The life of Renesmee Cullen, her diary.

di IlarySchart
(/viewuser.php?uid=129333)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Introduzione: Caro diario.. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Nuove conoscenze. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Introduzione: Caro diario.. ***


Image and video hosting by TinyPic

Primo capitolo: Introduzione: Caro diario:

Caro diario, io sono Renesmee Carlie Cullen, ma tutti mi chiamano Nessie, ho 17 anni, cioè, dal mio aspetto sembra che io abbia 17 anni, ma ne ho molti di più. Vivo a Forks che è una città degli Stati Uniti d'America, si trova nella Contea di Clallam, nell’area metropolitana di Port Angeles, nello stato di Washington ed'è vicina alla riserva di la Push.. Sono ritornata a vivere qui con la mia famiglia da poco, sarà almeno un secolo che siamo lontani da Forks, ma ora siamo di nuovo qui.. Ho deciso di tenere un diario per ricordare tutto quello che farò nella mia eternità, esatto eternità, io non sono una ragazza normale, non sono come le altre, sono un vampiro o meglio una mezza vampira, un'ibride, sono la figlia di Isabella Swan e Edward Cullen, mio padre è un vampiro e dopo la mia nascita lo è diventata anche mia madre, i miei genitori mi hanno concepita quando mia madre, Bella, era ancora umana e visto che a causa mia stava per rischiare la sua vita, mio padre ha deciso di trasformarla.. Ed'ora eccomi qui a scrivere sul mio diario, io non so se per tutta la mia eternità ricorderò tutto, di me e di quello che farò, perciò ho deciso di scriverlo tutto qui.. Si lo so, sono un po' paranoica, ma del resto se non lo fossi non potrei portare avanti la mia nomina di ragazza anormale.. Ho sempre dei pensieri e delle idee stravaganti che nessuno capisce, ma c'è una persona nella mia vita che mi asseconda sempre e fa le pazzie insieme a me, sto parlando del mio migliore amico, Jacob Black, indovinate? Non è normale neanche lui, il mio amico è un licantropo e di conseguenza i suoi amici, i Quileute, che sono anche miei amici, sono licantropi.. Loro vivono tutti nella riserva di la Push.. Lui è la mia ancora di salvezza in ogni momento, è un'ottimo amico e gli voglio un gran bene e anche lui ne vuole a me, lo dovrei ringraziare per tante cose, lui c'è sempre stato, fin da quando sono nata, non mi ha mai lasciata sola.. Jake e mia madre, quando io ancora non ero nata e lei era ancora umana, hanno avuto un flirt, ma mia mamma ha sempre preferito mio padre, bè quando l'amore ti chiama non puoi fare a meno che rispondere.. Jake mi ha spiegato che con mia madre non ha avuto un Imprinting, sarebbe che quando un licantropo si innamora esiste solo quella ragazza e non può fare a meno di lei, il tuo mondo si concentra solo sulla persona colpita dall'imprinting ed'è così anche per quella persona, lui si era solo "innamorato" di mia madre, ma mi ha anche detto che dopo la mia nascita l'attrazione verso mia madre è sparita, lui le vuole bene, sono migliori amici anche loro, ma non la ama più.. Io mi chiedo, come può non amare più la persona per cui ha tanto lottato? Mah, io queste cose da licantropi non le capirò mai.. Comunque, la mia famiglia è composta anche da altre persone, ci sono i miei zii; Alice, Jasper, Rosalie e Emmet.. Alice è la pazza della casa, il nostro folletto, con lei mi diverto molto, mi piace andare a comprare vestiti con lei, in fatto di moda non la batte nessuno e mi piace anche organizzare feste di tanto in tanto, quando ce lo permettono, Jasper è molto tranquillo ed'è sposato con mia zia Alice, ogni volta che ho bisogno di un saggio consiglio lui sa cosa dirmi.. Rosalie, bè lei è un po' scontrosa, ma c'è sempre e mi vuole bene come io ne voglio a lei, Emmet è sposato con zia Rose, ed'è il più stravagante, delle volte fa delle battute davvero idiote ma è inevitabile non ridere, è il migliore, se sono triste è la persona adatta per farmi tirare su il morale.. Poi ci sono i miei nonni; Esme Cullen, Carlisle Cullen, Reneè Dwyer e Charlie Swan, delle persone bellissime io direi.. Reneè e Charlie non erano dei vampiri, erano umani ed'erano i genitori di mia madre, loro sapevano dell'esistenza dei vampiri, sapevano di noi, si esatto sapevano, non sanno, purtroppo i miei nonni materni sono morti, bè loro non erano immortali come noi. Sono stata poco a contatto con loro, però li ho conosciuti abbastanza bene da dire che erano meravigliosi e gli volevo e voglio un gran bene e anche se per poco, loro ci sono sempre stati, per me e per mia madre.. Nonno Carlisle e nonna Esme invece sono i genitori di mio padre e loro sono dei vampiri, come tutti noi nella famiglia. E' stato mio nonno Carlisle ha trasformare tutti i componenti della mia famiglia, prima nonna Esme e poi mio padre Edward e così via con gli altri.. Ognuno ovviamente ha la sua storia, ma io ora sono qui per raccontare la mia di storia..

 

Inizia tutto così..

 

Primo capitolo: Una svolta nella mia vita:

 

Era Settembre, esattamente il 10 Settembre 2011 e già faceva freddo, bè qui a Forks le temperature sono bassissime, io ero ancora al calduccio sotto le coperte del mio letto, ero ancora assonata e non capivo bene, mi strofinai gli occhi con una mano e sbadigliai piano cercando di aprire gli occhi, iniziai a pensare che anche oggi non avrei fatto nulla di interessante e che mi sarei annoiata a morte ero stufa di stare sempre in casa a fare niente e di vedere sempre le stesse persone, volevo uscire, avere degli amici, andare a scuola e chissà magari avere anche un ragazzo, che diamine, dopo tutto ero un'adolescente, avevo 17 anni, anche se ne dovrei avere molti di più.. Si ero una mezza vampira e avrei potuto uccidere qualcuno, mio padre ritiene che sono ancora troppo debole, ma è un secolo che mangio solo sangue animale, come mi ha insegnato lui e non ho mai avuto voglia di quello umano.. Sbuffai nel mio letto quando poi mi accorsi che un braccio possente e molto caldo mi stringeva per i fianchi e mi attirava a un corpo altrettanto caldo, capii che affianco a me, che mi teneva caldo, c'era il mio migliore amico, licantropo, Jake, eppure ero convinta di averlo lasciato sul divano della mia cameretta quando mi sono addormentata ieri notte.. Avevamo mangiato una pizza in camera mia, per distrarmi dalla solita routine o meglio aveva mangiato, se l'era divorata tutta.. Forse si era accorto che avevo freddo e si è messo a dormire con me per riscaldarmi con la sua temperatura che arrivava ai 42°, e sì ha una temperatura corporea davvero elevata il ragazzo, dopo tutto è una delle tante caratteristiche dei licantropi, però tenerlo vicino mi confortava anche perché avevo fatto un incubo terribile sta notte, avevo sognato che Jake non ci sarebbe stato più, che mi avrebbe abbandonata e invece no, eccolo qui sempre accanto a me, questa cosa mi confortava, ogni volta che c'era lui mi sentivo protetta sapevo che con lui sarei sempre stata al sicuro, anche perché senno avrebbe dovuto render conto a mio padre, risi tra me e me al pensiero, sempre tutti cosi fissati con la mia sicurezza, ma non sanno che ormai sono grande e so badare a me stessa avevo 17 anni cavolo! Si me lo ripeto spesso, magari per convincermi che sono davvero un'adolescente normale come tutte.

Ad' un tratto un brivido gelido mi percorse per tutta la schiena avevo un po freddo, Jacob se ne accorse e mi strinse a se di più, rabbrividii, ma non per il freddo, ma per Jake, se si era accorto che avevo freddo significava che era sveglio. Mi girai ritrovandomi faccia a faccia con lui, non aprii gli occhi, continuavo a far finta di dormire, sentivo il suo respiro sul mio viso, quella sensazione era piacevole il suo odore era cosi buono, mi faceva stare bene. Io mi avvicinai ancora di più a lui, speravo che pensasse che i miei movimenti fossero dovuti al sonno e che non fossero volontari, decisi però di fargli vedere che ero sveglia, apri gli occhi piano piano e mi trovai il suo bellissimo viso davanti, lui mi sorrise e io non tralasciai alcuna emozione, accennai un sorriso assonato, mi accorsi che lui era a torso nudo, come al solito. Ma non mi importava mi piaceva quando era a torso nudo. Era così bello a vedersi, aveva un fisico bellissimo, eppure non sembrerebbe che questo ragazzo abbia solo 16 anni e come me anche lui ha 16 anni da molto.. Lui interruppe tutti i miei pensieri parlando..

<< Nessie, non credi sia ora di alzarsi da letto? >>
La sua voce era calma, non troppo alta, parlava a bassa voce ma non troppo, io esitai a rispondere, volevo rimanere nel letto, così, fra le sue braccia.
<< ..Io.. Vorrei stare ancora un po' a letto.. >>
Dicendo così mi strinsi di più a lui, la mia voce era più bassa e avevo ancora le corde vocali intorpidite, come se si stessero ancora svegliando..

<< Anche io voglio rimanere ancora un po a letto >>

Quando però, per nostra sfortuna, sentimmo mia madre gridare

<< Nessie, non ti sei ancora svegliata?! >>

Più che un'urlo era una melodia, mia madre aveva la voce più bella del mondo e qualsiasi adolescente avrebbe voluto, che una madre, invece di urlarti e infastidirti, ordinandoti di alzarti, cantasse quell'ordine.. Eppure lei dice che quando era umana era impacciata e maldestra, a me ora come ora non sembra proprio..

Jake vide l'ora e mi comunicò che erano le 14:00 del pomeriggio, oh dio, ma quanto avevamo dormito, direi che sia proprio ora di alzarsi prima che mia madre mi linci..

<< Okay, ora credo sia arrivato il momento di alzarci, hai ragione >>
Iniziammo a ridere poi ci mettemmo seduti sul letto io mi voltai verso di lui, lui mi sorrise.

<< Io mi vado a preparare, tu intanto perché non ti metti una maglietta prima che la mamma o il papà, ti vedano?! >>
Lo vidi guardarsi il petto e pensare, sono sicura che anche lui sia d'accordo con il mio pensiero, se mio padre lo vedesse così in camera mia lo farebbe a pezzi..

<< Si, credo sia meglio >>
Si tocco i capelli imbarazzato e iniziò a sgranchirsi..

<< Sulla sedia c'è la tua canottiera, mettila. >>

<< Si signor capitano! >>
<< Smettila di prendermi in giro! >>
Ci mettemmo entrambi a ridere poi io mi alzai e mi diressi verso il mio armadio e presi i miei vestiti, short di jeans, maglietta nera e scarpe da ginnastica, andai in bagno e mi feci una doccia, mi asciugai in fretta i capelli, poi mi vestii.

Mi misi un filo di trucco e mi sistemai i capelli raccogliendo la frangetta con una molletta, poi uscii dal bagno e andai in camera mia, dove trovai Jacob seduto sul letto e vestito che giocherellava con un peluche.

<< Jake andiamo? >>

lui non rispose si alzo e mi segui in cucina, diedi il buongiorno con un bacio in guancia a mamma e papà, vidi mio padre squadrare Jake, era d'accordo che lui rimanesse ogni tanto da noi a dormire, anche se negli ultimi tempi ci era rimasto spesso, era anche d'accordo che mi proteggesse, però leggeva i suoi pensieri e sapeva già tutto di sta notte, però non gli disse niente e io non capivo perché si preoccupasse tanto, eravamo solo amici no? Jake mi vedeva come una sorella e io lo vedevo come un fratello, perché mio padre si preoccupava tanto?! Bah, io proprio non lo capivo.. Fu mia madre ha interrompere i miei pensieri con una domanda..

<< Nessie hai fame? >>
Mi chiese premurosa mia madre.

<< Si mamma ho un po fame, sai com'è ieri sera la pizza se l'è mangiata tutta il licantropo >> lanciai una frecciatina a Jeke, ero mezza vampira, ma la pizza mi piaceva..
<< Bè tu non sei abbastanza veloce a mangiarla, signorinella >>
Lo odiavo quando faceva così e odiavo soprattutto quando mi chiamava così..
<< E tu mangi troppo in fretta e mangi sempre tutto, cane >>
Ora lo avevo ferito io, odiava essere chiamato cane.. I miei genitori iniziarono a ridere ed'io con loro.. Solo Jake rimase a guardarmi come a dire, ok adesso ti ammazzo.. Fu mia madre a fermarlo..

<< Nessie vai con Jake a caccia, lì potrete scannarvi >>
Detta questa frase continuò a ridere.

<< Certo mamma sarà un piacere umiliare il cagnolino, andiamo? >>
Jake mi guardò malissimo, ero sicura che una volta fuori mi sarebbe saltato addosso uccidendomi.. Lui mi rispose digrignando i denti..

<< Si, andiamo poi vedi che ti combino >>
Lo sfidai con lo sguardo di superiorità e mi avvicinai alla porta di casa, mentre stavamo per uscire, mio padre si raccomandò a Jake sulla mia protezione, anche se 5 secondi fa ci stavamo annunciando guerra a vicenda, io trascinai via Jake. Mi imbarazzava ogni volta che mio padre diceva quelle cose

stai attento lupo, ti ammazzo se succede qualcosa ecc..”
Cavolo, so badare a me stessa da sola! Lo vogliono capire?!
Sbuffai poi vidi che Jake si trasformò, mi guardò per sfidarmi.
<< A chi prende più prede? >> lo sfidai con lo sguardo lui annui e incominciammo a correre. Ovviamente vinse lui, come al solito, ma anche la mia quantità di prede non era niente male, dopo aver “fatto colazione” o meglio dopo aver “pranzato” chiesi:

<< Jake ti va di andare a La Push? Magari a fare una passeggiata sulla spiaggia >>

Lui annui e mi fece cenno di salire in groppa a lui e io non me lo feci dire due volte, mi piaceva “cavalcarlo” era divertente e poi non avevo voglia di correre, anche se ero vampira, ero anche mezza umana perciò un po di stanchezza dopo la caccia, c'era.

Jake era strano però, come se mi nascondesse qualcosa.. Chissà che gli passava per la testa e adesso che ci penso mia madre voleva che io andassi fuori da casa Cullen, mi si voleva togliere dai piedi, come se anche lei avesse qualcosa da nascondere e in giro per la casa non c'era nessuno della famiglia, di solito sono tutti in vista e la casa è sempre animata, invece c'erano solo mia madre e mio padre.. Mmmm.. Chissà magari anche gli altri sono andati a cacciare.. Tutto troppo strano.

Arrivammo a La Push e io scesi dalla sua schiena, lui si allontanò per ritrasformarsi in umano e poi tornò in un secondo da me. Ci sedemmo sopra una roccia a guardare il mare.

<< Sei strano, cosa hai? Mi nascondi qualcosa? E' successo qualcosa? >>
Lo stavo tempestando di domande, il suo volto era divertito e allo stesso tempo nervoso.

<< Hei frena Nessie, quante domane che fai >> si mise a ridere e io rimanevo sempre più curiosa poi riprese a parlare << Sto bene, davvero, non ti nascondo niente e non è successo niente, puoi stare tranquilla >> mi sorrise rassicurandomi, quel sorriso e quelle parole sembravano sincere, ma non me la dava a bere, lo conoscevo troppo bene, c'era qualcosa che mi nascondeva, magari non era nulla di grave, ma qualcosa c'era. Io non gli chiesi più niente, se non voleva dirmelo non erano affari miei.
Passammo tutto il pomeriggio a La Push, a ridere e giocare, ci rincorremmo per tutta la spiaggia e ci buttammo anche in mare.

***************************************************************************

Erano quasi le 19:00 di sera e noi stavamo seduti sulla sabbia a parlare poi ad'un tratto rimanemmo zitti entrambi, lui osservava il mare ed'era sereno, mille pensieri tormentavano il mio cervello, troppo piccolo per tutti quei film mentali che mi stavo facendo, non avrei resisto ancora cosi, nell'ignoto, senza riuscire a sapere cosa pensava, me lo sentivo, presto sarei scoppiata.

A interrompere i miei pensieri fu il cellulare che iniziò a vibrare nella mia tasca, vidi che era mia madre e ora cosa voleva?! Risposi.
<< Pronto, mamma? >>

<< Tesoro, senti te e Jake potreste tornare a casa? Ho una sorpresa per te >>

<< ..Emm.. Va bene mamma, arriviamo >>
Attaccai il telefono e vidi che Jake mi stava fissando, io ero sconcertata e curiosa.
<< Era mia madre, ha detto di andare a casa, ha una sorpresa per me >>
Ero confusa e molto anche.. Vidi Jake sorride e per nulla sorpreso come se già sapesse tutto e se fosse questa la cosa che mi nasconde?
<< Te sai già tutto vero, Jake? >>
Lo guardai fulminandolo, lui si mise a ridere.
<< Forse so qualcosa >> continuò a ridere poi si alzò e si trasformò ed' io salì in groppa a lui e andammo a casa.

***************************************************************************

Entrai in casa seguita da Jake, c'era un gran silenzio, andammo in salotto e lì c'erano tutti, zia Alice, zio Jasper, zia Rose, zio Emmet, mamma, papà e nonna e nonno, mi salutarono con un gran sorriso e un: “ ben tornata, abbiamo una sorpresa per te! ”
Si ok, l'ho capito, ma cos'è? Questa attesa mi stava uccidendo, odio i loro complotti contro di me, anche se di solito sono tutte cose buone.
Li guardai confusa e mia madre iniziò a parlare.

<< Ricordi che ci hai chiesto di voler andare a scuola? Avere degli amici ed'essere normale? Come una ragazza della tua età? >>
Forse mia madre è impazzita, ma dove voleva arrivare a parare, la guardai ancora più confusa..
<< Che domande, certo che ricordo, anche se non posso essere come una ragazza della “mia età” non avrò mai quell'età, ma che c'entra ora? >>

Mi guardò con un sorriso magnifico stampato sulla sua bellissima bocca rosea.
<< Si, forse non sarai mai come le ragazze della “tua età”, ma sei molto di più e ora potrai farlo! >>
La guardai con la bocca spalancata, non credevo a quello che le mie orecchie avevano appena sentito, ok è uno scherzo, dove sono le telecamere?!

<< Davvero? Davvero mamma? Non mi stai prendendo in giro? Mi stai dicendo che potrò andare a scuola, frequentare persone nuove e normali? Ed'essere normale? >>
Mi guardo e mi sorrise premurosa, avevo appena fatto mille domande, lo so, ma volevo delle risposte sicure e chiare.
<< Ma certo che si piccola mia, è tutto vero, lunedì inizierai la scuola >>
Le andai in contro con le lacrime agli occhi, ancora sorpresa e scossa dalla bellissima notizia e l'abbracciai forte, poi vennero tutti ad'abbracciarmi.
<< Però ci sono delle condizioni, Nessie.. Te le spiegheremo più tardi o domani, ora festeggiamo >> Disse mio padre sorridendo, il sogno stava già per diventare un'incubo? Oddio speriamo di no!

Decisi di mandar fuori tutte le mie paranoie e inizi a divertirmi con la mia famiglia, a ridere e scherzare, adesso avevo capito perché erano tutti strani e sospettosi con me sta mattina. Ci godemmo così la festa fatta dalla mia adorata zietta, Alice.

***************************************************************************

Andai a letto con il sorriso stampato sulla faccia, il giorno dopo avrei avuto spiegazioni più dettagliate da mio padre su come muovermi nella scuola, visto che non avevamo avuto il tempo di parlare dopo la festa.
Nel mio letto iniziai a fare il conto dei giorni che mi separavano dalla scuola.. Due giorni.. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2: Nuove conoscenze. ***


Image and video hosting by TinyPic


Secondo Capitolo: Nuove conoscenze:
 

Erano le 10 di mattina, era presto, quella mattina non c'era Jake al mio fianco, ieri sera se ne era tornato a casa sua, dal suo branco, io ero nel mio letto a pensare, pensare a come avrei dovuto comportarmi una volta a scuola, a cosa fare, se ne sarei stata all'altezza, se sarei riuscita a farmi degli amici.. Avevo una terribile paura, paura di non essere accettata..
La voce di mia madre risuonò nella mia stanza e fui costretta a smettere di pensare.
<< Nessie, tesoro, sei sveglia? >>
Mi girai verso la porta dove lei stava facendo capolino.
<< Si, mamma >>

Entrò nella stanza e aprì le tende della mia finestra facendo così entrare un sole che quasi mi accecava e mi misi un braccio sugli occhi, a Forks non c'era mai il sole di solito o era nuvolo o pioveva, quella era una giornata da scrivere sul calendario, poi mi abituai alla luce e riuscii a tenere gli occhi aperti, nel frattempo mia madre si era seduta sul letto e la sua pelle brillava.. Era così bella.
<< Hai dormito bene? >> mi disse con un sorriso stampato sulle labbra.
<< Si mamma, benissimo direi >> ed'era vero quella notte avevo dormito davvero molto bene.
<< Se vuoi giù è pronta la colazione, tuo padre ti sta aspettando per parlarti >>

Mi sorrise di nuovo poi si alzo dal letto e usci dalla stanza, mi alzai anche io e andai in bagno a sistemarmi poi scesi giù in pigiama e andai in cucina per fare colazione, lì c'era mio padre, era seduto intento a leggere un giornale, io mi avvicinai a lui e gli diedi il buongiorno con un bacio poi mi sedetti a tavola, davanti a lui e iniziai a mangiare quello che la mamma aveva preparato..
Ero l'unica che mangiava cibo umano in quella casa, ma dovevo anche nutrirmi di sangue se volevo rimanere in vita, così io al posto del latte avevo il sangue d'animale.. Mio padre posò il giornale e mi guardò.

<< Buongiorno piccola >> mi disse sorridendo, era così bello quando sorrideva, ricambiai il suo sorriso poi mi ricordai che lui mi doveva parlare.
<< Mamma mi ha detto che devi parlarmi, che succede? >>

Gli dissi molto tranquilla, anche se morivo dalla curiosità.
<< Bè sai di cosa ti devo parlare.. Della scuola >>

Lo immaginavo e non vedevo l'ora di affrontare questo discorso, anche se con mio padre non sarebbe stato divertente, già mi immaginavo tutte le regole di sicurezza che avrei dovuto rispettare.
<< Oh ma certo papà, dimmi pure, sono tutta orecchi, lo sai >>
Sulle mie labbra spuntò un sorriso a 32 denti.
<< Io vado a sistemare la camera di Nessie e vi lascio soli a parlare >> Disse la mamma sorridendo e così si avvio verso le scale.
<< Bene, allora.. >> iniziò il suo discorso con voce ferma e sicura.

<< Visto che ti permetteremo di andare a scuola, tu dovrai fare la brava, dovrai avere degli ottimi voti, essere educata e non creare confusione nella scuola, ma so che queste cose non le faresti mai e so che sarai una studentessa modello, dopo tutto io e il nonno ti abbiamo già fatto qualche lezione e so che andrà tutto bene su questo lato qui della situazione.. Ma se ti viene voglia di mordere qualcuno, scappa! non devono succedere incidenti, ma siccome non si può mai sapere ciò che può succedere, tu avrai un “controllore” diciamo.. >>
Guardai mio padre con gli occhi sgranati, un controllore?! E chi sarebbe mai?!
Era sensato il suo discorso ed'ero d'accordo con tutto quello che mi chiedeva di fare, ma chi mai avrebbe potuto controllarmi?

<< Papà, io sono d'accordo con tutto quello che dici, è ovvio che sarò una studentessa modello con chi credi di stare a parlare? Con un asino? >>
Dissi scherzando e ci mettemmo entrambi a ridere, poi io ripresi a parlare.

<< Però non capisco una cosa, chi mi potrebbe mai controllare? Voglio dire, nessuno di voi può seguirmi e venire a scuola con me, neanche Jacob può, chi verrebbe scusa? >>

Ero molto confusa.

<< Ricordi quando io e la mamma ti abbiamo parlato di.. Nahuel? Un mezzo sangue come te? ...Ecco lui ha più esperienza di te con gli umani, lui è stato per un periodo a contatto con loro e sa come gestire i suoi impulsi, verrà lui con te a scuola, domani arriverà dal' Oklahoma, con sua zia Huilen.. Sai anche lui voleva andare a scuola, ma non lo mai potuto fare perché lui e sua zia viaggiano molto e l'altro giorno sua zia ci ha chiamati per dirci che si sarebbero trasferiti qui e che suo nipote sarebbe venuto alla scuola di Forks e allora abbiamo pensato che siccome anche tu volevi tanto andarci, sarebbe stata un'ottima idea mandarvi insieme.. >>
Ragionai un'attimo sulle sue parole, dopo tutto aveva ragione, avere qualcuno come me, al mio fianco e che sapeva come comportarsi sarebbe stato di conforto, si mi andava più che bene la decisione di mio padre, avrei conosciuto un ragazzo come me, l'idea mi rendeva felice.
<< Papà ma è grandioso! Si! >>
Mi alzai e andai da mio padre abbracciandolo.
<< Grazie, grazie e ancora grazie papà, sei il migliore >>
Gli dissi piena di felicità.
<< Sono contento che l'hai presa bene e che ne sei entusiasta, anche Nahuel era felice come te di conoscerti >> Mi disse sorridendo.
Gli stampai un bacio sulla guancia, poi gli dissi che mi sarei andata a vestire per uscire e così salii le scale e andai nella mia camera, non vedevo l'ora di dirlo a Jake..

 

***************************************************************************

Arrivai alla riserva dei Quileute e mi avvicinai alla casa di Jacob, vidi dalle finestre e sembrava non esserci nessuno, allora suonai, ma non rispose nessuno.. Dove diavolo si era cacciato? Mi guardai in giro, ma c'era solo il deserto più totale intorno a me.. Uffa, volevo parlargli della notizia che mi aveva dato papà..
Mi stavo per arrendere, ma ad'un tratto sentii il rumore di qualcosa che cadeva, qualcosa di ferro o di metallo, proveniva dal garage di Jake, così mi diressi verso il garage dove trovai Jake intento a riparare.. una moto? Non avevo idea di cosa stesse facendo mi avvicina di più e lo guardai.
<< Ciao! >> Dissi ridendo, quando mi sentii fece un balzo e io non potei non ridere e piegarmi in due dalle risate.
<< Smettila di ridere non è divertente! >>

Cercavo di smettere ma non potevo.

<< Scusami, è che sei così buffo >>

Lui mise il broncio e io smisi di ridere.

<< Okok, la smetto >> Gli sorrisi e lui mi guardò, adesso era un po' stupito.

<< Ma che ci fai qui? Come sei venuta? >>
<< Sono venuta a piedi, correndo e sono venuta per darti una grande notizia >>

Lui mi guardò e scoppio a ridere, ma cosa aveva da ridere? Che avevo fatto?
<< Te sei venuta a piedi? Non ci posso credere.. >>

Ok adesso lo ammazzo, come poteva dubitare che io non ne sarei stata in grado? Che presuntuoso che era!
Diventai rossa di rabbia in volto e in poco tempo mi ritrovai su di lui per strangolarlo, lo avevo buttato a terra e cercavo di far arrivare le mie mani gracili al suo collo, ma la sua presa su i miei polsi era più forte.
<< Dai Nessie! Scherzavo! >>

<< Mai scherzare con una donna >>

<< Ma te non sei una donna, sei più un.. Maschiaccio!! >>

Lo guardai malissimo, era questo che Jake pensava di me? Che ero un maschiaccio? Se lui pensava una cosa del genere, a scuola lo avrebbero potuto pensare tutti e nessuno dei ragazzi che sarebbero stati presenti a scuola mi avrebbe guardata, neanche quel Nahuel, che nervi!

Jake mi aveva ferita, mi tolsi sopra di lui e mi misi in piedi, lui fece lo stesso.
<< Oh bè scusa allora, se sono un maschiaccio è inutile che io stia qui! E dire che ero venuta qui per condividere la mia gioia con te, ma a quanto pare non si può! >>
Mi diressi verso l'uscita del garage.. << No, dai Nessie! >>

<< Addio Jake! >>
Che urto che mi stava dando avrei voluto picchiarlo, iniziai a correre verso il bosco, non vedevo l'ora di andare a casa, ma mentre correvo sentivo il mio viso bagnarsi, mi toccai con una mano e mi accorsi che stavo piangendo.. Che stupida che ero, adesso piangevo anche.. Non potevo tornare a casa in queste condizioni e cominciavo ad'avere anche fame.

Ad'un tratto senti qualcosa dietro di me muoversi molto velocemente, cosa poteva essere? Stavo tremando, avevo paura, qualcosa mi aveva appena cinto la vita, erano delle braccia calde.. Poteva essere solo una persona..

<< Nessie, mi dispiace per quello che ti ho detto, non volevo farti arrabbiare, davvero, perdonami >>

Mi girai a guardarlo.

<< Sei la persona più stronza che io conosca! >>
Iniziai a camminare staccandomi da lui, ma lui inizio a seguirmi.

<< Dai Nessie, piccolina? Dai>>

Inizio a dirmi con voce dolce, sapeva quale erano i miei punti deboli, sapeva che col dandomi nomignoli affettuosi mi avrebbe comprata, ma questa volta dovevo resistere, ero troppo incazzata.
<< Piccolina.. mia? >> Continuò a cantilenare sdolcinatamente.

Ehi! Un momento! Aveva detto.. mia? Sto diventando paranoica, lo dice solo per farsi perdonare.

<< Sparisci Jake, ho fame e non posso stare a perdere tempo con te! >>

<< Perfetto! Ti accompagno a caccia >> disse mostrando i suoi 32 denti soddisfatto.

Io sbuffai ma poi mi arresi << E va bene, fai come vuoi! >>

Iniziammo a correre per il bosco, lui non si trasformò rimase in forma umana e io finalmente mangiai, ero affamatissima.

<< Ora che hai finito la tua caccia, parliamo? >>
<< Va bene.. >> Non ero più arrabbiata con lui.. era inutile esserlo, tanto avrebbe continuato a tartassarmi!
Ci sedemmo in mezzo a un prato, appena trovato, era molto bello quel luogo, il cielo cominciava a oscurarsi e le nuvole lo ricoprivano, peccato, solo sta mattina c'era il sole.. Avrei dovuto immaginarmi che sarebbero riapparse le nuvole.
<< Allora, prima mi hai detto che avevi una cosa da dirmi, giusto? >>

<< Si, giusto.. >>

Mi guardò curioso.

<< Bè? Allora? Dai dimmi!! >>

Sorrisi poi iniziai a raccontargli della scuola di ciò che mi aveva detto mio padre e di Nahuel.

Quando iniziammo a parlare di Nahuel, Jake non sembrava tanto convinto e mi sembrava un pò.. Infastidito? Non saprei come definire il suo sguardo quando pronunciai quel nome e gli dissi che mi sarebbe stato tutto il tempo alle calcagne a scuola.. Chissà che pensava.. Ma non gli chiesi niente.
Continuammo a parlare di altro e a goderci quel prato fiorito.

<< E' quasi sera, vuoi che ti accompagni a casa? >>

<< Si andiamo.. Sono molto stanca, oggi sono stata fuori tutto il giorno >>
Mi alzai e lui fece lo stesso, poi mi si avvicinò e mi guardò negli occhi e io feci lo stesso incuriosita dal suo atteggiamento.

<< Comunque, riguardo la cosa che ti ho detto prima.. del maschiaccio.. io non lo pensavo davvero, era per prenderti in giro.. secondo me non lo sei affatto, ansi hai una bellissima personalità femminile.. e secondo me.. sei molto.. bella.. ecco. >>

Sgranai gli occhi e rimasi a bocca aperta al suono delle sue parole, questo era sicuramente il suo modo per chiedermi scusa.. Chissà se quello che mi aveva appena detto lo pensava davvero, comunque mi aveva fatto piacere sentirglielo dire, era stato molto.. dolce..

Gli sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia << Grazie Jake! >>
Lui anche mi sorrise << Dai andiamo.. ti porto io.. >>

Aveva capito che ero davvero molto stanca, così lui si trasformò e io sali in groppa a lui, arrivammo a casa e io andai subito nella mia camera e più tardi mi infilai nel mio letto.

 

***************************************************************************

La mattina dopo mi alzai e sentivo una gran confusione provenire dal piano di sotto, c'erano delle persone e stavano quasi tutti parlando.. Mannaggià all'udito sviluppato da vampiro, aprii gli occhi e mi guardai intorno, entrava una leggere luce che passava attraverso le tende e dopo un po' di riflessioni sul mio letto, mi alzai..
Andai in bagno e mi feci una doccia, poi andai in camera e apri il mio armadio e mi misi un vestitino nero, corto e sopra una giacchetta che faceva come da copri spalla, poi delle ballerine, una volta vestita mi guardai allo specchio, mi piaceva quell'abbinamento e mi piaceva vestirmi bene e alla moda e per questo adoravo zia Alice che mi comprava di tutto e di più..
Uscì dalla mia stanza e scesi di poco le scale e mi affacciai per vedere chi c'era nel salotto e notai mia madre e mio padre sul divano abbracciati che parlavano con una donna, era di statura piccola e aveva i lineamenti semplici, sulla schiena le ricadeva una lunga treccia nera..
Più distanti, vicino il piano forte, c'erano zia Alice, zio Jasper e zio Emmet che parlavano con un ragazzo, poco più alto di me, capelli lunghi e scuri, non riuscivo a vederlo in faccia poiché era di spalle.. In un secondo capii, erano arrivati, quel ragazzo e sua zia, o Dio.. Fui presa da un'improvvisa ansia e corsi in bagno a sistemarmi i capelli, poi mi misi del leggero trucco..
Ok, c'è la potevo fare, mi avvicinai alle scale e respirai a fondo, senti dire da mio padre un qualcosa del tipo “Renesmee è sveglia sta per scendere.”
Scesi le scale e mi ritrovai in salotto e già si erano girati tutti a guardarmi, avevo capito bene quello che aveva detto mio padre e li aveva avvertiti prima della mia entrata.. Mia madre mi venne incontro e mi diede un bacio sulla guancia.
<< Ben svegliata tesoro, ti presento Huilen >>
Mia madre si voltò verso Huilen, che aveva preso posto dietro di lei e io avanzai stringendogli la mano.
<< E' un piacere conoscerti Renesmee, io sono Huilen, la zia di Nahuel >>
Il ragazzo mi stava fissando e io mi sentivo in imbarazzo, poi lui si fece avanti e gli strinsi la mano, come avevo fatto poco prima con sua zia.
<< Piacere di conoscerti, sono Nahuel >>
<< Piacere mio >>
In quel momento non sapevo che cosa dire, notai che Nahuel aveva gli occhi scuri ed'era molto attraente.. Direi di una bellezza indescrivibile.. Chissà cosa pensava lui di me..
<< Nessie, che ne dici di far vedere a Nahuel, Forks? Potresti fargli conoscere il posto e fargli vedere la scuola >> Disse mia madre.
<< ..Va bene mamma >> La voce mi era uscita quasi smorzata.. Oh che idiota! Agli occhi di questo ragazzo dovrei sembrare un'ebete!
Uscimmo di casa e andammo verso il bosco.
<< Così tu sarai la mia protetta?! >>
Disse lui ridendo e io gli risposi altrettanto scherzosamente
<< A quanto pare si, ma non credere che io non mi sappia proteggere da sola >>
Non volevo pensasse che io fossi debole agli umani..
<< Ma certo, non lo metto in dubbio, solo che avere qualcuno al tuo fianco che ti faccia capire come ti devi comportare è molto d'aiuto non credi? >>
<< Bè si, credo di si.. >>
Quello che diceva era giusto, aveva ragione, anche perché io ero nel panico e avere qualcuno, come me, che mi dasse una mano, era di conforto.. E la sua voce era bellissima, tutto di quel ragazzo mi affascinava..
<< Chissà, magari potremmo diventare migliori amici >>
Mi disse guardandomi e sorridendomi, aveva anche un bel sorriso..
<< Bè, mi dispiace ma quel posto è già occupato.. Ho già un migliore amico >>

<< Oh davvero? E come si chiama? >>
Il mio migliore amico era Jake e nessuno poteva rimpiazzarlo..
<< Si chiama Jacob.. >> Dissi sorridendo.
<< Capisco.. E' un vampiro anche lui, presumo >>
<< Veramente, Jake è un.. Licantropo >>
<< Ah si.. Me lo aveva detto mia zia che voi avete un buon rapporto con i Licantropi.. Chissà magari con questo.. Jacob, potrei andare d'accordo anche io>>
Mi sorrise, poi lo vidi pensare e di nuovo guardarmi.
<< E.. Hai anche un.. Ragazzo? >>
Scoppiai a ridere dopo che ebbe finito la frase, io? Un fidanzato? Oddio che ridere!
Lui mi guardava con occhi sbarrati e poi sorrise..
<< Sei buffa Renesmee, sai? Che c'è da ridere? >>
Smisi di ridere e lo guardai.

<< Ma nulla.. Solo che.. Ecco.. Come potrei avere un fidanzato? Voglio dire, sto sempre rinchiusa in casa.. Gli unici vampiri che conosco sono la mia famiglia e ora te e tua zia e di ragazzi conosco solo il branco dei Quileute.. E sono quasi tutti fidanzati, tutti che hanno subito l'imprinting >>
<< Ti capisco.. Ah si avevo sentito parlare di questo Imprinting. Perciò anche il tuo amico Jacob.. Ha avuto un'imprinting? >>
<< Bè veramente da quello che so Jake lo aveva avuto con mia madre.. Ma dopo la mia nascita ha detto che è sparito tutto.. Lui vuole bene a mia madre, ma nulla di più.. E poi mia madre ha sempre preferito e amato mio padre >>
Lo vidi pensieroso mentre mi annuiva e io mi accorsi che eravamo davanti la scuola di Forks..
<< Ecco questa è la scuola dove andremo >> Gli sorrisi e glie la indicai.
<< Ummh.. Dall'esterno sembra bella >> Mi sorrise.

 

***************************************************************************

Mamma mia, ero proprio stanca dopo quel giro turistico per Forks, quel ragazzo era molto intrigante.. Sono sicura che diventeremo ottimi amici..
Mi misi sul letto e iniziai a rilassarmi tra i miei pensieri.
Woow domani avrei iniziato la scuola, chissà come sarà.. Spero di trovarmi bene e di fare tante amicizie..

Poi mi passò per la mente una cosa: Come mai oggi Jake non si è fatto per niente sentire e ne vedere.. Che fosse ancora impegnato con quella moto?
Non ci pensai due volte, presi il mio cellulare e gli inviai un messaggio.

Jake, oggi è stata davvero una giornata piena, ho dovuto far fare al quel Nahuel un giro per Forks e fargli vedere la scuola.. Che stanchezza.. Te come mai non ti sei fatto ne vedere e ne sentire? Come stai, tutto bene?
Aspettai un po' sul mio letto che lui mi rispondesse dopo poco il mio cellulare vibrò, era un suo messaggio.
Hei Nessie, scusami sono stato impegna con il branco e dovevo finire di riparare la moto, scusami.. Comunque si sto bene, te?
Quel Nahuel non poteva farsi il giro da solo? Adesso te sei stanca per colpa sua e domani ti devi alzare anche presto.

Risposi al suo messaggio.

Ma no dai tranquillo, domani mi sveglierò tutta pimpante :)
Si sto bene, grazie.. Ma perché dovevi riparare quella moto?

Mi rispose dopo poco.

Domani lo vedrai.. :)
Ora riposa, vado anche io.. A domani.. Buona notte, Nessie..
Ti voglio bene..

Sorrisi al suo ti voglio bene.. Ma cosa significava “domani lo vedrai”? Bah!
Gli risposi.

Va bene.. Buona notte anche a te, Jake.. Ti voglio bene..
E così spensi il cellulare e mi infilai sotto le coperte e cullata dal suono del pianoforte che proveniva dal piano di sotto, probabilmente suonato da mio padre, mi addormentai..

________________________________________________
Spero che questi due Capitoli vi siano piaciuti e spero vi piacciano anche gli altri.. Se avete qualche idea da mettere nei capitoli, scrivetemele pure, non sò magari una scena che vorreste vedere o qualcosa che vorreste sapere, vi basta contattarmi e io sarà più che contenta di sentire le vostre idee :)
Se volete potete aggiungermi anche su Facebook, mi chiamo:
Ilary Schart.
E ho anche un gruppo su Facebook.. Si chiama: ~ { Ilary Schart, Stories & Songs ♥
Bè, spero di vedervi presto anche su Facebook :D
Un bacione grande!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=698823