..- la ragazza era sull’orlo delle lacrime.
-Anche noi ti dobbiamo fare le nostre scuse..e spiegarti alcune cose- Bonnie si sistemò meglio sul letto dell’amica -prima di tutto questa..cosa..con Jeremy, ti giuro non va avanti da tanto..è solo che a un certo punto non l’ho più considerato il tuo fratellino, ma un bellissimo ragazzo che mi è stato vicino mentre affrontavo le conseguenze della magia- Bonnie spiegò alle amiche i disturbi di cui soffriva ogni qual volta abusasse dei suoi poteri.
-Oh, Bonnie..- Caroline ed Elena si sporsero contemporaneamente per abbracciare l’amica.
-Bonnie..come ho detto a Jeremy sono felicissima di questa..cosa. Mio fratello ha sofferto molto e merita di essere felice, merita di avere accanto una persona speciale come te!!-
-Grazie..- disse la strega commossa -è importante per me..per noi..che tu adesso sappia..-
-Ora tocca a me..- iniziò Caroline -..quello che voleva sottolineare Mr Ironia l’altra mattina è che alla festa dei Lockwood..beh..è successo qualcosa di particolare..-
-Ma va?- la interruppe Elena.
-Sorvolando sul tentativo, peraltro riuscito alla grande, di fregare quella stronza di Katherine..beh..Tyler è diventato un licantropo..io l’ho visto..lui credeva che fossi anch’io un lupo perché l’ho atterrato..allora gli ho detto cosa sono..e ora lui sa..ma non c’è niente di cui preoccuparsi..- sparò la vampira tutto d’un fiato.
-Cosa?! Lui è..? E tu gli hai detto..? E lui ora sa..?!- Elena non riusciva a mettere ordine nel caos che aveva in testa. “Se Damon lo viene a sapere gli farà fare la stessa fine di suo zio Mason”
-Calmati..è tutto sotto controllo..non sa di Stefan e Damon..- tentò di calmarla Caroline.
-Ci mancherebbe..-riprese Elena -e così voi adesso..vi frequentate? Lo sai che il morso di un licantropo può uccidere un vampiro?!-
-Certo, Elena..lo so benissimo..infatti noi non ci frequentiamo..è solo..che lui mi fa così pena..è così spaventato-
-Credimi, Elena è davvero tutto a posto- si intromise Bonnie -Stefan lo sa già..però sarebbe meglio che non lo venisse a sapere Damon..sai come la pensa..lo ucciderebbe senza pensarci- finì la strega lasciando trasparire l’astio che provava verso il vampiro.
Quel tono non sfuggì a Elena, ma quello che la sorprese fu l’irritazione verso il commento dell’amica.
-Ok..ok..mi fido di voi e di Stefan..spero solo che riusciate a gestire la situazione-
-Uhh..questa affermazione mi porta a porre la domanda che avrei voluto farti da quando sono entrata- cominciò Caroline che non riuscì a trattenere la curiosità.
-Si può sapere perché hai lasciato Stefan??-
-Sempre delicatissima, Caroline- la riprese bonariamente la strega..in realtà anche lei desiderava saper il motivo per cui Elena aveva lasciato Stefan, che al contrario del fratello godeva della sua fiducia.
“Dai Elena..le hai chiamate apposta..sfogati..ti aiuteranno..” pensò la ragazza.
-Non è facile- cominciò Elena in difficoltà -è cominciato quando ci siamo lasciati dopo che Katherine ha indotto zia Jenna a pugnalarsi..all’inizio Stefan mi mancava terribilmente..non smettevo di pensare a lui, desideravo che fosse accanto a me a dirmi che sarebbe finito tutto bene e presto e che dopo saremmo rimasti insieme per sempre..ma un po’ alla volta questo desiderio..questo bisogno si è attenuato..poi la situazione di Katherine si è risolta al meglio..tutte le persone a cui tenevo erano di nuovo al sicuro- continuò lanciando occhiate alle amiche la ascoltavano con interesse -..potevo finalmente godermi la mia vita normale..si fa per dire..e in questa visione..non so bene come spiegarlo..Stefan era di troppo..cioè lo vedevo nella mia vita, ma come semplice amico..niente di più-
-E poi..ecco..c’è un'altra cosa- ricominciò Elena -beh..si tratta di Damon..-
Sguardo scioccato delle due ragazze.
-Dopo che lui e Stefan erano venuti a salvarmi..insomma quella notte..- Elena raccontò per filo e per segno la dichiarazione di Damon -..alla fine mi rimette la collana al collo e se ne va- terminò la ragazza con la voce addolcita dal ricordo.
L’espressione di Caroline era un misto di confusione, dolcezza, stupore.
Quella di Bonnie era la manifestazione palese del disgusto.
-Ma..se tu non avevi la collana e lui ti ha soggiogato..com’è che tu lo ricordi?- chiese la vampira incuriosita.
-Perché poco prima avevo bevuto un po’ di tisana alla verbena..- spiegò Elena.
-Ah..così si spiega..ma questo cosa cambia? Insomma..tu non lo sopporti, vero?- chiese Bonnie incerta, visto l’espressione sul viso dell’amica mentre raccontava.
-Beh..ecco..io non so..- balbettò Elena.
-Santo cielo, Elena apri gli occhi! Damon è un mostro..ha ucciso un sacco di persone..voleva uccidere noi..tu non puoi..non puoi amarlo..- Bonnie era sconvolta per l’esitazione di Elena.
-Io credo che non ci sia nulla di male, anzi..- Caroline si attirò lo sguardo di entrambe le sue amiche -cioè..lo sappiamo tutti che non sono la più grande fan di Damon, visto come si è comportato con me, però..da quando sono diventata una vampira ho passato più tempo con lui..e soprattutto ho visto come si comporta con te, Elena- continuò la bionda -con te è dolce, ti rispetta..insomma, tiene in considerazione la tua opinione e ha paura di ferirti con il suo comportamento..farebbe qualunque cosa per te..-
Elena commossa abbracciò l’amica.
-Quindi tu non pensi che sia sbagliato..che debba togliermelo dalla testa?-
-Assolutamente no!- esclamò Caroline -Tu lo rendi migliore, Elena! Se non fosse stato per te io sarei già morta!-
-Guarda cosa mi tocca sentire!- Bonnie non si trattenne -Se lui non ti avesse dato il suo sangue tu saresti ancora umana!-
-Forse..o forse sarei sottoterra..nessuno lo può sapere- la liquidò la bionda.
-Ok, ok..comunque Elena, ti piacerebbe sapere quale sarebbe la scelta migliore?- chiese Bonnie all’amica. 

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Capitolo 10
*** capitolo 10 ***


-Che intendi dire?- Elena era incuriosita dall’espressione della strega.
-Beh..in questo periodo non sono sempre stata a sbaciucchiarmi tuo fratello..ho anche studiato il Grimorio di Emily e mi ricordo una cosa che potrebbe fare al caso tuo- spiegò la strega.
-Cioè?- Caroline non si trattenne.
-Si tratta di una tisana da prendere prima di dormire che ti aiuta a trovare una soluzione ai dilemmi che disturbano la serenità della tua vita- disse Bonnie con aria molto seria -..o ti fa sognare coniglietti e uova di Pasqua- aggiunse per alleggerire l’atmosfera -il mio latino è da perfezionare..-
-Proviamo- acconsentì Elena, anche se non era pienamente convinta -casomai dormirò più serena..mi piacciono i coniglietti..comunque sempre meglio del sogno che faccio ogni sera..forse..-
Dopo che Bonnie se ne fu andata per incontrare Jeremy al Grill, con la promessa di tornare la sera con tisana, Caroline si rivolse all’amica
-Elena, sei sicura? Affidare la tua felicità ad una “pozione-abra-cadabra” non mi sembra il massimo..considerando che il tuo cuore conosce già la risposta..è il tuo cervello che deve accettare la cosa!!-
Elena ignorò il commento della vampira.
-Ok..ora io devo proprio andare..con tutto questo parlare di coniglietti mi è venuta fame!-
Elena non trattenne una risata e salutò l’amica con un sincero abbraccio.
Era rimasta piacevolmente sorpresa di quello che Caroline aveva detto di Damon..in un certo senso la trasformazione le aveva giovato: da quando era diventata un vampiro l’espressione “profonda come una pozzanghera” non la descriveva più!
 Forse la vicinanza a Stefan o il suo carattere amplificato l’avevano migliorata molto.
Questo pensiero richiamò alla mente di Elena l’espressione sul volto del vampiro quando lei lo aveva lasciato.
“Forse ho sbagliato tutto” pensò fra sé “ma in fin dei conti io non stavo più bene..non riuscivo più a pensare a lui come prima..come il mio grande amore..non sono un’ipocrita..era giusto rompere!!”
Un altro pensiero, un altro volto riempì la mente della ragazza.
“E Damon? Che ruolo ha in tutto questo?” si chiese “Sicuramente non lo odio..ci ho provato..per Vicky, per Jeremy, ma ogni volta è inutile..all’inizio era più facile..era un mostro, senza un briciolo di umanità..ma adesso è diverso..piano piano sta uscendo il vero Damon, quello dolce..gentile..leale..e..mi piace..”
“Ok..ora basta..è inutile tormentarsi!!” Elena si alzò dal letto, prese la borsa e le chiavi e uscì, decisa ad andare a trovare i genitori..era parecchio che non andava in cimitero.
Non che fosse il modo migliore per distrarsi, ma era l’unico a cui era riuscita a pensare.
Comprato un mazzo di fiori molto colorati e si diresse verso il cimitero di Mystic Falls.
Arrivata davanti alla tomba dei genitori Elena si sedette e rimase lì in silenzio ricordando i momenti felici passati con loro e con Jeremy.

In quello stesso momento, dall’altra parte della città Bonnie stava preparando la pozione per l’amica e, pensando al profondo disprezzo per il maggiore dei Salvatore, aggiunse un ingrediente che non era nella lista.

Dopo cena Bonnie si presentò a casa Gilbert.
-Sono sicura che capirai molte cose con questo!- disse la strega porgendo all’amica una fialetta.
Elena guardò con diffidenza il liquido incolore all’interno della boccettina..solo la fiducia incondizionata che nutriva per Bonnie la convinse ad accettare.
-Speriamo..- disse salutando la ragazza per poi dirigersi in cucina.
Lì versò il liquido trasparente in un bicchiere e dopo avervi aggiunto dell’acqua lo bevve tutto d’un sorso. Immediatamente un caldo torpore la invase e la pesantezza della giornata la spinse a salutare Jenna e Jeremy, che stavano guardando la televisione in salotto, e andare in camera.
Arrivata nella sua stanza la ragazza non riuscì neanche a indossare il pigiama che crollò sul letto ancora vestita.
Elena si ritrovò in un prato, bellissimo e coperto di fiori coloratissimi..accanto a lei era stesa una tovaglia a quadratini rossi su cui era appoggiato il cestino da pic-nic che usavano lei e la sua famiglia quando organizzavano una gita. Un grande albero le faceva ombra, proteggendola dal sole che brillava al centro di uno splendido cielo azzurro.
In lontananza Elena scorse una figura che si stava piano piano avvicinando a lei..non appena la ragazza si accorse dell’ombra la salutò allegramente. Infatti lei sapeva che lui era lì per lei, che ci sarebbe sempre stato..ed Elena sapeva di amarlo..con tutto il suo cuore..sapeva che lui l’avrebbe sempre protetta, che li aspettava una vita piena d’amore e soddisfazioni..ma non riusciva a scorgere il viso del suo amore.
A mano a mano che il ragazzo si avvicinava Elena sentì nascere dentro di sé una sensazione che non seppe identificare subito, non finché l’ombra le fu accanto e le prese dolcemente la mano guardandola negli occhi.
Due splendidi occhi verdi la fissavano pieni di amore e dolcezza..in quel momento Elena ebbe chiare due cose: il nome del ragazzo e quello della sensazione che aveva provato.
Fu allora che si svegliò, sicura, come non lo era mai stata in vita sua di quello che doveva fare.
Era già mattina e, senza degnare la zia o il fratello di un’occhiata Elena sfrecciò fuori di casa e, salita in macchina si diresse verso casa Salvatore. 

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Capitolo 11
*** capitolo 11 ***


Bene ragazze..direi che questo è IL  capitolo..non c’è niente altro da dire..godetevelo!!
 
Più si avvicinava alla sua meta, più sentiva il suo stomaco che si attorcigliava.
Arrivata alla grande casa ai limiti della foresta, Elena scese dalla macchina e si avviò decisa verso la porta d’ingresso. Trovandola aperta entrò senza annunciarsi..anche perché non era sicura della sua voce.
In salone, rivolto verso il carrello dei liquori, trovò Damon che aveva in mano il solito bicchiere di scotch.
-Se cerchi Stefan è andato a fare colazione con Bambi- esordì lui senza nemmeno girarsi.
-Veramente cercavo te- annunciò Elena ritrovando la voce.
-Beh..direi che mi hai trovato..cosa posso fare per te, bocciolo?- Damon si avvicinò al camino, ma continuò a dare le spalle alla ragazza.
-Damon..io..mi ricordo..- cominciò incerta Elena.
-Sai..l’ultima conversazione che è iniziata così l’ho avuta con la biondina..e alla fine io mi sono trovato con il culo per terra..perciò spiegati meglio- la interruppe lui.
-Io mi ricordo di quando ci siamo conosciuti, proprio in questa stanza..- ricominciò lei, riuscendo finalmente ad attirare l’attenzione del vampiro -..di quando hai provato a baciarmi in parcheggio  beccandoti in cambio solo uno schiaffo..mi ricordo di quando mi hai portato in Georgia..di come ci siamo divertiti insieme..- negli occhi di Damon si leggeva un’enorme confusione, ma non ebbe il coraggio di interrompere Elena -..della delusione nei tuoi occhi quando hai scoperto il mio inganno quando cercavi di liberare Katherine..del modo coraggioso in cui mi hai aiutato a tirare fuori Stefan dai guai..- più proseguiva, più la ragazza si avvicinava a Damon, ancora senza parole -..mi ricordo della complicità che ci univa mentre ballavamo al concorso di Miss Mystic Falls..del dolore nei tuoi occhi quando ti ho detto che mi avevi persa per sempre, ma soprattutto io mi ricordo di quella sera in cui mi hai confidato che mi ami..- Elena era ormai faccia a faccia con il vampiro.
-Questo..questo è impossibile- riuscì a mormorare Damon scioccato scuotendo la testa.
-No..non è impossibile..perché io ho visto al di là della tua facciata ironica e arrogante..ho visto che puoi..che sei..un ragazzo dolce e sensibile..ma soprattutto perché..io ti amo!-
Elena si gettò fra le braccia del vampiro che la strinse così forte che per un attimo temette di averla soffocata..allentò un po’ la presa e così si guardarono negli occhi e poi si unirono nel più tenero, ma allo stesso tempo passionale dei baci.
Non appena le sue labbra toccarono quelle di Damon, Elena sentì rinascere in lei quella sensazione di pace e tranquillità che aveva provato nel suo sogno.
Non appena le sue labbra toccarono quelle di Elena, Damon sentì rinascere in lui la speranza di poter tornare ad amare ed essere amato.
Improvvisamente il vampiro si staccò e prese in braccio Elena, che si ritrovò in un batter d’occhio sul grande letto di Damon e lì ricominciarono quello che avevano interrotto al piano di sotto.
 
Stremati, ma felici Damon e Elena erano stretti in un dolcissimo abbraccio sul letto del vampiro..lei era appoggiata al suo petto e si godeva il fresco contatto con la sua pelle ascoltando il battito del suo cuore, mentre lui giocava con i capelli della ragazza.
-Adesso puoi spiegarmi come hai fatto a non dimenticare quello che è successo quella notte..- chiese Damon ad un certo punto -..non che mi dispiaccia- aggiunse stringendola.
-Neanche a me dispiace..- disse lei strusciandosi su di lui -comunque, la verità è che per precauzione, avendo perso la collana, avevo appena bevuto la tisana alla verbena di zia Jenna.-
Il silenzio calò di nuovo sui due amanti: nessuno dei due voleva rovinare quel momento magico.
-Come l’hai capito?- chiese Damon dopo un po’ -Come hai capito che ti eri innamorata di me?-
-Beh..veramente è stato Stefan..- cominciò Elena.
-Cosa?- Damon si alzò per fronteggiare la ragazza..negli occhi il terrore di essere stato usato di nuovo come momentaneo rimpiazzo al posto del fratello.
-Aspetta..fammi spiegare..-anche Elena si alzò coprendosi con il lenzuolo -..questa notte ho fatto un sogno molto particolare..- cominciò, raccontandogli nei dettagli tutto il suo sogno e quando arrivò al fatto che aveva riconosciuto Stefan nella figura che le veniva in contro spiegò -..quando ho capito che era Stefan mi sono sentita così delusa..perché gli occhi che mi fissavano non erano azzurri come il cielo sereno..- disse guardandolo negli occhi -..le mani che mi toccavano non erano le tue..-gli prese le mani portandole sul suo viso -..le braccia che mi stringevano non erano le tue..- le mani di Elena scorrevano sulle braccia muscolose del vampiro -..e la bocca che stava per baciarmi non era la tua.- terminò Elena attirando Damon verso di sé baciandolo con passione e così ricominciarono a rotolarsi fra le lenzuola.

-Sai che non ero mai stata nella tua camera..-confessò la ragazza mentre si rivestiva.
-E ti piace?- le chiese Damon che le si avvicinò per aiutarla ad allacciare il reggiseno.
-Parecchio..- rispose lei..una luce maliziosa negli occhi -..il letto in particolare..-
Damon si fermò e, invece di chiudere il reggiseno, aiutò Elena a toglierlo riportandola sul particolare della sua stanza che la ragazza apprezzava di più.   

-Spero di riuscire a vestirmi, questa volta- si lamentò scherzosamente Elena, mentre Damon si allacciava la cintura degli immancabili jeans scuri.
-Non ho iniziato io l’ultima volta- le ricordò il vampiro.
-Però tu non ti sei tirato indietro..-lo punzecchiò lei avvicinandosi allo specchio per sistemarsi i capelli.
-E perché avrei dovuto?- le sussurrò Damon che l’aveva raggiunta.
Tornati in salone Elena si rese conto che aveva saltato le lezioni.
-Oh beh..se vuoi ti posso dare ripetizioni private..- le disse Damon maliziosamente.
-Sarei tentata di accettare..ma mi distrarrei troppo con te..- gli rispose Elena attirandolo per un bacio.
-Vabbè..tanto vale andare a fare colazione..cosa le andrebbe signorina Gilbert?- chiese Damon andando in cucina.
-Quello che vuole lei, signor Salvatore..sto morendo di fame..- rispose lei seguendolo.
-Comunque direi di cambiare il termine colazione in merenda- fece notare Elena indicando l’orologio.
-Se non avessi impiegato così tanto tempo per vestirti saremo in perfetto orario per il termine colazione- la provocò Damon.
-Già..chissà cosa mi ha trattenuto..- rispose lei lanciandogli un occhiata di scuse, stando al gioco.
Optarono per un toast che andarono a mangiare sul divano in salone accomodandosi una fra le braccia dell’altro. Ben presto si addormentarono entrambi esausti per la mattinata di passione.
Erano ancora abbracciati e nel mondo dei sogni quando la porta principale si aprì e un incredulo Stefan fece il suo ingresso scoprendo la coppia addormentata.
Il rumore della porta non tardò a svegliare Damon, che vedendo il fratello si ricompose svegliando così anche Elena che subito scorse Stefan sulla porta. 

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Capitolo 12
*** capitolo 12 ***


-Oh mio Dio, Stefan.. non volevo che venissi a saperlo così..- Elena, sull’orlo delle lacrime fece un passo verso di lui.
-Elena..io..io l’avevo capito..però vedervi così..insieme..è troppo!!- Stefan richiuse con un tonfo la porta, sparendo dalla vista di Elena.
-Direi che la presa bene..- Damon tentò di alleggerire l’atmosfera.
-Damon..ti prego, non è il momento- le lacrime avevano cominciato a scorrere sul viso di lei.
-Hai ragione..però..voglio dire..mi aspettavo urla e insulti..invece ha solo detto “l’avevo  capito”..perciò vedrai che le cose si sistemeranno..- la incoraggiò il vampiro abbracciandola.
-Spero che tu abbia ragione..- Elena si strinse nel suo abbraccio.
-Non lo sai che io ho sempre ragione?-

-Sarà meglio che vada ora- disse Elena a pomeriggio inoltrato -ci vediamo stasera?-
-Era un invito?- scherzò Damon
-Pensavo che una volta invitato potessi entrare ogni volta che vuoi- gli rispose lei -e io, purtroppo, ho già commesso l’errore di farti entrare- aggiunse sorridendo.
-Ah, si..è stato un errore?- Damon la prese tra le braccia e la baciò con foga.
-Un gravissimo errore- riuscì a dire lei quando si separarono per riprendere fiato.
Il vampiro le concesse di liberarsi dalla sua stretta e Elena si avviò verso la sua Mini.
-Si può sapere dove andavi così di corsa questa mattina..- Jenna la aggredì non appena mise un piede in casa -..Rick mi ha detto che non eri a scuola..Elena ci sono dei problemi?-
-Nessun problema..anzi non può andare meglio di così!!- Elena abbracciò forte la zia.
-Avevi ragione tu..alla fine..io sono innamorata di Damon e negarlo mi faceva solo stare male- disse tutto d’un fiato.
-E quindi era da lui che correvi sta mattina!- esclamò Jenna mettendo insieme i pezzi.
-Si..- ammise la nipote.
-Sai..sono contenta in fin dei conti..all’inizio non è che mi piacesse molto, ma poi l’ho conosciuto meglio e devo dire che non è niente male..e poi è così sexy!!- la zia diede una gomitata ad Elena.
-Jenna..ti prego..- la rimproverò lei arrossendo un po’.
Quella sera Damon scivolò silenziosamente nella camera di lei che questa volta lo stava aspettando ed Elena finì per constatare che era pienamente d’accordo con la zia.
 
La mattina dopo la sveglia costrinse Damon ed Elena a separarsi.
-Chiedi a Barbie di portarti a scuola sta mattina perché ho in mente qualcosa per oggi pomeriggio..-disse lui con aria misteriosa -..ti aspetto fuori da scuola- aggiunse scoccandole un bacio veloce prima di uscire dalla finestra.
“Ciao Caroline..ti dispiace passarmi a prendere per andare a scuola?” la risposta al messaggio non si fece attendere così Elena scese per fare colazione.
Quando la vampira arrivò la ragazza salutò Jenna e Jeremy ed uscì per andare a scuola, ma la sua mente non faceva nient’altro che mostrarle il viso mozzafiato di Damon.
-Allora?- la voce di Caroline la riportò alla realtà –mi vuoi dire cosa è successo o preferisci torturarmi ancora?!?-
-Io..insomma..ok te lo dico..ma devi promettermi che terrai la bocca chiusa..- intimò Elena.
-Sarò una tomba..in effetti io sono morta!!- scherzò Caroline.
-Beh..ecco..ho preso la tisana di Bonnie e..ho sognato Stefan..-
-Stefan?- la vampira la interruppe con un tono strano -..insomma..non che non vada bene..però quando non ti ho visto a scuola pensavo fosse perché ti stavi finalmente rotolando tra le lenzuola con Damon..- continuò dubbiosa.
Elena sorrise e abbassò lo sguardo un po’ in imbarazzo –Fammi finire..-
-Allora ci ho preso!!- esclamò la bionda -Oh, Elena..così mi piace..voglio dire non so come sia finita così visto che hai sognato Stefan..però sono davvero felice per te..per voi..-
-Anch’io..- sussurrò Elena -..davvero felice!!-
Le lezioni furono davvero un tormento..il tempo non passava mai..in più Elena non ebbe l’occasione di parlare con Bonnie e fece del suo meglio per evitare Stefan.
Per fortuna l’ultima campanella segnò la fine di quella tortura..Elena si fiondò fuori da scuola vagando con lo sguardo per tutto il parcheggio finché i suoi occhi si posarono sulla stra-lucida Ferrari nera su cui era appoggiato il suo stra-sexy ragazzo.
Liquidando con un semplice -Ciao, ci sentiamo..- sia Caroline che Bonnie la ragazza si diresse quasi correndo verso Damon, che l’aspettava a braccia aperte.
Non appena Elena raggiunse Damon gli scoccò un leggero bacio a fior di labbra..non era giusto umiliare Stefan proprio di fronte a scuola.
Il vampiro le tenne elegantemente la portiera aperta mentre lei saliva impaziente poi fece il giro della macchina e un secondo dopo la Ferrari sfrecciò fuori dal parcheggio attirandosi gli sguardi di tutti i ragazzi presenti. Tyler fischiò ammirato.
-Mi vuoi spiegare che cavolo ci fa Elena con quel..con lui?!- l’incredulità si mischiava alla rabbia nella domanda che Bonnie rivolse a Caroline.
-Veramente, non posso..ho giurato..- la vampira le rivolse uno sguardo di scuse.
-Non metterti a fare la riservata..non adesso..- la rabbia stava prendendo il sopravvento.
-Ok, ok..non scaldarti..Elena mi ucciderà..almeno promettimi che terrai la bocca sigillata..-
Bonnie si girò verso la bionda in attesa che lei di decidesse a continuare.
-Beh..è piuttosto facile in realtà..la tua “pozione bibidi bobidi bu” ha funzionato e Elena ha finalmente realizzato che è Damon la persona che vuole al suo fianco..e adesso..stanno insieme..- Caroline alzò le spalle per sottolineare la semplicità della cosa.
-Non è possibile..doveva sognare Stefan..avevo fatto in modo che le apparisse lui..- Bonnie era sconvolta.
-In effetti lei ha sognato Stefan..aspetta un momento..che significa “avevo fatto in modo”? Cos’hai combinato, Bonnie?- la vampira era incredula per il comportamento della strega
-Ti rendi conto che hai rischiato di rovinare la felicità di Elena solo per il tuo stupido orgoglio?!-
-Credimi..Elena ha dato un calcio alla sua felicità nel momento stesso in cui ha incontrato Damon..non posso permetterlo..non posso lasciare che si rovini la vita!!- Bonnie si avviò con passo spedito verso casa.
-Aspetta..non fare stupidaggini..- Caroline tentò di raggiungerla, ma la strega si era volatilizzata dopo aver mormorato alcune parole in latino.
La bionda si guardò intorno, ma per fortuna erano piuttosto lontane da scuola e quindi nessuno le aveva notate. Spaventata dalle parole dell’amica, la vampira decise di andare dall’unica persona che forse sarebbe stata in grado di farla ragionare: Jeremy. 

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


-Posso sapere dove stiamo andando?- chiese Elena impaziente, mentre il leggero vento primaverile le scompigliava i capelli.
-Che curiosa!!- Damon le strinse dolcemente la mano -Per adesso stiamo andando a casa mia..ho scordato una cosa..-
-Qualcuno sta perdendo la testa..- lo prese in giro Elena sorridendo -l’amore fa questo effetto..-
-Nah..penso che sia la vecchiaia..- rispose lui per provocarla.
-In effetti..si..hai decisamente ragione..- Elena non gli diede soddisfazione.
Damon si finse offeso.
 -Ehi..porto bene il mio secolo e mezzo..-
-Direi che non c’è male..- Elena gli sfiorò il braccio -..forse con un po’ di attività fisica..- gli lanciò un’occhiata lussuriosa che lo fece sorridere.

Arrivati a casa Salvatore, Damon lasciò Elena ad aspettare in salone, mentre lui sparì in un secondo a prendere chissà cosa.
Tornò poco dopo con un cestino di vimini in una mano e una borsetta scura nell’altra.
-Che c’è lì dentro- chiese Elena indicando il cestino.
-Qui c’è il nostro pranzo..e anche cena, forse..- spiegò lui.
-E lì?-
-Qui..- disse Damon alzando la borsa -qui..c’è qualcosa da bere per me..- Damon fissò Elena per vedere la sua reazione, ma lei non aveva battuto ciglio al riferimento del vampiro alla sua dieta a basa di sangue umano. Allungò la mano proprio per prendere quella borsa.
-Ok..adesso puoi dirmi dove mi stai portando?- chiese la ragazza.
-Ancora un po’ di pazienza, tesoro..- Damon le mise il braccio libero intorno alle spalle e insieme si diressero verso la porta.
-Questo mi piace..- disse Elena riferendosi al nomignolo con cui le si era rivolto il vampiro.
-Anche a me..- si chinò per baciarla.

All’improvviso la porta d’ingresso si aprì con tale violenza che anche Damon ne fu scosso..una folata di vento percorse il salone facendo venire i brividi ad Elena che, istintivamente, si strinse a lui.
In un attimo i mobili che riempivano la stanza furono scaraventati sulle pareti laterali, mettendo la coppia direttamente di fronte alla figura minacciosa che si stagliava sulla porta d’ingresso.
-B-Bonnie?- Elena era incredula..la strega aveva le pupille dilatate per la furia e il respiro accelerato per lo sforzo.
Damon, protettivo, fece un passo per mettersi fra Elena e la sua amica.
-Bel trucco, streghetta..ora che mi hai distrutto il salone..si può sapere che cazzo vuoi?!- la rabbia nella voce di Damon avrebbe fatto indietreggiare chiunque.
Bonnie invece si avvicinò ai due e rispose con tono calmo..innaturale.
-Io voglio te..morto!!- 

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Capitolo 14
*** capitolo 14 ***


Con il solo gesto della sua mano Bonnie catapultò Damon sulla parete, proprio accanto al camino e lo bloccò lì appeso al muro, mentre lui si dibatteva furiosamente per cercare di liberarsi.
-No!- urlò Elena precipitandosi verso il vampiro, mollando la borsetto scura..ma la strega mosse la mano e la ragazza si ritrovò sbalzata su un divano dall’altra parte della stanza, incapace di muoversi.
-Non costringermi a farti male, Elena..è l’ultima cosa che voglio..- le disse Bonnie.
-Allora lascialo andare..ti prego..- Elena era terrorizzata.
-Non capisci, Elena? Io lo sto facendo per te..non lascerò che questo assassino ti rovini la vita!!-
Elena tentò in ogni modo di muoversi, ma era inutile.
-Bonnie..fermati!!- la voce decisa di Stefan fece sobbalzare Elena, ma non la strega che non distoglieva la sua attenzione da Damon, che continuava a lottare.
-Lascialo andare..così fai solo male a te stessa..e ad Elena!! I tuoi poteri non dureranno a lungo..- continuò Stefan.
-Dovresti ringraziarmi, invece..una volta eliminato lui tu potrai tornare con lei..non è questo che vuoi?- chiese Bonnie, la voce distorta dall’odio..un suo gesto e le urla di Damon si diffusero per la stanza: una decina di tagli sfregiarono il suo viso e il petto.
-No!!- urlò Elena disperata.
-Assolutamente no!!- esclamò Stefan -Io non potrei mai volere questo..Elena ha il diritto di essere felice..con chiunque lei ami..e penso che questa sia la cosa più importante..ti prego, Bonnie..lascialo andare..ti prego..-
-Sei solo un idiota!!- lo insultò la strega -Questo atteggiamento ti porterà solo a morire con lui!!-anche Stefan si ritrovò sul divano, incapace di muoversi.
-Stupida strega..- Damon richiamò su di sé l’attenzione di tutti -..pensi davvero per me lei sia qualcosa di più di una delle tante con cui vado a letto? Che rappresenti qualcosa di speciale? Le sono stato così addosso solo per avere la soddisfazione di portarmi a letto la ragazza di mio fratello!! Lei non conta niente per me!! Per me lei è solo la copia di Katherine..- negli occhi di Damon non c’erano scuse, né rimorso..non c’era umanità.
Ad ogni sua parola il cuore di Elena si spezzava in pezzi sempre più piccoli, finché le parve che avesse smesso di battere.
-Tra un paio di giorni..- riprese Damon -..dopo essermi divertito per bene avrei lasciato questa orrenda cittadina!! Perciò potevi anche risparmiarti questa assurda farsa!!-
Altri tagli, più profondi apparvero sulla sua pelle perfetta facendolo sanguinare copiosamente.
-Allora è meglio che ci togliamo subito il pensiero..- annunciò trionfalmente Bonnie.
Mormorò una formula in latino e subito una scintilla si accese sul pavimento ai piedi di Damon e da lì scaturirono lentamente delle fiamme che si alzavano sempre di più verso il vampiro.
Gli occhi di ghiaccio di Damon incontrarono quelli di Elena che, anche se ferita dalle sue dure parole, non riusciva a smettere di guardarlo.
-Mi dispiace..- le sussurrò lui mentre, come Elena aveva visto solo un’altra volta, una lacrima gli scese sul viso sfregiato.
In quel momento Elena sentì che il suo cuore aveva ripreso a battere..aveva capito ogni cosa..Caroline glielo aveva già detto: lui avrebbe fatto qualunque cosa per lei.
Ma ormai era troppo tardi! 

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Capitolo 15
*** capitolo 15 ***


-No!! Ti prego!!- Elena gridò, il suo cervello si rifiutava di accettare ciò che stava per accadere.
All’improvviso il fuoco si spense e Bonnie si ritrovò bloccata contro la parete, vittima del suo stesso incantesimo.
Damon atterrò dolorosamente dove, fino a pochi istanti prima c’era il fuoco. Subito Elena e Stefan corsero verso di lui.
Sulla porta tre figure fece il loro ingresso..Bonnie le guardò scioccata.
Caroline, Jeremy e Lucy entrarono in casa Salvatore..i primi due increduli di fronte alla furia della strega.

Le ferite di Damon erano davvero profonde.
-Ha bisogno di sangue..e subito!!- disse Stefan allarmato.
-Ci sono due sacche, dentro una borsa scura..qua..da qualche parte..- si ricordò Elena che non smetteva di stringere il suo ragazzo.
Lo sguardo di Stefan vagò per la stanza fino a posarsi sulla macchia rossa che aveva sporcato in muro dietro un divano.
-Quelle sono andate..vado a prenderne un’altra..-disse dirigendosi velocissimo verso la cantina.
-Non c’è tempo..- mormorò Elena e, presa una scheggia di vetro caduta dal carrello dei liquori quando era andato in pezzi, si incise il polso mettendolo poi vicino alle labbra di Damon.
Il vampiro aprì gli occhi attirato dall’odore del sangue, ma prima di assaggiare quel liquido per lui vitale rivolse lo sguardo verso Elena che lo incoraggiò.
Damon allora si portò il polso della ragazza alla bocca e cominciò a bere avidamente.
Si staccò poco dopo quando Stefan gli porse una sacca della loro “scorta privata”.

Intanto, dall’altra parte della stanza i nuovi arrivati si erano avvicinati a Bonnie che, ancora semi-svenuta, era appoggiata al muro.
Lucy si avvicinò alla cugina
-Hai capito cosa è successo poco fa, presuntuosa ragazzina?- cominciò la strega -Lui..- disse indicando Damon -si sarebbe sacrificato per salvare lei..per salvarli entrambi- indicò Elena e Stefan -..ha detto quelle cose solo per attirare la tua ira su di sé..perché lei potesse smettere di soffrire per lui..ma tu questo non l’hai capito perché eri accecata dall’odio..- continuò Lucy -..dall’odio che ti ha quasi portato a distruggere la tua amica. Io l’ho percepito, anche prima della chiamata di Jeremy, ho percepito lo scoppio della tua ira..-
Bonnie scoppiò in lacrime.
-Io ti posso aiutare..- le propose Lucy -..posso aiutarti a canalizzare i tuoi poteri affinché cose del genere non accadano mai più..le nostre emozioni posso rafforzarci, ma se sono così violente e negative possono finire per sopraffarci.-
-Aiutami..ti prego..- disse Bonnie fra le lacrime. 

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Capitolo 16
*** capitolo 16 ***


Jeremy e Caroline aiutarono Bonnie, ancora debole per lo sforzo, ad uscire da casa Salvatore.
Lucy invece si avvicinò ad Elena che stava aiutando Stefan a spostare Damon sul divano.
-Si riprenderà..tranquilla..-
-Si, grazie a te..- la ragazza abbracciò la strega -..pensi che Bonnie supererà tutto questo?-
Anche se la rabbia verso la sua amica era molta, Elena non poté fare a meno di preoccuparsi.
-Dipende da te..da voi..io la posso aiutare a gestire i suoi poteri..però voi dovreste starle vicino..anche se è difficile..- spiegò Lucy -..solo così ritroverà la fiducia in se stessa.-
-Io..ci proverò..- disse Elena -..però non ora..ora ho bisogno di un po’ di tempo.-
-Certo..lei verrà con me e quando sarai pronta potrai venire a trovarla..magari con Caroline o Jeremy..questo la farebbe sentire meglio.-
Lucy se ne andò e il silenzio calò sulla stanza distrutta.
Elena tornò accanto a Damon e gli prese dolcemente la mano..le ferite si stavano rimarginando, ma lui non aveva ancora riaperto i suoi splendidi occhi azzurri.
Stefan era andato a prendere altro sangue, perciò sarebbe rimasto fuori per un po’.
Ad un certo punto la mano di Damon strinse quella di Elena che finalmente tornò a respirare normalmente.
-Elena..io..ti devo spiegare..- cominciò Damon tentando di alzarsi.
-Shh..- lo bloccò subito la ragazza respingendolo sul divano -..non mi devi spiegare niente..-
-Ma quello che ho detto..io..- gli occhi del vampiro esprimevano tutto il suo dispiacere.
-Va tutto bene..- Elena si stese delicatamente accanto a lui, che subito la strinse a sé.
-Non sei questo grande attore..- la ragazza gli baciò il collo per poi appoggiarsi completamente a lui.
In quel momento rientrò Stefan.
-Sono contento di vedere che la tua pelle dura è finalmente servita a qualcosa..-
Risero tutti e tre insieme.
Stefan fece per voltarsi, ma la voce del fratello lo fermò.
-Stefan..aspetta..io volevo ringraziarti..per quello che hai detto oggi..grazie, fratellino.-
-Trattala bene..- fu l’unica cosa che Stefan aggiunse prima di andarsene.

Quella sera Damon si stava rilassando nella vasca..le ferite erano completamente guarite..e stava aspettando che Elena lo raggiungesse.
Dall’altra parte, nella sua stanza sentì la voce della ragazza
-..certo Jenna..non ti preoccupare..-
Chiusa la telefonata, Elena tornò in bagno..non vedeva l’ora di scaldarsi fra le braccia di Damon.
-Posso restare qui, questa notte?- chiese la ragazza appoggiandosi al petto del vampiro, dopo essere entrata nella vasca.
-Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi..- rispose lui stringendola a sé.
In quel momento Elena si sentì felice come non lo era mai stata..perché, in fondo, l’odio è solo l’inizio di una storia d’amore.  
 

SILVIA 93 
 

Eccoci, ragazze..siamo arrivate alla fine..che dire?
Spero che vi sia piaciuta!!!
Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito e recensito…
 

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