Lavaggio Auto E Fotografia (Chi lo dice che non sono i mestieri più belli della vita?)

di Lorelei95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Lavaggio Auto E Fotografia
(Chi lo dice che non sono i mestieri più belli della vita?)

Capitolo 1
Drin! Drin! (*Telefono suona*)
Un ragazzo moro di 22 anni prese il cellulare e rispose frettolosamente, mentre si abbottonava la camicia candida:-Pronto? Sono Sasuke Uchiha.-
-Otouto, sono io: Itachi- A Sasuke comparve una piccola venetta pulsante per quello stupido nomignolo, maledicendo la stupidità del fratello: era ovvio che fosse lui, chi altro OSAVA chiamarlo in quel modo?
-Non l'avrei mai detto...-
-Percepisco una nota ironica nella tua voce, Otouto. Comunque ti volevo avvertire che devi passare a prendere nostro padre all'aeroporto alle 16.-
-E perchè dovrei andarci io?-
-Perchè io sono occupato.-
Sasuke roteò gli occhi, sbuffando:-Sei occupato con quel Sabaku?-
-Gaara, prego. Gli avevo promesso che gli avrei fatto da modello. Sai, gli serve una spinta per la sua attività di fotografo.-
-Ho dei dubbi riguardo la parola "spinta"...-
Itachi ridacchiò per poi dire:-Facciamo così, fratellino: fammi questo favore e io te lo ritornerò quando vorrai.-
Il moro minore attese un attimo, pensando che, se non avesse accettato, Itachi l'avrebbe scocciato per due settimane. Titubante capitolò:-D'accordo, ma la mia macchina è sporca.-
-Guarda, Gaara mi ha detto che un suo amico ha appena aperto un lavaggio macchine nel centro di Konoha. Mi pare si chiami  "Mashin no Kitsune", è molto ben quotato.-
-Ok, ci sentiamo dopo.-
-Grazie, Otouto!-
Sasuke ringhiò all'indirizzo del fratello, sperando ardentemente di levarsi dalle scatole prima possibile quella scocciatura.



Il nostro bel moro guidava la sua Giaguar nera metallizzata con lentezza, mentre cercava con gli occhi il lavaggio che gli aveva indicato il fratello.
Effettivamente ne aveva sentito parlare ma non aveva mai avuto motivi per cui andarci ed ora, a causa di ciò che noi conosciamo, vi era costretto.
Un folto gruppo di macchine attirò tutta la sua attenzione: no! Tutte erano in code per il lavacro alla "Mashin no Kitsune"!!
Fece scrocchiare le dita, deciso a non perdere tempo: erano già le 14 e non aveva alcuna intenzione di essere ripreso dal padre.
Forse Fugaku si divertiva a torturarlo, ricordandogli quanto fosse minore ad Itachi.
Non dimenticava certo come l'aveva insultato quando era venuto a conoscenza della sua omosessualità e si era salvato dall'essere cacciato di casa solo perchè Itachi aveva affermato di essere anche lui del suo stesso orientamento sessuale.
Sospirò, parcheggiando la macchina molto alla CdC*, per poi avviarsi verso l'inizio della coda di uomini e donne che starnazzavano.
Se c'era qualcosa che odiava erano proprio le file immense e la confusione, immaginatevi quindi il suo livello di pazienza in che stato era.
Poi però si bloccò scioccato, comprendendo finalmente cosa causava tutta quella popolarità: un ragazzo di circa 20 anni.
I suoi capelli biondi corti erano bagnati dal sudore nel tentare di placare tutte quelle persone, mentre l'azzurro profondo dei suoi occhi dimostrava una forte preoccupazione per tutto il lavoro che doveva fare. La pelle ambrata risaltava maggiormente grazie alla canotta bianca che il ragazzo portava sopra bermuda in jeans.
La salivazione dell'Uchiha diminuì drasticamente, mentre la strettezza dei suoi pantaloni neri aumentava.
Fece un ghigno ben poco rassicurante, spintonando il primo cliente in coda, costringendo il biondo a fissarlo, facendo sprofondare i suoi occhi azzurri di cielo nei suoi neri degli anfratti più oscuri.
-Ehi! Come ti permetti!!- Lo accusò un ragazzo castano, con lunghi canini aguzzi che spuntavano dalle labbra.
Un'ovazione di dissenso salì mentre Sasuke non scostava il suo sguardo da quello del biondo, leccandosi sensualmente il labbro che si era inaridito per l'eccessiva calura estiva.
-Cosa sta succedendo qui?!- Un voce profonda placò la folla e proveniva da un uomo con lunghi capelli bianchi e gli occhi da pervertito.
Il ragazzo biondo si risvegliò dal coma causato dall'Uchiha. -Ah sì, Jiraya! Non è colpa mia!-
L'uomo lo colpì forte in testa, facendolo saltellare per il dolore.
-Non ci credo!! Ovunque ci sia Naruto Uzumaki si crea un guaio!-
-Stavolta non sono stato io,- rispose sbuffando e mettendo su un broncio che il moro definì adorabile- è stato questo tizio qui!-
Naruto lo indicò, così lui decise di presentarsi e di finirla con quella pagliacciata: per quanto fosse carino quel ragazzo lui doveva farsi lavare la macchina e alla svelta.
-Sono Sasuke Uchiha e la mia auto necessita di una bella pulita...- Non finì di parlare che il castano dietro di lui si intromise:-Rispetta la coda, come abbiamo fatto tutti!-
-Io non sono voi...-
-E con questo?! Che vorresti dire?!?!!-
Kiba stava letteralmente sbraitando contro il moro quando Jiraya disse:-Fa' silenzio, cagnaccio! Vieni qui tutti i giorni! Come possiamo esservi utile?-
L'uomo lo guardava mentre si sfregava le mani; lo aveva riconosciuto e sapeva quando ci poteva guadagnare con un Uchiha.
-Mi serve una pulizia totale.-
-Ma, sa...- disse, guardandosi in giro- ci sono tutti quegli altri clienti...-
-Vi pagherò il servizio dieci volte tanto, promettendo loro di servirli domani.-
Jiraya sorrise, urlando:-Mi dispiace, gente! Per oggi abbiamo finito! Tornate pure domani!! Vi accoglieremo volenterosi!-
Sasuke si sentì fischiare dietro, ma lasciò perdere; in fondo aveva ottenuto ciò che voleva.
Naruto intanto era tornato, dopo essersi messo una borsa del ghiaccio sulla testa dove era stato colpito. Rimase con la bocca aperta e fulminò Jiraya:-Si può sapere che hai fatto?!?! Lo sai che ci servono i loro soldi!-
-Ce li darà lui.-
Naruto tornò  a fissare il moro, avvicinandosi tanto da essergli ad un soffio: lo guardava con rabbia e con disprezzo.
-Lo sai per quanto tempo hanno aspettato quelle persone?- Gli sibilò il biondo.
-Possono aspettare ancora. Allora, la mia macchina?-
Gli rispose con un ringhio, dicendogli di spostare la macchina più vicino, così avrebbe finito prima e se ne sarebbe andato.
Mentre Sasuke la spostava, Naruto si piegò per prendere una spugna da terra, mostrando tutto il suo magnifico deretano a quell'allupato di un Uchiha.
Il moro ghignò, sistemandosi i capelli e aprendo la portiera, promettendosi che avrebbe rubato un bacio a Naruto prima della fine della giornata.



Sasuke si stava letteralmente aprendo il labbro inferiore con i denti, mentre le sue mani frementi erano chiuse in pugni rigidi.
Cosa non gli stava causando quello stronzo biondino!!
All'inizio Naruto era arrabbiatissimo con lui ma, rendendosi conto dell'ascendente che aveva, aveva cominciato a strusciarsi sulla carrozzeria della sua Giaguar.
Proprio ora stava spingendo con tutte e due le mani la spugna sul cofano, facendo ondeggiare avanti ed indietro il suo magnifico corpo, sempre piegato a 90°.
Per sbaglio gli era scivolata la pompa dell'acqua dalle mani che, per la forte pressione, si era andata ad incastrare tra le sue gambe, mentre lui arrossiva per la sbadataggine.
La canotta ormai era stata tolta da parecchio tempo, lasciando la possibilità al moro di fissare il suo petto ampio e lucente con libido crescente.
Lavava i vetri con lentezza calcolata, toccandoli quasi con reverenza; il moro non poteva evitare d'immaginarsi al posto della sua macchina.
Quelle grandi mani avrebbero accarezzato il suo petto glabro e pallido, bagnandolo di passione.
A proposito di bagnato: pure Sasuke lo era, e ormai non ce la faceva più a fissare quel maledetto ragazzo.
Non avrebbe mai pensato che potessi giocargli uno scherzo del genere.
Per un attimo gli sembrò di non sentire più lo scrosciare dell'acqua ma non vi badò, fino a quando non sentì un peso estraneo premere sul suo cavallo già abbastanza teso.
Si trovò Naruto a gambe aperte su di lui, che lo guardava intensamente; poi, come se avesse letto una preghiera nei suoi occhi, cominciò a dondolare sul suo membro, facendolo boccheggiare.
Si premeva con forza e Sasuke non riusciva ad indietreggiare, sapeva solo che voleva liberarsi.
Il biondo appoggiò le mani sulle spalle, per oscillare meglio sul suo cavallo, con movimenti più precisi.
Naruto stava per accostare le sue labbra a quelle dell'Uchiha per poi ghignare e sussurrargli nell'orecchio:-Mi dispiace, Teme, questi servizi non li faccio. Vai al bagno e accontentati da solo.-
Detto questo se ne andò, tornando alla macchina da completare.


TO BE CONTINUED...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Sasuke guidava rapido sull'autostrada, con la macchina nera lucente che catturava i raggi del sole.
*DRIN DRIN*
Il moro si mise l'auricolare all'orecchio e rispose irritato:-Pronto. Chi è?-
-Sempre io, fratellino. Allora, stai andando a prendere nostro padre?-
-Certo..- Sasuke si esibì in un basso ringhio.
-Qualcosa non va, Otouto?-
Quello scoppiò iracondo:-Qualcosa non va?!? Tutto non va!!! Quello stupido moccioso biondo si è permesso di trattarmi con superiorità quando sono andato al suo lavaggio!! Sono un Uchiha e quel Naruto da quattro soldi non può permettersi un tale comportamento! E' semplicemente un ragazzino che col suo corpo da favola attira la gente!-
Itachi rimase zitto dopo la sfuriata del fratello ma, ridacchiando, commentò:-Allora ti piace!!-
-Me lo farei su un piede solo! E' ovvio che mi piace!-
-Visto che ti devo un favore, cercherò di farvi incontrare... In fondo Gaara è suo amico e non avrà problemi a convincerlo.-
Sasuke ghignò e domandò curioso:-Cos'è che avresti in mente?-
-Pazienza, fratellino, pazienza. Vedrai che la mia idea ti piacerà. Intanto occupati di Fugaku e io sistemerò le cose.-
-Spero di potermi fidare di te. Ciao.-
-Ciao, Otouto!-
Sasuke sbuffò a sentirsi chiamare ancora in quel modo, ma decise che stavolta gliel'avrebbe lasciata passare: tutto pur di avere quell'incantevole volpe bionda tra le sue mani.



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Gaara stava sistemando il set fotografico, posizionando con attenzione il mobilio in modo che non fosse d'intralcio.
Intanto Itachi lo fissava appoggiato alla porta, lanciando sguardi libidinosi quando quello si chinava, mostrandogli il sedere sodo ed invitante.
Il rosso percepì i suoi occhi su di sè e si girò, sorridendogli e facendogli segno di entrare.
Gaara ringraziò la sua buona sorte: infatti aveva un fidanzato bellissimo e ora gli avrebbe anche fatto da modello! Non poteva chiedere di meglio!
Il problema era sedare la passione sessuale dell'Uchiha, perchè riusciva sempre a convincerlo a farlo ovunque! E in quel momento dovevano lavorare e non perdersi in momenti -per non dire ore - di puro piacere.  
-Allora, dove mi devo mettere?- Chiese Itachi.
-Intanto mettiti contro quel pannello bianco perchè vorrei fare degli scatti completi, poi vedremo...-
Gaara trafficò con la macchina fotografica professionale e gli venne un collasso quando alzò lo sguardo.
Itachi si era tolto la camicia, sciolto i capelli e ora si stava slacciando la cintura dei pantaloni.
Per un secondo boccheggiò come un pesce fuor d'acqua: il petto bianco e glabro di Itachi era come una tela pure e candida mentre i capelli scuri lo rendevano un angelo dannato.
All'improvviso ritrovò la voce:-Ma si può sapere che stai facendo?!?!!!!!-
Il moro agrottò le sopracciglia. -Mi sto spogliando?-
-Lo vedo benissimo anche io che ti stai spogliando!!!!!-
-E quale sarebbe il problema, di grazia?-
-Non è mica un set porno questo!!! Le foto le devo mettere in vetrina e non credo tu abbia in mente posizioni caste!!! Non posso certo provocare coscienziosamente lo svenimento di poveri innocenti!! Neanche possedessi un sexy shop!-
-Sono così brutto?- Chiese innocentemente Itachi, appoggiandosi un dito sulle labbra socchiuse e abbassandosi i pantaloni con l'altra, mostrando l'elastico dei suoi boxer aderenti.
Gaara inghiottì, cercando di non pensare quali meraviglie ci fossero sotto quelle mutande.
-Non ho detto questo,- cominciò con tono suadente il rosso -ma non ti fotograferò nudo!!-
Detto questo, gli bloccò la mano con cui voleva togliersi i calzoni.
-Gaara, -sussurrò l'altro -questo tuo modo di comportarti mi fa capire che non ti piaccio nudo. Ma allora perchè quando siamo soli soletti sei così contento di spogliarmi?-
Itachi fece quella domanda ironica, conoscendo già la risposta del ragazzo; non riusciva proprio a fare il bravo quando aveva il rosso nelle vicinanze.
-Non è questo il fatto... Tu sei solo mio e non voglio mettere delle tue foto in atteggiamenti troppo espliciti dove potrebbero essere viste da chiunque. Primo, perchè penserebbero che sono un fotografo solo di quel genere e poi... perchè sarei tremendamente geloso! Già quando usciamo ci sono un sacco di uomini e donne che ti adocchiano, poi se ti mettessi in vetrina capirebbero che sei merce da vendere.. E io non ti voglio vendere a nessuno!-
-Come siamo avari... Mi terresti solo per te?- Itachi ridacchiò, soffiando scherzosamente nell'orecchio dell'altro.
-Sì, solo per me...-
-Questa frase mi sa da schiavo sessuale....- Commentò il moro, facendo ridere il fidanzato.
-A parte gli scherzi,- riprese Itachi -che ne dici se facciamo un album fotografico solo per noi due? Così da poter fare tutto ciò che vogliamo?-
Il moro cominciò a baciargli delicatamente il collo, come una farfalla che si posa su un fiore, donando comunque a Gaara dei brividi incontenibili.
Dal collo salì al mento e lo morse, facendogli scappare un gemito, ma poi lo leccò sul punto arrossato.
Le gambe del rosso era diventate improvvisamente di gelatina, tanto che l'altro l'aveva dovuto prendere in braccio per non farlo cadere.
Quella posizione gli dava anche modo di stringere con forza il sedere del suo fidanzato, il quale reagì alzando di scattò il viso e mugugnando piacevolmente.
-Allora, che ne dici?- Domandò Itachi mentre se lo stringeva addosso e annusava il profumo fresco che metteva dietro nelle orecchie, prima di uscire di casa.
Ormai conosceva bene le abitudini di Gaara e si stupiva di come l'avesse ammaestrato. Nessuno c'era mai riuscito, ma lui era diverso. Andava oltre la superficie; così si era lasciato sorprendere da quel ragazzino tenebroso ma pieno di vita.
-Solo per noi due?- Chiese il rosso, quando riuscì a formulare una frase.
-Sì....-
-Allora, d'accordo!! Mettiti come vuoi!!- Gaara aveva ritrovato le energia e si era liberato dall'abbraccio del compagno, con suo sommo fastidio.
Lo aspettava trepidante con la macchina fotografica in mano mentre Itachi lo fissava sorpreso.
A volte si chiedeva se lo ascoltasse perchè non aveva proprio capito quello che voleva dire.
-Gaara...-
-Dimmi pure!-
-Intendevo per noi due...-
-Sì, ho capito!-
-E allora perchè ti sei allontanato da me?-
Gaara riflettè. -Bè, devo farti le foto. Mica si fanno da sole...-
-Io volevo farle insieme...-
-Ma!-
-Ma niente!- Disse il moro, zittendolo con un dito. -C'è l'autoscatto e io muoio dalla voglia di avere una foto di te eccitato che ti stringi a me al culmine dell'amplesso... Voglio vedere se sei tanto sexy anche io foto....-
Il rosso comprese finalmente e tutto ebbe un senso; voleva avere delle foto mentre lo facevano! Ma aveva ragione quando diceva che pensava solo al sesso!!
-Itachi non possiamo! Dobbiamo lavorare, dai!!-
L'Uchiha però lo chiuse nel suo abbracciò e infilò le sue mani nei pantaloni del ragazzo, facendolo sospirare.
-Ti ricordi quel favore che mi devi, Sabaku? Mi sa che sia anche ora di ripagarlo...- Mormorò seducente.
Gaara allora cedette, sorridendo e baciando passionale il fidanzato, trascinandolo in una lotta sul tappeto morbido.
Itachi ghignò; in fondo, era tutta una questione di favori.




Note dell'autrice: Lo so che avevo detto che la ff sarebbe stata di soli due capitoli ma me ne serve un altro! Così vedremo più tranquillamente la conclusione della faccenda tra Naruto  e Sasuke!
Probabilmente mi odierete perchè non ho descritto molto la parte prettamente "fisica" riguardante Itachi e Gaara ma ho fiducia nella vostra fantasia! Un Itachi sessualmente pervertito e un Gaara che, pur di fare foto al fidanzato, accetta pure quello!
Spero di avervi fatto divertire e ringrazio coloro che commentano e che leggono!
Al prossimo e ultimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


storia
Capitolo 3

-Ma hai per forza bisogno di me?!- Esclamò per l'ennesima volta il biondo, terrorizzato dall'idea di dover posare davanti ad una macchina fotografica.
-Su, Naruto! Non fare il fifone! Sarai un modello perfetto, tanto che riuscirai a far vedere il tuo carattere solare ed espansivo in foto; cosa potrei chiedere di più?-
Naruto sbuffò ed incrociò le braccia, mettendo il broncio nonostante non gli riuscisse molto bene a causa del colore rosato delle sue gote per quel complimento spassionato.
Poi borbottò timidamente:-Sai che mi vergogno... Ma perchè non hai chiesto aiuto a to moroso?-
Gaara divenne più rosso dei suoi capelli, commentando impacciato:-Diciamo che mi distrae troppo...-
-Scommetto che ti sei trovato il solito malato di sesso che ti saltava addosso in ogni momento e non riuscivi a fare niente!- Naruto scoppiò a ridere, punzecchiando il fianco dell'amico al volante.
-Scemo, finiscila! Sto guidando! E poi non è vero... Comunque è inutile che te la ridi tanto, perchè tra poco quello che riderà sarò io!-
Il biondo smise di sghignazzare e lo guardò allucinato.
-Che stai architettando?-
Quello lo guardò compiaciuto con un ghigno diabolico e sussurrò malignamente:-Spero tu riesca a sentirti a tuo "agio" con il tuo nuovo collega di fotografia...-
-Che cosa?!!-



-No, no e poi NO!! Non mi farò mai mettere in chissà quali posizioni ridotto in questo stato,- disse indicandosi- con un completo sconosciuto!-
Gaara ridacchiò mentre gli lisciava i pantaloni di pelle attillati, sistemava il jilet nero che gli copriva parzialmente il petto nudo e gli allacciava un collare borchiato al collo.
-Non è poi così sconosciuto per te, Naruto...- Rispose, rimirandolo professionalmente e spingendolo nella saletta adiacente.
Qui al biondo venne quasi un infarto: la stanza era piccola con pareti completamente bianche ed, al centro di essa, risaltava in tutta la sua magnificenza un letto con lenzuola rosse scarlatto e, disteso tranquillamente nel mezzo del materasso, quel borioso di un Uchiha che qualche giorno prima era andato al suo lavaggio!
Naruto si congelò sul posto, fulminandolo con lo sguardo, prima il moro e poi il suo carissimo amico Gaara.
L'aveva fatto apposta! Dopo che gli aveva raccontato che Sasuke lo esaltava in due modi differenti, aveva organizzato quella farsa appositamente per lui!
Da un lato infatti voleva tanto prenderlo a pugni e riempire quel suo splendido viso di cazzotti ma dall'altro voleva anche saltare addosso a quelle sue labbra provocanti e terminare ciò che aveva cominciato la scorsa volta...
Scossa la testa e, liberatala dai pensieri, cominciò ad osservare l'abbigliamento del moro; portava una candida camicia di lino che sembrava quasi opaca sul petto glabro e marmoreo dell'Uchiha, i pantaloni erano anch'essi bianchi e della medesima stoffa, ma non erano aderenti, semplicemente seguivano le forme già perfette delle sue gambe mentre i capelli erano lasciati liberi e morbidi che si scontravano per il loro nero con quegli abiti angelici.
Ma il pezzo migliore erano senz'altro i suoi occhi d'ossidiana, che lo fissavano come braci ardenti, incapaci di spegnersi e di lasciar sfuggire la passione ivi celatovi.
Il biondo inghiottì, ma non si lasciò catturare dalla sua bellezza e con l'animo che lo caratterizzava disse, puntandogli un dito contro:-TU!! Che ci fai qui?! Mi stai forse pedinando? Sappi che ho amici nella polizia!-
-Non fare il bambino, Naruto.- s'intromise il rosso-Prima di tutto se ti stesse pedinando ti starebbe seguendo e non sarebbe già qui, secondo anche lui è qui per farmi da modello.-
-E io dovrei posare con lui? Neanche morto!-
-Che c'è, Dobe? Paura che possa mangiarti?- Sasuke lo derise e lo sfidò, invitandolo ad avvicinarsi.
Naruto non seppe veramente che fare: voleva andarsene e lasciare quel Teme nel suo brodo, ma voleva anche aiutare Gaara e magari approfittare della situazione per conoscere meglio il ragazzo. In fondo, poteva anche essere un vantaggio per lui; cosa mai gli sarebbe potuto accadere?
Quindi alzò il mento ed accettò la sfida, guardando Gaara e aspettando istruzioni.


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Sasuke fece un respiro forzato, teso all'inverosimile per trattenere la sua brama di possesso, ma era assolutamente impossibile con il biondo in quelle condizioni!
Sabaku aveva già fatto loro numerose foto, sia singolarmente che insieme, ed ora se ne era andato per prendere un altro rullino lasciandolo con la sua preda incatenata.
E non mentiva, perchè Naruto era abbandonato sul letto, con il collare legato alla testiera del letto con una pesante catena!
Se quella era un'idea di suo fratello lo stava veramente facendo dannare!
Naruto era ormai privo di jilet e teneva le mani agganciate alle ringhiera, come ad un ultimo appiglio contro il suo predatore che incombeva su di lui; infatti Sasuke era seduto sul suo bacino, con i capelli spettinati  e con la camicia scivolata giù dalle spalle.
I loro sguardi si incrociavano e il moro faticava a non baciarlo perchè quei pozzi di cielo turchesi lo stavano facendo impazzire, mostrandogli cose peccaminose e lussuriose.
Naruto era nelle stesse condizioni solo che si sentiva ancora più in soggezione con il corpo dell'altro premuto sul suo, così girò la testa per sfuggire dagli occhi neri di Sasuke, pregando che Gaara facesse in fretta perchè si sentiva accaldare di minuto in minuto.
-Allora,- sussurrò l'Uchiha, cercando di alleggerire la situazione- adesso non fai più tante storie per starmi vicino anzi, sembra quasi che ti piaccia...-
Naruto arrossì, sorpreso dalla presa di parola dell'altro.
-Non è come pensi. Sto solo facendo un favore ad un amico...-
-Certo, e io dovrei crederti?- Ghignò quello, facendo scorrere una mano sul suo petto ambrato.
-Smet-tila... Adesso arriverà Gaara e se ti muovi si arrabbierà!-
-Allora farò più in fretta...- Commentò placido, scorrendo più velocemente le dita sulla sua pelle surriscaldata.
Naruto si morse un labbro ma poi bloccò la mano dell'amico-rivale e lo fissò contrariato.
-Tu forse non conosci bene Gaara, ma lui si infuria quando qualcuno OSA muoversi dalla posizione da lui prescritta.-
-E' vero, non lo conosco così bene, ma darei comunque la colpa a te...-
-Che cosa?!- Il biondo cercò di alzarsi quanto la catena gli permetteva per avvicinarsi al viso dell'altro e guardarlo con astio.-Non oseresti!-
-Credi?- Disse Sasuke, posandogli una mano dietro al collo e sorreggendolo con delicatezza, diminuendo la vicinanza tra le loro bocche.
-La volta scorsa mi hai lasciato senza nemmeno un bacio,- mormorò il moro umettandosi le labbra ed accarezzandogli la guancia con la mano libera -e ciò mi ha dato molto fastidio. Credo che tu debba riparare a questo torto.-
Naruto sorrise e rispose arrogante:-Non solo ti ho lasciato scappare senza neppure un bacio, ma pure con un eccitazione fuori dal comune...-
Il moro assottigliò gli occhi e leccò il lobo del piccolo fremente, per poi sussurrarci:-Sì, sei stato proprio un bambino cattivo... Per questo ti punirò come meriti.-
Detto questo lo lasciò cadere sui cuscini e si premette con cattiveria sul suo cavallo, induritosi già da tempo, facendosi scivolare su e giù.
Intanto il biondo non sapeva che fare, quel ragazzo era assolutamente fantastico e lo teneva imprigionato.
Sasuke gli prese le gambe e le spinse in su, facendogliele piegare e mimando l'atto con maggior vigore.
Naruto boccheggiava eccitato, ancorato alla testiera e muovendosi contro quel corpo libidinoso ma non ricevendo l'appagamento che desiderava.
Quindi si infilò una mano nei pantaloni, là dove giaceva il suo desiderio e si accarezzò furiosamente, mentre guardava il moro fisso negli occhi.
Ma Sasuke gliela prese e la bloccò sopra alla sua testa insieme all'altra, tornando a sedergli sul bacino con sguardo voluttuoso.
-Sas-su... Non credi d-di stare esagerando?-
-Assolutamente,- commentò, premendosi su di lui con tutto il suo peso e facendogli ruotare gli occhi dal piacere e dal dolore.
-Sasuke...Per favore....- Naruto si sentì un idiota a supplicarlo ma il moro sapeva come prenderlo, come farlo reagire ed eccitare e, se non l'avesse fatto, l'avrebbe rimpianto a vita.
-Dimmi cosa vuoi....- Mormorò Sasuke.
-Voglio che tu mi faccia godere....-
-Perchè....- Il moro sembrava volesse che terminasse la frase e lo fece.
-Perchè sono stato un bambino cattivo....-
Sasuke sorrise e si calò su di lui per baciarlo con urgenza.
Come se si conoscessero da sempre le due lingue si cercarono e si toccarono con reverenza, mentre i due piegavano la testa in modo da approfondire il contatto.
Quel bacio sapeva di passione, di voglia di conoscersi, di attesa e di fame carnale.
Sasuke mugugnò nella bocca del biondo e cercò di slegargli il collare, per permettergli maggior movimento, ma, appena fatto, Naruto gli fu sopra.
Il moro lo guardò sorpreso mentre con calma l'Uzumaki si slacciava i pantaloni,  poi disse:-Adesso riparerò a tutti i miei errori...-
Sasuke non ebbe bisogna di parole per fargli capire qual'era il suo pensiero.
"Non vedo l'ora...."


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-Itachi! Sappi che questa è l'ultima volta che ti aiuto!!- Sussurrò contrariato Gaara, spiando Naruto e Sasuke dallo spioncino.
-Dai, non fare così... Almeno abbiamo fatto una buona azione!- Rispose il fidanzato al ragazzo.
-Ma non ho mica fatto tante foto....- Borbottò dispiaciuto il rosso, voltandosi a cercarlo e lo vide sullo stipite della porta dell'ufficio.
-Bè...Se proprio ci tieni... C'è sempre una scrivania su cui mi puoi scattare tante foto...-
Gaara sorrise e gli corse incontro.
La fotografia e lavaggio auto: chi lo dice che non sono i mestieri più belli della vita?



Note dell'autrice: Il parto è finito! Ecco conclusa questa breve storia che spero vi sia piaciuta! Ehi! Ma cos'ho qui?! Le foto scattate da Gaara dei nostri 4 maschioni?!? E perchè non farvele vedere!! Spero che questo bonus sia di vostro gradimento!;)
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